Visualizza versione completa : Il Fiore Azzurro (Il viaggio della Santa Caterina)
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Qualcosa non andava, anche se non sapevo cosa.
"Oh, ma che romantico..." Sorrisi al finto Imone "Sei tornato a casa per trovare una sposa, eppure è stata una bellissima principessa d'oriente a rubarti il cuore.." Con aria sognante "Eh, com'è imprevedibile il destino.." Sorrisi.
elisabeth
28-07-2014, 20.05.22
Appassionato.....sembrava bevesse acqua di fonte dopo il caldo del deserto...mi ritrovai sulle sue ginocchia......mentre mi parlava della sua gelosia..poteva uccidere...si...avrebbe potuto uccidere...ne ero convinta anch'io.....sentii le labbra gonfiarsi vista la sua passione.....e ci fu un momento...un momento in cui mi guardò negli occhi.......e potei leggervi un mondo...un mondo racchiuso dai cento veli.........la carrozza arrestò la sua corsa.....eravamo arrivati.....".....Nessuno si staccherebbe da ciò che ama più della propria vita......scenderete con me...perchè sono soltanto vostra ...ricordatevi.......che io sono Elisabeth......qualsiasi cosa sia successa in passato "........mi sistemai...." Ho bisogno del vostro aiuto per scendere Barone De Gur......."....
Guisgard
28-07-2014, 20.06.18
“Si, molto romantico...” disse Froster, annuendo a quelle parole di Clio “... ma temo che questa vostra sorpresa subirà un piccolo ritardo...”
“Ritardo?” Fissandolo Guisgard.
“Eh, già...” fece il tiranno.
“Si, sicuramente un ritardo.” Divertito Lhar.
“Perchè mai, milord?” Chiese Guisgard a Froster.
“Semplice...” tornando da loro Musain “... fa parte della sorpresa voluta dal nostro lord Froster...” con i suoi occhi in quelli del fuggitivo “... o forse voi avete così tanta fretta di lasciare questa rocca da non poter rimandare questo vostro viaggio?”
Guisgard restò a guardarlo senza rispondere nulla.
Seguii lo sguardo di Musain, come fissava il finto Imone.
Possibile che sapess qualcosa? E come?
Beh, pensai, era stato un cavaliere di Imperion ad ucciderlo dopotutto.
Cercai di cambiare discorso.
"Beh, allora mostrateci questa sorpresa..." Gaiamente "Volete tenermi ancora sulle spine?".
Altea
28-07-2014, 20.18.38
"Scusate ma lo trovo ingiusto" intervenni "non penso lady Clio per la sua gentilezza e bontà vorrà farci aspettare...e poi voi non sapete..che io e lui già ci incontrammo" e i miei occhi si voltarono faccia a faccia del fuggitivo per fargli intendere...presto pure Froster ci vuole tendere una trappola..."I suoi occhi azzurri mi fecero innamorare appena sbarcò dal porto, da una nave militare...ed è più bello ora di come lo ricordo quel giorno...lui però doveva tornare a Lortena..e ci siamo salutati con la promessa ci saremmo rivisti qui..nella sua contea. Si, fu amore a prima vista..ma pensavo mi avesse ingannata..invece lui era proprio qui ad aspettarmi" mi voltai verso Musain e Froster.."Ora possiamo andare...per coronare questo nostro Amore o volete impedircelo? Ho fatto molto per ritrovarlo".
Guisgard
28-07-2014, 20.27.33
La carrozza era giunta.
Davanti ad essa si ergeva l'imponente Rocca del Tireo.
Il cocchiere aprì lo sportellino della vettura.
De Gur allora scese ed aiutò Elisabeth a fare altrettanto.
Quasi senza essersene accorto il barone si era ritrovato in quel luogo.
Pensò allora che davvero la magia ed il fascino di Simoyn erano vivi in quella donna e con il medesimo potere.
Raggiunsero il portone e un servitore li condusse alla festa.
Intanto nella sala continuava la sfarzosa cerimonia.
“Allora vi eravate già visti.” Disse Froster ad Altea. “Beh, potevate dircelo subito, milady.”
“Comunque nessuno qui vuole impedire il vostro sogno d'Amore.” Sorridendo Lhar. “Solo rinviarlo.”
“E ne varrà la pena!” Ridendo Froster.
“Sono sicuro che l'Amore potrà attendere.” Disse Musain con occhi freddi. “Molti poeti affermano che sia immortale... a differenza degli uomini invece...”
“Si, ora vi rivelerò il tutto...” Froster a Clio.
Ma proprio in quel momento uno dei servitori annunciò:
“Il barone de Gur!”
E davanti allo stupore generale tutti si voltarono.
“Barone de Gur...” compiaciuto e stupito il tiranno “... che onore... non immaginavo di vedervi... ma la mia meraviglia è comunque seconda alla felicità di avervi come mio ospite a questa festa.”
Oxuid fissò Elisabeth e sorrise enigmatico.
Altea
28-07-2014, 20.40.58
Fu annunciato un certo barone de Gur, con lui vi era una donna di un fascino particolare ed enigmatico..l' attenzione della folla si riversò su di loro, vi era confusione.
Portai il fuggitivo in disparte con Korshid..."O si approffitta ora...o è la fine..Musain ha detto una frase che dice tutto..l' Amore è Immortale..appunto dura pure dopo la morte..io vi ho avvisato, voi state ancora qui..si morirei per un uomo che mi ama davvero, ma sapete non è cosi...io me ne vado ora..voi se volete rimanere..fatelo".
Lo guardai in modo solenne, senza un minimo tentennamento...e presi la mano di Korshid e senza farmi notare uscii dal salone per raggiungere le scale e scendere.."Shamir ci aspetta fuori..non avremo problemi a uscire..come per entrare" la mia voce trapelava emozione...non cedere Altea, sii irremovibile come ti hanno insegnato.
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Già incontrato?
Poi mi prese un colpo al cuore.
Il porto.
Possibile che quella donna avesse incontrato il vero Imone, e lo avesse scambiato per lui?
Andiamo, è impossibile.
Magari si era già spacciato per Imone al porto, dopo la morte di mio cugino.
"Oh, non sono certo io a volervi trattenere.." Sorrisi "Un sogni d'amore va sempre assecondato..".
Ma Musain sospetta di qualcosa, quindi state al gioco!
Stava per annunciare la sorpresa, quando giunse De Gur con.. Trattenni il fiato: Lady Symon.
"Salute a voi.." Sorrisi "Benvenuti.. È un onore avervi con noi..".
elisabeth
28-07-2014, 20.47.31
Appoggiai la mia mano sulla sua e scesi dalla carrozza...sistemai un ricciolo ribelle....e guardai De Gur....come solo una donna innamorata poteva fare.......e vidi nei suoi occhi risplendere un'antica nostalgia.......solo un momento..solo il tempo di guardarmi e credere che non era mai cambiato nulla.....entrammo a palazzo....salimmo le ampie scale...dove nel salone c'era aria di festa.......ma da buon soldato quale ero stata...c'era tanta di quella tensione.....che pensavo di poterla toccare.......fummo annunciati...e il silenzio calò nella sala......riconobbi lady Clio...Froster......Oxuid che compiaciuto mi sorrise........per il resto speravo di rivedere Musain...e Rager..ma forse avevano altro da fare........era un momento particolare quello...mi strinsi di più al braccio di De Gur....." Vi ringrazio Lady Clio.....siete sempre stata cosi' gentile...ne parlavo con il Barone nel venire qui.....siete incantevole"....
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grazia
28-07-2014, 21.00.37
Pur non disturbando la discussione animata tra i tre cavalieri
la compagnia era ferma ad ascoltare.
Io ascolto con gli altri curiosa e mi par di capire che anche loro sono alla ricerca del famoso fiore azzurro e stanno discutendo su di esso.
Mi innervosisco, se non si spostano non possiamo entrare nel maniero,
chiedo ad Arwin cosa ne pensa < Arwin cosa ne dici:andiamo a chiedere loro di spostarsi?> Lui mi riferisce le parole dello scudiero
<Allora vado io,sono tre cavalieri e dinanzi ad una Dama dovrebbero inchinarsi o no?> Non aspetto risposta e piano con molta calma ed eleganza mi avvicino ai litiganti, guardandomi le spalle per accertarmi e sperando che, se necessario, qualcuno venga in mio aiuto.
Arrivo a una distanza di sicurezza e con molta calma mi rivolgo a loro
< Messeri sono arrivata fin qui da lontano, insieme ai miei amici> indico Arwin
< e vorrei, se voi foste così gentili da spostarvi, entrare nel castello per chiedervi asilo per la notte>
Faccio una pausa e li guardo, anche loro mi guardano curiosi forse o furiosi?
Ma continuo imperterrita < non voglio disturbare le vostre elucubrazioni ma se volete sapere quale fiore donare alle vostre amate> faccio finta di non aver capito il motivo della loro discussione < bene allora vi dico:donate una rosa rossa ad una donna passionale, un'orchidea ad una donna misteriosa e fredda e una margherita ad una donna semplice> convinta di aver ottenuto la lora attenzione mi fermo e aspetto la loro reazione.
Guisgard
28-07-2014, 21.14.44
Altea e Korshid, nonostante lo stupore di Guisgard, uscirono dalla sala per raggiungere il lungo corridoio che dava sulle scale.
Ma le due donne trovarono le porte chiuse.
“Lady Altea...” disse qualcuno alle loro spalle “... andate già via?” Avvicinandosi a loro Musain, per poi prenderle per mano. “Il bello comincia ora... venite...” e le condusse di nuovo nella sala.
Qui tutto, in un'atmosfera quasi incantata, sembrava attendere qualcosa.
“Sono venuto qui” de Gur a Froster “solo come privato gentiluomo e non col mio titolo nobiliare. Dunque ogni discorso sulla politica lo ignorerò.”
“Rilassatevi e godetevi la festa, barone.” Divertito Froster.
Guisgard assisteva a tutto ciò senza riuscire a comprendere cosa stesse accadendo.
Si voltò poi a cercare Clio con lo sguardo ma intorno a lui vi era solo vivace confusione.
Vide anche ritornare in sala Altea e Korshid insieme a Musain.
“Ebbene, sembra tutto pronto...” disse Froster “... avvicinatevi a me, mia cara...” porgendo la mano a Clio “... prego, signor Lhar...”
“Si, milord.” Annuendo questi.
Un cenno ai servi e le porte furono aperte.
Nella sala entrarono allora alcune figure.
Qualcuna correva, qualcun'altra danzava, qualcun'altra ancora suonava un flauto.
Altre poi spargevano petali di fiori ovunque.
Una di esse poi con un agile balzo raggiunse il centro della sala.
“Signori e signore...” annunciò Lhar “... per voi stasera lord Froster ha portato qui i più grandi mercanti di sogni... artisti straordinari giunti apposta per tutti noi dalla lontana Capomazda... ecco a voi la Compagnia dell'Aureo Giglio!”
Tutti applaudirono.
La figura al centro della sala cominciò a declamare:
“Senza sosta lo cercan qua, lo cercan là...
Capomazda tutta si strugge e dov'è non sa!
Che sia sbocciato dove il sogno divien sussurro,
questo meraviglioso ed inafferrabile Fiore Azzurro!”
E poi con un piccolo specchio, giocando con i riflessi delle candele, cominciò a diffondere ovunque giochi di bagliori screziati.
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Si conclude la prima parte intitolata L'asso di Picche.
Fine prima parte
Guisgard
29-07-2014, 00.57.55
Prologo
Le porte della sala si aprirono e tutti gli invitati della festa furono fatti passare in un salone adiacente, nel quale sorgeva il teatro privato degli antichi conti di Lortena.
Naturalmente i primi posti, quelli più ambiti, furono riservati a Froster, Clio, Lhar, Oxuid, de Gur, Elisabeth, Altea, Musain e infine al falso Imone.
Tutti gli altri si accomodarono nei posti successivi che riempivano quella piccola platea.
Sul palco presero poi posto i membri della Compagnia del Giglio Aureo, tutti col volto coperto da una delle tante maschere della Commedia dell'Arte, subito intenti a sistemare alcuni pannelli decorati per animare un rudimentale sfondo.
“Signori...” disse infine uno di quegli artisti all'aristocratico pubblico presente “... stasera siamo stati chiamati per allietarvi con una delle tante opere della Commedia dell'Arte... ma poi, malauguratamente, il copione su cui avevamo scritto trama, ruoli e atti dell'opera è andato perduto... forse a causa della memoria poco lucida di qualcuno dei nostri drammaturghi, o di qualche grave dimenticanza nel custodire il baule in cui conserviamo solitamente le varie sceneggiature, o magari solo perchè qualcuno dei nostri autori stamani si è svegliato senza la benevolenza di madama Ispirazione...” scuotendo il capo “... fatto sta che mentre preparavamo maschere e costumi ci siamo accorti di non avere più una storia da rappresentare...” chinò il capo, per poi rialzarlo lesto un attimo dopo.
Una capriola sul palco, un salto all'indietro ed un vistoso inchino rivolto all'uditorio.
“Ma annullare il nostro spettacolo non sarebbe forse un delitto?” Continuò sorridendo da sotto la sua vistosa maschera. “Dopotutto, se non possiamo attingere dalla Commedia dell'Arte, lo faremo dalla vita reale, che infondo altro non è che l'Arte della Commedia!” Assumendo una posa teatrale. “Allora ci verremo incontro, miei signori. Noi narreremo a voi una degna storia, con tutti i canoni, le regole, i tempi, contrattempi, imprevisti, probabilità e colpi di scena. Il tutto al servizio di un finale meritevole di tal nome. Mentre invece voi, dame e messeri, aggiungerete a tutto ciò i personaggi, dove ciascuno di voi presterà volto e cuore ad uno di essi, consentendogli di vivere un'avventura degna di un romanzo.”
In quel momento un secondo artista apparve sul palco, con in mano un grosso cappello colmo di tanti bigliettini, ognuno ripiegato su stesso.
Con un agile balzo raggiunse la platea e cominciò a girare tra i vari spettatori.
“In quel cappello” fece l'artista che aveva parlato sul palco “ci sono i ruoli per la nostra storia. Ognuno di voi che vorrà impersonare una delle tante parti consentite non dovrà fare altro che pescare uno di quei bigliettini. Chi invece desidererà essere semplicemente se stesso in questa nostra rappresentazione, potrà tranquillamente ignorare quel cappello ed il suo contenuto.” Un nuovo inchino e svanì dietro il sipario, mentre il suo compagno continuava a girare fra i posti della platea e offrendo un ruolo a ciascuno dei presenti per quel misterioso ed insolito spettacolo.
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Presi posto accanto a Froster, osservando la scena.
Amavo il teatro, da sempre, era capace di trasportarmi in un altro tempo e nei posti più lontani.
E anche quella volta fece il suo effetto.
Ascoltai divertita il discorso dell'artista.
Noi dovevamo impersonare la storia?
Guardai il cappello passare, con i suoi bigliettini in mostra.
Se volevo essere me stesa dovevo ignorarlo.
Ma io portavo già una maschera, anzi due.
Chi era la vera me stessa?
Il famigerato Lupo Nero? La dolce dama accondiscendente? La contessina intransigente? La ragazzina che si esercitava a combattere con suo cugino?
Come potevo interpretare me stessa, se solo definirmi era complicato?
E poi, volevo davvero che quella gente mi conoscesse veramente?
Forse, pensai, portare una vera maschera sarebbe stato più facile, sarebbe stato liberatorio.
Mi morsi inavvertitamente il labbro con aria divertita.
E se pescassi una parte che non ti piace? Pensai.
Beh, farò del mio meglio.
Per un momento i miei occhi incrociarono quelli del falso Imone e sorrisi, mentre pescavo un bigliettino dal cappello.
Guisgard
29-07-2014, 02.01.31
Nella sala c'era una vivace curiosità.
Froster, divertito, fu il primo a pescare il biglietto dal cappello che quell'artista faceva passare tra i vari posti a sedere.
E quando fu sul punto di leggere ad alta voce ciò che su di esso era scritto, l'artista subito lo ammonì.
“Milord...” disse sorridendo, con i suoi occhi vispi celati dalla maschera “... nessuno oltre voi deve conoscere ciò che nel bigliettino è riportato... altrimenti non vi sarà possibile entrare nella storia.”
“Ma certo, certo...” ridendo il rozzo tiranno.
E quel cappello continuò a scorrere fra i vari spettatori, fino a quando raggiunse Clio.
E dopo un istante la ragazza pescò il suo bigliettino.
Bigliettino che così recitava:
“Son la Sorte, oppure il Destino
e come ti vedo sei nel bigliettino.
Abile spadaccina o maestra d'armi,
così, se poi lo vorrai, potrai sfidarmi.
Ma anche, perchè no, audace piratessa
e allora la tua vita non sarà più la stessa.”
Aprii il bigliettino e sorrisi.
Beh, pensai, mi era andata bene, combattere era una delle poche cose che sapevo fare bene.
Restai a pensare un po', mentre osservavo il cappello fare il giro della stanza.
Immaginai una storia, un personaggio a cui prestare corpo, voce e cuore.
Una piratessa? Pensai, divertita.
Non avevo mai pensato di darmi alla pirateria.
Così come non avevi mai pensato di diventare un Brigante, o sbaglio?
Effettivamente...
Restai a fantasticare sul personaggio da interpretare, mentre l'aria divertita aveva contagiato la sala.
Mi chiesi cosa stesse pensando Musain o Oxiud.
Certo che, pensai, una sortita dei Lupi in quarto preciso momento sarebbe perfetta.
Altea
29-07-2014, 15.34.37
Mi alzai in piedi ridendo verso le persone presenti e i teatranti.."Questa è una farsa..sapete.. iniziai una avventura e chi me la propose disse io come molti altri dovevo trovare il finale di una storia..dovevo portarla io a compimento..io, infatti, ho dato tutta me stessa per portarla a compimento..ma che succede ora? Oh, è uno scherzo...volete io cambi la mia vita? Ciò che sto cercando?".
Guardai l' uomo col cappello..."Mi chiedo come voi, senza conoscermi..senza sapere i miei desideri e ideali, quali sono i miei sogni potete darmi una storia o un personaggio da interpretare..a pochi è dato leggere nel cuore, nelle passioni e nei desideri..sono contenta per voi che riuscite a farlo...ma io sono certa voi non sapete leggere nei miei...potete proseguire...".
Mi risedetti prendendo la mano a Korshid.
elisabeth
29-07-2014, 18.09.02
Pochi momenti per qualche sorriso di circostanza......De Gur disse solo due parole che esprimevano tutta la sua disapprovazione.....fummo invitati in una sala più grande dove era allestito un teatro...probabilmente per l'occasione......stranezza...avevano perso il copione, e con inchini e sobbalzi....ci spiegò il da farsi.....liberi ovviamente di parteciparvi oppure no........ero seduta tra De Gur e Oxuid.......e la cosa pazzesca era che mi stavano proponendo qualcosa che facevo da quando ero nata......strano destino il mio....nasco femmina e vivo da uomo.....torno donna e somiglio perfettamente ad una persona che non conosco..prendendone per certi versi la sua persona.........in quel momento che cosa sarebbe cambiato ....nulla.......alzai....lievemente la voce perche' mi sentisse Oxuid......" Ditemi De Gur....metterete la mano insieme a me nel cappello ?.........mi seguireste nel cambiamento...o preferite....conoscere....la storia che abbiamo iniziato ?..."....
Guisgard
29-07-2014, 18.14.45
L'artista sorrise a quelle parole di Altea.
“Milady...” disse “... spesso quel che si ha nel proprio cuore viene palesato con parole o gesti semplici e in questi casi comprendere attraverso ciò la natura del cuore non è poi così difficile... ma non è certo mia intenzione contraddire le vostre convinzioni... se vi aggrada potete portare voi stessa nella nostra rappresentazione, dunque... siamo qui riuniti per diletto, milady e nessuno è spinto a fare ciò che non desidera...” mostrò un lieve inchino e proseguì poi per distribuire i bigliettini del suo cappello ai presenti nella platea.
Arrivò così davanti ad Elisabeth e a de Gur.
“Chissà...” mormorò il barone “... magari può essere divertente partecipare a questo gioco... di certo lo sarà di più che ascoltare il padrone di casa ed i suoi fedeli servi...” in modo che tutti sentissero “... e forse può essere interessante conoscere in che modo questi artisti sapranno cucirci addosso una parte per il loro spettacolo... ma se vi aggrada, milady, potremmo sempre essere noi stessi in questa rappresentazione... cosa ne dite?”
Clio intanto aveva pescato il suo biglietto da quel cappello, mentre intorno a lei l'eccitazione e la curiosità di quegli spettatori verso l'imminente spettacolo era sempre più forte.
Froster guardò la ragazza e fu quasi tentato di chiederle del biglietto, ma la presenza vigile di quegli artisti alla fine lo scoraggiarono da ogni proposito.
Infine il cappello arrivò davanti a Guisgard.
“E voi non pescate nessun bigliettino, messere?” Chiese Musain. “O forse nello spettacolo che ci attende volete continuare ad impersonare la stessa parte? Eppure, no so, vedendovi sono spinto a credere che in voi ci sia la stoffa del commediante... sono certo che siete in grado di soddisfare il ruolo che in quel bigliettino è stato preparato per voi.”
“Come possono questi attori” sorridendo tiepidamente l'impostore “conoscere la nostra indole?”
“Cosa vi costa provare dunque?” Fissandolo Lhar.
“Tutti ci siamo prestati a questo gioco...” intervenne Oxuid “... volete forse restare a fare da semplice spettatore, messere? Suvvia, anche vostra cugina ha pescato il suo bigliettino.”
Guisgard allora allungò la mano e pescò il suo bigliettino.
Poi lo aprì e conobbe la parte che quella compagnia di artisti, o forse il Destino, aveva preparato per lui.
Mi guardavo in giro, osservando la reazione degli altri invitati.
Era un gioco, infondo, e forse poteva essere divertente, dimenticare chi si è davvero e rinascere dietro una maschera.
Froster moriva dalla voglia di sapere cosa avessi pescato, glielo leggevo in faccia, ma mi limitai a sorridere, senza finzioni.
Musain era vicino al finto Imone, di cui continuavo ad ignorare il nome, e vidi che anche lui aveva pescato un bigliettino.
Mi chiesi cosa ci fosse scritto, cosa la rappresentazione avesse in serbo per lui, e per noi tutti.
Mi univo alla curiosità dei presenti, nel domandarmi come avrebbero fatto quegli artisti a farci calare nella parte.
Probabilmente, bastava aspettare.
elisabeth
29-07-2014, 18.52.06
Guardai De Gur.........e sorridendo...." I giochi sono sempre molto eccitanti...favoriscono la nostra intelligenza.....la strategia infondo e' un gioco...e il piacere e' il gioco del coinvolgimento......se cambierete con me....allora si può tentare....ma se voi non lo farete....io potrò essere tanto Elisabeth quanto Symoin.........."......chiamai l'attore...e mi porse il cappello....." De Gur.....facciamolo insieme....."....
