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Visualizza versione completa : I Krampus


Altea
29-11-2013, 18.52.02
In occasione dell' avvicinarsi della festa di San Nicolò molto sentita nella mia regione, poichè influenzata dalla dominazione austriaca, volevo farvi conoscere una tradizione, leggenda e festa che si tiene nei monti della mia Terra..precisamente si tiene nella Val Canale vicino Tarvisio, ovvero vicino al confine Austriaco:

"Un Santo con una lunga barba bianca trasportato su di un calesse per le vie del Paese da fauni ululanti , il fumo delle torce che irraggiano le tenebre di una luce sinistra, ragazzi e bambini che scappano urlando in preda al panico, il Caos che regna sovrano.
Questo è lo scenario - nella sua parte iniziale - della rumorosa e inquietante sfilata della tradizionale festa di San Nicolò e i Krampus, la cui origine si perde nella notte dei tempi oltre che nella profonda oscurità delle foreste. Questa festa intrisa di elementi culturali deriva dalle credenze, dai miti e dalle tradizioni che si sono intrecciate nella vallata del Tarvisiano quale inevitabile risultato di una mescolanza di genti dei ceppi linguistici latino, germanico e slavo.I Krampus escono all'imbrunire del 5 dicembre da un luogo misterioso, probabilmente dalla foresta come avveniva per l’antico Dio Fauno (la cui ricorrenza era, nell'antica Grecia, proprio il 5 decembribus/decembris).
Questo aspetto dell'attesa è molto importante in tutte le ricorrenze del solstizio d'inverno, ed ha a che vedere con le paure degli antichi per l'arrivo della stagione fredda, del buio e delle tenebre.Alcuni fanno derivare la parola Krampus dall'antico termine dell'area tedesca kramp (artiglio). Di artigli, infatti, i diavoli della Val Canale sono ben forniti, così come di musi mostruosi sormontati da alte corna, rosse, bianche o di colore naturale e ricoperti da pelli e pellicce, ruvide e ispide. Queste paurose figure altro non sono che residui di antiche cerimonie durante le quali le comunità di agricoltori e allevatori di montagna materializzavano gli spiriti e i demoni silvestri iniziando i giovani al mondo adulto, e traendo auspici sulla fertilità della stagione e dei suoi cicli naturali.
All'interno di questi arcaici riti - legati tendenzialmente al culto della terra e dei boschi e celebrati in prossimità del solstizio invernale - appare, quando si assottiglia la luce, anche San Nicolò per iniziare la lunga opera di elargizione di doni nell'arco di tutta la notte e che i bambini troveranno il giorno dopo, giorno, appunto dedicato alla Festa del Santo."

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elisabeth
29-11-2013, 19.01.48
E' una cosa bellissima....la cultura di ogni posto che si vive...splendido Lady Altea....un altro piccolo tassello per la conoscenza di tutti

{Uther
29-11-2013, 21.02.14
molto interessante,grazie lady Altea :)

Clio
30-11-2013, 01.54.38
Davvero interessante... adoro vedere come non tutte le antiche usanze vengano dimenticate, ma riescano a fondersi con il nuovo per attraversare i secoli.
Non conoscevo per nulla questa tradizione, vi ringrazio moltissimo, dunque, Milady, per averci reso partecipi...:smile: