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Visualizza versione completa : Itinerari Il mistero dei manoscritti di Rennes-le-Chateau


Guisgard
16-05-2012, 17.25.14
Francia, 1892.
La piccola chiesa del paese di Rennes-le-Chateau necessitava ormai da decenni di riparazioni e il parroco, Francois Berenger Saunière, era riuscito a raccogliere faticosamente il denaro necessario.
Come prima cosa, il sacerdote si occupò dell'altare: la lastra di marmo che ne costituiva il piano venne staccata dal muro cui era cementata e sollevata dalla colonna che la sosteneva.
In una cavità al suo interno, Saunière ritrovò alcuni manoscritti risalenti al XIII secolo, dando inizio ad una “questione” ormai centenaria.
http://www.templaricavalieri.it/images/rennes_le_chateau_berenger_sauniere_03.gif
Fino al 1882, infatti, il parroco aveva dovuto faticosamente far quadrare i conti della parrocchia; dopo il ritrovamento della pergamene qualcosa cambiò improvvisamente.
Saunière le mostrò al vescovo di Carcassonne, poi chiese il permesso ed il denaro per recarsi a Parigi per far esaminare i manoscritti da uno specialista.
Intanto i lavori alla parrocchia proseguivano: sotto l'impianto fu rinvenuta una lapide di pietra.
Essa fu rimossa, ma solo Saunière ebbe modo di vedere che cosa celava.
Da quel momento, il parroco cominciò a compiere numerose esplorazioni nei luoghi circostanti, finchè qualche tempo dopo, i lavori di restauro ripresero a pieno ritmo.
Improvvisamente il denaro cominciò a scorrere a fiumi.
Saunière acquistò molti terreni circostanti, costruì una passeggiata a semicerchio e fece costruire una torre che chiamò “Tour Magdala”, in onore di Santa Maria Maddalena.
Pagò tutti i lavori di tasca sua e continuò a disporre di grandi quantità di denaro fino alla sua morte, avvenuta nel 1917.
Da dove proveniva quell'improvvisa ricchezza?
E perchè il sacerdote aveva voluto che sopra il portone della sua chiesa comparisse la scritta “Terribilis est locus iste” (ossia “Questo è un luogo terrificante”)?
http://www.rennes-le-chateau-archive.com/images/rlc_aujourdhui/rennes-le-chateau_vue.jpg
Per quasi sett'anni l'enigma dell'improvvisa ricchezza di Saunière rimase relegato tra i misteri locali; poi, nel 1968, Gerard De Sede, esoterista e scrittore specializzato in tesori nascosti, raccontò la storia di Saunière nell'intrigante volume “Il tesoro maledetto”.
Secondo De Sede, il sacerdote aveva risolto un complicato codice che coinvolgeva, oltre alle pergamene, il celebre quadro di Nicolas Poussin “Et in Arcadia Ego”, giungendo così al nascondiglio di un “tesoro maledetto” (le ragioni del sinistro attributo non sono perfettamente chiare, ma giustificano la frase “Terribilis est locus iste”), forse proveniente dal Tempio di Gerusalemme.
http://www.lecoindelenigme.com/3-piliers-arcadie-suite2_archivos/image001.jpg
Grazie al successo de “il tesoro maledetto”, il nome di Rennes-le-Chateau balzò all'improvviso alla ribalta.
Nel 1970 un giornalista inglese, Henry Lincoln, dopo essersi ulteriormente documentato sull'argomento, realizzò tre documentari per la Bbc, che alimentarono l'interesse attorno al caso.
Lincoln continuò gli studi per anni e si accorse che le pergamene di Saunière contenevano codici segreti a vari livelli di lettura, dapprima elementari e poi sempre più complessi; in un libro dichiarò di aver scoperto, tutt'intorno a Rennes-le-Chateau, le coordinate di una vasta serie di luoghi sacri allineati fra loro.
Con una serie di calcoli matematici, Lincoln riuscì a dimostrare come questi luoghi siano allineati ad altri e questi ad altri ancora, fino a formare un “Pentacolo Perfetto”, un'immensa stella a cinque punte perfettamente regolari, con al centro il sito di Coustlaussa.
Il vasto territorio costituirebbe un immenso “luogo sacro”, un incredibile tempio alla Grande Madre elevato dagli stessi misteriosi costruttori del Neolotico che avevano edificato Stonehenge, Avebury e altri siti megalitici d'Europa.
http://farm1.static.flickr.com/135/355305676_e5b9df941f.jpg
E' questo dunque il vero segreto celato da quelle pergamene?
Questo ha comportato l'incredibile arricchimento di Saunière?
L'unica cosa certa è che ancora oggi i misteriosi manoscritti di Rennes-le-Chateau sono avvolti da un enigmatico ed impenetrabile fascino.
http://www.dinosoria.com/enigmes/rennes_chateau_cc6.jpg

Altea
16-05-2012, 17.44.34
Davvero affascinante sir..voi sapete come amo queste leggende, ma mi ricorda un pò la storia, se non erro, (visto non l'ho letto) del libro "Il Codice da Vinci" dove in una chiesetta in Francia si dice vi sia la tomba di Maria Maddalena e altri segreti manoscritti, e il Sacro Graal.

