Visualizza versione completa : I Pilastri di Afravalone
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Faticavo a muovermi, il corpo stremato.
"Dort.." Riuscii ad urlare.
No, non potevano farlo, non lui, non per colpa mia.
Dovevo andare sola, sola.
"Dort.." La voce soffocata.
I ragazzi arriveranno, continuavo a ripetermi, lo salveranno.
Vortex, Porturos, e non ricordavo chi altri erano andati nella radura della pietra.
Lo avrebbero salvato, dovevano salvarlo.
No, no, no.. Fratello mio..
Perché non sono venuta sola? Perché?
"Gufo è lontano ormai.. Ha lasciato la città.. Lascialo stare.. Che male può farti? È me che vuoi.. Lasciali stare.. Ti prego, è me che vuoi.. Mio fratello non c'entra.. La bestia non uccide uomini armati... Solo donne.. Se la prende con chi non può difendersi.." Ero sempre più debole.
"Non mi hai risposto.." Alzando gli occhi su di lei "Perché lo fai? Tanto stai per uccidermi, no? Ho il diritto di sapere perché vuoi uccidere le persone che amo di più al mondo.. Non certo per tua zia.. Io l'ho difesa, ho accusato questa gente.. No, non è per lei o non sarei qui.. Allora perché? Ti prego.. Dimmi solo perché..".
Ero terrorizzata.
Vedere Dort in quel modo, sapere di non poter far niente per lui.
Era colpa mia, colpa mia.
Dovevo venire sola.
Sola.
Guisgard è lontano, continuavo a ripetermi, non lo prenderà.
Scappa, ti prego, scappa via..
Scappa, Amor mio.. Ti prego..
"Non lo troverai.. È lontano ormai.. È lontano.." Mormorai, intontita.
Guisgard
03-06-2014, 02.13.24
“Addirittura il rogo.” Disse sorridendo Guisgard ad Altea. “Siete dunque così pericolosa?” Rise appena. “In verità non vorrei apparirvi scortese, milady, ma sono ormai in partenza. Mi sono fermato già troppo in questa città e adesso nulla più mi lega a questo luogo. Ora, qualsiasi cosa voi vogliate dirmi, beh, devo chiedervi di farlo qui, perchè non credo di avere molto tempo. Astus ha preparato tutto e siamo intenzionati a partire prima che faccia buio. Avanti, vi ascolto. Ditemi tutto...”
Accanto a loro vi era il piccolo Albio, che li fissava incuriosito.
“Chi è questa dama, cavaliere?” Chiese poi a Guisgard.
“E' una nobile dama che ama andare in cerca di avventure e con la discutibile abitudine di mettersi sempre nei guai.” Sorridendo il cavaliere al piccolo. “Dunque tieni ben in conto che, se da grande vorrai essere un cavaliere, questo genere di faccende, in cui le dame sono quasi sempre in balia di un qualche pericolo, poi toccherà a te risolverle.” Rise appena. “Avanti, milady, di cosa volevate parlarmi?” Tornando a rivolgersi ad Altea.
Guisgard
03-06-2014, 02.33.23
Avevano appena portato via Dort, chiudendo la porta dietro di loro.
Un rumore sordo, che si ripeté mille volte, come un'eco, nella mente di Clio.
E ormai solo la mente della ragazza sembrava essere ancora lucida.
Il suo corpo rispondeva in maniera sempre più lenta.
“Morirete tutti, poiché avete osato mettervi contro di me.” Disse Roxanne con un tono che non ammetteva repliche. “E tu sarai quella che soffrirà di più. Tu, che hai ucciso una delle mie bestie. Nessun altro ci era mai riuscito. Nessuno. Per questo io ti punirò come meriti. Vedrai morire uno dopo l'altro tutti i tuoi compagni. Persino tuo fratello. Ed infine anche tuo marito. E solo allora ucciderò anche a te.” Soffocò una risata. “Perchè? Per mia zia? No, certo che no... non era mia zia, ma mia madre quella che hanno mandato al rogo. E per questo pagheranno tutti. Tutti. Sciocca... cosa credevi? Di aver ucciso la bestia? E invece cento, mille, un milione se necessario torneranno a portare giustizia.” Ebbe un impeto che tradì il trionfo che ormai assaporava. “Dici che Gufo è lontano?” Sorrise. “Davvero? Vedremo quanto lo sarà e se tutte le miglia del mondo sapranno tenerlo lontano dalla morte.”
In quel momento ritornarono Older e Posteg.
“Portatela via.” Ordinò Roxanne.
I due annuirono.
Ma quando Older si chinò per prenderla, si accorse del ciondolo al collo di Clio.
Quello che Guisgard aveva vinto alla festa per lei.
Il vecchio allora lo afferrò, tirandola via con forza e strappandolo alla ragazza.
“Questo adesso è mio.” Mormorò.
“E' prezioso?” Chiese Posteg al suo compare.
“Spero di si.” Fece Older.
“E' il regalo di un innamorato.” Mormorò Roxanne. “E questo mi fa pensare che il nostro Gufo forse non è poi così lontano come si crede...”
“Perchè mai?” Fissandola Older.
“Lancillotto” fece Roxanne “regalò un monile simile a questo alla sua Ginevra... e proprio grazie a quel dono il Primo Cavaliere scoprì che la sua amata regina era prigioniera di Meleagant, nella diabolica terra di Gorre...” sorrise “... ma stavolta da Gorre non uscirà nessuno vivo...”
Non osai replicare, non sarebbe servito a niente.
Avevo ucciso una delle sue bestie, e voleva farmi soffrire nel peggiore dei modi.
Aveva perfettamente senso.
Ma cosa voleva ottenere, uccidere tutto il regno?
"Questa non è giustizia, Roxanne.." risi appena "Giustizia era prendere uno per uno i responsabili e ucciderli di tua mano, senza lasciare che fossero le bestie a fare il lavoro sporco.. troppo comodo così.. E' da vigliacchi.. Quando finirà tutto questo? Quando avrai ucciso tutto il regno? E credi davvero di passarla liscia? Povera illusa.." risi ancora, non avevo niente da perdere.
"Non ti invidio... uccidere degli ospiti.." sorrisi appena.
Per essere la figlia di una strega, pensai, non hai dei gran poteri.
Continui a parlare di mio fratello, mio marito, non ti sei nemmeno accorta che ti ho sempre mentito.
Ma non aveva senso dirglielo, non sarebbe servito a niente.
Poi tornarono i due uomini, e uno di loro mi stappò la collana.
Alzai di nuovo gli occhi su Roxanne.
"L'ho cacciato via.. non tornerà mai più.. puoi uccidere me, anzi scusa.. " sorrisi di nuovo "Farmi uccidere, perché non hai il coraggio di farlo con le tue manine.. ma lui no... non lo raggiungerai mai... mai..".
Altea
03-06-2014, 16.27.57
Sorrisi alle parole di Guisgard al bambino, eppure avvertivo un senso di inquietudine non dovuto a ciò che dovevo compiere...guardai istintivamente verso la foresta.
"Sai piccolo, io sono una temeraria e lo ammetto e per questo mi caccio nei guai o nei pericoli, ma per sapere la verità si deve riuscire a uscirne fuori indenni..è questo che mi attira dei pericoli..io sono stata pure in Terra Santa e nel deserto.." mi bloccai un attimo e il bambino mi fissava, mi slacciai la collana di Thomas e mi abbassai.."Vedi questo ciondolo, è di mio fratello, Thomas, egli ha combattuto le Crociate ed è un cavaliere valente...eppure lui si è messo nei guai, per causa mia..si..solo mia...allora forse spetta a te questo ciondolo..fammi una promessa Albio. Tu credi nel Signore?" e gli feci un buffetto sulla guancia mentre gli allacciavo la collana di Thomas al collo "Allora prega ogni sera per questo Cavaliere, che torni sano e salvo a casa, e io ti auguro di diventare come lui". Gli accarezzai i capelli..."Ora vai a fare la sentinella, io devo parlare col cavaliere e nessuno venga a disturbarci".
Presi Guisgard per il braccio e lo portai dietro alla casa nascosta a un albero e presi un ramo.."Siete pieno di lividi, cavaliere, e immagino non sia certo per una partita di dadi persa...si vi parlerò ora...ma non qui, vi porto in un luogo speciale..preparatevi non abbiate timore".
Pronta Altea...niente titubanze..Iniziai a formare un cerchio su Guisgard e scrissi antichi simboli mentre a bassa voce ripetevo la formula in lingua araba antica che era riportata nel Libro Ancestrale, giravo come in una danza, lo smeraldo iniziò a brillare, fissai il cavaliere e mi trovai in uno strano vortice verde..era come provenisse dallo smeraldo stesso, forza Altea..afferrai il cavaliere a un braccio continuando a ripetere la formula finchè..musica proveniva, vi era un viavai di sacerdotesse e ancelle che svolgevano tranquillamente i propri compiti, i profumi degli incensi misti ad essenze che avvolgevano l'aria.
Lui non parlava ma guardava..."Sono Altea, si sono sempre io..siamo nell' Antico Sacro Tempio di Petra, ma voi vedete tutto questo sotto forma di visione perchè ho chiesto alla Gransacerdotessa Shalazam e il Gran Consiglio di essere prescelto, poichè vi è una Legge non può essere infranta ma ho chiesto per voi una eccezione. Io sono una mortale come voi, anni fa mi trovai qui a Petra e Shalazam mi apparì in altre vesti, solo dopo molto scoprii tutto questo e mi nominò Sacerdotessa del Tempio..ora mi vedete coi miei panni e forse mi vedrete sempre cosi ora.. non mi è stato negato di avere il mio Dio e di essere una mortale...mi è stata data una missione, che sto combattendo sola..combattere il Male e Isolde, e qualsiasi forma di essere maligno, poichè anni fa molte persone perirono in questi posti per opere di queste entità..queste sacerdotesse non possono operare nelle nostre zone..io ho visto in voi, cavaliere, il valore e un animo giusto e ho chiesto di condurvi qui cosi potevate vedere ciò che sono diventata e sto facendo" il mio sguardo andò lontano e vidi sul trono Shalazam che ci osservava e guardandomi annuì .." Laggiù sul trono vi è la Gransacerdotessa..ma voi avete detto state partendo e quindi non potete aiutarmi...Lei ha detto la scelta sta a voi...Guisgard..e so non siete un mercenario e nemmeno il Gufo..se avete domande".
Rimasi in silenzio, mi sentivo inquieta, le ancelle si avvicinavano ma le scansavo innervosita e il mio sguardo tornò sul cavaliere e gli sorrisi per tranquilizzarlo.
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elisabeth
03-06-2014, 17.29.40
Santa Lucia esaudiva sempre i suoi devoti......mi aveva ascoltato ?.....non so....avevo chiesto il fuoco su di me..perchè il fuoco cancellasse ogni dubbio e peccato invece era successa..un'altra cosa.....migliaia di scorpioni ...e Daizer mi aveva fatto uscire indenne....da quel luogo.......non c'era niente altro che lui avrebbe voluto....Daizer ...aveva trovato in me il suo tesoro.......il vecchio era lì e le campane dettero i loro ultimi rintocchi mentre il cimitero chiudeva le sue finte porte per scendere nel silenzio.......Daizer tuffò i suoi occhi nei miei....e io ....provai vergogna.....le sue labbra scesero sulle mie.......provai una stretta al cuore......le sue labbra divennero passione e io divenni vergogna...risposi al suo bacio........abbandonandomi a lui......e quando si staccò da me......" Ho la sensazione che dormiremo qui stanotte.......la Cripta o la Cappella.....scegli tu.......anche perchè ho bisogno di parlarti.......e' quello che ho tentato di fare alla Locanda.....ma....e' venuto fuori un discorso senza senso....le lacrime hanno coperto le mie parole.....L' Amore Daizer e' tante cose......ma la cosa più importante e' il rispetto........io non andrò da nessuna parte se prima...non ascolterai ciò che io ho da dirti.....".......Era giusto che lui sapesse....e in un certo modo..era corretto che Io comprendessi.......Flees...mi aveva lasciata....era andato via.......forse era quello che io temevo......un ragazzino che doveva avere tutto e subito.........rimasi delusa.....sentii una stretta in petto.....forse non era Amore era la delusione che mi faceva male......già bruciava e anche tanto........Ma Daizer aveva tutto il mio rispetto......ed attesi che scegliesse il luogo...dove avremmo passato la notte
Guisgard
03-06-2014, 18.38.43
“Le tue provocazioni non mi toccano...” disse Roxanne a Clio.
E quelle furono le ultime cose che la spadaccina udì.
Poi tutto divenne buio...
Il gradevole vento che soffiava dalla terra sembrava come accarezzare quel prato verde e screziato dai riflessi giallini, azzurrognoli, rosati e violacei dei fiori che lo tingevano.
I monti apparivano vicinissimi, con gli alberi che quasi potevano toccarsi.
Sui pendii irregolari e selvaggi, tra rocce e chiazze irregolari di muschio, sorgevano, un po' qua e un po' là, qualche torre diroccata, la sagoma di un castello abbandonato e dimenticato, i resti di qualche vecchia magione e un monastero dormiente.
“Magari la frase incisa su questo ciondolo” disse Guisgard facendo oscillare la catenina del monile tra le dita “è di qualche innamorato che voleva farsi perdonare dalla sua bella...”
Clio lo fissava.
“Voi donne quando mettete su il broncio” continuo lui, lanciando una rapida occhiata alla ragazza seduta sull'erba accanto a lui “poi ce ne vuole per farvi tornare su il sorriso...”
“Si vede” fece lei “che voi uomini ce la mettete tutta per farci imbronciare.” Sorridendo.
“Chissà...” lui con una finta indifferenza “... magari lo facciamo apposta per farci poi perdonare...”
“E perchè mai?”
“Beh, perchè fare la pace è una delle cose più belle quando si ama qualcuno...”
“Capisco...” voltandosi a guardare i monti lei “... immagino sia uno dei tanti trucchi che adoperi per quel tipo di donne che frequenti...”
“Quale tipo?”
“Quelle che poi paghi...” tornando a guardarlo lei “... comunque non mi interessa... essere donna, intendo quelle che piacciono a te, frivole e civette, non fa per me...”
“Chi ha scritto questa frase” osservando il ciondolo lui “voleva anch'egli pagare la donna a cui era destinato il ciondolo...”
Lei non rispose nulla.
“Col suo Amore intendo...” aggiunse lui “... e questa frase credo ne sia il pegno...” guardò la ragazza.
“Non guardarmi così...” voltandosi di nuovo verso i monti lei “... mi infastidisce...”
“Forse ti spaventa...” fece lui.
“No, mi infastidisce... mi imbarazza ecco...”
“Già, sei un soldato” mormorò lui “e nulla ti spaventa...”
Lei non rispose nulla.
Lui allora le si avvicinò e le mise di nuovo al collo il ciondolo.
E nel farlo le accarezzò lievemente il collo e poi le spalle.
Restarono a guardarsi negli occhi e lui poi, all'improvviso, la baciò.
“Io...” sussurrò lei, portandosi la mano sulle labbra “... io non sono come le altre...”
“Lo so...” annuì lui.
“Io non sono brava...”
Lui non disse nulla.
“Io...” continuò lei “... io forse non so neanche amare...”
Lui le si avvicinò e la baciò di nuovo.
Poi si stese sull'erba e restò a guardare i suoi occhi azzurri.
“Cosa...” arrossendo lei “... cosa devo fare ora?”
“Lo scopriremo insieme...” prendendo la sua mano e portandola dolcemente a sdraiarsi sull'erba accanto a lui.
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Clio si svegliò.
Era stato un sogno.
Il prato fiorito, l'aria profumata di campo e i nitidi monti tutt'intorno non c'erano più.
Era in un luogo semibuio, umido e maleodorante.
Dalle pareti giungevano strani rumori.
Erano versi di animali, diversi animali, che si accavallavano fino a confondersi, rendendoli simili a suoni innaturali e disperati.
La ragazza era con le spalle contro un freddo muro di pietra, seduta su un pavimento fatto di selce e muschio, con i polsi legati a pesanti catene inchiodate alle pareti.
E poco a poco i suoi occhi cominciarono ad abituarsi a quell'opprimente penombra, tanto da farle scorgere qualcuno non distante da lei, immobilizzato nella sua stessa posizione.
Quel qualcuno però era senza conoscenza.
Era stato solo un sogno, dolce ed etereo.
Certo, come poteva essere diversamente?
Oh, Guisgard...
Sospirai, per poi sorridere.
Per la prima volta ero lieta che lui non fosse accanto a me.
L'idea che lui fosse lontano, al sicuro, era rassicurante.
Avanti, Clio.. Vediamo come finisce questa storia..
Cercai di capire dov'ero. Una stanza umida, i polsi legati alle pareti.
La nausea era sparita, però.
Provai a muovere le mani, saggiando la resistenza delle catene, ma erano forti e robuste.
Mi guardai attorno. Riuscii a scorgere una persona incatenata accanto a me, priva di conoscenza.
Non riuscivo a vedere il suo viso.
Una flebile speranza mi attraversò.. Dort..
Non si incatenano i morti.
Cercai di sporgermi verso di lui, di scuoterlo con un piede.
"Ehi.." chiamai "Svegliati... svegliati.. andiamo.. svegliati..".
Come mi ero svegliata io, si sarebbe svegliato anche lui.
Almeno, lo speravo. Continuai a guardarmi intorno.
Quei rumori.. allora è qui che tengono le bestie.. fantastico..
Guisgard
03-06-2014, 19.02.38
Clio tentò di svegliare il prigioniero incatenato non distante da lei, ma senza sortire effetti.
Poi dei rumori.
Erano dei passi.
Poco dopo qualcuno si avvicinò a quella cella.
Era Posteg.
L'uomo si chinò sul prigioniero incatenato accanto a Clio ed afferrandolo per i capelli gli alzò la testa verso di lui.
Ora la spadaccina poteva vederne il viso: era proprio Dort.
Svegliati, maledizione.. svegliati..
Dei passi, uno degli uomini che ci avevano portato lì.
Si avvicinò all'uomo accanto a me e gli alzò la testa.
Trattenni il fiato.
Dort..
Oh, amico mio, fratello mio..
Era vivo.
Cosa voleva fargli?
Secondo te, darlo in pasto alle belve, genio..
No, no, no.. non lui..
Svegliati.. svegliati.. questo qui lo stendi con un colpo, maledizione..
Dovevano pur slegarlo per mandarlo al macello.. finché stava lì con me ero al sicuro..
Lei avrebbe provato ad uccidere gli altri prima, non ci sarebbe riuscita.. e i ragazzi sarebbero venuti da noi..
Odiavo essere impotente in quel modo, immobilizzata senza poter far nulla.
Dovevo trovare il modo di liberarmi, ma come?
Avevo le mani legate, letteralmente.
Eppure doveva pur esserci un modo. Un modo per uscirne vivi.
I ragazzi si sarebbero preoccupati non vedendoci, sarebbero venuti a cercarci.
Ci avrebbero salvato.
Pensa, Clio.. Pensa.. ci sarà pur qualcosa che puoi fare..
Guisgard
03-06-2014, 19.16.01
Sembrava come un sogno, eppure la percezione che avevano i sensi era incredibilmente reale.
E in quello scenario etereo e mutevole, Guisgard vedeva donne bellissime abbigliate con clamidi che si aggiravano in stanze fatte di nuda pietra incise con segni arcaici ed ognuna aveva la stessa luce che avvolgeva Altea.
“Milady... o sacerdotessa...” disse confuso Guisgard “... io... ma è davvero tutto reale? Forse sto sognando o magari sono stato drogato...” guardandosi intorno “... io sono onorato di tutto questo, ma forse vi sbagliate su di me...” tornando a fissare Altea “... io non credo di essere un predestinato per ciò che dite... non sono riuscito a risolvere la storia della bestia fino ad ora ed il mio tempo qui è finito... come vi ho detto voglio lasciare Solpacus e dimenticare tutti i fatti che vi sono accaduti... sono certo che altri uccideranno la bestia... e mi auguro che possiate ritrovare anche vostro fratello...” aggiunse, per poi tornare a guardarsi intorno, in quell'irreale scenario.
Guisgard
03-06-2014, 19.28.52
Posteg si accorse che Clio aveva ripreso conoscenza.
“Oh, vi siete svegliata...” disse accennando un vago sorriso “... vi ho messo io le catene... ho dovuto farlo... però ho cercato di non farvi male... si, ho cercato di fare piano...” guardò Dort “... lui invece dorme ancora... credo che dormirà per un bel po'... ha urlato come un matto mentre gli spezzavamo le gambe... si, anche io...” mormorò “... ho dovuto obbedire... e allora io e Older con due bastoni gli abbiamo spezzato entrambe le gambe... per non farlo fuggire... e lui gridava... ma tanto... e poi per gli stenti ha perso conoscenza... io non volevo sentirlo gridare... e ho sperato svenisse in fretta...” annuì “... si, ho sperato...”
Altea
03-06-2014, 19.33.36
Potevo immaginare il suo turbamento..."Vi capisco..pure io mi trovo in difficoltà..ma perchè sono come voi..una comune mortale..la bestia di Solpacus? Nemmeno io sono riuscita a sconfiggerla...ma non mi pento di avervi portato qui e neppure di avervi scelto..io sono certa di quello che ho fatto e lo rifarei..non so se posso portarvi dalla Gransacerdotessa, magari lei potrebbe dirci che fare..io non ho nessuno..non ho un esercito di uomini pronti al mio servizio se sono in pericolo, devo cavarmela sola rischiando la vita..e ho visto in voi chi potrebbe aiutarmi...io ho pure chiesto di darci qualcosa di potente per uccidere la belva e altri esseri diabolici, potreste usarla voi..si ma io dovrei esserne la guardiana, ho giurato se avessi fallito e voi aveste usato un oggetto in modo errato o finisse in cattive mani...avrei dato la mia vita..questo è tutto..ma vi rispetto...allora...possiamo insomma tornare nel nostro mondo" battei le mani e mi raggiunse una ancella con un unguento...lo passai sul viso del cavaliere.."Questo vi farà passare questi lividi e botte...anche se penso non quelle dell'animo" e rimasi a guardarlo...hai fallito Altea...ora lo farò tornare nel mondo terreno e io rimarrò qua...e...restituirò ciò che mi è stato dato e ritornerò una donna normale, non sono stata brava nel mio compito.