Altea
29-07-2014, 18.52.41
"E.." sospirai guardando il finto Imone Marsin "lui aveva la mia stessa idea vedo..ma si è fatto coraggio..il mio Amore.. allora venite, non posso essere da meno di lui" e gli accarezzai il viso e lo guardai nei bellissimi occhi azzurri..già forse lo avrei visto per la ultima volta.."Avanti.., non vorrei sembrare troppo noiosa o monotona".
Mi avvicinai all' uomo e presi il biglietto e lo aprii.
Guisgard
29-07-2014, 19.04.43
L'artista porse il cappello con i bigliettini a de Gur che ne pescò uno.
Poi fece lo stesso con Elisabeth.
E nel biglietto pescato dalla donna vi erano queste parole:
“Strega o fata, dice il Fato
e saperlo ora non ci è dato.
Circe, Medea oppure Didone,
è la Sorte che ha scelto il copione.
O anche chissà, una ricca cortigiana.
Bella, adulata e discendente di Diana.”
Guisgard
29-07-2014, 19.16.24
Guisgard fissò Altea e le sorrise.
La principessa scelse poi il suo biglietto nel cappello.
E il biglietto questo recitava:
“Ricca dama presso i Taddei,
nella terra di Dio, senza altri dei.
Tra la nobiltà di quelle antiche terre,
sorte dai sogni, da sfarzo e dalle guerre.
Ma se vuoi sarai una libera avventuriera,
audace, bella, senza padroni e senza bandiera.”
elisabeth
29-07-2014, 19.21.10
Vidi De Gur leggere il suo biglietto......e io aprii il mio.......Il Destino non deludeva mai.....infondo Symoin era a detta di alcuni una maga....conosceva il mondo dell' occulto.......e allora Bella adulata e discendente di Diana........" Spero che il vostro bigliettino sia piacevole quanto il mio .....De Gur..."....e appoggiai il mio capo sulla sua spalla.....
Altea
29-07-2014, 19.25.23
Lessi il biglietto ad alta voce.."Oh una scelta difficile..io ho uno spirito avventuriero..da sempre..ma essere una ricca Dama dei Taddei..sempre bella comunque" sorrisi ironica visto solo alla avventuriera si dava della bella "è un onore essere una donna importante a Capomazda...e sia...sarò una Dama presso i Taddei" e mi sedetti vicino al falso Imone e lo guardai baciandolo poi con passione e sussurandogli "E voi non dite cosa sarete..sempre misterioso..ormai mi ero abituata a voi". Osservai Musain..."Eh..non avevate ragione..l' Amore non è Immortale...io e lui ora potremmo dividerci sicuramente proprio quando ho iniziato ad amarlo follemente" e lo guardai bisbigliandogli nell' orecchio.."Questa non è finzione..fin dal primo giorno mi toglieste il pugnale" e sorrisi guardando Korshid, magari ella poteva diventare la mia dama di compagnia.
Guisgard
29-07-2014, 20.58.15
L'artista allora apparve di nuovo dal sipario e salutò la platea con un vistoso invito.
“La nostra storia comincia così... in tempo fiabesco, ma reale... e con un viaggio...” disse “... in una città misteriosa, di cui tutti parlano, ma che pochi hanno visto davvero... tre uomini... un chierico, un notaio ed un cavaliere... inviati dall'Arciduca di Capomazda per un'importante missione diplomatica...” in nuovo inchino e il tutto cominciò.
Antefatto
I tre uomini raggiunta la favolosa città, nel cuore di un mattino avvolto da un cangiante bagliore multicolore e rapiti dal suo incredibile e quasi ultraterreno splendore, furono poi condotti nel cuore di quel mondo principesco, dove sorgeva la più superba e magnifica di tutte le sue costruzioni, il grandioso Palazzo Reale di Gioia Antiqua.
La sontuosa costruzione era orientata con la facciata principale verso Est, come le antiche chiese Cristiane, dove su una pianta cruciforme, con al suo centro il corpo principale del palazzo, prendevano ad erigersi otto alte e slanciate torri ottagonali, che sembravano fungere da guardiane dell'intero e nobile edificio.
Al centro, collegato col palazzo vero e proprio, sorgeva un monumentale dongione, che superava per dimensioni tutte le altre torri circostanti.
Questi pinnacoli, con al centro il titanico torrione, apparivano, con la loro eleganza e l'armoniosa disposizione che soddisfava tutte le più chiare norme di un'estetizzante perfezione matematica, quasi come una corona atta a racchiudere la parte più aristocratica dell'intero complesso.
Perchè se l'esterno dell'edificio, con la sua ossessiva ricerca di eccellenza geometrica e cabalistica, risultava in qualche modo spoglio di ogni eccessivo fasto e pomposità, fatta eccezione per un rivestimento di mattoni dalle differenti screziature cromatiche, l'interno invece di quella reggia si presentava animato da uno sfarzo dai tratti fiabeschi.
I tre uomini, condotti da servi e valletti abbigliati con abiti ricchissimi, furono introdotti, attraverso un ampio atrio ricco di statue di purissimo marmo prima e un lungo e sontuoso corridoio dalle pareti abbondanti di affreschi poi, in una maestosa sala longitudinale, il cui interno era scandito da due fila di colonne in granito rosso.
E su ciascuna colonna si apriva una finestra a bifora che consentiva alla luce del giorno di inondare quell'ambiente, esaltandone così la preziosa e variopinta decorazione.
Su tutto il soffitto, racchiuso da robusti archi a tutto sesto ricoperti da foglie d'oro, figuravano preziosi mosaici dalle tessere vitree, capaci di generare, a contatto con la luce, intensi e perenni scintillii.
Il pavimento poi non era da meno a tutta quella sontuosità, costituito da grandi lastre rettangolari marmoree in giallo antico, incorniciate da fasce di marmo di un verde ellenistico.
Anche le pareti apparivano rivestite da preziosi e magnifici marmi policromi.
E le incrostazioni marmoree delle pareti, dei pavimenti, unite allo splendore delle colonne, colpite dai potenti e fulgenti fasci di luce che attraversavano le finestre, generava straordinari e magici effetti policromatici, dissolvendo in un superbo sfolgorio di luminosità e colori i confini spaziali di quel luogo, donandogli fattezze quasi ultraterrene.
Rapiti da tutto questo splendore, i tre messi arrivarono in fondo alla sala, ritrovandosi allora di fronte ad una piccola aula separata dal resto di quell'ambiente da tredici colonne in marmo bianco.
Al centro di essa, in una piccola nicchia absidata, un velo celava una figura slanciata ed elegante.
“Parlate, dunque.” Disse una voce di donna dal lieve accento straniero.
“Altezza...” col capo chino il notaio “... veniamo a nome di Sua Signoria Cattolica l'Arciduca Dominus, signore di Capomazda e vassallo della Chiesa Romana... egli domanda la vostra mano, mia regina, portandovi in dono le sue terre e la sua nobile persona.”
“Ho udito” fece la regina col suo caratteristico accento “che il vostro signore però non è il legittimo duca di Capomazda.”
“Altezza, egli è nobile e nelle sue vene scorre il medesimo sangue dei suoi grandi avi, come il leggendario Taddeo I, suo figlio Ardea de' Taddei e Ardeliano il Grande.” Rivelò il notaio.
“Eppure” replicò la sovrana da dietro quel velo “non era destinato a lui il Trono Gigliato, come voi chiamate il seggio dei vostri Arciduchi, ma a suo nipote che invece ha spodestato.”
“Non è così, Altezza...” alzando timidamente lo sguardo il notaio “... suo nipote fu rapito tempo fa, quando era ancora un bambino, durante il soggiorno di suo zio, Taddeo l'Austero, a Sygma... e dunque l'elezione ad Arciduca del nostro signore è legittima e riconosciuta anche da Sua Grazia il Vescovo.”
“Un servitore” fece la regina “si lega al suo padrone per mille motivi... la paura, l'ignoranza, l'interesse...”
“Mi è concesso parlare, Altezza?” Chiese il chierico.
“Parlate.” Rispose la regina.
“La mia presenza qui” spiegò il chierico “è testimonianza del riconoscimento e dell'appoggio che Sua Grazia il Vescovo ha concesso all'Arciduca Dominus... dunque la sua elezione è legittima e riconosciuta sia dal Diritto Reale, sia dal Diritto Ecclesiastico.”
“Perchè vuole sposare una donna che non conosce?” Domandò la regina. “Per le mie ricchezze, immagino. Non certo per Amore.”
“Altezza...” intervenne il notaio “... l'Amore che muove il mondo è un'invenzione dei poeti e dei bardi... quello passionale e travolgente che fa scoppiare guerre o distrugge regni alberga solo fra i versi delle poesie e fra le pagine dei romanzi... esso non è altro che l'idillica e romantica rappresentazione dell'infatuazione giovanile, che arde presto con vigore, ma che poi si dissolve in breve tempo. L'Amore invece, quello vero, è il naturale compresso tra due animi affini che con affetto decidono di trascorrere insieme la propria vita. A far girare il mondo vi sono ben altre cose e molto più importanti. E su queste cose Sua Signoria fa leva per convincervi ad accettare la sua richiesta di nozze, Altezza.”
“Mi hanno parlato” mormorò la regina “di un'antica maledizione che flagella i Taddei... un oscuro incantamento che ha causato la terribile morte di coloro fra essi che scelsero invece di innamorarsi liberamente. Egli dunque non teme ciò?”
“Sono solo leggende e antiche superstizioni, Altezza.” Disse il notaio. “Antiche dicerie frutto d'ignoranza e sorte in tempi remoti. Capita spesso che attorno a nobili e potenti signori il folclore popolare ricami storie inverosimili che poi col tempo maturano in veri e propri miti o leggende.”
“Il vostro signore da adito alla Ragione dunque e non al cuore.” Sentenziò la regina.
“Sicuramente, Maestà.” Annuì il notaio.
“E sia...” mormorò la sovrana “... se è allora disposto a portarmi in dono il suo ducato, non avrà dunque difficoltà a soddisfare la mia richiesta... chiedo un pegno per la mia mano.”
“Un pegno?” Ripetè il notaio, per poi voltarsi verso il chierico ed il cavaliere.
“Si.” Annuì la regina.
Un'ancella si avvicinò ai tre con in mano un bellissimo e prezioso vaso d'oro.
“Direte al vostro padrone” continuò la sovrana “che la regina di Gioia Antiqua accetta la sua richiesta di nozze, purché riempia con un pegno questo vaso d'oro.”
“Ho facoltà di parlare, Altezza?” Chiese il cavaliere.
“Parlate.” Acconsentì la donna.
“Qual'è il pegno con cui riempire questo vaso, mia regina?” Domandò il cavaliere.
“Il Fiore Azzurro.” Rivelò la regina. “Dite al vostro signore che solo se riuscirà a riempire questo vaso con il Fiore Azzurro avrà diritto alla mia mano.”
I tre uomini si scambiavano sguardi perplessi.
“E' tutto.” Concluse la sovrana, per poi svanire oltre quel velo che l'aveva nascosta per tutto il tempo.
E i tre messi dell'Arciduca, portando con loro il vaso d'oro, lasciarono il palazzo e poi la città, per ritornare a Capomazda.
La Donna di Fiori
Capitolo I: Il mostro di Capomazda
“Un basso suono di terremoto si fece udire, un rombo sotterraneo; e poi tutti trattennero il fiato, mentre impacciata di cavi pendenti, di ramponi e di lance, una grande forma balzava per il lungo, ma obliquamente sul mare.”
(Herman Melville, Moby Dick)
La città di Amoros, racchiusa tra i fiumi Calars e Volotronus, con la sua caratteristica forma a Croce, era animata quella mattina da una vivace agitazione.
