Visualizza versione completa : L'intricato Enigma Fiesolano
Gli diedi una pacca sul braccio "Fa poco lo sbruffone, tu... non credo affatto che quel Francesco sia Mirabole, anche se posso concordare sul fatto che sia insopportabile.. un ladro dovrebbe essere cauto, furtivo.. allontanare da sè i sospetti in ogni modo.. sai, mischiarsi tra la gente.. non attirarsi addosso l'odio dell'intera città a tutti i costi..." sospirai "...non sei stato un po' crudele? Voglio dire.. la pistola.. andiamo, lo so che è la tua arma preferita, che non sbagli un colpo e così via.. anche se.." lo guardai negli occhi sorridendo "...vuoi mettere l'eleganza, la passione, l'ardore di un combattimento di spada.." risi, piano "..lo so che non ti sporchi le mani però... morire per un colpo di pistola, può essere un attimo.. mah, le armi da fuoco non mi appassioneranno mai.. e il fatto che sia una vera frana ad usarle, non c'entra.." scossi la testa, sorridendo, avevamo fatto quel discordo centinaia di volte "....lo sai che quando hanno attaccato Castel Fiorito sono andata in battaglia con la spada sgauainata?" risi piano "..lì per lì mi sembrava una buona idea.. anche se non è stato esattamente come me l'aspettavo.. altro che l'odore e lo sporco nelle prigioni... ma sono stata miracolata, nonostante le due pallottole che mi hanno colpito in pieno sono ancora qui.. con qualche cicatrice.." sorrisi, guardando lontano.
Dovevo smetterla di pensare al passato.
"Beh.. tornando al mercante.. non lo so mi è parso solo strano, perchè... voglio dire.. non si odiano a morte tra Capomazda e Sygma? Non sono famose per essere il giorno e la notte? Certo, gli affari sono affari.. ma, guarda come ha trattato noi, appena entrati.. dopo quello che ha detto su uccidere borghesi credevo lo mandasse fuori a calci.. invece è stato gentile con lui.. e c'è un'altra cosa.. ristrutturare una cappellina... qui non siete tutti anticlericali? E se fosse un modo per avvicinarsi a Santa Felicita senza destare sospetti? Vabbè, probabilmente non è niente.. devi avermi contagiato coi tuoi sospetti.." sorrisi "..allora, adesso cosa facciamo? Non dovresti tirare un po' per riprendere la tua mira infallibile? Posso farti compagnia, se vuoi, così potrai continuare a prendermi in giro perchè non colpirei neanche un elefante...".
Un brivido mi attraversò la schiena, un duello era un duello, anche se Francesco non era abile con le armi e Roberto sì, c'erano mille cose che potevano andare storte, sopratutto con la pistola.
Un duello di spada poteva finire al primo sangue, ma con la pistola bastava mirare bene.
Tuttavia, non parlai dei miei timori a Roberto, l'avevo già fatto arrabbiare una volta quel giorno, e volevo evitare che pensasse che non avevo fiducia in lui.
Avevo solo paura, non potevo sopportare l'idea di perderlo.
Altea
01-10-2013, 15.43.59
Ascoltavo attentamente le parole senza parlare...allora era chiaro che l'uomo che mi aveva consegnato quel biglietto non era Padre Fedele..e mi voltai verso la effige di Santa Caterina pensando a Mirabole.
Che strane casualità e che strana situazione...e a chi mai avevo confessato la verità su me stessa? Ma se quell' uomo mi aveva consegnato il biglietto del Cavaliere di Altafonte..doveva essere persona di fiducia.
Ed ebbi una ulteriore conferma sulle mie perplessità quando il prete parlò dei mori..."Oh si" iniziai a parlare "sono..i servitori di quel Cavaliere, Padre Fedele. Mi avete rassicurato..e scusatemi se vi sono sembrata inopportuna".
Feci un cenno col capo e mi congedai, allora stava arrivando...dovevo aspettare lì dentro ma la curiosità era tanta..volevo accertarmi da me, d'altronde mi sarei solo affacciata sul sagrato.
Aprii la porta e guardai dalla parte del ponte per accertarmi se veramente vi fossero i guerrieri e servitori del Cavaliere ed anche egli stesso.
elisabeth
01-10-2013, 15.59.22
Fu l'uomo chiamato Velv ad avvicinarsi......era suadente...si la sua voce era suadente......chiusi gli occhi..sperando che quella vocina interna che ogni tanto ci parla....mi dicesse qualcosa......silenzio......quando avevo bisogno di lei non c'era mai........" Se vi parlassi del Purgatorio in terra.......dico cosa potrei parlare '..di un posto dove si espiano le colpe......vogliamo chiamare quel luogo prigione ?.......ecco, il Purgatorio e' la prigione....il punto e' che non hanno dato nome a quella prigione...non so quante ve ne siano a Sygma....o da qualche altra parte.......ma dovete cercarli,e fate in fretta......."........mi sentii in prigione...io ero in prigione.....non riuscivo a muovermi .....e anche il quadro sembrava aver perso la sua importanza..........rimasi seduta sulla sedia col mio sacco sulle gambe.....nessuno mi aveva mai chiesto nulla.....se stavo bene ,se stavo male...se avevo fame o freddo........mi vennero in mente quei grandi palazzi illuminati.....la gente ricca...le donne ben pettinate con abiti favolosi...i gioielli sfavillanti.........e l'attenzione dei loro signori...............Padre Anselmo....un pomeriggio....dopo aver parlato con lui delle stesse fantasticherie......mi disse che la libertà e l'amore che avevo io...quei Signori e quelle Signore non le conoscevano neppure da lontano......magari aveva ragione lui........ma in quel momento fu l'unica cosa a cui pensai.....unita al fatto che sarei voluta tornare a casa........i soldi infondo non sono tutto....il punto era che il tetto aveva bisogno di essere rimesso a nuovo e la provvidenza non si era ancora presentata....
Guisgard
01-10-2013, 21.35.34
“Semplice...” disse Roberto a Clio “... perchè i de' Binardi e quelli come loro non sono soltanto clericali, ma anche filo Capomazdesi. In pratica disprezzano pure i borghesi di Sygma che nutrono anche solo un accenno di astio verso Capomazda.” Scosse il capo. “Quanto a Mirabole... io non credo che quel Francesco sia lui il vero ladro... probabilmente i de' Binardi formano la banda dietro cui si cela il vero Mirabole e di sicuro quel Francesco è il braccio e non la mente della banda... però se vuoi possiamo recarci a fare un giro a Santa Felicita e vedere cosa accade lì...” poi sorrise “... fammi capire... temi per me? Credi davvero che quell'idiota possa battermi con la pistola?” Poi rise. “Su, però se può farti sentire più tranquilla, dopo andremo a casa e mi aiuterai ad esercitarmi con la pistola. A proposito... mi occorrerà un padrino per assistermi al duello.”
Guisgard
01-10-2013, 21.36.42
“Ma certo...” disse Velv dopo quelle parole di Elisabeth “... una prigione è l'ultimo posto in cui cercarli e per questo si nasconderanno lì come topi...” “Ci sono molte prigioni in queste terre, Velv.” Fece uno dei due che erano con lui.
“E inoltre” mormorò il terzo “non conosciamo bene il loro aspetto. L'unico indizio è la descrizione dei carcerieri, ma è molto vaga.”
“Noi però abbiamo un asso nella manica...” replicò Velv “... la nostra dama...” indicando Elisabeth “... milady, ascoltatemi...” rivolgendosi poi a lei “... voi avete viaggiato con loro, dunque ricorderete di certo il loro aspetto... aiutateci a catturarli ed avrete una parte della taglia... cosa ne pensate?”
Guisgard
01-10-2013, 21.44.47
Una carrozza attraversava la città.
All'interno vi erano due uomini.
Uno teneva in mano uno specchio e permetteva all'altro di specchiarsi.
“Com'è andata, signore?” Chiese a colui che si specchiava.
“Bene...” annuì all'altro, togliendosi la parrucca “... nessuno mi ha riconosciuto...” per poi staccare dal suo viso la cera e la finta barba “... e se neanche loro si sono accorti di nulla, allora davvero il Tempo è il mio miglior alleato...” pulendosi il viso “... del resto chi era quel ragazzo? Nessuno è davvero indispensabile... nessuno viene mai rimpianto...”
“Avete degli ordini, signore?” Domandò il servitore.
“Si...” fece lui “... recati alla chiesa, sai cosa fare...”
“Si, signore.”
“Ci ritroveremo a casa più tardi...”
Altea intanto si era affacciata sul sagrato della chiesa e vide sul ponte le guardie orientali del cavaliere.
Quelle stavano come sentinelle e presso di loro vi era una giovane fanciulla che subito Altea riconobbe.
Era Eilonwy, la nipote del banchiere Accio.
“Si, damigella...” disse il capo delle guardie ad Eilonwy “... tra breve il nostro padrone sarà qui... ci ha detto che doveva recarsi in questa chiesa...”
E proprio in quel momento sul ponte apparve un uomo a cavallo.
Era il Cavaliere di Altafonte.
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elisabeth
01-10-2013, 22.05.11
E certo....io ero l'asso nella manica...li avevo visti in volto.....li avevo visti certo che li avevo visti.....mi assali' un brivido lungo tutta la schiena, tanto che rabbrividii.......avevo come strane sensazioni ......." Si li ho visti molto bene.....ma chi mi garantisce che mi darete la mia parte ......e che sarò accompagnata sana e salva sino a Camelot ?....Priore...garantite voi per questi Signori ?......hanno tentato di approfittare di me...eppure colui che chiamavano il Capo....me li ha tolti da dosso come si fa con le zecche sulle bestie........lui almeno ha fatto questo per me....e loro chi sono.......Padre.....vi chiedo ancora......garantite per loro ?....."....
Altea
01-10-2013, 22.09.06
Padre Fedele aveva ragione...sul ponte vi stavano i servitori del Cavaliere ed assieme a loro vi era una dama..focalizzai meglio e la riconobbi..era damigella Eilonwy, la festeggiata dell'altra sera...che strana coincidenza!!
Speravo non mi avesse vista...nessuno doveva vedermi..altrimenti non avrei avuto occasione di parlare con lui.
Dopo un pò fui distratta da dei rumori di zoccoli e sopra il ponte apparve improvvisamente il Cavaliere di Altafonte.
Subito entrai nella chiesa di San Giovanni e mi sedetti sulla prima panca in fondo, in modo tale mi vedesse appena fosse entrato..e potevo parlare senza disturbare..e passando indisturbata.
Iniziai a torcermi le mani, la tensione iniziò a impadronirsi di me...avrei avuto il coraggio di raccontargli tutto? Nuovamente...come avevo fatto con quel uomo incappucciato.
Sospirai...e mi chiedevo cosa avrei mai, poi, preteso da lui dopo la mia confessione...un posto sicuro dove nascondermi...non capivo come mai mi ero fidata di quel Cavaliere a prima vista, forse perchè la sera prima al ballo tra tante facce uguali, lui sembrava l'unico differente dagli altri.
"Ah, capisco.. quant'è complicata questa tua città..." annuii "...mi sembra una buona idea andare a curiosare a Santa Felicita, almeno vedrò questo posto di cui tutti parlano..".
Arrossii leggermente alle sue parole sul duello "...certo che sono in pena per te... lo so che sei un asso con la pistola ma, beh.." distolsi lo sguardo, per evitare che Roberto mi leggesse nell'animo.
Era sempre stato abile, questo era innegabile, ma il mercante aveva talmente tanta rabbia, e non prometteva nulla di buono.
Sentii delle voci provenire dallo spiazzo dietro il roseto, mio fratello non era solo.
Mi avvicinai, incuriosita e lo trovai in compagnia di un ragazzo dal portamento elegante, riccamente vestito.
I mossi capelli d'ebano gli arrivavano quasi alle spalle, e negli occhi ambrati riluceva un'espressione vivace.
Stavano ridendo gaiamente, e mi chiesi il motivo di tanta allegria. Era raro che mio fratello si intrattenesse con qualcuno così allegramente, nonostante il suo comportamento disinvolto, faticava a fidarsi delle persone.
Nel vedermi arrivare, Diomede si girò verso di me, cercando di ricomporsi.
"Ah, sei arrivata.." disse, sorridendo.
"Hai compagnia.." assentii.
Lui si limitò ad annuire e a indicare l'altro ragazzo "...ti presento il conte Roberto Fiosari... Roberto, questa è la mia sorellina Clio...".
Il giovane alzò lo sguardo e il suo viso venne illuminato da un sorriso che non gli vidi mai più.
Mi avvicinai per porgergli la mano da baciare.
"Possibile che non possa passeggiare nella mia proprietà senza incontrarvi?" sorridendo a mia volta.
Lui si limitò a sorridere, e ad accostare la mia mano alle labbra.
"Vi siete già incontrati?" disse Diomede, guardando torvo Roberto per un momento.
Lui annuì e mi guardò intensamente. Da quando ero arrivata non aveva ancoa pronunciato una parola.
"Ma sì.. è il fesso che si è fatto soffiare il cervo sotto al naso, la settimana scorsa.. te l'avevo raccontato.." dissi, ridendo appena "..anche se me lo ricordavo più loquace..".
Lui si inchinò, come se gli avessi fatto un complimento.
Diomede parve più rilassato "..strano, Roberto ha un'ottima mira..".
"In realtà era tutto calcolato.." disse il Fiosari, ritovando la voce "...era una tattica per rivedervi, milady.." strizzando l'occhio.
Non potei fare a meno di sorridere "...ma davvero... e, ditemi.. dove speravate di rivedermi se nemmeno sapevate chi ero?".
Per un momento, mi fissò negli occhi, senza dire nulla "...beh, poco importa.. non solo vi ho rivista, ho perisno ballato con voi.." sussurrò quasi.
"Non per mia volontà, magra consolazione.." dissi, senza smettere di sorridere.
"Allora, alla prossima occasione dovremo rimediare.." disse, dolcemente.
"Non ci conterei tanto..." si intromise Diomede, guardando prima lui e poi me "...dovrai vedertela con me, conte.." disse, ridendo.
"Ma davvero?" rispose l'altro, intuendo il tono scherzoso "Cominciamo subito, allora..".
Diomede annuì "Roberto è abile con le armi da fuoco, gli ho chiesto di insegnarmi.. so che nostro padre non vuole.. ma.. il mondo sta cambiando, non possiamo combattere con le spade contro i cannoni...".
"Attento a ciò che dici.." dissi, fingendomi seria. Nostro padre era ossessionato dalla pace, non tollerava che si parlasse dell'ipotesi di una guerra.
"Allora, siete dei nostri, altezza?" mi chiese Roberto, con mia grande sorpresa.
Spalancai gli occhi, possibile che avesse capito com'ero? Ci conoscevamo appena.
Normalmente, se Diomede si allenava con qualche giovane rampollo io dovevo starmene lontana.
Guardai Roberto "...io detesto le armi da fuoco.. sono rozze e dozzinali.." risposi, come indispettita ma nascondendo un sorriso.
"Non ne sarei così sicuro.." disse Roberto.
"Lascia stare, con lei è una battaglia persa.. ma le armi le servono solo come divertimento.. non dovrà mai affrontare un duello.." disse Diomede, sapendo di farmi infuriare.
"Oppure temete di non esserne capace, milady? Voglio dire.. infondo, siete una fanciulla.." incalzò l'altro "..anche se differente da tutte quelle che ho conosciuto finora.." sussurrò, cambiando tono.
Scossi la testa "...e sia, quanto può essere difficile?" mi arresi, con un sorriso.
Da allora eravamo diventati inseparabili, quasi Roberto fosse veramente nostro cugino.
Lui ci aveva dimostrato quanto fosse capace, e Diomede lo aveva uguagliato in fretta, soltanto io non ero mai riuscita a migliorare.
Sorrisi, pensando a quanto mi arrabbiassi ogni volta che non colpivo il bersaglio, nel sentire le loro risate sommesse.
"Allora, ti serve un padrino eh.. a chi pensi di chiederlo? Fossi un uomo lo farei io, ma questo già lo sai... in ogni caso verrò con te quel giorno, non si discute.. anche solo per fare da testimone.. non me lo perderei per nulla al mondo..". E gli feci l'occhiolino.
Eilonwy
02-10-2013, 01.01.07
Senti arrivare da dietro qualcuno.
E lo vidi...sì...vidi il Cavaliere d'Altafonte a cavallo.
Era bellissimo come al solito!
Mi scossi e dissi:"Oh buongiorno Cavaliere! Scusate se ho spaventato un po' i vostri uomini, pensavo che fossero briganti o profanatori di chiese. Qual buon vento vi porta qui?" sembrava torvo, ma allo stesso tempo soddisfatto"Io ero qui ad allenarmi a scherma e a tiro con l'arco. Non vedo l'ora di battermi con Mirabole!" dissi con coraggio e con vivacità.
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Guisgard
02-10-2013, 01.57.05
A quelle parole di Elisabeth, il priore fu sul punto di intervenire, ma Velv lo fermò con un cenno della mano.
“Milady, comprendo le vostre perplessità...” disse alla donna “... io vi garantisco che non solo incasserete una parte della taglia, ma sarete anche riportata a casa vostra sana e salva... io ed i miei compagni” indicando gli altri due uomini “siamo cacciatori di taglie e non certo dei miserabili briganti come quei tre ricercati... sarò franco con voi fino in fondo... la taglia per quei tre è di seimila Fiorini d'oro. Aiutateci a catturarli e cinquecento saranno per voi. Avete la mia parola d'onore. Il priore e gli altri frati saranno testimoni di questo nostro accordo.”
Guisgard
02-10-2013, 02.22.19
“Si...” disse annuendo Roberto a Clio “... tanto so che non cambieresti comunque idea... e sia...” non riuscendo a trattenere un vago sorriso “... mi farai da testimone... e oggi avrai l'onore di vedermi mentre mi esercito...” le fece l'occhiolino “... quanto al padrino, avevo pensato a Marco, il fratello di Selenia... anche lui, come me, ama le armi da fuoco... ma prima, come detto, ti porterò a Santa Felicita, a visitare il celebre quadro che oggi è sulla bocca di tutti!”
Presero la carrozza e raggiunsero la chiesa.
Qui vi era un buon numero di soldati che sorvegliavano la piazza dove essa sorgeva.
Altri militari piantonavano l'ingresso dell'edificio sacro.
Clio e Roberto allora tentarono di avvicinarsi alla chiesa, ma subito furono fermati da alcuni soldati.
“Mi spiace, ma non è possibile entrare in chiesa.” Fece uno di quei soldati. “Ordini del capitano de' Gufoni.”
“Ma possiamo fare un'eccezione per il conte Fiosari e.. la sua bella cugina... dico bene?” All'improvviso una voce.
Era Simone Missani.
Guisgard
02-10-2013, 02.48.43
“Oh, madamigella...” disse sorridendo Altafonte ad Eilonwy “... ma una ninfa come voi non può certo spaventare i miei uomini. Al massimo affascinarli, ammaliarli.” Mostrò un lieve inchino col capo. “Davvero vi state allenando per battervi con quel ladro? Per Giove, allora vi ho forse giudicata con troppa sufficienza!” Esclamò. “Pensavo infatti di trovarmi davanti ad una damigella debole ed indifesa, di quelle che attendono un cavaliere di bianco vestito per essere salvate. Diciamo una Elena nel bosco in attesa di Lancillotto. E invece vedo che siete una novella Brunilde. Di questo passo i corteggiatori per ambire alla vostra mano dovranno prima battervi a duello.” Rise appena. “Che dire... qualsiasi sia l'esito di quel duello, comunque, il vostro sfidante sarà vincitore... perchè, se anche non vincesse, non immagino morte più dolce di quella portata dalla vostra spada, mia vivace valchiria.”
Le sue guardie del corpo gli si avvicinarono, ma il cavaliere le congedò con un cenno della mano.
“Sono giunto qui perchè amo l'atmosfera di questa città sul lungofiume.” Tornando a rivolgersi ad Eilonwy. “E la chiesa di San Giovanni è il posto che ho scelto per incontrare una persona. Mi attenderete qui mentre sbrigo questa faccenda, damigella? Sperando che nessuna delle vostre frecce colpisca al cuore uno dei miei uomini.” Sorrise. “Non impiegherò molto. A dopo, damigella.” La salutò con un cenno del capo e raggiunse la chiesa.
Entrò, si segnò con l'Acquasanta e poi vide Altea seduta su una panca.
Allora la raggiunse e la salutò con un cenno del capo.
“Venite, milady...” a bassa voce lui “... dietro la chiesa vi è un piccolo chiostro... lì potremo parlare tranquillamente...”
E attraverso una porta nella navata laterale, il cavaliere condusse Altea nel piccolo chiostro.
Qui si sedettero su una bassa panchina ai piedi di un cipresso.
“Vi ascolto, milady...” fissandola il cavaliere.
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Eilonwy
02-10-2013, 08.51.28
Rimasi a guardarlo mentre si allontanava.
Lo avrei aspettato sul ponte.
Se per questo lo avrei aspettato anche un secolo.
Poi rivolgendomi ai suoi uomini dissi:"Vuol dire che rimarrò per un po' in vostra compagnia! Ditemi, signori, da dove venite? Da Oriente immagino!".
"Vedo che mi consoci bene.." Dissi sorridendo "..un cognato mi sembra un ottima scelta..".
Salimmo sulla carrozza alla volta di Santa Felicita.
Qui, però, ci venne sbarrata la strada da alcune guardie, finché Simone Misseri non si fece avanti.
L'ultima persona che avevo voglia di vedere, eppure mi era utile.
"Signor viceprocuratore, ma che piacere.." Mentii "..ho pensato di vedere questo quadro di cui tutti parlano.. Volete farci strada?" Dissi, con un sorriso di circostanza, senza togliere la mano dal braccio di Roberto.
Altea
02-10-2013, 15.44.41
La porta della chiesa si aprì e vidi entrare il Cavaliere di Altafonte, mi fece cenno col capo e lo seguii silenziosamente fino a un chiostro e mi sedetti su una bassa panca.
Il Cavaliere era di fronte a me e mi fissava, sorrisi leggermente e iniziai a narrare la mia storia con tranquillità..
"Prima di tutto, milord, vi ringrazio per il vostro disturbo ad essere venuto fino qui" e mi rischiarai leggermente la voce visto il suo sguardo fisso mi turbava leggermente "la storia è lunga e complessa..come sapete provengo da Camelot e sono figlia di un barone e pure di una baronessa..sono fuggita da casa perchè volevano darmi in sposa ad un anziano vedovo conte che io, ovviamente, non amavo e rabbrividisco al solo pensiero di passare una vita infelice con un uomo che detesto."
Un momento di silenzio, istintivamente portai i miei occhi sui suoi chiari che notavo mi osservavano attentamente e ripresi.."Presi un vestito da una serva, scappai, dormii fuori sull'erba, ho fatto un viaggio travagliato e sono arrivata qui a Sygma per trovare la libertà. Giunta qui, però, mi fidai di alcuni uomini che subito si dimostrarono quello che erano ovvero dei ladri e furfanti..fui pure costretta a rubare dei gioielli per venire al ballo di ieri sera. Perchè al capo interessava scoprire alcune cose..loro mirano.." esitai un attimo "a rubare il quadro Verziere Fiesolano prima di Mirabole".
Mi alzai dalla panca e osservavo il Cavaliere cosi dall'alto.."Sono fuggita stamattina dall' albergo in cui si trovano e sono scappata..e ora mi staranno dando la caccia poichè so troppe cose. A me non interessa nulla di questo quadro, e non voglio essere loro complice..voglio rimanere la persona seria che sono sempre stata. Datemi un consiglio..che debbo fare? Non ho posto dove rifugiarmi..o come altra alternativa..vi è il mio ritorno a Camelot e sposare quell'uomo" sospirai spostando il mio sguardo sul roseto di fronte a noi.."E non ho nessuno qui di cui fidarmi, ma ieri sera incontrandovi e parlandovi nel giardino ho capito che voi potete essere quella persona e giorni fa ho avuto modo di conoscere e parlare coi vostri guerrieri orientali e uno di loro mi disse..che voi avete salvato la vita a quegli uomini. Ecco perchè mi rivolgo a voi, milord".
Talia
02-10-2013, 16.04.53
Mordicchiando in silenzio quel pezzetto di torrone, riflettevo...
ero andata lì con uno scopo preciso, eppure ora sembravo non averne più il coraggio: Jacopo sospettava di Francesco e lo avrebbe presto incolpato di essere complice del fantomatico Mirabole... e a me, sul momento, era sembrata un’idea saggia andare a parlare di questo con il vecchio Riano, spiegargli, far sì che spingesse Francesco ad essere più cauto... o a difendersi...
Eppure, adesso che ero lì, affrontare quel discorso non mi sembrava più tanto semplice.
E poi c’era quell’altra faccenda... quella del Cavaliere di Altafonte...
pensai che forse quello era il vero motivo che mi aveva spinta a voler aiutare Francesco...
anche se adesso non sapevo più come spiegare quella idea, quella sensazione... l’avevo avuta così chiara in testa la sera precedente, alla festa... adesso, però, mi sembrava sciocca... folle...
E proprio in quel momento, nella sala dove si trovavano Talia, Riano e Sara, giunse Francesco.
“Padre...” disse “... c'è un cliente...”
“Un Cliente?” Stupido Riano.
“Si e non è un semplice cliente...” annuì Francesco “... è un nobile, viene da Capomazda e pare agisca per conto dei potenti Bardi.”
“Fallo venire nel mio studio...” fece il vecchio “... milady, vogliate scusarmi...” rivolgendosi a Talia “... Sara, fa tu compagnia alla nostra ospite...” ed uscì.
“Oh, lady Talia...” commossa la ragazza “... voglia il Cielo che sia davvero un nuovo cliente...”
“Non c'è bisogno che lei sappia gli affari di casa nostra, Sara.” La riprese Francesco.
Chinai appena la testa al vecchio de’ Binardi mentre si alzava ed usciva dalla stanza, poi osservai Sara sbuffare a quelle parole del fratello.
Rimasi in silenzio, ferma per vari minuti.
Poi, lentamente, mi alzai e mi accostai alla finestra vicino alla quale si trovava Francesco...
“Siete stato avventato a venire da messer Accio, ieri sera... molto avventato!” mormorai “Qualcuno potrebbe pensare che... che c’entriate con ciò che sta accadendo in città...”
elisabeth
02-10-2013, 16.33.06
Il quadro ...mi avrebbe fruttato la stessa somma ?....forse si forse no..il punto era che non riuscivo più a muovermi da quella situazione.......cacciatrice di taglie col bene placido della Chiesa......era come sentirmi un Cavaliere Templare.....in una mano il rosario e nell'altra la spada........" Bene ...... in un modo o nell'altro devo portare i soldi a casa......se il Priore farà da testimone al nostro patto......per me va bene.."....avevo visto tempo fa stringere un patto tra due contadini e quindi sputai sul palmo della mia mano e la allungai verso Velv....si era cosi' che si faceva..tra persone adulte...anche se Padre Anselmo mi ripeteva in continuazione che avrei dovuto avere una madre al mio fianco......gli avevo sempre risposto....che la strada mi avrebbe aiutato a vivere e così era stato..almeno sino a quel momento.....
Guisgard
02-10-2013, 17.09.50
“Bene...” disse Velv, rispondendo alla stretta di mano di Elisabeth “... vedrete che risulterà vantaggioso anche per voi questo accordo, milady...” annuì “... lasciate che vi presenti i miei compagni di viaggio... Cissè e Haro...” indicando i due che erano con lui “... ora raccontateci tutto... come li avete incontrati, cosa vi hanno detto e soprattutto con quali nomi si sono presentati a voi...”
Guisgard
02-10-2013, 17.28.59
“In verità” disse il viceprocuratore a Clio “non si potrebbe. Il quadro, come potete ben immaginare, è strettamente e costantemente sorvegliato. Tuttavia per voi faremo un'eccezione, milady.” Sorrise in modo ambiguo. “Per voi, dama di mondo, che ben sa ponderare cosa è giusto da cosa invece è sbagliato.” E fece loro cenno di seguirlo.
Entrarono così nella chiesa di Santa Felicita.
Sulla destra, dopo l'ingresso, si trovava la Cappellina della Deposizione, così chiamata perchè in essa era custodito un magnifico quadro che raffigurava il Cristo deposto dalla Croce.
E accanto ad esso, un po' più in basso, c'era il dipinto ormai sulla bocca di tutti: il Verziere Fiesolano.
Esso però era coperto da una lunga tela.
“Come potete vedere” fece Simone ai due giovani “ci sono guardie dappertutto. Nessuno potrebbe mai avvicinarsi al dipinto.”
Ma proprio in quel momento arrivò qualcuno.
Era un sacerdote.
“E' inaccettabile!” Esclamò. “Non potete impedire ai fedeli di venire nella Casa del Signore!”
“Lasciate che vi presenti il sacerdote di questa chiesa...” rivolgendosi Simone a Clio e a Roberto “... Padre Roberio.”
elisabeth
02-10-2013, 17.45.08
E' una storia strana......" Qualche mattina fa...andando in chiesa seppi...un quadro di inestimabile valore sarebbe potuto essere rubato da una Chiesa qui a Sygma.....chi avrebbe evitato tale scempio..avrebbe ricevuto una ricompensa.....dopo aver sistemato le cose a casa e aver preso le mie cose...mi sono recata alla chiesetta nel mio quartiere....come sempre....sono entrata come l'aria del mattino quando fuori c'e' il gelo e senza far caso a nulla vedendo Padre Anselmo gli ho raccontato dei miei progetti....fu li' che si presentarono Monty e Ioga....minacciarono il prete e me...quando dalla parte piu' scura della chiesa comparve colui che chiamavano il Capo......gli curai la gamba pensando cosi' che magari potessero anticipare la partenza....ma niente...allora si resero conto che assisto alcuni orfanelli nella casa che abito e allora sono arrivate le minacce....pero' devo dirvi il vero per quanto fosse uno di loro Il Capo sembrava tutt'altra persona......quando uscimmo da Camelot....incontrammo un drappello di soldati e mi spiegarono di cosa erano capaci...ma non li tradii.....Il Capo mi spiego' che lui fu' costretto ad uccidere ...mentre gli altri erano soddisfatti dei loro crimini...ne ridevano.......fu quella notte che pensarono bene di approfittarsi di me....ma Il Capo li fermo' ....perdonatemi ma forse c'e' qualcosa in lui che non lo accomunava a gli altri..........e cosi' arrivammo a Sygma...a questo convento e il resto lo sapete..........."...........non mi piaceva questa cosa.......eppure...non potevo fare diversamente....
Guisgard
02-10-2013, 18.31.49
A quelle parole di Altea, Atlafonte cambiò espressione nello sguardo.
Ma fu solo per un momento.
Riprese poi la sua aria vagamente superficiale e si alzò, avvicinandosi ad Altea.
“Le rose” disse guardando il roseto “nel linguaggio dei fiori simboleggiano molte cose... ma quando è sbocciata rappresenta la gioventù... e voi siete troppo bella e giovane per buttare così la vostra vita... nessuno può obbligarvi a sposare un uomo che non amate... volete che mi occupi io di trovarvi un posto sicuro in cui alloggiare, milady?” Poi la fissò. “Ah, mi avete incuriosito... avete detto che quei ladri vogliono rubare il quadro al posto di Mirabole... come fate ad essere sicura che non siano loro stessi Mirabole?”
Altea
02-10-2013, 18.38.57
Guardando il roseto e ascoltando le ultime parole del Cavaliere sorrisi leggermente..."Davvero sareste cosi gentile da trovarmi un posto sicuro dove alloggiare? Mi accontento di poco...basta che non mi trovino..grazie milord" ma osservandolo al volto vi era un velo oscuro che era come calato..."Mirabole? No...non penso proprio abbiano a che fare con lui...anzi oggi stesso dovevano recarsi alla chiesa di Santa Felicita per vedere se compariva..il loro capo si chiamava Azable".
Presi una rosa di color rosso e gliela porsi..."Questa è per voi..e per la vostra gentilezza" e sorrisi avvicinandomi a lui.
Guisgard
02-10-2013, 19.36.15
A quelle parole di Talia, Francesco si voltò di scatto a fissarla.
“Immagino...” disse con astio “... devo aver in qualche modo rovinato la vostra festa di ballo a casa degli Accio...” scosse il capo “... e comunque non disturbatevi troppo a dirmi chi è quel qualcuno che sospetta di me... anzi, mi meraviglia che veniate proprio voi a dirmi questo, visto che quel qualcuno è vostro marito... ma c'è una cosa che mi sfugge in tutto ciò... perchè siete venuta qui? A fare cosa? A dirci che vostro marito sospetta di me? Andiamo, toglietevi questa maschera di ipocrisia!”
