PDA

Visualizza versione completa : Il Castello del Doloroso Amore


Pagine : 1 2 3 [4]

lady rainbow
03-06-2010, 17.55.49
Andai anche io a rinfrescarmi prima dei festeggiamenti...avevo capito che Hastatus aveva in mente un piano..dovevamo parlare il meno possibile ed ascoltare di più...la posizione di lady Heylde non era chiara,non credevo si fidasse di noi e di quello che le avevamo detto al nostro ingresso al castello...usci dalla stanza e cercai di fare un giro e magari di scoprire qualcosa...stava iniziando ad albeggiare e speravo di non incrociare nessuno...mi strinsi nel mantello ed iniziai la mia perlustrazione..

polgara
03-06-2010, 22.56.40
Mi voltai a cercare di osservare il volto di quella donna dalla voce ammaliante, ma vi trovai solo l'ombra di un cappuccio. "Mylady non lascerò mia sorella da sola e sofferente, ma non fuggirò da questa selva, non senza aver prima superato il mio compito ed aver salvato il mio amore. La ragione serve solo a comprendere razionalmente ciò che il cuore insegna. Mi spiace non mi muoverò di qui senza felicità nel cuore e le vostre parole non me la daranno."
Attesi la prossima mossa o il prossimo scontro, ma il mio pensiero corse a Guisgard "Cuore mio come chissà come starai? Quali prove starai affrontando..so che il tuo cuore può sentirmi, sappi che io ti sono vicina..sempre!"

Guisgard
04-06-2010, 01.24.10
Llamrei ascoltò con attenzione Cavaliere25 raccontare quel suo strano sogno.
"E' molto misterioso..." disse la donna "... sembra come se Guisgard vi stesse chiamando... ma in realtà non sappiamo nemmeno dove sia sir Guisgard ora... voglia almeno il Cielo che stia bene..."
Le parole di Llamrei non dissiparono tutti i dubbi del giovane scudiero.
Cosa voleva significare quel sogno?
In quel momento gli tornarono alla mente alcune parole dette da Guisgard tempo fa:
"Quando ti troverai in difficoltà, quando il destino ti metterà davanti ad una scelta difficile, comportati da uomo ed ascolta sempre il tuo cuore. Infatti solo il tuo istinto e le tue passioni sapranno guidarti sulla giusta strada. Ricordalo sempre, amico mio... un cavaliere segue sempre il suo cuore!"



Nel frattempo, Raimbow si era avventurata nel castello.
Aveva attraversato un lungo corridoio colonnato e dopo il quale si era ritrovata in un'ampia sala absidata, con diverse icone sacre dipinte sulle pareti.
Le immagini rappresentavano la Vergine col Bambino, i 3 Arcangeli, i 4 Evangelisti ed i 12 Apostoli.
Al centro della stanza invece si trovava un maestoso sarcofago di marmo.
Aveva rilievi su tutti e quattro i lati, raffiguranti, sui lati brevi, scene di cavalieri che sottomettevano i barbari e sui lati lunghi invece scene tratte dal Nuovo testamento.
E sulla pesante lastra che fungeva da coperchio, vi era scolpito Cristo in Maestà, circondato dai suoi Apostoli.
Ad un tratto qualcuno entrò nella sala: era Anaclerio.
"Molto bello questo sarcofago..." disse fissando Raimbow "... è vuoto... hanno cercato di farvi riposare qualcuno dentro... ma evidentemente colui a cui era destinato questo sarcofago è ancora vivo e nel pieno delle forze..."



Intanto, in un misterioso luogo della selva, Elisabeth era con il bellissimo fanciullo biondo.
"Sei in un luogo etereo e sconosciuto ai più..." disse questi "... un luogo impenetrabile, del quale tu sola possiedi le chiavi per aprirne la porta... questo luogo è il tuo animo, con tutte le tue passioni, i tuoi sentimenti, le tue pene e le tue paure..."
Il fanciullo si guardò intorno ed aggiunse:
"Tutto è grigio ed indefinito poichè tu porti nel cuore molta sofferenza... sta a te liberartene..."
Poi concluse:
"Polgara sta combattendo contro i suoi demoni... sono forti temibili poichè traggono la loro forza dalla debolezza degli uomini... tu sei abbastanza forte per sconfiggere i tuoi e correre in suo aiuto?"



Nel frattempo, sulla terrazza che si apriva dalla grotta, la suora ed il nano raggiunsero Talia.
"Milady..." cominciò a dire il nano "... siete la madrina del torneo. Il nostro signore l'ha organizzato per voi, che da oggi allieterete le sue giornate con la vostra compagnia. Salutate i partecipanti e mostrate loro per omaggiare quale bellezza combatteranno oggi."

Guisgard
04-06-2010, 03.05.22
Il vento.
Soffiava forte sulla sterminata campagna, vivacizzando quel manto verdeggiante, attraversato da scie gialline, violacee e rosate, a testimoniare l'arrivo della profumata e colorata Primavera.
Il grano era rigoglioso e sembrava che il Sole si fosse disciolto in quelle spighe dorate che parevano quasi animarsi mentre quel fresco ed asciutto vento le accarezzava.
Ma quell'idilliaco scenario sembrava lontanissimo invece dalla cupa e triste atmosfera che si respirava nel paese.
L'austero e solenne rintocco della campana scandiva quel doloroso giorno.
Polgara era nel boschetto appena fuori il paese.
Singhiozzava e bianche lacrime rigavano il suo bellissimo volto.
"Sapevo di trovarti qui..." disse Guisgard.
"Ti prego, voglio restare da sola..."
"Come vuoi..."
"Guisgard..." chiamò lei mentre lui stava andando via. "Perchè è successo? Perchè, dimmelo?"
"Non lo so..." rispose lui "... nessuno credo conosca la risposta a ciò che chiedi..."
"E la tua Chiesa?" Chiese lei con rabbia. "Cosa dice la tua Chiesa? Era solo un bambino! Un Angelo! Aveva tutta la vita davanti! Non è giusto! Non lo è!"
Guisgard la fissava senza dire nulla.
"E' così, lo so! La vita è solo sofferenza! Non vale la pena amare nulla! Perchè tutto ciò che amiamo prima o poi ci sarà portato via!" Gridava e piangeva Polgara.
"Non è vero... la vita non è solo sofferenza e dolore..."
"Basta, zitto!" Gridò lei correndo verso di lui e colpendolo sul suo petto.
"Si, sfogati, Polgara... sfogati fino a quando avrai forza..." disse Guisgard.
E lei colpì finchè ebbe fiato e forza, poi vinta dalle lacrime e dal dolore si lasciò cadere tra le braccia di lui.
"Ho... paura... ho paura... di perdere anche te..." disse lei con un filo di voce e con le mani sul petto di lui "... il mio cuore... non è forte abbastanza... per sopportare tutto questo..."
"Lo senti?" Chiese lui. "Lo senti battere? E' il mio cuore... ed è forte abbastanza per tutti e due... non avere paura... non mi perderai mai... io ci sarò sempre..."
"Giuralo..." disse lei "... giuralo su ciò che di più bello e importante ti sia capitato..."
Lui la fissò per alcuni istanti e poi rispose:
"Lo giuro... lo giuro su di te..."

Ma proprio in quel momento, il battito d'ali di una civetta che volava via destò Polgara dai suoi ricordi.
Si guardò intorno e non vide più nessuno accanto a lei.
Si accorse allora di un irregolare sentiero che conduceva ad una piccola chiesetta poco distante.

Guisgard
04-06-2010, 03.53.44
Guisgard fissò la terrazza che si apriva tra le rocce che avvolgevano la grotta e vide comparire Talia.
"Ella è colei a cui è destinata tale giostra!
Tra stendardi e ferro, la sua beltà mostra!"
Disse il menestrello.
"Passami l'elmo e lo scudo, musico!" Ordinò Guisgard.
"Come distinguo l'uno dall'altro, mio cavaliere?
E come distinguere i tanti fiori di un verziere!"
"Zuccone!" Rispose Guisgard mostrandogli le armi.
Poco dopo, tra rulli di tamburi e squilli di trombe, fu proclamata l'apertura del torneo.
Così, i migliori cavalieri si diedero battaglia.
Tante lance lunghe e forti si spezzarono e frantumarono contro i fieri scudi, mentre diversi cavalieri conobbero l'onta amara della polvere.
Alla fine, la fase eliminatoria decretò i due contendenti alla vittoria finale.
Da un lato vi era sir Paulus di Primoanno e dall'altro sir Guisgard.
I due cavalieri raggiunsero le due estremità opposte del campo.
Ed al segnale dato dai marescialli di campo, i cavalieri lanciarono al galoppo i rispettivi cavalli.
L'impatto fu terribile ed entrambi vennero disarcionati dal colpo del proprio avversario.
Si lanciarono allora in uno scontro corpo a corpo impugnando le lucenti spade.
Ed alla fine sir Guisgard ebbe la meglio, disarmando il suo avversario.
"Sei alla mia mercè, cavaliere!" Gridò Guisgard. "Ti ritieni scnfitto?"
"Si... la vittaria è vostra, cavaliere..." rispose ansimando sir Paulus.
Il boato e le grida gioiose del pubblico sancirono la vittoria di Guisgard.
Poco dopo, nella grotta illuminata con tantissime candele, Eros era in compagnia di Talia e con loro vi erano la suora ed il nano.
"E' stato un torneo degno delle aspettative, non trovate mia cara?" Chiese Eros a Talia. "Per compiacervi ne proclamerò uno ogni anno!"
Ad un tratto il nano annunciò una richiesta di udienza al suo signore.
"E sia!" Rispose Eros.
"Mio signore, parlo al nome del vincitore,
del quale sono scudiero e degno servitore."
Cominciò a dire il menestrello.
"Ti ascolto, parla pure."
"Ebbene, col diritto datogli dalla vittoria,
egli chiede il premio che meritò per gloria."
"Qualsiasi cosa egli chiederà, gli sarà concessa." Rispose Eros.
"Mio signore, egli la damigella vi chiede di liberare
e con degno seguito al castello sia fatta scortare."
"E sia, è il vincitore e gli spetta." Rispose Eros. "Ma dimmi, scudiero, chi è il tuo padrone e dov'è ora?"
E' partito rapido da questo luogo con gran fretta,
aveva affari importanti e a nessuno ha dato retta!
Egli ha nome Guisgard e io posso dirlo senza scotto
che fra tutti i cavalieri gli è pari solo sir Lancillotto!"
Così, Talia fu fatta scortare fino al Castello del Doloroso Amore.

cavaliere25
04-06-2010, 09.27.05
Ringraziai Lady Llamrei e dissi: Devo andare a cercarlo mylady lui a bisogno di me voi c'è la farete anche senza di me ditelo voi agli altri che io sono andato a cercare sir Guisgard,detto questo usci dalla stanza e mi incamminai per uscire dal castello dopo un po che camminavo arrivai al portone del castello mi voltai per l'ultima volta e poi apri il portone e usci e mi diressi verso la selva ero sicuro di quello che stavo facendo le parole che mi disse Guisgard quel giorno mi davano forza e speranza che lo avrei ritrovato in qualche modo.

Talia
04-06-2010, 11.28.18
Era successo tutto talmente in fretta che quasi sentivo la testa vorticare…
Quando mi ero affacciata sulla terrazza e avevo visto la folla di cavalieri sotto di me un fremito mi era corso lungo la schiena, quasi che sperassi – irrazionalmente – di vedere Ermaus giungere e giostrare per me. Speranza vana.
Lo scontro era stato feroce e il cavaliere che ne era risultato il vincitore aveva combattuto da prode. Non avevo visto il suo volto, coperto com’era dall’elmo, ma ne conoscevo il nome: Guisgard.
E ancor più mi sorprese la richiesta che seguì la vittoria: tutto avrebbe potuto chiedere ad Amore quel cavaliere, qualsiasi sua richiesta, qualsiasi sogno gli sarebbe stato accordato… e invece aveva chiesto la mia liberazione. Avvertii le gambe tremare a quella notizia.
Dovevo ringraziarlo, dovevo sapere perché aveva fatto ciò per una dama che mai prima aveva visto… ma era partito, ci disse il suo servitore.
Mi inginocchiai allora di fronte ad Amore, presi la sua mano e lo pregai: “Mio signore, tu che proteggi i puri di cuore, ti supplico, in virtù della bontà d’animo che il cavaliere di nome Guisgard ha dimostrato verso di me, veglia sul suo cammino ovunque egli sia, aiutalo qualunque sia la prova che deve superare, ti prego. E a me, Amore, concedi di trovare la giusta via da seguire e la forza per percorrerla.”
Detto ciò baciai la mano del mio signore e mi diressi verso la carrozza che mi era stata destinata.

lady rainbow
04-06-2010, 11.45.53
Guardai ammirata tutti quei capolavori..la numerologia ed i soggetti erano interessanti...il sarcofago però attirò decisamente la mia attenzione..mentre ero intenta a guardarne i rilievi..senti una voce alle mie spalle e sobbalzai tanto da lasciar cadere il mio mantello...riconobbi il ragazzo e gli dissi:"mi hai spaventato,come sei arrivato fin qui e soprattutto cosa sai di questo sarcofago?a chi era destinato?sicuramente chi vi si è liberato avrà avuto una forza sovrumana e starà in giro nel castello..parla ti prego se sai qualcosa!!"nella mia mente si insinuò un dubbio,vi era forse stato rinchiuso il cavaliere Bianco?ma non volevo farne parola con il ragazzo piuttosto aspettai la sua risposta..raccolsi il mantello,lo risistemai sulle spalle e tornai a guardarlo..

Hastatus77
04-06-2010, 14.53.50
La notte non mi aveva portato consiglio... continuavano a venirmi alla mente le parole del nano del cavaliere bianco:

"Se avete detto il vero poco fa, quando credevate di parlare al Cavaliere Bianco, allora dovreste tornare al Castello e punire coloro che hanno offeso messer Amore."

Non sapevo però cosa fare... non potevo uccidere il mio ospite così... e per di più disarmato... dovevo trovare un'altra punizione.
Mi alzai.. stava albeggiando e volevo uscire per prendere una boccata di aria fresca.
Quando però arrivai alla porta della mia stanza, la trovai chiusa.. lord Cembelus aveva forse capito che stavamo tramando contro di lui?
La porta era molto massiccia. Mi girai per andare a prendere le mie armi e cercare di aprire la porta, ma solo in quel momento mi accorsi che erano sparite l'armatura e le mie armi.
Ero in trappola.

elisabeth
04-06-2010, 17.21.41
La mia anima, arrivare al centro dell' anima, era un posto dove molti ambivano arrivare, ma a pochi era concesso accedervi, e io ero li' che guardavo il mio grigiore, ma non era sempre stato cosi', c'erano stati dei momenti in cui tutte le pareti erano dipinte di mille colori.......dove la musica che sentivo in me era solo chiara armonia, l'armonia di una vita serena.....la mia anima....imbruttita da cosa.....lei e' la dimora della mia spiritualita' e io l'avevo abbandonata........<< Forse e' meglio che io impari a gioire di quello che ho, forse non ho piu' nessuno fuori di qui.....ma ho ancora me stessa da Amare e rispettare, quali sono le miei paure... la solitudine, il silenzio, .....Sono sentimenti che fanno parte dell' animo umano....sono le mie uniche certezze che ogni uomo ha.....Riccioli d' Oro....non le combattero', imparero' a convivere con loro........Quell' Amore che ho tanto contestato ed odiato e' talmente radicato nella mia anima che ha fatto nascere in me una grande forza, ed e' per questo che il mio cuore batte nel petto di un'altra donna, Polgara.....so che mi vuole bene come le voglio bene io.......ma in questo momento la sua felicita' e' piu' importante di ogni altra cosa, lei lotta perche' il suo amore sia completo e unico con l' uomo che ama.......Guarda Riccioli d' Oro.....ho una piccola chiave in argento me l' ha donata Madre, l'avrei usata un giorno per poter aprire le porte ad una nuova vita......forse questo e' il momento....andro' ad aiutare Polgara e quando tutto sara' finito mi riprendero' il mio cuore......chissa' forse un giorno potra' tornare a credere........Mi sei sempre stato accanto ma non mi hai mai detto chi sei........>>.........Mi tolsi il mantello dalle spalle e lo restituii al suo legittimo proprietario......poi chiusi la chiave tra le mani ...non sapevo dove si trovasse Polgara......non sapevo se mi volesse accanto, infondo ci sono cose che si desiderano affrontare da sole.....e se cosi' fosse stato non l'avrei biasimata.........Sorrisi pensando che come Maga non potevo conoscere quale fosse il mio destino......e allora decisi di affidarmi al fato......da qualche parte mi avrebbe portato....vidi un punto lontano dove la luce sembrava filtrare, mi voltai vero il mio Angelo Custode, lo abbracciai... e con un sorriso andai incontro alla luce

polgara
04-06-2010, 19.36.26
Seguii il sentiero fino alla soglia di quel luogo sacro. Data la mia devozione alla magia ed al culto della grande madre, non frequentavo le chiese, ma nutrivo per esse infinito rispetto in quanto manifestazioni del divino superiore che tutto unisce.
Una cosa che ci avevano insegnato è che i diversi nomi che gli esseri umani danno al Dio è solo un problema nostro ed è per tale motivo che avevamo l'obbligo di rispetto profondo della sacralità di qualunque credo.
Ad ogni modo saltuariamente mi piaceva andare in chiesette piccole ed intime come queste dove il dialogo con il creatore era più diretto. Spesso meditavo e lasciavo che la comunicazione con la Madre di tutto parlasse attraverso me.
Mi avvicinai all'entrata e timidamente mi sedetti nelle ultime file.
Mi chiesi dove fosse Guisgard e percepii che era ancora vivo, poi pensai ad elisabeth e mi auguravo che stesse bene.
Ripensai al mio corpo fisico...quando la mia prova sarà finita rientrerò nel corpo da lupo, certo a meno che l'incantesimo non sia stato rotto...

Guisgard
05-06-2010, 02.48.28
Cavaliere25, eludendo le guardie, riuscì ad abbandonare il castello.
Penetrò allora sempre più nella selva, fino a quando udì una vivace melodia.
Si accorse allora che qualcuno veniva verso di lui.
Era il menestrello che aveva servito Guisgard come scudiero al torneo dell'Amore Ritrovato.
"Giovane viandante, ti porgo il mio saluto!
Arrivo ora dal torneo più bello mai veduto!"
Disse il menestrello e poi aggiunse:
"Cosa cerchi in questa desolata e buia selva?
Non temi di incontrar briganti o qualche belva?"



Raimbow intanto era in quella misteriosa sala insieme al giovane Anaclerio.
"Colui a cui era destinato questo sarcofago" disse Anaclerio "è troppo nobile e grande per poter essere imprigionato! Chi edificò questo malefico castello si illuse di catturarlo... ma nessuno può imprigionare messer Amore!"
Fissò per qualche istante Raimbow e poi aggiunse:
"Ora andiamo nella sala grande... al drago stanno per essere sciolte le catene..."



Nel frattempo, nella stanza di Hastatus, entrarono all'improvviso 4 guardie armate.
"Milor..." disse una di quelle guardie "... preparatevi a seguirci nella sala grande, dove vi attende il nostro signore. Le vostre armi sono in nostro possesso, quindi vi consiglio di obbedire senza fare scherzi!"



Intanto, la carrozza su cui viaggiava Talia, attraversava la selva proprio mentre il Sole, da poco sorto, cominciava ad invadere ed illuminare ogni passo ed ogni zona.
La ragazza era accompagnata da 7 avvenenti ancelle, mentre il cocchiere spronava i cavalli per mantenere sempre la stessa velocità.
E le ancelle, fissando Talia, sorridevano maliziose.
"Milady..." cominciò a dire, una volta vinta la timidezza, una di loro a Talia "... perdonate, ma abbiamo saputo che nel posto in cui siete diretta vi attende un nobile uomo che voi amate grandemente... è vero?"
Intanto, la carrozza, era giunta ormai sotto le mura del Castello del Doloroso Amore.
Ed appena una delle sentinella la vide, accertatosi dell'identità dei suoi passeggeri, diede ordine di abassare il ponte.



Elisabeth, nel frattempo, vagava in quel luogo sempre più indefinito ed etereo.
E più si avvicinava a quella luce, più una serie di immagini cominciava ad attraversare la sua mente.
E così si rivide bambina, sulle bianche scogliere, dove si infrangevano le schiumose onde.
Vide poi se stessa come fanciulla prima e donna poi.
Insomma, era come se la sua intera esistenza stesse scorrendo davanti a sè.
"Quella luce" disse il fanciullo dai biondi capelli "potrebbe essere ciò che cerchi... o forse un nuovo ed ennesimo incanto di questo luogo... sii accorta ad ogni tuo passo... non sai cosa ti aspetta oltre quella luce..."

Guisgard
05-06-2010, 03.06.44
In quella chiesetta, piccola, in stile romanico, si udiva in sottofondo un'austera musica che sembrava rendere ancor più mistico e raccolto quel sacro luogo.
Polgara fissava la navatella che formava il corpo unico, insieme all'abside nella quale dominava Cristo Pantocratore, Sovrano di tutte le cose", della chiesetta.
Ad un tratto la ragazza si accorse di una vecchia donna, con un velo bianco sulla testa, che cambiava i ceri davanti all'altare, sostituendo quelli consumati con altri nuovi.
E mentre faceva questa cosa, recitava con un filo di voce una litania dedicata alla Santa Vergine Maria.
http://www.sabinaoggioni.it/Immagini/cristo-pantocratore.jpg

cavaliere25
05-06-2010, 09.39.33
Voi come vi chiamate signore dissi? io mi chiamo cavaliere25 e sono in cerca del il mio cavaliere di nome Guisgard io sono il suo umile e amico e fidato scudiero non ho paura di incontrare briganti ho belve so difendermi, quale torneo ? dove si è svolto? mi ci potresti accomagnare? aspettai una sua risposta mentre lo guardai.

polgara
05-06-2010, 11.08.27
Mi avvicinai a quella vecchia signora.
Iniziavo ad essere stanca, quante prove avrei dovuto ancora affrontare? Quanti altri demoni avrebbero incarnato le mie paure e me le avrebbero fatte rivivere? Quanti altri avrebbero messo a prova le mia onestà e certezza? Quante altre tentazioni da riconoscere ed evitare?
Ero così debole e forse mi stavo un po' abbattendo...il mio corpo era quello di un lupo per di più ferito, la mia anima vagava in una selva, il mio cuore poi..c'era quello di Elisabeth che lo aiutava ma da solo ce l'avrebbe fatta?
E Guisgard? pensava a me? era ancora convinto sebbene tutto attorno a noi fosse così difficile? O forse aveva ceduto a qualche sorriso di qualche dama a lui più affine, più romantica e dolce?
Beh forse dopotutto non ero altro che un'egoista, forse avrei dovuto capire che lui si meritava altro, di più di una maga a forma di lupo.
Le lacrime iniziarono a rigare il mio volto, mi rivolsi alla vecchia signora e dissi: "Perdonate, posso accendere una candela? Ho tanto bisogno che del calore e della luce entrino nella mia vita..non ho monete ma posso lasciare questa collanina, me la donò mia madre tanto tempo fa...è l'unico dono che mi è rimasto di lei. Vi è mai capitato di sentirvi sola al mondo?" e cercai di sorriderle, ma non riuscivo a smettere di piangere.

Talia
05-06-2010, 13.17.19
Osservavo la foresta correr via oltre il finestrino della carrozza, il sole cominciava ad alzarsi ma a stento riusciva a penetrare nel fitto di quella selva.
La voce di una delle ancelle interruppe il filo dei miei pensieri, mi voltai verso di lei e notai l’aria maliziosa con cui tutte mi stavano osservando… questo mi disturbò un poco.
“E’ vero” dissi in fretta “L’uomo che amo si trova nel Castello in cui siamo diretti!”
…ma che ne sapevano loro di cosa ciò significava davvero? Che ne sapevano della sua anima condannata? Del mio sacrificio? Delle promesse di Amore?
Mi chiesi se Heylde gli avesse mai recapitato la mia lettera e cosa Ermaus sapesse di quanto mi era accaduto.
Intanto eravamo giunti al Castello, il ponte fu immediatamente abbassato e io, con il mio seguito, scesi dalla carrozza nel cortile.
“Conducetemi immediatamente nella Sala Grande!” dissi con un tono che non ammetteva repliche al servitore che vidi correr verso di me. Avevo fretta, il tempo delle schermaglie era terminato: Amore mi aveva detto che uno dei suoi famigerati Cavalieri stava per giungere là e non sapevo quanto tempo avrei avuto prima che ciò avvenisse.

Hastatus77
05-06-2010, 14.02.59
Guardai le guardie.. erano troppe e ben armate non potevo fare nulla.. dovevo farmi scortare dal loro signore.
"Il vostro signore riserva sempre questo bel trattamento ai suoi invitati? Questi suoi modi di fare diventeranno sicuramente di moda quando la gente ne verrà a conoscenza..." dissi sorridendo "... per quale motivo sono stato rinchiuso nelle mie stanze e mi sono state portate via le mie armi? Spero per voi che non abbiate riservato lo stesso trattamento anche alle signore!"

elisabeth
05-06-2010, 14.31.37
Il tunnel di luce...tutta la mia vita..."Un passo dopo l'altro, piccola e non aver paura "...cosi' mi diceva mio padre, un giorno mi regalo' una conchiglia e la avvicino' al mio orecchio...odorava di mare e il suono che ne segui' sembrava il respiro del mare....guardai Riccioli d'Oro...mentre la felicita' di aver rivisto mio padre mi fecero scendere sul viso lacrime di nostalgia << La luce e' vita, vince le tenebre.....non so' se sara' la strada giusta o un mio ennesimo fallimento, ma so che un passo dopo l'altro mi porteranno a riprendere fiducia in me stessa....perche' non debba piu' avere paura.....>>.... Proseguii quindi il mio cammino...sino a quando non raggiunsi una radura...i raggi del sole filtravano da ogni dove, e c'era profumo di fiori e frutti.....Le lacrime di Polgara, giunsero alla mia anima....Non piangere Polgara ti prego non sei sola, come puoi credere di esserlo se con te ci sono io....hai il mio cuore e' lui che ti da' il calore necessario perche' tu non abbia paura, non temere e credi nel tuo amore per lui...finche' e' saldo in te, nessuno potra' portartelo via....Il mio gatto....ero stupita non mi rendevo conto di dove fossi ma avevo trovato Pico....o lui aveva trovato me, non importava....<< E allora Pico, io non so dove mi trovo...ma tu di certo lo sai e allora che ne dici mi accompagni da Polgara ?....oppure per me hai trovato un posto migliore ?...>> e cosi' miagolando ...mi fece cenno di seguirlo....

lady rainbow
05-06-2010, 14.51.50
Guardai Anaclerio,era sicuro di ciò che diceva..dovevo inevitabilmente fidarmi,non conoscevo le oscure vicende degli abitanti del castello...gli dissi:"chi ha edificato il castello e come mai sai tante cose a riguardo?perdona la mia insistenza ma non so molte cose a proposito di questo castello.."mi zittì...non volevo rivelare troppo i miei dubbi e le mie incertezze e cosi abbozzai un sorriso e lo segui...non so cosa mi sarebbe accaduto ma ormai il dado era tratto e dovevo andare a fondo della vicenda..

Guisgard
07-06-2010, 02.57.24
"Io sono un semplice menestrello.
E canto gaio di questo e di quello!"
Disse il menestrello e poi aggiunse:
"Un Cavaliere? Guisgard si chiamava?
Al torneo ha vinto chiunque lo sfidava!
Ora però quel gran torneo è ormai finito
e il nobile cavaliere è da tanto ripartito!
E non so, giuro, in quale terra fosse diretto,
ma so che in cortesia e cavalleria è perfetto!"



Intanto, al castello del Doloroso Amore, Hastatus era con le guardie di Cembelus.
"Il nostro signore è nobile e cortese" disse il capitano delle guardie "e in lui non difetta il giusto modo di trattare le dame! Quanto a voi, messere, siate meno superbo e più saggio. Io e le mie guardie sappiamo come trattare l'arroganza! Ora seguiteci e se avete qualche domanda la farete direttamente a lord Cembelus!"
Detto questo, le guardie scortarono Hastatus fino alla Sala Grande.



Nel frattempo, Raimbow era con Anaclerio.
"Questo castello è stato edificato dalla follia umana..." disse "... come la leggendaria Torre di Babele... e come quella torre, anche questo castello quando cadrà sarà la rovina di molti. Ora andiamo, poichè siamo attesi."
E poco dopo i due giunsero nella Sala Grande.
Qui vi erano tutti: Hastatus, Llamrei e Talia che era appena arrivata.
Cembelus era affiancato dai suoi figli, Heylde ed Ermaus.
Ed appena questi vide Talia ebbe un sussulto.
Heylde invece la fissava con sorpresa ed astio.
Ad un tratto, Cembelus prese la parola:
"Ben trovati, amici miei! Vi ho voluti tutti qui perchè oggi festeggeremo la liberazione dal flagello che pendeva su tutti noi! I malvagi cavalieri sono stati sconfitti e questo castello è di nuovo un luogo di pace e tranquillità! E grato di ciò che avete fatto, permetterò ad ognuno di voi di chiedere ciò che più desidera!"

Guisgard
07-06-2010, 03.23.32
Elisabeth seguì Pico.
Il gatto la condusse attraverso uno stretto sentiero, circondato da sterpi e da rovi.
Il terreno era fangoso e scivoloso, mentre tutto attorno sembrava apatico e senza vita.
Comminarono per un pò, quando all'improvviso il sentiero diventò più largo, a causa della vegetazione che diventava meno ossessiva.
Ad un tratto si udirono i rintocchi di una campana ed uno strano corteo cominciò a sfilare davanti a loro.
Vi era un grosso carro, sul quale era adagiata un'umile tomba in legno di quercia, con una stella inchiodata sopra.
Il corteo era seguito da diverse donne che piangevano e si battevano il petto.
Ed in fondo al corteo vi erano due vecchi che seguivano gli altri a debita distanza.



