Altea
18-04-2012, 13.52.14
Vorrei farvi conoscere una antica tradizione celtica della mia Terra, si chiama "Il pignarul" e nella notte epifanica, anzi nella notte prima della Epifania vi si accendono falò propiziatori ovunque. Solo nel giorno epifanico si accenderà il "Pignarul grande" che è quello che darà il vero responso sulla rocca di Tarcento. Andarci è veramente suggestivo, si deve partire dalla cittadina e salire una antica salita che ricordo era silenziosa, sterrata e piena di archi dove ci si doveva quasi inchinare per passarci.
Il Pignarul, il grande falò nella notte dell’Epifania ll fascino misterioso della dodicesima notte, quella dell'Epifania, ultima del periodo natalizio, ha da sempre avvinto ed incantato le genti d'Europa assieme a quelle del Mediterraneo e del vicino Oriente e a questa notte è legato il folclore nelle sue tradizioni ed espressioni più remote. Due le facce dell’Epifania: uno chiassoso, burlesco e saturnale basato su una baldoria che è già carnevalesca; l'altro ritualistico, ieratico, a mezzo fra il magico e il sacro che sa di antichissime liturgie e odora ancora di Avvento e di Natale. Tutti salgono al castello di Coja, dove il vecchio venerando accende il pignarul grant, il falo' grande; dal fumo si traggono auspici: se volta a oriente l'annata sara' propizia, se dirige a occidente vi saranno difficolta'. In quel momento vengono accesi anche gli altri falo' preparati sulle alture che gareggiano in bellezza e dimensioni. Da qualche anno si svolge anche una competizione fra carri infuocati in corsa, e si sparano fuochi d'artificio. Con ogni probabilità i riti del falo' derivano della remota religiosità degli antichi celti, i quali accendevano fuochi propiziatori al dio Beleno.
tratto dal sito "Friuli Venezia Giulia/events/info"
Questa è la rocca del Castello di Coja appunto, ormai rimasto un rudere con il fuoco del falò del "Pignarul", chiamato nella Lingua Friulana "Cjscjelat" ovvero come dire vecchio castello.
In questo sito potrete vedere altre immagini e la storia di questo castello
qui in questo sito potrete vedere altre immagini di ciò che rimane di questo castello e anche la storia.
http://www.mondimedievali.net/Castelli/Friuli/udine/coia.htm
http://i39.tinypic.com/24o7fk5.jpg
Il Pignarul, il grande falò nella notte dell’Epifania ll fascino misterioso della dodicesima notte, quella dell'Epifania, ultima del periodo natalizio, ha da sempre avvinto ed incantato le genti d'Europa assieme a quelle del Mediterraneo e del vicino Oriente e a questa notte è legato il folclore nelle sue tradizioni ed espressioni più remote. Due le facce dell’Epifania: uno chiassoso, burlesco e saturnale basato su una baldoria che è già carnevalesca; l'altro ritualistico, ieratico, a mezzo fra il magico e il sacro che sa di antichissime liturgie e odora ancora di Avvento e di Natale. Tutti salgono al castello di Coja, dove il vecchio venerando accende il pignarul grant, il falo' grande; dal fumo si traggono auspici: se volta a oriente l'annata sara' propizia, se dirige a occidente vi saranno difficolta'. In quel momento vengono accesi anche gli altri falo' preparati sulle alture che gareggiano in bellezza e dimensioni. Da qualche anno si svolge anche una competizione fra carri infuocati in corsa, e si sparano fuochi d'artificio. Con ogni probabilità i riti del falo' derivano della remota religiosità degli antichi celti, i quali accendevano fuochi propiziatori al dio Beleno.
tratto dal sito "Friuli Venezia Giulia/events/info"
Questa è la rocca del Castello di Coja appunto, ormai rimasto un rudere con il fuoco del falò del "Pignarul", chiamato nella Lingua Friulana "Cjscjelat" ovvero come dire vecchio castello.
In questo sito potrete vedere altre immagini e la storia di questo castello
qui in questo sito potrete vedere altre immagini di ciò che rimane di questo castello e anche la storia.
http://www.mondimedievali.net/Castelli/Friuli/udine/coia.htm
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