Guisgard
22-11-2013, 03.41.38
Nel ritirarmi stanotte, dopo il mio ultimo giro d'ispezione per le strade di Camelot, sono stato colto da un canto solitario.
Un ignoto innamorato, giurando di aver veduto un Giardino nel quale fiorì il leggendario Fiore Azzurro, ne ha ricordato l'immagine, intrecciando da essa un canto per la sua amata dormiente...
“Si bagnano, tra i giunchi e le gemme del pruneto,
corone di bucolici ninfei, grevi nell'attesa di ore d'amorose e incantate brame.
Ma tra le foglie il castano, d'autunnali e caduchi soffi, non spegne ma accende i petali delle corolle.
Ancora, sotto questa loggia, s'attarda un levantino geranio che lascia al vento i suoi petali come pendagli ingialliti.
Vieni, prima che tramonti questa notte e sia logoro il suo incanto, come fuliggine che nell'aria brucia e si disperde.
Sorgerà, dal crepuscolo che precede l'alba, Venere benevola e illuminerà dei sogni l'ultima dimora.
Lì allora ti attenderò.
Nel groviglio di volte ed archi, dai meandri segreti e ammaliati, dove si odono dolci echi giunti da una remota cappella fiorita.
E là troverai, in un rosseggiante e odoroso Giardino, quel mio frutto, così dolce e tenero, d'amore per te.”
http://media-cdn.tripadvisor.com/media/photo-s/03/7f/f3/ac/le-suite-di-giulietta.jpg
Un ignoto innamorato, giurando di aver veduto un Giardino nel quale fiorì il leggendario Fiore Azzurro, ne ha ricordato l'immagine, intrecciando da essa un canto per la sua amata dormiente...
“Si bagnano, tra i giunchi e le gemme del pruneto,
corone di bucolici ninfei, grevi nell'attesa di ore d'amorose e incantate brame.
Ma tra le foglie il castano, d'autunnali e caduchi soffi, non spegne ma accende i petali delle corolle.
Ancora, sotto questa loggia, s'attarda un levantino geranio che lascia al vento i suoi petali come pendagli ingialliti.
Vieni, prima che tramonti questa notte e sia logoro il suo incanto, come fuliggine che nell'aria brucia e si disperde.
Sorgerà, dal crepuscolo che precede l'alba, Venere benevola e illuminerà dei sogni l'ultima dimora.
Lì allora ti attenderò.
Nel groviglio di volte ed archi, dai meandri segreti e ammaliati, dove si odono dolci echi giunti da una remota cappella fiorita.
E là troverai, in un rosseggiante e odoroso Giardino, quel mio frutto, così dolce e tenero, d'amore per te.”
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