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Visualizza versione completa : La Sinfonia dell'incantato Verziere di Chanty


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Clio
29-07-2013, 07.57.52
Guardai l'uomo negli occhi e sorrisi, un sorriso strano ed enigmatico.
"Oh, nulla.." dissi con noncuranza "..una sciocchezza.. temo mi abbiate aiutata a scappare da un sontuoso palazzo mentre tutti erano nel panico.." sussurrai quasi "..o forse ho parlato soltanto con un fantasma che aveva i vostri occhi.." scossi la testa sempre con quello strano sorriso e tornai ad osservare l'uomo.
"Ma voi non rammenterete mai il mio viso.." dissi piano "..come potreste?".
Ma in quel momento grida e schiamazzi giunsero dall'esterno del padiglione, facendoci voltare di scatto.
"Cosa diavolo.." dissi tra i denti voltandomi nella direzione in cui arrivavano i rumori.
Non potevo uscire, o il finto principe sarebbe rimasto solo, beh, non proprio, ma i due nobili non mi sembravano abili nel curare un malato.
Probabilmente sarebbero stati più utili fuori.
"Andate a vedere che succede, presto..per l'amor del Cielo.." dissi agli uomini davanti a me. "Resterò io con Sua Maestà..".
Mi voltai verso l'uomo ferito e lo guardai ancora negli occhi, ma con un'espressione completamente diversa.
"Avete ragione, sapete? Il favore che probabilmente vi dovevo era una sciocchezzuola..".
Io l'ho tirato fuori solo per tentare di capire se eravate davvero l'uomo che vidi al palazzo dei Taddei, o se è una mia strana fantasia..
"Voi, invece, siete terribilmente in debito con tutti noi.. e per sdebitarvi non vi muoverete neanche di un centimentro.. Qualunque cosa accada.. O renderete vano tutto il nostro lavoro facendovi ammazzare.. o riaprendo la ferita che tanto diligentemente la dottoressa vi ha cucito, intesi... Vostra Maesta?" dissi decisa e calma al finto principe.
Ma nonostante la mia apprente sicurezza ero terrorizzata da ciò che stava accadendo fuori.
Avevo sentito delle grida.. non erano quelle di una donna, sembrava più un ragazzino.
Possibile che se la fossero presa con uno dei contradaioli più giovani? Che razza di gente era quella?
Ma era un'altra la cosa che mi preoccupava: Talia e la dottoressa erano lì fuori.
E quegli uomini non andavano per il sottile nemmeno se si trattava di donne, a quanto mi era dato di capire.
Tornai a guardare l'uscita del padiglione, dove potevo scorgere ombre concitate, ma non capivo cosa stesse succendendo.
Mi trattenni dall'uscire a controllare, era vero ciò che avevo detto ai due nobili.. il principe, vero o finto che fosse, non poteva restare solo.
E se i Rossi fossero entrati a spada sguainata?
Rabbrividii.
No, i contradaioli li avrebbero fermati, non avrebbero mai permesso di mettere a rischio la vita del loro principe.
O almeno, era quello che speravo.

elisabeth
29-07-2013, 11.44.32
Piccoli momenti per imparare che nella vita si puo' colpire di sorpresa... e questa a quanto pare.... lasciò gli uomini di sale........Un ragazzo venne colpito....si creo' il panico, tutti erano intorno a lui......questo creo' l'effetto sorpresa e Giacomo ebbe il tempo di costruire il rapimento di Talia......." Mio Dio Gem...l'ha portata via......e ora che succederà.......Milord...lo chiedo a voi...che succederà adesso...il Principe non si e' ripreso del nulla..e' stato ricucito da poco e anche se ha ripreso conoscenza...non credo di potergli dare una spada....in mano....stare in piedi per lui sarà un miracolo almeno per qualche giorno.......a questo punto......mentre io vado a vedere cosa ha fatto a quel povero ragazzo .....vi inviterei a pregare, perchè con le armi, ci sapete fare poco......" ......ero nera...piu' nera del nero........mi feci largo tra le persone che stavano intorno al giovane e mi inginocchiai accanto a lui....aveva una bella ferita al collo......" Che qualcuno lo porti dentro al padiglione......questa vita a Giacomo non la voglio proprio regalare..........."......e così fù.......il padiglione era molto grande e c'era spazio per tutti....Clio aveva portato materiale chirurgico.........abbastanza sufficiente.......per piu' rammendi, forse aveva il dono della preveggenza......

Altea
29-07-2013, 16.06.13
Stavo ascoltando le parole dei giovani...il Fiore Azzurro è...

Mi svegliati tutto ad un tratto e mi trovai al buio ma sentivo addosso la mia pelle acqua e il bagnato della stoffa del sacco...forse ero dentro l'Elsa come aveva detto il Principe Ardena?
Mi sentivo sprofondare e cosi afferrai tra la gonna il coltello di Daiz..sapevo era tagliente...e iniziai con forza a lacerare il sacco e infatti mi trovai immersa completamente nella acqua.
Riuscii a liberarmi e fortuna era anche che io ero stata una delle campionesse di nuoto al college a Oxford e cosi iniziai a nuotare, guizzavo leggera e vidi ad un tratto più luce....si..stavo emergendo e finalmente respirai a pieni polmoni l'aria..ero in salvo.
Nuotai fino alla riva che era vicina e mi guardai, fradicia d'acqua, attorno.
E ringraziai il Signore per aver fatto andare tutto nel migliore dei modi.

Guisgard
29-07-2013, 21.25.20
Altea emerse così dalle acque dell'Elsa.
Era salva.
Rammentò tutto il lungo sogno fatto, con la sola eccezione della forma del Fiore che aveva visto sulle opere di quegli artisti.
Come se non fosse sopravvissuto a quel sogno.
Alzò allora lo sguardo per capire dove fosse.
Era fuori città, con le mura di Fisyem che si vedevano in lontananza.
E si accorse di una piccola cappellina poco distante.

Guisgard
29-07-2013, 21.30.15
Ci fu il caos.
Giacomo fuggì via con Talia, mentre i suoi uomini tentarono di tenere a bada i contradaioli inferociti.
Grazie ad Elisabeth, il piccolo Marzio si ritrovò nel padiglione.
Ma erano disperate le sue condizioni.
E in quel fragore, per la rabbia, Ippio ed i suoi fecero a pezzi gli uomini del Nero.
“Pensate voi a Marzio...” disse Ippio voltandosi verso Elisabeth “... pensateci voi! Che nessuno mi segua! Difendete il principe!” Gridò poi agli altri contradaioli, per poi lanciarsi all'inseguimento di Giacomo.
Ma Gem, impugnando una spada trovata a terra, lo seguì.
“Sono con voi!” Urlò ad Ippio, per poi raggiungerlo.
Un attimo dopo erano già spariti.
Intanto Marzio era stato portato dentro e anche Guisgard e Clio lo videro in quelle gravi condizioni.
“Cosa è accaduto?” Chiese il falso principe.
“E' stato ferito questo ragazzo...” rispose Carlo di Monsperon.
“Da chi?” Fissandolo Guisgard.
“Da Giacomo il Nero...”
“Ora dov'è?”
“E' scappato...”
Guisgard si guardò intorno.
“Dov'è Talia?” Domandò tradendo agitazione.
“Non dovete agitarvi, o quella ferita...” fece Sanion.
“Dov'è Talia?” Urlò Guisgard, fissando Clio e Carlo.
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Altea
29-07-2013, 21.49.02
Quei sogni strani che avevo fatto..si parlava continuamente di un Fiore..eppure non ricordavo più le sue sembianze.
Guardandomi attorno mi accorsi che ero fuori la capitale di Chanty e ad un tratto scorsi una cappellina...rimasi tutibante, nell'ultimo sogno ero in una cappellino.
Mi ci avvicinai e lentamente entrai incuriosita.

Clio
29-07-2013, 23.36.31
Vidi la dottoressa entrare nel padiglione insieme ad un ragazzetto ferito.
Era Marzio!
Corsi a prendere bende ed acqua fresca, anticipando le richieste della dottoressa, fortunatamente, le furono utili.
Ma ormai era difficile tenere testa alla situazione.
Eppure, alla domanda del finto principe, non sapevo che cosa rispondere.
Se Giacomo aveva colpito Marzio, allora che cosa era accaduto alla madrina del Paiio, l'aveva portata via con sé?
Rammentai le parole di Talia stessa, su quanto servisse più da viva che da morta, ed era l'unico pensiero che mi tranquillizzasse un poco.
"Io.. non lo so.." dissi piano, aggrappandomi alla più lieve speranza.
"Ma quest'uomo ha ragione... non dovete affaticarvi.. o vi avremo curato per niente.. Talia..".
Mi voltai verso gli uomini che erano rimasti a proteggere il principe.
"Dov'è la madrina del principe?" dissi ad uno di loro "Non ditemi che...".
Ma non riuscii a finire la frase, se la situazione era così degenerata, allora le cose si mettevano davvero male.

Talia
29-07-2013, 23.58.03
Accadde tutto in fretta...
il ragazzo a terra...
le grida dei contradaioli...
il sangue e le spade...
e poi quella lama alla mia gola...
trattenni il respiro, sorpresa...
ed ero così sorpresa che non riuscii a reagire subito mentre Giacomo mi trascinava verso un cavallo e, di forza, mi tirava sopra.
E poi partimmo al galoppo, lasciandoci presto dietro la confusione ed il caos...
per qualche istante non dissi niente, come incapace di reagire...
poi fissai l’uomo che mi stava portando via a folle velocità...
“Ma che cosa credete di fare?” gridai “Cosa state facendo?”
Ma Giacomo non mi badò...
appena fuori città, fermò il cavallo e mi costrinse a scendere, cercando poi di mettermi a forza dentro una carrozza...
mi divincolai, allora, e lo colpii con tutta la forza che possedevo, per poi scappare per il prato.

Guisgard
30-07-2013, 02.23.00
Altea vide quella cappellina.
Era un piccolo edificio preceduto da un portico formato da due colonne di pietra e un bassorilievo della Vergine sulla piccola volta a botte che copriva l'aula absidale interna.
Nell'abside vi era l'immagine della Madonna col Bambino benedicente.
E davanti all'altare, Altea vide un vecchio monaco che la fissava.

Guisgard
30-07-2013, 02.43.24
“Non avete sentito, forse...” disse Guisgard a Carlo “... la ragazza” indicando Clio “vi ha fatto una domanda... dov'è Talia?”
Il signore di Monsperon fissò allora Sanion.
“Allora?” Guardandoli Guisgard.
“Giacomo il Nero...” rispose Carlo “... l'ha portata via...”
“Cosa?” Saltando su Guisgard.
“Non agitatevi...” fece Sanion “... state calmo o la vostra ferita si riaprirà...”
“Due dei nostri lo stanno inseguendo” mormorò Carlo “e vedrete che lo prenderanno...”
“Non ci credete neanche voi!” Tentando di alzarsi Guisgard. “I contradaioli non possono nulla contro quell'uomo...”
“Cosa volete fare?” Avvicinandosi a lui Carlo.
“Sono stanco delle vostre idee e delle vostre proposte...” ansimando Guisgard “... ora farò a modo mio...”
“Fatelo ragionare...” rivolgendosi allora Carlo ad Elisabeth, che era intenta a curare Marzio “... fategli capire che non può muoversi...”
“Nessuno vuole aiutarmi?” Guardandosi intorno il Taddeide. “Allora farò da me...” e cercò di nuovo di alzarsi dal suo letto.
Nel frattempo, il Nero aveva condotto via Talia.
Ma quando furono prossimi per prendere una carrozza, la ragazza, con gesto rapido e improvviso, colpì Giacomo, per poi correre via, verso il bosco.
Il colpo era andato a segno ed anche in maniera efficace, così lo spadaccino dei Rossi dovete accasciarsi per qualche istante nel tentativo di riprendere fiato.
Talia, allora, ebbe un discreto vantaggio per entrare nel bosco e smarrirsi in quel lussureggiante labirinto.
E corse, senza voltarsi indietro, fino a quando, raggiunta un'irregolare radura, vide una piccola casa ricoperta di rampicanti e rovi.
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Talia
30-07-2013, 14.59.47
Ero corsa via più velocemente che potevo, senza voltarmi indietro... corsi attraverso il prato, verso il bosco e, appena lo raggiunsi, mi immersi subito al suo interno...
continuai ad arrancare tra l’erba alta e la vegetazione, senza pensare troppo a dove andavo...
non sentivo quasi più la voce di Giacomo che gridava e mi ingiungeva di fermarmi, ormai, ma continuai a correre, passando sotto i rami più bassi ed inoltrandomi sempre più in quella fitta foresta...
Infine mi fermai, ansimante, e rimasi in ascolto.
Silenzio.
Ascoltai ancora, per vari minuti...
ma neanche il pur minimo rumore giungeva a me.
Mi rasserenai: forse ero davvero riuscita a sfuggire al Nero. Almeno per il momento.
Vedevo una luce poco più avanti di me, come se la foresta in quel punto diradasse un poco...
mi avvicinai cauta, allora, e scorsi quell’irregolare radura, e al cento quella casa...
Per qualche momento rimasi immobile, seminascosta tra gli alberi...
non vedevo nessuno e mi chiedevo chi mai potesse abitare là, in mezzo al bosco...
esitai per molti minuti, incerta...
infine mi decisi, conscia che se fossi rimasta lì fuori avrei rischiato di farmi ritrovare da Giacomo...
feci qualche timido passo avanti, allora, ed attraversai la radura, accostandomi alla casa...
mi guardai intorno ancora per un momento, poi bussai piano.

Altea
30-07-2013, 15.27.38
Entrata nella piccola cappella vidi la raffigurazione della Madonna con il Bambino e mi avvicinai a pregare e ringraziarla di avermi salvata, quando ad un tratto mi accorsi di non essere la unica dentro la cappella.
Di fronte l'altare vi era un vecchio monaco e mi fissava in modo curioso.
Mi avvicinai a lui tranquillamente e gli porsi i miei saluti..."I miei saluti..padre..sono qui di passaggio, non so nemmeno io come sono arrivata fino qui...ditemi a chi è dedicata questa cappella? E come posso tornare a Fysiem?".

Clio
30-07-2013, 16.33.38
"Piano.. piano.. per l'amor del cielo.." escalamai nel vedere l'uomo ferito tentare di alzarsi.
Lo presi per un braccio, tentando di fermarlo.
"Così otterrete solo di riaprire la ferita… calmatevi adesso.. vi aiuterò io, state tranquillo.. ma non agitatevi, maledizione.." gli porsi il braccio "..ecco, appoggiatevi a me.. ma fate piano.. piano.. o la ferita si riaprirà, voi capitolerete per terra, e nessuno andrà a salvare Talia.. è questo che volete? Non credo proprio..".
Lo guardai negli occhi, e mi tornarono alla mente le parole di Talia.
"Lei sapeva che avreste avuto questa reazione.. certo, non si aspettava che le cose fossero così movimentate.. ma sapeva che avreste fatto qualcosa di incosciente, non vedendola.. sapete cosa mi ha detto, quando ha capito di dover andare? Mi ha raccomandato di farvi ragionare, evitandovi di fare sciocchezze…" sospirai "…Ma immaginavo che non avreste dato retta a nessuno… seguite il buonsenso, almeno.. ed ascoltate il medico.. lei vi ha salvato la vita.. Non sprecate tutto cadendo faccia a terra a causa di un movimento troppo brusco..".
Mi avvicinai un poco e abbassai la voce.
"E' voi che vogliono.." dissi piano "… o meglio, vorrebbero Ardena.. lei è solo un ostaggio.. è troppo preziosa perchè decidano di torcerle un capello.. ma è una trappola bella e buona, e voi lo sapete.. volete davvero affrontare il Nero in queste condizioni? Volete così tanto cadere sotto la sua spada? Che ne sarebbe di Talia a quel punto? Con voi morto, a cosa servirebbe?".
Sospirai "Io capisco che vogliate correre da lei, che affrontereste il demonio in persona per salvarla.. lo so, ed è qualcosa di troppo raro e prezioso per essere espresso a parole.. Lei si è sacrificata per voi, volete rendere vano il suo gesto? Non siate avventato.. vi prego.." scossi la testa "..avete un dono raro e prezioso, che non a tutti viene concesso... so che non sono affari miei ma.. vi prego.. non gettatelo al vento per l'incoscienza e la fretta.." dissi, quasi in un sussurro.
C'è chi affronterebbe le prove più ardue e terribili, per poterlo avere anche solo un istante..
Chiusi gli occhi, per fermare le lacrime che avevano ormai raggiunto gli angoli degli occhi.
Ero abile in quello, ormai, e nel riaprirli, infatti, i miei occhi chiari erano puliti e luminosi come sempre.
Era difficile spiegare cosa provassi quando vedevo due persone palesemente innamorate, o meglio, che si amavano a vicenda.
Perchè avevo imparato a mie spese che l'amore a senso unico provoca solo dolore e disperazione.
Li invidiavo, certo, ma gli auguravo comunque di essere tremendamente felici, quasi che la loro gioia fosse contagiosa.
Era una sensazione strana, una sorta di dolorosa speranza.
"Allora.." dissi, sforzandomi di sorridere e scherzare "..non vorrete che Talia se la prenda con me perchè non sono riuscita a farvi ragionare? Non potete farmi questo.. avanti..".

elisabeth
30-07-2013, 17.39.39
Il ragazzo fu portato dentro il padiglione....non prima che io potessi vedere quel matto di Gem..cavalcare quel cavallo con una spada in mano.........io stavo entrando in una sorta di bolla......altro intervento....il Principe che chiedeva ciò che era successo alla sua amata...Clio..che tentava di tenere a bada tutto e tutti.......tamponavo con acqua gelida........la ferita del ragazzo....era molto seria..tanto da seria...da temere per la sua vita......ed il Principe continuava a dimenarsi......" Lady Clio ormai siete una mia esperta infermiera..potete tenere premuto questo tampone ...?...ecco brava proprio dove ho la mano io........"........avevo le mani imbrattate di sangue...e così come fa un macellaio le pulii sopra il mio vestito.........non volevo sporcare altre bende....." Siete sveglio ..il nostro principe e' sveglio........e allora adesso sarete anche in grado di starmi ad ascoltare................una parte di voi non la potrete muovere...il dolore sarà tremendo......ma questo e' nulla per un uomo come voi.....i punti interni si scuciranno.......e i vostri vasi sanguigni si riapriranno...e così i punti esterni...e siccome avete perso molto sangue...finirete la scorta che vi e' rimasta.........potrete urlare...ma tra un pò la stanchezza si farà sentire.........a causa di tutto questo..un ragazzo potrebbe perdere la vita.........e altri due uomini hanno rincorso Giacomo..........e per essere piu' precisa...uno dei due...non sà neanche che cosa e' una spada........sapete chi e' ?...e' l'uomo che amo..........Ora ascoltatemi bene..........in questo momento......i nostri sentimenti stanno ballando come gelatina nel nostro cuore ...ma c'e' una differenza....come ha ben detto Lady Clio......alla vostra Amata non torceranno un capello..........al mio Gem....non gli daranno il tempo di aprire bocca.......Siete il principe.....e allora fatelo.....il vostro popolo prima di ogni cosa......per me...la vostra vita e quella di questo ragazzo...ognuno di noi ha fatto una scelta........e ora scusatemi ma ho da fare.......e voi fareste meglio a riposare...."........lo guardai con disprezzo.....avevo il cuore stretto in una morsa...pensavo a Gem......non avevo avuto neanche il tempo di dirgli di non andare........non era giusto...tutto questo non era giusto........eppure tornai a visitare il ragazzo....." Clio...volete aiutarmi ?..ormai sapete come fare........merita anche lui..la speranza di vivere......! "......

Guisgard
30-07-2013, 20.51.14
Le parole di Clio, i suoi occhi chiari, le emozioni che provava, nonostante tentasse in tutti i modi di celarle, alla fine ammansirono Guisgard.
Strinse il lembo della coperta nei pugni serrati e riuscì a contenere la rabbia e la paura.
Rabbia per non poter correre a liberare e Talia e paura che potessero davvero farle del male.
Poi le parole perentorie di Elisabeth e la vista delle condizioni disperate di Marzio fecero il resto, portandolo a desistere da ogni proposito manifestato fino a quel momento.
“Maledetto Giacomo...” disse a denti stretti “... maledetto... toccala ed io ti ucciderò... giuro su quanto ho di più Sacro che ti ucciderò...”
Carlo e Sanion si avvicinarono allora al suo capezzale.
“Vedrete, riusciremo a liberarla...” mormorò il signore di Monsperon.
“Pregate che sia così...” alzando gli occhi su di loro il Taddeide “... pregate il Cielo che sia così...” poi guardò Clio “... io, vi ringrazio... vi ringrazio per ciò che avete fatto...” i suoi occhi indugiarono però in quelli di lei.
E restò a fissarli per un lungo momento, come se gli avessero rivelato qualcosa quegli occhi.
“E ringrazio anche voi...” voltandosi poi verso Elisabeth “... vi devo la vita... non lo dimenticherò...”
Poi tornò a posare la testa sul cuscino.
La troppa agitazione aveva in qualche modo fiaccato le sue già esigue energie.
“Come può essere sorprendente la natura...” avvicinandosi Bariel a Clio “... sorprendente ed ingannatrice... tanto da raggirare anche gli esperti occhi di un vecchio servitore come me...” fissò la ragazza “... ma chissà se Madre Natura avrà ingannato anche i vostri giovani occhi...” le disse piano.
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Intanto Elisabeth tentava in tutti i modi e disperatamente di salvare il giovane Marzio.
E pian piano, finalmente, l'emorragia sembrò arrestarsi.
In quel momento nel padiglione giunsero alcuni compagni di Ippio.
I loro volti erano pallidi, stravolti ed impauriti.

Guisgard
30-07-2013, 21.00.28
“Questa cappellina” disse il religioso ad Altea “è dedicata alla Madonna Novella... quanto a Fisyem... essa è lontana almeno un crepuscolo, ammesso che sarete così abile da giungervi prima che scenda di nuovo la notte...”
In quel momento dalla sacrestia uscirono tre donne, col capo coperto da veli, portando sull'altare ciascuna un oggetto.
La prima portava un cero votivo, la seconda un panno bianco e la terza un messale.
“I vostri figli non hanno trovato ancora il Fiore?” Chiese il religioso alle tre.
Quelle scossero il capo ed uscirono recitando i Misteri del Santo Rosario.

elisabeth
30-07-2013, 21.11.54
" Preghiamo che non succeda piu' nulla a nessuno........e che questa storia abbia un lieto fine......riposate....e non preoccupatevi per i ringraziamenti ...... mi donerete un castello con parco....non dimenticatelo....."....sorrisi e continuai a lavorare......sino a quando anche il giovane fu rimesso in sesto.....gli lavai la fronte che era sporca di terra......mi lavai le mani nel catino......e pensavo a Gem.......lavavo le mani con rudezza.......non sapevo nulla ....e magari non avrei neanche potuto aiutarlo......asciugai con la mano una lacrima...e mi rimisi in sesto........." Potete dare da mangiare e da bere al Principe.....deve riprendere le sue forze......".,..quando vidi entrare alcuni uomini che erano con Gem e Ippio prima che questi decidessero di seguire Giacomo.....non riuscii a professare parola...li guardavo con un 'ansia che faceva paura.......mi sentii improvvisamente sola...

Guisgard
30-07-2013, 21.26.18
Capitolo VIII: Cento anni e tredici giorni

“Ci si può arrivare in sella ad un ippogrifo, catturato all'alba con un magico lesso presso i laghi solitari cui è solito abbeverarsi.

(Lord Dunsany, Il libro delle Meraviglie)


“Avanti...” disse una voce dall'interno dopo che Talia aveva bussato alla porta di quella casa “... vieni pure, ti aspettavo...”
La porta si aprì e Talia vide un uomo anziano seduto ad una tavola che la fissava.
E nel vederlo tante sensazioni ed emozioni la presero.
Ripensò ai suoi sogni, strani, misteriosi e ricorrenti e a tutto ciò che l'aveva spinta a lasciare Sygma in cerca di chissà cosa.
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Clio
31-07-2013, 00.01.01
"Io non ho fatto nulla.." sussurrai sorridendo, ai ringraziamenti dell'uomo.
Per un momento, i suoi occhi indugiarono nei miei, e ricambiai lo sguardo con la medesima intensità.
Non riuscii a comprendere appieno l'espressione con cui mi scrutava, ma non mi crucciai più di tanto.
Eppure, non aveva avuto la minima reazione anche se avevo nominato Lord Ardena, come fosse un'altra persona.
Forse, pensai, non ci aveva fatto nemmeno caso, preso com'era dal rapimento di Talia.
"La ritroveremo, non temete… e non parlo tanto per confortarvi.. non lo faccio mai.. Molte vite devono essere salvate in questo momento.. Ma so che la ritroveremo, così come so.." mi fermai, rendendomi conto che non eravamo soli.
Così come so che libereremo Ardena da quel maledetto castello, e gli restituiremo ciò che gli spetta… L'ho saputo dal momento in cui quel biglietto è arrivato da me.. lo so.. lo so e basta…
Mi accorsi di averlo fissato negli occhi mentre quei pensieri silenziosi attraversavano la mia mente.
Già, quegli occhi che tanto mi ricordavano i suoi.
Era incredibile pensare che non solo non conoscevo il principe, ma non l'avevo nemmeno mai visto, eppure stavo lottando disperatamente per salvarlo.
Poteva esistere qualcosa di più assurdo e irrazionale?
In nome di che cosa, poi, della mia personale convinzione su ciò che è giusto e cio che non lo è?
Eppure, la mia accedemica razionalità, la mia mania di analizzare criticamente ogni evento, sembrava essere sparita.
Esistevano solo le emozioni, le passioni, gli ideali.
Ma, nonostante tutto, mi sembrava di essere esattamente me stessa, e la razionalità non mi mancava per niente.
Masan aveva ragione, quella non era una favola.
Magari stavo rischiando tutto per un pessimo sovrano, e i Rossi avevano ragione ad imprigionarlo.
No, pensai, nemmeno io credevo a quelle parole.
Un re può diventare migliore, ma i Rossi.. no, non esisteva nulla di peggio, e lo sapevo bene.
Mi accorsi di una voce dietro di me, era il vecchio Bariel.

“Come può essere sorprendente la natura...” avvicinandosi Bariel a Clio “... sorprendente ed ingannatrice... tanto da raggirare anche gli esperti occhi di un vecchio servitore come me...” fissò la ragazza “... ma chissà se Madre Natura avrà ingannato anche i vostri giovani occhi...” le disse piano.

Sorrisi, sospirando appena.
"Oh, credetemi.. ingannare questi occhi è più facile a dirsi che a farsi.. Nemmeno Madre Natura riuscirebbe a corrompere chi conosce bene la verità.. Chi lotterebbe per lei.." dissi piano.
Mi voltai e guardai per un momento Bariel negli occhi, con uno sguardo d'intesa, tuttavia, non dissi altro.
Forse anche lui cominciava a capire?
Lo sperai vivamente.
Gli uomini fedeli al re dovevano sapere come stavano realmente le cose, in modo da poter sfruttare la situazione a proprio vantaggio, a vantaggio di Chanty.
Ma proprio in quel momento, gli uomini di Ippio entrarono nel padiglione, lui però non c'era, e non c'era nemmeno Gem.
"Allora.." dissi ad alta voce, rompendo il silenzio "..quali notizie portate? Parlate, per l'amor del Cielo!".

Altea
31-07-2013, 01.05.25
Ad un tratto entrarono tre donne e posero come dono o pegno alcuni oggetti quando a un tratto il vecchio monaco pose loro quella domanda...i loro figli cercavano il Fiore Azzurro...ad un tratto trasalii e nella mia mente riaffiorarono quelle visioni avute durante il sonno...le donne erano tre e aspettavano i loro figli...e ricordai la ultima visione..dei tre ragazzi che mi stavano dicendo cosa era per loro il Fiore Azzurro.
"Il Fiore Azzurro?" dissi al monaco "Ne ho sentito parlare..perchè i figli di queste donne sono andati a cercarlo? Vi è forse qui vicino un bellissimo posto pieno di piante, e fiori e con una cappella dedicata...a San Giovanni?"

Guisgard
31-07-2013, 02.55.47
Barriel fissò Clio e non disse altro.
Poi l'arrivo degli uomini di Ippio attirarono l'attenzione di tutti i presenti.
“Lui e lo straniero” disse uno dei nuovi arrivati a Clio, riferendosi ad Ippio e a Gem “hanno rincorso il Nero... e noi... noi non abbiamo avuto il coraggio di seguirli...” e chinò lo sguardo.
Elisabeth ascoltava in silenzio.
“Non potete lasciarli alla mercé del Nero...” fece Bariel “... non possiamo...”
“Chi avrà il coraggio di sfidarlo?” Chiese un altro di quegli uomini.
“Ci andrò io...” all'improvviso Guisgard “... sto già meglio... voglio incontrarlo... sono il vostro principe... aiutatemi ad alzarmi da questo letto...”
“No...” fissandolo Bariel “... non siete tenuto a farlo...”
“Come sarebbe?” Stupito Guisgard.
“Conosco il principe da piccolo...” mormorò il vecchio “... ed ero con lui quando venne qui e chiese di poter cavalcare uno dei cavalli della contrada... lo vidi cadere e procurarsi la ferita alla spalla... ferita che voi non avete...”

Guisgard
31-07-2013, 03.00.09
Il monaco fissò Altea e sorrise.
“Ignoro il luogo dove il Fiore sia sbocciato...” disse “... forse è dove voi dite, o forse no... i figli di quelle donne sono tre studenti e partirono tempo fa in cerca del Fiore... non sono più tornati e le tre donne hanno fatto il voto di portare qui, ogni Venerdì, un dono ciascuna, in attesa che i loro figli tornino col dono promesso alla Madonna Novella...”

elisabeth
31-07-2013, 14.09.58
Ogni cosa penetra nella mente, facendosi largo tra le emozioni e le paure......siamo forti...sappiamo sempre quale sarà la nostra reazione, ma non e' vero...solo quando ci troviamo in quel momento così particolare......riusciamo ad avere un impatto istintivo.......e il Principe questo ebbe....l'istinto..la paura di perdere la persona amata....ed il disagio di non potersi muovere..........sentivo i battiti del mio cuore percuotere i muscoli del mio collo.....l'aria entrava e usciva dai miei polmoni.....come vento che viene dal nord...non si placava......e io ero in silenzio, nessuno aveva avuto il coraggio, di correre dietro ai due eroi o ai due matti.......ascoltai Bariel.....sapeva, ma sapeva solo che quello poteva essere un gemello.....e invece c'erano secoli che ci dividevano......adesso anch'io sapevo che il Principe...come Talia come Clio...come chissà quanta altra gente...veniva dal mio secolo......mi avvicinai al Principe......" Sono sicura che avete tutte le buone intenzioni.....ma ho visto che qui con le intenzioni ...non si vive di più.....potreste impugnare la vostra spada....ed andare a fare il Paladino dei sofferenti......ma rischierete, di trovarvi anche voi, in un mare di guai........e purtroppo non credo che voi conosciate Giacomo il Nero o Guidox...come lo conosca Bariel.......mi sbaglio per caso ?.....credo di no...allora seremmo molto più saggi.....se guidassimo questa guerra con più strategia......perchè in questo momento neanche loro sanno come siete riuscito a scappare dalla vostra prigione........e se continueremo a dar loro tempo...sapranno che Talia..come Gem e Ippio...diventeranno inutili........"..........

Clio
31-07-2013, 16.28.45
Chiusi gli occhi per la rabbia.
"Non avete avuto il coraggio?" dissi poi, sgranando gli occhi "..non avete avuto il coraggio?" Ripetei, incredula
"Come sarebbe a dire? Che razza di uomini siete? Uno straniero.. uno straniero non ci ha pensato due volte ed è corso in soccorso di Ippio.. eppure questa è la vostra terra, e quell'uomo è uno di voi.. Come avete potuto...".
Scossi la testa.
Poi, però, il finto principe prese la parola e si propose per affrontare il Nero.
Lo guardai, non era certo nelle condizioni di muoversi.
Ma poi, alle parole del vecchio Bariel mi voltai ad osservarlo, con gli occhi sbarrati.
L'aveva detto davvero, e davanti a tutti per giunta.
Cosa sarebbe accaduto ora?
"Si, quest'uomo non è il principe Ardena.. egli è là dove è lo stavamo cercando, a meno che non siano cambiate le cose in questo pomeriggio, ma io non credo, un trasferimento darebbe troppo nell'occhio… Tuttavia, non è un impostore… Non so perchè si sia prestato a questo piano, ma ora è coinvolto quanto noi.. anzi, probabilmente di più.. chi sia non ha importanza, combattiamo per le stesse motivazioni.." guardai con disprezzo gli uomini che erano tornati indietro "..almeno, chi di noi ha intenzione di combattere.. chi vuole nascondersi, faccia pure.." dissi decisa.
Mi avvicinai al finto principe, raggiungendo così la dottoressa "Ora che tutti sanno chi non siete, come dovremo chiamarvi?" dissi con un sorriso.
Guardai la donna e sorrisi "Ha ragione… un momento, possibile che io non sappia il vostro nome, Milady?" sbarrando gli occhi.
"Comunque, dicevamo, ci serve una strategia, e fatta bene anche.. Giacomo il Nero è uno spadaccino eccezionale… dunque non sarà facile batterlo… anche se, non è detto che Ippio fallisca.. mi è stato presentato come il miglior spadaccino della città.. voi, però, non siete in grado di combattere, non ancora…" dissi all'uomo, gentile ma decisa.
Anche se non conta il mio parere, ma il suo.." sorridendo alla donna.
Sospirai. "Eppure immagino che non riusciremo a trattenervi ancora per molto… per quello che vale.. se siete così deciso ad andare, verrò con voi… quegli uomini non hanno lottato per un loro amico, e non lo faranno certo per voi.. e non conterei sull'apporto pratico dei vostri amici nobili, qui.." dissi piano "..sembrano molto più bravi a dare ordini che a sporcarsi le mani.." risi "…no, non guardatemi così.. non sono pazza, beh.. d'accordo, forse un pochino… ma so quel che dico.. posso combattere, credetemi.. con la spada, la lancia o le mani nude.. non vi lascerò andare da solo… tuttavia, preferirei farvi ragionare e riuscire ad elaborare un piano per sconfiggere il Nero, liberare Talia, salvare Ippio e Gem, e già che ci siamo liberare il principe Ardena e salvare Chanty.." lo guardai sorridendo "..va bene ora potete darmi della pazza… tutti e due..".

elisabeth
31-07-2013, 17.02.39
Guardai Clio.....l'avevo detto era la freschezza fatta persona.........dire il mio nome......in quell'epoca andava benissimo ......" Sono Elisabeth........vengo da un posto che e' troppo lontano...non credo che possa avere il tempo di raccontare......e comunque.........per vari motivi...uso molto bene la spada.....per quanto riguarda voi...Principe....mi faro' dare un'imbottitura in modo che questa venga ben protetta....siete stato fortunato la spalla ferita non vi impedirà di combattere, potete usare l'altra mano.....e' quella che usate abitualmente...ho visto come la muovete.......avete un unico problema........faremo di tutto perchè non combattiate.....ma se dovesse succedere fate in modo di non ripararvi mai con la spalla imbottita.....non credo potrà essere per voi la vostra salvezza.......se siete d'accordo.......si deve andare......ed in fretta anche...."......guardai Clio......sperando che sostenesse il mio piano....dovevo vedere Gem......comunque fosse...sarei andata via da sola....Pioppo forse mi avrebbe accompagnata.....era tanto che non vedevo Milord....

Clio
31-07-2013, 17.31.36
Guardai Elisabeth e mi si allargò il sorriso, era davvero in gamba.
"Un nome davvero bellissimo…" dissi, sorridendo "Degno della dama che lo porta…".
Annuii alle sue parole, capivo che dovevamo cavarcela da soli, anche se sapevo benissimo che i due nobili si sarebbero opposti.
Scherziamo, due donne a guardia del loro prezioso finto principe? Risi tra me a quel pensiero.
"Beh, ora avete due angeli custodi a quanto pare.." dissi all'uomo ferito "e come ho già detto mi fido del parere di Elisabeth.. forse non siamo l'esercito che speravate di avere ai vostri ordini, ma sono certa che siamo sufficentemente motivate e un po' incoscienti per potervi essere utili.. e mi sembrate abbastanza sveglio da sapere che è una grande imprudenza giudicare il valore di qualcuno prima di avergli dato la possibilità di dimostrarlo.. dopotutto, poi, avete rispettivamente una dama e un cavaliere da salvare.." alzai le spalle, sorridendo "..io mi accontenterei di non farmi ammazzare..".
Mi voltai verso Elisabeth.
"Se voi dite che può combattere, mi fido.. vedrò di riuscire a trovare degli abiti adatti e armi per entrambe, voi pensate a lui.." mi voltai "..sempre che abbia ancora voglia di intraprendere un'impresa così folle.. magari è subentrata un'idea migliore.." sorrisi, guardando l'uomo "Nel frattempo.. non staremo certo con le mani in mano, giusto?".

Altea
31-07-2013, 19.17.53
Annuii alle parole del frate e rimasi a riflettere guardando le tre donne pronunciare i Misteri del Santo Rosario...però non dovevo dimenticare la mia missione ... salvare il Principe Ardena come egli aveva detto..forse avrei trovato ancora i contradaioli.
"Grazie di tutto" mi rivolsi ai presenti sorridendo "ho capito alcune cose..forse sul Fiore Azzurro...e sono sicura i vostri figli ritorneranno sani e vittoriosi".
Uscii dalla cappella e vidi le mura di Fysiem in lontananza e mi incamminai verso la capitale...forse il Fiore Azzurro non andava cercato ma avrebbe scelto lui stesso gli eletti da cui farsi trovare.

Talia
31-07-2013, 21.15.05
Per un momento quelle sensazioni mi assalirono...
strane sensazioni che ormai mi sembravano così antiche...
quelle sensazioni cui non avevo più pensato dal mio arrivo a Chanty, forse a causa delle preoccupazione per la giostra e per la salute di Guisgard...
e tuttavia mi colse così chiaro e nitido, quel disagio, che sbagliarmi non sarebbe stato possibile...
esitai...
poi, guardandomi intorno, feci qualche passo nella stanza, verso il vecchio...
quelle sue parole...
nette, precise...
lo scrutai per un momento...
"Mi... mi aspettavate?" chiesi, fissandolo "Cosa intendete dire?"

Guisgard
31-07-2013, 21.41.13
E mentre Altea proseguiva verso Fisyem, alle sue spalle apparve un carro di contadini.
Trasportavano paglia e probabilmente si ritiravano dalla campagna.
L'andamento della carrozza era lento e solo di pochissimo più veloce del passo della ragazza.
“Vi trovate un po' fuori mano...” disse uno dei villani sul carro ad Altea “... tra non molto farà buio... perchè attraversate da sola questo sentiero?”

Guisgard
31-07-2013, 21.44.57
Guisgard ascoltò attentamente Elisabeth e Clio.
Alla fine annuì.
Ma prima che dicesse qualcosa, nel padiglione arrivò qualcuno.
Era Gem che aveva sulle spalle il corpo di Ippio.
“E' molto ferito...” disse ansimando il pilota “... il Nero è uno spadaccino formidabile... un demonio... credo gli abbia perforato un polmone...” fissando Elisabeth “... probabilmente è spacciato... ha chiesto di morire qui, fra la sua gente...” e lo posò su una brandina.
Era senza conoscenza ed aveva perso molto sangue.
“E voi cosa avete fatto?” Chiese uno dei contradaioli a Gem. “Siete rimasto a guardare?”
Gem lo fissò senza rispondere nulla.
Poi spostò la sua giubba e mostrò il fianco lacerato da un colpo di spada.
“Sono vivo” mormorò poi “solo perchè il Nero aveva altro da fare... mi ha colpito e poi ha inseguito la ragazza...”

Guisgard
31-07-2013, 21.58.04
Il vecchio fissò Talia e le fece cenno di entrare.
L'aria era pulita e un fresco vento aveva reso limpido il crepuscolo.
“Quando qualcuno parte dalla propria terra” disse il vecchio “prima o poi deve ritornarci...” sorrise.
Le fece segno di sedersi alla sua tavola.
“Riposatevi un po'...” continuò “... dimenticate pure ogni affatto e preoccupazione... e lasciate che gli spettri seppelliscano i propri morti... a voi ciò non toccherà...”
E di nuovo quelle sensazioni invasero il cuore di Talia.
http://www.wearysloth.com/Gallery/ActorsK/9333-15490.jpg

elisabeth
31-07-2013, 22.00.36
Gem.....vidi Gem che entrava nel padiglione.....aveva il volto stanco..e un uomo sulle spalle.........sembrava un campo di guerra......un'altro ferito......gli andai incontro " Lascialo qui sulla brandina........"...Gem aveva un lago di sangue sulla camicia.......ma era in piedi,...stava bene...non poteva essere il suo.....mi avvicinai a d Ippio.....il suo respiro era affannoso....e il suo volto era bianco.......mi rivolse un sorriso.....spiro' con serenità.....gli chiusi gli occhi con la mano...e nel frattempo..Gem parlava dietro le mie spalle......ferita....era ferito.......lasciai il corpo esanime del giovane e gli apri' la giacca......." Cosa volevi una medaglia al valore ?..pensavi di essere il prossimo Cavaliere delle donzelle in fuga ?......stupido sei solo uno stupido...non si rischia la vita cosi'....."...non mi resi conto di aver urlato ......" siediti...che mi diverto a ricucire oggi...e' la giornata del ricamo.......".....

Clio
31-07-2013, 22.31.35
Non feci nemmeno in tempo a sorridere al cenno dell'uomo, di cui non conoscevo ancora il nome.
Qualcuno entrò nel padiglione, e mi voltai di scatto.
Ippio, Ippio era esangue.
"No, voi siete rimasti a guardare… voi siete tornati indietro.." esclamai con rabbia.
Corsi da lui, ed aiutai la dottoressa a metterlo sulla branda.
Non riuscii a trattenere le lacrime, non poteva morire, non lui.
Era stato valoroso e intrepido fin dal primo momento.
Mi ero fidata di lui, immediatamente, senza alcuna esitazione.
Rabbrividii, tutto quello era reale, nonostante fosse terribilmente assurdo.
Gli passai un panno fresco sulla fronte, per quanto servisse.
Sentii la dottoressa lontana, mentre parlava preoccupata a Gem.
Infondo, almeno lui era vivo, ed ero davvero felice per Elisabeth.
"Oh, Ippio…" mormorai, osservando i suoi occhi farsi sempre più vitrei "… il tuo sacrificio non sarà vano.. te lo prometto.. non smetteremo mai di lottare.. mai.." sussurrai, mentre calde lacrime mi rigavano il viso.
Restai così, ferma ad osservare il volto dell'uomo per molto tempo.
Il coraggio si paga sempre, ma pregai perchè anche l'ignavia avesse la sua giusta punizione.
I migliori, infondo, non verranno mai dimenticati, io non l'avrei dimenticato.
Era il mio mestiere, dopotutto: non dimenticare.
Respirai a fatica per qualche istante, poi, riuscii a rimettere ordine tra i miei confusi pensieri.
Cos'aveva detto Gem?
"Un momento.. come rincorrere la ragazza? Volete dire che Talia è scappata? Che non è più tra le sue grinfie?" dissi con gli occhi accesi di speranza "Allora non c'è un minuto da perdere.. dobbiamo trovarla prima di lui…".

Altea
31-07-2013, 23.48.19
Iniziai a camminare e si avvicinò un carro di contadini pieno di paglia...effettivamente l'uomo che mi parlava aveva ragione..stava davvero diventando buio..mi fermai e lo guardai.."Sto cercando di raggiungere Fysiem...non preoccupatevi" non mi fidavo molto delle persone visti gli ultimi accadimenti e continuai a camminare.

Talia
01-08-2013, 01.11.38
Lentamente, a quel cenno, entrai e mi richiusi la porta alle spalle per poi avvicinarmi cautamente al vecchio.
Alla sua offerta di sedermi esitai per un attimo... ma in fondo ormai ero lì, pensai... così, infine mi accomodai su una sedia...

“Quando qualcuno parte dalla propria terra” disse il vecchio “prima o poi deve ritornarci...” sorrise.
“Riposatevi un po'...” continuò “... dimenticate pure ogni affatto e preoccupazione... e lasciate che gli spettri seppelliscano i propri morti... a voi ciò non toccherà...”

Lo fissai, stupita da quelle parole...
tornare nella propria terra?
Che mi avesse scambiata per qualcun altro?
Che fosse solo un vecchio pazzo?
Lo fissai negli occhi...
non era né l’uno nell’altro, pensai...
non era uno sciocco e, di certo, non era pazzo...
ma allora?
E poi l’altra cosa... sul seppellire i propri morti...
rabbrividii.
“Non sono preoccupata...” mormorai tuttavia, accorgendomi solo in quell’istante che in fondo questo corrispondeva alla realtà.
Per un momento rimasi un silenzio, mentre quelle sensazioni e quel mare di sentimenti, che mi avevano sommersa e spinta a fuggire da Sygma dopo tutti quegli studi e la pubblicazione del libro, tornavano a farsi avanti con forza...
esitai, incerta...
“Non comprendo!” mormorai poi, scuotendo appena la testa “Perdonatemi, ma non comprendo cosa intendete dire... io non sono mai stata a Chanty, prima d’ora!”

Guisgard
01-08-2013, 03.02.06
Elisabeth così medicò la ferita di Gem.
Ippio era però morto sotto gli occhi di tutti, ferito a morte dalla fatale lama del Nero.
Poi le parole di Clio destarono tutti loro.
Talia era fuggita e il Nero la stava inseguendo.
Guisgard chiese allora a Clio di aiutarlo ad alzarsi.
“Ascoltatemi...” disse poi a tutti loro “... l'avete ormai capito... io non sono il vostro principe... questa farsa è servita a prendere tempo, in attesa che i nobili di Chanty trovassero il modo di riportare sul trono il vero sovrano... il mio nome è Guisgard... Guisgard De' Taddei... non so perchè ho accettato tutto questo... forse perchè mi sembrava un dovere verso mio zio... o chissà, solo perchè ho un debole per le cause perse... quando sono irrimediabilmente perse... o magari perchè i Rossi mi stanno antipatici... però non mi sono tirato indietro e ho giostrato per la vostra causa... e sono pronto ad aiutarvi per liberare il vostro principe... ma prima devo ritrovare Talia prima che ci riesca il Nero...”
“Ciò che è accaduto” fece Carlo di Monsperon “è colpa mia... mia e del barone Sanion... non avevamo scelta e ora vi chiediamo perdono per avervi ingannati... ma non c'era altra cosa da fare... quindi se cercate dei colpevoli, li avete trovati in noi due...” indicando se stesso e Sanion.
“Per essere principe o re” prendendo la parola Bariel “non conta una corona o nobili antenati... un principe deve avere coraggio, misericordia e Fede... e voi le avete dimostrate tutte... avete ucciso Yrko di Bumin e ridato lustro alla nostra contrada... un uomo come voi serve alla nostra causa... aiutateci a ritrovare Sua Maestà... vi prego...”

Guisgard
01-08-2013, 03.10.18
Altea riprese il cammino verso Fisyem ed il carro dei contadini passò oltre.
La ragazza era ad un paio d'ore di cammino dalla capitale.
Ad un certo puntò incrociò due uomini che invece avevano lasciato da un po' la città.
E dai loro discorsi si capiva bene che erano stati al Palio.
“Gran bella vittoria da parte di Sua Maestà.” Disse uno dei due all'altro.
“Ed ha anche ucciso quel malvagio Yrko di Bumin.” Fece l'altro. “Speriamo che non sia stato ferito gravemente...”

Guisgard
01-08-2013, 03.24.03
Il vecchio fissò Talia e poi sorrise.
“Non riconoscete questi luoghi...” disse piano “... eppure sono gli stessi... dolci colline che si tingono ad ogni stagione con colori diversi... l'accento... lo stile architettonico... il Palio... non rammentate dunque? Allora vi aiuterò io... voi siete a Sygma... ma una Sygma particolare... forse una sorta di miraggio, di visione... eppure reale in un certo senso...” si alzò e si avvicinò ad una finestra.
Ora Talia poteva vederlo bene, compresi i suoi abiti.
Era un frate.
“Fra tre giorni” aggiunse “saranno tredici giorni dopo i cento regolari... tutto questo finirà e con esso anche le vostre preoccupazioni e quelle dei vostri amici...”

Clio
01-08-2013, 10.07.21
"Guisgard de'Taddei, eh.." dissi sorridendo, mentre lo aiutavo ad alzarsi "..il mondo è davvero così piccolo?".
Scossi la testa, divertita.. ricordavo di aver letto il suo nome sul giornale, e compresi ancora una volta che nulla avviene per caso, nemmeno la nostra strana conversazione.
Lanciai uno sguardo turpe verso i due nobili ma non dissi nulla, avevo già espresso la mia perplessità sul loro piano, e avevo solo ottenuto di essere presa per stupida.
"Sapete.." dissi poi al Taddeide "Lady Beatrice, la madre del principe Ardena, mi disse che solo un Lancillotto avrebbe potuto battere il Nero e salvare Chanty.. Bariel ha ragione, voi avete dimostrato molte qualità non da poco, e mi auguro che possiate essere l'uomo di cui abbiamo bisogno..".
Sorrisi "Andiamo a riprendere Talia.. poi troveremo il modo di liberare Lord Ardena.. mi chiedo se non creda di essere stato abbandonato da tutti, ormai..".
Sospirai, un sospiro triste e pensieroso.
Ippio era morto, Ardena era ancora prigioniero e non eravamo nemmeno riusciti a portargli speranza, a fargli comprendere che non era stato abbandonato dalla sua gente.
Un lieve sorriso mi illuminò debolmente il viso.
Almeno, pensai, Talia era fuggita.
Dovevamo trovarla, dovevamo trovarla prima di lui.a

Guisgard
01-08-2013, 16.40.05
Guisgard fissò Clio, ma restò in silenzio a quelle sue prime parole.
I contradaioli intanto lo fissavano senza dire nulla.
“Si, credo sia giusto...” disse annuendo l'impostore “... del resto vi ho ingannati... mi sono spacciato per il vostro principe... e sia... non ho il diritto di chiedere il vostro aiuto...” tentò allora di alzarsi da solo, ma appariva ancora dolorante.
“A me non interessa chi egli sia...” all'improvviso uno dei contradaioli “... me è grazie a lui che abbiamo vinto il Palio, battendo il malvagio signore di Bumin... è il nostro campione ed io lo aiuterò!” Si avvicinò a Guisgard e lo aiutò ad alzarsi.
E altri lo imitarono.
Fissarono alla meglio la parte con la ferita grazie a robuste cinghie di cuoio.
“Pensate di poter cavalcare?” Chiese Bariel.
“Si, credo di si...” chiudendosi la giubba Guisgard “... non sarà una gita in prima classe, ma non dovrebbe darmi troppi problemi...”
“E' una pazzia.” Fissandolo Carlo.
“Si...” annuì l'impostore “... almeno quanto lo era il vostro piano, rammentate?”
“Forse” fece Sanion “riuscirete anche a cavalcare senza morire dissanguato, ma ad affrontare il Nero no di certo.”
“Per ora il mio unico scopo è ritrovare Talia.” Replicò il Taddeide.
“Allora ci divideremo.” Disse Bariel. “Voi andrete in cerca della vostra dama, mentre noi contradaioli raggiungeremo il Castello di Bumin... senza Yrko ed il Nero perde metà della sua inviolabilità... e non possiamo sprecare quest'occasione...”
“Mi sembra giusto.” Mormorò Guisgard. “Dividiamoci... io cercherò Talia e voi andrete al castello.”
“Da solo?” Fissandolo Carlo. “Con quella ferita?”
“I contradaioli devono liberare il loro principe” rispose Guisgard “ed io non il diritto di chiedere loro di rischiare la vita per me...”
Chiese allora che gli portassero Pestifero.

Clio
01-08-2013, 17.34.40
Nemmeno una parola?
Restai a guardare con un'espressione accigliata l'uomo che, nonostante l'aiuto che gli stavo offrendo, prese ad alzarsi da solo, come se nessuno avesse intenzione di aiutarlo.
Parlò come se le mie parole fossero state solo un alito di vento.
Non riuscivo a capire.
Poi, altri contradaioli arrivarono e lo aiutarono ad alzarsi.
A quanto pare, pensai, ero diventata invisibile.
Ascoltai in silenzio le parole del vecchio saggio.
Per un attimo, allora, mi bloccai.
Quell'uomo doveva ritrovare la sua bella, ed era evidente che non voleva il mio aiuto.
Infondo, poi, io dovevo andare da lui, dovevo tornare in quel castello.
Bariel conosceva la mia determinazione.
Ma sapevo che avevano ragione, Lord Ardena era lì, Yrko era morto e Il Nero cercava la ragazza.
Inoltre, la morte di Ippio aveva risvegliato la voglia di lottare.
"Verrò con voi.." Dissi, perentoria, senza degnare d'uno sguardo Guisgard.
Presi la spilla e il biglietto dal cassetto in cui li avevo riposti, li guardai dolcemente prima di nasconderli un una tasca.
Ripresi il fagotto con il vino e le mappe, abbandonato in un angolo.
"Può tornare utile.." Dissi sorridendo.
Ora mi servivano solo degli abiti decisamente più comodi ed un'arma.
Avevo promesso ad Ippio morente che non avrei smesso di lottare, e avevo promesso a me stessa di riconsegnare spilla e biglietto al principe, non mi sarei arresa facilmente.

elisabeth
01-08-2013, 18.28.08
Vidi Clio piangere sul corpo di Ippio...erano calde lacrime a cui aveva aggiunto una promessa.......ascoltavo lei....ascoltavo Il Taddei.....il nipote di Robert ecco i tasselli si andavano a ricomporre...sorrisi......al pensiero di Liam...alla sua filosofia....e a quello che che in quello stesso momento ma in un luogo diverso stava pensando........" Gem...e' la seconda volta che tento di sistemarti una ferita......vedi....qui non si muore perchè non si sa usare ago e filo...qui si muore per infezione.....mi hai fatto stare in pena....e questo non te lo perdono....e siccome sei in debito con me......ti prego di rimanere in vita......dovrai scontarlo prima o poi....".....presi una camicia pulita....e la misi a Gem.......mi rivolsi al Taddei......"....Siete munito di spada e di Cavallo......pensate di poter fare tutto da solo...?......qui non siamo nella vostra epoca..qui e' molto diverso......se vi farete male...come farete a rimettervi in piedi ?.........Gem....puo' ancora farcela...e' una ferita al fianco...ma ha lacerato il primo strato di grasso...non ha leso organi...e a differenza vostra non ha avuto emorragia........e io oltre a cucire so usare la spada.......se vi va ..veniamo con voi, caso contrario...cercheremo la strada per tornare indietro.........non ha più senso la nostra presenza.......a meno che non ci sia dell'altro....."......Incrociai le braccia e rimasi a guardarlo

Altea
01-08-2013, 20.40.09
Camminando incontrai due uomini che riportarono ciò che era stato detto dalle guardie al castello di Yrko...mi bloccai...ma come era possibile? Eppure quel prigioniero non mi aveva mentito, e gli ero debitrice per avermi fatto uscire da quel castello e mi avvicinai a loro..."Il Principe è ferito? Ma era proprio il Principe Ardena...egli è rinchiuso nel castello di Yrko di Bumin, ci ho parlato io stessa e suona la sua ocarina."