“Francesco!” Lo riprese Sara.
“Sta zitta!” Replicò Lui alla sorella. “Ma chi credete di essere?” Rivolgendosi di nuovo a Talia. “Santa Caterina che dispensa bontà e misericordia? Siete la moglie di quell'uomo che ha fatto carriera per aver ucciso un innocente! Ed è grazie alla sua ricchezza e al suo potere che potete fare la nobile dama tra salotti e miserabili come noi! E ora venite qui a bisbigliare chissà cosa, dall'alto della vostra dubbia amicizia verso di noi! Vostro marito sa che siete qui? Oppure siete venuta solo per alleggerirvi la coscienza? Beh, vi dirò una cosa, milady... in chiesa si confessano le proprie colpe, davanti a Dio e non andando in giro a fare la buona samaritana! Io non mi fido di voi, come non mi fido di vostro marito E se dipendesse da me vi metterei tutti al rogo!”
“Ora basta, Francesco!” Entrando Riano. “Credevo di aver cresciuto un figlio non un brigante! Non tollererò più questi tuoi atteggiamenti! Ora chiedi subito scusa a lady Talia!”
“Non temere...” fissando suo padre il giovane “... non dovrai più sopportare i miei atteggiamenti... perchè forse fra tre giorni non ci sarò più... ma del resto preferisco ingrassare i vermi sottoterra che restare qui a farmi umiliare da gente come il capitano de' Gufoni e da quelli come lui!”
E corse via sbattendo la porta.
"Giusto e sbagliato non sono diventati concetti relativi in questa epoca all'avanguardia?" Dissi, con sufficienza "...e non sono una dama di mondo, ma un anacronismo folcloristico, rammentate?" Dissi, gelida.
Le parole di quell'uomo mi irritavano ogni volta di più, e detestavo il modo in cui mi guardava.
Lanciai un'occhiata intorno, come prevedibile avevano preso tutte le precauzioni possibili per proteggere il quadro.
Quella storia continuava a non avere senso, annunciare di voler rubare un quadro, svelare le proprie mosse, non aveva senso, Mirabole doveva avere un piano più ampio.
Ci venne incontro un prete, pronto ad inveire contro il viceprocuratore e i suoi uomini.
"I miei omaggi, Padre.." Dissi, gentilmente "...non volete proteggere un vostro tesoro? Dio è in ogni luogo.. O sbaglio?".
Abbassai lo sguardo e mi morsi la lingua per evitare di dire altro, ci mancava solo che mi mettessi a discutere con un prete di teologia.
"Oh, Perdonate l'ardire.." Dissi, con un sorriso.
Non riesco proprio a non dire quello che penso..
"È davvero molto bella questa chiesa.." Mi voltai verso Simone "..concordo con voi, signor Missani.. Nessuno potrebbe avvicinarsi senza essere visto o... Allontanato..".
Eilonwy
02-10-2013, 20.59.40
Restai con lo sguardo fisso sulla Chiesa di San Giovanni.
Sarei restata lì per sempre pur di passare anche un solo attimo con lui.
"Da quanto siete le guardie del corpo del Cavaliere d'Altafonte?" chiesi aspettando la risposta.
Il Cavaliere..... con quel suo sguardo tenebroso mi faceva provare delle sensazioni indescrivibili!
Quel suo modo d' essere era veramente disarmante.
Guisgard
03-10-2013, 00.56.41
“Sappiate” disse Velv ad Elisabeth “che colui chiamato capo dagli altri due non è diverso da qualsiasi altro lestofante... quei tre uomini sono colpevoli di omicidio, furto e stupro... e molto probabilmente il capo non ha lasciato che i suoi due compari vi violentassero solo perchè voi eravate un ostaggio troppo importante per loro... non lasciatevi ingannare... sono tre bestie... perchè simili individui non hanno più nulla che li accomuni agli altri uomini...”
“La Misericordia di Dio” intervenne il priore “non si nega a nessuno. E nessun uomo è una bestia, poichè ognuno di noi è stato creato ad immagine e somiglianza di Dio.”
“Padre...” fece Velv “... comprendo il vostro ufficio... ma la legge li ha condannati ed il mio lavoro è quello di assicurare quei tre criminali alla giustizia.”
“Rammentate” replicò il priore “che nessun uomo può erigersi a giudice dei suoi simili.”
“Forse nelle chiese e nei conventi...” fissandolo Velv “... ma fuori, tra uomini che non sempre riconoscono e temono Dio, non si può vivere senza legge e senza diritto.” Guardò Elisabeth. “Andiamo, milady... verrete con noi a dare la caccia a quei tre furfanti. E quando li avremo trovati, come pattuito, riceverete la vostra parte.”
I tre, insieme ad Elisabeth, lasciarono così il convento.
L'ultima immagine che Elisabeth vide di quel luogo di penitenza e preghiera fu il priore che li benediceva da lontano.
E una benedizione non sempre si limita a invocare la Protezione Divina, ma molto spesso anche ad invocare la Pietà e la Misericordia.
Non solo quelle di Dio, che sono eterne, ma soprattutto quelle degli uomini verso i propri simili.
“Abbiamo preso delle stanza in una locanda, milady” mormorò Velv ad Elisabeth “e ne chiederemo al locandiere una anche per voi, così che possiate riposarvi. Poi discuteremo il piano per trovare quei dannati.”
Raggiunsero la locanda e chiesero una stanza anche per lei.
Così Elisabeth riuscì finalmente a riposare in un letto comodo.
Guisgard
03-10-2013, 01.22.41
“Milady...” disse Padre Roberio a Clio “... Dio è in ogni luogo, ma gli uomini Lo vengono a cercare dove si sentono più al sicuro. Quanto al quadro, sappiate che esso è in pericolo da quando il re ha deciso di confiscarlo a questa chiesa, come avviene per tutti i beni di proprietà ecclesiastica. Dunque capirete che per noi sacerdoti è del tutto indifferente se a sottrarci il quadro sia un ladro qualsiasi o il nostro re.”
“C'è una differenza di base che sembrate dimenticare, padre...” fece Simone “... dimenticate che il quadro, come tutti i beni appartenuti in passato alla Chiesa, oggi sono proprietà del re. Che a sua volta donerà al popolo, rendendo pubbliche le sue gallerie private.” Fissò Clio. “Questa è la società moderna, milady. Una società laica e liberale, senza più barriere dettate dal sangue o dalla Fede Religiosa. Ecco cos'è dunque giusto o sbagliato.” La guardò compiaciuto.
“Si, giusto, signor viceprocuratore.” Annuì il prete. “E infatti in uno stato moderno e liberale i propri beni, perchè quel quadro è ancora proprietà della Chiesa, è uso assicurarli. Così, per proteggerli al meglio.” E mostrò una lettera a Simone.
Questi la prese e ne lesse il contenuto:
“E' mia premura che nulla resti intentato nella protezione di quel quadro. Per questo ho deciso di assicurare, a nome della nostra Diocesi che ne detiene il possesso, il dipinto, così che, in caso malaugurato di furto, la sua scomparsa si tramuti nell'effettivo valore di quell'opera. A breve vi raggiungerà un mio incaricato col preciso scopo di far effettuare una stima reale relativa al quadro, stipulando così un contratto assicurativo che ne vincoli per sempre la giusta valutazione.
Il vescovo”
Simone trasalì.
“Che storia è questa?”
“Mi pare che la lettera sia chiara...” fece Padre Roberio “... così come le intenzioni si Sua Grazia il vescovo.”
“Non potete chiedere la valutazione di un'opera che non vi appartiene.”
“Il quadro è ancora in questa chiesa.”
“Non ho le prove” sbottò Simone “ma sono certo che tutto questa fa parte di un piano ben preciso!”
Il prete non rispose nulla.
E Simone, dopo aver gettato a terra la lettera, andò via.
Talia
03-10-2013, 01.50.43
Quelle parole...
parole non gridate ma dette a mezza voce, ma con tanto astio da risultare quasi velenose.
L’odio di Francesco mi batté in faccia con tanta violenza da stordirmi.
Sollevai lo sguardo... e stavo anche per rispondere, quando lui pronunciò quella frase...
quella frase che, di colpo, mi aprì la visuale...
‘Siete la moglie di quell'uomo che ha fatto carriera per aver ucciso un innocente!’
A quelle parole, i miei occhi si spalancarono...
lo fissai, quasi spaventata.
Non avevo bisogno di chiedere a chi si riferisse, lo sapevo perfettamente.
Lo sapevo, anche se la versione di Jacopo era diversa: morto per una caduta da cavallo.
E poi sapevo anche un’altra cosa... una cosa che sia Jacopo che Francesco ignoravano... tutti ignoravano, ma non io... non dopo quella scena alla festa.
Ma perché? Non riuscivo a non chiedermi perché... perché Francesco pensava che fosse stato Jacopo ad ucciderlo?
Tremavo.
E così rimasi immobile, con gli occhi spalancati fissi su Francesco... inerme, incapace di reagire.
E proprio così mi sentivo: disarmata.
“Ora basta, Francesco!” Entrando Riano. “Credevo di aver cresciuto un figlio non un brigante! Non tollererò più questi tuoi atteggiamenti! Ora chiedi subito scusa a lady Talia!”
“Non temere...” fissando suo padre il giovane “... non dovrai più sopportare i miei atteggiamenti... perchè forse fra tre giorni non ci sarò più... ma del resto preferisco ingrassare i vermi sottoterra che restare qui a farmi umiliare da gente come il capitano de' Gufoni e da quelli come lui!”
E corse via sbattendo la porta.
Fissai Francesco uscire di corsa...
chiusi gli occhi.
Ero stata una sciocca, pensai...
una sciocca a credere che si potessero tenere i piedi in due staffe...
“Ha ragione lui...” mormorai dopo lunghi minuti “Ha ragione... non sarei dovuta venire. Sono... sono stata importuna.”
Lentamente feci qualche passo verso di lui...
mi tremavano le ginocchia dall’agitazione, dallo sgomento...
tentai di mascherarlo, ma probabilmente non ci riuscii.
“Io...” sussurrai quando giunsi di fronte a Riano, prendendo le sue mani tra le mie “Io vi auguro ogni bene, messer de’ Binardi... davvero ogni bene...”
Lentamente feci un piccolo cenno di saluto in direzione di Sara, poi mi voltai per uscire.
Avevo quasi raggiunto la porta, quando di colpo mi bloccai.
Quel pensiero...
non avrei voluto parlarne con loro...
ma quella frase continuava a vorticarmi in mente...
‘Siete la moglie di quell'uomo che ha fatto carriera per aver ucciso un innocente!’
...per aver ucciso un innocente...
...ucciso un innocente...
Chiusi gli occhi, un momento...
ma non riuscii a trattenermi.
“Perché...” sussurrai “Perché Francesco crede che... che sia stato Jacopo a... ad essere responsabile per la sua... morte?”
Guisgard
03-10-2013, 02.55.46
Altafonte sorrise a quel gesto di Altea, mostrandole un leggero gesto di assenso col capo.
“Oh, non c'è nulla per cui ringraziarmi, milady...” disse “... anzi, sono io che ringrazio voi per avermi dato la possibilità di aiutare una così bella dama in pericolo... è il sogno di ogni cavaliere che si rispetti.” Prese la rosa rossa, sistemandola poi sulla sua giacca. “Sapete? In quasi tutti i romanzi cortesi vi è una rosa. Talvolta è magica, fatata. Altre volte cela un segreto. Altre volte ancora appare in sogno ai protagonisti.” Annuì. “Disporrò, per la vostra protezione, una stanza in un antico palazzo oggi trasformato in albergo. Sorge dall'altra parte del ponte, così da non essere costretta a sopportare il clamore cittadino. Avrete tutto il necessario che richiede un soggiorno degno del vostro rango. Inoltre, per rendervi tranquilla, lascerò due delle mie guardie personali a proteggervi. Credo che questa sia la sistemazione più sicura ed adeguata dato il vostro lignaggio, milady. Naturalmente sarei stato onorato di avervi ospite nel mio palazzo, ma temo che questa soluzione possa ledere al vostro onore. Purtroppo in una grande città la gente ama sparlare molto.” E di nuovo le sorrise.
Intanto, sul ponte davanti alla chiesa di San Giovanni, Eilonwy attendeva il ritorno del cavaliere, stando insieme alle sue guardie orientali.
“Siamo al suo servizio” disse il capo delle guardie “da quando egli ci salvò la vita. Di questa storia però noi non parliamo mai. Se vorrà, sarà lui stesso a narrarvela.” Spiegò alla ragazza. “Mi è solo permesso dire che eravamo stati condannati a morte dall'emiro del Sultano, ma egli, il nostro padrone, evitò che quella sentenza venisse posta in atto. Da quel momento giurammo davanti al Profeta ed ai suoi compagni di dedicare le nostre esistenze alla sua protezione.”
Guisgard
03-10-2013, 03.03.37
“Francesco spesso dice e fa cose dettate dall'istinto e dalla rabbia...” disse Riano a Talia “... non date peso alle sue parole, milady... anzi, sono mortificato per ciò che ha detto... vi prego, scusatelo...” aggiunse rammaricato “... e voi qui siete sempre la benvenuta... ora dimenticate le sue parole... rattristano perchè parlano di fatti e persone che ormai non ci sono più... oramai noi tutti abbiamo voltato pagina... e non vogliamo riaprire una ferita così vecchia...”
“Una lettera anonima, padre!” Agitato Francesco.
“Una lettera anonima?” Ripetè Riano. “Indirizzata a chi?”
“Al marchese...” rispose Francesco “... con delle accuse chiare...”
“Dov'è tuo fratello?”
“Non lo so...” scosse il capo Francesco “... forse è andato proprio al castello del marchese...”
“Dobbiamo fermarlo!” Gridò Riano. “Il marchese è un abile spadaccino! Presto, chiama Jacopo de' Gufoni... lui è suo amico e lo farà desistere dall'idea di voler affrontare il marchese!”
Quel ricordo attraversò la mente di Riano rapido e silenzioso.
“Forse perchè Francesco sa” intervenne Sara “che da quella notte il capitano Jacopo de' Gufoni non si è più definito amico di nostro fratello...”
Eilonwy
03-10-2013, 09.19.11
"E' molto cavalleresco ciò che ha fatto per voi" dissi con gentilezza"Vado a riprendere il mio destriero! Vogliate scusarmi torno subito".
Presi velocemente per le redini Dante e tornai sul ponte.
Chissà perchè ci metteva tanto ad uscire?
Doveva trattarsi di qualcosa di urgente.
Forse la persona che doveva incontrare era Lady Altea Sveva!
Perchè proprio in una chiesa?
Non le avrà chiesto di sposarlo, spero!?!
Ma no! E' impossibile l'ha appena conosciuta!
Mi chinai a terra per raccogliere la lettera e la porsi al sacerdote.
"Tenete, padre.." Dissi, gentilmente.
Simone non mi aveva dato l'occasione di rispondergli e quel sorrisino compiaciuto mi irritava quanto le sue parole.
Ora capivo perché si sospettava del clero, forse qualcuno pensava che avrebbero inscenato il furto per evitare di dover consegnare il quadro al re.
Ma c'era ancora una cosa che non riuscivo a capire.
"Perdonate la domanda, padre ma.. Perché questo quadro in particolare è così importante? Voglio dire, ci sono molte opere di alto valore artistico in città, o anche solo in questa chiesa.. Eppure sembra che il Verziere abbia qualcosa in più.. O sbaglio?".
Altea
03-10-2013, 15.30.31
Ascoltavo la storia sulla rosa..."Oh" esclamai "chissà quante rose allora avrà donato il bel Lancilotto alla sua Ginevra, non pensate? Ovviamente essendone ricambiato..e rimango colpita, vedendo voi, che i cavalieri cortesi esistono ancora".
Ascoltai con attenzione le proposte sulla mia protezione da parte del Cavaliere di Altafonte..albergo..pensavo tra me..siamo sicuri non sia lo stesso in cui alloggiano quelli della banda, e se cambiassero poi albergo per non essere scoperti..mi morsi il labbro leggermente innervosita, ma mi presi coraggio esponendo le mie perplessità.."Milord, io penso che un albergo sia pericoloso, in quanto quelli della banda potrebbero benissimo spostarsi o addirittura cercarmi nelle varie locande, taverne e appunto alberghi." Sorrisi poi divertita.."Davvero dite che questa cittadina è cosi piccola e ci sono troppe malelingue..ho scrutato la alta società di Sygma l'altro giorno alla festa ma dovete sapere che io non miro a farne parte, sono una persona piuttosto riservata e non mi interessa molto la vita mondana..e non temo i pettegolezzi,d'altronde qui non sono nessuno di importante" scrollai le spalle pensando invece come dovevo essere sulla bocca della nobiltà di Camelot attualmente.."Se non vi disturbo mi sentirei più sicura nel vostro Palazzo, potete riservarmi anche una piccola stanza..ovviamente se io non sono d'impiccio a voi..visto cercate moglie, se ben ricordo, ma saprò essere discreta." dissi ridendo e fissando il Cavaliere negli occhi, quegli occhi che ricordavo diversi nel giardino rispetto a quelli che avevo visto nella sala..lo fissavo in volto e vedevo come una dualità..e la curiosità mi portava a scoprire come fosse il vero Cavaliere d'Altafonte..."A meno che voi non vogliate sposarmi subito per non ledere alla mia onorabilità..abbiamo una chiesa, un prete e forse un testimone." E lo guardai divertita con aria di sfida.
elisabeth
03-10-2013, 16.56.23
Ero concorde col pensiero del Priore...se io avessi agito come loro ero peggio di loro........ma ero anche tanto confusa...in realtà io non sapevo neanche chi fossero questi tre uomini.....chi commetteva crimini poteva anche andare in giro a cercar taglie.....la foresta era piena di persone morte a cui nessuno riusciva a dare il nome dell'assassino.....ma li seguii con la benedizione del Priore....la strada fu breve sino alla locanda e Velv....riservo' anche per me una stanza....prima che se ne andasse lo fermai....." Abbiate pazienza ancora un attimo e ascoltatemi......quando ero sola con quegli uomini nella foresta...fui picchiata tanto che il mio viso era gonfio abbastanza da rimanere viola per giorni........e anche se mi avessero stuprata...non sarei morta per questo...almeno non sarei morta secondo i medici....si può morire in diversi modi.......e allora mi chiedo....per quale motivo il Capo li ha fermati......eravamo quasi arrivato a Sygma......e io ero ancora li' per essere la loro voce...avrebbero come bestie saziato la loro fame....e io sarei stata li' a preoccuparmi ancora dei mie bimbi o di Padre Anselmo.....spiegatemi perchè...lo ha fatto..."........
Guisgard
03-10-2013, 19.54.51
Altafonte rise a quelle ultime parole di Altea.
“Anche un testimone...” disse “... davvero ne abbiamo uno? Eh, sarei quasi tentato di chiedervene l'identità.” Aggiunse. “Quanto alle rose di Lancillotto, ahimè, io non credo esista l'Amore Vero. Ho viaggiato abbastanza per aver scoperto la varietà umana e le meraviglie del mondo, senza tuttavia trovare traccia di quell'Amore che i poeti descrivono nei loro versi. Temo che esso, come i draghi e le spade magiche, sia solo una bellissima invenzione letteraria.” Sorrise. “Vedete, milady... se io portassi una dama come voi nel mio palazzo non solo attirerei pettegolezzi vari, che per inciso lasciano indifferente anche me, ma finirei con lo scoraggiare le attenzioni di qualsiasi altra dama di questa città, restando così senza una moglie. Perchè, credo di poter dire, poche altre donne riuscirebbero a competere con il vostro fascino. E non nego che io stesso troverei molte difficoltà nel resistere alla tentazione di volervi sedurre. Davvero volete correre tale rischio, mia gotica tentatrice?” Le fece l'occhiolino. “In realtà i miei affari mi portano via molto tempo e finirei con il lasciarvi sola spesso in quello sterminato palazzo. Ma visto che un albergo non vi rende tranquilla, vorrà dire che prenderò in affitto una graziosa palazzina che si trova alla fine del viale che da accesso al mio palazzo. Lì sarete la padrona e disporrete di domestici che io stesso mi curerò di pagare. Alloggerete così a pochissima distanza da me ed io avrò spesso l'occasione di venirvi a fare visita. Naturalmente voi avrete accesso liberamente al mio palazzo. Questa opportunità vi soddisfa di più, milady?”
Ma proprio in quel momento nel chiostro apparve il sacerdote.
Padre Fedele si avvicinò al cavaliere e gli disse qualcosa a bassa voce.
Altafonte annuì e il religioso rientrò nella chiesa.
“Perdonate, milady...” rivolgendosi di nuovo ad Altea “... ma ero giunto qui anche per confessarmi e pare che solo adesso il nostro buon sacerdote sia disponibile ad ascoltare i miei molti peccati. Ma non impiegherò molto, poiché si ha sempre pudore e poca voglia di scendere nei particolari quando si confessano le proprie colpe. Fuori la chiesa troverete la mia carrozza con le mie guardie personali. Con loro sarete al sicuro fino al mio arrivo. Perdonatemi e a presto.” Le baciò la mano e svanì tra il chiostro e la chiesa.
Guisgard
03-10-2013, 20.11.01
“Non vi ingannate, milady...” disse all'improvviso una voce alle spalle di Clio.
Anche Roberto e Padre Roberio si voltarono nell'udirla.
“Quel quadro non è una semplice opera d'arte...” aggiunse quella voce.
Apparteneva ad un uomo che indossava un lungo abito clericale.
Aveva lunghi capelli neri sotto un austero cappuccio, barba, la pelle chiarissima come se avesse vissuto da sempre in qualche remoto eremo lontano dalla luce del Sole ed occhi azzurri.
“Chi siete voi?” Chiese Roberto.
“Mi attendevate, vero, Padre?” Fece il nuovo arrivato, rivolgendosi a Padre Roberio.
“Vi ho fatto una domanda.” Guardandolo Roberto.
“Perdonate” mormorò lui “ma il mio ordine mi impone di rivolgervi prima ai religiosi quando sono in loro presenza.” Salutò i tre con un lieve cenno del capo. “Sono il messo di Sua Grazia il vescovo. Sono qui per occuparmi dell'assicurazione da stipulare sul dipinto. Ecco la mia lettera di presentazione.” Dandola a Padre Roberio.
“La lettera in effetti” disse questi dopo averla letta “afferma che siete l'incaricato inviato da Sua Grazia...”
“Come vi ho appena detto.” Annuì lui. “Sono il Priore Adamo...”
http://pad.mymovies.it/cinemanews/2010/37009/taylor.jpg
Altea
03-10-2013, 20.22.19
Lo vidi sparire col prete...confessarsi...era anche credente e praticante, non me lo aspettavo.
Rientrai nella chiesa e percorsi il corridoio laterale, ma mi bloccai un attimo, non potevo andarmene cosi..senza ringraziare il buon Dio.
E avvicinatami alle varie effige di santi e della Madonna accesi un cero.
Uscita dalla chiesa vidi i servitori orientali sul ponte e mi avvicinai vicino a loro lentamente, riconobbi il capo, colui che mi parlò quel giorno al laghetto.
"I miei omaggi" dissi a lui sottovoce "sono milady Altea, e mi manda il vostro padrone, il Cavaliere di Altafonte con cui avevo appuntamento alla chiesa di San Giovanni..mi ha detto di entrare nella sua carrozza per..essere al sicuro..e mi avrebbe raggiunto dopo la confessione con padre Fedele".
Guisgard
03-10-2013, 20.32.27
“Milady, ascoltatemi...” disse Velv ad Elisabeth “... un criminale agisce in modi spesso inspiegabili per le persone comuni. Voi siete una brava donna, con valori e principi sani... la vostra Fede Religiosa, i vostri bambini... dunque comprendere il comportamento di chi è tanto diverso da voi è forse impossibile... ma una cosa possa dirvela... quell'uomo è un assassino, un ladro e uno stupratore... e non è migliore dei suoi due compagni... probabilmente voleva avervi per lui, senza dividervi con gli altri due... magari una volta sentitosi al sicuro... chi può dirlo... l'unica cosa certa è che quell'uomo è un dannato furfante e noi lo assicureremo alla giustizia. Ora andate a riposarvi. Avete bisogno di dormire. Io sarò di sotto con i miei compagni a bere qualcosa e a discutere un piano per la caccia a quei manigoldi.”
Eilonwy
03-10-2013, 20.37.55
Come sospettavo era con Lady Altea Sveva.
"I miei omaggi Milady" le dissi "Come state? Come mai non avete chiesto a me di aiutarvi!?! Vi avevo detto che ero pronta a tutto! Comunque comprendo bene forse il perchè" dissi sorridendo.
http://fc00.deviantart.net/fs70/i/2010/314/8/b/aceo_rose_garden_ii_by_achen089-d2y39hc.jpg
Altea
03-10-2013, 20.45.04
A quelle parole mi voltai e vidi damigella Eilonwy..era rimasta sul ponte e mi avvicinai a lei.."I miei saluti damigella..come mai da queste parti? Non capisco cosa intendete" e la guardai perplessa "non ricordo di avervi chiesto aiuto..mi ricordo di aver parlato con voi ma non di avervi parlato di un mio qualche pericolo."
Sorrisi appena, effettivamente non mi ero esposta con la damigella in questione anche perchè mi ero rivolta solo al Cavaliere di Altafonte per aiutarmi e non avevo mai spiegato a lei della mia situazione...mi chiedevo perchè lo sospettasse.
Eilonwy
03-10-2013, 21.05.33
Sorrisi, sapeva fingere molto bene, ma i suoi occhi non mentivano.
"Scusatemi Milady." dissi dispiaciuta "Vi auguro buona giornata e sarete sempre la benvenuta a casa di mio zio e a casa mia a Camelot" le dissi sorridendo.
Altea
03-10-2013, 21.08.14
Ricambiai il sorriso..."Grazie damigella per il vostro invito.. penso non farò ritorno per ora a Camelot..ma rimarrò qui a Sygma".
Mi congedai e ritornai dal servitore con cui avevo parlato prima.
Eilonwy
03-10-2013, 21.18.44
Mi diressi verso la chiesa.
Lì vicino c'erano dei bei roseti. Presi sette rose bianche ed entrai.
Era una chiesa molto luminosa e molto bella!
Le finestre erano state tutte aperte.
Mi diressi verso la Madonna. Accesi un lumino e misi sei rose in un vasetto con l'acqua.
Una mi piaceva troppo e me la tenni.
http://www.foto-blog.it/img/d145_4529.jpg
Mi inginocchiai e iniziai a pregare la Vergine Maria.
Ti prego fai in modo che possa passare molto tempo insieme al Cavaliere!
Ti prego!
Voglio che si innamori di me!
Mi voltai stupita, nell'udire la voce dietro di me, ed osservai il nuovo venuto.
Ascoltai in silenzio la conversazione tra i tre uomini, e sorrisi appena.
"Ebbene, non avete detto perchè è così perzioso, Priore Adamo.. ma immagino che lo scopriremo durante la vostra perizia..." dissi, candidamente.
Alzai lo sguardo verso Roberto, sorridendogli.
Forse, se nessuno si fosse accorto che la nostra presenza era inopportuna, avremmo potuto osservare finalmente quel quadro e, magari, nel vederlo avremmo capito perchè era così importante.
Guisgard
04-10-2013, 02.14.24
“Il valore del quadro” disse il Priore Adamo a Clio “non dipende certo dalla perizia. Quella serve a fissare una cifra in denaro per permettere agli uomini di dargli un prezzo. Il suo significato e ciò che cela rappresentano il suo vero valore.”
“Valore che voi sembrate conoscere bene.” Fece Roberto.
“Oltre alla teologia ed alla filosofia” fissandolo il religioso “la vita religiosa mi permette di apprendere altre discipline, come la storia dell'arte e la letteratura.”
“Il vescovo vi ha già indicato come agire?” Domandò Padre Fedele.
“Si...” annuì il Priore “... domani mi recherò presso un grande istituto bancario per stilare il contratto assicurativo. Sua Grazia vuole che tutto venga svolto il prima possibile. Potrei vedere il quadro?”
“Certo...” rispose Padre Fedele.
I due religiosi, così, entrarono in chiesa, seguiti da Clio e Roberto.
Ma solo il Priore, essendo un religioso, ebbe modo di accedere nella Cappella della Deposizione, dove era custodito il dipinto.
Dopo un po' ne uscì.
“E' davvero magnifico.” Mormorò. “Avete fatto bene a coprirlo con una tela.”
“Non volete rivelarci nulla su quel quadro, dunque?” Guardandolo Roberto.
“In verità” fece il Priore “la straordinarietà di quel dipinto sta nell'alone di leggenda che lo circonda. Esso raffigura un magnifico Verziere fiorito e si narra che il suo autore lo abbia dipinto dietro indicazioni di un poeta famoso. Il poeta infatti affermava di aver visto quel Verziere in sogno.”
“Affascinante.” Sorridendo Roberto.
“Molto di più, amico mio.” Con tono basso il Priore. “Molto di più. Soprattutto se si considera chi era quel poeta.”
“Di chi si trattava?”
“Di Novalis...” senza tradire particolari emozioni il Priore.
Guisgard
04-10-2013, 02.23.35
A quelle parole di Altea, il capo delle guardie orientali mostrò un lieve inchino col capo.
“Ecco a voi la carrozza, milady...” disse, indicandole la sfarzosa vettura “... anche noi stiamo attendendo il ritorno del nostro padrone per tornare con lui nel suo palazzo.”
Intanto, all'interno della chiesa di San Giovanni, Eilonwy pregava davanti alla statua della Vergine Maria.
Ma all'improvviso vide una figura semicoperta dalla penombra del presbiterio, che dall'altare, silenziosa, raggiunse una porticina laterale che conduceva alla sacristia.
Altea
04-10-2013, 15.24.39
Osservai la carrozza un pò perplessa...eppure ero certa di averlo visto arrivare a cavallo.."Scusate..ma sbaglio o il vostro padrone è arrivato qui solo col suo cavallo? Mi ero affacciata prima sul sagrato e lo avevo visto arrivare e voi eravate qui con la damigella..come mai lo stavate attendendo qui da tanto?" chiesi al servitore.
Mentre osservavo da laggiù la chiesa di San Giovanni aspettando l'arrivo del Cavaliere.
Sorrisi "...Il Fiore Azzurro.." Dissi piano "..immagino che, trattandosi di Novalis sia questo il mistero.. Davvero affascinante.. La mano di un poeta che guida un artista... Un'esperienza unica...".
Lasciai che il mio sguardo vagasse liberamente per la chiesa.
"Non so quanti abbiano la fortuna di poter dare forma visiva ai propri sogni.." Sussurrai, quasi parlando tra me e me.
Cominciai a cerare di mettere ordine in tutti i pezzi della storia, ma con scarsi risultati.
"Sbaglio o la leggenda del Fiore Azzurro è molto popolare a Capomazda?" Dissi, seguendo il filo dei miei pensieri.
Eilonwy
04-10-2013, 19.25.36
Vidi una figura semicoperta dalla penombra del presbiterio, che dall'altare, silenziosa, raggiunse una porticina laterale che conduceva alla sacristia.
Cercando di essere piu' silenziosa di lei o di lui, la o lo seguì.
http://images.coilhouse.net/wp-content/uploads/2008/12/rusalochka.jpg
Ero troppo curiosa, ahimè!
Mio padre diceva sempre che non dovevo immischiarmi in affari che non mi riguardavano.
Ma come al solito non riuscivo a fermare Monna Curiosità.
Talia
04-10-2013, 20.34.31
Abbassai gli occhi a quelle parole di Riano...
parole tristi, lievemente amare...
riaprire quella vecchia ferita...
perché all’improvviso avevo la sensazione che la versione che mi era stata raccontata da Jacopo su quella vecchia storia, ben sette anni prima, non sarebbe combaciata affatto con quella di Francesco o di Riano?
Che cosa era successo, dunque?
Non riuscivo a non chiedermelo...
cosa era successo quel giorno, ormai famigerato?
Fu Sara a stupirmi, allora...
Quel ricordo attraversò la mente di Riano rapido e silenzioso.
“Forse perchè Francesco sa” intervenne Sara “che da quella notte il capitano Jacopo de' Gufoni non si è più definito amico di nostro fratello...”
Mi voltai di scatto e la fissai...
“Cosa... cosa intendete dire, Sara?” mormorai.
Ero confusa... improvvisamente agitata...
“Che cosa significa che non si è più definito suo amico?”
