Visualizza versione completa : Salve!!
William Wallace
29-01-2013, 01.50.52
Ciao ragazzi, mi sono unito al forum poichè cercando su internet delle informazioni sulle "Cronache di Braveheart" di Jack Whyte, ho trovato un post del vostro sito al quale risponderò...
Mi chiamo Giorgio e ho 24 anni.
elisabeth
29-01-2013, 10.17.43
Salve Giorgio o se preferisci William Wallace, benvenututo nel regno di Camelot......spero tu possa arricchire la tua sete di conoscenza....tra queste mura.......
Taliesin
29-01-2013, 10.53.48
Buongiorno e Benarrivato emulo di William Wallace,
la cui figura, in differente spazio di tempo, somiglia molto con l'Artù storico ripulito dalla pomposità dei romanzi cortesi. La lotta per l'indipendenza della propria terra dagli invasori di ogni epoca...
E' una bella responsabilità portarlo il vostro nome, fatelo con onore e soprattutto esplorate Camelot, vi stupirà...
Taliesin, il bardo
ladyGonzaga
29-01-2013, 11.00.37
ciao Giorgio
bentrovato:smile:
Hastatus77
29-01-2013, 13.42.13
Ciao Giorgio, ben arrivato a Camelot.
Spero ti troverai bene.
William Wallace
29-01-2013, 13.45.20
Grazie!!
Chiametemi pure William, è un onore per me.
Adoro quel personaggio fin dall'infanzia e ho sempre cercato di seguire il suo esempio, pur vivendo in tempi come questi...:sad_cry_me:
cavaliere25
29-01-2013, 14.20.00
Benvenuto Giorgio spero che ti troverai bene e troverai ciò che ti serve :smile:
William Wallace
29-01-2013, 14.42.17
Grazie cavaliere!
Isotta88
29-01-2013, 15.05.09
Ciao ragazzi, mi sono unito al forum poichè cercando su internet delle informazioni sulle "Cronache di Braveheart" di Jack Whyte, ho trovato un post del vostro sito al quale risponderò...
Mi chiamo Giorgio e ho 24 anni.
Benvenuto a Camelot Lord William, nonché mio coetaneo! :smile_wave_lady:
Altea
29-01-2013, 16.42.35
Benvenuto a Camelot....William...:smile_wave:
Guisgard
29-01-2013, 20.06.28
Benvenuto a Camelot, messer William :smile:
William Wallace
29-01-2013, 20.09.23
Vi ringrazio tutti!
Ma non voglio titoli, non sono un Lord...:D
Chantal
01-02-2013, 17.06.52
Cosa può portare in dono una dama ad un cuore come il vostro?
Forse ammirazione, forse la speranza che possiate sentirvi davvero come William Wallace, e che questo non sia solo un sogno..
Poco importa se giungeste a camelot per caso o per fato, ci portaste entusiasmo e freschezza e ve ne siamo grati.
Siate, dunque, il benvenuto, sir William, e che la nostra camelot, quella in cui noi tutti abbiamo riposto il cuore e l'anima, si riveli per voi una dolce e inaspettata sorpresa.
Mi inchino.
Talia
08-02-2013, 10.26.23
Messer William Wallace...
portate un nome non di poco peso e parlate con garbo e rettitudine. Sono certa che Camelot saprà darvi ciò che cercate, siate dunque il Benvenuto!
:smile:
Vi giunga anche il mio tardivo benvenuto, Messer William...:smile_wave:
Sono certa che Camelot saprà stupirvi e accogliervi, e che tra le sue mura potrete trovare pace e ristoro.:smile_lol:
Taliesin
11-02-2013, 10.10.47
Contadino di Scozia,
nonostante l'enorme spazio temporale che separa i due grandi condottieri, qual'è a vostro avviso la differenza tra Artù dei Britanni e William degli Scozzesi? E qual'è il loro segreto?
Buona permanenza e benritrovato dunque...
Taliesin, il bardo
William Wallace
18-02-2013, 22.26.56
Ops!
Mi siete sfuggiti!! :p
Grazie a tutti!!
Taliesin, purtroppo non ho approfondito le mie conoscenze su Artù, perciò non posso rispondere in modo esauriente alla tua domanda.
Certo è che entrambi, Artù e Wallace, combatterono per tenere viva l'identità del proprio popolo, per non essere soggiogati a tradizioni e leggi altrui. Lottarono per salvare la loro gente da nobili sempre più ingordi e bramosi di nuove terre. Molti nobili scozzesi erano riluttanti a ribellarsi a Re Edoardo, poichè convinti del loro giuramento di fedeltà nei suoi confronti. D'altra parte vigeva ancora il sistema feudale, Bruce stesso era per metà normanno, perciò, come dice Wallace nel romanzo di Whyte "molti di quei nobili devono ancora decidere se sono scozzesi oppure no".