Guisgard
01-08-2013, 22.19.44
“Milady...” disse uno dei due uomini ad Altea “... vi sbagliate... il principe è tornato giusto in tempo per partecipare e vincere il Palio... e nella giostra è caduto ucciso Yrko di Bumin proprio per mano di Sua Maestà...”
“Forse” intervenne l'altro “vi hanno giocato un brutto tiro, vi hanno fatto uno scherzo... il principe è a Fisyem, anche se ferito...”
L'imbrunire avanzava e quella strada solitaria diveniva ancora più silenziosa.
I due salutarono Altea e andarono via.
La capitale era più vicina, ma restava ancora un bel tratto da percorrere per raggiungerla.
Ma ad un tratto la ragazza sentì dei passi alle sue spalle.
Era un uomo a cavallo.

Guisgard
01-08-2013, 22.25.35
Ad un tratto Clio sentì qualcuno prendere piano il suo polso.
“Non credo sia una cosa adatta ad una ragazza...” disse Guisgard guardandola negli occhi “... da quanto ho capito quella gente non scherza... e di certo non fa differenza tra uomini e donne...” guardò per un attimo il corpo di Ippio senza vita “... e ne avete avuto prova... io... io volevo solo ringraziarvi di ciò che avete fatto per me... del resto io non sono il vostro principe e non posso pretendere da nessuno di voi che mi accompagniate a cercare Talia... vorrei farlo, perchè ho paura... si, ne ho... forse un principe non ne ha, ma io, lo sapete tutti ormai, non lo sono... e la solitudine rende ancora più grande la paura... e vorrei avervi con me...” guardò i contradaioli “... se il vostro principe è davvero grande come la fedeltà di questi uomini dice, allora non baratterebbe mai la sua liberazione con la vita di una ragazza...” e le sorrise.
Poi Elisabeth cominciò a parlargli.
E lo fece con tono deciso, perentorio, che non ammetteva repliche.
“Io...” fissandola Guisgard “... io non so cosa dire... grazie è come sdebitarsi ed io invece credo resterò per sempre in debito con tutti voi...”
E in quel momento non si sentì più solo.
E forse ebbe meno paura.

Clio
01-08-2013, 23.01.15
"Non credete sia una cosa adatta ad una ragazza?" ripetei, guardandolo negli occhi "Davvero? Credete di conoscermi così bene?".
Scossi la testa.
"Io devo andare in quel castello…" sussurrai "..devo.. non posso rischiare che.." mi interruppi, chiudendo gli occhi per un momento.
Sospirai "..Ma se non vado errata vi avevo già offerto il mio aiuto, prima che diceste che nessuno lo aveva fatto.. credevo.. vabbè, non importa… sono una dannata impulsiva.." dissi sorridendo piano.
Sentii il peso della spilla nella tasca.
Non potevo perdere quell'occasione, non potevo rischiare di non arrivare mai..
"Certo che verrò.." dissi poi, accantonando i pensieri che per un momento mi erano tornati in mente "..è stata la mia prima parola…" scossi la testa "Talia è davvero una ragazza unica, vedrete, la troveremo..".
Portai istintivamente la mano alla tasca ancora una volta.
Chinai il capo, mentre una fitta dolorosa mi attraversò il petto.
Probabilmente non sarei mai riuscita a contribuire alla liberazione del principe, probabilmente non l'avrei mai visto.
Non sarei riuscita a rispondere alle domande che nemmeno osavo farmi.
Avrei conservato la spilla e il biglietto come il ricordo di qualcosa che non sapevo nemmeno come definire, che non riuscivo a capire, ma che mi aveva aiutato a ritrovare me stessa.
Non riuscii a fermarla, una lacrima veloce e ribelle mi scese sul viso, trasalii e la catturai prima che potesse bagnarmi gli zigomi.
Forse stavo lottando per un fantasma, ma Talia era reale, le avevo parlato, si era fidata di me e io di lei, non potevo lasciarla.
Non potevo continuare a pensare di poter essere utile a quella gente, non potevo continuare ad essere così orgogliosa.
Non ero nessuno, ma quell'uomo aveva bisogno di aiuto e Talia ancora di più.

Altea
01-08-2013, 23.15.32
Rimasi stupita a quelle parole...un brutto tiro però quella persona aveva fatto in modo che io uscissi da quel castello...e se forse lo avevano liberato mentre io ero nel sonno?
Dovevo assolutamente, dunque, vedere questo Principe vittorioso e ferito oltre che parlare coi contradaioli.
Stava ormai facendosi sera e ad un tratto sentii del rumore di zoccoli sul selciato della strada, mi voltai ed era un uomo a cavallo..."I miei saluti..scusate secondo voi ci vorrà molto prima che arrivi a Fysiem, voi siete diretto nella capitale? Dovrei recarmi dove vi è stato il Palio."

Guisgard
02-08-2013, 02.23.43
L'uomo fissò Altea.
Indossava abiti signorili e la sella del suo cavallo era di ottima fattura.
Dalla cintura pendeva una spada da parata, di quelle che i valletti mostrano prima di giostre o per il ritorno delle truppe da qualche battaglia
“Anche io sono diretto in città” disse “e se volete vi ci porterò io col mio cavallo. In meno di un'ora saremo nella capitale.” E scese da cavallo per aiutarla a salire.

Talia
02-08-2013, 03.23.47
Fissai l’uomo, stupita...
Sygma?
Aveva davvero detto Sygma?
Ma come... cosa era possibile? Come poteva, pensai, un uomo del Cinquecento, conoscere Sygma?
Ero sorpresa... forse ero addirittura sconcertata...
Mi alzai, lentamente, e feci qualche passo per la stanza...
“Sygma...” mormorai “Io conosco molto bene Sygma... e voi? E... sapete... non basta qualche collina per fare Sygma... non bastano le case sparse e le pievi per fare Sygma... Sygma è suoni, profumi, sensazioni...”
Esitai...
“Questo luogo è particolare... speciale... ma non è Sygma, non la Sygma che conosco... forse una arcaica, onirica... distante eppure vicina...”
Per lunghi momenti rimasi in silenzio, riflettendo...
Finché le ultime parole dell’uomo mi destarono da tutti i miei pensieri...

IEra un frate.
“Fra tre giorni” aggiunse “saranno tredici giorni dopo i cento regolari... tutto questo finirà e con esso anche le vostre preoccupazioni e quelle dei vostri amici...”

Mi voltai di scatto e lo fissai...
un monaco...
e fui di nuovo persuasa da mille strane sensazioni contrastanti...
il mio libo, gli studi... la regina, il cavaliere, il monaco...
scossi la testa e mi costrinsi a mettere da parte quei pensieri, almeno per in momento...
“Cosa avete detto?” chiesi allora, avvicinandomi “Tredici giorni? Tredici giorni dopo i cento... ma... i cento giorni da cosa?”
Esitai...
“Cosa accadrà tra tre giorni?” domandai, ed improvvisamente mi sentii tesa...

Guisgard
02-08-2013, 03.42.48
Guisgard fissò Clio e sorrise.
Poi con un gesto tanto improvviso quanto delicato portò una mano sul volto di lei.
“Una poesia, rammento, diceva che tutto è nato da un principio di lacrima...” disse, asciugandole quella prima lacrima che la ragazza aveva tentato di arrestare “... su, non mettete quel broncio... pensavo di avervi come infermiera e non come scudiero...” le fece l'occhiolino “... sapete? Mi ricordate una ragazza... una ragazza che conobbi tempo fa... una sera... ricordo che era libera, mentre io invece no... ero rinchiuso in un palazzo fatto di fantasmi... infondo da dove vengo sono un po' un principe anche io... e sembra che i principi abbiano il destino di essere rinchiusi da qualche parte... e ora mi chiedo... davvero volete venire con noi, invece di liberare il vostro principe? Vi ho osservata e credo che per voi sia importante... molto importante... ma posso farvi una promessa... appena ritroverò Talia, andrò a qual castello insieme a chi di voi sarà venuto con me... ora ditemi voi... cosa avete deciso di fare?”

Guisgard
02-08-2013, 04.18.42
“Vedo” disse il monaco a Talia “che qualcosa avete compreso...” la fissò “... si, è giusto... questo luogo non è Sygma... e a voi non si può ingannare su questo...” accese una candela “... cos'è allora Chanty? Già, che luogo è?” Guardò da una delle finestre il paesaggio circostante. “E' un luogo particolare, come solo i desideri e i sogni sanno esserlo... Chanty non esiste...” sentenziò “... almeno non esiste come la maggior parte delle persone può immaginare... essa nasce dalla speranza e dai racconti... come una poesia, un romanzo, un quadro... e come tale è magica... Chanty nacque proprio dai racconti che viaggiatori, missionari, soldati, avventurieri e commercianti facevano di ritorno dal Nord... la gente di Capomazda provava ad immaginare le terre di Sygma, meravigliose ed inaccessibili... e l'unico modo che avevano per vederle nei loro cuori era quello di chiederne notizie a coloro che da quelle terre giungevano... ma i racconti sono fatti per meravigliare, stupire, suscitare i desideri di chi ascolta... e così Sygma, di volta in volta, si arricchiva di aspetti magici, fantastici... la gente di Capomazada la idealizzava e la immaginava così... e voi dite il vero... Sygma non è solo colline e pievi... e in queste terre sorte da racconti idealizzati non possono esserci quei suoni, quei profumi e quelle sensazioni che invece animano la vostra nobile terra... cos'è allora Chanty? Un sogno? Un'illusione? O entrambe le cose?” Accennò un lieve sorriso. “Chanty è la speranza... la speranza di chi sogna la propria Terra Promessa... di chi sogna la felicità, la Gioia... di chi aspetta e nel frattempo fantastica su ciò che desidera più di ogni altra cosa... Chanty è un riflesso di Sygma... una Sygma come la immaginano i Capomazdesi... guardatevi intorno... tutto vi parla di loro... c'è un discendente dei Taddei sul trono e combatte contro ribelli antinobiliari e anticlericali... l'unica contrada rimasta fedele ai duchi vince il Palio ed i suoi nemici... e tutto questo, come la trama di un libro, si ripete all'infinito... ogni cento anni e per tredici giorni...”
In quel momento un pensiero attraversò la mente di Talia: lei e Guisgard erano giunti in quelle terre da dieci giorni.

Clio
02-08-2013, 13.50.55
Sussultai, di scatto.
La mia corazza di ghiaccio non consentiva di lasciarmi sfiorare, ma il gesto dell'uomo era stato delicato e gentile, ed evitai di dire alcunchè.
Ascoltai le sue prime parole con un sorriso.
"Io, un'infermiera?" dissi ridendo piano "..No, decisamente non mi conoscete affatto.. sarà questo vestito..".
Scossi la testa, divertita, allora ricordava.
Ma poi si fece serio ed ascoltai attentamente la sua domanda.
Una nuova fitta dolorosa mi investì. Ma questa volta bloccai le lacrime ancor prima che potessero avere l'ardire di mostrarsi agli angoli degli occhi.
Ero combattuta, volevo aiutarli, ma l'idea di non riuscire a realizzare ciò per cui stavo lottando, mi faceva mancare il fiato.
Annuii. "Sì, avete ragione.. è importante per me, molto, non so dire perchè o che senso abbia.. anzi, probabilmente non ne ha.. ma so che se sono qui c'è una ragione, e devo scoprire quale sia.." sorrisi "..tuttavia, in quel palazzo, voi vi siete fidato di quella ragazza.. Avrebbe potuto ingannarvi.. ma vi siete fidato ugualmente.." lo guardai negli occhi "..dunque io mi fido di voi.. so che manterrete la parola… Troveremo Talia, e poi andremo al castello..".
Spero solo di arrivare in tempo…
Abbassai lo sguardo "..Almeno, io andrò… voi non siete obbligato, infondo… non ha senso che rischiate la vita per niente… io ho fatto la mia scelta giorni fa.. e non ho nulla da perdere.. ma voi.. una volta ritrovata Talia, che senso ha che continuiate a lottare?".

elisabeth
02-08-2013, 17.26.26
Nessuno doveva ringraziare nessuno......" Non preoccupatevi ....Signor De Taddei........ci siamo ritrovati tutti qui..forse perchè uno potesse aiutare l'altro in un disegno a noi sconosciuto........alla fine ci accorgeremo che ognuno di noi fa parte di questa strana storia.......".......Mi avvicinai a Marzio e guardai la sua ferita......il ragazzo era tranquillo, c'era una donna vicino a lui..." Pulitegli la ferita con acqua pulita due volte al giorno...il panno deve essere umido e non bagnato......fatelo mangiare......deve rimettersi in piedi......, buona fortuna Marzio ".........Gem...non aveva pronunciato nessuna parola......non aveva detto nulla......un silenzio di ghiaccio......intanto le sue ferite non dovevano essere un problema....ma c'era qualcosa in lui....che non andava....." Andiamo Gem...si riparte, dobbiamo andare avanti per poter ritornare a casa.......ora ci sono io con te.....sei cosi' silenzioso...."......c'era aria di partenza nel padiglione.......avevo gem accanto quando preparai..tutto quello che era possibile per un intervento o medicazioni varie....misi tutto in una sacca......" credo che ognuno di noi debba essere armato........che ne dite principe ?..."...

Guisgard
02-08-2013, 20.27.02
“Forse” disse Guisgard a Clio “perchè ho davvero un debole per la cause perse, quelle tutte ideali e pochissimo raziocinio.” Sorrise. “Non so, magari è solo che non riesco a concepire un mondo fatto di sola Ragione senza Cuore. E poi probabilmente sono un romantico marcio, oltre che un idealista convinto. Voi avete accettato di aiutarmi a trovare Talia ed io aiuterò voi a liberare il vostro amato principe.” Aveva ben calcato la parola amato.
Le fece l'occhiolino e poi si voltò verso Elisabeth e Gem.
“Si, ad ognuno le sue armi direi...” annuendo verso la dottoressa “... e voi ne avete di vitali per tutti noi. Comunque io non sono un principe. Anzi, mi sono messo in un mare di guai per il solo fatto di averlo fatto credere.” Rise di gusto.
Gem intanto si era ormai ripreso bene ed aveva assicurato ad Elisabeth di poter andare con loro.
Si divisero allora dai contradaioli, che invece erano diretti al Castello di Bumin.
I quattro così lasciarono il padiglione e poi la piazza.
E grazie alle indicazioni di Gem raggiunsero il luogo dove il Nero aveva ferito lui e colpito a morte Ippio.
“Qui la strada conduce fuori città e poi muta in sentiero...” fece Guisgard “... e la foresta potrebbe essere la trappola ideale per un'imboscata... ma non abbiamo altra scelta...” e proseguirono, fino a penetrare nel cuore della foresta.

Altea
02-08-2013, 20.37.07
E cosi salii in sella al cavallo di quell'uomo che sembrava abbigliato in modo elegante..e partimmo.
Speravo solo di non aver accetto il passaggio di qualcuno di sbagliato...proprio alla nostra epoca quando si fa autostop.
Non vedevo l'ora di arrivare a Fysiem e vedere e capire più di questo Principe e porre alcuni quesiti ai contradaioli.

Clio
03-08-2013, 01.26.57
"Allora andiamo incredibilmente d'accordo.." dissi sorridendo.
Ma non mi sfuggì il tono con cui pronunciò quella parola.
Lo guardai con gli occhi stretti, ma poi scossi la testa e sorrisi.
Io e la mia mania di prendere tutto sul serio, probabilmente, pensai, stava solo scherzando, mi prendeva in giro.
Avanti, come avrebbe potuto essere diversamente?
Possibile che sembrassi una ragazzina innamorata? E di chi poi, di un uomo che non avevo mai visto?
Andiamo, non aveva alcun senso.
Conoscevo bene l'Amore, certo non avevo avuto il dono di un amore felice, di quelli che ti portano a condividere ogni cosa con la persona che ami.
Eppure, non avrei permesso a nessuno di insinuare che il mio amore fosse da meno.
Era intenso, forte, passionale ed incondizionato, e mi aveva portato via tutto ciò che era importante per me.
Mi aveva distrutto, giorno dopo giorno, per anni.
Eppure, non riuscivo a vederlo come una maledizione, era meraviglioso quanto doloroso essere innamorati.
E liberarmi di quel sentimento era stato come strappare una parte di me, una parte che sapevo bene non sarebbe più tornata.
Ma ci ero riuscita, dopo un cammino arduo e faticoso.
Non potevo di certo esserci caduta nuovamente, me ne sarei accorta!
Avevo amato l'uomo che conoscevo meglio di chiunque altro, con il quale avevo condiviso esperienze, passioni, sogni ed ideali.
Cos'era un uomo che non avevo mai visto in confronto? Solo perché avrei lottato per lui?
O per ciò che ti provoca vederne solo il ritratto.. Anche da ragazzina, ricordi? Ti innamorasti di un ritratto..
Scossi la testa.
Quello era Lancillotto, per l'amor del Cielo, Clio.. non voglio neanche sentirti... piantala!
Cercai di scacciare quella parte di me con un cenno del capo, ma era testarda quanto me, ovviamente.
Ma io, io conoscevo bene l'Amore.
Sapevo riconoscere quel dolore costante e inseparabile che accompagnava ogni singolo battito, alla lunga, avevo persino imparato a respirare, a conviverci quasi fosse una malattia.
Era parte di me.
Ciò che provavo ora, però, non era niente di simile, era più come un fremito doloroso, una paura senza nome, un desiderio inespresso, un battito più veloce degli altri, una strana luce infondo allo sguardo, un motivo per sorridere.
Mi fermai, per un momento.
Avevamo lasciato il padiglione e ci eravamo messi in marcia.
Stavo davvero ripercorrendo la mia vita, i miei ricordi, per il tono con cui quell'uomo aveva pronunciato una sola parola?
Dovevo essere matta.
Certo, pensare troppo e non riuscire a frenare i pensieri era la mia specialità, ma stavo esagerando!
Possibile che mi avesse colpito così tanto nel vivo?
No, impossibile, probabilmente era solo la stanchezza.
Probabilmente non l'avrei mai visto.. Oppure l'avrei visto e poi, nulla, non sarebbe accaduto nulla.
E se non riuscissi mai…
Cosa doveva accadere? Stavo impazzendo, si stavo davvero delirando!
Andiamo Clio, potrebbe essere il il peggiore degli uomini.. non puoi pensare di dar retta a... a cosa, poi? Se nemmeno tu capisci quello che senti..
Arrivammo ai margini della foresta, e Guisgard decise di proseguire.
La conversazione mi destò da quei pensieri, per fortuna.
Non riuscii a rispondere alle loro parole, ma annuii soltanto e li seguii docilmente, sforzandomi di non pensare a nulla.

