Visualizza versione completa : Il Fiore Azzurro (Il viaggio della Santa Caterina)
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Arrivò il barone, e parlò con quell'uomo che ormai avevo ben compreso fosse lì per dare la caccia a noi.
Quello che non sapevo era il suo legame con la gabbanella.
Non ce n'erano tante come lei, e da come si mosse Guisgard, rischiando di essere riconoscuito, compresi che non mi sbagliavo, era la stessa della Santa Caterina.
Restai immobile, sperando che non lo riconoscessero.
Anche io non potevo rischiare, c'era Samoa.
Le cose andavano di male in peggio, ma almeno aveva parlato al futuro, quindi non si aspettava che fossimo già lì. Almeno, sperai.
Guisgard
22-12-2014, 17.20.52
Altea tornò nella sua stanza, si cambiò, per poi uscire ed attendere il barone.
L'uomo però, col suo solito modo di fare, grezzo e scortese, raggiunse direttamente la sala dove lo attendevano gli uomini di Dominus.
E ad avvertire Altea di ciò fu una servitrice che aveva visto appunto Ciminieri recarsi nella sala dove solitamente riceveva gli ospiti di una certa importanza.
Altea
22-12-2014, 17.25.59
Mi guardai attorno ma il barone non vi era e una servitrice mi disse il tutto..era proprio un gentiluomo.
Dovevo scoprire chi erano quegli uomini..ma temevo..dovevo fingere, magari avrei potuto avere pure delle informazioni..d' altronde io ero la concubina di Capitan Falco..potevo sempre inventarmi una scusa.
Arrivai bandalzosa in quella sala come nulla fosse quando mi bloccai e vidi lui..Burmid..rimasi a bocca aperta..ecco a chi potevo pure mettere il veleno..lo guardai e ad un tratto vidi Matiz volare fuori.
Guisgard
22-12-2014, 17.27.10
Clio osservò tutta la scena, attenta a non farsi scoprire.
E Guisgard, a quelle parole di Burmid, si fermò all'istante.
“Nessuno può toccare la mia gabbianella oltre me.” Disse il mercenario.
Ed il falso servitore chinò il capo in sego di scuse.
“Dovreste insegnare alla servitù come stare al proprio posto.” Voltandosi poi verso il barone.
“Ci scusiamo.” Fece Nora. “Sarà punito a dovere questo servo.”
Intanto Matiz era ferma sulla mensola della finestra.
“Vedo che questi servi, quando vengono ripresi, non sono soliti neanche togliersi il cappello.” Intervenne Samoa.
“Hai sentito?” Ghuan a Guisgard. “Togliti il cappello e chiedi perdono per la tua insolenza.”
“Si, doveroso... hihihihihihihi...” divertito Burmid.
Guisgard
22-12-2014, 17.31.01
In quel momento nella sala arrivò Altea e nel vederla, Burmid dimenticò per un momento la faccenda del servo.
"Voi..." disse alla dama de Bastian "... voi qui?" Stupito.
"Si..." annuì Ciminieri "... è ospite della mia torre."
"Hihihihihihi..." ridendo il mercenario "... noto che avete fatto presto a trovarvi un nuovo padrone... hihihihihihi..."
"Che volete dire?" Incuriosito il barone.
"Magari ve lo spiegherà direttamente lei..." Burmid indicando Altea.
Mi si gelò il sangue. L'avrebbero riconosciuto!
Portai istintivamente la mano alla spada, temendo il peggio.
Ma poi arrivò Altea, e Brumid si distrasse.
A quanto pare si conoscevano.
Se sapeva che era parte della Santa Caterina eravamo fritti.
Ma ero sicura che la dama avrebbe trovato una spiegazione valida.
Altea
22-12-2014, 17.36.26
Osservai tutta la scena..ma chi credeva di essere..il servo doveva chiedere scusa..e Burmid a tutti gli innocenti uccisi?
Ovviamente mi riconobbe e sorrisi..ecco ora mi sarei divertita come a Capomazda, tanto era solo un idiota.
"I miei omaggi Burmid, scusate se non vi chiamo milord..ma i ranghi si devono rispettare. No..sono qui col mio amore..un mercenario..pure voi lo siete no? Quindi nessun problema..e non ho motivo di spiegare al barone nulla penso..perchè voi come mai siete qui?" e guardai tutti ma ero seria.
Guardai il servo e trasalii...lui...Guisgard..ma era un folle..che ci faceva li, lo guardai e gli ammiccai in segno di intesa.
Guisgard
22-12-2014, 17.43.12
Clio aveva già portato la mano dove teneva nascosta la spada, mentre Guisgard era immobile davanti alla finestra col capo chino.
“Il vostro amore...” disse Burmid ad Altea “... interessante... addirittura un mercenario? E dov'è ora?”
“Magari con la sua guardia del corpo...” intervenne Rosanne “... sono sempre insieme...”
“Allora?” Divertito Burmid. “Vorrei conoscere chi è questo mercenario.”
“Fatelo chiamare.” Ordinò Ciminieri ai suoi.
“Tu...” Nora a Clio, credendola della servitù “... va a cercare Capitan Falco. Sbrigati.”
Altea
22-12-2014, 17.47.02
Lanciai una occhiataccia alla battuta di Rosanne..vederlo..lo avrebbe riconosciuto Burmid..accidenti.."Vado io a prenderlo..assieme a questi due servitori..appunto visto i passati accadimenti non mi fido a rimanere sola..comunque Burmid mi conosce non perchè ero la pupilla di Dominus ma perchè sarei la prescelta Granduchessa" e sorrisi a Burmid e guardai i due servitori.
Nora si rivolse a me per chiamare Guisgard.
Fantastico!
Annuii e mi inchinai rispettosamente, non potevo fare altro.
Così uscii dalla stanza, diretta alle nostre camere, sperando mi venisse un'idea sul da farsi lungo la strada.
Potevo tornare e dire che non l'avevo trovato, che sembrava svanito, ma dovevo essere in grado di camuffare la mia voce come aveva fatto lui.
Bel guaio..
Guisgard
22-12-2014, 17.52.44
“Si, andatelo a cercare voi...” disse Burmid ad Altea “... raggiungete il servo che è appena uscito” ossia Clio “e cercate il vostro amore... hihihihihihi... questo invece” indicando Guisgard “resterà qui... deve chiedermi scusa... hihihihihihihi...”
Altea
22-12-2014, 17.58.46
Lo guardai con odio..Guisgard doveva chiedergli scusa.."Voi non mi date degli ordini, avete capito? E quel servo non vi chiederà scusa" e guardai il barone "Burmid ha ucciso un bambino innocente davanti ai miei occhi..lanciandogli una pallottola in piena fronte...avrebbe dovuto chiedere scusa alla madre per tutto questo..o voi gli date ragione? Si seguo la serva ma verrà pure quel servo..non ha fatto nulla di male" e feci cenno a Guisgard di seguirmi mentre proseguivo verso la serva e vidi era Clio..speravo Guisgard riuscisse a scappare da li...ma a questo punto il barone era dalla parte del Duca o fingeva..si poteva parlare con lui dicendo la verità...ma eravamo certi?
Guisgard
22-12-2014, 18.11.43
“Voi qui non date ordini a nessuno.” Disse Nora ad Altea. “Ora raggiungete il servo che è appena uscito e chiamate Capitan Falco.”
“Hihihihihihi...” divertito Burmid.
“Io ho un'altra idea...” fece Rosanne “... perchè per punizione questo servo” indicando Guisgard “non lo portiamo nella saletta del libro per farlo leggere? Deciderà il Fato se punirlo o meno...”
“Che saletta?” Chiese Burmid.
“E' un'ottima idea.” Annuì Ciminieri. “Ora vedrete.” A Burmid.
Così tutti lasciarono quella sala e si diressero, col falso servitore, nella serra dov'era il libro di Ardea de' Taddei.
E Clio, ancora nel corridoio, vide tutta la scena.
Altea
22-12-2014, 18.17.19
Qui erano tutti pazzi..ecco la verità ma avevo un piano.
Raggiunsi Clio e sospirai.."Clio..ti ha detto tutto Guisgard? Dobbiamo salvarlo, ho con me il Fiore del Giudizio..a questo punto avveleniamo Ciminieri..io vorrei pure avvelenare Burmid...eppur sono state persone del Duca a dirmi di uccidere Ciminieri..allora perchè non si ribella a loro e Burmid, non ti sembra strano..il fatto è che Cid si trova con quelle strane persone..e ci uccideranno..io pensavo che avrei potuto intervenire propondendo un brindisi a Dominus...e tu intervenivi, ovviamente ti davo da parte i bicchieri avvelenati..se vuoi avveleniamo pure Nora e gli altri...tanto ormai..è una idea folle? Tu che proponi?"
Guisgard
22-12-2014, 18.26.41
Il vecchio fece salire Elisabeth e Marangel sul suo carretto e partirono alla volta del villaggio di Deluen.
Giunti là, raggiunsero la casa del giovane e lo trovarono indaffarato a sistemare il suo granaio.
Marangel scese dal carretto e si avvicinò al suo amato.
Gli sussurrò qualcosa ad un orecchio, sorrise e ciò illuminò il volto del giovane innamorato.
Poi la ragazza gli spiegò la situazione e lui, come un cavalier cortese pronto a sfidare tutto e tutti per la sua dama, acconsentì felice di accompagnarle a Nuova Casalis.
E appena il suo carretto fu pronto per partire, salutato il nonno, Marangel ed Elisabeth lasciarono il villaggio insieme a Deluen.
Diretti a Nuova Casalis.
Mi si gelò di nuovo il sangue, lo portavano a leggere il libro, di bene in meglio!
Poi arrivò Altea e mi riconobbe.
"Sì mi ha detto tutto.." seguendo la scena con lo sguardo "Lo portano a leggere il libro.. dobbiamo seguirli.. diremo che Capitan Falco non si trova.." mormorai "Credo che Ciminieri abbia capito che non gli conviene fare il gradasso con quei tipi... fosse per me li ammazzerei tutti... c'è anche l'uomo che mi ha tradito tra loro.. Se hai del veleno non è male come idea.." pensierosa "Dici che faranno un brindisi nella serra, però?".
Altea
22-12-2014, 18.34.53
"Ottima idea direi...allora diremo non lo abbiamo trovato.." ebbi un fremito.."Sei stata tradita da quell' uomo? Sai mi è familiare..quando approdai alla Isola del Duca la prima volta mi parve fosse lui almeno di spalle..pagò un pescatore per il suo peschereccio..ora ricordo disse proprio era della tua nave..non devi fartene una colpa..io ho servito Dominus per anni sebbene per convenienza, ma è storia lunga..e poi mi ha cacciata..allora dobbiamo cercare di portarli tutti nel salone..vuoi tu il fiore? Cosi porti il vino e metti il veleno..e poi l'uomo e la donna incapucciata si trovano nei sotterranei..una volta fatto il tutto scenderemò là con Guisgard..a sto punto dobbiamo uscire da qui..d' altronde Ciminieri se fosse contro il Duca non li avrebbe nemmeno fatti entrare..pensa solo a salvarsi la pellaccia..allora che dici? Entriamo e dico non si trova? Vuoi il Fiore..magari puoi portare Guisgard con te".
Guisgard
22-12-2014, 18.35.52
Guisgard e gli altri erano entrati nella serra ed il falso servo fu messo davanti al libro di Ardea.
Il presunto duca allora alzò lo sguardo su quei fiori e comprese.
“Si, ora capisco tutto...” disse fra sé.
Si voltò allora verso Rosanne.
“Perchè non restate tutti a vedere cosa accade?” Rivolto ai presenti. “Tanto a rischiare sono soltanto io.”
“Comincia a leggere allora.” Ordinò Ciminieri.
Rosanne, però, pian piano indietreggiò, fino ad uscire e a chiudere la porta a chiave dall'esterno.
“Maledetti!” Gridò. “Morirete tutti!”
In quel momento arrivò qualcuno.
Era l'uomo che Altea aveva incontrato nei sotterranei, insieme alla misteriosa donna incappucciata.
L'uomo prese una grossa colonna che stava esposta nel corridoio e con quella bloccò la porta.
Rosanne rise trionfante.
“Ma cosa succede?” Gridò il barone dall'interno.
“Vogliono ucciderci tutti...” fece Guisgard.
“E come?” Guardandolo Ciminieri.
“Con questi fiori.” Spiegò il falso servo. “Sono tutti avvelenati. Ecco perchè chi comincia a leggere poi muore.”
“Dobbiamo uscire da qui!” Urlò Burmid.
Stavo per rispondere ad Altea, pensando al piano, quando udimmo dei rumori.
"Hai sentito?" chiesi alla dama "Direi di controllare la serra.. non mi piace per niente la storia... ma non dobbiamo farci vedere...".
Altea
22-12-2014, 18.42.22
"Ma infatti..ma che sta succedendo? Andiamo è meglio" e insieme a lei andai verso la serra e vidi l' uomo.."Lui" dissi sottovoce "è uno dei due mi hanno detto di uccidere Ciminieri..che dici ci avviciniamo a lui e ci alleiamo..ma dobbiamo dire dentro vi è Guisgard..loro hanno detto ci salveranno la vita in cambio".
Trasalii a quella scena.
Li avevano chiusi dentro.
Mi voltai verso Altea.
"Credi che ci sia da fidarsi di quegli individui?" chiesi "Io sono ancora in incognito.. posso restare nascosta.. potremmo fare una doppia strategia, tu fingi di allearti con loro, così li distrai e posso tentare di aprire la porta... Finché mi credono una serva passo inosservata... Che ne dici? Se mi scoprono non possono prendersela con te, perché dobbiamo sempre ricordarci che hanno Cid.." pensierosa.
Altea
22-12-2014, 18.58.37
"Mi sembra una buona idea..ma l' uomo sta bloccando la porta con la colonna...devo distrarlo allora...o vedrò che intenzioni hanno..tu stai qui..vado da lui..Clio ti prego una cosa..se le cose si complicano..tu lo sai..salva Guisgard..non pensare a me.." e gli sorrisi.
Mi avviai verso l' uomo e finsi di essere stranita.."Ma che sta succedendo..prima arrivasse il fratello del barone stavo per ucciderlo..poi sono arrivati gli uomini del Duca..questo Burmid e tutto è saltato..volevo avvelenarli mentre erano a tavola..pure tutti cosi non vi erano testimoni..e ora che si fa? E poi quel servo non c'entra nulla..io direi di salvarlo..." e lo guardai seriamente.
Annuii ad Altea.
"Ucciderli non mi sembra affatto complicato, non sono nemmeno armati..." sorrisi appena "Ma hanno Cid, non possiamo rischiare..".
Lei andò a parlare con l'uomo che conosceva, e io mi nascosi bene, attenta a non farmi vedere pronta a cogliere il momento adatto per agire.
Galgan
23-12-2014, 00.29.29
-Certo, mio buon fratello d'arme-
fu la mia pronta risposta, mentre rapidamente rimontavo a cavallo.
-Or dunque, vi ringrazio, buon vecchio, Dio ve ne renda merito-
mi rivolsi all'anziano, a guisa di saluto, mentre Pegaso cominciava a scalpitare, smanioso di cominciare la cavalcata che andava preannunciandosi; lo tenni ancora a freno, ed offrii il mio braccio al ragazzo, per aiutarlo a salire dietro di me, in quel modo ci avrebbe guidati con maggior rapidità.
Guisgard
23-12-2014, 01.39.21
L'uomo si voltò verso Altea e rise.
Un attimo dopo arrivò, come uno spettro apparso dal nulla, la donna incappucciata.
Si tolse finalmente il cappuccio e mostrò il suo volto.
Clio, che se ne stava nascosta pronta ad intervenire, vedendo il viso di quella donna subito lo riconobbe.
Era infatti quello della donna ritratta nella camera di Rosanne.
“Il tuo compito è finito.” Disse ad Altea. “Il barone ed i suoi familiari moriranno nella serra. Anzi, forse a quest'ora i fiori avvelenati avranno già fatto il loro dovere. Nella tua camera troverai il ragazzino addormentato. Come promesso ti lascerò andare con lui. Vattene, prima che ci ripensi.”
“Del servo e di chiunque altro nella serra a noi non importa nulla!” Esclamò l'uomo.
Altea
23-12-2014, 01.49.57
L' uomo rideva come sempre...e ad un tratto la donna incappucciata mi mostrò il suo volto..non capivo chi fosse.
"Io ho fatto il mio dovere..e avete detto tutti noi dovevamo avere salva la vita..il servo è l' uomo era con noi, il nostro capitano" la guardai "colui per cui ti ho detto avrei cambiato la mia vita con la sua...se non lo fai uscire ti ammazzo..o apriremo la porta" e guardai Clio mentre presi un pugnale appeso e presi la donna e glielo puntai alla gola.."Guarda se voglio so essere pericolosa...fallo uscire" mentre la bloccavo dalle spalle.
Guisgard
23-12-2014, 01.56.24
La donna bloccata da Altea e minacciata con un pugnale da questa, a quelle parole della dama di Bastian rise di gusto.
“Va, corri nella camera dove abbiamo lasciato il ragazzino ed uccidilo.” Disse all'uomo. “Sei stata tu ad obbligarmi a farlo...” rivolgendosi poi ad Altea che la teneva ferma “... io non patteggio... e della mia vita poco mi importa... conta solo che Ciminieri vada all'Inferno...” ridendo di nuovo.
“Lasciala o vado a sgozzare il ragazzino.” L'uomo alla dama di Bastian, mostrandole il suo luongo coltello.
Trasalii, era lei!
La madre di Rossane, ora tutto aveva senso, doveva odiare molto il barone.
Sospirai di sollievo, Cid era salvo, dovevamo solo tirare Guisgard fuori da lì.
Già, ma come?
Dovevo aprire quella porta, e in fretta.
Altea puntò il coltello alla gola della donna, a quel punto non avevo altra scelta.
Sparai all'uomo ed uscii dal mio nascondiglio, cercando di rimuovere la colonna che bloccava la porta.
"Non abbiamo più tempo.." Mormorai.
Era vero, ogni minuto che passava era prezioso.
Dovevamo aprire quella porta.
"Bella mossa... Pensi tu a lei, Milady?" Sorridendo ad Altea "se della sua vita non le
Importa, perché prepccuparsi tanto..." Gelida.
Altea
23-12-2014, 02.00.02
Risi di gusto.."Forse pure la serva è armata..magari vi stanno serve armate in questo maniero" e feci cenno a Clio di prendere l'uomo..lei era senza pietà ma stavolta la avrei uccisa pure io..eravamo due armate e tenni serrata la lama sulla gola della donna.
Clio infatti uscì dal nascondiglio e sparò all' uomo e mi rivolsi alla donna.."Ora stai buona o ti ammazzo davvero".
Guisgard
23-12-2014, 02.04.58
Clio rapida uscì dal suo nascondiglio ed uccise senza pietà l'uomo.
E nel vedere il suo fedele servo cadere pesantemente a terra senza vita, la donna restò sorpresa.
“Povere sciocche...” disse a lei e ad Altea che continuava a tenerla bloccata “... potete anche uccidermi adesso, ma ormai in questa serra vi saranno solo dei morti... non capite? Ho sacrificato anche la mia stessa figlia pur di portare a termine il mio compito...” rise “... ed è inutile... appena aprirete quella porta troverete solo morte... i miei fiori uccidono in breve tempo...”
Altea
23-12-2014, 02.10.05
"E dunque..di cosa ti preoccupi? Se saranno morti...cosa ti preoccupa...o forse temi di essere scoperta?".
Mi avvicinai alla porta e a Clio.."Leghiamola...così non può scappare..se vuoi milady misteriosa ti metto i fiori in un bicchiere di acqua e ti costringo a berla..così seguirai il tuo fido servo".
"Clio se non trovi nulla per legarla prendi i lacci del mio vestito..tanto tra donne si può" e le sorrisi.
"Staremo a vedere... Non mi importa di lei, non c'è tempo... Dobbiamo aprire la
Porta.." Con disprezzo alla donna, per poi usare tutta la forza che avevo per rimuovere l'ostacolo e aprire la porta.
"Lo devi odiare proprio tanto, eh... Io non ho la sua pazienza.." Gelida "non ho finito i colpi.." Puntandole la pistola "Perché vuoi tenerla in vita? Non abbiamo
Tempo " Sorpresa ad Altea.
La Non mi sarei certo arresa.
Sapevo che c'era ancora speranza, doveva esserci.
Altea
23-12-2014, 02.16.42
"Se la uccidiamo...penseranno siamo stati noi i mandanti..lei confesserà tutto Clio..ha detto vi è sua figlia là dentro..una madre che uccide la propria figlia" e guardai la donna gelida...e con una mossa inaspettata presi il pugnale e la colpii al ventre e la vidi cadere e andai ad aiutare Clio a togliere quella colonna.
Guisgard
23-12-2014, 02.21.17
Sacrificare sua figlia.
Rosanne.
Così aveva detto quella donna.
Ma Rosanne, sua figlia, sembrava essere svanita nel nulla.
Clio e Altea, però, avevano ben altro a cui pensare.
E se la dama di Bastian teneva ben ferma la donna, la piratessa era invece tutta presa dal voler aprire la porta della serra.
Ma poi Altea tramortì la donna e si avvicinò a Clio per aiutarla.
Questa nel frattempo usava tutta la sua forza, ricorrendo ai duri anni di interminabili addestramenti, pur di spostare quella colonna che bloccava la porta.
Ma poi, grazie all'aiuto di Altea, le due compagne d'avventura riuscirono a rimuovere quell'ostacolo.
La porta fu allora aperta, ma con loro sorpresa la serra apparve vuota.
Al suo interno vi erano i fiori avvelenati, il libro di Ardea de'Taddei ed un odore fortissimo che al minimo contatto pareva dare la nausea.
Ma di Guisgard e degli altri neanche l'ombra.
Altea
23-12-2014, 02.25.44
La porta fu aperta...guardai Clio attonita.."Non entriamo..senti l' odore..ci avveleneremo..ma dove sono finiti tutti..nei sotterranei..può essere, laggiù era il loro covo, che dici? Ma prima dobbiamo prendere Cid...o corriamo a vedere se sono laggiù" il mio cuore batteva forte, non potevo immaginare Guisgard era sparito.
Era pesante ma alla fine ci riuscimmo, smuovemmo quella pietra e aprimmo la porta.
Nessuno!
Non c'era nessuno!
Sorrisi, avevano trovato uno stratagemma, un passaggio, qualcosa.
Dovevamo solo trovarli.
"Se ne sono andati.." Mormorai, incredula.
Non entrai nella stanza, prima che qualcuno ci chiudesse dentro.
Sguainai la spada, portando la pistola nella sinistra.
"Mi hai letto nel pensiero.." Alzando gli occhi su Altea "Se loro sono sfuggiti a questa macchina mortale, staranno meglio, almeno lo spero... Troviamo Cid...".
Altea
23-12-2014, 02.34.06
Presi il pugnale a terra e per sicurezza tolsi un laccio del mio corpetto e lo legai stretto attorno alle gambe della donna.."Andiamo nella mia stanza o nella tua..hanno detto Cid si trovava li..e poi andiamo nei sotterranei" e corsi verso la stanza che fu mia e di Capitan Falco.
Guisgard
23-12-2014, 02.47.36
Altea e Clio corsero nella stanza e giungendovi, come detto dalla donna, vi trovarono Cid addormentato sul letto.
E in quello stesso momento, sulla soglia, apparve una figura.
“Bene, ci siamo riuniti.” Disse Guisgard alle sue due compagne. “Ora lasciamo questa torre, o Burmid finirà per riconoscermi.”
Nel frattempo, poco dopo che Clio ed Altea si erano allontanate dalla porta della serra, qualcuno arrivò in quel luogo.
“Lei...” disse Ciminieri fissando la donna svenuta a terra “... possibile sia ancora viva? Dov'è stata allora tutto questo tempo?”
“In una fogna.” Mormorò Nora. “E' lì che quelle come lei si nascondono.” Si chinò allora sulla donna e la prese a schiaffi, fino a farla rinvenire.
E nel vedere il barone ancora in vita, la donna, disperata, portò alla bocca il suo anello, contenente uno dei suoi veleni, per poi ingerire la piccola capsula che portava incastonata dentro.
Un attimo dopo era già morta.
“Sgualdrina...” fissando il suo cadavere Ciminieri “... decisi di allontanarla perchè era poco più di una prostituta...”
“Dobbiamo cercare sua figlia ed ucciderla.” Fece Nora. “Non possiamo più fidarci di lei.”
“Si.” Annuì il barone. “Un momento...” ridendo “... se dunque tutto ero uno piano di questa dannata, io non... io non ho nessuno spirito maligno che mi tormenta!”
“Si, ora tutto è finito.” Sorridendo Nora.
“Allora dobbiamo festeggiare!” Gridò trionfante Ciminieri. “E siete invitati anche voi, signori!” A Burmid e ai suoi.
“Già, dobbiamo festeggiare il passaggio segreto che ci ha permesso di uscire da quella stanza avvelenata... hihihihihihihihi...”
Ma in quell'istante tornò sul braccio del suo padrone la bella gabbianella Matiz.
“Finalmente, amica mia...” accarezzandola Burmid.
Poi trasalì.
“Ma come faceva quel servo a sapere...” mormorò.
“Cosa succede?” Chiese Samoa.
“Quel servo...” fissandolo Burmid “... sapeva che era una lei... che era una gabbianella... ma allora...” un fremito di rabbia “... era lui!” Esclamò. “Era Guisgard!”
“Chi?” Incuriosito il barone.
“Il traditore!” Urlò il mercenario. “Troviamolo! Rivoltiamo questa torre come un guanto!”
