Sir Echelbert
22-06-2010, 11.38.18
Genere:Romanti-dramma(certo figurarsi se scrivevo una commedia!)
Personaggi: Eva.,Adamo...ma sono nomi..poiché rapprsentan l'amore e la conoscenza..
Influenze Arturiane: A dire il vero poche...ma non volevate le solite coppie...
GARDEN MIND...
Vivevan al tempo...quando le montagne eran fanciulle..e la terra unita,e selvaggia....lontano dai brogli del Tempo...due spiriti nobili....
un Uomo,e una Donna..
Vivevan d'amore,e dei frutti,che coglievan in un grande Giardino fiorito..dove il tempo si fermava...un luogo ancestrale..intessuto della stessa sostanza di cui son fatti i sogni..che al mattino svaniscon...
Erano i Primi nati....i Prediletti..scelti..da un dio benevolo...per portare il suo messaggio..per innalsarsi oltre il cielo e le nubi...per viver per sempre l'uno dell'altro..
Hanno avuto molti nomi...Eva...Adamo...Tristano...Genevre...a seconda del tempo...ma la storia..é sempre quella,..cambiano i nomi e i narratori...ma non le storie..
La storia,di un paradiso terrestre..calibrato sui sogni dei loro abitanti..un luogo,dove la bellezza,ti avvolgeva come una coperta..e velava i tuoi occhi..tant'era intenso..
Ma i paradisi,han vita breve..poiché,presto o tardi verran contaminati...poiché la stoltezza,a volte supera gli abissi dellamore più grande..sprofondando..sempre più giù..dove nn v'é ritorno...
Al centro del grande giardino..circondato,dalla flora e fauna più strabiliante che umana mente possa concepire...v'era un albero...un grande albero...il più alto di tutti...
Leggenda vuole che in seguito a questa storia..venne abbattuto..e fece da timone per L'Arca,di noé stesso..per poi marcire,e germogliare di nuovo alle pendici dell'Ararat...dove si pensa...appeso al figlio di questo alberò..,s'impiccò L'Iscariota...
Storie,leggende forse...,ma maledetto venne quell'albero,e per sempre i suoi frutti...
Non aveva nome...Globi dorati pendevan dai suoi rami..pomi di pallida luce...
Eva...se vi piace..ed Adamo..eran i padroni,e unici abitanti del giardino....
Ma non dell'albero..di cui non dovevan mai coglier i frutti...poiché se lo avessero fatto..il loro amore si sarebbe sgretolato..come sabbia nel vento..
Perché i frutti offrivan la conoscenza eterna,ed eterna razionalità...la quale distrugge l'amore,che di razionale ha ben poco...
Ma Adamo...piegato,da una vena di avida stoltezza,comune a tutti gli uomini..anelava al sapere..
Invece di godere..di quel momento di eterna felicità..preferi chiedersi perche...e a nulla serviron le dorate lacrime della suaa compagna..
Non,l'ascoltò...per la prima volta...soffocò quell'amore e l'avvertimento che portava con se..incantato com'era dal sapere che il frutto d'oro gli avrebbe dato..
Egli ne mangiò..Non appena si posò sulla sua lingua..la sua mente si apri..come un ventaglio..
E comprese cose di cui ignorava l'esistenza...ma tutto quel sapere chiedeva spazio...ed egli dimenticò l'amore...ed Eva
Più non c'era,di posto in lui...per quel dolce insensato tenero delirio...che é l''amore..il raziiocinio lo aveva sepolto..
Calde lacrime caddero come gocce di pioggia..dagli occhi di Eva..occhi ricolmi di un dolore e dii una domanda..che avrebbe preteso un giorno,una risposta..
Se mai più..poteva esser amata..dellamor voleva scordar colore e forma..non potendo amar dolorosamente chi non l'amava più..
E come ogni anima innamorata e sofferente,di quell'amore un tempo cosi familiare..e che ora la consumava..compii un gesto estremo...
Egoista forse....ma non voleva più soffrire..
Sarebbe caduta nella stessa trance di sapere,del suo amore...
non si sarebbero mai riconosciuti...ma almeno sarebbero rimasti insieme..uniti non più dall'amore,ma dal cieco furore della sete di sapere....
Maledi il Giardino,L'albero..,e se stessa..gettò un ultimo sguardo al suo eden,come per imprimerselo nella mente..e prima che l'ultima lacrima le rigasse il volto...addentò il frutto...
e poi fu il buio,e l'oblio....
