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Visualizza versione completa : l'Addio


Taliesin
23-09-2011, 19.33.24
"Con la fine dell'estate
come in un romanzo l'eroina
visse veramente prigioniera.
Con te dietro la finestra guardavamo
le rondini sfrecciare in alto in verticale
ogni tanto un aquilone
nell'aria curva dava obliquità a quel tempo
che lascia andare via, che lascia andare via.
Gli idrogeni nel mare dell'oblio.

Da una crepa sulla porta ti spiavo nella stanza
un profumo invase l'anima
e una luce prese posto sulla cima delle palme.
Con te dietro la finestra guardavamo
le rondini sfrecciare in alto in verticale
lungo strade di campagna
stavamo bene
per orgoglio non dovevi
lasciarmi andare via, lasciarmi andare via.

Ogni tanto un aquilone
nell'aria curva dava obliquità a quel tempo
che lascia andare via, che lascia andare via
gli idrogeni nel mare dell'oblio.

Quando me ne andai di casa
finsi un'allegria ridicola
dei ragazzi uscivano da scuola.
Dietro alla stazione sopra una corriera.
L'addio."


(tratto da "Fleurs2" - L'Addio -
Testo:Battiato\Sgalambro Musica:Battiato)

Quando nel novembre del 2008 Franco Battiato scrisse questa stupenda lirica, non poteva celare il sentimento primevo che lo legava alla sua terra natale ed alla sua idilliaca metà femminile, impersonificata nel riocordo di una sua amica e collega scomparsa prematuramente in quel tempo, dal palcoscenico della vita: Giuni Russo.

I luoghi arsi dell'isola, le strade polverose, la povertà delle mura, l'amore delle case di bianco vestito, la quiete di un altro tempo che scorreva in direzione diversa, l'addio...

Non so perchè mi è tornata ii mente questo brano nascosto, conservato nei "fiori" dell'artista siciliano, forse non trovando una mia canzone adatta per l'ultimo congedo, ho cercato riparo tra le crepe delle sue mura ed in silenzio sono entrato, facendo mie queste parole intrise di posia.

Giovani Viandandi,
non posso avere la presunzione che voi tutti possiate leggere e magari ascoltare questi versi attraverso il vostro giovane mondo ipertecnologico, ma sappiate che è stata per me un'esperienza unica ed irripetibile, avere avuto accesso a queste coste frastagliate dell'anima, dove menti illuminate e cuori puri, hanno ridato vita ad un sogno vecchio di secoli, un sogno chiamato Camelot...
In voi, hanno rivissuto le vite, le storie, le leggende, gli spiriti errabondi ed inquieti dei grandi Cavalieri della Tavola Rotonda, i sopiri delle fanciulle che con calici sfavillanti hanno colmato la sete di conoscenza con cuori cristallini e ventri che genereranno solo Poesia...
Le mie nere feritoie della notte si stanno richiudendo, obblgandomi a lasciare questo passaggio temporale e questa bizzara realtà virtuale, con cui spesso la mia gofaggine si è scontrata.
Ho solo un rammarico, quello di avere arrecato offesa ad un'anima eletta che frequenta questi corridoi dorati, e che con la sua poesia riscalda i cuori nelle notti fredde che verranno, e per questo ed altri motivi, è giusto che io faccia penitenza del mio sciagurato gesto seppure involontario e inconsapevole....

il mio tempo è scaduto miei giovani viandanti, tornerò là da dove venni a cantare le mie canzoni per gli spiriti dei boschi e dei ruscelli, ma sappiate che vi ho amato come essenza di vita, come tempo che non passerà mai, e se in una notte di novembre percorrererte la via dei pellegrini, in ombrosi sentieri di montagna, dove le foglie cambiano colore, vi capiterà di fermarvi presso uno specchio d'acqua calma, fermatevi ad osservare ed annusate l'aria tersa, rifletterà il mio volto imprimersi nel vostro...
sempre...e per sepmre.

Vostro umilissimo,
Taliesin, il bardo

ladyGonzaga
23-09-2011, 19.44.40
Andate via???
Proprio ora che avete ottenuto la cittadinanza di Camelot?:naughty:

Non ci avete offerto neanche un dolcetto per festeggiare:naughty:

:D


prima ho scherzato...adesso faccio la persona seria...

Spero e voglio credere che questo vostro scritto non sia una addio...Camelot perderebbe una presenza importante ..i vostri scritti e i vostri passaggi sono linfa vitale ....

:smile:

Taliesin
23-09-2011, 19.50.50
Vivevamo segregati a quel tempo
Giacevo così mi parve e cadeva la neve
Curiosità e prudenza si univano ed indagavo
Mi avventurai a studiare il gelo e i suoi composti
E le immense riserve
Verrà un altro temporale sarà di nuovo estate
E scoppieranno i suoi colori per le strade
Ci sentiremo crescere e la voglia di viaggiare
Ed incontrare nuovi amori
Che rifaranno credere.

Monti sorgenti, dalle acque appariranno le baie dell’incostanza
Le valli dell’incoerenza per superare questa noia di vivere
Prendi ciò che vuoi dai tuoi giardini sospesi nell’anima
Verrà un nuovo temporale e finirà l’estate
La quiete dei colori autunnali a riflettersi sulle strade e sugli umori
Come il dolce malessere dopo un addio
Poche le cose che restano alla fine di un’estate

La quiete dei colori autunnali si rifletterà sulle strade e sugli umori
Come il dolce malessere dopo un addio.

(tratto da Ferro Battuto - "La quiete dopo un Addio"
Testo: Manlio Sgalambro\ Musica: Franco Battito


p.s. ..... .... .. .

Talisin, il bardo

elisabeth
23-09-2011, 19.54.05
Nulla puo' svanire dopo l'estate, tutto cio' che accade prende i colori dell'autunno...per poi veder coprire il mondo dalla neve....e riscoprire la primavera....un solstizio dopo un'altro.....gli addii non esistono...cio' che e' fatto rimane in eterno

Argante
15-10-2011, 16.44.04
Nella mia mente ho l'immagine di un addio: le porte di un treno che si chiudono...un binario che si allontana a diventare punto. Fine di un amore sciocco!!!

Guisgard
17-10-2011, 04.44.41
Il treno…
Anche io lo associo al ricordo di un addio…
E i ricordi sono fatti di infinite immagini…
Una tarda mattinata di Gennaio anticipata da un sogno fatto giorni prima, il Cavaliere del Graal, il dorato chiarore del Sole, un treno affollato, le risate degli amici e l’azzurro di uno sguardo…
Poi le preoccupazioni della scuola, le corse lungo un binario, attese quasi infinite, volti di ragazze divenuti improvvisamente tutti uguali, quelle dita che giocano ad intrecciare capelli, il racconto della Mela d’Oro, un sorriso e finalmente quel sospiro atteso da mesi che racchiude il tuo nome…
Ma per un treno che arriva, c’è sempre un altro treno che parte… e con esso se ne vanno tanti sogni… sogni ripetuti per mesi tra le pagine di mille storie che hanno come protagonisti sempre lo stesso sguardo e quelle dita che giocano ad intrecciare capelli…
La vita come un romanzo, o il romanzo di una vita?
Forse solo un capitolo di quel romanzo, da custodire come le pagine di un diario in cui racchiudere il viaggio in treno di una tarda mattinata di Gennaio e i sogni che ha saputo portare con sé…

Morris
17-10-2011, 12.06.29
A Dio! Taliesin! A Dio! :smile_wave:

Un addio non è altro che un aspro arrivederci!

Sir Morris

ladyGonzaga
17-10-2011, 12.16.38
Parole sante Morris:smile:

Taliesin
17-10-2011, 14.55.14
Cavaliere del Crepuscolo,
finanche mia sarà concesso di restare, voglia il Signore del cielo e degli acquitrini, cogliere l'ntico significato del termine...affinchè possa, ancora una volta, lavare i piedi a colei che percorre la via dei pellegrini, asciugandoli con sete profumate melodicamente sparse nei flussi tel tempo.