Altea
23-12-2014, 02.55.22
Trovai il piccolo Cid addormentato e lo scossi e vidi stava riprendendo i sensi.."Avanti ragazzo coraggioso..dobbiamo fuggire di qui è finita" e lo presi di forza.
Poi arrivò Guisgard e vedendolo vivo sorrisi di gioia..."Si meglio facciamo presto..Burmid sembra tonto ma non sottovalutiamolo troppo" e lo baciai sulla guancia lasciando ci portasse fuori da quel maniero veramente strano.
Mi voltai e sorrisi.
"Ah, eccoti.. E noi che abbiamo buttato giù la porta.." Ridendo appena.
"Andiamocene... Era la madre di Rossane alla fine.. Non era morta.." Sospirai "Lasciamo questo posto..".
Guisgard
23-12-2014, 03.09.12
Guisgard annuì alle due donne.
Prese poi in braccio Cid, ancora intontito e fece segno a Clio e ad Altea di seguirlo.
Andarono via dalla torre attraverso delle scale laterali, trovando un'uscita secondaria utilizzata dal barone nei suoi rientri dalle battute di caccia.
Da questo punto in poi non fu difficile, grazie anche all'imbrunire, allontanarsi da quel luogo ed imboccare la via per tornare verso il Lagno.
Ed infatti, quando ormai la sera era già giunta, i quattro falsi mercenari raggiunsero il punto in cui era ormeggiata la Santa Caterina.
Nella torre, intanto, accortisi che ogni ricerca era ormai vana, Burmid ed i suoi abbandonarono la dimora di Ciminieri, per far poi ritorno al porto in cui avevano lasciato le loro due navi.
Il barone ed i suoi però, infischiandosene di Guisgard, di Dominus e della loro faida, festeggiarono fino a notte fonda.
Ma proprio nel cuore nella notte, nell'ora in cui i Satanisti sacrificano al male e le streghe si dice celebrino il Sabba, Ciminieri fu colto da una nuova crisi.
Non vi erano più fiori nella torre, eppure il barone mostrò di nuovo i sintomi del suo innaturale malessere.
E posseduto da quella demoniaca foga massacrò uno per uno tutti i suoi familiari ed i suoi servitori, per poi lanciarsi dalla cima della sua torre.
Rosanne?
Rosanne aveva un unico interesse nella vita ed erano gli uomini.
Era infatti fuggita con un giovane servitore del barone, salvandosi così dalla brutale possessione che tormentava Ciminieri.
Dov'è ora?
Immaginiamo felice, vivendo come più desidera.
Ma questa è un'altra storia.
Guisgard
23-12-2014, 03.14.07
Il giovane montò in sella con Galgan e i quattro cavalieri si incamminarono verso il piccolo porto.
Vi arrivarono dopo un un tratto di strada attraverso la lussureggiante campagna, fiancheggiando la sponda del Lagno, fino a quando intravidero un piccolo agglomerato accovacciato sull'argine Ovest di quel corso d'acqua.
Era vivacemente animato da qualche mercante, da alcuni marinai in cerca di un impiego e dai vari bottegai del posto che rendevano quel modesto porto un animato punto di scalo tra le grandi città che si affacciavano sul Lagno.
E in quel porto, Galgan ed i suoi compagni di viaggio videro le due imponenti navi ormeggiate.
Una era la Regina d'Afravalone, con la sua bandiera ducale issata e l'altra, con lo stemma di Picche in bella mostra, era una fregata pesantemente armata, con lo scafo rinforzato ed una buona quantità di uomini armati sul ponte, ad osservare tutto ciò che accadeva intorno a loro.
Altea
23-12-2014, 12.00.54
Seguimmo Guisgard e finalmente fuggimmo da quel luogo e mentre camminavamo espressi le mie perplessità.."Quel luogo era strano..quel barone mi ha strappato di dosso il vestito in preda a una furia strana..eppure il talismano che mi hanno creato appena nata bruciava troppo.." scossi il capo perplessa e finalmente vedemmo la Santa Caterina e sorrisi..era come tornare a casa.
Mi avvicinai a Guisgard prima di salire e risi e gli bisbigliai.."Quel posto mi ha fatto così paura..che stanotte vorrei dormire protetta in una stanza con tante lampade colorate e le coperte lussuose e calde..e scoprire il mistero dello specchio appeso al soffitto..ma mi ci deve invitare il padrone della stanza.." e gli sorrisi per poi guardarlo seriamente.
Appena arrivati sulla nave corsi ad abbracciare il mio amico Champenuan..ero felice di rivederlo, lui riusciva a capirmi sempre.
Riuscimmo a fuggire dalla torre, e poi tutto sembrava in discesa, sopratutto quando avvistammo la Santa Caterina.
Un'altra tappa del nostro viaggio era giunta al termine, e il Fiore Azzurro era ancora lontano.
E ancora una volta, eravamo sani e salvi.
Certe emozioni non mi avrebbero mai abbandonato.
Sorrisi tra me e me, ripensando ai ricordi racchiusi in quella torre.
Non era andata tanto male, dopotutto.
Tranne che per una cosa, pensai rabbuiandomi.
Così, nel tragitto mi ricordai di raccontare che tra quegli uomini c'era Samoa.
La prossima volta, non me lo sarei fatto scappare.
Ma ora l'importante era tornare sulla Santa Caterina, e festeggiare con gli altri.
Ora sapevamo che Brumid era sulle nostre tracce, e non dovevamo stare ancora più attenti.
elisabeth
23-12-2014, 19.19.10
E il carretto traballante riprese la sua corsa per il villaggio dove viveva l'amato di Marangel......vi arrivammo in poco tempo...vivendo solo la silenziosa emozione che ognuno di noi provava......Poi arrivati al piccolo villaggio il carretto si fermo' difronte ad un capanno.....un giovane era intento a lavorare al granaio......Seppi chi era perchè vidi Marangel scendere dal carretto e corrergli incontro.....non c'era bisogno di spiegazioni...non c'era bisogno di nulla....i due giovani per vie impercettibili all'occhio del cattivo osservatore..si erano unite......e in me si adagio' un senso di pace...alle volte pensiamo che la nostra missione sia rivolta a cose grandi e straordinarie.....e invece sotto ai nostri occhi si compie un miracolo.........stetti ad osservare in silenzio accanto al nonno tutti i preparativi.....e quando tutto fu pronto.......abbracciai il nonno ringraziandolo per la sua ospitalità e per tutto quello che aveva fatto....e salii sul carro che ci avrebbe condotto a Nova Casalis.....i due giovani parlavano senza sosta........potevano stare finalmente insieme senza doversi preoccupare di dire qualche bugia in piu'......ed io ...ero lì che li ascoltavo....pensando a tutto quello che mi era capitato sino ad allora.........e non riuscendo ad immaginare cosa mi sarebbe potuto capitare.........ma tra le mille ipotesi...volevo rivedere Nettuno.....si......mi sarebbe piaciuto......ma ero anche rispettosa del disegno degli Dei.....i nostri desideri molto spesso...sembravano non aver nulla a che vedere con i loro progetti......" E allora ragazzi...pensate che arriveremo a destinazione in tempo per vedere chi e' sceso da bordo ?.....anche se non sarà semplice....la Dea bendata ci dovrà aiutare......."......l'aria stava diventando fredda.....
Guisgard
24-12-2014, 00.48.58
Guisgard, Altea, Clio e Cid avvistarono la Santa Caterina.
La nave era ormeggiata in una piccola insenatura, in modo da restare celata e ben protetta.
“Beh, dato gli ultimi accadimenti prima di scendere a terra” disse il presunto duca alla dama di Bastian “credo sia meglio evitare nuovi incontri nella mia camera, così da scongiurare fraintendimenti.” Sorridendo. “A bordo tutti gli alloggi sono comodi e confortevoli.” Facendole infine l'occhiolino.
I quattro allora furono visti arrivare dai loro compagni sul vascello e subito fatti salire a bordo.
Naturalmente ci fu una bella festa, accompagnata da una sontuosa cena che Champenuan preparò con la sua maestria.
Ed il cuoco fu felicissimo di ascoltare ancora una volta Altea.
Tutti loro, così, potettero godersi cibo e bevande degne di quell'occasione.
Guisgard raccontò poi le vicissitudini vissute nella Torre dei Ciminieri e di come fossero riusciti a farla in barba a Burmid ed ai suoi scagnozzi.
E dopo i festeggiamenti, finalmente, il vascello volante accese i suoi motori, si alzò in volo e lasciò quelle terre.
Il capitano diede disposizioni per la rotta da seguire, la meta restava naturalmente Nolhia, per poi controllare che tutti si dessero da fare nelle manovre di volo.
Cid però, approfittando di un momento di calma dopo il decollo, si avvicinò a Guisgard.
“Ehi, vedo ti sei svegliato!” Esclamò questi.
“Si, capitano...” annuì il ragazzo “... ma non ricordo molto delle ultime ore...”
“Oh, è un gran peccato!” Ridendo appena il presunto impostore. “Sei stato molto coraggioso!”
“Davvero?”
“Certo!” Accarezzandogli il capo Guisgard. “Non hai mai avuto paura e anzi, sei stato fondamentale per farci uscire sani e salvi da quella torre!”
Il ragazzino si illuminò a quelle parole.
“Per questo...” togliendosi la spada il capitano “... come deciso affido a te ancora una volta Mia Amata... va e riponila nell'arsenale.”
Cid prese la preziosa spada e corse di sotto come ordinatogli da Guisgard.
Raggiante e fissando con occhi sognanti quella straordinaria arma.
E nel vederlo il capitano sorrise piano, per poi, un attimo dopo, voltarsi verso l'orizzonte, tra foschia e mistero, chiedendosi ancora una volta del Fiore Azzurro.
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Fu un sollievo raggiungere la Santa Caterina e ritrovare l'equipaggio.
Festeggiammo con loro, rendendoli partecipi delle nostre avventure.
Aiutai nelle manovre per il decollo, e quando tutto fu calmo, mi resi conto che era davvero finita.
Cominciavo ad abituarmi all'idea del volo.
Il mio sguardo incrociò la figura pensierosa di Guisgard che fissava l'orizzonte.
Mi avvicinai, sfiorandogli dolcemente la spalla, per poi cercare il medesimo punto che stava fissando, ma probabilmente era indefinito come l'immensità di fronte a noi.
"A che pensi, Capitano?" mormorai, alzando gli occhi su di lui.
Altea
24-12-2014, 01.04.15
Sorrisi alle parole del capitano..già...vi erano altri posti accoglienti..ma a dire il vero la pensavo, esattamente, come lui.
Champenuan preparò una cena stupenda e gli narrai il tutto, promettendogli alla mattina lo avrei aiutato nella colazione.
Dopo i festeggiamenti andai in camera mia, riposi tutte le mie cose..avevo perso un altro vestito..dovevo presentargli il conto.
Feci un bagno ristoratore ma avevo un dubbio atroce e dovevo risolverlo, mi cambiai e poi uscii sul ponte e trovai Guisgard pensieroso..lo immaginavo..volevo chiedergli perchè aveva risparmiato la vita a Burmid..avrebbe potuto uccidere un forte nemico ma lo vidi con Clio che gli sfiorava la spalla e pensai di essere di troppo...ma andai a camminare fino a raggiungere la poppa della nave e guardavo l' infinito..ci avrebbero trovato lui e la Ammiraglia, e mi misi a guardare le stelle prima di andare a dormire.
Guisgard
24-12-2014, 01.12.56
Lo sguardo di Guisgard indugiava ancora, come perso, in quell'orizzonte sterminato, evocativo ed enigmatico, quando la mano di Clio sulla sua spalla lo destò dai pensieri che fino a quel momento attraversavano la sua mente ed il suo cuore.
“A tante cose...” disse voltandosi verso di lei e sorridendo lievemente “... ma forse i miei pensieri non valgono così tanto da distrarti da un degno riposo... dopotutto non è stato semplice a Nuova Casalis...” guardò gli occhi di Clio fissi in quel medesimo orizzonte che aveva accolto le sue inquietudini “... Goffredo di Strasburgo” mormorò “recita che gli innamorati hanno la capacità di guardare le medesime cose... pare che sia una virtù concessa solo a loro... chissà cosa cerca il tuo sguardo tra questa lieve foschia e questo profondo silenzio...”
Sull'altra parte del ponte, a poppa, intanto Altea era giunta, restando poi a fissare le stelle.
“Non è una bella serata per mirar le stelle...” all'improvviso una voce dietro di lei “... l'aria è tutt'altro che limpida...” con gli occhi puntati in alto Pepe “... peccato, avrei potuto usare il firmamento come ispirazione e dedicarvi una degna serenata.” Sorridendole.
Altea
24-12-2014, 01.18.35
Udii una voce mentre guardavo il cielo e vi era Pepe e sorrisi.."Sempre sarcastico, e chi vi dice avrei accettato la vostra serenata? Solo colui che amo potrebbe tanto e non siete voi" e sorrisi.."A dire il vero ero persa in un pensiero della avventura appena vissuta..questa è stata peggiore di tutte" e tornai a guardare l' orizzonte senza dire altro.
"No, non è stato facile.." sorrisi, dolcemente "Ma ce la siamo cavata bene direi, o sbaglio?" voltandomi per guardarlo negli occhi.
Sbattei le palpebre, stupita, un paio di volte alle sue parole, per poi sorridere nuovamente.
"Cosa cercano i miei occhi, dici?" ridendo appena "Veramente speravo di incrociare lo stesso punto su cui si soffermavano i tuoi..." mormorai piano, senza staccare gli occhi dai suoi.
Guisgard
24-12-2014, 01.32.44
“Se colui a cui rivolgete i vostri pensieri non è qui a raccoglierli e farne pegno da donare per riscattare il vostro cuore in questa malinconica notte” disse Pepe ad Altea “beh, forse non merita i vostri sospiri.” Si avvicinò al parapetto, restando così accanto a lei. “Si, ho udito Guisgard raccontare della vostra avventura in quella torre. Cosa vi turba ancora di quel luogo? Non è tutto passato? Perchè indugiate ancora a pensarci?”
Dall'altra parte del ponte, Guisgard sorrise, poi fece cenno a Clio di avvicinarsi a lui.
La portò accanto al parapetto, col volto rivolto verso l'orizzonte, mentre lui era dietro di lei, col petto contro le spalle della ragazza, indicandole un punto lontano ed indefinito.
“Laggiù...” disse piano, col volto quasi a sfiorare i capelli biondi di lei, che l'aria della notte aveva resto ribelli “... vedi? Dove la foschia si fa più densa, come a voler celare chissà cosa... laggiù, dovrebbe esserci un'isola... anzi, molte isole... Lancillotto le chiamava le Isole Felici... e forse parlò di quelle isole anche al suo primo incontro con Ginevra... non tutti possono vederle... ma occhi come i tuoi possono... e lì ti porterei... si, laggiù... stanotte stessa... si, lo farei se fosse giusto... se fosse lecito, se mi fosse permesso... se io fossi un altro, se fossi come gli altri, allora si... ti porterei laggiù... e mi basterebbe una notte... una notte come questa, magica e malinconica, per farti dimenticare tutto il tuo passato...” la mano che indicava l'orizzonte poi si abbassò fino ad accarezzare la mano di lei “... quelle isole cercavano i miei occhi stanotte...”
Altea
24-12-2014, 01.41.30
"A dire il vero questo Colui non sa nemmeno cosa passa nei miei pensieri perchè mi sono scansata io..e sarà così per il resto della mia vita..ci sono cose voi non potete sapere...l' attesa di un arrivo e di un ritorno..non è facile dimenticare. A dire il vero pensavo a un fatto...a un atto compiuto da Guisgard...perchè ha salvato la vita a Burmid" gli sorrisi e gli feci un cenno di saluto e mi incamminai verso il ponte e guardai Guisgard.."Non ti disturbo..avevo una domanda da porti..ma so sei...sempre irraggiungibile e vistato bene" e tornai dentro, eppure quella notte non riuscivo a dormire.
Andai in cucina e mi preparai una bella tazza di the e mi diressi in camera, accesi la lampada ad olio vicino al letto e presi un libro.
Mi misi a leggere mentre bevevo il the al bergamotto..ma poi lasciai il tutto e presi il mio diario dove appuntavo tutto e vi erano i miei ricordi da piccola e ragazza e seriamente li lessi.
Guisgard
24-12-2014, 01.50.29
“Allora dovreste dirglielo.” Disse Pepe ad Altea.
Ma poi la dama lo salutò e si diresse verso la cucina.
Ma nel passare accanto a Guisgard e a Clio, mormorò qualcosa.
Ed il capitano si voltò nel vederla andare via.
Poi la dama di Bastian andò nella sua camera.
Ma poco dopo qualcuno bussò alla sua porta.
“Milady...” Irko dall'esterno “... siete sveglia? Io e gli altri dell'equipaggio vorremmo parlarvi...”
Mi avvicinai a lui, raggiungendo così il parapetto, socchiudendo appena gli occhi nel sentire la sua presenza dietro di me, il suo respiro tra i miei capelli.
Sentivo il cuore accelerare sempre più.
Respirai piano, osservando ciò che mi mostrava.
Le sue parole, poi la sua mano sulla mia.
Sorrisi.
"Se tu fossi un altro, se tu fossi come gli altri... credi davvero che sarei qui?" portando la testa all'indietro in modo da incrociare i suoi occhi.
"Perché dovrei dimenticare il mio passato?" mormorai "È pieno di ricordi in cui ci sei tu..." sorrisi, per poi diventare seria improvvisamente "Se volessi portarti via da tutto e da tutti, allontanarti dal tuo destino, allora non ti amerei affatto.." sorrisi "Non credo ci sia bisogno di andare lontano..." dolcemente "Quando siamo io e te mi sembra davvero di essere su una di quelle isole, in cui non c'è nessun altro e il tempo si è fermato.." sussurrai.
Altea
24-12-2014, 01.55.56
Stavo leggendo alcuni episodi della mia infanzia con Costanza quando udii bussare alla porta..era Irko..il cuore batteva forte..volevano tutti parlare con me..ma che era successo..o che avevo fatto stavolta?
Posi sul tavolino il diario e aprii la porta e sorrisi appena.."Irko..che succede..mi auguro nulla di grave."
Guisgard
24-12-2014, 02.03.56
Le parole di Clio.
La sua voce, il fremito del suo suono, i capelli irrequieti alla brezza della notte, i suoi occhi di un azzurro sognante.
Poi quel gesto.
La testa all'indietro ed il suo sguardo ad incontrare ancora quello di Guisgard.
La mano di lui, allora, strinse quella di lei.
I loro occhi furono così vicinissimi.
Come le loro labbra.
Poi la bocca di lui cercò, trovandola, quella di lei.
E la baciò.
Un bacio quasi lungo come quella notte.
Un bacio accompagnato dal ritmico mormorio delle onde, che dal basso si udivano rincorrersi e raggiungersi.
Un bacio intenso come la brezza che gonfiava le vele del vascello e caldo da non soffrire l'aria fredda che avvolgeva il ponte.
Un bacio appassionato al punto da far ritrovare lei completamente nelle braccia di lui, stretta al suo petto.
Un bacio magico, come l'incanto che pareva animare quel mondo di sogno che si apriva intorno a loro.
Un mondo fatto di mistero, di avventura e di Amore.
Guisgard
24-12-2014, 02.08.13
“Volevamo parlarvi, milady.” Disse Irko ad Altea.
E con lui vi erano Pepe, Miseria, Afiel e Chiò.
“Pepe ci ha raccontato ciò che gli avete detto sul ponte poco fa...” spiegò il Rosso “... davvero Guisgard ha evitato di uccidere Burmid? Aveva la possibilità di accoppare quel dannato e non l'ha fatto?”
“E ora ce lo ritroviamo alle costole.” Fece Miseria.
Altea
24-12-2014, 02.13.51
Li feci entrare nella mia stanza e guardai Pepe severamente.."Io vi ho detto un segreto..e voi..avete narrato tutto..era una domanda tra me e Guisgard..e appunto volevo una spiegazione..lo state colpevolizzando senza sapere il motivo. A dire il vero pure a Clio proposi un piano per avvelenarlo...volevo farlo fuori assieme agli altri..quando erano chiusi nella stanza..ma forse non voleva farsi scoprire, e ha dovuto salvarlo..e volevo saperlo..il ritorno è stato burrascoso e non vi è stato motivo di capirlo..io non so altro poichè quando partecipo a queste missioni vengo lasciata sola e disarmata e il capitano e Clio vanno in giro..ho rischiato la vita più di una volta, infatti non penso parteciperò a nessuna altra missione..stavolta è stato troppo, mi stavano pure violentando..è tutto...ma vedo il nostro Capitano è preso da altro..glielo dissi prima di entrare dovevo parlare con lui ma tanto lui non mi ascolta mai..più che vi sia o meno è indifferente..ma non accusatelo senza sapere il motivo".
Il tempo si fermò, il mondo scomparve.
Le sue labbra, il suo bacio.
Dimenticai ogni cosa, le inquietudini che mi tormentavano, le paure vecchie e nuove, preda di una Felicità che bramavo e temevo allo stesso tempo.
Nient'altro era reale, a parte forse il battito impazzito del mio cuore.
Mi abbandonai a quel bacio, così intenso e appassionato da farmi ritrovare completamente tra le sue braccia.
Lasciai che quel bacio racchiudesse tutto l'Amore, la passione che avevo nascosto dentro una prigione di ghiaccio per tutti quegli anni.
Affidai a quel bacio le parole che non avevo mai pronunciato, quelle che mi morivano in gola, persino quelle che non avrei ripetuto mai abbastanza.
Tutte racchiuse in un unico, intenso e appassionato bacio, che avrei voluto non finisse mai.
Guisgard
24-12-2014, 02.29.29
“Allora andiamo da lui e chiediamogli una spiegazione per il suo comportamento.” Disse Palos.
“Si, sono d'accordo.” Annuì Irko, per poi guardare Altea. “Venite, milady. Gli parleremo subito.”
Nel frattempo, sul ponte, Guisgard e Clio erano ancora preda di quel bacio appassionato.
Lui la baciò ancora e ancora.
Più e più volte.
Mentre le sue mani rincorrevano, cercavano, bravano, ogni parte del corpo di lei.
Mani che come occhi ora potevano, in cuor suo, fargli immaginare e sognare quel corpo senza più corpetti, stivali, speroni, giubbe e calzoni stretti.
Poi di colpo la brezza aumentò.
Guisgard allora strinse Clio fra le sue braccia, avvolti entrambi nel suo mantello.
Ed insieme si voltarono a fissare di nuovo quell'orizzonte sterminato, come l'ideale scenario di un romanzo senza fine.
Un romanzo che cercava il suo finale.
“Questa notte sembra diversa dalle altre notti...” disse lui in un sussurro “... forse perchè tu sei diversa da tutte le altre donne... e stanotte io...”
Altea
24-12-2014, 02.38.55
"Andate voi a chiederglielo...anzi no andiamo assieme..aspettate faccio le mie valigie..perchè mi sono stufata di essere la brava servetta di Guisgard a suo comodo, mettetemi dove volete..io torno a Corte...ora basta, ho rischiato tre volte la vita nelle missioni perchè lui doveva solo stare con la sua guardia del corpo..a me non difendeva nessuno e meno male quando salii qui era preoccupato per la mia incolumità".
Preparai la mia sacca come era arrivata e seguii gli uomini sul ponte.
Solo quando le sue labbra lasciarono le mie mi resi conto di essere senza fiato.
Mi chiesi se lui sentisse i battiti del mio cuore, che mi sembrava rimbombassero tutt'intorno a me.
Dapprima non riuscii a parlare, restai stretta a lui, ad osservare l'orizzonte.
Chiusi gli occhi per un momento.
Le sue parole.
Sorrisi, alzando lo sguardo su di lui.
"Stanotte tu?" ripetei in un sussurro tremante, la frase che aveva lasciato in sospeso, con gli occhi nei suoi, trattenendo il fiato.
Guisgard
24-12-2014, 02.46.54
Guisgard guardò Clio negli occhi.
E restò a fissare quell'azzurro profondo e limpido per un istante che parve senza fine.
“Stanotte io...” disse piano.
Ma proprio in quel momento arrivarono Altea con gli altri dell'equipaggio.
“Cosa succede?” Il capitano a loro, avanzando di un passo, con Clio rimasta dietro di lui.
“Dobbiamo farti una domanda, Guisgard...” fissandolo Irko.
“Sembrate quasi una giuria.” Ridendo appena il presunto Taddeide. “Beh, visto che non potevate attendere domani... avanti, vi ascolto.”
“Sarà Altea a rivolgerti la domanda.” Disse il Rosso. “Avanti, milady.” Guardando poi la dama di Bastian.
Guisgard
24-12-2014, 02.52.33
Il paesaggio appariva cupo, malinconico, tra la muta campagna e l'orizzonte inquieto, sul quale parevano stagliarsi, come figure dipinte per una fosca rappresentazione teatrale, immagini lontane ed enigmatiche.
“Dipende dallo scopo che ha spinto i vostri compagni a lasciare le loro navi per raggiungere queste terre.” Disse Deluen ad Elisabeth.
“Sono sicura che non sarà vano questo nostro viaggio.” Mormorò Marangel.
Ma durante il tragitto, sul lato destro della strada, i tre avvistarono qualcosa.
Erano le luci di una casa.
E quando furono vicini abbastanza, si accorsero dell'insegna che scricchiolava sul piccolo porticato di legno.
Era una locanda.
E nello spiazzo che la precedeva c'erano diversi cavalli.
E tutti di razza.
“Sembra ci sia gente importante in quella locanda...” fece Deluen.
Trattenni il fiato, con gli occhi colmi di speranza e timore incatenati ai suoi.
Ma arrivarono gli altri dell'equipaggio, e restai un passo indietro.
La notte era diventata improvvisamente fredda.
Ma quella brezza gelida che accarezzava la mia pelle rovente era un sollievo, in realtà.
Attesi di conoscere la domanda che dovevano fare a Guisgard.
Altea
24-12-2014, 02.56.55
Lo trovammo sul ponte e lasciai parlare Irko poi presi la parola tenendo ben stretta la mia sacca.."Prima ero sul ponte, non ho voluto disturbarti..eri impegnato come sempre..anzi sei sempre impegnato..anche durante le missioni mi hai lasciato abbandonata a me stessa sapendo ero disarmata..stavolta pure ti narrai del piano dell' avvelenamento e tu mi dicesti che fare" e lo guardavo senza tentennamenti negli occhi " e poi..quando il barone mi ha portato in camera sua non sei venuto a cercarmi..per fortuna arrivò il fratello del barone o quello mi avrebbe violentata, mi ha strappato i vestiti da dosso..e mi dicesti appena salita mi avresti tenuta a cura...io ti ho difesa contro Dominus e tutta la Corte..ho rovinato la mia vita per te..tu non lo hai mai fatto".
Sospirai.."Il fatto è che Pepe era con me, ho solo detto era un dubbio mi attanagliava..prima di entrare ti ho detto volevo parlare con te..ho parlato non mormorato e tu mi hai solo guardata..come sempre...un fantasma...quindi vogliono sapere perchè hai salvato la vita a Burmid..io penso tu eri in buona fede...ma ora ti chiedo un favore..come mi hai raccattata da Corte quando Dominus mi gettò verso te...fammi scendere da qui...io ti ho seguito per aiutarti...ma tu non solo hai mostrato di fregartene di me ma pure hai messo a repentaglio la mia vita..torno a Capomazda da mio nonno".
Guardai tutti e dissi.."Non mi interessa la risposta..so che sarà giusta, mi dirigo verso il ponte..addio a tutti, ci vedremo a Corte..forse" e mi diressi convinta verso il punto di uscita, avrei aspettato pure la alba.
Guisgard
24-12-2014, 03.10.08
A quella domanda di Altea, tutti erano in attesa della risposta di Guisgard.
Clio compresa.
“Allora...” disse il presunto Taddeide alla dama di Bastian “... per quanto riguarda il tuo ruolo a bordo... io ti ho sempre detto che i luoghi da noi toccati potevano nascondere pericoli... ed infatti abbiamo rischiato più volte la vita tutti... non sapevo che il barone avesse tentato di farti violenza, ma comunque io stesso ero bloccato in quella stanza, con Burmid poi a pochi passi da me... ero dunque impossibilitato a muovermi... quanto allo stesso Burmid, beh, cosa avrei dovuto fare? Ucciderlo davanti ad un vassallo di Dominus? E dare così la possibilità ed il pretesto di accusarmi di omicidio davanti a tutto il ducato? Passare così dalla possibile parte della ragione a quella invece del torto? Questo pretendevate da me?” Fissando poi tutti loro.
Altea intanto, senza attendere risposta, si era allontanata.
“Vuoi davvero tornare a corte?” Rivolgendosi a lei Guisgard. “Con Dominus che ormai ti vede come traditrice? Se è ciò che vuoi, io non ti obbligherò a restare, ma sappi che sarai tu artefice del tuo destino. Ora siamo in volo, ma se davvero vuoi andare allora appena toccheremo terra di lascerò scendere dalla nave.” Tornò a guardare i suoi. “E se non avete altri dubbi, tornate tutti ai vostri posti di manovra.” Con sguardo deciso.
E tutti, a capo chino, obbedirono.
Altea
24-12-2014, 03.18.10
Mi voltai verso lui.."Non sapevi mi usava violenza? Ti avevo detto lo dovevo sedurre..e poi al ritorno ti dissi pure mi saltò addosso con violenza inusuale..hai la memoria corta...tu hai pure sempre detto non volevi io venissi nelle missioni perchè era pericoloso per me...non lo ricordi..? Bene..io il mio dovere lo ho fatto fino in fondo..pensa se lo hai fatto tu..si torno a corte..tanto ormai mi hai già rovinata abbastanza..ma mi proteggeranno bene coloro che fumentano contro Dominus e mio nonno ne è a capo..ma non so se mio nonno sarà tanto dalla tua parte più sapendo come ti sei disinteressato di sua nipote e di colei che l' Austero ha allevato..bene ora trovati una altra aiuto cuoca..potete continuare, io aspetto qui alla uscita appena troviamo un punto di atterraggio..grazie a tutti..voi altri mi avete trattata benissimo invece, non voglio nessuno venga a disturbarmi."
Rimasi ad aspettare raggiungessimo un punto di approdo..la mia missione sulla Santa Caterina era finita..d' altronde forse Guisgard aveva avuto ragione, tutti mi avevano usata per ragioni politiche e mi fermai sul parapetto aspettando guardando l'orizzonte.
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Ascoltai la domanda, le ragioni esposte da Altea, e poi la risposta di Guisgard.
Era vero, Brumid era ancora vivo, e così quel verme di Samoa.
Ma sapevo che li avremmo sconfitti.
Forse non oggi, ma non gli avremmo dato tregua.
Restai in silenzio, un passo indietro, anche quando gli altri se ne andarono.
Mi limitai a volgere lo sguardo verso quell'orizzonte che sembrava racchiudere la malinconia di quella notte.
Guisgard
24-12-2014, 03.45.21
Capitolo VIII: Le icone di Capus Vetere ed il Fiore Antico
“Ma ci sono anche i pezzi degli scacchi: la Regina Rossa, la Regina Bianca, il gentile Cavaliere Bianco che rotola sempre giù di sella, e il Re Rosso, che dorme nel bosco della quarta casella e sogna i viaggiatori nel Paese dello Specchio.”
(Lewis Carroll, Alice attraverso lo specchio)
Guisgard ascoltò ancora Altea, limitandosi a guardarla senza aggiungere altro.
Gli altri dell'equipaggio, davanti a quella scena, apparvero muti ed inquieti.
“Io non obbligo nessuno a seguirmi.” Disse il presunto Taddeide a tutti. “Dunque chi vuole andare via è libero di farlo. Ma decida adesso stesso di farlo.” Con decisione. “Non tollererò più alcun tentennamento. La vita di ognuno di noi dipende da tutti gli altri dell'equipaggio e voglio solo gente conscia dell'importanza di questa impresa. Ci sono due modi per fare una cosa. Farla bene o non farla affatto. Dunque decidete.”
“Noi siamo sempre stati con te” fece Irko “e nulla è cambiato. Non devi mettere in dubbio la nostra lealtà.”
“Non l'ho mai fatto.” Rispose Guisgard. “Ma voglio che siate liberi di scegliere.”
“Abbiamo già scelto.” Disse Palos. “Tempo fa. E non cambiamo certo idea adesso.”
“Si!” Tutti gli altri in coro.
“Ma Burmid ci sarà alle costole!” Intervenne Miseria.
“Già.” Annuì il capitano. “Vuole ucciderci. E credo sia molto facile ciò.”
“E noi gli faremo capire che invece è tutt'altro che semplice!” Esclamò Chiò.
“Si!” Di nuovo in coro tutti gli altri.
“Avanti, tornate ai vostri posti.” Ordinò Guisgard.
E tutti obbedirono.
“Forse dovresti riposare un po', Clio...” voltandosi poi verso la piratessa il presunto duca.
Intanto Irko e Afiel raggiunsero Altea.
“Milady, su, ripensateci...” mormorò il Rosso “... non lasciateci proprio adesso. Dividerci è ciò che vuole Dominus.”
“Già, quel dannato.” Annuì Afiel.
Intanto la Santa Caterina era scesa sulle acque del Lagno, intravedendo in lontananza una striscia di terra.
http://www.sensesofcinema.com/wp-content/uploads/2009/09/Bounty3.jpg
Altea
24-12-2014, 11.14.13
Ascoltai Guisgard e risi.."Non penso sarà un problema senza me..appena salita mi dicevi pure ero una stupida dama e portavo sfortuna..una donna a bordo portava sfortuna..Yolanda e Clio non portavano sfortuna. .forse sarò iellata io..ripeto io ho fatto il mio dovere sono a posto Guisgard. .tu sai parlare molto bene come tuo zio".
Afiel ed Irko cercavano di dissaduermi e scendemmo sul Lagno.."Vi è terra laggiù..potete lasciarmi li..ho gia capito. .lui non ha mai potuto vedermi e dovuto sopportare..ora tornate da lui, vorrei rimanere sola prima di andarmene. .vi sarò sempre grata per la vostra amicizia" e sorrisi loro tornando a guardare l'orizzonte.
Galgan
25-12-2014, 02.55.29
Alfine giungemmo alle navi.
-Ragazzo-
mi rivolsi al giovane che era stata la nostra guida,
-Ti ringrazio per quanto hai fatto, e sappi che Dio saprà rendertene merito; da tempo non porto con me denaro, quindi non posso offrirtene, però hai la mia gratitudine, e se, in futuro, ce ne sarà la necessità, non dubitare che questa sarà rendersi tangibile-
Parlai poi ai miei compagni d'arme;
-Ebbene, dovremmo chiedere udienza a chi comanda la spedizione, il quale, immagino dovrebbe trovarsi all'interno della nave dalle ducali insegne-
Detto questo, scesi da cavallo, e tenendolo per la cavezza, mi avvicinai alla nave.
Improvvisamente mi resi conto di quanto non mi mancasse affatto essere Capitano, con la responsabilità di un intero equipaggio.
Alzai timidamente gli occhi su di lui e sorrisi.
“Hai detto bene..” mormorai piano “Dovrei…” con un lieve sorriso “Forse..”.
Non mi ero mai fermata, non sentivo ancora la stanchezza degli ultimi giorni.
“Ma allora dovresti farlo anche tu… abbiamo le stesse notti insonni sulle spalle, dopotutto..” con un sorriso.
La verità era che non volevo lasciarlo, ma ormai la nave si era svegliata, nonostante l’orario, e il ponte non poteva essere una di quelle isole.
Abbassai lo sguardo per un momento, per poi cercare nuovamente i suoi occhi.
“Immagino che qualunque cosa volessi dirmi, resterà prigioniera di questa notte…” sussurrai, avvicinandomi appena, per poi sospirare “Già una volta ci hanno interrotti, ricordi? Prima di scendere a Nova Casalis..” sorrisi “Non ho mai saputo cosa volessi dirmi…”.
“Beh, io andrò a riposare, allora…” mormorai, con gli occhi nei suoi, vagamente divertita “Se invece.. non so.. volessi.. finire quella frase…” alzai appena le spalle “Sai dove trovarmi..”.
Feci per andarmene, ma poi mi fermai e sussurrai appena al suo orecchio.
“Solo.. se davvero avessi qualcosa da dirmi..” esitai “Non affrettarti troppo o potrei non essere presentabile… che so.. potresti trovarmi nella vasca da bagno..” risi appena.
Mi allontanai di un passo, per poi chinare il capo rispettosamente.
“Col vostro permesso, Capitano..” fingendomi seria per poi avviarmi verso la cabina.
Il bagno, in realtà l’avevo detto solo per gioco, ma in quel momento mi resi conto che non era una cattiva idea, dovevo solo fare in fretta, prima che per qualche ragione mi seguisse davvero.
Raggiunsi la mia cabina e chiusi la porta dietro di me, restandovi appoggiata per lunghi istanti.
Cosa avrebbe pensato? Cosa avrebbe fatto?
Mi avrebbe seguito come io avevo seguito lui nella Sala dei Comandi?
Non ne avevo idea.
Continuava a sembrarmi di giocare ad un gioco di cui non conoscessi affatto le regole.
Il bagno..
Già, non avevo tempo, raggiunsi l’angolo che fungeva da sala da bagno e cercai un modo per scaldare dell’acqua.
Nel frattempo, aprii l’armadio e buttai sul letto una bellissima camicia da notte bianca, che avevo predato ad un mercantile francese tempo prima.
Una volta scaldata l’acqua, la cosparsi con le mie essenze preferite, accatastai i miei vestiti, gli stivali, il corpetto, la giubba in un angolo e mi immersi nell’acqua bollente.
Solo allora cominciai a sentire la stanchezza attraversarmi, l’acqua era così calda, e il profumo delle essenze rilassante.
Così, alla fine, chiusi gli occhi.
“Clio..” una voce dolce, la sua voce, mi chiamava “Clio, svegliati.. sono qui..”.
Aprii gli occhi a fatica, come fossi immersa in un sonno troppo profondo.
E la prima cosa che vidi fu il suo sorriso, e i suoi occhi che brillavano alla luce della luna.
“Ben svegliata..” disse, dolcemente.
“Ciao..” mormorai soltanto, con gli occhi nei suoi.
Battei le palpebre un paio di volte, cercando di capire dove fossi.
Ero sdraiata sull’erba, lui era chino su di me, al mio fianco.
Mi misi a sedere, e restai allibita.
Eravamo sull’altura dove ci incontravamo spesso da ragazzi, solo che il borgo, il castello, la campagna, non c’erano.
Tutto attorno a noi c’era uno splendido mare, uno di quelli incontaminati e puri, che avevo toccato nelle scorribande dell’Hydra.
Non capivo, mi voltai verso di lui, osservandolo perplessa.
Lui sorrise, sedendosi a sua volta.
“Te l’avevo detto, no?” con il suo sorriso compiaciuto, per poi voltarsi verso di me “Che stanotte ti avrei portato nelle Isole Felici…” sfiorandomi il viso con la mano.
“Guisgard io..” mormorai appena, con gli occhi nei suoi.
Lui si limitò ad accomodarmi una ciocca ribelle, per poi cercare le mie labbra ed incatenarle in un altro bacio appassionato.
Mi svegliai perché l’acqua era diventata gelida, e io stavo tremando.
Trasalii.
Quanto avevo dormito? Un minuto? Dieci? Un’ora?
“Maledizione…” imprecai tra i denti.
Meno male che dovevo fare in fretta.
Almeno così sei bella riposata e profumata, però…
Uscii dalla vasca, e mi avvolsi nel telo che avevo lasciato lì accanto appositamente, per poi entrare nella camera vera e propria.
Guisgard
27-12-2014, 15.02.18
Galgan si avvicinò al pontile che conduceva a bordo della Regina d'Afravalone, seguito dai suoi tre compagni di viaggio, quando due soldati che sorvegliavano l'ingresso per l'imbarcazione gli intimarono di fermarsi.
“Altolà.” Disse uno dei due militari al cavaliere eremita. “Qui non si può passare. A bordo salgono solamente gli uomini dell'equipaggio o quelli che hanno un permesso speciale firmato dal capitano.”
Guisgard
27-12-2014, 15.17.46
L'alba.
Un soffuso chiarore da Est si estese fin sulle calme e piatte acque, rendendole, dall'impenetrabile blu cobalto figlio della notte, prima di un vago rosato, poi di un vivo purpureo ed infine di un luminoso corallo.
Il cielo allora si illuminò sempre più, mostrando alte e sottile nuvole che, come un velo leggero e delicato, scendevano pian piano da Ponente.
La Santa Caterina era giunta su acque più chiare, animate da una corrente mite ma più forte di quella, quasi impercettibile, che muoveva il denso Lagno.
Ed in lontananza si intravedevano delle costruzioni che si innalzavano dalla piana circostante.
“Altea...” disse Guisgard alla dama di Bastian “... io non ho mai detto che tu portassi sfortuna a bordo. Non l'ho detto per il semplice fatto che non ho mai creduto a tali superstizioni. E se all'inizio fui restio al tuo soggiorno su questa nave era solo perchè non volevo mettere in pericolo un'altra vita, oltre quelle dei miei uomini. Tu però hai insistito per restare, volendo poi persino partecipare alle missioni a terra, nonostante io fossi dubbioso. Ed ora ti lamenti di non so cosa. Ovvio che sia pericoloso. E se tu hai rischiato di essere violentata, io e gli altri scesi con te abbiamo a nostra volta rischiato più volte di rimetterci la pelle. Dunque sinceramente non so di cosa tu possa ancora lamentarti, visto che, come detto, sei stata tu a voler salire sul mio veliero. Ora vuoi scendere? E' una tua scelta ed io la rispetterò. Ma sappi che se scenderai di tua volontà, poi non vi risalirai più. E se questo è ciò che vuoi, allora al primo scalo ti faremo scendere a terra.”
Raggiunse poi alcuni dei suoi al posto di comando.
“Guisgard...” Palos, mostrandogli una cartina “... abbiamo lasciato le acque del Lagno ed ora stiamo navigando il fiume Volotronus.”
“Non dovevamo lasciare il Lagno...” fece il capitano “... questo rallenterà il nostro arrivo a Nolhia.”
“Dobbiamo comunque fermarci per fare provviste.” Mormorò Irko.
“Allora al primo punto di scalo ci fermeremo” dispose il presunto Taddeide “e caricheremo le provviste. Poi riprenderemo il cammino verso Nolhia.”
“Si, signore.” Annuirono i due.
“Ora però dovresti riposare un po', Guisgard.” Disse Palos. “Su, va a fare colazione.”
“D'accordo.” Annuì il capitano.
Poco dopo, nella sua cabina, Clio era appena uscita dalla vasca, quando, con indosso solo un telo, tornando nella camera vera e propria, con sua sorpresa vi trovò qualcuno.
“Queste essenze nell'aria” disse Guisgard che stava seduto sul letto con d'avanti un grosso vassoio imbandito “sono davvero profumate. Ma credo che anche la colazione che ti ho appena portato abbia un profumino niente male.” Facendole l'occhiolino. “Sono sicuro di poter soddisfare ogni tuo gusto. Ti rivelerò un segreto...” sorridendole “... ho una collezione di marmellate unica. E' questo il mio segreto per far cadere le donne ai miei piedi.” Ridendo appena. “Ma prima...” mostrandole un fiore “... siccome una donna non si sveglia mai senza un fiore, ecco un'erica...” adagiandola fra i capelli biondi di lei “... nel linguaggio dei fiori simboleggia la solitudine... ma la solitudine” con i suoi occhi azzurri in quelli chiari di lei “è tante cose... è il Tempo... è la distanza... è tutto ciò che ci separa da quel che amiamo... e la solitudine è la campagna di ogni vero innamorato, poiché quando si ama il resto del mondo svanisce...”
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Altea
27-12-2014, 15.40.39
"È incredibile quanto tu stia dimenticando il passato..certo era rischioso per tutti ma dovevamo essere tutti uniti..la tua avventura era solo con una persona. .e tu di me non sai nulla perché non ti sei mai degnato a parlare con me, solo in certi casi..aspetto qui per scendere ..a mio avviso tu non meriti nemmeno di divenire duca."
Mi misi seduta a terra aspettando arrivassimo per sbarcare ed andarmene e aggiunsi in modo tutti sentissero e pure lui.."Inoltre lui non fa il doppio gioco, sostiene..tornando qui gli dissi volevo dormire da lui e mi ha detto vi erano tanti posti nella nave o fumentavamo sospetti come la scorsa volta..non ami nemmeno te stesso Guiscard..uguale a Velv."
E ricordai esattamente le parole e il fatto svoltasi poche ora prima..
“Beh, dato gli ultimi accadimenti prima di scendere a terra” disse il presunto duca alla dama di Bastian “credo sia meglio evitare nuovi incontri nella mia camera, così da scongiurare fraintendimenti.” Sorridendo. “A bordo tutti gli alloggi sono comodi e confortevoli.” Facendole infine l'occhiolino.
Comunque, poi, mentivo io o lui girava la frittata per non essere reo di nulla..come quando mi tenne in camera sua senza proteste o volle i baci ed altro.
E chiusi gli occhi cercando di dormire. .era tornati da Suession che non dormivo.
elisabeth
27-12-2014, 18.00.44
Incominciavo a comprendere gli altri solo quando nel silenzio avevo il tempo di ascoltarli...Deluel. quel nome mi dava la sensazione della parola delusione.....e infatti, mentre le parole del ragazzo furono dettate dal freddo ragionamento...marangel ...aveva avuto una visione piu' positi .... evrei giurato che Lei aveva gia' cissuto nel suo cuore quel viaggio...e csoì gli Dei lo avevano opportunamente preparato per Lei...." Infatti Deluel, bisogna vedere cosa ha spinto quegli uomini a venire in questo posto nonostante le loro anvi andavano da un'altra parte.....ma come dice Marangel....puo' anche darsi che il fato mi debba un regalo...."......infatti come se le miei parole avessero avuto una risposta...notammo una taverna....e nello spiazzo antistante dei cavalli , che solo uomini ricchi e in armi potevano avere......" C'e' una preghiera che viene insegnata alla mezza notte del 24 dicembre.....non viene trascritta ma tramandata oralmente, prima di pregare si fa una richiesta e poi dopo averla recitata tre volte...ad ogni suono...vocio...si da' un'interpretazione......Qui ci sono dei cavalli di razza...c'e'm freddo....e abbiamo fame.....i segni ci sono tutti..proviamo a fermarci...... "......e così Marangel sicura che tutto stesse per andare per il meglio mi fece spazio perchè scendessi dal carro....
Mi illuminai.
Restai immobile per un lungo istante, incapace di proferire parola, con un sorriso luminoso e raggiante, che mi sembrava di non aver mai avuto.
Spostavo lo sguardo da lui al vassoio, per poi tornare ai suoi occhi, quasi non credessi a quello che vedevo.
Lui poi posò un fiore tra i miei capelli, lasciandomi ancora una volta senza parole.
Gli sfiorai dolcemente la guancia, con gli occhi nei suoi, senza riuscire ancora a parlare.
Non era un sogno.
“Marmellata, eh..” mormorai, divertita “ Ah, ecco svelato il tuo segreto..” lanciando un’occhiata al vassoio “Anche quella di mirtilli? È la mia preferita…”, voltandomi verso di lui per poi fargli l’occhiolino.
Mi avvicinai al vassoio, accanto al quale giaceva la camicia da notte che avevo preparato.
“Seta bianca e marmellata… non è il massimo..” mormorai, divertita, ma non avevo voglia di sceglierne un’altra, tanto ormai albeggiava, presto avrei dovuto vestirmi di tutto punto.
La raccolsi con la mano sinistra, mentre allungavo la destra sul vassoio.
“Che meraviglia..” sorrisi, prima di rubare un pezzetto di marmellata come una bimba dispettosa “Buona..” assentii, portando la mano alle labbra “Faccio in un attimo..”.
Sparii dietro il paravento, mi liberai del telo, appoggiandolo sul paravento stesso, e indossai la mia preziosa camicia da notte, stando attenta all’erica nei miei capelli.
“Eccomi..” sorrisi, uscendo, per poi sedermi sul letto a mia volta, davanti a quella splendida colazione.
Alzai gli occhi su di lui, sorridendo “Grazie..” sussurrai appena, sentendo la voce tremare “Hai ragione sai.. il mondo svanisce..” per poi illuminarmi, spostando lo sguardo al vassoio “Beh, Buon Appetito..” facendogli l’occhiolino “Non vorrai farmi mangiare da sola..” .
Era così strano, eppure così bello, condividere con lui una cosa tanto semplice e quotidiana come la colazione la rendeva improvvisamente speciale.
Ero felice, quella era la mia Isola Felice, fuori dal tempo, come sempre, il mondo intero poteva crollare che non me ne sarei accorta.
Guisgard
29-12-2014, 01.24.27
Clio uscì da dietro il paravento con la sua splendida camicia da notte.
E nel vederla così, come una visione, Guisgard restò per un attimo senza parole.
“Eh...” disse in un sospiro “... se ti vedesse adesso il tuo maestro... chi poteva immaginare che un giorno quel dispettoso maschiaccio sarebbe diventato una meravigliosa ragazza...” sorrise e riprese a spalmare la marmellata sul pane “... sarà meglio che io però non tocchi le varie marmellate, visto che da qualche parte ho letto che lo zucchero possiede qualità afrodisiache... non che ne abbia bisogna, ovvio... la tua camicia da notte basta e avanza... meglio di una torta alla meringa...” facendole l'occhiolino e offrendole quella fetta di pane cosparsa di marmellata ai mirtilli “... il segreto di una buona marmellata sta nel rendere al minimo i pezzettoni di frutta... così si spalma in maniera omogenea sul pane...” rise “... chissà, potrei scriverci un libro sull'argomento!”
Risi appena.
"Oh, il maestro sarebbe contento invece..." Prendendo il pane che mi porgeva "Lui diceva sempre che per lui ero solo un combattente... Uomo o donna cambia poco.." Strizzando l'occhio.
"Ottima..." Sorridendo "Non ti facevo un estimatore di marmellate... Andiamo, fammi compagnia..." Alzando gli occhi su di lui "Credo che siano più afrodisiache le essenze che ho disperso nella vasca...." sussurrai strizzandogli l'occhio.
Guisgard
29-12-2014, 01.37.03
Il carretto di Deluen si fermò davanti alla locanda e subito Elisabeth e Marangel scesero, per poi avviarsi verso l'edificio.
Deluen le seguì appena assicurato il suo carretto all'interno della staccionata che precedeva la locanda.
E una volta dentro, le due donne ed il giovane uomo videro un tavolo attorno al quale stavano seduti alcuni uomini e le cui divise non lasciavano dubbi circa la loro attività principale: la guerra.
“Hihihihihihi... eh, cari signori, ormai è chiaro... quel Guisgard sa il fatto suo...” disse Burmid con la sua gabbianella sulle ginocchia “... ma anche lui, come tutti, ha un punto debole... hihihihihihihi...”
“Quale sarebbe?” Chiese Samoa, sorseggiando del vino.
“Le donne!” Esclamò il capo dei mercenari. “Diavolo se sono il suo punto debole! Potrei giocarmi il mio nuovo fucile! Hihihihihihihi...”
“E in base a cosa lo credete?” Incuriosito Samoa.
“Ne ha due nel suo equipaggio” rispose Burmid “e posso assicurarvi che le donne, spesso, sono più un fastidio che altro. Ma se lui continua a portarsele dietro... hihihihihihihihi...”
“In verità” fece Samoa “qualche dubbio lo nutro circa questa vostra teoria, ma non va lasciato nulla di intentato. Ma posso dirvi che una delle due, dopo la descrizione del barone Ciminieri e dei suoi familiari, mi ha ricordato...”
“Chi?” Fissandolo Burmid.
“Il mio ex capitano...” svelò Samoa “... Clio. E lei, posso assicurarvi, non ha mai mostrato interesse alcuno per gli uomini.”
Guisgard
29-12-2014, 01.40.38
Guisgard sorrise a Clio, per poi prendere anche lui una fetta di pane con la marmellata.
“Già...” disse annuendo “... in effetti è da quando sono entrato che faccio strani e poco cortesi pensieri... però, a pensarci, dovevi aspettarmi nella vasca... immersa in quelle afrodisiache essenze... o forse ciò ti spaventava un pochino?” Facendole l'occhiolino.
Sorrisi, soddisfatta, nel vedere che mangiava.
"Ah, davvero?" Con sufficienza, prendendo un'altra fetta di pane spalmato di marmellata, per poi ridere divertita.
"Nella vasca?" Risi appena "Oh, questa è bella.. Senti che presuntuoso..." Sorridendo "Sei il mio capitano, non il mio uomo mi pare..." Con gli occhi nei suoi.
Guisgard
29-12-2014, 02.05.05
“Ah, ma senti...” disse Guisgard, vagamente risentito a quelle parole di Clio “... beh, forse tu ignori che in certi mari d'Oriente il capitano dispone di un potere assoluto sulla sua nave e può quasi ritenere il suo equipaggio di fatto formato da degli schiavi...” divertito “... dunque, mia cara guardia del corpo, se per un fortunato caso dovessimo perdere la rotta e ritrovarci in quegli esotici mari, eh, potrei, anzi, dovrei adottare le leggi di quelle acque e ritenere te come una mia schiava, una mia ancella...” rise “... però, sarebbe divertente, sai? La decisa e risoluta Clio, dama di spade, adattata a fare da schiava al suo capitano... facendole l'occhiolino... chissà, potrei ordinarti, in quel caso, le cose più bizzarre... del tipo... fare colazione insieme, con te, però, completamente nuda...” riempì due bicchieri con del succo d'arancia “... alla tua salute, mia mancata ancella... peccato che il succo d'arancia non vada alla testa come una bottiglia di vino di Chanty... la terra incantata e promessa di tante saghe Capomazdesi... alla tua salute, mia bella guardia del corpo...” facendole l'occhiolino.
I miei occhi divennero ghiaccio per un momento.
Nemmeno a lui era permesso parlarmi in quel modo, nemmeno per scherzo.
"Se prendessimo quelle acque..." Seccamente "Mi ucciderei, ma solo nel caso in cui non riuscissi a uccidere te..." Con un sorriso forzato, prendendo la coppa di succo d'arancia "Quella colazione potrebbe addirittura essere avvelenata..." Prendendone un sorso "Mai sottovalutare una donna respinta... O umiliarne una che è abituata ad uccidere..." Prendendo nervosamente un pezzo di pane dal vassoio, evitando il suo sguardo, perché non vedesse il velo di tristezza che aveva avvolto i miei occhi.
Cercai di respirare piano.
Calmati, adesso... O peggiorerai solo le cose...
Gli bastava davvero un attimo per farmi tornare con i piedi per terra.
Chiusi gli occhi per proteggere il mio sguardo, e respirai ancora, prendendo un altro sorso di succo d'arancia.
Ma non dissi nulla, perché sapevo che la mia voce avrebbe tremato.
Guisgard
29-12-2014, 02.34.38
Calò il silenzio nella stanza.
Solo il rumore delle posate e dei bicchieri rompevano per qualche attimo quel silenzio.
Poi Guisgard si alzò, avvicinandosi ad una delle finestre e restando là, immobile, ad osservare il fiume che stavano attraversando.
Ancora quel silenzio.
Poi, ad un tratto, Clio si sentì stringere da dietro e in un attimo le braccia di lui erano attorno ai fianchi di lei.
“Una donna respinta, umiliata...” disse il presunto duca piano, parlandole fra i suoi capelli “... tu non sei né l'una, né l'altra mi pare... ed il giorno in cui vorrai farmi fuori, allora avvelenati le labbra... almeno morirei baciandoti...” la voce era profonda, calda “... comunque non saprei cosa farmene di una schiava... e di certo non vorrei te come ancella... ti ho sempre voluta per ciò che sei... libera... con quegli occhi che sanno essere ora ghiaccio, ora fuoco...” le sfiorò l'orecchio con le labbra “... non dimenticarlo mai...”
All'improvviso si udì il fischio della Santa Caterina.
Guisgard
29-12-2014, 02.37.19
Altea chiuse gli occhi cercando di dormire, tentando così di allontanare le sue inquietudini.
Aveva esternato il suo malessere e gridato in faccia a tutti che per lei Guisgard non era degno di essere duca.
E attorno a lei scese solo silenzio.
Fino a quando, all'improvviso, si udì il fischio della Santa Caterina.
La vedetta, infatti, aveva scorto qualcosa sulla terra davanti a loro, sulla sponda destra del fiume.
“Sembra...” disse Palos guardando col cannocchiale “... sembra... si, sembra una chiesa... e molto antica direi...”
“Beh, se c'è una chiesa” fece Irko “allora non lontano ci sarà almeno un borgo, o un villaggio. Direi di attraccare qui, così potremo scendere a cercare provviste per il viaggio.”
“Si, d'accordo.” Annuì Palos.
Trasalii, sentendo le sue braccia che mi stringevano, sciogliendo la rabbia e la malinconia, mi appoggiai a lui, dolcemente.
Sorrisi appena alle sue parole.
Potrai la testa all'indietro, perché potesse vedermi sorridere, e così la mano, sfiorandogli appena la guancia.
"Mi.." Mormorai appena "Mi hai sempre voluta?" Ripetei, incredula, in un sussurro, con gli occhi nei suoi "Allora.." Esitai, incerta "Allora perché..." Ma quella domanda mi morì in gola, forse perché avevo sentito il fischio della Santa Caterina, o forse era solo una scusa "Non importa.." Dissi soltanto, con un lieve sorriso.
Già una volta aveva eluso la mia domanda, lo avrebbe fatto di nuovo.
Non erano cose da chiedere, se voleva me al suo fianco me l'avrebbe detto spontaneamente.
Dopotutto sapeva che attendevo solo la sua scelta, se mi teneva sulle spine evidentemente aveva i suoi buoni motivi.
E io non dovevo forzare la mano.
"Su.." Mormorai "Hai sentito? Dobbiamo andare..".
Altea
29-12-2014, 15.43.35
Mi destai dal sonno, tutto l' equipaggio era in manovra ma attorno a me avvertivo freddezza. Poi lo sguardo cadde sui lunghi capelli biondi e la preziosa veste azzurra..scossi il capo..non potevo andare in giro cosi..Burmid e Velv mi avrebbero riconosciuta e fino a posto sicuro non era prudente vestire in modo cosi sontuoso. Mi alzai e mi ricordai del baule con tanti vestiti e di quando mi travestii da zingara e poi Angelique.
Andai veloce nella mia stanza e mi rimisi la tintura di Madama Sibille per scurirmi, poi sarei tornata di colore naturale appena raggiunta la campagna, lontana dal Lagno e nel frattempo cercai nel baule e vidi dei vestiti da mercenaria o corsara...erano perfetti. Li indossai e poi estrassi dalla sacca una pistola e un pugnale che erano nella stanza e avevo preso per difendermi e afferrai pure una spada e la cinsi in vita..la prudenza non era mai troppa..e per fortuna l' Austero mi aveva insegnato pure bene a usare le armi.
Mi guardai allo specchio, spazzolai i capelli diventati scuri e misi un cappello ma lo specchio mi trasmetteva pure mille inquietudini e ricordi..ad un tratto ricordai le parole di Guisgard al maniero di Ciminieri, lo avevo appena baciato sulle labbra e gli dissi che forse l'indomani non mi avrebbe più rivisto..e lui..rispose era impossibile perchè mi avrebbe cercata con il resto della ciurma ovunque..questo faceva più male, perchè poi ci credevo sempre.
Un ricordo di infanzia...
"Mio nonno mi teneva in braccio e vicino a lui vi era l' Austero,
Mandus de Bastian estrasse il suo piccolo dipinto.."Perfetto Mandus, è lui..uguale, non te lo sei scordato quando lo hai visto e hai giocato con lui".
Il vecchio duca sorrise e dandomi quel dipinto mi baciò la fronte e vidi un bambino dagli occhi azzurri e luminosi, per tempo nella camera lo guardavo e sorridevo al pensiero un giorno sarebbe arrivato da me finalmente.
Purtroppo quando Dominus salì al potere tolse tutto ciò che lo ricordava e anche prima, infatti il dipinto lo tenevo nascosto e mio nonno fu costretto a distruggerlo..altrimenti avrebbero scoperto pure lui e la Confraternita che tramava contro Dominus".
Il fischio di arrivo mi distolse dai pensieri, presi la sacca e misi dentro il vestito elegante e uno scialle e correndo andai sul ponte, avevano avvistato una chiesa e ascoltai gli uomini..forse vi era un borgo.
Mi misi sul parapetto aspettando di approdare, guardavo la chiesa antica..sarebbe stato la prima tappa, era tanto non andavo in una chiesa e ricordai avevo con me la frase del codice ardeliano..forse dovevo dirglielo a Guisgard..era stata la nostra prima avventura assieme ed era la chiave per trovare il Fiore Azzurro, ma dubitavo mi avesse ascoltata e continuai a guardare la sponda in silenzio.
http://i58.tinypic.com/ve5iyv.jpg
elisabeth
29-12-2014, 17.22.27
Deluen fu molto attento a legare il suo carro...così come si fa con le cose che nella vita sono importanti.....Entrammo nella locanda....era spaziosa e la maggior parte dei tavoli era occupata.....un tavolo catturo' la nostra attenzione....e la mia soprattutto......Burmid......la sua risata idiota, mi ricordo' la scena della moneta...una scelta dettata dalla sorte, eppure se era lì...si era fidato della scelta di una donna, tolsi d'istinto lo scialle che aveva Marangel sulle spalle e me lo misi sulla testa.......se Burmid mi avesse riconosciuta non immaginavo quale potesse essere la sua reazione....ma sapevo che Velv e Nettuno...avevano preferito un'altra strada..........presi iniziativa e mi sedetti ad un tavolo vicino alla porta della locanda....." Non so se pensare di aver aver avuto fortuna oppure no......gli uomini che sono seduti a quel tavolo....anzi l'uomo che sghignazza e' l'ultima persona che avrei voluto incontrare......L' uomo che avrei voluto vedere ...evidentemente, non ha creduto al mio sesto senso.....comunque scusa Marangel se ho preso in prestito in malo modo il tuo scialle...ma e' meglio che quel gentil' uomo non mi riconosca........credo che dovremmo arrivare alla nave prima di loro......vorrei poter parlare con l'uomo che mi crede morta prima che loro arrivino a bordo...."......
Guisgard
29-12-2014, 18.31.04
La Santa Caterina si fermò lungo la sponda del fiume, dove una piccola ansa formava un sicuro e tranquillo nascondiglio.
Guisgard e Clio salirono sul ponte, ritrovando tutti gli altri.
Vi era anche Altea, con il suo nuovo e più avventuroso aspetto.
“C'è una chiesa là...” disse Irko al capitano, indicando il sacro edificio “... questo vuol dire che non lontano dovrebbe esserci un borgo o comunque un villaggio in cui poterci rifornire.”
“Si, giusto.” Annuì il presunto Taddeide. “Forma una piccola squadriglia di volontari e scendi a terra per le provviste.”
“Si, signore.” Fece il Rosso, per poi voltarsi verso gli altri ed attendere eventuali volontari.
Altea
29-12-2014, 18.38.54
"Vengo io con te..perchè dopo prenderò una altra strada..dista molto Capomazda da qui?" guardai Guisgard e presi coraggio.."Dovrei parlarti prima di andare via..in privato possibilmente".
Guisgard
29-12-2014, 18.44.54
Guisgard annuì ad Altea e le fece cenno di seguirlo.
Raggiunsero la sala del timone.
“Qui nessuno ci disturberà...” disse alla dama “... vedo che sei decisa ad andare. E come detto non ti impedirò di fare ciò che vuoi. Noto hai anche cambiato colore dei capelli. Ebbene? Ti ascolto...”
Altea
29-12-2014, 18.52.38
Lo seguii e andammo nella sala del timone.."D' altronde non mi sembra ti spiaccia no? Eppure avevi detto quel mattino al maniero se fossi andata via mi avresti cercata ovunque..lo hai detto per cortesia? Si..e sono pure armata..ho cambiato perchè temo Velv e Burmid potrebbero riconoscermi."
Aprii la sacca e presi il mio diario.."Ho pensato a una cosa..sarebbe stato ingrato da parte mia" dissi mentre lo sfogliavo e strappai la pagina "la frase del Codice Ardeliano..eccola..ricordi..l' avevo trascritta io?".
Mi guardai in giro nervosamente cercando di non guardarlo negli occhi.."Vorrei dirti tante cose..tutte quelle taciute e volute..comunque io volevo dirti riguardo Burmid, quella sera ti vidi con Clio e pensavo di disturbarti e sono andata verso la poppa della nave e mi raggiunse Pepe e iniziò a fare il galante, io ovviamente lo ho rifiutato..lui ha iniziato a dire le sue opinioni e poi io mi lasciai sfuggire volevo parlarti per via di Burmid e me ne andai..e poco dopo tutti arrivarono da me..Pepe fece la spia..e questo fatto non mi è andato a dire il vero".
Guisgard
29-12-2014, 18.57.53
“Tranquilla, non fa niente.” Disse Guisgard ad Altea. “Quanto al tuo addio... si, ho detto che ti avremmo cercata, ma se ti avessero rapita o se tu ti fossi persa. Ora invece sei tu che vuoi andare, dunque cercarti non avrebbe senso. Tutti su questa nave sono liberi di andare o restare.” La guardò negli occhi. “A questo punto, credo, sia inutile qualsiasi altra parola. Hai deciso mi pare.”
Guisgard
29-12-2014, 19.04.00
“Si, ma perchè” disse Marangel ad Elisabeth “non volete farvi riconoscere da quell'uomo? Non era anch'egli con voi sulla nave?”
“Si, anche io mi chiedo ciò...” fece Deluen “... dopotutto, se ritornerete sulla vostra nave, comunque ritroverete anche costui.”
Intanto, al tavolo dei mercenari, Burmid ed i suoi continuavano con i loro discorsi, fino a quando chiesero al locandiere il conto da pagare.
“Ora direi di tornare alle navi, signori.” Burmid ai suoi, mentre la sua gabbianella era sulla sua spalla. “O partiranno senza di noi... hihihihihihi...”
E tutti risero.
Altea
29-12-2014, 19.08.49
Alle sue parole risi.."Sai che sai sviare bene le frasi...le cambi a tuo piacimento..." mi guardò negli occhi e io abbassai i miei.."Sai che per me lasciarti è difficile..una volta dissi a Champenuan della mia vita, del nostro patto matrimoniale e ammisi che avendoti conosciuto ora per come eri..ti avrei sposato pure se non fossi stato il vero duca..lui lo sa, se non mi credi come sempre..lui è stato il mio amico qui..e mi ha consolata quando mi disperavo per te".
Presi la sua mano e mi avvicinai a lui e dissi piano.."So non vuoi contatti con me, hai detto che non ti vanno pure i miei baci..però io voglio almeno salutarti avendo come ricordo un tuo bacio..a dire il vero volevo parlarti di una Confraternita pure..a Corte..perchè io dovevo agire per loro..sono di loro, vogliono spodestare Dominus, quando arriverai a corte fai in modo prima di mandare una missiva a mio nonno..lui ti aiuterà". Sorrisi e lo baciai dolcemente sulle labbra.."Grazie di tutto".
Presi la sacca, lui era inflessibile e a dire il vero si leggeva negli occhi il suo disinteresse verso me..se solo vi avessi visto un pò di gentilezza e fraternità avrei cambiato idea..ma con me era tagliente come un coltello.
"Comunque" dissi voltandomi "se sei il vero duca ti toccherà governare con me, è scritto nel patto matrimoniale..è volontà dell' Austero..anche se non mi sposi..io fino ora ho rifiutato per non sottostare al volere di Dominus o finire ammazzata" e mi riavvicinai a lui accarezzandogli il viso sorridendo e baciandolo nuovamente e tornai sul ponte.
Mi avvicinai ad Irko e dissi.."Eccomi.."
elisabeth
29-12-2014, 19.12.50
Ero molto nervosa.....Non avevo mai avuto fiducia in Burmid.....e in cuor mio pensavo che se mi avesse riconosciuta avrebbe fatto di tutto per non farmi arrivare alla nave......anche se ero io che avevo preso la decisione di andar via........" C'era un tempo in cui le decisioni che prendevo..per me e la mia gente...erano dettate dall'amore e non dall' indecisione o dal terrore di sbagliare....mi rendo conto che se sono qui...non e' per colpa di nessuno...se non mia e che mi sto comportando da ragazzina noiosa e petulante.....avete ragione...infondo e' con loro che dovro' incontrarmi a bordo......".....e mentre vidi gli uomini alzarsi per andare via...tolsi lo scialle dai capelli.......e quando Burmid mi fu vicino..."...Dite che noi donne siamo delle vere disgrazie.........allora e' vero che per noi donne le porte degli inferi sono sempre aperte....."......
Guisgard
29-12-2014, 19.31.50
Burmid, nel vedersi davanti Elisabeth, restò prima stupito, per poi scoppiare a ridere.
“Allora è vero... hihihihihihi...” disse divertito “... è vero ciò che dice il vecchio detto... le donne sono di casa sia sulla Terra, che all'Inferno... hihihihihihihi...” la guardò con attenzione “... cosa ci fate qui? Dubito siate un fantasma, dunque immagino abbiate una spiegazione plausibile... hihihihihihi...”
Mi vestii in fretta e raggiungemmo il ponte.
A quanto pare era solo una sosta per fare rifornimento.
Tendenzialmente non ci sarebbe stato bisogno di me.
"Io posso anche restare questa volta.." Alzando appena le spalle "Ma se avete bisogno, ci mancherebbe...".
Guisgard
29-12-2014, 19.40.30
Guisgard scosse la testa.
“Parlare con lei è completamente inutile...” disse fra se.
Poi Altea tornò sul ponte e si presentò ad Irko per scendere con lui a terra.
Infatti il Rosso stava organizzando con i volontari per scendere e cercare delle provviste.
“Tranquilla, Clio...” il capitano alla piratessa “... prenderanno solo il necessario, per poi fare ritorno a bordo. Non occorre tu vada con loro.”
Alla fine si fecero avanti Miseria, Lainos e Pepe.
I tre, così, scesero dalla nave con Altea ed Irko.
Non prima però che tutto l'equipaggio ebbe salutato la dama di Bastian.
Champenuan, poi, come regalo di addio, donò ad Altea un taglierino particolare, appartenuto, a suo dire, ad uno degli assaggiatori ufficiali di re Musamba, monarca della Somalia.
Sul taglierino, dopo la conversione del re al Cristianesimo, era stata incisa con maestria una Croce dorata.
Scesi a terra, i volontari raggiunsero la chiesa e subito ne furono colpiti dalla bellezza.
Era infatti uno straordinario modello di chiesa romanica antichissima, dal portale decorato e col portico abbellito da colonne su arcate.
Ma ciò che stupì il gruppo di avventurieri era che, nonostante fosse giorno, la bellissima chiesa appariva chiusa.
http://media-cdn.tripadvisor.com/media/photo-s/03/c3/55/60/basilica-di-sant-angelo.jpg
elisabeth
29-12-2014, 19.45.27
Vidi il volto di Burmid prendere il colore dei suoi mille pensieri......sorrisi alla sua affermazione...." Ho sempre creduto ai vecchi detti....e per quanto l'essere un fantasma faciliterebbe molto i miei spostamenti......no...non sono un fantasma.....Ma vi posso assicurare, che ho fatto un viaggio molto lungo...nel ventre della morte......ma sapete ?......Madonna Morte non mi ha voluta...anzi..mi ha dato un ordine...dovevo tornare a bordo.......e quindi.....Burmid caro....ho voglia di riabbracciare mio marito....so che non amate le donne.....ma ad alcune donne a quanto pare si deve solo obbedire........so...che sarete così cortese da scortarmi a bordo...ovviamente con i miei due compagni di viaggio...."...
Altea
29-12-2014, 19.46.22
Baciai Champenuan.."Grazie di tutto" e lo abbracciai con le lacrime.."Tu sai tutto di me..grazie per avermi sentito..confortata..questo regalo è il più bello io avessi mai ricevuto..e credimi ne ho avuti di preziosi ma le cose più belle stanno nelle cose più semplici..questo me lo ha insegnato l' Austero".
Scesi senza guardare nessuno e come promesso andai nella chiesa, ma mi allontanai dagli altri, misi lo scialle sulle spalle e cercavo un padre confessore ma la chiesa sembrava chiusa.."Vi è qualcuno? La Casa del Signore non può essere chiusa".
Annuii a Guisgard.
Dunque sarei rimasta.
Salutai con gli altri Lady Altea, augurandole buona fortuna.
Partita la spedizione, mi appoggiai al parapetto, lasciando lo sguardo vagare sulla calma distesa d'acqua.
Guisgard
30-12-2014, 01.46.03
Sceso il gruppo dei volontari dalla Santa Caterina, gli altri restarono ad attendere il loro ritorno.
Guisgard si avvicinò al parapetto, dove si trovava anche Clio, cominciando a fissare il corso del fiume e la piana circostante, da dove si vedeva emergere la chiesa.
“E' una terra molto antica questa.” Disse il capitano alla ragazza, con gli occhi fissi sul paesaggio circostante. “Il Volotronus non solo è il più lungo fiume del reame di Afragolignone, ma è anche quello che attraversa alcune delle città più nobili.” Si voltò a guardare la piratessa. “Prima, quando il fischio ci ha interrotti... cosa stavi dicendomi? Mentre eravamo nella tua cabina...”
Guisgard
30-12-2014, 01.57.32
Burmid sorrise ad Elisabeth.
“Oh, non è poi vero che odio le donne...” disse “... diciamo che detesto quelle che non posso comprare, poiché mai ho conosciuto, né riconosciuto un onesto impulso in loro... hihihihihihihi... ma voi siete diversa, sapete? Siete la moglie di quello che sembra essere un asso della Marina Ducale... hihihihihihi... bella coppia, no? Voi che vorreste essere un fantasma e vostro marito che magari lo è davvero... hihihihihihihi... ma sarà comunque un onore, oltre che un piacere, potervi ricondurre a bordo...” guardò Marangel e Deluen “... e costoro? Chi sono? Altri che come voi sono stati rifiutati da madonna Morte? Hihihihihihihi...”
Sorrisi appena, osservando quel calmo paesaggio.
"Oh, prima?" Farfugliai scuotendo la testa appena "No io... Nulla.." Guardando lontano "Ero solo stupita.. Per.. Quello che hai detto... Tutto qui.." Mormorai piano.
Restai in silenzio per alcuni istanti, e poi sospirai, voltandomi verso di lui.
"La verità è che fatico a capirti.." Ammisi, parlando piano "Capire cosa pensi, cosa provi, cosa vuoi.. Dare un senso ai tuoi comportamenti, alle tue parole..." Scossi la testa, guardando di nuovo lontano.
"Ma immagino che sia normale, trattandosi di te.." Strizzandogli l'occhio, divertita.
Guisgard
30-12-2014, 02.20.43
“Mmm... ciò che ho detto...” disse Guisgard in un mugugno “... cosa avrò detto mai per farti cominciare a dire una cosa e poi convincerti a non rivelarmela più...” fingendosi pensieroso “... forse riguardo la marmellata?” Sorrise appena. “O per quella storia dell'ancella, rischiando di finire infilzato o avvelenato?” Facendole l'occhiolino. “E comunque non credo di essere poi così complicato...” tornando serio “... cosa voglio? Chissà...” guardò fra i capelli di lei , dov'era ancora adagiata l'erica “... fra tutti i fiori che abbiamo incontrato, nessuno era fresco e profumato come questo...” sfiorando il fiore e poi i capelli di lei.
“C'è qualcuno!” Gridò ad un tratto la vedetta.
Guisgard guardò in basso, sulla sponda del fiume, dove stava passando un carretto con due individui sopra.
Sospirai, la pazienza non era certo tra le mie virtù.
"Lo vedi?" Allargando appena le braccia "Chissà.." Ripetei "Sai, a volte penso che tu in realtà ti stia solo divertendo un mondo a farmi impazzire, al posto di dirmi semplicemente come stanno le cose.." Sorridendo appena "Io non sono una dama di corte, non sono abituata a questi giochetti..".
Anzi, pensai, mi danno proprio sui nervi.
"E comunque.. Era una domanda.." Sbottai "Ma poi mi sono ricordata che non rispondi mai alle mie domande, tanto vale non fartele..." Scossi la testa "Hai detto che mi hai sempre voluta, così come sono.." Mormorai appena, alzando timidamente lo sguardo su di lui.
Poi la vedetta annunciò che c'era qualcuno, e mi sporsi anche io a vedere.
Guisgard
30-12-2014, 02.48.43
“Allora facciamo un patto...” disse Guisgard a Clio, prima di sporgersi a guardare in basso “... fammi una domanda ed io ti risponderò senza alcun giro di parole... promesso...” sorridendo.
Il carretto intanto era arrivato molto vicino alla fiancata del vascello e a bordo, come detto, vi erano due individui, uno anziano e l'altro giovane.
Avevano caricato sul carretto diversi pezzi di statue lignee, rozzamente scolpite e qualcuna con un accenno di colorazione.
“Pensi troveremo presto lavoro, zio?” Chiese il giovane all'anziano.
“Ma certo.” Annuì questi. “Dopotutto, grazie al Cielo, siamo in terre Cristiane. Cristiane autentiche, intendo. Insomma, abitate da timorosi uomini che non solo si professano credenti, ma che di fatto si comportano come tali.”
“Guarda questa nave, zio...” il giovane indicando la Santa Caterina ormeggiata “... hai visto la prua?” Facendo segno dove vi era la polena del vascello, che raffigurava Santa Caterina.
“Si, ho visto...” fissando la nave l'anziano “... saranno di certo stranieri...”
"Una domanda..." Ripetei, incredula "Accidenti dovrò sceglierla bene...".
Me ne vennero in mente cento, o forse una soltanto, che però non avrei mai avuto il coraggio di dire.
Ci pensai, col cuore in gola.
Era inutile fare mille ipotesi, sapevo esattamente cosa chiedergli.
"Te l'avevo già fatta, in realtà... Giorni fa... Ma tu non hai riposto... Hai detto che avevo frainteso, che mi avresti spiegato, ma non l'hai mai fatto.. Ora puoi..." Sentivo il cuore scoppiare, ma nonostante il terrore e l'imbarazzo alzai gli occhi su di lui, sostenendo il suo sguardo, con i miei occhi colmi di terrore e speranza "È me che vuoi... Veramente?" Cercando di tenere la voce il più ferma possibile.
Guisgard
30-12-2014, 03.31.43
Guisgard restò un attimo senza fine a fissare Clio negli occhi.
I suoi azzurri, inquieti e luminosi, in quelli chiarissimi, quasi trasparenti, di lei.
Allora con un gesto impercettibile si avvicinò ancor più al suo viso.
La sua mano sfiorò i biondi capelli della piratessa, quasi perdendosi tra i riflessi e i bagliori che lo scintillio del Sole riflesso sulle acque davano a quelle lunghe ciocche, per poi scendere con una carezza sul volto della ragazza, scivolando su quella pelle d'alabastro fino al suo collo.
E fu allora che chinò appena il capo verso di lei e la baciò.
Descrivere un bacio è la cosa più difficile per qualsiasi narratore.
Persino per un sognatore, che è abituato ad immaginarlo, a desiderarlo.
Allora vi parlerò solo delle labbra di lui e di ciò che trovarono.
Baciare Clio era come un soffio d'Autunno.
La Primavera era per le dame di corte, con i suoi profumi ed i suoi colori.
L'Autunno invece è un attimo, tra l'Estate e l'Inverno.
L'Autunno è la Natura che si cela, che si chiude, ma poi alla fine, un attimo prima di addormentarsi, si desta e dona tutta se stessa.
L'Autunno sono i colori malinconici dei pomeriggi, il silenzio nostalgico della sera e l'incanto chiaro di tramonti freschi.
L'Autunno porta con se ancora i sogni dell'Estate, ma già contiene la magia dell'Inverno.
L'Autunno è un crepuscolo tra le stagioni.
E' come un libro.
Baciare Clio è come aprire quel libro e sfogliarlo piano.
E la labbra di Guisgard assaporarono a lungo quelle della ragazza.
E piano la sua mano scese lungo i fianchi di lei, mentre la sua bocca non smetteva di cogliere il respiro da quella della piratessa.
“Come risposta...” disse piano poi lui, staccandosi appena dalle labbra di lei “... come risposta basta a tutte le tue domande?”
“Ehm...” ad un tratto una voce.
Guisgard si voltò di scatto.
“Chiedo scusa...” mormorò Afiel “... ma ci sono due persone che chiedono di te...”
“Due persone?” Ripetè il capitano.
“Si, giunte con un carretto...” annuì Afiel.
Guisgard
30-12-2014, 03.58.31
Altea cercò un prete per confessarsi, ma quella chiesa sembrava completamente chiusa e nessuno pareva aggirarsi in quel Sacro Luogo.
Anche Irko, Pepe, Miseria e Lainos, si avvicinarono all'edificio, cercando di capire se vi fosse qualcuno nei paraggi.
Ma non vi era anima viva.
“Ehi, venite a vedere qui...” disse improvvisamente Miseria agli altri “... presto...”
“Cosa c'è?” Chiese Pepe.
“Guardate là...” indicando Miseria la porta della chiesa.
Stava infatti, proprio sopra la porta serrata, un grosso Crocifisso disegnato sulla muratura, molto semplice e spoglio di qualsiasi raffigurazione e ornamento.
E sotto vi erano incise queste parole:
“E' Lui che dovremmo adorare e non questo legno.”
“Ma cosa significherà mai?” Domandò Irko.
“Mah, non ho la minima idea...” mormorò Miseria.
http://blog.turkeyvision.com/wp-content/uploads/2012/10/31-200x300.jpg
Altea
30-12-2014, 15.42.33
Mi guardavo attorno e la voce di Miseria mi porto' dove vi erano gli altri..lessi la scritta e vidi il disegno..tutti erano perplessi.
Mi schiarii la voce.."Questa è una chiesa circa del 1000..a tre navate..solitamente non sono ricche ma la loro bellezza sta nella architettura..forse per questo non è aperta, essendo antica si apre solo per cerimonie solenni..forse" dissi piegando la testa da un lato..."La frase ... dipende da chi l'ha scritta e Chi sia questo Lui..io da cattolica lo interpreto come dire che noi dovremmo avere il Signore nel cuore e animo sempre..e non solo pensare a lui solo quando vediamo un crocifisso. Ma perché non scrivere il nome del Signore ma Lui?".
Mi guardai attorno per vedere se vi era qualche altro indizio.
Tremavo, nella trepidante attesa delle sue parole.
Parole che avevo sognato, desiderato, immaginato da sempre.
Oppure quelle che avevo temuto a tal punto da metterci tutto quel tempo a dirgli ciò che provavo.
Parole che, in un caso o nell'altro, mi avrebbero liberato da quello stato di incertezza in cui annaspavo.
Più restava in silenzio, e più il cuore accelerava.
Chiusi gli occhi per un momento alla sua carezza, e li riaprii in tempo per vederlo avvicinarsi piano.
E poi quel bacio, così magistralmente descritto.
Un bacio capace di sciogliere il terrore e nutrire la speranza.
Un bacio a cui mi abbandonai, stringendolo a me, quasi avessi paura di perderlo.
Un bacio fatto di sogni, desideri, emozioni.
Alla fine le sue parole.
Per un lungo istante non riuscii a parlare, incredula.
"Dipende.." Mormorai poi, alzando gli occhi su di lui "Devo prenderlo come un si?" Sussurrai, con un sorriso, avvicinandomi a lui "Oppure è un modo tanto subdolo quanto meraviglioso per evitare di darmi una risposta schietta, senza giri di parole?" Scossi appena la testa "Meno male che avevi promesso..." In un sussurro, per poi sospirare.
Ma se era un sì, allora perché non dirlo? Gli costava così tanto darmi una risposta?
Probabilmente era colpa mia, non avrei dovuto chiedere, ma quell'incertezza mi consumava.
Poi arrivò Alfiel, e indietreggiai di un passo.
Alzai di nuovo lo sguardo su Guisgard e sorrisi "Non farli aspettare...".
elisabeth
30-12-2014, 17.26.21
Burmid era il cattivo gusto fatto persona........ma ovviamente questo lui lo sapeva....." Quindi io sarei diversa perchè sono la moglie di De Gur.....però..magari e' un ragionamento che per voi avrà una sua logica....a questo punto Burmid...se ogni essere umano ha un suo prezzo..perchè alla fine tutti possiamo essere conquistati dal vile denaro....qual'e' il vostro prezzo ?.....mi piacerebbe saperlo, anche perchè io penso che voi amiate tanto il denaro che magari se torcessi il collo alla vostra gabbianella, ovviamente pagando, non vi dispiacerebbe neanche un po'.......Questo Guisgard non lo conosco.....ma a quanto pare gode della fedeltà di due donne....della sua ciurma...ha un battello volante ...diciamo che alla resa dei conti , ha molto piu' di voi......perdonatemi se sono stata brusca con voi.....ma non amo non dire cio' che penso......".......Mi alzai dalla sedia ...resi lo scialle a Marangel e sorrisi.....".....Vedete..io..sono il frutto della Morte...loro sono quello della vita......volevano accompagnarmi sino a bordo.....infondo glielo devo..mi hanno ritrovato sulla riva del Lagno...e mi hanno rimessa in piedi...quindi..se non vi dispiace, saliro' con loro sul carro' e vi seguiremo........spero di raggiungere presto...il mio amato marito...ho capito che avete fretta a salpare....".....
Guisgard
30-12-2014, 17.40.39
Altea e gli altri restarono a fissare la Croce e quella misteriosa scritta, senza riuscire a trovare una spiegazione soddisfacente.
Poi, ad un tratto, Pepe li chiamò.
Egli aveva cominciato a vagare nello spiazzo che precedeva la chiesa e scrutando oltre il Sacro Edificio, aveva visto qualcosa.
“Venite a vedere presto...” disse agli altri.
Tutti lo raggiunsero ed ai loro occhi si mostrò ciò che aveva visto Pepe.
Alle spalle della chiesa, lungo il corso del fiume, sorgeva, su una vasta piana, una monumentale città, dalle grandiose guglie, dai sontuosi palazzi, dalle alte torri che arrivavano quasi a lambire le base nubi e dalle gigantesche ed antiche mura che la racchiudevano.
http://www.art7d.be/images3/VM_gaudi08.jpg
Guisgard
30-12-2014, 17.48.45
Burmid sorrise ad Elisabeth e si voltò.
Ma un attimo dopo, rapido e silenzioso, il mercenario sguainò la sua spada e con abile gesto la puntò alla gola della donna.
“Potete essere la moglie di un capitano, di un ammiraglio, persino del duca o di qualsiasi nobile o prelato di questo porco e sudicio mondo” disse con occhi gelidi “ma se oserete ancora parlare così della mia Matiz io vi taglierò la gola come si fa con una qualsiasi donna da strada... non dimenticatelo mai...” restò a fissarla ancora, per poi scoppiare a ridere “... ora rimettiamoci in marcia, signori...” ai suoi uomini “... madama Elisabeth, come da lei stesso disposto, ci seguirà sul carro dei suoi due amici... hihihihihihi...”
Poco dopo il gruppo lasciò la locanda, diretto verso il porto.
Guisgard
30-12-2014, 17.53.09
Arrivò Afiel e impedì a Guisgard di rispondere a Clio.
Il capitano allora annuì al suo fidato compagno e lo seguì.
Sulla nave erano saliti i due individui, l'anziano ed il giovane, giunti con il loro carretto.
“Sono il capitano del vascello.” Disse Guisgard ai due nuovi arrivati. “Volevate parlarmi?”
“Si, capitano...” annuì il vecchio “... ecco, in verità il mio era più un consiglio...”
“Di che genere?” Chiese il capitano.
“Ecco...” farfugliò l'anziano “... in pratica...”
“Vi ascolto.”
“Ecco...” mormorò l'uomo “... in questa terre... noi, io e mio nipote, veniamo proprio da qui, dalla città più importante... e posso dirvi, anzi, consigliarvi di andarvene...”
“Per quale motivo?” Fissandolo Guisgard. “Non sono forse ospitali le persone qui?”
“Oh, no...” scuotendo il capo l'anziano “... lo sono molto invece.”
“Allora vi è una qualche guerra che rende insicure queste lande?”
“No, vi è un unico popolo e non vi sono nemici che opprimono...”
“Forse non hanno Fede e sono nemici della Chiesa?”
“Sono fedeli e devoti quanto me e mio nipote devo dire...” disse il vecchio “... ma in un certo senso è questo il problema...”
“La Fede, se vera, non è mai un problema.” Fece il presunto Taddeide.
“Il problema invece potrebbe essere la vostra nave, capitano.”
“La mia nave?” Ripetè Guisgard. “Spiegatevi meglio.”
“La polena...”
“Cos'ha la polena del mio vascello?”
“L'immagine che ritrae...”
“E' Santa Caterina.”
“Lo so...” il vecchio a lui.
“Insomma, parlate...” indispettito il capitano.
“Sono forse protestanti o roba del genere?” Chiese Chiò.
“Peggio in un certo senso...” rispose l'anziano.
“Cosa può essere peggio?” Perplesso Chiò. “Miscredenti allora?”
Il vecchio fissò tutti loro in modo enigmatico.
elisabeth
30-12-2014, 17.58.18
Madonna Morte mi perseguitava......ma avevo scoperto il lato debole di Burmid...non era così senza cuore come voleva far credere......." Allora siete capace di Amare........ma vi consiglio di non puntarmi piu' la vostra spada alla gola...ricordate che ci sono mille modi per morire.......ed ora, credo sia tempo di riprendere il cammino.......".......Così ....salita sul carro con i due giovani......prendemmo la strada per il porto....." Mi spiace per la scena di poc'anzi.....ma gli uomini di mare molto spesso hanno un brutto carattere.....una volta al porto......potete ritornare a casa.....se le cose non sono cambiate...mio marito mi dovrebbe essere amico......Marangel.....dai questo a tuo nonno....".....tolsi dal mio collo una sottile collana fatta di pietruzze del Lagno....non so come me l'ero ritrovata al collo dopo essere riemersa......" Digli che la Signora del Lagno...non e' solo leggenda "........la misi tra le mani della ragazza...e sperai che tutto quello che era successo fosse una cosa buona per due giovani....magari il nonno..sarebbe stato piu' accondiscendente
Lo seguii un passo indietro, e ascoltai lo strano vecchio e il ragazzo.
Mai una volta che incontrassimo un luogo normale.
Ma forse era quello il bello dell'avventura.
Non erano cose di cui mi intendessi molto, e li osservai incuriosita.
Cosa poteva essere? Uno di quei popoli che non accettano alcuna rappresentazione del divino?
Altea
30-12-2014, 18.17.16
Ad un tratto Pepe ci chiamò, il suo volto trapelava stupore.
E mi voltai a guardare..davanti a me apparve uno scenario a dir poco fiabesco e rimasi a bocca aperta e dissi solo.."Voi sapete che città indicava la mappa? Vi sarà stato scritto che città era..sembra un sogno".
Guisgard
30-12-2014, 18.19.33
Il gruppo riprese il cammino.
E Marangel ringraziò Elisabeth per quel bel dono.
“Io credo” disse Deluen “che quell'uomo ami molto la sua gabbianella. Forse perchè è preziosa, o magari per qualche altro motivo. Chissà.”
“Io penso che amare sia comunque importante.” Fissandolo Marangel.
“Amare un animale è facile, molto più che amare una persona.” Sentenziò il giovane uomo.
“Cosa cambia, scusa?” Chiese Marangel.
“Un animale ci obbedisce, dunque è facile affezionarsi ad esso.” Rispose lui. “E poi nessun animale al mondo vale una persona.”
“Io non sono d'accordo.” Scuotendo il capo lei.
“E' la verità.” Annuì Deluen.
“Deluen” Marangel ad Elisabeth “è stato apprendista presso una caserma ducale durante la sua adolescenza ed il suo forte sentimento religioso è stato intensificato da quell'esperienza. Voi cosa ne pensate?” Chiese alla donna. “Gli animali non valgono gli uomini?”
Guisgard
30-12-2014, 18.25.00
“Insomma, parlate.” Disse Guisgard al vecchio. “Perchè non possiamo attraversare queste terre?”
“Perchè la vostra nave finirebbe per essere sequestrata, capitano.” Rispose quello.
“Perchè mai?” Domandò Chiò.
“Per fare a pezzi la vostra polena.” Svelò il vecchio.
“Distruggerebbero un'Immagine Santa?” Stupito il capitano. “Senza temere la mia ira o quella successiva del Cielo?”
“Loro lo fanno proprio per questo, capitano...” mormorò l'anziano “... per adempiere, secondo loro, al volere del Cielo...”
“Sono dunque eretici?” Fissandolo Guisgard.
“Si, capitano.” Annuì il vecchio. “Iconoclasti, per la precisione. Noi siamo scultori di Statue Sacre e per questo adesso lasciamo questo paese.”
“E quando siete giunti non conoscevate le idee di questa gente?” Chiese Palos.
“Sono stati loro a chiamarci.” Raccontò il vecchio. “Ma non per scolpire Immagini Sante...”
“E per cosa allora?” Domandò Guisgard.
“Per raffigurare il loro simbolo più importante...” fissandolo l'anziano “... il Fiore Antico.”
A quelle ultime parole, il presunto Taddeide si voltò verso Clio.
Guisgard
30-12-2014, 18.30.58
Altea e gli altri restarono a fissare quella meravigliosa città, che si estendeva come un dipinto classico in uno scenario lussureggiante.
“La mappa” disse Irko prendendo la cartina da una tasca “indica che quella è la città più antica ed importante di queste terre, Capus Vetere...”
Ad un tratto il gruppo udì dei rumori di cavalli.
Poco dopo giunsero davanti alla chiesa alcuni uomini a cavallo.
Li ascoltai attentamente.
Dunque ci avevo visto giusto, fortunatamente dovevamo restare soltanto per poco.
Ma a quelle parole, trasalii.
Il Fiore Antico.
Un altro Fiore..
No, non ce ne saremmo andati.
"Interessante.." sorrisi al vecchio "Cosa sapete di questo Fiore?".
Altea
30-12-2014, 18.36.52
Irko lesse il nome della città.."Capus Vetere..non ne ho mai sentito parlare, strano eppure dovrebbe dirmi qualcosa".
Uno scalpiccio di zoccoli mi distolse lo sguardo dalla cartina e dissi a bassa voce.."Guardate, ci sono degli uomini..stanno davanti alla chiesa, andiamo a chiedere informazioni a loro?" e guardai gli altri..e mi voltai verso la città splendida ma era tanto imponente da far quasi paura.
elisabeth
30-12-2014, 18.36.58
Sorrisi a Marangel e mi abbandonai alla discussione che prese animo tra i due innamorati.......cos'era l'Amore.....amavo la mia isola le ancelle che vivevano con me..Pileo......ma Amavo Gedeone...e lui era un'animale....." Mi state facendo una domanda molto difficile......non sono cristiana....ma cio' non toglie che credo nell'Amore...e ogni creatura deve essere amata e rispettata.......il fatto di essere umani o animali....cambia molto poco ..e se devo dirvi la verità, rispetto l'affetto di Burmid per la Gabbianella lei non lo lo tradirebbe mai, un uomo purtroppo puo' farlo e per mille motivi........ma questo e' piu' un dato di fatto che una Fede.....mi e' stato insegnato a rispettare ogni cosa faccia parte del creato......"......Ma non avevo detto tutta la verità...io avevo tradito Nettuno.....forse un cane o un gatto non lo avrebbero mai lasciato solo......" Dimmi Deluen...quando facevi parte della guardia ducale..hai mai sentito parlare del Capitano De Gur ? "....
Guisgard
30-12-2014, 18.46.35
“Nulla di particolare.” Disse l'anziano a Clio. “Soltanto che secondo l'Arconte Logos è lo stesso fiore che cercano da secoli i nobili Taddei.”
Guisgard trasalì.
“E dove sarebbe custodito?” Chiese.
“Nella capitale.” Rispose il vecchio. “E precisamente nel Convento Francescano di Capus Vetere.”
“Ed è possibile vederlo?” Domandò il capitano.
“No.” Scuotendo il capo l'anziano. “A nessuno è permesso vederlo. Neanche ai maestri teologici.”
“E chi sarebbero?” Incuriosito Guisgard.
“Gli studiosi che si scontrano sulle Icone.” Svelò il vecchio. “Vi sono due scuole di pensiero... una è capeggiata dagli iconoclasti, l'altra dagli iconoduli.”
Guisgard
30-12-2014, 18.54.46
Irko annuì ad Altea e tutti loro tornarono davanti alla chiesa, dove erano giunti quegli uomini a cavallo.
“Voi...” disse uno di questi agli avventurieri della Santa Caterina “... chi siete? Da dove giungete e cosa cercate?”
La cosa si faceva molto interessante.
"Nemmeno a voi? Allora vi aspetta una grande sfida..." sorridendo "Voglio dire, dovrete scolpire qualcosa di cui non conoscete l'aspetto.. dovete essere molto bravi nel vostro mestiere...." gentilmente.
Dovevamo sicuramente indagare su quella faccenda.
Guisgard
30-12-2014, 19.00.19
“No, signora.” Disse Deluen ad Elisabeth. “Non ne ho mai sentito parlare, ma solo perchè io ero a Nuova Casalis, in una caserma di fanteria. Mentre invece il capitano di cui mi chiedete è in marina.”
Il carretto procedeva seguendo Burmid ed i suoi.
E circa un'ora dopo giunsero al piccolo porto dove erano ormeggiate la Regina d'Afravalone e la nave di Picche.
Altea
30-12-2014, 19.02.10
E cosi tornammo davanti alla chiesa ma quegli uomini sembravano tutt' altro che ospitali e mi avvicinai a Irko e bisbigliai.."A voi l'onore o ..onere...non mi sembrano molto ospitali, stiamo attenti a ciò che diciamo, queste avventure mi hanno insegnato a non fidarmi di nessuno..e se qualcuno andasse ad avvisare Guisgard?".
Guisgard
30-12-2014, 19.07.40
“A noi sarebbe stato descritto quel fiore.” Disse l'anziano a Clio. “Descritto così da poterlo raffigurare.”
“Dunque” fece Guisgard “se qualcuno può descriverlo significa che lo ha visto?”
“Si, lei si.” Annuì l'anziano.
“Lei chi?” Chiese il capitano.
“La Sacerdotessa del Fiore Antico.” Rivelò l'anziano.
Guisgard
30-12-2014, 19.11.51
“Siamo solo dei viaggiatori di passaggio.” Disse Irko a quegli uomini.
“Non ti sembrano adatti?” Uno di quelli ad un altro. “A me si.”
“Si, potrebbero fare la Regina e magari uno dei Cavalli.” Annuì il secondo.
“Non ho buoni presentimenti...” sussurrò Pepe ad un orecchio di Altea.
Altea
30-12-2014, 19.16.45
Ben fatto Irko...ma il mio sorriso si spense alle parole di quegli uomini..ma che dovevamo fare? Pepe mi parlò piano e risposi altrettanto.."Il mio sesto senso ha avuto ragione..spero voi non dobbiate fare il cavallo" e mi scoppiò quasi una risata.."Ma sono folli..sei capace di sgattaiolare e dire a Guisgard di intervenire? O questi ci prenderanno veramente...e ti toccherà fare il cavallo davvero, io li distraggo".
Mi avvicinai agli uomini.."Scusate...in che senso fare la Regina, il cavallo..sembra un gioco di scacchi..e io sono negata..e poi guardatemi..non ho proprio l' aria da Regina".
"La Sacerdotessa del Fiore Antico.." Ripetei tra me e me "Sembra una figura affascinante... Anche se non ha un suono molto cattolico.." Con un sorriso.
"Sembra davvero interessante questa città, non trovi?" Voltandomi verso Guisgard.
"Siete stati davvero gentili ad avvisarci del pericolo..." Sorridendo ai due.
elisabeth
30-12-2014, 19.33.13
Già....Marina..Fanteria, non era pane per i miei denti..." Grazie comunque...Deluen ".....seguii il corso dei miei pensieri e della strada..sino a quando arrivammo al porto....e rividi le navi....il cuore incomincio' a battermi forte.....il rossore inizio' a salire sulle guance....e incominciai a pensare...e se stessi sbagliando ?...e se magari per lui e' molto meglio che io non ci sia ?.......coraggio....dovevo farmi coraggio....." bene Marangel, sono arrivata a destinazione....non so come ringraziarvi......".......e così scesi dal carro e guardai la passerella della Regina d' Afravalone......mi sembrava invalicabile
Guisgard
30-12-2014, 19.47.53
Altea si avvicinò a quegli uomini per distrarli, mentre Pepe tentò di allontanarsi senza essere visto.
“In verità” disse uno di quelli ad Altea “mi sembrate adatta ad essere la Regina invece. Non siete d'accordo?” Voltandosi verso i suoi compagni.
E quelli annuirono.
“E magari lo siete davvero...” continuò l'uomo a cavallo “... o forse siete una nobildonna, giusto? O chissà... un'attrice.” Sorridendo.
Intanto Pepe era riuscito a nascondersi tra i cespugli che fiancheggiavano lo spiazzo davanti alla chiesa.
Altea
30-12-2014, 19.52.51
Pepe riuscì a sgattaiolare..non avrei permesso fosse successo qualcosa agli uomini di Guisgard.
Ascoltai attentamente le loro parole..deglutii..non potevano conoscermi..ero mora..e se mi avessero presa e vestita da regina veramente? Inorridii...avrebbero scoperto i miei capelli erano biondi.
"Da cosa desumete potrei esserlo o potrei essere una nobildonna...non sono una attrice affatto...e quali requisiti dovrebbe avere la Regina che cercate?" questo fatto mi incuriosiva a dire il vero..ecco la città era meravigliosa, ma non era sempre oro ciò che luccicava.
Guisgard
30-12-2014, 20.07.05
“Infatti” disse Guisgard “non mi sembra che tutto ciò sia Cattolico.” Annuì ai due. “Si, grazie per averci messo in guardia.”
Il vecchio e suo nipote sorrisero.
Scesero allora dalla nave, lasciando però un velo d'inquietudine sull'equipaggio della Santa Caterina.
“Tu cosa ne pensi, Clio?” Chiese poi il capitano alla piratessa.
Guisgard
30-12-2014, 20.11.05
Raggiunsero il porto, dove erano ormeggiate le due navi.
“Vi auguro tanta fortuna, Elisabeth.” Disse Marangel.
“Si, che il Cielo vegli su di voi.” Sorridendo Deluen.
“Su, salite a bordo, madama.” Avvicinandosi Burmid ai tre. “Andiamo, immagino vostro marito sarà ansioso di rivedervi.” E fece cenno ad Elisabeth di seguirlo.
Ma stranamente il mercenario non si diresse verso la Regina d'Afravalone, ma sulla nave di Picche.
elisabeth
30-12-2014, 20.16.27
Salutai i due ragazzi...mi sarebbero mancati...ma non li vidi partire subito....li vidi attendere....e io nel seguire Burmid mi accorsi che era sulla sua nave che mi stava conducendo......." Un'attimo...ma credo che stiamo prendendo la strada sbagliata......facciamo così....fate scendere De Gur....sarà lui a venirmi a prendere se ha ancora voglia di vedermi....."......mi fermai.....con la netta intenzione di non mettere piede sulla sua nave
Alzai le spalle.
"Cosa penso?" Ripetei "Che dobbiamo andare a controllare... Se siamo rimasti per il Fiore del Giudizio, non possiamo certo ignorare questo Fiore Antico, non credi? Naturalmente sotto mentite spoglie...".
Guisgard
30-12-2014, 20.25.05
“Tranquilla...” disse Burmid ad Elisabeth “... vostro marito è sulla mia nave e presto ci sarà anche il capitano Velv... hihihi... ora dunque, di grazia, seguitemi... hihihihi...” e si avviò con in braccio la sua gabbianella blu.
Guisgard
30-12-2014, 20.25.52
“Si, hai ragione, Clio...” disse Guisgard alla piratessa “... attendiamo il ritorno degli altri e poi scenderemo anche noi a terra... tu hai già un piano per passare inosservati?”
Guisgard
30-12-2014, 20.26.24
“Non temete.” Disse l'uomo ad Altea. “Ora verrete con noi, insieme ai vostri amici e scoprirete ogni cosa. Andiamo, prego. Siete nostri ospiti.” Guardò anche Irko e gli altri. “Tutti.” E fece loro cenno di seguirli.
Altea
30-12-2014, 20.33.17
Mi avvicinai a Irko e gli dissi piano.."Ho mandato Pepe ad avvisare Guisgard..cosa facciamo? Tornate alla nave e mi presto io volontaria?Non voglio rischiate..non mi sembrano aggressivi..ma non si sa mai..già la proposta fattaci sembra folle..magari possiamo dire che dobbiamo avvisare gli altri..vedi tu Irko..io sono abbastanza scioccata, ma sappi sono pronta a rendermi la unica pronta a sacrificarmi e voi potete andare via verso il vostro viaggio..solo che ci vuole tutti..è questo il problema" e guardavo quell' uomo cercando di capire se fosse un nobiluomo.."Non vi siete presentato" sentenziai.."Io sono Altea".
"Un piano?" Pensierosa "In realtà, non ho un pano in particolare... dovremo sembrare innocui e possibilmente passare inosservati.." risi appena "Questo mi fa pensare che dovrò indossare un vestito.." Facendo l'occhiolino al Capitano.
"Non lo so.. potremmo essere semplici viaggiatori che attraversano per caso la città, perché diretti altrove.. sicuramente non mercenari... tu hai qualche idea migliore?".
Guisgard
31-12-2014, 02.26.29
“In effetti è un luogo particolare, a giudicare da ciò che ci hanno raccontato quell'uomo e suo nipote...” disse Guisgard a Clio “... occorre dunque un piano intelligente... un piano che possa trasformarci in qualcuno incapace di indispettire la gente di queste terre... vediamo un po'...” pensieroso “... e se fossimo degli artisti? Si, artisti attirati qui proprio dalla leggenda del Fiore Antico? Cosa te ne sembra? Io potrei essere, non so, un pittore e tu la mia modella... ti piace l'idea?”
"Esatto, non dobbiamo essere una minaccia.." annuii.
Poi risi appena alle sue parole "Un pittore?" sorpresa "Perché, sai anche dipingere, adesso? Non lo sapevo..." sorridendo "Non puoi fingerti un pittore se non sei in grado di dipingere, ci scoprirebbero subito, non credi?" alzai le spalle "I pittori hanno l'abitudine di portarsi appresso la modella? Beh, per me va bene.. anche perché non riuscirei a disegnare nemmeno l'oggetto più semplice..." ridendo appena "Però potrebbe funzionare... così dovrebbero descriverci il fiore, per poterlo dipingere..".
Guisgard
31-12-2014, 02.41.26
“Per tua informazione” disse Guisgard a Clio, con l'aria da Guascone e spavaldo che lo contraddistingueva “io me la cavo niente male con pennelli e colori... certo, non sono Giotto, o Vasari, ma davanti ad una tela bianca, con un degno soggetto, beh, posso fare la mia bella figura.” Sorrise. “Naturalmente spero di non dover mai prendere in mano pennello e tavolozza, perchè non ci metterebbe molto un non profano a capire che come pittore non sono un genio, ma magari la messinscena ci permetterà di sapere qualcosa di più su questo misterioso fiore.” Le fece l'occhiolino. “Ah, sempre che tu sia in grado di trasformarti in una modella, mia vivace Clorinda.” Rise appena.
"Ah sì?" sorpresa "Beh, beato te.. io non saprei disegnare nemmeno l'oggetto più semplice..." sorridendo.
"Perché, ci vuole un'abilità particolare per fare la modella?" divertita "Non basta essere graziosa e stare immobile? Ecco, forse stare immobile potrebbe essere un problema... la pazienza proprio non è il mio forte.. ma tanto non dovrai farmi un ritratto, no? Quindi dovrei scamparla..." sorridendo.
Guisgard
31-12-2014, 03.02.47
“Guarda che per te fare la modella potrebbe essere più difficile di qualsiasi Fatica di Ercole.” Disse Guisgard sorridendo a Clio. “Anzi, credo occorra un'abilità innata. Certo, una svampita dama di corte potrebbe riuscire molto bene in tale ruolo, ma tu...” fissandola tutta “... tu avresti seri problemi... già ti immagino incapace di stare ferma, senza gesticolare o pronunciare... magari pronta a sbuffare ad ogni minuto e a grattarti il naso ogni trenta e trentuno.” Rise piano. “E poi ci sarebbe l'ostacolo più grosso...” facendole l'occhiolino “... il restare nuda davanti al pittore.” Sorrise ancora. “Eh, temo che dovrei darti varie lezioni per trasformarti in una modella accettabile.” Sarcastico.
In quel momento si accorse che Afiel li stava osservando.
“Ti occorre qualcosa, Afiel?” Gli chiese il capitano.
“Io?” Stupito Afiel. “Ah, no... certo che no, signore... anzi, ero qui a fissare il panorama di questa terra...”
“Guarda, potresti ammirarlo meglio dall'altra parte.” Ridendo Guisgard. “Visto che da questo lato si vede solo il fiume. O forse sei come gli insetti?”
“Gli insetti?” Ripetè Afiel.
“Si, che hanno gli occhi capaci di guardare anche dietro.”
“Davvero?” Stupito il ragazzo. “Ecco perchè non riesco mai ad uccidere le mosche!”
“Su, ora va a fare qualcosa di utile.” Fece il capitano. “Il panorama lo vedrai un'altra volta.”
“Si, capo!” Esclamò Afiel, per poi andare via.
Risi alla sua descrizione, in effetti sembravo proprio io: insofferente, incapace di star ferma.
"Vedo che mi conosci bene..." ridendo "Comunque, ci sarà un motivo se gli scultori dell'antichità usavano le etère come modelle, e non le proprie mogli..." Facendogli l'occhiolino.
Alzai le spalle "Se credi che combinerò pasticci, allora dammi un altro ruolo.." mormorai, trattenendo a stento un sorriso "Ma.. andremo da soli?" incontrando i suoi occhi.
Guisgard
31-12-2014, 03.25.51
“No, come modella sei perfetta.” Disse Guisgard a Clio. “Vedendoti, magari con un abito adeguato, nessuno potrebbe scambiarti per una guerriera o una piratessa. Sei troppo bella.” Sorrise. “Magari per te non è proprio il complimento ideale, ma questo susciti guardandoti come primo impatto. Naturalmente con un abito opportuno.” Guardò verso la sponda del fiume. “Vedremo cosa ci racconteranno gli altri appena ritorneranno. Magari ci porteremo dietro almeno uno dei ragazzi. Così, nel caso di bisogno, saremo in tre a saper buttare le mani.”
Guisgard
31-12-2014, 03.32.32
“Io sono Lungen dei Caseres, luogotenente del Capitano della Guardia di Capus Vetere.” Disse l'uomo a cavallo ad Altea. “E a nome dell'Arconte Logos, signore di queste terre, vi invito ufficialmente a seguirci nella capitale. Siete tutti nostri ospiti, naturalmente.” Aggiunse con tono deciso, che non ammetteva repliche.
Così, quegli uomini a cavallo portarono Altea, Irko, Miseria e Lainos via, attraverso una stradina che scendeva verso la piana del fiume, lasciandosi alle spalle la chiesa.
Tutto ciò sotto gli occhi di Pepe, che ben nascosto osservò tutta la scena.
I quattro avventurieri furono fatti salire su una carrozza, scortata proprio dagli uomini a cavallo.
“Mi chiedo dove ci staranno portando...” mormorò Miseria.
“Immagino nella città che abbiamo visto dal piazzale della chiesa...” disse Irko.
“Speriamo Pepe riesca a raggiungere presto la Santa Caterina...” fece Lainos, mentre la carrozza scivolava lenta lungo la strada.
Mi limitai a sorridere alle sue parole.
"Un abito adeguato.." mormorai, pensierosa "Dunque sarai tu a sceglierlo?" con un sorrisetto divertito.
Guardai a mia volta la sponda del fiume "Mi sembra una buona idea portare qualcun altro.. comincia a pensare a un ruolo.. Speriamo solo tornino presto, prima che qualcuno noti la nave.." voltandomi verso di lui con un sorriso.
Guisgard
31-12-2014, 03.39.09
“Beh, non sarebbe male...” disse Guisgard sorridendo a Clio “... facciamo così, se hai problemi a scegliere l'abito adatto, allora ti darò io il giusto consiglio... se vorrai, naturalmente... e se ti fidi del mio gusto...” facendole l'occhiolino.
Ma proprio in quel momento Chiò indicò qualcuno che si avvicinava alla nave.
“E' Pepe!” Gridò l'uomo.
“Da solo?” Stupito il capitano. “E gli altri?”
“Non ne ho idea...” fece Chiò.
“Fatelo salire, presto!” Ordinò Guisgard.
Pepe così salì a bordo e raccontò tutto l'accaduto.
“Maledizione...” con rabbia il capitano “... perchè mai li avranno portati via?”
“A me quegli uomini a cavallo piacevano poco.” Mormorò Pepe.
“Dobbiamo scendere subito a terra e raggiungere quella città!” Perentorio Guisgard.
Arrivò Pepe, e ascoltai allibita il suo racconto.
Annuii a quelle parole di Guisgard "Sarò pronta in un attimo.." mormorai, seria "Decidete pure i dettagli senza di me, mi aggiornerete..".
Così, lasciai il ponte diretta alla mia cabina.
Non c'era tempo per star lì a discutere sul vestito.
Ne scelsi uno bianco e blu, sufficientemente frivolo e civettuolo, anche se non troppo sfarzoso. Una modella certo non è una nobildonna.
Ormai cominciavo ad abituarmi a nascondere le armi in quei vestiti insospettabili.
Una volta preparato il mio leggero bagaglio, ero pronta per scendere.
Guisgard
31-12-2014, 04.01.05
Sul ponte della nave erano in corso i preparativi per quella nuova missione.
Guisgard raggiunse la sua cabina e cercò abiti adatti.
Scelse infine una camicia bianca e dei calzoni stretti, con alti stivali di cuoio.
A bordo vi erano utensili ed attrezzi di ogni tipo, frutto di arrembaggi e bottini vari.
E tra essi il falso pittore trovò l'occorrente per apparire come un vero artista itinerante.
Indossò infine un lungo mantello e tornò sul ponte.
“Verrò io con voi.” Avvicinandosi a lui Chiò.
“Dato il loro travestimento” intervenne Pepe “sarà più semplice avere dietro un apprendista che un qualsiasi altro improbabile personaggio. E voi siete un po' troppo in là con gli anni. Senza offesa, eh.” Fissando Chiò.
“Ci mancherebbe.” Fece Chiò.
“Giusto.” Annuì Guisgard. “Il più giovane fra voi dell'equipaggio è Afiel. Verrà lui e mi farà da apprendista.”
“Ma lui non sa tirare di spada” perplesso Palos “e neanche usare una qualsiasi arma!”
“E chi lo dice?” Disse Afiel. “So usare coltelli e persino sparare!”
“Mah...” dubbioso Palos.
“Verrà Afiel.” Sentenziò il capitano. “E' deciso.”
In quel momento arrivò anche Clio, col suo abito per fingersi modella.
“Sei splendida.” Fissandola Guisgard. “E adattissima.” Guardò tutti loro. “Noi adiamo.”
E i tre scesero a terra, per poi, grazie alle indicazioni di Pepe, raggiungere la chiesa.
Qui videro il Crocifisso e la misteriosa scritta.
Poco dopo erano già in cammino verso la grande città che si poteva ammirare in lontananza.
Tornai sul ponte, e anche gli altri erano pronti.
Sorrisi a Guisgard "Grazie.." mormorai.
Così, ci lasciammo alle spalle la Santa Caterina, per dirigerci verso la misteriosa città.
Guisgard
31-12-2014, 04.12.20
Lasciata la chiesa, Guisgard, Clio e Afiel, vista in lontananza la città si misero in cammino per raggiungerla.
“Appena saremo vicino alle sue mura” disse il falso pittore “io nasconderò Mia Amata in un luogo sicuro e facilmente raggiungibile. In caso di bisogno sarai tu ad andarla a prendere. Intesi?” Fissando il falso apprendista.
“Si.” Annuì Afiel.
Era però già il tardo meriggio e incontrata una locanda lungo la strada i tre avventurieri si fermarono per chiedere informazioni.
“Capus Vetere” spiegò il locandiere “non è molto lontana, ma a quest'ora le sue porte staranno chiudendo. Nessuno può infatti entrare in città dopo il tramonto e voi non riuscirete a raggiungerla prima di allora.”
“Ci conviene dunque prendere un alloggio per stanotte” Guisgard a Clio e ad Afiel “e ripartire poi appena spuntato il Sole.”
E prese tre camere per trascorrervi la notte.
Altea
31-12-2014, 16.24.53
Non fu possibile replicare..e ci portarono tutti in una carrozza che andava veloce.
"Dove ci porteranno?Hanno detto siamo loro ospiti e hanno nominato un arconte, signore di queste terre e quindi presumo ci stanno portando là..e spero stavano scherzando prima....mostriamoci cordiali comunque..poi si vedrà."
Guardavo fuori la carrozza e sospirando aggiunsi.."Si speriamo Pepe abbia avvisato gli altri..ma per trovarci sarà un po' difficile..comunque forza e coraggio amici miei" e sorrisi per infondere sicurezza ma sapevo Irko era in gamba.
Raggiungemmo una locanda, e l'oste ci sconsigliò di proseguire immediatamente.
Decidemmo quindi di fermarci e ripartire l'indomani.
"Beh, considerando che non sappiamo cosa ci attende, approfittiamo di questa sosta.. che dite, mangiamo qualcosa?" proposi.
elisabeth
31-12-2014, 19.52.38
Guardai Burmid.....Nettuno sulla sua nave.....che era successo...." Non capisco perche' De Gur sia passato sulla vostra nave e il capitano Velv ci debba raggiungere.....ci sono guasti sulla Regina D'Afravalone ?......."....Era inutile puntare i piedi....quindi salii sulla passerella che mi portava a bordo.....se ci fossero stati altri problemi......avrei ripetuto l'esperienza del tuffo nel Lagno.....
Galgan
02-01-2015, 02.45.37
-Siamo al servizio del Barone di Marras-
risposi al militare che aveva appena parlato,
-E in rappresentanza dei suoi domini giungiamo in questi luoghi; vorrei presentarmi alla maggiore autorità della spedizione di cui fate parte, potreste segnalarmela, buon uomo, ed indicarmi dove si trova?-
Guisgard
02-01-2015, 18.11.26
La carrozza con a bordo Altea, Irko, Lainos e Miseria attraversò la piana su una larga strada che correva parallela al corso del maestoso fiume.
Ad avvolgerla vi era una natura imponente e prosperosa.
Lo scenario dava l'idea della vastità, con ampie foreste, monti tanto vicini che quasi potevano sfiorarsi, con rocche e torri, alcune diroccate, altre abbandonate, simili a figure d'altri tempi che si ergevano e si stagliavano su uno sfondo fatto di antica grandezza e primordiale epicità.
Ma poi, quasi all'improvviso, quella stessa natura così vasta ed imponente, sembrò come aprirsi e davanti alla carrozza apparvero le alte mura di una città meravigliosa.
Una città fatta di marmo, di mattoni policromi, di statue, di templi divenuti chiese, di palazzi alzati con tale maestria da mostrare l'armonia di un sapere che molti altri luoghi avevano ormai dimenticato.
E poi torri circolari di perfezione architettonica con pochi eguali, case disposte secondo ordini e criteri di luminosa accortezza e strade che percorrevano quel luogo in un largo ed in largo senza accavallarsi, né confondersi mai.
La carrozza entrò in quella monumentale città, svelando così l'animosa e brulicante realtà che la abitava.
Agli occhi di Altea e dei suoi compagni di viaggio quell'agglomerato urbano appariva come una straordinaria capitale di un regno antico e ricchissimo.
“Deve essere la città che abbiamo visto dalla chiesa...” disse Irko.
Ed infine la carrozza si fermò davanti ad un'imponente reggia.
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Altea
02-01-2015, 18.18.59
I miei pensieri si librarono alla vista di quella maestosa natura che voleva quasi raggiungere il Cielo..almeno quella non era opera dell' uomo...era naturale e spontanea e sembrava il regno di esseri primordiali e fatati.
Dopo un pò quello scenario aprì quello creato dall' uomo stesso "Guardate..sembra un mondo incantato, una fiaba...ma chissà se davvero qui è tutto come sembra".
E ad un tratto ci fermammo davanti a una reggia..doveva essere la dimora di quell' arconte Logos pensai e sussultai.."Io direi di fingerci sconosciuti..io dirò vi ho incontrato sulla sponda per caso, tu Irko inventa una scusa per voi..cosi se dovessero arrivare gli altri non incorriamo in pericolo, so che Guisgard usa non dire chi sia..per la sua posizione ovviamente...scendiamo".
Aprii lo sportellino della carrozza e mi guardai attorno..quasi mi sembrava di essere a Capomazda.
Guisgard
02-01-2015, 18.20.13
Ad udire quelle parole di Galgan, il soldato si mise sugli attenti e poi pregò il cavaliere ed i suoi tre compagni di seguirlo.
Salirono così sulla nave, la magnifica Regina d'Afravalone, dove l'eremita ed i suoi suoi tre cavalieri furono condotti al cospetto del capitano.
“Signore...” disse il soldato giungendo sul ponte “... questi tre cavalieri vengono a nome del Barone Marras.”
“Lasciali avvicinare...” con un cenno il capitano “... salute a voi, cavalieri. Io sono il capitano Velv e questa nave è ai miei comandi. Come posso soddisfare il vostro signore? Cosa domanda il barone Marras, vassallo dell'Arciduca Dominus?”
Guisgard
02-01-2015, 18.38.09
Nella locanda, lungo la strada per Capus Vetere, Guisgard, Clio e Afiel si sedettero ad uno dei tavoli e ordinarono da mangiare.
Dopo la cena i tre, andarono nelle stanze pagate per dormire.
Una per Clio e una da dividere tra Guisgard ed Afiel.
Ma prima di andare a letto, il presunto duca volle parlare ancora con i suoi due compagni.
“Domattina partiremo presto...” disse “... e appena giunti in città chiederemo dove dimorano i signori. Ogni artista ha bisogno di un mecenate. E diremo poi che è stato il mito del loro fiore ad attirarci in questo posto. Clio è la mia modella ispiratrice ed io voglio ritrarla accanto al fiore. Ecco, per sommi capi questa è la nostra copertura.”
Guisgard
02-01-2015, 18.42.52
Altea e gli altri furono fatti scendere dalla carrozza, trovandosi in un vasto cortile colonnato, impreziosito da piante e fiori di vari colori e profumi.
Gli uomini a cavallo che avevano scortato la vettura fecero chiamare dei servi ed assegnarono a questi il compito di condurre i nuovi arrivati nella grande reggia.
I servitori, così, portarono Altea ed i suoi compagni in un'imponente sala, chiedendo loro di attendere.
Poi la porta si aprì ed entrarono due figure.
Un uomo ed una donna.
“Salute a voi e benvenuti a Capus Vetere.” Disse l'uomo. “Io sono Nycolan, storico e teologo di palazzo. Questa invece” indicando la donna accanto a lui “è madama Syndac, Cancelliera di Palazzo.”
“Possiamo conoscere i vostri nomi?” Chiese la Cancelliera.
“Noi siamo tre mercanti.” Spiegò Irko. “Il mio nome è Irko, mentre loro sono Miseria e Lainos.”
“Trattiamo stoffe.” Spiegò Lainos.
“E quelle armi che indossate?” Domandò la donna.
“Per difenderci.” Rispose il Rosso. “Viaggiamo molto e le strade sono poco sicure.”
“Ne convengo.” Annuì Nycolan. “E voi, madama?” Guardando Altea.
Mangiammo qualcosa alla locanda, e dopo la cena ci ritirammo.
Ma prima di entrare nelle rispettive stanze, Guisgard volle spiegarci nel dettaglio la copertura a cui aveva pensato.
"Bene.." annuii "Mi sembra un ottimo piano.. solo una cosa.." alzando gli occhi sul Capitano della Santa Caterina "Il tuo nome?" dissi piano "Credi che non ci siano problemi ad usare il tuo o ne devi trovare uno per la copertura?".
Guisgard
02-01-2015, 18.49.48
“Si, hai ragione, Clio...” disse Guisgard alla piratessa “... devo pensare ad un nome per me... siamo nelle terre del ducato e forse Burmin avrà fatto circolare il mio nome... beh...” sorridendo “... direi che un nome adatto ed insospettabile è quello di un cavaliere protagonista di molte saghe narrate dai bardi durante la mia adolescenza... dunque da oggi sarò mastro Boow, pittore girovago.” Facendo l'occhiolino alla ragazza e ad Afiel.
Altea
02-01-2015, 18.51.09
Nonostante il freddo pungente il giardino sfavillava di fiori e piante invernarli.
Ci portarono in una sala, e subito arrivarono un uomo e una donna..guardai la donna..era strano una donna avesse una carica politica.
Ascoltai Irko, Miseria e Lainos..per fortuna sembrava la loro copertura avesse funzionato.
Poi Nycolan si rivolse a me...mi aveva chiamato madama..eppure io indossavo abiti da mercenaria..sospirai..e con un leggero inchino.."Io mi chiamo Altea...sono una avventuriera, il mondo mi affascina e sono alla sua scoperta e proprio qui per caso ho conosciuto questi uomini..proprio di fronte a una maestosa chiesa davanti al fiume, pure io ero di passaggio nella vostra magnificente città" e sorrisi leggermente perplessa.
Annuii a Guisgard.
"Mi sembra un'ottima idea..." Sorridendo.
"Ebbene, mastro Boow.." Salutandolo con un cenno del capo "Apprendista..." Voltandomi verso Alfiel "Credo sia il caso di darvi la Buonanotte, dico bene?" Sorridendo appena.
"A domani, dunque..." Mormorai piano, mentre i miei occhi incrociarono per un momento quelli azzurri di Guisgard.
Guisgard
02-01-2015, 19.05.36
“Avventuriera...” disse Syndac ad Altea “... e precisamente cosa ha spinto una donna avventuriera in queste terre?”
“Forse madama” intervenne Nycolan “è di passaggio? O forse è qui per arruolarsi in qualcuna delle nostre milizie.”
“Ma qui tutti sanno che non vi sono guerre.” Syndac fissando con sospetto Altea.
Guisgard
02-01-2015, 19.09.21
Guisgard rispose con un cortese inchino a quello di Clio.
“I miei omaggi, cara modella.” Disse Sorridendo. “Spero di essere all'altezza di ritrarre la tua bellezza.”
Poi il suo sguardo incrociò quello di lei, restando a fissarla per un istante.
“A domani...” mormorò.
Intanto Afiel si gettò sul letto, sistemò il cuscino e piombò in un sonno profondo.
“Speriamo almeno non russi...” ridendo piano Boow nel guardare il suo falso apprendista che dormiva già come un sasso.
Altea
02-01-2015, 19.12.11
Quella donna era scaltra..arruolarmi nelle milizie? Come avrei potuto..e guardai i due.."Si, milord Nycolan ha ragione..sono di passaggio...avventuriera per obbligo, forse alla ricerca del mio posto..di quello che ero nel passato, di quello che sono nel presente..e sarò nel futuro..non ho intenzione di arruolarmi in nessun esercito..anzi il luogotenente ha detto..potevo fare la Regina, mi spiegate questo fatto gentilmente?" dissi incuriosita.
Gli sorrisi, lanciando poi uno sguardo divertito ad Alfiel addormentato tramite la porta aperta.
"Te lo auguro.." Mormorai ridendo appena aprendo quella della mia camera.
Restai immobile sulla porta per un momento, alzai gli occhi su di lui ancora per un istante.
Avevo già detto buonanotte, così mi limitai a sorridere timidamente ed entrare.
Tolsi solo le scarpe, e mi stesi sul letto, immersa in mille pensieri.
Guisgard
02-01-2015, 19.26.00
“Il luogotenente” disse Syndac ad Altea “ha solo trovato il modo di... come dire... attirare la vostra attenzione. Lo fa sovente, davanti ad ogni bella donna.”
“In realtà” fece Nycolan “ci sarà a breve un grande torneo, una giostra, in questa città. E molti vorranno partecipare. Forse di questo parlava il luogotenente.”
“Si, ma col chiaro intento di corteggiarvi.” Mormorò Syndac. “Comunque mi avete incuriosita, madama... qual'è il posto che volete occupare nel vostro futuro?”
Guisgard
02-01-2015, 19.30.11
Guisgard restò a fissare Clio ferma sulla porta che per un momento gli sorrise timidamente, per poi uscire ed andare nella sua camera.
E per un attimo lui fu sul punto di seguirla.
Per dirle cosa?
Forse tutto.
O niente.
O forse, solo per starle vicino.
Ed il presunto duca a lungo lasciò lo sguardo su quella porta chiusa.
Poi, ad un tratto, Afiel cominciò a russare, destandolo dai suoi pensieri.
Guisgard allora, non riuscendo a chiudere occhio, prese la sua ocarina ed iniziò a suonarla.
Altea
02-01-2015, 19.32.42
A quelle parole sul torneo guardai gli altri perplessa.."A dire il vero era convinto io fossi una vera regina..o nobildonna...chissà magari potrei esserlo..un torneo..interessante, come le giostre nel medioevo" sorrisi appena "Comunque madama Syndac..penso non sia riuscito il vostro luogotenente a colpirmi per i suoi modi d' amatore".
Già..ne avevo conosciuto uno così..Velv. Ma alla sua domanda mi rabbuiai.."Il mio futuro? Non lo so..ecco lo sto cercando, pensavo fosse un porto sicuro..il mio futuro è un sogno irrealizzabile..quindi mi auguro che questo mio cammino mi porti la pace nel cuore..da donna a donna..penso potete capirmi" e sospirai.
Cercai di cambiare argomento.."Perchè ci avete portato qui dunque? Un motivo deve esserci".
Guisgard
02-01-2015, 19.40.10
Burmid non rispose nulla a quelle parole di Elisabeth. Poco dopo i due furono a bordo della maestosa nave col simbolo di Picche sulle vele.
“Molte cose cambieranno da oggi...” entrando in una stanza Burmid e facendo segno alla donna di sedersi su una delle poltrone “... la caccia al traditore” continuò, mentre accarezzava la sua gabbianella blu “non ha dato frutti fino ad ora e ciò è da imputare alla tattica usata dal capitano Velv.” Sorrise alla sua Matiz. “Giovane e vanesio, ma del tutto inadeguato ad una simile missione... hihihihihi...” guardò Elisabeth “... e voi che siete una donna sveglia di certo ve ne sarete accorta, vero? Accorta che il nostro capitano è poca cosa... hihihihihihi...” aprì una delle finestre e la gabbianella blu volò fino alla mensola tra le tendine.
http://fc05.deviantart.net/fs70/f/2010/103/b/4/Fantasy_Bird_by_m3_k3.jpg
Non riuscii a chiudere occhio.
Le braccia intrecciate dietro la testa, lo sguardo che vagava nella stanza, si posava quasi di nascosto sulla porta, per spostarsi subito, e tornarvi dopo un istante, e spostarsi ancora.
Dormi, Clio, maledizione... Dormi..
Ad un tratto la sentii, e mi illuminai.
Allora anche lui non riusciva a dormire.
Mi voltai di scatto verso la porta, ma nessuno aveva bussato.
Arrossii appena, sospirando.
Cosa diavolo stai aspettando? Piantala..
Chiusi gli occhi, assaporando le note dolci e malinconiche di quella musica, sognando, come sempre, che stesse suonando per me.
Guisgard
02-01-2015, 20.12.09
“Proprio per partecipare al torneo.” Disse Syndac ad Altea.
“Torneo?” Ripetè Irko. “Ma siamo solo mercanti noi...”
“E' un gioco, non temete.” Sorridendo la Cancelliera. “E' tardi ormai. Ho fatto preparare i vostri alloggi. Seguitemi, prego.”
E li condusse nelle camere a loro assegnate.
Rimasta poi sola nella sua camera, ad un tratto Altea sentì bussare.
“Milady...” era Irko “... affacciatevi dalla finestra e guardate in basso, nel cortile...”
Guisgard
02-01-2015, 20.19.02
Le note dell'ocarina volteggiavano quasi nell'aria, si diffondevano leggere nella penombra, come a voler stuzzicare la fantasia e disegnare immagini di luoghi lontani, incantati, fatti di colori e sapori. Erano note variegate, screziate da sensazioni ed emozioni differenti, come versi che sbocciavano simili a fiori antichi, ma sconosciuti.
Ma la malinconia e la nostalgia, accompagnate dal silenzioso ed incantato pallore lunare, si posavano come un velo sull'aria circostante, eppure così leggere da essere soffiate via da un sospiro.
E forse tra quelle note Guisgard sospirò, più volte, un nome.
Lei era ferma a fissare l'orizzonte, con quella brezza profumata di terra che soffiava tra i suoi capelli biondi.
“Mi serviva proprio l'ispirazione...” una voce all'improvviso.
Clio si voltò e non vide nessuno.
“Si, ispirato, come da una musa...” ancora quella voce.
Proveniva da dietro la grossa quercia.
“Chi è là?” Fece lei.
“Chissà...”
“Allora?” Stizzita Clio. “Non è divertente.”
“Forse un poeta...” ridendo lui “... forse un sognatore, forse un pazzo...”
“Cos'è, uno scherzo?” Avvicinandosi all'albero lei.
“O magari” sorridendo lui “un innamorato. Non vi è differenza, no?”
Era steso ai piedi della quercia.
La vide e si alzò.
I due si erano visti di sfuggita nei giorni scorsi.
Lui era arrivato da poco nel borgo.
Ma lei non era passata inosservata ai suoi occhi.
“Cosa vuoi?” Sbottò Clio.
“Sto scrivendo una storia” rispose Icarus “ma mi serviva il nome della protagonista...”
“Che idiozia...”
“Non sai neanche che storia sto scrivendo.”
“Non mi interessa.”
“Dunque posso usare il tuo nome?” Fissandola lui. “Tanto neanche la leggerai mai.”
Lei scosse il capo e si allontanò di qualche passo.
“Altrimenti mi costringerai ad indovinare da me...”
Lei lo guardò infastidita.
“Vediamo...” mormorò Icarus “... Maria? No... Laura? Direi di no... forse più esotico... Miriam? E' lo stesso di Maria... allora, magari, Sofia? Non so, non mi convince...”
“Dacci un taglio!” Esclamò lei. “O vuoi ripetere tutti i nomi delle ragazze che abitano questo borgo?”
“Dimmi il tuo allora.”
“Al diavolo!” E Clio corse via.
Guisgard smise di suonare.
“Chissà se sei sveglia...” sussurrò alla parete “... ma poi quel nome me lo dicesti, rammenti? Un pomeriggio... Clio, mi dicesti... e mi chiedesti di farne buon uso...”
Ma ad un tratto Clio udì dei rumori provenire da fuori.
Dalla finestra.
http://www.italiavirtualtour.it/virtual_tours/lazio/palombara/vt/abbazia_san_giovanni_esterno/images/finestra_bifora.jpg
Altea
02-01-2015, 20.22.59
Pure io rimasi dubbiosa come Irko..ma perchè dovevamo partecipare al torneo?
Ma fummo zittiti e portati nelle camere e questo mi preoccupava, se non vi era nulla di strano ci avrebbero spiegato ciò che dovevamo fare.
E mi trovai nella camera assegnatami, era bella e ben arredata, stavo per aprire gli armadi e pensai alla fine avrei dovuto trovare una scusa quando mi avrebbero rivista bionda..ma non era un problema.
Sentii bussare alla porta e udii la voce di Irko .."Si ora..meglio non entri in camera, se ci controllano possono scoprirci..per ora nessun passo falso".
Aprii la finestra e mi affacciai a guardare come detto da Irko.
Quella musica.
Quanti ricordi, sogni, emozioni e sentimenti si celavano in quella musica.
Aprii gli occhi, fissi sul soffitto.
Riusciva a far riemergere ricordi lontani, i pomeriggi d'estate al borgo, oppure vicinissimi come quella mattina.
Quel bacio.
Chiusi gli occhi, scuotendo appena la testa.
Poi la musica cessò.
"Buonanotte..." sospirai in un sussurro, osservando la porta.
Forse ora stava dormendo, ora dovevo riuscirci anche io.
Mi girai su un fianco e chiusi gli occhi, cercando di lasciarmi andare.
Ma poi li spalancai di botto.
La finestra.
La notte, limpida, silenziosa, colma di pensieri.
Leggevo alla luce fioca di una candela, quando iniziai a sentire dei rumori.
Dapprima non ci feci caso, ma poi si fecero sempre più insistenti.
Così mi avvicinai alla finestra di soppiatto e l'aprii.
"Ce l'hai fatta..." con un sorriso il ragazzino.
"Cosa diavolo ci fai lì?" lo guardai torva "È successo qualcosa?".
"No, no.. devo mostrarti una cosa... scendi?"
"Adesso?" indispettita.
"Sì, adesso.." col suo solito sorriso "Fidati di me..".
"E va bene.." sbuffai.
Così, scesi nella notte e lo raggiunsi.
"Allora?" fissandolo nei suoi grandi occhi chiari.
"Vieni con me, è una sorpresa...".
Annuii e lo seguii.
Raggiungemmo la collina, e un'altura dove sorgeva un vecchio forte abbandonato.
Ci intrufolammo nelle rovine, fino alla torre.
"Si può sapere che ci facciamo qui?" esclamai.
"Ancora un attimo e lo vedrai.." divertito lui.
Così, scalammo con facilità la torre e riuscimmo così a guardare oltre la collina.
Trasalii.
Rimasi senza parole.
Una luna piena, enorme e bellissima risplendeva di una luce diversa e indefinita.
La collina nascondeva quel prodigo dalle strade del borgo, e solo da quella torre si riusciva a scorgere.
"Icarus io..." sussurrai, incredula e felice, voltandomi verso di lui che sorrideva.
"Ci tenevo che la vedessi.." con un tono che non gli avevo mai sentito.
Sorrisi "Io?" incredula.
"Chi altri?" Facendomi l'occhiolino.
Non sapevo cosa pensare.
Andiamo, è nella stanza accanto, perché dovrebbe usare la finestra?
Non abbassare la guardia, Clio..
Mi alzai, di soppiatto, e impugnai la pistola.
Cercando di essere leggera e silenziosa, mi avvicinai alla finestra, e la aprii piano, guardandomi attorno con circospezione.
Guisgard
03-01-2015, 03.09.16
Altea si affacciò dalla finestra e guardò in basso nel cortile, come indicatole da Irko.
E con suo grande stupore vide qualcosa di incredibile.
Oltre un cancello di ferro, che delimitava appunto il cortile della reggia, si estendeva una vasta foresta, attraversata dal fiume Volotronus e racchiusa dalle alte montagne circostanti.
Ma la cosa più stupefacente erano le bizzarre costruzione che si ergevano in quel luogo.
Poderosi dongioni dalle fattezze simili a quelle dei pezzi degli scacchi.
http://www.wallpapersis.com/wallpapers/2013/02/Chess-Figures-Lanshaft-600x800.jpg
Guisgard
03-01-2015, 03.20.41
Clio si affacciò alla finestra, ma non vide nessuno.
L'Oriente si stava schiarendo ed ormai il Sole era prossimo a sorgere.
L'aria però non era molto limpida ed una vaga foschia, silenziosa ed inquieta, aleggiava sulla piana.
Poi, ad un tratto, un bagliore.
Fulmineo e spettrale.
Qualcuno entrò lanciandosi sulla ragazza.
Ma Clio, abituata a non abbassare mai la guardia, istintivamente fece qualche passo indietro, come a schivare qualsiasi possibile attacco e senza lasciar cadere la pistola dalla sua mano.
Qualcuno era però entrato nella camera.
La piratessa intravide allora, confuse nella penombra, due figure davanti a lei.
Ma le armi che impugnavano tradivano la loro presenza brillando in modo sinistro in quella semioscurità.
Altea
03-01-2015, 19.43.52
Ciò che mi apparve fu qualcosa di incredibile ... sembrava una scacchiera costruita con gli elementi naturali..allora avevo ragione quando dissi a quel luogotenente se era il gioco di dama..e mi insospettii..Syndac aveva mentito quando dissi l' uomo aveva asserito ero perfetta per fare la regina ed essa disse era un donnaiolo..era una copertura forse.
Guardai nel corridoio e mi avvicinai alla camera di Irko, Miseria e Lainos bussando.."Ho visto..domani chiederemo..ma state tranquilli e cerchiamo di riposare".
E tornai veloce nella mia camera e guardai quello scenario e mi venne in mente la donna mi chiese se volessi entrare nelle loro milizie e l' uomo precisò non vi era nessuna guerra..eppure nel gioco degli scacchi vi erano due schieramenti..scossi il capo.
Andai nel bagno e mi immersi nella vasca e alzai i capelli sbuffando, certo ne saremmo usciti indenni.
Poi mi avvolsi in un telo e riempii una tinozza di acqua calda e presi un unguento profumato e gettai i capelli lavandoli, l' acqua si fece scura e mi guardai allo specchio..eccomi bionda come prima..a questa ora sarei stata lontana dal fiume invece il fato voleva io fossi li..e un motivo doveva essere..avrei detto solo una vanità femminile presa da una donna e poi svanita subito.
Aprii la sacca e presi la camicia da notte, tolsi i vestiti da falsa avventuriera e la indossai e dalla sacca estrassi un fazzoletto di batista..vi era il suo profumo...il suo profumo così familiare..leggero e delicato ... era come brezza mattutina..era il profumo avrei voluto tanto inondasse le mie mattine per rendere la giornata magica e speciale.
Lo guardai e sorrisi leggermente riponendolo nella sacca e spensi la lampada ad olio e mi addormentai.
elisabeth
04-01-2015, 21.09.53
Burmid....non lo conoscevo così bene da poter dare un giudizio su di lui...in quel breve periodo passato con Velv e Nettuno....avevo solo fatto congetture, niente altro.......entrai con lui nella stanza dove pensai lui si ritirasse a pensare o a lasciar libera la sua gabbianella.......mi sedetti docile su una delle poltrone da lui indicatami......avevo poco da reclamare.....da urlare o da fare ogni sorta di capriola..per uscire da quel posto.......dovevo rimanere calma....e riuscire a percepire di quell'uomo ogni cosa.........molto spesso non erano le armi a mettere con le spalle al muro il nemico...sempre se del nemico stessi parlando...ascoltai Burmid......" Bene...volete sapere cosa penso di Velv....sono sincera...e' un uomo galante, piacevole il suo aspetto....ma in termini strategici, cosa potrei dirvi....l' ho incontrato due giorni prima di incontrare voi.......e se qualcuno mi chiedesse un parere su di voi.....direi che amate la vostra nave, ne andate fiero...e la vostra Gabbianella....da cui vi separate solo quando siete in questa stanza....avete paura di perderla...e come darvi torto......la paura e' la cosa che frega tutti gli esseri umani.......Ora ditemi...dov'e' De Gur....e se lui non e' qui, non capisco a cosa vi possa servire io......vi ho sentito parlare delle due donne che proteggono il traditore....ma vedete loro hanno un legame con Guisgard, loro per lui farebbero qualsiasi cosa......io invece per voi non farei nulla...e sapete perchè ?.......perchè a me di Guisgard non interessa nulla........potete prenderlo...ucciderlo, lasciarlo libero......poco mi importa......e ora....vi chiedo di vedere mio marito......".....Passavo le serate a giocare a scacchi con Pileo......alle volte le mosse sembrano quasi materializzarsi..agli occhi attenti di un bravo giocatore.....la cosa importante era...non farsi prendere dall'emotività.....a costo di sembrare spietata.....
Nessuno. Possibile?
Restai immobile, guardandomi attorno circospetta.
D'un tratto, una luce e dei rumori.
Balzai rapida all'indietro.
Qualcuno era entrato, due persone, anzi.. armate per di più.
Cosa diamine stava succedendo?
Non mi importava, qualunque cosa fosse, non prometteva niente di buono.
Non attesi nemmeno un istante, sparai rapidi colpi ed estrassi il pugnale nascosto nel corpetto, nel caso non li avessi colpiti dovevo essere pronta a combattere.
Ma chi diavolo poteva essere? Ci avevano seguiti? Scoperti?
Indietreggiai ancora.
"Boow.." chiamai, senza staccare gli occhi da quella minacciosa penombra.
Guisgard
05-01-2015, 01.05.26
Altea si addormentò in breve tempo, anche per la stanchezza del viaggio, ma il suo sonno non fu tranquillo.
Sognò infatti strani luoghi e poi, infine, quell'inconsueto scenario che ricordava gli scacchi.
Vide una grande scacchiera e tante figure dai movimenti innaturali.
Ed in mezzo ad esse si accorse di un fiore.
Vago, confuso, statico.
Sognò fino al chiarore del nuovo giorno, quando l'alba la destò.
Poco dopo anche la reggia si svegliò, con i suoi suoni e le sue voci.
Il cortile già pullulava di servitori e valletti.
Guisgard
05-01-2015, 01.08.17
Fu un attimo.
Clio pronunciò quel nome per chiamare Guisgard e nello stesso istante le due figure armate scattarono contro di lei, attaccandola.
Avevano lunghe ed affilate lame che con temibile abilità fecero vibrare contro la piratessa.
Cominciò quello che sembrava un assalto all'ultimo sangue.
Altea
05-01-2015, 01.11.44
"La scacchiera creata da strana natura
molti personaggi si muovevano attorno a me..non riuscivo a muovermi.
Mi guardavo la veste..ma non capivo chi fossi quando vidi un fiore..corsi verso quel fiore..ma più correvo e più non lo raggiungevo".
Mi svegliai di colpo scossa...il sogno..forse era suggestione..ma quel fiore era un caso o era un segno.
Piano piano tutta la corte si svegliò e mi alzai, mi rimisi le vesti da mercenaria e uscendo bussai alla porte degli altri.."Svegliatevi presto..state bene?".
Evidentemente avevo perso la mia buona mira, visto che nessuno dei colpi che avevo sparato sembrava aver centrato il bersaglio.
Maledette pistole!
Imprecai tra i denti, lanciandola a terra.
I pugnali erano sempre più affidabili.
"Va bene.." Mormorai appena, con un sorriso.
Così iniziai a combattere, colpi rapidi, veloci e precisi.
Guisgard
05-01-2015, 01.31.45
Sembravano ombre.
Ombre figlie della notte quelle figure.
Infatti i colpi sparati da Clio sembrarono attraversarle senza ferirle.
Poi la piratessa cominciò ad usare i pugnali per difendersi e rispondere ai loro attacchi.
Ma quelle due figure combattevano con una tale maestria che quasi prevedevano i colpi, per quanto rapidi e precisi, della ragazza.
Poi ad un tratto la porta si aprì di colpo ed entrò Guisgard.
Il presunto duca, sena indugiare, si lanciò contro le due misteriose ombre, affiancando Clio in quello scontro.
Ma anche i colpi del presunto Taddeide sembravano inefficaci.
Poi i rumori di quella lotta attirarono l'attenzione del proprietario.
Si accesero le luci al pianterreno e poco dopo il locandiere ed il suo cane salirono al primo piano.
A quel punto le due figure si lanciarono dalla finestra e svanirono nella notte.
Ma prima di andare, una delle due, fissando Guisgard e Clio, disse:
“L'idolatria è peccato e Dio non la lascerà impunita.”
Guisgard
05-01-2015, 01.35.25
La porta si aprì ed apparve Irko, ancora mezzo addormentato sulla soglia.
“Milady...” disse sbadigliando ad Altea “... cosa succede? Perchè siete già alzata? Si, va tutto bene... in verità dormivamo ancora...”
Altea
05-01-2015, 01.39.54
"Pigroni" dissi ridendo "la corte si sta svegliando..presumo il padrone presto si farà vivo..so bene gli usi di corte" e sorrisi "Ho fatto un sogno Irko...ero in quella scacchiera e poi..ho visto un fiore..indefinito..non so bene che fosse..comunque sei armato? Io posso darti la pistola o la spada scegli tu..io scendo, vado in giardino...presto svegliatevi e andiamo a vedere, vi aspetto nella mia camera, bussate quando sarete pronti".
Tornai nella camera e mi affacciai perplessa guardando quello scenario...poi mi misi a guardare nella stanza aprendo scaffali e guardando le mensole e infine aprii l' armadio per vedere se trovavo qualche indizio in più.
Ma chi diavolo erano?
Sembravano ombre evanescenti.
Ma diamine quelle armi erano vere, altroché.
Entrò Guisgard, ma anche a lui non sembrava andare meglio.
Si accesero le luci, prima al pianterreno, poi sul pianerottolo.
E le due figure scomparvero, pronunciando quelle parole.
Guardai Guisgard perplessa, ma il proprietario sarebbe entrato da un momento all'altro.
Nascosi i pugnali in fretta, e iniziai a tremare, rifugiandomi tra le braccia di Guisgard.
Alzai lo sguardo per un istante, strizzando l'occhio al finto pittore.
Ero solo una povera modella che era stata aggredita, dopotutto.
Ma quelle parole continuavano a rimbombarmi nella mente.
Ci avevano aggredito a caso? Oppure sapevano chi eravamo?
Guisgard
05-01-2015, 01.44.33
Altea controllò tutta la sua camera, senza tuttavia trovare nulla di che.
Poco dopo arrivarono Irko, Miseria e Lainos.
“Eccoci.” Disse il Rosso. “Siete ancora turbata, milady? Non date retta ai sogni. Siete rimasta colpita da questo posto e da ciò si spiega lo strano sogno.”
“Si, concordo.” Annuì Lainos.
In quel momento arrivò un servitore.
“L'Arconte vi attende, signori.” Fissandoli.
Li condusse così in una sala, dove era stata preparata una tavola imbandita per la colazione.
Ma non vi era nessuno oltre loro.
Altea
05-01-2015, 01.48.53
Non trovai nulla..ovvio qui era tutto strano e celato.
Sentii bussare ed erano gli altri e scossi la testa.."No Irko..quel fiore significa qualcosa" e portai le mani al petto al mio talismano ma un servo ci raggiunse e lo seguimmo e dissi sottovoce "Per fortuna vi ho svegliato eh?" ma con stupore la stanza era vuota.
"Scusate" dissi al servitore " l' arconte tarderà? Non è buona educazione sedersi a tavola senza il padrone di casa" e sorrisi.
Guisgard
05-01-2015, 01.54.02
Il locandiere entrò nella stanza col suo cane che abbaiava nervosamente, trovando nel bel mezzo della camera Guisgard che stringeva Clio.
“Cosa...” disse il locandiere “... cosa è stato?”
“Ladri, immagino...” rispose il falso pittore “... ladri entrati per rubare, ma poi ingolositi dall'aver trovato da sola la mia modella. Come stai ora, Clio? Va tutto bene?” Guardando la ragazza.
“Hanno fatto del male alla ragazza?” Chiese l'uomo, tenendo a bada il suo cane.
“Per fortuna sono arrivato in tempo.” Fece Guisgard. “Come può essere accaduto ciò? Non sono luoghi tranquilli questi? Chi erano quei dannati?”
“Solitamente sono strade tranquille queste.” Spiegò il locandiere. “E' la prima volta che accade una cosa simile.”
“Forse perchè solitamente i vostri clienti non sono belle ragazze così appetibili.” Nervoso il presunto duca.
“Ma come sono fuggiti quei ladri?” Domandò il locandiere.
“Dalla finestra.” Correndo ad affacciarsi Guisgard.
Ma non vi era più nessuno.
“Svaniti come ombre...” mormorò poi.
Intanto albeggiava.
Guisgard
05-01-2015, 02.01.31
“L'Arconte” disse all'improvviso qualcuno “si scusa, ma è stato trattenuto.” Entrando una bella ragazza dai lunghi capelli scuri. “Vorrà dire che vi farò io compagnia durante questa colazione.” Sorridendo ad Altea, ad Irko, a Miseria e a Lainos. “Prego, accomodatevi pure.”
Annuii appena.
"Sto bene.." Mormorai appena, fingendo di calmarmi a poco a poco "Grazie..." Sorrisi alzando gli occhi su di lui.
Guisgard poi si affacciò, ma non c'era più nessuno.
Fortunatamente stava albeggiando, almeno avremmo potuto lasciare quel posto.
Restai in silenzio, con gli occhi bassi, attendendo che il locandiere ci lasciasse soli per tentare di capire cosa poteva essere successo.
Altea
05-01-2015, 02.07.21
Una voce femminile interruppe quella strana atmosfera ed entrò una bella ragazza dai capelli scuri e guardai i miei di nuovo biondi...ci manca solo sia la pupilla dell' Arconte..e sospirai.
Mi sedetti al tavolo e guardai tutti ma ebbi un attimo di solitudine..qualcosa mi mancava..fin troppo ma scacciai quei pensieri, dovevo rimanere lucida..e poi perchè dovevo rovinarmi l' esistenza per qualcuno a cui nemmeno sfioravo un pensiero?
Guardai la ragazza.."Spero non siano problemi gravi..piacere di conoscervi, il mio nome è Altea..con chi ho il piacere di fare la conoscenza? Magari voi potete spiegarci il motivo per cui siamo qui..ci dissero per fare il torneo ma non capisco il motivo" e sorrisi alla ragazza.
Guisgard
05-01-2015, 02.17.41
Il locandiere controllò ancora la stanza e poi, cercando di rassicurare Guisgard, uscì, portandosi dietro il suo cane.
Il falso pittore, rimasto solo con Clio, tornò ad affacciarsi alla finestra, sperando di vedere qualcosa col favore della luce.
Ma quelle figure erano come svanite nel nulla.
E fu in quel momento che il presunto duca si accorse del lungo taglio sul suo polso.
“Dannazione...” disse “... sono riusciti a ferirmi...” avvicinandosi ad una ciotola con dell'acqua “... fortuna che non hanno colpito anche te...” cercando di lavarsi la ferita “... ma chi erano? E cosa volevano?” Pensieroso. “Un momento... le parole di quel dannato... mi ricordano le cose che ci disse il vecchio scultore sulla Santa Caterina...”
Guisgard
05-01-2015, 02.19.08
“Prego, sedetevi...” disse la ragazza ad Altea e agli altri suoi compagni “... altrimenti le focacce si raffredderanno.” Sorridendo. “Io chi sono, mi chiedete? Oh, ma io sono la donna più fortunata del mondo.” Sorseggiando una tazza di latte. “Io infatti posseggo il Fiore Antico.”
Irko e gli altri si scambiarono lunghe occhiate.
“Quanto al torneo, si...” continuò la ragazza “... siete qui per parteciparvi... ma prima bisogna conoscere le vostre idee... per decidere a quale schieramento legarvi...”
Guisgard
05-01-2015, 02.23.29
“Tranquilla, madama...” disse Burmid ad Elisabeth “... vostro marito verrà presto qui, così come tutti gli altri... hihihihihi... Infatti ho deciso che da questo momento la nostra missione proseguirà a bordo di questa nave... non più due navi, ma una soltanto... guadagneremo in praticità e rapidità, non trovate?” Rise. “E naturalmente potrò controllare meglio l'intera situazione, visto che questa è la mia nave... hihihihihihi... dopotutto una testa sola che decide è meglio di tante altre... hihihihihi...” guardò la donna “... dite che il capitano Velv muoverà obiezioni? Io non credo... hihihihihihi... infatti il duca ha dato a me pieni poteri... io ho potere dunque su tutti voi... voi compresa... hihihihihi...”
Qualcuno bussò.
“Signore, il capitano de Gur è a bordo.” Annunciò uno degli uomini di Burmid.
“Ottimo!” Esclamò il mercenario. “Avvertitelo che sua moglie è qui con me... hihihihihihihihihi...”
Altea
05-01-2015, 02.24.33
Presi una focaccina e del the con del limone e stava quasi andando di traverso a quelle parole..era colei che possedeva il Fiore Antico..e ci guardammo tutti con aria di complicità.
Posai la tazza fumante e sorrisi leggermente.."Le nostre idee..schieramenti? Già parlate della scacchiera che sta dietro nel giardino? Comunque stanotte ho sognato un fiore..si trovava proprio sulla scacchiera, coincidenza..ma non ne ho viste le fattezze purtroppo" misi le mani sulle gambe poichè tremavano leggermente, dovevo calmarmi.
Guisgard
05-01-2015, 02.29.21
La ragazza non rispose ad Altea.
“Le nostre idee...” disse Irko “... cosa intendete?”
“Questa è terra Cristiana.” Spiegò la ragazza. “Ma oggi la nostra Fede è spesso in balia di eresie o correnti di pensiero che ne minano i fondamenti... noi abbiamo abolito l'idolatria, come impone la Bibbia... non troverete dunque immagini da venerare o adorare qui... ma ditemi... voi siete iconoclasti o iconoduli? Credete o meno al potere superstizioso delle immagini?”
Restammo soli, e potei togliere la maschera impaurita.
"Ti hanno colpito?" Esclamai "aspetta.." Frugai nella mia borsa, estraendo un fazzoletto che poteva fungere da benda
Mi avvicinai a lui, aiutandolo a bendare quel taglio.
"Beh, sei arrivato in tempo per salvare la damigella in pericolo..." Sorrisi alzando gli occhi su di lui.
"Sono stati un tantino chiari su chi fossero.." Sospirai "Gli iconoclasti, immagino.. Quello che mi chiedo è perché noi? O meglio, perché io? Credi conoscano la verità? O hanno colpito a caso?" Scossi la testa "Certo non cominciamo bene... Non riuscirò più a dormire.." Risi appena.
Altea
05-01-2015, 02.33.48
A quella domanda rimasi perplessa...e la guardai stupita.."Allora dovremmo togliere le chiese, i preti, tutti coloro che professano la parola del Signore..ovvio..la fede è qualcosa di spirituale e deve essere presente in noi sempre..Dio accompagna i passi del viandante ma il viandante trova poi ristoro nella Casa del Signore e pregando davanti agli angeli, a Cristo e la Beata Vergine..tutto è legato, uno non esclude l' altro..".
Guisgard
05-01-2015, 02.40.08
“In verità” disse Guisgard, mentre Clio lo aiutava a medicare la ferita “di dama in pericolo qui non c'è neanche l'ombra... quello ad essere ferito sono io, non tu...” sorridendole appena “... si, la storia delle Icone Sacre...” facendosi serio “... non so perchè ci abbiano assaliti e perchè proprio te poi... forse ci hanno visti scendere dalla nave ed essa ha l'immagine di Santa Caterina sulla prua... e mi chiedo se stando così le cose quei dannati conoscono anche il nostro travestimento...” scosse la testa “... ma ormai siamo in ballo... vuoi riposarti un po', prima di riprendere il cammino verso la città? Resterò io a fare la guardia, tranquilla...”
Guisgard
05-01-2015, 02.44.59
La ragazza rise alle parole di Altea.
“Le chiese possono benissimo essere spoglie di immagini e non per questo risultare meno Sacre.” Mangiando della frutta. “Gli idoli portano al paganesimo e la Bibbia ci mette in guardia da questo. Pregare Iddio non vuol dire inchinarsi davanti ad un quadro. Anzi, farlo è peccato. L'idolatria è peccato.”
“Ma il torneo cosa c'entra con questo?” Chiese Lainos.
“Perchè due fazioni si battono in esso...” rispose la ragazza “... quelli che venerano le icone e quelli invece che le distruggono. Voi dunque a quale schieramento appartenete?”
Altea
05-01-2015, 02.48.50
"Allora le nostre chiese diventerebbero moschee..ne abbiamo un esempio sulla bellissima basilica di Santa Sofia, che fu cristiana, una volta presa dai musulmani le icone vennero cancellate..io sono per gli iconoduli" dissi convinta e continuai a bere il the..gli altri avrebbero scelto da sè.
Sorrisi alle sue parole, per poi sospirare e tornare seria.
"Speriamo non sia così.. Se ci hanno visto scendere dalla nave tanto vale.. Anche se.. Poteva averci dato un passaggio o che so io.. Ci inventeremo qualcosa..." Sorridendo.
Scossi la testa "No, tranquillo.. Non riuscirei a chiudere occhio... Ero sveglia anche prima.." Dolcemente "C'era una musica così inebriante..." Sorridendo appena.
"Riprendiamo il cammino, dai..".
Guisgard
05-01-2015, 02.58.33
La ragazza apparve stizzita a quelle parole di Altea.
“Benissimo.” Disse poi assumendo un'aria indifferente. “E voi?” Guardando gli altri.
“Noi ci intendiamo poco di queste cose.” Rispose Irko. “Siamo uomini di una Fede semplice e davanti all'immagine della Vergine col Bambino o di qualsiasi altro Santo, noi preghiamo.”
“E sia.” Alzandosi la ragazza, per poi avviarsi verso la porta. “Ah...” voltandosi “... il mio nome è Rossane.” Ed uscì, lasciandoli soli in quella sala.
“Questa storia mi piace sempre meno...” mormorò Miseria.
Guisgard
05-01-2015, 03.01.50
“Già...” disse Guisgard a Clio “... ma ci hanno rovinato la serata quei dannati...” le accarezzò delicatamente una ciocca ribelle, sorrise e poi annuì “... preparati... vado a svegliare Afiel...”
Poco dopo lui ed il falso apprendista erano pronti per partire.
Mangiarono qualcosa e poi, quando anche Clio fu pronta, lasciarono la locanda, diretti a Capus Vetere.
Vi giunsero verso Mezzogiorno, restando abbagliati dalla bellezza di quell'antica città.
"Tu dici?" Mormorai, con gli occhi nei suoi, con un sorrisetto divertito.
Ma evitai di continuare il filo dei miei pensieri.
Così, lasciammo la locanda diretti alla città, che ci apparve splendida e maestosa.
Sperai soltanto che non ci portasse guai, ma ormai sapevo che i guai ci seguivano dappertutto.
Altea
05-01-2015, 15.54.00
La ragazza mi guardò in malo modo e poi cambiò espressione parlando con gli altri che dalla loro risposta, ignorandolo, dissero di essere pure loro iconoduli.
Ma quando la ragazza andò via rimasi incredula...Rosanne? Ha gli stessi capelli neri..ma non può essere un caso.
Mi voltai verso gli altri e guardai Irko e parlavo piano.."Pure la pupilla di quel barone Ciminieri si chiamava Rosanne e aveva gli stessi capelli..ma che succede..sarebbe il colmo, prima saltava da un letto a un altro e ora fa la sacerdotessa?". Scossi il capo.."Comunque a parte questo..ha parlato di un Fiore..e forse è quello che è sognato..e se fosse il Fiore Azzurro? Da ciò che ho capito vi sono due fazioni..gli iconoduli che siamo noi e ammettiamo pure icone e statue perchè in sè non sostituirebbero le figure sante e poi gli iconoclasti i quali invece trovano offensivo rappresentare Cristo con una statua ad esempio..ecco perchè vi è un torneo..e dicono questa è una città religiosa..già ma non tollerante, facessero loro la loro battaglia perchè prendere noi" dissi stizzita ma poi mi sorse un dubbio "E se Guisgard e gli altri venissero qui e..si schierassero con gli altri? Dovremmo lottare contro di loro..e poi quella ragazza era contro le mie idee, si vedeva..e allora perchè ci hanno portato qui se non la pensiamo come lei?"
elisabeth
05-01-2015, 18.09.42
Eccentrico.....gia' ..perchè le cose funzionassero bene..dovevano girargli intorno,ovviamente un unica testa...un unico pensiero e quindi il comando sarebbe stato incontestato ed eseguito...con la sicurezza del controllo su ogni persona....."...E voi pensate che il Capitano Velv.....lascerà la sua nave per venire a farvi da mozzo ?....siete molto sicuro di voi......però una cosa mi piace rettificarla......I gradi li porta mio marito non io.....io non sono al comando di nessuno......e quindi una nave vale l'altra......"...Guardai Burmid....mentre chiedeva ad un sottoposto di farci raggiungere da De Gur.....la mia sicurezza comincio' a vacillare......mi alzai dalla poltrona e mi spostai in modo da poter vedere in volto De Gur..appena entrava......" Non so a che gioco state giocando Burmid...ma sappiate che per varie circostanze..alle volte ci si ritorce contro....."......sentii la porta aprirsi e le parole mi morirono in gola........Lui era lì....così come lo ricordavo...Burmid non mi aveva mentito.........feci qualche passo verso di lui....solo qualche passo...e mi fermai a metà stanza......" Vi trovo bene...Nettuno ".....la frase piu' scema che avevo potuto formulare in vita mia....sarei voluta andargli incontro ed abbracciarlo.....dirgli che mi dispiaceva.....ma c'erano gli occhi furbi di Burmid che cercavano di scavare l' anima......infondo il nostro matrimonio era una solo una farsa...nettuno avrebbe potuto mandarmi al diavolo senza neanche pensarci due volte e nessuno avrebbe potuto dire nulla...neanche io...
Guisgard
06-01-2015, 01.02.42
Guisgard, Clio ed Afiel arrivarono alle porte della grandiosa Capus Vetere, ma prima di entrare in città il presunto duca raggiunse una sponda bassa e ben nascosta del fiume, accanto ad una cappellina semi celata da rampicanti in cui era raffigurata la Vergine Maria col Bambino.
Quelle piante, cresciute come a proteggere e a custodire la Sacra Immagine, avevano in qualche modo fatto da scudo, salvandola dalla furia degli iconoclasti.
E proprio ai piedi della cappellina il presunto impostore sotterrò Mia Amata.
Si segnò, pregò, per poi raggiungere con i suoi due compagni di viaggio l'ingresso della città.
E nell'entrare i tre assistettero ad un funerale.
Una lunga processione precedeva una tomba portata su di un carro.
Chierici e soldati conducevano quel corteo funebre, seguito dal popolo con aria sommessa.
Guisgard
06-01-2015, 01.07.10
“La ragazza” disse Irko ad Altea “ha detto di chiamarsi Rossane, non Rosanne.” Guardò poi gli altri. “Voi cosa ne pensate?”
“Secondo me” fece Miseria “prima troviamo il modo di fuggire da qui, meglio sarà. Questi sono fanatici religiosi e temo che finirà male per noi se restiamo.”
“Non credo sia semplice una fuga da questa città...” mormorò Lainos.
Raggiungemmo la città, bellissima e austera.
Guisgard riuscì a nascondere Mia Amata, e alla fine entrammo a Capus Vetere.
E trovammo un funerale.
Camminavamo piano, adeguandoci alla triste atmosfera.
"Doveva essere qualcuno di importante.." Mormorai appena.
Guisgard
06-01-2015, 01.12.11
“Così pare...” disse Guisgard a Clio, senza smettere di seguire con lo sguardo quel corteo funerario.
“Era un cavaliere errante...” all'improvviso una voce dietro di loro.
Il falso artista si voltò di scatto.
“Uno dei tanti volontari, mercenari, avventurieri o schiavi usati nella partita della morte...” continuò la voce.
Era quella di un vecchio anch'egli spettatore del funerale.
Altea
06-01-2015, 01.12.32
Guardai Irko e sorrisi.."Rossane?E' finita la scorsa avventura e già mi trovo qui..comunque fuggire sarebbe impossibile...da questa reggia e la città, mi sembra erano ben decisi a portarci qui..comunque io non obbligo nessuno, ho intenzione di risolvere questo mistero..che facciamo? Usciamo in giardino?"
Guisgard
06-01-2015, 01.19.18
Ma mentre Altea e gli altri parlavano fra di loro, nella sala entrò qualcuno.
“Salute a voi.” Disse fissandoli. “Milady, messeri.” Era un uomo alto e robusto, armato, con indosso una tunica di pelle e stretti calzoni in alti stivali. “Lasciate che mi presenti... sono lord Ganton, duca di San Marco Fraulen.” Con un rozzo inchino. “Al cospetto di chi ho l'onore di stare?”
Una voce dietro di noi.
Restai sorpresa a quelle parole, come una ragazza semplice dovrebbe essere.
"Come dite?" Mormorai "La partita della morte?".
Altea
06-01-2015, 01.25.15
Mentre parlavamo e decidavamo sul da farsi entrò un uomo...era un uomo distinto ma i suoi modi erano rozzi...mi alzai con un lieve inchino.."I miei omaggi duca...io mi chiamo Altea e questi messeri sono dei venditori che come me si trovavano in questa città per caso" sospirai..forse ora qualcosa era più chiaro? Ovviamente preferii nascondere la mia vera identità.
Guisgard
06-01-2015, 01.33.04
“Si...” disse il vecchio a Clio “... la partita della morte, il gioco di ruolo che hanno architettato per discutere chi abbia ragione, se gli iconoclasti o gli iconoduli...”
“Come sarebbe?” Fissandolo Guisgard.
“Già...” annuendo il vecchio “... volontari e non finiscono per cimentarsi o essere costretti a partecipare a questo gioco di morte...”
“E in cosa consiste?” Chiese il presunto impostore.
“Conoscete quell'antico mito?” Mormorò il vecchio. “Quello in cui chi è destinato a morire può sfidare la stessa Morte ad una partita a scacchi per salvarsi? Ma un prezzo molto alto è richiesto...”
Guisgard
06-01-2015, 01.35.14
“Interessante coincidenza.” Disse Ganton ad Altea. “Si, proprio un fortunato caso allora.” Rise. “Così potrete assistere al mio trionfo.”
“Vi riferite al torneo?” Chiese Irko.
“Certo.” Annuì il duca. “Ed io ne sarò il vincitore.”
Altea
06-01-2015, 01.37.59
Il duca era molto sicuro di se stesso e lo guardai perplessa.."Cosa sapete di questo torneo? Sapete come si svolge?" guardai gli altri ma in me vi era una strana inquietudine.
La cosa si faceva sempre più interessante ed inquietante.
Conoscevo bene quella storia, e anche un paio di canzoni che ne parlavano.
"Sfidare la morte.." Stupita "Certo il prezzo deve essere altissimo.. Ma perché uno dovrebbe partecipare, per giunta volontario alla partita della morte? Solo per gli iconoduli o gli iconoclasti? Deve esserci anche un enorme premio..".
Guisgard
06-01-2015, 01.48.03
“So solo che è per pochi.” Disse Ganton ad Altea. “Anzi, fino ad oggi sono stati tantissimi coloro che vi hanno perso la vita. Ma io sono il miglior guerriero del regno.” Rise. “Temuto persino dal duca Dominus. Ma vi vedo interessata al torneo, milady... andiamo a farci un giro per questa reggia, così che potrò soddisfare...” sorrise “... ogni vostra domanda.”
Guisgard
06-01-2015, 01.49.29
“Si, un grande premio...” disse il vecchio a Clio “... in palio vi è il più grande tesoro di questa terra, un'inestimabile ricchezza... il vecchio barone non è in grado di portare ordine e dunque lascia a questo torneo il compito di riportare l'armonia in queste lande... e pur di ottenere ciò ha deciso di offrire al vincitore il simbolo stesso del suo potere...”
“Ossia?” Guardandolo Guisgard. “Il suo trono?”
“Molto di più...”
“Cosa dunque?” Incuriosito il presunto duca.
“Il Fiore Antico...” svelò il vecchio.
Altea
06-01-2015, 01.51.54
Sospirai..un altro donnaiolo..ma forse era utile parlare con lui..e guardai Irko e bisbigliai "Seguitemi..cerco di saperne di più".
"Addirittura eravate temuto da Dominus? Beh..allora dobbiamo fare il tifo per voi..avrò il piacere di questa passeggiata..a dire il vero sono interessata solo perchè ci hanno detto dobbiamo partecipare e nulla altro..prego" e gli mostrai il braccio aspettando sorridendo.
Fantastico, pensai.
Avevo come l'impressione che avremmo partecipato al torneo.
Anche se un pittore, un apprendista e una modella non sembrano le persone adatte.
Ma non sapevo niente di quella sfida.
Lanciai a Guisgard uno sguardo d'intesa.
"Immagino che non sia un torneo come gli altri.." Ingenuamente.
Guisgard
06-01-2015, 01.55.11
Ganton prese il braccio di Altea ed insieme uscirono nel giardino di quella reggia.
“Se hanno chiesto anche voi di partecipare” disse il duca “allora vuol dire che siete una spadaccina o comunque che possedete una certa dimestichezza con qualche tipo di arma, giusto?” Mentre passeggiavano in quel luogo ameno.
Altea
06-01-2015, 02.01.42
Finalmente eravamo fuori la reggia e Lord Ganton iniziò a parlare e sospirai.."Volete sapere la verità..si mi vedete armata e so pure usare le armi, me le ha insegnate ad usarle il Duca Taddeo l' Austero..ma non sono affatto una donna di armi, non sono pronta per un duello...magari potrei essere una dama fuggita dalla Corte di Capomazda" e lo guardai "Si..fuggita per amore..e ora devo difendermi da sola..e voi perchè siete temuto da Dominus? Comunque non è mia intenzione duellare..mi dissero ero perfetta per fare la regina e mi hanno presa con la forza" e lo guardai pensando cosa lo spingesse a fare questo torneo.."Comunque io conosco un guerriero più abile di voi...ma non posso rivelarvi il nome".
Guisgard
06-01-2015, 02.11.09
“No, non è un torneo come gli altri...” disse il vecchio a Clio “... quando si sfida direttamente madonna Morte non può essere una cosa comune...”
Ma proprio in quel momento arrivarono dei soldati a cavallo, che spaventarono la folla e corsero via.
“Al diavolo...” guardandoli andare via Guisgard
E quando il trambusto fu terminato, il vecchio non c'era più.
Il presunto duca allora chiese ad alcuni passanti dove poter trovare un alloggio e quelli lo indirizzarono in una stradina laterale.
Lì i tre avventurieri trovarono una pensione dove un'anziana affittava dei locali.
Ne presero uno grande, al pianterreno, che Guisgard rese la sua bottega da pittore.
Guisgard
06-01-2015, 02.15.40
“Un guerriero più abile...” disse Ganton ad Altea “... di me? Impossibile.” Si fermò e restò a guardarla. “Chi è? Voglio sapere il nome. Ditemelo. Ho il mezzo per costringervi a parlare.”
Altea
06-01-2015, 02.19.22
Risi..."Il mezzo per parlare? E quale? Potete mettermi sotto tortura o imprigionarmi...non dirò mai quel nome..." dissi risoluta.."E poi non so nemmeno dove si trovi ora...io gli ho dato tanto amore e lui..non ha capito il suo valore..ecco non voglio nemmeno nominare il nome" e distolsi il braccio dal suo.
Fu un attimo, i cavalli, i soldati.
E il vecchio non c'era più.
Ma ero sicura che avremmo scoperto qualcosa in più.
Infondo tutta la città parlava del torneo.
Prendemmo in affitto un locale, che doveva diventare la bottega del pittore.
Sembrava un mondo parallelo, niente guerra, niente fughe.
"Oh che meraviglia.." Guardandomi attorno "Dovremo rendere accogliente questo posto.." Sorridendo "Però ci vorrebbero dei quadri, per invogliare i clienti, e i mecenati.. non credi?" Sorrisi, facendogli l'occhiolino.
Mi avvicinai a Guisgard per un momento "Ci pensi mai?" Mormorai, dolcemente ,alzando gli occhi su di lui "Come sarebbe stato.. Una vita semplice, una bottega.." Guardandomi intorno "Peoccupazioni semplici, giorni tranquilli.. Sembra allettante.." Risi "Ogni giorno uguale al precedente, niente avventura, niente rischi e pericoli.." Sorridendo, con gli occhi nei suoi "Ah, mi stuferei subito..".
Scossi la testa, divertita.
"Allora, mastro Boow.." Sorrisi "Qual'e la prossima mossa?".
Guisgard
06-01-2015, 02.24.50
“Se siete stata portata qui per partecipare al torneo” disse Ganton ad Altea, afferrando ancora il suo braccio “allora vuol dire che siete una schiava ed io posso pretendere di avervi insieme al premio.” Con tono deciso. “Ora voglio sapere tutto. Ditemi quel nome e poi anche del perchè siete fuggita da Capomazda.”
Altea
06-01-2015, 02.28.31
"Schiava? E poi che sarebbe questo premio? Non vi dirò nulla...nulla di nulla" e mi divincolai da lui e afferrai la pistola veloce e gliela puntai proprio sulla fronte "Se insistete ancora farete una brutta fine..prima del torneo mi avete capito?".."Si..è il migliore di tutti...non ha rivali..ma non ha intenzione di rubarvi la vincita quindi state tranquillo".
Guisgard
06-01-2015, 02.40.50
Guisgard cominciò a sistemare un po' quel luogo, stendendo panni e lenzuola un po' ovunque.
Chiese poi ad Afiel di andare a comprare dei colori, dei pennelli e delle tele.
“Così” disse “cercheremo di far assomigliare questo posto ad una bottega di pittore.”
Poi restò solo con Clio.
“Io penso” inchiodando alcune assi per realizzare un rozzo sostegno per tele “che la vita di due amanti non prevede giorni sempre uguali... per chi ha la fortuna di aver accanto la persona amata ogni giorno è speciale, unico...” sorrise “... sembra una banalità e forse lo è... ma le cose più vere sono sempre quelle più semplici...” sistemando quel treppiedi “... sai, dove sono cresciuto, tra dolci colline, vi era un vecchio casolare... lo andavo a vedere ogni giorno... sembrava dormisse... era in mezzo a dei cipressi, circondato da girasoli, con uno spiazzo davanti e da lì ho sempre pensato che guardare il tramonto avesse un sapore speciale... restavo lì, steso sull'erba, a fissare le colline che cambiavano colore man mano le ore trascorrevano e la sera, con l'aria limpida, si potevano contare più stelle che in qualsiasi altro luogo al mondo... non so, ma io ci parlavo con quel posto...” sorrise “... poco distante vi era un luogo di cui si raccontava una leggenda... parlava di un tesoro nascosto... insomma, quell'angolo di colline sapeva farmi fantasticare e ho sempre pensato che lì un giorno, a Dio piacendo, avrei portato la mia donna...”
In quel momento entrò l'anziana padrona della pensione.
“Maestro...” fissandolo “... posso preparavi qualcosa?”
“Grazie madama...” mormorò il presunto duca “... magari due bei bicchieri del vostro vino. Ho sentito che qui è ottimo.”
“Non resterete deluso, maestro.” Ridendo la donna.
Poco dopo portò a lui e alla sua falsa modella due bicchieri di un dolce e denso vino rosso.