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Visualizza versione completa : Mie Poesie (Drusus)


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Drusus
22-03-2011, 14.38.47
Poesia facente parte della mia raccolta. E' in arcaico



OH CHE QUAND’ EO TE VEGGIO

Oh che quand’ eo te veggio
Tutto muoio a tu’ pervenza,
E nol so ciò che far deggio
Per conquider tua riverenza!

Sì ‘l desio a lo cor è peggio
Che starti avante in temenza:
Ch’ io nol so se scarseggio
D’ albir o de mia avvenenza;

Che teco gioioso sicur sarìa
A sere sincero io non dutto,
Ch’ in vero diserta de falsìa

Penso tu sie, e in te mi butto!
Sol lodarti sempr’ eo vorria
Sì ‘n etterno; e questo è tutto!

llamrei
22-03-2011, 14.49.14
Molto bella:smile: Complimenti Drusus;)

Aura
22-03-2011, 14.50.57
il vostro sonetto è davvero molto bello!

Drusus
22-03-2011, 14.51.06
sei molto gentile,ti ringrazio :)

Drusus
22-03-2011, 14.51.32
Aura grazie mille anche a te per il bel complimento

Talia
22-03-2011, 16.03.40
oh, caspita... messer Drusus, questo vostro componimento è veramente bello! I miei più vivi complimenti, dunque... :smile_clap:
Spero vorrete donarci qualche altra opera autografa, anzi! :smile:

Drusus
22-03-2011, 16.05.49
i miei più vivi complimenti vanno a voi madonne, per le belle cose che scrivete :)
tra poco porrò una nuova poesia

Morrigan
22-03-2011, 16.36.55
Splendido sonetto... confesso di invidiare chiunque abbia tanta familiarità con il ritmo e la rima! :p
In ogni caso, complimenti messere... il sentimento ivi descritto è davvero intenso e soave... e l'incipit mi rammenta un passo di Saffo molto bello :smile:

Drusus
22-03-2011, 16.44.49
Grazie anche a te Morrigan, ovviamente la musa ispiratrice è colei che merita i maggiori complimenti :)

Morrigan
22-03-2011, 16.50.41
Su questo, messere, avete assolutamente ragione! :smile:
Nessuno potrebbe davvero descrivere emozioni e sensazioni, se non avesse nella vita reale qualcuno, sia esso nel passato o nel presente, cui rivolgere i pensieri del proprio cuore.

ladyGonzaga
22-03-2011, 17.22.02
veramente bello questo componimento..
i miei complimenti!

Drusus
22-03-2011, 18.19.04
Ei composto tra l'altro, poesie che narrano d'eventi passati poiché sento il passato più presente del presente attuale. Perdonatemi questo gioco di parole :)

Drusus
22-03-2011, 18.56.24
PRIA CH’ UN DI’ L’ AMOR TRAMUTI

Il calor d’ un lieve sfiorarsi
Nel gelo abbraccio invernale,
E l’ oculi teneri a guardarsi
Danzando un amor teatrale:

Là, ne lo solingo prato, arsi
Da ‘l di lor fiato qual strale,
Gli occhi d’ amor cosparsi,
Amor che puote esser letale.

Il vento dolce sfiora i capelli
De l’ amanti tra lor perduti,
Cantano lì vicin due augelli

Pria ch’ un dì l’ amor tramuti:
Pria che taccian i menestrelli,
Ma quei cor non saran taciuti.

Guisgard
22-03-2011, 20.40.11
Messere, la bellezza di ciò che scrivete è segno di un animo nobile e di certo devoto al mio signore Amore.
La dama destinataria del vostro slancio è certemente fortunata.
Vi porgo i miei complimenti, amico mio :smile_clap:

Drusus
22-03-2011, 22.07.07
Vi ringrazio messere. La dama in questione neppur conosce questo mio poetare, non sa ch'è essa la mia musa. Ella neppure volge un battito de lo core suo verso lo core meo

Morrigan
23-03-2011, 11.24.00
Forse dovreste infine aprirle il vostro cuore, messere, e mostrarle i vostri versi più sinceri... se la vostra dama ha un cuore gentile non potrà restare indifferente ai palpiti del vostro.

Talia
23-03-2011, 11.51.35
Questo nuovo componimento, messere, possiede una musicalità indescrivibile...
Meraviglioso! :smile_clap:
Ed io son di nuovo ad omaggiarvi! :smile_lol:

Lady Gaynor
23-03-2011, 11.57.50
Sono senza parole... e si che è difficile zittirmi :)
Complimenti Sir :smile_clap:

Drusus
23-03-2011, 14.00.56
la mia Dama rivolge il core suo a chi è in possesso d'un volto più avvenente de lo meo viso. Io sogno di lei 'n ciò che metto in penna, e di sogni ch' e scrivo

Drusus
23-03-2011, 14.02.20
Dame a Voi i miei più sentiti ringraziamenti, bono est trovar persone da la sensibilità alsì fina come voi , mille et ancor mille grazie madonne

Drusus
23-03-2011, 14.04.53
la mia Dama rivolge il core suo a chi è in possesso d'un volto più avvenente de lo meo viso. Io sogno di lei 'n ciò che metto in penna, e di sogni ch' eo scrivo

Drusus
23-03-2011, 14.25.49
MORIRE PER AMORE

La maitina rifulse nelle spade
Che l’ onore a pugnar volse:
Due erano le ferite dignitade

Ch’ una graziosa dama dolse.

Ma lo volgo d’ ogne contrade
Non plaudì chi la morte colse,
Ma chi con sì magna onestade
A lo altro scudo l’ arme tolse.

Lo viso de mestizia forestiero
Or cupo a lo sangue si strugge,
Ed or la pulzella a lo cavaliero
Narra ch’ amor più non fugge;

Alsì trionfante dal piglio fiero
De la dama la speme distrugge;
Lo core dona a lo battagliero
Ch’ ogne gloria or certo sugge.

Ora tutto è pitturato lo terreno
De sangue de sì diletto conte,
Ch’ a l’ amore non mise freno

Ponendosi a la morte di fronte,
Per poi dir:” Dama mio veleno,
Per aver te avrò sì poi Caronte!”

Aura
23-03-2011, 16.16.12
non ci sono parole per descrivere il vostro componimento!

Drusus
23-03-2011, 16.19.11
siete sempre piena di dolci parole Aura, parole che dovrebbero pugnare contro il miele per poi veder quale sia lo più dolce :)

Lara
23-03-2011, 17.01.12
complimenti.... commovente... :sad_cry_me:

Aura
23-03-2011, 17.01.39
complimenti.... commovente... :sad_cry_me:
concordo con voi Lara!

Drusus
23-03-2011, 17.41.31
Et eo concordo con le parole ch'ei detto n precedenza: ringrazio le beltade vostre per cotanti complimenti :)

Drusus
24-03-2011, 16.12.48
ALL’ ANFITEATRO FLAVIO.

Or t’ ergi solo e silenzioso
Nel centro della mia città;
Tu, sì fiero e sì maestoso,
Per Verus e Priscus libertà.

Di risi e sangue rigoglioso
Nel mentre la vita sen va,
Per voler di popol bramoso
De morte e di mostruosità.

Di Tito sì fosti lo bello riso
Che non eri pe’ i gladiatori
Ch’ a te volgean cupo viso:

Schiavi e della mort’ attori,
Scultori del tu’ marm’ intriso
D’ odio, di sangue e dolori.

llamrei
24-03-2011, 16.18.24
Molto carina:smile: Fate impallidire un Cavalcanti cosi;)

Drusus
24-03-2011, 16.24.30
Vi ringrazio veramente,anco se di certo non poto sere paragonato a Cavalcanti :) in ogne caso i miei ringraziamenti

Guisgard
24-03-2011, 20.23.06
Amico mio, il vero volto di un uomo, come scrisse più di qualcuno, è il suo cuore.
Ed il vostro, da ciò che scrivete, è bellissimo.
Io credo che la donna capace di suscitare in voi simili slanci dovrebbe conoscere il grande dono che possiede.
Mio cortese amico, messer Amore non suscita sentimenti come il vostro per lasciarli poi sfiorire nel nostro animo.
Egli è perfetto, come la materia di cui è patrono e protettore.
Seguite il vostro cuore e non limitatete la magia d'amore ad un' illusoria immagine di vana bellezza.
La vera bellezza sta in ciò che sentite e scrivete.
Non indugiate oltre... nulla è peggio di un rimpianto d'amor perduto...

Drusus
24-03-2011, 20.30.23
L'indugio alle volte messere, rende l'amore ancor più terso, ancor più candido posciaché esso se vissuto come un sogno,e quindi che riman tale, appunto perché tal rimane è perfetto et puro. Quando , e accade sovente, l'amore lo si vive assieme e quindi non più rimane un sogno, esso perde d'animo e lo si perde, forse non immantinente,ma con il tempo. L'amor rimasto un desio mai si spegnerà

Drusus
25-03-2011, 13.04.05
OH AMOR, CHE ‘L COR MI TORMENTI

Oh amor, che ‘l cor mi tormenti
Ma eo di servirti non me abento,
Amor, che hai li mei sentimenti
Ch’ eo a mirar te tutte pavento:

Pianto e canti son per te ardenti
E l’ alma mea ha lo tuo accento,
Ma or chiù non aggio argomenti
Per narrarti ciò che per te sento.

Mai a la tu’ favella i’ fui restio
Che dolce m’ è tanto esta voce,
E tante fiate il rammento, perìo,

Che sì se paga men sulla croce;
Ma sempre caro lo tuo fruscio
Che sì per lo cor meo l’ è atroce.

llamrei
25-03-2011, 14.38.39
Orbene cari amici: in questo luogo in nostro "canzoniere" ci pregierà dei suoi componimenti. Prego, sir Drusus, a voi il palcoscenico;)

Drusus
25-03-2011, 15.55.27
OH AMOR, CHE ‘L COR MI TORMENTI

Oh amor, che ‘l cor mi tormenti
Ma eo di servirti non me abento,
Amor, che hai li mei sentimenti
Ch’ eo a mirar te tutte pavento:

Pianto e canti son per te ardenti
E l’ alma mea ha lo tuo accento,
Ma or chiù non aggio argomenti
Per narrarti ciò che per te sento.

Mai a la tu’ favella i’ fui restio
Che dolce m’ è tanto esta voce,
E tante fiate il rammento, perìo,

Che sì se paga men sulla croce;
Ma sempre caro lo tuo fruscio
Che sì per lo cor meo l’ è atroce.

Drusus
25-03-2011, 15.57.46
OH CHE QUAND’ EO TE VEGGIO

Oh che quand’ eo te veggio
Tutto muoio a tu’ pervenza,
E nol so ciò che far deggio
Per conquider tua riverenza!

Sì ‘l desio a lo cor è peggio
Che starti avante in temenza:
Ch’ io nol so se scarseggio
D’ albir o de mia avvenenza;

Che teco gioioso sicur sarìa
A sere sincero io non dutto,
Ch’ in vero diserta de falsìa

Penso tu sie, e in te mi butto!
Sol lodarti sempr’ eo vorria
Sì ‘n etterno; e questo è tutto!

Drusus
25-03-2011, 16.01.42
MORIRE PER AMORE

La maitina rifulse nelle spade
Che l’ onore a pugnar volse:
Due erano le ferite dignitade
Ch’ una graziosa dama dolse.

Ma lo volgo d’ ogne contrade
Non plaudì chi la morte colse,
Ma chi con sì magna onestade
A lo altro scudo l’ arme tolse.

Lo viso de mestizia forestiero
Or cupo a lo sangue si strugge,
Ed or la pulzella a lo cavaliero
Narra ch’ amor più non fugge;

Alsì trionfante dal piglio fiero
De la dama la speme distrugge;
Lo core dona a lo battagliero
Ch’ ogne gloria or certo sugge.

Ora tutto è pitturato lo terreno
De sangue de sì diletto conte,
Ch’ a l’ amore non mise freno

Ponendosi a la morte di fronte,
Per poi dir:” Dama mio veleno,
Per aver te avrò sì poi Caronte!”

Drusus
26-03-2011, 17.03.05
LETTERA ALLA MORTE

Per lo compito tuo assai te lodo
Dama nera ch’ operi ‘n baldanza
E silenzio, acuta e sanza fidanza
Dando aspri lai ch’ i’ silente odo.

All’ altra sponda i’ gaio approdo:
E mentre me conduci in stanza,
Mirando me misero in erranza
L’ alme prave stanno in sinòdo.

La man posa su chi non è amato
Pur s’ è ad amar più d’ altri atto,
Donagli quiete e rapiscilo ratto
E chi gli diè li dolori sia dannato.

Innanzi a te Morte son sol armato
De la mestizia mea, son sì fatto
Per te prendere la mano: ‘l tatto
È freddo e severo, ma agognato.

T’ impalmo e apro le mie braccia,
Le dolci tu’ labbia posa sulle mie
E che la tua sia pur la mi’ faccia.

Non passerem tra cent’ e mille vie
Per arrivar poi tardi alla barcaccia.
Or su andiam da Ade, loco di follie.

Drusus
26-03-2011, 17.18.52
Come molti sapranno, Mozart si innamorò, quand' era ospite in casa Weber, di Aloisia. Esto amor però da essa mai venne ricambiato, ed il compositore sposò, anni dopo, la sorella di lei, Costanza
Questo mio poetar è alsì rivolto a lo amor respindo ch' ebbe Mozart per Aloisia



L’AMOR RESPINTO


MOZART:
“Oh che luce ch ’il viso vostro emana!
Benigno est et rifulge sì qual stella. “

ALOYSIA:
“Lodi vostre si perdon nell’ aere vana
E Vi priego di non tornar più a favella!”


MOZART:
“Ah Madama mia, assai dura et sana
Pe’ beltade, ’l cor mio mettet’ in cella.
L’ amor pe’ voi ha fatto in me una tana
E mi duolo, che ‘l cor vostro cancella.

ALOYSIA:
“Recarvi dolor non fue lo meo intento,
Ma da ivi fuggite, più no, non favellate!
Sarìa magno spreco sì de tanto talento
Ch’ ad altrui potete donar. Su, andate!”

MOZART: (pensa)
“Oh che gelo v’ è in esto amaro vento
Et da lo gelo dolenti lacrime son nate:
Eccola, buia est la notte, vicino sento
L’ alma mia dolente. Stelle, ove brillate?

Cupo ‘l cor meo, ‘l mento est tremante
E mai vi fu uno più dolente congedo.
Sol eo ivi sono l’ unica alma amante
Ma d’ amor son cieco, che non vedo!”

ALOYSIA:
“Partitevi co’ la vostra man musicante
E scortate via da me lo vostro aedo,
Or ite Paride. Fuor da me all’ istante
Ch’ eo la splendente alma vostra ledo.”

MOZART:
“Così sia! Da l’ occhi vostri i’ men’ vo
Anco se v’ avrò a lo meo cor di fronte.
Pe’ cittade e pe’ patrie mesto vagherò
Portando d’ esto vostro rifiuto l’ onte.”

ALOYSIA:
“Di vossignoria fatemi diserto e sì no!
Mai ritorno farete! V’ è di là un ponte!” (Dice indicando un ponte lontano)

MOZART: (pensa)
“Guardate: l’ ei sognata e la sognerò,
Ma dessa mi tratterà meglio Caronte!” (Apre la porta per andarsene)

ALOYSIA:
“Vi sia lieto l’ addio tenero compositore!
Un dì d’ amici ci potremmo poi vedere”

MOZART: (girandosi)
“Ora men’ vo ma riman’ in me l’ amore.
L’ amicizie a l’ alma mea son severe,
Mai vi sarà tra noi uno amante calore!”

ALOYSIA:
“’l’ albir vostro pe’ me mettet’ a sedere” ( Dice sorridendo )

MOZART:
“Da ivi sorto, fo infelice lo cupo attore;
Eo, musicista dalle triste mie bandiere” ( Ed esce )

Drusus
26-03-2011, 17.54.59
MORTE, OH MIO DESIO

Diceo co lo buio a l’ amica morte:
“Quant’ ancor Ve dovrò aspettar?
Quando m’ aprirete le dolci porte?”
Ed ella sanza me fare oltre penar:

“Sarò de te poscia o pria la sorte
E verrò alsì me potrai abbracciar.
Ti donerò mantelli et nere scorte
Che meco sarai sposo sull’ altar .”

E ride ‘l cor mio in una buia notte:
Or sì ad esser amato son vicino,
Finite de la trista vita son le lotte

E ‘l soldo dono a Caronte, e sino
Ove ‘l foco de Dite tutt’ inghiotte
Eo sorridente et quieto cammino.

Drusus
27-03-2011, 15.19.36
ALLA MORTE

Mi struggo tra i tuoi lamenti
Perduto et forte agonizzante;
Me vesto de’ tuoi ornamenti
Ch’ or t’ aggio a me avante:

Et or son l’ oculi miei attenti
Ch’ eo t’ aggolgo all’ istante,
E li Dèi saran assai clementi
Ch’ Eurialo non perì tremante.

Vi saran vini e boni dolciumi
Accant’ a ‘l mio corpo spento,
E li pianti scorrerann’ a fiumi

Et eo non avrò niun commento:
Rifulgerò tra li tuoi scuri lumi
Che l’ agognarti io non mento

Drusus
28-03-2011, 11.38.36
CH’ IL COR A L’ OMO E’ DIFETTO

Ch’ il cor a l’ omo è difetto,
Esto or dico eo certamente!
Solamente è lo mio concetto
Ma l’ affermo sì fortemente:

Da mestizia sempr’ è diletto
Ch’ intelletto fa incosciente,
Che pone a l’ hom cupo tetto
Ove poscia sarà sol morente,

Et straziato ch’ aita implora,
Qual Troian a la lama Achea
Ove sol dolenza poi dimora;

Ma vince ch’ in se già sapea
E l’ oculi belli sempr’ ignora,
Pur se un pianto ‘n cor tenea.

Drusus
28-03-2011, 16.06.40
SOLITUDINE

Non ho più compagnia
D’ un albero nel Sahara,
Di un poeta in birreria,
D’ un ch’ è in una bara.
Solo come una poesia
Dal vivere resa amara,
Com’ un povero gatto,
Com’ un sano detto matto.

Drusus
28-03-2011, 16.25.03
MORTE TE PRIEGO NON INDUGIARE

Oh morte te priego non indugiare
Che d’ un tuo bacio aggio speme,
Ma avante che tu vegna, tacitare
Deve ch’ impuro per libido geme.

Poscia quivi son posto, te lasciare
Eo vorria lo bacio: ciò me preme;
Et se la panza ‘l lupo vol saziare
Ecco ‘l corpo amorto sanza seme.

Me prendere teco, esta è sì l’ ora
Che lo rimandar ì’ più non puoto:
Cheggio ch' or lo buio sia dimora

Ch’ è più face de ‘l monno voto;
Alsì imo che per me niuno plora,
Che lo doglio sempre me fu noto.