Tornando a noi... Artù fu penalizzato dagli eventi. La Britannia venne lasciata a se stessa dai romani, e i vari regni romani-britannici dovettero far fronte a ondate di Sassoni, Angli e Juti, affamati e bisognosi di terre nelle quali stanziarsi. Ora, ripeto, non conosco in modo approfondito gli eventi, ma da quel che so, la divisione e la mancanza di organizzazione portarono i britanni alla sconfitta e a dover ripiegare a ovest, l'attuale Galles. Difatti i gallesi sono di ceppo celtico, nonostante l'Inghilterra li abbia privati della loro identità.
Questa mancanza di coesione in un unico regno portò alla disfatta dei sassoni ai tempi di Guglielmo il Conquistatore.
Questa è la mia opinione. Sia ai tempi di Artù che dei sassoni non si era raggiunta un'idea di regno o di Patria.
Mentre ai tempi di Wallace la Scozia veniva da almeno cinquecento anni di Regno con un sovrano a capo di esso, una capitale e un sistema politico unitario. Requisiti necessari per tenerlo in vita e resistere alle invasioni altrui.
Robert Bruce non era un eroe senza macchia. Venne addirittura scomunicato per aver ucciso un pretendente al trono in una chiesa. La vittima era un membro della famiglia Balliol, perciò anch'egli aveva pieni diritti per essere eletto Re di Scozia.
Ma il fato volle diversamente, Robert Bruce, ottenuto il perdono della chiesa si mise a capo della rivolta iniziata da Wallace e Murray nel 1296 e con la vittoria di Bunnockburn nel 1314 scacciò definitivamente gli inglesi dal suolo scozzese.
Questo riferimento l'ho scritto per farti capire che c'era un grande interesse, da parte dei notabili di Scozia, a portare avanti la ribellione contro Re Edoardo poiché v'era in palio il trono, e Bruce non si lasciò sfuggire l'occasione.
Non va dimenticato che lui e il padre giurarono fedeltà a Edoardo all'inizio della guerra, nel 1295-96, per salvaguardare le loro proprietà in Inghilterra.
Quindi la differenza tra Wallace e Bruce era che il primo combatteva davvero per la libertà del suo popolo, non aveva alcun titolo o proprietà da difendere (fu fatto Guardiano solo dopo Stirling Bridge), il secondo, con la scusa della libertà, combatteva per diventare unico e indiscusso Re di Scozia.
La cosa in comune che vedo tra Wallace e Artù è la nobiltà d'animo. Il vero amore per la libertà. Un amore incondizionato verso qualcosa di più prezioso di un titolo o di un castello.
Hastatus77
19-02-2013, 14.45.49
Complimenti. :smile_clap:
Noto con piacere che siete preparato sulla materia scozzese.
Guisgard
19-02-2013, 18.15.58
In verità, se posso intervenire, credo che le cose non stiano affatto così.
Nessun capo, militare o no, combatte per il solo gusto della libertà fine a se stessa.
Per trovare simili figure forse bisogna cercare nei racconti sui Santi e sui Martiri Cristiani.
Qualsiasi leader combatte per un proprio tornaconto.
E re Artù non fa eccezione.
Lui combatté per unificare la Britannia sotto il suo comando ed Excalibur era un chiaro segno e simbolo di potere e predestinazione.
Infatti le saghe e le leggende ci dicono che arrivò a combattere anche contro il suo se stesso nipote (o figliastro) pur di mantenere il trono.
E la lotta contro i Sassoni era volta a mantenere il controllo sui suoi territori contro gli invasori.
Quindi l'amore per la libertà nuda e cruda credo sia fuori luogo.
Tutti i grandi di ogni tempo hanno combattuto per un proprio tornaconto personale, anche quando hanno spacciato le loro gesta come atti di liberazione per il popolo, come il tiranno Ateniese Pisistrato o l'imperatore Ottaviano Augusto.
Persino i grandi condottieri ritenuti benedetti dal Cielo, come Costantino il grande, Teodosio, Giustiniano o Ferdinando il Cattolico e gli altri re di Spagna hanno combattuto e liberato terre per poi governarle.
E lo stesso discorso vale anche per Wallace, che di sicuro aveva interessi a scacciare il tiranno inglese dalla sua terra.
Alla fine l'unico che combatteva per amore della libertà e senza interessi era forse Zorro.
Ma quello è un personaggio di un romanzo...
Hastatus77
19-02-2013, 18.42.16
Alla fine l'unico che combatteva per amore della libertà e senza interessi era forse Zorro.
