Visualizza versione completa : Il Contrasto tra il Giorno e la Notte
Guisgard
20-09-2011, 04.40.39
Il Contrasto tra il Giorno e la Notte…
Conosco ogni angolo di questo reame…
La grande strada lastricata che dalla Porta Aurea corre, tagliando il borgo antico, detto Dei Goti, fino alla cattedrale e poi alle mura del palazzo reale…
Ma anche la strada detta Dei Penitenti, che dal convento di San Cristoforo corre parallela alla cinta muraria più vecchia, fino a lambire la diroccata Rocca dei Rettori Imperiali…
Conosco ogni colore, ogni profumo, ogni suono di Camelot…
E Camelot conosce me come nessun altro…
Da piccolo, appena potevo, correvo verso la campagna, percorrendo la strada degli oleandri, così la chiamavo io, fino a quando diveniva sentiero che si perdeva serpeggiando in quel bucolico idillio fuori dal mondo…
E lì avevo tutto; la mia margherita da interrogare e le vicine colline da immaginare come naturale scenario per le mie storie…
Già, quanto mi mancano quelle colline, soprattutto ora che la notte mi impedisce di vederle…
“T’inganni, cavaliere!” Esclama qualcuno all’improvviso.
“Chi ha parlato?”
“Io, la Notte!”
“Tu non puoi parlare!”
“Io posso parlare e lo faccio attraverso il linguaggio dei sogni…” replica la voce “… e dico sempre il vero, perché i sogni non mentono mai!”
“Allora perché copri col tuo manto le mie colline?”
“Non le copro, le ho solo confuse nei tuoi sogni.”
“Non ascoltarla, cavaliere!” All’improvviso una seconda voce. “Essa t’inganna e ti confonde. Resisti e presto l’alba ti renderà le tue colline!”
“Chi sei tu?”
“Io sono il Giorno ed il mio manto è luminoso, chiaro, splendente. Come la verità.”
“Chi fra voi può ridarmi dunque le mie colline?”
“Io solo posso!” Con sicurezza il Giorno. “Domattina, a Dio piacendo, le ritroverai esattamente dove le hai vedute al crepuscolo. Saranno reali e tu potrai anche raggiungerle. E’ un gran dono quello che ti faccio. Ricordi? E’ in Autunno che le colline diventano più belle, quando il verde sfuma in quel giallo di gusto antico.”
“Questo accadrà solo fino a quando resterai qui!” All’improvviso la Notte. “Se tu dovessi partire allora le smarriresti per sempre, poiché la tua felicità sarà legata ai tuoi occhi, non al tuo cuore.”
“Allora cosa devo fare?”
“Falle tue attraverso di me, cavaliere.”
“E come?”
“Rapiscile da questo mondo! Imprimile nella tua mente e nel tuo cuore e poi io farò il resto.” Accarezzandomi la testa. “Le imprigionerò nei tuoi sogni, cavaliere! Solo io ho questo potere, perché solo la Notte è la dimora dei sogni! Io le condurrò a te proprio attraverso i tuoi sogni e potrai vederle ogni notte, ovunque il tuo cammino ti porterà!”
“Non mentirmi, Notte… le ho già perdute una volta…”
“Le hai perdute perché le affidasti al Giorno!” Sorridendomi. “Ed esse sono svanite seguendo la luce del Sole… ora invece io ti darò occhi nuovi, quelli dei sogni! E a quegli occhi le tue colline non si negheranno mai!”
I sogni seguono la notte nel suo nero manto.
Anche questo silenzio fa parte della notte.
Ma forse il silenzio non esiste.
Forse il silenzio è solo il vero linguaggio dei sogni…
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Morrigan
20-09-2011, 09.25.31
"Ma nel silenzio, tra le strade di Camelot scintillanti per la pioggia che si era appena spenta, nella prima luce del mattino, una voce si udiva cantare:
Quando sono chiusi, i miei occhi vedono meglio,
chè di giorno sulle cose scorrono distratti,
ma quando dormo, nei sogni vedon te,
e al buio luminosi, luminosamente son diretti...