Guisgard
03-08-2013, 02.07.01
Nonostante i legittimi timori di Altea, l'uomo si dimostrò un perfetto gentiluomo, accompagnando la ragazza fino alle porte di Fisyem.
Il Palio era ormai completato e i contradaioli della Pantera erano scesi in strada per festeggiare la loro vittoria.
Ma per le vie della città vi era anche un altro corteo, sicuramente meno chiassoso e ben più austero.
Era il corteo funebre di Yrko di Bumin.
I suoi uomini stavano conducendo la salma al suo castello.

Guisgard
03-08-2013, 02.42.07
“Ecco...” disse Gem indicando il sentiero che si inoltrava nel bosco “... eri lì, poi è scomparso...”
“Ciò vuol dire” fece Guisgard “che Talia deve essere scappata verso il bosco...”
“Addentrarci lì” mormorò il pilota “è come scavarci da soli la fossa. Quel dannato Giacomo maneggia la spada come fosse un tizzone infernale...”
“Non credo che lui immagini di essere inseguito...” disse Guisgard “... chi potrebbe inseguirlo poi? Mi crede ferito in un letto e ciò deve diventare il nostro vantaggio...”
“E come?”Chiese Gem.
“Ora starà inseguendo Talia...” rispose Guisgard “... ammesso che non l'abbia già trovata... e se così fosse, sarà già tornato al castello... quindi possiamo giocarci la carta della sorpresa...”
Allora i quattro penetrarono nel bosco.
Percorsero un bel po' di quel sentiero fino a giungere ad un bivio.
“Ecco...” sbuffò Guisgard “... il sentiero si divide... destra o sinistra?” Guardò Gem e poi si voltò verso Clio ed Elisabeth che stavano un passo dietro di lui. “Qualcuno di voi ha un'idea su dove andare? Magari conosce questo passo del bosco...”
“Non guardate me...” scuotendo il capo Gem “... dico però di decidere con attenzione quale direzione prendere... questo bosco sembra vasto... perdersi deve essere molto facile...”

Clio
03-08-2013, 10.25.14
Restai in silenzio per molto tempo, osservando il bosco intorno a noi, era davvero uno spettacolo rigoglioso.
Poi, al bivio, mi fermai e spostai lo sguardo da una parte e dall'altra.
Non avevo la minima idea di quale fosse la strada migliore.
Dividerci sarebbe stato troppo pericoloso.
Poi, in un lampo, mi balenò un'idea.
"Aspettate.." dissi, attirando l'attenzione "..forse..".
Mi guardai attorno e mi avvicinai ad un tronco, usandolo come appoggio.
Presi le mappe che mi erano state donate quando dovevo entrare al castello, e iniziai ad aprirle, una per una.
Sapevo che esse si riferivano al castello di Yrko, ma sperai che, almeno una di esse, si estendesse al territorio circostante.
Altrimenti, pensai, tanto valeva lanciare in aria una moneta.

elisabeth
03-08-2013, 12.52.34
Ero molto pensierosa....quei luoghi potevano essere facilmente visitabili nel nostro secolo ma in quel momento...sembravano chiudersi su di noi come magiche braccia......la notte avrebbe preso di sorpresa noi...questo era sicuro....." Gem.....forse Guisgard non sa che sei un pilota.....questo dovrebbe in un certo qual modo dare una carta in piu' sulla direzione da prendere....ovvio che il cielo e' cielo ...ma il senso dell' orientamento....avevi una bussola...quando siamo atterrati qui....e se Clio ha una mappa...una bussola potrebbe esserci di aiuto...sempre se il Nero ha ritrovato Talia e l'abbia riportata al castello....ma se per uno strano movimento del destino questo non fosse successo e Talia non fosse finita nelle mani del Nero.......il bosco e' fitto e questi abiti enormi con nastri e nastrini.....si strappano al contatto di rovi o rami sporgenti......finché c'e' luce...possimo andare avanti...il buio ci fermerà.........."........

Altea
04-08-2013, 16.19.53
Gioia e dolore...vidi i contradaioli della Pantera, e quelli che piangevano Yrko e mi venne una idea..mi avvicinai ai contradaioli della Pantera, se i loro superiori mi avessero creduta avremmo potuto unire al corteo funebre di Yrko che stava andando proprio al castello e vedere se quello era il Principe.
"I miei saluti" dissi ai contradaioli festeggianti "dovrei parlare col Principe..e poi con qualcuno che comanda la vostra Contrada, potete accompagnarmi alle tende?".

Guisgard
05-08-2013, 01.46.01
Clio controllò quelle cartine, ma, come lei stessa ben sapeva, esse si riverivano solo al castello di Bumin.
Anche l'idea di Elisabeth non sembrava essere risolutrice.
“Una bussola” disse infatti Gem “può indicarci la direzione, ma non certo ciò che troveremo scegliendo il bivio di destra, piuttosto che quello di sinistra.”
“Si, avete ragione...” annuì Guisard “... dunque per non perdere altro tempo direi di scegliere una delle due direzioni...” prese una moneta e la lanciò in aria “... Croce andremo a destra... testa invece a sinistra...”
Uscì Croce e presero il bivio di destra.
Seguendo questa direzione si accorsero che il bosco appariva rigoglioso e lussureggiante, fino a quando alla fine del sentiero videro un maestoso cancello d'oro che sembrava dividere in due la foresta.

Guisgard
05-08-2013, 01.54.26
“Il principe” disse uno dei contradaioli ad Altea “ha lasciato il padiglione e poi il campo.”
“Chi siete voi?” Chiese il vecchio Bariel alla ragazza. “Perchè avete chiesto del principe e poi di chi comanda la nostra contrada?” La fissò con attenzione. “Comunque io mi chiamo Bariel e sono il più anziano abitante della contrada. Se avete qualcosa di importante da rivelarci, allora io sono qui per ascoltarvi.”

Clio
05-08-2013, 09.42.04
Le mie speranze furono vane, le mappe mostravano solo il castello.
Le riposi con cura nel mio bagaglio, e guardai Guisgard lanciare la moneta.
Senza alcuna indicazione, una direzione valeva l'altra.
Camminai a passo svelto, come gli altri osservando la lussureggiante vegetazione intorno a me.

"Allora.. per me, un Hamburger.. ma solo, solo con la carne.. mi raccomando.. patatine fritte e una Guinnes, grazie..".
"Pinta?" rispose il cameriere.
"Certo..".
Lui si voltò a guardarla con uno strano sorriso.
"Che c'è?" dissi stupita.
"No, niente.. di solito le ragazze prendono una di quelle enormi insalate e al massimo bevono una diet coke.." sorridendo.
"Beh, saranno sicuramente più in forma di me…" con una smorfia.
"Non dire sciocchezze.." disse lui scuotendo la testa.
"Allora.. non mi hai ancora detto perchè mi hai trascinato fin qui, quando potevamo pranzare tranquillamente al bar dell'università.." dissi con uno sguardo indagatore.
"Beh, qui fanno dei panini squisiti.." si fermò per un momento "..che tu non apprezzi.. scusa, non lo sapevo..".
Feci un cenno inequivocabile con la mano "Ma va, figurati.. è solo che odio mischiare i sapori.. e tutte quelle salse.. bleah.." ridendo piano.
"Ecco qui.." il cameriere ci portò le rispettive ordinazioni.
"Beh, certo che ce l'avevi scritto nel sangue.." disse lui, dopo un po'.
"Che cosa?"
"La Storia.. voglio dire.. Clio.." disse con un sorriso, prima di addentare il suo enorme panino.
"Ahah.. beh, tu perchè sei tu, collega.." strizzando l'occhio "..ma di solito quando sentono questo nome mi rispondono: Ah.. come la macchina?".
Ridemmo entrambi.
"No, dai.. non dirai sul serio..".
"Oh, te lo giuro..".
"E tu?".
"Li fulmino con lo sguardo, dopodichè mi alzo e me ne vado.." risi ancora.
"E comunque.." continuai, appena finii il boccone "..in realtà non è così.. nel senso, i miei non pensavano affatto alla musa della storia..".
"Ah, no?" stupito.
"No no.. anzi… sono stata io a dirgli che Clio lo era.. loro non lo sapevano.. beh.. nessuno di loro ha studiato..".
"E allora, perchè proprio Clio?" chiese.
"Beh, è una lunga storia.." prendendo un sorso di birra scura "..ma è anche romantica e smielata.." scossi la testa "proprio come piacciono a me.." ridendo.
"Racconta, su.. sono curioso..".
Annuii. "Fatto sta che la mia famiglia non ha sempre abitato nel Newham.. Si sono spostati nella capitale solo qualche generazione fa, ma hanno tenuto la casa in campagna.. piccola eh.. non immaginare una reggia.. però, il paese dei miei un tempo si chiama Restoiry.. ed era un fiorente marchesato..".
"Non ne ho mai sentito parlare..".
"Beh, non è importante.. mica è affar nostro.. chiederemo a chi di dovere.." dissi ridendo.
"Giusto!" ridendo di rimando.
"Allora, dicevo.. per secoli è stata tramandata una leggenda.. l'unica figlia del marchese, Clio, appunto.. destinata ad ereditare ogni cosa, non volendo sposare l'uomo scelto dai genitori scappò.. ed arrivò in un paese lontano.. quale sia ovviamente, varia a seconda di chi ti racconta la storia..".
"Chiaro..".
"Beh, in questo paese straniero incontra un cavaliere..".
"Fammi indovinare.." la interruppe lui "..Si innamorano, si sposano e vissero per sempre felici e contenti..".
"Qualcosa del genere, sì.." dissi ridendo "..ma è solo una favola, anche se lei pare sia esistita davvero… la scena più bella è quella del loro incontro.. lui combatte, si volta.. la vede..".
"Lei guarda lui, lui guarda lei.. e fu amore a prima vista..".
"Caspita, sei esperto di storie mielense eh.." dissi ridendo.
Lui mi guardò con una smorfia "Ex-fidanzate e cinema…".
Risi "Deduco che abbiano sempre scelto loro il film..".
"Eh, già.." sorridendo "..senti, cosa fai sabato sera?".
Lo guardai con una smorfia.
"No, non dirmelo.." disse lui con aria impaurita.
"Eh, si.. Premier!".
Scosse la testa "Me l'ero dimenticato..".
"Ma come si fa..".
Lui mi guardò con un sorriso strano.
"Beh, i veri campioni non fanno l'anticipo, questa settimana..".
Lo guardai malissimo.
"Non osare.." minacciosa.
"Ok, ok.. mi arrendo.. sai che seguo il calcio solo così, ogni tanto..".
Scossi la testa "Ma come si fa.. beh, in effetti non mi stupisce, considerando chi tifi..".
Fece per ribattere ma lo bloccai con un cenno della mano.
Avevamo orami finito di pranzare, e l'ora della lezione successiva si avvicinava.
Guardai lo schermo dello smartphone.
"Dobbiamo andare.." con un sorriso "Grazie del pranzo..".
"Grazie di aver accettato..".
"Cos'è pensavi digiunassi?".
"No.." arrossendo un poco "..è solo che, insomma.. non sei mai uscita con me..".
Lo guardai con gli occhi sbarrati, perchè quello era un appuntamento? Tra Epigrafia e Geografia storica?
"Andy io.." dissi scuotendo la testa "..non immaginavo.. insomma.." sorrisi "cos'è avrei dovuto mettermi in tiro?" ridendo.
Lui rise con me e smorzò la tensione.
"Eccome, per venire in questo posto poi.." sorridendo.
"Dai, torniamo in università..".
Lui annuii, ma prima di alzarsi mi guardò per un momento.
"Quindi i tuoi non ti hanno augurato di essere un'ancella di Clio, ma di trovare un amore grande come quello della marchesina..".
Finii la Guinness e sorrisi.
"Già.." dissi alzandomi "..Peccato che un amore del genere non esista, non puoi innamorarti di una persona al primo sguardo, non scherziamo.. quello succede nelle favole, nei film, nei libri.. non nella vita reale..".

Mi accorsi di aver fissato un punto del bosco mentre camminavo, quasi fossi in trance.
Non so perchè mi fosse venuto in mente quel ricordo.
Povero Andy, ero davvero insensibile.
Ma poi qualcosa attirò la mia attenzione, un cancello dorato in mezzo alla foresta.
"Cosa.. Cosa ci fa un cancello come questo in mezzo alla foresta?" dissi, incredula "Beh, non abbiamo scelta, dobbiamo attraversarlo, a meno che non vogliate tornare indietro..".

Altea
05-08-2013, 14.56.00
Il Principe se ne era andato..ero arrivata troppo tardi ma fortunatamente incontrai quel uomo che sembrava volesse attentamente ascoltare.."I miei omaggi, io mi chiamo Altea. Vedete...mi hanno detto che il Principe Ardena, ebbene, ha combattuto e ucciso Yrko di Bumin" feci una piccola pausa per rischiararmi le idee "Io vengo dal castello di sir Yrko, sono stata portata laggiù con l'inganno assieme a un mio amico e sir Yrko volle pure io diventassi la sua madrina, fui qui prima dell' inizio del Palio e parlai coi contradaioli del Palio..ma il Principe non vi era perchè lo credevano scomparso o imprigionato..e ora come è spuntato all'improvviso? Ho detto loro che egli è imprigionato nel castello di Yrko, ho parlato con lui e ho sentito la sua ocarina sempre...egli mi ha aiutato a fuggire da quel castello proprio mentre Yrko veniva ucciso..dandomi delle indicazioni su come agire e mi ha detto di venire qui da voi e dirvi che è imprigionato e di salvarlo..credetemi vi prego" mi avvicinai a Bariel con il volto supplichevole "Hanno pure imprigionato il mio amico Daiz...se solo potessi darvi prova di ciò..so che ho bevuto una pozione su consiglio del Principe che dava una morte apparente..e commissionata prima dal vero proprietario del castello dove risiedeva Yrko, solo lui potrebbe confermarvelo o se volete credetemi sulla parola. Se mi credete ho un piano, celiamoci e seguiamo il corteo funebre di sir Yrko fino al castello...e quando arriveremo li sono sicura il Principe Ardena suonerà la sua ocarina...allora cercheremo un modo per liberarlo".

elisabeth
05-08-2013, 17.20.39
Guardai il nostro destino racchiuso in una moneta.......croce...a destra...meglio di una bussola......" bene...adesso abbiamo una direzione....siamo fortunati infonfo......una bella camminata nel bosco......".....rimasi dietro nella fila.....ero lenta, guardavo le piante, il bosco......e pensavo a tutte le camminate domenicali....non era la stessa cosa....c'era un profumo diverso...forse l'aria.....pensavo alle erbe medicinali.....se avessi avuto del tempo......ma come portarle con me.....se mai fpssimo ritornati.....i pensieri erano tanti.....sembrava una vacanza a tema....un giro nella Storia...camminavo guardando a terra.....e finii su gem..che si era fermato di colpo......" Perché ti sei fermato così...Gem....." Alzando gli occhi su di lui....vidi una cosa spettacolare...un cancello dorato...grandissimo......sembrava dividere in due la foresta......" Questa poi.....non ci posso credere....una sorpresa dietro l'altra........scavalcarlo...magari bisognerebbe scavalcarlo...oppure se cerchiamo ci sara'...un batacchio e uscirà un maggiordomo in livrea......".......

Guisgard
05-08-2013, 18.31.32
Capitolo IX: L'incantato Verziere e la sua sinfonia

“Chiare, fresche e dolci acque,
ove le belle membra
pose colei che sola a me par donna;
gentil ramo ove piacque
(con sospir mi rimembra)
a lei di fare al bel fianco colonna;
erba e fior che la gonna
leggiadra ricoverse
co l'angelico seno;
aere sacro, sereno,
ove Amor co' begli occhi il cor m'aperse:
date udienza insieme
a le dolenti mie parole estreme.”

(Francesco Petrarca, Canzoniere, canzone CXXVI)



Guisgard, Elisabeth, Clio e Gem si ritrovarono così davanti a quel cancello.
E quella scena apparve loro incredibile ed assurda.
Era infatti un cancello d'oro racchiuso da un basso muro di cinta, tutto fatto di mattoni rossi, dal quale emergevano rampicanti di foglie e frutti.
Il cancello era aperto e dall'interno cominciò ad udirsi una meravigliosa sinfonia.
“Un cancello” disse Guisgard “nel bel mezzo della foresta?” Incredulo. “Com'è possibile?” Voltandosi verso i suoi compagni di viaggio.
“Forse” fece Gem “è l'accesso a qualche palazzo nobiliare...”
“Si, forse si...” annuì Guisgard “... e chissà... magari Talia ha trovato rifugio oltre quel cancello...”
Fece allora segno ai tre di seguirlo e si avvicinarono così al cancello.
“Questa musica...” disse Gem “... è paradisiaca...”
“Saranno davvero dei nobili...” mormorò Guisgard “... forse fuggiti da Fisyem a causa dei Rossi...”

“L'Amore vero non esiste, maestro?”
“Perchè lo chiedi?”
“Perchè se la marchesa Clio è esistita, non può essere reale anche il suo Amore?”
Intorno vi erano montagne e quelle più lontane erano già innevate.
“L'Estate è la stagione degli amori?”
“Amori annullano Amore.”
“E l'Autunno?”
“Porterà i suoi frutti. Non in Estate, ma in Autunno la Natura si rinnova.”
Poi la scena mutò.
“Il Manchester United ha battuto il City...”
“Si, ma non la Juventus. Non ha vinto, ma non l'hanno battuta.”
“Chi parteciperà al Palio?”
“Fiorentina, Siena, Arsenal, Napoli e Aristois.”
“E chi vincerà?”
“Tornerà ad Empoli e poi nel Chianti.”
“I Longobardi sono ancora in città?”
“Si, ma i Goti sono perduti.”
“Andy è insensibile?”
“No, perchè ha visto le frecce d'oro.”
“Si può guarire da quei dardi?”
“L'infatuazione non è Amore.”
“Prima voleva il mare, ma ora sogna le colline. Le riavrà?”
“Deve vincere il Palio.”
“Chi?”
“La Pantera.”
“Quando sarò sveglio rammenterò questa musica?”
“No.”
“E il Fiore?”
“Neanche quello...”

Ad un tratto sul cancello apparve una figura.
E nel vederla, Clio si destò da quella strana visione.
Visione che solo lei aveva visto.
E nel vedere oltre il cancello d'oro, ai quattro si mostrò un enorme palazzo del tutto invaso da un lussureggiante Giardino.
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Guisgard
05-08-2013, 18.49.39
Bariel ascoltò attentamente Altea.
Ogni parola.
E la fissò con attenzione.
“Calmatevi ora...” disse poi “... vi credo... non temete, vi credo... anche noi sappiamo che il principe è imprigionato in quel castello e siamo diretti lì per prendere la fortezza e liberarlo... avete davvero parlato con Sua Maestà? E avete un piano? Allora seguitemi...”
La portò così dagli altri contradaioli che nel frattempo si stavano preparando per raggiungere il Castello di Bumin.
Bariel allora presentò Altea agli altri e parlò ai presenti di ciò che la ragazza aveva detto.
Molti allora le fecero subito delle domande per sapere su come stava il principe.
Ma Bariel lì fermò.
“Ascoltiamo il piano di lady Altea...” fece poi.

Altea
05-08-2013, 19.06.07
I contradaioli si addossarono su di me per avere notizie del Principe, mi allontanai leggermente ma Bariel li fermò e presi la parola..."Il Principe Ardena penso stia bene, non conosco nemmeno il suo volto e ci ho parlato da dietro una porta di ferro, sta in una torre, ma ho udito più volte la sua ocarina...e mi ha salvato la vita chiamandomi..."mia amica" e ne sono lusingata".
Volevano un piano da me, il presunto Principe allora aveva ragione dicendo che lo avevano dimenticato...non sapevano cosa fare e allora presi la parola..."Ho visto il corteo funebre..di Yrko di Bumin...dirigersi verso il castello dove egli è imprigionato. Dovremmo celarci con dei mantelli e unirci in modo da poter entrare tranquillamente nel castello visto è impenetrabile. Dovremmo essere tutti armati di spade e pugnali, e poi di buon coraggio...e poi cercare di raggiungere la torre dove è chiuso il Principe..cosa ne pensate...avete abbastanza coraggio da farlo?"

Clio
05-08-2013, 21.31.10
Sbattei le palpebre, incredula.
Si, decisamente dovevo essere impazzita.
Cosa c'entravano quelle parole, quelle frasi sconnesse?
Che mi importava di Manchester o della Champion League?
Tutte squadre da ricconi, da borghesi del centro infiocchettati allo stadio.
O forse erano i colori? Arsenal.. maledetti, quante ne abbiamo prese!
No, le montagne, da quanto tempo non vedevo le montagne.
Prima Andy adesso questo. Com'era possibile?
Non avevo visto casa mia, non avevo visto i miei ragazzi, il mio stadio.
Che nomi erano poi, gli altri? Li avevo già sentiti.. erano squadre di Serie A..
E.. i longobardi.. perchè diavolo mi erano venuti in mente, saranno passati secoli dal mio esame di storia medievale.
Non riuscivo a trovare un senso in tutto quello.
Ma poi, la visione sparì ed un palazzo sontuoso mi si parò davanti, con la vegetazione che sommergeva ogni cosa.
Restai a bocca aperta.
"Che posto è questo?" sussurrai appena sapendo che nessuno dei miei compagni di viaggio avrebbe potuto darmi una risposta.

Guisgard
06-08-2013, 01.56.00
A quelle parole di Altea i contradaioli si consultarono fra loro.
“E sia...” disse annuendo Bariel “... del resto non abbiamo molta scelta... seguiremo il vostro piano...” fissando la ragazza “... ma per non essere scoperti, uno solo di noi si mischierà al corteo funebre... e una volta che sarà giunto nel castello dovrà poi aprirci le porte, così che noi dal di fuori si possa entrare e prendere il maniero... è un piano rischioso, ma non c'è molta altra scelta... ora dobbiamo solo trovare un volontario fra noi che si mischi al corteo funebre diretto nel castello...”

Guisgard
06-08-2013, 02.15.48
Quella figura si parò davanti ai quattro, quasi ad impedire loro di poter scorgere meglio quel palazzo diroccato e invaso da quel rigoglioso Verziere.
“Voi...” disse Guisgard “... chi siete? E che posto è questo?” Ripetendo la medesima domanda sussurrata un attimo prima da Clio.
Elisabeth e Gem erano appena un passo dietro loro due.
“Questo è il Verziere di Chanty” rispose la figura “ed io ne sono il guardiano.”
“Un Giardino abbandonato in mezzo alla foresta?” Stupito Guisgard. “Così lontano dalla capitale?”
“E' la capitale” replicò il guardiano “ad essere lontana da qui... per ora.” Aggiunse poi, quasi con tono profetico.
“Chi vive in questo palazzo?” Domandò Guisgard.
“Il Verziere era la tenuta di campagna del principe Ardena, ma egli, non amando queste terre, lo ha trascurato ed Esso ha invaso il palazzo. Ora però vi dimora il mio signore.”
“Il vostro signore non è il principe Ardena?” fissandolo Guisgard.
“No.” Scuotendo il capo il guardiano. “Il mio signore è infinitamente più grande e ricco del principe Ardena e di ogni altro monarca di questo mondo.”
E dall'interno continuava ad udirsi quella meravigliosa sinfonia.

Altea
06-08-2013, 03.00.49
Sorrisi annuendo..."Potrei prestarmi io, mi celerei con un mantello, anche se mi conoscono al castello..ma forse le guardie si sono dimenticate di me però...chi mi ha visto in quello stato di finta morte forse si ricorderebbe di me. Ma sono l'unica a sapere come è fatto il castello dentro .... forse. Sarebbe troppo rischioso per Bariel" e guardai l'anziano con dolce sorriso "e pure per un giovane inesperto...mi offro volontaria".

Clio
06-08-2013, 08.15.16
Guardai la strana figura apparsa davanti a noi con due occhi sbarrati.
E quello da dove era sbucato? Ero stata così presa dalla visione e dalla vista del posto da non accorgermi della sua presenza.
Ascoltai attentamente le sue parole, cercando comunque di sbirciare il palazzo che cercava quasi di celare alle sue spalle.
Il giardino aveva invaso il palazzo? Beh, effettivamente era proprio quello che si celava ai nostri occhi.
Eppure, continuavo a chiedermi come fosse possibile che un principe non amasse la sua terra, era qualcosa a cui non ero riuscita a dare un senso fin dal primo momento in cui mi parlarono della storia di Chanty.
Eppure, pensai, dal biglietto non si direbbe affatto, forse i giorni di prigionia avevano mutato i sentimenti del monarca? Non era importante in quel momento.
Mi imposi di concentrarmi su ciò che aveva detto quell'uomo.
Quella melodia, così soave e incantata però continuava a rubarmi attenzione.
"Perdonate, ma... questa melodia.." mi interruppi.
Non sapevo esattamente cosa chiedere: chi suona, da dove viene, o tutte e due le cose insieme?
"Questa.. questa sinfonia.." dissi, riordinando i pensieri "..è il vostro padrone che la suona? E' davvero stupenda.." con un timido sorriso.

elisabeth
06-08-2013, 15.54.52
Io e Gem ci tenevamo per mano....mentre Guisgard e Clio erano davanti a noi, il cancello era fantastico ?.....no...nemmeno la fantasia piu' sfrenata poteva immaginarlo e crearlo.....arrivo così un vecchio solo Guisgard e Clio...parlarono a lui...domande e risposte mentre una musica meravigliosa proveniva da quel luogo.....anzi se dovevo essere sincera....ogni angolo di quel luogo....sembrava creatrice di quella melodia.....il Suo Padrone era piu' grande di tutti quelli che abitavano la terra.........vuoi vedere che avevamo trapassato il mondo dei vivi...per finire alla porte del paradiso ?......." Perdonatemi......Signore....credo che ci siamo smarriti...abbiamo fatto una scelta .....come di solito si fa difronte ad un bivio.....e siamo capitati qui.....Forse non il vostro Signore...ma Voi.....avete la visione di questa foresta....c'e' un'altro ricovero....ovviamente piu' modesto che non siamo riusciti a vedere ?.....".....

Talia
06-08-2013, 17.27.23
Ero rimasta a lungo immobile, fissando il frate...
le sue parole continuavano a vorticare nella mia mente...
Chanty...
una speranza, un miraggio...
il sogno di chi desidera la propria Terra Promessa...

Il giardino sembrava come addormentato all’abbacinante luce del primo pomeriggio. I fiori lungo il muro, l’albero al cento e persino il palazzo stesso, che vi si affacciava, sembravano come fiaccati dalla calura e da quell’inverosimile chiarore.
Solo una finestra era aperta, sulla facciata: quella più alta e più piccola che si apriva sul torrione nord. E da quella finestra, velata di candidi e leggeri tendaggi che si muovevano appena ad un vento altrimenti non percepibile, la regina fissava silenziosamente l’orizzonte.
Ad un tratto udì un rumore dietro di lei.
Non si voltò, non ce n’era bisogno: avrebbe riconosciuto quel passo tra mille.
Il cavaliere entrò silenziosamente nella stanza e si richiuse la porta alle spalle, attese per qualche istante poi le si avvicinò piano.
“Chiunque può tenere il timone quando il mare è calmo...” mormorò lei ad un tratto “Soleva dirlo mio padre... e sosteneva che io, tuttavia, sarei stata un buon nocchiere nell’ora della tempesta...”
Il cavaliere rimase in silenzio.
“Voi credete che io lo sia?” chiese poi, voltandosi di scatto “Credete che io sia un buon navigante?”
Il cavaliere annuì lentamente.
“E tuttavia non capisco...” proseguì la regina, tornando a guardare l’orizzonte “Non capisco il senso di questa guerra... perché gli arciduchi vogliono invaderci? Perché Capomazda non può restare a Capomadza anziché venire a Sygma? Perché i Taddei sono così ossessionati dal conquistarci?”
Il cavaliere rimase in silenzio a lungo, ma quando parlò la sua voce era dolce, calma, morbida...
“Forse, Maestà, essi semplicemente amano Sygma... la amano e la desiderano, perciò vogliono conquistarla...”
“Non si ama che ciò che si conosce!” ribatté lei.
“Si ama ciò che attrae il nostro cuore!” la corresse lui.
La regina lo fissò... fissò gli occhi incredibilmente chiari di quel cavaliere per un lungo momento, infine sorrise.
Poi, con un piccolo sospiro, tornò a guardare l’orizzonte...
“Voi amate Capomazda!” sussurrò.
Lui non rispose.
La regina esitò per qualche istante...
“Arriveranno...” mormorò poi “E’ inevitabile che arrivino... i nostri confini non possono più trattenerli... li sfonderanno presto e marceranno verso di noi... giungeranno fino a questo palazzo... e quando saranno qui...”
Si voltò e lo fissò di nuovo...
“Voi rischiate di essere l’ultimo baluardo tra me e i conquistatori, cavaliere!” disse.
“Allora lo sarò, Maestà. Ho fatto un giuramento.”
Lei fece mezzo passo avanti e tese appena la mano verso di lui...
“Ovunque quel giuramento ti porti?” sussurrò.
“Ovunque, lo sai!” le rispose piano, prendendo quella mano e stringendola.

Battei le palpebre...
il cavaliere e la regina...
un nuovo sogno, questa volta ad occhi aperti...
vacillai...
il cavaliere e la regina...
Sygma e Capomazda...
perché continuavo a fare quei sogni?
Chinai lo sguardo, cercando di raccogliere le idee, quando le ultime parole del frate mi colpirono e mi riscossero...

...e tutto questo, come la trama di un libro, si ripete all'infinito... ogni cento anni e per tredici giorni...”

Spalancai gli occhi e sollevai la testa di scatto, fissandolo...
“Cosa?” mormorai “Che cosa avete detto? Si... si ripete? Volete dire che... il principe, il Palio, i Rossi, le contrade... è tutto fittizio?”
Esitai... era folle.
Ma, del resto, la nostra stessa presenza in quel luogo e in quell’epoca era folle.
E noi eravamo arrivati a Chanty da dieci giorni, pensai...
esattamente da dieci giorni...
Pensai a Guisgard... che fosse ancora nel padiglione? Ferito ed impossibilitato a muoversi?
Pensai ai contradaioli... possibile che non si rendessero conto?
Pensai a Giacomo... che mi stesse ancora cercando?
Guardai fuori, oltre il vetro, verso la foresta... poi riportai gli occhi sul frate...
“Ma... ma è terribile... e che cosa accadrà tra tre giorni, allora? E voi...” corrugai la fronte per un momento “E voi come fate a sapere tutto questo? Chi siete?”

Guisgard
07-08-2013, 01.37.42
I contradaioli si consultarono fra loro e alla fine accettarono il piano di Altea.
Così la ragazza indossò un lungo mantello e si mischiò fra coloro che partecipavano al corteo funebre di Yrko.
Percorse allora con quelli tutta la strada fino al castello e giunti là, furono fatti entrare.
Altea era ora di nuovo nella fortezza.
Il corpo di Yrko fu portato nel cortile e posto su una pira pronto per essere cremato come lui stesso aveva deciso in vita.
Fu appiccato il fuoco e il corpo in breve venne avvolto dalle fiamme.
Così come avvenne per la sua anima poco dopo.

Guisgard
07-08-2013, 01.53.38
“Questa melodia” disse il guardiano a Clio “sono i canti che ogni giorno le ancelle del mio signore intonano per il Tesoro conservato in questo Giardino.” Guardò poi Elisabeth. “Non vi siete persi, ma ritrovati. E qui non vi è altro che il Giardino.”
“Avete visto una ragazza dai capelli chiari?” Domandò Guisgard. “Forse è giunta qui.”
“Forse...” fece quello.
Poi cominciò a chiudere il cancello.

Guisgard
07-08-2013, 03.12.14
Il frate guardò Talia, come se fosse stato in grado di leggere e riconoscere i suoi pensieri.
“Chi io sia” disse “non ha importanza alcuna. Come non ne ha il motivo per cui conosco tutto ciò. Cosa accadrà mi chiedete? Semplice... al tredicesimo giorno Chanty tornerà ad addormentarsi. E dormirà per altri cento anni, per poi svegliarsi ancora e vivere nuovamente per tredici giorni. Chi ha generato tutto questo? Gli uomini dicono alcuni. Idealizzando ciò che desiderano e sognano. Ma gli uomini non inventano nulla, amica mia... nessun poeta potrebbe mai inventare l'Amore, così come un Profeta non può ideare una Religione. Sono entrambi messaggeri di un Qualcosa di più grande. Infinitamente più grande. Un Qualcosa simile ad una grande forza... la medesima forza che sta spingendo ora qualcuno a cercarvi in questa foresta...”

elisabeth
07-08-2013, 10.48.03
Non potevano essere le piante o fiori a creare quella melodia......quello era un giardino...lo avevamo notato, ma se non c'era mano umana...c'era una mente umana che creava quella musica che avvolgeva l'anima...........C'eravamo ritrovati.....lo avevo gia' pensato durante quei giorni....avevo pensato che stavamo rischiando la vita...se questo fosse stato il rischio.......ma avevo trovato Gem......la mia era una vita sterile...fatta di lavoro senza che un orologio scandisse il tempo che dicesse basta...e poi sfiancata....studio...libri....Liam che si preoccupava e allore lunghe chiacchierate sino a quando esausta non mi addormentavo sul divano...e lui diligente come un padre mi copriva.....ed usciva in punta di piedi.....era vita quella ?.....ero arrivata a vivere per far vivere gli altri.......senza pensare che sarei arrivata presto io alla morte.....e si, si può morire in molti modi........L'Amore era una cosa particolare.......l'Amore era un atto egoistico.......perchè si ama per nullo pretendere...indipendentemente se si e' corrisposti oppure no...l'Amore ti avvolge .....ti riempie i polmoni e ti fa respirare.........ma questo e' un concetto molto lontano dalla mente umana.....Amore significa dare per non avere........guardai Gem......e se tornando indietro nel tempo avessimo entrambi dimenticato tutto ?........Avrei sperato nel sesto senso Femminile........sorrisi..lievemente..stringendo di più la sua mano........" Scusate.......un giardino in questo posto...sembra la follia di una grande mente.......questa musica....sembra non poter essere riprodotta da nessun strumento che io pssa cosnoscere..........e la ragazza...che noi cerchiamo....forse ha bisogno di noi......sarebbe cosi' gentile....da aiutarla.......forse anche lei cerca noi.....lei ha gli occhi velati di conoscenza..........può regalrci questa piccola mela ?...se non noi ...magari lei ne e' degna...".......

Guisgard
07-08-2013, 16.23.11
“Non sarà una mela o mille altri frutti” disse il guardiano ad Elisabeth “a rendere speciale questo Luogo...” la fissò, come se potesse leggerle nell'anima “... un frutto è poco più di un atto egoistico... l'Amore è ben altro... questa mela può riempire la vostra vita?” Le chiese. “Se è si, allora prendetela pure... quanto alla ragazza che cercate...”
“Talia!” Esclamò Guisgard.
“Non può essere qui” fece il guardiano “poichè questo Luogo sta per chiudere i suoi cancelli d'oro...” e cominciò a chiudere tutto “... nessuno più potrà entravi oggi...” aggiunse, come a volerli chiudere fuori.

Altea
07-08-2013, 17.00.45
Lentamente entrammo nel castello di Yrko, da quel cappuccio vedevo le persone rabbuiate..per una persona del genere? Ma mi pentii subito e pregai per la sua anima, il castello sembrava quasi come fermo, incantato.
Mi guardai attorno, le guarde erano vicino al corpo e i molossi non erano in giro ovviamente per non essere un pericolo per le persone presenti.
Mi voltai e vidi una guardia proprio vicino al portone di ingresso..usare il pugnale sarebbe stato pericoloso, e già...dovevo rifare affidamento alle mie lezioni di karate, judo e ju-jitsu.
Appesa alla cinta vi erano delle chiavi notai.
Mi staccai lentamente dal gruppo che guardava la pira e il fuoco bruciare, proprio come usavano fare in India.
Mi avvicinai, lentamene e attraversando le siepi abbassata, alla guardia e quando fu di spalle gli diedi un colpo perfetto alla nuca e lo vidi stramazzare al suolo.
Perfetto..lo presi per i piedi sempre accuciata approffittando del momento in cui davano fuoco a Yrko..e lo portai fino dietro a una siepe.
Le inglesi erano molto alte e io lo ero pure quasi come la guardia, e cosi lo spogliai senza pudori, e mi tolsi le vesti e indossai la sua divisa e anche il cinturone con le chiavi e presi la spada..certo sapevo pure usare la spada visto le lezioni di karate, veloce come una canna di bambù nel kobudo.
Fatto questo gettai le mie vesti dietro la siepe ma presi il pugnale.
Mi alzai e mi misi di spalle di fronte alla gente senza prima guardare la torre..egli non suonava la sua ocarina.
Cosi inizia a provare tutte le chiavi nella serratura del portone.

elisabeth
07-08-2013, 17.20.48
No...la mia vita non poteva essere riempita da una mela......e non volevo entrare in quel giardino per prenderla......" Credo che voi vi sentiate un po' sopra le righe......siete il guardiano di questo splendido giardino......e l'umiltà non fà parte delle parole da voi conosciute........"........pero' guardando bene c'erano un migliaio alberi di mele in quel giardino........e avevo fame......non mangiavo da un secolo.....allungai la mano oltrepassando le sbarre del cancello...." perchè non me la donate voi una mela....ho fame....e non voglio disturbarvi nel vostro lavoro......"..........

Guisgard
08-08-2013, 02.25.45
“Non posso darvi le mele” disse il guardiano ad Elisabeth “poichè esse non sono mie, ma, come tutto ciò che si trova qui, appartengono al mio padrone.”
“Perchè chiudete questo cancello?” Chiese Guisgard. “Potrebbero giungere da Fisyem e voler visitare il Giardino.”
“Non vi è più alcuna Fisyem...” rispose il guardiano “... e neanche Chanty... non più per oggi...”
“Cosa vuol dire?” Stupito Guisgard.
Ma il guardiano non disse altro e chiuse definitivamente il cancello.
E pian piano quella meravigliosa melodia cominciò a calare sempre più.
Guisgard allora si voltò verso Elisabeth, Clio e Gem.
E un profondo senso di solitudine invase i loro cuori.

Guisgard
08-08-2013, 02.38.18
Altea con abilità e coraggio era riuscita a mettere fuorigioco la guardia.
Ora era armata e aveva con sé le chiavi del portone.
Pazientemente cominciò a provarle tutte, mentre gli altri assistevano al fuoco che inceneriva il corpo di Yrko.
E alla fine la ragazza trovò la chiave giusta.
Il portone così si aprì.
“Ehi, tu...” disse una guardia alle sue spalle “... cosa fai?”
Ma un attimo dopo dal portone ormai aperto penetrarono i contradaioli della Pantera.
“Tradimento!” Gridò uno dei soldati del castello. “Siamo attaccati!”
E scoppiò un violento scontro.

Clio
08-08-2013, 03.45.48
Non ero riuscita a dire una parola, avevo osservato quell'uomo mentre parlava con Elisabeth e Guisgard immobile.
Non capivo il senso di quelle parole.
Eppure una cosa era certa, Talia non era lì.
Poi, quando iniziò a chiudere il portone e ci disse che non vi era né Fysiem né Chanty spalacai gli occhi.
Cosa voleva dire? Che Chanty era perduta?
Ma poi, il cancello si chiuse e noi restammo di nuovo soli nella foresta.
Per un momento ci guardammo, spaesati.
"Talia non è qui.." Dissi poi, ritrovando la voce "...non so che senso possano avere le parole di quest'uomo né che posto sia davvero questo.. Ma dobbiamo tornare sui nostri passi e scegliere l'altra direzione, non trovate? Di qui non possiamo proseguire..".

Guisgard
08-08-2013, 05.14.27
Guisgard annuì a quelle parole di Clio.
“Si, torniamo indietro e prendiamo l'altra direzione...” disse poi.
E i quattro così fecero.
Tornarono di nuovo al bivio e imboccarono l'altra direzione.
Percorsero un tratto di foresta, fino a quando videro un pozzo poco lontano dal sentiero.
E accanto al pozzo vi era una fanciulla.
“Avete forse visto una ragazza dai capelli lunghi e chiari, damigella?” Chiese Guisgard.
“Vi risponderò solo se mi aiuterete a risolvere un arcano...”
Guisgard guardò agitato Elisabeth, Clio e Gem.
Poi annuì alla fanciulla.
“Laodamia e Protesilao, Orfeo ed Euridice, Afrodite ed Adone, Perseo ed Andromeda...” fece la fanciulla “... chi è l'intrusa fra queste coppie e perchè?”

Clio
08-08-2013, 06.18.49
Seguii i miei compagni di viaggio nell'altra direzione.
Evidentemente, era l'unica cosa da fare, anche se non sapevamo dove ci avrebbe portato.
Sguimmo il sentiero e ci trovammo di fronte la fanciulla.
Alla sua risposta, sgranai gli occhi, allibita.
Un enigma? Voleva proporci un enigma altrimenti non ci avrebbe aiutato?
Che assurdità era mai quella?
Tutto mi sarei immaginata, tranne che dover ripensare al lavoro in quel momento.
Pensai alle storie e alle figure che aveva citato, riflettei per un momento.
Pensai che la prima risposta doveva essere quella giusta, perciò, prima di parlare alla ragazza, mi rivolsi sottovoce a Guisgard, Elisabeth e Gem.
"Vediamo un po'.. pensavo potesse essere la morte.. voglio dire, a parte Perseo e Andromeda, nelle altre coppie almeno un personaggio muore o fa avanti e indietro dall'Ade, o tutte e due le cose.." scossi la testa "..Però.. non lo so.. c'è una coppia che stona molto di più.. Nel senso, sono tutte coppie sposate, tutte tranne Afrodite e Adone.. Poi, beh.. mi sembra una coppia molto diversa dalle altre.. Non lo so.. eppure secondo me stona.. ma non mi è venuto in mente altro.." li guardai uno ad uno "..se avete altre idee..".

Guisgard
08-08-2013, 17.18.50
Anche Guisgard, come Clio, restò pensieroso davanti alla fanciulla e a quel suo enigma.
“Si...” disse poi fissando Clio “... in effetti le coppie che citate hanno una particolarità... ma quale delle due scegliere?” Guardò poi anche Elisabeth e Gem.
“Ah, non guardate me...” alzando le mani il pilota “... io non ci capisco niente in questo genere di cose...”
La fanciulla, intanto, li fissava con una strana espressione.

Altea
08-08-2013, 19.51.45
Il portone si apri e i contradaioli senza aspettare entrarono, erano veramente aggueriti...scoppiò una lotta tremenda.
Poi mi venne un pensiero...il Principe Ardena e mi avvicinai a alcuni robusti contradaioli..."Presto venite con me, dobbiamo andare a salvare il Principe mentre gli altri stanno combattendo, prima che qualche guardia lo uccida o lo porti via".
Feci cenno loro di seguirmi, e cosi salimmo le scale fino alla torre e ci trovammo di fronte al portone dove solitamente parlavamo..."Principe Ardena, sono Altea...il vostro piano ha funzionato. I contradaioli stanno combattendo per voi, Yrko di Bumin è morto e qui vi sono dei contradaioli per liberarvi...suonate...suonate la vostra ocarina date coraggio alla Pantera".
Mi rivolsi agli uomini.."Provo a vedere se queste chiavi fanno un secondo miracolo, altrimenti cercate una forte trave di legno e la useremo come un ariete per aprire il portone".
Iniziai a provare le chiavi nella serratura sperando si aprisse la porta di ferro e sentire il Principe.

elisabeth
08-08-2013, 20.19.27
Niente mela...cancello chiuso....avevo una fame epica.....e dovemmo così tornare sui nostri passi.......vi era un pozzo sul sentiero e volle il caso che ci fosse una fanciulla...Guisgard.....cercò di chiedere qualche informazione sulla fanciulla da noi cercata..........non potevo credere alle miei orecchie.......un enigma....ella ci diede un enigma.......il mio istinto mi diceva...di salutare tutti.....andare in giro per il bosco e forse avrei trovato la bella addormentata....incredibile.....Gem...si tiro' fuori..lo guardai furibonda......però cominciai a riflettere sui vari personaggi citati dalla ragazza.........vediamo un pò....erano tutti innamorati...morti e passati dall'Ade.......ma....Perseo ed Andromeda....aveva una cosa di diverso nella loro storia.......Perseo aveva salvato Andromeda ......non erano morti e avevano avuto anche sei figli....lo spiegai alla ragazza....." Allora ..che ne dite...e' questa la differenza ?....."....

Clio
08-08-2013, 21.02.02
"Beh, dipende da quale criterio ha usato per formare quella lista.. Voglio dire... È vero, per me stonano tantissimo Afrodite e Adone, é un amore diverso dagli altri, più fisico, artificiale..." Mi fermai "..però, però mi chiedo che senso abbiano le altre due coppie.. Laodamia e Protesilao non sono nominati spesso.. E accanto ad Orfeo ed Euridice la questione dell'Ade spicca terribilmente... Anche Adone, infondo passa del tempo da Persefone.. " sospirai "... Allora forse mi conviene tornare indietro alla mia prima idea Perseo e Andromeda... Sono gli unici che vissero per sempre felici e contenti... Anzi, per l'eternità, non nell'Ade ma tra le stelle...".
Sorrisi, rendendomi conto che le mie parole erano state un eco di quelle di Elisabeth.
"Esatto.. È quello che penso anche io.. E voi.." Rivolta a Guisgard "..troppo facile non pronunciarsi.." Sorridendo.

elisabeth
09-08-2013, 10.33.20
Sorrisi divertita alle parole di Clio....aveva nominato le stelle.....quanto era vero...noi avevamo fatto un viaggio, mi chiedevo se nel passaggio le stelle ci avessero sfiorato.......non ricordare nulla non era una cosa piacevole......pero' il senso del pesnsiero femminile era unico...la storia e la risposta potevano essere diverse...ma in quel momento ci eravamo aggrappate alla vita...." Mi sa Guisgard...che dovrai dare una risposta....caso contrario.....anche noi rimarremo in questa parte di Inferno......"......ci eravamo bloccati.....e come succede nella vita...ti blocchi sempre ad un bivio....

Guisgard
09-08-2013, 16.26.10
In breve nel castello scoppiò un durissimo scontro.
I contradaioli si lanciarono contro le guardie dei Rossi e ovunque ci furono grida di rabbia e di agonia.
Ma senza Yrko ed il Nero, quei militari sembravano incapaci di fronteggiare l'ardore dei contradaioli.
E davanti ai suoi uomini che cadevano sempre più numerosi, Steno cercò rifugio su una delle torri.
Qui però fu raggiunto da Marco di Monsperon, che si era unito alla gente della Pantera insieme al barone Sanion.
“Avanti...” puntandogli la spada contro “... salta giù da questa torre... o preferisci la lama della mia spada?” Fissandolo Carlo. “Gli uomini come te si fanno beffe dell'Aldilà e del Giudizio Divino, dunque cos'hai da perdere? Salta giù ed eviterai una morte disonorevole! Ma forse quelli come te non solo non conoscono Dio... ma neanche il coraggio!”
“Pietà!” Gridò Steno.
Ma Carlo lo infilzò con la sua spada.
E ferito, l'eretico servitore dei Rossi cadde all'indietro, precipitando dalla torre.
Intanto Altea, insieme ad altri contradaioli, aveva raggiunto la porta dietro la quale si trovava il misterioso prigioniero che lei credeva essere Ardena.
Provò allora ad aprire quella porta con le chiavi che aveva, ma nessuna di essa si rivelò quella giusta.
“Buttiamola giù!” Urlò uno dei contradaioli.
Presero una grossa trave di legno e cominciarono a sfondare la porta.
Alla fine ci riuscirono ed entrando nella cella vi trovarono il prigioniero.
http://www.freewebs.com/curseofthepearl/will%201.jpg

Guisgard
09-08-2013, 16.41.33
Guisgard guardò Elisabeth e Clio.
“Beh...” disse lui “... in verità sono tutte coppie baciate da Amore... e quasi tutte hanno a che fare con una morte tragica... a me però colpisce una cosa... Orfeo e Perseo chiesero la medesima cosa alle loro amate... credere in loro e nel loro amore... Orfeo però alla fine fu lui a cedere... e perse la sua Euridice... Perseo invece si dimostrò eroico anche nell'amore, sconfiggendo non solo la nostruosa Medusa, ma anche gli incubi di Andromeda personificati dal terrificante Mostro Marino... e infatti poi i due amanti vedranno il loro amore sopravvivere per sempre fra le stelle... io dico dunque Perseo ed Andromeda...”
All'improvviso si udirono delle campane lontane, poi dei canti confusi, che, man mano si avvicinavano, divenivano sempre più chiari.
Era una litania religiosa cantata da numerose persone che però tuttavia non si vedevano, trovandosi in una zona della foresta celata ai loro occhi.
E nell'udire tutto ciò la fanciulla si alzò di scatto.
“Non c'è più tempo...” disse “... devo andare...”
“Andare dove?” Domandò Guisgard.
“L'ora è quasi giunta...” fece la fanciulla “... devo andare o mi chiuderanno fuori...”
“Non vi interessa più conoscere l'esito del vostro enigma?” Chiese Guisgard sorpreso.
“Io conosco la risposta” guardandolo lei “e siete voi a non conoscerla. Cercatela pure se tenete davvero alla Gioia.” E pronunciate quelle enigmatiche parole, svanì tra la vegetazione.
Un attimo dopo, un colpo di vento attraversò l'intera foresta.
Durò pochi istanti e lasciò dietro il suo passaggio un profondo ed innaturale silenzio.

Clio
09-08-2013, 18.26.44
Annuii a Guisgard.
"Beh, la pensiamo allo stesso modo.." dissi sorridendo.
Ma poi, quegli strani rumori, quella litania si diffuse intorno a noi.
E la reazione della ragazza mi colpì profondamente.
Non c'era tempo.
Tempo per cosa?
Cosa voleva dire con: "Mi chiuderanno fuori"?
Tutto in quella foresta sembrava aver perso il nume della ragione.
Quando si allontanò, e un innaturale silenzio si sparse intorno a noi, un senso di inquietudine e una fitta dolorosa mi investì.
Già, pensai, anche per me non c'era più tempo, ne era passato troppo.
Ormai, sapevo che la mia missione era perduta, che non avrei mai visto il principe nè avrei potuto lottare per lui.
Abbassai gli occhi e cercai di respirare piano, non dovevo più pensarci ormai, importava solo che lui fosse libero e migliore.
Dovevamo trovare Talia ora, solo questo contava.
Sperai soltanto che i miei sforzi non fossero stati vani, che i contradaioli fossero riusciti a liberarlo, anche senza di me.
Infondo, non ero nessuno, anche se io avevo giocato le mie carte come meglio potevo, le cose erano andate diversamente da come immaginavo, non avevo avuto la possibilità di fare la mia parte, probabilmente quel biglietto non significava niente.
Cercai di fermare la tristezza che mi invase, ma mischiata alla desolazione e al silenzio lasciato da quel vento, era davvero troppa.
E per fermarla mi aggrappai, quasi senza accorgermene, al ricordo più felice che possedevo.

"Ben svegliato.." dissi sorridendo, vedendolo entrare nella stanza.
"Buongiorno.." rispose lui con voce assonnata, poi sgranò gli occhi "..e tutta quella roba?".
"Frittelle per farmi perdonare.." sorridendo.
"Perdonare che cosa? Anzi, ti devi addormentare sul mio divano più spesso, se queste sono le conseguenze..".
Mi voltai perchè non vedesse la mia espressione.
"Caffè?"
"Si, grazie..".
Mi sedetti accanto a lui, e mi servii.
"Tranquilla, capisco che veder giocare il Chelsea sia noiosissimo… eh.." disse strizzando l'occhio.
"Ma va che l'ho vista tutta la partita, cosa credi.. sono stati i festeggiamenti a farmi crollare.." ridendo "Voglio dire.. vuoi mettere..".
"Ci pensi? Chi li sopporta più adesso?" scuotendo la testa.
"Andranno avanti per tutta la stagione, te lo dico io..".
"Ci pensi mai?" disse, pensieroso.
"A cosa?".
"A quanto è diverso per quelli come loro..".
Sgranai gli occhi "Adesso sei invidioso del Chelsea?".
"No non dico quello, stai scherzando.. è solo che..".
"Ti dico una cosa.." lo interruppi "…non cambierei la nostra festa per il ritorno in Premier con la loro da Campioni d'Europa neanche tra un milione di anni… dicano quello che volgiono".
Lui annuii, sorridendo.
"Anzi, ti dico di più…" brandendo la tazza del caffè come minaccia "..aspetteremo i Campioni d'Europa, tutti tronfi.. e gli toglieremo quel sorrisino compiaciuto in meno di novanta minuti.. sono pronta a scommetere adesso..".
"Vai, andata.." disse ridendo.
"Qua la mano..".
"Ottimo.." stringendo la mano che gli porgevo.
Mi alzai per mettere i piatti nel lavandino.
"Cosa fai oggi?" mi chiese, voltandosi all'indietro.
"Ricerche, e studio.. ormai.. il mio Morfeo mi attende..".
"Giusto.." sorridendo.
"Tu?"
"Lavoro..".
Annuii.
"Ti va un cinema stasera? So che gli altri hanno una festa di alcuni loro amici.. andiamo io e te soli?".
Mi bloccai col piatto in mano, e lo posai molto lentamente.
Da soli, da soli io e lui.
Il cuore accellerò e sentii le guance avvampare all'improvviso.
Dovevo stare calma, non era mica la prima volta che stavamo soli, anzi.
La situazione mi stava sfuggendo di mano, dovevo riuscire a controllare, ad ingabbiare quel sentimento prima che mi portasse sull'orlo del baratro.
"Clio? Mi hai sentito?" disse piano.
Non risposi, non riuscivo a parlare.
Era così difficile essere calma e naturale in sua presenza, non sentire le gambe che mi cedevano e il cuore che batteva talmente forte da farmi male.
"Allora.." una voce alle mie spalle.
Sobbalzai.
Lo sentii dietro di me, cingermi con le braccia e posare il viso sulla mia spalla.
Trattenere le lacrime fu davvero difficile. Non ero mai stata tanto felice.
"Scusa.." dissi infine "Cos'hai detto?".
"Se ti andava di andare al cinema.. però, ti dicevo, siamo soli..".
Mi posò un lieve bacio sulla guancia e si allontanò.
Dovetti respirare più volte prima di riuscire a rispondere.
"Si, certo.. scegli pure tu.. tanto conosci i miei gusti..".
"Meglio di chiunque altro.." disse, ridendo.
Aveva ragione.
"Beh, devo andare ora.." dissi, riuscendo finalmente a guardarlo negli occhi.
Lui annuii.
"Aspetta, ti accompagno alla porta..".
Così fece.
"Grazie ancora e, scusa.." dissi sorridendo.
"Mica mi serviva il divano..".
"Beh, potevi svegliarmi…".
"Ma se dormivi come un angioletto.. sei la mia migliore amica, mica ti mando via mezza addormentata nel cuore della notte..".
Sorrisi, guardandolo negli occhi.
"Adesso.. non esageriamo.. comunque grazie..".
"Grazie a te della splendida colazione.. fortunato l'uomo a cui la preparerai ogni giorno..".
Sorrisi, un sorriso doloroso e triste.
"Cosa sono quegli occhioni?" Disse, accorgendosi che avevo cambiato espressione.
Tuttavia, fraintese fortunatamente il suo significato.
"Niente, niente.." mi affrettai a dire.
"Vieni qui..". E senza che potessi replicare, mi abbracciò forte, e per un momento rimasi stretta a lui.
E per un momento, il cuore smise di far male.
"Ti voglio un bene dell'anima, Clio.. lo sai?" disse dolcemente "Non voglio vederti quegli occhioni tristi..".
Ecco, quello mi avrebbe dato la forza di affrontare un anno intero.
"Ma non dirlo mica in giro eh.. ho una reputazione da rispettare…" continuò ridendo.
"Che scemo! Beh, anche io ti voglio bene, Lucio.." dissi "..non sai quanto.." mormorai.
Per quanto mi costasse, mi divincolai dall'abbraccio e lui mi sorrise.
"Allora ci vediamo alle otto al solito posto?".
Annuii.
"Buona giornata, Lucio.. a dopo..".
"Buona giornata, Clio..".

Funzionava sempre.
Il ricordo di quella mattina, di quei gesti d'affetto inaspettati e spontanei, riusciva a cancellare ogni tristezza.
Soprattutto se evitavo di pensare a ciò che era successo dopo.
Quel viaggio mi aveva decisamente indebolita, la mia corazza di ghiaccio sembrava essersi sciolta al sole, e troppe emozioni mi colpivano. Troppe, non potevo permetterlo.
Respirai, piano, per ritrovare quella calma e quel distacco che mi erano vitali per andare avanti.
Alzai gli occhi e guardai i miei compagni di viaggio.
"Andiamo avanti.." dissi piano "dobbiamo ancora trovare Talia.. questo posto ha sempre meno senso ma lei è qui da qualche parte, sempre che il Nero non l'abbia già trovata" sorrisi "..magari anche lui si è perso in questa foresta..".
Restai per un momento pensierosa. "Se tenete alla Gioia?" dissi, corrucciando la fronte.
"Quale Gioia? Che cosa avrà voluto dire?".

Guisgard
09-08-2013, 20.45.00
A quelle parole di Clio, Guisgard la fissò.
“Non ho idea di cosa possano significare...” disse il Taddeide.
“La Gioia” all'improvviso una voce dietro i quattro “è la felicità più alta, quella totale. E niente può riempire il cuore, l'anima e l'intera vita come essa.” Era un giovinetto dai boccoli biondissimi e gli occhi azzurri. “E' per raggiungerla che si cerca il Fiore Azzurro. E quando chi, come voi, non giunge ancora a trovarlo e a vederlo, il cuore gli si riempie di malinconia e tristezza, avvertendo un vuoto senza fine...”
“Il Fiore Azzurro?” Ripetè Guisgard.
“Si...” annuì il giovinetto “... per questo siete qui...”
“Come sarebbe a dire?” Fissandolo Gem. “Noi non sappiamo neanche cosa sia!”
“Ogni ricerca” sorridendo il giovinetto “ignora la sua meta...”
“Dov'è Talia?” Chiese Guisgard.
Il giovinetto lo guardò e sorrise nuovamente.

Clio
09-08-2013, 21.29.34
A quelle parole, mi voltai di scatto, osservando l'uomo che le aveva pronunciate.
Già, la gioia completa che riempie l'anima e la vita stessa.
Probabilmente non vedevo il Fiore Azzurro perché non sapevo cosa fosse.
Ma, riflettei un momento, il Fiore Azzurro?
Era per quello che ero arrivata a Chanty, ero così presa dai Rossi e i Blu da averlo dimenticato.
Non ricordavo l'iscrizione nel tunnel sotto la chiesa a Sant'Agata di Gothia, ma parlava di un giardino, che fosse stato quello dietro il cancello d'oro?
Sembrava surreale.
Annuii, e guardai gli altri.
"È vero, è stato il Fiore Azzurro a condurmi qui, ma.. Per caso.. Non lo stavo cercando.. Almeno, io.." Dissi, pensierosa.
Mi tornarono alla mente gli interrogativi che avevo all'inizio del viaggio, prima che faccende più grandi di me mi coinvolgessero.
Solder e Masan che mi avevano fatto credere di non conoscere il Fiore, la loro strana missione, la pistola, le iscrizioni nella chiesa e poi nel tunnel.
Tutto portava al Fiore Azzurro, e quel tunnel mi aveva condotto a Chanty.
Mi chiesi dove fossero i due archeologi, ma mi accorsi che non mi importava affatto.
"Ma..." Dissi poi al giovane "..qui dove? Dove siamo? Siamo ancora a Chanty?".

Altea
09-08-2013, 23.45.40
Sentivo le urla sotto dello scontro e poi anche un urlo tra le torri...che stava succedendo?
Provavo le chiavi con tensione ma non entravano...finchè arrivarono i contradaioli con la trave..lascia loro posto e con forza sfondarono la porta.
Mi affacciai e lo vidi...era un ragazzo..e gli sorrisi..lui aveva il volto della gioia di chi era stato salvato, mi voltai verso i contradaioli..."E' lui...E' il Principe Ardena?".

Guisgard
10-08-2013, 04.59.29
Intanto, nel castello di Yrko di Bumin, Altea e i contradaioli avevano trovato il misterioso prigioniero rinchiuso nella fortezza.
“Maestà...” disse Bariel e tutti loro si inchinarono davanti al principe.
E il vecchio contradaiolo fece cenno ad Altea di fare altrettanto.
Ma ad un tratto il principe Ardena guardò la porta della cella.
Sulla soglia infatti era apparsa una figura fiera e superba.
“Vedo che ti hanno trovato...” disse Giacomo il Nero al principe “... ma non uscirai vivo da qui... puoi giurarci...” ed estrasse la spada.
“Attendevo questo momento da molto tempo...” fissandolo Ardena.
Poi con un cenno chiese ad uno dei suoi contradaioli la spada.
Un attimo dopo lui e il Nero cominciarono un duello all'ultimo sangue.

Guisgard
10-08-2013, 05.00.46
Il giovinetto fissò Clio continuando a sorridere.
“Chanty...” disse “... cos'è Chanty? Il nome che si da ai propri sogni? La voce che cantano le sirene durante l'esilio da ciò che più amiamo? Ma non angustiatevi per Chanty... i suoi duchi e le sue donne si sono già afflitti troppo per esso...” si incamminò verso la fitta vegetazione circostante “... mio Padre Ha disposto che il cancello venga chiuso all'ora stabilita... e devo andare anche io...” svanì tra i girasoli e un vento fresco si alzò sulla foresta...

elisabeth
10-08-2013, 12.49.41
Alla fine anche se per motivi diversi sembrava la vedessimo tutti alla stesso modo...almeno sull'enigma......ma la ragazza non ci diede alcuna risposta......o per lo meno a quello che il nostro cuore volesse sentirsi dire....ci parlo' di Gioia.........e doveva andar via..prima che non le sarebbe stato più possibile entrare....ma quale posto dsi chiudeva a tempo........anche se avevo pensato che il vecchio al cancello fosse San Pietro......che pensiero bizzarro......però la gioia io la conoscevo...negli occhi dei bimbi...negli occhi dei genitori e nella loro fiducia...la speranza e la gioia sembrava camminassero allo stesso piano.....guardai Gem......lo stare insieme a lui mi aveva donato un momento di gioia sconfinata...così la mattina dopo quando facemmo insieme colazione e..........e..poi arrivo un giovanetto...con i capelli biondo oro e gli occhi azzurri.....anche lui aveva qualcosa da dirci...il Fiore Azzurro.....e lui nell'andare via parlò di suo padre...doveva andare via prima che si chiudessero i cancelli..........perchè mi sentivo sempre con un piede da una parte e un piede dall'altra.....vivevo il mio secolo per la mia conoscenza...ma vivevo anche un'altra dimensione...e se quella dimensione non fosse altro...che qualcosa che si proiettava nel tempo.....dove ognuno di noi aveva avuto nei secoli la possibilità di cercare qualcosa............sarà stato questo Fiore azzurro ?......ma io non ero li' per questo...io non sapevo neanche di che stava parlando......io ero lì..per cosa........" Scusate.....Clio ...ma io non so di che stiamo parlando...mi spiace ma io non sono qui per nessuna missione......almeno......ho letto qualcosa..su questo fiore......su un libro tempo fa.....ma non avrei mai immaginato....di andarlo a cercare...e in questo modo poi.......forse io credo che la cosa da cercare immediatamente sia Talia.......ho paura per lei........e il fatto di non riuscire ad orientarmi...e' come sentirmi chiusa.....in una bolla di sapone...."....guardavo Guisgard ed il suo volto....aveva solo il nome di Talia sulle labbra...doveva essere veramente in pena per lei

Altea
10-08-2013, 18.08.58
Era proprio lui..il Principe Ardena..tutti si inchinarono e Bariel mi disse di fare altrettanto e li seguii.
Ma come sempre, in tutte le storie, arriva il malvagio pronto a combattere e non arrendersi e in questo caso Giacomo il Nero.
Il Principe si fece passare una spada e iniziò un duello con Giacomo e mi rivolsi ai contradaioli..."Presto facciamo da scudo al Principe, tirate fuori tutti le vostre spade...possiamo ucciderlo se sta ferendo il Principe o uccidendolo". E io estrassi pure la spada che avevo preso alla guardia e feci cenno ai contradaioli di avvicinarci al Principe..."Arrendetevi messer Giacomo! Siete uno contro tutti noi...non avete scampo".

Clio
11-08-2013, 20.01.43
Guardai il giovane allontanarsi, e non riuscii nemmeno a comprendere il senso delle sue parole.
Non dovevamo angustiarci per Chanty? Forse aveva ragione, ma negli ultimi giorni non era esistito altro, che fosse davvero soltanto un sogno?
Non capivo.
Sentii le parole perplesse che mi rivolse Elisabeth e sorrisi.
"In verità.. nemmeno io lo stavo cercando.." dissi scuotendo la testa "Nessuna missione.. almeno, non io.. è solo che, le circostanze che mi hanno condotto qui.. ecco, erano fortemente legate alla leggenda del Fiore Azzurro.. mi spiego meglio, stavo visionando degli scavi in una chiesa, in una città molto lontana da qui, probabilmente non l'avrete mai sentita nominare.. e lì c'erano iscrizioni, affreschi e pitture che si riferivano senza dubbio al Fiore Azzurro.. ed è lì che ho trovato il passaggio per Chanty, o meglio.. lui ha trovato me..".
Sorrisi "Non saprei dirvi esattamente cosa sia, rischierei di banalizzare o confondermi.. ma il Fiore Azzurro è.. una leggenda, una reliquia, ha un potere sconfinato.. nessuno sa nemmeno che tipo di fiore sia, o se sia davvero un fiore normale e non una metafora.. ma, è custodito nella letteratura.. nessuno, storicamente, ha mai trovato il Fiore Azzurro.. almeno, finora non ne abbiamo trovato traccia..".
Alzai lo sguardo verso Guisgard, e divenni serissima improvvisamente, come se un ricordo importantissimo mi fosse tornato alla mente.
"Non molto tempo fa, a Sant'Agata di Gothia, un vecchio mi disse che nessuno di noi avrebbe mai potuto capire il Fiore Azzurro, che soltanto i Taddei ne conoscevano il significato, perchè esso era la loro unica salvezza.." sorrisi "..credo che la faccenda vi riguardi, dunque...".
Sbarrai gli occhi, quel vecchio che avevo completamente dimenticato mi aveva detto anche qualcos'altro, qualcosa che avevo deciso di dimenticare, era un avvertimento, ma non riuscivo a ricordare altro.
Scossi la testa "Stiamo perdendo tempo, dobbiamo trovare Talia… avete ragione, Elisabeth, probabilmente ci siamo persi, e orientarsi è inutile.. senza contare che questa foresta sembra sempre più insensata.. da che parte andiamo ora?".

Guisgard
12-08-2013, 04.30.56
Guisgard fissò Clio.
“E' tutto così strano qui...” disse poi guardandosi intorno “... a tratti sembra un sogno, una grande visione... eppure, non so... vi è qualcosa intorno a noi... avverto un senso di déjà vù... come se tutto seguisse dei tempi prestabiliti... come se tutto si ripetesse... per volgere verso qualcosa... ma ignoro cosa...” tornò a guardare la ragazza e poi Elisabeth e Gem “... forse ora comprendo alcune delle parole di mio zio... forse per lui il Fiore Azzurro era una sorta di elisir, di antidoto... a cosa?” Scosse il capo. “E' difficile dirlo... forse impossibile da comprenderlo... ed mi sarei sentito pazzo anche solo ad immaginare una cosa simile qualche tempo fa...” restò un attimo in silenzio “... ora però dobbiamo trovare Talia... al resto penseremo dopo...”
Per un istante il vento si fermò e la foresta si ammutolì del tutto.
Poi, per un momento, riprese a soffiare il vento.
E dopo ancora quel profondo silenzio.
“Seguiamo il sentiero...” fece Guisgard.
E dopo un po', i quattro videro una casa nel bel mezzo del bosco.

Guisgard
12-08-2013, 04.34.53
“Altea...” disse Ardena mentre rispondeva agli attacchi di Giacomo il Nero “... Altea, state indietro... e anche tutti voi!” Urlò poi agli altri contradaioli. “E' una faccenda tra noi due!”
“Tranquillo...” fece il Nero, mentre menava i suoi fendenti “... dopo averti infilzato, sistemerò anche la ragazza ed i tuoi compagni...”
“Non sarà tanto facile infilzarmi...” replicò il principe.
E così i due continuarono a battersi, senza esclusione di colpi.
Le loro spade scintillavano al chiarore delle torce, liberando bagliori e riflessi, che sembravano poi dissolversi in pioggia di scintille ardenti, tanta era la foga dei loro colpi.
Poi quel vento che aveva fatto spalancare le finestre riprese a alitare, quasi a voler soffiare su quei bagliori che sembravano come accendersi sempre più.
Ma mentre il duello procedeva, ad un tratto si udirono delle grida.
“Il castello va fuoco!” Gridarono coloro che erano ancora nel cortile.

Clio
12-08-2013, 09.47.50
Annuii alle parole di Guisgard, ed evitai di dire ciò che pensavo.
Ricordavo le ricerche fatte per Luke, a Capomazda City, e i legami tra la Gioia e il Fiore Azzurro.
Avevo sospettato fin dall'inizio che esso potesse essere l'antidoto alla maledizione, ma ora aveva ancor più senso.
Anche se, infondo, non erano che leggende.
Eppure, il mondo intono a noi sembrava essere uscito da uno di quei libri antichi.
Come potevo capire ciò che era reale e ciò che non lo era, non ero appena stata catapultata nel XVI secolo?
"Avete ragione, dobbiamo trovare Talia!" Dissi.
Poi, quel vento e quel silenzio riempirono ogni angolo della foresta.
Quando però apparve una casetta, sorrisi.
"Guardate.. Una casetta..." Dissi indicandola "...magari Talia vi ha trovato riparo, o l'hanno vista passare... Direi che è un ottimo segno, andiamo a chiedere!".

Guisgard
12-08-2013, 17.59.42
E mentre quel duello continuava senza esclusione di colpi tra Ardena e Giacomo il Nero, dalle travi cominciava ad uscire un fumo sempre più intenso.
Le grida poi dei contradaioli chiarirono ciò che stava accadendo: il castello era in fiamme.
Tutti allora cercarono di spegnere il fuoco.
Il fumo però era penetrato nella cella e in breve cominciò a rendere l'aria irrespirabile.
E Altea finì per perdere conoscenza...



Guisgard, Elisabeth, Clio e Gem si avvicinarono così a quella casa trovata nel bel mezzo del bosco.
L'erede dei Taddei bussò, ma nessuno rispose.
Bussò ancora ma ancora senza risultato.
Allora fissò i suoi tre compagni di viaggio e poi provò ad aprire la porta.
All'interno, con loro stupore, videro solo una fanciulla addormentata su un lettino: era Talia.
Ad un tratto però udirono un rumore dall'esterno.
“Ma, non può essere...” disse Gem “... non può essere...” e corse fuori.
E incredibilmente vide un elicottero che sorvolava la foresta.
Cominciò allora ad agitare forte le braccia e a gridare per attirare la sua attenzione.
Alla fine dall'interno del mezzo lo videro e l'elicottero cominciò a planare nella radura.
Da esso scesero alcuni uomini, tra cui Liam.
“Finalmente!” Esclamò il massone nel vedere Elisabeth e poi Gem. “Vi abbiamo cercato ovunque... praticamente battendo per giorni tutta questa zona! Ma è difficile riconoscere qualcosa qui che è solo vegetazione!”
“Non avete visto la città di Fisyem?” Chiese Gem.
“Fisyem?” Ripetè stupito Liam. “Ma qui non vi sono città nel raggio di km!”
“Impossibile!” Esclamò Gem. “Noi proveniamo proprio da lì! Sarà ad una dozzina di miglia da qui al massimo!”
“Vi stiamo cercando da giorni” replicò Liam “e non ci sono centri abitati nel raggio di diverse miglia.”
“Va tutto bene...” scendendo dall'elicottero un uomo anziano “... va tutto bene...”
“Questo è il signor Usco...” presentandolo a tutti loro Liam “... è lui che ci ha portati qui... conosce queste terre come nessun altro.”
“Direi di andare ora.” Disse Usco.
Così, tutti loro salirono a bordo dell'elicottero e poco dopo Talia riprese i sensi.
Sull'elicottero vi era un'altra ragazza, ancora senza conoscenza.
“L'abbiamo trovata nel bosco ad una decina di miglia da qui...” spiegò Liam “... aveva con sè un documento nascosto addosso... è una studentessa... Altea Trevor...”
L'elicottero si alzò e riprese la strada del ritorno.
Guisgard fissava dall'alto l'intera foresta, senza però scorgere più tracce di Fisyem o di altri centri di Chanty.
“Questa zona” fece Usco accorgendosi dell'inquietudine del Taddeide “è ricca di miti e leggende... la più famosa parla di un reame incantato che si anima ogni cento anni e vive per soli tredici giorni, fino a ricadere ancora in quel magico sonno... la tradizione vuole che questo incantesimo sia dovuto al meraviglioso Fiore Azzurro e solo quando sarà trovato e colto da qualcuno l'incantamento terminerà...”
“E' vero tutto questo?” Domandò Guisgard per poi fissare Talia.
“Chi può dirlo, ragazzo mio...” sorridendo Usco “... forse si, forse no... chi può dirlo...”
E l'elicottero sorvolò l'intera foresta, per poi far ritorno nella civiltà moderna.
http://www.aquilatv.it/uploads/snaps/1304614135-5267-forestale_big.jpg



Fine...?



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