Ma quello è un personaggio di un romanzo...
Nooooooo! Mi cade un mito! ............ io pensavo ci foste anche voi... anche Sir Guisgard combatte per il proprio tornaconto. :p :D
Guisgard
20-02-2013, 01.34.31
Amico mio, dimenticate però che anche sir Guisgard è in fondo un "eroe da romanzo" ;)
William Wallace
20-02-2013, 02.01.33
In verità, se posso intervenire, credo che le cose non stiano affatto così.
Nessun capo, militare o no, combatte per il solo gusto della libertà fine a se stessa.
Per trovare simili figure forse bisogna cercare nei racconti sui Santi e sui Martiri Cristiani.
Qualsiasi leader combatte per un proprio tornaconto.
E re Artù non fa eccezione.
Lui combatté per unificare la Britannia sotto il suo comando ed Excalibur era un chiaro segno e simbolo di potere e predestinazione.
Infatti le saghe e le leggende ci dicono che arrivò a combattere anche contro il suo se stesso nipote (o figliastro) pur di mantenere il trono.
E la lotta contro i Sassoni era volta a mantenere il controllo sui suoi territori contro gli invasori.
Quindi l'amore per la libertà nuda e cruda credo sia fuori luogo.
Tutti i grandi di ogni tempo hanno combattuto per un proprio tornaconto personale, anche quando hanno spacciato le loro gesta come atti di liberazione per il popolo, come il tiranno Ateniese Pisistrato o l'imperatore Ottaviano Augusto.
Persino i grandi condottieri ritenuti benedetti dal Cielo, come Costantino il grande, Teodosio, Giustiniano o Ferdinando il Cattolico e gli altri re di Spagna hanno combattuto e liberato terre per poi governarle.
E lo stesso discorso vale anche per Wallace, che di sicuro aveva interessi a scacciare il tiranno inglese dalla sua terra.
Alla fine l'unico che combatteva per amore della libertà e senza interessi era forse Zorro.
Ma quello è un personaggio di un romanzo...
Ripeto, non ho grandi conoscenze su Re Artù, perciò parlo per ciò che so...
Condivido col fatto che molti capi combatterono per un tornaconto personale. Ma Wallace prima di diventare Guardiano di Scozia era un comune fuorilegge, senza titoli. Da quel che ci è dato sapere Wallace combattè per vendetta sua e del suo popolo. Combattè per non essere soggiogato allo straniero. Non per difendere un titolo, quindi, ne un pezzo di terra, ma l'intera Scozia.
Tant'è che dopo la sconfitta di Falkirk, William cedette il titolo di Guardiano di Scozia poichè i nobili scozzesi tradirono la causa. Durante quella battaglia i nobili scozzesi fecero mancare la copertura di cavalleria alle divisioni di lancieri scozzesi schierati in formazione schiltron, lasciandoli in balia degli arcieri inglesi e delle loro cariche di cavalleria e fanteria.
Se avesse combattuto per un interesse personale non avrebbe ceduto il titolo ritirandosi dal servizio.
Ci sono stati uomini che combatterono per amore della libertà, Wallace è uno di loro.
Così come il nostro Garibaldi, eroe dei Due Mondi.
Guisgard
20-02-2013, 03.02.31
Messere, comprendo bene il vostro punto di vista.
Chiarito il ruolo di Artù, vorrei solo aggiungere che “combattere per non essere soggiogato allo straniero”, come bene avete scritto voi, equivale comunque ad un tornaconto personale.
Per averne uno e combattere per esso non c'è bisogno di ambire a terre o a titoli.
Cacciare lo straniero invasore può liberare da tributi, pericoli, ingiustizie, costrizioni e così via.
Dunque vi è sempre un vantaggio ed uno scopo.
Infatti le rivoluzioni non vengono mai cominciate da chi sta bene, ma sempre da qualcuno a cui manca qualcosa.
E questo qualcosa non deve essere rappresentato per forza di cose da terre o titoli.
Ovviamente tutto ciò non ridimensiona in nessun modo il ruolo e il valore di personaggi, come lo stesso Wallace e molti altri, che con le loro imprese cambiarono per sempre la storia della propria terra :smile:
William Wallace
20-02-2013, 03.25.02
Messere, comprendo bene il vostro punto di vista.
Chiarito il ruolo di Artù, vorrei solo aggiungere che “combattere per non essere soggiogato allo straniero”, come bene avete scritto voi, equivale comunque ad un tornaconto personale.
Per averne uno e combattere per esso non c'è bisogno di ambire a terre o a titoli.
Cacciare lo straniero invasore può liberare da tributi, pericoli, ingiustizie, costrizioni e così via.