Tutti i giorni sono notti finchè non vedo te,
e le notti giorni quando i sogni ti mostrano a me.*
Era Amore che così rispondeva, e nel suo canto risolveva ed esauriva ogni contrasto."
Mio signore Guisgard, vi chiedo perdono se così arbitrariamente ho inserito un nuovo personaggio nella vostra bellissima narrazione.
Ma trovandomi qui a passare, mentre fuori il Giorno torna a ridipingere la natura intorno, non ho potuto che sostare ad ammirare il vostro scritto.
Date ascolto alla Notte, mio signore. Date ascolto ai vostri Sogni.
Se "l'agile pensiero può varcare terra e mare nell'atto stesso in cui pensa dove vorrebbe stare" *,
se esso è in grado di ricostruire, solo con la memoria e la costanza del cuore, luoghi, momenti, carezze, sorrisi, pensate allora quanto più potente è il Sogno.
Perchè laddove il Pensiero appartiene solo all'uomo, nel Sogno c'è una parte infinita di divino.
Con questo vi auguro il buon giorno, cavaliere. Indossate al vostro risveglio gli occhi del Sogno e vivete in questo modo la vita che vi è stata data. Così essa vi apparirà com'è nella sua vera essenza.
Semplicemente meravigliosa.
*(W. Shakespeare, Sonnets)
elisabeth
20-09-2011, 22.50.01
Sono rimasta silenziosa leggendo cio' che avete scritto Sir, e' vero.....conoscete molto bene Camelot, ogni angolo ogni strada ha per voi quell'aria famigliare dei luoghi che appartengono al nostro intimo......la Notte ,Sir, e il silenzio si appartengono......si sono mostrati a voi nella loro veste piu' umana.....ma anche il giorno ha fatto capolino.....la luce ha sempre irradiato....la bellezza della notte, un paesaggio addormentato dove ogni cosa oltrepassa le mura dell' affanno, il sogno......regalo di quella fase in cui l'uomo lascia il suo corpo per unire il suo essere piu' profondo all'infinito, e li' e' tutto possibile......il Silenzio.....non esiste,il silenzio e' ricco di suoni e di voci, e solo quando l'uomo impara a tacere...che puo' ascoltare le verita' celate sotto il manto della notte...
Tornate a vivere queste strade lastricate di pietra e raccontateci....del nero e del bianco...del buio e della luce.....
ladyGonzaga
20-09-2011, 23.14.45
ho letto e riletto questo scritto caro Guiscard....
una piccola lacrima ha rigato il mio volto...
perchè?
emozione?
Guisgard
23-09-2011, 15.19.25
Perdonatemi, mie signore, se giungo solo adesso a rispondere ai vostri pensieri.
Sono sincero, questo mio scritto è nato durante una discussione con madonna Malinconia sulle seduzioni del passato e le incertezze del futuro e non aveva certo l’ambizione di rapire l’attenzione di alcuno.
Grato di ciò, vi sarò per sempre debitore per aver donato un vostro pensiero a questo Contrasto tra ciò che abbiamo e ciò che invece sogniamo.
Lady Morrigan: milady, una dama sensibile e sapiente come voi può vantare qualsiasi pretesa su ogni mio scritto.
Anzi, queste vostre sensazioni impreziosiscono ed ingentiliscono versi altrimenti senza nessuna pretesa, essendo frutto di un cuore di cavaliere e non di poeta.
Lady Elisabeth: dite il vero… Camelot mi conosce come il padrone conosce il proprio servo, come il padre il proprio figlio e come il cavaliere il proprio scudiero.
E quando sono avvolto dall’incanto della notte di Camelot, non posso fare a meno di cantare le meraviglie del mondo che la sua pallida Luna mi sussurra.
Lady Gonzaga: non piangete, milady, ma rallegratevi invece, poiché quando giunge la Notte con essa arrivano anche i sogni.
Chantal
28-09-2011, 22.08.12
Sono manchevole nei vostri riguardi,Cavaliere,poichè ho indugiato su pensieri che possono appartenere a voi solo.Ma ho voluto possederli,anche se solo per poco.Ho voluto trattenerli prima di renderveli nella loro languida voce.