Nelle locande, per le strade, tra i banchi del mercato, davanti alle botteghe, in ogni piazza e persino nello spiazzale della chiesa principale, quella dedicata all'Arcangelo Michele, circolavano voci riguardo a strani fatti accaduti attorno alla capitale Capomazda.
“Vi ho detto” disse un uomo agli altri seduti con lui nella locanda “che hanno cercato di abbatterlo, ma i colpi di mortaio non arrivavano a colpirlo.”
“E come può essere?” Chiese uno di quelli seduti.
“Perchè è schizzato in volo in un momento!” Rispose l'uomo.
“Questa poi...” un altro dei presenti “... come può volare? Che assurdità...”
Altri risero.
“Non ho mica inventato io questa storia!” Risentito l'uomo. “Tutti ormai ne parlano ad Amoros! E la notizia è giunta da alcuni mercanti che si son fermati qui di ritorno da Solpacus!”
“Ma allora di cosa si tratta?” Domandò un altro.
“Io mi sono fatto la mia idea...” mormorò l'uomo.
“Avanti, dilla anche a noi.” Un altro di quelli che ascoltavano.
“Beh, deve trattarsi di un drago.” Sentenziò l'uomo.
“Un drago?”
“Ah, hai il concime nella testa!”
“E noi qui che lo stiamo anche ad ascoltare!”
“Che il diavolo mi porti se mi sono inventato io questa cosa!” Sbottò l'uomo. “A Capomazda lo credono in tanti ormai! Diversi testimoni infatti affermano di aver visto quella cosa adagiarsi sulla campagna, scorrere lieve sulle acque di un fiume e schizzare poi in volo appena vistasi attaccata! Secondo voi cos'altro può essere se non mostro volante?”
“I draghi sputano fuoco si dice...” mormorò un altro di quelli.
“E infatti anche questo misterioso mostro volante sembra in grado di farlo!” Annuì l'uomo. “Figuratevi, ha vomitato fuoco su una torre piena zeppa di arcieri intenti a bersagliarlo con i dardi! Ve lo dico io... è un drago! Di quelli che si leggono nelle antiche leggende!”
“E cosa fanno ora a Capomazda?” Domandò un altro ancora.
“Ho udito che hanno messo una taglia su quel mostro!” Rivelò l'uomo. “Chiunque riuscirà ad abbatterlo o a fornire qualche testimonianza utile ai soldati del duca riceverà una profumata ricompensa.”
Tutti, a quelle parole, restarono colpiti.
“Credetemi...” l'uomo a tutti loro “... in tutto il ducato non si fa che parlare di questo misterioso e terribile mostro...”
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Altea
29-07-2014, 23.18.53
Quella mattina mi alzai presto, ero intenzionata a farmi un bel giro a cavallo nella foresta...a volte le giornate possono trascorrere senza fine a Capomazda e, fortunatamente, avevo a disposizione molti diversivi, eppure qualcosa mi mancava o forse mi annoiava.
Petronilla, la mia dama personale di compagnia nonchè balia, bussò alla porta e le dissi di entrare..ovviamente la colazione era servita a letto e in camera.
"Potete poggiare sul tavolo di ebano" e mi alzai correndo dal letto, con disappuno di Petronilla visto ero famosa per l'animo irrequieto e particolare che per qualcuno era eccessivo alla corte dei Taddei.
"Ma che bontà, la cuoca ha superato se stessa" e mi sedetti gustando la colazione.
Petronilla scuoteva il capo e le sorrisi immaginando ciò che pensava..troppo avidamente Altea.."Oggi vorrei andare nella foresta col mio cavallo, ovviamente dopo la Santa Messa e il Rosario, ma mia madre dice non posso...io credo sia una finzione, frutto di qualche mente troppo fervida di immaginazione..un drago. Io e il mio maestro riteniamo sia un animale venuto da qualche posto esotico..chissà" dissi con aria sognante sorseggiando il thè "magari un affascinante e selvaggio pirata proveniente da una isola misteriosa e sconosciuta l'ha portata qui come trofeo".
La buona donna era esasperata e si sedette guardandomi e sorridendo leggermente..e mi ricordai dovevo nascondere quel libro di avventure che tanto amavo ma i miei genitori ritenevano profano..era proprio sul comodino.
Petronilla mi aiutò a vestirmi ma erano abiti sontuosi.."Sapevo..anche oggi niente corsa a cavallo" mi rabbuiai ma ella mi accarezzò dolcemente il viso come una madre...e non come la mia vera madre disinteressata che avevo.
Eccomi..sono Altea..giovane ricca dama alla corte dei Taddei..con un padre che mi donerebbe il mondo intero e una madre che, avendo avuto solo cinque figlie, pensava unicamente oltre ai vestiti a darci in sposa ai migliori partiti della corte...impresa non facile, ovviamente, con me..soprattutto per la fama della mia indole ai loro occhi incomprensibile.
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Il vento del Sud mi accarezzava il viso, mentre, ferma sulla linea di prua, osservavo l'orizzonte: un'infinita distesa più blu dei miei occhi.
Li chiusi per un momento, assaporando il profumo del mare, la carezza del vento, il sussurro della libertà.
Avevamo viaggiato a lungo, ricoprendoci di gloria o infamia a seconda dei punti di vista.
Ormai, nei porti dalle Flegee alle isole più lontane, tutti conoscevano la mia Hydra, e forse in molti avevano dimenticato la vecchia Clio.
Non che avesse più importanza, ormai.
Quella ragazzina sfortunata non esisteva più.
Se mi avessero preso non ci sarebbero andati per il sottile, pur non riconoscendomi.
Non serbavo più rancore, dopotutto, grazie a tutto quello ero diventata la Clio di adesso.
Certo, non era stato facile, ma ogni sforzo mi era stato ripagato. Il rispetto era stata la conquista più grande.
Quel rispetto che non avevo mai avuto in quel maledetto palazzo.
Non mi mancava la mia vecchia vita, ormai era come sbiadita e cominciavo a credere fosse un sogno.
Una cosa sola continuavo a invidiare alla vecchia Clio, pensai, con una stretta al cuore.
E pensare che lei non ci dava così tanto peso.
Ma avrei barattato fino all'ultima pietra preziosa nascosta sull'Hydra, in cambio di una di quelle serate d'estate, le risate, i discorsi che non finivano mai.
Quel dolce e doloroso pensiero mi colpì in pieno, come una rapida folata di vento, costringendomi ad aprire gli occhi e sorridere, mio malgrado.
"Sii felice.." sussurrai al vento, quasi potesse fare da messaggero e giungere alla sua porta.
Accarezzai dolcemente il pesante legno della balaustra, e solo in quel momento mi resi conto che la lancia era tornata.
Lasciai che le onde continuassero a lambire i miei ricordi, i miei pensieri, e mi diressi sul ponte a passo spedito.
Il mio primo ufficiale era già in compagnia dell'esploratore.
Aspettavano solo me.
Salutai entrambi con un cenno e mi appoggiai al parapetto.
"Allora? Quali notizie porti dalla terraferma, Lius?" chiesi al marinaio appena rientrato sulla nave.
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Guisgard
30-07-2014, 18.02.12
La lancia raggiunse la fiancata dell'Hydra e venne poi issata su con delle robuste cime, permettendo così ai marinai di scendere sul ponte.
“Capitano...” disse Luis a Clio e salutandola portando la mano all'altezza della fronte “... beh...” guardando poi verso la grande distesa blu che li circondava “... lungo le coste Fleegesi credo sia in atto un bel acquazzone e forse per questo che scarseggiano così tanto navi all'orizzonte...”
“Andiamo, Luis...” scuotendo il capo Yanos “... un acquazzone o anche un temporale non può durare giorni interi... e ormai è una settimana che non avvistiamo una nave mercantile o da trasporto...”
“Le uniche due imbarcazioni viste negli ultimi cinque giorni” intervenne Abriz “sono state una fregata ed un vascello... insomma navi piene zeppe di mortai e soldati...”
“E questo non vi dice nulla?” Fissando tutti loro Zarat. “Ormai tutti lo temono. Ne sono terrorizzati. Per questo si tengono lontani dal mare aperto.”
“Di cosa diavolo stai parlando?” Voltandosi verso di lui Abriz.
“Del mostro...” rispose Zarat “... ecco di cosa... gli ultimi ad averlo visto sono stati due pescatori la cui barca è finita al largo dopo una pioggia improvvisa... uno solo di loro si è salvato, ripescato poi due giorni dopo da un peschereccio... raccontava di un mostro capace di scorrere rapido sulle acque e di librarsi poi in volo con la medesima velocità, sollevano gigantesche orme che hanno così travolto la loro barca...”
“E se esiste davvero questo fantomatico mostro” replicò Yanos “perchè allora noi non siamo mai riusciti a vederlo?”
“Siamo stati fortunati...” mormorò Zarat “... fortunati... ma non bisogna sfidare troppo madama Fortuna...”
Guisgard
30-07-2014, 18.25.10
Petronilla scosse il capo a quelle parole di Altea.
“Un pirata...” disse con vago disappunto “... che assurdità!” Esclamò poi. “Leggete troppi romanzi, voi.” Fissandola. “Quanto al mostro, dubito davvero che qualcuno possa condurlo da un luogo all'altro della Terra, visto che, a detta di coloro che l'hanno in qualche modo intravisto, si tratta di una creatura fuori dall'ordinario in fatto di dimensioni. Ed anche feroce, aggiungerei. Visto i danni che ha causato al piccolo porto fluviale sul Volotronus, ad uno dei torrioni di avvistamento lungo la brughiera, dove ha letteralmente dato fuoco ad un intero manipolo di arcieri e senza dimenticare poi gli armenti ed i greggi che spaventa e disperde quando compare all'improvviso fra le nuvole.” Si fece il Segno della Croce. “E tutto sommato la cosa non dovrebbe stupire più di tanto, poiché anche nelle Passioni di molti Santi compaiono animali simili... San Giorgio ha ucciso un drago e lo stesse fece San Colombano, trasformando poi quel luogo nel suo eremo.” Sorrise ad Altea. “Suvvia, ora basta parlare di queste cose. Appena terminerete di fare colazione scenderemo nel cortile. Oggi Sua Signoria mi sembra piuttosto impaziente. Credo attenda qualcuno di molto importante.”
Altea
30-07-2014, 18.36.39
Ascoltavo le parole di Petronilla..neppure lei mi capiva per nulla, nonostante fosse cosi buona.."Avete dimenticato San Michele Arcangelo...pure egli sconfisse un drago..che in verità era un demonio" presi il santino del mio santo protettore e mi feci il segno della croce per rimanere a fissarlo e riporlo nel mio diario prezioso.
E ora non si doveva più condurre una vita normale a causa di quel drago, scossi il capo..non poteva essere.
"Oh, una persona importante..vi sono pure mie sorelle?" mi alzai pensando almeno avrei avuto un diversivo ma mi chiedevo chi potesse mai essere, aprii la porta non ascoltando le parole di Petronilla che mi seguiva velocemente e camminai per i lunghi corridoi e scesi le scale per trovarmi in cortile e mi venne incontro una delle mie sorelle...la maggiore e con cui ero più affine la bella e glaciale Costanza..."Ci sono novità? Lady Petronilla dice è arrivato qualcuno di importante".
Ascoltai attentamente i membri della ciurma.
Quella non era gente facilmente impressionabile, anche se i marinai tendevano a credere a miti e leggende.
"Non siamo obbligati a restare qui.." commentai infine "L'ultima cosa che ci serve è finire in mezzo ad una guerra, o farci immischiare in faccende che non ci riguardano.. come un mostro marino alato.." risi appena "Ma siamo in mare aperto da troppo tempo, e sta finendo il vino.. C'è un porto sicuro? Possiamo fermarci un paio di giorni, e progettare una nuova rotta.. o cambiarla subito e sperare che il prossimo mercantile che incontreremo venga da Solpacus o da Lortena.." sorrisi "Ma preferirei far porto.. abbiamo viaggiato tanto, e un po' di riposo non può farci male.. tanto più se c'è un terribile mostro al largo.." con enfasi, per poi sorridere "O no? Ma l'ultima cosa che voglio è finire dalla padella alla brace... O il porto è sicuro, o ce ne troviamo uno da un'altra parte..".
Guisgard
30-07-2014, 18.42.04
Grazia si avvicinò ai tre cavalieri e questi smisero subito di discutere.
“La questione” disse uno dei tre a Grazia “è molto più complicata, damigella...”
“Si, infatti discutiamo sul leggendario Fiore Azzurro...” fece il secondo.
“In particolar modo su che tipo di Fiore Esso sia...” intervenne il terzo “... perchè solo così potremo entrare al castello...” indicando il maniero poco distante.
“Perchè anche noi, come voi siamo diretti al castello.” Disse il secondo cavaliere. “Ma la castellana, di cui noi tre siamo innamorati, ha detto che sceglierà fra noi solo colui che sarà in grado di rivelargli l'aspetto del Fiore Azzurro...”
In quel momento anche Arwin si avvicinò a Grazia e a quei cavalieri.
elisabeth
30-07-2014, 19.28.16
C'e' un'isola poco a largo di Capomazda......visitabile via terra solo quando c'e' la bassa marea.......In quell'isola dove il bosco e' sovrano ....vivo Io..... Elisabeth... principessa di quell'isola.....dedita alla Dea Diana.........Con me ci sono ancelle e un servitore che mi segue da quando il tempo si ricorda...della mia venuta al mondo.........Principessa dei boschi conosco la Dea Madre e consacrata al culto dell'acqua.....vivo i laghi del luogo....un uovo di drago venne deposto nel tempo...ed egli ora vive.....nelle segrete del mio castello...egli per me......e' un amico fidato...difenderebbe la mia vita a costo della sua.........
C'era profumo di pane fresco....era Armida....una delle mie ancelle......" Sei sempre così devota.....e pronta...leggi nei miei sogni...e il pane fresco mi ha messo di buon umore...."...mi tirai su......e presi una pagnotta fragrante......" E' tempo di sostituire i ceri nel Tempio e ovviamente bisogna togliere la vecchia cera.......stasera ci sarà la luna piena...e dobbiamo consacrare il Tempio....fammi preparare il bagno e così sarò pronta...."......il sole illuminava la mia stanza....scesi dal letto e mi affaccia alla finestra......il bosco era profumato.......e i fiori erano così rari e preziosi che decisi......di scendere e portarne qualcuno in camera..........
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Guisgard
30-07-2014, 19.32.02
“In verità” disse Costanza ad Altea “Sua Signoria sembra aspettare qualcuno... e con molta impazienza dire... però non è giunto nessuno al palazzo...” sorrise “... chissà, magari Sua Signoria attende qualcuno dei suoi ufficiali per avere notizie sul mostro...” rise con fare civettuolo “... e alcuni ufficiali sono davvero affascinanti... dovresti scegliertene uno anche tu, sai? Siamo in età da marito ed i buoni partiti chi arriva prima poi se li prende...”
“Madamigelle, vi prego!” Esclamò Petronilla.
“Cosa ho detto mai di male?” Fissandola Costanza. “Anzi, sono certa che anche Altea ha messo gli occhi su qualche bell'ufficiale... quanto a me... andrebbe benissimo anche un sottufficiale, purchè nobile e ricco di famiglia.”
Guisgard
30-07-2014, 19.38.58
Ma proprio mentre Clio parlava ai suoi uomini, dalla stiva arrivò qualcuno.
“Ecco il signor Samoa...” disse Yanos, indicando l'uomo uscita dalla stiva “... lui è uomo di numeri e saprà darci indicazioni utili.”
Samoa era un uomo alto e robusto, ma dall'aria poco affine a quella degli avventurieri o dei pirati.
Egli infatti, a differenza degli altri a bordo, non era mai stato un filibustiere, un soldato o qualcuno che potesse vantare una certa dimestichezza con le armi.
Samoa era stato un uomo comune e da sempre aveva lavorato per la ditta dei Nagani, ricchi armatori di Baias, nelle Flegee Settentrionali.
Fino a quando però, dopo la cattura di un loro ricco carico ad opera di alcuni pirati, i Nagani annunciarono la bancarotta, lasciando così dalla sera alla mattina i loro impiegati in mezzo ad una strada.
Non sapendo fare altro nella vita che il suo mestiere, Samoa aveva mendicato per un po', fino a quando accettò il lavoro offertogli da un mercante di schiavi.
Ma il nuovo impiego durò poco.
La nave su cui era imbarcato Samoa, carica di schiavi, fu predata da un vascello pirata e il nostro ex amministratore della defunta ditta dei Nagani si ritrovò a galleggiare in mezzo al mare, avvinghiato su due assi di legno tenute insieme da ferro filato arrugginito.
Tutto ciò fino a quando non venne pescato dagli uomini dell'Hydra.
“Il capitano ha ragione...” annuì Samoa “... non siamo solo a corto di vino e di rum, ma anche di acqua ormai. Inoltre la carne conservata nella stiva comincia a mostrare dei vermi.”
“Che io sia maledetto!” Esclamò Suya, scendendo giù dall'albero di prua. “Allora ci converrà pescare del pesce!”
“No, molto più pratico invece sostare in un porto tranquillo, come detto dal capitano.” Mormorò Samoa. “Ed io consiglio comunque quello di Portuga. Almeno così saremo certi di non incontrare vascelli dell'ammiragliato ducale.”
Altea
30-07-2014, 19.46.30
"Oh, Costanza" dissi in tono risentito "pure tu credi a questa storia del drago...è impossibile...a mio parere non esiste e neppure per il mio maestro che è uomo saggio e di mondo..e poi sembra di sentir parlare nostra madre..tu ti sposeresti solo per denaro..e non per Amore..guarda le altre nostre tre sorelle..pure loro in attesa di un bel nobile o ufficiale..io, invece, voglio innamorarmi solo per Amore...preferisco altrimenti rimanere zitella".
Le due mi guardarono stupite come avessi pronunciato un anatema...magari mi sarei finalmente potuta dedicare alla scrittura di libri di avventura...quando mi affacciavo dalla finestra di questo enorme palazzo e sognavo di essere libera..come un gabbiano sopra il mare aperto e sentivo il profumo della salsedine, la sentivo fin quasi nei capelli.
"E anche se fossi innamorata di qualcuno.." risposi in modo sibillino "non lo direi a voi..so tenere i miei segreti" dissi con sorriso ironico.
Guisgard
30-07-2014, 20.01.49
Elisabeth scese nel bosco per raccogliere fiori.
L'aria era fresca, ingentilita dalla calura estiva grazie ad un forte acquazzone che aveva colpito la rigogliosa isola dell'antica dea Diana.
La vita scorreva serena, lontana dalle rotte battute e abitata com'era da sole donne.
Fatta eccezione per il vecchio Pileo, un servitore di Elisabeth che conosceva la donna sin dalla sua nascita.
E proprio Pileo raggiunse nel sacro boschetto la principessa.
“L'aria è fresca” disse “e porterà ristoro sull'isola...” si chinò ad accarezzare alcuni di quei fiori “... ma presto pioverà di nuovo...” mormorò “... domani ti rammento è il giorno dell'oracolo... una volta l'anno esso apre le sue porte e solo tu puoi accedere per conoscere il suo responso...”
elisabeth
30-07-2014, 20.14.58
Adoravo passeggiare tra la vegetazione così rigogliosa da coprirti......un luogo di pace....dove le donne diventando ancelle di Diana rimanevano vergini....e la Dea col suo amore le proteggeva...........quei fiori profumavano.....e riempivano l'aria di fresco vapore acqueo.......Una voce mi desto' da felici pensieri Pileo...caro e dolce Pileo.....lo amavo come si amava un padre....mi rammentava ogni cosa......" pensi pioverà Pileo ?.......sai che adoro rimanere sotto l'acqua .......da ragazzina mi rincorrevi per riportarmi a palazzo......."...mi avvicinai a lui e gli presi le mani...guardai la sua pelle...così rugosa....era diventato vecchio...ma la scintilla che vedevo nei suoi occhi non era mai cambiata...." Si....domani ...Pileo...domani sarà una grande giornata......ho chiesto ad Armida...di aiutarmi al Tempio....si deve sacralizzare...e bisogna cambiare le candele.....togliendo la vecchia cera dell'anno trascorso..........spero che le nostre api...abbiano lavorato bene...la loro cera e' sacra per noi.......e ora andiamo......abbiamo tante cose da fare......ringrazio gli Dei....in quest'isola....il silenzio e' devozione....e finchè uomo non vi mette piede...così sarà per sempre....".......
Annuii.
"Esatto.. Portuga mi sembra un'ottima scelta.. " sorrisi "Manco da troppo tempo.. se non è cambiata da come la ricordo.. ci gioverà non poco.." risi appena.
Raggiunsi il timone.
"Signori... Facciamo rotta su Portuga!" esclamai a gran voce.
L'Hydra, silenziosa e imponente come sempre si avviò verso il porto.
Portuga..
Lì era iniziata la mia nuova vita.
Erano passati tanti anni, ma più mi avvicinavo più i ricordi mi parevano vividi.
Seduta in disparte alla locanda, col cappuccio calato sulla testa, avevo osservato a lungo quegli uomini.
Stavano per salpare, era la mia occasione.
Ma ora, in una calda mattinata estiva, stavo esitando poco lontana da quella maestosa nave, un mostro a tre teste al posto della comune sirena a prua.
Che ne sapevo io di navi?
Non avevo scelta, certo, nessuno mi avrebbe cercato lì, ma non potevo restarci per sempre.
I vestiti da uomo che gli avevo rubato non mi avrebbero protetto ancora per molto.
Dovevo rischiare.
Non gli avevo detto addio, era vero, ma non potevo aspettare.
E non sapere dov'ero lo avrebbe tenuto al sicuro.
Presi un profondo respiro, e raggiunsi la nave, dove gli uomini stavano caricando.
Un uomo grande e grosso si accorse di me.
"Che vuoi?" mi salutò, gioviale.
"Cerco il capitano.." con voce sicura.
Ma da quella si accorse che, nonostante i vestiti non ero un uomo e mi si avvicinò.
"L'hai trovato, bambina.." rozzamente.
Intanto altri marinai curiosi si erano avvicinati.
"Mi serve un lavoro.. so cucinare, cucire.. rassettare.. e so badare a me stessa.." avevo il cuore in gola.
Scoppiarono a ridere.
Se avessi risposto come l'ultima volta, avrebbero riso di più.
"Capo, non possiamo tenerla con noi?" all'improvviso alle mie spalle "Saprei io cosa farle fare..".
E tutti risero.
Vattene, Clio..
L'ultima volta ti è costata la libertà, ora potresti rimetterci la vita.
Ma poi qualcuno ebbe la pessima idea di prendermi per un fianco.
Estrassi la spada e colpii così rapidamente da spiazzarlo, per poi colpire anche altri due accanto a me.
Lanciai un'occhiataccia al capitano e tornai sui miei passi.
"Aspetta.. ragazza.. benvenuta sull'Hydra.." alle mie spalle.
Sorrisi, e mi voltai, lasciando dietro di me la mia vecchia vita.
Sorrisi.
Kratos.. Il mio capitano...
Una fitta mi colpì il cuore. Tanto, se non tutto, quello che avevo lo dovevo a lui.
Fin da quando, durante un arrembaggio mi aveva vista combattere.
Avevo perso la spada, ma ero riuscita a reggere lo scontro a mani nude giusto il tempo di raccattatene un'altra.
Ricordo ancora la sua espressione quando mi chiese come ci fossi riuscita.
Così, facemmo un patto, io gli insegnai il pancrazio e lui in cambio mi svelò tutti i segreti della navigazione.
Giorno dopo giorno mi conquistai la sua fiducia, e lui la mia stima.
Mi aveva nominato primo ufficiale da un anno quando fu ucciso, lasciandomi la nave.
Eccola.
Portuga all'orizzonte.
"Pronti a sbarcare.." esclamai.
Guisgard
30-07-2014, 21.06.30
E proprio mentre Altea parlava alle altre due donne, all'improvviso arrivò qualcuno.
“Devono essere discorsi interessanti” disse Izzar, il Ciambellano “se vi hanno preso a tal punto da impedirvi di sentire il mio arrivo.”
“Discorsi da dame.” Salutandolo con un cenno del capo Petronilla. “Dunque futili ed inconcludenti.”
“La parola ci differenzia dagli animali, dunque va usata con parsimonia.” Fece l'uomo.
Petronilla sorrise.
“Comunque” continuò il Ciambellano “Sua Signoria è molto impaziente oggi, ma fortunatamente non di cattivo umore. Andate a fargli compagnia. Conversare lo renderà più sereno.” Rivolgendosi ad Altea e a Costanza.
Guisgard
30-07-2014, 21.14.12
“Quest'isola” disse Pileo ad Elisabeth “resterà sempre libera. La preserveremo come tale.”
I due ritornarono nel palazzo, dove la principessa insieme alle sue ancelle svolse i rituali richiesti ad ogni fine giornata.
Prepararono poi il tempio per il giorno successivo, qiando l'oracolo attendeva di svelare il suo responso.
La sera scese così serena sull'isola, tra i canti e le danze delle vergini ancelle.
La notte invece attendeva Elisabeth per un altro lungo rituale.
Quello di preparazione all'oracolo.
E così fu, fino all'albeggiare.
Era il giorno dell'oracolo.
Guisgard
30-07-2014, 21.18.45
L'Hydra avvistò Portuga e poi raggiunse il suo porto.
Da poco aveva smesso di abbattersi su quei lidi un violento acquazzone ed ora tutto appariva forse fin troppo tranquillo.
La nave di Clio approdò in una stretta insenatura, a riparo da venti improvvisi e da intempestivi transiti di velieri troppo curiosi.
L'equipaggio poi scese a terra e si recò alla locanda del Guercio, affollato raduno della peggior feccia di quei mari.
Qui, in un ambiente saturo di odore di rum, stavano diversi tipi di individui, tutti loschi e poco raccomandabili, intenti a bere, ridere, mangiare, bestemmiare e dividersi le gentili donzelle che per professione offrivano compagnia a quel genere di uomini.
E nella locanda i discorsi che Clio ed i suoi udirono non erano poi tanto sconosciuti alle loro orecchie.
“Per me sono tutte idiozie...” disse uno di quei filibustieri “... non mi stupirei se fosse tutta un'invenzione dei Capomazdesi per seminare il terrore in mare...”
“Già, dove non riescono con le loro lerce navi ammiraglie” ridendo un altro “ci provano inventandosi storie di mostri e draghi!”
Tutti risero.
“Io l'ho visto...” all'improvviso una voce “... l'ho visto davvero...”
“Ma cosa ti inventi, Petan!” Lo riprese un altro di quei pirati. “Sei guercio!”
“E pazzo!” Aggiunse un altro.
“L'ho visto...” ripetè il vecchio Petan “... anche se ho un solo occhio mi è bastato per vederlo...” scosse il capo, per poi fissare il vuoto “... esiste davvero quel mostro...”
elisabeth
30-07-2014, 21.39.43
" Lo so.... quest'isola fosse profanata........ognuno di noi perderà la vita.....fosse solo la perdita della libertà....." Entrai a Palazzo....e quel giorno ....il mio corpo fu depurato da un lungo digiuno e da tisane di erbe rinfrescanti.......feci il bagno...in una vasca di marmo rosa..........Armida preparò con le sue Sorelle il Tempio.......ogni cosa era fatta senza che nessuno ordinasse nulla tutto era perfetto........La sera era fresca...odore di pioggia in lontananza......ero nella mia camera...e da lì sarei scesa da sola.......per andare al Tempio........delle scale scavate nella roccia scendevano verso il centro della terra......e lì..il mio amico Drago..mi attendeva....gli andai vicino....e docile come sempre.....mi lasciò libero il passaggio........ancora giù sino ad una stanza rotonda..........12 colonne quanto erano i segni zodiacali....il sole e la luna......e la Dea Diana al centro...su un ara....coperta da velluto rosso...tre scranni e accanto ad ognuno una candela..le tre luci........e la candela sacra per l'accensione.......avevo una clamide.......nera..........presi la candela ed accesi i tre ceri...Saggezza...Forza e Bellezza.......tre giri per aprire alle forze...il Sacro Tempio.......
la notte...passo per me in silenzio e meditazione.....il mondo degli uomini, una volta all'anno si apriva al volere degli Dei........la pota del Tempio si apriva su uno spazio fuori nella radura....che non portava in alcun modo....lì dove vivevamo io e le mie Sorelle......".......Chiedo all'Oracolo...di parlare al mio cuore......dove non alberga alcuna malizia...e dove conserverà il destino degli uomini......per un altro anno....solare......".....mi inginocchiai dinanzi alla Dea ed attesi......la notte sarebbe passata....e speravo in un altro anno di vita serena...per tutta la comunità.....
Altea
30-07-2014, 22.49.02
"I miei omaggi, milord Izzar...a dire il vero si parlava di Amore..e quando si parla di Amore, quello vero intendo, le parole non sono mai sprecate" e sorrisi con un leggero inchino.
Il Ciambellano di Corte ci comunicò che Sua Signoria era malinconico ma il suo umore non era inquieto per fortuna..."Oh, davvero..vuole parlare con me e Costanza? Sarà un onore, prego accompagnateci voi milord Izzar".
Rientrammo nel grande Palazzo, ma prima Petronilla mi fece un cenno...piano Altea e niente irruenze.
"Chissà cosa rende Sua Signoria di animo angustio oggi...spero non sia successo nulla di grave".
Imboccammo un ampio corridoio, attorno a noi a renderci omaggio vi stavano statue classicheggianti e ammiravo i dipinti di svariati episodi di vita sui muri e sulla volta.
Ci fermammo davanti a una grande porta e il Ciambellano mi fece cenno di farmi avanti...bussai a quella porta intarsiata finemente e dissi con un leggero e soave cenno di voce..."Sua Signoria ci ha mandato a chiamare, sono milady Altea, posso avere, come sempre, l' onore di entrare? Vi è pure mia sorella Costanza".
Prendemmo posto al Guercio, non era poi così diversa da come la ricordavo.
Guardai istintivamente verso quel piccolo tavolino appartato, quasi mi aspettassi di vedere la piccola Clio nascosta dal cappuccio.
Allora ero un po' intimidita dalla feccia che popolava la locanda, oggi ero una di loro.
Sorrisi nel vedere il buonumore riaffiorare nei miei uomini.
Ridemmo e scherzammo, brindammo e bevemmo per molto tempo.
Anche lì, tutti parlavano del mostro.
"Oh, andiamo.. Credo che siano molto più pericolose le maledette ammiraglie Capomazdesi.." risi, scuotendo la testa "Un mostro.." finendo il mio vino, per poi versarne dell'altro "E anche se fosse, che dovremmo fare? Starcene rintanati come topi? Ah, al diavolo.. Una sola cosa è certa.. vero o no, quel mostro è una gran scocciatura, ecco cos'è...".
Alzai leggermente la mano "No.. è troppo tardi.. parleremo della rotta domattina.." alzando il mio boccale "Stasera festeggiamo il lungo viaggio...".
Guisgard
31-07-2014, 01.10.56
“Ah, venite pure avanti, cara lady Altea...” disse sorridendo e palesemente entusiasta l'Arciduca Dominus “... ed anche voi, lady Costanza...” rise e con un cenno della mano invitò le due nobili dame a sedersi su due sfarzose poltrone di raso rosso ed intarsiate con maestria. “Porta ancora di quel dolce nettare.” Ordinò poi ad uno dei servitori. “Sono lieto di vedervi così meravigliose, care dame. La vostra presenza allieta sovente questo palazzo.”
Dominus de' Taddei, figlio di Taddeo l'Austero, era il duca di Capomazda.
Il servitore portò una bottiglietta di cristallo contenente un liquore di un rosso vivo e due bicchieri anch'essi di cristallo.
Il duca annuì ed il servo riempì i due bicchieri, per poi offrirne uno a ciascuna delle due dame.
“Oggi è un gran giorno, mie signore!” Esclamò il duca.
Altea
31-07-2014, 01.20.45
Il Duca di Capomazda, Dominus, ci fece entrare e nel vederci mostrò un sorriso, il suo animo sembrava allietato e pure io e Costanza ricambiammo il sorriso con un vistoso inchino.
Egli ci fece accomodare in due sfarzose poltrone rosso e io quasi sprofondai, osservando lo sguardo severo della sorella verso me, e mi riassestai.
"L'onore è nostro, Duca Dominus..che riponete in noi tanta fiducia che è ricambiata con grande onore.." dissi sorseggiando quel liquore dolciastro rosso.."Oh, una grande giornata dite..per questo ci avete fatto chiamare? Vorremmo condividere con Sua Signoria la sua felicità"...sono curiosissima di sapere la novità..ma devo ricamare pomposamente le parole.
Guisgard
31-07-2014, 01.35.59
“Oggi è un gran giorno...” disse il duca ad Altea “... si, poiché attendo una mia ambasciata, ormai prossima a ritornare qui a Capomazda...” annuì “... è partita circa tre settimane e fa e mi è stato riferito che è stata vista lungo il Calars un giorno fa...”
“Possiamo conoscere perchè Sua Signoria è così ansioso di rivedere la sua delegazione?” Chiese Costanza. “Reca forse notizie importanti?”
“Certo, milady.” Rispose raggiante il duca. “Importantissime. Per tutto il ducato. Un grande cambiamento sta per sorgere, amiche mie. Un cambiamento positivo, naturalmente. Diciamo un'età dell'oro.”
Guisgard
31-07-2014, 01.51.18
“Un tempo” disse ad un tratto una voce tra il chiasso generale della locanda “qui dentro le donne parlavano unicamente per dire quanto costasse una notte nel loro letto... ora invece pare che usino vestirsi da corsaro, bere con gli uomini e addirittura governare una nave...”
“Chi ha parlato?” Alzandosi Yanos.
“Io...” alzandosi a sua volta uno di quei filibustieri “... sono Tesuan de Misson e dico sempre ciò che penso...”
“Allora” fissandolo Zarat “hai perso un'occasione per stare zitto.” Riempì il suo boccale e poi lo alzò in alto. “Propongo un brindisi... al più grande ed abile capitano di tutto il Flegeerico... viva Capitan Clio!”
“Viva Capitan Clio!” In coro tutti gli altri della ciurma.
“Ma come...” avvicinandosi una donna a Clio “... sei... sei una donna? Che spreco... ti vedevo così bello!” Rise. “Però se vuoi, bella capitana, a me le donne comunque non dispiacciono... ce ne andiamo di sopra solo io e te?”
