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Visualizza versione completa : Il Fiore Azzurro (Il viaggio della Santa Caterina)


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Guisgard
03-12-2014, 01.25.33
La bambina sorrise ad Elisabeth, senza però risponderle nulla.
Attorno a loro l'acqua scorreva limpida e dal fruscio quasi melodioso, intrisa di balenii generati di riflessi di quel lieve alone sulle lisce pareti di pietra.
Poi la piccola scappò via, senza mostrare la sua bambola ad Elisabeth.
Ma incredibilmente, pur essendo andata via la bambina, il suo riflesso restò immobile sulle acque a fissare la donna.
“Nessuna ti ha trovata ancora” disse il riflesso della bambina ad Elisabeth “poichè ti sei perduta. Se perdiamo noi stessi poi non possiamo pretendere che altri ci trovino.”
Intanto, diffuso tra quelle pareti rocciose, si udiva ancora quell'armonioso suono.

Guisgard
03-12-2014, 01.49.39
Lo zingaro prese la moneta da Galgan, per poi sedersi accanto al camino acceso.
“Capomazda” disse lanciando in aria più volte la moneta, per poi prenderla sempre al volo “è luogo particolare. Ma ormai il traditore è diretto ai suoi confini... bisogna cercarlo altrove... due navi lo stanno braccando... vi consiglio di raggiungerle... esse alla fine vi condurranno dal rinnegato...”
“Dove troveremo queste due navi?” Chiese Tharos.
“Stanno navigando lungo il Lagno in questo momento...” rispose lo zingaro, afferrando al volo per l'ennesima volta quella moneta.

Guisgard
03-12-2014, 01.59.20
“Milord...” disse Guisgard al barone “... la vostra ospitalità è senza dubbio chiaro segno del vostro lignaggio e della vostra generosità. Abbiamo attraversato la vostra terra e voi, invece di porvi ostile, ci avete invitato a visitare la vostra dimora. Ve ne siamo grati.” Con un cenno del capo.
“La mia dimora è casa vostra.” Sorridendo il barone. “Gli ospiti dei Ciminieri sono i padroni.” Ridendo.
“Stanotte avete riposato bene, capitano?” Chiese all'improvviso Rosanne.
“In verità” fece Capitan Falco “l'alloggio è molto comodo e noi abbiamo riposato benissimo. Ma non credo di poter dire lo stesso di alcuni dei vostri servitori.”
“Come sarebbe?” Fissandolo il barone Ciminieri.
“Stanotte” spiegò Guisgard “abbiamo udito e più volte, delle urla. Urla di paura direi.”
Il barone assunse una strana espressione, per poi scuotere la testa.
“In verità” con sguardo cupo il nobile “qui sono accaduti fatti luttuosi. Sono infatti morte alcune persone.”
“Posso chiedere per quale causa?” Domandò Capitan Falco.
“Per aver letto un libro.” Rispose Ciminieri.
“Un libro?” Stupito Guisgard.
“Si...” annuì il barone “... un libro evidentemente maledetto... ammesso che crediate a queste cose...”
“Voi ci credete?” Guardandolo il falso mercenario.
“Io sono un uomo pratico, capitano.” Prendendo del pane il barone. “Dunque credo a ciò che vedo, a ciò che è tangibile. E i morti che mi sono ritrovato davanti sono una realtà.”

Galgan
03-12-2014, 02.10.49
-Molto bene-

risposi, mentre già si delineava di fronte a me il seguito del cammino, la piega che avrebbe preso la via;

-Sapresti indicarci il nome di queste navi?-

Clio
03-12-2014, 02.14.51
Ascoltai in silenzio Guisgard parlare col barone, aveva deciso di parlare delle urla.
Immaginavo fosse qualcosa di inquietante, dunque non mi sorprese che ci fossero stati dei lutti.
Ma un libro?
Allora capii, era a quello che si riferiva il servitore quando ci disse che stava cercando l'assassino, ma non si trattava di una persona, ma di un libro.
Per quello stavano bruciando dei libri, perché erano convinti che uno di essi fosse l'assassino.
I pezzi cominciavano ad avere senso, per quanto assurdi.
Come poteva un libro uccidere qualcuno?
Ma non avevo sentito più e più volte parlare di tesori maledetti che avevano portato i migliori pirati alla morte?
Era tutto molto strano, eppure stranamente intrigante.
"E ditemi, se posso permettermi, naturalmente..." dissi, alzando lo sguardo sul barone "Siete riusciti ad individuarlo? L'assassino, intendo.. sapete di che libro si tratti?".

Guisgard
03-12-2014, 02.23.03
“La nave ducale chiamata Regina d'Afravalone” disse lo zingaro a Galgan “e quella mercenaria che batte come bandiera il simbolo di Picche. Cercate queste due navi ed esse vi porteranno dal traditore.” Rise. “Ed ora, per queste informazioni, brinderò alla vostra salute, cavaliere. Naturalmente approfittando della vostra generosità. Madama...” chiamando la moglie del locandiere “... un bel boccale di vino!”

Guisgard
03-12-2014, 02.34.52
“Siamo andati per esclusione, madama.” Disse il barone a Clio.
“Per esclusione?” Incuriosito Guisgard.
“Già...” annuì Ciminieri “... abbiamo bruciato tutti i libri che vi sono in questa torre.”
“Fatemi capire...” mormorò Capitan Falco “... come fate a dire che la causa di queste morti è da attribuirsi ad un libro? Come può un libro uccidere qualcuno?”
“Anche a questo siamo giunti per esclusione.” Rispose il barone. “Ossia che un libro per uccidere qualcuno deve per forza di cose essere particolare... per questo molti qui credono sia maledetto.”
“E voi avete bruciato tutti i libri custoditi in questa torre?” Fissandolo Guisgard.
“Esatto.”
“Anche quelli antichi?”
“Anche quelli, capitano.” Bevendo del vino il barone.
“Non è uno scempio disfarsi di testi antichi e dunque quasi sicuramente preziosi?” Chiese turbato il falso mercenario.
“Tra la vita di un testo, seppur antico e quella dei miei uomini io, senza indugio, scelgo la seconda.” Deciso il barone.
“Allora, adesso che avete dato alle fiamme tutti i libri” Guisgard al nobile “vi sentirete di certo al sicuro, giusto?”
“Non è del tutto esatto questo, capitano...” mangiando il barone “... non tutti i libri sono stati bruciati... uno è ancora intatto...”

Clio
03-12-2014, 02.40.36
Restai sbigottita.
Bruciare libri antichi, che abominio!
Per carità, se confrontato alla vita di un uomo, un libro sembrava ben poca cosa, certo.
Eppure continuavo a non capire: come poteva un libro essere la causa della morte di qualcuno?
Non aveva senso.
Un libro è un libro, dietro ci deve essere un colpevole umano, per forza.
Poi la cosa mi incuriosì ancora di più.
Perché lasciarne uno intatto? Forse era un testo sacro che non osavano toccare?
"Come mai uno è rimasto intatto?" chiesi, incuriosita.

Guisgard
03-12-2014, 03.01.39
“Perchè quell'unico libro rimasto” disse il barone a Clio “è troppo prezioso per essere bruciato.”
“Anche altri lo erano, mi sembra di capire...” mormorò Guisgard “... eppure ciò non vi ha impedito di bruciarli... questo in cosa differisce dagli altri libri?”
“Dovete sapere” fece il barone “che un'antica leggenda parla di un inestimabile tesoro nascosto in questa torre... e pare che l'unico modo per trovarlo sia proprio quel libro...”
“Il signor barone” intervenne divertita Rosanne “vedo si fida molto dei suoi ospiti... io invece sarei più cauta, trovandomi di fronte un mercenario come il nostro Capitan Falco... abile ad affrontare avventure di ogni tipo, indifferentemente se di fronte gli si pari un nemico o una donna...” sorseggiando maliziosa dal suo bicchiere di vino.

Clio
03-12-2014, 03.08.38
Ascoltai assorta il barone.
Una leggenda? Interessante.
Ma ancora non capivo cosa potesse far pensare che l'assassino fosse un libro.
Ma l'intervento di Rossane mi fece comprendere che forse era meglio smettere di fare domande.
Sorrisi appena, divertita.
"Questo posto è davvero singolare, signor barone.." sorrisi, cortesemente, per poi voltarmi verso Rossane "Siamo semplici mercenari, madama, non certo dotti o studiosi..".

Guisgard
03-12-2014, 03.17.22
“Oh, ma i mercenari” disse Rosanne a Clio “sono noti per la loro brama di guadagni, dico bene?” Fissando la ragazza, Altea e infine anche Guisgard. “Dunque un luogo che celi una certa ricchezza è di sicuro una tentazione per loro, vero?” Sorseggiando ancora del vino.
“Solitamente” fece Capitan Falco “il nostro onorario è molto alto, milady...” sorridendo “... senza contare poi la possibilità che solitamente ci è concessa di raccogliere un certo bottino dai luoghi in cui combattiamo. Dunque, come vedete, per tentare la nostra fantasia occorre molta ricchezza.”
“Interessante...” mormorò Rosanne.
“Ma di questo non abbiamo di cui preoccuparci.” Ridendo il barone. “Il tesoro di cui parla la leggenda infatti non credo possa interessare il capitano.” Mangiando di gusto.

Galgan
03-12-2014, 09.54.18
Lasciai che fossero altri a fare baldoria, e mi limitai a fissare le fiamme, lasciando che il turbinare dei miei pensieri scorresse libero, come un branco di cavalli selvaggi.

Regina d'Afravalone e una nave con il simbolo di Picche

Mi risposero le fiamme, con il loro sussurro antico, ed io associai al loro nome il destino che andava compiendosi.
Non potevo farne mistero, con me stesso, il Maggiordomo, quell'uomo dal fare così garbato, continuava a destarmi sospetti; qualcosa, nella grazia dei suoi modi, mi metteva in allarme, quindi rivolsi nuovamente una muta preghiera all'Onnipotente:

"Rendimi determinato, ma mantienimi integro
rendimi severo, ma non privo di pietà
rendimi intransigente, ma mantienimi giusto.
Veglia sul mio operato, Padre"

Nel farlo, portai alla fronte l'elsa della spada, a guisa di croce, e la baciai discretamente.........

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La mia voce tornò al tavolo, in quella locanda, mentre gli occhi erano ancora sulle fiamme;

-Buoni compagni-

esordì, sommessa,

-Sarebbe buona cosa, il mettersi quanto prima alla cerca di queste navi-

Clio
03-12-2014, 13.40.09
Sorrisi appena a Rossane, ma Guisgard rispose prontamente alla sua domanda.
Tesoro o no, non vedevo l'ora di lasciare quel posto, sebbene sembrasse essere sempre più intrigante.
E ancor più mi incuriosirono le parole del barone.
"Non ditemi che è anch'esso un libro.." sorridendo, divertita.

Altea
03-12-2014, 16.25.42
Ascoltai attentamente le parole tra il barone, Clio e Guisgard e riflettevo su quel fatto..un libro..ma come era possibile, quella servitrice la avevo sentita bene, diceva aveva visto qualcosa o qualcuno e che esisteva davvero..quindi la cosa non mi convinceva affatto..quel barone ci stava tendendo una trappola o era proprio ignaro di tutto e chiedeva il nostro aiuto?
Poi vi fu quell' intervento di Rosanne e la guardai infervorita..ma chi pensava di essere...era meglio non rispondessi, aveva già risposto Guisgard..sicuramente era una di quelle nobili arricchite..se avesse solo saputo col mio denaro potevo comprare sia quel maniero insolito e pure le terre..infatti stava sviando il barone e stava quasi cercando di allontanarci.
Cercai di prendere la parola e mi rivolsi al barone.."Milord Ciminieri, ma spiegateci..questi omicidi o assassini...come avvengono? Ovvero la vittima come viene trovata uccisa." sospirai "Purtroppo non sono discorsi da tenere in tavola proprio a colazione ma visto ne stiamo parlando..perchè vedete, ieri io ho sentito prima di quell' urlo di donna come uno stridio..di un rapace" e guardai Guisgard visto il barone parlava di un Tesoro..a dire il vero un vero Duca taddeide doveva agire per il bene del suo popolo e della verità e giustizia, al di fuori del tesoro messo in palio, ma quella era una sua decisione stavolta.

Guisgard
03-12-2014, 17.10.33
Ciminieri, a quelle parole di Altea, apparve cupo.
Prese allora il suo boccale di vino e restò a fissare il liquido rosso al suo interno.
“Vedete, madama...” disse con gli occhi fissi sulle increspature di quel nettare “... in verità ho buoni motivi per credere che i miei servi non siano folli... davvero forse tra queste mura si annida qualcosa... o magari è davvero solo suggestione...” e con un sol sorso svuotò il bicchiere “... dovete sapere che io sono in rotta col duca Dominus... sono vassallo dei Taddei da anni... poi alcune questioni giuridiche ci portarono allo scontro... egli mi ha bandito e vuole togliermi questo feudo... ma non potendo vincermi in battaglia, ha deciso, con l'aiuto di una strana vecchia, di maledirmi... e da quel momento in questa torre non vi è stata più pace...”
“Assassinii, maledizioni...” mormorò Guisgard “... naturale che l'atmosfera qui non sia così rassicurante e che molti ne siano poi suggestionati...”
“Forse...” fece il barone “... forse è così...”
“Ci sono tutti gli ingredienti per un romanzo gotico...” sorridendo Capitan Falco “... anche se per una trama chiara occorrerebbe fare un po' d'ordine... troppa carne sul fuoco direi...”
“Tutto invece è collegato, capitano.” Spiegò il barone. “Dopo che la megera impose su di me quella tetra maledizione, qui sono cominciati ad avvenire quegli assassinii... ed ogni volta sono stati preannunciati da una visione...”
“Una visione?” Incuriosito il falso mercenario.
“Si...” annuì Ciminieri “... una visione, l'apparizione di un fantasma...”
“Qualcuno l'ha visto davvero?” Chiese Capitan Falco.
“Qualcuno afferma di si...”
“E che forma ha descritto?” Ancora Guisgard. “Un uomo, una donna, un vecchio, una vecchia?”
“Nulla di tutto ciò...” scuotendo il capo il barone “... non si tratta né di un uomo, né di una donna... ma di un... un uccello...”
“Un uccello?” Ripetè Il presunto duca.
“Si...” rispose il barone “... e non un uccello qualunque... un gufo... simbolo della stirpe Taddeide... lo spettro di un gufo che appare per annunciare la morte...” si voltò poi a fissare Clio “... chiedevate del tesoro, madama? No, non è un libro... è un fiore... un fiore magico ed inestimabile...”
A quella rivelazione del barone, Guisgard trasalì.

Guisgard
03-12-2014, 17.19.29
La spada di Galgan prese a brillare intensamente per un momento, frutto dei bagliori del fuoco sulla lama.
Poi, alle sue parole, i tre cavalieri si alzarono, finirono il loro vino e furono pronti per rimettersi in cammino.
“Locandiere...” disse Tharos “... vi è forse qualche fiume o corso d'acqua di una certa importanza in queste lande?”
“Vi è il Lagno, cavaliere.” Rispose l'uomo. “Il suo corso lambisce queste terre e segna il confine Nord di Capomazda... attraversatelo e vi troverete nel ducato dei Taddei.”
“E' navigabile questo Lagno?” Chiese Montel.
“Certo.” Annuì il locandiere. “E in alcuni tratti anche da imbarcazioni di notevoli dimensioni.”
“Allora ci conviene seguire il suo corso, cavaliere.” Tharos a Galgan.

Altea
03-12-2014, 17.21.59
Il barone apparve cupo e quando iniziò a raccontare il fatto del duca Dominus e della megera e la maledizione trasalii...allora era vero..ed era vero pure quello che aveva detto il maestro Teofilus e Madama Sibille sulle pratiche esoteriche del duca Dominus e forse pure la maledizione fattami alla nascita e portai istintivamente la mano sul petto a toccare la spilla in oro nel corpetto.
Ascoltai attentamente tutte le sue parole fino alla rivelazione del tesoro..un Fiore raro e magico e guardai Guisgard negli occhi e mi avvicinai alla sua spalla..in quel momento essere la sua concubina mi era di aiuto e poggiai il viso e sussurrai "E' tutto vero..lo so..ti spiegherò pure io ho addosso una maledizione di Dominus e ho sognato lui e la megera".
Con indifferenza mi rivolsi al barone.."E' terribile, eppure ho sentito in giro di questo fatto..ovvero il Duca Dominus si avvale di pratiche esoteriche sebbene si faccia vedere un fervente servitore del Clero, come ogni taddeide dovrebbe essere...quindi avete un fiore magico e immagino è spiegato in questo libro come trovarlo..e quindi se pensate sia un gufo che uccide la vostra gente perchè bruciate i libri?" dissi perplessa guardando i miei compagni.

Guisgard
03-12-2014, 17.50.56
Guisgard ascoltò Altea, per poi tornare a guardare il barone.
“Tutto è collegato, madama...” Ciminieri alla falsa concubina “... per trovare il fiore bisogna terminare la lettura di quel libro... ma appena qualcuno si accinge a farlo, allora ecco apparire il fantasma di quel gufo a preannunciarne la morte... che poi, fatalmente, avviene...”
“Vi è però un errore in ciò che dite, milord...” mormorò Capitan Falco.
“Che errore?” Meravigliato il barone.
“E' una civetta il simbolo dei Taddei” rivelò Guisgard “e non un gufo.”
“Vedo che siete buon conoscitore dei Taddei...”
“Un mercenario deve per forza di cose essere informato sui vari potentati e principati... dopotutto sono potenziali fonti di guadagno.” Ridendo appena il presunto impostore.
“Un gufo o una civetta cambia poco.” Sbottò Ciminieri.
“Non direi...” sorridendo Capitan Falco “... se davvero qualcuno ha evocato su di voi un oscuro incanto, capire se proviene dai Taddei o da altri credo sia importante.”
“Non possiamo parlare d'altro?” Prendendo la parola Rosanne. “Mi piacerebbe sapere cosa vi ha detto la vostra concubina ad un orecchio poco fa... dopotutto è cattiva educazione, in presenza di altri, parlare sottovoce...” guardando Altea.

Altea
03-12-2014, 18.02.40
Ascoltai attentamente le parole di Ciminieri..ma poi Guisgard osò dire ciò che avevo pensato pure io..infatti la civetta era l'emblema taddeide e sorrisi appena.."Si, ha ragione Capitan Falco..tutti sanno la civetta è il simbolo e pure portafortuna dei Taddei..e sembra strano venga usata per una maledizione, vi è grande differenza per un taddeide tra la civetta e il gufo".
Il barone sembrava contrariato quando intervenì Rosanne porgendomi quella domanda..ovvio voleva sviare il discorso e le sorrisi.."Perdonatemi, ma sapete bene milady Rosanne quanto sia innamorata del mio amato e volevo solo esprimerglielo, non riesco a trattenermi ma voi mi capirete..visto i discorsi che avete posto ieri sera a cena".
A parte tutto qui si era parlato di un Fiore magico e raro...fosse stato il Fiore Azzurro? Sarebbe stato tutto più facile se fossimo stati certi Ciminieri era davvero contro Dominus ma la imperfezione che Guisgard aveva fatto notare lo metteva in dubbio.

Guisgard
03-12-2014, 18.34.00
Rosanne rise in modo enigmatico a quelle parole di Altea, per poi prendere altro vino.
“Ma ditemi di quel libro, milord...” disse Guisgard a Ciminieri “... cos'ha di così speciale?”
“Siete così esperto dei Taddei” fissandolo il barone “e non riuscite a comprenderlo da voi?”
“Magari ci arriverò anche da solo, prima o poi...” sorridendo Capitan Falco “... ma mi piacerebbe saperlo adesso...”
Rosanne apparve divertita.
“Capitano...” mormorò il barone “... antiche leggende Capomazdesi parlano di un Fiore straordinario, unico, definendolo addirittura il Re di tutti i Fiori... e quale può dunque essere il libro, intimamente legato ai Taddei, da potersi collegare col mitico Fiore?”
Guisgard lo guardava senza proferire parola.
“Sto parlando del più antico poema mai scritto a Capomazda...” continuò Ciminieri “... quello in cui si narrano le mistiche e leggendarie origini della stirpe Taddeide... sto parlando dell'Ardea de'Taddei... il libro che mi svelerà come trovare il fiore che si nasconde in questa torre!”
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Altea
03-12-2014, 18.44.59
Rosanne mi guardò in modo enigmatico, non mi piaceva affatto lo sguardo di quella donna..a volte sembra quasi potesse leggerti l'animo..fosse stata pure lei una sorta di incantatrice.
Ero sempre più perplessa dalle parole del barone, ora si era ritratto, come non volesse sbottonarsi più di tanto e presi Guisgard per il braccio da sotto il tavolo per non farmi notare..quello non era un gesto falso ma davvero sentivo il bisogno di un contatto con lui.
"Ponete molte domande...sembra quasi vogliate sapere da noi quale sia quel Fiore milord" e sorrisi guardando Guisgard.."tu che diresti mio caro..il Giglio simbolo del trono? O forse una rosa in oro" e sorrisi "Oh non ditemi..non parlerete di quel Fiore Azzurro..nessuno crede esista" dissi fingendo.

elisabeth
03-12-2014, 21.24.29
La mia richiesta rimase muta....non vidi la bambola...non ebbi risposta e come tutti i bambini anche lei scappo' via con un immenso sorriso........rimasi a contemplare quel luogo.......sembravo al centro di una cavità al centro della terra...le cui pareti di roccia erano lambite da acqua pura......intorno ad esso...c'era un fossato dove l'acqua si raccoglieva.....aveva una forma ad anello ed io ero al centro.....Il volto della bimba, nonostante la sua mancanza, sembrava riflettersi sulle pareti.........e le sue parole erano chiare...chiare come il pensiero che mi aveva fatto lasciare tutto......Io mio ero perduta ?......e dove ...? quando..?...perchè in realtà io non ricordavo...........Forse non vedevo piu' chiaro il mio cammino...forse......vedevo ogni cosa che facevo inutile......Ma ogni forse.... non mi dava la forza di accettare il mio senso di inutilità......l'unico grande rimpianto era Nettuno......l'avevo abbandonato.......gli avevo tolto l'unica fonte di sicurezza .....mi alzai in piedi e mi misi difronte all'immagine della bambina......." Non mi sono persa........sono stata abbandonata il che e' diverso........e se mi sono persa e perchè chi mi iniziata a questa avventura .......e' sparito...dimmi...dove si trova Pileo e la Maga della Montagna ?....scommetto che non lo sai.......Nettuno....ha perso la memoria......e ha trovato me......sai che guadagno......".....incominciai a camminare avanti e indietro..........." Nessuno mi ha cercata......e chi doveva cercarmi ?........"........" Ti e' mai capitato di sentirti inutile ?......a me si........e se proprio vuoi saperlo......si...mi sono pentita di essere morta.....magari Nettuno aveva bisogno veramente del mio aiuto......e io non sono stata capace....".......incominciai a sentire freddo.........certo, quando si moriva doveva essere così......mi sdraiai sulla pietra e mi coprii con le pelli d'animale...era caldo....si ...forse ora mi avrebbero accompagnata a l cospetto di Diana.....si..forse così doveva andare...così mi avevano detto......e mi addormentai pensando a Nettuno.....l'ultima volta alla locanda era stato davvero bello....

Clio
04-12-2014, 01.12.50
Ascoltai sempre più incuriosita il barone.
Dunque, c'era la possibilità che se avesse saputo chi aveva realmente davanti, non si sarebbe scandalizzato.
Ma bisognava comunque essere accorti.
Alla precisazione di Guisgard, quasi senza accorgermene, tormentai per un momento il mio anello con la civetta e la luna, che nulla aveva a che vedere coi Taddei.
Lo indossavo da talmente tanti anni, che me ne dimenticavo a volte.
Ma non certo il voto che lo aveva accompagnato.
Lo lasciai stare, non era il momento di distrarsi.
Però era buffo pensare come un simbolo potesse adattarsi a contesti tanto diversi.
Le cose si facevano sempre più interessanti.
Ancora Ardea.
A Suession avevamo indossato quei costumi, dunque era tutto collegato?
Trasallii.
Un Fiore? Il Fiore?
Sapevo esattamente cosa stavano pensando gli altri.
Esattamente quello che avevamo pensato ad Aurora e a Suession.
Non mostrai alcuna emozione, ma le parole di Altea mi strapparono un sorriso.
Un Giglio.
Per un momento ricordai l'emozione provata quella mattina, quando lo trovai sulla mia finestra.
E dopo tutti quegli anni era ancora lì, irriconoscibile, certo, ma accanto a me, giorno dopo giorno, nell'elsa della mia spada a perenne ricordo di quella mattina, a riprova che non avevo sognato.
Incredibile quanto i fiori possano essere fragili eppure così resistenti.
Alzai per un momento lo sguardo su Guisgard, sorridendo vagamente divertita.
Anche lui ricordava quel particolare?
Poiché immaginai che agli occhi attenti di Rossane non sarebbe sfuggito il mio sorrisetto, decisi di inserirlo nella recita.
Così distolsi lo sguardo, rivolgendomi al barone, senza però cambiare espressione.
"Un Fiore?" scuotendo appena la testa "Deve essere molto speciale.." divertita.

Guisgard
04-12-2014, 02.31.05
Il barone rise alle parole di Altea prima e di Clio poi.
“Già...” disse annuendo “... e sapete perchè nessuno mai è riuscito a trovarlo? Perchè hanno commesso tutti il vostro stesso errore.”
“Ossia?” Chiese Guisgard.
“Lo hanno chiamato col nome sbagliato.” Rispose Ciminieri. “Il vero nome è...” attese un attimo “... è Fiore del Giudizio.” Sentenziò. “Per questo ancora oggi nessuno è mai riuscito a trovarlo.”
“Voi conoscete questa leggenda, capitano?” Domandò Rosanne al falso mercenario. “Non ditemi che conoscete il simbolo dei Taddei ma non questa loro ossessione...”
“Infatti, milady.” Sorridendo Capitan Falco. “Avendo prestato il mio braccio, dietro lauto compenso, più di una volta alle milizie ducali posso dire di conoscere, se anche vagamente, la leggenda del Fiore Azzurro.”
“E secondo voi di che tipo di Fiore si tratta?” Guardandolo Rosanne.
“Ah, chi può dirlo, milady.” Scuotendo il capo Guisgard. “Ma voi, milord...” voltandosi poi verso il barone “... voi perchè ne siete così affascinato?”
“E' molto semplice, capitano...” mangiando Ciminieri “... perchè molti ritengono che i Taddei siano afflitti da un dramma... una maledizione, un diabolico incantamento...”
Capitan Falco lo ascoltava attentamente.
“Una vera e propria condanna sentenziata da un giudice al di sopra di qualsiasi altro uomo...” continuò il barone “... un giudice che ha sede negli Inferi... mi riferisco alla Gioia dei Taddei... e secondo la leggenda si può vincerla in un solo modo...”
“Si, solo possedendo il Fiore Azzurro...” lo interruppe Guisgard.
“Ah, il nome...” lo corresse Ciminieri “... il vero nome è Fiore del Giudizio... si e una volta in mio possesso avrò Dominus e la sua stirpe ai miei piedi...”

Clio
04-12-2014, 02.51.08
Ascoltai attentamente le parole del barone.
Dunque, anche se con un nome diverso, parlavamo dello stesso Fiore.
Mi era ormai chiaro che non ce ne saremmo andati senza saperne di più.
Sapevo ben poco della Gioia dei Taddei, solo quello che si raccontava ma le avevo sempre prese per leggende.
Guisgard, però, immaginai che lui non solo conoscesse quella storia, ma vi credesse anche.
Dunque di questo aveva paura? Della maledizione?
Sorrisi al barone.
"E come mai voi lo chiamate Fiore del Giudizio?" incuriosita.

Guisgard
04-12-2014, 02.52.32
Elisabeth, avvolta da quelle calde pelli, presto cadde addormentata.

“Era immobile sulla nuda pietra racchiusa da quello specchio d'acqua, quando tra i riflessi e le increspature di nuovo vide apparire l'immagine di quella bambina.
Immagine che però adesso si mostrava diversa, come se la piccola dai capelli verdi avesse lasciato il posto ad una bellissima adolescente.
“Nessuno ti ha abbandonata” disse alla donna “ma sei stata tu ad abbandonare invece. Nettuno ti ha cercata a lungo, tuffandosi egli stesso tra le dense acque del Lagno... ma tu eri già stata portata qui...” sorrise “... cerchi la Maga della Montagna? Ma non esiste nessuna Maga della Montagna, come non c'è nessuna Diana... tu cercavi la Signora del Lagno... ma nessuno può cercarla, perchè è lei che cerca voi... ed è stata lei a farti portare qui... tu ora sei nel suo Palazzo d'Acqua sul fondo verginale del Lagno... e qui nessuno vi ha accesso senza il suo permesso...”

Elisabeth aprì gli occhi di colpo.
Aveva sognato.
Ed ora che era sveglia di nuovo cominciò ad udire quella musica così armoniosa.
Proveniva da uno dei tanti antri scavati in quelle rocce.
http://thechive.files.wordpress.com/2013/02/wonderful-nature-3.jpg?w=550&h=447&crop=1

Guisgard
04-12-2014, 03.03.55
“Perchè in questa torre è conservata un'antica lapide” disse il barone a Clio “dove vi è inciso sopra il vero nome del fiore... ed abbiamo scoperto a nostre spese che tutto ciò è reale.”
“In che modo?” Chiese Guisgard.
“Perchè è proprio il fiore a sentenziare la morte di chi comincia a leggere dal prezioso libro.”
“Come fate ad esserne così certo?” Incuriosito Capitan Falco.
“Perchè è proprio la lapide a dirlo.” Rispose Ciminieri.
“E si potrebbe vedere questa lapide, milord?” Domandò Guisgard.
“Certo, perchè no.” Ridendo il barone. “Dopo colazione vi mostrerò quella lapide.”
E in quello stesso momento, sotto la tavola, toltasi una scarpa, Rosanne cominciò a giocare col suo piede nudo contro lo stivale del presunto Taddeide.
“Diteci, capitano...” sorridendo la ragazza “... vi state appassionando ai nostri misteri?” Divertita. “Io dico di si... e sono certa che morite dalla voglia di scoprire ogni cosa celata di questa torre... vero?”
“Ah, ma sono certo che i segreti di questo luogo” fissandola Guisgard “muoiono dalla voglia di essere... svelati...”
“Dipende da chi ci proverà, capitano...” sorseggiando dal suo bicchiere Rosanne.

Altea
04-12-2014, 09.10.16
Il Fiore del Giudizio. .qualcosa non mi quadrava e nemmeno in ciò che diceva Ciminieri..e tenevo stretto il braccio di Guisgard ma notai dei movimenti sotto il tavolo e spostando la tovaglia vidi il piede di Rosanne su Guisgard. Fu un attimo e guardandola con sfida indifferentemente le sferrai un calcio per poi rivolgermi al barone. ."Milord..il Giglio..si sa il trono taddeide viene ora chiamato il trono gigliato..ma voi credete nella Gioia dei Taddei..ma da quanto non avete notizie da Capomazda? Dominus non è il vero erede al trono quindi il discendente diretto dell' Austero e non può essere colpito dalla maledizione. Voci dicono che quando la regina di Gioia Antiqua gli chiese come pegno il Fiore Azzurro egli nemmeno sapesse che fosse. .fu la sua pupilla a spiegarglielo" e guardai Guisgard "Il vero erede taddeide è un bambino ora uomo rapito da piccolo a Sygma e lo sanno tutti..e voi..volete annientare pure questo vero erede?".
Solo cosi si sarebbe saputo da che parte stava ma il barone commetteva troppi errori e comunque il mio talismano oltre contro la maledizione della megera di Dominus mi preservava pure dalla maledizione taddeide sebbene io ne fossi scettica..posi la mano sul tavolo e guardai il mio anello di smeraldo e lo girai facendo in modo Guisgard potesse vedere il simbolo del suo casato..si diceva la granduchessa Consell avesse perso il sonno per quella maledizione. .io ero protetta e forse potevo aprire quel libro mi chiesi?

