Visualizza versione completa : Il Castello del Doloroso Amore
Guisgard
26-04-2010, 20.39.38
Hastatus aveva scelto il sentiero da seguire: la saggezza.
Ed appena lo intraprese si accorsi di un' ampia radura, dentro la quale sorgeva una cappella saldamente costruita e finemente dipinta.
Ed al suo interno vi era solo un' ampia navata, illuminata da tantissimi ceri.
Vi erano seduti diversi anziani e cortesi uomini.
Discutevano animatamente.
Ad un tratto, colui che aveva la parola, accorgendosi di Hastatus, cominciò a dire:
"Silenzio, amici miei. Sembra che stasera vi sia un nobile ospite tra di noi. Venite avanti, cavaliere" disse poi rivolgendosi a Hastatus "e annunciatevi a questa nobile ed augusta assemblea."
E poi aggiunse:
"Siete sicuramente un uomo di grandi virtù. Molti che giungono in questa selva, abbagliati dall'illusione della libertà senza freni, scelgono sempre l'altro sentiero. Ma la libertà senza la saggezza non esiste."
Intanto, al castello, Cavaliere25 e Guidon erano alle prese con Ermaus ed i suoi scagnozzi.
"E sia, ragazzo." Disse rivolgendosi a Cavaliere25. "Voglio crederti. Ci darai una mano a trovare gli altri. Anzi, farai da esca. Va avanti a noi e chiama il resto della compagnia. Di te si fidano e ti risponderanno..."
Nel frattempo, Perry era giunta da Ermaus, chiedendogli di poter lasciare il castello.
"Milady..." disse il padrone del Doloroso Amore "... nè voi, nè gli altri siete nostri prigionieri. In realtà siamo tutti nella stessa barca.... essendo questo maniero come una grande prigione. Se volete potete uscire anche adesso, ma sappiate che la fuori sarete alla mercè di forze magiche e misteriose e potreste subirne l'oscuro potere...
Guisgard
26-04-2010, 20.50.23
Heylde in un primo momento fu stizzita dalle parole di Elisabeth.
"Sono stanca di sentire proclami e prediche sul vero amore e sulla reale sofferenza!" Disse. "Ora lasciate questa stanza o chiamerò le guardie!"
"Figlia mia..." disse la donna mascherata "... se le abbandoni ora, sarà la fine per tutti loro. E lo sai."
"E cosa dovrei fare io?" Gridò Heylde. "Io sono stanca! Capisci! Stanca!"
E pianse amaramente.
Poi, ad un tratto, asciugandosi gli occhi e guardando Polgara, Llamrei e Raimbow, cominciò a dire:
"Vi siete avvicinate... avete compreso la sacralità di quei cavalieri... in realtà i nomi con cui li conosciamo sono quelli che hanno dato loro gli uomini e le donne che non credono più in Amore... e chi non crede in Amore avrà sempre una visione distorta del mondo..."
Si avvicinò a Polgara e aggiunse:
"Il Graal... la Coppa col Sangue di Nostro Signore... il Sangue del Suo Sacrificio... l'atto d'amore più grande... il segreto dei tre cavalieri è nel loro colore... esso cela il vero nome di ognuno di essi... capolvegete i loro falsi nomi, illusione, forza e irrazionalità... capolvegetene il significato e lasciatevi guidare dai loro colori... verde, rosso e bianco..."
Guisgard
26-04-2010, 21.02.43
Intanto, Talia si era avventurata nei corridoi del castello.
La luce era poca e dominava ovunque un gran silenzio.
Ad un tratto Talia udì dei passi.
Era Cembelus.
"Cosa avete, milady?" Chiese lui. "Siete inquieta e non riuscite a dormire?"
cavaliere25
26-04-2010, 21.22.03
Dissi: come fate voi signore a sapere che il resto del gruppo si fida di me solo il mio cavaliere e fidato amico si fida ciecamente di me,Iniziai a camminare e guardarmi intorno per vedere se vedevo qualcuno che conoscevo ad un certo punto iniziai a chiamare gli altri ma nessuna risposta,vedete dissi non mi risponde nessuno allora Guardai Guidon e dissi mi dispiace amico mio per averti tirato dentro in questa storia non vi preoccupate ne usciremo sani e salvi.
Talia
26-04-2010, 23.28.33
Erano già lunghi minuti che vagavo per i corridoi silenziosi di quel castello ma niente avevo scorto se non buio e solitudine.
Mi soffermai e mi appoggiai alla parete: ero molto stanca per il lungo viaggio e, sebbene cercassi di non ammetterlo, ero anche spaventata. Quella sensazione di stretta al cuore che avevo avvertito in carrozza man mano che mi avvicinavo non si era affatto placata, tutt’altro, se possibile era persino più accentuata adesso. Ma cosa fare? Non potevo certo sperare in un aiuto in quel castello; chi mai avrebbe potuto porgermelo là nel regno di Cembelus?
Ad un tratto udii dei passi e mi voltai.
Era Cembelus.
"Cosa avete, milady?" Chiese lui. "Siete inquieta e non riuscite a dormire?"
“Inquieta?” risposi più in fretta di quanto non avessi desiderato fare “Oh, no! Certo che no, sir! Perché dovrei?”
Sorrisi amabilmente sotto il suo sguardo… che avesse avvertito il mio disagio?
Cercai di ricompormi e di atteggiarmi nel modo che più si confaceva alla dama che ero: “Vedete, milord…” iniziai, in tono vagamente altezzoso “Temo che una delle mie borse sia stata portata dai vostri servitori nella stanza dell’abate Adamos, perché non riesco a trovare il mio libro di preghiere e non posso certo andare a riposare senza aver recitato le mie orazioni! Stavo giusto cercando uno dei vostri servi perché si recasse presso l’abate per recuperarlo… ma certo non volevo disturbare voi, signore!”
Così dicendo eseguii il più leggero degli inchini e - mormorando un ‘Con permesso, milord’ - mi voltai, pregando che quell’uomo credesse alle mie scuse e mi lasciasse andare.
Perry Undomiel
26-04-2010, 23.52.24
<<Mio signore...>> fece un inchinò e uscì dalla sala.
<<Devo trovare qualcuno che mi possa aiutare ad uscire di qua...chissà se Denival mi potrebbe aiutare con la magia? ma come potrei arrivare alla sua mente?>>.
Guisgard
27-04-2010, 02.34.49
"Al diavolo!" Tuonò Ermaus. "Vuoi prenderti gioco di me, ragazzo?"
"No, mio signore..." intervenne spaventato Guidon "... noi vogliamo solamente dire che non sappiamo dove si trovino gli altri."
Ermaus li fissò per alcuni istanti.
"E sta bene." Disse. "Prendete il vecchio, guardie!"
Poi, rivolto a Cavaliere25:
"Ora ascoltami, ragazzo... hai nelle tue mani la misera vita di questo vecchio. Se vuoi salvarlo portami dagli altri del gruppo. Non so come farai a trovarli. Ma se non riuscirai a farlo, io uccidero questo miserabile. Volevi diventare un cavaliere, no? Bene, inventati il modo di condurre a me il resto della compagnia."
E detto questo, Ermaus e le sue guardie andarono via, portando con loro il povero Guidon.
Questi guardava con sguardo pietoso Cavaliere25, come a chiederne l'aiuto.
Intanto, Talia aveva incontrato Cembalus, signore del Doloroso Amore.
"Milady, voi non potreste mai disturbarmi." Disse questi. "Siete ospite a casa mia e le regole dell'ospitalità e della cortesia mi impongono il massimo impegno per rendervi tale soggiorno il più docile e tranquillo possibile."
Poi, con un gentile e nobile gesto, pregò la bella dama di seguirlo.
"Ora vi accompagnerò fino alla stanza del pio abate, milady."
E giunti davanti alla porta di quella stanza, Cembelus disse:
"Vi prego, milady... chiedete pure al pietoso chierico di restituirvi ciò che è vostro..."
E restò a fissare la bella Talia, attendendo che ella chiamasse l'abate.
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elisabeth
27-04-2010, 02.51.48
Non ero arrivata all'esterno del Castello, quando mi resi conto che la voce che mi chiamava , proveniva da Cavalier Tristezza, era dentro di me e il suo pensiero si intrecciava col mio....accidenti era gia' un problema pensare per una ..adesso in due mi sembrava troppo, cosi' mi fermai, dovevo prestare attenzione....o cavoli, ora sapevo quali erano i nomi dei due cavalieri.... il nome del Cavaliere Rosso e del Cavaliere Verde.....in quel momento mi sembrava il massimo visto che due cavalieri stavano rischiando la vita.....Decisi di tornare indietro << Polgara ovunque tu sia , vedi di legare il tuo pensiero al mio e vienimi incontro con le altre.......>> speravo solo che non si fosse distratta in qualche altra magia...
Guisgard
27-04-2010, 03.11.03
Guisgar era nella selva, accompagnato da quel misterioso monaco.
"Cosa si nasconde in questo luogo?" Chiese il cavaliere scrutando le forme selvagge ed impenetrabili di quella selva.
"La verità..." Rispose il monaco.
"La verità..." Ripetè Guisgard.
E ad un tratto, tra i mille miraggi di quel luogo, Guisgard fu di nuovo raggiunto dai suoi ricordi...
Il mattino era luminoso ma il Sole, sebbene alto, non rendeva afosa l'aria.
Merito di quella lieve e fresca brezza.
Il ragazzo fendeva l'aria con quel robusto bastone di legno, come a voler tagliare in due ogni soffio di vento che lo avvolgeva.
Ad un tratto una sagoma apparve lungo la riva del lago.
"Maestro!" Chiamò il ragazzo. "Ho provato e riprovato molte volte il colpo che mi avete insegnato ieri! Volete mettermi ala prova?"
"Guarda l'acqua come è rassicurante." Cominciò a dire il maestro. "Sembra immobile ed innoqua.Come se qualcuno fosse riuscito ad intrappolarla in questo posto. Eppure essa potrebbe travolgere una nave e spazzare via un' intero porto."
Il giovane Guisgard ascoltava senza dire nulla.
"Sai cosa somiglia all'acqua, ragazzo mio?" Chiese il maestro.
"No, maestro..."
"La verità." Disse il maestro. "La verità. Essa è l'unica cosa che non dovrai temere mai. Perchè è l'unica cosa che rende davvero liberi. E quando sarai cavaliere, difendila con tutte le tue forze."
"Da chi devo difenderla?" Chiese Guisgard.
"Da ogni nemico, ragazzo mio." Rispose il maestro. "Visibile ed invisibile."
"Chi sono i nemici invisibili?" Chiese il giovane. "E come posso difendermi da essi?"
"I nemici invincibili sono quelli che ti porti dentro, che ti tormentano." Rispose il maestro. "Fantasmi e demoni. I tuoi dubbi, le tue incertezze, i tuoi tormenti, le tue colpe. Dovrai sconfiggere loro se vorrai trovare la verità ed essere felice. Ma bada che se non ci riuscirai, loro distruggeranno te."
Il Monaco baciò il crocifisso che portava al collo, destando Guisgard dai suoi ricordi.
"Cosa avete visto, cavaliere?" Chiese il monaco.
"E' da quando sono entrato in questa selva che la mia vita mi attraversa la mente come fosse un sogno..."
"La mente non ha occhi per i sogni. Possono vederli solo gli occhi del cuore..."
polgara
27-04-2010, 08.43.18
Elisabeth! Si certo ti sento, arriviamo! e dopo questo pensiero mi voltai verso le altre donna e dissi: "presto dobbiamo raggiungere Elisabeth credo abbia scoperto qualcosa" poi volgendomi verso Heyde: "grazie!" e le sorrisi.
cavaliere25
27-04-2010, 10.08.40
Dissi dentro di me:Maledetto Guardai Guidon e gli dissi non preoccuparti amico mio non permetterò che ti accada nulla, ora devo trovare a tutti i costi il resto del gruppo se voglio salvare Guidon aggiunsi, iniziai a cercarli per il castelo ad un certo punto iniziai a chiamare con tutta la voce che avevo dentro: Perry, Polgara, dove siete ho bisogno di voi sono nei guai ho bisogno del vostro aiuto,ero disperato non sapevo piu dove cercare mi fermai e iniziai a respirare lentamente per calmarmi e riflettere sul da farsi.
llamrei
27-04-2010, 10.54.29
Seguii Polgara: Mi fu detto che Elisabeth aveva avuto una intuizione! Lo speravo con tutto il cuore visto i miei tentativi invani...non ero mai stata brava con gli indovinelli.
I corridoi sembravano non finire mai...di essere all'interno di un labirinto. Dovevo fidarmi delle persone che stavano vivendo questa avventura con me...Sapevo che l'intuizione di Elisabeth non era sbagliata...
Hastatus77
27-04-2010, 14.23.24
"Buona sera, cortesi signori, il mio nome è Hastatus e sono un cavaliere della Tavola Rotonda al servizio di re Artù. Sono giunto in questa terra su invito del vostro nobile Ermaus... invito che ho scoperto essere stato recapitato a molti altri cavalieri... invito che richiede a noi poveri cavalieri di aiutarlo a salvare quella che io ritengo essere la sua follia. Già un amico è stato ferito... poc'anzi sono stato sfidato dal cavaliere rosso, il quale ha promesso di uccidermi... e mentre lo stavo cercando sono capitato in questa radura."
"Ma, se mi è permesso chiedere... come mai vi siete riuniti in questa cappella? Vedo che non siete qui in preghiera."
Talia
27-04-2010, 14.52.29
Ero in trappola e Cembelus lo sapeva! Ricambiando il suo sguardo capii che non aveva creduto neanche per un istante che uno dei suoi servi avesse smarrito il mio libro ma... beh, forse neanche lui poteva permettersi di darmi della bugiarda senza averne le prove! E io non dovevo fornirgliene!
Lentamente alzai il braccio e picchiettai delicatamente sul battente della stanza dell'abate, poi spostai la mano sulla manigia e la spinsi...
la stanza era avvolta nella penombra, vidi l'abate raccolto in preghiera all'angolo opposto.
Mi schiarii la voce e, continuando ad avvertire gli occhi di Cembelus piantati sulla mia schiena, dissi: "Perdonatemi padre... temo di aver smarrito il mio libro di preghiere..." ma poi, colta da un'illuminazione improvvisa, soggiunsi in fretta "Tuttavia, adesso che sono qui, vorrei chiedervi di confessarmi, padre!"
lady rainbow
27-04-2010, 15.51.48
Qualcosa mi diceva che Elisabeth aveva intuito qualcosa..segui le altre nella corsa verso l'ignoto pensando a chissà quali altre figure,a chissà quali altre peripezie ci aspettavano...in fondo ero contenta di aver rotto la mia solitudine...mi sentivo viva....
elisabeth
27-04-2010, 22.57.49
Ti sento Polgara, continua a pensarmi Sorellina.
Il pensiero di Polgara mi guidava perfettamente, potevo accellerare il passo verso di loro.
Sentii un uomo che gridava il mio nome e quello di Polgara, non feci fatica a trovare il proprietario di quelle robuste corde vocali, era nel bel mezzo del corridoio e me lo ritrovai davanti....<< Finitela di urlare, o volete fare accorrere tutte le guardie del castello, siete lo scudiero di Sir G...., si insomma che ci fate qui....>>....intanto che gli facevo quelle domande continuai a seguire i pensieri di Polgara.....sino a quando non le intravidi.
Adesso arrivava il bello...< Cavaliere 25 abbiamo i minuti contati vorreste essere cosi' carino da cominciare a dirmi perche' siete cosi' disperato ? che sta succedendo ?..>>.......Finalmente le avevo raggiunte e potevo condividere con loro quello che mi aveva rivelato Cavalier Tristezza....<< Polgara....llamrei..Rainbow...>>
lady rainbow
27-04-2010, 23.02.37
"Elisabeth..."dissi "cosa avete scoperto?"chi è costui?"..le chiesi senza riuscire a trattenere l'ansia...
cavaliere25
27-04-2010, 23.06.46
Voi chi siete?domandai mi sembra di conoscervi, ma non ne sono sicuro ho bosogno di aiuto, hanno preso in ostaggio un mio amico di nome Guidon e se non trovo il resto del gruppo che era con me Guidon morirà il signore di questo castello a scoperto che un cavaliere non è un cavaliere ma una donna a detto che se non gli porterò il gruppo ucciderà Guidon vi prego vi scongiuro aiutatemi.
elisabeth
27-04-2010, 23.24.26
Accidenti, avevano preso Guidon...<< Chi sono ve lo diro' dopo, adesso ditemi Dove hanno portato Guidon.....lo tireremo fuori.....pero' adesso dovete stare tranquillo mi sembrate oltremodo agitato.........Rainbow...siete una veggente e voi conoscete questo castello molto bene, forse potete darci una mano......>>
cavaliere25
27-04-2010, 23.28.52
Va bene dissi lo hanno preso in consegna le guardie, ho girato per tutto il castello in cerca del gruppo ma non ho trovato nessuno vi sono grato per l'aiuto che mi state dando, a tempo debito mi sdebiterò con voi.
lady rainbow
27-04-2010, 23.43.54
"Non preoccupatevi cavalieri e voi compagne.."dissi loro"metterò a disposizione tutte le mie conoscenze per aiutarvi...il mio intuito però mi dice che non è il tempo di fermarci qui oltremodo.."
elisabeth
28-04-2010, 00.42.48
<< Non preoccupatevi Cavaliere25, non mi dovete nulla ,Guidon e' un mio amico e non posso permettere che gli succeda nulla.....lady Rainbow, vi ringrazio sarete di valido aiuto....anche perche' dobbiamo raggiungere i Cavalieri.....o per loro non ci sara' scampo ...>>
Guisgard
28-04-2010, 03.18.56
Hastatus era nella cappella con quegli anziani uomini.
"Benvenuto tra noi, sir Hastatus di Camelot!" Disse l'uomo che aveva la parola. "Io sono Alcibiades e guido questo sommo consiglio. E siamo qui riuniti non per pregare, ma per discutere sulle pene di queste terre."
"Sir Hastatus..." cominciò a dire uno degli anziani "... avete parlato di Cembelus e del Cavaliere Rosso. Ma sappiate che il primo non è uno di noi, quindi non definitelo nostro. Quanto al cavaliere che cercate, sappiate che egli non ha mai perso una contesa."
"Sir Hastatus non è saggio!" Gridò un altro dei presenti.
E subito si alzò un mormorio nella cappella.
"Calma, amici miei." Intervenne Alcibiades, cercando di riportare l' ordine. "Sir Hastatus è un nobile cavaliere e giudichiamolo per le sue parole, non per le nostre impressioni."
"Allora" disse uno degli altri anziani "sottoponiamo la questione anche al suo giudizio."
E tutti furono daccordo.
"E sia." Disse Alcibiades.
Poi aggiunse:
"Cosa rende forte e prezioso messer Amore?
La Trasparenza, che lo fa puro ad ogni cuore?
O forse la nobile ed ambita madonna Bellezza,
che ne modella il volto con colore e freschezza?
O sarà magari il Tempo, che avanza inesorabile,
con passo lento, a renderlo eterno ed immutabile?"
E tutti attesero allora la risposta di sir Hastatus.
Al Castello del Doloroso Amore intanto, Talia era giunta nella stanza dell'abate.
Questi nel vederla, segnandosi tre volte, interruppe le sue preghiere e si avvicinò alla dama.
"Adagiatevi accanto a quella sedia, milady" disse l'abate "e confidatemi le vostre pene."
Cembelus allora, davanti alla sacra confessione, salutò con un delicato gesto ed uscì dalla stanza.
"Cosa vi rende tanto inquieta" chiese l'abate. "da condurvi qui nel cuore della notte a ricercare la serena Misericordia del Signore? Forse siete in ansia per le vostre nozze? Temete che questo forzato soggiorno in questo castello possa pregiudicare il vostro matrimonio? Confidatevi pure, milady..."
Elisabeth sembrava certa di aver compreso qualcosa riguardo a quei tre misteriosi cavalieri.
Ora anche Cavaliere25 si era unito al gruppo delle donne.
Ad un tratto giunse di nuovo la donna mascherata.
"Se siete certe di aver trovato i veri nomi di quei cavlieri" cominciò a dire "allora recatevi nella selva dai vostri amici. Ma badate che dovete conoscere tutti e 3 i nomi di quei cavalieri. Altrimenti quella selva diverrà, per voi e per i vostri amici cavalieri, un'eterna ed inviolabile tomba..."
elisabeth
28-04-2010, 08.22.41
Ascoltai la donna mascherata, aveva ragione bisognava andare nella selva, ma c'era anche Guidon da tirare fuori da li'......mi avvicinai a Polgara...e le sussurrai all'orecchio << ascolta adesso bisogna usare i nostri poteri, ma dobbiamo stare attente perche' dovremmo saper dosare la nostra energia....abbiamo il dono della bilocazione, potremmo cosi' aiutare Guidon e nello stesso tempo essere fuori nella selva, se chiediamo a ledy Reinbow di usare la chiaroveggenza potra' vedere dove si trova......non possiamo lasciarlo in balia di chi non credo si faccia troppi scrupoli....>>......Ero sicura che avrebbe compreso, anche lei voleva bene a Guidon infondo ci aveva aiutate......<< Bene io spero di avere i tre nomi esatti ma a questo punto non ci rimane altro che tentare, il verde e' la speranza, il rosso e' la passione e il bianco e' la consapevolezza........llamrei tu devi sapere che colui che me li ha fatti sentire nel cuore e' colui che tu ami....da sempre, come non potremmo dargli fiducia ed ascoltarlo....e' il suo amore che ci guidera'.....>>
cavaliere25
28-04-2010, 11.06.55
Ora la cosa che mi importava di piu era salvare Guidon a tutti i costi ora che avevo trovato il gruppo potevo stare tranquillo dissi dobbiamo fare infretta prima che torni il figlio di Cambelus con le guardie e dobbiamo uscire da questo maledetto castello aggiunsi dobbiamo andare a sconfiggere i tre cavalieri.
Talia
28-04-2010, 12.29.28
Mi inginocchiai di fronte all'abate e posi le mie mani nelle sue, sospirai... non sarebbe stato semplice confessare tutto!
Poi iniziai a parlare: "Padre... voi siete il mio confessore da molti anni, fin dai miei primi anni di vita e io vi ho sempre confidato tutto. Però c'è qualcosa che ho omeso, qualcosa che ho sempre tenuto celato nel mio cuore, ma che adesso... Ebbene, ero poco più che una bambina e mio zio il duca, lo sapete, mi concedeva il privilegio di andare ogni anno per qualche tempo presso sua sorella, nel maniero sul lago. Sapete quanto adoravo stare là, passaggiare, leggere... Quello che non sapete è che un giorno, mentre stavo leggendo poesie al sole, mi comparve davanti un giovane cavaliere. Il più bel giovane cavaliere che io potessi mai aver sognato nel mio cuore di fanciulla. Quest'uomo, tanto coraggioso quanto virtuoso, si soffermò con me e con i giorni diventammo... amici! Lui leggeva per me le più dolci poesie, mi mostrava la sua destrezza a cavallo e la sua abilità con la spada, mi parlava di messer Amore nel modo più cortese... Sono stati i giorni più felici della mia vita, padre!
Un giorno, però, il Cavaliere non si presentò al lago... lo attesi, lo attesi a lungo, ma invano. So cosa mi avreste consigliato: tornare a casa e dimenticare tutto. Ma non potevo! Vidi passare una carrozza sulla strada, una carrozza nera, e dentro dal finestrino intravidi un uomo dallo sguardo glaciale. Temetti fosse successo qualcosa, perciò misi da parte l'orgoglio del mio rango e corsi alla casa dei contadini al di là della radura dove lui, umilmente, aveva chiesto ospitalità.
Non appena mi vide arrivare il buon contadino si gettò a terra, fu difficile estorcergli le informazioni che mi interessavano, tanta era la sua devozione verso di me, tuttavia scoprii che il nobile padre del Cavaliere era giunto improvvisamente e, con menzogne orribili sul mio conto, lo aveva convinto ad abbandonare quel luogo e a rientrare nelle sue terre con lui. Non seppi mai le parole esatte dell'uomo, il buon contadino non volle ripeterle per nessun motivo, ma mi fece capire che egli aveva ingiuriato la mia buonafede, la mia sincerità, la mia onestà verso di lui.
Questo evento mi colpì come niente altro aveva mai fatto prima, né mai dopo. Chiusi il bel cavaliere in fondo al mio cuore e mi rimisi alla saggezza di mio zio per qualsiasi futura decisione.
E così ho fatto.
Sempre.
Ma ora, padre, qualcosa di nuovo è accaduto. Il nome del bel Cavaliere era Ermaus e suo padre, l'uomo dagli occhi freddi che ho visto nella carrozza nera, altri non è che Cembelus. Il nostro ospite.
Capite adesso, padre, il mio sgomento?
Terrò fede alle mie promesse e accondiscenderò le decisioni di mio zio, farò ciò che devo. Ma prima... deve esserci un motivo se siamo stati spinti qui, se siamo giunti in questo Castello.
Devo liberare l'anima del bel Cavaliere, padre! Sono certa che lui, l'unico uomo che io abbia mai amato, ha sofferto quanto e più di me. Non voglio che la sua anima porti ancora questo peso. Se lui, come credo, è in questo castello, io devo dirgli la verità.
Qualunque sia il motivo per cui suo padre ci ha divisi, lui lo deve sapere!
Vi prego, padre..." lo implorai con gli occhi pieni di lacrime "Lasciate che lo cerchi e che lo convinca della sincerità del mio cuore e dell'onestà delle mie azioni, poi farò tutto quello che voi - a nome di mio zio il duca - mi imporrete!"
lady rainbow
28-04-2010, 15.27.52
"Compagne non so cosa abbiate in mente di fare con i nomi dei tre cavalieri,d'altronde è anche vero che siamo sulla buona strada e che ora a noi si è aggiunto anche il valido aiuto del cavaliere..siamo un folto gruppo e riusciremo a fronteggiare chiunque..e non dimentichiamo che tra noi ci sono tre maghe...!in ogni caso direi di abbandonare questi umidi e bui corridoi e di raggiungere la parte centrale del castello.."..
polgara
28-04-2010, 15.32.16
Ero felice che Elisabeth fosse riuscita a decifrare l'enigma ed a trovare i nomi. La sicurezza con cui li diceva mi rendeva certa della correttezza e questo mi faceva ben sperare.
"Certo Elisabeth che ti sono vicina per aiutare Guidon!" Il dono della bilocazione era qualcosa che mi piaceva da sempre, l'unico inghippo era che richiedeva una buona dose di energia ed io ne avevo consumata parecchia con l'incantesimo delle sbarre. Speravo che l'uva ed il vino rosso mi avessero ricaricato a sufficienza e che tutto filasse liscio e veloce. "Quando vuoi Elisabeth, io sono pronta!".
Guisgard
28-04-2010, 20.41.40
E così, quelle audaci dame erano decise ad agire.
Liberare Guidon per poi giungere nella misteriosa selva, per portare i veri nomi dei tre cavalieri a Hastatus e a Guisgard.
Del resto potevano contare sul Cavaliere Triste, che vegliava su tutte loro per l'amore che provava per la sua amata Llamrei.
"Bene figlie mie!" Disse la donna mascherata. "Sono sicuro che Iddio veglierà su tutte voi."
"Un momento..." Intervenne Heylde. "... siete state brave ma non abbastanza... consapevolezza... non è il nome esatto del Cavaliere Bianco... Amore non è mai irrazionale. Egli comanda sui cuori, non sulle menti... è l'istinto del cuore e dell'animo che spinge i suoi devoti alle imprese più grandi. Istintività è quindi il nome del Cavaliere Bianco... ora che conoscete i nomi dei tre cavalieri non indugiate oltre... mi occuperò io del vecchio Guidon... voi dovete raggiungere la misteriosa selva che ci circonda e ci imprigiona... e seguite sempre il battito del vostro cuore..."
"Sapevo che non ci avresti abbandonata, figlia mia..." Disse la donna mascherata, abbracciandola e baciandola.
Guisgard
28-04-2010, 20.51.01
Talia aveva appena finito di confessare ciò che provava all'abate.
Questi allora cominciò a passeggiare pensieroso nella stanza.
"Figlia mia..." cominciò a dire "... un matrimonio senza amore è la peggiore delle progioni. E sarai tu stessa a chiuderne le porte. Se ami davvero un altro, non puoi perseguire questo folle disegno. Il matrimonio è un atto sacro. E' un giuramento d'amore fatto davanti a Dio. E tu non puoi giurare ciò che non provi."
Si avvicinò ed aggiunse:
"Se senti di voler incontrare colui che ancora ami, allora è il cuore che ti comanda ciò. Ma se egli non ha creduto in te allora, perchè credi possa farlo ora? Ma ad un cuor innamorato non si comanda. Cerca colui che ancora ami, figlia mia... ma sii cauta. Ricorda che tuo zio ti ha affidata nelle mie mani... e con ansia acconsento a questo tuo desiderio..."
llamrei
28-04-2010, 21.42.20
"Cosi è stato il mio amato Shawn ad aiutarti Elisabeth?" chiesi all'amica..e mentre realizzavo quanto stava accadendo, calde lacrime mi solcavano il viso. Ero felice, stanca, ma felice. Felice dell'intuizione di Elisabeth e della soluzione all'enigma. Il tempo incalzava. Dovevamo raggiungere la selva che circondava il luogo e che lo teneva stretto in una morsa di dolore. Ora avevamo anche la donna mascherata al nostro fianco..dovevamo raggiungere quel luogo e combattere ad armi pari con il male.
lady rainbow
28-04-2010, 21.46.25
"Si vede uno spiraglio,la salvezza è vicina"..e mentre realizzavamo il da farsi la contentezza per l'inaspettato aiuto di Heylde mi commosse...l'avevo capito che non era poi quella donna fredda che voleva far credere..
Hastatus77
28-04-2010, 22.24.49
"Che vada come vada, c'è sempre una prima volta per essere sconfitti. deciderà il destino." dissi al gruppo che componeva il consiglio.
Poi mi rivolsi ad Alcibiades: "Io penso che ciò che rende forte e prezioso l'amore non sia la bellezza la quale è passeggera, ma la trasparenza ed il tempo penso siano due cardini fondamentali per costruire un rapporto serio e duraturo basato sulla fiducia e sulla lealtà."
elisabeth
28-04-2010, 23.44.34
<< Si llamrei lui in questo momento e' dentro di me, credo che ci assistera' cosi' come ha fatto sino ad ora, bene Lady Heylde credo che infondo l' Amore ci porti sempre in un unica direzione.....vi ringrazio a nome di tutte visto che sarete voi ad occuparvi di Guidon, e' un buon vecchio e quando tutto sara' finito vorrei riabbracciarlo.....>> ora toccava a noi << Credo che a questo punto sia arrivata l'ora di sellare i cavalli e raggiungere i nostri Cavalieri, abbiamo i tre nomi... tanto coraggio...e perche' no...una buona dose di magia......e poi ci sara' Cavaliere 25.....e chi ci ammazza..>>....e cosi' mi diressi verso l'uscita del castello, certo mi sarebbe piaciuto essere serena e sicura di me, ma avevo uno strano senso di inquietudine...infondo chi poteva sapere cosa ci aspettava
cavaliere25
28-04-2010, 23.50.43
segui il gruppo fuori dal castello mi diressi verso la scuderia e misi la sella sul cavallo la affrancai saldamente e montai in sella mi girai verso il gruppo e dissi: siete tutti pronti? d'ora in poi cerchiamo di stare uniti e compatti non vorrei che qualcuno si perdesse per la selva.
Guisgard
29-04-2010, 02.45.21
Il gruppo delle audaci dame, accompagnato da Cavaliere25, aveva abbandonato il castello ed era giunto alla misteriosa selva.
La perenne e fitta nebbia che l'avvolgeva sembrava frutto di un incantesimo ed ovunque regnava un irreale silenzio.
Ma appena penetrate in quel luogo, qualcosa sembrò attraversare la folta vegetazione e un attimo dopo qualcuno emerse dai cespugli.
Era un giovanissimo ragazzino. Biondissimo e delicato aspetto.
"Come siete belle... siete principesse?" Chiese. "Da dove venite? E chi quel giovane che vi accompagna?" Domandò poi indicando Cavaliere25.
Nel frattempo Hastatus era nella cappella con quegli anziani filosofi.
"Ben detto, cavaliere!" Disse Alcibiades. "Il tempo rende prezioso e forte Amore!"
"Questo cavaliere è ricco di virtù!" Esclamò uno dei presenti.
"Non lasciatevi ingannare dalle belle barole."
Tutti si voltarono e videro la donna col Rosario, che Hastatus aveva incontrato poco prima.
"Sir Hastatus si è dimostrato degno del suo rango." Disse Alcibiades.
"Davvero? Eppure egli è al servizio del Doloroso amore." Rispose la donna sedendosi al centro della navata.
Poi, rivolgendosi a Hastatus e facendosi scivolare il Rosario fra le dita:
"Cavaliere... conoscete i Divini Misteri del Dolore? L'orazione di Nostro Signore nell'orto... la Sua flagellazione alla colonna... la coronazione di spine... il viaggio al Calvario... e la Sua morte in Croce..."
Nella navata allora scese un austero silenzio e tutti calorono il capo per pregare.
La donna si alzò il cappuccio e calò anch'ella la testa per pregare.
E dopo qualche istante, rialzando il capo si abbassò il cappuccio.
Ma non era più lei.
Al suo posto vi era un alto e robusto cavaliere, ricoperto da una spessa corazza ed avvolto da una tunica rossa come il fuoco.
"Milord..." Cominciò a dire Alcibiades "... cosa accadrà ora a sir Hastatus?"
"Dovrà battersi con me..." Rispose sprezzante il Cavaliere Rosso.
Guisgard
29-04-2010, 03.40.57
Guisgard vagava nella selva, accompagnato da quel mite monaco.
"Ma quando farà giorno?" Chiese il Cavaliere.
"La notte è lunga... ma è in questi momenti che bisogna essere forti e non peccare."
"Dove si trova ora il Cavaliere Verde?" Chiese ancora Guisgard.
"Egli è nascosto in questa selva." Rispose il monaco. "Perchè volete affrontarlo?"
"Perchè è l'unico modo per distruggere l'incanto del Doloroso Amore."
"Egli è praticamente invincibile." Disse il monaco. "Siete conscio di questo, cavaliere?"
"Si, lo sono."
"E non avete paura?"
"Ho affrontato molti duelli e da ognuno di essi ne sono uscito vincitore. Ma la contesa con il Cavaliere Verde è l'unica che mi ha visto sconfitto. Ovvio che sento la paura di risfidarlo. Ma non posso tirarmi indietro."
Poi aggiunse:
"Vorrei confessarmi prima di quel duello..."
Il monaco gli sorrise ed annuì.
Guisgard allora cominciò a parlare:
"E' peccato amare una donna con tutto se stesso? Intendo amarla più del mondo intero e più della mia stessa vita. Ditemi, è peccato?"
"L'amore non è mai una colpa. Esso è un dono del Cielo." Rispose il monaco.
"Io amo quella donna come nessuno ha amato mai."
"Dove si trova ora lei?" Chiese il monaco.
"Lontano credo..." rispose Guisgard "... questa selva sembra essere lontano da ogni cosa..."
"Cosa vi affligge, cavaliere?"
"Vorrei che ella fosse qui con me... vorrei rivederla prima del duello con il Cavaliere Verde... questa è la mia paura più grande... non la morte... ma morire senza rivederla un'ultima volta..."
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elisabeth
29-04-2010, 08.51.41
Arrivammo in quel luogo incantato, ma non seppi spiegarmi le emozioni che provai entrando in quella selva, era come sentirsi sospesi tra la vita e la morte....la nebbia , l'aria umida....e il silenzio. Avevo allertato i sensi, il silenzio parla bisogna saperlo ascoltare......avvertii una presenza....e come se spuntasse dal nulla ci trovammo davanti un bambino la cui bellezza non aveva eguali, i capelli erano del colore dell'oro e il suo viso era perfetto.....<< Siamo Dame e veniamo dal Castello del Doloroso Amore, lui sara' un futuro Cavaliere.......ma tu cosi' piccolo in posto cosi' cosa ci fai da solo....dove vivi e i tuoi genitori, sranno preoccupati.....>>...eppure quel bambino sembrava sereno, non aveva gli occhi pieni di paura di chi si fosse smarrito.....il sorriso sul suo volto era in contrasto con quel posto.....forse dovevo lasciarmi andare, ma non ci riuscivo....avevo fretta di arrivare dai due Cavalieri....
cavaliere25
29-04-2010, 10.29.54
Guardai il ragazzino e gli dissi: giovannotto tu come ti chiami? il mio nome è cavaliere25 ,quanti anni hai? domandai sorridendo, se vuoi ti riaccompagnamo a casa se non è molto distante da qui dissi guardando il ragazzino negli occhi dovè la tua casa? non è prudente girare da solo non avere paura ragazzo noi siamo persone buone puoi fidarti.
lady rainbow
29-04-2010, 11.07.18
"Giovanotto non avere paura"dissi,"che ci fai in questo luogo tutto solo?"dove è la tua destinazione?"..lo guardai e la mia apprensione si trasformò in un sorriso.. qualcosa in lui mi ricordava me stessa un pò di anni prima..
polgara
29-04-2010, 15.14.39
"Che posto surreale" pensai. La nebbia che avvolgeva il tutto rendeva l'atmosfera alle volte tetra e comunque inquietante. Desideravo solamente che tutto si risolvesse il prima possibile e soprattutto che tutti ne uscissimo sani e salvi.
Ero felice che alla fine Heylde ci avesse aiutato ed il suo cuore si stesse riaprendo alla vita, del resto l'isolamento ed il ghiaccio non servono a nulla se non a rovinare le nostre anime.
Stavo seguendo il gruppo quando il bellissimo ragazzotto sbucò dal folto del bosco. Mentre ascoltavo le sue parole, iniziaii a sentire un fortissimo richiamo, era come se dovessi andare a cercare qualcosa o qualcuno. Non potevo più restare lì, anche il mio cavallo fremeva.
Tirai le briglie e dissi: "perdonate ma qualcosa di più grande mi sta chiamando, non so cos'è, spero di non mettermi nei guai, ma io devo andare! Elisabeth so che hai fiducia in me e capirai!" e così dicendo mi immersi nel fitto e umido verde degli alberi.
Il chiarore della luna e delle stelle mi indicava la via, molti pensieri misti a ricordi si sussegguivano nella mia mente. Ad un tratto vidi in lontananza delle figure: due no forse tre, ma una sembrava quella di un animale. Non riuscivo a distinguerle, ma continuai ad andare verso di loro.
La nebbia e l'oscurità mi impedivano la vista. Decisi quindi di scendere da cavallo e sfruttare così i sensi più sviluppati, dono della mia forma di lupo.
..mmmhm...annusai nuovamente l'aria, ma certo quest'odore era inconfondibile, lo conoscevo anche troppo bene! Si non potevo sbagliarmi era lui!
E iniziai a correre verso quelle due figure.
Talia
29-04-2010, 17.32.31
Non potevo credere alle mie orecchie: il pio e buon abate che mi consigliava di seguire il mio desiderio ed il mio istinto a scapito del volere ducale?