Guisgard
16-05-2012, 17.59.55
Milady, perdonatemi, “Il Codice da Vinci” parla di molte cose, ma quasi sempre senza alcun fondamento storico.
Ma se c'è una cosa certa, è che quel libro non parla affatto del Santo Graal.
Quanto ai manoscritti di Rennes-le-Chateau, come scritto nella discussione, sembrano legati a diversi fatti “misteriosi” e hanno dato inizio a tutta una serie di ipotesi.
Una di quelle che più mi ha incuriosito è appunto questa che ho voluto riportare oggi su Camelot :smile:

Altea
16-05-2012, 18.06.12
Sir, infatti per questo motivo non l'ho letto perchè sono solo "ipotesi".

ma vorrei correggervi sul fatto che non parli del Sacro Graal..leggete qui..:smile:

http://www.recensionelibro.it/il-codice-da-vinci-dan-brown.html

aggiungo pure

"Storico dell'arte, Dan Brown struttura il suo ultimo romanzo intorno a un'idea di base: per il severo controllo esercitato finora dalla Chiesa, la chiave del segreto del Graal andrebbe cercata nel linguaggio, spesso allusivo, della pittura. A questo porta l'avventurosa caccia al tesoro che coinvolge un esperto di simbologia, Robert Langdon, dopo l'assassinio del curatore del Louvre, Jacques Saunière (stesso cognome del parroco che a fine Ottocento rese celebre la chiesa di Rennes-le-Château con alcune rivelazioni sul Graal). È così che poco a poco, sullo sfondo d'un impianto narrativo tanto schematico quanto efficace, si staglierà la figura di una "regina cancellata" contro cui la Chiesa avrebbe condotto "la più grande opera di insabbiamento della storia"....etc.

tratto dal sito IBS

come vedete Dan Brown fa riferimento pure alla chiesa che avete nominato e del priore appunto riferendosi alla fine dell' Ottocento.

Guisgard
16-05-2012, 20.25.19
Milady, probabilmente non mi sono espresso correttamente, visto che non avete colto il mio sarcasmo.
Non c'è bisogno di riportare il riassunto o la recensione del libro.
So benissimo anche io che Dan Brown, tra le altre cose, ha tirato fuori dal suo calderone anche la definizione "Santo Graal".
Ma, come tutti sanno, non è quella tradizionalmente conosciuta da novecento anni circa a questa parte (il primo a citarlo per iscritto, ad oggi sembra, sia stato Chretien de Troyes nel suo “Parsival o il Racconto del Graal”).
Dan Brown “costruisce” (o forse riporta...) tutta una serie di teorie che sembrano ben combaciare con le fantomatiche tesi che da tempo i sedicenti “eredi” del Priorato di Sion tentano di spacciare per fatti storici.
Da qui il mio sarcasmo, perchè ciò che descrive Dan Brown nel suo libro non è il Santo Graal conosciuto dalla tradizione letteraria cavalleresca e non.
Tutto qui :smile:

Altea
16-05-2012, 20.43.01
Sir..permettetemi per me il Sacro Graal è uno solo, poi se scrittori vari lo hanno usato per i loro romanzi è altra storia.
Il Sacro Graal è il calice ove Gesù Cristo bevve all' Ultima Cena...che leggenda dica che siano stati i cavalieri della Tavola Rotonda a portarlo in Europa o che siano stati i Templari, parliamo dello stesso medesimo oggetto.
Il fatto è che nel "Codice da Vinci" si narri appunto che tutto ruota sui Templari e il Sacro Graal, che sembrerebbe la Chiesa sapesse dove si trovasse...appunto come dice Dan Brown, nella chiesetta in Francia da voi menzionata e scoperto da quel diacono a cui pure lo scrittore e storico dell'arte fa riferimento? è questo che lo fece arricchire?
Ma di un unico oggetto parliamo...la coppa dove bevve Gesù, figuratevi si dice si troverebbe perfino a Torino, città magica e mistica per eccellenza.

Parsifal25
17-05-2012, 03.37.46
Personalmente, Nobile Signore.....questo argomento mi sta molto a cuore. Io non credo che il Graal sia qualcosa di fittizio come molti lumi in campo storico affermano.