Aura
28-03-2011, 22.25.57
[QUOTE=Drusus;27805]OH AMOR, CHE ‘L COR MI TORMENTI

ancora una volta caro Drusus non posso non complimentarmi con voi!

Lady Dafne
28-03-2011, 22.52.37
Complimenti!
Siete bravo e coraggioso (oppure molto preparato) per cimentarvi nella scrittura di versi in Italiano arcaico (possiamo chiamarlo così?:neutral_think:)....... :smile_clap:

ladyGonzaga
28-03-2011, 23.15.59
veramente belle!

Drusus
29-03-2011, 10.53.51
Grazie madonne per lo vostro complimentarvi meco. Si, è italiano arcaico

Drusus
30-03-2011, 16.10.44
SOLITUDINE

Non ho più compagnia
D’ un albero nel Sahara,
Di un poeta in birreria,
D’ un ch’ è in una bara.
Solo come una poesia
Dal vivere resa amara,
Com' un povero gatto,
Com’ un sano detto matto.

Drusus
01-04-2011, 19.47.58
IL VINO

Seduto con noi, bianco o rosato,
Dolce o no sì atto in ogne guisa,
Ch’ aitar deve poscia mangiato
Lo magno ruttar e le nostre risa:

Da li Romani ha accompagnato
Ogn’ etade, scarsa e nobil divisa;
Reo de verità e d’ ogni barcollato,
Frate de chi avea mestizia incisa.

Laude a lo bianco, bono in pesce
Che lieta rende la cordial panza,
E quanno a lo finir l’ aere sì esce
Tutta beltà tua in nobis avanza!

Laude a ‘l rosso, ch’ il riso cresce
E scomparsa è ogne gueglianza ,
E quann’ in taverna l’ oste mesce
Lo animo ancide sua lamentanza.

Ora eleviam sì li nostri bicchieri
Che li brindisi ci faranno uniti;
Brindiam oggi come fecean ieri

Che la truce vita ci ha infiacchiti.
Ma ecco che vengono i coppieri
E lo gaio vinello ci farà divertiti.

llamrei
01-04-2011, 22.12.20
Alla vostra salute, allora, Drusus!:misc_proposetoast:
Brindo a voi e ai vostri componimenti!:smile_clap:

Nerissa
13-04-2011, 22.53.21
non posso che aggiungere i miei complimenti per il vostro componimento poetico!

Drusus
25-04-2011, 21.00.33
PILGRIMAGE OF GRACE

Quella verde distesa infinita,
Quei corpi da lo capo chino,
Ogn’ alma richiedente aita
Ma la morte ha ‘l colpo fino.
La gloria oggi non è sentita
Ma ugual scorrerà lo vino;
Qua le teste son ora chinate
Poscia quelle lame spezzate.

llamrei
25-04-2011, 23.25.42
bellissima, di una triste dolcezza però..complimenti, Drusus, sapete creare emozioni.

Talia
25-04-2011, 23.54.37
Splendido componimento, triste e meraviglioso...
e soprattutto sono molto, molto lieta di rileggervi, Drusus! E' stata davvero una gradita sorpresa, questa sera, il ritrovarvi! :smile:

Melisendra
25-04-2011, 23.58.59
Mi accodo alle altre dame nel rivolgermi i miei complimenti... bellissime composizioni! :smile_lol:

Drusus
26-04-2011, 10.36.35
Mille grazie dame et cavalieri ne lo rivolgermi tante belle parole. Son stato non de bona salute ultimamente et ho in speme quello de far ritorno ivi sovente

Talia
26-04-2011, 15.43.33
Oh... mi dispiace per la vostra salute, messere! Spero niente di grave...
Vi auguro di rimettervi presto in forze, dunque, e di poter tornare quanto prima a farci compagnia! :smile_lol:

lady Sophie
27-04-2011, 12.58.47
complimenti per queste splendide poesie, messere:smile_clap:

Drusus
27-04-2011, 13.45.32
Vi rendo grazie Sophie :)

Drusus
13-07-2011, 16.45.49
DIBATTITO TRA LA VITA E LA MORTE

Chiese un dì l’ oscura morte alla vita:
-“cosa darai quando finita sarà la sorte?”-
Rispuose la vita:- ” gioia ma non infinita
Son eo e cert’ un dì donerò te, la morte.”-
La morte disse: -” io dono te: sì sbiadita
Che me traina innanzi alla mala corte,
Che t’ impegni a letizia co’ parol fallaci
E frodi l’ homo che per te finirà in braci.

Or dunque pensi de sere miglior de me?
De me ch’ ad ogn’ omo do pace etterna
Lungi da lo amor, da lo dolore e da te!”-
E la vita: - ”vivran al sol d’ una lucerna
Fioca e chiederan ritorno a me, mercè!”-
Rispuose la morte -”Saranno in caverna
Che sì meno dole de la speme che dai!
Ch’ un mio abbraccio non donerà li guai.

Ah, vita! Bugiarda, vile e sagace attrice
Che gioie imperiture non modellasti mai,
Sol marionetta di risa e acre peccatrice,
Sol fai errar l’ ommini, narrando amari lai.
Ma sì fai lo mestier tuo, illusoria scrittrice
Ch’ a me sovrana ogne fiate guarderai”-
Or si guardano e concludono a tavolino
Le di lor favelle: tra ‘l bon vino sopraffino

Esse prendon le brillanti et nere mantelle:
Silenzio; sorrid’ una a l’ altra: ‘l riso è fino
E s’ alzan ridenti per sere di noi sentinelle.,
In taverna sol vi son loro ed il real triclino.
Ecco pronunziar l’ ultimi verbi dell’ ancelle
Che si posan all’ ombra d’ un baldacchino,
Regnanti su noi, dandoci piaceri e vermi,
Tenendoci ne’ loro manti dolenti e fermi.
.
Vita - “abbraccio l’ homo e dono felicità ! ”
Morte - “capirà poi che non è gaia cosa ”
Vita - “ ei meco ogne dì ‘l mio nome loderà! ”
Morte - “ inutile, se con me egli poi riposa ”
Vita - “ de li anni de letizia ei da me godrà ”
Morte - “ ma ‘l mio alito sul bimbo si posa ”
Vita - “ esto è perché tu amor non vedi “
Morte – “ no, esto è perché tu lo concedi”

llamrei
13-07-2011, 21.55.59
E' bellissima!:eek::smile_clap:
Complimenti Drusus! Siete abilissimo:smile_clap:

Guisgard
14-07-2011, 03.17.53
Amico mio, siete un portento!
La padronanza che mostrate nel forgiare questi versi, utilizzando un linguaggio così bello e pieno, è straordinaria.
E molto bella è anche la poetica filosofia che traspare da ciò che scrivete.
Il dibattito tra la Vita e la Morte che ci avete cantato riesce a raggiungere dei tratti di solennità davvero notevoli.
Leggendo la vostra poesia mi sono apparse queste due personificazioni, della Vita e della Morte, dove con assoluta maestria avete saputo ritrarre l’illusoria luminosità della prima e la fatale ed inesorabile austerità della seconda.
I miei complimenti, Drusus :smile_clap:

Drusus
14-07-2011, 10.15.34
Amici vi rendo grazie per i Vostri idilliaci commenti sul mio operato. Ora mio intento , mio desio appunto, voler portare la Vita et la Morte a sere come due persone che innante un triclino possano discutere di chi in realtà esse siano

Talia
14-07-2011, 13.41.02
Un componimento meraviglioso, messer Drusus... così intenso, così incalzante... :smile_clap:
Ed una vera gioia è avervi di nuovo tra noi... bentornato! :smile_lol:

ladyGonzaga
14-07-2011, 13.42.42
Molto bello questo vostro ultimo scritto..
la vostra dimestichezza nel comporre in rima sentimenti ed emozioni è eccellente!:smile:

Guisgard
14-07-2011, 14.47.13
Amici vi rendo grazie per i Vostri idilliaci commenti sul mio operato. Ora mio intento , mio desio appunto, voler portare la Vita et la Morte a sere come due persone che innante un triclino possano discutere di chi in realtà esse siano


Avete il raro dono, amico mio, di saper rappresentare immagini nei vostri versi.
Ed il vostro affascinante linguaggio sa racchiudere e descrivere il tutto con una forza ed un'intensità "d'altri tempi" :smile:

Drusus
14-07-2011, 17.47.30
VERGINIA

-Figlia, non ti dolga esto coltello
Ch’ ora la punta sua a te ama,
Et amalo sì qual buon fratello
Et accogli in seno la sua lama!-

-Padre, eo sia ‘l roman modello
Che l’ onor de l’ alma chiama,
Et abbraccio esto mio fardello
Che pur piangente a me brama,

Ma ti prego, a me non guardar,
Or che ‘l capitolin ciel si scura,
Esto viso meo pronto a tremar;
E de sangue et dolor la mistura

De l’ onore meo potrà sì parlar !
Ma non me dolgo de la tua cura,
Padre, e veo ‘l viso tuo lacrimar
Ma la tua mano farà me sì pura.-

Sgorga ‘l sangue su lei spaurita
E lo cor apre le porte al tuono:
L’ occhi or guardan lungi la vita

E la lama ha ne ‘l petto ‘l trono;
-I’ muoio da l’ amore assistita
Che a l’ onta mai di me feci dono-

( Dedicata a Verginia , figlia di Lucio Verginio ( V sec. A. C. ). Di lei si invaghì Appio Claudio che la ottenne con l’inganno. La sera prima di essere portata in casa del Decemviro venne uccisa dal padre che non volle farla vivere nell’ onta di una triste condizione )

Taliesin
14-07-2011, 17.53.59
Buongiorno Messer Drusus,
ho ascoltato con molta attenzione la musicalità delle vostre parole, che mi hanno riportato indietro, al tempo in cui giovane studente di filosofia, amavo soffermare il mio pensiero tra la folla inquita di Porta Camollina, dove una scena simile si ripeteva ogni qualvolta intonavo un canto con il mio striemnto....ma questa è certamente un'altra storia
Dunque sinceri complimenti anche per l'uso della metrica, chissà se un giorno, e se vi aggraderà l'idea, musicherò questa dolce melodia con la mia musicalità. Ancora tanti complimenti, le gentil donzelle sono già ai vostri piedi messere :)

Taliesin, il bardo

Drusus
14-07-2011, 18.33.33
Vi rendo grazie per le Vostre belle parole, e sarei lieto di poter sentir le mie parole prender vita nella Vostra arte

Guisgard
15-07-2011, 02.46.52
( Dedicata a Verginia , figlia di Lucio Verginio ( V sec. A. C. ). Di lei si invaghì Appio Claudio che la ottenne con l’inganno. La sera prima di essere portata in casa del Decemviro venne uccisa dal padre che non volle farla vivere nell’ onta di una triste condizione )

Sublime dedica questa, mio buon poeta, che si confonde nei miti e nelle leggende dell'antichità romana.
Al di là della forza espressiva e della bellezza dei vostri versi, mi colpisce come siete riuscito ad infondere nella poesia quella "virtù umile e solenne", come la definiva Catone il Censore, propria dell'animo dei vecchi romani repubblicani, "popolo di forti e decisi contadini soldati", capaci, in poco più di tre secoli, di conquistare l'intero Mediterraneo e gettare le basi del più grande impero mai sorto al mondo.
Ancora vivissimi complimenti :smile_clap:

Drusus
15-07-2011, 10.41.28
Alsì vivendo, amico, in una cittade come esta ove vivo che ha tra li avi suoi genti come Giulio Cesare,Catone, Cicerone, Collatino, Druso Germanico, Marco Aurelio e molteplici altri illustri et magni homini della nostra historia, altro la mente e lo core meo non puote fare, che dedicar loro, ad alcuni di loro, pochi versi rendendoli in me immortali, come lo sono, erano et saranno

Guisgard
15-07-2011, 14.32.51
E si vede che la loro grandezza echeggia nei vostri ispiratissimi versi, amico mio :smile:

Drusus
15-07-2011, 14.52.35
Accanto a loro eo non son altro ch' uno picciol foco, amico meo

calyphas
15-07-2011, 16.17.58
Complimenti, Messere. Un bellissimo sonetto! Le vostre parole suonano dolcissime. Ne attendo con emozione degli altri per deliziare ancora le mie giornate.

Drusus
16-07-2011, 21.28.51
IL FINE ULTIMO ( in dialetto romanesco )


Se po’ vive da re o in una stalla
E questo a l’ omo assai cambia,
Ma solo er verme ce guadambia
Perché tutti sortiremo a spalla.
Or semo vivi e nun ce pensamo:
Passa er tempo e giù s’ avviamo.

Morris
16-07-2011, 21.56.56
Bon poeta, i mei coplimenti...messere!:smile_clap:

llamrei
17-07-2011, 10.41.20
Complimenti! NOn ho compreso il significato del termine "guadambia" ma per il resto devo ammettere che non ci fate mancare la vostra competenza!:smile_clap:

Drusus
19-07-2011, 23.15.14
EFFIMERA E’ LA VITA

Si vive una effimera partita
Ov’ eo non penso sia atto;
Ivi ovunque v’ è la sortita
Ma or non la desio affatto:
La morte strapperà la vita
Proferendo “ scacco matto!”
Godrà poi chi or l’ agogna,
Che viver è più acre gogna.

Taliesin
20-07-2011, 08.55.02
...conferendis pecunis, ergo sollicitae tua causa, pecunia vitae
per te immaturm mortis savinus tu vitzi omnibus, crudelia pabula..

Anne
20-07-2011, 10.51.47
siete veramente bravo.....:smile_clap::smile_clap:complimenti...
Lady Anne:heartbeat:

Drusus
20-07-2011, 11.10.08
Grazie tante cavalieri et damigelle

ladyGonzaga
20-07-2011, 11.28.34
m'inchino a cosi tanta bellezza ...
i miei complimenti :smile:

Drusus
20-07-2011, 12.02.39
Che gentil amanza ivi or veggio :) dolce madama, a grato m'è 'l core meo or che vi leggo :)

Drusus
21-07-2011, 14.23.12
L’ ALTRUI RISO

Spunta lo sole sul tuo volto
E giocondo m’ arde ‘l core;
Resto in disparte, ma colto,
E lasso t’ ha fatto l’ ardore.
Il rifulger del sol ho accolto
Che meco è sì smorto fiore,
Ch’ il riso tuo or sbocciato
Nel gioire m’ ha annientato.

ladyGonzaga
21-07-2011, 14.57.54
Molto belli questi versi:smile:

Drusus
21-07-2011, 15.03.14
M'inchino a Voi gentil Madonna :)

Guisgard
22-07-2011, 02.26.48
Mio buon poeta, quest’ultima vostra composizione la trovo delicatissima.
La vostra esperienza lirica, così lievemente raffinata, è ricca di quel candore che solo i versi ispirati da Amore sanno raggiungere.
Leggendo questa vostra poesia non ho potuto non rivivere le emozioni che sapevano raccontare alcuni grandi stilnovisti.
Quella Gioia che vi annienta davanti al sorriso della vostra amata è la stessa che hanno cantato poeti e bardi di ogni tempo.
Avete il grande dono di saper racchiudere nei vostri versi le cose più belle che l’animo umano può sentire.
Vi siamo tutti debitori di tanta bellezza, amico mio :smile_clap:

Drusus
22-07-2011, 07.22.53
Messere Vi ringrazio sempre vivamente, anco se il riso ch' eo canto non est lo riso de l'amore meo, bensì de uno amico, meco sempre qual frate: una Dama ebbe a sceglier lo amor suo carnale et eo rimasì alsì in disparte. A lo ritornar de lo frate meo mirai quel suo guardo giulivo, et eo accolsi in me immensa mestizia per sere stato messo da una sola parta a soffrir de la soltudo mea.
Ma al fin,pensando or poscia tanto tempo, ch'è sì lungi, dico meco che fue bene alsì,posciaché è la mestizia ad affinar 'l cor d'un bardo :)
Lo amor per uno amico qual frate est sì qual amor per una Dama, diverso ma al fin lo medesimo. Quindi Messere, quando Voi diceste de lo "Amor" , in fondo avevate ragione: Amicitia semper amor est

Talia
22-07-2011, 16.46.34
L’ ALTRUI RISO

Spunta lo sole sul tuo volto
E giocondo m’ arde ‘l core;
Resto in disparte, ma colto,
E lasso t’ ha fatto l’ ardore.
Il rifulger del sol ho accolto
Che meco è sì smorto fiore,
Ch’ il riso tuo or sbocciato
Nel gioire m’ ha annientato.

Drusus... quest'ultimo vostro componimento mi ha lasciata senza parole!
Bellissimo, così pieno di dolcezza e di grazia...
Esprimete il battito del vostro cuore con una tale delicatezza...
Grazie, messere, per il momento che ci avete donato! :smile_lol:

Guisgard
22-07-2011, 20.27.27
Messere Vi ringrazio sempre vivamente, anco se il riso ch' eo canto non est lo riso de l'amore meo, bensì de uno amico, meco sempre qual frate: una Dama ebbe a sceglier lo amor suo carnale et eo rimasì alsì in disparte. A lo ritornar de lo frate meo mirai quel suo guardo giulivo, et eo accolsi in me immensa mestizia per sere stato messo da una sola parta a soffrir de la soltudo mea.
Ma al fin,pensando or poscia tanto tempo, ch'è sì lungi, dico meco che fue bene alsì,posciaché è la mestizia ad affinar 'l cor d'un bardo :)
Lo amor per uno amico qual frate est sì qual amor per una Dama, diverso ma al fin lo medesimo. Quindi Messere, quando Voi diceste de lo "Amor" , in fondo avevate ragione: Amicitia semper amor est

Vogliate perdonarmi, mio buon poeta, se non compresi il tipo di amore che cantavate.
Avevo immaginato tutt'altra scena, con si un vostro amico, ma diversa nelle emozioni e nei risvolti.
Su una cosa però vidi giusto: la nobiltà che traspare dai vostri versi è davvero notevole, se la gioia del vostro fraterno amico è riuscita a suscitare in voi simili sentimenti.
Dite il vero, amico mio: madonna Amicizia possiede virtù straordinarie, quasi degne del suo ben più celebrato fratello messer Amore.
Ancora complimenti, messer Drusus :smile_clap:

Drusus
26-07-2011, 09.51.34
SOLITUDINE ( Seconda versione )

Non ho miglior compagnia
Di un albero nel Sahara,
Di un piangente in birreria,
Di un homo in una bara;
Son solo come una poesia
Dal viver diventata amara,
Com’ un picciol nero gatto,
Com’ un sano detto matto.

Daniel
26-07-2011, 19.19.09
Bellissima questa complimenti:smile_clap:

Guisgard
27-07-2011, 15.49.32
Messer Drusus, mi colpisce ogni volta la vostra naturale capacità di saper spaziare su temi, sensazioni ed emozioni così diverse fra loro.
Parlate di stati d’animo tanto vari e con una tale padronanza da far credere a chi legge che il vostro cuore sia attraversato costantemente da passioni di rara intensità.
E questo, come diceva qualcuno, è ciò che contraddistingue i grandi cuori.
Come sempre vi faccio i miei complimenti :smile_clap:

Drusus
27-07-2011, 20.37.59
L’ AURORA IN MONTAGNA

La dolce alma del mattino
Abbraccia le valli innevate,

La legna riarsa del camino
E le casette addormentate.
Al fiume si sorride ‘l pino,
Le lupe e le lor cucciolate;
Eo resto a braccia conserte:
I monti son le mie coperte!

Morris
28-07-2011, 16.47.27
Bravo, Drusus.... vi seguo... siete preciso e accurato!

Sir Morris

ladyGonzaga
28-07-2011, 16.51.21
SOLITUDINE ( Seconda versione )

Non ho miglior compagnia
Di un albero nel Sahara,
Di un piangente in birreria,
Di un homo in una bara;
Son solo come una poesia
Dal viver diventata amara,
Com’ un picciol nero gatto,
Com’ un sano detto matto.




questi versi sono molto intensi...
veramente molto belli.

:smile:

Drusus
28-07-2011, 16.56.25
Mille grazie per le Vostre parole :)

Talia
28-07-2011, 17.02.46
SOLITUDINE ( Seconda versione )

Non ho miglior compagnia
Di un albero nel Sahara,
Di un piangente in birreria,
Di un homo in una bara;
Son solo come una poesia
Dal viver diventata amara,
Com’ un picciol nero gatto,
Com’ un sano detto matto.


Felice di rileggervi, Drusus...
come già vi dissi, questo è senza dubbio il mio preferito tra o vostri componimenti. Ora però mi mettete in difficoltà... versione uno o versione due? Li ho riletti entrambi e non so scegliere... :neutral_think: dovrò reputarvi responsabile della mia indecisione, temo!! ;)

Quanto ai nuovi versi, "L'Aurora in montagna"... che dirvi... delicatissimi. Meravigliosi. Ho potuto rivedere, grazie alle vostre parole, vaghi momenti trascossi! Grazie! :smile:

Drusus
28-07-2011, 17.36.50
fatemi sapere Madonna letizia,qual de' due maggiormente Vi aggrada :) e sempre Vi rendo grazie per le Vostre parole

Drusus
29-07-2011, 16.41.46
A MARZIA

Sei ancor il mio miraggio,
Il mio sogno or disfatto,
La lama del mio coraggio,
La cagione d’ ogne atto.
Sei la paura ch’ eo aggio
Nel sapermi non adatto
De lo cuor tuo ai servigi,
Di non sere chi prediligi.

Sir Aphelion
29-07-2011, 20.47.16
Sir Drusus, ho sempre individuato nella poesia il suo potere maggiore di conferire a ciascuna parola, che sia anche la più semplice, le cromature più impensabili ad affascinanti, sì che ogni singola parola possa essere riempita di sentimenti e pensieri che vadano infinitamente oltre il mero significato delle sue lettere.
Nelle vostre poesie però scopro anche la vostra inesauribile capacità di forgiare le parole stesse, di plasmarle in modo che siano loro a seguire la vostra vena poetica, quasi fossero le parole stesse a volersi adattare da sé alla poesia. L'abilità infine di cesellarle con arte e cura, di modo che ciascuna appaia unica!
Spero di trovare spesso altre vostre opere, seppur devo ammettere che ogni rilettura riservi sempre qualche osservazione sorprendente che in quelle precedenti era sfuggita! :smile_wave:

Drusus
29-07-2011, 23.39.55
Messere Vi rendo omaggio per le Vostre parole che arrivano qual freccia ne 'l cuor meo. Son lieto ch' il mio operato piaccia

Drusus
30-07-2011, 00.08.11
LA SAGGEZZA DEL DEFUNTO

Addosso a me lo sudario
Che più non puoto levar.
La roccia serrata, solitario
Col buio vado a giuocar.

Il tormento et lo calvario
Sì più non aggio da penar;
Ma adesso solo è primario
Lo silentio ed il meditar:

La mirra ed aloe spalmate
Su quel che viv’ ero un dì,
E le vili monete adagiate
Su chi il viver assai patì.

L’ amorte membra lavate
E l’ odor che su me morì;
Donne di un’ arte armate,
Arte ch’ in vita non servì.

Mai com’ ora ben voluto:
Han sì guardi su me tutti;
Certo doveo esser moruto

Pe’ aver de l’amor li frutti?
In esta vita ‘l ben è taciuto
E rido a trovarlo ne li lutti.

Drusus
30-07-2011, 00.10.47
LA VITA

In suso a la candela è ‘l foco
Che ‘l suo dover è dar calore,
Che se move com’ un giuoco
Ma anco puot’ essere orrore.

Penso certo che di qui a poco
Finirà quel suo igneo ardore:
Tristo assai ora lo veo fioco
E morente quello bel tremore.

Com’ ei è la vita: arde tanto
Quand’ è sì giovine et fiera,
Niuna mestizia, tutta vanto;

Ma anch’ essa giunge a sera
Ch’ allora sì dona un pianto:
Come la candela divien cera.

Drusus
30-07-2011, 00.17.56
DESIO D’ AMORE

Sei te ‘l mio sorriso,
Sei te ‘l mio pianto.
Carezzo ‘l tuo viso,
Il tuo bruno manto.
Sei ‘l mio core liso,
Sei ogne mio canto.
Mi desto pensante:
Muoio in un istante.

Drusus
30-07-2011, 00.29.20
Acrostici



MARZIA (prima versione)


Manco quando te veggio
Apparirmi sanza amore;
Rima ‘l cor: meo signore
Zellato in esto carteggio,
Imbardato de lo bagliore
Arzente ch’ io sì cheggio.





A MARZIA (seconda versione)


Manco quando te veggio
Apparirmi sanza amore:
Rima ‘l cor nel carteggio
Zelante d’ assai candore,
Imbardato ch’ io cheggio
Arzente sia quel bagliore.

Drusus
30-07-2011, 13.36.57
OH AMOR, AMOR MAI ABBRACCIATO

Oh amor, amor mai abbracciato
Ch’ il sorriso meo fai soffrire!
Oh amor, mai lieto dimostrato
Che nel cingerti andai a morire;

Amore, ‘l sole or s’ è adagiato
Per me verso ‘l suo imbrunire,
Ma nel tramontar ei guardato
Te, amore, guardarmi partire.

Oh amor, ahimè assai piacente
Che non puoto ‘l cuor domare,
Perdona me, bimbo incosciente

Ch’ il viso tuo nol vuol lassare;
Che se lo lasso non saria valente
Del mio dir che ti voglio amare!

Guisgard
30-07-2011, 18.50.54
Messer Drusus, in un’epoca come questa in cui girano tante parole, spesso vuote e che non dicono nulla, io resto sempre estasiato dai vostri scritti.
Il vostro linguaggio dal gusto “arcaico”, talvolta austero e diretto, altre volte elevato e solenne, ha la capacità di saper racchiudere emozioni e immagini di vita vissuta con un’efficacia non comune.
Non ho ancora letto tutti gli ultimi vostri scritti, ma sono rimasto molto colpito dalla poesia “A Marzia”.
Molto belli i primi tre versi, dove ella viene definita “miraggio” prima, “sogno disfatto” poi e infine “lama del coraggio”.
Su questi tre versi potrei scrivere, temo, pagine e pagine e vorrei chiedervi tante cose su questa poesia.
E forse un giorno lo farò.
Per ora non posso che complimentarmi nuovamente per la vostra infaticabile vena poetica :smile_clap:

Drusus
30-07-2011, 19.52.19
Gentile Guisgard, a grato accolgo le Vostre parole colme di piacevole affetto.
Marzia, pria che Vossignoria me lo dimandi, è una dama a me assai cara, talmente cara ch' ei dedicato e dedico ancor oggi, versi e sogni, spero belli, spero etterni. Cognosco esta dama da quand' ero infante e mai niuna, com' ella, suscitò in me immenso amore,immenso sgomento,paura e letizia.
Attendo, a Vostro piacimento de tempo, qualsivoglia dimanda Vossignoria voglia dimandarmi.
Nel mentre una bona iornata et un bono et felice proseguimento,
et ancor una fiate, Mille Grazie

Daniel
30-07-2011, 20.09.54
Complimenti Sir Drusus:smile_clap: L'ultima è tra le mie preferite!:smile_clap:

Drusus
30-07-2011, 20.32.03
Grazie Daniele anco a te per le belle parole.
Premetto dicendo ch' in vita lessi, e tutt'oggi leggo, molte poesie, ma non ei mai portato l'intelletto meo a studiar sillabe et entecasillabi, ergo spero di facere uno bono lavoro nello meo poetare. Speme mea est quella ch' il tutto nello meo operato sea bono, et spero ch' esso piaccia a chi passa presso esta umile pagina mea.

Morris
31-07-2011, 16.18.58
Complimenti sentiti, messere...... davvero tutto molto bello!

Sir Morris

Guisgard
01-08-2011, 02.41.33
Gentile Guisgard, a grato accolgo le Vostre parole colme di piacevole affetto.
Marzia, pria che Vossignoria me lo dimandi, è una dama a me assai cara, talmente cara ch' ei dedicato e dedico ancor oggi, versi e sogni, spero belli, spero etterni. Cognosco esta dama da quand' ero infante e mai niuna, com' ella, suscitò in me immenso amore,immenso sgomento,paura e letizia.
Attendo, a Vostro piacimento de tempo, qualsivoglia dimanda Vossignoria voglia dimandarmi.
Nel mentre una bona iornata et un bono et felice proseguimento,
et ancor una fiate, Mille Grazie


Amico mio, bastano queste parole per descrivere il vostro animo ed il vostro cuore.
E ora ben comprendo da dove vi giunge questa straordinaria ispirazione, mio buon bardo.
E credo di poter dire che ben poche muse ed eroine possono definirsi fortunate come la vostra Marzia :smile:
Ma visto che mi concedete il privilegio di domandarvi di quella bellissima poesia, io ne approfitterò :smile_lol:
Vi è una ricca e preziosa produzione poetica della Spagna Mozarabica, dove si ama proprio cantare e descrivere la distanza che il poeta sente verso la donna amata.
E la vostra poesia "A Marzia" mi ha ricordato proprio quella raffinata tradizione lirica.
Se i primi versi, come detto, mi hanno affascinato, questi ultimi invece mi hanno incuriosito:

"Sei la paura ch’ eo aggio
Nel sapermi non adatto
De lo cuor tuo ai servigi,
Di non sere chi prediligi."

In tutta la poesia traspare una malinconia neanche troppo velata.
Marzia appare sfuggente, astratta, eterea e chi parla ha paura.
Ma da questi versi non mi è ben chiaro il tipo di paura.
Il poeta ha paura di non essere adatto per servirla, oppure teme di non essere colui che invece lei predilige e quindi ama?
O, forse, crede di non poter incarnare l'ideale prediletto da lei?
E questa sua paura in qualche modo deriva dall'atteggiamento di lei?
Perdonatemi, messer Drusus, se vi ho rubato tempo e spazio.
Ma sono veramente colpito da ciò che anima questa poesia :smile:

Drusus
01-08-2011, 20.27.01
Amico mio, bastano queste parole per descrivere il vostro animo ed il vostro cuore.
E ora ben comprendo da dove vi giunge questa straordinaria ispirazione, mio buon bardo.
E credo di poter dire che ben poche muse ed eroine possono definirsi fortunate come la vostra Marzia :smile:
Ma visto che mi concedete il privilegio di domandarvi di quella bellissima poesia, io ne approfitterò :smile_lol:
Vi è una ricca e preziosa produzione poetica della Spagna Mozarabica, dove si ama proprio cantare e descrivere la distanza che il poeta sente verso la donna amata.
E la vostra poesia "A Marzia" mi ha ricordato proprio quella raffinata tradizione lirica.
Se i primi versi, come detto, mi hanno affascinato, questi ultimi invece mi hanno incuriosito:

"Sei la paura ch’ eo aggio
Nel sapermi non adatto
De lo cuor tuo ai servigi,
Di non sere chi prediligi."

In tutta la poesia traspare una malinconia neanche troppo velata.
Marzia appare sfuggente, astratta, eterea e chi parla ha paura.
Ma da questi versi non mi è ben chiaro il tipo di paura.
Il poeta ha paura di non essere adatto per servirla, oppure teme di non essere colui che invece lei predilige e quindi ama?
O, forse, crede di non poter incarnare l'ideale prediletto da lei?
E questa sua paura in qualche modo deriva dall'atteggiamento di lei?
Perdonatemi, messer Drusus, se vi ho rubato tempo e spazio.
Ma sono veramente colpito da ciò che anima questa poesia :smile:

Mio buon amico mi fa piacere tanto affetto et ardore per un qualcosa ch' i' fo.
Or quindi Vi spiego tosto:

Sei la paura ch’ eo aggio
Nel sapermi non adatto
De lo cuor tuo ai servigi,
Di non sere chi prediligi.

Aggio , ora com' aveo un dì, la paura nel non sere adatto ai favori e servigi de lo core suo e di non sere la persona ch' ella ama. La paura mea anni fa era questa, lo è sempre stata. Or ella ha lo cavaliero suo et eo son conscio che non puote amarme, ma oggi ancor tengo la paura e la dimanda: un dì, in quei dì, lindi ma or lungi, ella m'amava?
La paura ch' eo canto in esta poesia è la paura d'un homo che non sa se sarà adatto a stare a lei accanto, non sapendo neppure s' ella ha 'l cor perso per il poeta stesso, o per un'altra persona.
Spero de haber felicitato l'alma Vostra messere :)
Spero che la metrica et endecasillabi siano boni :)

Drusus
01-08-2011, 20.28.51
SOGNO GLI OCCHI TUOI SEVERI

Sogno gli occhi tuoi severi
Che desiavan me, i’ credea,
Che li veo deliziosi e fieri
Com’ il cor che si struggea.

Ma i miei son a te stranieri
Che l’ alma tua non li vedea;
E sentii del dolo i carcerieri,
Pur se la tua aridità mi bea

Qual sanz’ acqua ‘l deserto:
Che malgrado arido v’ è vita;
Agogno or l’ arsura, di certo,

Prediligendo l’ alma avvilita
E sere de l’ odio tuo coperto,
Che de l’ occhi tuoi la dipartita.

Guisgard
01-08-2011, 21.04.15
Aggio , ora com' aveo un dì, la paura nel non sere adatto ai favori e servigi de lo core suo e di non sere la persona ch' ella ama. La paura mea anni fa era questa, lo è sempre stata. Or ella ha lo cavaliero suo et eo son conscio che non puote amarme, ma oggi ancor tengo la paura e la dimanda: un dì, in quei dì, lindi ma or lungi, ella m'amava?
La paura ch' eo canto in esta poesia è la paura d'un homo che non sa se sarà adatto a stare a lei accanto, non sapendo neppure s' ella ha 'l cor perso per il poeta stesso, o per un'altra persona.
Spero de haber felicitato l'alma Vostra messere :)
Spero che la metrica et endecasillabi siano boni :)

Mio buon poeta, siete stato chiarissimo.
E resto estasiato dai sentimenti che le vostre parole ora hanno tratto da quei versi.
Posso dire che il vostro estro poetico non solo richiama la delicata tradizione lirica Mozarabica, ma arriva a toccare anche le più sublimi descrizioni del Dolce Stil Novo.
Drusus e Marzia: queste due figure mi affascinano e forse un giorno, col vostro permesso, arriverò a scrivere di loro.
Vi ringrazio per esservi fermato a parlare con me di uno dei tanti volti che si celano dietro la vostra straordinaria vena poetica.
Ma non vi ruberò altro tempo; questo uditorio è vostro e, a ragione, vi reclama :smile:

Drusus
02-08-2011, 07.28.03
Son io che rendo grazie a Voi per tanto affetto Messere :)

Aura
02-08-2011, 10.53.24
non smetterò mai di ripetere che la vostra destrezza con le parole e i componimenti è un dono speciale!:smile:

Complimenti! Davvero!:smile_clap::smile_clap:

Drusus
02-08-2011, 11.03.37
non smetterò mai di ripetere che la vostra destrezza con le parole e i componimenti è un dono speciale!:smile:

Complimenti! Davvero!:smile_clap::smile_clap:
Aura sempre le Vostre parola arrivano a toccare il core :) di ciò, Madonna et amica, Vi rendo grazie :)

Morris
02-08-2011, 13.43.37
Come volete.. messere...come voi desiderate!

Sir Morris vi ha giudicato....addio!:smile_wave:

Drusus
02-08-2011, 13.47.17
Come volete.. messere...come voi desiderate!

Sir Morris vi ha giudicato....addio!:smile_wave:
scusate,non aggio compreso molto bene

Drusus
04-08-2011, 19.56.36
AI RAGAZZI DEL ‘99

Tenero, sì impavido e molto bello
E’ ‘l giovin con la su’ gualdrappa:
In man un fucil e non menestrello
Ha per amico e l’ ardir per mappa.

Giovin armata! E’ lui sul Montello
Ch’ a l’ invasor ‘l maltolto strappa;

E armato d’ amor italico e coltello,
Fiero alla morte sul nostro Grappa.

Esta Patria che sì invitti figli sforna
Mannati giovinetti a morir a fiumi
Per l’ Asburgo fermar, per Cadorna

La colpa, per l’ esercito in frantumi.
Il piccin soldato ch’ il nemico storna
Giace eroico fra tanti imberbi lumi.

Guisgard
05-08-2011, 03.38.51
Messere, ho letto alcune delle vostre ultime opere e devo dire che la poesia “Sogno gli occhi tuoi severi” è bellissima.
C’è qualcosa tra le sue parole che, non saprei bene come esprimerlo, lascia un senso d’estasi misto a malinconia.
Gli ultimi versi sono di una bellezza unica, che mi ricordano alcune canzoni di Peire Vidal, raffinato e delicato trovatore.
Sono versi degni di “un servo d’Amore” completamente devoto e rapito dall’amata.
Mi piacerebbe chiedervi, se mi è concesso, se questa poesia è legata al ciclo di Marzia, oppure è un’opera indipendente, frutto d’altra ispirazione.