Intanto, Polgara era nella chiesetta.
La vecchia prese la collana e la fissò con attenzione.
"E' molto bella..." disse "... si, davvero molto bella... scegliete pure 2 candele. Scegliete le più lunghe, così che la loro luce possa brillare per più tempo... si, è davvero bella questa collana..."
Poi, messa la collana in una tasca, aggiunse:
"Tutti nella vita, talvolta, possono sentirsi soli... ma se sia ama veramente e si è amati, allora la solitudine svanisce come la foschia all'albeggiare. Quando si ama, non bisogna temere nulla... perchè Amore è come una corazza che nemmeno il tempo può scalfire. Ora accendete le vostre candele, recitate una preghiera e pensate a ciò che più desiderate dalla vita..."

cavaliere25
07-06-2010, 11.35.00
Si dissi il suo nome è Guisgard è un cavaliere molto abile, ora mi perdonerai ma devo proseguire il mio viaggio devo trovare quel cavaliere, salutai il menestrello e prosegui il mio cammino all'interno di quella selva fredda e oscura, pensai:chissà cosa mi attendeva ancora lungo il mio cammino e speravo sempre di ritrovare Guisgard non mi davo per vinto ma sapevo che in qualche modo lo avrei ritrovato.

Talia
07-06-2010, 13.35.26
Fui introdotta nella Sala Grande e mi sorpresi un poco notando che altre persone erano là: vi era un cavaliere dall'aria fiera, scortato da alcune guardie, e una bella dama, oltre ai signori del Castello; un'altra dama giunse immediatamente dopo di me accompagnata da un ragazzetto dall'aria semplice.
Non appena feci il mio ingresso in quella sala notai reazioni diverse: Cembelus mi ignorò vistosamente, Heylde mi scrutava con aria torva - dal che compresi che sperava che non mi avrebbe più rivista e che non aveva consegnato la mia lettera -, Ermaus nel vedermi sussultò di sorpresa e - speravo - emozione.
In quel momento, le parole di Cembelus distolsero la mia attenzione dal mio adorato...
'i malvagi cavalieri sconfitti'? Non capivo: i cavalieri di Amore non potevano esser sconfitti... sapevo che non lo erano e sapevo anche che almeno uno di loro stava arrivando... per tutti loro!
Sorpresa, mi guardai intorno, in attasa delle reazioni degli altri astanti.

elisabeth
07-06-2010, 13.41.32
Dopo essere caduta per due volte nel fango ed essermi ferita faccia e braccia , mi sembrava di essere sopravissuta all' inferno.....<<Pico ma dove mi stai portando, gattaccio, posto migliore potevi sceglierlo......>>.....e cosi' la strada finalmente riusci' a diventare piu' percorribile....quando il suono delle campane a morto mi preannunciarono il corteo funebre che vidi sfilare davanti ai miei occhi.......La bara....era di quercia, umile ma solida...e la stella era il segno dell' uomo in relazione alla croce, il Pentagolo di Salomone......si pensava rappresentasse le cinque ferite del signore. Eppure ricordavo di aver visto quel simbolo in una vetrata nell' Abazia di Westminster, i monaci erano grandi conoscitori dei simboli della scienza Sacra.....Le donne che seguivano il carro sembravano straziate dal dolore, ma non riuscivo a comprendere se quel dolore fosse reale o se fossero pagate, in certi momenti sembrava forzato......poi intravidi due anziani...erano col capo chino e sembravano assorti....assorti nei loro pensieri o in un muto dolore......Pico non si staccava dal mio fianco, ero in una situazione pietosa, sembravo una mendicante......e in compagnia di un gatto nero.....il massimo a quei tempi, ma dovevo sapere chi stavano piangendo.....cosi' mi avvicinai ai due anziani, camminai affianco a loro per un po', poi facendomi coraggio chiesi....<< Scusate se interrompo il corso dei vostri pensieri, ma ho sentito le campane e non riesco ad intravedere la Chiesa, vi sembrero' inopportuna....ma chi stanno piangendo quelle donne ?.......>>......perche' mi sentivo angosciata......mi sembrava di stare al mio funerale.......

Hastatus77
07-06-2010, 14.27.49
"Certo, nobilissimi questi suoi modi!" dissi di rimando ala guardia.
Poi seguii i miei custodi, i quali mi portarono nella sala grande, dove c'erano già alcuni dei miei compagni di viaggio.
Mi rivolsi subito a Cembelus dicendogli: "Mio NOBILE e CORTESE signore, a cosa debbo l'onore di queste guardie del corpo? Preferire la compagnia di belle dame..." e terminata la frase, guardai, con un mezzo sorriso, la guardia che mi aveva parlato nelle mie stanze.

lady rainbow
07-06-2010, 16.27.08
Che sollievo provai quando vidi i miei compagni tutti li riuniti!!li guardai entrambi,Hastatus e Llamrei ma con loro c'era una terza figura:una nobile e bella dama..la guardai e le sorrisi..intanto la frase appena pronunciata da Cembelus mi destò da quel pensiero..dunque non sapeva che il terzo cavaliere non era stato sconfitto,magari neanche lui sapeva dove fosse...i miei occhi cercavano sgomenti conferme dagli altri due miei compagni,quando incrociò nuovamente lo sguardo della nuova dama arrivata..lei sapeva qualcosa,ne ero sicura!tentai di avvicinarla ma non ero sicura che fosse il momento nè il luogo..troppe persone erano vicine a noi,cosi aspettai,ma ero in allerta..che l'ultimo cavaliere avesse l'intenzione di affrontarci in quell'occasione?

Talia
07-06-2010, 20.40.32
Nessuno dei presenti mosse alcuna richiesta a Cembelus: il cavaliere sembrava piuttosto irritato per la presenza delle guardie che non si erano allontanate di un millimetro dal suo fianco, le due dame erano rimaste in silenzio. Una delle due, quella che era entrata per seconda, mi sorrise e io le ricambiai il cenno di saluto, per un momento mi parve che i suoi occhi si concentrassero su di me, tuttavia alle parole del padrone del castello mi sembrò sorpresa e spaventata. Che cosa stava avvenendo?
Mi rivolsi così a Cembelus: “Non c’è niente che voi possiate darmi, signore, che io già non abbia ricevuto!” dissi in tono cortese ma senza abbassare lo sguardo “Poiché persino la vita, che mi fu tolta proprio tra queste mura, mi è stata restituita da colui che voi chiamate nemico: messer Amore.”
Spostai poi gli occhi su Ermaus, cercando i suoi: volevo che percepisse tutto l’amore che ancora mi legava a lui, volevo che avvertisse il mio spavento verso Heylde e Cembelus, doveva sentire che quel luogo - e solo quel luogo - era nocivo per noi.

lady rainbow
07-06-2010, 21.09.27
Tutti erano come impietriti...si guardavano,ci guardavamo..ma solo la giovane sconosciuta ebbe il coraggio di rompere il silenzio..la osservai ancora una volta e una visione si affacciò nella mia mente:i due giovani si amavano,il loro amore non poteva essere vissuto in quel luogo..li non sarebbero stati liberi e felici ,troppi detrattori aspettavano al varco una loro mossa falsa,forse neanche loro comprendevano l'importanza e la grandezza di quell'amore..ma dovevano capirlo e subito,dovevano fuggire da li ed io dovevo aiutarli,ma per fare questo doveva esserci l'occasione di parlare con i due giovani, da sola...

Guisgard
08-06-2010, 03.47.58
"Fermatevi, ragazzo mio!"
Forse potrei aiutarvi io!"
Gridò il menestrello a Cavaliere25.
"Sir Guisgard ha voluto incaricarmi
di una missione per un uomo d'armi!
Aiutatemi, vi prego, giovane scudiero,
a scortare la bella dama in un maniero!"
Aggiunse il menestrello.



Intanto, nel Castello del Doloroso Amore, la Sala Grande era illuminata dai grandi finestroni che si aprivano lungo le vaste pareti.
Cembelus fissò Talia e disse:
"Milady, in questo castello non troverete la morte, ma la vita. Amore rende schiavi, confusi, intontiti da un incanto che non ha nulla di naturale.
Il dolore, la sofferenza, il pianto, tutto giace ora nella medesima polvere, poichè Amore non potrà più nulla su tutti noi."
Ermaus più di una volta tentò col suo sguardo di sfiorare quello di Talia, ma ogni volta sentiva qualcosa nel suo cuore che cominciava a tormentarlo.
E Cembelus, rivolto a Hastatus, riprese a dire:
"Cavaliere, siete fiero nel portamento e superbo nelle parole... eppure avete offerto la vostra spada alla nostra causa."
"Quel cavaliere ha intriso di perfido veleno la sua lingua!" Intervenne Heylde. "E' tanto insolente quanto scortese!"
"Calmati, figlia mia. Oggi per noi tutti comincia una nuova vita ed io non voglio iniziarla con il sangue. Chiedo perciò a voi tutti di brindare al Doloroso Amore!"
"Ed a me non chiedete di brindare con voi?"
Tutti si voltarono e videro Anaclerio che sorrideva come chi stava per lanciare una sfida.
Era coperto da una lucente armatura ed avvolto da una tunica bianchissima.
"Lord Cembelus..." aggiunse il ragazzo "... proprio quando credevate di aver vinto, avete abbassato la guardia... ed io, come l'Angelo della Morte che trucidò i primogeniti egizi, ho raggiunto voi tutti per presentarvi il conto del mio signore."
E detto questo, il ragazzo indossò il suo elmo cromato, mostrandosi per quel che era veramente. il Cavaliere Bianco.
http://kingdomsreign.com/site/webapp/_forum/images/avatars/47717_the_white_knight_011.JPG



Nel frattempo, Elisabeth aveva deciso di seguire quel corteo funebre e chiedere per chi fosse ai due anziani.
"Nella bara vi è il corpo di una giovinetta" rispose uno dei due "che per amore si è tolta la vita."
"Eppure l'amore è vita, non morte!" Intervenne l'altro.
Ad un tratto apparve loro il fanciullo dai biondi capelli.
Guardò Elisabeth e sorrise.
"Secondo te Amore è vita o morte?" Chiese ad Elisabeth. "Cosa c'è veramente in quella bara, secondo te?"

elisabeth
08-06-2010, 07.56.41
Ascoltavo i due anziani mentre continuavo a seguire il corteo, una fanciulla morta per Amore, guardai quella bara e pensai alla morte, anch'io l'avevo invocata, giorno dopo giorno, sembava essere sopragiunta e invece non mi volle neanche lei.....un lieve bagliore in quel luogo di lutto..Riccioli d' Oro, lo ascoltai, cosi' come ascoltai uno degli anziani, Amore e Morte....tutto intorno a me sembro' rallentare, ogni cosa si muoveva lentamente..ogni cosa perse colore......la bara, ero attratta...e cosi' mi avvicinai...poggiai la mano sul coperchio... sembrava pulsasse, potevo sentire i battiti del cuore di quella fanciulla, non erano lenti erano forti....poi pensai alla morte e non udii piu' il suo cuore....<< Riccioli d' Oro, lo sai che io non sono degna di rispondere a questa domanda, conosci il mio tormento e i miei pensieri....sai cosa mi ha donato Amore e cosa mi ha lasciato nell' anima. Amore, tutto sembra possibile, quando si ama si e' forti e si e' deboli allo stesso tempo, si incomincia a temere di poter perdere la persona amata , si insinua in noi il tormento della gelosia.....Amore e' vita, finche' ci si sente amati....e quando perdiamo la fonte del nostro Amore.... Amore cambia il suo aspetto e diventa Morte, diventa dolore, pianto,disperazione, grigiore...la vita perde il suo valore.........Amore e' vita......Morire per poi rinascere. No...non si puo' morire per qualcuno che non merita il nostro Amore....la nostra vita ha un valore inestimabile.....>> Chi c'era in quella bara, la mia mano aveva ricominciato a sentire un flebile battito.....presi la spada che avevo al fianco, e presa da una folle agitazione cominciai a far leva sul coperchio, i chiodi sembravano star li' da non so' quanto tempo, era impossibile....aprirla, eppure c'era vita li' dentro..........mi inginocchiai accanto alla bara e cominciai a sentire un senso di oppressione, come se mi macasse l'aria......

cavaliere25
08-06-2010, 09.49.53
Mi fermai e tornai in dietro e gli dissi ditemi menestrello di che mylady state parlando? sarò ben lieto di aiutarvi chi è questo uomo d'armi? su raccontatemi tutto aspettai una sua risposta mentre lo guardai con molta attenzione.

Talia
08-06-2010, 11.48.02
"Le vostre parole sono follia!" risposi con forza a Cembelus "Amore non rende schiavi. Al contrario, Lui solo ha il potere di elevare coloro che gli si affidano! La paura è ciò che rende schiavi... la vostra paura vi rende schiavi e soggiogati!"
Ma vidi che l'uomo mi ignorava, come se non avessi parlato.
Mi avvicinai allora di qualche passo ad Ermaus: "Tua sorella poco fa mi ha convinta a bere una coppa di veleno in cambio della tua anima, una menzogna nella quale sono caduta per amor tuo... e Amore mi ha restituito la vita perché io la donassi di nuovo a te! Ti prego, Cuore mio..." lo invocai, tendendogli la mano "Ti prego, torna in te!"
Continuai a guardare implorante il volto di Ermaus, cercando gli indizzi di un cedimento.
Intanto intorno a noi la discussione nella sala si accendeva: Cembelus e Heylde si scagliarono contro il cavaliere che era là...

polgara
08-06-2010, 12.29.01
Sorrisi a quella vecchia ed amabile signora. Aveva una voce gentile e calda ed immediatamente un'immensa serenità placò il mio animo.
"Avete ragione, Amore, in tutte le sue forme, è la migliore corazza che possiamo avere. Pregherò e ringrazierò per questa illuminazione".
Accesi le due candele e davanti a me si aprì un mondo colorato, pieno di profumi e di suoni allegri. Sentii alzarsi alle mie spalle delle risa ed incuriosita, mi girai. Eravamo io e Guisgard bambini che giocavamo a rincorrerci. Come sempre lui era lento e io più veloce, ma alla fine mi raggiungeva sempre.
Sembravano non percepire la mia presenza e così rimasi a guardare.

"Ecco ti ho presa!" disse lui atterandomi.
"Solo perchè bari!" gli rispondevo io ridendo.
Mi ricordavo quel giorno, ma rimasi a guardare con attenzione.
"Polgara cosa vuoi fare da grande?" mi chiese mentre eravamo distesi sull'erba a guardare il cielo.
"Beh non lo so, aiutare la gente..ecco si, essere esperta di arti curative...però sopra ogni cosa voglio una casetta con il tetto rosso, tanti animali e 4 bambini..ti va di esserci anche tu in questo sogno? Puoi fare il papà se vuoi" poi dopo un attimo di esitazione come se quella bambina si fosse accorta di dire qualcosa di troppo grande aggiunse sorridendo: "beh oppure lo stalliere".

Il ricordo svanì e io venni attratta in un vortice...mentre attraversavo il tempo e lo spazio senza sapere dove sarei stata proiettata capii, con tutto il mio essere, che era quello che più desideravo nella vita, tutto il mio sogno, aiutare la gente e dividere la mia vita con Guisgard nell'Amore.

Mi risvegliai, ero di nuovo Polgara la lupa e vicino a me c'era solo Rufus;ed ora?