Credo che il Graal sia molto più assimilabile ad una cernita di reliquie e documenti che erano celati nel Tempio di Gerusalemme, molti contemporanei strumentalizzano la dicitura del Graal, ma la storia parla chiaro:

"Perchè sono stati messi a tacere dalla stessa Chiesa che li ha ordinati, bollandoli come eretici?". Una risposta non si è ancora avuta.....dicono che con questo segreto avessero accumulato ingenti ricchezze tanto da divenire i più ricchi del mondo sia in tema di denari che di spirito.....hanno inventato tutto? Non credo....

Guisgard
18-05-2012, 18.22.21
Amico mio, sul Santo Graal sono state scritte tante cose nei vari secoli.
Da quelle più incredibili, a quelle più assurde.
Così, quello che è, e dovrebbe essere, il Calice usato nell'Ultima Cena da Gesù, diviene di volta in volta una sorta di Pietra Filosofale, il Calderone della tradizione Celtica, l'Arca dell'Alleanza, fino, addirittura, ad un qualcosa legato a sette ereticali che da sempre hanno vaneggiato proclami che sono totalmente opposti ai valori della Fede che il Santo Calice simboleggia e rappresenta.
Comunque, tornando al mistero di questi manoscritti, io credo che, qualsiasi segreto essi racchiudano, la verità non era conosciuta solo da Saunière.
E questo, naturalmente, lo dico senza voler tirare in ballo fantavisioni anticlericali, in cui la Chiesa, dietro ad un'oscura e fantomatica teoria del complotto, miri a conquistare il potere assoluto :smile:

Parsifal25
19-05-2012, 03.49.53
Nobile Signore, la Chiesa tende a nascondere un qualcosa di incredibile che se scoperto può mettere a serio rischio il potere costruito nel tempo ed i suoi stessi membri.......

ma non tutto potrà essere nascosto.....

Guisgard
21-05-2012, 21.17.05
Amico mio, questa rivelazione può cambiare il corso della storia!
Forse paragonabile solo alla “Falsa Donazione di Costantino”, smascherata da Lorenzo Valla!
E potrebbe fruttare anche una barca di soldi!
Perdonate la mia facile ironia, amico mio, non è assolutamente rivolta a voi :smile:
E' solo che sento ormai da tempo storie simili, senza che nessuno avanzi mai prove a sostegno di queste fantasiose e pittoresche tesi.
Ora però direi di tornare in tema con l'argomento trattato, che a mio giudizio è già abbastanza affascinante di suo :smile_lol:

Taliesin
21-05-2012, 22.43.06
Cavaliere dell'Intlletto,
nell'autunno dell'Anno del Signore millenovecentonovantanove, la scatola mediatica che trasmette le immagini oltre i confini dello spazio e del tempo, fece conoscere al mondo dell'irreale, attraverso il moderno cronista Rodolfo il Gabro Giacobbo, la Storia che voi avete, come sempre, sapientemente narrato e riassunto....

Il cosidetto "Vangelo di Giuda" scritto apocrifo più volte rimaneggiato nel corso dei secoli a secondo della convenienza accennava alla troppa umanità del Cristo, già ntrodotta dal famoso protovangelo di Giacomo.
Le farneticazioni del fortunato scrittore del cosiddetto "Codice Da Vinci, citato in troppe occasioni come depositario di verità nascoste, da un tempo distratto e voglioso di cogliere segreti ovunque riposi la vera fede,ovvero la libertà degli uomini.

Senza ombra di dubbio il povero ricco Curato riesumò qualcosa di "terribile" dalle viscere di quell'angolo di terra...

Molti anni fa, di ritorno da una mia avventura in musica, volli fermarmi nei pressi di quel paesino francese semisconosciuto e desolato e la cosa che più mi colpì fu, non tanto la chiesa restaurata, la torre ed i misteri legati ai santi ed i loro nomi riuniti in cerchio che formavano la parola Gradale, mail fatto che in quel "luogo terribile" non si potesse scavare...

Chissà...

Taliesin, il bardo

Guisgard
23-05-2012, 01.58.54
“Terribile...”
Questa parola, chissà perchè, sembra essere la cosa che più di ogni altra attrae di questo luogo e dei suoi misteri.
E chissà poi perchè, ma questa cosa “terribile” per molti in realtà sembra non esserlo affatto, ma “terribili”, se fosse vero questo “terribile” segreto, sono invece coloro che la nascondono!
In pratica, a quanto pare, la vera cosa “terribile” è tenerla celata agli occhi del mondo...
Mah, il solo pensarci mi fa venire un “terribile” mal di testa... :rolleyes:

