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Visualizza versione completa : La lettera di lavanda


Perry Undomiel
05-07-2010, 07.45.50
"Madre! guardate! una farfalla!"
Con un sorriso rispose la donne guardando la sua bambina giocare su un grande prato fiorito.
"Si! e un giorno forse riuscirai a catturare ogni creatura di questo mondo!"
La voce del papà era allegra e piena di forza.
Lady Guendalin sapeva benissimo che suo marito, Sir Andrew avrebbe voluto un maschietto, ma la loro bambina aveva conquistato il suo cuore dal momento in cui avea aperto gli occhi.
"E' ora di rientrare in casa Sofia! che ne dici?"
La bambina di tutt risposta cominciò a correre veloce verso il bosco.
" Ha proprio preso da te!"
Disse Guendalin al marito ce intanto era già corso a riprendere Sofia di soli cinque anni nel bosco.
Gli alberi erano alti e verdi e Sofia li guardava con ochi teneri e sognanti, come fossero fate intente a danzare attorno ad un falò... La magia che abitava nella mente di Sofia usciva ad ogni suo sorriso, ad ogni suo respiro, per far gioire la sua famiglia, la sua mamma che l'amava e il suo papà che l'adorava.
Dietro ad un albero una piccola figura si nascondeva tra i rami colmi di foglie.
"Ciao bimbo!" disse la piccola agitando la manina.
"Ciao..." rispose il bambino dietro l'albero facendo capolino per guardare Sofia.
"Vuoi giocare con me? ti porto a casa mia dove ho tanti giocattoli!" continuò Sofia avvicinandosi al bambino.
"Non posso giocare con te" rispose il bambino nascondendosi nuovamente dietro l'albero.
"Come ti chiami?" chiese allora Sofia avanzando ancora.
"William...tu?" rispose.
"Sofia! quanti anni hai?" chiese ancora la bambina.
"6 anni" disse William.
"Sofia! vieni forza! dobbiamo andare!" urlò Sir Andrew.
"Io devo andare William! ci vediamo! poi un giorno giochiamo!" concluse Sofia prendendo per mano suo padre.

16 anni dopo...

"Ciao papà! vado da William!" una ragazza alta e con lunghi capelli scuri uscì da una casa di campagna.
"Non tornare troppo tardi Sofia!" urlò il padre dall'interno.
La ragazza cominciò a correre per la distesa di erbetta bagnata davanti a se fino ad arrivare ad un bosco li vicino.
Da dietro un albero sbucò un ragazzo alto e robusto che la prese in braccio alla sprovvista e si mise a ridere.
"Mio fiore! finalmente! ti stavo aspettando!" disse prima di stamparle un bacio sulle labbra.
"William mi hai fatto prendere un colpo!" rispose la ragazza sorridendo.
"Il mio cavallo ci attende impaziente, vogliamo andare?" chiese William.

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To be continued

Talia
05-07-2010, 13.09.54
:smile_wub: com'è romantico, lady Perry!! Attendo fiduciosa il resto... ;)

Perry Undomiel
05-07-2010, 16.20.57
Quel giorno il suo amato l'avrebbe portata a visitare le immense praterie della valle di Buck, l'avrebbe coccolata un po' e l'avrebbe trattata come una regina.
Il cavallo di William aveva un'andatura lenta, tranquilla, li stava praticamente cullando; Sofia si teneva stretta al suo uomo e qualche volta si dicevano due paroline.
Arrivarono in una grande distesa d'erba e fiori primaverili e William fece scendere Sofia dal cavallo; lei cominciò a correre e a ridere, amava stare in mezzo ai fiori.
Si coricarono entrambi sul prato.
"Amore mio...tu immagini il tuo futuro insieme a me qualche volta?" chiese Sofia voltandosi verso di lui.
"Ogni istante della mia giornata la passo pensando a te, a noi, a tanti bambini che corrono nei boschi, perchè voglio avere tanti figli....e a noi...vecchi...che sorridiamo guardando il sole tramontare..." rispose William sfiorando il mento di Sofia con le dita.
Sul volto della ragazza cadde una lacrima, ma prima che potesse cadere sulla terra, William la raccolse sul suo dito e la ripose su un papavero.
"Ho sempre detto che le tue lacrime sono magiche, non voglio che si sprechino" detto questo si avvicinò al viso della ragazza e cominciarono a scambiarsi piccoli baci e dolci carezze.
Lei lo bloccò mettendosi a cavalcioni sopra di lui.
"E ditemi, mio cavaliere, mi salvereste da ogni pericolo? anche da un enorme e feroce drago?" chiese Sofia ironizzando.
"Mia principessa...vi salverei dalla morte stessa se fosse possibile" rispose William serio.
Lei si coricò sopra di lui e cominciò a canticchiare una ninna nanna:

Vieni via con me
Portami lontano dove nessuno mai ci separerà
Mio dolce bimbo, dormi, dormi
Il sole domani sorgerà...

"Sposami Sofia..." le parole di William risuonarono come violini nel vento.
"Will..." Sofia aveva gli occhi sbarrati, increduli di ciò che aveva appna udito.
"Ti prego, amor mio, sposami...non voglio altro nella vita...mi vuoi con te?".
"Si!"
L'amore in quelle praterie era al settimo cielo, quasi si poteva udire la felicità di quei due innamorati.

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To be continued...

Deirdre
07-07-2010, 00.42.46
:smile_wub: che fantasia che avete lady!!! complimenti!!non è la prima volta che ho il piacere di leggervi... vi esorto a continuare...fateci sognare!!!!!:smile_lol:

Perry Undomiel
07-07-2010, 19.48.55
Tornarono a casa; era buio, si vedeva a malapena la strada, ma Sofia aveva convinto William a non accompagnarla e a tornare a casa sua senza preoccuparsi.
Era nel bosco a piedi nudi, le piaceva sentire la terra e l'umidità sulla sua pelle; ad un tratto udì un piccolo rumore dietro di se, ma non ci diede peso e continuò a camminare.
"Ciao piccolina"
Sofia si girò intorno e indietreggiando andò a sbattere contro un albero.
"Chi siete?" chiese con voce tremante.
Dietro l'albero su cui era appoggiata spuntò un uomo: era piuttosto alto, la pelle pallida, gli occhi non riusciva a vederli.
"Cucù!" fece prima di accarezzare le guance di Sofia.
"No, non tremare piccolina, non voglio farti del male...devo solo consegnarti questa" le porse una lettera argentata: profumava di lavanda.
"A chi devo consegnarla?" chiese ancora Sofia trattenendo quasi il fiato.
"A tuo padre...lui sa, ma ti ha tenuta all' oscuro di tutto dico bene?" sorrise e passò un dito sul collo della ragazza.
"Il tuo sangue accende la mia sete, ma devo lasciarti andare" detto questo sparì nel nulla.
Sofia cominciò a correre con la busta in mano e una volta arrivata a casa chiamò suo padre che le corse incontro preoccupato.
"Padre! un uomo mi ha fermata nel bosco chiedendomi di darvi questa" porse la lettera al padre.
"Chi era?" chiese il padre.
"Non lo so, so solo che mi ha detto che il mio sangue accendeva la sua sete" rispose Sofia.
Non può essere... pensò il padre abbracciando la figlia.
"Non è niente Sofia, non è niente...qui la gente è un po' bizzarra a volte".

Il giorno dopo Sofia andò a bussare alla porta di William. Era molto presto, ma lui non era in casa, stava cacciando con suo padre.
La madre del ragazzo, Gisella, la fece entrare, era una donna molto disponibile e la fece accomodare dandole una tazza di the caldo.
"Mio figlio tornerà...mi ha detto che ieri ha chiesto la vostra mano" disse sorridendo.
"Si, signora..." rispose un po' timida abbassando lo sguardo.
"E' fantastico non trovate?" chiese ancora.
"Lui? si è fantastico..." rispose Sofia.
Non era quello che la madre intendeva, ma fu contenta della risposta della giovane.
Poco dopo arrivò William con suo padre Tommè che alla vista della sua futura nuora sprigionò il suo più gioioso sorriso.
"Buongiorno Sofia! come mai da queste parti? ma cosa lo chiedo a fare! mio figlio!" disse il padre finendo con una grossa risata.
William si avvicinò alla ragazza e le diede un piccolo bacio sulle labbra, poi chiese:
"C'è qualcosa che non va? come mai sei qui a quest'ora?".
"Ti devo parlare amor mio..." rispose Sofia prendendolo per mano e portandolo fuori.
"William ieri uno sconosciuto mi ha fermata nel bosco chiedendomi di portare una lettera a mio padre" cominciò a raccontare Sofia tenendolo stretto a se.
"Quindi?" chiese William.
"Fin qui niente di strano, ma mi ha detto una cosa...mi ha detto che il mio sangue scatena la sua sete...".
"Forse ti sei imbattuta in un maniaco, non ti lascerò mai più andare a casa da sola ci siamo capiti?" sorrise e la baciò.
"Non preoccuparti, ti proteggo io" concluse abbracciandola.