Vi chiedo perdono.
Di essi si potrebbe narrare una storia immortale.
Ed Omero toglierebbe di bocca al suo Ulisse la sua più dolce preghiera per farla vostra,se ora leggesse,come me,i vostri pensieri:
Subito(Odisseo)dolce e astuta parola disse:
"Ti supplico,signora:sei una dea o una creatura mortale?
Se sei una dea,di quelle che abitano l'ampio Cielo,
invero io ad Artemide,figlia del grande Zeus,
per bellezza,per la statura,per l'aspetto ti giudico in tutto simile;
se,invece,tu sei una delle creature mortali che abitano sulla terra,
tre volte beati tuo padre e la tua augusta madre,
e tre volte beati i fratelli:certamente molto a loro il cuore
sempre si addolcisce di gioia per te,
quando ammirano un tale virgulto che si accinge alla danza.
Ma,felicissimo in cuore,in modo straordinario al di sopra degli altri,
quello che,ricco di doni,ti condurrà nella sua casa.
Infatti non vidi mai una tale creatura mortale coi miei occhi,
nè uomo,nè donna:stupore mi prende a guardarti.."
Eccovi,Cavaliere,addormentato,sfinito e nudo,dopo essere approdato sui lidi del Giorno e l'aver camminato le spiagge della Notte,eccovi mentre giacete sulle bianche sabbie dei sogni,e giunge a destarvi un coro di fanciulle.
Qual meraviglia..ritrovarsi negli occhi di un sogno dalle fattezze di creatura simile in tutto ad una dea,Nausicaa.
"Stupore mi prende a guardarti!" Esclama il Cavaliere come Ulisse,come Odisseo.
Stupitevi,dunque,di così bella creatura,poichè ella vi appartiene.
Sapete qual'è la vostra Nausicaa,Cavaliere?
Colei che fa felicissimo in cuore il suo sposo,colei che come virgulto addolcisce di gioia i cuori dei fratelli,della madre e del padre;
La vostra immaginazione,Cavaliere,è la Nausica che fa di voi un immortale Ulisse.
Che sia il Giorno a promettervi o la Notte a lusingarvi,le colline,come le memorie,come i sogni,vi appartengono finchè saranno accolti e allevati dalla vostra immaginazione.Poichè solo l'immaginazione è genitrice e cultrice del vero.
E insorgono i pensieri in cuore di Cavaliere,non di Poeta?
Sono pensieri,e quando insorgono dal cuore,allora sono di cuore di Cavaliere e di Poeta insieme.
Trattenetevi nella bellezza ammaliante della vostra Nausicaa,e di Ulisse avrete avuto la sorte:l'immortalità,attraverso chi sa narrare di sè con la poesia di un Cavaliere.
Altea
28-09-2011, 22.27.49
Eppure Guisgard il mio amato Edgar Allan Poe sostiene che "Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte" e come vedete svetta nella mia firma. Giorno o notte che sia, l'importante è che ancora ci sia un animo che riesce a sognare, sognare il passato che ci ha rallegrato, sognare un futuro migliore, qualcosa che ancora ci possa rendere felici e un giorno chissà rivedere quelle verdi colline.
Guisgard
30-09-2011, 14.26.28
Lady Chantal: non ho nulla da perdonarvi.
Accogliete i miei pensieri come Didone fece con Enea.
La notte non è dissimile da un mare inquieto e burrascoso, ma allo stesso tempo calmo e sognante.
In essa si vaga alla ricerca di isole sconosciute, fuori da ogni rotta battuta.
E queste isole altro non sono che i nostri sogni.
Nausicaa forse si trova presso quelle colline, o forse su una scogliera battuta dal vento e intrisa di salsedine.
O magari è custodita in un gineceo d’Oriente, come narrato dalle favolose Mille e una notte.
Forse è imprigionata in una torre, o rapida da un drago.
Nausicaa può avere molti nomi, molti volti.
Un nome ed un volto per ciascun uomo di questo mondo.