Dunque vi è sempre un vantaggio ed uno scopo.
Infatti le rivoluzioni non vengono mai cominciate da chi sta bene, ma sempre da qualcuno a cui manca qualcosa.
E questo qualcosa non deve essere rappresentato per forza di cose da terre o titoli.
Ovviamente tutto ciò non ridimensiona in nessun modo il ruolo e il valore di personaggi, come lo stesso Wallace e molti altri, che con le loro imprese cambiarono per sempre la storia della propria terra :smile:
Esatto.
In questo caso liberarsi dello straniero era un bene comune. Un tornaconto non personale ma collettivo. Altrimenti nessuno si sarebbe più ribellato:D
Talia
20-02-2013, 16.14.35
Nooooooo! Mi cade un mito! ............ io pensavo ci foste anche voi... anche Sir Guisgard combatte per il proprio tornaconto. :p :D
Eh, sir Hastaus... suvvia, non vorrete fare la parte dell’ingenuo, adesso...
a me pare, infatti, che sia addirittura certo che sir Guisgard combatta per il proprio tornaconto... di qualsiasi natura il suddetto tornaconto sia! :smile:
Tutti i grandi di ogni tempo hanno combattuto per un proprio tornaconto personale, anche quando hanno spacciato le loro gesta come atti di liberazione per il popolo, come il tiranno Ateniese Pisistrato o l'imperatore Ottaviano Augusto.
Persino i grandi condottieri ritenuti benedetti dal Cielo, come Costantino il grande, Teodosio, Giustiniano o Ferdinando il Cattolico e gli altri re di Spagna hanno combattuto e liberato terre per poi governarle.
Sir Guisgard, mio signore... sono sorpresa, colpita ed ammirata dalle vostre parole...
ditemi, mio signore... da quando in qua siete diventato un cinico?
Non vorrete davvero farmi credere che le “cattive compagnie” abbiano, alfine, sortito questo (benefico) effetto...
eh... adorabile! :smile_wub:
;)
Da quel che ci è dato sapere Wallace combattè per vendetta sua e del suo popolo. Combattè per non essere soggiogato allo straniero. Non per difendere un titolo, quindi, ne un pezzo di terra, ma l'intera Scozia.
Messer Wallace... devo complimentarmi con voi per la passione con cui trattate la materia scozzese ed in particolare la storia di quel personaggio...
certo, avete detto bene prima: ‘da ciò che ci è dato sapere...’
...parlando di quel periodo, infatti, è molto spesso difficile discernere tra storia ed aneddoti leggendari, è difficile dare il giusto peso alle fonti talvolta fin troppo filo-inglesi, talvolta forse un po’ troppo ‘patriottiche’...
ma resta di fatto che la passione e l’interesse sono sempre il primo passo per la conoscenza, quindi... i miei omaggi! :smile:
William Wallace
20-02-2013, 23.22.05
Messer Wallace... devo complimentarmi con voi per la passione con cui trattate la materia scozzese ed in particolare la storia di quel personaggio...
certo, avete detto bene prima: ‘da ciò che ci è dato sapere...’
...parlando di quel periodo, infatti, è molto spesso difficile discernere tra storia ed aneddoti leggendari, è difficile dare il giusto peso alle fonti talvolta fin troppo filo-inglesi, talvolta forse un po’ troppo ‘patriottiche’...
ma resta di fatto che la passione e l’interesse sono sempre il primo passo per la conoscenza, quindi... i miei omaggi! :smile:
Grazie...
Sto cercando di conoscere il più possibile di Wallace. Purtroppo all'epoca pare che nessuno pensasse molto a trasmettere i fatti agli uomini del futuro...
Guisgard
21-02-2013, 01.30.06
Eh, sir Hastaus... suvvia, non vorrete fare la parte dell’ingenuo, adesso...
a me pare, infatti, che sia addirittura certo che sir Guisgard combatta per il proprio tornaconto... di qualsiasi natura il suddetto tornaconto sia! :smile:
Sapete, milady, questo si potrebbe dire anche di molti altri celebri eroi da romanzo... ;)
Sir Guisgard, mio signore... sono sorpresa, colpita ed ammirata dalle vostre parole...
ditemi, mio signore... da quando in qua siete diventato un cinico?
Non vorrete davvero farmi credere che le “cattive compagnie” abbiano, alfine, sortito questo (benefico) effetto...
eh... adorabile! :smile_wub:
;)
Mia signora, parlavo dal punto di vista storico.
Poi ci sono, come sempre, varie chiavi di lettura più o meno complesse.
E quando vorrete, sarà un piacere discuterne con voi :smile:
Ovviamente anche di quel presunto mio “lato cinico”... ;)