lady_Empi
19-10-2010, 16.54.44
E’ questo il significato del nome della festa principale del ciclo dell’anno degli antichi celti.
Si narra che a Samhain il dio Dagda, divinità legata alla metà luminosa dell’anno, incontrasse la dea Morrigan, dea della metà oscura. I due si univano in un amplesso simboleggiando la riunione tra le due metà dell’anno.
La festa di Samhain era una festa mobile e seguiva il ciclo lunare, di solito veniva festeggiata per un totale di 7 giorni fra ottobre e novembre e segnava la fine della stagione estiva e l’inizio dell’inverno.
Di qui il suo alto valore magico e simbolico: questa festa segna ciò che si trova a metà tra due mondi, non più vecchio ma non ancora nuovo, non più passato ma non ancora presente, non più estate ma non ancora inverno…
Per i celti, in questo giorno, il mondo naturale entrava in contatto con il soprannaturale. Era un giorno speciale in cui le dimensioni si fondono e l’accesso al mondo fatato diventava possibile. Si credeva anche che le anime dei defunti visitassero i propri cari.
I celti preparavano grandi banchetti, raccoglievano mele e noci frutti legati all’immortalità e all’Altromondo. Compivano riti propiziatori per il nuovo anno legati al fuoco. I druidi accendevano fuochi sulle colline sacre e con torce portavano il fuoco sacro nei focolari della tribù.
Festeggiavano così il fuoco della vita, la ciclicità dell’esistenza scongiurando il rigore dell’inverno che, a quei tempi, decimava le tribù.
Cosa è rimasto oggi della festa celtica di Samhain?
In Puglia i bambini appendono calze all’uscio durante la notte e al mattino le ritrovano colme di dolci regalo dei defunti in visita.
Nei paesi anglosassoni durante la famosa festa di Halloween si intagliano zucche e si illuminano con una candela, retaggio dell’antica tradizione di accendere fuochi.
Come è spesso accaduto nel passato, la Chiesa ha tentato di sradicare gli antichi riti pagani, ma quando non vi è riuscita, come in questo caso, li ha trasformati. Nell’835 papa Gregorio magno posticipò la festa di Ognissanti dal 13 maggio al 2 novembre, il giorno dei morti.
Per i celti nella notte di Samhain, fate e folletti vagavano per il mondo ed essi si mascheravano con pelli di animali per spaventarli; nei paesi anglosassoni e ormai un po’ dovunque in Europa i bambini ( e non solo) si mascherano con i costumi più spaventosi.
In molte parti del mondo è tradizione lasciare un piatto di dolcetti vicino alla finestra per accogliere le fate… quindi ricordatevi di lasciarmi tanti dolcetti :Fairy-icon:
Buon Samhain a tutti!
}{
Si narra che a Samhain il dio Dagda, divinità legata alla metà luminosa dell’anno, incontrasse la dea Morrigan, dea della metà oscura. I due si univano in un amplesso simboleggiando la riunione tra le due metà dell’anno.
La festa di Samhain era una festa mobile e seguiva il ciclo lunare, di solito veniva festeggiata per un totale di 7 giorni fra ottobre e novembre e segnava la fine della stagione estiva e l’inizio dell’inverno.
Di qui il suo alto valore magico e simbolico: questa festa segna ciò che si trova a metà tra due mondi, non più vecchio ma non ancora nuovo, non più passato ma non ancora presente, non più estate ma non ancora inverno…
Per i celti, in questo giorno, il mondo naturale entrava in contatto con il soprannaturale. Era un giorno speciale in cui le dimensioni si fondono e l’accesso al mondo fatato diventava possibile. Si credeva anche che le anime dei defunti visitassero i propri cari.
I celti preparavano grandi banchetti, raccoglievano mele e noci frutti legati all’immortalità e all’Altromondo. Compivano riti propiziatori per il nuovo anno legati al fuoco. I druidi accendevano fuochi sulle colline sacre e con torce portavano il fuoco sacro nei focolari della tribù.
Festeggiavano così il fuoco della vita, la ciclicità dell’esistenza scongiurando il rigore dell’inverno che, a quei tempi, decimava le tribù.
Cosa è rimasto oggi della festa celtica di Samhain?
In Puglia i bambini appendono calze all’uscio durante la notte e al mattino le ritrovano colme di dolci regalo dei defunti in visita.
Nei paesi anglosassoni durante la famosa festa di Halloween si intagliano zucche e si illuminano con una candela, retaggio dell’antica tradizione di accendere fuochi.
Come è spesso accaduto nel passato, la Chiesa ha tentato di sradicare gli antichi riti pagani, ma quando non vi è riuscita, come in questo caso, li ha trasformati. Nell’835 papa Gregorio magno posticipò la festa di Ognissanti dal 13 maggio al 2 novembre, il giorno dei morti.
Per i celti nella notte di Samhain, fate e folletti vagavano per il mondo ed essi si mascheravano con pelli di animali per spaventarli; nei paesi anglosassoni e ormai un po’ dovunque in Europa i bambini ( e non solo) si mascherano con i costumi più spaventosi.
In molte parti del mondo è tradizione lasciare un piatto di dolcetti vicino alla finestra per accogliere le fate… quindi ricordatevi di lasciarmi tanti dolcetti :Fairy-icon:
Buon Samhain a tutti!
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