“Io non ho mai visto una donna pirata...” mormorò Tesuan “... come si chiama la vostra nave?”
“L'Hydra, il terrore delle Flegee!” Rispose Zarat.
“L'Hydra?” Ripetè Tesuan. “Possibile? Ho sentito che è la migliore e più temibile nave corsara di questi mari... davvero la governa una donna dunque?”
“Amico mio...” sorridendo Luis “... il nostro capitano non è una donna comune... anzi... non è né una donna, né un uomo... è un Angelo! E gli Angeli non hanno sesso!” Rise.
“Già...” ordinando altro vino Abriz “... hai mai sentito parlare dell'Angelo Volante? Ebbene, mio buon filibustiere, hai l'onore di averla davanti...” indicando Clio seduta accanto a loro.
Guisgard
31-07-2014, 03.18.31
Elisabeth raggiunse il centro del tempio, inaccessibile a chiunque altro e situato nel cuore più profondo dell'isola.
La principessa purificò se stessa e poi con uno specifico rituale completò ciò che le sue ancelle avevano iniziato.
Infine raggiunse l'altare dove era situata la statua della dea e dietro la quale si trovavano le porte d'accesso all'oracolo.
Erano aperte ed Elisabeth le attraversò.
Si inginocchio ed attese.
Poi una voce che così disse:
“L'isola protetta da Diana
dei suoi valori è rifugio, tana.
Difesa per secoli da maree e venti,
ora è circondata da scontri e stenti.
Una scelta come principessa ti toccherà,
se ascoltar la ragione o il cuor quando parlerà.
Da ciò sarà poi nel Fato deciso e anche scritto,
se il credo di Diana verrà preservato o sconfitto.”
Altea
31-07-2014, 11.28.17
Il Duca Dominus era raggiante...a vederlo cosi sembrava fosse innamorato, ma era impossibile e questa parola era da evitare in questa Corte..come ben mi avevano insegnato mio padre, Petronilla e il mio maestro..anche se si diceva era solo leggenda.
A volte mi chiedevo il motivo per cui il duca amava intrattenersi con me e Costanza...forse per quell' animo che caratterizzava i Taddei..inquieto, mutevole ma così affascinante e che sapevamo capire e rispettare..eppure qualcosa di celato vi era sopra il duca Dominus. Me lo raccontò il mio maestro, uomo sapiente e che aveva viaggiato molto..e mi raccontava dei suoi viaggi..da lui appresi la passione per l' Oriente, per le storie di Tesori Nascosti, Pirati e Isole lontane e molto ancora..era persona che non amava la compagnia e quindi non si intrometteva nei pettegolezzi di corte..quindi la cosa doveva essere sicura e io riserbavo il segreto, anche se molti uomini a corte lo sapevano..egli non era il legittimo erede duca dei Taddei, si parlava di un bimbo rapito molti anni fa a Sygma, per motivi a me nascosti e il Trono aspettava ad esso a dire il vero...ma nessuno si era mai preoccupato di trovare questo legittimo Erede? Non che disdegnassi l' Arciduca Dominus, anzi era per me felicità poter avere la sua benevolenza ed era pure una piacevole compagnia, ma a mio avviso sarebbe stato giusto seguire le successioni ereditarie..ne avrei parlato col maestro appena congedata..doveva raccontarmi molto bene questa storia.
"Quindi..se un giorno fa stavano attraversando il Calars, dobbiamo aspettarci siano quasi prossimi all' arrivo a Corte..un' epoca d'oro..amate farci stare sulle spine, Sua Signoria conosce benissimo la mia indole e sa che la mia curiosità mi porta a scoprire subito ciò che è novità specie se riguarda la Vostra felicità, ma aspetterò la vostra volonta a svelare quale ambasciata porterà la Vostra Delegazione" dissi sorseggiando la bevanda e poggiando il bicchiere di cristallo sul prezioso tavolino con inserti di giada "e per scaramanzia..brinderemo quando sapremo la risposta e sono certa sarà positiva".
Alzai il sopracciglio con disappunto, ma Yanos mi precedette a zittire quell'uomo.
Risi, scuotendo la testa.
All'inizio era sempre così, ovunque andassi, ma ora erano anni che non sentivo fare un discorso del genere.
Brindai con i miei uomini, e rilanciai "All'Hydra!".
Sorrisi alla ragazza "Tesoro non sei proprio il mio tipo..." Facendogli l'occhiolino.
Ascoltai divertita il battibecco tra quel filibustiere e la ciurma.
Ma per poco non sputai il vino, scoppiando a ridere mentre bevevo alle parole di Abriz "Perché, ci sono angeli che non volano? Beh, forse i più interessanti..." Sorrisi "È Angelo della Tempesta, vecchio mio.." Risi.
Erano anni oramai che mi chiamavano così.
Una notte, avevamo assaltato un mercantile inglese in mezzo all'oceano.
Abbiamo sfruttato la tempesta che imperversava da due giorni.
Non ci hanno nè visto nè sentito.
Io avevo guidato l'arrembaggio, e quel giorno indossavo un lungo mantello bianco di seta, bottino da una nave orientale.
I sopravvissuti raccontarono di aver visto un angelo uscire dalla nebbia, illuminato da un lampo improvviso.
Ed era buffo, perché mai mi sarei paragonata ad un angelo in vita mia.
Non degnai d'uno sguardo l'uomo che aveva parlato.
Gli anni mi avevano insegnato che lasciar perdere era la cosa migliore.
Ma non su tutto.
"Avete sentito amici miei?" Risi appena "L'Hydra è una nave corsara.." Scossi la testa, per poi alzare lo sguardo finalmente su quell'uomo "Mi dispiace deluderti, marinaio.. Ma L'Hydra non è al servizio di nessuno..".
Mi alzai.
"Oste!" Chiamai, lanciandogli un sacchetto pieno di monete "La tua camera migliore per me, e le ragazze più belle per i miei marinai, che sono rimasti troppo in mare..".
elisabeth
31-07-2014, 18.33.35
L'attesa nella meditazione aveva dato il suo frutto...attenta....alle parole dell'Oracolo accolsi la sua predizione.....guardai la statua della Diana.......mai l'Oracolo aveva detto parole così gravi.....il vento portava alle mie orecchie cosa succedeva nella terra ferma.....ma non temevo per le mie ancelle...esse erano figlie dedite alla virtù...e dovevano essere protette........ringraziai l'Oracolo.....mi alzai.....e rimasi all'interno del Tempio...con una strana agitazione nel cuore........
Il Caos si era trasformato in equilibrio e questo equilibrio poteva essere spezzato.............
Dovevo aspettare Armida...era l'unica che poteva venire al Tempio...dopo la predizione...e con lei avrei riportato il Tempio...al buio..chiudendo il portale energetico..intanto...mi sedetti ad uno scranno......ed attesi....
Guisgard
31-07-2014, 18.42.36
Era il crepuscolo di una giornata estiva, col vento che rinfrescatosi da Levante soffiava ora con raffiche irregolari, generando lunghi sibili tra le onde, simili ad angoscianti lamenti.
Il veliero scivolava silenzioso sulle increspature di un mare che pareva farsi sempre più inquieto.
Come inquieti erano gli animi del suo equipaggio.
“Io non so nulla di trigonometria, latitudine e longitudine” disse il colonnello mentre scrutava l'orizzonte col cannocchiale “ed è per questo che io ed i miei uomini abbiamo scelto la vostra nave per uscire in mare, capitano...”
“Naturalmente io ed il mio equipaggio siamo ai vostri ordini, colonnello de Gur.” Fece il capitano.
“Signore...” arrivando un ufficiale.
“Cosa succede, signor Fher?” Voltandosi de Gur.
“Abbiamo tracciato varie direzioni e rotte dallo sbocco del Volotronus in mare...” mostrando una cartina l'ufficiale “... per forza da qui deve essere passato...”
“Già...” annuendo de Gur “... e ancora quin deve trovarsi... per forza...”
“Allora pensate davvero che sia riuscito ad attraversare lo sbocco del Volotronus, colonnello?” Chiese il capitano. “Nessuna nave può farcela. In quel punto la corrente è troppo impetuosa.”
“A meno che...” mormorò Fher.
“A meno che?” Fissandolo de Gur.
“A meno che non sia riuscito ad attraversarlo in volo...”
“Assurdo.” Scuotendo il capo il capitano.
“Non assurdo come l'aver distrutto una torre d'avvistamento a trenta miglia dalla costa...” replicò Fher.
“Qualsiasi cosa sia” fece de Gur “da qui è passato e qui deve ancora trovarsi...” per poi tornare a scrutare il mare col cannocchiale “... signor, Fher... guardate laggiù...” indicò poi “... quei grossi banchi di nudi... sono molto bassi e i gabbiani sembrano tenersi a debita distanza...”
“E' vero...” osservando quel punto Fher
“Capitano...” rivolgendosi de Gur al comandante della nave “... avviciniamoci a quelle nubi... almeno fino a giungere a distanza di fuoco...”
“Si. Signore!” Annuì il capitano. “Presto... trenta gradi a tribordo! E voglio una vedetta anche all'albero di trinchetto!” Ordinò poi.
La nave, così, cominciò a dirigersi verso quelle basse nubi.
Ma ad un certo punto, quando il cielo si era mai tinto con l'imbrunire, qualcosa sembrò prendere forma tra quei nuvoloni, per poi diffondere tutt'intorno un sordo boato che terrorizzò buona parte dell'equipaggio.
“Tutti ai posti di combattimento!” Urlò il capitano.
Ma dopo quel fragore, la sagoma sorta da quelle nubi cominciò a rilasciare un intenso fumo nero ed in pochi minuti riempì l'aria col suo odore che pareva voler bruciare la gola e i polmoni di chiunque ne venisse a contatto.
“Si muove!” Gridò qualcuno sul ponte del veliero. “Viene verso di noi!”
“Ma cosa può essere?” Guardando quella sagoma Fher.
“E' il mostro...” mormorò un vecchio marinaio “... e sta venendo a reclamare le nostre vite...” segnandosi tre volte.
“Ai cannoni!” Il capitano ai suoi. “Fuoco! Fuoco a volontà!”
Trenta e più mortai allora cominciarono a sparare verso quella misteriosa figura che veniva verso di loro.
Ma prima che i colpi la raggiungessero, ancora avvolta nell'incerta visibilità del crepuscolo, quella sagoma, incredibilmente, sembrò come spalancare le proprie ali e un attimo dopo, sollevando un'onda di straordinaria altezza, si alzò in volo sotto gli occhi dell'intero equipaggio del veliero.
Ma mentre quegli uomini ancora fissavano quella misteriosa figura, l'onda da essa sollevata raggiunse il loro veliero e sfondò la fiancata sinistra.
Ci fu il caos a bordo.
Un attimo dopo dal cielo l'enigmatica sagoma volante iniziò a vomitare palle di fuoco che si abbatterono sul ponte del veliero, fracassandolo e raggiungendo la stiva, dove diedero fuoco ai molti barili di pece e alle munizioni là conservate.
Pochi minuti dopo, avvolto da fiamme, il veliero cominciò ad inabissarsi, trascinandosi dietro il suo equipaggio.
E de Gur l'ultima cosa che vide fu un'alta onda che lo travolse, facendogli perdere conoscenza.
Intanto, a Capomazda, nella corte dei nobili Taddei, Dominus era in compagni di Altea e di sua sorella Costanza.
Le due belle e giovani dame erano a corte da un bel po' e ormai entrate nelle grazie dell'Arciduca.
“Eh, mia cara lady Altea...” disse divertito il duca “... anche io sono certo che presto avremo bellissime notizie.”