Hastatus77
08-06-2010, 14.38.27
"Mio nobile signore" dissi rivolgendomi a Cembelus "voi ricordate male, non ho mai abbracciato la vostra causa, anzi l'ho sempre ritenuta una pazzia, se ben ricordate, sono uscito da questo castello, per cercare di aiutare un amico ed ho accettato la sfida col cavaliere rosso, solo per cercare di salvare la mia vita."
In un momento di distrazione, riuscii a rubare la spada di una delle guardie che mi attorniavano e fulmino mi allontanai da loro di qualche passo e mi misi sulla difensiva. Alzai ancora di più la voce e continuai "Non avete nulla da festeggiare! La missione affidataci è fallita! Ed ho promesso che avrei fatto di tutto per far finire questo vostro abominio."
Avevo appena finito di dire queste parole, quando il giovane Anaclerio improvvisamente si tramuto nel cavaliere bianco... rimasi a bocca aperta per la sorpresa e lo splendore di quel cavaliere.

lady rainbow
08-06-2010, 16.08.28
il tormento della giovane sconosciuta era molto ed anche l'imbarazzo del giovane che in segreto l'amava...che tormento amarsi in silenzio...tentai di avvicinarmi di qualche passo alla giovane,dovevo raccontargli della visione...ero decisa a parlarle,aveva appena sussurato qualcosa al suo amato ed io mi avvicinai e le dissi con voce roca "mylady devo parlar..."..fui interrotta da una scena che mi lasciò basita,senza parole...Anaclerio,il giovane ragazzetto che mi aveva appena accompagnata nella sala,il ragazzo che avevamo protetto nella selva era il cavaliere bianco...non riuscii a provare paura ma soltanto mi chiesi tra me e me perchè non si era rivelato prima?perchè dinanzi al signore del castello?ci avrebbe presentato un conto pesante,lo sentivo...tutto in quella sala era stupore,tutto era silenzio..

Guisgard
09-06-2010, 03.28.51
Nella sala scoppiò il caos.
Le porte all'improvviso si chiusero e le ancelle cominciarono a gridare disperate.
Llamrei, presa Raimbow con sè per proteggerla, si portò il più vicino possibile a Hastatus, che con un'audace mossa era riuscito a procurarsi una spada, mentre le guardie del corpo di Cembelus si strinsero attorno al loro signore.
Due di esse si lanciarono contro il Cavaliere Bianco, ma questi con gesto fulmineo mozzò ad una un braccio ed all'altra fracassò l'elmo ed il cranio.
E peggior scempiò fece sulle altre guardie di Cembelus.
Ermaus allora prese per un braccio Talia e la fissò per alcuni interminabili istanti negli occhi.
"Avevo scordato quanto fossero belli i tuoi occhi..." disse "... in essi rivedo riflessi i nostri sogni di allora... quando, stringendoti fra le mie braccia, pensavo di poter realizzare qualsiasi impresa... ringrazio la misericordia del Tempo, che ha voluto ricondurti a me un'ultima volta..."
L'affidò poi ad una delle ancelle e guardando Hastatus gridò:
"Cavaliere! Siete leale e devoto alla cavalleria! Vi affido lady Talia! Giurate sulla Tavola Rotonda e sul vostro re che la proteggerete a costo della vostra stessa vita e che la condurrete nelle terre del conte suo protettore, dove sarà al sicuro! Giuratelo, sir Hastatus! Giuratelo!"
Poi, sguainando la spada, sfidò il Cavaliere Bianco.
"Cavaliere..." disse "... il vostro obiettivo è mio padre. Io sono sangue del suo sangue e dovrete vedervela con me! Fino alla morte!"
"Fino alla morte!" Rispose il Cavaliere Bianco, raccogliendo la sfida di Ermaus.



Nel frattempo, nella selva, Cavaliere25 era con quel menestrello.
"La dama di cui sir Guisgard mi parlò
è nella selva ed io so che la troverò!
Lei è triste vittima di un incanto vero,
poichè è stata mutata in un lupo nero!"
Disse il menestrello.
Ed i due si misero in cerca di quella misteriosa dama.



Intanto, Elisabeth era accanto a quella tomba.
"E' troppo pesante per te?" Chiese il biondo fanciullo. "Non riesci ad aprirla, quella tomba? Ed ora cosa farai? Aspetterai lì di essere degna e pronta per entrarvi? Seguire il cuore vuol dire seguire i propri slanci, le proprie passioni."
Si avvicinò alla donna e concluse:
"Sei stanca, Elisabeth? Ti arrendi? Non vuoi più vivere?"
"Forse ebbero ragione i cavalieri templari a non accettare donne nel loro ordine!" Disse uno dei due vecchi che seguivano il corteo funebre. "Si arrendono troppo presto."
Invece vi furono donne templari!" Intervenne l'altro vecchio.
"Allora devi essere tu a decidere, Elisabeth..." disse il biondo fanciullo "... scegli se aspettare la resa e la morte accanto a questa tomba, oppure andare a salvare chi ti sta invocando..."

Guisgard
09-06-2010, 03.42.22
La chiesetta era vuota.
La donna delle candele era sparita, mentre tutti quei ceri accesi illuminavano la navata, facendo scintillare i luminosi mosaici che erano lungo le pareti.
Ad un tratto un forte profumo d'incenso si diffuse nella chiesetta, formando un denso alone che cominciò a scendere per tutto quell'edificio.
E dopo alcvuni istanti, quell'alone cominciò a svanire.
Polgara allora si rivide umana, nella sua forma reale.
E, guardando a terra, notò ai suoi piedi la pelle di un lupo.
Rufus allora si avvicinò alla ragazza e cominciò a giocare sull'orlo della sua veste, mentre la campana della chiesetta iniziò a suonare a festa.
Finalmente l'incanto era stato spezzato.
Quanto era avvenuto al torneo dell'Amore Ritrovato, aveva dato i suoi frutti.
Rufus allora si avvicinò alla porta e restò immobile a fissare Polgara, come se volesse farsi seguire.

elisabeth
09-06-2010, 08.16.36
Nella vita per avere la forza di lottare bisogna avere davanti a se un obiettivo....qualsiasi esso sia, fosse anche il piu' umile dei progetti.
Il punto era questo.....non riuscivo a riprendere i fili della mia vita, non avevo progetti....ero caduta in un vortice che aveva spazzato via i miei sogni.....porai le mani alle orecchie.....non volevo sentirli, sembravano la mia coscienza impazzita.
Ero stanca e allora ?.......aspettare Madre Morte.....poi ad occhi chiusi la mia mente elaboro' la mia immagine.....ero vestita di nero e portavo un velo sul capo dello stesso colore....entravo in tempio...c'era solo oscurita'...difronte a me Madre mi poneva delle domande.....ma le risposte erano date dalle mie sorelle, dovevo rispettare il silenzio....e cosi' ad ogni risposta, un cero veniva acceso sino a quando il tempio non venne illuminato.....fu allora che Madre tolse il velo dal mio capo...era l'ultimo ostacolo ora ero pronta, avevo terminato il mio cammino dalle tenebre alla luce, dalla morte alla vita......Avevo fatto giuramento, ero nata per salvare vite umane.......Amavo....e per l'Amore che avevo per la vita dovevo continuare la mia strada......Tolsi le mani dalle orecchie ed aprii gli occhi....vidi i due anziani e il mio giovane mentore......erano ancora li'.....presi la spada e mi sollevai da terra.....<< Bene riccioli d' oro, mi sono riposata abbastanza, nulla ci viene regalato nella vita e bisogna lottare per ottenere cio' che si vuole.....fosse solo per dimostrare ai Templari che una donna potrebbe essere degna di far parte di un ordine...........alla Morte ci pensero' quando arrivera' il momento..>>.....Qualcuno aveva bisogno di me......e allora riprendiamo il cammino.......andiamo Pico....non e' ancora finita.......

polgara
09-06-2010, 09.20.27
"Oh Madre mia!" l'incantesimo era stato rotto ed io ero di nuovo me stessa! Una gioia infinita mi pervase ed una forza ed una serenità maggiore sentivo in ogni particella del mio corpo. "Rufus! vuoi che ti segua? Va bene, ma prima di uscir di qui devo completare una cosa."
Mi girai verso l'altare di quella chiesa ed iniziai a muovere le braccia come mi era stato insegnato formando degli intrecci simbolici. Una luce rosso-violetta nacque dal mio cuore ed iniziò a diffondersi: "Sorella ecco il cuore che mi hai donato, il tuo cuore, con infinita amore te lo rimando e spero di incontrarti per il gran momento". A te Elisabeth e grazie per l'aiuto.
Poi mi girai verso Rufus ed aprii il portone: "Rufus andiamo, ora dobbiamo andare a prendere Guisgard ed a vivere i nostri sogni; e tu mi indicherai la strada." ed accarezzandogli il capo lo feci uscire.

cavaliere25
09-06-2010, 10.35.32
Mentre camminavo insieme al menestrello gli chiesi tu come ti chiami mio caro amico?vedrai che la troveremo quella dama dissi non avere preoccupazioni, la selva si faceva sempre piu fredda e nera e intanto mi guardai attorno per vedere se vedevo un lupo nero ma niente da fare era come cercare un ago in un pagliaio chissà quanti lupi c'erano in quella selva poi chiesi di nuovo? ma chi gli e lo a fatto quel incantesimo? aspettai una sua risposta mentre continuavo a camminare.

Talia
09-06-2010, 11.48.31
"Ermaus..." riuscii soltanto a mormorare alle sue parole, vedendo che qualcosa nei suoi occhi era cambiato: adesso i suoi occhi erano di nuovo quelli del giovane cavaliere che mi aveva fatta innamorare sulle rive di un lago.
Ma subito dopo tutto precipitò.
Ermaus mi spinse verso l'ancella più vicina e si scagliò contro il Cavaliere Bianco, sfidandolo alla battaglia.
"Ermaus, no!" gridai lanciandomi verso di loro, mentre mi parve che una mano mi trattenesse per il braccio "No, ti prego!"
Mi sentii morire quando il Cavaliere accettò la sfida: non poteva succedere! Amore me lo aveva promesso!
Mi afflosciai a terra, tremante... non avevo il coraggio di guardare i due sfidanti ma, al contempo, non riuscivo a farne a meno.

lady rainbow
09-06-2010, 12.05.11
in men che non si dica tutto precipitò..non riusci a compiere la mia missione..segui Llamrei e mi strinsi a lei con tutta la mia forza..non ero mai stata presente ad un duello e vederne uno mi emozionava ma allo stesso tempo mi angosciava..intorno a me il giovane e l'ultimo cavaliere promettevano di battersi..la giovane donna era in preda ad un grande stato di ansia non potevo guardarla in quello stato senza fare nulla..guardai Llamrei e le dissi:"amica mia,comprendo la vostra volontà di proteggermi e ve ne sono grata ma sento che devo avvicinarmi alla giovane donna..ella soffre ed io ne comprendo il perchè,l'ho visto ben chiaro nella mia mente.."detto ciò mi avvicinai alla giovane che stava quasi in terra,disperandosi..voleva a tutti i costi impedire il combattimento..la guardai,i suoi occhi erano pieni di lacrime le dissi"mylady so che non mi conoscete ma vi prego di stare calma per quanto potete e di credermi..vi dico che il vostro amato non perirà e che presto trionferanno i vostri reciproci sentimenti..vorrei che mi consideraste vostra amica e potrete sempre contare su di me..vi aiuterò..."

Talia
09-06-2010, 13.14.13
La voce della dama che mi aveva avvicinata era calda ed avvolgente, il mio cuore si alleggerì un poco alle sue parole.
Questo però durò soltanto per un istante, poi l'angoscia si impadronì di nuovo di me. Quella dama non sapeva, non poteva sapere: avevo già affrontato una volta la disperazione per la perdita di Ermaus, sentivo che sarei morta se gli fosse accaduto qualcosa...
Mi aggrappai alla dama con tutte le mie forze, si era detta mia amica e si stava comportando come tale... e io ne avevo così bisogno!

lady rainbow
09-06-2010, 13.18.28
La dama era sconvolta e mi guardava incredula sperando che quello che le avevo appena detto si rivelasse reale..le sorrisi cercando di infonderle sicurezza e fiducia in me..si l'avrei aiutata..la sentivo molto vicina a me..le tesi una mano e l'abbracciai..la tenevo stretta e nel frattempo pregai con tutte le mie forze per la salvezza del suo amato e di tutti noi..

Guisgard
10-06-2010, 02.59.52
Elisabeth riprese il suo cammino, seguita dal fedele pico.
Attraversata una stretta stradina, la donna si ritrovò davanti alla chiesetta.
Qui, seduta sui gradini del sacro edificio, c'era una vecchietta che faceva piccoli cestini intrecciando fili di paglia.
Fissò Elisabeth con un'espressione serena e distesa.
"Avete riavuto ciò che era vostro..." disse "... senza cuore non c'è vita..."



Nel frattempo, Cavaliere25 ed il menestrello, vagavano nella selva, in cerca della dama indicata da Guisgard.
Quando all'improvviso videro Polgara, accompagnata da Rufus.
Il menestrello si avvicinò e chiese:
"Milady, perdonate se ora il vostro nome domandiamo,
ma una dama da scortare in un maniero noi cerchiamo.
Il suo nome è Polgara e somiglia in tutto a voi, damigella.
Sir Guisgard cavaliere ci incaricò di cercare proprio quella!
Egli è partito per una misteriosa contrada e più non tornerà
e avendovi liberata dall'incanto, la parola data onorato avrà!"



Nel castello intanto, il Cavaliere Bianco aveva scatenato l'Inferno.
Ed ora si accingeva a sfidare Ermaus.
Talia gridava disperata e già sentiva la morte giungere nel suo cuore, mentre Raimbow la teneva stretta, come a volerle trasmettere tutta la forza della quale aveva bisogno.
Ermaus si lanciò contro il Cavaliere Bianco, tentando di colpirlo con un fendente.
Ma questi lo evitò e colpì Eramus, disarmandolo e spingendolo a terra.
Il Cavaliere Bianco allora puntò la spada contro la gola di Ermaus.
"E' finita per voi..." disse il Cavaliere Bianco "... non invocate misericordia, perchè non ne troverete!"
In quel momento però entrò nella sala il fanciullo dai biondi capelli.
"Frena la tua mano, cavaliere." Disse. "Per la vita di costui è già stato pagato un nobile pegno."
Il Cavaliere Bianco, nel vedere il fanciullo, rimise a posto la spada e chinò lievemente il capo, in segno di obbedienza.
"Chi sei tu... ragazzo?" Chiese sorpreso Ermaus. "Ti devo la vita... grazie..."
"Non dovete a me la vostra vita..." rispose il fanciullo "... ma a colei che ha dato la sua per la vostra. Non vi è tesoro più grande, sulla terra o nei mari, di una donna che ama sopra ad ogni cosa il proprio uomo. Siete fortunato..."
Ermaus corse allora ad abbracciare la sua Talia.
"Amore mio adorato... quando andasti via, svanirono tutti i miei sogni e sfiorirono tutti i miei desideri... il mio cuore pulsava ma io non vivevo veramente... ora però che sei tornata, io conosco di nuovo la vita... poichè tu sei il mio sogno più bello... un sogno che nessuno potrà mai portarmi via..."
E la baciò con passione.
Il fanciullo fissò Cembelus, il quale si inginocchiò e pianse amaramente.
Il Cavaliere Bianco allora estrasse la spada e si avvicinò al signore del Doloroso Amore.
"Fermo, cavaliere!" Gridò Llamrei. "Voi non siete Irrazionalità... il vostro nome è Istintività! Obbedite agli slanci del vostro cuore!"
A quelle parole, il Cavaliere Bianco rimise nel fodero la sua spada.
"Amore è vita, non è morte." Disse il fanciullo, per poi uscire dalla sala.
E con lui anche il Cavaliere Bianco lasciò il castello.