Perdonatemi, mio buon bardo ed amico, se ho usato come spunto il vostro intervento per rischiare di buscarmi un'emicrania in piena notte :laughing_lol1:
Tornando serio, devo dire di condividere pienamente le sensazioni che avete descritto, amico mio.
Anche io infatti penso che quel luogo sia capace di affascinare e nello stesso tempo di inquietare chi giunge a visitarlo.
Forse per la scritta di cui parlavate, forse per l'atmosfera così carica di mistero, o magari perchè la caccia al fantomatico tesoro è tutt'ora ancora in voga.
Per il resto non saprei: se fossi Parsifal cercherei altrove il Santo Graal.
Ma è solo un'idea la mia.
Magari sbaglio.
Poi si sa, il mio modello cavalleresco è Lancillotto (che poi è anche colui che fu destinato per primo a cercare il Sacro Calice. Ma questa è un'altra storia...) ;)

Taliesin
24-05-2012, 11.51.29
...ma questa è un'altra storia...
con queste brevi parole Robert E. Howard terminò il suo ultimo romanzo incompiuto sulle gesta dell'erore cimmero, e devo confessarvi che fin dalla mia prima adolescenza mi hanno sempre colpito, come una porta mai richiusa, come un mistero celato, quel desiderio innato di ulissismo che l'Uomo deve possedere oltre i confini di spazio e di tempo...

Forse, Amico Mio, la famosa parola "terribile", come voi avete accennato durante il vostro "terribile" mal di testa notturno, è come quella porta che attende solo di essere scostata...
Taliesin, il bardo

Hastatus77
05-06-2012, 14.44.45
Sir..permettetemi per me il Sacro Graal è uno solo, poi se scrittori vari lo hanno usato per i loro romanzi è altra storia.
Il Sacro Graal è il calice ove Gesù Cristo bevve all' Ultima Cena...che leggenda dica che siano stati i cavalieri della Tavola Rotonda a portarlo in Europa o che siano stati i Templari, parliamo dello stesso medesimo oggetto.
Il fatto è che nel "Codice da Vinci" si narri appunto che tutto ruota sui Templari e il Sacro Graal, che sembrerebbe la Chiesa sapesse dove si trovasse...appunto come dice Dan Brown, nella chiesetta in Francia da voi menzionata e scoperto da quel diacono a cui pure lo scrittore e storico dell'arte fa riferimento? è questo che lo fece arricchire?
Ma di un unico oggetto parliamo...la coppa dove bevve Gesù, figuratevi si dice si troverebbe perfino a Torino, città magica e mistica per eccellenza.

Mi ero perso questo "dibattimento".

@Altea
Per capire esattamente quello che vuol dire Guisgard, dovreste leggere il romanzo di Dan Brown... tutti quando si parla di Santo Graal, pensano al calice... ma se leggete il romanzo "Il codice Da Vinci", scoprirete che qui il Santo Graal non è un calice.

Forse ricordo male, però mi sembrava ci fosse una discussione sul Santo Graal.
Se la trovo, inserirò il link.

Altea
05-06-2012, 17.01.01
Mi ero perso questo "dibattimento".

@Altea
Per capire esattamente quello che vuol dire Guisgard, dovreste leggere il romanzo di Dan Brown... tutti quando si parla di Santo Graal, pensano al calice... ma se leggete il romanzo "Il codice Da Vinci", scoprirete che qui il Santo Graal non è un calice.

Forse ricordo male, però mi sembrava ci fosse una discussione sul Santo Graal.
Se la trovo, inserirò il link.

si, grazie sir Hastatus mi farebbe piacere su quella discussione...infatti io non ho mai letto un libro di Dan Brown, nemmeno Angeli e Demoni.

Taliesin
05-06-2012, 17.46.59
...e non ve lo consiglio lady Altea,
la vostra sensibilità si troverebbe combattuta tra le carte insaporite di un minestrone pseudostorico e religioso, che in quest'epoca bizzarra, lontana da quella forma di cristianaesimo sotterraneo che dette la luce ai magnifici "vangeli apocrifi", ha attecchoto solo nella fragilità delle attuali conoscenze in materia....comunque complimenti all'autore straniero (tanto per cambiare!) che ha sapito cogliere il giusto "passaggio temporale" dove esporre la sua opera...

Taliesin, il bardo

Talia
05-06-2012, 19.48.17
Anche io ero superficialmente a conoscenza di tutto ciò, soprattutto perché la lettura di quel romanzo cui accennavate mi aveva portata, all’epoca, a fare qualche piccola ricerca in merito...
Ad ogni buon conto... quale che sia la verità... trovo tutto ciò affascinante, così vagamente misterioso, sotteso tra opinioni e congetture...
Grazie, dunque, sir Guisgard, per aver risvegliato le mie poche conoscenze ed per averle poi approfondite!

Quanto poi al suddetto romanzo ed al suo autore... suvvia, signori, un po’ di clemenza!
E’ vero, ‘Il codice Da Vinci’ è un po’ un pot-pourri di leggende rimaneggiate, documenti storici inesistenti e personaggi talvolta un po’ pretenziosi... ma è un romanzo, appunto! Non un saggio, né un trattato. Non è un compendio e non credo che abbia pretese di veridicità!
Sarò sincera... a me non è piaciuto molto. L’ho trovato un po’ pretestuoso...
Ma, come dicevo, è un romanzo... e come tale ha almeno il merito di avere una trama non noiosa. Che non è poco!
Bene... sono decisamente OT... chiedo perdono ai cavalieri, miei e vostri tutori, che già scorgo laggiù con un’aria alquanto scura in volto...

Forse ricordo male, però mi sembrava ci fosse una discussione sul Santo Graal.
Se la trovo, inserirò il link.
Se mi è concesso, sir...
io rammentavo di aver letto, tempo e tempo fa, questa...

http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=341

Altea
05-06-2012, 20.14.29
Infatti lady Talia è un romanzo..cosi siamo in due a essere ot:smile: e appunto trovavo molto strano questo nesso o riferimenti del romanzo con la storia vera o non vera del diacono raccontata da sir Guisgard.;)

Guisgard
05-06-2012, 20.20.25
Quanto poi al suddetto romanzo ed al suo autore... suvvia, signori, un po’ di clemenza!
E’ vero, ‘Il codice Da Vinci’ è un po’ un pot-pourri di leggende rimaneggiate, documenti storici inesistenti e personaggi talvolta un po’ pretenziosi... ma è un romanzo, appunto! Non un saggio, né un trattato. Non è un compendio e non credo che abbia pretese di veridicità!
Sarò sincera... a me non è piaciuto molto. L’ho trovato un po’ pretestuoso...
Ma, come dicevo, è un romanzo... e come tale ha almeno il merito di avere una trama non noiosa. Che non è poco!
Bene... sono decisamente OT... chiedo perdono ai cavalieri, miei e vostri tutori, che già scorgo laggiù con un’aria alquanto scura in volto...



Sono perfettamente d'accordo con voi, milady.
A proposito di tutto questo, ricordo un episodio.
Risale all'uscita di questo libro e mi trovavo a casa una sera a studiare.
Ad un tratto arriva mio cugino e mi chiede di poter vedere il Cenacolo di Leonardo che era sulla parete del soggiorno.
Io annuisco e resto ad osservarlo mentre scruta il quadro.
All'improvviso esclama raggiante: “Eccolo, ho trovato! Guarda pure tu! Si vede qui, vogliono pugnalare San Giovanni... e se guardi bene ti accorgi che sembra una donna davvero! E' Maria Maddalena! Il libro aveva ragione!”
Io allora lo fisso, indeciso se tirargli addosso il manuale di Topografia Antica oppure più semplicemente farmi ribattezzare di nuovo.
“Quel quadro” rispondo io “è stato dipinto da un grandissimo artista, da un genio assoluto. Non da un teologo o da un profeta ispirato dall'Alto! Ci sei?” Fissandolo. “Non ci troverai dentro messaggi divini e verità assolute. Nessuna rivelazione, è solo un'opera d'arte.”
Lui mi guarda e mestamente ritorna da dove è venuto.
In verità è questo il sottile gioco che ruota attorno a quel libro.
Poi si possono fare tutti i discorsi che vogliamo, legati al gusto, alla bravura dell'autore (più furbo che talentuoso, a mio modesto parere), al fascino della materia trattata, ai grossolani errori/orrori storici e così via.
E sia, dopo questa parentesi, anche io ritorno in tema prima di dare il cattivo esempio ai miei cadetti :rolleyes:

Altea
05-06-2012, 20.39.38
sir Guisgard, dimenticate che Dan Brown è uno storico dell'arte, ora sperando un giorno di diventarlo, sapete che è il sogno di ogni storico dell'arte scoprire qualcosa di assoluto....cercare...immaginare...qualcosa di introvabile, qualche mistero celato..come ogni archeologo, ci siano fondamenta reali o no.
Sinceramente io non ho letto questo libro perchè so che si basa su cose che non siano reali, ma dette dalla Chiesa ma essendo di parte sono anche dalla parte di Dan Brown...e da chi vede un pugnale in un affresco immaginando Maria Maddalena che vuole pugnalare San Giovanni, ma mi fermo pure io sono ot..è troppo di parte degli storici dell'arte.:smile:

Talia
06-06-2012, 00.35.35
Oh, Cielo... qualcuno mi fermi!
Perché temo che fermarmi di mia iniziativa in questa discussione sia un’impresa troppo ardua per me, povera dama! :rolleyes:

Allora... da dove cominciare?

Sir Guisgard, mio signore... vostro cugino ha tutta la mia simpatia, fosse altro per il rischio che ha corso di fronte a quel minaccioso manuale di topografia! ;)
Quanto a voi, mio signore... comprendo ciò che dite! Credo che sia un po’ la tentazione di tutti quelli che hanno aperto quel libro correre a cercare un’immagine dello splendido Cenacolo di Leonardo, per poter trovare quel pugnale e quella mano che non avrebbe dovuto esserci, che è in più... ed ammetto che quell’opera si presta anche a simili ricerche, dato il disgraziato stato di conservazione in cui versa...
Ad ogni modo, mio signore... suvvia... non credete di essere stato un po’ brusco con il poverino? Lo avete detto voi, dopotutto: è un’opera d’arte! E di uno dei più grandi, dei più geniali, dei più incredibili artisti mai esistiti... e allora mi stona ciò che dite: “è solo un’opera d’arte”... non è solo un’opera d’arte, mio signore... è addirittura un’opera d’arte! Ed il Cielo preservi coloro che continueranno ad osservarla ed a cercare in essa verità e segreti nascosti, amandola così e donandole l’attenzione che merita... e se qualcuno talvolta vi troverà qualche cosa di poco ortodosso, o di poco cristiano, o di poco etico... beh, io trovo che andrà bene lo stesso! Vi dovrà essere, in questo caso, certo, chi lo corregge... ma lo corregge affinché egli possa tuttavia continuare a cercare, continuare ad osservare, continuare a sbagliare forse... eppure, mio signore, è proprio questo che tiene in vita quelle opere: il nostro amore, la nostra perpetua ricerca di qualche cosa di più, di qualche cosa ‘oltre’... poiché è probabilmente per ciò che esse sono nate. E’ per questo ed in questo che hanno un senso ed un significato.

Lady Altea... sono in parte d’accordo con voi, mia cara, anche se credo che sia fondamentale la differenza tra ‘cercare’ qualche cosa di introvabile ed ‘immaginarlo’... ;)
Quanto a Dan Brown... forse sarò controcorrente... ma vi consiglio di leggerlo quel libro! Primo perché val sempre la pena di leggere un libro, secondo perché solo dopo averlo letto avrete su di esso l’unica opinione che vale davvero: la vostra! :smile_lol:

Guisgard
06-06-2012, 04.52.38
sapete che è il sogno di ogni storico dell'arte scoprire qualcosa di assoluto....cercare...immaginare...qualcosa di introvabile, qualche mistero celato..

Si, milady.
Ma non a discapito della storia, inventando e travisando di sana pianta.
Anche un certo Adolf Hitler voleva scoprire i misteri delle migrazioni dei popoli, ma, ahimè, partendo da concetti tanto assurdi quanto fantastorici... ed anche in quel caso, purtroppo, qualcuno diede per buone quelle "teorie"...
Un vero studioso, che sia un archeologo, un filologo o uno storico dell'arte, deve sempre basarsi sulla documentazione scritta quando affronta un qualsiasi tema, altrimenti meglio dedicarsi ad altri generi, non certo meno nobili, come la favolistica o il fantasy :smile_lol:



Ad ogni modo, mio signore... suvvia... non credete di essere stato un po’ brusco con il poverino? Lo avete detto voi, dopotutto: è un’opera d’arte! E di uno dei più grandi, dei più geniali, dei più incredibili artisti mai esistiti... e allora mi stona ciò che dite: “è solo un’opera d’arte”... non è solo un’opera d’arte, mio signore... è addirittura un’opera d’arte! Ed il Cielo preservi coloro che continueranno ad osservarla ed a cercare in essa verità e segreti nascosti, amandola così e donandole l’attenzione che merita...

Vedete, milady, il problema non è tanto il trovare qualcosa di poco etico, di poco Cristiano o di politicamente corretto.
Un'opera d'arte è qualcosa di immenso, di straordinario, di meraviglioso, di sublime.
Deve ammaliare, affascinare, intrigare, ispirare, esaltare, commuovere e travolgere.
E' un'opera d'arte ed è un qualcosa a se stante.
E tale deve restare, altrimenti si rischia di travisarne il valore e il significato.
Sin dall'antichità gli uomini hanno sempre cercato altro nei grandi capolavori artistici.
Così i poemi antichi divennero dei manuali di geografia, di storia etnica, di scienze naturali ecc.
Fino a quando alcuni immensi geni, non meno del grandissimo Leonardo, cominciarono a studiare per bene quelle opere, ridando loro il giusto valore.
Così, grazie ai filologi alessandrini e di Pergamo la gente ha smesso di cercare il moto delle costellazioni nel bellissimo poema epico "Fenomeni" scritto dal geniale Arato da Soli, o di ridisegnare le rotte che dall'Egeo conducevano al Mar Nero e all'Oriente leggendo "Le Argonautiche" del grande Apollonio Rodio.
Un'opera d'arte, milady, è un qualcosa di unico che va oltre l'ordinario ed oltre il tempo.
E' la manifestazione del genio umano e delle sue passioni più forti.
E' lo slancio che rompe gli schemi della realtà e ci conduce in un mondo oltre, diverso, distante da molti dei limiti e delle debolezze del tempo in cui sono state concepite.
Davanti ad un capolavoro di Fidia, di Lisippo, di Leonardo, di Michelangelo, del Caravaggio o di Ligabue io voglio leggere l'arte e l'ispirazione di quegli uomini, cercando il messaggio, tutto personale e quindi intimo, che questi geni ci hanno lasciato nella loro visione del mondo e delle cose.
Un'opera d'arte, grazie a Dio, va oltre la politica, le ideologie e le singole Fedi degli individui.
Qualcuno scrisse che "la poesia non cerca la verità, ma la crea".
E questo può benissimo dirsi per tutte le forme d'arte :smile:



PS: Chiedo scusa a tutti per essermi di nuovo avventurato fuori dal tema di questa discussione.
Ma discutere con le nostre brillanti ed argute dame è un piacere a cui difficilmente si riesce a rinunciare.
Su, da oggi il vostro Primo Cavaliere cercherà di essere più attento e disciplinato ;)

Taliesin
06-06-2012, 09.48.37
...è forse fuori tema riportare i passi di giovani ed inesperti viandanti sulla retta via Cavaliere dell'intelletto...?

...nessuno si elevi alla statura di moderno inquisitore, ma le castronerie infondate di quel libretto non possono che attecchiere, come ho detto poco precedentemente, in quest'epoca distrazza e bizzarra...

p.s. perdonate il fuori tema ma era doveroso nei confronti della Storia.

Taliesin, il bardo

Altea
06-06-2012, 10.16.36
Si, milady.
Ma non a discapito della storia, inventando e travisando di sana pianta.
Anche un certo Adolf Hitler voleva scoprire i misteri delle migrazioni dei popoli, ma, ahimè, partendo da concetti tanto assurdi quanto fantastorici... ed anche in quel caso, purtroppo, qualcuno diede per buone quelle "teorie"...
Un vero studioso, che sia un archeologo, un filologo o uno storico dell'arte, deve sempre basarsi sulla documentazione scritta quando affronta un qualsiasi tema, altrimenti meglio dedicarsi ad altri generi, non certo meno nobili, come la favolistica o il fantasy :smile_lol:



grazie per il consiglio sir...vorrà dire che restituerò tutti i libri universitari su storia medioevale, storia dell'arte etc per la futura laurea da destinarsi in questa materia e mi dedicherò al favolistico e al fantasy!!! e non vorrei certo diventare una fanatica tipo Hitler....
E' inutile rimanga a parlare, non si tratta di inventarsi storielle ma di "scoprire", scoprire anche in un dipinto minimo un particolare...sfuggito a chiunque. Ma appunto...sono dalla parte degli storici dell'arte...che a quanto pare dovrò abbandonare e mi metterò a scrivere raccontini fantasy e di favole, scusate l'o.t. ma io dico ciò che penso e qui concludo il discorso.

Talia
06-06-2012, 11.01.27
Sir Guisgard, mio signore...
ciò che dite sull’arte mi trova assolutamente d’accordo e sinceramente ammirata per le parole che avete saputo trovare in merito...
Però...
(si, c’è un ‘però’! Lo sapete, c’è sempre un ‘però’ con me! ;))
...però, dicevo, in questo modo pare quasi –o, almeno, a me par ciò- che voi travisiate un tantino la vista... o meglio che la pieghiate leggermente a vostro favore. Mi spiego: è vero, un’opera d’arte è qualcosa di assolutamente unico, qualcosa che va oltre l’ordinario e che lega –così diceva qualcuno- indissolubilmente la terra al cielo... purtuttavia è anche un manufatto umano, è l’opera di un uomo... geniale, certo, ma comunque un uomo che viveva nel suo tempo, un uomo che aveva passioni, problemi, sogni, desideri, un uomo che ricercava la perfezione e che la ricercava con le sue forze... ed io, permettetemi, trovo che questo sia un dato importante, ed anche affascinate, nell’osservazione di un’opera d’arte... un fattore che si dovrebbe sempre tenere in considerazione e dal quale mai si deve prescindere!
...E badate che mi riferisco ad ogni opera d’arte, che sia Cimabue o Dalì, Picasso o Giotto, Roy Lichtenstein, Rothko o Piero della Francesca... alla fine, forse, non c’è differenza! Certo... è la prospettiva che cambia... o meglio, è la prospettiva che ci induce a ‘vedere’ qualche cosa meglio di qualcos’altro... Piero della Francesca diceva che se guardi la tua mano a due centimetri dal viso ciò che vedrai sarà solo un pezzo di carne, per capire che è una mano la devi allontanare.
Ma questa è davvero un’altra storia...
ed ora sono davvero fuori tema!
Tornando in tema, tuttavia...
Ovviamente io non so cosa celino le pergamene di Saunière, non mi spiego da dove altro potrebbe essergli derivata quella ricchezza improvvisa e non so se mai sarà fatta luce sul ‘caso’... tuttavia mi piace, nonostante tutto, credere sempre al buon Amleto ed all’amato Shakespeare... perché forse davvero “vi sono più cosa in cielo ed in terra , Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia”... :smile_lol:


...è forse fuori tema riportare i passi di giovani ed inesperti viandanti sulla retta via Cavaliere dell'intelletto...?
Oh, ma mio buon Taliesin... non vi pare di esagerare un tantino, in questo modo? Sulla ‘retta via’, addirittura?
Eh, già... in barba alla libertà di discussione ed alla bellezza del dibattito costruttivo...
E ditemi, dunque, qual è in definitiva la ‘retta via’? Secondo chi, poi? Voi? Detenete dunque, voi, le chiavi della verità assoluta?
;)

Taliesin
06-06-2012, 11.15.29
Lady Talia,
se avessi quel mazzo di chiavi non sarei ancora progioniero della grotta di cristallo che impedisce alla mia persona di tornare nel mondo reale...
ma vi prego di abbandonare ogni polemica riguardo l'argomento da me trattato...in questa bizzarra realtà virtuali i contorni appaiono spesso incerti e nebulosi e la melodia delle voci non può varcare i confini temporali, di conseguenza non è possibile carpire l'intonazione che lascia posto a fraintendimenti ed incomprensioni...
Vi chiedo dunque scusa se le mie affermazioni possono avere toccato la vostra sensibilità in merito all'argomento, la mia era un'emozione personale, troppo intima, senz'altro scaturita da un'esperienza passata che non mi abbandona e mi ferisce ogni qualvolta si ripresenta...
buona lettura e buon viaggio dunque milady.

Taliesin, il bardo

Talia
06-06-2012, 11.25.03
Oh, Taliesin... perdonatemi voi se vi sono apparsa polemica! Non intendevo esserlo... leggermente sarcastica, forse... si, temo che questo sia il peccato cui, mio malgrado, più facilmente indulgo! :smile:

Guisgard
06-06-2012, 21.31.24
...è forse fuori tema riportare i passi di giovani ed inesperti viandanti sulla retta via Cavaliere dell'intelletto...?

...nessuno si elevi alla statura di moderno inquisitore, ma le castronerie infondate di quel libretto non possono che attecchiere, come ho detto poco precedentemente, in quest'epoca distrazza e bizzarra...



Amico mio, io comprendo cosa intendete.
Ma sono d'accordo con lady Talia; io credo che un libro vada sempre letto e poi giudicato.
Solo così ci si può rendere conto del suo reale valore.
Anche il Main Kampf di Hitler, tanto per fare un esempio di libro da "evitare", va letto o comunque conosciuto, perchè solo in questo modo ci si può rendere conto del delirio che quel testo contiene.
Guglielmo di Moerbeke, il grande studioso domenicano che tradusse Aristotele in latino, affermava che "quando cerchiamo la Verità non dobbiamo mai nascondere o temere nulla, ma portarlo invece alla luce del Sole, perchè solo lì Essa ci apparirà" :smile:




è vero, un’opera d’arte è qualcosa di assolutamente unico, qualcosa che va oltre l’ordinario e che lega –così diceva qualcuno- indissolubilmente la terra al cielo... purtuttavia è anche un manufatto umano, è l’opera di un uomo... geniale, certo, ma comunque un uomo che viveva nel suo tempo, un uomo che aveva passioni, problemi, sogni, desideri, un uomo che ricercava la perfezione e che la ricercava con le sue forze...

Assolutamente d'accordo, milady.
Ogni opera va sempre studiata e giudicata tenendo presente il suo autore ed il tempo in cui visse.
Solo così, per fare qualche esempio, possiamo inquadrare e comprendere la straordinaria poetica di Virgilio, l'estro del Cellini, l'inquietudine del Tasso, il Pessimismo Cosmico di Leopardi o il genio di Van Gogh.
Avete toccato un tasto straordinariamente importante, milady.
E lo stesso discorso deve farsi per le opere di Leonardo da Vinci, tenendo conto del tempo in cui visse, delle sue passioni ecc.
E questo, come ho raccontato sopra, è ciò che tentai di spiegare al mio buon cugino quella sera :smile_lol: