Rohan
18-07-2011, 23.33.09
1) Il GdR che sta per iniziare è ambientato tra Camelot e alcune terre attorno alla città;
2) Chiunque voglia partecipare a questo GdR non deve chiedere il permesso ma può farlo liberamente, seguendo il filo del discorso e senza troppa..."fantasia" (tipo super-poteri o avvenimenti improbabili o fuori discorso): il suo personaggio deve essere abbastanza...normale anche se con definite caratteristiche. E' bene inoltre chiarirne le caratteristiche all'inizio come il mestiere, la missione, le qualità ecc.;
3) Non bisogna provocare o entrare in aperta "lotta" con gli altri giocatori all'infuori del GdR, sempre però senza esagerare (prendendo sempre di mira uno stesso giocatore o descrivendo scene di divergenze tra due o più giocatori)
4) Si prega di usare un linguaggio corretto, leggibile, decoroso e rispettoso degli altri.
Rohan
19-07-2011, 00.09.27
-Eccomi alla taverna, finalmente!- pensai, di ritorno dopo una lunga e faticosa giornata presso il mio agro e alla corte per alcuni servigi al re e ai cavalieri; mi avvicinai al bancone e chiesi all'oste una pinta di birra "Subito, signore!" rispose il baffuto e simpatico uomo. Scelsi un tavolo e mi sedetti stanco e un po' sporco. In giro per la taverna si poteva vedere di tutto: piccoli nani dalle montagne a nord-est che discutevano di affari; amici che chiacchieravano allegramente tra un bicchiere di idromele ed un altro; qualcuno intento con qualche ragazza di locanda; alcuni pellegrini di passaggio che si ristoravano. Guardando fuori dalla finestra potevo scorgere la città che si infiammava nel tramonto, nel mezzo della valle: uno spettacolo mozzafiato, assolutamente suggestivo. La birra arrivò poco dopo, accompagnata dal sorriso dell'oste "Fanno due scellini" mi disse. Pagai e se ne andò. Poco dopo si avvicinò a me Obron, il fabbro, che dandomi una pacca sulla spalla si sedette vicino a me, gridando all'oste di portargli un'altra pinta. "Ehi Rohan, hai sentito degli Hook? A quanto pare hanno fatto razzie in qualche fattoria del nord, maledetti bastardi!" disse. "Già, maledetti bastardi. Quando ero ancora un ramingo ho combattuto più volte contro di loro, sono alquanto duri da battere e pare che non siano più gli sbandati di una volta" risposi. "No, pare che adesso siano un'unica grande tribù, molto più forti e organizzati. Speriamo che si tengano lontani da Camelot, non vorrei avere rogne!" disse stizzito il fabbro. Finita la birra mi alzai e salutando Obron mi diressi verso l'uscita, quando ad un certo punto un suono pervase la taverna e l'intera Camelot, facendo aguzzare le orecchie degli avventori e dei passanti: era il corno del maresciallo Grow.
Quando quel corno suonava vuol dire che c'era un pericolo imminente, che tutti dovevano rientrare nelle mura della città e che tutti gli uomini capaci di reggere le armi dovevano essere pronti a difenderela, dopo essersi radunati in piazza per ricevere disposizioni. Subito corsi, come molti altri, nella piazza principale, dove già si erano radunati diversi uomini e alcune donne. In cima al rostro, dove ognuno poteva parlare o potevano avvenire pubblici discorsi, vi era il maresciallo Grow, che notando la folta moltitudine di persone radunate sotto di esso con la preoccupazione in volto, comincio a parlare:"Cittadini di Camelot, funeste notizie si abbattono sulla nostra città: gli Hook si stanno avvicinando a Camelot con l'intento di attaccarci; il re è stato subito richiamato dal porto di Bek e sarà qui tra qualche ora. Nel frattempo dobbiamo prepararci a difendere la città: tutti i ragazzi e gli uomini capaci di reggere le armi sono pregati di fornirsi di spade, lance, coltelli, archi e frecce e di disporsi su tutto il perimetro delle mura della città; un manipolo di uomini dovrà restare in codesto piazzale per altre disposizioni; seguite gli ordini e le indicazioni degli ufficiali; le donne e i bambini dovranno rifugiarsi nel castello, dove sarete condotti in un posto sicuro da sua Maestà la Regina. Se resteremo uniti, riusciremo a respingere questa minaccia, se ci divideremo e cadremo nel panico, periremo. Che la fortuna sia con voi!". Detto ciò gli uomini corsero nelle proprie case o dal fabbro a prendere delle armi, le donne andarono a prendere i loro bambini e si rifugiarono di corsa nel castello, con la paura nel volto. Io corsi a casa a tirare fuori la mia vecchia spada da ramingo, che non vedeva la luce da qualche mese. Misi una cotta di maglia e un coltello nello stivale poi uscii subito per risalire la scalinata che portava sulle mura; c'erano già diversi uomini, pronti a combattere a morire per la loro terra. Respiravo con affanno -Sarà una lunga notte- pensai. Da lì si poteva scorgere la valle che diceva addio al giorno nella luce del tramonto e, in lontananza, una macchia nera che sollevava molta polvere; si avvicinava a grande velocità, come una tempesta: gli Hook.
Parsifal25
25-10-2011, 13.19.23
- Finalmente potremo riposarci un po', amico mio-
scarpantibus
13-10-2013, 14.23.05
Buongiorno a Voi messeri, Giungo, dopo lungo peregrinare nella tempesta, il mio destriero e` una bestia ombrosa, proviene dalle lontane terre d'oriente e mal gli aggrada posare gli zoccoli sul terreno bagnato. Onde evitare di essere disarcionato e sgrugnarmi urtando il duro suolo, chiedo a voi ospitalita`.
scarpantibus
13-10-2013, 14.24.58
Oste della malora portami una pinta di birra e vedi bene di non pisciarci dentro.
Se la tua bevanda sapra` calmare la mia arsura sapro` come ben ricompensarti, ho dei fiorini doro nella scarsella.