Drusus
05-08-2011, 07.27.56
Semper est pro ella :)
et ancor mille grazie Messere :)

Guisgard
06-08-2011, 03.13.27
Allora è ufficiale: io adoro il ciclo di "Marzia" :smile_lol:

Drusus
06-08-2011, 07.54.30
si, a quel che veggio si amico :)

Daniel
06-08-2011, 23.11.23
Sir Drusus ancora complimenti! Trovate sempre le parole giuste per toccare il cuore delle persone! Complimenti!:smile_clap:

Drusus
11-08-2011, 09.22.32
LA QUIETE D’ AUTUNNO

Cadon d’ autunno le foglie
E giallo diviene il terreno;
L’ aere ‘l freddo raccoglie
E rispunta lento il sereno:
Lieto ‘l cor, privo di doglie,
Alla gioia non pone freno,
E canta l’ augel mattiniero
‘l gaio risveglio giornaliero.

brianna85
12-08-2011, 10.48.47
molto bello:cheer2: messer drusus

Drusus
12-08-2011, 11.40.13
molto bello:cheer2: messer drusus
Grazie mille Madonna Brianna , Vi ringrazio vivamente

Chantal
12-08-2011, 15.11.06
la mia Dama rivolge il core suo a chi è in possesso d'un volto più avvenente de lo meo viso. Io sogno di lei 'n ciò che metto in penna, e di sogni ch' eo scrivo


Messer Drusus,
vi siete consacrato servo di Amore per cui siete un'anima eletta.
E il vostro Signore ha intinto i suoi dardi nel vostro sangue,poichè scorre puro.
Ma Amore è fanciullo e,ahimè,talvolta si diletta a vendicarsi delle creature che egli stesso ha generato per mezzo della sua maestria.
Nella poesia "Morire per Amore",avete detto della vostra donna che ella v'è veleno.
Un veleno dolce,del quale non riuscite a separarvi,un veleno che è insieme tormento e gioia,morte e vita.Quel veleno è sangue nelle vostre vene.
Io non credo che possa esistere un volto più avvenente del vostro viso,poichè tutta la vosta immagine è accolta nel vostro cuore,che è di per sè il più bello che ad uomo possa appartenere,e il più ricco che donna possa bramare.
Temo,piuttosto,che la vostra dama sia incosciente di tanta Bellezza quale è insita in voi,ella conosce ciò che è accettabile e lo confonde con la Bellezza che ella,invece, ignora,ma quando saprà cosa sia realmente la Belezza,ciò che ora le appare bello,muterà in infima polvere.
Amore vi ha concesso la devozione.Siate devoto al vostro cuore e al vostro Signore,ed Egli un giorno desterà dal sonno in cui versa la donna che amate perchè davvero possa aprire gli occhi dinnanzi ad una sola,vera Bellezza,il volto del vostro cuore.
Non sono esperta in metrica o tecnica,ma so che le vostre poesie smuovono emozioni e sentimenti di chi vi si sofferma.
Non smettete di sedurci ed incantarci.
Perchè ci state mostrando cosa sia la Bellezza.
E vi auguro che questo vostro patire per Amore si muti per incanto nella felicità eterna.

Chantal
12-08-2011, 15.30.16
LA QUIETE D’ AUTUNNO

Lieto ‘l cor, privo di doglie,
Alla gioia non pone freno,


Posso osare chiedervi di questi due versi?
Cosa vi ispira un sentimento di gioia in una stagione mesta come l'Autunno?
Non so perchè,ma vi colgo una qualche allusione allo "spirito guerriero"che trova riposo nel calar della sera in uno dei più celebri componimenti del Foscolo.
Ma,forse,è più una sensazione che suscita in me questa particolare stagione da voi cantata.

Grazie,e perdonate il mio ardire.

Drusus
12-08-2011, 17.01.43
[QUOTE=Drusus;35853]LA QUIETE D’ AUTUNNO

Lieto ‘l cor, privo di doglie,
Alla gioia non pone freno,
QUOTE]

Posso osare chiedervi di questi due versi?
Cosa vi ispira un sentimento di gioia in una stagione mesta come l'Autunno?
Non so perchè,ma vi colgo una qualche allusione allo "spirito guerriero"che trova riposo nel calar della sera in uno dei più celebri componimenti del Foscolo.
Ma,forse,è più una sensazione che suscita in me questa particolare stagione da voi cantata.

Grazie,e perdonate il mio ardire.
Chantal, dolce e cara Chantal, Modanna e rea de tante parole meravigliose sì nate da un core nobile, da un core puro e sincero, eo Vi rendo omaggio, m'inchino , mi genufletto a tanta passione e a tanto amore delle Vostre parole et ancor Vi rendo GRAZIE!
Per lo che riguarda l' amor meo che nol vuol mirare il mio cuor, Vi dico, Madonna, ch'ella già è posseduta e possiede un' altr'alma,un altro core,un altro viso, ma en egual guisa ella non vide, prima, l'amore meo ma, pur s'ella or me sfugge, e pur se avrà a sfuggirmi l'intera vita e l'etterno Aldilà, eo sempre mieterò poesie per lei, per ciò ch'ella è in me,per ciò ch'eo sento nel sol mirarla, nel sol pronunziare lo nome suo :)
Amate anche Voi sì tanto, spero, posciaché ben avete compreso l'amor meo.
Per lo che riguarda i due versi da Voi citati, eo mi riferisco alla gioia de l'autunno che v'è ne lo core meo: amo fortemente autunno et inverno,posciaché per me son stagioni romantiche,dolce,fredde ma nel lor sere fredde son le più calde,le più ignee, le più belle che m'ardono maggiormente 'l core...
Eo aspetto una Vostra dolce risposta, qual dolcezze da Voi mostratami poch'anzi :)
a presto Madonna

Chantal
13-08-2011, 00.53.53
Messer Drusus,
non indugio nel rispondervi e a cuore aperto.
Vi rendo grazie della senibilità con la quale vi siete accostato alle mie parole.
L'autunno ed il suo romanticismo,il calore delle sere in compagnia del fuoco i cui profumi avvolgono i sensi,la legna di quercia che arde,la fragranza delle nocciole o delle catagne abbrustolite..come non amare l'abbraccio di una stagione che si spegne nella natura ma si accende nell'intimità del focolare.
La vostra Dama.
Possiede un'altra anima,è pur vero,ma voi possedete la sua benchè ella lo ignori,poichè alcuno potrà mai strapparvi l'amore che nutrite per lei.
Il nome suo,il volto suo,le movenze e i delicati gesti che le appartengono,appartengono anche a voi sesso,poichè voi la venerate come si venera chi genera,crea e governa ogni vostro pensiero.
Ella non è a voi donna,v'è Dea e Madre che ha plasmato tutte le forme delle vostre emozioni e del vostro essere.
E Amore vi conferirà la forza di lodarla in eterno,poichè senz'ella voi non avreste ragione di esistere.
Perdonate l'asprezza di queste mie parole,ma seppur la legge di Amore imponga che chi ama non possa non essere riamato(ricordate "Amor c'a nullo amato amar perdona"),non c'è amore più sublime dell'amore incondizionato del quale poche anime elette sono capaci.
Dite che pur anco io conosco Amore.
Certo,Chantal si consacra ancella e sposa di Amore tutte le Notti.Quando il creato dorme e tace,ella urla e prega.
Sapete qual'è la scena che si ripete come un rituale tra Chantal e Amore?
Questa,messere..

AMORE:"Come può la mia sposa presentarsi a me lacerata in seno e col capo avvolto nel suffibulum corrotto dal sangue?"
CHANTAL:"Mio Signore,vengo a chiedere di essere purificata.Concedetemi di lavare col mio sangue le mie colpe,perchè io possa ancora servirvi come mio eterno Padrone"
AMORE:"Hai tradito il mio nome,Chantal?"
CHANTAL:"Ho tradito voi,mio Signore,lasciando che un'illusione mi accecasse i sensi.Che io sia punita e rilegata all'abbraccio di Signora Morte,poichè ho accolto in seno un nome che vi reca offese".
AMORE:"Mi sei cara,Chantal.Non farmi onta col malvagio nome che celi nel cuore.Quel nome è vano come vane sono le parole che affiorano alla bocca degli stolti.
CHANTAL:"Perchè negaste a me il suo amore,mio Signore?L'anima mia è legate a quel nome".
AMORE:"Hai dolore senza quell'inciso sul tuo cuore,Chantal?"
CHANTAL:"Indicibile dolore,mio Signore.Ogni mia fibra è intrisa di quel dolore.Il peggiore che umana creatura abbia mai conosciuto..Qualora rifiutassi quel nome,mio Signore,avrei perduto di voi e voi di me.Eppure..la mia bocca parla per il mio tormento,e chiede di cancellare quel nome dai pensieri che l'accolgono,perchè io possa ritornare vostra vergine sposa ed adorarvi ancora,mio Signore.
AMORE:"Cancellare il nome vale a cancellare il cavaliere che l'accolse?
CHANTAL:"Tutto egli è il suo nome per me".
AMORE:"Quel nome,Chantal,accolse in te la rosa bianca candida come una sposa,rinnegarlo vale rinnegare te stessa,lo vuoi?"
CHANTAL:"Lo voglio,mio Signore,quel nome ha fatto di me inganno,e con l'inganno ho tradito voi."
AMORE:"Lo appellasti Amore?"
CHANTAL:"Si,mio Signore.Che io sia punita,o perdutamente dannata,poichè oggi mi macchio della colpa di maledire quel nome per riversare me stessa nella Morte eterna.
AMORE:"Eterno è solo Amore,Chantal.Ed io ho potere di mutare quel nome in eterno o dissolverlo con un soffio come cenere al vento.Cosa chiedi,ora,Chantal?"

Tutte le notti,messer Drusus,tutte le notti si rinnova lo stesso tormento,eppure..a quella domanda di Amore"Cosa chiedi,ora,Chantal?"Io non oso conferire il mio assenso perchè si compia che quel nome m'abbandoni.
Parla la bocca per conto del tormento,ma il cuore..il cuore..nutre quel nome come Amore.

Quel nome,Messer Drusus,quel nome che insorge nel cuore e affiora alla bocca con l'impetuoso soffio di uno zefiro,che vi attraversa le viscere e vi turba i sensi,quel nome che si compone delle lettere di "Marzia",altri non è che Amore.
E vi fa onore ogni qualvolta lo pronunciate,poichè adorate Amore.

Vi chiedo perdono,messere,dell'aver inquinato il terreno sacro di Amore,fertile dei vostri versi,con i miei miseri pensieri sussurrati a questa notte muta e ostile.Ma sappiate che,sebbene non abbia parole adeguate,siete pregno di tutta la mia ammirazione.

Drusus
13-08-2011, 22.10.55
PARTIVI !

Partivi! ebbi un legger singulto
Nel core ch’ andar via ti vedea,
E dello tuo sorriso eo feci culto
Che mirarlo tutto m’ avvolgea!
Un attimo, e in me un tumulto
Gridava ch’ i tuoi occhi rivolea;
Ma tutto è fatto, ed eo solingo
E sognante ‘l viso tuo or pingo.

Guisgard
20-08-2011, 02.01.48
Molto bella quest’ultima poesia, messer Drusus.
Bella e triste.
Ciò che traspare dai suoi versi, almeno secondo me, è la solitudine.
Quel senso di vuoto per la partenza e l’assenza dell’amata.
Si, decisamente forte questa sensazione.
Come l’impotenza che domina ora che lei è lontana.
E l’unica consolazione, eroica ed assoluta, è il rifugiarsi nella poesia.
Perdonatemi se mi permetto, amico mio, ma, come diceva qualcuno, la poesia è di tutti e quindi oso: voi avete fatto dell'amata la vostra unica ragione e della vostra poesia un eterno ed impenetrabile monumento a ciò che ella è per voi.
Perdonatemi di nuovo se ho peccato nel voler leggere troppo oltre, ma sono affascinato da tutto questo.
E a voi e alla vostra arte va tutta la mia ammirazione :smile_clap:

Drusus
20-08-2011, 09.10.53
Molto bella quest’ultima poesia, messer Drusus.
Bella e triste.
Ciò che traspare dai suoi versi, almeno secondo me, è la solitudine.
Quel senso di vuoto per la partenza e l’assenza dell’amata.
Si, decisamente forte questa sensazione.
Come l’impotenza che domina ora che lei è lontana.
E l’unica consolazione, eroica ed assoluta, è il rifugiarsi nella poesia.
Perdonatemi se mi permetto, amico mio, ma, come diceva qualcuno, la poesia è di tutti e quindi oso: voi avete fatto dell'amata la vostra unica ragione e della vostra poesia un eterno ed impenetrabile monumento a ciò che ella è per voi.
Perdonatemi di nuovo se ho peccato nel voler leggere troppo oltre, ma sono affascinato da tutto questo.
E a voi e alla vostra arte va tutta la mia ammirazione :smile_clap:
Vi ringrazio delle parole :) ma la poesia in questione è per mia cugina :) una delle poche che non è per l'amata mia :)

Guisgard
20-08-2011, 18.22.39
Oh, accipicchia!
Beh, allora mi scuso con voi, con vostra cugina e la vostra amata, messere!
Però, devo dire, che siete un uomo di grandi slanci, qualsiasi sia l'oggetto della vostra arte :smile_lol:

Chantal
21-08-2011, 11.02.20
Drusus,un nuovo giorno di mezza estate si apre sulla campagna destato da un Sole mesto che ben s'appresta a donare ore senza affanni.
Io credo che anche nei versi di "Partivi"vi sia la trascendenza del sentimento per l'amata vostra.
Amore predilige i cuori duttili,i cuori che si lasciano plasmare perchè si rendano forma di materia d'amore.E in voi Amore ha riconosciuto questo prodigio,la plasticità del vostro cuore ai suoi dettami,alle sue leggi,ai suoi generosi doni.
Se il vostro cuore non fosse così speciale,oserei dire unico ed incorruttibile,i vostri occhi,la vostra bocca e i vostri pensieri non sarebbero capaci di parole e desideri così vivi verso chiunque sia parte del vostro universo.Dovete amarla molto la cugina la cui partenza suscita in voi il dolore della mancanza,poichè ella vi mancherà attraverso i suoi sguardi e la sua comprensione,ma i cuori di cui vi dicevo,i cuori plasmati da Amore,come è il vostro di cuore,vivono e nutrono sentimenti ed emozioni più intensamente rispetto alle creature comuni,ed ogni passione diviene talvolta esasperata perchè pregna di un'intensità incontenibile,sebbene si tratti di passione per un sentimento di affetto che non sia l'amore per l' amata.
Vivete le vostre passioni al di sopra del concepibile,Drusus.

Sapete,ieri sera ero in camera,leggevo,d'un tratto ho sentito un lamento,come un gemito,e mi sono incupita.La voce di mia madre nella stanza ha risuonato:"E' l'Angelo della Morte,è venuto a prendersi la vita di un giovane".Di lì ad un momento mia madre mi ha rivelato d'essere mancato di morte atroce il figlio di una sua amica.
Io non ho avuto parole,ho alzato di nuovo gli occhi sulla pagina che stavo leggendo e,dinnanzi ai miai occhi scorrevano i versi del componimento"Lettera alla Morte".
Sì,leggevo proprio di voi,leggevo i vostri versi.
Il cuore,a mio avviso,conosce la Morte.E' l'unico che veramente,più di quella che prova il corpo nell'essere abbandonato dall'anima,sente la morsa stretta dell'abbraccio della Morte sebbene ancora pulsi di vita.
Il cuore tradito,il cuore ferito,il cuore la cui voce viene incarcerata da catene inviolabili soffocandone la melodia del canto;
Il cuore fatto materia d'amore,il cuore puro,il cuore duttile,il cuore che agonizza,il cuore che non si lascia corrompere dalle miserie umane,il cuore che ha occhi per la sposa,per il figlio,per la madre,e ne vive le sofferenze come fossero sue,facendole sue.
Questo cuore conosce la Morte,apprende dei suoi tormenti,subisce la sua seduzione,tanto che brama di giacere con lei.
Il vostro cuore discorre con la Morte,e non la teme.
La vostra Lettera alla Morte recita:
"Innanzi a te Morte son sol armato
De la mestizia mea, son sì fatto
Per te prendere la mano: ‘l tatto
È freddo e severo, ma agognato"
'Sono armato di mestizia,perchè io possa afferrare la tua mano',dice il cuore alla Morte,'al tuo cospetto,Morte,io giungo agognando il contatto con te,pur freddo,pur severo'
la Morte che si fa ammaliatrice,la Morte che promette amore a chi non possiede il corpo dell'amata,la Morte che sente forte d'essere desiderata,sebbene ella appaia severa,portatrice di gelidi e freddi venti,è conscia di poter riscaldare il cuore che la brama.

Scorrendo la pagina,mi si sono aperti dinnanzi agli occhi anche questi versi,tratti da"Morte,Oh mio Desio":
“Sarò de te poscia o pria la sorte
E verrò alsì me potrai abbracciar.
Ti donerò mantelli et nere scorte
Che meco sarai sposo sull’ altar .”
E il cuore vostro,Drusus,nel componimento ride a questa promessa fatta in una buia notte,poichè s'appresta l'ora in cui esso possa divenire sposo della Morte,poichè ella l'amerà di un amore voluttuoso reso sacro dal lutto;
-E ride ‘l cor mio in una buia notte:
Or sì ad esser amato son vicino,
Finite de la trista vita son le lotte-
Sì,s'appresta per mano della Morte la fine di ogni lotta,di ogni affanno che governa il cuore,che l'opprime.
Io penso che nulla di più sublime possa concepire un cuore plasmato di materia d'amore,di questi versi concepiti da voi,Drusus.
Il cuore stretto nella forte presa della mano di Amore,tanto stretto che diviene molle comme creta,da essere capace di concepire la Morte attraverso l'amore.
E' 'sì la Signora Morte sorella del dio Amore,ma lo è per le anime elette,per coloro a cui anche la Morte riserva infinita dolcezza e misericordia,per quei cuori incartati nelle pene.
Poichè la Morte ha pietà caritatevole non meno di Amore per chi ha il cuore puro.
E sento che il vostro cuore è puro,Drusus.

Se questi versi li avete concepiti,Drusus,avete guardato dritto negli occhi della Morte,e avete appreso che dietro la sua maschera di crudeltà ella ha rispetto e pietà per i cuori nobili e gentili.
Ma la Morte sa anche che questa è l'ora di Amore,e Amore governa la Vita e l'Etrenità,perciò,pur Signora che seduce quale ella sa essere,s'allontana leggera da voi,sorridendo del vostro cuore governato dal più forte e vincitore di tutti,suo fratello Amore.
Amate dunque,Drusus,amate in eterno.

Poi ho voltato pagina e ho letto:
"Ch'il Core a l'omo è Difetto"
E avete scritto,Drusus,di avere coscienza che questo concetto appartiene a voi e voi solo,ma lo ribadite con forza.
-Da mestizia sempr’ è diletto
Ch’ intelletto fa incosciente,
Che pone a l’ hom cupo tetto
Ove poscia sarà sol morente,-
Questo cuore..questo vostro cuore governato dalla tristezza,eppure padrone dell'intelletto,tanto da far della ragione incoscenza.
Il cuore che vince colui che è destinato a ignorare lo sguardo,gli "oculi belli"
E vince pur conscio che in sè accoglie il pianto.
Ma vince.
Vince sempre il cuore.
Il cuore è all'uomo difetto.Lo dite,ed è pur vero,ma in esso si cela la vera essenza dell'uomo,la forza,la natura della creatura generata da Dio Nostro Signore,concepita da Amore.

Questo viaggio attraverso i vostri versi mi ha insegnato che al vostro cospetto devo giungere in genuflessione,Drusus,e a sguardo chino.Come quando Mosè sul monte trova Dio che gli intima di non calpastare la terra sacra,tale vi sono uomini dotati di un cuore così puro che è degno di venerazione,più che ammirazione.
Avete fatto di me una vostra devota,Drusus,devota alla vostra poesia,sedotta dai vostri pensieri,prostata al cospetto del vostro cuore.
Vi prego,non abbiate ad offesa questi miei pensieri,non nutrite sdegno verso di essi,giungono per lodarvi,giungono nella consapevolezza che il vostro cuore è elevato su altri.

Drusus
22-08-2011, 18.11.27
Drusus,un nuovo giorno di mezza estate si apre sulla campagna destato da un Sole mesto che ben s'appresta a donare ore senza affanni.
Io credo che anche nei versi di "Partivi"vi sia la trascendenza del sentimento per l'amata vostra.
Amore predilige i cuori duttili,i cuori che si lasciano plasmare perchè si rendano forma di materia d'amore.E in voi Amore ha riconosciuto questo prodigio,la plasticità del vostro cuore ai suoi dettami,alle sue leggi,ai suoi generosi doni.
Se il vostro cuore non fosse così speciale,oserei dire unico ed incorruttibile,i vostri occhi,la vostra bocca e i vostri pensieri non sarebbero capaci di parole e desideri così vivi verso chiunque sia parte del vostro universo.Dovete amarla molto la cugina la cui partenza suscita in voi il dolore della mancanza,poichè ella vi mancherà attraverso i suoi sguardi e la sua comprensione,ma i cuori di cui vi dicevo,i cuori plasmati da Amore,come è il vostro di cuore,vivono e nutrono sentimenti ed emozioni più intensamente rispetto alle creature comuni,ed ogni passione diviene talvolta esasperata perchè pregna di un'intensità incontenibile,sebbene si tratti di passione per un sentimento di affetto che non sia l'amore per l' amata.
Vivete le vostre passioni al di sopra del concepibile,Drusus.

Sapete,ieri sera ero in camera,leggevo,d'un tratto ho sentito un lamento,come un gemito,e mi sono incupita.La voce di mia madre nella stanza ha risuonato:"E' l'Angelo della Morte,è venuto a prendersi la vita di un giovane".Di lì ad un momento mia madre mi ha rivelato d'essere mancato di morte atroce il figlio di una sua amica.
Io non ho avuto parole,ho alzato di nuovo gli occhi sulla pagina che stavo leggendo e,dinnanzi ai miai occhi scorrevano i versi del componimento"Lettera alla Morte".
Sì,leggevo proprio di voi,leggevo i vostri versi.
Il cuore,a mio avviso,conosce la Morte.E' l'unico che veramente,più di quella che prova il corpo nell'essere abbandonato dall'anima,sente la morsa stretta dell'abbraccio della Morte sebbene ancora pulsi di vita.
Il cuore tradito,il cuore ferito,il cuore la cui voce viene incarcerata da catene inviolabili soffocandone la melodia del canto;
Il cuore fatto materia d'amore,il cuore puro,il cuore duttile,il cuore che agonizza,il cuore che non si lascia corrompere dalle miserie umane,il cuore che ha occhi per la sposa,per il figlio,per la madre,e ne vive le sofferenze come fossero sue,facendole sue.
Questo cuore conosce la Morte,apprende dei suoi tormenti,subisce la sua seduzione,tanto che brama di giacere con lei.
Il vostro cuore discorre con la Morte,e non la teme.
La vostra Lettera alla Morte recita:
"Innanzi a te Morte son sol armato
De la mestizia mea, son sì fatto
Per te prendere la mano: ‘l tatto
È freddo e severo, ma agognato"
'Sono armato di mestizia,perchè io possa afferrare la tua mano',dice il cuore alla Morte,'al tuo cospetto,Morte,io giungo agognando il contatto con te,pur freddo,pur severo'
la Morte che si fa ammaliatrice,la Morte che promette amore a chi non possiede il corpo dell'amata,la Morte che sente forte d'essere desiderata,sebbene ella appaia severa,portatrice di gelidi e freddi venti,è conscia di poter riscaldare il cuore che la brama.

Scorrendo la pagina,mi si sono aperti dinnanzi agli occhi anche questi versi,tratti da"Morte,Oh mio Desio":
“Sarò de te poscia o pria la sorte
E verrò alsì me potrai abbracciar.
Ti donerò mantelli et nere scorte
Che meco sarai sposo sull’ altar .”
E il cuore vostro,Drusus,nel componimento ride a questa promessa fatta in una buia notte,poichè s'appresta l'ora in cui esso possa divenire sposo della Morte,poichè ella l'amerà di un amore voluttuoso reso sacro dal lutto;
-E ride ‘l cor mio in una buia notte:
Or sì ad esser amato son vicino,
Finite de la trista vita son le lotte-
Sì,s'appresta per mano della Morte la fine di ogni lotta,di ogni affanno che governa il cuore,che l'opprime.
Io penso che nulla di più sublime possa concepire un cuore plasmato di materia d'amore,di questi versi concepiti da voi,Drusus.
Il cuore stretto nella forte presa della mano di Amore,tanto stretto che diviene molle comme creta,da essere capace di concepire la Morte attraverso l'amore.
E' 'sì la Signora Morte sorella del dio Amore,ma lo è per le anime elette,per coloro a cui anche la Morte riserva infinita dolcezza e misericordia,per quei cuori incartati nelle pene.
Poichè la Morte ha pietà caritatevole non meno di Amore per chi ha il cuore puro.
E sento che il vostro cuore è puro,Drusus.

Se questi versi li avete concepiti,Drusus,avete guardato dritto negli occhi della Morte,e avete appreso che dietro la sua maschera di crudeltà ella ha rispetto e pietà per i cuori nobili e gentili.
Ma la Morte sa anche che questa è l'ora di Amore,e Amore governa la Vita e l'Etrenità,perciò,pur Signora che seduce quale ella sa essere,s'allontana leggera da voi,sorridendo del vostro cuore governato dal più forte e vincitore di tutti,suo fratello Amore.
Amate dunque,Drusus,amate in eterno.

Poi ho voltato pagina e ho letto:
"Ch'il Core a l'omo è Difetto"
E avete scritto,Drusus,di avere coscienza che questo concetto appartiene a voi e voi solo,ma lo ribadite con forza.
-Da mestizia sempr’ è diletto
Ch’ intelletto fa incosciente,
Che pone a l’ hom cupo tetto
Ove poscia sarà sol morente,-
Questo cuore..questo vostro cuore governato dalla tristezza,eppure padrone dell'intelletto,tanto da far della ragione incoscenza.
Il cuore che vince colui che è destinato a ignorare lo sguardo,gli "oculi belli"
E vince pur conscio che in sè accoglie il pianto.
Ma vince.
Vince sempre il cuore.
Il cuore è all'uomo difetto.Lo dite,ed è pur vero,ma in esso si cela la vera essenza dell'uomo,la forza,la natura della creatura generata da Dio Nostro Signore,concepita da Amore.

Questo viaggio attraverso i vostri versi mi ha insegnato che al vostro cospetto devo giungere in genuflessione,Drusus,e a sguardo chino.Come quando Mosè sul monte trova Dio che gli intima di non calpastare la terra sacra,tale vi sono uomini dotati di un cuore così puro che è degno di venerazione,più che ammirazione.
Avete fatto di me una vostra devota,Drusus,devota alla vostra poesia,sedotta dai vostri pensieri,prostata al cospetto del vostro cuore.
Vi prego,non abbiate ad offesa questi miei pensieri,non nutrite sdegno verso di essi,giungono per lodarvi,giungono nella consapevolezza che il vostro cuore è elevato su altri.
Le Vostre parole Chantal mi colpiscono nel fondo de l'alma mea,ma in realtà i' son solo una persona,scrivo sì versi ma non sono elevato ad altri, non son in auge rispetto ad essi; sovente sento me esautorato da lo mondo, da esto feral mondo.
Ho notato che Vi son piaciuti i versi miei dedicati a La Nera Signora, a quello spirto che sarà la nostr'unica e sola et etterna sposa. Eo aggio un rapporto intimo e serio con la morte, et un dì forse Vi spiegherò lo motivo :)
Mi spiace,e molto per la dipartita di quel giovine, anco io aggio perso un amico sì caro, quasi un frate per me. Or ei è quieto. Color che furono or son quieti, noi ch' ancor siam, siamo inquieti

Chantal
23-08-2011, 09.48.34
Le Vostre parole Chantal mi colpiscono nel fondo de l'alma mea,ma in realtà i' son solo una persona,scrivo sì versi ma non sono elevato ad altri, non son in auge rispetto ad essi; sovente sento me esautorato da lo mondo, da esto feral mondo.


Allora vogliate concedermi,ve ne prego,d'essere voi per me una creatura elevata ad altri e in auge rispetto agli uomini di questo mondo.
Perchè,vedete,il vostro sentirvi al di fuori di questo "feral mondo"vi pone già al di sopra di tutte le miserie umane che rendono l'anima corrotta.
I vostri versi mi son piaciuti,si,in egual modo di come piace un dono tanto atteso e che,finalmente,giunge da chi comprende quanto il cuore lo bramasse (considerate che rifletto me stessa ne"l'Ultimo Canto di Saffo").
Grazie per il pensiero rivolto a quel giovane,Menandro diceva:Muor giovane colui ch'al cielo è caro.E mi piace pensare che il vostro amico fraterno e i giovani che prematuramente abbandonano questa vita,vadano ad arricchire la schiera dell'esercito degli Angeli di Nostro Signore.
Ma c'è una cosa che pur vorrei domandarvi.
Dite:Color che furono or son quieti,noi ch'ancor siam,siamo inquiti.
Anche in questo,ma forse è solo il mio viscerale legame al neoclassico-romantico pensiero foscoliano sulla morte,che scorgo in questo vostro pensiero una certa influenza avuta su me delle letture de "i Sepolcri".
Vogliate perdonarmi qualora avessi peccato di presunzione dell'azzardare simile accostamento.
Spero di leggervi presto,Drusus.

Drusus
23-08-2011, 15.36.43
Allora vogliate concedermi,ve ne prego,d'essere voi per me una creatura elevata ad altri e in auge rispetto agli uomini di questo mondo.
Perchè,vedete,il vostro sentirvi al di fuori di questo "feral mondo"vi pone già al di sopra di tutte le miserie umane che rendono l'anima corrotta.
I vostri versi mi son piaciuti,si,in egual modo di come piace un dono tanto atteso e che,finalmente,giunge da chi comprende quanto il cuore lo bramasse (considerate che rifletto me stessa ne"l'Ultimo Canto di Saffo").
Grazie per il pensiero rivolto a quel giovane,Menandro diceva:Muor giovane colui ch'al cielo è caro.E mi piace pensare che il vostro amico fraterno e i giovani che prematuramente abbandonano questa vita,vadano ad arricchire la schiera dell'esercito degli Angeli di Nostro Signore.
Ma c'è una cosa che pur vorrei domandarvi.
Dite:Color che furono or son quieti,noi ch'ancor siam,siamo inquiti.
Anche in questo,ma forse è solo il mio viscerale legame al neoclassico-romantico pensiero foscoliano sulla morte,che scorgo in questo vostro pensiero una certa influenza avuta su me delle letture de "i Sepolcri".
Vogliate perdonarmi qualora avessi peccato di presunzione dell'azzardare simile accostamento.
Spero di leggervi presto,Drusus.
No cara, non debbo perdonarVi poiché non avete detto nulla di sbagliato :) La frase da me detta nacque mentre vi scrivevo,dal cuore, senza leggere "I Sepolcri" :) è una cosa che sempre ho pensato nel mio intimo, e sempre penserò. Noi siam soli e tristi in ogne cose che si faccia in questa vita.
Madonna,spero di non avervi recato offesa :(

Taliesin
23-08-2011, 15.57.18
"...questo ricordo non vi consoli, qundo si muore si muore soli...."
(Fabrizio de Andrè - Il Testamento 45giri 1964)

"...Siamo soli...Siamo soli..."
(Vasco Rossi - Siamo soli - Stupido hotel 2011)

"...sei l'ospite d'onore del ballo che per te suoniamo, posa la falce e danza tutto attondo. Il giro di una danza e poi un altro ancora, e tu del tempo non sei più Signora..."

(Angelo Branduardi - "Ballo in fa diesis minore" - Alla fiera dell'est 1976)

Oggi esistono nuovi poeti e nuovi trovatori che cantano l'argomento arcano, l'eterno dilemma...ed ogni volta che mi reco in un camposanto mi chiedo, tra mausolei dorati e giardini babilonesi:..."....è forse men duro...?"

Chantal
23-08-2011, 16.46.26
Drusus,offesa alcuna potrebbe mai giungere da parte vostra.
Ma io non dubitavo che quell'affermazione,come ogni vostro pensiero,fosse maturata nel vostro cuore.
L'allusione a "i Sepolcri" era riferita a me,all'ombra che avvolge il mio cuore ogni qualvolta ritorno con la mente a quegli scritti,e certe sensazioni di abbandono e turbamento che essi riescono a suscitare in me,si ripetono nella lettura dei vostri pensieri,poichè da me condivisi e alla vita invisi.In questo vi era accostamento tra voi e il pensiero del Foscolo.Ma è pur sempre sublime il lasciarsi attraversare da essi.

Taliesin,temo che il fine ultimo delle sfarzose opere tombali sia solo il desiderio d'illusione dei vivi.
Perchè le illusioni sono proprie dei vivi.

Drusus
23-08-2011, 17.10.57
Drusus,offesa alcuna potrebbe mai giungere da parte vostra.
Ma io non dubitavo che quell'affermazione,come ogni vostro pensiero,fosse maturata nel vostro cuore.
L'allusione a "i Sepolcri" era riferita a me,all'ombra che avvolge il mio cuore ogni qualvolta ritorno con la mente a quegli scritti,e certe sensazioni di abbandono e turbamento che essi riescono a suscitare in me,si ripetono nella lettura dei vostri pensieri,poichè da me condivisi e alla vita invisi.In questo vi era accostamento tra voi e il pensiero del Foscolo.Ma è pur sempre sublime il lasciarsi attraversare da essi.

Taliesin,temo che il fine ultimo delle sfarzose opere tombali sia solo il desiderio d'illusione dei vivi.
Perchè le illusioni sono proprie dei vivi.
...e per quanto l'homo s'illuda la morte è sempre pronta in un freddo ma caldo abbraccio

Guisgard
24-08-2011, 21.31.02
Questa vostra solenne e inevitabile riflessione, messere, mi ricorda una celebre poesia, "La Livella", dell'indimenticabile Totò :smile:

Drusus
25-08-2011, 08.33.08
Questa vostra solenne e inevitabile riflessione, messere, mi ricorda una celebre poesia, "La Livella", dell'indimenticabile Totò :smile:
Vi ringrazio Messere d'aver accostato 'l pensier mio accanto al nome d'un Principe d'arte :)

Drusus
27-08-2011, 11.42.53
SI MUORE SOLI

Son uno tra la tante genti
A morir giovine mandato:
Di anni ne ho men di venti
Ma d’ italico ardir ornato.
Ma quand’ il freddo senti
E ‘l sangue t’ ha lasciato,
Nessuno te vede ‘l duolo
Che quando spiri sei solo.







IL SOLDATO DELL’ ISONZO

“Ghirba e la mia bisaccia,
Giovine ‘l core in petto;
Imberbe è la mia faccia
E la pioggia il mio tetto.
Sono de la morte caccia
Ma paura non mi metto!”
Dissi ciò un dì a maggio
Pria di perir con coraggio!




MORIRE PER LA PATRIA

Son morto perché mi sei da balia,
Perché sanza te non ebbi natali;
Son morto, ma la luce tua ammalia
Lo volto mio e le mie spezzate ali:
Grido nel sangue: “ Viva l’ Italia!”
E l’ ardir non frena noi militi leali:
Com’ esultaron i fratelli miei fanti,
Caduti meco strillando “Avanti”!






LA CROCEROSSINA

Con voi vissuta, detta “sorella”,
Mai amor fu sì magno e sperato!
La Patria volle me qual stella
Tra le bombe che ci han donato.

Nel curar voi, eo, vostr’ ancella,
Quanti imberbi eroi ei salvato!
Ma scordai me in questa guerra
Ed or qui vi sorriso da sotterra.

Drusus
02-09-2011, 16.25.21
AL NOSTRO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO (satira in ottava rima)


De l’ italiano Consiglio è er presidente
Ch’ a ognuno er culo de sicuro spacca:
Ma nun de forza, che egli è divertente,
Che sol qual gaio burlone tutti attacca.
Ma certo chi ride meno è la sua gente
Che ha provveduto metter nella cacca!
Chi or vi scrive è contro la Rivoluzione,
Ma staccarje er capo è l’ unica soluzione

Drusus
07-09-2011, 14.06.28
MORS SERVAT LEGEM: TOLLIT CUM PAUPERE REGEM


La morte è compagnia
Di chi è povero e solo,
Di chi brama andar via
Ch’ il respirar l’ è dolo!
Sì bastevole bramosia
In questo oscuro molo;
Ostello di chi, infondo,
Scelse ‘l colpo al mondo!

Ergo, ella è bona quiete
De’ un tristo contadino,
E giusto e feral machete
D’ ogne ricco aguzzino
Tremante avanti al prete:
Ma non servirà ‘l soldino
A privarti di cupe bende;
La morte non si vende!

Guisgard
07-09-2011, 21.10.55
SI MUORE SOLI

Son uno tra la tante genti
A morir giovine mandato:
Di anni ne ho men di venti
Ma d’ italico ardir ornato.
Ma quand’ il freddo senti
E ‘l sangue t’ ha lasciato,
Nessuno te vede ‘l duolo
Che quando spiri sei solo.





Molto bella e toccante questa vostra poesia, messere.
Noto che ultimamente molte vostre composizioni hanno come tema la morte.
Narrate molto bene quest'argomento, amico mio, con un tono che racchiude in sé una solenne sacralità.
Come sempre, non posso che applaudire il vostro estro :smile_clap:

Drusus
07-09-2011, 22.41.05
Molto bella e toccante questa vostra poesia, messere.
Noto che ultimamente molte vostre composizioni hanno come tema la morte.
Narrate molto bene quest'argomento, amico mio, con un tono che racchiude in sé una solenne sacralità.
Come sempre, non posso che applaudire il vostro estro :smile_clap:
La morte rimane un argomento a me caro posciaché tutti la conosciamo ma nessuno al tempo stesso la conosce, se non attraverso l'altrui trapasso

Drusus
09-09-2011, 22.22.40
L’ AUGELLO INNAMORATO

Fermo l’ augel su d’ albero un ramicello
Volge ‘l suo tristo guardo all’ orizzonte,
Ove more il cammino del biondo ruscello,
Là, ove verde sorge degli Ernici ‘l monte.

S’ ode ‘l brulichio della boscaglia, ed ello
Speranzoso sospira verla passar al ponte:
Agogna sì, ma non più l’ incanto è quello
Del sole quando bacia al mattin la fonte.

E quel bacio, quel mattin più non indora
Il cuor di quel puro tremar di gioventù:
Quando ardente al dì cantava ogn’ ora

Di quei teneri baci ch’ or volgono lassù:
Lassù, ove cinguetta e ama chi addolora
L’ augel piangente che rider non sa più !

Chantal
10-09-2011, 13.13.40
In questi vostri ultimi versi,Drusus,vi è l'immagine di una compiuta perfezione.
Il canto dell'amore che come il Sole bacia al mattino la fonte della giovinezza,poi quel bacio manca,e il mattino non è più indorato,ma bagnato dal pianto.
E' il cerchio della vita.
Il cerchio,figura di assoluta perfezione che fa di un qualunque pittore l'Artista.
Il cerchio,immagine tangibile di umana concezione, tanto rarefatta e perfetta da non scinderne il principio e la fine,solo una continuità di emozioni.
Mi piace molto questo vostro canto.Davvero molto.E ha saputo creare un idillio nei miei miei pensieri.
Tanto che sento che quel canto ora mia manca.

Drusus
10-09-2011, 14.14.57
In questi vostri ultimi versi,Drusus,vi è l'immagine di una compiuta perfezione.
Il canto dell'amore che come il Sole bacia al mattino la fonte della giovinezza,poi quel bacio manca,e il mattino non è più indorato,ma bagnato dal pianto.
E' il cerchio della vita.
Il cerchio,figura di assoluta perfezione che fa di un qualunque pittore l'Artista.
Il cerchio,immagine tangibile di umana concezione, tanto rarefatta e perfetta da non scinderne il principio e la fine,solo una continuità di emozioni.
Mi piace molto questo vostro canto.Davvero molto.E ha saputo creare un idillio nei miei miei pensieri.
Tanto che sento che quel canto ora mia manca.
Questa poesia è dedicata ad una mia ex fidanzata :)

Drusus
11-09-2011, 14.08.14
A PONZIO PILATO

Pilato rimani sì saggio e fisso
Co’ lo tuo gran piè Romano,
Audace innanzi al Crocifisso
Dove ti lavasti alma e mano.

Sopr’ ogne sospetto sei isso
Ch’ io a te non parlo invano,
E ne l’ alma mia sì è affisso
Lo core tuo gagliardo e sano.

O Pilato, gran homo amato,
Per li Samaritani un avello;
O Pilato, homo condannato;

O Italico da lo gran cervello
Assurgi in me, mio antenato,
Ch’ eo ti bacio qual fratello!!

Drusus
11-09-2011, 14.09.00
A PARIGI, AMORE

A Parigi, a Parigi ti condurrei
Ove allor avremmo sol sorrisi:
I miei amanti occhi ti lascerei,
Ove stretto ‘l nome tuo incisi.

A Parigi, a Parigi ‘l cor offrirei
A te che sempre da parte misi,
E gaio ne’ l’ occhi tuoi morrei
Mirando dolci i nostri nudi visi.

Apro l’ occhi in esta vita mesta
E l’ aere mea è dolce tristezza,
Ov’ ancor la gioia non si desta!

Dalla luna agogno una carezza
Che or d’ amor per me si vesta;
‘l tempo mi desta: v’ è amarezza.

Drusus
11-09-2011, 14.22.12
A CHIARA

Avvolto ne li pensier miei or t’ osservo
Ridere e scostare i tuoi lunghi capelli.
Vedi: parlo ancor qual d’ amor servo,
Immobile innate ai tuoi serrati cancelli.

Sì ancor ‘l di te desio è forte e protervo
E ‘l cor mio lacrima e trema a brandelli.
Ogne tu’ guardo tocca ogne mio nervo
Bramando ch’ un tuo sorrider mi favelli.

Ma trista la pioggia or mi parla in verità
E svegliandomi so de sere illacrimato:
Lo core tuo mai un battito più donerà
E m’ ancido per un guardo ch’ ei amato.

Mia bimba, a ‘l cor meo patria d’ ilarità
Che m’ osannasti qual d’ amor soldato,
Picciol sorriso sì, ne la mea acre nullità
Or muoio ch’ amor et morte m’ hai dato.

In silenzio all’ oscuro passo i’ m’ avvio
Avente sempre te nell’ alma e mente:
Te, ch’ a me dicesti “T’ amo” e “Addio”

E ch’ or nello cor tuo non posso niente.
Cupa è la carezza figlia de lo spirto mio
Che per te certo si dorrà dolce e silente.

Drusus
24-09-2011, 21.48.25
UN SOLDATO NELLA BATTAGLIA DEI TRE MONTI

Zolle, oggi è l’ ultimo assalto:
‘l cor arde in fondo al petto;
Piove la morte su noi in alto,
Su noi qui a Col Melaghetto!
Veo ‘l soldato d’ altro spalto:
E’ giovin, come me un ometto;
Come me sorride alla sua bella
Pria di perir qua, sul Valbella!

Drusus
24-09-2011, 21.49.22
UN RAGAZZO DEL ‘99

Novantanove, m’ han chiamato,
T’ abbraccio oh mamma mia!
Per le sacre zolle parto armato
A mandar il malo stranier via !
E se lì poi, io sarò ammazzato,
Dite vi prego, a chiunque sia,
Che noi morimmo arditi e stretti
Pur essendo dei piccoli ometti!

Drusus
07-10-2011, 20.40.14
LA VITA

In suso a la candela è ‘l foco
Ch’ il suo dover è dar calore,
Che se move com’ un giuoco
Ma anco puot’ essere orrore.

Penso certo che di qui a poco
Finirà quel suo igneo ardore:
Tristo ora assai lo veo fioco
E morente quello bel tremore.

Com’ ei è la vita: arde tanto
Quand’ è sì giovine et fiera,
Niuna mestizia, tutta vanto;

Ma anch’ essa giunge a sera
Ch’ allora ci dona un pianto:
Come la candela divien cera.

Morris
08-10-2011, 14.36.14
Da morti, non potremmo e non potremo discutere di morte!
Ecco perchè lo facciamo in vita... per distoglierci da essa stessa.. quando non ci appaga!

Sir Morris:laughing_lol1:

Drusus
08-10-2011, 14.45.05
La morte fa parte della vita, non nomarla in vita corrisponde a non vivere a pieno la vita stessa

Drusus
13-10-2011, 10.17.07
ALLA MORTE NON NE CALE

La vita è una magione in affitto
Ove pria o dopo vi sarà lo sfratto;
Inutile per esto sere poi afflitto,
Di te alla morte non frega affatto:

Ad essa non ne cale de lo diritto
Del viver del fior e del cerbiatto:
Giugne l’ ora e ‘l corpo or dritto
E sdraiato recita il suo final atto.

Non plorar homo la tua dipartita
Che men vedrai avrai da soffrire;
Com’ il riposar a giornata finita,

Pur se chiù lungo sarà il dormire.
Godi or ch’ in braccio sei alla vita
Che dimane sarà ratto il partire!

Aura
13-10-2011, 15.46.10
Era da un po' di tempo che non leggevo più le vostre poesie mio caro amico. Devo davvero complimentarvi! E' sempre un piacere leggere le vostre parole!
Non ci si puù certo annoiare!

Drusus
13-10-2011, 18.20.30
Era da un po' di tempo che non leggevo più le vostre poesie mio caro amico. Devo davvero complimentarvi! E' sempre un piacere leggere le vostre parole!
Non ci si puù certo annoiare!
Vi ringrazio dolce Aura :) m'è a grato il fatto che siate venuta a farmi visita nella mea pagina :)

Chantal
14-10-2011, 17.43.45
Drusus,è bello rileggervi!
Sempre più raffinate sono le poesie vostre,al pari della delicatezza dei temi trattati.
Che vi facciate cantore di Amore o foriero di una verità che addolcisce le pene e placa gli affanni degli umani che nutrono timore per le tenebre della notte,sempre si leva la vostra voce come un canto che culla gli animi e svelle le radici dell'inquitudine.
Che il Buon Dio vi preservi in salute e infonda in voi l'audacia dei guerrieri della Luce e dell'Amore.

Drusus
14-10-2011, 18.40.50
Drusus,è bello rileggervi!
Sempre più raffinate sono le poesie vostre,al pari della delicatezza dei temi trattati.
Che vi facciate cantore di Amore o foriero di una verità che addolcisce le pene e placa gli affanni degli umani che nutrono timore per le tenebre della notte,sempre si leva la vostra voce come un canto che culla gli animi e svelle le radici dell'inquitudine.
Che il Buon Dio vi preservi in salute e infonda in voi l'audacia dei guerrieri della Luce e dell'Amore.
Chantal dolce Chantal Vi rendo grazie per le Vostre incantevoli parole che si ergono qual sole nel mio cuor :) se il mio canto svelle una inquitudine, il Vostro canto si posa su ogne core inquieto e a desso dona quiete et ogne cosa benegna dolce Chantal.
Vi rendo infinitamente grazie per ogne Vostra dolce parola che per me suona qual canto :)

Chantal
16-10-2011, 20.06.11
Drusus,mio poeta,sono io che vi rendo infinite grazie.
La vostra poesia ha il linguaggio della serenità e della purezza.Talvolta,gli uomini tendono a divenire poco avvezzi alla lingua che esprime l'autenticità dei sentimenti,poichè i forti suoni delle insoddisfazioni del proprio essere assordano il cuore impedendo di apprezzare le cose semplici e genuine.
Cantate ancora i cori che vi attraversano donandoci l'attenzione alle bellezze per le quali le umane creature sono state generate.

Drusus
17-10-2011, 21.09.00
MORS INFANTI FELIX

Gaio ‘l fanciullo che morte coglie
Quand’ il viso sorride giocondo:
Quand’ ei non conosce le doglie
Che danno la vita ed il mondo.
Gaio ch’ avrà qual prima moglie
Colei che del vivere è ‘l fondo:
E silente sarà placido e sdraiato,
Qual fine d’ un dì, addormentato.

Morris
17-10-2011, 21.28.33
Graziosissime!

Sir Morris:smile:

Drusus
28-10-2011, 10.05.36
Salve a tutti. Quando ho cominciato a comporre poesie non ebbi ad interessarmi molto della loro divisione in sillabe. Componevo le stesse in ottonari, nonari, decasillabi, tutti in una sola poesia. Ora, da un po' di tempo sto cercando di aggiustar il tutto in un conteggio di sillabe, e sperando esto mi riesca per il meglio, posto delle poesie da me giù postate, ma riviste in una, spero, giusta metrica, cangiando anco qualche parola.

L’ AUGELLO INNAMORATO

Fermo il passero su di un ramicello
Rivolge il mesto guardo all’orizzonte,
Dove poi muore il dorato ruscello:
Là, dove degli Ernici sorge il monte.

S’ ode del bosco la quiete, ed ello
Sospira vederla inceder sul ponte:
Desia, ma l’ incanto non è quello
Del sole baciante all’ alba la fonte.

Quel bacio al maitino più non indora
Quel ansimante cuore di gioventù,
Quando ardente cantava sì ognora

Di dolci baci che volgono or lassù:
Là, dove lei ama, canta ma ignora
Un passero che gioire non sa più.


AL MIO BISNONNO

D’ Italia fosti un Alpino,
Di Puglia fosti pastore,
Un soldato ma bambino,
Sì della guerra un attore:
Il cuore tuo a Carpino
Tornò ai campi vincitore,
E tornasti al lieto sonno;
Io fiero ti chiamo nonno!





MORS INFANTI FELIX

Gaio ‘l fanciullo che morte coglie
Quando il viso sorride sì giocondo:
Quando poi non conosce le doglie
Che regalano la vita ed il mondo.
Gaio che avrà come prima moglie
Colei che del vivere è ‘l fondo:
E silente sarà quieto e sdraiato,
Qual fine d’ un dì, addormentato.





IL VENTO SUL COLLE

Sulla fredda altura il vento
Carezza il viso solingo,
Il cielo posa un accento
Sul meo cuore ramingo.
Sento le voci montane:
Soavi, molto lontane.




GIUGNI OR, MORTE!

Or arrivi nello meo tetto
Che teco vorria danzare:
De sorrisi non sarò gretto
Che solo te vorria amare.
Come te amore son retto
E qui sarò ad aspettare
Il tuo alito, che giungerà
Assieme a tanta felicità.

Altea
28-10-2011, 18.58.24
messere molto belli questi componimenti, mi ha toccato molto quello dedicato a suo nonno, è un pò lo vorrei dedicare a mio nonno pure, che combattè da partigiano.

Drusus
28-10-2011, 20.45.15
messere molto belli questi componimenti, mi ha toccato molto quello dedicato a suo nonno, è un pò lo vorrei dedicare a mio nonno pure, che combattè da partigiano.
Dedichiamola a tutti i nonni che combatterono per l'Italia :) son felice che ti piaccia :)

Altea
28-10-2011, 21.57.23
Dedichiamola a tutti i nonni che combatterono per l'Italia :) son felice che ti piaccia :)

Ne sono pienamente d'accordo. E per quei nonni che come il mio mi prendeva in braccio da piccola insegnando i valori della uguaglianza e libertà e di combattere per essa, anche con piccole gesta

Lancelot
28-10-2011, 22.02.17
Seguire una metrica precisa e ritmata rende tutta la poesia più melodiosa, una marcetta di versi che rende maggiore giustizia agli ottimi contenuti che avete espresso, Sir Drusus.
Devo farvi i complimenti, oltre che per la perizia tecnica che avete dimostrato rivisitando i vostri componimenti, anche per le tematiche con le quali vi siete cimentato, molto profonde, attuali, e sicuramente non semplici da mettere in rima. Bravissimo!

(Fra l'altro mi sono reso conto grazie a voi dell'utilità di avere un unico topic dove raccogliere le proprie poesie, che altrimenti resterebbero disperse nel topic generico... credo vi emulerò a breve)

Drusus
28-10-2011, 23.06.18
Vi rendo grazie Lancelot per le Vostre parole. Amo molto la poesia, anche non mettendola in metrica; a mio avviso conta più il succo della metrica, ma adoro pur cimentarmi, oltre a comporre in rime, nella metrica. Spero sol di far bene. Ancora mille Grazie!

UN RAGAZZO DEL ‘99

Novantanove, m’ han chiamato,
Ti stringo al petto mamma mia!
Pria bambino, ma ora armato
Per l ‘asburgico cacciar via !
Se dopo m’ avranno ammazzato,
Dite il vero a chiunque sia:
Che qui morimmo arditi e stretti
Pur essendo giovani ometti!



(Dedica al mio bisnonno, nato nel 1899, soldato della Prima Guerra Mondiale)



AL SESTO REGGIMENTO ALPINI

Sesto Alpini Reggimento!
Vostro l’ italico onore,
Vostro codesto momento,
Brillate d’ immane ardore!
More il giovine contento,
Per l’ Italia il vostro core:
Moveste al grido “Savoia!”,
Ma vittorioso fu il boia.


ALLA MORTE NON NE CALE



La vita è un alloggio in affitto
Che pria o dopo ci darà lo sfratto;
E’ da stupidi essere sì poi afflitto,
Alla morte di te non frega affatto:

Ad essa non ne cale del diritto
De ‘l viver del fior e del cerbiatto:
Arriva l’ ora ed il corpo diritto
E disteso recita l’ estremo atto.

Non piangere la tua dipartita
Che men sicuro avrai da soffrire:
Come il riposo a giornata finita,

Anche se lungo sarà il dormire.
Godi or che profumata è la vita,
Che dimane sarà ratto il partire!

Altea
28-10-2011, 23.18.35
Messer Drusus i miei rinnovati complimenti
molto bella quella dedicata ai ragazzi del '99, capii subito il significato appena letto il titolo. Ne morirono molti di quei ragazzi in queste terre a me vicine, il Carso e la stessa Gorizia ne rende onore.

Drusus
29-10-2011, 10.08.56
Messer Drusus i miei rinnovati complimenti
molto bella quella dedicata ai ragazzi del '99, capii subito il significato appena letto il titolo. Ne morirono molti di quei ragazzi in queste terre a me vicine, il Carso e la stessa Gorizia ne rende onore.
Grazie per l'omaggio da Voi reso a quei ragazzi. Anco mio nonno apparteneva a quella classe 1899, partì nel 1917, fece la campagna del 1918, sul Piave, sul Valbella ed altri campi. Vorrei altresì poetare di mio zio morto in Albania nel 1943, Medaglia al V.M. Appena scorgo l'estro per rendergli onore scriverò qualcosa :)

Lancelot
29-10-2011, 10.45.01
Sinceramente sono davvero bellissime... In particolare sono rimasto colpito da questi due versi, di una potenza tragica enorme:

Moveste al grido “Savoia!”,
Ma vittorioso fu il boia.

Avete un vero talento, coltivatelo ;)

Drusus
29-10-2011, 11.00.27
Sinceramente sono davvero bellissime... In particolare sono rimasto colpito da questi due versi, di una potenza tragica enorme:

Moveste al grido “Savoia!”,
Ma vittorioso fu il boia.

Avete un vero talento, coltivatelo ;)
La guerra, caro Lancelot, a mio avviso è la perdita di ambe due le parti. Anco se una sola parte vince, come spesso accade, vince il nobile, vince il re, ma il contadino ch' aimé va in guerra, povero era pria della stessa e povero sarà dopo. Vi è l'onore della Patria, ma vi è il disonore del singolo: quando esso ritorna alla magione da moglie e figli, ritorna ad arare il terreno, sempre non possedendo nulla.

Moveste al grido "Savoia"!
Ma vittorioso fu il boia,

Appunto. Si poteva anco vincere la battaglia e tutti fieri e gai,questo si, ma chi perdeva parenti, amici ed immensi affetti, malediceva la guerra. Ciò penso avvenne ed avviene in qualsivoglia pugna.

Lancelot
29-10-2011, 11.12.08
La vostra è una triste verità, amico mio. Credo che la guerra possa apparire nobile o aver un fascino macabro soltanto per chi non la combatte.
Nondimeno vi sono paci che si trovano soltanto al di là della guerra, purtroppo, aggiungerei.

Morris
29-10-2011, 11.13.15
Bravo Drusus!

Sir Morris:smile_clap:

Drusus
29-10-2011, 12.00.23
La vostra è una triste verità, amico mio. Credo che la guerra possa apparire nobile o aver un fascino macabro soltanto per chi non la combatte.
Nondimeno vi sono paci che si trovano soltanto al di là della guerra, purtroppo, aggiungerei.
Purtroppo quant'è vero: la pace spesso si trova nel pugnar contro altrui persone che, come da parte avversa, lasciavano le lor magioni per uccidere chi, come loro, era contadino, scalpellino, magari anco musicista e barbiere, conte e marche, pur se quest'ultimi morivano men che 'l volgo.
La guerra la ama sol chi non la vive e sol chi in famiglia non ha gente perita in essa e gente che non la racocnta. Per quel che mi riguarda,Lancelot, ho diversi parenti, or morti, che fecero la Prima e Seconda Guerra, e preferisco non terni più una guerra, poiché essa è morte, ma, come la morte stessa, fa parte della vita. Infonda la vita cos'è se non una guerra? pace o non pace tra le nazioni ma siam sempre in guerra: in guerra per vivere, in guerra dal giudizio altrui, in guerra con ogne cosa si faccia; purtroppo.

Drusus
29-10-2011, 14.35.00
EGUALI ALLA MORTE INNANTE (in metrica)

La morte è compagnia
Di chi è povero e solo,
Di chi sospira andar via
Ch’ il rider suo l’ è dolo:
Amarla colpa non sia
In questo reietto molo;
Riparo di chi, infondo,
Preferì la lama al mondo!

Più onesta e bona quiete
Del sì tristo contadino,
E giusto feral machete
Del più agiato aguzzino,
Timoroso avante al prete:
Ma non sarà il soldino
A togliergli cupe bende;
Che la morte non si vende!

Altea
29-10-2011, 21.01.26
Messer Drusus
rimango colpita per dei fatti che ci legano. Davvero suo zio è morto in Albania? Perchè mio nonno fu l'unico superstite con un suo commilitone e si è nascosto grazie alla gente del popolo. Lui mi parlava che non riuscì a prendere una nave e appena arrivato sulla spiaggia quella nave fu attaccata da una bomba aerea e lui con altra persona fu superstite :neutral_think:

Drusus
29-10-2011, 21.43.22
Messer Drusus
rimango colpita per dei fatti che ci legano. Davvero suo zio è morto in Albania? Perchè mio nonno fu l'unico superstite con un suo commilitone e si è nascosto grazie alla gente del popolo. Lui mi parlava che non riuscì a prendere una nave e appena arrivato sulla spiaggia quella nave fu attaccata da una bomba aerea e lui con altra persona fu superstite :neutral_think:
Si Altea, mio zio morì in Albania nel 1943, pria di perire, seppur ferito in petto, riuscì a mettere in salvo, con un immenso sforzo, altre persone, ed è morto per le ferite riportate. Venne decorato con la medaglia al V.M. Pria d'essere in Albania stette in Tripolitania.
Il mio bisnonno invece stette sul Piave e sul Valbella, ed altri campi incluso Vittorio Veneto , appunto durante la Prima Guerra Mondiale. Io son fiero di avere il sangue di persone che hanno difeso e combattuto per la nostra Terra:)) Come son sicuro che anche te sei fiera di tuo nonno :)

Altea
29-10-2011, 23.03.30
Si Altea, mio zio morì in Albania nel 1943, pria di perire, seppur ferito in petto, riuscì a mettere in salvo, con un immenso sforzo, altre persone, ed è morto per le ferite riportate. Venne decorato con la medaglia al V.M. Pria d'essere in Albania stette in Tripolitania.
Il mio bisnonno invece stette sul Piave e sul Valbella, ed altri campi incluso Vittorio Veneto , appunto durante la Prima Guerra Mondiale. Io son fiero di avere il sangue di persone che hanno difeso e combattuto per la nostra Terra:)) Come son sicuro che anche te sei fiera di tuo nonno :)

Come vostro zio anche mio nonno combattè in Grecia ed Albania, prima costretto per degli ideali che non approvava. Mio nonno non è mai stato insignito con la medaglia ma un diploma al valore al combattente d'Italia, cosa che lui ne risentì perchè quando l'Italia si liberò dal fascismo egli potè tornare in suolo italiano e da Otranto fino in Friuli per mesi a piedi, su un carro come poteva raggiunse la casa dove mia nonna svenì appena lo vide,perchè tutti lo credevano morto in quella esplosione. Diciamo allora che i nostri nonni, o tuo zio sono stati anche loro dei "valorosi cavalieri". Mio nonno poi addirittura costretto a combattere per il colore nero invece di quello rosso in cui credeva. Ce ne sarebbero cose da dire...e infatti sono molto orgogliosa di lui, anche se sono anni che è scomparso, ma ricordo ancora al suo funerale i suoi amici reduci con la bandiera italiana, e quel mazzo di..spade rosse. :smile:

Drusus
30-10-2011, 10.21.30
Come vostro zio anche mio nonno combattè in Grecia ed Albania, prima costretto per degli ideali che non approvava. Mio nonno non è mai stato insignito con la medaglia ma un diploma al valore al combattente d'Italia, cosa che lui ne risentì perchè quando l'Italia si liberò dal fascismo egli potè tornare in suolo italiano e da Otranto fino in Friuli per mesi a piedi, su un carro come poteva raggiunse la casa dove mia nonna svenì appena lo vide,perchè tutti lo credevano morto in quella esplosione. Diciamo allora che i nostri nonni, o tuo zio sono stati anche loro dei "valorosi cavalieri". Mio nonno poi addirittura costretto a combattere per il colore nero invece di quello rosso in cui credeva. Ce ne sarebbero cose da dire...e infatti sono molto orgogliosa di lui, anche se sono anni che è scomparso, ma ricordo ancora al suo funerale i suoi amici reduci con la bandiera italiana, e quel mazzo di..spade rosse. :smile:
Gli ideali politici dei miei parenti in guerra erano differenti dagli ideali di tuo nonno :) i miei parenti erano proprietari terrieri e non erano "rossi". Comunque sia rispettavano chi la pensava in guisa differente da loro: comunisti, fascisti od altri, si combatteva per l'Italia, con l'orgoglio in mano, orgoglio che al termine d'una battaglia, persi gli amici, veniva sicuramente meno o vi era ma con mestizia in core. Comunista o fascista, si moriva in tanti e si muore in tanti nelle guerre, guerre tra l'altro decise,come nel caso delle Prima Guerra, da tre persone, e ne morirono molti, più di tre che non morirono per la stessa guerra da essi dichiarata.
Il mio bisnonno ogni 4 Novembre, in piazza del suo borgo in Puglia, osannava la bandiera italiana assieme ad altri ex soldati. Negli ultimi tempi della sua vita egli non ricordava chi fossero i figli e nipoti, ma pensa Altea, egli rimembrava ogni cosa della guerra: sempre cantava Il Piave, Fuoco e mitragliatrici. Esto deve far pensare molte persone che dicono che a guerra è meravigliosa: essa può essere solo in due modi con un unico risultato finale. I due modi sono "difensiva e d'attacco" il risultato finale è "tragedia". Essi, benché fascista uno, monarchico l'altro, mai approvarono le leggi razziali; atto che gettò onta sulla nostra Patria, atto che persino il Re andò contro, pur firmando le stesse. Far der male, discriminare quelle che i politici del tempo chiamavano "razze" (parola che non assume significato visto che di razza c'è quella animale e umana, per la gente si deve parlare di etnie, non razze) fu l'atto più vergognoso e posso dirti, proveniente da famiglie di destra, che non tutti coloro ch'erano di destra un tempo, approvarono queste cose, la maggior parte non le condivideva.
Scusa Altea se mi sono dilungato anche su ciò.
Un saluto,a presto e buona domenica :)

Drusus
30-10-2011, 10.26.59
LA GUERRA

La guerra: un gruppo di contadini
Coltivanti in pace il loro terreno;
Improvvisati per anni assassini
Sanza capir il perché, sanza freno.
Niuno dichiari che furon cretini:
Essi valevan poco, se non meno
Per chi dopo gli comandava morte,
Mentre giulivi si cantava a corte.

Drusus
30-10-2011, 13.46.13
SOLITUDINE



Non ho miglior compagnia
Di un albero nel Sahara,
Di un piangente in birreria,
D’ un che è in una bara;
Sì mesto qual poesia
Dal vivere resa amara,
Qual piccolo nero gatto,
Com’ un sano detto matto.

Drusus
12-11-2011, 09.44.07
AMORE LONTANO

Amore lontano
Ancora ti chiamo,
Ti chiedo la mano,
Amandoci andiamo!
Il cuore profano
Dichiara che t’ amo:
Amore perduto,
Tutto è nociuto.

Drusus
12-11-2011, 09.44.56
SOLITUDINE ( Seconda versione , in metrica)

Non ho miglior compagnia
Di un albero nel Sahara,
Di un piangente in birreria,
D’ un che è in una bara;
Solingo qual poesia
Dal vivere resa amara,
Qual piccolo nero gatto,
Come un sano detto matto.

Drusus
12-11-2011, 09.49.35
IL VENTO SUL COLLE

Sulla fredda altura il vento
Carezza il viso solingo,
Il cielo posa un accento
Sul mio cuore ramingo.
Sento le voci montane:
Soavi, molto lontane.



IL RISVEGLIO D’ AUTUNNO

Cadon d’ autunno le foglie
E giallo si fa il terreno;
L’ aere ‘l freddo raccoglie
E spunta lento il sereno:
Lieto il cor, privo di doglie,
Alla gioia non da freno:
Canta l’ augel mattiniero
Dolce il riso giornaliero.

Chantal
14-11-2011, 12.35.12
Drusus,mio Poeta,
è sempre un viaggio imprescindibile attraverso la Bellezza accostarsi alla vostra poesia.
Il poeta è un grande artiere,narrava il Carducci, ne le fiamme così ardenti gli elementi de l'amore e del pensiero egli gitta, e le memorie e le glorie de' suoi padri e di sua gente.
E anche..e viole ha per le dame.

Sapete,il viaggio nelle vostre memorie ha l'antico fascino dell'immaginarsi seduti accanto ad un finestrino di un vagone dell'Orient Express con una valigia carica di sogni e di desideri..e mentre gli occhi si perdono nel paesaggio che annuncia di volta in volta una terra nuova e meravigliosa,le vostre poesie,come le viole,si stringono al cuore e profumano di casa.

Lancelot
14-11-2011, 13.50.11
Non posso che convenire con Lady Chantal, aggiungendo che mai, nelle mie lunghe peregrinazioni, mi è capitato di assistere a un simile fiorire di poesia, fra l'altro anche di ottimo livello, come in questa nostra Camelot. Come diceva Platone, "la poesia si avvicina alle verità essenziali più della storia", e voi continuate a darne qui pieno esempio, Sir Drusus.
Sinceri complimenti, amico mio, e continuate così!

Drusus
14-11-2011, 15.54.54
Sir Lancelot e Dama Chantal , sempre Vi rendo grazie d'ogne cosa bona che dite su lo mio operato. Da qualche tempo sto rivisionando le mie poesie mettendole in metrica, cercando di far un buon lavoro, visto che prima componevo non in metrica. Spero il tutto piaccia alle graziose Vossignorie, Dame et Cavalieri :)

Altea
15-11-2011, 19.36.32
Non mi stancherò mai di farvi i miei complimenti Drusus, "Amore lontano" mi racconta di un amore che comunque vive ancora, perchè voi lo fate vivere con i vostri meravigliosi versi pieni d'amore

Drusus
15-11-2011, 20.50.54
Non mi stancherò mai di farvi i miei complimenti Drusus, "Amore lontano" mi racconta di un amore che comunque vive ancora, perchè voi lo fate vivere con i vostri meravigliosi versi pieni d'amore
dolce Altea Vi ringrazio per il Vostro commento :)
Si, è un amore ch'in me dura ancora: sempr' egli è meco e sempre mi fa sognare e penare, ricordando sguardi e rimembrando tempi felici, or lontani, or morti ma in me mai sepolti

Guisgard
15-11-2011, 21.00.11
AMORE LONTANO

Amore lontano
Ancora ti chiamo,
Ti chiedo la mano,
Amandoci andiamo!
Il cuore profano
Dichiara che t’ amo:
Amore perduto,
Tutto è nociuto.

Era un bel pò, per motivi di tempo, che non mi fermavo ad ascoltare i vostri versi, messere.
Adoro leggere le vostre poesie, con quel loro linguaggio austero e quel senso di "antico" che emanano.
"Amore Lontano" mi ha forse colpito più di tutte.
Trovo molto struggente la divisione con cui scandite il tutto: speranzosa la prima parte, rassegnata la seconda.
E volevo chiedervene il motivo: l'amante cosa crede veramente?
L'amata è davvero perduta?
Però, permettetemi, mio buon poeta, stento a credere che tutto sia stato davvero nocivo.
Almeno così voglio sperare in cuor mio :smile:

Drusus
15-11-2011, 21.17.02
Era un bel pò, per motivi di tempo, che non mi fermavo ad ascoltare i vostri versi, messere.
Adoro leggere le vostre poesie, con quel loro linguaggio austero e quel senso di "antico" che emanano.
"Amore Lontano" mi ha forse colpito più di tutte.
Trovo molto struggente la divisione con cui scandite il tutto: speranzosa la prima parte, rassegnata la seconda.
E volevo chiedervene il motivo: l'amante cosa crede veramente?
L'amata è davvero perduta?
Però, permettetemi, mio buon poeta, stento a credere che tutto sia stato davvero nocivo.
Almeno così voglio sperare in cuor mio :smile:
Salve amico. Per rispondere: non fu nocivo l'aver amato: mai esso è nocivo. Il nocivo vien dopo, quando il tutto è perduto, ed ora sì, tutto è perso. L'aver amato quella dama mi ha reso mesto più che mai. Son ora passati quattro anni ed ancor essa è in me,ogne dì, sempre, anco s'essa guarda altrove. Ad essa dedicai anche un'altra poesia, questa:

L’ AUGELLO INNAMORATO

Fermo il passero su di un ramicello
Rivolge il mesto guardo all’orizzonte,
Dove perisce il dorato ruscello:
Là, dove degli Ernici sorge il monte.

S’ ode del bosco la quiete, ed ello
Sospira vederla inceder sul ponte:
Desia, ma l’ incanto non è quello
Del sole baciante all’ alba la fonte.

Quel bacio al maitino più non indora
Quel ansimante cuore di gioventù,
Quando ardente sì cantava ognora

Di dolci baci che volgono lassù:
Là, dove lei canta, ama ma ignora
Un passero che gioire non sa più.

Altea
15-11-2011, 21.47.23
queste vostre parole e queste bellissime poesie sul vostro amor perduto, mi fanno venire in mente le frasi di Erica Jong, che ammiro molto

"La ferita al cuore che in un primo momento è sensibile anche allo stimolo più leggero, smette di far male. Ci si dimentica di tutto, persino di avere un cuore, fino alla prossima occasione." Erica Jong

E io vi auguro che questa ferita smetta di far male. :smile:

Guisgard
16-11-2011, 02.09.01
Salve amico. Per rispondere: non fu nocivo l'aver amato: mai esso è nocivo. Il nocivo vien dopo, quando il tutto è perduto, ed ora sì, tutto è perso. L'aver amato quella dama mi ha reso mesto più che mai. Son ora passati quattro anni ed ancor essa è in me,ogne dì, sempre, anco s'essa guarda altrove. Ad essa dedicai anche un'altra poesia, questa:

L’ AUGELLO INNAMORATO

Fermo il passero su di un ramicello
Rivolge il mesto guardo all’orizzonte,
Dove perisce il dorato ruscello:
Là, dove degli Ernici sorge il monte.

S’ ode del bosco la quiete, ed ello
Sospira vederla inceder sul ponte:
Desia, ma l’ incanto non è quello
Del sole baciante all’ alba la fonte.

Quel bacio al maitino più non indora
Quel ansimante cuore di gioventù,
Quando ardente sì cantava ognora

Di dolci baci che volgono lassù:
Là, dove lei canta, ama ma ignora
Un passero che gioire non sa più.

Messer Drusus, un cavaliere una volta mi disse che un dono come il vostro, quello cioè di forgiare le parole ad immagine dei propri stati d'animo e sentimenti, è un'arma straordinaria, capace di far compiere qualsiasi impresa.
Chi ama come amate voi non può arrendersi, o molti altri si sentiranno perduti.
Vi ammiro come cantore e ancora più come uomo :smile:

Drusus
03-12-2011, 11.40.23
Acrostici (in metrica)



A MARZIA

Manco quando te veggio
Avanzar sanza amore;
Rima il cuor: oh signore
Zellato in un carteggio,
Impalmando il bagliore
Arzente ch’ io sì cheggio.




A MARZIA

Manco quando te veggio
Avanzar sanza amore:
Rima il cuor nel carteggio
Zelante di rossore,
Imbardato ch’ io cheggio
Arzente sia il cuore.

Drusus
03-12-2011, 11.58.43
A DIO ( in metrica )

Dio, ch’ ogne dì sospiro
La tua cortese voce,
Che tu me doni il respiro
Mancante a Gesù ‘n croce.
Dio ch’ in cuore ti miro
Retto e co’ nemici atroce:
Forte nella tua grazia
In esto mondo in disgrazia.

Altea
03-12-2011, 19.29.32
Messer Drusus...penso che Marzia sia il nome della lady che ruba i vostri sonni? Molto bella e delicata.

Drusus
03-12-2011, 19.41.30
Messer Drusus...penso che Marzia sia il nome della lady che ruba i vostri sonni? Molto bella e delicata.
Si , mia dolce Altea, ella ruba i miei sonni come ratta mi rubò il cuore, da ormai 19 anni. Cominciai da piccino ad amarla, dalla tenera e meravigliosa età di 8 anni :)
Voi Altea? qualcuno ha rubato il dolce cuor vostro? se preferite potete non rispondere ad esta mia dimanda, o rispondere privatamente

Altea
03-12-2011, 19.49.09
Si , mia dolce Altea, ella ruba i miei sonni come ratta mi rubò il cuore, da ormai 19 anni. Cominciai da piccino ad amarla, dalla tenera e meravigliosa età di 8 anni :)
Voi Altea? qualcuno ha rubato il dolce cuor vostro? se preferite potete non rispondere ad esta mia dimanda, o rispondere privatamente

ordunque è un amore eterno questo vostro messer Drusus.

eh si, un bel cavaliere normanno mi ha rubato il cuore :smile: e mi ha dato poi la possibilità di farmi rubare il cuore da due belle principesse. :smile_wub:

Drusus
03-12-2011, 19.51.57
ordunque è un amore eterno questo vostro messer Drusus.

eh si, un bel cavaliere normanno mi ha rubato il cuore :smile: e mi ha dato poi la possibilità di farmi rubare il cuore da due belle principesse. :smile_wub:
Un cavaliero normanno? della terra d'Apulia per caso? eo son originario di ditta terra ed ogne volta che la sento nomare da le altre genti 'l cuor si ferma :)
Come si ferma ogne qual volta una dama parla d'amore, ogne qual volte si sente il sentore de l'amore stesso :)
Se vi ha scelta tra due dame, sicuramente v'è in voi qualcosa di unico :)
Per il momento eo son solingo ne lo meo amare :)

Altea
03-12-2011, 19.54.39
egli venne dalla Trinacria fin quassù a nord est dopo lungo errare, e certo tra tante dame devo averlo colpito visto che il suo peregrinare fu lungo.

Drusus
03-12-2011, 20.03.58
egli venne dalla Trinacria fin quassù a nord est dopo lungo errare, e certo tra tante dame devo averlo colpito visto che il suo peregrinare fu lungo.
sicuramente l'avete colpito Altea :)

Drusus
04-12-2011, 11.03.59
AL MIO BISNONNO GIUSEPPE

Quanto avrei voluto parlarti
E con te ridere e scherzare,
E nascondermi per cercarti
E per i campi pascolare!
Vado nei sogni a incontrarti
Per non doverti abbandonare.
Soffro il non averti vissuto:
Che più d’ altro avria voluto.