Guisgard
05-10-2013, 01.14.33
“Si, milady...” disse il capo delle guardie orientali ad Altea “... il nostro padrone è giunto qui col suo cavallo” mostrando alla donna un superbo sauro basco tenuto per le redini da una delle guardie “per poi entrare in chiesa. Ci aveva ordinato di attenderlo qui con la sua carrozza, poiché era impegnato per alcuni suoi affari. Ma tra non molto uscirà e ci raggiungerà.”
Intanto, all'interno della chiesa, Eilonwy si era accorta di quella misteriosa figura.
Decise così di seguirla.
Raggiunse allora la sacristia, ma questa era vuota.
Non c'era infatti nessuno.
Ma con sorpresa della ragazza, su un piccolo tavolo vi erano curiosi oggetti.
Una parrucca grigia, una barba finta e vari prodotti per il trucco del viso.
Inoltre, in un baule accanto al tavolo, vi erano ammassati diversi vestiti.
Eilonwy
05-10-2013, 01.21.35
"Ma che.... ma che cosa sta succedendo qui?" dissi a bassa voce.
Di chi erano questi oggetti?
Oh no! E se fossero di Mirabole!
Devo uscire immediatamente e avvertire il Cavaliere d'Altafronte e il parroco!
Mi diressi verso il confessionale e bussai sul legno.
http://www.net1news.org/sites/default/files/imagecache/Home_immagine_evidenza/confessionale.jpg
Guisgard
05-10-2013, 01.30.44
Il Priore Adamo, a quelle parole di Clio, la fissò, per poi sorridere.
“Non sbagliate, milady...” disse il religioso “... e vedo che la vostra perspicacia vi ha spinto molto vicino alla realtà... a noi quel quadro interessa solo sotto l'aspetto artistico e infatti, la mia presenza qui lo prova, Sua Grazia il vescovo vuole stimarne il valore e assicurarlo. Ma secondo una leggenda sorta attorno al dipinto, Navalis ha voluto lasciare, proprio in quell'opera, una mappa, anzi, un codice in grado di svelare l'esatta ubicazione del leggendario Fiore Azzurro.”
“Volete farci credere” fece Roberto “che la Chiesa crede nell'esistenza di una reliquia pagana?”
“Il Fiore azzurro, ammesso esista davvero, non è una reliquia. E meno ancora appartiene al mondo pagano. Tutt'altro direi. Ma, come detto, il vescovo è interessato solo al suo valore artistico.”
“Quanto può valere ad occhio e croce?” Chiese Fiosari. “Avete detto di essere un esperto d'arte, dunque una somma generica è possibile in qualche modo definirla, vero?”
“Diciamo” rispose il Priore “che pur avendo un valore molto alto, qui a Sygma vi sono opere universalmente riconosciute come inestimabili.”
“Dunque ben più preziose del Verziere Fiesolano, giusto?” Incalzò Roberto.
“Si.” Annuì il Priore.
“Allora mi chiedo” fissandolo Roberto “perchè mai un ladro famoso come Mirabole, fra tante opere così importanti, decida di rubare non proprio la più preziosa?”
“Dovreste chiederlo alle autorità” sorridendo il Priore “e non certo a me. Ora perdonatemi, ma temo di dover andare. Devo ancora terminare di stilare la richiesta da presentare alla banca per il contratto assicurativo del dipinto. Ritornerò a Santa Felicita molto presto. Pace e Bene, miei signori.” Ed andò via.
Guisgard
05-10-2013, 01.58.06
Eilonwy bussò così al confessionale, senza avere però risposta.
Ad un tratto qualcuno arrivò nella sacristia.
Era Padre Fedele, il sacerdote della chiesa.
“Damigella...” disse trovandola là “... mi cercavate? Dovete forse confessarvi?” Mentre rimetteva in fretta nel baule quella parrucca, la barba finta e il trucco per il viso.
Eilonwy
05-10-2013, 02.03.25
"Oh bè veramente io volevo parlare con il Cavaliere d'Altafronte. Sono vostri questi oggetti? A che vi servono? Comunque tornerò domani a confessarmi!"dissi candidamente.
Non ci stavo capendo piu' niente!
Ma che stava succedendo?
http://www.poesianuova.com/images/users/9731/176341.jpg
Guisgard
05-10-2013, 02.16.34
“Il Cavaliere di Altafonte” disse Padre Fedele ad Eilonwy “è andato via. Forse lo troverete fuori da questa chiesa. Magari è sul ponte a passeggiare.” Chiuse il baule una volta messi dentro tutti quegli oggetti. “Gli oggetti dite? Ecco... in verità essi sono per una recita... si, proprio una recita! Sapete, i ragazzi dell'oratorio ne stanno preparando una e questi sono i costumi e gli accessori vari per la scena...” sorrise “... ora però perdonatemi, ma ho molto da fare qui in sacristia... tornate pure nella navata se volete pregare ancora...”
Guisgard
05-10-2013, 02.18.22
Sara fissò Talia e poi suo padre.
“Non è un mistero, milady...” disse la ragazza alla moglie del capitano “... e forse era prevedibile... dopotutto nostro fratello era stato giudicato un assassino... e il capitano de' Gufoni dandogli la caccia si guadagnò i primi gradi per poi iniziare la sua folgorante carriera militare... in seguito sapemmo che più volte, in pubblico, egli infangò il nome di nostro fratello... l'amicizia richiede rispetto, anche nella disgrazia e soprattutto davanti alla morte... invece la durezza con cui si accanì contro la sua memoria non trova a nostro giudizio una giustificazione...” guardò poi suo padre “... perdonami, babbo...” avvicinandosi a lui in lacrime “... non volevo farti rivivere quella storia...”
“Non temere, figlia mia...” prendendo la sua mano Riano “... non passa giorno senza che la mia mente ritorni a quei fatti...” e i due si abbracciarono.
“Ma perchè” all'improvviso Sara “Francesco ha detto che presto non dovremo più sopportarlo? Cosa voleva dire?”
“Forse era solo molto arrabbiato...” rispose Riano.
“No, lo conosco...” scuotendo la testa Sara “... c'era qualcosa di diverso nel suo sguardo... ho paura, babbo... paura che possa accadergli qualcosa di terribile...”
Eilonwy
05-10-2013, 02.19.51
"Grazie, a domani" dissi velocemente.
Corsi fuori dalla chiesa.
Ma dove era andato a finire?
"Possibile che non riuscirò mai a parlare e a trascorrere una bella giornata con lui?" dissi arrabbiata.
Accidenti!
Guisgard
05-10-2013, 02.24.58
Eilonwy uscì subito dalla chiesa di San Giovanni.
Ma del Cavaliere di Altafonte non c'erano ancora tracce.
Sul ponte però vi erano ancora le sue guardie orientali ad aspettarlo accanto alla sua carrozza.
Eilonwy
05-10-2013, 14.48.11
Che strano! Pensavo che la carrozza con Lady Altea Sveva fosse andata via.
Nel vedermi arrivare, Dante corse nitrendo verso di me.
"Buono...buono bello! Sono qui!" gli dissi per calmarlo.
Per fortuna mi ero portata dietro delle carote.
"Tieni" gli dissi, porgendogliela una.
http://www.magazzinoverde.it/130-491-large/semi-di-carota-flakkee-2.jpg
Altea
05-10-2013, 16.00.36
Annuii al servitore e mi accomodai nella carrozza..era meglio evitare sguardi indiscreti o pwricolosi. Sorrisi tra me e me pensando che se forse il Cavaliere tardava molto ad arrivare forse aveva molte colpe da espiare. Poi pensai alla sua proposta..una casa vicino alla sua con libero accesso al suo Palazzo liberamente. .e pensai cosa significasse quella libertà nel poter disporre con tranquillità pure di casa sua.
Sorrisi al priore, e lo salutai educatamente.
"Beh, credo che anche noi dovremmo andare.. siamo un po' d'impiccio qui.. non trovi?" dissi, sorridendo a Roberto.
Continuavo a riflettere sulle parole del priore e sulla domanda che Roberto gli aveva fatto.
"Beh, magari è proprio la leggenda la chiave... " dissi piano "..voglio dire, la mappa.. immagina di essere qualcuno di molto ricco.." lo guardai, e sorrisi, pensando che lui lo era davvero "...magari ti ha sempre affascinato dalla ricerca del Fiore Azzurro.. non ingaggeresti qualcuno per rubare il quadro, se ciò nascondesse una possibilità di trovarlo? E non sceglieresti il miglior ladro in circolazione? Insomma... se c'è una mappa non sarà certo in bella vista... o magari è stesso Mirabole ad essere interessato al Fiore Azzurro.. sarà assurdo ma è l'unica idea che mi è venuto in mente.. perchè se avesse voluto rubare un quadro qualsiarsi avrebbe scelto qualcosa di più prezioso.. non trovi? Voglio dire... non credo che lo faccia per metterselo in casa, ci dovrà pur guadagnare qualcosa..." scossi la testa "...quello che continuo a non capire è perchè annunciare al mondo intero che lo ruberai.. non ha alcun senso.. in questo modo sai che il quadro verrà presidiato.. e che non ti potrai avvicinare..".
Alzai lo sguardo verso il sacerdote poco lontano da noi.
"Padre.." lo chiamai "..perdonate l'ardire ma.. voi conoscevate quell'uomo, il Priore Adamo? L'avevate mai visto prima? Perchè ecco.. non vorrei sembrare troppo invadente ma.. è entrato nella cappella della deposizione.. e, se non ricordo male, Mirabole aveva detto che oggi sarebbe venuto a Santa Felicita per vedere il quadro... sicuramente non ci sarà da allarmarsi ma.. se Mirabole è un furfante come lo descrivono potrebbe anche aver ucciso o tramortito il vero inacricato di Sua Grazia, per prenderne il posto e avvicinarsi indisturbato al quadro..." sorrisi "...probabilmente è solo un'inutile preoccupazione ma... la prudenza non è mai troppa, o sbaglio?".
Eilonwy
07-10-2013, 00.17.44
Dopo aver dato da mangiare a Dante, gli montai in groppa.
Era strano e inquietante come il Cavaliere di Altafonte riuscisse a volatilizzarsi in quel modo!
Mi diressi verso il ponte dove c'era ancora la carrozza e i suoi uomini orientali.
Mi misi vicino alla carrozza dove potevo vedere dal finestrino Lady Altea Sveva.
Sorrisi lievemente.
Adesso capivo perchè il Cavaliere d'Altafonte faceva la corte a quella dama.
Era molto bella e appariscente.
Era fisicamente piu' matura di me di due anni.
I suoi capelli erano biondi e lucenti. In questo era avvantaggiata, dato che andavano di moda!
http://img.plug.it/sg/cinema-tv2009/upload/cha/0006/charlize-theron-strega-280.jpg
Guisgard
07-10-2013, 01.02.44
Altea era entrata nella carrozza del Cavaliere di Altafonte, in attesa di vederlo arrivare.
E poco dopo, Eilonwy in groppa al suo Dante si avvicinò per salutarla.
Ma proprio in quel momento le guardie orientali si voltarono tutte di scatto verso la chiesa di San Giovanni.
Infatti sul portico del sacro edificio era appena apparso Altafonte, che poi prese a dirigersi verso la sua carrozza.
Altea
07-10-2013, 01.09.36
Mi voltai e vidi damigella Eilonwy che mi scrutava e le feci un cenno col capo di saluto, leggevo della delusione sul suo volto e mi rammaricavo.
Poi le guardie si misero in movimento, mi voltai verso la chiesa e vidi il Cavaliere che stava arrivando...il cuore iniziava stranamente a battermi forte.
"E come saprò che sarà lui?" chiesi a Lizzie.
La mia cara balia, come ogni sera, spazzolava i miei lunghi capelli biondi e lucenti.
"Non ci sono modi per saperlo..non esistono ceti e ranghi. Solo quando sentirai fremere il tuo cuore per aspettarlo, sarai vicino a lui e ti sentirai serena e protetta, quando riderai con lui e dividerete assieme la vostra vita..allora capirai che è arrivato l'uomo giusto".
Mi destai da quel ricordo...svegliati Altea..pensai..nemmeno lo conosci.
Guisgard
07-10-2013, 01.49.11
Capitolo VI: Azable entra in azione
“Condussi i visitatori per tutta la casa. Li invitai a cercare, che cercassero bene. Infine li portai nella sua camera. Mostrai loro i suoi tesori, perfettamente in ordine, in salvo. Nell'entusiasmo della mia sicurezza presi delle seggiole e li pregai di riposarsi. Io, con la folle audacia del trionfo assoluto, andai a mettermi proprio sul punto dove si trovava nascosto il corpo della vittima.”
(Edgar Allan Poe, Il cuore rivelatore)
A quelle parole di Clio, Padre Roberio rise di gusto.
“Oh, milady...” disse divertito “... avete una vivace fantasia, sapete? Voglio dire... no, non conoscevo prima di oggi il Priore Adamo, ma voi credete davvero che possa essere un ladro? Su, andiamo... e poi, comunque, è andato via senza portarsi via il quadro!”
“Beh...” fece Roberto “... in effetti mia cugina in fatto di fantasia non è seconda a nessuna, ma sono d'accordo con lei... la prudenza non è mai troppa.”
“E sia!” Esclamò sorridendo il sacerdote. “Andrò a controllare la cappellina... anzi, venite con me...”
I tre, così, entrarono in chiesa.
Naturalmente la Cappella della Deposizione, dove era custodito il Verziere Fiesolano, aveva ancora la sua porta ben chiusa e due guardie del capitano de' Gufoni la sorvegliavano con attenzione.
Dai vetri della cappella si poteva vedere, sempre coperto da un lungo telo, il dipinto ancora sul muro.
“Cosa vi dicevo?” Indicandolo Padre Roberio. “Il quadro è sempre al suo posto.”
Ma fissando il lungo telo che lo copriva, Clio notò qualcosa.
Sembrava qualcosa infilata proprio in quel telo.
E guardando meglio, la ragazza si accorse che era un fiore.
E precisamente uno stramonio infilzato nel telo che copriva il ritratto.
http://www.globalnet.it/erbe/veleno/stramonio2.jpg
Guisgard
07-10-2013, 01.59.44
Altafonte raggiunse la sua carrozza, vicino alla quale si trovavano le sue guardie orientali.
Salutò allora Eilonwy con un delicato cenno del capo e poi Altea con un cortese inchino appena accennato.
“Eh...” disse in un sospiro, annusando il suo fazzoletto di Batista intriso di profumo “... sono di certo l'uomo più fortunato ed invidiato di Sygma, visto che trovo ad attendermi due dame di così alta bellezza...” guardò allora il capo delle sue guardie orientali “... forse avete ragione voi Musulmani... dopo ogni pentimento e penitenza davvero per ognuno di noi vi sono donne bellissime come premio.” Rise di gusto, mentre l'orientale rispose con un inchino alle sue parole.
Eilonwy
07-10-2013, 11.09.42
Il mio cuore incomincio a battermi nel petto e il mio corpo si rilassò nel vederlo arrivare.
Quando mi salutò, sentii brividi di freddo misti a vampate di caldo.
Mi ridestai e dissi:"Ci avete messo un po'! Avevate un listone di peccati, immagino!" dissi scherzosamente, poi tornando abbastanza seria dissi "Cavaliere? Avete visto anche voi una sagoma incappucciata, che si dirigeva in sacrestia?".
Lo guardai con curiosità e di chi attende con fremito una risposta.
http://fc05.deviantart.net/fs71/i/2010/330/b/6/emily_browning_as_bella_swan_by_kitty_chan_knight-d33njtv.jpg
Altea
07-10-2013, 15.25.35
Sorrisi leggermente divertita alla battuta del Cavaliere....e sforzavo di pensare ai miei studi sul mondo orientale per ricordarmi di questo fatto.
Ero alquanto stanca di aspettare e speravo di poter subito andare via, più che altro ero innervosita..che sarebbe successo se per caso Azable e la sua banda fosse passata da quelle parti e mi avesse vista.
Poi sentii la domanda di damigella Eilonwy...allora pure lei aveva visto una figura incappucciata dentro a quella chiesa e istintivamente mi voltai a guardarla..la chiesa di San Giovanni..che strano, celava forse dei misteri? Infatti era stata scelta, come disse la monaca, da Mirabole per riportare la effige di Santa Caterina..ero alquanto perplessa.
Sorrisi a quelle parole del sacerdote.
"Ma io non intendevo dire che l'avrebbe rubato adesso.. Mirabole ha detto che oggi sarebbe venuto in questa chiesa per vedere il quadro e iniziare ad elaborare il suo piano..".
Riuscimmo ad entrare nella cappellina, e mi guardai intorno, estasiata.
Ma poi qualcosa attirò la mia attenzione, e corrucciai la fronte.
"E quello? Cos'è?" Indicando il fiore.
Guisgard
07-10-2013, 20.12.57
A quelle parole di Clio, subito il sacerdote si avvicinò al vetro della cappella a fissare attentamente il telo che copriva il dipinto.
“Bontà Divina...” disse stupito “... ma... c'è davvero qualcosa... qualcosa infilata nel telo!”
Le due guardie, allora, si voltarono a guardare anche loro verso il quadro.
“Com'è possibile?” Esclamò Padre Roberio. “Chi si è avvicinato al quadro?” Guardando poi i due soldati di guardia. “Qualcuno è entrato nella cappella!”
“Nessuno!” Rispose uno di quei due. “Siamo qui da stamani e nessuno si è avvicinato tranne quel priore. E comunque è rimasto qui, dove siete voi ora, a fissare, per pochi istanti, il quadro. Poi è uscito dalla chiesa.”
“Qualcuno allora stanotte deve essere riuscito ad entrare nella cappella.” Disse Roberto.
“Impossibile.” Assicurò il soldato. “Il nostro turno è iniziato stamani alle nove e sul telo non vi era nulla.”
“Allora” fece Roberto “apriamo la cappella e vediamo cos'è quella cosa.”
“Nessuno” sentenziò il soldato “può aprire la cappella senza ordine del capitano.”
“Si trova in chiesa” deciso Padre Roberio “ed io posso entrarci senza nessun veto!”
“Voi non avete più le chiavi per accedervi.” Mormorò il soldato. “Solo il capitano può custodirle.”
“Allora andatelo subito a chiamare!” Agitato il sacerdote.
Uno dei soldati, così, corse a far chiamare il capitano.
Jacopo giunse poco dopo, con altri uomini.
Aprì la cappella e tolse dal telo ciò che vi era stato infilato.
“E'...” disse “... è un fiore... e non vi altro... nessun biglietto...”
“E' uno stramonio.” Mormorò Roberto. “E solo Mirabole si firma con i fiori... mi sembra ovvio che si tratti di un segno lasciato da lui... ma cosa avrà voluto dirci con quel fiore?”
Guisgard
07-10-2013, 20.27.52
Altafonte sorrise a quelle parole di Eilonwy.
“Eh, damigella...” disse sospirando “... la dea Afrodite è stata così generosa con questa città, donandole dame di tal rara bellezza, che mi è impossibile resistere alla tentazione di ambire alla loro compagnia... e così mi ritrovo ad immaginarvi tutte al mio fianco... chi addolcendomi con amabili storie, chi con delicati canti e chi, invece, con rilassanti massaggi... lo ammetto, invidio il Sultano di Istanbul che può disporre di tutte le bellezze della sua terra... ora capirete che il mio confessore deve dunque concedermi molto del suo tempo...” rise di gusto “... una sagoma incappucciata dite? No, non ho veduto nulla di simile... sono stato fino a poco tempo fa rinchiuso nel confessionale...” poi fissò all'interno della carrozza “... cara dama...” rivolgendosi ad Altea “... mi perdonerete, vero, per questo ritratto? Sarò vostro debitore! Fortuna che vi ha tenuta compagnia la nostra dolce madamigella Eilonwy.”
Eilonwy
07-10-2013, 20.45.37
"Per me è stato un piacere tenere compagnia a Lady Altea Sveva." dissi sorridendo"Comunque, se me lo permettete, vorrei arruolarmi come guardia del corpo vostra e di Lady Altea Sveva! Sono molto abile con le armi e mi farebbe piacere metterle in pratica. E poi, i vostri uomini potrebbero insegnarmi qualche nuova tecnica di combattimento" dissi candidamente e con occhi supplicanti.
http://fc01.deviantart.net/fs70/f/2011/181/3/4/emily_browning_as_bella_swan_by_mymusetwilight-d3kktjo.jpg
Altea
07-10-2013, 20.53.28
Ascoltai attentamente le parole di Altafonte...non vi era nessuna persona incappucciata nella chiesa.
Eppure...che strano..due persone la avevano vista, chissà forse sarei tornata un altro giorno in quella chiesa per guardare meglio.
Poi udii le parole del Cavaliere verso la damigella e il suo sguardo si soffermò verso di me e sorrisi alle sue parole.."Perdonarvi? Vedo siete sensibile al fascino femminile caro Cavaliere, sarà per questo che non trovate moglie?D'accordo..allora..ricordate dovrete saper farvi perdonare bene. Che ne dite se andassimo, sono piuttosto stanca".
E lo guardai, chinando leggermente il capo..effettivamente era stata davvero una giornata impegnativa.
Poi ascoltai le parole di damigella Eilowny ma preferii non rispondere, lasciai al Cavaliere disposizioni in merito...certo sapevo difendermi da me...non per altro avevo avuto lezioni pure di arco e pure di spada visto il mio rango.
http://i42.tinypic.com/20t2emc.jpg
Guisgard
08-10-2013, 02.07.33
A quelle parole di Eilonwy, Altafonte sorrise.
“Un'Amazzone, dunque.” Disse divertito. “Una graziosa Amazzone. Beh, allora mi sa proprio che bisognerà chiedere alle mie guardie di insegnarvi qualche colpo particolare con la sciabola, damigella. Cosa ne pensi, Parcshà?” Rivolgendosi al capo dei suoi uomini.
“Non so, padrone.” Con un inchino il moro.
“Tu sei un maestro con quell'arma” fece Altafonte “e magari potresti, quando sarà, insegnare qualche tattica di attacco e difesa alla nostra giovane Diana.”
“Si, padrone.” Con un altro inchino Parcshà.
“Bene.” Soddisfatto Altafonte. “Allora” fissando Eilonwy “presto ordinerò a Parcshà di istruirvi con qualche nuovo colpo, così che un giorno possiate divenire così abile da affidarvi la protezione della mia persona.” Le sfiorò la mano con un bacio. “Ora perdonatemi, ma ho già fatto attendere troppo lady Altea. Ella è stanca e chiede di poter vedere la sua nuova dimora. E naturalmente ho fatto mio il privilegio di condurla là. I miei omaggi, damigella.” Mostrando un inchino ad Eilonwy.
Salì sulla sua carrozza e partì, seguito dai suoi uomini.
“Eh, milady...” mormorò Altafonte fissando Altea, mentre la carrozza attraversava la città “... spero che la casa che ho scelto per voi sia di vostro gradimento, così da farmi guadagnare il vostro perdono.”
Poco dopo la carrozza si fermò davanti ad una graziosa residenza di tardo Cinquecento.
Era stata ristrutturata ed ora una magnifica facciata in giallo di Tessaglia e verde di Andorra ornava il lato che guardava verso il centro della città.
Un piccolo giardino con salici e ficus precedeva l'atrio, con una semplice ma delicata fontana in piastrelle color bianco opaco posta al centro.
“Eccoci arrivati, milady.” Fece Altafonte scendendo dalla carrozza, per poi aiutare Altea a fare altrettanto.
Eilonwy
08-10-2013, 11.09.44
Quando la carrozza fu ben lontana.....
"Siiiiiiiì, evviva! Grazie Vergine Maria! Grazie Dio! Forza, Dante torniamo a casa a dare questa bella notizia a zio".
Spronai il mio nero destriero e tornai a casa.
Quando arrivai, dissi:"Stalliere Antonio! Date, per favore, una ciotola di dolci mele a Dante! Se le merita".
Poi corsi in camera mia e riposi la mia spada di Clorinda e il mio arco dentro l'armadio .
Andai da Cestia e le dissi:
"Cestia!Cestia! Fai, per favore, venire l'addetta alla bellezza e al benessere!
Com'è che si chiama Madama Fleur-de-Lys?!?".
Altea
08-10-2013, 15.30.52
La carrozza si diresse verso la dimora e annuii alle parole del Cavaliere.."Non dovete preoccuparvi milord, non avete nulla da farvi perdonare. Anzi sono io che sono in debito con voi per ciò che state facendo..e non saprò mai come sdebitarmi".
Arrivammo alla casa, Altafonte mi aiutò a scendere ed entrammo da un cancello in quella casa cinquecentesca, mi guardavo attorno.."E' stupenda, ha i colori dell'estate..giallo del sole e verde dei giardini raggianti. E infatti il giardino è ciò che più mi colpisce..coi suoi salici.
Sapete, vero, che i salici in Cina come in Oriente sono portatori di buoni auspici?".
Feci cenno verso la porta.."A voi l'onore di aprire la porta milord...io sono diciamo solo ospite in questa casa".
Iniziavo a sentirmi rassicurata, qui Azable non mi avrebbe trovata..e se lo avesse fatto sarei stata al sicuro.
Guisgard
08-10-2013, 20.45.59
“Si, un po' conosco le tradizioni dell'Oriente, milady...” disse annuendo Altafonte ad Altea, per poi aprire la porta e far segno alla donna di precederlo “... quanto al vostro debito, ritenetevi libera da esso... mi donaste una rosa al chiostro e dunque vantate voi un credito verso di me. Perchè come recitava un poeta, con un fiore si può barattare il mondo intero.”
E appena furono in casa, si presentò a loro un'anziana governante.
“Desiderate?” Chiese lei.
“Ho saputo” fece Altafonte “che questa casa è stata messa in affitto.”
“Si, certo.” Annuì la governante.
“Benissimo.” Sorrise il cavaliere. “La prenderò io in affitto. A chi devo rivolgermi?”
La donna allora pregò Altafonte di seguirla, mentre Altea attese nel grande salone.
Da circa una mezz'ora il cavaliere ritornò.
“Tutto è stato deciso, milady.” Fissando Altea. “La casa è nostra. Ne prenderete possesso subito.” Indicò poi la governante. “Madama Irene si occuperà di voi. Naturalmente casa mia sarà sempre aperta, milady.” Baciandole la mano. “Anzi, non ci sarà bisogno che avvisiate prima. Potete venire quando vi va. Magari mi farete visita molto presto. Ora perdonatemi, ma affari urgenti mi reclamano.” E andò via.
Guisgard
08-10-2013, 20.47.55
Tornata a casa, Eilonwy diede ordine di sistemare Dante nelle scuderie e poi fece chiamare l'esperta di bellezza che si occupava di lei.
E mentre la donna le sistemava i lunghi capelli, arrivò suo zio.
“Vedo che ci facciamo belle.” Disse sorridendo. “Scommetto che a qualche fortunato giovane hai concesso un appuntamento, vero?”
Eilonwy
08-10-2013, 20.59.02
"Caro zio mi sto facendo bella non solo per l'uomo che amo, ma perchè stasera dobbiamo festeggiare. Indovina? Il Cavaliere d'Altafronte mi ha permesso di avere lezione di scherma dai suoi uomini orientali nel suo palazzo! Essi mi insegneranno nuove tecniche di combattimento. Lui ha detto che quando sarò pronta diventerò la sua donna cavaliere e guardia del corpo. Non è magnifico?!?"
Ero al settimo cielo. Sorrisi all'idea di diventare la sua guardia del corpo e forse in un futuro lontano sua moglie.
http://24.media.tumblr.com/2b6163abd96547cacfc7d0cae82e9ca8/tumblr_mrtvuorHnV1sfapwao1_500.jpg
Altea
08-10-2013, 21.08.17
Aspettai nel salone e mi guardavo attorno..quella dimora era deliziosa, luminosa e confortevole..e poco dopo arrivò il Cavaliere con la bella notizia che l'affare era stato concluso.
Sorrisi felice..."Ne sono felice, perchè questa casa la sento già mia."
E rimasi anche stupita nel sapere che il Cavaliere mi dava libero accesso alla sua dimora, addirittura senza avvisare...che strano si fidasse cosi di me, senza conoscermi nemmeno.
Lo baciai sulla guancia..."Per una rosa avete fatto questo..e per un bacio che farete Cavaliere di Altafonte?"
Il Cavaliere svanì nel nulla, come sempre, preso dai suoi tanti affari e lo vidi allontanarsi e io rimasi sulla finestra a guardarlo finchè sparì.
Poi mi voltai e vidi la governante, Madama Irene....e le chiesi di portarmi nella mia stanza e mostrarmela e di prepararmi un bel the caldo.
"Madama Irene...ditemi...a chi apparteneva questa casa?" chiesi mentre ci dirigevamo nella stanza.
Osservai attentamente il fiore, restando in silenzio durante quel viavai.
"Uno stramonio.." mormorai poi, in risposta alle parole di Roberto "..immagino che abbia un significato.. sapete quale?" chiesi "..che strano, però.. sbaglio o è la prima volta che Mirabole lascia soltanto un fiore.. voglio dire, senza un biglietto.. chissà cosa si cela dietro questo cambiamento di condotta... magari vuole solo farvi sapere che è stato qui.. nonostante la sorveglianza..".
Guisgard
09-10-2013, 01.13.58
Madama Irene mostrò ad Altea non solo la sua nuova camera, ma anche il resto della casa.
Le preparò poi un tè caldo e qualche buon pasticcino.
Il tutto fu servito in una piccola sala di ricevimento, dove faceva bella mostra un magnifico clavicembalo del XVIII secolo.
Era posto davanti ad una grande finestra adorna di preziose tendine in stile Borbonico.
“Questa casa” disse Irene ad Altea “è appartenuta al barone di Castelflorenzio. Fu sua moglie, la baronessa Vittoria, a sceglierla. In seguito accaddero fatti non proprio belli e la casa venne messa all'asta, per poi essere acquistata da un notabile della città. Quel clavicembalo veniva suonato dalla baronessa nei lunghi pomeriggi di pioggia che la costringevano in casa.”
Altea
09-10-2013, 01.24.11
Vittoria...strana casualità..il mio secondo nome era proprio Victoria.
A sentire quella storia rabbrividii e quella dimora prese tutta altra sembianza.
Posi sul tavolino la tazza da the che stavo sorseggiando, ad un tratto mi sentii a disagio..forse era solo soggezione.
Mi scusai e uscii nel giardino e mi incamminai tra i salici e vidi la bellissima dimora del Cavaliere di Altafonte...era veramente maestosa.
Guisgard
09-10-2013, 01.46.14
“Beh, si...” disse Roberto a Clio “... immagino di si... potrebbe avere un significato quel fiore...” guardò poi la ragazza negli occhi “... ma perchè metterlo sul telo? Rifletti... perchè allora non portarsi via il quadro? Non ha senso penetrare nella cappella, infilare quel fiore e poi andare via... a che pro? Neanche un biglietto ha lasciato... e poi comunque i soldati affermano che nessuno si è avvicinato, a parte quel priore...”
Jacopo si voltò di scatto.
“Che priore?” Chiese ai suoi uomini.
“Il religioso inviato da Sua Grazia il vescovo.” Intervenne Padre Roberio. “Deve stipulare un contratto assicurativo per conto della diocesi.”
“Bisogna trovarlo subito.” Fece Jacopo.
I suoi uomini annuirono.
“Sarà meglio andare, Clio...” mormorò Roberto “... qui rischiamo solo di intralciare le indagini...”
Ritornarono così a casa.
I due giovani trascorsero allora l'intero pomeriggio nel giardino di villa Fiosari, dove Roberto si esercitò con la pistola in vista del duello che doveva tenere fra poco.
“Su...” ridendo poi lui “... cosa ne dici di esercitarti con un'arma vera?” Rivolgendosi a Clio. “Ti va di fare una gara? Semplice semplice, dai... metteremo quattro carte da gioco fra quei due rami stretti... l'asso di Picche, il fante di Quadri, il re di Fiori e la donna di Cuori... il primo che colpisce quest'ultima carta vince... ci stai? Prometto che sparerò dieci passi dietro di te e con una mano sull'occhio destro!” Sarcastico lui.
Ma proprio in quel momento giunse uno dei domestici.
Recava un biglietto da parte del viceprocuratore del re che lasciò nelle mani di Clio.
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Guisgard
09-10-2013, 01.57.00
Altea uscì in giardino, tra i salici, l'odore dei fiori e il fruscio dei guizzanti getti d'acqua della fontana.
Da lì poteva guardare in fondo alla strada, dove sorgeva il meraviglioso palazzo del Cavaliere di Altafonte.
Quella dimora appariva silenziosa e in qualche modo austera nonostante la sua magnificenza.
Forse a causa di quell'alone di indefinito mistero che circondava la figura del cavaliere.