Tuttavia non posi tempo in mezzo, gli baciai riconoscente le mani e mi precipitai fuori dalla stanza.
elisabeth
29-04-2010, 21.08.46
Ascoltai Polagara, non approvavo, essere unite in quel momento era la nostra forza, era cosi' difficile comprendere dove ci trovavamo....forse ognuna di noi provava emozioni diverse ma a me faceva pensare di essere in un luogo dove tutte le nostre paure , insicurezze, sentimenti, riuscivano ad incarnarsi....<< Se pensi che cio' che ti chiama sia cosi' forte da non potervi rinunciare, e' giusto che tu faccia la tua scelta e intraprenda il tuo cammino.....sappi che in qualsiasi momento tu abbia bisogno, ti bastera' solo pensarmi >> e cosi' la vidi andare via.......
Perry Undomiel
29-04-2010, 21.13.22
Perry prese le poche cose che aveva portato con se, sellò il cavallo e si diresse verso "l'uscita" del castello.
Arrivò alle mura e si fermò qualche secondo a guardare le nebbie:
<<Scusatemi, ma non sarei comunque stata d'aiuto>>.
Hastatus77
29-04-2010, 21.39.00
"Che importanza può avere qual'è il mio dio... potrebbe essere il vostro oppure no, oppure potrei non averne uno... l'importante sono le azioni che compiamo in vita..." stavo dicendo questo quando la donna si trasformò... istintivamente sguainai la mia spada "Cavaliere, io sono pronto! Ma spero che il nostro sarà un combattimento leale e che non usiate le vostre arti magiche!"
Guisgard
30-04-2010, 04.19.36
La Luna, avvolta nell'umido manto di quella nebbia, sovrastava la selva, diffondendo ovunque un argenteo ed etereo alone.
E la luce dell'astro penetrava quasi a fatica tra i folti rami che si intrecciavano fra loro.
Il gruppetto formato da quelle belle dame e da Cavaliere25 aveva davanti quel misterioso ragazzino.
Tutto questo mentre Polgara aveva lasciato il gruppo, chiamata da una grande e misteriosa forza.
"Io non vivo da solo in questo luogo." Disse il ragazzino. "Poco distante vi è la mia casa. I miei genitori mi hanno dato il permesso di uscire a quest'ora. Ma voi, perchè siete giunte in questa selva? Cercate forse qualcosa?"
Poi, avvicinandosi alle dame ed a Cavaliere25 aggiunse:
"Io ho un segreto, sapete? Ecco perchè vengo qui ogni notte... e se volete ve lo mostrererò..."
Proprio in quel momento si udì il rintocco di una capana lontana.
"Ecco guardate in quel punto..." indicò il ragazzino "... tra quegli olmi..."
Ed incredibilmente qualcosa iniziò a prendere forma nel buio di quel luogo.
Un figura eterea e delicata cominciò a palesarsi e dopo qualche istante mostrò il suo volto.
E llamrei ne riconobbe: era Shawn, il suo amato.
intanto, al castello del Doloroso Amore, Talia, avuta la benedizione dell'abate, si apprestava a vagare per i corridoi e le stanze del maniero, quando udì un deciso rumore di passi.
"Cosa fate qui, tutta sola, milady?" Chiese con cortesia Ermaus. "Non dovreste vagare per il castello a quest'ora."
Il figlio del castellano non aveva riconusciuto Talia.
Nel frattempo, Hastatus si era ritrovato faccia a faccia con il Cavaliere Rosso.
"Messere..." disse questi "... il mio Dio ha la particolarità di essere il Dio di tutti... anche di quelli come voi..."
Poi aggiunse:
"Avete persone care, un'amata... volete che dopo questo combattimento sia io ad avvertirle della vostra morte?"
E mentre diceva questa cose, il robusto cavaliere restava seduto ad attendere le risposte di Hastatus...
Guisgard
30-04-2010, 04.56.58
Guisgard fissava la selva che tutto avvolgeva.
Ne scrutava ogni angolo, come se cercasse di decifrarne la misteriosa essenza.
"Figliolo..." cominciò a dire il monaco alle sue spalle "... io qui ho un unico scopo... concederti l'assoluzione per i tuoi peccati... e l'estrema unzione per la tua morte..."
"Ma cosa..." Disse Guisgard voltandosi di scatto.
Ma le parole gli restarono in gola per ciò che vide.
Il monaco si levò il saio ed al suo posto emerse un poderoso cavaliere, coperto di tutto punto e rivestito da una tunica verde.
"Voi, finalmente!" Esclamò Guisgard estraendo rapido la sua spada. "Attendevo questo momento da troppo tempo!"
Il Cavaliere Verde passeggiava in quello spiazzo con passo nervoso e senza dire nulla.
Ad un tratto si udì il rintocco di una campana lontana ed il misterioso cavaliere, estraendo veloce la spada, assalì Guisgard.
Cominciò così il fatale scontro.
I due si scambiarono forti colpi con le loro spade, facendo echeggiare il loro acciaio intenso nell'aria.
Ma i colpi del Cavaliere Verde erano ogni volta più possenti e Guisgard cominciava ad avvertire stancazza.
Non poteva continuare a difendersi soltanto.
Allora raccolte le ultime energie ed impugnando la spada a due mani colpì con tutto se stesso quel forte cavaliere.
Ed il suo elmo volò via.
Ma incredibilmente non emerse niente da sotto a quell'elmo, come se la corazza fosse un vuoto involucro.
Ma dopo alcuni istanti il cavaliere raccolse il suo elmo per metterselo in testa.
E fatto questo si lanciò ancora sul suo avversario.
Guisgard a stento riuscì a fermare l'impeto del misterioso cavaliere.
Sentiva le forze che lo stavano abbandonando.
Cominciò allora a veder scorrere davanti ai suoi occhi tutta la sua vita.
E fra tante immagini fatte di sensazioni, stati d'animo e ricordi, che gli attraversavano il cuore, vide lei, l'immagine più bella al centro di quello che era tutto il suo mondo.
"Addio, amore mio..." Sussurrò Guisgard, mentre i colpi del suo formidabile avversario si facevano sempre più pesanti.
polgara
30-04-2010, 09.05.10
Mentre stavo correndo verso quell'odore familiare vidi che tra i due iniziava una lotta. Corsi più veloce che potevo, ma sembrava che lo spazio in quella selva incantata non rispettasse le leggi fisiche ed invece di dimuire aumentasse.
Ad ogni modo, stremata, li raggiunsi e vidi Guisgard che stava soccombendo ai duri colpi di un cavaliere.
Senza fermami balzai sul Cavaliere Verde, cercando di spingerlo via. Ricaddi alle spalle di Guisgard, e colsi questo momento per ritrasformarmi. Era rischioso oltre che non concesso dalla regole sacre, ma non avevo scelta "Perdonate Madre e se potete aiutateci..te ne prego...".
"Fermo!"intimai al cavaliere dalla tunica verde.
Bene Elisabeth ora spero proprio che Cavalier Tristezza ti abbia suggerito i nomi giusti, altrimenti qui ci divertiremo un sacco.
"Cavaliere la speranza è un dono che è stato fatto agli uomini nella notte dei tempi, è qualcosa che è stato loro donato per superare tutti i dolori e le difficoltà che incontrano nella vita. Cavalier Speranza è il vostro nome e non potete tradire la vostra essenza."
Mi avvicinai a Guisgard e l'abbracciai, se le parole non funzionavano avevo energia sufficiente solo per un incantesimo per farci uscire da lì.
"Dimmi mio caro Guisgard, perchè ti cacci sempre nei guai? Lo sai vero che se feriscono te feriscono anche me? Tu sottovaluti la forza delle promesse di due bambini: da sempre e per sempre..." glielo dissi sussurandolo all'orecchio, ma in quella selva di magia le parole sembravano urlate.
Hastatus77
30-04-2010, 13.55.08
Risi di gusto, ascoltando le sue ultime parole, poi dissi: "Cavaliere, non dovete dare nulla per scontato, potreste rimanere deluso... sarà il destino a scegliere il vincitore!"
Il tempo delle parole era finito. Non volevo lasciare l'iniziativa a lui, quindi mi scagliai su di lui, alzai la spada e velocemente cercai di colpirlo con un fendente.
cavaliere25
30-04-2010, 15.45.57
Chiesi al ragazzino: da dove arriva il suono di questa campana? ce una chiesa da queste parti? poi guardai il punto dove indicò il ragazzino dissi: ma che cosa sta succedendo?,chi è quello strano individuo?guardai il resto del gruppo aspettando una risposta.
lady rainbow
30-04-2010, 16.58.18
guardai il ragazzo..era molto sicuro di sè per la sua età, mi volsi nel punto dell'indicazione e qualcosa mi incuriosi:un'ombra,un uomo...chissà se è amico o nemico ,pensai in questo castello l'imprevedibilità è una costante...mi volsi verso gli altri e una cosa mi colpi:il volto di Llamrei,solcato da calde lacrime...le andai vicino e le chiesi cosa fosse accaduto,se conosceva quell'uomo...aspettandone la risposta...
Talia
30-04-2010, 17.04.05
Non appena ebbi richiuso dietro di me la porta della stanza dell'abate, iniziai a camminare in fretta verso il fondo del corridoio. Non sapevo con esattezza dove fossi e neanche la direzione da prendere ma continuavo a camminare, come spinta da una stana forza: una forza molto simile alla disperazione.
Improvvisamente udii dei passi e mi bloccai.
"Cosa fate qui, tutta sola, milady?" Chiese con cortesia Ermaus. "Non dovreste vagare per il castello a quest'ora."
Il figlio del castellano non aveva riconusciuto Talia.
Il suo volto era esattamente come lo ricordavo, gli anni non lo avevano scalfito o modificato... era come se la sua persona fosse stata congelata nell'attimo in cui i miei occhi lo avevano incontrato per l'ultima volta.
Il suo sguardo, tuttavia, era molto diverso, così come la sua voce. Non c'era più traccia di sorriso in essi, non c'era più gioia e nessuna dolcezza. Il suo sguardo era quello di un condannato a morte e la sua voce dura e ruvida come mai prima.
Questo fu troppo per me.
Avvertii la testa girare freneticamente e un crampo improvviaso avvolgermi lo stomaco, mi appoggiai alla parete retrostante ma non fu sufficiente, le ginocchia mi cedettero, il buio mi avvolse e mi afflosciai a terra, svenuta.
Un istante prima di venire inghiottita dalle tenebre ebbi la percezione di qualcosa che scivolava fuori dallo scollo del mio abito, qualcosa da cui non avevo mai avuto il coraggio di separarmi: una sottile collana d'oro con un piccolo pendente, donatami troppi anni prima da un bel giovane cavaliere sulle rive di un lago.
Guisgard
01-05-2010, 03.48.47
Rapido e veloce, Hastatus aveva assalito il Cavaliere Rosso.
Il micidiale attacco mai aveva fallito o risparmiato le sue vittime in passato.
Ma con una velocità quasi doppia, il Cavaliere Rosso estrasse due affilatissime spade e bloccò in una forbice il fendente di Hastatus.
E poi con un vigoroso gesto spinse indietro il cavaliere di Camelot, facendolo cadere a terra.
"Sieto tanto prevedibile quanto stolto, cavaliere." Disse camminando verso Hastatus. "Vi credevo un cavaliere troppo esperto, per fare una mossa tanto stupida!"
Poi, raggiunto il suo avversario, aggiunse:
"Ogni buon soldato spera in una morta rapida ed onorevole... la vostra invece sarà lenta e disonorevole... alzatevi ora! Raccogliete la vostra arma... morirete con la spada in pugno... come un vero cavaliere!"
Intanto, in un altro punto della selva, il misterioso ragazzino aveva mostrato alle dame ed a Cavaliere25 l'apparizione di una misteriosa ombra.
Questa era avvolta in un mantello grigio che copriva tutto il suo etereo corpo, mostrandone solo il volto.
E questo venne subito riconosciuto da Llmrei.
La donna si voltò verso Raimbow e disse piangendo:
"Egli è..." Ma la voce le si spense in gola.
L'ombra allora si avvicinò alla sua amata e con un gesto di infinita dolcezza le accarezzò i folti e rossi capelli.
Poi si accostò al suo viso e le sfiorò le morbide labbra.
"Amore mio..." disse con un delicatissimo tono "... la morte dissolve solo le illusioni... l'amore resta intatto... e quello stesso amore voi ora siete chiamate a difendere... cercate sir Hastatus... cercatelo... ma fate in fretta... prima che madonna Morte giunga al suo cospetto..."
Il ragazzino allora si avvicinò a Cavaliere25.
"Credi che tutto questo sia frutto del sogno o della magia?" Chiese. "E sbaglieresti... è solo amore... sta a te comprenderne il suo vero valore..."
Nel frattempo, Perry aveva deciso di lasciare quel castello.
Giunta all'uscita, si trovò davanti la misteriosa selva che emergeva a tratti dalla sterminata nebbia che avvolgeva quel luogo.
Per uscire dal Doloroso Amore si doveva per forza di cose attraversare quella selva.
E quando vi fu dentro, Perry avvertì subito un senso di angoscia.
Ad un tratto avvistò una debole luce: era una semplice capanna.
Intanto, Talia aveva riaperto gli occhi.
Si guardò intorno e vide una ricca e preziosa stanza.
La ragazza era adagiata su un morbido e colorato letto.
Ad un tratto nella stanzà entrò un'ancella.
"Siete finalmente sveglia, milady." Le disse sorridendo. "Prendete alcune gocce di questa essenza... vi farà sentire subito bene. E se vi occore qualcosa... qualsiasi cosa... vi prego, non esitate a chiederla... il padrone vi ha affidata ai miei servigi..."
E chinò il capo in segno di obbedienza.
Guisgard
01-05-2010, 04.44.27
"Il vento quel pomeriggio soffiava lento e gradevole sul piccolo paese.
I primi alberi fioriti emanavano intensi profumi e vivaci giochi di colori.
Polgara era presso le rive del grande lago.
Un senso di malinconia e di ansia sentiva sul cuore.
Ad un tratto udì dei passi.
"Sei qui..." disse Guisgard "... ti ho cercata ovunque, sin da stamattina presto..."
"Si, adoro venire qui da sola..." rispose lei "... sai che sono troppo indipendente e non amo chiedere il permesso a nessuno per fare ciò che voglio."
"Perchè sei così acida?" Chiese lui.
"Non lo sono... è che..."
"Cosa?"
"Niente, lascia perdere..." Rispose lei.
"Dai, dimmelo..."
"No, non voglio..."
"Perchè?" Chiese lui. "Neanche oggi che sto andando via?"
"No, non voglio..."
"Cosa non vuoi?" Chiese lui. "Non vuoi dirmi ciò che pensavi o non vuoi che io parta?"
"Uffa... fai sempre un sacco di domande... a volte non ti sopporto..."
"Va bene..." disse lui "... è ora che vada... addio, Polgara..."
"Perchè addio?" Chiese lei.
"Diventare cavaliere non è una cosa facile... non so cosa mi riserverà il destino..."
"Capisco... va bene..."
"Ehi, che saluto straziante!" Disse lui sarcastico. "Scalda davvero il cuore!"
"Ecco che ricominci... ma cosa vuoi da me?"
"Nulla... ora vado..."
"Ricordi questo posto?" Chiese lei.
"Certo... la nostra promessa..."
"La ricordi ancora?"
"Io ricordo tutto..."
"E come era quella promessa?" Chiese lei come a metterlo alla prova.
"Ti promisi come Lancillotto quando giurò di essere il campione di Ginevra... da sempre e per sempre..."
In quel momento, a quelle parole di lui, i bellissimi occhi di lei si inumidirono e brillarono come mai prima d'ora.
"Ma il Primo Cavaliere" aggiunse Guisgard "giurò anche un'altra cosa alla sua regina..."
"Cosa?" Chiese Polgara.
"Ti amo... da sempre e per sempre..."
I due giovani si scambiarono un lungo ed intenso sguardo.
"Ora devo andare... tra un pò passeranno alcuni mercanti... mi daranno un passaggio verso Afragolignone... abbi cura di te... bimba..."
"Guisgard..." lo chiamò lei "... non dimenticare mai la nostra promessa..."
"Non dimenticarla nemmeno tu..." rispose lui sorridendo, per poi riprendere la via verso il paese.
Questo ricordo tra Guisgard e Polgara sembrò come svanire appena il Cavaliere Verde cominciò a parlare.
"Parlate di speranza e non di illusione... e voi" rivolto a Polgara "... avete speranza e fede in Amore? Mettereste nelle sue mani la vostra vita? Affidereste il vostro domani a lui solo?"
Guisgard tentò di parlare, ma era stremato per quello scontro.
Anche se il caldo abbraccio di Polgara sembrava potergli ridare le forze.
cavaliere25
01-05-2010, 11.37.22
Guardai il ragazzino e gli dissi: hai ragione ragazzo non c'è magia ho sogno piu grande dell'amore vero tra due persone e gli misi una mano sulla spalla lo guardai e gli dissi: noi siamo in cerca dei due cavalieri che sono venuti in questa selva a combattere i tre cavalieri tu ci puoi aiutare li hai visti passare?
Poi rivolgendomi al uomo gli dissi: Ora che vi siete ritrovato con la vostra amata spero che non vi lascerete piu vorreste darci anche voi una mano chiesi guardandolo negli occhi? e aspettando una sua risposta.
Hastatus77
01-05-2010, 19.34.51
Mi ritrovai improvvisamente a terra... la rapidità con la quale aveva parato il colpo mi aveva impressionato, ma non intendevo lasciar trasparire questa emozione.
Mi rialzai da terra... raccolsi la spada e poi sfoderai anche la mia daga... nel frattempo intorno a noi, sembrava essere calato il silenzio, ed il cavaliere rosso, con la celata abbassata, continuava a fissarmi.
"Devo ammetterlo siete bravo e veloce... però siete troppo presuntuoso... date già scontato il risultato della contesa... ma come vi ho già detto, non dovreste dare per scontato nulla."
Detto ciò, ripartii all'attacco... mi avvicinai velocemente al'avversario, fintai nuovamente il colpo con la spada, e poi cercando di passare sotto la sua guardia, affondai il colpo vero con la daga.
polgara
01-05-2010, 21.57.54
"Cavaliere..io non posso mentirvi...per molto tempo tenni lontano Amore da me, per molte lune pensai a quanto fosse sciocco seguire i suoi sospiri e a quanto fossero mendaci le sue parole.
Fino a quando non arrivò un raggio di sole, che in segreto da molto tempo aspettavo, a riscaldare il mio cuore. E quando il cuore si apre tutto diventa chiaro e semplice e la strada è lì, segnata dall'unica entità sacra che esista...l'unica forza generatrice, chiamata in diverse lingue e con molti nomi..il principio e la fine di tutto..Amore.
Sono legata a quest'anima fin dalla più giovine età e chissà forse di più, non lascerò che le facciate del male...perdonate rispetto molto il vostro nome e la vostra figura ma questo non mi impedirà di difendere con le mie arti ciò a cui tengo di più.
Si affiderei il domani a lui solo...Gli affiderei la vita perchè è per Lui che vale la pena di essere vissuta..."
E dicendo ciò osservai il volto stremato di Guisgard, i suoi grandi occhi, i suoi lineamenti perfetti, la sua rada barba.."perdonami Guisgard, forse attendevi che qualcun'altra venisse a salvarti ed invece sono arrivata io. Ora ascoltami ci sono cose di me che non sai, ma devi fidarti..sei troppo debole per combattere, quindi qualunque cosa succeda aggrappati a me. Lo sai che non ti lascerò mai...già...da sempre e per sempre" e gli sorrisi.
Lo strinsi più forte e scrutai il cavaliere Verde per valutare quale sarebbero state le sue prossime mosse.
Un musica iniziò a librarsi nell'aria, era dolce ed emozionante, si aggiunse un coro di voci bianche..era di più, era celestiale...non so da dove venisse ma scaldava il cuore...Madre Mia...
elisabeth
01-05-2010, 23.50.10
Ero inerme, guardavo llamrei con il suo amore, pensavo a Polgara che era corsa in aiuto di Guisgard......forse avevo trovato i nomi , ma non avrei potuto usarli per aiutare i due Cavalieri, io non crdevo piu' in Amore...troppe promesse gettate nel fango...troppo dolore e sofferenza, le parole dovevano essere pronunciate....ma solo da chi credeva in Amore.
Un improvviso impulso, era solo una gran forza interiore....che mi fece spronare il cavallo....mi sentivo inquieta...la selva mi attrasse come il ferro con la calamita....la mia folle corsa fu interotta da una lancia che mi trafisse da parte a parte un po' piu' su del cuore.......caddi a terra con un tonfo sordo.......un dolore lancinante che pian paino lasciava scivolare nel sonno....
<< Madre....siete voi ?...>> era una donna bellissima dai capelli lunghi e argentei, la pelle era di un bianco lunare...e il suo sorriso era caldo...cado come il sangue che usciva dalla ferita......guardavo il mio corpo li' a terra....e non m' importava nulla ..ora stavo bene ...e mi rifugia nelle braccia della Madre....
Perry Undomiel
02-05-2010, 01.21.35
Perry proseguì e non rimase a guardare la capanna poco illuminata.
I passi del cavallo erano leggeri e lenti; Perry teneva tra le mani la lettera che le era apparsa poche ore prima.
"Devo tornare a Camelot da mio figlio" pensò prima di ritirare il pezzo di carta e continuare ad andare avanti tra la nebbia.
llamrei
02-05-2010, 14.32.12
Rimasi immobile spiazzata da "chi" avevo di fronte. Non riuscivo a parlare...riuscii solo ad ascoltare. Da quanto non sentivo più la voce di Shawn!!! Era una sensazione stupenda ma dolorosissima...Ebbene, le parole che egli mi disse erano la verità: l'amore non muore con la persona ma rimane custodito nel cuore. E ancora, in questa "forma di uomo", io ricevevo protezione. Dovevo cercare un uomo...Hastatus...il nome non mi era nuovo....dovevo cercarlo...
Presi per mano le mie amiche e le guardai,ora più forte che mai:
"Elis, Rainbow: ascoltate. Egli è l'uomo che ho amato e che amerò per sempre. Ci vuole aiutare. Ditemi: vi dice nulla il nome Hastatus? Ebbene: dobbiamo cercare lui!" E le abbracciai consolidando la nostra amicizia.
lady rainbow
02-05-2010, 21.44.57
"Bene"dissi commossa guardando Llamrei "sono felice per voi, non c'è forza più potente dell'amore e sono contenta che l'abbiate ritrovato..."e rivolgendomi verso l'uomo dissi"Abbiamo anche l'aiuto di un altro uomo...troveremo Hastatus!"e guardai le mie due compagne,contenta di aver trovato due care amiche....
Guisgard
03-05-2010, 03.01.16
Shawn guardò quelle donne con uno sguardo di infinita tenerezza.
"Hastatus sta lottando contro se stesso..." disse "... contro le sue paure e contro i suoi limiti... cercatelo e sottraetelo al pericolo che incombe su di lui..."
Si avvicinò allora a Llmrei e con un gesto di strabiliante naturalezza le sfiorò i bellissimi capelli rossi.
"Amore mio... la morte è solo un passaggio e le cose immortali non terminano mai con essa... ed il battito di cuore che ci ha uniti in questa vita non si è fermato... ma continuerà, dolce ed infinito, nell'eternità che ci è stata donata..."
E detto questo, Shawn indicò un sentiero che penetrava nella selva.
E un attimo dopo svanì nell'oscurità di quel luogo.
Intanto, nella cappella, Hastatus continuava l'impari lotta con il Cavaliere Rosso.
Questi evitò il nuovo attacco del cavaliere di Camelot e con un fendente lo disarmò, ferendolo al braccio destro.
"Notevole questo tentativo di attacco..." disse con tono beffardo "... ma state solo prolungando la vostra agonia..."
Poi aggiunse:
"C'è qualcuna che amate e dalla quale siete amato? Bene, se c'è, allora pensatela con tutta voi stesso... morirete col suo nome sul cuore..."
Nel frattempo, Perry, evitando quella capanna, continuò il suo cammino.
Ma quella selva sembrava incantata e dopo un pò, la giovane dama, giunse di nuovo davanti alla stessa capanna.
Come se Perry fosse priogioniera in quella selva misteriosa..
Guisgard
03-05-2010, 03.19.01
Polagara teneva stretto Guisgard a sè.
Il cavaliere respirava affaticato per la dura battaglia.
Ma anche lei, per l'ansia e la paura, respirava forte.
E così, stando stretti l'uno all'altra, il respiro di entrambi si fuse in un solo respiro.
"Amore... quanti ne cantano le meraviglie e quanti altri invece ne ignorano i poteri..." disse il Cavaliere Verde a Polgara. "Ma voi, milady, che vantate le virtù del mio signore, ne conoscete anche i giusti meriti? Comprendete che egli ai suoi devoti richiede pegni grandi quanto i suoi doni? Siete disposta a pagare tale pegno quand'egli verrà a chiedervelo?"
Si avvicinò ed aggiunse:
"La speranza è sorella ai sogni ed entrambi generano la gioia e la felicità. Ma tutto ciò ha un giusto prezzo. E pochi possono sostenere tale onore. E voi? Voi, siete disposta a cedere la vostra vita? Rinuncereste alla vita per questo cavaliere che tenete ora fra le braccia? Rispondete, milady, lo fareste davvero?... Ma dite il vero... perchè madonna Verità è sacra e voi lo sapete bene..."
Talia
03-05-2010, 10.52.00
Osservai la donna che stava di fronte a me, faticavo ancora a mettere insieme le idee.
"Vi ringrazio, ma non ne ho bisogno!" dissi dopo un momento, rifiutando con un gesto della mano l'essenza che mi stava offendo. Poi, facendo leva sulle braccia e alzandomi a fatica da quel soffice giaciglio, mi avvicinai alla finestra e guardai fuori: vidi di nuovo la selva che avvolgeva il castello e ancora una volta ne provai spavento, quasi un senso di panico irrazionale. Non sentivo rumori provenire da là ma avrei giurato che una battaglia si stesse combattendo al suo interno, vedevo le cime degli alberi fremere e il fruscio somigliava molto ad un sussurro disperato. Quella selva sembrava viva.
Voltai le spelle alla finestra e osservai la donna, ancora immobile e silenziosa accanto al letto: "Che cosa sta succedendo qui?" chiesi, quasi che quella sensazione di disagio che avevo avvertito fin dal mio arrivo stesse iniziando a prender forma.
"Devo vedere il vosto signore!" soggiusi quasi subito "Ermaus! Portatemi da lui, ve ne prego, oppure pregatelo di venire qui! E' questione della massima urgenza!"
Così dicendo portai la mano sul mio petto ma la collana, quel simbolo di un sogno lontano che mai avevo voluto abbandonare, era scomparsa.
cavaliere25
03-05-2010, 11.24.55
Guardai il gruppo e dissi: se vogliamo salvare Hastatus ci dobbiamo muovere, prendiamo il sentiero che ci ha indicato l'amato di llamrei, forza dissi mettiamoci in cammino se no non faremo in tempo a salvare il cavaliere.
polgara
03-05-2010, 15.52.10
Amore e Morte..quale antico binomio...
"Cavaliere, volete sapere se morirei per lui? E' questo quello che Messer Amore chiede e vuole?
Perchè Amore donerebbe la somma felicità per poi toglierla come il più grande dei sadici? Ma se è questo che comanda...io non ho esitazioni"
Lasciai Guisgard dall'abbraccio e mi alzai in piedi. Non avevo paura, non era la morte che temevo, ma l'insensatezza di un qualcosa che nasce e che poi viene richiesto di essere terminato bruscamente...
Qual era il fine? Farci vivere nella sofferenza e darci solamente l'illusione fugace delle gioie di Amore?
Volete me al posto suo? Ecco prendetemi!" e dicendo ciò, con un movimento veloce feci scivolare il polso della mano sinistra lungo la lama affilata della spada del cavaliere. Dopo poco il sangue iniziò a scorrere...
"Ora volete completare voi l'opera oppure preferite che sia io da sola a farlo? Se avete tempo possiamo anche lasciare che tutto accadda naturalmente..basterà pazientare un po'. Io non mento mai, ricordatevelo!" Mai fui più certa di ciò che stavo dicendo e facendo.
Da lontano sentii un brivido percorrermi la schiena...non era per Guisgard o per me..no era per..Elisabeth! Sorella! Cosa ti è successo? Perchè non ti percepisco più?
lady rainbow
03-05-2010, 16.08.26
"Si cavaliere avete ragione",dissi,"prima arriveremo prima tutto andrà al suo posto,sono fiduciosa"..
Hastatus77
03-05-2010, 21.02.48
Era rapido come un gatto questo cavaliere... in certi momenti mi sembrava di combattere contro me stesso, sembrava conoscere perfettamente la mia tecnica... Guardai la ferita al braccio... era più di un semplice graffio, ed ora ero anche in svantaggio, perché in mano avevo solo la mia daga, che impugnai con la destra nonostante la ferita. Non so come faceva a conoscere ogni mio singolo movimento... decisi di tentare un colpo che tempo fa avevo subito nelle medesime condizioni.
Non attaccai e lasciai aperta la guardia... appena il cavaliere cercò di colpirmi, mi lasciai scivolare, e lo colpii al fianco.
Riuscii a recuperare la mia spada, quindi mi rialzai e dissi:
"Ora siamo quasi pari, vi ho lasciato un segno sulla vostra splendida armatura... siete stato fortunato... se avessi avuto la mia spada il colpo sarebbe stato migliore. Mi sembra uno scontro impari però, voi state usando la magia... usate i miei colpi contro di me. Questo colpo l'ho subito tanto tempo fa... e anch'io come voi fui fortunato."
elisabeth
03-05-2010, 21.11.03
Le emozioni, ecco cos' era quel mio stato di sdoppiamento, forti emozioni dentro di me, avevo bisogno di tornare alla Madre dovevo abbracciarla, la folle corsa...era sola la voglia di scappare via, la lancia era solo il grande dolore che ancora percepivo a causa d' Amore, pensavo fosse tutto passato, tutto dimenticato e invece era ancora tutto vivo.....Ora vedevo llamrei , Raimbow e Cavaliere25 discutere per raggiungere Hastatus...un'altra vita da salvare.....
Mi ero appena ripresa dal mio torpore quando, sentii un profondo dolore, come se fossi stata colpita da una spada....Polgara...avevo il sapore del sangue in bocca.....mio Dio lei no.....<< Amici cari io devo staccarmi da voi, ma il tempo necessario di raggiungere una Sorella...cio' che succede a lei, succede a me e quello che sto avvertendo mi sta facendo soffrire......Raimbow ascolta, tu sei una maga e puoi comprendere...volero' da Polgara....voi andate avanti....saro' io a raggiungervi se sara' questo il mio destino...>>......Abbracciai le mie amiche e il futuro cavaliere.......mi spostai da loro, con gran rammarico...e cominciai a respirare sempre piu' velocemente....finche'...mi librai nell'aria, ero un magnifico falco.
Sorvolavo la foresta...sino a quando non vidi.....Guisgard era a terra poco distante....c'era Polgara e...Il cavaliere verde.....Planai li' vicino.....e ripresi le mie sembianze....l'abbraccio con madre aveva fatto si' che la mia energia fosse al massimo.....<< Polgara devi ascoltarmi, Amore non puo' essere diviso da nessuno.....Amore sconfigge ogni cosa....Amore fa si' che nulla puo' mostrarsi davanti a lui e pensare di essere il piu' forte, non c'e' religione o condizione umana che puo' dividere due persone che si amano veramente......la morte non ha mai diviso un grande Amore , perche' oltre di esso ha continuato a vivere...il tuo Amore per lui e' sincero e assoluto e il Cavaliere Verde questo lo sa........adesso fa che io possa donarti, l'alito di vita...da sorella a sorella....che io possa togliere la lama che trafigge il tuo corpo........il sangue che ha imbrattato le tue vesti si tramutera' in petali di rose.....perche' esse sono il simbolo dell'amore......>>........E cosi' feci....mi tramutai in vento....e fulmini uscirono dalle miei mani che colpirono la spada del cavaliere verde......la vidi volare...e conficcarsi nel terreno.....E Adesso Cavalier Speranza.......provate a dividere chi si ama da sempre.......Mi ero totalmente scaricata...ma poco importava se questo era valso perche' due persone potessero continuare ad amarsi.....
Perry Undomiel
04-05-2010, 00.41.36
"Non mi sembra di aver voltato ne a destra ne a sinistra, non sto girando in tondo..." pensò prima di scendere da cavallo ed osservare la capanna.
<<C'è qualcuno? vi prego, non ho tempo di girovagare in questi luoghi...>> chiese poi.
Guisgard
04-05-2010, 02.35.25
Shawn era sparito in quell'eterea foschia che dominava costantemente nella selva.
Llamrei ebbe un attimo di esitazione.
L'emozione di una carezza, l'eco di un sorriso ed il ricordo di una promessa.
Il volto del suo amato, le sue mani forti ed il battito del suo petto quando la stringeva a se.
E dolci lacrime solcarono il suo bel viso.
Ma poi un 'eco lontano. L'acciaio delle spade, l'odore del sangue: Hastatus era in pericolo.
Così Llamrei, Raimbow e Cavaliere25, seguendo questi segni, penetrarono ancor più nella selva.
Fino a giungere davanti alla cappella dove Hastatus stava sostenendo quel fatale duello.
E proprio nella cappella, I due contendenti si davano dura battaglia.
Il Cavaliere Rosso era piegato su stesso: Hastatus era riuscito a ferirlo ad un fianco.
"Magia? Non è magia, cavaliere. Amore è immortale ed i suoi servitori sono fatti a sua immagine. Le vostre armi dunque non sorteranno nessun effetto!"
E dopo aver detto questo, il Cavaliere Rosso si rialzò, mentre, incredibilmente, la sua ferita si rimarginò in un attimo.
"Ed ora il verdetto della mia spada..." Disse il forte cavaliere avvicinandosi minaccioso a Hastatus.
Nel frattempo, in un punto diverso della selva, Perry era giunta di nuovo davanti a quella capanna.
E dopo che lei ebbe chiamato, una donna aprì la porta.
"Chi siete e cosa cercate qui?" Chiese questa. "Non sapete che a quest'ora della notte la selva è in balia di forze tanto misteriose quanto potenti?"
Guisgard
04-05-2010, 03.19.26
Talia era in quella sfarzosa stanza con quell'ancella.
"Milady..." disse questa "... il mio padrone non è qui e non so come condurlo qui da voi o come procurarvi udienza presso di lui."
"Va pure, mi occuperò io della nostra ospite."
Disse Ermaus, appena entrato nella stanza, alla sua ancella.
"Spero che quel lieve malore sia scomparso, milady." Disse poi rivolgendosi a Talia. "Ho sentito che chiedevate di me... bene, in cosa posso servirvi?"
Intanto, il Cavaliere Verde ascoltava le forti parole di Polgara ed assistiva al magico sacrificio di Elisabeth.
Si adagiò allora presso un robusto albero e conficcò la spada nel terreno, appoggiandosi poi sulla sua elsa.
"Il sacrificio... la paura... il dolore..." disse come se pensasse ad alta voce "... quando si è nel peccato occorre forza e penitenza... e resistere alla tentazione della disperazione..."
Guardò poi Elisabeth ed aggiunse:
"Amore è perfetto e tale è la sua arte... ma se egli è re, allora qualcuno lo ha reso tale, incoronandolo... e voi, milady... ditemi... è più grande un re oppure chi dice all'altro tu sei re? E se Egli è più grande del re, allora anche quest'ultimo deve sottostare alle Sue leggi. Poichè sono quelle stesse leggi che lo hanno reso re."
Poi si alzò ed estrasse la sua spada dal terreno.
"Milady..." disse poi rivolgendosi a Polgara "... non è stato il vostro sangue a salvarlo... ma il battito del vostro cuore... un eterno e dolce battito può donare la vita... seguite sempre il vostro cuore, esso non vi mentirà mai..."
E detto questo sparì nei meandri della misteriosa selva.
Guisgard però era stremato.
Quel duro scontro lo aveva reso molto debole.
Fino a quando, vinto dalle ferite per il combattimento, perse conoscenza e cadde a terra.
elisabeth
04-05-2010, 08.00.09
Cavalier Speranza adesso mi sembrava aver perso tutta la sua possenza, la sua armatura sembrava meno lucida, ma parlava da uomo...<< Cavaliere, ho sempre pensato che il Re che incorona un'altro Re....sia il Re dei Re, ma Amore non e' stato incoronato da nessuno perche' il Re dei Re, e' Amore........tutto cio' che siamo e dove siamo.....e' un'atto di Infinito Amore.......Ma l'uomo spesso nella sua grande miseria non riesce a riconoscerlo e cosi' distrugge cio' che di bello esso puo' donare, e invece di farlo crescere dentro di se', preferisce gettarlo alle ortiche.........Ecco perche' l'Amore e' perfetto e tale e' la sua Arte, perche' egli e' il Re dei Re.....e non c'e' legge che condanna Amore...se Amore e' quello vero...>>....Detto cio' lo vidi svanire alla mia vista.
Mi voltai verso Polgara..mi inginocchiai accanto a lei..<< Sorellina cara, tu voi farmi morire, pero' devo dirti che hai compiuto il gesto piu' bello, donare la propria vita per chi si ama non e' da tutti.....>> e cosi' l'abbracciai.
Guardai Guisgard, certo che era malconcio, non mi rimaneva piu' molta energia.......Toccai le sue ferite, ed esse si chiusero come per "Magia"....rimase svenuto, Polgara ero certa si sarebbe presa cura di lui.....Non potevo piu' trasformarmi in Falco almeno sino a quando non fossi riuscita a riprendermi, anche camminare diventava pesante..e in quel posto trovare energie positive sembrava impossibile, senza guardarmi indietro mi inoltrai nella selva.....
cavaliere25
04-05-2010, 10.22.12
Ecco dissi: siamo arrivati ora cosa facciamo? come aiutiamo Hastatus? guardai il resto del gruppo e dissi? dobbiamo trovare un modo efficace per eliminare quel cavaliere,guardavo i due cavalieri che si combattevano, il cavaliere rosso aveva una forza sovrumana.
Talia
04-05-2010, 12.51.15
Osservai Ermaus entrare nella stanza e la testa mi girò di nuovo… avevo dimenticato quanta irrazionale emozione mi dava la sua sola presenza. Ignoravo che quell’emozione fosse immutata a tal segno, anche dopo tutto quel tempo!
“Grazie, milord, mi sento bene adesso!” mormorai con un filo di voce “Sebbene…” soggiunsi afferrando il coraggio a due mani, dopo solo un istante di esitazione “Non credo che niente altro se non la vostra freddezza possa farmi del male. E’ passato molto tempo, è vero, ma non credo che il vostro cuore abbia dimenticato quei giorni trascorsi sulle rive di un lago, quando sembrava ancora che i sogni potessero avverarsi… Allora foste ingannato e non certo da me che vivevo, e nonostante tutto vivo ancora, soltanto per voi. Ne è la prova la collana che mi donaste a suggello della vostra promessa e che io ho conservato al collo anche dopo la vostra partenza, quella collana che mai tolsi e che ho perduto soltanto pochi minuti fa quando, di nuovo al vostro cospetto, svenni. Dov’è adesso quella collana, mio signore? ...Dov'è il vostro cuore? Che ne è dei vostri sogni?”
lady rainbow
04-05-2010, 16.05.00
Guardai la scena che mi si presentava davanti,una battaglia,una vera battaglia come quelle di cui avevo letto nei libri..bene contro male..vita-morte..e noi non potevamo perdere...Hastatus non poteva perdere...mi rivolsi verso i miei due compagni e dissi loro:"oltre al coraggio ci vuole astuzia,dobbiamo studiare un piano o non aiuteremo mai Hastatus...abbiamo il cuore,l'audacia e un pizzico di magia potrebbe aiutarci.."cosi detto volsi lo sguardo al cielo aspettando un segno,un aiuto...sarebbe arrivato ne ero certa,il dono della veggenza non mi aveva mai abbandonato...e non lo avrebbe fatto neanche ora..
polgara
04-05-2010, 18.24.39
Elisabeth era corsa in nostro aiuto....ed ora tutto era nel silenzio surreale della selva. Che silenzio, che pace.
