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Visualizza versione completa : Il Fiore Azzurro (Il viaggio della Santa Caterina)


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Clio
14-07-2014, 01.46.51
Volevo alzare gli occhi al cielo a quelle parole di Froster, ma Musain venne inconsapevolmente in soccorso della mia pazienza.
E secondo te perché me lo sono inventato, genio? Non sei anche tu un liberale? Ora che stai per ottenere un titolo nobiliare, improvvisamente cambi bandiera? Patetico..
Froster era davvero un idiota.
Sorrisi e annuii a Musain, era fin troppo accondiscendente, mi chiesi cosa avesse in mente per mio cugino, di sicuro doveva stare in guardia, ma se era così pazzo da presentarsi lì, probabilmente lo sapeva.
Dovevo avvisare Imone della storia che avevo inventato, non potevo rischiare che scoprissero.
Mi accomiatai così dai due uomini e raggiunsi la saletta dove Imone mi stava aspettando.
Quanto era cambiato? Lo avrei riconosciuto dopo tutti quegli anni?
Il cuore sapeva di sì, avevamo passato così tanto tempo insieme da bambini, che ogni ricordo era nitido e vivo nei miei ricordi.
Dovevo comunque mantenermi calma, anche se avrei voluto correre come facevo da bambina, lui mi prendeva in braccio, mi faceva girare e io mi arrabbiavo, e continuavo ad urlare "Mettimi giù!". Almeno finché ero davvero piccola.
Una volta cresciuta, invece, si nascondeva nei passaggi segreti, e appariva all'improvviso alle mie spalle, facendomi spaventare a morte. Da quando iniziai ad allenarmi anche io, finiva puntualmente a pugni. E lui si prendeva sempre la colpa, anche se spesso cominciavo io.
Ma ero solo una ragazzina, come si arrabbiava quando facevo gli occhi dolci e suo padre se la prendeva con lui e non con me.
Quanto avevo sofferto per la sua partenza.
Ma poi ero cresciuta anche io, e avevo altro a cui pensare. Come avrei voluto averlo accanto a me in quella grotta, quando affrontai la prova più dura, e ricevetti l'iniziazione.
Ma io avevo sedici anni allora, e lui era già lontano.
Ero arrivata davanti alla stanza, il cuore batteva forte, entrai sorridendo.
Ma poi restai interdetta. Imone non c'era, ma solo il maledetto che aveva ucciso i miei lupi.
Tu prega di non cadere mai nelle mie grinfie, perché non hai idea di che morte ti riserverei..
Pensai, mentre continuavo a sorridere, porgendogli la mano da baciare.
Arrossii lievemente a quelle parole galanti, mentre la mia mente già fantasticava.
In casi del genere, essere donna aveva indubbi vantaggi.
Oh, ma così mi rendi tutto troppo semplice..
Normalmente avrei risposto in modo innocente, come se non avessi nemmeno sentito.
Ma stavolta no.
Lo guardai negli occhi per un momento, per poi abbassare di nuovo lo sguardo, come si conveniva.
"Oh, mi fate troppo onore, milord.." sorrisi "Devo dedurre che siete astemio?" scherzai "Non posso certo competere con la vera meraviglia di queste terre..." risi appena "Beh, il mio promesso sposo ha cose più importanti a cui pensare.. devo sbrigare una faccenda personale..".
In quel preciso momento mi ricordai di Imone.
Come mai non era lì?
Un pensiero mi attraversò, forse si era nascosto e voleva cogliermi di sorpresa come faceva anni prima.
Evitai di guardare il quadro dietro il quale si apriva un passaggio segreto che portava alle cucine.
Oppure poteva semplicemente essere nel vestibolo, ma non guardai la porticina.
O più semplicemente non era ancora arrivato, o era andato in qualche altra stanza, era casa sua dopotutto, ma mi meravigliava che lo lasciassero scorrazzare per il castello.
No, l'ipotesi più plausibile è che volesse giocarmi un brutto scherzo, era proprio da lui.
Sorrisi, forse potevo volgere a mio vantaggio quella situazione, aggiornandolo sulla commedia che avevo messo in piedi.
"A quanto pare mio cugino oggi è tornato a casa, e io stavo andando a dargli il benvenuto.." risi appena "E' buffo, è stato cacciato anni fa per le sue idee liberali, che tanto facevano infuriare mio padre, e ora invece sono all'ordine del giorno, a quanto pare.." Sorrisi "Oh, non che queste cose abbiano importanza per me..".
Dovunque tu sia, cugino, vedi di ascoltare.. Sto cercando di salvarti la pelle..
Sorrisi, gaiamente.
"Sapete, quando partì mi promise che, dovunque sarebbe stato, sarebbe tornato a Lortena per il mio matrimonio, per farmi da testimone.." Guardai ancora negli occhi Dension per un momento "E ormai manca solo un mese.." Sorrisi, abbassando lo sguardo.
"Perdonate.. Non volevo trattenervi con queste sciocchezze.." Spostandomi leggermente per far passare i due uomini "Messer Musain vi starà aspettando.. Buona giornata signori..".
Adesso leva quella maledetta faccia dalla mia vista...

Guisgard
15-07-2014, 20.58.17
A quelle parole di Grazia, tutti gli altri della compagnia si voltarono verso Carolon.
“Dico...” disse questi fissandoli “... cos'avete da guardare?”
“Beh...” fece Rinos “... l'idea non è male, capo... dopotutto potrebbe essere un buon guadagno, no?”
“Credi?” Sbottò Carolon.
“Se davvero a Gioia Antiqua giudicano così importante quella mostra” mormorò Lyon “noi portando un degno Fiore potremmo vincere e dunque meritare il premio...”
“E quale sarebbe questo premio?” Chiese Carolon con tono scettico.
“Fin'anche la metà di un regno!” Esclamò Arwin.
“Utopie!” Scuotendo il capo Carolon. “Dovrei lasciare qui i nostri affari per intraprendere un viaggio fiabesco? Alla ricerca forse del nulla?”
“Ma, capo!” Disse Rinos.
“Con tutto il rispetto, capo...” sorridendo Arwin “... ma dove sono tutti questi nostri affari? Sbaglio o è un bel po' che non si vede il becco di un Taddeo?”
“Ed abbiamo perso anche l'incarico di quella principessa orientale...” annuì Lyon.
“E poi...” seccato il capo “... mettiamo pure che questa città esista davvero... dove si trova? E come ci si arriva?”
“Abbiamo il libro!” Ripose Rinos. “E Grazia è in grado di decifrare ogni suo segreto!”
Tutti annuirono.
“Voi siete certa che in quel libro ci siano Verità, damigella?” Domandò Carolon a Grazia. “Davvero può esistere quel misterioso Fiore Azzurro?”

Guisgard
15-07-2014, 21.06.31
“Madama...” disse l'uomo vestito di nero a Hedera “... uno studioso polacco ha da poco sviluppato un sistema che consente con esattezza di tracciare il preciso movimento del Sole, nonostante ciò che le tanto decantate Sacre Scritture favoleggiano da sempre circa la fiabesca Creazione dello spazio... e prima ancora gli antichi Greci furono in grado di comprendere cosa costituisce la comune materia, giungendo a scoprire l'infinitamente piccolo... e tutto ciò senza raggiungere il Sole o diventare tanto piccoli da penetrare gli oggetti inanimati...” sorrise “... come vedete, dunque, non occorre comprendere l'esatta ubicazione delle cose per conoscerne l'esistenza... molti mi hanno parlato di Gioia Antiqua. Certo, alcuni farcendone il tutto con miti e leggende, ma non dimentichiamo che prima dei viaggi del mercante veneziano Marco Polo il fiabesco Oriente non era solo terra di regni millenari e divinità potentissime, ma anche dimora di mostri ed esseri fantastici. Gioia Antiqua esiste. E forse chiede una prova per essere raggiunta. Una prova come... il credere appunto nella sua esistenza.”
Intanto il giovane giardiniere si era avvicinato a Hedera.
“In cosa posso servirvi, madama?” Chiese.

Guisgard
15-07-2014, 21.12.12
l contadino, a quelle parole di Altea, sgranò gli occhi ed annuì.
“In verità” disse “non vi è alcun milord. Il vecchio Solone è un filosofo e non è neanche ricco. Vive infatti in una vecchia capanna nel bosco.”
“Potete condurci là?” Chiese Ahmed.
“Non è molto ospitale...”
“Portateci là, al resto penseremo noi.” Disse Ismael.
Il contadino li condusse così presso quella capanna.
Fu poi pagato da Ahmed e andò via.
“Avanti...” fece Ahmed “... proviamo a bussare e vediamo chi è davvero questo Solone...”

Guisgard
15-07-2014, 21.15.32
Rager così fu al cospetto di Elisabeth.
“Il maestro” disse “ha indagato circa gli ultimi accadimenti in queste terre... quel barone de Gur è un potente aristocratico che dispone di molti uomini armati... voi... voi dovete sfruttare la somiglianza con quella donna e spingerlo ad abbracciare la nostra causa, facendone un alleato di Imperion qui a Lortena...”

Guisgard
15-07-2014, 21.18.08
Dension sorrise a quelle parole di Clio.
“Da qui ad un mese possono accadere tante cose...” disse poi lo spadaccino e voltandosi per un istante verso il suo compagno “... quanto al vino di queste terre...” tornando a guardare la ragazza “... se davvero vale in gusto la metà di quanto voi siete bella, milady, allora bisognerà proprio che lo si assaggi.” Baciò la mano della ragazza, indugiando però più del dovuto con la bocca sulla sua pelle. “Sono certo che ci rivedremo presto, milady...” ed uscì dalla sala insieme al cavaliere che era con lui.
Clio restò così da sola in quella sala.
Infatti di suo cugino non vi era neanche l'ombra.
Nel frattempo, dalla porticina laterale, Guisgard si era ritrovato dall'altra parte del corridoio sul quale si apriva la sala.
Arrivò allora ad una grossa scalinata.
“Voi... chi siete?” All'improvviso una voce.
“Io?” Voltandosi Guisgard. “Io sono... sono Imone Marsin!” Rispose con un impeto d'orgoglio.
La vecchia Menippa si avvicinò e cominciò a scrutarlo con una singolare attenzione.
E in quel momento il nostro impostore ebbe paura.
“Vecchia!” Arrivando Lhar. “Cosa fai qui? Torna nelle cucine!” Guardò poi Guisgard. “E voi chi siete?”
“Imone Marsin.” Annuì il falso cugino, stavolta ostentando molta meno sicurezza.
“Ah, finalmente!” Esclamò Lhar. “Qui vi attendono tutti!” Ridendo. “Sia il signor conte, che lady Clio! Su, venite con me, vi condurrò da loro!”

Altea
15-07-2014, 21.18.24
Il filosofo abitava in una capanna in un bosco, tutti erano stupiti..."E' un filosofo, lo ha detto messer Bauon..sarà un tipo particolare, magari vuole vivere isolato..su avanti un pò di aria di montagna ci farà sicuramente bene, non lo sapete?" e sorrisi.
Arrivammo nel bosco davanti alla capanna, pagammo il contadino e dissi avrei bussato io..."E' permesso..sono la principessa Altea e ci manda messer Bauon di Amoros, ci ha indicato voi, messer Solone, non preoccupatevi...veniamo in pace".

elisabeth
15-07-2014, 21.49.19
Guardavo fuori dalla finestra , mentre ascoltavo Rager....... conoscevo a stento il volto del barone e dovevo già immaginare quale sarebbe stata la mossa strategica per fargli cambiare idea..........Lei agiva sulla bellezza...sulla sua sensuale movenza...per renderlo folle...sembrava un uomo che aveva perso l'essere........" Rager.....a me poco importa di Imperion o di Lortena...non sono figlia di queste terre...mi hanno dato i natali.....ma la cosa si e' fermata lì......Avrei lavorato per Oxuid....tra vecchi libri e pergamene......ma piu' di una volta mi ha rammentato che la bellezza e' un'arma ancora più mortale delle più affilate spade che il mondo conosca.......ditegli che faro' il possibile........e adesso non trattenetevi più del dovuto la vostra presenza qui desterebbe dei sospetti...........portate i miei saluti a Oxuid....".....Vi di Rager andare via.....vidi anche un cenno di sorriso sul suo volto.......e questo mi rincuoro'.....mi sedetti sulla poltrona accanto alla finestra..........Symoin...non so nulla di te tranne il fatto che hai il mio stesso volto.............che potresti aver fatto il patto con il Demonio.......io in nome di Dio ho cercato di scacciare gli infedeli dal suo Tempio........se quello che devo fare e' cosa buona e giusta.....indicami il cammino......Stavo parlando con una defunta forse o con lo spirito che aleggiava tra quelle torri...ma era l'unica presenza che sentivo dentro di me......e tra il mondo dei vivi e quello dei morti...c'e' una forza che i vivi non riescono a violare.......qualcuno bussò alla porta riportandomi alla realtà....." Chi bussa...."....

Clio
15-07-2014, 21.55.28
Cominciavo a spazientirmi.
Dove si era cacciato?
Poi mi preoccupai di colpo.
E se gli fosse accaduto qualcosa? Se Musain l'avesse fatto catturare senza dirmi niente?
No, pensai, ero troppo paranoica.
Probabilmente avevo capito male la stanza.
Così, tornai sui miei passi, diretta alla sala dove avevo lasciato Froster.

Clio tornò nella sala dove aveva lasciato Froster e nell'entrare un'insolita scena si mostrò ai suoi occhi.
Il suo promesso sposo e il fedele Lhar stavano in piedi davanti alla libreria, ciascuno con un bicchiere di vino in mano.
Con loro però vi era un terzo individuo.
Stava di spalle all'entrata e aveva capelli scuri e mossi ed indosso una giacca di lamè.
Dalla cintura poi pendeva una lunga spada, sulla cui elsa vi era impresso il sigillo dei Marsin.
“Vi dirò, signor conte...” disse costui a Froster “... si può viaggiare e apprendere ogni sfaccettatura del mondo. Dagli usi di tutti i popolo, alle manie di ogni razza. Potete imparare l'architettura di un regno ed il suo stile pittorico preferito. Persino la cucina non avrà più segreti e tabù se assaggerete ogni singola pietanza di ognuno dei popoli di questa terra. Ma quanto alle donne, eh, credetemi, mai ho riscontrato il medesimo sentimento o la stessa passione in due donne differenti. Diciamo, per gli amici delle statistiche, che ogni terra ha un certo suo modo di etichettare il gentil sesso, dando la possibilità, o forse meglio chiamarla illusione, a noi uomini di poterle elencare. E così diremo che le donne di Francia sono le più maliziose, mentre quelle inglesi le più ambigue. Le tedesche le definiremo le più morigerate, le italiane poi senza dubbio le più passionali e quelle spagnole, infine, certamente le più calienti.”
“Che differenza c'è tra passionale e focosa, messere?” Chiese Lhar.
“Beh...” rispose Guisgard “... dipende se hanno marito oppure no.”
A quella risposta sia Froster che Lhar scoppiarono a ridere forte.
Ma in quel momento il tiranno si accorse di Clio sulla soglia della porta.
“Oh, mia cara...” fece Froster “... dove eravate finita? Fortuna per vostro cugino che abbiamo fatto noi gli onori di casa.”

Restai per un momento ad osservare la scena.
Il mio sguardo cadde sulla spada.
La spada di mio padre.
Sorrisi, pensando a quanto mi ero arrabbiata quando l'aveva data a lui e non a me.
Ero così gelosa.
Ma lui era lì, e niente aveva importanza.
Scossi la testa ascoltando i discorsi.
Hai capito il cugino..
Forse per la prima volta, rivolsi a Froster un sorriso sincero, mentre acceleravo il passo per raggiungere i tre uomini.
"Allora è qua.. Lo stavo aspettando dove mi avevate detto.. Ma al signorino piace fate di testa sua.." Risi appena, scuotendo la testa.
Ma se non era mai stato in quella stanza, se non era nascosto dietro il quadro mentre parlavo con Dension, allora non sapeva nè che doveva fingersi un liberale, né della promessa.
Fantastico!
Ma saperlo lì al mio fianco cancellava ogni preoccupazione.
Mi avvicinai, posando una mano sulla sua spalla.
Dovevo anche aggiornarlo che la Clio che conosceva non esisteva più, che ero diventata una stupida ragazza frivola.
"Bentornato, cugino.." Sorrisi, abbracciandolo.
Poi alzai finalmente gli occhi su di lui.
Gli occhi.
Mi mancò il fiato.
Azzurri.
Azzurri come l'oceano, come il cielo di una serata d'estate, come il migliore dei miei zaffiri.
Azzurri come i suoi.
Così, continuai a sorridere, gli lasciai un bacio affettutoso sulla guancia, per poi staccarmi da lui, e versarmi da bere a mia volta.
"Te la sei passata bene in esilio, a quanto vedo!" Sorrisi "Dovrai raccontarci tutte le tue avventure..".

Guisgard salutò con un lieve inchino Clio e sorrise appena al suo bacio sulla guancia.
Anche Froster sorrise, per poi fissare il falso cugino che invece era rimasto in silenzio.
“Messere...” disse sorridendo il tiranno “... neanche un saluto dunque a vostra cugina? Fino ad un attimo fa sembrava impossibile zittirvi. E ora?”
“Eh, milord...” scuotendo appena il capo Guisgard “... in verità sono... si, per la prima volta sono senza parole.”
Froster rise.
“Beh, la ricordavo bambina, mentre invece ora la nostra Clio è una donna ormai.” Aggiunse l'impostore.
“Ma vi prego...” fece Froster “... perchè giungete nella vostra casa armato? Suvvia, date questa spada ad uno dei servitori.”
“In verità” lesto Guisgard “nei miei anni di studio ho imparato ad amare i classici e non so perchè ma mi hanno sempre conquistato uomini come Ulisse ed Oreste. Mi piaceva l'idea del loro ritorno a casa e di come liberavano le loro terre dai propri nemici.”
“Ma qui” entrando qualcuno all'improvviso nella sala “non troverete né Proci, né traditori, messere.” Avvicinandosi a lui Musain.
“Vi presento ser Musain, comandante della Guardia di Palazzo.” Presentandolo Froster.
“Piacere, cavaliere.” Sorridendo Guisgard. “Eppure avevo udito di ribelli a Lortena.”
“Quelli sono affar mio e dei soldati, messere.” Fissandolo Musain. “Voi non abbiate a preoccuparvi di questo.”
“Sono molto più tranquillo ora.” Annuendo l'impostore.
“Sceglietevi dunque un altro eroe da impersonare.” Aggiunse sarcastico lo spadaccino.
“Non chiedo di meglio.” Ridendo appena Guisgard. “Cugina, sapete forse se la bella Andromeda o la meravigliosa Elena avessero un cugino? Così potrei impersonare quello e a voi dare il ruolo di una di quelle due eroine.” Rivolgendosi poi a Clio.
Froster rise di gusto.
“Sceglietevi un eroe senza troppi nemici, messere.” Mormorò Musain.
“Allora vorrà dire che sarò Tristano.” Divertito Guisgard. “Così mia cugina sarà Isotta e potrà curarmi qualora qualcuno mi facesse del male.”
Froster rise di nuovo, ignorando del tutto quella leggenda.
“Brutta fine fanno però i due amanti di Cornovaglia...” prendendo del vino Musain.
“Beh, noi non seguiremo di certo la storia alla lettera.” Replicò l'impostore. “Dopotutto loro erano amanti, mentre io e Clio solo cugini.” Voltandosi a sorridere di nuovo alla ragazza.

Non osate toccare quella spada!
Ma dare peso a quella situazione avrebbe attirato l'attenzione.
"E così hai persino imparato a combattere eh, mi meraviglio di te.." scherzai, per poi osservare la spada di mio padre.
Loro non dovevano sapere.
"E vedo che ti sei anche preso la briga di far incidere lo stemma di famiglia.." risi appena "Non dicevi che gli stemmi erano cose del passato, che siamo tutti uguali e cose del genere?" tendendo la mano.
"Su, dalla pure a me.. la metteremo nel baule del tesoro, ricordi?" incrociando il suo sguardo per un momento.
Guardai poi Froster e Musain.
"Beh, se Imone può restare con noi, posso avere licenza di accompagnarlo nelle sue stanze? sono certa che vorrà riposarsi dopo il lungo viaggio..".

Certo.” Disse Froster a Clio. “Scortatelo pure nella sua stanza.”
“Potrei mai negare qualcosa a mia cugina?” Fece Guisgard, per poi consegnare la spada alla ragazza. “Quanto agli stemmi, beh, diciamo che ho imparato quanto possa essere utile una simile firma sulla spada. Consente di scoraggiare chiunque voglia subire un affronto pur di duellare.” Rise appena. “Col vostro permesso, milord. Signori.” Ed uscì con Clio dalla sala.
“Ah...” sospirò una volta nel corridoio con la ragazza “... devo dire che essere di nuovo a casa mi fa un certo effetto... e voi... voi siete molto cambiata, cugina. In meglio naturalmente.” Sorridendo a Clio.

Cosa?
Fulminai con lo sguardo Imone.
"In meglio?" ripetei, incredula "Devi avere davvero pochissimi ricordi di me..".
Portai la mano al petto e imitai la mia voce di poco prima "Col fodero, mi raccomando che rischio di tagliarmi.." lanciai un'altra occhiataccia a Imone "Ma per piacere!" scossi la testa.
Come poteva dire una cosa del genere?
Stentavo a crederci. Pensavo mi avrebbe preso in giro, o detto qualcosa come "Chi sei tu cos'hai fatto a mia cugina?". Ma forse gli anni lontani l'avevano cambiato.
Raggiungemmo la vecchia stanza di Imone, ed entrai con lui, chiudendo la porta dietro di noi.
Controllai istintivamente che non ci fosse nessuno, nemmeno dietro il passaggio, o le tende.
Avvistai un vecchio baule decorato, che non era però il baule del tesoro che avevo nominato.
Quello si trovava nella casupola di caccia nel bosco. Andare fino lì di notte ci sembrava un'impresa così avventurosa.
Mi inginocchiai, e baciai l'elsa della spada che portavo tra le mani, per poi riporla nel baule.
Persino Penelope aveva messo alla prova Ulisse, senza parere.
Avrei spiato le sua reazione. Non poteva dimenticare.
Non avrebbe mai dimenticato.
"Preferisco pensarla al sicuro.." mormorai "Sono certa che le hai reso onore.. almeno si è salvata..".
Mi rialzai e tornai davanti a lui, vicinissima, in modo da poter sussurrare.
"Ascoltami bene..." sussurrai con gli occhi nei suoi "Non so cosa ricordi di me, ma sappi che la Clio che hai conosciuto non esiste più, anzi.. non è mai esistita.. mi raccomando.. io sono una ragazza molto frivola, e stupida.. non mi interesso di politica, distinguo a malapena un liberale da un reazionario.. sono molto debole, e facilmente impressionabile, svenirei alla vista del sangue anche se mi pungessi con uno spillo.. inutile dire che non so difendermi in nessun modo..." sospirai "Tanto per darti un'idea, non mi importa se sposerò l'uomo che ha ucciso mio padre e assoggettato il mio popolo, la mia preoccupazione più grande è che la seta che ho ordinato dall'oriente per il mio vestito arrivi in tempo.." scossi la testa.
Ah, e hai presente il brigante che tutti cercano? Sono io, comunque..
No, per quello ci voleva ancora del tempo.
Saperlo l'avrebbe messo solo in pericolo.
"Quanto a te.." mormorai, dolce "Ho detto loro che mio padre ti ha cacciato per le tue idee liberali.. mi sembrava una buona idea, vista la situazione.. ah, e mi hai promesso che saresti tornato per farmi da testimone al matrimonio.. e così hai fatto..".
Avevo parlato in fretta, a voce bassissima, col terrore che qualcuno ci interrompesse, anche se per la verità avevo sbarrato la porta.
Gli sfiorai il viso con la mano, mentre sentivo gli occhi inumidirsi.
"Sono felice che tu sia qui.. ma preferivo saperti lontano, al sicuro.. tieni un profilo basso, mostrati accondiscendente con i nuovi padroni e non ti accadrà niente... non fidarti di nessuno, mai..." sorrisi, per poi allontanarmi di un passo.
"Beh, ti lascio preparare.. se hai bisogno di qualcosa sai come sgattaiolare da me.. non.." abbassai lo sguardo "Non ce l'ho fatta ad usare la camera di tua madre.. sono nella mia vecchia stanzetta.. abbiamo tante cose di cui parlare..".
Alzai ancora una volta gli occhi su di lui.
"Io andrò a passeggiare nel Giardino, raggiungimi quando voi.. immagino vorrai vedere la tomba dei tuoi genitori..." lo abbracciai di nuovo "Bentornato cugino..".
Per poi staccarmi e sorridere, con le lacrime agli occhi.

grazia
15-07-2014, 22.05.59
Guardo Carolon mostrando una sicurezza che non ho " Se in questo libro ci sono verità io sono in grado di trovarle"
Guardo e accarezzo le pagine del libro sperando che venga in mio aiuto come è già successo " Il FIORE AZZURRO?" bella domanda, penso e sospiro prima di riprendere a parlare " non so se esiste, ma secondo il libro e secondo la Regina di Gioia Antiqua, SI, e sempre secondo il libro ha un grande potere"
Osservo la compagnia che pende dalle mie labbra, e guardo Carolon negli occhi
" In ogni caso mi par di capire che non abbiamo niente da perdere...."
Faccio una pausa e sorrido " Quindi perchè non provare a cercarlo questo fiore?"
Continuo a sperare che il libro mi dia risposte
" ma... potremmo cercare anche altri fiori e portarli, cosa ne dite? Potremmo essere fortunati e vincere, oppure...."
Li osservo " potremmo chiedere alla Regina di assumerci e magari troviamo un buon ingaggio"
Chissà se la Regina di Gioia Antiqua conosce questo libro? penso tra me e me.

Guisgard
16-07-2014, 01.49.34
Altea bussò alla porta della capanna e quella, poco dopo, si aprì.
Un odore di quercia e di erbe aromatiche allora raggiunse la principessa ed il suo seguito, come a volerli accogliere in quell'umile eppur caratteristica dimora.
“Benvenuti.” Disse ad un tratto una voce gracchiante. “Prego, accomodatevi pure.”
Si trattava di un grosso merlo indiano, nerissimo e dal becco giallo lucidissimo, che se ne stava appollaiato sulla mensola di una finestra.
“Ma...” stupito Carjan “... quell'uccello parla?”
“Avevo udito di uccelli che erano capaci di ripetere qualche parola” mormorò incuriosito Ahmed “ma mai di un esemplare in grado di parlare.”
“Io invece parlo e dico la verità!” Esclamò l'uccello.
“Portentoso!” Meravigliato Ismael.
“E conosco anche il motivo del vostro arrivo qui.” Fece il merlo.
“Sentiamo, perchè siamo qui?” Con tono di sfida Carjan.
“Voi state cercando qualcosa...” gracchiò il merlo.
“Smettila” all'improvviso una voce alle loro spalle “o finiranno per credere a tutto ciò che dirai loro.” Era un vecchio appena arrivato.
“Siete voi Solone il filosofo?” Chiese Ahmed.
“Questa è la sua casa...” rispose il vecchio “... dunque deve esserci un Solone qui... o sono io, oppure è il merlo.”
“Badate, Altezza...” sottovoce Carjan ad Altea “... vogliono ingannarci qui... forse è tutta un'illusione...”
“Abbiamo urgenza di parlare con lui.” Ahmed al vecchio. “E non abbiamo molto tempo.”
“Rilassatevi allora...” replicò il vecchio “... nessuno ha Tempo... infatti il Tempo con ogni probabilità neanche esiste...”
“Se esistesse” intervenne il merlo “allora non sarebbe impossibile viaggiare attraverso di esso. Come facciamo con lo spazio.”
“Ora basta.” Guardandolo il vecchio. “Già ci sono troppi filosofi a questo mondo. Torna a gracchiare.”
Ed il merlo, quasi per incanto, iniziò a fischiettare e a fare versi comuni da uccello, senza più proferire altra parola.

Guisgard
16-07-2014, 01.57.42
Elisabeth era di fronte allo specchio e l'immagine riflessa era un tutt'uno con il ritratto di Simoyn.
Una donna bellissima e desiderabile, simile ad una dea e temibile come una maga.
Elisabeth continuava a sfoggiare la sua bellezza riflessa.
E quel vestito a stento riusciva a contenere la sua sensualità con quel la sua generosa scollatura, gli alti spacchi laterali e la cintura di pelle che cingeva i suoi fianchi, aggraziandone la figura.
Qualcuno poi bussò.
Era un nano che portava un vassoio d'argento con una bottiglina di cristallo.
Al suo interno vi era un elisir dal colore rosso come il fuoco.
“Siete meravigliosa, milady.” Con un inchino il grottesco servitore. “Nessun uomo potrebbe resistervi. Anche lo specchio vi dirà ciò, se lo chiederete ad esso...”
E per un vago istante, un momento sfuggente, Elisabeth nel fissare ancora lo specchio ebbe un sussulto.
Infatti le parve, per quell'attimo infinitesimale, di vedere un volto.
Un volto simile al suo.
Ma non era il suo.
Gli occhi erano diversi.
Come capaci di penetrare nel suo animo e metterlo a nudo.
“Bevete, signora...” porgendo il nano un bicchiere di quell'elisir alla donna“... era il preferito di lady Simoyn... lei lo chiamava il sangue rosso della terra...”

Guisgard
16-07-2014, 02.20.05
Capitolo V: Ritorno a casa


“La conversazione fu interrotta dall'ingresso di un messaggero del guardiano, il quale annunciò che si era presentato uno sconosciuto alla porta, chiedendo accesso e ospitalità.”

(Walter Scott, Ivanhoe)



Aveva parlato in fretta.
Senza che Guisgard riuscisse ad interromperla o a risponderle qualcosa.
Ma cosa mai poteva dirle?
Questo pensava.
E così restò in silenzio fino a quando Clio uscì dalla stanza.
Allora l'impostore si lasciò cadere sul letto, con la testa affondata nel morbido cuscino.
“Da quando” disse poi piano, come a parlare a se stesso “resti in silenzio davanti ad una ragazza?” Sbuffò. “Più penso a questa storia, più mi sento un pazzo. Ma che dico? Un idiota.” Si voltò verso il baule. “La spada...” mormorò “... tranquilla... Imone ha saputo onorarla...” chiuse gli occhi, abbandonandosi per un momento ad un misto di pensieri e preoccupazioni.
Poi si alzò, avvicinandosi ad un piccolo specchio.
Si tolse la giacca di lamè e cominciò ad accomodarsi la camicia.
“Beh...” specchiandosi “... dopotutto non devo certo restare qui per sempre... il tempo che le acque si calmino... lei non mi ha riconosciuto e alla fin fine devo solo guardarmi da quel cavaliere... già, lui... ha ucciso Imone e mi ha visto in faccia...” sorrise davanti alla sua immagine riflessa “... però nessuno può impedirmi di rendere il più piacevole possibile questo mio soggiorno qui... ci saranno ragazze immagino... certo, la cugina non si tocca, ma qualche dama di compagnia... mi andrebbe bene anche una servetta... magari una nobildonna... l'ideale però sarebbe una ricca vedova...” rise appena, per poi voltarsi ancora verso la finestra.
Vide allora Clio in giardino che passeggiava.
E restò a fissarla per un po'.
Prese poi dalla borsa il diario di Imone e cominciò a sfogliarlo.
E lo faceva velocemente, mentre fiumi di parole si accavallavano, si rincorrevano, si univano e si confondevano fra loro.
E sfogliò quel piccolo quaderno fino a quando il suo occhio, tra mille e mille parole ormai tutte uguali, riconobbe il nome di Clio.
Si fermò e iniziò a leggere quella paginetta.
Parlava di un vecchio ricordo di Imone.
Di un gioco tra lui e sua cugina.
La ragazza intanto era sola e camminava silenziosa nel giardino della fortezza.
E passeggiò per un po'.
“Quella vecchia quercia è ancora là...” all'improvviso una voce alle sue spalle “... forse non lo rammenti... ma io si... come fosse ieri... la chiamavamo l'Albero del Potere...” sorridendo Guisgard “... fantasticavamo di una maga che viveva nel suo tronco... custodiva una spada magica ed aveva incaricato due potenti guerrieri nani di allenarci... divise poi la spada in due metà, affidandone una metà a me e l'altra a te...” la fissò nei suoi occhi chiari e luminosi “... tu però la volevi tutta per te...” rise piano “... e mi sfidasti in singolar tenzone...” tornò a guardare l'albero “... sappi però che ti feci vincere perchè quel giorno ti eri sbucciato un ginocchio ed io detestavo vederti piangere...” si voltò di nuovo a guardarla “... ma il mio posto preferito, il mio luogo segreto, era laggiù...” indicando dove il giardino cedeva il posto al cortile “... la Loggia degli Eroi... beh, almeno spero ci sia ancora...” rise “... con tutte le statue degli eroi e delle loro eroine... ricordo che restavo ore a guardarle, fino ad imparare a memoria i loro nomi...” si fermò e prese la mano della ragazza “... sono felice di essere tornato... e tu mi sei mancata, cara cugina...” con i suoi occhi in quelli di lei.
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Clio
16-07-2014, 02.45.52
Uscii interdetta.
Non ha detto una parola. Imone che sta zitto?
E perché non aveva detto niente del baule? Quello non era il baule del tesoro.
Scesi nel giardino, e restai in balia di quei pensieri.
Finchè qualcuno non giunse alle mie spalle.
Mi voltai di scatto e sorrisi.
Probabilmente l'aveva solo dimenticato.
"Avevo otto anni.." avvicinandomi "Non credo che ti sarebbe così facile battermi adesso... dobbiamo sempre spartirci il tesoro della Quercia.." sorrisi, ascoltando il filo dei ricordi "Avevo sedici anni quando sono stata benedetta dal sangue del Toro.. ho superato la prova nella Grotta del Silenzio.. nessuna donna ci era mai riuscita, almeno a Lortena.. avrei voluto averti al mio fianco.. Axeses.." abbassai lo sguardo, interropensomi.
"Ma come ti ho detto, quella Clio non esiste più.. non è mai esistita.." sempre a bassa voce "Questa commedia è l'unica cosa che mi ha lasciato in vita.. se sapessero con chi hanno a che fare sarei morta da un pezzo.." scossi la testa "Axses è morto.. ieri.. è stato Dension, ma non farne parola con nessuno.. penso io a lui.." con un sorriso perfido.
Presi Imone sottobraccio.
"Beh, per andare al mausoleo dobbiamo passare dalla Loggia degli Eroi.. i tuoi genitori meritavano di meglio, ma almeno sono riuscita ad evitargli di marcire pubblicamente come Axses.." sospirai "Ma questo era prima di Imperion.. Froster tutto sommato è gestibile..".
Mi voltai verso di lui "Allora, considerando che non sei un liberale e non mi hai fatto nessuna promessa quando sei partito.. cosa ti ha riportato in questa terra desolata?" sorrisi, triste.
Dimmi che hai un piano! Degli alleati.. Che hai intenzione di appoggiarci..
Ma non potevo sbilanciarmi troppo nemmeno con lui.

Guisgard
16-07-2014, 02.54.35
Carolon ascoltò con attenzione le parole di Grazia, mentre tutto il resto della compagnia attendeva una sua risposta.
Il capo del Re di Cuori allora gettò uno sguardo sul libro che la ragazza stringeva fra le mani, rammentando le parole dell'abate nel momento in cui gli aveva donato quell'antichissimo manoscritto.
“L'abate” disse Carolon “mi spiegò che questo libro era l'unica copia rimasta nell'Occidente Latino e Cristiano di un antico libro un tempo conservato presso la biblioteca di Aquisgrana e oggi andato perduto. Ricordo ciò che mi disse... paragonò questo libro ad un sacchetto di semi... se saprai seminarli, mi disse, troverai un Fiore che darà poi un Frutto Eterno...”
“Parole enigmatiche...” mormorò Lyon.
“Forse magiche...” fece Rinos.
“E sia!” Esclamò Carolon. “Magari me ne pentirò, ma ormai mi sono fatto tentare! Avanti, prepariamoci a partire! Verso Gioia Antiqua! Sperando di trovare il misterioso Fiore prima di arrivarvi!”
Così, la compagnia preparò il carrozzone e dopo un po' tutto era pronto per la partenza.
Rinos, prima di salire a bordo, raccolse uno dei bandi che gli araldi leggevano per le strade e che era stato stampato proprio a Gioia Antiqua.
E la cosa che colpì tutti loro fu che alla fine di quel bando vi erano delle rime che ricordavano altre rime lette su quel loro libro.
Rime che così recitavano:

“Lo cercan qua, lo cercan là.
Capomazda tutta dov'è non sa!
E metterà il mondo a fuoco e ferro,
pur d'aver il meraviglioso Fiore Azzurro!”

Guisgard
16-07-2014, 03.15.45
Il nostro impostore ascoltò con attenzione Clio, anche se molte cose dette dalla ragazza a lui sembravano poco chiare.
Dunque davvero lei stava impersonando una sorta di parte?
Vedendola non appariva diversa da tante giovani e belle dame dell'aristocrazia, eppure le sue parole tradivano altro.
Forse era lei ad essere una vera rivoluzionaria.
Questo almeno fu il primo pensiero fatto dal falso cugino.
Magari era pure in contatto con i ribelli.
Ciò rese pensieroso il nostro impostore.
“Tutto mi serve ora” disse fra sé “fuorché farmi imbrigliare in simili faccende. Anzi, meno clamore ci sarà intorno a me e meglio sarà.”
Assunse allora un'espressione vaga e quasi indifferente.
“In verità” mormorò poi “a mio giudizio dovresti interessarti poco a questo genere di situazioni. La politica non ha portato molta fortuna alla nostra famiglia e questo deve esserci da monito.” Sorrise tiepidamente. “Mi spiace per Axses, ma continuare a parlare di vendette non è il modo migliore per pensare al futuro di Lortena. Sei giovane e bella e fra un mese ti sposerai con il signore di queste terre. E allora potrai dare il tuo contributo affinchè Lortena diventi davvero un luogo degno e in cui sarà possibile vivere in pace. Magari senza dover impugnare più le armi.” Annuì. “Quanto a me...” prendendo da un taschino il suo fazzoletto di Batista “... in verità sono tornato perchè...” esitò, cercando di trovare un motivo plausibile per giustificare il suo ritorno “... perchè ho deciso di prendere moglie.” Sorridendo. “Un uomo deve pur mettere radici e quale luogo è più adatto della sua terra natia? Beh, naturalmente spero che tu possa presentarmi qualche degna dama dell'aristocrazia di Lortena. Dopotutto sono un buon partito.” Facendole l'occhiolino.

Clio
16-07-2014, 11.10.17
Inorridii.
Le sue parole mi colpirono come frecce avvelenate.
Mi fermai di scatto, tirandolo per la manica in modo da averlo di fronte.
Lo fissai truce, con una vena di tristezza.
Lasciai immediatamente il suo braccio, disgustata.
"Io non ho la più pallida idea di chi tu sia, e di che cosa tu abbia fatto a mio cugino.. Perché l'Imone che conoscevo non parlerebbe mai così.." Sentivo salire le lacrime.
Mi ero lasciata andare, e non avrei dovuto.
"Perdonami, pensavo di poter essere me stessa con te.. Ma mi sbagliavo.." Scacciai le lacrime "Senti, io non cerco vendetta.. Come potrei, sono sola, sono una donna.. Cerco solo di sopravvivere.. Perciò fammi un favore, reggimi il gioco.. È tutto quello che ti chiedo.. dimentica tutto di me, anche se non deve essere difficile, visto che evidentemente non ricordi un bel niente, se non ti ha stupito il modo in cui parlo in pubblico, il modo in cui mi comporto, persino il modo in cui cammino... Ma quindici anni sono tanti... Comunque, dimentica.. non giocavo con te da bambina, giocavo a prendere il the, o qualunque gioco facessero le femmine... non ho mai imparato il pancrazio o la scherma... Non conosco le lingue, storia mi annoiava a morte, e la politica per me è un mistero... Ed è sempre stato così.. Per favore.." Sospirai "Quanto a quel cavaliere, Dension, non mi sono espressa bene.. Non ho la minima intenzione di sfidarlo a duello... Pensavo di usare armi molto più... Femminili in proposito.. Ma non sono affari tuoi...".
Lo fissai negli occhi, sprezzante.
"E pensare che mio padre ha dato a te la sua spada.." Scossi la testa "Per quando mi riguarda finisce qui.. Se mi hai mai voluto bene, dimentica tutto quello che ti ho detto, perché sono stata sincera, perché ha parlato la vera me, che non è mai esistita, e non esisterà mai più... Mi ero imposta di restare me stessa almeno in privato, perchè non volevo che rimanessi deluso.. Che sciocca.. Posso lasciar andare la vera me, perché muoia con tutti gli altri Marsin.. Meglio così, è molto più facile essere la frivola e inutile Clio sorridente..." Sorrisi, con un'espressione infinitamente triste, sfiorandogli la guancia dolcemente "Addio, cugino.." Mormorai, per poi chiudere gli occhi.
Quando li riaprii avevo indossato di nuovo la mia maschera.
Anche se non avrei mai pensato di doverlo fare con lui.
"Oh, ma che splendida notizia.." Cinguettai "Gli aristocratici non sono più molti, ma qualcosa si può fare... Oppure potresti sempre trovarti la figlia di un mercante o di un impresario.. Persino io sposerò un borghese.." Sorrisi "La cosa migliore sarebbe dare un ballo, ma il Castello Eubeo è ancora nelle mani dei ribelli.. E il mio signore ha cose più importanti a cui pensare... Ma posso sempre provare a chiederglielo.. Al massimo troveremo un altro modo per farti incontrare qualche bella fanciulla..." Sorrisi, felice "Non è meraviglioso? tu farai da testimone a me e io a te.." Prendendolo di nuovo a braccetto, per poi cambiare direzione.
Tanto non ti interessano i tuoi genitori.
"Dobbiamo trovarti la ragazza più bella del regno.." Sorrisi.

Altea
16-07-2014, 18.23.03
La porta si aprì magicamente come se avessimo formulato una parola magica, eppure non vi era nessuno ad aprirla.
Entrammo nella capanna e un allegro merlo indiano filosofeggiava e parlava..il mio seguito era turbato da quel fatto ma io risi.."Ma suvvia, a Setareh ne vendono di merli indiani, pappagalli che parlano..vi spaventate per questo? Nemmeno avessimo visto..che dire..una marionetta che parla sola" ed ebbi una strana sensazione di Dèjà vu.
Ad un tratto arrivò un uomo anziano, il quale rispondeva in malo modo al merlo indiano facendolo zittire ed era pure poco ospitale.
Mi sedetti in una seggiola e sentenziai.."Messere...i miei omaggi..a dire il vero il vostro merlo ha ragione, cerchiamo un certo messere chiamato Solone, il suo nome ci è stato dato da messer Bauon..e poi il Tempo è veramente prezioso..se io potessi tornare indietro..ad esempio..non sarei qui in questa Terra di Occidente".
Ci guardammo in silenzio e diedi la busta di messer Bauon all'anziano..."Tenete, se voi siete messer Solone questa è stata scritta per voi da Bauon, e poi ha detto ci ospiterete...ma necessitiamo di due camere visto la nostra Legge e Religione, se per voi è un problema possiamo soggiornare in una locanda nel frattempo" e sorrisi cercando di capire se quello fosse Solone e cercava di nascondersi pensando fossimo dalla parte di Imperion o viceversa.

Guisgard
16-07-2014, 19.49.28
Il vecchio prese la lettera dalle mani di Altea e cominciò a leggerla.
“Questa mia capanna” disse dopo aver letto la missiva “ha solo questa stanza che vedete ed io dormo in quel tinello. Sono un uomo semplice e mi contento di poco. Anche perchè solitudine e tranquillità hanno un loro prezzo. Dunque credo che questa mia dimora poco si addica alle vostre necessità. Vi consiglio allora la locanda del vecchio Rafio e di sua moglie Censia. Non è lontana da qui e si trova poco prima di giungere in città. Troverete così tranquillità, mente invece la capitale ormai pullula di soldati del conte e ai quali si sono uniti poi quelli di Imperion. Io preferisco sempre stare alla larga dai luoghi troppo affollati dai militari. Si evitano molte noie.” Tornò a guardare la lettera. “Qui dice il mio vecchio amico Bauon che desiderate visitare le città di Amlot, Cartian, Nagos ed Imperion. E che dunque vi occorre una guida. Posso domandarvi il motivo di questo vostro viaggio verso quelle città?”

Altea
16-07-2014, 19.57.55
"Grazie per le indicazioni..pure noi vogliamo rimanere lontano dai militari, abbiamo avuto occasione di incontrare gli uomini di Imperion e non fu piacevole..credetemi...".
Guardai Ismael ed Ahmed sospirando.."Penso possiamo fidarci di voi, visto Bauon ci ha indirizzato a voi...stiamo cercando..Caleidos...posseggo una spada.." gliela mostrai e gli diedi il biglietto trovato nell' elsa che diceva--"Il quadrilatero ha quattro punti, dove ognuno dei punti dista di media la medesima distanza tra Capomazda, Roma e Sygma. Su ciascun punto sorge una libera città. Percorri ogni punto del seme più piccolo a quello più grande".
"Secondo voi quale sarà la prossima città dove andare...ogni città dovrebbe avere un indizio per il Tesoro" poi mi feci seria..."Ma prima di partire dovrei parlare pure..coi Marsin..non so chi siano, ma devo dare loro la triste notizia della morte di un loro familiare..so che significa perdere i propri cari in guerra".

Guisgard
16-07-2014, 20.02.43
Guisgard fissò Clio durante quel suo repentino mutare atteggiamento.
Era chiaro che la ragazza fosse rimasta delusa.
Probabilmente il vero Imone, come lui stesso aveva dimostrato al porto sfidando Dension, era stato un ragazzo poco incline al compromesso e con l'animo ardente di ideali e valori non dissimili da quelli appena esternati da sua cugina.
Ma lui non poteva permettersi di farsi trascinare.
Oltretutto per una causa che non era neanche la sua.
Fu questo il rapido ragionamento che il nostro impostore fece tra se e se.
Ora si trovava nella medesima situazione di un attore chiamato a sostituire il suo precedessore per una parte.
E aveva due sole possibilità.
O riprendere il più possibile il ruolo di chi lo aveva preceduto, in modo da assecondare e non traumatizzare il pubblico, oppure interpretare a modo suo quella parte, senza ricalcare le orme di chi andava a sostituire.
E questo aveva scelto di fare Guisgard.
Ed aveva un vantaggio.
Il tempo.
Ben quindici anni.
In quindici anni possono cambiare molte cose.
Soprattutto gli uomini.
“Mi spiace che tu sia rimasta delusa, cara cugina...” disse passeggiando sottobraccio a lei “... ma si cresce e si smette di fantasticare. Gli studi e i viaggi mi hanno mostrato un mondo diverso. Un mondo che ti chiede di vivere e non di combattere. Ed è quello il mondo in cui voglio stare, Clio. Io non ti giudico e ti chiedo di non giudicare me.” Sorrise. “Anche se spero che avrai sempre affetto verso questo tuo cugino.” Strinse la sua mano. “Naturalmente non dubito che saprai presentarmi alla migliore società di Lortena. Anche se, infondo, sono un animo liberale e non disdegno la bellezza di una semplice dama di compagnia o di una popolana.” Facendole l'occhiolino.
Nel frattempo, da una delle finestre che davano sul cortile, Froster e Lhar osservavano i due passeggiare.
“Un libertino.” Ridendo il tiranno. “Anzi, più un damerino. Avete sentito le sue sciocchezze sulle donne? E' solo un giullare.”
“Uomini simili” divertito Lhar “sono adatti alle pantomime da palazzo.”
“Meglio così!” Esclamò Froster. “Non ci darà noie!”
“Speriamo...” mormorò Musain, che se ne stava seduto poco più indietro, con in mano un pugnale dall'impugnatura in madreperla.