Guisgard
10-06-2010, 03.47.04
La selva era rigogliosa, folta, verdeggiante.
La lucente brina del mattino si posava sulle infinite foglie di quel luogo, generando un sottile velo d'argento che copriva ed ingentiliva ogni cosa.
Il fiero sauro avanzava sulla fangosa stradina che penetrava fin nel cuore della selva.
Il cavaliere che lo guidava si stringeva nel suo mantello, per proteggersi dalla fresca aria del mattino.
Avanzò ancora per un pò, quando vide un vecchio con una bianca barba.
"Mangio sempre da solo" disse il vecchio "e nulla è peggiore della solitudine quando invece ciò che si ha si potrebbe dividere con gli altri... volete farmi compagnia, cavaliere?"
"Certo, vi ringrazio." Rispose Guisgard scendendo da cavallo.
"Vivete qui da solo?" Chiese al vecchio.
"Si, da solo."
"Come mai?"
"Da giovane non ho mai pensato di cercare compagnia" rispose il vecchio "ed ora che sono vecchio e stanco non ho la forza per farlo. E ne pago le conseguenze... chi semina vento, raccoglie tempesta."
Offrì del vino a Guisgard ed aggiunse:
"Siete giovane... cercate ciò che desiderate e sapete che può farvi felice... ora avete la forza per farlo... un giorno qualcun altro cingerà i vostri vestiti e deciderà per voi..."
"Cerco un luogo... forse voi potete aiutarmi..." disse Guisgard.
"Perchè lo cercate?" Chiese il vecchio. "Per il potere? La fama? L'amore?"
"Perchè ho dato la mia parola."
"Protesilao era un grande eroe..." cominciò a raccontare il vecchio "... e fu il primo fra i greci a morire nella guerra contro Troia... sua moglie Laodamia sapeva lavorare come pochi la creta e quando gli dei, commossi a causa delle preghiere di lei , concessero a Protesilao di uscire dall'Ade per 3 ore d'amore con sua moglie, questa, invece di fare l'amore con lui, gli chiese di posare per una statua. Le 3 ore infattti, diceva lei, sarebbero durate poco e lui sarebbe tornato per sempre nell'Ade. La statua con le sue fattezze invece sarebbe rimasta con lei per sempre. Così in quelle tre ore Laodamia realizzò una perfetta statua raffigurante Protesilao. E quando lui ritornò nell'Ade, lei si strinse alla statua, per non lasciarla più.
Il padre di lei, preoccupato dalla passione che Laodamia aveva per quella statua, decise di buttarla nel fuoco.
E quando Laodamia vide la statua del suo Protesilao consumarsi avvolta dalle fiamme, per la disperazione si lanciò anch'ella nel fuoco, raggiungendo così nell'Oltretomba l'amato marito."
"E' una storia molto triste..." disse Guisgard.
"E' l'amore vero..." rispose il vecchio "... quello che rende impossibile vivere lontano da chi si ama veramente..."
"Ed è tanto raro il vero amore?" Chiese Guisgard.
"Si... molto raro... tantissimi vivono senza averlo conosciuto mai..."
A quelle parole, un velo di tristezza scese su Guisgard, inumidendo i suoi occhi, mentre tutt'intorno un profondo silenzio aveva avvolto la selva.
Un silenzio tanto insopportabile da rendere folli.

elisabeth
10-06-2010, 08.33.55
Camminavo osservando la natura intorno, quanti cambiamenti in quella selva, tutto poteva cambiare da un momento all' altro.....Mi fermai di scatto, quando vidi arrivare una piccola palla luminosa...si fermo' un attimo davanti a me e poi la vidi sparire dentro di me all' altezza del cuore...<< Polgara....mi hai restituito il cuore, e' motivo di gioia per me, vuol dire che hai ritrovato la tua strada, e' ritornato ricolmo di Amore......trovero' il percorso che mi riportera' da te...e potremo essere dinuovo insieme per il grande momento...>>.....prosegui' quindi il mio cammino....trovandomi cosi'...davanti ad una chiesetta, vidi un'anziana donna e mi avvicinai......presi tra le mani un cestino appena intrecciato, era ben fatto e lo immaginai ricolmo di margherite.....quando mi rivolse la parola, rimasi basita...come faceva a sapere ......mi sedetti sui gradini accanto a lei...avevo ancora il cestino tra le mani.....<< Non credo di avervi incontrata prima d'ora, state intrecciando cestini.......le vostre mani sembrano sapienti e sicure, conoscete la trama da seguire perche' la paglia si pieghi e si intrecci in maniera docile.......Sapete che il mio cuore ha ripreso il suo posto, si credo che senza cuore non si possa vivere, ma ci sono momenti che si deve avere il coraggio e l' Amore necessari per poterlo donare a chi ne abbia piu' bisogno........e posso dirvi che e' meraviglioso, quando viene restituito...perche' e' ancora piu' ricco di grandi sentimenti...........Chi siete ?.......custodite questa chiesa ?.....>>...e mentre parlavo con lei, inconsciamente incominciai ad intrecciare paglia....

cavaliere25
10-06-2010, 10.23.46
Riconobbi Polgara e dissi:Mylady è un piacere rivedervi come state?che fate in questa selva buia e pericolosa?Poi rivolgendomi al menestrello aggiunsi è questa la dama che dobbiamo scortare?Guardai Polgara con felicità ero contento di vedere che stava bene.

Hastatus77
10-06-2010, 16.10.23
"Cembelus… vostro figlio sembra avervi abbandonato e avere ritrovato il senno… la vostra vita non so bene perché, ma vi è stata risparmiata… ora siete rimasto solo con la vostra testarda figlia. Cosa pensate di fare? Volete continuare questa inutile vita? Abbandonate le vostre stupide pretese di fuggire dal dolore… NON ci riuscirete MAI! Aprite il vostro castello alla gioia che c'è fuori."
Mi rivolsi quindi a Ermaus "Convincete voi i vostri familiari… voi che avete già dimostrato di sapere difendere la vostra dama… voi che avete ritrovato l'amore e per questo siete stato risparmiato."

lady rainbow
10-06-2010, 16.27.54
Finalmente l'amore aveva trionfato ed Ermaus era vivo..l'Amore lo aveva salvato e ora la mia nuova amica lo stava riabbracciando..prevedevo per loro una vita felice insieme...guardai la giovane era felice e questo riempiva di felicità per lei il mio cuore...cuore che ormai si era aperto alla vita..era chiaro ormai che nel castello gli unici veramente sconfitti erano coloro che si erano chiusi agli affetti... si ero felice ma dentro di me sentivo che ora avrei dovuto anche io aprire il mio cuore all' Amore...chissà se il futuro mi avrebbe riservato qualche sorpresa....

Guisgard
10-06-2010, 18.18.49
Cembelus ascoltò le parole di Hastatus, con lo sguardo basso e senza fissarlo mai negli occhi.
"Stolti..."cominciò a dire "... ho solo difeso la mia casa e la mia famiglia dalla sofferenza e dal dolore... perchè bisogna soffrire? Si dice che l'amore renda felici... a me invece ha dato solo pene..."
"Padre... intervenne Ermaus tenendo per mano la sua Talia "... io ho conosciuto il vero dolore solo quando mi era stata portata via la mia amata... il mio unico sollievo erano le lunghe notti in cui mi era concesso sognarla... ed ogni volta lei mi appariva più bella... ma quando giungeva l'alba, tutti i miei sogni svanivano, lasciandomi con un tormento ed una pena senza fine... ora Talia è qui con me, fra le mie braccia... e nessun sogno può paragonarsi a questo momento..."
"Parli così solo perchè hai ritrovato la tua amata!" Disse Heylde. "Io invece non ho più mio marito! E nessuno potrà mai restituirmelo! Ne' Amore, nè nessun altro! Non ho più nulla ormai!"
"Mamma..." la chiamò sua figlia, appena entrata nella sala.
Fissava sua madre con i suoi grandi occhioni azzurri, bagnati da lacrime di un luminoso blu.
"Non avete più nulla?" Chiese Llamrei a Heylde. "Ne siete certa? Quella bambina è il frutto dell'amore per vostro marito. Un amore che non è finito, ma solo interrotto... poichè i doni di Amore sono eterni, come eterno è il vero amore. E' questo che lo rende sacro!"
A quelle parole, il bellissimo volto di Heylde vide svanire finalmente la sua durezza e la sua fierezza, per abbandonarsi in un caldo pianto.
E corse ad abbracciare sua figlia, come se l'avesse vista per la prima volta.
"Cembelus..." aggiunse Llamrei "... avete fallito miseramente... avete negato la felicità ai vostri figli ed a vostra nipote... tutti loro sono le gioie che Amore vi ha donato..."
E Cembalus si lasciò cadere sul suo seggio, piangendo amaramente.
Ed i suoi figli e la sua nipotina si strinsero teneramente attorno a lui.
Llamrei allora guardò Raimbow e le sorrise con dolcezza.
"Il mio Shaw è appena andato via..." disse "... ma non mi ha abbandonato, no. So che un giorno ci rivedremo e saremo felici per sempre."
Poi si avvicinò all'orecchio di Raimbow ed aggiunse sottovoce:
"Mi ha anche rivelato un segreto... mi ha detto che un cavaliere è già in cerca di voi..."
E le sorrise, facendole l'occhiolino.



Intanto Elisabeth era seduta davanti alla chiesetta con quella vecchietta.
"Sono solo una vecchietta che attende l'ora in cui verrà recitata la santa messa... vengo qui ogni giorno..."
Osservò poi il cestino che aveva appena fatto ed aggiunse:
"Finalmente è finito. E' venuto davvero bene... in fondo ho pregato tanto perchè tutto finisse bene... manca solo una cosa, ma nè io, nè voi possiamo nulla. Forse ora i vostri amici attendo voi, amica mia."
E l'accarezzò, sorridendole teneramente.

lady rainbow
10-06-2010, 18.26.14
Quelle scene mi riscaldavano il cuore..tutto l'amore era concentrato in una sola stanza:l'amore per i figli,l'amore per coloro che non sono più in questo mondo e quello che sta appena sbocciato...mentre mi abbandonavo a quel pensiero la mia dolce amica Llamrei mi rivelò un segreto...il mio futuro mi attendeva...sarei stata felice conoscendo l'amore sincero di un uomo, del mio uomo...la guardai incredula:"ma voi ne siete certa?...e dove si trova?potete accompagnarmi presso di lui?"...gli occhi erano pieni di calde lacrime di gioia..

Talia
10-06-2010, 20.18.07
Tutto era avvenuto tanto in fretta che faticavo ancora a crederci: Amore, il Cavaliere Bianco, Ermaus salvo, le sagge parole del cavaliere di nome Hastatus e di dama Llamrei, la resa di Heylde, la lacrime di Cembelus…
Tutto quello che sapevo è che adesso ero avvolta dalle braccia del mio amato, chiusi gli occhi e respirai il suo profumo… fu come immergersi in uno splendido antico ricordo.
Quando, finalmente felici che tutto fosse finito, Ermaus e Heylde si strinsero al loro padre, io rimasi un poco indietro: dovevo fare un’altra cosa. Mi avvicinai allora alla dama di nome Rainbow e le sorrisi: “Vi devo molto, milady!” dissi “Voi mi avete mostrato amicizia in un momento in cui stavo affondando nel buio della disperazione, siete stata la luce che mi ha tenuta in superficie. Per questo vi ringrazio!”
Stavo per aggiungere qualcos’altro ma ciò che vidi distrasse la mia attenzione: Cembelus era ancora stretto nell’avvolgente abbraccio dei suoi figli e di sua nipote, ma i suoi occhi non mi parvero più pieni di lacrime come un istante prima. Al contrario, mi sembrarono di nuovo freddi e calcolatori. Che fosse soltanto una mia illusione? Che il rancore che in quelle ore avevo provato per Cembelus mi stesse giocando un brutto scherzo, unito alla tensione di quei ultimi momenti? Fu solo per un istante, ma mi sembrò che l’uomo lanciasse un’occhiata carica di rancore e disprezzo a sir Hastatus…
Convulsamente afferrai la mano di lady Rainbow e trattenni il respiro, sperando si trattasse null’altro che di una mia suggestione.

polgara
11-06-2010, 15.41.43
"Messere!" esclamai vedendo cavalier25 e quella buffa figura. "Sono lieta di vedere che state bene! Mi stavate cercando? Perchè?"

cavaliere25
11-06-2010, 15.48.24
Mylady Polgara dissi, Sir Guisgard ci ha affidato una missione,quella di scortarvi fino al castello vorreste venire con noi dissi sorridendole e aspettando una sua risposta.

Guisgard
11-06-2010, 15.49.21
Il silenzio.
Forse era la prigione per i peccati peggiori, recitava un antico Lai.
Il non sentire il calore della voce di chi si ama, il non udire l'eco delle parole che accompagnano i sogni.
Il silenzio, profondo ed immutabile, ti abbandona ai tuoi pensieri, pensieri che non trovano risposte, consolazione, sollievo.
E la cupa oscurità dell'oblio ti avvolge, trascinandoti all'Inferno.
Guisgard, quasi a volersi scrollare di dosso quell'insopportabile silenzio, si alzò, destandosi dai racconti del vecchio.
"Ditemi... dove si trova la Cappella dell'Arcangelo?"
"E' alla fine di quel sentiero, cavaliere." Rispose il vecchio. "Restate qui. Ripartirete domani."
"No, devo andare ora." Rispose Guisgard. "Grazie di tutto."
E salutato il vecchio, Guisgard partì.
Il sentiero era avvolto da una fitta nebbia e talora da essa giungevano dei suoni.
Al cavaliere parve di riconoscere in quei suoni la voce di Polgara. Il suo sorriso, le sue parole.
"Cuore, sono io!" Sentiva Guisgard. "Amore mio, mi manchi!"
Ma quando si voltava non vedeva niente, se non l'infinita e silenziosa nebbia.
Ancora quel silenzio. Ed era sempre più insopportabile.
Riprese allora il suo cammino.
Giunse così davanti ad una piccola bottega, piena di lastroni di marmo.
Un vecchietto stava scolpendo.
"Salute..." disse Guisgard "... potete indicarmi la Cappella dell'Arcangelo?"
"E' poco più avanti, cavaliere." Rispose il vecchio. Poi, mostrando il suo lavoro, aggiunse:
"E' il mito di Dioniso ed Arianna. Lei fu abbandonata e soffrì molto... ma il dio, vedendola sola sull'isola di Nasso, se ne innamorò, conducendola con sè in una felicità senza fine."
"Come fece Dioniso a farsì che Arianna credesse in lui?" Chiese Guisgard.
"Le parlò col cuore, cavaliere."
Guisgard ringraziò il vecchio artista e riprese la strada verso la cappella.
Vi giunse poco dopo.
Entrato nella cappella, Guisgard accese due ceri davanti alla statua dell'Arcangelo e si inginocchiò a pregare.
In quel momento entrò un vecchio monaco.
"Potreste confessarmi?" Chiese Guisgard.
Il monaco annuì e fece segno al cavaliere di inginocchiarsi nel confessionale.
"Ho peccato..." Cominciò a dire Guisgard.
"Siamo tutti peccatori, figlio mio."
"Ho perso tutto... l'amore, la gioia e presto perderò anche la vita..."
"La vita non si perde mai. E neanche l'amore. Siamo noi che ci smarriamo."
"Padre, non ho più niente... solo l'onore... ed è per questo che sono qui... ho troppe colpe per pregare..."
"Nella colpa la preghiera vale di più."
"Quando si fanno errori... è giusto attendersi una punizione... lo dice la Fede..."
"La Fede è perdono, gioia e salvezza. Nessuno qui ti giudicherà, figlio mio."
"Fino a ieri ero l'uomo più ricco del mondo... oggi sono l'ultimo..."
"Cosa ti affligge?"
"Amavo la vita e non temerò la morte... ma ho paura... e la paura non è degna di un cavaliere..."
"Tutti hanno paura, figlio mio." Rispose il monaco. "Anche Cristo ebbe paura. Cosa ti fa tanta paura?"
"Non la morte... che è anzi, un sollievo... ma il morire senza poter rivedere più uno sguardo... uno sguardo in cui c'erano tutti i miei sogni..."
Il monaco prese fra le sue la mano di Guisgard, che si lasciò in un amaro pianto.
"Possa colui che perdonò le colpe di Davide, della Maddalena e di Pietro, donarti la stessa Luce con cui salvò Lazzaro dalla morte." Disse il monaco, segnandolo tre volte.
Guisgard si segnò e si alzò.
Ad un tratto si udirono dei passi provenire da fuori.
E dalla nebbia emerse sul suo fiero cavallo, il Cavaliere Bianco, che come un supremo giudice veniva ad eseguire la sua fatale condanna.
"E' un cavaliere..." disse il monaco "... e giunge solo..."
"Non è solo... vi è con lui una donna..." rispose Guisgard.
"Che donna?" Io non vedo nessuna donna."
"La vedo benissimo... è proprio accanto a lui... è madonna Morte... e viene per me..."
Rispose Guisgard con lo sguardo di ghiaccio, di chi affronta le sue colpe ed i suoi demoni...
http://www.supershadow.com/starwars/pictures_pics/ss/anakin_skywalker_2.jpg

polgara
11-06-2010, 16.14.09
"No Messere, non andremo al castello, ma andremo a cercare Guisgard. Seguitemi. Rufus portaci da lui."
Ed avanzai nel sentiero seguendo quell'adorabile cane bianco.

cavaliere25
11-06-2010, 16.26.45
Mylady voi sapete dove è Sir Guisgard? io e il qui presente menestrello abbiamo un compito preciso portarvi al castello, non è affidabile continuare mylady la selva non è un posto sicuro dissi, però se voi vorrete continuare non posso che seguirvi e mi incamminai lungo il sentiero guardandomi intorno e sperando che non ci sarebbe accaduto nulla di male.