Guisgard era svenuto a terra, ma si sarebbe ripreso presto, doveva solo riposare. Mi sedetti accanto a lui ed appoggiai la schiena al tronco di una betulla, riposi il suo capo sul mio grembo e lo coprii con il mio mantello. "Dormi non ti preoccupare andrà tutto bene!" gli sussurai all'orecchio.
Eravamo lì immobili, io gli accarezzavo i capelli e lo osservavo. Chissà cosa avrebbe ricordato di quest'esperienza, chissà se mi avrebbe accettato comunque ora che aveva visto la mia natura di maga. Eravamo molto deboli entrambi quindi iniziai a recitare sottovoce una preghiera: "Grande Madre, Generatrice del tutto, ancora una volta chiedo umilmente il tuo aiuto. Donaci un po' della tua forza e della tua energia. Come solo una madre sa fare nutrici e proteggici, noi ti daremo il nostro amore ed il nostro rispetto."
Come in un sogno una flebile luce, un tenue chiarore, iniziò ad alzarsi dal terreno umido e ci avvolse. Ero in uno stato di torpore, causato dalla perdita di sangue, ma da lontano riuscii comunque a distinguere tre lupi muoversi tra i cespugli, uscire nella radura e sistemarsi attorno a noi; ci avrebbero protetto. "Grazie Madre!" e caddi in un sonno profondo rigeneratore.
Perry Undomiel
04-05-2010, 18.39.15
<<Io non ho idea d ciò che accade qui, so solo che devo raggiungere Camelot il più presto possibile, sapete dirmi se e com'è possibile?>> chiese Perry osservando quella donna e rimanendo immobile.
elisabeth
04-05-2010, 23.40.55
Penetrai nella selva..solo allora mi voltai e vidi Polgara e Guisgard....aiutati dal dono della Terra.....Madre li aveva aiutati, ora potevo andare tranquilla.....non avevo una meta, almeno sino a quando non potevo ricaricare il mio corpo dell'energia che ormai mi aveva abbandonata del tutto .....vidi un piccolo spiazzo, dove la luce del sole penetrava a mala pena, c'era dell'erba......avevo freddo...e decisi di sdraiami li'.....il sonno e l'incoscienza.....mi avevano presa tra le loro braccia...l'ultima cosa che avvertii....erano i caldi raggi del sole......un flebile sorriso sul mio volto e poi la terra...mi avrebbe cantato la sua nenia...
Guisgard
05-05-2010, 04.08.53
Hastatus era stremato ed il Cavaliere Rosso sembrava invincibile.
E all'improvviso, vedendo Hastatus prossimo alla sconfitta, lo prese per i capelli e gli puntò la spada alla gola.
"Guardatemi, cavaliere!" Urlò. "Guardatemi, in nome del Cielo! Alzate lo sguardo e morite da vero cavaliere!"
Ad un tratto Llamrei corse verso di lui e ne afferrò la mano che impugnava la spada.
"Fermatevi, cavaliere!" Intimò la donna. "Non è la violenza che vi muove... ma è la passione che vi ha battezzato! Risparmiatelo, Cavaliere della Passione! Risparmiatelo, in nome di colui che servite!"
A quelle parole, il Cavaliere Rosso rimise a posto la sua spada, accennò un devoto inchino e tornò a sedersi al centro della navata, mentre tutt'intorno i saggi riuniti in quel luogo esulatarono ed applaudirono.
Intanto, al Castello del Doloroso Amore, Talia era di nuovo al cospetto di Ermaus.
"Voi dunque siete..." Sussurrò osservando la bella dama che gli stava davanti.
Allora estrasse la collanna dalla sua giubba e la osservò per alcuni istanti.
Un lieve sorriso sorse sul suo volto.
Un sorriso che però si mutò preso in un amaro ghigno.
"Ora rammento..." disse "... il mio cuore... i miei sogni... volete sapere dove sono? Sono nella medesima polvere... quella polvere che ricoprì la mia giovinezza e le promesse che la vita mi aveva fatto per bocca di una donna... una donna che mi ha sempre mentito... una donna che chiamavo ogni giorno con un nome diverso... Euridice, Penelope, Arianna, Galatea... una donna che come quelle eroine avrebbe reso la mia vita simile ad un sogno senza fine... un sogno che non temeva di essere distolto, come gli altri sogni, al sorgere dell'alba..."
Perry, nel frattempo, era giunta a quella capanna nella selva.
"Camelo è lontana, damigella..." disse la donna che viveva in quella capanna "... è un sogno, un'illusione... come tutto ciò che vive lontano da Amore... se non troverete Amore, vivrete in balia di quelle illusioni..."
Ed in quel momento una bambina si fece spazio tra la porta e la gonna della donna.
"Torna in casa, Sophia." Le disse la donna, accarezzandole il capo, con la dolcezza che solo una madre possiede.
Nel cuore della selva, intanto, Elisabeth era stata colta dalla stanchezza e dal sonno.
Ad un tratto dei passi destarono il suo riposo.
Alzò il capo e vide una giovane figura: era il fanciullo biondo incontrato prima nella selva.
"Sei stanca?" Chiese. "Ti senti sola? Forse non saresti mai voluta entrare in questo posto, vero?"
Fissò allora le alte cime degli alberi, avvolte da quella eterna nebbia.
"I tuoi vestiti ricordano più un cavaliere che una dama. Sei un cavaliere donna? Stai cercando qualcuno?"
Si avvicinò allora ad Elisabeth e le accarezzò lo stanco volto.
"Mia mamma dice sempre che una carezza fa svanire la stanchezza ed un sorriso scaccia la solituidine." Disse sorridendole.
Guisgard
05-05-2010, 04.53.13
La strada era buia, umida e silenziosa.
Il giovane la attraversava con passo svelto, ma più avanzava più l'oscurità circostante avvolgeva ogni cosa.
Ad un tratto un gruppo di figure lo avvicinarono.
"Scusatemi..." chiese il giovane "... sapreste dirmi come faccio a giungere in paese da qui?"
"Perchè vuoi arrivare in paese?" Chiese uno di quelli. "In paese non c'è nulla per te."
"C'è la festa di San Michele Arcangelo. Non lo sapete?" Rispose il giovane.
"Ma ormai è tardi e non giungeresti mai in tempo."
"Invece si." Rispose il giovane. "E poi ho promesso a Polgara di portarla al ballo. Ed io mantengo sempre ciò che le prometto."
"Ragazzo mio..." disse quell'uomo "... non troveresti nessuno ad attenderti... la festa è quasi terminata."
"E la ragazza di cui parli..." intervenne un altro di quel gruppo "... non vedendoti arrivare si è lasciata accompagnare da un altro."
"Non può essere!" Esclamò contrariato il giovane. "Lei sa che sarei arrivato!"
"Lei è bella, bellissima..." disse l'uomo "... e tu non sei alla festa... perchè avrebbe dovuto aspettarti?"
"Chi è quello che la sta accompagnando?" Chiese con rabbia il giovane.
"Cosa cambierebbe conoscerne il nome? Lei è con lui ora." Rispose l'uomo.
"Ditemelo ed io..." Ringhiò il giovane.
"Tu cosa?" Chiese l'uomo. "Andrai in giro a batterti con tutti coloro che poseranno gli occhi su di lei?"
Ad un tratto si udirono delle voci e nel bel mezzo della strada comparve una processione di donne che recitavano una Litania alla Santa Vergine.
"Chi sono?" Chiese il giovane.
"Pregano per te, ragazzo mio." Rispose l'uomo.
"Per me?" Chiese il giovane.
"Si... invocano la benedizione della Vergine su di te... sapevano che avresti sfidato il Cavaliere Verde..."
La processione svanì in fondo alla strada e dall'altra parte di essa apparve un corteo con tre cavalieri alla sua testa e tredici paggi che li seguivano battendo il passo. Ed una carretta con una bara chiudeva quel corteo.
Il giovane avrebbe voluto chiedere cosa rappresentasse quel corteo ma gli uomini che erano con lui scomparvero lungo la strada.
Ad un tratto il giovane sentì un intenso freddo.
Strinse a se il mantello e continuò il suo cammino, fino a gingere davanti ad una bottega.
Lì un vecchio dai lunghi e folti capelli bianchi stava scolpendo una statua.
"Chi siete?" Chiese il giovane.
"Sono il Maestro delle imprese di Amore."
"E cosa scolpite?" Chiese il giovane.
"Una statua di donna."
"Che donna?"
"Colei che morì per amore di suo marito."
"Alcesti..." sussurrò il giovane.
"Ma non so se riuscirò a finirla." Disse il vecchio.
"Perchè mai?" Chiese il giovane.
"Perchè non trovo una degna modella."
"E come deve essere questa modella che cercate?"
"Capace di morire per amore." Rispose il vecchio.
Ma proprio in quel momento si udirono delle grida lontane.
"Sta arrivando il Cavaliere Bianco!" Gridava un ragazzotto correndo per la strada. "Chi è in peccato è meglio che fugga via! Sta arrivando il Cavaliere Bianco!"
Il giovane si voltò e vide qualcuno avvicinarsi a lui.
In quel momento la pallida Luna illuminò quello scorcio di strada e il giovane riconobbe quel volto tanto caro e familiare.
"Polagara... sei tu..." disse "... mi avevano detto che eri alla festa con un altro..."
La giovane lo fissò per qualche istante e poi disse:
"Nemmeno donandoti il mio sangue ti ha fatto comprendere ciò che ho dentro di me..."
Il giovane le accarezzò il volto senza dire nulla.
Ed in quel momento, la campana del paese cominciò a suonare.
"E' la messa di mezzanotte..." disse un monaco che attraversava la strada "... bisogna aprire le porte della chiesa o i defunti la troveranno chiusa..."
La campana suonò ancora e Guisgard si svegliò all'improvviso.
Si guardò intorno e riconobbe la selva.
Ed accanto a lui, con la mano sul suo petto, c'era Polgara addormentata.
http://msp124.photobucket.com/albums/p25/weeskwee/Tristan_Isolde.jpg
elisabeth
05-05-2010, 07.54.41
Avvertii la presenza di qualcuno, di qualcuno vicino a me...la stanchezza era tanta, ma i sensi erano sempre all'erta, aprii gli occhi e mi tirai su a sedere....Era il bimbo dai riccioli d'oro.....avevo la sua manina sul mio viso...una carezza, un gesto semplice, ma cosi' difficile da fare alle volte....eppure era vero, poteva donare un sorriso, poteva scacciare la solitudine......poteva infondermi quell'energia che mi avrebbe fatto riprendere a vivere....mi stava trasferendo, energia pura....la stanchezza sembrava solo un vago ricordo.....anche nei posti senza vita si puo' sperare di trovarla, afferrai la sua mano e la tenni stretta sulla mia guancia, mi stavo nutrendo.
<< Ma tu cosa ci fai qui, in questo luogo sperduto..? E' cosi' opprimente l'aria che si respira, e tu sei cosi' piccolo.... non so neanch'io perche' mi trovo in questa selva, non lo volevo, ma il decorso della vita e' strano e mi ritrovo malgrado tutto ad affrontare cio' che non avrei mai voluto, dover affrontare le mie paure e i miei sentimenti, quando riaffiorano fanno ancora piu' male,e non so' neanche se la mia prova sia finita.....Il mio abbigliamento, e si'......forse e' cosi'.....diciamo che sono un Cavaliere Donna......cosa sto cercando ?......Hai mai sentito parlare del Cavaliere Bianco ?.......>>
Talia
05-05-2010, 12.32.47
“No, mio signore, quel sogno non temeva di svanire…” dissi, avvicinandomi lentamente ad Ermaus “Ricordate perché? …Ricordate la promessa?”
Rimasi per un momento in silenzio ad osservarlo, sapevo che da qualche parte dentro a quella statua di ghiaccio vi era ancora un cuore che batteva: “Guardate i miei occhi, Ermaus, ascoltate il battito del mio cuore… credete davvero che avrei mai voluto ingannarvi? Credete che vi stia ingannando adesso? Di dubbi e menzogne fu riempita la vostra mente per opera di qualcuno che giunse da lontano, ma non credo che dentro di voi mi riteneste falsa e meschina a tal segno. Ricordatevene, mio signore, vi prego. Ricordate ciò che ci dicevamo, ciò che sospiravamo insieme, sempre e soltanto insieme…”
Osservai che, mentre con la mano destra Ermaus teneva ancora stretta la collana, con la sinistra stava giocherellando con l’elsa della pesante spada appesa alla sua cintura. Ebbi la sensazione che una terribile battaglia si stesse combattendo nella sua mente, era la stessa sensazione che avevo avvertito poco prima guardando la selva… mi chiesi se vi fosse una connessione tra le due cose! Quel luogo era così irreale, dopotutto!
Ma prima di tutto veniva Ermaus, niente era più importante di lui in quel momento.
Mi avvicinai e, con dolcezza, presi tra le mie la mano sinistra del cavaliere, allontanandola dalla spada: “Ascoltate il vostro cuore, Amor mio, poiché egli conosce la verità!” sussurrai.
lady rainbow
05-05-2010, 13.59.34
Anche Hastatus era stato risparmiato lo sapevo che il bene vince sempre,in fondo c'è sempre del buono in ognuno di noi,basta saperlo trovare e farlo emergere o riemergere....la nostra tensione si sciolse in un applauso scrosciante...ma un pensiero mi tormentava:sentivo che c'era ancora qualcosa di incompiuto...ma cosa?
Hastatus77
05-05-2010, 14.27.10
Avevo la testa annebbiata... non avevo quasi più forze... il cavaliere rosso era invincibile... alzai lo sguardo quando mi puntò la spada alla gola... sembrava essere arrivata la mia fine, ma all'improvviso una donna sconosciuta fermò la mano del cavaliere, e questi si andò a sedere al centro della navata.
Guardai la donna che mi aveva salvato e le dissi:
"Madonna, chi siete? Non mi sembra di avervi mai conosciuta, eppure voi venite a salvarmi la vita. Perché mai sono stato risparmiato?! Non capisco..."
e dicendo ciò, guardai il cavaliere rosso.
Mi sentivo sempre più stanco.
polgara
05-05-2010, 17.53.45
Stavo camminando...ero così arrabbiata! Guisgard non faceva altro che fare paragoni con gli altri ragazzi del paese e mi sfidava sempre dicendo sciocche frasi come: "Ah si ti piace ballare con me? E con il figlio del falegname? Con lui no forse?Come si anche? Allora più con lui?!" Sempre queste assurde domande..erano stupide, insensate, inutili e infondate! "Mannaggia! Gli avrò detto mille volte che nessuno può competere con lui, ma lui no! Zuccone com'è non facciamo altro che litigare per queste idiozie!"
Questa volta avrei avuto davvero bisogno di qualche giorno per calmarmi. Iniziai a guardarmi attorno e solo allora notai che non ero più nel bosco accanto a casa, ma tutto attorno...deserto!
Dove diamine ero finita?
"Polgara..finalmente ci conosciamo!" una voce suadente mi chiamò alle mie spalle. Mi girai e davanti a me apparve il ragazzo più bello che avessi mai visto, con degli occhi neri come la notte, quasi inquietanti.
"Chi sei?" gli chiesi.
"Questo non è importante dimmi ti piacerebbe diventare la maga più potente del mondo? Gli uomini cadrebbero ai tuoi piedi e tu potresti avere tutto: fama, felicità, amore...anche io ti amerei.."
"Chi sei tu per parlarmi così?" la sua voce era ipnotizzante.
"Questo non ha importanza davvero! Sappi che sono qui per te..."
La maga più potente del mondo..fama, felicità, potere...l'amore di quest'uomo bellissimo...
"Non so chi tu sia, io sono Polgara...non so se la Madre mi darà la possibilità di diventare una maga vicino a lei o solo una sua umile servitrice, ma di una cosa sono certa che il mio cuore non può essere per qualcun'altro perchè io stessa l'ho già ceduto ad un uomo e solo lui può scegliere che farne. Così è..."
"Ma quest'uomo di cui tu parli ti fa arrabbiare, lo rimproveri sempre che ti stuzzica e che è diverso da te e non ti capisce, non preferiresti qualcuno di più affine a te?"
"Non so come tu faccia a sapere certe cose, ma quando si ama una persona si ama tutta la persona con i pregi ed i difetti e io non posso pensare a qualcuno più perfetto di lui nella sua diversità"
"Ma io sono più bello di lui, non trovi? Non vedi che i miei occhi già brillano guardando i tuoi?"
"Voi siete solo un po' più alto, e si certo siete un bell'uomo non pensiate che voglia mancarvi di rispetto, ma gli occhi del mio amato sono di un profondo blu così splendidi..i più belli mai visti..in loro posso specchiarmi e vedere me stessa"
"Ma lui non vi potrà sempre stare a fianco e facendo il cavaliere magari morirà in battaglia..scegliete me io non mi allontanerò mai a più di mezzo metro da voi e sarò al vostro fianco per servirvi"
"Messere io non so perchè siete così servile nei miei confronti io non vi conosco nemmeno, e cortesemente vi ringrazio ma il mio uomo ha scelto il suo futuro, è stato chiamato ad essere cavaliere e così è giusto che sia, questo non gli impedirà di essere al mio fianco sempre con lo spirito e quando potrà con il corpo. E se disgraziatamente dovrà morire in battaglia allora quando sarà giunta la mia ora sarà lui che verrà a prendermi per stare assieme per sempre"
Dopo le mie parole quell'inquietante figura lanciò un urlo disumano e si trasformò in una orribile presenza informe ma ricarica di energie negative. Dall'oltretomba tuonò la sua voce: "Polgara solo se il vostro amore è forte come dici, riuscirete a superare questa prova.
Per tutte le energie che io governo lancio su di te un incantesimo: starete assieme ma prima dovrete dimostrare di saper amare anche il vostro lato bestiale, il lato nascosto e ombroso che ogni umano porta dentro."
E detto ciò sparì in un turbine e io mi ritrovai da sola nel deserto.
"Noooooooo!!!" mi svegliai urlando. Scattai seduta e guardai Guisgard che nel frattempo si era ripreso. Passarono pochi istanti e sentivo che la trasformazione stava iniziando. "Guisgard!" riuscii a sussurrare tendendo la mano verso di lui, prima di essere definitivamete Polgara la Lupa, la mia parte dell'incantesimo si era avverata ora dipendeva da lui.
Perry Undomiel
05-05-2010, 19.02.25
<<Signora, io ho provato amore, ma era illusione quindi ho imparato a vivere anche senza, solo con l'amore di mio figlio che ora mi aspetta a casa, ditemi la via per favore>> chiese.
cavaliere25
05-05-2010, 21.36.00
mi avvicinai ad Hastatus e dissi: cavaliere vi sentite bene? avete bisogno di una mano mentre lo guardai stremato e senza forze.
lady rainbow
05-05-2010, 22.19.34
Guardai Hastatus..era pallido in volto eppure chiedeva il perchè era stato risparmiato..che esempio di virtù e di onore..lo guardai e dissi:"Non parlate ora,dovete recuperare le vostre forze e non preoccupatevi,avete combattuto con onore.."
Guisgard
06-05-2010, 02.54.55
Hastatus giaceva inginocchiato nel bel mezzo della navata.
Raimbow e Cavaliere25 lo raggiunsero per aiutarlo.
Llmrei era invece immobile e fissava compiaciuta il lieto esito di quella battaglia.
"Sono una donna" cominciò a dire guardando Hastatus "che condivide con voi e con gli altri gli incanti di questo luogo."
"Siete stato risparmiato" intervenne il Cavaliere Rosso fissando Hastatus "poichè mi è sta chiesta pietà invocandomi per nome. E la misericordia è la legge di Dio. E di conseguenza è anche la nostra."
"Ora, amici miei..." si alzò dal suo seggio Alcibiades prendendo la parola "... c'è da placare il terzo cavaliere... il Cavaliere Bianco..."
"Ma chi sono in realtà questi misteriosi cavalieri?" Chiese Llamrei. "E perchè sono così determinati ad attaccarci? Di chi sono i servitori?"
Alcibiades chinò il capo come se stesse riflettendo.
"Eppure tutte queste risposte non erano lontane da voi..." cominciò a dire "... quel libro che trovaste al castello e che ora portate sempre con voi... in esso ci sono tutte le risposte..."
Llmrei allora lo estrasse e ne lesse il titolo ad alta voce:
"La Giostra dei cavalieri di Amore..."
Fissò allora Raimbow, Hastatus e Cavaliere25.
"Cosa ne pernsate voi?" Chiese rivolgendosi ai suoi 3 compagni.
Intanto, Elisabeth era in compagnia di quel biondo fanciullo.
"Questa selva non è opprimente..." disse guardandosi intorno "... spesso vi giungono le anime dall'Aldilà... e qui trovano sollievo... "
E ad un tratto un leggero vento cominciò a soffiare nella selva.
Un momento dopo, una fioca luce si accese tra la vegetazione.
Apparvero da questa luce tre cortesi e raffinati cavalieri.
Il fanciullo si avvicinò ai tre e cominciarono a parlare tra loro.
Poi, i tre cavalieri resero omaggio al fanciullo e svanirono nella loro stessa luce.
Il giovane allora tornò da Elisabeth e disse:
"Il cavaliere di cui domandate non è lontano... e vi sta già cercando."
Nel frattempo, al Castello del Doloroso Amore, Talia aveva finalmente rivisto Ermaus.
Questi per un istante strinse la mano di Talia, abbandonandosi ad antichi e dolci ricordi.
Un prato fiorito, la riva di un lago, due felici amanti...
L'eco del sorriso di lei, i suoi capelli al vento, le dolci sue carezze...
Ma poi, all'improvviso, Ermaus ritrasse la mano.
"Perchè siete andata via?" Chiese con rabbia. "Perchè siete ricomparsa solo ora? Tutto il mondo... potevamo avere tutto il mondo..."
Si avvicinò alla finestra.
Talia comprese che Ermaus stava soffrendo.
Poi, di scatto, lui l'afferrò e la spinse sul letto.
Era steso su di lei e le teneva strette la braccia.
"Ho cercato di dimenticarvi..." cominciò a dire fissando lo sguardo di lei "... ma il vostro fantasma mi perseguitava ogni notte... ed ogni notte eravate più bella..."
Si avvicinò quasi a sfiorarle le labbra e aggiunse:
"Ma questa notte non siete un fantasma... no, siete fatta di carne... e siete alla mia mercè... potrei avervi mille volte fino al sorgere del nuovo giorno, se solo lo volessi..."
La baciò allora con passione.
Poi, come a destarsi da tutto ciò, si alzò dal letto e la coprì con le morbide coperte.
Uscì allora dalla stanza e fissando la sua ancella disse:
"Bada a lei. Che non le manchi nulla. E trattala come se fosse la principessa di questo castello."
E se ne andò.
Intanto Perry aveva trovato ospitalità in quella capanna.
La donna la fece accomodare accanto al fuoco e preparò una tisana calda.
"Chi vi ha illuso, damigella?" Chiese la donna a Perry. "Non certo Amore... egli non mente mai..."
Un momento dopo la piccola Sophia si avvicinò a Perry, fissandola senza dire nulla.
"Uscire da questa selva è impossibile se non lo vuole il signore che la domina." Disse la donna a Perry. "Essa infatti sorge nelle sue terre..."
Guisgard
06-05-2010, 03.34.04
Guisgard era rimasto a fissare Polgara mentre questa ancora dormiva con il capo che quasi sfiorava la sua spalla.
I biondi capelli scendevano disordinati sul volto di lei e quasi come una carezza si posavano sui suoi bellissimi lineamenti.
Guisgard per un istante avvicinò la sua mano a qul morbido volto e cominciò a giocare con i biondi capelli, attorcigliandone una ciocca attorno al suo dito.
Ad un tratto una lieve smorfia attraversò il viso di lei, come se qualcosa nei suoi sogni la stessa turbando.
Ed un attimo dopo Polgara saltò su gridando.
Guisgard tentò di prendere le mani di lei fra le sue, per calmarla.
Ma qualcosa stava accadendo.
E prima che il cavaliere potesse davvero rendersene conto, gli occhi di polgara cominciarono a mutare.
Divennero scuri e più grandi.
I biondi e morbidi capelli crebbero ed avvolsero il suo bellissimo volto come una scura criniera.
I suoi lineamenti mutarono ed un arcano alone avvolse la sua figura.
Cadde allora al suolo, per poi rialzarsi un attimo dopo, balzando via.
Quel bellissimo lupo si fermò a pochi passi da Guisgard, fissandolo diritto negli occhi.
Il cavaliere lo guardava attonito, reso quasi folle da quell'incredibile incanto a cui aveva assistito.
elisabeth
06-05-2010, 08.42.47
L' apparizione dei tre Cavalieri mi aveva lasciata senza fiato, erano bellissimi sembravano nascere dalla luce stessa, guardavo quel Bimbo, con quanta sicurezza aveva parlato a quei Cavalieri, e con quale deferenza fu salutato dagli stessi....
Mi aveva dato l'energia necessaria perche' io potessi riprendere il mio cammino.........Quella selva era forse il ristoro delle anime, ma io avevo perso l'anima e il cuore da tempo......forse quel Bimbo non sapeva quante volte la notte mi immergevo nelle acque pure di un fiume per poi alzare gli occhi alla Luna e pregarla di restituirmi l'anima.....la Magia mi proteggeva la Madre mi dava il ristoro delle sue braccia, tutto l'amore che una Madre puo' dare a una figlia....ma non e' riuscita a proteggermi da Amore e lui non mi aveva risparmiata......Nesun uomo poteva veramente innamorarsi di una Maga....ma io ero troppo stupida per comprenderlo....Guardai il Bimbo venire verso di me...
<< Sei cosi' piccolo, ma ho come l'impressione che in realta' tu sia tanto immenso......quando guardo i tuoi occhi, ho solo la voglia di abbassare i miei......so per certo che potresti leggermi anche i pensieri che celo a me stessa.......Dici che il Cavaliere Bianco mi sta cercando ?.....quale onore....spero per lui che non sia un problema trovarsi davanti un Cavaliere Donna..e allora non facciamolo cercare ancora invano...>> e cosi' bacia le manine di quel Bimbo......e ripresi il cammino, non sapevo quale direzione prendere, ma istintivamente e' come se seguissi un percorso gia' stabilito, incominciai ad avvertire il profumo della pioggia....tuoni in lontananza e bagliori di lampi.......mi fermai, ero in attesa....la mano era sull'elsa...
cavaliere25
06-05-2010, 10.17.49
Guardai Llamrei e dissi: mmmmm non saprei cosa pensare ne mancherebbe unaltro da sconfiggere di cavaliere e sarebbe il cavaliere bianco. Aggiunsi dove lo potremmo trovare domandai guardando gli altri? poi dissi non sappiamo ancora nulla di questo ultimo cavaliere dovremmo scoprire i suoi punti deboli prima di affrontarlo.
llamrei
06-05-2010, 10.59.38
Ancora incredula dall'esito dello scontro e lieta che quel cavaliere sia stato risparmiato..
tenevo fra le mani quel libro con quel "titolo" che forse celava l'incognita.
Sporsi la mano al cavaliere coraggioso di nome Hastatus:
"Signore, siete voi che avete avuto l'ardire e il coraggio di affrontare tale sacrificio. Io ho solo tentato il tutto per tutto per risparmiarvi la vita. Non credo vi fosse stato bisogno di sacrificarla fino in fondo per un motivo di cui non conosciamo il nome. Spero di diventarvi amica, il mio nome è Llamrei".. e lo invitai a soffermarsi sul titolo: "La Giostra dei Cavalieri di Amore"...ripetevo come una cantilena...Ne manca uno...forse il più temibilie...Perchè cosi tanta acredine nei nostri confronti...
polgara
06-05-2010, 12.44.53
Vedevo lo sguardo incredulo e forse spaventato di Guisgard, chissà cosa pensava. Gusigard se solo potessi sentire i miei pensieri, te ne prego non avere paura non ti farò del male, come potrei... e così dicendo mi avvicinai a lui strofinando il mio muso sulla sua mano e ritraendomi a guardalo con occhi fiduciosi.
Questo era il mio lato bestiale, chissà qual era il suo...Ogni essere ha un lato oscuro nascosto nei meandri della sua personalità e spesso è ivi relegato, ma il Vero Amore non può non volerlo vedere ed amare.
L'incantesimo si sarebbe rotto prima o poi? Saremmo usciti vivi da quella selva? Avrei trascorso tutta la mia vita nella mia forma da lupo?
Troppe ed inutili domande affollavano i miei pensieri, era il tempo di muoversi e di compiere il destino che ci aveva portati qui.
Abbaiai e scodinzolai guardandolo..a memoria i cani gli piacevano e io ero comunque felice di stargli vicina...così zompettai verso di lui in attesa delle sue reazioni e decisioni.
Perry Undomiel
06-05-2010, 13.04.14
<<Mi ha illusa l'uomo che sposai un po' di tempo fa...mi ha lasciata con un figlio da sola in mezzo al bosco...sono dovuta tornare a Camelot...>> rispose Perry abbassando lo sguardo e lasciando libera la mente di ricordare.
<<E' possibile incontrare il signore di queste terre? io ho assoluto bisogno di andar via>> chiese infine guardando la bambina.
lady rainbow
06-05-2010, 15.50.11
"Perdonatemi",dissi loro,"ma mi incuriosisce la prima parola del titolo del libro:la giostra cioè un torneo..magari c'è un combattimento nelle vicinanze...cosa ne dite?" e rivolgendomi ad Hastatus dissi "Cavaliere potete forse esserci d'aiuto?d'altronde avete combattuto con il cavaliere Rosso...e il cavaliere Bianco non credo che sia poi cosi lontano"...
Talia
06-05-2010, 17.29.38
Tremavo.
Sentii Ermaus soffermarsi fuori della porta e dire qualcosa, non so cosa. Poi una donna - la stessa che era là al mio risveglio - entrò nella stanza in silenzio e, altrettanto in silenzio, si posizionò di fianco al mio letto, come in attesa di ordini.
Non le badai.
Immobile, gli occhi fissi sul soffitto sopra di me, la coperta stretta tra le mani a pugno, mi sembrava che se solo avessi mosso un unico muscolo tutto il mondo sarebbe crollato…
La furia di Ermaus, la sua sofferenza mi graffiavano il cuore e non riuscivo a pensare ad altro.
Lui credeva che lo avessi lasciato… questo aveva detto! Ma come? Come poteva pensare questo? Io che lo avevo atteso al lago per giorni e giorni quasi morendo d’inedia, pregando ogni singolo momento di vederlo tornare… Dunque era questo che Cembelus gli aveva fatto credere per portarlo via, gli aveva detto che ero partita?
I polsi mi facevano male, là dove lui li aveva stretti…
Mi voltai e scrutai l’ancella: “Come vi chiamate?” chiesi. La donna alzò la testa di scatto, sembrava stupita. Spostai le coperte e cercai di alzarmi di nuovo, sforzandomi di non fare caso a quanto forte mi tremavano le gambe.
“Adesso voi risponderete ad alcune delle mie domande su questo posto e sul vostro padrone Cembelus!” esclamai.
Guisgard
07-05-2010, 02.32.00
Erano tutti nella cappella.
Hastatus, Llamrei, Raimbow e Cavaliere25.
Scrutavano quel libro e si interrogavano sul suo contenuto.
Ad un tratto nella cappella scese un irreale silenzio.
Il seggio del Cavaliere Rosso era ormai vuoto ed il vecchio Alcibiades prese la parola:
"Due cavalieri respinti e il Doloroso Amore è ancora là..."
"Ma se costoro" intervenne un altro dei presenti indicando Hastatus e chi era con lui "sono riusciti a respingere il Cavaliere Verde e quello Rosso, vuol dire che vi è del buono in loro!"
"Forse hanno il favore di Amore!" Rispose un altro.
Nella navata allora si alzò un disordinato vocio.
"Buoni, amici miei!" Disse ad alta voce Alcibiades. "Sono daccordo con voi... costoro hanno il favore di Amore. E quindi è nostro compito aiutarli..."
Stette in silenzio per qualche istante, poi cominciò a raccontare:
"Quando fu eretto il Castello del Doloroso Amore, noi tutti comprendemmo che qualcosa di innaturale stava sorgendo... quel castello e la sua follia resero sterile l'animo di chi vi abitava e tutto ciò che circondeva quel luogo. Cosi che anche questa selva assunse l'aspetto che possiamo vedere noi tutti..."
Guardò i presenti e continuò:
"Ma Amore si adirò per questa situazione ed inviò tre dei suoi migliori cavalieri. Ma gli stolti abitatori del castello confusero i loro nomi, perchè in balia del loro folle proposito, rendendoli praticamente invincibili. Voi avete risposto all'invito del Doloroso Amore e siete quindi colpevoli agli occhi di Amore. E l'ultimo dei tre cavalieri vi sta già cercando. Ma forse Amore ha scorto la luce nei vostri cuori... respingete quindi il suo terzo cavaliere ed occupatevi voi del Doloroso Amore..."
Nel frattempo, Talia si trovava nella stanza con l'ancella.
Alle parole della ragazza, l'ancella abbassò il capo.
"Cosa volete sapere da me, mia signora?"
Chiese intimorita e fissando di tanto in tanto il volto di Talia.
Intanto, Perry era con la donna della capanna e con sua figlia.
"Volete incontrare il signore di queste terre?" Chiese la donna. "Ma egli non è mai qui. Sappiamo solo che vive in un immenso castello che nessuno ha mai visto. Un castello che si trova al di là del mondo..."
Guisgard
07-05-2010, 03.38.34
Elisabeth avanzava, tra dubbi e timori, in quella misteriosa selva.
Ad un tratto l'odore della pioggia, il rumore dei tuoni ed il bagliore dei lampi.
Un senso di umidità ovunque diffuso nell'aria.
C'era qualcosa che opprimeva lo spirito ed il cuore.
Fino a quando giunse ad un piccolo tumulo, attraversato da un angusto sentiero tracciato tra il pietrisco ed il terreno.
E salito questo tumulo, la donna si ritrovò sulla riva di un vasto lago.
Qui vi era un barcaiolo appisolato nella sua barca in attesa, sembrava, di qualcuno che gli chiedesse di attraversare il lago.
Mentre in lontananza una forte tempesta sembrava ingoiare e vomitare, come un ricorso infinito, le alti nubi di quel tormentato cielo..."
Intanto, in un'altra zona della selva, Guisgard era incredulo davanti a ciò che aveva visto.
Magia? Stregoneria? Incantesimo? Cosa era accaduto davanti ai suoi occhi?
Il suo primo istinto era quello di gridare e correre via.
"Cosa sei, Polgara?" Si chiese guardando quel lupo che gli stava davanti. "Che segreto nascondi? Chi sei?"
Si portò allora le mani sul volto e cominciò a barcollare.
Fissò ancora quel lupo e scene passate gli attraversarono la mente...
"Tu sei... cuore... il mio cuore..."
"L'avrai detto a tutti... so che così chiami anche le tue amiche ed io tuoi amici..."
"Sei il solito sciocco... non hai capito niente di me..."
"Sei tu che non capisci... non vedi come ti guardo..."
Alla fine, vinto dallo sconforto, Guisgard corse via.
Il lupo rimase a fissarlo, mentre il cavaliere, come fosse preda di un incanto, correva rapido verso l'interno della selva.
E di nuovo i ricordi lo raggiunsero...
"Io sono troppo fredda, secondo te?"
"Come ti viene in mente una cosa simile?"
"Rispondi... ti prego... credi che le altre ragazze del paese siano più appassionate e romantiche di me?"
"Io manco le guardo le altre ragazze..."
"Bugiardo... so che non è così..."
"Beh, si... forse di sfuggita le guardo... ma io ora sono con te... e non vorrei essere in nessun altro posto..."
"E se un giorno mi abbandonassi? Se andassi via lasciandomi sola? Se vedessi in me una donna troppo chiusa ed indecifrabile? Se io non fossi colei che credi? Se io..."
"Zitta, ti prego... io ti conosco da sempre... ehi, sono io! Guisgard! Come potrei abbandonarti?"
In quel momento, il cavaliere arrestò finalmente la sua folle corsa e scivolò a terra.
Restò così per alcuni istanti, poi si voltò indietro e vide il lupo, immobile a fissarlo.
elisabeth
07-05-2010, 11.10.45
L'odore della terra bagnata, l'umidita' che scendeva tra le fronde degli alberi, fina , impalpabile.......mi sembrava di non poter respirare.....davanti a miei occhi uno spettacolo senza uguali, un lago.....e all'orizzonte un temporale, la cui furia potevo udire e respirare...." O Madre, mi sembra di dover affrontare un' altro passaggio, un lago amato da bambina, e adesso vissuto con i sentimenti di donna......>> mi avvicinai alla sponda del lago e solo allora mi accorsi di una barca edi un uomo assopito all'interno...sorrisi....ricordi di bambina.....Caronte....dove mi porterai ?...
<< Scusatemi, se disturbo il vostro sonno.....ma vorrei sapere chi siete, sembra un posto cosi' dimenticato da Dio e dagli uomini che trovarvi qui sembra una visione......ma se cosi' non fosse, vorrei sapere se potreste "traghettarmi" sull'altra sponda del lago....ho la necissita' di raggiungere quel "Temporale"..se non mi unissi a lui la mia anima non troverebbe pace.... e se il destino vorra', affrontero' l'ultimo Cavaliere...>> Guardai il volto dell' uomo, era giovane, il suo incarnito era chiaro e gli occhi azzurri come il cielo di primavera....i capelli scuri come la notte........Toccai con le dita l'anello che avevo alla mano sinistra, aveva la forma di una margherita.....lo sfilai e istintivamente lo gettai nel lago....se fosse stato destino che quell'anello fosse tornato alla mia mano.....quando tutto fosse finito......qualcuno o qualcosa l'avrebbe riportato a me.......
Perry Undomiel
07-05-2010, 14.30.22
<<E' forse del castello del doloroso amore che state parlando?>> chiese Perry chinandosi per avvicinarsi alla dona, quasi volesse dirle un segreto.
polgara
07-05-2010, 14.50.20
Gusigard mi fissò, potevo leggere la perplessità o meglio il terrore nei suoi occhi. Avrei voluto urlargli: "Sono io! Sono sempre io! Ti prego non temere..guardami con gli occhi dell'anima e mi riconoscerai..."
Ma sembrava che le paure avessero preso il sopravvento nel suo cuore ed iniziò la corsa. Con il cuore che mi batteva all'impazzata, lo seguivo con discrezione e quando lo vidi arrestarsi e crollare a terra mi fermai a debita distanza.