Guisgard
16-07-2014, 20.51.29
Solone lesse con attenzione il biglietto con quell'enigma e poi osservò la spada.
“Dunque” disse il filosofo ad Altea “siete giunti alla conclusione che le città descritte in questa sorta di indovinello siano quelle che ora volete visitare...” si massaggiò la barba bianca “... potrebbe essere plausibile... ora non ricordo l'esatta ubicazione e non dispongo di mappe, ma quelle città sono grosso disposte sul territorio come è descritto in questo enigma... però ci servirebbe una cartina...” restò pensieroso “... comunque se il buon Bauon vi ha fatto giungere qui un motivo deve esserci... forse lui pensa che il punto di partenza sia proprio Lortena e da qui poi raggiungere nell'ordine prestabilito le quattro città...” ridiede la spada ed il bigliettino ad Altea “... i Marsin, di cui chiedete, sono gli antichi e sfortunati signori di queste terre... ma dubito che possiate incontrarli. Almeno non in via ufficiale. Purtroppo il regime tirannico che ora domina qui non permette a nessuno, soprattutto agli stranieri, di avvicinarsi ai membri e ai centri del governo. Inoltre da un po' di tempo c'è una strana alleanza, diciamo un tacito patto di convenienza tra il tiranno di Lortena e i gerarchi di Imperion... e a voi che siete diretti proprio in quella città non conviene farvi notare troppo dalle sue milizie. Basta poco per entrare nelle loro liste di proscrizione...”
“Saggio consiglio.” Mormorò Ahmed.
“Già.” Annuì Solone.

Altea
16-07-2014, 21.02.25
Presi il biglietto e la spada e misi il biglietto in posto sicuro...e ascoltai attentamente Solone..."Quindi i Marsin..sono i signori di questo posto.." guardai Ismael.."potremmo dire la Principessa di Setareh deve parlare con loro..conosco l'uomo che capeggia i militari..Musain..magari potrei parlare tramite lui..devo dire..si..che Imone Marsin, è morto..e lo abbiamo visto..non potete fare in modo di intercedere per noi? Non desteremo sospetti, mi vestirò come una occidentale e andrò solo con Ismael...il mio capoguardia..in fondo..è solo una visita di cortesia, io non voglio intromettermi con i loro fatti politici e non so nemmeno chi ha ucciso quel povero ragazzo...magari qualcuno che ha visto un aristocratico e voleva derubarlo..ma lui mi ha salvato la vita..e io ci tengo a fare questo..magari non gli è stata data nemmeno degna sepoltura" dissi sospirando.
"Bene..noi andiamo nella locanda ora, siamo stanchi..ma se potete aiutarci, nel frattempo in questo vi sarei grata..poi con calma vedremo il legame di Lortena con questa spada".
Ci congedammo dandoci appuntamento per l'indomani, cosi seguendo le indicazioni di Solone raggiungemmo la locanda di messer Rafio e di sua moglie Censia.
Ci assegnarono due camere distinte e andai con Korshid e Amina in quella delle donne..."Speriamo di risolvere qualcosa qui..intanto vestitevi all' occidentale e consigliate altrettanto ai nostri uomini, ma di essere armati alle guardie..ma siamo lontani dalla capitale e quindi questa guerra e questa tirannia non dovrebbe preoccuparci, ma la prudenza non è mai troppa..vedremo se riusciremo pure a parlare coi Marsin, magari potete chiedere al locandiere e alla moglie la via per raggiungere la loro dimora, in modo io e Ismael possiamo solo fare..una visita di cortesia. Bene, io mi riposerò,e gentilmente portatemi la cena in camera, sono un pò frastornata da tutto questo..spero ciò che cerchiamo non sia solo frutto di fantasia o leggenda".
Misi i cuscini a terra, pregai i nostri dei con il Fuoco Sacro che brillava in una piccola lanterna e presi il pugnale baciandolo perchè gli Dei lo proteggessero.
Mi cambiai e mi guardai allo specchio..ero cosi diversa con quegli abiti occidentali..rinnegare me stessa..ma ero sempre io alla fine, un abito non mi avrebbe cambiato dentro.
Mi stesi sul letto e mi lasciai trasportare dal sonno..già..il meglio o peggio doveva ancora iniziare...solo il Destino lo sapeva..e il Tempo..avrebbe dato le sue ragioni.

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Hedera
17-07-2014, 00.39.34
Hedera inarcò un sopracciglio alle farneticazioni dell'uomo sul Sole e gli antichi greci, argomenti di cui lei certo era al corrente ma che, fra le mura spesse del convento, non avevano certo un particolare riverbero. Socchiuse dunque gli occhi.
"Devo dedurne che, pur spingendo queste brave persone a inseguire queste fantasiose ambizioni, voi non abbiate le conoscenze utili a indicare loro la strada?" Chiese non senza perplessità. "Una prova di fede, dite... bizzarro che una tale supposizione giunga da un uomo che sembra avere in spregio ogni devozione"
Poteva ben immaginare i sentimenti di Maria al suo fianco, come lei anche Hedera era turbata da quell'uomo ma qualcosa le diceva che una figura così particolare doveva essere lì dietro un disegno. I progetti l'avevano sempre affascinata, stabilire minuzioamente ogni singola azione da intrapendere una volta fuori dal convento per perseguire il suo scopo le aveva dato tante volte il coraggio di resistere. Come doveva dunque interpretare il fatto che non era neppure riuscita a muovere qualche passo fuori dal convento che già i suoi propositi si vedevano rimandati? Hedera aveva imparato, negli anni passati in convento, che la Vergine Madre poteva essere conosciuta con molti nomi, che le davano poteri assai maggiori di quelli della madre di Cristo. Se Lei aveva permesso che sotto i suoi occhi quell'uomo le parlasse, non doveva essere un caso. Dunque la sua domanda non era posta con aria di sfida come in precedenza, ma al fine di apprendere o, almeno, comprendere quale disegno si celava nella trama nera dei suoi abiti, nella luce volitiva del suo sguardo.

Volse gli occhi al giovane giardiniere.
"Mi è parso di capire che ti interessa partecipare a questa mostra... dimmi, sai già che fiore offrire alla regina? E che cosa chiederle in cambio?" Lo interrogò con dolcezza, senza però essere melliflua, osservandolo onestamente in viso. Voleva capire che persona era.

Guisgard
17-07-2014, 02.44.09
“Io purtroppo, o per fortuna, mi interesso poco di politica” disse Solone ad Altea “e di questi tempi è una virtù essere così indifferente a tutto ciò. Per quanto ne so, se davvero uno dei Marsin è stato ucciso, allora al governo questo può fare solo piacere. Ormai i conti di Lortena sono una razza in via d'estinzione. Il nuovo tiranno di questa contea, lord Froster, ha infatti ucciso quasi tutta l'ex famiglia ducale e se anche qui si presentasse un altro membro di quella sfortunata stirpe non credo che quel despota attenderebbe molto prima di destinarlo alla medesima sorte dei suoi parenti.”
“Gran brutta storia.” Fece Ismael.
“Già...” annuì Solone “... per questo il mio spassionato consiglio è quello di tenervi lontano dagli affari e dai protagonisti della politica di queste terre. Soprattutto perchè Imperion sarà una vostra prossima destinazione e dunque è sconsigliabile farsi notare troppo da simili individui. Perchè, rammentatelo, quando si arriva ad incontrare il demonio questo, prima o poi, troverà il modo di reclamare la nostra anima.” Aggiunse con due occhi che sembravano profetizzare oscure sentenze su di loro.
“Grazie del prezioso consiglio.” Mormorò Ahmed. “Ne faremo tesoro.”
Dopo ciò, Altea ed il suo seguito lasciarono la capanna del filosofo e raggiunsero la locanda poco lontana.
Qui prenotarono le stanze in cui riposare.
La notte trascorse serena e il nuovo giorno non tardò ad illuminare Lortena.
Verso metà mattinata Korshid portò la colazione alla sua padrona, riferendole ciò che il locandiere aveva detto ad Ahmed.
“Principessa...” Korshid ad Altea “... per il momento è impossibile avvicinarsi ai Marsin. Pare che quella famiglia non abbia più alcun potere qui. Il nuovo conte, come raccontatoci dal vecchio filosofo, è quel certo Lord Froster è ha instaurato una vera e propria tirannia. Egli non gode del favore del popolo e questo rende impossibile a chiunque di avvicinarsi ai luoghi del potere.” La sacerdotessa fissò Altea e con aria turbata. “Inoltre il locandiere ci ha messo in guardia dai soldati di Imperion.” Servì la colazione alla sua principessa. “Carjan ha comunque consultato le stelle per tutta la notte... attende voi per rivelarvi il responso, Altezza.”

Guisgard
17-07-2014, 03.28.11
“Io non disprezzo affatto ogni Devozione, madama.” Disse l'uomo vestito di nero a Hedera. “Il mio disdegno è invece rivolto verso ogni forma di superstizione e ignoranza. Soprattutto quando esse vengono usate per sottomettere e dominare le masse. E di questo la Chiesa Cattolica è maestra.” Aggiunse con un candido sorriso. “Quanto a Gioia Antiqua, è vero... ignoro la via per raggiungerla. Ma a chi davvero sta a cuore trovarla e magari partecipare a quella mostra, non deve essere poi così difficile perseguirla.” Guardò Maria che era al fianco di Hedera. “Immagino voi siete due donne devote.” Accennando un vago sorriso. “Ebbene credere davvero che una Vergine partorisca e che un Uomo crocifisso risorga poi il terzo giorno non deve essere più complicato di confidare nella magnanimità di una regina che in cambio di un Fiore come pegno prometta ogni sorta di ricchezza terrena.”
Intanto il giovane giardiniere si era avvicinato a Hedera.
“Si, madama.” Annuendo alla ragazza. “Sono anni che cerco di coltivare un Fiore speciale, unico. Un Fiore meraviglioso, il più bello mai sbocciato. E con Quello vorrei partecipare a quella mostra. Il premio dite? Beh, si. Vi è qualcosa che desidero più di tutto...”

Clio
17-07-2014, 15.00.47
Eh no, caro mio, hai perso il diritto di vedere la vera me stessa.
Un dolore mi trafiggeva il cuore.
L'avevo aspettato per anni, speravo tornasse e ora avrei preferito averlo lontano.
Sorrisi a Imone.
"Delusa, io?" stupita "E perché mai? Sei tornato a casa, stai per sposarti.." risi appena "Lei non lo sa ancora, va bene.. ma sono certa che si innamorerà di te al primo sguardo.." Facendogli l'occhiolino.
"Poi, se ti vanno bene anche le popolane ancora meglio.. Ce ne sono molte di più... Infondo, il nome che porti non ha alcun valore..".
Perché non lo meriti!
"Senza contare che sei orfano.. Puoi sposare chi ti pare e piace..".
Eri così attaccato a tua madre, e non mi hai nemmeno chiesto cosa le è successo, non hai voluto vedere la sua tomba.
Come si può cambiare così radicalmente in quindici anni?
"Chissà come sarà.. Bionda, mora.. Comunque sia.. Sicuramente bellissima.." Con aria sognante, per poi sorridere "Ma certo che ti vorrò sempre bene, che domande.. Certo, al primo posto resterà sempre il mio signore Froster, ma so che non sarai geloso.. Anzi.. Spero proprio che amerai molto più la tua sposa di tua cugina.." Gaiamente.
Ti ho appena paragonato a Froster, fossi in te scapperei a testa bassa.
Non potevo più perdere tempo con lui.
Dovevo avvertire Roland che Imone era solo una perdita di tempo.
"Beh.." Guardandomi attorno "È quasi l'ora delle mie preghiere, sarà meglio che mi incammini.. Ma tu puoi fare ciò che desideri, gironzolare per il castello, restare a passeggiare.. Era casa tua, dopotutto, sono certa che saprai muoverti.." Sorridendo.
Ma sparisci dalla mia vista e possibilmente dalla mia vita, preferivo ricordarti com'eri e non come sei diventato.

Altea
17-07-2014, 15.30.36
Mi svegliai di buon mattino e Korshid venne a portarmi la colazione e confermò quanto ci aveva narrato Solone sui Marsin e gli uomini di Imperion.
Rimasi un attimo pensierosa con la tazza da the in mano.."E' strano" affermai poi "questo posto mi ricorda molto la situazione a Setareh..la tirannia, il fatto che i vecchi regnanti di Lortena e la loro famiglia rischino la vita..proprio come noi...come me! E penso alla uccisione del povero Imone Marsin..quella notte gli uomini di Imperion stavano cercando il fuggitivo celato nella mia stanza e dissero erano diretti proprio a Lortena per raggiungere Musain..ho la strana sensazione ci sia un legame in tutto questo, non per niente siamo sacerdotesse io e te no..il nostro sesto senso vale molto..forse Imone Marsin è stato ucciso da uno di loro e quel fuggitivo era proprio il ragazzo che gli stava vicino? Si..dobbiamo stare attenti agli uomini di Imperion, ma non dobbiamo mostrarci spaventati poichè immagino la città è sorvegliata bene, e a mio avviso sanno pure del nostro arrivo..i forestieri non sfuggono alla vista, e dobbiamo comportarci come se non sapessimo nulla di ciò che avviene a Lortena, lo dobbiamo dire pure agli altri."
Sospirai e bevvi un sorso di the e mangiai del pane dolce.."Carjan..il nostro mago ha passato la notte insonne?Che avrà visto mai nelle stelle?Qualche animale impigliato nei cespugli...disgrazie come sempre..il demonio..anzi no..il famoso ragazzo che mi ammirava di nascosto pieno di amore e passione" e risi di gusto, vidi Korshid che si tratteneva e mi accorsi solo in quel momento pure lei era vestita nei panni occidentali, aveva seguito il mio consiglio.
Mi alzai del letto e indossai pure io le vesti del luogo e le feci cenno di seguirmi, bussai alla porta degli uomini.."Sono la Principessa..so che Carjan deve parlare con me" e aspettai mi aprissero la porta.

Guisgard
17-07-2014, 20.01.12
Clio si voltò per andare via, quando però sentì qualcuno prendere la sua mano.
“Eh...” disse sorridendo Guisgard “... e mi lasci così? In una città che praticamente non conosco, abitata da perfetti sconosciuti ormai per me? Insomma, cara cugina, davvero non vuoi farmi da Cicerone? Mostrarmi, non so, le cose più caratteristiche, i luoghi più romantici in cui poter portare magari la mia futura promessa sposa? E poi devi farmi conoscere un po' di gente, no?” Le fece l'occhiolino. “Questo tuo cugino manca da casa da un bel po' e tu vuoi lasciarlo già da solo? Sono certo che gli dei non se la prenderanno per questo. Infondo rinvierai le preghiere per una buona causa.” Sorridendo appena.
Nel frattempo, in una delle stanze della fortezza, qualcuno bussò alla porta di Musain.
“Entra pure.” Disse questi.
“Mi hai fatto chiamare?” Chiudendo la porta dietro di se Dension.
“Si, devo affidarti un compito importante e delicato.”
Dension mostrò un lieve inchino.
“Voglio che tu scopra la vera identità di Lupo Nero, il capo dei ribelli.” Mormorò Musain. “E voglio che tu lo porti qui da me.”
“Vivo o morto?” Chiese Dension.
“E' indifferente.” Rispose Musain. “Voglio processarlo davanti al popolo di Lortena e se sia vivo o morto la cosa non fa molta differenza. L'importante è che sia presente fisicamente. I Tribunali Popolari di Imperion sono laici e dunque non si fanno molti problemi ad impiccare un cadavere.”
Dension rise.
“Va ora e non deludermi.” Concluse Musain. “Poi ti darò ciò che vorrai.”
“In verità” fece Dension fissando un ritratto di Clio alla parete “c'è qualcosa qui che mi interessa particolarmente...”
“Portami quel ribelle ed io ti darò ciò che desideri.” Annuì Musain. “Hai carta bianca.”
“Io e i miei uomini ci camufferemo e rivolteremo questa contea come un guanto...” disse l'assassino di Imone “... tra pochi giorni avrai miei notizie.”
I due allora si salutarono e Dension uscì dalla stanza, lasciando Musain da solo.

Guisgard
17-07-2014, 20.22.04
La porta si aprì ed Altea vide sulla soglia il piccolo mago.
“Oh, benvenuta, Altezza.” Disse sorridendo Carjan, per poi mostrare un bell'inchino. “Prego, entrate. Non temete siamo solo io e voi. Gli altri sono scesi per la colazione.” Pregò poi la principessa di sedersi sul letto e le mostrò una tela, sulla quale aveva disegnato dei segni particolari.
E su quei segni vi erano piccole pietre colorate, usate per la preveggenza.
“Per tutta la notte” fece il mago “ho consultato gli astri e i misteri dei Quattro Elementi. E sono infine riuscito a scorgere ciò che vaga intorno a noi, mia padrona... ho visto quattro cavalieri vestiti di rosso, su cavalli scarni e ciechi... i loro volti erano celati da cappucci e nei loro occhi, unica parte visibile del volto, dimorava l'oscurità e non la luce... infine mi è apparsa una misteriosa figura... ella ci seguiva a debita distanza e qualsiasi sforzo da noi fatto per seminarla risultava poi vano... l'unica cosa però che sono riuscito a vedere in essa era il suo abito nero... era completamente vestita di nero quella figura... ed al collo aveva un simbolo Cristiano... un Crocifisso però che pendeva capovolto... e secondo proprio i Cristiani un Crocifisso capovolto indica cose sconsacrate e possedute ormai dal demonio...”

Clio
17-07-2014, 20.25.26
Alzai gli occhi al cielo.
Cosa voleva adesso?
Ma quando mi voltai ero già sorridente come sempre.
Lo guardai sorpresa.
"Oh, cielo.. Ma questo è un paese in guerra.. Non si può passeggiare per le strade.." Sorrisi "Beh, hai lasciato Lortena a quindici anni.. Eri già un uomo allora.. Parli come se non l'avessi mai vista..".
E come se non conoscessi affatto me.
"Quanto ai luoghi romantici, ne conosci sicuramente più tu di me.. Porterai la tua sposa dove portavi Martina, no?" Con aria maliziosa.
Lanciai l'amo.
"Beh, adesso potremmo andare sul lungofiume.. O posso mostrarti la rocca.." Risi appena "Anche se mi farebbe molto strano farti da Cicerone in casa tua..".

Altea
17-07-2014, 20.34.30
Osservai attentamente e seriamente ciò che Carjan mi mostrava..."Quattro cavalieri vestiti di rosso e incappucciati..e perchè i loro cavalli erano scarni? Ma la figura vestita di nero mi preoccupa..si..il crocifisso capovolto è come...un anticristo" scossi il capo quasi per togliermi ogni preoccupazione "Ma noi non siamo cattolici Carjan...noi abbiamo i nostri dei". Ma ricordai benissimo le parole con cui Solone apostrofò gli uomini di Imperion..e quasi nominò il demonio.
Feci segno a Carjan di seguirmi e andammo dagli altri e raccontai a loro ciò che Carjan vide, ma sempre in arabo per non farci capire..."Prima ho suggerito a Korshid, semmai qualcuno ci dovesse fare domande possiamo dire chi siamo, ma...siamo all'oscuro di tutto ciò che sta avvenendo qui a Lortena, intesi? E ho pure nutrito il dubbio, qualcuno sa di noi..i forestieri non passano innosservati, potremmo essere pure un pericolo, dei rivoluzionari...fingiamo indifferenza, come se fossimo qui in vacanza."
Guardai Ismael..."Andremo io e te da Solone..vediamo se ha scoperto qualcosa di più su questo viaggio e su cosa dovremo fare..essere in troppi dà nell' occhio, vi raggiungeremmo presto...penso potete uscire ma non date confidenza a nessuno".
Io e Ismael uscimmo, lui mi diede il mio nero Shamir che avevo affidato a lui ed egli prese il cavallo di Hassan e partimmo verso la casa del filosofo..."Ricordi vero la strada Ismael?"

Guisgard
17-07-2014, 20.36.04
Guisgard sorrise a quelle parole di Clio.
“Martina in verità neanche la rammento...” disse con finta aria sarcastica “... ed è un brutto segno quando non ricordi neanche più il colore degli occhi di una ragazza...” rise appena “... dai, portami sul lungofiume... anzi, no... scegli tu... magari visitare la rocca alla vigilia del crepuscolo è più intrigante... ed io in cambio ti mostrerò un bel gioco che ho imparato all'accademia...” le fece l'occhiolino.
Ma poi divenne serio di colpo.
“Ma forse prima dovrei vedere le tombe di tuo padre e degli altri familiari... però, ti prego, vorrei farlo da solo... indicami solo dove si trovano...”

Guisgard
17-07-2014, 20.41.41
“Si...” disse Ismael ad Altea “... la ricordo perfettamente.”
Ma in quel momento Carjan si avvicinò alla principessa.
“Altezza...” arrossendo “... non merito forse un premio? Non so... un bacio, una carezza? O magari potrei aiutarvi dopo, nella vostra stanza... non so, potrei aiutarvi con il vostro bagno... ho ideato una nuova essenza che lascia la pelle morbida e profumata... è come lasciarsi accarezzare da petali di orchidea... volete, mia principessa?” Fissandola con bramosia.

Altea
17-07-2014, 20.46.37
Mi voltai verso Carjan e sbottai..."Ancora? Avete fatto il vostro dovere, siete a mio servizio..e io non vi devo dare nulla in cambio...e cosa fondamentale.." dissi abbassandomi a sua altezza per guardarlo negli occhi "Io per voi...non provo nulla...magari mi avete mentito pure stavolta solo per vedermi e stare solo con me".
Mi avvicinai a Shamir e balzai in sella..."Ismael...possiamo andare..qualcuno voleva come sempre ottenere qualcosa non può avere" e guardai negli occhi chiari di Ismael per poi voltarmi verso Carjan per fargli capire.

Guisgard
17-07-2014, 21.00.13
Il piccolo mago sbuffò frustrato, per poi restare ammaliato dal tocco dei capelli di Altea sul suo volto, quando si era chinata alla sua altezza per parlargli.
Li guardò allora andar via, la principessa con Ismael, fino a quando svanirono nel bosco.
“Ma riuscirò a conquistarvi, Altezza...” disse fra se il mago “... troverò un elisir capace di farvi cadere ai miei piedi, mia bella signora...”
“Forse siete stata un po' dura con lui, Altezza...” mormorò Ismael mentre galoppavano verso la capanna di Solone “... dopotutto siete molto bella ed è naturale che gli uomini perdano la testa per voi...” aggiunse fissandola negli occhi.
Raggiunsero in quel momento la dimora del filosofo e lui era intento a prendere dell'acqua dal pozzo.
“Riferite al filosofo anche del sogno di Carjan, Altezza.” Ismael ad Altea.

Altea
17-07-2014, 21.08.45
"Non sono stata dura Ismael..io voglio solo le parole di ammirazione del mio amato...tempo fa ne avevo molte..ora il mio cuore si è chiuso in una gabbia, e prego gli Dei manderanno qualcuno..capace di amarmi veramente" e risposi al suo sguardo col mio.
Solone stava prendendo dell' acqua da un pozzo e legammo i cavalli, la giornata era calda e solare, peccato non si poteva essere liberi di cavalcare in quel bosco dalle varie tonalità.
"I miei omaggi messer Solone, oggi siamo solo io e il mio capoguardia, Ismael..sapete..non abbiamo voluto dare troppo nell' occhio con troppo seguito. Siamo venuti per sapere se la notte vi ha portato consiglio sul nostro viaggio...e poi...si...so voi filosofi non credete in queste cose ma Ismael mi ha detto di parlarvi di ciò che il nostro Mago di Corte ha visto nei vari elementi...e magari vi è un particolare che può unirsi".
Aspettai il filosofo entrasse nella capanna, mentre mi guardavo attorno per guardare il paesaggio e ciò che ci circondava.

Guisgard
17-07-2014, 21.26.23
“Si...” disse Solone ad Altea “... raccontatemi pure ciò che il vostro mago ha visto... e mi raccomando, non dimenticate nessun particolare...”
Era un tardo pomeriggio caldo, con l'aria resa incerta da una vaga foschia.
Le montagne tutt'intorno apparivano silenziose e indifferenti, come giganti assopiti dalla calura.
E intorno a loro vi era inquietudine.

Altea
17-07-2014, 22.24.09
Strano...quel posto, le montagne assunsero un aspetto vago, quasi irreale ma pure velato di mistero ed inquietante.
Distolsi il mio sguardo..non mi accorsi di quanto il tempo era passato, era già tardi pomeriggio..speravo di non fare tardi.
Entrammo nella capanna, ci sedemmo e iniziai a parlare..."Sarò breve...è pure tardi, non vorrei arrivasse sera..magari vi è qualche coprifuoco o delle ronde di Imperion? Comunque..il mago ha visto nelle pietre magiche e nei Quattro Elementi...quattro cavalieri vestiti di rosso, su cavalli scarni e ciechi, i loro volti erano celati da cappucci e nei loro occhi, unica parte visibile del volto, vi era la oscurità invece della luce." mi rischiarai la voce visto lo sguardo attento di Solone, iniziavo a sentirmi a disagio, speravo davvero non vi fosse qualcosa di vero.."Poi ha visto una figura che ci segue ovunque e nonostante cerchiamo di eliminarla non vi riusciamo...tutta vestita di nero ed al collo portava un simbolo Cristiano..una Croce..ma era capovolta e sappiamo per i cristiani indicano le cose sconsacrate e possedute dal demonio".
Calò il silenzio, vidi Ismael perplesso, era un ottimo guerriero ma troppo superstizioso.."Sapete...Carjan ha la sua fede, non crede molto nei nostri Dei, per un attimo pensai..insomma..i Cristiani per lui sarebbero degli Infedeli..ma so pure gli uomini di Imperion..hanno proibito ogni forma di culto religioso..ma lascio a voi la parola" dissi al filosofo, sperando fosse stata solo una scusa di Carjan per vedermi.

Clio
18-07-2014, 01.45.24
Sorrisi.
"Beh, mi sembra coerente.. Hai dimenticato la tua casa.." Indicando la rocca davanti a noi "La tua famiglia, la tua terra, il tuo nome.. Se avessi fatto un'eccezione per il tuo primo amore, quasi quasi sarei stata gelosa.." Risi appena "Beh, fortunatamente è morta ormai, così non potrai spezzarle il cuore, e a lei resterà il ricordo del ragazzo che eri.." Sorrisi "Come la invidio.." Risi, come se avessi detto che un vestito stava meglio a lei che a me.
"Faremo così allora, amdremo al lungofiume, così tu andrai alle tombe e io dirò le mie preghiere... Poi, più tardi torneremo alla rocca.. L'hai detto tu, com crepuscolo è tutto più affascinante.." Prendendolo per un braccio per poi tornare sui nostri passi "Mio padre non è qui, ma al mausoleo del castello Eubeo, dovrai accontentarti dei tuoi genitori..".
Raggiungemmo la Loggia degli Eroi.
"Bene, le tombe sono da quella parte.." Indicando un sentiero "è esattamente dove portavi offerte ai tuoi nonni, ma immagino che tu abbia dimenticato anche quello.." Sorrisi.
"Io andrò da quella parte invece.." Indicando un altro sentiero che partiva da quella loggia classicheggiante.
"Ci ritroveremo qui tra poco, il primo che arriva aspetta.." Mi inchinai leggermente "A dopo, cugino..".

Guisgard
18-07-2014, 17.40.08
Solone ascoltò con attenzione ogni parola di Altea, senza tuttavia tradire emozioni o palesare reazioni particolari.
Quando poi la principessa terminò, il vecchio filosofo si limitò a scuotere il capo, per poi alzarsi e versare in un bicchiere un po' di vino.
“Immagino” disse “che essendo voi gente d'Oriente evitiate di bere il vino. Dunque non vi chiederò se ne gradite oppure no e spero mi scuserete se invece io non posso farne a meno in questo momento.”
Finì il suo vino e tornò a sedersi con loro.
“La visione che mi avete raccontato” riprese il filosofo “è molto particolare, quanto inquietante e non credo sia frutto di invenzione. E' ricca di figure ed immagini che personificano le forze del male che si stanno andando a sfidare.”
“Forze del male?” Ripetè Ismael. “Sono simboli Cristiani e non vedo in che modo possono interferire con noi. Abbiamo i nostri dei che ci proteggeranno.”
“Amico mio...” fissandolo Solone “... neanche io sono Cristiano, ma ho studiato per buona parte della mia vita le altre Religioni e per esperienza posso dirvi che ogni Fede ha una sua Rivelazione che possiede Qualcosa di Sacro. Chi più e chi meno.”
Ismael restò perplesso.
“Comunque...” continuò Solone “... i quattro cavalieri credo rappresentino i vostri nemici ed il fatto che i loro cavalli appaiano scarni e ciechi potrebbe simboleggiare che provengono da una terra ricca di stenti, costrizioni e disagi. Quell'oscura figura, infine, potrebbe significare molte cose, ma, non so perchè, a me fa pensare ad una notizia che ho saputo qualche settimana fa da alcuni pellegrini provenienti dalla città di Cartian. Naturalmente la mia è solo una sensazione e potrei tranquillamente sbagliarmi, eppure qualcosa mi spinge a legare la figura della visione con quella notizia raccontatami da quei pii pellegrini...”

Guisgard
18-07-2014, 17.52.03
Guisgard a quelle parole di Clio divenne di colpo cupo e pensieroso.
Lo sguardo parve farsi vago, sfuggente, enigmatico e la sua espressione mutò, smarrendo quel sorriso e quell'aria di spavalderia e sicurezza che si erano stampati sul volto sin dal suo arrivo alla rocca.
“Morta...” disse piano, quasi in un sussurro impercettibile, ma che la ragazza percepì “... sembra che al mio ritorno io abbia trovato solo fantasmi...” guardò la sommità della rocca, fino al punto più alto che sembrava voler lambire il cielo “... e tu che parli con tanta naturalezza di tutto ciò... ma forse sono io che subisco il desolante impatto di questo mondo mutato così repentinamente...” tornò a guardarla e poi a sorridere “... andiamo, su... ci ritroveremo tra poco come stabilito...”
I due finti cugini così si separarono, ciascuno diretto verso ciò che lo attendeva.
Guisgard, allora, poco dopo raggiunse il luogo dove si trovavano le tombe.
Si segnò tre volte e recitò qualche preghiera su quelle lapidi.
“Cosa avresti fatto al mio posto, Imone?” Pensò. “Avresti pianto i tuoi morti, immagino... e poi? Poi avresti con ogni probabilità detto a tua cugina ciò che lei si attendeva di sentire da te... già... ma io non sono te... questi non sono i miei cari e questa non è la mia terra... non ho nessuna causa per cui combattere e nessun interesse a rischiare la vita...” rise malinconico “... chi sono io ora? Un impostore, un mentitore giunto tra questi fantasmi... o forse sono anche io un fantasma... o lo diventerò davvero se non starò attento...” scosse il capo “... dopotutto non sono un rivoluzionario e neanche un ribelle... ho sempre vissuto per quel che sono, un indifferente osservatore del mondo, un cinico teatrante di questa grande farsa che è l'esistenza umana... non ho mai dato valore agli altri, né mi sono mai interessato alle altrui vicende... questo sono... una sorta di libertino imborghesito dal denaro che per anni mi ha mantenuto, senza provare mai il desiderio di cercare il mio benefattore o il nome della mia vera famiglia... devo... si, devo trovare il modo di andarmene da qui... spero che le acque si calmino il più presto possibile, così da poter fuggire da questa terra e dai suoi fantasmi...” colse dei fiori dalle aiuole e ne posò uno su ciascuna di quelle lapidi.
E mentre faceva ciò notò un uccello volare basso, per poi scendere su una fontana di pietra poco distante da lui.
Era una gabbianella dal piumaggio di un raro e delicato blu.
L'uccello restò a fissarlo per qualche istante.
“Chi c'è qui?” All'improvviso una voce alle spalle di Guisgard, che fece volare via la gabbiabella.
Questi si voltò di scatto e vide una figura incanutita e stanca.
“Perchè non parlate?” Avvicinandosi quel vecchio. “Non posso vedervi e non è cortese celarvi nel silenzio, oltre che nel buio che attanaglia i miei occhi.” Aggiunse sorridendo.
Era infatti cieco e si aiutava a camminare con un bastone.
“Ecco io...” mormorò l'impostore.
Il vecchio a quelle parole si fermò di colpo.
“Nessuno ormai viene più qui a piangere, se non la giovane lady Clio...” fece il vecchio “... solo lei ora si ricorda di queste lapidi... a volte la sento piangere o parlare piano al vento, illudendosi che sia messaggero del Mondo dei Morti... ma oggi anche voi siete qui... fra tanti, solo voi...” si avvicinò ancora al giovane uomo che lo fissava in silenzio “...si e non potete essere che voi...” raggiunse le mani di Guisgard e le strinse forte “... siete tornato, padroncino Imone!” In lacrime. “Siete tornato!” Sorridendo. “Ho pregato tanto ogni giorno ed ogni notte... e ora finalmente il Cielo mi ha esaudito!” Si gettò ai piedi dell'impostore.
“Alzatevi, vi prego...” prendendolo Guisgard, per poi aiutarlo ad alzarsi.
“Mio signore...” senza smettere di piangere il vecchio cieco “... sono cambiato, vero? Euntreo, il burbero guardiano degli armenti, che mungeva per voi ogni giorno il latte fresco, oggi è molto cambiato... non ho più la forza di un tempo e l'età è ormai venerabile... anche la luce mi ha abbandonato, da quando Froster mi fece strappare gli occhi... oggi vivo qui, quasi come un mendicante sulla soglia di questa rocca, grazie alla bontà e alla generosità di lady Clio che ha avuto compassione di questo vecchio e fedele servitore di suo padre... ma tutti i miei stenti e le mie sofferenze oggi sembrano svanire, poiché vi sto riabbracciando, padrone...” e lo strinse forte con grande commozione.
“Come fate a dire che sono chi voi credete?” Domandò Guisgard. “Potrei essere uno dei soldati di Froster impegnato con la ronda, o uno dei tanti servitori...”
“Ho sempre saputo” portando Euntreo le sue vecchie mani sul volto del giovane impostore “che al vostro ritorno io vi avrei trovato qui, davanti a queste tombe, mio signore...” annuì “... l'ho sempre saputo e così è stato... e vedo che la bellezza non vi ha abbandonato...” sorridendo ancora, mentre con le mani accarezzava i lineamenti del volto di Guisgard.
Nello stesso momento, Clio, raggiunto il tempio per le preghiere, trovò Roland che fingeva di accudire ai ceri sacri come un buon e fedele sacerdote.
Vide allora la ragazza e le si avvicinò, adagiando sul suo capo il sacro velo per le orazioni.
“Novità?” Chiese sottovoce poi alla ragazza.

Altea
18-07-2014, 18.00.35
Solone bevve di un colpo il vino..."Non preoccupatevi, non siamo musulmani, a differenza di altri a Setareh abbiamo degli Dei e infatti la mia è la Città Sacra di questi dei.. sarebbe interessante un giorno parlarne visto voi studiate le Religioni del Mondo..ad esempio..Musain, che guida l'esercito di Imperion qui a Lortena, segue la "Via della Spada" e a mio parere segue una filosofia orientale tipica dei samurai."
Ascoltai con attenzione le parole del filosofo incuriosita e guardai Ismael, ad un tratto trasalii.."Gli animali potrebbero non essere cavalli...dite..a sentirne parlare..quasi sembrerebbero...cammelli." scossi il capo, pensai al nostro Paese, e per un attimo davanti a me vidi la immagine di Abrham, bello ma spietato quanto il demonio.."Che..che notizie..avete da Cartian?" dissi balbettando.

Clio
18-07-2014, 18.11.09
Tieni chiusa quella bocca, che ogni parola mi fa imbestialire..
Adesso sei triste? Davvero? Facile..
Io sto recitando, imbecille.. ti ho mostrato la vera me e mi hai ferito più tu di tutti gli altri..
"Beh, non vedo dove sia il problema.." sorridendo "Non ricordavi il suo nome, né il suo volto?" lo guardai negli occhi, senza abbandonare la mia maschera "Questo luogo è cambiato, è vero.. ma mai quanto te.. in meglio, naturalmente.." ripetendo volutamente le parole che lui aveva detto a me.
Lo lasciai andare dai suoi genitori.
"A dopo, caro.." gaiamente "Saranno fieri di te..".
Hai davvero il coraggio di presentarti davanti a loro in questo stato? Io mi vergognerei e scapperei via più lontano possibile se fossi in te..
Lasciai così Imone e raggiunsi il tempio silvano.
Roland.
Potevo togliere la maschera, finalmente.
"E' arrivato Imone.. si è presentato al castello.." mormorai una volta arrivata davanti a lui.
Scossi la testa "Avrei preferito non rivederlo mai più... è un damerino insignificante e inutile.. ha dimenticato ogni cosa.. persino Martina.. Martina che voleva sposare a tutti i costi.. mi ha detto che sono giovane e bella, tra poco sarò sposata col signore di queste terre.." ero livida "Il signore di queste terre.. ha detto proprio così.. e potrò rendere Lortena un posto migliore.. non è che mi ha chiesto cosa quel maledetto ha fatto ai suoi genitori, a sua sorella.. no, devo essere contenta di sposarlo..".
Avevo le lacrime agli occhi "Lui.. capisci.. mio cugino, il mio sangue... ha portato la spada di mio padre per tutti questi anni, e l'ha disonorata in questo modo..".
Respirai piano "Scusa.. ma dovevo sfogarmi.. per concludere, lui è totalmente inutile, anzi.. devo recitare anche con lui.. e non hai idea di quanto mi faccia male.." guardai negli occhi il mio amico.
"Dimmi che almeno tu hai buone notizie.." sospirai.

Guisgard
18-07-2014, 18.22.15
“I cavalieri di Imperion” disse in modo spiccio Solone ad Altea “seguono solo una strada... quella del tradimento e dell'inganno.” Riempì poi due bicchieri di vino e li offrì alla bella principessa ed al suo servitore. “A me i cavalli della visione fanno pensare ad Imperion... l'assoluta volontà di una cieca libertà, l'odio verso ogni forma di ordine, soprattutto religioso e in modo particolare quello Cattolico, l'ossessiva ricerca di un'innaturale uguaglianza tra gli uomini, ignorandone l'indole e la capacità individuale di ogni individuo, non possono che generare una società monca, senza veri valori ed ideali. Per questo quei cavalli mi fanno pensare ad Imperion.” Aggiunse il filosofo. “Quanto al racconto dei pellegrini di Cartian... rammento che mi parlarono di un uomo fuggito proprio da Imperion... un uomo che laggiù spacciavano per pericoloso criminale, eppure non così bene sorvegliato, vista l'evasione dalle prigioni e poi la fuga da quella città... ebbene i pellegrini lo descrissero come un uomo vestito di nero, colto, dal fascino magnetico nonostante l'età non giovanissima e nemico giurato della Chiesa di Roma...”
“Perchè quell'uomo vi fa pensare alla figura della visione?” Chiese Ismael.
“Perchè i pellegrini mi dissero aveva un Crocifisso al collo...” rispose Solone “... un Crocifisso capovolto...”

Guisgard
18-07-2014, 18.28.00
“Lord Sartion è tornato a Lortena” disse Roland a Clio “ma senza notizie di vostro cugino. E infatti apprendo da voi che è già qui...” mormorò pensieroso “... mi spiace vedervi così addolorata... forse lui non si rende veramente conto di ciò che è successo qui... della guerra civile e della politica di sterminio portata avanti da tiranno... o forse, come dite voi, è solo un imbelle...” scosse il capo “... non rammaricatevi... magari si stancherà presto della vita qui a Lortena, abituato com'è agli agi e alla bella vita... avvertirò io gli altri al Castello Eubeo che non occorre più cercarlo... ah...” fissandola “... una delle mie spie che ha accesso agli appartamenti di Froster mi ha rivelato che Dension con i suoi uomini ha lasciato in fretta la rocca... pare che Musain lo abbia incaricato di cercare Lupo Nero e smascherarlo...”

Altea
18-07-2014, 18.36.40
Vidi davanti a me il bicchiere di vino...già...avevo dimenticato un particolare, io ero completamente astemia.
Per un attimo il mio cuore si rilasso alle parole di Solone ma poi tornò a battere forte, e vedevo..Ismael..con la sua solita calma.
Ismael...sei persiano, il più abile e attento dei guerrieri...e non cogli i minimi dettagli..a volte non so se lo fa apposta...pensai innervosita.
"Si.." dissi sicura.."ne sapevo già...ad Amoros" e mi voltai verso Ismael con sguardo serio per poi voltarmi di nuovo verso Solone.."Vi era un cartello affisso, cercavano un criminale fuggito dalle prigioni di Imperion e chi ne avesse avuto notizia doveva darne avviso alle autorità o..pure al prete..già..pensai fosse una montatura, ovvero quello fosse un ribelle del regime di Imperion. Si sa, i rivoluzionari sono i nemici e fatti vedere come un pericolo..ma voi ora..state confermando può essere veramente pericoloso? Ma se fosse anticlericale non sarebbe affatto un nemico di Imperion, non comprendo e non ho bevuto nemmeno un sorso di questo vino...e non capisco perchè dovrebbe seguire proprio noi..ma il fatto strano è che ciò che mi ha più colpito ad Amoros si è legato con la mia vita..la spada con Caleidos e la Signora dell' Elsa e un bambino abbandonato dalla sua famiglia, forse..dai Taddei...da ciò che un menestrello narrò e poi appunto questo impostore, non lo trovate strano?".

Clio
18-07-2014, 18.38.46
Annuii a Roland, per poi sorridere, perfida.
"Ma bene.. ho avuto modo di parlare con Dension.. e credo di avere una possibilità di metterlo fuori combattimento.." risi appena "Dovevi vedere come mi guardava... cadrà nella mia trappola, vedrai..".
Sospirai "Sì, spero anche io che se ne vada presto.. ho atteso anni che tornasse, ma mai più avrei immaginato una cosa del genere.. ma pazienza.. solo che, come se non bastasse la beffa, devo anche fargli da balia.. come se non avessi altro di meglio da fare..".
Tornai a guardare Roland "Non credo che Dension avrà fortuna, c'è un motivo se il Lupo Nero non ha mai rivelato la sua identità, nemmeno ai lupi più fedeli.. dubito che abbiano sospetti fondati.. no?".
Sospirai "Beh, se non c'è altro devo tornare dall'imbecille e portarlo al lungolago.." scossi la testa "Vorrei riuscire a raggiungere il Castello Eubeo se solo avessi un attimo di pace.. magari stanotte, che dici?".

Guisgard
18-07-2014, 19.06.09
“Infatti” disse Solone ad Altea “è una strana questione la storia di quel criminale... fossi in voi mi dedicherei solo a ciò che di concreto ho in mano... la spada... la spada e ciò che nasconde... essa è la mappa per raggiungere quel tesoro, ossia Caleidos...”
“Credete si celi in una di quelle quattro città che dobbiamo visitare?” Chiese Ismael.
“Gli indizi sembrano portare a credere a ciò...” rispose Solone.
“E da dove partire, dunque?” Domandò ancora Ismael.
“Questo è il prossimo indizio da trovare...” mormorò il filosofo.

Guisgard
18-07-2014, 19.07.11
“Comunque non dobbiamo sottovalutare Dension...” disse Roland a Clio “... se è il braccio destro di Musain ci sarà pure un motivo... quanto al Castello Eubeo ci si può provare... e stanotte potrebbe essere un buon momento... vi rammento che i cadaveri dei nostri Lupi sono ancora là a marcire al Sole...” scosse il capo “... se volete, stanotte andremo là...”

Altea
18-07-2014, 19.19.08
"Già..il primo indizio che diede l' avvio alla nostra partenza fu trovato da Bauon dentro l'elsa della spada, ed è appunto il biglietto che vi mostrai..ma egli ci disse di venire qui a Lortena, da voi messer Solone, per conoscere gli usi e costumi delle città..e trovare il prossimo indizio per partire, finalmente, verso la prima città..e l'inizio sta a Lortena? O nella prima città..ci stiamo perdendo.." dissi guardando la lama lucente della spada.."Se dovessimo seguire ciò che ha detto il nostro mago vedendo quel criminale..allora dovremmo andare a Cartian?" sospirai.."Comunque, io non me ne andrò da qui..se prima non avrò parlato con Musain, dovete sapere messer Solone egli mi disse, nonostante, la sua spada fosse a servizio di Imperion lui mi avrebbe sempre aiutato..è stato sempre così..e non vi ho detto io posseggo questa spada perchè Musain si battè con un uomo che la possedeva..perchè sapeva la desideravo, e dopo averlo battuto, mi donò la spada..non sarei qui se non fosse per lui..io so si trova a Lortena..perchè una notte al porto verso sud nascosi un fuggitivo cercato da Imperion, il quale.." dissi in un impeto di rabbia come a volerglielo conficcare addosso quel pugnale..."ha osato prendere il mio pugnale sacro.." e glielo mostrai "nessuno aveva osato...da secoli..io ne sono la protettrice e sacerdotessa, dalla notte dei tempi si narra mai uno sia riuscito a prenderlo e lui è stato il primo...e sarebbe un guaio per tutto il mio popolo e altri se finisse in mani sbagliate..per favore, indicateci dove si trovano i Marsin..ho la protezione di Musain" dissi in modo molto convinta e convincente.

Guisgard
18-07-2014, 19.40.08
“Io riguardo ai cavalieri di Imperion vi ho già messo in guardia...” disse Solone ad Altea “... poi sta a voi decidere se credermi o meno... quanto ai Marsin, ormai credo siano rimasti in pochi e si trovano tutti dove dimora il tirannico governo di questa contea... un tempo era il Castello Eubeo, ma pare ora sia in mano ai ribelli... come detto mi tengo distante da tali faccende politiche, dunque vi sarà più semplice chiedere in giro... magari alla locanda dove soggiornate... là saranno di certo più informati di me...” si alzò “... ora perdonatemi ma devo tornare alle mie faccende... vi auguro di trovare ciò che state cercando, sebbene non sarà semplice...” sorrise e tornò ad occuparsi del suo pozzo.