Guisgard
11-06-2010, 21.22.45
Al Castello tutto sembrava essersi risolto.
Llamrei guardò Raimbow e sorrise.
"Sarà lui a trovarvi, dolce amica." Disse a Raimbow. "Egli vi sta già cercando... forse saranno già i sogni di stanotte ad annunciarvelo."
Talia però aveva visto qualcosa nello sguardo di Cembelus.
Qualcosa di indefinito, arcano, che contrastava con la tenera felicità dei suoi familiari.
L'uomo all'improvviso si alzò di scatto e si lanciò verso la finestra.
Fu quasi lì lì per saltare giù, quando Llamrei gridò a Hastatus:
"Fermatelo! Vuole uccidersi!"



Rufus avanzava sicuro nella selva, mentre Polgara, Cavaliere25 ed il menestrello lo seguivano a passo svelto.
Ad un tratto, alla fine del sentiero, si ritrovarono davanti al luogo conosciuto come la Cappella dell'Arcangelo.

lady rainbow
11-06-2010, 21.32.55
guardai la mia amica..allora qualcuno attendeva anche me?avrei sognato di questo nobile cavaliere...un urlo mi scosse..."Cembelus"gridai"cosa vi accade?"era in preda ad un misto di rabbia e angoscia...si lanciò verso la finestra,compresi..."nooooooo"..mi lanciai cercando di trattenerlo per la veste.."cosa avete intenzione di fare?e perchè?non vedete che avete intorno a voi tante persone che vi amano?"

cavaliere25
11-06-2010, 21.37.26
arrivati alla fine del sentiero vidi una cappella e dissi:guardate amici miei una chiesa entriamo e vediamo se c'è qualcuno,apri il portone ed entrai la cappella aveva le vetrate colorate e in fondo alla cappella c'era un altare mi feci il segno della croce e mi sedetti su una panca in quel luogo c'era un silenzio mai sentito prima, poi mi guardai attorno e vidi un porta candele allora mi alzai e mi avvicinai ad esso e presi una candela che stava li c'è ne erano tante io scelsi quella che piu mi sembrava piu lucida e l'accesi esprimendo un desiderio il mio desiderio piu grande era quello di rivedere Guisgard tutto intero e poi tutto il resto del gruppo che lasciai solo e senza il mio aiuto.

polgara
12-06-2010, 00.45.09
Arrivammo ad una splendida chiesetta; Rufus si fermò e mi osservò abbaiando un'unica volta come per dire:"eccoci!".
Accarezandogli il capo lo ringraziai, ora dovevo solo sintonizzarmi...percepii l'energia di Guisgard, bene era ancora vivo ed era vicino.
"Guisgaaaaaaaaaaaard!" urlai, "dove sei? sono qui, sono io Polgara! riesci a sentirmi?"
Iniziai a girare su me stessa cercando di scorgere la sua figura.
"dove sei?" pensai.

elisabeth
12-06-2010, 10.44.17
La sapienza degli anziani era la cosa che avevo sempre piu' apprezzato......il cestino che avevo tra le mani era simile a quello terminato dall' anziana donna....lo guardai e mi accorsi che mancava solo qualche intreccio di paglia per portarlo al termine......odiavo lasciare le cose a meta'....ogni cosa ha un inizio e una fine, di questo ne ero sicura....cosi' cominciai a portare a termine la mia umile opera e una volta finita......<< State quindi aspettando la S. Messa.....deve essere molto importante poter ogni giorno parteciparvi, io e' tanto che non ritorno al culto....e' stato un periodo molto travagliato e ho dimenticato cio' che era davvero importante.......e' buffo.....il cuore ti porta a fare delle scelte, e quando lui parla detta legge...e cosi' tutto intorno a noi sembra perdere importanza......ecco questo e' il mio cesto, vorrei che voi lo usaste per la questua......spero che possa sempre tornare pieno....Adesso e' giunta l'ora di fare il mio viaggio a ritroso....dovrebbe esserci un buon uomo che accompagno' me e il mio gatto in questo posto.......chissa' forse sara' cosi' gentile da riaccompagnarmi nella mia casa nell' albero......credo che il mio posto sia li' io, il mio gatto e tutti coloro che hanno bisogno delle mie cure....e' tempo che io torni da Madre.....>> cosi' ..baciai la fronte di quella saggia donna e fidandomi del fiuto di Pico....tornai al punto di partenza

Talia
14-06-2010, 02.05.13
Gran subbuglio aveva creato il rapido movimento di Cembelus.
Pensavo che il suo cuore fosse ormai troppo arido perché l'affetto dei suoi familiari o la spada del Cavaliere Bianco potessero riportarvi la vita, ma non dissi niente, non avrei mai detto qualcosa che potesse ulteriormente ferire Ermaus. Mi spostai invece, rapidamente, di nuovo vicino al mio amato e mi strinsi al suo braccio: qualsiasi cosa stesse per succedere, l'avrei affrontata con lui.

Guisgard
14-06-2010, 03.38.42
Rainbow aveva afferrato la veste di Cembelus, intralciando così il suo folle intento.
Anche Llamrei lo prese per un braccio, tenendolo fermo, mentre Ermaus lo bloccò quasi per il collo.
"Siete pazzo, padre!" Gridò. "Volete gettare così la vostra vita?"
"Lasciatemi!" Urlava Cembelus. "Lasciatemi, vi dico!"
"Calmatevi, padre!" Diceva suo figlio. "Calmatevi, in nome del Cielo!"
"Non ho più nulla, non capite? La mia amata! La mia amata! Non posso e non voglio vivere senza di lei!"
Ma improvvisamente, Heylde si avvicinò a suo padre.
Lo guardò negli occhi e cominciò a dire:
"Anche a me la mamma manca da morire. Certe notti mi sembra di impazzire se penso che al mio risveglio non la rivedrò. Mille momenti tutti i giorni mi ricordano di lei. A volte basta una cosa insignificante, come un profumo o un colore. Altre volte, osservando il cielo e la campagna mi rammento delle nostre passeggiate insieme. Quando mi parlava di tante piccole cose. Ma so che lei è sempre qui con noi. Ci assiste e prega per tutti noi."
Calò il capo ed aggiunse:
"Anche il mio amato mi manca... mi manca ogni giorno di più. Ogni volta che vedo mia figlia, rivedo lo sguardo di lui, il suo sorriso, il suo volto. Certe volte, quando il vento soffia tra le torri o il cortile, mi sembra di ascoltare la sua voce che mi chiama... invece è solo l'eco della mia solitudine. Ma questa storia mi ha fatto capire che non sono sola, che ho tutti voi. Ed anche lui è con me. E anche voi dovete crederci. Siamo una famiglia che ha tanto amore. E l'amore non è mai doloroso, padre mio."
E padre e figlia si strinsero forte, abbandonandosi in un tenero pianto.
A vedere quella scena, Ermaus strinse a se la sua Talia, comprendendo il grande dono che Amore gli aveva fatto.
"Ti amo, amore mio." Disse guardandola negli occhi.



Nella selva, intanto, Pico cominciò a camminare, come a voler guidare Elisabeth.
Scesero lungo un pendio e si ritrovarono su una stradina che attraversava una piccola radura.
Seguendo il suo gatto, Elisabeth si ritrovò davanti il castello del Doloroso Amore.
Pico miagolò.
Tutto era cominciato in quel luogo e lì sarebbe terminato, permettendo ad Elisabeth di tornare nel suo rifugio.



Nel frattempo, nella Cappella dell'Arcangelo, Cavaliere25 continuava la sua preghiera.
Una mite e tenera luce si diffondeva nella navatella, fino a giungere nell'abside centrale, dove dimorava la statua di San Michele Arcangelo.
Il chiarore diffuso delle candele proiettava l'ombra della statua fin sotto il soffitto a cassettoni, quasi generando mistiche immagini in un austero movimento.
Le candele sembravano quasi rendere viva quella statua, mentre il demonio ai piedi dell'Arcangelo, trafitto dalla sua lancia, sembrava contorcersi e ringhiare dal dolore.
Il giovane scudiero, davanti all'altare invocava la protezione Divina.
E mentre pregava, si accorse, dall'altra parte della navatella, del suo amico Guisgard.
Fissava la porta, come se attendesse qualcuno.
Ad un tratto il monaco, fissando le candele, disse:
"Dobbiamo pregare tutti... non per invocare protezione... ma misericordia!"
Tutto questo sotto lo sguardo della statua dell'Arcangelo, che sembrava quasi destata dalle miserie e dalle sofferenze umane.
http://www.santuariosanmichelemaddaloni.it/Gli%20Angeli/VOLTO%20SAN%20MICHELE3.JPG

cavaliere25
14-06-2010, 10.21.55
Vidi Guisgard fermo e immobile e dissi: amico mio siete propio voi? non riuscivo a crederci ma nei suoi occhi vidi uno sguardo strano lo avevo gia visto in passato allora mi alzai e mi avvicinai e lo abbracciai forte era bello riaverlo incontrato e vedere che stava bene,poi guardandolo gli chiesi dove sei stato amico mio? ero in pensiero per te ma adesso che ti ho trovato non ti lascio piu andare via da solo sarò la tua ombra aggiunsi.

elisabeth
14-06-2010, 13.25.40
Il viaggio di ritorno, fu tranquillo....e poi avevo il mio "gattone da viaggio"...con lui non mi sarei mai persa.........Ero arrivata al portone del Castello........chi vi avrei trovato ?.......Nell' animo sentivo che ancora qualcuno non aveva fatto ritorno.....di Polgara ne ero certa......non riuscivo a sentirla.......da quando mi aveva restituito il cuore......avevo perso il suo pensiero......ma ero fiduciosa e sapevo che il mio legame con lei non si sarebbe mai interrotto......Guardai quelle mura che mi sembravano cosi' diverse, ora........forse nulla era cambiato, forse ero io che guardavo le cose con animo diverso.......Pico si struscio' sulla mia gamba emettendo delle fusa di tutto rispetto.......Basta pensare.....e cosi' sbattei il batacchio sul portone del Castello....e guardando il gattone..pensai " E adesso amico mio vediamo chi viene ad aprirci..."

Talia
14-06-2010, 14.20.13
Sorrisi ad Ermaus, accarezzandogli piano il volto e i capelli scuri: era un sogno esser di nuovo tra le sue braccia e sentire di nuovo la melodia della sua voce.
"Adesso..." dissi dopo un momento "Credo che dovrà essere nostra cura, mio amore, accogliere coloro che torneranno in questo Castello ed offrire loro la giusta ricompensa e il ristoro che meritano dopo aver affrontato i perigli cui la follia di questo luogo li aveva esposti!"
Improvvisamente un pensiero mi tornò alla mente: "Vi è un cavaliere, Ermaus, che ha giostrato con valore nel torneo di Amore e, vincendo, non ha chiesto ciò che il suo cuore dettava ma la mia liberazione, permettendomi così di tornare da te. Credo che quel cavaliere meriti la nostra riconoscenza, Ermaus. Credo che dovremo accoglierlo come merita, lui e i suoi valorosi compagni."
Così dicendo, mi voltai impercettibilmente e lanciai un'occhiata a Cembelus, sperando che si fosse finalmente arreso al potere trascendente di Amore.

Hastatus77
14-06-2010, 15.04.51
Avevo visto lo sguardo di Cembelus, le nostre idee erano sempre state in contrasto... forse ciò mi aveva guadagnato un nemico.
Quando lo vidi lanciarsi verso la finestra, capii subito le sue intenzioni, e mi frapposi fra lui e la finestra... però l'uomo forse non voleva veramente uccidersi perché fu facilmente fermato e poi rincuorato dalle donne.

La situazione, lì sembrava volgere per il meglio... me ne uscii dalla sala... ero preoccupato ancora troppa gente mancava all'appello e nessuno sapeva cosa era loro successo... Guisgard... lady Perry... il giovane cavaliere25 scomparso nella notte... e gli altri che non avevo avuto il tempo di conoscere nel breve tempo passato al castello prima dello scontro coi cavalieri dell'amore.

lady rainbow
14-06-2010, 16.52.59
Cembelus ritornò rapidamente in sè..anche lui intorno aveva persone che l'amavano..e anche se l'amore di un consorte riempie l'intera nostra vita e lui aveva perso la sua compagna,aveva l'amore dei figli e della nipotina..in loro riviveva la sua donna...ella non l'aveva abbandonato sarebbe stata sempre con lui...il nostro compito al castello volgeva al termine ma dovevamo cercare gli altri compagni...più di tutti ero preoccupata per il mio dolce amico,cavaliere25,era da un pò che non lo vedevo.....

Guisgard
15-06-2010, 02.34.15
Tutto sembrava finalmente rasserenarsi, al castello del Doloroso Amore.
"Un cavaliere che ha giostrato per te?" Chiese incuriosito Ermaus a Talia. "Non immaginavo esistesse al mondo tanta generosità. Purtroppo gli anni trascorsi in questo castello, tra le sue utopie ed illusioni, ha quasi reso sterile il mio animo. Ora però che ti ho ritrovata, amore mio adorato, ho di nuovo riconosciuto i colori ed i profumi del mondo. Tu da oggi sarai con me la signora di questo castello e a chiunque vorrai rendere omaggio noi lo festeggeremo a dovere. Anche, ovviamente, al tuo misterioso campione, al quale dobbiamo la tua liberazione."
Poi, rivolgendosi a Cembelus, aggiunse:
"Padre mio, ora che abbiamo riconosciuto la nostra follia ed i nostri sbagli, questo castello merita tutt'altro nome. Esso non sarà più conosciuto come il Doloroso Amore... ma come il Gioioso Amore."
"Ben detto, fratello mio!" Intervenne annuendo Heylde.
E guardando Hastatus ed i suoi compagni aggiunse:
"Vi siamo grati. Siamo vostri debitori per averci liberato dal flagello della nostra follia. Spero con tutto il cuore che i vostri compagni possano ritornare qui sani e salvi al più presto."



