Visualizza versione completa : I Pilastri di Afravalone
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Guisgard
09-12-2013, 18.16.18
Prologo
“Dopo che i tre continenti oggi perduti furono sommersi dagli Oceani, fiorì agli albori del mondo che noi oggi conosciamo la grandiosa civiltà Afravoliana.
A Settentrione si estende la lussureggiante e sterminata foresta di Greenwood, che giunge fino ai margini del terribile e venefico Gorgo del Lagno, infestato da creature mostruose e da ogni sorta di pericolo.
Ad Oriente invece sorgono le inospitali zone montuose, popolate da robuste stirpi barbariche che per vivere forniscono guerrieri mercenari agli eserciti dei paesi civilizzati.
A Meridione poi le grandi strade, aperte dagli antichi generali e dai primi mercanti, che corrono fin verso il mare, segnate da torri e fortezze nei cui meandri tenebrosi si celano orrori inimmaginabili e misteriosi.
A Occidente, infine, vi è il cuore pulsante di questo mondo, con le sue nazioni civilizzate e decadenti.
Principati custoditi da nobili e crudeli cavalieri vestiti di ferro e seta, contee ribollenti d'intrighi, città-stato dalle donne lascive e dai palazzi pieni di tesori, ducati fatti di manieri imprendibili e chiese intrise di icone ed incenso.
Ma il centro di questo mondo meraviglioso e terribile è la splendida capitale di Afravalone.
Famosa per le sue opere d'arte, le sue bellissime donne e le sue invincibili milizie mercenarie.
Posta ai confini tra il mondo ed il sogno, immersa in un perenne crepuscolo in bilico tra i colori del giorno e i misteri della notte, si mostra ai visitatori questa inconcepibile capitale religiosa.
Viaggiatori, pellegrini e soldati di ventura la intravedono talvolta sul far della sera, dopo certi tramonti incantati, quando gli ultimi raggi del Sole morente traggono sfolgoranti balenii dalle cupole e dalle guglie d'oro e d'avorio scambiate per nuvole.
O quando le infinite luci dei suoi palazzi e delle sue torri, simili a riflessi d'agata e d'onice, sembrano confondersi col perenne scintillio del firmamento.
Afravalone sorge in una vasta pianura, protetta dai venti della Terra e da miraggi secolari.
Ma il suo splendore e la sua magnificenza lottano ogni giorno ed ogni notte sull'orlo delle illusioni e su sterminati e cupi abissi.
Sotto le sue mura ci si può giungere solo dopo essere fuggiti alla ricerca dei propri desideri e della propria felicità.
Ma chi non crede alla sua esistenza ed al suo potere, allora può smarrirsi e imbattersi nella sua antitesi, Liberya, su cui regna la Triade della Ragione...”
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I Pilastri di Afravalone
Quadro I: Venditori di sogni
“Era uno di quei ritratti fatti in modo che, quando vi muovete, gli occhi vi seguono. IL GRANDE FRATELLO VI GUARDA, diceva la scritta in basso.”
(George Orwell, 1984)
Tra le insegne al neon, i cartelloni luminosi e gli schermi animati dei negozi di giocattoli e videogiochi dominava la medesima pubblicità, che sembrava attirare i passanti come la luce fa con le falene.
Era dappertutto.
Nelle strade, nei locali, sui mezzi di trasporto pubblico, nelle stazioni e persino nelle piazze principali, trasmessa da monitor montati in comodi e pratici stand.
Nel vedere quella pubblicità alcuni ridevano, altri inveivano, altri ancora fingevano di guardarla ma solo per curiosità.
Ma tra essi molti apparivano rapiti da quelle parole.
La donna in full motion, dai tratti vagamente orientali e abbigliata in modo gotico, pareva fissare ciascuno di quei passanti negli occhi.
Come se il suo sguardo, enigmatico ed etereo, fosse in grado di raggiungere quello di ognuna di quelle persone.
E dagli occhi giungere poi al loro cuore.
“Non lasciare morire i tuoi sogni...” diceva la
donna virtuale, come se conoscesse da sempre l'ipotetico destinatario collettivo di quel messaggio “... qualsiasi fiore, per bello che sia, può appassire nel nulla senza luce e slanci... le cose preziose vanno custodite, perchè ad esse è legata la nostra felicità... non lasciare che volino via o che si spengano... custodisci i tuoi desideri e i tuoi sogni... non chiuderli nei cassetti della tua insoddisfazione... non fare compromessi con la tua gioia... portali a noi quei sogni... e noi li renderemo vivi... noi alla Fum Soft ti stiamo aspettando... abbiamo una vita nuova per te, la tua... ma per renderla reale abbiamo bisogno dei tuoi slanci e dei tuoi sogni... cosa ti occorre per sentirti vivo? Avventura? Rischio? Potere? Ricchezza? Celebrità? Bellezza? Amore? Possiamo darti tutto questo... vieni, aspettiamo solo te... vieni, il mondo di Afravalone ha aperto le sue porte per te...”
E un immenso maxi schermo faceva bella mostra di sé proprio davanti alla sede della Fum Soft, dove quella pubblicità che prometteva di vivere i propri sogni si ripeteva all'infinito.
http://i424.photobucket.com/albums/pp330/kivaeeva/blade-runner-billboard.jpg
+++
Eilonwy
09-12-2013, 19.58.37
Afravalone?
Interessante...veramente interessante ne avrei parlato a mio padre, a Richard e a suo fratello Parsifal.
Pensai mentre guardavo lo schermo.
Tornai a casa in fretta e furia....non stavo piu' nella pelle!
Chissà.... forse io e i miei migliori amici avremmo fatto carriera e avremmo avuto fama, denaro ed onore.
Arrivai a casa. Aprii la porta e dissi: "Papà? Kayley (mia sorella)? Mamma? Sono a casa....ho da dirvi una cosa importante!!! Dove siete?".
Dissi ansimando.
Non c'era nessuno in casa...così presi il cellulare e chiamai Parsifal.
Aspettai che mi rispondesse.
La casa era buia e stava incominciando a piovere!
Altea
09-12-2013, 20.12.14
Mi presentai alla Fum Soft...veramente avrebbe esaudito ogni mio sogno? desiderio....mi presentai in quel posto, era pieno di gente.
"Sono Altea" mi presentai "ho sentito parlare dei sogni...e questo Regno di Afravalone..posso sapere qualcosa in più?"
elisabeth
09-12-2013, 20.24.20
Ero in macchina tornavo da lavoro e il traffico sembrava aver bloccato il mondo..........guardavo quel cartellone, stavo leggendo..........i sogni, da quanto tempo erano andati via............se solo fossi riuscita saperne di piu'...potevo......riuscii ad infilarmi in una traversa evitando il caos.......mi ritrovai cosi' alla Fum Soft........scesi dalla macchina e mi ritrovai il freddo gelido della sera.......entrando vidi una Signorina........" State sponsorizzando qualcosa di molto allettante........potrei sapere chi se ne occupa ?"..........
Helas
09-12-2013, 20.36.26
<parlato> (pensato) narrato
i giorni eran ormai confusi e fin troppo simili poi d'improvviso dalla finestra del mio attico vedo codesta fanciulla... < Fum Soft ... forse è la soluzione a questa monotonia > mi gratto il capo cammino fin alla finestra e resto li a guardar lo schermo che mi tenta con le sue avventure. Sbuffo stanco prendo il mio basso e suono ad occhi chiusi mi rintano nella mia immaginazione come sempre, mi fermo sospiro...( che sia una truffa... ma se fosse vero ) entro in doccia comincio a lavarmi ma il pensiero è sempre lì.... Fum Soft. Mi vesto vedo fuor il mondo.... ( noia ) ...( ma si dai andiamoci mal che vada butterò un pò di soldi in uno stupido gioco) e pian piano mi incamminai in un viaggio che pari non ha
Talia
09-12-2013, 21.05.34
“Che cosa ha detto?” la mia voce vibrò alta e cristallina per la stanza, come un coltello.
Ero furiosa.
“Dottoressa...” tentò l’uomo “Dottoressa, si calmi...”
“Calmarmi?” gridai “Calmarmi! Ma mi prende in giro? Si rende conto di che cosa mi sta dicendo?”
L’ometto si torse le mani...
“Si...” disse “Ma, d’altra parte, lei deve capire che sono capitali privati... ed i privati investono in ciò che ritengono più opportuno... o, in questo caso, più fruttifero...”
“Fruttifero...” sbottai, sbattendo forte il pugno sul tavolo “Fruttifero!”
“Purtroppo è così, dottoressa... mi rincresce dirle questo, ma è così!” sospirò “Si rassegni... temo che non vi sia niente da fare! Le confesso che il suo progetto... beh, suo e della sua squadra, era molto interessante... io capisco che sia importante tutelare la nostra storia, salvaguardare il nostro patrimonio... e l’ho appoggiato subito, infatti, quel progetto... ma... beh, questi signori della Fum Soft hanno in mano la gallina dalle uova d’oro, pare... pare che siano in grado di dare ai loro clienti un’esperienza in tutto e per tutto reale... e...”
“E’ un videogioco, dannazione!” gridai “Un dannatissimo videogioco che si è preso i finanziamenti che erano destinati alla tutela e alla salvaguardia del nostro patrimonio storico-artistico... ma in che razza di mondo viviamo? Me lo dica, Direttore... in che razza di mondo?”
Era ormai molto tardi, ma le luci al neon illuminavano la città quasi a giorno.
Io camminavo...
camminavo non sapevo più da quante ore, ormai...
il volto scuro, la mente presa da quei cupi pensieri...
quel ricordo che continuava a ritornarmi alla mente: l’incontro in banca, con il direttore, quel pomeriggio e la notizia che avevamo perso i finanziamenti... quei finanziamenti sui quali avevamo così contato... il progetto a cui avevamo lavorato tanto a lungo e tanto duramente...
la mia mente volò ai ragazzi e alle ragazze del progetto... a come avrei fatto a dirgli che tutto era perduto... che avevamo fallito... che avevo fallito... che per tutte le opere e i monumenti che avevamo messo in catalogo avremmo potuto fare ben poco e che molti di essi avrebbero continuato il loro degrado...
e tutto...
tutto per quel dannato nuovo videogioco!
Era freddo quella sera... mi strinsi di più nel cappotto ed affondai il mento nel bavero, camminando.
Poi, di colpo, qualcosa attrasse la mia attenzione...
mi fermai e sollevai lo sguardo... la folla che sempre brulicava per le vie del centro prese a sfilarmi intorno, spintonandomi nel sorpassarmi... eppure io non ci facevo caso: fissavo il maxi schermo proprio davanti a me, la donna che troneggiava in esso e quel nome: Fum Soft.
Parsifal25
09-12-2013, 22.04.49
"Un' altra giornata volgeva al termine......il lavoro a teatro era stato più duro di quanto immaginassi. Certo, che interpretare Truffaldino del Goldoni.....mi lascia senza fiato...."
Avevo lasciato il teatro da poco è in mente non avevo altro che il copione che mi era stato assegnato dal regista. E' una grande scommessa che mi è stata lanciata, e di certo, non vi rinuncio il mio obiettivo è sempre quello di migliorarmi.
Camminavo verso la macchina, finchè alzando lo sguardo non vidi una strana immagine che riportava il viso di una giovane fanciulla in tinta gotica che presentava le meraviglie di un nuovo gioco al di fuori dell'immaginario comune.
Guardando quel gioco mi è venuta in mente subito Eilowyn.....sicuramente si sarebbe divertita un bel pò con questa nuova invenzione. La conosco da tempo.....è una ragazza veramente vivace........" quasi, quasi passo da lei e vedremo cosa ne pensa...."
Presi la macchina e tornai' verso casa.
Inspirai profondamente, assaporando intensamente gli odori e i rumori della città, le macchine, le chiacchiere dei passanti.
Mi era mancata ogni cosa, persino l’odore di fumo, di asfalto.
Mi chiesi come mai fosse così buio, ma poi mi resi conto che, infondo, era dicembre, dovevo aver perso la cognizione del tempo,succede, quando stai in isolamento per così tanto tempo.
Mi voltai una sola volta ad osservare l’imponente e austero palazzo da cui ero uscita, il tempo di una rapida e fugace occhiata, non vedevo l’ora di lasciarmelo alle spalle.
I miei effetti personali erano condensati in un unico borsone nero, lo aprii, cercando velocemente il lettore MP3, lo accesi, mi calai le cuffie sulle orecchie, e iniziai a camminare mentre le note di un gruppo locale riempivano il mondo intorno a me.
La canzone parlava di una terra lontana, un cavaliere, una battaglia eterna ed infinita.
Canticchiavo a bassa voce, incurante dei passanti, il rumore della città avrebbe coperto le mie note stonate.
Non avevo avvisato nessuno, certo non la mia famiglia, che era stata l’ultima a difendermi e la prima a non credermi.
"Tutta colpa degli amici che frequenti.." avevano detto "..se al posto di giocare a fare il cavaliere, di imparare a combattere avessi fatto uno sport normale, come tutte le altre ragazze..".
Rabbrividii al pensiero di quello che mi sarebbe successo, se non fossi stata in grado di difendermi.
No, non mi ero pentita, nemmeno per un istante in quei quattro anni.
Non mi aveva toccata, e solo questo contava.
Ma ero un disonore per loro, troppo impegnati a informarsi sulle opinioni della gente piuttosto che sui fatti.
No, non era più la mia famiglia, forse, non lo era mai stata.
C’era un solo posto dove avrei voluto andare, l’unico in cui mi sentivo veramente a casa. Sapevo che li avrei trovati lì, i miei amici, i miei fratelli.
Decisi di camminare, osservando i cambiamenti della città, palazzi che non avevo visto costruire, insegne di negozi che conoscevo scomparse, sostituite da altre di cui non avevo mai notato l’esistenza.
E poi, la vidi, un ‘insegna luminosa in cui sosteneva di poter realizzare i nostri sogni. E quel nome: Fum Soft.
Sorrisi.
La ragazza dai grandi occhi verdi mi si avvicinò, timidamente.
“Grazie..” mormorò, inseguendomi per farsi sentire.
“Di nulla, tranquilla.. Sono allergica alle ingiustizie..” le sorrisi, riprendendo il mio posto sulla panchina. Raccolsi il quaderno e lo aprii dove lo avevo lasciato.
Smisi di calcolarla e ricominciai a scrivere, perdendomi nel mondo fantastico che prendeva vita dalle mie pagine.
La sentii ridacchiare, e mi voltai a guardarla in modo interrogativo.
“Scusa..” mormorò lei arrossendo “..è solo che..”
“Cosa?” tuonai.
“Beh, ironico detto qui dentro..”
Non riuscii a trattenere un sorriso “Sì, Non hai tutti i torti..” alzai le spalle “ma è per questo che sono qui..” sospirai "..più il mondo è sporco, più addita a chi tenta di essere pulito..".
Mi si avvicinò ancora di più, timidamente.
“Lia..” disse, con un cenno del capo, una strana luce illuminava i suoi occhi.
“Clio..” sorrisi, indulgente, facendole segno di sedersi.
“A chi scrivi?” mi chiese, osservando le pagine colme di parole.
“A nessuno, sono solo dei racconti…”
Si illuminò “Davvero? Io adoro i racconti... mi sto laureando in letteratura francese! Di cosa parlano? Posso leggerli?”
Sorrisi, colpita da quell’entusiasmo che era merce rara tra quelle quattro mura.
“Letteratura francese? Interessante.. Io sono un'appassionata di Storia.. Comunque.. Nessuno legge i miei racconti.. li scrivo per me.. narrano le gesta di un manipolo di cavalieri che girano il mondo in cerca di onore.. sai, difendere i deboli, salvare damigelle, liberare regni dai malvagi…” sorrisi, pensando a quei personaggi così veri “..e, ovviamente, la più in gamba del gruppo è una ragazza… neanche a farlo apposta..” strizzandole l’occhio “niente di speciale.. ma mi fa sentire vicino ai miei amici, e occupo il tempo..”.
“Ma è fantastico!” battendo le mani come una ragazzina, con tanto entusiasmo da riuscire a strapparmi un sorriso.
Mi chiesi cosa ci facesse lì dentro, ma forse lei si stava facendo la stessa domanda.
“Hai sentito della Fum Soft?” mi chiese
Scossi la testa “No.. sono qui da troppo tempo.. cos’è?”
“Pare che sia un videogioco… talmente reale che permette di realizzare i propri sogni..” con aria sognante “potresti viverle davvero quelle avventure..”.
“Un videogioco è un videogioco.. mica può fare miracoli.. certo, sarebbe bello.. scappare da questo mondo marcio… anche se, cosa otterremmo? Scappando non si risolvono le cose!”.
“Cosa le chiederesti?”
La guardai, interrogativa.
“Sì, alla Fum Soft.. realizzano i sogni.. io vorrei essere libera..”
Risi “..sì, quello lo vorremmo tutte.. troppo facile..”
“No, intendevo.. niente regole, niente costrizioni.. insomma.. libertà..” mi guardò con gli occhi scintillanti.
“Siamo un po’ diverse, Lia.. quello che descrivi è il mondo in cui viviamo.. e guarda com’è ridotto..”
“Allora tu cosa vorresti?”
“Un regno che valga la pena difendere, un ideale per cui combattere, avventure, onore.. una bella spada affilata…” sorrisi “..e dei compagni d’arme con cui condividere tutto questo.. altrimenti che noia..”.
“E un principe da liberare?”
Risi “Sì, perché no.. con tanto di 'e vissero per sempre felici e contenti'...” scossi la testa “Ho passato troppo tempo a scrivere e fantasticare, eh?”.
Lì per lì non vi avevo dato peso, ma allora Lia non si era inventata una bella storia, era reale.
Centinaia di persone cercavano di entrare in quel palazzo, inseguendo i propri sogni.
Scossi la testa, e proseguii. Con tutti i problemi di questa città, fanno la calca per un videogioco? C'è davvero una gran voglia di scappare dalla realtà!
Mi guardai intorno, in effetti, era una proposta allettante. Anche se, io ero davvero negata ai videogiochi.
Camminai ancora per un paio di isolati, allontanandomi sempre più dal centro.
D’un tratto, le fattezze della città cominciarono a cambiare, assumendo sembianze familiari.
Svoltai in una stradina, chiedendomi solo in quel momento se le cose non fossero cambiate.
Ma già dalla strada sentii le risate, le voci che si mescolavano le une sulle lare.
Aprii lentamente la pesante porta di legno, e lanciai una rapida occhiata al locale.
Era esattamente come lo ricordavo, i tavolini di legno, le luci calde, l’odore di birra che riempiva l’aria.
Poi, finalmente, li vidi, al solito tavolo, apparentemente impegnati in una conversazione molto divertente.
Dovetti resistere per trattenere le lacrime.
Ero davvero a casa.
Mi avvicinai di soppiatto, posai il borsone a terra. Erano talmente impegnati nei loro discorsi, da non accorgersi di me.
“Allora, che mi sono persa?” dissi, sedendomi al mio posto, apprezzando il fatto che l’avessero lasciato vuoto, come se fosse un banale lunedì, e non li vedessi dal sabato sera.
“Beh, cosa sono quelle facce?” osservando i loro sguardi “…avete visto un fantasma? Non ditemi che vi sono mancata, adesso.. mi avete talmente sommerso di lettere che non ho nemmeno avuto il tempo di respirare..” scherzai, ma era la verità “..grazie..” sussurrai.
Li guardai uno per uno, i miei fratelli d’arme.
Battei il palmo della mano sul tavolo “Bene, dovrei avere abbastanza soldi per una birra.. su, non fate caso a me, continuate.. mi mancano le conversazioni del lunedì sera.. cosa vi divertiva così tanto? Il nuovo videogioco?”.
Guisgard
10-12-2013, 02.11.00
Eilonwy arrivò così a casa, entusiasta per ciò che aveva visto ed udito in strada.
E poco dopo entrata nella stanza, vide comparire una ragazza.
“Eccoti...” disse Kayley “... quante volte devo dirti di non gridare appena sei a casa? Sai che papà è nel suo studio a quest'ora...” scosse la testa “... allora... entrando ti ho sentita parlare di una cosa importante... di cosa si tratta?”
Intanto, però, dal telefono di Eilonwy era partita la chiamata per Parsifal.
Guisgard
10-12-2013, 02.14.31
A quelle parole di Elisabeth, la ragazza della Fum Soft sorrise.
“Una scatola di cioccolatini” disse candidamente “può di certo attirare per la confezione o l'immagine del suo contenuto... ma solo aprendola e assaggiando si può conoscere la sua bontà...” si avvicinò ad una porta per aprirla “... prego...” invitandola con un cenno ad entrare “... non è il paese dei balocchi, non temete... ma quello delle meraviglie...”
Guisgard
10-12-2013, 02.21.58
Una delle segretarie si alzò dalla sua scrivania e si avvicinò ad Altea.
“Certamente...” disse con gentilezza “... le informazioni sono del tutto gratuite e questi comodi opuscoli vi preciseranno ogni dettaglio... Afravalone è un mondo fantasy... un regno perfetto... quindi può realizzare ogni nostro sogno... ma la prego... mi segua... il signor Miz le spiegherà tutto...” e la condusse in una sala adiacente.
Era un ambiente luminoso, con vari schermi su cui scorreva la pubblicità di Afravalone.
Ad un tratto la porta si aprì e apparve una figura sulla soglia.
“La signora Altea” disse la segretaria “è qui per conoscere dettagli e informazioni varie.”
La figura annuì e la segretaria uscì.
“Altea...” mormorò l'uomo “... sono Miz, responsabile della sezione gestione per il Progetto Afravalone... ma lei non è qui per avere semplici informazioni, vero? No...” sorrise appena “... lei è qui perchè non è soddisfatta della sua vita... ed è nel posto giusto per rimediare...”
http://images.kino.de/flbilder/max06/auto06/auto43/06430540/b640x600.jpg
Guisgard
10-12-2013, 02.28.34
Parsifal saltò in macchina e corse via, proprio mentre in strada la pubblicità della Fum Soft, quasi come un'ossessione, attraversava per l'ennesima volta le insegne luminose sui grattaceli.
Un attimo dopo squillò il cellulare del ragazzo.
Era Eilonwy.
Eilonwy
10-12-2013, 02.39.40
“Ne parleremo tutti a tavola con Parsifal e Richard…OK?” dissi sorridendo a mia sorella Kayley, la quale aveva 3 anni in meno di me.
Non rispondeva il mio migliore amico, così gli scrissi un messaggio:
Ciao Parsy! Cm stai? Senti potresti venire a casa mia...ti devo parlare di una cosa importante! Porta anche tuo fratello Richy!!! :smile_wub:
Mandai il sms e decisi di andare a fare la doccia.
Utilizzai il mio solito bagnoschiuma sbiancante e schiarente alla camomilla. Anche se avevo già una pelle lattea e d' alabastro, volevo che rimanesse come tale. Odiavo l'abbronzatura (mi squamavo sempre).
Finita la doccia e dopo avermi messo quintali di deodorante e profumo alla rosa, decisi di indossare dei pantaloni attillati di pelle nera e un dolcevita senza maniche bianco.
Mi spazzolai con energia i miei capelli castano-mogano e mi misi un po' di cipria all'amido di riso, un po' di blush ambrato sulle guance, un leggero tocco di mascara nero sulle ciglia e un lipstick rosso corallo trasparente sulle labbra.
Ecco così poteva andare…. dovevo essere al meglio per Richard!
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Richard era il fratello minore di Parsifal, ragazzo simpaticissimo e altruista.
Come il fratello, Richard era di una bellezza poetica, intelligentissimo, maturo e nobile d’animo. Aveva 5 anni in meno del fratello e 2 anni in piu’ di me.
Richard aveva bellissimi e liscissimi capelli corti neri, due occhi stretti ed azzurri ed era alto un 1.87 cm (pur essendo alta un 1.77cm, sembravo una nanetta rispetto a lui).
Noi tre avevamo frequentato la scuola piu’ prestigiosa della città, la “The Most Fast Learning Accademy”.
Essa comprendeva:
- dai 3 ai 5 anni--> programma di 5 anni in 3 di scuola elementare
-dai 6 ai 8 anni--> programma normale di 3 anni di scuola media
-dai 9 ai 12 anni-->programma di 3 anni in 4 di liceo
-dai 13 ai 17 anni-->programma normale di università con 30 facoltà di scelta
Era stato un inferno, altro che Dante! E per quanto avessi avuto per la laurea il massimo dei voti con lode in “Lettere Italiane”….nessuno mi aveva dato un lavoro.
Guisgard
10-12-2013, 02.52.27
Clio si sedette così in mezzo a loro.
Bastò poco per rompere quel velo di stupore e di vaga commozione che prese tutti loro nel rivederla.
Jack scoppiò in una fragorosa risata e Mac le diede una pacca sulla spalla.
Reika invece scoppiò in lacrime, mentre Lisa le si gettò al collo, abbracciandola senza dire nulla.
Passarono diversi minuti.
Sguardi, qualche domanda, poche risposte.
Era sempre stato così.
Si erano sempre capiti al volo.
Arrivarono altre birre e in breve Clio si sentì di nuovo serena.
“Non è un semplice videogioco...” disse dopo un po' Jack.
“Certo che lo è.” Replicò Mac. “Anzi, no... è una cavolata.”
“No, non lo è.” Ribadì Jack.
“Insomma, di cosa parlate?” Chiese Reika.
“Conosco un tipo che c'è stato...” fece Jack “... che si è fatto un giro...”
“Sono tutte stupidaggini.” Scuotendo il capo Mac.
“Si è fatto un giro dove?” Domandò Lisa.
“Ad Afravalone...” fissandoli Jack “... e credetemi, non è più lo stesso...”
“Sarà diventato un nerd.” Sbottò Mac.
“No...” sorseggiando la sua birra Jack “... si è innamorato...”
“E di chi?” Ridendo Mac. “Di un ologramma? O di una donna in 3D?”
Reika rise anche lei.
“Non lo so...” finendo la sua birra Jack “... so solo che non è più lo stesso di prima...”
Guisgard
10-12-2013, 03.15.35
Helas scese così in strada, in una città rumorosa, caotica, affollata ed inquieta.
Le luci, i grattacieli di ferro e vetro, le pubblicità che correvano sui tabelloni luminosi, la gente che si riversava indifferente per la strada.
In breve, quasi senza accorgersene, Helas si ritrovò davanti alla sede della Fum Soft, dove dominava quella pubblicità.
“Non restare a fissarla, ragazzo...” disse all'improvviso qualcuno “... ti vogliono friggere il cervello... riprendi la tua strada e non voltarti indietro... ascolta il mio consiglio...” era un vecchio seduto sul marciapiedi “... se cadi nella loro tentazione, poi non ti riprendi più...”
Ma proprio in quel momento la donna virtuale sul maxi schermo riprese a parlare, come se si rivolgesse proprio ad Helas.
Un attimo dopo due ragazzi uscirono dalla sede della Fum Soft.
“Che forza!” Esclamò uno dei due. “Lo rifacciamo?”
“Si e i soldi chi te li da?” Replicò l'altro.
“No, io voglio rifarlo!” Fece il primo. “E la prossima volta voglio essere un re, non più un paladino!”
“Io lo rifarei solo per incontrarla di nuovo...” mormorò l'altro “... era troppo bella...”
“E' solo un videgioco!”
“Non mi importa...” fissando il vuoto l'altro “... nessuna è come lei...”
Parsifal25
10-12-2013, 03.23.24
Il cellulare squillava insistentemente. Alzai' lo sguardo e vidi che era Eilowyn che mi tempesteva di chiamate, come sempre, appena vi è una nuova novità o pettegolezzo, subito me lo viene a raccontare. Sorrisi nel ricordare il suo modo di fare:
"Quella pasticciona.....non cambierà mai!!!! Era cosi' da piccola e di certo non è cambiata affatto....ma cosa posso fare.....è pur sempre lo scricciolo di turno."
Pochi minuti è mi giunge il messaggio di Eilowyn....."fortuna che è rosso!!!" uno sguardo veloce è lessi che desiderava incontrarmi a casa sua; postilla: "porta tuo fratello"......come se fosse facile rintracciarlo.....e' sempre impegnato con le sue "amiche". Aveva un appuntamento con una ragazza stasera che......strano, ma vero.....è da circa tre mesi che sta frequentando, che sia la volta buona?!
Guisgard
10-12-2013, 03.35.03
Parsifal, ricevuto il messaggio di Eilonwy, era pronto a raggiungerla a casa sua.
Ma mentre attendeva che il semaforo diventasse verde, una moto si accostò accanto alla sua auto.
“Che mi prenda un colpo...” disse il pilota della moto alzandosi la visiera del casco “... Parsifal! Sei proprio tu! Ehi, cos'è quella faccia? Non ti ricordi più di me? Sono Emil! Studiammo insieme all'Accademia Vanvitelliana d'Arte Drammatica!” Rise. “Accosta un momento, voglio salutarti!” E gli fece cenno di parcheggiare.
“Come stai, vecchio mio?” Dandogli una pacca sulla spalla. “Cosa fai di bello? Impegnato in qualche spettacolo? Io ti dirò... ultimamente non ho lavorato molto e mi sono preso un anno sabbatico...”
Accanto a loro vi era uno schermo luminoso in cui scorreva la pubblicità della Fum Soft.
“Forte quella roba, sai?” Fece Emil, indicando la pubblicità. “Io ho voluto provarla... più per curiosità che altro... ma ti assicuro che è davvero fantastico... è vero, sul palcoscenico possiamo essere chiunque... Amleto, Cirano, il cavaliere di Goldoni, Oreste... ma quella roba, fidati, è un'altra cosa... io sono stato cavaliere ad Afravalone... e credimi... nessun'altra esperienza in vita può essere più straordinaria...”
Guisgard
10-12-2013, 03.42.52
Eilonwy, dopo essersi fatta una doccia, si preparò in attesa di Parsifal e di Richard.
La tv nel soggiorno era accesa e stava andando in onda l'onnipresente pubblicità della Sum Soft.
A vederla c'era sua sorella Kayley.
“Chissà dov'è il trucco...” disse lei guardando la tv “... sarà una sorta di videogioco interattivo, tipo quelli della Nintendo, della Sony o della Microsoft...”
“Ecco le mie principesse.” Entrando nella stanza loro padre.
Tomas Iodis era un ingegnere di successo, apprezzato e stimato professionista.
“Allora..” continuò “... cosa mi raccontate di bello, ragazze? Un uomo ha diritto a rilassarsi dopo una lunga notte di lavoro. Ci prendiamo un bel tè insieme? E qualche pasticcino?” E chiamò Olga, la loro domestica per far preparare loro del tè con pasticcini.
Guisgard
10-12-2013, 03.57.41
Talia si fermò davanti al maxi schermo, a fissare il volto di quella donna e ad ascoltarne le parole.
Parlava di sogni, di insoddisfazione, di ricerca della felicità.
E lo faceva come se stesse vendendo uno qualsiasi di quei prodotti che solitamente affollano le nostre tv in casa.
Lì erano finiti i finanziamenti che Talia attendeva per i suoi progetti, in quell'assurda pubblicità.
La Sum Soft aveva monopolizzato non solo l'attenzione dei media, ma anche di molti imprenditori privati, che avevano intuito l'affare del secolo.
Poi la pubblicità cambiò.
La donna virtuale rise e mostrò due pillole, una rossa ed una verde.
“Questa” disse mostrando quella rossa “è ciò che ingoiate ogni giorno... è fatta di compromessi, di rassegnazione... questa invece” indicando la verde “è quella che vi offriamo noi... per raggiungere i vostri sogni... o forse, più semplicemente, per farvi svegliare da questo sonno senza più sogni...” ingoiò la pillola verde e rise ancora.
Un attimo dopo la pubblicità ripartì di nuovo dall'inizio.
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In un breve momento, ero di nuovo a casa.
Mi ero chiesta più volte cosa avrei provato nel rivederli per più dei pochi minuti che ci erano concessi.
La loro accoglienza mi scaldò il cuore, e quei quattro anni scomparvero immediatamente dalla mia mente, quasi non fossero mai esistiti e il tempo si fosse fermato.
Certo, potevo scorgerli sui loro volti, più maturi, ma la loro risata non era cambiata.
Restai in silenzio ad ascoltare i loro discorsi, le classiche dispute tra Mac e Jack, mai una volta che la pensassero allo stesso modo.
"Beh, innamorarsi del personaggio di un videogioco può essere pericoloso.. " dissi, poi " Insomma, è come innamorarsi del personaggio di un libro.. E ne so qualcosa io che sono ancora follemente innamorata di Lancillotto.. Insomma, nessun essere umano può reggere il confronto.." Sospirai, imitando fossi un'adolescente in preda ad una cotta "..però, forse ne vale la pena.." È scoppiai a ridere.
"Afravalione.. Sembra il titolo di un romanzo fantasy... " Mi strinsi nelle spalle "beh, male non può fare... Insomma, è solo un videogioco, ti puoi svagare un po', e poi devi sempre tornare alla realtà... A meno che non ne diventi drogato... Ma chissà quanti soldi ci vogliono... E quanto tempo..." Sorrisi "Però, potremmo sempre provare una volta, per curiosità... certo, siamo abituati alle battaglie in costume tra boschi, che, per inciso, mi mancano da morire.. Ma sono felice che voi abbiate continuato così bene.. Mac mi ha tenuto aggiornata sulle vostre vittorie..." Battendo le mani "Comunque, qualcosa di diverso sarebbe una novità.. non so voi, ma io di tempo libero ne ho a iosa.. Non ho la minima intenzione di tornare a casa.. Anzi, se qualcuno di voi ha una stanza o un divano libero mi salverebbe la vita.. Altrimenti potrei davvero rifugiarmi in un mondo fantastico.." Sospirai "Beh, l'ho fatto ogni giorno, infondo, con i miei racconti, i libri... sarà un trauma tornare alla vita reale.." Dissi piano, quasi parlassi a me stessa, alzai lo sguardo e sorrisi "Siamo dei cavalieri, dopotutto, no?" Risi "anche se le mie abilità con la spada non mi daranno da mangiare... E nemmeno i miei racconti..".
Helas
10-12-2013, 11.20.35
Helas scese così in strada, in una città rumorosa, caotica, affollata ed inquieta.
Le luci, i grattacieli di ferro e vetro, le pubblicità che correvano sui tabelloni luminosi, la gente che si riversava indifferente per la strada.
In breve, quasi senza accorgersene, Helas si ritrovò davanti alla sede della Fum Soft, dove dominava quella pubblicità.
“Non restare a fissarla, ragazzo...” disse all'improvviso qualcuno “... ti vogliono friggere il cervello... riprendi la tua strada e non voltarti indietro... ascolta il mio consiglio...” era un vecchio seduto sul marciapiedi “... se cadi nella loro tentazione, poi non ti riprendi più...”
Ma proprio in quel momento la donna virtuale sul maxi schermo riprese a parlare, come se si rivolgesse proprio ad Helas.
Un attimo dopo due ragazzi uscirono dalla sede della Fum Soft.
“Che forza!” Esclamò uno dei due. “Lo rifacciamo?”
“Si e i soldi chi te li da?” Replicò l'altro.
“No, io voglio rifarlo!” Fece il primo. “E la prossima volta voglio essere un re, non più un paladino!”
“Io lo rifarei solo per incontrarla di nuovo...” mormorò l'altro “... era troppo bella...”
“E' solo un videgioco!”
“Non mi importa...” fissando il vuoto l'altro “... nessuna è come lei...”
Guardo il vecchio li seduto sulle scalinate e pian piano sposto lo sguardo verso i ragazzi son tanti i pensieri che mi pervadono la mente, tutti confusi perchè dovrei star a sentire a un vecchio pazzo seduto a terra forse è anche ubriaco e poi i soldi non mi mancano grazie alla multinazionale di mio padre posso comprar quel che voglio......anche una nuova vita......guardo il palazzo mi batte forte il cuore son emozionato, ormai nulla mi stimolava più da tempo, ho sempre avuto quel che volevo e ho sempre voluto più del dovuto, ma per una volta vorrei esser un eroe che da il proprio valore, forse questa è la strada giusta ... avanzo lungo le scale pian piano sento una grande forza dentro di me........son pronto arrivo dinanzi alla reception e mi informo sulle procedure da svolgere per entrar nel mio nuovo mondo.
Altea
10-12-2013, 16.12.35
Rimasi ancora più stupita nel sentire dire che Afravalone era un mondo fantasy, osservavo la segretaria che era sorridente e sicura di sè mentre mi accompagnava e parlava e stringevo il mio libro...ma cosa stava succedendo?
Ad un tratto mi si presentò quell'uomo..era sicuro di se stesso, come se potesse leggere e sapere cosa celassero le menti delle persone...il signor Miz.
"Voi pensate io non sia soddisfatta della mia vita...e con quale sicurezza potete affermare ciò signor Miz?" dissi sorridendo ponendo sopra il tavolo laccato nero il libro..un libro con una etichetta in bella mostra e decorato con fiori stile orientale.
"Vedete questo signor Miz? E' il mio libro di poesie...oh no, non scrivo poesie per diletto, io studio e in più sono una poetessa. Ho presentato il mio libro a una casa editrice...dicono le mie poesie siano innovative e non stanche ma...che al giorno di oggi non è ciò che il mercato richiede" mi sedetti sulla poltrona di fronte a lui..."E sapete perchè? La gente ha fretta...non ha tempo di leggere ogni singola strofa e pensare, riflettere su ciò che il poeta vuole dire..come ci insegnavano a scuola e avrà imparato pure lei, signor Miz..la gente non vuole forse confrontarsi e svelare i propri reconditi segreti della anima. E quindi...non sono appetibile nel mercato della editoria..si figuri" risi al solo pensiero "mi proposero di scrivere un bel libro di spionaggio...magari contornato da qualche mistero storico inventato..ovviamente ho rifiutato".
Osservai negli occhi l' uomo e ripresi in mano il libro.."Io vivo sola, con un gatto nero..animali che adoro...studio, lavoro come cameriera per pagarmi gli studi..e vorrei diventare una poetessa..ma allora, dovrei cambiare il mondo per me? Dite sono insoddisfatta....forse delusa".
Il suono del cellulare...inconfondibile il rumore del sms.
Il cuore batteva, presi lo smartphone e lessi il messaggio.
"Sono in aereoporto..tra poco faccio il check in e poi salgo in aereo..sarà un viaggio molto lungo, ma vedrai tornerò per te e saremo più uniti".
"Aspetterò con ansia il tuo ritorno" sentivo un nodo alla gola trattenendo qualcosa che voleva uscire in me...lacrime..ma che volevo reprimere.
La risposta arrivò subito..."E' proprio questo che temo..il mio ritorno..e come tornerò qui in questo aereoporto".
Poi il nulla..mesi di attesa, un sussulto a ogni messaggio ricevuto.
"E poi signor Miz...attualmente la mia vita è contornata di dubbi troppo forti..ma voi sapete le problematiche mie e forse saprete comprendere ma ciò che non comprendo io è cosa significa tutta questa storia del videogioco..dei sogni..e del regno di Afravalone...se potete spiegarmi?"
Guisgard
10-12-2013, 17.24.22
Miz sorrise ad Altea.