Guardai quell'uomo inorridita.
Gli hanno spezzato le gambe? Cosa?
Beh, almeno è vivo, questo è l'importante..
Ma non ero sicura che Dort sarebbe stato dello stesso avviso.
Uno storpio. Oh, Dort..
Eppure c'era qualcosa, nelle parole di quell'uomo, nel tono della sua voce.
"Perché lo fai?" chiesi, guardandolo negli occhi, con voce spezzata "Non sei come lei, non volevi farmi male... eppure ci hai portati qui.. ci ucciderai.." sentii le lacrime rigarmi le guance "Perché?" tra le lacrime.
Prenderlo di petto non sarebbe servito a niente, tanto valeva intenerirlo.
"Cosa ti abbiamo fatto.." mormorai appena.
D'accordo, Clio.. Niente sciocchezze.. Dovranno venire a salvarci.
Non lo lascio qui..
Voltandomi verso Dort.
Perdonami.. perdonami..
Guisgard
03-06-2014, 19.45.47
L'unguento che Altea mise sul volto di Guisgard in un attimo fece effetto.
Il cavaliere infatti non avvertiva più i dolori per i colpi presi dal forte Vortex.
“Ehi...” disse, toccandosi il viso “... ma allora siete davvero una maga o qualcosa di simile... non avverto più il dolore per i colpi subiti...” sorrise.
L'ancella che aveva portato l'unguento ad Altea mostrò un inchino ed andò via.
“Ascoltatemi...” fece il cavaliere “... io non posso più restare... devo riprendere il cammino... è meglio per tutti, credetemi... però il vostro aiuto è prezioso... perchè non lo offrite ai mercenari? Loro sono valorosi ed hanno le abilità per risolvere questo mistero. E sono certo che vi aiuteranno a ritrovare vostro fratello...” le prese la mano nella sua “... avete avuto un grande potere e credo debba essere sfruttato...”
Guisgard
03-06-2014, 19.53.28
Posteg apparve intenerito a quello parole di Clio.
“Oh, ma voi non mi avete fatto nulla...” disse “... assolutamente nulla... e neanche tutti gli altri... si, qualcuno in città mi prende in giro, perchè non sono molto sveglio, ma io non porto rancore a nessuno...” scosse il capo “... io aiuto soltanto Older... si, lui mi chiede di aiutarlo... ma presto finirà, sapete? Si, Older mi ha detto che presto tutto questo finirà... e allora non ci sarà più bisogno delle bestie... Solpacus tornerà tranquilla...” annuì “... si... forse...” avvicinandosi a lei “... forse addirittura voi sarete gli ultimi... già... poi dopo, forse, non morirà più nessuno... anche se...” pensieroso “... Roxanne una volta disse che per ultimo toccava al vescovo... ma non so... io non mi intendo di queste cose... io aiuto solo Older... solo questo... del resto non mi interessa... hanno ragione gli altri, non sono troppo sveglio...”
Altea
03-06-2014, 19.56.32
"Non sono una maga..non uso poteri magici e non ne ho la capacità, una sacerdotessa è una guardiana del Tempio e di oggetti antichi sacri di grandi poteri pure..io ho scelto voi...altrimenti avrei portato qui uno dei mercenari a cui va tutto il mio rispetto, ma non ho visto in nessuno di loro la solidarietà che voi mi avete dato...anzi..chiesi a Vortex di dirvi ero in foresta a cercare Thomas e di avvertirvi...perchè Older..si l'uomo che aveva il crocifisso indossava il ciondolo di mio fratello...io ho letto pure qualcosa sulla Inquisizione riguardante alla strega..e ho formato un cerchio di persone implicate...Older...Posteg che mi ha tradita ma forse sviato, e ho aggiunto Roxanne alla fine..non so se il pastore Enar c'entri qualcosa..non vi costringo..Shalazam vi ha dato libertà di scelta..ma ho fallito..pure io tornerò come voi...bene allora vi farò ritornare nel nostro mondo...io rimango qui nel Tempio" vidi Shalazam scendere dal trono e mi aspettava..aveva capito..lei comprendeva e come aveva lasciato libera scelta al cavaliere avrebbe lasciato pure a me libertà di tornare la Altea di prima.
Sorrisi al cavaliere..."Bene..avevate ragione...sono una nobile dama da salvare e si mette nei guai...tra poco lo saprò..per Thomas..penso sia colpa mia, e Gvin sappia dove sia...non mi resta che arrendermi a lui, dargli ciò che vuole...basta mi ritorni mio fratello e tornerò a Capomazda...buon viaggio cavaliere...verso Nord".
Chiesi a una ancella di portarmi un bastone per riformare il cerchio e portare Guisgard nel nostro mondo.
Brava, Clio.. hai colto nel segno..
"Se noi saremo gli ultimi, meglio così.. troppe persone innocenti sono morte in questa città.. non avremmo mai dovuto cercare di aiutarvi... Ma non credo che sarà mai soddisfatta.." mormorai, chinando il capo.
Poi lo rialzai, sorrisi appena all'uomo, un sorriso colmo di tristezza "Come ti chiami?".
Guisgard
03-06-2014, 20.14.47
“Older dice che non ci sono innocenti...” disse Posteg a Clio “... che non ci sono innocenti in questa città...” scosse il capo “... io? Io mi chiamo Posteg... vi vedevo spesso quando ero ai padiglioni e poi alla festa...” sorrise “... siete molto bella, sapete? Però non voglio vedervi piangere... non più... anzi, se smette vi rivelerò un segreto...” annuì “... si... un segreto... Older ha detto che vostro marito non lascerà più questa città... anzi, che morirà stanotte stessa nella foresta... lui infatti, ha detto, conosce un metodo sicuro per fargli incontrare... si, per fargli incontrare madonna Morte...”
Guisgard
03-06-2014, 20.20.56
“Non dovete cedere a Gvin...” disse Guisgard ad Altea “... è un prezzo che vostro fratello non vi chiederebbe mai di pagare... se è ancora vivo, come speriamo tutti, non è detto che debba essere quel borioso duca a trovarlo...” scosse il capo “... quanto ai vostri sospetti, ditemi... perchè avete fatto quei nomi? Posso capire che vi insospettiscano, ma Roxanne è giovane e sembra tanto una cara ragazza... credo che voi vi stiate sbagliando su di lei...”
Altea allora formò un nuovo cerchio Guisgard si ritrovò, un attimo dopo, di nuovo nella realtà.
Era dietro la casa della donna che aveva medicato il cavaliere.
In quel momento arrivò Astus.
“Appena vuoi tutto è pronto per partire, Guisgard.” Fissandolo.
“Bene.” Annuendo il cavaliere.
Tornarono così davanti all'ingresso della casa.
C'erano tutti: Rodolfo, Destrus, la donna e suo figlio Albio.
Ma in quello stesso istante giunse qualcun altro.
Era Older.
“Salute a tutti... stavo cercando lady Altea..." disse "... ormai è sera e sapete che queste lande sono maledette al buio.”
Aveva qualcosa al collo.
Era il ciondolo di rosso di Clio.
Lo portava in bella mostra, come se fosse un trofeo.
Sorrisi all'uomo "Grazie Posteg..".
Tremai alle parole su mio marito.
"Se stessero per uccidere tutte le persone che ami, non piangeresti? Vorrei che si accontentasse di uccidere me.. ma mio fratello, mio marito.." scossi la testa "Oh, ma lui è già lontano, sai.. è partito all'alba.. ormai avrà lasciato da molto queste terre.. ora di stasera, non sarà nemmeno nei confini di questa regione.. per ucciderlo dovrà rincorrerlo ai confini del regno..".
Corri, maledizione.. corri, corri... Dimmi che sei già lontano.. dimmi che sei al sicuro.. ti prego.. ti prego..
Sorrisi appena, ricordando le parole di Guisgard mentre lasciavamo la locanda.
"Non piangeresti mai per me.." aveva detto.
No, non piangerò, perché tu non morirai.
Vivrai, anche per me.
Altea
03-06-2014, 20.41.54
Rimasi nel Tempio...quella sarebbe stata la mia ultima visita laggiù, aprii la sacca e presi il Libro Ancestrale....hai fallito..hai visto male..una sacerdotessa sa leggere chi ha valore e onore...lui si è rifiutato di schierarsi contro il Male..è come tutti..voleva scegliessi i mercenari...non mi sembra mi abbiano mai voluta anzi la finta moglie...vedevo la antipatia che non capivo, mostrava verso me..ognuno è consapevole delle proprie azioni..io lo ho ammesso.
Shalazam mi stava aspettando...."Avevi ragione Shalazam...è come tutti...ha pensato solo ai propri affari e interessi e non schierarsi dalla parte del Bene..scusate tutte voi sacerdotesse, ancelle, credevo di aver visto in lui il Giusto...Altea ha deciso..tornerà una comune mortale ma già lo è" misi il Libro Ancestrale sopra il cuscino, staccai lo smeraldo e mi spoglia della clamide....grazie per aver avuto fiducia in me" e mi inchinai davanti a Shalazam.
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Guisgard
03-06-2014, 21.01.45
“Certo...” disse Daizer ad Elisabeth “... parleremo di tutto ciò che vorrai... ma qui? In questo luogo? E' così urgente?” Sorrise. “Forse sei ancora scossa da tutta questa storia...” le accarezzò il viso “... magari potremmo parlare in una locanda, su un comodo letto e davanti a qualcosa da mangiare, visto che è un bel po' che non mettiamo nulla sotto i denti.”
Ma proprio in quel momento udirono dei passi e poi qualcuno fischiettare.
Un attimo dopo, dall'incertezza dell'imbrunire, apparve una figura che andava verso di loro.
Era Flees.
“Alla buon'ora!” Esclamò Daizer. “Dove diamine eri finito? Pensavo fossi scappato via!”
“E abbandonare così la mia amata zia?” Sorridendo il giovane cavaliere.
Era però un sorriso rivolto ad Elisabeth.
Ed i suoi occhi erano in quelli di lei.