Altea
18-07-2014, 19.49.32
Uscimmo e guardai Ismael sbalordita..."Non ho capito..ci ha liquidato in questo modo? E l'indizio che dovevamo trovare qui a Lortena...non ci vuole aiutare?"
Perplessa presi Shamir e andai nella locanda con Ismael.."Sta per fare buio..Ismael..speriamo di far ritorno alla locanda..vai avanti tu..ci siamo attardati troppo...e comunque non ne abbiamo cavato nulla..sapevamo già chi sono gli uomini di Imperion e tu..lo hai proprio provato sulla tua pelle..a frustate, solo Musain ti salvò la vita, non saresti qui..è tutta una questione politica..appunto e dobbiamo starne alla larga, domani mattina andremo dove si trovano i Marsin, sono certa di voler dire loro del povero Imone..e poi? Poi nulla..non abbiamo scoperto nulla e Solone non ci vuole dire di più.." dissi proseguendo per una strada sterrata..non dovevamo temere nulla..pure se era sera...avevamo la protezione di Musain.

Clio
18-07-2014, 19.53.52
Sospirai.
"Non temere non ho alcuna intenzione di sottovalutarlo, anzi... Sa sicuramente il fatto suo.." Sorrisi "Si, adiamo al castello stanotte, ma stiamo bene attenti vediamo se riusciamo a tirarli giù.. Considerando però che loro non aspettano altro.. Ne parleremo con Lord Sartios..." Guardai l'uscita del tempio "devo andare ora.. Ci vediamo all'imboccatura del tunnel a mezzanotte.. A dopo mio caro..".
Salutai, per poi avviarmi verso l'esterno.
Dopo poco raggiunsi la Loggia dove avevo lasciato mio cugino.

Guisgard
18-07-2014, 20.00.14
“Altezza...” disse Ismael ad Altea mentre tornavano verso la locanda “... credo che quel filosofo si sia risentito... egli non ha una buona impressione degli uomini di Imperion e il fatto che voi abbiate battuto più volte sulla fiducia e l'ammirazione che nutrite verso ser Musain lo abbia reso indisposto verso di noi... da ciò che ho capito quell'oggetto, Calaidos, deve avere una grande importanza e agli occhi di quel filosofo non non siamo degni di cercarlo... questo è almeno ciò che ho capito io dal suo atteggiamento...”
Raggiunsero la locanda dove avevano preso alloggio e subito videro alcuni bei cavalli legati lungo la staccionata.
Dall'interno provenivano varie risate e si udivano alcune voci che parlavano.
“Nessuno è come te, Dension!” Esclamò uno dei cavalieri che allegramente sedevano intorno ad uno dei tavoli. “Sei il migliore di tutti noi!”
“Ovvio!” Fece un altro di quelli. “Lui gode della massima fiducia di ser Musain! Ciò che vede lui lo vede ed ascolta viene poi visto ed ascoltato anche da ser Musain! Propongo un brindisi per il nostro Dension!”
E tutti brindarono.
“Avere la fiducia e la stima di ser Musain non è da tutti...” mormorò Dension “... ho meritato tutto ciò. Per questo non voglio fallire questa missione che mi ha affidato. E non falliremo.” Fissando tutti i suoi uomini.

Guisgard
18-07-2014, 20.05.41
Clio, lasciato Rolando al tempio, si diresse verso la loggia, dove aveva lasciato Guisgard.
E arrivando là vide il suo finto cugino intento a parlare col vecchio servitore Euntreo.
I due stavano seduti su un basso muretto e il vecchio pareva animato da un entusiasmo ed una felicità che non conosceva ormai da tempo.
Ma nel vedere tornare Clio, il nostro impostore si alzò e la salutò con un cenno.
“Abbiamo visite, amico mio...” disse poi al vecchio cieco “... la mia bella cugina è tornata finalmente dal suo buon cugino.”
“Oh, bene!” Annuì Euntreo. “E' sempre bello salutare la nostra lady Clio!”

Clio
18-07-2014, 20.12.35
Mi avvicinai ai due uomini e sorrisi.
"Salute a voi, Euntreo.. È sempre un piacere incontrarvi.." Dolcemente "Come state? Avete visto chi è tornato all'ovile?" Voltandomi verso Imone.
Chissà se ha riconosciuto almeno lui.
Mah..

grazia
18-07-2014, 20.14.52
Aiuto a preparare il carrozzone per la partenza senza lasciare mai, ne la sacca con Milord che miagola ma non si muove di li, ne il libro che in questo momento rappresenta la libertà per me.
Ascolto Carolon e rifletto sulle sue parole dette dall'abate, proponendomi di continuare a leggere quel misterioso libro appena sarà possibile.
Sono curiosa di scoprire tutto ciò che è scritto.
Leggo il volantino che Rinos ha preso lo guardo
" strano vero? Le stesse parole del libro,
un fiore così potente? sarebbe bello lo trovassimo noi, che ne dite?"
Ormai tutto è pronto per la partenza e io non vedo l'ora di continuare a studiare il libro.
Quali saranno i semi di cui parlava l'abate?
ma sono sicura che il Fiore Azzurro non è un fiore.
Devo assolutamente scoprire di cosa si tratta.

Altea
18-07-2014, 20.16.37
"Cosa dovevo dire Ismael...lo so...ma possiamo dire qualcosa contro Musain? A me...non ha fatto nulla..sappi gli offrii di essere pure la mia guardia del corpo..non nutro rispetto per gli uomini di Imperion è vero..ma abbiamo un punto a nostro favore ed è lui..se possiamo stare tranquilli..è per lui..almeno qui..a Lortena..ma pure al porto se non erro" e sorrisi pensando a quella notte.
Arrivati alla locanda vi erano degli uomini, feci cenno ad Ismael di non entrare, sentimmo i loro discorsi e vidi gli uomini e per poco non stavo svenendo.. parlai sottovoce in arabo "Oh per gli dei..ma quel..come lo hanno chiamato..Dension..è l'uomo che venne nella mia stanza quando..il fuggitivo..era travestito da ancella..ma non perquisì la stanza proprio perchè gli dissi conoscevo Musain..anzi "sospirai"gli dissi ero follemente innamorata di lui...speriamo non mi riconosca, tu conosci solo l' arabo Ismael, mi raccomando".
Con coraggio aprimmo la porta della locanda e sfoderai un bel sorriso, indifferente, vi era ilarità e il vino fluiva a volontà tra i tavoli.
Guardai i locandieri, Rafio e la moglie Censia, e li vedevo turbati e mi avvicinai a loro fingendo.."Oh una bella cavalcata a cavallo ci voleva..questo posto è fantastico, è stata una fortuna fermarmi qui durante il mio viaggio, si vede è un posto..spensierato".

Guisgard
18-07-2014, 20.23.16
“Eh, già.” Disse sorridendo Euntreo a Clio. “Si è fatto attendere ma alla fine è tornato a casa, il nostro ser Imone.” Annuendo. “Sapete...” a Guisgard “... lady Clio vi ha atteso tanto.”
“Davvero?” Stupito Guisgard, per poi voltarsi verso la ragazza. “Non l'avrei mai detto.” Con un sorriso sarcastico.
“Eh, suvvia.” Ridendo il vecchio servitore. “Sapete benissimo che sin da piccoli voi siete stato un po' il suo eroe. Diciamo qualcuno da imitare.”
“E dire” fece l'impostore “che avrei giurato di starle un po' antipatico ora.”
“Esagerato!” Esclamò Euntreo. “Si sente che la nostra lady è felice come non mai.”
“Dite?” Ridendo appena Guisgard.
“Certo!” Fece Euntreo. “Ah, benedetta gioventù! Vi affidate troppo agli occhi e poco a ciò che sussurra lo spirito!” Ridendo ancora Euntreo.
“Allora mi fiderò di voi.” Annuendo il finto cugino. “E ditemi, cara cugina...” poi a Clio “... mi avete nominato un po' nelle vostre preghiere?”

elisabeth
18-07-2014, 20.38.32
Lo specchio ...... aveva una cornice particolare...mogano...era intarsiato rappresentavano teste di serpente....non amavo quell' animale...aveva del viscido.....ma evidentemente...la temibile Symion aveva alcune affinità con quell'antico animale....ero così strana.....splendida i miei capelli erano neri come la notte e i miei occhi brillavano di una luce rara.....sentii bussare ed entrò un nano...portava un vassoio un calice di cristallo ed una bottiglia che conteneva un liquido rosso.......mi parlò della particolare magia di quello specchio e inconsapevolmente riguardai la mia immagine.....no...non era la mia immagine...ero io...ma i suoi occhi erano verde smeraldo e i capelli erano rossi...come il fuoco dell'inferno.....rimasi basita...e distolsi immediatamente lo sguardo......guardai il nano e presi dalle sue mani il calice........" Dite che questo specchio....vede quello che gli uomini non possono v edere ?.........Lei lo usava spesso.......per operare.......al bene del Barone ?.........."..........odorai il contenuto del bicchiere....quello che avevo appreso in oriente erano gli odori del veleno.............e quello il peggiore dei veleni....." Ditemi specchio....c'e' qualcuno che vuole male alla vostra padrona ?....." Non attesi risposta......." Prendetene un po' anche voi.....penso che vi piaccia......" lo incoraggiai....." Portate via tutto....voglio vedere il Barone...."........Imperion....gia'.....Imperion .....Oxuid caro.........Lortena avrà un' altra nemica da cui guardarsi

Guisgard
18-07-2014, 20.40.07
Verso il tardo pomeriggio il carrozzone era pronto per partire.
La Compagnia del Re di Cuori poco dopo lasciò così Amoros, diretta verso una meta che ignorava ma che desiderava raggiungere ardentemente.
Per un po' seguirono la calda sponda del Calars, in uno scenario lussureggiante ed ancestrale che la pioggia caduta fino a poco prima aveva intriso di un intenso odore di campo.
“Il crepuscolo ormai è prossimo” disse Rinos agli altri, mentre era intento a far funzionare i meccanismi che permettevano allo stupefacente carrozzone di muoversi “e poi scenderà la sera... dobbiamo trovare un luogo in cui sostare per la notte.”
“Magari troveremo una locanda lungo la strada.” Fece Arwin.
“Mmm...” dubbioso Lyon “... non credo... più che una strada sembra un sentiero questo che abbiamo imboccato e difficilmente troveremo una locanda qui...”
Intanto Grazia custodiva gelosamente il prezioso libro, dentro il quale poteva forse celarsi il mistero del Fiore Azzurro.
Ad un tratto però Rinos indicò qualcosa al resto della compagnia.
Infatti un maestoso castello era apparso in lontananza su una bassa montagna, dalla quale dominava tutta la zona.
E sfogliando il libro Grazia si accorse, incredibilmente, che una delle sue illustrazioni, in cui compariva proprio un castello, era del tutto simile al maniero che era apparso loro su quella bassa montagna.
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Guisgard
18-07-2014, 20.57.21
Il nano, come chiesto da Elisabeth, prese il calice e ringraziò.
E poi avidamente cominciò a bere tutto il suo contenuto.
“Ottimo.” Disse compiaciuto. “E' un liquore al mirtillo e ingentilito con alcune spezie che il signor barone faceva portare al castello proprio per lady Simoyn. Lei ne beveva una coppa ogni giorno. Diceva che le permetteva di restare bella per sempre.” Rise. “Ma dubito che su di me farà questo effetto.” Mostrò un inchino ed uscì.
Poco dopo il nano tornò nella stanza di Elisabeth.
“Come da voi richiesto, il signor barone vi attende, milady.” Annunciò alla donna.

Guisgard
18-07-2014, 20.59.22
Il locandiere sorrise ad Altea.
“Si, è un posto tranquillo, madama.” Disse annuendo.
Intanto quei cavalieri continuavano con i loro discorsi, senza badare più di tanto ad Altea e a Ismael appena entrati nella locanda.
Infatti non avevano riconosciuto la principessa.
Ad un tratto un giovane entrò nella locanda, per poi avvicinarsi al tavolo dei cavalieri.
“Signore...” fissando Dension.
“Cosa vuoi?” Senza guardarlo questi.
“Vorrei arruolarmi tra voi cavalieri.” Disse il giovane. “Ho sempre sognato combattere e voglio farlo al fianco di ser Musain. Ho udito che nessuno è come lui.”
“Per essere accettato da ser Musain” mormorò Dension “devi essere accettato prima da me. Io solo posso giudicare il tuo valore, ragazzo. E la mia decisione sarà la medesima di quella di ser Musain. Io e lui siamo una sola cosa.”
“Altezza...” a bassa voce Ismael ad Altea “... avete udito, no? Quegli uomini sono vicini a ser Musain... se volevate incontrarlo questo mi sembra un buon colpo di fortuna.”

Clio
18-07-2014, 21.07.13
"Certo che ti ho aspettato.." Sorrisi "Ogni singolo giorno..".
Tu pensa che idiota!
Ma non avevo alcuna intenzione di infrangere anche le speranze del vecchio servitore.
"Antipatico... Non dire assurdità..." Risi appena.
Mi fai schifo, è ben diverso!
"Le preghiere erano per i morti.. E non mi sembra di doverti annoverare tra questi.. Per fortuna..".
O per sfortuna, dipende dai punti di vista.
"Sai come si dice, meglio un semplice uomo vivo che un eroe morto..".
Anche se a dire il vero è il contrario.
Mi voltai poi verso l'anziano.
"Ma piuttosto.. Mio cugino vi ha detto la novità? È qui per sposarsi.." Cambiando discorso.

elisabeth
18-07-2014, 21.14.08
La prossima volta avrei approfittato......della coppa al succo di mirtillo......" Vedo che e' molto buono ed il Barone la voleva sempre bella, magari non diventerete bello come lei ma e' probabile che siete più velenoso dei serpenti che ha questa bellissima cornice......e quindi il veleno...non vi sfiora....".........Ci mancava il nano col suo sarcasmo..........non passò molto tempo.....ed arrivò ancora il nano...." Dite al mio Signore....che arriverò subito al suo cospetto e che pur non avendo bevuto il suo elisir.... non rimarrà deluso..."........Il vestito Rosso era meraviglioso sulla mia pelle ambrata.....misi i gioielli splendevano...come stelle sul tappeto della notte.....la scollatura generosa offriva il profumo della mirra...e ..dagli ampi spacchi laterali..........le mie gambe libere....facevano intravedere...la pelle liscia e vellutata....ero pronta.....uscii dalla stanza.....scesi dalle scale e percorsi quel lungo corridoio dal pavimento lucido...il fruscio del mio vestito......e il rumore dei tacchi diventavano suono.....la porta della sala pranzoi era aperta.....il Barone era appoggiato al camino....dove un bellissimo ritratto...capeggiava imponente.....per un attimo mi mancò il respiro....." Mio Signore...."....

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Altea
18-07-2014, 21.15.54
"Lo so Ismael..però...dovrei rimettermi i panni orientali..mio padre, il re diceva, a mentire si corre sempre pericoli, sappi Musain non mi ha mai visto in volto, ho sempre portato lo chador..e..dovrei dire a quell' uomo..appunto..sono qui non per un viaggio..e qui direi una bugia a fin di bene" dissi sospirando al Cielo" ma mi ricordai disse andavano a Lortena..e dovrei..fingermi pure innamorata di quel Musain, non lo amo..ohh..ma poi andremmo via no? Basta solo informare del povero Marsin..io..se tornassi a Setareh e non trovassi più la mia famiglia vorrei sapere di loro..e penso pure i sopravvissutti di questa stirpe..avanti..reggi il gioco."
E' tutta colpa di quel fuggitivo..non solo il pugnale..ecco come mi ritrovo ora..e ovviamente dovrò dire sono qui per Musain..non desterò sospetti..e sto fuggitivo? Malefico..sarà tranquillo da qualche parte del mondo, ecco come si va a finire a far del bene.
Mi avvicinai al tavolo di quel Dension fingendomi sorpresa..."Oh...ma voi..non posso credere..gli Dei mi sono d'aiuto..siete quell'uomo che al porto cercava un fuggitivo..e fu cosi gentile da non perquisire la mia camera..vi ricordate di me..sono la Principessa Altea di Setareh..ero sola con una povera ancella muta..la quale..oh non fatemi pensare..è deceduta, era malata fin dalla nascita." E guardai lui e gli uomini al tavolo.."Si, ho fatto una cavalcata e mi sono vestita in modo occidentale, per non ingombrarmi con le mie sontuose vesti..mah" e mi appoggiai alla spalla di Ismael che osservava zitto e con sguardo strano "no, ricordo diceste andavate proprio a Lortena per raggiungere Musain..e sapete cosa vi dissi di lui..e sono venuta solo qui, esclusivamente, con la speranza di vederlo..ma tanto è inutile lui non mi corrisponde, forse perchè mi ha solo visto con lo chador, o forse fa finta..".
Mi sto cacciando in un guaio? No..in fondo lui non mi ama quindi non gli interessa nulla se lo vedo per un momento.

Guisgard
19-07-2014, 01.49.14
“Oh...” disse meravigliato Euntreo “... davvero? Ma che splendida notizia!” Rise. “Allora finalmente il nostro ser Imone ha deciso di mettere la testa a posto!” Annuì divertito. “E chi è la fortunata?”
“Beh...” fece Guisgard avvicinandosi a Clio “... in verità non lo so ancora... o, per meglio dire, a Lortena c'è una ragazza potenzialmente fortunata, ma di cui tutti, lei e me compresi, ignorano il nome.” Sorrise al vecchio servitore cieco. “Per questo mia cugina mi presenterà e mi farà incontrare le più belle ragazze di questa contea. E naturalmente, vedendo lei, non posso che attendermi meravigliose creature. Eh, già...” annuendo “... pare che la dea della bellezza in persona abbia baciato le donne di Lortena.”
“Sono certo che qualsiasi donna di Lortena sarà felice di essere corteggiata da voi, padrone.” Solone all'impostore.
“Ora però temo che dobbiate scusarci, amico mio...” fissandolo Guisgard “... mia cugina mi ha promesso una passeggiata tra la rocca ed il lungofiume, così che la mia memoria si animi dopo i lunghi anni trascorsi lontano da Lortena.”
Salutò il vecchio Euntreo e poi prese il braccio di Clio per cominciare la loro passeggiata insieme.

Guisgard
19-07-2014, 02.36.44
Elisabeth apparve nella stanza, bellissima, come una visione.
L'ambiente era rischiarato dalla debole luce di poche candele tremolanti, come se bastasse un sospiro o un sussurro per spegnerle.
Il barone era in fondo alla sala, voltato di spalle e intento a riempire due coppe con del buon vino.
Si voltò nell'udire la voce di Elisabeth e la vide.
Era meravigliosa, come una dea.
In quell'abito rosso, generoso ed elegante, il suo corpo sembrava adagiarsi con naturalezza.
Le leggera e preziosa seta sapeva avvolgerlo con maestria e disegnare con sensualità ogni sua forma e fattezza.
E davanti a quella seducente creatura il barone rimase immobile a fissarla per un istante indefinito.
Poi le si avvicinò, porgendole la coppa col vino, mentre le candele della sala, con la loro soffusa luce che lambiva la silenziosa penombra, rendevano l'atmosfera intrisa di velato erotismo.
“Mi hanno riferito che volevate vedermi...” disse il barone “... ebbene, sono qui...”

Guisgard
19-07-2014, 03.04.02
Dension, a quelle parole di Altea, lanciò un'occhiata divertita ai suoi compagni.
“Sono certo che se ser Musain vi avesse vista senza quel velo sul viso” disse poi “di certo poi sarebbe rimasto colpito dalla vostra bellezza.” Facendo ai suoi l'occhiolino. “Comunque, se posso permettermi, questi abiti all'occidentale non vi stanno per niente male, milady.”
E tutti i suoi compagni si lasciarono andare a sorrisini ambigui.
“Temo però che per ora sia impossibile per voi, come per qualsiasi altro, incontrare ser Musain.” Mormorò Dension. “Siamo in guerra contro i ribelli e a nessuno è consentito avvicinarsi ai centri del potere. Ma siete fortunata, milady... io sono il suo braccio destro e dunque potete consegnare a me il vostro messaggio per lui. Sarà mia cura consegnarlo direttamente a ser Musain.”

Altea
19-07-2014, 11.39.05
Sbruffone e arrogante...lo faccio solo per Imone Marsin e la sua famiglia..per voi uomini di Imperion provo disprezzo, si vede...dovete essere pure privi di ogni cultura, non come noi Orientali che ne portiamo dietro bagagli di cultura...e mi sbeffeggi coi tuoi uomini..odi gli Orientali? Bene..vedremo..
"Una guerra..." scossi il capo "ne avevo sentito parlare ma lo vedo un posto cosi tranquillo, ma vi ricordo una cosa..sir Musain..si battè per me per darmi un dono che volevo, e poi disse al mio Gran Consigliere, visto lo volevo come mia guardia personale, che la sua spada era per Imperion ora ma mi avrebbe sembre dato il suo aiuto qualora ne avessi avuto bisogno...sarebbe arrivato immediatamente..siete voi ora state negando la volontà di chi vi comanda".
Guardai Ismael e gli parlai in arabo..."Sali e avverti gli altri che domani si torna ad Amoros, e di non scendere in locanda..di che il filosofo non ha voluto aiutarci...e non abbiamo mai mostrato simpatia per questi uomini..e poi lui aveva detto non si interessava di politica e si è risentito..qui non troveremo indizi, è inutile proseguire".
Mi voltai verso Dension e i suoi uomini.."Scusate, il mio capoguardia parla e capisce solo l' arabo, stavo impartendo gli ordini per la mia partenza domani ad Amoros, dove ho incontrato sir Musain, appunto, e ho il mio Palazzo".
Fermai il locandiere e gli feci un gesto col capo sorridendogli.."Mi portereste una tazza di the, come quella di stamattina, mentre mi fermo al tavolo di questi..signori..lo vorrei puro e orientale, non quello occidentale..è privo di sapore..io amo, invece, i sapori forti e decisi..come quelli orientali".
Mi sedetti al tavolo e iniziai a narrare..."Si..mi tocca dire a voi..allora...prima di tutto dite a Musain si è perso una altra occasione con me, visto domani mattino presto partiremo per Amoros...e poi..volevo solo portare una notizia ai Marsin, vi sarà qualcuno? Era solo questo.." e ora anche se approvi Imone Marsin e ciò che ha fatto, devi fingere...ma almeno qualcuno della tua famiglia saprà di te Imone..."Imone Marsin...lo incontrai proprio al porto mentre sbarcava da una nave militare e parlai con lui..egli pure mi salvò la vita da due uomini volevano derubarmi..disse stava venendo a Lortena e mi disse appunto qui vi era la guerra ma nulla di più.." e sorseggiai il the lentamente e vedevo il loro sguardo incuriosito "Forse questo Imone era un pò rivoluzionario...o una testa calda...chissà, stavo cenando in una locanda, dove mi avete trovata, e udii di un duello e mossa da curiosità uscii con la mia sacerdotessa e la mia ancella...infatti il povero Imone Marsin..lo vidi morto davanti a una altra locanda, era proprio lui..quindi volevo solo informare di questo i suoi familiari, anche se poteva salvarsi la vita, ma probabilmente ha meritato quello che ha avuto" sorrisi ma sapevo benissimo non era cosi ma non potevo mica essere dalla parte del rivoluzionario...non ora. "Potreste narrare questo...una mia guardia, che ora è ad Amoros, disse che prima di spirare Imone Marsin diede la sua sacca e la sua spada a un ragazzo vicino lui e questo pure osò minacciare chi fece vendetta, ovvero il vincitore, con una pistola prima per poi dire avrebbe provveduto con una spada..non so perchè quel Imone diede la sua spada a quel ragazzo e pure i suoi averi..un soldato vuole essere seppellito, solitamente, con la sua spada...bene questo è tutto..come vedete la mia era una innocua informazione..non sono una spia segreta venuta dall' Oriente..ora se permettete" dissi alzandomi "mi recherei a dormire, domani mi aspetta un altro lungo viaggio per tornare ad Amoros" e stavolta ero risentita per altro e pure amareggiata, sarei dovuta tornare da Bauon a quanto pare.
Misi delle monete sul tavolo..."Pagate da bere a questi uomini...noi orientali siamo ospitali pure in terra straniera" e guardai Dension sorridendo..eccoti la mazzata finale.
Senza aggiungere altro salii in camera mia e mi misi la veste da notte..ero amareggiata, per tutto, per non aver concluso nulla su Caleidos a Lortena, perchè mi dispiaceva molto per la morte di Imone...e il fuggitivo..e mi auguravo il fuggitivo fosse stato bene lontano, ma tanto...lui non si era interessato minimamente a me..io gli avevo salvato la vita ma lui...a lui era bastato solo questo, aveva profanato il mio pugnale senza sapere nulla di me, e ora mi ero trovata sola davanti agli uomini di Imperion e lui era fuggito.
Quardai fuori il Sole che lentamente cedeva il posto alla Luna e mi addormentai.

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Clio
19-07-2014, 20.48.16
Salutai a mia volta Euntreo, e mi lasciai prendere sottobraccio controvoglia da mio cugino.
Scendemmo così verso il fiume, seguendo quel sentiero dove ci rincorrevamo da bambini.
La rigogliosa vegetazione, ricca di arbusti ed alberi in fiore, sembrava contrastare con il mio umore e con la triste situazione della mia terra.
Come invidiavo la natura, capace di resistere imperterrita alle disgrazie più terribili, ed apparire sempre splendida.
Ai lati del sentiero, le more e le minuscole fragole di bosco facevano capolino tra i rovi.
Mi sporsi per coglierne una, lasciando che il gusto amaro mi distraesse per un momento dalla malinconia che mi afferrava il cuore.
Una volta raggiunto il fiume, si scorgevano, sulla riva opposta, le colline incorniciate dalle montagne.
Filari di vite si rincorrevano da Est ad Ovest, persino la strada era stata rimpicciolita per far posto al frutto per eccellenza della nostra valle.
Il fiume scorreva leggero, accarezzando i bianchi sassi del fondale.
Ma i miei occhi, per un momento, indugiarono su un sasso di gran lunga più ampio degli altri, sul quale io e mio cugino eravamo soliti sederci nei pomeriggi estivi, perché, poco distante, un enorme faggio ricopriva interamente il sasso con la sua ombra.
Ed era lì che mi aveva annunciato la sua partenza.

Il sasso piatto proprio non voleva saperne di rimbalzare più di tre volte.
"Eppure Imone ci riesce.." pensai.
Dovevo farcela, dovevo impegnarmi e riuscire a stupirlo.
A proposito, pensai, perché tardava?
Mi sembrava di aspettarlo da ore.
"Non ce la farai mai così.." una voce alle mie spalle "Non puoi lanciarlo da seduta..".
Mi alzai interdetta, lui mi si avvicinò, prese un sasso piatto da terra, e lo mise nella mia mano, guidandola con la sua.
Magicamente, il sasso fece cinque rimbalzi.
Come ci riusciva?
Ci sedemmo uno accanto all'altro, su quell'enorme sasso ombreggiato.
"Ti aspetto da ore.." brontolai "Dove ti eri cacciato?".
Lui rise "Da ore, addirittura... scusa, ma lo zio voleva parlarmi..".
Così, mi parlò della partenza, dell'Accademia, della Spada.
Dapprima mi arrabbiai perché mio padre aveva dato a lui la sua spada, ma poi iniziai ad essere triste perché capii che non l'avrei rivisto per molto tempo.
Mi rifugiai tra le sue braccia, triste come non lo ero mai stata.
"Quando partirai?" chiesi, titubante.
"Alla fine dell'estate.." mormorò lui, tenendomi stretta "Abbiamo ancora un sacco di tempo.." ma potevo percepire la sua tristezza, nonostante fosse contento dell'opportunità che gli veniva offerta.
"Mi mancherai.." con voce soffocata, senza riuscire più a nascondere le lacrime.
Lui sorrise "Anche tu mi mancherai, piccola peste..".
Restammo così, abbracciati e in silenzio, fin quasi al tramonto.
"Ma poi tornerai?" chiesi, alzando gli occhi lucidi su di lui.
"Certo che tornerò.. che domande.. non c'è posto al mondo che valga la mia terra, devo partire proprio per saperla difendere al meglio.." mi alzò il mento in modo che potessi guardarlo negli occhi "Quando tornerò tu sarai una bellissima contessina... e vedi di trovarti un marito che mi aggradi, altrimenti dovrà vedersela con me.." scherzò "Ma io sarò sempre con te.. il giorno in cui sarai pronta per la Prova, e so che lo sarai così come so che la supererai perché sei testarda come pochi.. quel giorno sarò lì, accanto a te..." mormorò mentre anche i suoi occhi si inumidivano "Sarò sempre con te.. e quando tornerò staremo svegli un giorno e una notte e mi racconterai tutte le tue avventure, e io le mie..." accarezzandomi dolcemente i capelli.
Feci una smorfia, e lui si scostò ridendo appena.
Detestavo che qualcuno mi toccasse i capelli.
"E quando tornerai comanderai l'esercito?" con gli occhi sognanti.
Lui sospirò "Se ne sarò all'altezza, pare di sì.. come mio padre prima di me.. " lui mi guardò negli occhi "E insieme renderemo Lortena ancora più prospera e sicura.. tu governerai e io difenderò la nostra terra da tutti i nemici, gli invasori... persino da draghi e giganti se sarà necessario.." rise.
"Che sciocco.." scuotendo la testa, io "Draghi e giganti non esistono..." lo canzonai.
Lui sorrise.
"Dimenticavo che sei grande ormai.." Facendomi l'occhiolino.
"E comunque voglio combattere pure io insieme a te.." con aria decisa.
"E al palazzo chi ci lasciamo, se siamo tutti e due in battaglia?" fingendosi serio, trattenendosi dal ridere.
Io rimasi pensierosa per un momento.
Non aveva mica tutti i torti, pensai, si doveva trovare una soluzione.
"Iris!" esclamai, poi, tutta contenta "Lei può curare il castello! Mi dice sempre che non dovrei comportarmi come un maschio.. non le dispiacerà se la lasciamo a casa.." sorrisi.
"In effetti potrebbe funzionare.. e insieme saremo invincibili.." rise appena.
Mi si illuminarono gli occhi.
"Sarai il mio capitano, il più coraggioso e leale cavaliere del regno.." con aria sognante "E i bardi canteranno le tue gesta nei secoli..".
Lui rise, ma mi diede corda, rispondendo con la stessa enfasi "E ti difenderò da tutti gli impostori, e sarò il tuo campione, se lo vorrai... finché, naturalmente, non arriverà un cavaliere a rubare il tuo cuore.." strizzando l'occhio.
Corrucciai la fronte "Ehi.. so difendermi da sola io.. non mi serve un campione!".
Lui alzò un sopracciglio e mi guardò con aria divertita.
"Ma davvero?" e iniziò a farmi il solletico.

Il ricordo mi investì come una folata di vento gelato, uccidendo le mie difese, facendo crollare la maschera che portavo, lasciando soltanto la rabbia e il dolore lancinante in mezzo al petto.
Avevo indurito il mio cuore, dopo tutto quello che avevo passato, l'avevo nutrito di speranza, lotta e non mi ero mai arresa.
Ma Imone era presente nel profondo, e il dolore per il suo cambiamento era talmente profondo da rischiare di distruggermi.
E non potevo permettermelo.
"Vorrei non fossi mai tornato.." sussurrai, cercando di fermare le lacrime.

In verità” mormorò poi “a mio giudizio dovresti interessarti poco a questo genere di situazioni. La politica non ha portato molta fortuna alla nostra famiglia e questo deve esserci da monito.” Sorrise tiepidamente. “Mi spiace per Axses, ma continuare a parlare di vendette non è il modo migliore per pensare al futuro di Lortena. Sei giovane e bella e fra un mese ti sposerai con il signore di queste terre. E allora potrai dare il tuo contributo affinchè Lortena diventi davvero un luogo degno e in cui sarà possibile vivere in pace. Magari senza dover impugnare più le armi.” Annuì.

Il dolore rischiava di sopraffarmi.
Euntreo aveva ragione, era il mio eroe, ora mi appariva un estraneo.
Ma un estraneo non mi avrebbe mai fatto così tanto male.
Mi liberai dal suo braccio e lo guardai negli occhi, così vicina da poter sussurrare.
Non c'era nessuno, ma la prudenza non era mai troppa.
"Vattene via.." con gli occhi colmi di dolore e rabbia "Va' via.." ripetei, sussurrando.
"Perché sei tornato? Perché? Ho visto morire mio padre, assoggettare il mio popolo.. e ora tu.. tu che sei diventato tutto ciò che detesto.. tutto ciò che tu stesso detestavi.." non riuscivo a fermare le lacrime, un'altra parola e avrebbero iniziato a scorrere, ma non potevo fermarmi.
Tutto quel dolore mi avrebbe distrutto.
"Cosa ti aspettavi? Che sarei stata contenta di vedere che disgustoso uomo sei diventato?" ormai le lacrime mi rigavano il viso, ma non mi sarei fermata "Va' via.. trova una scusa e vattene.. ma lascia il tuo nome dietro di te.. " gli occhi lividi di rabbia "L'hai disonorato abbastanza.. Imone Marsin non avrebbe esitato a mettere a repentaglio la sua vita per difendere il nome della sua famiglia..." scossi la testa, disgustata.
"Tuo padre è morto con la spada in pugno, difendendo la Rocca del Tireo quando il Castello Eubeo era già caduto.." continuai, con gli occhi nei suoi "Tua madre era con le altre donne nella torre, e si è buttata quando ha capito che stavano per entrare, perché non la prendessero viva.. tua sorella non l'ha fatto, e credo se ne sia ben pentita.." cercai di respirare normalmente, ormai stavo quasi singhiozzando, dovevo calmarmi, non mi ero mai lasciata andare così.
"E tu.. tu hai osato persino andare sulle loro tombe..." scossi la testa "Martina.. hai dimenticato il volto di Martina.. lei.. ti ha aspettato, ha rifiutato un pretendente dopo l'altro, anche se sapeva che non l'avresti potuta sposare, ma le bastava il tuo cuore.. l'ho trovata morente dopo l'assedio, e mi ha supplicato di dirti che ti amava.. ma come può una ragazza di montagna competere con le maliziose donne francesi, o le calienti spagnole.." mi portai una mano al petto "Come darti torto!" sarcastica.
"Quanto a me, mi sono salvata solo perché Froster era presente quando sono entrati nelle stanze delle donne del Castello Eubeo, e ha avuto la brillante idea di sposarmi.." risi appena "Oh, non temere.. non vedo l'ora di sposare il signore di queste terre, come lo chiami tu.. non vedo l'ora di avere addosso le mani sporche del sangue del mio popolo.. devo continuare o riesci a immaginare il resto da solo? Beh, se pensi che permetterò un simile abominio, davvero non ricordi nulla di me.." con gli occhi colmi di rabbia "Se le cose non cambieranno, mi resta meno di un mese di vita.. quindi abbi pietà di me e lasciami morire in pace.. lasciami trovare conforto nei ricordi dei momenti passati insieme da bambini.. è l'unica cosa che mi resta, ormai.. abbi pietà..".
Scossi la testa, disgustata.
"Vattene via.. se il dolore di questa terra ti lascia indifferente, abbi almeno la decenza di avere pietà del mio dolore e di quello dei tuoi cari.. Per tutti questi anni, ho avuto paura di non vederti più... non avrei mai pensato che ci potesse essere di peggio.. hai disonorato la spada di mio padre.. lui si fidava di te.. e anch'io..." senza lasciare mai il suo sguardo "Vuoi vivere, no? E' questo che vuoi.. benissimo, allora va' più lontano possibile da qui, ma non osare mai più fregiarti del nome della mia famiglia.. non osare.. essere aristocratici comporta avere delle responsabilità, se pensi che la tua vita appartenga semplicemente a te e non alla tua terra, come fossi un semplice borghese, benissimo.. ma trovati un altro nome, non insozzare il mio..".
Ero distrutta, il viso sconvolto dal dolore, dalla rabbia e dalle lacrime.
Come potevo tornare a palazzo in quello stato?
Chiusi gli occhi e cercai di calmarmi.
Ma come li riaprivo lui era davanti a me, e la rabbia e il dolore non mi lasciavano.
"Ti ho detto che questa commedia è l'unica cosa che mi tiene in vita.." mormorai "Non posso permettermi di ascoltare i miei sentimenti, o dire quello che penso, lo capisci? Se non riesco a mantenere la maschera, si accorgeranno che sono diversa dall'inutile e frivola Clio che impersono.. Non posso permettermi di stare così male.. non posso.. quindi per favore.. va' via.. lasciami credere che sia stato tutto un brutto sogno, che tu non sei in realtà mio cugino.. che posso continuare a volergli bene, ad ammirarlo... lasciami credere che sia ancora prigioniero di quei pirati..." risi appena "Meno male che mi hai scritto di aver passato ogni giorno a pensare a noi e a Lortena.." scossi la testa "Facevi più bella figura a non tornare..".
Abbassai il capo, mi avviai verso il sasso e mi sedetti ad ascoltare il fiume.
Calmati, Clio.. calmati.. come giustificherai queste lacrime? Adesso calmati..
Nascosi il viso tra le braccia, lasciandomi cullare dal ritmo regolare del fiume.

Hedera
20-07-2014, 02.39.49
L'espressione di Hedera si addolcì alla critica sulla superstizione.
"Non tutti i segreti sono accessibili a chiunque, quello che a voi pare superstizione e controllo in realtà è ciò che il volgo ha di per sè domandato. Ma non è certo mia intenzione discutere di questo con voi, la Chiesa ha fatto tanto per me ma non so quanto abbia aiutato voi.... che siete...?" Domandò infine, desiderosa di dare un nome all'uomo che, mettendo in dubbio i capisaldi del suo credo, pareva compiacersi, ignorando il mistero che stava dietro la partenogenesi e la resurrezione di Cristo.
"Suppongo abbiate ragione, con l'eccezione che Egli è venuto a lavare i peccati del mondo, mentre la regina di Gioia Antiqua... posto che davvero esista!" E lasciò la frase in sospeso, tornando sul giovane giardiniere.
"Una singolare passione. E siete sicuro che la sovrana possa esaudirvi? Avete i mezzi per intraprendere un viaggio verso Gioia Antiqua?" Ancora stentava a non sorridere, pensando pietosa che nessun fiore al mondo, neppure il più raro, poteva davvero valere una porzione di regno, tanto più un regno frutto della fantasia degli uomini. Ma aveva sentito, e la sensazione non voleva sfumare, di trovarsi già dinnanzi a una prova; dunque si sforzò di essere il più seria e sincera possibile mentre proseguiva: "Mi piacerebbe accompagnarvi, sostenervi nel vostro obiettivo con i miei mezzi."

elisabeth
20-07-2014, 21.49.40
Vidi il Barone ...versare del vino e nel voltarsi mostro' due coppe con del vino rosso.......Il quadro alla parete del camino era di Symoin.......non c'era posto in quel castello che non fosse dedicato a lei.......ma in quel quadro che la ritraeva seduta in un parco.......c'era altra gente , sembrava una festa anche se lei sembrava esserne la protagonista.........sorrisi alle parole del Barone.......e presi la coppa di vino........." Grazie per avermi dedicato il vostro tempo......e per avermi donato una chiave molto preziosa.....apre la porta di una stanza confortevole...privata....dove ho trovato ogni cosa ha rinfrancato il mio corpo.....ero stanca...stavo viaggiando....con il mio servo da Amoros....ci siamo fermati una notte ad Imperios...e poi in quella ...fortunata locanda......il destino mi ha fatto incontrare....Lei....così uguale a me ...che a momenti mi fa paura....Non mi avete detto......perchè io e lei potremmo essere...come dire...gemelle ecco si...gemelle.........la gente con cui ho parlato......se a tratti sembrava adorarla dall'altra ne ha paura......."......poggiai le labbra sul bicchiere in cristallo.....e ne assaporai il gusto...ill profumo...quell'aroma delicato......che solo alcune botti di antico legno....rendono al vino giustizia...........dalla finestra aperta proveniva una leggera brezza e il mio vestito si muoveva.......lasciando filtrare il profumo della mia pelle.......".........Vedo che Lady Symoin ...partecipava a delle feste....qui al maniero...oppure al palazzo dei Signori di Lortena...presumo voi li conosciate..........?....".........vedevo i suoi occhi spostarsi ad ogni minimo movimento........mi sedetti su di una poltrona ed accavallai le gambe..........Oxuid caro...mi sento nell'imbarazzo più profondo preferirei affondare una spada nel suo petto........ma il ruolo dell'amante.....se qualcuno me lo avesse raccontato....non gli avrei mai creduto.........Ero la Marozia...di quel secolo......potere......e fascino femminile....

Guisgard
21-07-2014, 01.34.30
Clio era seduta su quel bianco sasso, con il viso fra le braccia e ancora rigato dalle lacrime, mentre il fiume scorreva quasi indifferente, generando un alone di frescura intorno a se in quella calda giornata di Luglio.
Poi un rumore di passi.
Un salto e qualcuno la raggiunse su quel sasso bianco.
“Devi detestarmi davvero tanto...” disse Guisgard senza smettere di fissare la dolce corrente del fiume “... e forse non posso darti torno, perchè in certi momenti non piaccio a me stesso...” lanciò un sassolino nel fiume “... so anche io di essere diverso, cambiato da come tu rammenti... ma quindici anni sono tanti... e tanti sono gli anni che praticamente non impugno più una spada... la vita all'accademia, i richiami della grande città e poi la vita mondana delle sue sere e delle sue notti... era più semplice, più facile abbracciare quella nuova vita, che rammentare quella passata... e così, mentre gli anni trascorrevano, io smarrivo a poco a poco il ricordo di questa terra e di me stesso... ho conservato gelosamente la spada di tuo padre, ma senza usarla mai... una volta un nobile mi accusò di essere stato con sua moglie...ed io non ho saputo difendermi, fuggendo via invece di affrontarlo... ma forse la vergogna più grande l'ho provata al porto delle Flegee, quando sono sbarcato per poi tornare qui... un cavaliere di Imperion mi ha insultato per le mie idee ed io sono rimasto là, senza poter e saper difendermi... impugnando la spada di tuo padre, con la paura però di usarla... si, ho avuto paura... se non ti alleni con la spada, se trascorri tanti anni senza usarla mai non solo perdi la tua abilità, ma forse anche il coraggio... ho giurato vendetta verso quel cavaliere, ma poi sono fuggito via...” sorrise amaramente “... mi servirebbe un buon maestro per impugnare in modo degno una spada... forse oggi riuscirei solo a disarmare te...” disse sorridendo, ignorando la vera identità della ragazza “... ecco, ora sai la verità...”
“Si, sono altre bugie” pensò “ma almeno fra esse ho celato ciò che sono veramente. E so di essere la cosa più lontana dal cugino che attendevi...”
Le si avvicinò e con la mano, delicatamente, le sollevò il viso, in modo che gli occhi di lei fossero nei suoi, per poi asciugarle le lacrime col suo fazzoletto di Batista.
“Ora sai cosa sono davvero oggi...” fissandola “... tanto non puoi disprezzarmi più di quanto già tu non faccia...” sorrise malinconico “... ma ti prometto che presto partirò... si, partirò e non sentirai più parlare di me... promesso...” si alzò, voltandosi verso la sponda del fiume “... e naturalmente sei dispensata da ogni tuo dovere verso di me... dunque non sarai più costretta a farmi da accompagnatrice, né dovrai più sopportare la mia sgradevole compagnia...”

Guisgard
21-07-2014, 02.14.40
Appena Altea lasciò il tavolo di quei cavalieri, Dension ed i suoi si scambiarono inquiete occhiate.
“Ma quella donna parlava...” disse uno dei cavalieri.
“Abbassa la voce, idiota...” lo zittì Dension “... vuoi che ci sentano in questa locanda?”
“Ma quella donna parlava...”
“Già...” annuendo Dension al suo cavaliere “... parlava dell'uccisione di quel tipo al porto... e pare si trattasse di uno dei Marsin...”
“Ho udito” un altro di quei cavalieri “che alla rocca attendevano l'arrivo di un nipote del defunto conte. Che si tratti della stessa persona?”
“Non lo so...” mormorò Dension “... e sinceramente non mi interessa... ma se qualcuno accosta a noi l'uccisione di uno dei Marsin, allora potrebbe scoppiare il finimondo qui a Lortena... per fortuna quella ficcanaso non sapeva che sono stato io ad uccidere quel lurido porco al porto...”
“Cosa facciamo ora?” Chiese un altro di loro.
“E me lo domandi?” Con sguardo cupo Dension. “C'è una sola cosa da re adesso...”
Intanto, al primo piano della locanda, Ismael narrò a Korshid dell'incontro avuto con Solone e di come il filosofo si fosse rifiutato di aiutarli. Inoltre svelò alla sacerdotessa l'intenzione di Altea di tornare di nuovo ad Amoros.
Poco dopo, allora, Korshid lasciò la locanda e si diresse con Ahmed verso la capanna di Solone.
“So che non volete più vederci” disse al vecchio filosofo “e non vi do torto. Ma vi chiedo di ascoltarci. La mia principessa non è una cattiva persona. Ha un animo buono ed ideali puri, sinceri. Forse non è abituata all'avventura e non comprende che una ricerca importante come quella che abbiamo intrapreso richiede devozione e costanza. Ma vi assicuro che lei davvero vuol svelare il segreto della spada. Lo vuole con tutta se stessa.”
“Sembrava più interessata ad incontrare i malvagi cavalieri di Imperion.” Seccato il filosofo.
“Anche io so che sono uomini crudeli.” Fece la sacerdotessa. “E so anche che quel Musain non diceva il vero quando metteva a disposizione della mia padrona la sua spada. Ma la principessa Altea è di animo semplice e non concepisce il male nelle persone di cui ha fiducia. Ma presto anche lei scoprirà la vera indole di quegli uomini. Vi prego, dateci un indizio che ci permetta di continuare la ricerca...”
“A mio giudizio voi non ne siete degni.” Fissandola Solone.
“Se sarà come voi dite” replicò Korshid “allora falliremo. Ma dateci almeno la possibilità di provarci. Fatelo per il vostro amico Bauon.”
“E sia...” annuì infine il filosofo “... lo farò solo per lui... ma poi non voglio più vedervi... dal messaggio trovato nella spada si parlava di semi riguardo alle quattro città... e ciò mi ha fatto pensare che i vessilli di Imperion raffigurano il simbolo di Picche... e vi è una torre diroccata detta proprio Dei Quattro Semi qui a Lortena... si trova nel cuore di questo bosco, seguendo il sentiero che costeggia il fiume, in un luogo isolato e dimenticato da tutti... questo è tutto. E non seccatemi più.”
Korshid ringraziò e poi tornò insieme ad Ahmed alla locanda, dove raccontò della torre ad Altea.

Guisgard
21-07-2014, 02.23.20
“Potete chiamarmi Giorgio, madama...” disse l'uomo vestito di nero a Hedera “... è un nome come un altro ed è facile da rammentare...” sorrise “... sembra un po' una beffa, vero? Il nome di un Santo la cui esistenza è messa in forse da molti. Si vede che era destino.” Rise piano.
Intanto il giovane giardiniere era rimasto meravigliato dalle parole della ragazza.
“Non ho denaro con me, madama...” chinando il capo a quelle parole di Hedera “... la mia unica ricchezza è rappresentata dalla passione che ho nel cuore verso il mio lavoro e da questi semi...” mostrando il sacchetto che aveva in mano “... ma voi... davvero mi aiutereste? Ad arrivare fino a Gioia Antiqua? E perchè mai, madama? Io non ho nulla... se riuscissi a vincere in quella mostra saprei ricompensare la vostra generosità, ma se perdessi non avrei modo di ripagarvi...”

Clio
21-07-2014, 02.30.40
Serrai la mascella.
Adesso lo ammazzo. Poi posso dire che è caduto nel fiume.
Ero davvero fuori di me, cosa stava blaterando?
Ma poi scoppiai a ridere.
"Disarmare me? Sì, ti piacerebbe..." alzai gli occhi su di lui "Non tentarmi.. non sai che voglia ho di levarti fisicamente il mio sangue dal corpo, fino all'ultima goccia...".
Presi un profondo respiro.
"Storia affascinante, ma totalmente infondata... sei andato all'Accademia solo ed esclusivamente per imparare a combattere, com'è possibile che siano anni che non impugni una spada? Se non ci fosse stato Froster oggi saresti a capo del nostro esercito.. quindi si può sapere cosa stai blaterando? Se sei diventato un vigliacco è affar tuo.. ma almeno non ti inventare balle tanto grossolane, hai davvero tutta questa voglia di prenderti gioco di me?" con gli occhi nei suoi "Pensi di parlare con una delle donne che hai incontrato nelle città mondane che hai visitato? Davvero? Hai dimenticato proprio tutto di me? Eppure dalla tua lettera non sembrava... l'hai scritta pochi giorni fa, mica secoli.." scossi la testa.
Eppure la situazione era talmente assurda che quasi mi divertiva.
"Mi piace il modo in cui mi parli..." trattenendo una risata "Sì, decisamente sei abituato a donne ben diverse.. il mio non era un consiglio..." con gli occhi nei suoi, tornando seria "Ti ho detto di andartene e di lasciare il tuo nome dietro di te.. vuoi che ti rinneghi ufficialmente con tanto di pomposo rituale e vecchie formule di maledizione? Questa non è più la tua casa, io non sono più la tua famiglia, e Marsin non è più il tuo nome... tu prega per i nostri nemici, prega che i Marsin vengano dimenticati.. perché altrimenti il tuo nome verrà bollato come vigliacco nei secoli a venire...".
Scossi la testa.
"Paura.." sussurrai "Ti sei lasciato insultare e hai il coraggio di rivolgermi la parola?" risi appena "Paura.. di cosa? Di morire? Meglio morto che vigliacco, me lo hai insegnato tu.." mi tolsi lo spillone affilato come un coltello dai capelli, e le due ciocche che rendeva insieme mi caddero davanti agli occhi, e li allontanai con un gesto repentino.
Tolsi il fodero di velluto, che mi impediva di tagliarmi, e lo porsi a Imone, imperturbabile "Tieni... A tutto c'è rimedio, poi non dire che non sono misericordiosa.." sorrisi, perfida, per poi sospirare di nuovo "Ma poi tu la pensi esattamente come quelli di Imperion, niente onore, niente stirpe, niente di niente.. perché mai avrebbero dovuto insultarti? O ti hanno dato del codardo?" scossi tal testa "Si mettano in fila dietro di me.." risi appena.
Sospirai "Comunque, avevi ancora il mio nome addosso.. dimmi il nome di questo cavaliere, ci penserò io... non è più affar tuo.." alzando gli occhi al cielo.
"E io che pensavo che perdere tutto fosse la cosa più terribile.." alzai gli occhi su di lui "Beh, dovrei ringraziarti.. mi hai ricordato che esistono cose peggiori della morte o della disgrazia...".

Guisgard
21-07-2014, 02.47.40
Guisgard restò in silenzio ad ascoltare Clio che gli sbatteva in faccia il suo odio.
Poi, d'improvviso, prese lo spillone dalla mano della ragazza.
“La vita in città mi ha conquistato, mi ha sedotto...” disse “... cos'altro vuoi che ti dica? Ho imparato ad amare la vita e ad aver timore della morte. Si, forse sono davvero un vigliacco...” annuì “... si, forse si... ma non immaginavo che per ritornare a casa, per essere accettato, sarei dovuto essere uno spadaccino infallibile, un cavaliere senza macchia...” chiuse per un momento gli occhi e sorrise amaramente “... forse sei tu ad essere abituata a uomini diversi... forse li giudichi solo da come sanno impugnare una spada...” alzò gli occhi colmi di rabbia di nuovo su di lei “... ma forse non basta essere così, no? Guardati intorno... i grandi cavalieri di Lortena neanche esistono più... e ovunque ci sono solo morti... a cosa serve dunque essere come loro? Tanto non sono riusciti neanche a difendere la loro terra!” Scosse il capo. “Vuoi uccidermi? Avanti fallo! Colpiscimi con questo spillone! Basta un colpo preciso e ben assestato, per poi vedermi ruzzolare all'indietro nell'acqua! E con un po' di fortuna neanche troverebbero più il mio corpo!” Rise beffardo. “Ammesso che qualcuno sia interessato a piangere per me... avanti, riprenditi lo spillone e sfoga la tua rabbia... perchè questo hai dentro... solo rabbia...” il tono era deciso “... anzi, ti aiuterò io... meglio morto che vigliacco, no?” Strinse lo spillone e con gesto rapido lo puntò sul suo cuore.
La fissò per un altro istante, poi chiuse gli occhi e si trafisse.
Direttamente al cuore.
E Clio vide lo spillone che per stessa mano di suo cugino penetrò a fondo nella giubba di lui, spaccandogli il petto.

Clio
21-07-2014, 03.13.08
Questa sì che è bella..
Non aveva capito un accidente.
Adesso era lui l'offeso.
Ma guarda un po'. Qui qualcuno ha la coda di paglia..
"Ma piantala.. Qui non si tratta di saper combattere o no... ma una frase come 'Sei giovane e bella e tra poco sposerai il signore di questa terra' decisamente te la potevi risparmiare...".
Alzai gli occhi al cielo.
Vieni a spiegare a me che basta un colpo assestato?
Ti ho detto di non tentarmi..
Ma non mi diede il tempo di reagire.
Prese lo spillone e se lo conficcò nel cuore.
Beh, io l'avrei conficcato nel collo, ma anche il cuore non era male.
Non avevo realmente pensato che l'avrebbe fatto.
Ero di parola.
Mi chinai su di lui, ed estrassi lo spillone, per poi sciacquarlo nel fiume, inserirlo nel fodero, e legarci tutti i capelli.
"Tutta quella paura della morte, ed è stato così facile?" sorrisi "Ti facevo arrabbiare prima..".
Gli tolsi la giubba e la camicia.
Strappai un pezzo della mia sottoveste di seta, versai un po' del vino che avevo con me sulla ferita, e lo fasciai in qualche modo.
La ferita era piccola e poco profonda, perché lo spillone aveva dovuto trapassare la giubba, ma sanguinava lo stesso.
E io non amavo sprecare il vino.
Dovevo portarlo al tempio, non era tanto lontano.
"Andiamo, testone.. appoggiati a me..." cingendolo con il braccio "Da bravo..".

Guisgard
21-07-2014, 03.32.42
Clio aprì la giubba del suo falso cugino e vide la ferita.
Non era molto profonda, anche se comunque sanguinava.
Ma Guisgard, riaprendo gli occhi, mostrò un lieve sorriso.
“Confesso che temevo di ricevere da te il colpo di grazia...” disse fissandola.
Poi mise una mano nella giubba, all'altezza del punto in cui lo spillone l'aveva trafitto e da una tasca seminascosta estrasse qualcosa.
Un libricino abbastanza spesso da essere stato in grado di parare gran parte dello spillone.
“E' il mio diario...” mostrando quel libricino ormai squarciato al centro “... scritto durante questi lunghi anni...” con una vena d'ironia “... tienilo tu... ormai non serve più... magari dentro ci troverai l'Imone che tanto rimpiangi...” si alzò, tamponando con quel lembo di sottoveste la lieve ferita al petto “... ottimo profumo...” sentendo il profumo di quel lembo “... fortunato Froster...” rise irriverente “... e non temere, riesco ad arrivare alla mia stanza da solo... magari troverò qualche servetta disposta a medicarmi...” mostrò un inchino alla sua finta cugina “... ora scusami... per te forse non varrà niente, ma ci tengo al mio sangue...” e cominciò ad avviarsi verso la sponda del fiume.

Clio
21-07-2014, 03.46.42
Sorrisi, nel vedere che si era fatto ben poco.
Lo fulminai con lo sguardo quando nominò Froster.
Che sciocca, avevo usato il vino per disinfettare la ferita, e non avevo pensato a sciacquarla con l'acqua del fiume.
Beh, mica sono una guaritrice io..
"Colpire un uomo disarmato, andiamo.." sorrisi "Sono stanca di dirti 'non ricordi niente di me'.. tanto vale che mi rassegni... Forse hai ragione tu.. eravamo bambini.. almeno, io lo ero.. dovremmo ricominciare da capo.. Siamo due estranei ormai...".
Presi il diario, e lo sfogliai dolcemente.
"Grazie.." risi appena "E' buffo.. parli come se si trattasse di un'altra persona..".
Seduta su quel sasso colmo di ricordi, osservai Imone andare a sciacquarsi al fiume.
Lui non era più il cugino che amavo, era un estraneo di cui non sapevo niente.
Per quanto male facesse, dovevo seppellire il ricordo del ragazzo che tanto ammiravo.
Restai ad osservarlo, mentre le sue parole mi rimbombavano nella mente.
Sembrava tutto talmente irreale, ma la vita mi aveva sorpreso abbastanza.
Così, aprii di nuovo il diario, ed iniziai a leggere una pagina a caso.

Guisgard
21-07-2014, 04.07.21
Guisgard si allontanò di qualche passo, per poi raggiungere la sponda del fiume e lavarsi con cura la lieve ferita.
“E' buffo...” disse senza voltarsi verso di lei “... se non fossimo cugini e se tu non avessi tutto questo astio verso di me, beh, questa sciocchezza che ho appena fatto potrebbe tranquillamente definirsi come prova d'Amore a tutti gli effetti...” rise piano “... e sia, mi contenterò dell'odio... dopotutto è pur sempre un sentimento...” si voltò allora verso di lei e la fissò per un lungo istante, mentre lei sfogliava quel diario.
Poi scosse il capo e andò via.
Nel frattempo la ragazza aveva cominciato a leggere una pagina a caso...

“Oggi siamo stati ospiti del club sportivo di Saggesya.
Qui a Capomazda tutti i giovani rampolli dell'aristocrazia frequentano uno di questi club.
E' un mondo così diverso questo da Lortena.
Eppure ne sono affascinato.
L'arte della guerra qui è vista, anzi vissuta, come un qualcosa di intimamente legato alla concezione stessa della vita.
Credo sia vero ciò che si dice dei Capomazdesi.
Davvero questo popolo sembra aver fatto da sempre solo questo.
Combattere.
E oggi ne hanno fatto un'arte di questa loro capacità.
A volte penso che si dovrebbe esportare a Lortena questa devozione, questo rigore, questa totale abnegazione all'arte della guerra e ai suoi principi.
Solo così il nostro esercito potrà essere davvero forte e difendere i nostri confini da qualsiasi nemico esterno.
Ma purtroppo oggi la mia giornata al club non è stato affatto proficua.
Infatti mi sono ferito ad un braccio mentre ci venivano mostrate alcune armi della collezione privata di lord Dominus.
Non si tratta di una ferita seria, ma tuttavia il medico ha detto che mi resterà una cicatrice come ricordo.
Poco male, vorrà dire che la mostrerò alla mia cuginetta come trofeo.
Rammento che da piccoli anche il solo sbucciarsi un ginocchio era motivo di vanto, come le ferite che si procuravano in battaglia gli eroi Omerici.
Clio, sapessi quanto mi manchi e quanto mi manca non poter condividere tutto questo con te...”

Qui la pagina non permetteva di leggere oltre a causa dello squarcio dello spillone.

Guisgard
21-07-2014, 04.15.42
La luce fioca, il lento tremolio delle candele con quel leggero e fresco vento della sera rendevano la stanza intrisa di una velata e sensuale atmosfera.
Elisabeth si sedette su quella poltrona, lasciando che gli spacchi del suo abito mostrassero interamente le sue bellissime gambe accavallate.
E il barone porgendole il vino non poté fare a meno di guardarle.
Ed Elisabeth si accorse di quel suo sguardo che indugiò così tanto sulle sue gambe nude.
Intanto il vento continuava ad accarezzare quel suo abito insieme alla sua pelle.
“E' normale che la gente abbia paura di voi, come ne aveva di lei...” disse il barone de Gur “... la bellezza affascina, ma nello stesso tempo spaventa...” sorseggiò un po' di vino “... vi sentite dunque gemella con lei? Forse la somiglianza, sebbene straordinaria, non basta...” guardò il quadro alla parete e poi verso la finestra “... conoscevo un tempo i signori di Lortena, ma poi la sfortuna li colpì ed il loro regno finì in tragedia... e io non ho l'abitudine di intromettermi negli affari altrui, a meno che non siano gli altri ad intervenire nei miei...” si avvicinò ad Elisabeth e con un gesto improvviso lasciò cadere una goccia di vino sulla sua spalla, che poi le scivolò fin sul petto, svanendo infine tra i suoi seni attraverso la generosa scollatura.
E questo causò un intenso brivido alla donna.
“Questo è il vino della mia terra...” sussurrò de Gur “... è il suo sangue e ne racchiude la forza... ecco, di questo mi importa... della mia terra soltanto e non di quella degli altri...”
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Clio
21-07-2014, 15.36.42
Alzai gli occhi da diario e sorrisi a Imone.
"Oh, ma lo è stata.. Credi davvero che l'Amore valga soltanto per le belle dame che vuoi portarti a letto?" Risi, scuotendo la testa "Che sciocco.. Sei un aristocratico, che ti piaccia o no.. L'Amore più grande dev'essere quello per la tua terra, per la tua stirpe, per il tuo popolo.. E questo rappresento io.." Alzai le spalle "Ho solo cercato di rinfrescarti la memoria.." Sorrisi "A quanto pare ci sono riuscita..".
Sospirai, per poi immergermi nella lettura di quel diario.
Il cuore iniziò a battere forte.
Oh, Imone..
Sentivo le lacrime affiorare.
Non di nuovo, per favore.. Smettila di piagnucolare come una femminuccia...
Eppure, com'era possibile?
Cosa mi stava nascondendo Imone? Come poteva essere la stessa persona che aveva scritto quelle parole?
Quello era il cugino che ricordavo come poteva essere cambiato tanto?
A meno che...
Iniziai ad essere sospettosa.
Oh, andiamo Clio.. Chi so fingerebbe tuo cugino rischiando la vita?
E poi aveva la spada, il diario.. Ricordava della vecchia quercia.
Corrucciai la fronte.
Certo, è vero, solo quello. Ma.. Andiamo.. Non ha senso, so che ti piacerebbe ma non ha senso...
Rilessi la pagina, ancora e ancora.
E se fosse una spia? Se qualcuno di Imperion avesse ucciso Imone e mandato un impostore a fingersi lui?
Magari Musain sospetta di me, sapeva che mi sarei aperta con lui.
Adesso stai esagerando, ma ti ascolti?
Ma sotto sotto sapevo che non era poi così asssurdo. Musain era astuto.
E tu ti sei lasciata andare in quel modo.
Se adesso stesse andando da Musain a riferire tutto?
Non gli ho detto chi sono.
No, però sa che reciti.
Mi alzai di scatto, e lo rincorsi.
"Ehi.." Ansimai prendendogli il braccio "Aspetta..".
E ora che hai intenzione di dirgli: "Ciao, non è che per caso sei una spia di Imperion?".
No, genio.
Sorrisi, con gli occhi dei suoi.
"Non dimentichi niente?" Chiesi, dolcemente "Non ricordi cosa facevamo il primo giorno d'estate, quando arrivavo alla Rocca?".
Dimmi di sì..
"Comunque, comincio io..." Sorridendo "Sai che non posso parlarti della prova.. Ma posso mostrarti..".
Allentai il nastro del corpetto, per poi scoprire la spalla destra, mostrando così una strana cicatrice che scendeva verso il pizzo nero del corpetto.
La sfiorai dolcemente.
"Sembrava solo un graffio, eppure la cicatrice non mi è mai andata via.." Risi "Non ho idea di cosa l'abbia procurata, ma ero talmente immersa nella prova da non sentire il dolore..".
La coprii rapidamente.
"Ne ho anche una qui.." Indicando un punto preciso proprio sotto l'attaccatura della manica "Non me ne sono neanche accorta, ma pare non la smettesse più di sanguinare.. Axses mi ha detto che il sangue continuava a zampillare, ed era arrivato persino sulla gamba, una lunga striscia rossa..".
Le cicatrici del Lupo non posso mostrartele.
"Tocca a te, campione.." Sorridendo, facendo come per togliergli la giubba "Avanti.. ti aiuto io, la ferita non è una scusa.. non cercare di scappare.. hai scritto che me l'avresti mostrata.. su.. da bravo..".

Altea
21-07-2014, 16.20.40
Korshid entrò lentamente nella mia stanza e mi svegliò raccontandomi erano andati a parlare col filosofo Solone e narrò della vecchia torre nel bosco lungo il fiume...la Torre dei Quattro Semi...incredibile...Bauon aveva ragione che Lortena era il punto di inizio di questa ricerca..sorrisi leggermente..Bauon era un uomo particolare, speciale..forse lo sapeva già ma mi stava mettendo alla prova..chissà.
Korshid mi narrò pure del fatto il filosofo aveva una brutta opinione di me..di noi quindi e scossi il capo.."Non mi meraviglio, è un filosofo e a mio parere i filosofi sono troppo presi dai loro idealisimi e non sanno leggere nel cuore e nell' animo di una persona, mi dipinge cosi priva di valori..oh non chiederei mai aiuto a Musain..avessi voluto lo avrei fatto già da prima ma lo rifiutai quando mi diede il suo appoggio, non è tanto lui il vero problema quanto gli uomini di Imperion che capeggia..quella sera Ismael fu graziato grazie a lui, la spada la abbiamo grazie a lui...e quel fuggitivo è salvo perchè nominai lui..ma mai farei un patto con lui, io per i miei ideali mi rifiuterei per principio di comandare quell' esercito..si, a volte sembra creda troppo nelle persone..se fossi stata più crudele..non saremmo qui" mi rabbuiai.

Dalla grata della mia camera guardavo tra le piccole fessure il Principe Abrham, era bello ed enigmatico e me ne innamorai subito esprimendo ai miei genitori i miei sentimenti, essi presero con gioia le mie rivelazioni e fu sancito il fidanzamento e futuro matrimonio tra i due regni.
Egli mi mandava i regali più rari e costosi ma io, ormai, ero già innamorata di lui, non capiva non aveva più bisogno di conquistarmi...si perchè il suo era solo un vile piano per prendersi il Regno di Setareh, la sua sacra città e avere il Pugnale per la Sacra Grotta.
Agì di notte, venne a svegliarmi proprio Korshid dicendomi i miei genitori dovevano parlarmi al Tempio Benedetto, udii il corno che avvertiva di un attacco.
Entrammo spaventate nel Tempio e mia madre era in lacrime, mio padre il re osservava fuori.."Hanno preso la porta a sud, Altea, vedo le truppe nemiche, vieni vicino a me figliola". Mi avvicinai e guardai fuori, a capo dell' esercito vi era Abrham, brandiva la spada coi suoi soldati uccidendo innocenti.
"Non è possibile..sono io la colpa di tutto questo..dove è Nathan..con Ismael può batterlo" mi gettai contro il caldo abbraccio di mio padre.
"Il Destino è segnato, figliola...Nathan..è uscito per barattare la sua vita con la tua..sarai la unica superstite, non lo sai..quando sei nata quella notte una grande Cometa a Oriente brillava..segno degli Dei..eri la destinata a proteggere il Sacro Pugnale di Setareh..Korshid ora ti consacrerà Sacerdotessa del Pugnale Sacro alla Fonte Benedetta..troverai rifugio nel mondo degli occidentali nella dimora di un ricco uomo, mio fedele amico, e porterai con te poche giuste persone..noi speriamo di essere solo imprigionati, e un giorno tornerai a Setareh e sarai la Regina e ci riscatterai..vai scappa, una nave ti aspetta al porto".
Korshid mi portò fuori, guardai per l'ultima volta il volto dei miei genitori e delle mie sorelle per voltarmi e vedere il mio seguito...e fu la fine della mia vita laggiù e l'inizio di una nuova in questi posti.

Mi destai da quel ricordo, Korshid mi guardava in silenzio..capiva i miei pensieri.
"Bene" dissi fingendo un falso sorriso "domani mattina allora andremo a cercare questa Torre dei Quattro Semi...grazie per tutto" e la abbracciai e sospirando dissi.."Se dovesse succedermi qualcosa..devi dire ad Ismael ho rivelato a Dension il fatto di Imone Marsin".
Mi voltai e ripresi il mio sonno aspettando l' Alba, ero curiosa di sapere cosa avrei trovato in quella torre fatiscente.

Guisgard
21-07-2014, 18.36.03
Ad un tratto le mani di Guisgard fermarono quelle di Clio che erano sulla sua giubba.
“Mai avrei pensato di dover fermare una donna nell'atto di togliermi i vestiti...” disse sorridendo.
Poi quel sorriso svanì di colpo.
“Non pensi di tradirti ora?” Fissandola seria. “L'hai tu prima, no? E' una recita. Dunque smetti, ti prego, di cinguettare e di fare gli occhi languidi. Vuoi vedere le mie cicatrici? E perchè mai?Per ricordarti com'ero un tempo?” Scosse il capo. “E' inutile, Clio. Io sono così oggi. L'Imone che rammenti tu oggi non esiste più. Sono cresciuto e sono cambiato. E non fa differenza quante cicatrici e quanti lividi ci sono sul mio corpo. Ma tu forse questo non lo capirai mai. Per te un uomo si giudica da quanta sete di vendetta mostra, dall'odio verso i nemici che ha nel cuore e dal modo in cui tira di spada. Beh, in me oggi non troverai nulla di tutto questo. Ed io sono francamente stanco di dover vedere, ogni volta che guardo i tuoi occhi, quanto disprezzo nutri per me. Sai cosa penso? Che tu e Froster siate una coppia perfetta. Fatti l'uno per l'altra. Entrambi infatti avete il cuore pieno di odio e senso di vendetta. Ti ho già dispensato dai tuoi doveri verso di me. Non sei più obbligata ad offrirmi la tua compagnia. Cos'altro vuoi? Che vada via? Presto ti potrò accontentare. Così poi non sarai più costretta a dover fissare il volto di un vigliacco e potrai cullarti tranquilla nei tuoi sogni di odio e vendetta.”
Si accomodò la giubba, per poi voltarsi e andare via nel silenzio della sera.

elisabeth
21-07-2014, 18.57.16
Il movimento del cristallo riflesso dalla luce del tramonto sul quadro di Lady Symoin......fece si che gli occhi di lei divampassero di fiamma come il colore di quel vino.......ombre si accavallavano alla figura del Barone..così sicuro di se che poteva sembrare fiaba l'abbandono completo alla sua amante....ma i suoi occhi su di me....erano affascinati....bevve del vino e quella gocci...quella goccia sfuggita...di vino posatasi sulla mia spalla...scivolò furtiva tra i miei seni......vidi allora la donna del quadro....chiudere gli occhi ed assaporare languida quel momento....sentii un brivido sinistro......che mi fece fremere le viscere......." Essere gemelle....non vuol dire essere uguali nell'anima....i nostri colori sono diversi e i nostri visi come i corpi sono identici..........il vostro vino e' perfetto...ogni chicco di questa uva e' intriso del sangue di questa terra...so di cosa parlate.......ogni volta che un Templare uccide....affonda la lama della sua spada nella nuda terra e la nutre del sangue dell'infedele...si inginocchia e con gli occhi all'impugnatura prega...........a quanto pare la dea madre.....ama il sangue Barone.......ma chiudersi tra queste mura .....pensando che il resto del mondo non ci interessi...mi sembra troppo.....L'avete amata.......l'avete perduta...e guardate cosa fa il destino beffardo...........ci sono problemi a Lortena....e lei ritorna alla sua dimora..per svegliare il cavaliere che c'e' in voi..........ero diretta a Lortena......potreste accompagnarmi voi...."...........asciugai con le mie dita il vino che si era insinuato nella scollatura......e le appoggiai sulle labbra di De Gur......." Credo che sia di ottima annata........".........

Guisgard
21-07-2014, 19.12.22
Altea congedò Korshid e andò a dormire.
Ma quella notte non trascorse affatto tranquilla e l'arrivo del nuovo giorno fu cacciato indietro dalle tenebre che si stavano annidando su tutti loro.
La principessa infatti, poco dopo essersi addormentata, fu destata di colpo dalle grida disperate che si diffondevano ovunque intorno a sé.
Vide allora fiamme sorgere in ogni angolo della stanza e un'insopportabile puzza di fumo che sembrava penetrare sin nei polmoni ed intossicarli.
Cominciò a sentire un intenso bruciore agli occhi che quasi le impediva di distinguere ciò che vedeva.
E poi ancora quelle grida di paura, mentre l'intera locanda era avvolta da imperiose fiamme.

Guisgard
21-07-2014, 19.28.05
De Gur assaporò con le labbra e poi con la lingua quella goccia sulle dita di Elisabeth, fino a quando il sapore del vino si confuse con quello della pelle di lei.
“Si, davvero un'ottima annata...” disse il barone in un sussurro, mentre i suoi occhi scendevano su tutta la sensuale figura di lei “... e così volete svegliare il cavaliere che è in me... e non temete di far questo? Molti dicono di me che sono un tiranno, un uomo duro e senza scrupoli. E voi, nonostante ciò, venite indifesa nella tana del lupo...” aggiunse con uno sguardo enigmatico.

Altea
21-07-2014, 19.32.46
Mi svegliai di soprassalto...sentivo urla, grida..dalla finestra appariva della flebile luce..ma con orrore vidi fiamme..fiamme che divampavano, presi uno chador e lo misi in una tinozza di acqua e poi davanti alla bocca per non respirare il fumo..non era possibile..aprii la porta..la locanda stava prendendo fuoco..vi erano urla ovunque..ma cosa era stato?
Bussai alla porta degli uomini, Amina e Korshid non erano nella stanza..."Sono la principessa Altea..mettetevi in salvo..sotto il balcone vi è una grande vasca per far abbeverare i cavalli, non ci resta che gettarci, e fortunatamente siamo al primo piano e non ci faremo del male, poi vedremo cosa sta succedendo da fuori".
Tornai nella mia camera, aprii il balcone, sopra di me nelle travi vidi del fumo...oh Dea della Pietà, fa non vi siano vittime.
Vidi sotto la grande vasca per i cavalli, i quali erano spaventati, alcuni stavano fuggendo...ora ricordati come Nathan e Ismael usavano correre per i tetti delle case e altro quando stavano tra il popolo e ti hanno istruita bene.
E cosi mi aggrappai alla trave di legno della finestra, prima non prendesse fuoco e l'acqua non era tanto lontana da me, mi gettai e finii dentro a quella sporca acqua per risalire..subito uscii dalla vasca e guardai la locanda per vedere se il mio seguito si era gettato e che stava succedendo.

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elisabeth
21-07-2014, 19.45.27
Sorrisi......." Avete assaporato la mirra....un profumo orientale e gli acini della vostra vigna........avete mai fatto il bagno nel vino ....De Gur ?......anche i Tiranni si lasciano andare........e mi credete così indifesa...tra queste mura ?..........non siatene così sicuro........o sveglierete in me la parte più pericolosa..........."........gli accarezzai il volto........presi il bicchiere dalle sue mani.......e gettai a terra i nostri bicchieri...il vetro si infranse scheggiando da ogni parte......" Symoin.......non vi ha mai abbandonato........vorrei mangiare...ho fame mio Signore......"....

Clio
21-07-2014, 19.49.58
Lo ascoltai con gli occhi ardenti.
Perché mai non avrebbe dovuto farmi vedere la cicatrice?
Il cuore batteva sempre più forte.
Ero stata così stupida, gli avevo mostrato chi ero davvero.
Maledizione!
Stava per andare via, ma lo bloccai.
Dovevo giocarmi il tutto per tutto.
"Non vuoi farmi vedere la cicatrice di cui parli nel diario, perché non ce l'hai.." Dissi, calma e decisa "Perché tu non sei Imone Marsin.. E io sono stata così sciocca da farmi accecare dalla rabbia e aprirti il mio cuore, ma Imone era la persona che amavo di più, era come un fratello per me... Beh, credo che tu abbia ottenuto quello che volevi, la colpa è solo mia.. Ottimo piano, crudele e rischioso ma ottimo.. Ci sono cascata in pieno... Hai ragione, ho solo odio e rabbia dentro di me.. Non mi hanno lasciato altro..".
Strinsi al petto il diario.
"Non ho intenzione di trattenerti, va' pure..." Mormorai "Goditi il soggiorno alla Rocca... Immagino di dover aggiungere un altro nome alla mia lista di preghiere funebri.." Chinai il capo e andai nella direzione opposta, diretta al tempio "Grazie di avermi ridato la spada e il diario.." Voltandomi indietro solo un istante.
Dovevo avvertire Roland. Mi ero esposta troppo, non era saggio lasciare la rocca.
Come hai potuto essere così stupida, come?

Guisgard
21-07-2014, 20.07.22
Altea si voltò e vide enormi colonne incandescenti che avvolgevano l'intera locanda, mentre brandelli di pietre, legna carbonizzata e tegole d'argilla ormai fuse si sbriciolavano davanti ai suoi occhi.
Poi dalle fiamme vide emergere qualcosa.
Erano Ismael con in braccio Korshid.
La sacerdotessa aveva gli abiti bruciati in più punti e la pelle annerita dal fumo.
“Altezza...” disse Ismael correndo verso la principessa “... siete salva per fortuna... ho cercato di raggiungervi, ma il corridoio era bloccato... ho tratto in salvo Korshid... ha la gamba lievemente ustionata ma sta bene...”
“Altezza...” in lacrima Korshid “... è terribile... Amina... dormiva nel letto accanto al mio... e una trave infuocata è caduta dal soffitto schiacciandola...” era sconvolta.
“Pensate voi a lei, Altezza...” Ismael ad Altea, posando poi Korshid accanto alla principessa “... vado a cercare Amhed e Carjan... sperando siano vivi almeno loro...” e tornò nella locanda in fiamme.

Guisgard
21-07-2014, 20.12.26
Elisabeth così decisa, così bella, così sensuale che de Gur restò sorpreso e allo stesso tempo affascinato da quel gesto.
“La vostra parte più pericolosa” disse lui “temo sia anche quella più intrigante e dunque più difficile da cui difendersi...”
Aprì allora un cassetto e prese un astuccio, dal quale poi tirò fuori una meravigliosa collana di smeraldi, rubini, zaffiri, oro bianco e rosso.
Si avvicinò alla donna e la mise al suo collo, accarezzandole poi, delicatamente, il collo, fino al petto, sfiorandole appena la vistosa scollatura.
“Questa lei non la toglieva mai...” sussurrò “... neanche quando faceva l'amore...”

Altea
21-07-2014, 20.17.36
Ormai la locanda era quasi tutta in fiamme, quando dal fumo apparve Ismael con in braccio Korshid...per un attimo pensai era morta, invece era leggermente ustionata ma un pugnale mi si affondò sul petto quando seppi di Amina, barcollai quasi, Ismael mi guardò...si non era momento di piangere...ma avevo perso troppa gente.
"Vai...corri Ismael, vedi se riesci a salvarli e pure altri..ma Korshid è lievemente ferita..grazie agli Dei".
Strappai un lembo della mia veste e la bagnai nella acqua fredda e avvolsi il punto leggermente bruciato.
"E' terribile Korshid" e la abbracciai, il mio impeto era quello di entrare per salvare la gente..ma se fossi morta sarebbe stato peggio per tutti.."Chi è stato a dare fuoco alla locanda...dei vigliacchi?"

Guisgard
21-07-2014, 20.18.10
Guisgard fu sul punto di rincorrere Clio e bloccarla.
Ma proprio in quel momento giunsero due figure.
“Allora, mia cara...” disse Froster alla ragazza “... hai mostrato la nostra rocca a tuo cugino? Io, per compiacerti, ho organizzato una cena per il suo ritorno a Lortena. Se vuoi potrai invitare qualche tua compagna, così che il nostro Imone potrà cominciare a conoscere le bellezze di questa nostra terra. Cosa ne dici?”
Lhar che era al suo fianco sorrise annuendo.

elisabeth
21-07-2014, 20.31.54
Rimasi a guardare il suo volto mentre leggeva nei miei occhi......la passione....ma la passione sembra divisa tra due donne...Symoin amante sicura esperta......capace di far capitolare gli uomini....solo al suo passaggio Elisabeth...incapace di capire......troppo inesperta per poter reggere il gioco.......ma Symoin....riempi' l'anima di Elisabeth e parlo' per lei.........offrì il suo collo per accogliere la meravigliosa collana...il contatto con le fredde pietre...sembravano lasciare un solco sulla sua pelle........" Quando salirò nella mia camera...e toglierò questo vestito.......saprò cosa tenere addosso.....in quei momenti...."...lo bacia sulle labbra........" Amo cenare in camera...che ne dite......magari potremmo programmare il viaggio per Lortena....".......Uscii dalla sala..e raggiunsi la mia stanza........chiusi la porta alle miei spalle...e rimasi confusa..sino a quando non mi specchiai.....e vidi lei..bellissima.......mi sedetti....e pensai che forse...era un gioco troppo pericoloso..Oxuid forse mi aveva sopravalutata......

Guisgard
21-07-2014, 20.51.14
“Non lo so, Altezza...” disse in lacrime Korshid ad Altea “... non so chi possa essere stato... ma è inumano... quanti morti... quanti... e poi Amina...”
Amina era morta in quel rogo.
In quell'assurdo rogo sorto dal silenzio e dalle tenebre della sera.
Un rogo apparso dunque dal nulla?
Da una casualità era allora spuntato quell'eco d'Inferno?
O come aveva avvertito il vecchio Solone il demonio aveva reclamato qualche anima dopo essere stato evocato ed avvicinato?
E mentre le fiamme consumavano quel che restava della locanda e delle sue innocenti vittime, a circa un miglio di distanza alcune figure assistevano a quello spettacolo confondendosi nella boscaglia e nell'oscurità.
“Siete certi che nessuno si sia salvato?” Chiese Dension ai suoi.
“Sicuro.” Annuì uno dei suoi. “E' un Inferno e nessuno poteva sfuggire alla morte.”
“Bene...” soddisfatto lo spadaccino “... non potevamo correre il rischio che quei cani orientali svelassero dell'assassinio di quel dannato Marsin... se qualcuno qui a Lortena venisse a sapere che siamo noi i responsabili, sarebbe un bel guaio per i piani espansionistici di Imperion... tuttavia bisogna avvertire Musain di questa cosa... lo farò io stesso appena ritorneremo alla rocca... ora cerchiamo di scoprire chi davvero si nasconde dietro la maschera di Lupo Nero...”

grazia
21-07-2014, 20.57.02
Rimango incantata a guardare quel castello misterioso.
Meraviglioso, sembra incantato,
apparso all'improvviso e uguale all'illustrazione del libro.
Non riesco a smettere di guardarlo mentre ci avviciniamo.
Chissà se possiamo fidarci a chiedere asilo ai padroni di quel castello?
Guardo gli altri, sono stupiti come me e magari anche loro si stanno facendo le mie stesse domande.
Rompo il silenzio" Bene visto che non troveremo locande nei dintorni,
possiamo provare a chiedere ospitalità ai proprietari di quel castello,
cosa ne dite?"
Li guardo e aspetto la risposta, guardo Carolon
" Quel luogo" indico con la mano il castello
" Potrebbe essere uno dei semi di cui vi ha parlato l'Abate, secondo me vale la pena accertarcene"
Sorrido a tutti con ottimismo e spero di aver ragione, magari lì troveremo altri indizi sul misterioso Fiore Azzurro.
Continuo a guardare quel favoloso castello incantato sperando di non perderci in quel luogo, e sperando non sia un miraggio.

Altea
21-07-2014, 21.04.09
"Ismael non esce...non esce..nemmeno Ahmed e Carjan" dissi abbracciando Korshid mentre una lacrima scendeva al pensiero di Amina, la mia dolce ancella che mi aveva curata fin dal primo giorno della mia nascita..."Potrebbe essere stata una fatalità..o no..ma se è stato fatto da quegli uomini di Imperion...qualcuno dall' Alto saprà dare loro ciò che meritano e a noi giustizia".
Presi il mio velo e dopo averlo imbevuto nell' acqua mi avvicinai a quel rogo..."Ismael, Ahmed, Carjan, Ahmed, Amir...siete vivi?" ormai non vedevo che fumo e fiamme. Mi sedetti ma udii dei rumori di cavalli dalla boscaglia..."E' stato Dension..si lui e i suoi uomini" pensai piena di rabbia.."Korshid, tu guarda degli altri...io devo controllare una cosa ma starò attenta..vado nella boscaglia, ho sentito rumori di zoccoli e ho un sospetto..".
Presi Shamir, che fortunatamente era salvo e conosciuto come tra il più forte e veloce cavallo del regno e appartenuto a Nathan, e velocemente mi addentrai nella boscaglia seguendo delle tracce di cavalli, Shamir correva veloce.."Non mi devo arrischiare troppo, solo devo vedere se sono loro..per sapere se i miei dubbi sono veri..se cosi è...sarete tra i miei nemici insieme a quelli di Abrham".

Guisgard
21-07-2014, 21.04.56
“Andate in camera...” disse de Gur dopo aver risposto a quel bacio offrendo ad Elisabeth le sue labbra ardenti “...vi farò servire là la cena...”
La donna allora tornò nella sua stanza e restò davanti allo specchio.
Ma mentre era in preda ad inquietudini e dubbi, la sua immagine riflessa sembrò come mutare.
Era sempre lei, ma qualcosa nel suo sguardo parve cambiare.
“Amica mia...” ridendo l'immagine “... ah, ti vedo turbata... ma non dovresti, sai? Sei tu che muovi i fili... sei tu la maestra, la padrona del castello e tu fai le regole del gioco... un gioco estremamente eccitante e soddisfacente...”
In quel momento qualcuno bussò alla porta.
Era il nano con la cena per Elisabeth.

Clio
21-07-2014, 21.13.44
Ero preda dei miei pensieri, e non li vidi arrivare.
Avevano sentito tutto?
No, non c'era Froster dietro tutto quello.
Sorrisi, mostrandomi sorpresa e felice.
"Oh.." Con gli occhi lucenti "Voi avete.. Davvero? Ma.. Mi avete letto nel pensiero, ve l'avrei chiesto io.." Sorrisi "Sapete addirittura anticipare i miei desideri... Siete incredibile, grazie..è una splendida idea.. Anche perché, mio cugino pare desideri sposarsi... Dunque dovrò fargli conoscere le più belle fanciulle del regno, no? Anche perché a quanto pare ha conosciuto donne di tutti i tipi, quindi non dobbiamo far sfigurare quelle di Lortena..".
Sorrisi "Comunque si, abbiamo fatto un giro tra i ricordi, anche se in verità ricorda ben poco di questa terra.." scossi la testa "Come dargli torto.. pare che si sia abituato alla vita mondana, con i suoi sfarzi, le sue belle donne, ambienti raffinati e libertini..".

elisabeth
21-07-2014, 21.24.12
Era lì nello specchio...Dio com'era bella...era vero eravamo gemelle.....ma c'era molto di diverso.....lei era così focosa e sicura...era la verità...era la padrona del Castello......rimasi imbambolata.......ripetendo ad alta voce...chi io ...la padrona...il gioco...un gioco.....perverso....certo ....potevo andare via ma avevo scelto di rimanere.....saltai per aria quando bussando alla porta..il nano entrò col vassoio..........la cena....mi ero dimenticata che ogni tanto dovevo mangiare ...avevo solo bevuto vino......c'era ancora quella bottiglia rosso sangue sul vassoio......".......Mettete il vassoio sul tavolo.......... prima di andar via....ditemi.........vi faccio paura ?........Voi pensate che io..possa essere Lei....." e nel dire questo riempii il bicchiere dell' elisir......aveva il colore di rubini che avevo al collo............".......Dite al Barone che lo attendo.......non amo cenare da sola......".............

Guisgard
22-07-2014, 01.47.17
“Già...” disse annuendo Guisgard a quelle parole di Clio, fissando però Froster “... pare che mi sia troppo abituato alla vita mondana, agli sfarzi e alle ragazze gentili e passionali...” con sarcasmo “... ma mia cugina ce la sta mettendo tutta per riportarmi alle vecchie e care atmosfere di Lortena, dove il dovere e il rigore sono all'ordine del giorno...”
“Eh, la nostra lady Clio è ragazza dalle straordinarie qualità!” Ridendo Froster.
“Non ne dubito.” Fece l'impostore. “E sono certo che avrà saputo conquistare il vostro cuore proprio facendo mostra di queste sue qualità.” Guardando per un attimo la ragazza. “Ora perdonatemi, signori... ma temo di dovermi ritirare... come ha detto mia cugina, ormai non sono più abituato agli usi di una corte e credo sarà meglio vada a riposare... i miei omaggi...” mostrando un lieve inchino “... grazie di tutto, cara cugina...” rivolgendosi freddamente a Clio, per poi andare via.
E mentre si allontanava Froster e Lhar si scambiarono un'occhiata divertita.
“E sia...” il tiranno a Clio “... preparate dunque la lista degli invitati per la nostra cena di benvenuto, mia cara.”

Guisgard
22-07-2014, 02.09.20
Altea, nonostante Korshid che continuava a chiamarla, prese il cavallo e galoppò nella boscaglia.
Cavalcò per un po', convinta di udire dei rumori.
Ma ad un certo punto un profondo silenzio piombò intorno a lei.
E poi il buio.
Ovunque le tenebre sembravano aver potestà su tutte le cose.
E si ritrovò sola.
Forse davvero qualcuno era fuggito nella boscaglia, o chissà, erano solo spettri.
Spettri di quelle innocenti vittime che lamentavano la loro triste fine.
Poi ad un tratto dei rumori.
Si voltò di scatto e vide la locanda che bruciava in lontananza crollare ormai consumata dalle fiamme.

Guisgard
22-07-2014, 02.54.24
Tutti annuirono a quelle parole di Grazia.
“Si, credo sia la cosa migliore...” disse Carolon “... dopotutto, non essendoci locande nei paraggi, non possiamo certo accamparci lungo il sentiero... avanti, dirigiamoci verso quel castello.” Ordinò ai suoi.
Il carrozzone prese così la direzione di quel castello.
Ma quando giunse ai piedi dell'altura su cui sorgeva il maniero, davanti ad esso apparve una singolare scena.
Tre cavalieri discutevano con toni accesi fra loro.
“Io dico si tratta di una rosa!” Esclamò il primo.
“Vi sbagliate!” Scuotendo il capo il secondo. “Non può che essere un'orchidea!”
“Vi ingannate entrambi!” Sentenziò il terzo. “Sono certo si tratti di una margherita!”
E presero a litigare animatamente.
Poco distante dai tre cavalieri stavano, seduti sotto ad un pino, tre scudieri.
Il carrozzone si fermò e Arwin scese, per poi avvicinarsi ai tre scudieri.
“Chi sono quei tre cavalieri?” Chiese loro.
“Sono i nostri padroni.” Rispose uno dei tre scudieri.
“E perchè mai litigano in modo così forte?” Domandò Arwyn.
“Oh, per una questione che non riguarda le cose mortali, messere...” fissandolo lo scudiero “... e vi sconsiglio di disturbarli...”

Guisgard
22-07-2014, 03.16.52
“Milady...” disse il nano ad Elisabeth “... voi fare paura? Tutt'altro...” sorridendo “... guardatevi...” indicando lo specchio “... tutto causate, fuorché paura... affascinate, provocate, seducete, eccitate...” arrossendo il nano “... non credo esista uomo che possa resistervi, signora...”
E infatti la sua immagine si rifletteva nello specchio in tutta la sua sensuale bellezza.
Poi il nano mostrò un inchino ed uscì.
Poco dopo giunse il barone.
Aveva indosso la sua uniforme, di un splendido blu, ricami d'oro e bottoni laccati.
E poi lunghi pantaloni bianchi ed aderenti che finivano in alti e lucidi stivali di cuoio.
Il suo sguardo però era cupo.
Si avvicinò al vassoio e lo scoprì.
“Fagiano con crema di verdure...” guardando il cibo “... omelette con formaggio appena dorato, vivacizzata da una carezza di cannella ed accompagnata da purea di cipolline... ottimo vino...” stappando poi una bottiglia “... e naturalmente non può mancare della frutta di stagione che tanto amava lady Symoin per combattere la calura dei caldi pomeriggi estivi...” aggiunse fissandola.
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Clio
22-07-2014, 14.42.33
Sorrisi a Froster.
"Dovere e rigore.. Esagerato, intendevo dire che il nostro è un ambiente semplice.." Candidamente.
Così, lasciai il giardino per tornare nelle mie stanze e preparare i festeggiamenti.
Passi velocemente al tempio, per aggiornare Roland e metterlo al corrente dei miei sospetti, se quello che credevo Imone era davvero una spia di Imperion, dovevamo stare molto attenti.
Anche perché, pensai, poteva andare peggio.
Se fosse stato credibile, se si fosse comportato come Imone, probabilmente mi sarei esposta molto di più, magari gli avrei anche parlato dei Lupi.
Rabbrividii.
Non mi sarei mai perdonata una leggerezza simile.
Ma era comunque un piano geniale.
Io stessa avrei voluto conoscere la debolezza di Musain, a patto che ne avesse, e sfruttarla a mio vantaggio.
La mia debolezza era la mia famiglia, e la sete di vendetta.
Cercai in tutti in modi di distrarmi coi preparativi, di non pensare.
Ma era difficile.
Se quello non era Imone, continuavo a tormentarmi, che fine aveva fatto mio cugino? Perché quell'uomo aveva la sua spada e il diario?
Lo aveva ucciso lui?
L'avevano seppellito, o giaceva in mezzo ad una strada? E se lo avessero buttato in mare?
Mandai inviti, parlai del menù e delle piccolezze quotidiane.
Poi, finalmente, mi presi un po' di tempo per me.
Cercai di riposarmi un po', e poi mi preparai per la cena.
Sperai che l'acqua profumata del bagno potesse togliere anche il dolore, ma era una speranza vana e lo sapevo.
L'idea della festa non mi attraeva, avrei visto tutti quelli che avevano appoggiato Froster invece di resistere.
Ma avevo invitato anche qualche amica che non vedevo da molto, sperai che almeno la loro presenza avrebbe alleggerito la serata.
Indossai un fresco abito di sera nera, sfarzoso ed elegante, con dettagli in ametista.
Ero pur sempre la padrona di casa, non potevo sfigurare davanti alle altre dame.
Mi lasciai acconciare i capelli docilmente.
Guardai la mia immagine nello specchio, mentre le parole dell'uomo mi rimbombavano in testa.
Aveva ragione, ero piena di rabbia e odio.
"Non sono sempre stata così" mormorai, come se potesse sentirmi.
Una fitta mi attraversò, ricordando la Clio solare di un tempo.
Aprii un piccolo scrigno e ne estrassi una collana, non molto sfarzosa, sottilissimi fili d'argento sostenevano un'ametista lasciata grezza.
La sfiorai dolcemente.
Era il suo regalo per il mio diciottesimo compleanno.
Avevo sperato fino all'ultimo che gli dessero una licenza per la festa, ma non fu così.
"Ma se la indosserai, mi porterai con te.." Diceva il biglietto.
La sfiorai dolcemente "Sarai sempre con me.." Sussurrai.
Ero pronta, raggiunsi le mie dame "Vogliamo andare?".

Altea
22-07-2014, 15.11.34
Il nero cavallo si fermò di colpò ma dall' altra parte arrivava fumo dalla locanda...ormai era diventata un falò, una grande torcia e scesi da Shamir e ritornai indietro lentamente, rischiarata dalla luce del fuoco..accarezzavo il fido cavallo, era innervosito e scalpitava.
Vi era gente attorno, forse erano venuto in soccorso ma ormai tutto era crollato...chiusi gli occhi piano...per un attimo immaginai la mia vita in quel posto..sola..cosa avrei fatto? Aveva ragione Carjan, aveva previsto disgrazia e morte su di noi..potevo io per la mia ragione permettere loro rischiassero la vita per me? No...se fossero stati vivi sarebbero tornati al sicuro ad Amoros..e io avrei proseguito sola, o forse con Ismael se ancora era vivo..aprii gli occhi e cercai i volti del mio seguito...dei miei amici.

Guisgard
22-07-2014, 17.58.24
Clio aveva incontrato Roland al tempio, rivelando al falso sacerdote i suoi sospetti circa l'identità di Imone.
E Roland si era mostrato molto turbato da tutto ciò, condividendo in parte i sospetti della ragazza su suo cugino e la possibilità che potesse davvero trattarsi di una spia di Imperion.
I due poi si separarono e Clio cominciò ad occuparsi della festa che si sarebbe tenuta quella sera alla rocca.
Froster era rimasto favorevolmente colpito da Imone.
Il giovane Marsin, infatti, si era dimostrato un damerino imbelle, una sorta di libertino poco incline ad occuparsi di politica e dunque niente affatto pericoloso per i giochi di potere mossi dal tiranno.
Per questo voleva usare la sua presenza a Lortena a fini propagandistici.
Aveva così diffuso in tutta la capitale la notizia di quella festa e la sua volontà di voler accogliere Imone a braccia aperte, rafforzando così il suo ruolo di legittimo discendente dei Marsin alla guida della contea.
“Mia cara, siete assolutamente splendida.” Disse Froster a Clio, circondata dalle sue dame di compagnia. “E ditemi, come procedono i preparativi? Ah, non vi ho detto che ci sarà molta più gente del previsto. Infatti ho voluto omaggiare in modo degno il ritorno di vostro cugino a Lortena.”
“E quel giovane lo merita in pieno.” Aggiunse Lhar sorridendo.
Intanto, nella sua stanza, Guisgard era preda di inquietudini, dubbi e paure.
“Ormai sospetta di me...” fra se e se “... Clio non impiegherà molto a scoprire la verità... per questo non ne ha ancora parlato con Froster...” scosse il capo “... devo attendermi altri tranelli e giochi di parole al prossimo incontro e tutto per farmi tradire... sono stato un illuso a pensare di riuscire a darla a bere a tutti qui... devo andarmene da questa città... e presto...”
Decise allora di uscire e raggiunse un angolo appartato del giardino.
E qui riprese a fantasticare circa il modo di lasciare quel luogo, fino a quando, stanco di pensare, tirò fuori da una tasca la sua ocarina e cominciò a suonarla per distrarsi.
“Oh, che musica malinconica...” all'improvviso una voce.
Guisgard smise di suonare e si voltò di scatto.
“Chi è così malinconico oggi?” Chiese il vecchio Euntreo.
“Io, amico mio...” mormorò l'impostore.
“Voi, signore?”
“Già...”
“Non sapevo della vostra passione per l'ocarina...”
“Ottimo orecchio.” Sorrise Guisgard.
“Eh, gli occhi mi hanno tradito, ma l'udito è ancora buono.” Ridendo il servitore.
“Ho imparato a suonarla all'accademia...”
“Lo immaginavo.” Sorridendo Euntreo. “Ma cosa vi angustia così?”
“Tante cose...” fece il fuggitivo “... vorrei tante cose... e ora come ora saper tirare di spada...”
“Oh, bella!” Esclamò Euntreo. “Il miglior spadaccino di Lortena vuole imparare ad usare la spada!”
“Sono anni ormai che non mi esercito...”
Euntreo rise piano.

elisabeth
22-07-2014, 18.00.53
Mi specchiai...e come in un'antica favola...lo specchio riflesse non la mia anima.....ma quella donna ....che sembrava sbocciare ..come un fiore protetto per anni e di colpo esposto al sole.............senti' il nano andar via...e senti' raggiungermi una grande malinconia......pensavo a mio fratello e alla terra che avevo abbandonato per cercare le mie radici.......avevo trovato dei ruderi e l'uomo della notte....istintivamente andai alla sacca.......l'apri' ed uscii il bianco mantello....la spada...e l'adagiai sul letto.....presi il libro dei salmi.....da quando ero arrivata in quella terra non recitavo più durante le ore....e questo mi mancava..........mi inginocchiai......e con il libro tra le mani cominciai a recitare i salmi...era ormai il vespro........ero talmente immersa nella preghiera che quando sentii il rumore di passi ben marcati e l'aprirsi della porta ...feci appena in tempo.....per poggiare tutto sotto il letto...mi alzai di scatto........e rimasi ferma accanto al letto......era De Gur....aveva cambiato divisa....era ...era da bloccare il fiato.....ma il suo sguardo non era dolce ....era cupo...era inquisitore........mi guardo'solo per un istante.....ma un uomo come lui...non aveva bisogno di ore..per scrutare ogni cosa ed ogni persona che era in quella stanza.........elenco' con esperienza e dovizia ogni piatto di quel vassoio.....era tutto perfetto per Lady Symoin...e pèr me.. ?..la rividi era lì nello specchio.......seguiva la figura di lui.....con occhi pieni di passione......e quando guardò me....mi chiese come un'aiuto....dovevo stargli accanto lei non era stata in grado di farlo......" Credo che sia una cena......degna di una gran donna........io ero abituata a mangiare un cibo...diverso forse meno raffinato............" mi avvicinai al tavolo...e presi una forchetta........raccolsi della purea di cipolle....e me la portai alla bocca...l'assaporai ad occhi chiusi...e poi feci con lui la stessa cosa....." E' delicato ...e molto dolce.....l'amate ancora....e l'amate tanto......."...poggiai la mia mano sul suo cuore......" Vi batte molto forte il cuore...."......presi la sua mano e la poggiai sul mio petto...." batte anche il mio.....forse e' lady Symoin che mi sta chiedendo.....di fare per lei qualcosa che lei non e' riuscita a fare..."....

Guisgard
22-07-2014, 18.07.33
Altea corse verso la locanda, ridotta a quel punto in un cumulo di macerie ardenti.
Ormai era mattino e finalmente le tristi tenebre di quella notte si erano dissolte.
E nel raggiungere i resti della locanda, la principessa trovò, rattristati e disperati, Ismael e Korshid.
Lui allora alzò il capo e la vide.
“Altezza...” disse “... nessun altro si è salvato dall'incendio... nessun altro...” chinando il capo.
Korshid invece continuava a piangere.
Ad un tratto, però, udirono dei rumori lungo la strada.
Poco dopo apparve una signorile carrozza che si fermò proprio davanti alle macerie carbonizzate della locanda.

Clio
22-07-2014, 18.11.27
Sorrisi a Froster.
"Oh, ma che splendida idea.." cinguettai "I preparativi vanno benissimo.. i cuochi lavorano incessantemente, e il vino dell'annata passata è stato portato al castello.. ho ingaggiato anche una compagnia di musicisti, se ci sarà più gente del previsto magari non ci sarà spazio per ballare, ma se avremo un cielo stellato si potrà sempre usare il giardino, no?".
Saranno tutti lì, pensai, a parte Dension, e forse potevamo sfruttare il clima festoso per togliere i cadaveri dalla piazza, ma dovevamo stare attenti.
"Non ho più visto messer Dension, sarà presente anche lui alla cena, che voi sappiate?" scossi la testa ridendo "Non ci crederete mai, ma ha detto di non aver mai assaggiato il nostro vino, e gli ho riservato una bottiglia di una delle migliori cantine.. Penso che faccia bene ai nostri nuovi alleati conoscere le meraviglie della nostra terra.." sorrisi "Non mi intenderò di politica, ma so trattare bene un ospite di riguardo..".

Altea
22-07-2014, 18.18.28
Le nuvole di fumo sparirono, pure le fiamme..quell' Inferno sembrava svanire...e vidi loro..Ismael e Korshid, alle parole di Ismael abbracciai Korshid e piansi i nostri amati Ahmed, Carjan e le guardie e la dolce Amina, ci inginocchiammo e cosi iniziammo una leggera litania in arabo per pregare i nostri morti.
"Andatevene...è colpa mia..lo aveva visto Carjan..morte su noi..ha visto pure gli uomini di Imperion, proseguirò sola...non voglio più che nessuno rischi per me".
Una carrozza si fermò e mi voltai.."Chi è che si ferma a vedere questo scempio? Non è uno spettacolo divertente" dissi in tono seccato tra le lacrime.

Guisgard
22-07-2014, 18.28.14
Elisabeth portò la mano del barone sul suo petto e l'uomo sentì sul suo palmo la vellutata e morbida pelle della donna.
E con le dita lui poteva avvertire perfettamente la forma di quei seni che l'abbondante e generosa scollatura lasciava in buona parte scoperti.
Gli occhi di de Gur finirono in quelli di lei.
Erano occhi penetranti, invadenti, bramosi.
Occhi che scrutavano i suoi, che indagavano, che a momenti apparivano eroticamente complici.
Quella mano prese allora ad accarezzare piano e a lungo il petto di Elisabeth.
“Voi parlate sempre di lei...” disse piano “... quasi fosse un fantasma che vi tormenta... ma chi siete in realtà? Chi è davvero Elisabeth? E cosa cercate qui?”
Ad un tratto la porta si aprì e de Gur tolse subito la mano dal petto della donna.
“Oh, perdonate, signore...” restando sulla soglia Panergeys “...non pensavo di trovarvi qui... credevo ci fosse solo madama...”

Guisgard
22-07-2014, 18.36.18
“Purtroppo” disse all'improvviso Musain, giungendo in quel momento nella sala e interrompendo così Clio “messer Dension non sarà tra gli ospiti per la festa. Questioni importanti mi hanno spinto ad inviarlo nella capitale.” Sorrise enigmatico. “Ma non temete, avrà modo di assaggiare il vostro vino e anche tutte le altre meraviglie di questa terra.” Fissando la ragazza.
“Benissimo!” Ridendo Froster. “Ma dov'è il nostro ospite d'onore?” Si voltò verso una delle dame di Clio. “Andate a chiamarlo nella sua stanza, presto.”
“Si, milord...” fece la dama, per poi andare.
Ritornò però poco dopo meravigliata.
“Milord...” a Froster “... messer Imone non è nella sua camera...”
“Oh bella!” Sorpreso il tiranno. “E dov'è?”
“Magari a cogliere fiori!” Ironico Lhar.

Guisgard
22-07-2014, 18.44.34
“Non siete sciocca, Altezza...” disse Ismael ad Altea “... noi non vi abbandoneremo e condivideremo insieme lo stesso Destino.”
Intanto quella signorile carrozza si era appena fermata davanti ai resti di quell'incendio.
Il cocchiere saltò giù ed aprì subito lo sportellino della vettura, permettendo così a colui che era al suo interno di scendere.
“Questa era l'unica locanda lungo la strada prima di entrare nella capitale...” disse Oxuid guardando quel desolante spettacolo “... vorrà dire che tireremo diritto fino in città. I cavalli riposeranno alla rocca. Del resto Musain mi attende...” guardò poi Altea ed i suoi due servitori “... cosa è accaduto qui? Come mai la locanda è finita in questo modo?”

Clio
22-07-2014, 18.44.51
"Oh, peccato.." sorrisi a Musain "Lo terrò per un'altra occasione, allora..".
Linsa tornò dalla camera di Imone senza aver concluso niente.
"Andrò a cercarlo io.." sorrisi "Signori, con permesso..".
Lasciai così la sala, ma prima di andare a cercare veramente Imone, andai nella sua stanza.
Lui non c'era, era il momento perfetto.
Entrai di soppiatto, senza fare rumore.
Per un istante mi passò per la testa l'idea di frugare tra la sua roba.
Ma non era da me spingermi tanto in basso.
Mi inginocchiai davanti al baule e presi la spada, sparendo poi dietro un passaggio segreto che mi portò alla mia camera.
Era così che Imone sgattaiolava da me, o io da lui, da piccoli.
Stavamo svegli notti intere a leggere avventure o a inventarne di nostre.
Mi si strinse il cuore, ma sapevo che lì non era al sicuro.
Le mie dame lo avevano cercato nel castello, io uscii in giardino, chiedendomi dove si fosse cacciato.

elisabeth
22-07-2014, 18.45.01
rimasi con la mano ferma sul suo petto mentre la sua accarezzava morbida la mia pelle....indugiava avida sul mio seno...sentivo le mie vene pulsare....mentre guardavo i suoi occhi che cercavano scavare una verità sepolta senza sapere ne dove e ne quando.....le sue parole arrivarono alle mie orecchie supplichevoli e dure....forzando la mia mente a dire...la verità ad un uomo che soffriva........" Io...Io....sono finita..qui non so per quale motivo...e' stato solo un caso e non so se benedirlo o maledirlo....ho visto Symoin...ma ho visto Elisabeth...perchè così uguali e perchè lei si impossessa di me......sarà assurdo per voi comprenderlo...ma tra me e lei c'e' una differenza grande quanto il mondo....eppure ha voluto che io la riportassi da voi......mi chiesto di amarvi...mi ha chiesto di essere talmente donna...da riportarvi agli antichi splendori........io...."....ci staccammo immediatamente......Panergeys..senza bussare....fece il suo ingresso.......

Altea
22-07-2014, 18.52.40
Guardai l' uomo..udii le sue parole incomprensibili..la rocca...e Musain, poi l' uomo mi guardò..alzati Altea...trova la tua dignità sei una Principessa Araba..la Principessa di Setareh.
Mi avvicinai a lui, dando uno sguardo di intesa a Korshid e Ismael..."I miei omaggi messere..vorrei sapere pure io cosa sia successo..permettete" dissi allungando la mano verso il suo volto.."Sono la Principessa Altea, sovrana futura del Regno di Setareh e alloggiavo col mio seguito in questa locanda...non so cosa è successo, del mio seguito sono rimasti solo questa donna e il mio capoguardia, gli altri sono morti tutti...siamo vivi per miracolo".

Guisgard
22-07-2014, 19.35.24
Clio uscì in giardino in cerca di suo cugino.
Vagò per un po' senza trovarlo, fino a quando una voce attirò la sua attenzione.
“Heron de Valvoren...” disse Euntreo e solo questo riuscì ad udire Clio arrivando, nulla di ciò detto in precedenza.
“Chi è?” Chiese Guisgard al vecchio servitore.
“Un eccellente maestro di spada.” Rispose questi.
“Ed è in gamba?”
“Oh, il migliore che io sappia.”
“E accetterà di darmi lezioni?”
“E' difficile a dirsi.”
“Perchè mai?” Fissandolo Guisgard.
“Perchè si è ritirato a vita privata ormai...” mormorò il vecchio “... ma chissà... è un uomo assai singolare per certi aspetti...”
Guisgard sorrise.
“Magari lo convincerò col mio fascino da bravo ragazzo, no?”
Euntreo rise annuendo.
In quel momento Guisgard si accorse di Clio ed il suo volto tornò cupo.
http://www.thecinemasource.com/moviesdb/images/Tristan_and_Isolde%20-%2015%20-%20James_Franco.jpg

Guisgard
22-07-2014, 19.41.19
“Si...” disse de Gur a Panergeys “... mangerò nella camera di madama... non credo ci occorra altro... grazie, Panergeys... potete ritirarvi.”
La donna mostrò un inchino ed uscì.
Il barone allora riempì due bicchieri di vino, offrendone poi uno ad Elisabeth.
“La somiglianza esteriore” fissandola “è ben poca cosa se non viene poi supportata da un'indole affine... ci sono alcune specie di bacche che si somigliano in tutto e per tutto, persino nel sapore... eppure una è velenosissima, mentre l'altra è innocua... tuttavia è la prima ad essere ricercata dagli erboristi, dai medici e persino dai negromanti per via della sua infallibile tossina...” sorseggiò del vino “... sta a voi decidere cosa essere... se la bacca velenosa, eppure così preziosa, oppure quella innocua, ma insignificante...” con occhi indagatori.

Guisgard
22-07-2014, 19.49.50
“I miei omaggi, Altezza...” disse Oxuid ad Altea “... il mio nome è Oxuid è sono l'ambasciatore di Imperion qui a Lortena...” guardò i resti della locanda “... un incendio dunque... immagino sia molto più frequente di quanto non si pensi, visto le fatiscenti abitazioni che si incontrano lungo il cammino...” alzò gli occhi al cielo “... il tempo minaccia pioggia e presto spegnerà il tutto, disperdendo il fumo... è comunque una fortuna che almeno voi ed i vostri due servitori siate riusciti a scampare alla morte... io sono diretto nella capitale e se volete posso offrirvi un passaggio fino a là...”

Clio
22-07-2014, 19.53.08
Ah, ecco dov'era.
Heron de Valvoren?
Mi trattenni dal dirgli che il miglior maestro di scherma sava imputridendo in piazza.
Basta esporti.
Ma mi hanno mandato pure uno che davvero non sa combattere?
Beh, allora magari Musain sospetta che io simpatizzi con i ribelli ma mi ritiene innocua.
Meglio così.
"C'è una festa in tuo onore.." Dissi, senza tradire emozioni "Sei atteso alla rocca..".
Mi avvicinai poi ad Euntreo.
"Ho dato disposizioni perché ti vengano serviti i nostri stessi piatti.." Dolcemente "Penserà a tutto Kya, pare che ami ascoltare le tue storie, e non le do torto..." Sorrisi, anche se non poteva vedermi.
"Signori.. Con permesso..." Salutai e tornai sui miei passi.

elisabeth
22-07-2014, 20.02.42
Licenziata Panergeys,De Gur mi offrì del vino.....si dalle sue mani la coppa......e ascoltai le sue parole......potevo essere una perla rara o una nullità........." E' capitato che nella mia vita io abbia ucciso...ma mi e' capitato spesso di aver salvato vite......mi sono chiesta perchè io sia qui.....forse io sono quella bacca velenosa....che può salvare la vostra vita.........".......involontariamente il bicchiere colmo di vino scivolò nella mia scollatura..... posai allora il bicchiere sul tavolo e tolsi il vestito.......facendolo scivolare ai miei piedi........." il vestito umido mi dà fastidio.......ho la pelle molto sensibile........vorrete scusarmi....se ceno in vestaglia......"......con addosso solo la collana di pietre preziose...presi la vestaglia di raso...che era sul letto....strinsi la cinta ai fianchi....." credo che dovremmo iniziare prima che si freddi ".....

Altea
22-07-2014, 20.04.03
Rimasi senza parole..ambasciatore di Imperion...lasciai scivolare la mia mano dalla sua.."Siete davvero gentile..scusate vado a dare ordini al mio seguito".
Mi avvicinai a Korshid e Ismael e parlai in arabo.."Allora..abbiamo bisogno di un passaggio..e poi siamo senza cavalli..abbiamo solo Shamir che cavalcherà Ismael e poi gli chiederemo di lasciarci nella foresta, inventeremo abbiamo una piccola dimora laggiù..mentre andremo poi da Solone, lui ci aiuterà..ora sono certa ci aiuterà e poi andremo a trovare la Torre dei Quattro Semi...e forse Solone ci saprà dare qualche indizio su questo incendio..ricordate mio padre, il re, diceva sempre non temere mai il tuo nemico, a volte scendi a patti perchè potrai usarlo..d'altronde pure il Saladino andò a patti no?".
Ritornai da quell' uomo.."Messer Oxuid, accettiamo la vostra proposta, siamo senza cavalli pure...e non sapremmo come muoverci..anche se la nostra carrozza ha, fortunatamente, i nostri bagagli ed è rimasta intatta perchè lontana ma i cavalli sono fuggiti per lo spavento...però, gentilmente..noi abbiamo una piccola dimora nella boscaglia..potete lasciarci là, sapete noi Orientali sappiamo tenerci lontano dalla vita..se per voi non è un problema, e poi potrete continuare il vostro viaggio nella capitale". sorrisi...pagherete tu e tutti i tuoi uomini un giorno.

Guisgard
22-07-2014, 20.04.57
Guisgard non disse nulla a Clio, limitandosi a fissarla.
E restò in silenzio anche nel vederla andare via.
“Beh...” disse ad Euntreo “... temo di dover andare...”
“Non siete felice di una festa in vostro onore?” Chiese il vecchio cieco.
“Ne farei decisamente a meno...” mormorò l'impostore “... sarò contornato di estranei...”
“Che cosa brutta avete detto.”
“E' la verità, amico mio...”
“Ma è casa vostra.”
“Una volta forse...” scuotendo il capo Guisgard “... ma ora non più... forse c'è un tempo oltre il quale un uomo non può più reclamare il suo passato...”
“Oh, sciocchezze!” Esclamò Euntreo. “Siete giovane e la vita vi sarà amica!”
Guisgard sorrise.
“Lo spero...” dandogli la mano.
Poi ebbe una folgorazione.
Intanto, Clio era ritornata nella sala.
“Allora?” Guardandola Froster. “Dov'è il nostro ospite d'onore? L'avete trovato?”

Guisgard
22-07-2014, 20.17.31
De Gur restò sorpreso.
Quella meravigliosa visione, Elisabeth nuda davanti a lui, con tutto il suo bellissimo corpo in mostra, fu un attimo.
Un attimo in cui si mostrò e poi si ricoprì con quella vestaglia di raso.
“Noto che quella collana vi sta benissimo...” disse senza smettere di fissarla “... ma su quel corpo nulla sfigurerebbe...” prese il cibo e lo dispose nei piatti “... vi prego, sedetevi pure qui, accanto a me...” con un cenno della mano “... ma ditemi... mi incuriosisce che vogliate salvarmi... e voi? Non temete per voi? Siete qui, sola con me... con un estraneo... cosa potrebbe impedirmi di farvi mia, come l'ultima delle mie schiave, ordinandovi di soddisfare ogni mio desiderio e capriccio?”

Guisgard
22-07-2014, 20.23.47
“Non ho alcuna difficoltà a lasciarvi dove desiderate, Altezza...” disse Oxuid ad Altea “... ma mi sorprende come mai una donna come voi, giovane, ricca e bella, decida di non risiedere nella capitale... a mio modo di vedere la città è il luogo naturalmente più degno per ospitare una dama come voi. E sono certo che il signore di queste terre, Lord Froster, sarà lieto di poter conoscere una personalità come la vostra.”
Ma proprio in quel momento, lontano dalla carrozza, Ismael sentì dei rumori e poi un mormorio giungere poco distante dalle macerie della locanda.

Clio
22-07-2014, 20.26.32
Sorrisi a Froster.
"Oh, si.. Era in giardino, l'ho avvisato che lo stiamo aspettando.." Sorrisi "È già arrivato qualcuno che devo salutare?".

Altea
22-07-2014, 20.34.03
"Vedete milord...noi donne in Oriente, non ci facciamo notare molto, noi siamo diverse da quelle occidentali, io stessa porto il velo a volte, sembrerei strana alla gente quaggiù, e poi io amo la mia libertà ma non disdegno la ospitalità di questo Lord Froster..così si chiama il signore di Lortena?.." stupita...pensavo fossero i Marsin.
Ismael mi fece un cenno col capo prendendomi la mano e mi disse sentii un mormorio vicino le macerie.
Vidi si avvicinò al luogo dove pure io udivo ora rumori e mi congedai un attimo da Oxuid per andare a vedere che succedeva.

elisabeth
22-07-2014, 20.36.03
Mi lasciai andare accanto a lui.....e mi feci servire........guardai la sua figura elegante ....le sue dita affusolate......e il suo sorriso..........." La collana e' stupenda...e il vostro complimento non ha pari.........Siete un gentiluomo...De Gur......non fareste mai male ad una donna indifesa.......e poi...perchè farmi vostra e subito...quando potreste attendere.....e scoprire l'arte del corteggiamento....credetemi.....l'eccitazione e il piacere saranno cose assai diverse.....l'attesa paga sempre".....imboccai De Gur.......muovendo le mie labbra riproducendo i suoi stessi movimenti......ma mi bloccai di colpo.....io ero vergine....io non avevo mai conosciuto un uomo......

Guisgard
22-07-2014, 21.12.12
“Certo, mia cara...” disse Froster a Clio “... stasera vi è la migliore società di Lortena, basta guardarsi intorno...”
“Clio!” All'improvviso una giovane voce. “Quanto tempo!”
“Oh, la contessima Yolanda.” Sorridendo Froster. “Se non sbaglio eravate amiche di studi voi e lady Clio.”
“Si, milord.” Con un inchino Yolanda.
“Yolanda.” Avvicinandosi a lei una donna. “Ti ho detto che devi evitare dubbie compagnie.”
“Ma, mamma...”
“Contessa Magda.” Salutando quella donna il tiranno. “Non avete forse piacere che vostra figlia saluti lady Clio? Ella è la prima dama di Lortena, nonché la mia futura consorte.”
“Conosco fin troppo bene lady Clio.” Freddamente Magda. “Sposa colui che ha messo fine al potere di suo padre. Disgustoso.”
Froster la fissò.
“Milord...” continuò Magda “... se ho accettato l'invito è per avere notizie di mio marito, il conte Otone. Non dimentico che è misteriosamente sparito dopo aver rivelato pubblicamente la sua opinione ostile verso il vostro governo.”
“Milady...” con un finto sorriso Froster “... i miei uomini stanno facendo del loro meglio per trovare vostro marito... e spero di potervi dare buone notizie molto presto...”
“Sappiamo entrambi che non ci saranno mai buone notizie su mio marito.”
“Milady, stasera è festa e fingerò di non aver udito le vostre parole...” sempre col suo sorriso di circostanza Froster “... godetevi la festa...”
Ma proprio in quel momento qualcuno entrò nella sala, attirando all'istante l'attenzione di tutti su di se.
Era Guisgard e non era solo.
Incredibilmente infatti e tra lo stupore generale, si era presentato insieme al vecchio Euntreo.
“Forse avete commesso una leggerezza, messere...” gli disse ad un orecchio il vecchio servitore “... datemi retta, meglio che io esca...”
“Sciocchezze.” Guisgard a lui. “Almeno stasera voglio avere una persona amica al mio fianco.” Salutando poi tutti i presenti.

Guisgard
22-07-2014, 21.16.49
Ad un tratto, da un cumulo di tegole annerite e bruciacchiate, qualcosa cominciò a muoversi sotto gli occhi di Altea e di Ismael.
Un attimo dopo una piccola figura saltò fuori.
“Finalmente...” disse Carjan completamente ricoperto di fuliggine “... un altro istante ancora e sarei morto... per fortuna conosco mille e una notte di rimedi contro ogni sorta di pericolo...” scosse il capo e si ripulì per quanto possibile i vestiti “... oh, Altezza...” fissando Altea “... siete salva, per fortuna... ed anche Ismael e Korshid... e gli altri dove sono?”

Guisgard
22-07-2014, 21.22.51
De Gur si lasciava imboccare da Elisabeth, senza riuscire ad alzare gli occhi dalla sua figura.
Ormai l'atmosfera sensuale di quella stanza poteva quasi toccarsi con mano.
“Siete brava...” disse il barone “... sembrate davvero... si, davvero lei...”
E senza aggiungere altro de Gur si avvicinò al volto di Elisabeth e poi alle sue labbra, baciandola con passione e trasporto.
Fu in bacio lungo, intenso, indomabile, ardente.
E nel baciarla il barone la strinse con vigore a se.
“No, cosa sto facendo...” lasciandola all'improvviso “... no... è folle tutto ciò... voi non siete lei... non potete essere lei... a meno che non vi abbia inviato il demonio per reclamare la mia anima...”
Prese allora del vino per calmarsi.
Ma poi lasciò cadere a terra il bicchiere e uscì di corsa dalla stanza.

elisabeth
22-07-2014, 21.36.22
Fu una lenta danza...tra le luci calde delle candele...e il fruscio della seta.....il picchiettare della posata sul piatto....il rumore della bocca nell'assaporare il cibo...il lento deglutire....tutto era suono e tutto si trasformava in piacere.....
Lo vidi avvicinarsi non fu sorpresa la mia fu istinto...feci cadere la forchetta dalla mia mano mentre le sue labbra si impossessavano delle mie.......non riusciva a domare i suoi sensi ......facendo si che i miei lo seguissero ero intontita...presa risucchiata in vortice che non aveva odori , colori.....era un mondo a parte dove la forza si mescolava a dolcezza....ed il corpo aveva le sue urgenze......ma tutto questo fu interrotto bruscamente...fu uno strappo che non lasciava lembi precisi per poter essere ricucito....fui vorticosamente respinta in quella stanza.......caddi dalla sedia nel preciso momento in cui De Gur fu preso dal tormento ed abbandono a terra il suo bicchiere.........alcuni schizzi di vino imbrattarono la mia vestaglia.......una parte del cristallo penetrò la mia mano.....il sangue fluiva lieve rivolo fluviale....tra le tracce di rosso perduto ...il demonio.....che c'entra il demonio....la sua anima...ma che stava farneticando.....mi alzai....strappando il pezzo di vetro dalla mano......sentii dolore....ma non era nulla.....in confronto a quello che provavo......mi sentivo strana......guardai il vetro e vidi l'immagine di lei......lacrime formavano dei solchi profondi sul suo volto..........mi voltai di scatto presi il libro dei salmi e me lo portai al petto.....tra le lenzuola piansi e pregai...pregai perchè il nuovo giorno portasse via l'inferno

Altea
22-07-2014, 22.27.13
Con sorpresa il mago Carjan uscì da quelle macerie..sorrisi..ma pensavo vi fosse pure Ahmed, ma non vi era traccia.."Carjan, mi stupivo un mago della vostra grandezza fosse rimasto morto sotto queste macerie..avevate ragione..avremmo conosciuto la disgrazia.." poi mi rabbuiai.."Purtroppo di Ahmed non vi sono tracce..nemmeno delle due guardie Hassan e Hamir..e Amina" ed ebbi una stretta al cuore "Siamo certi, lo ha visto Korshid..una trave le è caduta addosso uccidendola".
Poi mi volsi verso Ismael parlando sottovoce..."Che fare Ismael..e se Solone per punirci visto disse a te e Korshid non meritavamo la spada ed eravamo delle persone di basse livello non ci desse aiuto e ospitalità..noi dobbiamo rimanere a Lortena..dobbiamo andare in quella Torre dei Quattro Semi..hai sentito quell'uomo..il suo paggio disse questa era la unica locanda dove soggiornare..e dove andremo?". Pure Korshid si era avvicinata abbracciando Carjan e ascoltava pure lei..."Come ho detto noi non siamo simpatizzanti di questi uomini, però a noi non ci deve interessare la politica e ciò che avviene qui...andremo allora da questo..Frosten ha detto? Ma svolgeremo la nostra vita normale, saremo indifferenti a tutti..sfruttiamo questa opportunità per avere noi un vantaggio..in fondo a noi serve solo un punto dove alloggiare, poi dobbiamo cercare l'indizio alla torre...poi lasceremo Lortena, e mi raccomando..non una parola, stavolta, su Imone Marsin..non lo abbiamo visto..e non sappiamo nulla dei Marsin." Guardai Korshid, lei era sacerdotessa come me..e il suo intuito non sbagliava come il mio.."Ismael..io ho narrato la storia di Imone Marsin da riferire alla loro famiglia a quel Dension e i suoi uomini, stranamente braccio destro di Musain..potrebbe esserci un legame con questo incendio? Tu hai visto il fuggitivo, eri presente...ma...abbiamo detto a noi non interessa più la vita politica e i sotterfugi di questa città..vogliamo la spada..allora giochiamo il tutto per tutto..e poi prima o poi..dovremmo andare pure a Imperion, e farceli amici..fingendo ovviamente..ci aiuterà in futuro".
Sorrisi tornando da Oxuid.."Scusate ma un altro del mio seguito si è salvato..purtroppo non il mio Gran Consigliere Ahmed, se doveste sapere di altri superstiti informatemi gentilmente...accetto..verremo in capitale con voi, siete gentile..non immaginavo di trovare tanta ospitalità" oh certo, conosco bene la ospitalità degli uomini di Imperion..purtroppo "se permettete il mio capoguardia ci seguirà col mio cavallo, e noi tre verremo in carrozza con voi..magari se si potesse recuperare pure i nostri bagagli nel frattempo..troveremo dei cavalli poi..sapete siamo in viaggio..infatti non ci soffermeremo molto a Lortena, siamo di passaggio".
Entrammo nella carrozza...il pugnale era salvo..e avevo pure addosso ben nascosto da un telo di seta pure la spada con la scritta..ero stata previdente..le cose preziose si devono tenere addosso..e nei bagagli vi stavano le altre cose sacre di Setareh..pure vestiti e antichi gioielli, ma l'importante era non andasse persa la Storia Sacra di Setareh
La carrozza partì ma non parlavo, guardavo silenziosa fuori dalla tendina, nascosta per non farmi notare..il Destino..già Ismael..un Destino ci univa..e mi aveva portato via nuovamente persone care...Altea..se fai cosi..non sarai davvero mai la futura regnante di Setareh e non risolverai nemmeno la storia di Caleidos..il Destino vuole tu lo scopra.
E iniziai a vedere case e animarsi la città.

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Clio
23-07-2014, 00.58.25
Abbracciai Yolanda, ma mi ritirai subito.
Oh, la contessa Magda.. che donna!
Mai frasi di circostanza, mai un sorriso finto.
Che si trattasse della salvezza del regno, o di faccende quotidiane.
La adoravo da sempre, se l'arrosto era pessimo, tutti facevano finta di niente, lei lo diceva.
Adoravo anche che mi detestasse. Come darle torto? Io ero la prima a detestarmi.
Lei non sapeva che Froster aveva minacciato di passare a fil di spada la città, e io non dovevo ricordarlo davanti a lui.
Strizzai l'occhio a Yolanda, mentre la madre non guardava.
Lei mi conosceva bene, avevamo fantasticato per anni su prodi cavalieri che sarebbero venuti a salvarci in qualunque situazione.
Lei aveva perso la testa per Tristano, io non mi sarei accontentata che di Lancillotto.
Bei tempi, in cui la guerra era solo rinchiusa nei libri di Storia, e la speranza abitava ancora nel mio cuore.
Ma avevo imparato che non ci sono cavalieri pronti a tutto per difendermi, a parte Imone, ma lui era lontano, una fitta mi attraversò l'anima, lui non esisteva più.
Non era stato un cavaliere bianco vestito a salvarmi dall'abisso che si apriva davanti a me, dalla terra che mi scivolava da sotto i piedi.
No, era stato il Lupo Nero.
Un eroe imperfetto, cupo e misterioso.
Nemmeno un eroe, in realtà, un bandito, un fuorilegge, un assassino.
Così diverso dagli eroi che sognavamo da bambini.
Eppure era reale, e non aveva nessuna intenzione di arrendersi.
Quasi mi prese un colpo quando vidi entrare Imone.
No, Euntreo no... maledizione, che vuoi fare? Se gli succede qualcosa io..
Pensa, Clio, pensa.. Froster ha fatto sparire servitori fedeli ai Marsin per molto meno..
Pensa, pensa..
"Oh.." esclamai sorpresa, ma lievemente divertita "Ma tu guarda.. non ci posso credere, è davvero un tipo singolare..." rivolgendomi a Froster "..e un tantino esibizionista.." gli sussurrai all'orecchio.
"Ah, voi ve la siete persa.. " dissi a Froster "beh, oggi mentre passeggiavamo nel giardino, parlavamo del più e del meno, e Imone sosteneva di non capire come potessimo essere ancora attaccati alle divisioni di sangue.. diceva che tutti gli uomini sono uguali, il sangue non rende migliori gli aristocratici dai borghesi, o dai popolani, addirittura.. perciò sosteneva, ridendo, che i servi potrebbero anche sedere alla nostra tavola.. ma non credevo l'avrebbe fatto davvero.." risi appena "Beh, è la sua festa, dopotutto.. possiamo concedergli qualche eccentricità, io credo.. pensate che ha detto persino che sposerebbe volentieri una borghese o una popolana.." scossi la testa "Sembrava di sentir parlare uno di Imperion!" risi.

Guisgard
23-07-2014, 02.48.09
E mentre Elisabeth piangeva e pregava tra le lenzuola, un lieve torpore la prese ed infine si addormentò.

Specchio specchio delle mie brame...
Dimmi, ti prego, chi è la più bella del reame?
Elisabeth allora guardò fisso quello specchio.
Infine indossò una lunga mantella, si coprì il capo con un cappuccio e poi uscì dalla stanza.
Il castello appariva vuoto e silenzioso.
Solo il rumore dei suoi passi sembrava destare quel luogo.
Infine uscì dal maniero e si ritrovò nel bosco.
Qui tutto sembrava essere irreale.
La lieve foschia, l'umidità che copriva ogni cosa, l'odore della pioggia da poco scesa sulla vegetazione.
Di tanto in tanto si udivano versi e grugniti, come se misteriose creature abitassero quel luogo così intriso di primordiale essenza.
La donna però non si lasciò impressionare e percorse decisa un piccolo sentiero, fino a scorgere qualcosa ai piedi di un albero.
Erano un uomo ed una donna stesi nudi sull'erba.
Si amavano con impeto e passione ed Elisabeth restò a fissarli a lungo, fino a quando esausti si lasciarono cadere addormentati tra i cespugli.
Allora lei si avvicinò ai due.
E quando fu vicina scoprì con sua sorpresa che la donna aveva il suo volto.
Dormiva soddisfatta ed appagata, fra le braccia di lui.
Elisabeth poi guardò l'uomo e in quel momento fece una macabra scoperta.
Era de Gur ed aveva la gola lacerata, come se qualcuno lo avesse sgozzato con una lama affilatissima.
E in quel momento si udì un ululato lontano.

Elisabeth si svegliò di colpo, ansimando e col viso sudato.
Era stato un incubo.
E intanto era ormai giorno.

Guisgard
23-07-2014, 03.11.05
La carrozza proseguiva spedita e fra i suoi passeggeri nessuno sembrava voler rompere quel silenzio che si era insinuato nella vettura.
Oxuid appariva pensieroso e distante, mentre il paesaggio circostante mutava rapidamente.
Così, al bosco in breve si sostituì il centro abitato.
Ad Altea si mostrò così quel luogo, animato e sproporzionato.
Era la capitale di Lortena.
“Eccoci in città...” disse Oxuid alla principessa “... devo dire che la immaginavo più piccola...”
Intanto in strada gli araldi annunciavano la festa a corte.
“Udite udite...” annunciava uno degli araldi “... lord Froster ha indetto una grande festa che si terrà alla Rocca del Tireo per celebrare il ritorno a Lortena di Imone Marsin!”

Guisgard
23-07-2014, 04.06.17
La festa procedeva bene, con le luci di centinaia di candele, i valzer sognanti, lo sfarzo degli abiti, la bellezza delle dame e la nobiltà dei loro cavalieri.
L'attenzione era però tutta, da parte degli invitati, verso Imone Marsin.
O meglio, verso colui che tutti credevano fosse Imone Marsin.
Guisgard, infatti, portandosi a quella festa il vecchio Euntreo aveva stupito non poco i presenti.
E così ognuno reagiva a modo suo davanti a quella insolita ed irriverente situazione.
Qualcuno allora storceva il naso, qualcun altro brontolava di tanto in tanto, qualcun altro ancora si limitava a gettare, ad intervalli quasi regolari, occhiate di disgusto verso quel vecchio servitore.
Ma non tutti biasimavano in quel modo la bizzarra idea del nostro impostore.
Alcuni infatti, annusando ormai i venti d'ambizione che sempre più forti soffiavano da Imperion, finirono per lodare la magnanima e democratica indole del giovane Marsin.
Ed il nostro fuggitivo riuscì, anche grazie a quella trovata, ad attirare su di sé l'interesse di diverse damigelle e dame presenti alla festa.
“E diteci, messer Imone...” disse una di quelle deliziose cortigiane “... è vero che le donne Capomazdesi usano solo rimedi naturali per la loro bellezza?”
“Eh, damigella...” sorridendo Guisgard “... ma a voi simili discorsi non devono certo interessare, visto che la vostra è una bellezza fatta di Sole e cielo, dunque già di per se naturale, fresca e vivace.”
“Oh, che adulatore!”
“Voi invece siete estremamente elegante, messere.” Mormorò un'altra di quelle.
“Ahimè, milady, vi prendete gioco di me...”
“Perchè mai?”
“Suvvia...” sbuffando l'impostore “... avete visto il bavero della mia giacca, no? Guardate... avevo detto ai miei servitori di volerlo rigido ma non troppo, in modo da non vederlo poi sgualcito... e loro cosa hanno fatto? Lo hanno inamidato al punto che era sembra una lamiera...”
Tutte loro risero.
“Eh, so di essere ridicolo...” scuotendo il capo Guisgard “... mi sembra di avere al collo l'insegna di una bottega!”
“Oh, che burlone che siete, messere!” Divertita una di quelle dame.
“Sembra che vostro cugino si stia divertendo molto...” Froster a Clio, osservandolo da lontano “... comunque credo che debba imparare come ci si comporta a corte... servi e animali entrano solo per servire o mangiare gli avanzi...” con disprezzo il tiranno.

Clio
23-07-2014, 15.09.45
"Questo è poco ma sicuro.." Sorrisi a Froster, continuando ad osservare da lontano chiunque si spacciasse per mio cugino.
"Ma questo è il nuovo mondo..." Sospirai "Sarà meglio abituarcisi.. Siete stato voi, dopotutto a volere fortemente un'alleanza con Imperion.. Imperion è tutto questo, niente privilegi di sangue, niente religione, niente morale, uguaglianza, qualcuno dice addirittura democrazia.." Sorrisi.
"Mi perdonerete, andrò a salutare gli ospiti.." Con un leggero inchino.
L'avevo vista, e mi aveva strappato subito un sorriso.
Era splendida in quel seducente abito rosso
Azyle e io eravamo amiche da tanti anni.
Aveva da poco ereditato la lussuosa locanda in città, la più raffinata ed elegante.
Era uno spirito libero, spontanea, fin troppo sincera e diretta.
Ma chi imparava a conoscerla scopriva un animo gentile e sensibile, per quanto facesse di tutto per nasconderlo.
Le avevo visto spezzare cuori su cuori, mentre fingeva di non soffrire per nessun uomo.
D'altronde, resistere a quegli occhi verdi intriganti, lungi capelli neri lasciati quasi sempre sciolti, quel sorriso malizioso, era davvero difficile.
Si, eravamo il giorno e la notte, eppure ci capivamo a meraviglia.
Lei non giudicava me, ne io lei.
Le volevo un bene dell'anima, e sapevo che per lei era lo stesso, l'aveva dimostrato più e più volte.
Non si era mai interessata di politica, ma mi era stata vicino nei miei giorni peggiori.
Arrivai alle sue spalle, con una brocca in mano.
"Come siamo belle.." Sorrisi, riempiendo il suo bicchiere semivuoto.
Seguii il suo sguardo, poco lontano l'ospite d'onore intratteneva un gruppo di frivole dame.
"Che oche.." Sussurrai, in modo che solo Azyle sentisse.
Sapevo che anche lei non amava quella compagnia, ero stata io ad invitarla.
"Che dici, ci prendiamo una boccata d'aria?" Mormorai.

Altea
23-07-2014, 15.40.24
Arrivammo al centro abitato e vi era molta folla tanto lo stesso Oxuid se ne stupiva...già nemmeno io pensavo fosse così grande la capitale..e pure lontana dal bosco, ma avremmo trovato un modo per andarci.
Scendemmo dalla carrozza e mi rivolsi all' ambasciatore di Imperion.."Già, gran bella città...pensavate fosse più piccola? Sono abituata, dovreste vedere la folla nei bazar delle nostre città e la confusione" e sorrisi a quel ricordo quasi da assaporare il profumo di spezie e aromi della mia Terra.
Ad un tratto un araldo diede un annuncio ma al sentirlo sbiancai e mille pensieri mi invadero.."Cosa? Ho sentito bene..ha detto una festa per il ritorno di Imone Marsin?" guardai Ismael e Korshid stupita e parlai loro nella nostra lingua, loro due pure avevano visto Imone e lo avevano visto pure morto, Ismael più di tutti.."Ma che sta succedendo. Forse è un omonimo...o un parente con lo stesso nome? O quello conosciuto al porto non era il vero Imone e io..io ho rivelato una cosa falsa a quegli uomini in locanda? Questo fatto lo dobbiamo scoprire..una festa..forse farmi vedere assieme a un uomo di Imperion è una occasione da sfruttare, per quanto mi dia il voltastomaco, ma potrebbe servirci quando arriveremo a Imperion...ma ricordate ora..noi non abbiamo mai visto Imone Marsin morto e non sappiamo chi sia..lontani da questi fatti...quell' incendio alla locanda non mi convince ancora".
Mi voltai verso Oxuid.."Perdonate..mi stavo consultando col mio seguito, ormai siamo una grande famiglia. Oh..una festa..parlavo proprio di questo, avete ragione..sono giovane e dovrei svagarmi dopo ciò che è accaduto alla locanda" togliti dal viso il dolore anche se rimane nell' Animo.."Ma è lontana questa Rocca del Tireo? E chi sarebbe questo festeggiato..Imone Marsin?"
Guardai i nostri bagagli.."Ovviamente dovrei cambiarmi di abito e mettere qualche gioiello, una Principessa non può andare a una festa in questo stato, guardate ho i vestiti laceri e ci penserà Korshid a prepararmi al meglio, ma voi messer Oxuid dovreste accompagnarmi a quel ballo, non posso presentarmi sfacciatamente sola..anche se dall' annuncio dell' araldo dovrebbe essere aperta a tutti".
Guardai i tre sopravvissuti del mio seguito con sguardo di intesa.."Ovviamente mi seguiranno pure loro, ma rimarranno fuori ovviamente..anche perchè loro parlano solo arabo, ma capiscono la vostra lingua".
Aspettai la risposta di Oxuid e soprattutto ci portasse in un posto dove sistemarci.

Guisgard
23-07-2014, 17.50.42
Azyle sorrise a Clio e con sguardo complice annuì a quelle sue parole.
Le due ragazze così lasciarono la sala, mentre lo sfarzo e le frivolezze continuavano ad essere le assolute protagoniste di quella festa.
E il nostro impostore, così affine a quel tipo di mondane ed edonistiche atmosfere, in breve ne divenne il mattatore.
“Messer Imone...” disse una delle damigelle presenti “... avete udito di quei ribelli e di quel loro capo? Si fa chiamare Lupo Nero ed indossa una maschera.”
“Che megalomania.” Un'altra di quelle dame.
“Voi cosa ne pensate, messere?” Un'altra ancora.
“Credo” sorseggiando del vino Guisgard “che oggi come oggi sia un'ottima trovata.”
“Perchè mai, messere?”
“Oh, bella...” sorridendo Guisgard “... ma perchè da indubbi vantaggi. Mettiamo che il nostro ribelle sia brutto, ma che abbia un animo indomito, un coraggio da leoni e un'abilità fuori dall'ordinario a tirare di spada... ebbene, con tali qualità non credete possa ambire al ruolo di eroe da romanzo? Ruolo che, tuttavia, gli verrebbe negato dal suo aspetto, in quanto bruttino.”
Tutte risero.
“Allora lui” continuò il giovane fuggitivo “si inventa un travestimento che, sebbene anacronistico, medievale e di dubbio gusto, gli consente di spacciarsi da eroe pur senza averne l'aspetto.”
“Oh, che matto siete!” Divertita una dama.
Musain ascoltava da lontano quella discussione con occhi attenti ed enigmatici.
Intanto, sulla terrazza, Clio e Azyle avevano lasciato la sala.
“Allora...” lei all'ultima dei Marsin “... cosa mi racconti? Come procedono i preparativi alle nozze?” Con tono divertito.

Guisgard
23-07-2014, 18.04.49
Oxuid fissò con attenzione Altea.
“Milady, temo che voi siate in errore.” Disse con distacco. “L'araldo non ha parlato di una festa aperta a tutti. Si tratta in realtà di una cerimonia mondana dove solo la nobiltà di Lortena è stata invitata. E voi, suppongo, non potete ambire ad andarci, a meno che non siate accompagnata da qualcuno munito di regolare e doveroso invito. Quanto a me, sono appena giunto in questa contea e solo per cortesia parteciperò a quella festa, visto i doveri legati alla mia carica. Voi chiedete di venire con me alla rocca? E con quale titolo, perdonate l'ardire? Io sono ambasciatore di Imperion ed il governo che rappresento osteggia ogni forma di tirannia, soprattutto quella aristocratica e clericale. Capite dunque che non posso presentarmi accompagnato da una regnante orientale. Non vorrei apparirvi scortese ma solo in altre vesti acconsentirei a condurvi con me.” La guardò con attenzione. “E siccome non voglio deludere il vostro desiderio di vedere quella festa, potrei accettare un compromesso fra noi... ho da poco inviato in missione la mia assistente ed ora me ne trovo sprovvisto. Mi sembrate una ragazza con i giusti requisiti e se non vi ripugna l'idea di farmi da assistente allora si potrebbe siglare questo accordo. Anche perchè ormai, con l'avvento delle prossime leggi d'Imperion, coloro che vaneggiano ancora di avere sangue blu dubito possano dormire sogni tranquilli.” Concluse con un sorriso appena accennato.

elisabeth
23-07-2014, 18.14.28
La ferita alla mano mi faceva male....ma le preghiere stavano rasserenando la mia mente...sino a quando caddi in un sonno profondo.....

Immagini si mostrarono alla mia mente
odori di terra bagnata e piante di sottobosco
gli animali del bosco sembravano in cerca di cibo
o forse stavano avvertendo qualcosa......
odore....un odore forte...mi muovevo come se conoscessi quella strada
come se fossi guidata dal mio istinto primordiale.....
mi fermai di scatto.....ecco cosa stava avvertendo il mondo animale
l'odore di due corpi in amore....acre ....dolce...a tratti percepibile
solo attraverso il velo del sogno....attesi osservando...sino a quando
tutto cessò e potei avvicinarmi..........
Lei......era il mio volto...De Gur.....un lago di sangue la gola
aperta da parte a parte.......

In preda all'angoscia mi svegliai intontita...la luce delle prime ore del giorno
era ancora debole......ero nella stessa posizione in cui mi ero addormentata...
un incubo atroce.......De Gur assassinato......e lei...chi era lei ero io........mi alzai c'era ancora il vetro a terra...e il cibo sul tavolo.......mi specchiai....avevo il volto di una persona che non dormiva da giorni........ritornai verso il letto mi inginocchiai e risistemai la sacca che la sera prima avevo gettato con mal curanza...deposi ogni cosa con dovizia....compreso il libro dei salmi...........avevo bisogno di un bagno si.....un bagno....andai nella stanza da bagno e preparai la vasca.....stavo male.....avevo ancora nella mente il volto di De Gur.......con gli occhi spalancati............si...l'acqua mi avrebbe rilassato i muscoli e la mente...certo......tolsi la vestaglia e scivolai nella vasca.........Symoin......cosa vuoi da me.........che diavolo stavo facendo...parlavo con chi non c'era......e per un momento temetti che all'interno di quel Castello....ci fossero solo ombre...ma il bacio della sera prima e le mani sul mio corpo di De Gur......non erano un sogno....erano vive....mi toccai istintivamente le labbra con le dita..........dolce fu il suo bacio sulle mie vergini labbra.......acre fu l'odore del suo sangue...tra le mie braccia........Qualcuno busso alla porta....ma non attese ...ed entro'.......

Altea
23-07-2014, 18.17.19
Ascoltai le parole e mi feci una bella risata..."Oh pensavo volevate scendere a patti..ovvero potevo venire vestita da occidentale e non indossando panni orientali, allora avrei accettato, io sapete non ho delle remore come vedo le avete voi..ad accompagnare una regnante orientale e probabilmente ha più valore di tutti quei nobili o finti nobili alla festa....farvi da assistente io?" guardai il mio seguito divertita "Ma come vi permettete..per chi mi avete presa..voi nemmeno sapete con chi avete a che fare...tra poco mi chiedevate da farvi pure da sguattera".
Scossi il capo..."Potete indicarci un posto dove alloggiare? Grazie dell' aiuto...e ricordate, lo ritengo una offesa personale la proposta appena fatta...buon divertimento alla festa..avete ragione sarei fuori luogo, una estranea dall' accento arabo" .... ora ho capito con chi ho a che vedere.

Guisgard
23-07-2014, 18.33.10
La porta si aprì ed entrò qualcuno, trovando Elisabeth immersa nella vasca, con il profumo di essenze e sali diffuso nella stanza.
“Buongiorno, milady...” disse il nano “... vedo avete già cominciato il bagno... avevo portato dei nuovi sali e profumi... li userete dunque al prossimo bagno... vi occorre qualcosa? Avete già deciso cosa mangiare per colazione? Se più tardi volete cavalcare, nelle scuderie vi attende il vostro cavallo, milady.” Mostrò un lieve inchino.

Guisgard
23-07-2014, 18.55.04
Oxuid rise a quella reazione di Altea.
“Milady, il mondo sta cambiando, la civiltà si evolve e la società progredisce.” Disse. “Il vostro atteggiamento è del tutto fuori luogo, credetemi. Tra breve anche in questa piccola contea alla tirannia aristocratica e alla superstizione imposta dalla religione si sostituirà il governo del popolo e della Ragione. Non vi è nessun Dio in Cielo e in tutti gli uomini scorre il medesimo sangue. Gli unici diritti che ogni individuo può avanzare sono quelli legati alla sua libertà individuale, bilanciati solo dal dovere di difendere tutto ciò proprio da quelli come voi, che ancora guardano in alto per invocare aiuti e benedizioni. Siamo tutti artefici del nostro destino, milady. E oltre questa vita non vi saranno Giudizi, né Beatitudine e neanche dannazione. Ora perdonatemi, ma ho un incarico da svolgere. I miei omaggi.” E risalì sulla carrozza. “Ah, naturalmente non essendo di questa città non posso aiutarvi indicandovi un luogo in cui alloggiare.” E fece cenno al cocchiere di andare. “Presto, alla rocca... messer Musain mi attende.”

elisabeth
23-07-2014, 19.06.20
Era il nano...servitore fedele a quanto pare...ma fedele a chi.....sali nuovi per il bagno.....ed un cavallo.....un cavallo....gia' il sentiero......lo ricordavo bene...." Vi ringrazio...siete molto premuroso.....dei nuovi sali........dopo la cavalcata un bagno ristoratore.........ditemi.......per la colazione non importa.......sarò più affamata per l'ora di pranzo.....date ordini di sellare il cavallo........e ora potete andare......" Rimasi sola.....uscii dalla vasca e mi asciugai..........andai in camera e misi un vestito color nocciola ...........presi il frustino e scesi nelle scuderie... ...avevo indosso ancora la collana del giorno prima.......la toccai e sentii il freddo delle pietre.....trovai il cavallo già sellato.......c'era un uomo ......" Bene vedo che e' già pronto........" gli accarezzai il muso......era un cavallo nero...bellissimo.....il manto lucido......" Come si chiama.......?......."......abituata ad avere i pantaloni......mi issai in sella.........sembrava docile...sotto il mio peso....quasi mi conoscesse......." Riferite al conte...che andrò nel bosco e che ci vedremo a pranzo......"...spronai il cavallo senza dare il tempo allo stalliere di ribattere su nulla....non gli diedi neanche il tempo di dirmi come si chiamava il cavallo.........e d uscii dal maniero.......andai verso il bosco...l'odore della notte sembrava svanito........mi piegai verso l'orecchio dell'animale..."......forza bello tu sai dove andare...lei amava questo posto...."........solo un movimento delle narici.....e si mise al passo...conducendomi in un sentiero.......sembrava il sentiero del sogno.........bravo sei bravo...........sino a quando...non si fermò in una radura..........e lì vidi l'albero....e per un attimo vidi ii due corpi uniti .....ansimanti........scesi da cavallo......e mi chinai lì dove giaceva de Gur...provai freddo..e un conato mi salì in gola......appoggiando la mia fronte alla ruvida corteccia........Dio come sembra tutto vero....eppure non può essere anzi...dopo la scena della sera prima....avevo anche pensato che De Gur avesse ucciso Symoin..........

Altea
23-07-2014, 19.10.42
Rimanemmo tutti di stucco..."Beh, se tanto era ripugnato dalla aristocrazia non so nemmeno perchè mi ha dato questo passaggio e pure chiamata..Altezza..prima..altra cosa..mi stupisco pure, come ha detto lui, alla festa vi è la nobiltà di Lortena..strano non ha appena detto loro non accettano la aristocrazia?".
Fermai un buon uomo, aveva un cavallo e glielo pagai bene..."Bene, abbiamo Shamir e ora questo cavallo...andremo al bosco e troveremo un posto li dove alloggiare..si è pure portato via i nostri bagagli con i nostri vestiti".
Quindi salii su Shamir con Ismael e Korshid, ottima cavallerizza, sul cavallo preso, e dietro a lei vi stava Carjan.
Ismael sicuro di se ricordava la strada da dove eravamo arrivati, entrò nella boscaglia finchè non trovammo una casa abbandonata nel bosco..."Perfetto..sarà la nostra dimora e potremo cercare la Torre dei Quattro Semi".
Entrammo, la casupola era in buono stato, riposi la mia sacca e mi sedetti su una seggiola..."Bene...Ismael, vai a cercare qualcosa da mangiare, è tanto non mangiamo..e dobbiamo essere in forze".

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Clio
23-07-2014, 19.36.26
Alzai gli occhi al cielo, con aria divertita.
"A meno che tu non possa procurarmi una pozione per l'impotenza, non bene..." Risi appena "Il signorino ha firmato un'assicurazione sulla vita, ho le mani legate.." Scossi la testa, lasciando perdere lo sguardo oltre la riva del fiume, accarezzando i vigneti e le colline prima delle montagne.
"Ci mancava solo quello adesso.." Lanciando un'occhiata all'interno della sala "Non è mio cugino, ormai ne sono certa.. Non gli sarebbe mai sfuggita la collana..." Sospirai "Ma ci dev'essere qualcosa che mi sfugge.. Chi si fingerebbe un Marsin in questo momento?" Senza staccare gli occhi dalla sala.
Non mi era sfuggito il modo in cui Musain lo guardava.
Probabilmente faceva appostata ma continua a mancarmi un pezzo, ne ero certa.
"Beh, non voglio annoiati con queste questioni.." Sorrisi "Che notizie dalla capitale?".

Guisgard
23-07-2014, 19.55.37
Elisabeth era giunta in quel luogo, presso quell'albero, rivivendo molte delle sensazioni provate nell'incubo della notte precedente.
Ma i suoi pensieri furono all'improvviso interrotti dal rumore di un cavallo.
Qualcuno infatti galoppava verso di lei.
La raggiunse allora, su uno splendido basco, un giovane uomo dai capelli bruni e lo sguardo reso inquieto dai profondi occhi di un nocciola luminosissimo.
Questi scese da cavallo e si avvicinò ad Elisabeth, restando però palesemente incredulo.
“E' vero, dunque...” disse in un sussurro “... ciò che raccontano è vero... incredibile... siete uguale a lei in tutto e per tutto...”
http://www.thecinemasource.com/moviesdb/images/The%20New%20World-2-450-Colin%20Farrell.jpg

Guisgard
23-07-2014, 20.03.19
Ismael annuì ad Altea ed uscì in cerca di cibo.
“Altezza...” disse Korshid “... quell'uomo era di Imperion ed odiava i nobili, mentre invece, da quanto ho capito, il signore di Lortena è ancora legato all'aristocrazia... forse si poteva cercare un alloggio in città e magari attendere, dopo quella festa privata, di avere ospitalità dal nuovo conte... ma forse avete fatto la scelta giusta, visto che a noi interessa la torre...”
“Io avrei finto di accettare il suo incarico” fece Carjan “e poi, dopo aver alloggiato per qualche giorno in quella rocca sarei fuggito via.” Ridendo. “Sono giorni che non riposiamo in una degna dimora.”

elisabeth
23-07-2014, 20.08.38
Le sensazioni erano orribili.......mi staccai dal tronco.... guardai ancora il punto dove si erano amati.....e decisi di rientrare al maniero.......quando da lontano vidi la sagoma di un cavallo...ed un uomo....già non sembrava De Gur......arrivato vicino al mio cavallo fermo' il suo destriero e scese.....era piu' giovane del Barone.......e mi guardava...come puo' guardare un bambino a cui gli raccontano una storia incredibile.....mi fissava indeciso.....i tratti del suo volto.....cambiavano espressione....assecondo di quello che in quel momento io gli stavo mostrando........." Non capisco.....di che state parlando......e poi..non so chi siete......e sembrate aver visto un fantasma.......credo di dover andare ora........"....chi era....l'unica persona che credeva alla somiglianza l'unica persona che sembrava essere contento nel vedermi....o se non contento...per lo meno aveva accennato ad un sorriso.....negli ultimi giorni....mi sentivo sotto stretta osservazione......come se Symoin fosse veramente tornata dall'inferno ..per raccogliere anime

Guisgard
23-07-2014, 20.08.59
Azyle guardò anche lei verso il fiume.
“A me sembra assurdo...” disse a Clio “... rifletti... chi è tanto sciocco da fingersi un Marsin ora? Sono stati quasi tutti uccisi e tu sei viva solo perchè hai accettato la proposta di Froster... inoltre non ci sono possibilità di ricchezza o incarichi importanti, perchè il tuo futuro marito mai permetterà ad uno degli eredi dei conti di avvicinarsi al potere... e se vogliamo dirla tutta, nove su dieci con ogni probabilità potrebbe essere avvelenato dopo il tuo matrimonio... e se davvero fosse un impostore, allora ha imparato bene la parte. Dunque non può non sapere quanto è rischioso questo suo doppio gioco. Ma mi chiedo... perchè sei così convinta che non sia tuo cugino? Manca da anni ed è possibile che abbia dimenticato molte cose del vostro passato. E posso ben dirti” sarcastica “che gli uomini non fanno poi tanta fatica a dimenticare qualcosa, specie se sono lontani...” sorridendo.

Altea
23-07-2014, 20.09.49
"Ma pensate io sia infallibile...ho appena visto morire le persone a cui tengo molto...non so, devo chiamare una fata magica e mi dia un vestito sontuoso e dei gioielli e mi porti in quella rocca...che nemmeno so dove sia Carjan...se ne è andato...non ha voluto sentire ragioni, non avete visto...non ci voleva..."
Mi stesi nel letto e mi girai per non sentire più nulla e presi in mano il pugnale e con rabbia lo affondai più e più volte dentro un cuscino su quel letto..."E non ho un invito...quindi dimentichiamo tutto...solo..questa storia di Imone Marsin mi lascia perplessa".
Guardai Korshid.."Allora Carjan rimarrà qui...vieni con me, Ismael ha lasciato Shamir qui..veloce e agile..".
Uscimmo dalla casupola e salimmo sul nero destriero...lo spronai e chiesi a un boscaiolo più avanti dove era la Rocca del Tireo..dovevo vedere quel posto..ero stata ingannata al porto.

Clio
23-07-2014, 20.22.38
"Imparato bene la parte?" Corrucciai la fronte "Andiamo.. Ma l'hai visto? Quello ti sembra mio cugino? Un damerino imborghesito e vanesio.." Scossi la testa "Vero, ci si può dimenticare di tante cose.. Ma ho il suo diario, e quello che scrive lì dentro è completamente diverso da quello che lui racconta.. Radicalmente diverso.. E comunque, gli ho chiesto di farmi vedere una cicatrice che dovrebbe avere sul braccio, ma mi ha impedito di farlo.." Risi appena "Ma forse potrei chiedere domattina a una di quelle dame, magari loro avranno più fortuna di me.." Strizzando l'occhio alla mia amica.
Sospirai "No, la verità è che credo l'abbiano mandato per spiarmi... Mi sono esposta troppo con lui, potrebbe già aver avvertito gli uomini di Imperion del fatto che non sia poi così innamorata del mio promesso sposo.. O peggio.. Ma ti dico che quello non è Imone.. Se solo avessi un ritratto.." Scossi la testa, per poi illuminarmi "Non ne tenevo uno nel diario da ragazza? Me l'aveva mandato lui, in divisa... Era così orgoglioso.. È di pochi anni fa.." Pensierosa "Eh, adesso devo ricordarmi dove l'ho cacciato.. Ma ti dico che non è lui.. Vorrei solo sapere che fine ha fatto Imone..".

Guisgard
23-07-2014, 21.09.56
“Aspettate...” disse quel giovane uomo ad Elisabeth, prendendola per un braccio “... perdonate...” lasciandola poi “... avete ragione, non mi sono presentato e voi non potete certo conoscermi... sono Elv, lo stalliere del castello... ero io ad occuparmi di... del cavallo di lady Simoin... lo stesso che avete preso voi ora... si chiama Luriax... è un magnifico purosangue, il migliore di quelli al castello.”

Guisgard
23-07-2014, 21.14.31
Altea e Korshid si diressero verso la città, quando, dopo un po', incontrarono un villano lungo la strada.
A questi Korshid chiese la direzione per la Rocca del Tireo.
“Continuate su questa strada” disse il villano “e la troverete prima di giungere in città. Infatti essa sorge in un punto strategico, per controllare le vie d'accesso alla capitale.”

Guisgard
23-07-2014, 21.17.08
Azyle fissò Clio e sorrise.
“Ha però il diario di Imone ed immagino anche i suoi vestiti e la spada.” Disse. “Come ti spieghi allora ciò? Il vero Imone, ammesso che davvero non sia lui, allora che fine ha fatto?” Sorrise ancora. “Non so, ma forse hai troppa fantasia. Se poi credi davvero che sia una spia, beh, evita di esporti ancora con lui. E comunque, guardando il tuo futuro marito, non mi pare abbia mutato idea su di te. Dunque, se davvero quello è una spia, non ha ancora scoperto granché e di certo non ha rivelato nessuna delle tue rivelazioni a Froster. Se poi il dubbio ti divora, beh, puoi sempre metterti a cercare quel ritratto.” Rise. “Però, pensandoci... se non sbaglio quel servitore, quello cieco che è con il tuo presunto cugino... lui è qui da anni e sicuramente vi conosce bene entrambi... possibile che non si sia accorto di nulla?”

elisabeth
23-07-2014, 21.23.34
Rimasi a guardarlo mentre mi tratteneva per un braccio.......lasciandolo poi...con vergogna......Elv......." Luriax e' un bellissimo nome per cavallo come lui...e' nero avrei pensato che il cavallo di Lady Symoin fosse bianco..........perdonatemi..ma sono molto nervosa....mi spiace sono partita senza neanche darvi il tempo di rispondermi.......ma e' un luogo nuovo per me.....e anche la gente.......La mia somiglianza non mi aiuta, anzi...spesso vedo paura..o dolore negli occhi degli altri...compresi quelli del Barone......era davvero così spregevole......?...forse....se lei vi affidava il suo cavallo...si fidava di voi.....parlatemi di lei......fosse solo un cenno......".......questa volta fui io a prendere la sua mano.....mi sentivo spaesata.......non ricevevo risposta.......avevo bisogno di qualcosa.....i sogni..li avrei combattuti la notte..ma quello era un problema mio

Altea
23-07-2014, 22.05.29
Ringraziammo il villano e proseguimmo verso la direzione indicata.."Bene..Korshid..sveliamo il mistero di questo Imone, non sarà certo un uomo di Imperion a fermarci..tu ora ti chiamerai...Sibilla" dissi sorridendo.."e per fortuna, mia mamma mi insegnò pure a cucinare, come si dispone una tavola..diceva una Principessa doveva conoscere le buone maniere attraverso i nostri servitori..i migliori maestri".
Ad un tratto vedemmo carrozze e subito dopo una rocca.."Ah certo..era pure un punto nascosto...ci siamo..ora potremmo scalare le mura ma è pericoloso..lascia fare a me..fidati..il problema è se ci faranno entrare..confidiamo negli Dei".
I cancelli si aprivano e si chiudevano per far entrare dame e uomini vestiti in modo lussuoso..ma a questo punto, avere vestiti logori era a nostro favore.
Legai Shamir fuori, ben nascosto e mi avvicinai con Korshid davanti a una guardia..."Scusate, un araldo in città ha detto vi è una festa qui per celebrare il ritorno di Imone Marsin...io mi chiamo Esmeralda..e questa è la mia amica Sibilla..abbiamo visto un uomo, disse di chiamarsi Oxuid ed era ambasciatore di Imperion e pure veniva alla festa forse" e sorrisi in modo malizioso alla guardia facendomi sempre più vicina a lui.."siamo due povere serve, lui ha detto oggi potevamo guadagnarci il pane quotidiano in questo posto..vi è tanta gente e non si aspettavano tanti invitati e siamo venute a dare il nostro aiuto alla festa, magari..poi..dopo la festa..possiamo incontrarci in giardino..io e voi no?".
Vidi il volto innorridito di Korshid e le diedi una leggera pacca alla spalla..."Magari pure potrete dare un pò di svago a un altro vostro compagno" e indicai la sacerdotessa e mi sistemai meglio la scollatura del vestito facendo l' occhiolino alla guardia....e già a volte si doveva scendere a patti, ma ovvio non a questi, era una farsa per entrare...avremmo servito bene i Signori e Nobili di Lortena.

Clio
24-07-2014, 00.14.46
Mi rabbuiai per un momento.
"Se quello non è Imone, il mio vero cugino è morto.." sorrisi amaramente "Ma anche nel caso fosse davvero Imone, il cugino che amavo è morto comunque.. la verità è che spero con tutta me stessa che non sia lui.." ammisi, abbassando lo sguardo "Piuttosto che pensare che sia cambiato così tanto da rinnegare se stesso.. ha detto che non sa tirare di spada.. lui? Può dire che adesso non gli importa più, che ha cambiato idea.. ma che non sia capace.. eppure nel diario scrive, poco tempo fa, di voler esportare a Lortena la devozione alla guerra che hanno i Capomazdesi.. com'è possibile?" chiesi, forse a me stessa.
"Ah, sto farneticando, lo so.. Comunque non è Froster che mi preoccupa ma Imperion.. Musain è intelligente, e molto.. sono sicura che anche lui lo considera un imbecille che ha avuto l'unica fortuna di avere un enorme esercito.. quanto a Euntreo.. beh, è cieco.. come può accorgersi che non è lui?" mi sfiorai dolcemente la collana "Tu c'eri quel giorno.. quando arrivò il pacchettino con la collana e il biglietto.. diceva di aver girato per più di un mese, perché non riusciva a trovarne una che gli piacesse abbastanza, che in tutti i bellissimi gioielli non vedeva me.. come può aver dimenticato una cosa tanto importante? Ed è successo al mio diciottesimo compleanno, non sono passati così tanti anni.. E poi, voglio dire, è l'unico regalo che mi abbia mai mandato.. ".
Presi la palla al balzo, per quando odiassi mentire a Azyle.
"Senti, non riesco a stare tranquilla con questo dubbio.. vado a prendere il diario, se riesco a trovarlo.." con l'aria di una bambina che ha una voglia matta di fare una marachella.
"Mi copri?" chiesi, speranzosa "Di, non lo so, che non mi sentivo tanto bene ma che torno.. oppure inventa..".
Musain era tranquillo, e i suoi controllavano la sala.
Dunque, il problema sarebbe stato Dension.
Ma io dovevo andare, era l'occasione perfetta, se tutti erano lì, la sorveglianza del castello sarebbe stata minore.
E poi, volevo davvero vedere quel diario.
Quello che non avevo detto ad Azyle, però, era che c'erano solo due posti dove poteva essere, e tutti e due erano a casa mia, al castello Eubeo.
Dovevo essere cento volte più prudente del solito, ma dovevo tentare.

Guisgard
24-07-2014, 01.25.35
Elv cominciò a fissare l'orizzonte, con gli alberi fitti nella boscaglia e il profilo delle alte montagne che si stagliava su quello sfondo dal fascino incontaminato.
“Forse pochissimi la conoscevano davvero...” disse poi lo stalliere “... tutti gli altri si fermavano alla sua bellezza... era troppo bella, dicevano... una donna così non può avere altre qualità... idioti...” scuotendo il capo “... era invece una donna straordinaria, particolare, unica... amava la vita, come tutte le donne... con la differenza però che non lo nascondeva... ma forse io sono poco adatto a parlarvi di lei...” voltandosi per un momento verso Elisabeth, per poi tornare di nuovo a guardare l'orizzonte “... non mi sono mai fermato a giudicarla come facevano gli altri... no, non avevo tempo per farlo... non volevo sprecare neanche un momento...” si avvicinò a Luriax, prendendolo per le briglie ed accarezzandolo “... voi siete la prima a montare su queste cavallo, sapete? La prima dopo di lei, naturalmente...”

Guisgard
24-07-2014, 01.35.30
Il soldato sorrise a quelle parole di Altea, per poi voltarsi verso il suo compagno, con cui faceva la guardia, mostrando un cenno del capo.
“Ci sono due che chiedono di poter guadagnare qualcosa come serve...” disse all'altro “... credi sia possibile mandarle verso le cucine?”
“Prima accertiamoci che sappiano fare il loro lavoro...” avvicinandosi l'altro con gli occhi puntati sulle due donne “... dove avete prestato servizio in precedenza?” Domandò alla principessa e a Korshid.
“Magari in un bordello?” Ridendo il primo.
“Il che non sarebbe di certo un male!” Divertito l'altro.
“Facciamo un patto, bellezza...” avvicinandosi il primo ad Altea “... per cominciare dammi un bel bacio ed io ti porterò nelle cucine dove ti faranno lavorare... il resto poi me lo darai stanotte in giardino dopo la festa...” facendo versi osceni.
“Hai il bernoccolo degli affari tu!” Ridendo forte il secondo. “Io dico che ti conviene accettare, bellezza!” Rivolgendosi poi ad Altea.

Guisgard
24-07-2014, 02.35.12
Capitolo VI: L'impostore


“Ah, la sua persona è tutt'altra cosa. Ho viste tante stranezze di lui, e se volete vi dica ciò che ne penso, vi risponderei che lo considero come uno degli eroi di Byron, che la sventura ha marcato col suo sigillo fatale; un Manfred, un Lara, un Werner, uno insomma di quegli avanzi di antica famiglia che, diseredati dalla fortuna paterna, se ne sono procurata un'altra con la forza del loro genio di avventurieri che li ha posti al di sopra delle leggi della società.”

(Alexandre Dumas, Il conte di Montecristo)



“Ma...” stupita Azyle per quella proposta di Clio “... sicura? Non è da dama cortese cercare e soprattutto leggere il diario di un gentiluomo!” Sarcastica, per poi ridere. “Ma tanto so che comunque lo faresti lo stesso.” Sorrise. “E sia... se occorre ti coprirò, ma bada di far presto... Froster potrebbe volerti al suo fianco per ben figurare con gli ospiti e non è una cosa saggia farlo indispettire... su, va adesso... farò del mio meglio per coprire la tua assenza momentanea...” facendole l'occhiolino.
Nel frattempo la festa procedeva e tutti sembravano divertirsi un mondo.
E l'attrazione principale pareva essere proprio il nostro scanzonato impostore, sempre vivace nell'attirare l'attenzione dei presenti.
Nella sala infatti, per volere di Froster, che teneva non poco a fare una buona impressione sulla nobiltà di Lortena, si erano appena esibiti alcuni artisti e il tema della pantomima messa in scena era un'antica leggenda di origine Germanica.
Inutile dire che quello spettacolo aveva entusiasmato non poco gli ospiti.
“Avete udito, messere?” Yolanda a Guisgard. “Davvero interessante il mito narrato da questi artisti... il Fiore Azzurro... che cosa curiosa, non trovate?”
“E' una favola, cara contessina.” Fece Froster. “Di quelle che si narrano ai bambini prima di andare a letto.”
“Invece mi piacerebbe sapere della reale esistenza di un così meraviglioso Fiore...” con occhi sognanti Yolanda.
“Damigella...” sorridendo Guisgard “... vi dirò che molti uomini hanno cercato il Fiore Azzurro e molti altri continueranno a cercarlo.”
“E perchè mai, messere?” Domandò un'altra dama.
“Perchè da sempre l'uomo rincorre i propri sogni, milady.”
“Non vi facevo così sognatore, messere.” Sorridendo la dama.
“Tutti sogniamo, milady.” Ridendo appena Guisgard.
“Vi prego, parlateci del Fiore Azzurro!” A lui Yolanda.
“Vi dirò, damigella...” accomodandosi il bavero della giacca lui “... tempo fa, all'accademia, durante una noiosa lezione di trigonometria, composi, naturalmente per il solo mio diletto, alcuni versi proprio dedicati al Fiore Azzurro...”
“Ora, messere, siete obbligato a recitarceli.” Sorridendo una delle dame.
“Oh, si, vi prego!” Esclamò Yolanda.
“Eh, Platone soleva dire che di fronte alla bellezza ogni uomo ha il suo tallone d'Achille...” sospirò Guisgard “... farò dunque come mi imponete, mie signore...” tra l'entusiasmo delle dame.
“Il Fiore Azzurro, di Imone Marsin...” mormorò l'impostore, per poi schiarirsi la voce e cominciare a recitare:

“Senza sosta lo cercan qua, lo cercan là...
Capomazda tutta si strugge e dov'è non sa!
Che sia sbocciato dove il sogno divien sussurro,
questo meraviglioso ed inafferrabile Fiore Azzurro!”

“Che bei versi...” meravigliata Yolanda.
“Molto belli, messere.” Un'altra di quelle dame.
“Siete dunque anche poeta?” Un'altra dama ancora.
“Solo un sognatore, come qualcuna di voi ha ben notato.” Con un inchino Guisgard.
“Per me i fiori sono la cosa più inutile del mondo!” Sbottò Froster.
“Sapete, milord, che alcune popolazioni del Nuovo Mondo dai fiori ottengono una bevanda molto simile ad uno squisito liquore?” Sorseggiando del vino Guisgard.
“Allora dovremmo imparare da quei selvaggi!” Replicò il tiranno. “Almeno daremo uno scopo alla coltivazione di tutti i fiori che ci circondano!”
“Come siete cinico, milord.” Una dama a Froster.
“Solamente pratico, milady!” Puntualizzò il signore di Lortena.
“Beh, il mondo è bello perchè è vario, dice qualcuno.” Commentò il nostro impostore, per poi assaggiare ancora il vino dal suo bicchiere.
http://allvip.us/gallery/albums/userpics/10001/Alain_Delon_La_tulipe_noire_1964_0027.jpg

Clio
24-07-2014, 12.24.10
Strabuzzai gli occhi, ridendo.
"Il diario di un gentiluomo? Ma cos'hai capito? Il diario è mio.. me lo portavo sempre dietro qualche estate fa..." scossi la testa "Solo, non ricordo dove l'ho messo!".
Sorrisi, poi abbracciando la mia amica.
"Sei un tesoro, grazie.. sarò velocissima.." strizzandole l'occhio, per poi sparire nel buio di una porta.
Non c'era tempo da perdere, passai velocissimamente dalla mia stanza, perché dovevo prendere una cosa, e poi usai tutti i vecchi passaggi per arrivare al tempio, dove il povero Roland mi stava aspettando.
"Andiamo, ho pochissimo tempo.." facendogli cenno di seguirmi.
Correndo più in fretta che potevamo, raggiungemmo il castello Eubeo. Qui, mi spogliai dei panni di Clio, per indossare quelli del Lupo Nero, sembrava passata un'eternità.
"Bene.." dissi a Roland da dietro la maschera "Io devo fare una cosa, ci metto poco... raggiungi Lord Sartios, e fatti aggiornare sulla situazione... Se hanno pensato cosa fare per quei corpi.. stavo pensando.. e se invece di tirarli giù li bruciassimo? Tanto lo faremmo comunque... Lanciamo delle frecce infuocate, in modo che possano avere il giusto onore.." sospirai "Dasio e Loras erano cristiani, però.. non credo ci ringrazierebbero.. ce l'abbiamo un prete per fargli il funerale se riusciamo a tirarli giù? La chiesa è distrutta, ma c'è la cappella di mia madre qui al castello, ci viveva praticamente..".
Ormai eravamo arrivati alla porta.
"Beh, senti un po' cosa ha pensato Lord Sartios di questa faccenda.. e riferiscigli le mie idee.. io arrivo subito.." sorrisi, per poi lasciare i corridoi nascosti del castello e salire le scale.
Camminavo veloce, con cuore in gola.
Poi la vidi, e sorrisi.
Una portcina in legno, io e Dalia la chiamavamo "Il Covo", il nostro rifugio segreto.
Per un momento pensai ai suoi occhioni verdi, al suo sorriso.
Tutto ciò che era successo a Lortena non mi aveva dato il tempo di sentire la sua mancanza.
Lei ormai era a Sygma, felicemente sposata con un bellissimo intellettuale.
Era bello saperla lontana da tutto questo.
Presi la chiave che avevo preso dal mio portagioie alla Rocca del Tireo ed entrai, richiudendo la porta dietro di me.
Trattenni il fiato.
Quanto tempo era passato? Anni, sicuramente.
Beh, non c'è tempo per i ricordi.. sbrigati..
Iniziai a cercare in ogni posto, con una frenesia incontrollabile, finché non lo trovai.
Non ci misi moltissimo, in realtà, giaceva abbandonato sul fondo di un baule.
Lo presi con la mano tremante ed iniziai a sfogliarlo dolcemente.
Mi si fermò il cuore.
"Ciao Imone.." sussurrai, col ritratto tra le mani.
Era una piccola tela che non avevo mai incorniciato, volevo tenerla per me, gelosamente.
Avrei pensato all'impostore una volta tornata alla Rocca, ora avevo altro a cui pensare.
Presi il ritratto con me, chiusi la porta a chiave e raggiunsi gli ultimi Lupi rimasti.

Altea
24-07-2014, 15.38.45
Li osservavo parlare e dibattere, a dire il vero anche un pò divertita...era cosi facile conquistare la simpatia di un soldato di Imperion? Allora era vero quando mia madre diceva a volte la Bellezza era la miglior arma.
Korshid mi teneva per il braccio, vedevo il suo volto quasi innorridito..a dire il vero quei due uomini facevano ribrezzo con le loro parole e volgarità, ma me ne ero già resa conto...gli uomini di Imperion erano privi di cultura.
"Oh...abbiamo prestato servizio presso una grande corte" risposi al secondo sorridendo e toccandomi i capelli sciolti e guardando il primo, poi quella domanda a bruciapelo..ma me la aspettavo.
"Oh...un bacio per un lavoro?" esclamai sorridendo...cosa devo fare, in fondo è solo un bacio,dimenticherai subito il disprezzo che proverai baciandolo..vuoi entrare..e allora fallo..
Guardai Korshid e le feci l'occhiolino d'intesa e presi la giubba del soldato e lo avvicinai a me baciandolo con passione.
"E questo sarà solo l'inizio, ma questo bacio è prezioso e raro e noi vorremmo andare non nelle cucine ma a servire al salone, siamo pronte a mettere la divisa..avanti conoscerete il capo servitù..e per questo vi darò un secondo bacio" e baciai di nuovo la guardia...si..ovviamente quello non era "un apostrofo rosa tra la parola..ti amo".
Aspettai sorridente e guardando le due guardie ci facessero entrare, ma poi avremmo dovuto essere sveglie per scappare e non incontrarli più..."Avanti, fateci entrare e dite al capo servitù vi sono due nuove cameriere, Esmeralda e Sibilla, pronte..a servire i signori..e non nelle cucine, ho barattato questo con due dei miei baci".

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Guisgard
24-07-2014, 17.49.52
Clio raggiunse i suoi fedeli Lupi.
Con loro vi erano anche Roland e Sartios.
“Signore...” disse questi al loro capo mascherato “... eravamo impazienti di rivedervi... qui tutto sembra tranquillo, a parte quei cadaveri messi come trofeo fino a poco fa...”
“Fino a poco fa?” Stupito Roland. “Come sarebbe a dire?”
“Si, li hanno tolti stamani, verso l'alba.” Mormorò Sartios. “Ormai erano imputriditi e rischiavano di diffondere qualche malattia alla gente.”
“E dove li hanno portati?” Chiese Roland.
“Non lo sappiamo.” Scuotendo il capo Sartios.
“Maledetti...” con rabbia Roland.
“Ci sono altre novità, signore...” tornando Sartios a rivolgersi a Lupo Nero “... oggi è atteso l'arrivo dell'ambasciatore di Imperion... alcune delle nostre spie lo hanno saputo stanotte... probabilmente in questo momento sarà giunto alla Rocca del Tireo...”

elisabeth
24-07-2014, 18.00.45
Vidi Elv diventare serio e perdere il suo sguardo oltre gli alberi..lì dove il sole era alto e caldo.........era emozionato...infastidito dalle maldicenze...per una donna che rispettava..... e che conosceva bene........conosceva il suo pensiero...leggeva il comportamento della donna come libero...come facente parte della natura stessa...." No..non credo siate l'unica persona a non poter parlare di lei....la sua governante......ha detto che per una notte d'amore con un uomo avrebbe venduto l'anima al diavolo...il Barone ne e' ossessionato....e il nano di corte.....e' impressionato dalla sua bellezza..........ho chiesto al maniero......mi hanno detto che ho in comune con lei solo la rassomiglianza...per il resto siamo diverse........forse e' vero...se solo sapessi chi e' Lady Symoin.....allora si che potrei dire...io non sono lei.....".....accarezzava Luriax ...come se attraverso lui ....poteva adorare la padrona........." Si e' lasciato andare.....come se tra me e lui non si fosse mai interrotta la comunicazione e voi sapete bene quanto e' importante tra cavallo e padrone.....gli ho sussurrato all'orecchio il nome di lei e lui mi ha portata qui.........voi sapete perchè ?..."....

Clio
24-07-2014, 18.05.24
Presi un profondo respiro.
"Ma bene... ci mancava solo l'ambasciatore di Imperion.. beh, li avranno lasciati a marcire da qualche parte.." mi voltai verso Roland "Vediamo di scoprire dove sono, e se è possibile recuperarli.. abbiamo ancora qualche spia, no? Ma i morti non sono il nostro problema principale, ci perdoneranno, ma dobbiamo pensare a non finire come loro.." sospirai "Come previsto, le cose si complicano.. Il cavaliere di Imperion che ha teso la trappola ai nostri Lupi, è stato incaricato di scoprire la mia identità.. ed è il motivo per cui nessuno di voi la conosce.. meno rischiamo, meglio è.. poi.. nell'ordine, pare sia tornato Imone Marsin, ma non è così.." presi il ritratto e lo mostrai ai Lupi "Ho avuto dei sospetti quando l'ho visto litigare animatamente con Lady Clio.." scossi la testa "Non ho mai visto la contessina tanto infuriata e sconvolta.. e se vi fate raccontare dai Lupi che sono alla festa come si comporta l'uomo che si fa chiamare Imone Marsin lo comprenderete.. così ho deciso di indagare.. e ho trovato questo ritratto, di cui Lady Clio ha parlato distrattamente con un'amica, rammaricandosi perché non poteva venirlo a prendere.. ora, è ovvio che nessuno sarebbe così stupido da fingersi un Marsin in questo momento.. a meno che, certo, qualcuno non sospetti di Lady Clio.. e abbia mandato una spia da lei per vedere se aveva contatti con noi.." sospirai "Ed è il motivo per cui non ho mai voluto coinvolgerla..è solo una ragazzina, non ci sarebbe comunque stata utile.. proteggerla ha molto più senso.. quindi, per ricapitolare la situazione.. non fidatevi di lui, e state molto attenti a Dension..".

Guisgard
24-07-2014, 18.22.07
Il soldato sorrise ad Altea.
“Certo...” disse con lussuria “... poi dopo mi farai assaggiare il resto...” rise “... su, seguimi tu e la tua amica, vi condurrò alle cucine...”
“Cosa succede qui?” All'improvviso una voce.
“Oh, signore...” balbettò il soldato di fronte a Musain.
Lo spadaccino era sceso per controllare che tutto fosse in regola.
“Invece di fare la guardia” ai due soldati “vi intrattenete con delle donne?”
“No, signore...” farfugliò l'altro militare.
Poi lo sguardo di Musain si spostò sulle due donne e subito riconobbe Altea.
“Voi?” Stupito il cavaliere di Imperion. “Tornate ai vostri posti.” Voltandosi poi verso i soldati.
E questi subito tornarono al loro posto di guardia.
“Come mai vi trovate qui?” Tornando Musain a guardare Altea. “E perchè indossate questi abiti?”

Altea
24-07-2014, 18.27.58
Finalmente riuscimmo a convincere i due uomini..dalle cucine saremmo andate al salone per servire, avremmo parlato col capo servitù.
Poi vedemmo arrivare un uomo...era Musain..ma lo avevo previsto, Oxuid disse doveva venire alla Rocca dove vi era pure lui.
"Scusate, ma non vi conosco" e feci un inchino "io mi chiamo Esmeralda..e questa è la mia amica Sibilla, siamo venute qui per avere un lavoro e trovare il nostro pane quotidiano..perchè vi assomiglio a qualcuna? Dovreste ricordarla bene allora...è nel vostro cuore se la scambiate per me e vedete in me lei?" sorrisi guardando Korshid...a dire il vero, non mentivo di molto..Esmeralda era proprio il mio secondo nome...la Principessa Altea Esmeralda..e altri svariati nomi di lontanti avi.

Guisgard
24-07-2014, 18.35.45
"Tutti parlavano di lei, tutti la desideravano...” disse Elv ad Elisabeth, continuando ad accarezzare il cavallo “... già, tutti, ma pochi la conoscevano davvero...” si voltò a fissarla per un istante “... vendere l'anima al diavolo... che sciocchezze... perchè mai? Poteva avere qualsiasi uomo...” scosse il capo “... non so perchè il cavallo vi abbia portato qua... forse perchè odia il castello... come lo odio io... il barone? Vi avrà tenuta al maniero per farvi la sua amante... immagino...” con il volto incupito.

Guisgard
24-07-2014, 18.46.22
I Lupi guardarono quel ritratto mostrato loro da Lupo Nero.
“Io non conosco Imone Marsin e non l'ho veduto al suo arrivo qui” disse Sartios “ma in questo ritratto è poco più di un ragazzino... difficile poter giudicare solo da ciò... quanto a lady Clio, io mi fiderei poco di una Marsin che così repentinamente si è votata alla causa del tiranno...”
“E se fosse un piano?” Intervenne uno dei Lupi.
“Cosa intendi?” Fissandolo Roland.
“Mettiamo che Imone Marsin sia giunto qui ben conoscendo la situazione politica di Lortena...” spiegò il ribelle “... mi sembra sensato voler stare in guardia da parte sua...”
“Continua.” Guardandolo Sartios.
“E dunque potrebbe aver deciso di recitare questo ruolo” fece il Lupo “e così fingersi diverso da come in realtà qui lo ricordavano...”
“Tutto può essere.” Pensieroso Sartios. “Magari è davvero così, come un novello Ulisse o un Oreste che si finge diverso per ingannare i nemici... oppure i dubbi di Lupo Nero potrebbero avere un fondamento... dobbiamo stare in guardia e agire con prudenza...”

elisabeth
24-07-2014, 18.49.32
Tu ne eri innamorato......ecco perchè mi hai rincorsa.....volevi assaporare ancora una volta la gioia di rivederla...di parlarle...di starle accanto......." Sinceramente...sono io che ho insistito per entrare al maniero e per rimanerci....forse sono stata incauta..........il Barone.....non mi ha mai obbligata a nulla........certo quel posto raggela......sembra un reliquario...ogni posto e' dedicato alla sua immagine...tutto e' per lei...ilo migliore dei cibi..i vestiti..profumi sali..........certo...la sua stanza e in cima ad una torre.......ma la chiave e' stata sempre con me.......avete temuto per lei ?..."....

Guisgard
24-07-2014, 18.56.56
Musain restò a guardare a lungo Altea negli occhi.
“Vi riconoscerei fra mille” disse poi lo spadaccino “e di certo questa recita non può ingannarmi... possono esistere dei sosia nel mondo, ma non vi sono molte donne con tratti e capelli orientali da queste parti... avanti, ditemi perchè vi spacciate per qualcun'altra... e badate di non mentirmi...” con tono fermo lo spadaccino.

Altea
24-07-2014, 19.05.22
"A dire il vero sir Musain..io non ho tratti orientali negli occhi...sono sul verde i miei occhi guardateli bene..allora..qui a Lortena siamo stati sfortunati..si..stavamo dormendo in una taverna e ha preso fuoco..ricorderete Ahmed, Amina...sono morti..non vi è rimasta che la mia Sacerdotessa e il guerriero a cui salvaste la vita...poi venne un uomo..Oxuid, ambasciatore di Imperion, ci diede un passaggio, lui ha i nostri bagagli, disse pure un certo Frosten non ci avrebbe negato ospitalità e invece...quando in città sapemmo della festa..e io volevo parterciparvi mi ha offesa per i miei credi, dicendomi non sarebbe mai venuto con una futura regnate orientale..ma io non lo offesi, e il mio desiderio di venire qui fu cosi forte che ho fatto tutto questo...ora sono povera, ho solo questo vestito, visto tutti i miei gioielli e vestiti e altri oggetti li ha messer Oxuid...e vivo in una casa disabitata nel bosco..io sono solo di passaggio qui"..guardai Korshid ed ella annuì alle mie parole.

Clio
24-07-2014, 19.19.16
"Esatto, è poco più di un ragazzino.. Ma questo ritratto è di due anni fa.. Non si può cambiare tanto in due anni.. E comunque, non vi chiedo di credermi.." Scocciata "se volete fidarvi di quell'uomo fate pure.. Vi ho solo riferito quanto ho scoperto.. Io ho conosciuto Imone Marsin, e vi dico che non è lui... Ma ripeto, credete ciò che volete.. Certo, se fosse una recita, la sua, come quella di Lady Clio avrebbe senso, e sarebbe una bella pensata, anzi.. È stata lei stessa a presentarlo come un liberale per evitargli problemi.. Il problema è che non è affatto così, purtroppo.." Guardai negli occhi Lord Sartios e gli altri "Perdonate ma.. Da quando non vi fidate di Lady Clio? Sapete benissimo che è una posa la sua.. Lo sapete da sempre.. Se non vi fidate di lei per che cosa stiamo combattendo?" Scossi la testa "Non, non penserete che voglia il potere per me? Io combatto per i Marisn, quelli veri però..".
Ero sconvolta, ci mancava solo avere i Lupi contro di me.
Però erano pronti a credere all'impostore.
Anche questo ci voleva, fantastico.
"Vi porterò la prova che quell'uomo non è Imone Marsin, se il ritratto non vi basta... Vi chiedo solo di stare attenti, tenere gli occhi aperti, e come sempre, non fidarvi di nessuno! C'è altro?".
Il mio tempo stava scadendo.

Guisgard
24-07-2014, 19.39.17
“Temere per lei...” disse Elv ad Elisabeth “... e perchè mai? Ormai è andata via... per chissà dove...” i suoi occhi non si posavano mai più di un istante su di lei.
Era come se sfuggissero all'immagine di lei.
“Comunque ho piacere che il signor barone non vi abbia costretta a nulla...” aggiunse “... ma se anche fosse il contrario, non dovete certo darmi spiegazioni... io sono solo lo stalliere ed il mio compito è quello di accudire al vostro cavallo e di accompagnarvi nelle vostre cavalcate qualora lo desideriate, milady...”

Guisgard
24-07-2014, 19.50.28
“Siete stata molto sciocca a non dirmi subito la verità.” Disse Musain ad Altea.
Si voltò allora verso uno dei soldati.
“Presto, fate venire qui un servitore.” Ordinò.
“Si, signore!” Obbedendo il militare.
Poco dopo si presentò uno dei servi.
“Lady Altea e la sua servitrice” a lui Musain, indicando le due donne “sono mie ospiti per la festa. Conducile in una stanza e da loro due abiti degni della cerimonia.”
“Si, messere.” Con un inchino il servo.
“Andate con lui” rivolgendosi Musain ad Altea “e vi sarà data una stanza in cui indossare gli abiti per partecipare alla festa. Quando sarete pronte il servo vi accompagnerà nella sala dei festeggiamenti, dove mi troverete ad attendervi.” Mostrò un lieve inchino ed andò via.

elisabeth
24-07-2014, 19.57.19
Se solo per un attimo avesse fermato i suoi occhi sul mio viso...avrei potuto leggere.....l'angoscia che gli stava attanagliando lo stomaco.......era solo lo stalliere........" Se voi foste solo lo stalliere....non vi sareste precipitato qui affamato.......solo per quell'attimo.....che avrebbe fatto riprendere a battere il vostro cuore..........Avete ragione...non vi devo alcuna spiegazione....quello che avviene tra me e il barone e' affar mio.......ma non perchè siete lo stalliere...no...non classifico una persona asseconda della sua discendenza......vi rendete conto....che quando si parla ad una Dama...sarebbe il caso di guardarla negli occhi ?...........io non so..per quale motivo lei sia fuggita via....vorrei solo sapere cosa lega lei a me......e lo sto chiedendo all'uomo...anche se stalliere......"......

Guisgard
24-07-2014, 20.01.06
Nel diario c'erano due ritratti, di cui uno più vecchio e l'altro invece recente di due anni prima.
Fu Roland a comprendere subito che per sbaglio, complice anche l'ambiente angusto e la poca luce, ai ribelli era stato mostrato quello sbagliato.
“Qui effettivamente non è più un adolescente...” disse Roland agli altri “... guardate...” passandolo ai suoi compagni “... anche io sospetto possa essere una spia...”
“In effetti è vero...” guardando il ritratto Sartios “... ma qui nessuno di noi ha visto quel tipo... dunque solo voi e Roland potete notare la differenza col ritratto...” rivolgendosi poi a Lupo Nero.
Tutti annuirono.
“Quanto a lady Clio” aggiunse poi il nobile ribelle “la sua recita dura da troppo tempo e molti di noi temono che possa giungere allo scadere del mese stabilito e dunque sposare poi Froster. Ed il popolo non accetterebbe mai ciò.”
“E' vero!” Fecero tutti gli altri.
“Dobbiamo aver fiducia in lei!” Con vigore Roland. “Dopotutto grazie a lei la nostra lotta ha un senso!”

Altea
24-07-2014, 20.07.04
Rimasi senza parole...guardai Korshid..ero convinta mi avrebbe cacciata..ma lui stesso mi disse battendosi per darmi la spada..l'unico modo per avere qualcosa a cui tenevamo molto era proprio..combatterla per averla.
Ma mi chiedevo perchè..se egli comandava un esercito di quella importanza sempre mi venne in aiuto..era un mistero..ah, il caro vecchio Ahmed disse..non era lui il problema ma per chi egli combatteva...la Via della Spada racchiudeva forse quel segreto.
Fummo accomodate in una sala sontuosa e lasciate sole..io e Korshid ci abbracciammo..."Peccato non vi sia Ismael..e Carjan..e gli altri purtroppo...ora guardiamo questa festa,voglio vedere chi è mai questo Imone Marsin, e stai vicina a me".
Korshid mi fece cenno di accomodarmi e mi vestì in modo sontuoso..volli il bianco e mi mise un piccolo diadema orientale di diamanti e perle in testa..quello lo tenevo pure con me che tolsi da un sacchetto di seta appeso alla cintola..poichè era la corona della Dea che rappresentavo. Poi si preparò pure Korshid, le suggerii un vestito sobrio ed elegante di un bell' arancio.
Eravamo pronte e uscimmo dalla sala, chiesi al servo che ci aspettava di accompagnarci. Mi sentivo tesa...oh avanti, hai fatto tanto per arrivare qui.

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Clio
24-07-2014, 20.12.30
"Al minimo passo falso di Lady Clio, Musain la ucciderà, o peggio, e noi non avremo più un Marsin da difendere.." Sorrisi, beffarda "Se credete che Lady Clio permetterà mai un simile abominio, non avete mai passato cinque minuti con lei...".
Presi un profondo respiro.
"Ci occorre un piano per sconfiggere Imperion, per allontanarlo da Lortena... Possiamo resistere, certo.. Ma solo contrattaccando potremo avere una possibilità.. Ma non abbiamo i mezzi per batterli con la forza, dobbiamo usare l'astuzia.. Dobbiamo essere più furbi di loro.. Dovranno pur avere un punto debole.. Se restiamo fermi ci schiacceranno... Ma so che non è facile, mi occorre l'appoggio di tutti voi, solo uniti possiamo farcela.." Sospirai "Io devo tornare alla Rocca, a sorvegliare la festa.. Ci ritroveremo domani... Mi spiace di non poter restare...".

Guisgard
24-07-2014, 20.48.17
Elv finalmente alzò agli occhi su Elisabeth e restò a guardarla a lungo.
Per un attimo che parve interminabile.
“Avete ragione...” disse infine “... siete una dama e soprattutto siete la mia padrona... io... io vedo... vedo lei... se guardo voi ora, io vedo lei... solo i capelli sono differenti... ma il resto è incredibilmente simile... siete... siete lei... si, per me siete lei...”

Guisgard
24-07-2014, 20.50.10
Altea e Korshid furono accompagnate dal servo nella sala in cui si stava tenendo la festa.
Il suono dei valzer ingentiliva quell'atmosfera fatta di sfarzo, bellezza e nobiltà.
E poi la luce di centinaia di candele, i loro riflessi sugli specchi e i mille e più bagliori che si diffondevano ovunque.
Subito Musain le raggiunse.
“Siete molto belle, mie signore.” Disse lo spadaccino. “E sicuramente questo abito vi dona molto più di quegli stracci.” Ad Altea.
Indicò allora la sala gremita.
“Prego...” con garbo “... la festa attendeva solo voi...”

Guisgard
24-07-2014, 20.55.23
“Cercheremo di trovare una soluzione, un piano che ci permetta di cacciare quei cavalieri di Imperion...” disse Sartios “... nel frattempo meglio prendere informazioni su quell'ambasciatore...”
I Lupi allora si salutarono e Clio, tolta la maschera di lupo, rimise quella della dama di corte.
Attraverso i lunghi passaggi segreti tornò così alla rocca, dove la festa procedeva fra mondanità e sfarzo.
“Davvero bella la vostra poesiola, messere.” Disse una dama a Guisgard.
“E' solo una sciocchezzuola che ho composto una mattina mentre mi accomodavo la camicia, milady.” Sorridendo l'impostore.
“Sembra sciocca forse” all'improvviso una voce alle loro spalle “ma credo abbia un significato preciso.” Aggiunse Oxuid.
“Signori, signore...” Froster ai presenti “... permettete vi presenti messer Oxuid, ambasciatore di Imperion qui a Lortena.”
“Per Diana!” Esclamò Guisgard. “Allora non è vero che ad Imperion odiate l'arte e la cultura! Me ne compiaccio! Visto che avete saputo riconoscere il valore dei miei versi!”
“Vi stupireste, messere, dell'amore per l'arte e per la cultura che abbiamo ad Imperion.” Sorridendo falsamente Oxuid. “E comunque apprezzo davvero la vostra composizione. Soprattutto quel verso... Capomazda tutta si strugge e dov'è non sa...”
“Ah, si.” Annuì Guisgard. “Piace molto anche a me.”
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Altea
24-07-2014, 21.01.57
Entrammo nella sala...era gremita di gente, io e Korshid eravamo leggermente spaesate...le luci facevamo mille giochi e bagliori negli specchi e cristalli..."E' un posto sontuoso Korshid, si nota i signori sono...o erano...molto ricchi".
Musain arrivò subito, gentile come sempre..lo guardavo...era sincero o stava fingendo?
Ma ci facemmo guidare da lui..."Siete stato gentile..come sempre..venite sempre in mio soccorso...lo trovo strano sapete? Ma conservo bene la vostra spada ricordate"...certo la avevo tra le gonne ben nascosta assieme al pugnale.
"Ho sentito dall'araldo nel centro della capitale si festeggia il ritorno di Imone Marsin, che non conosco..penso dovrei fare gli onori al festeggiato" e sorrisi guardando Korshid.."Dove si trova?".
Qualcuno mi guardava in modo strano..Musain forse aveva ragione..i miei tratti orientali non ingannavano, ma finsi indifferenza.

elisabeth
24-07-2014, 21.09.55
Vidi i suoi occhi...scorrere su di me..come se fossero impazziti.........mi sentii guardata......ma mai giudicata........mi avvicinai a lui e presi le briglie del mio cavallo dalle sue mani......." Elv....io non so piu' chi sono...o almeno..lo sapevo sino a qualche giorno fa.....ma...la mia vita era troppo distante da questi luoghi.....perchè io..possa essere lei........ci sarà qualcosa che spiegherà questa nostra grande assomiglianza........e comunque........sono sola...e voi potreste...essermi amico.....ho bisogno di una persona che mi stai vicino......ora devo andare........ci vedremo al maniero...".......salii sul cavallo e senza voltarmi indietro...tornai al maniero....sapevo che Elv era dietro di me.....arrivata alla scuderia...scesi da cavallo........" Elv....siete la mia ombra oggi....ecco il mio destriero e' tutto vostro"....e mi accorsi solo allora della presenza di De Gur....

Clio
25-07-2014, 01.05.02
Lasciai il castello a malincuore, e salutai Roland al tempio.
Corsi verso la sala, e tornai da Azyle.
"Ce l'ho fatta.." le sussurrai all'orecchio "Qui tutto bene, ti hanno chiesto di me?".
Lanciai un'occhiata alla sala, le dame che chiacchieravano e ridevano, i gentiluomini che le guardavano più o meno esplicitamente, e ancora luci soffuse, sfarzo, raffinatezza.
In un'altra circostanza sarei stata felice di vedere la Rocca sfavillare in quel modo.
Musain parlava con una bellissima dama che non avevo mai visto, il finto Imone, invece, aveva trovato il mio obbiettivo: l'ambasciatore.
Ma certo, Oxiud! Chi meglio di lui?

Guisgard
25-07-2014, 01.10.11
“Si, sarò la vostra ombra, milady...” disse Elv ad Elisabeth, per poi prendere le redini del cavallo e condurre l'animale nelle scuderie.
E nell'andare via lo stalliere più di una volta si voltò verso di lei per guardarla.
In quel momento apparve de Gur.
“Sono lieto siate uscita a cavallo...” avvicinandosi a lei il barone “... oggi è una giornata adatta per cavalcare... e poi il nostro bosco rappresenta uno scenario idilliaco... ma ditemi, piuttosto... avete visto qualche bel posto? Siete arrivata al laghetto? Ci sono i resti di un vecchio castello laggiù, una torre con una casupola adiacente più che altro... ebbene l'avete visto? E' molto suggestivo. Il buon Elv conosce bene questi luoghi e vi avrà fatto senz'altro da guida.”

Guisgard
25-07-2014, 01.14.47
“Ehi...” disse Azyle vedendo Clio “... finalmente! Ma dove eri finita? Pensavo fossi scappata!” Rise. “Comunque qui tutto tranquillo. Il tuo futuro marito a quanto pare è impegnato con un pezzo grosso appena arrivato... quello laggiù...” indicando Oxuid tra Froster e Guisgard “... credo sia un ambasciatore...” tornò a guardarla “... ebbene? Tu cosa hai fatto? Hai trovato il ritratto di tuo cugino?”

Clio
25-07-2014, 01.17.45
"Già.. lo conosco quello.. temo di dover andare da loro.." borbottai.
Inutile dire che non ne avevo alcuna voglia.
Sorrisi a Azyle "Sì che l'ho trovato.." prendendola dolcemente per un braccio, per portarla in un angolino appartato.
"Guarda tu stessa" Aprendo il diario come fosse un tesoro.

Guisgard
25-07-2014, 01.24.19
Azyle guardò il ritratto mostratole da Clio con molta attenzione.
Lo guardò per alcuni istanti, alzando poi lo sguardo e cercando nella sala il presunto cugino di Clio.
Più volte i suoi occhi allora passarono da lui al ritratto e viceversa, fino a quando lo rimise nel diario, per poi chiuderlo ben bene.
“Ti conviene conservarlo bene...” disse poi a Clio “... almeno fino a quando non avrai scoperto perchè quel tipo si sta spacciando per tuo cugino...”

Clio
25-07-2014, 01.34.46
Sorrisi, sapevo che lei avrebbe capito.
"E' esattamente quello che ho intenzione di fare.." mormorai, nascondendo di nuovo il diario "Ormai non posso più guadagnarmi la sua fiducia o roba del genere perché non mi crederebbe mai.. lo pensavo Imone, sono stata sincera con lui.. e non sono molto simpatica quando dico quello che penso.." risi appena "Ma posso osservarlo attentamente, e cercare di scoprire il più possibile senza espormi..".
Presi un profondo respiro.
"Devo andare da loro, fare gli onori di casa.." sbuffai "Non è che hai voglia di accompagnarmi, eh?" alzando lo sguardo su di lei "No, no.. goditi la festa, c'è qualche invitato interessante?" con aria maliziosa.
Ma poi tornai a guardare Oxiud, e continuare a sorridere divenne un peso terribile, ma dovevo farlo "Al massimo vienimi a salvare, se vedi che sto annaspando.." strizzando l'occhio alla mia amica.
Così, mi avvicinai ai tre uomini.
"Messer Oxiud, che piacere rivedervi.." mentii col mio bel sorriso finto, ma che doveva essere molto credibile, visto che ingannava anche i Lupi "Benvenuto a Lortena..".

Guisgard
25-07-2014, 01.47.49
“Ah, mia cara...” disse Froster a Clio “... finalmente... lasciate che vi presenti messer Oxuid, ambasciatore di Imperion.”
“E' un vero onore, milady.” Con un leggero cenno del capo Oxuid. “Permettete che vi esterni il mio entusiasmo sulla bellezza di questa vostra terra.”
“Già, Lortena è unica al mondo.” Annuendo Froster.
“Verissimo, signor ambasciatore.” Sorridendo Lhar.
“E così” sorridendo l'ambasciatore “qui abbiamo gli ultimi due esponenti dei Marsin... sono lieto di averli conosciuti... il governo di Imperion nutre molta fiducia che Lortena possa superare la grave crisi in cui è piombata. E sono certo che voi due” fissando la ragazza ed il suo falso cugino “saprete di certo spronare questa terra. Naturalmente con l'aiuto di lord Froster.” Mostrò una leggera risata di circostanza. “O forse vostro cugino ama solo le poesie ed i fiori?” Sarcastico.
Froster rise forte.
“A proposito...” aggiunse Oxuid “... mi piacerebbe parlare con voi del vostro soggiorno di studi a Capomazda... mi incuriosisce il fatto che la Religione laggiù sia ritenuta così importante... non hanno cercato di convertire anche voi, spero...”
“Vi dirò...” con noncuranza Guisgard “... non potrei mai essere Cattolico... un Cattolico infatti ama il suo prossimo come se stesso... mentre io, nutrendo pochissima stima nei miei simili, avrei difficoltà ad obbedire a questo loro Precetto...”

Clio
25-07-2014, 01.58.57
Zitta, zitta... non dire niente, niente...
"Vero, Lortena è unica al mondo.." cinguettai raggiante "Ad Amoros ci avete offerto vino di Solpacus, quindi so che apprezzate il buon bere.." facendo cenno a un cameriere di portare un bicchiere a chi non lo aveva "Dunque so che apprezzerete ciò che questa terra ha da offrire..." sorseggiando il vino "Beh, è completamente diverso da ciò che siete abituato, naturalmente.. ma è questo il bello della nostra terra, riesce sempre a sorprenderti.." sorrisi.
"Convertire Imone?" risi appena "Non immagino impresa più ardua, mia madre ci metteva in punizione perché ci rifiutavamo di recitare il rosario.." scossi la testa ridendo.
Era vero, in realtà, anche se questo non ci rendeva atei, semplicemente, avevamo preso strade diverse dalla sua, per quanto potesse sembrarle abominevole.
La verità è che mia madre non aveva mai compreso profondamente il pluralismo religioso di Lortena.
Ma non importava più ormai.
Perché se tutto fosse stato perduto, avremmo avuto tutti un unica religione: il Nulla!
"Beh, con Imperion al nostro fianco, i Ribelli non avranno scampo.. come potrebbero?" sorrisi.

Guisgard
25-07-2014, 02.11.21
“Oh...” disse divertito Froster a quelle parole di Guisgard “... lui non vi ama, amici miei!” Ridendo forte.
“Fate bene a non nutrire fiducia verso il prossimo, messere...” Oxuid all'impostore “... fate bene, ottima regola di vita...” prese del vino e poi guardò Clio “... ma voi non occupatevi dei ribelli, milady... a questo penserà il nostro ser Musain con i suoi cavalieri... piuttosto... come procedono i preparativi alle imminenti nozze?”
“Signori...” arrivando all'improvviso Azyle “... non trovate che la festa sia un tantino... come dire? Statica? Invece vedo la mia amica lady Clio sorride ad ognuna delle vostre battute. E così mi son decisa a venire fra voi.”
“Lady Azyle, signori...” presentandola Froster “... questi è sua eccellenza messer Oxuid, ambasciatore di Imperion.”
“Incantato.” Oxuid alla ragazza.
In quel momento l'orchestra cominciò a suonare ed un nuovo giro di valzer cominciò.
“Posso avere l'onore, milady?” Guisgard a Azyle.
“Temo che darete precedenza a vostra cugina, ragazzo mio...” sorridendo Froster “... lady Clio ama ballare ed io invece no... dunque mi farete il piacere e l'onore di condurla in questo giro di valzer. E' la padrona di casa e voglio che inauguri questo ballo.”
Guisgard restò un attimo perplesso.
“Sarà un piacere, milord...” mostrando poi un lieve inchino “... cugina, mi fate l'onore di questo ballo?” Voltandosi poi freddamente verso Clio.

Clio
25-07-2014, 02.20.03
Benedetta Azyle! Sei venuta a salvarmi..
Seguii lo sguardo dell'impostore su Azyle e sorrisi dentro di me.
L'aveva invitata a ballare, splendido!
Oh, non sai in che guaio ti stai cacciando.. un valzer con lei e non le staccherai più gli occhi di dosso... ti farà morire...
Ma naturalmente Froster doveva rovinare tutto, come potevo stupirmi ancora, era la sua specialità dopotutto!
Sorrisi all'impostore, esattamente come avevo sorriso a Froster.
"Naturalmente.." porgendogli educatamente la mano.
Ma se io detesto ballare!

Guisgard
25-07-2014, 02.29.15
Guisgard condusse Clio al centro della sala, dove le altre coppie diedero loro la precedenza e subito il ballo cominciò.
“Non temete...” disse l'impostore alla ragazza “... questo ballo terminerà presto per la fortuna di entrambi... su, facciamo il sacrificio per il vostro futuro consorte...” conducendola sulle note del valzer “... siete brava con in vostri sorrisi di circostanza, no? Ecco, fatene uno bello grande e tutto andrà bene...”
Tutte le coppie volteggiavano seguendo la musica e ogni dama si faceva condurre dolcemente dal proprio cavaliere.
“Magari per far passare il tempo” mormorò Guisgard “si potrebbe parlare del più e del meno...” i suoi occhi caddero sulla collana “... molto bella... si vede che è il dono di un innamorato... è stato il vostro futuro sposo o avete qualche ammiratore segreto, cara cugina?” Sarcastico.

Clio
25-07-2014, 02.47.30
Mi lasciai condurre su quelle note, recitando perfettamente la parte della fanciulla felice.
La collana. Ormai è tardi per tradirti in questo modo.. Ormai non ho più alcun dubbio...
"Oh, sì.." esclamai, distrattamente "E' la mia preferita.. avete ragione è un regalo.." mi si strinse il cuore "...il regalo di qualcuno che mi amava davvero.. anche se non come pensate voi.." sorrisi.
E l'avrei barattata più che volentieri, pensai, pur di averlo con me alla festa per i miei diciotto anni.
Soprattutto ora che sapevo che sarebbe stata l'ultima volta.
Per un breve istante, la tristezza, impertinente mi velò gli occhi, ma fu un istante, un battito di ciglia quasi impercettibile.
Probabilmente lui non se n'era neanche accorto.
Sorridevo spensierata, e pregavo che quella nenia finisse presto.

Guisgard
25-07-2014, 03.03.27
Il ballo continuò.
Continuò tra il chiarore delle lampade e l'incanto delle infinite candele.
E poi tra i bagliori dei gioielli al collo delle ricche dame, sui bottoni delle eleganti giacche dei cavalieri, persino tra i piumati ventagli che i paggi agitavano per rinfrescare la sala.
Da lontano i due falsi cugini sembravano lo specchio della felicità.
Lei giovane e bellissima, lui affascinante ed elegante in quel suo abito alla moda di Parigi.
Froster ed i suoi li guardavano compiaciuti.
“Eh, fortunata lady Clio.” Disse Lhar al tiranno. “E' felice, si vede. E siete stato voi a renderla tale, milord.”
Ma gli occhi della ragazza, così abili ed esperti ad ingannare i nemici, non sortirono su tutti il medesimo effetto.
Le note proseguivano dolci e inebrianti, guidando le belle coppie in quel valzer.
E approfittando di ciò, danzando tra i tanti cavalieri con le loro dame, Clio ed il suo falso cugino quasi scivolarono fuori da quel mondo ovattato e fittizio.
Lui infatti la condusse quasi via, fino ad uscire sulla terrazza deserta, senza che nessuno se ne accorgesse.
“Ecco...” fece lui, arrivando presso il parapetto marmoreo della terrazza “... vi ho liberato dal ballo, dalla musica e dalla mia presenza come cavaliere...” voltandosi poi a guardare il cielo stellato “... non sopportavo più di vedervi in quello stato... dovete esercitarvi anche con lo sguardo, sapete? Il sorriso non basta più. Almeno con me.” Scosse il capo. “Mi detestate così tanto? Perchè?” Tornando a guardarla. “Cosa vi ho fatto? Più vi guardo e più leggo il disprezzo nei vostri occhi! Perchè?” E nel dire ciò si era avvicinato tanto a lei, quasi arrivando a sfiorarla.

Guisgard
25-07-2014, 03.16.27
“Milady...” disse Musain ad Altea “... la spada è donna ed ogni vero spadaccino gli è servitore... come è servitore di ogni dama...” la prese sottobraccio e la condusse al centro della sala “... quello che vedete laggiù, con la parrucca incipriata, lo sguardo spento e le movenze goffe è lord Froster, signore di questa contea... l'uomo che gli sta accanto invece, con i capelli rasati e la barbetta, è messer Oxuid, ambasciatore di Imperion qui a Lortena... l'altro individuo, alla sua sinistra, con l'espressione curiosa, è messer Lhar, governatore di questa rocca... quanto all'ospite d'onore della festa, Imone Marsin... fino a poco fa era fra loro... ora invece sembra sparito... forse sarà impegnato col ballo... venite, vi presenterò a lord Froster ed all'ambasciatore...”
E condusse la principessa da Froster e da Oxuid.
“Signori...” avvicinandosi a loro Musain “... permettetemi di presentarvi la principessa Altea... è da poco giunta dall'Oriente ed era incuriosita di partecipare a questa nostra festa.”

Clio
25-07-2014, 15.10.55
Sorrisi al mio finto cugino.
"Grazie.." Mormorai, lanciando un'occhiata alla sala "Detesto ballare.. Beh, voi sapete che mento, quindi che senso ha? Non avete idea di quanto sia pesante...".
Alzai gli occhi su di lui.
"E comunque non sapete leggere poi così bene i miei occhi, non era disprezzo il mio, solo malinconia..." Alzai le spalle "Non ce l'ho con voi.. Certo, le spie non piacciono a nessuno, ma so anch'io che sono necessarie... Ma voi facevate solo il vostro lavoro, e anche molto bene.." Risi appena "Ci sono cascata in pieno, come un'idiota.. Ottimo piano, sfruttare le mie debolezze..." Scossi la testa, guardando lontano "Non credevo di poter soffrire ancora così tanto.. Pensavo di aver raggiunto il limite.. Andiamo.. Ho visto morite tutti quelli che amavo, assoggettare il mio popolo... Cosa può esserci di peggio? Beh, mi sbagliavo.. Pensare che Imone avesse tradito se stesso, la sua famiglia, la sua terra, che fosse diventato tutto ciò che detestava è stato terribile.. Ho sentito quel poco di cuore che mi restava dilaniarsi, come se mi fosse stato strappato dal petto e gettato in pasto ai cani.. E non perché non ed in grado di tirare di spada.. Che c'entra.. Musain e Dension sono ottimi spadaccino, immagino, ma non valgono nulla per me.. Ma pensare che non gli importasse della aua terra, non fosse pronto a sacrificarsi per lei, era insopportabile.. " Sorrisi "Da una parte è un sollievo sapere che non è così.. Che no ha mai visto le miserie di questa terra... Che non ha dimenticato Martina, e non è rimasto impassibile mentre gli raccontavo come sono morti i suoi.." Sorrisi "Mi piace immaginare che siano insieme ora, uniti in quell'amore per cui li ho sempre invidiati.." Sospirai "Ma dall'altra ogni volta che ti guardo penso: lui dov'è, che fine ha fatto? É in fondo al mare, in mezzo alla strada, in un cimitero di provincia? Com'è morto, chi l'ha ucciso?" Scossi la testa "Nom riesco a darmi pace..".
Poi, alzai lo sguardo su di lui, a cercare i suoi occhi.
"Non ti chiederò chi sei e chi ti ha mandato.. Perché so che non me lo diresti.." Sorrisi "Io non lo farei.." Sostenni lo sguardo "Dimmi solo che fine ha fatto Imone, ti prego... E piantala di raggirarmi.." Sfiorando la collana "Imone mi ha regalato questa collana, per il mio diciottesimo compleanno... L'ho messo apposta perché potessi tradirti... Ma poi mi sono ricordata di avere un ritratto recente di Imone... E non ti somiglia.." Non lasciai mai i suoi occhi "Voglio la verità su Imone.. Altrimenti, avviserò Froster che sei un impostore, tanto lui sicuramente non ti ha mandato, ma chiunque ci sia dietro non sarà molto contento di sapere che ti sei fatto scoprire... Dimmi la verità, e farò finta di non aver scoperto niente.." Sorrisi.

Altea
25-07-2014, 15.44.40
Mi avvicinai con Musain e Korshid verso Froster ed Oxuid.."Quindi Musain davanti a una donna abbassa la spada?" sorrisi pensando tra me e me "..Imone Marsin non è in sala ha detto, ma a dire il vero sarebbe morto..a meno che..non sia stato un piano tra il fuggitivo..e se il fuggitivo fosse stato il vero Imone Marsin invece?E' strano..narrai ieri sera a quel Dension della morte di Imone e Musain ancora non ne è a conoscenza? Ma nessuno sembra..se questa festa è in onore di lui...vorrei solo vederlo, per capire..ma stavolta non dirò nulla, per me sarà un perfetto sconosciuto. Eppure ho il sospetto l'incendio abbia a che fare con ciò che ho narrato..ma sarebbe assurdo...dare fuoco a una intera locanda se volevano uccidere solo me..e perchè uccidermi?" per un momento rabbrivvidii al pensiero.."Perchè quella notte l' impostore era cercato da uomini di Imperion che stavano andando proprio a Lortena..e...allora..l'assassino di Imone Marsin può essere Dension?".
Feci un respiro grande e cercai di sfoggiare il mio migliore sorriso "Lord Froster, è un piacere fare la vostra conoscenza. Dunque è con voi che debbo complimentarmi per questa bella festa e, soprattutto, per come sia magnifica Lortena..anche se il mio soggiorno qui non è stato molto fortunato. Alloggiavo in una locanda, visto sono in viaggio, e un incendio l'ha distrutta e sono morti alcuni del mio seguito" il mio sguardo poi si voltò verso Oxuid con sfida "Devo poi ringraziare messer Oxuid che mi ha accompagnato in centro della capitale con la sua carrozza, ma appena ha udito della festa e, nonostante gli chiesi di accompagnarmici, è scappato..coi miei preziosi bagagli con gioielli e vestiti e altro, ma sono certa avrà la compiacenza di restituirmeli". Sorrisi ironicamente poggiando il bicchiere vuoto in un vassoio mentre passava un servitore.
Mi guardai attorno fingendo.."Comunque nella capitale alcune ragazze del popolo mi hanno descritto il festeggiato in modo superbo dicendo sia tanto bello quanto coraggioso..e deve essere cosi visto sir Musain ha detto non è nel salone..sarà ambito da delle belle dame...sono certa mio padre, il re Ibrahim III, se fosse vero ciò che si narrà di Imone mi avrebbe subito dato in sposa a lui sancendo un patto tra Lortena e Setareh..sapete da noi è normale ci si sposi per sancire patti preziosi tra regni e gli sposi si conoscono addirittura la sera dopo le nozze..eh, diventerebbe più che miliardario visto i Tesori vi sono nel mio regno"...che brava attrice e quante scemaggini dicevo pur di scoprire il Segreto di Imone Marsin...eppure un fondo di verità vi era in ciò che avevo detto..ovvero davvero mio padre mi avrebbe dato in sposa a un uomo come Imone, quello conosciuto al porto mentre scendeva dalla nave.

elisabeth
25-07-2014, 17.51.32
Gli occhi di Elv erano di un nocciola che tendeva a dare i riflessi dell'oro......mi ricordava il mio scudiero.....Diego...aveva quattordici anni quando mi fu affidato, era sempre pronto e attento...........non mi aveva mai lasciata sola...neanche un momento...neanche quando pensando di rivolgersi ad un uomo mi poneva domande imbarazzanti ed io con uno scappellotto lo mandavo a dormire.......ma Elv era adulto e non avrebbe intrapreso con me discorsi da uomini.....sorrisi " Vi ringrazio.....ombra....si, vi chiamerò così...".......entrambi ci rendemmo conto di De Gur.........mi venne incontro e io mossi alcuni passi verso di lui......quante domande....quanti luoghi celava quel bosco........quanta ansia......quasi si ripetesse per lui una scena........" Non pensavo che questi ...come li avete chiamati voi idilliaci boschi.....avessero così tante meraviglie nascoste al proprio interno.........Lo stalliere mi ha preparato il cavallo, questo e' il suo compito....."..mi avvicinai di più a lui...." Mentre facevo il bagno stamane...dopo una notte diciamo agitata........il nano...mi ha proposto una cavalcata.........forse se foste venuto voi avremmo parlato di altro.....magari....della mia ferita alla mano........non ho baciato molti uomini in vita mia...anzi per essere sincera....voi siete il secondo....ma per quanto mi ricordi...non lo vidi fuggire via in preda al panico.......evidentemente.......vi ho delusa......"........lo superai di qualche passo......." Devo attendere lo stalliere per farmi vedere le bellezze del luogo...oppure siete dell'umore adatto perchè facciate gli onori di casa......?..."..........era il secondo giorno.....che stavo in quel maniero...e non riuscivo ancora ad escogitare un piano che potesse portare De Gur dalla parte di Imperion...........Oxuid dovevo farlo incontrare con lui......già ma guardando le alte mura...mi resi conto che ero tagliata fuori dal mondo.......mi ricordai dell'uomo delle stelle........mi aveva dato la carta della dama di picche e mi disse che ci saremmo incontrati........se non finivo prima nella fossa...forse...ma se continuava così.....

Guisgard
25-07-2014, 18.43.50
Gli occhi di Guisgard divennero freddi all'improvviso.
Una luce glaciale attraversò il loro azzurro scintillio, come un lampo, un fuoco divampato per quelle parole di Clio.
L'impostore allora afferrò di colpo le braccia della ragazza, stringendole forte, in una morsa che scoraggiava ogni tentativo di divincolarsi.
“Potrei strangolarvi in questo stesso momento” disse con lo sguardo in quello di lei “e poi gettarvi giù da questa terrazza... vi troverebbero solo domattina ed io avrei tutta la notte per fuggire indisturbato...” la sua mano sfiorò la collana di lei “... o anche farvi molto di peggio e poi uccidervi...” la lasciò per poi voltarsi e appoggiare le mani sul parapetto “... ma non sono un assassino... e neanche una spia...” si lasciò andare ad un profondo respiro “... e sono stanco di tutte queste bugie... ero al porto delle Flegee quel giorno... lo incontrai in una locanda... cominciò a litigare con un cavaliere... all'inizio non diedi molto peso alla cosa ma poi il tutto generò... e quando capii la trappola in cui era finito allora era già troppo tardi... discutevano sulla politica, che assurdità... poi Imone perse le staffe e provocato da quel cavaliere lo colpì... il duello fu inevitabile... cercai di scongiurare la cosa, anche offrendomi al posto di vostro cugino, ma per tutta risposta quel cavaliere mi disse che dopo, se avessi voluto, sarebbe toccato anche a me affrontarlo... il duello cominciò... Imone era abile, ma quel cavaliere lo era molto di più... la sfida non durò che pochi minuti e lasciò vostro cugino morente nella polvere... sul punto di morte mi chiese di portare qui i suoi diari e la sua spada, che lui fino all'ultimo non aveva voluto disonorare... io allora giurai vendetta contro quel dannato ma non ebbi tuttavia il coraggio di affrontarlo... presi la roba di Imone e scappai via... decisi però di sfruttare la situazione per avere un posto sicuro in cui nascondermi, visto che avevo quel cavaliere ed i suoi compagni alle calcagna... e così mi feci passare per Imone Marsin... il resto lo conoscete...” si voltò a guardarla “... e non vi ho raccontato tutto per paura dei vostri ricatti... neanche mi interessano... se sono venuto qui è solo per sfuggire alla morte, non certo per arricchirmi o sfruttare il nome di vostro cugino... e se ho appena svelato la verità è perchè non sopporto di vedere ogni volta che mi guardate il confronto che fate tra me e lui... ecco tutto... e per quanto mi riguarda potete anche correre dal vostro futuro sposo a raccontare tutto...”
In quel momento li raggiunse sulla terrazza Azyle.
“Oh, spero di non aver interrotto una riunione di famiglia.” Sorridendo la ragazza.
“Non temete...” andando via Guisgard “... non avete interrotto nulla...” e tornò nella sala, lasciandole sole.

Guisgard
25-07-2014, 18.54.20
“Perdonate, Altezza, ma la città da cui provengo ha ormai superato questi anacronistici ed un po' grotteschi privilegi nobiliari. Spero di non offendervi ma la mia intelligenza, la mia cultura e la mia sensibilità di libero e laico intellettuale non riconosce alcun vantaggio, né alcun merito nel lasciarsi accompagnare da qualcuno che si eleva sui suoi simili solamente grazie ad un presunto e favoleggiante diritto divino.”
“Eh, il nostro ambasciatore dimentica di essere a Lortena ora e non ad Imperion.” Ridendo Froster.
“Affatto, milord...” fissandolo Oxuid “... non potrei dimenticarlo neanche se volessi, visto la bella mostra di parrucche incipriate e i grandi edifici sacri così colmi di affreschi e monili preziosi, mentre invece la gente muore di fame o a causa della guerra civile.”
Froster incassò senza rispondere nulla.
“Ebbene, milady...” rivolgendosi poi il tiranno ad Altea nel tentativo di cambiare discorso “... forse siete capitata qui nel momento giusto, sapete? Il nostro messer Imone infatti è intenzionato a prendere moglie e voi, a quanto dite, oltre che bellissima, siete un ottimo partito.” Sorridendo.

Altea
25-07-2014, 19.01.01
Ascoltai Oxuid..ormai sapevo i suoi ideali, sarebbe stato difficile entrare ad Imperion, ma forse li avremmo potuto fingerci persone del popolo.
Ma mi sembrava non corresse buon sangue tra lui e Froster, e questo ultimo fu spiazzato dalle parole dell' ambasciatore di Lortena..ma non erano fatti miei...giusto..a me non interessava nulla della loro politica e lotte interne.
"Oh davvero...cerca moglie? Cosi affascinante come lo descrivono, non dovrebbe essere un problema per lui" e osservai Froster "sono curiosa di vederlo..chissà..magari l' Amore tra noi scatterà a prima vista" dissi sorridendo...facile solo a dirsi...esisteva l' Amore a prima vista? Non saprei..io mi innamorai di Abrham subito, ma lui non era innamorato di me..quindi no, non esisteva, ma almeno avrei visto questo Imone.

Guisgard
25-07-2014, 19.02.19
“Si...” disse de Gur ad Elisabeth “... questi boschi custodiscono molti segreti e diversi misteri... ma scoprirli, soprattutto la prima volta, è sempre affascinante... naturalmente voglio io l'onore ed il privilegio di potervi condurre là a scoprirli, tuttavia oggi devo incontrare alcuni miei funzionari circa l'amministrazione delle mie terre... naturalmente avete sempre la possibilità di farvi condurre dal nostro stalliere nel bosco, ma dubito che una dama come voi preferisca la compagnia di quel miserabile alla mia...” sorrise “... quanto alla scorsa notte, vi chiedo perdono... forse ho bevuto troppo e talvolta accade che per questo io cominci a rammentare sugli antichi spettri di questo castello...”

elisabeth
25-07-2014, 19.35.37
Certo lo stalliere e' sempre lo stalliere............." perdonatemi...dimenticavo che siete un uomo terribilmente impegnato......non vi ho parlato di Un mio parente ero con lui quando ho deciso...di rimanere al maniero........si trova a Lortena.....magari se i vostri affari li dovrete andare a discutere in città potrei venire con voi......e poi magari...potremmo cenare insieme...e questa volta senza esagerare col vino......"...gli poggiai la mano sul braccio....." E per quanto riguarda il giro nel bosco...preferisco farlo con voi ovviamente...."...

Guisgard
25-07-2014, 19.49.00
E mentre Altea conversava lietamente con quegli uomini, dalla terrazza qualcuno giunse nella sala.
“Ecco il nostro messer Imone.” Disse Yolanda, indicando Guisgard appena tornato. “Ma dove eravate? Forse vostra cugina voleva tenervi per se?” Sorridendo.
“Affatto, damigella.” Con un inchino l'impostore alla ragazza. “E sapete bene che sono sempre il vostro umile servitore.”
“Che galante.” Fece la ragazza. “Ma preferisco avervi come cavaliere, messere. Ditemi, a quale dama mi paragonereste? Dei romanzi intendo...”
“Di certo alla bella Enide, damigella.” Rispose Guisgard. “Perchè in voi dolcezza e candore vanno di pari passo con la cortesia e l'eleganza.”
“Che adulatore.” Ridendo appena lei. “Ma farò finta di credervi.”

Guisgard
25-07-2014, 19.57.22
“In verità” disse de Gur ad Elisabeth “i miei affari devo discuterli nella dimora di un mio funzionario poco prima della capitale... se volete allora mi accompagnerete. Andatevi a cambiare, mentre io farò preparare la carrozza.”
E dalle scuderie, attento a non farsi vedere, Elv osservava quella scena.

Clio
25-07-2014, 20.01.45
Lo ascoltavo, lo ascoltavo attentamente.
Ogni parola, ogni sguardo.
Il cuore batteva forte, mentre immaginavo Imone duellare col cavaliere, cadere nella polvere.
Era morto com'era vissuto, onorevolmente.
Era la verità, era un sollievo.
Stavo per ribattere quando arrivo Azyle.
Le sorrisi. "Avevo ragione, ma non ha cattive intenzioni, devo andare da lui.. Scusa..".
Tornai nella sala, e lo cercai con lo sguardo.
"Avresti dovuto dirmi la verità fin dal principio.." Sussurrai, alle sue spalle, per poi arrivare davanti a lui è guardarlo negli occhi.
"Non è te che disprezzo, avrei disprezzato mio cugino se fosse cambiato tanto.. Ma tu non sei lui.." Sorrisi "Lui si è fidato di te, ti ha dato la spada perché la portassi a Lortena, perché sapessi che non l'ha disonorata.. Sarebbe stato molto carino da parte tua fare quanto ti aveva chiesto, invece dell'esatto contrario, farmi credere che l'avesse disonorata.." Sospirai "ma ormai è passato.. Ti ringrazio di avermi raccontato tutto questo.." Sorrisi "Lo so che hai visto la parte peggiore di me.. Ma, cerca di capire, siamo in guerra.. Non posso fidarmi di nessuno.. Non ce l'ho con te.. Hai avuto una pessima idea a non dirmi la verità, è vero, ma mi hai riportato la spada di mio padre, il diario di mio cugino, non hai idea di quanto siano importanti per me.. Grazie.. Potevi tenerti la spada, fuggire lontano, ma non l'hai fatto... Grazie.." Sorrisi.
Il mio tono era diverso, dolce e gentile, ma non finto.
"Lui si fidava di te a quanto pare.." Sorrisi "Resta finché vuoi, questa è casa tua ora... Immagino che mi consideri una terribile megera.." Risi appena "E non ti biasimerò se non vorrai più parlarmi.. Ma se invece avessi voglia di ricominciare da capo, come te stesso, intendo, beh.. Sai dove trovarmi..".
Mi inchinai leggermente, in segno di saluto "Ti lascio alla festa ora, sei l'ospite d'onore.." Sorrisi "Non temere, non sono tutte antipatiche e intrattabili come me le dame di Lortena..".

