Drusus
14-11-2011, 15.59.16
SI MUORE SOLI
Sono uno tra la tante genti
A morir giovine mandato:
Di anni ne ho men di venti
Ma d’ italico ardir ornato.
Dolci de’ massicci li vènti
Ma dopo il sangue è gelato,
E nessuno te vede il duolo
Che disteso in terra sei solo.
IL SOLDATO DELL’ ISONZO
“Ghirba e la mia bisaccia,
Giovine il cor è in petto;
Imberbe la mia faccia
E la pioggia il mio tetto.
Sono de la morte caccia
Ma paura non mi metto!”
Dissi ciò un dì a maggio
Nel morire con coraggio!
MORIR PER LA PATRIA
Son morto perché mi sei da balia,
Perché sanza te non ei natali;
Son morto: la luce tua ammalia
Il volto mio e le spezzate ali:
Grido nel sangue: “Viva l’ Italia!”
Che morir non frena i cuor leali:
Come gioirono i glabri fanti,
Caduti meco strillando “Avanti!”
LA CROCEROSSINA
Con voi vissuta, detta “sorella”:
Mai così tanto amor ei sperato!
L’ Italia volle sì me qual stella
Tra le bombe che ci han donato.
Nel farvi viver, io, vostr’ ancella,
Oh quanti valorosi ei salvato!
Però ei trascurato me in guerra,
Ed or vi sorrido da sotterra.
IL RAGAZZO DEL ‘99
Ragazzo son del novantanove
Ordinato dagli orti alla guerra,
Sì mai sospirato esser altrove:
Sempr’ io difesi la mia terra!
Allorquando non so, neppur dove
Ciò finirà, ch’ or son io sotterra!
Un sorriso alla mia mammina,
Che non vivrò dimane mattina.
LETTERA D’ UN SOLDATO AL CADORE
Dolce e sì amata moglie mea
Qui lungi ti vedo nel sognarti;
Pur da lo gelo della trincea
Non oso mai da me separarti!
Vidi l’ asburgico: lì scendea;
E nol so se potrò rimirarti!
Sei con l’ Italia nel mio cuore;
Giovine il petto per il Cadore!
UN SOLDATO SUL PIAVE
Per la Patria a morir son andato
E la promessa ho mantenuto:
Contadino ero e mi son armato
Sognando tornar vivo o caduto!
A la casetta non son tornato:
La vita alla Patria ho ceduto;
Sotterra vivo, sanza rimpianti:
Lottammo fieri, morimmo ‘n tanti!
UN SOLDATO NELLA BATTAGLIA DEI TRE MONTI
Zolle, oggi è l’ ultimo assalto:
Palpita rovente ‘l nostro petto;
Or piove la morte su noi in alto,
Sopra di noi, a Col Melaghetto!
Vedo ‘l milite d’ un altro spalto:
E’ giovine, come me un ometto;
Come me pensa alla sua bella
Pria di perir qua, sul Valbella!
AL SESTO REGGIMENTO ALPINI
Sesto Alpini Reggimento!
Vostro l’ italico onore,
Vostro codesto momento,
Brillate d’ immane ardore!
More il giovine contento,
Per l’ Italia il vostro core:
Moveste al grido “Savoia!”,
Ma vittorioso fu il boia.
Sono uno tra la tante genti
A morir giovine mandato:
Di anni ne ho men di venti
Ma d’ italico ardir ornato.
Dolci de’ massicci li vènti
Ma dopo il sangue è gelato,
E nessuno te vede il duolo
Che disteso in terra sei solo.
IL SOLDATO DELL’ ISONZO
“Ghirba e la mia bisaccia,
Giovine il cor è in petto;
Imberbe la mia faccia
E la pioggia il mio tetto.
Sono de la morte caccia
Ma paura non mi metto!”
Dissi ciò un dì a maggio
Nel morire con coraggio!
MORIR PER LA PATRIA
Son morto perché mi sei da balia,
Perché sanza te non ei natali;
Son morto: la luce tua ammalia
Il volto mio e le spezzate ali:
Grido nel sangue: “Viva l’ Italia!”
Che morir non frena i cuor leali:
Come gioirono i glabri fanti,
Caduti meco strillando “Avanti!”
LA CROCEROSSINA
Con voi vissuta, detta “sorella”:
Mai così tanto amor ei sperato!
L’ Italia volle sì me qual stella
Tra le bombe che ci han donato.
Nel farvi viver, io, vostr’ ancella,
Oh quanti valorosi ei salvato!
Però ei trascurato me in guerra,
Ed or vi sorrido da sotterra.
IL RAGAZZO DEL ‘99
Ragazzo son del novantanove
Ordinato dagli orti alla guerra,
Sì mai sospirato esser altrove:
Sempr’ io difesi la mia terra!
Allorquando non so, neppur dove
Ciò finirà, ch’ or son io sotterra!
Un sorriso alla mia mammina,
Che non vivrò dimane mattina.
LETTERA D’ UN SOLDATO AL CADORE
Dolce e sì amata moglie mea
Qui lungi ti vedo nel sognarti;
Pur da lo gelo della trincea
Non oso mai da me separarti!
Vidi l’ asburgico: lì scendea;
E nol so se potrò rimirarti!
Sei con l’ Italia nel mio cuore;
Giovine il petto per il Cadore!
UN SOLDATO SUL PIAVE
Per la Patria a morir son andato
E la promessa ho mantenuto:
Contadino ero e mi son armato
Sognando tornar vivo o caduto!
A la casetta non son tornato:
La vita alla Patria ho ceduto;
Sotterra vivo, sanza rimpianti:
Lottammo fieri, morimmo ‘n tanti!
UN SOLDATO NELLA BATTAGLIA DEI TRE MONTI
Zolle, oggi è l’ ultimo assalto:
Palpita rovente ‘l nostro petto;
Or piove la morte su noi in alto,
Sopra di noi, a Col Melaghetto!
Vedo ‘l milite d’ un altro spalto:
E’ giovine, come me un ometto;
Come me pensa alla sua bella
Pria di perir qua, sul Valbella!
AL SESTO REGGIMENTO ALPINI
Sesto Alpini Reggimento!
Vostro l’ italico onore,
Vostro codesto momento,
Brillate d’ immane ardore!
More il giovine contento,
Per l’ Italia il vostro core:
Moveste al grido “Savoia!”,
Ma vittorioso fu il boia.