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To be Continued

Hastatus77
07-07-2010, 22.00.09
Brava Perry. :smile_clap:
Ottimo lavoro... continua così, noi tutti attendiamo il seguito.

Talia
08-07-2010, 01.36.04
La storia si fa intrigante, Perry.. ti prego continua! :smile:

lady rainbow
08-07-2010, 16.05.57
Sono ammirata dalla vostra creatività, milady...continuate e deliziateci ancora...:smile:

Perry Undomiel
08-07-2010, 19.19.20
Sofia e William non si videro molto nei giorni successivi e la ragazza doveva ancora dare la lieta notizia ai suoi genitori, ma preferiva farlo difronte alla famiglia di William anche se già sapeva del matrimonio.
Quella notte faceva freddo, l'aria gelida entrava dalla finestra di Sofia spostando delicatamente le tende bianche.
Non riusciva a dormire, c'era qualcosa di strano, sentiva che qualcosa di negativo stava per sfiorarle il cuore...infatti, poco dopo, dalla finestra entrò l'uomo che le consegnò la lettera di lavanda.
Lei le dava le spalle poichè stava per sdraiarsi sul letto, quando lui le si avvicinò e le fece una leggera carezza sul volto.
Sofia sussultò e si girò di scatto indietreggiando di qualche passo alla vista dell'uomo.
"Ve l'avevo già detto cosa mi provoca il vostro sangue?" disse sorridendo e avvicinandosi a lei.
"Che significa tutto questo? cosa ci fate qui?" cominciò a chiedere Sofia in preda al panico.
"Shh, su dai non fate così, non siete felice di rivedermi?" c'era del sarcasmo in quelle parole, era ovvio che Sofia avrebbe preferito non vederlo più.
"Andatevene via" continuò Sofia.
Ma in un attimo l'uomo le cinse i fianchi e avvicinò le labbra al collo della ragazza che sussultò quando la bocca gelata dell'uomo sfiorò la sua pelle.
Sofia voleva mandarlo via, ma era come bloccata dalle mani di lui che ancora non si staccava dal suo collo.
"Non so se ti farà male, poichè quando lo fecero a me ero troppo giovane e ne è passato di tempo..." così dicendo aprì la bocca e mostrò i canini bianchi e affilati.
Improvvisamente la porta della camera di Sofia si aprì e suo padre si buttò addosso all'uomo che con un ringhio fuggì dalla finestra.
"Padre chi è costui?" chiese in lacrime la ragazza.
"Un vampiro...come me" rispose.
Sofia rimase scioccata dalle parole del padre e chiese spiegazioni.
"Vedi Sofia, avevo più o meno la tua età e amavo l'avventura più di ogni altra cosa; un uomo, Sir Dagh, mi trovò a curiosare nel giardino del suo castello e mi invitò ad entrare, ma li mi aspettava l'orrore.
Mi legò e dopo avermi fatto un discorso sul buio e la morte mi morse il collo. Poche ore dopo mi ritrovai ancora legato, ma ero diverso, volevo del sangue, desideravo il sangue.
Lui mi spiegò cos'ero diventato e che ero una sua pedina ormai, se volevo l'immortalità solo lui poteva darmela poichè era lui che decideva sulla nostra vita.
Eravamo dei mostri senza scrupoli, uccidavamo ogni creatura che ci si parava davanti, finchè non arrivò tua madre e sciolsi la mia anima da quella di Sir Dagh per sempre. Sono rimasto vampiro, ma posso invecchiare come gli umani. Il vampiro che voleva trasformarti sta notte si chiama Nother, ma tra i vampiri preferiscono chiamarlo Blood.
E' il più furbo, il più scaltro di tutti loro, ma non più di Dagh che adesso pare voglia la tua anima".