Guisgard
03-06-2014, 21.06.56
“Hai ragione...” disse Shalazam ad Altea “... ma il tuo fallimento è il nostro fallimento... il fallimento dell'antica tradizione... scegliere il Bene non vuol dire scegliere ciò che noi crediamo essere il Bene... tu come sacerdotessa avevi il compito di sconfiggere la bestia, non di decidere chi dovesse farlo... il cavaliere ha scelto di andar via... ma ciò non toglie che la tua resa sia il vero fallimento... infatti anche senza di lui avresti dovuto continuare a combattere la bestia... il tuo ruolo di sacerdotessa te lo imponeva...” chiamò le sue ancelle “... raccogliete il Libro Ancestrale e lo smeraldo...”
Guisgard
03-06-2014, 21.09.52
A quelle parole di Clio, Posteg chinò il capo.
“Nessuno mi ama...” disse “... non ho nessuno al mondo... ho solo Older... e poi Roxanne mi ha promesso la felicità quando tutti i colpevoli saranno stati puniti... si, l'infelicità, dice, è colpa dei rei che vivono qui a Solpacus... ma presto non ci saranno più...”
In quel momento si udirono altri passi.
Nella cella arrivò allora una seconda figura.
“Non perdere tempo con questi prigionieri, Posteg...” fissandolo Roxanne “... le loro anime sono già dannate... piuttosto, preparami il costume e prendi una delle bestie... scegli la più feroce...” un ghigno apparve sul suo volto "... come in un'antica rappresentazione classica, vedremo se l'eroe saprà difendere la vergine dalla furia del Minotauro..."
Posteg guardò per un momento Clio e poi annuì alla sua padrona.
Allora andò ad eseguire gli ordini.
“Goditi le ultime ora di vita...” con disprezzo Roxanne a Clio “... sto andando ad uccidere tuo marito... ti ha tradita, no? Ti ha delusa, giusto? Ha disprezzato il tuo Amore. Dunque mi sarai riconoscente, poiché lo ucciderò fra mille tormenti.”
Altea
03-06-2014, 21.13.39
"Io sono una comune mortale...e lo sai Shalazam...lo dicevi sempre...non ho combattutto la bestia? Ho perso un caro amico...ho perso un fratello...e non lo ho combattuta? Allora questo Tempio è ingiusto con me...ora fatemi tornare sulla Terra..grazie di tutto" e presi la strada della Porta di Luce per uscire.
Guisgard
03-06-2014, 21.15.25
Davanti alla casa della donna, Guisgard e gli altri videro arrivare Older.
E nel notare il ciondolo di Clio al collo dell'uomo, il cavaliere trasalì.
“Questo ciondolo...” disse avvicinandosi ad Older “... è il suo ciondolo...” afferrò il vecchio per il bavero “... come fai ad averlo tu? Dimmelo! Come fai ad averlo?” Scuotendolo forte.
“Calmatevi...” fece Older “... calmatevi, non sono certo un ladro...”
“Parla o ti tratterò come tale!” Urlò il cavaliere. “Non è la prima volta che prendi oggetti non tuoi!”
“L'ho trovato...”
“Dove?”
“Nella foresta...” tossendo Older “... era fra i cespugli... e allora ho deciso di prenderlo...”
“C'erano altre cose di lei?” Con rabbia Guisgard. “Rispondi!”
“No, nulla...” intimorito Older “... solo questo ciondolo...”
“Allora mi porterai nel luogo in cui hai trovato il ciondolo!”
“Si, certo...” fece Older “... ma lasciatemi, vi prego...”
Guisgard lo lasciò, per poi strappargli il ciondolo di Clio dal collo.
“Astus...” voltandosi poi verso il suo compagno “... andiamo alla locanda del Grappoloduva...”
“Si.” Annuì Astus.
“Seguici...” Guisgard di nuovo ad Older “... poi andremo nella foresta.”
“Ma ora è notte...” impaurito Older.
“Per te sarebbe peggio se restassimo qui.” Minacciandolo il cavaliere.
I tre lasciarono quella casa e galopparono fin verso la locanda.
Qui trovarono tutti i compagni di Clio.
“Dov'è lei?” Chiese loro il cavaliere.
“Forse non hai capito che devi lasciarla in pace!” Con astio Vortex.
“Ditemi dove si trova!” Gridò Guisgard.
“Cosa vuoi ancora da lei?” Fissandolo Porturos.
Guisgard allora mostrò ai guerrieri il ciondolo di Clio e raccontò loro del suo ritrovamento.
“Maledizione!” Esclamò Porturos. “Dobbiamo andare tutti a cercarla!”
“Si, ma faremo così...” disse Guisgard che aveva saputo da loro gli ultimi movimenti di Clio e Dort “... io, Astus e Older andremo dove è stato ritrovato il ciondolo... voi altri invece vi recherete dal pastore e rivolterete come un guanto la sua casa... intesi?”
Così si divisero e lasciarono la locanda del Grappoloduva.
Guisgard
03-06-2014, 21.16.28
“Si, hai combattuto la bestia” disse Shalazam ad Altea “ma ora ti arrendi e senza una ragione, abbandonando al suo destino anche tuo fratello. Sai che ognuno è responsabile delle sue scelte. E se tu ora decidi di arrenderti, allora la responsabilità è solo tua...”
Lui non è qui... è lontano.. è lontano..
No, non volevo credere il contrario.
Volevo saperlo felice, lontano dal pericolo.
Ma non diedi a Roxanne la soddisfazione di vedere il mio terrore.
Mi limitai a guardarla sprezzante.
Oh, i miei uomini ti distruggeranno se oserai toccarmi... forse io non ci sarò.. ma sta pur certa che ti troveranno.... Sapevano che ero venuta da te.. se non torno, sapranno esattamente dove andare...
elisabeth
03-06-2014, 21.44.25
Fu dolcissimo.......quasi ero in imbarazzo.....quando mii parlò di andare a dormire in Locanda......e di mangiare qualcosa.....mangiare....mi ero dimenticata....." Certo rimanere qui...mi sembra macabro.........e hai ragione tu....ho la necessità di mangiare.....ma parleremo mentre mangiamo me lo devi promettere.......Non andremo a letto se prima non mi ascolterai.........bene....andiamo ...sta incominciando a far freddo....".....voltandomi per uscire dal cimitero...sentii qualcuno fischiettare........mi fermai di colpo...ed il cuore cominciò a battermi in petto.......non era andato via......ero contenta.....ero arrabbiata.....anzi ero furiosa.......Daizer...trovò il modo di ricordargli che sembrava essersi defilato davanti al problema........e gli occhi di Flees parlarono a i miei......" Certo sono la tua amata zietta.....quando tutto e' sereno.......ma sino a qualche momento fa......piovevano scorpioni...........e ti ho visto andar via.....mentre eravamo scortati dalle guardie.......ecco come sai stare accanto all'amata zietta...."......L'avrei strangolato........si che lo avrei fatto.......e pensare...che mi ero innamorata di lui...accidenti a me.......ma perchè non ero morta in quel pozzo......forse perchè non mi era dato morire........perchè dovevo vivere in eterno..........perchè almeno Daizer.........era stato un uomo........." Hai qualcosa da dire o possiamo andare in Locanda...Ho Fame..e sono stanca.....".......
Altea
03-06-2014, 21.49.12
"Sai solo giudicare Shalazam..ti avevo pure chiesto una arma potente io la avrei custodita a costo della vita..e il cavaliere sarebbe stato chi la avrebbe usata..peccato si vede non sono perfetta.." e andai via da quel posto varcando la Porta.
Guisgard
04-06-2014, 01.28.41
Roxanne fissò a lungo Clio.
I suoi occhi parevano ora diventare come tizzoni ardenti, tanto erano carichi d'odio.
“Quando veniste a casa mia” disse “ebbi subito l'impressione di trovarmi davanti ad una donna fuori dal comune... sapevo che eri stata tu ad uccidere la mia bestia ed ero curiosa di vederti da vicino... già, vedere la donna che era riuscita a colpire mortalmente uno dei miei animali... incredibile, vero? Tanti cavalieri giunti da ogni dove e ad uccidere la bestia ci era invece riuscita una donna... una ragazza...” rise appena “... e fu allora, quando cioè ti vidi a casa mia, che decisi la tua sofferenza... si, decisi di farti vedere morte prima le persone che amavi... si, prima di uccidere anche te dopo... ed è un vero peccato che non potrai impugnare la spada che hai così tanto meritato di possedere...” estrasse una sorta di corto flauto “... dimmi... vuoi vedere la bestia di Solpacus? Una nuova bestia intendo... quella che ucciderà tuo marito stanotte?”
"Ironico, vero? Una donna.." risi appena "Beh, ma credo che lo sia ancor di più il fatto che è una donna, una ragazzina, a comandare la bestia.." risi ancora, piano "E poi gli uomini credono di far muovere il mondo.. poveri illusi..".
Io sono un cavaliere, stupida ragazzina..
Scossi la testa.
"Sono certa che stai per mostrarmela... la nuova terribile bestia di Solpacus.." sorrisi, nel vedere il flauto "Ah, e dire che mi hanno presa tutti per matta quando ho detto che avevo sentito il un fischio.. come un richiamo...".
Guisgard
04-06-2014, 01.52.15
“Anche mia madre fu presa per matta...” disse Roxanne a Clio “... e per una strega... si, una megera, una janara... in realtà mia madre ed io come lei, siamo un qualcosa che gli uomini comuni non possono capire... qualcosa che va oltre ciò che possono contemplare...” portò il flauto alla bocca e cominciò a suonarlo.
In principio si udì un ringhio profondo.
Poi un sordo latrato.
Un attimo dopo un'innaturale creatura apparve sulla soglia di quella cella.
Aveva tratti e fattezze grottesche, assurde, ignote a qualsiasi essere di questo mondo.
Una folta pelliccia ricopriva il suo corpo, con chiazze larghe di squame sul dorso, mentre la coda era affusolata e sottile.
Sembrava un quadrupede, ma le zampe posteriori apparivano più lunghe e robuste, capaci dunque di poter sostenere una postura eretta.
Le movenze tradivano una certa goffaggine, eppure quell'animale mostrava un'agilità straordinaria.
Lungo il collo, fino al petto, non aveva segni di peli e la pelle appariva liscia e scoperta.
Così come sulla faccia.
Gli artigli erano lunghi ed affilati, mentre le zanne che fuoriuscivano dalle fauci erano lunghe quanto la sua testa, impedendo così a quell'aborto della natura di poter serrare la bocca completamente.
Ma al di là di questi tratti deformi e terribili, ciò che colpiva di quella bestia erano gli occhi.
Occhi che sembravano possedere qualcosa di umano, nonostante la feroce e cieca violenza che emanavano.
Infatti quegli occhi erano animati da un odio sconosciuto a qualsiasi belva di questo mondo.
Un odio che in natura era presente solo negli uomini.
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Beh, sicuramente non la preveggenza, quello proprio non l'avete.
Restai a guardare la bestia, non avevo mai visto niente di simile.
Quegli occhi, colmi di odio. Un odio estraneo alle bestie, ma frequente negli uomini.
