Visualizza versione completa : Il dolore del ricordo
ladyGonzaga
27-01-2012, 13.51.33
(http://www.youtube.com/watch?v=nCvUMdQyX34)
Ogni anno ci viene riportato alla mente questo triste giorno. Mai nessuno potrà capire quanto dolore e orrore hanno vissuto migliaia e migliaia di persone, dove il loro unico difetto era quello di essere considerati diversi " da loro".
Da coloro che si consideravano razza superiore ...ma superiore a chi?
Io spero sempre che tutto questo dolore , immagini e racconti , vengano sempre tramandati a tutti..in ogni tempo e luogo..perchè è' l'unico mezzo che serve a far capire che nessuno è superiore a nessuno..ma siamo tutti uguali...
siamo uomini .
Altea
27-01-2012, 14.00.37
Avete ragione milady...quella scritta "Arbeit macht frei"..il lavoro rende liberi, che pure è stata oltraggiata poco tempo fa.
Questi posti non verranno mai dimenticati perchè parlano per quegli innocenti..quasi vicino a dove abito io si trova la Risiera di San Saba..proprio a Trieste...anche quella fu una Auschwitz. Vi andai che avevo circa 12 anni, ne rimasi colpita...vi era un silenzio che non si può raccontare. Le persone stesse stavano in silenzio per non disturbare, e l'atmosfera era veramente pesante, era come sentire il pianto di quelle persone. Una sensazione che non potrò mai scordare.
Taliesin
27-01-2012, 15.17.59
"...E guardai, scrutai, quel vecchio a Monaco
quel sorriso, quella birra quante cose poi pensai,
la mia mente a una folla di sguardi fissati
dietro a quei fili spinati.
E lo spiai, scrutai, divise immaginai,
di uno che, marci, l'Europa calpest,
la mia mente a una folla di sguardi spietati
fuori da quei fili spinati.
Lo guardai
nel fondo dei suoi occhi
lo fissai
insistendo sempre pi
per vedere se c'era
colpa o, paura
perch, per quale ragione.
E guarda, scrutai, niente poi notai
solo rughe sul viso,dal tempo seminate,
non aveva artigli, tremavan le sue mani
come quelle di mio padre.
Lo guardai...
Ritornai poi, ancora a Monaco
lo cercai, ma ormai, lui non era pi,
la mia mente, quella folla, quelle mani
tra un volo di gabbiani..."
(L'uomo di Monaco - NOMADI)
Qunado Augusto mi inviò una sua attesa missiva contenente il testo de "L'uomo di Monaco", colto da un'emozione straziante dovuta alla mia condizione di esule, un istinto irrefrenabile mi assalì qualche anno dopo spingendomi a tornare nel'ottobre dell'anno millenovecentonovantuno presso i campi di sterminio di Dacau e Auschwiz per contemplare il silenzio irreale di quelle baracche disposte con un ordine infernale ed i forni per le saponette, e, tra laria carica di nebbia e di ricordi, intonai le note della sua struggente melodia....
Grazie Milady "che camminate sulla via dei pellegrini" per avere scritto con il cuore quelle vostre indelebili parole e grazie a Milady "che gli altri adesso ti chiamano Dea" per vaerle assaporate con il vostro ricordo e la vostra emozione, credetemi, da qualche parte nel vento la loro voce sorride al vostro passaggio....
Taliesin, il bardo
ladyGonzaga
27-01-2012, 16.42.59
grazie a voi Taliesin e grazie a te lady Altea per aver regalato un vostro pensiero a questo triste giorno.
Mi sembra ieri di aver esposto al mio esame orale il libro "Se questo è un uomo" di Primo Levi. Ma in realtà è passato solo qualche mese. Oggi ho ripensato molto a questa giornata, ma anche all'Olocausto in generale. Ho riportato alla mente un ricordo vissuto quest'estate. Con gli scout mi ero recata alla foiba di Basovizza, vicino a Trieste. Anche a me, come lady Altea, ha colpito molto la sensazione di silenzio e quiete che si avvertiva. Quasi irreale. Noi eravamo silenziosissimi, per non disturbare le altre persone attorno a noi, ricordandoci che comunque quel luogo fu davvero un posto drammatico per molte persone.
"Perchè l'uomo deve combattere? Perchè l'umanità deve provare tutta questa sofferenza?" Sono domande che mi rivolgo spesso, soprattutto oggi. A volte non riesco a crederci che tutto questo sia accaduto. Ma è successo! In questo periodo sento continuamente persone che si lamentano, che frignano per stupidaggini, come per esempio un telefono rotto che può essere riparato in dieci giorni. Ma di questo certe persone ne fanno un dramma. Come farò semza il mio adorato cellulare ultimo modello? Che domanda esistenziale!!!!!
E tutte le persone che in questo momento stanno lottando, che soffrono e che si spingono fino all'immaginabile per sopravvivere?
Forse dovremo rivolgere lo sgaurdo anche a loro, ricordandoci che noi siamo molto fortunati rispetto ad altre realtà, che tutto quello che NOI abbiamo, in realtà a qualcun altro manca.
Con questo non voglio accusare nessuno, ma far riflettere le persone che leggeranno questo mio commento.
"Mettimi come sigillo sul tuo cuore,
come sigillo sul tuo braccio;
perché forte come la morte è l'amore,
tenace come gli inferi è la passione:
le sue vampe son vampe di fuoco."
(Cantico dei cantici)
elisabeth
27-01-2012, 20.00.40
Mi sento molto vicina al vostro pensiero Anne.......non c'e' una giornata per pensare ad un unico orrore....ci sono tanti di quegli orrori che verrebbe voglia di chiedersi cose' l'uomo.......gli Ebrei..le Foibe....la Russia...e ancora oggi, distruzioni di massa..........un unico ricordo per una umanita' che a volte si annulla perche' sembra non avere un anima......potremmo avere ogni cosa e invece non abbiamo nulla........
Altea
27-01-2012, 20.12.46
Già milady Anne, ecco perchè io ho a cura un bimbo di Haiti che è stato colpito dal terremoto..per loro quel poco può essere tanto. Ma non è detto che chi non parli sia insensibile davanti a queste cose. A volte si può riflettere in silenzio e capire molte cose.:smile:
Talia
27-01-2012, 20.47.14
un unico ricordo per una umanita' che a volte si annulla perche' sembra non avere un anima......potremmo avere ogni cosa e invece non abbiamo nulla........
questo pensiero è anche il mio pensiero!
Grazie!
Eppure c'è una forza che può combattere ogni orrore: l'Amore.
Anche se talvolta sembra banale.
Praticate l'Amore, perché l'Amore è tutto e può tutto... l'Amore in senso lato, l'Amore verso il prossimo e verso noi stessi, l'Amore verso la Terra che ci ospita, l'Amore verso un'unica persona speciale e verso l'Umanità intera...
http://www.youtube.com/watch?v=5cc70c3EmVI&feature=related
Guisgard
27-01-2012, 21.12.37
Non erano pazzi, folli o malati.
No, gli autori di quei crimini, erano uomini spietati e lucidi.
Perché lucidamente hanno progettato e attuato quello sterminio di massa.
Perché solo menti sobrie e coscienti dell’odio che covavano potevano compiere quelle cose.
Non si potrà mai dimenticare tanta malvagità e tanto dolore.
Chantal
27-01-2012, 23.52.29
"E tu traesti il biancore singhiozzante dei Gigli".S.Mallarmé
http://1.bp.blogspot.com/-Nmj16ul5egg/Tb283FrzT-I/AAAAAAAAAcg/0inDnBH-OPo/s320/angelo+gab.jpg
Perdonatemi se lascio solo un fiore,qui.