Lo osservai...povero Cuore mio cosa ti toccava vedere, quali orribili sensazioni starai provando ed io non posso neanche coccolarti per rassicurarti. Ricordo che quando da piccoli ti imbronciavi per delle sciocchezze che io dicevo e ti chiudevi a riccio, mi bastava saltarti al collo ridendo e lasciarti un sonoro bacio sulla guancia per riportare l'armonia.
Ed ora come potevo fare?
Mentre mi osservava mi avvicinai a testa china con umiltà, giunta davanti a lui gli misi le zampe anteriori attorno al collo a gli leccai la guancia scodinzolando...magari un ricordo gli sarebbe apparso.
Poi mi accovacciai accanto a lui.
"Affronterò l'ultimo cavaliere"...Elisabeth...."respingete quindi il suo terzo cavaliere ed occupatevi voi del Doloroso Amore..." Queste parole riecheggiarono nella mia testa...cavaliere25...Hastatus...compagne incontrate al Castello del Doloroso Amore...
Il terzo cavaliere..il cavaliere bianco...forse avremmo dovuto raggiungere gli altri per aiutarli? Ma il nostro incantesimo non era rotto...e poi quella figura demoniaca aveva detto che dovevamo accettare il lato bestiale di entrambi quindi questo cosa voelva dire?
Madre te ne supplico..aiutaci! Cosa dobbiamo fare?
Balzai sulle zampe e mi allontanai un po' da Guisgard, mi fermai e fissandolo negli occhi gli abbaiai come per dirgli: "su avanti fidati di me..sono sempre io la tua Pol! Dai cuore dobbiamo andare..."
lady rainbow
07-05-2010, 16.02.18
"Bene"dissi guardando gli altri compagni d'avventura"se l'ultimo cavaliere ci sta già cercando noi gli andremo in contro...siamo in quattro e lo fronteggeremo facendoci onore.."e rivolta verso Alcibiades dissi"voi conoscete il luogo in cui si trova adesso?"
Hastatus77
07-05-2010, 16.45.01
Ringrazia lo scudiero di Guisgard per la sua offerta di aiuto.. mi sentivo debole, ma ero sicuro che sarei riuscito ad alzarmi con le mie forze, poi mi rivolsi a llamrei: “Sono in debito con voi milady..”.
Sentii poi la richiesta di lady rainbow dama: “Dolce signora, sono pronto a rimettere in gioco la mia vita per aiutare tutti noi.. ma purtroppo non so dove possa essere il cavaliere bianco. Forse anche questa volta sarà lui a trovare noi”.
“Prima di andare avanti però, avrei bisogno di medicare le mie ferite.”
lady rainbow
07-05-2010, 17.08.15
"Non preoccupatevi,coraggioso cavaliere"dissi rivolta ad Hastatus "se il destino ha deciso che non è ancora giunta l'ora di combattere assecondiamolo,ora riposatevi e ditemi dove siete ferito?"
Hastatus77
07-05-2010, 17.25.09
Mi sedetti su una panca, perché avevo un leggero capogiro.. stavo sottovalutando la ferita infertami dal cavaliere.. solo ora, guardandomi, mi accorsi che il sangue era tanto.
Guardai lady rainbow, e poi tolsi la mano che tamponava la ferita al braccio destro.
Talia
07-05-2010, 17.32.25
Osservai la donna di fronte a me... sembrava una buona donna, dopotutto! Sebbene il suo sguardo tradisse una certa tensione: era evidentemente preoccupata per ciò che le avrei chiesto, temeva che potessi metterla in difficoltà? O c'era forse dell'altro?
Le sorrisi: "Non dovete temermi, mia buona ancella..." dissi con la voce più carezzevole che riuscii a tirar fuori data la situazione "Io non desidero nuocervi. Aiutarvi, forse… se posso. Vedete... i vostri occhi parlano di timori antichi!”
Il mio cervello, intanto, lavorava freneticamente, mettendo insieme - pezzo per pezzo - tante sensazioni, informazioni, osservazioni…
“Il Castello del Doloroso Amore…” mormorai dopo un momento, ricordando le parole del castellano al mio arrivo “Non è un nome un po’ insolito per un maniero? E’ Cembelus che lo ha costruito, non è vero? Ma perché? Perché questo nome?”
La donna mi scrutava con strani occhi, uno sguardo intenso, penetrante.
“Ed Ermaus… che ruolo ha in questo, povero il mio adorato Cavaliere?” proseguii più piano, come sospinta dallo sguardo della donna “Perché è ancora qui? Perché non ha abbandonato queste terre in cerca della sua grande impresa? Era questo che cercava, che desiderava: una grande impresa degna di un grande Cavaliere!”
Sospirai e un altro pensiero mi assalì: “E la selva…” dissi, memore delle sensazioni di disagio che mi aveva causato più volte “Cosa c’è in quella selva? Cos’è quella selva?”
Tacqui infine e alzai di nuovo lo sguardo sul volto della donna.
Forse mi considerava una pazza.
Forse non sapeva niente di tutto ciò…
ma era improbabile! Sapevo fin troppo bene per esperienza quanto vigile e attento potesse essere l’occhio di un servo! C’era solo da sperare che in quel momento quella donna si fidasse di me…
lady rainbow
07-05-2010, 17.32.28
"La ferita è molto profonda,Hastatus,volete fidarvi di me?..sono abbastanza esperta nel trattamento di ferite,dobbiamo fermare l'emorragia anzitutto e poi lavarla e pulirla...mi serve dell'acqua dove posso trovarla?.."e mentre dissi queste parole strappai un lembo di stoffa dalla mia veste...dovevo fare in fretta...
cavaliere25
07-05-2010, 21.25.29
Dissi a lady Rainbow: vado a prenderla io l'acqua basta che mi dite il posto correrò subito a prenderla.
lady rainbow
07-05-2010, 22.38.26
"Cercate un pozzo,una fontana...basta che fate presto,cavaliere"..dissi a cavaliere25 senza nascondere la mia preoccupazione..
cavaliere25
07-05-2010, 22.48.47
mi misi a cercare un pozzo nei dintorni e vidi da lontano che c'era un piccolo pozzetto corsi il piu velocemente possibile, arrivai e presi il secchio che era vicino al pozzo e lo immersi nel pozzo e lo ritirai su fui fortunato l'acqua c'era presi il secchio e corsi da lady Raimbow e dissi: eccovi l'acqua mylady ho fatto il piu presto possibile, avete bisogno altro guardandola.
lady rainbow
07-05-2010, 22.59.33
"Vi ringrazio cavaliere,no non mi occorre altro.."dissi a cavaliere25 e iniziai a lavare la ferita di Hastatus velocemente intingendo la stoffa della mia veste nel secchio..
Hastatus77
07-05-2010, 23.10.01
Lasciai fare a lady rainbow, mentre cercavo di stringere i denti per resistere al dolore. La donna sembrava sapere quello che stava facendo.
lady rainbow
07-05-2010, 23.19.00
Hastatus sembrava fidarsi e ciò mi facilitò il compito..lavai accuratamente la ferita e feci una fasciatura alla men peggio con la stoffa..appena ebbi finito dissi al cavaliere "ora dovete riposare,avete bisogno di riprendere le forze..e cercate di tenere fermo il braccio..in seguito vedrò di trovare qualcosa per immobilizzarlo.."
Hastatus77
08-05-2010, 00.25.13
"Vi ringrazio milady"
Mi distesi un attimo e chiusi gli occhi per cercare di recuperare le forze, mentre gli altri decidevano cosa fare.
Guisgard
08-05-2010, 02.53.45
Raimbow era stata bravissima.
Le sue arti magiche avevano curato le ferite subite da Hastatus durante lo scontro con il Cavaliere Rosso.
"Dobbiamo trovare il terzo cavaliere..." disse Llamrei "... ma come? Quel cavaliere sembra tanto misterioso quanto invisibile!"
"Egli è molto più vicino di quanto immaginate, milady." Intervenne Alcibiades.
Poi, rivolto a Raimbow, disse:
"Mia signora... questa selva è il luogo in cui i tre cavalieri hanno deciso di incontrarsi. Come il Cavaliere Verde e quello Rosso, anche il Cavaliere Bianco si aggira in questa selva."
"Perchè dunque non ci affiancate, facendoci da guida? Siete saggio e sapreste condurci da lui." Propose Llamrei ad Alcibiades.
"Milady..." rispose questi "... io sono legato a questa cappella. E' qui che discuto sull'unica disciplina che conosco... la filosofia. Essa è retta dalla saggezza. Ma il Cavaliere Bianco obbedisce ai dettami del cuore e dell'anima, non a quelli della mente. Io quindi non saprei mai prevedere e seguire i suoi passi."
"Posso condurvi io da lui!" Gridò una voce all'improvviso.
"Anaclerio!" Esclamò Alcibiades. "Sai bene che non puoi lasciare questo posto da solo!"
"Ma... io posso aiutarli... lasciatemi andare... sarò in loro compagnia e non correrò rischi!"
Era questo un ragazzotto dall'aspetto sgraziato e dai modi poco raffinati. Tarchiato e dalla voce stridula, gesticolava nervosamente ogni qualvolta cominciava a parlare.
"Chi è questo ragazzo?" Chiese Llamrei.
"Anaclerio" rispose Alcibiades "è un orfanello. Fu abbandonato in questa selva in tenerà età e da quel giorno ce ne siamo occupati noi. E' un semplice ed ingenuo ragazzo, sincero e di buoni sentimenti, ma non è mai uscito fuori da questa cappella e temo non saprebbe badare a se stesso."
"Lasciate che io vada con loro..." supplicò Anaclerio.
"Signore..." intervenne Llamrei "... sembra che questo ragazzo conosca il luogo in cui si nasconde il terzo cavaliere. Lasciate che venga con noi."
"Ma come può conoscere quel luogo, se non è mai uscito da qui?"
"Lo conosco... fidatevi!" Rispose Anaclerio ad Alcibiades. "L'ho... sognato... e so come raggiungere quel luogo!"
"Avete detto voi che questo ragazzo è sincero e di buoni sentimenti." Disse Llamrei ad Alcibiades. "Quindi sta dicendo il vero. E se vi fiderete di noi, io ed i miei compagni sapremmo badare a lui."
Alcibiades restò un attimo in silenzio, col viso pensieroso.
"E sia..." rispose dopo qualche istante "... lo affido a voi... ma ricordate, è come un bambino e dipenderà in tutto e per tutto da voi."
"A nome di tutti noi... grazie..." Disse Llamrei.
"Grazie, mia signora!" Esclamò raggiante Anaclerio. "Vi indicherò io come giungere dal Cavaliere Bianco!"
"Bene." Disse llamrei. "Appena sir Hastatus si sentirà meglio, partiremo seguendo le indicazioni di Anaclerio."
Guisgard
08-05-2010, 03.11.44
Al Castello del Doloroso Amore, Talia cercava di scoprire i segreti di quel luogo.
L'ancella fissava Talia con uno sguardo intimorito.
Ma la gentilezza ed i modi cortesi di quella dama, suscitarono serenità e fiducia nell'ancella.
"Milady..." cominciò a dire "... questo castello è desolazione, apatia, solitudine e dolore. Se ne avete la possibilità, richiamate l'abate che era con voi e lasciate questo luogo."
E dopo qualche istante aggiunse:
"Fu eretto da lord Cembalus per rinchiudervi i suoi cari e sottrarli dalla forza dell'amore. L'unica che si oppose fu sua moglie che impose su di lui una terribile maledizione... e cioè che Amore arrivasse con i suoi cavalieri a distruggere questo visionario maniero! Cembalus, odiando ormai sua madre, le sfigurò il volto e la rinchiuse in una segreta. E da quel giorno invita ogni anno i migliori cavalieri del mondo, affinchè giungano per sconfiggere i campioni di Amore e liberare dalla loro minaccia questo sacrilego castello."
Poi, fissando Talia, concluse:
"La selva un tempo era un meraviglioso verziere. Ma la l'angoscia di questo luogo, l'ha reso questa selva oscura ed inospitale... proprio come è accaduto a chi abita in questo castello... compreso lord Ermaus..."
Nel frattempo, in quella piccola capanna in mezzo alla selva, Perry stava cercando un modo per uscire da quel luogo.
"No, damigella." Rispose la donna. "Il palazzo del signore di questa terra è molto più lontano. Anzi, fossi in voi, mi terrei lontana dal Doloroso Amore!"
Ad un tratto, Perry si sentì tirare la gonna.
Era la piccola Sophia.
"Hai detto di avere un figlio piccolo." Disse lei. "Dov'è ora? Non ne senti la mancanza?"
Guisgard
08-05-2010, 04.42.05
Guisgard fissava quel lupo che sembrava chidergli di seguirlo.
Quella selva era ricca di incanti e di misteriose ed indecifrabili figure.
Ed ora tutto nell'animo e nel cuore del cavaliere era confuso.
Aveva le gambe piegate e la mani incrociate sulle ginocchia.
Era stanco e sfiduciato. Forse anche arrabbiato.
Poggiò il capo tra le mani e fu in balia dei suoi dubbi e dei suoi tormenti...
Il Sole del tardo pomeriggio era già quasi sceso a baciare l'orizzonte ad occidente.
Il lago sembrava un grande e lucente specchio, dove il Sole morente andava a spegnere i suoi ultimi bagliori su quelle limpide acque.
"Ecco..." disse lei "... con queste erbe ho finito!"
"A cosa ti servono?" Chiese Freys, il figlio del podestà del paese.
"Ah-ah... non sai che non bisogna mai chiedere i segreti ad una maga?"
"Sei una maga?" Chiese Freys. "E da quando le maghe sono così belle? Non sono tutte brutte e racchie?"
"Quelle sono le streghe!" Rispose lei. "Noi maghe siamo giovani e belle!"
"Mi prendi in giro!" Disse Freys.
"Chissà!" Rispose lei, ridendo di gusto.
"Senti... cosa c'è tra te e quel Guisgard?"
"Perchè mi fai questa domanda?"
"Così... state sempre insieme... e tu a volte lo hai chiamato cuore..."
"Cuore è una parola affettuosa, tenera." Disse lei.
"Chiami altre persone così?" Chiese Freys.
"Tempo fa chiamavo così qualche vecchio amico... ma perchè mi domandi queste cose?"
"Allora chiameresti anche me cuore, qualche volta?"
Ma appena ebbe finito di parlare, Freys si sentì preso per la giubba e si ritrovò scaraventato a terra.
Tentò allora di rialzarsi ma si ritrovò Guisgard davanti.
"Sei il solito spaccamontagne!" Urlò Freys. "Voi gente del sud siete tutti dei villani e dei bifolchi!"
"Ecco..." ringhiò Guisgard "... ora ho due motivi per darti una lezione!"
E colpì violentemente con un bastone le gambe ed il capo di Freys.
"Fermati, Guisgard!" Urlò Polgara, tentando di fermarlo.
"Dannato!" Disse Freys mentre si teneva il capo sanguinante. "Quando lo saprà mio padre... dovrai lasciare il villaggio!"
"Ora vattene o su quanto ho di più sacro ti farò rimangiare tutto!" Ringhiò Guisgard fuori di sè. "E se ti ritrovo ancora da queste parti... ti ucciderò!"
Freys scappò via attraverso la boscaglia.
"Ma cosa diamine ti è preso?" Chiese arrabbiata Polgara.
"Lasciami in pace tu!"
"Ce l'hai anche con me? Perchè?"
"Perchè dovrei avercela con te?" Chiese lui. "Sei liberissima di fare ciò che meglio credi. Dopotutto io e te non siamo niente!"
"Lo pensi davvero?"
"Si, certo!"
"Non ci credo... io ti conosco e so che non sei sincero..."
"Tu non sai nulla di me!" Urlò lui. "Ma chi credi di essere? Parli sempre di Andromeda, Ginevra... ma loro erano donne vere!"
A quelle parole Polgara lo schiaffeggiò.
"Se tu non fossi una donna io..."
"Scusami... scusami, cuore..."
"E non chiamarmi mai più cosi! Conservalo per i tuoi amici!"
E detto questo, Guisgard corse via.
http://www.guerrestellari.net/athenaeum/pics/scene_tagliate/picnic_anakin_runs.jpg
polgara
08-05-2010, 12.19.11
Abbaiai di nuovo e girai su me stessa, ma Guisgard era troppo sconvolto e disorientato per seguirmi. Pazienza voleva dire che avrei aspettato che si fidasse nuovamente di me.
Ritornai sui miei passi e mi accoccolai a terra accanto a lui, appogiandogli il muso sulla gamba.
Perry Undomiel
08-05-2010, 12.59.34
<<E' a Camelot piccolina...e si, mi manca da morire...è l'unico ricordo che mi resta dell'amore>> rispose Perry accarezzando i capelli di Sophia.
<<Non ho paura di camminare in terre sconosciute e nemmeno di affrontare Re e cavalieri signora...ho un figlio da crescere lontano dai miei errori>>.
lady rainbow
08-05-2010, 13.42.11
Hastatus sembrava riprendersi..avevo trovato un legnetto e cosi riuscii a fargli tenere fermo il braccio...non restava che attendere...sentii la proposta del giovane Anaclerio,i sogni spesso riflettono la realtà,quindi perchè non affidarci a lui?il ragazzo avrebbe aiutato noi e noi avremmo badato a lui...mi volsi verso Llamrei e le dissi:"mylady avete ragione ce ne occuperemo noi del ragazzo,se dovesse avere bisogno,d'altronde ci sono due valenti uomini che potranno vegliare su di lui e noi siamo due donne e nelle donne è innato l'istinto materno..."e rivolta ad Alcibiades dissi"Non preoccupatevi,il ragazzo è in buone mani":
Talia
08-05-2010, 16.16.45
“No!” gridai, non appena la donna ebbe finito di parlare. Mi allontanai un poco da lei e presi a camminare su e giù per la stanza, in preda all’angoscia: “Non Ermaus… Non lui…”
La donna mi guardava come se fossi pazza. E forse aveva ragione, ma…
“Non posso andarmene!” le spiegai “Voi non capite… Se Ermaus è qui, se è diventato ciò che voi dite è soltanto per causa mia! La pazzia di Cembelus non è che una scusa, poiché la vera colpevole sono io: sono io che non avrei dovuto lasciarlo partire, io che non avrei dovuto permettere a Cembelus di separarci… Ho fatto un errore in passato e non intendo ripeterlo ancora. Combatterò per ciò che è giusto, combatterò per la verità e per la salvezza del cuore del mio povero Cavaliere, e del mio, e… se soccomberò nella lotta, tanto peggio! Poiché non ho intenzione di tirarmi indietro!”
Lentamente, mi avvicinai ad una delle mie borse, la aprii e ne estrassi un involto di ricca stoffa vellutata rossa. Accarezzai per un momento il fagotto, in preda ai ricordi, poi sciolsi i lacci che lo tenevano stretto e ne trassi un lucido pugnale finemente cesellato. Era un oggetto molto bello: l’elsa era arricchita da un complicato gioco di filigrana, perle e pietre preziose che si intrecciavano in mille forme diverse, la lama a doppio taglio era affilatissima. Quel pugnale, degno di un principe, era stato fatto fare da mio padre per me… anzi, per suo figlio, quando ancora sperava che avrebbe avuto un maschio come primogenito e non me. Tra le mie mani giunse soltanto alcuni anni dopo quando, dopo la sua tragica prematura morte in battaglia, il mio buon duca e zio dispose che mi fosse dato come ultimo ricordo del suo amato fratello. Non sapeva mio zio il duca quanto spesso io avessi giocato e mi fossi esercitata in segreto con quel coltello negli anni a seguire…
Con cura lo infilai sotto l’ampia manica del mio ricco abito e lo fissai con due lacci all’avambraccio, poi tornai a guardare la donna.
“Su di una cosa, tuttavia, avete ragione: il pio e buon abate deve partire da questo luogo, non è giusto che egli paghi per qualcosa di cui non ha colpa!”
Guisgard
08-05-2010, 18.43.00
La nebbia sembrava accarezzare quel luogo reso incantato da una natura stanca e muta.
Banchi di foschia sembravano aleggiare sulle calme e piatte acque di quel lago, mentre il cielo appariva indecifrabile nella sua eterea staticità.
"Sono il nocchiere che traghetta i viaggiatori verso l'Isola dei Lamenti..." Disse l'uomo sulla barca ad Elisabeth, indicando con la mano il centro del lago.
E qui, incredibilmente, le nebbie si erano dissipate facendo emergere la sagoma di una'isola avvolta nella foschia.
"In cambio dell'anello che avete gettato in acqua" aggiunse il nocchiere "vi condurrò su quell'isola..."
http://www.copia-di-arte.com/kunst/arnold_boecklin/toteninsel_III.jpg
Hastatus77
08-05-2010, 19.08.08
Mentre riposavo, dopo le cure di lady rainbow, continuavo a pensare al cavaliere bianco.
Restando disteso: "Il ragazzo dice di sapere dove trovare il cavaliere bianco... ma voi siete sicure di sapere come sconfiggerlo? Prima di andare è meglio ripensare attentamente alla questione, nessuno di noi è ancora stato minacciato da questo caval..." mentre dicevo questo mi ricordai di non avere visto tutti.
"Dove sono lady Perry? Sir Guisgard? E gli altri? Perché non sono qui con noi?"
lady rainbow
08-05-2010, 19.16.21
"Non vi agitate cavaliere",dissi ad Hastatus"siete ancora troppo debole" e rivolta agli altri "Il cavalier Hastatus ha detto il vero:se ci troverà da solo il cavaliere bianco come organizzeremo la nostra difesa o il nostro contrattacco?"...e cosi aspettai suggerimenti dagli altri miei compagni...
cavaliere25
08-05-2010, 21.10.41
Guardai Hastatus e dissi: cavaliere è vero anche io me ne sono accorto non so dove siano finiti, so che sir Guisgard è andato a combattere anche lui un cavaliere, poi rivolto a lady Rainbow dissi:dobbiamo trovare una strategia di attacco e anche di difesa se non vogliamo morire tutti in questa maledetta avventura.
lady rainbow
09-05-2010, 13.16.36
"E se lo cogliessimo di sorpresa?o mandiamo in avanscoperta qualcuno di noi?quali armi possediamo?"dissi rivolgendomi a cavaliere25.."considerate inoltre che non possiamo esporci cosi senza aver aspettato la guarigione di Hastatus..."
elisabeth
09-05-2010, 18.27.57
Mi specchiai negli occhi del giovane "nocchiere"....vidi Polgara nelle sembianze del lupo.....avvertii il suo tormento, le tenebre possono affievolire la luce di noi maghe, ma solo un'attimo..solo l'attimo in cui le cose appaiono per quelle che non sono...." Polgara....mi senti ?.....medita Sorella mia ..medita, hai un'arma dentro di te, per sconfiggere le tenebre....hai la luce dell' Amore......Ama te stessa come non mai, credi in te, Ama il lupo che racchiude la tua anima....Lui riuscira' a vederla nei tuoi occhi, fai si...che lui riesca a guardare i tuoi occhi...li' trovera' racchiusa Polgara...."......Mi riscosse la voce del " nocchiere".....il mio anello, per il traghettamento....quell'anello che era finito tra le profondita' del lago.....<< Volete quell' anello ?.....non ne' conoscete il valore......non posso prendervi in giro, anche se non vi conosco non riuscirei a farlo. Esso non ha alcun valore, se non quello di nottate passate a consultarte i suoi petali.....essi racchiusero....la promessa di un Amore effimero, scoppiato come il tremore improvviso della terra,dove esso lascia le sue macerie e svanisce.......Ma se a voi basta, perche' io passa toccare le sponde di quell' isola....allora prendetelo pure, non so come facciate a trovarlo, ma se doveste riuscirci, vi auguro vi porti tutto il bene del mondo ......>>.......Cosi' salii sulla barca, il tragitto sembrava breve, c'era silenzio tra di noi.....e io guardavo quell'isola, una lieve foschia la circondava...ma lasciava intravedere le sue coste frastagliate....una fitta boscaglia.....e un edificio in pietra grigia, elegante e austero, sembrava un monastero.......<< perdonate, se interrompo il decorso dei vostri pensieri,ma voi conoscete Il luogo dove mi state portando ? L'isola dei lamenti.....chi traghettate di solito su quell'isola..........e' come se il mio cuore si sentisse piu' pesante di quello che non sia gia'.......Sapete se vi dimora un Cavaliere ?.......Il Cavaliere Bianco..........forse volete rimanere in silenzio, non siete obbligato ad essere cortese e a rispondermi se non volete...>>.........Rimasi seduta cercando di non guardare il volto dell' uomo....
Guisgard
10-05-2010, 04.11.00
Vedendoli titubanti, Alcibiades prese la parola:
"Nessuno, fra coloro che hanno affrontato il Cavaliere Bianco, è sopravvisuto per raccontarlo. Nessuno quindi potrà darvi, fra i mortali, consigli ed aiuti per poterlo affrontare."
Guardò poi Raimbow ed aggiunse:
"Milady... cogliere di sorpresa colui che fa dell'istintività, delle sensazioni e della passione le sue armi, difficilmente potrà farsi beffare dall'estro altrui. Io credo che dobbiate interrogare solo i vostri cuori... perchè solo in essi alberagano le passioni più vere ed assolute. Ed esse sono l'unico linguaggio che quel grande cavaliere comprende e rispetta..."
"Quando vorrete..." intervenne il giovane e goffo Anaclerio "... io vi condurrò da lui..."
"Allora è deciso!" Esclamò Llamrei. "Porteremo con noi il ragazzo ed egli ci guiderà dall'ultimo cavaliere!"
Poi rivolto a Hastatus:
"Cavaliere, attendiamo un vostro cenno... appena vi sentirete pronto, partiremo. E tenteremo di ritrovare anche gli altri che si sono smarriti in questa selva!"
Intanto, Talia era decisa a lottare per ciò che il suo cuore le dettava.
"Mia signora..." disse l'ancella "... io non conosco le cose di cui mi parlate... ma mi spaventa vedervi con quel pugnale... vi prego, riponetelo... siete giovane e bella e nessuna gioia potrebbe mai negarvi la vita."
In quel momento qualcuno bussò alla porta.
Un attimo dopo, Heylde e l'abate entrarono nella stanza.
"Milady..." cominciò a dire Heylde "... l'abate era in pena per voi, non avendo più notizie. Siamo tutti lieti di rivedervi salva e tranquilla... ma, per il futuro, siate più accorta e prudente..."
"Dio Sia lodato..." disse l'abate "... sono lieto di ritrovarvi sana e salva. Ero in pena per voi, milady."
E detto questo a Talia, le sorrise con infinita tenerezza.
Nel frattempo, Perry era ospite in quella capanna.
"Amare non è mai un errore, damigella..." disse la donna "... e sono certa che voi siete una degna madre per vostro figlio."
Ad un tratto però si sentì qualcosa provenire da fuori.
Sembrava il pianto di un bambino.
E Perry, incredibilmente, riconobbe il pianto di suo figlio...
Guisgard
10-05-2010, 04.58.34
Il lago era uno specchio d'acqua che la barca solcava increspando lievemente, quasi come un alito che si posa in una coppa di vino, la sua superficie.
"Milady..." disse il nocchiere ad Elisabeth "... di quell'isola io ne conosco solo le bianche rive. Poi tutto mi è sconosciuto in quel luogo. In passato vi condussi molti cavalieri, che sembravano animati dalla volontà di sfidare e battere un misterioso e potente cavaliere. Ma nessuno di loro io ritrovai al mio ritorno, per ricondurlo indietro."
E dopo alcuni istanti, la barca finalmente toccò le rive di quell'isola.
Ma, ad attenderla, il nocchiere trovò una misteriosa ed inquietante figura.
Era un uomo alto e robusto.
Aveva il viso sporco e rugoso, i capelli lunghi e disordinatamente legati dietro in una treccia stretta da lacci.
Aveva con sè alcuni cani che sembravano molto feroci e diverse pelli di lupo legate fino alla spessa cintura che gli stringeva i fianchi.
"Domando perdono..." cominciò a dire "... mi chiamo Toraus e sto cercando un grosso e pericoloso lupo grigio... quella bestia ha assalito alcune pecore del mio signore... ho disseminato l'isola di trappole e tagliole... ora cercherò nella selva... e lì, sono sicuro, riuscirò a portare la pella di quella bestia al mio signore..."
E mentre diceva ciò, un delirante ghigno sorse sul suo sgradevole volto, mentre una sinistra luce si accese nei suoi enigmatici occhi neri.
Il bosco era immerso in una lieve e delicata penombra, rischiarata da un etereo alone, frutto della pallida Luna.
Guisgard accellerava il passo.
Il crepuscolo stava ormai cedendo il passo alla sera ed il suo maestro lo attendeva per la cena.
Una leggera nebbia sembrava calare, piano, tra i fitti alberi ed i corposi cespugli.
Ad un tratto sentì come dei gemiti.
Si guardò intorno, mentre un senso di ansia misto a tristezza si diffuse nel suo animo.
E dopo alcuni istanti riprese il suo cammino.
Ma, alcuni attimi dopo, udì ancora quei gemiti.
Era sicuro si trattasse di un animale. Forse un lupo.
Si guardò di nuovo attorno e finalmente notò qualcosa nei cespugli.
Si avvicinò e vide accavacciata a terra Polgara.
"Cosa ci fai qui?" Chiese Guisgard.
"Sto cercando di recuperare un pò delle mie forze..." Rispose lei.
"Cosa ti è accaduto?"
"Non importa..." Rispose lei.
"Dai su..." disse lui "... dammi la mano ed andiamo via da qui."
"Non posso venire con te... non più..."
"Come sarebbe?" Chiese stupito lui. "Ed il nostro viaggio in Provenza? Ricordi? Io non l'ho certo dimenticato."
Lei, a quelle parole si rattristò.
"Va via, Guisgard... io non posso seguirti..."
"Ma si può sapere cosa ti prende?" Chiese lui abbassandosi e sfiorando con la mano il suo vestito.
"Vattene, Guisgard..." Disse lei con gli occhi lucidi. "... quando non si è destinati alla felicità, non c'è niente che possa cambiare le cose..."
"Insomma, basta!" Esclamò lui. "Devo portarti via in braccio?"
Tentò allora ti prenderla fra le braccia, ma lei si scostò.
"Cosa c'è?" Chiese lui.
Ma proprio in quel momento vide le sue mani.
Erano ricoperte di sangue.
Guardò incredulo Polgara.
Questa allora si sollevò leggermente la gonna e mostrò a Guisgard la sua gamba destra: era nella morsa di una grossa tagliola e dalla pelle lacerata fuoriusciva tantissimo sangue.
"No!" Urlò Guisgard.
Ed il suo grido si diffuse nella muta ed incatata notte.
Si guardò intorno e comprese di aver fatto un terribile sogno.
Si accorse allora del lupo accanto a se.
E nel vederlo sano e salvo, sentì un forte sollievo.
elisabeth
10-05-2010, 08.38.02
Neanche lui aveva saputo dirmi di piu' sul Cavaliere Bianco, soltanto il fatto che chi lo incontrava, non aveva avuto la possibilita' di raccontarlo a nessuno, la cosa era demoralizzante, ma per principio portavo a termine ogni cosa che iniziavo......la scelta era vivere o morire ?....nessuno poteva conoscere il proprio destino neanche io che ero una maga.....<< Vi ringrazio, non so' se il destino ci fara' rincontrare ancora, ma ricordate..se mi ritrovaste ad attendervi su questa sponda..l'anello dovra' pagarmi anche il viaggio di ritorno...>> ....Nello scendere dall'imbarcazione mi trovai difronte, un essere nausebondo, tanto nella persona quanto nell'animo.....ascoltai le parole di Toraus al nocchiere, Polgara era nella selva, intrappolata nel corpo di un lupo.....Guardai istintivamente il nocchiere, era il suo lavoro...lo avrebbe traghettato, fosse stato il diavolo in persona, le trappole erano sull'isola, ma se lui fosse arrivato nella Selva per Polgara non ci sarebbe stato scampo.....<< Perdonatemi se mi intrometto, credo di aver sentito che il vostro nome e' Toraus, mi chiedo perche' andare nella Selva se il lupo che dite, sta divorando le pecore che vivono su quest'isola, perche' cercate altrove cio' che si aggira tra queste terre..?....avete messo delle trappole, credetemi conosco bene i lupi, ne ho incontrati tanti sul mio cammino...e se il fiuto non mi inganna.....la vostra pazienza sara' premiata.......>>....cercai di parlare modulando il tono della voce, se solo avessi catturato la sua curiosita', era troppo devoto al suo padrone......<< Credetemi.....stanotte troverete il vostro lupo...e la sua pelliccia sara' la piu' bella di quelle che avete alla vostra cinta...>>...Una cosa che Madre mi aveva insegnato era il dono della bilocazione, in senso fisico e non solo ancestrale..nessuno si sarebbe accorto di nulla...e cosi' la mia mente comincio a concentrarsi su un unico pensiero...Polgara.....fu un solo attimo un flasch energetico.....e mi ritrovai accanto a Polgara.......dormiva, le accarezzai il capo e le poggia una mano sul cuore, mentre guardavo Guisgard.......<< Leggo la paura nei vostri occhi, i sogni Messere alle volte ci trasmettono angoscia, paura, l'orrore di perdere una persona cara.....ma rimaniamo chiusi, abbiamo paura di comprendere.....Polgara e' in pericolo, colei a cui tenete cosi' tanto, per amor vostro rischia la sua stessa vita.........se veramente cio' che provate e' Amore, specchiate i vostri occhi nei suoi......non vedrete quelli di un lupo...vedrete i suoi occhi....devota ella vi sta accanto.......non siate cieco, tornare indietro nella vita non e' sempre cosi' semplice.....>>.......rimasi in ginocchio a coccolare quella Sorella a me cara, mi ricordava me qualche qualche tempo prima....lei non doveva subire le miei pene.....
Hastatus77
10-05-2010, 14.35.44
Mi alzai.
"Va bene" dissi "ma prima di tutto vediamo di cercare gli altri. Uniti avremo più possibilità di affrontare il cavaliere bianco."
cavaliere25
10-05-2010, 14.59.02
Guardai Hastatus e gli dissi: siete certo di farcela? non siete ancora troppo debole? gurdai gli altri del gruppo e dissi, siete tutti pronti per rimetterci in cammino? questa volta cerchiamo di non perderci per la strada.
lady rainbow
10-05-2010, 15.54.28
"Io sono pronta,non preoccupatevi per Hastatus se ancora dovesse sentir male userò tutti gli artifici in mio potere per farlo stare meglio",dissi a cavaliere25
polgara
10-05-2010, 18.22.59
Mentre sonnecchiavo distesa ai piedi di Guisgard sentii il calore di una mano che mi accarezzava. Aprii un occhio e mi ridestai...
Elisabeth! Sorella mia, come sono felice di vederti! So che tu puoi sentire i miei pensieri...come stai? Dove sei in questo momento? Come vedi sono vittima di un triste incantesimo che mi tiene relegata nella mia forma da lupo..solo io e Guisgard possiamo scioglierlo ed io attendo e confido, ma grazie per essere giunta in nostro aiuto! Ha perso la fiducia o forse è solo attonito e disorientanto, del resto come biasimarlo..Ascolta sorella io nutro infinita fiducia in lui e sono certa che presto si ridesterà da questo torpore causato dalla paura e dall'insicurezza e potremmo portare a termine l'opera per cui qui tutti siamo giunti. Sono ancora una maga e se hai bisogno di me non esitare a contattarmi..io verrò!
Detto ciò strusciai il mio muso sulla sua mano e la guardai con occhi pieni di nostalgia. Guardai Guisgard sperando che poco a poco la sua fiducia in me riaffiorasse...magari le parole di Elisabeth avevano toccato il suo cuore spaventato.
Sentivo che un pericolo era alle porte ma chissò quale forma avrebbe preso.
Talia
10-05-2010, 18.43.27
La voce della donna mi riscosse dai miei pensieri. Avevo parlato in fretta, più a me stessa che non a lei e l’avevo spaventata. Dovevo essere più cauta!
“Non badate alle mie parole precipitose…” le dissi con voce carezzevole “La preoccupazione è cattiva consigliera. E non dovete temere il coltello che vedeste poco fa, poiché esso non è un’arma di attacco ma solo un cimelio. Un oggetto…” soggiunsi in preda ad un antico ricordo, avvertendo la stoffa morbida premere contro il mio braccio “che fa sì che io non dimentichi mai che spesso il nemico più temibile è solo quello che abbiamo nel cuore!”
Gioia! pensai triste alle sue parole… Quale gioia? La vita mi aveva donato la gioia una volta sulle rive di un lago soltanto per poi togliermela di nuovo!
In quel momento qualcuno bussò alla porta.
Dopo un istante l’abate entrò nella mia stanza insieme ad una donna che non avevo mai visto prima.
“Perdonatemi, padre mio, se vi ho fatto stare in pena!” dissi sorridendo al mio confessore “Non era mia intenzione darvi una preoccupazione!”
Poi mi voltai verso la donna e la osservai in silenzio… chi era quella donna? Potevamo fidarci di lei?
“Mi parlate di prudenza, signora! Credete forse che potrebbe accadermi qualcosa in questo castello?” la osservai un momento, poi soggiunsi “Perdonate, se vi sembrerò sfacciata, ma… voi chi siete?”
elisabeth
11-05-2010, 01.19.33
Sorrisi a Polgara.....Ciao sorellina, certo che ti sento..e come potrei non sentirti, lo so cosa prova il tuo Guisgard...almeno spero che sia vero cio' che prova, ma forse hai ragione tu..ha solo paura...e presto si rendera' conto che si ama solo quando si vede oltre.......non mi intrometterei mai tra di voi, so perfettamente che e' una cosa che dovrete risolvere da soli......so quando devo tirarmi indietro.....sono venuta solo a sincerarmi che tu stessi bene e a dirti che devi stare molto attenta non allontanarti mai da lui...promettimi che lo farai, lui no ti scaccera'......dove mi trovo non ha importanza...pensate a voi adesso..per il resto c'e' tempo........Mi alzai e mi rivolsi a Guisgard..<< Polgara e' in pericolo, se non riprende le sue sembianze rischia di morire, un uomo sta cercando un lupo......forse la mia e' solo la ferneticazione di una Maga visionaria.....ma credetemi e' una forte certezza cio' che provo.......il lupo che cerca e' lei >>.....detto questo....mi preparai per tornare indietro...
Guisgard
11-05-2010, 02.30.02
Hastatus si alzò a fatica, ma sapeva che di li a poco avrebbe recuperato tutte le sue forze.
"Avete ragione, cavaliere. Sagge parole le vostre." Disse Llamrei rivolgendosi allo stesso Hastatus. "L'unione fa la forza. Anche io credo che dovremmo ritrovare gli altri. Solo così avremo una possibilità di uscire salvi dall'incontro con il Cavaliere Bianco."
Guardò poi Raimbow e Cavaliere25 e strinse loro forte le mani.
"Se usciremo vivi da questa selva..." disse "... lo faremo tutti insieme."
"Anaclerio..." intervenne Alcibiades "... va con loro e fa ciò per cui ti sei impegnato."
"Si... fidatevi di me!" Rispose con tono incerto ma bonario il ragazzo.
E così, la nobile compagnia, guidata da quella curiosa guida, lasciò la cappella e si addentrò nei meandri della sconosciuta selva.
E fatto un pò di cammino, arrivò presso una casa costruita in legno e pietre grezze.
Fuori vi era un vecchio che scolpiva un rilievo su un grosso blocco di marmo.