"Complimenti.. Spaventosa.. non c'è che dire..." guardai Roxanne "Cosa significa? La frase intendo.. Com'era.. ciò che è stato tornerà, ciò che è oggi non sarà più.. qualcosa del genere.. non ho fatto che chiedermelo...".
Guisgard
04-06-2014, 02.03.56
Roxanne suonò ancora il suo flauto e la bestia, quasi ipnotizzata, arretrò docilmente, fino ad uscire dalla cella.
“Ciò che era in passato...” disse Roxanne a Clio “... prima che la superstizione e l'ottusità dei Cristiani giungesse in queste lande a condannare quei valori che sin dalla notte dei tempi hanno retto il nostro mondo...” la fissò “... ecco cosa tornerà e cosa invece svanirà...”
In quel momento tornò Posteg.
“Tutto è pronto.” Mormorò.
La janara lo fissò, per poi annuire.
In quel momento Dort, lamentandosi, cominciò a riprendere conoscenza.
Guisgard
04-06-2014, 02.37.56
“Beh...” disse Flees ad Elisabeth, avvicinandosi a lei così tanto che la maga ebbe la chiara sensazione che lui stesse quasi per baciarla “... potrei dire che mi sei mancata così tanto, cara zia, che mi sembrava davvero di impazzire... in verità non volevo certo staccarmi da voi, ma durante il tragitto le guardie mi hanno spinto sempre più in disparte, facendomi praticamente capire che non ci volevano molte persone là sotto... allora ho deciso di attendervi fuori, sotto un albero... e poi, aspettandovi, mi sono addormentato per svegliarmi solo poco fa...” sorrise alla donna “... ma sappi che per tutto il tempo non ho fatto altro che sognare di te, cara zia... e se non mi credi ti basterà leggermi nella mente per vedere ogni immagine di quel sogno...” aggiunse malizioso.
“Allora direi di lasciare il cimitero” fece Daizer “e di raggiungere subito la locanda più vicina per mangiare e trascorrervi la notte.”
Scoppiai a ridere.
"Magari un simile giorno venisse.. e tu stai per privarmi di vedere tutto questo? Ah.. non vale.." risi ancora "Anche se per te non sarebbe il massimo.. se vigessero ancora le antiche leggi non verresti bruciata, è vero.. saresti condannata alle bestie.. letteralmente.. un crimine come il tuo sarebbe stato punto severamente.." scossi la testa "La tolleranza degli antichi ha un limite.. e tu l'hai attraversato.. Hai ucciso chi si è seduto alla tua tavola, forse solo uccidere tua madre o tuo zio sarebbe stato peggio.. Ma questi sono affari tuoi.. I cristiani dicono che il loro dio perdona ogni colpa.." sorrisi appena "Prima non era certo così semplice... Il mio tormento sarà niente in confronto a quello che ti aspetta..".
Ottimo, pensai, proprio quello che ci vuole, razza di imbecille.
Come se non fosse già abbastanza difficile seguire l'antica religione di questi tempi.
Fammi un favore, crepa senza andare in giro a raccontare queste storie, ci sono già abbastanza malelingue.
Tu non sai niente della religione dei padri, niente.. sciocca, stupida ragazza..
Gli dei ti puniranno per ciò che hai fatto, nel peggiore dei modi...
Chiusi gli occhi per un istante.
Dei, ascoltate la mia supplica, non lasciate che questa ragazzina sgualcisca il vostro nome, che lo insudici con le sue malefatte.
Arrivò Posteg e disse che tutto era pronto.
Ma mi voltai di scatto quando vidi Dort iniziare a svegliarsi.
Mi si strinse il cuore.
Prendete la mia vita, che serva a chiudere questa storia.. Ma, vi prego, non lasciate che altri muoiano a causa mia.. Dort.. Guisgard, i miei ragazzi..
"Ehi.." sussurrai appena, mentre la janara era voltata "Dort...".
Avrei voluto prenderlo tra le braccia e dirgli che sarebbe andato tutto bene, come aveva fatto lui con me.
Oh, fratello mio che cosa ti hanno fatto..
Guisgard
04-06-2014, 03.17.41
“I riti delle baccanti” disse Roxanne a Clio “e poi quelli ancora più antichi in cui un maestro poteva iniziare il proprio discepolo a qualsiasi conoscenza, fino a quella fisica e sessuale, nonostante il lo stesso sesso e l'età differente... e ancora le tradizioni degli egizi, in cui era possibile amarsi tra fratello e sorella... a questi vanno aggiunte le cerimonie dei catari e di altre dottrine definite poi eretiche... facevano parte del nostro sapere, del sapere di tutti gli uomini e ci univano alla natura... poi l'avvento dei Cristiani e dei Musulmani, ancor più fanatici se possibile, hanno imposto la fine di tutto ciò... ma ora è giunto il momento di farli rivivere... io lo permetterò... libererò di nuovo gli uomini, qualsiasi sia il loro credo...”
Ad un tratto Dort cominciò a riprendere conoscenza.
Si lamentava poiché ricominciava a sentire dolore alle gambe ormai spezzate.
Poi la voce di Clio e i suoi occhi che si alzarono su quelli della ragazza.
E nel vederla Dort ebbe un sussulto.
Ma fu un breve momento.
Roxanne fece un cenno a Posteg e questi colpì al capo Dort, tramortendolo di nuovo.
“Cominciava a lamentarsi” fece Roxanne “ed io detesto vedere la sofferenza negli uomini...” guardò di nuovo Clio “... a presto, amica mia...” rise, per poi andare via.
Posteg allora sganciò le catene dai polsi di Dort, se lo caricò sulle spalle e anch'egli uscì dalla cella.
Lasciando Clio abbandonata in un profondo senso di angoscia, disperazione e solitudine.
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Guisgard
04-06-2014, 03.22.30
“Nessuno qui ti sta giudicando, Altea...” disse Shalazam “... ma tu sola con la tua reazione hai giudicata te stessa ed il tuo operato... sei una sacerdotessa, con doti e doni sconosciuti ai comuni mortali... dovresti avere la capacità di scindere il Bene dal male, di ignorare i limiti e le debolezze che rendono imperfetti gli esseri umani... e invece ti lasci trascinare da tutto ciò, tradendo le tue mancanze... hai avuto il compito di combattere le forze del male ma al primo ostacolo, come la volontà di quel cavaliere di non seguire le tue rivelazioni, vuoi desistere ed abbandonare la battaglia... non ti comporti da sacerdotessa, ma solo da essere mortale, che mette la sua delusione davanti a valori e principi ben più alti... vuoi abbandonare? Bene. Fallo. Tutti hanno diritto alla propria scelta. Ma sappi che se desisterai non sarà solo tuo il fallimento, ma anche mio che avevo riposto la mia fiducia in te...”
Guisgard
04-06-2014, 03.32.24
Guisgard e Astus, seguendo Older, galoppavano rapidi nella foresta.
I loro cavalli erano lanciati a folle velocità tra gli sterpi, i rovi e gli alberi secolari, un tempo unici testimoni di riti e cerimonie ormai dimenticate.
L'aria era pungente, il cielo sterminato e silenzioso.
Tra la fitta vegetazione si potevano ammirare a stento poche stelle brillare nella sconfinata volta celeste, simili coi loro bagliori indefiniti alle gemme perdute della corona di Lucifero.
E forse di quelle lande cupe ed inclementi solo antichi demoni, bramosi di anime dannate per i loro sacrilegi pasti, conoscevano gli orrori che celavano.
“Ehi...” disse Guisgard ad Older “... manca ancora molto?”
“No, messere...” fece Older “... ci siamo quasi... ecco, laggiù... oltre quei noci...”
Ma proprio in quel momento qualcosa di metallico echeggiò nell'irreale silenzio circostante.
Il cavallo di Astus si abbandonò ad un disperato nitrito, per poi cadere, disarcionando così il suo cavaliere.
“Astus!” Gridò Guisgard, fermando di colpo il suo cavallo.
Il destriero di Astus era finito in una tagliola.
“Come stai?” Urlò Guisgard.
“Bene... credo...” alzandosi da terra il suo compagno.
All'improvviso Older galoppò via.
“Dove vai?” Incredulo Guisgard. “Torna qui!”
Ma quello svanì rapido nella foresta.
“Bastardo!” Con rabbia il cavaliere.
Scese poi dal suo cavallo per sincerarsi delle condizioni del compagno.
“Il tuo cavallo non può proseguire...” mormorò Guisgard “... dobbiamo per forza di cose usare il mio...”
“Quel dannato è fuggito...” fece Astus “... come faremo a trovare il luogo in cui è stato trovato il ciondolo?”
“A questo punto” scuotendo il capo Guisgard “dubito che quel vigliacco ci abbia detto il vero... non ci resta che cercare Clio battendo la foresta in lungo ed in largo...”
“Non ci riusciremo mai...”
“Dobbiamo riuscirci invece!” Deciso il cavaliere.
Ma ad un tratto il suo cavallo cominciò a nitrire ed a scalciare.
“Buono...” cercando di ammansirlo Guisgard “... buono... ma cosa ti prende?”
Ma all'improvviso si udì un suono nell'aria, simile ad un lungo sibilo e poi un terrificante ruggito.
Un attimo dopo due sagome emersero dall'oscurità circostante.
Una figura avvolta in uno strano costume ed accanto ad essa una terribile bestia.
La stessa scena apparsa la notte in cui i falsi Gufi affrontarono la misteriosa creatura.
Guisgard estrasse la spada e fissò quelle due sagome.
Astus invece non riuscì neanche a raggiungere la sua spada, ormai persa dopo la sua caduta da cavallo.
La figura misteriosa allora indicò i due all'animale che gli stava accanto.
La bestia lanciò un terrificante ruggito, per poi lanciarsi contro Guisgard e Astus, in quella che pareva essere la più impari e disperata delle lotte.
http://img2.tfd.com/wiki/9/94/Pacte_des_Loupes_01.jpg
elisabeth
04-06-2014, 09.33.16
Era vero.....mi ero accorta che i soldati lo avevano volutamente lasciato indietro.....il che non aveva alcuna logica....sino a quel momento era stato Flees a portare avanti le trattative per trovare la tomba e non Daizer.....Daizer non aveva mai aperto bocca, neanche quando gli chiesi di Flees........ Flees così vicino a me da poterne respirare l'alito.....tanto da avere il desiderio di essere baciata......leggere nella sua mente........fissai a lungo il suo volto.....e vidi Flees sdraiarsi sotto l'albero......lo vidi dormire ed entrai in quel sogno.....che sapeva di apprensione e passione......nudi uno tra le braccia dell'altro le carezze avide non avevano timore di scoprire corpi in cerca di appagamento.........Per un tratto mi ritrovai a non respirare.....uscii da quel sogno.....per sentirmi in preda ad una angoscia devastante........La mano di Daizer stringeva la mia....aveva l'urgenza di andare a trovare una locanda......e in cuor mio avevo la sensazione che sapesse dove andare......quale uomo vede di la propria donna intimamente vicina ad un'altro si preoccuperebbe di dormire o di mangiare........solo Daizer da un periodo a quella parte......"Interessante il tuo sogno Flees ....ma quando si teme per una persona...difficilmente si addormenta...vero Daizer?.......Andiamo a cercare una locanda...o per meglio dire la locanda......".......precedetti i due uomini sino al cancello ..."A te il passo amore mio...."....Flees era dietro di me.....e io avevo pensieri sempre più cupi.....