Intanto, una guardia aprì l'ingresso ad Elisabeth, che venne poi accompagnata nella Sala Grande.
Qui, nel rivederla, Llamrei le corse incontro e l'abbracciò forte.
"Dolce amica..." disse "... sono lieta di ritrovarti! Hai notizie degli altri?"

Guisgard
15-06-2010, 02.59.21
Alla Cappella dell'Arcangelo, Cavaliere25 aveva riconosciuto Guisgard.
"Come sei giunto qui?" Chiese stupito il cavaliere. "Questo posto non è per te. Ritorna al castello e riunisciti a tutti gli altri. Io devo recarmi in un luogo dove nessuno può seguirmi."
Ad un tratto una lunga ombra si proiettò lungo la navatella, fino a giungere ai piedi dell'altare.
Era il Cavaliere Bianco.
Si segnò nell'Acqua Benedetta e si inginocchiò presso l'altare.
Poi, finito di pregare, si segnò di nuovo e si alzò.
"Bene, cavaliere..." cominciò a dire, fissando Guisgard "... vi ho concesso quanto mi avete chiesto. Ora, in nome della vostra parola, rendetemi ciò che è mio."
"Sono pronto, milord..." rispose Guisgard, quasi senza mostrare emozioni "... sono alla vostra mercè."
All'improvviso però udì come una voce che lo chiamava.
"Questa voce..." disse con un filo di voce "... sembra... sembra la sua voce... la voce di lei... di Polgara... come se mi stesse chiamando..."
"Non vi è nessuno qui, cavaliere." Intervenne il Cavaliere Bianco. "Siamo solo io e voi. Con la mia spada e la vostra parola. Pagate il vostro debito."
"Si... è vero..." disse Guisgard guardandosi intorno "... sarà di nuovo l'eco delle mie illusioni..."
"Guardate la statua dell'Arcangelo Michele!" Lo esortò il Cavaliere Bianco. "Impugna, insieme alla lancia, anche la bilancia."
Guisgard fissò la statua senza dire nulla.
"E quella bilancia" continuò il Cavaliere Bianco "è la Giustizia Divina. Ed in nome di quella giustizia, vi chiedo di offrirmi ciò che mi spetta di diritto... la vostra vita."
A quella parole la campana della campella emise tre lenti ed austeri rintocchi.
Tutto era pronto per l'esecuzione.

elisabeth
15-06-2010, 11.14.59
Ritornare tra le mura di quel Castello, mi fece tornare in mente il motivo per cui ognuno di noi aveva preso la sua strada...e raccolto quella strana sfida.....La prima persona che vidi fu llamrei....e il nostro abbraccio fu sincero, caloroso...il ritrovarsi e' sempre motivo di forte emozione......Abbracciai cosi' Lady Rainbow.....Con loro riconobbi un cavaliere, lo avevo visto a Camelot, ma non avevo scambiato con lui null'altro che un sorriso di saluto........L'aria in quel luogo sembrava piena di giubilo e ritrovata serenita'....c'erano tutti quelli che avevo incontrato prima di partire, tranne il volto di una donna....no lei non l'avevo mai vista, ma i suoi occhi erano colmi di Amore.........Mancavano altri di noi, Polgara, non riuscivo piu' a percepirla eppure sapevo che era andato tutto bene, che ora era libera....perche' si era allontanata da me.....eppure avvertivo un senso di angoscia.....percepivo la paura e la rassegnazione......Guisgard stava compiendo il suo cammino e Cavaliere25.....gli ero al fianco.....<< llamrei amica mia.....non ho traccia degli altri da qualche tempo....non mi chiedere cosa sia successo, il tempo e lo spazio sono cosi' impercettibili in quella selva che non saprei dirti....cosa sia veramente accaduto......in questo momento.....so che qualcuno sta concludendo il proprio cammino.....ma anche se Maga, anche se potessi spiegare le ali e volare da loro.....so che non mi e' concesso......ci sono cose, che vanno compiute senza che nessuno possa intromettersi, anche se l'affetto per cui si agirebbe fosse il piu' nobile dei sentimenti........non ci resta che aspettare fiduciosi...>>

cavaliere25
15-06-2010, 11.29.39
Sono arrivato insieme al menestrello dissi Guardando Guisgard io non vado da nessuna parte aggiunsi io resto insieme a te gli altri se la caveranno anche senza di me io torno al castello con te dove devi andare chiesi? poi mi girai e vidi il cavaliere bianco eh capi cosa stava succedendo allora rivolgendomi al cavaliere gli dissi milord scusatemi se mi intrometto ma questo uomo non a colpa di nulla perchè volete ucciderlo? vi chiedo di risparmiare la sua vita ve ne supplico dissi io ho bisogno di lui vi chiedo solamente di lasciarlo vivere prendete la mia vita al posto della sua mentre dicevo quelle parole guardai fisso il cavaliere bianco e aspettai una sua risposta.

Guisgard
16-06-2010, 04.00.49
LLamrei ascoltò Elisabeth con attenzione.
"Si, è vero..." disse ad Elisabeth "... ognuno ha il suo cammino. Ma sono comunque in pena. Speriamo che il Cielo vegli su tutti loro."



Intanto, alla Cappella dell'Arcangelo, Cavaliere25 aveva ritrovato Guisgard.
"Sta zitto!" Lo rimproverò Guisgard. "Non ti rendi conto di quel che dici! Ricordati, promettesti di obbedirmi sempre! Perciò, da buon scudiero, ascolta la mie parole... torna al castello da tutti gli altri! Ti affidai la protezione di tutti i nostri compagni, perciò è al castello il tuo posto!"
"Sembra che il vostro scudiero vi sia devoto ed affezionato!" Intervenne il Cavaliere Bianco.
"Questa è una questione tra me e voi, cavaliere!" Rispose Guisgard. "Vi prego, prendete con voi il mio scudiero e conducetelo fuori... " disse poi al monaco della cappella.
"Andiamo, ragazzo..." disse il monaco a Cavaliere25 "... lasciamo che questi cavalieri risolvano da soli ciò che hanno in sospeso..."

Talia
16-06-2010, 04.18.19
Nella Sala Grande tutto sembrava andare per il meglio, eppure avvertivo un vago senso di inquietudine affiorarmi dentro: sentivo che la mia razionalità combatteva per reprimerlo e nasconderlo, ma esso aumentava e batteva sulla mia coscienza.
Mi avvicinai così un poco ad una delle grandi finestre e guardai fuori: la selva che circondava il castello era ancora là, cupa e inospitale.
Ma come poteva essere ciò? Ricordavo le parole di Amore e tutto ciò che avevo appreso dal mio arrivo… se la follia nel Castello si era spenta, come poteva quella selva restare tale?
Guardai le persone nella sala… che vi fosse qualcosa di sbagliato ancora in noi?
Oppure era fuori?
Osservai attentamente le cime degli alberi, la caligine che emanavano, ma non vidi nessun elemento nuovo, niente che mi fosse di aiuto.
Alcuni dei compagni dei miei nuovi amici non erano ancora tornati, sperai che stessero bene.
E Amore… dov’era Amore in quel momento? Perché ci aveva lasciati senza una parola? Chiusi gli occhi e pensai a lui, mi concentrai sull’immagine dello splendido giovane biondo dagli occhi cerulei, sperando che potesse avvertire le vibrazioni del mio cuore, e lo pregai di aiutarci, di indicarci la via da percorrere, di mostrarci ciò che ancora occorreva fare e di proteggere gli amici che ancora non erano con noi.

elisabeth
16-06-2010, 08.34.26
Rimasi ad osservare il volto di llamrei, hai ragione amica mia, i nostri amici sono ancora nella selva e la nostra pena per loro e' grande......la felicita' non puo' essere completa se loro non torneranno da noi..........Certo rimanere inerme non rientrava nel mio carattere..........interferire non potevo, ma essere presente non me lo impediva nessuno........guardai Pico....sembrava sorridesse, mi leggeva nel pensiero quel gattaccio.... abbraccia llamrei.....e cosi' andai vero il giardino del Castello......una volta li'....la trasformazione da donna a falco fu semplice, qualsiasi cosa fosse successa potevo tornare a riferirlo..........e con un pizzico di intuito e un po' di magia.......arrivai ad una Cappella....vidi Cavalier25 uscire dal luogo sacro accompagnato da un monaco.....planai e mi poggiai sul braccio dello scudiero.....guardandolo negli occhi sembrava contrariato, triste.....ma non sentivo in lui il dolore della perdita.....cosi' vidi il portone della cappella, era aperto.......e potevo entrarci, mi staccai dal bracio dello scudiero e volai dentro.
Il battito d'ali coprii la conversazione dei due Cavalieri.....sfiorai il loro capo e mi poggiai sull' ala della statua di S.Michele........li avevo davanti.....Il cavaliere bianco....il suo nome era stato trovato.....cosa poteva volere da Guisgard.......in genere sino ad allora quando ero confusa o nei guai....Riccioli d'Oro....mi era stato sempre vicino.....chissa' dov'era ora...........

cavaliere25
16-06-2010, 10.28.03
Guardai Guisgard con occhi tristi una lacrima mi scese sul volto dissi va bene mio caro e fedele amico ritornerò al castello dagli altri presi e usci con il monaco dalla cappella e dissi mio caro monaco mi raccomando pregate per il mio amico che non muoia e detto questo ripresi il sentiero che mi riportava al castello ero triste non riuscivo a trattenere le lacrime continuai a camminare e mi inoltrai di nuovo nella selva, un falco mi si appoggio sul mio braccio lo guardai e poi spicco il volo e andò via e continuai a proseguire il mio cammino.Ad un certo punto mi fermai e ripensai a quel falco che mi si appoggio sul braccio. Allora decisi di tornare indietro e per non farmi vedere da nessuno mi nascosi dietro il portone della cappella per vedere e sentire cosa stava succedendo dentro tra il cavaliere bianco e Guisgard.

lady rainbow
16-06-2010, 17.01.30
Tutto volgeva al meglio ma gli altri compagni non erano ancora di ritorno..."no un momento..Elisabeth!?!"la mia amica era di ritorno a stava bene,che sollievo...abbracciò Llamrei poi si avvicinò a me...che bello vederla e poterla abbracciare..ma il destino non si era ancora compiuto e gli altri non si erano ancora riuniti a noi...lasciai andare Elisabeth mentre la seguivo con lo sguardo...prima di perderla di vista però le dissi a gran voce"fate attenzione amica mia..non vorrei che vi accadesse qualcosa..."speravo solo di rivedere tutti sani e salvi,anche coloro che non avevo mai conosciuto...guardai Llamrei e le dissi "e noi cosa facciamo amica mia ora che qui è compiuta la nostra missione?"

Guisgard
17-06-2010, 03.15.57
Ermaus si avvicinò a Talia e le baciò dolcemente i lunghi capelli.
"Cosa ti impensierisce tanto, amore mio?" Chiese. "C'è qualcosa che tormenta il tuo cuore?"
Ma proprio in quel momento, Llamrei prese la parola.
"Qui tutto è ormai risolto, eppure un senso di velata angoscia si è diffuso nell'aria."
Poi, guardando Rainbow, aggiunse:
"Si, qui al castello ora regnano la serenità e la gioia ritrovata... ma alcuni dei nostri non sono ancora tornati... e la nebbia che sta avvolgendo la selva sembra annunciare sinistri ed oscuri presagi... ah, potessi rivedere un'ultima volta il mio Shawn... per chiedergli cosa bobbiamo fare"



Nel frattempo, alla Cappella dell'Arcangelo, Elisabeth, sottoforma di falco, assisteva a quella misteriosa scena.
Il Cavaliere Bianco e Guisgard, faccia a faccia, discutavano fra loro.
E nella navatella un malinconico presagio di morte aveva ormai preso forma.

lady rainbow
17-06-2010, 12.34.15
Guardai Llamrei e le risposi"si,amica mia è vero..è tutto finito eppure sento che non è ancora il tempo di rilassarci..sento un'inquietudine dentro di me..lontana da noi ma l'avverto..spero non siano in pericolo i nostri amici e prego ogni minuto di farli tornare presto..per quel che riguarda Shawn sento che lo rivedrete, e presto..sento che è vicino e vi sta cercando..."

elisabeth
17-06-2010, 13.48.41
Osservavo, i due cavalieri....faccia a faccia, erano presi dalla frenesia delle loro parole...troppo presi dal correre dei loro pensieri, troppo occupati per poter ascoltare cio' avveniva in quel luogo Sacro......i miei occhi resi ancor piu' sensibili dal mio stato di falco, videro una leggera nebbiolina sembrava una figura umana, sembrava.........Madre Morte, potevo avvertire il suo odore.....il gelido alitare.....se avessi ripreso le mie sembianze umane, nessuno se ne sarebbe accorto.....volai sino all'Acquasantiera, e tornai ad essere quella di sempre..... Madre, la vostra presenza qui..non e' di buon auspicio, perdonatemi non dovrei parlare cosi', so che assieme alla vita vi e' la morte, ma in questo luogo sembra che qualcuno non stia rispettando i tempi, come puo' un uomo chiedere la vita ad un altro suo simile.....secondo quale giustizia, chi e' lui per poter chiedere la Vita, se la Vita non e' neanche nostra........, voi siete Madre Morte e dovete impedire tutto questo........e' questo che mi avete insegnato da quando ero bambina..........La nebbiolina etro' in me attraverso le mie narici....solo un soffio di vento e mi ritrovai vestita di nero con un lungo velo nero che mi copriva anche il volto.......Madre Morte aveva bisogno di rendersi visibile attraverso il mio corpo.......ogni movimento non mi apparteneva.....ero solo un involucro.........con passo lento e leggero raggiunsi i due Cavalieri, guardai prima il Cavaliere Bianco e poi Guisgard........a cui rivolsi la parola.....<< Avete fatto una promessa....e un Cavaliere mantiene sempre le sue promesse, pensate ancora che non ci sia altro modo, per chiudere la questione se non restituendo la vita a colui che ve l'ha richiesta ? >>

cavaliere25
17-06-2010, 14.43.21
Ascoltavo la discussione tra Guisgard e il cavaliere bianco ero ben nascosto e potevo sentire e vedere tutto ero pronto ad intervenire se succedeva qualcosa, non avrei mai permesso che vincesse il cavaliere bianco.Vidi uscire quel falco dalla cappella e poi vidi entrare quella donna vestita tutta di nero chi potava essere?pensai dove potevo averla vista, un brivido mi scorse sulla schiena guardai il cielo ed era diventato sempre piu buio chissà cosa sarebbe accaduto.