Quello che è certo è che Nausicaa vive nei sogni della notte.
Gli stessi sogni a cui io stesso ho affidato le mie colline.
Lady Altea: avete ragione… sognare è come vivere.
Non si vive senza sognare e come scrisse Joseph Conrad “i sogni sono ciò che di più nobile attraversi la nostra vita”.
E, come mi diceva spesso il mio maestro, i sogni più belli sono quelli che non abbiamo ancora vissuto, quelli custoditi nel nostro futuro.
E in quei sogni, io, rincorrerò le mie verdi colline.
Chantal
02-10-2011, 22.02.06
Didone.
La Regina Innamorata.
.."Anna,sorella,
quali affanni mi turbano il sonno!
E qual ospite è questo che tra noi
così improvviso è giunto?Quale appare
nel volto e al portamento,e quale il cuore
mostrò nei rischi,e nella guerra il braccrio!
Io credo certo,e il pensier mio non sbaglia,
che sia stirpe di Dei:d'animo grande
è la fierezza indizio!Oh qual destino
qui l'ha sospinto!"..(Eneide,libro IV)
Qual destino qui vi ha sospinto,Cavaliere?
Qual destino,Chantal,ti sospinse fin qui!
Se il destino mi reclama ad accogliere i pensieri vostri,Guisgard,come Didone accolse quelli di Enea,allora di Chantal si tramandi pure ch'ella fu Regina!
Signore,che attraversiate i mari di Ulisse o serbiate i natali di figlio di Dea,i vostri pensieri placide spiagge ad accoglierli sempre troveranno.Nel cuore di Principessa o nel dolore di Regina,sempre saranno allevati e nutriti,e come vestigia immortali essi saranno tramandati non per la Nausicaa che li allevò nel petto,nè per la Didone che ne nutrì le sue viscere,ma per le membra di cavaliere che li ha generati.
Vulnus alit venis et caeco carpitur igni..
La ferita di Cupido..la passione.
Spero che Chantal,la quale verera il nome di Amore,sia davvero degna di accogliere i vostri pensieri,Guisgard.
Morris
03-10-2011, 22.26.50
Non tutti gli angoli
Non tutti i colori
Non tutti i profumi
Non tutti i suoni
Non come nessun altro
Il silenzio esiste
Il vero linguaggio dei sogni è il giorno che ci rivela che la notte ha mentito.
Sir Morris
Guisgard
05-10-2011, 21.19.16
Lady, Chantal: volete divenire regina per questi miei pensieri?
Come quelle eroine cantate nelle favolose Mille e una notte e che rappresentano l’inaspettata fortuna per gli eroi in balia degli eventi?
Che romantica ed evocativa immagine avete descritto, milady.
Ve ne sono grato e anche se i miei scritti non meritano tanto, la conserverò con cura :smile:
Sir Morris: come sempre la vostra vena poetica scuote l’animo di chi vi legge.
Io invece credo che il vero ed unico linguaggio dei sogni è quello che viene da cuore, poiché è il cuore, come mi ripeteva sempre il mio maestro, che sostiene l’uomo nell’infinita ed instancabile ricerca dei propri sogni.
E perdonatemi se non mi trovo d’accordo con voi riguardo a madonna Notte: ella non mi ha mai mentito ;)
Morris
06-10-2011, 10.40.54
Il cuore... sì... sono d'accordo... ma.. di "giorno"! (era sottinteso)
Io ho la consapevolezza che la notte menta... perchè è complice dei sogni.. che tali.. rimangono!
Sir Morris
Taliesin
06-10-2011, 15.03.57
"...e una lettera vera di notte, falsa di giorno..."
(Fabrizio de Andre - Hotel Supramonte - Ed. Ricordi 1981 - "Lindiano")
Morris
06-10-2011, 23.25.35
Grazie, Taliesin, per aver rafforzato il concetto... forse senza volerlo...
perché domani sarà un giorno lungo e senza parole
perché domani sarà un giorno incerto di nuvole e sole
ma dove dov'è il tuo cuore, ma dove è finito il tuo cuore.
(Fabrizio de Andre - Hotel Supramonte - Ed. Ricordi 1981 - "Lindiano")
Perchè è appunto la notte ad essere falsa.... oh mio signore!
Sir Morris
Altea
06-10-2011, 23.32.01
Io ho la consapevolezza che la notte menta... perchè è complice dei sogni.. che tali.. rimangono!
Sir Morris
Sir Morris, ho letto con attenzione questa frase, voi pensate che la notte menta coi suoi sogni? sono convinta invece che la notte riveli...coi nostri sogni..ciò che sta dentro al nostro subconscio, riveli i più nascosti labirinti della nostra mente. Questo è un discorso razionale, meno poetico ovviamente.
Morris
07-10-2011, 00.20.02
Lady Altea, mi arrendo a voi... sorrido e dico che.. avete ragione...!!!!
Non vi voglio deludere... non posso dirvi di non credere ai sogni e alla notte!
Sir Morris.. depone le sue armi... scusatemi tutti!
:neutral_doh:
Guisgard
07-10-2011, 14.48.28
Sono d’accordo con lady Altea.
Il grande Dumas fa dire al suo celebre Conte di Montecristo che “l’ombra è piena di sogni e di visioni".
E la notte forse non è una grande ombra che cala sul giorno, rendendone indefiniti i contorni e sbiadite le fattezze, permettendo così ai sogni di prendere possesso di questo nuovo mondo?
E da dove provengono i sogni se non dal cuore?
Ed è per questo, sir Morris, amico mio, che la Notte non mente: essa parla con il linguaggio del cuore ed il cuore non dice mai menzogne :smile:
Taliesin
07-10-2011, 15.02.28
Si, Cavaliere del Ccrepuscolo
avete letto bene attraverso la "mia" citazione, anche perchè constato con molto piacere che conoscete il motivo reale, dietro quello mediatico di un tempo molto lontano dall'attuale, che indusse Fabrizio a scrivere quelle parole. Sono poche le persone ad essere a conscenza dell'intimità di quel motivo, dietro la vostra armatura, come sempre, si materializza come per incanto un'inteligenza ed una sensibilità d'animo veramenet straordinaria, anche perchè so per certo che non eravate presente quell'inverno in gallura davanti ad un buon bicchiere di rosso...ma, dopo queste parole, capisco che in altra forma eravte presente....
I miei rispetti...
Morris
07-10-2011, 23.07.59
Taliesin, siete diventato un fraterno amico in così poco tempo.
Meritate la mia stima e la mia attenzione... e perciò vi ringrazio.
Guisgard, ho deposto le armi, non lo scudo.
Sir Morris
Il giorno e la notte...così misteriosi!!!!Ogniuno la metà dell'altro.....:smile_wub:
http://a7.sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-snc3/30887_121638354515816_116443481701970_306003_39398 49_n.jpg
Argante
14-10-2011, 15.14.48
Alle volte, caro ser Guisgard, il confine tra il giorno e la notte è la debole frontiera dello spirito...il mio, come il vostro si espande nel pallore livido della memoria, ove gli occhi custodiscono il tempo che ci viene rubato e nel sogno, ove si abbarbica l'avvenire, l'ideale, l'essenziale. Siamo fatti di giorni che tramontano e dileguano via, di notti che rischiarano e accolgono nuove albe...contiamo le stelle, nostalgici e bramiamo il sole, quando il fondo tenebroso dei pensieri è troppo scuro. Siamo ombre alla fioca luce di una candela: è la poesia dei contrasti...la chimica degli elementi. Anche l'amore ha lucore e tenebra. Di giorno concede le sue visioni, di notte le sue sensazioni...Così, gentile cavaliere, non screditate il giorno, anche quando accusa due amanti di restare e non siate accondiscendente solo con la notte, anche essa alle volte sa essere breve! Quanto alle vostre colline...affinate lo sguardo!:p
Guisgard
17-10-2011, 04.11.07
Milady, voi avete il dono, che, ahimé, a me manca, di saper vestire di poesia i concetti più semplici, quell’intimamente legati ai nostri desideri e ai nostri sogni.
E vi prometto che sarò più indulgente con il Giorno :smile:
Ma, perdonatemi, perchè dite di "affinare lo sguardo?" :neutral_think:
Argante
17-10-2011, 10.51.47
Perchè ogni sguardo, ser Guisgard, ha il potere di serbare con sè la bellezza, nonostante la luce e nonostante l'oscurità. E non temete di perdere quanto il vostro animo ha penetrato, siano esse colline, siano esse le linee sinuose di un corpo di donna tanto somiglianti alle vostre colline;gli occhi generano amore, desiderio acceso, giudizio... anche a notte fonda, quando si chiudono, essi trattengono forme, colori e immaginano ricchezze e meraviglie senza lasciarsi distrarre dal turbinio scintillante del giorno. Temo, mio caro cavaliere, che alcune gioie, come anche alcune doglie, restino vivide proprio a causa dell'appetito attento dello sguardo: provate a sdraiarvi stanotte e chiudete le palpebre! Poi ditemi cosa avete rimirato...o visto nel buio!
Guisgard
18-10-2011, 06.28.49
Voi amate il giorno, la luce, l’Estate.
Amate anche l’assoluto ed infinitesimale istante di un battito d’ali di farfalla quasi a voler con questo scandire la felicità.
La luce definisce il vostro mondo; anche nel vostro nome c’è luce.
Ma io che nel chiarore diurno non scorgo ciò che cerco, allora mi rifugio nella notte.
Li allora, come dite, chiudo gli occhi e mi confondo con il buio che mi circonda.
Divento allora Cyrano celato nella siepe a sussurrare a Cristiano, che indossa così una delle infinite maschere dei personaggi di racconti uditi da piccolo, ciò che invece vorrei dire io; impersono la Maschera di Ferro che ha perduto anche il solo ricordo del suo vero io; il Fantasma dell’Operà che può solo sognare un palcoscenico che di giorno non lo applaudirà mai.
Chiudo gli occhi e sono Montecristo racchiuso nella notte del Castello d’If, tormentato dai fantasmi e segnato da quel pallore che è ignoto a chi confida e si affida al giorno.
O sono uno degli eroi che tornano dalla guerra di Troia, in un nostos lungo come solo la notte sa essere.
Perdonatemi, milady, voi amate il giorno che mostra e descrive.
Io invece la notte che ammalia, sussurra e promette.
La notte, permettetemi un breve gioco, è come un tesoro, scegliete voi quale: quello di Alarico, di Semifonte o quello della grotta di Alì Babà.
Per prezioso che sia, quel tesoro è destinato a finire.
La Notte invece è simile alla banconota da un milione di sterline di quel racconto di Mark Twain: essa non mi appartiene ma nessuno potrà mai arrivare a cambiare, lasciandomi così un credito pressoché infinito :smile:
Morris
18-10-2011, 10.24.47
Una carezza a voi, Guisgard.... mi fate tenerezza!
http://www.camelot-irc.org/forum/picture.php?albumid=16&pictureid=79
Sir Morris
Guisgard
18-10-2011, 14.58.25
Grazie, sir Morris :smile:
Da quell'immagine che avete messo mi rinfranca il volto di Lancillotto: se anche lui appare inquieto e turbato, vuol dire che anche il più grande fra tutti i cavalieri può talvolta avere dubbi o timori ;)
Argante
18-10-2011, 15.39.49
Mio caro Guisgard questa l'ho scritta un pò di tempo fa ed è per voi, per farvi capire come io, da donna, sia una profondità nascosta e buia che confonde, smarrisce, rapisce e illude. Il mio volto è luce, lo è il mio sorriso e il mio sguardo giovane e vivace, lo sono tutti i palpiti del mio cuore. Tuttaviaun senso di amecania tragica, un silenzio pesto, una nostalgia dolente mi attanaglia, così mi ritrovo a respirare l'aria della notte per lasciarmi abbracciare dall'evanescente cornice della luna e delle stelle tutte, per smarrirmi nel trapunto manto nero ove si placano i pensieri e le acredini si assopiscono.
Notte
Notte,
che inghirlandata alcova sei
di bianche stelle,
che cristallina spieghi al nostro sonno
le meraviglie del firmamento,
regna!
Maestosa e taciturna,
fino al sorgere del sole…
Danza coi tuoi veli
sull’angusto giaciglio del mondo che dorme
e alla debole luce di una candela
soffia!
Affinché di questo ovunque tu sia
la consolazione.
Morris
18-10-2011, 16.59.51
Grazie, sir Morris :smile:
Da quell'immagine che avete messo mi rinfranca il volto di Lancillotto: se anche lui appare inquieto e turbato, vuol dire che anche il più grande fra tutti i cavalieri può talvolta avere dubbi o timori ;)
http://2.bp.blogspot.com/-5Ups1y7w0mw/TgzpWnb1KPI/AAAAAAAAA1E/4u_AbB9EZ7Y/s1600/camelot.jpg
Che la notte vi protegga... visto che è l'unica che vi affranca!
Lasciate a me i vostri timori e dubbi, perchè la notte è stanca!
Sir Morris
brianna85
19-10-2011, 12.42.40
ser guisgard i sogni non sono altro che un illusione dei pensieri di ciò che viviamo ma anche il desiderio nascosto di ciò che vogliamo e teniamo a freno .ma sognare non è sinonimo di una cosa bella di tornar bambino,il fanciullo che in noi è cosi bello quando si sogna... allora sognate sognate il più possibile ser
Guisgard
20-10-2011, 05.49.13
Mio caro Guisgard questa l'ho scritta un pò di tempo fa ed è per voi, per farvi capire come io, da donna, sia una profondità nascosta e buia che confonde, smarrisce, rapisce e illude. Il mio volto è luce, lo è il mio sorriso e il mio sguardo giovane e vivace, lo sono tutti i palpiti del mio cuore. Tuttaviaun senso di amecania tragica, un silenzio pesto, una nostalgia dolente mi attanaglia, così mi ritrovo a respirare l'aria della notte per lasciarmi abbracciare dall'evanescente cornice della luna e delle stelle tutte, per smarrirmi nel trapunto manto nero ove si placano i pensieri e le acredini si assopiscono.
Notte
Notte,
che inghirlandata alcova sei
di bianche stelle,
che cristallina spieghi al nostro sonno
le meraviglie del firmamento,
regna!
Maestosa e taciturna,
fino al sorgere del sole…
Danza coi tuoi veli
sull’angusto giaciglio del mondo che dorme
e alla debole luce di una candela
soffia!
Affinché di questo ovunque tu sia
la consolazione.
Nella mia immaginazione, voi, milady, apparite solare e luminosa, simile a quelle eroine che si contrappongono all’oscurità e all’incertezza delle trame che le vedono protagoniste, come una Licia, una Biancifiore, un’Enide.
La nostalgia e la malinconia non sono per voi, ai miei occhi.
Tuttavia mi è familiare il mondo che descrivete, quella notte silenziosa e naturale rifugio dalle disillusioni del giorno.
Ed anche gli stati d’animo di cui parlate non mi sono ignoti.
Quanto ai bellissimi e delicati versi di cui mi avete fatto dono, li condurrò con me nella notte che verrà, custodendoli come un prezioso tesoro, simile a quelli trovati dai protagonisti di qualche romanzo di Stevenson, di Dumas, della Bronte, o come la fortuna, come accade a qualcuno degli eroi di Byron o di Novalis; doni della sorte e del Cielo capaci di sovvertire gli eventi.
Grazie, lady Argante.
Sir Morris: vi sono debitore per queste vostre parole, amico mio, come Lancillotto lo era di Galeotto.
E quando, a Dio piacendo, sarà il momento, rammentatemi questo credito che da ora vantate verso di me.
Lady Brianna: il vostro invito è un invito a vivere, milady.
Sognare è infatti come vivere, perché, come mi diceva sempre il mio venerabile maestro, l’uomo, nella perfezione del Creato voluto da Dio, è fatto per sognare e per realizzare quei sogni. Questa è la felicità.