Lascialo, lascialo.. non osare toccarlo..
Avrei voluto urlare, cercare di proteggerlo.
Invece non potei fare nulla, non avrei dato a Roxanne la soddisfazione di vedermi soffrire.
Restai impassibile, ad osservarli andare via.
In realtà sentivo la mia anima dilaniata in mille pezzi.
Non era giusto, non mio fratello.. il mio amico più caro.
Restai sola, e appoggiai la testa contro la parete umida e fredda.
Mia nonna aveva ragione, con gli ignoranti non si ragiona.
Eppure avevo imparato che i pregiudizi erano ancora peggio.
Sebbene fossero suoi figli.
"Parli proprio come loro, sciocca ragazza.. con una gran confusione in testa.." mormorai, anche se la janara era già uscita e non poteva sentirmi "Giudicare in base agli eccessi una religione basata sull'equilibrio, è davvero fazioso.. Non sai niente.. Le baccanti, oh che cliché.. Infatti erano ben visti da tutti.. non li hanno proibiti perché deturpavano la città.. no, figurati.. chissà come mai, i matrimoni tra fratello e sorella finiscono con l'arrivo di Roma.. E che diavolo c'entrano Catari e Mussulmani? Povera paesanotta ignorante... e sadica.. che cozzaglia..".
Hai intenzione di star qui a disquisire di teologia da sola, Clio? Davvero?
"Ah, finiscila.. detesto che qualcuno prenda la mia religione e la rigiri come vuole per i suoi fini, lo detesto.. dovrebbe combattere qualunque religione, magari quando gli uomini non crederanno più in niente tutto questo accadrà, non ci sarà più morale e tutti gli eccessi saranno permessi, ma spero vivamente di non vedere mai quel giorno ... povera ragazza.. non apprezza i divieti del cristianesimo, allora pensa che prima certe cose fossero permesse... non è quello che dicono sempre i cristiani della religione dei padri, che erano immorali mentre loro sono puri? Per chi vuole essere immorale è una manna..." risi appena "Sì, in effetti ha ragione.. io stessa ho l'abitudine di abbandonarmi ad orge sfrenate.. diamine, vivo in mezzo agli uomini, dovrei essere in paradiso.. Ho sbagliato tutto nella vita.." alzai gli occhi al cielo.
Ah, invece morirai senza che nessuno ti abbia mai toccato se non fai un bel niente...
Presi un profondo respiro.
"Sì, sì, ho capito.. vediamo che si può fare.." risi, scuotendo la testa.
Fantastico, pensai, ora parli da sola ad alta voce.
Beh, nessuno può sentirmi, e anche se fosse? Ormai..
Ma quella parte di me aveva ragione, dovevo almeno provare a liberarmi.
Avevo le mani legate, ma non i piedi.
"Vediamo se queste catene hanno dei punti deboli.." sussurrai.
Ero sola ormai, Roxanne aveva altro a cui pensare, e Posteg aveva portato Dort chissà dove.
Dovevo tentare.
Così, provai a spingerle, girarle, fare perno, cambiare posizione per avere più forza, sperando che avessero un punto debole.
Mi guardavo in giro per la stanza, sperando di vedere qualcosa, qualunque cosa che potesse aiutarmi.
Mi rifiuto di darla vinta a quella ragazzina.
Altea
04-06-2014, 16.02.06
Shalazam mi apparve come una visione davanti alla Porta del Tempo..ormai non avevo nulla addosso che mi desse la possibilità di vederla come una sacerdotessa..."Shalazam...pensi io abbia ricevuto un giusto processo lì al Tempio..ho avuto solo accuse e accuse...e mi hai ascoltata? Mi avete ascoltata? Dici ho doti particolari..ma tu come Gransacerdotessa non hai visto nulla? Dove è finita la mia amata Shalazam che mi rassicurava e mi spronava con dolcezza...io...stavo pulendo i lividi e le ferite del cavaliere..lui ne trasse beneficio...io no...dietro di lui bruciava il Grande Fuoco Sacro...più lo pulivo e più vedevo nel suo volto apparire nuove ferite e sangue..e dal Fuoco ho visto apparire la sagoma...della belva e colui che lo comandava....volevo fermarlo..ora lui è in pericolo..se fosse rimasto o mi avesse ascoltato forse non lo sarebbe..invece voleva solo andarsene. Ho cercato di trattenerlo invano...e sto male..si perchè sono una comune mortale e ho visto strappare una gamba al mio migliore amico e non so che resti mi spetteranno vedere di mio fratello...e assieme al cavaliere, altri moriranno...e forse io sono pure nel giro di quelle persone...e tu a fronte di questo mi lasci tornare sola senza alcuna arma da usare solo momentaneamente e poi ritornarvela. E' proprio perchè sono una mortale che ti parlo della cattiveria dell'animo umano che si cela subdolamente dietro sorrisi e gentilezze ma poi escono e io li ho riconosciuti...a lui dissi di stare attenta di Older, Posteg ma soprattutto di Roxanne ma si è fatto quasi una risata..non mi ha creduta..come non mi crede nessuno...cosa posso fare io sola laggiù se non ho solidarietà..perchè l'uomo se in mezzo vi sono scopi personali non conosce la solidarietà, hai visto...è bastata la spada dei Taddei..e tutti a farsi una lotta..invece dovevano essere uniti per la Giustizia."
Ero infervorita..."Ormai è sera nel nostro Mondo...e lui sarà in pericolo e con lui altri..e come devo presentarmi? A mani nude davanti alla bestia accarezzandola cercando di ammansirla?" risi di gusto "Oppure devo rubare la spada dei Taddei perchè va solo a colui che saprà ucciderla e andare in foresta e usarla contro la belva...già..ma se io non ho un Animo Nobile quella spada sarà come le altre...vediamo..si potresti teletrasportarmi dove è ora il cavaliere...e io gli farò da scudo e morirò per lui...dammi una altra soluzione...una vera Sacerdotessa come voi, Shalazam, non dovrebbe essere testarda e cocciuta ma prontarsi per il Bene e mettere a disposizione ciò che possiede alla Sacerdotessa perchè compi il suo dovere...o avrà delle vite sulla coscienza."
Rimasi in dignitoso silenzio davanti a lei fissandola.
Guisgard
04-06-2014, 19.37.15
Roxanne era andata via, ma Clio aveva comunque replicato a ciò che la janara aveva detto, tirando in ballo un bel po' di tradizioni, anche diversissime tra loro, col solo scopo di attaccare la Fede che ora dominava tra i grandi di Afravalone.
E Clio aveva provato a controbattere a tutto ciò, ma ormai da sola in quella cella nessuno poteva più sentirla.
La spadaccina allora cominciò ad osservare le catene, per poi iniziare a cercare un punto debole, un anello fiacco, un qualcosa che potesse permetterle di liberarsi da quella prigionia.
Ma poi, all'improvviso, udì dei passi.
Un attimo dopo una figura emerse dalla penombra.
“Ancora a dibattere sulle varie religioni...” avvicinandosi a lei Enar “... che cosa sciocca... come se delle pulci discutessero a chi appartiene il cane su cui si trovano...” fissò per un momento la spadaccina incatenata, per poi mostrale cosa aveva in mano.
Era un grosso martello di ferro.
“Non capite che tutto è cominciato così?” Mormorò il pastore. “Con uno scontro tra diverse fedi? E' così difficile seguire il proprio credo senza dover attaccare quello degli altri? Lasciando in pace coloro che praticano riti per noi incomprensibili?”
Guisgard
04-06-2014, 19.53.32
Flees sorrise a quelle parole di Elisabeth.
“Si, molto interessante quel sogno, cara zia...” disse piano.
I tre si diressero così, una volta usciti dal cimitero, ad una locanda non troppo lontana.
Ma durante tutto il tragitto Elisabeth continuò a rivedere le immagini del sogno di Fleed, provando sulla sua pelle tutte quelle emozioni e sensazioni.
Vide così loro due, con Flees che cominciò a spogliarla piano, dolcemente.
E lei poi fece altrettanto.
E i due, allora, in quel sogno si unirono carnalmente.
A lungo e più volte, animati e trascinati da una passione sfrenata, incontrollabile e che ora poteva finalmente dar sfogo a tutto il desiderio accumulato e represso per così tanto tempo.
E Flees la fissava.
Fissava sua zia, quasi comprendendo che lei stava leggendo nel suo cuore e vivendo quel suo meraviglioso sogno.
“Si, mi sono addormentato, è vero...” sussurrò il nipote all'orecchio della zia “... ma solo perchè sapevo che ti avrei sognata così...”.
E parlandole le sfiorò l'orecchio prima con le labbra.
“Eccoci giunti alla locanda.” All'improvviso Daizer. “Ora potremo mangiare e riposare.”
Maledizione.. Ci mancava Enar...
Perché tutti credevano che io volessi tutto quello?
Sono la prima a rimpiangere i tempi antichi.
"Oh..." Sbuffai "Lo so fin troppo bene, per chi mi avete preso?.. La religio romana era proprio questo... Finché i cristiani non hanno pensato bene di imporre il loro credo.. Ma rispettare la religione altrui non significa uccidere chiunque ti capiti a tiro come sta facendo vostra nipote.. E comunque parlavo da sola, nessuno vi ha interpellato.. Un prigioniero non è libero di impazzire in santa pace? Ma guarda un po'.. State per uccidermi no, lasciatemi in pace.. Il mio rapporto con gli Dei non vi riguarda...".
Guisgard
04-06-2014, 20.03.29
Shalazam sorrise ad Altea.
“Ti ho spronata quando gli eventi lo chiedevano” disse “e rimproverata quando eri in errore. Non ci sono armi in questo tempio per distruggere il male in un momento. Sarebbe troppo semplice. Ti abbiamo affidato il Libro Ancestrale ed esso è il nostro dono per te. Quanto alla bestia, con te hai valorosi e fedeli cavalieri, quali sir Rodolfo e ser Destrus. E se non hanno compreso i tuoi suggerimenti allora significa che dovrai convincerli della bontà di ciò che sospetti. Anche chi ha udito il fischio che comanda la bestia non è stato creduto all'inizio, ma nonostante tutto ha lottato per dimostrare fondate le sue parole. Questo devi fare anche tu. Nessuno ti ha mai detto che sarebbe stato facile. Il male è forte e richiede coraggio e forza per essere vinto dal Bene. Il cavaliere non ha voluto il tuo aiuto? E sia, seguirà da solo il suo cammino. Tu hai il tuo, Altea. Là fuori ci sono cavalieri ed eroi, buoni e cattivi, che si battono per uccidere la bestia. Non giudicarli ma serviti di loro per raggiungere lo scopo. Ossia quello di sconfiggere le forze del male e far trionfare quelle del Bene. A te la scelta, Altea. Scegli se essere una degna sacerdotessa, o solo una meteora in questa cupa tragedia.”