Talia
17-06-2010, 15.04.47
Sorrisi al tocco di Ermaus. Un momento. Poi mi voltai a guardarlo.
"Guarda la selva!" gli dissi, accennando alla finestra "Niente è cambiato là fuori. Eppure dovrebbe, dal momento non c'è più dolore e rancore tra noi... non trovi che ciò sia strano?"
In quel momento le parole di dama Llamrei sembrarono confermare le mie sensazioni; lanciai un'occhiata ad Ermaus, poi feci due passi verso il centro della stanza.
"Questo è ciò che anche io penso!" dissi a voce alta rivolta a tutti "La nebbia che aleggia sulla selva non accenna a dissiparsi, il sole non splende e non ci illumina... dubito che ciò possa esser considerato di buon auspicio! Inoltre alcuni dei vostri compagni non sono ancora rientrati... dove credete che possano essere? Io stessa sono debitrice verso uno di loro e accetterò..." mi interruppi e guardai verso Ermaus, in cerca di appoggio "E noi accetteremo..." mi corressi, sorridendo al mio amato "qualsiasi suggerimanto per aiutare i vostri amici!"

Hastatus77
17-06-2010, 22.02.30
Dopo essere uscito dalla sala, mi stavo incamminando verso le scuderie... ma ero ancora senza le mie armi e la mia armatura, quindi ritornai sui miei passi, e dopo essere rientrato nella sala mi rivolsi a Cembelus:
"Cembelus, rivorrei indietro l'armatura e le armi... ho intenzione di ritornare nella selva per cercare di scoprire cosa è successo ai compagni dispersi."

polgara
17-06-2010, 22.40.37
Nessuno aveva risposto al mio richiamo, ma io lo sapevo, lo sentivo che Guisgard era vicino a me.
Ad un tratto mi dissi: "Sciocca che non sei altro, nella chiesa! E' lì che si rintana spesso a meditare e a pregare." E, nello stesso momento, percepii una stretta al cuore. "Madre mia cos'è questo dolore? Un presagio? No! NOn può essere! Guisgard aspettami sto arrivando!"
Provai ad aprire il portone d'ingresso, ma non riuscivo forse per il troppo peso o perchè si era bloccato.
"Non sarà del legno e neppure del ferro o del piombo a fermarmi..Apriti!". Ordinai alla porta e con un tonfo secco le ante si spalancarano e lì lo vidi.
"Guisgard Amore mio!" urlai "Sono qui, mi hai salvata! Sono di nuovo io, Polgara, l'incantesimo è rotto!" e corsi verso di lui, solo allora mi accorsi che accanto vi era verosimilmente il Cavaliere Bianco ed una Elisabeth, che però non sembrava lei.
"Cosa succede? Cosa volete voi dal mio Guisgard? Non riuscirete a separaci di nuovo!" e mi misi tra lui e gli altri due.
Avrei sfidato ogni difficoltà, ogni ostacolo, ma nessuno ci avrebbe più diviso, no, non più!

elisabeth
17-06-2010, 23.30.34
Voltai il capo di scatto.....la vidi entrare.....Polgara, come poteva non riconoscermi....il mio aspetto era sempre quello, forse non riusciva a percepirmi.......infondo c'era Madre Morte dentro di me.....e lei la conosceva.......Tirai su il velo che mi copriva il volto, lo feci cosi' lentamente che divenne quasi snervante.........mi avvicinai a lei..in modo che i miei occhi potessero guardare i suoi......un sorriso increspo' le mie labbra......<<Davvero non sai chi sono Polgara ?......eppure ti ho insegnato mille cose, guarda nel profondo dei miei occhi, sapevo che prima o poi saresti arrivata........non temere...non sono qui per portare via nessuno........>> e cosi' mi voltai a guardare il Cavaliere Bianco......Non riuscivo a comunicare con Polgara e sino a quando Madre Morte era dentro di me....potevo molto poco..anzi, proprio nulla

Guisgard
18-06-2010, 03.16.20
"E sia." Disse Cembelus guardando Hastatus. "Presto, le armi e la corazza di questo cavaliere!" Ordinò poi ai servi.
"Quindi siete deciso a ritornare in quella selva?" Chiese Llamrei a Hastatus. "Si, sono daccordo. Dobbiamo ritornare a Camelot tutti insieme o sarebbe comunque un fallimento questa impresa."
Poi, sorridendo a Rainbow, aggiunse:
"Grazie, amica mia... io sento che il mio Shawn è sempre con me... e, come dite anche voi, un giorno lo rivedrò..."
"Io potrei essere dei vostri." Intervenne Eramus. "Tra i vostri amici vi è un cavaliere che corse rapido in aiuto di colei che rappresenta tutto il mio mondo. E voglio sdebitarmi."
"Forse è già troppo tardi..." disse Cembelus "... tutto questo richiederà comunque un prezzo... un prezzo alto... e forse qualcuno lo sta già pagando..."



Nella Cappella dell'Arcangelo intanto, l'ultimo atto di tutto stava per compiersi.
Guisgard guardò quella nera figura, sotto il cui velo si celava Elisabeth.
"Ho fatto una promessa..." disse "... ho dato la mia parola... sono pronto a pagare il mio debito... anche se... anche se avrei voluto rivedere un volto prima che tutto si compisse..."
"Quale volto?" Chiese il Cavaliere Bianco.
"Un volto, un miraggio, forse un'illusione..." rispose Guisgard "... come la giovinezza che sfiorisce e va via... come l'ultimo sogno che svanisce nella notte al sopraggiungere dell'alba..."
Ma proprio in quel momento una dolce voce si diffuse nella navatella: era Polgara.
Lei corse verso di lui e le loro mani si strinsero le une nelle altre.
In quel momento Guisgard rivide tanti ricordi attraversargli il cuore e la mente.
Lei era lì, di nuovo. L'incanto del lupo era stato spezzato.
Era lì, davanti a lui Polgara. E lo fissava con uno sguardo luminoso più del Sole.
"E sia!" Cominciò a dire il Cavaliere Bianco. "Vi è stato dato tutto ciò che avete chiesto. Ora rendetemi ciò che è mio. Ecco, andiamo lì, sull'altare... lì pagherete il vostro debito."
Guisgard allora diede un ultimo bacio a Polgara.
Le sorrise e le sfiorò con una mano il volto.
Raggiunse poi il Cavaliere Bianco sull'altare.
Si voltò allora di nuovo indietro, incrociando per l'ultima volta lo sguardo di Polgara.
Non era mai stata così bella.
Bella come la vita e le sue infinite meraviglie.
Bella come un sogno invocato da sempre e mai vissuto fino in fondo.
http://www.padawansguide.com/padme/wedding/padme_dvd_wedding.jpg

elisabeth
18-06-2010, 09.50.36
L' Amore lo sconvolgimento perenne dei sensi, gli umani, cosi' coinvolti da rendere supplizio al loro animo, la straordinaria capacita' di unire sogno alla realta'........il coraggio, la forza di lasciare la persona amata, tenere fede ad una promessa fatta........ma io ero ancora Madre Morte....e non avevo intenzione di potare con me nessuno......ero arrivata da sola e da sola sarei ripartita....seguii Guisgard verso l' altare......tolsi la falce color della luna che avevo al fianco, e la poggia sull'altare tra i due Cavalieri.....<< Siete Bianco come la purezza Cavaliere, eppure sembra che vogliate macchiare la vostra anima della piu' crudele escuzione......avete avuto cio' che volevate, ha tenuto fede alla sua parola, come ha tenuto fede all' Amore per la sua amata..........credo che la pena che egli ha portato nel cuore sia gia' un prezzo molto alto, credo che lui abbia gia' pagato con la vita.....alle volte si puo' essere morti....vivendo ogni giorno il tormento di non poter rivedere il volto amato......la mia falce oggi non dividera' questi due giovani.....mi conoscete Cavaliere, mi conoscete dai tempi in cui tutto fu deciso, confido in Voi e nella grande Misericordia.........>>...Cosi' lasciando il mio falcetto, tornai sui miei passi....e mi posi al fianco di Polgara.....una Madre non lascia mai una delle sue figlie

Talia
18-06-2010, 11.35.31
Afferrai il braccio di Ermaus mentre si allontanava.
"Portami con te!" dissi "Portami con te, se vai! Non lasciarmi qui! Mi conosci, sai che sono cresciuta passeggiando tra i boschi e non mi spaventa camminare. E non mi spaventa neanche tornare in quella selva... dopo tutto là ho conosciuto Amore! Voglio venire con voi!"

cavaliere25
18-06-2010, 11.44.51
Vidi entrare anche Polgara nella cappella dentro di me pensai non posso entrare anche io, se mi dovesse vedere Guisgard mi odierebbe perche non ho fatto cio che mi a detto di fare,quello di andare dagli altri al castello,ma ci tenevo troppo a quel cavaliere allora rimasi ancora nascosto finche le cose non si sarebbero sistemate e solo al momento giusto potro uscire e correre in aiuto di Guisgard se sarà necessario.

polgara
18-06-2010, 15.01.26
Li vidi entrambi sull'altare.
Elisabeth come sempre era corsa in mio aiuto ed abbracciandola le dissi:"grazie di cuore sorella! grazie di tutto!"
Poi mi avvicinai al Cavaliere Bianco e gli sussurrai vicino orecchio: "Cavaliere se dovete prendere il corpo di Guisgard sappiate che comunque la sua anima sarà mia e per questo vi dico che se davvero volete commettere questo scempio allora poi dovrete prendere anche me."
Mi allontanai quindi per vedere quale sarebbe stata la sua scelta, poichè io la mia l'avavo fatta.

lady rainbow
18-06-2010, 17.04.17
Ero decisa anche io a ritornare in quella selva,d'altronde non potevamo rimanere inermi mentre qualcuno dei nostri compagni d'avventura era in pericolo...guardai ad uno ad uno tutti:Hastatus, Llamrei Talia ed il suo amato e dissi"Non sia mai che lady Rainbow si tiri indietro proprio ora...non è giusto rimanere qui senza far niente..il coraggio non ci manca..ritorniamo dove eravamo prima..sarò dei vostri da qui all'eternità amici miei"..stranamente non avevo più paura,sentivo la mia vita legata a quella dei miei amici e non sarei potuta tornare indietro senza loro,senza tutti loro....

Guisgard
19-06-2010, 01.31.27
Tutti loro avevano deciso: sarebbero partiti alla volta della selva, per ritrovare i propri compagni.
Così il cortese e valente Hastatus guidò quell'eroica compagnia.
Con lui c'erano Llamrei, Rainbow, insieme a Talia ed al suo amato Ermaus.
"Ehi, aspettatemi!" Gridò all'improvviso una voce. "Volete lasciarmi qui? Ci sono anche io! E verrò con voi, mi venisse un accidente!"
Era il vecchio Guidon.
Così, tutti loro, lasciarono il castello per ritornare nella selva misteriosa.



Alla cappella, intanto, il Cavaliere Bianco reclamava il proprio compenso.
"Questo è un affare tra me e lui!" Disse fissando Elisabeth e Polgara. "Ora avrò la vita di questo cavaliere, poi, chi vorrà, potrà darmi anche la sua!" E rise come a volersi beffare dei loro nobili propositi.
"Polgara, sei pazza!" Gridò Guisgard. "Sei sempre la solita! Credi di poter decidere e fare come meglio credi!"
La prese per i polsi ed aggiunse:
"La tua vita è troppo preziosa! Devi custodirla come un inestimabile tesoro! Se oggi morissimo entrambi non resterebbe nulla del nostro amore! Torna al castello con gli altri!"
"Rallegratevi, cavaliere..." disse il Cavaliere Bianco a Guisgard "... sembra che sia cara a molti la vostra vita. E la vostra dama è pronta a concedere anche l'anima per voi... siete fortunato. E' un peccato che dobbiate morire!"
"Poche chiacchiere, cavaliere." Rispose Guisgard. "Prendete ciò che è vostro e chiudiamo qui questa faccenda."
Il Cavaliere Bianco allora sguainò la spada ed indicò a Guisgard di chinare il capo.
Questi si si inginocchiò col capo chino, mentre il Cavaliere Bianco alzò la spada pronto per colpirlo.
"Un momento, cavaliere!" Chiamò una giovane voce. "Reclamate ciò che non vi spetta!"
Era il fanciullo dai riccioli biondi.
E nel vederlo il Cavaliere Bianco accennò un inchino in segno di osservanza.
"A chi avete promesso la vostra vita, cavaliere?" Chiese il fanciullo a Guisgard.
"Al Cavaliere Bianco, detto dell'irrazionalità." Rispose questi.
"E qual'è il vostro nome, cavaliere?" Chiese poi il fanciullo al Cavaliere Bianco.
"Sono il Cavaliere Bianco, detto dell'istintività e servo di Amore."
"Allora, la vita di costui non vi appartiene." Sentenziò il fanciullo.
Guisgard si lasciò quasi cadere a terra per lo stupore.
"Grazie... sono tuo debitore ragazzo..." Disse con la voce ancora stravolta.
In quel momento la campana della cappella suonò a festa e l'albeggiare illuminò la selva, che a poco a poco vide la nebbia svanire.
Guisgard allora strinse forte Polgara, come se lo facesse per la prima volta.
Ed accortosi poi della presenza di Cavaliere25 lo chiamò a sè, abbracciandolo come solo un fratello poteva fare.
"L'alba..." disse il monaco avvicinandosi ad Elisabeth "... al suo spuntare nulla può restare indifferente... proprio come quando Amore si affaccia nella vita di ognuno di noi. Tutto si è risolto per il meglio." E le sorrise teneramente.
Così tutti loro uscirono dalla cappella.
Guisgard uscì per ultimo. E solo dopo aver ringraziato l'Arcangelo Michele.
Di lì a poco incontrarono gli altri che venivano dal castello.
Finalmente la compagnia si era ritrovata.

"Amore vince su ogni arte e disciplina,
perchè tutto è colmo della sua dottrina!
E Così, tra canti, gioia e felicità nel cuore,
esultiamo per aver vinto il Doloroso Amore!"

Recitò il menestrello, inchinandosi e ringraziando tutti voi per aver letto e sognato insieme a noi.
http://www.roma-gourmet.net/sito/wp-content/uploads/2008/08/waterhouse_decameron_1.jpg

cavaliere25
19-06-2010, 11.11.23
Abbracciai forte Guisgard e gli dissi tu mi hai detto di tornare al castello ma il mio istinto di rimanere è stato piu forte di me, ero contentissimo felice che le cose erano andate per il verso giusto vidi gli altri del gruppo e vidi anche lady Rainbow mi si apri il cuore a vederla e gli andai incontro e la strinsi a me e gli dissi amica mia è tutto risolto il bene a vinto la guardai con occhi teneri mentre appoggia le mie labbra sul suo viso dolce.

elisabeth
20-06-2010, 20.56.56
E si....L' alba, l'Amore la risoluzione ad ogni problema, meno male che per qualcuno era andato tutto per il meglio.......ero felice per loro....Vidi tutta la compagnia al completo.....erano tutti raggianti, la Felicita' regnava sovrana e lascia che tutti si lasciassero andare ad abbracci e lacrime, io invece inizia a cercare...ma si' eccolo...il mio Guidon e Pico fedele gattone......<< Guidon, sono cosi' felice di vedervi...state bene, perdonatemi vi ho trascinato in questa fantastica storia, ma vedo che avete fatto amicizia con gli altri.......infondo gli amici valgono un mondo quando sono sinceri.........Ora vorrei chiedervi un ultimo favore....potreste riaccompagnare me e pico...nel bosco ?..la casa nell'albero ricordate?....Grazie so' che lo farete ..lo leggo nei vostri occhi...>>........Lo abbracciai con sincero affetto......