Altea
25-07-2014, 20.04.50
Ad un tratto sentii una voce gaia e allegra di una bella ragazza..aveva detto Imone era tornato in sala.
I miei occhi guardavano tra gli invitati e rimasi immobile...lo guardavo, lo fissavo...guardai Korshid, tra sacerdotesse ci si capiva, era qualcosa che al mondo esterno era impossibile capire..pure lei lo aveva visto il vero Imone morto davanti alla locanda.
Ritornai sul ragazzo...no...era certo...non era l' Imone Marsin con cui avevo parlato ma non era questo a sconvolgermi...mi avevano insegnato molte cose ma una cosa ci differiva da tutti..Imone e quel ragazzo avevano gli stessi occhi azzurri ma era solo il colore a renderli uguali..quegli occhi enigmatici e con un velo di inquietudine li conoscevo, mi avevano osservato dopo avermi tolto un pugnale, dopo essersi nascosto nella mia camera..quella notte era solo la Luna a rischiarare il suo volto ma ora lo vedevo alla luce delle candele...il nostro..Ulisse.
Cosa succedeva...avevo ragione prima a pensare forse il fuggitivo era il vero Imone? O..Ismael disse un ragazzo era vicino a Imone mentre stava morendo e mi raccontò tutto..e come si era celato nella mia camera, forse cercava di nascondersi..ma perchè stare nella tana del Lupo?
"Oh" esclamai con un sorriso finto, ma il mio animo era inquieto.."Avevano ragione quelle ragazze alla capitale, è davvero affascinante..ma mi sembra già impegnato..con quella dama, forse si sono innamorati e ha scelto la sua sposa..sono arrivata troppo tardi" ...mi mancava pure di essermi tesa la trappola da sola e sposare una persona non conoscevo affatto.
Eppure continuavo a guardarlo..perplessa..non so cosa mi stava succedendo, il mio impeto era di uscire dal balcone a prendere dell' aria fresca ma dovevo reggere il gioco.

elisabeth
25-07-2014, 20.20.42
......" Sarò felice di accompagnarvi allora.....".......fu così che presi il viottolo che mi portava al corpo centrale del maniero......camminai lungo il lucido corridoio e mi fermai a fissare un quadro....c'era Symoin.....in mezzo ad una radura........c'era il rudere di un castello alle sue spalle.....ed un uomo il cui volto non si percepiva...negli occhi di lei.....la paura.........mi voltai e cominciai a correre...sino alla stanza..presi la chiave ed aprii la porta...richiudendola alle mie spalle.........mi spoglia gettando il vestito su una sedia......ed aprii l'armadio..una ventata...di profumo...d'istinto guardai lo specchio e la vidi.....gli occhi le brillavano e le sue gote erano rosse......era perfetta........impeccabile......e io ero nuda...indecisa su cosa mettere....su quale abito avrei messo per compiacere al Barone...." Dimmi.....Symoin......cosa metteresti per quest'occasione.........mi hai portata qui......tra le tue cose.....dimmi ora......cosa farebbe risaltare la mia bellezza...."...non rispose....verbalmente...ma incominciai a rovistare nell'armadio e tra i tanti vestiti......scelsi......l'azzurro.....misi del profumo sul collo e sulle braccia......ed indossai il vestito.........sciolsi i capelli e li lasciai scivolare lisci ...pesanti e lucidi come la seta........soddisfatta...scesi le scale e andai in giardino ....dinanzi al portone una lussuosa carrozza attendeva......." Spero di non avervi fatto aspettare piu' del dovuto......"...

Guisgard
25-07-2014, 20.36.13
“Non importa, posso capire ciò che pensavate...” disse Guisgard voltandosi verso Clio.
I due avevano fatto qualche passo indietro, estraniandosi per un momento dagli altri invitati.
“Non pensavo che Imone per tornare qui e farsi accettare dovesse apparire come lo si ricordava.” Con uno sguardo cupo. “Gli uomini possono cambiare e anche se non hanno un animo ribelle non vuol dire che accettino poi ogni sorta di ingiustizia. Ma abbiamo sbagliato entrambi... e pensare che volevo... si, che volevo imparare a tirare di spada per... per farmi accettare da voi... che sciocco, vero?” Rise beffardo. “Ma non parliamone più... sono felice di avervi restituito il vostro Imone... forse non mi crederete, ma davvero avrei voluto morire al suo posto... ma tranquilla, ancora per poco resterò ad occupare il suo posto qui...”
“La mia amica Clio” avvicinandosi ai due Yolanda “vi vuole tutto per se stasera.” Sorrise. “Se non fosse vostra cugina ne sarei gelosa.”
“Non temete, damigella...” con un inchino l'impostore “... come detto sarò il vostro cavaliere per tutto il tempo che mi è concesso di restare qui.” Sorridendo tiepidamente.

Clio
25-07-2014, 20.58.20
"Gli uomini cambiano, è vero.. ma Imone era anche e soprattutto un aristocratico, con delle precise responsabilità, la sua vita, come la mia appartiene a Lortena.. se potessimo fare ciò che ci pare, in cosa saremmo diversi dai ricchi borghesi?" sorrisi "Oh, Imone non era un ribelle, neanche un po'... Non crucciatevi, non vi avrebbe mai permesso di morire al posto suo, figuriamoci! Ma avete ragione.. non parliamone più.." abbassai lo sguardo "Perdonate, vi ho dato del tu senza nemmeno conoscere il vostro nome, che maleducata..".
Risi appena a quando disse che voleva tirare di spada.
"Bastava dire la verità per farvi accettare da me.. nient'altro.. e sono lieta che l'abbiate fatto.. beh, ma può farvi solo bene imparare, il mio maestro sta marcendo da qualche parte... L'uomo che vi ha consigliato Euntreo è un po' più tradizionale, ma non è male.. come ho detto, questa è casa vostra, restate fin quando volete..".
Poi Yolanda arrivò, e rimisi la maschera in un secondo.
"Oh, cara.. non lo vedo da anni, su.. ma non ho alcuna intenzione di rubartelo.." risi "E' tutto tuo.." strizzando l'occhio alla ragazza.
Lo lasciai dunque in compagnia di Yolanda, per poi tornare a malincuore da Froster e gli altri.

Guisgard
25-07-2014, 21.22.58
Clio si allontanò e Yolanda sorrise a Guisgard.
Ma proprio in quel momento Froster si avvicinò all'impostore.
“Venite, voglio presentarvi una persona...” disse, per poi condurlo con sé “... perdonate, lady Yolanda.”
Lo portò così tra Musain, Lhar, Oxuid, Altea e dove era appena giunta Clio.
“Questa è lady Altea, principessa giunta dal fiabesco Oriente...” presentandola Froster a Guisgard “... questi è invece messer Imone Marsin, milady...”
E nel vederla l'impostore impallidì.

Guisgard
25-07-2014, 21.25.07
Elisabeth arrivò davanti alla carrozza ed il barone restò a fissarla.
“Siete meravigliosa in quell'abito azzurro...” disse de Gur.
Fece poi un cenno ad Elv e questi aprì lo sportellino della carrozza.
“Fate attenzione...” sussurrò ad un orecchio di Elisabeth “... lei è stata uccisa... state in guardia...”
Poi salì anche de Gur e la carrozza partì.
In breve lasciarono il castello e si immersero nel bosco, fino a quando intravidero una lussuosa dimora signorile circondata da querce.

Altea
25-07-2014, 22.13.32
Un' elegante e bella donna arrivò vicino a noi e le sorrisi, da quel che avevo capito doveva a che vedere con Froster.
Ma l'uomo, improvvisamente, sparì mentre continuavo a fingere e conversare con i presenti, udii nuovamente la sua voce...e ora proprio davanti a me...faccia a faccia vi era lui..Froster mi presentò al finto o vero Imone Marsin..ma vidi il suo volto, era diventato molto pallido e i suoi occhi azzurri enigmatici spiccavano di più.. forse mi aveva riconosciuto come io avevo riconosciuto lui ma sapevo leggere negli occhi e nell' animo...era preoccupato ma di cosa...fosse stato il vero Imone Marsin non avrebbe avuto problemi, mi avrebbe detto poi che si era finto fuggitivo..forse aveva paura dicessi qualcosa? Oh..avevo tante cose da dirgli ma in privato le avrei dette, non lo avrei dato in pasto agli uomini di Imperion e poi..se erano veri i miei sospetti su Dension rischiavo maggiormente la vita.
Mi destai e mi stavano osservando.."Scusate..sono rimasta allibita..si...lo dirò nuovamente..quelle ragazze nella capitale" e guardai negli occhi il finto Imone "avevano ragione..Imone Marsin è proprio una persona singolare..questo dicono di voi sapete milord Marsin? Mi ha detto lord Froster cercate pure moglie...ha detto potrei essere una ottima sposa per voi" e sorrisi fingendo a Froster, il quale sarà stato il capo della contea ma era veramente frivolo, e feci l'occhiolino all'uomo per poi bisbigliarli nell' orecchio..."Oh ne sono innamorata follemente...amore a prima vista..vorrei parlare con lui personalmente".
Poi guardi le persone presenti e posai di nuovo il bicchiere.."Oh, in questa bevanda doveva esserci del liquore, mi gira la testa, ho bisogno di aria, mi farò accompagnare da milord Marsin sul terrazzo".
Sorrisi a Froster e guardai il fuggitivo negli occhi seria, prendendolo sottobraccio quasi portandolo via con forza da quel posto..dovevo parlargli assolutamente..ogni tanto le maniere brusche servivano.
Lo portai in un posto privo di luce e bisgliai.."Sapete stavolta il pugnale l'ho messo in un posto più sicuro..non sarà facile trovarlo stavolta perchè non mi farei perquisire" e sorrisi leggermente "Vi salvai la vita quella sera..ma voi dovete fidarvi di me, perchè voi non sapete io..ho parlato con Imone Marsin, lui mi ha salvato la vita..e l'ho visto morto davanti a una locanda, ma il mio capoguardia mi parlò di un ragazzo vicino lui che minacciò chi lo uccise..siete voi quel ragazzo? Ve lo chiedo pure per la mia vita..ieri sera, stupidamente, ho narrato la storia di Imone Marsin e di averlo visto morto a un certo Dension..un uomo di Imperion, lo ho fatto perchè pensavo fosse giusto questa famiglia sapesse la fine di quel ragazzo..e...durante la notte ha preso fuoco la locanda dove soggiornavo e sono morti quasi tutti..e io temo sia stato lui..per uccidermi..ma voi siete un pazzo a rimanere tra i nemici...come vi ho detto ora non scherzano, starebbero poco ad ammazzare voi e me.." afferrai il parapetto del terrazzo, stavolta veramente mi girava la testa, mi sentivo confusa e in pericolo, mi voltai nuovamente verso lui...qualcosa dentro mi diceva di non tradirlo.."E' meglio io e voi..facciamo finta di non esserci visti qui..figuratevi Frosten pensa pure io possa sposarvi...lo dissi solo per vedervi..si sono venuta fin qua per scoprire chi fosse Imone Marsin quando udii della festa in suo onore..ma dovete aiutarmi a fuggire..da qui..con una scusa..e si sono Principessa..ma il mio Regno è stato invaso da un uomo che finse di amarmi e vige la tirannia..vi sono grandi ricchezze ma io non potrei darvele ora...forse un domani potrò regnare nuovamente a Setareh e salvarla...per ora mi accontento di una casa abbandonata nel bosco...ma devo resistere per trovare la mitica Caleidos". Mi bloccai di colpo...mi stavo aprendo a quello sconosciuto come nulla...non sapevo nemmeno il suo nome...Ulisse?...oh no..ma che importanza aveva per lui ora? Avevo retto il suo gioco, ed ero io ad aver perso alcuni dei miei cari per questo...lui era salvo..io dovevo salvarmi ora...e allora perchè lo difendevo, tolsi i miei occhi dai suoi..quegli occhi sono ingannatori ma per altro e potrebbero essere pericolosi..fuggi Altea..prima sia troppo tardi.

Guisgard
26-07-2014, 02.25.47
Guisgard ascoltò con attenzione le parole di Altea.
In principio era intimorito riguardo alla verità sul suo conto che la donna poteva rivelare a Froster e agli altri.
Poi comprese che non erano quelle le reali intenzioni della principessa.
“Allora rammentate bene il mio volto” disse “nonostante fosse già sera in quella stanza della locanda... avete fatto comunque bene a nascondere in un altro luogo il vostro pugnale, in giro non ci sono poi tanti gentiluomini come me...” sorrise appena, per poi tornare subito serio “... Dension...” ripetè “... non conosco quel nome, ma se davvero è lui il responsabile di quell'incendio alla vostra locanda allora anche voi siete in pericolo di vita...” restò un attimo pensieroso “... naturalmente credo abbiate fatto un grosso errore a rivelare della morte di Imone Marsin... mi meraviglio che qui ancora ignorino la cosa... forse quel Dension non è in questa rocca e non ha avuto modo di diffondere la notizia... oppure, presumibilmente, è stato davvero lui ad uccidere il povero Marsin e dunque non ha interesse che si sappia in giro... anzi, in tal caso la notizia non deve trapelare o per lui ed il governo che rappresenta sarà un bel problema...” scosse il capo “... ma sono solo ipotesi queste... bisogna stare in guardia...” tornò a guardare Altea “... comunque vi ringrazio di non aver svelato il mio segreto a Froster e agli altri qui alla festa... vi prometto farò il possibile per aiutarvi a fuggire da qui... stanotte stessa...”

Clio
26-07-2014, 03.13.14
"Salute a voi, Milady.." Dissi alla dama orientale "spero che la festa sia di vostro gradimento..." Sorridendo cortesemente.
Ma poi, non saprei dire perché, alzai gli occhi sul mio finto cugino di cui ignoravo il nome.
Era impallidito.
Poi chi è quello che non sa nascondere le emozioni? Pensai, con un sorriso.
La conosceva, forse quella donna conosceva l'uomo sotto la maschera di Imone.
Ma lo chiamó col nome di mio cugino quindi, o mi sbagliavo, oppure la principessa aveva capito la delicatezza della situazione.
Lo portò via, sul terrazzo, e li seguii con lo sguardo.
Si, decisamente c'era sotto qualcosa.
O magari, pensai, è stato un colpo di fulmine, non è che devi sempre pensare a cose strane.
È una donna bellissima, sarà stato colpito da lei, e lei da lui.
Cosa c'è di più naturale? Non hanno tutti il tuo cuore di pietra, Clio!
"Beh, abbiamo dunque una possibile sposa?" Risi appena, per giustificare il mio sguardo su di loro "Una bellissima principessa orientale, niente di meno.. Sembra la trama di una fiaba..".

Guisgard
26-07-2014, 04.03.58
“Già...” disse divertito Lhar a quelle parole di Clio “... come in una de Le mille e una notte!”
“E chissà” compiaciuto Froster “che fra un mese non si celebrino due matrimoni, invece che uno!”
Musain invece se ne stava quasi in disparte, pure restando a pochi passi da loro, con l'espressione corrucciata e lo sguardo come assorto da chissà quali riflessioni.
“Dobbiamo però dire” fece Lhar, prendendo un altro bicchiere di vino dal vassoio che porgeva loro uno dei servitori “che ci sa fare il nostro messer Imone...” sorseggiò dal suo bicchiere “... gli abbiamo presentato lady Altea e lui un attimo dopo la porta fuori sulla terrazza, sotto le stelle e nel silenzio della sera.”
“A me invece è sembrata lei a condurlo fuori sulla terrazza...” mormorò Oxuid.
“Si vede” ridendo Froster “che il nostro rampollo esercita un fascino irresistibile sul gentil sesso!”
E anche Lhar rise col suo signore.
“Dopotutto” continuò il tiranno di Lortena “dovranno pur servigli a qualcosa tutti quei discorsi che continuamente fa sui fiori e sulla poesia.” Aggiunse divertito. “Le donne sono particolarmente sensibili a quel genere di cose, sebbene solo il Cielo sa cosa ci trovino in esse.”
“Le donne sono sognatrici per natura...” disse Oxuid “... amano credere in tutto ciò che sembra poter rendere migliore la loro vita e più ciò che viene loro detto è fantastico, irreale, più amano crederci.”
“Concordo con voi.” Annuì Froster.
“E voi invece, lady Clio...” rivolgendosi poi Oxuid alla ragazza “... voi a cosa amate credere? Cosa mai avrà detto, quali magiche e sognanti parole lord Froster avrà trovato per raggiungere il vostro giovane cuore e farlo suo?”

Altea
26-07-2014, 20.44.43
Ascoltai le parole del falso Imone..ormai lo aveva dichiarato non era lui ed era colui che stava accanto a Imone quando morì e minacciò gli uomini di Imperion..colui che Ismael cercò quella sera su mia richiesta, ma si nascose nella mia stanza con destrezza.
"Voi, dunque, mio Ulisse, avete gli stessi miei dubbi?" continuai sottovoce "Appena entrata nel salone mi stupii con quanta naturalezza Musain mi accompagnasse alla festa..ricordate ciò che dissero quegli uomini che vi cercavano..che erano di Imperion e stavano proprio andando a Lortena per dare aiuto a Musain, visto lo nominai nella pantomima per salvarvi e sappiate non sono innamorata di lui. Mi chiedo, proprio, come una notizia cosi importante sulla morte di Imone non sia ancora arrivata qui, in locanda udii Dension dire era il braccio destro di Musain".
Mi voltai, nuovamente verso di lui, non sapevo nemmeno come chiamarlo.."Appena Dension rivelerà tutto scoppierà peggio di un incendio. Voi farete fuggire me, e voi rimarrete qui a farvi ammazzare? Io so bene chi sono questi uomini, come stavano quasi uccidendo il mio capoguardia a frustate e torture, solo perchè Musain intervenne è ancora vivo..non capisco quell'uomo è sempre a mia disposizione, pronto a salvarmi..ma non è da sottovalutare, è furbo e ora starà pensando a qualche piccolo particolare che non gli quadra, anche perchè non sono incline all'innamoramento facile..non più" sicura Altea, visto come ti preoccupi di questo uomo?
Guardai verso la porta del salone.."Sarà meglio rientrare, staranno parlando di noi sicuramente..le mie ultime parole, poi decidete voi sul da farsi..scappare si..perchè oggi io ho trovato riparo in una casa abbandonata nel bosco e se loro lo sapessero..mi direbbero sicuramente di venire ospite qui, ma se Dension ci vedesse? E poi Oxuid ha tutto il mio bagaglio e io devo riprenderlo perchè ho un lungo viaggio da fare e mi serve..ma a questo potrei porre rimedio penso..scappare subito o continuare per un pò questa farsa per non dare sospetti e fingere tra noi due?Ma fino quando durerebbe questa farsa?" scossi il capo piena di dubbi "Meno male ho sempre detto e pensato non mi sarei mai interessata dei problemi politici di questi posti e non mi riguardano..io ho da cercare un Tesoro..e comunque trovata qui a Lortena una Torre e un indizio per proseguire il viaggio..me ne andrei da Lortena..è che vi ho messo io doppiamente nei guai e non voglio lasciarvi qui in pericolo...e quando Dension saprà sono viva, forse mi cercherà per uccidermi..mi affido a Voi".
Lo presi sottobraccio.."L'aria di montagna penso vi abbia colorito abbastanza" sorrisi di gusto "meglio tornare in salone, e fingiamo tra noi è scoccato...l' Amore a prima vista..finzione in più o in meno?" e lo guardai negli occhi ma silenziosa, speravo lui non sapesse leggere negli occhi.

elisabeth
26-07-2014, 20.54.46
Vidi piacere negli occhi di De Gur......e il suo complimento mi fece arrossire.....Elv era lì pronto a subire gli ordini del Barone...già... sembrava subirli tra la rabbia e il dolore.......e nell'aprirmi lo sportellino della carrozza....mi disse qualcosa che mi congelò il sangue nelle vene.........era sorpresa ?......no....sembrava che un mio dubbio prendesse vita.....Symoin era morta........ascoltai il sussurro all'orecchio di Elv...rimasi un momento bloccata con un piede sul predellino della carrozza e l'altro per terra........andiamo Elisabeth..hai affrontato gli arabi...affronterai anche De Gur.....salii all'interno della carrozza.....e di seguito vidi salire il Barone...che si sedette accanto a me.....partimmo dondolati dalla strada sconnessa.......e guardando fuori dal finestrino...riconobbi il sentiero che conduceva al bosco......l'ampia scollatura del vestito mi dava fastidio.......l'aria era molto più fresca.........il sole penetrava a fatica attraverso gli alberi......ed ebbi un brivido di freddo......superammo il luogo dove mi ero incontrata con Elv........sino a quando arrivammo nei pressi di una lussuosa villa.....grande querce le facevano da riparo........sembrava così solitaria.......ma con chi si doveva incontrare.....?.......la carrozza si fermo' davanti al portone........." Costruire una villa in questo posto.........avete un collaboratore dall' animo solitario............mancano solo gli ululati dei lupi e lo scenario e' completo......"......" Prima di scendere.....come affronterete la mia somiglianza con Lady Symoin........una svanisce nel nulla e improvvisamente un' altra resuscita ?......"....avvicinai le mie labbra alle sue.......e vi posai un bacio....." Non penso che vi porterà con lei all'inferno........non potrà farlo....vi preferisco nel mio letto....."............

Clio
27-07-2014, 23.34.06
Quali parole ha detto? Sposami, e io ridparmierò la vita ad ogni sudicio abitante di questa contea, rifiutati e non avrò pietà per nessuno, uomini, donne, bambini..
Scacciai dalla mia mente il ricordo si quel giorno.
Non potevo inventare, perché Froster sapeva benissimo cosa aveva detto, dovevo solo ricamarci sopra.
"Oh, è stata la sua bontà a conquistarmi.." sorridendo "Sapete, per amor mio ha risparmiato la vita a tutti gli abitanti di Lortena.." sospirai sognante "Beh, come si può non amare un uomo tanto generoso?" appoggiandomi sorridendo al braccio di Froster.

Guisgard
28-07-2014, 01.40.30
De Gur rispose con passione al bacio di Elisabeth e con una mano accarezzò ciò che generosamente restava scoperto dall'abbondante scollatura di quell'abito.
“Ci sarò presto in quel letto...” disse lui assaporando le labbra di lei “... e per molto tempo...”
Scesero poi dalla carrozza, con il barone che subito diede direttive al suo cocchiere.
“Gli antichi solevano dire” fece il barone, portando Elisabeth sottobraccio, mentre si incamminavano verso l'ingresso della villa “che la civiltà ha seguito un cammino ben preciso per raggiungere e illuminare i luoghi della terra... da Oriente verso Occidente e da Meridione verso Settentrione... Lortena sorge nel profondo Nord del paese, dove le città sono più piccole e le campagne più isolate. Da noi i castelli hanno perlopiù funzioni difensive, essendo più vicini ai confini con terre straniere... ecco perchè le dimore vi appariranno più appartate e solitarie.”
Raggiunsero il portone, dove stava ad attenderli un servitore.
“Ser Aldepardo mi attendeva.” De Gur a questi. “Annunciatemi dunque al vostro padrone.”
“Sono spiacente, milord...” rispose il servitore “... ma ser Aldepardo ha lasciato la sua dimora in seguito all'invito di lord Froster a Lortena.”
“Invito?” Ripetè il barone.
“Si, signore.” Annuì il servitore. “Lord Froster ha indetto una festa, richiedendo la presenza di tutti i nobili e i ricchi possidenti della contea.”

Guisgard
28-07-2014, 01.52.48
“In effetti” disse Guisgard ad Altea “con quella rivelazione ai cavalieri di Imperion mi avete messo in un bel pasticcio... più di quanto non abbia fatto io stesso nel venire a nascondermi in queste terre...” il suo sguardo per un momento divenne cupo “... allora Dension è il nome di quell'assassino...” mormorò il fuggitivo “... non l'ho visto alla festa, dunque immagino non si trovi alla rocca... ecco perchè Froster ed i suoi non mi hanno già accoppato...” sorrise beffardo, quasi a volersi dar coraggio da solo “... e fino a quando Dension non tornerà alla rocca noi avremo un certo vantaggio...” fissò la principessa “... volete fingervi innamorata di me? Eh, mi lusingate, ma credo abbiate fatto strage di cuore arrivando alla festa e per questo potrei ritrovarmi diversi rivali per la corsa al vostro cuore...” rise appena “... ma chissà, magari questa commedia potrebbe funzionare... del resto una bugia in più o in meno cambia poco...” facendole l'occhiolino “... quanto alla vostra fuga, occorre un buon piano, che non dia nell'occhio... anche se io vi consiglio di andarvene alla fine della festa... dopotutto possono offrirvi ospitalità, non certo obbligarvi a restare... ma prima sarà meglio cercare di recuperare i vostri bagagli...”
E i due rientrarono nella sala.

Guisgard
28-07-2014, 02.32.25
Froster rise compiaciuto a quelle parole di Clio.
“La bontà però non sempre è la virtù dei grandi governanti.” Disse Oxuid alla ragazza. “Un principe, scriveva Niccolò Machiavelli, deve essere più temuto che amato.” Mostrò un lieve sorriso. “Ma forse il nostro nobile signore ama troppo il suo popolo per mutare in tal modo la sua natura.”
“Già.” Ridendo il tiranno. “Cosa posso farci? Dopotutto, se ho deciso di portare la guerra a Lortena, è solo per rendere la vita del mio popolo migliore e degna di chiamarsi tale.”
“Un filantropo...” mormorando sarcastico Oxuid ad un orecchio di Musain.
“Lord Froster” fece Lhar col suo bicchiere di vino in mano “è un novello Marco Aurelio. O anche un nuovo Pericle. Come loro, infatti, possiede un animo deciso ma mite, che lo porta ad avere una naturale e umana compassione delle miserie dei suoi simili. E con quelle grandi figure di governanti condivide un'indole intimamente liberale, che ben si manifesta anche in un regime aristocratico come quello di Lortena. Per questo il governo di Imperion riconosce in lui non solo i suoi medesimi principi di libertà, ma anche un valido alleato.”
“Siete troppo generoso, amico mio.” Froster al suo leccapiedi. “Ma la mia vera fortuna è quella di avere uomini come voi al mio fianco. E naturalmente anche alleati giusti e potenti come Imperion.” Aggiunse, fissando Oxuid e Musain.
Ma proprio in quel momento tornarono nella sala il falso Imone con Altea sottobraccio.
“Ah, ecco che tornano ad allietarci con la loro presenza.” Guardandoli divertito il tiranno.
“Temo” ridendo Lhar “che Cupido abbia lavorato parecchio questa sera.”
“Di già?” Con una fragorosa risata Froster. “Ai miei tempi ci voleva molta più fatica e molto più tempo per conquistare una dama!”
“Forse non tutti possiedono il fascino del nostro messere.” Oxuid indicando l'impostore.
“Vi ringrazio, ambasciatore.” Raggiungendoli Guisgard, sempre con accanto Altea. “E sono certo di poterlo ritenere un valido complimento, nonostante le maldicenze che si sentono in giro.”
“Maldicenze?” Ripetè Oxuid.
“Si, di coloro che affermano, di certo in malafede, che ad Imperion ignorate l'arte e la cultura e dunque la bellezza.” Disse l'impostore. “Il Poliziano infatti affermava che la bellezza nasce soltanto dall'arte e dalla conoscenza.” Sorridendo il fuggitivo.
“Chi è molto potente e molto temuto” replicò l'ambasciatore “ha sempre numerosi nemici che sparlano alle sue spalle, messere.”
“Ne sono convinto, eccellenza.” Annuendo Guisgard. “Infatti non ho mai dato credito a chi raccontava di veri e propri scempi su opere artistiche a tema religioso e su testi Cristiani. Come dite voi, si tratta certamente di propaganda contro il vostro governo. Anche perchè non ci si può erigere a difensori della verità e della giustizia, se poi si distrugge per paura ciò che non si arriva a comprendere.”
“Vi assicuro” fissandolo Oxuid “che ad Imperion nulla di valore, valore vero intendo, è mai stato distrutto. La nostra guerra è contro la superstizione in ogni sua forma e non certo verso la vera arte. Quella volta solo alla contemplazione della bellezza e della conoscenza, senza alcun altro fine.”
“Come ho detto io, no?” Fingendo meraviglia l'impostore.
“Ma basta parlare di queste cose noiose.” Intervenne Froster. “Su, milady, diteci... questa festa è di vostro gradimento?” Rivolgendosi poi ad Altea. “Noi tutti vogliamo che una nobile principessa come voi si trovi a suo agio stasera. Ed io spero davvero che voi e la mia lady Clio possiate diventare grandi amiche.”

Clio
28-07-2014, 15.02.27
Ascoltavo divertita i discorsi tra i due uomini.
Restai in silenzio, limitandomi a sorridere, come si addiceva ad una dama ignorante come quella che interpretavo.
Stavo per intervenire, giusto per dire di non parlare di cose noiose, ma Foster mi anticipò, spostando l'attenzione sulla principessa.
Sorrisi alla dama.
"Assolutamente... Spero che la nostra terra vi abbia dato un caldo benvenuto, nonostante il clima.. Sarete abituata a scenari ben diversi.." Sorrisi "Ah, l'Oriente è così affascinante.. Posso chiedervi da dove venite esattamente?".

Altea
28-07-2014, 15.59.10
Guardai il finto Imone pensierosa prima di rientrare..quella frase sibillina..."prima sarà meglio recuperare i vostri bagagli"...e come? Io ero venuta a cavallo e non volevo proprio perdere Shamir, e con Korshid che vidi con il gruppo di persone che avevamo lasciato e le lanciai una occhiata di intesa.
Sorrisi al gruppo.."Cupido?Non lo conosco..non è tra le divinità noi adoriamo, io conosco solo l'Amore" e guardai il finto Imone avvicinandolo più a me "e so pochi credono all' amore a prima vista, ma mi spiace per loro..perchè tra me e Imone è proprio sorto immediatamente..ci siamo pure già giurati Amore Eterno" e accarezzai la guancia del fuggitivo, per fare l'occhiolino poi a Korshid la quale aveva una espressione ironica.
Froster mi presentò a quella che doveva essere la fidanzata o forse moglie.."Ovviamente" dissi all' uomo "sarà un piacere fare la conoscenza di lady Clio..e i miei complimenti, oltre ad essere una bellezza particolare sono certa sia una donna dotata di grande intelligenza, lo si legge nei suoi occhi vispi" e la fissai "I miei omaggi milady, mi ero complimentata prima con Lord Froster per la festa ma ora devo dire se è ben riuscita è proprio merito vostro..cosi come è bella la vostra Terra..Imone me ne ha decantato le sue bellezze e non ha proprio mentito" sorrisi leggermente...già il vero Imone al porto, voleva portarmi con sè a Lortena, e me la descrisse ma dicendomi era impossibile per la guerra.
Ritornai da quel triste pensiero alla domanda di Clio.."Sapete..nel deserto, vi è un caldo surreale ma per contro di notte a causa della escursione termica vi è freddo..ma ormai mi sono abituata al clima di questi posti..il mio regno? Si chiama Setareh e nella vostra lingua significa "Stella"..è un regno e una città sacra e quindi dovrebbe essere..non violato...vedeste i nostri tramonti, ve ne innamorereste milady..magari un giorno..se gli Dei vorranno..sarete ospite alla mia corte.".
Guardai le persone attorno a me...sembrava una recita teatrale, non mi convincevano...le persone sanno mettersi le maschere, alcune sanno pure come riuscire a non togliersele ma dai discorsi e l' atmosfera sembrava quasi gli uomini di Imperion non avessero una buona opinione di Froster..e nemmeno il fuggitivo di Imperion, sentendo il dibattito tra lui e Oxuid..sembrava quasi il fuggitivo muovesse una critica per i propri valori..ma comunque lo avevo sempre pensato gli uomini di Imperion erano privi di cultura..Oxuid aveva il coraggio di dire anche se negavano la esistenza di una Entità Superiore come Dio o altra divinità ne avevano rispetto..ancora non dimenticavo le parole di superbia nei miei confronti in città e come mi lasciò li..andandosene.

Clio
28-07-2014, 16.23.29
"Oh, ma che splendida notizia.." sorrisi, alle parole d'amore della principessa "L'amore a prima vista esiste, eccome.. solo, non è concesso a tutti.. e io sono davvero felice per voi due..".
Lo ero davvero, l'amore era sempre una cosa buona.
"Oh.." mormorai, rabbuiandomi, quando nominò il suo regno.
Non c'era stata una guerra laggiù? Il mercante di spezie diceva di aver tardato la consegna proprio per quello.
Avevano imprigionato la famiglia reale, o qualcosa del genere.
Sorrisi, senza fingere "Spero vivamente che riuscirete a tornare a casa vostra..".
E riprendervi ciò che vi spetta...
Ma non potevo mostrare di simpatizzare con una regnante orientale scacciata dalla sua terra.
Per quanto, naturalmente, mi sentissi particolarmente affine a quella situazione.

elisabeth
28-07-2014, 17.16.37
Il suo bacio fu appassionato.......e le sue mani si muovevano come a dichiarare il proprio possesso......" Vedremo mio Signore....la vita sarà generosa........visto che vi sta donando una seconda possibilità..........due donne uguali in tutto e per tutto tranne che nei colori...e probabilmente...nelle abilità......tutto ..infondo non si può chiedere.......".....Mi lasciai aiutare a scendere dalla carrozza.....e poggiando il mio braccio sul suo...ci recammo alla grande casa nel bosco...." Si...conosco .....il criterio di protezione ....e la strategia del controllo dei territori..........in Oriente il territorio e vasto......e l'acqua e' sacra.....basta controllare un corso d'acqua ...per vincere una guerra.......".......Ascoltai il servitore.....che cosa strana...il potente e ricco De Gur...tagliato fuori...ad un invito del genere.....una festa che racchiudeva i grandi di Lortena.....e a questo punto Oxuid come ambasciatore di Imperion a Lortena......sarebbe stato tra gli invitati....osservai il volto di De Gur.......aveva leggermente serrato la mascella........dopo aver salutato tornammo alla carrozza...non lasciò nessun messaggio al Signore di quella casa.......fui aiutata a salire in carrozza...........quello era il mio momento...." In Oriente.....avrebbero mozzato la testa a chi si fosse occupato degli inviti.......ma ovviamente qui...siamo in Occidente..........Lord Froster......e la sua fidanzata........forse non vi ho detto che quando venni alla locanda ....proprio quella che sta sotto il vostro maniero...io ero con un mio parente.....l'ambasciatore di Imperion a Lortena.........e quando io ho voluto rimanere qui...lui era molto preoccupato.......infondo si sente responsabile della mia persona.......forse...e' il caso di andare a palazzo...e così potrò presentarvi.......Lord Oxuid.....così potrà vedere con i suoi occhi che sto meravigliosamente bene..............."....gli presi la sua mana tra le mie....sporgendomi verso di lui......." Mi sembra un'ottima idea....non siamo distanti da Palazzo..........."........era l'unica occasione che io avevo per avvicinarmi a Oxuid.........anche se la non presenza di De Gur a quella festa mi lasciava pensierosa.........in certi momenti era meglio avere tanti amici.....piuttosto che dei nemici apparteneti alla stessa terra....Mi ricordavo di Lord Froster e Lady Clio.......chi dei due era stato così smemorato.......

Guisgard
28-07-2014, 17.45.44
“Già, i tramonti” disse Guisgard a quelle parole di Altea “e poi le stellate notti d'Oriente, le loro stelle e la magia del deserto.” Sorrise. “Mi innamorai di tutto ciò sin da piccolo, leggendo Le mille e una notte. Ed ora, nell'incontrare lady Altea ho rivisto tutto ciò.” Baciando la mano della principessa.
Oxuid sorrise ironico, per poi sorseggiare del vino.
“Magari visiteremo la vostra bella terra durante il nostro viaggio di nozze, milady.” Froster alla principessa. “Vero, mia cara?” Voltandosi poi verso Clio e prendendole la mano.
“Allora” fece Oxuid “un motivo in più per risolvere quanto prima la questione dei ribelli. Non potete certo lasciare la contea nel caos, milord.”
“Risolveremo presto la cosa, ambasciatore.” Sicuro di se il tiranno. “E Lortena sarà finalmente libera.”
“Con la speranza” fingendo indifferenza il nostro impostore “che ai ribelli non arrivi a sostituirsi una piaga ben peggiore.” Sorridendo. “Un po' come avvenne nell'antico Impero Romano, quando passati i principati di despoti quali Domiziano, Valeriano, Decio, i poveri Cristiani si son ritrovati ad essere perseguitati dal bieco e crudele governo di quello che forse è stato il peggiore fra tutti i tiranni romani, ossia Diocleziano.”
“Volete forse sottintendere qualcosa con questa vostra sottile allusione, messere?” Fissandolo Musain.
“Chi ser?” Mostrando stupore il falso Imone. “Io ser? No, ser!” Ridendo appena.
“Il nostro messer Imone” intervenne Oxuid “conosce bene la storia antica e dunque rammenterà di certo che dopo la dominazione degli imperatori, l'Occidente ha visto sostituirsi ad essa quella ben più tremenda della Chiesa Romana.”
“Eh, facendomi parlare del Medioevo” bevendo appena dal suo bicchiere Guisgard “mi conducente in un terreno che amo particolarmente, eccellenza... erano tempi semplici, ma in cui il Bianco ed il nero erano ben distinti e ognuno doveva rendere conto delle proprie parole, sia i governi che il popolo. Oggi invece c'è tanta confusione in giro, non trovate? Io per esempio faccio sempre fatica a capire la differenza nel chiamare qualcuno amico o compagno...”
“Suvvia, basta parlare di storia!” Ridendo Froster. “Non ho detto nulla, ma per questa festa ho preparato una bella sorpresa!”
Ma proprio in quel momento uno dei servitori si avvicinò a Musain, parlandogli ad un orecchio.

Guisgard
28-07-2014, 17.54.54
“In verità” disse de Gur ad Elisabeth “nessuno è stato smemorato. Anche a me è arrivato quell'invito. Invito che naturalmente ho ignorato. Solo che mi ha stupito sapere come invece i miei vassalli abbiano accettato di andarci. Io non ho mai fatto mistero di non riconoscere l'autorità di Froster su queste terre. Ci fu un vecchio screzio tra noi, molti anni fa e da quel momento non ho più riconosciuto il suo blasone.” Guardò Elisabeth. “Perchè non mi avete detto di essere imparentata con l'ambasciatore di Imperion?”

Clio
28-07-2014, 17.56.34
Zitta.. Zitta.. tu non conosci la storia, Clio.. non conosci la storia...
Mi limitai a sorridere, come se non capissi di cosa stavano parlando.
Fui lieta a Froster di aver cambiato discorso, ma non mi sfuggì il servitore che, silenzioso, disse qualcosa all'orecchio di Musain.
Cosa aveva in mente? Cos'era successo?
"Oh, una sorpresa? Che meraviglia.." esclamai "Sapete che adoro le sorprese.."

Altea
28-07-2014, 18.00.34
Ascoltai le parole di Clio e in lei vidi qualcosa di particolare, come qualcosa che ci rendeva simili.."Vi ringrazio milady..spero..quel giorno arriverà presto, per me..per voi e per molte altre persone".
Mi voltai verso Lord Froster.."Ah, ma allora siete prossimi alle nozze..ne ero certa, l' Amore della vostra futura moglie trapela da come vi guarda, e non è nulla in confronto tra quello mio e di Imone"..ma l'impostore iniziò a parlare di politica, anzi battibeccava...dove vuole arrivare? Gli dissi di stare attento..e cosa fa? Li provoca.
I miei pensieri furono offuscati quando vidi uno dei servitori parlare all' orecchio di Musain..diedi un pizzicotto di nascosto al falso Imone e lo guardai in modo serio.
Speravo non fosse proprio che Dension era arrivato e voleva parlargli ma non avrebbe avuto tempo ora.."Una sorpresa?Fantastico...ah ringrazio messer Musain" e mi voltai verso lui sorridendogli "Senza lui non sarei qui, non avrei conosciuto Imone e non potrei godermi questa fantastica festa.." alzai il calice.."A voi..sir Musain..per come avete detto la vostra spada mi è..amica".

elisabeth
28-07-2014, 18.25.33
Guardavo il suo volto.....sfuggiva al mio sguardo..mentre raccontava sommariamente dei suoi problemi con Froster....e il disappunto per la scelta dei suoi Vassalli.........." Chei io avessi ..parenti di Imperion o di Lortena....non credevo fosse così importante.......Vengo da Amoros...anzi sono nata ad Amoros e sono vissuta a Gerusalemme.....ultimo porto Acri....quando per me non ci fu più nulla in quella terra....decisi di tornare alla terra dei racconti ...già racconti sfocati imbarazzati di mia madre e strani di mio fratello...era sempre un fastidio quando facevo domande........e ad Amoros ho incontrato...Oxuid....che fortuna....uno zio di mio padre......che era a conosceva della mia esistenza...........quando sono arrivata alla locanda....fu per me e per lui una sorpresa vedere il ritratto di Symoin......lui non comprendeva e non riuscivo a farlo neanche io.........ma io....a differenza sua ero tornata da Acri...per sapere.....se avevo ancora qualcuno.....o se fossi sola al mondo...Oxuid e' stato gentile e comprensivo e credo...che abbia voglia di sapere come sto........".......la mia era una storia vera...in alcune parti modificata....ma era tutto vero........lo guardai...." Affrontiamo insieme Frosten........al mio braccio.......che ne dite....." Gli accarezzai il volto.....e pregai che accettasse....anche se non sapevo quali fossero i suoi problemi con Frosten......ma a quel punto.....dovevo fargli comprendere che era la soluzione migliore

Guisgard
28-07-2014, 18.36.23
“La mia spada” disse Musain ad Altea “sarà sempre al vostro servizio, milady. Come io sarò sempre vostro devoto cavaliere.” Mostrando un inchino alla dama. “Ora chiedo perdono, miei signori.” Rivolgendosi a tutti loro. “Ma temo che un nuovo giro di controllo mi attende.” Ed uscì dalla sala.
Raggiunse allora una saletta laterale, dove trovò ad attenderlo uno dei cavalieri di Dension.
“Allora?” Fissandolo Musain.
“Porto notizie, signore.” Consegnando una lettera allo spadaccino.
Questi cominciò a leggerla.

“Stiamo continuando le nostre ricerche.
Ormai ho sguinzagliato i miei cavalieri e le mie spie per tutta Lortena.
Sono certo che presto avrò notizie importanti su Lupo Nero.
Ma ti ho scritto anche per un altro motivo.
Temo di aver commesso una leggerezza.
Durante il mio viaggio per giungere a Lortena, al porto delle Flegee ho ucciso in un duello un giovane per motivi politici.
In seguito ho saputo che si trattava di Imone Marsin.
Naturalmente io e i miei ci vediamo bene dal far trapelare la cosa e volevo avvertire anche te di questo.
Poi al mio ritorno decideremo il da farsi.

Dension”

Lo sguardo di Musain si fece cupo.
“Allora chi è quello alla festa?” Mormorò.
“Avete ordini, signore?” Chiese il cavaliere.
“Si, torna da Dension e fallo rientrare subito alla rocca.”
“Sarà fatto, signore.” Annuì il cavaliere.
Intanto, nella sala, la festa continuava.
“Certo che conosco il vostro debole per le sorprese!” Froster a Clio. “E questa è davvero speciale, mia cara!”

Guisgard
28-07-2014, 18.46.09
Quelle carezze di Elisabeth causarono un brivido al barone.
Quell'uomo era indiscutibilmente sottoposto alla bellezza della donna.
“E sia...” disse prendendo la mano di Elisabeth, come a volerla fermare per non perdere il controllo “... vi condurrò a Lortena da vostro zio. Ma non entrerò nel palazzo di Froster. Vi attenderò fuori, fino a quando la festa non sarà finita.”
E diede ordine alla carrozza di partire verso la capitale.

Altea
28-07-2014, 18.57.52
Ero allibita dalle parole di Musain...sarebbe stato sempre mio devoto cavaliere, mi ammutolii per un attimo..non lo capivo..perchè mai con me era sempre cosi..non pensavo proprio fingesse, lui le cose le diceva come le pensava.
Ma ero certa quella chiamata del servitore era dovuta a qualcosa di importante...tale da farlo pure andare via poi dalla sala.
Approffittai del fatto che Froster parlasse della sorpresa per la bella Clio e allontanai leggermente il fuggitivo..."Attenzione...temo un pericolo..non so voi..ma io...me ne andrei..quella donna laggiù è Korshid la mia sacerdotessa".
Poi guardai verso la coppia sorridendo.."Sarà una bellissima sorpresa...fatta col cuore".

elisabeth
28-07-2014, 19.01.29
Chiusi gli occhi .......e pensai che era una pazzia.......da sola......" Non so quali siano i vostri problemi con Froster..........siete stato invitato......Barone De Gur...e mai e poi mai...........dovreste rinunciare a questa festa....perdonatemi.....ma Lortena non vive momenti felici......la politica in questo momento sta mettendo a repentaglio molte alleanze........mai vivere le situazioni per sentito dire.........bisogna vivere ogni cosa...per quella che e' e le feste mio Signore...sono il fermento dei migliori pettegolezzi......se voi venite con me...vi assicuro che sconvolgerete molte cose......non so molto di voi...ma so che siete potente.......siete sicuro di volere che io vada da sola ?....".........mi avvicinai a lui e lo baciai sulle labbra........." Non avete paura che io svanisca di nuovo ?...."...........Due erano le cose...o avrebbe deciso di accompagnarmi o di tornare indietro e chiudermi a doppia mandata.........

Clio
28-07-2014, 19.25.02
Seguii con lo sguardo Musain che si allontanava.
Cos'avrei dato per poter essere invisibile e seguirlo, ma sperai che qualche spia di Roland fosse in zona per riferirmi l'accaduto.
Ma non lasciai trapelare il mio turbamento.
"Ebbene.." Dissi a Froster "Volet farmi aspettare ancora molto?" Sorrisi, con impazienza.

Guisgard
28-07-2014, 19.38.57
“Si, lo temo anche io...” disse piano Guisgard ad Altea “... ma non andrò via da solo, non vi lascerò qui... reggetemi il gioco...”
Allora con la principessa ritornò in mezzo a loro.
“Allora” sorridendo il fuggitivo “stasera è proprio sera di sorprese. Infatti ne abbiamo anche noi una per tutti voi. Naturalmente ideata da me e da lady Altea.”
“Benissimo!” Ridendo Froster. “Allora annunciateci la vostra sorpresa e poi io vi rivelerò la mia, come espressamente chiesto dalla mia lady Clio!”
“E sia...” fece Guisgard “... io e lady Altea lasceremo Lortena stanotte, dopo la festa. Voglio portarla a visitare un castello nei pressi di Capomazda. Si tratta di un luogo che conosco bene e che ritengo speciale. Ci andavo spesso per studiare prima degli esami e sono innamorato della sua magia. E' un luogo davvero unico. Degno di quest'occasione insomma.”
“Bellissima sorpresa!” Esclamò Lhar. “Allora è proprio Amore a prima vista!”

Guisgard
28-07-2014, 19.42.11
De Gur subito rispose a quel bacio di Elisabeth, per poi stringerla con ardore a se, tanto che fu sul punto quasi di spogliarla.
“Sparire...” disse assaporando le sue labbra “... siete dunque un fantasma? A me invece sembrate fatta di carne... potrei uccidere, sapete?” Aggiunse senza smettere di baciare e succhiare le sue labbra. “Potrei davvero uccidere chiunque si avvicini a voi...”
Intanto la carrozza proseguiva il suo viaggio verso la capitale.

Altea
28-07-2014, 19.50.16
Annuii alle parole del fuggitivo...si nemmeno io lo avrei lasciato in pasto a quegli uomini.
Ci avvicinammo e rimasi sorpresa nell' udire le parole del fuggitivo.."Una sorpresa ..oh Korshid, vieni pure tu vicino..sono cosi emozionata".
Ottima mossa...tutti ci avevano creduto e pure non saremmo passati davvero per dei fuggitivi.
"Oh amore, è stupendo..tu sei la mia felicità" esclamai abbracciandolo forte e stampandogli un bacio sulla bocca.."Oh scusatemi..ma in tutto lo sconfinato deserto non si può trovare un uomo cosi romantico..e ora cosa ci riserverà Lord Froster?".
Per fortuna..si era reso conto del pericolo che poteva arrivare.