Guisgard
04-06-2014, 20.08.24
“Non sono i vostri dei a volervi salva” disse Enar a Clio “e neanche quelli di Roxanne... so che in città sono poco amato... molti mi definiscono cupo, solitario e taciturno... e forse anche in maniera peggiore... ma sono un uomo, un essere umano e per quanto mi riguarda i miei simili hanno il medesimo valore... che siano pagani, Cristiani o Musulmani...” strinse forte il martello e poi cominciò a picchiare forte.
Poco dopo le catene si spezzarono e Clio si ritrovò con i polsi liberi.
elisabeth
04-06-2014, 20.20.21
Quella strada divenne interminabile........ogni passo diventava un agonia.....Era rimasto fuori per poter sognare......se fossi morta....la cosa migliore che gli sarebbe potuta rimanere era il sogno....Daizer sembrava non rispondere alle mie domande, anzi sembrava evitarle.......Sentivo l'odore di Flees....che mi penetrava la pelle.....se avessi potuto spiegare cosa provassi....potevo dire che il piacere si stava trasformando in dolore......mi sentivo nuda accanto a lui...mi sentivo vulnerabile.....ma allo stesso tempo avevo una forza che neanche immaginavo........il sogno si fece realtà a tal punto che pensavo stessimo facendo l'amore..pur rendendomi conto che non poteva sussistere una cosa del genere.......Le sue labbra al mio orecchio si fecero calde umide e piene di ardore.........Eravamo alla locanda......E ora ?......Daizer doveva sapere.......e Flees ?......." Bene ho una fame incredibile.......e poi Daizer...non dimenticare....ti devo parlare...anche se da un pò di tempo io parlo e tu....non recepisci.......quindi Flees...quando parlerò con mio marito....dovresti salire in camera...e lasciarci soli......sarai così gentile da farlo ?..."...
Altea
04-06-2014, 20.21.27
"D'accordo Shalazam...ma io ora...avverto il pericolo...e se me ne stessi nella locanda una volta ritornata..beh..sarei una inetta e priva di coraggio..la sera..si..è una loro invenzione..cosi possono agire indisturbati, lo sappiamo benissimo...chiederò al vescovo la Grazia di poter usare la spada..solo a fin di bene, se dovessi fallire...allora mi prendo la responsabilità...si devo osare e con me verranno i miei cavalieri...ora il Libro Ancestrale non serve..serve agire...anche se ho imparato trucchetti come far apparire serpenti velenosi..lo sai?" e sorrisi..."Devo andare...devo salvare il cavaliere...ancora una volta..e anche chi è in pericolo...coi miei uomini".
Rividi lo smeraldo su di me, il Libro Ancestrale e la clamide..."Pregate la vostra Divinità mi protegga..ma io ho avuto una benedizione speciale proprio da Abate Nicola.
Fatemi tornare al mio Mondo...e tornerò spero vincitrice...e spero sei al mio fianco.
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Guardai Enar allibita.
Temevo che il martello fosse per le mie gambe.
"Grazie..." Mormorai, alzandomi a fatica "...io.. Non capisco.." Disorientata "Perché mi state liberando? Sapete che devo fermarla, ha ucciso mio fratello e sta per uccidere mio marito... Se non l'ha già fatto.. Qui non si tratta di religione.. L'omicidio è omicidio... Devo salvarlo...".
Non capivo, se sapeva perché non l'ha fermata prima? Perché liberare me, in quel momento?
Guisgard
04-06-2014, 20.25.46
“Certo, cara zia...” disse Flees ad Elisabeth.
I tre poi mangiarono nella locanda e dopo un po' si ritirarono nelle loro camere.
Così, finalmente, Daizer e sua moglie restarono soli.
“E' una sera limpida e fresca...” mormorò il contrabbandiere fissando il cielo dalla finestra “... allora, di cosa volevi parlarmi? Quale inconfessabile segreto ti turba?” Rise. “Su, ti ascolto...” voltandosi a fissarla.
Guisgard
04-06-2014, 20.28.49
Shalazam annuì a quelle parole di Altea.
“Sceglierai tu come agire...” disse.
Tutto svanì ed Altea si ritrovò davanti alla casa della donna che aveva medicato Guisgard.
Poco distanti da lei, si trovavano Rodolfo e Destrus.
Stavano attendendo il suo ritorno.
Altea
04-06-2014, 20.34.52
Ero tornata nel mio mondo...."Non fate domande.." dissi a Rodolfo a Destrus, sapendo Guisgard era arrivato qui prima di me.."Solo..e credetemi sir Rodolfo..le sorti sono segnate...dobbiamo agire...prendiamo delle torce...dobbiamo andare a Palazzo del Vescovo..chiedere se vuole darci..si la Spada dei Taddei...io passerei per la foresta..ma...sono le tagliole mi preoccupano di più" mi voltai verso la donna..."Diteci...milady, è solo la foresta la via per tornare a Solpacus?"
Guisgard
04-06-2014, 20.34.56
Enar lasciò cadere a terra il pesante martello.
“Per troppo tempo ho finto di non vedere...” disse a Clio “... di ignorare che mia nipote era simile a sua madre... i riti contro natura su quegli animali, i delitti di tanti innocenti...” scosse il capo “... si, come sua madre... e così facendo non ha fatto altro che dare ragione a chi ha bruciato su un rogo sua madre... ma ora basta... non potevo più tacere... non potevo più proteggere col mio silenzio mia nipote... darò fuoco a questo luogo e farò marcire tra le fiamme anche tutti quegli animali sfortunati... anche loro sono vittime della follia e del male...” prese allora un barile di pece e cominciò a spargerlo ovunque “... andate via...” fissando Clio “... qui regna solo peccato e morte...” e prese una torcia.
Sorrisi ad Enar.
"Grazie.." Mormorai.
Avete fatto la cosa giusta, pensai, ma immaginavo che non fosse quello che volevo sentirgli dire.
Raccolsi il martello, ero disarmata, e sarebbe finito bruciato, uno spreco.
Lasciai così quel posto, di corsa.
Dovevo trovare Roxanne e fermarla.
Prima che fosse troppo tardi.
Guisgard
04-06-2014, 20.48.02
La bestia caricava verso Guisgard e Astus a testa bassa, mostrando i suoi terribili aculei e le fauci spalancate.
Caricava e ringhiava, con tutta la sua ferocia ed il suo odio senza tempo.
Astus gridava qualcosa, ma Guisgard non lo sentiva.
Tutto tremava intorno a loro, come se la foresta quasi si schiantasse sotto la folle corsa di quell'animale mostruoso e primordiale.
Il cavaliere stringeva forte la spada a due mani, mentre gli occhi fiammeggianti di quella bestia erano sempre più vicini.
Un attimo.
Soltanto un attimo lo divideva da quell'imminente e fatale impatto.
Quegli occhi erano sempre più grandi.
Tanto grandi da avvolgere ogni cosa con il loro fuoco.
Poi una luce.
Intensa, meravigliosa, di un azzurro scintillante ed indescrivibile...
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La sala si illuminò di colpo e tutti i presenti restarono sorpresi.
Sul maxischermo il volto del dirigente della Fum Soft tradiva un'evidente soddisfazione, mentre sui tanti schermi al plasma scorrevano ancora le immagini poligonali del gioco.
“Si conclude così la proiezione della demo del gioco...” disse l'uomo ai tanti presenti nella sala, ancora in visibilio per ciò che avevano visto “... vi ricordo che la versione definitiva del gioco vedrà la luce, prima in Europa, poi negli Usa ed infine sul mercato orientale, prima entro la fine dell'anno. Naturalmente per ogni piattaforma videoludica, pc, mac e mobile. Per ogni vostra domanda, dubbio o considerazioni del caso vi rimando alla conferenza stampa che la nostra rappresentate, addetta alle pubbliche relazioni, terrà fra circa tre ore.”
In sala cominciò ad alzarsi un basso mormorio, per poi divenire un'entusiastica valanghe di domande.
“Signori, signori, per favore...” l'uomo sul maxischermo “... vi prego... le domande a tempo debito... avete assistito ad una demo de I pilastri di Afravalone, il gioco di ruolo che rivoluzionerà non solo il mercato dell'intrattenimento, ma che darà un nuovo senso alle sensazioni ed alle emozioni umane. Vi chiedo dunque solo un po' di pazienza. Nel frattempo ecco alcuni suggerimenti commerciali su tutte le serie di articoli ispirati al gioco. A presto.”
E sullo schermo, dopo l'immancabile volto della donna che pubblicizzava il gioco, cominciarono a scorrere tutti i prodotti ispirati al mondo di Afravalone.
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elisabeth
04-06-2014, 20.49.10
Cenammo in silenzio....Flees sembrava sereno...sicuro di se....e anche Daizer sembrava concentrato sul suo piatto.......finit la cena ...raggiungemmo le nostre stanze....." Buon notte Flees..."...ed entrai in camera.......tolsi il mantello e lo poggiai sulla sedia....rimasi a guardare Daizer che contemplava la volta celeste.........lo feci anche io...era tanto che non lo facevo.......la notte l'amavo per questo......quando la notte era limpida....avevo tutto il creato ai miei occhi...io così piccola ed umile....avevo in regalo.....quella meraviglia.....ascoltai Daizer........ed ebbi la sensazione...che mi fosse negata quella meraviglia....abbassai gli occhi.......come poteva sembrarmi tutto così difficile........." Dimmi una cosa Daizer......in questo periodo...sembra che tu mi abbia lasciata andare ai miei pensieri..alle mie emozioni........oggi mentre i soldati ci portavano alla tomba......sembravi guardarmi in modo diverso quasi distaccato...per poi baciarmi come non avevi fatto mai......So che l'Amore non ha confini....sembra arrivare nei nostri cuori quando meno ce lo aspettiamo..........IO ho sbagliato....e ho offeso...qualunque sia il tuo sentimento nei miei riguardi........"........avrei voluto che Flees non fosse mai esistito...avrei voluto avere la forza di Daizer..............e invece mi ero fatta prendere da un passione che nella realtà non esisteva....la mi averginità...l'avevo donata Daizer e lo avevo fatto con Amore......e allora Flees cos'era.......mi voltai e guardai Daizer.....sielenzioso.......
Guisgard
04-06-2014, 21.06.49
Rodolfo e Destrus annuirono a quelle parole di Altea.
“No...” disse la donna “... se imboccherete quel sentiero giungerete a Solpacus attraversando la boscaglia, evitando così la foresta...”
I tre allora si lanciarono al galoppo verso la città.
Ma all'improvviso davanti agli occhi di Altea apparve un'intensa luce formata come da infiniti bagliori...
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Il buio, poi la luce della stanza.
Il tecnico della Fum Soft sollevò il nastro virtuale che copriva gli occhi di Altea, facendola ritrovare nella camera dove tutto era iniziato.
“Bentornata.” Sorridendo l'addetta della Fum Soft ad Altea. “Spero che il nostro gioco abbia soddisfatto le sue aspettative. Lei ha terminato le tredici ore di gioco, ma i suoi progressi nel gdr sono stati salvati e verranno inseriti nella versione definita del gioco.” Annuì. “Prima di andare devo chiederle di compilare un breve modulo in cui rispondere a veloci domande sulla sua esperienza ne I Pilastri di Afravalone. Naturalmente all'uscita una nostra segretaria le rilascerà il gioco da tavolo de I Pilastri di Afralone, adesivi e custodie per smartphone personalizzate con i marchi del gioco. Arrivederla e grazie ancora di aver scelto la Fum Soft.”
Guisgard
04-06-2014, 21.10.45
Clio si allontanò dalla cella, seguendo una stretta feritoia illuminata, che presumibilmente conduceva all'esterno.
Così, attraverso un piccolo canale, la ragazza risalì in superficie, ritrovandosi nella radura in cui c'era la pietra incisa in antico Longobardo.
Ma ad un tratto una luce, vivissima, invase quel luogo, avvolgendo Clio...
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Il buio, poi la luce della stanza.
Il tecnico della Fum Soft sollevò il nastro virtuale che copriva gli occhi di Altea, facendola ritrovare nella camera dove tutto era iniziato.
“Bentornata.” Sorridendo con cortesia l'addetta della Fum Soft a Clio. “Spero che il nostro gioco abbia soddisfatto le sue aspettative. Lei ha terminato le tredici ore di gioco, ma i suoi progressi nel gdr sono stati salvati e verranno inseriti nella versione definita del gioco.” Annuì. “Prima di andare devo chiederle di compilare un breve modulo in cui rispondere a veloci domande sulla sua esperienza ne I Pilastri di Afravalone. Naturalmente all'uscita una nostra segretaria le rilascerà il gioco da tavolo de I Pilastri di Afralone, adesivi e custodie per smartphone personalizzate con i marchi del gioco. Arrivederla e grazie ancora di aver scelto la Fum Soft.”
Guisgard
04-06-2014, 21.13.34
Daizer fissava Elisabeth senza dire nulla.
“Ho visto che eri turbata...” disse infine “... inquieta, agitata... a tratti eri sfuggente... mi chiedevo cosa avessi... ma ora non mi importa... non mi interessa, poiché sei qui con me... e solo questo conta adesso...” le si avvicinò e la baciò con trasporto.
Un bacio lungo ed intenso.
Poi, all'improvviso, una luce abbagliante...
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Il buio, poi la luce della stanza.
Il tecnico della Fum Soft sollevò il nastro virtuale che copriva gli occhi di Altea, facendola ritrovare nella camera dove tutto era iniziato.
“Bentornata.” Sorridendo con garbo l'addetta della Fum Soft ad Elisabeth. “Spero che il nostro gioco abbia soddisfatto le sue aspettative. Lei ha terminato le tredici ore di gioco, ma i suoi progressi nel gdr sono stati salvati e verranno inseriti nella versione definita del gioco.” Annuì. “Prima di andare devo chiederle di compilare un breve modulo in cui rispondere a veloci domande sulla sua esperienza ne I Pilastri di Afravalone. Naturalmente all'uscita una nostra segretaria le rilascerà il gioco da tavolo de I Pilastri di Afralone, adesivi e custodie per smartphone personalizzate con i marchi del gioco. Arrivederla e grazie ancora di aver scelto la Fum Soft.”
Altea
04-06-2014, 21.15.14
Correvo e correvo per raggiungere Solpacus quando una luce verde e varie screziature apparve...era come un bellissimo fiore...ma che stava succedendo.
Poi il buio totale e seguì la luce della lampada, mi guardai attorno e vidi l'uomo che mi aveva fatto entrare in quel videogioco..sorrisi ma ero turbata..già le tredici ore erano finite..e tutto era finito..un questionario, un gioco e dei gadget...rimasi interdetta...ciò che avevo visto era stato davvero surreale e incredibile e rimasi ad aspettare il questionario, ma la mia mente doveva abituarsi lentamente alla normale realtà.
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elisabeth
04-06-2014, 21.32.00
Daizer......mi parlò come solo un uomo innamorato...poteva parlare alla sua donna.........mi prese tra le sue braccia e poggiò le sue labbra alle mie.....fu il bacio piu' intenso che potessi vivere......e poi quel nostro bacio fece nascere un'esplosione di colori...un fiore stupendo...e io ..io ero felice.....
La stanza buia della stanza.....mi ero svegliata e vidi il sorriso della donna che mi aveva accompagnata lungo quelle tredici ore.....
Sorrisi anch'io di rimando ed ascoltai tutto quello che avrei dovuto firmare.....ascoltai...con fare distratto....avevo ancora la sensazione di quel gioco......sarebbe stato meglio.....non fosse finito mai.......Bene....era meglio cominciare ad adeguarsi ai tempi
Quella luce.
Aprii gli occhi, disorientata.
Capii immediatamente, e li richiusi.
No, non adesso.. devo andare da lui.. devo andare da lui..
E' in pericolo.. io.. devo salvarlo..
Devo vederlo un'ultima volta.. no, no, no.. non gli ho nemmeno detto..
Sospirai, e riaprii gli occhi, sorridendo cortesemente all'addetto della Fum Soft.
E' solo il personaggio di un gioco, Clio..
Ti sei innamorata di qualcuno che non esiste..
E ti stupisci? Sono innamorata di Lancillotto da tutta la vita.
"Certo, naturalmente... mi dia pure il questionario.." sorrisi "Il ragazzo che era con me, Andy Joser.. dovrebbe aver finito anche lui le ore, più o meno.. sa per caso dirmi se si è già svegliato?".
Ero curiosa di sapere che avventura aveva vissuto Andy.
Chissà, magari ci eravamo incontrati senza saperlo.
E lui?
Sospirai.
Lui non esiste, Clio.. Come potrebbe essere reale?
.. devi tornare alla realtà, sei venuta qui per scappare.. ma ora dovrai affrontare la vita.. una vita che dovrai ricostruire pezzo per pezzo..
Guisgard
05-06-2014, 02.14.11
Altea rispose alle varie domande del questionario e alla fine, prima di lasciare l'edificio, le furono dati in omaggio il gioco da tavolo e i vari gadget promessi.
In strada molti parlavano di quel nuovo fenomenale videogioco.
Sui monitor scorrevano ancora le immagini del gioco e fissandole Altea per un istante provò le medesime sensazioni vissute ad Afravalone.
Allora ricordò per un momento lo sguardo austero dell'Abate Nicola, i modi cortesi di Tyssen, il fare severo di lady Gertrude e gli insegnamenti di Shalazam.
Tutto questo mentre la donna del monitor posto su un grattacielo invitava i passanti a rincorrere i propri sogni e renderli reali.
http://metavideogame.files.wordpress.com/2008/05/ff_bladerunner_trans_630.jpg
Guisgard
05-06-2014, 02.21.32
Elisabeth rispose alle domande del questionario e presi il gioco ed i gadget offerti ai giocatori lasciò poi l'edificio.
In strada c'era curiosità ed entusiasmo per quel gdr di ultima generazione.
Ovunque sui manifesti, nelle vetrine, sui vari monitor dei negozi era possibile vedere immagini del gioco e dei suoi personaggi.
“Oh, io ne sono follemente innamorata...” disse una ragazzina che passeggiava con un'amica “... ti giuro, tornerei a giocarci solo per poterlo incontrare...”
“Di chi parli?” Chiese l'altra.
“Di Flees, ovvio.” Rispose la ragazzina. “Hai visto che bello? Eh, ne sono follemente innamorata. Ho deciso... il mio uomo ideale deve essere come lui... ribelle, tenebroso e passionale!”
“Ma è solo il personaggio di un videogioco, scema!” Fece l'altra ed entrambe risero.
Tutto questo mentre malinconicamente le immagini del mondo di Afravalone continuavano a scorrere senza sosta sui monitor pubblicitari.
Guisgard
05-06-2014, 02.37.51
“Andy Joser...” disse la segretaria a Clio, ripetendo quel nome “... si, mi sembra fosse questo il nome di un ragazzo che diceva di voler aspettare la sua amica... lo troverà uscendo, nella sala d'attesa E15, sulla sinistra... e si ricordi di passare ad uno degli sportelli promozionali per ritirare il gioco da tavolo e i vari gadget.” Sorrise. “Arrivederla e grazie ancora per aver scelto la Fum Soft.”
Clio, così, raggiunse la sala indicata dalla segretaria e trovò il suo amico Andy.
“Ehi, Clio!” Esclamò questi vedendola. “Forte, vero! Una bomba! Peccato però che il mio gioco non sia andato oltre le tre ore... si...” scuotendo il capo “... mi sono fatto ammazzare come un pollo durante una sorta di attentato da parte dei ribelli... a te invece com'è andata? Sei riuscita a farti tutte e tredici le ore, eh! Dai, racconta!” Ridendo.
Ma mentre uscivano dall'edificio, qualcuno, passandole accanto, urtò la ragazza.
“Scusami...” voltandosi il tipo che l'aveva urtata.
Questi però, nel vederla, restò per un attimo a fissarla, con i suoi occhi azzurri in quelli del medesimo colore di lei “... scusami...” sorridendo “... per un attimo credevo di averti già vista... scusami, mi sono confuso...” rise appena, restando qualche altro istante a guardarla.
“Ehi, forza, superstar!” Chiamandolo qualcuno. “Dai, dobbiamo sfruttare il momento! Datti una mossa, ci aspettano per quello sponsor Direttamente dal Gran Premio di Montecarlo!”
“Si...” annuendo lui, senza però distogliere i suoi occhi da quelli di Clio “... si, eccomi, arrivo... beh...” tornando a rivolgersi alla ragazza “... scusami ancora...” sorrise di nuovo e andò via.
“Dai, Clio, andiamo.” Disse Andy.
“Ma che facevi?” L'uomo al tipo con gli occhi azzurri che aveva urtato Clio.
“Nulla...” fece lui “... solo che credevo...” fissando la folla.
“Cosa?”
“Nulla...” scuotendo il capo lui “... nulla, mi ero solo confuso...”
“Bene, allora datti una svegliata.” Fissandolo l'uomo. “Abbiamo quell'appuntamento. E stavolta non è un gioco, ma sono soldi veri. E tu vuoi guadagnarli no, Guisgard?”
“Certo...” annuendo lui e continuando a fissare tra la folla, senza però riuscire a vedere più Clio, ormai confusa nel via vai generale “... si, certo... andiamo...”
E Guisgard ed il suo manager lasciarono quel luogo.
http://www.tomcruise.com/blog/wp-content/uploads/2010/09/tom-cruise-john-woo-mission-impossible-2.jpg
Fine
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