Clio
04-12-2014, 15.32.26
Stando a quello che avevo compreso del Fiore Azzurro, non sembrava essere qualcosa che uccideva le persone, dunque non mi sembrava tanto fattibile che il Fiore del Giudizio fosse quello che stavamo cercando noi.
Eppure, non si doveva lasciare nulla di intentato.
Ora ero anche io curiosa di vedere quella lapide.
Non mi sfuggì lo scambio di battute ambigue tra Rossane e Guisgard, ma restai impassibile nonostante il fastidio.
Stiamo recitando..
Piuttosto, osservai il barone, chiedendomi cosa avrebbe risposto ad Altea, perché da quella risposta avremmo compreso molte cose.

elisabeth
04-12-2014, 16.04.59
Il sonno sopraggiunse.....profondo....mentre il legame con il mondo della nebbia si faceva sempre piu' forte.....ed e'in quel momento che le mie domande ebbero una risposta......rimasi perplessa.....non esisteva Diana.....ma io ero stata iniziata a Lei...e a Lei come le mie sorelle avevamo dedicato la nostra vita.....Pileo....avevo creduto in Lui...eppure non esisteva nessuna Signora della Montagna.......ero confusa...straordinariamente confusa.......La Signora del Lagno...ne ero venuta a conoscenza dal vecchio marinaio......avevo seguito uno strano percorso per il mio cammino.....ma...a quale scopo, in realtà non potevo saperlo...solo Lei, la padrona del Lagno...colei che mi aveva cercata..poteva dare un significato a tutto quello che mi era capitato.....così...mi destai, aprii miei occhi ad una nuova consapevolezza.......la melodia che avevo sentito prima era chiara...e l'acqua sembrava amplificarla......mi misi in piedi..ed incominciai a percepire la provenienza di quel suono.....c'erano varie caverne che si snodavano da quella principale.....e punto era che l'eco...non mi faceva cogliere appieno la provenienza di quel canto....quando vidi entrare da una fessura che dava all'esterno una farfalla...bellissima........sembrava volesse farmi strada....e fu così che la seguii.....arrivando in una stanza...semplice......ma con tutto quello che potesse servire a confortare un viandante stanco.........il riposo del Pellegrino per suo arduo cammino.......in un angolo coperto dalla già fioca luce....c'era una sagoma.....non era facile percepire se fosse uomo o donna...ma sembrava una figura femminile........" Perdonate se entrando in questo luogo io vi abbia disturbata...ma credo di essermi smarrita......".....Avevo notato pero' che la farfalla si era poggiata..sulla spalliera di una sedia differente dalle altre...sembrava intagliata in un tronco d'albero......

Guisgard
04-12-2014, 21.08.09
Quella farfalla guidò Elisabeth attraverso strette gallerie, fino a raggiungere un antro illuminato da poche candele che generavano un alone di giada.
La donna vide allora una figura seduta che le dava le spalle.
“Ti sei perduta...” disse senza voltarsi, con una voce anziana “... si, ti sei perduta... cosa cerchi ora qui? Forse la strada per tornare indietro? Un'altra possibilità?”

Guisgard
04-12-2014, 21.26.10
“Sciocchezze...” disse Ciminieri ad Altea “... Dominus è il duca ed è lui, dunque, il legittimo signore di Capomazda. Ed è allora lui il mio nemico. Fantasmi e spettri del passato a me non interessano.”
Poi Altea, all'improvviso, mollò un calcio da sotto la tavola a Rosanne e la ragazza subito tirò via il piede, per poi lanciare uno sguardo indecifrabile verso Guisgard.
La colazione proseguì così, senza toccare oltre la storia del libro e tutto il resto.
E quando terminò, il barone pregò i suoi ospiti di seguirlo.
Rosanne invece restò nella sala.
Ciminieri ed i quattro falsi mercenari salirono ai piani alti della torre, fino a ritrovarsi davanti ad una porta che Capitan Falco e Clio conoscevano bene.
Era infatti la porta di quella saletta adibita a serra che avevano visitato la notte prima.
Ed ora, col favore della luce del Sole, sulla soglia era possibile vedere una piccola lapide, su cui erano impresse queste parole:

“Sappi che per trovare il Fiore, o viandante,
dovrai terminar le gesta del cavalier errante.
Colui che mosso da Dio vinse demoni e falsi dei
e dal cui sangue discendono tutti i nobili Taddei.
Ma guardati ben da ogni illusione o falso indizio,
o l'unico fiore che vedrai sarà quello del giudizio.”

Clio
05-12-2014, 01.20.44
Bene, pensai, avevamo fatto bene a celare la nostra vera identità.
Era nemico di Dominus, certo, ma lo sarebbe stato anche di Guisgard.
Dopo la colazione, lasciammo la sala, diretti alla lapide.
Lanciai una rapida occhiata a Guisgard, quando riconobbi il posto in cui ci trovavamo.
Era da lì che provenivano le grida.
Osservai attentamente la lapide.
"Interessante... immagino che il cavaliere a cui si riferisca sia Ardea.." dissi, senza smettere di osservare la lapide "Però se ho capito bene, non è propriamente il fiore ad uccidere, ma il fallire nella ricerca che porta alla morte.." sorrisi appena "Affascinante, non c'è che dire..".

Guisgard
05-12-2014, 02.38.18
“Già...” disse Guisgard a quelle parole di Clio, mentre tutti erano fermi ad osservare quell'enigmatica lapide “... questa lapide sembra più un monito...”
“Ma solo leggendo quel libro” fece Ciminieri “è possibile trovare il Fiore.”
“Però la lapide” mormorò Capitan Falco “usa una parola particolare, precisa... non dice che bisogna leggere il libro, ma bensì che occorre terminare le gesta di Ardea...”
“Talvolta gli antichi scritti” sorridendo Ciminieri “usano parlare in modo arcano... il significato non può che essere leggere il libro.”
Guisgard restò pensieroso.
Ad un tratto arrivò un servitore.
“Milord, è giunto vostro fratello.” Disse al barone.
“Bene, lo raggiungerò subito.” Annuì questi. “Amici, perdonatemi ma devo lasciarvi. Ma tra breve vi presenterò mio fratello. Nel frattempo potete visitare la torre, il cortile ed i giardini.”
E andò via col suo servo.
“Questo luogo è troppo pieno di misteri per i miei gusti...” Capitan Falco una volta rimasto solo con i suoi tre compagni.
“Resteremo molto qui, capitano?” Chiese Cid.
“Beh, ci conviene capire prima cosa lega questo posto al Fiore Azzurro...” rispose Guisgard “... anche se, credo, non sarà molto semplice scoprirlo...”

Clio
05-12-2014, 10.01.55
Il barone ci lasciò, per andare incontro al fratello.
Dunque avevamo il permesso di curiosare in giro.
"No, non sarà affatto facile.." sospirai, osservando la lapide.
"Hai ragione.." voltandomi verso Guisgard "Tu conosci bene le gesta di Ardea? Ha lasciato, non so... qualche missione a metà, che occorre terminare per trovare il Fiore?".

elisabeth
05-12-2014, 12.55.54
La sua voce era piu' vecchia di quanto avrei pensato......." Perchè mi dite ancora che mi sono perduta.......ho fatto delle scelte sbagliate ...ma non mi sono perduta...ho scelto la morte......e Voi invece perchè mi avete cercata ?......Si...forse un unico rimpianto.....ho abbandonato la persona che aveva bisogno del mio aiuto ed egoisticamente......a lui sto pensando solo adesso.....già...chiedere scusa e' una cosa che costa troppo...l'umiltà e' una parola sconosciuta.......ma non si torna in vita....di questo ne sono consapevole....e poi...a chi dovrei chiederlo se nascondete il vostro volto....."....

Altea
05-12-2014, 16.27.25
Osservai la lapide perplessa.."Strano..proprio questo castello nomina i Taddei" dissi una volta il barone se ne fu andato "a mio parere, egli sa qualcosa di noi..ma sono perplessa sulle ultime parole...ma guardati ben da ogni illusione o falso indizio, o l'unico fiore sarà solo quello del giudizio..sembra un avvertimento..ma se quel fiore che cercano è propro quello del giudizio sembra sia un controsenso..a mio avviso Ciminieri sa che stiamo cercando il Fiore Azzurro, ha fatto troppi sbagli nel suo discorso e la unica cosa giusta è che il duca Dominus si avvalga di mezzi esoterici e di una strega...io lo ho sognata..mi ha spinta a gettarmi dalla Santa Caterina..ma sono protetta e ho un talismano addosso" dissi alzando le spalle tanto sapevo le mie parole non avevano valore e guardai Guisgard "si...sono immune dalla maledizione di Dominus e della megera, me la hanno fatta appena nata poichè pensavano tu tornassi e io diventassi Granduchessa e pure sono immune alla Gioia dei Taddei anche se molti dicono sia solo superstizione...avendo voluto..potevo continuare io a scrivere quel libro..maledetto..poichè se la maledizione è vera, e a Dio volendo posso sconfiggerla..o tutto al più mi auguro di andare con gli Angeli..laggiù vi stanno molti miei amici purtroppo".

Ad un tratto lettori una voce soppraggiunse..Altea non può ruolare di notte quindi è fuori da questa storia a cui ha dato molto e ha partecipato a fianco di Guisgard per aiutarlo...ad esaudire i suoi sogni e con gioia.. e proprio lui la ha gettata via come un oggetto...solo perchè di notte non può ruolare e deve andarsene...grazie per avermi letta...Altea si lasciò trasportare da quella voce e la trovarono morta davanti al giardino della corte di Dominus.

Guisgard
05-12-2014, 17.20.21
“Forse non dovresti chiedere scusa a me” disse la vecchia ad Elisabeth “ma a colui che hai abbandonato, come dici tu stessa, egoisticamente.” Si alzò e finalmente si voltò, mostrandosi al lieve chiarore delle candele.
Aveva un cappuccio sul capo.
“Ma ora, immagino, quella persona sia lontana.” Continuò. “Talvolta gli uomini sanno erigere distanze quasi incolmabili tra loro... distanze fatte di debolezze, di miserie, di solitudine, di egoismo...” rise piano “... ma, tranquilla, tu non sei morta... l'Oltretomba per alcuni non è così piacevole, come invece lo è questo palazzo... non credi?”

elisabeth
05-12-2014, 17.50.49
Diceva il vero.....bisognava che chiedessi scusa...ma lui era lontano, e nella sua memoria perduta....forse esistevo anche io.....Gli uomini... e le donne com'erano ?.....infondo ero io che avevo tradito lui...si voltò..e vidi una sagoma...aveva il cappuccio sul volto......" Se non sono morta...allora non avrei problemi a ritornare a bordo della nave ?...magari ..lui spera ancora che io riemerga......"...mi guardai attorno.....certo era un bel posto...considerata la caverna di Gedeone......" Perchè mi avete salvata ?......magari..merito una seconda possibilità......o forse..a me non sarà concessa ?...."....

Guisgard
05-12-2014, 17.58.47
“A tutti è concessa una possibilità...” disse la vecchia ad Elisabeth “... ma bisogna volerla davvero...” cominciò a camminare e le fece cenno di seguirla.
Attraversarono un lungo corridoio, scavato nella nuda roccia dal millenario corso del Lagno, fino a raggiungere una grotta quasi del tutto riempita d'acqua.
“Tu vuoi davvero tornare da colui che hai abbandonato?” Chiese la vecchia, indicando alla donna di guardare tra le increspature dell'acqua.
E in quel momento Elisabeth vide apparire un'immagine proprio tra quelle increspature.
Erano due uomini a cavallo.

Guisgard
05-12-2014, 18.01.31
“No, il poema di Ardea non richiede ai lettori nessuna parte da terminare” disse Guisgard a Clio “ma solo di leggerlo...” restando pensieroso.
Intanto il giorno trascorreva lento tra quelle antiche murature.
Il cielo era grigio e gonfio d'acqua ed una fitta pioggia, costante e malinconica, scendeva sulla torre e sulla desolata campagna.
“Beh...” fece Capitan Falco “... se il barone è stato così cortese da permetterci di visitare la sua torre, io direi di farlo subito, così magari scopriremo qualcosa di interessante.” Guardò poi Altea. “In effetti tra queste mura tutti sembrano credere alla presenza di incantamenti e maledizioni... e forse persino il barone, nonostante voglia apparire così concreto e razionale... ma l'unica cosa certa, per ora, sono quelle persone morte... dunque direi di tenere gli occhi aperti...”
“Dove andiamo adesso, Capitano?” Chiese Cid.
“E perchè non cominciare proprio da questa stanza?” Rispose il presunto impostore, fissando lapide sulla porta della serra. “Magari alla luce del giorno ci apparirà diversamente...”

Clio
05-12-2014, 18.26.10
Annuii.
"Ah, certo..." sorrisi appena "Abbiamo il permesso, sfruttiamolo.." guardandomi intorno.
"Sicuramente alla luce del sole è tutta un'altra cosa.. chissà che non ci sia qualche indizio nascosto.." iniziando a curiosare per la stanza.
"Speriamo non falso, però.." con un leggero sorriso.

Altea
05-12-2014, 21.39.59
Guardavo la lapide con attenzione e sentii solo la voce di Guisgard..loro continuarono la cerca e aprirono la porta io guardai Guiagard e dissi. ."Già. .quando ti dissi ieri..che da oggi non mi avresti vista più. .e tu dicesti..impossibile perché tu e gli altri della nave mi avreste cercato..continuate vado in camera chissà magari un gufo mi porterà via da te ..o una civetta".
Cosi tornai nella camera assegnatami a me e Guisgard..e rimasi li sola nel letto..il talismano bruciava..era destino..sentivo..non li avrei visti più e sprofondai in un sonno e magari mi avrebbe portato veramente tra gli Angeli.

Guisgard
06-12-2014, 02.07.46
Guisgard aprì la porta ed insieme a Clio e a Cid si ritrovarono in quella misteriosa stanza.
Fiori di varie specie affollavano quel luogo, riempiendolo con i loro colori ed i loro profumi.
Stavolta ad illuminare quella sorta di serra non vi era più la debole luce delle candele, ma il chiarore del giorno che filtrava da alcune piccole finestre posto in alto.
“Che strano posto...” disse Cid.
Capitan falco cominciò così a guardarsi intorno, come a voler indagare, come a voler svelare chissà quale segreto.
E poi, finalmente, vide qualcosa.
“C'è qualcosa là...” chiamando Clio “... sembra una sorta di mobile ed è coperto da un lenzuolo...”
Il falso mercenario allora si avvicinò e tirò via il lenzuolo.
Ai tre apparve così un antico scrittoio e sopra di esso vi era posto un libro dall'aspetto venerabile.
Guisgard guardò allora la copertina e lesse il titolo:

"Ardea de'Taddei".

Clio
06-12-2014, 02.13.07
La sala aveva un aspetto completamente diverso durante il giorno, ma aveva lo stesso un non so che di affascinante.
Finché Guisgard non mi chiamò per vedere qualcosa.
Trattenni il fiato nel vedere quel libro.
"Dunque è lui.." annuendo appena "Cosa dite, sfidiamo la morte e proviamo a leggerlo?" alzando gli occhi sul capitano "Dopotutto, siamo arrivati fin qui..".

Guisgard
06-12-2014, 02.17.59
Guisgard accennò un sorriso a quelle parole di Clio, ma poi si fece di colpo serio.
Guardò per un lungo istante il libro e piano cominciò ad accarezzare la copertina in pelle.
“Massì...” disse poi il presunto duca “... perchè no... ma sarà meglio lo faccia io...” e fu sul punto di aprire quell'antico testo.
Ma ad un tratto la porta si aprì.
“Cosa fate voi qui?” Chiese Nora, apparendo come uno spettro sulla soglia.

Clio
06-12-2014, 02.23.14
Scossi la testa, vagamente divertita.
"Ma sentilo.. A che serve avere una guardia del corpo, se non le fai rischiare la vita al posto tuo?" sorrisi "Sono molto meno preziosa di te.." sfiorando delicatamente il titolo del libro, o meglio, soltanto la parola "Taddei", per poi alzare gli occhi su di lui.
Ma nessuno dei due ebbe la possibilità di fare niente, perché arrivò Nora.
"Buongiorno, Nora.." sorrisi "Il barone ha raggiunto vostro marito, e ci ha detto di visitare la torre, il cortile e il giardino, in sua assenza..." gentilmente.

Guisgard
06-12-2014, 02.35.58
“La torre è molto grande” disse Nora a Clio “e vi sono luoghi decisamente molto più interessanti da visitare... come il cortile, il giardino, la cappella e persino la sala delle torture.”
“Chi è l'amante dei fiori?” Chiese Guisgard, fingendo di non badare al tono seccato della donna. “Il signor barone? O forse voi, madama? O magari lady Rosanne?”
“Rosanne ha tutt'altro tipo d'interessi.” Mormorò la donna. “Ora vi pregherei di lasciare questa stanza. Sono io ad amare i fiori ed ero giunta qui per curare alcuni di essi. E gradirei farlo da sola. Grazie.”
Capitan Falco sorrise ed annuì.
“Vi lasciamo allora al vostro diletto, milady.” Prendendo per mano Clio e Cid. “A più tardi.” E insieme alla ragazza ed al bambino lasciarono la serra.
Scesero poi nel cortile e subito Cid cominciò a correre e a saltellare, come qualsiasi bambino della sua età.
Guisgard invece si sedette su una panchina di pietra e restò pensieroso.
“Dimmi...” voltandosi poi verso Clio “... cosa pensi di questa storia? A parte il fatto di voler a tutti i costi rischiare la vita per me...”

Clio
06-12-2014, 02.57.58
Era la seconda volta che venivamo interrotti da Nora, e anche questa volta ebbi l'impressione che nascondesse qualcosa.
Ma mi limitai a sorridere e seguire docilmente Guisgard fuori da quella sala, verso il cortile.
Mi scappò un sorriso nell'osservare Cid spensierato e felice di vivere quell'avventura.
Presi posto accanto a Guisgard sulla panchina, ma restai in silenzio, ad osservare quello strano posto, limitandomi ad alzare gli occhi al cielo, con aria divertita, alle sue parole.
"Non lo so..." dissi infine, cercando di mettere ordine nei miei pensieri "Sembra tutto così strano e misterioso.. un libro che uccide.. e tutti quei libri bruciati.. che abominio.. ma posso comprendere il barone.. eppure non riesco a trovare il senso di tutto questo... da quel poco che so del Fiore Azzurro, non mi sembra che sia qualcosa che uccide, anzi.. non serve per.. beh.. come si dice.. contrastare la maledizione.." scossi la testa, lasciando lo sguardo vagare nel cortile.
Già, la maledizione, la Gioia dei Taddei.
Non osai chiedergli se ci credesse.
Avevo sempre visto i Taddei come qualcosa di lontano, quasi mitico, stavano nel loro palazzo, non me ne curavo nemmeno più di tanti.
Negli ultimi anni, invece, erano diventati il mio nemico, la marina ducale, il rischio di finire sulla forca per mano loro.
Questo, però, non valeva per Guisgard, i miei nemici erano i suoi nemici.
Ma era comunque strano.
Ero rimasta sconvolta nel sapere che Icarus era divenuto Guisgard, eppure non avevo mai realizzato fino in fondo che lui era davvero un Taddeo.
Almeno non finché il barone non aveva menzionato quella maledizione, di cui sapevo ben poco.
"Ci vorrebbe qualcuno dei miei marinai... loro conoscevano le storie di tutte le maledizioni possibili ed immaginabili.." sorrisi triste al pensiero che non restava nulla di loro, se non i miei ricordi "Di solito però c'entrava un tesoro.." mormorai appena, abbassando lo sguardo.
"Ma credo anche che dobbiamo arrivare in fondo a questa storia..." tornando a guardare Capitan Falco, seria "Non possiamo lasciare nulla di intentato.." sorrisi appena, inclinando leggermente la testa di lato.
"Tu che pensi di questa storia, Capitano?".

Guisgard
06-12-2014, 03.11.46
Guisgard ascoltò Clio senza distogliere mai lo sguardo da lei, dai suoi occhi.
“Mah...” disse poi quando la ragazza lo interpellò “... penso tante cose...” guardando la cima della torre e poi quel tempo che continuava a minacciare pioggia “... la verità, forse, è che sono stanco di pensare... credo di non aver mai fatto altro sin dalla mia infanzia... pensare alle mie origini, alle mie terre... pensare, convincermi che tutto fosse vero... ed ora il Fiore Azzurro... non faccio altro che pensarci, come un'ossessione... e in certe notti, quando sono da solo, beh, non posso fare a meno di chiedermi se davvero riuscirò a trovarlo mai...” scosse il capo, sorridendo malinconicamente, mentre il vento, leggero, accarezzava i suoi capelli scuri “... non hai fatto un buon affare, sai? Per niente, Clio...” prendendo dalla tasca la sua ocarina “... dovevi continuare a fare la piratessa, a solcare i mari, vivere libera e senza obblighi... invece ora ti ritrovi a fare da guardia del corpo ad un... cosa sono io in realtà? Forse non sono niente, sai? Non sono più Icarus... e forse non sarò mai davvero Guisgard... e comunque non abbiamo altra scelta adesso... dobbiamo capire se davvero il Fiore Azzurro ed il Fiore del Giudizio sono la stessa cosa...” e cominciò a suonare la sua ocarina.
Ed una musica lenta e malinconica avvolse i due.

Guisgard
06-12-2014, 03.23.43
Altea, tornata nella sua stanza, poco dopo si addormentò.
Fuori il tempo era cupo come il suo stato d'animo, con una fitta ed ininterrotta pioggia che scendeva inclemente sulla campagna attorno alla torre.
Ma ad un tratto il sonno della dama fu interrotto all'improvviso.
Qualcuno stava bussando alla porta.
“Se c'è qualcuno” disse una voce maschile dall'altra parte della porta “aprite, in nome del Cielo. Aprite, vi supplico. Aprite... sta di nuovo male... vi scongiuro, aprite... venite, sta di nuovo male!”

elisabeth
06-12-2014, 20.17.11
Le cose bisognava volerle veramente per ottenerle......quando si diceva così ad un bimbo ..per istinto chiudeva gli occhi strizzandoli e poi raggiante aprendoli...diceva.." ho pensato forte forte...ora il mio desiderio si avvera"....Ormai alla mia età...non potevo piu chiudere gli occhi e strizzarli....ma sorrisi per questo...era un pensiero strano in quel momento...eppure mi era affiorato alla mente come per poter respirare un po' di serenità.......Seguii la donna e la seguii attraversando corridoi......scavati nella roccia.....sino arrivare in una grotta piena d'acqua...mi chiese ancora se ero fermamente decisa a ritornare indietro......".....Si...voglio mantenere fede alla mia parola...ho detto che gli sarei stata accanto.......e se ne avessi l'opportunità..non me la farei sfuggire una seconda volta ...".....la guardai mentre mi indico'una parte della grotta dove l'acqua si increspava......osservai..dapprima senza rendermene conto poi l'immagine si fece piu' nitida...e vidi due uomini a cavallo........." Io ero a bordo di una nave......chi sono questi uomini......?.....non avete risposto alla mia domanda..perchè mi avete cercata ?..."........

Altea
06-12-2014, 21.39.51
La scalinata della Torre..alzai la veste
e salii in punta di piedi per non farmi sentire,
ad un tratto un vento gelido e pioggia su di me.
Tentavo di salire le scale ma quel vento era impetuoso
e freddo e lottavo per salire.
Poi sul pianerottolo vidi loro..mi guardavano..davanti vi era Guisgard
e vicino a lui vi erano Irko, Palos, Champenuan, Ammone, Afiel e Lainos.
Tesi la mano per farmi aiutare e loro si voltarono e iniziarono a parlare tra
loro...quel vento impetuoso mi fece scivolare dalle scale finché finii addosso a u muro, alzai il volto e vidi buio.

Mi svegliaii con una fitta al cuore..ma sentii la voce di un uomo che chiedeva aiuto bussando alla porta della camera mia e di Guisgard.
Mi alzai di soprassalto.."Che succede..arrivo, aspettate"..speravo non fosse una trappola e mi sistemai ancora agitata da quel sogno quasi reale purtroppo.
Aprii poi subito la porta per vedere chi fosse e chi necessitava aiuto.

Galgan
07-12-2014, 00.49.51
Annuii a Tharos;

-Invero, par cosa buona agire in tale maniera-

E detto questo uscii all'aria aperta, diretto al nobile Pegaso, al quale, una volta raggiunto, donai una carezza, mentre attendevo i miei tre compagni, pronto a riprendere il viaggio, e la cerca.

Clio
07-12-2014, 21.55.30
Lo ascolta in silenzio, con un lieve sorriso.
Poi iniziò a suonare la sua ocarina, e io restai lì, incantata come sempre, ad ascoltare quel suono malinconico suggestivo ad occhi chiusi, lasciando la mia mente libera di vagare tra mille pensieri.
Sospirai, riaprendoli, alzando lo sguardo su Guisgard che suonava.
Restare una piratessa... ma ero davvero libera?
No, non lo ero mai stata, perché ogni giorno avevo sperato di ritrovarlo.
"Dici? Cos'è, un modo per mandarmi via?" risi sfiorandogli appena i capelli scuri mossi dal vento "Già.." tra me e me, tornando seria "A volte lo penso anche io, sai? Tipo quando mi fai imbestialire, infuriare, quando eviti le mie domande o mi..." abbassai lo sguardo "O quando mi... pugnali al cuore.. " sussurrai appena "In realtà ci sono momenti in cui vorrei non essermi mai innamorata di te..." risi "O meglio, non essermi innamorata affatto... guardami, sono diventata una patetica donnetta piagnucolona e lagnosa..." con una faccia disgustata "Ma amare uno come te.. è.." esitai, cercando le parole adatte "Complicato?" annuii "Già.. non so se mi abituerò mai a tutta questa situazione..." alzando gli occhi su di lui.
E fu allora che mi illuminai e sorrisi.
Tutti i problemi e gli affanni che mi assillavano sparirono in quello sguardo.
Ed era buffo perché l'avevo visto mille volte.
"Ma so che ti amerò sempre.." sussurrai "Dovunque dovesse portarci questo viaggio, qualunque sia il suo verdetto.. o.. il tuo.." trattenni il fiato, scuotendo la testa "E ti dirò che non mi importa un accidente del nome che porti.. io so esattamente chi sei.." sorrisi, sfilando dalla cintura il pugnale che avevo tanto cercato nei miei viaggi, e che avevo trovato ad attendermi sulla Santa Caterina, posandolo sul palmo della mano, per poi rimetterlo via e lanciare un'occhiata a Cid.
In quanti si sarebbero comportati così con lui?
Tornai a guardarlo negli occhi.
"Un uomo per cui vale la pena combattere...." mormorai "E guarda che parlo come membro del tuo equipaggio, capitano.. non come donna..." risi "Non solo.. almeno.." mormorai, per poi fargli l'occhiolino.
"Questo mi ricorda che non possiamo starcene qui a far niente, per quanto possa essere allettante, ma dobbiamo escogitare un piano.." pensierosa "Dobbiamo riuscire a leggere quel libro, ma c'è sempre qualcuno che spunta, se non è Nora sono le ancelle.." sbuffai "Cosa proponi di fare? Potremmo.. non lo so.. dire al barone che, dietro compenso ovviamente, potremmo rischiare noi di leggere il libro per suo conto..." scossi la testa "Ma immagino che non si fiderebbe.. io di certo non mi fiderei... no... dobbiamo escogitare un piano per capire veramente con che cosa abbiamo a che fare, e se ci sono dei collegamenti col Fiore Azzurro..".

Guisgard
09-12-2014, 16.58.10
Guisgard ascoltò e Clio, per poi prenderla la mano, stringerla forte nella sua e sorriderle.
Poi il suo sguardo si fece serio.
“Stanotte...” disse “... stanotte non riposeremo, ma cercheremo di capire cosa accade davvero in questo posto... e soprattutto se davvero in questa torre è custodito il Fiore Azzurro...”
Ma proprio in quel momento si udirono delle urla strazianti.
Urla così disperate da arrivare a spaventare anche Cid.
“Ma cosa diamine sta succedendo?” Alzandosi di scatto Capitan Falco.

Guisgard
09-12-2014, 17.02.35
“Quegli uomini” disse la vecchia ad Elisabeth, indicando le due figure a cavallo riflesse sull'acqua “stanno andando dove ti trovavi tu prima di gettarti nel Lagno.” Soffiò poi e l'acqua si increspò, facendo svanire i due uomini a cavallo. “Io non ti ho cercata.” Guardando la donna. “Sei tu che hai cercato me.”

Guisgard
09-12-2014, 17.09.51
Galgan uscì dalla locanda e raggiunse il fedele Pegaso, la sua superba cavalcatura.
Un attimo dopo anche i tre cavalieri che erano con lui fecero lo stesso.
E trascorsi alcuni istanti i quattro erano già in marcia.
Giunsero presso il corso del verdeggiante e millenario Lagno, costeggiandone poi il flusso.
Camminarono per un po', attraversando quelle lande che erano battute da un vigoroso e freddo vento.
L'aria era limpida ed asciutta, con i monti lontani ben visibili che si stagliavano su un orizzonte azzurro e appena screziato da grosse e bianche nuvole che facevano da contorno a quel primordiale e magnifico scenario.
Fino a quando i quattro cavalieri notarono una piccola capanna sulla sponda del Lagno.
Da essa proveniva un lieto canto ed il latrato di un cane destato proprio dall'arrivo dei quattro.

Clio
09-12-2014, 17.10.14
Sorrisi quando prese la mia mano nella sua.
"Ah, perché la notte scorsa, invece.. ho riposato un sacco.." risi appena, per poi tornare seria "Sì, credo anche io che sia una buona idea... vedremo di capire bene cosa accade..".
Ma poi quell'urlo straziante ci gelò il sangue.
"Eh, ma non è possibile..." esclamai alzandomi a mia volta "Cid, vieni qui..." chiamai, allungando la mano per rassicurare il bambino.
Mi voltai poi verso Guisgard "Andiamo a vedere che succede?".

elisabeth
09-12-2014, 17.10.25
Ritornai a guardare le due figure a cavallo....non mi ricordavano nessuno...." Non capisco...perchè devo raggiungere via terra la nave.......e non conosco questi cavalieri......ma se pensate che io possa andare con loro...faro' anche questo per porre rimedio al mio errore......Perchè vi avrei cercata ?.....per comprendere i miei errori..?...per ritrovare me stessa...per capire cosa provo adesso ?...."...guardai l'increspare dell'acqua......e mi persi con lo sguardo nel vuoto....." Sono pronta...."....

Guisgard
09-12-2014, 17.23.50
Cid corse verso Guisgard e Clio, prendendo poi la mano di quest'ultima.
Il ragazzino era visibilmente scosso.
E un attimo dopo i tre videro arrivare qualcuno.
Era una servitrice che si agitava, che gesticolava confusa e gridava.
Capitan Falco allora le si avvicinò, cercando di farla calmare e tentando di capire cosa stesse succedendo.
“Calmati...” disse il presunto duca alla servitrice “... calmati, altrimenti non riusciremo a capire cosa ti rende così agitata...”
“Il signor barone...” gridò la servitrice.
“Calmati, così spaventi solo il ragazzino.” Fece Guisgard.
“Il signor barone...”
“Cosa è successo?” Chiese il falso mercenario.
“Sta di nuovo male!” Urlò la donna.
“Cos'ha?”
“Sta male di nuovo!”
“Portaci da lui!” Fissandola il presunto Taddeide.
La donna annuì e fece cenno di seguirla.
Condusse così i tre in una vasta sala, dove vi erano diverse persone.
Nora e suo marito, alcuni servitori disperati, tre uomini abbigliati come medici e dai volti confusi ed impotenti, due soldati armati e vari musici e cantori.
Qualcuno di questi strimpellava il suo strumento, altri erano immobili e silenziosi ed altri ancora sconvolti da ciò che vedevano.
Vi era infatti il barone ai piedi del suo seggio tutto tremante, con la bava alla bocca.
Fissava il vuoto e farfugliava qualcosa di incomprensibile.
A quella visione, Cid si strinse a Clio per poi chiudere gli occhi.



Nel frattempo Altea era uscita dalla sua stanza, trovando un servitore sconvolto.
Chiese allora alla dama di seguirlo e la portò nella stessa sala dove erano appena giunti Guisgard, Clio e Cid.
Ed anche Altea vide quella terribile scena.

Galgan
09-12-2014, 17.26.19
Forse, i luoghi che mi accinsi a visitare, ricordavano quelli che Adamo vide al suo primo vagito, quando fu fatto ad immagine e somiglianza con il Padre......Luoghi selvaggi e solitari, forse più consoni a quello che era il mio essere, più vicini al mio introspettivo.....
Eppure, un canto ruppe il silenzio della natura, o forse si mischiò ad esso, accompagnato dal latrato di un cane; le tracce dell'uomo erano presenti anche in quei luoghi solitari, al pensiero provai un misto di sollievo e malinconia.
Dopo aver lanciato un'occhiata d'intesa ai miei compagni di viaggio, spronai Pegaso verso la capanna.

Clio
09-12-2014, 17.31.06
Presi Cid per mano, e ascoltai la donna terrorizzata.
Cosa stava succedendo?
Annuii a Guisgard e li seguii nel castello, dove una scena agghiacciante ci si mostrò.
Sentii Cid stringersi a me e lo cinsi con un braccio, senza staccare lo sguardo dal barone.
La servitrice aveva detto che stava di nuovo male, quindi non era una novità.
Era il barone ora ad essere vittima del libro? O c'era dell'altro?
Tutto si faceva sempre più inquietante.
Non riuscii a dire una parola, e solo per un momento il mio sguardo preoccupato incrociò quello di Guisgard.

Altea
09-12-2014, 17.32.04
A bussare alla porta era un servitore..sembrava spaventato e scosso e quasi non riusciva a parlare ma mi fece segno di seguirlo.
Vi era trambusto nel castello e non capivo che stesse succedendo..vi era Nora e forse suo marito, dei dottori e musici e vidi ai piedi del suo seggio il barone...tremava e il suo volto era inguardabile.
Vidi arrivare pure Guisgard, Clio e Cid e mi avvicinai a Capitan Falco.."Ma che sta succedendo? Non penso sia stato avvelenato, un servitore ha bussato alla porta della nostra camera dicendo di venire perchè qualcuno stava..di nuovo male..ora ho visto chi è questo qualcuno ma a quanto sembra è soggetto a tutto questo".
Mi portai le mani al petto vicino al mio portafortuna e sentivo del calore e facendomi coraggio chiesi ai medici "Cosa sta succedendo al barone? E' malato?"

Guisgard
09-12-2014, 18.02.02
“Si, il signor barone sta male...” disse uno dei medici ad Altea.
Guisgard invece non riusciva a distogliere lo sguardo da Ciminieri, ridotto quasi ad una larva.
Poi per un attimo si voltò a fissare Clio e con un cenno le indicò di badare a Cid.
Tornò allora a fissare il barone.
Nora tentò di avvicinarsi al signore della torre, ma suo marito la fermò, prendendola per un braccio.
Nessuno infatti sembrava voler accostare al barone.
E questi, guardando tutti loro, scoppiò in una delirante risata, per poi tornare a fissare il vuoto della sala.
Cid scoppiò a piangere tra le braccia di Clio.
“Tu...” ad un tratto il barone a Capitan Falco “... tu... su... suon... suona per me...”
Guisgard restò sorpreso, oltre che ancor più turbato.
“Com...” continuò Ciminieri “... com...e... come... al... Lag.. gn... al... Lagno... suona...”
“Suonate, in nome del Cielo!” In lacrime Nora.
Il presunto Taddeide prese così la sua ocarina e cominciò a suonare.
E nel farlo iniziò a recitare:

“Salvami, o Pastore di Capomazda.
Non vedi il Tuo gregge disperso?
Non odi il lamento dei Tuoi servi ed il pianto dei Tuoi figli?
Un nemico oscuro mi minaccia e come lupo tra agnelli brama di distruggermi.
Dal profondo io grido e dalla mia miseria Ti invoco, o Signore.
Volgi a me i Tuoi occhi, tendi le Tue orecchie ai miei lamenti, o Altissimo.
Piega i Cieli e scendi sulla Terra.
Ammutolisci i venti e libera le acque.
Fa udire la Tua voce tonante e gli empi fuggiranno.
Lasciami sentire il Tuo richiamo, o Divin Pastore.
Questa selva oscura mi opprime, i suoi rovi sono intrisi di veleno d'aspide e tra i suoi sterpi germogliano serpi.
Mostra il Tuo vincastro, scuoti il Tuo bastone ed io non temerò alcun male.
Fa che io senta ancora il Tuo fischio e mi rinfranchi.
Chiamami a Te, o Dio ed io troverò la retta via.
Sei sceso per condurmi tra dolci colline, a chiare fresche e dolci acque.
Chiamami, o Signore, fammi udire la Tua voce e raggiungerò la terra promessa, pascoli di abbondanza.
Nella Tua Casa, o mio Dio, non temerò alcun male e mi ciberò della Tua Grazia e della Tua Gioia ogni giorno della mia vita.”

E quando quei versi e quella musica cessarono, nella sala scese un irreale silenzio.
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Clio
09-12-2014, 18.09.53
Cid scoppiò a piangere, e io lo strinsi forte.
"Andrà tutto bene, Cid.." mormorai con fare rassicurante, senza distogliere lo sguardo dal barone.
Ma poi disse qualcosa a Guisgard.
Suonare? Lo aveva sentito suonare? Al lagno?
Poi rammentai che aveva suonato prima che gli emissari del barone giungessero sulla Santa Caterina.
Per questo erano venuti? Per il suono dell'ocarina?
Guisgard non si fece giustamente pregare e iniziò a suonare la sua ocarina, mentre recitava un canto, come una preghiera.
E poi il silenzio.
Strinsi forte il ragazzino, sperando di dargli conforto.
Per un momento osservai Guisgard, e poi il mio sguardo fu di nuovo catturato dal barone a terra.

Guisgard
09-12-2014, 18.10.08
Quelle acque si incresparono e l'immagine svanì agli occhi di Elisabeth.
Poi la vecchia guardò per un attimo la donna e parve di colpo diventare giovane e bellissima, dagli occhi e dai capelli di un verde giada.
Un istante dopo Elisabeth cadde in un sonno profondo e senza sogni.
Si svegliò in una capanna.
Vi era il rumore rassicurante di un fuoco acceso e l'odore di erbe aromatiche intorno a lei.

Guisgard
09-12-2014, 18.11.41
Galgan ed i suoi tre compagni raggiunsero la piccola capanna.
Subito un molosso saltò fuori, abbaiando e ringhiando verso i nuovi arrivati.
“Buono...” disse all'improvviso qualcuno al cane “... buono, sta a cuccia!”
Era un anziano individuo, dai lunghi capelli bianchi, una folta barba dello stesso colore e abbigliato in modo semplice.
“Salute a voi, buoni cavalieri.” Ai quattro. “Cosa vi spinge in queste desolate lande?”

Altea
09-12-2014, 18.16.02
Guisgard doveva suonare come aveva fatto nel Lagno..era la prima volta lo udivo suonare ma perchè tale richiesta? Ascoltai le sue parole mentre pronunciava quella quasi preghiera al Signore e mi feci il segno della croce, mentre a bassa voce rivolgevo la mia preghiera alla Regina degli Angeli e dei Cieli e quando Guisgard finì uno strano silenzio calò.
Mi voltai verso Guisgard e dissi sottovoce.."Sei un vero taddeide" e mi voltai verso il barone per vedere come stava.

Guisgard
09-12-2014, 18.20.49
La musica dell'ocarina terminò, così come i versi di Guisgard.
E nella sala scese un cupo silenzio.
E poi il freddo.
Come se le murature della torre lasciassero ovunque penetrare ampi spifferi di quel vento gelido che attraversava quelle lande.
Un freddo che prese tutti i presenti nella sala.
Ma qualcosa era cambiato.
Lo sguardo del barone.
Non era più perso nel vuoto.
E l'uomo non tremava più.
A fatica allora prese ad alzarsi e solo qualche istante dopo suo fratello gli si avvicinò per aiutarlo.
Ciminieri, così, tornò a sedersi sul suo seggio.
Chiese poi dell'acqua e con un cenno congedò tutti i presenti.
“Voi no...” disse ai quattro falsi mercenari “... voi resterete qui... con me, mio fratello e mia cognata...”
“E noi, milord?” Chiese uno dei medici.
“Anche voi.” Fissandolo il barone. “Anche voi via. Come gli altri.”
E nella sala, col barone, suo fratello e sua cognata, restarono Guisgard, Clio, Altea e Cid.

Clio
09-12-2014, 18.25.32
Strabuzzai gli occhi.
Possibile che la musica avesse guarito il barone?
Sorrisi, stringendo Cid.
"E' tutto finito.. tranquillo.." mormorai al ragazzino.
Il barone si rialzò e riprese posto.
Non capivo.
Congedò tutti tranne noi e la sua famiglia.
Fu in quel momento che mi accorsi che mancava Rossane.
Mi chiesi come mai.
Alla fine tutti uscirono, tranne noi quattro e i familiari del barone.
Alzai lo sguardo sul seggio, chiedendomi per quale motivo ci avesse fatto rimanere.
Certo, probabilmente voleva ringraziare Guisgard, ma sperai che, oltre a quello avremmo ricevuto qualche spiegazione.

Altea
09-12-2014, 18.31.09
Qualcosa di strano avvenne in quella sala..il freddo..lo stesso vento freddo del sogno fatto poco prima..scossi il capo..qualcosa non andava e per un attimo pensai davvero ci fosse una maledizione..io che ero cosi scettica.
Il barone si riprese alle parole e musica di Guisgard..era qualcosa di veramente strano.
Si sedette sul trono e bevve, mi guardai attorno..mancava una persona..Rosanne..la sua pupilla non vi era, non era possibile, io ero sempre a fianco di Dominus e in una situazione del genere avrei pure agito.
Ciminieri mandò tutti via dalla sala tranne noi quattro, la cosa non era molto tranquilla..e come faceva a sapere Guisgard suonava la ocarina?
Non dissi nulla ma dentro di me ero veramente agitata..e se veramente centrava Dominus e quella megera? Guardai Guisgard, ma mi tenni lontana..non avevo più il coraggio di trovare quella protezione che solitamente cercavo in lui, in una stretta di mano o il mio capo addosso a lui o un abbraccio..forse questo era peggio di quel vento gelido appena sentito e guardai il barone in silenzio.

Guisgard
09-12-2014, 19.20.56
Il silenzio, innaturale e cupo, nella sala.
Poi quel freddo che sembrava giungere dall'Oltretomba.
“Tanti musici...” disse ad un tratto Ciminieri, rompendo finalmente quel silenzio “... tanti medici... e nessuno in grado di farmi rasserenare...” finì la sua coppa d'acqua “... la serenità, la tranquillità... è un gran dono...” guardò Guisgard “... cos'era? Una preghiera? Una poesia? O entrambe le cose?”
“Un antico Salmo che cantano i soldati Capomazdesi...” rispose il presunto Taddeide.
“Un mercenario musico...” ridendo il barone “... strana cosa, vero?”
Guisgard restò in silenzio.
“Si, sono malato...” mormorò Ciminieri “... ma non come pensate voi... malato nell'anima...”
“E'...” intervenne Nora “... è a causa di una vecchia ferita...”
Ciminieri rise di nuovo.
“Non credo siano così stupidi.” Scuotendo il capo divertito. “Dico bene?” Guardando Capitan Falco.
“In effetti” disse il falso mercenario “non credo fosse cancrena ciò che vi tormentava fino a poco fa.”
“Dovete riposare ora.” Nora al barone.
“Si...” annuì questi “... dov'è Rosanne?”
“Dopo la farò chiamare.” Disse Nora. “Ora riposate, vi prego.”
Allora con un cenno Ciminieri congedò Guisgard, Altea, Clio e Cid.
Nora annuì e li accompagnò fuori dalla sala.

Clio
09-12-2014, 19.28.14
Serenità.
Già, cosa rara e preziosa, custodita in attimi indimenticabili ed irripetibili.
Restai ad osservare il barone, chiedendomi cosa lo tormentasse tanto.
Ma sapevo che le ferite dell'anima erano difficili da guarire, anche se di solito non riducevano in quello stato, anzi, era un male implacabile quanto invisibile.
E si riusciva anche a celarlo, soffrendo ancor di più.
C'era qualcosa di più, c'era qualcosa di inquietante che opprimeva il barone.
Annuii quando ci congedò, seguendo docilmente Nora che ci accompagnava fuori dalla sala.
Accarezzai per un momento la testa di Cid stretto a me.
"Stai meglio, Cid?" mormorai, sorridendo, mentre lasciavamo quella stanza.
Era un ragazzo pieno di coraggio che bramava l'avventura, ma c'erano cose che forse non avrebbe dovuto sapere a quell'età.
E io lo sapevo fin troppo bene.
Così, lasciammo quella stanza.
"C'è qualcosa che possiamo fare per lui?" chiesi, gentilmente, rivolta a Nora.

Altea
09-12-2014, 19.30.36
Ascoltai attentamente le parole tra Ciminieri e Guisgard e sorrisi quando disse di conoscere quel salmo..Dominus lo ignorava certamente.
Era ferito nella anima..da cosa...non pensavo dall' Amore? L' amore non rendeva le persone in quello stato..mi guardai attorno..in quel posto vi era una cappella o una chiesa? Vedevo poche effige religiose..e quella Rosanne non mi piaceva affatto e forse lei era un tassello di quel rebus ma potevo sbagliarmi.
E Nora...sempre pronta a nascondere e mentire su tutto e ci fece uscire e fu allora con impeto di rabbia mi volsi verso Nora prima se ne andasse.."Tanto non ci prendete in giro..ho sentito voci di certe persone qui..dicevano di averlo visto e che esisteva davvero...qui vi è qualcosa non va...vi consiglio di pregare i Santi Misteri del Rosario" e detto questo mi voltai senza aggiungere altro.

elisabeth
09-12-2014, 20.07.35
Le acque divennero un dolce danzare......e la vecchia divenne giovane e bellissima e quel verde dei suoi capelli......si ...il verde dei capelli della bambina......il suo sorriso era dolcissimo e cullo' il mio animo...volevo toccarla, ringraziarla.....volevo....non pensare piu', fu come perdere i sensi....cadere nell'oblio........senza sogni..senza speranza.....il profumo di piante aromatiche arrivo' alle mie narici......pizzicandole.....aprii gli occhi e mi guardai intorno, ero in vecchio capanno...il tetto in paglia e tutto intorno era colmo di erba medica alambicchi fumanti......" C'e' nessuno qui ?..."...sentii un cane abbaiare fuori dal capanno.....ringhiava...e mi alzai, andai alla finestra e vidi un uomo dai capelli e la barba bianca che parlava con dei cavalieri....stavo lì a guardarli quando gatto salto' da una sedia all'altra facendo cadere alcuni mestoli......" Quanto rumore.....vorrei evitare di essere vista,non so neanche se sono tra amici o nemici......"......il gatto era lì che mi osservava.....e io continuai a guardare fuori.......

Guisgard
09-12-2014, 20.09.34
“No.” Disse Nora a Clio. “Temo non possiate fare altro.” Guardò poi Altea. “Il vostro tono è scortese e disdicevole.” Scuotendo la testa. “Badate a voi e non permettetevi più di giudicare questa torre e la mia famiglia.”
“E' chiaro” intervenne Guisgard “che questo luogo nasconda qualcosa. Perchè siamo qui? Per la mia ocarina?”
Nora lo fissò senza rispondere nulla.
“Allora?” Perentorio Capitan Falco.
“E' quasi sera ormai.” Mormorò Nora. “E temo che il signor barone non cenerà con voi. Sarà meglio che vi faccia servire la cena nelle vostre stanze. Ah...” aggiunse “... dimenticavo di dirvi che stanotte alcuni maniscalchi saranno impegnati con dei lavori, dunque vi pregherei di non lasciare le vostre camere. Grazie.” E si allontanò.
“Quella donna” mormorò il presunto Taddeide “è una pessima attrice. Fa di tutto per nascondere ciò che la turba, senza però riuscirci affatto.”
Ad un tratto giunse un servitore.
“Signore...” a Guisgard “... vogliate seguirmi, prego. Da solo.”
“Per andare dove?” Domandò il falso mercenario.
“Il signor barone chiede di voi.” Spiegò il servitore. “Voi tornate pure nelle vostre camere, signore.” Rivolto poi a Clio e ad Altea.
“Si, andate.” Disse Guisgard. “Vi raggiungerò fra non molto.” E seguì il servitore.
Questi lo portò in una stanza e lo lasciò da solo.
Era una camera da letto, con tende e coperte intrise di profumi.
Un attimo dopo apparve qualcuno da dietro un paravento.
“Benvenuto...” sorridendo Rosanne, con addosso solo una velo corto e trasparente.
“Il barone chiedeva di voi, poco fa...” fece Capitan Falco.
“Davvero?” Fingendosi stupita Rosanne. “Oh, ma lui chiede sempre di me... in verità molti uomini chiedono continuamente di me...” avvicinandosi a lui.
“Immagino.” Sorridendo Guisgard.
“Perchè non vi mettete comodo?”
“Vi sembra stia scomodo forse?”
“Il mantello, la giubba...” Rosanne a lui “... non è troppo?” E lasciò scivolare a terra il velo, restando completamente nuda davanti a lui. “Tu mi desideri, lo so...”
Guisgard sorrise ancora.
“I miei complimenti...” guardandola.
“Toccami...” sussurrò lei “... ovunque tu voglia...”
“Sei una sorta di premio per gli ospiti?”
“Si, anche questo se vuoi...” inginocchiandosi davanti a lui Rosanne.
“Allora immagino sarà affollata questa torre.” Ridendo appena il presunto Taddeide.
“Ti piace immaginarmi così, vero?” Rosanne toccando la cintura di lui. “Come una sgualdrina, giusto? Sarò anche questo se vuoi...” cominciando a slacciarla.
“Una parte che ti riuscirebbe benissimo, credo.” Fermando le mani di lei, il falso mercenario.
“Amo la libertà...” ridendo lei “... tu no? Non sei come i poeti che amano le donne e le venerano come Angeli?”
“Quelle donne venerate dai poeti” sarcastico Capitan Falco “hanno il compito di condurre l'uomo verso Dio. Tu invece... temo sia un lasciapassare per la dannazione.” Facendole l'occhiolino.
“Hai paura di dannarti?” Alzandosi ed abbracciandolo Rosanne.
“No...” staccando le braccia di lei dal suo collo il falso mercenario “... è che mi piace fare la prima mossa... mi piace cacciare, non essere cacciato.”
“Allora sarò la tua schiava...” leccandogli le labbra Rosanne “... sono tutto ciò che vuoi... per il tuo piacere... cosa vuoi che sia?”
“A Capomazda” ironico Guisgard “c'è un solo modo per definire quelle come te... ma temo di non poterlo dire... mi limiterò dunque a definirti quella che sei... una ninfomane, temo.” Si chinò a terra e raccolse il velo che la ragazza aveva fatto cadere. “Stasera qui è piuttosto freddo. Rivestiti, dammi retta.” Mettendole il velo sulle spalle.
“Tu non sei un vero mercenario...” con astio Rosanne “... tu non sei chi dici di essere... ignoro chi tu davvero sia, ma lo scoprirò...”
Capitan Falco rise, per poi voltarsi verso la porta.
“Mi rifiuti per un'altra, vero?” Aggiunse la ragazza. “Si, per un'altra...”
Guisgard non disse nulla, la salutò con un cenno del capo ed uscì.
“Che serata...” mormorò appena fuori “... credo di aver bisogno di un bagno freddo...” e tornò verso le loro stanze.
Lasciando Rosanne da sola nella sua stanza intrisa di profumi e lussuria.
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Guisgard
09-12-2014, 20.13.41
Elisabeth e sentì un cane abbaiare.
Un attimo dopo qualcuno entrò nella piccola stanza.
“Ben sveglia.” Disse una ragazza.
Era giovane e graziosa.
“Sono lieta vi siate ripresa.” Sorridendo ad Elisabeth. “Ditemi, come vi sentite? Avete sete? Fame?”

Clio
09-12-2014, 20.22.16
"Già.." mormorai a quelle parole di Guisgard su Nora, fissando il punto da cui era uscita.
Poi un uomo disse che il barone aveva chiesto di lui, e ci congedò.
Probabilmente, pensai, voleva parlargli dell'ocarina, o del suo male.
Intanto, condussi Cid nella nostra stanza, avevamo deciso di svelare il mistero quella notte, o per lo meno di provarci, certo non avremmo seguito il consiglio di Nora.
Certo, dei maniscalchi, come no.
Sperai che la chiacchierata di Guisgard con il barone portasse almeno qualche indizio.
Così raggiunsi la mia camera e attesi speranzosa.

elisabeth
09-12-2014, 20.33.24
Mi ero svegliata ?...avevo dunque dormito......" Grazie , siete molto gentile...si..si credo di avere fame....ma non vorrei esservi di peso......una domanda sola, come ci sono arrivata fino a questo capanno..."......La ragazza...sembrava molto serena...quasi fosse normale che fossi lì..era tutto così ingarbugliato nella mia mente

Altea
09-12-2014, 20.42.26
Ascoltai le parole di Guisgard verso Nora e sorrisi..allora non ero una visionaria.
Rimasi basita quando disse vi erano lavori di manutenzione quella notte, ma come il barone era stato male e loro facevano dei lavori...scossi il capo ma Guisgard fu chiamato dal barone e io tornai nella camera come dettoci.
Entrai in camera, mi sentivo spossata e andai a farmi un bagno ristoratore e mi rimisi il bel vestito blu, era troppo presto per dormire e poi avevano detto ci avrebbero servito la cena in camera.
Presi dalla sacca uno dei miei preferiti libri di poesia e mi stesi a leggerlo, dovevo evadere i pensieri..stavo pensando troppo e non era bene..dovevo essere lucida anche perchè quella missione sembrava più difficile di tutte le altre.
Guardai verso la porta..ma sapevo lui non sarebbe mai arrivato.

Guisgard
10-12-2014, 01.52.32
Poco dopo rientrati Clio e Cid in camera, il ragazzino subito si addormentò.
E dopo quasi un'ora, all'improvviso qualcuno bussò alla porta della camera.
“Clio...” disse Guisgard dall'esterno “... sono io... sei ancora sveglia?”

Clio
10-12-2014, 02.00.32
Osservai Cid addormentato, e lo invidiai profondamente.
Poi udii qualcuno che bussava, e sorrisi alle sue parole, senza che lui potesse vedermi.
Aprii la porta pianissimo, per non svegliare il ragazzino.
"Cos'è, avevi dubbi?" Sorrisi, felice "Allora, com'è andata col barone? Dimmi che ti ha dato qualche indizio.." Mi voltai verso l'interno della camera "Parla piano che Cid dorme..".

Guisgard
10-12-2014, 02.02.58
“Non siete certo di peso.” Disse la ragazza ad Elisabeth. “Ora vi porterò del latte caldo con un po' di biscotti.” Sorridendo. “Come siete giunta qui? Vi ha trovata mio nonno. Eravate svenuta sulla sponda del Lagno. Infatti vi ho tolto i vestiti che erano zuppi e vi ho fatto indossare una vestaglia di mio nonno. Non sarà molto elegante, ma in compenso è comoda e tiene caldi.” Andò a prendere del latte con dei biscotti, offrendolo poi ad Elisabeth.

Guisgard
10-12-2014, 02.09.30
“Beh, magari la stanchezza aveva preso il sopravvento.” Disse sorridendo Guisgard a Clio. “Tranquilla, farò piano.” Ed entrò, chiudendo piano la porta alle sue spalle.
Nella stanza vi era un piccolo braciere accanto ad una finestra.
Il falso mercenario versò sopra un po' di carbonelle e poi con una candela lo accese.
“Ora si sta un po' più caldi” mormorò Capitan Falco “e Cid riposerà meglio.” Con un cenno invitò Clio ad avvicinarsi per scaldarsi. “No, nessuno mi ha dato indizi o informazioni valide... ma le sensazioni che ho sono tutt'altro che positive... questo posto mi piace sempre meno...”

Clio
10-12-2014, 02.22.01
Gli sorrisi e lo feci entrare in camera.
Ravvivò un braciere, invitandomi ad avvicinarmi.
Non potei fare a meno di sorridere "Sei così freddoloso?" scherzai, ma in realtà avrei voluto dire "premuroso".
Scossi la testa, delusa a quelle parole sul barone.
"Peccato, ci avevo sperato, visto che ha voluto vederti da solo..." alzando le spalle "Credo che si fidi di te dopo la storia dell'ocarina..." sospirai "Voleva solo ringraziarti, allora?" distrattamente, per poi guardare fuori dalla finestra.
"Anche a me questo posto piace sempre meno... dici che anche le urla che abbiamo sentito ieri erano del barone? E se lui non fosse mai stato via, ma semplicemente non fosse in grado di riceverci? No, però era un grido di donna ieri..." scossi la testa, per poi voltarmi verso Guisgard con un sorrisetto divertito "Rispettiamo gli ordini di Nora, visto che ci sono dei fantomatici maniscalchi oppure andiamo a curiosare in giro per vedere che succede? beh, dopotutto è notte... Nora non può certo gironzolarsene libera ora che è tornato il marito... Certo a star qui non risolviamo niente... anche se non riesco a trovare un senso a tutto questo... qualche idea? Andiamo a leggere il poema maledetto?".

Guisgard
10-12-2014, 02.31.29
“Beh, magari un senso c'è a star qui adesso...” disse Guisgard a Clio “... ma forsesarà meglio tenerlo per me...” sorridendo “... dopotutto sono un Don Giovanni impenitente, no? E fai bene a guardarti da me.” Facendole l'occhiolino. “Chissà quante donne ho avuto ed ora... ed ora penserai che... che ripiego su di te.” La fissò per un lungo istante, per poi ridere piano. “Si, forse stanotte abbiamo la possibilità di uscire e scoprire qualcosa.” Guardò Cid che dormiva. “Lasceremo il ragazzino dormire. E comunque Altea è nell'altra stanza, così se i servi porteranno la cena ci sarà lei e non si insospettiranno.”
Aprì la porta e i due uscirono piano.
Vagarono un po' per la torre, senza vedere, né sentire nessuno.
“Nessun maniscalco...” mormorò Capitan Falco “... ma forse lo sapevamo già...”
Scesero allora al piano terra e qui udirono dei rumori.
Provenivano da un vestibolo laterale.
Guisgard e Clio seguirono quei rumori, fino a sbirciare dalla porta socchiusa.
E videro un vecchio intento a preparare un Presepe

Clio
10-12-2014, 02.55.55
Lo fissai con un sorrisetto divertito, che però non lo era poi così tanto.
Scossi appena la testa, come a scacciare un brivido.
C'erano cose che non volevo sapere.
"Fai il bravo.." mormorai, avvicinandomi di un passo "Non farmici pensare..." sussurrai, con gli occhi nei suoi.
Non avevo mai amato le cose usate, ma non mi ero nemmeno mai illusa che avrebbe aspettato me.
"Ripiegare eh.." sorrisi appena, beffarda "Se così fosse, non hai fatto un buon affare..." sospirai "Beh, certo non sarò mai come una di quelle dame a cui facevi la corte da ragazzo..." alzai le spalle "Sì, a volte penso se mi avresti mai guardato se ci fossero anche loro.... chissà, magari con loro non saresti così ambiguo.. loro riuscirebbero a farti innamorare.. cose così..." risi "Ma poi penso che sono solo parole, perché alla fin fine sei tu che non mi vuoi... " alzai le spalle "Quindi questi pensieri sono solo buoni a farmi perdere il sonno.." risi "Dai, andiamo..".
Uscimmo e non trovammo nessun maniscalco, stranamente.
Trovammo un vecchietto intento a preparare il presepe.
Lo guardai stupita.
"Accidenti, è già Natale.." esclamai piano "Ho perso il conto dei giorni...".

Guisgard
10-12-2014, 03.07.45
Guisgard sorrise a quelle parole di Clio.
“Sai, da piccolo amavo ascoltare un bardo” disse Capitan Falco “che narrava di un'epopea, una saga fantastica e cavalleresca molto in voga fra noi ragazzini. E tra i personaggi vi era una tipa guerriera. E devo dire che tu mi sembri in tutto e per tutto la sua copia.” Rise appena. “Ah, naturalmente tutti i ragazzini ne erano follemente innamorati.” Facendole l'occhiolino. “Quanto alle fantomatiche dame da me amate, beh...” rise di nuovo “... lasciamo perdere, va...”
I due poi uscirono dalla stanza e scesero al piano terra della torre.
E qui trovarono un vestibolo, dentro il quale un vecchio preparava un bel Presepe.
“Eh, questo San Giuseppe è venuto davvero bene...” mormorò ad un tratto il vecchio artigiano “... siete d'accordo?” Voltandosi all'improvviso verso la porta. “Su, venite pure avanti. Vi ho sentito arrivare.”
Guisgard guardò Clio e poi le fece cenno di seguirlo.
I due così si mostrarono all'artigiano.
“Spero di non avervi contrariato.” Mormorò il presunto Taddeide.
“Affatto.” Sorridendo il vecchio. “Anzi, sono lieto vi piaccia il mio Presepe. Potete guardarlo, eh. Mi inorgoglisce.”

Clio
10-12-2014, 03.16.04
Mi limitai ad alzare gli occhi al cielo con aria divertita a quelle parole di Guisgard.
Poi raggiungemmo il piano terra e trovammo il presepe.
Il vecchietto sembrava gentile, e quando si accorse di noi, non ci spaventò.
Lo raggiungemmo e osservai il presepe.
"E' davvero molto bello.." sorrisi, gentilmente.

Guisgard
10-12-2014, 03.23.56
Io vecchio artigiano mostrò il suo Presepe a Guisgard e a Clio.
Era un'opera pregevole e di straordinaria fattura.
“Lo sto ultimando.” Disse il vecchio. “Così tutti potranno vederlo.”
“E' davvero incredibile.” Osservando i pastori il presunto duca. “Si, davvero incredibile.”
“L'ultimo da finire è San Giuseppe...” l'artigiano, mostrando la statuina del Santo ai due “... San Giuseppe è un Santo molto potente. Lui obbedì senza mai fiatare ai dettami del Signore e da lui andava l'Angelo affinchè il Bambino e Sua Madre non corressero rischi. Per questo Iddio non nega nessuna richiesta a San Giuseppe.”
Guisgard annuì sorridendo.
Ma all'improvviso si udì qualcosa.
Il verso di un uccello.
Ma non sembrava nulla di naturale.
“Cos'è stato?” Turbato Capitan Falco.
“E' tornato...” fece il vecchio “... è tornato dall'Aldilà per tormentarci...”

Clio
10-12-2014, 03.27.25
Sorrisi osservando il vecchietto fiero del suo presepe.
Ma poi quel verso innaturale e agghiacciante.
Alzai lo sguardo su Guisgard, preoccupata, e le parole del vecchietto certo non mi rassicurarono.
Però almeno qualcuno con cui si potesse parlare, o almeno sperai.
"Chi è tornato?" chiesi titubante.

Guisgard
10-12-2014, 03.34.11
Guisgard guardò Clio, poi il vecchio.
“E' tornato...” disse questi “... è tornato dall'Aldilà per tormentarci...”
“Cosa è tornato?” Turbato Capitan Falco. “Cosa è tornato? Volete dircelo?” Nervosamente il presunto duca.
“Tempo fa...” mormorò il vecchio “... qui viveva un altro vassallo del duca... curava la sua tenuta di caccia ed ogni mese il Signore di Capomazda giungeva qua per cacciare il gufo più grosso e più bello. Ma il barone Cominieri con l'inganno si insidiò qui. Denunciò con false prove il vassallo al duca e lo fece giustiziare, prendendo così il suo corpo. Ma prima di morire sul patibolo il vassallo giurò di tornare dall'Oltretomba. Per vendicarsi. E se a lui non fosse stato permesso ciò, avrebbe inviato proprio un gufo dall'Aldilà. Un gufo come quelli che amava cacciare il duca.”

Clio
10-12-2014, 03.37.20
Ascoltai attentamente il racconto del vecchietto.
Finalmente qualcuno che ci diceva come stanno le cose.
Dunque non c'entravano affatto i Taddei, né Dominus.
Era una cosa faccenda diversa, più profonda.
Certo che, pensai, attiravamo guai che era una meraviglia.
"E non c'è modo di porre fine a tutto questo?" stupita.

Guisgard
10-12-2014, 03.46.33
“Solo quando morirà il barone.” Disse il vecchio a Clio. “Solo la sua morte infatti metterà fine a tutto ciò. La sua anima è il sacrilego pasto che quel gufo domanda ai mortali. E fino a quando non sarà soddisfatto, non farà ritorno nell'Oltretomba.”
“Qualcuno ha mai visto questo gufo fantasma?” Chiese Guisgard.
“Nessuno poi rimasto in vita.” Rispose il vecchio.
“Già...” annuì Capitan Falco “... e ditemi... appare spesso?”
“Ogni notte.” Spiegò l'artigiano. “Ogni notte. Per questo nessuno esce prima dell'alba.”
“E nessuno ha pensato mai di ucciderlo?”
“I fantasmi non possono essere uccisi.” Scuotendo il capo il vecchio.
“Ovvio...” pensieroso Guisgard “... tu cosa ne pensi?” Voltandosi poi verso Clio.

Clio
10-12-2014, 03.56.57
E allora perché nessuno ha mai pensato di uccidere il barone?
Fu la prima cosa che mi passò per la testa.
Ma evitai di dirla ad alta voce.
Cosa c'entrava tutto quello col libro di Ardea?
"Il barone però parlava di un libro assassino... cosa c'entra col gufo fantasma?" avevo detto due assurdità nello spazio di una frase, stentavo a crederci.
"Comunque... se nessuno l'ha mai visto è anche difficile esserne sicuri..." alzai le spalle, cercando una risposta razionale, ma se gli anni in mezzo ai marinai mi avevano insegnato qualcosa, era proprio che non sempre ci si riesce.
"Non so cosa pensare... forse, non so, forse solo il barone può liberare la torre da questo tormento facendo ammenda per l'inganno ai danni del vassallo..".
Ma di una cosa cominciavo ad essere certa.
Il Fiore Azzurro non c'entrava nulla con tutta quella storia.

Guisgard
10-12-2014, 04.05.37
“Tutto è legato...” disse il vecchio a Clio “... il gufo è evocato dalla furia del vassallo in punto di morte, mentre il libro è la storia stessa di queste terre. E tutto riporta al nome dei Taddei.”
“Qualcosa non quadra.” Intervenne Guisgard. “Il gufo non c'entra nulla con i Taddei. Gufo e civetta sono due cose ben diverse.” Guardò Clio. “Ti va di venire con me in cima alla torre? Per vedere questo fantasma?”

Clio
10-12-2014, 04.13.05
Guisgard aveva ragione, qualcosa non quadrava.
Aveva ragione, poi sulla Civetta, erano due cose molto diverse.
No, ci doveva essere dell'altro, per forza.
Perché allora leggere il libro avrebbe condotto alla morte?
Non aveva senso.
"Naturalmente..." Risposi a Guisgard con un sorriso.

Guisgard
10-12-2014, 04.18.42
Guisgard e Clio lasciarono il vestibolo e corsero verso le scale.
Salirono così fino all'ultimo piano, non trovando ostacoli visto la torre appariva desolata e deserta.
Capitan Falco, giunti davanti ad una grata di ferro, la sollevò e i due si trovarono sulla cima merlata del dongione.
Un freddo e forte vento imperversava e le tenebre apparivano profonde ed immutabili.
Il sibilo del vento, come un vago lamento, metteva ansia e riempiva il cuore d'inquietudine.
Guisgard si guardò intorno, senza però vedere nulla.
“Clio...” disse ad un certo punto una voce “... Clio, sono qui... mi stai cercando... vieni...”
Proveniva dalla merlatura della torre.
E quella voce era udita solo dalla ragazza.

Guisgard
10-12-2014, 04.26.30
Altea era nella sua camera, intenta a leggere un libro di poesie.
Fuori un freddo vento ululava, battendo forte sui vetri delle finestre e sibilando inquieto tra le merlature della torre.
Ad un tratto qualcuno bussò.
Era un servitore che aveva portato la cena, come detto da Nora.
La servì su un vassoio d'argento e poi andò via.
Vi erano diverse pietanze, come carne, pane cotto, minestra calda, verdure e formaggi. Poi frutta secca e vino.
E mentre la dama attendeva il ritorno di Guisgard, all'improvviso, udì qualcosa giungere da fuori.
Un verso, come quello di un rapace notturno.
Un verso stridente ed inquietante.
Un verso che al solo udirlo portava ad una cupa inquietudine.

Clio
10-12-2014, 04.31.03
Corremmo verso le scale, per poi raggiugnere il tetto.
Una voce, una voce che mi chiamava dalla merlatura.
Per tutta risposta estrassi la pistola dalla cintura, certo, contro un gufo fantasma era inutile, ma non si poteva mai sapere.
"E questo come diavolo fa a sapere come mi chiamo?" Esclamai, interdetta.
"Scommetto che se mi avvicino cado di sotto, guarda un po'..." Guardandomi attorno, per poi voltarmi verso Guisgard.
"Hai sentito?" Avvicinandomi a lui "Quella voce.. Clio.. Sono qui... Mi stai cercando.. Vieni" cercando goffamente di imitarla "Veniva da là.." Indicai.
"Hai sentito una voce inquietante anche tu, o gli piacciono solo le bionde?" Sorridendo appena, guardandomi intorno preoccupata.
"Stammi vicino..." Sussurrai appena, alzando gli occhi su di lui.

Guisgard
10-12-2014, 04.37.35
“Io non ho sentito nulla...” disse Guisgard a Clio “... forse era solo il vento...” guardandosi intorno e con la spada già saldamente nella mano “... tranquilla, sono qui...”
Il vento continuava a soffiare inclemente.
“Clio...” ancora una voce “... Clio, aiutami...” era quella di Cid “... sono entrati e vogliono portarmi via... Clio... dove sei?”

Clio
10-12-2014, 11.08.42
Lo colpii alla spalla con la mano sinistra, prima di estrarre un pugnale con la stessa dalla cintura.
"Non osare.." alzando su di lui uno sguardo implacabile "Non osare mettere in dubbio le mie parole in una situazione del genere.. sarò anche pazza ma non fino al punto di sentire voci..".
Poi di nuovo quella voce.
Cid...
Mi si strinse il cuore.
"Ora è la voce di Cid.." mormorai, fissando il punto in cui veniva, per poi scuotere la testa "Per l'amor del Cielo..." cercando di essere razionale "Primo, come diavolo faccio a sentire Cid che non siamo vicini alla stanza? Secondo, se devo andare da lui prendo le scale interne, genio, non so mica volare..." guardandomi intorno, sempre più preoccupata "Qualunque cosa sia... vuole che io vada da quella parte..." indicando nuovamente il punto da cui veniva la voce "O dopo tutta questa storia credi davvero che sia il vento?" scuotendo la testa "Ci manca solo di crepare in un modo tanto stupido.." mormorai.
Eppure sapevo che, da dove proveniva quella voce, mi attendeva solo morte certa.
Ma sapevo anche che se dovevamo scoprire qualcosa, forse dovevamo anche rischiare.
"Se la voce la sento solo io, è evidente che vuole me..." sorrisi appena "L'avrò fatto arrabbiare... chissà perché non mi stupisce la cosa..." scherzai, per poi sospirare "Forse dovrei avvicinarmi e vedere..." alzai gli occhi su Guisgard "Non è che hai una corda, così se cado mi tieni, vero?".

Altea
10-12-2014, 16.50.37
Sospirai e mi immersi nella lettura, forse mi avrebbe aiutata a distogliere i miei pensieri negativi e la inquietudine ma poi chiusi subito il libro..ero agitata..forse era quel vento implacabile che soffiava e bussava alla finestra, come uno spirito invernale che chiedeva di essere ascoltato.
Era freddo, incredibilmente freddo e provai ad accendere il caminetto ma senza risultati..speravo non mi venisse una bella raffreddatura.
Il servitore bussò alla porta e portò la cena e ringraziai ma lo bloccai..Guisgard non era li, e se avesse detto questo a Nora o altri sarebbe stato pericoloso e sorrisi.."Lasciate pure il vassoio per il mio compagno..Capitan Falco..è a rilassarsi in un bel bagno caldo".
Il servitore uscì e mi sedetti sul tavolo per mangiare anche se la fame non era tanta, non era nemmeno bello mangiare in solitudine e pensai a Guisgard..pregai non fosse in pericolo..si, era una testa calda e amava imbattersi nelle situazioni più disparate e per fortuna ne usciva indenne ma doveva essere più cauto a mio avviso e rimasi a guardare i piatti..Altea, parli come una moglie che è pronta a fare la romanzina al marito appena torna a casa dalle bevute con gli amici.
Mi alzai..infatti era libero di stare dove voleva e mi cambiai e mi misi in camicia da notte, tanto avrei dormito in quella fredda stanza sola..sembrava infestato da fantasmi o essere demoniaci quel posto e spensi le candele per andare a letto a dormire.
Fu un tratto..e mi voltai di scatto verso la finestra e scattai a quel rumore..era il rapace..lo stesso stridio avevo sentito assieme a Cid..certo poteva essere un comune rapace notturno in cerca di cibo visto il freddo ma quello stridio era surreale e spaventoso.
Guardai poi la porta e scossi il capo..no..uscire sola non era sicuro visto ciò che era successo e col cuore che saltava fino in gola mi feci coraggio e toccai la rosa in oro...e mi avvicinai alla finestra per vedere se avessi scoperto o visto le sembianze di quel rapace.

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elisabeth
10-12-2014, 18.49.12
Un buon odore di biscotti fatti a casa...latte caldo......ero stata praticamente espulsa dal profondo del Lagno sulla terra ferma....." Vostro nonno deve essere di animo buono.....se si e' preso cura di me e voi ...a quanto pare siete uguale a lui......vi ringrazio per il cibo che mi darete......"......la vestaglia del nonno..doveva essere più alto di me......ma la ragazza aveva ragione...era calda e confortevole.......sentivo ancora gli uomini parlare fuori......ma decisi di sedermi a tavola e di aspettare la ragazza....." Aspettate vi do una mano....." ....mi alzai e presi la tazza con il ..latte......."fatemi compagnia.......come vi chiamate......dovete avere un cane da guardia feroce...non ha ancora smesso di abbaiare......"....portai la tazza alle labbra e ne presi un lungo sorso

Galgan
10-12-2014, 18.56.45
Il molosso pareva davvero feroce, o forse era soltanto fedele, e svolgeva l'atavico compito che gli era stato assegnato; sta di fatto, che non mi impressionai, non per particolare temerarietà, ma perché, in un lontano passato, avevo interagito con questi animali, ed invero mai avevo trovato, nei simili del guardiano che ora si ergeva contro di noi, un nemico...Qualcosa mi disse che questa volta non sarebbe stato diverso....
In effetti, una voce placò l'ira del cane, ed un uomo anziano apparve ai nostri occhi.

-Salute a voi, buon uomo-

risposi, con la solita voce sommessa,

-Non temete, né io, né i miei compagni d'arme, abbiamo la minima intenzione di nuocervi.
Giungiamo in questi luoghi, al solo scopo di raggiungere due imbarcazioni, le quali dovrebbero transitare in queste acque-

Guisgard
12-12-2014, 02.00.07
“Non temete, cavaliere.” Disse l'anziano a Galgan. “Non ho mai pensato che voi possiate essere miei nemici. Nulla infatti ho mai commesso da attirarmi l'ira e l'ostilità di nobili guerrieri.” Sorridendo. “Due imbarcazioni dite? In effetti” guardando il corso del Lagno “ho udito da dei contadini di passaggio che due grosse navi stavano attraversando questa tratta, forse per raggiungere Nuova Casalis. Pare che una di esse battesse la bandiera ducale. Siete forse cavalieri del duca, messeri?”
“Siamo qualcosa” rispose Tharos “che a voi non riguarda.”
“Non sapete” intervenne Montel “che di fronte a dei cavalieri va osservato muto silenzio e parlare solo quando si è interrogati?”
“Allora chiedo a voi perdono per il mio comportamento.” Sempre sorridendo l'anziano. “Vivendo qui in queste lande desolate purtroppo pare abbia perduto la capacità di pormi al cospetto di voi nobili cavalieri.”

Guisgard
12-12-2014, 02.08.43
Guisgard guardò Clio negli occhi, come a voler sostenere lo sguardo della ragazza.
Ma forse, soprattutto, per farle sentire la sua presenza accanto.
“Io non penso tu sia pazza...” disse “... ma questo luogo è inquietante e persino il vento sembra volerci confondere...” guardò poi intorno a loro, vedendo solo il nulla e l'immensità della notte “... cerca di restare calma... Cid è nella tua stanza a dormire... non può essere in nessun altro posto...”
E di nuovo si alzò cupo il sibilo del vento, come a rincorrere tutta la merlatura della torre.
“Clio...” ancora quella voce “... Clio, mi portano via... aiutami...” era quella di Cid e proveniva dallo spiazzo sottostante “... Clio... affacciati... sono quaggiù...” aggiunse la voce del ragazzino.

Clio
12-12-2014, 02.17.07
Dovevo essere forte, dovevo resistere.
Ancora quella voce.
Scossi la testa.
"Di nuovo.. dice che lo stanno portando via..." alzando gli occhi su Guisgard "So che non è lui, accidenti... altrimenti lo sentiresti anche tu... so che se mi sporgo cadrò giù...".
Chiusi gli occhi e respirai profondamente.
Respira..
Ragiona...
Respira..
Li riaprii e osservai il vento.
"Che facciamo?" gli chiesi, con gli occhi nei suoi "Dobbiamo pur far qualcosa, non credi?" sbuffai, guardandomi intorno "Perché a te lascia in pace e tormenta solo me?".

Guisgard
12-12-2014, 02.28.05
“Io non sento nulla, oltre il sibilo del vento...” disse Guisgard a Clio “... solo le folate che avvolgono questa torre...” guardò poi la ragazza e prese la mano di lei nella sua, stringendola forte, come a volerla rassicurare ancora.
Si voltò allora a fissare la merlatura, nel punto in cui aveva guardato Clio.
Prese così ad avvicinarsi piano verso i merli lungo il camminamento.
Il vento aumentò di intensità, quasi a volersi portare via il falso mercenario, soffiando tra i suoi capelli scuri e gonfiando il suo mantello.
Ad un tratto però lui si girò indietro, verso la ragazza.
Ed il suo volto apparve diverso.
Quasi deformato da una delirante e spregevole espressione.
“Cid è di sotto...” mormorò sadicamente “... sfracellato sui bastioni... nessuno è riuscito a salvarlo... tu eri troppo presa a provocarmi con le tue grazie...” ed un ghigno apparve sul suo volto.

Guisgard
12-12-2014, 02.37.35
La ragazza sorrise ad Elisabeth, per poi sedersi e gustare con lei un po' di quel latte caldo.
“Si, Bredon è un buon cane da guardia.” Disse sorridendo la ragazza. “Il mio nome è Marangel e mio nonno è proprio come avete detto voi. E' infatti l'uomo più buono e generoso che io conosca. E tra non molto lo vedrete. Ma ditemi di voi. Chi siete e cosa ci facevate in queste lande tutta sola? Vi è forse accaduto qualcosa?”

Clio
12-12-2014, 02.44.22
Mi prese la mano nella sua, riuscendo a stringerla nonostante il pugnale.
Poi si avvicinò alla merlatura, e io puntai la pistola nell'altra mano verso il vuoto.
"Comunque non abbiamo visto nessun fantasma finora.." mormorai.
Ma era chiaro perché nessuno fosse tornato, se tutti seguivano quella voce erano perduti.
Poi si voltò.
Dapprima inorridii, e trattenni il fiato.
Poi scoppiai a ridere.
"Certo, come no... le mie grazie sono talmente in mostra che non so come tu possa pensare ad altro.." scuotendo la testa.
Non era lui.
Non gli avevo visto un'espressione simile in tutta la vita.
No, era parte dell'illusione, come la voce di Cid.
Mi chiesi cosa avesse detto in realtà.
Cosa volevano da me?
"D'accordo.. va bene.." fingendomi seria, lentamente "E' tutta colpa mia, sono una persona orribile, quasi quasi la faccio finita.." scossi la testa "no, non ci casco.." più al vento che a lui, poi il mio sguardo divenne davvero serio "Non... mi.. sporgerò..".
Tirai Guisgard verso di me.
"Vieni via di lì.. qui c'è qualcuno che sta cercando di farmi impazzire, e la cosa non mi piace per niente...".
Ma sapevo che poteva solo peggiorare, dovevo solo riuscire a non cedere.

Guisgard
12-12-2014, 02.53.38
Clio tirò a se Guisgard, con forza e decisione, facendolo scendere dalla merlatura.
E a quel gesto il falso mercenario scoppiò a ridere.
“Sei insaziabile...” disse divertito “... si, insaziabile...” e la prese fra le braccia, cominciando a baciarla sul collo e su tutto il volto, mentre la sua mano iniziò a stringere il corpetto della ragazza con vigore.
E iniziò a tirarlo così forte che quasi lo strappò, facendo spezzare almeno un paio di lacci “... ora vedrai come ti farò divertire...” continuando a baciarla e cercando di strapparle via i vestiti con una mano, mentre con l'altra stringeva con energia le forme della piratessa “... sarà eccitante farlo qui, al buio e in questa fredda notte... ma non temere, saprò scaldarti io...” e finalmente riuscì a strapparle una parte di vestito, per poi cominciare ad accarezzare con bramosia la sua pelle nuda.
Ed i suoi occhi azzurri erano diventati quasi rossi per la lussuria.

Clio
12-12-2014, 03.22.16
Non era lui.
Io, insaziabile? Era l'ultima definizione che mi sarebbe venuta in mente.
In un attimi mi ritrovai tra le sue braccia, con le sue mani e le sue labbra su di me.
Cominciai a non capire più niente, e per un momento, rischiai di lasciarmi andare.
Ma poi le sue parole, la sua voce, gli occhi, le mani.
No.
Non era lui. Non era così che doveva andare.
Stavo per protestare, ma non lo feci, lo strinsi a me, bramando la sua pelle quanto lui la mia.
Aveva le mani troppo occupate sul mio corpo per immobilizzarmi, e visto che non le stavo usando per respingerlo, non avrebbe cominciato adesso.
Quant'era difficile restare lucida, e non abbandonarsi.
Fosse stato un altro avrei potuto ucciderlo con un colpo di pistola.
Ma certo non gli avrei mai fatto del male.
Lasciai cadere le armi e lo cinsi con le braccia, standogli sempre più vicina.
Non avevo bisogno di fingere, ogni parte del mio corpo fremeva al tocco delle sue mani smaniose.
Lo amavo e lo desideravo con tutta me stessa.
Ma non aveva alcuna importanza.
La mia prima idea fu di atterrarlo, ma il mio maestro sosteneva che la cosa migliore era il massimo risultato con il minimo sforzo.
E non era una situazione in cui valeva la pena rischiare.
Allora compresi qual'era la cosa più logica da fare.
Così, all'improvviso, strinsi il suo collo a me, alzai il ginocchio e lo colpii, un colpo forte, deciso, assolutamente preciso, che avrebbe spento ogni lussuria dai suoi occhi.
Poi sì che portai una gamba dietro di lui per sbilanciarlo e portarlo a terra, così da poterlo controllare.

Guisgard
12-12-2014, 03.43.30
Clio fu brava a restare calma, tanto da apparire indifesa, per poi subito sfruttare il tutto a suo vantaggio.
Colpì Guisgard con una precisa e forte ginocchiata, riuscendo così ad atterrarlo senza troppa difficoltà.
Ed infine lo immobilizzò a terra.
“Acc...” disse contorcendosi per il dolore Capitan Falco “... allora mi costringi tu a farlo...”
Clio era sopra di lui, tenendolo bloccato, senza possibilità di muoversi.
Il falso contrabbandiere allora, pur non potendo muovere neanche un braccio, un po' per il colpo ricevuto, un pò per la morsa della ragazza, con una contrazione del braccio riuscì a ruotare il polso, così da far scivolare dalla sua manica a sbuffo un lungo spillone, appuntito ed affilato.
E questo, fuoriuscendo, arrivò a graffiare la mano con cui Clio teneva fermo il presunto Taddeide.
Il graffiò sanguinò subito, ma pur essendo leggero causò un breve ma intenso capogiro alla ragazza, facendola prima barcollare e poi cadere a terra.
“Al diavolo...” riuscendosi ad alzare Guisgard, ma tossendo ancora a causa del colpo ricevuto “... saresti un'ottima moglie, credimi...” voltandosi a guardarla.
Si avvicinò, per poi chinarsi su di lei.
“Mi senti, Clio?” Guardandola negli occhi. “Clio, mi riconosci ora?”
Il capogiro cominciò man mano a scemare e la piratessa riprese totalmente coscienza.
Vide così Guisgard accanto a lei, che la fissava.
“Clio... mi riconosci ora?” Sussurrò lui. “Fino ad un attimo fa sembravi un'invasata... hai tentato prima di spogliarti, poi di buttarmi di sotto... e per poco non mi tramortivi con un colpo ben assestato...” tossendo di nuovo “... credo che tu fossi sotto una specie di strana, non so... ipnosi o qualcosa di simile... come drogata, ecco... per questo ho pensato di ferirti leggermente... la perdita di sangue ti ha fatto tornare in te... chiaro sintomo che fino ad un momento prima eri in balia di una sorta di delirio...”

Guisgard
12-12-2014, 03.51.41
Altea si avvicinò alla finestra per vedere cosa avesse generato quel verso, quando tra il vago chiarore delle torce che tentavano di squarciare l'immensità della notte, vide qualcosa.
Come una sagoma incerta, pallida, leggera e veloce che si muoveva tra il chiaroscuro.
Poi udì qualcosa.
Non più il verso del rapace, ma una voce.
Prima confusa, poi più nitida.
Una voce che riconobbe bene.
Era quella di Guisgard.
Le parole però apparivano distorte, incomprensibili.
Eppure era la sua voce e proveniva da fuori.
Una voce che sembrava chiedere aiuto.
Poi all'improvviso una folata fece spalancare la finestra, diffondendo nella stanza il lamentevole sibilo del vento ed un freddo gelido.
E di nuovo, per un momento, Altea udì il misterioso e spettrale verso di quel rapace.

Altea
12-12-2014, 15.46.07
Guardai attentamente fuori dalla finestra, le luci flebili delle torce rendevano quella notte ancora più enigmatica e surreale creando quasi strani giochi di luce.
Ad un tratto una sagoma passò...era qualcosa di etereo e leggero e mi parve quasi di aver visto uno spirito passare..ma cosa stava succedendo.
Riguardai nuovamente ma non vidi nulla ma udii una voce lontana e strana ma poi prese un chiaro tono di voce..la avrei riconosciuta ovunque..era Guisgard e sembrava provenisse proprio da fuori e chiedesse aiuto.
Mi portai le mani al petto, il talismano era sempre più caldo e bisbigliai "Guisgard..amore..dove sei"..mi stavo angosciando, dopotutto se non mi voleva io non avrei permesso gli succedesse qualcosa.
La finestra si aprì di colpò ed entrò una folata di vento gelido quasi a rapire i miei pensieri e udii di nuovo il rapace e sussultai..non doveva entrare e chiusi la finestra urlando.."Chiunque tu sia..non hai nessun effetto su me, io non ti temo" e serrai forte la finestra e riflettei a lungo..e se fosse stato un avvertimento.
Presi coraggio, non vi era tempo da perdere..Guisgard certamente non era in giro per il maniero a quella ora di notte, ricordavo doveva parlare col barone ma poi non lo avevo più visto.
Uscii dalla stanza in camicia da notte e presi una torcia camminando scalza senza fare rumore e arrivata alle scale che davano alla parte superiore della torre sentii un vento gelido spirare ed ebbi un sospetto.
Iniziai a correre per le scale chiamandolo "Sono Altea, dove sei.." ma risposta non vi era, finchè col fiato corto arrivai in cima alla torre e vidi la grata di ferro a terra e sentii delle urla e voci concitate provenire dal torrione e merlature e mi sporsi sebbene il vento gelido lambiva forte, mi sembravano le voci di Clio e Guisgard e mi guardai attorno mentre la fiaccola della torcia si spense per il vento e dissi solo.."Sono Altea..Capitan Falco...sei qui".

Clio
12-12-2014, 16.06.52
Riuscii ad atterrarlo.
Mi si strinse il cuore a vedere la sua espressione, ma lo immobilizzai.
Avanti... Dammi un segno... Dimmi che ha funzionato, che sei tornato in te...
Poi in qualche modo riuscì a graffiarmi la mano, e mi sentii mancare, finendo a terra.
Ma quando aprii gli occhi lui era lì, accanto a me.
Mi illuminai nel vedere la sua espressione.
"Sei tornato..." Mormorai, sfiorandogli la guancia con la mano che non sanguinava, potando alle labbra l'altra.
Era solo un graffietto.
Ascoltai il suo racconto e poi risi, felice che fosse finita quella follia.
"Io invasata, eh? Oh, tu invece sei stato un vero gentiluomo..." Ridendo appena, per poi sospirare "Credo che qualcuno si stia divertendo a farci ammattire... Ho cercato di dirtelo, ma immagino fosse già troppo tardi.. Chissà cosa hai sentito.." Scossi la testa "Mi dispiace di averti colpito, ma non avevo scelta.. Era la cosa migliore, fidati.. Potevo ucciderti, diamine mi sei saltato addosso che ero ancora armata..." Trasalii "Un momento.. E se fosse questo che vuole, chiunque ci sia dietro? Che ci uccidessimo a vicenda? Allora, con ordine... Tu mi hai raccontato quello che hai visto, ora tocca a me.." Mettendomi a sedere, la sera era gelida, ma io stavo ancora bollendo.
"Ricordi di avermi preso per mano, e ci siamo avvicinati alla merlatura? Credo che quella sia stata l'ultima cosa lucida che abbiamo fatto.. Poi ti sei girato verso di me e mi hai detto che Cid era spiaccicato sui bastioni ed era colpa mia perché ero troppo impegnata a provocarti.. Ma non eri già più tu, non ti ho preso sul serio nemmeno un attimo... Anzi, fin li mi sono chiesta che cosa avessi detto in realtà, è cosa erano diventate per te le mie parole.. Speravo che spostandoti da lì sarebbe passata, che fosse solo un momento.. Così ti ho tirato verso di me, e tu.." Risi "Mi hai detto che ero insaziabile.. E.. Beh, poi mi sei saltato addosso e non ho capito più niente, hai iniziato a slacciarmi il corpetto a strapparmi i vestiti.. ma io.. io.. non potevo permettertelo.. ti ho fatto credere che non mi sarei ribellata, e poi al momento buono ti ho colpito.." alzai gli occhi su di lui con aria colpevole "Mi dispiace, credimi... ma non sapevo che altro fare... non sapevo come farti tornare in te.. io.. era già così difficile riuscire a restare lucida... ma sapevo che se ti avessi colpito bene... sano o indemoniato non saresti stato fisicamente in grado di farmi niente...." sospirai, per poi sorridere "Ora lo so..." mormorai "Sai, mi chiedevo se sarei stata in grado di fermarti se avessi esagerato, o se invece mi sarei lasciata sopraffare dal desiderio, dimenticando tutti i motivi per cui avrei dovuto dirti di no..." sorrisi appena "Beh, non so come ma ce l'ho fatta... anche se non è stato facile.. eppure, paradossalmente mi hai reso le cose facili... sai, la mia paura si fondava sul fatto che io potessi mentire a me stessa e autoconvincermi che tu fossi innamorato di me... quando non è così ma.." risi "Beh, ti assicuro che prima tutto sembravi tranne che un innamorato.. anzi.." sospirai.
Cominciavo a riprendere fiato, ma la mia pelle scottava ancora.
"Fortuna che ho portato un cambio.. dovrai prestarmi il tuo mantello, sai?" mormorai, cercando di mettere a posto il corpetto "Se non altro sei stato di parola.." risi "Hai detto non temere saprò scaldarti io" ripetei, cercando di imitare la sua voce "Diamine mi sembra di andare a fuoco.." mormorai.
"Che facciamo adesso?" chiesi, con gli occhi nei suoi.

elisabeth
12-12-2014, 17.07.20
Avevo la tazza del latte tra le mani...era caldo..e mi dava piacere, Marangel..era lì difronte a me mi parlava con gentilezza, non era incuriosita era in attesa di ciò che avrebbe potuto fare per aiutarmi......" Avete un bel nome......e io in questo caso , sono stata molto ineducata...non mi sono presentata, mi chiamo Elisabeth, provengo da un isola che appartiene solo agli Dei......" sorrisi nel dire questo...ma era l'unica cosa che mi sembrava logica...la mia vita era uno scompiglio di situazioni....." Ero sulla Regina di Afravalone, una nave Ducale....accompagnavo un Ufficiale...così almeno gli altri componenti della nave dicevano che fosse...lui aveva perso la memoria.....lo avevo chiamato Nettuno, vi puo' sembrare strano..ma vedete..un giorno il mare lo aveva adagiato sulla spiaggia dell'isola dove vivevo...e da lì..la mia serena vita....e' cambiata....."....mi persi con lo sguardo nel vuoto e pensai a Nettuno...alla serra di fiori che invadeva di profumo la mia giornata.......mi ripresi...e continuai "...Una sera, dopo aver visto uccidere un ragazzo a sangue freddo sul ponte di quella nave....fui presa da una strana sensazione.....ho avuto il terrore che non potevo piu' aiutare nessuno..nemmeno me stessa.....così..mi gettai dal parapetto della nave......forse se avessi indossato la vestaglia di vostro nonno...se avessi voluto ancora vivere....sarei risalita a galla...ma il mio vestito e' stato una zavorra.......non ricordo nulla...ricordo solo di aver aver chiesto di tornare indietro......forse alla mia coscienza.......e poi mi sono svegliata in questa casa......e ora mi sto concedendo...un pasto caldo grazie a voi e a vostro nonno........."......dovevo comprendere perchè ero lì e perchè la Signora del Lagno mi aveva mostrato i due Cavalieri..........l'unica paura che avevo era che non avrei piu' potuto scusarmi con Nettuno.....sempre che ancora avesse avuto la memoria per riconoscere il mio volto.......

Guisgard
12-12-2014, 17.29.04
Guisgard ascoltò Clio, per poi sorridere appena.
“Ti prego...” disse tornando serio “... smetti di dirlo... smetti di dire che non sono innamorato... sembra... non so, sembra... non mi piace, ecco...” togliendosi poi il mantello e posandolo sulle spalle della ragazza “... e comunque posso assicurarti che neanche per me è stato facile... affatto... mi eri saltata addosso, per poi cominciare a spogliarti... no, non è stato per nulla facile trattenermi...” guardandola negli occhi “... però tutto è troppo strano... entrambi siamo certi di essere rimasti lucidi e che l'altro o l'altra abbia invece perso il senno per un momento... chi dunque ha ragione fra noi? Chi davvero è rimasto lucido? A me in verità sorge un dubbio... ti ho vista diventare strana, come se fossi posseduta, dopo avermi parlato della voce che ti chiamava... mentre invece io udivo solo il sibilo del vento... e se questo fosse un segno, una prova che sei stata tu ad aver perso coscienza? Se così fosse, come a questo punto credo, bisogna capire cosa ti hanno fatto... drogata? Ipnotizzata? E soprattutto come e quando sono riusciti a farti questo...”
Ma proprio in quel momento una sagoma apparve poco distante da loro.
Era Altea.
“Altea...” sorpreso Capitan Falco “... cosa ci fai qui da sola?”

Guisgard
12-12-2014, 17.31.29
“Sembra un romanzo la vostra vita...” disse Marangel ad Elisabeth “... si, uno di quei romanzi di avventure cavalleresche...” sorrise, per poi sorseggiare un po' di latte “... e un po' vi invidio...” la guardò negli occhi “... ma ora qui siete al sicuro... parleremo col nonno e lui magari conosce la nave di cui dite... e se così fosse allora forse riuscirete a ritrovare Nettuno...” sorrise ancora “... sapete...” arrossendo “... parlandomi mi avete fatto pensare a Deluen... egli... egli è un ragazzo che vive poco lontano da qui...” rise teneramente “... a volte mi fa la corte, ma temo abbia timore di mio nonno...” prese ancora un sorso di latte “... no, non a volte... egli mi corteggia ogni volta che ne ha la possibilità...”

Altea
12-12-2014, 17.42.22
Ad un tratto udii la sua voce.."Sei tu..temevo fosse qualcuno altro del castello e per questo non ho fatto nomi".
Mi misi tra le merlature e vidi lui e Clio.."Bella domanda..e tu che fai qui?" dissi guardandolo in modo strano "ero sola nella stanza...sentivo quel rapace, mi tormentava e stavo andando a vederlo quando apparve una sagoma eterea, non l'ho vista bene era pallida e veloce..sembrava uno spirito, poi udii una voce, non capivo di chi fosse e poi realizzai era la tua...e chiedeva aiuto..e sono venuta a cercarti perchè pensavo fossi in pericolo" e continuai a fissarlo mentre il vento scompigliava i miei capelli ed ero intirizzita dal freddo visto come ero vestita "Ma vedo eri qui ad amoreggiare...meglio torni nella mia camera..non cambi mai" e me ne andai scendendo le scale veloce...stupida che sei Altea.
Rientrai nella camera e mi sedetti sul letto guardando di nuovo fuori, attorno a me regnava ancora il buio.

Clio
12-12-2014, 17.48.32
Sorrisi appena.
"Ah, non ti piace eh.. figurati a me.." scossi la testa "Posso smettere di dirlo ad alta voce se ti mette la coscienza a posto quando mi baci.. ma questo non lo renderebbe meno vero.." mormorai triste, abbassando lo sguardo, per poi sospirare "Scusa.. non ho alcun diritto di parlarti così.. so che è.. complicato.. che le cose sono cambiate da quando eravamo ragazzi.. è solo che.. devo ricordarlo a me stessa.. io... non.. non devo.. non posso dimenticarlo.. neanche per un momento..." mormorai "Altrimenti sono perduta..." in un sussurro "Specialmente in queste condizioni... e mi sono immaginata tutto, renditi conto..." alzando lo sguardo su di lui, di nuovo sorridente.
"Allora vedi che il mio colpo è servito? Almeno ti sei tranquillizzato..." con un sorrisetto malizioso "Ma infondo credo che nessuno dei due volesse che le cose andassero in quel modo.." mormorai, con gli occhi ardenti nei suoi "Non credi?".
Ma ci mancava solo di giocare col fuoco.
"Quindi dici che tu eri lucido e solo io ho sognato tutto quello.." pensierosa "Può darsi.. ma come? Voglio dire, non ho fatto nulla di diverso, non ho mangiato qualcosa in più, bevuto diversamente... come può essere possibile? Ma soprattutto, perché?".
Ma poi ci accorgemmo di Altea, Guisgard le parlò, ma lei poco dopo corse via.
"Anche lei ha visto e sentito qualcosa.." esclamai "E se colpisse solo le donne? Dopotutto era una voce di donna che abbiamo sentito ieri notte... se è così potrebbe essere in pericolo anche lei.. forse dovremmo rientrare..".

elisabeth
12-12-2014, 19.44.49
Lamia vita un romanzo d'avventura......non mi era mai venuto in mente, e come poteva....se ci pensavo bene, la mia vita era calma piatta.....sull'Isola tutto era perfetto, rituale e lavoro...ma quanto bastava perchè ogni cosa fosse al suo posto.....non ci stancavamo mai.....Poi era arrivato Nettuno e fu in quel momento che incominciai a farmi domande e le domande sembravano diventare tratti di vita reale.......amavo Nettuno ?.......non lo sapevo, sapevo solo che gli avevo negato il mio aiuto...avevo fatto una promessa e l'avevo spezzata......Lui non mi avrebbe mai abbandonata...ma forse era quello che mi sarebbe piaciuto credere......la voce della fanciulla smise di raccontare del suo Amore....." La mia vita non e' un romanzo.....la mia vita e' paragonabile ad una persona che dorme e che poi all'improvviso viene svegliata.......con i suoi pro e contro....Voi invece...non lasciatevi scappare quel ragazzo ..se provate per lui dei sentimenti puri, vostro Nonno ha solo paura che voi soffriate.....ma sono certa che e' un uomo saggio e che saprà ascoltarvi..........Chissà forse potrà dare una mano anche a me......e raggiungere quella nave che sta portando via la mia promessa...."..........avrei voluto avere la voglia di alzarmi da quel tavolo e di mettermi a correre lungo le sponde del Lagno....sperando di vedere all'orizzonte quella benedetta nave....e invece, come se stessi riposando ...rimasi seduta...con la tazza di latte tra le mani...che aveva perso tutto il suo calore....

Guisgard
13-12-2014, 01.58.47
Guisgard guardò Altea andare via.
“Amoreggiare...” disse scuotendo appena la testa “... pare che voi donne abbiate una fissa su questo...” sorrise malinconico “... già... magari è colpa mia che do quest'impressione...” fissò Clio “... ma forse vedendoci qui, con te coperta dal mio mantello... bah...” seccato “... lasciamo perdere... fammi vedere piuttosto la mano...” dove l'aveva graffiata “... si, è solo un graffietto...” stringendole la mano nella sua “... no, nessuno di noi due vuole che vada in quel modo... e poi...” tornando a guardarla nei suoi occhi chiari “... e poi se io potessi fare l'Amore con te, beh, vorrei fosse speciale e non lo farei certo qui, in cima a questa torre, tra foschia, spettri e chissà cos'altro...” alzò gli occhi sulla grata, dove era andata via Altea “... si, anche lei ha visto o sentito qualcosa... chissà, forse hai ragione... forse davvero siete voi donne ad essere in balia di qualcosa o qualcuno... ma chi? O cosa?”

Guisgard
13-12-2014, 02.18.14
Marangel sorrise a quelle parole di Elisabeth.
“Deluen” disse “è un bravo giovane, un caro ragazzo...” chinò lo sguardo arrossendo “... si, sicuramente mio nonno conosce come nessun altro queste terre e sono certa potrà aiutarvi... anzi, vado a chiamarlo... sarò di ritorno fra un attimo...” ed uscì.
Elisabeth restò allora da sola in quella piccola stanza.
Era tuttavia un ambiente confortevole ed accogliente, sebbene tutt'altro che sfarzoso.
E su una piccola mensola di legno vi erano persino dei libri.
Un vangelo, un Libro di Salmi, un Abecedario ed infine un testo a prima molto antico, con la copertina un po' consumata ma ancora di pregevole fattura.
E aveva un titolo enigmatico:

“La Dama del Lagno”

Clio
13-12-2014, 02.19.36
Sorrisi appena.
"Ah io non parlo, ti ho ripetuto fino alla nausea cosa penso del tuo essere galante con tutte..." sorridendo, per poi porgergli la mano "Non è niente, davvero...".
Risi appena alle sue parole.
"Beh.." con gli occhi nei suoi "Anch'io..." dissi soltanto "Spero solo che non ti accorgerai che vuoi me e nessun'altra quando mi avranno già accoppata, perché sarebbe una beffa terribile, sappilo.." mormorai, sorridendo, cercando di ignorare che il mio cuore aveva accelerato terribilmente.
Cercai di concentrarmi sull'enigma.
"E se la risposta fosse nel libro di Ardea?" esclamai, d'improvviso.
"Ci deve essere dell'altro, perché mai una contesa politica come quella del barone e del precedente vassallo dovrebbe uccidere le donne? Non ha senso..".

Guisgard
13-12-2014, 02.31.43
“Accopparti...” disse sorridendo Guisgard a Clio “... non ti avevo mai sentita parlare così... voglio dire, sin da piccoli sei sempre stata sicura di te, spavalda, indomita e rissosa al punto giusto da allontanare ogni idea di sconfitta, figuriamoci la morte.” Rise piano. “Non mi starai invecchiando?” Facendole l'occhiolino. “Forse dovresti innamorarti, sai? Intendo dell'uomo giusto... di quelli che sappiano darti certezze, dall'animo mite, senza grilli per la testa e di sicuro non assidui frequentatori di liste di proscrizione e di mandati di cattura come il sottoscritto.” Annuì. “Qualcuno infatti una volta ha scritto che solo le donne amate non invecchiano.” Le accarezzò i capelli. “Stai comoda col mio mantello? Senti freddo?” Raccolse da terra la spada, caduta precedentemente. “Non so se davvero le donne siano in pericolo qui... ma prima di tornare da Altea voglio verificare una cosa... e cioè se davvero il libro di Ardea de'Taddei c'entra qualcosa, come hai suggerito tu... vieni con me...”
Scesero così al piano sottostante, raggiungendo la porta della piccola serra, dove era custodito l'ultimo libro presente in quella torre, ossia proprio l'Ardea de'Taddei.
Capitan Falco allora aprì la porta e subito i due udirono qualcosa.
La voce di qualcuno che leggeva.
Era una donna, per la precisione una delle servitrici del barone.
E stava leggendo proprio il poema di Ardea.
Il falso mercenario e la piratessa restarono a fissarla per un momento, quando all'improvviso la donna smise di leggere.
Cominciò a tossire e poi a contorcersi.
Come se fosse preda di qualche crisi.

Clio
13-12-2014, 02.50.02
Sorrisi appena.
"Ti sbagli.." mormorai "Sono un guerriero.. la morte è parte integrante della mia vita, da sempre... il segreto è non avere niente da perdere.. mentre ora io.." mi bloccai.
Però aveva ragione, l'Amore mi stava consumando.
Poi sbiancai.
Non erano certo le parole che sognavi di sentirti dire dall'uomo che ami.
Mi limitai ad annuire con un'infinita tristezza negli occhi e un sorriso amaro.
Infondo sapevo che aveva ragione, quante volte me l'ero detta.
Già, ma ormai era tardi.
"Dimentichi che in quelle liste di proscrizione ci sono finita ben prima di te..." mormorai, con un filo di voce tremante, distogliendo lo sguardo perché non vedesse la mia espressione.
Già, le donne amate non invecchiano. Ma io non lo ero.
Non dissi nulla, come promesso, ma non per questo fece meno male.
"Sto bene, grazie..." Annuii appena, sforzandomi di sorridere "Il freddo non è un problema...".
Lui raccolse la spada, e io feci lo stesso con le mie armi a terra.
Scendemmo e raggiungemmo la serra.
Sbiancai a quella scena.
Mi voltai verso Guisgard.
"Per l'amor del Cielo.." mormorai, esterrefatta "Dobbiamo aiutarla!".

Guisgard
13-12-2014, 02.58.28
Guisgard annuì a Clio e subito corse verso quella donna che si contorceva a terra come un ossesso.
Tremava, aveva gli occhi bianchi e la bava alla bocca.
Il falso mercenario cercò di slacciare la tunica sul collo della servitrice, in modo da farla respirare più liberamente e poi le mise fra i denti il fodero del suo pugnale, affinchè la lingua non la facesse soffocare.
Ma fu tutto inutile.
La donna cercò di gridare, non riuscendoci e poi morì.
“E'...” disse impressionato Guisgard “... è... morta...”
La pelle della poveretta era quasi blu.
“Cosa mai ha potuto ucciderla in questo modo?” Mormorò Capitan Falco.

Clio
13-12-2014, 03.09.21
Inorridii a quella scena.
Era tutto sempre più inquietante, sempre più sinistro.
"Il libro.." mormorai "E' questo che credono, no?.. la domanda è come.. o meglio.. chi usa il libro per uccidere? E comunque... di nuovo una donna.. la crisi un po' assomigliava a quella del barone... solo che lui non è morto.." mormorai, pensierosa.
Sapevo che leggere il libro era l'unico modo.
"E' inutile cincischiare..." alzando gli occhi su Guisgard "Dobbiamo capire cosa rende quel libro un assassino.. che so.. del veleno che si aspira girando le pagine, come una polvere sottile che si sprigiona nell'aria? Una cosa è certa.. dobbiamo leggere quel libro.. ma senza toccarlo.." sfoderando di nuovo il pugnale "Girerò le pagine con questo, e poi.. che so, posso coprirmi naso e bocca, così da non respirare.. sempre che sia un veleno... che ne dici?".

Guisgard
13-12-2014, 03.20.15
“E' troppo rischioso, Clio...” disse Guisgard “... se davvero quel libro...” guardò l'antico poema aperto davanti a loro “... ma come può essere?”
“Cosa succede?” Ad un tratto una voce. “Di nuovo... un'altra vittima...” mormorò Nora, fissando la servitrice morta.
Con lei vi erano due guardie e un attimo dopo arrivo anche suo marito, sir Ghuan, fratello del barone.
“Portatela via.” Ordinò alle guardie Ghuan.
E quelle subito presero il cadavere per portarlo via.
“Cosa facevate qui?” Chiese poi il fratello del barone ai due falsi mercenari.
“Eravamo usciti perchè non riuscivamo a dormire” rispose Capitan Falco “e passando davanti alla porta abbiamo sentito tossire la poveretta...”
“Ora potete tornare nelle vostre camere.” Fece Nora, dopo essersi avvicinata al libro ed averlo chiuso. “Vi auguro una buonanotte, nonostante l'accaduto.” E invitò tutti ad uscire dalla serra.
E una volta che tutti furono fuori, la donna chiuse la porta.
“Avete sentito mia moglie, no?” Fissandoli Ghuan. “Sarà meglio andare tutti a letto.”
Guisgard annuì e si allontanò con Clio.

Clio
13-12-2014, 03.26.04
Nora ci interruppe di nuovo.
Ma in quel castello non dormiva mai nessuno?
Ancora una volta non eravamo riusciti a leggere il libro.
Portarono via la poveretta, e ci intimarono di allontanarci.
Restammo soli nuovamente.
Restai in silenzio per un po'.
"Non abbiamo scoperto nulla nemmeno stanotte..." mormorai "Se posso essere sincera, non credo che tutto questo abbia niente a che fare con noi..." alzai gli occhi su di lui "Che facciamo adesso?".

Guisgard
13-12-2014, 03.36.58
“Qualcosa in realtà abbiamo scoperto...” disse Guisgard a Clio “... e cioè che il libro non c'entra con queste morti... non direttamente almeno... infatti, a meno che Nora non faccia stanotte la stessa fine della servitrice, cosa che dubito, il libro non è stato avvelenato, visto che lei lo ha toccato... ammesso che la poveretta e tutti gli altri morti prima di lei siano stati vittima di un qualche veleno...” restò pensieroso “... rammento le parole del barone e poi quelle incise sulla porta della serra... il Fiore del Giudizio... si, come se dipendesse da esso giudicare e quindi sentenziare...” guardò Clio “... dobbiamo trovare questo Fiore del Giudizio...”

Guisgard
13-12-2014, 03.42.12
Altea, dopo aver trovato Guisgard e Clio in cima alla torre, senza attendere neanche un istante, era tornata nella sua stanza.
E dalla finestra restò a guardare l'immensità della notte, così intrisa di inquietudini e misteri.
Ma ad un tratto qualcuno bussò alla porta.
“Capitano...” disse Cid dall'esterno “... capitano, siete sveglio? Aprite... sono io, Cid... aprite presto... ho scoperto la verità... ora so tutto... ma apritemi, ho paura a stare qui fuori da solo...”

Clio
13-12-2014, 03.47.35
Annuii.
"Sì, certo.. è per questo che siamo qui, altrimenti ce ne saremmo già andati..." sospirai "D'accordo, mettiamo insieme i pezzi.. il libro non è avvelenato, eppure vogliono far credere che sia lui l'assassino.. per quanto sembri assurdo.. poi sappiamo che qualcuno mi ha drogato, ipnotizzato o che so io.. e non sappiamo ancora come.. ma quello che mi chiedo è.. perché? Nemmeno mi conoscono, non ha senso... o probabilmente ero semplicemente nel posto sbagliato al momento sbagliato.. Ma soprattutto: che cosa speravano di ottenere? Una volta che ti sono saltata addosso convinta che fossi tu a farlo, cosa ci guadagnano? No, davvero.. non riesco a trovare un senso a questa storia!".
Scossi la testa.
Nora ci interrompeva sempre nella serra, come la sorvegliasse.
"Sai cosa non c'entra nulla con tutto questo? Rossane.." mormorai "Insomma lei sembra davvero un pesce fuor d'acqua, non sembra spaventata dai fantasmi, o dalle cose, né preoccupata per il barone... diamine, non è nemmeno corsa da lui quando stava male... Nora si vede che non la sopporta.. ma probabilmente non c'entra niente... con tutto questo, mi è solo venuto in mente..".
Alzai le spalle.
"Come troviamo quel fiore secondo te? Ti ricordi a memoria l'iscrizione?".

Guisgard
13-12-2014, 03.53.30
“No, non ricordo a memoria ogni parola dell'iscrizione, ma solo il senso...” disse Guisgard a Clio “... ammesso ne abbia uno per noi comprensibile...” pensieroso “... eppure sono convinto che la serra è la chiave di tutto... infatti, come hai detto tu, Nora la sorveglia in modo ossessivo...” scosse la testa “... quanto a ciò che è successo in cima alla torre, forse volevano farci uccidere a vicenda... si, può darsi...” sbuffò “... direi di tornare da Altea e vedere come sta lei... magari riflettendoci tutti insieme troveremo qualcosa...”

Clio
13-12-2014, 03.58.45
Annuii a quelle parole.
"Sì, probabilmente è la cosa migliore..." sorrisi, alzando gli occhi su di lui "Prima troviamo quel Fiore, e prima ce ne andiamo di qui...".

Altea
13-12-2014, 21.08.11
Mi stesi sul letto pensierosa..molte cose mi angustiavano e la peggior cosa era tormentarsi l' animo e non poter parlare con qualcuno.
Pensai a tutti gli accadimenti in questo castello..era certo poteva esserci veramente una maledizione e rovistai nella mia sacca e trovai il libro scritto da Madama Sibille e la Confraternita della Rosa d' Oro..avevano studiato a fondo tutti i casi strani, io non avevo mai voluto aprirlo e nemmeno partecipare alle loro riunioni anche se sapevo oltre all' esoterismo si riunivano per pianificare la disfatta di Dominus e mi ristesi sul letto guardandolo ma non avevo il coraggio di aprirlo..eppure qualcosa di soprannaturale doveva esserci e non volevo neppur pensare alla stegoneria.
Guardai fuori e pensai a Guisgard..mi sentivo inutile..era da molto avevo questa sensazione..a che serviva seguirlo se poi dovevo restare sempre sola o chiusa in una stanza e guardai il posto vicino il mio ma nulla ricordava di lui poichè la sera prima avevamo giocato a carte..eh si le notti erano lunghe in quel maniero..eppure quando lo baciai appena sulle labbra avevo visto il suo volto sopreso..e mi parve strano o forse avevo avuto quella impressione.
D' un tratto sentii la voce di Cid, stava bussando alla porta e udii bene le sue parole..aveva scoperto tutto..ma come era possibile..ero sicura? Prima mi parve di udire la voce di Guisgard che chiedeva aiuto e lo trovai tranquillo sulla torre e forse ero stata troppo severa con lui.
"Un momento arrivo Cid..sono solo io in camera" mi alzai, accesi un candelabro, la stanza era ghiacciata e corsi ad aprire al ragazzino ma ero spaventata, speravo non fosse una trappola.

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Galgan
14-12-2014, 00.38.55
Scesi da cavallo, e a larghi passi mi avvicinai all'anziano; una volta raggiunto gli posai una mano sulla spalla;

-Invero, buon uomo, il Re dei re sapeva rapportarsi con chiunque da pari a pari, e tutti sappiamo come, tra coloro che camminano sulla terra, lui fosse di gran lunga il più meritevole-

Sospirai, prima di proseguire;

-Ebbene, benedetto sia il Suo nome, assai grave è, per un cavaliere, deviare dall'esempio impartitogli da chi, per diritto, gli è Signore.
Vi chiedo scusa, onest'uomo, a nome della cavalleria, e vi chiedo da quanto tempo la nave in questione è passata-

elisabeth
14-12-2014, 20.27.03
Guardai Marangel andare via....il rossore sulle sue guance mi fece pensare a mille cose.....speravo con tutto il cuore che suo nonno fosse così saggio....da lasciare che l' amore dei due giovani fosse libero.....Ora ero sola e potevo guardarmi intorno...senza essere osservata, le piante aromatiche erano appese alle travi di legno......il profumo stava ad indicare che si stava completandola loro essiccazione.........poi, fui attratta da una piccola mensola....c'erano alcuni libri..religiosi per lo piu'....ma uno di essi , mi lascio' a bocca aperta....era il piu' vecchio di tutti.....la Dama del Lagno....il cuore comincio' a battermi forte, ricordavo ogni particolare di quel luogo...anche l'odore dell'acqua, delle piante....i capelli verdi della bimba e i suoi occhi cosi' grandi che sembravano avvolgere il mondo......non seppi resistere e presi il libro......la fodera era di un verde bosco.....si sembrava ..no erano proprio piante acquatiche lavorate su pelle....di animale.....lo aprii e vidi i dipinti.......ritraevano..quel luogo che mi aveva fatto da ventre....nel momento in cui avevo deciso che la mia vita potesse finire......spiegava che la Dama aveva nove Sorelle....e la Dama del Lagno in un tempo lontano , aveva preso dalle braccia di una madre un bimbo......e lo aveva portato via con se....loaveva cresciuto come fosse suo...con Amore e devozione, ogni Sorella gli donava ogni sua conoscenza...sino a quando non divento' adulto e......sentii aprirsi la porta, e come colta a rubare qualcosa di prezioso.....non riuscii a rimettere a posto il libro.....anzi...feci cadere a terra il messale.....

Guisgard
15-12-2014, 01.56.08
Marangel entrò proprio in quel momento.
La ragazza sorrise e si chinò, raccogliendo e rimettendo a posto il Messale.
“Oh, vedo che avete visto quel vecchio libro...” disse, dopo essersi accorta che Elisabeth aveva preso il libro sulla Dama del Lagno “... è un vecchissimo testo che mio nonno conserva praticamente da sempre. Ben prima che io nascessi, credo. Vi interessano le vecchie leggende?”

Guisgard
15-12-2014, 01.59.45
Guisgard sorrise a Clio, per poi annuire.
“Si, torniamo alle nostre camere...” disse “... così, se vuoi, potrai indossare qualcosa di più caldo e più comodo del mio mantello... io ti aspetterò fuori la porta, se ciò può farti sentire più sicura...” le fece l'occhiolino “... o una dama di ferro come te non ha mai paura di niente, fantasmi compresi?” Rise piano.

Guisgard
15-12-2014, 02.10.13
L'anziano sorrise a Galgan.
“Un nobile cavaliere come voi” disse “non deve certo scusarsi davanti ad un povero vecchio come me. Quanto alla nave, messere, i contadini dicevano di averla vista passare un paio, al massimo tre giorni fa.”
Ad un tratto Montel indicò qualcosa.
Qualcuno stava arrivando dalla campagna.
“Chi sei?” Urlò il cavaliere.
Era un giovane uomo che a quelle parole si fermò di colpo.
“Oh, non temete.” Fece l'anziano. “Lo conosco. E' un bravo giovane. Vieni pure avanti.” Chiamandolo poi con un cenno della mano.
Quello allora riprese ad avvicinarsi e raggiunse l'anziano ed i quattro cavalieri.
“Non temere.” L'anziano al nuovo arrivato. “Questi cavalieri stanno cercando una nave. Ne hai forse visto passare qualcuna negli ultimi giorni su queste acque?”
“Si...” annuì quello “... ne ho viste passare due...”

Guisgard
15-12-2014, 02.26.43
Altea aprì la porta e vide sulla soglia il piccolo Cid.
Il ragazzino stava in piedi, immobile a fissarla.
Dal corridoio giungeva un'aria fredda e l'atmosfera intorno alla dama ed al piccolo era spettrale.
“Sotto il mio letto...” disse Cid “... c'è qualcosa... una botola credo... è vecchia, consumata e sotto di essa sento strani rumori... e forse anche la voce di qualcuno...”

Clio
15-12-2014, 15.32.57
Sorrisi alle sue parole.
"No no, mi piace l'idea di te che vegli su di me, cosa credi? Ma non dirlo in giro, eh.." Facendogli l'occhiolino a mia volta.
"Anche se.. Beh.." Fingendomi imbronciata "A Suession non sei rimasto fuori dalla porta.. " per poi sorridere, dolcemente, ricordando gli attimi di passione prima di precipitare nell'assurda recita di Maccus.
Ma non avevo un abito seducente come quello nero, nè lacci che non riuscissi a stringere da sola.
"Eh, ma non ti biasimo..." Risi "Hai paura che mi rimetta a fare l'invasata e ti salti addosso, dì la verità..." Ridendo.
Arrivati davanti alla mia stanza, mi tolsi il suo mantello e glielo porsi, avvertendo immediatamente il vento gelido sulle mie spalle nude. Neanche sapevo dove era finita la mia giacca.
Lanciai una breve occhiata al mio corpetto sgualcito.
Potevo ancora sentire le sue mani smaniose che lo stringevano, lo tiravano fino a strappare alcuni lacci.
Ma quella era solo un'illusione.
Eppure la verità mi appariva ancora peggiore di quello sguardo nei suoi occhi.
Sospirai, alzando lo sguardo su di lui per poi sorridere.
"E comunque la mia versione mi piaceva di più, anche se ho dovuto fermarti..." Scossi la testa, osservando ancora il mio corpetto "L'idea che abbia fatto tutto da sola è... Deprimente...".
Sorrisi, aprendo la porta.
Non c'era nessuno.
"Cid non c'è.." divenendo seria "Faccio in un attimo.. Non fare entrare nessuno, mi raccomando, specialmente i fantasmi.." sorrisi.
Così, andai dietro il paravento a cambiarmi.
Avevo portato un paio di pantaloni attillati verde molto scuro, la camicia bianca, il corpetto verde ricamato, e una corta giubba nera.
Tutti vestiti che, paradossalmente, non mettevo mai sull'Hydra perché temevo di essere troppo femminile.
"Fatto.." esclamai, una volta cambiata.

Altea
15-12-2014, 15.35.52
Aprii la porta e vidi il piccolo Cid..era li e mi fissava impaurito, l' atmosfera attorno a noi era davvero strana finchè mi disse quello che sapeva.
Rimasi un attimo perplessa ma non dissi nulla al ragazzino per non spaventarlo..quella sagoma che avevo visto di chi era, lo stridio cupo e insolito del rapace e poi io avevo udito la voce di Guisgard dall' esterno.
Presi il ragazzino per la mano e lo portai in camera ma rimasi vicino la porta e guardavo fuori per controllare nessun estraneo ci spiasse e parlai sottovoce.."Stai tranquillo..perchè non sei venuto prima qui se avevi paura, puoi sempre contare su me..il capitano è sopra la torre" e guardai dalla parte delle scale che davano sopra la torre sperando di vederlo arrivare.
Non si poteva rischiare..certo molte cose erano superstizione ma a parte ciò che mi raccomandava Madama Sibille fu, soprattutto, Frate Nicola ad avvisarmi certe forze erano troppo potenti..andare a vedere quella botola in due sarebbe stato un pericolo e pure se fossero stati solo degli uomini io e Cid non eravamo armati e guardai di nuovo il ragazzino "Io direi di aspettare se arriva il capitano prima..più siamo meglio è..ma nel frattempo dimmi cosa hai scoperto e sentito..prima bussando alla porta hai detto avevi scoperto la verità su questo fatto".

elisabeth
15-12-2014, 20.38.50
Maragel raccolse il messale.....togliendomi dall'imbarazzo di trovare scuse.....Avevo visto giusto quel libro era veramente antico......." Non credo che le leggende siano storie raccontate al vento.....credo che ci sia sempre un fondamento di verità....la Dama del Lagno...vi sorprendeste se vi dicessi che quel luogo da lei abitato io l'abbia....come dire...gia' visto.......sono curiosa di sapere se voi conoscete qualcosa che vostro nonno vi ha raccontato....magari come si fa ai bimbi prima di andare a dormire......"......le sorrisi......e mi sentivo come se il tempo mi stesse sfuggendo di mano.....come se non stessi facendo nulla per arrivare a Nettuno......" Spero che abbiate parlato con vostro nonno.....raggiungere quella nave e' fondamentale.....non si ha sempre una seconda possibilità nella vita.......anche fosse solo per chiedere scusa....".....

Guisgard
16-12-2014, 02.10.41
Guisgard sorrise a Clio.
“Attenta a non provocarmi troppo, capitano...” disse ridendo appena “... perchè stanotte potrei essere meno gentiluomo del solito...” fissandola con uno sguardo enigmatico.
Poi la ragazza entrò nella stanza e si cambiò d'abito.
Il falso mercenario attese qualche istante davanti alla porta, fino a quando la ragazza, con nuovi vestiti, tornò fuori.
“Accipicchia, capitano!” Esclamò lui. “I tuoi uomini sull'Hydra dovevano essere dei galantuomini per non saltarti addosso!” Guardandola con quella sua nuova tenuta. “Vieni, sarà meglio raggiungere Altea...”
Ma proprio in quell'istante si udì qualcosa.
Delle voci che provenivano dal cortile, che i due sentirono grazie ad una delle finestre del corridoio rimasta aperta.
“No, non voglio...” disse una voce di donna.
“Invece devi.” Un'altra voce femminile. “Altrimenti il signor barone ti caccerà via e ti ritroverai a battere in strada per poter mangiare.”
“Ma ho paura!”
“Non essere sciocca, è solo un libro.” La seconda voce.
“E perchè sono tutti morti quelli che lo hanno letto?”

Clio
16-12-2014, 02.18.11
Risi alle sue parole, ma non sottolineai il fatto che non mettevo quei corpetti sull'Hydra.
"Sì.." Rispondendo al suo sorriso "Sarà meglio andare...".
Poi quelle voci, trasalii.
Di chi era quella voce? Chi spingeva le serve a leggere il libro?
In effetti mi ero chiesta se fossero o no incoscienti.
Così, mi avvicinai alla tenda che dava sul cortile, in silenzio, sbirciando fuori.

Guisgard
16-12-2014, 02.24.37
Clio si avvicinò alla tenda e guardò verso il cortile.
E così fece Guisgard alle sue spalle.
I due videro così due incerte figure nella penombra che avvolgeva il cortile.
“Non sono morti a causa del libro...” disse una delle due figure all'altra “... forse è stato il gufo fantasma...”
“Io...” fece la seconda “... io voglio andar via da qui...”
“Non essere sciocca!”
“Si, invece...” annuì la seconda “... non vedi che tutto è strano in questa dannata torre? Il barone poi... sai cosa si vocifera?”
“Non mi interessa.” La prima.
“Invece dovrebbe.” Decisa la seconda. “Si dice che sia posseduto da uno spirito malvagio. Per questo si circonda di musici. Perchè solo la musica e i versi lo aiutano.”
“Sta zitta!”
“No, preferisco la miseria piuttosto che restare qui.”
“Sciocca!” La zittì la prima. “Ti trascinerò io a leggere quel libro!”
Ma proprio in quel momento Guisgard e Clio udirono dei passi alle loro spalle.

Guisgard
16-12-2014, 02.29.34
“Mio nonno” disse Marangel ad Elisabeth “mi ha parlato spesso della Dama del Lagno... da piccola, attraverso favole lette prima di mandarmi a letto e poi come miti raccontatimi per farmi studiare... è difficile dire cosa sia davvero... i barbari la chiamavano fata... i pagani, prima ancora, pensavano fosse una qualche presenza immortale di queste lande... mio nonno invece ha trovato un modo più semplice per parlarmi di lei... egli afferma che Iddio Onnipotente Ha creato molte cose, alcune difficili da comprendere per noi uomini... e allora per cercare di capire questi misteri, mi diceva che talvolta, se si è particolarmente buoni in vita o se si desidera qualcosa di giusto con tutte le nostre forze, i sentimenti, i luoghi e altre cose che crediamo astratte in certi casi assumono immagini comprensibili per noi umani... e a quelle immagini, per capirle meglio, diamo spesso anche un nome... e lei è chiamata appunto Dama del Lagno...” guardò incuriosita la donna “... ma ditemi... come avete fatto a vedere il luogo in cui la Dama vive? L'avete forse sognato?”

Clio
16-12-2014, 02.40.47
Era tutto sempre più inquietante.
Restai allibita a fissare quella scena, sentivo la presenza di Guisgard dietro di me.
Finché non udimmo dei passi dietro di noi.
E te pareva...
Ci aveva visto? Immaginai di si..
"È inutile che te ne stai lì impalato.." Esclamai, scocciata, voltandomi di scatto, quasi che stessi guardando fuori solo per evitare il suo sguardo, mentre in realtà eravamo presi in una accesa conversazione "Ti ho detto tutto quello che dovevo.." Alzando dapprima gli occhi su di lui, per poi evitarli di nuovo, in modo da cercare di capire chi ci stesse spiando.
Sperai che lui capisse il mio stratagemma.
E, sopratutto, che funzionasse.

Guisgard
16-12-2014, 02.53.30
Guisgard guardò Clio e subito comprese, grazie anche ai rumori di passi dietro di loro, le intenzioni della ragazza.
“Già, ma la colpa è mia.” Disse lui, reggendo così il gioco alla piratessa. “Si, l'idiota sono io ad aver scelto una donna come guardia del corpo.”
Ad un tratto qualcuno rise alle loro spalle.
Capitan Falco, così, si voltò di scatto.
“Una lite degna di due amanti.” Divertita Rosanne. “Non che non fosse semplice capirlo. Bastava guardarvi. Io l'avevo compreso sin dall'inizio.”
“Compreso cosa?” Fissandola Guisgard.
“Che l'affascinante condottiero se la intendeva con la bella mercenaria.”
“Davvero?” Fece Capitan Falco. “E da cosa è così semplice capirlo?”
“Andiamo, capitano...” scuotendo la testa Rosanne “... mi fai davvero così sciocca?” Rise di nuovo. “E poi uno come te sa di certo come circuire una bella donna, no? A proposito... hai detto alla tua mercenaria di noi?”
“Non c'è nessun noi.” Seccato Guisgard.
“Davvero?” Sorridendo Rosanne. “E questo come faccio ad averlo?” Mostrando uno stiletto col manico in madreperla che il presunto duca aveva sempre nella cintura.
“Come fai ad averlo tu?” Stupito Guisgard.
“Un grande mercenario non si fa certo rubare l'arma così facilmente, no?” Guardandolo Rosanne. “Dunque mi sembra chiaro che sia stato tu a darmelo... quando? Quando ti ho slacciato la cintura dei pantaloni... ero in una posizione in cui potevo vederlo bene...” rise ancora una volta “... il pugnale intendo...” maliziosa.

Guisgard
16-12-2014, 03.11.31
Ma proprio in quel momento Altea udì dei rumori di passi che provenivano dalle scale e poi le voci di Guisgard e di Clio che arrivavano.
Si voltò allora d'istinto verso la porta ma Cid la colpì alla testa, facendole perdere subito i sensi, per poi trascinarla dentro e chiudendo la porta prima che Capitan Falco e la sua guardia del corpo si accorgessero dell'accaduto.
Dopo un po' Altea riaprì gli occhi, ritrovandosi in una piccola stanza.
Era sopra un letto scomodo ed una grata faceva da porta a quell'ambiente.
Attraverso le sbarre di ferro vide allora una stanza più grande, piena zeppa di fiori di vario tipo.
E in mezzo ad essi vi era qualcuno che fischiettava, mentre si dedicava a raccogliere alcuni petali e a tagliuzzarli, come chi sta preparante un qualche profumo o tipo di unguento.

Clio
16-12-2014, 03.12.31
Era Rossane, dovevo immaginarlo.
"Vi sbagliate di grosso, Rossane.." Lanciando una finta occhiataccia a Guisgard "Di amanti il Capitano ne ha a sufficienza... Io sono un soldato, non una concubina..." Mormorai col medesimo sguardo.
Sorrisi appena a Rossane, vagamente divertita.
"No, non mi ha detto di voi.." Alzando poi lo
Sguardo su Guisgard, smettendo di fingere "Ma non mi sorprende, il capitano non è solito raccontarmi delle sue avventure... Perché dovrebbe?".
Non mi fidavo di Rossane neanche un po'.
Ma infondo sapevo che se fosse successo qualcosa tra loro lui non mi avrebbe detto nulla.
Ed era quello che mi feriva di più.
Almeno sarei tornata alla realtà.
Era inutile che mi illudessi.
Sperai vivamente che Guisgard riuscisse a mandare via quella cara ragazza.

Guisgard
16-12-2014, 03.25.49
Rosanne rise di nuovo.
“Credo che la tua immaginazione” disse Guisgard “sia seconda solo alla tua insoddisfazione.”
“Insoddisfazione?” Ripetè Rosanne, divenuta seria di colpo.
“Certo.” Sorridendo Capitan Falco. “Deve essere frustrante avere intorno molto uomini, senza però essere mai davvero indispensabile per nessuno di loro.” Mostrò un vistoso inchino alla ragazza. “Ma cosa vuoi farci? Noi uomini siamo soliti dare poco valore alle cose che ci vengono date con troppa facilità, amica mia.” Rise appena. “Ed ora spero tu voglia scusarmi, ma devo mettere in chiaro alcune cose col mio mercenario qui.” E prese Clio in braccio. “Ho problemi a farle capire chi comanda davvero.” E si diresse, divertito, verso la camera con la piratessa fra le braccia, lasciando Rosanne da sola e visibilmente contrariata.
Aprì la porta, lasciata socchiusa precedentemente, con un calcio, per poi richiuderla, una volta entrato, sempre con un piede.
Si avvicinò allora al letto e guardò Clio, che aveva ancora in braccio.
“Perdonami, ma era l'unico modo per liberarci di quella ragazza.”

Clio
16-12-2014, 16.04.55
Ascoltai divertita Guisgard rivolgersi a Rossane, piacevolmente sorpresa dalle sue parole.
Il pugnale d'improvviso non mi sembrava tanto importante.
Poi quel gesto, rapido e inaspettato, che mi colse totalmente alla sprovvista, tanto che non riuscii nemmeno a protestare.
Quando me ne resi conto, eravamo già in camera.
Beh, liberarmi di lei era quello che volevo, dopotutto.
Gli sorrisi, divertita.
"Perché no, dopotutto potrei anche perdonarti.." risi "Ma solo perché adoro vedere una come Rossane trattata in quel modo.." con un gran sorriso "Decisamente.." mormorai, con gli occhi nei suoi.
Mi ricordava quanto fossi fiera delle scelte di vita che avevo fatto, per quanto non sempre fossero semplici.
Specialmente negli ultimi tempi.
Evitai di chiedergli spiegazioni, le avrei dato troppa importanza.
Gli cinsi il collo con le mani per sostenermi, e allora mi resi conto che mi stava ancora tenendo in braccio.
"Adesso direi che puoi mettermi giù.." divertita, senza staccare gli occhi dai suoi "Non abbiamo un Fiore da cercare? E probabilmente ci sarà presto un'altra vittima.." diventando seria al ricordo delle due donne nel cortile "Magari anche gli altri hanno sentito qualcosa..".

Altea
16-12-2014, 16.17.47
Cid non rispose..infatti..aveva detto aveva scoperto tutto..poi udii la voce di Guisgard e Clio e fu un attimo e mentre mi voltai persi i sensi completamente.
Piano piano aprii gli occhi e appena ripresi i sensi un profumo soave di fiori mi pervase, qualcuno fischiettava...mi guardai attorno..ero in uno strano posto e sopra un letto davvero poco comodo, chi mai mi aveva portato li..vi era solo Cid nella stanza.
Mi alzai dal letto scomodo e guardai attraverso le grate che separavano il posto dove ero e una stanza tutta fiorita..sembrava un paradiso, e vidi una sagoma muoversi, prendeva petali di fiori e li tagliuzzava ed era tranquillo visto fischiettava e iniziai a sorridere.
"Salve..mi avete imprigionata? Perchè mai..pensate io sia un pericolo..oh no, potreste pure uccidermi tanto Capitan Falco non si accorgerebbe della mia assenza e nemmeno si struggerebbe..chi siete..non riesco a vedervi..o forse mi avete presa per un Fiore raro e magico come il Fiore Azzurro..immagino un fiore così debba essere tenuto ben protetto magari dentro una teca".
Sembrava quasi quella figura stesse preparando dei profumi o unguenti con i fiori, ma non era tutto semplice.."Vedo state preparando qualcosa con quei fiori...già i fiori sono ingannatori..un meraviglioso fiore potrebbe essere un letale veleno se preso o dare allucinazioni...altri invece possono rilassare..i fiori sono splendidi ma pure pericolosi".
Baciai l' anello della Granduchessa datomi dall' Austero sperando mi desse coraggio e fortuna, lui mi aveva sempre insegnato di guardare a testa alta poichè io ero la vera Granduchessa e non dovevo chinare la testa mai..nemmeno davanti a Dominus, visto vi era una cosa che Guisgard non sapeva..nel patto matrimoniale era stato sancito se egli non fosse stato trovato il titolo sarebbe spettato a me di diritto, ecco perchè avevo pure la corona..e Dominus sarebbe rimasto il Duca e se si fosse sposato nessuna avrebbe preso il mio posto..quindi era logico, non lo avevo seguito per diventare Granduchessa poichè già lo ero e Dominus e tutti lo sapevano e per questo a Corte avevo tanta stima e potere, inoltre se Guisgard non mi avrebbe sposata lui poteva diventare Duca e io mi sarei tenuta il mio titolo e quindi io avevo il mio futuro a Corte pure quando sarei tornata vittoriosa o meno..se il Fiore del Giudizio doveva sentenziare, io ero tranquilla e continuai a guardare la figura aspettando mi parlasse.

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elisabeth
16-12-2014, 18.14.47
Ascoltai Marangel con vivo interesse......era vero..se le cose si desideravano con tutto il cuore allora anche le cose peggiori potevano cambiare..... Deve essere veramente saggio vostro nonno.......e voi siete stata molto fortunata ....fortunata perchè siete nata col dono dell'ascolto...sapete, molta gente pensa di ascoltare e invece....sente soltanto e questo fa si che le cose importanti non si soffermino da nessuna parte....le parole di vostro nonno sono cresciute con voi..e oggi siete una persona saggia come lui.......Quando ho deciso di togliermi la vita......dettato solo da un impulso, frenesia della stupidità, sono scesa giu' sino a toccare le profondità del Lagno......Non so se quello che vi diro' fa parte della realtà o fantasia......ma ho parlato con una donna......e quelle poche parole che lei mi ha detto mi hanno fatto comprendere che essere impulsivi nella vita ...porta solo al decadimento.......io avevo perso la vita.....lui mi aveva cercata....ma la cosa peggiore e che io lo avevo tradito negandogli il mio aiuto......la cosa peggiore e' abbandonare chi in quel momento si affida a te cecamente.......Ho desiderato in quel momento di ritornare su e di provare a rimediare...l'ho fatto con tutto il cuore.......e sembra che abbia funzionato..o almeno....sono di nuovo sulla terra ferma grazie a vostro nonno.......Quello che mi ha impressionato di questo libro, sono le figure...e' tutto così come l'ho vissuto io.....e ora non so piu' se sia stato un sogno o la realtà....."...fissavo il libro sulla mensola......e sentivo le guance rigate dalle lacrime.......era tutto così assurdo.......avevo perso ogni cosa......eppure sentivo ancora la forza di riconquistare tutto ciò che poteva essere perduto.....anche il rispetto di Nettuno.....

Guisgard
16-12-2014, 20.21.12
“Beh, se non mi perdonerai” disse Guisgard a Clio, sempre tenendola in braccio “finirà che non ti metterò più giù... o magari” guardandola negli occhi “potrei farlo, ma dietro un compenso... un pegno...” con gli occhi nei suoi “... chissà, forse... un bacio...”
Ma proprio in quel momento si udì un grido.
Lungo, angosciante, disperato.
Un grido quasi come un annuncio di morte.
“Era la voce di una donna...” mormorò Capitan Falco, facendo sedere Clio sul letto “... vieni, andiamo a vedere...”

Guisgard
16-12-2014, 20.24.57
A quelle parole di Altea, la figura che le dava le spalle, sempre impegnata dall'altra parte delle sbarre con tutti quei fiori, si voltò.
Era un uomo grosso, dai lineamenti marcati e dai modi rudi.
“Con i fiori” disse alla dama “si possono fare molte cose. Prendete questo, ad esempio...” mostrando ad Altea un fiore “... esso è capace, in particolari condizioni, di sprigionare una sostanza allucinogena, in grado di provocare allucinazioni così reali da non rendersene conto...” rise “... infatti nelle vostre due camere sono stati portati proprio fiori simili ed è per questo che tutti siete stati vittime di visioni.”
Ad un tratto arrivò qualcun altro.
Indossava un lungo mantello con un cappuccio.
“E' tutto pronto, madama.” Disse l'uomo. “Presto il nostro compito sarà terminato.”
La figura incappucciata annuì ed accarezzò alcuni fiori, per poi voltarsi verso le sbarre, dietro le quali era rinchiusa Altea.

Guisgard
16-12-2014, 20.28.59
Marangel annuì a quelle parole di Elisabeth.
“Avete avuto un gran dono...” disse “... la Dama del Lagno non solo vi ha salvata, ma vi ha concesso un'altra possibilità... ora spetta a voi...”
In quel momento la porta si aprì ed entrò un uomo anziano.
“Nonno.” Vedendolo Marangel. “La nostra ospite si è risvegliata e sta bene adesso.”
“Dio sia lodato.” Felice l'anziano. “Stasera dunque festeggeremo a dovere con un'ottima cena.”

Altea
16-12-2014, 20.44.03
Osservai la figura dell' uomo con in mano il fiore.."Siamo stati drogati insomma..quindi la mia teoria sui fiori è giusta..beh sappiate io non sono stata molto colpita..ma mi chiedo allora se esiste davvero il gufo, i suoi rumori e poi..quella immagine del barone".
Ad un tratto una figura incappucciata arrivò, si rivolse a me..disse era tutto pronto e accarezzava i fiori.."Il nostro compito? Ma che state dicendo..io non vi conosco..presentatevi al mio cospetto, voi non sapete nemmeno con chi state parlando".
Deglutii..mi avrebbero sacrificata? O fatto leggere il libro? Ma perchè proprio io..una lacrima scese...ormai non avrei più visto Guisgard ma tanto lui non si era mai preoccupato di me e guardai di nuovo la figura incappucciata che mi osservava.

Guisgard
16-12-2014, 20.49.59
La figura incappucciata fissò Altea, senza però rivolgerle la parola.
“Sciocca.” Disse l'uomo ad Altea. “Non sta certo parlando a voi, ma a me.” Ridendo.
La figura incappucciata allora prese la mano dell'uomo, per attirarne l'attenzione.
“E' pronto altro veleno?” Chiese.
“Manca poco ormai, madama.” Rispose l'uomo.
“Ne serve altro per domani.” Mormorò la figura incappucciata. “Ma deve essere molto più potente.” Si voltò verso Altea. “Puoi sempre testarlo su di lei...” indicando la dama imprigionata.

Altea
16-12-2014, 20.56.21
Alle parole della donna trasalii e mi venne un dubbio.."Ecco chi siete voi...Nora..siete voi..come vi permettete..per chi serve quel veleno..volete ammazzare il barone forse? Ecco quei sintomi..lo state avvelenando un pò alla volta..facendo credere vi sia una maledizione..e le vostre serve le ho sentite dire..che voi milady, non dovete sentire..bene volete ammazzarmi..allora ammazzerete la Duchessa de Bastian...e quando lo sapranno a Capomazda ve la faranno pagare a Corte...o forse Granduchessa".
Poi ebbi un impeto e presi tutto il fiato possibile e urlai..."Capitan Falco mi vogliono uccidere, sono in una sala tutta fiorita" ... lo odiavo, lo amavo..ma dovevo perire a causa sua?

elisabeth
16-12-2014, 21.06.15
Avevo ricevuto un regalo...avevo conosciuto la Dama del Lagno....speravo fosse veramente un bel dono....." Gia'...infondo le scelte dipendono solo da noi.....e spero di essermi meritata un po' di clemenza..." sentii un rumore alle mie spalle....e vidi entrare un uomo..anziano..la sua figura era alta e retta..era l'uomo che avevo visto parlare con degli uomini quando mi ero svegliata....." Vi ringrazio Signore e ringrazio te Marangel....ma mi sembra di aver arrecato abbastanza disturbo......".....Sembravo il Figliol prodigo ritornato a casa...quel risveglio ....sembrava in realtà....una morte e resurrezione dell'anima....rimasi confusa dal mio stesso pensiero.. " Ma se per voi e' un piacere offrire questa cena...sarà un piacere piu' grande per me riceverlo..."....

Guisgard
17-12-2014, 02.06.33
“Certo che è un piacere per noi.” Disse il vecchio ad Elisabeth. “Sarà una cena piacevolissima, ne sono sicuro.”
Così, nonno e nipote cominciarono a preparare il tutto.
Alla fine i tre cenarono tutti insieme, gustando le prelibatezze preparate per quell'occasione.
“Nonno...” Marangel a suo nonno “... Elisabeth deve riprendere il suo cammino e ritrovare la nave su cui viaggiava... tu puoi aiutarla?”
“In verità” fece l'anziano “ho sentito parlare di due grosse navi sulle acque del Lagno negli ultimi giorni. Sono stati dei contadini a dirmelo.”
“Ed ora dove sono queste navi?” Chiese Marangel.
“Forse verso Suession” rispose il vecchio “o magari in direzione di qualche altro porto nei paraggi.”
“Tu non puoi aiutarla?” Domandò la ragazza.
“Vi è un piccolo porto, a qualche miglia da qui.” Spiegò l'anziano. “Potrei accompagnarla là e chiedere notizie della nave.”

Guisgard
17-12-2014, 02.12.34
A quelle urla di Altea, la figura incappucciata scoppiò a ridere.
Era una voce di donna, ma non quella di Nora.
“Gridate pure quanto volete” disse l'uomo alla duchessa de Bastian “ma tanto quaggiù nessuno sentirà la vostra voce. E vi darò pure un consiglio... badate di non darci noie o finirete molto male...” prendendo uno di quei fiori e mostrandolo alla dama “... il veleno che traiamo da questo fiore uccide fra mille sofferenze... non per niente è chiamato Fiore del Giudizio...” ridendo anch'egli.

Clio
17-12-2014, 02.14.14
Sorrisi alle sue parole.
"Un bacio eh.. Si potrebbe anche fare.." Con gli occhi nei suoi.
Ma poi quel grido terrificante.
Mi lasciò sedere sul letto, e annuii, andandomi.
Gli posai un lieve bacio sulle labbra.
"Te lo sei meritato.." Strizzando l'occhio.
"Dai, andiamo.." Tornando immediatamente seria.
Aveva il potere di farmi dimenticare il mondo esterno, quasi fossimo soli, fuori dal tempo e dallo spazio, ma non era così, e dovevamo comprendere quel mistero sempre più inquietante.

Guisgard
17-12-2014, 02.26.43
Guisgard restò per un istante a fissare Clio, dopo quel lieve e dolce bacio, per poi annuire appena alle sue parole.
I due allora lasciarono la stanza e corsero nella direzione in cui era giunto quel grido.
E forse guidato più dall'istinto e da una forte sensazione, il falso mercenario indicò alla piratessa le scale.
Giunsero così davanti alla piccola serra.
E qui trovarono già qualcun altro.
Vi erano infatti due soldati che portavano via il corpo senza vita di una servitrice sotto gli occhi di Nora e di suo marito Ghuan, fratello del barone.
Accanto ai due vi era anche un'altra servitrice in lacrime.
“Noto che dormite poco voi mercenari.” Disse Nora a Capitan Falco ed alla sua guardia del corpo.
“Sempre con un occhio solo.” Annuì Guisgard. “Ed abbiamo il sonno troppo leggero per non udire gridare qualcuno.”
“Una servitrice è morta e l'altra che ha scoperto il cadavere naturalmente si è spaventata e ha gridato.” Spiegò Nora.
“Voi parlate di morte con troppa tranquillità.” Fissandola il falso mercenario. “Soprattutto quando i morti ormai quasi non si contano più.”
“E voi siete troppo invadente per i miei gusti.” Intervenne Ghuan.

Clio
17-12-2014, 02.36.29
Uscimmo dalla camera, e seguimmo quelle grida.
Quasi senza accorgercene ci ritrovammo alla serra, dove di nuovo ci si ripresentò la stessa scena.
Non potevo non chiedermi se la donna morta fosse quella che avevamo sentito poco prima.
Perché erano costrette a leggere quel libro?
Dove trovavano sempre nuove serve?
Ancora ricordavo il modo in cui era morta l'altra servitrici, divenuta quasi blu tra gli spasmi.
Poteva essere solo un veleno, il problema era capire come, e perché.
Che senso aveva tutto quello?
Ci doveva essere per forza qualcosa che mi sfuggiva.
"Probabilmente non sono affari miei ma.." esitai "Se credete che sia colpa del libro, perché non lo tenete sottochiave?".

Guisgard
17-12-2014, 02.46.17
Nora e Ghuan fissarono Clio.
“Per questo lo teniamo chiuso qui dentro il libro.” Disse la donna. “Perchè nessuno arrivi a leggerlo.”
“Eppure” fece Guisgard “la porta non è mai chiusa a chiave. Perchè?”
“Ripeto...” mormorò Ghuan “... siete troppo invadente, messere...”
In quel momento arrivò Rosanne.
Indossava una leggera e corta camicia da notte.
“Ero col barone...” disse sorridendo “... ma poi abbiamo udito gridare... cos'è successo?”
“Un'altra morte.” Rispose Nora. “Ma non puoi essere più presentabile?”
Rosanne rise.
“Sei uguale a tua madre.” Con disprezzo Nora.
“Non osare nominarla mai più tu.” Cambiando espressione Rosanne. “Mai più o giuro che...”
“Cosa?” Interrompendola Nora. “Forse vorresti avvelenarmi com'era solita fare tua madre? Due cose amava fare... prostituirsi ed uccidere. Fortuna che è morta.”
“Cagna!” Gridò Rosanne, per poi aggredirla.
Ma Ghuan la bloccò.
“Direi di tornare tutti a letto...” disse poi l'uomo “... si, è meglio.”
E Rosanne andò via, non prima però di aver lanciato uno sguardo d'odio verso Nora.
“Buona notte.” Ghuan a Guisgard e a Clio, per poi chiudere la porta della serra e andar via con sua moglie.

Clio
17-12-2014, 02.57.47
Osservai quella scena in silenzio.
In effetti io pensavo ad un baule sigillato chiuso nei sotterranei, non ad una serra in cui persino noi eravamo riusciti ad entrare.
Arrivò Rossane ed era a dir poco appariscente.
Ascoltai il discorso tra lei e Nora, evitando di scoppiare a ridere quando Rossane cercò di aggredirla.
Poi tutti se ne andarono e noi restammo soli in quell'inquietante silenzio.
Mi avvicinai a Guisgard, alzando gli occhi su di lui.
Però non si poteva dire che le informazioni captate non fossero interessanti.
Dunque la madre di Rossane era abile con i veleni?
Forse Rossane voleva vendicarsi per la morte della madre? Allora perché Nora era ancora viva, se era lei che voleva perché non ucciderla e basta, al posto di sacrificare delle serve.
Ci doveva essere un disegno più ampio, oppure era solo l'operato di un folle omicida.
"Che ne pensi?" mormorai, per poi lanciare una rapida occhiata dove erano scomparsi Nora e il marito.

Guisgard
17-12-2014, 03.03.30
“Non lo so...” disse Guisgard a Clio “... è tutto così confuso, inquietante, angosciante...” pensieroso “... e più ci penso, più mi sembra impossibile che questa storia c'entri qualcosa con il Fiore Azzurro...”
Ma in quel momento il falso mercenario si accorse che non erano soli.
A fissarli, infatti, nascosta dietro un muro, vi era la servitrice che fino a poco prima era con Ghuan e Nora.
“Immagino non ci dirai nulla, vero?” Guardandola Capitan Falco.
“Lasciate questo luogo e andate via...” mormorò quella.

Clio
17-12-2014, 03.08.43
Annuii.
"Già, lo penso anche io... Facciamo i bagagli?" sforzandomi di sorridere.
Ma ci accorgemmo di non essere soli.
Uscì la serva che aveva scoperto il cadavere.
Era quella che avevamo sentito costringere l'altra a leggere il libro?
Impossibile dirlo.
Sorrisi appena alle sue parole.
"Già, non sarebbe una cattiva idea.." mormorai "Tu perché non lo fai?" gentilmente.

Guisgard
17-12-2014, 03.16.12
“Perchè non saprei dove andare...” disse la serva a Clio “... non capite che questo è un luogo di morte?”
“E lo resterà se nessuno romperà questo muro di silenzio.” Fissandola Guisgard.
“Andate via, datemi retta...” mormorò la servitrice.
“Tu sarai la prossima e dover leggere il libro?” Chiese Capitan Falco.
La donna non rispose nulla e chinò il capo.
“Ma può davvero uccidere un libro?” Ancora Guisgard.
“So solo che tutti coloro che vi si accostano per leggerlo fanno quella fine...”
“Eppure Nora lo ha toccato e ora sta benissimo...” fece il presunto duca.
La serva restò di nuovo muta.
“Allora proverò a leggerlo io.” Deciso Guisgard.
Aprì così la porta della serra ed entrò.
Si avvicinò al libro di Ardea ed iniziò a leggerlo.

Altea
17-12-2014, 15.30.11
Scossi il capo e risi.."Se vi è una cosa che non tollero è che mi siano impartiti ordini, d' altronde non so nemmeno perchè voi mi abbiate portato qui e rinchiusa e pure dite di non intralciarvi? Io sono sempre stata in camera e non so nulla di ciò che qui è successo, tranne quello che disse il barone sul fatto che per sconfiggere una maledizione si debba leggere un libro che nemmeno ho visto, e come tutti quanti ho visto il barone star male e Capitan Falco suonava la sua ocarina..quindi perchè avete preso proprio me?" e li guardai alquanto arrabbiata.."Avete detto..quaggiù..quindi non siamo sulla torre..e dove?"
Osservai il fiore..quindi avevo scoperto il Fiore del Giudizio non era il Fiore Azzurro e perchè svelarmelo? Ricordai la targa davanti a quella stanza dove si teneva il libro e ricordai feci notare a Guisgard e Clio un particolare, non ricordavo la frase ma nella ultima parte vi era come un ammonimento..se si sbagliava si trovava il Fiore del Giudizio..appunto la morte quindi dovuta al suo veleno.
Tutto era contorto, anche perchè io non sapevo nulla della storia del maniero, avevo visto Guisgard e Clio assieme e quindi loro sapevano più cose di me visto Guisgard era mancato da molto ed era sulla torre..però il barone aveva detto tante incongruenze sui Taddei tranne una cosa..la storia della megera e di Dominus..e se era tutto ideato per eliminare Guisgard, non volevo nemmeno pensarci.
"Se quel veleno è destinato a una persona a me tanto cara..potete pure avvelenare me..no..non sono una novella Giulietta, non preoccupatevi..appunto perchè non mi uccidete, non ho paura di voi..o vi servo in qualcosa?".

Clio
17-12-2014, 16.07.51
Scossi la testa alle parole della serva.
In effetti era assurdo pensare che un libro potesse uccidere, c'era sicuramente qualcos'altro.
Poi Guisgard tornò nella serra e io sbiancai.
Riuscii a restare in silenzio, ma mi avvicinai a lui immediatamente.
"Non avevi detto che era troppo pericoloso?" mormorai piano, preoccupata.

Guisgard
17-12-2014, 16.51.45
La donna incappucciata fissò Altea.
“Ti propongo un patto...” disse alla dama “... io risparmierò te ed i tuoi compagni, ma in cambio tu farai qualcosa per me...”
L'uomo rise.
“Dovrai uccidere una persona...” continuò la donna col cappuccio “... e ti darò io il mezzo per farlo... fallo e ti lascerò andare insieme ai tuoi compagni... altrimenti morirete tutti...”
“Già...” fece l'uomo per poi allontanarsi e ritornare un attimo dopo, tenendo in braccio il piccolo Cid privo di sensi.
“Se rifiuterei di aiutarci questo ragazzino morirà adesso, davanti a te.” Sentenziò la misteriosa donna incappucciata.

Guisgard
17-12-2014, 16.53.23
“Qualcuno dovrà pur farlo...” disse Guisgard a Clio, con gli occhi fissi sul libro.
Alzò poi lo sguardo, osservando con attenzione la piccola serra, con i suoi mille e più fiori.
“Dopo quanto tempo chi legge questo libro trova la morte?” Chiese alla servitrice, che era rimasta immobile fuori la serra.
“Dipende...” rispose “... alcuni muoiono dopo aver letto due pagine, altri dopo tre... una volta una servitrice è morta dopo essere arrivata appena alla fine della prima pagina...”
Capitan Falco restò un attimo pensieroso, per poi uscire, portando Clio con se fuori dalla serra.
E una volta nel corridoio richiuse la porta di quell'enigmatica stanza.
“Meglio tornare nella nostra camera...” voltandosi verso la piratessa.

Clio
17-12-2014, 17.15.15
Sospirai.
"Lo so, eppure mi hai sempre impedito di farlo.." mormorai, senza staccare gli occhi dal libro.
Restai sorpresa dalle parole della ragazza.
Quindi le serve erano state viste mentre leggevano, spiate.. perché?
Ma poi Guisgard cambiò idea e lasciammo la stanza.
Mi voltai verso di lui annuendo appena, e lo seguii verso la stanza.
"A che stai pensando?" chiesi, alzando gli occhi su di lui "Come mai hai cambiato idea così all'improvviso?".

Altea
17-12-2014, 18.47.31
Rimasi stupefatta a quella richiesta.."E' un ricatto bello e buono..insomma mi commissionate per essere una assassina, l' artefice di un delitto..dovrei uccidere una persona senza saperne il motivo e nemmeno sapere chi sia questa persona..ditemi di più..e devo avvelenarla come una Lucrezia Borgia?".
Ma la cosa non era facile..vidi Cid davanti a me..lo avrebbero ucciso subito e pure gli altri..riflettevo..io da cattolica non mi sarei mai macchiata di un delitto ma poi pensai alla nostra ultima missione, Guisgard senza una perplessità colpì Maccus ma poi fu volontà di Maccus togliersi la vita..però se avessi accettato avrei saputo più di questa storia e arrivata al momento di colpire o uccidere forse avrei trovato una via di fuga anche perchè non mi fidavo molto di loro.."Bene, ditemi chi devo uccidere e come?E per quale motivo".

elisabeth
17-12-2014, 23.22.47
Nonno e nipote si misero a lavoro e con maestria e semplicità mi offrirono un ottimo pasto....mi sembrava un secolo dall'ultimo pasto....mi venne in mente la taverna e Nettuno....ci stavamo spingendo oltre.....ma fummo richiamati a bordo e il danno venne evitato......" Ci sapete fare con il cibo...mi sento pienissima...era davvero tutto buono..."....Ascoltai il nonno di Marangel.....accompagnarmi al primo porto....forse era la migliore cosa...non sapevo se la direzione delle navi fosse cambiata da quando me ne ero andata...infondo il luogo scelto era solo una mia scommessa con Burmid....." Non vorrei che vi stancasse...o che magari lasciate sola Marangel......se mi indicate il cammino..potrei raggiungere il porto........se sono sopravvissuta al Lagno...riusciro' anche ad evitare dei tipacci al porto......ho veramente la necessità di arrivare a bordo di una di quelle navi........"......mi voltai istintivamente verso il libro della Dama del Lagno.......mi ha riportato in vita.....ma era un problema ritornare a bordo....

Guisgard
18-12-2014, 01.14.04
“Ovvio che ti ho impedito di farlo...” disse Guisgard a Clio, mentre i due si incamminavano verso le loro stanze “... a meno che tu non ti senta l'Euridice di turno in attesa di essere salvata dal un novello Orfeo, ossia il sottoscritto, pronto a scendere nell'Oltretomba.” Facendole l'occhiolino. “A cosa sto pensando, mi chiedi?” Tornando serio. “A tante cose, forse troppe...” pensieroso “... ma più di tutte ripenso al tempo... al tempo impiegato da quelle persone per morire... perchè il libro dovrebbe uccidere in tempi differenti? Da cosa dipende? Non ha senso... e poi perchè Nora pur toccando il libro è rimasta in vita? Allora forse davvero bisogna leggerlo per essere colpiti da questo... incantamento? Qualcosa non mi quadra... anzi, tutto non mi quadra in questa storia...”
Raggiunsero le loro camere.
“Vado a vedere se Altea ha sentito o visto qualcosa di strano in nostra assenza...” Capitan Falco alla piratessa.
Ma poco dopo uscì dalla camera che divideva con la sua falsa concubina, per bussare alla porta di Clio.
“Sono io, Clio...” mormorò il presunto duca “... aprimi, per favore...”

Guisgard
18-12-2014, 01.20.53
“Non temete.” Disse sorridendo il vecchio ad Elisabeth. “Amo camminare e dunque non sarà certo una bella passeggiata a farmi stancare. Quanto a Marangel, nessun problema. Verrà con noi. Così ne approfitteremo per fare qualche compera. Vero, ragazza?” Chiese alla nipote.
“Oh, certo, nonno!” Esclamò contenta la ragazza.
“Ottimo.” Annuì il vecchio. “Direi allora di andare tutti a riposare e domattina presto ci dirigeremo verso il porto.”
I tre andarono a dormire, per poi alzarsi al mattino successivo, pronti a raggiungere il vicino porto sul Lagno.

Clio
18-12-2014, 01.24.13
Annuii a quelle parole.
"Già, non quadra.. Ci deve essere qualcosa che ci sfugge.. Forse il veleno
Si diffonde solo girando le pagine..." Pensierosa.
Poi mi lasciò nella mia camera, e crollai sul letto, incrociando le braccia sul viso.
Immagini inquietanti e senza senso affollavano la mia mente.
Finché lui non bussò, mi alzai e andai ad aprire.
"Allora?" Alzando gli occhi su di lui.

Guisgard
18-12-2014, 01.28.19
Clio apri la porta e vide Guisgard vagamente inquieto.
“Altea non c'è in camera...” disse, per poi entrare e chiudere la porta dietro di sé “... Cid è qui?”
Ma anche il ragazzino mancava.
“Tutto questo non mi piace...” mormorò il falso mercenario “... dobbiamo uscire e cercarli...”
Ma ormai mancava poco all'alba e presto l'intera torre si sarebbe svegliata.

Clio
18-12-2014, 01.33.53
Alzai lo sguardo su di lui preoccupata, spostandomi perché potesse entrare.
"No.." Mormorai "Cid non c'è, credevo fossero insieme.." Corrucciai la fronte.
"Dobbiamo andare a cercarli.." Iniziando a guardarmi attorno per vedere se ci fosse un indizio che mi indicasse se Cid era uscito a curiosare o se lo avevano preso.
Rabbrividii ripensando al volto di Guisgard che mi diceva di aver visto Cid sfracellato, con quel ghigno malefico.
Era un'illusione, certo, ma ero inquieta lo stesso.
"Tra poco sarà l'alba.." Mormorai "Tutti si accorgeranno che non ci sono, se non saltano fuori..".

Guisgard
18-12-2014, 01.45.10
“O forse” disse Guisgard a Clio “non si meraviglieranno più di tanto, visto che gli artefici di tutto questo vivono comunque in questa dannata torre.” Guardando poi il cielo che pian piano andava schiarendosi per l'imminente nuovo giorno.
Poi lo sguardo del falso mercenario vagò nella stanza, soffermandosi su un particolare preciso.
“Quei fiori...” avvicinandosi ad un vaso che abbelliva la camera “... sono gli stessi che ci sono nell'altra camera... non li avevo notati, visto che io sono stato l'unico fra noi a non restare molto qui...” osservò e toccò quei fiori, per poi annusarli “... sono molto strani... non ne ho mai visti di simili... soprattutto il loro profumo mi insospettisce... si direbbe che per l'odore sono più simili a funghi che a fiori veri e propri...”
Con gesto improvviso allora aprì la finestra e li buttò giù.
“In questa torre ci sono troppi fiori...” mormorò, richiudendo la finestra “... troppi e nessuno sembra essere l'unico che veramente cerchiamo...” voltandosi verso Clio “... forse proprio con questi fiori sono riusciti a causarti quelle allucinazioni... e magari lo hanno fatto anche con Altea e Cid...”

Clio
18-12-2014, 01.53.03
"Beh, ma dovranno pur far finta, o no?" continuando a guardare in giro.
Guardai i fiori, perplessa, non li avevo mai notati.
Però poteva avere senso.
Quindi anche Cid e Altea avevano avuto delle allucinazioni?
"Però non vale, tu sei l'unico sano? Che storia è mai questa? Anche tu sei stato in camera tua.. Scusa, altrimenti mentre io ero in camera tu dov'eri, a spasso?" sbuffai appena "Beh, meglio così.. almeno non ti è successo nulla..".
Ripensai ai fiori e trasalii.
"E guarda caso il libro si trova in una serra.." avvicinandomi a Guisgard "E se questi fiori fossero stati messi per drogarci, mentre quelli della serra per uccidere?" pensierosa, ma comunque mancava un pezzo.
"E allora perché noi non siamo stati male, né noi, né Nora, Rossane, il fratello del barone?" scossi la testa, tutto quello era assurdo.
"Comunque sono d'accordo con te, non credo che qui ci sia il fiore che cerchiamo.. adesso conta solo trovare Altea e Cid... a sapere da dove cominciare, maledizione...".

Guisgard
18-12-2014, 02.00.38
“Probabilmente l'effetto allucinogeno di questi fiori” disse Guisgard a Clio “richiede del tempo ed io sono stato pochissimo in questa e nell'altra stanza, a differenza vostra invece...” sorrise appena “... dunque la mia fortuna è stata quella di resistere alle tue grazie...” facendole poi l'occhiolino “... però ciò che dici sulla serra potrebbe essere giusto... infatti lì ci sono tanti e diversi fiori... e la storia del tempo impiegato per far effetto potrebbe spiegare anche ciò che ci ha detto la servitrice... ricordi? Qualcuno è morto prima, qualcun altro dopo... magari ogni individuo reagisce in modo differente al veleno... chissà, potrebbe essere... e ciò spiegherebbe pure perchè non basta entrare ed uscire dalla serra per essere colpiti dal presunto veleno...” annuì “... è l'alba ormai... usciamo... nessuno potrà insospettirsi... diremo di essere mattinieri...”
Così, Guisgard aprì la porta e fece segno a Clio di seguirlo.

Clio
18-12-2014, 02.09.32
"Beh, non sarai stato qui ma sei stato di là, tecnicamente cambia poco..." Mormorai, spalancando la finestra per far cambiare l'aria, mentre assaporavo la brezza gelida sul viso.
Già, era l'alba, dovevamo uscire.
"Speriamo non portino altri fiori.." Mormorai "Ci mancherebbe solo".
Lui aprì la porta e lo seguii sorridendo.
"Speriamo in bene..".

Guisgard
18-12-2014, 02.17.11
Guisgard e Clio lasciarono la stanza, ritrovandosi di nuovo a vagare per la torre.
Ma l'inizio del nuovo giorno aveva già fatto alzare diversi servitori, che animavano con il loro via vai quel luogo.
E mentre si spostavano per il corridoio, i due falsi mercenari, per evitare di essere visti da qualcuno, entrarono in una stanza, la cui porta era socchiusa.
Era questa una camera da letto, sfarzosamente arredata.
Vi erano infatti mobili intarsiati, bambole di ceramica, oggetti frivoli di cristallo e vetri colorati, tende ricamate e diversi quadri alle pareti.
Uno di questi raffigurava una bellissima donna nuda che stesa sul letto teneva in mano un piatto di frutta e fiori.
“Quella donna...” disse Capitan Falco indicando il quadro “... hai notato quanto somigli a Rosanne? Non è lei, sembra più grande di età, eppure quella donna ritratta ha il suo stesso sguardo e le sue medesime fattezze...”

Clio
18-12-2014, 02.26.21
Uscimmo come fantasmi scaturiti dalla luce dell'alba, attenti a non essere visti, e finimmo in una camera sfarzosa ed eccentrica.
Mi guardai intorno, fino ad osservare il quadro che Guisgard mi indicava.
Corrucciai la fronte.
"Beh, stando alle parole di Nora scommetto che è la madre.. Che Nora sostiene essere esperta di veleni.." Sorrisi appena "Le somiglia davvero.. Dici che era l'amante del barone prima di Rossane?".

Guisgard
18-12-2014, 02.35.23
“Beh, guardandola, non mi meraviglierebbe...” disse Guisgard osservando il quadro “... il barone avrà avuto prima la mamma, poi la figlia... ammesso questa donna sia, come sembra, la madre di Rosanne... però io trovo interessante anche ciò che tiene in mano nel quadro... un vassoio con frutta e fiori... ancora dei fiori... era esperta di veleni e lì compare con dei fiori...” pensieroso “... se fosse viva sarebbe facile dare un senso ed un colpevole a tutta questa storia, ma invece è morta...”
Ad un tratto udirono dei rumori e poi delle risate.
“Sembra stia arrivando qualcuno...” mormorò Capitan Falco “... vieni, dobbiamo nasconderci... l'armadio, presto...” aprì un grosso armadio e vi entrò dentro con Clio, per poi chiuderlo.
Qualche istante dopo qualcuno entrò effettivamente nella stanza.
“Vieni, ho tanta voglia...” ridendo Rosanne.
“Si...” uno dei servitori.
I due si stesero così sul letto e cominciarono a fare sesso.

Guisgard
18-12-2014, 02.42.50
“Vedo sei ragionevole...” disse la donna incappucciata ad Altea “... si, dovrai uccidere, ma non un essere umano, bensì una bestia... si... perchè il barone Ciminieri è una bestia. Un assassino, un traditore ed un ladro... nessuno piangerà la sua morte e nessuno potrà mai biasimare chi lo manderà dove merita di stare, ossia all'Inferno.”
“Ben detto.” Annuì l'uomo.
“Dovrai ucciderlo” la donna col cappuccio alla dama de Bastian “con il veleno che io ti darò... un veleno rapido e potente... un veleno che lo farà morire tra atroci sofferenze... un veleno che tu gli somministrerai fingendoti affascinata da lui... così lo ucciderai nel suo stesso letto, visto che quel maledetto non ha alcuna intenzione di leggere il libro...”

Clio
18-12-2014, 02.48.41
"Magari la figlia ha ereditato i segreti della madre, oltre all'amante, non mi stupirebbe..." Alzando le spalle.
Poi sentimmo delle voci e ci nascondemmo nel'armadio, non che mi sembrasse una buona idea.
Portai istintivamente la mano alla spada, nella penombra, ma poi era solo Rossane.
E non era sola, ma non era nemmeno il barone, nè il fratello.
Scossi appena la testa ma non dissi nulla, anche perché le mie parole non sarebbero state lusinghiere.
Ma soprattutto non potevamo rischiare.
Era buio e respiravo piano, restando immobile.
Fantastico, e adesso come usciamo? Pensai.
Speriamo che non si debba cambiare, altrimenti siamo fritti.

Guisgard
18-12-2014, 03.04.44
Guisgard e Clio restarono nell'armadio, mentre Rosanne ed il servitore giacevano con reciproco piacere sul letto.
“Eh, non è certo una bella situazione...” disse piano Capitan Falco alla ragazza “... speriamo solo che quel tipo non sia un grande amatore...” sarcastico.
In realtà la situazione era tutt'altro che semplice.
Trascorsero diversi minuti e i due su quel letto non sembravano volersi fermare, mentre nell'armadio il falso mercenario e la sua guardia del corpo dovevano dividersi quello spazio angusto.
“Puoi lasciare la spada credo...” mormorò nell'orecchio della piratessa “... dubito infatti che sentano il bisogno di scegliersi nuovi abiti e vestirsi... o forse ti fa sentire meno imbarazzata tenere la mano su quell'elsa?” Parlando il suo respiro sfiorava i biondi capelli di lei. “Dopotutto sei chiusa qui dentro con un Don Giovanni incallito, no?” Con le sue dita che accarezzavano la mano di lei ferma sull'elsa. “Ma se vuoi posso inventarmi qualcosa e far terminare questa insolita situazione... vuoi? Magari preferisci essere scoperta che... che rischiare di essere sedotta da me...” facendole l'occhiolino.

elisabeth
18-12-2014, 11.19.12
Aiutai Marangel a riassettare la cucina........chiacchierando del piu' e del meno.....mentre il nonno ci osservava pensieroso....se avessi raccontato loro che il mio nonnino si chiamava Gedeone e che sputava fuoco se si arrabbiava mi avrebbero presa per matta......ma Gedeone era stato...il mio punto di forza ogni qualvolta mi sentivo debole ed inesperta.....ma questo era un segreto tra me e lui......andammo a dormire e dopo tanto tempo sentii il calore della cena, delle coperte.....e del grande affetto che nutriva quel capanno...si....perche' mi sembrava vivo...pieno di essenza....quasi mi cullasse perchè il sonno fosse ristoratore.....La mattina arrivo con un buon profumo di focacce e miele...mi destai di buon uomore....sembravo una bambina a cui nulla potesse essere negato...ero sicura che sarei arrivata a Nettuno...ero sicura che il mio ritornare alla vita, mi avrebbe fatto chiedere scusa...con il cuore.....non era importante aver combattuto battaglie incredibili.....era importante solo aver posto rimedio......trovai il mio vestito pulito e sistemato sul letto..." Grazie Marangel..potro' restituire la vestaglia a vostro nonno....."..mi vestii.. e fui pronta....." Bene possiamo iniziare il nostro cammino...."......

Altea
18-12-2014, 15.37.00
"Il barone?" dissi stupita "Ma perchè dite questo di lui? Di cosa si sarebbe macchiato e poi perchè ucciderlo tra atrocità e non di una morte subitanea" guardai la figura incapucciata in modo serio "Sapete mi chiedete una cosa difficile..dovrei adescare il barone con la mia bellezza..eh si, ne ha fatti di morti più la bellezza che una spada..ma voi mi chiedete di stare nel letto di un uomo che non amo..mentre per me vi è uno solo e anche se per me non prova nulla mi fa male tutto questo..si è come tradirlo..ma se non vi è rimedio altro"..una fitta al cuore mi lacerava e provai ribrezzo al solo pensiero quell' uomo mi avesse guardato o pure toccato ma loro forse mi avrebbero drogato coi fiori e forse era meglio fare tutto questo da lucida e forse con la bontà del Signore magari Guisgard mi avrebbe trovata prima.
Ma pensai alle parole di quella donna e l' uomo...lui era una bestia..e quel rumore di rapace e l'urlo poi della donna? Vuoi che in molte ci avevano provato e furono uccise e poi perchè il barone non leggeva il libro..lo spingevano a farlo e non voleva e per ucciderlo dovevano avvelenarlo.
"Ditemi una cosa..che nasconde quel libro? Perchè dovrebbe leggerlo e perchè morirebbe leggendolo? E poi è vera la storia della maledizione..devo sapere ciò che avviene..d' altronde devo ucciderlo" dissi fingendo di sorridere..ma chi era mai quella donna..non avevo via di uscita.

Guisgard
18-12-2014, 17.26.52
“Non devi andarci a letto, ma solo fingere.” Disse la donna incappucciata ad Altea. “Coricarti con lui e somministrargli il veleno prima che possa possederti.”
L'uomo rideva continuamente.
“Fallo e sarai libera, insieme ai tuoi compagni.” Continuò la donna. “Quanto alla maledizione, essa è solo un inganno. L'unica maledizione di questa torre sono i miei fiori avvelenati. E sul barone... Ciminieri è un assassino, un tiranno che ha osato sfidare il duca Dominus. Ed egli ha inviato me per punire il barone. Ecco, ora conosci la verità. Come vedi puoi fidarti di me.”

Guisgard
18-12-2014, 17.30.06
Elisabeth, Marangel e suo nonno lasciarono la casa e si diressero, seguendo il corso del Lagno, verso il vicino porto.
Lo raggiunsero su un piccolo carretto, verso metà mattinata, quando quel luogo era animato da pochi ma indaffarati individui.
Si trattava perlopiù di commercianti e viaggiatori in sosta mentre attraversavano il Lagno.
Il nonno di Marangel avvicinò alcuni uomini e chiese loro notizie delle due navi.
Gli fu risposto che due grosse navi, passate da quel porto poche ore prima, avevano fatto scendere alcuni uomini diretti verso Nuova Casalis (quella città infatti non ha uno sbocco diretto sul Lagno), per poi dirigersi verso Suession per attraccare ed attendere il loro ritorno.
“Dunque” disse il nonno di Marangel ad Elisabeth “sembra che alcuni dei vostri compagni siano fermi a Suession, in attesa di veder ritornare gli altri, che invece si sono diretti verso Nuova Casalis. Sta a voi decidere allora dove andare... se raggiungere le navi, oppure quelli scesi a terra.”

Altea
18-12-2014, 17.38.24
Alle ultime parole della donna trasalii..era una mandante di Dominus..e pure io avrei dovuto esserlo? Anzi..Ciminieri era probabilmente contro di lui e quindi doveva essere punito come noi e soprattutto Guisgard e sorrisi.."Beh, avete ragione..ah, conoscevo la pupilla di Dominus...una donna arguta e mi parlava cosi bene del Duca anche se la ragazza aspettava invano il ritorno del vero erede al trono, che tutti sanno a Capomazda non è il Duca Dominus" e sorrisi..ecco almeno lo avevo detto.
Vi era una sola cosa da fare...accettare e una volta rimasta col barone svelargli tutto e il piano e svelare chi fossimo e che lo avremmo aiutato in cambio del suo aiuto e la libertà poichè eravamo uniti almeno in una cosa..Dominus voleva morto lui ma pure Guisgard.
"Quando volete..sono pronta" e sorrisi.

Clio
18-12-2014, 17.44.06
Senza quasi accorgermene avevo lasciato la mano sulla spada.
Sorrisi alle sue parole, per poi voltare la mano verso la sua.
"Vorresti sedurmi, dici?" mormorai pianissimo, sorridendo "Oh, la cosa potrebbe essere interessante..." sussurrai voltandomi verso di lui "Forse un tantino pericolosa ma.." scossi la testa, ridendo in silenzio.
"Ti diverti eh.." sorrisi appena "A farmi diventare matta.." con gli occhi nei suoi.
"Non voglio certo che ci scoprano.. andiamo, quella dovrà andare a far colazione, no?" sospirai "E poi che vorresti fare? Dire che ci ha mandato il barone per controllarla?" mormorai, pianissimo, divertita.

elisabeth
18-12-2014, 23.19.50
Il viaggio fu fatto di racconti e di risate su vecchi comportamenti di Marangel...poi il traballante carretto si fermò al porto.....Il porto non era grande....più piccolo di quello dove avevo passeggiato ultimamente con Nettuno....ma la gente non mancava e tutta indaffarata.....il nonno di Marangel scese sicuro dal carretto e cominciò a fare qualche domanda......Nova Casalis.....era stata la mia scelta.......e a quanto pare dovevo fare un'altra scelta.......E se Nettuno credeva in me...nel bene o nel male.....forse era lui che era sceso da bordo....Dovevo credere......anche se fosse stata la pista sbagliata....." Perdonate se vi chiamo nonno.....ma voglio seguire chi è rimasto a terra.....forse qualcuno crede ancora in me ".....mi parve di vedere un sorriso sul suo volto.....e di rimando...anche io fli sorrisi "andiamo avanti allora"

Guisgard
19-12-2014, 01.27.38
“Beh, se continuano di questo passo” disse Guisgard a bassa voce con gli occhi in quelli di Clio “prima o poi avranno bisogno di rifocillarsi...” sorrise piano “... comunque sono convinto che io e te potremmo fare molto meglio di quei due...” facendole l'occhiolino e poi accarezzando piano le sue labbra “... in verità ho diverse idee e temo non tutte fattibili ora, ahimè... ma forse un modo per uscire da qui c'è... ammesso tu abbia fiducia in me... conterò fino a tre e tu mi butterai le braccia al collo... poi aprirò questo armadio ed il resto verrà da sé... naturalmente dovrai reggermi il gioco... ci stai?”

Guisgard
19-12-2014, 01.33.49
Il nonno di Marangel annuì a quelle parole di Elisabeth.
“Io purtroppo non posso accompagnarvi fino a Nuova Casalis.” Disse. “Ma con un po' di fortuna potremmo trovare qualcuno diretto là e disposto a darvi un passaggio.”
“Nonno...” fece Marangel “... e se ci andassimo io e Deluen? A Nuova Casalis, intendo. Accompagnare insieme Elisabeth fino a là. Sarebbe un viaggio più sicuro, non trovi?”
“Ma Deluen non è qui.” Fissandola il nonno. “Ieri passò da noi, mentre era diretto al villaggio. Magari avrà ancora da fare.”
“Potrei chiederglielo.” Disse la ragazza. “Cosa ne pensi?”
“Per me va bene.” Rispose il vecchio. “Voi siete d'accordo, madama?” Voltandosi verso Elisabeth.

Guisgard
19-12-2014, 01.46.14
“Dominus è il legittimo duca di Capomazda.” Disse la donna incappucciata ad Altea. “Comunque sono lieta che tu abbia deciso di aiutarci. Ma rammenta, se fallirai il primo a morire sarà questo ragazzino.” Indicando Cid tra le braccia dell'uomo che era con lei. “Ora ascoltami... tu uscirai da qui e ritornerai su, nella torre. E lì poi dovrai fare in modo di affascinare Ciminieri. Usa qualsiasi mezzo per adescarlo. E quando ti porterà nella sua camera da letto...” rise “... tu allora gli somministrerai il veleno.” E le mostrò alcuni fiori di una piccola pianta in un vaso di porcellana. “Prenderai un paio di questi petali, per poi metterli nel suo bicchiere... il loro effetto immediato è e mortale...” e colto uno di quei fiori lo consegnò poi ad Altea.

Altea
19-12-2014, 15.31.51
Dovetti trattenermi a quelle parole..Dominus era il legittimo erede..ma chi era quella donna? Era a corte oppure no..aveva detto l' aveva inviata Dominus in questo posto.
Ascoltai gli ordini impartiti, per un attimo pensai di non potercela fare..e se veramente Ciminieri era un assassino..Guisgard era nel bene ma quel Ciminieri che pericolo portava a Dominus tale da creare tutto questo per ucciderlo..era il colmo..il Duca di Capomazda doveva usare tali espedienti...e per un attimo mi sentii nauseata per essere stata la pupilla di tale uomo.
Presi il fiore in mano e guardai la figura incappucciata.."Noto mi state dando del tu..ci conosciamo? Solo chi è degno della mia fiducia può farlo..io vi ho detto il mio nome..e voi chi siete? Venite da corte..comunque mostratemi come fare per usare questo veleno ovvero come si prepara oppure potrei fallire, questo è il Fiore del Giudizio quindi" e sorrisi falsamente..ovvio, magari aveva pure effetti allucinogeni mentre lo si toccava..ma ero davvero titubante..volevo Guisgard vicino..o sarei stata costretta a uccidere davvero Ciminieri, nessuno poteva rassicurarmi fosse una persona giusta.

Clio
19-12-2014, 16.54.37
Sorrisi appena a quella carezza leggera.
"Vorrei ben vedere..." risi piano "Credi sia Vero Amore il loro? Come no..." sarcastica, per poi sorridere "Perché senza quello.." mormorai dolcemente, con gli occhi nei suoi "Non mi avrai mai.." scuotendo appena la testa, ma senza lasciare il suo sguardo.
Poi ascoltai il suo piano, e sbattei le palpebre, perplessa.
"É.. è questo il tuo piano? Io.. non... non mi sembra una grande idea.." mormorai titubante "Non possiamo, che so.. aspettare che la smettano? Il barone si chiederà dov'è la sua pupilla, no?" sbuffai.
Non mi piaceva proprio per niente quella situazione.
Presi un profondo respiro, che somigliava molto di più a un sospiro.
Mi aveva chiesto di fidarmi di lui.
"E va bene..." sospirai "Farò del mio meglio..." mormorai, poco convinta "Mi fido di te".

Guisgard
19-12-2014, 18.17.24
“Questo è il guaio...” disse piano Guisgard a Clio “... tu credi che io dia più importanza al tuo corpo che non al tuo cuore...” con un braccio cinse il suo fianco e con una mano cominciò a spingere l'anta dell'armadio “... non abbiamo molta scelta... speriamo... uno... due... tre...”
Aprì così l'armadio e lui e la piratessa, con lei stretta al falso mercenario, caddero per terra davanti al letto.
A quel punto Rosanne ed il servitore saltarono su spaventati.
“Accidenti...” mormorò Capitan Falco ancora a terra, con Clio sopra di lui “... credo di averci messo troppa foga, anima mia...” alzò allora lo sguardo sui due che stavano sul letto “... sembra che questa sia la stanza della passione...”
“Che ci fate voi qui?” Urlò Rosanne.
“La stessa cosa che facevate voi, immagino...” sorridendo beffardo Guisgard “... soltanto con più impeto e passione, immagino...” per poi guardare Clio e farle l'occhiolino.
“Non è un bordello questo!” Gridò Rosanne, restando nuda in mezzo al letto.
“Davvero?” Ridendo Capitan Falco. “Eppure non si direbbe...” sarcastico.
“Ora dirò tutto al barone!” Con rabbia la ragazza, mentre il servitore cominciò a vestirsi velocemente.

Guisgard
19-12-2014, 18.30.02
“Chi sono io” disse la donna incappucciata ad Altea “non è affar tuo. Fa ciò che ti ho detto e potrai andartene da qui con i tuoi compagni. E meno cose sai, meglio è per te.”
L'uomo rise.
“Quando sarai con Ciminieri” spiegò la misteriosa donna “strapperai un paio di petali di questo fiore e li lascerai cadere nel vino destinato al barone... il veleno farà il resto. Ora va e bada di non fallire. Se stanotte Cominieri non morirà, allora questo ragazzino” indicando Cid addormentato fra le braccia dell'uomo “andrà nell'Aldilà al suo posto. E tu ed i tuoi compagni lo seguirete molto presto.”

Clio
19-12-2014, 18.30.06
Scossi la testa, ridendo appena.
"Ma il mio cuore è già tuo.. lo è sempre stato.." strizzando l'occhio.
Era il contrario il problema, ma non dissi nulla.
Lo assecondai, e ci ritrovammo per terra davanti a Rossane.
Mi sistemai i capelli, sorridendo beffarda alla ragazza.
"Davvero? Credete vi convenga?" squadrandola "E' un uomo così generoso da dividervi con i servi del palazzo?".
Finsi di sistemarmi gli abiti, e mi alzai.
"Dai, andiamocene..." guardando Guisgard.

Guisgard
19-12-2014, 18.35.59
A quelle parole di Clio, Rosanne si morse un labbro e restò poi in silenzio.
“Si, sarà meglio andare, anima mia...” disse Guisgard alzandosi ed aiutando la piratessa a fare lo stesso “... troviamoci un posto più tranquillo...”
Mostrò allora un vistoso inchino a Rosanne e con la sua guardia del corpo uscì dalla camera.
“Ah, fa pure con calma, amico mio.” Sorridendo poi al servitore, che si vestiva velocemente, prima di chiudere la porta dietro di se.
“Beh, sembra che il mio piano sia riuscito.” Facendo l'occhiolino a Clio.

Altea
19-12-2014, 18.37.30
Era meglio non replicare, presi il fiore ed annuii e salii e mi trovai davanti alla torre, vi era un via vai di gente, non sapevo nemmeno dove fosse la camera del barone e fermai un servitore "Sto cercando il barone, potete portarmi da lui?" e se mi avessero spiata...ma poi Guisgard nemmeno era in giro, perchè io dovevo rischiare per salvargli la vita e non pensava nemmeno a me...sapeva ero priva di armi e mi aveva lasciata sola in balia dei pericoli del maniero.

Clio
19-12-2014, 18.39.52
Alla fine ce l'avevamo fatta.
Scoppiai a ridere.
"Già.." ridendo "Te lo concedo.. ha funzionato..".
Alzai gli occhi su di lui, divertita.
"Rossan ci detesterà sempre di più, speriamo non ci sia lei dietro tutto questo perché se no siamo fritti..".
Sospirai, tornando seria.
"Dobbiamo trovare Cid e Altea.." guardandomi intorno "Da che parte andiamo?".

Guisgard
19-12-2014, 18.46.45
“Non so...” disse Guisgard a Clio “... ma Rosanne mi da più l'idea di una ragazzina troppo impegnata a rincorrere i piaceri del sesso... non la vedo capace di architettare tutto il casino che sembra celare questa torre...” pensieroso “... vedremo... ora direi di cercare il barone... voglio capire se è lui oppure no l'artefice di tutto questo...” vide una servitrice dall'altra parte del corridoio e chiese del barone.
La donna indicò loro la sala in cui il signore della torre stava facendo colazione.
Così Capitan Falco e la piratessa raggiunsero quella stanza.
E poco dopo arrivò anche Altea, accompagnata dal servitore a cui aveva chiesto del barone.
“Buongiorno, amici miei.” Salutò tutti loro Ciminieri. “In tempo per fare colazione con noi.”
Infatti col barone vi erano anche Nora e suo marito.
E qualche istante dopo arrivò anche Rosanne, che lanciò occhiate fulminanti verso Guisgard e Clio.

Altea
19-12-2014, 18.56.16
Il servitore mi portò dove si trovava Ciminieri ma trasalii quando vidi tutte quelle persone..e vi erano pure Guisgard e Clio, non dovevo dire nulla...mi sedetti per la colazione vicino a Guisgard con aria indifferente e gli dissi mormorando.."Faccio finta di sentirmi male..e dico vado in camera, ti aspetto fuori ma di che devi andare da altra parte..o moriremo tutti..ho scoperto tutto".
Guardai tutti e mi alzai.."Scusate non mi sento bene, deve essere stata la nottata, non ho dormito nulla..vado in camera..perdonate la maleducazione, milord Ciminieri, poi, è mio desiderio conferire con voi" sorridendogli sinuosamente.
Mi alzai dal tavolo e mi nascosi dove iniziavano le scale della torre, almeno avevo nominato Ciminieri e se mi avessero sentito avevo lanciato un sassolino al barone.

Guisgard
19-12-2014, 19.03.11
Altea lasciò la sala e poco dopo Guisgard si alzò dal suo posto.
“Perdonatemi, milord, ma vado a vedere se la mia concubina si sente meglio.” Disse il falso mercenario.
“Certo.” Annuì Ciminieri.
“La vostra concubina?” Rosanne a Capitan Falco. “Dunque con lei avete trascorso la notte, vero?” “Naturale.” Rispose questi. “Come voi l'avete trascorsa col signor barone, immagino.” Sorridendo.
“No, stanotte ho preferito restare solo.” Mormorò il barone. “Ero stanco.”
Guisgard mostrò un lieve inchino, lanciò poi uno sguardo a Rosanne ed uscì.
E fuori, nel corridoio, trovò Altea.
Ma poco distante da loro vi era una servitrice intenta ad innaffiare alcune piante fiorite del corridoio.

Altea
19-12-2014, 19.09.55
Ero tesa, nervosa...e ad un tratto vidi Guisgard.
Appena lo vidi sorrisi, volevo stringerlo forte ma non era il momento e stavo per parlare quando mi accorsi di una servitrice che stava annaffiando i fiori...era pure un pericolo tornare in camera, lo presi per mano e lo portai davanti alla effige della cappellina ed estrassi dalla tasca il fiore e glielo mostrai e lo rimisi nella tasca e dissi sottovoce "Questo è il Fiore del Giudizio...mi hanno imprigionata e mi hanno detto devo avvelenare Ciminieri addescandolo nella sua camera..sono dei mandanti di Dominus se non lo farò uccideranno Cid e tutti noi..morirà tra atrocità e non vi è maledizione, hanno detto lui è contro Dominus e lo vogliono uccidere...non so che fare..forse è meglio farlo e quando sono in camera sua tu entri...secondo me ci spiano...e quei fiori stanno narcotizzando tutti".

Guisgard
19-12-2014, 19.18.19
Guisgard ascoltò con attenzione ogni parola di Altea, senza tradire emozioni.
La servitrice poco distante da loro continuava ad innaffiare quelle piante, senza assumere nessun comportamento sospetto.
“Ora torniamo dentro e stiamo al gioco...” disse Capitan Falco alla sua falsa concubina “... poi penseremo al da farsi... tu come stai? Ti hanno fatto del male?” Mentre con la dama tornavano verso la porta della sala in cui c'era il barone e tutti gli altri.

Altea
19-12-2014, 19.23.54
Annuii e dopo esserci allontanati.."No sto bene, non mi hanno usato violenza anche se volevano uccidermi, ho dovuto accettare per salvare tutti voi..Cid è laggiù privo di sensi e fu lui a colpirmi, vi erano fiori allucinogeni nella nostre stanze..va bene fingiamo e poi farò in modo..di sedurre Ciminieri...ma ti giuro mi pesa il fatto di farlo perchè..anche se tu non mi ami..non potrei mai sedurre un altro uomo o solo farmi guardare al di fuori di te".
Arrivammo in sala e guardai tutti sorridendo.."E' bastato un bacio del mio bel Capitano e sono rinsavita" dissi e lanciavo sguardi a Ciminieri mentre mangiavo.

Guisgard
19-12-2014, 19.30.14
Guisgard ed Altea tornarono della sala e ripresero a far colazione con gli altri.
“Si, immagino...” disse Rosanne alla falsa concubina “... si vede subito che il nostro capitano è molto abile in questo genere di cose.”
“Siete troppo generosa, milady.” Capitan Falco alla pupilla del barone.
Nel frattempo a Ciminieri non erano sfuggiti gli sguardi di Altea.
“Prima dicevate di voler conferire con me, madama...” mormorò il barone “... preferite parlare qui o in privato?” Chiese ad Altea.

Clio
19-12-2014, 19.31.49
Annuii a Guisgard, trovare il barone era la cosa migliore.
Arrivammo così nella sala della colazione, dove trovammo Altea e persino Rossane.
Ci sedemmo e poco dopo Altea disse che non si sentiva bene e si assentò, seguita poi da Guisgard.
Continuai a mangiare con indifferenza, finché non tornarono.

Altea
19-12-2014, 19.34.25
Notai gli scambi strani di battute tra Rosanne e Guisgard ma alla domanda di Ciminieri guardai Guisgard imbarazzata.."Preferirei in privato..noto amate la musica come me visto vi attorniate di musici e poi..beh..mi volete rovinare una sorpresa?" e lo guardai sorridendo ed ammicandogli.

Guisgard
19-12-2014, 19.41.21
La colazione proseguiva quasi stancamente, tra sguardi enigmatici, parole di circostanza ed una soffusa indifferenza.
“Oh, cosa sento...” disse all'improvviso Rosanne “... il signor barone e la vostra concubina che parleranno in privato di musica.. a voi non secca, capitano?”
“Potrei farvi la stessa domanda, milady.” Sorridendo Guisgard.
Ciminieri rise di gusto, per poi fissare Altea.
“Oh, ma il signor barone non è certo legato solo a me.” Fece Rosanne. “Lui ha molte donne. Io sono la sua preferita però.” Guardò Clio. “Voi cosa ne pensate? Sarà geloso il nostro capitano?”

Altea
19-12-2014, 19.46.56
Sorrisi alle parole di Rosanne..ma era così di suo o sotto l' effetto allucinogeno dei fiori???
"Oh niente di preoccupante...ho detto è una sorpresa" e guardai Ciminieri toccandomi le ciocche bionde e sorridendogli...se mi spiavano si sarebbero accorti stato attirando la sua attenzione, ma la colazione mi stava dando la nausea.

Clio
19-12-2014, 19.58.53
Rossane era incredibile.
Sorrisi con indifferenza.
"Affatto..." Prendendo un pezzo di focaccia "E poi avete sentito lady Altea.. Non è nulla di cui preoccuparsi..".

Guisgard
19-12-2014, 20.07.13
Rosanne rise a quelle parole di Clio.
“Bene...” disse Ciminieri, asciugandosi con un tovagliolo “... non è cortese far attendere una donna... andiamo, madama... così potremo parlare tranquillamente...” alzandosi e facendo segno ad Altea di andare con lui.
Guisgard allora li seguì con lo sguardo fino a quando non lasciarono la sala.
Così il barone e la falsa concubina raggiunsero una saletta laterale, arredata con austerità.
Ciminieri chiuse la porta a chiave e poi pregò Altea di sedersi.
“Avanti, vi ascolto.” Sorridendo alla dama de Bastian.
Intanto la colazione continuava nell'altra sala.
“Suvvia, capitano...” fece Rosanne “... l'amore è bello se è libero... e poi, sono certa, non resterete da solo...” fissando poi Clio.
Passarono alcuni minuti ed anche Capitan Falco si alzò dal suo posto.
“La colazione era ottima, ma ho bisogno di passeggiare un po'.” Disse il falso mercenario. “Mi aiuta a digerire. Vieni con me, Clio?” Rivolgendosi alla piratessa.

Clio
19-12-2014, 20.11.53
No, cara, l'Amore è Amore solo se Assoluto...
Ma mi limitai a sorridere.
Poi Guisgard si alzò dicendo che voleva passeggiare.
Gli sorrisi.
"Certo, capitano..." Alzandomi a mia volta.
"Buonagiornata madama.." Con un cenno di saluto a Rossane.

Altea
19-12-2014, 20.15.39
"Siete proprio un gentiluomo" sorrisi a Ciminieri e lo presi sottobraccio ma mi portò in una altra stanza..dovevo andare nella sua camera.
Mi avvicinai a lui..coraggio Altea, so ti fa ribrezzo e non posso nemmeno immaginare sia Guisgard..impossibile scambiare il volto del mio amato.
Sospirai e iniziai ad accarezzargli la camicia.."A dire il vero..volevo andare in altra stanza..nella vostra..siete un uomo affascinante, non so resistervi..e poi la vostra Rosanne ha detto siete una coppia libera..ovviamente tutto questo..rimarrà segretamente tra me e voi" e posai le braccia addosso al suo collo sorridendogli.

Guisgard
19-12-2014, 20.27.22
Guisgard e Clio lasciarono quella sala e chi vi era dentro.
Raggiunsero il cortile e fingendo indifferenza, a causa dei vari servi che andavano avanti e indietro, il falso mercenario cominciò a raccontare alla piratessa ciò che Altea gli aveva detto.
“Dunque” disse infine Capitan Falco alla ragazza “Ciminieri non sa nulla di tutto ciò... qualcuno qui sta tramando contro di lui... ed il mandante è Dominus... a questo punto il misterioso malanno che affligge il barone non può che essere il frutto degli effetti dei mille e più fiori avvelenati o nocivi che pullulano in questo posto...” guardò verso la torre “... non resistevo più in quella sala... quei discorsi inutili, l'aria che si respira fra quella gente... avrei solo voglia di fuggire via... lontano da qui... ma dobbiamo salvare Cid... sperando che Altea non finisca nei guai...” si voltò verso Clio “... capisci ora? Capisci cosa intendevo? Questa è la mia vita... un fuggiasco, con la morte sempre alle calcagna... in cerca di tante cose, ma col rischio di non raggiungere mai nulla... è questo l'uomo che vorresti, Clio? Questa è la vita che divideresti con lui? No...” sfiorandole appena i capelli, per poi lasciarli “... non è questo che meriti... e non venirmi a parlare della tua vita passata sui mari... eri comunque libera e la felicità non era una Chimera... ma qui, al mio fianco... qui tutto sembra incerto, vago, inafferrabile...” sorrise amaramente, per poi alzare gli occhi al cielo “... chissà, forse cercare il Fiore Azzurro è questo... il sogno di raggiungere Qualcosa di incredibile, immenso... ma col rischio di non trovarlo mai e ottenere solo solitudine ed infelicità...”

Guisgard
19-12-2014, 20.29.35
Ciminieri sorrise lascivo ad Altea e la strinse a sé, per poi baciarla con foga.
Le sue mani cominciarono allora a scendere sul vestito di lei, toccandola con impeto.
“Un letto non serve...” disse baciandola “... questa poltrona è molto più comoda di ciò che sembra...” e la spinse sulla poltrona.
Cominciò allora a togliersi la giubba.
“Spogliati anche tu, presto...” fissando la dama de Bastian.

Altea
19-12-2014, 20.43.15
Rimasi sgomenta..ma dove era andato Guisgard...mi aveva lasciato li.
"Oh no..non qui come una vile serva, ma nella vostra stanza..sul vostro letto..è più intrigante...fammi questo regalo".
Nuda..davanti a lui..non vi era nemmeno nulla da dargli da bere per ucciderlo..già..a Guisgard non era importato nulla e dissi sconfortata.."Va bene, prendi però una bottiglia di vino e intanto dimmi..sai io sono contro Dominus" mentre iniziavo a slacciarmi il corpetto per far scivolare il vestito dalla spalla ma volevo piangere..avrei perso ciò che avevo tenuto per Guisgard che mi amasse o meno e poi...farlo così..o no non era cosi che sarebbe dovuto essere ma dovevo sacrificarmi per loro e loro non si sarebbero mai sacrificati per me, soprattutto lui.
"Quindi" dissi a voce bassa "tu sei contro Dominus..dimmi il vero..non vi è maledizione, voglio sapere che hai fatto a quel vigliacco..a me ha cacciato dalla corte..ero la sua pupilla..lo odio".

Guisgard
20-12-2014, 01.50.58
Ciminieri si tolse prima la giubba, poi la camicia.
“Tu parli troppo...” disse ad Altea, con la voce che fremeva per l'eccitazione “... al diavolo quel cane di Dominus... che vada in malora...” si avvicinò al divano e cominciò a strappare gli abiti della dama con vigore “... avanti spogliati... fammi vedere come sei bella...” e con la foga data dalla lussuria iniziò a spezzare i lacci del corpetto.
E mentre spogliava la donna, con la bocca cercava le labbra di lei.
Ad un tratto però qualcuno bussò più volte alla porta.
“Andate via!” Gridò il barone. “Lasciateci in pace.”
“Sono io, tuo fratello.” Ghuan da fuori. “Apri, è cosa urgente.”
“Va al diavolo e lasciami in pace!” Urlò Ciminieri.
“Lascia perdere quella donna invece.” Ancora Ghuan. “Rivestiti e cerca di essere presentabile.”
“Ma che diavolo vuoi?” Con rabbia il barone.
“Sono giunti alcuni uomini di Dominus e chiedono di te.” Svelò Ghuan. “Avanti, esci da lì.”
“Maledizione...” seccato Ciminieri.
Allora smise di spogliare Altea e cominciò a rivestirsi.

Clio
20-12-2014, 02.05.14
Lo ascoltai in silenzio, prima le informazioni che aveva raccolto Altea, poi quello sfogo.
Gli presi il viso tra le mani, dolcemente, guardandolo dritto negli occhi.
"Io voglio te.." scandendo ogni parola "Qualunque cosa comporti..." decisa "Vorrei essere al tuo fianco, qualunque cosa succeda... E poi, perché credi che io non ami questa vita? E' l'unica che conosco, l'avventura, il rischio, la morte che è lì ad aspettarti ma riesci sempre a sfuggirle..." sorrisi appena "E' quello che ho sempre sognato... andiamo, da ragazzina sognavo di essere una strana Ginevra che combatte al fianco di Lancillotto, che lo segue nelle avventure e nelle cerche..." sorrisi "E ti dirò che nella mia mente Lancillotto aveva sempre i tuoi occhi.. e il tuo viso..." risi appena timidamente "Anzi, io direi che devi approfittarne fin che puoi.. perché quando troverai quello che cerchi... e so che sarà così.. allora dovrai pensare a mille altre cose, avrai un sacco di obblighi, preoccupazioni.." abbassando la voce, perché nessuno sentisse "Dovrai pensare all'etichetta, la politica, amministrare terre, dare la caccia ai pirati e cose così.." con un lieve sorriso divertito, per poi sospirare "Sì, sull'Hydra ero libera, è vero... eppure sono qui.. con te... Perché dove altro potrei trovare la Felicità?" scossi la testa "Dici che merito altro? Di meglio, magari? Non prendermi in giro..." senza togliere gli occhi dai suoi "Credi davvero che possa sperare in qualcosa di meglio che essere amata dall'uomo che amo? Credi che esista qualcosa sulla terra capace di reggere il confronto?" sorrisi appena, malinconica "Ma questo è quello che voglio io.... la domanda è quello che vuoi tu...".
Abbassai lo sguardo per un momento, per poi tornare a guardarlo.
"Adesso pensiamo a come salvare Cid, e poi ce ne andiamo via tutti insieme da questo posto..." accarezzandogli il viso e i capelli scuri dolcemente.

Guisgard
20-12-2014, 02.28.41
Il ragazzino entrò nella bottega, facendo tintinnare il campanellino che pendeva sulla porta.
“Ehilà, sir Lancillotto!” Disse il panettiere. “Quanti draghi hai fatto fuori oggi?”
“In verità soltanto uno” rispose il ragazzino “ma la giornata è ancora lunga.” Sorridendo e mostrando la sua spada di legno.
“Ottima politica.” Ridendo il panettiere. “Avanti, cosa prendi oggi?”
“Vorrei un bel dolce...” mormorò il ragazzino “... ma ho soltanto un terzo di Fiorino...”
“Beh, è sufficiente per una bella pasta alla meringa.”
“Bene.” Con l'acquolina in bocca il giovane cliente.
“Anche se...”
“Anche se?”
“Anche se proprio un minuto fa ho sfornato qualcosa di delizioso...” facendogli l'occhiolino il panettiere “... qualcosa che ti garberà non poco!”
“Davvero?”
“Certo!” Annuì l'uomo. “Un bel dolce con frutta secca ed uvetta! Una meraviglia!”
“Ma basterà la mia moneta per averne una fetta?” Chiese il ragazzino.
“Ma per te, sir Lancillotto, c'è sempre credito nella mia bottega!” Divertito il panettiere. “Aspetta che te ne tagli una bella fetta!”
Il ragazzino sorrise impaziente.
E mentre aspettava guardò il mazzo di carte sparso sul banco.
Le carte erano coperte e i ragazzini del borgo usavano pescarne una con la speranza di trovare al primo colpo una carta fortunata.
La più ricercata era l'Asso di Cuori, convinti che fosse di buon auspicio trovarlo.
Il ragazzino allora fissò le carte sparse ed espresse ad alta voce:
“Troverò mai un inestimabile Tesoro?”
E allungò la mano sulla carta che aveva scelto.
La prese e la girò.
Era proprio l'Asso di Cuori.
“Hurrà!” Esclamò trionfante, come se avesse vinto in quel curioso gioco il mondo intero.
Un attimo dopo il panettiere gli diede la fetta di quel dolce.
“Buon appetito, sir Lancillotto!”
“Grazie!”
“Così sarai in forze per cercare la tua Ginevra!” Fece il panettiere.
Ma proprio in quel momento, dai vetri della bottega, il ragazzino vide passare qualcuno.
Una ragazzina.
“Ti piace, vero?” Il panettiere a lui.
Il piccolo si limitò a fare un'enigmatica smorfia.
“Beh, possiede tutto per essere una dama da conquistare.” Appoggiandosi con i gomiti sul banco l'uomo.
“A lei interessa solo combattere...”
“Ho sentito che il suo maestro l'ha sgridata.”
“E' molto severo...” disse il ragazzino.
“E' solito mandarla a letto senza cena, per fortificarne il carattere.”
A quelle parole dell'uomo, il ragazzino saltò giù dalla sedia, salutò e corse fuori.
Attraversò la strada e si mise a seguirla poco più indietro.
“Cosa fai, mi segui?” Voltandosi Clio.
“Io? No di certo...” fermandosi di colpo il ragazzino.
“Secondo me si.” Fissandolo Clio. “E la cosa mi indispettisce.”
“Sei digiuna, vero?”
“Cosa c'entra?”
“Prendi...” offrendo quel dolce alla ragazzina.
“Il maestro non vuole.”
“Non lo saprà...” scuotendo il capo il ragazzino “... non da me...”
Clio allora prese quel dolce e nel farlo vide cadere la carta dalla mano del ragazzino.
“Cos'è?” Chiese.
“Un pegno...”
“Che pegno?”
“Per chiedere un Tesoro...”
“Che sciocchezza, è solo una carta da gioco.” Seccata Clio.
“Non è una carta qualunque...”
“Perchè mai?” Sospettosa Clio.
“Magari è magica davvero...”
“Bah...” scuotendo il capo Clio “... sei il solito sognatore, Icarus!” E corse via.
Lui allora restò da solo, con la sua carta in mano.
“Magari questo è il tuo cuore, Clio...” mormorò piano, fissando l'Asso di Cuori, per poi conservarlo con cura in una tasca.
Come se fosse davvero un tesoro.
http://lecartedagiocoincuimiimbatto.files.wordpress.com/2013/04/asso-di-cuori.jpg

Quel lontano ricordo attraversò la mente di Guisgard, mentre Clio parlava e lo accarezzava.
“Sei speciale, sai?” Fissandola lui. “Hai ragione, andiamo a cercare Cid...”
Ma in quel momento si accorsero di una strana confusione nella torre.

Clio
20-12-2014, 02.37.48
Mi illuminai e sorrisi, annuendo appena.
Ma poi udimmo dei rumori provenire dalla torre, stavolta non erano urla disperate, solo confusione.
Mi voltai pensierosa.
"Che starà succedendo?" perplessa "Andiamo a vedere, ti va?".

Guisgard
20-12-2014, 02.44.53
Guisgard guardò quel via vai ed annuì a Clio.
“Si, andiamo a dare un'occhiata...” disse.
E i due raggiunsero alcuni servitori.
“E' successo qualcosa?” Chiese Capitan Falco a uno di quelli.
“Pare siano giunti alcuni uomini del duca.” Spiegò il servitore.
Guisgard allora fissò Clio.
“Questo non ci voleva...” rivolto a lei “... chi saranno? E cosa vogliono?” Pensieroso. “Magari sono qui per i tributi...” mormorò poi, quasi a voler convincere se stesso “...vieni con me...”
I due raggiunsero una porta secondaria delle cucine e qui, senza farsi vedere da nessuno, il falso mercenario rubò alcuni camici e cappelli usati dai servi.
Si appartò con Clio ed invitò la ragazza ad indossarli.
“Così passeremo inosservati e potremo scoprire chi sono questi uomini e cosa vogliono...” fece Guisgard.

Clio
20-12-2014, 02.51.03
Entrammo nella torre, e scoprimmo che erano arrivati degli uomini del duca.
"Accidenti.. Che saranno venuti a fare? Sì, magari i tributi... ma.. considerando che non Caminati non è in buoni rapporti con Dominus, potrebbe essere altro, non credi?" mormorai "In ogni caso, non farti vedere..".
Lo seguii e mi portò nelle cucine, riuscendo a rubare dei camici per nasconderci.
Indossai il mio in fretta.
"Beh, piuttosto che niente..." sorrisi appena "Anche se quelli del castello ci riconosceranno, non credi? Metti che incontriamo Nora vestiti così, non si insospettirà?".

Guisgard
20-12-2014, 03.02.52
“Abbasseremo questi cappelli fin sopra gli occhi...” disse Guisgard a Clio “... e comunque proveremo a camuffarci con gli altri servitori... con un po' di fortuna passeremo inosservati...” e fece cenno alla ragazza di seguirlo, tornando così nelle cucine.
“Ehi, voi due!” Li chiamò all'improvviso uno dei cuochi. “Cosa fate con le mani in mano? Presto, aiutate quei due con quei vassoi.” Indicando altri due servitori.
Così Capitan Falco e la sua guardia del corpo presero un grosso vassoio a testa, con sopra fagiani e verdure, abbelliti da piume e fiori, per poi affiancare gli altri due servitori e raggiungere con loro la sala dove si trovavano gli ospiti della torre.
Ed entrando, coperti dai vassoi, Guisgard e Clio videro gli uomini di Dominus che attendevano di vedere Ciminieri.
“Hihihihi... adoro il fagiano...” disse Burmid “... e devo dire che ho anche un certo appetito...” accarezzando la sua gabbianella blu.
E con il mercenario vi erano altri uomini, tra cui un volto che Clio riconobbe subito: Samoa.

Clio
20-12-2014, 03.12.28
Raccolsi i capelli in modo che non si vedessero e annuii.
Lo stratagemma funzionò, perché ci diedero delle pietanze da portare in tavola.
Prendemmo i vassoi e raggiungemmo la sala.
Una risata fastidiosa ci accolse, non sembravano esattori del fisco.
Poi trasalii, pur restando impassibile alla vista.
Tu.. Maledetto figlio di un cane... ti giuro che pagherai caro il tuo tradimento...
Mi si strinse il cuore al pensiero della stiva dell'Hydra ricolma di morte, la spiaggia, il borgo.
Maledetto...
Dovevo dirlo a Guisgard, lui non poteva sapere chi fosse.
No, decisamente non erano esattori.
Cosa ci facevano lì?

Guisgard
20-12-2014, 03.23.42
Appena Guisgard entrò nella sala udì subito la stridente risata di Burmid ed alzando lo sguardo sul mercenario vide la gabbianella Matiz fra le sue braccia.
Ma anche lei si accorse all'istante della presenza del presunto duca.
Ma senza tradirsi, questi si avvicinò alla tavola e vi posò sopra il vassoio, per poi allontanarsi con gli altri servitori, attendendo sulla porta nuovi ordini.
Nella sala infatti, oltre ai mercenari di Picche, c'era anche Nora.
E fortunatamente la donna non riconobbe né Guisgard, nè Clio.
“Si fa attendere il barone...” disse Burmid alla donna.
“Tra poco ci raggiungerà.” Fissandolo Nora. “Nel frattempo posso sapere il motivo della vostra visita?”
“Hihihihihihihi...” accarezzando la sua gabbianella Burmid “... voi chi siete, madama? Una concubina del barone?”
“Sono la moglie di suo fratello.” Sdegnata Nora.
“Hihihihihihihihi... capisco...” divertito il mercenario “... comunque, se proprio vi interessa, siamo qui per dare la caccia a dei fuggiaschi e traditori... hihihihihihihi...”
“Fuggiaschi e traditori?” Ripetè la donna.
“Proprio così...” annuì Burmid “... e molto pericolosi... hihihihihihihihihi...”
In quel momento nella sala entrò Rosanne, vestita, come sempre, in modo provocante.

Clio
20-12-2014, 03.26.53
Fortunatamente Nora non ci riconobbe.
Vidi la gabbianella blu con quell'uomo fastidioso.
E dalle sue parole compresi.
Erano lì per noi.
Dovevamo trovare Cid e andarcene velocemente.
Seguii Guisgard e gli altri servi sulla porta, sempre attenta a non farci riconoscere.
Ora era arrivata anche Rossane.

Altea
20-12-2014, 09.48.21
Il barone era pieno di bramosia e mi strappò parte della veste e i lacci ma suo fratello venne a chiamarlo...uomini del Duca..come era possibile.
Forse avevano deciso di farsi avanti..quell' uomo era una furia e non voleva collaborare, aveva solo pensato a saltarmi addosso.
"Bene" sorrisi "finiremo dopo..ma dovete tenermi con voi..sono gelosa di Rosanne..fidatevi e poi che vorranno quegli uomini da voi..vado in camera a cambiarmi..così sono inpresentabile davanti a loro..voi aspettatemi fuori dalla stanza mia".
Uscii e finsi indifferenza verso Ghuan e andai nella mia stanza, mi misi un bel vestito sontuoso, magari potevo avvelenarlo in quel momento o saperne di più e comunque avrei incontrato gli altri.
Così uscii dalla stanza ed ovviamente avevo il fiore avvelenato con me.

elisabeth
20-12-2014, 20.21.06
Marangel era una donna veramente innamorata, avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di stare accanto al suo giovane uomo......" Si per me va bene..che ci sia lei a farmi compagnia, questa storia sta correndo troppo in fretta......e se dovesse andare male...ci sara' una spalla a mica su cui poter piangere..."....vidi nonno e nipote guardarsi negli occhi...come solo due persone che si volevano bene potevano fare.......e compresi che Marangel aveva il suo permesso....." Grazie nonno...vi devo piu' di un favore...."...rimasi con lui in attesa di poter riprendere il cammino...sperando che Nettuno mi ricordasse ancora.....

Galgan
21-12-2014, 16.01.04
Annuii alle pacate parole del vecchio, pensando che davvero, il Re dei re tiene a cuore gli umili, coloro che rispondono con la cortesia alla baldanza, e non perdono il sorriso; e devo ammettere che anch'io, da cavaliere e da uomo, provai simpatia per quell'uomo, che tanto mi ricordava gli insegnamenti del Maestro.
Accennai un mezzo sorriso, poi posai lo sguardo sul giovane che era appena giunto;

-Non temere, ragazzo, parla pure a cuor leggero, ma fallo senza indugio, perché quanto affermerai ha la sua importanza.
Le navi che sono da poco passate, che insegna battevano?-

Guisgard
22-12-2014, 16.53.23
Il nuovo arrivato annuì a quelle parole di Galgan.
“Le due navi” disse poi “erano dirette ad un piccolo porto non distante da qui. Una batteva la bandiera ducale, mentre l'altra mostrava una strana insegna raffigurante l'asso di Picche.
“Potresti condurci a quel porto?” Chiese Tharos.
“Certo, signori.” Rispose il giovane.
“Allora direi di partire subito.” Fece Montel. “Siete d'accordo, signore?” Voltandosi poi verso Galgan.

Guisgard
22-12-2014, 17.11.17
Guisgard, Clio e gli altri due servi si fermarono sulla porta, restando all'interno della sala, in attesa di nuovi ordini.
Ad un tratto arrivò Ciminieri.
“Benvenuti, signori.” Disse il barone.
“Grazie, barone.” Annuì Burmid, sempre con la sua gabbianella fra le braccia.
“A cosa devo quest'onore?” Chiese Ciminieri.
“Non è forse solito che il signore mandi a trovare i suoi sottoposti?” Fissandolo Burmid.
“I suoi vassalli.” Precisò il barone.
“Per me è uguale... hihihihihi...” divertito il mercenario.
“Ebbene, in cosa posso servire Sua Signoria?” Sedendosi Ciminieri.
“Uccidendo i suoi nemici... hihihihihihi...”
“In che modo?”
“Oh, è molto semplice...”
“Semplice?” Ripetè il barone.
“Già...” annuì Burmid “... visto che, come sembra, sono diretti qui... o almeno attraverseranno queste terre...”
In quel momento Matiz volò via, fino alla finestra aperta.
“Matiz!” Chiamò Burmid. “Vieni qui! Cosa ti prende?”
“Attenzione...” mormorò Ciminieri “... qui intorno vi sono molti bracconieri.”
“Matiz, qui!” Ancora il mercenario alla sua gabbianella.
Guisgard allora si avviò verso la finestra.
“Cosa fai, servo?” Alzandosi di scatto Burmid.
“Cercavo di riprenderla...” rispose il falso servitore, camuffando la voce.
“Nessuno può toccarla oltre me!” Esclamò il mercenario.