Ma proprio in quel momento Altea udì dall'interno il clavicembalo suonare.
Guisgard
09-10-2013, 02.15.42
A quelle parole di Eilonwy, così cariche di entusiasmo, Nicolò rise.
“Eh, benedetta ragazza, vedo che quel nostro cavaliere ti sta davvero simpatico.” Sorrise. “E dimmi... quando cominceranno queste vostre lezioni di scherma?”
Ma in quel momento uno dei suoi domestici lo chiamò.
“Signore...” entrando questi “... c'è un uomo che chiede di voi... dice di essere atteso per un contratto...”
“Ah, si...” annuì Nicolò “... deve trattarsi dell'inviato del vescovo... gli ho dato appuntamento qui, invece che in banca... fallo accomodare nel mio studio... lo raggiungo fra un momento...” fissò di nuovo Eilonwy “... scusami, cara... gli affari mi attendono.” Ed uscì dalla stanza.
Eilonwy
09-10-2013, 09.11.55
"Certo zio. A dopo!" dissi mentre se ne andava.
Ero veramente felice e serena quella sera.
Mi sentivo leggera come una piuma.
"Madama Fleur-de-Lys? Cestia? Potreste, per cortesia, prepararmi un bagno caldo con sali profumati, latte d'asina e petali di rosa?!? Oh, anche una maschera all'argilla verde e camomilla, grazie!".
Ne avevo proprio bisogno.
"Già, non ha alcun senso... eppure, qualcuno ha messo lì quel fiore, per chissà quale motivo..." dissi piano, poi annuii alle parole di Roberto, eravamo d'impiccio, me ne rendevo perfettamente conto.
Così, raggiungemmo casa sua, e mi sedetti poco distante da lui, in giardino, osservandolo mentre si esercitava.
Raramente sbagliava un colpo, anche se io non perdevo occasione di farglielo notare, ricevendo un'occhiataccia in risposta.
Era come se il tempo si fosse fermato, e non pensai a niente se non ai bersagli che cadevano uno ad uno.
“Su...” ridendo poi lui “... cosa ne dici di esercitarti con un'arma vera?” Rivolgendosi a Clio. “Ti va di fare una gara? Semplice semplice, dai... metteremo quattro carte da gioco fra quei due rami stretti... l'asso di Picche, il fante di Quadri, il re di Fiori e la donna di Cuori... il primo che colpisce quest'ultima carta vince... ci stai? Prometto che sparerò dieci passi dietro di te e con una mano sull'occhio destro!” Sarcastico lui.
Ma proprio in quel momento giunse uno dei domestici.
Recava un biglietto da parte del viceprocuratore del re che lasciò nelle mani di Clio.
Presi il biglietto tra le mani e ringraziai il domestico.
"Una gara eh.. perchè no.. mi sono esercitata molto da quando te ne sei andato, sai? Non che sia migliorata molto, ma.. tant'è... ci sto, prepara le carte.." ridendo a mia volta.
Rigirai il biglietto tra le mani "Possibile che non riesca a stare qualche ora tranquilla senza trovarmi quel Missari tra i piedi?" alzai gli occhi al cielo "..è una vera scocciatura.. vediamo un po' che cosa ha di tanto urgente da dirmi.." scuotendo la testa.
Mentre lo aprivo lanciai un'occhiata divertita a Roberto "..tu prepara tutto eh, io leggo questa missiva e arrivo..".
E iniziai a leggere.
Altea
09-10-2013, 15.46.09
La sera stava calando e il verde attorno emanava profumo di terra e fiori..fissavo la dimora di Altafonte che si stagliava maestosa eppure era silenziosa e cupa...mi stavo accingendo ad andare proprio in dimora per parlare coi servitori orientali, volevo sapere quando potevo trovare il Cavaliere...o solo la curiosità di vedere dove e come abitasse.
Ad un tratto fui destata da un suono, indefinito, proveniva dalla mia dimora, mi avvicinai e capii di cosa si trattasse e rimasi per un attimo attonita..era il suono del clavicembalo, ma chi mai poteva suonarlo? Forse Madama Irene...non certo il fantasma di Lady Vittoria.
Nuovamente sentii un brivido freddo percorrermi, entrai di corsa in casa e mi diressi verso il piccolo salone stile borbonico chiedendo mentre percorrevo l'ingresso..."Madama Irene..state suonando voi?" ed entrai nel salone incuriosita ma al tempo stesso anche con un certo timore.
Talia
09-10-2013, 16.16.52
Sara e Riano si abbracciarono, io abbassai lo sguardo.
Improvvisamente mi sentivo male...
la storia che Jacopo mi aveva raccontato era diversa: aveva parlato di un inseguimento, sì, ma non con quelle tinte che le aveva dato Sara...
mi torcevo le mani, a disagio, in preda a mille domande.
L’amicizia esigeva rispetto, era vero... possibile che, invece, Jacopo fosse stato tanto vile?
Le mie mani sfiorarono quelle di Riano e di Sara, ancora strette le una alle altre...
“Vi chiedo perdono...” mormorai “Perdono per tutto il male che vi è stato fatto...”
Avevo gli occhi bassi, cupi...
“Ma perchè” all'improvviso Sara “Francesco ha detto che presto non dovremo più sopportarlo? Cosa voleva dire?”
“Forse era solo molto arrabbiato...” rispose Riano.
“No, lo conosco...” scuotendo la testa Sara “... c'era qualcosa di diverso nel suo sguardo... ho paura, babbo... paura che possa accadergli qualcosa di terribile...”
Sollevai lo sguardi di scatto e li fissai...
Sara aveva ragione: le parole di Francesco erano state precise e anche a me, adesso che ci pensavo, erano suonate un po’ insolite...
“Andate a cercarlo...” dissi allora “Sono venuta qui con la mia carrozza... vi prego, permettetemi di prestarvela per andare a cercare Francesco...”
Senza aspettare la loro riposta, vedendoli ancora indecisi, li pregai di seguirmi in cortile dove chiamai il mio servitore e gli ordinai di restare ai comandi dei signori de’ Binardi per quel giorno, di portarli ovunque volessero andare.
Salutai Riano e Sara, dunque, e mi allontanai a piedi...
Poco fuori dal palazzo dei de’ Binardi c’era un maniscalco... mi presentai nella sua bottega...
“Sono lady Talia, moglie del capitano de’ Gufoni!” dissi “Necessito di un cavallo!”
Pochi minuti dopo stavo cavalcando a tutta velocità per le strade della città...
ero tesa, agitata...
le parole di Sara continuavano a vorticarmi in testa...
continuavo a chiedermi che cos’era che Jacopo non mi aveva detto, a chiedermi cosa aveva fatto e come mai mi avesse mentito...
ed ero così irritata che mi ritrovai, quasi senza accorgermene, nell’unico posto della città in cui Jacopo mi aveva proibito di andare, quel giorno: la Chiesa di Santa Felicita.
Guisgard
09-10-2013, 16.27.56
Talia raggiunse così la chiesa di Santa Felicita.
La situazione qui sembrava essersi stabilizzata.
Il capitano Jacopo aveva lasciato questo luogo, seguito da molti dei suoi, lasciando così a guardia della cappella solo due sentinelle.
Il resto della piazza, nella zona più esterna, era invece molto più sorvegliata, poiché l'accesso al fiume non era molto distante da lì.
Talia si trovò allora davanti all'entrata della chiesa.
“Milady...” disse uno dei due militari di guardia alla cappella “... cercate forse il capitano? E' appena andato via.”
Guisgard
09-10-2013, 17.10.19
Clio aprì così quel biglietto e cominciò a leggerne il contenuto:
“Al più presto raggiungetemi nel mio ufficio. Ogni contratto può perdere valore ed effetto se una delle controparti viene meno ai patti o tarda a procurare la merce. Le scadenze dei pagamenti vanno sempre rispettate.
Simone Missani, viceprocuratore del re”
“Eh, vedo che ti ha rapito quel biglietto...” avvicinandosi a lei Roberto “... devo forse esserne geloso? E' di qualche misterioso spasimante? Ti avverto, cara cugina, un duello o due per me non fa differenza.” E le fece l'occhiolino.
“Addirittura.” Arrivando all'improvviso Selenia. “Devo quindi essere io gelosa del mio maritino? Visto che a lui stanno tanto a cuore le sorti amorose di sua cugina.” Sorridendo.
“Beh, è mia cugina e devo essere vigile.” Ridendo Roberto. “A meno che non voglia maritarla al primo venuto.”
“Si, in effetti potresti presentarla a qualche giovane dell'alta società cittadina.” Annuì Selenia. “Ma temo che ciò sia complicato se ogni volta non perdi occasione per starle vicino. Dopotutto deve anche avere un po' di libertà questa ragazza. Dico bene, vero?” Rivolgendosi poi a Clio.
Talia
09-10-2013, 17.15.26
Giunsi nella piazza di Santa Felicita e smontai da cavallo.
La piazza era semideserta, sorvegliata come una fortezza... un buon numero di guardie si trovava dalla parte opposta, sorvegliando l’accesso verso il fiume... di fronte al portone c’erano soltanto due soldati.
Mi avvicinai a loro...
Talia si trovò allora davanti all'entrata della chiesa.
“Milady...” disse uno dei due militari di guardia alla cappella “... cercate forse il capitano? E' appena andato via.”
Lo fissai...
Jacopo era stato lì, dunque?
Mi chiesi per quale motivo.
“Capisco...” dissi soltanto “Beh... non fa niente... vuol dire che lo vedrò più tardi! Ora desidero entrare in chiesa... prego, lasciatemi passare!”
Guisgard
09-10-2013, 17.25.28
A quelle parole di Talia, le due guardie si misero sull'attenti e la sciarono libero l'ingresso in chiesa.
“Dentro vi è solo il sacerdote, milady...” disse una delle due “... Padre Roberio.”
La ragazza si ritrovò così nella navata.
Quel sacro luogo era illuminato dalla luce che penetrava dalle alte finestre, tuttavia senza però che i raggi del Sole arrivassero a toccare la parte laterale, dove si aprivano piccole cappelline.
Talia passò davanti alla Cappella della deposizione e vide, coperto dal telo, il quadro tanto ambito.
Ma ad un tratto si accorse di qualcosa.
Una vaga ed incerta figura raggiunse il confessionale.
Talia
09-10-2013, 17.37.39
Feci appena un minuscolo cenno alla guardia che aveva parlato, poi varcai la soglia e mi ritrovai nella semioscurità e nel silenzio della chiesa mentre lo spesso portone si richiudeva alle mie spalle...
La cappella della Deposizione era giusto alla mia destra, protetta da un’alta inferriata chiusa, ed al suo interno il misterioso quadro...
Mi accostai all’inferriata e mi appoggiai appena alle sbarre con le mani, osservando il dipinto protetto dal telo...
tanto mistero intorno a quell’unico oggetto...
Una vaga ed incerta figura raggiunse il confessionale.
Mi voltai di scatto.
Fu più la sensazione che vi fosse qualcuno a destarmi che non un rumore o un suono...
poi intravidi quella sagoma presso il confessionale.
Non esitai... in fondo la guardia aveva detto che non vi era rimasto che il sacerdote, lì...
“Padre Roberio...” dissi dunque, muovendo appena mezzo passo in quella direzione “Siete voi? Siete lì?”
Guisgard
09-10-2013, 17.44.24
Talia si avvicinò così al confessionale.
“Si, sono io, figliola...” disse, dopo qualche momento di silenzio, piano una voce dall'interno, protetta dalla leggera gratina che separava il confessore dai penitenti “... sei venuta per confessare le tue colpe? Ti ascolto, se vuoi...”
Eilonwy
09-10-2013, 17.58.28
Dopo quel bagno rilassante e quella maschera di bellezza per il viso, mi sentii rinascere.
Mandai Cestia e Madama Fleur-de-Lys ad avvertire mio zio che lo avrei raggiunto.
Mi misi da sola la fascia per i seni e il bustino. Mi portai alle labbra una pasta fatta di argilla
rossa e succo di ciliegia e fragola.
Poi, mi misi un vestito di seta e raso celeste e bianco.
Scesi le solite scale ed arrivai allo studio di mio zio.
http://th09.deviantart.net/fs70/PRE/i/2013/171/5/d/breathe_dress_from_ever_after_by_silver_fyre-d69vmvm.jpg
Guisgard
09-10-2013, 18.09.54
Altea giunse nel salone, dove fino ad un momento prima aveva sentito il suono del clavicembalo.
E nella stanza la dama non vide nessuno.
Le finestre erano però spalancate ed un fresco vento soffiava in quell'ambiente, scuotendo le tende e rendendo l'aria in casa vagamente fredda.
Ad un tratto una figura apparve sulla soglia della porta, restando immobile, quasi celata nell'indefinita penombra, a fissare Altea.
Altea
09-10-2013, 18.19.20
Guardai in giro al salone..vuoto e la finestra spalancata...le tende svolazzavano al vento e mi affacciai per vedere se era entrato qualcuno di nascosto nella dimora e poi uscito furtivamente...quasi mi venne in mente Azable.
Mi voltai per chiamare Madama Irene quando intravidi in penombra una figura...cercavo di metterla a fuoco nella fievole luce e dentro me stessa mi ripetevo di stare calma.
Mi avvicinai di più per vedere chi fosse..."Siete voi, Madama Irene...che strano mi era sembrato qualcuno suonasse questo clavicembalo e ho trovato le finestre aperte" e osservavo la figura.
Eilonwy
09-10-2013, 18.29.35
Bussai alla porta dello studio di mio zio.
Attesi che mi disse di entrare o che mi aprisse la porta.
Guisgard
09-10-2013, 18.49.11
Madama Fleur-de-Lys e Cestia prepararono ad Eilonwy quanto da lei richiesto.
La giovane così restò per un po' in quel meraviglioso bagno rivestito da maioliche di Amalfi, marmi di Carrara e mobili ad intarsio di gusto barocco.
L'ambiente era poi ingentilito dalle essenze esotiche del sandalo, dell'ambra malese e della vaniglia del Madagascar.
E così, rilassata, Eilonwy si lasciò avvolgere da quelle delicate sensazioni.
Poi raggiunse suo zio che era in biblioteca.
Ed egli le disse di entrare.
Eilonwy
09-10-2013, 19.35.26
Aprì lentamente la porta, che era stata fatta con l'ebano del Madagascar.
Vidi mio zio Nicolò seduto nella sua poltrona di velluto rosso e un uomo seduto, nella parte opposta, su una poltrona di cuoio.
Richiusi la porta alle mie spalle e feci un leggero e timido inchino.
Guisgard
09-10-2013, 20.21.50
Altea parlava a quella figura, ma essa restava immobile e silenziosa, quasi protetta dall'incerta penombra che l'avvolgeva.
Le tende continuavano a volteggiare sotto il soffio del vento, diffondendo in tutta la stanza un'aria che pareva rinfrescarsi sempre più.
Poi uno scroscio di pioggia e in un attimo l'acqua finì per bagnare i vetri e i mobili più esposti alle finestre spalancate.
“Vi stavo cercando, milady...” disse all'improvviso quella figura “... dove eravate?” Era la voce di Azable. “Sta cominciando a piovere... sarà meglio chiudere tutte le finestre.” Aggiunse.
La figura avanzò allora verso di lei, abbandonando la penombra e mostrandosi finalmente ad Altea.
Era madama Irene e non Azable.
http://images.movieplayer.it/2009/04/16/judith-anderson-e-la-signora-danvers-in-rebecca-la-prima-moglie-112445.jpg
Lessi il biglietto tutto d'un fiato, con la rabbia che saliva ad ogni parola.
Cosa si aspettava da me? Che scoprissi Mirabole in un giorno?
Quando tutte le guardie del regno non ci riuscivano?
Mi accorsi di Roberto quando fu a un passo da me, alzai gli occhi dal foglio per posarli nei suoi.
Sorrisi alle sue parole.
Ma prima che potessi rispondere, arrivò Selenia, e mi affrettai a distogliere lo sguardo da suo marito.
In quel pomeriggio fuori dal tempo, avevo dimenticato anche lei.
“Addirittura.” Arrivando all'improvviso Selenia. “Devo quindi essere io gelosa del mio maritino? Visto che a lui stanno tanto a cuore le sorti amorose di sua cugina.” Sorridendo.
“Beh, è mia cugina e devo essere vigile.” Ridendo Roberto. “A meno che non voglia maritarla al primo venuto.”
“Si, in effetti potresti presentarla a qualche giovane dell'alta società cittadina.” Annuì Selenia. “Ma temo che ciò sia complicato se ogni volta non perdi occasione per starle vicino. Dopotutto deve anche avere un po' di libertà questa ragazza. Dico bene, vero?” Rivolgendosi poi a Clio.
"In verità, Milady.. Mio cugino mi conosce molto bene, e con lui posso essere me stessa, senza cerimoniale o etichetta, e non conosco libertà maggiore.." Sorrisi "..mi rincresce di avervelo tenuto lontano.. Non fatevi idee sbagliate su di me, siamo cugini, suvvia.. E anche se così non fosse, non potrei mai competere con voi.." sorrisi "Quanto al resto.. Beh, non credo che potrei trovare marito qui a Sygma.. Voi due siete fortunati.." guardando Roberto per un breve momento "..ma a me é stato insegnato che l'amore, in un matrimonio è solo una piacevole possibilità.. E che l'unica cosa che conta è il lignaggio o le alleanze, la politica.. Tutto questo temo che mi porterà lontano da qui.. Dato che a quanto pare, il mio destino è nelle mie mani.. Potrei persino dimenticare chi sono e sposarmi per amore...".
Restai in silenzio, per non sentire la fitta che mi trapassò il cuore.
"Ma non è da me, il dovere prima di ogni cosa.. Ora più che mai..." Sospirai.
Non mi sarei mai sposata per amore, l'unico uomo con cui avrei passato volentieri la vita sarebbe stato accanto ad un'altra.
C'erano molte cose che non potevo dire, nemmeno a Roberto, per quanto lui avesse la capacità di leggermi nell'anima.
"E quanto a te, caro cugino.." Dissi, tornando a sorridere "Non era uno spasimante sta tranquillo, ma uno scocciatore.. È Misseri... Vuole che vada da lui al più presto.. Ma non ho intenzione di correre ad un suo cenno, per la miseria..".
Mi voltai verso Selenia.
"Stavamo per fare una gara, e vostro marito mi batterà senza dubbio.. Volete restare con noi?" Dissi, sorridendo.
Guisgard
09-10-2013, 20.27.14
Eilonwy entrò così nella stanza, salutando con un delicato inchino.
“Vieni avanti, cara...” disse suo zio “... tanto qui abbiamo finito... potete andare, signor Fieri.” Rivolgendosi all'uomo che era nella stanza con lui.
“Ero qui col mio segretario...” spiegò Nicolò alla ragazza, appena Fieri uscì “... stavamo sistemando gli ultimi dettagli del contratto che ho stipulato col vescovo. Prima vi era il Priore Adamo, l'inviato di Sua Grazia, per il contratto. E appena è andato via ho subito fatto chiamare il signor Fieri per sistemare ogni punto del documento.” Fissò la fanciulla. “Ma sei un vero splendore, mia cara! Un incanto! Farai innamorare tutta Sygma temo!” E sorrise.
Altea
09-10-2013, 20.40.25
Sobbalzai, sentivo i tuoni, lo scroscio della pioggia....e poi le finestre che sbattevano..ma più di tutto...fu la voce di Azable..si era la sua...volevo urlare.
Ma poi, improvvisamente, vidi Madama Irene...ma come...avevo avuto una visione? E il suono del clavicembalo?
Mi guardai attorno...ma che mi stava succedendo?
Non risposi nulla...ero sconvolta da quel posto, corsi verso la porta di uscita e senza pensarci due volte uscii e corsi sotto la pioggia fino alla dimora del Cavaliere e bussai alla porta..."Apritemi sono lady Altea".
Dovevo parlare di questo con lui...non potevo essere impazzita.
Eilonwy
09-10-2013, 20.44.53
Risi e incominciai ad arrossire (come al solito).
"Oh caro zio..." lo abbracciai "...a me basterebbe soltanto far innamorare il Cavaliere d'Altafronte! Lui è il mio faro e il mio Sole. Comunque andrò per gli allenamenti da domani! Ogni giorno tranne di Domenica, che è giorno di preghiera." dissi serenamente.
Gli sorrisi e gli diedi un bacio sulla guancia.
"Grazie ancora per avermi fatto venire in questa meravigliosa città!".
Guisgard
09-10-2013, 20.53.08
“Oh, che assurdità...” disse ridendo Selenia a Clio “... non siate sciocca... non sono certo gelosa di voi. E poi la gelosia è un sentimento così borghese, molto prossima all'invidia. Oh, di certo non ne nutro verso di voi, mia cara.”
Ma proprio in quel momento cominciò a piovere.
I tre così rientrarono in casa.
“Credo che si dovrà rinviare la nostra gara...” mormorò Roberto.
Ad un tratto, però, una carrozza si fermò davanti al cancello di Palazzo Fiosari.
Recava lo stemma dei de' Gufoni.
“E' la carrozza del capitano de' Gufoni.” Fece Roberto.
Ma dal veicolo non scese nessun membro di quella famiglia.
Poco dopo i domestici annunciarono una visita.
Erano Riano de' Binardi e sua figlia di Sara.
“Cosa volete voi?” Chiese loro Selenia.
“Sono qui per una questione d'onore, milord...” disse Riano a Roberto “... mio figlio Francesco è scappato via all'improvviso... siamo usciti a cercarlo e abbiamo saputo che ci sarà un duello fra voi e mio figlio... un duello che si terrà fra due giorni...”
“Si, è così.” Annuì Roberto. “Ebbene?”
“Sono qui per scongiurarvi di annullarlo, milord...”
“Impossibile.”
“Voi siete un abile tiratore, mentre mio figlio non ha mai sparato neanche ad un animale. E' una lotta impari.”
“Doveva pensarci prima di offendermi.”
“Vi supplico...”
“E' una questione d'onore.” Sentenziò Roberto.
“E' onorevole sparare ad un ragazzo?” Intervenne Sara.
“Ha pressapoco la mia età.” Rispose Roberto.
“Ma lui non sa usare le armi!” Fece Sara. “Sparare ad un rivale praticamente inerme serve a salvaguardare il vostro onore?”
“Chi è causa del suo mal” replicò Fiosari “pianga se stesso.”
“Come fate ad avere la carrozza del capitano de' Gufoni?” Domandò Selenia, come se quella sua curiosità fosse la cosa più importante in quel momento.
“E' stata lady Talia, la moglie del capitano, ad offrircela.” Rispose Riano.
“Comunque perdete il vostro tempo, signore...” scuotendo il capo Roberto “... il duello si terrà regolarmente nel giorno e nell'ora stabiliti.”
Sorrisi a Selenia, lieta che non mi fosse nemica.
"No, in effetti nemmeno io invidierei me stessa..." sussurrai quasi, mentre le prime gocce di pioggia inumidivano il giardino.
"Già, dovremo rinviare.." Assentii.
Così, rientrammo in casa e poco dopo una carrozza si fermò davanti al palazzo.
Restai in silenzio per tutto il tempo.
Alzavo di tanto in tanto lo sguardo verso Roberto, quasi temessi che qualcuno si accorgesse dell'effetto che avevano su di me quel tono della sua voce e quello sguardo, così decisi.
Eppure, sapevo che avevano ragione.
Non era un duello alla pari, tanto più che Francesco non era nemmeno nobile.
Stavo per dire qualcosa, ma avevo promesso a Roberto che sarei stata al mio posto.
"Permettete, un momento?" Dissi, rivolta ai due Binardi.
Mi alzai e mi avvicinai a Roberto, guidandolo delicatamente con una mano perché si voltasse verso di me.
Quando fu davanti a me, alzai lo sguardo e sussurrai "..potresti concedergli una grazia.. No, non intendo annullare il duello... Ma potresti cambiare l'arma e far finire il duello al primo sangue.. Vinceresti ugualmente, salvando l'onore, ma sembreresti magnanimo e non crudele.. I duelli infondo sono faccende da nobili.. A questi uomini non importa dell'onore, ma della vita" abbassai lo sguardo "..non intendo intromettermi, ti ho promesso che sarei stata al mio posto.. Era solo il mio pensiero..".
Mi accomiatai con un cenno del capo senza staccare gli occhi da quelli di Roberto, e tornai a sedermi.
Guisgard
10-10-2013, 01.16.27
“I duelli non sono cose da nobili” disse Roberto a Clio “ma da uomini. E' il barlume della civiltà che illumina le tenebre di un mondo altrimenti selvaggio. Se non ci fosse questa cavalleresca regola che custodisce onore e dignità, allora tutti potrebbero tutto, infischiandosene del rispetto e della libertà altrui. Quel ragazzo merita una lezione. Si, probabilmente sarà una lezione definitiva, ma servirà ad altri come lui affinchè in futuro rispettino il ruolo e il posto che compete ad ognuno di noi in questa società.” Guardò poi il vecchio de' Binardi e sua figlia. “Vostro figlio per troppo tempo ha abusato della clemenza degli uomini del mio rango. Ora dovrà affrontare da uomo ciò che ha causato il suo essere stolto.”
“Già una volta” fece Riano de' Binardi “ho perduto qualcuno che mi era caro come un figlio a causa di una faccenda simile. Perdonatemi, ma per me è inconcepibile come si possa salvaguardare il proprio onore se si affronta un avversario del tutto incapace di difendersi.”
“Caro signore, ascoltatemi...” mormorò Roberto con freddezza “... un duello non deve essere giusto, ma esemplare. Deve cioè sancire un verdetto, ripristinare qualcosa che è stato violato. I contendenti impugnano le medesime armi e ciò consente di avere a quelli come voi e vostro figlio, per una volta, la stessa possibilità che spetta a chi invece vi è superiore per nascita. Comunque... mia cugina mi ha fatto una richiesta ed io sono solito accontentarla in tutto... avvertite vostro figlio che l'arma scelta per il duello non sarà più la pistola, ma la spada. Resterà tuttavia immutata la regola. La contesa sarà all'ultimo sangue come richiede l'affronto subito. E' tutto.”
“Pistola o spada cambia poco...” disse Riano “... mio figlio non sa usare nell'una, né l'altra.”
“E' tutto.” Sentenziò Roberto. “Non ho altro da aggiungere.” E si voltò a fissare Clio.
Guisgard
10-10-2013, 01.24.20
Nicolò sorrise a quelle parole di Eilonwy.
“Eh, mia cara, vedo che il nostro cavaliere ti ha colpito molto. Ma bada di non idealizzarlo troppo. Del resto sappiamo molto poco sul suo conto. E' molto ricco, certo, ma per il resto ignoriamo praticamente tutto di lui. Di cosa si occupa per vivere, ammesso che abbia un'occupazione e non viva solo delle sue favolose ricchezze. O di quale terra è originario.” La fissò, per poi accarezzarla. “Magari, se vorrai, potrei fare delle ricerche su di lui. Magari scopriremo un po' di più della sua misteriosa vita. Cosa ne pensi?”
Abbassai lo sguardo, poi mi alzai nuovamente.
"Non sapevo di avere tutta questa influenza su di te.." Sorrisi a Roberto "Non intendo contestare le tue decisioni, comunque vada, ti appoggerò.. però non capisco.. perché cambiare l'arma se le regole sono invariate? Io dicevo di cambiare perché con la spada è più facile capire il primo sangue.. Tutto qui.." Sorrisi, non mi dispiaceva affatto l'idea di vederlo combattere "..non che mi dispiaccia, intendiamoci.. È un'ottima scelta.. Infondo, eravamo andati dai Binardi per comprarne una.." Sorrisi.
Guisgard
10-10-2013, 01.46.49
La pioggia cadeva giù fitta e in lontananza si udivano i tuoni, sempre preceduti dal chiarore dei lampi che squarciavano il cielo della sera.
Altea era giunta davanti alla dimora del Cavaliere di Altafonte, bussando al portone per farsi aprire.
Ma nessuno giungeva ad aprire.
Intanto la pioggia aumentava d'intensità.
Poi, ad un tratto, tutto cominciò a girare in modo confuso attorno ad Altea, fino a quando cadde a terra priva di sensi.
Altea correva sotto la pioggia, mentre il resto della città appariva vuota e silenziosa...
Solo il rumore della pioggia battente, il sibilo inquieto del vento e il boato dei tuoi lontani...
Raggiunse allora la casa di Altafonte e trovandovi la porta aperta vi entrò...
Chiamò il cavaliere e le sue guardie, senza però udire risposta...
Fino a quando le apparve un'ombra...
Poi un'altra...
E un'altra ancora...
“Vi attendevo, milady...” disse una di quelle ombre che in un attimo assunse le sembianze di Azable...
Altea si svegliò di colpo.
Ansimava ancora per lo spavento causatole dal sogno.
Fu in quel momento che si accorse di essere in un letto.
E accanto al letto vi era un uomo magro che la fissava.
http://i20.photobucket.com/albums/b222/BottleRocket96/PeterCushingVictorFrankenstein.jpg
Guisgard
10-10-2013, 01.58.21
“Infatti non vi è differenza.” Disse Roberto a Clio. “Per me una vale l'altra. Intendo dare a quel tipo una lezione esemplare e l'arma scelta mi è del tutto indifferente.”
“Certo!” Esclamò Sara. “Tanto che differenza fa, vero? Sapete benissimo che con una pistola o con una spada cambia poco per mio fratello! Parlate di onore, ma siete solo un vigliacco!”
“Sara, calmati.” La riprese suo padre.
“Uscite da casa mia.” Fece Roberto. “E ringraziate il Cielo di essere una ragazza.”
“Certo, l'onore vi vieta di battervi con una donna!” Con rabbia Sara. “Ma non di affrontare un uomo che non sa neanche impugnare un'arma! Si, siete un vigliacco!”
“Uscite ora!” Gridò Roberto.
“Deve esserci una Giustizia Superiore” fissandolo Riano “che dia voce a chi non ne ha.”
“Infatti.” Annuì Roberto. “Per la giustizia io ucciderò vostro figlio. Ed ora andate.”
Riano e Sara allora lasciarono quella casa.
“Che gente...” scuotendo il capo Selenia “... prima vogliono la parità e i nostri privilegi, poi quando hanno la possibilità di affrontarci alla pari protestano e chiedono clemenza... come possono esistere essere simili?”
“In verità” mormorò Roberto “il mio non è solo un atto dettato dall'onore, ma anche da una giusta causa.”
“Ossia?” Chiese Selenia.
“Sono convinto che Mirabole sia uno dei de' Binardi” rispose Fiosari “ed io ucciderò uno di loro, facendo un favore alla mia terra.” Si voltò a fissare Clio. “E magari farò un favore anche a te, cugina.” Sorridendole.
Eilonwy
10-10-2013, 09.11.45
"Mi pare un'ottima idea, caro zio" dissi sorridendogli.
Così avrei saputo di piu' sul suo conto e non correre il rischio di innamorarmi della persona sbagliata.
Quel giorno, però, anche se stava piovendo e c'erano i fulmini, ero serena e felice come non mai.
Talia
10-10-2013, 09.53.55
Sospirai appena...
poi piano mi chinai sull’inginocchiatoio del confessionale...
vedevo qualcuno muoversi piano oltre la grata che ci separava...
esitai solo per un istante...
“Padre...” iniziai poi a dire, piano “Per la verità, Padre, io non ero venuta qui per confessarmi... no, io... io ero venuta qui per parlarvi. Ho bisogno di parlarvi di tante cose... sono così confusa... così in difficoltà...”
Sospirai...
“Nessuno mi conosce da così tanto tempo come voi, Padre Roberio... mi conoscete da quando ero piccola...” proseguii poi “Conoscevate sia me che Jacopo quando eravamo solo dei ragazzini... e conoscevate a quel tempo anche i de’ Binardi, i tre figli del vecchio Riano...”
sospirai...
“E ricorderete, certo, quella storia... quella brutta storia su uno di loro... su...” mi torcevo le mani sempre più, qualcosa dentro di me tremava mentre le parole uscivano così, senza che le potessi controllare “Quella brutta storia su... su Guisgard...”
Tacqui e chiusi gli occhi a quel nome, chinando la testa.
Quel nome che per più di sette anni non avevo più pronunciato... che mi era stato proibito persino di pensare...
“Fu Jacopo a raccontarmi ciò che era accaduto...” ripresi poi a dire, in un sussurro “Mi raccontò di un delitto e di una fuga... mi raccontò tante altre cose orribili... e poi... poi della sua morte accidentale in quel fiume.”
Sospirai, tentando di dare voce a quell’angoscia che ormai mi opprimeva...
