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Visualizza versione completa : Il Fiore Azzurro (Il viaggio della Santa Caterina)


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Guisgard
30-06-2014, 18.59.17
Oxuid ed Elisabeth entrarono in quella stanza.
“Compagno Oxuid...” disse Budkin andando in contro al dottore “... vi attendevo con ansia...” notò Elisabeth accanto a lui “... e chi è questa bellissima... anzi, meravigliosa creatura?”
“E' Elisabeth, la mia nuova assistente.” Rispose Oxuid.
“Eh, il nostro compagno dottore e filosofo” fece Budkin “non ha solo talento nello spiegare le Arti Liberali, ma anche nel riconoscere la bellezza. Ma è giusto così, amico mio.” Ridendo. “Del resto si lavora meglio avendo una tale bellezza accanto.” Fissando Elisabeth con gli occhi colmi di bramosia.”
“Mi compiaccio” Oxuid a lui “nel vedervi così sereno, nonostante le notizie giunte da Lortena, compagno Oxuid. Invidio il vostro sangue freddo.”
“Ah, sono solo un pugno di ribelli che sgomineremo con estrema facilità.” Sorridendo Budkin.
“Un pugno di ribelli” replicò Oxuid “comandati da una sorta di banda, di confraternita e che adopera il titolo di Lupi.”
“Folcloristico non credete?” Voltandosi Budkin verso la donna in poltrona. “Cosa ne dite voi che siete una grande attrice teatrale?”
“Io trovo che tutto ciò sia molto intrigante.” Disse la donna. “Ho sentito dire che il loro capo indossa una maschera da lupo... affascinante, non c'è che dire.”
“Avvilente invece direi io.” Sbottò Budkin visibilmente infastidito.
Si sedette al suo tavolo e cominciò a scrivere qualcosa.
“Ecco...” alzandosi poi e consegnando una lettera a Budkin “... questa è la vostra nomina ad ambasciatore di Imperion a Lortena... naturalmente avete carta bianca ma voglio la testa di quel Lupo... così da dimostrare alla signora che le maschere solitamente le indossano i ladri o al massimo i commedianti.”
La donna in poltrona rise di gusto.
“E' tutto, compagno Oxuid.” Concluse Budkin.

Guisgard
30-06-2014, 19.12.39
Clio, con la maschera di Lupo Nero, entrò nella sala del castello, l'antica corte dei conti, seguita dal fedele Roland.
E nel vedere il loro leader tutti i Lupi esultarono, mentre Sartios si avvicinò.
“Signore...” salutandolo come si fa tra soldati “... il castello è nostro e da qui buona parte del paese è sotto il nostro controllo. Tuttavia è ancora lontano il momento di festeggiare. Una nostra spia ha riferito che la Rocca del Tireo ora come ora è praticamente imprendibile, senza contare che da Imperion è giunto un misterioso cavaliere come guardia del corpo di Froster.”
“Si, lo abbiamo conosciuto.” Annuendo Roland. “E non mi piace per niente.”
“Era facile prevedere che da Imperion non sarebbero rimasti con le mani in mano, qualora avessero saputo della nostra ribellione.” Fece Sartios. “Combattere Froster è un conto, sfidare invece Imperion è tutt'altra cosa.”

elisabeth
30-06-2014, 19.22.11
Lascivo essere schifoso....i suoi occhi erano l'estrema essenza di quello che poteva essere un pensiero volgare.....ma infondo...cosa poteva essere...sembrava isterico.......ecco..la donna dal profumo nauseabondo era un'attrice........una banda di lupi....chi minacciava la libertà dell'uomo a Lortena erano degli attori ?....no...forse erano delle persone intelligenti che avevano compreso come gli sarebbe andata la vita....il volto coperto da maschere......" Messer Budkin......vi ringrazio per il complimento.........Oxuid ha un'anima molto particolare......riesce a cogliere la bellezza anche in momenti come questi....."......Budkin aveva dato una lettera a Oxuid scritta di suo pugno....Ambasciatore a Lortena.......uscendo dalla stanza...." Dottore perdonatemi ma avete una grande responsabilità.......chi cela il proprio volto quando reclama un proprio diritto...in genere non ha la mia stima........ma a quanto pare ...anche Voi state celando i vostri volti..........briganti..ladri..o filosofi....."......la cosa cominciava a piacermi poco...alla fine ci avrei lasciato le penne e per qualcosa che neanche condividevo.........

Guisgard
30-06-2014, 19.26.07
Hassan mostrò un inchino ad Altea e poco dopo i due uscirono per una cavalcata in quei luoghi.
Il meriggio volgeva al tramonto e tutt'intorno un verde scuro cominciava a prendere possesso di quei luoghi, mentre le ombre iniziavano ad allungarsi ed a coprire ciò che fino a poco prima era totale dominio della luce.
Poco distante da loro scorreva il Calars, con le sue acque che lasciavano salire al cielo un lieve alone vaporoso.
“Perdonatemi, altezza...” disse poi Hassan “... riguardo quella spada... avete provato a chiedere al nostro mago Garjan? Magari lui potrebbe esserci utile a scoprire qualcosa. Certo, è molto strano come individuo, ma ha indubbie doti.”

Altea
30-06-2014, 19.41.55
Cavalcavo finalmente tra il vento nei capelli assaporando la libertà..quella libertà concessami a Setareh ma ora, stranamente bloccata in quel Palazzo, ascoltai le parole di Hassan e respirai lentamente.."Carjan? Ma lui è un mago..non penso possa esserci di aiuto in questo caso, poichè qui si parla di storie e leggende di questi posti che pure egli non conosce..presumo..beh, nel caso messer Bauon non riuscisse a darci una risposta proverò con lui..vedrà nelle stelle".
Scesi da cavallo e allontanai Hassan, mi avvicinai al Calars, mi tolsi le babbucce, ero curiosa di sentire la freschezza della sua acqua, mi guardai attorno, non vi era nessuno e alzai le vesti fino le caviglie immergendole nell' acqua..rimasi meravigliata..quell'acqua emanava vapori caldi..eppure vi era vegetazione e una ninfea si avvicinò a me e la raccolsi sospirando..."Essere principesse non è una fortuna a volte..quando andavo nei bazar mi sentivo libera confondendomi tra la folla, guardavo le ragazze del popolo e amavano e giravano sorridendo...mai a me poteva essere concesso questo sebbene ringraziavo mio padre e mia madre per avermi sempre dato libertà."

Guisgard
30-06-2014, 19.54.13
“Ragazza mia...” disse Oxuid ad Elisabeth appena uscirono da quella stanza “... davvero ritenete così facile riconoscere i diritti nelle azioni di un individuo? Quelli che si fanno chiamare Lupi non sono altro che esseri indegni, mossi da egoistici e primordiali istinti. Il mondo sta cambiando ed il governo di pochi su molti è ormai anacronistico. Imperion è la luce, la libertà e noi abbiamo il compito di liberare Lortena dall'oscuro Medioevo a cui i suoi ribelli vogliono condannarla. La Società di Antico Regime è destinata a cadere. Anzi, Imperion ed il suo governo illuminato hanno dimostrato che è già caduta. Ora preparatevi. Partiremo subito per Lortena. Ci riposeremo nella carrozza e mangeremo in qualche locanda lungo la strada.”

elisabeth
30-06-2014, 20.03.21
Ascoltavo Oxuid con molta attenzione.........lui era proprio convinto di quello che diceva......l'Illuminismo.....avrebbe illuminato il buio del medioevo......mi ricordai di aver letto qualcosa su Platone...su come la luce rischiarasse la parte della nostra vita che continua a vivere secondo delle ombre........parlava di conoscenza.....ma io non vedevo il lato puramente filosofico...io vedevo il lato oscuro diventare oscurità infinita.....la conoscenza porta la luce...e certo il piccoletto che avevamo incontrato.....non doveva averne molta......" C'e' una cosa che dovete accettare di me....anche se sono al vostro servizio.......sono una donna libera e di buoni costumi e in quanto tale e' libero anche il mio pensiero.....che vi piaccia o no saprete sempre quello che penso di voi.....e se un giorno non mi sentirò di stare al vostro fianco....così come dite voi...sarò libera di andare....." Salii sulla carrozza...e qualcosa nel mio cuore mi disse che era la peggiore Crociata che avessi combattuto

Guisgard
30-06-2014, 20.09.01
E mentre Altea si bagnava le caviglie nelle calde e vaporose acque del Calars, udì un rumore di cavalli.
Un attimo dopo vide spuntare dalla boscaglia due uomini a cavallo.
“Finalmente siamo giunti ad Amoros ormai...” disse il primo dei due “... speriamo di riuscire a trovare la spada...”
“Le nostre informazioni portano qui, in questa cittadina...” fece il secondo “... dovrebbe essere in possesso di un certo maestro della spada lunga... pare viva di duelli...”

Guisgard
30-06-2014, 20.30.32
La carrozza partì, lasciando Imperios e prendendo la strada verso Lortena.
“Ragazza mia...” disse Oxuid ad Elisabeth “... io non sono il vostro padrone, ma solo il vostro datore di lavoro. Voi non mi offrite servigi, ma solo assistenza che io poi ripago con del denaro per il lavoro svolto. Dunque fra noi non vi sono vincoli feudali di sorta. A me interessa come svolgete le mansioni a cui vi destinerò. Nulla di più. Il vostro pensiero è e sarà sempre libero. Questa è la libertà di cui vi parlavo. Questo ha offerto Imperion al mondo. E questo dobbiamo dare alla gente di Lortena e a tutte le altre genti. Ritenete sbagliata dunque la nostra missione? Io non credo.”

Altea
30-06-2014, 20.55.59
Rimasi interdetta a quelle parole degli uomini..cercavano la spada..forse si riferivano proprio a quella che avevo in possesso...che fare? Farsi avanti per sapere qualcosa da quegli uomini..e se avessero pensato la avessi presa impropriamente? Quella spada ora era di mio possesso..e se la cercavano vi era un motivo importante.
Mi ricomposi e feci cenno ad Hassan di ritornare, salii sul cavallo e feci cenno di seguirmi..."Hassan, dobbiamo tornare da messer Bauon...hai visto quei due uomini...ho l'impressione cercavano la nostra spada..forse mi sbaglio ma la prudenza non è mai troppa, potrebbero essere maleintenzionati e far del male a quell' anziano."
Correvamo di fretta fino al centro del giardino grande della piazza di Amoros e poi oltre fino a giungere di nuovo nella bottega.."Messer Bauon..ero in foresta e vicino al Calars, apparvero due uomini..li ho sentiti chiaramente cercano una spada..e dalla persona che pensano l' aveva in possesso prima di me..sembrerebbe proprio questa".
Presi il panno di seta e la riavvolsi dicendo all' uomo era meglio solo studiasse le parole annotate e sarebbe stata al sicuro nel mio Palazzo ma confidai a lui pure le mie perplessità sul fatto, se fosse stata quella, la stavano cercando come se avesse qualcosa di importante.

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elisabeth
30-06-2014, 21.28.13
si...si....le parole molto spesso erano un ottimo specchietto per le allodole......e comunque le mie erano soli congetture......non potevo dare nulla per scontato...." Avete detto bene e il vostro pensiero non ha nulla di sbagliato.....forse sarà. Un po' di nervosismo.....nin ho iniziato il lavoro.....e non conoscendo cio' che saranno gli impegni che mi darete.....sospiro e dico le cose che mi passano per la mente...".....speravi che quel viaggio non durasse molto....avevo fame.....

grazia
30-06-2014, 21.35.46
Ascolta Rinos e LIon e riflette,
cosa fare? Dire loro cosa sta leggendo? O cercare altrove altre notizie?
Bel dilemma, comunque una spiegazione deve darla.
Dopo aver riflettuto facendo finta di concentrarsi sulla lettura decide per la seconda opzione.
Risponde loro" avete ragione, cosa può esserci di magico in un fiore?
non è proprio vero, pensate ai colori dei fiori alle tonalità e alle sfumature,
pensate anche al loro profumo che ci inebria.
Quale magia più grande che ritrovarsi in un campo, magari di fiori azzurri, o anche di migliaia di altri colori."
Li guarda e spera di averli confusi " ma torniamo a noi, qui si parla di un fiore azzurro, ma che sia magico o no, non lo dice, ma mi piacerebbe trovarne uno"
Sospira e guarda nel vuoto pensosa " peccato che il libro non ci dica dove trovarlo"
Li osserva guardarsi tra loro e sorride " volete aiutarmi a saperne qualcosa in più? O magari a cercarlo?" sussurra complice

Clio
01-07-2014, 00.12.56
Mi unii all'entusiasmo dei Lupi, e salutai Lord Sartios.
"Avete fatto un ottimo lavoro, non avevo dubbi..." sorrisi "Noi non abbiamo potuto fare la nostra parte perché, come avrete capito, le cose si sono complicate.. venite.." facendo segno ai Lupi più fidati di seguirmi nella sala del consiglio.
In un esercito regolare sarebbero stati gli ufficiali, ma in un branco di ribelli non avevano titoli, anche se qualcuno li chiamava bonariamente "i Lupi Anziani".
Ero la prima a sapere che le spie sono dappertutto, per cui discutevo solo con chi conoscevo personalmente, o anche chi si era distinto per lealtà.
Paradossalmente, c'era persino Barial, uno stalliere, tra loro, ma avevo osservato la sua lealtà non come Lupo Nero, ma come Clio, senza che lui sapesse. L'avevo visto dalla finestra mentire all'invasore, mandarlo nella direzione opposta per non so più quale motivo.
Ma c'erano naturalmente alcuni nobili della valle, come Lord Sartios, amico da sempre di mio padre, o Sir Tosier, cavaliere valente come pochi che poteva andarsene, cercare fama altrove, invece era rimasto con noi.
Insomma, speravo di aver scelto i più fedeli e abili consiglieri.
Se poi, come a Nagos, proprio loro mi avessero tradito, sarebbe stato un colpo troppo grande, ma valeva la pena tentare.
Sul tavolo, una carta di Lortena mostrava i segni della guerra, la accarezzai dolcemente, lasciando per un momento vagare lo sguardo oltre la finestra.
"Sì, la Rocca del Tireo è imprendibile ora come ora, dobbiamo escogitare un piano attento e non avventato.." sorrisi "C'è da dire che anche il Castello Eubeo è ben difeso, e noi sappiamo muoverci come loro non sanno.. tuttavia, è inutile negarlo, la nostra situazione è peggio di quello che ci aspettavamo.. Froster non ha solo una guardia del corpo.. paradossalmente, noi tutti saremo la sua guardia del corpo, spargete la voce coi vostri Lupi, nessuno, e dico nessuno lo uccida.. ha firmato un accordo con Imperion, alla sua morte, la città illuminata erediterà Lortena di diritto.. Dobbiamo elaborare un piano che non preveda la sua morte.. per quanto mi ripugni dire una cosa del genere.. eppure, come ci ha fatto notare il simpatico Buon" lanciando un sorriso a Lord Sartios "Finchè a Lortena ci sarà una situazione tanto incerta, Imperion non ucciderà di sua volontà Froster, perché naturalmente è una possibilità, uccidono il fesso, danno la colpa a noi, e occupano Lortena..".
Annuii "Bene, poi.. c'è dell'altro.. Imone Marsin, il nipote del nostro defunto conte sta arrivando a Lortena, e a quanto ho saputo pare non sappia nulla della situazione e si appresti a raggiungere Lortena come se niente fosse.. dobbiamo intercettarlo e fermarlo.. nessuno sa che è di ritorno, penso che Froster ignori persino la sua esistenza, ma se è uno in gamba, allora può esserci d'aiuto averlo alle spalle..".
Mi voltai verso Roland "Ho dimenticato qualcosa?".

Guisgard
01-07-2014, 01.38.49
“Dire ciò che si pensa” disse Oxuid ad Elisabeth “è quasi sempre la cosa più giusta da fare. Comunque, come detto, con me non avrete mai simili problemi. Anzi, io voglio che i miei collaboratori parlino con me di tutto e apertamente. L'ultimo mio pensiero è infatti giudicarli.”
Il viaggio poi proseguì tranquillo, tra i verdi passi che correvano fra foreste dall'aspetto impenetrabile e vallate racchiuse da alti monti.
Oltrepassato infine il confine di Imperion, la carrozza non impiegò molto a giungere finalmente nelle terre di Lortena.
E dopo un po', lungo la strada, spuntò una locanda.
“Sergente...” affacciandosi dal finestrino della vettura Oxuid e chiamando il capo dei militari che facevano da scorta “... ci fermeremo in quella locanda per una breve sosta. Giusto il tempo di mangiare qualcosa, per poi riprendere quanto prima il cammino.”

Guisgard
01-07-2014, 01.44.46
Bauon annuì a quelle parole di Altea.
“E sia...” disse il vecchietto “... riportate la spada al vostro palazzo, mentre io qui continuerò le mie ricerche. Appena avrò scoperto qualcosa sarò io a venire da voi.”
Hassan spiegò allora a Bauon dove si trovava il palazzo.
“Ma non preoccupatevi più del dovuto, milady.” Fece il vecchietto. “Questa spada in sé non ha un gran valore e magari quegli uomini ne cercano un'altra. Comunque, la prudenza non è mai troppa. Attendetemi dunque, sarò io, come detto, a venire al vostro palazzo.”

Guisgard
01-07-2014, 01.54.02
“Ma certo...” disse Rinos a quelle parole di Grazia “... magari questo libro è una sorta di mappa, o di codice proprio per trovare quel Fiore!” Esclamò poi.
“Ma non hai sentito cosa ha detto questa damigella?” Fece Lion. “Non penserai davvero che possano esistere fiori magici!”
“Forse non lo è” replicò Rinos “ma magari ha un qualche valore. Chi ci dice, tanto per fare un esempio, che non si tratti di un Fiore raro, magari ottenuto in uno di quei vivai dove si lavora unendo e combinando diversi tipi di piante e fiori? Ho udito che in Olanda le specie più rare di tulipani hanno raggiunto prezzi esorbitanti.” Annuì. “Direi che questa storia del Fiore Azzurro va approfondita, perchè potrebbe portarci un bel guadagno. E poi abbiamo la fortuna di avere qui questa ragazza davvero colta ed in gamba, che ci può aiutare a svelare tutto ciò che in questo libro si dice su quel Fiore.” Sorridendo poi a Grazia.
“E sia...” annuì Lion “... ne parleremo con il capo e gli presenteremo anche madamigella...” si voltò poi verso Grazia “... qual'è il vostro nome?” Chiese poi alla ragazza.

Guisgard
01-07-2014, 02.12.32
La notizia diffusa da Clio circa il documento firmato da Froster come garanzia con Imperion stupì non poco i Lupi.
Anzi, su alcuni di loro ebbe un effetto tutt'altro che incoraggiante.
“No, non credo...” disse Roland a Lupo Nero “... mi sembra che l'ordine del giorno sia completo. Io direi soltanto di tenere d'occhio quel cavaliere che fa da guardia del corpo a Froster. Secondo me è importante capire quali siano le sue reali mansioni. Infatti mi insospettisce che da Imperion abbiano inviato un cavaliere così temuto solo per fargli fare da guardaspalle a Froster. Se siete d'accordo tutti io posso contare su una mia spia molto fidata.”
“Trovo sia un'ottima idea.” Annuì Sartios. “Io invece mi occuperò di Imone Marsin. Lo farò intercettare da alcuni dei miei uomini e farò in modo che posso giungere qui a Lortena senza correre rischi.”

Clio
01-07-2014, 14.27.12
Ascoltai i lupi e annuii.
"Bene, sorvegliare quel cavaliere mi sembra un'ottima cosa.. Anche a me insospettisce la sua presenza, sicuramente non mettono uno come lui a fare da balia, sono esperti in tradimenti quindi mi raccomando, non fidatevi di nessuno.. Troveremo un modo per riprenderci la nostra terra, e il fatto di aver preso il Castello Eubeo è già qualcosa, anche se non tutto, purtroppo.. Almeno da qui controllate la città.. Come sta la popolazione? È con noi? Dovrei fare un discorso pubblico, non voglio che pensino di essere caduti dalla padella alla brace... Non di notte, però.. Vedrò di escogitare il modo..." sospirai "Vorrei restare qui con voi, ma non posso, il mio posto è alla Rocca del Tireo.. Sfruttiamo il fatto di poter passeggiare indisturbati per il quartier generale nemico.." Sorrisi.
Guardai i volti preoccupati e tesi dei miei Lupi migliori, soffermandomi per un momento sul viso barbuto e gli occhi vispi di Axses, il mio maestro d'arme.
Quando l'avevo visto tra i Lupi per la prima volta avrei voluto abbracciarlo, ma non avevo mai creduto che sarebbe rimasto a guardare.
"È vero, Imperion non è Froster, ma questa alleanza alza la posta in gioco, Imperion predica un modo di vivere che non ha niente a che spartire col nostro, predicano una finta libertà che significa appiattimento, controllo.. Noi siamo abituati a rispettare tutto ciò che è sacro, di qualunque credo si tratti, loro non credono in nulla, e vi daranno la libertà obbligatoria di pensarla come loro.." Battei il pugno sul tavolo "No, Lortena sarà anche una piccola città di montagna, ma diremo un no categorico ad Imperion, noi fermeremo il mondo malato che ci propinano.. E col nostro esempio, anche gli altri nemici di Imperion usciranno allo scoperto, e non saremo più soli.. Ma anche se falliremo, non potremo dire di non averci provato, di non aver lottato fino all'ultimo per difendere il nostro mondo, la nostra terra, i nostri valori e la nostra Tradizione.. E so che trionferemo, perché conosco personalmente il valore di ognuno di voi, e so che l'ardore che ci spinge a combattere non si può comprare, perché nessuno può domare un lupo, per quanto ci provi, egli non brama ricchezze come un uomo o comodo cibo come un cane.. Egli è libero, e la libertà più vera, quella che ti spinge a mettere a repentaglio la vita per difendere ciò che ami.. Perché è questo che ci spinge.. L'Amore.. Per questa terra, per le nostre famiglie, le noste donne, i nostri figli.. Perché possano vivere in un mondo vero e non siamo schiavi di un'ideologia subdola e malsana.. Perciò non lasciatevi prendere dallo sconforto, piccole e litigiose città, secoli e secoli fa hanno affrontato un impero e l'hanno sconfitto.. Potrà sembrare un sogno impossibile e pazzo.. Ma finché continueremo a credere e a lottare, allora trionferemo!".

Altea
01-07-2014, 15.06.55
Annuii alle parole di Bauon "Allora rimarremo d'accordo così ma, ricordate, per qualsiasi cosa siamo a vostra disposizione e non date per scontato che un semplice oggetto come quella spada non possa significare nulla". Come avrei voluto mostrargli il Sacro Pugnale di Setareh, infatti agli occhi sembrava un oggetto antico e di valore inestimabile, eppure in mani sbagliate sarebbe divenuto una macchina da guerra per i popoli vicino al mio che ora era oppresso dalla tirannia e per tutte le città sacre unite a Setareh e i nostri dei.
Uscii dalla bottega con Hassan e ritornammo a cavallo a Palazzo in silenzio, mi guardavo attorno per scoprire se qualcuno ci stava seguendo ma era inutile visto non avevo visto in faccia quegli uomini.
Entrata a Palazzo raccontai tutto ad Ahmed e Korshid e vidi i loro volti perplessi.."Ahmed, io ho sentito bene le loro parole..dissero cercavano la spada..e quella spada si trovava presso un uomo dalla spada lunga che viveva di duelli...dalla descrizione non possono esserci dubbi, ma andiamo cauti...messer Bauon verrà qui a Palazzo appena scoprirà qualcosa, Hassan sostiene è meglio interpellare pure Carjan, il mago di corte...andiamo venite con me..sentiamo pure la sua opinione".
Entrammo nella sua stanza attraverso la tenda arancione.."Carjan, sono la Principessa Altea..assieme al Consigliere Ahmed e la Gransacerdotessa Korshid...avremmo bisogno di una vostra opinione o consulto".
Ma mi rivolsi sottovoce a Korshid.."Speriamo bene, mi disse di stare attenta agli uomini di Carolon, e pure ad Ismael, il nostro Capo dell Guardie..nelle pietre magiche lesse che vedeva un ragazzo che mi osservava pure con Amore e Passione..ed è meglio mi fermi qui" dissi pensando al fatto dell'unguento che rendeva immuni.

elisabeth
01-07-2014, 17.12.20
Oxuid.....che personaggio strano......" state tranquillo...Dottore....vi diro' ogni cosa mi passera' nella mente...." Contaci devi prima conquistarti la mia fiducia e per il momento non se ne parlava proprio.....che posti tranquilli...il verde era brillante....com'era differente dal paesaggio d' Oriente.......così caldo.....il contrasto tra il verde e il giallo della macchia mediterranea Eravamo arrivati ad un posto di ristoro.......ci saremmo fermati.....così avvenne dopo qualche minuto......la carrozza si fermo' davanti ad una piccola locanda......si sentivano dei rumori provenire dall'interno forse vedendoci arrivare stavano cercando di sistemare........prima di entrare vidi il volto di un bambino che curioso ci stava osservando......misi la sacca a tracolla e sorridendogli entrai nella locanda.......non c'era molta gente...vidi un uomo seduto ad un tavolo....aveva il mantello e non alzo' il capo quando entrammo......l'oste ci venne incontro....facendoci accomodare accanto alla finestra......." Oxuid........c'è così calma qui dentro......eppure è di passaggio tra Imperion e Lortena......sarà che c'è gente che non ha fame.....non mi avete risposto...quale sarà il mio compito.......oltre mangiare frittelle col miele ovviamente........."......aspettando il cibo e la risposta di Oxuid......guardai fuori dalla finestra ...vidi il bimbetto....ci osservava......" Avete visto Oxuid...abbiamo un simpatizzante......chissà chi è...." .....

Guisgard
01-07-2014, 17.19.19
“Si, piccole e litigiose città che sfidarono un impero...” disse Axses a Lupo Nero “... ma la storia ci insegna che sebbene gli eventi siano ciclici, sono poi i sentimenti degli uomini a deciderne le sorti... il re Serse era animato da ambizione e vendetta e ciò lo spinse a commettere gravi errori... questo perchè la vendetta spesso genera rabbia... Imperion invece è mossa da odio... un odio lucido e profondo verso tutto ciò che simboleggia l'ordine e le regole, poiché vede in esse un pericolo alla sua illusoria promessa di sfrenata libertà...”
“Sembri conoscere bene quella gente...” fissandolo Roland.
“Si...” annuì Axses “... sono stato per un po' a Nagos tempo fa e sono andato via appena in tempo, poiché avevo ben compreso quali bestie stavano per arrivare...”
“Ciò deve spingerci ad essere ancor più determinati dunque.” Sentenziò Sartios. “Se non vi è altro, allora io mi occuperei di messer Imone. Sguinzaglierò un paio dei nostri più fidati Lupi per cercarlo e trovarlo prima che giunga a Lortena.” Detto ciò, salutò gli altri e si congedò dall'eroica compagnia di ribelli.

Intanto, molto più a Meridione di quei luoghi, lungo il litorale delle Flegee, una fregata proseguiva la sua navigazione verso la costa.
Batteva bandiera di Amlot e sul ponte vedeva la presenza di diversi militari e del suo comandante, con accanto un giovane gentiluomo.
“Ormai manca poco e saremo nelle Flegee.” Disse il capitano.
“Non dimenticherò che è a voi ad al vostro equipaggio che devo la vita, capitano.” Fece il gentiluomo.
“E' il Buon Dio che vi ha risparmiato, messer Marsin...” fissandolo il capitano “... è un miracolo avervi trovato ancora vivo nelle prigioni di quella nave pirata.”
“Si...” annuì Imone “... e soprattutto per me è importante aver salvato la spada che mi diede mio zio il giorno della partenza dalla mia terra.” Stringendola a sé.
“Si, siete stato fortunato che questa spada faceva da trofeo nella cabina del capitano di quei corsari.” Sorridendo il capitano.
“Perdonatemi, ma non riesco a definirmi fortunato...” guardando l'orizzonte Imone con i suoi occhi azzurri, simbolo della stirpe dei Marsin “... non dopo che mi avete messo al corrente di ciò che è accaduto a Lortena... mi sento inutile... io lontano, in terra straniera a studiare, mentre la mia famiglia ed il mio popolo a morire per colpa di un invasore... di quel lord Froster...”
“Comprendo il vostro stato d'animo...” rammaricato il capitano.
“Spero che appena giunto sulla terraferma qualcuno possa informarmi circa gli ultimi accadimenti a Lortena...”
“Ciò che conoscevo” annuendo il capitano “ve l'ho rivelato. Spero che qualcuno possa informarvi meglio su ciò che accade nella vostra contea.”
Il fischio della nave annunciò poco dopo l'ingresso della fregata nel porto di Monprosid, lo scalo più Settentrionale delle Flegee.

Guisgard
01-07-2014, 17.30.27
“Il vostro compito” disse Oxuid ad Elisabeth “è quello di assistermi. Di svolgere i compiti che vi affiderò, come fare ricerche in biblioteche o in qualche vecchio palazzo munito di libri antichi, accompagnarmi nei miei spostamenti, scrivere ciò che vi detterò e così via.” Guardò poi il bambino indicato dalla sua assistente, senza però mostrare interesse.
Ma in quel momento Elisabeth si accorse che non era solo quel bambino a fissarli.
I clienti di quella locanda, infatti, guardavano con strana e curiosa meraviglia i nuovi arrivati.
E più di tutti a suscitare l'interesse di quella gente sembrava essere proprio Elisabeth.
Ma lei ben comprese che quegli sguardi non erano mossi solo dall'attrazione che poteva suscitare una bella donna.
No, quegli sguardi avevano qualcosa di ambiguo, di misterioso.

Guisgard
01-07-2014, 17.36.54
Altea, seguita da Ahmed e Korshid, giunse nel laboratorio di Carjan.
Il piccolo mago, che era alle prese in quel momento con le sue polverine e pozioni, nell'udire la voce della sua principessa fu subito colto da un sussulto.
Saltò così fuori dai suoi alambicchi e si mostrò ad Altea, inchinandosi a terra e baciando l'orlo del suo vestito.
“Mia bellissima principessa...” disse “... in cosa posso servirvi? Cosa desiderate domandare al mio potere, Altezza?”

Altea
01-07-2014, 17.41.32
Ed eccolo apparire all' improvviso..sembrava quasi il Genio della Lampada.
"Alzatevi vi prego Carjan" dissi sospirando e guardano Korshid mentre spostavo con un veloce gesto la veste che stava baciando" Bene...veniamo al dunque..vedete questa spada, a mio parere cela un segreto e non conosciamo il proprietario...leggete la scritta nella lama" e gliela tradussi in arabo "ora potete usare le vostre doti veggenti o magiche per dirci qualcosa e se è un pericolo?".

Guisgard
01-07-2014, 17.55.26
Carjan prese la spada dalle mani di Altea e cominciò ad osservarla con attenzione.
“Questa spada porta guai, Altezza.” Disse come fosse una sentenza. “Il mio consiglio e di disfarvene subito. Fatelo o finiremo tutti in una barca di guai, principessa.”
“Di che guai parlate?” Chiese Korshid.
“Guai grossi.” Rispose il mago. “Tanto grossi da essere vere e proprie sciagure.”

Altea
01-07-2014, 17.59.40
Ci guardammo tutti e tre allarmati...."Ma spiegate cosa vedete..sembra una apocalisse..diteci cosa vedete, siate più chiaro, interrogate le pietre magiche o...il Magico Oracolo di Setareh..tutti quanti siamo in grado di sostenere è un pericolo senza dare spiegazioni".

elisabeth
01-07-2014, 18.11.09
Strana gente in quel posto.....Oxuid aveva dato una rapida occhiata al ragazzino...e ne fui sinceramente delusa......" Bene...ho compreso...un bel topo da biblioteca.......oltre ovviamente ad avere il piacere di parlare con voi....".....continuai a mangiare guardandomi con discrezione intorno....e la cosa incominciava a mettermi in imbarazzo......se fossi stata l'uomo che ero....avrei guardato con tranquillità ognuno negli occhi....ma ero consapevole della mia femminile presenza...e la sfacciataggine sarebbe stata mal compresa...." Io credo Dottore....che questo posto....sia un luogo ambiguo.....in genere i bambini sono curiosi e talvolta timidi...e quindi comprendo che il ragazzino cerchi di guardarci di nascosto...il problema e' che anche gli adulti mi stanno osservando.....e ve lo dico...con molta serenità....visto che io non ho mai vissuto in queste terre....cosa pensate stia accadendo ?........alle vostre spalle un uomo non solo mi guarda.....come se non me ne fossi accorta....ma sembra muoversi in maniera nervosa...........comunque ottime queste frittelle......ho bisogno della birra....stanno scendendo giù con forza finirò per soffocare...potreste chiederla per me ?....."........la mia sacca era con me.....e nel chiedere in quel modo la birra mi resi conto quanta poca femminilità...avevo fatto trasparire.........Oxuid doveva aver pazienza........

Clio
01-07-2014, 18.31.18
Annuii ai Lupi.
"A domani, per qualunque cosa abbiate bisogno cercate di contattare Roland.. Io lo saprò.. Abbiate cura del Castello Eubeo.." Sorrisi.
Abbiate cura della mia casa..
"Andiamo Roland.." Voltandomi verso il mio secondo "dobbiamo pur dormire qualche ora..".
L'alba infatti non era lontana.
Salutai nuovamente i lupi nella Sala Grande e sparii in uno dei passaggi segreti.
Deviai di nuovo verso le stanze delle donne, dove prima della porta avevo nascosto il baule.
Tornai ad essere Clio e dopo poco raggiunsi con Roland la Rocca del Tireo.
Lo lasciai nel tempio, dove avrebbe alloggiato, e arrivai finalmente nelle mie stanze.
Ero esausta.
Indossai la veste da notte e mi buttai sul letto, crollando addormentata.

Guisgard
01-07-2014, 18.33.39
“Questa spada” disse il mago ad Altea “nasconde un segreto, Altezza.”
“Un segreto?” Ripetè Ahmed. “Che segreto?”
“Non lo so...” fissando la spada il mago “... ma qualcosa di molto importante... qualcosa però che io non riesco a penetrare... che non riesco a vedere... questa spada... questa spada è come se fosse accompagnata da un misterioso potere... quasi da un'enigmatica presenza...”
“Altezza...” parlando Korshid in un orecchio ad Altea “... Carjan è noto in tutta la Mezzaluna Fertile come valente mago. Ma è anche risaputo che egli è capace sia di grandi intuizioni, sia però anche di grossolane previsioni errate... sta a noi capire ora se ha indovinato o meno...”

Guisgard
01-07-2014, 18.45.36
Oxuid si guardò intorno e poi annuì ad Elisabeth.
Chiamò il locandiere ed ordinò della birra.
Ma quando quello portò in tavola la birra, anche lui come gli altri finì per piantare gli occhi fissi su Elisabeth.
“Forse” disse Oxuid al locandiere “non avete mai visto una donna da queste parti?”
“Ehm...” scuotendosi l'uomo “... si, certo... come no... scusatemi, signori...” posò la birra sulla tavola ed andò via, voltandosi però indietro a fissare ancora Elisabeth.
Oxuid allora si guardò di nuovo intorno e si accorse che tutti fissavano increduli Elisabeth.
Come se fosse un fantasma.

Altea
01-07-2014, 18.47.17
Ascoltavo tutte quelle parole messe assieme ed esclamai..."Gli dei..devono avermi fatta nascere in un giorno quando il Sole nacque ad Occidente!!".
Presi la spada con rabbia..di disgrazie ne avevo già troppe ed uscii di fretta nel giardino e Ismael mi guardò..."Presto vieni con me".
Prendemmo due cavalli e gli raccontai tutto sulla spada fino la sentenza di Carjan e raggiungemmo il Calars..."Devo aspettare di mettervi tutti nei guai? Già vi ho messo nei guai e siete qui..lontani dalle persone che amate..". Presi la spada e la gettai nel Calars con rabbia.."Ora avranno fortuna chi la stava cercando...e di spade importanti a questo mondo ve ne sono, questa non farà la differenza...bene Ismael, prepariamoci...salperemo oggi stesso per l' Oriente, chiederemo aiuto a una delle altre città sacre e libereremo Setareh...questo è il nostro compito...questo mondo Occidentale mi ha deluso...non ci apprezza".
Tornammo a Palazzo e ordinai a tutti..."Si torna in Oriente, io parto, devo salvare il mio Regno..ognuno è libero di scegliere".
Andai in camera mia e ordinai alle ancelle di prepare le mie cose, tutto era pronto...Padre....Madre...sorelle mie..mio caro fratello Nathan...e tutto il popolo di Setareh..la Principessa sta venendo a salvarvi.
E in quel momento mi apparvero in mente le immagini del mio fidanzamento con quell' uomo malvagio..niente tentennamenti...solo i deboli hanno paura.
Vidi sotto il carretto pronto per andare fino al porto e caricare i miei oggetti.

Guisgard
01-07-2014, 18.51.41
La torre era avvolta nell'oscurità circostante e solo l'eco di un corno lontano sembrava destare quello spettrale paesaggio.
Clio passeggiava nervosamente sul camminamento di ronda, gettando di tanto in tanto lo sguardo verso le altre torri che scandivano la cinta muraria, per assicurarsi che i soldati svolgessero con attenzione il proprio turno di guardia.
Ma ad un tratto qualcuno corse verso di lei.
Erano alcuni dei suoi fidati lupi.
“E' apparso di nuovo...” disse visibilmente agitato uno di quelli alla ragazza “... sono tre notti che lo si vede lamentarsi sul camminamento di ronda... e anche stanotte è apparso...”
“Dicono sia lo spettro di vostro padre...” fece un altro di quelli.
Clio allora con loro corse dove era stato visto lo spettro.
Ma non vi era nulla.
Poi ad un tratto il rintocco di una campana e la ragazza non vide più i suoi fidati compagni accanto a lei.
Una figura allora si mostrò tra le merlature.
Prima sembrava essere proprio suo padre, poi invece parve assumere i tratti di un giovane che lei sapeva, in sogno, essere Imone.
Fece così per avvicinarsi ma quella figura spettrale si dissolse.
Clio vide allora improvvisamente qualcuno davanti a lei.
Era Musain.
Sollevò la spada e la colpì.
La ragazza arrivò solo a vedere la sua maschera di lupo cadere a terra, tagliata in due parti, in una pozza di sangue.

Si svegliò di colpo ansimando dopo quell'inquietante sogno.
Ormai albeggiava.

Clio
01-07-2014, 18.56.31
Mi svegliai di soprassalto, con il cuore che scoppiava.
Sospirai, cercando di calmarmi.
Come potevo pretendere di riposare bene in quella situazione?
Restai ancora un po' nel letto, e quando fui abbastanza riposata mi alzai è chiamai le mie donne per prepararmi.
Una volta pronta, uscii dalle stanze per raggiungere la sala grande della rocca, con il mio finto buonumore, dovevo scoprire il più possibile sui piani di Musain e Imperion.

elisabeth
01-07-2014, 19.08.38
Oxuid si guardò intorno e lo fece con molta intelligenza........ordinò la birra e l'Oste...come per incanto mi fece arrivare un boccale fresco la cui spuma ..era bianca come la neve.....ma Oxuid non si fermò alla richiesta della birra.......mi parve infastidito....ma chiese all' Oste se da quelle parti ...ci fossero forme femminili......oltre la mia presenza ovviamente......vidi l'oste scuotersi....e senza levare il suo sguardo su di me...farfugliò una risposta che andava dal si..al no...al mi perdoni..........E allora bevendo incominciai ad osservarli.....erano incuriositi....oppure ...erano increduli...mi fissavano perchè non potevano credere ai loro occhi.....allora posai il boccale sul tavolo e mi alzai......." Bene...Signori.....dico anche a voi Oste.......c'e' qualcosa che non va nella mia persona ?........pensate di avermi vista da qualche parte ?.........Potete rispondere......non abbiate timore.......".........mi rimisi a sedere......ed una donna piccolina dalla cucina...piangeva guardandomi...." Oxuid perdonatemi...ma che posto e' questo........".....vidi avvicinarsi il bambino......si tolse il cappello in mia presenza..e con le gote rosse........mi fece segno di seguirlo.....in una parete nascosta ai miei occhi c'era il ritratto di una donna.......la birra cominciò a brontolarmi nello stomaco....e forse incominciai a non respirare......era il mio ritratto.....in tutti i particolari.....solo il vestito era diverso....era di quel color rosso rubino che avevo rifiutato in di provare.........." Chi e'....la Signora in questione.....".....dapprima lo dissi piano...e poi lo urlai con tutto il fiato che avevo in gola....sentii la mano di Oxuid sulla mia spalla......neanche lui sapeva ?

Guisgard
01-07-2014, 19.09.10
Clio raggiunse la Sala Grande e vi trovò alcune servitrici intente a preparare il tutto per il pranzo dei loro signori.
“Oh, gli dei benigni...” disse qualcuno per poi avvicinarsi a Clio “... mi hanno esaudita, anche se ormai quasi non ci speravo più... milady... quanto siete bella... siete cresciuta, ma la bellezza del vostro viso e la luce azzurra dei vostri occhi è rimasta intatta...” prendendole le mani.
Era Menippa, la sua balia di quando era piccola.
La vecchia donna era stata allontanata dalla corte dopo la morte del conte e della contessa, perchè ritenuta troppo legata ai suoi padroni.
E Froster aveva deciso di rinchiuderla nella Rocca del Tireo come una delle tante servitrici di quel luogo.
Ma ora Clio la rivedeva.
“Milady...” in lacrima Menippa “... che bella sensazione rivedervi... rammento come fosse ieri quando portavo voi e vostro cugino a giocare nei giardino del Palazzo Eubeo... per fortuna gli dei vi hanno risparmiata e protetta...”

Guisgard
01-07-2014, 19.17.52
A quella repentina decisione di Altea naturalmente i suoi servitori e le sue ancelle scelsero di partire con lei.
Così cominciarono i preparativi, fino a quando la loro carrozza lasciò quel palazzo e poi Amoros.
La costa, tuttavia, era alquanto lontana da queste lande ed il viaggio per raggiungere uno dei porti sarebbe stato abbastanza lungo.
“Altezza...” disse Ahmed durante il tragitto “... voi siete la principessa ed il nostro compito è obbedirvi... ma come libereremo la nostra terra? Ormai non avete più un esercito, né abbastanza ricchezze per pagare l'alleanza di un'altra delle città sacre che sorgono intorno a Setareh... tornare così in Oriente e morire in questo modo getterà solo ignavia sulla vostra stirpe, Altezza...”
Korshid annuì a quelle parole.
“Ma come detto” continuò Ahmed “voi siete la principessa ed il nostro compito è obbedirvi.” Guardò dal finestrino della carrozza. “Il viaggio sarà lungo prima di raggiungere la costa... occorrerà fermarci lungo la strada in qualche locanda per far riposare i cavalli, Altezza.” Mormorò il servitore.

Guisgard
01-07-2014, 19.25.56
Elisabeth restò a fissare quel ritratto.
Vi era raffigurata una donna vestita con sfarzo e in modo libertino, bellissima e dai tratti sensuali.
Ma la cosa più stupefacente era il suo volto.
Era in tutto e per tutto simile a quello di Elisabeth.
Anzi, fissandolo sembrava proprio il suo.
L'unica differenza era il colore dei capelli.
Mentre infatti Elisabeth era mora, la donna del ritratto appariva con i capelli quasi rossi.
E anche Oxuid alle sue spalle restò a fissare quel ritratto, con palese inquietudine e incredulità nello sguardo.

Clio
01-07-2014, 19.27.31
Sgranai gli occhi.
Lei?
La abbracciai di slancio.
"Sono io ad essere felice di vedere che state bene.." Sorrisi "Sapervi qui era un tormento, ma sapevo che il mio signore non vi avrebbe mai fatto del male.." La prudenza non era mai troppa, ma sapevo che lei avrebbe letto la menzogna nel mio sguardo, e avrebbe capito il mio comportamento.
Com'era bello incontrare qualcuno di fidato.
"Ditemi, come state?" Sospirai "Si, tempi lontani e felici.. Ma Imone è lontano da anni ormai..".

Altea
01-07-2014, 19.28.57
"Ho detto che chiederò aiuto alle città sacre..e poi ho portato tutto l'oro che vi era a Setareh e vi sono scrigni pieni" mostrai il pugnale.."Aprendo la caverna qui vi è un tesoro inestimabile...raro...ho fatto male a partire ma mio padre pensò solo a far salvare questo pugnale...se ci alleiamo con tutte le città sacre e i regni nostri amici ce la faremo..io non temo la miseria...e poi è colpa mia se la mia famiglia sta nelle segrete di Abrham...volete riposarvi?..Strano per arrivarci qui siamo stati poco dal porto..io rimango in carrozza, inoltra vi avevo dato libertà...io posso partire sola e voi potete stare qui al sicuro..andate a mangiare ora".

elisabeth
01-07-2014, 19.34.34
Non riuscivo a staccare gli occhi da quel ritratto.....la differenza tra me e lei erano solo i colori...quello dei capelli......la mia pelle più olivastra...ma dovuta anche al clima dell'Oriente........mi voltai verso Oxuid....e ad una piccola moltitudine di persone che si erano poste alle mie spalle.....fissai la piccola donna che continuava a piangere e se quel ritratto era lì....le volevano bene...era tenuta in considerazione......." Insomma...abbiamo fatto voto di silenzio.....qualcuno avrebbe la compiacenza di dirmi chi e' la Signora che a quanto pare adorate ?....."....rivolta alla donna della cucina..." Vi prego di non piangere più..........e se volete smettete di piangere e parlate voi........Oxuid.....siete sicuro di non sapere nulla ?...i movimenti del vostro viso...dicono il contrario..."......La mia famiglia era di Amoros....e non era una famiglia di ricchi blasonati..eravamo contadini....chi avrebbe messo un nostro ritratto alla parete........ma eravamo andati via da quelle terre.....e se qualcuno...nella mia vita mi avesse nascosto qualcosa ?.....perchè mi avevano cambiato nome e volevano ad ogni costo che io fossi un uomo........" Insomma...non aspetterò in eterno "...

grazia
01-07-2014, 20.05.29
Oh no, e adesso, cosa fare? chi sarà il loro capo?
Magari ha già letto il libro o sa leggere così scoprirà cosa c'è scritto.
Ma si, tanto cosa ha da perdere, ormai, peggio di così,
non potrà mai essere.
Si rivolge ai due simpatici individui " mi chiamo Grazia, Messeri"
Sorride forzatamente sperando di non aver fatto un'altro guaio,
tanto ci è abituata.
Riflette un attimo e poi chiede " ma chi è il vostro capo? e dove si trova?"
Si vede già prigioniera in quel carrozzone.
Ma è ancora in tempo a correre via,
portandosi via il libro che è ancora nelle sue mani.
Però si ferma e aspetta di conoscere il capo, magari la zingara aveva ragione
e quella è la sua occasione.
Il suo sguardo però va a quello scritto:
IL FIORE AZZURRO
sarebbe bello trovarlo anche se non fosse magico

Guisgard
01-07-2014, 20.24.05
“Altezza, però bisognerà custodire questo pugnale con attenzione.” Disse Ahmed ad Altea. “E' troppo importante per la nostra terra.”
La carrozza intanto continuava il suo tragitto verso le lontane coste.
I paesaggi boschivi e montani, pian piano, cominciarono a mutare, fino a mostrarsi diversi, con pianeggianti campagne e le montagne ormai sempre più distanti.
L'aria da fresca e gradevole iniziava a farsi più calda e la visibilità del paesaggio risentiva della presenza dell'umidità.
Infine, finalmente, lungo la strada apparve una piccola osteria.
Qui la carrozza si fermò, permettendo così ai cavalli di riposare e ai suoi passeggeri di mangiare.
“Col vostro permesso noi andiamo a mangiare, Altezza.” Ahmed ad Altea. “Volete unirvi a noi? O preferite che vi porti qualcosa qui in carrozza?”

Guisgard
01-07-2014, 20.38.22
“Piacere, damigella Grazia.” Disse Rinos con un inchino cortese. “Io sono Rinos e questi è il mio amico Lion.” Guardò poi il suo compagno. “Il capo sarà qui a breve, no?” Chiese all'altro.
“Si, immagino di si.” Annuendo Lion, per poi guardare verso la strada.
Infatti erano di ritorno gli altri membri della compagnia.
E con loro vi era naturalmente anche Carolon, il capo.
“Capo!” Fece Rinos. “Alla buonora! Dove eravate finiti?”
“Bah, un lavoro svanito all'ultimo momento.” Borbottò Carolon. “Un buon lavoro. Peccato.”
“Ricordate il libro dell'abate?” Domandò Rinos.
“Si, certo.” Annuì Carolon. “Perchè? Tanto nessuno di noi è in grado di comprenderlo.”
“E invece no.” Sorridendo Rinos. “Vi presento damigella Grazia!” Indicando la ragazza. “Lei è un gamba e sa decifrare il libro!”

Guisgard
01-07-2014, 20.47.03
Oxuid guardò il ritratto, poi Elisabeth.
“Non siate sciocca...” disse sottovoce alla sua assistente “... come potrei sapere di questo quadro? E' la prima volta che giungo in queste terre!”
“Perdonateci, madama...” la vecchia donna della cucina ad Elisabeth “... vi abbiamo scambiato per un momento per la donna di questo ritratto... ma per fortuna non siete lei... no, non potete... nei vostri occhi leggo bontà...”
“Su, tornate tutti ai vostri tavoli!” Il locandiere ai clienti. “Signori, gradite forse altro?” Chiese poi ad Elisabeth e a Oxuid.
“Solo due stanze per riposarci un po'.” Rispose Oxuid. “Ripartiremo fra qualche ora.”
Così il locandiere assegnò loro due stanze in cui poter riposare.

Guisgard
01-07-2014, 20.51.42
“Io sto bene...” disse la vecchia a Clio “... non posso lamentarmi... non ora che gli dei mi hanno permesso di rivedervi, milady...” stringendo le mani della ragazza fra le sue “... e rivedervi mi ha fatto rivivere i tempi passati, i più belli che io abbia mai avuto...” commossa “... si, ser Imone è lontano e da tempo ormai... quasi non ne rammento più il volto... ma se lo vedessi me ne ricorderei di certo...” sorrise “... ma infondo è meglio sia andato via... via da questa triste terra...” le accarezzò il volto “... e voi, ditemi, come state, milady? Siete felice come meritate?”

elisabeth
01-07-2014, 20.54.54
Gia' forse Oxuid non ne sapeva nulla.......ma gli altri non potevano non dire nulla.......ma se eravamo due gocce d'acqua........" Era cattiva la signora ?....ha fatto del male.....ma io non ho letto orrore nei vostri occhi...e poi se fosse così perchè tenere il suo ritratto....io lo avrei bruciato.......".....mi allontanai..da quel quadro......ma la sua immagine era immersa nella mia mente....." Vi ringrazio Oxuid.....ho bisogno di riposare...qualche ora mi rimetterà in sesto....."....salii nella stanza che mi fu assegnata.....tolsi la sacca dalla spalla......e mi gettai sul letto........ero stanca.......ero confusa.......qualcuno stava mentendo ...e francamente non sapevo chi....ma quella figura era davanti ai miei occhi........aveva la mia età...........aveva.....nulla...mi addormentai.....ero stanca...

Altea
01-07-2014, 21.39.25
Alle parole di Ahmed risi di gusto..."Ma se questo pugnale è da quando siamo arrivati che lo porto addosso e lo sapete tutti..non certo per i tesori..a parte questo ho più volte specificato, ma non smetterò mai di ripetermi, che nella grotta ci sono cunicoli e mappe per raggiungere le altre città sacre e distruggere tutta la popolazione..questo vuole Abrham..ed eliminare il culto dei nostri dei...divinità da cui io stessa discendo come tutta la famiglia reale, tranne mio fratello adottivo ovviamente..io discendo da quella della Armonia, Bellezza e Cultura e poi vi sono oggetti magici e potenti..per distruggere i regni vicini cosi il Principe Abrham avrà la tirannia su tutti...e perchè secondo voi cercavo la guardia del corpo? Per divertimento? Ismael penso sappia pure i poteri del pugnale, ha altri poteri ma mio padre, il re, dice è meglio non usarli..solo in casi estremi..Korshid stessa mi benedisse alla Fonte Sacra come Sacerdotessa per proteggere questo pugnale, avete perso la memoria Ahmed?".
Guardai fuori..."Non ho fame, andate a mangiare voi, io ho troppa fretta di partire".
Mi misi a leggere un libro di poesie in arabo aspettando tutti ritornassero per partire...ma parlavano d' Amore...tutto era partito da quello...e in me si fissò in mente Abrham e io quando ci giurammo amore nel fidanzamento.
Bene....la nostra avventura in Occidente ormai era alla fine...l'importante era appena arrivati in Oriente salvare almeno mio fratello adottivo Nathan...egli con Ismael avrebbero organizzato tutto...come veri guerrieri di Persia.
E così mi addormentai sulla carrozza aspettando la imminente partenza.

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Clio
02-07-2014, 00.28.00
Sorrisi alla donna.
"Oh, si.. anche se questa storia dei ribelli mi preoccupa non poco, chissà cos'avranno fatto alla mia casa.." abbassai lo sguardo "No, non voglio pensarci.."
Perdonami, ma non posso togliere la maschera nemmeno con te.. tu sai che non sarei mai così calma in questa situazione, tu capivi subito se stavo mentendo..
Sorrisi "Tra poco potrò abbandonare il lutto e inizieranno i preparativi per le nozze.." sorrisi di nuovo, ma era il sorriso di una bambina che ha fatto una marachella "Sono sicura che non appena tutta questa situazione si sarà risolta, tutto andrà per il meglio.." strinsi le mani della donna tra le mie "Potremmo passare qualche tempo insieme, ora che sono qui.. potremmo pregare insieme perché la nostra terra ritrovi la pace.. mi farebbe piacere ascoltare le tue storie come quando ero bambina, ricordo che mi calmavano e riuscivano a farmi dimenticare tutti i dispiaceri..".

Guisgard
02-07-2014, 01.13.12
Fu un riposo di sogni inquieti quello in cui si abbandonò Elisabeth dopo essersi stesa sul letto.
Sogni confusi, agitati, strani, senza senso.
Sognò quell'osteria dove ora riposava.
E poi i volti di tutte quelle persone.
Udì nei sogni la voce di quella vecchia della cucina che le parlava di quel ritratto.
Ma al suo risveglio Elisabeth non rammentò nulla di quelle parole.
Ma in quei suoi sogni rivide ancora una volta la donna del ritratto.
Quella donna che sembrava simile a lei in tutto e per tutto,fatta eccezione per il colore dei capelli.
Si risvegliò Elisabeth, ritrovandosi nel letto di quella stanza.
E al suo risveglio udì una melodia.
Qualcuno che strimpellava dal cortile dell'osteria, proprio sotto il suo balcone.
E suonando recitava queste rime:

“Ricordi la bella maga del castello?
Amava la vita e tutto ciò che era bello!
Tanto bella da impazzire, da toglierci il fiato,
dominava ogni uomo e senza temere il Fato!
Nulla gli sapeva negare il bel e nobile barone
e quand'ella svanì, folle divenne quel signore!
Conosco tante storie sulla bella maga del castello,
come quando la vidi nuda e or vivo solo di quello!”

Guisgard
02-07-2014, 01.34.28
“Non ho perduto la memoria, Altezza.” Disse Ahmed ad Altea. “Ma credo sia normale essere preoccupati quando si viaggia. Un conto è starsene in un palazzo al sicuro, tutt'altra cosa invece è muoversi per terre che non si conoscono, portandosi dietro un oggetto tanto importante. Ladri e assassini sono ovunque purtroppo.”
Detto ciò, andò poi con gli altri nella locanda per mangiare qualcosa e chiedere al locandiere di condurre i loro cavalli nella stalla per abbeverarli e farli riposare.
Dopo circa un paio d'ore la carrozza ripartì, sempre diretta verso la costa.
E finalmente, nel tardo pomeriggio, raggiunsero un piccolo porto sulla costa occidentale delle Flegee.
Esso era costituito da un'insenatura naturale, racchiusa da un basso promontorio che permetteva alle imbarcazioni che partivano e arrivavano di poter comunicare in modo agevole con le isole Flegeesi, note per essere importanti punti di scalo.
“Ora bisognerà trovare una nave diretta in Oriente, Altezza.” Ahmed ad Altea. “Attendetemi qui, mentre io chiederò informazioni in giro.”
E proprio in quel momento una grande nave militare stava entrando nel porto, attirando una gran quantità di curiosi.
Si trattava di una superba fregata che batteva bandiera di Amlot.
Quando fu ormeggiata sul molo, da essa cominciarono a scendere diversi militari.
E fra loro si fece notare anche un giovane dall'aspetto distinto ed i modi da gentiluomo.
Aveva lunghi capelli bruni, una bella giacca blu ed uno sguardo attento a tutto ciò che lo circondava.
Sceso a terra cominciò a guardarsi intorno, per poi notare alcuni marinai presso la banchina.
Allora li raggiunse ed Altea non poté fare a meno di udire i loro discorsi.
“Salute a voi...” avvicinandosi il giovane ai marinai.
“Buongiorno, messere.” Salutarono quelli.
“Perdonatemi, sapete se da qui parte un qualsiasi mezzo diretto verso la contea di Lortena?” Chiese poi il giovane a quei marinai.
“No, che io sappia...” rispose uno di quelli “... da qui è possibile raggiungere con una certa facilità Capomazda. Poi una volta là vi converrà chiedere come arrivare nelle zone più interne e Settentrionali.”

Guisgard
02-07-2014, 01.51.23
Menippa sorrise a Clio e strinse anch'ella le mani di lei nelle sue.
“Si, ora potremo passare un po' di tempo insieme, milady...” disse annuendo “... questo non sarà il Palazzo Eubeo dove siete cresciuta, ma anche in questa rocca passammo del tempo durante la vostra infanzia e dunque non mancano i ricordi felici...” rise appena “... come quando voi e vostro cugino Imone nascondeste quel vostro tesoro sotto il noce nel giardino... eh, non penso voi rammentiate quel giorno, eravate davvero piccola... fu un'idea di vostro cugino... voi l'avevate visto allenarsi con la sua spada di legno e cominciaste a chiederla per voi quell'arma... lui allora la seppellì insieme ad uno scrigno con altri oggetti all'interno... con la promessa di disotterrare il tutto e di aprire lo scrigno una volta cresciuti e divenuti entrambi abili con la spada...” sorrise di nuovo “... giochi ingenui di bambini spensierati...” annuì commossa.
“Vecchia!” All'improvviso una voce alle loro spalle. “Perchè infastidisci lady Clio con le tue chiacchiere? Avanti, va nelle cucine ed aiuta le altre a preparare!” Era Froster giunto nella Sala Grande insieme a Musain. “Fallo o ti farò battere a sangue!” Aggiunse con tono minaccioso.
“Si, padrone...” chinando il capo la vecchia, per poi andare via.
“A proposito...” rivolgendosi Musain a Froster “... mi occorre una lista completa di tutti coloro che vivono in questa rocca.”
“Per farne cosa?” Fissandolo Froster.
“Voglio conoscere chiunque può muoversi liberamente in questo posto.” Spiegò Musain. “Sapere quanti sono e chi fra loro può entrare ed uscire a piacimento da questa fortezza. E vi sarei grato se potessi avere anche informazioni su di loro. Per sapere così chi in passato era legato ai vecchi conti di Lortena.”
“Siete un tipo alquanto diffidente, vero?” Sorridendo Froster.
“Sono un tipo prudente.” Fissandolo Musain. “Tutto qui.”
“Bene, mi piace ciò.” Ridendo Froster. “Allora, mia cara...” voltandosi poi versi Clio “... vi piace vivere qui? Vi trovate bene? Naturalmente è solo momentanea questa cosa... presto, vi prometto, riavremo il nostro Castello Eubeo. Magari riconquistarlo sarà il mio dono di nozze per voi.” Ridendo nuovamente.

Guisgard
02-07-2014, 03.18.23
Nello studio del notaio de Gaitan la tensione cresceva sempre più.
“Avanti...” disse Guisgard fissandolo “... voglio sapere cosa sta succedendo...”
“Non capisco a cosa vi riferite.” Mormorò il notaio con indifferenza.
“Dov'è finita la mia rendita mensile?” Chiese con tono perentorio Guisgard.
“Vi ho già detto che non è qui.” Sbottò de Gaitan. “Ed ora lasciatemi in pace, perchè ho molto da fare.”
Guisgard allora, indispettito, si guardò intorno.
Prese una ciotola e vi versò dentro del sapone da barba.
Poi avvolse il collo e le spalle del notaio in una grossa asciugamano, annodandola dietro la sua nuca.
“Guisgard!” Esclamò de Gaitan. “Siete forse pazzo?”
“Completamente.” Rispose il giovane. “Ma infondo chi non lo è a questo mondo.” Prendendo un rasoio. “Che fortuna, vero, che il vostro figaro stamani non si sia fatto vivo. Beh, poco male... vi raderò io oggi!”
“Ma cosa volete fare?” Intimorito il notaio.
Guisgard sorrise.
“E va bene!” Esclamò de Gaitan. “Vi dirò la verità... il denaro è finito! Non vi è più nulla per voi!”
“Cosa?” Incredulo Guisgard. “Come sarebbe a dire?”
“Quel gentiluomo non può più provvedere oltre al vostro mantenimento!” Annuì il notaio. “Ecco, ora sapete come stanno le cose!”
“Allora sarà bene che vada finalmente ad incontrarlo.” Deciso Guisgard.
“Cosa?” Stupito il notaio. “Ma voi non conoscete neanche il suo nome!”
“Sarete voi a dirmelo.” Ridendo appena il giovane.
“Ma questo è impossibile!”
“Credete davvero?”
“Ma sapete benissimo che non posso dirvelo!” Farfugliò de Gaitan.
“Per anni” Guisgard insaponando la faccia del notaio “sono stato di una discrezione unica per quanto riguarda il nome del mio casato e le mie oscure origini...smettete di agitarvi o finirò per tagliarvi un orecchio...” cominciando a radergli la barba “... dov'ero rimasto? Ah, si... i miei natali... dunque... come dicevo, essendo stato fino ad oggi di una correttezza lodevole, visto il sostentamento per la mia condizione di figlio naturale, trovo assai scorretto e riprovevole lasciarmi così senza più la mia rendita... capirete che ciò mi causerà non poche noie... insomma, non mi sembra giusto piantarmi così dopo che ho avuto la delicatezza, per anni, di non chiedere mai nulla sulla mia vera famiglia...”
“Lasciatemi andare...” balbettava il notaio con il sapone da barba fino anche in bocca.
“Ma oggi che ho tanto bisogno di denaro” muovendo il rasoio Guisgard “il mio misterioso benefattore, nonché patrigno come si suol dire, decide tutto ad un tratto che il suo dovere è terminato. E dato il momento mi permetto di dire che la decisione è alquanto intempestiva.” Si fermò a fissarlo. “Avanti, esimio signor de Gaitan... squarciamo il velo sul nome di quel gentiluomo... su, ditemi il suo nome...” mostrando sempre il rasoio.
“Mai!” Perenterio il notaio. “Non tradirò la fiducia di un cliente!”
“Ah, voi mi innervosite...” avvicinando il rasoio al suo viso il giovane “... guardate come mi trema la mano... avanti, come si chiama?” Cambiando tono.
“Ah...” urlò il notaio “... Corbonne... Vincent Corbonne...” rivelò “... barone Vincent Corbonne...”
“E dove si trova?”
“Nel Gelsominne... sulla via per Casorre...”
“Bene...” posando il rasoio Guisgard e tirando via l'asciugamano dal collo del notaio.
Uscì allora dallo studio e trovò la governante del notaio alquanto preoccupata.
“Non temete...” sorridendole Guisgard “... io e il signor de Gaitan abbiamo avuto un piccolo ed innocuo diverbio circa i doveri di un notaio e di come il Segreto Confessionale di un prete non sia equiparabile a quello professionale di un libero professionista.” Le baciò la mano, mostrandole poi un vistoso inchino. “I miei omaggi, madama.” Le fece l'occhiolino ed andò via, svanendo poi, una volta fuori, per le affollate strade cittadine.
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Clio
02-07-2014, 14.14.21
Sorrisi, per un momento.
Ricordavo quella bambina vivace e vispa, che non stava mai zitta ma giocava da sola per ore, vivendo le sue avventure in regni che gli altri non potevano vedere.
Ricordavo di essermi arrabbiata perché lui aveva una spada di legno e io no, quanti anni avevo, cinque?
Mi sembrava così grande.
Lui non mi prendeva in giro come facevano gli altri, capiva la mia voglia di avventura.
E quando mio padre aveva chiamato Axses per allenarmi, Imone si era unito a noi, almeno per i pochi anni prima della partenza.
Mi chiesi se l'avrei riconosciuto.
"Oh, che meraviglia..." Esclamai, ad alta voce, sentendo dei passi dietro di me.
Avrei voluto prendere Froster per la gola.
Era sempre così adorabile?
"Oh, buongiorno mio caro.." Sorridendo a Froster "Siete sempre così protettivo.. Ma non mi stava importunando, anzi.. Mi ha appena comunicato che ci sarà il cinghiale a pranzo.." Sorrisi, ringraziando di aver ascoltato per caso i discorsi delle domestiche "Non è una bellissima notizia?" Gaiamente "Spero che piaccia anche ai nostri ospiti..".
Ma esisteranno davvero donne così stupide e superficiali come quella che stavo interpretando?
La cosa grave era che nessuno sembrava stupirsi, quindi probabilmente esistevano.
Arrosii, abbassando lo sguardo.
"Perdonate, di certo non vi interessano queste faccende di poco conto.." Sorrisi.
"Oh, mi piace molto vivere qui.. Lontano dal caos della città, ma ho fiducia in voi, e so che presto potrò tornare a casa.. Così potrò finalmente iniziare i preparativi per le nozze.." Sorrisi "Sarà una festa stupenda...".

Altea
02-07-2014, 14.43.46
Scossi il capo alle parole di Ahmed "Il pugnale era in pericolo pure a Palazzo e nel viaggio compiuto fino ad arrivare qui...e visto solo io posso tenerlo, a parte sia io a decidere chi possa usarlo, sono io a custodirlo e con la mia stessa vita, non preoccupatevi..il pugnale è consacrato dagli Dei. Eppure..nessuno è stato in grado di dimostrare di essere la mia guardia del corpo, quando li facevo combattere con tutti i nostri soldati..era una prova..ho fatto un pò come la famosa Turandot" e sorrisi.
Eravamo arrivati al porto, l'aria era più fresca dopo l'umidità del viaggio e osservavo quel bellissimo panorama..lontano vi erano delle Isole.
Ahmed andò ad informarsi su delle navi che partivano per l' Oriente, io guardai una grossa nave militare, molti vi scesero tra i quali un giovane distinto, sembrava fosse nobile e visto la vicinanza potei udire le sue parole..parlava di un posto chiamato Lortena..egli doveva andare a Settentrione..mi avvicinai a lui assieme ad Amina e Korshid..."Milord, permettete..scusate la mia impudenza ma ho sentito i vostri discorsi, forse siete pure voi straniero come noi. Noi stiamo arrivando da Amoros, dove scorre il Calars, ho sentito è pericoloso andare verso Settentrione..le strade se non sbaglio sono quasi impraticabili per una guerra..mi sembra tra Imperion e Nagos. E posso assicurarvi gli uomini di Imperion non scherzano affatto, sono dei tiranni..abbiamo vissuto una brutta disavventura con loro, mi raccomando..state attento".
Mi congedai da quel ragazzo, del resto io non conoscevo molto bene gli affari politici di queste zone e volevo tenermi ben lontano, ma un saggio consiglio per uno straniero era sempre dovuto.
Vidi vicino al porto un mercato colmo di gente, visto la vicinanza al porto e la tentazione fu troppo forte.."Ismael, potete dire ad Ahmed che sto andando a quel mercato con Amina e Korshid, non preoccupatevi, l' attesa della partenza è snervante" ma Ismael sorrise..già lui e mio fratello Nathan dicevano sempre io sembravo più del popolo che loro due che ne provenivano poichè amavo rifugiarmi tra le vie di Setareh.
Mi voltai e vidi il volto del ragazzo sceso dalla nave preoccupato, avrei potuto dargli ospitalità al mio palazzo ad Amoros visto vi era rimasto il guardiano ma mi sentivo troppo sfacciata.
Entrammo tra la folla, vi erano schiamazzi, colori, aromi e profumi, bancarelle piene di ogni cose appena portate dalle navi, presi una mela rossa e la pagai alla donna che la vendeva più del suo prezzo.
Amina e Korshid erano impacciate e io sorrisi addentando la mela..."Si narra nelle Mille e Una Notte che la bella principessa conobbe il suo Aladino proprio in un mercato, non rivelandogli la sua identità"...Amina mi guardò ancora più preoccupata.."Ah non preoccupatevi, non sceglierò mai un Occidentale, sono troppo diversi da noi...meglio un uomo come Is.." e mi bloccai immediatamente..mi stavo ingannando da sola.
Ad un tratto udii della musica, in una piazzola degli uomini suonavano e la gente ballava in modo strano, rimasi ferma a guardarli..erano liberi..come lo era il mio popolo a Setareh e come mi univo a loro nei loro balli, ma cercai di trattenermi davanti a loro due..nessuno sapeva che mi vestivo da ancella per andare a divertirmi tra la gente, tranne mio fratello ed Ismael.
La musica fini e dopo quel bel giro tra la folla di quella affascinante cittadina dissi potevamo tornare al porto, il mio spirito si era rasserenato per la partenza.

Guisgard
02-07-2014, 18.13.46
Froster sorrise a quelle parole di Clio.
“Oh, si...” disse sorridendo alla ragazza “... una festa degna di una favola... una festa di cui tutti parleranno.” Annuì. “Su, ditemi ora quale dolce preferite ed io darò ordine ai servi di farlo preparare per voi. Il mio cuoco ha servito nelle cucine di un Arconte greco a Cipro e conosce straordinarie ricette di dolci tipici dell'esotica cucina Ottomana.”
In quel momento entrò nella sala Lhar con un foglietto che consegnò a Musain.
“Ecco la lista che mi avete richiesto, messere.”
“Bene.” Fece lo spadaccino.
“Che lista?” Incuriosito Froster.
“Mi sono preso la libertà” rispose Musain “di chiedere a messer Lhar un elenco di tutti i detenuti rinchiusi in questa rocca, ciascuno con il reato commesso.”
“E per quale motivo vi occorre una simile lista?” Chiese Froster.
“Perchè ho sentito dire che alcuni dei vostri detenuti” spiegò lo spadaccino “sono qui in quanto macchiatisi di tradimento. Hanno infatti aiutato i Lupi in una loro azione contro le vostre guardie.”
“Si, per questo ora sono imprigionati qui.” Mormorò Froster.
“Ebbene, pare che costoro nutrano una grande, quanto ingiustificata fiducia verso quei ribelli, credendoli addirittura simili ad esseri sovrannaturali.” Disse Musain. “Così noi debelleremo queste loro assurde convinzioni. Infatti domani a Mezzogiorno dimostreremo come nessuno a questo mondo può nulla contro la morte. Ho dato ordine ai soldati di diffondere per tutta Lortena l'annuncio di questa esecuzione che avverrà in pubblica piazza.”
“Per Bacco!” Ridendo Froster. “Siete un uomo pieno di iniziativa!”

Guisgard
02-07-2014, 18.29.48
Il giovane sceso dalla nave ringraziò Altea per le informazioni e poi si diresse anch'egli verso quel mercato del porto.
Dopo un po' Altea tornò alla sua carrozza, in attesa di rivedere Ahmed per sapere di eventuali navi dirette in Oriente.
“Non vedo l'ora di rivedere la nostra terra...” fece Carjan, ormai stanco di attendere “... ho piacere a ritornare in patria, sebbene laggiù la situazione sia tutt'altro che favorevole per noi vostri sudditi...” fissando Altea.
“Ehi, bella signora...” all'improvviso due giovinastri avvicinatisi ad Altea “... hai qualche moneta per noi? Dai, sei tanto bella e non puoi dirci di no...”
“Altrimenti ci prenderemo ben altro che qualche moneta...” ridendo l'altro.
“Come osate!” Fissandoli Amina. “Allontanatevi subito da noi!”
Ma uno dei due per tutta risposta la schiaffeggiò forte.
“Ah, lestofanti!” Esclamò Carjan. “Andate via o vi muterò in due statue di letame!”
“Ma sta zitto, idiota!” Spingendola a terra il giovinastro.
Amina allora, spaventata, corse a chiamare Ahmed e Ismael che ancora non si vedevano.
“Fermi, voi due!” All'improvviso una voce.
Era il giovane sceso dalla nave e con cui Altea aveva parlato in precedenza.
“Vattene o sarà peggio per te!” Minacciò uno dei due balordi.
Ma il giovane estrasse la sua bella spada, per poi lanciarsi su di loro.
Ad uno tagliò di netto la cinghia dei calzoni, lasciandolo in mutande davanti a tutti, mentre all'altro puntò la spada contro il petto, facendolo indietreggiare fino a cadere dal pontile in mare.
Allora quello rimasto in mutande, visto ciò, si tirò su i calzoni e scappò via.
“Erano solo due balordi da strada...” rimettendo a posto la spada il giovane “... come state, milady? Vi hanno spaventata?” Chiese ad Altea.

Clio
02-07-2014, 18.35.46
Quel Maisan si prendeva troppe libertà.
Conoscevo bene i prigionieri, anche se tutti li avevano dati per morti una volta catturati.
Probabilmente li avevano tenuti in vita per torturarli.
Ma se avevano ancora fiducia in noi, allora non avevano parlato.
E tanta lealtà andava ripagata.
Già, ma come?
Dapprima pensai alla pubblica piazza.
Erano davvero sicuri di voler entrare in città, erano i ribelli a controllare il Castello Eubeo, e la Piazza era lì accanto.
Ma forse voleva proprio sfidarli in quel modo.
Oppure si riferiva ad un altra piazza.
Sbattei le palpebre.
"Oh, non sarà pericoloso?" Chiesi, impaurita "La pubblica piazza è così vicina al Castello dove si sono accampati quei selvaggi.." Rabbrividii.
"Non.. Non occorre che venga anche io vero?" Farfugliai "voi, voi capirete vero? Io.. Non sopporto la vista del sangue.".

elisabeth
02-07-2014, 18.43.09
Dormii senza accorgermi di sprofondare tra le braccia di un incubo...la voce della vecchia cuoca....il volto di me stessa,un volto che bon conoscevo.....e tutti quelli che mi stavano intorno all'interno della locanda......il volto di Oxuid che mostrava per la prima volta il senso del non potere....la non conoscenza........Mi svegliai......guardando il soffitto della stanza....ero stordita...quanto tempo avevo dormito.......la finestra aveva un'anta scostata....e la voce di un uomo che raccontava una storia.....mi arrivo sul filo dell'aria fresca....mi alzai e senza sporgermi....ascoltai quella storia ...parlava di una donna....che aveva fatto impazzire un uomo....Non sapevo se stesse parlando della donna del dipinto...ma presi con me la sacca e scesi al pian terreno.....guardai ancora quel volto e scappai fuori...sul retro della locanda....li...dove un uomo cantava una storia........." chi è la donna che ispira la vostra storia......ditemi.......dove vive....colei che ha distrutto il cuore del barone...."........aspettavo......di sapere.....sembravo essere arrivata li. Per uno strano disegno...

Altea
02-07-2014, 18.45.07
"Carjan..mi volete fare una cortesia? Statevene zitto..penso abbiate proferito più vane sentenze voi che tutti gli Dei messi assieme" dissi seccata.
Appena ebbi detto quelle parole due balordi si avvicinarono a noi...eccoli, coi soliti modi volgari ma mi trattenni a pugnalarli quando Amina fu presa a schiaffi.
Improvvisamente arrivò il ragazzo di prima e subito diede ai due la giusta lezione...quando scesi dalla carrozza mi scappò quasi una risata vedendo uno dei due in mutande, ma ricomposi visto la situazione che poteva volgere al peggio.
"Milord...vi ringrazio per averci difeso, finalmente vedo qualcuno che agisce a nome della giustizia senza pretendere nulla in cambio..anzi vorrei sdebitarmi con voi..so che il vostro viaggio sarà lungo..Io sono in possesso di un palazzo ad Amoros, donatomi da un fidato uomo nobile di queste parti a mio padre, e laggiù si trova il custode..potrete trovare ristoro e riparo laggiù nel vostro lungo viaggio, il mio fido Ahmed penserà a spiegarvi dove si trova..spero di non offendervi, è solo un gesto di aiuto e ringraziamento, vi ho visto leggermente preoccupato all' arrivo".

Guisgard
02-07-2014, 18.47.59
“Naturale, mia cara.” Disse Froster a Clio, con tono rassicurante ed accomodante. “Non permetterò certo che assistiate ad un simile spettacolo. Pur essendo quegli uomini simili a bestie, la loro esecuzione non è un accadimento adatto ad una dama di corte.”
“Affatto, milady.” Fece Musain. “La piazza pubblica, così vicina al Castello Eubeo, è l'ideale palcoscenico per il nostro spettacolo. Così i ribelli, dalle sue torri, potranno assistere all'esecuzione. E sarà una lezione per tutti. Infatti loro impareranno come Imperion e di conseguenza anche lord Froster da oggi, impongono la giustizia contro chi attacca l'ordine costituito, mentre il popolo comprenderà che quei ribelli di sovrannaturale non hanno nulla. Anzi, sono molto più deboli dei nostri soldati.”
“Grandioso!” Esclamò Froster. “Così vedranno che i Lupi non possono opporsi alla nostra giustizia!”
“Già...” sorridendo appena Musain “... e poi ho sempre pensato che il lupo sia un animale molto stupido... in Oriente infatti è ritenuto inferiore a molti altri, come il tasso, la scimmia, la volpe e naturalmente il drago... e questo saremo noi... draghi contro lupi...”
“Si!” Esultò Froster come un bambino a cui danno un biscotto. “Ma ora vi prego...” ricomponendosi “... devo chiedervi di cambiare discorso, messere... lady Clio si impressiona facilmente...” prendendo la mano della ragazza nella sua.

Guisgard
02-07-2014, 19.00.23
A quelle parole di Elisabeth, il menestrello si voltò a fissarla, restando per un attimo interdetto, come se avesse visto un fantasma.
“La donna della mia canzone” disse rompendo il silenzio nel quale era piombato per un momento “è lady Simoyn... una donna tanto bella, quanto straordinaria... era infatti molte cose... maga e amante su tutto... mi chiedete dove vive ora? E chi lo sa, madama... forse nei sogni... forse questo stesso momento è un sogno... ed io sto sognando...”

Guisgard
02-07-2014, 19.10.40
“Milady, siete tanto bella quanto generosa...” disse il giovane ad Altea, per poi mostrare alla principessa un leggero inchino “... ma forse sarò io a sembrarvi scortese, temo... in realtà non posso accettare il vostro aiuto, né la vostra ospitalità... infatti sono diretto nella contea di Lortena, la mia terra natale e dunque sono impossibilitato a fermarmi altrove... il mio nome è Imone Marsin... posso sapere il vostro? Siete di certo una nobile dama, forse una regina vedendo il vostro portamento, la vostra bellezza e la ricchezza di possedere un palazzo da offrire ad uno sconosciuto come me...” fissandola con i suoi occhi azzurri.
“Siamo di fretta, giovanotto!” Sbottò Carjan. “Dunque vi ringraziamo per l'aiuto e vi invitiamo a riprendere la vostra strada! Grazie!”

elisabeth
02-07-2014, 19.11.06
Guardai quell'uomo era zittito.....zittito dallo stupore....zittito dalla mia comparsa in quel posto....pensava provenissi dal suo canto stesso......" Simoyn.....l'avete chiamata.....ed era una donna così straordinaria....che e' scomparsa nel nulla...mi spiace avervi lasciato senza parole...ma a quanto pare anche nella locanda....erano tutti senza parole...un bimbo.......ho visto i suoi occhi fissarmi tra lo spaventato e lo stupito.....e poi il quadro..e ho capito il motivo di tanto stupore..........Spiegatemi...era amata oppure era odiata........e' troppo presente..e' così presente che potrei avvertire la sua presenza....."......Chi era........non mi sarei mossa da lì se prima qualcuno non mi avesse detto qualcosa......

Altea
02-07-2014, 19.16.49
Finsi di non ascoltare il mago di corte, probabilmente ribolliva nel suo stesso brodo della gelosia.
"Non preoccupatevi, Milord Imone, posso comprendere le vostre decisioni..pure io sono in partenza...sto ritornando in Oriente..Io sono la Principessa Altea e il mio regno si chiama Setareh...che gli Dei benedicano il vostro cammino allora, e grazie per ciò che avete appena fatto".

Guisgard
02-07-2014, 19.42.11
“Quel castello lassù...” disse il menestrello ad Elisabeth, indicando un vecchio maniero su una bassa montagna “... è la dimora del barone De Gur... un uomo per molti aspetti affascinante, ma anche un uomo temuto, odiato... ebbene lady Simoyn era la sua bellissima amante... l'unica capace di imporre la propria volontà sul barone... una donna secondo molti dai poteri oscuri, occulti, magici... poi un giorno svanì nel nulla... qualcuno disse rapita dal demonio o addirittura fuggita con lui... e da quel giorno De Gur, vassallo dei conti di Lortena, non esce più dal suo castello, limitandosi a governare queste sue terre da lassù... schiavo e prigioniero di una passione ormai divenuta simile ad un insopportabile incanto...” concluse, tornando poi a fissare quell'antico castello.
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Guisgard
02-07-2014, 19.48.31
“Allora” disse Imone ad Altea “ci accomuna un Destino simile... siamo infatti in partenza... anche se mi rammarico di non avervi potuta incontrare in tutt'altra circostanza...”
“Che volete dire, messere?” Sospettoso Carjan.
“Solo che mi spiace dover andare via ora...”
“E perchè mai?” Fissandolo cupo il mago.
Ma proprio in quel momento tornarono Amina, Ahmed ed Ismael.
“Come state, Altezza?” Chiese l'ancella ad Altea.

elisabeth
02-07-2014, 19.51.41
Rimasi a fissare il menestrello con la bocca aperta........la richiusi di colpo...mio fratello ogni volta mi dava un buffetto sulla guancia....tra le viuzze di Gerusalemme c'erano molti anziani che alla vista di bimbi che correvano discoli li fermavano raccontando storie meravigliose.....ed io rimanevo lì ad ascoltarli sino a quando il Cavaliere dal bianco mantello non veniva prendermi di peso per portarmi in convento.............Il Barone De Gur.....le terre di Lortena....e la donna del ritratto........." siete stato molto gentile......a raccontarmi la storia....quindi il Barone vive tra quelle mura senza più farsi vivo ?......."......Perchè una donna di simile potere....sarebbe dovuta andar via....aveva ogni cosa........o forse il demone era lui......" Vi ringrazio.....io amo l'avventura ...e voi ?........mi accompagnereste lassu' ?........".......dovevo andare a vedere.....ero una sorta di San Tommaso al femminile.....vedere per credere....ma dovevo parlarne con Oxuid......infondo era lui il mio sostentamento.......anche se come diceva lui eravamo tutti uomini liberi......

Altea
02-07-2014, 19.57.29
Ascoltavo il dibattito tra quel giovane e Carjan, il mago era roso dalla gelosia..."Scusate milord l'impertinenza di Carjan, il nostro mago di corte, si lascia trasportare facilmente da certi sentimenti.." eppure le parole di Imone erano strane, ma mi distrasse l'arrivo di Amina, Ahmed ed Ismael e narrai ai due uomini tutti i fatti e come milord Imone difese me, Amina e pure il mago..."Milord è in partenza...deve raggiungere un posto chiamato Lortena...e voi avete trovato una nave?".

Clio
03-07-2014, 01.13.41
Avrei voluto alzare gli occhi al cielo.
Ma quanto era idiota?
Sorrisi a Marisin.
Era lui a preoccuparmi maggiormente, sicuramente era intelligente e furbo.
Dovevo stare attentissima in sua presenza.
"Oh, certo.. Che sciocca non ci avevo pensato.." arrossendo.
"Oh, ma non dovete disturbarvi mio signore.. non voglio certo che la mia presenza vi sia d'impiccio.. continuate pure a parlare con il vostro ospite, io farò una passeggiata in giardino con le mie dame.." mi inchinai ai due "Ci rivedremo a pranzo.. naturalmente, se avrete bisogno di me per qualunque cosa mandatemi a chiamare..".
Mi congedai, dirigendomi verso il giardino.
Meglio, pensai, non dover assistere a quello spettacolo era un enorme vantaggio.
Sarei stata dall'altra parte della barricata, per quanto rischioso potesse essere.
L'idea della passeggiata non mi dispiaceva affatto, adoravo il giardino a tratti perfino un boschetto.
Potevo fare una deviazione e aggiornare Roland, ma anche solo passeggiare non mi avrebbe fatto male.
Dovevo pensare.
Qual'era la mossa migliore da fare?
Poteva essere una trappola la storia dell'esecuzione.
Anzi, probabilmente lo era.
Dovevo impedire quell'esecuzione, dare un segnale forte e chiaro.
Eppure cosa? Farli evadere?
Oppure colpire l'indomani, sotto gli occhi di tutti.
Preparare a nostra volta una trappola, così da dimostrarci più furbi di loro?
Raggiunsi finalmente il giardino.
Qual'era l'ultima cosa che si sarebbero aspettati?
Mi sedetti sul bordo di una fontana, riparata dagli alti alberi che popolavano il bosco.
Accarezzavo l'acqua, dolcemente, come se nelle sue increspature avessi potuto trovare un segno.

Guisgard
03-07-2014, 01.53.42
“Si, Altezza...” disse Ahmed ad Altea “...una nave diretta a Cipro salperà domani. Da quell'isola poi non dovrebbe essere difficile trovare un'imbarcazione diretta verso i porti della Persia.”
“Dovremo attendere fino a domani per partire?” Seccato Carjan.
“Si, temo di si.” Annuì Ahmed. “Dunque credo occorrerà trovare una locanda in cui passare la notte.”
“Anche io sono in partenza” fece Imone “ma temo che come voi mi converrà attendere domattina per trovare un mezzo di trasporto che mi porti verso Nord. Ormai è sera e credo proprio che trascorrere la notte qui al porto sia la cosa migliore. Altezza, vi sono ancora grato per l'ospitalità offertami. Vorrei tanto invitarvi nella mia patria. Lortena infatti è un luogo splendido, racchiuso da alti monti, avvolto da tenere valli e baciato da aria fresca e pulita tutto l'anno. Ma so che in questo momento può apparire poco attraente visitarla, a causa della guerra che la sta affliggendo.” Guardando Altea.
Salutò così tutti loro, in maniera particolare la principessa e andò via.
Ahmed allora si guardò intorno e notò una locanda poco distante.
“Laggiù...” indicandola ad Altea “... mi sembra un posto tranquillo... credo sia l'ideale per trascorrervi la notte.”
La compagnia così raggiunse quella locanda, sulla cui insegna vi era un nome scritto con caratteri in lingua greca.
Qui il locandiere accolse subito con riverenza i suoi nuovi clienti, facendoli sedere ad uno dei tavoli liberi ed assegnando loro due stanze per la notte: una per Altea e le sue ancelle, compresa Korshid e l'altra per Ahmed, Ismael e Carjan.
Servì poi loro la cena.
Il locale non era molto pieno, ma una vivace clientela comunque lo animava.
Girando per i tavoli vi era anche un menestrello che sperava nella generosità dei clienti recitando loro alcuni versi:

“Anche questa, come tutte le grandi storie,
racconta di grandi Amori ed avventure varie.
Per una moneta o solo per un bicchier di vino
vi narrerò di ciò che vi era scritto nel Destino.
Di quando andò rapito il più piccolo fra i Taddei,
abbandonato nel castello fra demoni e falsi dei.
Salvato allora da colei che dell'Elsa è la Signora,
crebbe lontano e le sue origini ancora egli ignora.
Ma per salvarlo dall'oscura e terribile maledizione
gli saranno negati diritti e privilegi del suo blasone.”

Guisgard
03-07-2014, 02.15.52
Il menestrello restò sorpreso da quelle parole di Elisabeth.
“Madama...” disse “... recarsi in quel maniero può essere pericoloso... il barone non ama vedere nessuno, né tanto meno ricevere ospiti... è un uomo assai particolare... e se poi vedendovi...” esitò “... se poi vedendovi vi scambiasse per lei?” Scosse il capo. “Tutto questo sembra uno strano sogno...” accarezzando piano le corde della sua cetra.
In quel momento nel cortile giunse Rager.
“In questo posto sono tutti matti...” borbottò il servitore di Oxuid “... continuano a fissarci come se avessero visto un fantasma... bah...” scuotendo il capo.

Guisgard
03-07-2014, 02.45.12
Clio continuava ad accarezzare la superficie dell'acqua, come se il movimento, lento e quasi ritmato, delle increspature potesse suggerirle qualcosa.
Poi un rumore di passi alle sue spalle, tra il fruscio degli alberi sfiorati dal debole vento e lo zampillare delle fontane.
Un attimo dopo la ragazza vide un volto riflettersi su quello specchio d'acqua argentata.
Un volto che conosceva bene.
Un volto amico.
“Perdonatemi, milady...” disse Roland ad alta voce, per evitare che qualcuno vedendoli potesse sospettare “... rammento che mi avevate chiesto di recitare con voi quelle preghiere e svolgere insieme le libagioni... per questo vi ho chiesto di vederci qui e non al tempio... l'acqua di queste fontane un tempo era ritenuta sacra e renderà il rituale più solenne...” si sedette accanto a lei “... bene, sembra siamo soli...” mormorò “... immagino abbiate saputo... ormai tutti ne parlano in questo castello... mi riferisco all'esecuzione voluta da Musain... vuol dimostrare al popolo l'impotenza dei Lupi davanti ad Imperion... immagino che anche gli altri lo abbiano saputo... la notizia avrà già fatto il giro dell'intera città a quest'ora... dobbiamo agire... ed abbiamo poco tempo... aspettiamo i vostri ordini... i Lupi attendono le vostre indicazioni per poter agire...”

Guisgard
03-07-2014, 03.09.43
La figura, furtiva, scavalcò con agilità il basso muro di cinta, ritrovandosi poi in un cortile colonnato e attraversato da uno stretto vialetto, dal quale si poteva accedere ad un vasto androne.
Qui il giovane salì una rampa di scale, giungendo infine all'imbocco di un corridoio sul quale si aprivano varie porte.
E proprio da una di esse udì una voce che parlava.
“Si, signor barone.” Disse un'altra voce a quella udita dal giovane.
Un attimo dopo un uomo, con abiti da servitore, uscì da quella stanza e andò via, senza però accorgersi del giovane che nel frattempo si era nascosto in un catino.
Così, facendosi coraggio ed accertatosi che non si udissero altre voci in quella stanza, il giovane decise di entrare ed affrontare il barone.
Aprì allora la porta e si presentò in quella camera.
Doveva trattarsi di una biblioteca, con diversi scaffali di libri ammuffiti, nonostante gli arnesi da caccia, come coltelli, corni, pistole, si imponevano con maggior effetto su quelli dello studio.
E seduto ad un robusto scrittoio vi era un uomo dallo sguardo austero e l'espressione resa venerabile dalla folta barba grigia.
“Voi...” mormorò Guisgard “... voi temo non mi conosciate... ma non è così per il mio nome...”
“Come siete entrato?” Fissandolo il barone. “E qual'è il vostro nome?”
“Sono entrato scavalcando il muro di cinta...” rispose il giovane “... come un comune ladro, o come il Figliuol Prodigo che torna a casa...”
“Chi siete?” Fissandolo il barone.
“Il mio nome è Guisgard...” rivelò.
Il nobile non rispose nulla, restando a guardarlo.
“E non fatemi lunghi ed inutili giri di parole, vi prego...” aggiunse il giovane.
“Non ne farò, non temete.” Alzandosi Corbonne dal suo scrittoio. “Come avete fatto a trovarmi?”
“Non lo immaginate?”
“Certo, che sciocco...” annuendo il barone “... il notaio de Gaitan... per anni ho provato ad immaginarvi...”
“Ebbene?”
“Avete gli occhi della vostra stirpe.”
“I vostri” guardandolo il giovane “non sono chiari però...”
“Infatti.” Sorridendo il barone. “Ho detto la vostra stirpe, non la mia.”
“Ma...” perplesso Guisgard “... voi non siete dunque...”
“Vostro padre?” Interrompendolo Corbonne. “Per carità. Ho solo servito il mio signore, occupandomi fino a quando me lo impose al sostentamento di suo nipote.”
“Nipote?” Ripetè Guisgard.
“Immagino vogliate sapere tutta la storia, ragazzo mio...”
“Immaginate bene.”
“E sia...” sedendosi il barone ed invitando Guisgard a fare altrettanto “... allora vi racconterò tutto, dall'inizio fino alla cessazione della vostra rendita... vi narrerò di un viaggio fatto qualche anno fa da un gran signore nella nobile terra di Sygma, passando per il rapimento di suo nipote, fino a giungere ad un'antica maledizione...”
“Maledizione?” Stupito Guisgard.
“Si...” mormorò Corbonne “... voi credete a queste cose? Ma ciò è del tutto irrilevante... credere o non credere non cambia le cose... anche io ho finto ad un certo punto di non crederci più... ma alla verità non si sfugge...”
“La verità...” sussurrò Guisgard.
“Si, la verità...” piano il barone “... la verità su una maledizione così terribile da spingere un uomo a rinnegare i propri discendenti pur di salvarli...”
“Da cosa?”
“Dalla morte, ragazzo mio.” Sentenziò Corbonne.
“Io...” confuso Guisgard “... io non credo di capire...”
“Ci sono cose a questo mondo” aprendo un cassetto il barone “che non possono essere comprese... questo vi spetta di diritto... almeno questo...” prendendo un medaglione, per poi consegnarlo a Guisgard “... è ciò che servì a pagare il vostro ingresso al collegio di San Giuseppe, come pegno al blasone che vi era stato negato...”
Guisgard prese quel medaglione, osservandolo poi con attenzione.
Su una delle facce recava la Croce con un giglio, mentre sull'altra invece appariva un Fiore stilizzato.
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Altea
03-07-2014, 13.08.38
Rimasi sorpresa dalle parole del giovane Imone Marsin.."Una guerra? Pure io sono fuggita da una guerra, il mio regno è stato invaso, la mia famiglia imprigionata e il mio popolo è sottomesso..sono riusciti a farmi fuggire con un piccolo seguito..diciamo sono una specie di profuga." sorrisi a malincuore.."Ma in voi leggo la mia stessa malinconia per la distanza dalla vostra patria, sono certa la libererete..e magari un giorno visiterò la vostra Lortena" egli si congedò, ma rimasi perplessa...dormiva al porto..non aveva soldi per una locanda? Forse avrebbe dormito in una nave militare..quel ragazzo era malinconico..i suoi occhi narravano mille cose.
Seguii il mio seguito per passare la notte...una locanda greca in questi posti..che stranezza...prenotammo le stanze mentre Hassan e la altra guardia controllavano la nostra carrozza e averi.
Ci accomodammo per la cena quando sentimmo i versi di un menestrello e tutti ci guardammo stupiti a quelle sue parole, io più di tutti.."Avete sentito pure voi? Lo immaginavo, ho voluto disfarmi di quella spada mossa dalle parole di Carjan" e lo guardai in malo modo "ma lo spirito che guida quella spada è con me, che l'ho posseduta e ho scoperto certe cose tramite Bauon che vi ho narrato..o forse vuole il mio aiuto, non può essere una casualità". Chiesi a un servitore della locanda di dire al menestrello era invitato al tavolo nostro e non solo per un bicchiere di vino ma per una intera cena visto volevamo sapere di quella storia.
Nel frattempo narrai al mio seguito ciò che Bauon mi disse di quella spada e delle sue frasi incise che ricordavo a memoria e non mi lasciavano.."Messer Bauon confermò quella era una spada da parata e la lama non tagliava neppure un tessuto, era a uso celebretativo, e chi la possedeva sicuramente aveva a che fare con la famiglia dei Taddei, che sono i duca di Capomazda e regnano su questo ducato, la cosa lo lasciò perplesso visto la Signora dell' Elsa è una figura mitologica dell' epica di Sygma e non capiva il nesso tra le due cose..la Signora dell' Elsa è una figura leggendaria a metà tra uno spirito e una fata e vive sul fondo di un fiume in un palazzo incantato. La tradizione dice può lasciare la sua terra sotto forma di gabbianella dalle piume blu e Caleidos è il suo mitico scettro dai grandi poteri poichè da luce dove vi è ombra e tenebra...ricordo a memoria le parole scritte sulla lama sebbene non abbia la spada..La mitica Caleidos della Signora dell' Elsa ho veduto. Io conosco dove quel prezioso oggetto è custodito. E quel segreto è racchiuso in me, nell' anima di questa lama, in un idioma sconosciuto e oggi perduto".
Tutti si ammutolirono..pure io rabbrivvidii..le parole del menestrello forse ci avrebbero aiutato, mi voltai e vidi proprio lui di fronte a noi..."Siete il benvenuto al nostro tavolo..prego sarete nostro ospite, ma voi in cambio dovrete parlarci di questa storia e cosa vi era scritto nel Destino".

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Clio
03-07-2014, 13.42.17
Sorrisi a Roland, facendogli segno di sedersi accanto a me.
"Lo so." mormorai, fissando l'acqua "Sarei venuta io da te per chiedere il tuo consiglio, ma sono lieta che tu mi abbia raggiunto..".
Sospirai.
"Dobbiamo sicuramente agire presto.. ma anche con prudenza.. dobbiamo fare l'ultima cosa che Musain si aspetta.. è furbo ed organizzato.. sarà sicuramente una trappola.. allora, i casi sono due: o li facciamo evadere questa notte, facendoli scomparire nei cunicoli e mandandoli al sicuro al castello.." alzai le spalle "Diciamo che Musain vuole concedere loro l'ultimo desiderio e manda una donna.." scossi la testa "Ma non è credibile perché lui li ritiene delle bestie, quindi la donna è per le guardie, per torturare psicologicamente i Lupi che non rivedranno mai le loro mogli.." sorrisi "E comunque, i capelli rossi, la pelle più scura, un vestito scollato e non capiranno più niente.. una mia ancella mi ha parlato di un unguento speciale, usato nelle sue terre, lo usano le donne per proteggersi.. una sorta di veleno non per chi lo indossa ma per chi vi entra in contatto.. non l'ho mai voluto vedere perché rende la pelle più scura.. ma ora potrebbe tornarci comodo.. senza contare che.." mossi i polsi in modo da far tintinnare i bracciali colmi di veleno come tutti i miei gioielli "E comunque non sarei sola, quanti uomini hai qui?" tornai a guardare lontano "Da una parte è molto rischioso.. perché se fallissimo potrebbe far passare tutto sotto silenzio e dire a tutti che non abbiamo fatto niente per salvarli, per cui preferivo la seconda opzione.. però ora che ci penso.. lui si aspetta qualcosa alla piazza, l'ha fatto apposta per provocarci.. il Castello Eubeo è così vicino.. mentre qui.. qui si sente al sicuro, più o meno.." scossi la testa "Non dobbiamo rischiare di fare un passo falso.." sospirai "Oppure agiamo domani.. sfruttando le fognature, i tetti delle case.. abbiamo un grande vantaggio rispetto a Imperion, anzi due.. innanzi tutto noi conosciamo quella piazza.." risi appena senza allegria "Lui ci entrerà per la prima volta, mentre io ci ho passato, come te del resto, ogni giovedì della mia vita perché c'era il mercato.." sorrisi, ripensando a quei giorni spensierati in cui giravo per il mercato dove si riunivano non solo tutti i bottegai di Lortena, come Roland appunto, ma arrivava gente da tutta la contea, e a volte anche da più lontano.
"E poi.. cosa da non sottovalutare... il popolo è con noi, lo è sempre stato.. è gente semplice di montagna, tutto ciò che predica Imperion è incomprensibile per loro.. lui crede che un'esecuzione farà loro paura.. in realtà, fin ora manifestazioni di tirannia come questa hanno tolto le ultime inibizioni a molti che da semplici simpatizzanti si sono uniti a noi.. quindi potremo preparare una trappola a nostra volta... stanotte i Lupi dovranno osservare.." una fitta dolorosa mi attraversò "Sai che tipo di esecuzione sarà? perché dovranno costruire un palco per impiccarli, tirar su una pira se vogliono bruciarli.. e se noi rendessimo vana quella struttura? Immagina, loro erigono il palco, benissimo.. noi, dai tombini delle fogne non usciamo allo scoperto ma, sempre di notte, leghiamo le quattro estremità a delle funi, quando poi ci saranno saliti i nostri, le tiriamo con forza dal sottosuolo e spacchiamo tutto.. a quel punto sarà il caos più generale e i Lupi nascosti fra la gente metteranno in salvo gli altri.. ma dobbiamo fare ciò che non si aspetta... voglio arcieri e balestrieri non sui merli del castello.. cioè, sì certo anche lì ma come esca.. i dardi saranno alle loro spalle, sui tetti delle case, dalle finestre più alte.." sospirai "Sicuramente mi è sfuggito qualcuno dei miei pensieri... ma questo è quanto.. Lo so che l'ho già detto ma è fondamentale.. dobbiamo capire che cosa si aspetta da noi.. e fare l'esatto contrario, più o meno.. solo che non è facile.." alzai gli occhi a cercare i suoi "Tu cosa ne pensi?".

Guisgard
03-07-2014, 17.24.00
La bettola pullulava di ogni sorta di umanità, fragorosa delle sue risa, dei suoi strilli e di tutte quelle parole che confondendosi, mischiando fra loro idiomi greci e spagnoleggianti con cadenze siciliane, napoletane, maltesi e persino con qualche parola di provenzale, generavano un chiassoso mormorio quasi costante e a tratti più fastidioso dei rumori di posate e piatti che provenivano dalla cucina.
Era tuttavia un luogo economico e tranquillo per sostare, l'ideale per chi, come la maggior parte di quei clienti, era solo di passaggio in quel porto.
L'oste infatti era solito non fare domande, né richiedere firme ai frequentatori della sua osteria.
E forse proprio per tutti questi motivi il giovane Imone Marsin l'aveva scelta, preferendola a tutte le locande del porto.
Ad un tratto nell'osteria arrivarono alcuni cavalieri.
Ridevano e scherzavano fra loro, con al centro quello che sembrava essere, se non il capo della combriccola, almeno colui che superava in arroganza tutti gli altri.
Costui, nel sedersi ad uno dei tavoli con i suoi compagni, gettò uno sguardo intorno a loro, notando subito, cosa alquanto non difficile visto gli abiti che indossava, la presenza di Imone.
Il giovane infatti appariva come una mosca bianca in quel luogo.
“Avete udito, amici miei...” disse il cavaliere ai suoi compagni.
“Cosa, Dension?” Chiese uno di quelli.
“Avete udito” ripetè Dension “di come il termine sgualdrina riesca a mutare valore e quasi significato asseconda della donna verso cui lo si indirizza?”
Uno dei compagni, notando la presenza di Imone, lanciò un'occhiata a tutti gli altri, per poi ridere.
“Davvero, Dension?” Fissando il cavaliere un altro dei suoi compagni. “Interessante cosa questa.”
“Se a prostituirsi è una popolana” fece Dension, senza voltarsi mai verso il tavolo di Imone “allora la si etichetta subito, con ragione, come sgualdrina o peggio... se invece a concedersi così è una nobildonna si comincia a chiamarla favorita del re...”
Gli altri risero.
“Per quanto mi riguarda” mormorò Dension “una sgualdrina è una sgualdrina, al di là del rango e del denaro che sfoggia... ma si sa, gli aristocratici amano scrivere la storia a modo loro... caratteristica questa che ben dividono con i chierici...”
“Dici che sono così diplomatici, Dension?” Uno dei suoi al cavaliere.
“Assolutamente.” Annuendo questi. “Prendete quel giovane alle mie spalle...” indicando con un cenno del capo Imone “... il nome di suo padre è senza dubbio incerto, magari perchè sua madre, tra gli altri, si sarà concessa anche a qualche testa coronata, oltre che a stallieri e valletti... ebbene quel giovane sono certo vi risponderà affermando che le corna di suo padre sono comunque corna reali.”
E tutti i suoi compagni scoppiarono a ridere forte.
Imone allora si alzò di scatto e fece un passo verso il tavolo di quei cavalieri.
A quella scena, qualche tavolo più indietro, assisteva anche Guisgard, appena arrivato al porto.
E subito comprese che qualcosa di sinistro era nell'aria.
Anche perchè quel giovane, che lui non conosceva, era uno soltanto contro ben quattro di quei cavalieri arroganti.
“Messere...” Imone a Dension “... potreste ripetere quanto detto?”
“E comunque” fissando i suoi compagni Dension e senza occuparsi di Imone “io non rifiuterei certo una notte con una simile bagascia aristocratica, anche perchè se non lo facessi io qualcun altro prenderebbe il mio posto.”
I suoi risero ancora.
“Ditemi il perchè delle vostre risa” fece Imone “e rideremo insieme, messere.”
“Ridevamo di vostra madre, amico mio.” Voltandosi finalmente verso di lui Dension. “Anzi, mi correggo... di quella baldracca di vostra madre, amico mio.”
“Io sono Imone Marsin” gridò furente il giovane “e non accetto da voi questo genere di insulti!”
“Imone!” Alzandosi dal suo posto Guisgard, per poi avvicinarsi al giovane. “Finalmente! Ma possibile che tu sia sempre in ritardo, amico mio! Su, paghiamo il conto e prendiamo subito la via per l'abbazia. Il priore ci attende per quel lavoro.”
Imone lo fissò stupito, non avendolo mai visto prima.
“Quando si ha una madre come la vostra” Dension al giovane Marsin “è lecito attendersi degli insulti.”
“Andiamo, abbiamo bevuto tutti un po' troppo...” sorridendo Guisgard.
“Non parlo con voi.” Con sdegno Dension.
“Ma parlo io a voi.” Replicò lesto Guisgard. “Vedete, siamo due architetti... lui è Imone Marsin ed io Cristian de Loren... siamo attesi al convento di Nolian per un lavoro... quindi vogliate scusarci...” e prese Imone per un braccio, per poi portarlo verso l'uscita.
“Ma chi siete?” Mormorò Imone.
“Il vostra Angelo Custode.” A bassa voce Guisgard. “Dunque seguitemi e non rispondete più alle sue provocazioni.”
“Apprezzo il vostro intervento” Imone, scrollandosi dal braccio la presa di Guisgard “ma ho il mio onore da difendere.” Per poi voltarsi ancora verso Dension.
“Suvvia, dopotutto io vi sono amico” sorridendo con scherno questi “visto che con ogni probabilità vostra madre avrà riservato di certo anche a me un trattamento di favore circa i suoi piacevoli servigi.”
Di nuovo i suoi si abbandonarono a grosse risate.
A quel punto Imone perse la testa.
Il suo viso divenne paonazzo e gli simili a tizzoni ardenti.
E con gesto improvviso colpì al volto Dension.
Guisgard comprese che era scattata inesorabile la trappola contro Imone.
“Immagino” sorridendo Dension con ancora sul viso il segno rosso dello schiaffo di Imone “che vi rendiate conto di questo vostro gesto e delle conseguenze che per voi ci saranno.”
“Sono pronto a darvi soddisfazione.” Con orgoglio Imone.
Dension ed i suoi allora, nel silenzio generale ed irreale in cui quell'osteria era piombata, presero le loro armi ed uscirono fuori.
Qui, davanti all'ingresso dell'osteria, Dension estrasse la sua spada e cominciò a scaldarsi fendendo l'aria.
“Siete uno sciocco!” Guisgard ad Imone.
“Forse...” annuendo il rampollo dei Marsin “... ma devo difendere l'onore della mia famiglia... è buffo... sono appena sbarcato e non ho amici qui... sono stato uno studente di accademia fino a tre mesi fa ed ora mi ritrovo alle prese con un mortale duello dopo aver scampato la morte in mare per mano dei pirati... vi ringrazio per aver tentato di aiutarmi... posso sapere il vostro nome?”
“Guisgard...” rispose l'altro.
“Posso avere l'onore di ritenervi mio amico?”
Guisgard annuì.
Imone sorrise, per poi uscire e raggiungere quei cavalieri.
“Eh, brutta storia...” mormorò l'oste “... uno studentello contro uno dei migliori spadaccini in circolazione.”
“Chi è quel cavaliere?” Domandò Guisgard.
“Dension detto lo Squalo...” rispose l'oste “... uno dei cavalieri passati sotto il governo di Imperion dopo la caduta di Nagos... qualcuno lo definisce un traditore, altri un sadico, altri ancora un macellaio... forse è tutte queste cose insieme.” Scuotendo il capo.
Guisgard allora corse fuori.
“Messer Dension!” Chiamò. “Ritenetevi offeso da me e non dal mio amico!”
“Con piacere, messere...” continuando a scaldarsi lo Squalo “... dopo che avrò finito col vostro compagno, s'intende...”
Il duello iniziò.
Imone fissò ancora una volta Guisgard e poi prese a battersi contro Dension.
E in quel momento nel guardare il giovane Marsin, Guisgard non vide né cavalleria, né onore in lui. Anzi, quello studente così idealista e nobile gli apparve come una triste figura drammatica in una tragedia dal finale già scritto.
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elisabeth
03-07-2014, 17.47.04
La follia.....la follia era il senso contrario di come la gente poteva vedere le cose...." Perchè non dovreste aiutarmi....lui le voleva bene...magari e'stata rapita.....e poi...io ..non sono lei......".....sentii un borbottio alle mie spalle...era Rager........" Mi fate sorridere.....quella gente che ci guarda in modo così strano.....Rager...avete visto anche voi come io e lei siamo due gocce d'acqua........e questo menestrello...mi ha detto anche il suo nome Lady Simoyn.....dice che era una donna straordinaria.....amante del Barone de Gur.....era l'unica persona ad ammansire quell'uomo....uomo che a quanto pare ora e' poco tollerante......si pensa che Lady Simoyn possa essere stata rapita dal demonio.........ma noi non crediamo al demonio vero Rager ?.....Oxuid direbbe che non c'e' Dio e non c'e' Demonio.......voglio salire a quel maniero.....Guardate lassù Rager...e' li che lui abita..."...Fissavo quella fortezza rapita.......dovevo andare ?....No...volevo andare....." Rager......che potrà mai fare il Barone...buttarmi fuori a calci ?....poco male.....ma questa storia deve avere dello straordinario.....Quella donna.....piangeva mentre mi guardava e hanno un suo ritratto...........che ne dite...pensate che Oxuid sia d'accordo a passare un giorno in questa terra?.....".....Guardai Rager e il menestrello...il quale menestrello sembrava in balia di una strana magia e Rager...sembrava più confuso che persuaso...io invece.....ero più che convinta.......avrei parlato con Oxuid....

Guisgard
03-07-2014, 18.36.52
Il menestrello ringraziò Altea ed accettò l'invito al loro tavolo.
“Quei versi” disse “narrano di una storia avvenuta qualche anno fa... di quando il piccolo nipote di un nobile signore fu rapito misteriosamente e mai più ritrovato... ciò avvenne in terra straniera, a Sygma... molti poi cercarono quel bambino, senza però successo... fino a quando suo zio incaricò un barone di cercarlo, a patto però di non rivelargli mai il nome della sua famiglia, poiché una terribile maledizione mieteva i figli maschi di quella stirpe...”
Ad un tratto però dalla strada giunse parecchia confusione.
“Un duello, presto!” Gridò qualcuno. “Davanti ad un'osteria! Pare ci sia un morto!”

Guisgard
03-07-2014, 18.45.08
Roland ascoltò pensieroso ogni parola di Clio.
“Sono entrambi buoni piani e altrettanto rischiosi...” disse infine “... possono riuscire, come fallire miseramente... comunque ho sentito che l'esecuzione sarà tramite la mazzolatura, ossia fracassare con un maglio metallico le ossa, cranio compreso, dei condannati... si tratta di un modo credule e non rapidissimo per uccidere i rei... questo fa capire una cosa... che Musain non teme l'intervento dei Lupi, visto che conta di restare in piazza un bel po'... certo, salvare quei disgraziati in piazza, davanti a tutti, sarebbe un trionfo per noi ed un'onta per Imperion... tuttavia credo sia più complicato... più facile, almeno in teoria, farli evadere stanotte tramite le gallerie segrete dalle prigioni... ma l'idea di mandarvi come esca col veleno laggiù mi piace poco... dopotutto non conosciamo nulla dei nostri nemici, dunque è impossibile prevedere come reagiranno... un bel dilemma decidere cosa fare, non c'è che dire...”

Guisgard
03-07-2014, 18.55.02
“Chissà, magari è fuggita davvero col demonio...” disse il menestrello ad Elisabeth “... una donna come lei era difficile da domare... forse anche per il demonio...” fissava Elisabeth “... ma voi... voi siete uguale a lei... uno scherzo del Destino? O forse siete... siete tornata qui per riavere il vostro dominio su questi luoghi?” Quasi intimorito da lei.
“Qui sono tutti matti...” mormorò Rager “... se volete parlare col dottor Oxuis, sappiate che è dentro a bere qualcosa...” rivolgendosi ad Elisabeth.

Altea
03-07-2014, 18.56.19
Ascoltai con attenzione la storia come notavo pure gli altri quando alla fine si parlò di una maledizione..ricordai le parole di Carjan per un attimo..quella spada portava..sciagura..forse ogni tanto azzeccava qualcosa.
"E di quale maledizione si tratta?" chiesi ma dalla strada arrivarono delle voci concitate...un duello..un morto..cosa stava succedendo..per un attimo pensai a quel giovane..."Non sarà mica quel giovane Imone Marsin? Ero dubbiosa quando disse voleva dormire al porto...il porto proprio non è un posto raccomandabile dove dormire, vi sono uomini di tutti i generi, volevo dirgli di venire con noi qui in questa locanda ma lui aveva troppa fretta".
Ahmed e Korshid annuirono..."Dobbiamo controllare, d' altronde egli ha salvato la vita a me, ad Amina soprattutto e..si pure a Carjan..il quale non ha unguenti addosso per essere immune" e lo guardai con un cenno di intesa.
"Ismael...andate a controllare con Hassan e Hamid, le altre guardie, di che si tratta e portatemi subito notizie."
Volevo andare a controllare di persona ma mi sembrava scortese lasciare quel menestrello e volevo sapere della maledizione..."Continuate di quale maledizione parlate?" ascoltavo ma mi sentivo agitata.

elisabeth
03-07-2014, 19.26.52
Il Menestrello......." Lei e' così brava da ingannare il demonio...?..........Se non fossi lei.....vorrei conoscermi..........Essere la padrona assoluta di queste terre........perchè no....." Ringraziai Rager....ed andai alla locanda e trovai un Oxuid pensieroso.......spostai una sedia e mi sedetti difronte a lui......" Vi vedo pensieroso Oxuid......avete saputo qualcosa di interessante sulla donna del ritratto ?........"....mi riempii il boccale di birra......avevo sete e nel bere guardavo negli occhi il Dottore......" Penso di no.....la Signora......e' Lady Simoyn......amante del Barone De Gur........si pensa sia fuggita con il demonio......e a quanto pare...essendo forte come il demonio.....ho la sensazione che abbia preso il suo posto.........Quello che pero' non comprendo e' la mia forte somiglianza a tal punto da rimanerne incantata anch'io...al menestrello che mi ha raccontato queste cose....quando mi ha vista gli e' venuto un colpo.....c'e' una fortezza bellissima...ti spaventa a guardarla...lui vive lì......e non ha un buon carattere............".....finii di bere quello che avevo nel boccale ed osservavo Oxuid........." Voglio salire sino alla fortezza ed andare ad incontrare il Barone.......cosa ne pensate ? Dottore ?......".....

Guisgard
03-07-2014, 19.43.57
Le guardie, agli ordini di Altea, corsero a vedere di cosa si trattasse, lasciando la principessa col menestrello.
“E' una maledizione antica e terribile...” disse questi “... una maledizione così tremenda ed implacabile da temere di avere discendenti...” sorrise alla principessa “... ma non temete, sono solo leggende forse...”
“Le maledizioni esistono.” Fece Carjan. “Esistono eccome.”

Clio
03-07-2014, 19.52.38
"Una volta chiesi a mio padre perché noi vivessimo nel castello mentre c'era chi non aveva nemmeno una casa.. cosa ci dava il diritto di essere al di sopra degli altri.." sorrisi "Lui mi disse che eravamo aristocratici e io chiesi cosa significasse.." alzai lo sguardo su Roland "lui mi disse che molti pensano voglia dire che siamo migliori degli altri in virtù della nostra nascita, ma lui non ci credeva.. diceva che non eravamo nati migliori, ma avevamo il dovere di esserlo.. gli dei ci hanno dato tanto, e noi dobbiamo dare ancor di più per esserne degni.. era questo che distingue un nobile da un tiranno.. la responsabilità.. l'essere l'esempio da seguire.." tornai a guardare l'acqua.
"Io appartengo a questa terra, e ho il dovere di mettere a repentaglio la mia vita per lei, di essere la prima a lottare... altrimenti non potrei meritare il seggio di Lortena.." sorrisi "Quindi non mi preoccupa rischiare.. anche perché.." sorrisi "Conosci qualche altra donna che sappia battersi e tenere testa ad un uomo?" risi appena.
"Ma hai indubbiamente ragione, è un piano molto pericoloso.. ovviamente, se hai un'idea migliore dimmi pure.. ma se dovesse fallire, se dovessero prendermi è vero, io morirò.. ma non finirà la lotta.. ascolta, se dovesse accadermi qualcosa.. devi dire la verità su di me... che non depongano le armi..".
Sospirai "Ma pensiamo piuttosto ad elaborare un buon piano.. certo, la mia idea era di essere rapidi e silenziosi, in modo che nessuno si accorga della fuga per un po'.. qualcuno dei tuoi non può esplorare la prigione? Voglio capire quante guardie ci sono.. che possibilità abbiamo.. naturalmente non ci sono cunicoli che partono dalla cella... ma dalla zona delle prigioni sì, ovviamente.. questa rocca è fatta per resistere ad un lungo assedio.. perché altrimenti potremmo far venire i Lupi qui... aumentare le forze, ma probabilmente rischieremmo solo di farci beccare.. Una cosa è certa, non lascerò che maciullino i miei davanti a tutti.. mai e poi mai..".

Guisgard
03-07-2014, 19.53.43
“Quando una donna è così bella” disse il menestrello ad Elisabeth “può fare qualsiasi cosa, madama...”
Poi Elisabeth rientrò nella locanda e vide Oxuid, sedendosi così al suo tavolo.
“Talvolta la Natura” fissandola il dottore “opera vera e propri scherzi, come appunto una simile somiglianza... ma forse è utile studiare simili bizzarri accadimenti... perchè no... indagate per me su questa storia, badando però di non correre rischi... Rager verrà con voi e lo spaccerete per il vostro servitore... al minimo accenno di pericolo verrete subito via da quel luogo... e ricordate... non fidatevi di nessuno...” sorseggiò la sua birra “... avete già pensato come presentarvi al padrone del maniero?”

Altea
03-07-2014, 19.57.58
Mi incupii leggermente a quelle parole del menestrello...sembrava quasi non volesse svelarci del tutto quella storia, quando intervenì Carjan e lo guardai in malo modo sospirando..."Perdonate la irruenza del nostro mago di corte...si le leggende possono avere un chè di verità..noi veniamo dall' Oriente e di leggende ve ne sono molte.." sorrisi pensando a Setareh, città sacra che di leggende ne celava molte da secoli..e avrebbe dovuto essere non violata proprio perchè sacra.
Quel menestrello mangiava ma raccontava poco..."Scusate.." dissi leggermente seccata.."è tutto qui quello che sapete di questa storia?".
Fuori vi era veramente fermento, la tentazione era troppo forte e mi misi lo chador e dissi a Korshid di venire con me.."Continuate a mangiare, noi controlliamo ciò che sta succedendo fuori...si parla di un morto pure e ho mandato le mie guardie che non stanno tornando, non vorrei pure loro si siano messe nei guai...visto un episodio successo ad Amoros..vi terranno compagnia Amina e Carjan..torneremo presto".
Uscimmo dalla locanda, veramente vi era fermento..vedevo alcuni volti spaventati..."Korshid, non sia mai che Ismael, Hassan e Hamid abbiano pure voluto intervenire...almeno spero qui non vi siano quegli uomini di Imperion e non avremmo certo Musain che diede la clemenza ad Ismael".
Vidi poco lontano un gruppo di gente attorno e capii era il posto dove tutto era avvenuto e nascondendoci tra la folla raggiungemmo quel gruppo di gente.

Guisgard
03-07-2014, 20.01.14
Roland sorrise ed annuì a quelle nobili parole di Clio.
“Ogni Lupo” disse “sarebbe fiero di morire non solo per Lortena, ma anche per voi... perchè sarete voi a governarci, altrimenti non ci sarà nulla su cui regnare per nessuno.” Annuì. “Manderò una delle mie spie camuffata da carceriere... credo che in poco tempo avremo un resoconto completo e dettagliato della situazione giù nelle prigioni... poi, conoscendo il tutto, decideremo il piano...” guardò una delle finestre “... chissà se lord Sartion avrà trovato notizie su vostro cugino... ah... quasi lo scordavo... ho saputo che Musain ha fatto chiamare altri suoi fedelissimi qui a Lortena... pare che a guidarli ci sia uno spietato spadaccino che chiamano Squalo...”

elisabeth
03-07-2014, 20.09.30
Mi sentivo piena di energia...credo che gli occhi mi brillassero a tal punto che avrebbero illuminato la sala di un castello........" Si...penso che le coincidenze vadano sempre tenute sotto controllo....non correrò rischi inutili....... sinceramente.......la mia persona sarà per lui motivo di ira o di incredulità.....e non solo per lui...ma per quelli che vivono in quella fortezza........comunque mio padre lavorava a servizio di un vecchio barone di Amoros....e' lui che lo investì Cavaliere........il Barone era uno spagnolo si chiamava Giorgio di Castiglio........dirò di essere una sua nipote e che sono venuta qui perchè un mio servitore ha visto il ritratto.............che ne pensate..."......

Clio
03-07-2014, 20.18.38
Sorrisi al mio amico, mentre le sue parole mi riempivano il cuore.
Poi risi appena alla notizia dello Squalo.
"Fantastico.. ci mancava no... te l'ho detto che Musain si è definito un drago?" scossi la testa "Tutto questo interesse per la nostra cittadina.. dimmi, non è che hanno trovato una miniera d'oro nascosta tra le nostre montagne e non ce lo vogliono dire?" sospirai, per poi tornare seria "Dobbiamo stare molto attenti, è una situazione fin troppo fragile, speriamo che mio cugino possa esserci d'aiuto in qualche modo.. comunque, prepariamo un piano di riserva.. dobbiamo riuscire a far sapere ai Lupi di prepararsi comunque per l'esecuzione.. anzi.. io direi di fare il gioco di Musain.. voglio dire, noi siamo qui.. vuoi che lui non abbia delle spie tra i nostri? Io le metterei immediatamente! Per cui noi spargiamo la notizia di voler boicottare l'esecuzione.. studieranno la piazza, prepareranno le armi eccetera.. questo ci potrebbe portare due vantaggi.. il primo è che magari capiremo se Musain ha delle spie o no.. e secondo lui non si aspetterà un attacco stanotte.. anche perché poi c'è da mettere in conto che se il piano dovesse fallire ma non in maniera rovinosa.. nel senso, non riusciamo a farli scappare ma non ci prendono.. allora l'esecuzione ci sarà, e noi dovremo essere pronti.. che ne dici?" mi alzai "Ora devo tornare alla rocca, sarà pronto il pranzo.." sorrisi "Ho detto a Kya di portarti una bella fettona di cinghiale... non voglio che mi diventi un vero asceta che vive d'aria.." sorrisi.

Guisgard
03-07-2014, 20.48.50
“Si, è un ottimo piano.” Disse Roland a Clio. “Così avremo due possibilità di riuscita. Stanotte o, se va male, domani in piazza. E anche l'idea di fingere di boicottare il tutto può essere un grosso vantaggio.” Poi rise. “Si, perchè non so gli asceti, ma i lupi hanno fame.”
I due allora si separarono e ciascuno tornò a recitare il suo ruolo.
Poco dopo Clio tornò nella Sala Grande, dove trovò ad attenderla per la cena Froster.
Con lui c'erano anche Lhar il governatore della fortezza e naturalmente Musain.
“Venite, mia cara.” Sorridendo Froster. “Questo cinghiale sembra davvero squisito. E vi è pure un'ottima torta di mele e cacao. E devo dire che questa polverina scura giunta dal Nuovo Mondo è strabiliante.”

Guisgard
03-07-2014, 20.50.53
“Si, mi sembra un buon piano...” disse Oxuid ad Elisabeth “... chi vi porterà al castello? Conoscete la via per arrivarci? O forse avete trovato qualcuno che vi porterà lassù?”

Guisgard
03-07-2014, 20.58.29
Imone giaceva a terra con una mano premuta sul petto, incapace di fermare quel flusso di sangue.
Guisgard gli teneva la testa, ma ormai impotente davanti a quell'inesorabile finale.
“Guis...” disse senza più forze Imone morente “... Guisgard...”
“Sono qui, amico mio...”
“Prometti...”
“Non sforzarti, ti prego...”
“Prometti...”
“Si, cosa vuoi che prometta?” Chiese Guisgard.
“La mia...” ansimò Imone “... la mia spada... portala a Lortena... di... di a tutti che non l'ho disonorata... e...” una smorfia di dolore “... e... la mia borsa... prendila... e... porta anch'essa... a Lortena... dentro vi è... tutto ciò che ho... prometti...”
“Si, prometto...” mormorò Guisgard.
Imone sorrise, per poi spirare.
“Bel colpo, Dension!” Esclamò uno dei suoi.
“Si, un buon duello...”sorridendo il cavaliere “... ma non è stato facile... quel miserabile era un buon spadaccino e poteva toccare a me.” Si voltò verso Guisgard. “Avanti voi ora.” Puntando la spada contro l'altro giovane.
Ma Guisgard, presa la pistola dalla borsa di Imone la puntò contro Dension e i suoi.
“Cosa volete fare?” Fissandolo il cavaliere.
“Maledetto...” con rabbia Guisgard “... maledetto assassino... era solo uno studente... ma vi ucciderò... giuro su quanto ho di più sacro che vi ucciderò... ma non ora, non con una pistola... no, morirete con la spada in pugno e guardando la morte in faccia...” raccolse la spada e la borsa di Imone, per poi scappare via.
“Inseguitelo!” Ordinò Dension. “Prendetelo!” Ai suoi.
In quel momento in piazza tra la confusione arrivarono Altea e Korshid.
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Altea
03-07-2014, 23.03.53
Quando arrivai nel luogo vidi una scena terribile...Imone giaceva a terra privo di vita e in una pozza di sangue..io e Korshid ci guardammo sbalordite..ma cosa era successo..quel ragazzo era come uno di Setareh..lui doveva salvare il suo popolo mi narrò e si era visto, era un ragazzo di nobili valori e ideali..invece era li..morto..e alcuni uomini vi erano vicino schiamazzando allegri..per la vittoria.
Arrivarono vicino a noi le nostre guardie e ci allontanammo da quella scena..Hassan e Hamid tornarono alla locanda assieme a Korshid e io presi Ismael da parte chiedendo cosa era successo. Egli mi narrò aveva visto tutto, ma non sapeva nemmeno chi fossero quelle persone, poteva solo narrarmi ciò che avvenne...Imone aveva sfidato un uomo, forse per una offesa subita, e l'uomo che lo aveva ucciso era un essere davvero spregevole, sicuramente aveva compiuto una ingiustizia, aveva ucciso solo per il gusto di farlo..chiusi gli occhi a quelle parole e pure Ismael aveva la voce rotta da un leggero fremito. Eppure mi disse vicino a Imone vi stava un ragazzo...lui lo aveva visto bene..e Imone aveva dato a quel ragazzo la sua sacca e la sua spada sussurandogli qualcosa..e poi spirò proprio tra le braccia di quel ragazzo..forse erano amici, poichè quel ragazzo era infervorito, tirò fuori una pistola dalla sacca di Imone ma poi disse avrebbe vendicato Imone con la spada e fuggì ma ora gli stavano dando la caccia.
"Non avrebbe deciso di vendicare milord Imone se non fosse stato legato a lui, o per qualcosa di importante..chissà forse quando gli diede ciò che possedeva gli disse le sue ultime volontà" mi si strinse il cuore..ora quel ragazzo poteva pure morire..pure egli preservava qualcosa come me..gli oggetti di Imone lui..io il Sacro Pugnale di Setareh..qualcosa ci accomunava.
"Ismael non possiamo rimanere indifferenti a tutto questo, tu stesso stavi per morire per quegli uomini di Imperion, la tirannia e la ingiustizia regna ovunque...pensa potrebbe essere quel ragazzo come mio fratello Nathan o un ragazzo di Setareh che si è ribellato a una tirannia..e dubito che qualcuno del nostro popolo gli negherebbe un aiuto e protezione."
Lo guardai nei suoi begli occhi chiari.."Prenderai una delle tue vesti, Ismael, e andrai a cercare quel ragazzo visto solo tu lo hai visto, gli narrerai di noi e cosa ha fatto Imone per me..salvando la vita a me e Amina..e non siamo rimasti indifferenti a questa barbaria. Digli che può fidarsi di noi, e solo io e te sappiamo tutto..ma siamo pure neutrali, se egli vorrà potrà indossare le tue vesti e nascondersi tra noi..lo porterai nelle vostre stanze, nessuno deve sapere chi è..nemmeno dei nostri uomini Ismael..non sia mai..ho imparato a non fidarmi di nessuno..lo spacceremo per un ragazzo delle nostre parti che hai incontrato per caso e ha deciso di stare con noi...ovviamente questo ragazzo è libero di scegliere e prendere poi la sua strada o quando sarà al sicuro di narrare agli altri l'accaduto".
Entrammo nella locanda fingendo indifferenza, Ismael salì e poi scese..e io finsi un sorriso fasullo, mentre il cuore era pieno di rabbia, e dissi potevamo finire la cena...già..e chi aveva ancora fame e mi sforzai di mangiare...mi voltai per cercare il menestrello per sapere qualcosa...della maledizione.
Ma aspettavo Ismael tornare...io e lui eravamo bravi nel travestimento..non per niente eravamo arrivati indenni fino qui..e forse..già era una pazzia tornare senza un valido alleato, magari proprio di queste parti.

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Clio
03-07-2014, 23.20.16
Lasciai Roland con un sorriso, dandogli appuntamento al tempio per il pomeriggio, così da definire i dettagli per la notte.
Dovevo recitare delle preghiere per mio padre tutti i giorni finchè non fosse finito il periodo di lutto.
Almeno, in teoria. Ma sapevo che mio padre avrebbe apprezzato di più la lotta che la preghiera silenziosa.
Non avevo mai mancato però, era una scusa perfetta.
Ormai, se non mi fossi chiusa nel tempio per qualche ora, forse Froster si sarebbe preoccupato.
Tornai alla rocca, e sorrisi a Froster e agli ospiti mentre un servitore riempiva il mio piatto.
"Oh, si è davvero squisito... queste spezie orientali esaltano il suo sapore in maniera sublime.." sorrisi, per poi iniziare a mangiare.
Dopo qualche boccone, bevvi un sorso di vino, meno avidamente di quanto avrei voluto.
Dovevo comportarmi come una dolce fanciulla, e le dolci fanciulle non bevono come Lupi.
Chiusi gli occhi per un momento, assaporando il gusto di quel vino squisito, nel cui aroma era nascosta l'essenza stessa di Lortena.
Li riaprii e sorrisi.
"Dite quello che volete, ma sarà sempre una delizia.. certo, quello di Solpacus non era male, ma continuo a preferire il nostro.." cinguettai, come se fosse la cosa più importante del mondo.
Intanto, lo sguardo gaio sulle pietanze, il mangiare con appetito, il bere moderatamente non erano che coperture.
Potevo sembrare distante, indifferente, distratta dalla polvere d'oltreoceano, ma in realtà avevo le orecchie ritte e attente.
Ogni bisbiglio, ogni sussurro, non dovevano sfuggirmi.
Mi stupivo sempre di quanto mi sembrasse naturale tutto quello.
Togliere definitivamente quella maschera, sarebbe stato un sollievo, ma per farlo, bisognava agire con attenzione.

Guisgard
04-07-2014, 16.33.44
Il menestrello in quella locanda non c'era più, ma aveva lasciato un biglietto per Altea che il locandiere le consegnò.
In quel momento però Amida le si avvicinò, invitandola a salire nella camera che avevano preso per farla riposare.
Dovete riposare, Altezza...” disse l'ancella “... se Ismael tornerà verrò io a chiamarvi. Su, è quasi sera ormai. In camera leggere quel biglietto.”

Guisgard
04-07-2014, 16.40.37
La cena proseguiva così, fra futili discorsi e degustazioni di quegli ottimi piatti, tutti accompagnati da del buon vino di Lortena.
“Concordo con voi, mia cara...” disse Froster a Clio “... questo vino non ha eguali... sono certo che neanche quello tanto acclamato di Sygma può stargli alla pari...” sorseggiando un bicchiere.
“Ottimo davvero.” Bevendo un bicchiere di quel vino Lhar.
“Milord...” Musain a Froster “... domani anche voi assisterete all'esecuzione. La vostra presenza è necessaria.”
“Naturalmente.” Annuì Froster.
“Ed anche quella di lady Clio.” Sentenziò lo spadaccino.
“Non voglio che lei assista a simili spettacoli.”
“E' necessario, milord.” Disse Musain. “Il popolo deve capire che i ribelli non rappresentano nulla, neanche gli antichi conti di Lortena per cui dicono di combattere. E la presenza di lady Clio confermerà ciò.”

Altea
04-07-2014, 16.55.37
Mi accorsi che il menestrello era scomparso, quasi sospirai di sollievo..ero veramente tesa.
Poi Amina mi porse un biglietto, lo aveva lasciato il menestrello per me, lo afferrai e annuii alle parole della buona donna.."Siete sempre cosi premurosa con me, Amina, voi non sapete quanto per me sia importante la vostra presenza..ora che mia madre è prigioniera".
Salii in camera e mi sedetti sul letto, accesi una piccola lampada ad olio, quella camera era davvero arredata con gusto e apprezzavo le belle maioliche bianche e blu, che per me era la sintonia...il colore del mare e la luce del sole.
Ismael sarebbe arrivato e Amina sarebbe venuto a darmi notizie..avevo il foglietto in mano, forse il menestrello doveva andarsene e aveva ritenuto opportuno scrivermi un biglietto di ringraziamento ma la mia mano tremava mentre lo aprii completamente e iniziai a leggere....

Guisgard
04-07-2014, 17.07.40
Il biglietto così recitava:

“Milady, io non posso rivelare molto. I nobili Taddei non vogliono che la gente conosca quel loro segreto. L'unica cosa che posso rivelarvi riguarda la spada... ella nasconde un segreto che tutti ignorano. Tutti tranne colui che l'ha fatta forgiare. Di lui si sa solo che è un nobile barone di Capomazda. Cercate lui e saprete. Addio e grazie di tutto.”

Ma finito di leggere Altea udì un rumore nella penombra della stanza.
Qualcuno era nascosto sotto il suo letto.

elisabeth
04-07-2014, 17.17.41
Vidi entrare il menestrello.......e siccome Rager era seduto accanto ad Oxuid....." Guardate...sarà proprio lui ad accompagnarci sino alla fortezza." indicando il menestrello....." veramente quando ero fuori ed ho sentito la storia gli chiesi se era disposto ad accompagnarmi lassu'........non mi era sembrato molto allegro all'idea......però....non e' obbligato a rimanere con me e con Rager se gli dessimo un compenso....forse si sentirebbe più motivato...ma io ancora non ho preso la mia paga e sono a corto di denaro......"........

Altea
04-07-2014, 17.24.20
Lessi il biglietto e il cuore iniziò a battere forte....la spada..la spada che avevo gettato pensando avrebbe messo sciagura su tutti noi..e ora..come fare per riprenderla..avrei mandato lo stesso Carjan a riprenderla..eppure solo io sapevo dove si trovava...in che punto del Calars era stata gettata e ricordai finì tra due rocce sul fondale..quindi l'aveva fatta forgiare un barone di Capomazda..."Per gli dei" esclamai a voce alta.."Ora devo pure cercare un barone di Capomazda, come ve ne fosse solo uno..e che ha fatto forgiare una spada..è come trovare un ago in un pagliaio".
Ad un tratto udii degli scricchiolii strani sotto il letto e mi alzai di colpo..non saranno mica stati topi, in queste locande vicino al porto si poteva trovare di tutto, eppure mi sembrava bella pulita.
Mi abbassai e alzai il lenzuolo per controllare...forse il mio serpente Omar era scappato dalla gabbia.

Guisgard
04-07-2014, 17.42.02
Altea si chinò per controllare sotto il letto e con sua sorpresa vide qualcuno lì sotto.
Era Carjan.
Il piccolo mago sbucò da sotto il letto e strisciò fino alle caviglie di Altea.
“Oh, Altezza...” disse accarezzandole le lunghe gambe “... volevo sincerarmi che tutto andasse bene... e ho udito ciò che dicevate... posso aiutarvi io a trovare quel barone...” guardandola con lussuria.

Guisgard
04-07-2014, 17.51.03
“Bene, pagatelo allora.” Disse Oxuid, per poi dare del denaro ad Elisabeth. “Ecco la vostra prima paga. Scoprite cosa nasconde quel castello e poi tornate ad informarmi.” Fece un cenno a Rager ed insieme a lei il servitore tornò nel cortile, dove il menestrello li attendeva.
“Allora, conducici al maniero.” Rager a lui. “Poi sarai libero di tornare qui alla locanda. Naturalmente sarai pagato.”
Il menestrello annuì.

Altea
04-07-2014, 17.58.09
Cercai di trattenermi per non urlare.."Aspettate li e non toccatemi, avete osato entrare nelle stanze delle donne e reali come un ladro..".
Presi Omar e lo gettai a terra...egli strisciava verso Carjan e io ridevo di gusto..."Vediamo come farà il nostro mago a salvarsi...ora non scherzo..dovrete veramente vedere dove si trova questo barone e il suo nome tra i vostri mezzi magici e se gli Dei vorranno, se per caso dovessimo far ritorno ad Amoros o passarci vi butterete voi stesso nel Calars a prendere quella spada".
E incrociai le mani osservando la scena e chiamai pure Korshid ed Amina ad osservare.

Guisgard
04-07-2014, 18.11.23
Carjan, tra le spire del serpente, gridava e si dimenava.
“Abbiate pietà...” disse “... farò tutto ciò che volete...”
Arrivarono pure Amida e Korshid.
“Questo mago è incorreggibile!” Scuotendo il capo Korshid. “Su, ora lo porto via, così sua Altezza potrà riposare.”
E le due donne portarono via il mago ancora spaventato.
Così, rimasta sola, Altea poté finalmente riposarsi.
Ma proprio in quel momento un rumore da una delle tende attirò la sua attenzione.
Un attimo dopo qualcuno le si avvicinò, immobilizzandola da dietro e coprendole la bocca con la mano.
“Una sola parola e ve ne pentirete...” sussurrò qualcuno alle sue spalle che la teneva ferma “... non voglio farvi del male e spero non mi costringerete a farvene... se promettete di non gridare o tentare mosse azzardate io vi lacerò la bocca... ma badate di non fare la furba...” e tolse la mano dalla sua bocca, pur tenendola sempre ferma a sé.

elisabeth
04-07-2014, 18.13.21
La mia prima paga.......e vai....bene....ringraziai Oxuid e in cuor mio sperai di non portare ad Oxuid notizie che avrebbero potuto recare alla già traballante situazione di Lortena dei guai...Rager fu molto deciso e il menestrello.....suo malgrado...e reso felice dal denaro.......ci accompagnò lungo il sentiero che ci portava alla fortezza..........sembrava non si muovesse una foglia......le prime ombre della sera si allungavano sulla strada......e le mura dove si ergeva la fortezza sembravano crescere dalla stessa roccia dell'altura.....era fresca l'aria .....si potevano vedere le luci della locanda farsi molto piccole.......e se non fosse stata una buona idea..?........bene ..col senno del poi...avrei fatto una lunga riflessione intanto.....dovevo andare infondo a quella storia....e poi..ero una povera fanciulla che voleva verificare il vociferare di una storia d'amore e di dolore.........mi ripresi dai miei pensieri...quando sentii il menestrello...ritornare indietro senza neanche salutare e io e Rager....eravamo come per magia difronte ad un portone......era lavorato a strani disegni.....sembravano volti.....figure grottesche..." Bene Rager....siamo rimasti soli....sembra che ci abbia accompagnati alla porta dell'inferno ed e' fuggito via.........".....c'era una corda.....e tirandola...faceva battere una campana di piccole dimensioni posta sopra al portone...........incominciai a tirare e questa emanò un suono assordante......." Rager avevate sentito mai un frastuono del genere ?..."...avrei voluto tapparmi le orecchie.....improvvisamente........una porticina......ricavata sulla anta del portone...con un cigolio sinistro si apri'.........si apri'...certo....lo vedevo...ma non vedevo nessuno dietro la porticina........" Infondo siamo venuti di nostra volontà...che può succederci......bene Rager......oltrepassiamo questa porta...."W e così fu.......entrammo e con un tonfo sordo così come si apri' la porticina si richiuse alle nostre spalle.......sobbalzai.....perchè nella realtà eravamo all'interno di una fortezza....dove c'era una tenue luce ad una finestra...ed un uomo che ci osservava da dietro una finestra.....sembrava che quel posto non fosse curato da tempo.....sembrava un posto maledetto da Dio........." Scusate....Signore e' lei il Barone De Gur ?.......c'e' modo di poterle parlare ?........insomma.....c'e' qualcuno che può dirci se siamo nel posto giusto ?.....".......Sentii la mano di Rager sulla mai spalla...lo apprezzai.......incominciavo ad avere dei dubbi....

Altea
04-07-2014, 18.21.40
Amina e Korshid portarono fuori il mago, ma anche divertite.."Fate piano, non facciamoci riconoscere ovunque..già siamo diversi da queste persone..eppure Carjan" dissi prima se ne andasse "stanotte guardate di quel barone nelle stelle e pietre magiche, o come preferite voi..o mi affiderò ad Ahmed domani".
Rimasi sola, finalmente potevo riposare e spensi la lampada, ad un tratto un fruscio tra le tende..una figura che entrava..ma questa non scherzava.
Mi prese a se con vigore..alle sue parole feci cenno di no..che non avrei urlato, ma egli mi liberò la bocca ma teneva ben saldo il mio corpo perchè non fuggissi, non riuscivo nemmeno a girare la testa..."Non..non urlerò vi prometto.." dissi sottovoce "chi siete..immagino uno di quei tiranni di Imperion che usano queste pratiche..volete uccidermi..o forse qualcuno dei Taddei perchè ho saputo qualcosa della spada del barone e del bimbo del loro casato e la sua maledizione...io non posso aiutarvi in questo, ne so quanto voi..ditemi cosa volete"..ma il cuore batteva forte, ad un tratto ebbi pure un dubbio..un uomo di Abrham..mi avevano trovato..il pugnale.

Guisgard
04-07-2014, 18.36.17
Quello che sembra un uomo cominciò ad avanzare verso Elisabeth e Rager, fino a mostrarsi a loro.
Fu allora riconoscibile.
Una donna dallo sguardo cupo.
“Ebbene...” disse “... cosa volete dal signor barone? Chi siete?” Con tono che non mostrava titubanza.
http://www.movieactors.com/photos-stars/judith-anderson-rebecca-4.jpg

Clio
04-07-2014, 18.37.57
Lasciai cadere la posata, con un'espressione incredula sul viso.
Voltai lo sguardo su Froster, come una bambina impaurita a cui hanno minacciato di squarciare il gattino.
"Voi.." Con un filo di voce "Ma voi mi avevate detto.." Mormorai, tremende con gli occhi nei suoi "Voi non potete permetterlo.. Sapete che non reggerei una cosa simile..".
Abbassai lo sguardo "Verrò se me lo comanderete, naturalmente.." Alzando di nuovo gli occhi su di lui "Ma dovrete essere voi ad ordinarmelo, a costringere la vostra donna ad una cosa tanto disgustosa... Siete voi, dopotutto, il Signore mio e di questa terra.. Farò ciò che mi ordinerete.." Abbassai di nuovo lo sguardo sul piatto, senza però mangiare "Un marito dovrebbe proteggere la sua donna.." A bassa voce, quasi distrattamente, in modo che solo Froster accanto a me udisse "Ma tanto so che non prenderete mai le mie difese.." Aggiunsi, nello stesso tono, ferita.
Intanto già pensavo a come sfruttare quella situazione a mio vantaggio.
Nel caso, potevo svenire davanti a tutti, nessuno si sarebbe insospettito e avrei creato un po' di scompiglio.
Comunque, bisognava agire anche quella notte.

Guisgard
04-07-2014, 18.44.25
“State calma, fata la brava e nessuno vi farà del male...” disse il misterioso uomo ad Altea, tenendola sempre bloccata a sé.
Poi la sua mano cominciò a scendere lungo la veste della principessa, fino a passare sotto di esse e arrivando a sfiorare la sua pelle.
E quella mano continuò a muoversi piano, sulla sua pelle, come una lunga e lenta carezza.
Raggiunse infine il sacro pugnale e lo prese.
“Ecco, questo sarà meglio toglierlo...” mormorò, per poi gettarlo sul letto “... così non sarete tentata di usarlo...”

Guisgard
04-07-2014, 18.49.09
“Oh, no...” disse Froster a Clio “... non fate così... certo che non lo permetterò... mai!” Si voltò verso Musain. “Lei non ci sarà. Lady Clio non è adatta a simili spettacoli.”
“Milord, mi rendo conto, ma...” fece lo spadaccino.
“Mai e poi mai!” Categorico Froster.
“Allora vorrà dire che ci sarà qualcun'altra ad impersonare il suo ruolo.” Fissandolo Musain.
“E chi?” Chiese Froster.
“Una sosia.” Rispose lo spadaccino. “E forse... forse volgeremo il tutto a nostro favore...”
“E come?” Stupito Froster.
“Facendo morire lady Clio.” Rivelò Musain.
“Cosa?” Saltando in piedi Froster.
“La sosia naturalmente.” Sorridendo Musain. “Per mano dei ribelli.”

Altea
04-07-2014, 18.53.18
Rimasi immobile..anzi ero immobile...quella mano e quella voce sicura di sè volevano impadronirsi di me..mi rassicurava nessuno mi avrebbe fatto del male ma nello stesso tempo sentivo le sue mani scendere sulla veste da notte di seta..quelle mani erano calde..cosa voleva da me...prese il pugnale e lo gettò nel letto..quindi non era un uomo di Abrham altrimenti lo avrebbe preso..ma forse sapeva dove si trovasse e se ne liberò perchè non lo pugnalassi..ma chi...eppure non vi era inflessione araba...parlava la lingua pure di questi posti, non poteva essere uno dei miei uomini o Ismael..."Avanti...ditemi cosa volete..volete usare violenza su di me? Allora penso siate uno di quegli uomini di Imperion, che mi strappaste il velo e quasi la veste nel centro di Amoros".
Il mio cuore batteva forte e non era bene...egli mi teneva stretta e poteva sentire oltre ogni parte di me pure battere il cuore dalla paura..se avessi urlato..mi avrebbe uccisa.

elisabeth
04-07-2014, 18.59.08
O Santi numi.......era meglio uno spettro.....una donna.......austera e dura..pallida come la morte....." Sono la nipote del Barone De Castiglio di Amoros.......a quanto pare c'e' una persona che mi somiglia talmente tanto da non poter neanche camminare tranquillamente in queste terre.........nella locanda ...ai piedi del maniero....c'e' addirittura un mio ritratto.....mio..perchè mi somiglia tanto da mozzare il fiato........volevo conoscere il Barone.....non lo disturberò oltre credetemi.....ma e' una storia così strana che mi piacerebbe ascoltarla da lui...infondo e' come se mi appartenesse...."....

grazia
04-07-2014, 19.22.38
Mi inchino a quello che è il capo del carrozzone, non so cosa pensare, ne cosa fare ma sorrido e parlo " lieta sera Milord, mi chiamo Grazia e sono una straniera arrivata qui per caso" mi impongo di essere diplomatica e non voglio svelarmi.
Ho ancora in mano il libro e ho voglia di scappare, ma poi, che faccio da sola?
" Ho incontrato i vostri due seguaci con questo libro in mano, e ho pensato di aiutarli, so leggere, scrivere, conosco il latino, la matematica, la filosofia e altro"
Guardo in faccia Carolon, e gli sorrido con dolcezza, qualcosa ho imparato sulle maniere femminili, mi rivolgo solo a lui " se avete bisogno di qualcuno che vi aiuti a decifrare il libro, io sono disponibile, certo ogni cosa ha il suo prezzo, ma possiamo parlarne e stabilire quale" Si gira verso Lion e Rinos " loro sono stati gentili con me e io voglio ricambiare la gentilezza, quindi vi aiuterò per poco, sempre se volete" Osservo Carolon e aspetto la risposta, mi auguro positiva.

Clio
04-07-2014, 22.20.22
Sorrisi a Froster, posando la mano sulla sua.
Incredibile, aveva preso una posizione!
Poi mi voltai verso Musain con lo sguardo inorridito.
Mi alzai a mia volta, accanto al mio futuro sposo, aggrappandomi al suo braccio, quasi avessi paura che Musain potesse colpirmi.
"Ma è una cosa inaudita.. Uccidere una donna innocente a causa mia? Che orrore.." portando la mano al petto .
Mi guardai intorno, disorientata.
"E io che dovrei fare poi? Restare chiusa in casa per sempre? Scomparire?" Con voce rotta, quasi fossi sul punto di piangere.
Beh, quella non era una brutta idea, avrei potuto fare il Lupo a tempo pieno.
Anzi, magari poteva essere il momento buono per gettare la maschera: se lui avesse ucciso la finta Clio, e dato la colpa ai ribelli, io potevo affacciarmi dal balcone del castello Eubeo e dargli del bugiardo.
Ma avrei perso il vantaggio di starmene pacifica nel loro quartier generale.
No, per quanto allettante, era troppo pericoloso.
Dovevo pensare a qualcos'altro.
"E il matrimonio? Un morto non può sposarsi... né tornare magicamente in vita quando tutto questo sarà finito, altrimenti tutti sapranno del vostro inganno.." Scossi la testa e abbassai lo sguardo.
"Così come non può partorire un erede legittimo che taglierebbe fuori Imperion dalle faccende di Lortena.. Ottimo piano.." Sussurrai piano, ancora una volta, in modo che solo Froster udisse.
Paradossalmente, potevamo essere dalla stessa parte.
Ma sapevo che alla fine avrebbe ascoltato Musain.
"E ditemi.." Ad alta voce, rivolta a Musain "Provvederete anche a trovare una nuova consorte al mio signore, una che sopporti la vista del sangue, capisca le logiche politiche e non sia solo un impiccio?" mentre ormai le lacrime affioravano.
I Lupi per quello potevano essere avvertiti, e anche molta popolazione. Sapendolo prima, la notizia si sarebbe sparsa, e non avrebbe ottenuto l'effetto che voleva.
Mi guardai intorno, ospiti, servitori, guardie.
Tutti potevano essere sospettati.
Alzai lo sguardo su quello di Musain, come se mi costasse tantissimo essere ferma e risoluta "Come ho già detto.. è Lord Froster il signore mio e di questa terra, farò ciò che egli mi comanderà.." sorrisi appena, senza allegria "Anche se, in una situazione del genere, non credo vi interessi il mio parere.." alzai lo sguardo su Froster, come a cercare un segno, senza lasciare il suo braccio "Voi.." con voce tremante "Voi credete sia una buona idea? Mi manderete via cosicché nessuno possa accorgersi che sono viva?" con gli occhi lucidi.

Guisgard
05-07-2014, 01.18.59
A quelle parole di Elisabeth, la donna, che in mano reggeva una candela, avanzò verso lei e Rager.
La fioca luce allora raggiunse il volto di Elisabeth, con quella donna che restò a fissarlo per un lungo momento.
I suoi occhi si piantarono sui tratti dell'assistente di Oxuid, come se cercasse una spiegazione che giustificasse quell'incredibile somiglianza.
“Siete molto impudente.” Disse poi. “Parlate di qualcuno che non conoscete, che non avete visto mai. La gente dice tante cose, spesso inutili e poi un quadro è quanto di più soggettivo ci sia, visto che raffigura qualcosa non secondo la realtà, ma solo attraverso gli occhi dell'artista. Comunque in questo momento il signor barone non è al castello.”
Ma proprio in quel momento si udì il suono di uno strumento che proveniva dal piano superiore.
Un'arpa.
E quella melodia riempì in breve ogni angolo di quel maniero.

Guisgard
05-07-2014, 01.35.45
Carolon ascoltò e fissò a lungo Grazia.
“Beh...” disse infine “... vedo che l'intraprendenza non vi manca... e anche essendo solo una ragazza mi pare che sappiate fare discorsi pratici. E sta bene.” Annuì. “Dopotutto qualcuno che abbia dimestichezza con le lettere e la cultura in genere alla nostra compagnia manca. Possiamo prendervi nella nostra compagnia errante come esperta di studi in genere. Decifrerete quel libro e tutti i suoi arcani e metterete le vostre conoscenze al servizio della nostra compagnia, come tradurre dal latino, fornirci aiuto in fatto di calcoli e matematica quando se ne presenterà l'occasione e magari di aiutarci a contrattare con clienti colti ed intellettuali, come i chierici o i maestri scolastici.”
“Ottimo!” Esclamò Rinos.
“Ora però parliamo di cose pratiche...” ancora Carolon a Grazia “... per il momento io vi darò otto Taddei al mese. Mi sembra una paga onesta, che nessun mastro di bottega vi darebbe mai. Per cominciare credo vada benissimo.”
“Ma capo...” fece Rinos “... non è un garzone, ma una ragazza di lettere!”
“Solo in un convento troverebbe un'occupazione legata ai libri o agli studi in genere.” Replicò Carolon. “Ma lì non percepirebbe paga. Io invece la pago bene e le permetto di lavorare su ciò che più ama. Dunque la mia proposta mi sembra giusta.”
“Si, anche io credo che il capo le abbia fatto una buona proposta per cominciare.” Annuendo Lion.
“Benvenuta nella Compagnia del Re di Cuori, ragazza!” Porgendo Carolon la mano a Grazia.

Guisgard
05-07-2014, 01.52.56
Quel misterioso uomo teneva ferma Altea contro il suo corpo, immobilizzata ed impossibilitata a chiedere aiuto.
La fioca luce che penetrava dalla finestra della camera a stento lambiva il prezioso pugnale gettato sul letto.
Il volto di lui era vicinissimo ai capelli di lei, mentre la sua schiena era premuta con vigore contro il petto di quello sconosciuto che con le mani la teneva bloccata a sé.
“Tranquillizzatevi...” disse piano “... per vostra fortuna non sono di Imperios e solitamente non ho bisogno di usare violenza su una donna quando ne voglio una...” le sue mani cominciarono a lasciarla lentamente “... ecco... ora avvicinatevi a quella sedia... potete sedervi se volete, ma badate di non tentare scherzi...” le permise così di raggiungere la sedia.
Il misterioso individuo allora fece un passo in avanti, frapponendosi tra lei e la porta, per evitare che tentasse di fuggire.
Ciò lo portò a porsi davanti alla finestra, dove la debole luce arrivò a sfiorare il suo volto, permettendo così ad Altea di vederlo.
Il misterioso uomo restò a fissarla per qualche istante con i suoi enigmatici occhi azzurri.
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Guisgard
05-07-2014, 02.14.03
“Oh, no...” disse Froster a Clio, prendendo le mani di lei nelle sue “... certo che no...” si voltò a fissare Musain “... che razza di trovata è mai questa? Fingere la morte di lady Clio? E poi? Segregarla per sempre?”
“No...” senza scomporsi lo spadaccino “... ma solo fino a quando non avremo ucciso tutti i Lupi.”
“Potrebbe volerci un anno o forse anche dieci!” Esclamò Froster. “Io invece sposerò lady Clio fra un mese esatto! E poi avremo un erede quanto prima!” Cingendo i fianchi della ragazza.
“Era un piano come un altro.” Mormorò Musain. “Non certo tassativo.”
“Beh, cercate allora un piano migliore.” Fece Froster, allarmato per quelle parole sussurrate da Clio e udite solo da lui.
“Resteremo come deciso allora...” Musain a Froster e a Clio “... all'esecuzione di domani assisterà anche lady Clio, a cui chiederemo di fare uno sforzo e cercare di non svenire alle urla di dolore dei traditori.” Sarcastico lo spadaccino. “La sua presenza servirà a far capire a tutti che la legittima erede dei Marsin è con voi, milord. E contro i ribelli naturalmente.”
“Beh...” ricomponendosi Froster “... si... immagino sia necessario... dopotutto siamo in guerra e ognuno deve fare la sua parte...” senza guardare Clio.
“E' proprio così, milord.” Annuendo Musain.
“Ma voi non dovete temere nulla, mia cara...” Froster a Clio “... resterete per tutto il tempo dell'esecuzione accanto a me e non vi accadrà niente... promesso.” Sorridendole. “Dico bene, messere?” Voltandosi poi verso Musain.
“Dite bene, milord.” Rispose questi. “Dopotutto ai ribelli non interessa uccidere lady Clio. Loro non vogliono certo la sua testa... vogliono la vostra...”
A quelle parole dello spadaccino, Froster fece una curiosa smorfia, per poi emettere un gemito soffocato che ben palesava la sua inquietudine.

Clio
05-07-2014, 09.27.22
Avevo colto nel segno, mettendo la pulce nell'orecchio a Froster.
A quanto pareva, dovevo andare.
Insistere sarebbe stato sospetto.
Ma se pensi che una donna debole di stomaco possa resistere a una macellazione ti sbagli di grosso.
Froster era terrorizzato che lo uccidessero.
Io mi limitai a sorridere.
"E consegnare Lortena ad Imperion? I ribelli sono dei vigliacchi e dei selvaggi.. ma posso essere tanto stupidi? No, nessuno dei ribelli lo toccherà.. Per questo ha firmato quell'accordo, rammentate?" sospirai "Sono io ad essere più in pericolo, in realtà.." mormorai "Dicono che ho tradito il mio popolo, alleandomi con il loro nemico.. mi odiano molto più di quanto non pensiate.. non combattono per me, ma per se stessi.. io ho scelto da che parte stare e tutti lo sanno.. il Lupo Nero vuole il potere per sé...".
Presi un profondo respiro.
"E sia.. piuttosto che stare anni segregata verrò ad assistere.. è giusto... devo.. devo essere forte.." facendomi forza, ma con gli occhi lucidi terrorizzati "Farò del mio meglio per resistere.. tanto, voglio dire.." come se volessi autoconvincermi "Sono solo dei corpi che pendono da una fune, non c'è sangue.. giusto?" alzando lo sguardo su Froster "Non sopporto la vista del sangue.." mormorai.
"Tanto.." dissi, nello stesso tentativo di autoconvincimento "Non è pericoloso, giusto? Non.. non è che metteranno a ferro e fuoco la piazza?".
Vediamo un po' cos'hai scoperto dai miei Lupi, caro il mio spadaccino.

Altea
05-07-2014, 15.31.51
Il suo volto era quasi vicino al mio, appoggiato sui miei capelli...non era un uomo di Imperion, lentamente la forte e sicura stretta su di me si allentò, con gentilezza ma era sempre all'erta...dovevo andare verso la sedia.
Si udiva solo il fruscio della seta della veste avanzare verso la sedia, mi sedetti e con scatto repentino lo vidi mettersi tra me e la porta onde evitare fuggissi.
Fu cosi che la luna fece apparire i suoi tratti e spiccavano due vispi occhi azzurri..ebbi un sussulto..dapprima pensavo fosse Ismael, ma poi i lineamenti si fecero ben più marcati alla luce lunare e notai era un ragazzo, il volto inquieto, i nostri occhi si incrontrarono..mi guardava, in modo misterioso...deglutii osservando la sagoma del pugnale..che voleva? Il pugnale sta là, se volesse uccidermi lo farebbe subito...se fosse un ladro..avrebbe trovato un tesoro in quel pugnale e nel solo venderlo avrebbe dovuto pattuire non solo una città intera.
Lo guardai, nuovamente, negli occhi e mi alzai dalla sedia avvicinandomi a lui e sussurrai piano.."Non temete...comunque se mi avete disarmata e state davanti a quella porta significa vi faccio paura, posso essere pericolosa, meglio così..almeno pensate non sia una povera dama sprovveduta, eppure non sarò io a dirvi chi sono, e non abbasserrò lo sguardo" avvicinandomi stavolta proprio di fronte a lui "Voi siete entrato nelle mie stanze, e quindi dovete darmi una spiegazione e presentarvi."
Lo osservavo...si, era troppo sicuro di sè..non abbassava nemmeno lui lo sguardo sembrava.."Comunque sarò anche gentile e farò la brava..sapete per voi tutto questo sembra normale ma nel regno dove provengo io è un sacrilegio quasi...avete osato mettere addosso le mani ed entrare nella stanza di qualcuno di speciale, avete preso quel pugnale che solo io posso tenere e consegnare solo a chi ritengo meritevole...e quindi vi avviso..siete dietro la porta..e qui non dormo solo io, è la stanza delle donne e presto potrebbero arrivare le ancelle, la governante e la sacerdotessa e scoprirvi..e inoltre" dissi con un sorriso ironico senza staccare gli occhi dal suo volto "potrebbe arrivare pure il mio capo guardia..devo precisarvi che a quell'uomo di Imperion, che osò strapparmi il velo e minacciarmi, ha tranciato in un colpo la mano senza pietà..anche se poi stava rimettendoci la vita..ma questo è un altro discorso..quindi fossi in voi non darei le spalle a quella porta..e vi sto salvando la vita, ricordatelo".
Sospirai leggermente..non era tipo da lasciarsi tanto influenzare..quale sarebbe stata la sua prossima mossa.."Avanti, ditemi cosa volete..oh, dubito vi siete follemente innamorato di me e volete rapirmi..magari in cambio di un riscatto..o come i beduini del deserto per portare la loro amata in una tenda del deserto".
Iniziavo ad innervosirmi ma non dovevo avere tentennamenti e soprattutto abbassare lo sguardo.

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elisabeth
05-07-2014, 16.07.20
La donna zittitasi....avvicinò il candeliere al mi volto........vidi la sua fronte imperlarsi di sudore........la sua espressione divenne dura...e i suoi occhi si muovevano veloci sul mio volto......" Dite bene.....il ritratto e' la traccia di ciò che vedono gli occhi di un pittore.........ma c'e' un piccolo problema........lei si e' mai specchiata davanti ad una tela...pensando di vedere se stessa?......Lei ha mai sentito su di se gli occhi di un paio di persone inebetite per aver pensato di aver visto un fantasma.....?........A lei non e' successo...ma a me si.....e' tutto cominciato tramite una storia.....e poi il quadro......ha svelato quanto tutto fosse così vero.......il Barone non e' qui....?.......ho tutto il tempo per attenderlo......Un barone...non e' uno zotico....e' una persona abituata alle buone maniere ...non gradirebbe sapere che ha messo alla porta una Dama di buona famiglia......"......Non avrei staccato i denti dalla preda per nulla al mondo..........e mentre guardavo il volto della donna....il suono di un'arpa.......ci avvolse........era una melodia....triste....a tratti mossa da speranza.......quasi un cenno al ritrovamento...per sprofondare nel dramma..........e mi ricordai di aver visto il volto di un uomo ....che osservava me e Rager mentre entravamo nella Fortezza..........." A quanto pare...non siamo soli.......la musica e' stupenda......potrebbe essere così cortese da annunciarci alla persona che si sta dilettando a quello strumento che e' simile alle corde che muovono l'anima ?......"............." Se non lo farà lei...salirò io......e' tardi....sono stanca e molto petulante....il mio servitore mi conosce molto bene.....".......

grazia
05-07-2014, 16.15.07
Non mi sembra vero, anche Milord si sta agitando nella sacca tira fuori la testa e miagola.
Faccio finta di riflettere, per darmi un contegno, è la migliora proposta che potesse capitarmi e so che la mia risposta sarà positiva.
Stringo forte e con decisione la mano a Carolon.
“ accetto, la proposta mi sembra giusta “ ammicca a Lion e Rinos
“ prima però devo recuperare il cavallo che ho lasciato in locanda e”
Devo anche presentargli Milord “ spero nessuno di voi abbia problemi con i gatti”
Prendo Milord ricalcitrante dalla sacca che miagola “ Messeri lui è Milord il mio gatto blu compagno di viaggio, è docile se nessuno gli pesta la coda” lo rimetto nella sacca ma lui rimane curioso con la testa fuori ad osservare quegli strani individui.
“ bene posso anche iniziare subito a decifrare il libro, se volete anzi”
Guardo Carolon “ voi avete mai sentito parlare del fiore azzurro?”
Sorrido aspettando una qualche risposta

Guisgard
07-07-2014, 00.21.05
A quelle parole di Clio, Musain sorrise appena, per poi sorseggiare del vino.
“Milady...” disse poi fissandola “... non ci saranno corpi penzolanti da funi... l'esecuzione avverrà tramite mazzolatura.”
“Amate le scene cruente vedo!” Esclamò divertito Froster.
“Non più del lecito...” con indifferenza Musain “... ma visto l'alone di soprannaturalità che avvolge i ribelli, voglio scongiurare che qualcuno riesuma poi i cadaveri gridando alla risurrezione dei rei. Con le ossa e le membra spappolate è più difficile uscire dalle proprie tombe.”
Froster rise.
“Comunque...” continuò lo spadaccino “... lady Clio non correrà nessun rischio... i ribelli non faranno lo sbaglio di ucciderla, altrimenti non avranno più un motivo legittimo agli occhi del popolo per combattere, visto si sono proclamati difensori degli antichi diritti dei Marsin.”
“Vedo che avete una risposta a tutto voi.” Compiaciuto Froster.
“Ho solo svolto qualche veloce ricerca” mormorò Musain “e mi chiedo se anche i Lupi abbiano fatto lo stesso... un nemico va sempre studiato... e se avranno fatto ricerche sulle forze di Imperion allora sapranno di certo che si trovano davanti ad un nemico implacabile che da oggi vivrà solo per dar loro la caccia... un nemico che li odia come si odia solo la morte...”
“Chi?” Chiese Froster.
“Io.” Rispose Musain. “Io sono il vero nemico dei Lupi. Ma se invece, come penso, non hanno compreso ciò allora sono solo dei predoni senza organizzazione e destinati alla disfatta.” Guardò Clio. “Milady, sarò sempre accanto a voi per tutto il tempo dell'esecuzione. Nessuno riuscirà ad avvicinarsi a voi senza essere poi a tiro della mia spada. Anzi, vi darò un consiglio... indossate pure il vostro abito più bello... sarete al centro dello spettacolo.”

Guisgard
07-07-2014, 00.28.47
“Avete un'arroganza ed una superbia che in questo luogo non sono tollerate.” Disse la donna ad Elisabeth, mentre quella musica era cessata di colpo. “E ora se non lasciate subito questo maniero provvederò io stessa ad ordinare alle guardie di cacciarvi.”
“Non importa, madama Panergeys...” all'improvviso una voce dall'alto delle scale “... ritiratevi pure, mi occuperò io di costoro.”
“Ma...” voltandosi verso chi aveva parlato la donna.
“E grazie.” Con tono fermo quella voce.
Panergeys mostrò allora un lieve inchino e si ritirò.
“Dunque...” disse ad Elisabeth la figura che aveva parlato, restando però avvolta nella penombra in cima alle scale “... posso conoscere il motivo per cui siete arrivata qui, milady? Ed anche dell'insistenza con cui chiedete di essere ospitata?”

Guisgard
07-07-2014, 01.09.49
“Oh, ma i gatti a me stanno simpatici.” Disse ridendo Rinos nel vedere il gattino di Grazia che li osservava.
“E secondo me” fece Lion “portano anche bene. Il che non guasta.”
“Ottimo!” Esclamò Carolon mentre stringeva la mano di Grazia. “Mi piacciono le persone decise e che sanno cogliere al volo una buona occasione!” Annuendo compiaciuto. “Ora vi presenterò la nostra Compagnia del Re di Cuori... Lion e Rinos li avete già conosciuti... io sono Carolon, capo del gruppo, mentre questi è Gualuc, mio apprendista e che un giorno, si spera, possa diventare un degno eroe a noleggio. Infine, questo in fondo al gruppo, è Arwin, il mio braccio destro.”
“Piacere mio, damigella...” sorridendo Arwin a Grazia “... sono lieto del vostro arrivo in mezzo a noi. Ci voleva una presenza femminile nella nostra compagnia.”
“Il Fiore Azzurro...” ripetè Carolon dopo la domanda di Grazia “... in verità io l'ho sentito nominare da quando entrammo in possesso di questo libro...” indicando il libro antico che Grazia aveva in mano “... e in tutta sincerità pensavo si trattasse di un mito, di una leggenda... anzi, lo credo ancora...”
“Però” intervenne Arwin “la cosa mi fa pensare...”
“A cosa?” Domandò Carolon.
“Beh, questo libro era conservato nella biblioteca di un monastero, no? Dunque mi sembra strano che in un luogo simile si raccolgano testi riguardanti argomenti di tipo magico... voglio dire, in un monastero solitamente, oltre ai Testi Sacri, si trovano conservati libri di filosofia, di teologia, di demonologia e così via...”
“Si, in effetti hai ragione...” pensieroso Carolon “... ma ora abbiamo un'esperta, no? Madamigella Grazia tradurrà e studierà questo libro per noi, scoprendo cosa dice sul misterioso Fiore Azzurro.”
E anche Milord sembrò quasi dare il suo assenso, con un deciso miagolio.
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Guisgard
07-07-2014, 01.31.56
A quelle parole di Altea, il misterioso individuo dagli occhi azzurri sorrise.
“Eh...” disse “... noto che siete diventata loquace e che avete preso coraggio...” divertito “... un attimo fa, mentre eravate immobilizzata fra le mie braccia, mi sembravate molto più remissiva...” rise appena “... dunque a sentir voi sono spacciato, tra ancelle, sacerdotesse e guardie del corpo... accidenti...” sarcastico “... nella stanza di chi mai sarò entrato? Forse di una dea? Mmm... dubito... ho potuto constatare che siete fatta di carne e non di spirito... magari una principessa? O chissà, una nobile dama in fuga... per amore diciamo? No, non mi convince... se fossi il vostro amato non vi lascerei da sola nella camera di una dubbia locanda come questa... non certo di notte.” Aggiunse ironico.
Ma proprio in quel momento si udirono dei rumori giungere dalle scale.
L'uomo dagli occhi azzurri allora si voltò lesto verso la porta.
Un attimo dopo qualcuno bussò.
“Milady...” era il locandiere “... ci sono qui alcuni cavalieri di Imperion... cercano un fuggitivo, un tipo pericoloso... vogliono controllare la vostra camera, anche per la vostra sicurezza... possiamo entrare?”
“Dannazione...” mormorò il fuggitivo, per poi guardare prima Altea, poi il grosso mobile della camera.
Lo raggiunse, lo aprì e cercò al suo interno tra i vestiti della principessa.
Prese così una lunga tunica col cappuccio e la indossò.
Si coprì accuratamente il volto con un velo e si sedette su una sedia accanto al letto.
“Presto...” con voce bassa ad Altea “... sedetevi sul letto e dite loro di entrare... io sarò una delle vostre ancelle, magari incapace di parlare perchè muta... non traditevi e non perdete la testa... appena andranno via anche io sparirò senza farvi alcun male... avete la mia parola... su, dite loro di entrare...”

Clio
07-07-2014, 13.45.27
Tentai di sorridere, debolmente.
"Si, mi fido di voi e del mio signore.." Alzando gli occhi impauriti su Froster "È davvero ammirevole che una città importante e potente come la vostra mandi il suo miglior comandante in luoghi remoti come questi..".
Guardai i due uomini.
"Dunque partiremo da qui domattina, giusto? Allora, se non avete più bisogno di me sarà meglio che mi ritiri..." Sorrisi, inchinandomi leggermente.
La mia mente intanto pensava al piano per quella notte, e per la mattina dopo.
Forse i credeva degli stupidi, ma era un grave errore.
Mi chiesi cosa avesse scoperto Roland e cosa stessero pensando i Lupi al Castello Eubeo.

Altea
07-07-2014, 14.43.20
Certo pure lui aveva la battuta pronta...stavo per ribattere quando l'oste bussò alla porta e alle sue parole sbiancai e il misterioso uomo indossò una mia veste e il velo e gli sussurrai appena mentre mi diceva, come sempre, cosa fare..."Ma siete il fuggitivo che cercavano ad Amoros...o colui che era vicino allo sfortunato Imone Marsin mentre stava morendo e vi ho fatto cercare per proteggervi?"... dal velo si notavano solo i suoi occhi azzurri,mentre bussavano ancora..."Un momento" dissi sbottando "abbiate rispetto della Principessa di Setareh".
Afferrai il pugnale dal letto e lo misi dentro la gabbia del serpente, poi mi sedetti sul letto..come egli mi ordinò..presi un libro sacro e lo aprii e guardandolo dissi potevano entrare, mentre leggevo il libro in arabo.
Guardai l'oste e i cavalieri e mi fermai di leggere..."Prego..entrate...è terribile un fuggitivo.." e guardavo l'uomo misterioso "ma qui non troverete nulla se non me e questa povera ancella muta dalla nascita, che mi segue sempre fedelmente...anzi..sono io che ora sto male" e presi un fazzoletto di seta sospirando e guardai la finta ancella "Pensavo fossi io a trovare qualcuno tra voi, uomini di Imperion..cosi forti e gloriosi" portandomi il fazzoletto agli occhi e alzandomi dal letto.."Oh Layeh, accompagnami al balcone, non uscirò" dissi ai cavalieri di Imperion con finta voce struggente "Ho solo bisogno di aria, mi avete sconvolta" e mi gettai tra le braccia della finta ancella e piangendo.."Speravo..fosse lui..con una scusa fosse venuto con voi..colui che si era battuto per me per darmi in dono un regalo prezioso..uccidendo un uomo..Messer Musain..uno dei vostri capi..da quel giorno mi sono follemente innamorata di lui..mandate a dirgli che la Principessa Altea gli manda i suoi saluti e non potrà mai dimenticarlo..chissà magari un giorno mi amerà pure lui, potete cercare nella camera, non ho nulla da nascondere..scusatemi ma messer Musain, che è sparito nel nulla e vi capeggia..è sempre nei miei ricordi" dissi stringendomi sempre di più alla finta ancella, guardai i suoi occhi azzuri e feci un cenno di intesa...almeno potevo avere un futuro di attrice mi chiedevo..certo, non scorderò mai come i suoi uomini avevano trattato Ismael e fossero stati tiranni pure con me, tentando di usare violenza e minacciandomi.

Guisgard
07-07-2014, 17.22.56
“Si, certo...” disse Froster a Clio “... ritiratevi, è tardi.”
Musain e Lhar si alzarono in segno di rispetto e saluto per l'ultima dei Marsin.
Così Clio fu accompagnata nelle sue stanze dalle ancelle.
E qui poi rimase sola.

Guisgard
07-07-2014, 17.29.48
Altea, con la voce languida e i finti sospiri, recitava la sua parte, stringendosi a quella sua falsa ancella.
“Eh, diavolo...” disse ridendo Dension “... messer Musain a quanto pare ha fatto un'altra vittima... eh, come darvi torto, milady... Musain è il tipo di uomo che, se io fossi donna, non riuscirei a non innamorarmene.” Risero tutti loro. “Ed è anche il miglior spadaccino del mondo. Ora noi lo stiamo raggiungendo. Egli si trova a Lortena e ci ha mandati a chiamare.”
“Controlliamo la stanza per sicurezza?” Chiese uno dei suoi.
“No, idiota.” Sbottò Squalo. “Non hai sentito milady? Noi crediamo sempre alla parola di una dama.” Tornò a guardare Altea. “Scusate il disturbo, milady. I miei omaggi.” Ed uscirono.
Altea e la sua finta ancella restarono così, l'uno fra le braccia dell'altra, per qualche altro istante, in attesa che i passi di quei cavalieri si allontanassero dal pianerottolo.
“Che attrice!” Sorridendo il fuggitivo ad Altea. “Davvero brava. Peccato non aver interpretato una vostra guardia, altrimenti magari ci scappava un bel bacio.” Rise appena.
Corse poi alla finestra e vide i cavalieri di Imperion allontanarsi. “Bene... ora posso andarmene e lasciarvi in pace, milady...” voltandosi verso Altea e facendole l'occhiolino.

Altea
07-07-2014, 18.00.33
Non potevo crederci..ero riuscita a convincerli e sospirai, fortunatamente, quando uscirono dalla stanza.
Sorrisi appena alle parole del misterioso uomo.."Andarvene? Ah..siete entrato cosi..e non osate presentarvi, dirmi il motivo del perchè vi stanno cercando..e fossi in voi sarei cauto..quegli uomini non scherzano, ho mandato il mio capoguardia a cercare proprio un uomo giovane che era ricercato..poichè successe un brutto fatto a milord Imone, che mi aveva pure salvato la vita, e stanno cercando questo giovane solo perchè..si è ribellato a una ingiustizia e l'ha manifestata e per aver cercato di aiutare quel povero ragazzo..è terribile.Se volete rifugio, per stanotte o un giorno, potete travestirvi da mia guardia, io e il mio capoguardia terremo il massimo riserbo sulla vostra persona..quegli uomini stanno partendo..poi per voi non vi sarà più pericolo..pensateci bene".

elisabeth
07-07-2014, 18.02.05
Guardai la donna negli occhi..........dimmi donna......quanto le eri fedele.....dimmi donna...i tuoi occhi hanno paura...paura di vederlo ancora soffrire...ero impudente....già como potevo permettermi io....estranea irrompere in quel modo, in quella fortezza che ora...sembrava avere i toni della debolezza.......I miei pensieri furono interrotti da una voce maschile...che proveniva dall'alto della scalinata......non potevo vederlo...era solo una sagoma...il tono della sua voce era pieno...importante........fu educato...quando si rivolse a me.......anche se la sua domanda non ammetteva risposte senza senso.......vidi andar via la donna........portando via quel barlume di luce dato dal candeliere......" Buona sera Signore.......Sono Lady Elisabeth...nipote del barone De Castiglio di Amoros......e sono qui...perch' stavo facendo una sosta nella locanda qui.....sotto la rocca.......e sia io che il mio servitore...siamo stati assaliti da occhi incantati...impressionati...impauriti.....già sa...e' come vedere un fantasma in carne ed ossa......e poi ho visto il ritratto......un'altra me.......che non sapevo esistesse.......e poi...qualche domanda in giro....ed eccomi qui..........vi sembra sembra così strano che io sia curiosa ?......."....

Guisgard
07-07-2014, 18.11.03
“Vi ringrazio, milady e vi sono debitore.” Disse il misterioso fuggitivo ad Altea. “Ma non posso restare. Quegli uomini hanno messo una taglia sulla mia testa e per me questo luogo è ormai terra bruciata. Inoltre restando ancora qui finirei per mettere nei guai anche voi.” Sorrise malinconico. “Il mio nome? Vi assicuro che non ha valore... non ho blasone, né onore, né fama. Sono come Ulisse... senza patria e senza nome... chiamatemi Nessuno...” rise piano.
Mostrò un lieve inchino, le baciò la mano e poi fuggì via con agilità dalla finestra.

Altea
07-07-2014, 18.16.24
Lo vidi fuggire via così...se solo avesse saputo..che pure io ero, a mio malgrado, una fuggitiva...in questo posto potevo avere un nome ma non nella mia Terra..che avrebbero dato oro per trovare me e il pugnale..questo ci univa abbastanza da poter capirlo.
Presi il pugnale dalla teca di Omar, lo fasciai addosso..ma era cosi facile prenderlo avevo notato..quel misterioso uomo lo aveva fatto.
Mi stesi sul letto e mi addormentai..almeno ero riuscita a salvargli la vita, speravo.

Guisgard
07-07-2014, 18.16.42
Quella misteriosa figura ascoltò Elisabeth restando celata nella penombra.
“Si, mi stupisce, mi incuriosisce la vostra curiosità...” disse “... forse quella gente vi guardava perchè siete una bella donna... avanzate verso il centro della sala, fin verso quell'alone soffuso, dove posso guardarvi bene...”

elisabeth
07-07-2014, 18.25.39
Certo......sembrava tutto illogico...anche la mia presenza in occidente.......una parentela che non avevo.....ma se gli avessi detto che ero figlia di contadini....non avrei potuto mostrarmi impudente......ascoltai le parole dell'uomo....... mi voltai a guardare Rager........e colsi un lieve assenso...era al mio fianco........mi staccai da lui e raggiunsi il luogo indicato...alzai il volto perche' potesse vedermi......e sentii il mio volto rischiararsi dalla lieve luce......." Spero che anche voi possiate vedere ciò che ho visto io........e che per assurdo mi ha spinta a raggiungervi in casa vostra..."......

Clio
07-07-2014, 18.53.16
Raggiunsi le mie stanze, indossai un mantello nero, e le lasciai subito per raggiungere furtivamente il tempio.
Bruciai l'incenso e iniziai a pregare ad alta voce, attendendo che Roland si accorgesse della mia presenza.
Finché non avevo certezza che il posto era sicuro, non potevo parlare liberamente.

Guisgard
07-07-2014, 19.32.18
Altea si stese sul letto, ma un attimo dopo qualcuno bussò ancora alla sua porta.
Erano Korshid, Amina e Ahmed.
I tre apparivano preoccupati per la loro principessa.
Infatti Korshid le chiese chi fossero quegli uomini che avevano bussato poco fa alla sua porta e cosa volessero.

Altea
07-07-2014, 19.36.44
Stavo per addormentarmi quando udii bussare di nuovo alla porta..ebbi un sussulto..e se quegli uomini avessero fatto una finta? Come avrei giustificato il fatto non vi era più la ancella.
Aprii la porta e per fortuna vidi dei volti amici..."Perchè" chiesi a Korshid, Amina ed Ahmed stupita.."non sono venuti da voi? Erano uomini di Imperion, con l' oste e cercavano un fuggitivo, qui nella stanza e in tutte le altre?".
Il mio cuore era leggermente scosso da quel fatto..ma non volevo dire nulla...nemmeno trapelare una emozione.
"E' tornato Ismael, per caso? Ditegli devo parlargli urgentemente".

Guisgard
07-07-2014, 19.39.11
La figura celata nella penombra restava in silenzio a fissare Elisabeth.
La donna avvertiva i suoi occhi indagatori su di lei.
La guardava restando in silenzio, senza tradire alcuna emozione.
Ad un tratto Elisaberth si accorse di un quadro alla parete.
Era dipinta la stessa donna del ritratto visto alla locanda.
Era nuda, stesa su un divanetto di gusto classico, con un cesto di frutta accanto, in un atteggiamento simile a quello di una matrona romana.

Guisgard
07-07-2014, 19.46.04
Clio si preparò e raggiunse il tempio, dove cominciò a bruciare l'incenso e a pregare ad alta voce.
L'austero e contemplativo silenzio di quel luogo sembrò allora svanire e poco dopo un sacerdote si avvicinò all'altare dove pregava la ragazza.
“Vi attendevo...” disse Roland a bassa voce “... al Castello Eubeo sanno già dell'esecuzione... attendono le decisioni di Lupo Nero per capire come agire... al castello manca infatti anche lord Sartios, impegnato a cercare vostro cugino Imone...”

Guisgard
07-07-2014, 19.51.43
“Perchè non eravamo ancora nelle nostre stanze, Altezza.” Disse Korshid ad Altea. “Attendevamo giù il ritorno di Ismael ed abbiamo visto quegli uomini salire con il locandiere. Si, Ismael è giunto poco fa...” annuì “... lo faccio subito venire da voi.”
Uscirono e dopo qualche istante Ismael si presentò ad Altea.

Altea
07-07-2014, 19.58.01
Poco dopo arrivò il bel Ismael e gli feci cenno di entrare, gli raccontai tutto l'accaduto..."Non so chi fosse quell'uomo...forse quel fuggitivo che cercavano ad Amoros? E' riuscito pure a togliermi il pugnale da dosso...tu sei solo..quindi non hai trovato quel ragazzo..a meno che non fosse quello che si presentò qui..sono confusa Ismael" e posai il mio capo sulla sua spalla forte..".

Guisgard
07-07-2014, 20.02.18
Ad udire quelle parole di Altea, Ismarl ebbe un fremito di rabbia.
“Dunque ha osato toccarvi quel fuggitivo...” disse “... allora spero lo prendano... si, che lo catturino e lo uccidano...” accarezzò allora i capelli della principessa che aveva poggiato il suo capo sulla spalla di lui “... non sono riuscito a trovarlo, ma spero lo catturino davvero...”

elisabeth
07-07-2014, 20.04.29
Cercavo di scrutare.......la sua figura....non riuscivo a vederla sino a quando i miei occhi videro un quadro....era la stessa donna del quadro della locanda.....Si ma...questa era senza veli...........sdraiata su un divano...accanto a lei un piatto colmo di frutta.............rimasi senza parole........anzi tutta la mia spavalderia....la ingoiai come l'acqua bevuta da una fonte......" Ecco...io ...non ho visto questo quadro...alla locanda c'e' questa donna...ma con i vestiti a dosso........ho riconosciuto il suo volto............per il resto.....noto che eravate molto intimi.........."...........a stento due giorno prima ero riuscita ad indossare un abito femminile........e quella donna era lì...in tutta la sua bellezza........il volto era il mio....ma....certo lei era l'amante del Barone.....magari si era fatta ritrarre in quel modo........" Penso che il volto vi basti per sapere se esiste una motivazione oppure no....".......

Altea
07-07-2014, 20.10.00
Mi lasciai trasportare dalle carezze sui capelli di Ismael.."Ma non ha usato violenza...non ti preoccupare è stato un gentiluomo" e non arrivò Ismael per sua fortuna.
"Hai presente il menestrello che cenò con noi?" e gli feci leggere il biglietto.."La spada...un barone legato ai Taddei conosce la verità di quei versi perchè è stata forgiata da lui...e dice ha dei poteri...non saprei..avevo pensato pure di mandarti domani ad Amoros, tu eri con me quando gettai la spada e sai il punto dove si trova la spada nel Calars..ma mi chiedo cosa abbia senso tutto questo..stiamo indagando su una persona...e per quale motivo? Niente ci lega a lui no?...bene riposiamo, domani la nave partirà per Cipro ha detto Ahmed..qualcosa faremo arrivati in Oriente" lo baciai sulla guancia e lo congedai e mi stesi sul letto sperando finalmente di dormire.

Guisgard
07-07-2014, 20.41.48
"Se volete” disse Ismael ad Altea “domani tornerò ad Amoros per cercare la spada... ma verrete anche voi. Non vi lascerò più da sola. Ora riposate. Domani deciderete.” Ed uscì.

Guisgard
07-07-2014, 20.43.59
La fìgura non disse nulla ad Elisabeth.
Ma cominciò a scendere dalle scale, che scricchiolavano sotto il suo peso.
Prese allora una candela, per poi accenderla.
E finalmente la luce squarciò il velo di oscurità che celava il suo volto.
Ora Elisabeth poteva vederlo bene.
“Ditemi...” disse alla donna “... chi siete veramente?”
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Altea
07-07-2014, 20.44.22
"Io e te da soli? Potremmo destare sospetti.." e lo guardai in modo enigmatico donandogli un mio velo.
"Svegliatemi all'alba, dunque, avvisate voi gli altri, rimarranno qui finchè non torneremo".
Fu cosi che rimasta sola mi lasciai cullare dal sonno.

elisabeth
07-07-2014, 20.53.37
La figura....decise così che fosse venuto il tempo di finire quella discussione che mi teneva in tensione..........doveva essere un uomo alto e possente...ogni gradino sembrava sbriciolarsi sotto i suoi piedi...........Lento.....come fosse un rito...accese la candela e la mise accanto al mio volto........lo vidi.........troneggiava su di me con uno sguardo truce.........ma il coraggio non mi mancava proprio......" Forse....in questa stanza le parole non arrivano......sono...chi ho detto di essere.........e ora....sareste così gentile.....da dirmi perchè...io e lei siamo identiche ?...non ricordo di avere sorelle gemelle......".....

grazia
07-07-2014, 21.13.02
Li guardo tutti con curiosità e stringo loro la mano " sono lieta di conoscervi e vi ringrazio per l'accoglienza anche da parte di milord.
Sono felice, allora la zingara aveva ragione, non posso crederci, finalmente qualcuno che pensa che la cultura non sia solo roba da uomini o da religiosi.
Adesso posso finalmente iniziare a fare ciò che mi piace anche se per un gruppo di eroi a noleggio e per ottenere denaro, ma chi se ne importa.
Se qualcuno crede al potere del fiore azzurro ben venga.
Bisognerà però trovarlo, impresa ardua?
Guardo i miei nuovi amici e poi il libro " infatti qui parla dei poteri del FIORE AZZURRO, ma devo leggere il resto per capire quali sono"
Non voglio scoprirmi del tutto voglio prima leggere il resto del libro.
Comunque è davvero strano che un libro del genere appartenesse a dei monaci.
" avete ragione, strano che questo libro fosse nascosto in un monastero,
forse chi ve l'ha dato sapeva che se l'avessero trovato in suo possesso, l'avrebbero accusato di stregoneria".
Li guardo per capire se posso aver ragione" per cui appena ha potuto se n'è disfatto regalandovelo, e io lo leggerò per voi.

Clio
08-07-2014, 00.14.07
Sentii Roland arrivare e gli sorrisi.
"Certo, ma voglio prima sapere cosa sei riuscito a scoprire sulle condizioni dei prigionieri, quante guardie ci sono, eccetera.. insomma, quanto ci siamo detti sta mattina.." sospirai "Comunque sia, sono dell'idea che il piano debba essere astuto e prudente.. ah, c'è una novità.. domani io dovrò presenziare per forza, Froster era riuscito a impedirlo, ma Musain allora ha proposto di mandarci una mia sosia e ucciderla, facendo cadere la colpa sui Lupi.. non ho avuto scelta, andrò.. vuole dimostrare che io sono dalla loro parte, e non posso oppormi più di tanto o si insospettirebbero.." sorrisi "Però, non sarà così.. svenirò davanti a tutti.. ci sono erbe nella mia dispensa che possono aiutarmi... certo, Musain se la prenderà, ma nessuno si insospettirà se una donna debole e fragile come Clio svenirà davanti ad uno spettacolo del genere".
Mi fermai, e alzai lo sguardo verso la pallida luna che filtrava dal soffitto.
"Dobbiamo iniziare a pensare che forse non riusciremo a salvare tutti.. ma faremo di tutto per salvarli.." tornando a guardare Roland.
"Come detto, dobbiamo lavorare su due fronti.. preparare la piazza per una sortita domani.. non una battaglia campale, ovviamente.. si scatena il caos per un attimo, approfittiamo della confusione per liberare i prigionieri... poi spariamo più velocemente possibile.. dobbiamo usare ogni passaggio, ogni antica via, le cantine, le fogne.. tutto.. rimango sempre dell'idea di distruggere il palco.. beh, però dobbiamo anche provare ad agire questa notte.. anche se ormai temo che, piuttosto di fare una tale figura, sarebbe capace di uccidere gente a caso spacciandoli per i ribelli.. sai cos'ha detto? Che li ucciderà con la macellazione perché ha paura che i Lupi riesumino i cadaveri e dicano che sono tornati in vita.. " risi "No, ma.. per chi ci ha preso?".
Scossi la testa e tornai seria.
"Allora, io ho tutto per prepararmi a fare da esca, non mi serve nemmeno moltissimo tempo, ma tu devi dirmi esattamente com'è la situazione.. anche perché io mi occuperò della prima parte, tu della seconda.. la fuga. Una volta liberi, li condurrai al tunnel e da lì al castello Eubeo coi tuoi.." sorrisi "Oh, non preoccuparti.. io so come sparire in questo castello.. giocavo a nascondino con mio cugino Imone, abbiamo esplorato i passaggi di questo castello per anni.. ogni volta che lo venivo a trovare mi mostrava le sue scoperte.. a volte trovavamo porte nascoste la cui ubicazione si era persa nei secoli.." alzai le spalle "E rimanevamo sempre molto delusi di trovare polvere e muffa al posto di monete d'oro.." risi appena.
"Allora, che mi dici, qual'è la situazione?".

Hedera
08-07-2014, 00.22.01
Hedera strinse le mani intorno al rosario, inginocchiata dinnanzi alla croce della cappella, pronunciando a mezza voce il suo ultimo pater noster. Aveva bisogno di tutta la grazia che il buon Dio fosse disposto a concederle, conscia com'era del momento importante davanti al quale si trovava. Quel giorno, dopo molti anni di volontaria reclusione del convento, Hedera - così ormai la chiamavano tutte le Sorelle, in virtù del suo testardo attaccamento al figlio ormai perduto - quel giorno Hedera era finalmente libera dalla potestà del padre, venuto a mancare pochi giorni prima, e non doveva più temere che il suo corpo fosse venduto, tramite il sacramento del matrimonio, a unico vantaggio delle finanze di famiglia. Era per questo che si era rifugiata lì, vivendo in castità pur non prendendo i voti.
Da quando suo figlio, nato da un matrimonio privo d'amore, le era stato sottratto, non c'era stato per lei un altro pensiero o conforto, non aveva cercato un amante che la abbracciasse né desiderato di stringere un altro figlio fra le braccia; la sua condotta era parsa tanto inaccettabile e irragionevole, per un il marito che la vedeva come poco più che una fattrice, da indurlo a ripudiarla, adducendo come scusa la sua follia.
"Amen" terminò Hedera con un sospiro, alzandosi in piedi con un fruscio di gonne. "Sono pronta, possiamo andare" disse rassettandosi prima di uscire dalla cappella, sul chiostro verdeggiante; lì i suoi pochi effetti personali erano su un carretto, in un grande baule borchiato. Accanto a quello, stavano Maria, la sua ancella, e Sorella Fiore, la suora con cui più di tutte in quegli anni aveva legato. Sorrise loro, quindi osservò con malcelato turbamento le porte che mettevano il convento in comunicazione con il mondo esterno, sulla piazzola adibita a mercato che per tutti quegli anni aveva solo potuto spiare da lontano.
Si fece aiutare da Maria a coprirsi con il mantello e piegò il capo, determinata, parlando quasi a se stessa:
"Ho pregato il Signore ogni giorno che me lo restituisse... ma ora che posso, è il momento di dare una mano alla sorte" disse risoluta. Sapeva che Sorella Fiore non era molto felice di vederla partire e le si avvicinò per baciarle le guance.
"Ti ringrazio, sorella, per gli anni tranquilli che ho passato con voi. Che il Signore vi conservi tutte in buona salute e senza preoccupazioni" disse infine Hedera, accomiatandosi.

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Guisgard
08-07-2014, 01.04.14
“Basto io da solo ad occuparmi di voi, Altezza...” disse Ismael ad Altea, per poi prendere il velo della principessa e portarlo sul viso, come a voler far suo il profumo di cui era intriso “... ora riposate...” aggiunse con voce bassa “... a domani, Altezza... che gli dei vi preservino...” ed uscì.
Poco dopo Altea si addormentò, per svegliarsi poi il mattino seguente, al suono delle voci e dei rumori della locanda.

Guisgard
08-07-2014, 01.16.02
Quella figura, col suo sguardo fiero, l'espressione corrucciata e i lineamenti gradevoli ma contratti, nel fissare Elisabeth ebbe un sussulto, come un attimo di titubanza.
Guardò il suo volto, poi l'intera sua figura.
“Non basta un volto per essere qualcun altro...” disse infine “... lei era molte cose...” voltandosi poi verso il quadro “... e quel quadro è incompleto... l'ho dipinto io, avendola come modella...” tornò a fissare Elisabeth “... è notte ormai e fuori vi sono i lupi... voi ed il vostro servitore potete restare qui al castello... fino a domani...” li condusse allora in due stanze, una per lei ed una per Rager.
E poi andò via.
Elisabeth si ritrovò così in una comoda stanza, non molto grande ma accogliente, in cui trascorrere la notte fino al mattino seguente.

Guisgard
08-07-2014, 01.29.24
“Potrebbe essere...” disse Carolon a Grazia “... forse l'abate consegnandoci questo libro in qualche modo ha voluto salvarlo... bene, questo mi fa pensare che sia particolarmente prezioso.” Compiaciuto Carolon.
“Allora cominciate subito a leggerlo, madamigella.” Arwin a Grazia. “Ora sono curioso di scoprire tutti i suoi segreti.”
“E' una specie di caccia al tesoro!” Esclamò Rinos.
“A me” avvicinandosi Lion a Grazia che aveva in mano il libro “hanno sempre incuriosito queste rime...” sfogliandolo e mostrando alla ragazza la pagina con quei versi “... anche perchè sono le uniche parole a non essere scritte in latino, ma nel nostro idioma... eccole...” e le indicò a Grazia:

“Senza sosta lo cercan qua, lo cercan là,
Capomazda tutta si strugge e dov'è non sa.
Che sia sbocciato in uno sguardo o in un sussurro,
questo inafferrabile e meraviglioso Fiore Azzurro!”

Guisgard
08-07-2014, 01.52.13
“Le condizioni dei prigionieri non sono delle migliori...” disse Roland a Clio “... sono dieci in tutto e li tengono segregati in celle umide e sporche, in balia di ratti ed insetti... le prigioni di questa rocca si trovano su un basso corridoio, che corre parallelo lungo un muro di pietre e malta che poggia, internamente, sulla parete di tufo oltre la quale vi è il fossato che circonda la rocca... dunque l'aria malsana ed il fetido invadono costantemente le celle... la mia spia tra i carcerieri ha detto che forse quattro dei prigionieri sono già morti di stenti, ma Musain ha ordinato di giustiziarli ugualmente... che vigliacco... anche con i cadaveri...” scosse il capo “... non ci resta dunque che muoverci domattina durante l'esecuzione... perchè tentare qualcosa in quelle prigioni, non conoscendo quanti dei prigionieri sono ancora vivi e dunque capaci di muoversi, potrebbe essere un suicidio... sono trappole mortali... per questo la mia idea e quella degli altri è di tentare il tutto per tutto domattina... utilizzeremo dei carri che confonderemo nel traffico, bloccando in un punto strategico il percorso che dalla rocca porta al palco... e durante la confusione far fuggire i condannati dal carro dei soldati per poi farli nascondere nei nostri... cosa ne pensate?”

Altea
08-07-2014, 13.56.39
La luce filtrava nella stanza e mi svegliai lentamente..che fosse stata una notte tranquilla, certo non si poteva dire.
Rimasi nel letto riflettendo..era stato tutto vero o avevo sognato? Quell' uomo misterioso e i suoi enigmatici occhi azzurri..gli uomini di Imperion..scossi il capo.
Vidi la veste che quell' uomo aveva indossato per celarsi su una sedia..si era tutto vero.
Mi preparai, dovevo partire con Ismael..ma ero leggermente preoccupata..Ismael stava dimostrando uno strano attaccamento, voleva andassimo via soli..perchè lasciare tutti soli..forse era meglio avvisare Korshid e Ahmed, perchè sapessero dove stavamo andando..ormai mi fidavo veramente di poche persone..ma era grave se iniziavo a non fidarmi di Ismael, eppure sembrava preso da una esagerata gelosia, il fatto di dirmi solo lui ora avrebbe provveduto a me, sapevo provvedere da sola a me stessa e poi non si era mai espresso in questi termini.
Scesi nella locanda e stavano servendo la colazione e vidi ad un tavolo proprio Amina, Korshid e Ahmed..."Non partiremo..almeno non ora...devo andare con Ismael per recuperare la spada ad Amoros, il menestrello che cenò con noi mi lasciò un biglietto" e mi sedetti con loro "e mi scrisse quella spada aveva dei poteri..e..le parole sulla spada sono state fatte forgiare da un barone capomazdese..anzi prima dovrei trovare lui.." guardai Ahmed perplessa.."Poi ad Amoros andrò a trovare messer Bauon, magari ha notizie della spada...eppure dissi ad Ismael di andare solo ma egli ha detto devo andare pure io con lui..cosi dovrò affrontare un viaggio, e voi dovete rimanere qui..non capisco".
Vidi l'oste e stava dando le direttive ai servitori e mi alzai avvicinandomi all' uomo.."Scusate se vi disturbo ma avete notizie del fuggitivo? E poi mi servirebbe il vostro aiuto..per caso voi conoscete da queste parti qualche barone di Capomazda importante, legato magari alla famiglia dei Taddei?".

Guisgard
08-07-2014, 16.40.28
Capitolo IV: La fiera dei Fiori


“Non dire che la mia arte è inganno:
tutti vivono di finzione.
La usa il mendicante chiedendo l'elemosina, e l'allegro cortigiano, con la finzione, ottiene terre, titoli, rango e potere.”

(Antica commedia)



Il paesaggio appariva dorato, con i riflessi del caldo Sole pomeridiano ad irradiare la verde campagna e le vicine montagne.
Alte nuvole, bianchissime e luminose, parevano scivolare verso Levante, attraversando il terso e azzurro cielo di Luglio.
Il carretto cigolava piano, con un incedere pigro, seguendo con cieca fiducia la via tracciata dai secolari solchi su quello che più di una strada sembrava essere un sentiero.
Con apatica indifferenza il contadino teneva le redini dei cavalli, come se a guidare il carretto fossero loro e non lui, mentre la sua giovane e vivace figlioletta di tanto in tanto gettava uno sguardo incuriosito verso quel giovane a cui avevano dato un passaggio e che ora era steso sul fieno che trasportavano.
“Pien...” disse il contadino all'improvviso “... perchè continui a votarti indietro? La strada è davanti a noi, non alle tue spalle.”
“Si, scusate, padre...” arrossendo lei, senza però riuscire a resistere, qualche istante dopo, alla tentazione di voltarsi ancora dietro di lei.
L'altro se ne stava steso, come detto, sul fieno del carretto, con la sua giacca di lamé blu, la camicia di pizzo come quelle utilizzate dai signorotti di campagna così vivacemente impegnati a voler sembrare prossimi al patriziato, pantaloni di pelle che finivano stretti in alti stivali di cuoio scuro.
Bruno di capelli, di carnagione chiara e con profondi occhi azzurri che non smettevano di fissare quelle lettere e quelle pagine del diario tirati fuori dalla borsa.
“E' inutile...” sbuffando e lasciando cadere sul fieno quei fogli e quel taccuino “... è inutile... ovunque fuggirò mi ritroverò sempre alle costole quei dannati cavalieri...” mormorò piano “... ho dovuto lasciare il porto e la regione perchè ormai in ogni locanda si vede affisso il cartello con sopra la taglia per la mia testa... farò la fine del povero Imone...” sospirò.
“Ma padre...” rivolgendosi Pien a suo padre “... ma parla da solo?”
“Sarà un poeta che immagina versi o un attore che ripete la sua parte” fece il contadino “o magari, chissà, un innamorato che sospira per la sua bella. Quel tipo di individui, qualsiasi sia la loro occupazione, usano parlare da soli, finendo poi fatalmente per ammattire.”
Pien si voltò a fissare di nuovo quel ragazzo.
“Già, Imone...” chiudendo gli occhi Guisgard ed incrociando le mani dietro la nuca “... forse per salvarmi dovrei essere un fantasma come lo sei tu adesso...” aprì gli occhi di colpo “... un momento...” alzandosi “... nelle lettere e nel diario lui racconta proprio di non rammentare molto dei suoi cari a Lortena...” prendendo di nuovo gli scritti di Imone “... e ancor più nessuno ormai dei suoi familiari ha veduto il suo volto da anni...” il suo entusiasmo si frenò di colpo “... ma cosa dico... è ovvio che i suoi zii, ora conti di Lortena, ricordino com'era fatto il loro nipote...” scuotendo il capo.
Il carretto di fermò di colpo.
“Eccoci, giovanotto.” Voltandosi dietro il contadino. “Siamo nel territorio di Lortena. Laggiù vi è la capitale con i suoi castelli.”
“Bene.” Saltando con agilità dal carretto Guisgard. “Vi ringrazio del passaggio.”
“Cosa farete ora a Lortena?” Chiese il contadino.
“Devo consegnare delle cose importanti.” Rispose Guisgard.
“Beh, siate prudente.”
“Perchè mai?”
“Non lo sapete?” Fissandolo il contadino. “A Lortena c'è la guerra civile. I ribelli pare abbiano preso il castello dei conti.”
“E cosa fanno questi?”
“I conti ormai sono morti da tempo.” Mormorò il contadino. “Il potere ora è nelle mani di lord Froster che lo legittimerà prendendo in sposa lady Clio, l'ultima dei Marsin.”
“I conti sono morti?” Ripetè Guisgard.
“Già.” Annuì il contadino.
“Allora io potrei davvero...” sgranando gli occhi il giovane.
“Cosa dite?”
“Oh, nulla...” sorridendo il fuggitivo “... nulla... e sia... vi ringrazio nuovamente... ah...” prendendo dalla tasca l'ultima moneta rimastagli “... è un Taddeo d'oro... voglio il vostro cavallo.”
Il contadino senza farselo ripetere scese dal carretto e liberò uno dei due cavalli che lo spingevano.
Guisgard allora montò in sella al palafreno e galoppò via, sotto gli occhi soddisfatti, per il buon affare, del contadino e quelli sognanti della giovane Pien che lo guardava mentre scompariva nella campagna.
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Guisgard
08-07-2014, 17.02.33
Hedera, prese le sue cose e lasciò la cappella, ritrovandosi così nel mondo esterno che dal quale, per troppo tempo, si era nascosta.
Il mercato di Capomazda, come sempre, pullulava di ogni sorta di umanità.
Mercanti che esponevano la propria merce sui banchi, artigiani che per attirare gente restavano sull'uscio della propria bottega a lavorare, pescivendoli che innaffiavano i grossi barili di salamoia chiamando i passanti, macellai che appendevano a grossi uncini animali con il sangue ancora fresco e locandieri che caricavano sugli scanni cassette con damigiane e bottiglioni di vino d'ogni tipo.
E poi ancora mendicanti all'angolo delle strade, artisti girovaghi, saltimbanchi, zingare con i loro tarocchi in cerca di clienti a cui leggere il futuro, burattinai nelle piazzette ad attirare i ragazzi e chierici che attraversavano quel vivace mondo recitando le proprie orazioni quasi con indifferenza verso tutto il resto.
E nel varcare quel mondo, Hedera udì qualcuno parlare al centro della piazza con una buona schiera di curiosi fermi ad ascoltarlo.
“Dico il vero...” disse alla folla intorno a lui “... è proprio così... io stesso ho udito l'araldo annunciarlo... e il bando che leggeva aveva tanto di sigillo reale a convalidare il tutto.”
“Possibile?” Chiese uno dei presenti.
“E' proprio così!” Esclamò l'uomo che parlava alla folla. “Posso giurarvelo sulla mia testa! E che il Cielo mi fulmini se dico il falso!” Segnandosi tre volte. “Per quanto possa sembrare strano, è tutto vero!”

elisabeth
08-07-2014, 17.19.52
Era lui l'artista........" Forse e' vero...anzi lo e' sicuramente......io e lei abbiamo in comune solo il volto .....per il resto siamo donne totalmente diverse......ma la realtà...mi fa vedere due donne uguali......nei lineamenti.....nello sguardo...solo i nostri colori sono differenti e questa non può essere una coincidenza.......infondo sono venuta in questa terra per conoscere i luoghi dove sono nata...e questo viaggio malgrado tutto sembra dare i suoi frutti........vi ringrazio per la notte d'ospitalità spero che domattina siate più propenso al dialogo....."...fummo accompagnati nelle nostre stanze.......Rager non mi perdeva mai d'occhio sentivo...il suo sguardo...su di me...pronto a sorreggermi se ne avessi avuto bisogno...Oxuid sembrava aver ben scelto le persone di cui fidarsi........" Buonanotte Rager.......a causa mia vi trovate in questo posto così lugubre che opprime l'anima...spero domani di porre fine a questa mia folle ossessione....".....entrai nella mia stanza..........mi guardai intorno e la trovai strana......come un vestito dismesso.......non entrava nessun in quel posto.....sapeva di solitudine.........mi sedetti su una poltrona accanto alla finestra......di cui avevo aperto le ante...entrava un filo di aria fresca...il cielo era stellato e la mia mente prese a vacillare nei ricordi.........mi resi conto che la mia vita era il ricordo dei miei e di mio Fratello......ogni volta scherzavo e gli correvo incontro urlandogli che lui era migliore di me e che non gli somigliavo per nulla.........mio padre era un vago ricordo....morì quando avevo due anni.....e mia madre viveva per quel figlio diventato un grande uomo......ero l'ombra...l'ombra di un racconto.............mi scossi dai pensieri ed uscii dalla stanza facendo attenzione a non fare rumore.....il corridoio che portava ad altre stanze era lungo e poco illuminato...se non grazie alla luna che riusciva a sporgersi dalle finestre.....un filo di luce...una porta socchiusa lasciava passare una lama di luce......mi avvicinai all'uscio......e facendo capolino...vidi il Barone...era di spalle...davanti a lui una tela.....e la sua mano....come se fosse presa da follia....spennellava il mio ritratto..........era il mio volto colto in piena luce...quando lui era sulla scala........dipingeva...dipingeva sino a quando....con la mano prese a cancellare quei tratti......mi sentii presa da uno strano sentimento........talmente forte......che andai via....e corsi verso la mia stanza.........aprii la porta e me la richiusi alle spalle.....mi piegai sulle ginocchia e cominciai a piangere.........

Guisgard
08-07-2014, 17.46.51
“Ma Altezza...” disse turbata Korshid ad Altea “... perchè partire solo con Ismael? Noi vogliamo venire con voi.”
“Si, verremo con voi.” Fece Ahmed. “Abbiamo promesso tutti di seguirvi e proteggervi.”
“Io non vi lascerò da sola con quel nerboruto di Ismael!” Esclamò Carjan. “E se oserà contraddirmi lo muterò in un sacco di concime per polli!”
Poi il locandiere si avvicinò al loro tavolo ed Altea gli domandò del barone.
“Milady...” fissandola “... ogni terra eccelle in qualcosa, disponendone in maniera superiore a tutte le altre... in Olanda abbandonano i tulipani, come in Francia i buoni vini e in Spagna i mulini a vento. E cosi a Capomazda si possono trovare nobili in abbondanza e fra essi i baroni non fanno eccezione.” Ridendo.
In quel momento arrivò anche Ismael.

Hedera
08-07-2014, 18.01.02
Erano anni che non passeggiava per il mercato. Finchè era stata rinchiusa nel convento aveva creduto che non le interessasse affatto quel commerciare degli altri uomini, ma ora che vi era di nuovo nel mezzo, era piacevole il brulicare della vita intorno a lei. Sorrise osservando alcuni monelli correre tagliandole la strada, pensando che ormai il suo bambino era più grande di così...
Si lasciò trascinare per qualche momento dal vorticare intorno a lei, sostando fra gli uomini e le donne raccolti intorno a un uomo che spergiurava facendosi il segno della croce.
"So che mio fratello ci aspetta alla locanda, ma non ho alcuna fretta di rivederlo. Chissà, magari c'è qualche novità che sarebbe meglio conoscere" disse a Maria tenendosela vicina, tendendo l'orecchio per poter cogliere l'argomento.

Guisgard
08-07-2014, 18.16.11
Ma mentre Elisabeth piangeva sul suo letto, all'improvviso udì dei rumori attraverso la finestra.
Giungevano dal cortile.
Qui vi era un uomo anziano, scarno e dagli abiti molto consumati.
Era impegnato a scavare due buche molto ampie.
Sembravano in realtà come due fosse.

Guisgard
08-07-2014, 18.24.50
“Si, in effetti tutti sembrano molto incuriositi da quell'uomo...” disse Maria a Hedera “... avviciniamoci pure un po' per ascoltare...”
“Allora è davvero vera questa storia?” Chiese uno dei presenti a quell'uomo che parlava alla folla.
“Come il sorgere del Sole domani ad Oriente!” Annuì questi. “Come vi ho detto, io stesso ho udito l'araldo e ho veduto quel foglio con tanto di sigillo reale di Gioia Antiqua!”
“Ma tutti sanno che quella città non esiste!” Sospettoso un altro dei presenti. “E' solo un mito narrato dai mercanti e dai pellegrini che giungono dagli estremi confini settentrionali del ducato di Capomazda.”
“E invece Gioia Antiqua esiste!” Ribadì l'uomo. “E' reale, quanto lo siamo noi tutti qui! E vi assicuro che molte genti, da tante città, accorreranno alla Mostra proclamata dalla regina! Perchè il premio promesso è straordinario!”

Altea
08-07-2014, 18.31.12
Certo quel locandiere eccelleva in perspicacia..feci pagare il conto e dissi a tutto il mio seguito..."Pronti..tutti ad Amoros..i nostri bagagli sono pronti"..e salii sulla carrozza per ripartire.

Clio
08-07-2014, 18.31.24
Annuii a Roland.
"D'accordo giochiamoci tutto domattina.. Usare il percorso mi sembra una buona idea, sfruttiamo la nostra conoscenza del territorio più che possiamo.." Sorrisi "Dove avevo pensato di agire? Sul lungofiume? O prima della porta? D'altronde il tragitto è uno e poco difendibile.. Si mi sembra una buona idea.. I prigionieri vanno però avvisati di tenersi pronti domattina.. Ma spero che immagineranno che tenteremo qualcosa.." Sospirai "Mi rode terribilmente non poter essere con voi.. Dì ai Lupi che mi hanno costretta.. A parte spaventarmi a morte c'è qualcosa che posso fare?" Pensai ad alta voce "Qualcosa per indebolirli.. Ma senza che sospettino..".

Guisgard
08-07-2014, 18.40.32
“I prigionieri saranno avvertiti dalla mia spia stanotte stessa, così da non correre il rischio che qualcuno riveli qualcosa sotto tortura.” Disse Roland a Clio. “Io credo che il punto più favorevole sia il lungofiume, prima del Ponte delle Antigoni... lì infatti ci sarà un piccolo battello ad attendere i prigionieri tratti in salvo... e così li faremo uscire dalla città senza percorrere le strade principali a quel punto piene di ogni posto di blocco.” Sorrise. “I Lupi sanno... e voi cosa potete fare? Beh, guardare bene le facce di Froster e di Musain dopo che avremmo tratto in salvo i prigionieri sotto i loro occhi. Così da potercele descrivere quando festeggeremo insieme la vittoria.” Rise piano. “Impagabile. Ora è tardi... sarà meglio andare a letto... dobbiamo essere in forma domattina."

Guisgard
08-07-2014, 18.43.31
Altea ed i suoi, rifacendo il percorso a ritroso, lasciarono il porto per tornare ad Amoros.
Attraversarono la zona costiera, fino a giungere nell'entroterra, per poi prendere la strada per Amoros.
Vi arrivarono dopo un po', senza sostare lungo la via, ritrovandosi così davanti al loro palazzo di Amoros.

elisabeth
08-07-2014, 18.47.58
Dei rumori mi scossero........smisi di piangere...ed andai alla finestra...in camera era buio e nessuno poteva vedermi.....vidi un vecchio...che scavava due fosse............o stavano seppellendo due morti già morti.....o i morti eravamo io e Rager...........ma perche' volerci morti..........andai verso la porta della mia stanza ed uscii fuori....bussai quindi a quella di Rager........" Avanti Rager...aprite questa dannata porta......." aveva il sonno pesante ma se era come pensavo.....tra un po' ci avrebbero donato quello eterno.........

Clio
08-07-2014, 19.00.05
Risi alle ultime parole di Roland.
"Oh, non vedo l'ora.." Per poi tornare seria "Badate di stare attenti.. Froster è un idiota ma Musain è una macchina da guerra.. Mi raccomando... Beh, se non altro io sarò con voi, quindi rinforzeremo la mia copertura.".
Abbracciai Roland
"Tu mi servi qui.. Bada che non ti riconoscano!" Lo guardai negli occhi "A domani amico mio..".
Lasciai così il tempio e tornai nelle mie stanze.
Tuttavia restai sveglia a lungo, in balia di mille pensieri di morte.

Altea
08-07-2014, 19.09.32
Finalmente eravamo tornati ad Amoros, diedi ordine per rimettere il Palazzo come era prima e soprattutto il Tempio...ormai quello era il nostro luogo segreto, non avevo nulla a che vedere con quei posti..ero sola curiosa di quella spada, poco mi interessava del proprietario..perchè indagare su un perfetto sconosciuto che nulla aveva a che fare con me e la mia vita? Volevo solo conoscere il mistero della spada, presi un cavallo e raggiunsi il punto dove avevo gettato la spada nel Calars, guardai bene, si era incagliata tra due rocce non grandi dentro il fiume e vidi uno scintillio, mi guardai attorno se vi erano persone e mi gettai nel fiume per cercare di recuperare la spada.

Guisgard
08-07-2014, 19.25.43
Rager aprì la porta ad Elisabeth ed apparve ancora assonnato.
“Ma...” disse sbadigliando “... cosa accade? Perchè siete ancora sveglia? E' successo qualcosa? Siamo attaccati?”

Guisgard
08-07-2014, 19.33.10
Clio restò a lungo sveglia nel suo letto, in balia di inquieti e cupi pensieri.
Intanto le ore trascorsero lente, fino a quando l'alba fece il suo ingresso nel cielo di Lortena.
E dalla sua stanza Clio poteva udire i preparativi per l'esecuzione.
Un corno suonò più volte, poi un carro corazzato, tipico per il trasporto dei prigionieri, fece il suo ingresso nel cortile.
Furono fatti salire i condannati ed un manipolo di soldati prese a scortarlo.
Si sarebbero uniti agli altri lungo la strada.
Poco dopo il carro lasciò la rocca.
Intanto alcune ancelle raggiunsero Clio per aiutarla a prepararsi.
Froster infatti attendeva con impazienza la ragazza, per andare con lei allo spettacolo orchestrato da Musain.

elisabeth
08-07-2014, 19.35.34
O santi numi...era nel pieno del sonno...entrai nella sua stanza e richiusi la porta alle miei spalle......" Chi volete che ci attacchi...la Signora col candelabro o il barone...?........non dormo perchè questo posto non mi fa dormire...anzi....guardate sotto la vostra finestra e ditemi a cosa pensate....perchè il mio pensiero e' un tantino lugubre......"...andai alla finestra e scostai la tenda......." Io credo che........o....ci sono cadaveri di cui non conosciamo la presenza...oppure i due cadaveri siamo noi.........oppure c'e' gente che la notte ama scavare buche il che può essere un ottimo passatempo per chi soffre di insonnia............."....ero a braccia conserte...ed osservavo Rager....." Rager...non siamo in vacanza..........se arriviamo a domani...ti consiglio di farti passare la fame.......qui il veleno e' un ottimo condimento...."....ora andavo avanti indietro nella stanza.....forse mi stavo facendo prendere da quella situazione......Lui...aveva cancellato il mio volto....quel volto disegnato con perfezione in pochi attimi...disegnato con passione..........La guerra non mi aveva mai fermata....era normale....uccidere..il sangue...ma quella era una guerra diversa per me...c'era qualcosa al centro del petto che mi doleva e non sapevo cos'era........la non conoscenza genera paura......

Guisgard
08-07-2014, 19.37.29
Ismael, nel vedere Altea lanciarsi in acqua, si tuffò anch'egli per aiutarla.
I due raggiunsero così il luogo in cui la spada si era incagliata e riuscirono a riportarla in superficie.
“Per fortuna” disse Ismael “le rocce in cui si era bloccata non hanno rovinato l'incisione... infatti è ancora ben leggibile... ora cosa avete intenzione di fare con questa spada, Altezza?”

Clio
08-07-2014, 19.40.05
Mi sembrava di essere il fantasma che infestava il castello.
Mi muovevo inquieta, sentivo i rumori lontani.
Quasi sussultai all'arrivo delle ancelle.
Avevano ragione, era ora di prepararsi.
Indossai un bell'abito di seta nera, con dei piccoli ricami sull'orlo e sulle maniche.
Raccolsi i capelli in uno spillone e fissai il velo, nero anch'esso, il lutto per mio padre non era ancora terminato.
Poi indossai delle semplici perle.
Era ora di andare.
Presi un profondo respiro ed uscii, sapevo che Froster mi stava aspettando.

Altea
08-07-2014, 19.51.52
Ismael mi aveva seguita senza mia richiesta e riaffiorammo dal Calars con la spada in mano..."Oh..avete mai sentito la storia di re Artù? Eccoci la abbiamo preso dalla roccia questa spada".
Uscimmo dal fiume..."Non ne so sinceramente...ma adesso vado a cambiarmi e andrò da messer Bauon..da sola gentilmente..devo parlarne con lui".
Mi cambiai subito solo di vestiti, i miei capelli erano bagnati ma non avevo tempo, presi il mio cavallo,Shamid, e mi recai presso la bottega di Bauon ed entrai..."Messer Bauon..sono la principessa Altea..sono venuta per sapere se avete scoperto qualcosa della scritta" e mi guardavo attorno cercandolo.."So che la scritta l'ha fatta incidere un barone capomazdese, ed è legata ai Taddei..un erede...piccolo..rapito o di cui si ignora la esistenza...e su di lui pende una maledizione".

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Guisgard
08-07-2014, 20.18.56
“Siete incantevole, mia cara.” Disse Froster a Clio. “Come sempre.” Le offrì il braccio e poi salirono in carrozza, diretti alla piazza per l'esecuzione.
“Comprendo” fece il tiranno “che lo spettacolo non si addice a voi, ma ci sono degli obblighi che tuttavia vanno soddisfatti. Ma non temete, non sarà poi così terribile. Sono dei rei, dei traditori e tenerli in vita è come oltraggiare la memoria di vostro padre. In pratica tutto ciò lo facciamo per lui, per la sua memoria.” Sorridendo.
Giunsero finalmente in piazza, dove trovarono Musain ad attenderli.
I due salirono così sul palco.
Molti era arrivati ad assistere e nella piazza regnava un silenzio innaturale.
“Tra breve il carro con i rei sarà qui.” Disse Musain, mentre intorno a loro cresceva l'attesa.

Guisgard
08-07-2014, 20.32.40
“Tornate nella vostra camera...” disse Rager ad Elisabeth “... io intanto scenderò nel cortile per scoprire chi sia quel vecchio... voi ascolterete la nostra conversazione dalla finestra...”
Detto ciò, scese in cortile.
“Salute a voi...” avvicinandosi al vecchio “... non riuscivo a dormire...”
“Eh, in questo vecchio castello le notti sono spesso inquiete...” sorridendo il vecchio.
“Voi cosa state facendo?” Chiese Rager. “Siete forse il giardiniere?”
“Io?” Ridendo il vecchio. “Oh, no! Sono il becchino e scavo due fosse per ordine del signor barone.”
“E per chi sono queste fosse?” Domandò Rager.
“Una per il signor barone e l'altra per lady Simoyn.” Rivelò il vecchio.

Guisgard
08-07-2014, 20.37.13
Bauon, alla voce di Altea, spuntò dai suoi libri.
“Oh, milady...” disse vedendola “... finalmente. Vi attendevo da giorni. Dove eravate finita? Un momento prego...” e prese un libro su cui aveva annotato alcune postille “... ebbene, questa spada non è una semplice arma da parata... in realtà è una... si, una mappa... di quelle che conducono ad un tesoro...”

elisabeth
08-07-2014, 20.40.51
" Va bene ma siate prudente Rager.......io ascolterò ogni cosa....".....così fu .....Rager parlò tranquillo... col vecchietto che essendo il becchino stava eseguendo un ordine......e i morti ?..erano due il Barone e Lady Simoyn....
Non volli sentire nulla......mi staccai dalla finestra....come se l'aria che entrava scottasse......se Lady Simoyn era sparita......chi sarebbe stata la Lady in questione ?.........Per istinto.....corsi verso la porta della stanza.....era chiusa.....era chiusa...la porta era chiusa..........non poteva essere......tornai alla finestra.....sotto non c'era piu' nessuno

Altea
08-07-2014, 21.11.57
Il buon uomo spuntò tra le sue armi e i suoi libri..."Dove ero stata...non chiedetemelo..per carità..sono pure finita nelle grinfie di un tipo strano ricercato da Imperion..che è entrato di soppiatto nella mia camera stanotte e pure mi mise le mani addosso" dissi ancora leggermente indispettita..."Una mappa dite? Stranissimo...sentite cosa disse il menestrello di questo fatto..Anche questa, come tutte le grandi storie, racconta di grandi Amori ed avventure varie...vi narrerò di ciò che era scritto nel Destino, di quando andò rapito il più piccolo dei Taddei, abbandonato nel castello tra demoni e dei. Salvato allora da colei che dell' Elsa è la Signora, crebbe lontano e le sue origini ancora egli ignora. Ma per salvarlo dall' oscura e terribile maledizione, gli saranno negati diritti e privilegi del suo blasone".
E posi la spada sopra il tavolo dove in bella mostra vi era la scritta..."Perchè una mappa? Quel menestrello mi lasciò un biglietto dicendo i Taddei non vogliono si sappia di questo segreto, ma dovevo cercare un nobile barone di Capomazda poichè la spada nasconde un segreto che tutti ignorano, tutti tranne chi l'ha fatta forgiare ovvero questo barone...e voi allora come mai siete venuto a conoscenza di questo segreto...e poi ditemi...non capisco..ogni nostro avvenimento" e gli presi la mano turbata "ha un motivo nella nostra vita..per me..nulla avviene per caso...allora io perchè mai dovrei avere a che fare con un perfetto sconosciuto che ignora i suoi natali, quel...rinnegato dai Taddei" dissi seccata.."Ma ditemi ciò che avete scoperto..".

Hedera
08-07-2014, 21.27.54
"Gioia Antiqua?" Ripetè Hedera, corrucciandosi. Ne aveva sentito parlare talvolta, soprattutto da mercanti che volevano strapparle un prezzo lucroso... ma erano solo leggende, per quel che la riguardava.
"Devo ancora sentirne una nuova..." sospirò facendo per ritrarsi alla folla "andiamo Maria, va bene perdere tempo ma queste faccende sono futili..." sentenziò senza paura di farsi sentire.

Clio
09-07-2014, 01.22.31
Mi sedetti docile accanto a Froster, e cercai di lasciar vagare lo sguardo sui monti che proteggevano la valle.
Risposi qualche parola di cortesia all'imbecille, senza nemmeno ascoltarmi.
Ero troppo nervosa, troppo preoccupata.
Non ero lì con loro.
Ero impotente, intrappolata in una menzogna debole e sottomessa.
Ma poi, finalmente, raggiungemmo la piazza.
Mi calai il velo sul viso, come si conveniva, e presi posto accanto a Froster.
Un sussulto.
Lui era lì.
Musain era lì con me, non seguiva il carro.
Dai ragazzi, ce la potete fare.
Lo salutai con un leggero inchino, e restai ad osservare la strada.
Da dietro il velo nero osservai i merli del Castello Eubeo, e cercai, per un momento, di ricordare la piazza com'era anni prima, quando attendevo il giovedì per sgattaiolare fuori dal castello con la mia balia o con Imone, e gironzolavo per ore tra le stoffe colorate, i gioielli, le armi, cibi e spezie di ogni tipo.
Scendevo a perdifiato la scalinata che collegava il Castello Eubeo con la Piazza delle Erbe, adornata da un'antica fontana, per poi scendere nella Piazza Grande, o Piazza dei Signori, usata sia per il mercato che per le celebrazioni festose o, in questo caso, per lugubri spettacoli.
Nel bene e nel male era il centro della città.
Lanciai una breve occhiata ad una via su cui si apriva la piazza, all'angolo l'insegna di un fornaio mi fece sorridere.
Non c'era settimana che non ci fermassimo ad assaggiare la sua focaccia, sempre la stessa.
Mi si strinse il cuore a pensare a quanto mi mancasse una cosa tanto semplice.
E poi arrivava il momento più bello, da lì, attraversando una piccola piazza e tagliando per una scalinata laterale si arrivava al ponte di legno che collegava le due rive del fiume Olosa.
Il massimo della trasgressione era attraversarlo e raggiungere una piccola spiaggetta isolata.
Pregai che quel fiume tanto amato fosse mio alleato in quel triste giorno.
Tornai alla realtà.
Ero immobile, accanto a Froster.
Non erano ancora arrivati, possibile?
Allora, forse..
Il cuore batteva forte.
Andiamo ragazzi, ho fiducia in voi.

Guisgard
09-07-2014, 16.46.44
Sul palco tutto era pronto e intorno vi era un silenzio irreale da parte della folla.
Froster tradiva una viva eccitazione, mentre Lhar appariva estremamente vigile a tutto ciò che circondava il palco.
Solo Musain si mostrava invece freddo e distante, quasi indifferente a tutta quella situazione.
Come se le vite di quei condannati non avessero alcun valore.
Ad un tratto si udì il suono di un corno e poi due cavalli arrivarono di corsa nella piazza.
I due soldati scesero così di sella e in un attimo raggiunsero Clio e Froster sul palco.
“Signore...” disse uno dei due al tiranno, col volto rigato dal sudore “... signore...”
“Cosa?” Fissandolo Froster.
“Avanti, parla!” Lhar al soldato.
“Signore...” intimorito il soldato “... signore, i prigionieri... sono fuggiti...”
“Come sarebbe a dire!” Trasalì Froster.
“C'era confusione e la gente si accalcava lungo la strada...” balbettò il soldato “... poi due carri hanno bloccato lo scorrere del traffico, litigando su chi passasse prima e forse in quel momento qualcuno è riuscito a far fuggire i prigionieri, probabilmente con uno di quei due carri...”
“E' inaudito!” Gridò Froster, palesemente fuori di sé.
“Presto!” Ordinò Lhar. “Tutti gli uomini blocchino ogni strada, via e accesso secondario! Nessuno deve entrare o uscire dalla città!”
“Lasciate perdere.” Mormorò Musain senza tradire emozioni. “Ormai è inutile.”
“Inutile?” Ripetè incredulo Froster. “Ci soffiano i prigionieri sotto il naso e voi non muovete un dito per rimediare?”
“Il Budda soleva dire che vi sono problemi risolvibili e problemi invece irrisolvibili.” Fissandolo lo spadaccino. “La soluzione, dunque, se c'è la si troverà da sé, in caso contrario non si troverà mai. In entrambi i casi è dunque inutile preoccuparsi.”
“Dobbiamo dunque arrenderci?” Urlò Froster.
“Ormai saranno svaniti.” Disse Musain. “Probabilmente attraverso il fiume. Siamo stati sciocchi a non prevedere ciò. Ma la sconfitta, come diceva Myamoto Musashi, è un elemento naturale e va dunque accettato.” Per poi voltarsi ed abbandonare il palco.
Intanto tra la folla serpeggiavano felicità e fiducia.
Lupo Nero ancora una volta era riuscito ad agire senza subire sconfitta.
“Da Imperion mi hanno inviato un eunuco!” Con rabbia Froster. “Un cavaliere senza coraggio che accetta la sconfitta senza mostrare rabbia!”
“Ora calmatevi, milord.” Cercando di farlo calmare Lhar.
Froster allora ordinò di tornare alla rocca.

Clio
09-07-2014, 16.54.58
Trattenni il fiato, e mi sforzai di restare impassibile.
Ce l'avevano fatta, i Lupi avevano salvato i fratelli del branco.
E io ero lì, al fianco di Musain e Froster, nessuno poteva sospettare.
Allora feci la mia piccola parte, li guardai, nascosta dal mio velo nero.
Guardai il viso freddo e calcolatore di Musain e quello indispettito di Froster.
Li impressi nella mia mente, pregando che la notte arrivasse presto.
Non vedevo l'ora di correre a festeggiare con i miei Lupi.
Seguii Froster alla carrozza, stavo per dire qualcosa per rassicurarlo, ma mi piaceva vederlo contro Musain.
Una volta seduta, tolsi il velo, e sfoggiai un'espressione contrariata appropriata per la situazione.

Guisgard
09-07-2014, 17.13.50
Ad un tratto la porta della camera si aprì ed Elisabeth vide Rager entrare.
Probabilmente l'agitazione del momento aveva fatto sì che la donna non riuscisse ad aprire la porta.
“Bene...” disse il servitore di Oxuid “... penso abbiate udito la mia conversazione con quel vecchio becchino... credo che il barone di questo castello sia un uomo assai eccentrico, o forse solamente pazzo... e mi chiedo se restare qui non sia in qualche modo rischioso... voi cosa ne dite, madama?”

Guisgard
09-07-2014, 17.19.08
“Milady...” disse Bauon ad Altea “... di menestrelli e rinnegati io non so nulla... quanto ai Taddei, beh, facile che c'entrino anche loro in tutto questo, ma ora non ci è dato saperlo... io posso solo dirvi che questa spada è stata forgiata per custodire un segreto... si tratta di Caleidos, il mitico scettro/arma della leggendaria Dama dell'Elsa... e ho motivo di credere, come vi ho accennato, che attraverso quest'arma sia effettivamente possibile trovare qualcosa... forse proprio Caleidos... ammesso che esista e che qualcuno, voi in questo caso, sia disposto a crederci davvero...”

Altea
09-07-2014, 17.28.28
Ascoltavo attentamente e perplessa messer Bauon, egli era un uomo saggio e colto..certamente non si lasciava perdere in fantasticherie.."Tempo fa mi diceste...questa per voi era solo leggenda, ma vi dissi..a volte le leggende, a volte, hanno un chè di verità..pure io ho addosso a me qualcosa che per molti sarebbe solo leggenda..un pugnale..eppure è sacro e dietro vi stanno molti segreti..." sorrisi e pensai che un estraneo, per volere degli Dei, aveva pure afferrato quel pugnale ma senza profanarlo..mi ricordai a questo punto di una storia narratami da Korshid quando ero piccola..di certi prescelti..forse un giorno gliene avrei parlato..."Messer Bauon, se sono arrivata fin qui, mi sono gettata pure su un fiume per prendere questa spada e sto giorno e notte dietro questa storia...forse un legame vi è tra me e questa spada..e stranamente mi è stata pure data da un uomo che combatte per Imperion..ci sono dei prescelti già...e forse proprio questa spada non è venuta nelle mie mani per caso...prego narratemi..il tesoro dunque sarebbe Caleidos? Lo scettro, che ora si è saputo è pure una arma, della Signora dell' Elsa? E la mappa...dove porta?" chiesi con curiosità avvicinandomi sempre più a lui.

Guisgard
09-07-2014, 17.37.07
Un piccolo battello solcava il fiume, lasciandosi alle spalle, pian piano, il centro cittadino.
“E' stato più facile del previsto.” Disse uno dei due uomini al timone. “Quei dannati non immaginavano che avremmo utilizzato il fiume come via di fuga.”
“Già.” Ridendo l'altro. “Froster non è mai stato molto sveglio.”
“Va a dire ad Axses e agli altri di sotto di togliere le catene ai prigionieri. Sono liberi ora.”
“Con piacere.” E scese nella stiva.
Qui Axses, con altri Lupi, era con i prigionieri che ancora portavano le catene ed indossavano i loro cappucci da rei.
“Liberiamoli.” Scendendo il suo compagno. “Ormai non corriamo più il rischio che ci scoprano.”
Axses annuì.
Ma appena i rei si ritrovarono senza più catene, cominciarono a togliersi anche i cappucci, mostrando così i loro volti.
Questi non erano scarni, né portavano lividi o tagli.
Anzi erano volti fieri, superbi e tutti con un ghigno inquietante.
Estrassero allora armi tenute nascoste fino a quel momento, rivelando la loro vera identità.
“Tradimento!” Gridò Axses.
Ma il tutto era ormai compiuto.
I Lupi a bordo del battello, una dozzina di uomini, presi di sorpresa poco riuscirono a fare contro quei falsi prigionieri che si rivelarono esperti e temibilissimi spadaccini.
“Il nome di chi fra voi si lascerà sfuggire uno solo di questi bastardi” ridendo Dension ai suoi “sarà riferito direttamente a sir Musain!”
In breve quella trappola portò al suo drammatico epilogo per i Lupi.
Intanto, la carrozza di Froster e Clio era tornata alla rocca.
Il traditore appariva inviperito.
Lungo la strada non aveva detto nulla, limitandosi a farfugliare qualcosa di incomprensibile fra se e se.
Lhar aveva cercato di farlo calmare, ma in risposta alle sue parole aveva avuto solo sguardi cupi da parte del suo signore.
Alla rocca raggiunsero la Sala Grande, dove Musain era seduto a sorseggiare del vino.
“La vostra calma mi indispettisce.” Disse Froster allo spadaccino.
“La calma è la virtù dei forti.” Sentenziò Musain. “Come l'attesa.”
“Attendere cosa?” Urlò Froster. “Che la gente ormai incoroni Lupo Nero al mio posto? O che porti la sua statua nei templi? Ormai lo crederanno un dio!”
“Già, i vostri dei...” mormorò Musain “... siete tutti molto devoti a loro qui... eppure essi non hanno fatto nulla per aiutarvi... forse dovreste cambiare pantheon... non so... i gerarchi di Imperion o i i loro cavalieri...”
“Il vostro sarcasmo è del tutto fuori luogo!” Con astio Froster.
“Non ho mai amato la cultura classica...” fece Musain “... la ritengo troppo inferiore rispetto a quella orientale... eppure, se ben ricordo, Mercurio era il messaggero degli dei... chissà che non giunga per calmarvi, milord...”
“Mi prendete in giro?”
“Io non scherzo mai, milord.” Fissandolo Musain.
E proprio in quel momento un servitore annunciò l'arrivo di qualcuno.
“Ser Dension è giunto, messere.” Disse a Musain. “La missione è conclusa vittoriosamente.”
“Ottimo.” Alzandosi in piedi lo spadaccino, tradendo finalmente una forte soddisfazione. “Fatelo passare.”
Nella sala entrò allora una figura abbigliata ancora con abiti da carcerato, fatta eccezione per la lunga spada che pendeva dal suo cinturone.
“Tutti i Lupi che hanno tentato di liberare i prigionieri sono morti, signore.” Sorridendo Dension. “O forse dovrei dire tutti i cani.” Ridendo.
“Signori...” voltandosi Musain verso Clio, Froster e Lhar “... questi è ser Dension, il mio luogotenente. E' giunto stanotte a Lortena, inviato da Imperion. A lui ho affidato questa missione.”
“Non capisco...” confuso Froster “... cosa succede?”
“Una trappola, milord.” Rispose Musain. “Una trappola. E i Lupi, animali come detto molto stupidi, sono caduti in pieno in essa. I prigionieri sono stati giustiziati stanotte nelle prigioni. Quelli ancora vivi dopo le torture naturalmente. Ed al loro posto al patibolo poi sono andati Dension ed i suoi spadaccini.”
“I Lupi” fece Dension “che avevano tentato di liberare i rei ora stanno penzolando nella piazza di fronte al Castello Eubeo, come spettacolo offerto da Imperion ai ribelli rintanati in quel maniero.”
“Eccellente!” Estasiato Musain.
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Guisgard
09-07-2014, 17.51.13
“Il caso non esiste, milady.” Disse Bauon ad Altea. “Già, non esiste.” Ed osservò la spada con attenzione. “Massì!” Esclamò. “Come ho fatto ad essere tanto stupido! Ma certo, la mappa è sotto i nostri occhi! O meglio, il punto di partenza!” Guardò la principessa. “Questa spada credo sia l'inizio di una vera e propria caccia al Tesoro! E in essa vi sarà il punto di partenza!” Guardò la spada di nuovo.
Poi prese a svitare l'elsa.
E aprendola si accorse che era vuota, in modo da poter contenere qualcosa.
E infatti in essa vi era nascosto un foglietto arrotolato.
“Centro!” Ridendo Bauon.
Prese poi il foglietto e lo srotolò, leggendone il contenuto:

“Il quadrilatero ha quattro punti,
dove ognuno dei punti dista di media
la medesima distanza tra
Capomazda, Roma e Sygma.
Su ciascun punto sorge una libera città.
Percorri ogni punto, dal seme più piccolo
a quello più grande.”

Clio
09-07-2014, 17.57.12
Immobile, resta immobile Clio.
E così feci, mentre in realtà stavo morendo dentro.
Lo sapevo che avevano delle spie, lo sapevo.
Roland, Axses... chi altri aveva preso parte all'imboscata? Lyon? Gartis?
Lord Sartios doveva essere salvo. Almeno sperai.
Se aveva sentito me e Roland parlare ero finita.
Avanti, fatti forza.. corriamo tutti dei rischi.
Sorrisi, prendendo la mano di Froster.
Lui devoto? Ha ucciso più sacerdoti lui, di quanti io abbia incontrato nella mia vita, ma è stato assolutamente tollerante, non ha fatto distinzione di religione.
Per non saper né leggere né scrivere, ha ucciso tutti.
"Messer Musain siete davvero in gamba.." sorrisi.
Purtoppo era vero. Maledetto, bastardo, insensibile, ma in gamba.
Mi avrebbe scoperto prima o poi, se non l'aveva già fatto.
"Beh, mio signore.." rivolta a Froster "Come vedete tutto è andato per il meglio..".
Salutai il luogotenente di Musain "Messere, benvenuto alla Rocca del Tireo... un ingresso in grande stile, non c'è che dire.." gli sorrisi.
"Bene, mi ritiro ora.. lascio gli uomini ai loro discorsi.." mi inchinai appena "Con permesso..".

Altea
09-07-2014, 18.01.29
"Cosa intendete...che questa spada è solo il primo indizio? E' una specie di caccia al tesoro?...allettante" l'uomo con molta sapienza prese l'elsa ed estrasse un foglietto leggendolo a voce alta..."Sembra un enigma, oppure è la mappa stessa sotto forma di enigma...voi che ne pensate..io sono straniera di questi posti, non li conosco..come posso io riuscire a decifrare tutto questo?" e lessi di nuovo il biglietto assieme a lui..."Un guadrilatero ovviamente ha quattro lati e quattro angoli e quindi vi sarebbero quattro città unite tra loro e libere..ma libere da cosa? Devo percorrerle tutte quattro..sembra una impresa..datemi un aiuto..volete venire con noi..o forse con me? Non so, se il mio seguito vorrà seguirmi in questa impresa".

Guisgard
09-07-2014, 18.41.36
“E' un onore, milady.” Con un inchino Dension a Clio.
La ragazza allora abbandonò la sala.
E mentre usciva udì i discorsi tra quegli uomini.
“Diamine!” Esclamò Froster. “Non immaginavo certo...”
“Già.” Interrompendolo Musain. “Questo vi serva di lezione. Ma sottovalutare gli uomini di Imperion.”
“Certo, certo.” Annuendo con un sorriso Ebete Froster.
“Vi suggerirei, milord, di andare a vedere lo spettacolo in piazza.” Fece Musain. “Quei cadaveri penzolanti sono come gli scudi che un cavaliere appende al suo padiglione dopo un torneo. Sono trofei.”
“Valgono più da morti che da vivi, quei cani!” Ridendo Dension.
“Ci andrò subito!” Divertito Froster.
“Chissà se la stupida gente di questa contea” sorseggiando del vino Musain “li crede ancora degli eroi invincibili. Degli spiriti.”
“Che assurdità!” Senza smettere di ridere Dension. “Allora la mia spada è magica, visto che riesce ad uccidere degli spettri!”
Clio si allontanò e non sentì più nulla.
Fino a quando nel corridoio vide una figura.
Era pallida, con l'espressione incredula.
Era Roland che la fissava in silenzio.
Come uno spettro.

elisabeth
09-07-2014, 18.44.58
Dalla porta entrò Rager....quella porta si era aperta........l'agitazione e' una cosa...ma una porta che non si apre e' un'altra......." Si ho sentito tutto quello che avete detto....certo...magari il Barone e' un eccentrico.........e Lady Simoyn ?.........mi vengono i brividi al pensiero di chi potrebbe essere la Lady in questione...........si..dovremmo tornare alla locanda........forse e' meglio farlo ora..in piena notte dovrebbero dormire...anche se il Barone e' sveglio...........Rager....e se entrassi nella sua stanza ...si ....la stanza dove sta dipingendo......e gli parlassi ?....voi fuori dalla porta...potreste rimanere sempre all'erta......?.....".....scappare da li....non riuscivo e non potevo spiegare a Rgere che nonostante il mio cattivo pensiero.......non riuscivo a muovermi......" Cosa ne pensate voi......"....

Guisgard
09-07-2014, 18.50.01
“Milady, sono vecchio e stanco” disse Bauon ad Altea “e per questo ho scelto Amoros come mia dimora definitiva. In tutta sincerità non credo di potervi essere d'aiuto. Dopotutto voi avete tutto per cominciare la vostra caccia al Tesoro.” Fissò il biglietto. “Questo indizio vi condurrà al prossimo indizio, il quale farà lo stesso indicandovene poi uno successivo. E così fino al Tesoro. Qualunque Esso sia. Ora c'è da risolvere questo enigma... quattro città libere... percorribili dal seme più piccolo, a quello più grande... che vorrà dire?” Pensieroso.

Altea
09-07-2014, 18.55.37
"Vi capisco, e poi di questi tempi...non è raccomandabile per una persona come voi girare...già che vorrà dire" pensai un attimo ed ebbi quasi una illuminazione..."Qui sono quattro città..parla di semi..so voi qui usate delle carte e quattro sono i semi..cuori, quadri, picche e fiori..e quindi...si dovrebbe partire dal più piccolo al più grande...erro ma sono l' Asso, il Re, la Donna e il Fante...ma non saprei..io non so giocare a carte." sospirai...era veramente difficile.
Poi ebbi un ricordo vago..no..non potevano essere quelle città..."Scusate, ma non saranno mica le quattro città resesi indipendenti dopo la rivolta? Libere per questo..ovvero indipendenti..Imperion, Nagos, Amlot e Cartian".

Guisgard
09-07-2014, 19.08.17
“Va bene...” disse annuendo Rager ad Elisabeth “... tentiamo... ma state all'erta... al minimo segnale di pericolo urlate ed io entrerò per difendervi.”
Detto ciò, i due si diressero verso la stanza di De Gur.
La porta era socchiusa, dunque si poteva vedere bene al suo ingresso.
Ed Elisabeth vide il barone di spalle intento a dipingere il suo quadro.
Il soggetto era sempre lo stesso.
La bella Symoin, come una dea pagana, nuda in mezzo ad un bosco, intenta in una delle sue arti magiche.

Clio
09-07-2014, 19.20.06
Luridi cani rognosi.
Per un po' riuscii a sentire le loro parole e la rabbia saliva forte dentro di me.
Poi arrivai alle scale, e i corridoi che conducevano alle mie stanze.
Ma d'un tratto mi fermai.
Roland.
Avrei voluto gettarmi tra le sue braccia ma non potevo.
Mi limitai a sorridergli e prenderlo sottobraccio.
"Accompagnatemi, milord." Sorrisi.
Lo condussi verso una scala che effettivamente portava alle mie stanze.
Ma appena voltato l'angolo azionai un meccanismo e sparimmo dietro la parete.
Era un passaggio buio e stretto, illuminato solo da una piccola finestra.
Ma anche alla luce flebile potevo vedere i suoi occhi, e lui poteva vedere i miei.
Lo abbracciai forte.
"Sei vivo.." Riuscii solo a sussurrare.
Non potevo scoppiare a piangere, non sarebbe servito.
Ma nei miei occhi poteva leggere tutto il dolore che mi divorava.
"Dobbiamo toglierli di lì.." Mormorai.
Abbassai lo sguardo, per poi rialzarlo "Andiamo al castello.. È li il mio posto.. Non posso lasciarli soli.. Vendicheremo i nostri fratelli.. Ma qualcuno ci ha traditi.. Così come è successo a Nagos.. Quindi dobbiamo essere molto più prudenti.. Abbiamo capito con che nemico abbiamo a che fare.." Sentii le lacrime affiorare "Maledetti..." Sussurrai.

elisabeth
09-07-2014, 19.21.07
Rassicurai Rager......" non preoccupatevi...starò attenta...e per voi non sarò un problema tenermi sott'occhio......"...eravamo arrivati alla stanza di De Gur...spinsi la porta giusto per avere la possibilità di entrare.......lo vidi ....era intento ad ammirare la sua opera.........ero nuda anzi, era nuda.....all'interno di un bosco dove in lontananza si vedeva una piccola cascata...l'acqua sembra potersi toccare......Lady Symion.......stava facendo un rituale....il battesimo dell'acqua.........stava consacrando qualcosa...ed era su quel qualcosa che il pennello si era fermato......" Perdonatemi Signore non avevo sonno...e la luce mi ha attratta...come una falena intorno alla fiamma di una candela......e' meraviglioso quel dipinto.........".....

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grazia
09-07-2014, 19.51.09
Rispondo ad Arwin sorridendo “ inizio subito, anche perché sono curiosa anche io di scoprire i misteri di questo libro” intanto guardo i versi che mi sta mostrando Lion e li leggo con interesse
“ Hai ragione Rinos è una specie di caccia al tesoro” poi affermo decisa “ e noi scopriremo dov’è quel tesoro”
Non ne sono poi così sicura, penso, ma se esiste questo fiore azzurro lo troveremo, e pur sempre un fiore, almeno credo.
Cosa significheranno questi versi mi chiedo mentre li rileggo molte volte.
Significano che qualcuno lo sta cercando o lo ha cercato.
Sbocciato in uno sguardo o in un sussurro? Cosa significherà?
E se non fosse un fiore vero e proprio?
Guardo la compagnia dell’Asso di Cuori
“ riflettiamo bene su questi versi e pensiamo a dove cercare, e intanto io continuerò a leggere il libro.”
Li guardo interrogativa aspettando la loro risposta.

Guisgard
09-07-2014, 20.18.38
“Io lo cercherei in un giardino...” disse Rinos a quelle parole di Grazia “... magari un giardino particolare...”
“Esistono giardini particolari?” Fissandolo Lyon.
“Non so, quello di un castello o di un palazzo reale.” Rispose Rinos. “O magari in quello di una chiesa, di un'abazia o di un monastero.”
“Si, così ora i chierici si mettono a coltivare fiori magici!” Ironico Lyon.
“Magari non è un Fiore Magico...” mormorò Arwyn.
Ma mentre Grazia osservava quel libro, si accorse di uno strano enigma a margine della pagina.
Che recitava così:

“Tre uomini si trovano in un Giardino meraviglioso e fissano un bellissimo Fiore, di uno splendore cromatico ed indecifrabile, frutto dei suoi petali fittamente intrecciati.
Il primo si contenta di ammirare il Fiore senza però toccarlo mai.
Il secondo decide di vendere tutto ciò che possiede e acquistare quel Giardino, anche se non sceglierà mai di cogliere il Fiore.
Il terzo, infine, coglie il Fiore, ma solo per sottrarlo alla vista di tutti gli altri e conservarlo nella sua dimora.
Chi secondo voi fra i tre uomini possiede veramente quel Fiore?”

Guisgard
09-07-2014, 20.23.57
Quelle parole di Clio furono interrotte da Roland che strinse le mani di lei nelle sue.
“Non dobbiamo perdere la testa e commettere errori adesso...” disse “... farci prendere dalla rabbia è il modo migliore per arrivare alla disfatta ora... non so se qualcuno ci ha tradito... forse era tutto un loro piano, una trappola... per questo hanno gridato ai quattro venti che l'esecuzione sarebbe stata pubblica... io...” mormorò “... io sarei dovuto essere là... ma all'ultimo momento sono cambiati i piani... ormai con i Lupi siamo solo noi tre... voi, io e lord Sartios... mentre qui è giunto un altro cavaliere... quel maledetto Dension...”

Guisgard
09-07-2014, 20.26.37
“Già, è vero...” disse Bauon ad Altea “... come ho fatto a non pensarci prima!” Esclamò. “sono proprio loro... Imperion, Amlot, Cartian e Nagos!” Prese una mappa del territorio. “Ecco... sono queste quattro... e se osservate il tutto vi rendete conto che congiungendole formano un quadrilatero... e per confermare l'enigma, notate, la più Settentrionale, ossia Imperion, dista la medesima distanza di quella più Meridionale, cioè Nagos, da una linea retta ideale che racchiude il territorio da Sygma, passando per lo stato Pontificio, fino a Capomazda!”

Guisgard
09-07-2014, 20.28.04
De Gur si voltò di scatto verso Elisabeth.
“Siete pregata di bussare.” Disse posando la tavola dei colori ed il pennello. “La notte è fatta per dormire o per amare, non per importunare.” Coprendo il quadro con un telo. “Fossi in voi tornerei a dormire, invece che vagare come uno spettro. Di fantasmi ve ne sono già tanti in questo castello.” Fissandola.

Guisgard
09-07-2014, 20.29.33
“Ehi...” disse all'improvviso l'uomo che parlava alla folla dopo aver udito le parole di Hedera “... voi, dite che sono cose futili? Eppure non credo che con una simile posta in palio ci sia qualcosa anche lontanamente definibile come futile!”
“Insomma qual'è questa posta in palio?” Chiese uno dei presenti.
“Ebbene...” fece l'uomo “... l'araldo di Gioia Antiqua ha proclamato che la regina ha indotto in quella città una mostra. Ma non una mostra qualsiasi. Chi riuscirà ad ottenere un Fiore particolare, unico, allora vincendola avrà poi diritto a qualsiasi cosa. In pratica la regina promette al vincitore di esaudire ogni sua richiesta... foss'anche la metà del suo regno.”
“Ma è una mostra per giardinieri e fiorai!” Urlò uno dalla folla.
“Già...” mormorò un altro “... per chi non è capace di coltivare fiori questa mostra è inaccessibile...”
“Ci sono molti modi per ottenere un Fiore Speciale...” replicò l'uomo “... io per un premio come quello promesso sarei capace di andarlo a rubare anche nel Giardino dell'Eden!”

elisabeth
09-07-2014, 20.55.58
Non mi feci intimidire......non era il momento per avere incertezze.......infondo non ne avevo mai avute perchè in quel momento dovevo averne........." Fantasmi...in questo posto...vi prego....i fantasmi albergano in ogni posto.....ma il posto peggiore e' il nostro cuore...la nostra mente...da lì non vanno via...." mi avvicinai al dipinto...."....E' viva dentro di voi....si può toccarla...come fate a parlare di morte........perchè non mi parlate di lei "......

Hedera
09-07-2014, 21.04.14
Il rivolgersi dell'uomo direttamente a lei le fece schiudere un sorriso in modo apertamente scettico, e trattenendosi gli fece cenno di proseguire pure, restando ad attendere che si giungesse al nocciolo della questione.
"Ci sono cose che neppure una Regina può concedere" replicò infine, ma la questione del fiore l'aveva incuriosita. "Dunque che genere di pianta può mai rendere una Regina disposta a regalare il proprio regno al primo che passa?"

Altea
09-07-2014, 21.47.55
Io e Bauon ci guardammo quasi in segno di vittoria...eppure trasalii subito..erano proprio le città che avevo immaginato..."Si.." guardando la mappa "ma vi rendete conto sono le città che hanno avuto la indipendenza dopo una guerra, dove vige una specie di tirannia, un pericolo almeno per ciò che sono io ovvero una principessa e quindi il massimo della aristocrazia e il Credo nei miei Dei..e loro hanno pure tolto le chiese cristiane..questo viaggio richiede un sacrificio...ma per ciò che vale si deve rischiare..ma con attenzione, forse pure spogliandosi di ciò che si è". Mi sedetti a uno sgabello e gli raccontai la storia del mio regno di Setareh, della città sacra fino alla fuga..e gli mostrai il pugnale spiegandogli cosa significava..."E' come lo scettro della Signora dell' Elsa...ma forse più pericoloso perchè oltre a essere la unica chiave per una grotta piena di averi preziosi e antichi da valori inestimabili, si distruggerebbero popoli e il nostro Credo..proprio come succede qui..solo fino ad oggi ho voluto tenere le mie vesti, essere me stessa..ma ora..oh non passerei innosservata in quelle città e non so nemmeno se il mio seguito accetterebbe di venire con me e il mio cambiamento, per non destare sospetti...facciamo cosi messer Bauon..voi tracciate una strada vostra..una vostra mappa da seguire, forse è meglio parli prima con le mie fidate persone, poi verrò subito qui con chi vorrà seguirmi, in modo tale da pianificare assieme questo viaggio e loro stessi potranno vedere assieme a me ed aiutarmi...se solo trovassi qualcuno di queste parti disposto a seguirci..sarebbe d'aiuto..bene, ci vedremo tra un paio di ore". Presi la spada e uscii dalla bottega...sospirai..potevo rinunciare, ma qualcosa mi portava a seguire questa storia..oh per gli Dei che questa spada porti una dannazione o ossessione che spinge a svelare il segreto?.
Mi fermai in una sartoria e presi alcune vesti non appariscenti e tornai a Palazzo, vi era calma e tutti erano a prendere del fresco nei piani inferiori, salii nella mia camera e mi tolsi il velo, sciolsi i miei capelli neri e li lasciai liberi e ribelli, tolsi la veste orientale e indossai una presa dalla sartoria e mi guardai allo specchio...per gli Dei, sono diversa, ma no..sono sempre io..tutti rimarrano sorpresi..e se non accettassero?
Udii delle voci nello scantinato, con me avevo la spada, non me ne sarei separata..ricordavo benissimo quegli uomini che la cercavano.
"Eccomi sono tornata" tutti si voltarono e si ammutolirono vedendomi vestita cosi..."Oh non sono impazzita...sono stata da messer Bauon e porto la famosa spada con me, Ismael l'ha ritrovata assieme a me" e lo guardai ridendo.
Spiegai loro il tutto, si guardavano perplessi..."Si, è una impresa difficile e non obbligo nessuno a seguirmi..chi vuole può rimanere tranquillo in questo Palazzo..sperando nel mio ritorno" sospirai "Non è un capriccio...gli Dei hanno deciso io avessi in mano questa spada, ovunque vada si parla di questo..un motivo vi sarà..so benissimo i Tesori abbiamo a Setareh..forse, chissà..magari tutto questo potrà esserci di aiuto alla liberazione della città sacra..ho tolto i panni orientali poichè queste città hanno tolto ogni forma di aristocrazia e credo, ci noterebbero..dobbiamo confonderci e non immischiarci nei loro affari politici...noi dobbiamo trovare...Caleidos..voi potete tenere le vostre vesti, penso sia normale essere seguiti da una ancella, Korshid potrebbe pure fingersi ancella, Ahmed e per gli uomini sarebbe pericoloso forse..e pure per Carjan, ma tra noi saremo sempre noi stessi con le nostre radici e credi.Bene...chi vuole venire con me in questo viaggio? Vorrei partire subito..anche perchè dobbiamo tornare da messer Bauon perchè ci dia le direttive sul viaggio e una sua mappa per saper dove andare..oppure ho visto il carrozzone di Carolon in piazza ancora e potrei andare con uno dei loro uomini, e voi non rischierete la vita per me, a voi la decisione, io ho preso la mia".
Li guardai uno ad uno, pregando i nostri dei di esserci propizi in questo viaggio.

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Clio
09-07-2014, 23.49.41
"Si certo.." Mormorai "Dobbiamo essere più in gamba di loro.. Quindi necessariamente lucidi.." Sospirai "Come posso lasciarli marcire?".
Restai per un attimo in silenzio.
"Riuscirà Lord Sartios a tenere il castello con gli uomini che ci sono rimasti?" Pensierosa "Dobbiamo tenere un basso profilo e aspettare il momento buono per colpire.. Dobbiamo studiare Musain, scoprire le sue debolezze... Tutti hanno una debolezza..".
Osservai la luce riflessa "Notizie di mio cugino, piuttosto?".

Guisgard
10-07-2014, 17.40.17
“Non toccate quel dipinto, è stregato...” disse de Gur ad Elisabeth “... meglio lasciarlo coperto...” si pulì le mani dai colori “... i fantasmi... già... dite il vero... essi sono ovunque, ma soprattutto nel nostro cuore... prima affiorano come ricordi che poi mutano in spettri... allora si aggirano di notte nei nostri sogni, tormentandoci, spingendoci alla disperazione e poi alla follia... e se opponiamo loro resistenza, allora quegli spettri, quei fantasmi, divengono demoni... e a quel punto il loro unico intento è strapparci l'anima e spingerci alla dannazione...” raggiunse la finestra “... albeggia ormai... fossi in voi lascerei questo castello... fatelo adesso, finchè siete in tempo...”
aveva parlato a lungo, senza però mai voltarsi a fissare Elisabeth.
Come se fuggisse dal suo volto.

Guisgard
10-07-2014, 17.48.53
“Ho giurato di difendervi a costo della vita, Altezza.” Disse Ismael ad Altea. “E i vostri abiti per me non fanno differenza alcuna. Sarò con voi in questo viaggio.”
“Anche io, Altezza.” Annuendo Ahmed. “Vostro padre mi strappò il sacro giuramento di accudire alla vostra reale persona. E così sarà. Sempre.”
Anche Korshid e Amina mostrarono la volontà di voler seguire la loro principessa in quel difficile viaggio.
“Per le barbe di mille sultani!” Esclamò Carjan. “Io sono Carjan abul isn al karsanzal, mago da ottanta generazioni! Il mio trisavolo El kaburi asnal seguì nelle sue gesta il Saladino e fu testimonio della sua vittoria sul Cuor di Leone! Posso io tirarmi indietro e lasciare da sola la mia bella principessa? E poi senza il potere della mia magia voi non riuscireste neanche a fare una lega! Finireste di certo rapita da qualche lussurioso tiranno del tutto soggiogato dal vostro fascino sensuale!” Sorrise. “Sarò dei vostri! Lo giuro su tutti i tesori che nascondono i Sultanati da Bagdad all'ultima città dimenticata del fiabesco Catai! E possano i Gin strapparmi l'anima se verrò meno!”
“Allora siamo pronti.” Fece Ahemed. “Torniamo da quel Bauon e vediamo cosa ha preparato per noi.”

Altea
10-07-2014, 17.57.17
Sorrisi a quelle parole...loro mi amavano..si, non lo facevano solo perchè ero la Principessa, lo sentivo, ma perchè tenevano a me e mi volevano bene, come io non sarei potuta rimanere senza loro..."Mi unisco a voi in un unico abbraccio...davvero..sono felice...ah Carjan, sapete...io ho sempre ammirato il Re Riccardo Cuor di Leone.." e gli feci l'occhiolino.."Bene, allora rechiamoci da messer Bauon, che possa indicarci la strada da percorrere e altro, poi ci organizzeremo per il viaggio".
Uscimmo tutti da Palazzo, io indossavo ancora il vestito occidentale ma mi misi il velo sul volto e così raggiunta la piazza di Amoros entrammo assieme nella bottega di Bauon.."Eccoci...messer Bauon, siamo arrivati..non potevo avere dubbi sul mio seguito".

elisabeth
10-07-2014, 18.00.38
Era sempre di spalle........mi comandò di non toccare quel quadro...come se potessi esserne rapita..portata via da una maledizione a cui lui non riusciva più a sfuggire.........guardava il sole sorgere....guardava il mondo tornare a nuova vita .....dopo la luna e la sua parte umida...femminile....il sole caldo e asciutto avrebbe portato ancora un peso sulle sue spalle....provai una sorta di dolore....forse rimpianto....forse...un miscuglio di sentimenti.....per una persona che non conoscevo....forse c'era veramente qualcosa di strano in quel luogo......" Farei meglio ad andare......lo state chiedendo a me.....vuol dire che voi non vorreste che io lasciassi questo posto.......il vostro e' un dolore che dovete affrontare.....non sono venuta qui per sconvolgere la vostra vita....forse sono qui......per recuperare la mia...."......

Guisgard
10-07-2014, 18.08.59
Le candele brillavano debolmente, come in una danza malinconica fissata in quel tremolare, dove la loro luce sembrava quasi impotente di fronte all'avanzare delle ombre che parevano avanzare lungo le austere pareti del tempio.
Gli occhi di Roland vagavano tra il vuoto della sala, fino a perdersi tra gli sguardi indifferenti e lontani delle statue che raffiguravano gli dei protettori di Lortena.
“Dodici uomini...” disse il falso sacerdote “... dodici uomini, la metà dei quali ho visto crescere o conosco da una vita...” chinò il capo “... dobbiamo tenere il Castello Eubeo...” guardando Clio “... dobbiamo riuscirci, a costo di difenderlo fino alla morte... io, come gli altri, preferisco morire che sopravvivere in una Lortena in mano ad Imperion... ora vorrei solo che lord Sartios tornasse presto...”
Nel frattempo, nella piazza principale di Lortena, quella su cui dominava l'antico ed imponente Castello Eubeo, alcune figure, mischiate alla folla di curiosi giunta a vedere l'esposizione dei cadaveri, si aggiravano come spettri in una desolante atmosfera di morte.
“E' uno scempio...” mormorò Sartios fissando i cadaveri dei ribelli esposti in pubblico “... uno scempio... che triste giorno ha accolto il nostro ritorno...”
“Cosa facciamo?” Chiese il Lupo che era con lui. “Con un pugno di uomini veniamo a portarli via? Meritano una degna cerimonia funebre...”
“E' esattamente ciò che il governo si attende ora...” fece Sartios “... purtroppo non possiamo fare niente per adesso... ora separiamoci... io penserò ad avvertire Roland sul mio viaggio in cerca di lord Imone... viaggio infruttuoso... tu e gli altri pensate invece alle vedove e agli orfani di questi sfortunati fratelli... non deve mancare niente alle loro famiglie... anche se ciò che il governo ha tolto loro nessuno potrà più ridarglielo...”
E si separarono.

Guisgard
10-07-2014, 18.23.27
A quelle parole di Hedera un strano silenzio scese sulla folla e tutti si voltarono d'istinto a guardare l'uomo che aveva parlato loro fino a poco fa.
Questi però restò in silenzio, quasi spiazzato dalla domanda della ragazza.
“Beh...” disse infine “... immagino si tratti di un Fiore particolare... dall'inestimabile valore... ho sentito dire che in Olanda il mercato dei tulipani ha superato quello di qualsiasi altro bene di lusso e i Padri Gesuiti raccontano che nel lontano Giappone i fiori di loto sono usati in alcuni monasteri per acquisire indulgenza e benevolenza presso gli dei di quei luoghi... o chissà, magari per la regina di Gioia Antiqua un Fiore particolare può avere un valore effettivo, forse simile al pegno che un innamorato dona alla sua amata... fatto sta che ella ha promesso metà del suo regno a chi porterà nella sua città un Fiore unico e straordinario...”
“Perdonatemi...” all'improvviso una voce “... perdonatemi, ma ho udito le vostre parole...” era un giovane con in mano un sacchetto ben chiuso “... è vera questa storia?”
“Certo!” Esclamò l'uomo. “Lo giuro sulla mia stessa vita!”
“E come si arriva a questa Gioia Antiqua?” Chiese il giovane.
“Beh...” mormorò l'uomo “... non saprei dirvelo... io ho udito il bando, dunque so che la città, come questa storia, è reale... ma dove essa sorga per me è un mistero...” fissò il giovane “... ma perchè volete saperlo?”
“Perchè sono un giardiniere e vorrei partecipare a quella mostra...” rispose il giovane.

Guisgard
10-07-2014, 19.19.47
A quell'occhiolino di Altea, Carjan andò in visibilio.
Divenne rosso come un pomodoro e cominciò a fantasticare sulla bella principessa d'Oriente.
Poi, tutti insieme, lasciarono il palazzo e raggiunsero la bottega di Bauon.
L'anziano uomo stava attendendo il ritorno di Altea e subito mostrò alla principessa e ai suoi servitori una grossa mappa del territorio.
“Allora...” disse “... le zone colorate di rosso e di bianco sono le tere di Sygma, quelle blu indicano lo stato della Chiesa e quelle verdi infine mostrano il ducato di Capomazda... ora... vedete questi quattro puntini? Ebbene, indicano le quattro città indipendenti... Imperion, Amlot, Nagos, Cartian... ciascuna è retta da un governo differente... ad Imperion vi è una repubblica popolare... ad Amlot c'è la monarchia... a Nagos una sorta di repubblica aristocratica, ma ahimè per loro ormai conquistata da Imperion... ed infine Cartian con la sua diarchia, ossia il governo di due re con il medesimo potere. Con la particolarità però che sono due regine.”
“E tutto ciò come riguarda la spada?” Chiese Ismael.
“La spada indica che fra queste quattro città è tracciata la strada per raggiungere Qualcosa di molto prezioso... forse lo scettro Caleidos... chissà...” rispose Bauon.
“Ma è sicuro raggiungere queste città?” Domandò Ahmed.
“Alcune forse si...” fece Bauon “... altre invece chissà... per questo io vi consiglio una tappa intermedia, dove poter raccogliere informazioni su quelle quattro città... ecco...” indicando un altro punto della mappa “... la contea di Lortena, posta esattamente fra le quattro città...”

Guisgard
10-07-2014, 19.25.29
Il barone si voltò finalmente a fissare Elisabeth.
E restò a guardarlo a lungo, insieme a tutta la sua figura.
“Se volete restare qui” disse prendendo una chiave d'oro dalla tasca “allora lasciate la vostra stanza e raggiungete la porta in cime alle scale del dongione... apritela con questa chiave e prendete possesso di quella stanza... a patto però di indossare solo gli abiti conservati in essa ed utilizzare esclusivamente sali e prodotti di bellezza custoditi nell'adiacente bagno privato... altrimenti lascerete adesso stesso il castello.”

Altea
10-07-2014, 19.28.08
Guardavo attentamente la mappa..fui colpita da Cartian...due donne regine che governano..la mappa era ben chiara, quando Bauon ci disse la tappa intermedia da intraprendere sbiancai e guardai tutti..."Lortena...ma..vi è una guerra laggiù..Lortena è la città da dove proveniva il povero Imone Marsin, ucciso dagli uomini, forse di Imperion, in quel porto...ma siamo sicuri..Imone Marsin disse era pericoloso andarci...e chi ci difenderà, se veramente vi è la guerra" chiesi a Bauon perplessa.

elisabeth
10-07-2014, 19.44.16
Si voltò verso di me...la luce dell'alba alle sue spalle...infondevano in lui una forza che solo un'amore immenso o un odio senza misura potevano dare........ero presa dal suo sguardo ero presa....no...ero persa all'interno della sua anima........ero una parte del suo mondo.....alzai leggermente la gonna del vestito e a passi lenti arrivai sino a quasi sfiorarlo..........presi dalla sua mano la chiave d'oro...." Spero non abbiate mai pensato di avermi perduta.........dovete lasciare andare il servo di Elisabeth...lui deve andare via......."........una lacrima scese sul mio volto......ed uscii dalla stanza......dove trovai un Rager senza parole...ero presa da me stessa e da un'altra forza...." Rager mi spiace...andate via......mi spiace ditelo a Oxuid.......ma non dimenticatemi...vi prego non fatelo....non riesco a spiegare...io non so...ma andate via...."....mi misi a correre in quel lucido corridoi...non erano state le parole del Barone io conoscevo quel posto.....sino a raggiungere quella stanza......con quella chiave la aprii........mi avvolse un profumo strano...un profumo che mi scosse...ma solo per un attimo......e poi..chiusi la porta alle mie spalle....la stanza era grande...un letto a baldacchino e la vasca per il bagno......i profumi e i sali erano ordinatamente poggiati su un tavolo con specchiera...c'era una poltroncina........e lì vi era un vestito rosso...rosso come il sangue..........Symoin......presi il vestito e lo portai al volto..profumava...aveva il profumo di una donna.....qualcuno apri' la stanza......

Guisgard
10-07-2014, 20.05.28
“Si, forse a Lortena vi è una guerra civile, ho sentito anche io” disse Bauon ad Altea “ma almeno conosciamo gli usi e le tradizioni. Le altre quattro città libere invece sono avvolte dal mistero e recarsi là senza conoscere nulla di quei luoghi potrebbe essere pericoloso.”

Guisgard
10-07-2014, 20.10.00
Elisabeth era in quella stanza.
Sfarzosa, ampia, regale.
Ed ogni cosa parlava di Simoyn.
Ad un tratto la porta si aprì ed entrò una donna.
Era madama Panergeys.
“Sono qui per aiutarvi, milady.” Disse senza tradire emozioni.

elisabeth
10-07-2014, 20.20.17
Madama Panergeys ....entrò nella stanza......la osservai mentre chiudeva la porta.....fui presa da rabbia...una rabbia ....sorda........sentii una forza entrare dentro di me...una forza che quando mi lasciava andare via...mi lasciava spossata......"....Siete qui Madama........finalmente.....vi stavo aspettando......non mi avete riconosciuta.....come mai ?......Mi siete stata accanto per così tanto tempo......vi trovo Bene.......sono felice di ritrovarvi....."...........Ma che stavo dicendo ?.....ma chi la conosceva.....stavo impazzendo....

Hedera
10-07-2014, 20.56.15
Hedera ascoltò il discorso scuotendo di tanto in tanto il capo, con l'ombra di un sorriso sulle labbra, e stava per replicare qualcosa quando un giovanotto si protese verso l'uomo che parlava alla folla.
Lo squadrò a lungo, un poco turbata: a occhio e croce, doveva avere la stessa età del suo bambino perduto. Il pensiero la investì di tenerezza, anche considerato il proposito ottimistico del giovane giardiniere.
"Dovreste vergognarvi" disse quindi all'uomo che parlava alla folla "venire qui a mettere in testa ai nostri bravi giovani tante belle favole! Quando vedremo gli araldi di Gioia Antiqua correre per Capomazda e dare indicazioni per la loro terra, allora sarò felice di assistere anche io alla mostra di cui dite" concluse, fissando apertamente l'uomo ma spiando di tanto in tanto il giovane giardiniere per vedere che reazione potesse avere alle sue parole.

Altea
10-07-2014, 23.10.37
Osservai gli altri del gruppo perplessa..."Noi..non conosciamo nemmeno gli usi di Lortena messer Bauon, nemmeno di questa città..per noi tutto il vostro posto è sconosciuto..ma a Lortena come faremo a conoscere gli usi e costumi degli altri posti?".
Mi sedetti pensierosa...i passati avvenimenti mi davano un piccolo punto a favore.."Dunque.." e mi rivolsi soprattutto al mio seguito "ho raccontato il fatto di stanotte solo ad Ismael, ma temevo raccontaste qualcosa in quella locanda..poi non ci diedi importanza..stanotte trovò rifugio in quella locanda nella mia stanza il fuggitivo che cercavano gli uomini di Imperion..io ho visto i suoi tratti alla luce dalla luna ma ricordo il volto..poi quando arrivarono gli uomini di Imperion, egli indossò una mia veste e il velo per nascondersi e io...si, l'ho protetto, pensando fosse colui era vicino a Imone Marsin e suo amico e stavano cercando..e dagli uomini di Imperion ho saputo Musain, colui che si battè per darmi questa spada e salvò la vita quella notte a Ismael, si trova proprio a Lortena e comanda gli uomini di Imperion..e coloro che cercavano il fuggitivo andavano proprio a Lortena per dargli man forte..strano tutto questo interessamento per quel posto" tutti mi seguivano in silenzio e guardai Korshid sospirando.."Non chiedermi come..Korshid..il fuggitivo..mi ha sfilato pure il pugnale, come nulla fosse..nessuno fino ad oggi aveva preso cosi facilmente il pugnale da chi lo custodisce, ma non lo profanò..avesse voluto..lo avrebbe preso e venduto e preso regni interi per quanto vale..aveva solo timore glielo conficcassi addosso" e risi a quel pensiero, ma Korshid sgranò gli occhi.
Guardavo la cartina, ancora pensierosa..."E se chiedessimo a uno degli uomini di Carolon di venire con noi..almeno sapremmo cosa fare e chi evitare..che pensate? Noi non vogliamo immischiarci negli affari politici...io rappresento il Regno di Setareh e siamo neutrali, noi cerchiamo solo Caleidos, giusto?".
Arrotolai la cartina.."Bene, abbiamo deciso di partire, se iniziamo già coi tentennamenti è un guaio, mettiamoci all'opera..Ahmed andrai a parlare con Carolon per vedere se ci...noleggia un suo eroe..e poi comprate alcuni vestiti occidentali, pure per Amina e Korshid..meglio ci confondiamo tra questa gente..desteremo l' attenzione di tutti.." e guardai Carjan col suo buffo copricapo che si tramandava da generazioni, come diceva lui.
"Messer Bauon...partiremo domani all' Alba, quando il Sole nasce dall' Oriente, sarà di buon auspicio...prima passeremo da voi e magari potete lasciarci un quadernetto con indicazioni e se conoscete qualcuno a Lortena, potete magari scrivergli una lettera a nome nostro" e arrossii leggermente.."Io ho imparato la vostra lingua, so parlarla, e leggerla ma...ho difficoltà a scriverla".
Ci congedammo e tornai con Korshid ed Amina nel Palazzo e si misero all' opera per portare pochi bagagli, non avevamo bisogno di molto..era importante portare il nostro Libro Sacro, il denaro e altri oggetti sacri e pure qualche nostra veste orientale, il resto sarebbe rimasto a Palazzo sotto la vigilanza delle altre ancelle e le altre due guardie Hassan e Hamid.
Mi chiusi nel Tempio da sola e iniziai a pregare intensamente, presi il pugnale e lo passai sotto il Fuoco Sacro, avremmo portato pure il Fuoco, in una piccola lampada ad olio.

Clio
10-07-2014, 23.42.20
Annuii.
"Vale anche per me.. Ma venderò cara la pelle.." Sospirai "Speriamo che lord Sartios porti buone notizie.." Abbassai lo sguardo "Axses è morto senza sapere chi era il Lupo.." Sussurrai, mentre una lacrima ribelle mi attraversò il viso "Avrei davvero voluto renderlo fiero.. Ricordo il suo sguardo orgoglioso il giorno della prova, anni fa.. Eppure ho fatto tesoro dei suoi insegnamenti.." Mormorai.
"Beh.." Sospirai "immagino sia troppo pericoloso raggiungere il castello Eubeo ora.. Dobbiamo evitare ogni passo falso, e studiare un piano lucido, che non sia frutto della rabbia.. Che dici, ci vediamo domattina per le mie preghere quotidiane? Non ho Idea di come, ma cercherò di dormire.. Dobbiamo fare qualcosa però, certo, non possiamo tirarli giù, ma almeno possiamo organizzare qualcosa di privato per ricordarli, mi sembra doveroso, mi sembra il minimo.. Per quanto pericoloso..".

Guisgard
11-07-2014, 01.29.47
Panergeys fissò Elisabeth con uno sguardo di vago disprezzo.
“Con me la commedia non funziona” disse con tono freddo “e sinceramente non so come abbia potuto il signor barone aprirvi le porte di queste stanza.” Si avvicinò ad uno degli armadi, per poi aprirlo. “Non siete lei. E non lo sarete mai. Lei era unica. Unica.” Prese alcuni abiti dall'armadio e li adagiò sul letto. “Questo rosso è molto adatto credo. Questo giallino invece lo ritengo un po' troppo impegnativo, ma resta tra i più eleganti. Poi lo scuro... uno dei suoi preferiti... pomposo ma raffinato. E poi con la sua scollatura metteva in evidenza il suo meraviglioso seno.” Tornò a guardare Elisabeth. “Volete una mano per accomodarvi i capelli?”

Guisgard
11-07-2014, 02.00.47
L'uomo fissò Hedera senza però riuscire a rispondere nulla.
E subito nella piazza cominciò ad aumentare lo scetticismo verso quelle sue parole.
“Quest'uomo invece afferma il vero.” Disse all'improvviso qualcuno in mezzo alla folla. “E sinceramente la cosa non mi stupisce per niente, visto che da sempre l'uomo ricerca la felicità in simboli più o meno fantastici, come le Reliquie o qualche altro tesoro perduto.”
Tutti si voltarono verso quella voce, compreso il giovane giardiniere che sempre più gelosamente stringeva in mano quel suo sacchetto.
A parlare era stato un uomo vestito di nero, dall'aspetto austero e senza alcun bagaglio con sé, fatta eccezione per una piccola borsa da viaggio.
I capelli erano incanutiti, di un grigio chiaro e la barba appariva ben curata.
Lo sguardo era però vispo e l'espressione ammansita da una vaga serenità.
Nonostante tutto qualcosa sembrava differirlo da uno dei tanti pellegrini che attraversavano la regione verso i santuari o gli altri luoghi di culto.
Come se quella sua figura fosse aliena da ogni condotta religiosa.
Non indossava infatti crocifissi, né altro simbolo che riportasse ad un'idea di culto o di Fede.
E nel giungere in piazza, proprio davanti alla statua della Vergine Maria, né un cenno e neanche un atteggiamento di venerazione aveva palesato verso quella Santa scultura.
Tuttavia i lettori hanno già incontrato questo individuo, ad Amoros intento a conversare con Elisabeth.
“Finalmente qualcuno che sa darmi ragione!” Esclamò l'uomo che aveva parlato alla folla di Gioia Antiqua.
“Dunque è tutto vero riguardo a quella mostra?” Avvicinandosi il giovane giardiniere all'individuo appena giunto nella piazza.
“La cosa” sorridendo questi “mi sembra molto probabile, ragazzo mio.” Si voltò poi verso Hedera, sempre in compagnia di Maria. “E voi non siate scettica, madama.” Rivolgendosi a lei. “Gli uomini hanno bisogno di qualcosa che sappia alimentare i loro sogni. E nulla è più adatto di un fiore a fare ciò. I fiori sono diffusi ovunque e tutti possono possederne uno. Ma sono anche intrisi di bellezza e di un mistero quasi mistico, grazie a quel loro linguaggio segreto che taluni amano decifrare in risposta proprio ai desideri umani.”

Guisgard
11-07-2014, 02.11.37
Tutto era stato deciso.
Bauon consegnò ad Altea una lettera di presentazione presso un certo Solone, un intellettuale di Lortena che aveva conosciuto anni prima durante un suo viaggio in quelle terre.
Egli avrebbe ospitato la principessa ed il suo seguito nella sua casa ed informato loro circa gli usi e le tradizioni non solo di Lortena, ma anche di molte altre città che sorgevano in quei territori.
Poco dopo, mentre Altea era ancora al tempio a pregare, Ahmed tornò da lei.
“Altezza...” disse “... ho parlato con messer Carolon ed i suoi compagni... forse è meglio che veniate anche voi a trattare con lui, poiché ci sono alcune cosa da risolvere e spetta a voi decidere in merito.”

Guisgard
11-07-2014, 02.41.11
La piazza pullulava di ogni genere di individui che indifferenti attraversavano quello spazio ormai senza più badare al cupo spettacolo offerto loro dalle autorità.
I corpi dei ribelli penzolavano al sinistro sibilo del vento che soffiava dalle montagne, ormai in una ritmica e macabra melodia simile ad un lento lamento strozzato.
I soldati vigilavano che tutto scorresse tranquillo, ridendo, motteggiando e rivolgendo gesti osceni contro quei cadaveri.
E tra coloro che passavano da quel luogo una figura, raminga e silenziosa, si aggirava con le fattezze di un'ombra, intenta com'era ad evitare ogni attenzione verso la sua persona.
“Che olezzo insopportabile...” disse piano, gettando uno sguardo su quei cadaveri “... ecco da queste parti come puniscono i rei... dopotutto non dovrei meravigliarmene, visto il modo in cui hanno ucciso il povero Imone...” tirandosi su il bavero della giacca, più a volersi coprire che a proteggersi da quella puzza insopportabile che appestava l'aria.
Passò allora oltre il centro della piazza e guardò in su, verso il Castello Eubeo.
“Perdonate...” avvicinandosi ad uno dei passati “... è questo maniero il luogo in cui si trovano i signori di Lortena?”
“Abbassate le mani e fate meno gesti possibili, giovanotto...” fece il passate “... quello è il Castello Eubeo ed è in mano ai ribelli. Ci sono soldati ovunque che osservano tutto e tutti.”
“Dove dimorano allora i signori di questo posto?” Domandò Guisgard.
“Alla Rocca del Tireo.” Rispose il passante. “Sorge fuori città, seguendo quella strada.”
“Vi ringrazio di cuore.” Sorridendo Guisgard.
“Fate attenzione.” Mormorò il passante per poi andare via.
Così Guisgard, salendo di nuovo in sella al suo cavallo, imboccò la strada indicatagli dal passante e galoppò verso la Rocca del Tireo.
Dopo un po' intravide da lontano la monumentale costruzione che guardava con le sue torri verso il passaggio che dall'entroterra metteva poi in comunicazione con i confini esterni della contea, fin verso le coste.
Raggiunse infine una piccola costruzione fortificata all'imbocco di un ponte, che fungeva da avamposto per controllare chiunque si avvicinasse alla rocca.
“Chi è là?” Gridò uno dei soldati di guardia.
“Viva il conte!” Rispose Guisgard.
I soldati scoppiarono in grasse risate.
“Da dove vieni tu?” Chiese uno dei militari.
“Sono giunto da poco a Lortena.” Fece Guisgard. “Anzi, ritornato è la parola giusta.”
Allora manchi da un bel po'!” Ridendo un altro di quei soldati.
“Già, proprio così.” Annuì Guisgard.
“Beh, sappi che il conte non c'è più.” Disse il soldato. “E' morto e parlare troppo di lui potrebbe metterti nei guai.”
“Beh...” mormorò Guisgard “... qualcuno dovrà pur governare in questo luogo, no?”
“Ma non il conte!” Ridendo ancora il soldato.
“Non sapete” argomentò Guisgard “che chiunque prenda il posto di qualcuno più alto di lui in rango o gerarchia ne assume solitamente il titolo? A meno che il nuovo arrivato non sia un principe o un re.”
“Ma chi sei tu?” Fissandolo un altro dei soldati. “Forse un avvocato o qualcosa del genere?”
“Sono...” prendendo fiato Guisgard “... sono Imone Marsin... appena ritornato a Lortena dai miei studi... avvertite dunque i vostri superiori.”
I soldati restarono interdetti, per poi scambiarsi varie occhiate incredule.
“Avanti...” uno di loro ad un altro “... corri alla rocca e fa avvertire lord Froster. Sbrigati!”
E quel soldato obbedì.
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Guisgard
11-07-2014, 02.53.56
“Il modo migliore per ricordarli e per onorare la loro memoria” disse Roland a Clio “è quello di continuare la nostra lotta. Non devono essere morti invano.” Annuì poi a quelle ultime parole della ragazza. “Si, ci ritroveremo al tempio domattina per le preghiere. Intanto stanotte attendo uno dei miei uomini per informarmi sull'umore dei nostri compagni al Castello Eubeo. Ora cercate di dormire. Dobbiamo essere forti ed aggrapparci a tutto per resistere. Anche all'odio verso quei maledetti cavalieri di Imperion.”
I due così si separarono.
Clio tornò nelle sue stanze, mentre Roland, poco dopo, incontrò il suo compagno in un vano segreto della rocca, che lo informò del ritorno a Lortena di Sartios, senza però essere riuscito ad avere notizie di Imone.
La notte trascorse rapida, sebbene inquieta ed al mattino alcune ancelle svegliarono presto Clio.
Froster infatti aveva fatto chiamare la ragazza con una certa urgenza.

Clio
11-07-2014, 14.04.14
Roland aveva ragione.
Onorare la loro memoria era l'unico modo per ricordarli, far in modo che non fossero morti invano.
Mi accomiatai dal mio secondo e raggiunsi le mie stanze.
Ero esausta.
Mi buttai sul letto e piansi a lungo, in silenzio, la testa nascosta tra i cuscini.
Mi addormentai così è così mi svegliai, ringraziando di non ricordare i sogni.
L'alba mi trovò determinata.
Crucciarmi per la morte dei miei amici non sarebbe servito a niente, combattere in loro nome, probabilmente sì.
Mi preparai con calma, in modo da essere impeccabile, come se i fatti del giorno precedente non mi avessero minimamente scosso.
Indossai uno sfarzoso abito nero con inserti in pizzo, e ricami in fili argentati, a cui abbinai un'austera collana d'argento e ossidiana.
Tutto sommato, non mi dispiaceva portare sempre il nero, se non fosse per il motivo per cui ero costretta a farlo.
Lasciai i capelli quasi sciolti, fermando solo due ciocche sulla nuca in un fermaglio d'argento.
Non avevo l'aspetto di un fanciulla preoccupata o scioccata dall'esecuzione.
Froster mi stava aspettando, dopo aver indossato la mia maschera sorridente e spensierata lo raggiunsi.
"Buongiorno mio signore..." Cinguettai, entrando nell sala "Perdomate se vi ho fatto attendere..." Sorrisi.

Altea
11-07-2014, 14.54.18
La flebile luce filtrava quasi dalla finestra, pregavo con tanta intensità da non accorgermi mancava poco all' Alba, al momento della partenza..improvvisamente entrò Ahmed e mi informò di Carolon.."Ecco, iniziamo già con gli impedimenti, ho fatto preparare tutto ad Amina, Korshid e le ancelle per la partenza a Lortena..dobbiamo partire all' Alba..e ora ci si mette Carolon e non mi sorprendo, deve sempre protestare su qualcosa quell' uomo" dissi con tono risentito "Dobbiamo fare in fretta, allora, cosa vuole..patteggiare sui soldi? Spero sia per un giusto motivo, altrimenti ce ne andremo senza risposta e senza uno dei suoi uomini..ormai è deciso."
Prendemmo i cavalli e raggiungemmo il carrozzone della Compagnia dei Re di Cuori e vidi uno degli uomini di Carolon.."Chiamate il vostro capo..e dite venga qui con sollecitudine, visto la Principessa è in partenza..grazie mille" dissi spazientita..già si era iniziata male questa partenza, mentre aspettavamo Carolon parlai con Ahmed su Lortena.."Ahmed, pensavo, a quello strano uomo..Musain..è una figura enigmatica. Eppure è sempre venuto in nostro aiuto e se non fosse stato per lui non avremmo neppure questa spada, disse che se pure la sua spada era per Imperion sarebbe stato a mia disposizione...una stranezza..ha pure dato la clemenza ad Ismael quella sera..il problema sono gli uomini di Imperion che capeggia, ma un esercito non dovrebbe rispecchiare il loro comandante o capo? In teoria, non dovremmo temere nulla a Lortena, come vi spiegai egli si trova laggiù..purtroppo sono gli uomini di Imperion che mi preoccupano, ma abbiamo lui dalla nostra parte, almeno lì e almeno si spera..ma meglio non ci immischiamo in strane storie, sono certa milord Solone saprà darci i buoni consigli".

Guisgard
11-07-2014, 16.05.03
Clio raggiunse la sala e impreziosita in quel suo abito nero ed elegantissimo, con i capelli sciolti e gli occhi languidi, si presentò bellissima al suo futuro consorte.
“Mia cara...” disse Froster nel vederla “... attendevate forse visite? C'è infatti un ragazzo, appena giunto alla rocca, che afferma essere vostro cugino Imone di ritorno dai suoi studi. Pare manchi da anni da Lortena e asserisce di aver scritto riguardo questo suo ritorno in patria. E' vero? Io non ne sapevo nulla.”
“Milady...” mormorò Musain che se ne stava accanto ad una delle finestre a fissare la campagna circostante la fortezza “... siamo in guerra... una guerra civile, contro un nemico che si spaccia per lupo ma che agisce come un ratto nell'oscurità... possono esserci spie ovunque, occhi ad ogni passo ed orecchi dietro ogni muro... dobbiamo essere vigili e prudenti... per questo occorre sapere sempre chi esce e chi entra da questa fortezza...”

elisabeth
11-07-2014, 16.07.59
Madama Panergeys......doveva amarla tantissimo........sapevo che era una reazione dettata dal rifiuto........perchè...potevo non essere lei......ma guardando quei vestiti....guardando il mio volto alla specchiera....e il mio corpo in quel dipinto........stentavo io stessa a non credere che fossi Simoyn......." non avete avuto il tempo di sapere se fossi veramente tornata ......mi avete guardata in volto perchè vi ho costretta a farlo...............questa e' l'ultima conversazione in cui avrete la libertà di parlare riguardo le decisioni di sua Signoria.............metterò il vestito Rosso....amo quel colore...........si....sarete voi a farmi i capelli....e per tenerli metterete il fermaglio con diamanti che c'e'...nella scatola dietro i vestiti in fondo all'armadio...........". Come diavolo facevo a sapere del fermaglio...non avevo neanhce avuto il tempo di guardare cosa c'era in quell'armadio.....la lasciai da sola e andai nella stanza da bagno.....dove la vasca era stata preparata perchè io potessi immergermi......misi dei sali...alla mirra nell'acqua e tolsi il vestito e così come in quel dipinto entrai in quell'acqua profumata......mi immersi e chiusi gli occhi....non avevo dormito ed ero stanca...speravo che Rager fosse tornato alla locanda......infondo De Gur era un barone di Lortena......sentii dei rumori...non aprii gli occhi pensavo fosse PANERGEYS....

Guisgard
11-07-2014, 16.08.08
“Io credo” disse Ahmed ad Altea “che un esercito lo si giudica dai suoi generali e non dai suoi soldati. Quel cavaliere di cui dite si è sempre dimostrato nobile di aspetto e di animo.”
In quel momento arrivò Carolon.
“I miei omaggi, Altezza.” Salutando la principessa.
“Dunque?” Fissandolo Ahmed. “Perchè avete voluto incontrare Sua Altezza? Spero non ci siano questioni legate al vostro onorario.”
“Oh, assolutamente.” Sorridendo Carolon. “Ma volevo far presente alla principessa che in questo momento, non avendo altre missioni da svolgere, la mia compagnia di eroi erranti e a noleggio è tutta a vostra disposizione. Anche perchè io non posso permettermi di lasciare qui l'intera compagnia, assegnando un solo uomo ai vostri servigi.”
“In pratica” fece Ahmed “ci state dicendo che dobbiamo ingaggiare l'intera compagnia?”
“Esatto.” Annuì Carolon. “Ma vi invito a riflettere bene sugli innumerevoli vantaggi di ciò. In pratica io ed i miei ragazzi vi seguiremo ovunque, pronti a tutto pur di difendere Sua Altezza e di proteggere i suoi interessi. Naturalmente, data l'eccezionalità della situazione, posso farvi un prezzo di favore.”

Altea
11-07-2014, 16.52.00
Ad un tratto arrivò Carolon...lo seguivo e sentivo ogni sua parola... mi chiedevo perchè mai avessi chieso aiuto a quell' uomo.
"Messer Carolon" dissi cercando di prendere respiro e stare calma "Mi vedete come sono vestita? Indosso pure dei vestiti occidentali visto la delicatezza della missione per cui stiamo partendo per non dare troppo nell' occhio...il vostro carrozzone è il problema..non certo voi..questo enorme marchingegno a forma di barca sputa vapore...che non passa certo innosservato...no.." guardai poi Ahmed.."Egli non sa nulla di ciò che dobbiamo fare e purtroppo non possiamo neppure dirglielo" dissi sospirando "quindi devo ringraziarvi messer Carolon, ma devo rifiutare..non è un viaggio di piacere".
Risalii sopra Shamir, accarezzai il suo manto nero e feci cenno ad Ahmed di tornare a Palazzo.."Avanti..un lungo viaggio ci sta aspettando..il Sole ormai sta nascendo del tutto dall' Oriente, e tutto è pronto, penso sia ora finalmente di partire, avevo già dato tutte le disposizioni e ci staranno aspettando, verranno dunque con noi pure Hassan e Hamid".

Clio
11-07-2014, 16.53.03
Maledizione! Cosa diavolo ti presenti qui? E adesso che mi invento?
Mi mostrai sorpresa ed incredula.
"Oh cielo.." mormorai "Sì, certo... mio cugino Imone è stato cacciato anni fa da mio padre per le sue idee liberali.. l'ha mandato a studiare perché imparasse a comportarsi.. lui.." esitai, con le lacrime agli occhi, e abbassai lo sguardo.
"E' vero.. ha scritto, ha detto che sarebbe tornato.. ma io.. non ci ho dato peso.. io non pensavo lo facesse davvero.. insomma.. siamo in guerra, l'avete detto voi..." Alzai lo sguardo a cercare Froster e arrossii.
"E' venuto per me.." con le lacrime agli occhi "Aveva promesso.." mormorai, per poi alzare di nuovo lo sguardo "Quando se ne andò, anni fa, mi promise che dovunque sarebbe stato, sarebbe tornato a Lortena per il mio matrimonio, per farmi da testimone..".
Guardai poi Musain "Posso uscire io e mandarlo via se volete.. sono sicura che lo riconoscerei nonostante gli anni... e lui capirà che questo non è posto per lui se sarò io a dirglielo, se invece è un impostore ve lo consegnerò..".

Hedera
11-07-2014, 20.08.00
L'arrivo dell'uomo nerovestito la sorprese un poco, soprattutto perché un uomo dall'aspetto così austero e dall'aria intelligente che si ponesse a difesa di un personaggio tanto iniquo come uno strillone da quattro soldi non le era mai capitato.
Le parole che l'uomo le rivolse la trassero sulla difensiva: quante volte le suore le avevano detto che il suo fantasticare di suo figlio era una vanità, un nutrimento fantasioso e maligno con cui gonfiare un cuore già allo spasmo della sopportazione?
"Del resto anche alla Vergine Santa sono sacri i gigli" capitolò pur senza deporre quella sua aria di sfida, giacché era chiaro che l'uomo non si curava affatto del culto della Madonna.
"Ma non è faccenda per me. Ciò che cerco non me lo può concedere nessuna regina, imperatrice o sultana... né io posso indugiare a coltivare fiori, dunque buona fortuna a chi voglia spendere il suo tempo così, piuttosto che lavorando per ottenere ciò che desidera" concluse allargando appena le braccia.

grazia
11-07-2014, 20.45.51
Leggo l'enigma ma ascolto anche Lyon e Rinos, sorrido e infine parlo "sentite qui in fondo c'è un indovinello ve lo leggo e poi ne parliamo" lo leggo a loro “Tre uomini si trovano in un Giardino meraviglioso e fissano un bellissimo Fiore, di uno splendore cromatico ed indecifrabile, frutto dei suoi petali fittamente intrecciati.
Il primo si contenta di ammirare il Fiore senza però toccarlo mai.
Il secondo decide di vendere tutto ciò che possiede e acquistare quel Giardino, anche se non sceglierà mai di cogliere il Fiore.
Il terzo, infine, coglie il Fiore, ma solo per sottrarlo alla vista di tutti gli altri e conservarlo nella sua dimora.
Chi secondo voi fra i tre uomini possiede veramente quel Fiore?”
Mi fermo un attimo e li guardo incuriosita, sono li che pensano e sto pensando anche io all'enigma, sicuramente chi ha raccolto il fiore non lo possiede, perchè così facendo lo lascia morire, ma aspetto anche il loro parere.
" ditemi, secondo voi chi possiede il fiore? e dove sarà quel giardino? Sempre se esiste?"
Aspetto una risposta e rifletto, forse il secondo o più probabilmente il primo che lo ammira e si ferma li senza pretendere nulla in cambio se non poterlo ammirare e lasciare che rimanga così com'è?

Guisgard
12-07-2014, 00.51.06
Panergeys si avvicinò alla vasca in cui si trovava Elisabeth.
Prese allora un largo telo ed attese che la donna terminasse il suo bagno.
Avvolse poi il corpo di Elisabeth nel telo e lo asciugò con cura.
“Lei mi giurò” disse Panergeys ad un orecchio della donna “che se anche l'avessero cercata non sarebbe più tornata. Fuggì via. Forse col demonio... si, lei era disposta a perdere anche l'anima per una sola ora di piacere...”
Finito di asciugarla, Panergeys spalmò dell'unguento sulla pelle di Elisabeth e poi le versò alcune gocce di profumo.
Infine aiutò la donna ad indossare l'abito rosso che aveva scelto.
La fece allora sedere di fronte alla specchiera e cominciò a spazzolarle i lunghi capelli, per poi raccoglierli e fissarli con il fermaglio di diamanti.
Ma proprio in quel momento qualcuno bussò ala porta.
Era una servitrice.
“Milady...” fissando Elisabeth “... è ritornato il vostro servitore e chiede urgentemente di parlarvi... dice che è cosa assai importante...”
Rager era dunque ritornato al castello di De Gur.
Ma perchè?

Guisgard
12-07-2014, 01.45.56
Tutto era ormai pronto per la partenza.
Così Ahmed e gli altri servitori di Altea, caricato il necessario su una carrozza, lasciano Amoros per dirigersi verso Lortena.
Il viaggio fu lungo ma tutto sommato tranquillo.
E durante il tragitto più volte Carjan interrogò gli astri con i suoi poteri di veggente.
“Insidie e pericoli ci attendono in questo viaggio...” disse il piccolo mago “... un caprone carica ma resta impigliato con le corna in un cespuglio... ciò simboleggia il tipo di minaccia che dovremo affrontare...”
E dopo diverse ore di viaggio, finalmente, la carrozza giunse a Lortena.
La contea si mostrava con una terra felice, baciata dall'aria fresca e pulita delle sue montagne, che fungevano anche come barriere naturali e attraversata da importanti vie commerciali.
Sulla strada un cartello indicava la breve distanza che ormai portava verso la capitale.
Ma proprio in quel momento, dalla carrozza Altea ed il suo seguito videro un carro da contadini che veniva verso di loro.
“Si potrebbe chiedere qualche informazione a quel contadino.” Indicando quel carro Ahmed.

Guisgard
12-07-2014, 02.06.03
“La regina di Gioia Antiqua” disse l'uomo vestito di nero a Hedera “non è una semplice regnante. Per certi aspetti il suo potere, si dice, sia superiore a quello degli imperatori Asburgici o a quello dei fiabeschi sultani d'Oriente.”
“Come può essere ciò?” Uno tra la folla. “Ella non governa forse su una sola città? Non certo su un impero o un sultanato!”
“Eppure, amici miei, i re più potenti non sono il Delfino di Francia o il Principe elettivo di Germania.” Sorridendo l'uomo vestito di nero. “Il mitico Re Mida o il leggendario re Artù, sebbene signori di poemi e romanzi, vantano poteri molto più grandi.” Annuì divertito. “Questo perchè quei re riescono ad accendere la fantasia e dunque i sogni degli uomini. E in un certo senso questo è il vero potere della regina di Gioia Antiqua.” Si voltò a fissare di nuovo Hedera. “E voi, madama, siete davvero sicura che quella regina non possa darvi ciò che bramate da sempre in cambio di quel suo Fiore? Se pensate ciò, allora, è solo perchè, forse, non conoscete il vero valore che per lei può avere quel Fiore.” Fece un passo verso di lei, trovandosi poi così vicino a Hedera al punto da poter quasi toccare col suo sguardo gli occhi della ragazza. “Il valore di un regno da conquistare, di un tesoro dimenticato o di un bambino smarrito...” e nel parlare i suoi occhi sembravano quasi avere un potere ipnotico.
Rise appena.
“Oh, non lasciatevi suggestionare dalle mie parole...” aggiunse, alzando finalmente da lei quei suoi occhi indagatori “... lasciate la magia ai ciarlatani e i miracoli ai bigotti...” con tono sarcastico e gettando un'occhiata verso la statua della Santa Vergine Maria “... ma ognuno di noi cerca qualcosa... che sia una donna, un uomo, un bambino o anche un Fiore...”
E nell'udirlo Maria restò turbata.

Guisgard
12-07-2014, 02.27.19
Quell'enigma letto da Grazia ai componenti della Compagnia del Re di Cuori sembrò attirare l'attenzione di tutti loro.
Rinos e Lyon apparvero subito molto presi da quell'indovinello e lo stesso si poteva dire di Arwyn e Gualuc.
“Sembra un po' complicato...” disse pensieroso Rinos.
Ma proprio in quel momento avvenne qualcosa nella piazza che destò tutti loro da quei pensieri.
Era un araldo che si apprestava a leggere al pubblico un bando:

“Udite udite!
A Gioia Antiqua la regina ha proclamato l'inizio di una grande mostra, dove ogni giardiniere, botanico, fioraio o esperto o appassionato di fiori potrà concorrere per la vittoria!
Chiunque infatti riuscirà a portare alla mostra un Fiore unico, straordinario, mai veduto prima d'ora avrà diritto al premio messo in palio!
Ossia potrà chiedere tutto ciò che desidera, fosse anche la metà del regno!”

“Che coincidenza...” fece Lyon “... noi siamo qui a spremerci le meningi sui misteri di questo nostro libro, che appunto parla del leggendario Fiore Azzurro e in piazza arriva quel bando che guarda caso parla anch'esso di un Fiore straordinario...”
“E se fra queste due cose ci fosse un legame?” Mormorò Rinos. “Un legame tra questo libro e quella mostra?”

Guisgard
12-07-2014, 02.56.04
“Un liberale...” disse Froster scuotendo la testa “... ci mancava solo questo...”
“Badate...” fece Musain “... i vostri nuovi alleati di Imperion si definiscono anch'essi liberali...”
“Si, certo...” farfugliò subito il tiranno “... io non intendevo certi criticare... volevo solamente dire che...”
“Io di politica mi interesso poco.” Lo interruppe Musain. “Sono uno spadaccino, non un politicante. Mi interessa la battaglia, non questo genere di cose. Vi invitavo solo ad essere prudente, milord.”
Froster annuì.
“Andate da questo vostro cugino, milady...” Musain a Clio “... accertatevi che sia lui e poi si deciderà cosa fare... dopotutto è il vostro testimonio alle nozze.”
Intanto, in una saletta poco distante, Guisgard era stato lasciato dai servitori ad attendere.
“Sei ancora in tempo, perchè non vai via?” Fra sé e sé. “Sei giunto nella tana del nemico, quando invece dovresti essere miglia e miglia lontano.” Scosse il capo, come a voler allontanare quei pensieri. “Suvvia, devo stare calmo... dopotutto soltanto quel dannato spadaccino, quell'assassino, conosce il mio aspetto e solo lui è animato dalla volontà di uccidermi. Tutti gli altri qui saranno impegnati nella loro guerra... massi, devo stare tranquillo... chissà poi, magari quel tipo neanche più si ricorda di me... io invece si...” stringendo la spada del povero Imone “... io si, rammento tutto...” ad un tratto udì dei rumori di passi e poi delle voci.
Istintivamente corse a una delle finestre e vide nel cortile circostante due uomini, riconoscendone subito uno.
Era proprio Dension.
E i due avevano imboccato le stesse scale che aveva preso lui, diretti dunque in quella stanza dove ora si trovava anche Guisgard.
Questi allora si guardò intorno, accorgendosi subito di una porticina.
Oltre la quale, una volta aperta, il ragazzo si ritrovò in un piccolo vestibolo laterale, da cui si apriva una finestrina che sembrava dare ai piani sottostanti.
Poco dopo nella stanza giunse Dension e l'altro cavaliere che lo accompagnava.
Mentre un attimo dopo, dalla porta che si trovava dall'altra parte di quell'ambiente, anche Clio entrò in quella stanza.
E con sua sorpresa si accorse che non vi era nessun cugino ad attenderla, ma solo Dension e il cavaliere che lo accompagnava.
“Milady, che splendore.” Lo spadaccino a Clio. “Devo ammettere che siete la vera meraviglia di queste terre.” Le si avvicinò, baciandole poi la mano. “Come mai vi aggirate da sola in questa rocca, senza il vostro futuro sposo?” Sorrise. “Io non lascerei mai da sola una ragazza come voi. Neanche per un istante.”
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grazia
12-07-2014, 10.34.15
Che strano davvero, che la Regina stia cercando il nostro stesso fiore?
E perchè poi, sara innamorata di un uomo che non la ricambia?
Forse conosce il nostro libro, guardo e ascolto gli altri della compagnia
" sicuramente c'è un nesso tra le due cose, starà cercando anche lei il fiore azzurro"
Devo trovare la soluzione all'enigma e magari se riuscissimo a trovare il fiore
potremmo partecipare alla mostra e chiedere tutto ciò che vogliamo.
Ma che dico! Quel fiore è un simbolo secondo me e non esiste.
Ma tentar non nuoce.
" E se andassimo anche noi a Gioia Antiqua? Cosa ne dite? "

Altea
12-07-2014, 17.51.18
Ritornammo a Palazzo e tutto era pronto, mi cambiai le vesti nuovamente..mi misi alcune comode dei nostri usi per il viaggio..era strano..me lo facevano notare pure i miei genitori e tutto il mio seguito, quanto poco dessi importanza ai miei vestiti, ai gioielli, ai capelli ed avevo a disposizione gli abiti più belli dai tessuti più raffinati e i gioielli più antichi e preziosi... forse il mio voler stare tra la folla, per capire i loro voleri e sogni mi faceva essere una di loro..un giorno avrei voluto regnare facendo felice il mio popolo.ma chissà se quel giorno fosse mai arrivato.
Sospirai..forse Korshid aveva ragione sul suo discorso sull' Amore..ella sosteneva per il principe Abrham volevo essere la più bella, ora che avevo chiuso la porta del cuore non avevo interesse della mia figura, anche se ovviamente si capiva fossi una Principessa anche se per me esserlo era tutt' altro..a volte dannavo gli Dei per la mia immagine, volevo essere stata affidata alla Dea guerriera come mia sorella maggiore, invece per il mio aspetto mi affidarono alla Dea della Armonia, Bellezza e Cultura e per fortuna della Gioia.
Il viaggio ebbe inizio e fu tranquillo, fortunatamente, anche se il mago profetizzava nulla di buono.."Carjan, portate più sfortuna voi che quel caprone impigliato tra i cespugli" e sorrisi quando vedemmo un contadino con in carro.
Scesi pure io con Ahmed..si poteva vedere la capitale in lontananza e l' aria era frizzante e le montagne svettavano come una grande trincea..aveva ragione il povero Imone Marsin riguardo la bellezza di quel territorio e mi rammaricavo vi fosse una guerra in corso.."Già Imone, ti promisi sarei venuta un giorno, qui, quando tutto era in Pace per trovarti e invece sono qui in piena guerra, non so cosa mi aspetta...se solo tu fossi stato in vita..strano il Destino mi abbia portato qui". Ricordai le sue parole..."entrambi avevamo lo stesso Destino, entrambi eravamo in partenza"..solo io non sapevo, inconsciamente di essere in partenza per la sua Contea e città..e lui in partenza per il Regno dei Cieli.
"Messere .. dovremmo raggiungere la capitale, siamo sulla giusta strada? Conoscete un certo milord Solone, dovremmo raggiungere la sua dimora..siamo stranieri di questo posto..magari se ci accompagnaste sapremmo ricompensarvi bene" dissi sorridendo al contadino.

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elisabeth
12-07-2014, 19.08.45
L'odore della mirra aveva invaso la camera da bagno....i vapori dell'acqua calda avevano formato piccole nuvole....i miei occhi erano persi nel vuoto....erano fissi....non vedevano nulla...mi sentivo trascinare da forze che non avevo mai conosciuto...c'erano momenti nella mia mente dove si creavano ricordi che non potevano fare parte della mia vita...........Panergeys...era lì...accanto alla vasca ed attendeva con un telo di lino.......non ne avevo voglia....ma era tempo che io uscissi da quel torpore.....mi alzai in piedi....ed uscii fuori dalle nuvole di vapore....il corpo.....stava lasciando una pozza d'acqua sotto i miei piedi....e lei ..diligente e servizievole...avvolse il mio corpo.....tampono' ogni parte.....lasciandomi umida e profumata.....prese della crema...alla stessa fragranza dei sali.....e facendosi aiutare dall'umidità della mia pelle....la spalmò con dovizia...rendendola elastica e profumata.........il vestito rosso era pronto.....misi il vestito...ed ascoltai la voce di Panergeys...sussurrata al mio orecchio........" Pensate veramente che si possa vendere l'anima al diavolo per un'ora di piacere..........forse...solo...se la fonte del piacere fosse il diavolo in persona......credo che sia solo...frutto di male lingue...." Ero seduta difronte alla specchiera mentre Madama mi alzava i capelli....il fermaglio in diamanti era perfetto...........E tutto l'insieme era rimasto intatto come quel ritratto nella locanda.....una serva entrò in camera ...annunciando la presenza di Rager......sobbalzai......tornai con i piedi per terra ......che era successo....?...." Fatelo entrare......Panergeys......lasciateci soli......".....Mi alzai dalla poltrona e vidi entrare Rager......." Chiudete la porta.......perchè siete qui......siete un pazzo........Oxuid ....non doveva chiedervelo........"...mi spostai ed andai alla finestra.......guardai fuori..il sole era alto e caldo......." Parlate Rager...vi ascolto......" Tra le mani avevo il medaglione che mi aveva dato Musain..........lo strinsi forte e mi preparai ad ascoltare......

Hedera
13-07-2014, 21.19.39
Hedera trattenne a stento l'ironia quando lo sconosciuto nerovestito prese a parlare di principi e leggendari regnanti, tanto che si volse scuotendo il capo verso Maria, per invitarla a seguirla fuori da lì, ma quando le si avvicinò molta della sua baldanza sembrò svanire: quell'uomo la inquietò e la menzione del bambino smarrito le fece tremare le gambe, mentre il volto le si faceva pallido, tanto che combatté la tentazione di farsi il segno della croce: la risata di lui e il suo seguente invito a non farsi suggestionare erano dunque particolarmente necessarie, ma questo non valse a rassicurarla. Al pari suo anche Maria sembrava spaventata.
Ammesso e non concesso che la regina di Gioia Antiqua potesse darle ciò che da anni era diventato il suo chiodo fisso... di certo lei non era in grado di ottenere alcun fiore che fosse degno per bellezza e unicità di una regina.
"E sia" mormorò quasi a se stessa "ragazzo, tu" chiamò all'indirizzo del giovane giardiniere, attirandolo con un cenno pur tenendo sempre d'occhio l'uomo nerovestito "vieni qui, avvicinati" lo invitò, quindi all'uomo nerovestito:
"E presumo che per essere tanto convinto di ciò che dite, voi conosciate bene le contrade di Gioia Antiqua e la strada per arrivarvi?"