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Visualizza versione completa : Il Fiore Azzurro (Il viaggio della Santa Caterina)


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Guisgard
17-11-2014, 01.03.37
Nettuno sorrise ad Elisabeth, per poi prenderle la mano.
“Preferisco di gran lunga risolvere il tutto da me, col tuo aiuto, anziché ritrovare Symoin...” disse “... quella donna vive nell'ambiguità e nell'illusione e a noi tutto ciò non occorre.” Annuì. “Continueremo dunque a stare con questa gente, su queste navi, sperando che la mia memoria si desti di colpo. A meno che” ridendo “non ci sia un colpo di scena... chissà, magari si sbagliano ed io non sono quel famoso de Gur.” Ironico.
In quel momento i due udirono il fischio della nave.
“Forse siamo arrivati in qualche porto...” mormorò Nettuno, per poi avvicinarsi alla finestra e guardare fuori.
Vide allora una banchina.
Erano in uno dei porti sul Lagno.
Qualcuno poi bussò alla porta.
“Capitano de Gur...” un marinaio da fuori “... siamo giunti a Licinia.”
“Sentito, mia cara?” Voltandosi Nettuno verso Elisabeth. “Finalmente potremo scendere da questa nave ed io avrò la possibilità di passeggiare con mia moglie.” Facendole l'occhiolino.

Guisgard
17-11-2014, 01.14.37
Il Maggiordomo fissò Galgan e sorrise.
“Il mio compito” disse sedendosi “è quello di occuparmi del benessere di questa baronia. Controllare le sue finanze, il suo esercito, l'umore del popolo e di lavorare per garantire forti e saldi vincoli con amici ed alleati. Per questo mesi fa ho accettato di rispondere a quanto chiese un potente ducato al barone. Pare che un traditore abbia negato il legittimo ruolo di un duca. Si tratta dell'Arciduca Dominus de'Taddei, signore di Capomazda. Ebbene, il traditore, sembra voler non riconoscere il titolo del duca Dominus, mirando a minare il suo potere e spaccare così l'unità del ducato. Dominus ha naturalmente mosso guerra contro l'infedele suddito, utilizzando non solo il suo esercito, ma ricorrendo anche a forze esterne. Mi riferisco a mercenari e ad alleati. E siccome questa baronia è legata con un rapporto di vassallaggio a Capomazda, non ho potuto, né voluto, rifiutare l'aiuto richiesto dal duca. E qui entrate in gioco voi, cavaliere.”

Guisgard
17-11-2014, 01.33.32
“Milady...” disse Chiò ad Altea “... io credo, da quanto ci raccontate, che qualcuno abbia architettato tutto questo per farci cadere in trappola. Restare qui ed aspettare non porterà alcun vantaggio, né ci terrà al sicuro, in quanto il nostro misterioso nemico mira ad ucciderci tutti.”
“Cosa dici di fare allora?” Chiese Ammone.
“Muoverci, non stare fermi.” Rispose Chiò. “Dobbiamo cercare di uscire da qui e trovare Guisgard e Clio.”
“Si, hai ragione.” Annuì Ammone.
“Questo corridoio” fece Chiò “sembra l'unica direzione possibile adesso... una sorta di passaggio obbligato... non ci resta che attraversarlo... andiamo.”
I tre, così, cominciarono ad attraversare il corridoio.
Sulle pareti vi erano diverse porte, ma ogni volta Chiò cercava di aprirne una si accorgeva che era chiusa.
Fino a quando, giunti in fondo al corridoio, davanti all'ultima porta scoprirono che era aperta.
Allora vi entrarono, trovando una stanza illuminata a stento da una lampada.
Si trattava di una sorta di biblioteca, con tantissimi volumi sparsi ovunque e non solo sopra le mensole.
“Libri?” Sorpreso Ammone. “Ma cosa ce ne facciamo?”
Ma guardandosi attorno, Altea notò un libro posto su un piccolo tavolino.
Sembrava molto antico e recava questo titolo:

“Apologia del Poema Eroico ed il mito di Ardea de'Taddei.”
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Guisgard
17-11-2014, 01.41.07
Cramelia sorrise ed annuì a quella parole di Clio.
“Non vedo l'ora di poter ammirare tutti voi nello spettacolo.” Disse entusiasta.
“Continuiamo a preparare il dolce, milady...” fissandola Gulio “... altrimenti gli ingredienti andranno a male.”
“Oh, si, perdonatemi, messer Gulio!” Ridendo lei.
“Noi allora vi lasciamo al vostro dolce, milady...” con un inchino Guisgard “... così poi, quando sarà pronto, anche il nostro spettacolo sarà ultimato.”
E uscì insieme a Clio.
“Roba da matti...” scuotendo il capo e dirigendosi verso la torre Sud, sempre seguito dalla piratessa.
Imboccarono allora le scale e giunsero al primo piano della torre, trovandosi davanti ad una porta.
Il presunto Taddeide aprì e si mostrò loro una curiosa stanza.
Era infatti colma di costumi e maschere.

Clio
17-11-2014, 01.47.26
Seguii Guisgard alla torre Sud.
"Ho come l'impressione che siamo finiti in una gabbia di matti.. Speriamo solo di uscirne il prima possibile..".
Entrammo in una stanza piena di costumi.
Sorrisi appena, ironica.
"Cos'è dobbiamo mascherarci?" Guardando perplessa Guisgard.

Guisgard
17-11-2014, 01.59.29
Era una stanza non troppo piccola e con vari bauli pieni zeppi di maschere, costumi ed oggetti scenici.
“Si, concordo...” disse Guisgard a Clio, guardandosi intorno “... tutti matti... o forse vogliono far ammattire noi...” prese allora, da uno dei bauli, quello che sembrava un comune mazzo di fiori di campo “... saranno i fiori con cui Arlecchino corteggia Colombina...” sorridendo.
Ma un attimo dopo esplosero in una nuvoletta di fumo.
“Ah, ecco...” gettando via quel finto mazzo di fiori “... non credo che Colombina gradirebbe...” guardò Clio e le fece l'occhiolino.
Poi, osservando gli oggetti intorno a loro, il presunto Taddeide si accorse di un bigliettino lasciato su un baule chiuso:

“Di celebri amanti scegliete le maschere,
così che con i loro volti senza vita giacere.”

“Molto simpatico...” mormorò Guisgard, per poi aprire quel baule, scoprendo altre maschere ed altri costumi “... mia cara...” fissando Clio “... abbiamo solo l'imbarazzo della scelta... hai una coppia d'amanti preferita, per caso?”

Clio
17-11-2014, 15.37.22
Osservai attentamente quelle maschere, non sapendo se dovevo essere divertita o spaventata.
Poi lui si accorse del biglietto.
Risi appena, nervosamente.
"Già, simpaticissimo..." Scuotendo la testa.
Sorrisi alle sue parole.
"Che domanda stupida..." Avvicinandomi al baule, per poi alzare gli occhi su di lui "Sai che per me esiste una sola coppia di amanti..." Sorridendo "Lancillotto e Ginevra, ovviamente.." Risi "Anche se sarei una Ginevra un po' particolare..." Sfoderando solo per un momento i pugnali nella cintura "Sai, da ragazzina avevo inventato tutta una storia... immaginavo che lei in realtà nascondesse un segreto, che avesse imparato a combattere da ragazzina, in Bretagna, e che loro si amassero da allora, quando combattevano fianco a fianco... ma poi fosse stata costretta a tornare a casa, a diventare una dama.. e lui soltanto conoscesse il suo passato..." risi "Non l'avevo mai raccontato a nessuno.. lo so, lo so, è dissacrante..." alzando le mani in segno di resa "Ma mi appassionava inventare storie su di loro, chiedermi come fossero tutti quei momenti di cui i libri non parlano.. mi ha sempre fatto sognare il loro Amore... E a volte, quando mi allenavo, immaginavo di vivere le loro avventure.. " sorrisi "Vabbè, non è il momento per queste cose.. tu, hai una coppia di amanti preferita?".

Altea
17-11-2014, 15.50.55
Annuii a Chiò e iniziammo a seguirlo,ci trovammo in un corridoio e con fretta l'uomo cercava di aprire le porte ma tutte erano chiuse.."Sembra peggio del labirinto di Arianna..speriamo di non trovare il Minotauro" dissi per sdrammatizzare la situazione.
Ci trovammo in fondo al corridoio..la ultima porta..e si aprì e rimasi sorpresa..era una biblioteca e ovunque vi erano libri sparsi e il mio sguardo si pose su un tavolino vedendo un antico tomo e lo presi in mano.."Guardate..è l' Apologia del Poema Eroico ed il mito di Ardea dè Taddei" e lo posi su un tavolo.
Rimasi perplessa a fissarlo, era antico e sobbalzai guardando lo stemma ducale sul mio anello e mi ricordai del sogno fatto e guardai Chiò ed Ammone.."Le cose tornano alla mente lentamente..prima di tutto ho fatto un sogno..ho sognato il Duca Dominus che era felice io fossi a corte di nuovo e mi diceva che spiandolo forse avevano capito era un impostore davvero..e se tutto questo fosse opera di Dominus?" sospirai e sapevo non dovevo farmi prendere dalle mie sensazioni ma guardai Chiò "Io non so..voi conoscete Guisgard da piccolo..lo so non è il momento per queste storie ma da quando sono qui mi stanno spiattellando davanti tutto il mio passato, o quello che ho fatto, è come se stessero giocando coi miei sentimenti..solo a Corte sapevano io e Velv ebbimo una breve storia d' amore e pure che mi chiese la mano prima dell' arrivo di Guisgard...loro stanno giocando su questo per ora..non è che vi sia un nesso collegato?" raccontai poi ai due uomini la storia del patto coniugale e mostrai loro il mio anello "Ricorderete bene avevo un coltello e si trovava nella scollatura del corsetto, probabilmente me lo hanno preso mentre dormivo..e a mio parere sanno di questo anello..magari sapranno pure di quel patto? Guisgard mi ha dispensata dal patto davanti a tutta la Corte e lui non sa quel gesto ha fatto si che io non potrò più sposarmi poichè era pure sancito nel patto matrimoniale e comunque mi ha rifiutata davanti al Duca..ma io ho voluto seguirlo e me ne assumo la responsabilità sebbene lui non ha mai voluto soffermarsi a parlare di me e sapere chi fossi o come fossi" sospirai e scrollai il capo "Non può essere un caso..ci sono troppi legami tra questa storia, me e Capomazda e ora questo libro sul Duca Ardea..e questi libri a terra, serviranno a Maccus per le sue rappresentazioni?".
Ero perplessa..aprire il libro oppure no, e se dentro vi era una trappola..mi feci di coraggio e lo aprii sfogliandolo piano, forse era un libro qualunque e mi sbagliavo.

elisabeth
17-11-2014, 17.53.42
Mi procuro' un immenso piacere sapere di non dover invocare la magia di Symoin........si..avremmo fatto da soli....gioccherellando con le dita della sua mano..." Sono sicura che saremo bravissimi....e poi ..se voi non siete De Gur....vuol dire che siamo degli ottimi attori ..."...Risi...quando il fischio del nostromo distolse la sua attenzione guardo' fuori dall' oblo'.....stavamo attraccando......ed in quel momento fummo avvisati...potevamo prepararci per scendere al porto......" Una passeggiata.....devo dire che ho voglia di terra ferma, e penso che tu sia De Gur...quello che mi spaventa e' che tu non fossi d'accordo con queste persone....velv alcuni momenti sembra imbarazzato quando parla con voi....ma scopriremo tutto solo se avremo fiducia l'uno nell'altro....e ora aiutatemi a vestirmi...non vorrete avere una moglie accanto in camicia da notte e vestaglia ?......"......mi feci aiutare ad alzarmi....edandai verso il vestito della sera prima....avrei preferito i miei di vestiti...senza quei bustini togli fiato.....

Guisgard
17-11-2014, 19.15.13
Guisgard guardò Clio e sorrise.
“Anche io fantastico ed invento tante storie...” disse guardando nel baule “... non sai quante...” rovistando tra quelle maschere e quegli abiti “... e chissà che un giorno non ti racconti qualcuna di quelle storie...” la guardò per un momento “... a patto che tu racconti a me quelle su Lancillotto e Ginevra...” facendole l'occhiolino “... ci sono davvero molte maschere qui...” tornando a cercare nel baule “... e non so perchè, ma ho idea che dalla nostra scelta dipenderà il percorso che ci attende... dunque direi di sceglierci due amanti legati da un lieto fine...” ridendo appena lui.
Ma qualcosa attirò di colpo la sua attenzione.
Erano due manichini con indosso abiti particolari.
Guisgard allora si avvicinò e cominciò ad osservarli.
“Chissà i costumi di chi sono questi...” mormorò il presunto impostore.
“Semplice...” all'improvviso una voce dalla penombra “... sono i costumi di Ardea e di Cramelide...”

Guisgard
17-11-2014, 19.25.19
“Avete ragione...” disse Chiò ad Altea “... tutta questa storia è un enigma...”
Poi la donna aprì il libro.
E la prima pagina, in una nota a margine del poema di Ardea, così riportava:

“Cramelide... perfetta dama da salvare. Ardea dovrà superare la peggiore di tutte le Questioni per riuscirci... ma noi siamo fortunati... abbiamo due dame da salvare... ma che in verità non si salveranno affatto... ma tu, o caro lettore... anzi, lettrice... leggi bene e saprai cosa fare...

Capomazda, si sa, ama la destra
ma i suoi nemici invece la sinistra.
Prendi il libro e lascia questa stanza
e farai una scelta di grande importanza.”

“Ma che diavolo significa?” Nervosamente Ammone.
“Non ne ho idea.” Scuotendo il capo Chiò, per poi aprire l'altra porta della stanza.
E davanti allora apparvero altre due porte, una a destra e l'altra a sinistra.
“Ed ora?” Chiese Ammone.
“Bella domanda...” mormorò Chiò “... bella domanda davvero...”

Altea
17-11-2014, 19.34.21
Sfogliavo il libro e trovai un appunto scritto in rosso e quasi un enigma.
Rimasi col libro in mano..diceva di prendere il libro..Chiò aprì la porta e improvvisamente apparvero due porte..una a destra e una a sinistra.
Eravamo sbigottiti e li fermai.."Non siamo frettolosi..allora parla di due dame da salvare..ovvero due Cramelide in questo caso..e chi sarebbero? Io ricordo le parole dell' uomo e mi porsi lo stesso quesito..diceva prima sareste morti voi due e poi Guisgard..ma non menzionò Clio..quindi saremmo io e Clio le due dame da salvare?Strano..l' uomo aveva detto io ero la protagonista e la dama da salvare..ci sta sviando?
Se si va a destra si sceglierà di stare dalla parte di Capomazda? Mentre se prenderemo quella sinistra si sceglie il nemico..ma è per voi? E' chiaro voi due scegliereste Guisgard e pure io..forse è rivolto a me? Non so..forse è meglio ci spaiamo e prendiamo due porte diverse? Capomazda sembra la meno pericolosa, almeno..io prendo quella a sinistra..che dite?" ero perplessa ma con me avevo il libro di Ardea.

Guisgard
17-11-2014, 19.35.07
Nettuno sorrise ad Elisabeth.
Poi aiutò la sua falsa consorte a vestirsi.
Le tolse la camicia da notte, lasciandola col busto, per poi aiutarla ad indossare l'abito della sera precedente.
“Però...” disse divertito “... come marito e moglie siamo davvero abili!”
Poco dopo lasciarono la loro cabina e raggiunsero il ponte.
A bordo tutti erano affaccendati ed allora i due finti coniugi scesero a terra.
Licinia era un luogo molto affollato ed una variegata e vivace umanità si riversava fra le strade, brulicando senza sosta tra botteghe, magazzini e le piccole piazzette.
Nettuno, abbigliato come un accurato ufficiale coloniale, camminava con Elisabeth sottobraccio, che invece sfoggiava un elegante abito che metteva in risalto il suo fascino simile a quelle bellezze spagnole, dalla pelle ambrata, i capelli mossi e bruni e le forme aggraziate ed invitanti.
Ed infatti molti, passando in strada, fissavano la bella dama ce si accompagnava al suo ufficiale.
E tra la folla i due notarono anche Burmid ed i suoi scagnozzi, intenti ad osservare le botteghe.

Clio
17-11-2014, 19.35.16
Annuii ridendo a Guisgard "Affare fatto.. Si, credo anche io... Niente amori tragici.." Sorridendo.
Rovistammo nel baule finché dei manichini non attirarono la nostra attenzione.
Mi alzai per vederli meglio, e sentimmo una voce.
Guardai Guisgard perplessa.
Di chi stava parlando?
"Chi è là?" Esclamai.

Guisgard
17-11-2014, 19.39.47
Chiò ascoltò Altea e poi osservò le porte.
“Forse il vostro ragionamento è giusto, milady...” disse pensieroso “... chi può dirlo... tu cosa ne pensi?” Fissando Ammone.
“Che non dobbiamo lasciare sola milady.” Rispose l'omone.
“Si, concordo...” annuì Chiò “... io direi dunque di restare uniti...” guardò Altea “... voi provenite dalla corte dei Taddei e sicuramente siete pratica dei suoi miti e delle sue leggende, milady... decidete allora voi quale porta aprire e noi due vi seguiremo...”

Altea
17-11-2014, 19.46.30
Ebbi una titubanza a quelle parole.."Si" dissi con voce tremante "Io vengo da Capomazda e sono stata rifiutata..io sarei dovuta essere la Granduchessa per Taddeo l' Austero..che mi direbbero ora lui e mio nonno...ovvio Capomazda ma senza Dominus e seguendo Ardea o Guisgard ovvero il loro volere. L' Austero voleva io continuassi ciò che aveva iniziato e pure portarlo a termine senza titubanze come era lui..il mio giudizio non è imparziale..io ragiono pure con la voce dei miei sentimenti per Guisgard..e vado a sinistra, non lo tradisco..apro io allora".
Mi feci avanti e aprii la porta a sinistra stringendo il libro.

Guisgard
17-11-2014, 19.47.14
Guisgard e Clio si voltarono di scatto verso la penombra, da dove era giunta quella voce.
“Avanti...” disse il presunto duca “... chi si nasconde là?” Sfoderando la spada presa al falso Velv.
“Eheheheh...” applaudendo qualcuno, che poi si fece avanti dal chiaroscuro “... bella scena... bella davvero. Io dico che meglio non può venire.”
Era un vecchietto dall'aria bonaria.
“Chi diavolo sei tu?” Fissandolo Guisgard.
“Sono Flavout, il sarto ed il costumista.” Sorridendo il vecchietto.
“Che posto è questo?” Sempre con l'arma in mano il presunto impostore.
“Il magazzino delle maschere e dei costumi, ovvio.” Candidamente Flavout.
“Mi sono stancato di tutti questi trucchi!” Puntando la spada contro il vecchietto. “Dove sono i nostri compagni? Parla o ti infilzo!”
“Ottimo!” Applaudendo di nuovo Flavout. “Sembra vera! Siete un portento!” Ridendo. “Anche il modo in cui gesticolate. E poi come brandite la spada! Siete un attore nato, messere!”

elisabeth
17-11-2014, 19.56.18
Nettuno mi aiuto' magistralmente.....tanto che ci volle molto poco perchè mettessi l'abito della sera prima.....non legai i capelli anche perchè la botta in testa faceva ancora male......." Sai Nettuno ?....non ricorderai cosa fa' un ufficiale di Marina......ma sai aiutare molto bene una donna a spogliarsi e a rivestirsi......"......mi senti' stranamente soddisfatta....come se quella falsità coniugale...fosse in realtà una situazione vera.....salimmo sul ponte....e tutti erano indaffarati ognuno nei loro compiti...non vidi Velv e non vidi Burmid e ringraziai il cielo......Burmid era sgradevole, scendemmo a terra.....e passeggiando per la strada principale che dal porto portava al cuore della città...guardavofurtivamente Nettuno...mi sentivo orgogliosa di essergli al fianco era un bell'uomo.....magari era il fascino della divisa.......sorrisi..sino a quando il sorriso si spense sulle mie labbra......"....Guarda c'e' Burmid ....forse ha bisogno di fare compere...e'....strano però piu' che guardare sembrano fare capannello...sarebbe utile ascoltare i loro discorsi.....ma siamo troppo in vista per confonderci con la folla.......".....così malgrado la mia riluttanza gli passammo accanto......e involontariamente mi strinsi di piu' al braccio di Nettuno...

Clio
17-11-2014, 19.57.04
Alzai gli occhi al cielo.
Roba da matti..
"E diteci.." Rivolta al sarto "Quali costumi dovremmo indossare secondo voi? Chi sono questi Ardea e Cramelide che avete nominato?" Gentilmente.

Guisgard
17-11-2014, 20.12.09
Altea aprì la porta alla loro sinistra.
Si ritrovarono così davanti ad un piccolo corridoio.
Chiò fece cenno agli altri due di seguirlo e cominciò a camminare.
Giunsero in una piccola stanza da letto.
Ovunque vi erano abiti eleganti, sfarzosi e seducenti.
E accanto al letto vi era una porta che dava su un balcone fiorito.
Ad un tratto arrivò qualcuno.
Era un impettito servitore.
“Salute, milady.” Disse con un inchino ad Altea.
“E tu chi sei?” Fissandolo Ammone. “Dov'è Guisgard?”
“Io sono incaricato di occuparmi di milady...” rispose il servitore, indicando Altea “... preparo il vostro bagno orientale, milady?” Rivolto alla donna. “Messer Dipout sarà qui a breve.”
“Chi è questo messer Dipout?” Chiese Chiò.
“Il pittore che deve ritrarre milady.” Rivelò il servitore.

Guisgard
17-11-2014, 20.17.41
“Con una moglie come te” disse Nettuno ad Elisabeth mentre lasciavano la nave “viene quasi naturale mettere e togliere un bell'abito.” Facendole l'occhiolino.
Poi, arrivati a Licinia, si accorsero di Burmid.
E come suggerito da Elisabeth, i due finti coniugi si mischiarono alla folla per ascoltare i discorsi del mercenario.
“Allora, dov'è?” Chiese Burmid all'uomo della bottega.
“Ora arriva, signore.”
“Che faccia presto, non ho tutto il giorno...” accarezzando la sua gabbianella blu il mercenario.
Poi, ad un tratto, arrivò un giovane.
Era alto, bruno e dalle pelle scura.
“Sei Davis, ragazzo?” Chiese Burmid.
“Quello annuì.”
“Avanti ti ascolto...”
Davis guardò l'uomo della bottega.
“Su, parla...” sbottò il mercenario “... mi hanno già detto che hai visto il vascello volante... dimmi che direzione ha preso ed io ti pagherò.”
“Quanto?”
“Quanto meriterà la tua informazione.” Rispose Burmid.
“Il mio prezzo...” mormorò Davis “... è... venire con voi... voglio essere dei vostri e lasciare questo lercio posto... prendere o lasciare.”
“Hihihihihihihihi...” continuando ad accarezzare la sua gabbianella blu Burmid.

Altea
17-11-2014, 20.18.34
Era un corridoio per fortuna..nessuna iena dietro la porta..Chiò ci guidò e arrivammo in una stanza sfarzosa..era una stanza da donna.
Ascoltai le parole tra Chiò ed Ammone e quel servitore..cosa significava tutto questo e mi avvicinai ai miei due compagni.."Vediamo...o vogliono prepararmi come dama da salvare? State all' erta, ormai siamo qui..che dite?".
"I miei omaggi messere..oh avete preparato un bel bagno orientale come piace a me..e quanti vestiti eleganti, ma ditemi perchè dovrei essere ritratta e come mai questo trattamento? Ovvio non lo trovo eccessivo visto sono abituata, ma la vostra premura mi incuriosisce" e lo guardai fingendo di sorridere benevolmente.

Guisgard
17-11-2014, 20.23.34
“Oh, ma dovete decidere voi quali costumi indossare...” disse il sarto a Clio “... secondo ciò che sentite, in base a quale coppia vedete più simile a voi.” Guardò poi i due costumi sui manichini. “Belli vero? In effetti ne sono molto orgoglioso. Ammirateli pure.” Annuì. “Sono Ardea e Cramelide. Lui è l'eroe eponimo dei Taddei e lei la sua amata. Notate la perfezione stilistica, la delicatezza dei tessuti ed il pregio dei ricami. E poi sono accuratissimi. Cuciti come si usava a quel tempo, visto che il loro mito risale a mille anni fa ormai.”
“Perchè non sono nel baule insieme agli altri costumi?” Chiese Guisgard.
“Perchè questi sono particolari, messere.”
“Particolari?” Ripetè il presunto Taddeide.
“Certo.” Indicando i costumi il sarto. “Perchè sono magici.”
“Ossia?” Curioso Guisgard.
“Sono capaci di fare innamorare chi li indossa.” Ridendo il vecchietto.
“Anche questo è un trucco di scena?” Sarcastico il presunto impostore.
“Eppure” fece il sarto “non vi sembra reale tutto ciò?”

Guisgard
17-11-2014, 20.29.04
“Perchè dovete essere pronta per sir Guisgard, milady.” Disse il servitore ad Altea. “Ed il ritratto sarà un vostro regalo per lui. Appena volete io preparerò il vostro bagno alle essenze orientali come piace a voi, milady.”

Altea
17-11-2014, 20.41.58
Rimasi sgomenta alle parole del servitore e guardai Chiò e Ammone attonita.."D' accordo..se permette vado a farmi bella dunque..devono ritrarmi per Guisgard..ma pensano a lui interessi il mio ritratto? O mi voglia bella solo per lui?" e alzai le braccia al cielo "voi rimanete in questa stanza per favore..vi avevo detto di scegliere la destra ma almeno sapete ciò che sta succedendo, meglio non replicare. Presi pure un corsetto bianco e un vestito sontuoso blu con inserti di oro e alcuni accessori".
Entrai nel bagno orientale e con me avevo il libro di Ardea..non lo lasciavo di certo..il suo mito era immortale e poi nella scritta si diceva di portarlo con sè.
Venni invasa dai profumi di essenze orientali, vi era una vasca di porcellana e oro e attorno mattonelle di maiolica blu..vi era profumo di sandalo e mirra.
Sciolsi i lacci del vestito e pure del corsetto ed entrai nella vasca e mi immersi dentro fino ad entrare completamente nell' acqua, uscii cercando di togliere il bagnoschiuma alle essenze orientali dal volto ma non mi aveva certo rilassato quel bagno...ma cosa volevano fare..tutto cambiava sempre.
Uscii dalla vasca e mi avvolsi in un telo damascato e mi asciugai pure i capelli.
Indossai il corsetto di pizzo bianco e strinsi bene i lacci e poi fu la volta del vestito, abbassai la scollatura come piaceva a me e indossai la collana di zaffiro..almeno quella mi era rimasta e degli orecchini uguali trovati nella stanza. Mi appuntai una spilla di diamanti ai capelli dopo averli spazzolati e lasciandoli sciolti..ero pronta e uscii dalla camera riprendendo il libro.

Guisgard
17-11-2014, 20.50.17
Altea uscì dal bagno con un elegante abito e tornando nella stanza non vide più nessuno.
Infatti né Chiò, né Ammone c'erano più.
La porta che dava sul balcone era aperta ed il profumo dei fiori giungeva ad inebriare l'intera camera.
Fuori aveva preso a piovere e la sera appariva enigmatica e sognante.
Ad un tratto qualcuno bussò.
Entrò allora il servitore.
“Milady, ecco messer Dipout...” disse ad Altea, per poi andare via.
Ed il pittore, oltrepassando la soglia, salutò con un inchino la donna.
Montò poi la sua tela.
“Milady, siete bellissima” fissando Altea “ma dovete spogliarvi per posare. Infatti vi ritrarrò nuda.”

elisabeth
17-11-2014, 21.04.48
E bravo Nettuno si stava lasciando andare......anche se la cosa mi imbarazzava ........" Allora ti daro' il permesso di aiutarmi con questi abiti assurdi...sembri molto piu' bravo di me.......".......così provammo a mescolarci con le persone del luogo...tenendo ci vicini alla bottega, c'era un ragazzo ...si era giovane e sembrava avesse anche fretta di andare via da Licinia...Davis...lui sapeva dove era atterrato il vascello volante...quindi non era lì......" Questo Guisgard sta facendo impazzire Burmid..........e il ragazzo....venderà a buon prezzo le sue informazioni...secondo te..le trasmetterà a Velv ?.....io non penso...."...Guardai Nettuno, era pensieroso....e pregavo che riuscisse a ricordare qualcosa.....

Altea
17-11-2014, 21.30.35
Rimasi stupita non trovando nessuno, il cuore batteva forte..dove erano Chio e Ammone, la porta che dava al balcone era aperta e iniziò a piovere e potevo sentire il profumo della terra misto ai fiori nel balcone..dove erano i miei compagni di viaggio?
Poi entrò il servitore e presentò il pittore che subito montò la tela e quando mi disse dovevo essere rappresentata nuda trasalii...nuda...per Guisgard..non era cosi avrei voluto Guisgard mi vedesse...ovvero la mia nudità la doveva vedere nel privato soli..io e lui se proprio doveva succedere...ormai ero dentro..o forse avevano fatto uscire Ammone e Chiò proprio perchè non mi vedessero nuda.
Sorrisi al pittore sedendomi alla seggiola di fronte a lui..."Non avrei nulla in contrario..d' altronde i dipinti classici rappresentano le dame nude..e pure certi uomini". Solitamente non avevo pudore, e nemmeno ne avrei avuti di fronte a Guisgard ma avrei voluto la nostra intimità fosse rimasta solo per noi due se Dio voleva unirci, il mio timore era pure di che uso facessero del mio dipinto...ora diventavo proprio la dama da salvare?
"Va bene..mi avete convinta..facciamo mi fate un quadro di autore come i classici..d' altronde a Corte di Capomazda ne ho viste di statue di donne completamente nude e pure dipinti...ma se osate farne un uso illecito vi auguro di rimanere fulminato all' istante" dissi in tono severo mentre mi slacciavo i lacci del vestito e lo feci scivolare e lo piegai mettendolo sopra il letto e poi seguì il corpetto e tolsi la collana e la spilla nei capelli lasciando i capelli sciolti..ma presi un telo e me lo misi addosso.."Ovviamente me lo toglierò solo quando mi dite di mettermi in posa..noto in questo castello mi volete nuda e una dama bella da salvare..e pure sapete tutto di me..giusto? Ora ditemi dove stanno i compagni che erano con me?" e aspettai direttive per essere ritratta ma primi chiusi la finestra del balcone e chiusi la tenda.

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Clio
18-11-2014, 01.11.20
"Allora cosa stai aspettando?" Mormorai pianissimo a Guisgard "Indossalo subito.. se farà il lavoro al posto mio.." Ridendo appena.
Ma poi tornai seria a guardare il vecchietto.
Quella storia era sempre più assurda.
"Ebbene, caro.." Rivolta a Guisgard "Sei tu l'eroe.. Cosa dovremmo indossare secondo te?".

Guisgard
18-11-2014, 01.41.45
“Sta attenta...” disse Guisgard a Clio “... sta attenta che potrei indossarlo davvero quel costume...” sorridendo.
“Vi lascio soli, signori...” fece il vecchietto “... così potrete scegliere ed indossare con calma i vostri costumi.” E sparì dietro una porticina laterale.
Il presunto Taddeide allora cominciò a togliere i due costumi dai manichini.
“Se stanno in disparte” mormorò “e lontani da tutti gli altri costumi del baule, significa che sono davvero particolari. Magari non sono dei filtri d'Amore, ma qualcosa di speciale forse c'è davvero.”
Diede il costume di Cramelide a Clio e lui prese per se quello di Ardea.
“C'è un paravento...” indicò Guisgard “... puoi cambiarti là. E' molto più sicuro del vecchio metodo, no? Così non correrai il rischio che mi volti mentre sei nuda.” Facendole l'occhiolino.

Guisgard
18-11-2014, 01.58.30
Elisabeth e Nettuno, confusi tra la folla, ascoltarono il discorso tra Burmid e Davis.
“Allora...” disse il ragazzo “... cosa decidete? Sarò dei vostri o farete a meno delle mie informazioni?”
“Hihihihihihihihihihi...” accarezzando la sua bellissima gabbianella blu Burmid “... non mi lasci molta scelta, ragazzo... devo dire che sei bravo a contrattare... hihihihihihihihihihi...”
“Dunque farò parte dell'equipaggio della vostra nave?” Fissandolo Davis.
“Ho altra scelta?” Sorridendo Burmid.
“Dimostrate buon senso, signore!” Soddisfatto Davis.
“Avanti, sentiamo queste tue informazioni...” mormorò il mercenario, coccolando la sua gabbianella blu.
“Non abbiate fretta.”
“Cos'altro vuoi?”
“La sicurezza che davvero mi prenderete a bordo.”
“Ruckid...” chiamò Burmid.
“Si, signore.” Avanzando di un passo il suo luogotenente.
“Porta a bordo questo ragazzo” ordinò il mercenario “e assegnagli una cabina. Dagli poi un'uniforme ed un coltello.” Guardò Davis. “Naturalmente sarai arruolato come marinaio semplice. Poi, se meriterai, ne riparleremo.”
“Per ora mi basta.” Annuì Davis.
“Hihihihihihihihi...” soddisfatto Burmid.
Ruckid condusse così Davis a bordo della nave di Picche.
Intanto, tra la folla, Elisabeth e Nettuno avevano ascoltato e visto tutto.
“Io invece credo che Burmid rivelerà ogni cosa a Velv...” disse Nettuno alla sua finta moglie “... la loro priorità è uccidere quel Guisgard... è un'ossessione...” sorrise alla donna “... ma ora non voglio pensare a queste cose. Anzi, voglio dimenticare quella nave.” Rise. “Magari dimenticare non è la parola giusta in questo momento.” Ironico. “Su, cosa vogliamo fare, cara mogliettina? Visitiamo qualche bel monumento o magari hai fame e ci scegliamo dunque un posticino gradevole e soprattutto appartato dove cenare?”

Guisgard
18-11-2014, 02.20.11
Il pittore sorrise a quelle parole di Altea.
“Non temete, milady...” disse sistemando la tela “... questo ritratto sarà esposto in questa stanza e voi potrete vederlo ogni volta che vi piacerà.” Annuì. “Quanto ai vostri amici, in verità non ne so nulla. Forse saranno nel cortile, o nei giardini.” Preparando le tempere ed i pennelli. “Su questa tela immortaleremo il vostro seducente fascino. Il morbido chiarore della vostra pelle, il corpo affusolato e perfetto e poi quei lunghi capelli biondi, gli occhi verdi e quella malinconia che impreziosisce l'espressione del vostro volto conferiranno al ritratto un alone di aristocratica ed etera bellezza. Ora ditemi, milady... come volete essere ritratta? Come un'ingenua e accattivante ninfa, una fata dei boschi carica di ancestrale avvenenza, oppure una sofisticata cortigiana dal fascino ambiguo e sfuggente?”

Altea
18-11-2014, 15.24.34
Ascoltai le parole del pittore e unii vari punti..Chiò ed Ammone erano in cortile e mi voltai verso la porta del balcone che prima era aperta e rabbrividii al solo pensiero e poi fu altro a preoccuparmi e mi tolsi il lenzuolo per farmi ritrarre.."Me lo chiedete voi? Non è la prima volta vengo ritratta ovvio..ma tutti i pittori mi ritraevano per come mi vedevano..sono già una dama di corte ma sono una duchessa quindi non una cortigiana..diciamo una ninfa dallo sguardo ambiguo e sfuggente..si mi vedrei cosi" cercai di essere il più naturale possibile.."Dite sarà esposto qui e io lo potrò vedere quando vorrò..perchè mai..questa non è la mia stanza e nemmeno ho intenzione di rimanerci..poi il servitore disse era per Guisgard..e ora dite rimarrà qui..ma pensate che a Guisgard importi del mio ritratto? Oh, vi sbagliate tutti..anche perchè conoscendolo lui non mi vede come dama da salvare ma lui vorrebbe salvare anche i suoi due amici..e non mi ama..pensate che guardando un ritratto di me nuda scocchi la scintilla? Beh..sarebbe solo attrazione fisica, per amare una persona ci vuole ben altro."

Clio
18-11-2014, 15.51.33
Alzai appena le spalle.
"Tutto di guadagnato.." Con un sorriso.
Poi il vecchietto uscì, e Guisgard decise di indossare quei vestiti.
Sorrisi alle sue parole.
"Oh, ma era così divertente il vecchio metodo..." risi.
Ma poi i miei occhi incrociarono i suoi e mi mancò il fiato, così mi avvicinai lentamente.
"Beh, se questo vestito ti farà davvero innamorare di me.." Mormorai, dolcemente, con gli occhi nei suoi "Allora magari verrà il giorno in cui non dovrai più voltarti..." Trattenni il fiato "Il giorno in cui mi amerai a tal punto da decidere che vorrai me, e me soltanto.. per sempre.." sfiorai delicatamente i bottoni che aveva slacciato poco prima, assorta nei miei pensieri "Allora sarò tua e tu sarai l'unico al mondo ad avermi visto.. o sfiorato.." mormorai ormai vicinissima a lui.
Poi mi allontanai appena e sorrisi.
"Fino a quel momento, se mai verrà..." gaiamente "Il paravento andrà benissimo.." risi, facendogli l'occhiolino.
Andai così dietro il paravento e indossai l'abito di Cramelide, lasciando il mio nero appoggiato al paravento.
Se sopravviveremo dovrò farmi un guardaroba nuovo, altrochè, continuo a lasciare vestiti a destra e a manca, pensai, ridendo.
"Pronta.." annunciai, una volta indossato l'abito.

Galgan
18-11-2014, 17.33.13
Ascoltai con attenzione, come sempre, stando attento a mantenere neutri i lineamenti del volto, a guisa di celata, per tenere occultati i miei stati d'animo.

-In che modo, di grazia, buon messere?-

Risposi semplicemente, una volta che il maggiordomo si fu fermato.

Guisgard
19-11-2014, 18.30.13
Guisgard sorrise a Clio e quando la ragazza fu dietro il paravento lui si avvicinò di qualche passo.
Restò a fissare il vestito che la ragazza aveva appoggiato proprio sul paravento, accarezzandolo piano e sentendone il profumo.
Poi sorrise di nuovo, osservò ancora un po' la piratessa ed infine si voltò, prese il suo costume e lo indossò.
Era una giubba stretta in vita da una cintura.
Sotto indossava aderenti pantaloni di stoffa ed alti stivali scamosciati.
Un corto mantello nero e foderato internamente di porpora copriva infine le sue spalle.
Poco dopo anche Clio era pronta, uscendo da dietro il parapetto.
L'abito della ragazza era quello tipico delle nobildonne di Suession, chiaro, leggero, stretto in vita e coperto da un delicato e prezioso scialle di seta ambrata, che dalle spalle scendeva lungo la schiena, avvolgendone delicatamente la figura.
Il presunto duca prese poi un nastro colorato, impreziosito da ricami dorati e lo adagiò tra i capelli biondi di lei, che al tocco delle sue mani si muovevano come pendagli.
“Sei davvero bella...” disse lui fissandola “... sei bella da togliere il fiato, Clio...”
Ad un tratto un carillon si aprì di scatto ed una musica cominciò a diffondersi leggera.
Quelle note riempirono allora l'aria e fu quasi naturale per Guisgard stringere Clio, cominciando a volteggiare piano, in quel teatrale scenario, dai tratti quasi fiabeschi.
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Clio
19-11-2014, 18.47.57
Uscii da dietro il paravento, e Guisgard mi legò un nastro tra i capelli.
Restai con gli occhi nei suoi per un lungo istante, sorridendo poi a quelle parole.
Un carillon si aprì di scatto, e una musica dolce e melodiosa inondò la stanza.
Risi appena, mentre mi prendeva tra le braccia, facendomi volteggiare.
"No ma.. ti sembra il momento?" mormorai.
Non avevo più ballato da quella lontanissima sera festosa.
"Dimentichi che non so ballare.." risi, con gli occhi nei suoi.

Guisgard
19-11-2014, 19.06.13
“Al mio paese” disse Guisguard a Clio, continuando a volteggiare e portare con sé la ragazza “c'è un modo per insegnare qualcuno a ballare...” rise, mentre il carillon suonava “... lo si fa mettere in piedi su una pedana circolare fatta ruotare da una fune... e così, a furia di volteggiare tra le braccia del proprio cavaliere o della propria dama alla fine viene quasi naturale ballare... naturalmente per la sicura riuscita è preferibile scegliersi un cavaliere o una dama speciali, che sappiano farci battere il cuore...”
E senza quasi accorgersene i due stavano danzando su quelle delicate note.
E volteggiarono per un po', tra i costumi colorati, le maschere variopinte, con i loro tratti grotteschi, sognanti ed innamorati, i pannelli dipinti e raffiguranti scenari esotici, lontani e fiabeschi, le luci soffuse e la musica delicata di quel carillon.

Clio
19-11-2014, 19.34.16
Risi appena a quelle parole.
"Ma davvero? E dimmi, funziona?" Lasciandomi trasportare da quella musica dolce.
Sorrisi.
Era incredibile come mi bastasse perdermi nell'azzurro intenso dei suoi occhi per dimenticare ogni cosa.
Eppure persino danzare mi veniva naturale tra le sue braccia.
Ed era ancora più magico dell'ultima volta, perché eravamo noi soli, in quel mondo di maschere e costumi, con le loro storie da raccontare, i loro segreti custoditi gelosamente.
Ero felice, nonostante il pericolo che poteva essere dietro l'angolo.
Restai così, tra le sue braccia, sorridendo, per un tempo che mi parve infinito, ma che avrei voltuto non finisse mai.

Guisgard
19-11-2014, 19.54.10
“Funziona così...” disse Guisgard, fissando Clio nei suoi occhi azzurri, per poi condurla piano in quel lento ballo.
E danzavano, con le lampada che lentamente cominciavano ad abbassarsi, con le ombre delle maschere, dei manichini e degli sfondi che si allungavano fin quasi ad animarsi.
Tutto ciò mentre la musica divenne più struggente, come a volerli portare lontano da lì.
E in quella magica penombra lui avvicinò le sue labbra a quelle di lei.
Tutto allora sembrò arrestarsi.
Ma ad un tratto la porta si aprì di colpo e la musica cessò.
Allora si udirono le voci di Chiò e di Ammone in lontananza.

Clio
19-11-2014, 20.25.44
Sembrava tutto così perfetto, e quando lo vidi avvicinarsi ancora di più, il cuore accelerò di colpo.
Ma fu solo un attimo.
La porta si aprì di scatto e la musica cessò, catapultandomi bruscamente nella realtà.
Poi quelle voci.
"Sono loro.." esclamai.
"Ammone, Chirò.." Chiamai "Siamo qui..".
Alzai gli occhi su Guisgard.
"Andiamogli incontro.." Esclamai.

Guisgard
19-11-2014, 20.47.36
Guisgard e Clio fissarono quella porta spalancata.
Lui prese la spada e fece cenno alla ragazza di seguirlo.
Lentamente uscirono da quella camera, trovandosi in un lungo corridoio.
“Chissà...” disse il presunto Taddeide “... forse il vecchietto è passato da qui...” e si incamminarono, fino alla fine del corridoio.
Poi cominciarono ad udire strani rumori e delle voci.
Vi era una porta e Guisgard si apprestò ad aprirla.
“Stai in guardia...” fissando Clio.
Aprì la porta e i due si ritrovarono in una specie di mensa, dove molti uomini armati stavano seduti ai vari tavoli.
“Ehi, che posto è questo?” Chiese il presunto impostore ad uno di quelli.
“Guardate!” Chiamando gli altri quell'uomo interpellato da Guisgard. “Devono essere i due amanti in fuga!”
“Si, i due piccioncini di cui tutti parlano!” Esclamò un altro.
“Uccidiamoli, così il signorotto ci darà la ricompensa!” Urlò un altro.
“Detesto quelli che se la intendono con le donne altrui!” Gridò un altro ancora di quegli uomini.
E tutti sguainarono le spade.
Erano una dozzina e tutti pronti a saltare addosso a Guisgard e a Clio.

Guisgard
19-11-2014, 20.53.50
Il pittore cominciò a dipingere, mentre Altea si era ormai spogliata davanti a lui.
La dama fu fatta sedere su un basso sgabello di legno, coperto da cuscini e lenzuola di seta.
Il pittore aveva poi messo uno spillo d'oro fra i suoi biondi e lunghi capelli, in modo che il volto della donna apparisse libero.
“Il volto” disse l'artista “deve essere sgombro, in modo da mostrare i lineamenti...” sorrise “... e non abbiate pudore o timore di essere nuda...” continuando a dipingere “... milady, l'attrazione nasce dal corpo ed è un potente antidoto nei fatti amorosi... e poi questa stanza è stata preparata per voi e per sir Guisgard. Così come quel balcone e questo ritratto.”

Guisgard
19-11-2014, 20.59.47
“Di inviarvi in quei luoghi, cavaliere.” Disse il Maggiordomo a Galgan. “Con una mia lettera di presentazione ed una scorta scelta tra i migliori uomini della baronia. Inviarvi per farvi unire agli uomini del duca nella loro ricerca di quel traditore. In pratica vi chiedo di mettere la vostra spada, il vostro coraggio ed il vostro onore al servizio di questa giusta causa. Se accetterete allora guadagnerete non solo beni materiali, ma anche l'ammirazione e la fama da tramandare ai posteri, cavaliere.”

Altea
19-11-2014, 22.22.36
Mi sedetti sullo sgabello preparato accuratamente con veli di seta e organza e ascoltai il pittore..era una trappola?O finzione..mi chiedevo se avessero voluto ucciderci veramente lo avrebbero fatto in un sol colpo e subito..o era sadismo. Che dovevo fare..sperare lui non mi trovasse, fingere di non essere più dalla sua parte perché se ne andasse..ma lui era un vero taddeide e avrebbe trovato il modo di salvarci tutti e il mio sguardo cadde sul tomo di Ardea.
Accarezzai la spilla d'oro messami tra i capelli.."Non temo di essere ritratta nuda,non potrei davanti l'uomo che amo ovvero Guisgard..avete ragione la seduzione è una ottima arma per una donna..e l'amore è fatto di varie alchimie come la passione e il desiderio per la donna amata.."sorrisi leggermente"Ma voi sapete qualcosa del Fiore di Bellezza?"

Clio
20-11-2014, 00.41.36
Lo seguii e sorrisi alle sue parole davanti alla porta, sfoderando i miei due pugnali.
"Sempre.." risposi, facendogli l'occhiolino.
Sicuramente non mi aspettavo lo spettacolo che ci accolse.
Dove eravamo capitati?
Amanti in fuga, ma che stava succedendo?
Ma poi il mio sguardo divenne freddo e distante, e un sorriso perfido mi si dipinse sul viso.
"Donna altrui?" ripetei, incredula, ridendo appena "E di chi, sentiamo?" scuotendo la testa "Oh, poveri sciocchi, avete dato della sgualdrina alla donna sbagliata..." osservandoli coi miei occhi gelidi "Pessima idea..".
Alzai lo sguardo su Guisgard, sapendo che avrebbe visto la vera me, senza maschere, senza trucchi, semplicemente me stessa.
"Spero tu sia abile con la spada come lo sei con le parole..." mormorai piano "Ho come l'impressione che qui ci sarà da divertirsi.." sorrisi "Oh, non ho alcuna intenzione di morire oggi..".
Tornai a guardare quegli uomini, in guardia, pronta a combattere.

Guisgard
20-11-2014, 02.12.11
In un momento Guisgard e Clio furono circondati da quegli uomini armati.
Il presunto Taddeide sfoderò lesto la spada presa al falso Velv, mentre la ragazza mostrava fiera i suoi due pugnali da combattimento.
“Mi raccomando, dipingi tutta la scena.” Disse una delle due figure che in disparte osservavano quell'imminente ed impari scontro.
“Vedrai che prospettiva!” Ridendo l'altra figura.
“Clio...” Guisgard intanto alla sua compagna “... abbiamo una sola possibilità... schiena contro schiena... combatteremo frontalmente al nemico che ci circonda... io difenderò la tua sinistra sguarnita e tu farai altrettanto con me...”
Un attimo dopo quegli uomini si lanciarono sui due avventurieri con le loro armi.

Guisgard
20-11-2014, 02.16.01
“Il Fiore di Bellezza...” disse il pittore ad Altea, senza smettere di ritrarre la bella dama di corte “... ma certo. Tutti qui conoscono quel fiore. E' il segreto dell'arte e dell'estro del grande Maccus. Egli infatti è capace di impersonare qualsiasi ruolo, evocare qualunque scenario. Lui è l'unico in grado di rendere la vita simile ad un'opera teatrale. In pratica Maccus è il solo uomo capace di rendere la scialba realtà come il più affascinante dei romanzi.”

Galgan
20-11-2014, 10.00.12
Annuii, lentamente e con gravità.
Forse, nell'imperfezione del mio umano pensiero, qualcosa del Divino Disegno cominciava a prendere forma; forse, il mio agire, alfine, mi avrebbe condotto al compimento dell'Impresa.....Sperai solo, in una muta preghiera, che la mia spada colpisse sempre chi era macchiato da colpa, ma invero quello di discernere il bene dal male, in quanto cavaliere, era il mio compito, con l'aiuto di Cristo Re.

- Presterò aiuto alla baronia, nel modo che mi avete chiesto, buon messere-

Risposi con pacata formalità;

-Ma inutile dire che non lo farò per il conseguimento di beni materiali, ma bensì perché sono un cavaliere.
Solo una cosa vi chiederò, una volta compiuta la mia impresa, ma non sarà a guisa di ricompensa, bensì una richiesta d'aiuto rivolta ad un gentiluomo.....O meglio, la promessa che tale richiesta d'aiuto verrà accolta.
Pensate di poter mantenere simile promessa?-

Altea
20-11-2014, 12.57.26
Sorrisi alle ultime parole del pittore.."A dire il vero la mia vita è molto caotica attualmente..e Maccus me la sta rendendo difficile e direi è molto bravo coi suoi trucchi o estro..forse ci si annoia in questo castello..anche perché ha minacciato di uccidere Guisgard e capirete come mi sento".
Ci furono attimi di silenzio..quindi era tutta finzione..la loro ma non certo la nostra e rivolgendomi al pittore "Quindi questo Fiore di Bellezza è un Fiore vero o è solo una metafora ovvero è l'estro di Maccus?" dovevo scoprire di più..chissà magari quel pittore era Maccus stesso come l'uomo incappucciato.

Clio
20-11-2014, 15.35.00
Annuii a Guisgard.
"Mi hai letto nel pensiero.." Meccanicamente, prendendo posizione.
Presi un profondo respiro, mentre per un momento tutto intorno a me rallentò.
Erano in tanti, dovevo essere rapida e non sprecare colpi.
Sentii il cuore accelerare, mentre tutte le emozioni che ben conoscevo e amavo mi attraversavano.
Sentivo ogni muscolo fremere, impaziente, le mani che stringevano i pugnali, le braccia proteggevano il viso e caricavano i colpi contemporaneamente.
Quanto aveva insistito il mio maestro sull'imparare a combattere con ogni arma a disposizione, o anche senza se necessario.
Si scagliarono su di noi, e la lotta iniziò.
È difficile spiegare gli attimi concitati e intensi dello scontro, quando devi importi di respirare, quando il tuo corpo reagisce prima di te, quando devi avere mille occhi, mentre non senti i colpi che arrivano perché sei animata da un fuoco indomabile.
Ed ogni volta dovevi superare te stessa, ogni volta dovevi spostare il tuo limite un po' più in là, perché sai che al primo cedimento è la fine.
E la morte è lì che ti guarda, e non sai se è venuta per te o per gli altri.
Tutto sembra lontano e insignificante, qualunque problema scompare e resta solo quell'energia e quella forza che forse nemmeno ti aspettavi di avere.
E in quel momento ero davvero me stessa, nel mio mondo, perfettamente in sintonia.
Sapevo che non avrei sentito i loro colpi, che potevo sanguinare e accorgermene solo alla fine.
Era l'unica danza di cui conoscessi i passi, in cui mi sentissi perfettamente a mio agio.
Un colpo, un altro, un altro ancora, rapida.
Schiva, colpisci, copriti, colpisci e raddoppia.
Destra, sinistra, destra, destra ancora.
Veloce, agile, mai fermarti.
Una finta, un colpo, copriti, colpisci.
Respira.

Guisgard
20-11-2014, 18.12.20
Lo scontro cominciò.
Come lupi quegli uomini assalirono Guisgard e Clio.
I loro attacchi erano colmi di furore, di cieca violenza, di forza bruta.
In un momento una pioggia di colpi, confusi, continui, pesanti, arrivò sui due compagni.
Lame affilate e veloci sibilavano ovunque attorno a loro.
Come un sonoro martellamento, un costante clangore, un ossessivo tintinnio di bagliori e scintille generate da acciaio su altro acciaio.
Clio si batteva come un leone, muovendosi agile e scattante, schivando e colpendo quasi allo stesso tempo, come se fosse davvero l'unica danza, l'unica movenza che conoscesse.
Ad un certo punto Guisgard strinse nel suo braccio quello della ragazza.
“Dobbiamo toglierci da qui...” disse ansimando “... ci hanno spinto contro la parete e tra breve non riusciremo più a difenderci... corri quando comincio a farlo io, agitando le armi...”
Così presero a correre verso l'altra parte di quella mensa, brandendo le armi ed aprendosi un varco tra quegli uomini.
Raggiunsero infine la parete opposta.
Guisgard capovolse alcuni tavoli come difesa, lanciando poi delle sedie verso quei dannati.
Alcuni erano già a terra senza vita e altri fecero la medesima fine.
Poi ad un tratto accadde qualcosa.
Due di quelli volarono via, con le tempie spappolate ed il sangue che schizzava ovunque, arrivando persino sul volto di Clio.
Tutti gli altri si arrestarono di colpo.
E poi apparve qualcosa sulla soglia della mensa che portava al giardino del castello.
Una grossa figura armata di pietre.
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Guisgard
20-11-2014, 18.26.38
Il pittore sorrise ad Altea, continuando a dipingere il suo corpo nudo.
“Non temete, milady...” disse “... è tutta una finzione. Come un grande spettacolo... volgetevi leggermente verso di me ora, così che possa catturare il vostro sguardo... e nel farlo immaginate di trovarvi così, nuda, davanti a Guisgard... anzi, immaginate io sia proprio lui, intento a ritrarvi un attimo prima di poter giacere con voi in quel letto... quanto al Fiore di Bellezza, sappiate esso è reale e non un simbolo o una metafora. Anzi, tutti sanno dov'è custodito quel fiore.”

Clio
20-11-2014, 18.27.00
Sussultai quando mi prese il braccio.
Annuii, col fiato corto, alle sue parole e lo seguii in fondo alla stanza, dove usò un tavolo rovesciato come rimedio.
Ottima idea, pensai, ma non ero in grado di parlare.
Mi limitai a sorridere.
Poi del sangue mi schizzò sul viso, mentre mi accorsi che gli uomini armati si erano arrestati di colpo, mentre altri avevano trovato una morte orribile.
Avevo entrambe le mani impegnate dai pugnali, così mi pulii sfregando il viso sulla manica del vestito.
Restai esterrefatta da quello che vidi dopo.
Cos'era quello? Un gigante?
Restai in silenzio, ma comunque pronta a contrattaccare.
Abbassare la guardia era sempre una pessima idea.
Mi voltai verso Guisard per un momento, guardandolo perplesso.
"Amico o nemico? O nessuno dei due?" mormorai pianissimo, con un filo di voce.

Altea
20-11-2014, 18.34.58
Quindi tutto questo era finzione..era possibile? E giocavano con i nostri sentimenti e le nostre paure ma alle ultime parole del pittore trasalii..era un fiore vero e mi voltai verso lui sorridendo.."Tutti? Quindi pure voi..dove si trova allora? sono curiosa, raccontatemi" e mi sistemai bene i capelli.."E' difficile far finta voi siate Guisgard..come potrei..vi è solo lui".
Chiusi gli occhi e mi immaginai di averlo davanti a me e li riaprii lentamente, era come lui fosse li con quel senso di sicurezza che mi infondeva..guardavo il pittore ma immaginavo Guisgard e i miei occhi si fecero dolci per l' amore che riempiva fin dentro l' animo e poi intensi come per catturare il suo sguardo solo su me, come per ipnotizzarlo e farlo solo mio ed essere solo sua in una intensa unione.

Guisgard
20-11-2014, 18.58.47
Ma quella domanda di Clio ebbe come risposta una pietra che pesantemente arrivò a pochissimi centimetri da loro, fracassando un tavolo.
“Nemico, direi...” disse Guisgard, dopo aver spinto a terra la ragazza per riparare entrambi dalla pietra.
Intanto quegli uomini armati erano tutti fuggiti via a causa di quel gigante.
Era alto circa il doppio di un uomo comune, dal corpo sgraziato, robusto e pesante.
Aveva un'espressione ebete e rideva senza motivo.
Fissò i due compagni e poi con un cenno della mano li invitò a seguirlo nel giardino.
“Mi sa che non abbiamo scelta...” Guisgard a Clio, per poi chinarsi a raccogliere una seconda spada.
E quando lui e Clio uscirono nel giardino, il gigante li guardò soddisfatto.
“E sia!” Esclamò Guisgard, per poi fare un cenno a Clio.
Corse allora verso l'omone, ma quello lo afferrò per un braccio, scaraventandolo via.
Il presunto Taddeide cadde pesantemente contro un albero e perse i sensi.
E nel cadere gridando la sua voce fu udita da Altea, il cui balcone dava proprio su una parte del giardino.
Il gigante si voltò allora verso Clio.
“Lui non devo ucciderlo io...” mormorò, indicando Guisgard a terra “... ma te si...” e cominciò ad avvicinarsi alla ragazza.
Intanto nella stanza, come detto, Altea aveva udito tutto.
“E' Guisgard, milady.” Fissandola il pittore. “Deve pur meritarsi il fiore, no?” Sorridendo.

Altea
20-11-2014, 19.10.07
Ero in preda a mille sensazioni, il cuore batteva forte..sembrava Guisgard fosse davvero li quando trasalii sentendo la sua voce..guardai verso il balcone che dava alla finestra, pensai era stata una mia visione.
Ma il pittore confermò era proprio lui.."Mah" dissi sbigottita "ha gridato, ma che gli è successo".
Mi alzai e sentii le parole del pittore tranquillo..era proprio Guisgard... mi infervorii e presi un vestito e me lo indossai velocemente visto non era conveniente uscire in quelle condizioni e aprii il balcone guardando in giro e verso il cortile chiamandolo.."Guisgard dove sei..Guisgard..fai attenzione è una trappola" e mi sembrò di vedere una figura a terra e sembrava proprio lui.

Guisgard
20-11-2014, 19.17.03
Altea uscì sul balcone, dopo essersi rivestita in fretta, vedendo l'intera scena.
Guisgard giaceva immobile ai piedi di un albero, mentre un gigantesco individuo avanzava lentamente verso Clio.
“Non temete, milady...” uscendo sul balcone il pittore “... sir Guisgard non morirà ora... la scena della sua morte è la prossima e ad ucciderlo sarà naturalmente il grande Maccus...”

Altea
20-11-2014, 19.20.30
Era proprio Guisgard..e giaceva a terra e inorridii alle parole del pittore.."Ucciderlo? Ma se era una finzione, e come potrei amoreggiare con Guisgard sapendo potrebbe morire..e lady Clio" mi voltai verso lei sperando mi sentisse.."Clio sono Altea..prendi Guisgard, cercate di fuggire è una trappola..ti prego salvalo".

Guisgard
20-11-2014, 19.30.51
“Milady, calmatevi, vi prego...” disse il pittore, cambiando voce “... vi ho già detto che sir Guisgard morirà nell'altra scena, non ora... adesso sarà lady Clio che perderà la vita...” si affacciò dal parapetto “... avanti, uccidi lady Clio.” Ordinò al gigante.
E quello annuì.

Altea
20-11-2014, 19.35.16
"Ma siete impazziti..come uccidere Clio.." e la guardai spaventata..era una parola stare calma..speravo veramente fosse finzione e me ne entrai nella camera perplessa..presi un bicchiere di acqua e la bevvi.
Mi sedetti su una poltrona pensando..se fosse finzione o realtà, Clio era brava, era una combattente se la sarebbe cavata, magari sarebbe fuggita..quanto a Guisgard..ovvio se lo avessi visto gli avrei detto tutto.

Clio
20-11-2014, 19.47.06
"Maledizione.." Imprecai, mentre quella pietra ci raggiunse.
"Grazie.." Mormorai a Guisgard che mi aveva protetto.
Poi il gigante ci fece cenno di seguirlo in giardino. Raccolsi anche io una spada che sistemai in qualche modo nella leggera cintura.
Uscimmo e Guisgard si avvicinò all'omone che lo scaraventò contro un albero, facendogli perdere i sensi.
"Guisgard!" Urlai, ma quello si avvicinò a me.
Non l'avrebbe ucciso.
Bene.
Sorrisi appena.
"Oh, non è così facile uccidetemi.." Mormorai
alzando gli occhi gelidi sull'omone.
Sentii una voce, era Altea che mi avvertiva della trappola.
"Lo so, Milady.." Urlai "Non temete.. Farò il possibile..." Senza però smettere di osservare il gigante, aspettando che fosse alla giusta distanza.
Cambiai impugnatura ai pugnali, non potevo avvicinarmi o avrei fatto la fine di Guisgard.
Così li lanciai, contemporaneamente, mirando agli occhi del gigante, per poi impugnare la spada e correre più veloce che potevo verso Guisgard che giaceva a terra, immobile.

Guisgard
20-11-2014, 19.57.36
Il pittore scoppiò a ridere.
“Sir Guisgard” disse fissando la scena dal balcone “si è spesso definito un novello Davide. Ebbene, il Biblico Re d'Israele sconfisse in uno scontro impari il gigantesco Golia, campione dei Filistei. Vedremo ora se riuscirà a salvare lady Clio e voi, lady Altea.” Voltandosi nella stanza, dove c'era Altea.
Ma Guisgard era ancora immobile e senza conoscenza ai piedi di quell'albero.
Proseguiva però lo scontro tra il gigante e Clio.
Il grottesco omone stava avanzando verso la ragazza per ridurla in poltiglia, quando lei, lesta, lanciò contro di lui i suoi affilati pugnali.
La mossa fu semplice ed efficace.
I pugnali raggiunsero gli occhi del gigante, che a quell'impatto lanciò un grido disumano.
Cominciò allora ad agitarsi, fino a quando riuscì ad estrarre le due lame dai suoi occhi.
Dalle orbite, ormai squarciate, cominciarono così a scendere lacrime di sangue.
Lacrime che dopo un po' divennero vomiti rossi, mentre il gigante, come un Polifemo accecato ed impazzito, correva e si dimenava per il giardino, urlando e maledicendo se stesso.
E correndo correndo, finì contro un barbacane, spaccandosi la testa e morendo sul colpo.
Cadde poi pesantemente a terra, generando un sordo boato.

Altea
20-11-2014, 20.03.43
Udii le parole sarcastiche del pittore..e uscii di nuovo nel balcone e osservai la scena di Clio che riusciva a sconfiggere il gigante.."Anche le donne, messer pittore, sono in gamba e sanno farsi valere" e continuai a guardare la scena, Guisgard era ancora privo di sensi.."Non penso Guisgard arriverà qui..è privo di sensi, non vedete? Il vostro piano è rovinato, pensavate di uccidere Clio e avete fallito" e risi...speravo solo lui si salvasse, non avrei potuto immaginare lo uccidessero veramente..oppure era tutta una finzione e volevano mettere alla prova le nostre abilità e veri sentimenti.

Clio
20-11-2014, 20.09.54
Ce l'avevo fatta, aveva funzionato.
Mi voltai solo un momento, in tempo per vedere il gigante cadere con un grido.
"Crepa, maledetto.." con un ghigno.
Ormai avevo raggiunto Guigard.
Mi inginocchiai accanto a lui, con la spada in mano e un ginocchio alzato, non l'avrei certo lasciato indifeso.
Sospirai, voltandolo delicatamente, scostandogli poi i capelli dal viso con la mano libera.
"Guisgard.." mormorai dolcemente, scuotendolo piano "Sono qui.. sono qui.." accarezzandogli il viso "Avanti, apri gli occhi.. ti prego.. ti prego.." mi chinai su di lui, posandogli un lieve bacio sulle labbra.
Ma mi scostai subito, prima che arrivasse qualcuno.
"Guisgard.." chiamai di nuovo, col cuore che tremava.

Guisgard
20-11-2014, 20.23.47
A quelle parole di Altea, il pittore rise forte.
Guardò allora in alto, per poi afferrare dei rampicanti e issarsi su, svanendo nel nulla.
Sul balcone cadde poi dopo un istante una maschera.
Raffigurava il volto del pittore.
Nel giardino, intanto, Clio aveva raggiunto Guisgard, cercando di farlo rinvenire.
E pian piano il presunto Taddeide riaprì gli occhi.
“Ah...” disse lentamente “... che mal di testa...” riconobbe Clio “... cos'è successo?”
Ma in quello stesso momento alcuni valletti uscirono nel giardino, montando dei grossi panelli dipinti, sui quali erano raffigurate le mura di Capomazda e la sua verde campagna.
“Ma che diavolo...” mormorò Guisgard guardando quello fondo.
“Ed ora” annunciò uno di quei valletti “lo scontro tanto atteso... sir Guisgard contro il grande Maccus!”
Un attimo dopo si udì una risata ed una figura apparve nel giardino.

Altea
20-11-2014, 20.31.54
Il pittore rise fortemente e sadicamente, sparì cosi lasciando una maschera..lo sapevo..forse era Maccus. Udii delle voci nel giardino..oh sicuro un trucco lo avrebbero trovato.
Guisgard aveva ripreso i sensi e mi appoggiai al balcone guardando il Cielo e pregando Iddio, che gli desse la forza necessaria...e urlai automaticamente.."Guisgard, amore mio..stai attento".
Guardai la strana scena..dei pannelli, ma non capivo cosa fossero e dei valletti, ma poi il silenzio.. dissero la lotta tra Maccus e lui era iniziata e una figura apparve nel giardino.

Clio
20-11-2014, 20.40.39
Sorrisi nel vederlo rinvenire.
"Sei stato scaraventato contro un albero da un gigante, e io l'ho accoppato.." Con un sorriso.
Poi alcuni valletti portarono dei quadri.
Sembrava Capomazda.
"Che roba è?" Guardandoli perplessa.
E poi annunciarono la sfida, e una figura apparve.
Maledetto..
Il mio primo pensiero fu di combattere al suo posto, ma immaginavo che non me ne sarebbe stato grato.
"Sei in grado di batterti?" Mormorai a Guisgard "Sappi che se osi farti ammazzare poi dovrai vedertela con me.." Sorrisi appena, senza allegria, con gli occhi nei suoi.
Questo Maccus non poteva essere migliore di lui, eppure avevo paura, non che potesse batterlo, ma che usasse qualche stratagemma.
Avrei voluto stringerlo a me, baciarlo come fosse davvero l'ultimo istante.
Ma sapevo che non era il momento, e rimasi al mio posto.
"Posso sempre andare avanti io.." Mormorai piano "Sarà così sprovveduto da sfidarti lealmente?".

Guisgard
21-11-2014, 01.29.43
Il Maggiordomo sorrise lievemente a quelle parole di Galgan, per poi prendere, forse a caso, uno dei libri conservati su una mensola alle sue spalle.
“Cavaliere...” disse sfogliando distrattamente le pagine di quel libro “... conoscete la leggenda del dottor Faust? E' molto diffusa nell'Europa del Nord. Ebbene essa narra di una grand'uomo. Un uomo incapace di arrendersi ai limiti ed alle miserie della natura umana. I demoni di Faust non erano Mefistofele, Belzebù, né tanto meno Asmodeo.” Rise piano. “No, i suoi demoni erano molto più infimi... erano la vecchiaia, l'ignoranza, la superstizione. Erano questi i suoi veri fantasmi. Quelli cioè che assediano e tormentano l'animo umano da sempre.” I suoi occhi freddi si alzarono su Galgan. “L'uomo è nato per essere libero. Ma può esserlo solo vincendo quei suoi demoni. Ecco” chiudendo il libro che aveva d'avanti “dunque come Faust ha davvero liberato la sua anima.” Sorrise. “Ebbene, cavaliere, grato che abbiate accettato la mia proposta, ritenetemi da questo momento vostro debitore. Un po' come Mefistofele che rivela a Faust di essere il suo servo in questa vita, a patto che lui, cioè voi siate la medesima cosa per me nell'altra vita.” Rise. “Naturalmente per altra vita intendo il momento in cui partirete per unirvi a quelli che danno la caccia al traditore.” Annuì. “Rivelatemi allora quella richiesta d'aiuto, cavaliere ed io vi esaudirò.”

Guisgard
21-11-2014, 01.53.51
Altea vide tutto dal suo balcone: Guisgard, con accanto Clio, che riprendeva i sensi e poi quei valletti impegnati a montare una vera e propria scenografia teatrale intorno a loro.
Come se un'irreale arena avesse preso forma in quel luogo, come l'ultimo scenario di un qualcosa di folle, a metà tra la farsa e la tragedia.
Poi uno dei valletti annunciò la contesa finale.
Apparve allora una figura.
Camminava lenta e sicura di sè tra i viali fioriti di quel giardino.
Non era alta, ne aggraziata, ma libera e lesta nei movimenti.
E quando fu a pochi passi da Guisgard e da Clio fu possibile finalmente scorgerne i tratti.
Dai capelli bruni, lo sguardo tagliente e con un sorriso irriverente.
Aveva baffi ben curati, un abito da signorotto di campagna, con ben due spade che pendevano dalla sua cintura.
“Finalmente ciò che il pubblico attende, milord...” disse fissando il presunto Taddeide.
“La testa mi fa male...” Guisgard a Clio “... ed avverto lievi capogiri, ma credo che questa faccenda spetti a me...” prese la mano della ragazza per alzarsi.
Si voltò poi verso il balcone, dove Altea lo aveva chiamato.
“Tu occupati di Altea...” guardando di nuovo Clio “... qualsiasi cosa accada tu pensa a difenderla e a portarla fuori da questo posto...” restò a fissarla per un lungo momento “... va, Clio...” sussurrò.
Il suo sguardo si spostò allora verso la figura armata.
“Immagino siate Maccus...” con un sorriso di sfida.
“Immaginate bene, milord.” Annuì la figura.
“Non vedo l'ora di scoprire il vostro vero volto, allora.” Fece il presunto impostore.
“Non credete sia questo che ora vi sto mostrando?” Ridendo Maccus.
“Non credo...” scuotendo il capo Guisgard “... solitamente i ratti si nascondono nelle fogne fino all'ultimo istante... e non penso dunque che voi facciate eccezione.”
“Sempre presuntuoso ed arrogante, vero?” Fissandolo Maccus. “Un degno Taddeo.”
“I Taddei” replicò il presunto duca “sono un qualcosa che uno come voi non potrà comprendere mai.” Con aria di sfida. “I Taddei sono reali, mentre voi invece siete una sorta di burattinaio rinchiuso in questo grande e patetico teatro per sfuggire alla realtà. E sapete perchè? Perchè siete incapace di vivere davvero. Di avere una vita tutta vostra.”
“Le vostre provocazioni non mi toccano.” Con fare teatrale Maccus. “Ed è un vero un peccato, per voi, morire senza poter impugnare Mia Amata, la spada dei Taddei. Ma forse è giusto così... dopotutto, morendo qui, il vostro viaggio si interromperà e a Capomazda si dimenticheranno di voi. Di voi e della vostra illusione di essere duca.”
“Avete commesso un errore, Maccus.” Con un sorriso beffardo Guisgard. “Il copione non andrà come vi aspettate. Vi è un unico Regista e non siete certo voi.”
“Già...” annuendo Maccus “... dimenticavo... sir Guisgard è un novello Re Davide, prediletto dal Signore.” Un ghigno sul suo volto. “Ma oggi nessuno verrà a salvarvi.” Sfoderando la sua spada. “Ma non temete... guardatevi intorno... ammirate la scenografia che ho fatto montare per voi... morirete a Capomazda.”
Guisgard rise.
“Cosa avete da ridere?” Sorpreso Maccus.
“Vi ho detto che c'era un colpo di scena...” divertito Guisgard.
“Mentite!” Esclamò Maccus.
“Dimenticate che i Taddei, a Dio piacendo, non sono destinati a governare solo su Capomazda” saltando su un basso muretto il presunto Taddeide “ma anche su Sygma. E sapete quale grande Santa protegge Sygma e gli stessi Taddei?”
Maccus lo ascoltava in silenzio.
Allora Guisgard prese un ciondolo dalla tasca, per poi premere il piccolo pulsante sulla sua estremità.
Trascorsero alcuni lunghi istanti.
Poi il Sole parve oscurarsi ed un sibilo riempì l'aria.
Sul castello apparve come dal nulla la Santa Caterina.
http://www.rinoadiary.it/soluzione/final_fantasy_x/immagini/parte6/zanarkand_aeronave_big.jpg

Galgan
21-11-2014, 09.54.48
Il Sospetto è come un falco, nobile tra i rapaci; si getta in picchiata, e colpisce crudelmente la preda, non le lascia scampo, raramente, molto raramente, la sua caccia è infruttuosa.
Sotto i suoi battiti d'ali, e lo stridio del suo grido di guerra, il nobile si fa miserabile, il genio stolto, il giusto ingiusto; il falco sospetto colpisce, e talvolta non vi è legame, per quanto profondo, che possa resistere al suo presentarsi.
Tuttavia, proprio come il falco, il Sospetto non è privo di nobiltà, talvolta il nostro assecondarlo può elevarci, renderci liberi nella consapevolezza e nella verità, perché sempre, dopo la caccia, il falco si eleva verso il cielo, verso Dio.....
Anch'io fui preda del falco, e lasciai che i suoi artigli mi ghermissero, lacerandomi la pelle dell'Anima, ma questo non generò il sangue, bensì il gelo, quel gelo silenzioso e profondo delle foreste del nord, quei luoghi in cui, si dice, in certi periodi la notte pare eterna, e la luna non cede il passo al sole.........Sicuramente, in quelle notti, un uomo deve affrontare il cavaliere più temibile, colui che come effige ha le nostre paure, i nostri insani dilemmi.......
Raccolsi quel gelo, e lo racchiusi nello scrigno dei miei occhi, e il mio sguardo, a guisa d'arco da guerra, scoccò il suo nordico vento nello sguardo del maggiordomo;

-Sto cercando un uomo-

risposi, con Carontea voce;

-E se sarà necessario, una volta trovato, lo ucciderò, consegnandolo alla Giustizia più elevata di tutte; perché invero, non esiste al mondo crimine che quella Corte Celeste non possa, o non voglia, punire-

Calmai la voce, rendendola nuovamente formale, ma non feci lo stesso con lo sguardo;

-Tuttavia, buon messere, ci sarà tempo per farvi il nome di costui, in modo che possiate aiutarmi a trovarlo.
Fino ad allora, terrò fede alla promessa che ora vi faccio; quindi partirò alla volta di Capomazda-

Altea
21-11-2014, 10.04.14
Rimasi a guardare dall' alto quella strana scenografia che prendeva forma..non potevo credere Maccus volesse davvero uccidere Guisgard..dovevo essere forte per lui e me stessa.
Ebbi un intuito ed entrai nella stanza, vidi la mia sacca a terra ed ebbi un fremito di rabbia, il pensiero mi avessero strappato i vestiti da dosso, fatta denudare..aprii la sacca e vidi i vestiti sparpagliati e ne presi i tre più belli e il corsetto dono della cara Madama Sibille..ma per chi mi avevano presa..ecco questo era il mio bottino di guerra e presi pure i gioielli e li misi sempre nella sacca.
Aprii l' armadio e tirai fuori lenzuola e federe dei cuscini..già Sam il pescatore mi aveva insegnato a fare robusti nodi da marinaio e usavamo sempre questo metodo io e Costanza per sviare senza nessuno ci vedesse, legai il tutto fino a farne una lunga fune e uscita nel balcone feci un nodo più robusto nel balcone dalla parte attaccata al muro, era perfetto bastava solo fare un piccolo salto arivata alla fine.
All' improvviso con stupore vidi la Santa Caterina e guardai dalla parte di Guisgard e gli altri, ancora non era successo nulla per fortuna.
Stavo per scendere ma ebbi un dubbio..la Santa Caterina poteva atterrare? Certo avevano una scaletta, ma Ammone e Chiò erano con loro o erano ancora nel castello e si doveva dare Mia Amata a Guisgard.
Mi bloccai e con le mani cercai di fare cenno a quelli della nave volante sperando mi vedessero, si doveva agire con prudenza, eventualmente se non potevano scendere alcuni uomini potevano pure usare quella grezza corda.

Clio
21-11-2014, 14.58.48
Lo aiutai ad alzarsi, e annuii a quelle parole.
"Agli ordini, capitano.." Mormorai, con un sorriso "Dai una lezione a quel pallone gonfiato.." Sorrisi , con gli occhi nei suoi.
E torna da me...
Fu quasi doloroso lasciare la sua mano e vederlo raggiungere Maccus.
Lo seguii con lo sguardo per un istante, poi mi voltai verso il balcone di Altea, e iniziai a correre.
Nessuno avrebbe badato a noi.
Sorrisi, nel vedere che la dama aveva creato una corda con dei lenzuoli.
"Ottima idea.." Sorrisi, avvicinandomi.
Poi mi bloccai, voltandomi di scatto, qualcosa aveva oscurato il sole: la Santa Caterina!
Sorrisi.
"Milady, state bene?.." Chiamai, una volta sotto il balcone "Venite, vi aiuto a scendere..".

Altea
21-11-2014, 16.09.24
Vidi Clio arrivare e parlarmi..."Tutto a posto milady Clio..e speriamo non vi siano altri problemi..prima di scendere devo appurare qualcosa se riesco..se la Santa Caterina non può scendere devo chiedere alcune cose..Ammone e Chio' sono spariti..e devo riprendere Mia Amata così Guisgard sarà più forte nel combattimento..sempre sia tutto reale" e continuai a fare cenno alla nave volante " Salite se volete..almeno sarete al sicuro..si spera..o siete libera..immagino vi abbia mandato Guisgard..Non voglio imporvi mie volontà..capirò' " e la fissai in modo enigmatico dal balcone.

Clio
21-11-2014, 16.47.04
Risi appena.
"Non credete che sia reale tutto questo?" perplessa, fissando il mio abito lacero e sporco di sangue "Temo proprio che lo sia, purtroppo..".
"Milady, ci penserà l'equipaggio a portare Mia Amata al capitano... se non sbaglio aveva incaricato Cid di portargliela, prima di scendere, è impensabile che voi saliate a bordo per poi scendere di nuovo... Ammone e Chirò sanno badare a loro stessi, io ho l'ordine di difendervi e portarvi via da qui... Vi prego, scendete.. Saremo molto più al sicuro qui, sotto gli occhi della Santa Caterina che non dentro il palazzo, credetemi.... Sono arrivati i nostri, milady, ce ne andremo da questa gabbia di matti.." sospirai "Ma se non volete ascoltarmi allora salirò io, così potrò almeno difendervi.. nelle stanze di questo palazzo c'è sempre gente nascosta pronta a saltar fuori al momento opportuno...".

Altea
21-11-2014, 17.10.23
Guardai Clio e dissi in modo severo.."Non dite che Ammone e Chiò sono in grado di cavarsela da soli..erano con me e li hanno imprigionati..e vorreste mettere a repentarglio la vita di Cid..ad Auroria me la sono presa da sola Mia Amata e patteggiandola bene" scossi il capo.."Scendo sola..l'ho fatto mille volte..caso mai risalirò se la Santa Caterina non possa atterrare..mi sembra fino ora me la sia cavata bene...e da sola..voi avevate la protezione di Guisgard almeno, anche ad Auroria mi sembra".
Mi assicurai la fune fosse bene legata e scesi veloce facendo un piccolo salto alla fine e la guardai, si lamentava per il vestito sporco..io ero rimasta senza vestiti fino prima addirittura. Qui era pieno di uomini armati ero molto al sicuro notavo .. ma non dissi nulla.. speravo solo quelli della Santa Caterina potessero atterrare anche perchè Guisgard sicuramente non se ne sarebbe andato senza sapere cosa fosse il Fiore di Bellezza, il mio sguardo si voltò verso il mio amato Guisgard e mi parve quasi di incrociare il suo..avrei voluto dirgli tutto questo personalmente, era tra le poche persone di cui mi fidavo.

Clio
21-11-2014, 18.35.41
Mi limitai ad alzare gli occhi al cielo a quelle parole astiose.
"Protezione?" risi "Certo, gli piacerebbe.. dimenticate che sono io la sua guardia del corpo non il contrario.. chi ha messo fuori combattimento il falso Velv?" scuotendo la testa "Ma non mi sembra il momento di battibeccare, non trovate?".
Poi scese da sola la scala, e mi guardò severa.
"Milady posso anche non piacervi.. ma ho il compito di proteggervi e potete stare certa che lo farò a costo della vita.." Gentilmente "Mi concedete una tregua almeno finché non saremo in salvo?" Sorrisi.
"Non temete, andremo a cercare Ammone e Chirò.. ma prima devo assicurarmi che siate in salvo.." calma.

Altea
21-11-2014, 18.48.34
"Milady" dissi tranquilla "Io non porto astio per voi, mai ve lo ho portato, forse voi lo interpretate male..solo le persone che mi conoscono bene sanno come sono, noto il vostro interesse sia solo per Guisgard..ebbene sappiate pure il mio e cosi lo sapete ma penso pure agli altri..ed è chiaro io pensi alle altre persone come Ammone e Chiò, anzi vi avrei detto di salvare Guisgard invece che me lassù sul balcone, ma non lo avete capito ma poco mi importa...tutti noi abbiamo fatto qualcosa per qualcuno..pure io ad Auroria ma non ve lo sto rinfacciando ora..se si è su quel veliero si deve operare per il bene di tutti..allora visto dite solo voi siete la sua guardia del corpo di Guisgard e non il contrario come un vostro diritto personale..prego andate a proteggerlo, se mi accadrà qualcosa ditegli lo ho voluto io, siete dispensata" e gli restituii la cortesia col sorriso..sembrava solo lei avesse dovuto fare sacrifici ora per tutti noi, questo atteggiamento non mi andava e nemmeno di comando o di imposizione, notavo era suo l' atteggiamento astioso o forse ero solo una sciocca milady di corte.
Mi misi in disparte in silenzio aspettando l' atterraggio della Santa Caterina ma vicino alla fune, mi chiedevo dove potevano atterrare.

Clio
21-11-2014, 20.41.19
Sospirai.
Ma perché era così difficile con le donne?
"Se non avete astio nei miei confronti perché rifiutate il mio aiuto?" Pacatamente "Sono qui per proteggervi e non me ne andrò.." Sospirai.
"Avete ragione, non vi conosco, e voi non conoscete me.. Vi sto.. Solo chiedendo una possibilità.." Esitai "Capisco che due donne interessate allo stesso uomo facciano fatica ad andare d'accordo.. Ma.. Possiamo almeno tentare? Vi prego.." Sorrisi, alzando lo sguardo sulla Santa Caterina "Siamo, letteralmente sulla stessa barca, dopotutto..".

Altea
21-11-2014, 21.06.50
Mi voltai verso di lei sospirando.."Ho rifiutato pure l' aiuto di Ammone e quello di Chiò e loro mi hanno voluto seguire e ora non si sa che fine hanno fatto..ho detto a Guisgard di andarsene prima su quel balcone e pure a voi, per non rischiare la vita..per me..avrei sacrificato io la mia vita per voi e...per lui..quindi dovrei provare astio per tutti e lo ho detto pure al presunto Maccus questo..vi dissi di salire sul balcone ed aspettare gli eventi anche perchè ad Auroria loro non potevano atterrare..ora è più difficile risalire..ecco i miei motivi..si amiamo lo stesso uomo..ma in modo diverso, l' Amore è uguale per tutti ma si vive in modo diverso..infatti vi sto dicendo di salvarlo..e non sono una eroina tragica sapete..io voglio prenda il trono taddeide..ci sono cose della mia vita voi non sapete e preferisco non dirle..ora vorrei non parlarne più..sono qui..non vedete, sto facendo come mi è stato detto..quindi..non sto dando problemi" e rimasi in silenzio tra lo sguardo che vagava sulla Santa Caterina e Guisgard.

Clio
22-11-2014, 00.51.01
Chinai il capo, era inutile che provassi ad andare d'accordo, non ci sapevo proprio fare con le persone.
Così mi arresi.
"Perdonate se vi ho importunato, milady.." con un inchino rispettoso "Non accadrà più..".
Alzai lo sguardo sulla Santa Caterina.

Altea
22-11-2014, 00.56.35
Sospirai guardandola..non capivo..in fondo avevo parlato per il bene di tutti..non diedi peso più di tanto, anzi era meglio aspettare le direttive di Guisgard e cosa facesse la Santa Caterina e sapere dove erano finiti Chiò ed Ammone soprattutto...e il Fiore di Bellezza? Come potevamo fuggire senza sapere se era il vero Fiore Azzurro..speravo gli altri uomini ci avessero raggiunto con Mia Amata a questo punto, e fare una incursione o fosse proprio una messa in scena..e avere un colpo di svolta come ad Auroria.

Guisgard
22-11-2014, 01.41.52
Clio raggiunse il balcone di Altea, ma tra le due sorsero delle incomprensioni.
Tuttavia nessuno badò a loro due, perchè l'arrivo improvviso della Santa Caterina aveva sconvolto quell'originale palcoscenico montato ad arte dal misterioso Maccus.
Il vascello volante però, come ben aveva dedotto Altea, non poteva atterrare su quel castello.
Per questo l'incredibile nave restò sospesa sopra il maniero, quasi come un nuovo uditorio per quella strana rappresentazione.
Allora dal ponte apparvero gli uomini di Guisgard e tra loro vi era il piccolo Cid.
Il ragazzino, come ordinatogli dal presunto duca, aveva con sé Mia Amata.
“Capitano...” disse riconoscendo la sagoma di Guisgard “... la spada!” Lanciandola verso di lui.
Mia Amata così si conficcò proprio davanti al presunto Taddeide, che subito la estrasse.
“Fantastica scena!” Esclamò uno degli uomini incaricati da Maccus di dipingere su delle teli quell'ultima scena.
Ovunque vi erano simili individui impegnati a mettere su tela, come illustrazioni di un romanzo reale, quell'imminente contesa.
“Morirete con la vostra spada in pugno.” Maccus a Guisgard.
“Forse non sarà così semplice per voi...” fendendo l'aria il presunto duca.
La contesa dunque iniziò.
I due duellavano senza tentennamenti, correndo e saltando su quell'irreale palcoscenico, tra le impalcature e i pannelli raffiguranti Capomazda.
Un duello senza esclusione di colpi, all'ultimo sangue.
Maccus arrivò a ferire Guisgard ad una spalla, senza però farlo indietreggiare.
E quando toccò a lui menare il suo fendente, il presunto impostore mirò al volto del teatrante.
Un taglio netto e Maccus emanò un grido disperato, portandosi le mani sul volto.
La spada di Guisgard aveva incredibilmente tagliato in due il viso del folle teatrante.
Ma a terra cadde una maschera divisa in due.
“Ora vedremo il vostro vero volto...” mormorò Guisgard.
Maccus allora saltò un'impalcatura, per poi voltarsi e mostrarsi.
Era sfigurato e deforme.
“Non dipingetemi!” Urlò ai suoi uomini. “Non il viso! Non il viso, cani!”
“E' finita, Maccus.” Guardandolo il presunto Taddeide. “E' finita la farsa...”
Maccus allora, come impazzito, si abbandonò ad una delirante risata.
“Povero sciocco...” fissando Guisgard “... io ho il potere di generare colpi di scena... in un finale inaspettato...”
E si lanciò nel vuoto, finendo senza vita nel bel mezzo di quel palcoscenico.
http://static.guim.co.uk/sys-images/Guardian/Pix/pictures/2010/7/16/1279283350321/Charles-Laughton-as-the-H-006.jpg

Guisgard
22-11-2014, 01.49.10
Il Maggiordomo sorrise a Galgan.
“Avete la mia parola, cavaliere.” Disse. “Vi prometto che troverete quell'uomo. Ed avrete giustizia. Quella vera.” Annuì. “Andate e preparate le vostre cose ora. Immagino vogliate salutare il barone e sua figlia. Io nel frattempo sceglierò una degna scorta da affiancarvi nel viaggio verso Capomazda e in questa difficile impresa. Uomini che vi saranno fedeli e devoti, cavaliere.”

Clio
22-11-2014, 01.49.57
Osservai tutta la scena, col fiato sospeso.
Cid ebbe il suo momento di gloria, lanciando a Guisgard Mia Amata, e il duello iniziò.
Guisgard riuscì a colpire Maccus che si rivelò per quello che era.
E infine, nell'ultima scena, fu lui a scomparire.
Il presunto taddeide aveva trionfato ancora una volta, non restava che recuperare Chiò e Ammone per poi lasciare quel posto.
Ma cos'era allora il Fiore di Bellezza?
"Milady.." voltandomi verso Altea "Vogliamo andare da lui? Troveremo insieme Ammone e Chiò, così da poter lasciare questo posto..".
Per poi voltarmi sorridendo verso Guisgard.

Altea
22-11-2014, 01.53.50
La Santa Caterina era sospesa nell' aria..battiti di cuore accelerati..non riusciva ad atterrare quando vidi il vispo Cid e in una impresa quasi eroica per lui riuscì a gettare Mia Amata proprio davanti a Guisgard, come se la spada fosse attratta dall' anima del taddeide..come voleva tradizione di quella spada.
Iniziò la lotta, Guisgard fu ferito e sospirai ma con un fendente alla sprovvista colpì Maccus e una maschera cadde..il suo volto era deforme, ordinò di non farsi ritrarre e preferì la morte..la morte piuttosto di mostrare la sua deformità, rimasi sbigottita.
Mi avvicinai lentamente a Guisgard ma con cautela.."Non posso crederci..era un pazzo, un folle o una persona che sognava di essere bello come un eroe?" scossi il capo "Ammone e Chiò sono dentro al castello ma forse ora li libereranno" e non riuscii a resistere e presi un laccio che stringeva la mia veste e gliela fasciai attorno alla spalla.."Stai bene..ti cureranno i nostri..ho pensato di perderti" e calde lacrime scesero..stupida, piangi davanti a lui.. e lo abbracciai..volevano ucciderlo..dovevano prima farlo a me.

Clio
22-11-2014, 02.10.31
Altea non mi rispose nemmeno e andò da Guisgard per i fatti suoi.
La seguii in silenzio, osservandola mentre gli parlava, gli fasciava la spalla, lo abbracciava.
Restai un passo indietro, in silenzio, limitandomi ad alzare gli occhi su di lui con un timido sorriso.

Guisgard
22-11-2014, 02.17.27
Guisgard restò a fissare il corpo di Maccus senza vita ai piedi di quell'effimero palcoscenico.
Poi saltò giù, attraverso le impalcature.
Si segnò tre volte, per poi guardare Clio che sorrideva.
E rispose a sua volta con un sorriso alla ragazza.
“Sei stata in gamba...” disse dopo essersi avvicinato a lei.
Poi arrivò anche Altea, che subito gli fasciò la spalla ferita.
“Si...” Guisgard alla dama “... la sua deformità non era solo fisica, ma anche nell'anima...” asciugandole le lacrime con un gesto delicato della mano “... su, ora non piangere... sei stata coraggiosa fino ad un attimo fa ed ora che tutto è finito piangi?” Le fece l'occhiolino. “Su una cosa Maccus aveva ragione...” rivolgendosi ad entrambe “... davvero io ho due ottime assistenti...” sorridendo vagamente sarcastico “... e senza di loro non sarei qui ora.” Facendosi serio.
Poi, ad un tratto, una delle porte che davano sul giardino si fracassò ed apparvero due figure.
Erano Chiò ed Ammone.
“Dove eravate finiti voi due?” Chiese loro Guisgard.
“Ci avevano intrappolato in una specie di casa degli specchi...” rispose Chiò “... qui invece? Cosa è successo? Ci siamo persi qualcosa?”
“Nulla...” scuotendo il capo il presunto duca “... è solo calato il sipario... definitivamente...”
Giunse allora il vecchietto che Guisgard e Clio avevano incontrato nella stanza dei costumi.
Aveva con se un baule, con l'immagine di un fiore intarsiata sul coperchio.
“Questo non servirà più...” mormorò, fissando il cadavere di Maccus.
Aprì il baule e riversò a terra ciò che esso conteneva.
Maschere.
Decine di maschere.
“Il Fiore di Bellezza di Maccus non serve più...” aggiunse il vecchietto, gettando a terra anche il baule vuoto “... non serve più, ora che l'ultima scena è stata completata...” sorrise a Guisgard “... bella davvero come scena...”
“Già...” annuì il presunto Taddeide “... credo che la Santa Caterina ci stia aspettando... abbiamo un viaggio da continuare...” voltandosi verso Altea, Clio, Chiò ed Ammone.
Il giorno dopo a Suession vi era eccitazione ed impazienza ovunque.
Mimi e cantori, accompagnati dalle immagini dei dipinti voluti dal folle teatrante, misero in scena l'epico scontro tra Guisgard e Maccus.
Tutto questo davanti all'entusiasmo della bella Cramelia.
“Meraviglioso!” Esclamò. “Dov'è messer Maccus? Voglio complimentarmi con lui!”
“Milady...” uno dei suoi servitori “... messer Maccus è partito... partito per rappresentare un altro suo spettacolo in una lontana corte...”
Tutto ciò, mentre fra le strade di Suession tutti parlavano di quel meraviglioso spettacolo.
“Muori, Maccus!” Giocando in strada un bambino. “Ti ucciderò!”
“Io ucciderò te, Guisgard!” Un altro bambino, agitando la sua spada di legno.
“Guisgard Guisgard!” Cinguettavano due bambine, che giocavano ad essere Clio ed Altea.
“Guardate!” Un altro dei bambini in strada. “Il vascello volante!” Indicando la Santa Caterina che lasciava Session, diretta chissà dove.

Clio
22-11-2014, 02.31.08
Non potei fare altro che illuminarmi e sorridergli.
"Grazie.." ridendo appena "Neanche tu sei stato male.." facendogli l'occhiolino.
"Però.." avvicinandomi finalmente a lui, per poi sussurrargli all'orecchio "Ci ho rimesso ben due vestiti.." fingendomi imbronciata per un istante, ma tornando immediatamente a sorridere.
Tornarono anche Chiò e Ammone.
"Bene, ora che ci siamo tutti, direi che possiamo andare.." alzando lo sguardo verso la Santa Caterina.
Arrivò il vecchietto della sala costumi, e ci mostrò il Fiore di Bellezza.
Non era il Fiore che stavamo cercando, il nostro viaggio era ancora lungo.
Sorrisi tra me e me, pensando alle parole del vecchietto sui vestiti di Ardea e Cramelide.
Sapevo bene che un vestito non può rubare il cuore di un uomo, fortunatamente, ma per me restava speciale perché tra tante maschere, tanta finzione, con addosso quel vestito delicato aveva visto la vera me stessa.
Qualunque fosse poi il verdetto finale, sapevo che non si sarebbe basato su una maschera.
E non sapevo se essere felice o spaventata.

Altea
22-11-2014, 17.21.33
Quella mano calda mi asciugò le lacrime come una carezza e poi sorrisi alle sue parole annuendo.
Guardai Clio e sospirai "Milady, forse prima mi avevate detto qualcosa ma nella confusione di questi attimi e le urla di Maccus non sono riuscita a capire e sono subito giunta qui, spero possiate perdonare questa mia pecca non voluta" e sorrisi.
E mi illuminai di più vedendo uscire Ammone e Chiò vivi, eravamo in salvo ma il Fiore di Bellezza poco dopo si scoprì non essere il Fiore Azzurro..il pittore aveva mentito dunque e forse era stato proprio Maccus stesso.
Così tutti ci avviammo verso la Santa Caterina e portai Guisgard da parte "Non vorrei entrare in particolari ma un pittore mi ha ritratta completamente nuda..ma l'ho fatto pensando servisse a salvarti..e forse era proprio Maccus, non ho voglia di festeggiare per un fatto di cose ma non c'entra nessuno di voi, scusami tu con gli altri" ebbi una sorta di ribrezzo, guardai Guisgard e sorrisi maliziosamente avvicinandomi al suo orecchio quasi sfiorandolo con le labbra e sussurrai "Dobbiamo terminare ciò che..Velv..ha bloccato anzi dovresti farmi questo dono per tutte le volte ho rischiato per te..quando verrai in camera tua mi troverai nel letto..so sei impegnato con mappe e libri non preoccuparti" e mi staccai scappando verso la Santa Caterina e lo guardai ridendo.
Salutai tutti quanti ma mi scusai dicendo ero stremata e andai nella mia camera, presi un vestito e la camicia da notte e alcune cose e sgattaiolai silenziosamente nella camera di Guisgard. Quella stanza mi rilassava, chiusi gli occhi e respirai i vari profumi d' Oriente.
Poggiai il vestito color pesca e pizzo arancio sulla sedia e andai nel bagno, presi i miei sali da bagno alla mirra e sandalo e mi immersi nell' acqua calda rilassandomi per un pò.
Uscita presi uno dei suoi asciugamani e mi asciugai come fossero una sua carezza ma allo stesso tempo era togliermi gli occhi e le mani del pittore o presunto Maccus di dosso..quel quadro non era per Guisgard a quanto pare e cercai di non pensarci altrimenti mi veniva il voltastomaco.
Presi la camicia da notte nera di seta e pizzo e legai i lacci stretti che davano solo sul davanti lasciando le spalle scoperte e mi misi un pò del mio profumo orientale..sembravo pronta per un momento d' amore e risi tra me e me..a mio parere se Guisgard vedesse nel suo letto me o Ammone l' effetto per lui sarebbe uguale, forse Ammone lo colpirebbe di più..ma Madama Sibille ha sempre detto non si va nel letto di uomo di un certo effetto in modo scialbo..infatti si metterebbe le mani nei capelli dicendomi ha fatto tanto per darmi insegnamenti di seduzione e i risultati sono pessimi.
Ritornai in camera e mi sedetti sul letto giocando con una delle lampade orientali colorate e mi rabbuiai e pensai a come avevano giocato in quel posto coi miei sentimenti..Velv..il sogno del Duca felice di riavermi a corte e poi giocare sulla mia bellezza o peggio nudità..ecco perchè non volevo festeggiare, si erano risvegliati in me gli spiriti del passato.
Mi stesi sul letto di Guisgard, tirai su le lenzuola e coperte e guardando i giochi di luce dai tanti colori delle lampade sullo specchio sopra di me lentamente chiusi gli occhi addormentandomi dolcemente...ora ero tranquilla, e si sperava di arrivare a Nolhia ma Auroria e Suession non erano un caso..erano stati, a mio parere, impedimenti voluti.

Galgan
23-11-2014, 00.45.55
Ringraziai, e presi congedo.
Presto, sarei stato nuovamente in viaggio, e presto, la mia spada sarebbe tornata ad agire come tale, dopo anni.
Pensai a sir Belven e Jone, e sperai che stessero bene, e nello spirito, rinnovai a loro la mia promessa che, alla fine, avrei portato a compimento l'impresa.
Non erano in molti gli averi che avevo da preparare, avendo scelto di percorrere la via della morigeratezza, quindi passai il mio tempo leggendo le Sacre Scritture e curandomi di controllare che Pegaso fosse stato governato in modo adeguato; dopodiché, come si conviene a chi cerca di definirsi cortese, chiesi udienza al barone e sua figlia, per annunciare la mia prossima partenza e comunicare, a lady Dafae, la promessa del musico di porgerle le sue scuse.

Guisgard
24-11-2014, 01.39.50
Galgan chiese di essere ricevuto dal barone e poco dopo fu portato al suo cospetto.
Il nobile signore, con al suo fianco una vivace Dafae, incontrò il cavaliere eremita in una vasta sala di rappresentanza, arredata con gusto ed abbellita da cimeli ed animali impagliati come trofei.
“Salute a voi, cavaliere.” Disse il barone. “Vedervi è sempre cosa lieta. E ciò vale per me, come per mia figlia.”
“Si, messere!” Sorridendo Dafae. “Sapete che quel musico è giunto a porgermi le sue scuse?” Annuendo. “E ciò è solo merito vostro.” Con entusiasmo. “Vi sarò sempre debitrice!”
“Qual'è il motivo dell'udienza che avete domandato, sir Galvan?” Chiese il barone.

Guisgard
24-11-2014, 02.05.29
Guisgard sorrise a Clio.
“Allora dobbiamo rimediare...” disse sottovoce alla ragazza “... trovare nuovi abiti, intendo...” facendole l'occhiolino.
I due poi, con Altea, Chiò ed Ammone, lasciarono il castello di Suession, raggiungendo un porto sul Lagno, dove era già giunta ad attenderli la Santa Caterina.
Salirono a bordo ed il vascello lasciò quel posto senza nulla di fatto.
Infatti non era neanche Suession il luogo che cercavano.
Quello in cui era sbocciato il meraviglioso Fiore Azzurro.
I cinque riabbracciarono i loro compagni, raccontando l'avventura vissuta in quel castello.
“Lady Cramelia” rivelò Chiò sorridendo al capitano “ha accettato la proposta di nozze del suo cuoco.”
“Il cuoco?” Stupito Guisgard.
“Già, quel messer Gulio.” Annuì Chiò. “Così dicevano i servitori e i valletti. Li abbiamo uditi io ed Ammone vagando per il castello.”
“In verità” fece Guisgard “nel vederli avevo visto una certa complicità. Sono felice per loro.”
Champenuan preparò poi una degna cena e tutti festeggiarono la fine di quella curiosa avventura a Suession.
C'erano tutti, tranne Altea che si era scusata, per poi ritirarsi.
“Bene...” Guisgard agli altri “... credo che ora andrò a riposarmi. Lainos, organizza tu i turni di guardia sul ponte. Ho già dato a Palos la rotta da seguire stanotte.” Guardò Clio. “Va a riposarti anche tu... voglio che la mia guardia del corpo sia in forma domani.” Le accarezzò i capelli e andò nella sua cabina.
Ma una volta entrato, il presunto Taddeide trovò una sorpresa.
Nel suo letto, addormentata, c'era Altea.
Guisgard si avvicinò a quel giaciglio e abbassò la lampada sul comodino intarsiato, in modo da non svegliarla.
Si sedette poi allo scrittoio e cominciò a studiare le carte nautiche ed astrali, alzando di tanto in tanto lo sguardo verso la finestra, in cerca di stelle che però la foschia e l'umidità tenevano celate nei misteri di quella notte.

Clio
24-11-2014, 02.23.45
Festeggiammo fino a tardi, nell'allegria generale.
Poi Guisgard si alzò e annunciò che sarebbe andato a riposarsi, invitandomi a fare lo stesso.
Chinai il capo, sospirando appena.
"Già.." Con un vago sorriso "Si torna alla realtà.." Risi piano "E io che avevo creduto al potere di questi abiti.." Sorridendo appena.
Alzai gli occhi su di lui.
"Come vuoi..." Dissi piano, osservandolo andare via.
Mi congedai e anche io tornai nella mia stanza.
Mi preparai per la notte, togliendo ogni residuo di quella strana avventura, sangue compreso.
Tutto, tranne le emozioni.
Ma non riuscii a dormire, troppi pensieri affollavano la mia mente.

Guisgard
24-11-2014, 02.56.57
La notte era inquieta e la Santa Caterina attraversava i suoi misteri, navigando tra la foschia ed il silenzio che avvolgevano le tenebre circostanti.
Le acque del lagno era piatte e solo il fruscio della prua che le squarciava rompeva la taciturna desolazione circostante.
Ad un certo punto, nel cuore della notte, preda di inquietudini e preoccupazioni, Guisgard rimise a posto carte e manuali di navigazione, riponendo poi anche il sestante, i compassi e le squadrette.
Abbassò la lampada sullo scrittoio e si avvicinò al suo letto, dove dormiva Altea.
Nel dormire la donna si era scoperta, riposando con la schiena, quasi nuda, all'insù.
Nel vederla il presunto duca sorrise, per poi coprirla con le preziose lenzuola.
“Buon riposo...” disse sussurrando.
Ed uscì dalla cabina.
Raggiunse il ponte avvolto dall'oscurità e restò a fissare il vago, enigmatico profondo orizzonte.
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Clio
24-11-2014, 04.44.46
Iniziai a vagare per la stanza, guardai fuori, mi sedetti sul letto, mi sdraiai e poi mi alzai di nuovo.
Niente da fare, quei dubbi e quegli interrogativi non mi davano pace.
Dovevo farli smettere, o mi avrebbero consumato.
Buttai la testa all'indietro.
"Oh, al diavolo.." Mormorai.
C'era una sola cosa che riusciva a farmi dimenticare tutto: combattere.
Non potevo scatenare una rissa così tanto per fare, ma potevo allenarmi nel silenzio della notte.
Così, indossai solo un paio di pantaloni attillati e il corpetto, legai i capelli in una treccia ed uscii.
L'aria era fresca, forse ero fin troppo leggera, ma sapevo che mentre mi allenavo avevo fin troppo caldo.
Iniziai a saltellare piano per scaldarmi, respirando profondamente.
E poi lo vidi, fermo a guardare l'orizzonte.
Mi fermai e sorrisi, avvicinandomi piano.
"Non eri ansioso di andare a riposare?" Mormorai, raggiungendolo.
"Credevo stessi dormendo.." Ma non riuscii a trattenere una risata "No.. In realtà mi stavo tormentando chiedendomi se avevi così fretta di andare a riposare perché c'era qualcuna ad aspettarti.." Scossi la testa "E non trovavo pace.." per poi alzare gli occhi su di lui.
Non si era nemmeno cambiato.
"Così ho deciso di prendere il toro per le corna e allenarmi un po'.." Sorrisi, alzando le spalle "È l'unico modo per riuscire a non pensare.." Mormorai piano, guardando l'orizzonte.
"Tu, invece, che ci fai qui?" Sorrisi.

Altea
24-11-2014, 07.49.36
Il sonno era tranquillo e calmo e ad un tratto aprendo gli occhi mi parve di vederlo nella sua scrivania tra le sue carte..era ancora più bello assorto ma non volli disturbarlo.
Dopo tanto un bisbiglio all'orecchio mi svegliò e lo vidi coprirmi con dolcezza e uscì dalla stanza.
Scossi il capo e mi alzai..Non volevo privarlo della sua camera e del sonno e presi una sua camicia per ripararmi e sgattaiolai fuori..Lo cercai tra quella foschia e vidi la sua figura.."Guisgard avanti non ti preoccupare.." dissi avvicinandomi ma vidi Clio con lui e sorrisi appena.
Sospirai e chiesi loro scusa della invadenza e tornai in camera del capitano..me lo ero meritato..ora finalmente sapevo chi amava veramente.
Non tolsi la camicia, vi era il suo profumo e mi rimisi a letto..almeno mi aveva consentito di dormire lì..era già tanto è rimasi sveglia a guardare lo specchio sopra.

Guisgard
24-11-2014, 17.43.20
“Infatti...” disse Guisgard voltandosi verso Clio “... a bordo ho un grosso e variegato harem a mia disposizione...” sarcastico “... forse tu pensi troppo...” togliendosi la giacca ed adagiandola sulle spalle di lei “... è un po' troppo fresca l'aria... e tu sei già sudata...” accarezzandole le braccia nude e sorridendo appena.
Poi arrivò Altea.
Ma solo per un attimo.
Poche parole e tornò nella cabina di Guisgard.

Clio
24-11-2014, 17.51.45
Scossi la testa, osservando Altea andare via.
Mi voltai poi verso Guisgard.
"Stavi dicendo?" Con gli occhi nei suoi "Almeno non mentirmi!" Togliendomi la giacca "Aveva addosso una gran bella camicia.. Mi domando dove l'abbia presa.." Sarcastica.
Distolsi lo sguardo, sentendo le lacrime affiorare.
"Sarà meglio che vada..." Con voce tremante.

Altea
24-11-2014, 17.54.26
Sospirai guardandomi attorno, notai le luci erano soffuse e così mi voltai di lato alla porta e sistemai quelle preziose lenzuola che lui mi aveva adagiato lentamente, tolsi la sua camicia e la piegai con cura adagiandola sopra al cuscino vicino a me e sospirando chiusi gli occhi nuovamente..tanto quel letto sarebbe rimasto vuoto per molto e risi pensando che se Guisgard fosse divenuto Duca sarei tornata a Corte commisionandogli una camera uguale tutta per me e mi riaddormentai tenendo stretta la sua camicia.

Guisgard
24-11-2014, 18.13.41
La mano di Guisgard prese il polso di Clio, impedendole di andare via.
“Non ho l'abitudine” disse rimettendo la sua giacca sulle infreddolite spalle della ragazza “di rivestire donne con i miei abiti...” stringendo con le mani le spalle di lei “... e non ti ho mai mentito... su nulla...” la guardò negli occhi, per poi accarezzarle le guance inumidite da qualche leggera lacrima “... o vuoi che ti dia prova della mia sincerità sfidandoti a duello, come usavano fare gli antichi goti davanti a diverbi e dispute?” Sorridendo appena. “E poi, se ben ricordo, ti sono debitore di almeno un paio di abiti.”
Nella cabina del capitano, intanto, Altea era tornata a letto, togliendosi la camicia e addormentandosi poco dopo.
Ma poi il fischio improvviso della Santa Caterina destò tutti loro, facendo svegliare la stessa Altea.

Altea
24-11-2014, 18.18.24
Sognavo dolcemente quando all' improvviso udii il fischio della Santa Caterina e rimasi perplessa.
Scossi il capo, non mi sembrava fossimo arrivati a destinazione..ma quale destinazione, non lo sapevo nemmeno dove fossimo diretti.
Sospirai e mi alzai dal letto e a piedi nudi mi diressi verso la finestra della camera e guardai fuori per vedere dove eravamo e che stava accadendo.

Clio
24-11-2014, 18.35.54
Alzai gli occhi su di lui.
"Ah, no? Certo che non mi hai mentito, sei sempre stato attento a non dire nulla di compromettente... Quindi mi stai dicendo che non c'era una donna nel tuo letto stanotte? Che non ha preso la camicia dalla tua cabina? Andiamo.. Quante volte ti ho chiesto di essere onesto con me?" con voce rotta "Non sono la tua donna, sei libero di fare ciò che vuoi.. ma almeno abbi la decenza di dirmi la verità... Almeno quello me lo devi.." scossi la testa, con lo sguardo triste "Ho creduto davvero a tutto quello che mi hai detto, sai?" con un filo di voce, senza riuscire più a trattenere le lacrime "Dimostrami che mi sbaglio... non chiedo altro.. e non vale il duello, troppo comodo.. Tutte le volte che ti ho chiesto delle spiegazioni non hai risposto...".
Poi quel fischio.
Mi asciugai le lacrime sul braccio.
Odiavo farmi vedere piangere, soprattutto da lui, ma faceva troppo male.
"Dobbiamo andare.." con voce distante "Vado a mettermi qualcosa addosso..".

elisabeth
24-11-2014, 18.42.05
O un tocco di romanticismo ed ironia da parte di Nettuno....stavano uscendo dei lati nuovi , ne ero contenta ma al tempo stesso ero spaventata...cosa ne sarebbe stato di me......." Ho una fame da lupi......preferisco un luogo appartato dove pranzare in pace...sembra che in questo periodo....si beva tanto e sia mangi poco....".....sembrava che avessi dato la risposta esatta..i suoi occhi ebbero un luccichio particolare....." Infondo e' normale che una novella sposa....abbia il desiderio di stare con il proprio marito..."....e fui condotta in una piccola taverna....

Guisgard
24-11-2014, 18.44.16
Altea si alzò dal letto e si avvicinò ad una delle finestre per vedere cosa stesse succedendo.
La Santa Caterina infatti si era fermata di colpo.
L'oscurità ancora presente delle notte, unita alla foschia densa ed impenetrabile, impedivano di vedere troppo lontano.
Ma il corso del Lagno era bloccato da un grosso argine, fatto di fango, pietre, arbusti e detriti vari.
Intanto, sul ponte, Guisgard e Clio erano ancora insieme.
“Ascolta...” disse lui prendendo di nuovo il suo braccio “... da quando sei arrivata tu... io... io non ho più avuto una donna... che tu mi creda o meno...”
In quel momento si udì un secondo fischio della nave e qualcuno arrivò.
“Guisgard...” fece Irko “... c'è qualcosa che ci impedisce di continuare...”
Il capitano lasciò il braccio di Clio e si voltò verso il Rosso.
“Guarda...” indicando questi il parapetto.
Il presunto Taddeide si girò a guardare e vide quell'argine che impediva di proseguire oltre.
“Il Lagno è bloccato...” mormorò Irko “... chi può averlo fatto?”

Altea
24-11-2014, 18.53.29
Fuori era ancora troppo buio ma sembrava come se la Santa Caterina non potesse più proseguire..era strano navigassimo sul Lagno, si era sempre detto era melmoso e non navigabile.
Mi avvicinai al letto e iniziai a togliermi i lacci sul davanti della vestaglia, ma cosa potevo servire in quel momento? Non ero un marinaio io..mi riaggangiai di nuovo la camicia e mi sedetti su una poltrona sbuffando..non so mai come comportarmi qui..ogni cosa faccia è sbagliata..e poi io sulla nave sono una cuoca no? Quindi...sapranno loro fare qualcosa e comunque se vi è un pericolo Guisgard mi avviserebbe.
Mi misi sul letto a gambe piegate con la testa sulle ginocchia..immaginavo qualcosa doveva accadere e iniziai a pregare tutto si sistemasse..ma avrei voluto averlo qui accanto a me..Signore, perchè mi dai da penare in silenzio per lui..se solo lui sapesse quanto amore vi è in me per lui..ma lui vuole ignorare.

Guisgard
24-11-2014, 19.19.48
Elisabeth e Nettuno lasciarono quel posto ed imboccarono una stradina laterale, fino ad uscire in una piazzetta appartata e non troppo ampia.
Qui però trovarono subito una semplice ed accogliente taverna.
I due finti coniugi vi entrarono, prendendo posto ad uno dei tavoli.
“Benvenuti, signori...” disse il taverniere avvicinandosi al loro tavolo “... cosa posso servirvi?” Guardò Nettuno. “Ah, ma voi siete un ufficiale, signore!” Sorridendo. “Immagino appartenente ad una delle due navi da poco sbarcate, per dare la caccia a quell'impostore...”

Guisgard
24-11-2014, 19.22.03
“Vado a prendere le mie carte nautiche nella cabina...” disse Guisgard ad Irko e a Clio.
Raggiunse così il suo alloggio, vi entrò e trovò ancora Altea.
“Vedo ti piace particolarmente la mia cabina.” Sorridendo alla donna. “Ma ora pare ci sia un imprevisto.” Prendendo le carte dallo scrittoio. “Sarà meglio tu ti rivesta.”

Altea
24-11-2014, 19.29.28
Ero immersa nei miei pensieri quando sobbalzai sentendo aprire la porta..era Guisgard..per un attimo temetti fosse Yolanda.
"Si..la tua stanza mi piace molto perchè qui dentro è racchiuso tutto di te e parla di te" e mi alzai perplessa alle sue parole e sorrisi "visto non hai mai tempo per me..o forse non ti interessa averne a questo punto mi basta stare qui".
Lo guardai e sembrava preoccupato e presi il vestito color pesca "Spero non sia nulla di grave..ah, non ti scandalizzi penso se mi vesto qui..tanto al castello baronale mi hai visto in corpetto..anzi non riesco a slacciare i lacci qui davanti potresti darmi una mano, come vedi ho un vestito qui..ho pensato a tutto" e mi misi davanti a lui, ma ovviamente non volevo intralciare il suo lavoro ora ma volevo metterlo alla prova.

elisabeth
24-11-2014, 19.33.20
La taverna era piccola......e dava l'idea di essere pulita.....scegliemmo un tavolo in disparte....ed una volta seduti........" Non ti ricordi se ci sei mai stato ?...e' molto graziosa...e mi ha i dato l'idea di esserci già stato.....magari ...in dolce compagnia "...sorrisi.....all'idea del Comandante De Gur...con una Dama d' alto lignaggio in una taverna.....e mentre pensavo..arrivo il taverniere.....ascoltandolo....mi sembrava di essere seguita da molte persone...e che diamine si parlava solo di Guisgard.....ma poteva un uomo solo, sconvolgere il mondo?......" Mio caro...ho fame.......e visto che tutti sanno tutto di questo Tizio.....prima ci servono e prima ritorneremo a bordo..."...Ero seccata da morire.........sembrava un cortile quel posto....

Guisgard
24-11-2014, 19.37.10
Guisgard si avvicinò ad Altea e aiutò la dama a slacciare i lacci del corpetto come lei aveva chiesto.
“Dovresti essere più disciplinata...” disse mentre slacciava “... ci sono quasi tutti uomini a bordo e se continui ad andare in giro mezzo nuda, beh, finirai per turbare i loro sogni...” ridendo piano “... quanto all'imprevisto, spero non sia nulla di che... però tutto ciò è strano... a queste latitudini nessuno giunge a navigare il Lagno... ecco fatto...” sorridendole “... i lacci sono sciolti... su, rivestiti, torniamo sul ponte per capire cosa è successo.”

Guisgard
24-11-2014, 19.44.25
Nettuno ordinò da mangiare e da bere e poco dopo il taverniere servì loro un gustoso pranzo.
“Hai ragione...” disse il naufrago ad Elisabeth “... anche io sono stufo di sentir parlare di questo tizio... era dai tempi di Spartaco che un ribelle non alzava tanta polvere...” sorrise “... pensiamo a noi...” riempì due bicchieri di vino e ne offrì uno alla donna “... brindiamo dunque alla mia memoria... ma dubito di essere già stato qui in dolce compagnia... altrimenti, se fosse stata bella come te, lo ricorderei di certo...” sorseggiò del vino e poi, con le labbra ancora intrise di quel sapore, la baciò “... no, non dimenticherei certo una come te...” e la baciò ancora.

Altea
24-11-2014, 19.44.41
"Disciplinata..ma io non mi faccio vedere in giro cosi da altri..ma solo da te..non sarai per caso geloso?" e risi abbracciandolo mentre scioglieva i lacci della camicia da notte.."Già..chi potrebbe aver bloccato il fiume..gli uomini di Dominus..dovresti stare attento..forse è meglio tornare indietro..è possibile non me ne intendo..a meno che non siano delle sirene innamorate di te.." e quando ebbe finito di slacciare la camicia da notte mi avvicinai lentamente alla sua bocca.."Si mi vesto, ora toglimi la camicia da notte e se vuoi mettimi il vestito" e lo baciai con passione accarezzandogli i capelli neri.

Guisgard
24-11-2014, 19.55.29
“Qui di sirena” disse Guisgard ad Altea, mentre lei lo abbracciava e accarezzava con fare provocante “ci sei solo tu, credo...” sorridendo “... e penso tu ti diverta non poco a provocare il tuo capitano... quanto agli uomini di Dominus...”
Ma in quel momento qualcuno bussò alla porta della cabina.

Altea
24-11-2014, 20.03.46
Risi alle sue parole staccando le labbra da lui "Io non ti provoco ma ti amo lo sai...e molto" continuando ad accarezzarlo e staccando i bottoni della sua camicia ma qualcuno bussò alla porta e lo guardai ridendo.."Hai visto..non mi hai tolta la camicia da notte e ora dovrò presentarmi cosi..ah si ora la stanza..questa stanza la dividiamo in due, hai visto ho portato le mie cose ho pure usato il tuo bagno..ma è meglio vedi tu chi sia..e poi ovvio lascio le mie cose qui vero?" e lo guardai baciandolo di nuovo..Guisgard le sirene attirano in trappola ma amano con tutte se stesse.

Clio
24-11-2014, 20.10.28
Sorrisi appena.
"Povera stella.. Vuoi davvero giocarti questa carta con me?" Risi , avvicinandomi a lui "Beh, io non solo non ho mai avuto un uomo perché aspettavo te, ma ho punito severamente ogni sguardo licenzioso, ogni battuta fuori luogo.. Cosicché.. Se mai mi avessi voluta, avresti avuto la certezza che nemmeno uno sguardo mi aveva sfiorata.." Sussurrai, dolcemente, con gli occhi nei suoi.
Allargai appena le braccia che mi teneva, ridendo appena.
"Ma non uso questo argomento per evitare di rispondere alle tue domande.. Quindi no, non mi impressiona il tuo sacrificio, per quanto possa farmi piacere... voglio comunque sapere cosa ci faceva con la tua camicia addosso... perché, se vogliamo essere pignoli, potresti dire lo stesso a lei senza mentire, non hai avuto nemmeno me, dopotutto... lei sa con quanta passione mi baci? Con quanta bramosia mi stringi? No, immagino di no..." Sorrisi, triste "Te l'ho detto.." Sussurrai "Dimostrami che mi sono fatta un'idea sbagliata di te.. Che non sei un farfallone che fa il cascamorto con tutte, ma un vero uomo che sa amare una sola donna, qualunque essa sia, e tenere a distanza le altre.. Perché se non è questo che sei, anche se ti amo... Io.." Trattenni il fiato, mentre la frase morì in gola "Sempre che ti interessi cosa penso di te...".
Poi Irko ci interruppe, e lui se ne andò, ferendomi ancora di più.
Chiusi gli occhi per la rabbia, e me ne andai nella mia cabina, lasciando però la sua giacca sul ponte.
Crollai a terra, con la testa tra le mani, gli avevo finalmente detto quello che pensavo, ma forse non era stata una grande idea.
Almeno saprai chi delle due vuole, se non è disposto a scegliere, non tiene a nessuna delle due. Quindi nemmeno a te.
E che te ne fai di un uomo che non sa scegliere apertamente? Nulla.
Allora perché piangi? Perché potrei aver rovinato tutto, ecco perché.
Cosa abbiamo appena detto? Almeno saprai che non ti vuole e ti metterai l'anima in pace, su.
In piedi.
Ma non mi alzai.
Restai pietrificata per lunghi istanti, e poi mi alzai, asciugando le lacrime con un fazzoletto.
Presi un profondo respiro, poi un altro, e un altro ancora.
Indossai una camicia, una giubba e la cintura con la spada.
Avevamo altro a cui pensare ora, almeno mi sarei distratta.
Tornai sul ponte, cercando di lasciare la rabbia e la frustrazione dietro di me.
Ma quella fitta al cuore costante, non voleva abbandonarmi.

elisabeth
24-11-2014, 20.16.59
Gia' un polverone...enorme e quando questo succede in genere la persona in questione non e' mai un delinquente......i farabutti sanno far tacere la gente..invece lui sembrava alimentare le voci.......ma fui concorde nel dimenticare per qualche ora il fatidico Tizio.......arrivo' il pranzo....aveva un buon profumo ed il vino ....aveva un colore rosso che mi ricordava un rubino alla luce del sole......" Credo di non essere poi così bella.....ma se melo dici tu...devo crederti....."...presi il calice di vino e come lui lo portai alle labbra bevendone solo un piccolo sorso....ma non fu il vino a farmi girare la testa questa volta...improvvisamente De Gur...mi bacio'....e lo fece una volta ancora...lasciandomi senza parole...ero agitata.....non pensavo...ma risposi al suo bacio con trasporto....come se da quella fonte mi venisse la forza di credere che non fosse un gioco.......che forse stavo diventando diversa......ma che non potevo dimenticare, no io non potevo dimenticare chi ero.....e questo mi faceva star male,uno strano malessere mai provato......" Sai chi sono Nettuno.....sai che sei il primo uomo che si permette di toccarmi così come hai fatto tu........ho provato piacere nel tuo bacio...ma ho paura delle sue conseguenze..."......

Guisgard
25-11-2014, 01.48.42
Guisgard sorrise ad Altea, per poi cominciare ad abbottonarle la camicia.
“Sarà meglio che ti ricomponga...” disse alla dama “... si, altrimenti farai girare la testa a tutti i miei uomini ed io ho bisogno di un equipaggio al massimo della forma...” ridendo “... ah, naturalmente” dopo che lei lo baciò ancora “non è il caso che ti trasferisca qui... a bordo occorre disciplina... dunque devo rifiutarti l'ospitalità, Altea.” Facendole occhiolino.
Prese poi le carte, gli strumenti e raggiunse la porta.
Fuori trovò Lainos.
“Guisgard, proseguire è impossibile...” mormorò questi “... e forse per decollare sarà meglio attendere l'alba...”
“Si, concordo.” Annuì il presunto Taddeide. “Ah, Lainos... nella mia cabina c'è lady Altea... aspetta qui, lei tra poco uscirà, così poi potrai accompagnarla nella sua cabina.” Guardò il suo compagno. “Ovviamente non è accaduto nulla, ci mancherebbe, ma sarà bene che gli altri non sappiano di questa cosa. Mi fido della tua discrezione amico mio.”
Lainos sorrise, per poi annuire.
Guisgard allora tornò sul ponte, dove c'erano tutti i suoi.
Clio compresa.
“Novità?” Chiese a Irko.
“Aspettiamo l'alba per decollare, Guisgard.” Rispose il Rosso.
“Bene.” Fece il presunto duca.
Si diresse poi verso il parapetto e passando accanto a Clio le sussurrò:
“Sai bene che mi importa di ogni tuo pensiero... che riguardi me oppure no...”
E raggiunta la balaustra restò a fissare quell'inaspettato argine che bloccava il passaggio.

Guisgard
25-11-2014, 01.57.48
“Un bacio” disse Nettuno ad Elisabeth “non ha ma fatto male a nessuno.” Sorseggiò altro vino. “A meno che” continuò “non si tratti del bacio di Giuda o di un qualsiasi bacio fatto per tradire...” fissò la donna attraverso le basse luci delle candele, con gli occhi di lei che divennero luminosi e languidi “... ma tranquilla, un uomo come me senza memoria, non conosce neanche inganni... diciamo che sono come un uomo giunto dal passato, come quelli che abitavano la Terra nell'età ferina, dove la malizia e la falsità non esistevano...” riempì i loro bicchieri con altro vino “... e poi sei mia moglie, no? Dunque non ho bisogno di trucchi o inganni per... per poterti portare a letto...”

Clio
25-11-2014, 02.25.08
Alzai gli occhi ancora arrossati dal pianto su di lui, limitandomi a sorridere appena.
Avevo parlato abbastanza, non sapevo più cosa dire.
Così mi avvicinai a lui, in silenzio.
"Spero davvero che riuscirai a dimostrarmelo...." Sussurrai soltanto.
Non avevo voglia di rinfacciargli che ancora una volta aveva eluso le mie domande, lasciandomi nell'incertezza e nel dubbio.
Non avevo la forza di ribattere.
Sospirai solo, osservando la notte vicinissima a lui, ma senza permettermi di sfiorarlo.
Non era mio, non ne avevo il diritto.
Avrei dovuto lasciarlo andare, lo sapevo.
Eppure anche solo stargli vicino mi faceva sentire meglio, anche se sapevo che poteva affondarmi con una sola parola, o meglio, con tutte quelle parole che mi teneva nascoste.
"Perché non rispondi mai alle mie domande?" Mormorai appena, in un sospiro, seguendo il filo dei miei pensieri.
Ma sapevo che non avrebbe risposto nemmeno quella volta.
Era una tortura stargli accanto, anche se quando eravamo soli riusciva a rendermi felice.
Già, ma a che prezzo?
Non avrei mai diviso un uomo con nessuna.
La situazione cominciava ad essermi insostenibile.
Dovevo lasciarlo andare, lo sapevo, eppure non mi mossi di un centimetro, beandomi della sua vicinanza.
Non potevo continuare a vivere in quella situazione, mi stava logorando.

Guisgard
25-11-2014, 02.56.04
Ad un tratto Guisgard si voltò e vide Clio vicinissima a lui.
Prese allora il suo fazzoletto di Batista e con un gesto delicato asciugò, come una carezza, gli occhi della ragazza.
“Clio...” disse, mentre i primi chiarori del nuovo giorno filtravano attraverso l'umidità della notte morente “... non ti ho forse risposto mille volte? Con mille sguardi, mille carezze, mille sospiri ed infiniti baci? Non hai letto le risposte che cerchi mentre ti guardavo cambiarti d'abito attraverso i riflessi dei vetri o degli specchi? Quando i miei occhi ti seguivano, ti cercavano? Quando bramavo la tua pelle nuda, quando sfioravo i tuoi capelli o come ora asciugavo le tue lacrime?” Con un dito accarezzandole le gote. “Come ora, incurante di tutti gli altri che mi fissano...” infatti gli altri dell'equipaggio si erano accorti di quella strana discussione tra lui e Clio.
Guisgard allora tornò a guardare dal parapetto, per poi sedersi sulla balaustra.
Prese la sua ocarina e cominciò a suonare, mentre il Sole sorgeva da Oriente, dissolvendo le ultime tenebre ed illuminando il nuovo scenario che si apprestava ad accogliere la Santa Caterina ed i suoi eroi.
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Clio
25-11-2014, 03.28.10
Scossi la testa.
"Non ci arrivi, vero?" Mormorai pianissimo, chiudendo gli occhi al tocco delicato del suo fazzoletto "Preferirei non avere lacrime da asciugare..".
Era inutile che gli dicessi che i baci, le carezze, i sospiri diventavano menzogne nel momento stesso in cui permetteva ad un'altra donna di toccarlo.
E considerando che lo faceva in continuazione...
Niente lagne, Clio! Hai già fatto abbastanza danni.
E poi non ha mai risposto su questo argomento, perché dovrebbe farlo stavolta?
Non era quello che volevo sentirmi dire.
Ma il fatto che avesse parlato così, davanti a tutti era già un passo avanti.
Lo ascoltai suonare la sua ocarina, come in quei pomeriggi d'estate della nostra adolescenza.
Quante volte avevo sognato che suonasse per me.

Non mi sentivo più le braccia.
Era quasi un mese che mi allenavo sola, e il maestro aveva approfittato della sua salute momentanea per mettermi sotto torchio.
"Di nuovo.." Implacabile "Conto io...".
Alzai gli occhi al cielo, non portava niente di buono.
Quando la smise quasi crollai.
Non mi lamentai, sapevo come la pensava: è quando non ce la fai più che devi dare tutto.
Mi alzai e lo vidi sorridere.
"Per oggi basta.." Poi allungò le mani davanti a se "A meno che tu non abbia voglia di un po' di pugilato.." Sorridendo.
Risi, annuendo.
Mi era mancato, ed era bello vederlo di nuovo pimpante.
Dopo lo scontro di pugilato, però, ero stremata.
Il maestro mi porse la fiaschetta con il vino speziato.
"Brava ragazza.." Sorrise "Sei la migliore.." Strizzandomi l'occhio.
Raccolse le armi e gli scudi "Ci penso io qui.. Vai.. Ma non prendere freddo..".
Alzai gli occhi al cielo "Si mamma.." Risi.
Attraversai il bosco lentamente, prendendo di tanto in tanto un sorso dalla fiaschetta.
Ero felice, nonostante il mio corpo si stesse ribellando.
Sbucai in una radura, lui era lì, pensieroso a guardare l'orizzonte, con l'ocarina in mano.
Scoppió a ridere nel vedermi.
"Stanca?" Ridendo "Sei tipo.. Paonazza in faccia..".
Scossi la testa ridendo appena.
Quando si accorse che stavo camminando a fatica mi guardò serio "Che è successo?".
Sorrisi "Niente.. Mi sono allenata con il maestro.." Mormorai "Sono distrutta..".
"Si vede.." rise.
Mi fece cenno di raggiungerlo.
Crollai a terra al suo fianco con un tonfo, sdraiandomi sulla schiena.
"Che leggiadria.." commentò sarcastico lui.
Mi limitai a fare una smorfia divertita.
"Stavi suonando?" voltandomi a guardarlo.
"No.. ma posso iniziare ora.." sorrise, per poi farmi l'occhiolino.
Annuii con aria sognante.
Lui mi sorrise e iniziò a suonare la sua ocarina, mentre io restai ferma a fissare il cielo.
E, solo per un momento, cullata da quella musica, chiusi gli occhi.
"Clio.." sussurrò, sfiorandomi i capelli.
"Clio svegliati.." dolcemente.
Aprii gli occhi disorientata e lo vidi sorridere, vicinissimo a me.
Intorno a noi, lo splendido tramonto era ormai terminato, e una fresca sera nasceva.
Ma tutto quello che vidi fu il suo sorriso.
"Il maestro sarà in pena per te.. su, alzati.." ridendo, per poi alzarsi e porgermi la sua mano perché facessi lo stesso.

Avevo sempre pensato di essermi innamorata di lui in quel momento, quando la prima cosa che vidi aprendo gli occhi assonnati fu il suo sorriso.
Mi appoggiai al parapetto, sorridendo a quel ricordo lontano, mentre guardavo l'alba che spuntava.
Falla finita, o adesso o mai più...
Presi un profondo respiro, facendomi coraggio.
"Allora è me che vuoi?" Trattenendo il fiato "Me, nessun'altra?" Lasciando lo sguardo vagare sull'alba, sorrisi appena, tremando "Alla.. Alla luce del sole?" Alzando gli occhi su di lui, con un timido sorriso, mentre credevo che il cuore volesse scoppiarmi.
Stavolta non era una domanda che potesse ignorare o rigirare.
Almeno avrei saputo cosa pensava una volta e per tutte.

Altea
25-11-2014, 15.45.54
Lo vidi uscire dalla stanza e rimasi allibita, infervorita mi tolsi la camicia da notte e gliela gettai sul letto..ma per chi mi aveva preso.
Indossai il vestito color pesca con pizzo arancione, mi spazzolai i capelli e uscii guardando la stanza e lasciando li i miei oggetti.
Osservai Lainos che mi guardava sorridendo.."Grazie Lainos, sei gentile..ma so la strada per la mia camera ma prima devo regolare un conto..in compenso oggi farò una ottima colazione" e andai verso il ponte.
Lo vidi parlare con Clio e tutti ascoltavano e ridendo applaudii e mi scusai con i membri della Santa Caterina dicendo loro dovevo parlare col capitano e presi Guisgard in disparte e lo guardai furibonda negli occhi "Potrei farti una piazzata qua, ma sono stata cresciuta da Taddeo l' Austero e mi ha insegnato la diplomazia..ti diverti vero? Per chi mi hai presa...per un giocattolo da usare come vuoi.." la mia voce si alzò di tono "..ora fai il galante con una altra..e dimmi se non mi avessi voluta nel letto mi avresti cacciata, hai preso le mie carezze e i mie baci e abbracci assieme ai miei sentimenti sfacciatamente espressi davanti a te..se non li volevi li avresti rifiutati..e poi quando ti sei stancato di me o volevi l' altra mi ha gettata via e data al tuo compagno perchè mi portasse fuori dai piedi ovvero in camera..non ti permetto di trattarmi cosi e giocare" trattenevo le lacrime ma i miei occhi si erano arrossati come la mia pelle per la rabbia "e non dire le solite frasi retoriche ovvero non mi hai promesso nulla..su questo io non dico nulla..ma solo che ti è stato comodo usarmi e prenderti tutto di me..già Velv mi ha usata a suo tempo, da te non me lo aspettavo..io credevo in un sentimento sincero..ti detesto..si ti detesto e ora rivolgimi la parola solo quando devi dirmi cosa vuoi per pranzo e cena o quando devo farti da assistente".
Mi allontanai lentamente da lui guardandolo con una fitta al cuore, poi mi voltai verso Chiò e Ammone, a loro avevo confidato tutto a Suession sul mio amore per lui come a Champenuan..e pure che non avrei più potuto sposarmi perchè rifiutata da lui a suo tempo.
Mi avvicinai a Champenuan e lo guardai e la mia voce tremava.."Vado a riposarmi ancora un pò..sarò presente per preparare la colazione".
E prima di andarmene mi rivoltai verso Guisgard dicendo ad alta voce "Non preoccuparti conosco la strada per la mia camera..io sono decisa pure su me stessa..non come altri" e me ne andai verso la camera a passo deciso e sbattei la porta furibonda prendendo un cuscino e lanciandolo a terra, mi spogliai e mi rimisi a letto ma non dormivo..mi sentivo troppo mortificata...cosa pretendi Altea..sei una bella dama di corte..e gli uomini pensano le donne belle sono solo da usare..se sapesse..ho pure dovuto posare nuda per lui pensando fosse un modo per salvarlo..sei una sciocca...Guisgard sei il mio tormento e la mia gioia..maledizione.

Clio
25-11-2014, 16.43.05
Ma prima che potesse rispondermi, arrivò Altea, che senza tanti complimenti lo prese in disparte, e gli fece una sfuriata a voce abbastanza alta che sentimmo ogni parola.
E io sbiancai, sempre di più mentre la mia paura più grande prendeva vita.
Quando lei se ne andò, istintivamente sguainai la spada e la puntai contro Guisgard, più per tenerlo a distanza che per minacciarlo.
La mia mano non era salda sull'elsa, non avrei fatto paura a nessuno.
Piangevo, in silenzio, senza che potessi fermarmi, senza la forza di parlare, con un dolore nello sguardo che credevo di non conoscere.
Ma avevo sempre difeso il mio cuore con una cortina di ghiaccio, ora invece era lì, esposto, ferito, spezzato.
"Avrei preferito saperlo da te.. ti avevo chiesto di essere onesto.. ti avevo chiesto di spiegarmi della camicia..." mormorai, con un filo di voce "Era.. era nel tuo letto?" incredula "Ti ha baciato, accarezzato? E tu.. tu... non l'hai respinta? Perché?" ero sconvolta "Perché non me l'hai detto? Te l'ho chiesto.. volevi.. che so, proteggerla da me?" sorrisi, triste "Mica ce l'ho con lei.. ma tu.. tu..perchè?" in un sussurro "Non l'hai respinta.. hai permesso che ti toccasse, che ti baciasse?" scossi la testa "Dimmi che non è vero..".
Non riuscivo a crederci.
Abbassai la spada e lo sguardo.
Stavo tremando.
"Non mi risponderai nemmeno questa volta, vero? Certo, non mi devi certo spiegazioni.. sei libero.." mormorai amaramente, per poi alzare gli occhi su di lui "Hai lasciato che ti aprissi il mio cuore solo per potermelo spezzare meglio?" con un filo di voce tremante "Non avrei mai.. mai creduto che avresti fatto questo a me.. io.. anche se non mi ami credevo di contare qualcosa per te, di essere importante..." abbassai lo sguardo "Che sciocca.." sussurrai.
Non ero mai stata così male, lasciai cadere la spada e mi allontanai piano, dando le spalle a tutti, diretta verso il parapetto un po' in disparte.
Mi sentivo umiliata, ferita, tradita.
Non riuscivo nemmeno ad essere furiosa con lui, o con me stessa per aver creduto alle sue parole, sentivo solo il cuore che faceva fatica a battere.
E nemmeno quella meravigliosa alba riusciva a lenire il mio dolore.

Guisgard
25-11-2014, 17.38.52
Capitolo VII: Il gufo dei Ciminieri ed il Fiore del Giudizio



“Ed è ora che, come noi allora facemmo, a essa si approssimi il mio racconto, e possa la mia mano non tremare nell'accingermi a dire quanto poi accadde.”

(Umberto Eco, Il nome della rosa)


Quella scena, sotto gli occhi di tutti.
Prima l'arrivo di Altea e la sua sfuriata, poi Clio con la spada puntata verso Guisgard.
Gli altri dell'equipaggio, chi fingendo indifferenza, chi sorridendo, chi scambiando con altri battutine, alla fine si voltarono, allontanandosi.
Il presunto Taddeide allora, incurante di tutto il resto, saltò dalla balaustra e raggiunse Clio, per poi farla voltare ed avere i suoi occhi in quelli di lei.
“Altea si è presentata da sola nella mia stanza...” disse “... praticamente era già là al mio arrivo. E stava dormendo. Allora mi sono messo a leggere e controllare le mappe. Poco dopo sono uscito e venuto sul ponte. Tutto qui. Quando sono poi tornato in cabina, lei era ancora là e si è avvicinata. Si, mi ha baciato, ma un bacio, per essere vero, deve essere dato in due e se vuoi saperlo le mie labbra sono rimaste immobili. Lei dice che l'ho usata, ma ignoro a cosa si riferisca. Mai io l'ho illusa e mai ho incoraggiato i suoi atteggiamenti. E un gesto di affetto o tenerezza è distante un'Eternità da un gesto d'Amore. Questa è la verità. Non ho motivo di mentirti. Non ho un gineceo, non devo ingannare nessuna. Non faccio doppi giochi e né me la sto spassando. Ed ora voglio che tu mi dica la verità... mi credi?”
Intanto, poco distante dalla Santa Caterina ormai ferma sulle acque del Lagno, in una piccola casa adibita a ritrovo di caccia alcuni uomini aveva udito qualcosa.
“Quella musica...” mormorò un uomo.
“Milord?” Uno dei suoi soldati.
“La musica di uno strumento...” fece l'uomo “... non l'hai udita? Era chiara e melodiosa... ed io... io nell'udirla ho trovato sollievo... chi poteva mai suonarla?”
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Altea
25-11-2014, 18.03.26
Ero sola..sola in quella nave..probabilmente ora si stava giustificando..come se lui non centrasse nulla..ovvio..perchè aveva preso i miei baci, le carezze e le mie parole d' amore e i miei sentimenti e poi gettati a terra schiacciandoli e non solo quella notte ma da quando ero salita su quel veliero.
Mi alzai e mi vestii piangendo, mi misi un abito blu forte e andai nella cucina e mi preparai una bella tazza di the e rimasi li sola a bere quella bevanda calda tra le lacrime.

Guisgard
25-11-2014, 18.19.36
Ad un tratto, mentre Altea era in cucina a bere del tè, arrivò Champenuan.
L'uomo aveva saputo di ciò che era accaduto sul ponte, visto che tutti a bordo ormai ne parlavano.
“Milady...” disse ad Altea “... va tutto bene? Vi occorre qualcosa?”

Clio
25-11-2014, 18.27.26
Alzai gli occhi su di lui.
"Perché non me l'hai detto quando te l'ho chiesto? Perché eludere le mie domande al posto di dirmi la verità, se non avevi niente da nascondere, mi sarei fatta una risata.. Dovevo venire a saperlo in questo modo, quando ormai non avevi alternative?" scossi la testa "Certo che l'hai illusa.. l'hai persino lasciata dormire nel tuo letto.. e magari avresti osato portarci me?" scossi la testa, inorridita "Non capisco.. diamine se io trovo un uomo nel mio letto lo ammazzo, e idem se si permette di toccarmi o tantomeno di baciarmi.. certo, io sono esagerata e sono una donna... una donna meno pazza e sadica di me gli avrebbe tirato uno schiaffo... ma tu.. che cosa hai fatto per farle capire inequivocabilmente che non volevi? Non basta tenere le labbra serrate.. l'hai almeno allontanata? Delicatamente, per carità, sei un gentiluomo.. le hai almeno detto di non permettersi di rifarlo? Le hai detto chiaramente: non ti voglio?" scossi la testa "Se non hai fatto nessuna di queste cosa allora sì, l'hai illusa.." sorrisi appena "Vedi, essere galante con due donne significa essere scortese con entrambe..".
Sospirai.
"Sei qui.. sei venuto da me, non da lei.." dolcemente "Ti credo.. " con un sospirone "Anche perché considerando che lei si è intrufolata nel tuo letto mentre io ti ho detto chiaramente che potrai avermi solo se sarai mio, e mio soltanto, per sempre.. beh, saresti un po' un idiota a stare qui e non con con lei se non ci tenessi.." risi, per poi sospirare "Hai una vaga idea del male che mi hai fatto? Non farmi passare questo inferno un'altra volta, ti prego.." sussurrai.
Lo sfiorai appena.
"Sbaglio o ti avevo fatto una domanda prima che arrivasse Altea?" con un sorriso "Non mi hai risposto.." sussurrai, avvicinandomi a lui.

Altea
25-11-2014, 18.28.28
Ad un tratto apparve Champenuan e sospirai e gli feci cenno di sedersi e gli raccontai tutto e pure ciò che avvenne nel maniero baronale a Suession.."Ora sicuramente direte sono io la tentatrice o provocatrice..ma voi sapete Champenuan, già vi parlai del mio amore per lui e conoscete i miei sentimenti..lui fino oggi..non ha mai detto i miei baci, le mie carezze, le mie attenzioni per lui gli davano fastidio, mi ha lasciato riposare nel suo letto stanotte, non ha detto nulla indossassi la sua camicia..una persona coerente lo direbbe..direbbe che non è interessato e di astenersi ma lui no..io gli stringevo la mano e lui me la stringeva forte, lo accarezzavo e lui sorrideva compiaciuto e stanotte ai miei baci era interessato..so dirà il contrario, gli chiesi pure di slacciarmi la camicia e lo ha fatto..anzi mi ha detto addirittura di vestirmi li e lui era presente e poi..è arrivato Lainos mi ha dato a lui e gli ha detto di riportarmi in camera mia..come se ormai si fosse stufato ma sempre a disposizione a suo volere..ma io lo amo..a questo punto starò qui a cucinare..altrimenti posso essere un pericolo o fastidio per lui..e devo dirvi non mi ha detto chiaramente di non avere queste gentilezze mai più e devo dedurre non gli sono spiaciute..pure gli ho detto lo amavo" sospirai.

Guisgard
25-11-2014, 18.46.51
“Milady...” disse Champenuan ad Altea, mentre prendeva anche lui una tazza di tè “... io non voglio entrare in cose che non mi riguardano, ma il capitano non è un uomo che inganna o tradisce... non pensate che non avendo mai approfittato di voi, dopotutto eravate nel suo letto e disponibile, egli sia stato comunque onesto?”
Ma proprio in quel momento si udì qualcosa.
La vedetta aveva indicato l'arrivo di qualcuno.
Nel frattempo sul ponte, Guisgard era ancora con Clio.
“Già, ma non dirlo in giro” sorridendo lui “o finirei per veder rovinata la mia reputazione di Don Giovanni.” Facendole l'occhiolino. “Quanto alla tua domanda...” tornando serio “... conosci la verità... e sai che mai potrei approfittare di te e farti soffrire... e fin quando questo viaggio non sarà terminato, io...”
Ma in quell'istante si udì la vedetta.
“Arriva qualcuno!” Urlò.
E infatti alcuni uomini apparvero sulla sponda del Lagno, fissando in modo enigmatico la Santa Caterina ed il suo equipaggio.

elisabeth
25-11-2014, 18.55.03
Un uomo senza memoria.....senza passato......" Basta vino...o mi ritrovero' a vomitare ancora sui tuoi pantaloni........diciamo allora che siamo tutti e due vergini ...io per scelta e tu a causa di qualche botta in testa..........certo un bacio per te sara' un semplice bacio...ma vedi che potrebbe causare emozioni alle quali tornare indietro sarebbe doloroso........"......lo guardai bene mentre sorseggiava il vino....la luce della candela lo faceva sembrare un uomo dal passato oscuro......"......Sono tua moglie....potresti portarmi a letto...senza che nessuno dica nulla......penso che due persone debbano farlo solo se hanno dei sentimenti ....forti sentimenti...cosa provi per me Nettuno...?..."...

Altea
25-11-2014, 18.57.18
Sorrisi alle parole di Champenuan.."Io prima di salire a bordo ho detto al capitano mi avrebbe trovata li..sono stata corretta..e dovete sapere non è la prima volta mi fa dormire nel suo letto..non metto in dubbio la sua onestà..ovvio non mi ha detto che mi ama..ma se uno non ama una persona chiarisce subito la questione in modo da non farla più andare nel suo letto o baciarlo o altro...va bene..sono io la tentatrice..le donne belle sono cosi..d' altronde lady Clio mi ha pure accusata a Suession di essere astiosa solo perchè non eseguivo i suoi ordini perchè..volevo salvare la vita a loro e dissi loro di lasciarmi li...io non sopporto gli agnelli travestiti da lupo..comunque da oggi in poi sarò uno scrigno..e tanto io non potrò sposare nessun altro perchè potevo solo sposare Guisgard ma mi ha rifiutato davanti al Duca e la corte ma io non cerco la fama..sono duchessa pure io".
Un attimo di silenzio e udii delle voci.."Champenuan vi è qualcuno fuori ma non dei nostri, vado sul ponte a vedere che succede poi torno a preparare la colazione..grazie..amico mio" e lo abbracciai forte.
Mi alzai e con sguardo serio e severo uscii sul ponte a vedere cosa succedeva e vidi degli uomini che osservavano il veliero ma mi tenni in disparte, lanciai di sfuggita uno sguardo a Guisgard ma mi voltai subito a guardare quegli uomini.

http://i61.tinypic.com/5vsmz8.jpg

Guisgard
25-11-2014, 19.14.43
“Sei l'unica donna di cui mi fidi...” disse Nettuno ad Elisabeth “... l'unica che conosca davvero e l'unica di cui mi importi qualcosa...” la fissava negli occhi “... e vorrei tanto fare... l'amore con te... ma solo se lo vuoi anche tu...”
Ma in quel momento qualcuno entrò nella taverna.
Era un ufficiale e si avvicinò al loro tavolo.
“Signore... il capitano Velv chiede di voi... stiamo per salpare.”
“Di già?” Chiese Nettuno.
“Si, signore.” Annuì l'ufficiale.

Clio
25-11-2014, 19.31.03
Sbiancai.
Non era decisamente la mia giornata.
Ero troppo debole per accettare quella risposta ambigua.
"No, no, no.." sbottai, prendendogli il braccio "Non conosco la verità finché non sarai tu a dirla..." scossi la testa.
"Dopo quello che mi hai fatto passare oggi hai il coraggio di dirmi che non vuoi farmi soffrire? Ma se hai permesso ad un'altra donna di dormire nel tuo letto, di baciarti? Cosa puoi fare per farmi stare più male?" scossi la testa "Certo.. trattarmi come una sgualdrina che si lascia baciare da un uomo che non è il suo... da nascondere nella sala dei comandi perché.." mi bloccai, sentendo le lacrime riaffiorare "Basta... io non sono così.. odio i sotterfugi, le cose non dette, il tuo atteggiamento ambiguo con me e con le altre.. era una domanda semplice: si o no... se non mi vuoi, benissimo, basta saperlo...".
Respirai profondamente.
"Non posso certo forzarti la mano..." sospirai "Lo prenderò come un no..." senza trattenere più le lacrime "Avrei dovuto chiedertelo prima, invece di aspettare come una sciocca che fossi tu a dirmelo, ogni volta che ti giravi verso di me.. invece no, al massimo mi baciavi, mi abbracciavi, quello si..." scossi la testa "Sono stanca di essere trattata così..." sospirai "Basta..".
Ma poi arrivò qualcuno.
"Andiamo a vedere chi è.." sospirai "Vado a raccogliere la spada.. puoi respingermi come donna, ma resto la tua guardia del corpo.." con un sorriso amaro.

elisabeth
25-11-2014, 19.31.10
L'unica donna.......nel suo cuore...nella sua mente...nei suoi desideri....Ero l'unica cosa reale in un mondo senza passato....mi chiedeva se volessi fare l'amore con lui....e come potevo saperlo....i suoi baci mi avevano segnata, mi avevano fatto provare sensazioni assopite...i sensi si chiudono come petali di un fiore e poi come lo scatto di un vecchio scrigno essi si aprono prorompenti......." Siete l'unico uomo Nettuno....che ha conosciuto il sapore delle mie labbra.....siete l'unico uomo che mi ha fatto battere forte il cuore......essere vostra moglie dandovi me stessa.......ho vissuto perchè la mia purezza potesse essere la forza della preghiera agli Dei.......ma tu...hai scatenato una forza in me sconosciuta...non so se chiami amore o altro......ma .....credo di aver messo da parte la mia ragione perchè vorrei unirmi a...." Fummo zittiti da un un Ufficiale che ci avertì sull'imminente partenza della nave...dovevamo tornare a bordo..Velv,ci attendeva........" Le cose belle...e' destino che durino poco......".......

Guisgard
25-11-2014, 19.58.43
Guisgard prese la mano di Clio.
“Non hai capito...” disse piano “... non hai capito, Clio... lascia che ti spieghi...”
“Guisgard...” mormorò Irko “... non è il momento...” indicando poi quegli uomini sulla sponda del Lagno.
Guisgard annuì, guardò Altea, anch'ella sul ponte e si avvicinò al parapetto della nave.
“Cosa cercate?” Chiese poi a quegli uomini.
“Veniamo a nome del nostro signore, il barone Ciminieri...” rispose uno di quelli “... chi siete voi?”
“Perchè volete saperlo?” Domandò il presunto duca.
“Perchè siete sulla terra del nostro signore...” disse l'uomo.
“Che terra è questa?” Ancora Guisgard.
“Nuova Casalis.” Rivelò l'uomo.

Guisgard
25-11-2014, 20.00.42
Nettuno sorrise ad Elisabeth, per poi stringerle forte la mano.
Annuì allora all'ufficiale e poi con la sua finta moglie lo seguirono, uscendo dalla taverna.
Tornarono al porto e risalirono sulla Regina d'Afravalone.
Qui c'erano anche Velv e Burmid.
E con loro il giovane che il mercenario aveva preso con sé come informatore per cercare Guisgard.
“Immagino ci siano novità, capitano.” Disse Nettuno a Velv.
“Si, certo.” Annuì questi.

Altea
25-11-2014, 20.04.41
Mi girai e lo vidi sul parapetto quasi vicino a me..sospirai deglutendo, mi guardò e mi voltai con fare innervosito.
Poi udii le parole dell' uomo e scossi il capo "Ecco..un altro barone".
Non avevo mai udito quel posto ma risposi all' uomo.."I miei omaggi...io sono la Duchessa Altea de Bastian..abbiamo forse invaso il vostro territorio? Ma non siamo in assetto di guerra non preoccupatevi" e guardai di nuovo Guisgard e gli dissi freddamente "Scusa se mi sono permessa di parlare" e continuai a guardare gli uomini.

Clio
25-11-2014, 20.22.23
Chiusi gli occhi e respirai profondamente.
"Ti ascolto.." Riaprendoli.
Ma poi Irko ci fece notare che non era il momento.
"Hai ragione.. Scusa.." Voltandomi verso il Rosso.
Raccolsi la spada, e la rinfoderai, accarezzando dolcemente l'elsa in cui era racchiuso il giglio, quasi potesse darmi conforto.
Perché era così complicato?
Avevo sempre creduto che uno dei vantaggi di essere nata donna fosse non aver a che fare con le donne ma con gli uomini, che dicono quello che pensano, bello o brutto che sia.
No, lui doveva farmi diventare matta.
Almeno mi sarei distratta.
Restai in silenzio ad ascoltare i nuovi venuti.

Guisgard
26-11-2014, 01.36.33
“Non temere...” disse Guisgard ad Altea “... sulla mia nave tutti hanno libertà di parlare...” guardò poi quegli uomini sulla sponda del Lagno.
Erano una mezza dozzina, tutti armati, ma abbigliati però con uniformi da caccia.
“I nostri omaggi, lady de Bastian.” Uno di quelli ad Altea. “Non pensiamo certo ad un'invasione” aggiunse “ma naturalmente è nostro compito controllare il territorio.”
“Siete soldati?” Chiese Guisgard.
“Solo uomini di fiducia del signor barone.” Rispose l'uomo. “Posso chiedervi il motivo del vostro passaggio qui?”
“Percorrevamo il Lagno” spiegò il presunto Taddeide “ed eravamo diretti verso Nolhia.”
“Da qui è impossibile proseguire.” Rivelò l'uomo. “Il corso è bloccato.”
“Già...” guardando il margine Guisgard “... come mai? Una frana?”
“No.” Scuotendo il capo l'uomo. “La zona è stata chiusa e resa riserva di caccia per il signor barone.”
“Bloccare un passaggio così vasto solo per farne riserva di caccia?” Sorpreso il presunto duca.
“Si.” Annuì l'uomo. “Dopotutto questa terra appartiene al nostro signore.”
“E sia...” fece Guisgard “... vuol dire che troveremo un altro passaggio per proseguire. Grazie per averci spiegato il tutto. E portate i miei omaggi al vostro signore.”
“Aspettate...” disse l'uomo “... non vi siete ancora presentato, messere...”
“Siamo solo mercenari che fanno ritorno verso casa...” mormorò il presunto impostore.
“Se volete però sostare in questa terra” fece l'uomo “nessuno vi negherà ospitalità.”
“Vi ringrazio a nome mio e dei miei compagni” con un cenno del capo Guisgard “ma abbiamo fretta di riprendere il cammino.”
“Forse non vi conviene, messere...” guardando il cielo denso di foschia l'uomo “... vi è ancora foschia e avventurarsi oltre può non essere consigliabile... forse attendere è una mossa saggia... e come detto questa terra è molto ospitale.”
Il presunto duca allora si voltò verso Clio, Altea e gli altri suoi compagni.

Clio
26-11-2014, 03.07.32
Ascoltai la scena in silenzio.
Ci avrebbero offerto ospitalità, ma le ultime due tappe non si erano rivelate un affare. Guisgard si girò verso di noi, e io mi limitai ad alzare le spalle.
"Sei tu il capo.." Dissi soltanto.

Altea
26-11-2014, 15.43.59
Ascoltai attentamente il discorso tra quegli uomini e Guisgard e sorrisi leggermente, poi il capitano chiese a me e Clio e agli altri consiglio, udii le parole di Clio e sospirai e mi voltai verso Guisgard ma seria e freddamente ma parlai senza quegli uomini sentissero.."Ti stupisci un barone chiuda un territorio per avere una zona di caccia..sai quante zone chiuse vi sono a Capomazda, a Corte..io amavo andarci a cavallo..Guisgard se vuoi essere Duca non ti devi stupire perchè saranno tue..e avrai molto altro e pure i dolori e quelli dei tuoi sudditi ma non è momento di parlarne..su cosa ti riserverà anche perchè io non sono nessuna per dirti come è la vita a Corte ovvero quella vita che ti spetterebbe" rimasi un attimo in silenzio e ripresi "Mi sembra non si possa andare avanti, e se tornando indietro trovassimo Burmid o la Ammiraglia? Non avremmo via di uscita..saremmo come topi chiusi in trappola..però dovremmo fare in modo di convincere questo barone ad aiutarci a proseguire..poi spetta a te decidere ovviamente" e mi voltai di nuovo guardando quella atmosfera plumbea che era calata mentre mi scaldavo le braccia con le mani..era forse una altra prova?

Guisgard
26-11-2014, 17.36.21
Clio ed Altea avevano esternato il loro pensiero.
Poi Guisgard chiese consiglio anche agli altri.
“Lady Altea forse ha ragione.” Disse Irko. “Continuare è impossibile e alzarci in volo vorrebbe dire sfidare la nebbia. Ed il tempo comunque non promette nulla di buono.” Aveva infatti cominciato a piovere, rendendo vaga e sinistra l'atmosfera su quella piana.
“Anche io la penso come loro...” fece Palos “... magari poi davvero questo barone ci consentirà di proseguire. Dopotutto non siamo bracconieri.”
“E sia...” annuì Guisgard “... scenderò a terra con un paio di voi e parlerò col barone, ringraziandolo per l'ospitalità comunque offertaci. Vi sono volontari che vogliono vedere questa Nuova Casalis?” Chiese poi ai suoi.

Clio
26-11-2014, 17.42.32
Annuii, sorridendo appena.
"Andiamo a vedere questa Nuova Casalis.." allargai appena le braccia "Io ci sto..".

Altea
26-11-2014, 17.51.51
Una fitta pioggerellina aveva iniziato a scendere e la nebbia sembrava avvolgere tutto in una coltre ovattata, sentii il parere degli altri membri e poi guardai Guisgard.."Se vuoi ovvio..non mi tiro indietro".

Guisgard
26-11-2014, 18.16.21
“Bene...” disse Guisgard “... allora scenderò a terra con Clio ed Altea.”
“Non è meglio portarsi dietro anche uno di noi?” Fissandolo Irko.
“Non mi sembra che questa gente sia ostile.” Fece il presunto Taddeide.
“Io non mi fido di nessuno.” Mormorò Palos. “Dunque non mi meraviglierei se ci fosse sotto qualcosa...”
“Del tipo?” Chiese Guisgard.
“Non siamo molto distanti dalla capitale...” spiegò Palos “... chi ci dice che Dominus non abbia messo una taglia sulla tua testa? Magari questo barone pensa di aver fatto il colpo grosso avendoti trovato sulla sua terra.”
“Dominus vuole solo che noi gli si porti il Fiore Azzurro...” mormorò il presunto discendente di Ardea.
“Tu sei il primo a credere che baratterebbe tutto pur di avere la tua testa.” Replicò Palos.
“Sono d'accordo con Palos.” Intervenne Miseria.
“Si, a Dominus interessa solo tenersi il suo seggio.” Annuì Irko.
“E sia, miei pedanti compagni...” sorridendo Guisgard “... avanti, chi vuol farsi un giro a terra con noi?”
“Io.” Disse Ammone.
“Ehi, perchè non io allora!” Sbottò Pepe.
“Voi due siete già stati a terra.” Disse Palos. “Dunque ora tocca a me scendere dalla nave.”
“E se dovessimo aver bisogno del vascello come l'ultima volta?” Guardandolo l'Ardeide. “Chi lo guiderà fino a noi?”
“Irko.” Rispose Palos.
“Da solo non posso far muovere la Santa Caterina.” Disse il Rosso.
“Sono destinato allora ad essere murato vivo sulla nave...” sbuffò Palos.
“Puoi sempre istruire qualcuno a sostituirti.” Ridendo Guisgard.
“Già...” scuotendo il capo Palos.
“Verrà Cid con noi.” Sentenziò il capitano.
“Io?” Esclamò il ragazzino. “Grazie, capitano!”
“Ma è solo un ragazzino!” Sorpreso Palos.
“Ce la caveremo.” Con fare sicuro Guisgard.
“Mah...” perplesso Palos.
“L'eroe, le due belle, il ragazzino...” disse Pepe “... manca la simpatica canaglia. Dunque io.”
“No, manco io.” Deciso Ammone.
“Faremo così...” zittendo tutti il capitano “... andremo io, Clio, Altea e Cid. Mentre Pepe e Ammone ci seguiranno a debita distanza. Se poi tarderemo o noteranno qualcosa di strano, allora verranno a cercarci.”
“Si, buona idea.” Annuendo Pepe.
“Su, prepariamoci a scendere a terra.” Guisgard agli altri.

Altea
26-11-2014, 18.22.34
Annuii verso gli uomini "Infatti hanno ragione Guisgard, abbiamo già rischiato le altre passate volte e non è conveniente andare soli..e ricordati Mia Amata..anche se quel barone potrebbe chiedersi come fai ad averla, ovvio..tutti qui la conoscono, ti conviene nasconderla bene".
E mi apprestai a scendere assieme agli altri.

Clio
26-11-2014, 18.38.52
Ascoltai vagamente divertita la scelta degli uomini da portare con noi.
Ero felice di avere Cid intorno, ma poteva essere pericoloso.
Poi Guisgard disse di andare a prepararsi.
"Bene, considerando che siamo in pochi sarà il caso di armarci come si deve senza dare nell'occhio..." sospirai "Posso mettere un abito se serve, anche se non sembrerei più un mercenario.." alzai le spalle "la prudenza non è mai troppa, sono d'accordo con Palos, non mi fido di nessuno... neanche Maccus sembrava una minaccia..." annuii "Altea ha ragione, dovrai trovarti un'altra spada.. dei semplici mercenari non possono averla... e una menzogna va detta bene.. dovremo concordare una storia.. anzi.." pensierosa "Forse Mia Amata non sarà l'unica cosa che dovrai lasciare dietro di te..." alzando gli occhi su Guisgard "Non hai un nome che passa inosservato, di questi tempi..".

Guisgard
26-11-2014, 18.49.02
“Si, giusto.” Disse Guisgard, annuendo a quelle parole di Clio. “Ammone e Pepe custodiranno Mia Amata e nel caso di bisogno, come detto, arriveranno con la spada. Quanto al nome... in effetti è così... dunque ecco il piano e la conseguente messa in scena... siamo, come detto, mercenari... io sono il capo... Capitan Falco sarà il mio nome... in una compagnia di soldati di ventura non è credibile avere due donne arruolate, dunque una di voi” fissando Clio e Altea “fingerà di essere una mia concubina o una schiava. Cid sarà un trovatello che abbiamo preso con noi come staffiere. Questo è tutto. Bene, lascio a voi due” alle due donne “decidere il ruolo da impersonare.” Consegnò Mia Amata ad Ammone e a Pepe, per poi prendere una spada dall'armeria di bordo.

Altea
26-11-2014, 18.53.11
Mi scappò una risata.."Capitan Falco..oh di inventiva ne hai" ma trasalii "Io...io mi sono presentata già ho detto il mio nome e cognome e ho pure detto sono duchessa e guardate il mio abito sontuoso, non posso fingere di essere un mercenario ora" e deglutii al solo pensiero dovessi fare la concubina.."Se dobbiamo fingere..allora mi tocca essere io la concubina ma non schiava..ma che dovrei dire e fare? Sono fuggita da una corte o mi hai rapita?" e lo guardai in volto risentita..ahhh ma sarei stata a debita distanza.

Clio
26-11-2014, 19.04.30
"Capitan Falco.." ripetei, sorridendo "Mi piace..".
Allargai le braccia, scuotendo la testa.
"Beh, io so comportarmi da mercenario, mentre sai che faccio schifo come donna..." mi voltai verso Altea "Ha ragione, lei si è presentata, e quelli mi hanno visto vestita da uomo con la spada al fianco.. non sarebbe molto credibile se ci scambiassimo i ruoli...".
Sentivo il cuore accelerare.
Quindi dovrò sopportare che ti metta le mani addosso senza poter dire nulla? Splendido!
Presi un profondo respiro.
Mi sarebbero saltati i nervi sicuramente.
"Se per voi va bene, mentre decidete i dettagli vado a prepararmi... tanto, la mia storia è molto più semplice, mi sono arruolata e ho saputo guadagnarmi il posto tra voi..".

Guisgard
26-11-2014, 19.13.29
“Si, giusto...” disse Guisgard ad Altea “... ti sei già presentata a quegli uomini... allora diremo che sei tu la mia concubina o schiava... la scelta dipenderà dal fatto che ti ho rapita, oppure ammaliata col mio fascino.” Ridendo appena. “Allora è deciso. Scegli tu in che modo essere qui... se attraverso un rapimento o una fuga volontaria.” Fissando Altea. “Si, Clio ha ragione. Lei non può essere che uno dei mercenari a questo punto.” Voltandosi poi verso la piratessa. “Appena pronti scenderemo a terra.”
Ed il boccaporto fu aperto.
Sulla sponda del Lagno, intanto, quegli uomini erano in attesa di poterli condurre dal loro signore.

Altea
26-11-2014, 19.22.07
Mi sentivo quasi svenire..certo per me sarebbe stato un supplizio se avessi dovuto toccarlo, baciarlo..ma perchè lo amavo davvero, mentre per lui sarebbe stato indifferente e il tutto era più facile..ma poi chi diceva dovevo farlo..non occorrevano prove almeno pensavo.
"Diremo..che mi hai rapita tu perchè la mia famiglia non voleva la nostra unione per via..dei ranghi diversi..ovviamente io sono di Sygma..altrimenti risalirebbero alla mia vera famiglia a Corte..sai io sono di Sygma..bene aspetta, prendo la mia sacca con il necessario e arrivo".
Andai nella stanza e presi alcuni oggetti personali e poi fui ben attenta e misi due vestiti sfarzosi..non occorrevano armi...ero una concubina..ovvio..sembrava pure io dovessi superare una prova.
Tornai sul ponte e mi avvicinai a Guisgard guardandolo in modo enigmatico.."Sono pronta a scendere".

Guisgard
26-11-2014, 19.33.19
Altea tornò sul ponte e trovò Guisgard e Cid pronti a scendere a terra.
Mancava solo Clio.
“Bene...” disse il capitano alla falsa concubina “... allora ti ho rapita ed ora sono sulla lista nera di tuo padre e dei tuoi fratelli. Nonché del tizio a cui eri stata promessa in moglie.” Rise. “Beh, come vedete Capitan Falco non va a genio a parecchia gente... dunque proprio come Guisgard.”
Tutti risero.
“E sia...” tornando serio il presunto Taddeide “... appena Clio sarà pronta scenderemo a terra. Mi raccomando... occhi aperti.”

Altea
26-11-2014, 19.36.53
Ascoltai Guisgard e tutti risero.."Il promesso sposo...non ti conviene toccare questo tasto..Capitan Falco..poichè sai bene chi sarebbe il mio promesso sposo, è scritto e sancito nero su bianco" e gli sorrisi ironicamente.
Mi guardai attorno e Clio non era arrivata, immaginavo si stesse armando bene almeno lei.

Guisgard
26-11-2014, 19.45.36
“Guarda che ti ho fatto un favore.” Disse Guisgard ad Altea. “Volevi davvero uno come me per marito? Inviso a tanti e testa calda?” Facendole l'occhiolino.
“Magari Dominus vi avrebbe fatto da testimonio!” Esclamò Palos.
“No, avrebbe preferito accompagnare la sposa all'altare” intervenne Pepe “e alle parole del prete... parli ora o taccia per sempre... avrebbe poi fatto arrestare e decapitare il nostro sposo!”
Di nuovo tutti risero.

Altea
26-11-2014, 19.49.44
Scossi il capo e guardai Guisgard.."Si, mi piacciono le teste calde come te..e non sto fingendo, te lo ho già detto quindi avrei rischiato volentieri".
Poi sentii i commenti degli altri.."A dire il vero mi avrebbe portato mio padre il duca de Bastian all' altare per la gioia di mio nonno Mandus..poichè è stato il volere del Duca l' Austero darmi come moglie a Guisgard..è sancito e io a dire il vero non posso sposare altri..quindi Dominus sarebbe solo stato un invitato" e sorrisi a Palos e Pepe.

Clio
26-11-2014, 19.56.56
Osservai quel suo sorrisetto scuotendo appena la testa.
Non cambierà mai..
"Bene.." Secca, andai a prepararmi.
Quella storia non prometteva nulla di buono, nulla.
Avanti, calmati.. Tanto hai chiuso, no?
L'hai detto tu.
Credi che le sue spiegazioni cambino qualcosa?
Dovrà essere molto convincente per riguadagnare la tua stima e dimostrarti che non è un farfallone.
Speriamo..
Scossi la testa, chiudendo la porta della cabina dietro di me.
Per lo meno dovrò essere me stessa.
Sorrisi, guardando l'armadio.
Questo non significa che non possa essere attraente.
Di solito cercavo di far dimenticare che ero una donna, ma questa volta era diverso.
Dopotutto, una donna mercenario me la immaginavo eccentrica.
Indossai un corsetto bordeaux che nulla aveva a che invidiare a quelli degli abiti veri e propri quanto a sensualità, pantaloni attillati, i miei migliori stivali, una lunga giacca nera lasciata scivolare.
E poi le armi.
La mia spada, e la pistola nella cintura, un paio di pugnali negli stivali, e uno piccolo nascosto nel corpetto.
Presi qualche cambio e misi un altro paio di pugnali nella sacca.
Mi voltai per un istante verso lo specchio e sorrisi.
Ero esattamente me stessa, solo sfacciatamente donna.
Sorrisi ed uscii, raggiungendo gli altri.
"Eccomi.." Mi accorsi di essere l'ultima "Andiamo?".

elisabeth
26-11-2014, 20.52.06
Ricambiai la stretta della sua mano......gli sorrisi...e mi alzai seguendolo sino alla nave.....dove sul ponte c'era Velv, Burmid e il giovanotto che sapeva tante cose.....c'era fermento sul ponte....ognuno stava eseguendo dei comandi e quando una nave era pronta a salpare...sembrava che ogni essere avesse un anima senza orecchie....ma quello che piu' mi preoccupava era che quella era aria di guerra........." Abbiamo un nuovo ospite.......avete cercato rinforzi...Burmid ?....Questo Guisgard vi sta ossessionando....brutta faccenda....anche se sono incerta ...su come andrà a finire questa storia....".....lasciai Nettuno parlare con Velv egli altri....ma quel giovanotto...mi era sembrato troppo precipitoso...aveva veramente delle informazioni importanti ?

Guisgard
27-11-2014, 02.39.15
Erano tutti sul ponte della Regina d'Afravalone.
Anche Burmid con alcuni dei suoi uomini.
Il mercenario se ne stava appoggiato al parapetto, con lo sguardo fisso verso la sponda opposta del Lagno, con la sua Matiz accoccolata sul braccio.
Elisabeth, Nettuno e Velv, anch'essi convocati da Burmid, attendevano di conoscerne il motivo.
“Rinforzi...” disse il mercenario ad Elisabeth “... un vero uomo, madama, confida solo in se stesso, rammentatelo... hihihihihihihihi...” si voltò verso il ragazzo di nome Davis e da cui attendeva le informazioni per trovare Guisgard “... ebbene? Possiamo conoscere cosa davvero sai ora che sei uno dei nostri, o dobbiamo interrogare un oracolo?”
Il ragazzo sorrise, per poi avvicinarsi a Bumid e cominciare a parlare:
“Ho visto il vascello volante che salpava da Licinia. Ha preso a risalire il Lagno verso Nolhia.”
“Tra qui e Nolhia c'è molta strada da fare.” Intervenne Velv. “Non può arrivarci senza fermarsi mai. Dunque in questo momento può essere ovunque. Le tue informazioni, ragazzo, non valgono poi molto.”
“Quanto le vostre supposizioni.” Con fare irriverente Davis.
“Hihihihihihihihi...” echeggiò la risata stridula di Burmid.
“Forse dovresti imparare l'educazione, ragazzo.” Contrariato Velv.
“E voi dovreste imparare ad ascoltare, signore.” Replicò Davis. “Comunque... dicevo... si, vi è molta strada tra qui e Nolhia... ma vi sono almeno tre importanti centri abitati in cui poter sostare... e due di questi sono vicinissimi a noi ora...”
“Quali sono?” Chiese Velv.
“Suession e Nuova Casalis.” Rispose Davis. “Sono certo che il vascello volante in questo momento si trova in uno di questi due posti.”
“Ne sei davvero certo?” Fissandolo Burmid.
“Si.” Annuì Davis. “Sono tappe obbligate lungo la strada verso Nolhia.”
“Hihihihihihi... ottimo!” Esclamò il mercenario. “Meriti un premio, ragazzo.” E gli diede una delle sue pistole.
“E'... è favolosa!” Incredulo Davis. “Ha il manico intarsiato d'avorio su legno di faggio... l'impugnatura è in madreperla e la canna è bardata d'oro!”
“Hihihihihihihihi... hai meritato di averla, ragazzo.” Divertito Burmid.
“Voglio provarla subito!” Entusiasta Davis.
“Hihihihihihi... mira allora ai fagiani.” Fece Birmid, indicando la sponda del Lagno.
Davis allora prese la mira, ma non riuscì ad esplodere il colpo.
“Ma non va...” guardando la preziosa pistola.
“Da a me...” mormorò Burmid “... avrai inserito la sicura...”
Davis diede la pistola al mercenario e questi, senza dire nulla, sparò alla tempia del ragazzo, uccidendolo sul colpo.
E lo sparo fece volare via Matiz spaventata.
Velv e Nettuno restarono di sasso davanti a quella scena.
“Hihihihihihihi... idiota...” ridendo Burmid e guardando il cadavere di Davis “... pensavi davvero di meritare la mia pistola? Hihihihihihi...”
“Era...” sbigottito Velv “... era necessario?”
“Io non patteggio.” Sentenziò Burmid. “Ricordatelo, capitano. Io non patteggio.” Si voltò verso i suoi uomini. “Gettate questo bastardo in acqua.”
I mercenari obbedirono, gettando il corpo di Davis nel Lagno.
“Bene...” Burmid rimettendo a posto la pistola “... dobbiamo solo decidere dove andare... Suession o Nuova Casalis...” osservando Elisabeth, Nettuno e Velv.

Guisgard
27-11-2014, 02.52.13
“Ti ho sciolto da quel vincolo imposto su di te da altri.” Disse Guisgard ad Altea. “Dunque sei libera di amare e sposare chiunque tu voglia.” Sorridendole. “Ed una bella donna come te, oltretutto nobile, avrà di sicuro mille spasimanti.”
Poi arrivò Clio.
“Ehilà...” guardandola il presunto duca “... mai visto una mercenaria così! Mi sa che finirò per essere io la tua guardia del corpo, per difenderti da qualche malintenzionato!” Facendole l'occhiolino.
Poi, finalmente, scesero a terra.
Qui trovarono gli uomini del barone ad attenderli.
E con loro vi era una carrozza.
Il conducente pregò allora i quattro falsi mercenari di salire, per raggiungere la dimora del loro signore.
La vettura partì ed attraversò cigolante e a passo lento quella piana colma di lussureggiante vegetazione, ma anche densa di una fitta ed umida nebbia.
Quel luogo appariva sinistro e silenzioso, inquietante ed intriso di una velata apatia.
Gli uomini armati scortarono la carrozza con i loro cavalli e durante il tragitto Guisgard non proferì parola, limitandosi ad osservare il paesaggio circostante.
Infine, percorso un lungo e stretto sentiero, la vettura giunse in una fertile campagna, dominata da un'alta torre fortificata.
“Siamo giunti, signori.” Disse il conducente della carrozza.
Uno degli uomini suonò il corno e un attimo dopo davanti alla torre apparve una figura.
Era un servitore.
“Scorta questi ospiti dal signor barone.” Ordinò l'uomo che aveva suonato il corno a quel servo.
http://images.forwallpaper.com/files/thumbs/preview/53/534108__forgotten-tower_p.jpg

Galgan
27-11-2014, 10.10.42
-Invero, graziosa dama-

risposi a lady Dafae, con quello che voleva essere un sorriso bonario, ma che forse, data la scarsa abitudine a simili gesti, non sortì l'effetto desiderato;

-Penso che il merito delle scuse proferite sia da attribuire, più che al mio agire, alla nobiltà che sempre va di pari passo con chi segue le Vie della Musica; sicuramente è proprio questa che ha fatto capire che, l'oggetto del proprio amore non va mai e poi mai coperto da insulto alcuno-

Tornai, o forse lo ero sempre stato, serio e grave, nel rispondere al barone;

-L'onta è stata lavata, buon signore, per me giunge il tempo di riprendere il cammino, ma stavolta, probabilmente, resteremo vicini negli ideali, dal momento che mi pongo al servizio della vostra baronia-

Soppesai le parole che proferii in seguito, prima di palesarle;

-Ho conferito con il vostro maggiordomo-

Clio
27-11-2014, 10.25.14
Alzai gli occhi al cielo, scuotendo la testa.
"Ah si?" Vagamente divertita "E dimmi, hai conosciuto molte mercenarie?" Con sguardo perplesso.
Mi avvicinai a lui, guardandolo negli occhi.
"Non temere.." Mormorai "So esattamente come trattare i malintenzionati, e tenere a distanza chi non voglio...".
A differenza tua...
Sorrisi appena.
Non erano i malintenzionati a preoccuparmi, era ben altro.
Lui era l'unico che potesse ferirmi.
Salimmo sulla carrozza, e restai in silenzio, preda dei miei pensieri, per tutto il tempo, osservando quel tetro paesaggio, finché non giungemmo alla dimora del barone.

Altea
27-11-2014, 16.00.25
Sospirai alle parole dettomi da Guisgard sulla nostra promessa di matrimonio..non capisci non ti vuole..lo ha dimostrato, anzi da quel che ho sentito in giro ha pure detto quando lo ho baciato ha serrato le labbra..quindi..e poi che devi spiegargli, lui nemmeno ha chiesto mai dell' Austero e cosa fu deciso e non sa nulla della mia vita..lo guardai un attimo seria.."Dici mi hai fatto un piacere? Non penso visto ti avevo aspettato per tutta la vita..chissà forse era meglio non fosti venuto quel giorno a Corte e avrei vissuto solo con la speranza del tuo arrivo" poi arrivò Clio e mi misi in disparte.
Poco dopo partimmo con una carrozza scortata dagli uomini di quel barone, la atmosfera era veramente strana, enigmatica e gotica e mi chiedevo lungo quel tragitto se il barone avesse la stessa indole della sua Terra.
Osservai per un attimo Guisgard e notai pure lui guardava fuori dalla finestra serio e cupo, era la prima volta lo vedevo cosi preoccupato.
Finalmente arrivammo al maniero e meraviglia fu che lo stile architettonico era cupo ed austero proprio come quel paesaggio e ci fecero scendere, un servo diede ordine di farci portare dal barone e mi misi vicino a Guisgard..e già dovevo fare la concubina..a questo punto si sperava solo dirlo sarebbe stato un guaio mostrarlo ma per me stessa..per il mio cuore e animo già martoriato abbastanza dagli ultimi eventi con lui, comunque mi voltai verso Capitan Falco e gli sorrisi cercando di incoraggiarlo.

Guisgard
27-11-2014, 21.19.32
Il barone guardò Galgan e annuì.
“Allora” disse “ritengo abbiate accettato l'incarico che egli vi ha proposto. Un incarico onorevole, quanto pericoloso.”
“Di cosa si tratta, padre?” Chiese Dafae.
“La caccia ad un traditore.” Rispose il barone. “Un nemico del nostro alleato, Sua Signoria l'Arciduca di Capomazda.”
Un valletto entrò ed annunciò l'arrivo della scorta promessa dal Maggiordomo a Galgan.
Entrarono così tre cavalieri.
Uno con una tunica rossa, uno con una blu ed infine il terzo con indosso una tunica nera.
I tre salutarono il barone e poi si presentarono al cavaliere eremita.
“Salute a voi, messere...” quello rosso “... sono sir Montel. Ai vostri ordini.”
“I miei rispetti, cavaliere...” quello blu “... sono sir Tharos. La mia spada è al vostro servizio.”
“I miei omaggi, sir...” quello nero “... sono sir Turpen. Comandate ed io obbedirò.”

Guisgard
27-11-2014, 21.25.08
Guisgard sorrise a Clio, per poi avvicinarsi al suo orecchio.
“Mercenaria...” disse piano “... vuoi sapere un segreto? Tempo fa una zingara mi lesse la mano, rivelandomi che avrei sfidato tanti e tanti cavalieri, senza conoscere mai sconfitta... ma di guardarmi da una spadaccina... perchè sfidandola sarei rimasto ferito mortalmente... al cuore...” facendole l'occhiolino.
Fece allora salire la piratessa ed Altea sulla carrozza, per poi entrare anche lui.
Durante il tragitto ci furono poche parole.
Il presunto Taddeide sussurrò ad Altea solo qualcosa riguardo al discorso del matrimonio deciso anni prima:
“Vuoi davvero che la tua vita sia determinata da altri, con una decisione fatta a tavolino per motivi politici?”
La vettura li condusse così attraverso la campagna, muta e resa irreale da quella densa nebbia, fino ad una torre isolata, dimora del barone che li attendeva.
Qui uno degli uomini armati che li avevano scortati chiamò un servitore e quello uscì per accogliere i falsi mercenari.
Era un uomo anziano e robusto.
Fece loro cenno di seguirlo, conducendoli poi all'interno della torre.
Ma qualcosa aveva colpito Guisgard e le sue due compagne.
Le finestre della torre erano bardate di nero.
Come se un lutto avesse colpito quel luogo.
“Giungiamo in un triste momento?” Chiese Guisgard al servitore.
“Lo scritto è morte...” mormorò quello, per poi continuare a camminare e a far strada a quegli ospiti.
Ed attraversando il cortile della torre, i quattro assistettero a qualcosa di particolare.
Un grande falò illuminava quello spazio e ad alimentarlo vi era una gran quantità di libri.
http://blog.stefanotesi.it/wp-content/uploads/2010/09/rogo-di-libri1.jpg

Altea
27-11-2014, 22.06.40
Salimmo una torre ed ebbi un tentennamento e pensai alla risposta di Guisgard e mi avvicinai a lui, d' altronde dovevo iniziare a fingere di essere la sua concubina e prendendolo sottobraccio gli dissi sottovoce "Capitan Falco..dobbiamo iniziare questa farsa no? O falliremo..devo fare la concubina ma con moderazione e pacatezza e non ti toccherò oltre a questo abbraccio per non darti fastidio, ma prima dovesse succedere qualcosa..no, non era un matrimonio politico, mio nonno era il migliore amico dell' Austero, mio nonno ti ha tenuto tra le braccia, si conobbero a Sygma prima del tuo rapimento..è stato voluto per la grande stima tra loro e ci credevano..e pure io..e quando ti ho visto si..e quando ti vedo penso che sarei stata orgogliosa di averti come marito" e mi zittii.
Mi guardai attorno e tutti notammo quelle tende nere finchè Guisgard ebbe il coraggio di parlare...lo scritto era morto..ma che intendeva.
Poi capii tutto quando attraversando il cortile della torre vedemmo un falò di libri e rimasi quasi a bocca aperta..ma che significava.."Scusate la impudenza" dissi al servitore "perchè quei libri stanno bruciando?"

Clio
28-11-2014, 02.00.15
Sorrisi a quelle parole.
"Ah, ecco di cosa hai paura.." mormorai, con un sorrisetto irriverente, per poi salire sulla carrozza.
Giungemmo ad un cupo castello, con le finestre parate a lutto.
Non compresi le parole del servitore.
Cercai lo sguardo di Guisgard, ma Altea lo aveva già preso sottobraccio, e distolsi immediatamente lo sguardo cercando di rassicurare me stessa che era solo una messa in scena.
Ma guarda te se devo condannarmi a vivere così...
Il mio sguardo e i miei pensieri vennero catturati dalla pira di libri.
Una pira di libri.
Sbiancai.
Chi era capace di un simile abominio?

Guisgard
28-11-2014, 02.15.10
Il servitore si voltò a fissare Altea.
“Cerchiamo l'assassino...” disse in modo enigmatico, per poi riprendere a camminare.
Attraversarono un corridoio e alla fine, aprendosi una porta, apparve una figura.
Era una giovane donna dai capelli bruni.
“Gli ospiti che il signor barone attendeva.” Mormorò il servitore.
“Benvenuti.” La donna a Guisgard, a Clio, ad Altea e a Cid. “Io sono lady Nora, moglie di sir Ghuan, fratello del signor barone. Sfortunatamente il nostro signore è fuori e tornerà solo domattina temo. Ma non temete, sono stata incaricata di offrirvi un degno alloggio per stanotte.”
“In verità” fece Guisgard “non era nostra intenzione fermarci qui stanotte. Volevamo portare il nostro saluto al barone e poi ripartire.”
“Ormai è quasi buio” mormorò la donna “e la nebbia sta già calando. Non è consigliabile lasciare la torre adesso. E poi il signor barone potrebbe offendersi per questo.”
Guisgard restò turbato dalle parole di Nora.

Clio
28-11-2014, 02.26.09
Guardai per un momento il servitore, non capendo assolutamente le sue parole.
Poi raggiungemmo il castello e una donna venne ad aprirsi.
Strabuzzai gli occhi.
Fermarsi lì di notte? Ci mancava solo quello.
Così avrei passato la notte a tormentarmi sapendo che avrebbero diviso lo stesso letto, fantastico, davvero fantastico.
Presi un profondo respiro.
Quel posto non mi piaceva per niente, era lugubre e triste.
Eravamo finiti in un'altra prigione?
Incrociai lo sguardo di Guisgard e vidi che condivideva le mie preoccupazioni.
E poi, quando era passata l'intera giornata? Avevamo lasciato la nave poco dopo l'alba, possibile che fosse già sera?
"Capitano, l'equipaggio ci aspetta per salpare domattina, si preoccuperanno..." dissi soltanto, ma in realtà pensavo ad Ammone e Palos che ci seguivano a distanza.

Guisgard
28-11-2014, 02.36.47
Guisgard guardò Clio ed annuì.
“Non è ancora notte comunque...” disse il capitano, voltandosi verso Nora.
“Ma è pomeriggio inoltrato” fece la donna “e la nebbia sta già calando. E poi, sono certa, che i vostri uomini si sentiranno più sereni sapendovi qui al sicuro. Comunque invierò alcune guardie al vascello, così da avvertire i vostri uomini del vostro pernottare qui alla torre.” Sorrise. “Posso conoscere i vostri nomi?”
“Io sono Capitan Falco” svelò Guisgard “e questa è Clio, mio luogotenente. Lei è con me, come mia” sorrise “concubina.” Indicando Altea. “E lui è il piccolo Cid, mio staffiere. Siamo una compagnia di mercenari.”
“Bene.” Con un lieve inchino Nora. “Seguitemi e vi mostrerò i vostri alloggi.”
Condusse così i quattro al piano superiore, mostrando loro due stanze.
Una per Guisgard e la sua falsa concubina ed una da dividere per Clio e Cid.
“Vi auguro buon riposo, signori.” Mormorò Nora. “La cena sarà servita fra un'ora se vorrete.” Ed andò via.
Guisgard entrò allora nella stanza con Altea, ma quando fu certo che Nora fosse andata via, uscì.
Quel posto era strano, enigmatico e voleva saperne di più.

Clio
28-11-2014, 02.49.18
La cena? Ma se non avevamo nemmeno pranzato?
No, quella storia mi piaceva sempre meno, decisamente.
Ci assegnarono le stanze e come era prevedibile, io dovevo dividere la mia col piccolo Cid.
Chissà che non riuscisse a strapparmi un sorriso.
Serviva un miracolo perché non dessi di matto.
Adesso sì che avrebbero dormito nello stesso letto.
E sapevo che se lei ci avesse provato di nuovo, lui non l'avrebbe respinta, come non aveva fatto finora.
Era un pensiero insopportabile.
Non riuscivo a star ferma.
"Resta qui, Cid, vado a dare un'occhiata in giro.." sorrisi al ragazzino.
Uscita dalla porta trovai Guisgard.
Alzai gli occhi su di lui, chiedendomi se potesse leggermi nei pensieri.
Che potevo dirgli? Nulla, non mi aveva voluto, era libero di fare ciò che voleva.
"Ah, sei qui.." più aspramente di quanto avrei voluto "Andiamo a dare un'occhiata in giro? Così magari mi distraggo ed evito di impazzire?" indicando con un lieve cenno della mano la porta della loro stanza.

Guisgard
28-11-2014, 02.56.55
Guisgard si voltò udendo la voce di Clio.
“Lasciami indovinare...” disse sorridendo “... non ti piace l'arredamento della tua stanza, giusto?” Sorrise piano.
Si fece poi di colpo serio, accostandosi ad una piccola finestra, da cui si poteva guardare nel cortile, dove bruciava ancora quel rogo di libri.
“Questo posto è strano...” mormorò “... anche un cieco capirebbe che aleggia qualcosa... qualcosa di inquietante...” tornò a fissare la ragazza “... sai che non ti ho ancora detto che questo abito uniforme di dona parecchio? E poi quell'aria di disprezzo fa molto dama di ferro.” Rise. “O forse posso vantarmi di avere per me solo il tuo disprezzo?” Facendole l'occhiolino.

Clio
28-11-2014, 03.22.28
"Ti prendi gioco di me?" scossi la testa, spalancando gli occhi, incredula "Non sono dell'umore adatto... non so se l'hai notato ma c'è una donna nel tuo letto.. di nuovo.. " sussurrai piano "E tu ti comporti come se niente fosse.. ".
Calmati, calmati.
Cercai di distrarmi guardando fuori.
"Sì, è un posto strano ed inquietante..." scossi la testa "Odio chi brucia i libri...".
Poi quel commento sul mio abito.
"Dama di ferro.." scossi la testa "Non so se l'hai notato ma non lo sono più, e indovina chi devo ringraziare?" guardai fuori "Se avessi avuto la mia armatura intorno al cuore ora non starei così male al pensiero che passerai la notte con un'altra donna a pochi metri da me, al pensiero delle sue labbra sulle tue.. Sai cos'è la cosa che ha fatto più male?" tornando con la mente alla terribile mattina "Che non me l'hai detto.. e te l'avevo chiesto esplicitamente...".
Mi bloccai, se avessi seguito il filo dei miei pensieri, non mi avrebbe più ascoltato.
Mi voltai e alzai gli occhi su di lui.
"Vieni da me.." decisa, incrociando le braccia "Stanotte.. dimostrami tutte quelle cose che hai detto stamattina, dimostrami che non sono menzogne..." sostenendo il suo sguardo.
Scossi la testa ridendo appena "Oh, non è una proposta indecente.. mi hai respinto stamattina, ricordi? Non ti permetterò di sfiorarmi..." mi avvicinai "Dimostrami che non ho alcun motivo per disprezzarti, che mi sono fatta un'idea sbagliata.." con gli occhi nei suoi "Dimostrami che sei sincero con me..." sussurrai, vicinissima a lui.

Guisgard
28-11-2014, 03.42.29
Guisgard guardò Clio, ascoltandola in silenzio.
“Se anche mettessi un'armatura attorno al cuore” disse poi piano “un uomo davvero innamorato troverebbe il modo di aprirla...” avvicinandosi ed accarezzandole piano i capelli “... si, Altea è nel mio letto... ma è per finta, ricordi? Una recita...” si avvicinò a lei ancora di più, cingendole con le mani i fianchi “... respinta? Quando ti avrei respinta?” Il suo viso era vicinissimo a quello di lei. “Voi disprezzarmi? Davvero?” Con la bocca quasi a sfiorare le sua. “Io invece... io invece ti adoro...” schiuse piano le labbra “... sei diventata... sei diventata una donna, sai?” Sussurrò. “Una bellissima donna, Clio...” con le sue mani che salivano e scendevano sulle braccia di lei, come carezze “... venire da te? C'è Cid... e non credo possa guardare... non credi?” Ridendo appena, per poi appoggiare le labbra su quelle di Clio e cominciare ad accarezzarle, a succhiarle, a baciarle.
E fu un bacio caldo, intenso, appassionato.
Mentre con le mani la teneva stretta a sé, contro il suo corpo.
Ma ad un tratto i due udirono qualcosa.
Un lamento.
Terribile ed avvilente, come sorto dalle pietre di quella torre.
Un lamento che sembrava provenire dai meandri dell'Inferno.
Un lamento che gelò il sangue di Guisgard e di Clio.
“Cos'è stato?” Guardandosi intorno il presunto Taddeide.
E in quel momento i due videro qualcosa.
Una donna, bruna e bellissima, che li osservava da una finestra.
Che li osservava con un sorriso enigmatico.
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Clio
28-11-2014, 04.08.13
"Già.. ma qui sono io l'innamorata.. tu non mi ami, ricordi?" scuotendo la testa.
Mi cinse i fianchi con le mani.
Non riuscivo a crederci.
"Ehm.. se te lo sei dimenticato, stamattina ti ho chiesto se era me che volevi, nessun'altra, alla luce del sole.." con gli occhi nei suoi "E hai scelto il no... o meglio, non hai detto di sì, e per me equivale ad un no.." era sempre più vicino.
Mi illuminai.
Ti adoro era un passo avanti, incredibile.
Corrucciai la fronte quando parlò di Cid, allontanando appena con la mano.
"Sapevo che avresti trovato una scusa..." triste "Ma mi ascolti quando parlo? Ho detto che non ti permetterò di toccarmi, non ci sarà niente da vedere, ce ne staremo tranquilli a raccontarci le avventure di questi lunghi anni... puoi mandare Cid da Altea... oppure potrete venire entrambi nella nostra stanza, guarda, dormo volentieri per terra.. basta che non mi fai passare questo inferno.. recita o no non lo sopporto, tu non sai dire di no ad una donna, se proverà a baciarti di nuovo? So che non me lo dirai, e che non la respingerai, ed è insopportabile... ti prego, ti costa così tanto dimostrarmi che ci tieni? Prendere posizione una volta tanto?" lo guardai maliziosa "O forse Cid è solo una scusa per poter tenere il piede in due scarpe?".
Ma mi zittì con un bacio.
Un bacio appassionato e intenso.
Sapevo che dopo quella mattina avrei dovuto allontanarlo, ma avevo il cuore troppo debole per farlo.
Lo stringevo a me, pregando che un giorno potesse davvero essere mio, e mio soltanto.
Lo volevo, con tutta me stessa, e il mio cuore spezzato mi fu grato di quel momento di sollievo e di pace.
Ma un lamento terribile ci bloccò, gelandoci il sangue.
Vidi una donna bellissima che ci osservava.
"Vedi, adesso hai una scusa per venire da me..." risi, nervosamente, per poi sospirare.
"Questo posto mi piace sempre meno.. andiamo a dare un'occhiata come avevamo deciso?".

Guisgard
28-11-2014, 04.32.54
Guisgard restò a guardare quella misteriosa e bellissima donna per alcuni istanti, mentre un irreale silenzio aveva riempito il vuoto lasciato da quel disperato lamento udito da lui e Clio un attimo prima.
“Non ho certo bisogno di scuse per venire da te...” disse, voltandosi verso la piratessa “... anzi, mandare a letto Cid rende il tutto più eccitante...” facendole l'occhiolino.
Tornò a guardare la finestra dove c'era la misteriosa donna bruna, ma non vide più nessuno.
Era svanita come un fantasma.
“Si, sarà meglio farci un giretto...” mormorò, per poi farsi serio.
I due raggiunsero le scale e cominciarono a salire.
“Magari sarà utile capire chi era la tipa che ci osservava...” fece il presunto Taddeide “... ammesso che non fosse un'allucinazione causata dal tuo bacio...” sorridendo a Clio.
Raggiunsero il piano superiore della torre, trovandosi in uno stretto androne.
E davanti a loro vi erano due porte.
“Destra o sinistra, mia cara?” Chiese Guisgard alla piratessa. “Affidiamoci al tuo intuito femminile...”

Altea
28-11-2014, 07.52.28
Era tutto così strano in quel castello e così ci affideranno le stanze..sapevo mi avrebbero dato una da condividere con Guisgard..feci per seguirlo ma mi fermaii ad ascoltare lui e Clio..udii le parole della donna e uscii e guardandola dissi "Quanto sei astiosa..per chi mi hai presa..guarda io non salto addosso a tutti gli uomini, mi sembra quella fa la finta con Guisgard sei tu..ricordo la tua aggressività a Suession verso me..porta rispetto" e poi guardai Guisgard arrabbiata.
Entrai nella stanza e mi misi a guardare la nebbia fuori..malinconicamente e scossi il capo..dovevamo fare una farsa e loro stavano a parlare in corridoio come nulla fosse col rischio di metterci tutti in pericolo..se li avesse visti quella donna che si presento' avremmo rischiato grosso.

Clio
28-11-2014, 15.32.34
Mi illuminai.
"Allora verrai?" Cingendogli il collo con le braccia, raggiante "Grazie.." Mormorai.
"Ma non succederà niente di eccitante, è inutile che fai finta di non capire..." Risi "A meno che non mi metta a provocarti, finché non resisterai più e allungherai le mani.." Sorrisi "Che io userò per farti una leva e immobilizzarti.." Risi, trasformando il mio abbraccio intorno al suo collo in una doppia presa lottatoria, ben salda, facendogli chinare il capo ma solo per un secondo "Sì, potrebbe essere divertente..." Facendogli l'occhiolino "Dai, andiamo..".
Raggiungemmo il piano superiore.
Guardai le due porte perplessa.
"Mmm... Destra?" Risposi d'istinto.
Quanto a poco prima, quando Lady Altea aveva origliato la nostra conversazione, per poi uscire e inveire contro di me, mi limitai a guardarla con sufficienza.
Com'erano belle le nobildonne, sempre convinte di essere nel giusto, di essere superiori agli altri, anche se i fatti parlavano da soli.
Così com'era arrivata se ne andò, e io alzai le spalle
"L'ho presa per una che si è intrufolata nel tuo letto, che altro? Sai che non sono mai stata tenera con le donne spudorate, fin da quando eravamo ragazzini..." chiaramente, tanto, se aveva origliato prima, l'avrebbe fatto di nuovo.
Scossi la testa, tornando alla mia conversazione con Guisgard, spostandoci però verso la finestra.
Poi quel bacio, la donna misteriosa, fino ad arrivare alle due porte.

Guisgard
28-11-2014, 17.29.05
“Questa storia è sempre più strana” disse Guisgard a Clio, fissando le due porte davanti a loro “e ci manca solo che litighiate fra voi...” voltandosi indietro, da dove erano giunti, in direzione degli alloggi “... destra dunque?” Indicando poi la porta scelta da Clio. “Bene.” Provò ad aprirla. “E' aperta...” spingendola piano.
Si trovarono così in una piccola stanza semibuia.
“Sembra un vestibolo o qualcosa del genere...” mormorò il presunto Taddeide.
Ad un tratto quell'ambiente si illuminò.
“Fortuna c'era questa lampada...” con un lume in mano Guisgard “... dai, poteva andarci peggio...” sorridendo a Clio “... e poi lo trovo romantico... pensaci... potrei tentare di baciarti ancora e tu difenderti con una delle tue prese.” Facendole l'occhiolino.

Clio
28-11-2014, 17.44.29
"Devo anche andare d'accordo con chi ci prova con te, adesso? Ho solo detto un dato di fatto, sono stata così scortese?" alzai gli occhi al cielo "L'ha detto lei che era nel tuo letto, mica me lo sono inventato.." mormorai.
Mi morsi la lingua per non dire che se lui fosse stato chiaro con entrambe fin dall'inizio, invece di avere quell'atteggiamento ambiguo, non saremmo arrivate a tanto.
Ma non avevo voglia di farmi il sangue amaro.
Sorrisi alle sue parole.
"Oh.." sussurrai maliziosa, avvicinandomi a lui "Ma le maniere forti servono solo se oltrepassi il limite.." ridendo appena.
Mi guardai intorno, incuriosita da quella stanza misteriosa.

Guisgard
28-11-2014, 18.45.50
Altea, tornata nella sua stanza, restò a fissare la silenziosa ed irreale nebbia, quando all'improvviso qualcuno bussò alla sua porta.
“Capitano...” disse Cid dall'esterno “... sono Cid... posso entrare o state riposando?”

Guisgard
28-11-2014, 18.49.51
“Ah...” disse Guisgard, per poi sorridere a Clio e posare la lampada su un basso tavolino “... dunque se io ora, diciamo, riprendessi a baciarti, tu effettueresti una delle tue prese, giusto?” Avvicinandosi a lei. “Perchè non l'hai fatto poco fa allora?” Fissandola negli occhi. “Dopo tutto ti ho baciata... e forse non mi sarei fermato a quello...”

Altea
28-11-2014, 18.59.16
Mi misi a pensare chi fosse l' assassino che stavano cercando e volevano punire..e con dei libri?
Aprii le braccia..già Guisgard se ne era andato e io ero sola e disarmata...se avessero aperto la porta avrei fatto la fine della scorsa volta e quindi mi conveniva non uscire, forse quella sarebbe stata la ultima volta mi sarei proposta per una missione, d' altronde ero poi sempre lasciata sola e pensai alle imprese ad Auroria, a Suession e come avevo dovuto sempre rischiare sola e senza scorta..dovevo rischiare pure ora la mia vita? Scossi il capo..anche perchè era chiaro Clio non poteva vedermi..già..il bello era che io non mi ero mai permessa di parlare a Guisgard di lei..ma avevo solo parlato a Guisgard di me e lui..probabilmente era solita parlare alle spalle, d'altronde pure a Corte avevo dovuto combattere con le pettegole.
Guardai la stanza..e se avessi trovato qualcosa di utile? Un indizio..anzi avevano detto di prepararsi poichè si sarebbe cenato tra una ora e io, ovviamente, ero li per fingere la mia parte per la buona riuscita pure di quella mia ultima impresa, poi era meglio tornare da Dominus davvero, la capitale non era lontana da questi posti..non volevo stare in un posto dove ero indesiderata e non volevo neppure stare vicino a persone che facevano le loro lotte personali, forse tornare da mio nonno Mandus era la cosa migliore..Guisgard non aveva bisogno del mio aiuto per trovare il Fiore Azzurro, per la terza volta ero stata messa da lui in disparte e pure mi chiamava assistente..già infatti come a Suession mi aveva lasciata sola senza volere il mio aiuto..quindi era uguale rimanere a Corte.
Fu cosi che eseguii le direttive date da quella misteriosa donna e iniziai a prepararmi per la cena, tolsi il vestito blu e mi misi uno di color porpora, dei gioielli e poi mi acconciai i capelli...bene la parte di concubina la so fare bene vestita cosi..devo essere appariscente di più? O forse non dovevo farla come deciso sul ponte per non essere tacciata in malo modo. una de Bastian non si fa trattare cosi ma nessuna donna di qualsiasi rango e se voglio posso pure starmene zitta e poi tanto domani usciremo da qui e io leverò per sempre i tacchi dal vascello volante. Stavolta era deciso..e fortunatamente avevo portato la mia sacca pure e pure avevo messo dentro la corona e avevo lasciato il taccuino dove avevo appuntato il messaggio del Codice Ardeliano sullo scrittoio così Guisgard lo avrebbe trovato..non dovevo dare spiegazioni a nessuno.
Mentre aspettavo guardavo attorno alla camera per capire bene dove eravamo finiti ma sentii bussare alla porta e udii Cid e lo feci entrare.."Ehi ragazzo che succede?" dissi sorridendogli per rassicurlo.

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Clio
28-11-2014, 19.00.48
Scossi la testa.
"No, decisamente non mi ascolti.." sorridendo appena "Un bacio potrei concedertelo... ma non di più.. anzi, è già troppo... ma non ce la faccio a starti lontana.." abbassai lo sguardo "Ti prego.. non farmi arrivare a tanto.." incupendomi "Non.. non sono la tua donna, Capitano... e mi sento già abbastanza una sgualdrina così.. se non dovessi riuscire a fermarmi io.." esitai "Non riuscirei nemmeno a guardarmi allo specchio.. ti prego..".

Guisgard
28-11-2014, 19.10.28
Ad un tratto Guisgard posò, dolcemente, un dito sulle labbra di Clio.
“Non dirlo nemmeno...” disse piano lui, con gli occhi in quelli di lei “... ti conosco da sempre e so che sei la ragazza più pulita e sincera del mondo...” levò il dito, scivolando via come una carezza sulla sua bocca “... non pensare nemmeno a ciò che hai detto...” sorrise lievemente.
Si guardò poi intorno, illuminando la stanza con la lampada che aveva acceso.
“Si, è una specie di vestibolo...” avvicinandosi ad uno scaffale vuoto “... guarda qui, Clio... ci sono ancora dei segni qui... credo si trattasse di libri... sono stati tolti... e a giudicare dai segni sulla polvere doveva trattarsi di una gran quantità di libri...”



Nel frattempo, Altea aveva aperto a Cid.
“Milady...” disse ad Altea “... dov'è il capitano? Avete sentito poco fa? Quella specie di lamento, di verso? Cosa può essere stato.” Spaventato il ragazzo.

Altea
28-11-2014, 19.16.12
Lasciai entrare il ragazzino, era piuttosto spaventato e ascoltai le sue parole.."Lamento? Non ho sentito nulla, ero uscita ma poi sono andata verso la mia finestra e mi ero immersa nei miei pensieri come se fossi immersa in quella nebbia" e gli sorrisi per dargli coraggio "Sai..ho sempre amato la nebbia, da dove provengo io ti avvolge completamente e lo scenario scompare e tu puoi immaginare oltre quella coltre si possano celare meravigliosi mondi..per questo non mi inquieta..ma andiamo a vedere fuori di questo lamento..anche se io sono disarmata e pure tu..dobbiamo stare attenti e se chiedono qualcosa, non diamo tante spiegazioni, ovviamente mi chiederanno dove è Guisgard visto dovrebbe stare con me..ricordati si chiama Capitan Falco" e gli feci l' occhiolino dandogli una pacca sulla spalla e uscii con lui per vedere cosa era mai quel lamento aveva sentito.

Guisgard
28-11-2014, 19.22.29
Cid sorrise ed annuì a quelle parole di Altea, che erano riuscite a dargli un più di serenità.
I due lasciarono la stanza e cominciarono ad attraversare il corridoio.
La penombra dominava ovunque intorno a loro e tutto era avvolto in un cupo silenzio.
Fuori la sera era ormai prossima e solo lo spettrale e magnifico pallore della Luna lasciava quella torre ancora in una vaga semioscurità.
Ma ad un tratto, Altea e Cid sentirono qualcosa.
Il verso di un uccello.
Di un rapace.
Un verso lugubre, quasi innaturale.
Un attimo di silenzio e poi un grido di donna.

elisabeth
28-11-2014, 19.24.51
Rimasi allibita...un omicidio a sangue freddo...Burmid era una bestia...anzi come potevo considerarlo un animale....gli animali uccidevano...ma per motivi piu' nobili del suo........Distolsi gli occhi da Burmid e guardai in faccia Velv e Nettuno...erano di pietra......." Facciamo cosi' Burmid ...diciamo che Nuova Casalis......potrebbe essere una meta possibile....e se mi sbaglio...sparerete anche me.....visto che per voi deve essere un diletto........ uccidere una donna scommetto che vi fara' stare meglio...."...Quanto avrei voluto essere Symoin ...lo avrei incenerito....

Altea
28-11-2014, 19.32.04
L' atmosfera non era molto rassicurante, ad un tratto sentii la rosa di rubino di Madama Sibille che stava nascosta nel corpetto bruciare sulla pelle e trasalii..lei usava l' esoterismo e aveva usato l' esoterismo per proteggermi e renderlo quasi un talismano.
Presi Cid per mano..non volevo corresse rischi o si spaventasse, dovevo non avere titubanze o il ragazzino si sarebbe spaventato ma il mio respiro era forte quando ad un tratto udimmo un rumore di un rapace e poi seguì un urlo di donna e sussultai..strinsi la mano a Cid e corsi nuovamente nella stanza mia e di Guisgard.."E' meglio rimaniamo qui...ma hai sentito quel urlo di donna? Non dobbiamo uscire soli..poi diremo a Guisgard di questo urlo...forse lo hai sentito pure lui".

Guisgard
28-11-2014, 19.39.05
“Sparare ad una donna...” disse Burmid ad Elisabeth “... no, preferisco farle altro... hihihihihihi...” guardò poi Nettuno e Velv, ancora inorriditi per l'omicidio di Davis “... la nostra dama consiglia Nuova Casalis... voi cosa ne dite, signori?”
“Decidete voi per me...” mormorò Nettuno.
“A questo punto” fece Velv “è solo una scelta di fortuna... una vale l'altra...”
“Facciamo un gioco, madama...” Burmid rivolgendosi ad Elisabeth “... visto siete l'unica ad aver proposto qualcosa... chi vince decide dove andare... io prendo Suession e voi Nuova Casalis...” mostrando un Taddeo d'argento “... cosa scegliete... testa o Croce?”

Clio
28-11-2014, 19.44.17
Scossi la testa.
"Beh, non ho altre parole per definire una donna che si lascia baciare, abbracciare, anche solo sfiorare da un uomo che non è il suo.." Mormorai "Credi che sia dura solo con le altre? No, se si tratta di me sono ancora più intransigente... E non fingo di non conoscere il significato delle mie azioni solo perché mi fa comodo..." Amaramente.
Preferivo non pensarci.
Così mi concentrai suo libri.
"Chi farebbe mai una cosa del genere?" Esterrefatta.

Guisgard
28-11-2014, 19.45.57
Altea e Cid tornarono spaventati nella stanza, per essere in qualche modo al sicuro.
Seguirono poi lunghi momenti di silenzio che avvolsero la torre.
“Sembrava...” disse Cid “... sembrava un uccello... ma che uccello poteva essere? E poi quel grido... forse ha assalito una donna... magari era un'aquila o un falco...” e guardò fuori, dove ormai tutto era buio “... dove siamo capitati? E dov'è il capitano?”

elisabeth
28-11-2014, 19.47.56
Pensandoci c'era poco da scegliere...ma era comunque giusto fare una scelta....anche se al buio......."....Bene...io dico croce.......e la moneta cadrà a terra....così non ci saranno trucchi e tutti potranno vedere......siete un uomo di mare...quindi ..onesto fino in fondo...."......Ti prego Diana......non c'e' magia...ma vedi di metterci una parola buona in questa situazione.......o verremo tutti a trovarti di presenza......pallottola piu' o in meno per Burmid...non faceva grande differenza

Altea
28-11-2014, 19.56.04
Annuii a Cid e dissi "Pure io ho pensato la stessa cosa sai..una donna assalita da un rapace o..chissà cosa..eh..non so dove sta il nostro capitano..e se ci perdiamo qui e facciamo la stessa fine?" pensai un attimo "Che dici tentiamo e prendiamo una torcia, forse sentiamo la sua voce...e lo raggiungiamo" sospirai..dannazione Guisgard..mi hai messo di nuovo in pericolo.
Presi Cid per mano e presi una torcia e mi avviai facendo segno al ragazzino di stare in silenzio..avremmo sentito la sua voce..anche se stavamo rischiando tutti di grosso.

Guisgard
28-11-2014, 19.56.28
Guisgard fissò Clio senza dire nulla su quelle sue parole.
Poi anche la ragazza vide la mensola senza più libri.
“Tutto molto strano in effetti...” disse pensieroso il presunto Taddeide.
Poi, all'improvviso, udirono anche loro quel sinistro verso di uccello.
Sinistro e spettrale, seguito poi dal grido di una donna.
“Cosa può essere stato?” Gridò Guisgard.
E ad un tratto la porta di quel vestibolo si aprì.
Ed apparve una figura.

Guisgard
28-11-2014, 20.10.39
Cid annuì ad Altea.
I due presero una torcia ed uscirono di nuovo dalla stanza.
Attraversarono il corridoio, raggiungendo così le scale.
Ma qui si udivano delle voci agitate.
“L'ho visto...” disse una donna “... giuro che l'ho visto... esiste davvero... davvero!”
“Zitta, sciagurata!” Una seconda donna. “Vuoi che madama Nora ti senta? Saresti cacciata subito via!”
“Queste voci...” Cid ad Altea “... provengono dal piano di sotto...”

Clio
28-11-2014, 20.10.48
Distolsi lo sguardo, arrossendo appena.
Sapevo che non la pensava come me, ma sapevo anche che mi conosceva abbastanza per sapere che non avrei cambiato idea.
Anche se il mio cuore detestava che fossi così intransigente, sarebbe stato più semplice lasciarmi andare.
Ma se avessi ceduto non mi sarei riconosciuta.
Diamine, nemmeno mi ama! Siamo matti?
Poi un grido, spettrale e tremendo.
"Cos'è stato?" Esclamai.
Poi apparve una figura, e portai istintivamente la mano alla spada.

Altea
28-11-2014, 20.19.47
Ci fermammo un attimo poichè la situazione era concitata e ad un tratto si udirono delle voci di donne spaventate, Cid mi fece notare si sentivano da sotto e gli parlai sottovoce mentre guardavo le scale sopra.."Hai sentito..hanno detto lo hanno visto..ma cosa? E che lady Nora non deve sentire o per quella donna sarebbero stati guai..quindi..vi è qualcosa di pericoloso qui..e lo hanno visto sotto..bene andiamo sotto con indifferenza".
Portai il ragazzino sotto e vidi due donne e probabilmente erano loro e iniziai a chiedere facendo finta di nulla.."E' tremendo..abbiamo sentito un urlo di donna, o forse è sembrato a noi..sapete siamo ospiti qui..io sono la duchessa de Bastian e forse ci siamo persi..e ci è sembrato di sentire quell' urlo" e guardai loro in modo serio.."Ci aiutereste a trovare il resto della nostra compagnia..il mio..amato è uscito a quell' urlo a vedere che sia e non lo trovo, lo avete visto qui, forse vi è un corridoio sopra..ho visto delle scale sulla torre e mi sono già preparata per la cena come chiesto da lady Nora" e feci l' occhiolino a Cid tenendolo per mano.

Guisgard
28-11-2014, 20.35.44
Guisgard e Clio guardarono quella figura sulla porta.
Poi fece qualche passo in avanti, fino a raggiungere la luce della lampada che il presunto duca aveva in mano.
“Sono sorpresa di trovarvi qui.” Disse Nora.
“Noi...” mormorò Guisgard “... noi ci siamo persi mentre camminavamo per la torre...”
“Si, può capitare quando ci si aggira in luoghi di cui non si conosce nulla...” annuì Nora “... come può essere la dimora altrui...”
“In verità” fece Guisgard “abbiamo udito qualcosa e siamo usciti a controllare...”
“Cosa di preciso?” Chiese la donna.
“Una sorta di lamento prima” spiegò Capitan Falco “e un verso bestiale poi...”
“Viviamo nel bel mezzo di una campagna” sorridendo appena Nora “dunque è normale, credo, udire versi di animali o rumori strani. Ma non temete, questa torre è sicura. Seguitemi, prego... vi riaccompagnerò alle vostre stanze.”

Guisgard
28-11-2014, 20.38.03
Burmid rise e poi lanciò in aria la moneta.
Quella cadde a terra tintinnando.
“Croce...” disse il mercenario.
“Dunque ha vinto lady Elisabeth.” Fece Velv. “Andremo a Nuova Casalis.”
“Già... hihihihihihi...” raccogliendo la moneta Burmid “... come mai avete scelto proprio quella destinazione, madama?” Chiese poi ad Elisabeth. “Sesto senso?”

Guisgard
28-11-2014, 20.39.42
“Oh, non è accaduto nulla...” disse una delle due donne ad Altea “... lei” indicando l'altra donna, ancora visibilmente spaventata “ha... ha visto un topo e ha gridato... mi spiace avervi spaventato... ma davvero non è accaduto nulla...” sorridendo timidamente.

elisabeth
28-11-2014, 20.44.39
Gioco perverso........tipicamente femminile....se non era stato l'aiuto di Diana...era una gran botta di fortuna........" Diciamo.....che le donne amano giocare d'azzardo piu' degli uomini alle volte......il loro intuito e' proverbiale...e allora perchè non usarlo in questo momento...così finalmente..potremo conoscere questo ...Guisgard...si chiama cosi' se non erro......e se devo dirla tutta.....sino a qualche momento fa.....non gli avrei torto un capello...ora lo prendere a zuppe calde in testa.....solo per rammentargli....le giornate paurose che sto passando a causa sua.......".......Mio caro Burmid..il secondo della lista sei tu....ti regalo tutto il mio disgusto......

Altea
28-11-2014, 20.46.06
Annuii ma era ovvio mentivano..le avevo sentite bene.."Un topo..beh..ognuno ha le sue fobie..se vedreste un mostro o essere bestiale come reagireste?" e sorrisi ironicamente.."Grazie, quindi qui non vi è Capitan Falco..mio caro Cid..forse ci conviene tornare nelle nostre stanze o ci perderemo in questo maniero, ci rivedremo dopo a cena penso".
Tornai su e dissi a Cid sottovoce.."Ci hanno mentito..ma tu devi essere coraggioso, guarda pure io ho leggermente paura e sono più grande di te..ma tu..tu hai saputo fare un gesto eroico a Suession ovvero hai lanciato a Capitan Falco la sua spada al giusto posto..ora non rischiamo di più visto ciò che abbiamo sentito, vieni ed aspetteremo gli altri nella mia stanza".
Entrammo nella stanza e feci sedere il ragazzino e mi sedetti pure io in una poltrona pensierosa..cosa mai stava succedendo, era meglio non spaventare quel ragazzino ma avevano forse ucciso una donna?

Clio
29-11-2014, 00.26.18
Tolsi la mano dalla spada appena mi accorsi che era Nora.
Nascondeva qualcosa, era sicuro.
Ma non potevamo certo essere scortesi.
"Ma certo.." Sorrisi "In effetti sembrava una specie di rapace o qualcosa del genere..".

Guisgard
29-11-2014, 01.38.23
“Può darsi.” Disse sorridendo Nora a Clio. “Come detto, viviamo nel bel mezzo di una campagna, dunque è usuale sentire versi e rumori. Venite, prego, vi riaccompagno nelle vostre stanze.”
Nora, così, condusse di nuovo Guisgard e la sua guardia del corpo nel corridoio dove si trovavano le loro stanze.
“La cena sarà servita fra pochi minuti.” Rivelò poi la donna. “Vi farò chiamare da una servitrice.” Un lieve cenno del capo e andò via.

Clio
29-11-2014, 01.40.38
"Grazie, Lady Nora.." sorrisi.
Osservai la donna andare via, dopo averci lasciato nelle nostre stanze.
"Questo posto mi piace sempre meno... prima ce ne andiamo, meglio è..." chinai il capo "Bene.." mormorai piano "Sarà meglio che vada nella mia stanza ora..".

Guisgard
29-11-2014, 01.46.35
“No, aspetta...” disse Guisgard a Clio “... questo posto piace poco anche a me e non voglio tu stia da sola stanotte...”
Udì allora la voce di Altea e di Cid provenire dalla sua stanza.
“Altea e Cid sono insieme...” fissando la piratessa.
Allora bussò.
“Altea, sono io...” fece Guisgard “... apri...”

Altea
29-11-2014, 01.51.03
I miei pensieri su quel posto furono destati sentendo la voce di Guisgard che bussava e guardai Cid.."Ecco, visto il capitano è arrivato" e andai ad aprire la porta.."Non dire altro" dissi facendolo entrare "abbiamo sentito pure noi tutto..qui qualcosa non va, abbiamo sentito delle servitrici, dicevano pure che qualcosa o qualcuno di terribile esisteva e lo avevano visto ma lady Nora non doveva sapere lo avevano visto..ma cosa era quel grido di donna?".

Clio
29-11-2014, 01.53.32
Sorrisi appena, alzando gli occhi su di lui "E va bene.. come vuoi.." sospirai.

Guisgard
29-11-2014, 02.00.02
Altea aprì, facendo entrare Guisgard e Clio.
E subito Cid corse incontro al capitano, abbracciandolo forte e lasciando stupito anche lo stesso presunto impostore.
“Su, ragazzo...” disse Guisgard, accarezzandogli i capelli “... non dirmi che questo posto è riuscito a spaventarti.”
“Un po' si, capitano...” mormorò il ragazzino “... ora per questo non merito più la vostra fiducia, vero?”
“Vuoi sapere un segreto?” Sorridendo il capitano. “Questo posto fa venire i brividi anche a me.” Facendogli l'occhiolino.”
Anche il ragazzo sorrise.
“Si, tutto è molto strano qui...” Guisgard ad Altea “... domani, salutato il barone, andremo via...” guardò poi Clio “... ma non dobbiamo dar loro l'impressione di essere inquieti... cercheremo di essere il più naturali possibili...”
Ad un tratto qualcuno bussò.
“Signori...” una servitrice dall'esterno “... la cena è pronta... sarà servita al piano terra.”
“Mangiare qualcosa ci farà bene.” Guisgard alle due donne e a Cid. “Venite.” Ed aprì la porta per scendere al piano inferiore.

Clio
29-11-2014, 02.02.13
Sorrisi a Cid, anche spaventato, quel ragazzino riusciva sempre a strapparmi un sorriso.
Era davvero speciale.
Vennero a chiamarci per la cena.
"Sì, sarà meglio andare.. ma.. occhi aperti.." dissi soltanto, prima di avviarmi.

Altea
29-11-2014, 02.04.29
Sospirai guardando il ragazzino abbracciare Guisgard.."Hai visto Cid..pure il capitano ha paura proprio come me..è normale..o non saremmo umani no? Ora ti terrà a cura lui" e annuii a Guisgard "Si, hai ragione...se mostriamo timore sembra sospettiamo qualcosa..sempre usciamo da qui..quella lady Nora sta troppo attenta a mio parere".
Poi ci avvertirono della cena e seguii tutti per recarmi al piano terra, forse proprio dove eravamo prima.

Guisgard
29-11-2014, 02.15.27
I quattro falsi mercenari lasciarono la camera e poi, seguendo la servitrice, scesero al piano terra, dove furono condotti in una saletta.
Qui trovarono una tavola imbandita.
I quattro presero posto e un attimo dopo entrarono Nora ed una giovane donna.
La stessa che Guisgard e Clio avevano visto prima, mentre lei li fissava da una finestra.
“Signori...” disse Nora “... questa è Rosanne, la pupilla del signor barone.”
La ragazza salutò con un lieve inchino e poi, insieme a Nora, prese posto a tavola.
“I nostri ospiti” fece Nora “sono mercenari. Non trovi sia una professione interessante, mia cara?”
“Molto.” Annuendo Rosanne. “Ma mi chiedo... anche le donne combattono?” Guardando Clio ed Altea.
“In verità” mormorò Guisgard “solo Clio, il mio luogotenente. Altea invece è nella compagnia come...” sorrise “... mia concubina.”
“Il vostro nome, messere?” Domandò Rosanne, fissandolo.
“Capitan Falco.”
“E' un nome di battaglia?”
“Anche.” Sorseggiando del vino il finto mercenario.
“Interessante...” prendendo anche Rosanne del vino “... e ditemi, capitano... il fatto di essere capo della compagnia vi da speciali privilegi sui vostri sottoposti?”
“Dipende...” rispose Guisgard “... vi riferite a qualcosa in particolare? Tipo diritto sul bottino, ultima parola?”
“Sul sesso, capitano.” Candidamente Rosanne. “Potete fare sesso anche, non so, col vostro bel luogotenente, oppure vi limitate solo alla vostra seducente concubina? Mi interessa molto questa cosa.” Bevendo altro vino.

Altea
29-11-2014, 02.20.42
Prendemmo posto e arrivò Nora e una bellissima donna di nome Rosanne e trasalii alle parole di Nora..era la pupilla del barone..avevamo qualcosa in comune anche se era del mio passato quando ero nota come pupilla di Dominus.
Lasciai parlare la donna e ascoltai le sue parole e guardai Guisgard..cosa intendeva? Forse era il caso di intervenire.."Caro..cosa intende questa graziosa milady" e sorrisi a Rosanne "sono fuggita dalla mia famiglia per te e si sa tu ami solo me".

Guisgard
29-11-2014, 02.38.39
Guisgard restò un momento interdetto a quelle parole di Rosanne e quasi istintivamente guardò il piccolo Cid, che con ogni probabilità neanche aveva seguito quella discussione.
“Amo te ed il tuo denaro, bellezza.” Disse il presunto Taddeide ad Altea, prendendo la sua mano e ridendo di gusto. “Mi perdonerete, milady...” voltandosi poi verso Rosanne “... ma il vino e la bella compagnia mi mettono sempre di buonumore.” Divertito.
“Rosanne, ti prego...” guardandola Nora “... siamo a tavola.”
“Perchè, a tavola non si parla di sesso?” Sorridendo la ragazza. “Eppure ho sentito dire che cibo ed erotismo vanno di pari passo.” Guardando poi Guisgard. “Anzi, posso chiedervi sotto quale segno siete nato, messere? Segno zodiacale intendo...”
“Io?” Sorridendo Capitan Falco. “Io sono del segno dello Scorpione, milady.”
“Ah, ecco.” Sorseggiando del vino Rosanne. “Allora, essendo lo Scorpione un segno molto passionale, immagino non siate uomo da una sola donna... e forse la nostra concubina e l'affascinante luogotenente sono ospiti fisse nel vostro letto... magari anche contemporaneamente... dico bene?”

Clio
29-11-2014, 02.39.00
Ci sedemmo a tavola, e arrivò anche la ragazza che ci aveva osservati dalla finestra.
Infondo, non era grave, Altea faceva la parte della concubina, non della moglie.
Dunque potevamo anche, che so, avere una storia segreta.
Nora ci presentò, e come era prevedibile, si stupirono che una donna combattesse.
Poi per poco non mi andò di traverso il vino.
Guardai Rosanne vagamente divertita.
"No, non può..." seccamente "Tutti quelli che ci hanno provato sono morti..." candidamente "Ho giurato obbedienza come soldato... ma come donna, beh..." lanciando una rapida e voluta occhiata a Guisgard "Come Atalanta attendo ancora l'unico uomo che saprà battermi e colpirmi mortalmente al cuore..".
Non era poi neanche una bugia, in fin dei conti.
Lei ci aveva visto, quindi doveva per forza essere sotto qualcosa.
Alle ultime parole di Rossane, divenni di ghiaccio.
"No, milady.. non è uomo da una sola donna il capitano..." meccanicamente "Ma vi pregherei di non insultarmi un'altra volta, siamo vostri ospiti, non è una buona abitudine..".

Altea
29-11-2014, 02.44.58
Guardai sorridendo Guisgard a quelle sue parole e risposi al suo bacio alla mano.."Non ne ho dubbi tesoro, me lo mostri sempre e lady Rosanne ha ragione...il sesso va di pari passo col cibo, infatti io ho conquistato il bel capitano passionale con una cenetta romantica afrodisiaca" poi ascoltai Clio e guardai Guisgard e mi venne un dubbio..perchè Rosanne insisteva tanto.."Sentito..pure il luogotenente lo ha detto..e poi io e lui siamo una coppia aperta ma sono certa della sua fedeltà, magari volete vederci pure nella intimità per essere sicura..ma perchè questi dubbi? Sembrate interessata al mio uomo" e sorrisi alla bella donna.

Guisgard
29-11-2014, 02.55.36
A quelle parole di Clio, Rosanne rise, per poi guardare Altea.
“Vedervi nell'intimità...” disse “... penso sarebbe divertente... per tutti intendo... così saprei se poi essere interessata o meno... ah, capitano...” a Guisgard “... avete udito? Chi vorrà cogliere il piacere con il vostro luogotenente dovrà prima batterla a duello.” Sorseggiò altro vino. “Possibile che voi non abbiate mai pensato di farlo? Di farlo con lei? Di farlo fino a morirne?” Rise ancora. “Duellare intendo... naturalmente...” guardò la piratessa “... suvvia... era solo un modo per fare conversazione... e poi non credo di avervi offesa...”
“Rosanne, ora basta, ti prego.” Smettendo di mangiare Nora.
“Allora converserò solo col capitano e la sua liberale cortigiana...” mormorò la ragazza “... dopotutto voi non siete così suscettibile, vero?”
“Affatto, milady.” Sorridendo Capitan Falco.
“E avete udito la conferma del vostro permaloso luogotenente, capitano?” Divertita Rosanne. “Non siete dunque uomo da una sola donna... per fortuna...”
“Già...” bevendo del vino Guisgard “... ne ho fatto ormai una regola, milady...”
“Davvero?” Chiese Rosanne.
“Si...” annuì Capitan Falco “... una ragazza, che conobbi tempo fa, non faceva altro che accusarmi di essere un farfallone, un donnaiolo impenitente... ed io, allora, lo sono diventato davvero.”
“Ottimo modo per vendicarsi, capitano!” Esclamò Rosanne.

Clio
29-11-2014, 03.05.33
Sorrisi appena a Rosanne, ma non risposi.
Avevo dovuto sopportare quei discorsi tutta la vita, dopotutto.
Era ovvio che si divertiva e non le avrei dato quella soddisfazione.
Vederli nell'intimità? Interessata?
Ecco, ce ne mancava un'altra.
Sorrisi alle ultime parole di Guisgard.
"Evidentemente non tenevi a quella ragazza..." prendendo il mio bicchiere di vino.
Non sapevo più quanto era recita e quanto fosse vero.

Guisgard
29-11-2014, 03.16.19
Guisgard prese di nuovo la sua coppa di vino e restò a fissare il riflesso delle candele sulle increspature di quel liquido rosso fuoco.
“O forse era lei a non tenere a me...” disse piano “... visto che non mi ha mai creduto...” sorseggiando.
“Siete dunque un uomo romantico, capitano?” Sorridendo Rosanne. “Di quelli che amano comunque, anche a dispetto del Tempo e della distanza?” Rise. “Perdonatemi, ma non credo esistano. E poi, se anche ci fossero, sarebbero stupidi, no?”
“Già...” annuendo Capitan Falco “... folli, stupidi... gli innamorati conoscono molti modi per essere definiti...”
“Si, ma ora parliamo di cose allegre.” Fece Rosanne.
“Direi che puoi ritirarti, adesso.” Intervenne Nora.
“Perchè mai?” Stupita Rosanne. “Io obbedisco solo al signor barone.”
“In sua assenza” replicò Nora “qui comanda suo fratello ed io sono sua moglie. Dunque obbedirai a me stasera. Ritirati adesso.”
Rosanne, indispettita, si alzò e si avviò verso la porta.
“Spero che la vostra notte, capitano, sia più eccitante della mia.” Ed uscì.
“Perdonatemi, è tardi.” Mormorò Nora. “Andrò a letto anche io. Buonanotte, signori.” E lasciò la stanza.
“Atmosfera idilliaca, direi...” fece Guisgard, appena rimasto solo con Clio, Altea e Cid.

Clio
29-11-2014, 03.30.36
No, decisamente la recita aveva lasciato il posto a ben altro.
Era questo che pensava? Che non tenessi a lui?
Avrei dovuto fidarmi e basta? Perché mi era tanto difficile.
"Tu che hai fatto per convincerla che si sbagliava?" mormorai.
Finalmente poi Rossane se ne andò.
Forse Nora nascondeva qualcosa, ma sicuramente mi stava già più simpatica di Rossane.
Restammo soli.
"Già.." annuii a Guisgard, prendendo altro vino "Una favola.." mormorai, sarcastica, per poi finirlo.
"Dovremmo andare anche noi..." mormorai.

Guisgard
29-11-2014, 03.36.15
“Ho cercato di proteggerla...” disse Guisgard, per poi finire il suo vino “... ma tanto è inutile, vedo...” alzandosi da tavola “... si, credo sarà meglio andare anche noi... prima dormiremo, prima si farà giorno e lasceremo questo posto...”
I cinque, così, uscirono dalla stanza e tornarono verso le loro camere.

Clio
29-11-2014, 03.44.09
Sospirai.
Proteggermi? Era questo che stava facendo, e da che cosa?
Era quello che voleva dirmi prima che Irko ci interrompesse? Non era più tornato sull'argomento.
Diamine, ero la sua guardia del corpo, ero lì per morire al posto suo.
Quello che mi terrorizzava era morire senza aver vissuto davvero.
Ma probabilmente era meglio che non lo sapesse.
"Sfortunate le donne che non sanno proteggersi da sole.." sussurrai soltanto.
Arrivammo così alle nostre camere.
Ci siamo... fiducia.. ricorda... è questo che vuole...
Alzai gli occhi su di lui per un momento, poi chinai il capo "Buonanotte.." mormorai, ma sapevo bene che non avrei chiuso occhio.

Galgan
29-11-2014, 12.00.30
Li osservai a lungo, tutti e tre, soffermandomi soprattutto su sir Montel, il cavaliere rosso, perché attraverso di lui, forse involontariamente, rivivevano nuovamente i miei ricordi.
Ah, quante cose erano cambiate da allora, quando quel rosso cavaliere mi sconfisse a singolar tenzone, e facendolo, mi mostrò un cammino alquanto diverso da quello che stavo intraprendendo!
Eppure, l'uomo che avevo di fronte mi parve, appunto, un uomo, mentre quello sepolto tra le brume dei ricordi, mi era sembrato qualcosa di diverso........Non saprei dire......
Mi volsi di scatto verso il barone;

-Che giammai, un cavaliere si mostri spaventato dalla perigliosità di un'impresa, ma che anzi, questa sia per lui un continuo spunto a migliorarsi-

Tornai poi ai tre cavalieri;

-Compagni d'armi, presto entreremo insieme nelle selvagge terre della spada, sarà un piacere, per me, lasciarmi proteggere il fianco, ed io farò altrettanto-

Altea
29-11-2014, 12.12.36
Non risposi a Rosanne..vederci nella intimità..se avesse visto me e Guisgard non lo avrebbe più ritenuto passionale e comunque la vera Altea non lo avrebbe permesso mai..l' amore come il sesso erano personali e da condividere solo tra due persone.
La conversazione continuò e trasalii alle parole di Guisgard sulla ragazza lo aveva tacciato di essere un donnaiolo..ma a chi si riferiva? Io lo avevo detto spudoratamente a lui nella via verso Auroria per due volte e poi ben altre volte e ultima volta sul ponte dove, purtroppo, fui sentita da tutti e non era il mio volere..certo non si rivolge a te..ma ho appurato almeno di non essere stata la sola e non credo stia mentendo stavolta.
Alla fine per fortuna quella cena finì e salimmo verso le nostre camere, ma ero sospettosa "Si..è strano e ho dei sospetti, per me quella Rosanne ci controllerà stanotte..per vedere cosa facciamo..e magari quella Nora fa la doppiogiochista e finge di essere cosi perbenista..stiamo attenti, niente passi falsi" e guardai Cid, era un ragazzino e forse non capiva nemmeno che stesse succedendo.
Arrivati alle camere mi congedai e presi Guisgard per la mano e salutai gli altri ed entrammo nella camera datoci e gli dissi.."Come detto..io starei attenta Guisgard, non so che sia avvenuto tra te e Clio e non lo voglio sapere..per carità..ma quella donna sembrava sapesse qualcosa..ci controllerà stanotte, dai..non preoccuparti"dissi ridendo "ho le carte da gioco nella sacca o possiamo parlare perchè io non mi fido a dormire stanotte, non vorrei morire nel sonno..già almeno mi conoscerai meglio se domani riusciamo a uscire da questo castello magari sarà la ultima volta mi vedi" e mi rabbuiai "io non sono molto ottimista, quella Nora aveva detto il barone premeva a conoscerci ricordi e non è arrivato ancora..oppure è qui e ha mandato in avanscoperta la sua pupilla..ah io non ero cosi impudente quando ero la pupilla di Dominus, a me sembrava più interessata a te..comunque..sono contenta di non essere stata la unica ad averti detto più volte sei solo..un donnaiolo".
Detto questo frugai nella sacca e presi la camicia da notte e le carte e gliele mostrai e le misi sul letto.."Ecco..perdo sempre sai?" e andai dietro al paravento, mi tolsi la veste e indossai la camicia da notte bianca di seta e mi strinsi bene i lacci laterali..ero tranquilla visto non gli facevo nessun effetto e mi sedetti sul letto e lo guardai sorridendo.."Non preoccuparti, non ti sfiorerò..ho il mio orgoglio".

elisabeth
29-11-2014, 19.44.09
La mia risposta forse non era stata molto interessante, Burmid forse non era così zotico, mi aveva posto la domanda solo per cortesia.........quel ponte brulicava di formiche operaie......Nettuno e Velv....erano ancora presi da quella scena orribile.......mi accorsi che potevo allontanarmi da tutti, senza che qualcuno ci facesse caso.......Era straordinario....la solitudine non era da considerarsi tra la moltitudine della folla...potevi essere sola tra tanti o tra nessuno.....ed io non solo ero sola......Ero diventata un fantasma in carne e ossa...e la mia risposta era volata via nell'aria....come foglie al vento........Ovviamente non ero la protagonista.......forse se ci fosse stata qualche altra donna...magari...sarebbe stato piu' movimentata la discussione....ma ....una nave di uomini....mi potevo considerare come il gatto nero........meglio evitarlo......Raggiunsi il parapetto e guardai l'orizzonte.........quanto avrei voluto fare qualcosa per la mia isola......Ma anche in quel caso.....Pileo o chi mi avesse già sostituita.....aveva già messo le cose a posto...tutti utili e nessuno indispensabile........

E fu in quel momento che decisi...di non far parte piu' di quell' avventura....le avventure si vivono di giorno....e la notte ci si riposa.....ma questo era solo un problema mio.......

Mi issai sul parapetto.....e volai giu' dalla nave....sprofondando in quelle acque gelide.............il vestito era una zavorra ....pesante...pesante...così pesante..che mi lasciai andare con la mente...fino a quando non sopraggiunse il panico dell'acqua che riempie i polmoni.....e poi...il nulla............solo il silenzio......

Ogni cosa era tornata al suo posto.......

Guisgard
01-12-2014, 02.16.01
Era ormai notte fonda ed un tetro silenzio calò sulla torre.
Guisgard ed Altea tornarono nella loro camera e lo stesso fecero Clio e Cid.
Poi Altea si cambiò per la notte e prese un mazzo di carte.
“Carte da gioco...” disse sorridendo Capitan Falco “... interessante... beh, anche io non ho molta fortuna al gioco... dunque sarà meglio scegliere una posta in palio non troppo alta.” Ridendo.
Ma poi si udì qualcosa.
Un grido.
Di nuovo.
Era la voce di una donna.
“Ma cosa...” alzandosi di scatto Guisgard “... ma in questo posto urlano tutti...” guardò Altea “... tu aspetta qui... vado a controllare...” ed uscì dalla stanza.
L'urlo naturalmente fu udito anche da Clio.

Clio
01-12-2014, 02.21.57
Entrai nella camera con Cid.
"Riposa pure, piccolo.." Sorrisi "Veglierò io su di te...".
Mi sedetti per terra, con la testa appoggiata al letto, a fissare la finestra.
E poi lo sentii: un grido terribile, da far venire i brividi.
Mi alzai in piedi di scatto.
"Ma che diavolo era?" Esclamai.
Guardai il ragazzo "Vado a vedere cos'è successo.. Tieni.." Porgendogli un pugnale in più dalla sacca "Non far entrare nessuno.." Sfiorandogli il capo con la mano.
Uscii e trovai Guisgard.
"Hai sentito anche tu?" Corrucciando la fronte "Questo posto mi piace sempre meno.." Sussurrai "Dici che dovremmo andare a dare un'occhiata in giro?".

Guisgard
01-12-2014, 02.30.18
Guisgard era appena uscito dalla sua stanza, quando vide Clio davanti a lui.
Anche la ragazza aveva udito quel grido.
“Già, sembra che le notti qui siano tutt'altro che monotone...” disse annuendo il presunto Taddeide “... si, andiamo a dare un'occhiata, ma occhi aperti, intesi?”
I due si diressero di nuovo verso le scale, cominciando poi a salire.
Raggiunsero così uno dei piani successivi, trovandosi davanti ad un piccolo atrio.
Da qui si poteva giungere in una saletta, illuminata solo da due candele.
Guisgard guardò Clio e le fece cenno di seguirlo.
Arrivarono poi davanti ad una porta chiusa.
Capitan Falco allora tentò di aprirla.
Un attimo dopo si ritrovarono in una sorta di cappellina fiorita, con diverse specie di piante e diversi tipi di fiori.
Il tutto illuminato da alcune piccole lampade che generavano in quel luogo una sinistra penombra.

Clio
01-12-2014, 02.35.26
Mi limitai ad annuire a Guisgard, per poi seguirlo.
C'era qualcosa di strano, di inquietante tra quelle mura.
Salimmo di nuovo, nel silenzio della notte, senza sapere dove stavamo andando.
Finché non ci ritrovammo in una specie di inquietante giardino segreto.
Mi guardai intorno, in quella penombra, osservando le diverse piante, i fiori di ogni tipo.
"Posticino interessante.." Sussurrai.

Guisgard
01-12-2014, 02.41.00
Era un luogo curioso.
A metà tra una piccola serra privata ed uno di quei giardinetti che un tempo si vedevano nelle ricche case di città.
Vari profumi si mischiavano fra quelle pareti, mentre le deboli luci di quel luogo, con i loro lievi bagliori, parevano quasi voler animare le statue che, tra le piante ed i fiori, impreziosivano quell'angolo della torre.
“Si, decisamente...” disse Guisgard guardandosi intorno “... magari è qui che il barone s'incontra segretamente con la sua seducente pupilla...” facendo l'occhiolino a Clio.

Clio
01-12-2014, 02.52.39
"Segretamente, dici?" Risi appena, scuotendo la testa.
Quella non mi sembrava una che tenesse segrete le sue passioni, anzi.
Continuavo a guardarmi intorno, non sapevo se essere affascinata o spaventata da quel posto.
"Beh, non stasera... Il barone tornerà all'alba.." Mormorai sorridendo "Però immagino possa essere un posto romantico, una specie di giardino segreto.." Sorrisi "Se solo non si trovasse in un castello così inquietante..." Sussurrai, sospirando.
Chi poteva essere la donna che gridava in quel modo?
Decisamente quel luogo era pieno di misteri.

Guisgard
01-12-2014, 02.53.06
Burmid annuì a quelle parole di Elisabeth, che spiegavano il perchè di quella scelta da parte della donna.
“E sia.” Disse il mercenario. “La prossima destinazione allora sarà proprio Nuova Casalis... hihihihihihihi...” e diede ordine ai suoi di prepararsi.
Ma mentre tutti a bordo si adoperavano per la nuova rotta da seguire, Elisabeth, con un gesto improvviso, si avvicinò al parapetto per poi buttarsi giù, nelle verdastre acque del Lagno.
Un attimo dopo attorno a lei ci fu solo silenzio...
Silenzio fino a quando un'opaca luminosità la portò a destarsi.
Riaprì gli occhi, senza però riuscire a mettere a fuoco ciò che la circondava.
Udiva solo un rumore.
Il rumore di acqua che scorreva.
Poi finalmente le immagini intorno a lei si fecero più nitide.
Era in una sorta di grotta ed il suo corpo era adagiato ed avvolto in profumate e calde pelli di animale.
Accanto a lei alcune candele illuminavano quel luogo con la loro sognante luce verde.
E tra quelle pareti di pietra alla donna parve di udire una delicata musica.

Guisgard
01-12-2014, 02.59.08
“Già...” disse Guisgard a quelle parole di Clio “... un luogo romantico ed appartato... l'ideale per un incontro segreto...” guardò la ragazza sorridendo “... e tu, dimmi, non hai timore a star qui da sola con me? Se non sbaglio a tavola hai detto che sono una specie di Don Giovanni, un farfallone...” si avvicinò a lei “... e poi devo impersonare un mercenario, no? Un uomo senza scrupoli... non credo esistano simili individui dotati di romanticismo...” le accarezzò piano i capelli, giocando con le dita nella bionda chioma di lei “... sei a disagio, vero? O forse hai paura di me...” guardandola fissa negli occhi “... no, tu non hai paura... lo so...” sfiorandole delicatamente il corpetto del suo abito.
Ma proprio in quel momento la porta si aprì all'improvviso.
Ed apparvero due figure.
Erano due donne.
“Cosa fate voi qui?” Chiese una delle due.
“Questo luogo è privato” fece l'altra “e nessuno può accedervi.”
“Abbiamo sentito un urlo.” Fissandole Guisgard.
“Noi non abbiamo sentito niente.” Disse la prima che aveva parlato. “E comunque, come detto, qui non è possibile stare.”
Capitan Falco annuì e poi, prendendo Clio per mano, lasciò quel luogo insieme alla ragazza.
Tornarono allora alle loro stanze.
“Se vogliono celare i segreti di questo luogo” mormorò prima di entrare nella sua camera “dovrebbero cercare di non svegliare gli altri con le loro grida.” Con tono sarcastico. “Sarà meglio riposare davvero ora. A domattina, se Dio vorrà. Buonanotte Clio.” Sorridendo alla piratessa.
Entrò allora nella sua camera, dove trovò Altea ad attenderlo.
“Questo luogo è sempre più strano ed inquietante...” alla donna “... più che una partita a carte” scuotendo il capo “ci vorrebbe qualcuno in grado di leggerle quelle carte... e magari svelarci qualcuno dei segreti di questa torre...”

Guisgard
01-12-2014, 03.09.16
I tre cavalieri annuirono a Galgan, mostrandogli poi le loro spade, in segno di leale obbedienza.
Il barone allora ringraziò di nuovo il cavaliere eremita, così come fece sua figlia Dafae, per poi congedare lui ed i suoi tre nuovi compagni.
Il Maggiordomo aveva dato precisi ordini ai servitori e questi fecero trovare le cavalcature dei quattro cavalieri già pronte.
Così Galgan montò il suo Pegaso e gli altri tre i propri palafreni.
Si misero poi in viaggio, uscendo poco dopo dai confini della baronia.
“Il Maggiordomo” disse ad un certo punto Tharos a Galgan “ci ha incaricato di dirvi che un uomo informato degli ultimi fatti attorno a quel traditore ci attende in una locanda poco distante... egli conosce la via che dobbiamo seguire.”
Ed infatti, poco dopo, una locanda isolata apparve lungo la strada.
“Deve essere quello il posto.” Indicò Montel.
I quattro cavalieri raggiunsero quell'edificio e subito uscì un uomo ad accoglierli.
“Benvenuti nella mia locanda, cavalieri.” Fece il locandiere. “Lasciate pure a me i vostri cavalli ed entrate dentro. Mia moglie vi offrirà del vino cotto per scaldarvi, in attesa di servirvi un degno pasto.”
Intanto una fitta pioggia cominciò a scendere.

Galgan
01-12-2014, 11.14.07
-Vi ringrazio, buon oste-

Risposi scendendo da cavallo, ed affidando quindi il mio nobile destriero all'uomo che ci aveva accolto.
Varcai la porta della locanda, e sedetti, con i miei compagni, ad un tavolo accanto al camino, perché quella mi parve la posizione ottimale, per avere una visuale completa su quegli ambienti......Gli anni in cui, solitario, avevo dovuto badare alla mia incolumità, erano tornati a farsi avanti in modo prepotente, anche se stavolta ero in compagnia di tre fratelli.....Eravamo in quattro......I Quattro.......Chissà per quale motivo, quel numero, associato ad un pugno di uomini d'arme, mi parve tanto rassicurante.

-Ditemi, amici-

mi rivolsi ai miei compagni,

-Il Maggiordomo ha dato indicazioni su come riconoscere l'uomo che dovrà informarci?-

Clio
01-12-2014, 15.50.37
Gli sorrisi, mentre si avvicinava a me.
"Beh, ti ho fatto un favore a tavola.. ce lo vedi Capitan Falco monogamo?" ridendo appena "E poi, anche io stavo recitando, quella ci aveva visto baciarci, dovevo pur inventarmi qualcosa no? Una dama di ferro innamorata del suo Capitano, che però non gli permette di approfittarsene..." risi, facendogli l'occhiolino.
Non era neanche tanto lontana dalla realtà.
"No.." mormorai dolcemente, sfiorandogli il volto con la mano "So che non sei così.. tu sei romantico ed appassionato.. so che quando ti innamorerai, lei sarà l'Unica... Perché l'Amore non conosce compromessi.." abbassai lo sguardo "Non avrei dovuto dirti quelle cose, scusa.. non devi dimostrarmi nulla, perché non sono nessuno... è solo che.." alzando timidamente gli occhi su di lui "Quando siamo soli tu.. mi fai sentire speciale e io.." distolsi lo sguardo "Io poi mi illudo di esserlo davvero..." mormorai.
Sorrisi, alzando gli occhi su di lui "A disagio?" perplessa "Siamo io e te, come potrei essere a disagio?" scossi la testa "Paura.." tornando a guardarlo "Certo che ho paura di te... da morire.." mormorai "Ma non come pensi tu... tu sei.. l'unico che possa ferirmi con una parola, uno sguardo, o peggio ancora un silenzio.. oppure farmi sentire la donna più fortunata del mondo..." sussurrai "La verità è che davanti a te mi sento fragile e disarmata... il corpo sa esattamente cosa fare se viene attaccato, ha imparato benissimo a difendersi da solo, il cuore.. no.." con gli occhi nei suoi "È alla tua mercé..".
Ma arrivarono delle donne, e io restai in silenzio accanto a Guisgard, che si lasciò condurre via.
Nessuno voleva problemi.
"Beh.." dissi, una volta raggiunte le nostre camere "Non vedo l'ora che spunti l'alba.." sorridendo appena.
"Buonanotte.." mormorai, osservandolo mentre rientrava nella sua camera.
Io tornai nella mia e sorrisi a Cid.
Mi sedetti di nuovo per terra, a fissare la finestra, pregando solo che finisse presto.

Altea
01-12-2014, 16.12.19
Risi alle parole di Guisgard.."Non ci credo proprio non sai giocare a carte..vuoi mettere una posta..eh certo, mi conviene non metterla alta, magari ho una sorpresa e chissà che pegno mi chiederai..anche perchè lo ammetto io non so giocare a carte e dunque dovresti spiegarmelo tu".
Ma ad un tratto un urlo di donna ci interruppe...di nuovo..è già Guisgard aveva ragione..li urlavano tutti.
Egli uscì a controllare e rimasi ad aspettarlo nel letto, ma che posto era mai quello..erano folli.
Dopo un pò di tempo tornò ed era visibilmente turbato "Qui è tutto strano, cosa hai visto? Non sono mai salita su quella torre...ma ho visto abbastanza nel maniero..e poi è strano non vi sia nemmeno un uomo in questo castello, il barone non vi è e Nora ha detto lei è la moglie del fratello del barone, ma dove si trova questo fratello? Vi sono solo donne..e lasciano sole le donne in un posto simile..e poi quel servo mi disse stavano cercando un assassino" e guardai il suo bel viso perplessa rimescolando le carte nervosamente.

Guisgard
01-12-2014, 18.42.30
“Si, è strano...” disse Guisgard ad Altea “... ma tra un po' andremo via, tranquilla...” sorridendole per rassicurarla.
I due poi trascorsero il resto della notte a giocare, con lui intento a spiegare alla dama alcuni giochi molto diffusi nelle corti di Sygma, Capomazda ed anche in qualche più o meno bieca bisca clandestina tra Nolhia e Suession, la crema del regno di Afragolignone.
Poi giunse l'alba e un'ora dopo qualcuno bussò alla loro porta.
“Signori, il barone è tornato e chiede di voi.” Mormorò. “Vi attende di sotto per la colazione.”
E poi, bussando anche alla porta della camera di Clio e di Cid, riferì la medesima cosa.
Poco dopo Guisgard ed Altea erano pronti per scendere, attendendo solo che lo fossero anche la piratessa ed il piccolo apprendista eroe.

Clio
01-12-2014, 18.45.57
L'alba giunse, e l'accolsi con un sorriso.
Quando bussarono alla porta mi alzai di scatto, non avevo chiuso occhio, in realtà.
Sperai che almeno Cid lo avesse fatto.
Gli sorrisi mentre raccoglievo le mie cose.
"Andiamo, Cid?" aprendo la porta, non vedevo l'ora di lasciare quel posto "Hai dormito bene?".

Altea
01-12-2014, 18.55.53
Lui era davvero convinto..che saremmo andati via..io ero scettica.
Comunque la notte passò tra vari giochi di carte..."Oh per fortuna non eri bravo a giocare a carte..se ti avessi creduto e avessi messo in palio la mia prima notte assoluta con un uomo..eh già che sorpresa vero? Pensavi fossi davvero sfrontata? Io mi concederò solo all'uomo che amo" e lo guardai sorridendo guardando l' alba arrivare e chiusi le carte e le riposi nella sacca.
Poi qualcuno annunciò il barone era arrivato e ci aspettava per la colazione..eppure Guisgard non mi aveva detto nulla di ciò che aveva visto nella torre.
Sospirai e prima di scendere mi immersi nella vasca, sembrava facile..ma avevo dovuto far leva a tutta me stessa per la sua vicinanza..e forse lo avrei proprio visto per la ultima volta..e sarei sparita come quella nebbia e tornata dalla mia famiglia.
Mi vestii e mi spazzolai i capelli lasciandoli sciolti e appuntando una spilla ai capelli ed uscii facendo finta di sorridere.."Beh ora vedremo il barone..e poi ce ne andremo..già e se sparissi? Ti mancherei? Non penso" e mi avvicinai a lui, chiusi gli occhi...non mi interessava nulla..tanto non mi avrebbe più vista e volevo almeno l' ultimo bacio anche se avrebbe serrato le labbra ma io avrei vissuto almeno di quel ricordo e poggiai leggermente le mie labbra sulle sue, il cuore batteva forte chissà se sentiva il battito del mio cuore.
Mi staccai e dissi sottovoce "Possiamo andare..e buona fortuna".

elisabeth
01-12-2014, 19.03.32
Si il silenzio si perde nel vuoto...trascinando la vita dell' uomo in una culla chiamata grembo.....il rumore del liquido che ti nutre...il buio dello sviluppo che dara' ad ogni parte umana.....il buio..la morte...e poi la nascita..il vagito ....il pianto e il primo respiro....respirai ...come se ogni goccia d'acqua fosse uscita dai miei polmoni...respirai l'odore della pietra....mi cullai tra il calore di quelle pelli...e la luce diede i natali alla mia rinascita...vidi colori che simboleggiavano il verde...la speranza..ed in lontananza...sentii un canto.....ancora intontita...non comprendevo se fosse di uomo o donna......ma sembrava rilassare i miei sensi assopiti........mi sollevai appena...." Chi ha deciso di riportarmi alla vita ?..."...

Guisgard
02-12-2014, 02.07.06
Elisabeth riaprì gli occhi e si ritrovò in quel luogo.
Così calmo, rilassante, col rumore dell'acqua che scorreva sulle pietre lisce e qual canto melodioso.
Poi ad un tratto una figura.
Prima vaga, poi più nitida.
Era una bambina dai lunghi capelli verdi.
“Ben sveglia...” disse ad Elisabeth.
In mano aveva una bambolina.
E nell'osservarla meglio Elisabeth si accorse che quel pupazzo aveva le sue stesse fattezze.
Era Elisabeth di pezza.

Guisgard
02-12-2014, 02.17.14
Galgan ed i suoi tre compagni presero posto nella locanda, ad un tavolo accanto al camino acceso.
La stanza non era molto illuminata e il chiarore del fuoco generava strani ed inquieti giochi di luci ed ombre sulle pareti inumidite di quel posto.
“Accadrà da sé, cavaliere...” disse Tharos all'eremita.
Ad un tratto entrò uno zingaro, per poi avvicinarsi al camino e scaldarsi.
“Per una moneta, signori, vi rivelerò il futuro...” mormorò.
I tre cavalieri lo fissavano in silenzio.
“Una moneta, cavalieri...” continuò lo zingaro “... una moneta soltanto e vi svelerò ogni cosa... ogni passo di quel traditore...”

Guisgard
02-12-2014, 02.30.04
Altea si lavò, si pettinò e infine si preparò per scendere.
Ma poi, con un gesto improvviso, si avvicinò a Guisgard e gli diede un lieve bacio che prese alla sprovvista il falso mercenario.
“Non dovresti baciarmi...” disse piano lui “... un giorno qualche ricco e nobile giovane potrebbe chiederti in moglie... cosa gli dirai? Che hai baciato un possibile traditore della patria?” Rise appena. “Su, andiamo... e smetti di fare quei discorsi... perchè mai dovresti sparire? Non credi che io e tutti gli altri dell'equipaggio verremmo a cercarti?”
I due uscirono e poco dopo anche Clio e Cid lasciarono la loro stanza.
Il ragazzino aveva fatto una bella dormita e sognato la Santa Caterina ed al suo risveglio raccontò il bel sogno alla piratessa.
I quattro falsi mercenari allora furono accompagnati dal servitore al piano terra della torre, dove il barone li attendeva.
Giunsero così in una bella sala da pranzo, arredata non col gusto di una ricca e sfarzosa corte, ma bensì come il rustico ed elegante ritrovo di campagna di qualche nobile e facoltoso vassallo, con i suoi animali impagliati, le armi alle pareti, i mobili in noce, gli stendardi e i trofei di caccia.
Il barone, un uomo alto e robusto, dal volto marcato, la barba incolta ed i capelli rasati, sedeva ad una tavola ben imbandita.
“Finalmente incontro i miei ospiti.” Disse ai falsi mercenari. “Prego, prendete posto. La colazione è un pasto fondamentale. Mi hanno già detto di voi e dei vostri nomi. Capitano...” a Guisgard “... prego, sedetevi accanto a me. Insieme alle vostre belle accompagnatrici ed al ragazzino.” Sorrise. “Ditemi, è accogliente la mia torre? Avete riposato bene?”
Accanto al barone vi era anche la bella Rosanne, che fissava con un sorriso enigmatico il Taddeide e le sue due bellissime assistenti.
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Clio
02-12-2014, 10.00.20
Cid mi raccontò il suo sogno, riuscendo a strapparmi un sorriso.
Di solito non mi andavano a genio i ragazzini, ma in lui c'era qualcosa di speciale.
Uscimmo e salutai gli altri, per poi scendere dove il barone ci aspettava.
La sala era accogliente e rustica, e così sembrava anche il barone.
Mi chiesi in che modo gli avessero riferito di noi.
Riposato? Certo, come no.. una favola.
Sarebbe stato saggio parlare delle grida? O forse era meglio andarsene il prima possibile.
Mi limitai a sorridere cortesemente, la prima parola spettava al capitano.

Galgan
02-12-2014, 10.08.59
Invero, per molti uomini l'esistenza è materiale, cioè dominata quasi esclusivamente da bisogni dettati dalla fame, o dall'avidità.
Costoro, non vi presteranno aiuto senza compenso, né interverranno in qualsivoglia questione, se non vedranno in questo agire una qualche convenienza, anche minima, per il loro tornaconto.
Non conoscevo lo zingaro, le mie erano solo supposizioni dettate da passate esperienze, però ringraziai il Cielo per aver conservato, anni prima, quando mi ritirai nella Chiesa tra i Boschi, una piccola borsa con una modesta quantità di denaro......Ora tornava utile.
Presi una moneta, e la posai sul tavolo, poi, fissando lo zingaro,

-Raccontate pure, buon uomo.
Qui vi attende il vostro compenso-

Altea
02-12-2014, 15.32.51
A quelle parole di Guisgard sorrisi lievemente e scossi il capo.."A dire il vero, vi sono stati fin troppi nobili giovani e belli che hanno chiesto la mia mano, ma io li ho sempre rifiutati..e che dirò allora a quello a cui ti riferisci? Che forse non sapeva giocare bene a carte" e lo guardai nei suoi occhi "Pensi di essere un traditore della patria..magari io sono la nipote e la figlia di un traditore della patria ma a fin di bene, poichè questi rivoluzionari stanno fumentando a corte con altri aristocratici per spodestare Dominus e mettere al trono il vero taddeide". Non aggiunsi altro, uscimmo dalla stanza e salutai Cid e Clio ma rimasi pensierosa verso il tragitto per la colazione..mi avrebbe cercato..già..e tornai a pensare alle parole su mio nonno e mio padre, Guisgard non lo sapeva ma poi io e lui non avevamo mai avuto modo di parlare. Mio nonno Mandus assieme a mio padre era a capo secondo il volere dell' Austero di una fazione nella corte per spodestare davvero Dominus (e i lettori avranno già letto questo nei precedenti capitoli) e il salotto di Madama Sibille era il punto di ritrovo, mi avevano dato ampia libertà di essere la pupilla di Dominus il quale visto il comportamento, probabilmente, aveva solo cercato di avere il mio consenso. Erano riconoscibili tra loro, avevano una spilla proprio come la mia ovvero una rosa in oro e pensandoci bene mio nonno Mandus disse in pubblico che Guisgard possedeva Mia Amata per mettere tutti in guardia e voleva solo riconoscere il valore del presunto taddeide..avevo sempre pensato non mi avesse mai cercato ma forse lui sapeva ero con lui e quindi dovevo continuare questo per tutti loro e forse loro sapevano pure le gesta compiute da Guisgard, attendendo il suo ritorno.
Mi destai dai pensieri arrivando alla sala dove fu servita la colazione e rimasi perplessa dalla sala..sembrava un casolare di caccia.
Il barone era affabile, cordiale ma era lo sguardo indagatore di Rosanne a non convincermi..perchè ci guardava in quel modo? Mi avvicinai a Guisgard, non si doveva destare sospetti e gli sorrisi e gli presi la mano mentre il barone ci invitava a sederci.."I miei omaggi milord, è un piacere fare la vostra conoscenza e un dovere ringraziare per la vostra ospitalità" dissi sorridendo al barone come avrebbe fatto la pupilla di Dominus "a dire il vero non ho avuto modo di vedere a fondo la vostra torre, ma se ne parlate con fierezza sicuramente deve avere qualcosa di particolare" e continuai a sorridere..e ovvio...quelle urla e quel fatto sentito dalle servitrici davvero mostravano vi era qualcosa di particolare.

elisabeth
02-12-2014, 21.15.47
Il suono divenne limpido una voce giovane.......fresca...come acqua di fonte....era una bimba....una bimba ai capelli verdi.....verdi come le alghe del Lagno.....era dolcissima...una voce dolce......mi alzai da quel letto fatto di una lastra in pietra tutta intagliata...erano strani disegni ....mi alzai e le andai vicina......." Grazie...mi hai trovata tu ?......"....ma nel guardarle le mani...vidi una bambola con la mie fattezze.......sentii il cuore battere forte e il respiro farsi corto.....che posto era quello....".....e' molto graziosa la bambolina potrei vederla ?...chi te l'ha donata..?....."...Tesi la mano aspettando che la bambina mi rispondesse....o che mi facesse vedere la bambola.....c'erano antiche credenze......sulla terra ferma........gia' ma io dov'ero.....