Personaggi: Eva.,Adamo...ma sono nomi..poiché rapprsentan l'amore e la conoscenza..
Influenze Arturiane: A dire il vero poche...ma non volevate le solite coppie...
GARDEN MIND...
Vivevan al tempo...quando le montagne eran fanciulle..e la terra unita,e selvaggia....lontano dai brogli del Tempo...due spiriti nobili....
un Uomo,e una Donna..
Vivevan d'amore,e dei frutti,che coglievan in un grande Giardino fiorito..dove il tempo si fermava...un luogo ancestrale..intessuto della stessa sostanza di cui son fatti i sogni..che al mattino svaniscon...
Erano i Primi nati....i Prediletti..scelti..da un dio benevolo...per portare il suo messaggio..per innalsarsi oltre il cielo e le nubi...per viver per sempre l'uno dell'altro..
Hanno avuto molti nomi...Eva...Adamo...Tristano...Genevre...a seconda del tempo...ma la storia..é sempre quella,..cambiano i nomi e i narratori...ma non le storie..
La storia,di un paradiso terrestre..calibrato sui sogni dei loro abitanti..un luogo,dove la bellezza,ti avvolgeva come una coperta..e velava i tuoi occhi..tant'era intenso..
Ma i paradisi,han vita breve..poiché,presto o tardi verran contaminati...poiché la stoltezza,a volte supera gli abissi dellamore più grande..sprofondando..sempre più giù..dove nn v'é ritorno...
Al centro del grande giardino..circondato,dalla flora e fauna più strabiliante che umana mente possa concepire...v'era un albero...un grande albero...il più alto di tutti...
Leggenda vuole che in seguito a questa storia..venne abbattuto..e fece da timone per L'Arca,di noé stesso..per poi marcire,e germogliare di nuovo alle pendici dell'Ararat...dove si pensa...appeso al figlio di questo alberò..,s'impiccò L'Iscariota...
Storie,leggende forse...,ma maledetto venne quell'albero,e per sempre i suoi frutti...
Non aveva nome...Globi dorati pendevan dai suoi rami..pomi di pallida luce...
Eva...se vi piace..ed Adamo..eran i padroni,e unici abitanti del giardino....
Ma non dell'albero..di cui non dovevan mai coglier i frutti...poiché se lo avessero fatto..il loro amore si sarebbe sgretolato..come sabbia nel vento..
Perché i frutti offrivan la conoscenza eterna,ed eterna razionalità...la quale distrugge l'amore,che di razionale ha ben poco...
Ma Adamo...piegato,da una vena di avida stoltezza,comune a tutti gli uomini..anelava al sapere..
Invece di godere..di quel momento di eterna felicità..preferi chiedersi perche...e a nulla serviron le dorate lacrime della suaa compagna..
Non,l'ascoltò...per la prima volta...soffocò quell'amore e l'avvertimento che portava con se..incantato com'era dal sapere che il frutto d'oro gli avrebbe dato..
Egli ne mangiò..Non appena si posò sulla sua lingua..la sua mente si apri..come un ventaglio..
E comprese cose di cui ignorava l'esistenza...ma tutto quel sapere chiedeva spazio...ed egli dimenticò l'amore...ed Eva
Più non c'era,di posto in lui...per quel dolce insensato tenero delirio...che é l''amore..il raziiocinio lo aveva sepolto..
Calde lacrime caddero come gocce di pioggia..dagli occhi di Eva..occhi ricolmi di un dolore e dii una domanda..che avrebbe preteso un giorno,una risposta..
Se mai più..poteva esser amata..dellamor voleva scordar colore e forma..non potendo amar dolorosamente chi non l'amava più..
E come ogni anima innamorata e sofferente,di quell'amore un tempo cosi familiare..e che ora la consumava..compii un gesto estremo...
Egoista forse....ma non voleva più soffrire..
Sarebbe caduta nella stessa trance di sapere,del suo amore...
non si sarebbero mai riconosciuti...ma almeno sarebbero rimasti insieme..uniti non più dall'amore,ma dal cieco furore della sete di sapere....
Maledi il Giardino,L'albero..,e se stessa..gettò un ultimo sguardo al suo eden,come per imprimerselo nella mente..e prima che l'ultima lacrima le rigasse il volto...addentò il frutto...
e poi fu il buio,e l'oblio....