Il giorno successivo Sofia fece mandare una lettera a William chiedendogli di venire a casa sua con la sua famiglia poichè per ragioni di sicurezza non voleva uscire.
Finalmente era arrivato il momento della straordinaria notizia, erano tutti seduti attorno il tavolo e Sofia prima raccontò quanto era accaduto il giorno prima con il permesso di suo padre e poi concluse con:
"Gisella e Tommè già sanno...mamma, papà, William ha chiesto di sposarmi e io ho accettato" sorrise.
Il volto della madre si coprì di lacrime per la commozione e abbracciò subito i due innamorati, il padre non fu da meno.
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To be continued

Perry Undomiel
10-07-2010, 00.28.58
Gisella e Ewyn, madre di Sofia, erano intente a chiaccherare su come e dove si sarebbe svolta la cerimonia, sui preparativi e su qualunque cosa riguardante il matrimonio dei loro "bambini".
Tommè e Dunn, padre di Sofia, invece parlavano su cos'era accaduto la notte prima.
William e Sofia intanto erano seduti sulle scalette del terrazzo che si coccolavano a vicenda:
"Sofia, una volta sposati, dove vorresti vivere?" chiese William attorcigliando una ciocca di capelli della ragazza sulle sue dita.
"In un castello sulle nuvole, protetto da un gigante buono!" scherzò Sofia finendo con una risata cristallina.
Anche William rise, poi alzò il viso della sua amata e le diede un piccolo bacio sul naso.
"La mia dolce topolina desidera vivere in un castello? cercherò di fare il possibile" sorrise dolcemente.
"Ti amo" rispose Sofia abbracciandolo forte.
Sofia amava perdersi negli occhi scuri e profondi del suo amato e immagiare una famiglia insieme a lui; William riusciva a donarle tutto: amore, tranquillità, felicità, amicizia....
Quella notte Sofia sognò un prato enorme pieno di bambini che giocavano felici. Lei era incinta e il suo William la salutava da lontano tenendo in braccio un bambino che le sorrideva.
Si stava avvicinando al suo sposo, quando il cielo divenne scuro e cominciò a piovere a dirotto.
Un gruppo di uomini uguali a Nother si avvicinarono ai bambini prendendoli uno ad uno e con suo grande sgomento William sorrideva davanti a questa scena.
Lasciò cadere atterra il bambino ce si mise a piangere e poi si chinò vicino al suo collo scoprendo i canini afflati come coltelli.
Sofia vennè scossa da qualcuno e si svegliò, era sua madre.
Attorno a le c'erano i suoi genitori, William e un medico.
"Ha la febbre" sentì dire dal dottore, poi si riaddormentò.
I giorni seguenti dormì profondamente, si svegliava di rado e accanto a lei ci trovava sempre William ad aspettare il suo risveglio.
Passò una settimana prima che potesse cominciare ad alzarsi dal letto, ma pochi giorni dopo guarì.
Erano seduti tutti a tavola, una specie di riunione di famiglia; c'erano pue i genitori di William quando Sofia fece una domanda un po' strana al suo futuro marito:
"William, mangeresti mai un bambino?"
William cominciò a tossire, gli era andata di traverso la saliva; quando si riprese la guardò stranito e rispose:
"Non mangerei mai un bambino!".
Sofia si rese cnto della domanda che aveva appena fatt solo quando si sentì gli occhi dei suoi genitori e quelli de genitori di William puntati addosso come cecchini.
"Scusate, non credo di stare tnto bene..." disse primadi alzarsi e andare in camera sua seguita dal suo amore.
"William perdona la mia domanda... è che ho fatto un sgno bruttissimo dove de vmpiri mangiavano bambini e anche tu er un vampiro e mangiavi nostro figlio" disse Sofia abbracciandolo.
"Era solo un incubo Sofia...non farei mai del male a nostro figlio" rispose sorridendo.

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To be continued

Sir Echelbert
22-07-2010, 15.47.56
Vi piace l'azione..Lady Perry...ma sapete ben dosarla al romanticismo..e non é cosa facile..
é come una bilancia,deve esserci equilibrio...
E scrivere,é bellissimo e frustrante al tempo stesso..
Perchè in quello che si scrive si riversa una parte di noi...per questo,un giudizio esterno può essere di grande importanza...perché ci sentiamo messi a nudo,e giudicati...
Ma é anche questa la sfida..non arrendersi,mai...
e voi siete forte e in gamba..più di quanto sospettiate
e a questo racconto dò un 10..
ma mi aspetto di vederlo continuare..:)
Da una scrittrice come voi,non mi aspetto niente di meno...