“Ed io... io gli credetti. Jacopo era suo amico, erano cresciuti insieme... non c’era ragione per cui mi mentisse su quella cosa... perciò io gli credetti. Con dolore, ma gli credetti. E da quel giorno, Padre Roberio, io ho creduto sempre a Jacopo... gli ho creduto tanto da giungere a sposarlo.”
Esitai solo per un istante, poi portai gli occhi sulla grata tentando di scorgere i tratti della persona celata al di là...
“Io so cosa voi pensate di lui... Jacopo non è perfetto... e, certo, oggi è molto cambiato da quando era un ragazzo. Adesso è rigido... per molti versi può sembrare intransigente, duro... ma io ero comunque sicura che non mi avrebbe mai mentito... ero sicura che non mi abbia mentito mai... ero sicura, fino ad oggi...”
Un brivido involontario mi percorse la schiena, scuotendomi tutta...
ed improvvisamente mi accorsi di avere paura.
Non avrei saputo dare un nome ed un volto e quella paura... eppure era così presente e viva che, quando ripesi a parlare, mi accorsi che anche la mia voce tremava...
“Sono stata dai de’ Binardi...” sussurrai “Ed ho parlato con loro... era tanto che non ne avevo occasione: Jacopo non me lo permetteva... ma oggi ci sono stata e... ed ho parlato con Sara... con Sara e con Riano... e...”
Di nuovo abbassai gli occhi...
“Io ho paura, Padre Roberio...” sussurrai “Non so più cosa credere ed ho paura... non so più chi sia mio marito... e, anzi, ora... ora... so che è terribile, Padre, ma... ma l’idea di rivedere Jacopo adesso mi terrorizza...”
La mia voce si spense in un tremito ed io rimasi lì, china, la testa bassa e gli occhi che bruciavano di dolore, di paura e di confusione... tremavo forte...
Restai in silenzio ad ascoltare le suppliche colme di rabbia dei de'Binardi.
Mi morsi la lingua per non rispondere alla ragazza, non ero a casa mia, non potevo parlare senza essere interpellata, e Roberto se la cavava benissimo da solo.
Tuttavia restai sorpresa quando Roberto gridò loro di uscire, raramente lo avevo visto così, ma, infondo, io conoscevo il ragazzo più che il conte.
Quando se ne andarono, restammo solo noi tre nel grande salone.
Sorrisi alle parole di Selenia, e annuii "Non potrei essere più d'accordo.." Sorridendo, cominciava a starmi simpatica.
Quando Roberto nominò Mirabole, mi rammentai del biglietto di Simone Misseri.
"Già.." Sbuffai "..me ne stavo dimenticando con questa storia del duello.. Di certo con questa pioggia non andrò dal viceprocuratore.. E poi non saprei cosa dirgli.. Tuttavia, vorrei evitare che si irriti con me, per quanto mi disgusti pensare di dovermi curare del suo umore.. Posso chiederti un messo per mandargli un messaggio in cui gli dico che, a causa di questa pioggia, potrò andare da lui solo domani?" Chiesi.
"Anzi, a proposito di Mirabole... Sarà meglio riordinare le idee.. Allora, io scommetto che chiunque ci sia dietro sia legato a Capomazda, considerando che l'unico motivo per rubare quel quadro è il Fiore Azzurro.. In questo senso potrebbe avere senso un legame coi de'Binardi, anche se non lo saprei definire.. Ma da qui a capire chi sia Mirabole ce ne passa.. Anche perché non conosco bene questa città... Non c'è qualcuno.. Non lo so, qualcuno che viene da Capomazda, diventato abbastanza ricco da assoldare Mirabole, o abbastanza lesto da esserlo lui stesso? Se in più è anche legato ai de'Binardi abbiamo completato il giro.." Dissi, sorridendo a Roberto.
Altea
10-10-2013, 15.55.48
Chiamavo e battevo al portone ma nessuno apriva, forse non vi era nessuno in casa...la pioggia iniziò a scrosciare forte e lampi e fulmini rendevano il cielo inquieto e selvaggio.
Il cuore iniziò a battere forte finchè iniziai a sentirmi male, tutto roteava attorno a me e persi i sensi.
E in quello stato confusionale fui colta da mille incubi...e apparve Azable che voleva riportarmi via con lui.
Mi svegliai di colpo..ero sudata e confusa, mi trovai in un letto e mi accorsi dopo un pò di un uomo anziano davanti a me.
Mi alzai lentamente dal letto, scossi il capo e riguardai di nuovo e l'uomo mi fissava..."Messere chi siete...ditemi che è successo e dove mi trovo?" e mi guardavo attorno.
Guisgard
10-10-2013, 17.44.37
Roberto annuì a quella richiesta fatta da Clio per avere un messo da inviare a Simone.
Poi ascoltò attentamente il ragionamento della principessa di Crysa.
“In effetti” disse alla fine “il tuo ragionamento ha un filo logico sicuramente interessante... tuttavia alcuni punti non mi convincono del tutto... perchè, ad esempio, ritieni che c'entri Capomazda? Il mito del Fiore Azzurro, sebbene non conosciuto da tutti, non è specificatamente legato a Capomadza... e poi perchè credi che il tanto decantato valore di quel quadro dipenda solo ed esclusivamente dalla leggenda legata a quel Fiore? E' comunque un dipinto prezioso, opera di un artista affermato e che per i letterati romantici, per via del legame con Novalis, rappresenta una sorta di archetipo del loro pensiero culturale...”
“Che discorsi noiosi!” Esclamò Selenia.
“C'è però qualcuno che forse potrebbe illuminarci su alcune di queste cose...” fece Roberto, quasi indifferente alle parole di sua moglie “... è un uomo giunto qui molto tempo fa proprio da Capomazda... ha acquistato un'azienda agricola fuori città, tra le colline... praticamente è un filosofo che ha deciso di dedicarsi alla proprietà fondiaria... magari si potrebbe andare da lui... lo conobbi di sfuggita ad un pranzo a casa del console... il suo nome è Joseph Duon... un tipo decisamente eccentrico...”
Guisgard
10-10-2013, 17.50.21
Quell'uomo, che solo la stanchezza e l'agitazione avevano spinto Altea a vederlo anziano, si avvicinò al letto ed offrì alla donna una tisana calda.
“Questa vi rimetterà in forze, milady...” disse “... siete stata un bel po' sotto la pioggia e i vostri abiti erano completamente bagnati... dentro” indicando la tisana “vi sono più di quindici erbe aromatiche e subito vi darà beneficio... non alzatevi, vi prego, altrimenti prenderete di nuovo freddo...”
E infatti, in quel momento, Altea si accorse di essere nuda sotto le coperte.
I suoi abiti bagnati le erano stati tolti.
Guisgard
10-10-2013, 17.53.08
“Bene, allora.” Disse sorridendo Nicolò ad Eilonwy. “Ci rivolgeremo al miglior investigatore della città. Così, in modo discreto ma sicuro, avremo presto notizie sul nostro misterioso cavaliere.” Chiamò il suo segretario e diede ordine di cercare il più affidabile investigatore della città.
Altea
10-10-2013, 18.23.48
L'uomo si avvicinò più a me, non era poi cosi anziano, e mi porgeva con voce gentile una tisana, era molto premuroso, e alle sue ultime parole trasalii.
Mi infilai sotto il letto con le coperte..."Ma siete impazzito? Ma porgetemi una qualsiasi veste, ma chi si è permesso di togliermi i vestiti...ditemi chi...e dove sono o vi getterò addosso la tisana bollente".
Ero a dir poco adirata...ma che cosa stava succedendo? Ero passata da un problema all'altro?
Guisgard
10-10-2013, 18.40.31
Dopo quelle parole di Talia, il sacerdote dietro la piccola grata a forma di Croce restò in silenzio.
Un lungo ed indefinito silenzio, quasi scandito dai volti delle statue dei Santi che nell'incerta penombra delle cappelle parevano assumere fattezze e tratti di una sovrumana severità, come se fossero lì per giudicare tutta quella storia.
“Figliola...” disse infine il sacerdote “... è vero... conosco te e gli altri protagonisti di questa tragedia... vi conosco bene, da sempre... e in principio mi aveva stupito la tua premura verso il dramma dei de' Binardi... loro sono poco più che conoscenti per te... ma poi ho capito che il tuo malessere è un altro... la paura, il dubbio... temi di non poterti più fidare di tuo marito... sai, le persone raramente cambiano... ciò accade in casi particolari... davanti ad una conversione religiosa, o a causa di una grande tragedia vissuta... e naturalmente in seguito all'aver conosciuto l'Amore Vero... ma io so che tu ami tuo marito... è lui l'uomo che hai avuto sempre accanto... colui che è in grado di offrirti quanto chiedi... e anche lui ricambia questi tuoi sentimenti... io lo so bene... e forse sta solo cercando di proteggerti, di tenerti fuori da un qualcosa che lui, in cuor suo, sa di non essere né bello, né giusto...”
Eilonwy
10-10-2013, 18.51.51
"Grazie di cuore zio" dissi devotamente e vivacemente.
Ero stata veramente fortunata ad avere uno zio così!
La serata anche se piovosa era veramente magnifica.
C'era un'atmosfera di mistero e serenità.
Talia
10-10-2013, 19.16.44
Fissai la grata di fronte a me, oltre la quale vedevo solo un’ombra muoversi...
“Padre Roberio, vi prego, non siamo ipocriti: so cosa pensate...” sussurrai “Voi ritenete che io abbia scelto di credere a Jacopo... già sette anni fa... avrei potuto scegliere di non credergli, e invece ho deciso di credere alla sua versione. Forse per questo sono colpevole? Si, forse si... sicuramente si! Colpevole per avergli sempre e solo creduto sulla parola! Ma vi dico una cosa: non sarò colpevole di restare in silenzio, ora che la questione è stata, bene o male, posta sotto i miei occhi!”
Abbassai gli occhi, poi tornai ad alzarli...
“Perché dite che sta cercando di proteggermi? Proteggermi da cosa, poi?”
Ascoltai Roberto con attenzione.
"Non lo so, in effetti.. Ma se penso al Fiore Azzurro la prima cosa che mi viene in mente è Capomazda.. I Taddei, la maledizione, il Codex Noliano.. Non saprei dirti perché.. Hai ragione nel dire che il mito è diffuso in molti luoghi, ma ho sempre avuto l'impressione che i capomazdesi, più di tutti, vi fossero legati.. Ma magari è solo una mia impressione.." Sorrisi "..dici che ho letto troppo? Può darsi.. Quanto al valore del quadro, insomma già che sfidi un'intera città, dicendo che ruberai un suo tesoro, scegli qualcosa di più prezioso, qualcosa di unico.. Invece ha scelto proprio quel quadro.. Deve pur esserci un motivo.. Non può averlo scelto a caso, non ha senso.. Comunque mi piace la tua idea.. Domani andrò a fargli visita, dopo aver visto il viceprocuratore.. Tu puoi accompagnarmi o hai impegni?".
Guisgard
10-10-2013, 19.59.47
“Magari dalla verità...” disse il sacerdote a Talia “... una verità che forse lui teme possa essere pericolosa... del resto lo conosci da sempre, no? E' l'uomo che hai scelto per la vita, figliola... forse dovresti cercare di parlargli tu... di far si che lui possa raccontarti tutto... dopotutto chi ama non nasconde mai nulla... soprattutto la verità... se lo ami, devi agire così... ed io so che lo ami, figliola... posso ben dirlo, io...”
Talia
10-10-2013, 20.52.09
"Se si ama qualcuno..." mormorai "Non le si nasconde la verità! Jacopo temo lo abbia fatto, non mi ha detto la verità ed io voglio sapere perché..."
Esitai...
"Ma temo di ciò che potrebbe dirmi..."
Per un istante un'immagine attraversò la mia mente... gli occhi duri di Jacopo, una lite, la sua voce, la sua mano che mi stringeva con forza il braccio...
chiusi gli occhi...
"Lo temo..." mormorai.
Guisgard
10-10-2013, 21.10.12
Passarono così alcune ore, senza che nulla turbasse la serena atmosfera al palazzo degli Accio.
Poi, verso sera, il segretario di Nicolò ritornò.
Il banchiere lo ricevette nel suo studio e dopo un po' fece chiamare Eilonwy.
“Mia cara...” disse alla ragazza “... abbiamo trovato l'uomo giusto.” Sorridendo. “Si tratta di un ex militare che ora si è dedicato all'investigazione privata. Mi dicono essere un vero fenomeno. L'ho fatto chiamare e ci raggiungerà tra breve.”
Guisgard
10-10-2013, 21.12.41
“Milady...” disse quell'uomo ad Altea “... i vostri abiti erano bagnati fino a strizzarli e potevano causarvi una polmonite... per questo il mio padrone ha deciso che andavano tolti... ma non temete, qui siete al sicuro, milady... avanti, prendete questa tisana... vi farà bene...”
Eilonwy
10-10-2013, 21.17.12
"Davvero? Ma è fantastico!" dissi con emozione.
Ero lieta ed eccitata di scoprire di piu' sul Cavaliere d'Altafonte.
"Non vedo l'ora che arrivi! Grazie zio, ve ne sarò sempre grata" dissi abbracciandolo teneramente.
Era un angelo....anzi era un serafino, mio zio.
Guisgard
10-10-2013, 21.21.24
“Certo che ti accompagnerò.” Disse Roberto a Clio. “Ci andremo appena ritornerai dall'incontro col viceprocuratore del re. Anzi, se vorrai, verrò con te da lui, così potremo poi andare insieme da messer Duon.” Poi restò un attimo in silenzio. “Però ripensandoci... non è meglio andare prima da Duon? Così potrai magari raccogliere qualche informazione da dare poi al viceprocuratore. Perchè credo che comunque lui pretenda già di vedere qualche risultato... non pensi?”
Guisgard
10-10-2013, 21.24.10
A quelle parole di Talia, il sacerdote restò in silenzio.
“Dimmi, figliola...” disse infine “... parliamo di lui... di ciò che dirà o farà... ma tu... tu cosa pensi? Tu cosa provi? Dimmi... tu lo ami? Ami tuo marito?”
http://new.caffe.ch/media/2012/04/15991_17_medium.jpg
Altea
10-10-2013, 21.38.47
Presi la tisana, facendo attenzione a non scoprirmi..."E come posso fidarmi a bere questa tisana...se nemmeno so l'identità del vostro padrone? Io so solo che mi sono recata presso la dimora del Cavaliere di Altafonte e poi...il nulla. Mi volete dare una spiegazione?"
Non capivo tutto questo mistero...ma ero a casa del Cavaliere oppure qualcuno mi aveva raccattata per misericordia?
"E poi non posso rimanere in queste condizioni...per favore, procuratemi una veste..sono impresentabile e inizio ad avvertire freddo".
Annuii a Roberto "Ma certo, hai perfettamente ragione... andremo prima da Cuon, così avrò qualcosa da raccontare al viceprocuratore.. ma se vorrai accompagnarmi anche da lui te ne sarei grata, l'idea di stare da sola con lui non mi alletta per niente, anzi... Spero solo che possa darci qualche informazione utile..." sorrisi "..eh, temo.. con molto dispiacere, che la nostra gara con la pistola non abbia più ragion d'essere.. vorrà dire che ci rifaremo con la spada.. come ai vecchi tempi.." srizzando l'occhio.
Eilonwy
10-10-2013, 23.15.52
Sciolsi mio zio dall'abbraccio e gli diedi due baci sul volto.
Poi, mi avvicinai alla finestra e chiusi gli occhi.
http://oi47.tinypic.com/wvxxe1.jpg
Riuscivo a sentire distintamente la pioggia che cadeva sulla strada, sulle foglie, sui fiori sul vetro.
Il suono della pioggia mi pareva un valzer leggero, dolce e malinconico.
Mi immaginai di ballare questo valzer con il Cavaliere di Altafonte.
Mi sorrideva e mi corteggiava.
Era bellissimo tutto era bellissimo!
VALZER:
http://www.youtube.com/watch?v=7WburyGyO3M
Guisgard
11-10-2013, 05.27.58
“Cara cugina, sappi che posso batterti tenendo la spada con la sinistra.” Disse Roberto a Clio con tono divertito. “Così cadrà questo finto mito che vuole te più abile di me con la spada.” Rise. “Si, andremo prima da messer Duon allora.” Tornando serio. “Magari scopriremo qualcosa di interessante. Poi verrò con te dal viceprocuratore.” Si voltò verso sua moglie. “Verrai con noi, vero?”
“Assolutamente no.” Rispose Selenia. “Detesto queste passeggiate in campagna. E poi con le ultime piogge ci sarà fango ovunque.”
“Come desideri.” Fece Roberto.
I tre andarono così a cena e poi si ritirarono per la notte.
Ma prima di seguire sua moglie, Roberto raggiunse Clio nella veranda.
“Tra feste, impegni mondani e visite in chiesa” le sussurrò lui “non ho avuto ancora la possibilità di dirti che... che sono felice di averti rivisto... sono felice che tu sia qui... sono felice di svegliarmi al mattino sapendo di trovarti in questa casa... ecco... questo volevo dirti...” le prese la mano, quasi accarezzandola “... solo questo...” e baciò quella mano, senza togliere mai i suoi occhi da quelli di lei “... buonanotte, Clio... a domani...” e si ritirò.
Il mattino seguente la carrozza era già pronta per condurli a casa di Duon.
Guisgard
11-10-2013, 05.30.20
Al mattino seguente la pioggia aveva smesso di cadere.
Il cielo, di un azzurro terso e limpidissimo, frastagliato da alte nuvole bianchissime che sembravano gonfiarsi quasi alla deriva sull'orizzonte, cominciava a scoprirsi, abbagliando la città con i suoi colori.
Il palazzo degli Accio era animato da un vivace via vai di domestici e Nicolò attendeva qualcuno.
Poi, verso Mezzogiorno, una carrozza si fermò davanti al portone.
Da essa scesero due uomini.
Uno dagli abiti e dal portamento distinto, l'altro alto e robusto, dai modi rozzi e dall'espressione accigliata.
I due furono condotti nel salone, dove trovarono ad attenderli lo stesso Nicolò e sua nipote Eilonwy.
“Salute a voi, messer Accio...” disse l'uomo dai modi distinti “... sono l'uomo che avete fatto chiamare...”
“L'investigatore privato?” Fissandolo Nicolò.
“Si, messere...” annuì quello “... vi basterà chiamarmi Colonnello Cesare... e questi” indicando l'uomo che era con lui “è il mio assistente Lutor...”
E Lutor annuì senza mostrare alcuna espressione.
Guisgard
11-10-2013, 05.31.27
“Milady...” disse quell'uomo ad Altea “... il mio nome è Ermiano e sono il servitore del Cavaliere di Altafonte... il luogo in cui vi trovate è la sua casa... vi hanno trovata senza conoscenza alcune guardie davanti al portone... vi hanno portata dentro ed il cavaliere ha disposto ogni cosa per accudirvi, asciugarvi e farvi riposare...” prese allora una vestaglia di ciniglia finemente ricamata “... indossate questa... vi terrà calda...” dandole la vestaglia “... naturalmente per qualsiasi vostro bisogno o richiesta, chiedete pure a me, milady...” e mostrò un lieve inchino.
Eilonwy
11-10-2013, 09.11.14
"Buongiorno e benvenuti!" dissi con cortesia e facendo un leggero inchino.
Non vedevo l'ora che incominciassero le ricerche.
Dovevo ricordarmi (come se me ne potessi scordare) che, questo pomeriggio, dovevo recarmi per gli allenamenti dal Cavaliere d'Altafonte.
Mi sentivo veramente in forma quella mattina.
Avevo dormito come un ghiro e mi ero svegliata come un gallo.
Di fronte a me c'erano due uomini.
Uno dagli abiti e dal portamento distinto, l'altro alto e robusto, dai modi rozzi e dall'espressione accigliata.
Mi voltai nel sentirlo arrivare, ero uscita in veranda per vedere il cielo, ormai privo di nuvole ma colmo di stelle.
Sorrisi, nell'udire quelle parole sussurrate, parole che avevano il potere di illuminare il viso e riscaldare il cuore.
Un brivido leggero mi attraversò, e sentii i battiti accelerare appena.
Tuttavia, restai in silenzio.
Le parole e le sensazioni si mescolavano nella mia mente, ma non le pronunciai, temendo di divenire vulnerabile.
Dovevo lasciare quel velo che ci separava, non potevo, semplicemente, dire quello che pensavo.
Ed era una tortura.
Ma era necessario, lui era sposato e io potevo avere ancora qualche speranza di sposarmi, non c'era futuro per noi, come non c'era mai stato.
Lo sapevamo bene, anche se solo i nostri occhi avevano affrontato un tale argomento, le parole e i gesti erano molto più disciplinati.
Dovevo seppellire quelle sensazioni e quei pensieri o avrei solo peggiorato la situazione.
Quando poi sfiorò la mia mano in un lieve bacio, trattenni appena il fiato, i miei occhi restarono incatenati ai suoi, e temetti che potesse davvero leggermi dentro.
Sorrisi, e il mio sorriso fu l'unica risposta a quelle parole, ma ugualmente espressivo.
"Buonanotte.." Sussurrai poi.
Lo guardai andare via, finché non sparì dalla mia vista, svoltando in un corridoio che portava alla sua stanza.
Restai a passeggiare per un poco, cercando di non pensare alle parole di Roberto, allo sguardo che mi aveva rivolto e di concentrarmi invece su Mirabole.
Alla fine, mi ritirai sospirando, raggiungendo la mia stanza.
La notte trascorse quieta e la mattina dopo mi svegliai, notando con piacere che il sole era tornato a risplendere, indossai un bellissimo abito, non troppo sfarzoso, ma adatto ad una gita in campagna, osai nuovamente indossare un cappellino all'europea, pensando che mi avrebbe protetto dal sole.
Mi acconciai i capelli e scesi dove una carrozza già ci aspettava.
"Buongiorno, cugino..." Dissi sorridendo "..dormito bene? Una splendida giornata per andare in campagna..".
elisabeth
11-10-2013, 16.45.26
Velv la vedeva a suo modo e non mi andava di fare discussioni........" No andro' a letto...non faccio parte dei vostri piani, spero propio, che li troviate in fretta ed ognuno di noi prenda la propia strada........"........aprii la porta che mi fu assegnata ...e mi sedetti sul letto...le lenzuola erano pulite......e anche lo stanza lo era...........spartana...ma c'era quel che bastava...mi affaccia alla finestrella....e osservai il passaggio delle carrozze.......immaginando....posti stupendi.......Immaginando.....ma non era il mio mondo e non potevo immaginarlo a me bastava quanto possedevo...e risi..tra me e me....non possedevo nulla......mi sciacquai le mani ed il volto.....mi avvinai al letto e mi sedetti su con un balzo........ecco.....ora avrei dormito...e domani magari..era solo un brutto sogno
Talia
11-10-2013, 16.52.39
A quelle parole, inattese, chinai appena la testa, sorridendo lievemente... un sorriso amaro...
“Io non capisco, padre Roberio...” mormorai “Non mi avete posto questa domanda quando venni a dirvi che avrei sposato Jacopo. Vi dissi che mia madre e mio padre volevano che lo sposassi, che me ne avevano pregato con insistenza e che io, infine, avevo bene o male accettato... ma voi non mi poneste questa domanda. Perché me la ponete adesso, dunque?”
La mia voce, lievemente adirata, si spense... e ciò che rimase fu appena un lieve sospiro...
“Io stimo Jacopo...” soggiunsi poi, pianissimo “Lo stimavo molto, credevo davvero che fosse un uomo giusto, retto... questo è ciò che so di provare per lui. Voi mi chiedete se lo amo...” esitai “Ebbene, non lo so... lo conosco da così tanto tempo che non so più se lo amo...”
Scrollai le spalle...
“Ma questo...” dissi pianissimo, tra me “Questo, infine, a chi importa? Non era per parlare di questo che ero venuta qui... ero venuta per parlare di... di lui...”
Guisgard
11-10-2013, 17.03.38
A quelle parole di Talia seguì un lungo silenzio da parte del sacerdote.
“Parlare” disse poi “di chi? Di un fantasma? Di un'ombra? Di chi vuoi parlarmi, figliola? Di un sogno o di un'illusione? Di chi vuoi parlarmi oggi? E perchè vuoi parlarmi di qualcuno che non sia tuo marito? Forse vuoi parlarmi dei morti? O dei dannati che soffrono nell'Inferno della lontananza da tutto ciò che più amano?”
E la sagoma oltre la grata parve avvicinarsi a Talia, forse per guardarla meglio.
“Ti ascolto...” sussurrò poi, con una voce che sembrava, per la prima volta, in balia di indefinite emozioni.
Altea
11-10-2013, 17.07.24
Afferrai la vestaglia e guardai istintivamente la tisana che era sul comodino.
Rimasi perplessa...quindi mi trovavo nella dimora del Cavaliere.."Scusatemi se sono stata brusca, ma pensavo di trovarmi chissà dove, grazie, vi chiederei di lasciarmi sola e se il vostro padrone si trova a casa vorrei parlare con lui...se sono venuta fin qui vi è un motivo importante e devo pure delle spiegazioni. Dimenticavo, se le mie vesti sono asciutte gradirei rivestirmi..grazie".
Vidi il servitore uscire e indossai la vestaglia di ciniglia, la osservavo...era rifinita riccamente...presi la tisana e iniziai a sorseggiarla.
Ovviamente mille dubbi passavano tra la mia mente...il suono del clavicembalo, quella figura nell'ombra con la voce di Azable che poi prese le sembianze di Madama Irene...possibile fosse tutto frutto della mia immaginazione?
Guisgard
11-10-2013, 17.11.51
“Perfetta, direi.” Disse Roberto aiutando Clio a salire in carrozza. “E poi avere un'accompagnatrice così affascinante rende di sicuro più piacevole questo bucolico soggiorno che ci aspetta.”
La vettura così partì e lasciò in breve la città.
Le tenere colline che circondavano le sue mura, oltre la conca che accoglieva la capitale, subito avvolsero la carrozza.
L'aria fresca, l'odore di pioggia che ancora rendeva intriso quello scenario, gli alti cipressi, le sparute abitazioni che frastagliavano quel panorama e poi quello sterminato mare di colline che si apriva fino a perdersi all'orizzonte, sul quale, tra le nuvole lontane, si stagliavano le sagome di torri e borghi che parevano quasi incantati, rapirono quasi la vettura.
Alla fine, la carrozza imboccò una stradina che serpeggiava tra viti e poi andava quasi a svanire in un campo di girasoli, risalendo poi una collinetta, sulla quale sorgeva un bel casale rustico.
I colori erano di un pastello chiaro, con uno steccato che circondava un ampio spiazzo, sul cui lato destro fioriva un bel giardino molto curato.
Le stalle, il forno e il pozzo coperto arricchivano infine lo spazio che precedeva l'abitazione.
La carrozza giunse davanti all'ingresso e subito fu accolta da alcuni cani che correvano ad abbaiare verso di essa.
Poi dal casale uscì un uomo.
Era magro e piccolo di statura.
“Salute a voi.” Scendendo dalla carrozza Roberto ed aiutando Clio a fare altrettanto. “Sono il conte Fiosari e questa è mia cugina, lady Clio... cercavamo messer Duon...”
“Io sono Censone.” Disse l'uomo. “Domestico e aiutante di messer Duon. Ora egli non è qui, ma fuori per una battuta di caccia. Potete accomodarvi ed attenderlo, signori.”
Roberto annuì e con Clio seguirono Censone in casa.
“Censone...” mormorò pianissimo Roberto all'orecchio di Clio “... un nome davvero appropriato...” facendole poi l'occhiolino.
Talia
11-10-2013, 17.23.08
Anche io mi accostai appena alla grata, a quelle ultime parole...
lo feci quasi involontariamente, come per riuscire a distinguere i tratti dell’uomo dall’altra parte...
lo feci perché, per un istante, una folle sensazione mi aveva attraversato la mente.
Ma fu solo un attimo, poi subito chinai lo sguardo.
“Forse non c’è molto da dire...” mormorai “Forse il mio è davvero solo senso di colpa, come dice Francesco... uno spasmo della mia coscienza... eppure...”
Esitai...
“Eppure...”
Eppure avevo provato un’intensa gioia nel vederlo, mi dissi.
Perché si dovrebbe provare gioia nel vedere qualcuno con cui mai si è andati d’accordo?
Perché avevo provato gioia e non spavento?
Perché avevo tenuto il segreto sulla sua identità anziché dire subito tutto a Jacopo?
Perché, infine, solo io sembravo averlo riconosciuto?
Perché ci tenevo tanto?
Quelli e mille altri pensieri mi vorticavano per la mente...
“Eppure...” sussurrai “Eppure non faccio altro che sognare quel lontano pomeriggio alla cappellina di San Michele!”
Guisgard
11-10-2013, 17.42.37
A quella rivelazione di Talia, il sacerdote restò ancora una volta in silenzio.
“Quel pomeriggio alla Cappellina di San Michele...” disse all'improvviso “... e cosa ricordi di quel pomeriggio, figliola? L'incanto delle colline? Il silenzio di quel luogo? La paura della coscienza o il tormento del cuore? Cosa sogni? Uno schiaffo o un bacio? I suoi occhi o la sua voce?”
Ad un tratto si udì la porta della chiesa aprirsi di colpo.
Il sacerdote esitò, poi riprese:
“La rosa è il fiore per eccellenza... è ha tanti significati, come tante sono le rose... ma in sé, nel linguaggio dei fiori, la rosa simboleggia su tutto l'Amore ed il segreto... ed il segreto è l'eterno compagno di chi ama...” la tendina del confessionale si spostò quel tanto da far passare la mano del sacerdote “... perchè chi ama in segreto vede il suo amore brillare di luce propria, poiché è lontano dagli occhi e dal cuore dell'amata... vede il suo sentimento nutrirsi solo delle proprie forze, senza certezze, ma solo di sogni e speranze...” cominciarono ad udirsi dei passi nella navata “... e un simile amore, come un fiore selvaggio, sa resistere ad ogni intemperia... chi ti ama così, ti ama da sempre... e ti amerà per sempre...” allora mostrò una rosa nella sua mano, che poi lasciò scivolare nella mano di lei.
“Talia!” Chiamò all'improvviso una voce. “Talia, dove sei?” Era Jacopo e gridava nella navata.
http://www.frasiaforismi.com/wp-content/uploads/2012/09/undicesima.jpg
Guisgard
11-10-2013, 17.51.36
La boscaglia era avvolta da una tetra foschia.
La pioggia era caduta forte, rendendo fango la campagna.
I tre, con le catene ai piedi, correvano con movenze quasi grottesche, inciampando ora l'uno, ora l'altro, con ogni volta gli altri due ad aiutare colui che finiva nella melma.
Ma erano ormai braccati.
I loro inseguitori avevano sguinzagliato i cani e sparavano con i loro fucili nella notte.
E mentre quei tre si abbandonavano a quella corsa disperata, uno si voltò verso Elisabeth.
Era il capo ed il suo volto era coperto da tagli e sanguinava.
Ma erano i suoi occhi a far impallidire la donna.
Erano colmi d'orgoglio eppure tradivano un'infinita pietà.
Ma proprio in quel momento un colpo di fucile lo raggiunse al volto, facendolo cadere nella melma.
Elisabeth si svegliò di colpo.
Era ormai giorno.
Guisgard
11-10-2013, 18.00.39
Nicolò spiegò in breve, davanti ad Eilonwy, al Colonnello Cesare ed al suo aitante la questione che lo aveva spinto a cercare un investigatore.
“Ottimo...” disse infine il Colonnello “... cominceremo subito le ricerche su questo Cavaliere di Altafonte... visiteremo il suo palazzo e indagheremo sui suoi affari... devo dire che è alquanto bizzarro il motivo che, almeno in apparenza, sembra averlo spinto a venire qui a Sygma... la ricerca di una moglie... ma il mio lavoro e la mia esperienza mi hanno insegnato che non c'è da meravigliarsi di nulla ormai. Dico bene, Lutor?”
“Si, signore...” mormorò l'energumeno aiutante.
Guisgard
11-10-2013, 18.04.44
“Sua signoria” disse Ermiano ad Altea “ora non è qui. Affari urgenti lo hanno portato fuori città, ma credo di poter dire che tra non molto farà ritorno in questo palazzo. Ora vi lascio tranquilla. Sul comodino avete quel campanellino e per ogni vostro bisogno suonatelo pure. I vostri abiti sono quasi asciutti e ve li riporterò al più presto. Permettete, milady.” Mostrò un lieve inchino ed uscì, lasciando Altea da sola nella stanza.
Fuori, intanto, aveva smesso di piovere.
Altea
11-10-2013, 18.13.42
Mentre aspettavo che tornasse il Cavaliere e che mi fossero riportati i vestiti mi alzai dal letto e mi affacciai alla finestra...un bellissimo sole faceva bella mostra di se in un cielo terso, dopo il forte acquazzone.
Mi misi a camminare nervosamente a piedi nudi pure per la stanza e mi misi a curiosare tra gli oggetti che stavano sui vari mobili.
Ormai era giorno...e comunque pensare che dovevo ritornare in quella dimora mi spaventava, forse avrei dovuto chiedere al Cavaliere la protezione di uno dei suoi uomini.
Presi in mano un vecchio tomo che trovai e iniziai a sfogliarlo distrattamente, come ero solita fare quando dovevo aspettare.
Eilonwy
11-10-2013, 18.16.04
Speravo tanto che riuscissimo a trovare delle informazioni sul Cavaliere d'Altafonte!
Chissà? Forse....forse avrei saputo se era quel ragazzino di nome Guisgard, che io chiamavo Apollo.
Poi sentii quello che disse il Colonnello.
"Pensate davvero, egregio Colonnello Cesare, che il Cavaliere d'Altafonte non sia venuto qui per cercare semplicemente moglie?.... Bè in effetti mi pare un po' strano anche a me dato......" non potevo di certo dirgli la mia assurda ipotesi.
E poi volevo scoprire di piu' su di lui in modo tale da farlo innamorare di me e scoprire se era il mio piccolo Guisgard.
http://media.tumblr.com/tumblr_mev0s9Cyfe1raxp5i.gif
Talia
11-10-2013, 18.18.40
Il cuore mi batteva forte, le mie mani tremavano appena...
quelle parole, quella voce che si confondeva in un sussurro...
il ricordo di quel pomeriggio...
un ricordo che soltanto in due condividevamo, di un pomeriggio che soltanto in due potevamo conoscere...
Abbassai gli occhi sulla rosa tra le mie mani e la fissai...
una rosa rossa...
bellissima...
con i petali ancora leggermente umidi...
“Non puoi essere qui...” sussurrai nel buio “Non puoi... è follia.”
“Talia!” Chiamò all'improvviso una voce. “Talia, dove sei?” Era Jacopo e gridava nella navata.
Non udii subito quella voce...
fu curioso, ma mi accorsi di quella voce che mi stava chiamando soltanto con qualche momento di ritardo...
e fu come un eco...
un eco che lentamente giunse a me...
sollevai lo sguardo, quasi stupita...
era Jacopo...
e gridava...
non sapevo perché, ma non mi mossi.
Eilonwy
11-10-2013, 18.35.25
Guisgard...Guisgard....Apollo....Apollo.
In quel momento mi tornò in mente quando un giorno andammo nella Cappellina di San Michele.
Il sole stava per tramontare.
Apollo mi strinse tea le sue braccia. Lo strinsi forte a me come se avessi paura di perderlo per sempre.
Lo guardai in quei bellissimi occhi azzurri. Quando lo guardavo intensamente negli occhi mi pareva di toccare il Paradiso con un dito o di immergermi nell'acqua fredda di un abisso marino.
Gli accarezzai i capelli neri come la notte e gli sorrisi dolcemente.
Mi ricordo che con un trucco di magia fece apparire una magnifica rosa gialla orlata di rosso.
Nel linguaggio dei fiori, la rosa gialla orlata di rosso indica l'amore tenero ed eterno!
La presi e gli diedi un tenero bacio sulla guancia.
http://www.fabulandia.it/lucia/files/2011/07/ROSA-GIALLA-E-ROSSA1.jpg
Guisgard
11-10-2013, 20.05.49
Dal confessionale il sacerdote non parlò più.
Il silenzio nella navata allora fu rotto solo dalla voce di Jacopo che si avvicinava sempre più.
I suoi passi echeggiavano, quasi rimbombando, per la chiesa, come se scandissero lo scorrere di un momento ormai giunto alla fine.
“Talia, vieni...” disse poi afferrandola per un braccio e facendola alzare dal confessionale “... non senti che ti chiamo? Cosa fai qui? Nessuno doveva entrare in chiesa! E' pericoloso!”
Talia
11-10-2013, 20.22.50
Jacopo mi tirò con forza per un braccio ed io, mio malgrado, mi alzai...
"Stavo... stavo aspettando padre Roberio..." mormorai, lanciando appena un'occhiata all'interno del confessionale, protetto dalla tenda color porpora "Ma... ma credo che non sia qui..."
Jacopo era irritato, lo sentivo... ma non ci badai...
"Pericoloso?" domandai, mentre mi stava malamente trascinando verso la porta "E' una chiesa, Jacopo... ti prego, non essere assurdo... come può essere pericoloso questo luogo?"
elisabeth
11-10-2013, 20.40.16
I sogni fanno parte dell'uomo come le paure e le incertezze....ma quella sera mi addormentai, di sasso....la stanchezza ed il disagio che provavo quando Velv parlava del Capo.......non c'era motivo alcuno ...nelle sue parole non trovavo nessuna verità....Il Capo...mi aveva tolta da quelle putride mani e non aveva avuto secondi fini.........ma la notte porta i pensieri e gli odori.....porta le visioni di chi entra nel mondo dei morti.....ma io ero in quello dei sogni.....un rumore di catene..e i suoi occhi....Dio mio avevo condannato un innocente.....forse aveva ucciso...ma aveva ucciso per difendersi..........uno sparo...uno solo...su quegli occhi pieni di pietà...per chi era quella pietà..........mi svegliai a quello sparo....ero sudata, agitata.......non potevo...mai non avrei mai riconosciuto quel volto..........non il suo.....mi alzai e mi bagnai il volto.....qualcuno busso'alla porta
Guisgard
11-10-2013, 20.55.18
“Signora...” disse una voce dall'altra parte della porta “... siete sveglia?” Era Velv.
Elisabeth si era appena svegliata, con ancora addosso le sensazioni suscitate da quell'inquietante sogno.
“Giù stanno servendo la colazione...” continuò Velv “... quando siete pronta scendete pure... ci troverete là... dopo aver mangiato poi ripartiremo...”
Ma Elisabeth sentiva ancora forti le emozioni che quel sogno le aveva trasmesso.
http://static.vivacinema.it/vivacinema/fotogallery/625X0/41463/elizabeth-cate-blanchett-primo-piano.jpg
Guisgard
11-10-2013, 20.56.07
E mentre Altea sfogliava quel libro, dalle sue pagine scivolò fuori una lettera.
La ceralacca era rotta e la busta aperta.
Recava il nome del Cavaliere di Altafonte.
Guisgard
11-10-2013, 20.57.59
“Beh...” disse il Colonnello ad Eilonwy “... come motivo è un po' particolare, diciamo così... un po' insolito, ecco...” masticando del tabacco che aveva tirato fuori da un piccolo scrigno di noce “... solitamente chi cerca una moglie non lo sparge ai quattro venti... forse è un esibizionista, o magari un mitomane... o forse solo uno di quei ricchi molto eccentrici... a ditemi... voi conoscete forse una dama da lui corteggiata o che comunque egli frequenta con una certa assiduità?” Chiese poi alla ragazza e a suo zio.
Altea
11-10-2013, 21.00.29
Sfogliavo nervosamente quando cadde qualcosa...era un foglio di carta, mi chinai per prenderlo e mi accorsi era una lettera...la ceralacca era aperta e portava il nome del Cavaliere di Altafonte.
Mi sedetti sulla poltrona e mossa da curiosità e sapere anche qualcosa di più su lui mi misi a leggerla.
Guisgard
11-10-2013, 21.03.34
Jacopo fissò Talia negli occhi.
“Si...” disse annuendo “... non può essere qui il prete... perchè era con me fuori la chiesa...” infatti Padre Roberio entrò in quel momento in chiesa.
“Perchè gridavate a quel modo?” Chiese poi al capitano.
“Statene fuori, padre.” Rispose Jacopo.
Si era accorto della rossa rossa in mano a Talia.
“E questa?” Indicandola alla ragazza.
Ma senza attendere risposta, estrasse la spada e infilzò la tendina del confessionale, come a voler uccidere chi vi si trovasse all'interno.
“Siete impazzito?” Protestò Padre Roberio.
Il capitano non disse nulla e aprì con rabbia la tendina, ma il confessionale era vuoto.
“Chi pensavate di trovare?” Fissandolo il sacerdote.
“Se eri da sola qui dentro” rivolgendosi Jacopo a Talia “chi ti ha dato quella rosa?”
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/4/4c/Scaramouche_%28film_1952%29.JPG
Eilonwy
11-10-2013, 21.13.31
"Beh...diciamo che oltre a frequentare me, frequenta anche Lady Altea Sveva.
Secondo il parere del Cavaliere siamo le uniche dame che ritiene bellissime, intelligenti, nobili di cuore e degne di lui. Queste sono le esatte parole del Cavaliere d'Altafonte. L'ha.....dette proprio ieri quando sono andata ad allenarmi con l'arco e la spada! Per di piu' ha degli uomini orientali a suo servizio e quando era giovane ha amato Lady Talia, la moglie del Capitano della Guardia Reale Jacopo de' Gufoni!" dissi con tranquillità.
Aspettai la loro risposta.
Guisgard
11-10-2013, 21.19.16
Altea aprì la lettera e cominciò a leggerla.
Era indirizzata al Cavaliere di Altafonte...
“Milord, in seguito a quanto da voi richiesto, sono riuscito a scoprire a chi appartiene ora il palazzo un tempo residenza del barone di Castelflorenzio. L'edificio è oggi in mano ai banchieri Bardi e sono certo riuscirete ad ottenere informazioni in merito molto facilmente, dato l'ottimo stato dei vostri rapporti con loro. Il palazzo è sottoposto a normale contratto di affitto, ma tuttavia risulta difficile la sua collocazione nel mercato degli immobili in quanto una vecchia storia riguardante un presunto adulterio e un assassinio ne hanno infangato la rispettabilità. Vi fu coinvolto un giovane cresciuto nella casa dei de' Binardi, morto durante la fuga, in seguito all'uccisione del barone. Spero di esservi stato utile, milord.
Messer Montelupi, notaio ed avvocato.”
Altea
11-10-2013, 21.29.18
Lessi la lettera tutta di un fiato e mille domande mi vennero in mente...quando fu data questa lettera al Cavaliere di Altafonte? Eppure il giorno prima egli stesso chiese a Madama Irene a chi potesse chiedere per poter affittare quell'immobile.
Rabbrividii di nuovo e mi raggomitalai nella calda vestaglia...che storia triste..un adulterio e un ragazzo morto e coinvolto..uno dei dè Binardi. Quel nome non mi diceva nulla, non avevo conosciuto nessuno con quel nome alla festa...solo la famiglia dè Gufoni.
Mi alzai in fretta e rimisi la lettera nel libro dove la avevo trovata...ma come il Cavaliere mi aveva messo in una dimora che tutti consideravano come una disgrazia? E chi era questo ragazzo morto...un adulterio..era forse invaghito di lady Vittoria? Dovevo cercare quella famiglia e parlarne con loro per sapere di più.
Poi ebbi quasi un sussulto..ricordai la fine della festa..e un ragazzo che chiedeva proprio un prestito..non ricordavo bene il nome..ma poteva essere Francesco dè Binardi, che il Cavaliere andò a fermare come se lo conoscesse?
elisabeth
11-10-2013, 21.45.15
Al leggero bussare.......sentii la voce di Velv .....la colazione " Si vi ringrazio....non ho passato una notte serena...fatemi mettere qualcosa parte...lungo il viaggio...mangero' qualcosa.."....il mio stomaco brontolava quanto non mai, da quanto tempo era che non toccavo cibo.......ma quel sogno e mi resi conto che era un sogno troppo reale....quasi potessi vedere i risultati sul viso del Capo....dovuti a quell'arma micidiale...........se fossi scappata dalla finestra......sarei stata la quarta taglia......se..avessi fatto finta di non riconoscere il Capo...quei due disgraziati...mi avrebbero fatto mettere alla gogna..........avremmo visitato le prigioni, era la mia parola contro la loro.......mi sistemai e scesi ..........dovevano essere pronti perchè..erano tutti in piedi..." Spero di non avervi fatto attendere troppo.....per me possiamo andare....."
Sorrisi, divertita alle parole di Roberto.
"Beh, il posto è davvero splendido.. Attendo con ansia di conoscere questo Duon.. Sperando che la caccia l'abbia messo di buon umore...".
Guisgard
12-10-2013, 01.20.47
Elisabeth scese al pianterreno della locanda e trovò i suoi nuovi compagni di viaggio intenti a terminare la loro colazione.
Velv sorseggiava qualcosa di caldo, con lo sguardo fisso fuori dalla finestra, come se mille e più pensieri attraversassero la sua mente.
Ma poi, nel vedere Elisabeth, si alzò e fece cenno ai suoi compagni di affrettarsi.
Si appoggiò poi sulla tavola e aprì una mappa del territorio.
“Ho segnato” disse “le prigioni più importanti con delle X... le visiteremo tutte... se davvero hanno deciso di nascondersi in una di queste, noi li troveremo prima o poi...”
Poco dopo, finito di mangiare, il gruppo si mise in cammino.
Avevano quattro cavalli e in sella ad essi cominciarono la loro ricerca.
La prima prigione che raggiunsero fu quella detta di Baccano.
Si presentarono ai carcerieri e subito venne mostrato loro quel carcere.
Così, una ad una visitarono le celle, controllarono le liste dei detenuti e presero nota persino degli ultimi condannati a morte.
“Ce ne sono altri?” Chiese Velv al carceriere.
“In verità” rispose questi “è rimasto solo uno... si tratta di un vecchio pazzo che afferma di essere una sorta di profeta... credo sia un Francescano... o almeno un ex frate... volete vedere anche lui?”
“Si...” annuì Velv.
Il carceriere allora li condusse nei sotterranei, dove si trovava la cella del vecchio pazzo.
Fu aperto lo spioncino della porta e Velv chiese ad Elisabeth di guardare dentro.
Il prigioniero però non era nessuno dei tre fuggiaschi.
Era vecchio e vestito di stracci, dal volto scarno e il corpo denutrito.
“Salute a voi, signora...” mormorò fissando Elisabeth dalla sua cella “... siete reale o solo una visione? Solitamente le donne non giungono in questi inferni... o forse siete un Gin orientale che ho evocato con i miei esperimenti di alchimia?”
Guisgard
12-10-2013, 01.25.55
E mentre Altea era in balia di questi pensieri inquieti, udì dei rumori.
Qualcuno stava avvicinandosi alla porta della stanza.
Qualche attimo dopo qualcuno bussò.
“Milady...” disse Ermiano dall'altra parte della porta “... vi occorre qualcosa? Volete che vi porti da mangiare? Se vi sentite meglio potreste scendere in giardino. Ormai non piove più e la giornata sembra serena.”
Guisgard
12-10-2013, 01.38.05
A quelle parole di Eilonwy, il Colonnello Cesare scambiò un fugace sguardo col fido Lutor.
Questo poi annuì quasi in maniera impercettibile, come se fosse un cenno di intesa.
Il Colonnello allora annotò tutto con calma su un taccuino che estrasse dal taschino.
“Ma, Eilonwy...” disse all'improvviso Nicolò “... cosa dici? Il cavaliere e la moglie del capitano?” Rise. “Eh, abbiate pazienza, Colonnello... mia nipote è giovane e ha una vivace immaginazione... il Cavaliere di Altafonte in realtà, come detto, non è di queste terre e da ragazzo non può certo aver incontrato lady Talia o qualsiasi altra dama di Sygma... infatti egli stesso mi ha rivelato di essere giunto qui da noi solo ora per la prima volta...” guardò poi sua nipote “... ragazza mia, dovresti essere più prudente e più accorta... il capitano de' Gufoni e sua moglie sono innamorati praticamente da sempre... lui ha iniziato a corteggiarla sin da ragazzo... e posso dire che sono una delle coppie più ammirate di Sygma.”
Eilonwy
12-10-2013, 01.47.29
"Caro zio, non sto mentendo!!! Lo so che non si dovrebbe fare, ma.....ma la sera della festa ho diciamo....ho spiato il Cavaliere d'Altafonte e Lady Talia.
E hanno detto quello che ho raccontato. Non mi sto inventando le cose...così...tanto per divertirmi! Non mi prenderei mai gioco di voi, che siete il mio angelo, e di questi rispettabili signori" dissi con calma e freddezza.
Li guardai con serietà e sicurezza.
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Guisgard
12-10-2013, 01.50.47
Censone fece accomodare Clio e Roberto in un accogliente salone e servì loro del vino rosso.
Intrattenne poi i due ospiti con qualche storiella e un paio di improbabili imitazioni riguardanti il modo di parlare di alcuni contadini confinanti con la proprietà di Duon.
Dopo una mezz'ora, finalmente, nello spiazzo del casale giunse una carrozza.
E da essa scese un uomo alto e robusto, dai modi spicci e gli atteggiamenti irriverenti.
Infatti imprecava per la caccia non andata benissimo e malediceva i bracconieri che facevano man bassa di selvaggina in quelle terre.
Censone gli andò incontro e gli parlò della visita del conte Fiosari e di sua cugina.
“Conte Fiosari...” disse Duon “... e cosa diavolo vole da me?” E lo disse a voce così alta che Roberto e Clio in casa non poterono far a meno di udirlo.
Poi l'uomo li raggiunse nel salone.
“Messere...” salutandolo Roberto.
“Salute...” con fare seccato Duon “... in cosa posso servirvi? Forse per qualcuna di quelle assurde cause che a voi nobili stanno tanto a cuore? Vi avverto che di salvaguardare le pernici o i fagiani a me non interessa niente. Soprattutto se questo richiede un esborso di denaro.”
“Oh, non temete...” sorridendo Roberto “... la nostra è solo una visita di cortesia, messere...”
“Bene.” Annuì Duon. “Meglio così allora.”
E Roberto fissò Clio, tradendo un po' di imbarazzo.
Guisgard
12-10-2013, 02.54.51
“Ma, ragazza mia...” disse Nicolò ad Eilonwy “... è disdicevole spiare qualcuno... e una dama dell'alta società come te non dovrebbe comportarsi così... e comunque sono certo che avrai frainteso e poi fantasticato un po' su questa faccenda...”
“Aspettate...” intervenne il Colonnello ad interrompere il banchiere “... lasciate che vostra nipote racconti tutto ciò che sa sul nostro uomo... più informazioni abbiamo sul cavaliere, più sarà semplice indagare su di lui...” fissò Eilonwy “... milady, diteci anche tutto ciò che sapete dell'altra dama che avete nominato... lady Altea Sveva...”
Talia
12-10-2013, 02.55.29
Vidi padre Roberio entrare in chiesa ed ebbi un tuffo al cuore... non mi ero sbagliata, dunque!
Ma proprio in quell'istante Jacopo notò la rosa che stingevo in mano e, senza attendere che dicessi alcunché, tornò sui suoi passi e trafisse con rabbia la tenda del confessionale...
sobbalzai ed a stento trattenni un grido...
quando tuttavia egli stesso scostò malamente la tendina, il confessionale risultò vuoto.
Segretamente tirai un sospiro di sollievo.
E tuttavia dentro di me ero agitata...
il cuore mi batteva forte per ciò che tanto incautamente avevo confessato poco prima alla persona dietro quella grata...
una persona sulla cui identità, ormai, non nutrivo più dubbi.
E poi quelle sue parole... come una dichiarazione... e quel fiore...
A quella domanda improvvisa di Jacopo, tuttavia, sollevai gli occhi su di lui...
"Se qui non vi è nessuno..." dissi "È evidente che questa rosa l'ho colta prima di venire qui!"
Era una menzogna, era vero... ma non mi scomposi.
"Oh..." soggiunsi, tanto per deviare la sua attenzione su qualcos'altro "Ho prestato la tua carrozza ai de' Binardi, ne avevano bisogno! La riprenderemo stasera o domani. Spero non ti dispiaccia!"
Guisgard
12-10-2013, 03.24.37
Jacopo fissò a lungo Talia.
“Una rosa...” disse piano “... perchè mai entrare con una rosa in chiesa?”
“Magari” intervenne Padre Roberio “per donarla ai piedi della Vergine Maria...”
“Ti avevo detto di non venire qui oggi” fece Jacopo fissando Talia “ma tu non mi hai dato ascolto. C'è stato qualcuno in questa chiesa e forse è ancora nei paraggi. Ti farò accompagnare a casa dai soldati, visto che hai lasciato la carrozza ai de' Binardi. Discuteremo di questa cosa a casa.”
Il capitano allora accompagnò fuori Talia, per farla accompagnare a casa dai suoi soldati.
Dietro di loro Padre Roberio chiuse le porte della chiesa.
E nel silenzio della navata, al flebile ed incerto chiarore delle candele che rendevano quasi vive le ombre delle statue dei Santi, un'ombra invece prese a scivolare via, per poi svanire nel nulla.
Eilonwy
12-10-2013, 14.19.14
"Perdonatemi zio, questa sarà la prima e l'ultima volta." dissi dispiaciuta e con un peso sul cuore.
Poi, mi ripresi quando il Colonnello mi disse di raccontargli dell'altra dama:"Vedete signori, anche Lady Altea Sveva l'ho incontrata alla festa. Io ho strinto subito amicizia con lei. E' una dama di buon cuore e quando ciò parlato sembrava che avesse bisogno d'aiuto, ma lei, probabilmente per non coinvolgermi, ha detto che non c'era niente che la turbava. Quando ieri sono andata ad allenarmi vicino alla Chiesa di San Giovanni, ho incontrato sia lei che il Cavaliere! Mi sembrava che fosse piu' serena del giorno prima, ma anche molto stanca! Poi, dopo che il Cavaliere d'Altafonte mi aveva detto che oggi potevo recarmi a casa sua, Lady Altea Sveva è andata via con lui sulla sua carrozza".
Mi sentivo un' impicciona e una spiona, ma questo era l'unico modo per saperne di piu'.
Mi sedetti su una poltroncina. Quel giorno avevo indossato un abito celeste e rosa e i miei capelli castano scuro mogano erano stati acconciati in una treccia-cerchietto.
Mi venne vicino a fare le fusa il mio gattino Felis.
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Altea
12-10-2013, 15.21.18
Ad un tratto sentii bussare alla porta e udii la voce del servitore Ermiano..aprii la porta sorridendo ma con un misto di inquietudine..forse l'aria fresca del mattino mi avrebbe fatto rinvigorire.
"Una colazione in giardino..si ottima idea..accompagnatemi gentilmente".Mentre lo seguivo mi guardai e mi accorsi ero ancora con quella vestaglia e per fortuna avevo indossato delle ciabatte prima di uscire dalla stanza e dissi a bruciapelo. ."Non avrò freddo secondo voi in giardino con questa vestaglia?".
Eilonwy
13-10-2013, 15.25.50
Dopo quella volta, i nostri investigatori incominciarono le ricerche sul misterioso Cavaliere d'Altafonte.
Passarono 2 mesi e io andavo ogni giorno al palazzo del Cavaliere per allenarmi
e conquistarlo.
Intanto prendevo lezione di cavalleria dai migliori insegnanti di Sygma.
Ma dopo questi 2 mesi dissi a mio zio di licenziare i due investigatori. Non volevo piu' saperne del Cavaliere. Ormai avevo capito che si prendeva gioco di me e di tutte le dame di Sygma. Voleva amare, ma non sapeva amare!
Chiesi a mio zio di benedirmi e di lasciarmi arruolare in un gruppo di cavalieri già noti. Mi diede la benedizione e io partì.
Insieme a questa comitiva vissi meravigliose avventure e ci guadagnai la gloria. Per cinque anni combattemmo tutti insieme.
In tutti posti che andavo sentivo parlare di me, la Dama Guerriera della Luna, e del mio nuovo amico, compagno di avventure e vero amore Riccardo degli Angeli, il Cavaliere della Fenice.
Con grande gioia di mio padre e di mio zio Nicolò, felici di aver trovato il Vero Amore e di aver scelto come sposo un Duca degli Angeli, mi fecero sposare dal Papa in persona a Roma. Io e il mio amato Riccardo andammo a vivere in un castello sul mare a Sparta, in Grecia. Come balie per i miei figli presi Cestia e la mia dolce balia Olimpia.
Diedi alla luce cinque meravigliosi bambini e vivemmo tutti un'esistenza felice, piena di amore, passione e serenità.
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(Mio marito e Vero Amore Riccardo, Duca degli Angeli)
(Il mio primogenito: Federico)
(Il mio secondogenito: Alessandro)
(La mia terzogenita: Dafne)
(La mia quartogenita (quella che mi somiglia di piu'):Ginevra)
(La mia quintogenita: Esmeralda)
Sorseggiai l'ottimo vino rosso che ci aveva portato Censone, ed ascoltai divertita i suoi buffi discorsi.
Quando poi arrivò Duon, la sua reazione, così inequivocabile, mi spiazzò.
Cosa avremmo potuto dirgli? Si notava che per quell'uomo non eravamo che scocciatori.
Ma non avevo altra scelta, allo sguardo imbarazzato di Roberto, sfoderai il mio miglior sorriso.
"In verità, milord, temo che questa visita sia colpa mia, e mi scuso se siamo giunti così, senza avvisare.. ma vi prometto che non ci tratterremo molto.." presi un profondo respiro e continuai "..vedete, sono giunta da poco in città, e sto svolgendo, per i miei studi, delle ricerche sul Fiore Azzurro... mi è stato riferito che voi siete un filosofo... posso permettermi di chiedervi se potete dirci qualcosa a riguardo? Sono giunta proprio qui appena ho saputo di quella storia del quadro, il Verziere Fiesolano.. insomma, se davvero fosse stato dipinto sotto dettatura di Novalis, sarebbe un esempio unico.. tuttavia, com'era prevedibile, con un ladro del genere in circolazione, il quadro è presidiato e io non posso portare avanti le mie ricerche.." sorrisi nuovamente, con aria supplichevole "...voi potete aiutarmi a saperne di più?".
Guisgard
14-10-2013, 01.26.31
“Non temete, milady...” disse Ermiano ad Altea “... vi offrirò questa mantellina...”
Così, con quella mantellina, Altea uscì in giardino, sotto un delizioso gazebo, per la colazione.
Le furono serviti latte caldo, pasticcini, confettura, miele e frutta.
Accanto al gazebo vi erano due guardie orientali che immobili facevano la guardia a quel luogo.
Altea
14-10-2013, 01.33.24
Indossai..mio malgrado anche se con riluttanza, la mia mantellina e pensai tra me e me.."Eh si, questo posto ha proprio bisogno della presenza di una donna se non vi sono vesti femminili".
Mi accomodai in un gazebo e vidi due guardie orientali fare la guardia, diedi loro il saluto sorridendo e iniziai a gustare la gustosa colazione.
Mi guardavo attorno, per notare se qualcuno mi vedesse...ma sembrava tutto fosse recintato.
Ad un tratto chiesi ad Ermiano sotto voce..."Ma il vostro signore...tarda ad arrivare?Sapete se è innamorato...so che è in cerca di una moglie, voi come mi trovate?" e sfoderai un grande sorriso guardandolo.
Talia
14-10-2013, 01.33.59
Uscii per strada quasi sospinta da Jacopo...
vedevo che era arrabbiato, nervoso, potevo sentire la sua irritazione chiara come se me l’avesse gridata.
Dalla soglia, lanciai un’ultima occhiata nella chiesa, nel buio dell’interno, quasi mi aspettassi di vedere qualcosa... qualcuno... ma tutto taceva in quella oscurità, tutto era immobile... e per un attimo pensai quasi di aver sognato, pensai di aver immaginato quella voce, quelle parole, quella mano...
impercettibilmente, dunque, strinsi di più la rosa.
E solo quando, infine, padre Roberio chiuse il portone alle nostre spalle, mi ritrovai in strada.
Vidi Jacopo chiamare a sé alcuni soldati...
“Stai esagerando!” dissi quindi “Ho qui il cavallo con cui sono venuta e sono perfettamente in grado di tornare a casa da sola... non ho bisogno della scorta armata, Jacopo... cosa ti aspetti che mi succeda in pieno giorno per le vie di Sygma?”
Lo osservai per un attimo, era scuro in volto.
Per un attimo fui tentata di porgli quella domanda che mi frullava per la mente da quando avevo parlato con Sara... mi chiesi se ne avrei avuto il coraggio... poi decisi che non lo avrei avuto.
Senza aggiungere altro, quindi, mi diressi verso il cavallo con cui ero arrivata... era ancora legato ad uno degli anelli incastonati al muro di un palazzo lì di fronte...
lo sciolsi, presi le briglie e salii in sella...
“Credo che dovremmo parlare, Jacopo...” dissi allora “Sono stata dai de’ Binardi e ci sono molte cose che vorrei tu mi spiegassi! Questa sera! Non tardare!”
Poi, senza aspettare i suoi soldati, voltai il cavallo e partii al trotto, diretta a casa.
Guisgard
14-10-2013, 02.20.25
Duon fissò Clio come se volesse quasi studiarla.
Poi, di colpo, invitò lei e Roberto a prendere posto alla sua tavola.
Censone arrivò dalla cucina con una grossa teglia di porcellana, ricolma di spaghetti fumanti.
“Non potrei vivere senza pasta.” Disse Duon, mentre il suo servitore riempiva i loro piatti. “E gli spaghetti sono il massimo. Una delizia. E non date credito a ciò che dicono in Cina... li abbiamo inventati noi Italiani, non loro! Anzi, sono nati a Napoli!”
“Davvero ottimi...” assaggiandoli Roberto.
“Ma voi non siete qui per gli spaghetti...” sbottò Duon, per poi fissare Clio “... il fatto che quel quadro lo abbia ispirato Novalis può significare tutto, oppure niente...” con indifferenza lui “... lui è l'autore che ha scritto del Fiore... ma perchè? Questo è il punto. Nessuno, per fare un esempio simile, prima di Chretien de Troyes aveva scritto dela Santo Graal... e allora gli studiosi si chiedono... perchè? Una sua geniale invenzione letteraria, oppure c'è dell'altro sotto? Ecco... lo stesso può dirsi per Novalis ed il Fiore Azzurro...”
Guisgard
14-10-2013, 02.31.36
Ermiano sorrise ad Altea.
“Eh...” disse arrossendo “... non spetta a me dirlo, ma voi, milady... si, ecco... siete una gran bella donna... avete il portamento di una signora, la bellezza di una Venere e l'avvenenza di una ninfa...” si accorse di essersi spinto un po' troppo in là “... oh, perdonatemi... ma in tutta onestà io invidio non poco il mio padrone... e sono certo che lui, da intenditore ed esteta, sa apprezzarvi...”
All'improvviso si udirono dei rumori.
Una carrozza entrò nel palazzo.
"Sua signoria è tornato." Rivolgendosi poi Ermiano alle guardie orientali. "Andatelo a ricevere." Ordinò loro.
Guisgard
14-10-2013, 02.46.15
Capitolo VII: Il duello
“- Per che ragione volete uccidere Ole Andreson? Che cosa vi ha fatto?
- Non ha mai avuto nemmeno l'occasione di farci qualcosa. Non ci ha neanche mai visto.”
(Ernest Hemingway, Gli uccisori)
Così Talia, in sella al suo cavallo, lasciò Santa Felicita e ritornò a casa.
Qui attese il ritorno di Jacopo per parlargli.
Ma un'ora dopo, una carrozza si fermò davanti al cancello del loro palazzo.
Poco dopo, una domestica avvertì Talia che vi era una visita.
Si trattava di Sara de' Binardi.
La ragazza appariva pallida e avvilita.
“Milady...” disse “... abbiamo... abbiamo saputo cosa sta per combinare Francesco... quel pazzo ha sfidato a duello il conte Fiosari... domani dovranno battersi all'ultimo sangue... è... è terribile... Francesco non sa usare nessuna arma... mio padre è disperato e lo sta cercando ovunque... abbiamo provato a casa di parenti e di amici, ma non riusciamo a trovarlo... ma il vero problema sarà farlo desistere dal suo proposito... quella testa dura non ascolta nessuno... in passato solo nostro fratello riusciva a tenerlo a bada... ma dopo la sua morte Francesco è diventato ancora più ribelle... vi prego... aiutateci... siamo disperati... preferirei vederlo in prigione... almeno non sarà costretto a battersi...” e scoppiò in lacrime.
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Altea
14-10-2013, 15.15.36
Osservai il volto di Ermiano imbarazzato e mi feci seria..."Siete veramente gentile..ma non penso, almeno questa è una mia opinione, che il vostro padrone sia interessato a me dal lato amorevole...chiamiamolo cosi. Non ha mai mostrato che una forte amicizia e io gli sono debitrice perchè mi ha salvato la vita per..ben due volte".
ll Cavaliere di Altafonte, in verità, mi sembrava un uomo enigmatico, poche parole e sfuggevole..non avrei mai potuto definirlo, certo una persona altruista ma non altro visto i nostri pochi incontri. E secondo me vi era qualche mistero celato in lui.
Fui destata dai miei pensieri mentre sorseggiavo il the dai servitori...era proprio arrivato il Cavaliere, riposi la tazzina e mi alzai dalla sedia aspettando di salutarlo..e ovviamente pensavo dovevo delle spiegazioni per questa mia insolita incursione e insolito soggiorno a casa sua.
"Che meraviglia.." Dissi, dopo aver assaggiato gli spaghetti "...ne avevo sempre sentito parlare.. Ma non potevo immaginare.. Davvero squisito.." Sorridendo.
Ascoltai poi le parole dell'uomo su Novalis e il Fiore Azzurro.
"Quello che non capisco è perché rubare il quadro.. Insomma, il Fiore Azzurro non è che un mito, una metafora.. Lei crede che possa esistere qualcuno che creda davvero nella sua ricerca?".
Presi un'altra forchettata di spaghetti, gustandone il sapore.
Possibile che non riuscissi a formulare una domanda che potesse chiarire i miei dubbi?
Sospirai, prendendo un altro po' di vino.
Sperai con tutto il cuore che Roberto avesse più idee di me, e mi venisse in aiuto in quella conversazione.
Guisgard
14-10-2013, 16.41.29
“Beh...” disse Duon a Clio “... se qualcuno ha deciso davvero di rubare quel quadro, mi sembra chiaro che creda alla leggenda del Fiore...” sorseggiò del vino e indicò a Censone di dare altri spaghetti a lui ed ai suoi ospiti “... quel quadro, infatti, in sé ha un buon valore artistico, è innegabile, ma ce ne sono tanti altri in questo stato che valgono di più... dunque rubarlo per un profitto economico non è un'idea geniale, tutt'altro...”
“Perchè allora” intervenne Roberto “il vescovo tiene tanto a quel quadro? Forse la Chiesa crede al mito del Fiore Azzurro?”
“Bisognerebbe chiederlo ai preti se vi credono oppure no” fece Duon continuando a mangiare “e non certo a me. Fatto sta che è un bene di proprietà ecclesiastica e al vescovo probabilmente non va di vederselo confiscare, come tanti altri in passato, dalla Corona.”
“Forse allora” incalzò Fiosari “la chiave di tutto sta nel ladro... Mirabole... ma come può un ladro famoso, che in passato ha rivendicato vari furti e di ben altro valore economico, rischiare tanto per qualcosa di così poco redditizio?”
“Bella domanda.” Osservò Duon.
“A meno che” mormorò Roberto “qualcuno non stia utilizzando il nome di Mirabole per coprire il furto che vuole mettere in atto. Lo credete possibile?”
“Amico mio...” seccato Duon “... tutto è possibile... oggi i teologi delle tre grandi Religioni sono ancora alle prese con il Frutto Proibito... simboleggia un Peccato in particolare o davvero era solo un Frutto che cresceva nell'Eden?”
“Ancora una domanda...” fissandolo Roberto “... qualcuno è riuscito ad entrare della cappella in cui è custodito il quadro, senza tuttavia rubarlo ancora... e ha lasciato un fiore sul telo che lo ricopre...” si voltò verso Clio “... rammenti che fiore era? Io non lo ricordo più...”
Ascoltai attentamente le parole dei due uomini, e trasalii ricordando quel particolare nella chiesa.
Possibile che me ne fossi dimenticata?
Cercai di rammentare il nome di quel fiore.
"Era uno stramonio, possibile? Non sono un'esperta di botanica.." Dissi, speranzosa.
Però mi piaceva l'idea di Roberto "Beh, qualcuno potrebbe usare il nome di Mirabole, oppure usare Mirabole stesso per i suoi scopi..".
Guisgard
14-10-2013, 16.54.16
La carrozza del cavaliere entrò nel palazzo e raggiunse il cortile centrale.
Qui alcune guardie orientali subito corsero verso la vettura.
Da essa saltò giù, con un'agilità che sembrava cozzare con i suoi modi da damerino, Altafonte.
Ermiano chiese il permesso ad Altea e raggiunse anch'egli la carrozza.
“Ho bisogno di un bagno” disse il cavaliere nel vedere il suo servitore “per rilassarmi un po'. Poi preparami del tè. Con qualche essenza di molto dolce.”
“Sua signoria ha svoltò il tutto con successo?” Chiese Ermiano.
“Si.” Annuì lui.
“C'è un ospite.”
“Un ospite?” Chiese il cavaliere.
“Si, signore.” Annuì Ermiano.
“Di chi si tratta?”
“Lady Altea, milord.” Rispose il servitore. “Vi attende in giardino.”
Il cavaliere annuì e si avviò verso il giardino.
“Milady...” mostrando un vistoso inchino nel raggiungerla sotto il gazebo “... ma quale onore e piacere...” le sfiorò la mano con un bacio “... sapete” osservandola “che in alcuni paesi orientali è proibito per le donne avvenenti come voi andare in giro con abiti succinti?” Sorrise. “Inducono in tentazione, secondo gli infedeli... ma per mia fortuna ci troviamo in un paese civile ed io posso godere della vista offerta dalle vostre grazie...” e di nuovo le baciò la mano.
Guisgard
14-10-2013, 17.02.53
“Stramonio...” disse pensieroso Duon a quelle parole di Clio “... stramonio...” ripetè “... è un linguaggio in codice...”
“Come sarebbe a dire?” Stupito Roberto.
“I fiori hanno un linguaggio” spiegò Duon “ed ognuno di essi simboleggia qualcosa.”
“Infatti” fece Roberto “Mirabole si firma sempre con un fiore.”
“Già.” Annuì Duon.
“Ma vi è sempre un biglietto accompagnato da un fiore...” mormorò Fiosari “... ma non questa volta... credete sia comunque un messaggio di Mirabole?”
“E' possibile, chi può dirlo.”
“E cosa può voler simboleggiare un fiore di stramonio senza essere accompagnato da un biglietto?” Confuso Fiosari.
“Lo stramonio” fissandoli Duon “nel linguaggio dei fiori simboleggia il camuffamento.”
“Camuffamento?” Ripetè Roberto. “E cosa significa?”
“Bisognerebbe capire cosa è accaduto in quella chiesa” mormorò Duon “prima che il fiore venisse lasciato sul telo del quadro...”
Altea
14-10-2013, 17.07.45
Osservai da lontano la scena..il Cavaliere scese dalla carrozza baldanzoso ed era del tutto diverso da come si mostrava solitamente.
Ma udii perfettamente le parole scambiate tra lui e il servitore...era rimasto sorpreso io fossi qui? Guardai le foglie che ormai stavano cadendo a terra perplessa...eppure il servitore disse che la sera prima proprio il suo padrone aveva dato disposizioni di prendersi cura di me e togliermi le vesti.
Infatti lo vidi arrivare e baciare la mia mano, lo osservavo..il suo volto era allegro ma con quel solito misto di malinconia ma la sua affermazione non mi sorprese anche se arrossii leggermente e mi avvicinai a lui..."Per fortuna allora non siamo in Oriente, posto che mi affascina devo dire, cosi posso non sentirmi in colpa se per caso..cadrete in tentazione" e sorrisi "ma rimango un pò perplessa..poichè il vostro servitore Ermiano mi disse foste proprio voi ieri sera a dare disposizioni affinche mi fossero tolte vesti e sul da farsi per non farmi prendere una polmonite...e mi sto chiedendo appunto, chi mi abbia spogliata." lo osservai perplessa.
"Comunque sappiate, se sono qui...vi è un motivo molto importante".
"Camuffamento.." Sussurrai "..camuffamento... Forse qualcuno è entrato nella chiesa, e per avvicinarsi al quadro si è camuffato... Magari da soldato, per sorprendere le guardie... Oppure, non lo so.. Da chierico.. Comunque un modo per passare inosservati.. Io non so che cosa possa essere accaduto.. Sono andata in quella chiesa sperando di vedere il quadro, ma senza successo.. Ed è un caso aver assistito a quel fatto, lo stramonio, la valutazione del quadro.. Però tutto questo mi ha davvero incuriosita... Quello che so è solo che, a detta dei soldati, nessuno si è avvicinato al quadro.".
Guisgard
14-10-2013, 17.17.06
Altafonte sorrise a quelle parole di Altea.
“Per fortuna non siamo in Oriente” disse poi “e per fortuna sono alquanto arrendevole di fronte a simili tentazioni...” la guardò “... si, fui io ad ordinare di farvi spogliare, milady... le mie guardie vi trovarono davanti al mio cancello con gli abiti zuppi d'acqua... rischiavate una polmonite... ahimè, però, il Galateo mi impone norme ed editti a cui con voi faccio sempre più fatica a rispettare...” prese il suo fazzoletto di batista intriso di profumo “... e infatti, cavallerescamente, non fui io a spogliarvi, milady... ma il mio eunuco... egli si occupa dei miei alloggi e per ovvi motivi ho offerto a lui il piacevole compito di mettervi a letto...” sorrise nuovamente “... ma mi stavate dicendo del motivo che vi ha spinta a raggiungermi nonostante quel temporale...” le fece cenno di sedersi, per poi accomodarsi anch'egli sotto il gazebo insieme a lei “... prego, vi ascolto, milady...”
Guisgard
14-10-2013, 17.21.30
“Beh...” disse Duon a Clio “... qualcuno deve pur essersi avvicinato per lasciare quel fiore... una guardia? Può darsi... o magari un prete... qualcuno deve essere stato per forza...” poi di scatto fissò la ragazza “... cosa avete detto? Prima? La valutazione del quadro? Cosa intendete?”
Altea
14-10-2013, 17.33.36
Mi accomodai sulla comoda seggiola con cuscini osservando il Cavaliere e sorridendo per ciò che aveva detto poco prima..suvvia gli crederò che non lo ha fatto lui.
"Mi spiace per Voi, milord, di dover seguire il Galateo e soffrire cosi tremendamente. Ma torniamo al motivo per cui ero qui...certo non mi sono trovata in mezzo alla bufera di acqua perchè stavo facendo una passeggiata." Mentre parlavo misi del the caldo in una tazzina e la offrii gentilmente ad Altafonte "La casa che avete affittato..è successo una cosa che non so spiegarmi. Poco prima Madama Irene mi raccontò che i proprietari erano dei Baroni di Castelflorenzio e che la padrona si chiamava" e lo scrutavo leggermente per vedere strane reazioni nel suo viso "...lady Vittoria..e suonava il clavicembalo nelle giornate di pioggia. Fin qui tutto normale, ma quando uscii dal giardino udii il suono del clavicembalo, tornai nella dimora e nel salone non vi era nessuno che lo suonava, le finestre erano aperte..e sentii la voce del capobanda Azable che voleva riportarmi di nuovo con loro..poco dopo vidi che la figura nella penombra era invece quella di Madama Irene."
Presi una focaccina con della uva di stagione e la mangiavo nervosamente e deglutii sospirando con la paura di quegli attimi vissuti..."Sono scappata e sono corsa qui a chiedervi aiuto, mentre bussavo alla porta ho perso i sensi e non capisco il motivo..Milord, non posso essere impazzita..quella dimora mi spaventa ora..e non posso approffittare della vostra ospitalità, mandatemi qualche vostro uomo di fiducia a fare da guardia..lo ho pure sognato stanotte Azable, non è un buon presagio."
"Infatti, una guardia, un prete.. Sono gli unici ad avere accesso al quadro..." Annuii a Duon.
"Ah, si.." Dissi, quando si voltò di scatto verso di me "...il Vescovo ha mandato un suo addetto un certo Priore Adamo per fare una perizia sul quadro, in modo da certificarne il valore, pare che Sua Grazia abbia intenzione di assicurarlo, considerata la situazione... Vi lascio immaginare la reazione del viceprocuratore a questa notizia.." Dissi, con un leggero sorriso.
elisabeth
14-10-2013, 18.28.46
Sapevo chele prigioni non erano luoghi dove la gente passava il suo tempo......Padre Anselmo mi diceva sempre che dovevo stare molto attenta a che i miei ragazzi crescessero senza finire nei guai.......ma essere li' in quel momento....mi fece sentire all'inferno...odore di escrementi umani misto a muffa ......mi fecero venire il voltastomaco...ero felice di non aver preso nulla a colazione..........mi chiedevo quanto Dio fosse stato clemente con loro visto la punizione degli uomini.....e pensai al Capo....lui aveva ucciso per necessita lo avrei fatto anch'io per uscire da quel posto.......Velv mi fece avvicinare il volto allo sportellino aperto da una guardia........era buio e i miei occhi facevano fatica a prendere visione di quello che c'era in quella cella...ma quando mi abituai.....un vecchio malandato.....mi stava parlando di cose...che avevano dell'assurdo..li' gli uomini perdevano il senno....." No...Signore ...sono una donna.....una donna che deve stare in questi posti perchè la verità salti fuori... "...mi voltai verso Velv "....ma siete sicuro ..siete sicuro delle loro malefatte...quale uomo con un po' di senno si nasconderebbe in questo inferno......meglio la morte.....e quel vecchio....secondo voi....deve ancora stare in prigione ?...farebbe male a qualcuno ?.....conosce la parola alchimia ...magari e' un mago e ci sarebbe utile fuori invece che in cella".......mi staccai da quella porta il piu' possibile per non vedere nessuno.........
Talia
14-10-2013, 19.45.29
Presi le mani di Sara tra le mie, poi le cinsi piano le spalle con un braccio mentre piangeva...
era disperata e potevo ben comprenderla...
un duello...
e con uno dei migliori spadaccini della città, per giunta!
Francesco non aveva mai avuto dimestichezza con le armi, Roberto Fiosari avrebbe potuto trafiggerlo anche con una mano legata dietro la schiena.
“Sara...” iniziai a dire, invitandola con delicatezza a sedersi “Posso ben capire il vostro dolore e la vostra preoccupazione... è una notizia terribile, un assurdo colpo di testa da parte di Francesco... ma... perché siete venuta qui? Come posso io aiutarvi? Avete visto anche voi che Francesco non nutre alcuna simpatia né la pur minima stima per me e non credo che potrei in nessun caso convincerlo a desistere...”
Esitai, riflettevo...
aveva detto che solo il loro disperso fratello aveva sempre avuto la capacità di far ragionare Francesco, ma questa fu un’ipotesi che non valutai neanche: non avrei mai potuto mettere in pericolo un fratello per salvarne un altro...
soprattutto non avrei mai messo in grave pericolo lui per un colpo di testa di Francesco...
mai!
“Forse potremmo provare a convincere il conte a desistere dal duello...” ripresi a dire “Ma dubito che riusciremmo in questo intento: per Roberto Fiosari, come per qualsiasi altro nobile di questa città, del resto, l’onore viene innanzi tutto... non gli importerà niente se Francesco sa combattere o meno...”
La mia voce si spense piano...
strinsi di più le mani di Sara, nel tentativo consolarla...
Poi, all’improvviso, ebbi un’illuminazione.
Di colpo, lasciando cadere le mani di Sara, mi alzai e mi accostai alla finestra... nel cortile sottostante c’era ancora il manipolo di soldati che per ordine di Jacopo mi avevano seguita fin lì, nonostante io fossi partita da sola a cavallo...
li fissai e quell’idea prese forma e corpo nella mia mente...
Jacopo non ne sarebbe stato felice, pensai... forse si sarebbe addirittura adirato... ma era tutto ciò che io potevo fare per Sara.
Voltai dunque le spalle alla finestra e chiamai un domestico.
“Scendete nel cortile...” ordinai quando entrò “E chiedete al maggiore dei soldati che sono lì di venire qui, prego... devo parlargli per conto del Capitano!”
Osservai il domestico uscire, poi tornai verso Sara e le sorrisi, incoraggiante.
Guisgard
14-10-2013, 19.57.29
Sara fissava Talia incuriosita ma anche speranzosa.
“Ma...” disse piano “... non comprendo, milady...”
Poco dopo arrivò il maggiore.
“Milady...” il militare salutando Talia “... mi avete fatto chiamare? Sono ai vostri comandi. Cosa vi occorre?”
Guisgard
14-10-2013, 20.05.43
“Qui dentro” disse Velv ad Elisabeth “vi è solo dannazione e dolore. Costoro sono dannati destinati all'Inferno. E le prigioni sono solo la giusta punizione in attesa dell'Ultimo Giudizio.” La fissò. “Questi luoghi sono gli unici capaci di accogliere gente come quei tre fuggiaschi. Al di fuori troverebbero solo la morte. Se qui non avete riconosciuto nessuno, direi di lasciare questo posto e recarci in un nuovo carcere.”
“Non volete dunque che la mia scienza si adoperi per aiutarvi, signora?” Chiese il vecchio prigioniero dalla sua cella.
Ma Velv fece cenno al carceriere di chiudere lo spioncino.
“Allora non vi rivelerò nulla” mormorò il prigioniero “e resterete lontani dalla Verità per sempre...”
elisabeth
14-10-2013, 20.10.52
Cosa poteva sapere l'uomo della giustizia........solo Dio poteva conoscere la Giustizia......." Sapete Velv......l'uomo quando giudica......mette in mezzo mille sentimenti...e potrebbe divenire cieco....Dio lo fa con occhi puliti......nulla può annebbiare l'animo di un uomo..........avete lasciato il veggente urlare nella sua gabbia......chissà magari e' il famoso Merlino.......e state tranquillo...non ho riconosciuto nessuno.....possiamo passare oltre......la dannazione anche se degli altri mi fa star male......".........
Talia
14-10-2013, 20.27.39
Mi avvicinai a Sara, e le posi la domanda che in quel momento era fondamentale.
Un attimo dopo l'uomo entrò chiudendosi la porta alle spalle...
fissai per un istante ancora Sara, seduta dove l'avevo fatta accomodare, poi i miei occhi si sollevarono sul militare.
Gli sorrisi appena, gentilmente, ma non mi sedetti né chiesi a lui se voleva accomodarsi.
"Maggiore..." iniziai invece a dire "So che mio marito ha intenzione di interrogare Francesco de' Binardi circa ciò che sta accadendo in città... ebbene... abbiamo un'informazione: de' Binardi è tutt'ora in città, anche se non si sa di preciso dov'egli sia al momento..." lanciai un'ultima occhiata a Sara "Tuttavia, sappiamo per certo che sarà domani all'alba dietro il convento di San Tedesco... al più tardi lo troverete lì! Andrete quindi a prelevarlo, anche interrompendo il duello per il quale sarà lì..."
Feci una piccola pausa...
"Lo preleverete, dunque..." soggiunsi con un tono che non ammetteva repliche "E per rispetto di sua sorella, la quale ha dimostrato interesse nel perseguire la giustizia, lo porterete qui, anziché in caserma!"
Guisgard
14-10-2013, 21.10.45
Il maggiore restò sorpreso da quegli ordini di Talia, ma non osò contraddire la ragazza.
“Si, certo, milady...” disse annuendo “... farò come avete disposto...” e si mise sugli attenti.
Tuttavia quella discussione aveva coperto il rumore di una carrozza che rientrava nel palazzo.
Per questo nessuno di loro sentì Jacopo salire ed entrare nella stanza.
“Disposto?” Fece Jacopo all'improvviso. “Credo di essermi perso una discussione interessante.”
“Capitano...” mormorò il maggiore.
“Non temete...” lo interruppe il capitano “... mi racconterà tutto mia moglie... voi potete andare...”
“Avete ordini, capitano?” Chiese il militare.
“No, nessuno...” rispose Jacopo, fissando però Talia “... nessun ordine... potete andare...”
Ed il maggiore uscì.
“Allora?” Rivolgendosi Jacopo a Talia. “Quali novità?” Guardò poi Sara. “Immagino interessanti.”
Guisgard
14-10-2013, 21.13.32
Velv annuì a quelle parole di Elisabeth ed uscirono da quel luogo di disperazione e dolore.
Fecero poche miglia e poi, a causa della sera ormai giunta, si fermarono in una locanda.
Presero subito un tavolo e cominciarono a mangiare.
Ma poco dopo il locandiere si avvicinò loro.
“Perdonate, messeri...” disse.
“Cosa c'è?” Chiese Velv.
“Vedete... qualcuno ha notato che viaggiate armati e ho fatto domande su di voi...”
“Che genere di domande?”
“Oh, nulla di che...”
“Dunque?”
“Ecco...” mormorò il locandiere “... ho rivelato loro che siete cacciatori di taglie e quelli hanno chiesto di potervi parlare...”
“Fateli avvicinare...” annuì Velv.
Guisgard
14-10-2013, 21.15.16
Duon fissò Clio.
“Strano...” disse piano “... permettono ad un'intera commissione vescovile di avvicinarsi al quadro?”
“Affatto.” Rispose Roberto. “Era un solo uomo, quel priore appunto.”
“Questo nome...” mormorò Duon “Priore Adamo... non mi è nuovo... ne ho sentito parlare... ma quando?” Restò pensieroso. “Ma certo... rammento... era il cappellano di un piccolo paesino... giungeva dal Nord e dava conforto a tutti coloro che fuggivano a causa della giustizia... per Bacco!” Esclamò. “Era solo un semplice chierico... non immaginavo facesse tanta strada da diventare uomo fidato del vescovo! Che curiosa la vita! Ricordo anche l'aspetto... uomo anziano... e sono passati diversi anni da allora.”
Guisgard
14-10-2013, 21.16.25
Altafonte, a quelle parole di Altea, apparve per un momento inquieto.
Prese allora a sorseggiare un po' di tè dalla sua tazza.
“Io credo” disse “che siate ancora un po' scossa dagli ultimi avvenimenti... infondo è del tutto normale avere incubi, milady... dopotutto siete stata in balia di quei lestofanti per giorni... ma ora non avete nulla da temere... e se ciò vi farà sentire più sollevata e tranquilla, io vi lascerò alcune delle mie temibili guardie orientali...” le sorrise “... a difesa della vostra persona.”
Altea
14-10-2013, 21.49.07
Ascoltai le parole del Cavaliere mentre sorseggiava il the...possibile che tutti questi avvenimenti erano frutto della mia mente? No...quella lettera nel libro lo confermava..quella casa aveva un macabro passato, e vi era legata la morte di un ragazzo e presumo del barone di Castelflorenzio, ma non potevo ovviamente dire nulla su quello che avevo letto.
Ma avevo notato il cambiamento di espressione del Cavaliere di Altafonte mentre raccontavo tutto questo...dovevo parlare con quella famiglia..i dè Binardi e sapere che successe a quel ragazzo.
Iniziai a osservare il Cavaliere...eppure non mi sembrava molto interessato a cercare una moglie..affatto.
"Vi ringrazio, milord, mi sentirei al sicuro con le vostre guardie" dissi sorridendogli anche se ero ugualmente preoccupata, non capivo ma la sua presenza mi infondeva quella sicurezza che avevo cercato da molto...in ogni guaio io fossi lui era sempre qui ad aiutarmi "E potrei avere l'onore di trascorrere questa giornata con voi..me la concedete?Però dovete fare in modo che le mie vesti ritornino a me...ho solo quei vestiti" e nascosi il mio rossore "ma non preoccupatevi, chiederò a Madama Irene di trovarmi qualche lavoretto in qualche monastero per guadagnarmi dei soldi per me...sapete io ho avuto una educazione rigida in alcuni monasteri".
La tentazione fu troppo forte...lo vidi perso nei suoi pensieri, vedendo quella espressione mi venne un tuffo al cuore..ammettilo Altea che non riesci a dimenticarlo, che non vorresti andare via da questa dimora...ma non hai visto prima che afferrava quel fazzoletto intriso di profumo?E chissà di quale dama...ebbi un momento di gelosia.
Mi alzai dalla sedia e sottovoce gli dissi sporgendomi..."Anche se l'idea di essere quella moglie che tanto cercate non mi dispiacerebbe" e gli stampai un leggero bacio sulle labbra.
Sorrisi, alle ultime parole di Duon.
"Un uomo anziano? Ma davvero.. in verità, l'uomo che abbiamo visto non lo era affatto.. certo, non era giovanissimo, ma sicuramente non era anziano.." sorrisi, nuovamente "...probabilmente è soltanto un caso di omonimia...".
Tuttavia, quella versione non mi convinceva affatto, per quanto ne sapevo, Mirabole poteva anche aver preso le sembianze di quel frate.
Eppure, pensai, le guardie avevano detto che non si era avvicinato molto.. c'era dunque un altro uomo mascherato? Scoprirlo non sarebbe stato facile.
Guisgard
15-10-2013, 01.15.14
Duon continuò a mangiare tranquillamente, mentre Clio e Roberto erano alle prese con i dubbi suscitati da tutta quella storia.
“E sia...” disse Roberto alzandosi “... mi secca sia io a dirlo, ma temo sia ora di andare, cara cugina...” rivolgendosi a Clio “... messer Duon, naturalmente vi ringraziamo della vostra cortesia e della vostra disponibilità... spero di rivedervi presto.”
Salutarono l'uomo e Censone li accompagnò alla loro carrozza.
Poco dopo la vettura lasciò il casale e riprese la strada verso la capitale.
Salutai Duon, ringraziandolo a mia volta per la gentilezza e la disponibilità che ci aveva mostrato.
Quando poi fummo nuovamente soli nella carrozza, sospirai, pensando a quella mattinata molto particolare.
"Che tipo strano.. quando è entrato pensavo ci avrebbe cacciato in malo modo, invece è stato gentilissimo.. e quegli spaghetti.." esclamai, poi "...che meraviglia.. che meraviglia...".
Restai per un momento ad osservare il paesaggio cambiare dalla piccola apertura laterale.
"Prossima tappa? Simone Misseri?" sospirai "..temo di non avere altra scelta.. che cosa posso dire a quell'uomo, gli racconto del Fiore Azzurro e del misterioso priore? Bah, vedrò di inventarmi qualcosa.." sorrisi a Roberto "..spero solo di fare in fretta.. rapido e indolore..".
Guisgard
15-10-2013, 01.36.43
Altafonte era ancora preso da quella sua velata inquietudine quando Altea si avvicinò a lui per dargli quel leggero bacio.
In un primo momento il cavaliere fu sorpreso dall'improvviso gesto della dama.
Poi la guardò e sorrise delicatamente.
“Eh, milady...” disse “... attenta che potrei prendere questo vostro gesto come una dichiarazione... e vi rammento che sono alquanto vulnerabile alle tentazioni...”
Ma proprio in quel momento arrivò Ermiano.
“Perdonatemi, milord...”
“Cosa c'è?” Voltandosi verso di lui Altafonte.
“E' giunta madama Irene e chiede di lady Altea...” spiegò il servitore “... dice di averla vista uscire di casa durante il temporale, senza fare più ritorno... temo sia preoccupata... e così ha pensato di venire a chiedere aiuto qui... naturalmente per tranquillizzarla le ho detto che milady è ospite qui al palazzo.”
Altea
15-10-2013, 01.45.07
Vidi il volto sicuro del Cavaliere di Altafonte e risposi sottovoce..."E' una dichiarazione milord..e ora come farete?".
Ad un tratto sentii la voce di Ermiano...Madama Irene era venuta a cercarmi, pure preoccupata..ma se non sapeva nulla di me.
Mi voltai verso il servitore..."Potevate almeno informarmi della sua presenza prima di dare informazioni", non capivo quella donna mi inquietava..forse per ciò che era successo la sera prima.
Poi mi voltai verso il Cavaliere..."Decidete voi milord...forse sarete stanco o avete degli impegni, io tornerò alla dimora...dei Castelflorenzio".
Lo guardavo, lo fissavo negli intensi occhi chiari sperando non mi mandasse via.
Guisgard
15-10-2013, 01.45.19
“Beh, a me pare che comunque ne hai di argomenti da portare al viceprocuratore del re.” Disse Roberto a Clio. “Naturalmente senza tirare in ballo miti e leggende. Infatti non credo che questo genere di cose possa in qualche modo interessare ad un uomo come Simone Missani.” Accennò un vago sorriso. “Invece penso che la storia dello stramonio e del Priore Adamo magari possa essere interessante... del resto quel chierico pare sia stato l'unico ad avvicinarsi alla cappella, oltre al sacerdote di Santa Felicita e alle guardie. Tuttavia resta mia opinione che i de' Binardi siano comunque coinvolti in questa storia.”
Arrivarono in città e poco dopo giunsero sotto il Palazzo di Giustizia, dove Simone Missani stava attendendo Clio.
Talia
15-10-2013, 01.55.15
Osservai il militare uscire, poi mi voltai a guardare Jacopo...
"Beh, ecco... Jacopo... tu rammenti Sara de' Binardi, vero?" domandai, accennando alla ragazza "Beh... Sara mi ha appena informata che suo fratello Francesco è stato sfidato a duello dal conte Roberto Fiosari e allora... allora, dato che tu desideravi parlare con Francesco, io ho pensato di chiedere ai tuoi uomini di andare a prenderlo..."
Esitai...
"Di andare a prenderlo e portarlo qui, come segno di riguardo e di ben disposizione verso Sara e la famiglia de' Binardi, così leali e devoti cittadini di Sygma..." soggiunsi "Ho fatto bene?"
Guisgard
15-10-2013, 03.41.24
Jacopo fissò Sara, la salutò con un leggero cenno del capo e poi tornò a guardare Talia.
“Mia cara, nella tua ingenua spontaneità” disse “non commetti mai errori. O almeno io, essendo innamorato, non riesco a scorgerne. Tuttavia la tua premura verso il mio incarico, benchè lodevole, credo sia superflua. Si, voglio interrogare Francesco de' Binardi, ma per almeno due motivi, se sarà ancora possibile, lo farò domani pomeriggio. In primis non voglio certo togliere al conte Fiosari la possibilità di avere soddisfazione... e poi, credo sarà divertente vedere all'opera colui che si fa chiamare Mirabole.” Si versò del vino in un bicchiere.
“Cosa intendete dire?” Chiese Sara.
“Ciò che ho detto.” Rispose Jacopo. “Tutti affermano che il famigerato Mirabole sia uno spadaccino d'eccezione... sarà interessante vederlo all'opera.”
“State dicendo che Francesco è quel ladro?” Fissandolo Sara.
“Oh, è una possibilità e non lo penso solo io...” fece Jacopo “... ma anche il viceprocuratore del re... e comunque, in entrambi i casi, vostro fratello ci guadagnerà qualcosa... se è davvero Mirabole allora sarà lui ad uccidere Fiosari... se invece non lo è, beh, il suo nome sarà salvo ed anche il suo onore, visto che morirà con la spada in pugno ad opera di un nobile.” E sorseggiò quel vino.
“E' assurdo...” in lacrime Sara “... assurdo...” si voltò verso Talia, la guardò e poi corse via disperata.
Guisgard
15-10-2013, 04.37.45
“Suvvia, milady, quella povera donna si sta solo preoccupando per voi.” Disse Altafonte ad Altea. “Dopotutto ha il compito di occuparsi della vostra persona.” Sorrise. “E sono certo che una dama audace ed arguta come voi sia tutt'altro che sprovveduta. Io posso ben dirlo.” Le fece l'occhiolino. “Milady...” continuò “... qui, come ben sapete, siete la benvenuta... e non vi occorre il mio permesso per venire e restare quanto più vi aggrada... sfortunatamente però qui non abbiamo abiti femminili e dunque vi toccherà restare in vestaglia, benchè questo non sia certo spiacevole...” sorrise di nuovo “... ecco perchè vi suggerirei di tornare nella vostra dimora e scegliere l'abito più bello... infatti sembra che Sua Maestà organizzerà una grande festa tra qualche giorno e una dama come voi deve apparire come richiedono il suo lignaggio e la sua bellezza... naturalmente, per farvi sentire più tranquilla, uno dei miei uomini vi seguirà come guardia del corpo... Mardhuan.” Chiamò il cavaliere e subito una guardia gli si avvicinò inchinandosi. “Seguirai lady Altea e ti occuperai della sua sicurezza. Obbedirai a lei sola.”
“Si, padrone.” Con un altro inchino il moro.
Talia
15-10-2013, 12.55.15
“Sara...” chiamai.
Ma vidi la ragazza scappare via in lacrime.
Fissai la porta per un istante, poi mi voltai di nuovo a fissare Jacopo...
“Come hai potuto essere così crudele?” sbottai, la voce bassa e carica d’ira repressa “Era venuta qui solo per chiedere che suo fratello non morisse... era venuta solo a chiedere di salvargli la vita, non altro! Come hai potuto essere così insensibile... così bieco...”
Ero tanto arrabbiata che le mie mani tremavano appena...
“Tu sai perfettamente che Francesco non sa combattere, Jacopo! Lo sai come lo so io... siamo cresciuti con loro, sia io che te... siamo cresciuti con i de’ Binardi... e Francesco non ha mai saputo tenere in mano neanche un coltello! Morirà contro Fiosari, lo sai! Morirà e tu non hai intenzione di fare nulla!”
Lo fissavo, i miei occhi lampeggiavano pericolosamente ma la mia voce tremava...
“Eri loro amico, una volta... da ragazzini...” mormorai “Eri amico di Francesco... ma soprattutto eri amico di...”
Esitai... i miei occhi erano in quelli di Jacopo ed in essi vi era tutto il mio dolore, vi era una marea di sentimenti... quelli di Jacopo, cupi ed impenetrabili, sembravano persino più scuri del solito...
“Ti ho sempre creduto, Jacopo...” dissi, la voce lenta “Ti ho creduto e non ho mai fatto altre domande. Tu eri suo amico, in fondo, ed io mi fidavo di te. Ma adesso te lo chiederò, Capitano... cosa accadde quella notte con... con Guisgard? Perché da quella notte non è stato più tuo amico... né lui, né Sara, né Francesco... perché ce l’hai con quella famiglia, Jacopo?”
Arrivammo al palazzo di giustizia, e mi appoggiai ad una mano di Roberto per scendere con disinvoltura dalla carrozza.
Ci avvicinammo all'ingresso del palazzo, presidiato da alcune guardie.
"Dite al Viceprouratore che il conte Fiosari e sua cugina sono qui..." Sorrisi appena "...ci sta aspettando..".
E rimasi in attesa, pensando alle parole da dire a Misseri.
Altea
15-10-2013, 16.15.52
Osservai il moro avvicinarsi e inchinarsi.."Mardhuan..nome difficile..sicuramente mi verrà difficile ricordarlo all'inizio.." sorrisi facendogli un cenno col capo.
Poi udii le parole del Cavaliere sul ballo e avvampaii..ma lo avevo detto prima..cosa dovevo fare ora? Non amavo i segreti.."Milord, allora non vi sono vestiti nemmeno alla dimora di Castelflorenzio..e ovviamente non ho intenzione di indossare nulla di lady Vittoria. Io sono scappata da casa..vestita con un umile vestito preso a una serva per camuffarmi..non ho soldi e vestiti..questa collana di acquamarina che indosso e l'anello è stato frutto del furto che mi costrinsero a fare...e immagino pure la veste che indossavo era frutto di una macchinazione di Azable..io non posso partecipare a quel ballo..addirittura da sua Maestà, ci saranno dame dagli abiti sontuosi". Scrollai le spalle..."Non preoccupatevi per me..e per la mia vita quotidiana come ho detto troverò un lavoro tramite Madama Irene, ho già in mente qualcosa" guardavo ora il Cavaliere negli occhi senza timori, con lui mi sentivo di non avere segreti " e come vedete sono pure costretta a tornare a casa in vestaglia..e chissà cosa penseranno Madama Irene e le altre dame che incontrerò".
Sorrisi divertita a quel pensiero e chiamai Ermiano.."Vi chiedo una cortesia, dite a Madama Irene che mi porti una veste sua o di una servitrice della mia taglia, ditele che ne ha bisogno lady Altea e poi tornerò a casa con lei".
Non mi vergognavo affatto..."Vedete milord..vi è gente che ha i soldi e va in decadenza e altri che da poveri con la furbizia si arricchiscono, come i borghesi".
E mi risedetti aspettando i vestiti e finendo la colazione.
elisabeth
15-10-2013, 17.00.39
Velv era legato al suo credo...e infondo era quello che lo rendeva rispettabile e gli riempiva le tasche....e di quei soldi ne avrei avuta una parte anche io....per questo sarei diventata come lui...ma negli ultimi giorni.....ero diventata.....il peggio che potevo, e allora almeno lo sarei stata con un bel bottino......uscimmo dalle prigioni quando fuori era già buio........e gli uomini decisero che era meglio trovare un posto dove stare.....anche perchè nessuno ci avrebbe aperto le porte dell'inferno......anche Lucifero...spegneva le luci....a quell'ora....
E mentre stavo mettendo fine alla mia fame.......il locandiere...ci indico' degli uomini, volevano parlare con Velv.......mi sembrava di non conoscere nessuno di loro......infondo ero in una città sconosciuta ........quando qualcosa attiro' la mia attenzione......quando medicai la gamba al Capo....ebbi la possibilità di guardarlo bene..in ogni particolare.....e notai una catena al suo collo, aveva una monete con inciso uno stemma......in quel momento non mi sembrò il caso fargli delle domande....ma ora il bagliore di un momento attiro' la mia attenzione......solo un momento perchè abbasso' il capo........ed io ripresi nervosamente a rigirare il cucchiaio nel mio piatto...senza rendermi conto che stavo riducendo in poltiglia la cena...senza toccarne piu' un boccone....
Guisgard
15-10-2013, 19.26.59
Clio e Roberto furono così condotti da Simone Missani.
Il viceprocuratore ordinò di riceverli subito.
“Prego, vi attendevo...” disse andando incontro alla principessa di Crysa “... milord...” salutando poi con un cenno Roberto “... dunque...” fissando di nuovo la ragazza “... cosa mi portate di buono? Notizie? Intuizioni? O addirittura fatti?”
Guisgard
15-10-2013, 20.02.46
Jacopo fissò Talia con i suoi occhi scuri ed impenetrabili.
“I duelli esistono da sempre...” disse “... e sono una consuetudine del mondo aristocratico... perchè dovrei vietarli o impedirne lo svolgimento? Francesco de' Binardi non sa usare le armi? Allora dovrebbe pensarci bene prima di provocare gli altri. Avrà una lezione dunque.” Sorseggiò altro vino dal suo bicchiere. “Ma mi chiedo... cosa c'entra ora quella vecchia storia? E' stata Sara de' Binardi a ricordartela? Dovrò dunque vietarle di venire qui e frequentare mia moglie a quanto pare...”
Guisgard
15-10-2013, 20.07.07
Altafonte fissò Altea e sorrise.
“Ermiano...” disse poi al suo servo “... accompagnerai a casa lady Altea e poi la condurrai in città a comprare abiti degni del suo rango, compreso uno per il ballo.”
Ermiano annuì e poi raggiunse madama Irene per riferirle quanto chiesto da Altea.
Ritornò poco dopo con un abito che consentisse alla dama di poter tornare a casa sua.
“Tornate a casa ed Ermiano verrà con voi...” spiegò il cavaliere ad Altea “... così vi accompagnerà poi a scegliere i vostri nuovi abiti.” Aggiunse sorridendole.
Guisgard
15-10-2013, 20.12.48
Quegli uomini si avvicinarono al loro tavolo e salutarono subito Elisabeth, Velv e gli altri suoi due compagni.
“Vi ascoltiamo...” disse Velv ai nuovi arrivati.
“Mi presento...” cominciò quello che sembrava essere il capo del gruppo “... mi chiamo Gervan Ozzy e rappresento un'importante compagnia mercantile de... tempo fa da una nostra carovana furono sottratti circa seicentomila Taddei in oro... gli autori del furto sono i membri di una feroce banda di ladri, il cui capo si fa chiamare Barone Azable...”
“E in cosa possiamo esservi d'aiuto noi?” Chiese Velv.
“Il locandiere dice che siete cacciatori di taglie, no?”
“Si.” Annuì Velv.
“Ebbene, vogliamo assumervi.” Fece Gervan.
“Siamo già impegnati a dar la caccia a tre fuggiaschi.” Mormorò Velv.
“Vi raddoppio il compenso.” Lesto Gervan. “Il doppio di quanto vi hanno promesso.”
Altea
15-10-2013, 20.23.42
Sorrisi a quelle parole del Cavaliere..."Voi siete troppo buono con me, Milord. Non saprò mai come ricompensarvi..se non con i miei baci..e forse il mio Amore" e lo guardai sempre con aria di sfida ma benevola.
Arrivò Ermiano con la veste datami da Madama Irene e andai a cambiarmi in casa..l'abito non era proprio bello ma il giusto per tornare a casa, uscire e poi mettermi subito un abito nuovo.
Salutai il Cavaliere di Altafonte..."Quando torneremo vengo a farvi visita, se siete a casa..potremmo cenare assieme se non avete impegni".
Ci dirigemmo alla dimora e dissi a Madama Irene che sarei andata con Ermiano a comprare dei vestiti e le presentai ovviamente la mia guardia del corpo..Mardhuan.
Vidi il volto perplesso della Madama, andai in camera mia, mi spazzolai i capelli, mi rinfrescai e scesi di nuovo.."Ermiano, sono pronta, possiamo uscire, e forse è meglio venga pure Mardhuan con noi".
E cosi mi affidai al servitore per portarmi nella sartoria..quell'uomo mi era veramente simpatico.
Talia
15-10-2013, 20.32.09
“Francesco è sempre stato irruento, lo sai...” ribattei “Ma questo non fa di lui quel famoso ladro né un disturbatore pubblico! Jacopo, tu sai che morirà se combatterà quel duello... pochissimi in città potrebbero tener testa alla spada di Roberto Fiosari... e Francesco de’ Binardi non è di certo tra questi. Ed il fatto che... che duellare sia una consuetudine tra i nobili non ne fa di certo un’occupazione dilettevole... non ne fa un qualcosa di moralmente corretto... e di certo non ne fa una cosa giusta il fatto che uno dei due sfidanti sia così nettamente inferiore nell’uso delle armi! Ed è vergognoso che tu, che avresti il compito di mantenere l’ordine pubblico, permetta questo! E’ semplicemente vergognoso! E lo è ancora di più perché ti crogioli sugli allori... non volevi interrogarlo? Non sospetti di lui? Molto bene: arrestalo, allora! E invece, guardati: te ne stai qui ad aspettare che Fiosari faccia il lavoro sporco nel nome di un diritto e di una consuetudine che niente ha di nobile né di dignitoso! Niente! E trovo che in questo siate semplicemente rivoltanti... sia tu che Fiosari... rivoltanti, nella superficialità del vostro metro di giudizio!”
Ero furiosa, arrabbiata come poche volte lo ero stata prima...
l’altezzosità e la noncuranza con cui Jacopo aveva trattato Sara mi avevano profondamente indignata ed ora non riuscivo più a controllarmi...
“Quanto al resto...” soggiunsi, la voce che tremava forte “Sappi, Jacopo, che il fatto che io sia tua moglie non fa di me un oggetto di tua proprietà! Decido io se incontrare o meno Sara de’ Binardi... o chiunque altro! E oltretutto...” sibilai “Ti ho fatto una domanda! Ho fatto una domanda, alla quale mio marito non ha risposto!”
Guisgard
15-10-2013, 21.00.16
“Allora a presto, milady.” Disse Altafonte ad Altea.
La donna con Ermiano e Mardhuan tornò alla sua dimora, dove trovarono madama Irene.
“Milady...” disse “... in futuro, qualora vi sentiate inquieta, gradirei essere avvertita prima di una vostra uscita improvvisa... così sarò meno preoccupata per voi.” Un lieve inchino e si ritirò.
Poi, Altea, con i due accompagnatori, uscì per acquistare gli abiti nuovi.
Visitarono varie sartorie, dove la dama poté scegliere il meglio per i suoi gusti, senza preoccuparsi delle spese.
Guisgard
15-10-2013, 21.06.43
A quelle parole di Talia, Jacopo ebbe un impeto di rabbia.
“Non permetto che tu arrivi a rivolgerti così a me...” disse con rabbia “... sono tuo marito e merito il tuo rispetto... chiaro, Talia? Il fatto che io con te sia accondiscendente in tutto, non vuol dire che tu non debba portarmi rispetto.”
Si voltò allora verso la finestra e prese a bere il vino con astio e insofferenza.
E restò così per qualche minuto.
Poi si voltò verso sua moglie.
“Su...” avvicinandosi a lei “... non discutiamo per simili cose... fermare un ladro o arrestare un brigante è un conto, ma vietare un duello è tutt'altra cosa... Fiosari chiede soddisfazione ed io non posso impedirgli di averla, arrestando il suo sfidante senza una ragione... potrei interrogare Francesco de' Binardi, certo... ma poi, senza prove, dovrei rilasciarlo... e allora il duello sarebbe solo rinviato... su, non voglio vederti adirata...” le sorrise “... sai che Sua Maestà fra qualche giorno organizzerà un gran ballo? Perchè non vai a far spese? Prendi un abito nuovo... voglio che tu sia la più bella... ti va?”
Altea
15-10-2013, 22.03.51
Prima di uscire ascoltai le parole di Madama Irene..."Milady, sappiate che io ho il permesso di andare a trovare il Cavaliere di Altafonte quando ne ho voglia, mi ha dato lui il permesso...e certo non sono tenuta a darvi spiegazioni in merito..ma cercherò di fare il mio meglio".
Uscimmo per Sygma, i palazzi e le chiese con le alte guglie si stagliavano sopra un bellissimo cielo terso.
E così iniziò il nostro girovagare per le sartorie e vedevo Ermiano sicuro di sè...cosa che io avevo sempre un pò odiato, infatti avevo la mia sarta personale anche perchè nelle sartorie aleggiavano solitamente i pettegolezzi.
Prendemmo molti vestiti ed accessori ma fermai Ermiano.."No, messer Ermiano, sono troppi per me...e cosa devo fare con tutti questi vestiti, scarpe ed accessori?", ma egli non ascoltava le mie parole.
Mi vidi allo specchio..eravamo arrivati in una delle più famose sartorie della città.
Vidi indossavo ancora la veste datami da Madama Irene.."Scusate avete un modello già pronto per me? Questo che indosso..come posso dire..è un pò antico".
Mi mostrarono alcuni modelli su dei manichini e scelsi uno color giallo con pizzo bianco..certo se tutto sarebbe andato bene lo avrei pure indossato se il Cavaliere era nella sua dimora per la cena.
"Questo è perfetto..potete modellarlo cosi lo indosserò subito e poi..dovrei andare al ricevimento che terrà il Re, capirete che devo prendere un vestito particolare ma non eccentrico per favore".
Mi sedetti su una seggiola aspettando mi portassero il vestito da indossare subito e alcune stoffe o modelli per la festa dal Re.
Ma con chi andrò alla festa??Non penso il Cavaliere di Altafonte vorrà mostrarsi accompagnato da me in pubblico, si esporrebbe troppo. Pazienza porterò Ermiano e Mardhuan..e trattenni un sorriso a quella idea.
Ma ritornai subito seria...sicuramente alla festa sarebbe venuto Azable, non si sarebbe lasciato sfuggire una occasione del genere.
Mi accomodai sfoderando un sorriso di circostanza.
"In effetti.. abbiamo scoperto qualcosa.. sebbene non so se si possa parlare di fatti.." iniziai a dire.
Così, sostenendo lo sguardo del viceprocuratore, raccontai degli ultimi sviluppi di quella mattina.
Parlai dello stramonio, del suo significato e delle ipotesi che avevo formulato su di esso. Raccontai poi delle intuizioni circa il Fiore Azzurro, senza però parlare di miti e leggende, ma cercando in quello il motivo dell'unicità di quel quadro.
Così, nominai il Priore Adamo, che avrebbe dovuto essere molto più vecchio a quanto avevo sentito dire, sottolineando come fosse stato l'unico ad avvicinarsi al quadro, oltre alle guardie.
Sottoposi all'attenzione del viceprocuratore anche le mie teorie, di cui avevo già parlato a Roberto, secondo le quali qualcuno poteva usare il nome di Mirabole, se non Mirabole stesso.
Citai soltanto di sfuggita il rapporto che, a mio parere, Mirabole aveva con Capomazda, o con i de'Binardi, sottolineando come fossero mere supposizioni.
"Resta il fatto che Mirabole ha mantenuto la parola del biglietto.. molto probabilmente ha visto il quadro e iniziato ad elaborare un piano..." conclusi "...che ve ne pare? Sicuramente è un inizio.. ".
Talia
16-10-2013, 02.40.24
Fissai Jacopo, arrabbiata...
"Non ho nessuna voglia di andare a fare spese..." sbottai, la voce bassa e dura "Nessuna voglia! Forse non verrò neanche a quella festa! Chissà che tu non debba andarci senza la tua devota moglie, Capitano!"
Gli lanciai un'ultima occhiata torva...
poi, senza aggiungere altro, mi voltai ed uscii dalla stanza.
Guisgard
16-10-2013, 02.57.45
Presi gli abiti scelti da Altea, la donna e i suoi due accompagnatori ritornarono al palazzo dei Castelflorenzio.
Ermiano allora salutò la dama, con l'augurio di rivederla nel palazzo di Altafonte di lì a poco.
Mardhuan, naturalmente, restò con lei, uscendo poi in giardino per sorvegliare meglio l'abitazione.
Ma dal salotto, all'improvviso, Altea udì dei rumori provenire dal piano superiore.
Come se qualcuno stesse passeggiando.
Eppure non doveva esserci alcuno sopra, visto che sia Irene che Mardhuan si trovavano al pianterreno.
“Milady” disse Irene, giungendo dal giardino, con tono freddo e distaccato “immagino resterete in casa oggi, vero? Devo dunque preparare per la cena. Cosa gradite mangiare? Ah, dimenticavo... ho provveduto stamattina presto ad ornare la vostra stanza con tende in giallo antico... era il colore preferito di lady Vittoria... e credo renda la vostra stanza molto più luminosa ed accogliente...”
Guisgard
16-10-2013, 03.01.07
Simone Missani ascoltò con attenzione ogni parola di Clio senza dire nulla.
I suoi occhi erano però eloquenti.
Più di una supposizione, espressa o solo accennata dalla ragazza, parvero colpirlo.
“Interessante...” disse annuendo alla fine “... davvero interessante... farò subito convocare questo Priore Adamo... voglio saperne di più...”
Ma proprio in quel momento entrò uno dei suoi collaboratori.
“Signor viceprocuratore...”
“Cosa c'è?” Fissandolo Simone.
“Un altro biglietto...”
“Un biglietto?” Ripetè Simone.
“Si...” annuì il collaboratore.
“Cosa aspetti a darmelo?” Con rabbia Simone.
Prese allora il biglietto e lo lesse, per poi mostrarlo a Clio...
“E' giusto avvertirvi che sarò presente anche io al ballo organizzato da Sua Maestà nel Palazzo Reale. Così mi renderò conto in che modo intenderete sottrarre il dipinto da Santa Felicita. Naturalmente, è inutile dirlo, quel quadro sarà presto nelle mie mani.
Mirabole”
Il biglietto si concludeva con una margherita disegnata.
http://www.disegni-da-colorare.com/wp-content/main/2010_03/una-margherita-disegni-da-colorare.jpg
Guisgard
16-10-2013, 03.05.49
“Talia...” disse Jacopo nel tentativo di fermare la ragazza che invece uscì dalla stanza.
Il capitano allora per rabbia tirò il bicchiere contro la parete.
"Allora vorrà dire che non prenderemo parte a quella festa!" Gridò perchè la ragazze sentisse. "Tutta l'alta società ci sarà, tranne noi! E' deciso!"
E dopo qualche istante andò a chiudersi nel suo studio.
Restò lì per un bel pò, mandando al diavolo i vari domestici che bussavano per chiedergli se gradisse qualcosa.
Qualche ora dopo, quando ormai Jacopo aveva lasciato il palazzo per raggiungere la caserma, una delle domestiche avvertì Talia che vi era una visita.
“Milady...” fece la domestica “... qualcuno chiede di vedervi... è Padre Roberio da Santa Felicita...”
"Tombola!" Esclamai, battendo la mano sul tavolo, con un sorriso.
"Due cose rileva questo biglietto... Avete notato il verbo che ha usato? sottrarre.. A me pare un chiaro riferimento alla confisca dei beni della chiesa da parte di Sua Maestà.. Quindi.." Rivolta a Misseri "...concordo con chi vede Mirabole legato agli ambienti ecclesiastici... Non necessariamente alle dipendenze del vescovo, anzi.. Se volete il mio parere un uomo così agisce per proprio conto... E la seconda cosa è, ovviamente, il ballo..." Guardai prima Simone poi Roberto sorridendo "...avevo già detto che secondo me dietro Mirabole si cela qualcuno di molto ricco.. Qualcuno che possa spendere le proprie finanze per una cosa del genere... A me viene in mente un uomo eccentrico.. Particolare, appassionato.. Deve credere davvero in quello che fa per rischiare così tanto.. Quindi, al ballo dovrete cercare qualcuno di nuovo.. Non necessariamente schivo.. Anzi, esibizionista com'è sarà al centro dell'attenzione.. Eppure, si può essere impenetrabili anche conversando con tutta Sygma" Sorridendo.
Restai in silenzio per un momento, come se mi stesse sfuggendo qualcosa.
"Beh.." Ripresi "..questo biglietto scagiona Francesco de'Binardi... Perché egli non ha la certezza di essere ancora vivo il giorno del ballo.. E anche se malauguatamete lo fosse.." un brivido mi percorse la schina, e percepii l'occhiata di Roberto, mi voltai verso di lui "Ho detto se... se fosse ancora vivo, di certo non sarebbe invitato... Se sospettate davvero di quella famiglia dovrete guardare altrove.." Scossi la testa "..ma il vecchio Riano non mi sembra il candidato ideale, e nemmeno la ragazza.. Ma io conosco solo superficialmente quella famiglia..".
Mi fermai, rendendomi conto di aver parlato molto.
"Questo era solo il mio pensiero, naturalmente.." Abbozzando un sorriso.
"Ah, e un'ultima cosa..." Dissi velocemente, rincorrendo un pensiero "...bisognerà anche indagare sul significato della margherita... Anzi, di tutti i fiori che non sono stati presi in considerazione.. Non li mette a caso, ha proprio una sua logica!".
Talia
16-10-2013, 14.22.44
Ero arrabbiata con Jacopo... ero furiosa...
come poteva lasciare che quel duello avesse luogo senza fare niente?
Come poteva trattare la cosa con tanta noncuranza?
Non riuscivo a capacitarmi della sua indifferenza, del disinteresse e dell'incuria che aveva dimostrato.
Mi gridò dietro che non saremmo andati alla festa, nessuno dei due... lo gridò ma io non gli badai.
E poi sapevo che ciò non poteva essere possibile... Jacopo, infatti, come Capitano della Guardia Reale aveva un invito personale del Re e quel genere di inviti non potevano essere rifiutati...
sapevo anche, però, che andarci senza di me, di fronte a tutta l'alta società del regno, sarebbe stato per lui molto spiacevole...
Mi chiusi in biblioteca e qui rimasi a lungo, sprofondata in una poltrona dall'alto schienale, a rimuginare mille cupi pensieri...
“Milady...” fece la domestica “... qualcuno chiede di vedervi... è Padre Roberio da Santa Felicita...”
Sollevai gli occhi e fissai la donna, stupita...
"Padre Roberio vuole vedermi?" chiesi "Oh... beh... molto bene, allora... lo riceverò qui! Fatelo pure accomodare!"
E così, mentre la domestica usciva, io mi alzai dalla poltrona e mi accostai alla finestra, chiedendomi perché mai il sacerdote fosse venuto fin lì per vedermi...
Altea
16-10-2013, 16.45.06
Stavo leggendo un romanzo in soggiorno quando sentii dei passi dal piano superiore..chiusi il libro andando verso le scale..eppure ero sola a casa.
Improvvisamente entrò Madama Irene dal giardino con sguardo duro e alle sue parole mi sentii risentita..."Ma come vi permettete di entrare in camera mia e fare ciò che volete in questa casa? Non mi interessa cosa amava lady Vittoria..ora toglietele o le tolgo io e le voglio bianche.." cercai di calmarmi.."Per la cena, devo appurare se il Cavaliere di Altafonte è nella sua dimora..gli avevo promesso di cenare con lui..e dopo vi saprò dire".
Uscii in giardino e chiamai Mardhuan e salendo le scale con lui gli riferii di quel fatto strano.."Prima ho sentito dei passi sopra ma voi e Madama Irene eravate in giardino..controlliamo assieme se vi sia qualcuno per favore".
Guisgard
16-10-2013, 17.31.37
Padre Roberio entrò e salutò Talia.
“Milady...” disse poi “... in verità ero giunto per parlare con vostro marito, ma mi è stato detto che era già uscito... riferirò a voi, dunque, i motivi della mia inattesa visita... vedete, è giunto da me ieri sera tardi Riano de' Binardi e mi ha raccontato del suo figliolo e di come è riuscito a provocare il conte Fiosari... domattina ci sarà il duello dove con ogni probabilità il giovane de' Binardi perderà la vita... il nostro vecchio re aveva vietato i duelli, ma re Giovanni invece ha deciso di riesumare questa vecchia consuetudine... eppure volevo tentare di convincere il capitano de' Gufoni ad impedire questo assassinio... poiché di tale si tratta vista la differenza tra i due contendenti... milay, voi conoscete i de' Binardi sin dalla vostra infanzia e ben sapete cosa hanno passato... non dobbiamo permettere che messer Riano perda un altro figlio...”
Guisgard
16-10-2013, 17.37.45
Simone Missani fissò Clio con vivo interesse.
“Per Giove...” disse “... per Giove! Vi è del buono in ciò che dite!” Chiamò poi un suo collaboratore. “Portami qui messer Tacco degli Umbrini... subito!” Tornò poi a fissare Clio. “Sapevo che una dama attenta ed ambiziosa come voi poteva riuscire in questa impresa!” Annuì soddisfatto.
In quel momento entrò il capitano Jacopo.
“Tuttavia...” fece “... Francesco de' Binardi, se fosse davvero Mirabole, data la sua abilità con la spada da molti testimoniata, potrebbe benissimo pensare di sopravvivere al duello.”
“Lo vedremo.” Con orgoglio Roberto.
“Allora” sorridendo Jacopo “sarà estremamente interessante assistere a quella contesa domattina.”
“A me invece interessa ciò che ha detto lady Clio...” intervenne Simone “... e cioè che Mirabole è dalla parte del Clero... tuttavia ancora nutro dubbi sulla possibile descrizione che ne fate...” guardando la ragazza “... come fate a dire che sia ricco, eccentrico ed esibizionista? E se fosse invece proprio un chierico? O magari uno dei servitori? E poi si dice che Mirabole sia un maestro dei travestimenti... magari ruberà a qualcuno l'identità...”
In quel momento entrò messer Tacco.
“Eccellenza...” salutando il viceprocuratore.
“Messere, siete un poeta e mi occorre il vostro sapere...” mormorò Simone “... ditemi... cosa simboleggia la margherita?”
“Beh... nel linguaggio dei fiori solitamente simboleggia la pazienza... il saper aspettare...”
“Mandate a chiamare l'uomo conosciuto come Priore Adamo.” Ordinò Simone al suo funzionario. “Voglio interrogarlo il prima possibile.”
Guisgard
16-10-2013, 17.53.37
Mardhuan annuì alle parole di Altea e insieme raggiunsero il piano superiore.
Entrarono nella stanza, ma tutto era in ordine.
Il moro controllò con attenzione, ma senza trovare nulla di sospetto e fissò poi la dama scuotendo la testa.
“Non c'è nulla...” disse.
Ad un tratto una figura apparve sulla porta.
“Naturale non ci sia nessuno.” Fece Irene. “Non vi è nessun altro in questa casa oltre noi tre. Comunque...” aggiunse “... rimuoverò le tende per mettere poi quelle a voi gradite, milady...” un lieve inchino e andò via.
Nella stanza vi era un meraviglioso ritratto di una dama dall'eccezionale bellezza.
http://image.nanopress.it/cinema/fotogallery/628X0/54379/angelina-jolie.jpg
elisabeth
16-10-2013, 17.59.55
Si avvinarono mentre io rimestavo pensierosa il cibo del mio piatto......salutai con un cenno del capo.......ero in un mondo talmente sconosciuto, che non sapevo se esserne felice o gravemente pensierosa........Velv era un uomo spiccio...non ammetteva lunghi giri di parola....ma quelli erano affari.....affari d'oro e compresi che se Velv avesse accettato.......io ....mi sentii.....smarrita confusa, avevo un progetto e lo avevo accantonato ma allo stesso tempo, non accettavo l'idea che il Capo fosse un assassino da due soldi.......ma se lui avesse scelto io ero sola povera e pazza.......non dissi nulla ..non avevo fiato..istintivamente, misi una mano sul braccio di Velv la strinsi forte......" Scusate Signore ma io ho un'accordo con voi ".......
Altea
16-10-2013, 18.25.03
Guardai Madama Irene con aria di sfida e mi sembrava tutto strano, quando vidi quel quadro...era una donna di estrema bellezza..ebbi uno strano sospetto..era forse lady Vittoria?
Scesi e seguii Madama Irene e feci cenno a Mardhuan di seguirmi e gli dissi sottovoce.."Poi andremo nella dimora del vostro padrone, che vi sia o meno voglio stare laggiù e cenare laggiù".
"Madama Irene..potete togliere quel quadro che si trova nella stanza?Ma di chi si tratta? A proposito vi confermo che andrò a cena a Palazzo Lorena, dal Cavaliere di Altafonte...quindi non preoccupatevi della mia cena" e la guardai negli occhi.
Quella donna mi odiava e non capivo il motivo.
Guisgard
16-10-2013, 19.05.14
Gervan aveva esposto i suoi piani davanti ad Elisdabeth, a Velv e agli altri due suoi compagni.
Elisabeth aveva notato quel medaglione.
Del tutto simile a quello che portava al collo il Capo.
Velv allora si voltò verso la donna.
“Un attimo soltanto...” disse a German, ma senza smettere di fissare Elisabeth “... voglio consultarmi con i miei...”
“Oh, certo.” Annuì Gervan. “Pensateci con calma. Io sarò al mio tavolo.” E si allontanò.
“Rammento il nostro accordo, signora” rivolgendosi Velv ad Elisabeth “e sappiate che non ho intenzione di mollare la presa su quei tre furfanti.”
“Ma, Velv...” fece uno dei due suoi compagni “... sono un mucchio di soldi!”
“Si potrebbe sospendere la caccia a quei tre” propose il secondo compagno “e riprenderla dopo aver consegnato quell'Azable alla compagnia dei mercanti. Cosa ne pensi, Velv?”
“Infondo” il primo compagno “lei” indicando Elisabeth “neanche voleva entrarci in questa storia. Potremmo riportarla al convento.”
Talia
16-10-2013, 19.16.35
Chinai appena lo sguardo alle parole di padre Roberio... poi gli feci cenno di accomodarsi e a mia volta mi sedetti su una delle due poltrone...
“Purtroppo, padre...” iniziai a dire “Purtroppo, sono già al corrente di questi fatti. Ho parlato con messer Riano e poi con Sara, e proprio Sara de’ Binardi è venuta oggi a raccontarmi questa follia di suo fratello Francesco.”
Esitai...
“E purtroppo... purtroppo devo dirvi che io stessa ne ho già parlato con Jacopo. L’ho pregato di intervenire, gliel’ho chiesto in mille modi, sono persino giunta a discuterci e a minacciarlo, ma non ho ottenuto niente! Jacopo dice che quel duello non è contrario alla legge e che perciò non può farci niente...”
Di nuovo chinai lo sguardo...
“Credetemi, padre... vi aiuterei se potessi, ma... ma non so in quale altro modo tentare...”
elisabeth
16-10-2013, 19.22.38
Velv ebbe la cortezza di parlarci...anche se avevo la sensazione che lui con il Capo aveva un conto in sospeso in piu' rispetto alla taglia.......il medaglione....Gervan cosi' si chiamava quell' uomo.....aveva lo stesso medaglione del Capo...un albero della vita e due leoni....ai cui lati dell'albero c'erano il sole e la luna........chi era il Capo e chi era Gervan....." Ascoltatemi Velv.......non voglio nulla da questo vostro lavoro solo protezione .......e' probabile che nel cercare questo Azable....possiamo incappare nei tre fuggiaschi......che ne dite ?..."....
Guisgard
16-10-2013, 19.27.31
Padre Roberio si mostrò pensieroso a quelle parole di Talia.
“Allora” disse infine “forse vi è una sola possibilità... nascondere Francesco da qualche parte... in chiesa, ovvio, non è possibile, visto che è sorvegliata dai soldati notte e giorno... dove dunque? Serve un posto sicuro, insospettabile... ma in città nessuno è disposto a rischiare di mettersi contro Fiosari... sono una famiglia importante...” scosse il capo “... se solo ci fosse un posto sicuro per nasconderlo... certo, però, se anche lo trovassimo, ci sarebbe da convincere poi quella testa calda di Francesco a nascondersi là...”