E con straordinaria maestria, quel vecchio, realizzava immagini incredibili, dotate di una raffinatezza stilistica senza eguali, come se i suoi modelli appartenessero ad un mondo bellissimo ed incantato.
Intanto, al Castello del Doloroso Amore, l'abate e Heylde avevano raggiunto Talia nella sua stanza.
"I pericoli sono ovunque, se la prudenza abbandona i nostri passi." Disse Heylde alla ragazza.
"Milady..." intervenne l'abate rivolgendosi a Talia "... costei è la figlia del nobile signore di questo castello. Il suo nome è lady Heylde."
"Ora vi lascio da soli." Disse Heylde. "Perdonatemi se non mi trattengo con voi, ma mio fratello Ermaus è stranamente inquieto stanotte e mi causa pensieri e preoccupazioni. E' da solo a camminare nel cortile e non vuole farsi avvicinare da nessuno. Ordinerò ai servi di preparare una tisana speciale... ora scusatemi, ma mi ritiro."
E fatto un delicato inchino, Heylde uscì dalla stanza.
Guisgard
11-05-2010, 03.46.27
Guisgard ascoltava confuso le parole di Elisabeth.
Sembrava vittima di un incanto.
L'assurda trasformazione di Polgara, le misteriose figure che animavano quell'irreale selva ed ora l'eterea immagine di Elisabeth...
Lui era abituato a combattere, a sentire il freddo e temprato acciaio della sua Parusia nelle sue mani.
A guardare in faccio il suo nemico.
Un nemico che aveva un volto. Riconoscibile.
Ora invece tutto gli appariva confuso, irreale, sfuggente.
Come poteva quel lupo essere la sua Polgara?
Era davvero Polgara?
Un lato "bestiale" che egli non conosceva.
E per fidarsi avrebbe dovuto far leva solo sulla fiducia che nutriva verso di lei.
Riconoscere, cioè, nello sguardo freddo di quel lupo l'anima ed il cuore di Polgara...
"Oggi è il gran giorno..." disse lei, mentre la fresca brezza soffiava nella verde campagna "... l'hai atteso da tanto tempo ed è giunto..."
"Già..." rispose lui guardandola negli occhi "... oggi lascerò questo paese... e potrò diventare un apprendista cavaliere..."
Parlava senza smettere di guardarla negli occhi. Guisgard aveva sempre pensato che lei fosse la più bella fra le belle, eppure non era mai stata tanto bella come in quel momento.
Era come una visione ed in quello sguardo c'erano tutti i suoi sogni, la sua giovinezza.
"Oggi dovevo rivelarti una cosa..." disse lei lasciandosi accarezzare dalla rosa bianca che aveva fra le mani "... una cosa che penso da tempo... ma forse è solo una sciocchezza..."
"Dimmela, ti prego..."
"No..." rispose lei "... te lo dirò quando tornerai..."
Lui avrebbe voluto dirle tante cose, ma restò a guardare quegli occhi lucidi ed enigmatici, senza dire niente...
Un leggero alito di vento sembrò destarlo dai suoi ricordi.
Come se quella selva si fosse svegliata, per un istante, dal suo infinito torpore.
E quel silenzio fu all'improvviso rotto dal lacerante ululato di un lupo lontano, finito in una trappola al di là del lago...
http://www.thepensieve.net/moigallery/albums/userpics/10001/12%7E4.jpg
Un attimo dopo Elisabeth era di nuovo su quella misteriosa isola.
"Oh, non temete, mia signora..." disse Toraus "... lo troverò molto presto quel lupo..." e di nuovo quel grottesco ghigno sorse sul suo sgraziato volto.
Poi si girò di scatto, attirato dai dolorosi lamenti di un lupo caduto in una delle sue tagliole.
Si avvicinò allora al lupo e lo uccise con un preciso colpo della scure che aveva con sè.
"Era quello il lupo che cercavate?" Chiese il nocchiere.
"No, non era lui..." Rispose Toraus mentre squartava il corpo di quel lupo.
"E che motivo avevate per ucciderlo, allora?" Chiese ancora il nocchiere.
"Perchè, mi chiedete? Perchè odio questi maledetti animali! Li odio con tutto me stesso... e li ucciderò tutti, prima o poi!"
E la sua delirante risata si diffuse in quell'irreale e macabro scenario.
elisabeth
11-05-2010, 08.51.10
Ero ritornata totalmente in me....in tempo per vedere quella " Bestia " uccidere il lupo con un colpo secco......incurante del sangue che gli era schizzato addosso........mi sentii gelare ....il lupo che cercava....se avesse traghettato...fermarlo sarebbe stato impossibile...a meno che...mi rivolsi cosi' a Toraus.....<< Che male vi possono aver fatto, tutti i lupi di questa terra ?......vedo che ne avte uccisi quanto basta per appagare il vostro odio, se il motivo di questo grande odio e' dovuto solo alla perdita di alcune pecore. E' un lupo particolare che cercate......come farete ad essere sicuro che ucciderete quello giusto ?......>>......Non doveva traghettare, e in quel momento il suo unico interesse erano i lupi.........Madre cara proteggimi perche' ne ho la necessita'.......e cosi'.....davanti ai due uomini....il mio corpo si tramuto' in lupo.....Sorella cara come fai a stare in questo corpo...sembra cosi' strano e' la prima volta che assumo queste sembianze..il falco mi e' piu' familiare......ma veniamo dalla stessa scuola...e allora mettiamo in opera l'arte.........Cosi' a debita distanza da Toraus....incomincia a prendere dimestichezza col mio nuovo senso...l'olfatto.....e cavoli come puzzava !!! Incomincia a girargli intorno in un ampio cerchio...avevo il pelo irto sulla schiena, e l'effetto magia........aveva lasciato i due uomini in un leggero stato di confusione...intanto non staccavo gli occhi dal Tipaccio....e i miei denti erano tutti in bella mostra...ecco, ora difronte a te , non c'e' un lupo normale......
cavaliere25
11-05-2010, 11.19.27
Guardai qul vecchio e gli dissi: Scusatemi signore voi chi siete? e cosa fate qui in questa selva? poi guardai i suoi lavori e aggiunsi, complimenti signore sono delle belle immagini che voi avete scolpito su questo marmo,poi mi girai verso gli altri del grupoo e dissi, compagni ora che strada prendiamo? sembra che il nostro cammino sia molto lungo avremo bisogno di cibo e acqua se vogliamo sopravvivere.
lady rainbow
11-05-2010, 16.06.21
"Avete ragione sono davvero bei lavori.."dissi a cavaliere25 "per quanto riguarda i viveri possiamo provare a chiedere al vecchio"...cosi mi rivolsi all'anziano uomo e dissi"scusate buon uomo potete indicarci dove poter far scorta di cibo ed acqua?o magari potete procurarcene voi?"e guardando i blocchi di marmo dissi"vi faccio anche io i miei complimenti sembrano figure che stanno per prendere vita...lo fate per diletto ,signore o ne vivete?".Detto questo mi misi ad osservare meglio le opere aspettando la risposta,chissà che non ci avessero svelato qualche altro arcano...
polgara
11-05-2010, 22.25.11
Un ululato di dolore.
Ugulai...avevo paura. Guardai Guisgard speranzosa che le parole di Elisabeth avessero sortito effetto. Elisabeth...potevo percepire che si era trasformata, ma nella mia forma a lei del tutto inusuale, lo stava facendo per salvarmi. Non potevo permetterlo!
Mi alzai in piedi ed ululai sonoramente. Mi allontani, doveva riuscire a capire che dovevamo andare, che doveva alzarsi..dannazione!
Dovevo trovare il modo per dimostrargli che ero io, ma come?!?
Un momento dopotutto però ero ancora una maga e per quanto non fossi certa che sarebbe funzionato dovevo rischiare.
Balzai addosso a Guisgard in modo da poter mettere a contatto la mia zampa con il centro del suo cuore e pensai intensamente: "Maharim!" convogliando tutte le energie.
Un'onda di luce violetta si sprigionò e subito una realtà surreale e fluttuante si aprì davanti.
Per pochi secondi avrebbe potuto vedere il mio spirito umano e senza perdere tempo prezioso così parlai: "Cuore mio, Anima mia, la mia magia non può molto..perdonami! Lo so, ci sono molte cose che non sai di me ma devi continuare a fidarti! Devi ricordare tutte le nostre promesse..dobbiamo andare via da qui, non c'è più molto tempo! Elisabeth è in difficoltà per proteggermi e ci sono gli altri da raggiungere..dobbiamo andarcene, andiamo Guisgard, scendi nei meandri del tuo cuore e ricorda!"
La mia magia si stava esaurendo e tutto stava per svanire...riuscii solo ad allungare una mano per accarezzargli il volto.
Guisgard
12-05-2010, 02.57.59
Un lupo.
Un lupo nero che nervosamente girava attorno al bracconiere.
I loro occhi si incrociarono per un lungo ed intenso istante.
Poi, all'improvviso, un rumore metallico, un dolore lacerante.
La zampa del lupo era finita in una delle tante tagliole disseminate sull'isola.
"Potresti morire dal dolore, bestiaccia..." disse Toraus "... o forse dissanguata... e se sarai particolarmente sfortunata, al mio ritorno ti ritroverò ancora qui a dimenarti..."
Rise di gusto per poi rivolgersi al barcaiolo:
"Ora traghettami dall'altra parte... prima di domani avrò il mio lupo..."
Il lupo intanto continuava a dimenarsi, mentre la barca si allontanava.
Ed alla fine, a causa di quell'insopportabile dolore, Elisabeth riprese le sue sembianze umane.
E pochi istanti dopo perse conoscenza.
Nel frattempo, nella selva, il gruppo era giunto da quel vecchio artista.
"Sono un artigiano a cui è stato commissionato questo lavoro..." disse, rivolgendosi a Cavaliere25.
Poi, fissando Raimbow, aggiunse:
"Nella mia casa non ho molto da offrirvi... proseguendo su questa strada troverete una locanda."
E dopo qualche istante di silenzio, sorridendo alla giovane dama, disse:
"Sono lieto che questo fregio vi piaccia, milady. Sono artista perchè, prima di me, lo fu mio padre e ancor prima mio nonno. Provengo da una piccola isole greca ed il signore di queste terre mi ha incaricato di realizzare quest'opera."
E cominciò a descrivere la sua opera...
"L'opera è intitolata Il Fregio di Amore.
E' diviso in diverse fasce che, come un rotolo di pergamena, si aprono sul bianco marmo.
Dal basso verso l'alto sono descritte varie scene.
Alcesti che sceglie di morire per suo marito Admeto, rappresentando la fedeltà e la devozione coniugale.
Galatea che da statua si muta in donna davanti a Pigmalione, mostrando come l'amore vero possa compiere qualsiasi miracolo.
Perseo che libera Andromeda, simboleggiando il potere salvifico di Amore.
Ed infine Psiche che cinge l'alloro sul capo di Amore, come suprema rappresentazione del trionfo dell'amore sulla ragione."
http://simonamaggiorelli.files.wordpress.com/2009/02/particolare-di-amore-e-psiche-di-canova.jpg
Guisgard
12-05-2010, 03.22.31
Per un attimo, breve e sfuggente, l'aveva vista.
Polgara si era mostrata.
Poche parole, ma drammatiche. Quasi una supplica.
Guisgard, vinto dal suo cuore, aveva provato a toccarla.
Allungò la mano verso quell'immagine tanto cara.
Arrivò quasi a sfiorarla, quasi a sentire di nuovo quel contatto tanto desiderato e che, ne era sicuro, avrebbe allontanato ogni incertezza e paura.
E proprio quando la sua mano di lui era sul punto di accarezzare quella di lei, che la giovane gli tendeva, l'immagine sparì.
Proprio come i sogni che svaniscono al sorgere dell'aurora.
E dopo, il tenero di quel lupo, che gli porgeva la zampa, fu il solo gesto d'affetto che quell'irreale scenario sembrava donargli.
Il cavaliere allora, raccolta la sua spada, accarezzò quel lupo per un lungo istante.
"Andiamo..." disse guardandolo negli occhi.
E ripresa la via, si incamminò alla ricerca del resto della compagnia.
http://i.ytimg.com/vi/4pC2MghBuA4/0.jpg
cavaliere25
12-05-2010, 10.58.51
Dopo aver ascoltato quel vecchio descrivere la sua opera dissi al gruppo: che ne dite di andare alla locanda a riempirci lo stomaco? Poi rivolgendomi a quel vecchio aggiunsi vi va di venire con noi alla locanda signore? cosi ci farete compagnia,aspettai una risposta mentre mi guardai in torno.
elisabeth
12-05-2010, 11.43.09
Ero su un'alta scogliera, il mare sotto era in tempesta, il vento soffiava spazzando via nuvoloni carichi di pioggia.....la gonna del mio vestito faceva vela mi sentivo spinta verso il vuoto.....ma cercavo di rimanere in equilibrio, sentii vicino a me una presenza, non riuscivo a vederla ma la percepivo......solo allora il mare riuscii a chetarsi e il vento diventare una leggera brezza << Madre sei tu ?....>> solo un leggero soffio sul viso..mi diede risposta.....<< Mi sento sospesa tra due mondi.....mi sento oppressa da una scelta, tornare o restare...se torno non riuscirei a salvare me stessa, ma quello che e' peggio non sono riuscita e non riuscirei a proteggere una Sorella.......>> vidi sospeso davanti a me uno scrigno in legno di sandalo, lo presi tra le mani e ne aprii il coperchio di madre perla.. l'interno era rivestito di velluto rosso e li' cera una rosa appassita i suoi petali erano senza vita......lo scrigno era bello ma il cuore era spento....dovevo tornare a vivere e poi, qualsiasi cosa fosse successa dovevo accettarla.....Mi sveglia intorpidita, il dolore alla gamba era lancinante, tirarmi su sembrava impossibile, come avevo fatto a non accorgermi della trappola, mi tirai su su un gomito.....e vidi quei denti in ferro stringere la mia coscia, il pantalone era strappato e fradicio del mio sangue....mi sdraia di nuovo...in quel posto sembrava non viverci nessuno, voltai il capo verso il lago...e vidi in lontananza la barca con i due uomini andare via.....un ultimo sforzo Elisabeth..tanto per te non c'e' speranza......chiusi gli occhi...e anche se il dolore mi aveva avvolta in un freddo abbraccio.....<< Forze della natura Madre terra, innalza la tua barriera sulle sponde di quel lago, che gli alberi si intreccino in un amoroso abbraccio, unendosi in un unico corpo.....che i loro rami diventino acciaio ..perche' la sua spada possa spezzarsi al vostro contatto......>>.... Fu l'ultima cosa che vidi....un muro infinito nato dall' amore per la Madre alle sue figlie........mi accascia al suolo..........non rimaneva che attendere..il dolore sarebbe svanito lasciando il posto a un senso di pace.......
Hastatus77
12-05-2010, 14.22.30
"No!" dissi "fermi un attimo... non abbiamo tempo di andare alla locanda"
"Meditate bene sulla descrizione dell'opera. Mi sembra di scorgere la soluzione ai nostri problemi. Ci sono quattro fasce... mentre noi abbiamo tre cavalieri, il verde, il rosso e il bianco."
"L'opera è intitolata Il Fregio di Amore.
E' diviso in diverse fasce che, come un rotolo di pergamena, si aprono sul bianco marmo.
Dal basso verso l'alto sono descritte varie scene.
Alcesti che sceglie di morire per suo marito Admeto, rappresentando la fedeltà e la devozione coniugale.
Galatea che da statua si muta in donna davanti a Pigmalione, mostrando come l'amore vero possa compiere qualsiasi miracolo.
Perseo che libera Andromeda, simboleggiando il potere salvifico di Amore.
Ed infine Psiche che cinge l'alloro sul capo di Amore, come suprema rappresentazione del trionfo dell'amore sulla ragione."
"Forse l'opera deve essere interpretata dal basso verso l'alto, ma..." guardai lady llamrei "Milady, voi avete salvato la mia vita. In quale delle opere vi vedete riflessa?", poi continuai parlando a tutti "Se troviamo sir Guisgard, che spero abbia sconfitto il cavaliere verde, possiamo rivolgere anche a lui la stessa domanda che ho rivolto a lady llamrei, e a quel punto forse sapremo cosa vuole il cavaliere bianco."
cavaliere25
12-05-2010, 14.47.52
Guardai Hastatus e gli dissi: avete ragione cavaliere non possiamo fermarci dobbiamo proseguire se vogliamo ritrovare il resto del gruppo e capire che intenzioni abbia il cavaliere bianco nei nostri confronti.
lady rainbow
12-05-2010, 16.08.48
Hastatus aveva ragione,non era ancora tempo di dedicarci al riposo..avevo pensato bene dietro alla maestria dell'artigiano c' era la risposta....l'Amore,in tutte le figure,l'amore trionfa,sempre...quattro scene diverse...quattro diversi protagonisti.."forse la vostra intuizione è giusta i quattro personaggi rappresentano forse quattro di noi?..."aspettai cosi una delucidazione dal gruppo..
Talia
12-05-2010, 21.07.31
Rimasi in silenzio mentre lady Heylde usciva dalla stanza, ero in preda a pensieri e sentimenti contrastanti.
‘I pericoli sono ovunque se la prudenza abbandona i nostri passi…’ aveva detto la dama. Quelle parole mi risuonavano in testa!
C’erano tante cose che era necessario fare… Ma più che altro - probabilmente - c’erano cose che era necessario capire! Intanto Ermaus era irrequieto, e forse solo io sapevo perché!
Improvvisamente mi riscossi, mi avvicinai all’ancella ancora immobile accanto al mio letto e le sorrisi: “Mia buona ancella…” iniziai a dire sottovoce “So che siete una buona donna. Mi avete dato saggi consigli poco fa e, credetemi, niente mi farebbe più piacere che seguirli. Tuttavia, prima, c’è qualcosa che devo fare. Vi prego, adesso, raggiungete per me la vostra signora lady Heylde e ditele che probabilmente presto avrò necessità di parlarle ancora.”
Attesi che la donna uscisse dalla stanza, poi mi voltai verso l’abate: “Padre mio, non so descrivervi a parole l’oppressione del mio cuore. Ma vi prego, vi prego partite al più presto da questo luogo! Strane e misteriose cose avvengono in questo castello e io non voglio che vi accada niente di male, mio buon confessore!”
polgara
12-05-2010, 22.54.03
Aveva capito!! Ero così felice..non era ancora del tutto convinto, ma sentivo che il suo cuore si era aperto.
Mentre camminavo al suo fianco serena, una fitta incrdibile al cuore mi fece arrestare. Annusai l'aria..elisabeth!!!
No dovevamo salvarla!!
Inziai a girare su me stessa, come impazzita, poi corsi avanti e indietro nella selva alla ricerca di un odore, di una via da seguire. Calma, dovevo calmarmi e avrei saputo dove andare.
Riuscivo ancora a sentirla, debole ma la percepivo, presi un via, mi allontanai di un paio di passi da Guisgard e poi mi fermai e lo fissai.
Chissà se ero riuscita a farmi capire..doveva seguirmi perchè io non l'avrei mai abbandonato. Non potevo.
Guisgard
13-05-2010, 03.15.22
La croce templare... la grande madre... elfi, folletti... la pietra filosofale... una cattedrale gotica...
Ad un tratto Elisabeth aprì gli occhi.
Si era appena svegliata.
L'ambiente era semibuio, a stento illuminato da un vivace fuoco proveniente dal focolare acceso.
Sopra vi era una pentola di creta in cui bolliva qualcosa.
"Siete sveglia, finalmente..." disse una voce proveniente dal focolare.
Era un uomo di robusta statura, alto e con lunghi capelli e barba bianca.
Si avvicinò alla gamba di Elisabeth e controllò la stretta fasciatura.
"La ferita non sanguina più..." disse "... ora prendete un pò di questo brodo e vedrete che torneranno le forze."
Riempì così una ciotola di quel brodo e la diede ad Elisabeth.
"Non sarà il magico calderone celtico" aggiunse sorridendo "ma i suoi effetti saranno comunque benigni."
Intanto, nella selva, il vecchio artista sorrise alle parole di Hastatus.
"L'uomo saggio" disse "nutre se stesso più con le arti che con il vino e la carne..."
"Ecco, io non saprei..." disse Llamrei guardando Hastatus "... ogni fascia descrive una scena mitica... ma non saprei quale potrebbe riguardarmi..."
La donna fissò ancora quel fregio, cercando di svelare cosa celasse.
Poi, all'improvviso, un pensiero.
"Alcesti!" Esclamò. "Lei salvò suo marito da morte certa con il suo sacrificio! Si, Alcesti! Vorrei essere come lei..."
"Amore è seguire la stessa strada..." intervenne ancora il vecchio artista "... anche se fosse costellata di sofferenze invece che di gioie, di dolore invece che di felicità, di lutto invece che di gaudio..."
Poi fissò Hastatus e chiese:
"E voi, nobile ed arguto cavaliere, in quale episodio del fregio vi riconoscete?"
"Chi è questo sir Guisgard?" Chiese Anaclerio a Cavaliere25 e a Raimbow. "E un vostro compagno?"
Guisgard
13-05-2010, 03.40.15
Al Castello del Doloroso Amore Talia era con il suo confessore.
"Non potrei mai lasciarvi qui da sola, milady!" Disse il pio abate. "Ho promesso al duca che avrei vegliato su di voi!"
E, in quel momento, l'ancella ritornò nella stanza.
"Milady..." disse rivolgendosi a Talia "... lady Heylde, come avete chiesto, è da ora a vostra dispozione. Quando vorrete, ella vi riceverà."
Intanto, dalla finestra della stanza, era possibile vedere una parte del cortile ed in esso un uomo camminare nervosamente.
Era Ermaus, in preda ad angoscia ed inquietudine senza fine.
Intanto, nella selva, il lupo era riuscito a farsi capire da Guisgard.
"Cos'hai?" Chiese incuriosito il cavaliere. "Vuoi dirmi qualcosa? Vuoi che ti segua?"
Il lupo allora cominciò a seguire una traccia.
Guisgard lo seguì fino a che costeggiarono le sponde del lago.
E lì il cavaliere vide una barca che si dirigeva verso la riva.
Appena giuntavi, i due uomini che erano a bordo cercarono un luogo in cui scendere a terra, ma ovunque la vegetazione sembrava rendere invalicabile quelle sponde.
"Sembra un incanto!" Disse Toraus.
L'uomo allora cominciò ad accendere un fuoco tra alcuni rami intrecciati, per aprirsi un varco.
Alla fine riuscì ad attraversare quel muro di rami.
Almeno la magia di Elisabeth era riuscita a rallentare il suo arrivo nella selva.
Infatti, Guisgard e Polgara, erano andati oltre, seguendo le tracce che il lupo aveva fiutato.
cavaliere25
13-05-2010, 11.51.27
Guardai Anaclerio e dissi: "Io sono il suo scudiero di Sir Guisgard, sono molto legato a lui per rispetto e amicizia e farei qualunque cosa per poterlo rivedere...."
elisabeth
13-05-2010, 11.58.51
Un lungo viale mi portava ad una Cattedrale, Sul portale l'albero della vita , si spalanca davanti a me, aperto da mani invisibili....sul portale un Rosone...6 petali il sigillo di Salomone, 7 petali l'ordine settenario, 8 petali la rigenerazione, 12 petali gli Apostoli.......all' interno poca luce....solo qualche candela....al centro dell' altare una Croce Templare....Un frate vicino alla statua di S.Giorgio.....mi avvicino .......Un forte dolore mi fa' riprendere conoscenza, dove mi trovo....ho ancora la visione del lago, la luce e ' debole e non mi da' fastidio agli occhi.....Il dolore alla gamba era dovuto al controllo della fasciatura da parte di un uomo, e quando ebbe finito, presi la tazza di brodo che mi veniva offerta. A fatica riuscii a madarla giu', la posizione non era delle migliori......mentre bevevo guardavo l'uomo, era alto, i capelli e la barba bianca....non mi sentivo in pericolo, mi sembrava l'interno dell' albero sacro.......<< Vi ringrazio, il vostro brodo non sara' il frutto del calderone celtico, ma il vostro aiuto per me e' stato un atto di amore verso il prossimo....se non fosse stato per voi, io non avevo alcuna possibilita' di sopravvivere......morire da soli, non e' un grande privilegio.....non so come protro' ricambiare tutto questo..... il mio nome e' Elisabeth, e il vostro ?......sembrate tanto Merlino......>>...ero ancora debole e aspettando che lui parlasse, riappoggia la testa sul cuscino.......mi sentivo agitata, l'unico pensiero fisso nella mia mente era Polgara......se solo avessi potuto alzarmi.....ma non potevo usare la magia su di me......e rimasi cosi' a guardare quell'uomo, sentendo dentro di me un forte senso di angoscia
lady rainbow
13-05-2010, 12.51.34
"Io non ho mai visto sir Guisgard,mi sono unita a questa compagnia più tardi,rompendo il mio silenzio"risposi ad Anaclerio"ma so per certo che potrà essere un valido aiuto per combattere il cavaliere bianco,d'altronde si sta battendo con il cavaliere verde quindi conoscerà le armi per fronteggiare l'ultimo cavaliere..."detto questo ripresi ad ammirare l'opera attendendo incuriosita la risposta di Hastatus...
Talia
13-05-2010, 15.44.01
“Vegliare su di me, padre…” risposi piano “Ho messo la mia vita nella mani di Amore ormai, e soltanto Lui può vegliare su di me… o uccidermi!”
Sorrisi al suo sguardo apprensivo e soggiunsi: “Ma non siate in pena: la ricompensa che Amore offre vale bene ogni pericolo ed ogni sacrificio!”
Lentamente mi avvicinai alla finestra e guardai in basso… fu allora che lo vidi: Ermaus stava nervosamente camminando avanti e indietro per l’ampio cortile, i suoi movimenti lasciavano trasparire angoscia, rabbia, frustrazione… notai alcuni servi fermi in piedi ad una buona distanza, lo osservavano ma nessuno aveva evidentemente il coraggio di avvicinarlo.
Fu in quel momento che entrò l’ancella.
Ascoltai le sue parole e sospirai: ogni mio passo ed ogni mio sforzo non erano che per il mio adorato Cavaliere, e ciò significava che avrei dovuto parlare con lady Heylde prima. Se vi era una maledizione su quel castello, se qualcosa di oscuro stava accadendo, allora avevo bisogno del suo aiuto. E se lei amava suo fratello anche solo la metà di quanto lo amavo io, forse non me lo avrebbe negato.
Hastatus77
13-05-2010, 20.47.48
Alla domanda del vecchio artista, rimasi pensieroso per alcuni istanti, poi risposi: "Ripensando alle mie azioni di oggi, ed al mio modo di affrontare la vita.. direi Perseo"
Guisgard
14-05-2010, 00.42.37
Anaclerio sorrise nell'ascoltare la risposta di Cavaliere25.
"Anche io" disse "avevo il sogno di diventare cavaliere... ma ho trascorso tutta la mia vita in quella cappella... purtroppo non sono nè bello, nè intelligente, nè forte come un cavaliere... e non ho neanche avuto la tua fortuna di incontrarne uno che mi nominasse suo scudiero..."
Poi a Raimbow:
"Nella cappella c'era un vecchio libro con incise le immagini di tantissimi cavalieri. I saggi me lasciavano che io lo guardassi... e da quelle figure ho imparato che non esistono due cavalieri uguali... perciò, se il vostro amico Guisgard avesse davvero sconfitto il Cavaliere Verde... non è detto che conosca il modo per battere anche quello Bianco che stiamo cercando..."
Ma in quel momento il vecchio artista prese la parola e si rivolse a Llamrei:
"Alcesti... ottima scelta... ma è davvero difficile trovare una donna simile... disposta a morire per il suo amato... io stesso non ho trovato una degna modella per scolpirla nel ruolo di quella virtuosa donna..."
"L'amore" rispose quasi stizzita Llamrei "non si dimostra con le parole, ma con i fatti. Ed io nel mio cuore so dove può arrivare l'amore per il mio sposo!"
"Milady..." disse il vecchio con uno strano sorriso "... Amore è grande perchè da sempre ad ognuno di noi la possibilità di dimostrare il valore del proprio cuore..."
Poi a Hastatus:
"Perseo... quindi per amore della vostra amata affrontereste anche un terribile mostro? Bene... ma non dimenticate che la virtù di Perseo stava anche nel suo cuore, che donò ad una sola donna... per l'eternità..."
Intanto, al Castello del Doloroso Amore, Talia si affidava completamente a ciò che sentiva nel cuore.
"Milady..." disse l'ancella "... lady Heylde, quando vorrete, vi riceverà."
E chinò il capo in segno di saluto.
Guisgard
14-05-2010, 00.57.44
"Merlino?" Disse quell'uomo. E scoppiò in una grossa risata.
"Merlino" riprese a dire "è un elemento... il segno di un passato lontano che continua a vivere nel presente... il simbolo del vecchio che viene assimilato dal nuovo... egli occorre perchè gli uomini sappiano trarre dalle tradizioni la saggezza per comprendere la Verità Rivelata..."
Si alzò e gettò altra legna sul fuoco.
"Ma su quest'isola" aggiunse "non c'è bisogno di tramiti... coloro che vi abitano conoscono ormai il senso della vita... non vi lasciate ingannare da i loro lamenti..."
Fissò poi Elisabeth per qualche istante e concluse:
"Mi chiamo Servius e quando avrete ripreso le forze, sarò pronto a confessarvi..."
A quelle parole Elisabeth lo guardò meglio e si accorse del saio che indossava sotto il lungo mantello: Servius era un monaco.
polgara
14-05-2010, 01.14.18
Arivammo alle sponde di un lago. Percepii che Elisabeth stava meglio...mi sentivo frastornata e non sapevo che fare.
Guardai Guisgard e mi avvicinai a lui, e strofinandogli il muso sulla sua gamba rimasi a fissarlo come per chiedergli: "che facciamo ora?". Invece incontrai i suoi occhi e pensai solamente che mi mancava tantissimo. Un attimo di tristezza mi investì, chissà se ce l'avremmo fatta, chissà se l'incantesimo si sarebbe rotto...
Poi una farfalla colorata svolazzò attorno a noi..evviva era un buon segno!
Vidi in lontananza una barca. Emanava una terribile energia...
Guisgard
14-05-2010, 03.05.20
Guisgard accarezzava il suo lupo.
E mentre lo faceva, scrutava le rive del lago.
Le acque erano leggermente increspate da quella barca che cigolava ad ogni remata del suo traghettatore.
"Andiamo, lupo." Disse Guisgard senza togliere lo sguardo da quella barca.
"Cos'ha di particolare questo lupo che cercate?" Chiese il traghettatore al cacciatore di lupi.
"Non saprei..." rispose questi "... non l'ho mai veduto."
"E come farete a riconoscerlo?" Chiese sorpreso il traghettatore.
"Semplice... quel lupo cammina sempre al fianco di un cavaliere... trovato lui, troverò anche il lupo."
Poco dopo la barca giunse sulle rive.
Il cacciatore di lupi scese e pagò il traghettatore.
Si guardò in giro, ma non sorprese nessuno: Guisgard e Polgara erano andati via, penetrando nella selva.
lady rainbow
14-05-2010, 16.18.08
"Certo"risposi ad Anaclerio "è vero che non è detto che avendo battuto il cavaliere verde Guisgard conosca anche il modo di sconfiggere il cavaliere bianco ma conoscete sicuramente il detto l'unione fa la forza..con l'esperienza di cavaliere di Hastatus aggiunta a quella di sir Guisgard e il coraggio di cavaliere25 e Llamrei oltre al vostro gentile aiuto chissà che non riusciamo a trovare il modo di batterlo...perdonatemi ma è il mio ottimismo insieme alla fiducia in tutti voi che mi fa parlare.."dissi guardandolo negli occhi ed accennando ad un debole sorriso...ero realmente convinta di quello che dicevo?...ma si in fondo il cuore me lo diceva ed il mio cuore finora non aveva mai sbagliato...
cavaliere25
14-05-2010, 16.25.52
Sentendo le parole di lady Raimbow dissi: avete ragione milady l'unione fa la forza dobbiamo unire le nostre forze per sconfiggere quel cavaliere bianco ma prima di tutto dobbiamo trovare sir Guisgard e gli altri del gruppo quando saremo tutti insieme decideremo il da farsi.
lady rainbow
14-05-2010, 16.36.28
"Si ma dove trovarlo?lo sapete voi?" dissi voltandomi verso cavaliere25...
cavaliere25
14-05-2010, 16.43.42
No risposi! se lo saprei sarei gia corso in suo aiuto non credete? vedrete che ho lui trova noi, ho noi troveremo lui sono due le cose dissi guardandola,non potrei immaginarmi di non vederlo piu mi si spezzerebbe il cuore dal dolore.
Hastatus77
14-05-2010, 21.08.55
Risposi senza bisogno di pensare "Per la persona giusta, sarei disposto ad affrontare il mondo intero."
polgara
14-05-2010, 23.55.26
Seguivo serena al passo di Guisgard.
Elisabeth si stava riprendendo, potevo percepirlo e questo mi rendeva molto allegra.
Camminare assieme nella selva mi faceva ritornare ragazzina, perchè Guisgard ed io facevamo lunghe passeggiate tra boschi dietro il nostro villaggio. Lui non lo sapeva, ma in realtà mi aveva già visto in questa forma.
In quel periodo Guisgard era nel suo apprendistato per cavaliere e io seguivo le sorelle nell'apprendere le leggi della natura, ma quel giorno casualmente eravamo rientrati al villaggio entrambi. Si stava avvicinando l'imbrunire ma avevamo deciso di andare a fare due passi nel nostro bosco, per vedere il tramonto al lago.
Mentre camminavamo e scherzavamo decisi di sfidarlo e gli dissi:" prova a prendermi se ci riesci" iniziando così a correre più veloce che potevo. Mi persi negli arbusti e senza accorgermente calpestai un serpente che scattò verso di me. Fortunatamente era solo un vecchio serpente sdentato ma la paura mi fece trasformare in lupo, non ero ancora molto brava a controllare i miei poterei.
Sentii la sua voce chiamarmi, ma non potevo farmi vedere, così lo seguii da lontanto. Lo vidi arrivare al lago e girarsi avanti ed indietro brontolando. Adoravo il suo broncio perchè non riusciva a togliergli quella sua aria dolce.
Quando si accasciò a terra, ululai, lui balzò in piedi e si voltò verso di me. Per un lunghissimo istante ci guardammo negli occhi, poi ritronai nel folto del bosco. Dopo pochi attimi l'effetto passò e, nella mia forma umana andai verso di lui.
Lo vidi corrermi incontro e con la sua amorevole protezione tentare di convincermi a rientrare a casa. Mi disse:"c'è un lupo in giro meglio non correre rischi!"
"ah s?!?!?i" risposi con aria mista tra il preoccupato ed il divertito "non credo che quel lupo sarà per noi fonte di preoccupazione..vieni andiamo un po' a distenderci lungo il lago" e così dicendo lo presi per mano e ci avviammo verso le sponde.
Abbandonando i miei ricordi mi avvicinai ancora di più alle gambe di Guisgard e da lontano percepii che qualcosa di importante stava per accadere...
elisabeth
15-05-2010, 00.53.17
Servius.....Merlino, infondo qual'e' la differenza,un nome o un'altro... il passato si intreccia al presente, perche' insieme possano dettare le leggi del futuro...
Guardai i suoi occhi mentre mi parlava, avevano strani riflessi alla luce del fuoco....Frate Servius, un monaco....mi venne da ridere, io alla presenza di un monaco.....Madre cara, sono pronta per la confessione ?....Tu Madre mi conosci.....conosci le mie paure e le mie angosce...... Mi tirai su...mi sedetti sulla sponda del letto, con imbarazzo misi il lenzuolo sulle gambe nude....<< Merlino mi e' molto simpatico....ma va' benissimo padre Servius........Volete confessarmi Padre...?...e allora mettetevi seduto....non credo che dobbiate aspettare che io stia meglio piu' di come sto'.....anche i moribondi si confessano..ed io grazie a voi, sto molto meglio...>> Aspettai solo qualche attimo, il tempo di riordinare le idee......<< Bene, non ho mai ucciso, non ho mai rubato, ho rispettato come ho potuto il mio prossimo, ho dedicato la mia vita agli altri....e quando pensavo che qualcuno la stesse dedicando a me, questo si e' preso gioco dei miei sentimenti......Un Grande Cavaliere, era stupendo nella sua armatura Padre.....mi raccontava del suo Amore per me, come mai nessun poeta avesse mai fatto....tutto era possibile, tutto era perfezione...anche quando mi opponevo al suo amore...lui era pronto a contrastarmi dandomi motivo a che io comprendessi quanto grande fosse il suo amore, e quando questo avvenne e il mio amore fu immenso.......tanto da lasciare tutto per amor suo......tanto da poter dare la vita per lui.........Sapete cosa successe Padre ?......Dio ha reso la vista ad un cieco.......Il suo amore.....svani' come neve al sole.....e sapete perche' ?......Perche' sono una Maga....e il mio amore per lui...non e' Sacro davanti a Dio..........Come puo' un Cavaliere presentare....questa Donna impura davanti a Dio........Ecco Padre, questo e' il mio unico peccato......amare un uomo di cui non sono degna......un uomo Troppo puro per me.......e adesso Padre conoscete, quello che mi tormenta....Non credo piu' nell' Amore perche' esso e' solo inganno e dolore......la mia vita non ha piu' nessun senso....ma questo a voi poco importa.....e ora vi prego...ho bisogno degli abiti....voi avete fatto anche troppo, per una come me..>>
Guisgard
15-05-2010, 02.57.24
Il vecchio artista allora cominciò a lucidare il bianco marmo del fregio.
"E voi, milady, in chi vi riconoscete?" Chiese rivolgendosi a Raimbow.
"Ecco..." aggiunse "... ora le plastiche forme sono meglio descritte dal lucido marmo..."
Fissò allora Raimbow e continuò a dire:
"Voi amate? Se così fosse, milady... e guardandovi non potrebbe essere diversamente... allora colui per il quale batte il vostro cuore non proverà sentimenti diversi da quelli di Amore per la sua Psiche..." e indicò il mito dei due leggendari amanti.
Posò poi i suoi arnesi e concluse:
"Amici miei... i rilievi di questo fregio segnano i vostri destini..."
"Un momento!" Esclamò Llamrei. "Dov'è finito Anaclerio? Era qui fino ad un momento fa? Che si sia allontanato? Presto, cerchiamolo! Non è mai uscito da solo in questo posto prima d'ora!"
Sull'isola, intanto, Elisabeth si era confessata.
"Milady..." disse Servius "... le ferite del cuore sono le peggiori... sono piaghe che lacerano fin dentro l'animo..."
Si alzò e segnò tre volte il capo della donna.
"I vostri peccati sono stati lavati... non dalla mia assoluzione... ma dalle sofferenze che hanno reso puro il vostro cuore."
Servius guardò allora lo sguardo di Elisabeth e si accorse delle sue lacrime.
Si avvicinò e la strinse con tenerezza paterna.
"Piangete, figlia mia..." disse accarezzandole i lunghi capelli "... piangete... nessuno vi giudicherà qui... nessuno..."
Fuori, invece, un oscuro cielo, attraversato da inquiete nuvole nere, avvolgeva quasi l'intera isola.
Ed il forte soffio del vento sembrava accompagnato da gemiti, lamenti e sofferenze.
Il folto bosco era tagliato in due da un lungo ed antico sentiero.