Drusus
04-12-2011, 14.16.08
L’ AUGELLO INNAMORATO (in metrica, ritoccata)


Fermo il passero su di un ramicello
Rivolge il mesto guardo all’orizzonte,
Dove perisce il dorato ruscello:
Là, dove degli Ernici sorge il monte.

S’ ode del bosco la quiete, ed ello
Sospira vederla inceder sul ponte:
Desia, ma l’ incanto non è quello
Del sole baciante all’ alba la fonte.

Quel bacio al mattino più non indora
Quel ansimante cuore di gioventù,
Quando ardente sì intonava ognora

Di dolci baci che volgono lassù:
Là, dove lei incantata ama ma ignora
Un passero che gioire non sa più.

Morris
05-12-2011, 13.53.18
Bene Drusus... bene!

Sir Morris

Drusus
05-12-2011, 14.32.26
Grazie Morris, grazie mille :)

Drusus
05-12-2011, 19.42.29
Lo sole non ti scalda, Clizia,
Da ‘l dolor ancor consumata,
Che beltà se fece mestizia,
Che l’ alma tua fu scacciata.

Deserto il cuor fu de letizia
Che l’ altra venne da ei lodata;
Fosti priva d’ ogne delizia:
Sempre amasti ma ripudiata.

Oh Clizia, tendi a me la mano
E che mi sfiori ‘l tuo cuore!
Te ch’ amasti molto ma invano

Chi ne li cieli da splendore.
Or plora ‘l cuor mio romano
Per il più bello e tristo fiore.

brianna85
13-12-2011, 11.37.44
molto belle le tue poesie:smile_clap::18015:

Drusus
13-12-2011, 11.47.07
molto belle le tue poesie:smile_clap::18015:
Grazie Brianna per il tuo complimento

Parsifal25
13-12-2011, 12.48.27
Sono splendide le vostre parole..... raccontano gesti ed emozioni che nella vita quotidiana vivono e che talune volte dimentichiamo.

Drusus
14-12-2011, 11.26.05
RIMEMBRO QUELLE LABBRA ODOROSE

Rimembro quelle labbra odorose
Ch’ il cuore mi sfioravano edaci:
Bimbe e sì d’ amor desiderose
Che sogni mi lasciaron fugaci.
Or quelle labbra sento penose,
Ed i vecchi baci or sì mordaci
Dolgono il cuor di passati risi:
Quel cuor e quelli baci divisi.

Drusus
16-12-2011, 16.42.38
L’ AMOR QUAL USBERGO

Guardo negli anni tergo
E dolce s’ erge il volto:
Dolce, dal gentil gergo,
Che fece me uno stolto;
Eppur fu qual usbergo
Nel cuor d’ amore folto:
Ma l’ usbergo non resse
E morte mi concesse.

Chantal
20-12-2011, 11.51.26
Malinconia e dolcezza emergono come carezze dai vostri versi.
Quanto alla metrica di cui mi accennaste,essa è forma ed espressione di perfezione che rende ancor più pregiato qualcosa di già infinitemente raffinato.

Drusus
20-12-2011, 12.37.38
Malinconia e dolcezza emergono come carezze dai vostri versi.
Quanto alla metrica di cui mi accennaste,essa è forma ed espressione di perfezione che rende ancor più pregiato qualcosa di già infinitemente raffinato.
Vi rendo grazie dolce Chantal , che le Vostre parole sempre sono dolci e garbate :) come la Vostra persona :)

Morris
20-12-2011, 22.54.00
Bellissime le ultime due... i miei omaggi, Drusus!

Drusus
22-12-2011, 11.56.09
S’ I’ POTESSI FAR LI ANNI RITORNARE

S’ i’ potessi far li anni ritornare,
Vedrei da sotto quella finestrella

Il volto tuo amorevole spuntare:
Il bruno manto, la voce monella,

E quelle giovani labbra a me care
E splendenti ove tacque la favella.

S’ i’ potessi quegli anni riportare,
Vedrei ancor te, meravigliosa stella.

Morris
22-12-2011, 23.39.06
Ed io mi son immaginato voi due..
protagonisti di questa struggente scena
e poi, Voi, Drusus, già col viso nostalgico
al pensiero che un giorno l'avreste così descritta.

Drusus
22-12-2011, 23.46.09
Ed io mi son immaginato voi due..
protagonisti di questa struggente scena
e poi, Voi, Drusus, già col viso nostalgico
al pensiero che un giorno l'avreste così descritta.

Questa rientra in quella serie di poesie che un giorno rilegherò assieme chiamandole "Poesie a Chiara",come il ben noto Dottor Zivago , poeta e uomo dal ben grande romanticismo,che scrisse delle "poesie a Lara"
Grazie mille per i complimenti Morris

Drusus
13-01-2012, 19.02.47
IL TEMPO CHE VA ( in metrica )

Giunti ora siam a fin’ anno
De brindisi agonizzanti.
Tutti or una speme hanno
E intonano sesso e canti.

Non si medita ch’ è danno
Esser gai che se va avanti:
E’ nella vita un malanno
E veo de la morte i manti.

Brindiamo l’ evo che passa
Che siam de la vita scudi,
Ma prima o dopo s’ abbassa

La falce e siam tutti nudi:
Ella di qua un’ ombra lassa
Privandoci l’ esser rudi.

Drusus
16-01-2012, 14.13.46
DI NOVEMBRE SU NOI LA BRUMA

Di novembre su noi la bruma
Ove tacquero i nostri cuori,
E veder dell’ amor la piuma
Adagiarsi su altri rossori.
Il vento di te non profuma,
Che persi ho d’ amor gli allori;
Ma la voce tua sento calda
In core e nell’ alma mia balda

Chantal
16-01-2012, 22.56.39
DI NOVEMBRE SU NOI LA BRUMA

Di novembre su noi la bruma
Ove tacquero i nostri cuori,
E veder dell’ amor la piuma
Adagiarsi su altri rossori.
Il vento di te non profuma,
Che persi ho d’ amor gli allori;
Ma la voce tua sento calda
In core e nell’ alma mia balda

Salute a voi,Drusus.
Che tenerii versi questi ultimi,teneri come un virgulto..
Proprio non ci riesco a non desiderare di ritrovarvi spesso,qui,quando giunge la notte e più forte si fa il richiamo del cuore.
Teneri,davvero.Sospirati e sempre più delicati.
Ma anche di raffinata eleganza vestita,negli ultimi due versi,di promesse e di velato desiderio di speranza.

Altea
16-01-2012, 23.43.35
Lady Chantal, sono d'accordo con voi, più volte ho espresso la mia ammirazione a messer Drusus, questa poesia rispecchia il vostro animo nobile, grazie per queste belle emozioni che ci date leggendo le vostre poesie.

Drusus
17-01-2012, 08.15.38
qual nobili e delicate voci giungono alle mie orecchie, quali dolce e delicate parole vedo incise da Voi, gentilissime Dame :) Vi ringrazio per la Vostra speranza di vedermi con ciò che creo :) lieto ho 'l cuor nel leggerVi spesso in ciò che scrivo :) grazie infinite gentilissime Dame,dolcissime e delicate :)

Drusus
17-01-2012, 12.00.06
Preciso subito nel dire che questa è una poesia ilare :) tanto per ridere un poco con me stesso:

DEL CUL LA LIBERAZIONE

La supposta ha conquiso
Il cul meo male tappato
E d’ antica merda anciso!
Lindo or sorride stappato:
Di libertà tutto intriso
Sì poscia l’ aver pugnato!
Sante l’ armi della pugna:
Piccola supposta e prugna.

Taliesin
17-01-2012, 15.14.47
Quando in pieno "dolce stil novo" dei dorati anni '60, Fabrizio decise di musicare l'irriverente sonetto del poeta maledetto Cecco Angiolieri "Sì fossi foco...", nelle antologie delle scuole medie e nie licei superiori, tali scritti erano banditi da una moralità superiore e sublime che, come una moderna inquisizione, recluse i cosiddetti "poeti maledetti", ovvero i rimatori toscani del XII e XIII secolo quali Cecco Angiolieri, Rustico Filippo, Cenne della Chitarra, Folgore da San Gimignano, nel limbo oscuro del Medioevo, periodo da dimenticare e condannare.

Un giorno di molti anni fa fermandomi in quel di Camollia all pendici ombrose della porta senese, in compagnia del mio strumento, mi misi a suonare alcune mie composizioni sul tema cosidetto "giocoso" e "realistico", sulla falsa riga dei rimatori, ed un prete molto avanti con gli anni si fermò incuriosito da cotanto clamore che avevo creato attorno a me ed alla fine della mia esibizione, omaggiando per l'appunto Fabrizio (a quel tempo vivo e vegeto e non una sorta di santino come oggi è stato considerato!) cantando "...si foss'io 'lmanderei 'nel profondo..." mi disse: "...noi a quel tempo siamo stati i soli ed i primi a trasmettere le canzoni di De Andrè da una radio che ancora sopravvive, ovvero Radio Vaticata...(e rivolgendosi a me) lo sapeva Lei...? Ed io gli risposi: "...io so che Fabrizio ve ne sarà eternamente riconoscente, ma non chiedetegli di partecipare ai vostri conclavi e dogmi perchè la sua "Buona Novella" è qualcosa di più alto!"

Non so perchè Messere Drusus, ma voi oggi con il vostro sonetto "irriverente" mia avete fatto ricordare un episodio di tanto tempo fa ed un Amico Fragile, che anocra oggi e più di allora mi manca tanto...

Grazie infinite...e complimenti.

Taliesin, il bardo

Drusus
17-01-2012, 18.40.36
io penso, Taliesin, che i ricordi son poesie, e Voi messere con il Vostro ricordo avete fatto rivivere un grande poeta qual De André :)
Vi ringrazio per aver esternato un ricordo che abbia lui come protagonista, e come protagonista una parte,un momento della Vostra vita.
Grazie naturalmente,anche per i complimenti :)

Chantal
18-01-2012, 00.03.18
Preciso subito nel dire che questa è una poesia ilare :) tanto per ridere un poco con me stesso:

DEL CUL LA LIBERAZIONE

La supposta ha conquiso
Il cul meo male tappato
E d’ antica merda anciso!
Lindo or sorride stappato:
Di libertà tutto intriso
Sì poscia l’ aver pugnato!
Sante l’ armi della pugna:
Piccola supposta e prugna.

Io credo che la vostra grazia espressiva possa permettersi di tutto,cavaliere Drusus,anche un componimento come quest'ultimo ,ovattandolo di fine veste di gentilezza.

Drusus
18-01-2012, 11.01.09
Io credo che la vostra grazia espressiva possa permettersi di tutto,cavaliere Drusus,anche un componimento come quest'ultimo ,ovattandolo di fine veste di gentilezza.
Grazie mille gentil Dama :) Vi sono a mio avviso diverse liberazioni nel mondo: liberazione da una dittatura, liberazione da una persona a noi non grade e, come in questo caso, liberazione corporea :)

Drusus
25-01-2012, 14.24.43
OH AMOR, AMOR MAI ABBRACCIATO

Oh amor, amor mai abbracciato
Ch’ il sorriso mio fai soffrire!
Oh amor, mai lieto mostrato
Che nel cingerti andai a morire;

Dolce il sole or s’ è adagiato
Per me solo nel suo imbrunire,
Ma nel tramontar ei guardato
Te amore, guardarmi partire.

Oh amor, a me assai piacente
Che non posso lo cuor domare,
Perdona me, bimbo incosciente

Ch’ il viso tuo nol vuol lassare;
Che se il fo non sarei valente
Del mio dir che ti voglio amare!

Altea
25-01-2012, 14.45.51
Drusus, questa poesia merita un applauso :smile_clap: i miei complimenti, sapete che siete diventato uno dei miei poeti preferiti?? grazie per le emozioni che ci trasmettete con i vostri versi.

Drusus
25-01-2012, 15.30.12
Drusus, questa poesia merita un applauso :smile_clap: i miei complimenti, sapete che siete diventato uno dei miei poeti preferiti?? grazie per le emozioni che ci trasmettete con i vostri versi.
Altea, quanta dolcezza nelle Vostre parole :) Vi ringrazio gentil Madonna :) spero sempre d'allietare e di far sognare e riflettere, le genti chi di qua passano per leggere i miei versi :) Vi ringrazio Madonna :)

Drusus
26-01-2012, 10.57.25
OH AMOR, AMOR MAI ABBRACCIATO (2° versione)


Oh amor, amor mai abbracciato
Ch’ il sorriso mio fai soffrire!
Oh amor, mai lieto mostrato
Che nel cingerti andai a morire;
Dolce il sole muore adagiato
Per me solo nel suo imbrunire:
Tramonta la speme d’ amore,
Gelido sento quel calore.


Oh amor, a me assai piacente
Che non posso lo cuor domare,
Perdona me, bimbo incosciente
Ch’ il viso tuo nol vuol lassare:
Che se il fo non sarei valente
Del mio dir che ti voglio amare!
Vado in sogno a sfiorar con mano
Il viso tuo lindo qual ciano.

brianna85
26-01-2012, 11.18.41
molto bella messer

Drusus
26-01-2012, 11.20.41
molto bella messer
Infinitamente grazie :)

brianna85
26-01-2012, 11.30.37
prego messer continuate a scrivere ed io le leggerò con piacere...

Altea
26-01-2012, 13.14.22
sir Drusus questa è ancora più bella, questi versi da leggere sono un dono prezioso per l'animo.

Drusus
26-01-2012, 14.50.19
sir Drusus questa è ancora più bella, questi versi da leggere sono un dono prezioso per l'animo.
Altea siete molto dolce nel porgermi i Vostri complimenti :) Vi ringrazio e son felice se ciò che scrivo possa essere prezioso ad altre persone :)

Taliesin
26-01-2012, 15.02.21
...una sera d'estate di molti anni fa, al termine di una mia malinconica ballata d'amore, una ragazza con gli occhi bagnati di rugiada si avvicinò con una devozione primeva ed in punta di piedi nudi mi sussurrò parole indelebili dentro il mio cuore: "....Maestro, ascoltando al vostra melodia ed assaporando le vostre parole, mi avete concesso l'onore di entrare in quel mondo che voi avete con tatto entusiasmo cantato..."
Io, seppi soltanto sorriderle dolcemente, avendo smarrito l'uso della parola difronte a cotanta manifestazione d'amore e, nonstante non abbia mai conosciuto il suo nome ed il suo paese d'origine, oggi dopo tanto tempo, la "ragazza con gli occhi di rugiada" fa parte ogni sera del mio sconfinato repertorio musicale, e Lei, chissà dove e chissà quando, so che ascolta in silenzio la mia melodia che ancor'oggi l'accarezza....

Ho narrato questo breve spunto di gioventù solo per voi Messer Drusus e per coloro che sanno ancora emozionarsi di fronte ad un'emozione: voi avete il dono di poter creare, sappiate che questo dono è al servizio di Loro...sempre...e per sempre....anche quando le barriere della moderna virtualità chimata internet si richiuderanno come manti celesti sotto le stelle....
Nessuno più di me può comprendere questa dolce, triste consapevolezza, credetemi amico mio....

Buon Viaggio....

Taliesin, il bardo

"E poi se la gente sa,
e la gente lo sa che sai suonare,
suonare ti tocca
per tutta la vita
e ti piace lasciarti ascoltare." (Fabrizio)

Talia
26-01-2012, 15.19.23
OH AMOR, AMOR MAI ABBRACCIATO (2° versione)


Oh amor, amor mai abbracciato
Ch’ il sorriso mio fai soffrire!
Oh amor, mai lieto mostrato
Che nel cingerti andai a morire;
Dolce il sole muore adagiato
Per me solo nel suo imbrunire:
Tramonta la speme d’ amore,
Gelido sento quel calore.


Oh amor, a me assai piacente
Che non posso lo cuor domare,
Perdona me, bimbo incosciente
Ch’ il viso tuo nol vuol lassare:
Che se il fo non sarei valente
Del mio dir che ti voglio amare!
Vado in sogno a sfiorar con mano
Il viso tuo lindo qual ciano.

Mio buon Drusus... sono senza parole!
Voi già sapete con quanto trasporto io sempre vi leggo, sebbene solitamente desista dall'appesantire questo vostro delicato spazio con i miei, talvolta sciocchi, commenti!
Questa volta però, spero mi perdonerete, non so trattenermi... e giungo così a porgervi il mio più sentito e più vivo Grazie per aver voluto condividere con noi qualcosa di così bello...
:smile_clap:

Drusus
26-01-2012, 17.56.12
...una sera d'estate di molti anni fa, al termine di una mia malinconica ballata d'amore, una ragazza con gli occhi bagnati di rugiada si avvicinò con una devozione primeva ed in punta di piedi nudi mi sussurrò parole indelebili dentro il mio cuore: "....Maestro, ascoltando al vostra melodia ed assaporando le vostre parole, mi avete concesso l'onore di entrare in quel mondo che voi avete con tatto entusiasmo cantato..."
Io, seppi soltanto sorriderle dolcemente, avendo smarrito l'uso della parola difronte a cotanta manifestazione d'amore e, nonstante non abbia mai conosciuto il suo nome ed il suo paese d'origine, oggi dopo tanto tempo, la "ragazza con gli occhi di rugiada" fa parte ogni sera del mio sconfinato repertorio musicale, e Lei, chissà dove e chissà quando, so che ascolta in silenzio la mia melodia che ancor'oggi l'accarezza....

Ho narrato questo breve spunto di gioventù solo per voi Messer Drusus e per coloro che sanno ancora emozionarsi di fronte ad un'emozione: voi avete il dono di poter creare, sappiate che questo dono è al servizio di Loro...sempre...e per sempre....anche quando le barriere della moderna virtualità chimata internet si richiuderanno come manti celesti sotto le stelle....
Nessuno più di me può comprendere questa dolce, triste consapevolezza, credetemi amico mio....

Buon Viaggio....

Taliesin, il bardo

"E poi se la gente sa,
e la gente lo sa che sai suonare,
suonare ti tocca
per tutta la vita
e ti piace lasciarti ascoltare." (Fabrizio)

Le tue parole mi hanno fatto ricordare un avvenimento della mia vita: tornavo da Pordenone verso la mia città. Sul treno vi era una ragazza con la sua famiglia,erano sicuramente inglesi. Per metà percorso io fissavo lei, lei faceva le sue cose ed ogni tanto mi fissava. Era diventata una musa per me in quelle ore. Pensai comunque sia che mi osservasse infastidita invece,proprio al momento in cui lei e la sua famiglia stessero scendendo dal treno per la loro destinazione,nel prendere i baglia , si volta e mi lancia un sorriso indimenticabile, un sorriso che ancora oggi, a distanza di tredici anni, lo ricordo :)