PDA

Visualizza versione completa : Leggenda di Natale


Taliesin
24-12-2011, 16.36.52
LEGGENDA DI NATALE

"Parlavi alla luna giocavi coi fiori
avevi l'età che non porta dolori
e il vento era un mago, la rugiada una dea,
nel bosco incantato di ogni tua idea
nel bosco incantato di ogni tua idea.

E venne l'inverno che uccide il colore
e un babbo Natale che parlava d'amore
e d'oro e d'argento splendevano i doni
ma gli occhi eran freddi e non erano buoni
ma gli occhi eran freddi e non erano buoni.

Coprì le tue spalle d'argento e di lana
di pelle e smeraldi intrecciò una collana
e mentre incantata lo stavi a guardare
dai piedi ai capelli ti volle baciare
dai piedi ai capelli ti volle baciare.

E adesso che gli altri ti chiamano dea
l'incanto è svanito da ogni tua idea
ma ancora alla luna vorresti narrare
la storia d'un fiore appassito a Natale
la storia d'un fiore appassito a Natale."

(tratto da "Tutti morimmo a stento" 1968 Fabrizio De Andrè)



Il testo di questa canzone è una "traduzione" de "Le pére Noël e la petite fille", brano del cantautore francese Georges Brassens, molto apprezzato da Fabrizio De André il quale agli inizi della sua carriera era solito tradurre di tanto in tanto uno dei testi dello chansonnier d'Oltralpe.

Il brano parla probabilmente di un episodio di pedofilia (o anche potrebbe essere una violenza sessuale in genere). Ovviamente il tutto è smascherato da un velo fiabesco, la leggenda di natale appunto che da alla vicenda contorni oscuri. Che si tratti di un avvenimento che coincide col Natale è ipotizzabile dal titolo ma nel testo non c'è traccia di quel riferimento se non nella figura del Babbo Natale che porta i doni. Ma bisogna ricordare che la figura di San Nicola va oltre la semplice ricorrenza natalizia e può essere metafora di una persona buona e generosa. In questo caso il nostro Babbo Natale parlava d'amore, quindi è chiaro il riferimento ad una persona che aveva come obbiettivo lo scopo sessuale.

Ma i suoi occhi, e si sa che gli occhi sono lo specchio dell'animo, lo tradivano perché eran freddi e non sembravano buoni. La fanciulla però, che potrebbe essere una bambina, è troppo ingenua per capire il vero intento dell'uomo (l'età che non porta dolori può essere anche l'adolescenza non per forza l'età infantile. è solita parlare alla luna e giocare coi fiori. Queste sono metafore per indicare l'ingenuità di questa fanciulla). Ma lei si lascia abbindolare dal Babbo Natale e mentre "incantata lo stava a guardare dai piedi ai capelli la volle baciare".

L'ultima strofa è la più triste. La fanciulla ormai ha perso l'ingenuità che la contraddistingueva ora che tutti la chiamano dea (semplicemente è diventata donna) ma questo è avvenuto troppo presto perché lei vorrebbe ancora raccontare alla luna la sua storia, e del suo "fiore" appassito a Natale.

La Poesia in realtà non ha certo bisogno di traduzioni, ma ho voluto donarvi questo fiore nascosto che profuma d'antico, in un'epoca bizzarra e distratta dove la scelleratezza dei doni viene presentata sempre con gli stessi occhi, mentre i cuori assopiti, rimagono in silenzio, violentati da un mondo beffardo che ruba loro l'ingenuità dei bambini...

Buon Natale a tutti voi miei giovani viandanti e buon Natale anche a te mi caro Amico Fragile, questa notte, tra i lussuosi saloni di un cinquecentesco palazzo sforzesco, canterò parte del mio repertorio e tra signore ingioiellate con al collo cappi di animali e uomini rispettabilissimi del moderno commercio ipertecnologico, canterò inaspettata la tua "Leggenda di Natale"...
Quello che succederà da parte del pubblico pagante, "...francamente me ne infischio..."

Taliesin, il bardo

ladyGonzaga
25-12-2011, 20.32.30
quanto è bella questa canzone...grazie Talisin:smile:

http://www.youtube.com/watch?v=flitz2CMVkg

Taliesin
25-12-2011, 23.55.54
Grazie a voi che camminate sulla via dei pellegrini e riuscite ad emozionarvi ancora di fronte allo specchio d'acqua calma creato da Fabrizio, nel quale rsirispecchia la vostra anima bambina...

Chantal
26-12-2011, 19.45.38
Auguri a voi,Taliesin,di giorni di lietezza e momenti di dolcezza nella contemplazione della Natività.

Ma Auguri in particolarmodo a chi,come la fanciulla di cui è stata cantata la storia,ha nutrito freddo nelle braccia di un uomo che trae in inganno promettendo amore.
Devo dire che mi lascia senza parole e col fiato rotto l'immagine descritta.Non è storia,è vera.
E avrei voluto lasciare posto al silenzio appena ho letto,per rispetto,forse, o perchè ero scossa al pensiero che tale male sfiori ancora l'innocenza dei bambini
Ma forse,qualche volta,è più giusto urlare fino a che le grida giungano al Cielo.

Taliesin
27-12-2011, 15.04.59
Signora che camminate con in piedi nudi,
il vostro grido è salito fino in cielo ed una Stella lo ha raccolto illuminando d'immenso la sensibilità del vostro animo, lassù non sente nè freddo, nè dolore, e giocando con una bambola di pezza, ancor'oggi parla alla Luna e gioca con i Fiori....Grazie infinite.

Chantal
28-12-2011, 00.30.49
Allora,Taliesin,questa notte cercherò quella Stella nel cielo sperando di udire da lei un canto di Gioia,e vedrò tracciare la via della sua ritrovata innocenza adorna di quei fiori che tanto ama raccogliere ancora nei suoi giochi.
Grazie a voi che accarezzate il cuore.