“Amica mia, lei non mi racconta nulla di nuovo.” Disse. “Guardi dalla finestra. Milioni di persone ogni giorno lavorano e vivono in questa nostra città, correndo come forsennati verso cosa? Il nulla. Il Tempo passerà inclemente, loro invecchieranno ed i figli crescendo andranno via. Magari vergognandosi anche dei propri genitori. Chiunque di quelle persone è insoddisfatto. Ognuno di loro ogni giorno si confronta con il demone del rimpianto. Perchè lei scrive poesie? La poesia è il linguaggio dell'anima. Ed il suo sono certo è meraviglioso. Ma nessuno lo coglierà.” La fissò negli occhi. “Cosa le manca? Davvero solo una mancata pubblicazione dei suoi componimenti? Solo questo? No, non ci credo. Ma non voglio saperlo. Voglio darglielo.” Rise appena. “Ed è molto più vicino di quanto crede. E' ad Afravalone. Si, è un mondo fantasy, in un epoca lontana. Ma è importante conoscere quale? Se sia passata o ancora da venire? Ciò che conta invece è vivere quel mondo. Perchè lì sono custoditi i suoi sogni, Altea.” Digitò alcune parole sul pc ed un grande schermo si illuminò.
Apparve allora un mondo medievaleggiante e gotico, dalle atmosfere surreali e visionarie.
“Questo è Afravalone...” indicando quelle immagini Miz “... e lì voglio condurla... ma deve dirmi cosa sogna... cosa vuole essere e cosa vuole trovare... può essere tutto e avere tutto... deve solo scegliere... cosa sognava di essere da piccola? Una principessa? Una spadaccina? O forse una maga? O magari una ladra? O altro ancora... bene, ora può realizzare tutto questo...”
Guisgard
10-12-2013, 17.31.02
Helas arrivò davanti all'ingresso della sede della Fum Soft e subito due porte automatiche si aprirono, facendolo entrare in quel mondo di luci, colori e suoni.
In un istante una delle segretarie gli andò incontro, salutandolo con cortesia.
“I Pilastri di Afravalone” disse la ragazza mostrandogli un fascicolo “è un videogioco di ultimissima generazione. Miliardi di poligoni si muovono su uno schermo pressoché infinito ad una velocità pari a quella che può percepire in tempo reale l'occhio umano. I fondali in lontananza sono renderizzati, ma diventano interattivi quando il proprio alter ego giunge ad una distanza prestabilita. In pratica è la più avanzata esperienza video ludica che si possa offrire oggi sul mercato. Altri dati tecnici le saranno forniti da questi pratici manuali. Per i contenuti narrativi, invece, potrà incontrare il signor Gail. Prego, mi segua...” e lo condusse in una stanza vicina, piena di monitor e pc.
Seduto ad una scrivania, ma con le spalle rivolte alla porta c'era un uomo.
“Signor Gail...” fece la ragazza.
“Può andare, grazie...” rispose l'uomo seduto.
La ragazza uscì.
“Venga pure avanti...” disse poi Gail a Helas “... sono qui per lei...” si voltò, mostrandosi “... per conoscere i suoi sogni e realizzarli tutti...”
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Guisgard
10-12-2013, 17.36.03
I ragazzi ascoltavano Clio che parlava di quella nuova moda video udica, quando lo sguardo di Jack si spostò su un tavolo vicino.
“Ehi...” disse Reika fissandolo “... cos'hai?”
“Date un'occhiata lì...” indicò Jack.
Si voltarono e videro una ragazza che leggeva un libro mentre sgranocchiava delle patatine fritte.
“Beh?” Fece Mac. “Ti sei infatuato di quella tipa?”
“Leggi il titolo del suo libro...” mormorò Jack.
“I Pilastri di Afravalone...” leggendo Lisa “... quindi? Mi sono persa qualcosa?”
“E' il titolo di quel videogioco...” rispose Jack “... quello è il romanzo da cui hanno tratto l'ambientazione e i personaggi...”
“Già, tutto è commerciale oggi...” commentò Mac.
Seguii lo sguardo dei ragazzi, ed osservai la copertina di quel libro.
Mi voltai verso Jack e gli sorrisi "Beh, che stai aspettando? Vai a chiederle di cosa parla, su non essere timido.. Qua siamo curiosi!" Risi "prima che ci vada Mac!".
Altea
10-12-2013, 17.50.43
D'altronde Miz aveva detto cose giuste, annuii e concordavo con lui, poi lo vidi digitare qualcosa nel pc e li...si aprì un mondo surreale e fantastico.
Mi alzai di scatto dalla poltrona e mi avvicinai al pc...osservai quel mondo medioevale...dalle alte guglie e dai svettanti torrioni, un paesaggio gotico e surreale.
"Cosa volevo essere da bambina...oh tante cose...si una dama coraggiosa e amante delle avventure...non certo una futile dama di corte ma dal carattere forte e coraggioso..pronta a combattere per i propri ideali come un cavaliere o con accanto un cavaliere valoroso..e di vivere una storia dai risvolti magici e leggendari...e cosa devo fare per arrivarci ditemi" lo guardai entusiasta..come se qualcosa di diverso e nuovo si aprisse nella mia vita.
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Talia
10-12-2013, 18.24.25
Fissavo nervosamente il maxi schermo, mi sentivo presa in giro...
sogni, successo, felicità... questo vendevano...
vendevano miraggi...
vendevano fumo!
Ma la cosa che mi irritava maggiormente era che proprio in quel calderone di illusioni e false speranze erano finiti i soldi su cui avevo contato...
i soldi che mi avrebbero permesso di pagare gli stagisti, di acquistare il materiale, si svolgere gli esami chimici e geologici necessari...
Strinsi i pugni nelle tasche, accidenti se era freddo!
Di mala voglia distolsi gli occhi dall’immagine della ragazza sullo schermo e mi infilai in un bar lì vicino... avevo bisogno di scaldarmi... e di riflettere...
“Mi fa un caffè?” dissi al barista, sedendomi ad uno dei tavoli “Anzi... aspetti! Mi faccia una cioccolata calda... è meglio!”
Pochi minuti dopo, con gli occhi fissi sulla parete di vetro che dava sulla strada gremita di passanti e le mani intorno alla tazza calda di cioccolata, riflettevo...
la Fum Soft non stava certo badando a spese in quanto a pubblicità...
quei maxi schermi, i video, i manifesti...
una campagna promozionale senza precedenti...
ma potevano davvero dare ciò che promettevano?
Se così era avevano davvero tra le mani la gallina dalle uova d’oro...
ma era possibile?
E se fosse stato un flop, forse gli investitori avrebbero ripreso in considerazione il nostro progetto?
Sospirai...
dovevo andare alla Fum Soft, pensai...
dovevo scoprire che razza di gente erano...
dovevo capire se davvero sapevano il fatto loro...
elisabeth
10-12-2013, 18.50.47
Una Donna apparve ....parlandomi candidamente di cioccolatini...anzi, di come una scatola di cioccolatini potesse essere coloratissima.....o avere forme diverse.....ma questo non toglieva che il contenuto potesse diverso....gustoso disgustoso ...al liquore....ripieno......mi venne da ridere, ripensavo alla giornata che avevo trascorso nel mio negozio di oggetti antichi.....giravo il mondo per avere oggetti particolari......e proprio il giorno prima un signore mi porto' una scatola di cioccolatini molto vecchia era in metallo, perchè io l'acquistassi ....mi raccontò che era di una Dama.....che aveva partecipato alle Crociate come Cavaliere.....risi di gusto...come poteva essere......lui disse che era la sacrosanta verità...e così me la lasciò sul banco ed uscì ...lo rincorsi fuori dal negozio , sembrava svanito......nel tornare dentro....c'era un forte profumo di sandalo.................era questo che stavo pensando in fila...quando guardai quel tabellone e presi la decisione di cambiare strada........." Abbiamo la stessa concezione sui cioccolatini......ma adesso sarebbe così gentile da illustrarmi questo magico mondo ...a cui dare vita ad un mio sogno ?.....".....
Guisgard
10-12-2013, 19.47.11
Talia sorseggiava la sua cioccolata calda, quando all'improvviso sentì alcuni ragazzi parlare fra loro.
“Ci sono stato...” disse uno.
“Dove?” Chiese un altro.
“Ad Afravalone...”
“Ah, quel videogioco...”
“Si ed è fantastico!” Esclamò il primo. “E non è un semplice videogioco, fidatevi!”
“E com'è?” Domandò il terzo fra loro.
“E'...” entusiasta il primo “... è come la vita reale... anzi, meglio... cioè, è come la vita reale se fossimo stati fortunati! Se avessimo avuto tutto!”
“Mio padre dice che ti friggono il cervello...” mormorò il secondo.
“Si, ti fanno diventare un lobotomizzato.” Aggiunse il terzo.
“E comunque non ho certo tutti quei soldi per andare sulla loro giostra!” Esclamò il secondo.
“Guardate qua...” tirando fuori dallo zaino un libro, il primo che aveva parlato “... I Pilastri di Afravalone... è il libro da cui hanno tratto il videogioco...”
“E di cosa parla?” Chiese il terzo.
“Io l'ho sentito in tv...” intervenne il secondo “... parla di un regno sterminato, minacciato da... come lo hanno definito? Aspetta... ah, si... in pratica è...”
“Signorina...” all'improvviso il cameriere a Talia “... desidera altro?”
Eilonwy
10-12-2013, 19.52.45
Ah…a proposito, cari lettori….voi penserete che io mi sono laureata in “Lettere Italiane” perché mi piace la cultura dell’Italia!!!
Bene questo è vero, tuttavia io mi sono laureata in questo tipo di facoltà anche perché ho delle origini italiane e poiché ci vado ogni estate.
Delle origini italiane???....vi chiederete.
Ebbene mio padre, Tomas Iodis, è figlio del grande ingegnere inglese Claus Iodis e della poetessa fiorentina Fiammetta Puccini.
Invece mia madre, Arwen Cavalcanti, è figlia del medico fiorentino Federigo Cavalcanti, il quale è un discendente dello stilnovista Guido Cavalcanti, e della casalinga americana Jane Miller.
Chiusa questa parentesi, cari lettori…..quando vidi arrivare mio padre dissi: “Papà? Ciao, come va? Sempre a lavoro su quel ponte…eh! Dove mamma? Sì, hai ragione…un bel thè ci vuole! Anzi, io gradirei una bella cioccolata calda densa!!! Ah….prima che me ne scordi. Ho invitato questa sera Richard e Parsifal, per parlare tutti assieme di una cosa veramente interessante”.
Se quella sera fosse venuto anche Richard, lo avrei forse finalmente conquistato. Sì…ne ero certa!
Lo amavo e la mia scrivania era piena di suoi ritratti fatti da me stessa:
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Guisgard
10-12-2013, 21.11.37
La ragazza sorrise ad Elisabeth e le chiese di seguirla.
La condusse così in una stanza laterale, con vari monitor e schermi con immagini virtuali che scorrevano rapidamente.
Qui vi era un uomo che li fissava con attenzione.
“Signor Umin...” disse la segretaria “... una donna vuol sapere di più su Afravalone...”
“Bene...” fece Umin.
La segretaria uscì e l'uomo si avvicinò ad Elisabeth.
“Qualsiasi cosa abbiate cercato o stiate cercando” fissandola “non la troverete mai nella vostra vita. E lo sapete anche voi questo... ma ad Afravalone...” accese un monitor ed apparve una lussureggiante foresta “... cosa cercate voi? Ricchezza? Potere? Amore? O altro? Chiedetelo pure... chiedete tutto ciò che vi occorre...”
http://www.thefancarpet.com/uploaded_assets/images/gallery/3627/Tron_Legacy_59559_Medium.jpg
Guisgard
10-12-2013, 21.22.23
Tomas sorrise a quelle parole di Eilonwy.
“Bene.” Disse. “Adoro quando si riunisce tutta la famiglia per cenare insieme. Vostra madre” fissando le sue figlie “a momenti sarà qui. Credo sia passata a trovare la signora Mayers ed i suoi figlioletti, visto suo marito è capitano di una nave da crociera e manca da un mesi. Però devo dire di essere curioso di conoscere questa cosa interessante vista dalla nostra Eilonwy.” Rise.
In quel momento suonò il campanello.
La domestica andò ad aprire e un giovane entrò in casa.
Era Richard.
elisabeth
10-12-2013, 21.26.54
Una grande stanza.......tanti monitor e pensare che nel mio vecchio negozio ne avevo comprato uno ....solo perchè una mia amica aveva insistito......quel negozio fu' il lascito di mio nonno....nessuno lo voleva...polveroso e con vecchi sogni impolverati, era un uomo semplice.....ma mi raccontava che nonostante la sua vita fosse stata piena di viaggi e avesse trovato moltissime cose belle...nessuna di quelle lo aveva condotto all'Amore.........e se ci pensavo....ero arrivata alla mia età senza ancora averlo trovato......." Mi sembra che la ragazza vi abbia chiamato Umin......non rientra nel mio modo di pensare tutta questa modernità....rende tutti i miei sogni quasi impossibili da pensare......però alla fine non ci perdo nulla, quando ho fatto cambiare rotta alla mia macchina...sapevo di non lasciare nulla, tranne quello che fino ad ora mi ha fatto sognare........Cerco l' Amore Umin.......la cosa più difficile al mondo.....L'Amore.......se siete in grado di far si che il mio sogno viva......non ho perso il mio tempo stasera ....... e se c'e' un prezzo da pagarne sapro' affrontarlo....."...Mi sentivo sicura in quel momento..........avevo solo il timore...di essere uscita fuori dal mio guscio....dal mio quotidiano.....dal posto dove nessuno mi conosceva tranne gli amici più intimi.....ora ero fuori....
Eilonwy
10-12-2013, 21.27.55
Richard!
Corsi alla porta. Me lo trovai davanti piu' bello che mai...gli corsi incontro abbracciandolo.
"Riiichaaard!!! Come stai, raggio di sole?" dissi l'ultima frase ridendo come una ragazzina innamorata.
Poi gli diedi tre baci sulle guance e lo abbracciai di piu' forte.
Parsifal25
11-12-2013, 01.43.07
Mentre attendevo che fosse verde......vidi una moto affiancarsi alla mia macchina. Mi affacciai' e vidi che sotto il caso vi era un volto che conoscevo molto bene.
"Emil? Sei tu?......vecchio mio, come stai? Da tempo non ci si vede.....stavo raggiungendo Eilowyn per parlarle di una cosa bizzarra che stanno pubblicizzando. Un gioco online......" I pilastri di Afravalone"......"
Il verde era scattato, salutai' Emil e giunsi sotto casa di Eilonwy....."chissà, cosa le passa per la mente......son curioso!!!!" Parcheggiai' la macchina e bussai' al citofono.
Eilonwy
11-12-2013, 01.52.59
Sentii suonare il campanello e la domestica aprii la porta.
Sulla soglia c'era Parsifal.
Quasi senza accorgermene presi per mano Richard e fanciullescamente lo trascinai verso suo fratello.
"Ciao, Parsifal!!! Come butta cicciobello?" dissi scherzando e baciandolo sulla guancia.
Parsifal25
11-12-2013, 02.00.27
"Richard? Ma non avevi un appuntamento?" gli sorrisi e dissi: "......non cambierai' mai....." e gli diedi un colpetto sulla spalla.
Presi in braccio Eilonwy e la salutai' in meglio. Mi affacciai' verso le stanze della casa e porsi i miei saluti ai suoi genitori.
"Allora.....di che cosa vuoi parlarmi, scricciolo!!!! Spero......che non si tratti.....del nuovo gioco....." feci un sorrisino ironico.
Guisgard
11-12-2013, 02.05.25
Umin sorrise a quelle parole di Elisabeth.
La invitò allora a sedersi su una poltrona dall'aspetto avveniristico, ma nello stesso tempo comoda.
Ritornò allora la segretaria con un tablet in mano.
Umin fece sedere con garbo Elisabeth su quella poltrona e fece un cenno alla ragazza.
Questa allora prese un piccolo flacone e si avvicinò ad Elisabeth.
“La Fum Soft” disse “si impegna ad offrirle tredici ore di gioco effettive, salvo interruzioni dovute alla morte virtuale del suo personaggio in uno dei qualsiasi livelli di gioco. Inoltre le offre una polizza assicurativa che garantisce e tutela ogni informazione legata alla sua privacy. Il prezzo totale è di un 1.000 Taddei da pagarsi in contanti e anticipatamente.”
“Queste sono le normali informazioni che per legge dobbiamo fornire...” mormorò Umin, mentre aiutava Elisabeth a sedersi su quella poltrona “... a me però interessa altro... interessa lei... l'Amore... e sia... è importante che ciò che viene richiesto non sia presente nella sua vita... ma come vuole trovare questo amore? Facendo cosa? Ha un mestiere o una professione in mente? O magari un rango sociale? Cosa vuole essere Elisabeth ad Afravalone?”
“Se nutre dubbi o trova difficoltà in merito” intervenne la segretaria “possiamo fornirle il nostro schedario dei personaggi, dove con ogni probabilità troverà qualcosa in grado di stimolare il suo interesse e la sua fantasia.”
Guisgard
11-12-2013, 03.25.54
“Basta volerlo...” disse Miz ad Altea “... basta desiderare di esserlo...”
Ritornò la segretaria e si avvicinò ad una poltrona dall'aspetto futuristico, sulla quale Miz aveva fatto accomodare Altea.
Aveva un tablet ed un piccolo flacone in mano.
“La Fum Soft” fissando Altea “si impegna ad offrirle tredici ore di gioco effettive, salvo interruzioni dovute alla morte virtuale del suo personaggio in uno dei qualsiasi livelli di gioco. Inoltre le offre una polizza assicurativa che garantisce e tutela ogni informazione legata alla sua privacy. Il prezzo totale è di un 1.000 Taddei da pagarsi in contanti e anticipatamente.”
“Per legge sono informazioni che dobbiamo fornire ai nostri clienti.” Sorridendo Miz. “Ma parliamo di lei, Altea... io sono qui per lei, per i suoi sogni... sto per condurla ad Afravalone... ma cosa vuol essere là? Una dama d'avventura... ottimo... e cosa precisamente? Non so... una ladra... una cacciatrice di taglie... una ricercata stessa... o perchè non un'assassina? O una cercatrice di tesori, magari reliquie? Può essere tutto ciò che desidera, Altea... Afravalone sarà il suo mondo...”
Guisgard
11-12-2013, 03.27.57
A quelle parole di Clio, Jack annuì e si alzò.
Raggiunse la ragazza che leggeva e con una scusa banale attaccò discorso, scortato dalle risatine ironiche di Mac e Reika.
“Ciao, scusa...” disse un po' imbarazzato “... ecco, mi incuriosiva il libro che stai leggendo...”
“Davvero?” Fece lei. “Strano, è ormai in bella mostra in ogni libreria. In tv lo pubblicizzano praticamente a tutte le ore.”
“Si, per questo mi incuriosisce...”
Lei fece una strana smorfia.
“Oh, no...” scuotendo il capo Jack “... non sto cercando di rimorchiarti, davvero... a me interessa solo di quel libro... di cosa parla esattamente? Sai, ci hanno fatto un videogioco e mi interessava sapere quanto fosse ispirato al libro...”
“Ok...” annuì lei “... nulla... per sommi capi parla di un regno apparentemente perfetto, ma che l'autore pian piano fa capire che non lo è poi tanto... e quelli che inizialmente sembrano i cattivi, in realtà poi si scopre essere i buoni... politica e religione sono al centro della trama, ma riportati da un punto di vista completamente differente dal solito... diciamo che ti fa molto pensare su tante cose...”
“Ok, ti ringrazio...” sorridendo Jack, per poi voltarsi a fissare i suoi amici.
Guisgard
11-12-2013, 03.30.33
Parsifal, Eilonwy e Richard si sedettero in soggiorno, accanto al camino acceso.
Mancava ancora un po' per la cena.
“La nostra Eilonwy” disse Richard con aria scherzosa “ha la rara capacità di pensarne una e farne poi cento.” Rise appena. “Tu dici che si tratta di quel nuovo videogioco, Parsifal? Eh, in realtà anche io ne ho sentito parlare...” guardò di nuovo Eilonwy “... e in tutta sincerità mi sembra solo una gran fregatura... magari sarà una sorta di nuovo Social Network...”
In quel momento in tv passò ancora la pubblicità della Fum Soft.
“Afravalone, un mondo epico e fantastico...” recitava la ragazza virtuale dello spot “... un mondo in cui tu solo puoi esserne il protagonista... un mondo in cui essere un re o l'ultimo dei ladri... un mondo in cui cercare ciò che più sogni da sempre... un mondo che aspetta solo te per prendere forma... il tuo mondo... vieni... c'è una principessa che aspetta te per essere liberata... o un principe azzurro che ti sogna da sempre... un tesoro da scoprire... una Reliquia perduta da ritrovare... vieni, c'è un mondo da attraversare per raggiungere i tuoi sogni più belli... il mondo di Afravalone.”
http://www.dazeinfo.com/wp-content/uploads/2013/09/Halo-4-Forward-Unto-Dawn-Cortana.jpg
Helas
11-12-2013, 04.58.41
Helas arrivò davanti all'ingresso della sede della Fum Soft e subito due porte automatiche si aprirono, facendolo entrare in quel mondo di luci, colori e suoni.
In un istante una delle segretarie gli andò incontro, salutandolo con cortesia.
“I Pilastri di Afravalone” disse la ragazza mostrandogli un fascicolo “è un videogioco di ultimissima generazione. Miliardi di poligoni si muovono su uno schermo pressoché infinito ad una velocità pari a quella che può percepire in tempo reale l'occhio umano. I fondali in lontananza sono renderizzati, ma diventano interattivi quando il proprio alter ego giunge ad una distanza prestabilita. In pratica è la più avanzata esperienza video ludica che si possa offrire oggi sul mercato. Altri dati tecnici le saranno forniti da questi pratici manuali. Per i contenuti narrativi, invece, potrà incontrare il signor Gail. Prego, mi segua...” e lo condusse in una stanza vicina, piena di monitor e pc.
Seduto ad una scrivania, ma con le spalle rivolte alla porta c'era un uomo.
“Signor Gail...” fece la ragazza.
“Può andare, grazie...” rispose l'uomo seduto.
La ragazza uscì.
“Venga pure avanti...” disse poi Gail a Helas “... sono qui per lei...” si voltò, mostrandosi “... per conoscere i suoi sogni e realizzarli tutti...”
http://images.wikia.com/nonciclopedia/images/8/80/Morpheus_matrix.jpg
pian piano ento nella stanza mi siedo
http://postimg.org/image/4g2mtt1xp/
< realizzare i miei sogni .....>
mi gratto la testa sembro titubante mi guardo intorno a me vedo gli scermi sembro smarrito nei miei pensieri
bhe dai Helas prendi coraggio
< son iteressato a questo gioco e desidero viver una vita che sia più reale e tangibile di questa.....>
mi gratto il capo metto le mani in tasca e mostro la mia carta di credito Gold
< soldi non mi mancano ora voglio saper cosa posso avere, se voi mi dite cosa desidero bhe io potrei dirvi tante cose non so nemmeno io cos'è che desidero davvero mi stanco spesso di quel che ho forse perche non assaporo a pieno ... vorrei viver avventure vorrei far quel che non è umanamente possibbile vorrei poter mutare il tempo, governarlo e con esso mutare il destino di chi voglio.>
preso dalla foga del discorso comincio a camminar per la stanza e gesticolo con le mani si capisce che la passion che vien dalle mie parole è sincera
< non so se mi riuscite a capire, io vorrei molte cose, vorrei poter esser un assassino su commissione, ma vorrei anche esser un cavalier onorevole, potrei continuare all'infinito: magho, stregone, un barbaro. Tutto pur di scappar da questa monotonia inconsistente>
mi comincio a calmare e mi siedo dianzi a lui giocando con la carta di credito tra le dita
< ora ditei voi cosa potete darmi e quanti soldi volete per render reali i miei desideri >
Eilonwy
11-12-2013, 09.17.09
“Per vostra sfortuna...sì miei cari!!!” dissi scherzosamente “Dite che è una fregatura…..eppure molti dicono che anche se è una sciocchezza….è pur sempre una bella esperienza”.
Li guadai per aver da loro una risposta. Guardai prima Richard e poi Parsifal.
“Io volevo parlarne con voi per sapere se voi ci stavate o se per voi è una stupidata e qualcosa di pericoloso”.
Osservai ridendo Jack con la ragazza, povero, lo avevamo mandato avanti senza pensarci.
Il rossore sulle sue guance e il suo sguardo imbarazzato mi strapparono in sorriso.
"Interessante..." Mormorai, dopo aver ascoltato il racconto della ragazza.
Quel mondo mi intrigava sempre di più. Potevo andare in libreria, infondo.. Lo avrei comprato.
Sorrisi, facendo segno a Jack di raggiungerci.
Così facendo, però, mi cadde l'occhio su un cartello in bella mostra.
Ma certo.. Il mondo era diventato super tecnologico negli ultimi anni.
"Wow.." Esclamai, seguendo il filo dei mie pensieri "Adesso posso davvero vedere se questo aggeggio tecnologico funziona come dei deve !".
Frugai nella borsa, tirando fuori il lettore di libri elettronici che i ragazzi mi avevano spedito per il mio compleanno.
Me l'avevano fatto tenere, dopo aver controllato tutti i libri che mi avevano caricato, sostenendo che, senza internet, non erano che libri.
In quel locale, però, c'era la connessione Wi-fi.
"Il vostro regalo..." Dissi, sventolandolo davanti a me "Voi siete matti, comunque... Non li ho mica letti tutti.. Me ne avrete caricati 200!" Sorrisi "però non ne ho potuto scaricare neanche uno.. Nonostante il buono regalo...".
Iniziai a digitare sullo schermo, scoprendo pulsanti che non conoscevo.
Ma non fu difficile, riuscii facilmente a trovare il negozio, dove, naturalmente, "I Pilastri di Afravalone" era in prima pagina.
"Eccolo qui.." Mormorai, cliccando su "acquista".
Attesi qualche minuto, stupita da quell'aggeggio.
Dopo pochi istanti la copertina virtuale del libro, identica a quella della ragazza, apparve sul mio schermo.
Lo misi al centro del tavolo, in modo che tutti potessero leggere.
"Beh, l'avete sempre saputo che sono curiosa come pochi...vediamo un po' con che cosa abbiamo a che fare.." Sorrisi " erano mesi che sognavo di comprare un libro così..".
Sfogliammo così le prime pagine virtuali, è iniziai a leggere.
elisabeth
11-12-2013, 11.43.13
Mille taddei e avrei avuto il mio sogno...nella vita di tutti i giorni tredici ore sembravano nulla....ma in quella dimensione dovevano essere il massimo ...chi volevo essere e come trovare il mio Amore....." Vorrei essere una maga.....alla ricerca di una pianta rara che possa guarire gli uomini......e lì vorrei incontrare l' Amore.....questo vorrei, intanto se prendete la mia borsa vi darò quanto chiedete........Umin....se questo non accadrà, sappiate che non ho nulla..tranne un vecchio negozio che e' tutta la mia vita......fate morire il mio personaggio e' questo che vi chiedo.....".....
Parsifal25
11-12-2013, 15.17.46
Ammetto che condividevo il pensiero di Richard, il ragazzino anche se dedito alla caccia delle fanciulle......ragiona molto bene.
" Si vede che ha preso da me......", però, sono anche del parere che un piccolo pensierino lo possiamo fare.......mal che vada......lo rivendiamo al miglior offerente su E-bay; ci sono dei collezionisti che potrebbero acquistarselo senza alcun problema e lo pagherebbero fior di quattrini.
Era il tipico ragionamento che molto spesso adoperava il "Mercante di Venezia" anche se......in modo più macabro.
Talia
11-12-2013, 15.55.46
Ero così presa dai discorsi di quei ragazzi al tavolo accanto che, alle parole del cameriere, sollevai gli occhi di scatto, quasi sorpresa...
“Come?” mormorai “Ah, no... no, grazie! Nient’altro! Anzi... mi fa il conto, per favore?”
Pochi minuti dopo ero di nuovo fuori da quel bar, ma con una decisione presa: sarei andata alla Fum Soft.
Quei ragazzi che avevo sentito chiacchierare mi avevano fatto riflettere, dopotutto...
sì, ci sarei andata...
ormai ero curiosa di scoprire che cosa avevano da offrire di così tanto fantastico da far parlare così diffusamente di loro, oltre che da catalizzare su di loro tutta l’attenzione dei maggiori finanziatori nazionali e da potersi permettere una pubblicità martellante come quella che stavano proponendo...
sì, ero decisamente curiosa!
E se poi si fossero dimostrati dei ciarlatani, cosa di cui ero fermamente convinta, la mattina seguente sarei subito tornata in banca dal direttore... e mi avrebbe sentita! Mi avrebbero sentita tutti: avevamo un progetto serio da difendere, noi al museo... altro che videogiochi!
Altea
11-12-2013, 16.38.30
Ascoltai con attenzione le clausole per raggiungere quel regno...Afravalone..13 ore di gioco...come era possibile ridurre una vita in 13 ore..o a volte basta l'eternità di un attimo per imprimere qualcosa di importante.
Va bene...pensai tra me e me...è solo un gioco...giochiamo allora, sono mossa dalla curiosità.
"D'accordo, accetto" sorrisi con sicurezza "mi avete proposto alcuni personaggi ma certo...il ruolo di un assassino, ladro non fa per me, non pensate, non ho l'indole e non ho interesse di uccidere..per divertimento...e nemmeno lo farei nella realtà".
Scrutai nuovamente il monitor del pc dove scorrevano le immagini del Regno..."Certo potrei cercare il Sacro Graal..no troppo scontato..Ieri ho terminato un libro..su una leggenda o verità..vera che sia mi ha affascinata...in molti lo cercano e nessuno lo trova...eppure esiste? Sono curiosa...voglio cercare il Fiore Azzurro" e lo guardai per vedere la sua reazione.
Guisgard
11-12-2013, 17.40.48
Talia uscì da quel locale, cominciando a passeggiare per la città avvolta ormai da un tenero imbrunire.
Il cielo plumbeo allungava le ombre dei palazzi più alti e lasciava un alone tra l'azzurro e il lillà sui vetri.
Dopo un po' la ragazza era giunta davanti alla sede della Fum Soft.
E quasi senza accorgersene si ritrovò al suo interno.
Una delle segretarie la condusse in una stanza illuminata solo da monitor e qualche schermo al plasma.
Qui vi era una donna.
“Puoi andare...” disse alla segretaria “... prego, si avvicini...” rivolgendosi poi a Talia “... io sono Dilda e sono qui per lei, per i suoi sogni... me ne parli... di tutti quelli che vuol trovare ad Afravalone...”
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Talia
11-12-2013, 17.49.07
Osservai la segretaria uscire, in silenzio... poi tornai a scrutare la donna di fronte a me.
“Puoi andare...” disse alla segretaria “... prego, si avvicini...” rivolgendosi poi a Talia “... io sono Dilda e sono qui per lei, per i suoi sogni... me ne parli... di tutti quelli che vuol trovare ad Afravalone...”
“C’è un malinteso...” dissi sorridendo appena, quasi con noncuranza “Io sono qui soltanto per avere delle informazioni... non sono affatto convinta a partecipare!”
Guisgard
11-12-2013, 18.11.00
Dilda sorrise a quelle parole di Talia.
“Ho solo chiesto dei suoi sogni...” disse “... dei suoi desideri... o forse è reato averne?” Rise appena. “Afravalone” continuò “è un posto speciale, se una persona scettica come lei è giunta qui per conoscerlo. Sbaglio? Oh, non credo... ma ha fatto bene. Solo gli stolti si chiudono in loro stessi. Afralone è un mondo vasto... un mondo tanto ricco da permettere a tutti di essere se stessi... lei cosa vorrebbe essere nella vita reale? Sia sincera, non si preoccupi... è qui può essere se stessa... qualsiasi cosa... io per esempio, l'ultima volta che sono stata ad Afravalone ho impersonato una prostituta d'alto borgo...” sorrise “... e devo dire che mi sono divertita non poco... eppure sono sempre me stessa, senza sentirmi una sgualdrina o peggio... e quando sentirò ancora il bisogno di fuggire da tutto questo, beh, vi farò ancora ritorno... e forse di nuovo nei panni di quella prostituta...” la fissò negli occhi “... avanti, mi dica cosa sogna... senza paura o pudori... lo sarà ad Afravalone...”
Guisgard
11-12-2013, 18.14.26
Clio e i suoi compagni cominciarono a leggere:
“Afravalone, la Città del Sole, il Regno dei Giusti, di coloro che più di tutti sono vicini a Dio.
Qui ti condurrò, o mio uditorio, se stanco dell'inesorabile compromesso tra notte e giorno che ti ritrovi a subire, vorrai vedere oltre, verso un mondo migliore.
Ti condurrò attraverso la sua porta, fin verso i suoi meandri, dove la sua gente vive e pulsa ogni giorno.
Ma eviteremo le grandi piazze, oggi.
Le calche e le resse.
Staremo lontani dai posti più visitati e, ahimè, anche più belli.
Perchè oggi lì ci troveresti il volto forse più debole di Afravolone.
Quella della paura.
Si, perchè si prova paura quando il nemico colpisce il cuore del tuo mondo.
E i ribelli, stanotte, hanno colpito ancora.
E proprio nel cuore di Afravalone.
A pochi passi dalla sua superba Cattedrale.
Ma non sono state deturpate le sue statue.
Non il volto della vergine Maria o quello supremo del Cristo Pantocratore nel mosaico absidale.
No, i simboli della sua Fede sono intatti.
I ribelli non sono riusciti a giungere là.
Ma la gente, i più deboli, i più poveri e indifesi, corsi verso la Cattedrale per cercare riparo e salvezza nella Fede, vi hanno invece trovato una morte orribile...”
“Cavolo...” disse Mac smettendo di leggere “... come fanno a trarre da questa roba un videogioco? I mi aspettavo alieni o roba simile!”
“E' un videogioco fantasy.” Replicò Jack.
“Allora ci voglio orchi e draghi!” Fece Mac.
“Tranquillo, ci sono anche quelli.” Fissandolo Jack.
Guisgard
11-12-2013, 18.21.05
A quelle parole di Altea, Miz la fissò negli occhi.
Fu un momento, un attimo.
Poi sorrise appena.
“Ottimo...” disse “... certamente un qualcosa di originale... devo dire che non mi capitano clienti così ricchi di cultura... non spesso almeno... si, ho qualche reminiscenza di letteratura tedesca... Novalis, mi sembra, giusto? Bene...” guardò la segretaria ed annuì “... partiamo allora...”
La segretaria si avvicinò ad Altea e le mostrò una pillola verde.
“Ingoi questa e comincerà il gioco.” Le disse.
Guisgard
11-12-2013, 18.30.33
“Ciò dipenderà da lei.” Disse Umin ad Elisabeth. “Restare in vita intendo. Dipenderà dalle scelte che farà e dalle situazioni che si ritroverà a vivere. Molto, naturalmente, sarà in base alla sua abilità. Afravalone è come la vita reale. Basta essere pacifici, farsi i propri affari, non pestare i piedi ai potenti e si vivrà a lungo.” Sorrise. “Quanto a ciò che chiede, invece... magia ed amore, sarà mio compito farli avverare. E lì avrà. Per il pagamento non si preoccupi. Ci penseremo noi.”
La segretaria allora si avvicinò e le mostrò una pillola verde.
“Ingoi questa e tutto comincerà...”
Guisgard
11-12-2013, 18.33.29
“Beh, a quanto pare” disse Richard a Eilonwy “Parsifal sembra possibilista. Magari potreste provare insieme. E dopo dire a me cosa si prova a giocare quel videogioco... anche perchè non credo lo regalino o lo diano a poco prezzo...” sorrise “... e comunque, se fossi in voi, non mi farei tanti problemi... Parsifal ha sempre avuto l'indole del cavaliere e tu” guardando la ragazza “se non ero sogni da sempre di essere un'amazzone.” Le fece l'occhiolino. “Recitare in teatro o leggere libri non è poi tanto diverso da sognare, no? E alla fine proprio questo promettono in quel videogioco.”
Talia
11-12-2013, 18.34.49
Risi appena alle parole della donna, lievemente...
“Oh, certo che non è reato...” dissi “Assolutamente! Lo trovo solo... come dire... curioso, ecco! Ed anche un po’ ironico a suo modo! Voglio dire... e pensare che c’è gente che paga un medico per poter raccontare i propri sogni e le proprie ambizioni... mentre gli basterebbe venire qui da lei...”
Risi di nuovo, appena...
poi tornai seria.
“Una prostituta d’alto borgo, eh?” dissi, osservandola appena “Beh... con tutto il dovuto rispetto, trovo che questo al giorno d’oggi non faccia più particolare scandalo... e non solo al giorno d’oggi, mi verrebbe da dire... pare le persone tengano maggiormente a ben altro...”
Le lanciai un’occhiata e sorrisi, con indulgenza...
“Dopotutto... beh, lei mi insegna che Mata Hari non è certo stata fucilata a causa del numero dei suoi amanti, no?”
Sospirai, guardandomi appena intorno...
poi riportai lo sguardo su di lei.
“Ma... beh, temo che purtroppo il vostro mondo perfetto non includa... che so... rivoluzioni contro il Sistema, spionaggio, doppio gioco... o sbaglio?”
Altea
11-12-2013, 18.42.24
"Si Novalis....e pure qualcosa altro...davvero non avete mai trovato persone di cultura? Ne sono meravigliata".
Poi si avvicinò la donna con la pillola color verde...dovevo fidarmi? Verde porta fortuna dicono..pensai...e spero sia una fortuna vivere questa avventura.
Afferrai la pillola verde e senza pensarci la ingoiai chiudendo gli occhi...pensando a cosa sarebbe avvenuto dopo.
Lessi attentamente ogni parola e, per un momento, mi parve di poter intravedere quel mondo fantastico e arcano che descriveva.
I commenti di Mac distolsero anche me da quei sogni ad occhi aperti.
Jack mi precedette nel ribattergli.
"Beh.. Sembra affascinate.. Diavolo, se io avessi i soldi lo proverei... Ho un disperato bisogno di un'avventura..." Sospirai.
Era vero, avevo voglia di svagarmi, divertirmi, dimenticare tutto e tutti per un po', ritardare il momento delle preoccupazioni e del ritorno alla cruda realtà.
Quel videogioco era la risposta? C'era un solo modo per saperlo.
"Solo che costerà una fortuna... Ma, mettiamo che stasera vinciamo alla lotteria... Chi verrebbe con me?" Sorrisi, scorrendo i volti dei miei amici uno a uno "Jack?" Chiesi, speranzosa.
Guisgard
11-12-2013, 20.13.38
“Si...” disse Jack annuendo a quelle parole di Clio “... io ci verrei.”
“Bah, io non voglio farmi friggere il cervello da queste cose.” Sbottò Mac.
Dello stesso avviso erano anche Reika e Lisa.
“Si, ci verrei.” Ribadì Jack. “Vogliamo provare, Clio? Tanto che ci costa?”
“Magari un bel po' di quattrini.” Rispose Mac.
“Ho qualche soldo da parte.” Fece Jack. “Sarà come spenderli per una vacanza. Tu cosa ne pensi, Clio?”
Guisgard
11-12-2013, 20.26.44
Gail sorrise a quelle parole di Helas.
“Lei è un animo indomito.” Disse. “Io credo che lei voglia l'avventura. Quella vera, con l'A maiuscola. Quella dei romanzi e dei film. Quella che trova eguali solo con i nostri sogni.” Rise. “Assassino, mago, cavaliere. E avendo un gran potere. Beh, niente di più semplice. Ma deve dirmi lei cosa essere. Un assassino tanto abile quanto temuto? Magari pagato per uccidere qualcuno di importante. Un re o forse un vescovo. Oppure non essere un assassino, ma un mago. Tanto potente da essere segregato per tenere a bada i suoi poteri. Ma lei può essere altro, se vuole. Un cavaliere o un barbaro. Insomma un guerriero. Un guerriero con un'arma straordinaria. Tanto da renderlo una macchina da guerra perfetta.” Sorrise di nuovo. “Come vede abbiamo un mondo sterminato tutto per lei. Scelga chi essere e noi lo renderemo reale.” Lo fissò negli occhi. “Immagini i suoi eroi preferiti... beh, oggi può emularli se vuole...”
Sorrisi a Jack, non mi deludeva mai, era un vero amico, di quelli che ringrazi ogni giorno di aver incontrato.
E quando attraversi momenti difficili, te ne rendi conto ancor di più.
Non sapevo da quanto tempo ero stesa su quella branda a fissare un punto indefinito del soffitto.
Continuavo a ripercorrere con la mentre gli ultimi avvenimenti, aspettandomi di svegliarmi, da un momento all’altro, e tirare quel sospiro di sollievo di quando ci si accorge che un incubo, per quanto reale, era solo un incubo.
Ma non mi svegliavo, continuavo a starmene stesa, immobile, incapace di pensare, di ragionare.
D’un tratto, dei rumori attirarono la mia attenzione, voltai lo sguardo verso la porta che si stava aprendo e saltai giù dal letto appena vidi Jack fare capolino, insieme a Lisa.
Erano venuti a portarmi fuori di lì!
“Hai una vista..” Disse la guardia, con voce meccanica.
“Ragazzi.. Allora?” Avvicinandomi a loro.
Si scambiarono uno sguardo che non riuscii a capire.
“La buona notizia è che il bastardo è fuori pericolo…” Disse Jack, guardandomi negli occhi.
Chiusi gli occhi e sospirai di sollievo: non ero un’assassina!
“Allora quando mi lasciano andare?” Chiesi, impaziente.
“Non è così semplice, Clio..” Disse piano Lisa.
“Che vuoi dire?” Tuonai.
Lei si limitò a guardare Jack, come a chiedere il suo appoggio.
Lui prese un profondo respiro “Ti ha denunciato..”.
Spalancai gli occhi, cercando l’ombra dello scherzo negli occhi dei miei amici, ma vi scorsi solo paura e disperazione.
“Mi stai prendendo in giro?”.
“Purtroppo no..” Sussurrò Lisa.
Il cuore iniziò a battere forte, il respiro corto, le mani che tremavano.
“Lui ha denunciato me?” Ripetei, cercando di essere più calma possibile.
“Ha cercato di stuprarmi, cazzo.. Non dovevo reagire?” Gridai, in preda alla rabbia “È colpa mia, adesso? Ma stiamo scherzando?”.
Jack si avvicinò alle sbarre e mi prese le mani nelle sue.
“Clio, ti prego, calmati…” Implorò.
Strattonai bruscamente le mani , per liberarmi dalla sua dolce stretta.
“Non dirmi di calmarmi…” Urlai “Quel porco dovrebbe stare dietro le sbarre, non io…” Mi passai entrambe le mani nei capelli.
Non era un incubo, stava accadendo davvero.
“Clio, ti prego..” Implorò nuovamente Jack.
Respirai profondamente, e alzai gli occhi a cercare quelli dei miei amici.
“Scusate, voi non c’entrate niente… La mia famiglia lo sa?”.
Jack annuii “Stanno parlando coi poliziotti.. Ascolta, ho parlato con mio padre, può difenderti lui se vuoi..”.
Scossi la testa “Un avvocato.. per l’amor del Cielo, non sono un criminale.. come può essere vero tutto questo? Come..” la voce rotta dai singhiozzi.
“Ha negato tutto Clio.. ha detto che l’hai assalito tu, che non ha fatto in tempo a difendersi..” disse Jack in un sussurro.
“Naturalmente, io ho notoriamente l’abitudine di prendere a calci e pugni la gente così, a caso.. non ve ne ho mai parlato?”. Ero davvero esasperata.
“L'hai quasi ammazzato, Clio.. avrà danni permanenti.. Poi beh, hanno trovato il borsone.. la cotta di maglia, la spada..”
“Fare scherma medievale non è un reato, dannazione!”.
Jack mi guardò negli occhi “E’ la tua parola contro la sua.. e tu, beh.. noi.. siamo..”
“Il peggiore dei mali, certo… i giornali ci andranno a nozze..” sospirai.
“In ogni caso noi siamo qui, non ti lasceremo sola..” disse Lisa, ritrovando la voce.
“Mai” continuò Jack.
Sorrisi, e presi le mani di entrambi nelle mie.
“Grazie..” mormorai, con le lacrime agli occhi.
Finii la birra in un sorso.
"Ci sto.. andiamo!" esclamai, elettrizzata "..mi serve una vacanza!".
Mi voltai poi verso Mac "Così, se torneremo delusi e scoraggiati, potrai dirci un bel 've l'avevo detto'..." facendogli l'occhiolino.
Guisgard
11-12-2013, 20.50.09
Altea prese la pillola verde e la ingoiò.
Chiuse allora gli occhi e un attimo dopo cominciò a vedere strane luci attorno a lei, avvertendo anche un leggero capogiro...
http://www.educambiente.it/images/osservare/caledo1.jpg
Il mercante bussò alla porta del palazzo ed attese.
Poco dopo, una donna di mezza età venne ad aprire.
“Non ci serve nulla...” disse lei all'uomo.
“Aspettate...” fece lui, cercando di trattenerla “... ho bella merce oggi... merce di qualità... armi nuove, giunte dall'Oriente... e so che lady Altea ama questo genere di cimeli... chiamatela, sicuramente sarà interessata a vedere ciò che ho portato...”
“Lady Altea” rispose la donna “è da poco tornata da un lungo viaggio. Ora vuole solo riposarsi.”
“Dite a madama” insistendo il mercante “che ho portato merce nuova. Fidatevi, sarà interessata.”
“E sia...” sbuffò la donna “... aspettate qui...”
E rientrò.
Salì al piano superiore e trovò la sua padrona a leggere un libro di poesie.
“Madama...” avvicinandosi ad Altea “... è arrivato Marcus il mercante. Ho detto di non disturbarvi, ma dice di avere merce nuova che vuole mostrarvi. Lo mando via?”
Guisgard
11-12-2013, 20.58.28
Dilda sorrise a Talia.
“Molti vengono qui” disse “convinti di giocare ad un semplice gioco di ruolo. In verità noi non offriamo solo azione, libidine, frenesia. Affatto. Noi offriamo la vita reale. Solo con qualche possibilità in più di quanto invece non accada normalmente. Un po', senza voler essere irriverenti o blasfemi per chi è credente, essere come Dio. Forse solo un po' più giusti. Perchè, come detto, diamo a chiunque la possibilità di riuscire ad essere se stesso e di realizzare i propri sogni.” La fissò negli occhi. “Tutto ciò che può avvenire in vita, è possibile riprodurlo ad Afravalone. Vuole ribellarsi al sistema? Al potere costituito? A coloro che si spartiscono la torta? Ama il doppio gioco? Essere una spia? Nulla di più facile. Del resto se un mondo non è migliorabile, non può dirsi perfetto. Magari, chissà, anche ad Afravalone c'è qualcuno che merita di essere spodestato o buttato giù dal suo seggio. E forse può essere lei quella che riesce in questo. Se lo vuole davvero...”
Altea
11-12-2013, 21.04.44
La governante bussò e dissi di entrare, sbuffai non poco visto ero immersa nella lettura di alcuni sonetti d'Amor Cortese...posai il libro.
Appena udii ciò che ella mi disse strabuzzai gli occhi.."Marcus...avete detto?"
Ricordavo benissimo mi parlò di qualcosa di straordinario che voleva mostrarmi.
Mi alzai, chiusi il libro mettendo un segna libro in pelle bianca, mi alzai leggermente la veste e scesi piano le scale e gli andai incontro..."Marcus ma che piacere..siete venuto appena in tempo...mi dicono avete qualcosa di importante e meraviglioso da mostrarmi..andiamo in salone".
Entrammo nel grande salone arredato in modo particolare visto i miei numerosi viaggi o avventure e chiesi nel frattempo alla governante di prepararci un the.
Mi sedetti e invitai il mercante a mostrarmi la merce.
Guisgard
11-12-2013, 21.19.28
Così, Clio e Jack lasciarono quel locale.
Presero un bus e raggiunsero la sede della Fum Soft, che si trovava dall'altra parte della città.
Mezz'ora dopo erano già nell'ingresso della sede.
Andò loro incontro subito una delle segretarie.
“Ben arrivati alla Fum Soft, signori.” Disse salutandoli. “Prego accomodatevi.” E mostrò loro dei cataloghi.
“Vorremo saperne di più su Afravalone...” mormorò Jack.
“Certo.” Sorridendo la ragazza. “Seguitemi, vi condurrò dalla persona adatta.” E li accompagnò in una stanza adiacente, con monitor e schermi grandi.
Qui vi era una donna.
“Miss Sarah, abbiamo due giovani che vorrebbero conoscere particolari sul progetto Afravalone.”
“Grazie, puoi andare.” Fece la donna, congedando la segretaria. “Prego, accomodatevi.” Disse a Clio e a Jack. “Come posso esservi utile?”
“Vorremmo appunto capire meglio come funziona il vostro videogioco...” rispose Jack.
“Semplice.” Fissandoli lei. “E' come la vita reale. Solo più eccitante.”
“E in che modo?” Chiese Jack.
“Perchè vi permette di essere ciò che avete sempre desiderato e sognato.” Rispose Sarah.
elisabeth
11-12-2013, 21.56.50
Dipenderà tutto da me, che buffò....non sarebbe cambiato nulla infondo..." Umin.....tranne il sogno vedo che la mia vita sarà sempre nelle miei mani......bene, incominciamo questo viaggio"...vidi la pillola verde....la presi tra le mani e la misi in bocca...la ingoiai e aspettai con ansia che gli effetti cominciassero....la mente vagava..e sembrava allontanarsi dalla realtà......gli occhi sembravano roteare dentro le palpebre chiuse...e poi mi sentii esplodere nel vuoto......
Seguii volentieri Jack fino alla Fum Soft, chiacchierando del più e del meno nel tragitto.
Quando arrivammo, una ragazza ci accolse e ci portò da una donna che, a sentir lei, era la persona giusta.
La ascoltai attentamente.
"Sembra molto allettante, in effetti.. come funziona, avete una gamma di personaggi fissi tra cui scegliere, o abbiamo la possibilità di personalizzare il nostro?" Lanciai un'occhiata divertita al mio amico, per poi tornare ad osservare l'elegante donna davanti a noi "E, potremo viaggiare insieme oppure ognuno avrà la sua avventura? Visto che, infondo.. magari vorremo cose diverse.." mi volai verso Jack "Tu che vorresti essere?" strizzando l'occhio.
Eilonwy
12-12-2013, 00.21.51
"Io senza di te non vado, Richard!!!....Non sarebbe divertente ed entusiasmante se tu non venissi" dissi seriamente.
"E dai!" dissi avvicinandomi, scherzosamente, in modo languido e sensuale.
Poi, sapendo che soffriva il solletico, incominciai a farglielo sulla pancia e sul collo.
http://publisher.chillertv.com/assets/rosemcgowan_131792041123.jpg
Parsifal25
12-12-2013, 00.36.14
"Ed ecco il solito tram tram che Richard ed Eilonwy fanno sin da quando si conoscono".
Sembra di vedere due fratellini che si stuzzicano a vicenda per aver le attenzioni di uno dei due.......e, come sempre bisogna in qualche modo intervenire. Presi un cuscino e lo tirai' leggermente verso i due:
"Voi due!!!! La volete finire......ricordatevi che ci sono pure io. Se volevate star da soli me lo dicevate e non venivo.....". Misi le mani dietro al capo e con un leggero occhiolino mi misi a tre quarti.....
"Fatemi sapere....quando avete finito!!!"
Eilonwy
12-12-2013, 00.40.47
"Allora ti arrendi?" dissi mentre gli facevo il solletico.
Per sbaglio caddi a cavalcioni sopra di lui.
Poi sentii quello che disse Parsifal e gli gettai addosso un cuscino.
Mi alzai da Richard ed incominciai a fare il solletico anche a Parsifal.
Parsifal25
12-12-2013, 00.47.17
Un leggero colpo d'occhio e vidi Eilonwy a cavalcioni su Richard. Un lungo fischiettio e dissi:
"Hai capito......il nostro scricciolo!!! Certo che sei cresciuta in bene, tesoro......" risi beffardemente.
Poco dopo, vidi giungermi in faccia una bella cuscinata neanche il tempo di riprendermi dal colpo che Eilonwy; era pronta a solleticare anche me.
"Bel tentativo, giovincella.....ma lo sai che non lo soffro. Vendetta!!!" cominciai' a farle anche io il solletico.
Eilonwy
12-12-2013, 00.53.32
"Sei uno scemo...guarda che neanch'io lo soffro!!!" dissi e facendogli una linguaccia.
Ritornai a solleticare Richard e dissi: "Guarda che non ho ancora finito con te!!! Non pensarlo nemmeno!!!".
Risi come una ragazzina.
"Dai ragazzi....ma siete venuti per prendermi in giro o per darmi una risposta definitiva?" dissi piagnucolando come quando avevo 12 anni.
Parsifal25
12-12-2013, 01.01.36
Grattandomi il capo risposi: " Quello che vorrei' sapere anche io!!! ", detto questo, presi un bel respiro e dissi:
"Cerchiamo di tornare seri.....allora, che ne pensi di questa novità della Fum Soft, Eilonwy. Ho incontrato Emil, un mio caro compagno dell'Accademia delle Arti Drammatiche e mi ha detto che è veramente un qualcosa da provare, improvvisamente, ti potresti trovar a dar la caccia a qualche briccone. "
Guardai' Eilonwy e dissi: " potresti essere la principessa da salvare o una fiera guerriera delle terre lontane. Saresti veramente caruccia...." e le sorrisi.
"Sai per caso dove è possibile reperire informazioni?"
Eilonwy
12-12-2013, 01.11.38
Tornando molto seria dissi: "In verità ti dico che la cosa mi stuzzica, ma allo stesso tempo penso che sia qualcosa di pericoloso.....però a me non me ne frega piu' niente.....oggi ancora una volta sono stata rifiutata per un lavoro o meglio ho rifiutato a stare a certe condizioni, perchè il preside a detto che...." mi scese una lacrima dal mio viso diafano.
Ripresi il discorso:"Mi ha detto che:<se vuole lavorare in questa scuola deve fare solo una cosa>ed ha incominciato ad accarezzarmi le gambe e a palparmi i seni".
Crollai in un pianto.
http://24.media.tumblr.com/15580c0fa133b22a74ea7e2524478f25/tumblr_mqd41zOV731r5dgreo1_500.gif
Parsifal25
12-12-2013, 01.30.00
La risposta fu diretta e senza alcun ripensamento, Eilonwy era convinta di ciò che voleva. Non cmpresi a primo impatto che cosa la spingesse a fare ciò, finchè non vidi scorrere sul suo viso delicato una lacrima:
"Ehi.....scricciolo....che succede? Qualcosa è andato stor....."; neanche il tempo di completare la frase che venni a sapere che durante il colloquio di lavoro presso una scuola, il rettore non fece altro che approfittarne della sua candida bellezza......
" Maledetto infame......se ti avessi sotto tiro non la passeresti liscia....." strinsi la mandibola e vidi che Eilonwy era caduta in un pianto disperato. Mi avvicinai' a lei e la strinsi forte a me.
"Non ti preoccupare.....scricciolo......ora è tutto a posto. Ci sono io a sorreggerti......" le sussurai' all'orecchio: " se desideri fuggir via per un attimo......che sia fatto. Non ti lascio sola."
Eilonwy
12-12-2013, 01.39.06
"Grazie....grazie Parcy! Guarda che comunque io sono scettica come Richy e come te....io volevo solo un misero lavoro....anche con una paga non tanto elevata. Non ne posso piu'.... ho studiato così tanto insieme a voi due alla “The Most Fast Learning Accademy” e per che cosa? Per essere violentata! L'altra settimana pure Richy, che cercava lavoro, l'hanno trattato come un animale o un oggetto!!!" dissi nascondendo il viso dietro le mie affusolate mani.
Helas
12-12-2013, 02.02.32
Gail sorrise a quelle parole di Helas.
“Lei è un animo indomito.” Disse. “Io credo che lei voglia l'avventura. Quella vera, con l'A maiuscola. Quella dei romanzi e dei film. Quella che trova eguali solo con i nostri sogni.” Rise. “Assassino, mago, cavaliere. E avendo un gran potere. Beh, niente di più semplice. Ma deve dirmi lei cosa essere. Un assassino tanto abile quanto temuto? Magari pagato per uccidere qualcuno di importante. Un re o forse un vescovo. Oppure non essere un assassino, ma un mago. Tanto potente da essere segregato per tenere a bada i suoi poteri. Ma lei può essere altro, se vuole. Un cavaliere o un barbaro. Insomma un guerriero. Un guerriero con un'arma straordinaria. Tanto da renderlo una macchina da guerra perfetta.” Sorrise di nuovo. “Come vede abbiamo un mondo sterminato tutto per lei. Scelga chi essere e noi lo renderemo reale.” Lo fissò negli occhi. “Immagini i suoi eroi preferiti... beh, oggi può emularli se vuole...”
<tutto quello che voglio dice.......lei mi tenta>
resto li fermo a pensa cosa fare son davvero indeciso non so che dir e far...pian piano si crea in mente mia il giusto ruolo per me
<Signore ho deciso voglio esser un eroe, .. un guerrierro errante che viaggia per le terre che si finge un semplice bardo ma in realtà è un abile guerriero che combatte a mani nude >
il mio viso s'illumina ispirato da mometo
< voglio conoscer lo stile di tutti i grandi guerrieri da Ip Man a Jackie Chan.... ma voglio anche un gran amator voglio aver grandi avventure e appassionanti emozioni >
sorrido con sguaro di sfida
<ora ditemi potete forse voi darmi tutto ciò ? ... e quanto saraà reale, quanto durerà ?>
Guisgard
12-12-2013, 02.22.06
Umin sorrise ad Elisabeth.
“Ovvio...” disse “... la sua vita, proprio come nella realtà, sarà sempre nelle sue mani. Sarà artefice della sua sorte. Ma con l'importante differenza che avrà infinite possibilità di realizzare il suo sogno più grande. Io le darò una vita nuova e lei la renderà animata con le sue emozioni ed i suoi sentimenti. Una volta giunta ad Afravalone lei perderà ogni ricordo di questa vita, immedesimandosi totalmente col suo personaggio. Non sarà più la donna che è ora. Sarà Elisabeth la maga...”
La segretaria di Umin si avvicinò alla donna e le diede la pillola verde.
Elisabeth la ingoiò e pochi istanti dopo avvertì vaghi capogiri.
Poi vide colori e immagini che si rincorrevano intorno a lei...
http://www.adelerotella.com/blog/wp-content/uploads/2012/05/caleidoscopio.jpg
La giornata era soleggiata e un'aria fredda rendeva limpido il cielo al punto da poter intravedere i monti più lontani, ben oltre la vasta pianura.
La grotta era esposta a Mezzogiorno, dunque appariva ben illuminata.
Elisabeth era alle prese con le sue letture, quando all'improvvisò avvertì qualcosa.
Una cupa sensazione, un senso di smarrimento.
Amava rinchiudersi nella sua grotta per fuggire il clamore del mondo, salvo abbandonarla per uno dei suoi viaggi verso le sedi di confraternite amiche o dopo essere stata chiamata da qualcuno dei suoi maestri.
Ma quell'angoscia che avvertiva ora la rendeva inquieta.
Affacciandosi presso l'entrata della grotta, vide due cani randagi azzannarsi fra loro.
Comprese che era un segno.
Poco dopo sentì arrivare qualcuno.
Era un monaco.
Il religioso si arrestò davanti alla grotta, quasi intimorito, si segnò e poi, facendosi coraggio, timidamente vi entrò.
E vide la maga.
“Pace e bene...” disse quasi balbettando ad Elisabeth “... cerco Elisabeth... o forse dovrei dire lady Elisabeth... in verità non so come rivolgermi a lei... mi manda il priore del mio convento... siete forse voi Elisabeth la... si, insomma... la maga?”
Guisgard
12-12-2013, 02.31.39
Marcus salutò con gentilezza Altea.
“Grazie di avermi ricevuto, madama...” disse mostrando un inchino “... e non vi pentirete di avermi donato un po' del vostro tempo...” aprì le grandi borse che aveva con lui, mostrandole varie spade “... ho qui spade orientali di notevole fattura, come piacciono a voi... questa è damascata, questa invece mostra una considerevole e preziosa manifattura, in oro e avorio, sull'elsa... quest'altra poi è sottilissima e la lama, anche se sembra impossibile, è formata da più di trenta strati sovrapposti... volete provarne qualcuna? Vi farò un ottimo prezzo...” e nel prendere i foderi delle spade, tirò fuori dal baule un curioso scrigno.
Era intarsiato in maniera pregevole, con madreperla ed oro rosso.
In noce solidissimo, recava una serratura sul davanti ed un sigillo d'oro al centro del coperchio.
E sul sigillo vi era un'immagine stilizzata che però, data l'usura, appariva difficile da riconoscere.
Guisgard
12-12-2013, 02.41.46
“In verità non saprei con precisione...” disse Jack a Clio.
“Non c'è fretta.” Sorridendo Sarah. “Avete tutto il tempo di decidere con calma. Dopotutto si tratta di ciò che farete nelle prossime tredici ore. Ore che comunque il vostro personaggio percepirà come mesi. Si...” annuì “... abbiamo schede di personaggi fissi, già costituiti, diciamo così... ma naturalmente è possibile non solo modificarle in base ai propri desideri, ma anche partire da zero, realizzando profili del tutto personalizzati. Nell'arrivare ad Afravalone potrete scegliere se essere amici, o magari amanti, marito e moglie. Anche fratelli. Oppure decidere di vivere esperienze totalmente differenti ed essere due totali estranei nel gioco. Vi rammento che una volta nel gioco perderete ogni ricordo e conoscenza di questa vita. In pratica sarete persone nuove, con la vostra indole, naturalmente, ma totalmente immedesimati col personaggio che impersonerete.” Sorrise. “Visto che il suo amico è ancora indeciso” rivolgendosi a Clio “può iniziare a dirci lei cosa le piacerebbe essere. Altrimenti vi aiuterò io a trovare un giusto alter ego per entrambi e vivere in maniera totale la vostra esperienza ad Afravalone.”
Guisgard
12-12-2013, 03.03.03
Nell'udire quelle parole di Eilonwy e nel vederla piangere, Richard le si avvicinò.
Le accarezzò il viso, asciugandole le calde lacrime delicatamente con un dito.
“Vuoi essere una guerriera...” disse piano, guardandola negli occhi “... non è così? Allora non piangere... non dare questa soddisfazione a quel lurido maiale... domani passerò io da lui...” il suo volto apparì turbato e negli occhi una luce attraversò il suo sguardo per un momento “... su, non piangere più...” continuò “... volevi provare quel nuovo videogioco? Bene, ti accompagneremo io e Parsifal... dopotutto chiedere qualche informazione non ci costerà nulla...” le fece l'occhiolino.
Poco dopo i tre ragazzi presero l'auto di Ricard e raggiunsero la sede della Fum Soft.
Vi entrarono e subito una delle segretarie andò loro incontro.
“Benvenuti.” Salutandoli. “Come posso aiutarvi?”
“Vorremo informazioni circa il vostro nuovo gioco...” rispose Richard.
“Afravalone.” Annuì lei.
“Si, quello...” fecendo altrettanto Ricard.
La ragazza allora mostrò ai tre ragazzi alcuni cataloghi.
Poi chiese loro di seguirla.
Giunsero così in una stanza dove vi era un uomo intento a lavorare su alcuni monitor.
“Signor Nex...” fece la segretaria.
“Si, me ne occupo io...” alzandosi l'uomo “... prego, accomodatevi...” invitando poi i tre ragazzi a sedersi “... come posso esservi utile?”
“Vorremmo sapere qualcosa sul vostro gioco...” fissandolo Richard “... su Afravalone.”
“Certamente.” Sorridendo Nex. “Afravalone” facendo partire alcune immagini del gioco su uno dei monitor “è un mondo sterminato, in cui vivere come se fosse questo reale che ci circonda. Un mondo fantasy in cui poter essere qualsiasi cosa si voglia. Non so, un cavaliere, un barbaro, un ladro, un fuorilegge, persino un re o una principessa. Ma le possibilità di scelta sono pressoché infinite. E una volta scelto il proprio ruolo è poi possibile vivere emozioni, vicende ed avventure uniche. Che vi segneranno. Come se fossero reali.”
“Un po' come immergersi totalmente in un videogioco...” intervenne Richard.
“Si, ma molto più completa e assoluta come esperienza.” Mormorò Nex. “In pratica è come se si viaggiasse nel Tempo.”
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Guisgard
12-12-2013, 03.17.33
Gail sorrise ed annuì alle parole di Helas.
“Nulla di più semplice.” Disse. “Lei sarà ciò che chiede. Sarà un grande guerriero giunto dall'Oriente... magari per un motivo... una vendetta oppure perchè cerca un uomo, forse un amico o suo padre... è legato ad un nobile clan ed è custode della sua antica arte di combattimento che si tramanda da secoli... cosa ne dice? E' ciò che sognava? Il gioco dura tredici ore totali, a meno che non perda la vita. In tal caso si risveglierà qui e la sua avventura sarà terminata. Naturalmente nel gioco il suo personaggio non percepirà il tempo effettivo in tredici ore, ma in vari mesi. E le ricordo che una volta ad Afravalone lei perderà ogni ricordo della sua vita reale. In pratica sarà in tutto e per tutto il suo alter ego. Il guerriero Helas.”
Si avvicinò a lui la segretaria di Gail.
“Se ha deciso prenda questa” mostrando al ragazzo una pillola verde “e comincerà la sua nuova vita.”
Helas
12-12-2013, 03.37.00
Gail sorrise ed annuì alle parole di Helas.
“Nulla di più semplice.” Disse. “Lei sarà ciò che chiede. Sarà un grande guerriero giunto dall'Oriente... magari per un motivo... una vendetta oppure perchè cerca un uomo, forse un amico o suo padre... è legato ad un nobile clan ed è custode della sua antica arte di combattimento che si tramanda da secoli... cosa ne dice? E' ciò che sognava? Il gioco dura tredici ore totali, a meno che non perda la vita. In tal caso si risveglierà qui e la sua avventura sarà terminata. Naturalmente nel gioco il suo personaggio non percepirà il tempo effettivo in tredici ore, ma in vari mesi. E le ricordo che una volta ad Afravalone lei perderà ogni ricordo della sua vita reale. In pratica sarà in tutto e per tutto il suo alter ego. Il guerriero Helas.”
Si avvicinò a lui la segretaria di Gail.
“Se ha deciso prenda questa” mostrando al ragazzo una pillola verde “e comincerà la sua nuova vita.”
sentendo le sue parole il mio interesse cresceva sempre più forse in quelle terre sarei stato una persona migliore, forse avrei apprezzato i doni della vita, forse sarei stato un eroe, forse avrei amato qualcuno per vero amore, forse una fanciulla mi avrebbe amato per il mio essere e non per il vile denaro.
<bhè ha dimenticato il lato bardico e golliardico del gioco, voglio esser anche un abile amatore signore... voglio saper suonar dolci melodie e creare poesie cose che nel vero non so fare>
< credo che sarò un guerriero venuto da lontano scappato da un clan di assassini le mie abilità non hanno pari son agile e letale>
sorrido mi alzo sicuro di me
<dimenticare la mia vita attuale >
afferrai la pillola senza nemmeno pensarci su e la inghiottii in fretta sorrisi
< cha l'avventura comici >
Scoppiai a ridere, a quelle parole della donna.
"No, per carità.." Mi voltai verso Jack sorridendo "con tutto il bene che ti voglio, eh..".
L'idea di essere l'amante o la moglie di Jack mi sembrava innaturale.
Ripensai poi a quello che mi aveva chiesto Sarah.
Cosa vorrei essere?
Sorrisi, e l'immagine di quella bambina che, in un angolo remoto del giardino della scuola, giocava da sola, immaginando mondi fantastici e avventure mozzafiato mi attraversò la mente.
Gli altri bambini la prendevano in giro, non riuscendo a vedere il mondo di cui era protagonista.
Cosa sognava di essere quella bambina?
"Beh, io vorrei essere un guerriero, un paladino... Non un mercenario o un guerrafondaio.. No, vorrei essere devoto ad una terra, a un re giusto e combattere per essi e per i miei ideali, insomma.. Giustizia, onore.. Ma non più come ribelle, alla luce del sole... Nell'antichità erano venerate varie divinità guerriere, ma non è la guerra di Ares, e nemmeno la forza di Ercole.. Ciò a cui penso è la guerra di Athena, la civiltà, l'onore, l'integrità ad ogni costo..".
Mi fermai a pensare, dovevo scegliere bene, dato che avevo questa possibilità, forse potevo anche osare, perché no?
"Comunque, voglio essere sempre una donna..." Aggiunsi, accorgendomi di aver parlato al maschile "...ma talmente abile con le armi, intelligente, integra e degna di fiducia da essersi guadagnata il rispetto, l'ammirazione degli altri uomini, che la trattano come un pari... Poi, beh... Se dovesse esistere nel vostro mondo un uomo capace di farmi innamorare, tanto meglio, sarebbe una novità.. Anche se non credo che un semplice gioco possa dare l'amore.. L'avventura, certo.. Ma l'amore? Beh, staremo a vedere.. Tanto non ricorderò questa conversazione.. " Un'idea mi balenò in mente "Quindi tanto vale osare..." Sorrisi "Però, per una volta, non vorrei essere un soldato qualunque, per quanto leale e coraggioso... Vorrei essere invece un alto ufficiale, uno di quelli che combatte fianco a fianco dei suoi uomini, vive insieme a loro nonostante il lignaggio e gode della fiducia del re... Uno di quelli che gli uomini ammirano e seguirebbero in qualunque avventura.. E ovviamente devota.. Devota alla divinità che nel pantheon di Afravalone svolge il medesimo ruolo della Signora di Atene... " sorrisi "..spero, infatti,che essendo un mondo così vasto la religiosità non si limiti a Cattolicesimo e Ateismo o forze del male, come ho letto all'inizio del libro da cui è stato tratto il gioco..".
Mi voltai verso Jack e sorrisi, come una ragazzina che, al posto di fare la dieta, ha appena ordinato un dolce immenso e invitante.
"Quanto a noi.. Beh, non voglio condizionarti... Ognuno deve essere protagonista della propria avventura, tu che ne pensi, vuoi che partiamo già come amici? Poi, magari tu vuoi fare il re e io sarò il tuo capitano senza saperlo..." Sorrisi.
Mi voltai di nuovo verso la donna "Dovrebbe essere tutto... Ho chiesto troppo?".
Parsifal25
12-12-2013, 12.35.02
" Probabilmente, sono uno dei pochi fortunati che ha trovato un ottimo lavoro e tante, ma tante soddisfazioni......mi spiace per Richard ed Eilonwy sono sempre stati fra i migliori dell'accademia......e adesso? Questo è il risultato......umiliati come delle bestie".
Mi feci cupo in viso, ma cercai' in qualsiasi modo di nasconderlo dietro un falso sorriso......non volevo rattristarli ulteriormente. Saltai' dal divano e dissi:
"Che la fortuna ci arrida.....". Scendemmo da casa e salimmo in macchina di Richard, ci attendeva un bel pò di strada ma ne valeva la pena se potevo far sorridere i miei due cari tesori. Giungemmo ala casa della Fum Soft e subito venimmo invitati ad entrare, l'aria che si respirava aveva un qualcosa di misterioso da un lato ma fantastico dall'altro, non mi era mai capitato di esser pervaso da questa sensazione salvo per il teatro. Venimmo accolti da un certo Signor Nex che cominciò a spiegarci il gioco come funzionava, era deducibile che il software utilizzava come linee guida i moderni GdR da tavolo anche se con una particolarità......" si viaggerà nel tempo...." ergo per uscirne era necessario portare a termine la missione che verrà assegnata.
La cosa cominciò a puzzarmi.
Eilonwy
12-12-2013, 14.14.17
Abbracciai Richard e gli stampai un umido bacio sulla guancia.
Poi andammo alla Fum Soft per chiedere informazioni sul nuovo e virtuale gioco.
Ne fui sempre grata sia a Parsifal che a Richard. Erano degli angeli con me, anche se alcune volte mi facevano arrabbiare.
Ci fu presentato il Signor Nex, il quale, alle domande dei miei amici, ci spiego' delle caratteristiche di questo mondo fantasy.
"Signor Nex, ma possiamo fare il sogno insieme o ognuno farà la propria avventura?" chiesi timorosa.
Altea
12-12-2013, 15.45.16
Spade provenienti dall' Oriente...ero entusiasta nel vederle, ma quale scegliere erano tutte belle?
"Non saprei decidermi...voi che mi consigliate..sono indecisa tra quella damascata e quella con la elsa in oro e avorio...soprattutto non punto alla bellezza ma alla lama...le guardai attentamente.
"Penso prenderò quella damascata la sento più leggera per i miei movimenti" ma l'occhio poi cadde sul baule di Marcus.
Vidi quello strano scrigno e mi avvicinai a lui..."Di cosa si tratta" osservavo la immagine sul sigillo ma non riuscivo a vederla, non era nitida.."ditemi..cosa è o contiene questo scrigno?"
elisabeth
12-12-2013, 20.31.48
La decisione era stata presa...niente piu' indecisioni....e via per un mondo.......
Era già da qual che ora che ero seduta su un vecchio tronco che avevo fatto rotolare all'interno della grotta.......un posto stupendo per poter meditare e studiare......i libri non erano facili da reperire.....ma grazie ai miei Maestri potevo facilitare la cosa ...... la medicina era stata da sempre la mia passione, e quella di mio nonno....che mi aveva trasmesso ogni cosa..........fortunatamente era ancora vivo....ed era la mia fonte di conoscenza......ero intenta nella lettura, quando qualcosa incominciò ad infastidirmi......poggiai il libro dietro al tronco e mi alzi ...andando verso la grotta.......due cani stavano lottando tra di loro.....lì non era mai successo nulla di simile...quel luogo era particolarmente sacro.......non vi era altro che la bellezza della natura.....l'aria era fredda......pulita ma arrivo' alle mie narici un forte odore di incenso............questo fece sì che io arretrassi all'interno della grotta per evitare di espormi.....ecco perchè i cani si azzuffavano.......volevano che sentissi il pericolo ma che non uscissi dalla grotta..........eppure qualcuno ebbe il coraggio di farsi avanti e nonostante si segnasse più volte un monaco fece ingresso nella grotta......lui era pallido...ma io ero sbigottita........." Chiamatemi Elisabeth.......Monaco.....lasciate stare tutti gli altri appellativi, e non abbiate paura, se il vostro Priore vi inviato da me....sa che non farò di voi un uomo perduto......mi incuriosisce la cosa, il Priore vi ha mandato nella tana della Maga.....e voi avete ubbidito.......la Chiesa a quanto pare ha un'esercito forte dalla sua parte.......forse e' meglio che andiamo.....prima che cambi idea e il vostro giuramento di castità verra' violato......"........ci chiamavano maghe ....non sapevano che avevamo solo la conoscenza della natura.....le nostre orecchie erano ancora aperte alla Dea Madre e lei...ci parlava con amore...uscii dalla grotta prima di lui......i cani erano diventati mansueti.....e seguirono il nostro cammino........le valli erano meravigliose...di un verde mai visto..rivoli di fiumi....rendevano umida l'aria.....tutto era giusto e perfetto al Creato.....giocavo con i cani e ogni tanto mi guardavo indietro..il monaco mi seguiva continuando a pregare......sino a quando non cominciai ad intravedere il monastero..... " Monaco......vai avanti e bussa al tuo monastero.....nessun sortilegio lo prometto......"...risi sino alle lacrime...vedendolo correre senza pensare oltre.........i cani mi camminavano accanto......erano le mie fidate guardie.....
Guisgard
13-12-2013, 01.55.39
“Ah, quello...” disse Msrcus fissando lo scrigno indicato da Altea “... si, quello in verità l'ho preso come bene impegnato... in pratica è di un cliente che mi ha chiesto di venderlo... in realtà ignoro quanto possa valere... magari riuscirò a venderlo a qualche eccentrico collezionista, milady...” lo prese in mano “... non so cosa contenga... credo sia pure chiuso a chiave...” guardò il sigillo sul coperchio “... strana immagine... ma non si capisce cosa sia... è rovinato... non so... è qualcosa di essenziale, credo... forse... si, sembra un Fiore stilizzato...”
Guisgard
13-12-2013, 02.18.14
Sarh sorrise a quelle parole di Clio.
“Chiedere troppo...” disse “... assolutamente... sognare, scriveva Mecenate nell'antica Roma, è l'unica cosa di cui l'uomo non deve vergognarsi... se si sogna, allora è bene farlo in grande... ciò che conta, però, è poi essere capaci di inseguire i propri sogni...” fece un cenno alla segretaria che aiutò Clio a sedersi sulla poltrona dall'aspetto futuristico.
Sarh, così, digitò qualcosa su uno dei pc e sullo schermo, dopo qualche secondo, cominciò ad apparire un'immagine.
“Ecco...” mormorò Sarah, indicando l'immagine a Clio “... questo è il suo alter ego riprodotto in computer grafica...”
“Ehi, forte!” Esclamò Jack. “Sei proprio tu, Clio! Io però sono ancora indeciso... ho molte idee, ma non riesco a decidermi...”
“Allora cominceremo dalla sua amica” fece Sarah, guardando di nuovo Clio “e poi ci occuperemo di lei.”
“Ottimo!” Sorridendo Jack.
La segretaria allora mostrò a Clio una pillola verde.
“Ingoi questa e tutto ciò che ha chiesto lo avrà... e sarà reale...”
Intanto lo schermo continuava a mostrare l'immagine di Clio elaborata per il gioco.
http://www.wallpaperwell.com/thumbnails/detail/20121127/final%20fantasy%20digital%20art%20claire%20farron% 20final%20fantasy%20xiii2%201920x1080%20wallpaper_ www.wallpaperhi.com_52.jpg
Guisgard
13-12-2013, 02.39.21
Il monaco ed Elisabeth, così, scortati poco più indietro dai cani, scesero fin verso il sentiero che conduceva al monastero.
L'aria del mattino appariva luminosa e pulita, tuttavia un cupo silenzio avvolgeva la campagna.
Il religioso non professò parola per tutto il tragitto, limitandosi a recitare qualcuna delle sue orazioni, fino a quando, un'ora dopo, giunsero presso il monastero.
Era questo un luogo austero, posto su una piccola altura, a ridosso dei primi monti.
Il vento, zigzagando fra le sue mura antiche e consumate, generava un enigmatico sibilo, simile ad un eco lontano.
In queste zone, verso i confini Settentrionali del regno, la vita monastica seguiva questa regola per dividere la giornata:
Si inizia verso le 2.30 del mattino.
I Laudi cominciano attorno alle 5 fino all'albeggiare.
L'ora Prima è verso le 6.
La Terza alle 9.
La Sesta cade a Mezzogiorno.
La Nona alle 3 del pomeriggio.
Il Vespro giunge intorno alle 5.
La Compieta infine, detta così perchè completa le ore canoniche e precede il riposo notturno, verso le 6.
“Signora...” disse il monaco ad Elisabeth “... siamo giunti... ora incontrerete il priore...”
Bussarono e furono fatti entrare nel monastero.
Il religioso condusse allora Elisabeth dal suo priore.
Era questi un uomo alto e magro, dal viso scarno e gli occhi indagatori.
Con un cenno congedò il monaco, chiedendo poi ad Elisabeth di sedersi.
“Immagino vi stiate chiedendo” mormorò il priore “del perchè vi abbia fatta venire qui, vero? Cosa alquanto strana, essendo io un religioso e voi... come potrei definirvi? Maga? Veggente? O vi è qualche altra definizione per descrivervi?” Si alzò, per poi cominciare a passeggiare nella stanza, fino a fermarsi davanti alla finestra. “Ma infondo non è importante... il mio antico tutore, Fra' Germano, era solito dire che tutto è parte della Creazione... anche ciò che non comprendiamo o non riusciamo a contemplare... milioni di Indù, mi ripeteva, che pregano forse anche più di molti Cattolici, non sono certo destinati alla dannazione eterna, solo perchè sono nati oltre il Gange e non nell'Europa Latina... già...” annuì “... aveva ragione, possa riposare in pace...” si voltò a fissare Elisabeth “... e comunque, per quanto diverse siano le Religioni, hanno però un qualcosa in comune... un nemico... sempre lo stesso, che siano ad Occidente o ad Oriente... sto parlando del demonio, signora...”
Guisgard
13-12-2013, 03.02.52
Nex sorrise ai tre ragazzi.
Fissò così i loro volti: quello di Parsifal, di Eilonwy e di Richard.
“Signorina...” disse poi ad Eilonwy “... una volta entrati nel gioco, lei ed i suoi due amici perderete ogni memoria e coscienza di questa vita. In pratica sarete in tutto e per tutto i vostri personaggi. Ognuno di voi penserà e vivrà come il proprio alter ego, con tanto di passato e conoscenze. Naturalmente sarà possibile, se lo deciderete, di vivere insieme quest'avventura, senza però, come detto, avere ricordo della vostra esistenza reale. Sarete amici, anche di vecchia data volendo, ma senza alcun legame emotivo con la vita reale.”
“Quindi, se ho ben capito, il Richard del gioco conoscerà Eilonwy e Parsifal, ma perchè virtualmente conosciuti nel gdr e non in questa vita, giusto?” Fece Richard.
“Esatto.” Annuì Nex. “Nessuno di voi ragionerà come la persona che è, ma come il personaggio che interpreterà nel gioco. Naturalmente con i vostri caratteri e tutto il resto. Ma sarete nati in quel mondo e di questo reale, da dove provenite, non ci sarà memoria. Almeno fino a quando non sarà terminata la vostra esperienza di gioco.”
Guisgard
13-12-2013, 03.22.03
Helas prese la pillola verde e la ingoiò.
Un attimo dopo cominciò ad avvertire vaghi capogiri e poi a vedere colori e forme indefinite intorno a lui...
http://soniamagnani.files.wordpress.com/2009/11/caleidoscopio-4.jpg
Il Sole ormai stava scalando velocemente il punto più alto del cielo, assottigliando le ombre nella vallata, quasi a voler liberare dal buio gli spiriti ancora là intrappolati.
Helas saliva stancamente i gradini scavati nella pietra, diretto verso la sommità della collina, dove il suo spirito avrebbe trovato riposo e nutrimento.
Attraversò il leggero ponticello di rami e canapa, arrivando sulla rupe dove si trovava la capanna del vecchio eremita.
Il giovane guerriero aveva con sé la fidata spada ad una lama e la sua rotta che usava per comporre versi.
E quando fu davanti alla capanna, in volo si alzò un nibbio, sorvolando la cima boscosa di quel luogo fatto di silenzio e mistero.
Helas entrò nella capanna e inginocchiatosi prese a sedersi davanti ad una stele incisa con antichi canti.
“Il giovane falco” disse all'improvviso una voce alle spalle del ragazzo “vola via dal suo nido quando gli avvoltoi hanno affilato i loro artigli.”
Helas si voltò di scatto e vide l'antico maestro.
“Quanto tempo è trascorso, vero?” Continuò il maestro. “Ho saputo della tua fuga dal Clan del Loto Screziato... sappiamo entrambi che qui non potrai fermarti a lungo, poiché verranno a cercarti i tuoi antichi compagni... ma sono felice di averti rivisto, ragazzo mio... vieni, sarai mio ospite per l'austero pranzo che ho appena preparato...” gli andò incontro e lo abbracciò forte.
Eilonwy
13-12-2013, 09.20.23
"E' Incredibile!!!" dissi elettrizzata " Per lei va bene se torniamo domani? Dovremo dirlo ai nostri genitori e, in particolare, ai miei genitori. Chissà? Forse potremo far venire anche Kayley, a meno che non abbia una montagna di libri da studiare".
Che bello!!! Una vita nuova.....non poteva andarmi meglio.
Parsifal25
13-12-2013, 12.30.51
Misi le mani sotto il mento e ragionai' sulla base di alcune considerazioni: ".......quindi, verremo teleportati in un mondo nuovo ove tutto ciò che abbiamo imparato, vissuto e creato con sacrificio.....andrà a perdersi?"
La prospettiva non era delle migliori, anzi, poteva comportare un annullamento della nostra personalità per lasciar spazio al nostro alter ego, ossia il nostro io recondito che difficilmente e possibil conoscere salvo nei sogni. Osservai' Richard in volto e vidi che anche lui era perplesso per quel a cui si sarebbe andati incontro; Eilonwy, invece, sapendo ciò aveva recuperato il sorriso......il suo sogno si stava avverando.....è una dura scelta da compiere.
Ascolteremo il nostro cuore.
Posi un' ultima domanda: " quanto è il prezzo per acqisire il pacchetto? Vi è la possibilità di tornare indietro.....senza che si subiscano effetti collaterali in termini di ricordi affettivi e quotidiani?"
Mi accomodai su quella strana poltrona, voltando lo sguardo verso il monitor.
Sorrisi, nel vedere il mio alter-ego.
"Forte..." Dissi "..Molto fantasy... Avrei preferito tenermi i capelli biondi ma cercherò di abituarmici..".
Mi voltai poi verso Jack e sorrisi.
"Ci vediamo ad Afravalone, allora... Anche se non ti riconoscerò.. Scegli bene, né! A dopo.." Sorridendo.
Presi la pillola verde e la ingoiai, aiutandomi con un sorso d'acqua.
Altea
13-12-2013, 15.55.25
Osservavo lo scrigno...non riuscivo a decifrare la immagine, Marcus aveva ragione sembrava un fiore stilizzato..forse il simbolo di un casato? Ero troppo curiosa e lo presi dalle sue mani..."Come avete detto? E' un bene impegnato e un vostro cliente ha chiesto di venderlo...e chi sarebbe questo cliente? Perchè nel mio ultimo viaggio ho guadagnato una cospicua sooma di denaro..e quindi oltre la spada damascata...vorrei comprare questo oggetto strano e affascinante..però vorrei parlare direttamente con il cliente per sapere di cosa si tratta e cosa rappresenta, se posso ovviamente".
elisabeth
13-12-2013, 17.30.28
Entrare in quel gelido posto mi fece rabbrividire.....era più freddo della grotta dove accoglieva i miei momenti intimi...Il Monaco pregava con gli occhi a terra....sino a quando felice arrivo' al Monastero........busso' al grande portone di quercia e questo si apri' dopo rumorosi cigolii....un Frate panciuto ci fece entrare......mi guardo' accigliato...e io risposi con un sorriso......quello che forse non sapevano e che io ero cresciuta, in quel Monastero...mio nonno dopo la morte di mia nonna e della mia famiglia.......si era fatto Frate, ma porto' con se' un piccolo frugoletto.........ero io....la guerra fece una moria degli affetti, ma quei frati furono per me.......un grande Amore.......studiai con loro crebbi tra gli orti di Fratello Ortolano....e cosa stupenda fu la conoscenza di Fratello Speziale......ero diventata il suo braccio destro......poi..mio nonno mi diede due libri....lì c'era la conoscenza del Creato.....secondo alcune credenze .....e allora uscita da quel luogo sicuro....cominciai a frequentare i boschi con le sue creature con le confraternite di uomini e donne libere e uguali.....dove il Creatore e' uno ed uguale per tutti.....vi e' la notte e e poi il giorno..........mi ritrovai davanti al Priore.....una figura fredda.....dura..mando' via il Monaco e comincio' a parlare....parlava di Dio e del Diavolo......." Fratello ........e' un piacere ascoltarla.........Ma devo avvertirla che per me il Diavolo....e' una figura con cui non ho nulla a che fare.......ma se volete i libri nella vostra biblioteca .....ci possono insegnare molto di lui.......possiamo cominciare a spolverare qualche Tomo.......".........così.....andai verso la libreria...era di legno intagliato....profumava di c'era d'api......era lucida...e libri erano stupendi......accarezzai con la mano un libro a caso...." Che dice....leggiamo qualcosa di interessante o arriviamo al sodo e mi dice perchè sono qui...."....
Guisgard
13-12-2013, 19.58.14
Sarah sorrise a quelle parole di Clio.
“Non si preoccupi...” disse “... quella è solo un'immagine per la versione demo che caricherà lo scenario con cui il suo alter ego interagirà all'inizio... nel corso del gioco lei, come tutti gli altri giocatori, sarà in tutto e per tutto se stessa, con i suoi magnifici capelli biondi ed i suoi meravigliosi occhi azzurri.” Annuì alla segretaria che diede poi la pillola verde a Clio, insieme ad un bicchiere d'acqua.
E appena la ragazza ingoiò la pillola, subito cominciò ad avvertire leggeri capogiri.
Poi iniziò a vedere colori e forme che si muovevano rapidamente...
http://thumbs.dreamstime.com/x/kaleidoscope-4701904.jpg
Il passo era sicuro, come il portamento, fiero eppure elegante allo stesso tempo.
Avanzava tra i suoi soldati, avvolta nel largo mantello e bardata nella sua attillata corazza che le conferiva classe, nobiltà ma anche autorità.
I suoi uomini avevano imparato molto presto a rispettarla come loro comandante.
Nonostante fosse una donna.
E non solo per il suo sangue blu.
Suo padre sin dalla nascita, non essendo riuscito ad avere un figlio maschio, iniziò ad addestrarla con rigore alla disciplina cavalleresca e militare, facendone di lei il perfetto ufficiale che era oggi.
I suoi soldati ben sapevano il valore, il coraggio e l'integrità del loro capitano.
E questa parola, capitano, ripetevano come rispettoso saluto mentre al suo passaggio si mettevano sull'attenti.
“Lady Clio...” avvicinandosi a lei uno dei suoi sottufficiali “... è accaduto stamattina presto... il mercato era però già gremito di gente... probabilmente hanno nascosto la polvere da sparo mista a pece in grandi ceste... avranno usato dei bambini per portarle al centro del mercato... i bambini raramente vengono fermati e perquisiti... alla fine sono circa una cinquantina i morti... diversi i feriti... vi ho fatta avvertire subito, dopo l'attentato... stavolta i ribelli hanno colpito in maniera forte...”
E la condusse sul luogo dell'esplosione, dove i cadaveri venivano ancora estratti dalle macerie.
Guisgard
13-12-2013, 20.19.20
“Vedo” disse il priore ad Elisabeth “che quanto si racconta di voi in giro è vero... io stesso, vi confesso, nutrivo e forse nutro tutt'ora molti dubbi su di voi... sulla vostra arte... tuttavia il Cristianesimo Celtico è diffuso nel reame, soprattutto nelle corti dei duchi... e si percepisce che siete una donna particolare, non comune... ma avete ragione, meglio arrivare subito al motivo per il quale vi ho fatta chiamare... no, non penso che abbiate a che fare col demonio, altrimenti non vi avrei fatta venire qui... ma so che non vi sono ignote le sue, diciamo, forze... nel nostro monastero, fino a poco tempo fa, avevamo un frate esorcista, Fra' Olivio... egli però è stato inviato dal vescovo in una missione a diversi giorni di distanza da qui... ma qualche giorno fa la figlia di alcuni contadini del fondovalle ha cominciato a manifestare strani comportamenti... in principio noi frati abbiamo immaginato si trattasse di qualche febbre, visto che sembrava delirare... ma nessuna cura è riuscita a far smettere quei suoi comportamenti, che anzi con il passare dei giorni sono diventati più violenti. Naturalmente ho inviato due frati per far benedire la fanciulla, i suoi genitori e la loro casa, ma senza nessun beneficio... per questo credo si possa trattare di vessazione o addirittura possessione... e in paese dicono che voi avete già avuto a che fare con situazioni simili...”
Guisgard
13-12-2013, 20.32.07
“In verità” disse Marcus ad Altea “il cliente è un tipo che si guadagna da vivere in questo modo, ossia cercando oggetti più o meno interessanti per poi rivenderli. Non credo sappia più di tanto su questo scrigno. Anzi, mi ha detto di darlo via a qualsiasi cifra, pensate un po'... però, se davvero volete incontrarlo, vi ci porterò io, madama... magari sapremo dove lo ha trovato... ditemi quando vi è possibile e vi ci porterò.”
Altea
13-12-2013, 20.41.24
Rimasi sorpresa da ciò che disse Marcus..."E cosa fa allora di professione? Vende oggetti antichi? Fa il ricercatore di reliquie...è strano voglia liberarsene subito, significa che questo scrigno forse cela qualcosa e non lo vuole dire?" guardai lo scrigno incuriosita, fremevo dalla voglia di aprirlo..."Possiamo andare da lui anche ora se volete...e nel frattempo ecco i soldi per la spada" e gli misi i soldi sopra il tavolo scuro intarsiato.
Guisgard
13-12-2013, 20.47.06
Nex sorrise ed annuì nel vedere Eilonwy così raggiante ed entusiasta.
Poi ascoltò le perplessità e i dubbi di Parsifal.
“Assolutamente.” Disse al ragazzo. “Non ci sono effetti collaterali una volta terminato il gioco. Sarà come aver giocato ad uno dei tanti videogiochi di successo che si vedono in giro. Finiscono le ore di gioco e restano i ricordi di un'esperienza comunque piacevole e divertente. Dopotutto è un gioco. Una volta impersonati i vostri personaggi, perderete solo il ricordo di questa vita, per essere così totalmente immersi nell'ambientazione di Afravalone. Ma i vostri caratteri, le vostre personalità e abilità, tutto questo resterà in voi e potrete utilizzarlo nel gioco. Vi faccio un esempio... mettiamo lei scelga di essere un paladino.” Guardando Parsifal. “Ecco, non ricorderà nulla di questa vita e sarà invece immerso totalmente in quella nuova virtuale che il gioco le proporrà. Ma con i suoi ideali, i suoi valori e la sua indole. In pratica sarà in tutto e per tutto se stesso, solo che invece di vivere nel XXI secolo, sarà un personaggio di un mondo fantasy. Il costo? E' di mille Taddei per ciascun giocatore.”
Eilonwy
13-12-2013, 22.13.27
Mille Taddei?
Era una somma ne troppo alta, ma neanche così bassa!
La cosa un po' puzzava, ne avremo parlato tutti e tre a cena con i miei genitori.
"Signor Nex" dissi in modo serio e freddo "Facciamo così! Noi adesso avremmo
degli impegni......discuteremo sul da farsi questa sera......domani, se siamo interessati, torneremo qui da lei! Possiamo avere, per favore, il suo numero di telefono? Così la avvertiremo subito e potrà accoglierci, come oggi, per giocare".
Guardai con aria di consenso sia Richard che Parsifal.
Avanzai svelta, sicura, salutando con un cenno del capo i miei uomini, ordinatamente sull'attenti, la mente altrove.
Mi era stato riferito della gravità della situazione, ma volevo verificare con i miei occhi.
Ascoltai le parole del mio sottufficiale, senza dire una parola.
Lo sguardo, vagava tra i corpi anneriti e i resti carbonizzati.
"Bambini.." Mormorai "che razza di gente si serve di bambini?" Scossi la testa "Non la passeranno liscia..".
Mi voltai verso i miei uomini.
"Signori, abbiamo molti compiti questa mattina.. Questi uomini sono barbari e feroci, ma mi fido di voi, e so che non darete loro vita facile... Dobbiamo trovarli, ma prima dobbiamo pensare ai vivi e ai morti.. Tutti voi.." Indicando alcuni dei miei uomini "...prendetevi cura di questa gente, aiutateli.. Se c'è qualcuno vivo lì sotto, lo salveremo.. Io verrò con voi..".
Non sarebbe dovuto succedere, era nostro compito difenderli, la situazione cominciava a diventare insostenibile.
"Voi tre.. raccogliete informazioni sulle vittime, prendente nota dei nomi, e assicurate tutti che provvederemo ad aiutare le vedove, gli orfani e i feriti, naturalmente.. Non voglio altri ribelli!" Ordinai.
"Voi.." Indicando altri dei miei uomini "Dividetevi, perlustrate ogni centimetro di questo inferno... Voglio che salti fuori un indizio, un passo falso.. Qualunque traccia si siano lasciati alle spalle... Voglio sapere come sono arrivati qui e come se ne sono andati... Interrogate i presenti, voglio sapere se qualcuno ha visto qualcosa, qualunque dettaglio può essere importante... Dobbiamo fermarli prima che colpiscano di nuovo!".
Mi voltai un momento ad osservare i corpi distesi e sparsi.
"Voglio capire esattamente la dinamica dell'esplosione..." Lo sguardo si posò sul volto di una giovane donna, gli occhi sbarrati per lo spavento, rabbrividii "La pagheranno per questo..." Mormorai tra i denti.
"Avete i vostri ordini, andate..." Ordinai.
Mi feci largo tra la gente, che ci osservava.
"Ciò che è accaduto oggi.." Dissi, a voce alta e imperiosa "..ferisce gravemente tutti noi.. Vorrei dirvi che li troveremo, che i nostri concittadini avranno giustizia.. Ma ora posso solo dirvi, che i morti possono aspettare... È per i vivi che non c'è tempo, perciò mettete da parte rabbia e dolore, e aiutateci a scavare.. Se riuscissimo a salvare un figlio, una madre, un fratello... Allora ne sarà valsa la pena..".
Con il manipolo che avevo voluto con me mi avvicinai alle macerie, e iniziai a scavare con gli altri, sperando davvero che almeno una vita potesse essere risparmiata.
elisabeth
14-12-2013, 09.01.05
Lo ascoltai senza sarcasmo, il cristianesimo.....da Cristo in poi ci furono molti pensieri e poi la Chiesa ne fu unica fonte.......l'esorcismo.....mi era capitata una ragazzina in un villaggio poco lontano........in realta' la sua era solo una malattia.........."" Una donna contro il diavolo, cosa c'e' di meglio, onfondo fu una donna a sconfiggerlo..........prima di andar via pero', se non vi dispiace, vorrei incontrare Fra Adriano........poi potremo andare a vedere cosa succede a questa figliola..........".......era un anno che non vedevo mio padre e avevo voglia di avere la sua benedizione.......
Parsifal25
15-12-2013, 02.47.08
La spiegazione fu precisa anche se, impersonificare un ego rientrante nei tuoi modi di fare moderni in un mondo alternativo.......di certo non può che risultare più complicato. I benefici a cui siamo preposti nel piano a cui apparteniamo, in un certo senso, ci hanno reso "più pigri".
Inoltre, se devo dirla tutta, il mondo reale e la vita che sto vivendo.....non mi dispiace......perdere i ricordi di ciò, mi suscita spavento. Poco dopo, il signor Nex ci comunicò il prezzo: mille taddei, non è una cifra ardua visto lo stipendio che guadagno con la compagnia. Rimasi incuriosito.
Attimi dopo ed Eilonwy chiese al Signor Nex di lasciarle un recapito per poterlo rintracciare l'indomani, e comunicargli la nostra scelta....credo che....se usiamo un pò di furbizia, Eilonwy potrà ottenere la somma da versare. Salutammo il Doc e rientrammo verso casa.
Eilonwy
15-12-2013, 03.42.25
Rientrammo in casa. Chissà se mamma (Arwen Cavalcanti Iodis) era rientrata?
La vidi uscire dalla cucina, mentre portava un vassoio di lasagne all'italiana come sapeva fare solo lei.
Quella sera era veramente bellissima....sembrava una di quelle attrici italiane degli anni '50!!! Devo dire che lei sembrava un' italiana vera e propria, al contrario di me.
Indossava il suo abito da sera preferito, cioè quello blu-nero di velluto.
http://content7.flixster.com/photo/12/97/41/12974197_ori.jpg
Guisgard
16-12-2013, 02.18.41
Marcus annuì a quelle parole di Altea.
Così, lui e l'avventuriera, saliti sulla carrozza di lei, raggiunsero un borgo poco distante, dove si trovava l'abitazione dell'uomo dello scrigno.
Giunti qui, il mercante ed Altea entrarono al pianterreno di quell'edificio, in una piccola bottega fatiscente, colma di oggetti dalle forme più variegate e dalla provenienza più disparata.
E nella bottega vi era un uomo di mezz'età, intento a sistemare alcune marionette.
“Salute, Savin...” disse Marcus.
“Oh, salute a te!” Esclamò l'altro. “Sei qui per cercare qualche altro oggetto interessante?”
“In verità” rispose Marcus “sono qui per quello scrigno... quello che hai voluto impegnare... questa è lady Altea...” indicando l'avventuriera che era insieme a lui “... madama gradirebbe conoscere qualche informazione in più su quell'oggetto... magari, se si rivelerà interessante, potrebbe anche farti un'offerta.”
“In verità” fece Savin “non so molte cose su quello scrigno. So solo che apparteneva ad un nano che è stato arrestato per aver rubato della frutta. Le guardie hanno messo all'asta ciò che quel tipo aveva con sé ed io mi sono preso quello scrigno. Naturalmente con la speranza che possa valere qualcosa.”
Guisgard
16-12-2013, 02.40.27
Il priore annuì a quella richiesta di Elisabeth.
Chiamò allora un novizio, ordinandogli di accompagnare la donna da Fra' Adriano.
Alcuni anni prima era scoppiata nel reame una disputa tra due scuole di pensiero diverse.
Da un lato vi erano coloro, come i monaci, che ritenevano la Grazia Divina sottoposta alla Fede.
Dall'altro, invece, quelli che, come i maestri di filosofia e teologia delle grandi scuole cittadine, vedevano la Fede dipendente dalla Grazia Divina.
Questa controversia, in realtà, mirava a definire il ruolo e la posizione della natura umana nel Creato.
Se infatti, come affermavano i maestri, la Grazia Divina portava poi la Fede, il Libero Arbitrio non esisteva affatto, rendendo allora l'uomo schiavo di un destino già definito, minando così i grandi Dogmi della Religiosità, primo fra tutti quella della salvezza in base alle proprie azioni.
I monaci invece affermavano che solo la Fede comportava uno stato di Grazia, rendendo l'uomo in grado di compiere qualsiasi cosa.
Questo conduceva così alla Santità.
La disputa fu molto accesa e portò momenti di aspri contrasti tra i maestri laici e gli ordini monastici.
Contrasti che furono poi sedati dall'intervento del re.
Egli infatti, avendo avuto durante la fanciullezza un monaco come precettore, in un Concilio decretò il ruolo della Fede come principio di ogni stato di Grazia.
E tra i monaci più rigorosi nel difendere il primato della Fede vi era proprio Fra' Adriano.
Ed Elisabeth, accompagnata dal novizio, trovò il vecchio frate intento a passeggiare nell'orto del monastero.
“Eccolo là...” disse il novizio ad Elisabeth, indicando Fra' Adriano accanto ad alcuni alberi da frutta.
Guisgard
16-12-2013, 03.08.04
Rientrati a casa dei genitori di Eilonwy, i tre ragazzi cenarono con la famiglia di lei.
Fu una serata molto piacevole e tranquilla, con ottimo vino italiano e piatti tipici della cucina del bel paese.
Alla fine della cena,il padre di Eilonwy chiese ai tre ragazzi cosa avessero fatto prima di rientrare a casa.
Richard, così, raccontò della visita che con Eilonwy e Parsifal aveva fatto alla Fum Soft, descrivendo poi la proposta di quell'originale gioco di ruolo.
“Capisco...” disse pensieroso il padre della ragazza “... e cosa avete deciso? Di partecipare a quel gioco?” Guardò Parsifal. “Tu cosa ne dici, Parsifal? Cosa ti sembra di questa storia? Non è possibile che questo acclamato videogioco possa distrarre un po' tutti voi dallo studio e dal lavoro?”
Guisgard
16-12-2013, 03.19.38
Così, Clio ed i suoi soldati, insieme a qualche volontario e ad alcuni disperati che speravano di trovare qualcuno dei loro cari ancora in vita, cominciarono a scavare tra le macerie.
Ma lo spettacolo che si mostrava loro era spaventoso.
Corpi mutilati, altri carbonizzati, altri ancora già preda di cani o ratti.
Ad un tratto, dalla folla che assisteva a quella scena, qualcuno cominciò a gridare.
“Diteci” disse un uomo “perchè è accaduto tutto ciò? Perchè? Dove eravate voi militari?”
“Si, perchè è accaduto?” Gridò una donna.
“Ci hanno insegnato” urlò una ragazza “che chi ha Fede è al sicuro, protetto dalle forze del male! Allora perchè oggi stiamo piangendo i nostri morti?”
“Dov'è la giustizia che il re ci ha promesso?” Fece un vecchio.
“Perchè il Senato non è qui a rispondere al nostro dolore?” Disperata un'altra donna.
“Perchè sono ad ingrassare al sicuro nei loro seggi di marmo!” Intervenne un altro dalla folla. “Ecco perchè!”
“La situazione comincia a farsi calda, capitano.” Avvicinandosi a Clio uno dei suoi sottufficiali, il luogotenente Astin. “Volete che faccia venire rinforzi dalle caserme per tenere a bada la folla?”
Ma proprio in quel momento arrivò uno dei soldati.
“Capitano!” Mettendosi sull'attenti davanti a Clio. “I senatori hanno chiesto di voi. Dovete subito recarvi in Senato.”
Lo spettacolo era davvero raccapricciante. Più scavavo tra quelle macerie, più la rabbia saliva dentro di me.
La pagheranno cara… maledetti
Le grida della folla, poi mi sconvolsero ancora di più. Era colpa nostra? Certo, è sempre colpa nostra!
Non gli importa che versiamo il nostro sangue per loro, la prima difficoltà: dov’erano i militari?
Il senato.. si aspettavano davvero che i senatori si sporcassero le mani insieme a noi?
Nemmeno sentii arrivare Astin, preda com’ero di quei pensieri.
“La situazione comincia a farsi calda, capitano.” Avvicinandosi a Clio uno dei suoi sottufficiali, il luogotenente Astin. “Volete che faccia venire rinforzi dalle caserme per tenere a bada la folla?”
Ma proprio in quel momento arrivò uno dei soldati.
“Capitano!” Mettendosi sull’attenti davanti a Clio. “I senatori hanno chiesto di voi. Dovete subito recarvi in Senato.”
Annuii al soldato.
“Grazie Taris.. li raggiungo tra un attimo..” sorrisi “..vedrete che anche loro scaricheranno la colpa su di noi… chiamami Ryex e Goris, verranno con me..”.
Mi voltai poi verso Astin, inspirando profondamente “No, a meno che tu non sia costretto… non voglio spaventare questa gente.. ci parlerò io.. detesto quando ci trattano come i responsabili di ogni disgrazia di questa città.. è con i ribelli che devono prendersela, maledizione…” alzai lo sguardo e fissai il mio luogotenente negli occhi “Vista la situazione, intensifica gli aiuti, voglio che sappiano perfettamente che ci prenderemo cura di orfani, vedove e che i feriti verranno curati dai nostri medici.. Non voglio altri ribelli!” ripetei “E scopri chi era di guardia ai posti di blocco, convocali in caserma, tutti insieme.. voglio interrogarli io stessa.. questa gente, infondo, ha ragione.. dobbiamo stare più attenti.. altrimenti cosa perquisiamo a fare la gente.. non voglio soldati che si facciano intenerire da donne e bambini, o troppo altezzosi per perquisire persino i morti.. sceglierò personalmente le prossime sentinelle.. è tutto..” con un cenno del capo.
Dovevo parlare a quella gente.
Il vociare ormai era assordante, battei forte la spada contro lo scudo, per imporre il silenzio.
“Brava gente di Afravalone..” dissi, sfregando una mano contro l’altra, per eliminare la polvere e la sporcizia delle macerie “Davvero non siamo partecipi del vostro dolore? E io che pensavo fossimo qui apposta.. Loris..” chiamai, attirando l’attenzione di uno dei soldati “..torna pure qui, questa gente pensa che non ci prendiamo abbastanza cura di loro, quindi perché trasportare i feriti nel nostro ospedale, assicurare che le vedove saranno mantenute e gli orfani allevati da noi? No?”.
Tornai a guardare la folla “E’ questo che volete? Io non credo… Ma comprendiamo fin troppo bene la vostra rabbia e il vostro dolore… perché è la stessa che riempie i nostri cuori… Ma non siamo stati noi ad uccidere in modo tanto barbaro i vostri cari, non siamo stati noi ad usare bambini per trasportare la polvere da sparo… Se proprio volete qualcuno da incolpare, rivolgetevi ai veri responsabili, i ribelli.. e vi assicuro che avrete le loro teste! Ma su una cosa avete ragione, siamo stati troppo di manica larga.. sappiate, quindi, che da domani verranno perquisiti anche bambini, cani, gatti, vivi e morti.. e chiunque avrà qualcosa di sospetto, ne risponderà a me.. anche se so benissimo che da domani inizierete a lamentarvi per le file ai posti di blocco, esattamente come avete fatto fino a ieri.. Pensateci, e non osteggiate questi uomini che sono pronti a morire per voi!” avevo parlato decisa, autoritaria e dura, come ero sempre stata.
Non rimasi ad ascoltare le loro risposte, le potevo immaginare. Parlare alla folla era come parlare al vento, ma mio padre mi aveva sempre insegnato ad affrontare le avversità, scappare e nascondersi sarebbe stato più facile, ma non era da me.
Mi resi conto dell’arrivo dei due soldati di scorta che avevo voluto con me.
“Signori, il senato ci attende..” salutandoli con un cenno del capo.
“Astin” chiamai poi “Io vado, pensaci tu qui.. Non aggredite la folla, se potete.. al massimo prendete i più facinorosi di peso e portateli in caserma.. quando avrò un attimo di tempo ci parlerò io..” con un mezzo sorriso "Ah, ovviamente.. avvisa Loris che ero sarcastica, prima che mi prenda in parola!".
Inspirai profondamente, e feci cenno a Ryex e Goris di seguirmi.
Avrei preferito mille volte restare tra i miei soldati piuttosto che dover comparire in senato, ma gli ordini erano ordini.
Camminai in silenzio, mentre le immagini delle vittime degli attentati affollavano la mia mente. Bisognava anche pensare ai funerali.
Dovevano essere solenni e partecipati. Volevo vedere tutta la città stringersi attorno ai loro cari e capire che i loro nemici erano i ribelli, non i soldati.
Poco dopo, arrivammo a destinazione, e mi feci annunciare.
Eilonwy
16-12-2013, 15.54.13
Rimasi in silenzio ad ascoltare.
"Non è possibile che questo acclamato videogioco possa distrarre un po' tutti voi dallo studio e dal lavoro?"
Ma quale lavoro? L'unico qui che era riuscito ad trovare un lavoro dopo l'Università era Parsifal.
Alle persone, oggigiorno, che gliene frega se, pur avendo già finito l' Università a 18 anni con il massimo dei voti, non hai ancora un lavoro!!!
Forse quando si era nel 2013 poteva andare bene, ma ormai nel 2025, anche se sei piu' avvantaggiato, se non hai, almeno, 23 o 24 anni non ti prendono per la poca esperienza! E le ragazze giovani ed acculturate come me servono solo per soddisfare i disgustosi piaceri sessuali di uomini sessantenni.
La crisi finanziaria che era nata nel 2010-11 e che continuava, imperterrita, il suo cammino devastatore ancora adesso.....aveva reso il genere umano.... indescrivibilmente malvagio, crudele, vizioso, superficiale, pieno di odio, ipocrita, crudele, senza valori morali e senza amore vero.
Questi vizi, che c'erano dal momento in cui l' uomo è nato, si erano così rafforzati che, come era successo qualche anno fa, tra poco la Chiesa e tutte le altre religioni volevano abiurare il loro potere, le loro cariche e volevano scomparire per sempre.
Altea
16-12-2013, 16.44.05
Ascoltai attentamente il venditore ... quello scrigno diventava più misterioso che mai..cosa simboleggiava? Di chi era e da dove proveniva?
"Ditemi quanto volete..e sarà mio a un patto..che con i soldi che vi darò voi cercherete di scagionare quel nano..che sicuramente avrà rubato della frutta per fame".
Talia
16-12-2013, 18.01.14
Ero rimasta a lungo in silenzio alle parole di Dilda...
rivoltarsi a coloro che si spartiscono una fetta di torta, aveva detto...
già, peccato che fossero loro quelli che si spartivano le fette ti torta, pensai.
Inspirai appena...
ero tesa, e qualcosa dentro di me voleva che scappassi via...
eppure non lo feci.
Abbassai appena lo sguardo...
“Molto bene...” dissi infine, tornando a guardarla fermamente “Mi stupisca, allora!”
Guisgard
16-12-2013, 19.38.28
Impartiti gli ordini ai suoi, Clio, accompagnata da due soldati, lasciò il luogo dell'attentato e raggiunse il centro della città, dove sorgeva, a poca distanza dal Palazzo Reale e dalla Cattedrale, il Palazzo dei Migliori, il luogo in cui si riuniva il Senato.
Era questo l'organo più potente dello stato, formato da vecchi aristocratici che fungevano da consiglieri del re.
Clio insieme ai suoi due soldati fu scortata all'interno di quel palazzo, fino a raggiungere una vasta e solenne aula semicircolare, fatta di marmi pregiati e mosaici di aureo splendore.
Al centro della sala, dove un tempo dominava la statua marmorea di una vittoria alata, simbolo del paganesimo, oggi si trovava una monumentale scultura, raffigurante un Angelo che brandiva una spada nella mano destra ed una Croce nella sinistra.
Era l'immagine di ciò che era avvenuto un secolo prima, quando cioè la casa reale si era convertita al Cristianesimo.
Tuttavia ad Afravalone dominava un'assoluta tolleranza religiosa, che permetteva liberamente ad ognuno di professare il proprio Credo.
Questo però aveva generato dislivelli sociali di tipo morale ed etico, oltre che religioso, in quanto, fra tante persone credenti, indipendentemente dalla Fede professata, coloro che si dichiaravano invece non credenti erano visti come individui quasi inferiori.
La luminosa Teocrazia Afravalonese, infatti, che poneva la Divinità al centro di tutto, motivando così da Essa l'esistenza stessa dell'intero Creato, mal concepiva uomini che invece si dichiaravano indifferenti a qualsiasi legame con il Divino.
E proprio davanti alla statua dell'Angelo, Clio salutò i membri del Senato.
“Capitano...” prendendo la parola il senatore Bool “... abbiamo saputo che i ribelli hanno colpito ancora. E stavolta non in qualche borgo sperduto o contro carovane di mercanti. Sono riusciti a giungere fin nel cuore della nostra città. Com'è stato possibile tutto ciò? Come hanno potuto agire così indisturbati, al punto da pianificare un attentato così devastante? Dov'erano i vostri uomini? Com'è possibile che nessuno si sia accorto di nulla?”
Guisgard
16-12-2013, 19.51.29
Savin fissò Altea dopo quelle sue parole.
“Siete generosa, madama...” disse “... ma non so a quanto può ammontare la cauzione per liberare quel tipo... forse ora sarà già stato impiccato...”
“Allora” fece Marcus “accompagnaci alla prigione. Lady Altea vuol conoscere altri particolari circa questo scrigno. Solo così si può capire il suo reale valore.”
Savin annuì e li accompagnò verso la prigione.
Qui i soldati del Gastaldo, l'ufficiale reale che controllava il paese, erano intenti a dormicchiare davanti all'ingresso.
“E' rinchiuso qui un nano arrestato ieri?” Chiese Savin.
“Si, perchè?” Rispose seccato uno dei soldati.
“Vogliamo vederlo.” Disse Marcus.
“Le visite non sono permesse per i condannati all'impiccagione.” Sentenziò un altro dei soldati.
Guisgard
16-12-2013, 19.57.56
“Un videogioco che promette la felicità.” Disse all'improvviso la madre di Eilonwy. “A me sembra un'assurdità.”
“In effetti” intervenne Richard “i videogiochi, come tutti i prodotti di intrattenimento, possono al massimo dare un po' di svago, rompere la monotonia giornaliera o tutt'al più permetterci di sfogare un po' di stress dopo lo studio o il lavoro. Ma questa storia della felicità attraverso un semplice gioco mi sembra un po' una bufala.”
“Un mio amico” fece Kayley “ha provato quel videogioco e dice di essere rimasto impressionato da ciò che ha vissuto.”
“E cosa ha vissuto?” Chiese Richard.
“Era un cacciatore di taglie” spiegò Kayley “e ha dato la caccia ad un pericoloso criminale che aveva rapito la figlia di un ricco barone. Alla fine è riuscito a liberare la ragazza, di cui poi si è innamorato, ma poco dopo è stato ucciso dal criminale. La sua esperienza di gioco si è così interrotta, ma lui dice che vuole riprovarci.”
Richard sorrise e poi fissò Parsifal.
Altea
16-12-2013, 20.09.39
Marcus aveva avuto una ottima idea...prima di tutto avremmo aiutato il nano e poi avremmo saputo magari qualcosa di quello scrigno.
Arrivati di fronte alla prigione vi erano guardie assonnate e addormentate...poi trasalii a quelle parole "Impiccagione" e guardai Savin e Marcus e mi rivolsi alla guardia.."Impiccagione?Ma cosa avrebbe fatto di grave questo nano? A me dissero..rubato delle mele...se volete io posso pagare la sua scagione, ho soldi abbastanza. Dovrei proprio parlare con lui".
Qualcosa di strano mi spingeva a fare questo...certo quel nano..poteva avere pure ucciso..non riuscivo a capire ma quello scrigno mi conduceva ad agire più che riflettere.
elisabeth
16-12-2013, 20.12.37
Seguii il Monaco tra i corridoi conosciuti e passammo attraverso la cucina......deserta in quel momento, al pezzamento di terreno dedicato all' orto.......fui lasciata da sola e ringraziai il Monaco per la gentilezza.......rimasi ferma,a guardarlo....mio padre parlava agli alberi.....ebbene non e' un modo stupido di definire ciò che egli stava facendo, era il suo modo reale di accogliere la Grazia del Signore attraverso le sue Creature.......non era cambiato per nulla, un anno in un uomo adulto non fanno la differenza.....percorsi il perimetro che accoglieva la terra e i suoi alberi...e quandomi trovai vicina a lui....." Fra' Adriano......lo vedo pensieroso questo pomeriggio...posso abbracciarla ?....."....attesi che mi arrivasse vicino.....ed accolsi in un abbraccio fatto di tenerezza ..... quell' uomo che mi aveva cresciuta......con grande amore...." Padre, come mi siete mancato......ringrazio il Priore che e'venuto a cercarmi....avrei dovuto aspettare la messa di Natale per vedervi....siete in salute e questo mi fa piacere.......forse voi sapete perchè sono qui...il priore mi ha parlato di una ragazza che ha problemi di salute.......o c'e' altro che dovrei sapere.....".....lo guardavo negli occhi....e tenevo le sue mani tra le mie...erano sporche di inchiostro....." Vedervi qui a parlare con un albero di mele....mi fa pensare alle vostre mani sporche di terra.......e non di inchiostro ...."...
Guisgard
16-12-2013, 20.30.05
Fra' Adriano sorrise ad Elisabeth e poi la pregò di sedersi con lui su un basso muretto di cinta.
“Parlare” disse il vecchio frate “alle piante è divenuto molto più che un'abitudine per me. Molti ormai non ascoltano più il farfugliare di questo vecchio frate” rise “allora mi scelgo un uditorio più paziente e meno incline ad abbandonarmi nel bel mezzo di una piacevole conversazione.” Guardò per un momento il cielo. “La nebbia calerà anche stanotte...” mormorò “... e in essa si cela sempre la tentazione... la tentazione ha molti volti... a volte prende la gola, altre volte la bramosia dei sensi... molto più spesso, invece, quando, soprattutto alla mia età, il corpo ha meno pretese è allo spirito che mira il nostro nemico... allora malinconia, tristezza, angoscia e talvolta disperazione diventano flagelli silenziosi...” strinse le mani di lei “... viviamo in tempi tristi, figlia mia... tempi incerti... quella ragazza...” scosse il capo “... l'ho veduta una volta o due... sua madre non è mai stata un'assidua frequentatrice di chiese... però credo ci sia dell'altro... io sono troppo vecchio e stanco per questo genere di cose ormai... e tu hai la giusta prudenza nell'avvicinarti a simili situazioni... sono certo saprai dare conforto e aiuto a quella gente...” si alzò e colse una mela da un ramo “... bella vero? Sembra soda e matura... succosa e non certo come quelle mele che invece appaiono stucchevoli al palato...” la strinse allora nelle sue e la spaccò in due, mostrando un verme che c'era dentro “... non fidarti mai di ciò che vedi, figlia mia... mai...” ed un senso di angoscia avvolse il cuore di Elisabeth.
Eilonwy
16-12-2013, 20.30.09
“Un videogioco che promette la felicità.” Disse all'improvviso la madre di Eilonwy. “A me sembra un'assurdità.”
Ascoltai attentamente le parole di mia madre.
E' vero...è vero....quel gioco era una gran assurdità e bufala, ma dopotutto anche il mondo reale era qualcosa di insensato ed assurdo.
Che cosa c'era di tanto normale in un mondo senza regole, senza valori, senza giustizia e senza speranza?
Cosa c'era di tanto sensato nel cercare di stuprare una ragazza in cerca di un lavoro?
Tutta questa storia mi rese arrabbiata e seria per tutta la cena.
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Guisgard
16-12-2013, 20.38.09
A quelle parole di Altea, i soldati saltarono su, come se fossero stati morsi da una tarantola.
“Madama, sappiate che serve un bel po' di denaro.” Disse uno di quelli.
“Si, perchè” fece un altro “il Gastaldo ha sentenziato per quel nano la pena di morte, dunque bisognerà correre un bel rischio da parte nostra.”
“Quanto?” Chiese Marcus.
“Almeno una trentina di Taddei.” Rispose il primo soldato.
“Trenta Taddei per un nano?” Stupito Marcus.
“Trenta Taddei” replicò il soldato “per un prigioniero già condannato. Per la legge sono tutti uguali. Nani, cavalieri e mendicanti.”
“Sante parole, compare.” Annuì il secondo soldato.
Guisgard
16-12-2013, 20.46.22
La cena proseguì, ma al padre di Eilonwy non sfuggì l'inquietudine di sua figlia.
“Eilonwy...” disse quando la cena terminò “... cos'hai? Ad un certo punto sei diventata taciturna e inquieta. Cosa c'è?”
“Forse sta ancora pensando a quel videogioco!” Esclamò divertita Kayley. “Magari sogna anche lei di essere salvata da qualche affascinante cacciatore di taglie o da qualche valoroso cavaliere!” Rise.
“Kayley, ti prego.” La riprese suo padre.
E proprio in quel momento, ancora una volta, in tv apparve la pubblicità di quel videogioco.
“Parli del diavolo” sarcastico Richard “e spuntano le corna.”
Guisgard
16-12-2013, 20.50.20
Dilda fissò Talia e sorrise.
“Niente di più semplice ed affascinante.” Disse. “Dopotutto è il mio lavoro.” Accese allora dei monitor ed iniziò ad inserire nel computer diversi dati.
“Immagini” tornando a guardare Talia “di vivere in una civiltà che promette libertà, luminosità, splendore, ma che invece è retta solo sul privilegio di pochi eletti. Una società in realtà intollerante verso coloro che non si allineano al sistema. Per questo lei lascerà ogni cosa e si unirà ad un gruppo di ribelli. Una resistenza formata da altri come lei, che sognano un mondo migliore. E a capo della vostra ribellione vi è un leader carismatico, capace di smuovere le coscienze e far tremare il regime che detiene il potere nella vostra civiltà. Il vostro leader proviene da una città segreta, dove il potere è amministrato in modo democratico e tutti sono liberi. Una città però di cui nessuno conosce l'ubicazione fra voi ribelli. Nessuno tranne il vostro grande leader, naturalmente.” Si alzò, avvicinandosi a lei. “Cosa ne pensa? Un po' sono riuscita a sollecitare il suo stupore?” Rise appena. “Poi mostrò a Talia un'immagine su uno dei monitor. “Ecco...” indicando il monitor “... il suo alter ego in computer grafica, già pronto per vivere le meraviglie di Afravalone.” Aggiunse, mentre la Talia virtuale cominciava ad animarsi su quello schermo.
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Eilonwy
16-12-2013, 21.00.25
"Ah ah molto spiritosa sorellina" dissi con sarcasmo ritornando a sorridere di un colpo. Feci un buffetto sulla guancia di Kayley.
Poi tornando a rivolgermi a mio padre: "Forse è meglio se te lo racconta Richard o Parsifal quello che mi è successo....non mi va di parlarne. Scusate...squisita la cena mamma!!!".
Andai nel giardino a sedermi sotto una quercia vicino al roseto.
Mi veniva da piangere ancora una volta.
Alzai lo sguardo e vidi la Luna piena. Per mia fortuna vivevo sulla montagna piu' alta della città dove si potevano vedere gli astri e le stelle cadenti senza lo smog delle auto.
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elisabeth
16-12-2013, 21.05.53
Mi sedetti accanto a lui e lo ascoltai con la gioia di sempre......parlava con calma, e ogni cosa tra le sue parole sembrava un disegno...un disegno fatto da un uomo vecchio , ma con un animo fermo.....un animo antico e sapiente...da lui bevevo e in quel momento ascoltai ogni cosa......compresi...il male che si celava, un male oscuro.....il male si nascondeva......non poteva rivelarsi alla luce del sole.......vidi prendere una mela ...era bellissima, lucida, potevo sentirne il profumo....eppure tra la sua mano la apri'.......e dentro quel bellissimo frutto....c'era il male...un verme....rovinava quella bellezza........sussultai.....mi arrivarono alcuni schizzi di mela........" Padre.... mi piace il tuo modo di insegnarmi i lati nascosti della vita.....starò attenta.....ogni volta che mi sentirò in pericolo.....ti penserò.....so che saprai aiutarmi....."......gli baciai le mani.....e tornai sui miei passi...e raggiunsi il Monaco...." Ora sono pronta....."....
Altea
16-12-2013, 21.10.09
"Hanno detto trenta Taddei" dissi guardando seriamente e seccata Marcus e il venditore.."Sono stanca di questa storia..eccovi a voi i soldi" e lanciai alle guardie un sacchetto..il tesoro raccimolato nella ultima avventura nei mari e nelle isole dove appunto si diceva i pirati avevano nascosto soldi e tesori..e infatti molte cose avvennero in quella avventura.
"Ora potete scagionare il nano" dissi guardandoli con superiorità.
Guisgard
17-12-2013, 01.22.27
Altea lanciò, quasi con sdegno, quel sacchetto di monete ai soldati e questi subito si avventarono come cani sul denaro.
E uno di loro annuendo prese le chiavi della prigione.
Entrò dentro e dopo qualche minuto ritornò fuori, spintonando in terra il nano.
“Ora sei libero...” disse con disprezzo il soldato “... sei fortunato e devi ringraziare questa donna se ti sei salvato da un bel cappio...” indicando Altea.
Il nano, quasi incredulo, alzò gli occhi sull'avventuriera e accennò un cenno del capo, come a volerla ringraziare.
“Come ti chiami?” Chiese Marcus.
“Gyen...” mormorò il nano.
Guisgard
17-12-2013, 01.48.25
Tornata dal monaco, Elisabeth fu da questi ricondotta dal priore.
Quest'ultimo aveva già fatto chiamare altri due monaci che incaricò di ritornare verso il borgo.
Elisabeth sarebbe andata con loro.
“Questi è Fra' Severus” disse il priore nel presentarli alla maga “e questi è Fra' Favelius. Vi porteranno dove vive quella ragazza.”
I tre, così, lasciarono il monastero e raggiunsero il borgo.
Vi arrivarono quando ormai era già sera.
Trovarono allora alloggio presso la dimora di due pie donne, sorelle e timorate di Dio.
Qui cenarono e vi trascorsero la notte.
Il mattino, abbastanza presto, lasciata la casa delle due sorelle, arrivarono finalmente a quella in cui viveva la ragazza.
Ad accoglierli trovarono una donna dal volto scarno e l'aria afflitta.
Era sua madre.
“Dov'è vostra figlia?” Le chiese Fra' Severus.
“E' dentro...” rispose la donna “... siamo stati costretti a legarla nel letto...”
Guisgard
17-12-2013, 02.01.55
Eilonwy, con gli occhi lucidi, fissava il meraviglioso firmamento di quella sera.
L'aria era sufficientemente limpida e pulita e in certi momenti le stelle sembravano così vicine da potersi quasi toccare.
Ad un tratto la ragazza sentì dei passi dietro di lei.
“Chissà perchè” disse Richard avvicinandosi al roseto “quando si è malinconici le stelle ci sembrano più vicine... ricordo una vecchia canzone che ascoltavo sempre durante i pomeriggi di studio... parlava delle stelle del cielo...” canticchiò per qualche istante il motivo di quella canzone “... nelle notti d'Estate ci guardate di più, diceva... ma invece io credo che guardiamo le stelle quando ci manca qualcosa... e forse lo cerchiamo nel loro scintillio...” sfiorò il viso di Eilonwy e con una carezza le asciugò le lacrime che cadevano giù “... cosa devo fare per farti passare questa tristezza? Vuoi tornare dai tipi del videogioco e provare quella loro bizzarra avventura?” Facendole l'occhiolino.
Eilonwy
17-12-2013, 02.30.30
"Oh Richard....se per questo io vorrei soltanto una vita tranquilla, un lavoro, un uomo da amare e dei bambini da educare e coccolare! Non penso di chiedere tanto....sai quanto me ne importi dei videogiochi!!!" dissi con disperazione.
Mi gettai tra le sue braccia e lo abbracciai forte.
Poi alzai lo sguardo e lo guardai in quei occhi di ghiaccio. Quella sera sembrava piu' bello che mai.....avrei volto fargli una statua di marmo o un ritratto o anche una semplice foto. Era piu' bello di una statua greca-romana di Apollo.
Mi guardava attentamente con quel viso da cherubino.
Gli accarezzai con dolcezza i setosi capelli neri.
Chissà? Forse....con un' atmosfera così e parlando del piu' e del meno....forse....forse....sarei riuscita a conquistarlo.
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Riconfortata dalla sua voce calda, cristallina e potente, mi asciugai le lacrime e sfoderando i miei piu' dolci e fanciulleschi sorrisi....ricominciai a parlare: "Scusa se creo a te e a tuo fratello dei problemi con le mie lagne. Allora, dimmi un po' come mai non sei andato all'appuntamento con quella biondina! Com'è che si chiamava? Ah sì...Dana!!!".
Richard non rispondeva.....forse era meglio se non glielo chiedevo.
"Mi spiace....scusa. Non volevo riaprirti una ferita....perdonami. Sono la solita ficcanaso...non cambierò mai !" dissi abbassando il volto.
Mi girai verso le rose, che crescevano, rampicanti, sulla quercia.
Tesi la nivea mano e staccai con un colpo netto un bocciolo di rosa rossa per mettermelo tra i capelli, come quando ero bimba.
Nel girarmi nuovamente verso di lui, lo vidi a tre centimetri dal mio viso con un espressione mista tra la felicità e il timore.
Tara La Banshee
17-12-2013, 12.07.22
Uscii dalla metropolitana stanca e infreddolita. La serata appena trascorsa mi aveva lasciato un amaro in bocca.
Sarebbe dovuta essere una festa di bentornata ma invece...
Le persone che mi avevano accolto mi parevano estranei, come se in un anno avessero vissuto mille vite, chi si era sposato, chi aveva raggiunto il successo e ora guardava il mondo dall'alto in basso, chi aveva perso la fiducia nel mondo e sprecava la sua vita lamentandosi senza mai agire.
Anche la città, dove ero nata e cresciuta, ora mi pareva una terra nuova, a ben pensarci mi aveva regalato più dolori che gioie, e dopo la morte di mio padre, avvenuta durante la mia assenza, nulla mi spingeva a restare.
Prima gli studi, poi la mia decisione di affiancare associazioni no-profit per la salvaguardi di animali in via d'estinzione mi aveva allontanata per 5 anni.
Mentre passeggiavo fiancheggiando il parco fui abbagliata da una pubblicità enorme, che copriva due interi edifici.
Una donna che prometteva di realizzare i sogni...
Certo, pensai, come sarebbe stato bello...ma temo sia una truffa, una delle tante promesse poi non mantenute...
Immersa nei miei pensieri giunsi al palazzo dove al terzo piano c'è il mio appartamento....mio...in realtà la nuova moglie di mio padre ne aveva il possesso indiscusso ed io entro una settimana dovevo portare via le mie cose.
Mi chiusi nella mia camera immersa di scatole e scatolini, mi gettai esausta suo letto e accesi la TV.
Di nuovo la donna del cartellone....la sua voce si insinuò nella mia testa e mi addormentai cullata dalle sue promesse...
Parsifal25
17-12-2013, 13.29.43
Venimmo accolti dalla famiglia di Eilonwy come sempre: cortesia, calore e stima reciproca erano le gemme che coronavano il capo della famiglia del "piccolo scricciolo".........
"Mi divertiva sempre, pensare la piccola Eilonwy in codesto modo.....anche se probabilmente esageravo un pò troppo......sembro più un padre che un migliore amico. Lo ammetto, invidio le attitudini del mio fratello minore in campo cortese......". Pensando a ciò osservavo coloro che erano li' con me.
Poco dopo, mi senti' chiamare in causa dal padre di Eilonwy il quale mi chiedeva un parere sul come vedevo la trovata del videogioco:
"Come......." risposi distrattamente. " Si'.....il gioco. Guardi signore, credo che le sue affermazioni non siano del tutto sbagliate anche se con lo stress quotidiano della vita che si vive, lo studio, il lavoro ed altro sarebbe un bel toccasana. Inoltre....." fissando Eilonwy che andava via " sarebbe un ottimo anti-stress per sua figlia.....leggete l'inquietitudine che traversa i suoi occhi......sarebbe un bel "viaggio" da regalare a sua figlia. Credetemi, se lo merita, si sta impegnando in meglio per rendervi fieri di lei.....". Sorrisi al padre e di rimando lo feci con i restanti commensali:
"Non è un male, credere in qualcosa di magico, miei cari signori. Lo posso affermare con certezza il mio pensiero, visto che il mio pane è il teatro e i miei personaggi racchiudono in sè sempre un qualcosa di fantasioso da poter donare a tutti voi che cercate un pò di quella fantasia e quell'infanzia che ogni tanto torna a galla in tutti noi. Ricordiamoci, che siamo pur sempre l'unico organismo complesso che si stende in questo breve ma intenso passaggio su codesta Terra." Il mio viso era illuminato da una luce che soltanto la certezza di fare il meglio per aiutare la piccola Eilonwy poteva donarmi. Speravo che il messaggio che volevo donare venisse recepito.
Terminai' l'ultima portata e chiesi il permesso di poter prendere una boccata d'aria: "Signori.....chiedo il permesso di poter allontanarmi dal tavolo, e.....perdonate se mi son permesso di esser cosi' invadente e "metricamente teatrale". Mi chinai' verso di loro ed usci' sorridendo.
Il firmamento era sereno e corollato di tante stelle e la luna era maestosa come non mai. Osservai' ciò che mi stava donando quello splendido paesaggio in quegli attimi. Vidi Eilonwy baciata dalla luna come se fosse una sua figlia.....aveva il volto triste e lo scintillio delle lacrime che bagnavano il suo lieve viso, crearono in me tanta malinconia da volerle correre incontro e stringerla a me. Ero sotto il balcone quando stavo per compiere il passo, ma vidi Richard che già gli stava vicino, fermai' il mio cammino e risi: " Me l'hai fatta un'altra volta.....Rugantino!" Presi un filo d'erba e lo posi sulle labbra; guardando la luna ed il suo cielo e baciato dalla fredda brezza notturna mi posi una semplice domanda:
" Chissà se in questo videogioco......vi sia qualcuno da poter salvare, magari, lasciar un segno impellente in qualche buona causa.....un giorno lo scopriremo". Spirai' profondamente e cominciai' a canticchiare una canzone
http://www.youtube.com/watch?v=v9Ph6eEPDWs
Entrai nella grande sala, e salutai con uno sguardo silenzioso la Vittoria che aveva sempre sostenuto il regno.
Certo, ora era un angelo, ma mio nonno aveva fatto in tempo a vederla come appariva nei secoli scorsi, una splendida vittoria alata, e io avevo imparato a ricordarla così, da un dipinto che aveva commissionato appena saputo del cambio di Fede della casa reale.
Il mondo era cambiato da allora, ma fortunatamente vi era un’adeguata tolleranza, e i senatori mi avevano sempre rispettato, anche se non avevo mai aderito alla loro fede, non sconfessando la religione dei padri.
Salutai rispettosamente il senato, e restai impassibile alle parole del senatore Bool.
Dentro di me, però, ribollivo di rabbia.
Certo, loro stavano seduti in quella sala elegante e la colpa era nostra, sempre.
“I miei uomini stanno indagando in questo momento per accertare la dinamica dell’esplosione, sarete informati di ogni progresso.. pensiamo che i ribelli si siano serviti di bambini per entrare in città.. qualche soldato potrebbe essere stato indulgente con un bambino, ma li interrogherò al mio ritorno in caserma, ho già dato ordine di convocarli. Da domani, i posti di blocco verranno duplicati, e sarò io a scegliere personalmente gli uomini che li sorveglieranno, e state certi che da domani verranno perquisiti anche i bambini, cani, gatti, vivi e morti…” dissi, ripetendo ciò che avevo detto ai miei soldati “Ma non basterà, i ribelli troveranno un modo, avranno sicuramente spie e appoggi in città… bisogna scoprire dove si nascondono.. quelle persone meritano giustizia..”.
Guardai ognuno dei senatori, e mi inchinai rispettosamente.
“Signori, se non c’è altro.. con il dovuto rispetto.. il mio posto è sul luogo dell’attentato con i miei uomini..”.
Altea
17-12-2013, 16.42.21
Osservai la scena sospirando e volgendomi al Cielo...barattare la vita di un uomo con del denaro..provavo disprezzo per quelle guardie.
Ma furono di parola e il nano fu liberato...risposi al suo cenno col capo e lasciai che parlasse Marcus per primo per poi prendere la parola.
"Gyen...questo è il vostro nome, i miei omaggi io sono Altea e il destino ha voluto che ci incontrassimo...e io penso che niente sia dovuto al caso, infatti io vi ho salvato la vita...ma io vorrei sapere da voi..qualcosa su quello scrigno, quello che avevate con voi quando vi arrestarono perchè vorrei comprarlo, magari voi potete aiutarmi".
elisabeth
17-12-2013, 18.30.41
Il Priore chiamo' altri due monaci e sarebbero stati coloro che mi avrebbero accompagnata sino al Borgo....e quindio dall'ammalata, Fra Severus......non disse una parola per tutto il tempo che ci condusse alla casa di due donne....pie a quanto mi disse Fra favelius....che per tutto il tratto' Lodo' la grandezza del Signore.....io francamente nella mia mente continuavo a far roteare le parole di mio padre e quindi chi avrei incontrato e come aiutare la creatura che l'indomani mi avrebbero fatto incontrare........ci diedero la massima ospitalità...e mentre i Monaci e ele donne iniziarono il rosario...io mene andai a letto...avevo bisogno di raccogliere tutte le mie forze e per questo dovevo meditare......gia' portare la mente e il corpo fuori dal mondo materiale.......e fu sera e fu mattina......il oprofumo della colazione fu un magnifico risveglio...e riprendemmo il cammino, arrivammo davanti ad una casa della ragazza.....una donna era sulla soglia ad attenderci, quando la vidi ne ebbi pietà, era pelle ed ossa......ma la cosa peggiore era che nei suoi occhi non brillava la luce della speranza.......quando la donna disse cha la ragazza era legata al letto...mi vennero i brividi....." Neanche gli animali si dovrebbero legare...figuriamoci un essere umano....".....trovai un varco tra i monaci e la donna e quasi con ineducazione entrai in casa.....le finestre enano sbarrate e l'odore era terribile...sentivo un rantolo provenire dalla stanza sul retro e mi avvicinai.......una scena che mai avrei potuto pensare di vedere.....una ragazzina, esile, legata al letto...aveva gli occhi lucidi.....persi nel vuoto......il suo respiro era così lento che a stento si muoveva la camicia che indossava........aprii la finestra e feci in modo che il sole non le colpisse il volto.....c'era bisogno di aria fresca....mi voltai e mi sedetti sul letto......guardai i suoi polsi...viola....." Pensi di avere la forza di dirmi come ti chiami ?...."..
Guisgard
18-12-2013, 02.01.59
“Capitano...” disse un altro dei senatori a Clio “... sicuramente i ribelli hanno occhi ed orecchi dappertutto nel reame. E' noto che tra il popolo serpeggia una certa ammirazione verso le dottrine di quegli eretici... non ci stupiamo dunque se molti potrebbero in qualche modo servire la causa dei nostri nemici... tenete bene a mente queste cose, mi raccomando.”
“Io credo” prendendo la parola ancora un altro di quei consiglieri, il senatore Gheorgis “che per riuscire davvero a fermare quei ribelli sia fondamentale cercare di capire chi è davvero il loro leader. Egli è la mente e l'anima di quel movimento e fino a questo momento è riuscito a rendere vano ogni nostro tentativo di annientare le fila dei rivoltosi.”
Tutti gli altri senatori annuirono.
“Vi informiamo, capitano, che in seguito a questo ultimo attentato, il Senato ha deliberato che altre forze armate affianchino le milizie reali. Stiamo parlando di eserciti mercenari.” Tornando a parlare il senatore Bool.
Guisgard
18-12-2013, 02.10.11
Elisabeth entrò in casa e senza attendere altro cominciò a cercare la stanza dove si trovava la ragazzina.
Non fu difficile trovarla.
La maga allora aprì le finestre e permise alla luce del Sole di dissolvere l'inquieta e tetra penombra di quella camera.
Vide così meglio la povera fanciulla.
Era esile, scarna e col corpo ricoperto da lividi e croste.
Attorno alla bocca recava ancora i segni della bava.
Ma i suoi occhi lucidi, appena Elisabeth cominciò a parlarle, mutarono in attimo.
Divennero rossi e la sua espressione si alterò.
Una smorfia rese contratto in modo innaturale il suo volto.
“Io sono” disse la ragazzina con una voce tanto grottesca, quanto arrabbiata “Frate Elia!” Mostrò un ghigno diabolico. “Non mi riconosci? Hai già scordato i miei insegnamenti?” E si abbandonò ad una grossa risata.
Guisgard
18-12-2013, 02.15.47
“Il mio scrigno...” disse agitandosi il nano a quelle parole di Altea “... il mio scrigno! Allora voi sapete dove si trova? Non è andato perduto, grazie al Cielo!”
“No, non è andato perduto.” Intervenne Marcus. “E' stato messo in vendita ed ora lady Altea intende acquistarlo.”
“Ma io non posso vendervelo, milady!” Esclamò il nano.
“E perchè mai?” Chiese stupito Marcus.
“Perchè mi è stato affidato e devo consegnarlo ad una persona.” Rispose il nano. “E' questione di vita o di morte!”
“Vuoi prenderci in giro?” Spazientito Marcus.
“Niente affatto!”
“E' solo uno scrigno!” Fece il mercante. “Non può valere tanto!”
“Si, invece!” Annuì il nano.
Guisgard
18-12-2013, 02.25.13
Richard era vicinissimo ad Eilonwy, ma proprio in quel momento i due udirono qualcuno cantare.
“Parsifal...” disse Richard, voltandosi verso quella voce “... sei tu! Cosa fai lì da solo? Cerchi forse una finestra a cui volgere una serenata?” E rise di gusto.
In quello stesso istante anche il padre di Eilonwy uscì in giardino a raggiungerli.
“Allora, ragazzi...” sorridendo ai tre “... cosa fate di bello? Parsifal mi ha parlato di quel videogioco e forse non ha tutti i torti... magari può essere un bel diversivo per distrarsi un po'... e forse sarà capace di far tornare il sorriso alla nostra Eilonwy...” fissando sua figlia.
Guisgard
18-12-2013, 02.36.30
L'immagine di quella donna sul cartellone luminoso...
Poi le scene della pubblicità che scorrevano rapide in televisione...
Di nuovo la voce di quella donna e poi la scena di lei che prendeva una pillola verde...
Strani colori, forse solo le luci della città che si muovevano caotiche in ogni direzione...
Poi silenzio...
Un profondo, cupo ed assoluto silenzio...
Una vasta campagna dai tratti e dalle fattezze lussureggianti e primordiali...
Così, fino a dove l'occhio poteva giungere...
Dove l'orizzonte finiva col perdersi tra le nuvole...
E da esse quasi poteva vedersi qualcosa...
Qualcosa di sterminato e inimmaginabile...
Poi suoni di corni lontani, voci, rumori di cavalli e clangore di armi...
Poi, ad un tratto, di nuovo quel silenzio senza fine...
Tara si svegliò di colpo.
Aveva sognato.
Si era addormentata davanti alla tv accesa.
E al suo risveglio ancora una volta vide sullo schermo la pubblicità di quella donna che prometteva e sogni e felicità.
Eilonwy
18-12-2013, 09.13.01
Le mie guance ritornarono ad imporporarsi e sorridendo dissi: "Davvero papà?...Oh grazie, grazie mille!!! Voi verrete con me ragazzi.....non è vero?"
Abbracciai mio padre e gli diedi tanti baci.
Battei le palpebre, cercando di nascondere il mio disappunto.
"Mercenari? Ottimo! D'altronde sono famosi per la loro lealtà, devozione, fedeltà.. Non c'è alcun pericolo che si possano vendere al nemico in cambio di qualche moneta in più.. Non è mia abitudine discutere gli ordini, se vi fidate di chi combatte per denaro, e dormirete sonni tranquilli sapendo che è uno di loro a sorvegliare la vostra porta, non spetta a me ribattere e non mi permetterò di farlo.. Mandateli da me appena arriveranno... Voglio che sappiano da subito con chi hanno a che fare ..".
Non venite poi a piangere da me quando vi tradiranno...
Sospirai, ero famosa per dire sempre quello che pensavo, persino in senato, ma i senatori sapevano anche che non avevo mai disubbidito, anche quando non ero d'accordo con loro.
"Quanto ai ribelli, avete ragione... Dobbiamo trovare il loro capo.. Se loro hanno occhi e orecchie tra di noi, noi dobbiamo avere occhi e orecchie tra di loro.. Potrei fingere di avervi tradito, e cercare di infiltrarmi io stessa, ma immagino che non si fiderebbero mai.. escogiterò qualcosa con i miei uomini... Non temete... Li smaschereremo... E se il popolo simpatizza con i ribelli, se apprezza le loro dottrine... Dovremmo chiederci perchè... Forse dovreste lottare per riconquistarlo... E non è certo qualcosa che compete alla Guardia Reale...".
Tara La Banshee
18-12-2013, 11.31.04
Mi alzai dal letto con la testa confusa, quella donna era di nuovo li sullo schermo, come l'avevo lasciata la sera prima...
Iniziai lentamente a vestirmi, preparandomi ad una lunga mattinata di colloqui.
Uscii di casa in ritardo, mi affrettai a prendere con un balzo il tram, mi sembrava di tornare ai giorni di scuola...gettai uno sguardo alla città e di nuovo vide troneggiante su un cartellone quella donna.
E' davvero ovunque, pensai...
La mattina fu un fallimento, non riuscii a trovare uno straccio di lavoro, eppure il mio curriculum era pieno e ricco di esperienze in diversi paesi del mondo.
Il meglio che ero riuscita a trovare era la toiletta per cani!
Ero davvero scoraggiata e di nuovo la donna mi si parò davanti in un enorme cartellone luminoso...
Forse é solo una sciocchezza, riflettei, ma forse forse potrei andare a vedere di che si tratta...tanto peggio di così la giornata non mi può andare....
Altea
18-12-2013, 16.33.33
Il nano aveva una strana espressione...non capivo se di stupore o paura, quando vidi Marcus e il venditore arrabbiarsi e dargli contro li fermai.
"Un attimo" dissi fermamente "perchè dovrebbe mentire? D'altronde mi risulta lui fosse in possesso dello scrigno quando fu arrestato e voi" mi avvicinai al venditore "lo avete preso per venderlo...non vi ha detto di venderlo, voi glielo avete sottratto".
Mi voltai subito verso il nano..."Non è possibile parlare con quell' uomo a cui avete dato questo pegno? Desidererei scoprire cosa cela questo scrigno e se volete possiamo andare assieme a consegnarglielo..abita da queste parti?"
elisabeth
18-12-2013, 21.36.24
Mi sedetti sul letto, tutto sembrava calmo......" Fra Severius potreste bagnarmi un panno con dell' acqua pulita ? Deve avere un bel volto sotto queste sozzure........."........una folata di aria calda.......tanto calda da provocarmi un rapido rosssore al volto e rivoli di sudore alla schiena.......ma la cosa peggiore fu la ragazza......i suoi occhi divennero rossi come le fiamme e la sua voce era baritonale.....veniva dal profondo..........Fra Elia.......si che lo conoscevo.......mi aveva insegnato tanto e con lui conobbi i demoni.....il male e il bene...........improvvisamente davanti a me comparve la mano di mio padre con la mela, quella bella mela succosa...........la sua mano spappolo' la mela e come per magia ogni parte ando' a finire sulla ragazza......questa cosa la fece diventare ancora piu' indemoniata........sino a quando dalla sua bocca non ne usci' del veleno........era maleodorante........ma sembrava averla svuotata......." Fra Severius, per le benedizioni servite voi........." La cosa mi sembrava strana,quella mela era uscita dal nulla e Fra Elia......era tornato nella mia vita....
Guisgard
19-12-2013, 01.45.55
Il padre di Eilonwy sorrise a sua figlia.
“Eh, temo proprio che ci toccherà scortare la nostra damigella, caro Parsifal...” disse divertito Richard “... dopotutto non si può certo lasciare che questa nostra giovane peste vada da sola nello scenario di quel videogioco... ci pensate? Poveri quegli sfortunati giocatori che interagiranno con lei!” E rise di gusto.
“Certo!” Esclamò la mamma di Eilonwy. “Voi due” indicando Richard e Parsifal “dovete badare a lei!”
“Quando si va, allora?” Chiese Richard.
Guisgard
19-12-2013, 01.51.37
“Vi ringrazio, milady...” disse il nano ad Altea “... siete stata generosa con me ed io voglio dimostrarmi degno della vostra bontà, raccontandovi tutta la storia dello scrigno... in realtà esso mi fu affidato da una nobile dama... ella mi ha incaricato, essendo io uno dei suoi più fedeli cortigiani, di consegnarlo ad un uomo... ma non un uomo qualunque...”
“A chi?” Chiese Marcus.
“Ad un chierico.” Rispose il nano.
“E perchè mai?” Domandò Marcus.
“Perchè lo scrigno reca un messaggio della mia padrona proprio per quel chierico.” Spiegò il nano. “Un messaggio della massima importanza.”
Guisgard
19-12-2013, 02.02.19
Dopo ciò che aveva fatto Elisabeth a quella fanciulla, subito i due monaci la fecero stendere con il capo sul cuscino.
La ragazzina sembrava essere caduta in un sonno profondo, ma continuava, di tanto in tanto, a farfugliare qualcosa.
Come se stesse sognando.
“Non...” disse confusa, mentre i due monaci la benedivano “... non ti libererai di me, donna... ti perseguiterò... e ti strapperò ciò che più desideri...” accennò una sorta di ringhio, poi l'Acquasanta dei due monaci fece sì che la fanciulla dormisse in modo naturale, senza più alcun delirio.
Elisabeth, però, nonostante tutto, avvertì un profondo senso di inquietudine nel cuore.
Qualcosa che sembrava opprimerla a tal punto da sentire quasi il bisogno di uscire fuori, all'aria aperta.
“Dobbiamo parlare con la madre della fanciulla...” fece Fra' Severius “... per capire come è potuto accadere tutto ciò... forse la piccola ha visitato qualche luogo sconsacrato, o magari ha assistito a qualche rito sacrilego avvenuto in zona...”
“Si...” annuendo Fra' Favelius “... si raccontano di strane cose avvenute in questi luoghi ultimamente...”
Guisgard
19-12-2013, 02.18.49
E mentre Tara, dopo una mattinata di corse e colloqui, continuava a vedere un po' ovunque quella donna della pubblicità, un gruppo di ragazzotti attraversò la strada proprio a pochi passi da lei.
“Cavolo, ero quasi arrivato all'ultimo livello...” disse uno di quelli parlando agli altri “... se solo quel dannato mostro non...”
“Ah, sei scarso!” Esclamò un altro dei ragazzi. “E poi te la sei cercata tu la morte! La tua missione era quella di cercare un Giardino e invece hai preferito avventurarti in quella palude!”
“Io gioco come mi pare!” Rispose il primo.
“E non lamentarti poi se ti fai accoppare come un fringuello!” Replicò un terzo ragazzo, suscitando poi le risate fragorose di tutti gli altri.
“Ritorniamo alla Fum Soft per un'altra partita?” Propose un altro di quelli agli altri.
“Sei pazzo?” Fece il secondo che aveva parlato. “Non ho mille Taddei e di certo mio padre non me ne darà altri per giocarci ancora!”
“Peccato...” mormorò il primo “... volevo partecipare di nuovo anche io... e magari risolvere la missione più difficile e misteriosa del gioco... una vera e propria impresa... da film!”
“Si, la conosco...” fissandolo il secondo “... conosco quella missione...
ed è davvero quasi impossibile da portare a termine... l'avranno fatta per far morire prima qualsiasi giocatore intento a volerla superare...”
Guisgard
19-12-2013, 02.35.13
“Proprio perchè i mercenari” disse Bool a Clio “sono fedeli solo al denaro, possiamo fidarci di loro. I ribelli non hanno molte risorse. Sono mossi da fanatismo e cieca esaltazione verso il loro, diciamo, ideale, ma non hanno altro. Non potrebbero mai corrompere uomini che invece venderebbero tutto e tutti per del denaro. Uomini pronti a vendersi al maggior offerente.”
Gli altri senatori annuirono ed applaudirono il discorso di Bool.
“Quanto al vostro piano, capitano...” continuò il senatore “... in effetti siete celebre in tutto il regno... e non solo per le vostre abilità militari... dopotutto ufficiali donne non se ne vedono tante in giro... e con ogni probabilità siete in cima alla lista nera dei nostri fanatici nemici.”
“Se il popolo” intervenne un altro senatore “è davvero attratto dalle sedicenti dottrine di quei ribelli, è solo perchè la gente, si sa, crede sempre ad ogni menzogna. Specie se fantastica.”
“Credo non ci sia altro, capitano...” fece Bool “... non vogliamo trattenervi oltre... avete un esercito da comandare e dei nemici da stanare... è tutto, potete andare.”
E mentre i senatori lasciavano, pian piano la sala, Gheorgis si avvicinò a Clio.
“Posso parlarvi, capitano?” Fissandola il senatore. “Oh, naturalmente in modo del tutto informale. Magari mentre vi accompagno all'uscita. E' questione di un attimo e non vi farò perdere molto tempo.” Sorridendole con fare garbato.
Tara La Banshee
19-12-2013, 10.09.24
Ascoltai con interesse quei ragazzini parlare...ecco come la donna faceva avverare i nostri sogni..un videogioco, un mondo virtuale in cui potersi scordare i veri problemi...
Certo mille taddei non sono proprio briciole, pensai, ma forse distrarmi per un po', dato il periodaccio che stavo passando, mi avrebbe aiutata...
Decisa mi diressi alla banca a prelevare i soldi necessari e mi incamminai.
Chissà magari avrei potuto anche scoprire in che cosa consisteva quella misteriosa missione di cui tanto parlavano i ragazzi prima...
Mi inchinai rispettosamente "Se questo è il vostro volere, così sarà fatto.. ".
Li vidi lasciare la sala, chiacchierando tra loro, come se niente fosse, come se la città non brulicasse di cadaveri.
Il popolo aveva ragione nel sentirli distanti, anche se questo non li autorizzava a ribellarsi!
Qualcuno mi si avvicinò, mi voltai verso di lui, salutandolo con un leggero inchino.
Ascoltai attentamente il senatore, poi gli feci cenno di seguirmi.
"Naturalmente.. " sorrisi "Potreste anche accompagnarmi in città, così da dimostrare a quanti dicono che il senato è distante dal dolore del popolo che si sbagliano..." Dissi, quasi distrattamente "ebbene? Vi ascolto..".
elisabeth
19-12-2013, 16.17.34
Mentre i Monaci svolgevano il loro compito vidi cospargere il suo corpo di acqua Santa....intanto dalle sue labbra.....uscivano parole che potevano essere sconnesse...deliranti...ma non per me, piu' parlava piu' il mio cuore si stava stringendo in una morsa di ferro a fatica dovetti uscire da quella casa e riprendere aria a boccate piene, un forte senso di smarrimento avvolse ogni mio organo......era come se qualcuno o qualcosa mi stesse distruggendo......era come se lei sapesse qualcosa che io ancora dovevo vivere......ero stata Iniziata...a studi particolari......ma avevo detto a mio padre che mi sarei fermata solo quando avessi trovato l' Amore.....volevo conoscere l'Amore....la Religione, la Filosofia...parlava di questo atto di vita che riusciva ad unire ogni pensiero......ma io volevo che il mio cuore battesse e vivesse per quell'unico atto che univa l'uomo e la donna all' Universo.........quella voce stava distruggendo il mio cuore....vidi uscire i Monaci e li sentii parlare.." Fra Severius, Fra Favelius......tutto quello che e' stato fatto a quella ragazza, non era altro che un messaggio.......ora mi chiedo....forse sta accadendo qualcosa che io non so ?.....vivo spesso lontana dal Borgo e questo mi impedisce di vivere la vita nel suo quotidiano....ma ho i sensi tutti svegli e in questo momento.....si stanno allertando..."...
Eilonwy
19-12-2013, 17.36.00
"Ehi...peste a chi?" dissi facendo una linguaccia, poi ripresi vivacemente a parlare "A voi andrebbe bene domani? Ah....e dato che mi avete dato della peste ci parlate voi al telefono con il Signor Nex!!!".
Tirai fuori dalla tasca dei pantaloni aderenti di pelle nera il bigliettino e lo diedi a loro, scherzosamente, con aria di sfida.
Altea
19-12-2013, 18.18.29
Ascoltai con attenzione le parole del nano...che storia strana.
"Quindi" affermai "questo scrigno ha già un padrone...una nobile donna e ovviamente non dobbiamo sottrarglielo" e osservai Marcus e il venditore i quali sembravano un pò seccati da tutta questa storia.
"Allora sarò lieta di aiutarvi a recapitare questa importante missiva al chierico, visto è di grande importanza" dissi poi al nano.."ma se è un viaggio lungo dobbiamo passare da casa mia e prendere due cavalli, la mia spada e alcuni oggetti che potrebbero servirci...dove dobbiamo recarci?"
Parsifal25
20-12-2013, 01.03.32
In quegli attimi non mi accorsi di chi avevo intorno, anzi era come se quel praticello fosse diventato il mio palco......udi' una voce in lontanzanza era quella di Richard.
"Ehila' mio bel Romeo, mi spiace aver interrotto il vostro idillio amoroso con la piccola Giulietta. Eravate.....cosi' vicini!!!" e risi di gusto. Poco dopo ci raggiunse anche il padre di Eilonwy che comunicò l'allegra notizia. Poteva usufruire del gioco.
"Sono contento di esser riuscito a centrare il cuore dei parenti di Eilonwy......posso dire di aver fatto un ottimo lavoro.....forse, in questo viaggio che verrà compiuto....la piccolina tornerà a sorridere della vita che le è stata donata....."
L'entusiasmo di Richard nel voler compiere quell'esperienza mi sembrava molto strano visto che in un primo momento non ne era convinto. Rimasi di sasso.
"Credo che formerete una bella squadretta voi due...." indicando i piccoletti. "Quel che posso fare è accompagnarvi presso la sede della Fum Soft, ma non so se vi potrò seguire. Ho delle fanciulle a cui badare."
Guisgard
20-12-2013, 01.40.20
E così, dopo aver preso il denaro in banca, Tara, quasi senza accorgersene, si ritrovò davanti alla sede della Fum Soft.
Era un grattacielo fatto di vetro ed acciaio, che sorgeva quasi nel cuore della città.
Le porte automatiche si aprirono di colpo e due ragazzi, un maschio ed una femmina, uscirono camminando l'uno accanto all'altra.
“Ti ho cercata in lungo ed in largo per livelli fatti di borghi e foreste” disse lui a lei “ma non sono riuscito a trovarti.”
“Ero rinchiusa in una specie di torre diroccata, in balia di un essere mostruoso.” Fece lei. “Tu eri un cavaliere, no? Dovevi trovarmi e liberarmi!”
“Le mappe di quel gioco” rispose lui “sono sterminate. Non era per niente facile.”
“Tutto è scritto!” Esclamò lei. “E se sei il mio cavaliere allora dovevi trovarmi e liberare!”
“Dai, non essere sciocca...” mormorò lui “... è solo un videogioco...”
“Oh, no...” fissandolo lei “... erano vere le emozioni e le sensazioni che provavo... ma tu che ne sai... non sei certo come i nobili Taddei, che per amore delle loro amate hanno sfidato una terribile maledizione...”
“Ti sei fatta prendere troppo da quel gioco secondo me...”
“Ma zitto...” sbuffò lei “... cosa ne sai tu!”
Guisgard
20-12-2013, 01.53.39
Gheorgis annuì a quelle parole di Clio, facendole segno di precederlo.
“Anche io sono del vostro stesso parere, capitano...” disse il senatore “... anche io, come voi, ritengo che il tempo in cui i senatori si rinchiudevano nel loro sepolcro di marmo sia terminato... oggi il popolo vuol vederli... vuol sentirli proclamare la forza dello stato a viva voce... solo così possiamo rendere viva la funzione del Senato... ahimè, il senatore Bool è un conservatore, troppo legato a tradizioni ormai svanite per comprendere i nuovi bisogni dello stato... anche la sua decisione, avallata da molti senatori, di ingaggiare truppe mercenarie è a mio giudizio una dimostrazione di incapacità e debolezza... come riusciremo a controllarle? Quei soldati di ventura non hanno altro credo che il loro denaro... e alle prime difficoltà cominceranno a spogliare il popolo delle proprie risorse... senza contare che potrebbero entrare in rotta con le vostre milizie reali, capitano... avete pensato a questa possibilità? Come riusciremo ad affrontare lotte intestine di questo genere?”
Guisgard
20-12-2013, 02.03.05
Fra' Severius annuì a quelle parole di Elisabeth.
“Si, signora...” disse il monaco “... in queste terre sta accadendo qualcosa... qualcosa di oscuro... qualcosa che mina il nostro mondo dai suoi frutti più deboli...i fanciulli e le fanciulle... avete visto com'era ridotta quella ragazzina? Il maligno si impossessa degli uomini quando essi sono sguarniti di Fede e lontani dalla Grazia... e in questo stato di debolezza e peccato finiscono i nostri giovani quando si avvicinano alla propaganda dei ribelli... si, sono loro che spargono questo veleno, rendendo tutti coloro che ne assaporano il delirante suo sapore come delle larve senza più difese...”
Fra' Favelius a quelle parole si segnò tre volte.
Ad un tratto si avvicinò loro la madre della ragazzina.
“Sta riposando ora...” mormorò “... grazie... grazie per averla salvata...” in lacrime.
“Figliola, vostra figlia cosa ha fatto negli ultimi tempi?” Chiese Fra' Severius.
“E' stata a giocare nel bosco...” rispose la donna “... ci va ogni giorno... insieme agli altri ragazzi del borgo...”
Guisgard
20-12-2013, 02.14.39
“In verità” disse il nano ad Altea “il luogo è ignoto anche a me.”
“Come sarebbe?” Stupito Marcus.
“Si...” fece il nano “... perchè neanche io so dove si trova il chierico.”
“E come farai a trovarlo?” Chiese Marcus.
“Devo cercarlo.”
“Il nome immagino lo conoscerai almeno...”
“Certo.” Annuendo il nano. “Si tratta dell'Abate Nicola... di lui so solo che vive tra la foresta ed i monti. E' stata la mia padrona, lady Consel, ad incaricarmi di portare lo scrigno al chierico.”
“E cosa contiene quello scrigno di così importante?” Domandò Marcus.
“Un messaggio.” Fissando tutti loro il nano. “Un messaggio della massima importanza. Ne va della salvezza del regno...”
Guisgard
20-12-2013, 02.20.45
“Dai, non fare troppo l'impegnato tu ora.” Disse divertito Richard a Parsifal. “Dobbiamo provare tutti, no? Altrimenti la peste qui non acconsentirà mai a partecipare a quel videogioco.” Indicando Eilonwy.
Il padre di lei rise e poi rientrò in casa, dove insieme a sua moglie restarono a guardare la tv.
Richard allora prese in braccio Eilonwy.
“Parsifal, immagini questa piccola peste da sola in quel videogioco?” Ridendo. “Causerà un sacco di casini. Si farà imprigionare da qualche cavaliere malvagio e poi farà accorrere tanti valenti paladini a salvarla! A chi poi darai il giusto premio per averti liberata?” Rivolgendosi a lei e facendole l'occhiolino.
Eilonwy
20-12-2013, 02.26.38
"Sei un monello....ti ho già detto di non chiamarmi peste!!! E...comunque... al piu' valente cavaliere darò il bacio del vero amore! Vuoi sapere chi sarà il fortunato?" dissi ricambiando l'occhiolino.
Poi, ludicamente, diedi un bacetto sulla guancia sia a Richard che a Parsifal.
Parsifal25
20-12-2013, 02.32.38
"Il bacio del vero amore......è strano sentir parlare di ciò. Sembra come esser tornati bambini; quando le mamme per farti dormir sogni tranquilli......ti narravan di cavalieri che salvavano principesse e che con il bacio del " vero amore"......l'incantesimo andava spezzandosi. Mi vien da ridere......eran tutte fandonie......".
Mi attardai' ad entrare.....avevo bisogno di ancora un pò d'aria.....
Guisgard
20-12-2013, 02.39.21
“Eh, chissà chi sarà il fortunato.” Disse Richard fissando Eilonwy. “Anche se, spero per lui, il bacio premio dovrà un po' più passionale di questo che ora hai dato a me.” Rise appena. “Ehi, Parsifal...” rivolgendosi poi all'altro “... allora, si va domattina alla Fum Soft? Vogliamo provarlo davvero quel videogioco? Ormai penso che in città siamo gli unici a non averci giocato! Se siete d'accordo direi di andare tutti a letto e domattina recarci alla Fum Soft. Cosa ne dite?”
Parsifal25
20-12-2013, 02.43.41
"Fate con comodo......non voglio portar fretta......". In quell'istante, guardai' Richard che andava presentando il suo pensiero. Non avevo intenzione di controbbattere, poichè avevo altri pensieri per la testa.
"L'importante.....che siate pronti a divenir una vera coppia......sapete, quel videogioco potrebbe presentare dei risvolti molto......interessanti" e mi allontanai' ridendo
Altea
20-12-2013, 14.19.06
A quelle ultime parole trasalii e mi guardai attorno, eravamo sempre in mezzo alla strada ed era pericoloso.
"Presto seguitemi" e indicai a tutti di seguirmi in silenzio finchè arrivamo nel mio palazzo.
Chiesi alla governante di prepararci un the e feci accomodare Gyen il nano, Marcus e il venditore nel salone.."Ho ritenuto opportuno portarvi qui perchè si stava parlando di cose pericolose e le orecchie ascoltano..dappertutto...il regno è in pericolo? Cosa succede?"
Mi sedetti su una poltrona e feci cenno loro di sedersi.."E poi dobbiamo trovare una soluzione per trovare questo Abate Nicola...la vostra padrona non sa dove si trova? Possiamo consultare dei tomi che ho, magari potremmo sapere qualcosa, o sarà il buon Dio a guidarci...se ha fatto in modo che io sia venuta a conoscenza di questa storia è stato un segno...e ci indicherà dove andare" annuii "Chi vuole venire con me e Gyen?"
Eilonwy
20-12-2013, 18.27.40
Mi feci mettere giu' da Richard e mi portai una mano alla bocca, perchè mi veniva da sbadigliare.
"Sì, forse è meglio andare a dormire. Chiamate voi...il Signor Nex? Che ne dite....di ritrovarci alla Fum Soft alle 9:30 a.m.?!?" dissi con vivacità, ma allo stesso tempo un po' rintronata.
Sorrisi alle parole dei Gheorghis, continuando a camminare.
"Oh, non temete, senatore.... Certo, so benissimo quali sono i pericoli che corriamo ingaggiando dei mercenari, e non ne ho fatto mistero... Ma, dimenticate che sono pur sempre semplici uomini... Uomini che dovranno rispondere a me, su cui ho diritto di vita e di morte... E vi assicuro che non sarò affatto tenera.. Anzi.. Posso essere molto crudele con chi sgarra... Ma questo è risaputo in città.. Loro però non sanno con chi hanno a che fare, non conoscono le mie regole ferree... Ma le impareranno a loro spese, ve l'assicuro... Ognuno avrà quel che si merita, nel bene e sopratutto nel male... Vi risparmio i dettagli, non voglio guastarvi il pranzo.. Per quello ho chiesto di radunare tutti i mercenari in caserma, prima di tutto.. Per mettere in chiaro le cose.. " Sospirai "Poi beh, mettete in conto che dovrò ucciderne tre o quattro come minimo... Non saranno certo abituati ad essere comandati da una donna.. E sicuramente avranno da ridire... Poco male, farà bene anche ai miei ragazzi vedere che nessuno tiene testa al loro capitano..." Sorrisi.
Era successo lo stesso la prima volta che ero entrata in caserma.
Ma le occchiate di sufficienza, le risa soffocate, il disappunto erano durati ben poco.
"Quanti ai dissidi con i miei soldati, beh... Ci saranno sicuramente... Ma loro sanno come la penso a riguardo, se non indossano più l'uniforme possono fare quello che vogliono tra di loro, purché la loro forma non ne risenta o non siano sleali... Lo capiranno anche i mercenari... Parto con molta diffidenza nei loro confronti... Senza nulla togliere al loro valore in battaglia, che non metto in dubbio... Ma ho sempre creduto che un soldato avesse qualcosa in più rispetto ad un assassino qualsiasi... Quindi non mi fido di chi combatte per denaro..." Mi voltai verso il senatore e sorrisi nuovamente "Avete voluto parlarmi solo per confidarmi i vostri timori? Potete stare tranquillo, li terrò sotto stretta sorveglianza, se ruberanno anche solo una moneta, un pezzo di pane, la pagheranno fin troppo cara... E poi, beh... Sono pagati profumatamente, immagino... E con questo i senatori si sentono al sicuro, ma non io... Al di lá del fatto che non possiamo sapere se qualcuno sta finanziando i ribelli.. Ma poi, potrebbero benissimo esserci delle spie... Magari non pagate, ma idealisti che si fingono mercenari.. Ecco perché non discuterò mai di questioni importanti in loro presenza! E dirò ai miei uomini di fare altrettanto.. Bene, senatore.. Ormai siamo arrivati, sono riuscita a tranquillizzarvi? C'è altro che vi preoccupa?".
Talia
20-12-2013, 21.41.30
Ero rimasta a lungo in silenzio dopo le parole di Dilda... lo sguardo lontano, verso la finestra dal vetro vagamente oscurato che lasciava però intravedere le luci della strada.
Ero immobile e silenziosa, pensavo.
Essere lì, in quella stanza... qualcuno avrebbe potuto dire che c’ero finita per caso, altri che ci ero arrivata per curiosità o forse per desiderio di rivalsa, qualcun altro avrebbe detto per puntiglio, per caparbietà... e forse qualcuno, ma solo qualcuno, avrebbe parlato di Destino.
Sospirai.
Sapevo che su una sola cosa tutti sarebbero stati assolutamente d’accordo, tuttavia: su quanto sconveniente fosse la mia presenza lì in quel momento.
Sorrisi tristemente tra me a quel pensiero... sconveniente...
chissà...
era sconveniente?
Lo ero io?
Lentamente riportai lo sguardo sulla donna...
una rapida occhiata allo schermo, sul quale si era animata l’immagine del mio alter ego virtuale, poi mi concentrai su di lei...
“Affascinante!” dissi, con un sorriso gelido “Ma... sarò sincera, finora non mi pare che mi stia dando niente di più di un comune videogioco. In fondo, una trama ben congegnata può darvela un qualsiasi sceneggiatore che sia almeno passabile, ma... beh, quello che voi promettete è ben altro... qualcosa di diverso, qualcosa di più...”
La fissai...
“Devo pensare che sia pubblicità ingannevole, la vostra?” sussurrai con voce suadente.
Tara La Banshee
20-12-2013, 23.12.19
Sorrisi ascoltando i due ragazzini mentre entravo nell'enorme grattacielo.
Bene a quanto pare questo videogioco vale il suo prezzo, pensai, comunque sarà meglio farmi spiegare in cosa consiste esattamente questo mondo misterioso e fantastico in cui é ambientato questo gioco.
Si mi sentivo pronta per affrontare questa avventura, come ogni volta che partivo per qualche spedizione per la salvaguardia di animali a rischio di estinzione.
Dunque oltrepassai la porta e mi avviai nel corridoio fino a quando mi trovai davanti ad un scrivania bianca dal design moderno e dinamico dietro alla quale sedeva un donna dal volto pulito impegnata al telefono.
Mi guardai intorno in attesa che la telefonata finisse.
Guisgard
21-12-2013, 02.11.05
“Io ho la mia bottega da portare avanti.” Disse il venditore ad Altea.
“E poi, madama, andare dove?” Chiese Marcus. “Neanche sappiamo bene cosa cela tutta questa storia. Il nano ha parlato di un messaggio... ma che tipo di messaggio?”
“Avete ragione.” Fece Gyen. “Comprendo che è una situazione difficile, misteriosa e forse anche pericolosa.”
“Tu hai parlato di un pericolo sul regno...” fissandolo Marcus “... ma che genere di pericolo?”
“Questo lo ignoro anche io.” Rispose il nano. “So solo che il messaggio custodito nello scrigno è forse l'unica possibilità di salvezza per il reame.”
“Possiamo conoscere questo messaggio?” Domandò Marcus.
“Certo.” Annuì il nano. “E' custodito nello scrigno. Dove si trova ora?”
Marcus prese allora lo scrigno e lo consegnò al nano.
Questi mostrò una chiave che teneva nascosta nella suola di uno dei suoi stivali e con quella aprì il misterioso scrigno.
Guisgard
21-12-2013, 02.29.37
“In verità” disse Gheorgis a Clio “erano proprio questi i miei timori principali, capitano. Sul fatto che questi mercenari saranno comunque degli sconosciuti e noi, per forza di cose, saremo costretti a farli entrare in città. Ma vedo che avete le idee molto chiare in merito. Avevo visto giusto nel fidarmi di voi.” Sorrise. “Ora vi lascio al vostro lavoro. Io con altri senatori cercheremo di visitare il luogo dell'attentato.” La salutò e si allontanò.
Clio ed i suoi due soldati, allora, lasciarono quel luogo e ritornarono dove era avvenuto l'attacco dei ribelli.
E appena la vide, il suo luogotenente Astin le si avvicinò.
“Capitano... i soccorsi stanno facendo in pieno il loro dovere... i nostri soldati poi sono riusciti a tirar fuori dalle macerie alcuni feriti... dovrebbero cavarsela... ci sono però delle novità... abbiamo fermato un uomo sospetto... si aggirava tra le macerie come se cercasse qualcosa... venite, vi porterò da lui.”
Condusse così la ragazza in una delle postazioni di guardia, dove i soldati avevano portato l'uomo sospetto.
Questi era fermo fra tre militari che avevano provato ad interrogarlo senza però alcun risultato.
Il viso era sporco di fumo, come i suoi abiti.
Ma erano i suoi occhi a colpire.
Freddi e velatamente compiaciuti.
E nel vedere Clio sorrise appena.
Guisgard
21-12-2013, 02.38.29
“Ok.” Disse Richard ad Eilonwy. “Ci troveremo per quell'ora davanti alla sede della Fum Soft. Avvertirò anche Parsifal che si è allontanato...”
Il giorno dopo, all'ora stabilita, i tre ragazzi si trovarono alla Fum Soft.
Qui una delle segretarie, essendo i tre già stati in sede, li portò di nuovo da Nex.
Questi allora li fece accomodare nella stessa stanza della loro precedente visita.
“Allora...” disse Nex, fissando i tre ragazzi “... avete già deciso cosa impersonare per vivere al meglio il mondo di Afravalone? Avanti, avete tutta la vostra fantasia e tutti i vostri sogni da cui poter attingere. Ed io sono qui per realizzare ogni vostro desiderio.”
Guisgard
21-12-2013, 03.08.46
La segretaria terminò di telefonare e sorrise a Tara.
“Benvenuta alla Fum Soft.” Disse. “Immagino lei sia qui per delle informazioni. Questi cataloghi le forniranno molte spiegazioni di tipo tecnico e legale, mostrandole come non vi è nessun pericolo per la sua privacy. Ma per maggiori informazioni la farò parlare con un esperto. Mi segua, prego.”
La condusse così in una saletta adiacente, piena di monitor, dove si trovava un'affascinante ragazza.
“Benvenuta.” Alzandosi e salutando Tara, per poi congedare con un cenno del capo la segretaria. “Dai cataloghi che porta con sé, immagino sia questa la sua prima volta qui alla Fum Soft. Molto bene. Io sono Yesy e sono qui per aiutarla ad entrare nel mondo di Afravalone. Si tratta di uno sterminato mondo virtuale che però lei visiterà con una serie di dati, che verranno inviati direttamente al suo cervello che a sua volta saprà elaborarli come continue sollecitazioni, per fornirle un'esperienza di gioco senza precedenti. Ma al di là di queste questioni di tipo tecnico, io saprò indirizzarla dove giungono i suoi desideri. Immagini di poter entrare in un mondo fantasy e poter impersonare qualsiasi ruolo. Qual'è quello che ha sempre sognato? Chi ha sempre immaginato di voler essere leggendo una favola da piccola o guardando un film in tv? Potrà spaziare in ogni direzione, senza alcun limite. Vuole essere una principessa? Buona, saggia e innamorata? Oppure una ancora in cerca dell'amore? O magari vivere i panni di una potente e malvagia strega? Ma potrà essere anche una fuorilegge, una zingara, una guerriera e persino una piratessa. Insomma, i ruoli da impersonare sono praticamente infiniti e l'unico limite è imposto dalla sua fantasia. Più saprà fantasticare, più possibilità avrà.”
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Guisgard
21-12-2013, 03.32.05
Dilda accennò un lieve sorriso a quelle parole di Talia.
La fissò per qualche istante, per poi alzarsi ed allontanarsi dalla tastiera del suo computer.
“Io credo” disse infine “che il modo migliore per giungere qui, sia quello di volerci sfidare. Si, voglio dire, io farei così. Se ad un tratto, camminando per strada, vedessi la nostra pubblicità, io da semplice curiosa entrerei qui con le idee ben chiare. E cioè quelle di voler sfidare la Fum Soft.” Rise appena. “Cosa promette questo videogioco? Effetti speciali? Certo. Scenari fantasy in una società, come la nostra, così affamata di New Age? Anche. Ma, come giustamente dice lei, molti videogiochi ben fatti, persino il cinema, possono offrire cose simili. No, se io fossi una cliente pretenderei altro. Pretenderei tutto ciò che non ho. Tutto ciò che nessun videogioco, nessun film e persino nessun libro può darmi. Non cercherei solo emozioni. No, io cercherei, anzi pretenderei di viverle quell'emozioni. Voglio qualcosa che la vita non potrà darmi mai. Qualcosa a cui forse neanche io credo più. Ma se mi dicono di sognare, allora io non mi faccio pregare. Anzi, riapro il mio cassetto dei sogni. Quello fatto durante l'adolescenza e poi chiuso durante gli anni dell'università. Quel cassetto che ho poi addirittura dimenticato col passare del tempo. Ebbene, se quella pubblicità dice il vero, allora io voglio che tutti i miei sogni prendano forma. Anche se solo per tredici ore. Anche se solo all'interno di un mondo virtuale.” Sorrise ancora. “Giorni fa venne qui una donna. Era casalinga a tempo pieno. Ma le mancava qualcosa. Aveva passato gli ultimi tre anni a ripetersi che i suoi sogni fatti in gioventù sarebbero comunque stati irrealizzabili, anche se li avesse inseguiti. Che la vita era un'altra cosa. Ebbene, alla mia domanda su chi interpretare nel gioco, lei mi rispose con una frase... non voglio più ripetermelo, disse... per almeno queste tredici ore non voglio più ripetermi che quei sogni erano irrealizzabili... anzi, voglio raggiungerli... se potete darmi questo, allora voglio partecipare al vostro gioco...” annuì senza alzare i suoi occhi da quelli di Talia “... ecco... io credo che sia questo il miglior modo per entrare nel mondo di Afravalone.”
Eilonwy
21-12-2013, 03.57.53
Andammo tutti e tre insieme alla Fum Soft.
Qui, il Signor Nex ci accolse e ci chiese quale ruolo ci sarebbe piaciuto interpretare.
Tirai fuori dalla tasca della mia felpa, color verde marino, un foglio ordinatamente piegato in quattro che diceva:
Vorrei essere un cavaliere femmina, figlia del re e della regina del Crystal Azarath Kingdom, un regno adiacente ad Afravalone.
Questa principessa-cavaliere che interpreterò, però, è stata maledetta dallo stregone Slathnir, il quale è acceso di un amore impuro per lei e la perseguita per far in modo che diventi la sua succube regale sposa.
Essa scappa via dal suo regno, poichè Slathnir ha ucciso la regina e gli uomini piu' valorosi che c'erano, tra i quali c'era il padre del mio alter ego, in battaglia.
La maledizione è: ogni volta che il mio alter ego verrà sorpreso dal tramonto del sole, si trasformerà in sirena.
I miei unici alleati, a parte Richard e Parsifal, saranno il mio piccolo angelo custode Aladiah e la fatina Coco.
Vorrei poter incontrare Richard nella foresta di Greenwood vicino ad una lucente e freschissima cascata e avere varie possibilità di conquistarlo in amore.
"Non lo legga ad alta voce o lo faccia vedere a questi cicciabelli! Voglio che rimanga una sorpresa!!!"dissi facendo l'occhiolino sia a Nex che ai miei amici.
Altea
21-12-2013, 16.11.40
Osservai il nano prendere una chiave da sotto lo stivale per aprire lo scrigno e lo fermai.
"No" dissi fermamente "non sarebbe onesto verso la dama che ve lo ha affidato. .se ella voleva rendervi partecipe del contenuto vi avrebbe detto la missiva a voce".
Allungai la mano e presi lo scrigno.."Non insisto io posso anche portarlo sola all' abate Nicola".
Tara La Banshee
21-12-2013, 19.43.08
"L'unico limite di gioco sarebbe stata la mia fantasia.."Per fortuna io ero dotata di un'ampia fantasia fin da piccola...
Sorrisi alla donna e le dissi " Sembra davvero fantastico,davvero...Certo la scelta del personaggio non é semplice, ho così tante idee in testa!"
"Uhm...no,niente principessa, non fa per me..."sorrisi." forse...vediamo..piratessa..no soffro il mal di mare, non sarebbe una bella avventura,ahah, strega, guerriera, ladra, un'ampia scelta davvero...mi lasci riflettere..."
Mi sedetti su una poltrona con aria pensierosa, non volevo scegliere male, avevo davvero bisogno di evadere un po' dalla mia vita e volevo farlo bene.
Volavo sulle ali della mia fantasia cercando di fare la scelta migliore.
"Volare" sbottai all'improvviso " ecco che cosa vorrei fare, poter in qualche modo volare... e mi piacerebbe poter usare l'arco, come mi aveva insegnato mio padre da piccola...E' possibile?"
"So di non essere stata molto precisa ma lei ha detto di potermi aiutare a realizzare i miei desideri..."
Parsifal25
22-12-2013, 15.39.32
Giunse il giorno dello strano evento che saremo andati a vivere.
Richard ed Eilonwy erano veramente elettrizzati dalla nuova esperienza che avrebbero affrontato; per quanto riguarda me......era soltanto un nuovo modo di poter sperimentare teatro e nuove tecniche sperimentali.
Salimmo le scale e ci ritrovammo nella sala del Signor Nex:
"Buongiorno Doc.....alla fine siam riusciti nell'impresa!!!"
Eilonwy presentò un fogliettino con qualcosa su scritto che sicuramente riguardava me e Richard....in particolare Richard visto che si può facilmente dedurre che proverà, in questa realtà virtuale, a soddisfare il suo più recondito pensiero.
Sorrisi di rimando, ma la strada che sceglierò sarà ben diversa e particolare. Presi un foglio dalla scrivania e scrissi anche io quel che avrei' voluto impersonificare:
"In questa nuova avventura.....non vorrò essere il solito me stesso, anzi, vorrei' vivere nell'enigma e nel mistero......esser visto sporadicamente da tutti, ma seguendo ciò che il personaggio che interpreterò ha scelto: eroe, farabutto, leggenda reale o dimenticata....questo deve esser il mio ego. Interpreterò un cavaliere errante alla ricerca del suo sacro ordine, a cavallo di un destriero bianco, ma circondato da una nera aura ed armatura che solo chi comprenderà veramente il suo animo sarà sempre da me protetto. Il mio ego deciderà di seguir fra la nebbia come un angelo custode il prescelto, decidendo di donar la sua stessa vita per colui o colei. I ricordi che mi legano ad Eilonwy e Richard non dovranno esser persi.....altrimenti la sua armatura si sgretolerà e morirà. Perché vive di sentimenti forti e con essi ha forgiato il suo cammino..."
Mi accomiatai dal senatore, lodando la sua idea di visitare il luogo dell'attentato.
Fortunatamente, qualcuno capiva l'importanza di essere vicini alla gente.
Sorrisi poi ad Astin "Ottimo lavoro... Mi servivano proprio delle buone notizie... Io, purtroppo, non ne ho.." Risposi, incamminandomi con lui verso il posto di guardia "Arriveranno delle truppe mercenarie... 'Per darci manforte' dicono i senatori..." Scossi la testa "Fa in modo che ci siano tutti, nel limite del possibile, questa sera a cena in caserma.. Voglio parlare con voi tutti prima di dover affrontare e mettere in riga i mercenari..." Sorrisi, eravamo arrivati.
Guardai l'uomo da lontano, prima di entrare nella stanza.
Il mio sguardo divenne duro e intenso in un momento. Cos'era quell'espressione, soddisfazione? Beh, gli sarebbe passata ben presto.
Mi parve quasi di vederlo sorridere.
Io, non avevo nessuna intenzione di farlo.
Piegai la testa di lato, rivolgendomi ad Astin a bassa voce.
"Va alla taverna..." Ordinai, sussurrando perché nessuno sentisse "..portami qui Keira... Falla entrare da questa porta, con una brocca d'acqua e delle bende.." Sorrisi "ho come l'impressione che serviranno..".
Avevo ormai imparato quanto fosse preziosa e utile la vista di una bella ragazza, gli occhi lascivi, l'abito scollato, durante un interrogatorio.. Ricorda agli uomini di che cosa minacciavo di privarli. Keira poi, sapeva entrare perfettamente nella parte della visione celeste, per quanto tentatrice, nessuno riusciva a resisterle.
È più facile fare gli eroi se la tentazione della carne è lontana, molte spie sono abituate a sopportare il dolore, ma sono sempre vulnerabili quando si tratta di è desiderio.
Ed essendo una donna, avevo il grande vantaggio di essere immune sia alla vista della bella brunetta dagli occhi verdi, sia al loro terrore.
Esattamente come un uomo non capirà mai fino in fondo il terrore che proverebbe una donna se fosse legata e interrogata da un gruppo di uomini. Ovviamente, non nel mio esercito!
E avevo sempre sfruttato questa mia particolarità.
Lanciai una breve occhiata all'uomo e poi tornai a guardare Il mio luogotenente, sorridendo.
"Astin.. Mi raccomando.. In fretta.. Non farti distrarre..." Scherzai "..ci penso io, poi, a regolare i conti con lei.. È tutto, grazie..".
Lasciai il fianco di Astin ed entrai nella sala, salutando i tre soldati con un cenno del capo.
"Soddisfatto?" Dissi, rivolgendomi direttamente all'uomo "Piaciuto lo spettacolo? Quei corpi martoriati dovevano essere una bellezza... Quasi quasi potresti fargli compagnia.." Sorrisi, gelida.
"Legatelo..." Ordinai ai miei militari, indicando la parete a cui erano fissati dei ceppi "Allora.." Tornando a rivolgermi all'uomo "..vuoi che ti chieda chi sei, cosa hai a che fare con i ribelli e l'attentato di stamattina, con le buone..." Sfilai lentamente la spada dal fodero "..o cominciamo subito con le cattive?".
L'immagine del massacro continuava a tormentarmi, se aveva qualcosa a che fare con tutto quello, l'avrebbe pagata cara.
Guisgard
23-12-2013, 01.28.04
Yesy sorrise a quelle parole di Tara e si tolse gli occhiali.
“Ed è quello che farò.” Disse fissandola. “Realizzare i suoi desideri. Tutti.” Si sedette davanti alla tastiera e cominciò ad inserire dati nel computer. “Volare...” mormorò “... ci sono molti modi per volare ad Afravalone... lo si può fare in sella ad un ippogrifo... o su un cavallo alato come il mitico Pegaso... o magari in groppa ad un drago catturato e domato alla presenza della Prima Stella del Mattino... oppure, perchè no, solcare direttamente i cieli con proprie ali...” tornò a guardare Tara “... le Icene vivono tra le zone costiere e gli alti promontori... sono donne bellissime e cacciatrici ed eccellano nell'uso delle armi, soprattutto l'arco... sono divise in clan o tribù ed adorano le antiche divinità della Natura... alcune si sono civilizzate, accettando qualcuno dei costumi degli uomini e convertendosi al Cristianesimo Celtico... inoltre hanno una predisposizione ad interagire con le forze naturali... cosa ne pensa? Potrebbe essere un modo per cominciare ad inseguire i suoi sogni custoditi ad Afravalone?”
Guisgard
23-12-2013, 01.41.53
A quelle parole di Clio, l'uomo sorrise.
E sorrise per tutto il tempo che impiegarono i soldati per legarlo alla parete, secondo gli ordini del loro capitano.
“Posso sapere” disse infine l'uomo “perchè sono stato portato qui? Arrestato prima e interrogato ora come un volgare criminale? O devo pensare che ogni interrogatorio qui viene fatto legando le persone e mostrando loro la spada?” Il suo sguardo era sicuro, la voce ben impostata.
Quell'uomo non temeva nessuna autorità.
Neanche quella rappresentata dall'uniforme di Clio.
“Quanto all'attentato...” aggiunse il sospettato “... non capisco il vostro clamore... è forse un reato guardare? E magari essere soddisfatti che esiste ancora giustizia a questo mondo? Che esiste ancora gente capace di lottare per la libertà? O forse, oltre a pregare, questo governo vuole imporci anche di pensare e scegliere?”
In quel momento tornò Astin.
E con lui c'era la bellissima Keira, che aveva con sé una brocca d'acqua e delle bende.
Guisgard
23-12-2013, 01.48.40
“Madama...” disse il nano ad Altea “... in questo scrigno non vi è alcuna missiva... il messaggio è stato registrato direttamente dalla voce della mia padrona ed in mia presenza... dunque non vi è nulla di scortese o ingiusto nell'ascoltarlo ancora... ma vi avverto, esso non è di facile comprensione...”
“Madama...” avvicinandosi Marcus ad Altea “... direi di essere cauti... il nano dice che il messaggio è importante ed urgente... ma io temo possa essere anche pericoloso..."
Altea
23-12-2013, 01.58.45
Guardai Marcus ridendo.."Pericoloso? Marcus...voi mi conoscete..ho vissuto avventure in molte parti del mondo, siete venuto voi stesso a vendermi questa" e gli mostrai la spada damascata orientale appena comprata da lui.."E temete per la mia vita?".
Scossi il capo..."Gyen, avanti sentiamo cosa dice questa missiva, mi sto spazientendo...chi non vuole sentire esca da questa casa" dissi in tono fermo.
Guisgard
23-12-2013, 02.20.11
Nex lesse il bigliettino di Eilonwy e sorrise.
“Benissimo.” Disse. “Nulla di più semplice allora.” E fece un cenno alla segretaria.
Questa prese una pillola verde e chiese ad Eilonwy di sedersi su una poltrona dall'aspetto ultramoderno.
“Prenda questa” la segretaria alla ragazza indicando la pillola “e la sua avventura comincerà.”
Nex, intanto, aveva letto il bigliettino di Parsifal.
“Eccellente.” Fissandolo.
E pregò la segretaria di fare lo stesso con lui, indicandogli un'altra poltrona simile a quella di Eilonwy.
“Prenda questa pillola verde” la segretaria a Parsifal “e anche per lei si apriranno le porte di Afravalone.”
Guisgard
23-12-2013, 02.24.34
Marcus annuì a quelle parole di Altea e subito Gyen prese lo scrigno.
Sotto aveva una piccola manovella che il nano cominciò immediatamente a girare più volte.
Si trattava di una carica a molla.
Posò allora lo scrigno su un tavolino intarsiato e inserendo la chiave lo aprì, sollevandone il coperchio.
“Sembra un carillon...” disse Marcus.
Ma Gyen gli fece segno di tacere.
Dallo scrigno cominciò ad udirsi una dolce musichetta, ma dopo qualche secondo si fermò di colpo.
Iniziò allora a farsi sentire una voce.
Era una voce di donna registrata sulla carica del carillon:
“Abate Nicola... sono io, lady Consel... è tornata... è tornata di nuovo e minaccia ancora una volta la mia famiglia e la mia terra... solo voi potete aiutarci... siete l'ultima speranza... vi prego... abbiamo bisogno di voi... che Dio vi protegga e ci risparmi...”
La voce smise di parlare e riprese la musichetta per qualche secondo, fino ad interrompersi di colpo.
“Ecco...” fece il nano “... questo è il messaggio che devo portare all'Abate Nicola...”
Eilonwy
23-12-2013, 03.01.23
"La ringrazio" dissi sorridente alla segretaria.
Poi rivolgendomi a Richy e a Parcy, dissi:"Ci vediamo dall'altra parte! Ciao belli!".
Ingoiai, con l'aiuto di un po' d'acqua, la pillola.
Mi si annebbiò la vista, i muscoli cominciarono a rilassarsi e "caddi come corpo morto cade".
La mia mente si annebbio e fui circondata da dei bagliori colorati, dei suoni e da delle immagini contorte....come se stessi guardando in un caleidoscopio.
E poi il buio piu' totale.
http://www.centostorie.it/public/site/wp-content/uploads/2013/09/Caleidoscopio-immagine-600x600.jpg
Parsifal25
23-12-2013, 04.28.31
Vidi Eilonwy cadere in un sonno profondo.......forse, questa avventura potrà aiutarla a crescere e a viver meglio la vita che le attenderà in futuro.
Il Signor Nex lesse il mio bigliettino ed anch'egli ne fu altamente compiaciuto. Gli risposi sorridendo:
"Cosa poteva mai aspettarsi da un attore se non una parte molto complessa ed intricata.....mi raccomando, Doc.....". Prima di ingerire la pillola volli compiere un'ultima cosa. Guardai' Eilonwy e le carezzai' il viso.....sorridevo......
"Perdonami se farò ciò.....non saprò....se lo ricorderai' e neanche se mi odierai', ma voglio regalarti il mio saluto......."; le sfiorai' le labbra e come in una delle tante scene che si utilizzava in teatro.....la baciai'.......
"Starà a voi tutti legger se vi è del finto o vero......purtroppo.....questo è il dilemma-maledizione che si porta dietro un artista del fasullo o maschera....".
Mi rivolsi verso Richard e guardandolo gli dissi: "Secondo te......come sono andato?". Un gesto di complicità che usavamo sin da piccoli ed inghiotti' la pillola.
"Con le buone allora..." Sorrisi, soddisfatta, rinfoderando la spada, almeno aveva iniziato a parlare.
Sentii dei rumori, e mi voltai verso la porta: Astin e Keira erano lì, aveva fatto davvero in fretta.
Salutai il mio luogotenente con un cenno del capo, e sorrisi a Keira.
"Buongiorno mia cara, siamo stati troppo pessimisti, quelle non servono..." Guardando le bende "ma già che sei qui, sii gentile... Porta da bere al nostro eroe... Se partiamo con le buone non voglio che abbia la gola secca..".
Tornai a guardare l'uomo.
"Veniamo a noi... La vostra domanda è legittima: perché siete stato portato qui... Sapete, i miei uomini qui.. E io per prima.. Siamo, come dire, suscettibili a chi guarda quel massacro con soddisfazione... No, guardare non è un reato.. Assolutamente... È semplicemente ripugnante... Ma se siete innocente, non avete nulla da temere... Infondo, voi avete parlato di un concetto che mi è molto caro: giustizia... Perché è per questo che siete qui.. Che abbiate a che fare o no con l'attentato... Ciò che vogliamo è rendere giustizia a quei padri, figli, mariti e alle mogli, sorelle, figlie... I cui corpi vi rendevano tanto sorridente.. Allora chiedo il vostro aiuto.. Perché, a quanto pare, vi vedete giustizia, mente io vedo solo caos, morte e distruzione... E ditemi, allora.. Mi sfugge qualcosa.. Quali crimini avevano commesso? O siete felice perché gente povera e indifesa piange i propri morti? Ditemi... Non riesco proprio a capire... Se è con il governo che ce l'avete.. Allora perché non attaccare il Palazzo dei Migliori? O il Palazzo Reale, addirittura.. O, la caserma, perché no... Perché il mercato?" Sospirai "Libertà... Li-ber-tá..." Sillabai, come assaporando ogni lettera.
"Interessante, davvero... Parlatemi un po' di questa libertà... Libertà da che cosa? Dal governo, dalla legge, dalla religione? Oppure libertà di... Libertà di uccidere, di distruggere, di fare ciò che si vuole senza limiti? Parlate di libertà.. O di anarchia?" Lo guardai negli occhi, ferma e gelida.
Tara La Banshee
23-12-2013, 12.03.40
Certo Afravalone offriva davvero moltissime possibilità per realizzare un sogno e possedere ippogrifi, cavalli alati o addirittura draghi era davvero fantastico ma le Icene..neanche la mia sfrenata fantasia sarebbe stata in grado di di idearle...mi facevano venire in mente le mitiche Amazzoni...ma con le ali..decisamente meglio!
"Devo farvi i miei complimenti l'idea delle Icene sembra stata creata appositamente per me. Beh io sono pronta, credo, qual é il prossimo passo?"
Altea
23-12-2013, 13.10.41
In silenzio lasciammo che il nano facesse funzionare quel misterioso e strano scrigno..con un messaggio vocale.
Prima si diffuse una leggera melodia..poi la voce di una donna...quasi inquieta e nervosa e pronunciava queste frasi..
“Abate Nicola... sono io, lady Consel... è tornata... è tornata di nuovo e minaccia ancora una volta la mia famiglia e la mia terra... solo voi potete aiutarci... siete l'ultima speranza... vi prego... abbiamo bisogno di voi... che Dio vi protegga e ci risparmi...”
Quando tutto finì guardai il nano Gyen perplessa..."Ma questo messaggio vuol dire tutto e nulla! Tutto per chi lo riceve ovvero questo Abate Nicola e nulla per noi che non sappiamo la storia...cosa sarebbe tornato? Non ne parla ma deve essere qualcosa di grave.." guardai gli arazzi perplessa "ella parla pure della sua famiglia..".
Ad un tratto trasalii, ebbi un colpo al cuore e mi avvicinai ai libri...
"Prima di andare via devo darti una cosa..ecco questo libro, ma devi aprirlo a tempo debito, e capirai quando...quando si parlerà di un mistero e una minaccia per un regno e delle persone, so che puoi farcela".
Presi in mano il libro dal colore azzurro e lo strinsi a me e lo guardai negli occhi..cosi splendidi e cristallini, non ebbi il coraggio di dire di più, mi bastava avere qualcosa di suo tra le mani e sapere che lui contava un giorno su me per qualcosa ora ignoto.
Guardai i vari libri e presi quello dalla copertina azzurro, mi sedetti e iniziai a sfogliarlo nervosamente, non riuscivo..le mani tremavano, alzai lo sguardo e vidi Marcus, il nano e il venditore osservarmi in modo curioso.
"Non sono impazzita..." dissi loro con il volto arrossato e la voce tremante.."questo libro..mi è stato dato da un cavaliere nel mio ultimo viaggio a Gerusalemme..certo sono forte e coraggiosa ma un cuore ce l'ho pure io..e lui.." deglutii "insomma il mio orgoglio fece si che io non gli confidai il mio amore...e lui non so...forse preferiva la pelle d'ebano a quella d'alabastro come la mia" sorrisi.."ma sono certa lo ritroverò..sapete vi è una leggenda orientale che dice che ognuno di noi, la nostra anima è legata a quello di un altro..e forse se il destino lo vorrà e cosi sarà quel filo ci riunirà".
Diedi il libro a Marcus.."Sfoglialo tu assieme al nano, io sono ora troppo scossa, vedete cosa trovate" e malinconicamente mi alzai guardando tra le vetrate la strada aspettando ciò che potesse celare quel libro.
Guisgard
23-12-2013, 18.33.09
Yesy sorrise soddisfatta a quelle parole di Tara.
“Ottimo.” Disse compiaciuta, per poi digitare alcuni dati sulla tastiera del pc. “Allora lei apparterà al fiero popolo delle bellissime Icene. Esse sono suddivise in quattro classi o caste di appartenenza, in base alle tradizioni tribali a cui appartengono. Così abbiamo le sacerdotesse, legate alla religiosità... le patrizie, dedite all'arte guerriera ed al comando, essendo aristocratiche... le vaganti, ossia cacciatrici e cercatori di tesori... ed infine le magistre, esperte di magia e conoscenza... decida lei a quale classe voler appartenere ed io la condurrò là, dove osano volare solo le mitiche Icene...” indicandole di sedersi su una poltrona ultramoderna e di ingoiare una pillola verde.
Intanto, il computer stava mostrando su un monitor l'aspetto di una delle leggendarie Icene.
http://static1.wikia.nocookie.net/__cb20120612153858/b__/bleach/es/images/e/e1/Zanpakuto_de_Elysium.png
Guisgard
23-12-2013, 18.45.56
L'uomo guardò Clio negli occhi.
La fissava con un sottile ed enigmatico senso di soddisfazione.
“Siete qui” disse “per la giustizia? Ottimo. Ma perchè cominciare dalla fine? Voglio dire... si, certo, molti sono morti poche ora fa... ma perchè cominciare a portare giustizia ai loro cari che li piangono? Quando invece ci sono padri, madri e fratelli con sorelle che piangono fanciulle mandate al rogo con l'accusa di stregoneria. Padri, madri e compagni di uomini torturati e imprigionati solo perchè rei di amare in maniera diversa dalle regole bigotte di questo stato. Ecco, capitano... forse da quella gente dovreste andare a portare la vostra giustizia. E quando sarete là, allora chiedete pure a loro cosa sia la libertà. Chiedete loro perchè proprio in nome di una libertà violata i loro cari sono morti o finiti in catene. Quanto a me, capitano... spiegatemi perchè chi fa esplodere un mercato è un assassino e chi invece brucia una giovane su un rogo o castra un uomo ritenuto diverso è invece un giusto? Perchè? In nome di cosa, capitano?”
“Bada a come parli, cane!” Intervenne uno dei soldati.
Guisgard
23-12-2013, 19.15.43
Richard sorrise a Parsifal.
“Un grande attore inglese” disse “affermava che la vita è simile ad un grande film. E tu, credo di poter dire, poco fa con quel bacio sei riuscito a fondere un po' di magia teatrale con la realtà...” gli fece l'occhiolino.
Poi Parsifal ingoiò la pillola verde e subito cominciò ad avvertire capogiri e ad avere strane visioni.
Immagini e colori che ruotavano forte intorno a lui.
Fino a perdere i sensi...
http://thumbs.dreamstime.com/x/hydrangeas-kaleidoscope-720390.jpg
La campana della vecchia cappella cominciò a rintoccare lentamente.
“Sarà il vento...” disse il falco appollaiato sul ramo dell'albero “... ma del resto, come ripeteva un vecchio filosofo, nulla accade per caso... neanche che una campana venga sospinta dal vento accidentalmente...” fissò il cavaliere accanto a lui “... ormai è buio... e se andassimo a caccia di cibo? Sai bene che con lo stomaco vuoto poi divento malinconico e pedante... lo sai, vero, Parsifal? O forse vuoi continuare il nostro tragitto anche ora che il Sole è tramontato? Anche perchè” guardandosi intorno “questa foresta comincia ad essere un po' troppo silenziosa per i miei gusti...”
Guisgard
23-12-2013, 19.18.55
Eilonwy ingoiò la pillola verde e perse conoscenza, dopo aver visto immagini e colori muoversi rapidamente intorno a lei...
Il Sole era ormai prossimo ad abbandonare l'Occidente, lasciando un imbrunire sempre più fitto sulla foresta circostante.
Eilonwy era seduta su una roccia, resa liscia e sagomata dal corso del fiume.
Ad un tratto la ragazza avvertì un profondo senso di malinconia e di angoscia.
Poi, quando l'ultimo raggio di luce svanì, cominciò a sentire il suo corpo come intorpidirsi.
Allora le gambe cominciarono ad intrecciarsi, con i piedi nudi quasi fondersi e poi divenire prima palmati, poi piatti e variegati.
Dalla vita in giù Eilonwy, in un attimo, vide la sua pelle ricoprirsi di migliaia di squame luccicanti.
I capelli divennero sottili ed umidi come alche e il suo respiro si fece affannoso.
Sentì così il bisogno di lanciarsi in acqua.
E così fece.
Era di nuovo divenuta una bellissima sirena.
Come le aveva imposto quella tremenda maledizione.
Guisgard
23-12-2013, 19.24.03
“Madama...” disse Marcus ad Altea dopo qualche minuto “... questo libro parla di miti e leggende orientali... perchè ritenete possa avere un nesso col messaggio dello scrigno? Forse dovremo capire meglio chi sia lady Consel... non credete?”
Ma proprio in quel momento, dai vetri Altea vide giungere una carrozza, trainata da sei bellissimi sauri caivanensi.
La vettura, sfarzosa e velocissima, arrestò la sua corsa proprio davanti alla dimora della bella avventuriera.
Il cocchiere saltò giù e aprì la porta, permettendo così al suo padrone di scendere.
Altea
23-12-2013, 19.36.22
Strabuzzai gli occhi..."Storie e leggende orientali? Ma come è possibile...non penso, quel cavaliere..lui..non avrebbe potuto prendermi in giro" dissi con un nodo alla gola.
Stavo per avvicinarmi a loro quando dalla finestra vidi arrivare una carrozza bellissima, trainata da dei magnifici cavalli e uscì un uomo, non capivo chi fosse, stava venendo da me?
Guisgard
23-12-2013, 19.48.57
Altea vide quell'uomo scendere dalla carrozza e poi avviarsi con fare sicuro verso la casa della ricca avventuriera.
Inizialmente ella non aveva riconosciuto il misterioso ospite, ma quando egli si avvicinò alla casa, allora lei vide bene il suo volto, riconoscendolo.
Era l'affascinante Don Tyssen, ricco e romantico avventuriero, che Altea aveva conosciuto alcuni anni prima durante un suo viaggio in Oriente.
Tyssen aveva fama di indomabile donnaiolo ed eccentrico viaggiatore.
Amante dell'avventura e della bellezza, sin dal loro primo incontro aveva giurato amore eterno alla ricca dama.
E fermatosi davanti all'ingresso della casa, prima di bussare, schioccò le dita e subito il suo cocchiere gli portò un meraviglioso mazzo di fiori.
Egli ne scelse uno e rimandò via il cocchiere con gli altri fiori.
Poi bussò alla porta.
Altea
23-12-2013, 20.01.22
Osservai meglio l'uomo che stava arrivando era Sir Tyssen, alzai gli occhi al Cielo...lui mi amava e lo aveva giurato ma io lo detestavo..e vidi quel mazzo di fiori poi e lui che suonava alla porta e dissi seccamente alla governante..."Che noia..aprite...è quel donnaiolo di Tyssen" e sedendomi fissai Marcus che sapeva tutta la storia.
I miei occhi divennero una fessura, e una rabbia da troppo tempo repressa mi attraversò.
Fermai il soldato con un gesto della mano.
"Siete un povero sciocco..." Dissi all'uomo legato "..non avete idea di chi avete davanti..." Sorrisi, senza allegria e scuotendo la testa "Davvero venite a chiedere queste cose a me? Io stessa sono stata rinchiusa in una cella da ragazzina, e accusata di stregoneria.." Sospirai "..una ragazza che combatte meglio dei suoi coetanei? Sicuramente ha venduto l'anima a uno dei demoni... Se poi rifiuta categoricamente di abiurare la sua fede... Allora è complice di quei demoni, li ha evocati lei stessa..." Chiusi gli occhi, cercando invano di scacciare quei ricordi.
"Certo, non tutte le ragazze hanno la fortuna di essere figlie del capitano della Guardia Reale... È per questo che quelle ragazze sono sotto la mia protezione.. Chi credete che paghi i loro avvocati, chi aiuta le famiglie di quelle che non riesce a salvare? Chi affronta il senato ogni volta che scoppia una nuova caccia? Voi non sapete nulla.. È con la chiesa che dovete prendervela.. Non è la mia Fede a volere tutto questo... Ciò non toglie che io non ucciderei mai uomini, donne e bambini in un modo tanto orribile.. E sul castrarli.." Sorrisi "Dovete essere nuovo in città, se non sapete che di solito lo faccio a chi osa toccare una donna contro la sua volontà, non a chi ha gusti diversi.. Ma è contrario alle scritture.. È le scritture sono legge.. Personalmente, credo che nell'intimità della propria casa ognuno possa sperimentare ogni cosa.. Ma credo anche che, come è sempre stato anche quando queste cose avvenivano alla luce del sole, la famiglia sia formata da un uomo e da una donna.. Gli antichi avevano l'amico ma anche la moglie, e a volte persino l'amante.. E nessuno si sognava di scambiare i ruoli.. Ma i tempi sono cambiati... E lo sapete anche voi... Ma io insisto... Se è questo che pensate, perché non attaccare una chiesa? O un monastero... Avrebbe avuto un senso.. Quali colpe aveva la gente al mercato?".
Eilonwy
23-12-2013, 20.07.43
Mi gettai in acqua vedendo che le mie mani erano diventate palmate e le mie gambe erano diventate una squamosa coda.
Al mio paffutello cherubino dissi: "Aladiah, per favore, vai a dire a Coco di aiutarti a mettere al riparo dentro quella oscura e profonda grotta....Dante (il mio nero destriero), la mia Spada di Fuoco Fatuo e la mia armatura! Non vorrei che gli uomini di Slathnir mi trovassero!!!".
Mi gettai nelle profondità di quello splendido fiume per andare a caccia di salmoni e di trote.
Anche se la maledizione che mi aveva lanciato Slathnir mi aveva tramutato in una meravigliosa creatura dalla coda indaco-argento e dalla pinne lillà....era piuttosto difficile sopravvivere in quel modo.
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elisabeth
23-12-2013, 20.27.02
I Frati mi raccontarono cio' che la gente diceva, quello che era superstizione o il veleno del demonio ?....la donna interpellata dai Frati confermo' la versione , dicendo che chi entrava all'interno del bosco ne usciva posseduto.......Ci fu un tempo quando incontrai nei miei sogni Frate Elia...c'e' un portale la notte che si apre, perchè le anime possano avere accesso con i viventi e mi racconto' che ci fu un tempo in cui alcune fanciulle del Regno di Camelot quando andavano nel bosco , non ne facevano piu' ritorno.......qui ritornavano, ma in uno stato pietoso.....
" Bisogna essere certi di quello che avviene nel bosco e per essere certi bisognera' passare qualche notte tra i suoi rovi....magari dove le radici degli alberi ci faranno da ricovero per la notte, dobbiamo vedere cosa fanno quei ragazzini una volta entrati nel ventre del demonio......"......credere al bene era molto piu' semplice, credere al male era fuori dalla mente dell'uomo......perchè una volta che il tarlo del male se ne impossessava....diventava tremendo...poterne uscire...
Tara La Banshee
23-12-2013, 23.52.30
Ero sempre più entusiasta della mia scelta..riflettei per un secondo e decisi di essere una Icena patrizia.
Mi sedetti dove mi era stato indicato, osservai l'immagine di una Icene elaborata dal computer e ne fui soddisfatta.
Vicino alla sedia, su di unn tavolino quadrato di vetro, era poggiata una pillola verde.
La presi in mano e la osservai con attenzione..Sembrava una normale pillola, come quelle che si prendono durante l'influenza.
Mi versai un po' di acqua in un bicchierino di plastica, fece un respiro e ingiottii la pillola con un goccio acqua per farla scendere meglio.
E poi fu buio....
Guisgard
24-12-2013, 03.18.13
“Le chiese sono inattaccabili...” disse quell'uomo a Clio, perdendo finalmente quella maschera compiaciuta che si era messo sul volto “... sono sorvegliate dai vostri soldati e dai migliori cavalieri del regno... e i vostri stessi uomini difendono la Chiesa ed il Clero... al diavolo ciò che pensate voi!” Esclamò. “Andate all'Inferno voi e la vostra fede! Cosa ne sapete voi di cosa sia una famiglia? Chi siete per poter sentenziare che debba essere formata da un uomo ed una donna?” Guardò con disprezzo Keira. “Avete fatto venire qui la vostra prostituta per tentarmi? Beh, sappiate che quando mi riunisco con i miei compagni non ci sono limiti, né pudori. Uomini e donne dormono tutti insieme. Forse per voi, schiavi di questo regime, il sesso è una chimera... ma per noi uomini liberi è la cosa più naturale!” E rise.
In quel momento arrivarono due figure.
Una era Astin e l'altra un uomo di mezz'età, dal volto austero e lo sguardo fiero.
“Non avete sentito?” Chiese l'uomo, fissando Astin. “Questo cane ribelle non solo ha mostrato il suo degrado morale, ma ha anche insultato il vostro capitano.”
Astin guardò per un momento Clio, come se attendesse qualche ordine.
“Fate il vostro dovere o ne parlerò al Senato!” Severamente l'uomo.
Il luogotenente allora annuì e poi cominciò a frustare al volto il sospettato.
Colpi rapidi e duri, che lo zittirono subito.
“Molto bene.” Annuì l'uomo giunto con Astin, per poi voltarsi verso Clio. “Cosa fai, perdi colpi? Ti lasci insultare così davanti ai tuoi uomini? Vuoi che mi vergogni di mia figlia?”
Era infatti sir Goldan, ex Capitano della Guardia Reale e padre di Clio.
Guisgard
24-12-2013, 03.21.44
Tara ingoiò quella pillola verde ed un attimo dopo cominciò ad avvertire un vago capogiro, poi a vedere un insieme di immagini e di colori che si rincorrevano e si accavallavano velocemente...
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Tara era accorsa rapida a quella notizia.
Il consiglio si era riunito al gran completo e questo accadeva solo quando doveva sentenziare una condanna a morte.
La ragazza correva con agilità e velocità, attraverso gli alberi, fino a risalire gli spuntoni di roccia frastagliati della piccola cascata.
Saltò su alcuni di questi per poi balzare in alto tendendo le sue ali bianche, lasciando così che fosse il vento a condurla oltre la foresta, fino al bosco sacro, dove il consiglio si era riunito nel luogo in cui sorgevano i resti del tempietto delle vestali.
Tara raggiunse così quel posto, dove alcune osservavano da fuori ciò che stava per accadere.
“Tara...” disse Anchea, una di loro nel vederla arrivare “... finalmente... stanno per emettere la sentenza... temo che Lipsia verrà condannata a morte... quando una sacerdotessa lascia incustodito un luogo sacro, il consiglio non perdona... ormai i testimoni avranno già lasciato il tempietto... se ora entrerai dentro, guarda sull'altare davanti ai giudici... ci sarà un piccolo pugnale... se la punta è rivolta verso l'ingresso allora significa che la sentenza sarà di condanna... se invece è girato col manico verso l'entrata, vuol dire che ci sarà l'assoluzione...”
Guisgard
24-12-2013, 03.26.20
Fra' Severius ascoltò con attenzione Elisabeth.
“In verità” disse il religioso “il priore non ci ha concesso alcun permesso per poter trascorrere altro tempo fuori dal monastero. Anche se, ad essere sincero, anche io sono animato da grande curiosità circa i misteriosi eventi che accadono in queste terre.”
“Fratello, pensi dunque che bisognerebbe andare ad indagare nel bosco?” Chiese Fra' Favelius.
“Si, lo penso.” Annuì Fra' Severius. “Tuttavia non intendo farlo senza il permesso del nostro priore.”
“Allora?” Domandò ancora l'altro religioso.
“Uno di noi due” rispose Fra' Severius “dovrebbe ritornare al monastero e chiedere là il permesso al priore per questa indagine.”
“Si, potrebbe essere una buona idea.” Osservò Fra' Favelius. “Vuoi che ci torni io al monastero?”
“Si.” Fissandolo Fra' Severius. “Io e la signora” indicando Elisabeth “resteremo in questo borgo ad attendere il tuo ritorno.”
“Potete restare qui a casa nostra.” Intervenne la mamma della ragazzina liberata dal male. “Non è molto grande, ma è comoda ed accogliente.”
“Vi ringraziamo.” Sorridendole Fra' Severius. “Così, magari, potremo parlare ancora un po' con la vostra figliola.”
Così, subito dopo, Fra' Favelius ripartì alla volta del monastero.
Guisgard
24-12-2013, 03.28.11
Marcus fissò Altea e sorrise.
“Non temete, madama, se quel bellimbusto vi metterà in imbarazzo o vi darà noia, ci penserò io a mandarlo via.” Disse.
Un attimo dopo la governante della dama accompagnò nella stanza il bel Tyssen.
“Un'antica leggenda celtica” disse il nuovo arrivato, avvicinandosi subito ad Altea “narra che la Luna, ogni prima notte di plenilunio, scenda sulla terra assumendo le fattezze di una bellissima donna per trascorrere un'ora d'amore col suo amato. Ebbene, da quando ella vi ha visto, milady, non cerca più altre dame a cui rubare il volto, poiché solo in voi ha riconosciuto la vera bellezza...” si inginocchiò ai suoi piedi “... questa rosa” mostrandole il fiore che aveva con sé “è prossima a sbocciare... tenetela con voi stanotte e domattina la vostra beltà avrà rinvigorito i suoi petali scarlatti...” le sfiorò la mano con le labbra “... servo vostro umilissimo, milady...”
A quelle parole dell'affascinante avventuriero, Marcus scosse il capo e alzò gli occhi al cielo.
Guisgard
24-12-2013, 03.31.21
“Bontà Divina, benedetta ragazza...” disse preoccupato Aladiah a Eilonwy “... bada di non metterti nei guai però... trovati un luogo sicuro, magari presso la riva, dove le acque sono più tranquille... e cerca di restare ben nascosta fino all'alba... io non ci metterò molto e tornerò prima del chiarore del nuovo giorno...” e il piccolo Cherubino volò via.
Ma quando fu presso la riva, Eilonwy, poco prima dell'alba, avvertì delle voci e poi dei rumori di cavalli.
Erano due cavalieri.
“Allora, siete pronto?” Chiese uno dei due all'altro.
“Certo...” annuì questi “... prima del sorgere del Sole avrò regolato questa questione.”
“Vedremo.” Rispose il primo.
Ed estrassero entrambi le spade.
Eilonwy
24-12-2013, 03.38.11
Oh no...non era possibile. Mi avevano trovata!?!
Ma avevo cavalcato per 5 cinque giorni e 5 notti senza farmi vedere da nessuno.
Ed erano pure armati.
Mi immersi di nuovo, cercando di non far rumore, negli abissi profondi di quel fiume.
Per fortuna le sirene potevano sentire a grandi profondità le voci di chi stava in superficie.
Erano proprio loro? Erano gli uomini di Slathnir?
Guisgard
24-12-2013, 03.48.29
Eilonwy ritornò sott'acqua, mentre i due misteriosi cavalieri presero finalmente a duellare.
La ragazza, mutata in sirena per quell'oscuro incanto, poteva sentire tuttavia le loro voci, anche stando in profondità.
“Avanti, gaglioffo...” disse uno dei due cavalieri all'altro “... fatti sotto!”
“Sono pronto!” Replicò l'altro.
Il duello fu duro e lungo, ma alla fine uno dei due risultò vincitore, uccidendo l'altro.
Ma anch'egli era però rimase ferito nonostante la vittoria.
E così, a causa di quella ferita al fianco, si accasciò a terra per il dolore.
Guisgard
24-12-2013, 03.49.41
Quadro II: Afravalone
“L'uomo ricco d'astuzie raccontami, o Musa, che a lungo
errò dopo ch'ebbe distrutto la sacra rocca di Troia,
di molti uomini le città vide e conobbe la mente,
molti dolori patì in cuor sul mare,
lottando per la sua vita e pel ritorno dei suoi.”
(Omero, Odissea)
Le immagini scorrevano sulla tv, susseguendosi e accavallandosi confusamente.
L'uomo steso sul letto continuava a cambiare canale con fare meccanico, quasi senza badare a cosa appariva sullo schermo e continuando a sorseggiare dalla sua lattina di Cola.
Alla fine lasciò cadere in terra il telecomando, limitandosi a fissare stancamente le fasi della partita trasmessa in tv.
“Ti piace” entrando nella stanza una ragazza “come mi sta questa vestaglia?” Mostrandosi a lui con un indumento tanto sottile e trasparente in più parti da sembrare leggero come l'aria. “Potrei promuoverlo alla prossima premiazione cinematografica, con frasi ad effetto del tipo... non so... di notte indosso solo questo e due gocce di profumo...” rise “... ti piace? Magari potrei darti un aiutino per capire dove metto quelle due gocce di profumo...” facendo l'occhiolino.
“Premiazione cinematografica?” Fissandola lui. “Di film porno, intendi?”
“Cafone.” Sbuffò lei.
“Ah, già dimenticavo...” fece lui “... i tuoi film tecnicamente sono un pò diversi da quelli per soli adulti...” sorseggiando ancora dalla sua lattina.
“Forse dimentichi che se non fosse stato per il mio denaro” con astio lei “tu non saresti uscito dai casini in cui eri finito, mio caro campionissimo.”
Lui rispose con un'occhiata di disprezzo.
Lei allora scosse il capo e poi si avvicinò al letto, lasciandosi cadere fra le sue braccia.
“Ma tu non vuoi solo il mio denaro, vero?” Sussurrò al suo orecchio lei. “No, tu vuoi anche il mio corpo...” cominciò a baciarlo piano sul viso “... è tanto che non mi prendi come sai fare tu... sai...” sorridendo “... questa vestaglia costa un bel po' di migliaia di Taddei, ma se tu ora me la strappassi di dosso... beh...” succhiandogli lentamente le labbra “... io lo troverei terribilmente eccitante...” e si scoprì il seno, per poi strofinarlo sul petto di lui.
“Sai bene” mormorò lui impassibile “che piace a me fare la prima mossa.”
“Allora prendimi, mio bel predatore...” accarezzandogli il petto lei.
Lui sorrise e poi la fece girare sul letto, finendo per restare sopra di lei.
“Così ti voglio...” eccitata lei.
“Decido io quando mi va...” sussurrò lui, per poi sorridere ancora “... e oggi no...”
Si alzò e terminò di bere la sua Cola.
“Ma chi credi di essere!” Esclamò lei inviperita, rivestendosi. “Sai quanti ne trovo come te? Mi basta andare in uno dei tanti circuiti di Formula Uno e schioccare le dita per vedere decine di piloti cadere ai miei piedi! Adele Insert è la diva più apprezzata e desiderata, mio caro pallone gonfiato!”
“Si, immagino...” mettendosi al polso l'orologio lui “... ma risparmiami i nomi di quei piloti, ti prego...”
“Pagliaccio!” Gridò lei. “Io ti ho tolto dai casini, quando ti accusarono di aver vinto il titolo iridato solo dopo aver buttato fuori pista il tuo rivale!”
“Tuo padre, mia cara...” fissandola lui “... lui ha fatto qualche telefonata e la federazione ha chiuso l'indagine...”
“Lo dirò allora a lui!” Urlò lei. “Ti farò rovinare! Me la pagherai! Tu sei mio!”
“Ascoltami, angelo...” a muso duro lui “... io non sono di nessuno, chiaro? Non appartengo a nessun altro che non sia me stesso... e bada di rammentarlo... tu e tuo padre...” i suoi occhi azzurri erano in quelli verdi di lei “... sai perchè amo la velocità? Perchè percorro sei miglia in un minuto ed un quarto, senza quasi mai toccare il freno? Senza voltarmi mai indietro e guardando invece sempre avanti? Ripetendo mille volte in un'ora quel minuto ed un quarto, con l'ossessione di assottigliarlo sempre di più? Perchè non voglio avere nessuno addosso! Amo la velocità perchè è l'unica cosa che mi fa sentire libero!” Restò a fissarla ancora e poi, preso il suo giubbotto, uscì sbattendo la porta.
Un attimo dopo sfrecciò via con la lamborghini di lei.
“Maledetto...” prendendo il telefono Adele “... ora me la pagherai davvero... vedrai che fine fanno quelli che tentano di calpestarmi... pronto? Sei tu, Chen? Si, sono io...” fingendo di piangere “... nulla, lascia perdere... ti prego, non farmi domande... si, è stato lui... continua a maltrattarmi... mi tratta come una pezza da piedi... prima fa sesso e poi mi butta via... l'ha fatto anche stasera... no, non voglio che mio padre lo sappia... no, non voglio metterci in mezzo la stampa... ti prego, Chen... non so neanche perchè ti ho chiamato... forse perchè sono stanca... che vuol dire hai una soluzione? Oh, ti prego, non voglio sapere da chi gli farai avere una lezione... niente violenza? E come intendi punirlo? Certo che mi fido di te... va bene, starò tranquilla... magari mi stenderò un po'... no, non so dove sia... ha preso la mia auto ed è andato via... va bene, lascerò fare a te... Chen... grazie...” mise giù il telefono e si versò da bere.
“Stavolta avrai ciò che meriti, canaglia...” mormorò sorseggiando dal suo bicchiere “... si, ciò che meriti...” ripensando alla scena di poco prima, quando lui aveva osato parlarle in quel modo.
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Tara La Banshee
24-12-2013, 10.40.05
Arrivai di corsa sperando di fare in tempo ma Anchea mi disse che il Consiglio si era già consultato e per sapere della sorte della sacrdotessa Lipsia avrei dovuto scendere e guardare in che direzione puntasse il pugnale.
E fu quello che feci...il pugnale purtroppo non dava scampo...era stata decisa la condanna...
Tornai da Anchea e comunicai a lei e alle altre radunate nei dintornu la triste sentenza.
Alcune, soprattutto sacerdotesse come Lipsia, cominciarono a piangere e a lamentarsi altre invece, andavano dicendo che giustizia era stata fatta.
Per evitare uno scontro tra queste due fazioni le feci scomberare tutte e presto mi ritrovai da sola.
Tornai a guardare il pugnale ancora una volta nella speranza di aver capito male ma nulla era cambiato.
Mi diressi nel luogo in cui era avvenuto il processo sperando di trovare ancora qualcuno.
La stanza era completamente vuota fatta eccezione per un plico di fogli. Mi avvicinai e vidi che narravano gli avvenimenti di oggi, affinché la storia di Lipsia fungesse da monito per le generazioni future.
Mi sedetti per terra e inizia a sfogliare le pagine...Lipsia aveva lasciato incustodito, di notte, il sacro tempio a cui aveva fatto giuramento...Aveva atteso che le antre due sacerdotesse si allontanassero per accendere il sacro fuoco sulla spianata davanti al tempio ed era fuggita di corsa per incontrare qualcuno...ecco qui un testimone, mentre tornava a casa da una taverna, aveva visto la giovane sacerdotessa in dolce compagnia ma non era stato in grado di descrivere l'uomo...A questo punto tutto il Consiglio era furioso...e beh la condanna era stata inflitta.
Mi alzai e riposi i fogli al loro posto...Ecco il motivo di una sentenza così severa e esemplare..Lipsia aveva abbandonato il tempio per vedere un uomo, senza prima chiedere il permesso alla Sacerdotessa Madre.
Certo ero dispiaciuta per Lipsia ma visti i fatti, di cui prima non ero a conoscenza, comprenedevo la decisione del Consiglio...se si fosse mostrato digligente e l'avesse assolta tutta la nostra Legge sarebbe potuta esser mezza in discussione da una qualsiasi testa calda .
Uscii e trovai una guardia ad attendermi per scortarmi da Lipsia..avrei dovuto comunicarle la sua sorte.
Era un compito ingrato ma spettava ad una patrizia, e il fato, tramite il lancio di una moneta, aveva scelto me, perciò non potevo oppormi.
Altea
24-12-2013, 11.52.49
Presi la rosa e ascoltai le parole di Tyssen..sorrisi..lui era bello e affascinante e nobile eppure non riuscivo ad innamorarmene.."Vi ringrazio. .galante come sempre..e ho bisogno proprio di voi milord" dissi avvicinandomi a Marcus e il nano e raccontai a Tyssen tutta la storia dello scrigno e il contenuto. ."Volete accompagnarci..sarei più tranquilla che essere sola..e per caso siete a conoscenza di questa milady o di dove si trovi questo abate oppure cosa minacci il regno?" Mentre aspettavo rispondesse presi il libro azzurro incredula e lo sfogliai..tradizioni orientali. .forse c'entrava qualcosa invece? O fu una presa in giro..
Parsifal25
24-12-2013, 13.55.43
"Buio......non vi era altro che quello......". Una ruota di sensi e pensieri andavano a prender forma in qualcosa di più introspettivo.
Richard era sempre pronto a lanciar frecciatine, ma quella volta sembrava che le sue parole sembravan come se volesse ammettere la sua sconfitta in tema di iniziativa. Non avrei' mai pensato di poterlo surclassare in quel modo.
Le campane di un'antica cappella risuonavano alte in cielo, ed un falco vegliava sulla mia persona come se fosse un consigliere sembrava avere molta confidenza con la mia persona.....chi poteva essere.....
Decisi di stare al gioco: "Sembra che qualcuno si stia divertendo a suonar quel vecchio campanile, credo che qualcosa stia per succedere....caro amico." Quel famiglio che andava accompagnandomi era più saggio di quanto immaginassi ed era più che giusto andare a caccia nella foresta per potersi cibare, solitamente i rapaci prediligono la notte come terreno di caccia.
"Ti conosco molto bene.......andremo a caccia. Devo ammetterlo, anche io ho un leggero languorino. Su, muoviamoci" sollevai' il braccio e lo feci poggiare lungo la spalla. "Costeggiamo il lago? Di solito a quest'ora i pesci dovrebberon esser più vicini alla riva....."
Spronai' Nexus e ci inoltrammo nel bosco.
Mi voltai di scatto, e fissai mio padre con occhi di fuoco.
Come si permetteva di fare irruzione in quel modo? Al diavolo gli insulti.. Stava cominciando a parlare.
Poi quelle parole, vergognarsi di me.
"Lo avete già fatto anni fa, no?.. Quando siete venuto a salvarmi da quella cella..." Sorrisi, gelida "Salvo poi accorgervi che avevo ucciso, seppur disarmata, quattro dei vostri uomini che erano entrati nottetempo.. Immagino per portarmi i vostri saluti.." Guardai mio padre negli occhi "Io non sono il gendarme della Chiesa, non lo sono mai stata, e non lo sarò mai... Lo sapete voi, lo sa il senato, lo sanno i miei uomini..." Mi voltai verso il sospettato, che teneva il capo chino "per la cronaca.. Non sono i miei uomini quelli, ma la milizia ecclesiastica..".
Tornai a guardare mio padre "Non vi permetto di entrare qui e dare ordini ai miei uomini... Non ne avete il diritto né l'autorità... Così come non avete il diritto di giudicare come conduco gli interrogatori.. Ora non ci dirà nulla..." Sostenni lo sguardo di mio padre, la stessa espressione fiera e sicura, gli stessi occhi azzurri "Sono desolata, padre.. Ma se volevate avete una figlia obbediente, dovevate insegnarle a cucire, non a combattere.. E ora, se permettete...".
Mi voltai senza aspettare la sua risposta, smisi semplicemente di calcolarlo.
Osservai il sospettato.
"Sei davvero un idiota.. Ti sei incastrato con le tue stesse mani... Non potevamo accusarti di nulla.. Ma insultare un ufficiale del regno, dichiarare tali perversioni.. quello sì che è un reato.. Così dovrai farci compagnia per un po'... Non credere che non sia molto interessata alle vostre ripugnanti assemblee libertine... Forse non servirà nemmeno Keira con uno come te.."Sorrisi "Portatelo via... Ricominceremo domattina" Ordinai ai tre militari che erano accanto a lui "Però dobbiamo essere ospitali... Certo, non abbiamo una cella con uomini e donne, ma una bella piena.. Vediamo un po'.. Ah, si.. Abbiamo quella banda di rapinatori che depredavano i villaggi del sud.. La loro cella andrà bene.. Dovrebbe piacergli.." Risi.
"Signori, Non vi facevo così casti.. Quando mi dite che andate alla taverna, in realtà correte in chiesa a pregare? Che bravi ragazzi.." Risi, scuotendo la testa "O forse si riferiva a me, e non avrebbe tutti i torti.." Mormorai piano.
Ero un soldato, e di certo non mi scandalizzavano le abitudini dei miei uomini , ma, naturalmente, essendo una donna, certe libertà non mi erano concesse.
Dovevo mantenere limpidi l'onore di uomo, e la virtù di donna.
I miei uomini dovevano vedermi intoccabile, incorruttibile, irraggiungibile.
Se si fossero davvero resi conto che ero una semplice donna, come tutte le altre, non avrebbero accettato di obbedirmi. Ma non avrei mai permesso una cosa simile.
Mi avvicinai ad Astin, lanciandogli un'occhiata benevola, per rassicurarlo che non aveva fatto niente di male, e gli parlai a bassa voce.
"Trovami la migliore spia che abbiamo.. Sfrutteremo quell'uomo per arrivare ai ribelli.. Dirà di essere stato avvicinato da lui prima che fosse catturato.. Domattina dobbiamo farlo parlare, in un modo o nell'altro... Grazie, Astin, per tutto.. Oggi non ti faccio stare fermo un attimo.." Sorrisi.
Feci cenno a Keira di avvicinarsi "Abbiamo trovato qualcuno di immune al tuo fascino, mia cara... È un evento " Porgendole gentilmente alcune monete "Grazie lo stesso.. Ah, prima che mi dimentichi, avvisa Madama Irka che arriveranno dei mercenari.. Naturalmente, le regole sono Sempre le stesse... Al minimo disordine, la minima prepotenza non consentita, ne risponderanno a me.. Non voglio trattenerti oltre.. " Guardai prima Astin e poi Keira "Andate.. Astin, noi ci vediamo a cena...".
Sorrisi ai due e poi mi girai verso mio padre, chiedendomi se fosse ancora lì.
Eilonwy
27-12-2013, 00.51.15
Per fortuna non erano i seguaci di Slathnir.....ma....oh accidenti...si stavano uccidendo.
Guizzai fuori dall' acqua e gridai: "Fermatevi....fermatevi! In nome del cielo, ma che fate? Vi ordino di piantarla! Bastaaaa!!!".
Troppo tardi ormai !
Mi avvicinai alla riva dove si era accasciato uno dei due cavalieri.
Presi il mio arco e le mie frecce, che erano appoggiate dietro una catasta di sassi.
Ad un tratto sentii dei crampi alla coda e riappoggiai il mio arco con le frecce sulla catasta di sassi.
Alzai lo sguardo e venni colpita da un raggio di sole. Il sole stava sorgendo!!!
Me ne ritornai sott' acqua e vidi che le squame stavano scomparendo, le pinne stavano diventando dei nivei piedi e la coda si stava tramutando di nuovo in due candide gambe.
Venni avvolta da un miliardo di bollicine d' acqua e dopo un attimo....mi ritrovai nuda.
Riemersi e mi coprì con delle larghe foglie di ninfee.
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elisabeth
27-12-2013, 09.28.53
Ero assorbita totalmente dai miei pensieri e da quello che il bosco stava nascondendo, in verità sostavo molte volte nei pressi dei suoi accoglienti rifugi ...ma non avevo mai avvertito la voce del maligno........arrivai alla fine del discorso tra i due Monaci.....salutai Fra Favelius e sorrisi alla donna, che ci offriva la sua dimora per poter rimanere nell'attesa del Monaco messaggero.....quello che in verità lessi nei suoi occhi...era sollievo, come se infondo avesse pregato perchè qualcuno di noi rimanesse accanto alla figlia in quella prima notte di apparente tranquillità.......mi accorsi che nell'aria c'era odore di stranezze.....presi posto accanto al fuoco, la notte era gelida.....quando mi accorsi che Fra Severius.....stava facendo la stessa cosa....." Siete certo di voler venire con me nel bosco ?.....potrebbe essere tutta una strana storia da cui non ricaveremmo un ragno dal buco...oppure, siamo difronte ad una certa verità, il male affronta il bene.....la notte il giorno ...il bianco ed il nero....cose vecchie come il mondo........mi chiedo Frate..venire con me, per voi sarà un rischio in piu', il Monaco che e' venuto a cercarmi...non sapeva neppure come chiamarmi....Maga e' quello che alla fine gli e' uscito dalle labbra, due Monaci e una Maga......un unione davvero interessante........il Sacro ed il Profano......non scapperete fra Severius ?.....il demonio e' come acqua trova sempre il suo passaggio....."......mi ero sempre divertita a prendere in giro i Monaci, sin da bambina, vivendo al monstero....dovevo pur divertirmi ed il fatto di essere la figlia di un Monaco...da grande mi diverti' ancora di piu'...........come diceva mio padre, mai fidarsi di chi si celasse dietro ad ogni cosa che apparisse buona......mi voltai verso il Monaco e lo guardai intensamente......ebbi uno strano presagio.........un pensiero fatto di buio e cattiveria oltrepassò la mia mente e distolsi i miei occhi da lui riportandoli tra le fiamme del camino
Guisgard
27-12-2013, 19.49.21
Tara, scortata da una guardia (nella terra delle Icene esistono solo donne, giudici e soldati compresi), giunse nella cella dove era custodita Lipsia.
La sacerdotessa era a terra, inginocchiata e curva su stessa, con gli occhi rossi e gonfi per le lacrime.
Ma appena vide giungere Tara sembrò come riprendersi.
“Solo pochi istanti...” disse la guardia alle due, per poi allontanarsi.
Lipsia allora si avvicinò a Tara e le strinse le mani.
“Sei qui per la sentenza, vero?” Guardandola negli occhi. “Conosco ciò a cui è destinata una sacerdotessa che si macchia di gravi colpe... ho abbandonato il luogo sacro che dovevo custodire... e l'ho fatto per incontrare un uomo... si, la legge lo vieta... vieta ogni legame con gli umani... e poi ho messo a repentaglio la sicurezza del luogo sacro... ora mi hanno condannata, vero? Condannata ad essere murata viva nella Torre Perduta...” e pianse fra le braccia di Tara.
Guisgard
27-12-2013, 19.55.20
Il padre di Clio era rimasto in silenzio a fissare come sua figlia regolasse la questione, tra le minacce a quel sospettato e gli ordini ai suoi uomini.
“Per essere un vero ufficiale” disse alla ragazza “non basta tener testa ai propri uomini e sconfiggere i propri nemici. No, bisogna soprattutto vincere i nostri limiti, le nostre debolezze. E le tue debolezze sono quegli sciocchi ideali che ti porti dentro. In questo regno vi sono due forze militari... quelle ecclesiastiche e quelle nobiliari... io ho fatto di tutto per spingerti ad entrare nelle prime... quelle danno il vero prestigio, la vera fama... quando lo capirai? Ho saputo dell'arrivo di milizie mercenarie... perchè secondo te? Te lo dico io... perchè le divisioni tra le forze del Clero e quelle dei nobili rendono più debole il nostro esercito... quando lo capirai finalmente? Comunque...” cercando di calmarsi “... manda al diavolo il tuo luogotenente... stasera cenerai a casa con noi... ho degli ospiti importanti e voglio presentarti a loro...”
Guisgard
27-12-2013, 20.01.23
Fra Saverius sorrise a quelle parole di Elisabeth e poi prese un po' della tisana che la madre della fanciulla aveva preparato per loro.
“Il demonio è come acqua...” disse sorseggiando tra il torpore del fumo caldo “... interessante esempio il vostro... e l'uomo oggi è capace anche di domare le acque, non è vero? Basti pensare alla dighe che sbarrano il corso dei fiumi e di quelle che bloccano un lago, liberando ettari di terra coltivabile ed abitabile... senza dimenticare come ormai le navi solcano e dominano mari ed oceani... fortunatamente sono finiti i tempi in cui, per la propria impotenza davanti alla Natura, l'uomo era solito riconoscere immaginari dei nelle acque, nel fuoco, sulla terra e persino nei cieli... e forse è questo il più grande miracolo della Fede, non pensate? Aver fatto comprendere all'uomo che tutto nel Creato è fatto per lui... che non vi sono dei o spiritelli nelle cortecce degli alberi, nei ruscelli e così via... certo, possono esistere entità sconosciute, la Fede non lo nega... ma se esse sono ostili ed impediscono all'uomo, eretto re del Creato per Concessione Divina, di godere della Natura allora sono da riconoscere come demoni... e ahimè, i demoni hanno molti volti e molti nomi...” rise appena “... secondo voi, signora... vi è forse difficoltà per un demone mutarsi in cane o in gatto? O magari in un castello o addirittura in una città? No di certo. Le Scritture e i testi sacri di ogni religione lo confermano... allora immaginate quanto è forse più semplice per un demone mutarsi invece in un qualcosa di meno impegnativo di un animale o di qualsiasi altra cosa inanimata... un qualcosa di astratto, magari... un qualcosa di cui tutti parlano, ma che ben pochi conoscono... ad esempio la libertà, la verità, la giustizia...” la fissò continuando a sorseggiare la sua tisana calda “... volete andare nel bosco da sola? Senza attendere il ritorno di Fra' Favelius?”
Guisgard
27-12-2013, 20.22.52
Così, insieme al suo falco e in sella al fido Nexus, Parsifal cominciò ad addentrarsi nella foresta.
Era ormai quasi buio e tutto sembrava mutare velocemente intorno a loro.
Appena un leprotto, attardatosi a tornare nella tana prima delle tenebre, uscì allo scoperto, il falco subito si lanciò su di esso, afferrandolo per gli artigli e portandolo poi al suo padrone.
“Ecco...” disse il falco a Parsifal “... accendi un fuoco e stasera avremo una cenetta assai deliziosa...” posandolo ai piedi del cavaliere errante.
Poi, ad un tratto, di nuovo il rintocco delle campane.
“Ancora quella cappellina...” mormorò il falco, andandosi a posare di nuovo sul braccio di Parsifal “... eppure è strano... l'ho vista dall'alto e credo sia del tutto abbandonata... spero non sia sconsacrata... di tutto abbiamo bisogno stasera, tranne che di incontrare qualche demone errabondo...”
http://www.silenzio-in-sala.com/immagine_ladyhawke_1118.jpg
Guisgard
27-12-2013, 20.26.16
Tysse ascoltò con interesse Altea.
“Oh, milady...” disse tornando ad inchinarsi davanti alla dama “... voi mi fate una gran grazia oggi... vi è forse qualcosa da desiderarsi di più? Di poter essere al vostro fianco in questo viaggio?” Fissò poi il nano e dunque lo scrigno. “Di quell'eremita, ahimè, ne ignoro ogni cosa...” tornando a guardare Altea “... ce ne sono tanti oggigiorno... le montagne ne sono colme... vi è sempre un eremo abitato da qualcuno di questi mistici solitari... la donna invece... lady Consel... certo che so chi sia... molti conoscono il suo nome e ancor più la sua nobile famiglia... ella infatti appartiene all'aristocratica stirpe dei Taddei, i signori di Capomazda, il più importante ducato del reame...”
Guisgard
27-12-2013, 20.29.34
In un attimo Eilonwy mutò la sua forma: da sirena, di nuovo in umana.
Era infatti l'alba.
Il cavaliere ferito ebbe solo il tempo di alzare gli occhi su di lei.
Riuscì a togliersi l'elmo e a mostrare il suo volto.
Aveva lunghi capelli neri, pelle chiara ed occhi celesti come il cielo.
Tentò di sfiorare quella che credette essere una visione, ma un attimo dopo perse i sensi davanti ad Eilonwy.
La ferita infatti perdeva molto sangue.
Scossi la testa. Per quanto tempo ancora dovevo sentire quelle storie?
"Quante volte dovrò ripetervelo? Esistono molte cose oltre alla fama.. tutti meritano di essere difesi, qualunque sia la loro Fede.. Perché i cristiani dovrebbero essere privilegiati? Il re stesso predica la tolleranza... La Fede illumina il cammino, qualunque nome si decida di dare al divino.. Questo mi ha sempre insegnato anche vostro padre.." Sorrisi "E poi dovrei convertirmi per entrare nella milizia ecclesiastica, cosa che non accadrà..".
Sospirai, sapevo di non poter cenare con mio padre, dovevo parlare con i soldati, ma no avevo voglia di litigare.
"Proprio per l'arrivo dei mercenari devo cenare in caserma, ma se per voi è importante, allora parlerò con i miei uomini prima, e poi cenerò con voi a palazzo, non farò tardi..".
Mi rivolsi così a un soldato, comunicandogli il cambio di programma, con l'ordine di avvisare tutti.
"Chi sono questi ospiti che volete presentarmi, padre?" Dissi, più gentilmente possibile.
Altea
27-12-2013, 20.33.47
A quelle ultime parole mi voltai verso il nano Gyen..."Parlatemi di questa famiglia..dei Taddei...che cosa significa che qualcosa sta nuovamente cercando di insinuarsi non solo nel regno ma anche nella loro famiglia?" osservai Tysse, almeno era una persona colta..pensai tra me e me..oltre che bella ovviamente..."dopodichè dovremmo cercare di preparare il nostro viaggio".
Guisgard
27-12-2013, 20.47.51
“Lo scoprirai stasera a palazzo.” Disse il padre di Clio a sua figlia. “Voglio che indossi l'uniforme ufficiale da cerimonia. Sappi solo che la cena di stasera riguarda il tuo avvenire e forse quello dell'intero regno.” La salutò con un cenno del capo e andò via.
Poco dopo arrivò Astin.
“Tutto bene, capitano?” Chiese alla ragazza. “Ho visto vostro padre andar via accigliato... spero non ci sia qualche problema...”
Eilonwy
27-12-2013, 20.49.23
Sgusciai fuori dall' acqua e mi sedetti vicino al bel cavaliere dai capelli corvini e gli occhi di ghiaccio.
Era svenuto!
Portai la sua testa sulle mie lunghe e marmoree gambe e coprì i miei prosperosi seni con la lunga, riccioluta e borgogna chioma.
Per fortuna avevo legato i capelli con molti nastri e strisce di cotone. Esse le utilizzai per pulire la ferita e per fasciarla.
Guardai il cielo per vedere se arrivavano Coco ed Aladiah.
Aspetta.....aspetta....ma perchè tardavano tanto?
Tornai a guardare il cavaliere....era incantevole.....anche se sarebbe stato meglio se si fosse tagliato quei meravigliosi capelli neri dai riflessi bluastri. Troppo lunghi per i miei gusti!!!
Aveva il viso rasato e perfetto come una statua greca-romana.
Mi misi a cantare, per far passare piu' velocemente il tempo, una canzone celtica, che mi aveva insegnato mia madre:
http://www.youtube.com/watch?v=yL5LZ1Eq_1g
elisabeth
27-12-2013, 21.15.32
Fra Severius e la sua tazza fumante......non c'erano spiritelli, tra le cortecce degli alberi ?......sbagliato, c'erano si gli spiritelli.....e c'erano tutte quelle cose che la Chiesa aveva modificato a suo uso e costume...." Diciamo che non ho problemi ad andare nel bosco da sola....ho ancora qualche amico spiritelli....volete accompagnarmi senza l'approvazione del Priore ?.......io non ho problemi...vedete, la libertà in me sta anche in questo....non devo chiedere il permesso...seguo le regole del creato........ma voi ?....."........sorseggiai la mia tazza guardando il Monaco......ma il mio sguardo si era tramutato in sfida.....il punto era.....chi stavamo salvaguardando.....noi... o i giovani ragazzi......che intraprendevano la via del bosco .......
Sorrisi ad Astin.
"Mio padre è sempre accigliato.." Scossi la testa ".. Da quando è diventato cristiano è insopportabile, continua a spingermi perché entri nelle forze ecclesiastiche, ma io continuerò a battermi perché tutti abbiano la possibilità di entrare nell'esercito e difendere questo paese, indipendentemente dalla Fede.. Non voglio annoiarti con queste faccende, ma mio padre ha il potere di irritarmi ultimamente.. Non so se Kornik ha fatto in tempo ad avvertirti... Non potrò cenare in caserma stasera, mio padre ha degli ospiti importanti... ho fatto radunare tutti adesso, in modo che possa parlarvi lo stesso.. Vieni con me, li raggiungiamo subito.." Facendogli segno di seguirmi "Piuttosto, sei tornato presto.. Novità su quella spia? so che è tardi, ma domani vorrei che assistesse all'interrogatorio del sospettato, nascosto, ovviamente.. Così da poter entrare nel ruolo...".
Guisgard
28-12-2013, 02.04.00
“So solo che per la mia padrona” disse il nano ad Altea “quel messaggio è di vitale importanza. Devo portarlo all'Abate Nicola... so solo questo... lady Consel si fida di me ed io non voglio tradirla...”
“E dei Taddei cosa sai dirci?” Chiese Marcus.
“Sono una stirpe guerriera” rispose il nano “che si vanta di discendere da un eroe eponimo... un cavaliere leggendario che liberò gran parte di queste terre, realizzando delle imprese straordinarie... imprese che il mito oggi chiama Questioni...”
“Certo...” annuì Tyssen “... parli del mitico Ardea de' Taddei.”
“Si...” annuì il nano.
“Io in età adolescenziale” mormorò Tyssen “corteggiai una giovanissima damigella, che seppur non direttamente imparentata con i Taddei, la cui famiglia frequentava spesso il loro palazzo... ed ella mi raccontava spesso di come suo nonno si raccomandava con lei di non mettere mai gli occhi su uno dei rampolli di quel nobile casato... perchè se lo avesse fatto, avrebbe di certo conosciuto tristezza e solitudine...”
E a quelle misteriose parole di Tyssen, Altea avvertì quasi un senso di angoscia nel suo cuore.
Guisgard
28-12-2013, 02.13.36
Ma un attimo dopo che Elisabeth ebbe finito di parlare, la madre della ragazzina si sedette tra lei ed il monaco.
“Il bosco...” disse con una voce quasi impercettibile “... non so cosa si nasconda là... nessuno lo sa qui nel borgo... e nessuno immaginava nulla... per questo lasciavamo andare là a giocare i nostri figli... una volta la figlia di Lorette disse di aver incontrato delle persone... uomini e donne... erano gentili, amabili... così diceva... e avevano promesso a tutti i ragazzini di mostrar loro un posto bellissimo... un posto in cui tutti sono liberi e felici...” scosse il capo “... naturalmente nessun genitore badò a quelle parole... pensavamo si trattassero di storielle inventate... i ragazzini lo fanno spesso... ma ora... ora non so più cosa credere... so solo che nel bosco c'è qualcuno, qualcosa... e da quando i nostri figli sono stati laggiù, sono cambiati...”
“Chiedere ai ragazzini è inutile...” mormorò Fra' Severius “... qualsiasi cosa abbiano incontrato nel bosco, essa si sarà mostrata con un aspetto ingannevole... infatti il lupo si traveste sempre da agnello quando si avvicina all'ovile...”
E la fiamma del camino pareva quasi descrivere inquiete forme mentre consumava la legna sulla brace.
Guisgard
28-12-2013, 02.24.00
“Si, capitano...” disse Astin mentre seguiva Clio “... ho fatto già chiamare qualcuno per il ruolo di spia... domattina sarà qui e assisterà all'interrogatorio di quell'uomo... ah, ho saputo che le donnine di Madama Irka si stanno preparando ad accogliere i mercenari che presto giungeranno in città... si preannunciano grandi guadagni per la loro casa di piacere...” aggiunse ironico il luogotenente “... a proposito, capitano... come pensate di affrontare la cosa? Voglio dire... a chi saranno subordinati quei soldati di ventura? Saranno una nuova forza armata indipendente? Chi si prenderà la responsabilità di eventuali disordini? Non credo lo farà il Senato...” scosse il capo “... non so, ma mi aspetto altri casini...”
E proprio in quel momento i due giunsero dove tutti i soldati erano stati radunati per ascoltare le nuove disposizioni del loro capitano.
Dopo di ciò, infatti, Clio era attesa da suo padre per quella cena nel loro palazzo.
Guisgard
28-12-2013, 02.44.18
Eilonwy, così, cominciò a cantare dolcemente.
La sua voce sembrò accompagnare il Sole nascente, che iniziava a dissolvere le ombre della notte ormai svanita e a tingere la foresta e i monti lontani con un pallido e purpureo alone.
E proprio uno di quei riflessi parve posarsi ed attraversare lo sguardo del cavaliere.
Infatti egli sembrava sul punto di riprendere conoscenza.
E per un istante vide l'incantevole figura di Eilonwy, simile ad una ninfa, accanto a lui.
“Chi...” disse a fatica il cavaliere “... chi sei? Forse... forse un Angelo?” Ma la ferita, nonostante le cure di Eilonwy, aveva fatto perdere al paladino molto sangue.
Ed egli perse ancora una volta conoscenza.
Un attimo dopo, però, la ragazza cominciò ad udire voci lontani.
Voci inconfondibili che lei conosceva bene.
“Sei il solito insensibile!” Esclamò Coco.
“E tu la solita perditempo!” Replicò Aladiah.
“Vuoi capire che noi abitanti del Piccolo Popolo” spiegò seccata la fatina “di notte volteggiamo tra fiori ed alberi e quando giunge l'alba siamo stanchi!”
“Sciocchezze!” Sentenziò il Cherubino.
“E' inutile parlare con te!” Scuotendo la testa lei. “All'aurora i sogni volano via e siamo noi del Piccolo Popolo che li conduciamo via con le stelle!”
“Piuttosto” fece Aladiah, indicando Eilonwy poco più avanti insieme al cavaliere ferito “credo sia successo qualcosa. Quella ragazza non riesce a stare lontana dai guai!” E raggiunsero Eilonwy per capire cosa fosse successo.
Eilonwy
28-12-2013, 02.49.55
"Ah finalmente siete qua...presto dobbiamo guarire questo cavaliere. Io ho fatto del mio meglio per guarirlo, ma perde ancora sangue!!! Vi prego fate qualcosa con i vostri poteri angelici e magici....per favore....vi supplico!!!"dissi implorandoli.
Intanto il cavaliere delirava.
"Ditemi che sapete come fare....ditemi, per l' amor di Dio, che si salverà..." dissi tristemente.
Odiavo vedere le persone morire.....già avevo visto morire ingiustamente i miei amati genitori, i miei amici, gli uomini del mio esercito ed alcune persone del mio regno....non volevo che morisse anche se aveva ucciso a sua volta un' altro uomo.
ALADIAH:
http://imageshack.com/a/img839/6353/pkd8.png
COCO:
http://imageshack.com/a/img823/808/z2nh.png
Parsifal25
28-12-2013, 03.01.51
"Il falco.....veramente era al mio servizio.....non immaginavo che potesse accadermi una cosa del genere. Se lo andassi a raccontare in giro fra i miei colleghi del teatro, penseranno che sia impazzito...."
"Come sempre non ti smentisci mai, vero?" Carezzai' il mio fidato falco. "Perdonami......se sono un pò smemorato.....potresti ricordami il tuo nome.....se lo hai?"
La notte era calata nella boscaglia. Era tempo di prepararsi per il riposo....anche se i rintocchi di quel vecchio campanile continuavano a trillare. Osservai' la mia ambigua compagnia e dissi: "Credo....che sia giusto controllare l'indomani ciò che nasconde quella chiesetta; forse potrebbe aiutarci a comprender al meglio la nostra missione. "
"Quella chiesa, quel campanile suonato senza il suo fedel campanaro......che sia l'inizio di un presagio che comporterà contraccolpi, nel nostro mondo?"
Risi alle parole di Astin.
"Si, credo che loro siano le uniche contente dell'arrivo dei mercenari..." Sorrisi "Ottimo lavoro, sei stato davvero rapido.. Quanto alle truppe di ventura.." Guardai dritto davanti a me "Ormai siamo arrivati, risponderò alle tue domande parlando a tutti voi.. Va pure..".
Lasciai che Astin raggiungesse il suo posto, ed entrai nella grande mensa della caserma, che era abbastanza grande per accogliere tutti i soldati che non erano impegnati in missioni essenziali, come i posti di blocco o le sentinelle.
Mi sedetti sul tavolo più alto, cosicché tutti potessero vedermi.
"Signori.. Vi ho fatto convocare qui perché ho delle cose importanti su cui discutere con voi.." Sorrisi "Avrei preferito farlo davanti ad una bottiglia di vino, e all'arrosto di Horel, ma mio padre mi reclama per cena.." Alzai gli occhi al cielo "Credetemi, preferirei cento volte l'arrosto e la vostra compagnia.." Dissi, quasi parlassi a me stessa.
Feci cenno ad un addetto alla cucina di servire il vino.
"Allora, veniamo al dunque, immagino che la voce sia già girata, ma è giusto che lo sappiate da me... Il senato ha deciso di reclutare dei mercenari.. Naturalmente, nessuno ha chiesto il mio parere.. E questo, come giustamente sosteneva Astin, è un affare solo per madama Irka e le sue ragazze..." Scossi la testa "Non so quanti saranno, né quando arriveranno... Ma, comunque sia, preferisco mettere in chiaro le cose... Io non li ho voluti, e, soprattutto, non mi fido di loro... Prego, dunque, anche voi di non farlo, di essere sempre guardinghi e circospetti.. Il senato si dice al sicuro perché i ribelli hanno meno soldi di loro.. Ma io non sarei così tranquilla.. Chi ha assistito all'interrogatorio, ha visto quali sono i valori dei ribelli.. Niente Fede, niente moralità, niente disciplina o rispetto dell'autorità... E mi sembrano ideali che possano sedurre molto facilmente un mercenario... Questo significa che dobbiamo stare attentissimi, perché potremmo esserci portati delle serpi in seno... Bisognerà quindi controllarli.. Non saranno mai autonomi.. Mai.. Mi spiego meglio, nel grande impero del passato c'erano due tipi di truppe, che, per carità, a volte avevano lo stesso valore, non come qui.. E spesso gli ausiliari non erano soli, ma affiancati da legionari.. Ed è quello che accadrà qui, anche se per ragioni diverse... Un posto di blocco sarà composto da due di voi è uno di loro.. È questa regola vale per qualunque missione.. Le squadre saranno sempre due a uno, anche se saranno più numerose.. Perché non penso che possano permettersi più di un terzo di esercito, altrimenti, se avessero tutti questi soldi da usare, chiederei di aumentarvi il salario.. Questo è quanto, mi fido del fatto che, al primo sgarro, ci sarete voi.." Allargai le braccia "E se vi fate battere in due contro uno... Non siete i soldati che ho addestrato!" Risi.
"Ma questo non basta... Sapete che ho sempre avuto la massima fiducia in voi, vi ho sempre reso partecipi delle situazioni e delle decisioni del senato.. Questo, finché ci saranno i mercenari, non accadrà.. Parlerò di questioni importanti direttamente con gli ufficiali, che ne riferiranno solo a voi, e non ai mercenari.. Loro devono solo eseguire gli ordini, voi meritate di sapere perché... Quindi spingo anche voi, anche se sarete ubriachi, tra le braccia di Keira o delle altre, a non parlare di cose importanti... Se ci sarà davvero una spia, e ci sarà.. Per forza.. Farà di tutto per farvi parlare... Non deludetemi.. Veniamo alla parte più divertente.." Fregandomi le mani "L'attaccar brighe... Sapete già come la penso.. Siete adulti e siete soldati, è normale che ci siano delle beghe tra voi, e ci saranno anche con i mercenari.. Anche se vi azzuffate, non mettete in pericolo la vostra incolumità, la vostra forza e il vostro sangue appartengono al popolo, non potete sprecarli.. A meno che non vogliate fare i gradassi di vostra spontanea volontà, combattimenti alla pari... Se scopro che avete combattuto in tre contro venti, ne risponderete a me.." Sorrisi "E vi assicuro che c'è sempre qualcuno che vuole ingraziarsi il capitano e viene a raccontarmi cosa combinate, specie se il colpevole è qualcuno che non sopporta.. A maggior ragione con i mercenari in casa.. Regolate pure i vostri conti da uomini, purché non vi indeboliate... Quando arriveranno i mercenari parlerò chiaro anche con loro.. Ovviamente, se vedrete un loro sgarro, una prepotenza con la popolazione, con voi, con chiunque.. Siete autorizzati ad intervenire immediatamente, senza aspettare il mio arrivo... La popolazione non distinguerà le vostre uniformi.. Se un mercenario stuprerà una ragazza, ruberà in casa di qualcuno.. La colpa,naturalmente, ai loro occhi sarà vostra.. Quindi, voglio che li teniate a bada... Che la gente capisca che i soldati della corona sono lì per proteggerli, anche da altri soldati.." Ricordai le parole di Astin, sulla responsabilità "Naturalemente, le truppe di ventura saranno sotto la mia responsabilità, risponderò io al senato della loro condotta... Ma non posso essere in mille posti contemporaneamente.. Per questo ho bisogno del vostro aiuto..." Sorrisi, scorrendo lo sguardo sul volto dei miei soldati "Dividere pane e morte rende fratelli il conte e l'artigiano... E di un fratello ci si può fidare..".
Notai con piacere che ormai i bicchieri erano pieni.
Levai il mio "A voi..." E bevvi un sorso di vino "Sono stata abbastanza chiara, avete domande?".
Altea
28-12-2013, 16.49.09
Ascoltavo con attenzione le parole susseguirsi mentre tenevo tra le mani il libro e riflettendo su ciò che stavano dicendo...e alla fine Tyssen narrò la storia di una delle sue adolescenziali ragazze...fu una sensazione strana, impalpabile eppure dentro me mi sentivo angosciata..che mi stava succedendo?
Posai il libro e presi un bicchiere e vi versai dell' acqua da una brocca e la bevvi di un fiato...guardai gli uomini..."Scusatemi..non so che mi sia successo, ascoltando la vostra storia Tyssen mi sono sentita strana, non malessere fisico ma qualcosa che mi toccava l'animo...forse solo suggestione" sospirai un attimo "Certo..non deve essere piacevole..non dover amare per una sorta di..."mi soffermai un attimo perplessa.."strana maledizione sembra."
Posai il bicchiere e fissai lo scrigno e l' occhio cadde sul fiore stilizzato nella apertura.."E questo lo riconoscete?" chiesi a Tyssen "Questo fiore...sapete che significa?"
elisabeth
28-12-2013, 20.25.06
La madre della ragazza era un tipo molto esile e con gli occhi cerchiati dalle lunghe notti insonni , si sedette accanto a noi e cominciò a parlare senza che nessuno le aveste chiesto nulla.....parlò di sua figlia e degli altri ragazzi del paese, uomini e donne nel bosco, c'era una comunità in cui vivevo per alcuni mesi dell'anno, amavano la natura, la libertà dell'uomo e dello spirito........ma nessuno di loro avrebbe torto un solo filo di capello a quei ragazzi....tanto meno erano lupi travestiti da agnello..........non mi andava che le cose fossero travisate e poi i ragazzi...non sempre dicevano menzogne.......guardavo le fiamme del camino e presero strane forme......pensai che forse...il pensiero maligno aleggiava beffardo tra le nostre insicurezze......trasformandole in paura..." Io credo di vederla diversamente, credo che il bosco sia solo il luogo dove il pensiero di alcune comunità sia diverso dagli abitanti del Borgo, ma non ha nulla a che fare con le convulsioni di alcuni ragazzi......e comunque fare delle congetture azzardate....produce altro male....infondo vostra figlia ha nominato il nome di Frate Elia....sappiate che era un Frate di tutto rispetto e sopra ogni cosa era un uomo di Chiesa........".....tuffai i miei occhi nella tazza di quel liquido caldo.......ebbi un capogiro......ed una visione....Fra Favelius......sembrava in pericolo.....mi alzai di scatto ed andai alla finestra era buio e non si vedeva fuori......." Forse dovremmo andare incontro al Frate..e' buio e fa freddo...un lanterna lo aiuterebbe ad arrivare alla casa ".....
Tara La Banshee
29-12-2013, 02.08.39
La Torre Perduta ero uno scuro edificio posto a sud del nostro villaggio. Un tempo la Torre era la dimora di una potente maga, una donna che aveva portato grande lustro al popolo delle Icene ma alla sua morte, la sua casa era stata a poco a poco abbandonata e si diceva fosse infestata dal suo spirito che ancora desiderava restare su queste terre.
Non si ricorda quando tutto ciò avvenne ma é certo quando la Torre iniziò ad essere utilizzata per punire i peccatori.
Durante la Lunga Notte infatti una giovane, non si é sicuri a quale classe appartenesse, ognuno dava una versione di convenienza, cercò di prendere il posto della sovrana reggente, uccidendola. La folle ragazza venne però subito scoperta e condannata a morte, quando la vecchia balia della defunta regina suggerì la Torre, affinché anche la ragazza soffrisse il dolore che il suo gesto aveva procurato.
Lipsia aveva già compreso la sua sorte e mi guardava con una sorta di rassegnazione.
"Si, il Consiglio, visti i testimoni e le prove, ha sentenziato la vostra condanna presso la Torre Perduta. Verrete scortata al luogo domani mattina. Se volete vedere qualcuno prima di..ecco, carta e penna, scrivete nome, cognomd d classe delle persone che desiderate e consegnate la lista alla guardia qui presente, Brynnia, farà fatto il possibile per rintracciare tutti. In ogni caso, per ogni necessità rivolgetevi sempre a Brynnia."
Bene il mio sporco dovere era stato fatto.
Mi voltai lentamente e camminai fuori dalle celle sotteranee senza più voltarmi indietro. Che orribile sensazione essere messaggera di morte. Era stata la mia prima, e speravo ultima, volta.
Tornata alla luce del sole notai che la giornata era ancora giovane e dato che per oggi i miei doveri erano terminati, vagai senza metà tra le coste, anzi volai senza sosta assaporando ogni respiro, ogni spruzzo d'onda salata, ogni raggio di sole.
Ero felice di essere viva.
Guisgard
30-12-2013, 16.54.25
Cosa significava quella visione che Elisabeth aveva visto all'improvviso?
Davvero Fra' Faveluis era in pericolo?
E di quale pericolo si trattava?
O andava interpretata quella percezione?
“Cosa nasconde il bosco” disse Fra' Severius alla maga “lo scopriremo solo quando vi giungeremo.” Si alzò dalla sua sedia. “Si, inizia ad essere tardi... magari daremo un'occhiata in fondo alla strada... ma Fra' Favelius sa badare a se stesso, non temete.”
Il frate chiese allora una lanterna alla madre della ragazza e con Elisabeth uscirono in strada.
Ma proprio in quel momento videro una sagoma in fondo alla strada.
Poco dopo la riconobbero: era Fra' Favelius.
Il chierico salutò i due ed insieme rientrarono in casa, dove il frate poté scaldarsi accanto al fuoco.
“Allora, quali novità dal monastero?” Chiese Fra' Severius.
“Ho parlato col priore” rispose l'altro frate “ed egli è d'accordo. Bisogna scoprire cosa cela il bosco. Tuttavia non vuole che corriamo rischi. Mi ha allora detto che molti qui conoscono e attraversano il bosco. Mercanti, attori girovaghi, cacciatori. Chiederemo ad uno di loro di accompagnarci.” Guardò la madre della ragazza. “Potete indicarci dove possiamo incontrare qualcuno di quegli uomini?”
“Alla taverna.” Rispose la donna. “E' l'unico luogo qui che offre svaghi e passatempi per gli uomini. Ma badate di fare attenzione... non è un posto per uomini di Chiesa e per una donna.”
“Grazie.” Sorridendo Fra' Favelius. “Saremo prudenti, non temete.”
Guisgard
30-12-2013, 17.08.22
Tutti annuirono e poi brindarono alle parole di Clio, motteggiando con fare guascone su eventuali zuffe con quei mercenari.
“Questi uomini” disse Astin avvicinandosi al suo capitano “vi seguirebbero all'Inferno, capitano. Vedrete, non vi deluderanno.” E anche lui sorseggiò dopo aver brindato.
“Solo una domanda, signore...” alzandosi uno dei soldati “... si sa qualcosa di questi mercenari? Chi siano e da dove vengono? Ci sono bande di soldati di ventura abbastanza celebri in queste terre, magari sapendo il loro nome potremmo farci un'idea su chi ci ritroveremo in casa.”
Ma proprio in quel momento una sfarzosa carrozza si arrestò davanti alla caserma.
Poco dopo uno dei soldati venne a riferire a Clio che suo padre l'aveva mandata a prendere per la cena nel loro palazzo.
elisabeth
30-12-2013, 18.21.13
Osservai il buio fuori dalla finestra.....era spaventoso.....cosa si celava in quelle tenebre dove l'occhio umano diventava un mezzo inutile per poter scoprire il mondo circostante......le visioni erano come i sogni....un regalo dal mondo dei morti.....infondo era vero...Fra Favelius non aveva bisogno di noi......perche' in bocca ai lupi...forse aveva bisogno della Luce per schiarire il cammino.....perche' la luce rompe il buio.....e rende chiare le cose all'uomo......" Fra Severius...desidero che voi sappiate cio' che io penso e una fra le tante e' che so perfettamente che siete convinto di non aver bisogno di me......"....e con la lanterna in mano.........il fascio di luce fece giungere a noi UN Fra Favelius......cosa succede quando uno dei sensi e' totalmente inesistente ?....si acutizzano prontamente gli altri......il miei sensi incominciarono ad adattarsi, entrai in casa con gli altri ed ascoltai le novità del Priore......perchè qualcuno che conosceva il Bosco...se io lo conoscevo bene ?.....il tempo mi aveva insegnato che l'impulsività non crea cose buone, per cui tenni per me il mio pensiero.....La Taverna ?.....due Frati ed una donna alla Taverna, mi sarei divertita......" Fra Severius....una donna e due Frati alla Taverna, sarà un vero problema, le chiacchiere si spingeranno in tutto il Borgo.....troveremo dei veri ceffi e dovremo anche fidarci di loro.....si faranno pagare......vedo che al Priore la cosa interessa più di quanto pensiamo......bene, bene.....mi chiedo cos'altro avremo bisogno per entrare nel Bosco.....forse della mia magia ?...."....mi sedetti sulla sedia e li osservai sorridendo.......l'unica preoccupazione erano quei giovani , ma anche le comunità che vivevano all'interno del Bosco.....e per loro qual'era la preoccupazione più grande ?..........
Sorrisi, nel vedere l'entusiasmo e la fedeltà dei miei uomini.
Alzai il bicchiere per sottolineare le parole di Astin e poi mi voltai verso il soldato che aveva parlato, scuotendo il capo.
"No, purtroppo il senato è stato molto tirchio di dettagli, non so nemmeno se siano guerrieri singoli reclutati qua e la o se sia una vera e propria banda.. Sarete i primi a saperlo, comunque.. Vedrò di indagare questa sera...".
L'arrivo di una carrozza mi fece voltare verso la porta.
Alzai gli occhi al cielo.
"Perdonatemi.." Dissi, dopo aver vuotato il bicchiere "Ma mio padre mi reclama... E sa essere molto insistente.." Scesi dal tavolo "Brindate anche alla mia salute, domani sarà un'altra giornata pesante..".
Uscii nel cortile e salutai il cocchiere.
"Grazie del passaggio, ma non era necessario.." Borbottai, per poi rintanarmi tra i cuscini di raso.
Non avevo mai amato le carrozze, cavalcare era decisamente meglio.
Pensai a tutte le cose che mi erano successe quel giorno, nel tragitto verso il palazzo.
Non fu un tragitto molto lungo, in realtà.
Scesi dalla carrozza nel giardino privato, quello dove gli ospiti non avevano accesso, ed entrai da una porta laterale.
L'ultima cosa che voleva mio padre era presentarmi in quelle condizioni.
Raggiunsi i miei appartamenti dove le donne avevano già preparato il bagno e l'uniforme da cerimonia.
Per un breve momento, dimenticai ogni cosa, i morti, l'esplosione, i mercenari, il ribelle, e mi lasciai cullare dal profumo di fiori e spezie lontane.
Dopo qualche tempo, ero di nuovo pronta: l'alta uniforme impeccabile, i biondi capelli sciolti e spazzolati, la spada cerimoniale al fianco.
Lanciai una rapida occhiata allo specchio, e uscii dalla stanza.
Scesi le scale a passo deciso, raggiungendo la grande sala da pranzo di rappresentanza.
Ero perfetto orario, pensai, mentre l'araldo mi annunciava.
Così, colma di curiosità che non lasciavo trapelare dalla mia espressione, entrai nella stanza.
Guisgard
30-12-2013, 19.40.41
Tyssen fissò lo scrigno e con le dita cercò di capire meglio cosa rappresentasse quel Fiore.
“Si...” disse annuendo il bell'avventuriero “... sembra proprio ciò che dite voi, milady...” rivolgendosi poi ad Altea “... ma non credo di conoscerlo... sarà il simbolo del casato Taddeide...”
“No...” fece il nano “... conosco il simbolo dei miei signori e non è certo quello...”
“Allora di cosa si tratta?” Chiese Tyssen.
“Non lo so...” scuotendo la testa il nano “... forse il marchio di chi ha fabbricato lo scrigno... o magari un'immagine cara alla mia padrona...”
“E' comunque irrilevante ai fini di questa storia, credo...” intervenne Marcus.
“Probabile...” mormorò Tyssen, che poi tornò a guardare l'audace avventuriera “... dunque siete proprio decisa a cimentarvi in questa ricerca, milady? Nonostante i pochi indizi che ci siano? E sia.” Accomodandosi il mantello. “Allora la situazione mi impone ben poca scelta. Sarò al vostro fianco, deciso a dimostrarvi il mio valore e con esso il mio amore per voi.” Le baciò delicatamente la mano.
“Io non so, milady...” fece Marcus “... vedete... ho la mia attività e se non lavoro non mangio... non credo di potermi assentare così a lungo dal mio lavoro...”
Guisgard
30-12-2013, 19.45.41
Tara, così, prese a passeggiare per quei luoghi, cercando di scacciare la tristezza dal suo cuore.
E mentre si immergeva in quello scenario dai tratti lussureggianti, ad un tratto qualcosa attirò la sua attenzione.
Era un tempio quasi sommerso dalla verdeggiante foresta.
Fatto di granito, con grandi colonne tortili e mostrava ogni spazio sulla facciata finemente inciso e lavorato con immagini che narravano la millenaria storia delle Icene.
Era il Grande Tempio di Inivya, la dea madre delle Icene.
Qui Lipsia era sacerdotessa e questo luogo aveva lasciato incustodito per incontrare il suo amante segreto.
Ma, all'improvviso, Tara vide qualcosa.
Era una figura, leggera, quasi etera, che si aggirava presso il portico del tempio.
Guisgard
30-12-2013, 19.48.20
Aladiah fissò prima il cavaliere misterioso e poi Eilonwy.
“Gli umani” disse con fare saccente “duellano e fanno guerre per un nonnulla. Costui” indicando il cavaliere “ha appena ucciso il suo simile...” indicando il cavaliere morto “... e infondo merita di morire per ciò che ha fatto.”
“Come sei drastico!” Esclamò Coco. “Sempre a sentenziare!”
“Zitta tu!” Fissandola il Cherubino. “E tu” rivolgendosi poi ad Eilonwy “non credi sia meglio coprirti e vestirti più decentemente? Guardati... sei mezza nuda! E se questo cavaliere riapre gli occhi e ti vede?”
“Magari si riprenderà e starà meglio!” Ridendo Coco.
“Non sei divertente!” Seccato Aladiah.
“E tu sei pedante!” Replicò Coco.