Un sentiero che si credeva conducesse ad un vecchio cimitero celtico, in cui vi era un altare consacrato alle dea Madre.
Guisgard
15-05-2010, 04.22.43
Guisgard ed il suo lupo attraversarono un angusto sentiero.
Fino a quando, Guisgard voltandosi indietro non vide più nessuno alle loro spalle.
"Sta scendendo il crepuscolo" disse ad alta voce "e tra un pò sarà completamente buio. Meglio accamparci qui intorno per la notte."
Ad un tratto, tra gli sterpi ed i rovi, qualcosa prese forma.
"Chi è là?" Chiese Guisgard. "Avanzate ed annunciatevi!"
Un momento dopo un'alta e robusta sagoma si mostrò tra la vegetazione.
Completamente ricoperta da una spessa e lucente armatura, era poi avvolta in una tunica bianchissima, come se provenisse dall'Oltretomba.
"Il Cavaliere Bianco..." Pensò tra sè Guisgard.
Il cavaliere allora si avvicinò a Guisgard e fece un inchino di sfida.
Un attimo dopo estrasse la spada ed invitò Guisgard a battersi con lui.
Questi non esitò un momento e raccolse la sfida.
Un attimo dopo il lucente e solido acciaio delle loro spade cominciò a vibrare.
Guisgard tentava di colpire il suo formidabile avversario, ma questi era troppo rapido per essere sorpreso e rispondeva colpo su colpo.
E così il duello andò avanti per circa un'ora, fino a quando, uno stremato Guisgard, si vide disarmato dal suo inumano avversario.
"Chinate il capo" disse il Cavaliere Bianco "e morite da cavaliere!"
"Un momento, milor!" Esclamò Guisgard.
"Non tentate di invocare pietà... perchè non ne troverete!"
"Milord... amo la vita, ma non temo la morte... la mia vita ormai vi appartiene... vi chiedo solo di rendermela per una questione..."
"Che questione?" Chiese il Cavaliere Bianco.
"Una questione da risolvere... e poi potrete riprendervela..."
"Vi prendete gioco di me?" Chiese contrariato il Cavaliere Bianco. "Se vi lasciassi andare non tornereste più da me!"
"Vi giuro su quanto ho di più sacro! Concedetemi il tempo adatto per risolvere quella questione e la mia vita sarà alla vostra mercè!"
"Di che questione si tratta?"
"Vedete quel lupo? Esso è in realtà una bellissima fanciulla... una fanciulla che mi è cara più della mia stessa vita... io devo trovare il modo per tramutarla di nuovo nella sua forma umana... dopo di che non avrò più nessun altro rimpianto e la mia vita sarà vostra..."
"Dite il vero?"
"Sul mio onore!"
"Sapete bene che come vi ho trovato ora, potrò farlo di nuovo in futuro... e se mentite io verrò a vendicarmi, prendendomi ciò che è mio!"
"Non tradirò la vostra misericordia!"
"E sia... al sorgere della Luna nuova io reclamerò la vostra vita. Questo è il tempo che vi concedo. Allo scadere del quale ci ritroveremo alla Cappella dell'Arcangelo, posta al centro di questa selva."
"Grazie, milord..."
"E ricordate... al sorgere della Luna nuova!"
E detto questo, il Cavaliere Bianco svanì nell'oscurità della selva.
cavaliere25
15-05-2010, 10.20.40
Sentendo le parole di lady Llamrei mi girai e inizia a chiamare il ragazzo:Anaclerio dove sei ragazzo non è il momento di scomparire mi misi a correre a destra e a sinistra chiamandolo ma nessuna risposta,allora guardai il resto del gruppo e aggiunsi ma dove si è cacciato?non vorrei che gli sia capitato qualcosa,lo chiamai ancora Anaclerio esci fuori per favore non è il momento adatto per giocare.
lady rainbow
15-05-2010, 13.48.33
Guardando il vecchio artista dissi "Avete detto bene Psiche è il personaggio in cui mi figuro..come lei sono capace di grande amore ed è per la mia curiosità verso questo sentimento che non ho mai provato che ho abbandonato la stanza del castello in cui mi avevano rinchiuso..e proprio come lei affronterò qualsiasi prova per trovare il mio Amore..la mia vita è stata sempre dominata dalla Ragione ma l'Amore vince di gran lunga ed è per questo che non mi sento completa ma si sono desiderosa d'amare..."la mia confessione al vecchio artigiano fu interrotta dalle parola di Llamrei,Anaclerio era sparito e nonostante le ricerche di cavaliere25 di lui nessuna traccia.."dove può essere finito?che sia andato alla ricerca di qualcuno?dobbiamo forse dividerci per cercarlo meglio?"e detto questo aspettai risposte dagli altri miei compagni...
elisabeth
16-05-2010, 00.11.52
Accettai le sue parole, la mia sofferenza ormai era la mia unica compagna, mai mi sarei pentita dell’ Amore che portavo dentro di me, esso sarebbe stato unico e puro…….mi rifugiai tra le sue braccia…mentre lacrime di solitudine cominciarono a solcarmi il volto. Il vento fuori era imperioso, voleva essere ascoltato …..lamenti e gemiti…dolore e struggimento….<< Sentite anche voi Padre ?...devo andar via da qui, mi stanno chiamando sono anime confuse, la loro supplica mi arriva dal vento, e io devo obbedire alle forze della natura…..Vi prego di voltarvi, in modo che io possa vestirmi…..>>……così tolsi la giubba e ciò che rimaneva del pantalone, presi il lenzuolo e me lo avvolsi intorno al corpo con piccoli e sapienti movimenti che avevo imparato durante i primi tempi, quando andavo al Tempio, adesso avevo la mia clamide bianca, rimasi a piedi nudi, sarei stata così a contatto con la terra, dalla finestra il tempo sembrava rispecchiare la mia agitazione….presi solo la spada << Padre io sono pronta, vi devo la vita…….ma la cosa più bella che mi avete dato e’ stato il vostro calore umano….mi avete confortata e non potrò mai dimenticarlo… >>……..Baciai sulla guancia Padre Servius e uscii a malincuore da quella casa…..Mi investì un forte Vento il suo sibilo portava l’accorato lamento di anime disperate……venni sospinta come da una mano sconosciuta, a scegliere un sentiero ai cui lati sorgeva un bosco, la strada era lastricata da grandi pietre sconnesse , intorno fili d’erba……l’aria era fredda, ma continuai ad andare avanti sino a quando un cimitero non apparve alla mia vista, croci celtiche e lapidi di pietra grigia, si ergevano silenziose……tra quelle tombe un altare ….una grande lastra di pietra poggiava su due basamenti della stessa pietra……mi avvicinai all’altare, ed ebbi reminiscenze del culto alla dea madre……alzai le mani al cielo, la spada sembrava attirasse le forze che ruotavano nel vento..<< Madre tu che tutto vedi e che tutto puoi, tu che sei l’unione tra la terra e la volta celeste…..tu che conosci la miseria umana, placa questi lamenti, perche’ coloro che soffrono possano trovare la pace …......e proteggi me che possa raggiungere mia Sorella…..>> .Un vortice partì dai miei piedi, sino ad avvolgere il mio corpo, fui tra le braccia del vento……dopo poco, con infinita dolcezza…mi depose in un bosco……udii soltanto , l’ululato di un lupo…e il rintocco di una campana….
polgara
17-05-2010, 16.46.00
Avevo visto Guisgard combattere, avevo udito le sue parole, avevo sentito la paura dentro di me nel pensiero di ritrovarlo ferito o peggio senza avere la possibilità di aiutarlo.
Aiutaci Madre...donaci la possibilità di capire la strada da seguire..regalaci un segno!
Non solo l'incantesimo, ma anche il tempo ci era nemico..
Talia
17-05-2010, 17.07.00
La stanza in cui l’ancella mi introdusse era ampia e riccamente arredata, le candele diffondevano una luce aranciata tutto intorno.
“Vi ringrazio per avermi ricevuto, signora!” dissi, con un piccolo inchino, alla donna in piedi dall’altra parte della sala. La donna non si mosse né disse niente, mi dava le spalle e continuava a guardare fuori da un’alta finestra a bifora; aspettai per un momento un invito che non giunse, poi mi avvicinai di mia iniziativa e mi fermai al suo fianco. La finestra dava sul cortile interno del castello, un quadrato lastricato in pietra grigia e liscia illuminato appena da qualche torcia, dove un uomo stava camminando avanti e indietro. Anche dal punto, abbastanza in alto, dove ci trovavamo potevamo percepire che il suo stato d’animo non era sereno.
“Vi sono ferite…” dissi a lady Heylde dopo un momento di silenzio “che non sono visibili ma che colpiscono l’anima e possono uccidere un uomo. Vi sono ferite che non si chiudono con il tempo né con la volontà, ferite che si nutrono della nostra rabbia e dei dubbi… e soltanto Amore può fornire l’elisir per guarire quelle ferite. Amore, che è il signore assoluto delle nostre vite, un signore che è impossibile abbandonare, un signore che talvolta esige il sacrificio più grande ma che non nega la più grande ricompensa.”
Le lanciai un’occhiata, Heylde teneva ancora gli occhi fissi su Ermaus nel cortile ma la sua espressione mi parve diversa.
“Questo castello ha mura alte, ma nessun muro è alto a sufficienza per tenere Amore lontano. Egli trova sempre il modo di entrare nei nostri cuori… E, del resto, chi mai vorrebbe fare a meno di un così dolce signore? La forza di Amore è trascendente, è miracolosa… ed è la sola cosa che può salvarci tutti, signora: Voi, me, Ermaus...”
La osservai solo per un momento poi, come lei, tornai a guardare l’inquieto Cavaliere nel cortile, chiedendomi quale sarebbe stata la sua reazione.
Guisgard
19-05-2010, 02.27.04
Llamrei, Raimbow e Cavaliere25 cominciarono a cercare il ragazzo, mentre il vecchio artigiano, quasi incurante, riprese ad imprimere nel bianco marmo le forme della sua arte.
Ad un tratto qualcosa spuntò da una siepe: era Anaclerio.
"Mi ero allontanato perchè avevo riconsciuto questo sentiero..." cominciò a dire "... credo di aver trovato il cavaliere che cercate... seguitemi e vi condurrò dal Cavaliere Bianco..."
Al castello intanto, Talia era con Heylde.
"Amore..." disse la donna "... la sua bellezza, il suo potere, il suo ciaciglio, le sue promesse, i suoi doni... tutti me ne parlano, ma io cosa ho visto di tutto ciò? E mio padre? E mio fratello? Voi parlate di Amore, lo fate con passione e poesia... eppure avete tolto la felicità a mio fratello! Dove eravate in tutte queste notti? Io le ho contate tutte! E ad ogni notte mio fratello piangeva lacrime amare! Sapevo che erano per una donna, ma ne ignoravo il volto... ma ora vi ho veduta."
Stette un attimo in silenzio e poi concluse:
"Quando mio maritò morì, avrei voluto seguirlo... è vero, non è una favola o un mito... si può morire per amore... ma avevo mia figlia... ed è per lei che sono rimasta... ma una parte di me ha davvero seguito mio marito nella morte... E voi? Voi morireste per Ermaus? Sfidereste i 3 cavalieri che reclamano questo luogo e chi vi abita? Lo fareste per amore di Ermaus?"
Guisgard
19-05-2010, 03.07.19
Elisabeth si risvegliò in quel bosco.
Tutto era immobile.
Il vento, che attraversava l'isola appena abbandonata, ora sembrava essere scomparso.
Ad un tratto però, quasi a destare quella statica atmosfera, si udì il lacerante ululato di un lupo.
E dopo alcuni istanti non si udì più nulla.
Elisabeth allora si accorse di una sagoma lontana: era Toraus che scuoiava il corpo senza vita di un lupo.
"Dannata bestiaccia!" Disse ad alta voce. "Continui a sfuggirmi... ma ti troverò... a costo di dover uccidere tutti i lupi di questa selva!"
Intanto, Guisgard ed il suo lupo continuavano a vagare nella selva.
Giunsero così ad una piccola casa di pietra.
Qui vi era una coppia di vecchi contadini.
"Salute, brava gemte!" Disse Guisgard. "E' possibile avere dell'acqua per me ed il mio lupo?"
"Bontà divina!" Esclamò la vecchia donna. "C'è un lupo!"
"Non agitatevi, buona donna." Disse Guisgard. "Non è pericoloso!"
"Curioso compagno di viaggio, il vostro lupo!" Intervenne il vecchio.
"E' una femmina, non un maschio." Rispose Guisgard.
"Ha anche un nome?" Chiese ancora il vecchio.
Guisgard ebbe un attimo di esitazione e sentì una profonda tristezza salirgli dal cuore.
"Cara..." disse il vecchio a sua moglie, appena lesse quell'espressione sul volto del cavaliere "... ho appena munto le capre... offriamo del latte al nostro ospite ed alla sua compagna di viaggio."
Così, i due vecchi coniugi servirono del buon latte ai loro ospiti.
"Cosa vi affligge, cavaliere?" Chiese il vecchio.
"Devo fare una cosa, ma ho troppo poco tempo..."
"Eh già... comprendo..." rispose il vecchio "... l'uomo tenta da sempre di dominare il tempo... ma egli ignora che esistono due essenze del tempo... quello degli uomini e quello assoluto..."
"A volte vorrei avere con me il mio vecchio maestro..." disse Guisgard "... per sapere cosa fare in una situazione come questa..."
"E' grave, ragazzo mio?" Chiese il vecchio.
"Si..." rispose Guisgard, mentre fissava il lupo.
"Allora forse il vostro problema non è il tempo... ma la morte!"
Guisgard lo fissò.
"Forse solo l'oracolo può aiutarvi..."
"L'oracolo?" Ripetè Guisgard.
"Si, si trova al di là del bosco. Li forse troverete la risposta che cercate."
"Indicatemi la strada, vi prego!"
"Si, ma badate che non potrete condurre con voi il vostro lupo. Gli animali non sono ammessi in quel luogo."
"Impossibile, non posso lasciare da solo il mio lupo!"
"E' la legge."
"Condurrò con me il lupo" disse Guisgard "fino a dove sarà possibile. Poi lo nasconderò in qualche posto."
"E sia..." rispose il vecchio "... seguite quel sentiero seminascosto dalla vegetazione... seguitelo sempre, senza esitare mai... mai..."
Guisgard ringraziò i due anziani e partì, con il lupo, verso l'oracolo.
cavaliere25
19-05-2010, 11.29.28
Guardai Anaclerio e dissi: Ragazzo non ti allontanare mai piu senza avvertirci c'eravamo preoccupati,abbiamo noi la responsabilità su di te se ti accadrebbe qualcosa,poi aggiunsi:di che sentiero stai parlando? dove sta il cavaliere bianco? domandai aspettando una sua risposta, poi mi rivolsi agli altri e dissi ragazzi teniamoci pronti siamo vicini, forse abbiamo trovato il famoso cavaliere bianco.
lady rainbow
19-05-2010, 16.08.15
"Ha ragione cavaliere25"dissi al ragazzo "sei affidato a noi e non puoi allontanarti quando vuoi,almeno potevi avvertirci.."poi rivolta verso gli altri dissi "miei compagni ed amici la resa dei conti è vicina..stiamo calmi ma vigili"..ma sapevo che dentro ognuno di noi il timore dell'ignoto e di quale sorte avremmo avuto era forte,sentivo i nostri cuori battere forte e all'unisono..ma di una cosa ero convinta:ci saremmo fatti onore e avremmo combattuto fianco a fianco..
Guisgard
19-05-2010, 16.33.54
"Vi chiedo scusa, amici miei..." disse con tono dispiaciuto Anaclerio "... ma, riconoscendo il sentiero non ci ho pensato due volte e l'ho seguito... voi siete stati buoni e generosi con me... ed io volevo ricambiare la vostra nobiltà d'animo verso di me..."
"Per questa volta va bene..." intervenne Llamrei "... ma la prossima volta, qualsiasi cosa dovesse accadere, non allontanarti più da noi! Ora guidaci dal Cavaliere Bianco."
Così, Anaclerio guidò il gruppo attraverso quel sentiero.
Giunsero allora in una radura circondata da sterpi e rovi.
Al centro vi era una torre diroccata, ricoperta da arbusti e piante rampicanti.
"E' li che si trova il cavaliere..." indicò Anaclerio.
Ed una volta entrati, si trovarono in un'antica sala, semibuia, in fondo alla quale vi era un pesante seggio.
E su di esso vi era seduto un possente ed austero cavaliere: il Cavaliere Bianco.
Era immobile e fissava senza dire nulla i nuovi arrivati, quasi come un giudice che attendesse le parole degli imputati...
lady rainbow
19-05-2010, 16.42.28
L'atmosfera della sala in cui si trovava il cavaliere Bianco era tetra,buia e giunta li con la compagnia sentì farsi più forte la paura..avrei voluto dire qualcosa ma il timore bloccava le mie parole e con sguardo interrogativo mi rivolsi verso i miei compagni e dissi sottovoce,sperando che non mi sentisse il cavaliere "Siamo giunti alfine,amici,avete notato come ci scruta?chissà che intenzione abbia nei nostri riguardi...cosa proponete di fare?"e detto questo tornai a guardarlo,questa volta i miei occhi erano fissi su di lui, d'altronde non ero sola...
cavaliere25
19-05-2010, 17.03.21
Risposi a lady Rainbow: si lo vedo anche io che ci scruta,allora mi rivolsi al cavaliere bianco:Voi chi siete e come vi chiamate cavaliere? aspettai una sua risposta, e poi rivolto a lady Rainbow dissi: vediamo se fa lui la prima mossa, tenetevi pronti amici dissi non sottovalutiamolo questo cavaliere non sappiamo ancora che intenzioni abbia.
Guisgard
19-05-2010, 17.14.25
Guisgard intanto seguiva la via che conduceva all'oracolo.
Un vento stanco e caldo soffiava, quasi a stento, su quella strada.
L'aria era umida e una cappa sembrava avvolgere la selva.
"Odio il caldo..." sussurrò Guisgard asciugandosi la fronte "... e proprio il caldo dovevo trovare in questo posto... accidenti a me ed a quando ho accettato l'invito in questo luogo fatto di illusioni e tentazioni..."
Proseguì ancora e più continuava ad andare avanti più un senso di stanchezza lo avvolgeva, mentre la voglia di tornare indietro era sempre più forte.
Insieme a tutto questo, anche una velata nostalgia cominciò a farsi avanti nel suo cuore.
Ad un tratto una figura, delicata e leggera, apparve poco più avanti, venendo verso di lui.
"Chiedo scusa, milady..." cominciò a chiedere Guisgard "... questa strada conduce all'oracolo?"
"Dipende da te, cavaliere..." rispose lei.
"Ma voi... siete... assomigliate..."
La ragazza non rispose a quelle confuse parole di Guisgard.
"Come vi chiamate, milady?"
"Cambierebbe qualcosa, cavaliere?"
"Perdonatemi, ma somigliate moltissimo ad una ragazza che conobbi molto tempo fa..."
"Non si torna indietro, cavaliere..."
"Come vi chiamate?"
"Sarebbe solo un'illusione e non cambierebbe nulla..."
"Dove siete diretta?" Chiese Guisgard.
"Sto tornando indietro..." rispose la ragazza "... andare avanti è troppo penoso e non porta a nulla..."
E detto questo andò via, svanendo nell'umidità di quel luogo.
Allora Guisgard fu coltò da un senso di profonda sfiducia.
Ma proprio in quel momento si trovò davanti un vecchio seguito da diversi e curiosi animali.
"E' vostro questo lupo?" Chiese il vecchio.
"Si... credo di si..."
"Vi va di vendermelo? Sono un attore girovago e con i miei animali eseguo spettacoli nelle varie piazze."
"Vendervelo? Ma non è un lupo!"
"Cavaliere... ho una scimmia, una civetta ed un serpente. Mi occorre il vostro lupo. Pagherò qualsiasi cifra."
"Vi ho detto che non è un lupo!" Ribadì Guisgard. "E sto andando all'oracolo proprio per lui!"
"Fate come volete, cavaliere... ma quando vi accorgerete del vostro errore, allora capirete che avete rifiutato una buona somma di denaro."
Detto questo, il vecchio riprese il suo cammino e sparì lungo la via.
Un senso di angoscia allora colpì Guisgard, che, in balia si varie sensazioni riprese il suo cammino verso l'oracolo.
Fino a giungere ad una piccola nicchia, davanti alla quale stavano due giovani, un ragazzo ed una ragazza.
Guisgard
19-05-2010, 17.18.30
Quella possente e lucente armatura continuava a fissare il gruppo.
Ed alle parole di Cavaliere25 non rispose nulla, restando immobile a fissarli tutti.
Ad un tratto le porte della torre si chiusero all'improvviso; ora era impossibile uscire da li dentro.
Intanto, il Cavaliere Bianco continuava a fissarli senza dire nulla.
Talia
19-05-2010, 17.24.03
Mi voltai sorpresa verso la donna… dunque lei sapeva chi ero!
“Se tolsi la felicità ad Ermaus…” risposi piano dopo un attimo “Credete, non fu per mia volontà! Mai avrei voluto abbandonarlo, e mai lo feci! Quelle notti nelle quali dite lui piangesse, io stessa le ho passate tra mille tormenti: le sue lacrime non erano che l’eco delle mie, i suoi sospiri e i singhiozzi erano gli stessi che affliggevano me. Eravamo lontani ma la stessa sconfinata sofferenza ci univa… e non lo sapevamo!”
Il dolore passato mi invase di nuovo e la mia voce si spezzò, la schiarii e continuai a parlare: “Il vostro dolore, signora, mi colpisce. La sofferenza per una persona cara che ci ha lasciati è sconfinata… io lo so! Persi mia madre alla nascita e il mio adorato padre morì in battaglia che ero soltanto una bambina. Non posso descrivevi ciò che provai: mi sentii sola, abbandonata, infelice in modo irrecuperabile… Poi una sera mio zio il duca venne nella mia stanza e mi parlò del luogo meraviglioso in cui mio padre era volato. Da quel giorno mi tenne con sé e mi amò come se fossi stata figlia sua, mi insegnò a non temere la solitudine e l’abbandono, mi insegnò a trovare la forza di mio padre nel mio cuore, mi insegnò che le persone che amiamo non se ne vanno mai completamente e se, nei momenti di bisogno, chiudiamo gli occhi e respiriamo piano possiamo sentirle sussurrare… Ma voi non siete sola, signora, voi avete la vostra bambina. Una figlia, la più sublime incarnazione di Amore! L’incarnazione dell’amore tra voi e vostro marito, la prova che lui non se n’è mai andato, la prova che continua a vivere in voi e con voi. Vostro marito è ancora qui, signora: egli vi è vicino quando siete con vostra figlia, quando le carezzate i capelli guida la vostra mano…” sospirai appena “Quanto a me… chiedete se morirei per Ermaus… Mi credereste se vi dicessi di sì? Mi credereste se vi dicessi che morii il giorno in cui venimmo crudelmente separati e che se ho un’unica possibilità di tornare a vivere è salvando la sua anima adesso? Mi credereste se vi dicessi che non bramo altro che di poter mettere il mio destino nelle mani del mio adorato Cavaliere?”
cavaliere25
19-05-2010, 17.29.51
Vedendo che le porte si erano chiuse dietro di noi dissi: che sta succedendo? mi avvicinai al cavaliere bianco e lo guardai dritto negli occhi e gli dissi: cavaliere avete perso la parola? non è gentile non rispondere alle domande che vi si pongono.Poi rivolto agli altri dissi: qualcuno vadi a vedere se ce unaltra via d'uscita,continuavo a fissare quel cavaliere per scoprire le sue intenzioni.
lady rainbow
19-05-2010, 17.34.43
Cercai di forzare la porta che si era chiusa dietro di noi ma non c'era niente da fare eravamo intrappolati e per di più il cavaliere sembrava farsi beffe di noi...non rispondeva ma continuava a scrutarci...corsi a vedere se c'era un'altra uscita ma niente sembrava una via d'uscita..non c'era nemmeno un passaggio segreto un porticina,un sotterraneo..avremmo veramente dovuto continuare a fissarlo senza che lui ci rispondesse e senza una via d'uscita?mestamente raggiunsi di nuovo il gruppo...
elisabeth
19-05-2010, 21.16.10
Un ululato e la voce rabbiosa di Toraus, era riuscito a passare attraverso il muro di alberi......Lo guardavo a distanza......calde lacrime bagnarono il mio viso...un altro lupo vittima della bestialita' umana...... << Dea della Morte accogli i tuoi lupi, messaggeri e accompagnatori verso la Terra dei Morti, che guidano per te le anime attraverso le foreste dell'Altromondo >>....Istintivamente pensai a Polgara, eppure io ero figlia della Dea Madre, il bosco era la mia casa...c'era un corso d'acqua potevo sentirne il rumore...e l'acqua era sempre consacrata alla Madre doveva esserci un luogo di culto....Uno strano vento caldo, incomincio' a soffiare.....era fastidioso....seccava la gola, ero scalza e non mi fu' difficile camminare senza fare rumore...se Toraus mi avesse vista, credo che mi avrebbe riservato lo stesso trattamento che aveva dato ai lupi......e cosi' mi avvinai al corso d'acqua....poco lontano c'era un tempio un piccolo cerchio di pietre e al centro un' Ara..salii i sette gradini che mi portaro all' Ara..un fuoco sacro bruciava...il vento era caldo e lo alimentava..presi la mia spada, bacia l'elsa e la deposi ai piedi dell'ara.......sulla lastra di pietra.....c'erano delle rune.....qualcuno...aveva usato l'oracolo......Se solo Polgara fosse riuscita ad entrare nel Tempio...nessuno avrebbe potuto farle del male......Neanche Toraus avrebbe potuto varcare quelle pietre.....cercai cosi' di pensarla intensamente.....non eravamo lontane....la sentivo....misi le mani sul fuoco, ora potevo vederla e vedevo Guisgard con lei.......Non farti abbattere Guisgard, no sei lontano.......e' solo la forza del cuore che ti aiutera' a superare tutto.....e il tuo cuore posso vederlo e' puro come quello di un Cavaliere.........
polgara
20-05-2010, 15.21.32
Vedevo Guisgard precedere con molta difficoltà. Nella mia forma da lupo ero immune alle tentazioni ed alle illusioni e ne vedevo la reale faccia. Se solo anche lui avesse potuto togliere la maschera a quelle figure e vederle solo per ciò che erano....
Ma questa era la sua prova e io non potevo aiutarlo in alcun modo. Dipendeva tutto solo da lui.
Lui solo poteva trovare la forza dentro di sè, la stabilità nel cuore per superarlo.
Fin da quando eravamo piccoli Guisgard aveva bisongo che io gli dessi mille conferme, mille certezza dell'esclusività e della profondità del nostro rapporto..ora quella certezza doveva trovarla in lui.
In quel momento capii che sarebbe giunto da lì a poco il momento di una nostra separazione, perchè ahimè avrebbe dovuto affrontare tutto ciò da solo...io dovevo affrontare altro...
MI attendeva il confronto con le mie paura: l'abbandono, la separazione, il tradimento ed infine quella che tutti temiamo più di tutto: Madonna Morte.
In lontananza vidi quelle due figura..avrei atteso le loro parole e poi avrei seguito il mio destino.
Avevo infinita fiducia in Guisgard ed in noi..
"Sorella mia proteggi il mio Guisgard..ora lui è in difficoltà più di me ed io non posso aiutarlo..!"
elisabeth
20-05-2010, 20.26.00
Il pensiero di Polgara mi arrivo' in tutta la sua forza......eravamo tutte lupe, eravamo tutte falchi......eravamo tutte Dee.....<< Polgara cara, invochero' Madre Morte, perche' ella altro non e' che Morte e Vita......noi siamo sue figlie e mai ella potrebbe permettere che qualcuno possa decidere del nostro destino...........la sua furia e' tangibile, nella natura che cambia, nel vento che urla il suo dolore.........tu compirai il tuo percorso perche' cosi' e' scritto........ma Madre Morte non prendera' te, ho offerto la mia vita in cambio della tua......se mai dovesse accadere tu sarai protetta........io non ho nessuno , ma tu hai lui e devi vivere per quest'amore che vi lega, Amore e' Vita e non Morte........Ti prometto che vegliero' su di lui cosi' come faresti tu..........Ti abbraccio Sorella mia...>>....Il fuoco davanti a me ardeva, alimentato da fonti invisibili.....Alzai le braccia al cielo..<< Madre Morte il patto con te e' saldo, la mia vita e' tua......adesso poggia il tuo velo su di lei, nero il tuo manto, luce la Luna che ti accompagna che mia Sorella possa camminare protetta dalle tue braccia....>>...Una folata di vento bollente mi investi'....ma subito dopo il vento gelido della Morte ......spense il fuoco sull' Ara.......la Dea aveva accettato la mia supplica..........Ora dovevo solo leggere il cuore di Guisgard se solo mene avesse dato la possibilita'.....
Guisgard
21-05-2010, 15.11.33
Heylde ascoltò con attenzione ogni parola di Talia.
E poi disse:
"Voglio credervi... e sia, amate sopra ogni cosa mio fratello. Ma se vi dicessi che ogni sua pena svanirebbe se qualcuno morisse per lui? Voi, come Alcesti, che come un'ossessione ritorna in questo grande dramma che ci vede tutti protagonisti, dareste la vita per Ermaus? Se si... allora bevete questo elisir di morte... e, vi giuro su mia figlia, che ogni sofferenza di Ermaus svanirà... se lo amate... morite per lui..."
E offrì a Talia una coppa piena di veleno.
Intanto, nella torre, il gruppo era intrappolato.
"Sembra un incanto..." disse Llamrei "... cavaliere, se dovete ucciderci allora fatelo subito!" Gridò poi al Cavaliere Bianco.
Ma questi continuava a fissarli senza dire niente.
Allora a Cavaliere25 ritornò alla mente una lontana mattina trascorsa con Guisgard, durante uno dei loro addestramenti.
"Ricorda, ragazzo mio..." diceva il cavaliere al suo scudiero "... il tuo nemico può attaccarti anche con armi oscure, come la magia... e se tu ne hai la possibilità attacca sempre per primo... colpisci con forza, amico mio, con forza!"
Nel frattempo, Elisabeth continuava ad interrogare gli eventi e le forze che li animavano.
Ad un tratto udì una voce:
"Segui il cuore... e didati solo di quello..."
Si voltò e vide quel fanciullo già incontrato in passato.
La fissava e la sorrideva con i suoi occhi azzurri ed i capelli biondi.
"Il demone sta andando a prendersi la tua sorella..."
Elisabeth allora si accorse che Toraus si stava incamminando verso una piccola altura.
Guisgard
21-05-2010, 15.21.14
Guisgard giunto alla nicchia, vide i due giovani.
Il ragazzo era di corporatura asciutta, con capelli lunghi e spettinati, il volto scarno ed una barba bruna, come il colore dei suoi capelli.
La ragazza invece era solare, bionda con gli occhi come il cielo.
"E' questo l'oracolo?" Chiese Guisgard.
"Qui troverai il sapere, se lo desideri." Rispose il ragazzo.
"Ma non è questo l'oracolo, cavaliere." Aggiunse la ragazza.
"Ho bisogno di interrogare l'oracolo." Disse Guisgard.
"Ogni risposta l'uomo può trovarla con la sua ragione." Rispose il ragazzo.
"Ma soprattutto nel suo cuore, cavaliere." Aggiunse la ragazza.
"Devo sapere come salvare la mia amata." Disse Guisgard.
"Amore non ha sesso." Rispose il ragazzo.
"Ma ha gli stessi valori della tua Fede, cavaliere." Aggiunse la ragazza.
"Chi siete voi due?" Chiese Guisgard.
"Io sono la ragione." Rispose il ragazzo. "Libera da false convinzioni ed ottusi valori."
"Io invece sono il cuore..." aggiunse la ragazza "... fedele al sentimento ed alla natura divina di ogni uomo."
Ed un leggero vento caldo cominciò a soffiare su tutti loro.
cavaliere25
21-05-2010, 15.37.33
Ripensando a quelle parole che mi disse Guisgard quella mattina le misi in pratica, presi il bastone da lui regalatomi e che custodivo amorevolmente ma era giunto il momento di usarlo, indietreggiai dal cavaliere bianco, presi il bastone con due mani e iniziai a correre verso il cavaliere, arrivandogli davanti gridai mettetevi in guardia e mentre gli dicevo quelle parole gli sferrai un colpo con tutta la mia forza che avevo sulla sua testa, aspettai un suo movimento mentre mi sistemai in posizione di difesa.
polgara
21-05-2010, 15.46.06
Ragione o Cuore? L'eterno dilemma..chi dei due seguire? Spesso uno tira da una parte e uno dall'altra...
Il cuore è l'unica fonte di verità che abbiamo.
Lasciai il fianco di Guisgard e mi avviai verso le due figure, chinai il capo in una sorta di inchino e mi misi tra di loro. Era arrivato il mio limite, da lì in avanti non mi era concesso proseguire.
Rimanendo ben ritta sulle zampe alzai il capo e lo guardai nella profondità dei suoi occhi sperando che lui capisse...com'era doloroso separarsi, da far mancare il fiato, ad ogni modo non avevo cuore di abbandonarlo. Decisi quindi che avrei atteso che lui proseguisse nel cammino per poi andare incontro al mio.
Talia
21-05-2010, 20.47.08
Osservai la coppa che lady Heylde mi offriva, era colma di un liquido trasparente che ondeggiò pericolosamente mentre la donna lo spostava verso di me.
Era possibile ciò che aveva detto? Davvero Ermaus sarebbe stato salvo se fossi morta per lui? Era assurdo! Ma troppe cose erano assurde in quel castello...
Lentamente mi diressi verso un piccolo scrittoio che avevo notato sulla parete opposta, presi l’occorrente e mi apprestai a scrivere.
‘Mio amato Ermaus, perdonami.
Perdonami le incertezze, il distacco, la sofferenza che ti causai. Perdonami se oggi, che finalmente ti ho ritrovato, non ho saputo escogitare altro modo per salvarti se non questo… ma se è vero che la mia vita può valere la redenzione della tua anima, allora non ho remore e con gioia abbraccio madonna Morte. Sappi, mio adorato, che mai neanche per un momento un altro prese il tuo posto nei miei pensieri e che i momenti che vissi al tuo fianco sono i soli che io abbia mai vissuto davvero. A te che resti, Cuore mio, va il mio pensiero: ricordati che sarò sempre con te, ricordati che mai il mio Amore ti abbandonerà e se mai ne avrai bisogno lo potrai trovare in qualche angolo del tuo cuore.
Ermaus, prima di lasciarti ti rivolgo una preghiera: ti supplico torna a vivere, ti supplico fa che questo mio sacrificio non sia stato vano, ti supplico non rinunciare all’Amore perché - ricorda - l’Amore è tutto, è la sola cosa e dopo tutto, se non vale la pena combattere per l’Amore, allora che altro ci resta?
Tua per sempre, Talia’
Piegai il foglio e tornai verso Heylde.
“Chiedete la mia vita, signora” le dissi lentamente “Ebbene, la mia vita è tutto ciò che posseggo… e adesso, per la seconda volta, io la dono ad Ermaus!”
Presi la coppa dalle sue mani e osservai di nuovo il contenuto, era inodore e incolore… come la morte, pensai.
“Ho solo una richiesta…” mormorai, porgendole il foglietto “Fategli avere questa, vi supplico!”
Poi chiusi gli occhi e bevvi quel liquido, qualunque cosa fosse.
elisabeth
21-05-2010, 22.21.58
Il Fuoco Sacro si era spento......stavo raccogliondo...le rune..quando sentii parlare del mio cuore...ascoltare il cuore..... alzai gli occhi dall' Ara e mi voltai, vidi Riccioli D' Oro, non lo avevo sentito arrivare....eppure era li' aveva il sorriso piu' bello che avessi mai visto , i suoi occhi erano azzurri, un mare in cui tuffarsi....... Toraus, non poteva uccidere Polgara.........<< Chi sei tu ?......come fai ad essermi accanto...senza che io possa sentirti arrivare, Il demone non puo' uccidere mia Sorella, se lo facesse sarei io che morirei......Ho ascoltato il mio cuore una volta ed e' stato capace di tradirmi, ma per lei e' diverso........ognuna di noi vive nell'altra e questo e un altro sentimento.......>> Mi voltai a guardare verso l'altura e la camminata di Toraus mi sembrava sicura, come qualcuno che sapesse dove andare.prendere una decisione...restare, o andare.....<< Facciamo cosi'..., seguiro' Toraus.....ha gia' promesso di uccidermi..........dovra' farlo, ma dovra' attaccare me come Donna e non me come lupo......che si imbratti le mani del sangue di una figlia della Luna, lui e' un Demone, cosi' lo definisci......>>.......girai intorno all'altare.......presi le rune e le misi in un sacchetto che attaccai alla cintola della clamide......presi la spada.....e prima di seguire Toraus, mi voltai verso Riccioli D' Oro..<< Lo so' che mi seguirai....non so' come, ma sento che ti avro' vicino.....>>..... Mi voltai e comincia ad incamminarmi....non era molta la strada che ci divideva
lady rainbow
22-05-2010, 12.42.52
Eravamo in trappola,inermi e il cavaliere bianco sembrava prendersi gioco di noi..quando ad un tratto cavaliere25,coraggiosamente, attaccò per primo..capì subito le sue intenzioni,era arrivato per lui il momento di dimostrare il suo valore..ma non volevo che si mettesse in pericolo,mi ero affezionata a lui e non poteva,non doveva succedergli nulla..dopo il primo colpo sferrato al cavaliere bianco gridai a cavaliere25 "state in guardia amico mio non conosciamo le sue intenzioni e non voglio che vi accada nulla.."e mentre dicevo ciò iniziai a chiudere gli occhi per cercare di prevedere l'esito dello scontro, pronta,se necessario ad utilizzare le mie arti in suo aiuto..
cavaliere25
22-05-2010, 13.21.41
Sentendo le parole di lady Rainbow dissi: state tranquilla amica mia non mi accadrà nulla di male, voi state a distanza non vorrei che vi attaccasse anche a voi non vorrei sentirmi in colpa per tutta la vita se dovesse succedervi qualcosa dissi.
Hastatus77
24-05-2010, 22.37.00
Non riuscii a fermare il ragazzo... ormai aveva colpito il cavaliere bianco.
"Ragazzo" dissi, rivolgendomi a cavaliere25 "non essere troppo impulsivo. Se questo cavaliere è forte quanto il cavaliere rosso né tu, né tantomeno io che sono ferito, riusciremmo a sconfiggerlo... quindi ora, con molta calma, arretra verso di noi e cerchiamo di ragionare con lui."
Mi rivolsi quindi al cavaliere bianco "Milord, perdonate il ragazzo, è giovane e deve ancora imparare molto. Noi, come ben sapete, siamo stati invitati qui da lord Cembelus, il quale con l'inganno ha cercato di farci difendere quella stupida vita che si è creata... già io che ero contro lord Cembelus ho dovuto combattere contro il cavaliere rosso, e se non fosse stato per questi amici ora non sarei qua. Ora io, non per codardia, ma perché voglio fare la cosa giusta, vorrei trovare assieme a voi, la via per far finire una volta per tutte queste stupide battaglie"
Guisgard
25-05-2010, 03.19.11
Cavaliere25 aveva colpito forte.
Con tutta la forza che aveva dentro.
Con tutto il desiderio che poteva contenere il suo cuore. Il desiderio di diventare un cavaliere.
Hastatus però lo aveva richiamato aspramente.
Era stato troppo incauto, tradendo così la sua giovane età e quindi la sua inesperienza.
Hastatus così aveva chiesto perdono, a nome di tutti, al Cavaliere Bianco.
Ma, alcuni istanti dopo essere stato colpito da Cavaliere25, l'elmo del cavaliere cadde a terra.
Ed incredibilmente era vuoto.
Come vuota era la sua corazza.
"Ma... come può essere?" Intervenne Llamrei. "L'armatura del cavaliere è... vuota?"
"Egli non è qui." Disse una voce alle loro spalle. "E' lontano, nella selva."
Si voltarono e videro un nano.
"Chi sei tu?" Chiese Llamrei.
"Sono il suo scudiero." Rispose il nano. "Il mio nome è Galmaus."
Poi, rivolgendosi a Cavaliere25, aggiunse:
"Ciò che hai fatto non è da cavaliere. Ma sei giovane e le tue pecche sono colpa di colui che ti sta istruendo..."
"Cavaliere25 è un bravo ragazzo..." intervenne Anaclerio "... ha un cuore puro... come i veri cavalieri."
A quelle parole il nano non rispose nulla e riaprì le porte della torre.
Poi, rivolgendosi a Hastatus disse:
"Se avete detto il vero poco fa, quando credevate di parlare al Cavaliere Bianco, allora dovreste tornare al Castello e punire coloro che hanno offeso messer Amore."
Detto questo, rimesso a posto l'elmo del cavaliere sulla sua corazza, sparì in una delle sale della torre.
Nel frattempo, al Castello del Doloroso Amore, Talia aveva bevuto tutto il veleno della calice.
E subito dopo sentì la vita scorrere via...
Talia correva.
I margini del lungo vestito tenuti su, per non inciampare.
Il vento che le soffiava tra i capelli.
Il verde bosco, all'ombra di quelle querce al riparo dalla calura.
E correva, fino a raggiungere le mura del castello, dove sapeva che lo avrebbe trovato.
E correva fino a quando non lo intravedeva da lontano.
"Ermaus!" Gridava.
Lui si voltava ed un sorriso illuminava il suo volto.
"Ho fatto un sogno orribile!" Diceva, abbracciandolo forte.
"Cosa hai sognato, angelo mio?" Chiedeva lui con infinita dolcezza.
"Ho sognato che ci separavamo..." rispondeva lei "... a causa della morte..." e si stringeva forte a lui.
"Tranquilla... ti giuro sul nostro amore che nemmeno la morte ci separerà..."
Un sapore amarognolo, forte, quasi a bruciare la gola.
Talia si svegliò di colpo.
Era in una grotta.
Una morbida e vellutata coperta l'avvolgeva.
Ed accanto a lei vi erano un nano ed una suora.
"Ben svegliata, milady..." disse quest'ultima "... il siero che annulava la morte apparente ha avuto effetto immediato. Come vi sentire?"
"Siete fortunata, milady..." intervenne il nano "... il nostro signore vi ha riscattato da madonna Morte... ora appartenete a lui..."
Intanto, dall'altra parte della selva, Elisabeth era con il biondo fanciullo.
"Chi sono? Potrei essere il tuo angelo custode." Disse Lui. "O forse il tuo spirito guida. O magari un folletto, un elfo... o forse, chissà, un semplice fanciullo che ama correre libero in questa selva."
Le sorrise ed aggiunse:
"Il cuore non tradisce mai... sono gli uomini che tradiscono i loro cuori, ignorandone i consigli... un uomo ricorderà della propria vita solo gli attimi che ha vissuto col cuore... niente di più..."
Poi, fissando la sagoma di Toraus che camminava nella selva, disse:
"I demoni giungono in questo mondo per tormentare.. bisogna essere forti per scacciarli..."
Guisgard
25-05-2010, 03.48.20
Guisgard era alla nicchia ed aveva davanti a sè quei due giovani.
"Cosa devo fare?" Chiese Guisgard, appoggiandosi ad una delle colonne che reggevano la nicchia.
"Questa battaglia non è la tua" rispose il giovane "e nessuna tua azione influenzerà questa vicenda. Ognuno è libero di scegliere la propria vita... l'uomo è artefice del suo destino."
"Il Doloroso Amore è innaturale..." intervenne la ragazza "... ed è destinato a perire, cavaliere. Ma occorre vincere le proprie paure per dissolvere il suo terribile incanto."
"Ma se non giungessi all'oracolo" disse Guisgard "Polgara resterebbe per sempre un lupo."
"E cosa cambierebbe? Siete comunque troppo diversi, troppo lontani. L'amore non è eterno, non è immutabile. E' l'uomo che si è eretto sciocche leggi per vincolarsi e negare a se stesso la libertà. Torna dunque indietro e goditi la tua vita... altrettanto farà Polgara. All'oracolo non troverai nessuna risposta." Rispose il ragazzo.
"Non è diversità..." intervenne la ragazza "... non siete diversi, ma fatti per completarvi a vicenda. Tu hai ciò che manca a lei... come ella possiede ciò che completa te. Ma, come ogni cosa, anche la felicità va conquistata... e la risposta la troverai solo nell'oracolo."
Guisgard fissò la ragazza e chiese:
"Dove si trova l'oracolo?"
"Va oltre questa nicchia e giungerai alla fine di questo sentiero... lì troverai l'oracolo."
Udito questo, Guisgard si incamminò verso la fine del sentiero.
E proprio mentre il cavaliere lasciò la nicchia, Polgara udì un dolce fischio che la chiamava.
Proveniva da alcuni cespugli.
elisabeth
25-05-2010, 09.01.15
<< Infondo cosa importa chi sei ?....tu sei cio' che io vorrei tu fossi.....e' stupido chiedersi , perche' qualcuno ti stia accanto...Quindi diciamo che sei il mio angelo custode......e che Toraus sia il demone........ma lui non e' un mio demone, lui non cerca me e io non avrei mai pensato di cercare lui, se non fosse per il senso di protezione e di Amore che nutro per mia Sorella........Angelo mio....come vedi seguiro' quell'uomo, e' la mia scelta.....saro' abbastanza forte ?...non lo so, le cose si devono affrontare per poter essere sicuri di esserne all'altezza, e se ci si rinuncia per paura....alla fine rimane solo un grande rimpianto.....>> Allungai la mano per accarezzargli il volto, ma la ritrassi immediatamente....cosi' mi voltai e andai incontro all'uomo.......Gia' che dice il mio cuore ?.......non lo sentivo piu' da tempo.......
lady rainbow
25-05-2010, 15.47.35
"L'armatura è vuota?!?"esclamai incredula"ci sono troppe cose che non capisco...la prima cosa è perchè il cavaliere bianco ci ha attirato qui se poi non si trovava nella torre;la seconda è perchè ha lasciato in sua vece un'armatura vuota,la terza è perchè ci abbia chiusi dentro la torre..."credevo di pensare ma invece le parole uscivano dalla mia bocca senza che io le potessi controllare..accortami di ciò mentre il nano si allontanava iniziai ad andargli dietro e dissi:"perchè il cavaliere bianco si diverte tanto a provocarci?cosa vuole da noi?mi sentite?vi prego di rispondermi...."Galmaus era già lontano ma speravo che mi avesse sentito,d'altronde stavo urlando con tutta la mia forza e avrei continuato a farlo se nessuno mi avesse risposto...
polgara
25-05-2010, 16.15.35
Guisgard stava seguendo il suo cuore...come sempre aveva fatto e come è giusto che sia. La mente sa analizzare le sensazioni e le razionalizza, ma è qualcosa che viene a posteriori per aumentare la nostra conoscenza, per comprendere meglio il mistero dell'esser uomo, ma a meno che non si tratti di un compito razionale, non va mai utilizzata per scegliere. Almeno così avevo appreso.
Lo guardai allontanarsi e sentii un fischio a me familiare provenire dalla selva, ecco era giunto il mio momento.
"Io confido in te Cuore mio" e mi inoltrai tra il fitto degli alberi.
Dopo pochi passi intravidi nel verde, quella canuta ma robusta figura che era appartenuta a mio nonno. Gli corsi incontro e mi alzai sulle zampe posteriori per un abbraccio "lupesco".."Nonno!!" pensai. Egli era il padre di mia madre, un uomo tanto buono quanto saggio, che mi aveva sempre educato al rispetto ed all'amore nei confronti del prossimo e della MAdre Terra che ci ospitava.
Quando ero un bambina e non sapevo ancora che la magia scorreva nelle mie vene, lo incotravo spesso nel bosco e facevamo lunghe passeggiate mentre mi insegnava i vari nomi delle piante.
Ricordo un tramonto di un pomeriggio estivo, afoso e lungo, mentre eravamo alla ricerca della famosa Belladinotte. COme fosse ieri ricordai le sue parole: "Polgara cara, giungerà un giorno in cui tu incontrerai colui che è nato assieme a te nella notte dei tempi, la tua metà come viene spesso detto. Tutto sarà preavvisato da piccoli ma significanti segni ed assieme è previsto che percorriate il cammino più glorioso che un essere umano può desiderare: il cammino dell'amore che avvicina al divino. Ricorda quest'avvertimento però: se non sarete in grado di superare con amorevole comprensione le vostre diversità e le vostre paure, la vostra unione diverrà un inferno, perchè una volta trovata l'anima gemella non ci si può staccare, ma sta a noi, alla nostra volontà e nel nostro buon cuore creare il paradiso o l'inferno.
E ora cara polgara raccogli quelle piantine di Belladonna che, arrivato il crepuscolo, stanno per schiudersi."
Guisgard
25-05-2010, 16.39.17
Raimbow aveva gridato forte, con tutte le sue forze, ma il nano non si era nè fermato, nè voltato indietro.
L'armatura del Cavaliere Bianco era sempre lì, immobile, lucente, nella sua perfetta cromatura.
Eppure era vuota, vuota come il Castello del Doloroso Amore.
"Raimbow, amica mia..." disse Llamrei, sorridendole "... è inutile tormentarci con le nostre domande... il nano ha parlato di quel castello... forse dovremmo tornarci... del resto, se il Cavaliere Bianco non ci ha ancora attaccati vuol dire che non ci ritiene suoi nemici... e forse il vero nemico di tutti noi è rinchiuso in quel maledetto Castello del Doloroso Amore..."
Nella selva, intanto, Elisabeth seguiva il feroce Toraus.
Camminava così tra la fitta vegetazione che cresceva in quel luogo.
Quando ad un tratto si accorse di aver perso le tracce del cacciatore di lupi.
"Perchè mi stai seguendo?" Chiese all'improvviso una voce.
Elisabeth si voltò e vide Toraus.
"Non ti ho fatto alcun male..." aggiunse "... eppure tu ti sei lanciata con determinazione sulle mie tracce. Non ti sono nemico e non voglio attaccarti... ma nessuno mi impedirà di catturare il lupo che sto inseguendo."
Un orribile ghigno sorse allora sul suo grottesco volto ed un attimo dopo il terribile cacciatore svanì nel silenzio della selva.
lady rainbow
25-05-2010, 16.49.56
Guardai Llamrei,la mia saggia compagna aveva ragione meglio occuparci invece di preoccuparci mio madre me lo ripeteva sempre quando chiedevo qualcosa a cui non sapeva o non voleva darmi risposta..."Ebbene amica mia e voi tutti..cosa facciamo?ci incamminiamo?"e il mio timore si sciolse in un sorriso.."Grazie"le dissi ricambiando il sorriso "sono contenta di avervi come compagna ed amica,la vostra amicizia è per me preziosissima e le vostre parole sono di grande sostegno per me"..
Talia
25-05-2010, 17.10.42
Mi svegliai di soprassalto… un sogno aveva attraversato la mia mente, o forse era un ricordo… ero troppo confusa in quel momento per riuscire a comprenderlo.
Mi guardai intorno, sorpresa di essere sveglia: ricordavo perfettamente Heylde, la lettera, il calice… ma cos’era accaduto dopo?
E non ero più nel Castello, ma in un’ampia grotta. Come c’ero arrivata?
Fu allora che notai le due curiose figure al mio capezzale: una suora e un nano.
"Ben svegliata, milady..." disse quest'ultima "... il siero che annulava la morte apparente ha avuto effetto immediato. Come vi sentire?"
Siero? Ero salva dunque… ed Ermaus? Che ne sarebbe stato del mio amato Ermaus?
“Io…” cercai di dire, ma le parole graffiavano contro la mia gola.
"Siete fortunata, milady..." intervenne il nano "... il nostro signore vi ha riscattato da madonna Morte... ora appartenete a lui..."
Appartengo? …Appartengo a chi?
Mi strinsi di più la coperta sul petto e mormorai : “Il vostro signore… chi è?”
Guisgard
25-05-2010, 17.11.01
Polgara seguì quel fischio.
Un senso di pace e malinconia la avvolse.
Si rivide fanciulla, nel paese natio che sorgeva protetto all'ombra dei grandi monti, avvolto nel verde millenario di una natura incantata.
Che serenità sentiva finalmente nel cuore.
Avanzava così sul tenero prato, tra l'erba umida che pareva accarezzarle le zampe.
Il fischio divenne allora più leggero e delicato, rapendo quasi i suoi sensi.
Ma in quello stesso istante un rumore metallico la destò da quella serenità ed un dolore lacerante si diffuse sulla sua zampa sinistra.
Quella tagliola stringeva le sue carni come una morsa, impedendole quasi di muoversi.
Ed una scura figura le apparì davanti.
"Finalmente ti ho preso, bestiaccia!" Disse Toraus con un delirante sorriso. "Ora conoscerai la vera sofferenza... e nessuno verrà a salvarti!"
Estrasse allora un lungo ed affilato coltello dalla sua borsa e si avvicinò al lupo.
Ma proprio in quel momento qualcosa balzò su Toraus, azzannandolo al collo.
Il cacciatore cadde pesantemente a terra, mentre quell'animale continuava a mordergli il collo.
Toraus allora lo scacciò con una manata, ma nella foga finì in una delle tagliole che aveva nascosto nel terreno.
Si rotolò nell'erba dal dolore, mentre gridava come un ossesso.
Fino a quando, vinto da quella tortura, svanì nell'oscurità della selva.
Quell'animale allora si avvicinò a lupo che era intrappolato nella tagliola.
Era un bellissimo cane pastore bianco, forte e vigoroso.
Aveva l'occhio ferito dal colpo di Toraus.
Si avvicinò alla zampa del lupo e cominciò a leccarla per dargli sollievo.
Ma se qualcuno non lo avesse liberato, il lupo sarebbe morto dissanguato...
Guisgard, nel frattempo, continuava ad attraversare quel sentiero.
Avvistò finalmente una costruzione lontana.
Ma prima che potesse avvicinarsi una donna apparve sul suo cammino.
"Chi siete, milady?" Chiese il cavaliere.
"Ti sto seguendo, cavaliere." Rispose la donna.
"Perchè? Io non vi conosco..."
"Ma sono io che conosco te."
"Cosa vi occorre?" Chiese Guisgard. "Ditemelo e vi servirò."
"Che tu possa rispettare un accordo."
"Mai venni meno alla parola data." Disse Guisgard. "Ma di quale accordo parlate, mia signora?"
"A tempo debito verrò a chiedertene conto..."
E svanì nella selva.
Guisgard allora riprese il cammino e raggiunse la costruzione che stava alla fine del sentiero.
Era un tempietto ottagonale, con un abside su ciascun lato e nel mezzo stava un trono marmoreo.
Apparvero allora tre cavalieri, di superbo e nobile aspetto.
"Per chi è quel trono?" Chiese Guisgard ai tre cavalieri.
"Per colui che tutto rinuncerebbe per amore." Rispose uno di quelli.
"E' questo l'oracolo?" Chiese ancora Guisgard.
"Si, è questo l'oracolo, cavaliere." Rispose una voce.
Guisgard si voltò e vide una bellissima donna con una veste azzurra come il cielo terso di primavera.
"Cosa cerchi qui?" Chiese la donna.
"Come salvare colei che più amo al mondo." Rispose Guisgard.
"E non trovi tale risposta nel tuo cuore?"
Guisgard abbassò il capo senza rispondere.
Poi disse:
"Sono un cavaliere... non posso nulla contro la magia..."
"Allora, se vuoi una risposta, riconosci ciascuno di questi cavalieri..."
Guisgard restò sorpreso dalle parole di quella donna e cominciò allora ad osservare i tre cavalieri.
Guisgard
25-05-2010, 17.25.29
Talia era avvolta in quelle morbide e profumate coperte.
Pensieri e paure assalivano ora il suo cuore.
Il suo bellissimo volto, avvolto dai soffici capelli, che scendevano sciolti sul delicato collo, sembrava turbato.
"Non temete, damigella..." disse la suora "... siete la donna più fortunata al mondo. Il nostro e vostro signore è il più bello, ricco e generoso al mondo. Egli saprà rendervi felice e nulla vi mancherà."
Ad un tratto nella grotta entrò qualcuno: era il giovane fanciullo dai capelli biondissimi e gli occhi azzurri.
"Come è bella!" Disse rivolto alla suora ed al nano. "Chi è questa ragazza?"
"E' Talia..." rispose il nano "... la ragazza che voleva morire per amore."
http://www.verumserum.com/media/2009/06/1985-Michelle-Pfeiffer-300x258.jpg
elisabeth
25-05-2010, 21.25.18
La vegetazione sembrava piu' alta del dovuto in quel bosco, Toraus mi aveva sorpresa.....pensavo di seguirlo e alla fine era lui che seguiva me, non mi diede il tempo di replicare, era vero, non era me che voleva......ma era mia sorella che lui voleva, ed era la stessa cosa. Prima di svanire mostro' il suo volto in tutta la sua orripilante natura.......Improvvisamente sentii una fitta alla gamba li' dove la tagliola mi aveva ferito.....il frate aveva fatto si' che si rimarginasse e invece sembro' riprendere a sanguinare......la bianca Clamide si tinse di rosso e il dolore di Polgara mi arrivo' al cuore stringendolo come in una morsa.....<< Demone maledetto lei non puo' morire perche' e' ricolma di Amore e non potrai portartela via...>>......C'era un tronco d'albero nascosto dalla vegetazione mi sedetti, strappai un lembo di stoffa e la strinsi alla gamba, almeno avrebbe rallentato il flusso del sangue.......mi tornarono in mente le parole di Frate Elia, c'era un nesso tra la ragione e il cuore.....c'era un legame, noi uomini suddividevamo le due cose, ma non era cosi'......il legame era l'Armonia, l'armonia di tutte le cose, il bene e il male...l'equilibrio. Io avevo perso il mio equilibrio........Mi alzai e andai a cercare dell' Agrifoglio, presi le foglie piu' giovani e le misi nel sacchetto delle rune. Chiusi gli occhi e attesi......mi librai cosi' nell'aria perche' il falco che era in me prese vita......sorvolai la foresta ed intravidi un cane bianco...era vicino ad un... sembrava un lupo.....comincia cosi' a planare e scesi.....svani' il falco e ripresi le mie sembianze, la gamba mi doleva...e mi avvicinai cauta al cane......allungai la mano perche' la annusasse....<< Su bello , non temere non voglio farle del male.....>> mi avvinai alla tagliola, non riuscivo a vedere da dove si potesse aprire.......La Magia, si ma la magia da sola nulla poteva e allora incomincia a pregare cosi' come mi aveva insegnato Frate Elia........pregavo e facevo leva sulla tagliola, lo sforzo era disumano, ma le mie preghiere erano diventate urla di disperazione....mi fermai per riprendere respiro e mi misi a masticare le foglie di agrifoglio..facendone poltiglia le misi sulla ferita........una luce una palla di luce si fermo' sulla tagliola.......sentii il cane abbaiare e io continuai a pregare sempre piu' velocemente....sino a quando.......la tagliola divento' polvere.....la ferita non sembrava sanguinare...mi sdraia accanto al lupo e comincia ad accarezzarle il capo......ma il sangue che avevo perso era tanto......e persi conoscenza.....
Hastatus77
25-05-2010, 22.25.44
"Signore" dissi "e anche voi ragazzi... visto che l'ingresso dal quale siamo entrati è chiuso, cerchiamo un'altra uscita. Direi di incominciare dalla porta che ha preso il nano. Dobbiamo tornare là dove tutto è iniziato."
Talia
26-05-2010, 02.40.54
Osservai incerta la suora, ma il tono della sua voce era dolce e carezzevole e un poco riuscì a calmare le mie paure.
Ad un tratto udii dei rumori ed un fanciullo ci raggiunse: era un bambino bellissimo, i suoi capelli ricciuti erano di un biondo dorato e due vivaci occhi cerulei splendevano sul suo viso, ne rimasi affascinata. Tuttavia subito dopo, nell’udire il suo commento un poco infantile su di me, non potei che sorridere… mi piacevano i bambini, mi erano sempre piaciuti con quel loro irriverente, ingenuo modo di vedere le cose.
“Sei un giovanotto molto galante, vedo…” gli dissi gentilmente “Sei forse il figlio del signore che ha riscattato la mia vita? Se così è, per favore devo subito…”
Mi interruppi.
Il ragazzo si era voltato verso di me e mi stava osservando, non compresi perché ciò mi avesse turbato ma fui invasa da una strana sensazione: quel ragazzo aveva uno sguardo troppo profondo per la sua età, troppo penetrante, e uno strano senso di quiete ed autorità emanava dalla sua esile figura…
“Ma tu chi sei?” gli chiesi “Come ti chiami? E come…” lanciai un’occhiata al nano “Come sapete di me?”
polgara
27-05-2010, 18.58.34
Ero stata salvata....ma nulla era ancora certo. Sia io che Elisabeth eravamo troppo deboli per il tanto sangue perso; sembrava che la zampa non fosse fratturata, ma di sicuro non mi avrebbe permesso di muovermi per andare in cerca di aiuto.
Dovevo salvare il nostro corpo fisico, ma chi chiamare? Guisgard era troppo impegnato nella sua battaglia per accorrere in nostro aiuto, ma se qualcuno non fosse giunto saremmo di certo morte entrambe.
Mi rivolsi così all'unica anima buona che poteva aiutarci, il grande cane bianco che era al mio fianco e a cui dovevo la vita: "fratello mio, ti devo la vita e non lo dimenticherò! Ma ora te ne prego aiutami, anzi aiutaci ancora una volta, cerca qualcuno che ci possa curare, qualche cuore puro come te. Se rimarremmo qui abbandonate moriremo entrambe. Va' te ne prego!"
Non avevo molta energia ma dovevo affrontarlo, dovevo superare le mie paure. Del resto ed anche il demone era stato ferito dal cane, quindi non ero svantaggiata. Iniziai a respirare ritmicamente e sempre più lentamente, mi concentrai sulla mia essenza, sulla realtà delle anime.
Poco dopo, vidi l'immagine di noi tre figure dall'alto. Rimasi lì fluttuante per un attimo, feci il simbolo di protezione su di noi e poi iniziai a concentrarmi: "Andiamo demone dove sei? Fatti trovare, combattiamo ad armi pari.."
Ecco, lo sentivo, sentivo la sua energia impura e sporca, ma forte, era un demone di alto livello...mi concentrai a dopo poco trovai Toraus.
Mi trasportai lì davanti a lui e gli intimai: "Andiamo demone esci allo scoperto e combatti ad armi pari, ma prima dimmi perchè desideri la mia morte con tanto ardore."
elisabeth
27-05-2010, 23.46.50
Non avvertii piu' l'alito caldo del lupo sul mio viso......ero stordita, infilai le unghie nel terreno e strinsi tra le mani un pugno di terra..........Polgara.....la percepivo attraverso un velo di debolezza......sapevo che avrebbe smosso le forze della natura per trovare Toraus, e c'era riuscita.....sorrisi, adesso per il Demone, sarebbero stati problemi seri........guardai la terra tra le dita e pensai a Madre, dove era ora quella magnifica donna dai capelli color della luna.....e poi mi...sembro' di vedere un frate.....sembrava Frate Elia ....." Padre....siete venuto a troavarci ? e' stupendo sapere che siete qui....credo che abbiamo la necessita' di avere il vostro aiuto.... credo che solo voi possiate aiutare mia sorella.........e poi vi prometto che non disertero' piu' le vostre lezioni di alchimia....."....tentai di toccare la sua tonaca.....ma non c'era nulla era solo una visione.....mi tirai su e vidi il lupo e il cane.....Polgara era energia......." Polgara ascolta......se mai ne avessi bisogno sai come prendere la mia energia....non e' molta...ma ti aiutera'.....".......Ti sono vicina....
Guisgard
28-05-2010, 04.18.26
"Hastatus ha ragione!" Disse Llamrei. "Dobbiamo uscire da qui! Seguiamo la porta che ha utilizzato il nano!"
Così tutti loro seguirono il passaggio usato dal nano.
Ed attraverso un lungo corridoio giunsero fuori quella torre.
"Raimbow, dolce amica..." disse Llamrei "... anche per me è un onore avervi come compagna ed amica. E quando questa storia sarà terminata, voglio invitarvi, insieme a tutti gli altri, nel magnifico palazzo dove ho vissuto insieme al mio amato Shawn."
E detto questo, la nobile dama sorrise teneramente alla bella Raimbow.
La compagnia allora, sotto la guida di Hastatus, riprese la via verso il Castello del Doloroso Amore.
Poco tempo dopo giunsero davanti al grande ponte levatoio.
"Chi è là?" Chiese gridando una guardia da una delle torri. "Annunciatevi!"
Intanto, nella grotta, Talia era insieme a quelle misteriose figure.
"Vi conosco, milady..." disse il nano "... poichè fui io a venirvi a reclamare al nocchiere delle anime. Eravate destinata all'oltretomba, ma il mio signore, sorpreso e commosso dal vostro gesto, ha riscattato la vostra vita."
Il fanciullo a quelle parole sorrise.
"Sono il figlio di una madre bellissima che mi adora sopra ad ogni cosa..." cominciò a dire "... il mio nome è Eros, un nome che amo molto..."
Si avvicinò allora a Talia ed aggiunse:
"Io so che sei una sognatrice... e tutto questo che ti circonda è un sogno... il più incantato dei sogni..."
Nel frattempo, Polgara aveva apertamente sfidato Toraus.
La ragazza lo chiamava, quasi evocandolo, ma del demone non si vedevano tracce.
Elisabeth era terra quasi senza forze ed osservava, percependo uno strano presentimento.
Il cane bianco cominciò a ringuiare e ad un tratto un'ombra uscì dalla folta vegetazione.
Era una donna con in braccio un bambino, avvolto in una lenzuolo nero.
"Chi stai invocando, bella amica?" Chiese la donna senza alzare mai lo sguardo.
"Qui non vi è nessuno che possa fare o volere del male..."
Accarezzò allora il piccolo che aveva con sè ed aggiunse:
"Ho vagato molto... volevano uccidere il mio bambino... loro, i preti... malvagi... non fanno la volontà di Dio... dicevano che mio figlio sarebbe nato mostruoso... volevano portarmelo via... ma io sono fuggita... ma dimmelo anche tu, dolce amica... dimmelo che ho fatto bene a salvarlo... perchè il mio bambino è sano..."
E, scoprendolo, mostrò il volto di suo figlio a Polgara.
"Mi hai chiamato, Polgara..." cominciò a dire quel mostruoso bambino con una voce spaventosa "... e hai fatto male... poichè io realizzerò tutte le tue paure..."
E si abbandonò ad una delirante risata.
http://cdn2.maxim.com/maxim/files/2009/05/27/our-top-10-movie-satans/Rosalinda-Celentano_main.jpg
Guisgard
28-05-2010, 05.20.25
Guisgard era giunto all'oracolo ed aveva visto quella bellissima donna ed i tre cavalieri.
"Chi sono questi tre cavalieri? Chiese la donna. "Sono straordinari esempi di virtù amorosa."
Guisgard li osservò, ma non sapeva come rispondere alla domanda della donna.
"Sgombra il tuo cuore dalla paura e dalle incertezze, cavaliere..." aggiunse la donna "... ascolta il tuo cuore... riconosci le tue colpe ed esse ti saranno rimesse..."
Sul piccolo borgo soffiava un vento fresco ed un magnifico crepuscolo cominciava a tinteggiare il cielo con un magico alone, nel quale iniziavano a splendere, timide, le prime stelle della sera.
Il rumore di leggeri e delicati passi si udiva sui ciottoli della strada.
La ragazza tornava a casa serena, quando all'improvviso un'ombra scivolò alle sue spalle.
"Sei tu!" Esclamò Polgara. "Ma sei pazzo! Per poco non mi facevi venire un colpo! Mi hai fatto paura!"
"E' stata piacevole la serata?" Chiese Guisgard, con fare indifferente.
"Si." Rispose lei. "Una serata piacevole."
"Non hai lasciato detto dove rintracciarti..." disse lui "... forse perchè non volevi essere disturbata..."
"E cosa avrei dovuto fare?" Chiese lei spazientita. "Dovevo farlo annunciare dai banditori nella pubblica piazza? Sono stata al convento... lì l'abate mi ha insegnato alcune cose sui rimedi con le erbe... tutti in paese sanno che esercita l'arte della medicina. Cos'hai?" Chiese poi a Guisgard.
"Cosa dovrei avere?" Chiese lui infastidito. "Sinceramente di come passi il tempo non mi interessa!"
"Dove vai ora?" Chiese lei.
"A casa... è tardi e ho da fare..."
"Te ne vai così? Non è mai passata una sera senza che tu mi abbia augurato la buonanotte... ora invece mi lasci qui da sola?"
"Fino a poco fa facevi le cose in gran segreto..." rispose lui "... ora che senso hanno queste bugie? Buonanotte!"
"Non mi credi? Mi credi una bugiarda? Dove vai ora? Fermati, Guisgard!"
"Cosa vuoi ora?" Chiese lui fermandosi all'istante.
"Stasera mi stai ferendo a morte, lo sai...?"
"Non c'è nulla di male ad avere dei segreti..." disse lui "... ma che senso hanno queste bugie?"
"Io non ti ho detto bugie!" Rispose lei. "Sono stata davvero al convento! E non ho avuto la possibilità di avvertirti! Anzi, avrei voluto che mi accompagnassi, ma tu non c'eri!"
"Non ti credo!"
"E cosa posso farci!" Rispose lei. "Sei diffidente e geloso!"
"Geloso?" Ripetè lui. "Che assurdità!"
"Si ed anche ottuso!"
"Allora da domani ignorami!"
Lei allora lo prese per mano.
"Smettila, scemotto..."
"Cosa vuoi ora da me?" Chiese lui.
"Te l'ho già detto..."
I loro sguardi si incrociarono e si persero l'uno nell'altro.
"Questo è per te..." disse lei mostrandogli un rosario "... l'ho preso per te, è benedetto..."
"Ora credo dovresti chiedermi scusa." Aggiunse lei dopo un attimo di silenzio. "Allora? Sei troppo orgoglioso per dire qualcosa?"
"Massì..." rispose lui "... scusami..."
"Andiamo... è tardi... gelosone!" Disse lei, prendendolo per mano e sorridendo.
"Cavaliere..." riprese a dire la donna, destando Guisgard dai suoi ricordi "... solo se spazzerai via le tue paure riuscirai nell'impresa che hai intrapreso..."
Guisgard ascoltava quelle parole, mentre ancora il ricordo di Polgara era davanti ai suoi occhi.
http://bluemoviereviews.files.wordpress.com/2008/04/padme.jpg
Talia
28-05-2010, 12.43.02
Eros… Amore! Il Signore della mia anima, il Signore che tanto spesso avevo invocato in quelle ultime ore, Lui mi aveva salvata dalla morte.
Era molto vicino a me adesso e avvertivo che la sua sola presenza era sufficiente a placare i tormenti della mia anima… ma non potevo. Non potevo lasciarmi andare a quel sogno meraviglioso e dimenticare il motivo che mi ci aveva portata!
Presi così le sue mani tra le mie e lo implorai: “Ti prego, tu che sei il protettore degli amanti, tu che conosci ogni singola vibrazione della mia anima ed ogni fremito del mio cuore, tu che mai abbandoni coloro il cui cuore è pieno d’amore, ti supplico. So che pensi che nella vita di Ermaus non vi è più amore e che lui ti abbia rinnegato, ma non è così: io so quanto grande è il suo cuore e di quanto amore sia capace… e so che lui non ti ha abbandonato completamente. Però è confuso, arrabbiato ed ha perso la via, la speranza non lo illumina più ma non tutto è perduto. Ho accettato il sacrificio più grande, la perdita della vita, soltanto in cambio della sua anima ma non sono certa che sia stato sufficiente. Mentre so che tu puoi portare di nuovo la luce nei suoi giorni…” chiusi gli occhi e conclusi “Aiutalo, ti imploro! Fa’ che sia di nuovo felice!”
elisabeth
28-05-2010, 13.21.49
Ormai mi sentivo umanamente inerme, ma le percezioni erano rimaste intatte......sentivo nell'aria forze negative, non c'era niente di buono.....una Donna aveva parlato e nell'udirla qualcosa scatto' in me, mi sollevai lentamente e la vidi aveva un bimbo tra le braccia....erano difronte a Polgara.......Quando una voce roca e cavernosa usci' da quel fagotto che era tra le braccia della Donna......." Le paure....le paure di Polgara " era questo che voleva il Demone......Colpire la sua anima......mi trascinai e rimasi vicina al cane......poco potevo fare anzi nulla, anche se era mia Sorella, lei sola poteva annientare quel Demone......quella era la sua prova, non la mia.......
Polgara, in questo sei sempre stata piu' saggia di me, e so che in te vivono solo certezze, tutto cio' che proviamo e sentiamo....appartengono a noi e solo a noi......nessuno potra' chiederti se sei sicura dei sentimenti di un'altra persona.......perche' l'unica cosa di cui devi essere sicura sono i tuoi sentimenti, l'equilibrio e' dentro di te e l' Armonia ti ha sempre accompagnata...........ho fiducia in te e so' che ne' uscirai vittoriosa...........
Rimasi ad aspettare......e la mia mente ando' ai giorni sereni, quando si faceva scuola..di Magia eravamo tutte maghe sin dalla nascita, ma eravamo costrette a lunghe ed estenuanti lezioni e molte cose... che ci venivano dette sembravano quasi impossibili...quasi un gioco........ora la vita ci dimostrava come le verita' si dimostrino a noi in tutta la loro interezza........Guardai la mia ferita......e pensai che rimarginarla sarebbe stato impossibile alcune cicatrici non si rimarginano mai
Guisgard
28-05-2010, 15.35.25
Il fanciullo, quasi per magia, mutò sensibilmente i propri lineamenti.
Da ragazzino assunse quasi l'immagine di un fresco e luminoso adolescente, proprio sotto gli occhi di Talia.
"Quel castello ha rinnegato non solo me ma anche ciò che di più naturale esiste al mondo... sacrificarsi per amore non è mai vano... e tu sarai ricompensata... uno dei miei cavalieri sta per giungere a quell'infelice castello... ci sarà scempio, affanno, morte e lutto. Non sarà risparmiato nessuno... nemmeno i bambini... tranne colui che hai amato... purchè tu resti qui con me per sempre..."
Nella selva intanto, Elisabeth assisteva a ciò che stava accadendo.
Ad un tratto vide qualcosa.
Un'ombra, un'immagine indefinita.
"L'infelicità... la paura... l'avvilirsi..." cominciò a dire ad Elisabeth "... sono demoni che tormentano chiunque... tu hai la forza per scacciarli, Elisabeth... trova la forza dentro di te... dal tuo cuore..."
Nel frattempo, il demone, fuoriuscito dall'oscurità della notte, dove le tentazioni sono forti e le illusioni quasi impenetrabili, sorrideva beffardo mentre cercava di terrorizzare Polgara.
Tutto ciò mentre nell'aria si diffondeva lento un sinistro eco di morte, come se conducesse con se i lamenti ed i tormenti dell'Oltretomba.
lady rainbow
28-05-2010, 15.52.35
"Ci verrò con piacere" sorrisi alla mia compagna..."non vorrei rinunciare alla vostra amicizia per nulla al mondo"..intanto il castello dinanzi a noi si ergeva imponente..un altro capitolo della nostra avventura iniziava...presi per prima la parola e alla guardia risposi con decisione:"Il mio nome è Lady Rainbow e coloro che sono qui sono miei amici...fateci entrare di grazia,abbiamo una missione da compiere.."non sapevo se la guardia mi avrebbe fatto altre domande..d'altronde anche se ero nata e cresciuta in quel castello nessuno conosceva il mio volto...di me si conosceva solo il nome e la fama...rimasi ad attendere la risposta...
Talia
28-05-2010, 17.13.50
Per sempre… mi mancò l’aria a quelle parole!
Non vi era più un bambino di fronte a me adesso ma uno splendido giovane, la prodigiosa trasformazione - che in un altro momento probabilmente mi avrebbe profondamente impressionata - non ebbe tuttavia su di me alcun effetto, poiché erano state le sue parole a canalizzare tutta la mia attenzione.
In un attimo tutto ciò che amavo mi passò davanti agli occhi… Ermaus, il mio caro zio che forse non avrei più visto, Ermaus, il buon abate che in quel momento mi stava attendendo fiducioso nella sua stanza, Ermaus, il palazzo in cui ero cresciuta, Ermaus, la mia buona balia, Ermaus, le mie dame, Ermaus, tutti i miei sogni, Ermaus, il matrimonio a cui ero destinata - privo di amore forse, ma al quale comunque mi ero piegata e per il quale avevo impegnato la mia parola con mio zio -, Ermaus…
A tutto ciò avrei dovuto rinunciare!
Indubbiamente una pena dolce era il restare per sempre con Amore, ma pur sempre uno scotto.
Eppure non vi poteva esser salvezza senza un sacrificio…
‘scempio, affanno, morte e lutto…’ aveva detto Amore… non potevo permettere che quello fosse il destino del mio adorato Cavaliere!
Sospirai profondamente: “E sia!” dissi, con quel poco di determinazione che mi era rimasta “Risparmia la vita di Ermaus, donagli di nuovo la gioia di vivere e io resterò per sempre al tuo servizio!”
In fretta abbassai gli occhi sul pavimento: non era giusto che mi vedesse piangere, in fondo lui mi stava aiutando…
Hastatus77
29-05-2010, 11.14.25
"Siamo una parte del gruppo che lord Cembelus ha inviato contro i tre cavalieri... fateci entrare. Dobbiamo conferire con il vostro signore."
elisabeth
30-05-2010, 23.49.03
Polgara aveva iniziato la sua lotta, il demone aveva iniziato a infliggerle i suoi tormenti.......un'ombra si frappose tra me e loro, e le sue parole mi giunsero chiare alla mente, la paura.....la paura racchiude tutte quelle ansie che ci attanagliano il cuore prima di ogni decisione....di ogni prova. Io ne avevo la forza....il mio cuore aveva la forza necessaria, per spazzare tutto questo.......dovevo crederci...
Intanto Madre Morte era li'......la potevo sentire e con lei si era portata i lamenti di coloro che non trovavano pace.