Perry Undomiel
22-07-2010, 18.43.09
La notte vollero passarla tutti insieme, quindi Ewyn preparò le camere degli ospiti aiutata da Gisella.
Tommè e Dunn conversavano ormai da ore e quando si fece buio si armarono di tutto punto assieme a William.
Rimasero in silenzio mentre Sofia e le mogli dormivano profondamente nelle loro stanze.
William si posizionò fuori, sotto la finestra di Sofia; Tommè all'interno della casa, davanti alla porta d'ingresso e Dunn nella stanza delle mogli.
Le nuvole non facevano nemmeno intravvedere la luna e c'era un silenzio tombale.
"Non è tanto saggio stare da solo in una notte senza luna, non credete?" disse una voce.
"Chi siete?" chiese William voltandosi a destra e a sinistra.
"Chi sono io? vi interessa tanto saperlo giovanotto?" rispose ridendo.
"Si, voglio sapere chi siete e che cosa volete dalla ragazza che amo!" urlò William scatenando l'agitazione di Tommè e Dunn che uscirono dalla casa in fretta.
"Oh oh oh, non sei da solo giovane innamorato...c'è il mio vecchio amico con te..." rispose.
"Fatti vedere Nother, so che sei tu" disse Dunn guardando un punto fisso: l'aveva visto.
"Il tuo acuto sguardo da vampiro mortale non fallisce mai eh caro il mio Dunn?" disse avanzando lentamente e scoprendo il suo volto.
Aveva i capelli lunghi fino a metà schiena, la pelle bianca e lucente, gli occhi quasi bianchi talmente erano chiari e le labbra rosse e sottili.
"Lascia in pace mia figlia Nother, non avrete mai la sua anima, ne te, ne quel mostro di Sir Dagh!" urlò Dunn.
"Vuole la pietra...vuole quella pietra..." disse Nother sorridendo.
"Di quale pietra stai parlando?" chiese Dunn.
"Della pietra del Re, vi ricordate?" rispose Nother inclinando la testa.
"La pietra del Re non ce l'ho io Nother, la pietra è stata persa e ritrovata da Jasmine" disse.
Al nome Jasmine, Nother mostrò i denti.
"E poi cosa c'entra mia figlia con quella pietra?" chiese ancora Dunn.
"Per attivare il potere della pietra ci vuole un'anima pura e un corpo forte che possa reagire a quel potere; vostra figlia non si è ancora sposata, dico bene?" rispose Nother.
"No, ma succederà molto presto a quel punto non potrete far più niente!" disse Dunn sottolineando l'ultima parola.
Nother ringhiò e scomparve nel buio dicendo:
"Non è il nostro ultimo incontro questo!".

Il mattino seguente Sofia si risvegliò tra le braccia di William che le sorrideva dolcemente.
"Buongiorno mia splendida fata" disse baciandole la fronte.
"Buongiorno mio angelo, hai fatto la guardia su di me tutta la notte?" chiese Sofia accarezzandogli il volto.
"Si e farò la guardia su di te per tutta la vita, scaccerò via gli incubi e le paure, combatterò con il mattino per farti riposare di più, che ne dici?" rispose il ragazzo aprendosi in un sorriso.
Sofia sembrò commossa, si alzò a sedere e dopo aver abbracciato William, lo baciò con passione, tanto che i due cominciarono a coccolarsi almeno per mezz'ora.

Questo è quel che si dice amore; noi crediamo che la fedeltà sia tutto, ma le carezze? le parole? senza di esse non si andrebbe da nessuna parte e tutti, dentro di noi, sentiamo il bisogno di stringere qualcuno fra le braccia, di sussurrargli un "ti amo" al mattino e di non smettere mai di ripeterlo per tutto il giorno attraverso ogni mezzo di comunicazione.
Innamoratevi che fa tanto bene! :)

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Hastatus77
22-07-2010, 18.59.03
..."Si e farò la guardia su di te per tutta la vita, scaccerò via gli incubi e le paure, combatterò con il mattino per farti riposare di più, che ne dici?"...


... Questo è quel che si dice amore; noi crediamo che la fedeltà sia tutto, ma le carezze? le parole? senza di esse non si andrebbe da nessuna parte e tutti, dentro di noi, sentiamo il bisogno di stringere qualcuno fra le braccia, di sussurrargli un "ti amo" al mattino e di non smettere mai di ripeterlo per tutto il giorno attraverso ogni mezzo di comunicazione.
Innamoratevi che fa tanto bene! ...

Fantastiche parole piccola Perry.
:smile_clap: :smile_clap: :smile_clap: :smile_clap:

Sir Echelbert
22-07-2010, 19.24.43
Concordo...senza le tenerezze,i baci le coccole...dov'é...l'amore...senza queste cose...
Sono le piccole cose che danno gusto alla vita..

Hastatus77
02-08-2010, 16.12.43
Non si prosegue?!? :confused:

Sir Echelbert
02-08-2010, 16.56.59
é un Work in Progress..probabilmente...
Dai Perry...Perry Mason...XD