Le tenebre, Polgara aveva bisogno di Luce.........mi alzai da terra ....e con un lieve schiocco delle dita .......eccole...una nuvola di lucciole illuminarono......il luogo dove ci trovavamo....la luce contrasta le tenebre e ora Polgara, pensa sorella mia....." Cosa uccideno le nostre paure.......i sentimenti , i forti sentimenti annientano le paure........tu hai conosciuto l'Amore vero.....i sentimenti piu' puri, la tua anima e' piena di luce, perche' essa ha la conoscenza.........un dono ti faccio, ti dono il mio cuore.....lui aiutera' il tuo, gli dara' la forza che gli manca.........me lo renderai , quando tutto sara' finito so' che me lo renderai...>>......Madre Morte mi attendeva, mi rifugiai tra le sue braccia.......erano fredde, fredde come il sonno che mi avvolse.........ora ero sicura Madre Morte aveva donato a Polgara il mio cuore......." Ora Polgara ......aspetto te per tornare a vivere"
Guisgard
31-05-2010, 02.45.18
La guardia ascoltò con attenzione le parole di Hastatus e Raimbow.
Passarono alcuni istanti ed una figura si affacciò dalla torre più alta del castello.
Era la bellissima Heylde.
"Guardie..." disse con il suo solito tono altero e superbo "... abbassate il ponte e fateli entrare."
Attese poi l'eroica compagnia nel grande cortile.
"Bentornati..." disse "... abbiate la compiacenza di seguirmi."
Li condusse così nel grande salone, dove era ad attenderli lord Cembelus e suo figlio Ermaus.
"Ebbene, amici miei..." cominciò a dire il signore del Doloroso Amore "... quali nuove recate con voi? Ci avete liberato dai tre terribili cavalieri?"
Intanto, nella grotta incantata di Messer Amore, Talia in austere lacrime accettava il suo destino.
"E sia." Cominciò a dire il bellissimo giovane alla suora ed al nano. "E' deciso! Da oggi questa dolce fanciulla sarà per sempre mia ospite. Per lei organizzeremo il Torneo dell'Amore Ritrovato ed i migliori cavalieri si batteranno per rendere omaggio alla sua bellezza."
Chiamò poi a sè il nano ed aggiunse:
"Voglio che sia tu, mio fedele servitore, ad organizzare il torneo. Voglio che cominci domani stesso!"
"Sarà fatto come voi desiderate, padrone." Rispose il nano con un inchino.
I due allora uscirono dalla grotta, lasciando Talia alle devote cure della suora.
Nel frattempo, nella selva, Elisabeth aveva fatto un grande dono a Polgara.
Ora tutto dipendeva dalla giovane maga dell'est: la sua salvezza e quella di Elisabeth...
Guisgard
31-05-2010, 04.08.42
Guisgard era davanti a quella misteriosa donna.
"Ascolta..." disse lei "... ascolta i tre cavalieri e svela le loro identità..."
Allora, il primo fra i tre si fece avanti e disse:
"Mio padre fu vassallo del mio re e signore
ed io ne divenni l'alfiere, il braccio e il cuore!
Ma il mio battè più forte per la sua bella sposa,
lasciandomi solo il dono per chi ama e tutto osa!"
Poi, avanzò di un passo anche il secondo tra loro e disse:
"Fui da una sensuale magia rapito ed estasiato
e dall'abile maga reso come schiavo e incantato!
Ma accorse in mio aiuto la Divina Fede e solo quella,
facendomi vincere i mori ed il cuore della maga bella!"
Infine si fece avanti il terzo di quei cavalieri e disse:
"Fui marito appassionato e follemente innamorato,
ma per tale amor la cavalleria avevo ormai bannato!
Ma quella donna che Iddio mi donò come bella consorte,
mi diede la forza per vincere la temibile Gioia della Corte!"
Guisgard, dopo aver ascoltato attentamente le parole dei tre cavalieri, cominciò a dire:
"Il primo fra essi è anche il Primo fra tutti i cavalieri... è senza dubbio Lancillotto del Lago!"
Guardò poi il secondo ed aggiunse:
"Questi per portamento e dignità è sicuramente il campione della Cristianità e liberatore di Gerusalemme... è Rinaldo d'Este!"
Ed infine, fissando il terzo, concluse:
"Ed il terzo non ho dubbio alcuno a riconoscerlo per colui che seppe unire l'alto valore cavalleresco e l'ideale amoroso più puro, quello matrimoniale... egli è Erec della Tavola Rotonda!"
"Eccellente!" Disse la donna con un sorriso compiaciuto. "Hai riconosciuto questi tre grandi cavalieri. I miei complimenti, cavaliere."
"Ed ora, oracolo, cosa devo fare per salvare la mia amata?" Chiese Guisgard.
"E' presto detto..." rispose la donna "... sta per svolgersi un gran torneo... è detto il Torneo dell'Amore Ritrovato... mostra valore, generosità ed altruismo... mostra tutto ciò e troverai ciò che cerchi."
cavaliere25
31-05-2010, 13.59.05
Risposi a lord Cembelus abbiamo sconfitto i due cavalieri il rosso e il verde ma pultroppo non abbiamo trovato il cavaliere bianco abbiamo trovato la sua armatura ma del cavaliere nessuna traccia
Hastatus77
31-05-2010, 19.39.17
Per fare quello che avevamo promesso al nano del cavaliere bianco, avevamo bisogno che lord Cembelus ed i suoi famigliari si fidassero di noi, quindi mentre pensavo alle prossime mosse, risposi, senza mentire:
"Milord, da queste avventure, è forse mai tornato qualcuno vivo? Quindi tirate le vostre conclusioni... intanto vi chiedo, degli altri cavalieri che sono arrivati al castello assieme a me, è già tornato qualcuno oppure siamo i primi."
Dicendo ciò, speravo che lord Cembelus non avesse ascoltate le parole di cavaliere25.
Talia
31-05-2010, 20.43.24
E così sarebbe stato organizzato un torneo in mio onore… pensai che la Sorte dovesse avere davvero un discutibile senso dell’ironia! Come poteva concedermi una simile dignità, probabilmente il sogno magico di qualsiasi fanciulla, proprio in un momento in cui mi sentivo così poco incline ai festeggiamenti e in cui mi sembrava che tutto mi fosse scivolato via dalle mani?
Spostai distrattamente lo sguardo sulla suora che era rimasta con me e un pensiero mi attraversò la mente, un pensiero che avevo in qualche modo represso, presa com’ero dalle preoccupazioni per Ermaus.
“Credete che Amore dicesse sul serio riguardo alla distruzione del Castello?” chiesi lentamente, mentre un nodo mi serrava la gola “Credete davvero che non ci sarà pietà neanche per i bambini e per gli innocenti?”
polgara
01-06-2010, 00.22.31
Una volta un vecchio maestro mi insegnò che è la paura il sentimento opposto all'Amore e non l'odio come molti pensano. Perchè la paura chiude dove l'Amore apre.
"Il tuo animo è malato quanto il tuo corpo!" tuonai "ma io sono qui, è giunto il momento del confronto e non mi tirerò indietro!"
In quel momento percepii il calore e la luce provenienti dal dono di Elisabetth. Non potevo errare, avevo dalla mia i doni delle virtù più potenti. Avevo l'Amore puro di un uomo, il cuore di una sorella e la protezione di un anima pura come quella del cane bianco che era corso in mio aiuto.
Ora ce la potevo fare.
Purezza, candore, onestà e valore. Virtù provenienti dal cuore.
Invoco voi, Amore, con totale umiltà, che tutto alla Verità. La sola e l'unica realtà.
Dea e Dio, unicità ed essenza, ascolta le preghiere di questa tua figlia. Proteggi e allontana colui che vuole separare, che vuole togliere il dono del divino.
Che tutto possa scorrere in eterno nella luce dell'Amore giusto.
A lui mi dono, di lui mi ergo in difesa, per lui io esisto, con lui combatto.
Sic est.
Dopo aver proclamato le parole sacre di uno dei più antichi rituali, mi concentrai profondamente.
Guisgard..amore...elisabeth...sorella...
L'energia si stava condensando nelle mie mani, sempre di più, sempre di più.
Grazie al dono di Elisabeth ed all'Amore mio e di Guisgard era molto potente...ecco la sfera era pronta per essere scagliata.
Guisgard
01-06-2010, 01.59.18
Il Castello del Doloroso Amore.
Per un misterioso volere della sorte la compagnia era di nuovo giunta in quel luogo.
Cembelus restò colpito dal vederli al suo cospetto.
"Lo scudiero che è con voi non è stato chiaro..." disse rivolto a Hastatus "... rispondetemi quindi voi, milord... siete davvero riusciti a sconfiggere i tre temibili cavalieri? Se così fosse, allora nessuno vi è pari! Ci avete liberato da quel tormento! Dobbiamo festeggiare!"
Ermaus ascoltò in sielenzio è poi intervenne:
"Nessun altro, oltre a voi 5, è tornato al castello. Ma ditemi... anche una ragazza raggiunse quella selva... lady Talia... sapete dove si trova ora? E se sta bene?"
Ma proprio in quel momento giunse Heylde.
"Parlate da prode, sir Hastatus..." cominciò a dire "... ma non recate con voi alcuna prova... come potete dimostrarci di aver vinto i tre cavalieri?"
Nella grotta intanto, Talia aveva il cuore colmo di timori e penosi pensieri.
La suore l'accarezzò e le sorrise.
"Milady..." disse "... in quel castello la follia ha dominato su ogni cosa... ed ora la collera del mio signore reclamerà le responsabilità dei colpevoli... ciò che posso dirvi è solo questo... colui che amate verrà risparmiato grazie al vostro sacrificio."
Le offrì poi una tisana calda e profumata.
"Ora riposatevi e non permetette che la paura e la tristezza sciupino la vostra bellezza. Domani i migliori cavalieri si batteranno per voi... e sarete la degna matrina del torneo."
Guisgard
01-06-2010, 02.35.01
A quelle sacre parole di Polgara, una fitta nebbia scese sulla selva.
Un manto, come un etereo alone, avvolse così ogni cosa, lasciando trasparire solamente i contorni sfumati di un mondo a cavallo tra il sogno e l'illusione.
Polgara si ritrovò così da sola in mezzo ad una natura che sembrava anonima e vuota di ogni vitalità.
Ad un tratto le si avvicinò un giovane dotato di un fascino quasi inumano.
Era vestito in modo sfarzoso ed era elegante e gradevole nella persona.
"Cosa cerchi, Polgara?" Disse con una voce delicatissima. "Questa selva è come la vita... in sè è rigogliosa, lussureggiante, ricca di fiori e di frutti... ma basta che giunga la notte e che cali la nebbia... e tutto assume un'immagine spettrale..."
Fissò la bella ragazza ed aggiunse:
"La debolezza degli uomini è quella di mettere il proprio destino nelle mani di un altro... e con esso tutti i propri sogni... ma basta poi che quel qualcuno ci tradisca e ci abbandoni per rendere ogni cosa infinitamente triste ed intrisa di un dolore senza fine..."
Offrì allora la sua mano alla ragazza e concluse:
"Non attendere oltre... colui che aspetti non è diverso da tutti gli altri... non verrà e tu sarai di nuovo triste e sola... non curarti quindi più di queste cose... balla con me... io sono un grande ed amato ballerino... il mio cuore è ambito da molte donne e da molti uomini... e se tu ballerai con me io ti condurrò lontano da qui, in un luogo dove non ci saranno più lamenti, affanni e sofferenze, ma solo gioie... Polgara, ti prego... balla con me..."
Elisabeth nel frattempo era in un luogo indefinito, simile ad un limbo.
Vagava come senza meta in uno scenario che ricordava vagamente la selva.
Sentiva freddo ma aveva indosso solo una clamide bianca ed era a piedi nudi.
Avvertiva il senso di fame ma i frutti sui rami erano posti troppo in alto per essere colti.
Ad un tratto le si avvicinarono due figure, un ragazzo ed un vecchio.
"Io sono il tempo degli uomini" disse il ragazzo "e li accompagno ogni giorno... indico loro l'età della nascita, della crescita e della morte. Sono per tutti gli uomini un inseparabile compagno."
"Stolto, tu non indichi nulla, invece!" Tuonò il vecchio. "Sei fittizio, creato dall'uomo per misurare il corso di un vita in realtà già scritta e decisa altrove!"
Poi fissò Elisabeth ed aggiunse:
"Io sono il Tempo assoluto ed ho l'immagine e le sembienze dello scorrere dell'intero Creato. Io in questa selva sono un re... solo a me infatti, fra tutti, sono stati rivelati i segreti di Amore. Perchè solo il Tempo assoluto conosce il valore dell'amore vero.
Perchè tu sai che Amore non ha tempo, non ha età e non conosce compromesso. Amore è un segreto antico, celato nel cuore di ogni uomo e di ogni donna."
Guisgard
01-06-2010, 03.18.17
Guisgard, dopo aver ascoltato le parole dell'oracolo, ritornò verso il centro della selva.
Ripensava a quel torneo e su come avrebbe dovuto comportarsi.
Ad un tratto incontrò qualcuno.
Era un fancuillo smilzo e vestito in maniera singolare.
Aveva con se una cetra e canticchiava di continuo.
"Ehi, menestrello..." lo chiamò Guisgard "... sai dove si terrà un torneo detto dell'Amore Ritrovato?"
"Certo, sicuro, mio gran signore!
Vi dominano periglio ed onore!" Rispose il menestrello.
"Per quando è fissato l'inizio? Chiese Guisgard.
"Domani si dice comincerà l'attesa giostra
ed i più grandi eroi faranno bella mostra!"
"Accompagnami, menestrello!" Disse Giusgard lanciandogli una moneta.
"Nobile signore, da oggi io ti seguirò in ogni posto,
senza paura, contro ogni nemico a qualsiasi costo!"
Il menestrello guidò così Guisgard fino ad un grande palco, a pochi passi da una bella e luminosa grotta scavata nella nuda roccia.
"Qui, mio signore, si terrà l'ambito evento,
dove le armi voleranno in cielo come vento!"
"Cosa sono tutti quegli scudi appesi agli alberi?" Chiese Guisgard.
"Sono gli emblemi di ogni partecipante.
Appendi anche il tuo e sii degno sfidante!"
"Cos'ha di tanto ambito questo evento?" Chiese Guisgard.
"Che il vincitore potrà chiedere qualsiasi cosa!
Quindi, dimostra il tuo valore, combatti e osa!"
Talia
01-06-2010, 10.51.40
"Ma c'è anche il mio confessore in quel Castello..." cercai di protestare "L'abate è un buon uomo e..."
Le parole della suora mi interruppero, il suo sorriso era fiducioso e rincuorante.
Meccanicamente presi la tisana che mi mise tra le mani e ne bevvi un sorso, era calda e dolce... improvvisamente una strana sensazione si impadronì di me, la testa mi si fece pesante, la braccia deboli e, prima di riuscire a rendermene conto, caddi in un sonno profondo e ristoratore.
polgara
01-06-2010, 17.45.51
Guardai quell'uomo dal bell'aspetto ed udii le sue parole. Dal profondo dell'anima esplosi in una sonora risata, non riuscivo a fermarmi: "Scusate messere non vorrei sembrarvi irriverente, ma non riesco proprio a smettere di ridere!"
Poi dopo poco cercai di tranquillizzarmi, respirai a fondo e sorridendogli continuai: "Ascoltatemi bene, io so che lui tornerà, non so quando ma so che tornerà da me. Io ho assoluta fiducia in lui! Sbagliate messere, il vero Amore non nasce dal soddisfacimento dei propri bisogni, quello è effimero e non appena il bisogno è riempito, il mendace amore è fuggito. Amore è un profondo ed esistenziale riconoscersi e riunirsi là dove un tempo è stato separato. L'amore vero non possiede, ama soltanto.
Mi spiace non posso ballare con voi, il mio Amore ne soffrirebbe e non lo vorrei..perchè io so che lui mi può sentire ovunque sono ed ovunque è!
Ed ora perdonatemi, toglietevi dalla mia traiettoria, perchè in questa densa nebbia c'è bisogno di un po' di luce!"
Presi la sfera di energia che fluttuava sopra di me e la scaraventai verso il terreno...un'immensa e confortante calda luce si diffuse ovunque...
elisabeth
01-06-2010, 19.09.42
Che strano senso di vuoto che provavo, l'aria sembrava ferma ma non sembrava malsana.....avevo freddo e fame, alberi carichi di frutti...che delizia, cercai di allungarmi piu' che potevo ma nulla da fare erano troppo alti per me, che frustrazione.....sentivo il gusto della polpa e il succo fresco scivolare in gola...... incominciai a sfregarmi le braccia, dovevo scaldarmi.
Giravo senza meta, quando un giovane ed un'aziano, mi avvicinarono.
Il giovane era il Tempo umano, con le umane cadenze....l'anziano....era il Tempo Divino era il re di quel luogo il detentore del piu' antico dei segreti.
Lo ascoltai, lo guardai in volto mentre lui scrutava il mio....<<Scusate dove mi trovo e' cosi' strano questo posto e non mi ricordo neanche di aver percorso alcuna via per arrivare qui, dite di essere il Re di questa Selva e siete il Tempo, e' strano che proprio io mi trovi al vostro cospetto, l' Amore che tutto muove, da lui prende forma la vita di ognuno di noi, e' vero l' Amore e' una melodia antica, e' un'arpa dalle cui note scaturisce la musica che lega la vita di ognni essere umano, l'invidia degli Dei.Tempo ditemi....qual'e' l'amore vero....l' Agape o l' Anteros, amare e non ricevere o amare ed essere riamati ?...ditemi Tempo....quali sono i segreti dell' Amore ......l'Amore ti fa' credere, ti rende fiducioso.....si da' la propria vita per la persona che si ama.....e poi il segreto qual'e' ? C'e' chi ci parla di Amore e lo lo fa' a cuor leggero perche' l'Amore ragala l'armonia del parlato e la grazia dello scritto,ma poi come per incanto il cantore devoto al Sacro Amore trova un'altro cuore a cui porgere le sue attenzioni....e nel frattempo la sfortunata prende il suo cuore e lo getta alle ortiche perche' non possa ascoltarlo piu'...Voi solo in quanto Tempo potete comprendere il grande dolore di coloro che si sono fatti ingannare da Amore...Eppure io so che Amare non pone condizioni...Amare non e' mai fine a se stesso si trasforma ma non muta e' Alchimia pura.....E adesso di una cosa sola vi prego ho freddo e fame, non potro' ripagarvi, ma se vi serve una Maga senza cuore.....chiedete pure..>>.....Pensai cosi' a Polgara, spero che quel misero cuore ti dia la forza che ti necessita', almeno avra' fatto qualcosa di buono.........incurante della presenza dei due uomini......mi sedetti ai piedi di un albero, piegai le ginocchia e vi poggiai il capo....e piansi tutte le mie lacrime.....
Hastatus77
01-06-2010, 21.47.30
"Milord, potete festeggiare, questa storia è arrivata alla sua fine." poi rivolgendomi a Ermaus dissi "Sulla via del ritorno non abbiamo incrociato nessuna dama..." stavo dicendo, quando fui interrotto dalle parole di lady Heylde.
La guardai con disprezzo.. non sapevo se aveva capito che noi avevamo un secondo fine. "Quali prove dovrei portare! La nostra presenza qui è già una prova più che sufficiente.. voi ci avete chiamato qui con l'inganno e ci avete imposto quest'avventura.. io stesso ho rischiato la mia vita, come ben potete vedere, per una causa non mia e che come ben sapete ho sempre ritenuto stupida.. ed ora voi volete delle prove da noi? Ora potete uscire da questo castello e trovarvele da sola le vostre prove!"
Tornai a rivolgermi a Cembelus "Col vostro permesso, vorrei potermi ritirare per pulirmi, curare le mie ferite e prepararmi per il gran festeggiamento."
cavaliere25
01-06-2010, 22.06.57
Io mi dispiace non mi va di festeggiare dissi vorrete perdonarmi ma mi vado a ritirare nella mia stanza a riposare sono stanco dal viaggio dissi a Cambelus e agli altri che erano li con me e mi avviai verso la porta avevo un pensiero fisso che non mi lasciava"dove era Guisgard" ero preoccupato triste spaventato ero confuso, cercavo di pensare che stava bene ma non riuscivo avevo paura di non rivederlo piu forse dovevo andare con lui pensai nella mia testa,una bella dormita mi avrebbe fatto bene.
Guisgard
02-06-2010, 01.50.11
Cembelus, ascoltando le richieste di Hastatus, aveva permesso a tutti loro di ritirarsi per un meritato riposo.
Così, era rimasto da solo con i suoi figli.
"Pensi che questa maledizione sia davvero finita, padre mio?" Chiese Ermaus.
"Beh..." rispose Cembelus "... se sono tornati vuol dire che hanno sconfitto i tre cavalieri... se così non fosse avrebbero fatto allora la stessa fine di coloro che li hanno preceduti. Del resto la forza dei cavalieri di Camelot è nota a tutti. Abbiamo fatto bene a fidarci di loro."
"Non esserne troppo convinto, padre!" Intervenne Heylde. "Hai visto quanta superbia aveva Hastatus? E come disprezzava la nostra causa? Perchè un cavaliere che non riconosce una causa dovrebbe rischiare di morire per essa? Io direi di essere cauti..."
"Cosa temi, sorella?" Chiese Ermaus.
"Non lo so..." rispose Heylde "... ma da quando sono tornati avverto una strana sensazione..."
"Io invece voglio fidarmi di Hastatus e dei suoi compagni." Intervenne Cembelus. "Ora andiamo a dormire per comprendere quali novità ci porterà il nuovo giorno
Cavaliere25 passeggiava sereno in quel fresco e verdeggiante prato.
Il cielo era terso e luminoso, mentre nel paese giungeva gente da ogni dove per festeggiare il giorno dedicato a Sant'Antonio.
Ad un tratto il ragazzo udì risate e grida di gioia.
"Correte!" Gridava divertito un fanciullo. "Vi è un cavaliere appiedato! Da solo non potrà affrontare nessuno!"
A quel punto Cavaliere25 corse a vedere e riconobbe quel cavaliere.
Era Guisgard e veniva verso il paese con in braccio la sua sella.
"Guisgard, amico mio!" Esclamò Cavaliere25. "Cosa fai qui?"
"Devo affrontare una dura e difficile prova, ragazzo mio..." rispose il cavaliere "... ma tu non mi ha preparato il cavallo... sono senza scudiero e ti stavo cercando..."
In quel momento Cavaliere25 si svegliò di soprassalto.
Che strano sogno aveva fatto.
Cosa voleva significare?
Come decifrarlo?
A chi avrebbe potuto chiedere consiglio?
Questi pensieri lo angosciavano, mentre l'atmosfera nel castello era sempre più irreale.
Intanto, nella grotta, Talia si era addormentata.
Immagini indefinite, angosce e paure affollavano confuse i suoi sogni.
Il volto di Ermaus dominava ovunque, apparendo ora addolarato, ora insofferente.
Poi le immagini della sua infanzia, i boschi che conosceva da sempre.
Ed in quei sogni che si accavalavano sui sussulti del suo umore ed animati come da una misteriosa e primordiale magia, vide la suora alla quale era stata affidata.
"Non temete, milady, per il vostro abate... nessuno tocchera un consacrato del Signore... nessuno..."
Guisgard
02-06-2010, 02.26.02
Elisabeth piangeva lacrime amare.
Erano lacrime di sangue, poichè scorevvano da un cuore sofferente.
"Il Tempo osserva, figlia mia..." disse il vecchio "... osserva lo scorrere indefinito dell'intero Creato. E può solo cancellare ciò che è effimero, lontano dall'essenza eterna delle passioni umane."
In quel momento si avvicinò qualcuno.
Era il fanciullo dagli occhi azzurri e dai biondi capelli.
"L'amore ha molti nomi..." cominciò a dire ad Elisabeth "... tanti quanti sono i sogni e le sofferenze umane. Ma ha sempre e solo un unico volto. E l'unico modo per vedere il suo volto è ascoltare il proprio cuore. Sempre e comunque."
Detto questo, le sorrise, la coprì con il suo mantello purpureo e le offrì alcuni frutti maturi.
Intanto, Polgara con le sue forti parole avevo visto svanire quel misterioso ballerino.
Sentì allora un senso di soddisfazione.
La luce, scaturita dalla sfera luminosa, si era diffusa con forza tutt'intorno alla bella maga.
Questo le permise di vedere lontano, dall'altra parte di quella misteriosa radura.
E si accorse di alcune figure in lontanza.
E tra queste vi era una donna, che Polgara riconobbe essere Elisabeth.
"L'hai riconosciuta, vero?" Chiese una voce alle sue spalle. "E' Elisabeth... è stanca e sofferente... si domanda il perchè della vita... ma tu puoi aiutarla."
Polgara si voltò e vide una misteriosa donna.
Indossava un lungo abito violaceo ed aveva il capo coperto da un largo cappuccio.
"Portala via di qua." Aggiunse quella donna. "Affidati alla ragione... il cuore tradisce, poichè è debole e miserabile... tu ti sei sempre affidata alla ragione, all'intelletto... questa è sempre stata la tua forza... solo essa ti ha difeso dalla sofferenza... fuggite quindi tu ed Elisabeth da questa selva... non vi è niente qui per cui valga la pena restare... nulla!"
Guisgard
02-06-2010, 02.58.10
Guisgard era con quel singolare e buffo menestrello davanti ai tanti scudi che rappresentavano gli innumerevoli sfidanti a quel torneo.
Si avvicinarono allora ad un paggio lì vicino e Guisgard disse:
"Voglio partecipare a questo torneo."
"Bene, ma prima vi è la regola che ogni partecipante deve confessarsi." Rispose il paggio. "In quella piccola cappella troverete un confessore."
Guisgard allora entrò nella cappella e si inginocchiò davanti al confessionale.
"Perdonate, padre..." cominciò a dire "... ho peccato..."
"Apri il tuo cuore figliolo." Rispose il confessore.
"Ho amato molte donne... spesso con leggerezza e superficialità... ed oggi il Cielo mi sta punendo, poichè rischio di perdere la sola che ho amato veramente..."
"L'uomo commette peccato quando viola le leggi religiose..." rispose il confessore "... poichè in esse vi è custodita la vera felicità umana... e la loro violazione causa dolore e sofferenza..."
"Cosa devo fare ora, padre?" Chiese Guisgard.
"Annulla la sofferenza e dona gioia e felicità a chi è nel dolore..."
"Ma come posso fare ciò?" Chiese ancora Guisgard.
"C'è tanta sofferenza e tanto dolore in giro... e vi è sempre qualcuno che invoca il nostro aiuto..."
Detto questo, il confessore segnò Guisgard tre volte e gli concesse l'assoluzione dalle sue colpe.
Guisgard restò allora per un pò a pregare davanti all'altare.
Ad un tratto una figura gli si avvicinò.
Era una suora.
"Cavaliere, in nome del Cielo..." cominciò a dire "... vi supplico... cerco un cavaliere di gran valore e generoso... l'ho chiesto a molti, ma si sono rifiutati tutti..."
"Cosa chiedete?" Domandò Guisgard.
"Una grazia..."
"Che grazia?"
"Misericordia per la ragazza che accudisco..."
"La misericordia appartiene ai re, non agli uomini comuni." Rispose Guisgard.
"Ma il valore e la generosità, insieme all'altruismo, sono le virtù di un cavaliere."
"Cosa mi chiedete?"
"La vittoria a questo torneo..."
"Ma voi siete una suora! A cosa vi servirebbe questa vittoria?"
"A liberare la ragazza di cui vi dicevo..."
"Come?"
"Chiedendone la liberazione per tornare da chi ella ama..."
"Ho già cosa chiedere per la vittoria." Rispose Guisgard. "Cercate un altro cavaliere... e che Iddio aiuti voi e la vostra protetta."
Detto questo si avviò verso l'uscita della cappella, quando gli tornarono in mente le parole dell'oracolo:
"Valore, generosità ed altruismo." Le stesse parole invocate dalla suora.
Guisgard allora tornò dalla suora e disse:
"Farò come mi imponete... oggi al torneo sarò il campione della vostra protetta."
cavaliere25
02-06-2010, 11.48.20
Mi svegliai tutto sudato e quel sogno che avevo fatto mi tormentava i miei pensieri non capivo cosa volesse dire ho significare, dovevo capire e chiedere consiglio e spiegazioni di quello strano sogno ma a chi? potevo fidarmi dei miei amici di avventura?, pensai e ripensai e dopo un po mi venne in mente che forse lady Llamrei poteva aiutarmi,Usci dalla mia stanza e mi diressi verso la stanza di lady Llamrei, arrivai davanti alla sua porta e bussai, attesi una risposta ero agitato e spaventato.
elisabeth
02-06-2010, 18.54.12
Ascoltavo le parole dell' anziano Tempo......se era capace di far passare cio' che di falso era arrivato al mio cuore, allora perche' io soffrivo ancora......perche' era vivo ancora in me quel sentimento che turbava i miei giorni e faceva diventare incubo le mie notti......Alzai il capo, quando sentii un passo piu' lieve arrivare vicino a me........Riccioli d' Oro......avevo il volto segnato dalle lacrime, la mia clamide sembrava uno straccio di un colore iindefinito....le miei mani mi apparirono vecchie e sudice.....cercai di nascondere i miei piedi nudi sotto la lunga clamide........mi sentii inadeguata al suo cospetto......<< Sei dinuovo qui Angelo mio....?....mi chiedo cosa ti porti di tanto in tanto ad accorrere...a me......anche tu mi parli di Amore....sei cosi' giovane cosa ne sai tu dell' Amore, io non sono votata perche' qualcuno mi dia Amore, qualcuno ingannandomi me ne ha fatto rendere conto, ma so' qual'e' la mia punizione.........Ho studiato Magia da tutta una vita, sapevo che Amore era universale e dovevo solo Amare cio' che era del Creato perche' non fosse unico......ma globale...e invece un attimo di puro egoismo ha fatto si' che pensassi di avere un Amore tutto per me......adesso so' che saro' condannata ad amarlo per tutta la vita che mi resta.......e la mia unica compagna si chiamera' Solitudine.......Madre Morte mi ha abbracciata...braccia amorevoli........ma avrei voluto tanto mi avessero regalato l'oblio, e invece sono ancora qui.......a chiedermi perche' !!!!>>.....Riccioli D' Oro, poso' sulle mie spalle il suo manto, il cui tessuto era fatto di una stoffa che non avevo mai toccato prima, profumava di tutto e di niente.....ma quello che sentti sulle miei spalle fu' il calore di un grande sentimento......fu un'abbraccio solo per me, la mia anima si stava rinfrancando....presi una pesca matura dal quel cesto ricco di ogni ben di Dio e resi al mio corpo il giusto ristoro......Mi parve di vedere in lontananza uno squarcio di luce......
Guisgard
03-06-2010, 03.02.09
Pochi istanti dopo che Cavaliere25 ebbe bussato, Llamrei aprì la porta.
"Cosa vi è accaduto?" Chiese la donna, notando l'agitazione del giovane scudiero. "Cosa vi turba tanto?"
Ma proprio in quel momento iniziò ad albeggiare.
Rosee tinte si diffusero nel cielo ed il canto del gallo salutò il nuovo giorno.
E di li a poco, i servi di Cembelus giunsero a chiamare gli ospiti del castello.
Infatti, il loro padrone li attendeva nella sala grande, dove sarebbe stata servita la colazione.
Intanto, Elisabeth aveva preso uno dei frutti che quel fanciullo le aveva offerto.
"Si, sono giovane..." disse il fanciullo "... ma proprio per questo posso parlare dell'amore. Non è forse la giovinezza la stagione nella quale più spesso nasce l'amore? E non è forse quello il periodo in cui il cuore ha più slanci da seguire e sogni da realizzare? L'amore è in verità la stagione della giovinezza. Una giovinezza che inebria l'anima ed il cuore. Amore ama madonna Giovinezza poichè in essa gli uomini sanno osare e sfidare la vita. E chi ama non teme mai nessuna sfida."
Guisgard
03-06-2010, 03.40.06
Nel grande spiazzo che sorgeva dietro la grotta, si erano preparati tutti i partecipanti al torneo dell'Amore Ritrovato.
Colorati vessilli e sfarzosi stendardi si gonfiavano al vento, mentre il luccichio delle corazze e delle armi si rifletteva su tutto il campo.
Le trombe squillavano solenni ed i tamburi rullavano maestosi, mentre i marescialli di campo controllavano che tutto fosse in regola.
Guisgard fissava con attenzione la superba parata di cavalieri.
E mentre il suo sguardo seguiva quel cavalleresco spettacolo, con le mani accarezzava un anello che portava al dito.
"Perchè continui a fissare il mio anello?" Chiese Polgara.
"E' molto bello." Rispose Guisgard.
"E' molto antico..." disse lei "... si narra che sia appartenuto ad una grande fata. Molti dicono che è magico."
"E secondo te è davvero magico quell'anello?" Chiese Guisgard.
"Chissà... perchè no! Io comunque lo porto perchè mi piace e perchè dicono sia un portafortuna."
"Già, alla fortuna non si può rinunciare."
"Prendilo tu... voglio prestartelo..." Disse Polgara offrendo l'anello a Guisgard.
"Perchè vuoi che lo porti io?"
"Perchè quando sarai cavaliere ti ritroverai a dover affrontare qualche difficile impresa... forse dovrai sfidare qualche orco, o un drago, o chissà, magari partecipare ad un torneo. E vedrai che quest'anello ti porterà fortuna."
"E' il tuo, non so se sia il caso..."
"Cosa c'è?" Chiese lei. "Temi che rappresenti una promessa? Tranquillo, io non voglio sposarmi mai! Non sono fatta per il matrimonio! Quindi puoi tranquillamente accettarlo!"
"Sei la solita malpensante!" Rispose lui prendendo l'anello. "O magari è un trucco... facendomi portare questo anello nessuna donna, credendomi già impegnato, si avvicinerà a me!" E scoppiò a ridere.
"Sai dire solo cattiverie!" Disse lei visibilmente infastidita. "Anzi, ridammelo che non meriti nulla!"
Tentò allora ti riprendersi l'anello, ma Guisgard portò la mano dietro la schiena ridendo di gusto.
Polgara allora d'istinto cercò di raggiungere la mano dove Guisgard lo aveva nascosto, arrivando a sfiorare con il suo viso quello di lui.
Per un istante i due si scambiarono un profondo sguardo e all'improvviso Guisgard la baciò.
Polgara, come turbata da quel bacio, restò immobile a fissare Guisgard, per poi scappare via.
"Fermati, Polgara!" Gridò Guisgard. "Aspetta!"
Ma la ragazza era ormai svanita nel bosco circostante, lasciando Guisgard a fissare pensieroso quell'anello.
"L'anello che mirate, mio signore,
è forse un antico pegno d'amore?"
Chiese all'improvviso il menestrello, destando Guisgard dai suoi ricordi.
"E' un antico dono..." rispose il cavaliere.
All'improvviso nella tenda giunse la suora.
"Messere..." disse "... tra pochi istanti si affaccerà sul campo la damigella per la quale vi ho chiesto di combattere."
"Bene." Rispose Guisgard. "Menestrello..." chiamò poi "... non avendo con me il mio scudiero, ci sarai tu per questo ruolo!"
"Io da ozioso cantore a fedele scudiero?
Spero esser degno di incarico tanto fiero!"
In quel momento si udirono altri squilli di tromba.
Ormai mancava poco.
elisabeth
03-06-2010, 10.56.33
La Giovinezza, gia' un ricordo passato, gli Amori fatti speranza, slanci di passione, visi arrossati......<< Giusto, l'Amore e' l'espressione della giovinezza, di quei momenti fatti di spensieratezza dove tutto ti sembra eterno e poi invece si affievolisce per riprendere vita......L'Amore e' fatto di passione traboccante, di baci rubati....di sguardi a cui non mancano le parole piu' appasionate..questo e' l'Amore della Giovinezza, quell'Amore a cui non manca la forza per andare avanti, anche quando il mondo sembra crollarti addosso..........Ma il mio e' un Amore maturo, fatto di sapienza, di attesa.....fatto di frutta succosa, fatto di baci attesi, passionali. E' un Amore che pensa all'oggi, che pensa al domani....ma non con la frenesia di una folata di vento, ma come la brezza del mare che accarezza i cuori e li rassicura, il mio Amore e' fatto del dolce riscoprirsi, e' fatto di verita'...perche' c'e' la consapevolezza della sofferenza, del dolore..c'e' l'esperienza e la lungimiranza......Non ho mai smesso di ascoltare il mio cuore, l'Amore che ho in me li' rimarra per sempre, e se mi trovo qui e' perche' non ho mai temuto nulla, perche' egli mi ha sempre protetta..anche se la disperazione ed il dolore sono i miei compagni di viaggio.........vorrei soltanto capire dove mi trovo......e sapere se mia Sorella e' ruscita nel suo intento......per il resto vorrei riuscire a vedere quale strada devo riuscire a percorrere.......non la vedo da molto tempo ormai....>>
cavaliere25
03-06-2010, 12.37.17
Mylady ho fatto un sogno strano: ero in un prato verde e stavo camminando ad un certo punto ho incontrato Sir Guisgard e gli ho chiesto cosa ci faceva li e lui mi a detto cercavo te mi hai sistemato il cavallo? poi mi disse che doveva fare una dura e difficile prova e aveva bisogno del mio aiuto non so cosa volesse dire quel sogno mylady ma mi ha scosso molto forse devo andare da lui? aspettai una sua risposta sperando che mi consigliasse.
Talia
03-06-2010, 13.49.32
Un delicato sole primaverile filtrava tra le fronde verdeggianti e conferiva a quel bosco una bellezza quasi sovrannaturale, l'aria era fresca e profumata, di quel profumo tipico della natura all'alba. Il mio abito frusciava accarezzando il terreno, i miei passi erano insicuri sul sentiero accidentato ma non avevo paura di cadere perché la mia piccola mano di bambina era stretta in quella grande di mio padre. Era l'ultima volta che lo avevo visto, subito prima della sua partenza per quella guerra dalla quale non sarebbe più tornato. Mi aveva portata nel bosco perché quello era il suo ambiente, là più che in qualsiasi altro posto - diceva - la potenza del Creato acquistava un senso e ci permettava di vedere le cose più chiaramente. Le sue parole risuonarono nella mia testa... 'quando ti sentirai sola e confusa, quando gli eventi ti sembreranno troppo grandi per essere affrontati, va' ad occhi bene aperti nel bosco e da ogni pianta, da ogni albero, da ogni fiore tu riceverai la risposta alle tue preoccupazioni. Il bosco non tradisce mai, la natura non mente. Comportati con gli uomini come il sole con le piante: dona amore e gioia e con amore e gioia sarai ripagata'...
Ero di nuovo nel bosco, ero più grande e la mia mano era stetta in quella di Ermaus. Tanti anni erano passati, tante cose erano successe ma gli insegnamenti di mio padre vivevano ancora in me. Gioia ed amore avevo donato e con gioia ed amore lui mi ricompensava.
Mi svegliai di soprassalto.
La suora non era più vicino a me e una luce filtrava da un'apertura nella roccia alla mia destra, un'apertura che non avevo notato prima... era l'alba?
Lentamente mi alzai e mi diressi verso la luce. Giunsi ad uno slargo nella roccia, una sorta di terrazza da cui si intravedeva la foresta che ci circondava, mi affacciai.
Vi era una radura di fronte alla grotta e in essa si ergeva un ampio palco, tutto intorno appesi agli alberi vi era un gran numero di stemmi cavallereschi, nello spiazzo cavalieri in parata, trombe, tamburi, vessilli...
Rimasi estatica ad osservare la scena.