In quel momento entrò un servitore.
“Milord...” con un inchino “... Fra Pipino, ser Denden e messer Ferracavallo sono appena giunti.”
“Finalmente!” Esclamò Dominus. “Falli passare!”
Guisgard
31-07-2014, 18.53.27
Clio salì nella sua stanza, mentre di sotto la sua ciurma era intenta a trascorrere alcune ore tra vino, rum e belle e disinibite ragazze.
La stanza era fatiscente, intrisa di un forte odore di chiuso e con le pareti rovinate dall'umidità.
Tuttavia il capitano dell'Hydra sapeva che di meglio a Portuga non poteva trovarsi.
Di fronte al letto si apriva poi una piccola finestra, che dava a picco su una scoscesa insenatura e da cui si poteva vedere lo scorcio di mare che per forza di cose ogni imbarcazione dove attraversare per entrare a Portuga.
E proprio in quel momento, confuso nell'incertezza del crepuscolo, Clio vide il lieve bagliore che si agitava sul ponte di un maestoso vascello.
Sull'albero maestro era ancora issata la bandiera, segno che da poco quel vascello aveva portato a termine un arrembaggio, che subito colpì Clio.
La sua immagine non era nuova All'Angelo della Tempesta.
Sul Jolly Roger, infatti, c'era il simbolo di uno dei più famosi corsari di quei mari: Capitan Barbaleone.
Poco dopo quel vascello approdò nel porto di Portuga.
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Altea
31-07-2014, 18.57.36
Ad un tratto vennero annunciati gli uomini che probabilmente il Duca aspettava.."Sua Signoria vedrà che porteranno la notizia tanto attesa e io sono proprio contenta di soddisfare la mia curiosità."
Mi alzai dalla poltrona e presi sottobraccio mia sorella Costanza..aspettando trepidante il motivo di quella spedizione e l' esito.
Guisgard
31-07-2014, 19.01.01
Dopo un po' Elisabeth udì un rumore leggero di passi.
Apparve allora Armida, la sua fedele ancella.
“Mia signora...” disse “... avete ultimato i riti? E l'Oracolo? Vi ha parlato? Vi ha rivelato cosa ha disposto la Sorte per noi tutte?”
elisabeth
31-07-2014, 19.13.29
Vidi Armida entrare al Tempio...ancora tutto illuminato......la osservavo..mentre mi faceva le domande di rito...che potevo dirle.....forse quello che mi aveva detto Pileo la sera prima,...c'era aria di tempesta......." Mia Cara...l'Oracolo anche quest'anno mi ha parlato.....e'un momento particolare.........ma ve ne parlero' con calma...adesso aiutami a spegnere...le luci del tempio......" E così facemmo...ogni scranno ebbe la sua luce spenta .........le colonne tornarono al loro silenzio....ed uscimmo da quel luogo......magico............" Armida.....vorrei vedere Pileo digli di raggiungermi nella mia camera.....e poi riunirai le tue sorelle...stasera prima di cena....vi parlerò....ora và ".........Lei prese la sua strada per tornare in superficie...io passai dal mio Drago........era lì fedele.......lo adoravo...." C'e' odore di bruciato qui dentro......Gedeone..........dove hai lanciato il tuo fuoco questa volta ?.......lo sai che devi girare solo la notte..........e se vedi navi in movimento devi tornare nella tua tana...."......gli accarezzai il muso e mi lasciò passare .....risalii le scale...ed entrai nella mia camera......ero ancora con la Clamide.....ma non mi importava di cambiarmi...Pileo...sapeva bene come entravo nel Tempio....nell'attesa...camminavo avanti e indietro.....ero nervosa....qualcosa stava accadendo....
Guisgard
31-07-2014, 19.54.47
I tre uomini furono fatti passare, come ordinato dal duca.
E nella sala lo trovarono in compagnia di Altea e Costanza.
“Allora...” disse Dominus ai tre “... siete arrivati a Gioia Antiqua? E' davvero magnifica come si racconta? O forse è solo esagerazione di bardi e poeti? Su, parlate!”
“E' indescrivibile, milord.” Rispose Ferracavallo.
“E la regina?” Impaziente il duca. “L'avete vista? E' bella come cantano gli artisti?”
“Non abbiamo visto la regina, milord...” spiegò il notaio “... ella ci ha parlato celando il suo aspetto...”
“E la mia proposta di nozze?” Fissandoli il taddeide. “Senz'altro avrà detto di si, vero?” Rise. “Su, avanti! Parlate! Che notizie portate?”
Il notaio allora, dopo aver fissato il chierico ed il cavaliere, mostrò il vaso d'oro all'Arciduca.
“E questo?” Meravigliato il duca. “Cosa significa?”
Guisgard
31-07-2014, 20.02.48
Pileo raggiunse e Elisabeth e la trovò con ancora indosso la clamide.
“C'è un lieve vento fresco...” disse il vecchio “... il mare è stranamente calmo... è accaduto qualcosa...” aggiunse pensieroso “... alti ed inquieti nuvoloni si sono alzati verso Oriente e nell'aria c'è odore di fuoco...” guardò la donna “... cosa ti ha rivelato l'Oracolo? Sbaglio o sei pensierosa?”
Altea
31-07-2014, 20.07.54
Io e Costanza ascoltavamo incuriosite...quindi era vero..il duca voleva sposarsi, avevo letto qualche cosa della enigmatica regina di Gioia Antiqua..perchè proprio spingersi fino laggiù?
Il duca era impaziente quando i suoi uomini gli presentarono un vaso tutto d'oro..il duca era interdetto..."Un vaso prezioso" esclamai "visto il valore..e forse dovrà essere riempito da parte vostra da qualcosa di altrettanto prezioso".
Guardavo il vaso...sapevo benissimo egli si sposava non per Amore..non poteva farlo se credeva alla strana maledizione...ma forse la Regina voleva lui gli mostrasse qualcosa.
Finalmente sola.
Da quando ero diventata primo ufficiale, e ancor di più da quando ero capitano, apprezzavo immensamente la solitudine della cabina, o della stanza.
Sorrisi, la mia cabina era dieci volte meglio, ma era Portuga.
Aprii la finestra, e restai ad osservare il mare.
Com'è che sei così malinconica oggi, Clio? Sarà questo posto?
Sorrisi.
Da quanto tempo non ero così vicina a casa?
No, non dovevo pensare così, la mia casa era l'Hydra.
Non c'era niente per me sulla terraferma, nessuna casa a cui tornare, nessuno ad aspettarmi.
Ma lui..
No, pensai, sono passati tanti anni, avrà dimenticato il mio nome e il mio viso.
Ogni tanto mi fermavo ad immaginarlo, felice, con una casa, una famiglia, i sogni realizzati.
Come poteva ricordare quella ragazzina impertinente che si allenava di nascosto nel bosco?
Quella ragazzina scomparsa da un giorno all'altro
Correvo, spaventata, affaticata, stremata.
Poi la vidi, ero arrivata: l'unico posto sicuro che conoscessi, l'unico dove non mi avrebbero cercato.
Mi guardai intorno: lui non c'era.
Fermai Loras "Lui dov'è?" Farfugliai.
"Non è qui.." Mi guardò sorpreso "Ehi.. Cos'hai?" Stringendomi le spalle.
"Devo andare.." Singhiozzai quasi "Mi stanno cercando... Devo andare.."
Mi rifugiai tra le sue braccia.
"Calmati adesso.. Calmati.. Chi ti sta cercando?" Chiese dolcemente.
"I soldati.." Mormorai.
Lui non fece altre domande, mi portò nel posto più sicuro.
"Puoi aspettarlo qui.." Mi sorrise "Ti serve qualcosa?".
"Qualcosa per passare inosservata... Cercano una ragazza, hai dei vestiti da uomo che potrebbero andarmi?".
Lui annuii e dopo poco me li portò.
Ero sempre più impaziente.
Ormai sentivo le guardie urlare per la via.
Sorrisi nell'osservarli: erano suoi.
Li indossai, e ormai il tramonto se vicino.
Non potevo più aspettare.
Lasciai la stanza.
"Devo andare.." Mormorai.
Loras mi guardò con le lacrime agli occhi, per poi abbracciarmi.
"Mi mancherai ragazzina... È so che mancherai anche a lui.."
"Digli.." Col cuore in gola "digli che.. Non so come o quando, se in questa vita o nella prossima, ma ci vedremo ancora.. Lo prometto..".
"Lo farò.. Abbi cura di te..".
Lasciai il suo abbraccio e lo guardai negli occhi "Addio amico mio.." Sorrisi "Anzi.. Arrivederci...".
Mi voltai verso la porta, mentre un pezzo di cuore restava lì, dove avevo passato i momenti più belli, dove avevo riso, scherzato, dove ero stata felice.
"Clio, aspetta..." Mi fermò Loras "Questa ti servirà..." Porgendomi la sua spada.
Una luce mi destò da quei vecchi ricordi.
Mi stavo perdendo nei ricordi troppo spesso, pensai, dovevo lasciare quei posti.
Cercai di vedere meglio, e poi compresi, era Barbaleone.
Sorrisi.
"Ma guarda un po' chi c'è..." Mormorai sorridendo.
Non vedevo Il Capitano da alcuni mesi, ma era sempre un piacere passare del tempo con lui.
Avevamo combattuto insieme più di una volta, ed era sempre stato un successo.
Diceva sempre che insieme avremmo dominato il mare.
"Beh, stasera avrà altro a cui pensare.." Tra me e me "Domattina mi spiegherà dove diavolo l'ha trovata una nave da assaltare..".
Tolsi solo la giacca e gli stivali e mi buttai sul letto, col solito pugnale sotto il cuscino.
Certe abitudini erano dure a morire.
Chiusi gli occhi e mi addormentai.
elisabeth
31-07-2014, 20.24.36
Senti bussare alla porta...ed andai ad aprire..era Pileo......il mio cuore si rasserenò......ascoltai la sua voce......ed andai vicina alla finestra........aveva ragione....il vento stava muovendo la folta vegetazione..........gli alberi si muovevano come in una strana danza........" Sapete che ho piena fiducia in voi....come avrebbe una figlia per il proprio padre........L'Oracolo mi ha parlato.........sento che i tempi stanno cambiando Pileo........e sento di avere una grossa responsabilità...gli equilibri degli elementi sembrano diventare precari....riportando il mondo nel caos....il mondo che circonda la nostra isola......e' in ricerca di qualcosa........Io ho la responsabilità di questo luogo e delle ancelle.......e gli eventi che seguiranno potranno cambiare asseconda se le mie decisioni saranno prese dalla ragione o dal cuore........La sorte delle figlie della Dea .....e' interamente nelle mie mani........."...........mi voltai verso Pileo......" Gedeone.....e' uscito dalla grotta...........c'era odore di bruciato......bisogna stare attenti.....non stiamo parlando di un gatto........cosa ne pensate.......?........devo parlarne stasera alle ancelle..ma non voglio metterle in allarme.........".....
Guisgard
31-07-2014, 21.07.09
Il duca guardò interdetto quel vaso.
“Insomma...” disse poi “... cosa significa questo vaso d'oro?”
“Milord...” rispose il notaio “... è stata la regina a consegnarcelo affinchè fosse portato a voi...”
“E perchè mai?” Turbato Dominus.
“Esso...” mormorò il notaio “... esso è la condizione che la regina ha posto per accettare la vostra richiesta di nozze, milord...”
“Che condizione?” Sempre più alterato il duca.
“Questo vaso d'oro” spiegò il notaio Ferracavallo “va riempito con un pegno...”
“Un pegno?” ripetè il duca.
“Si, milord...” annuì il notaio “... solo se riuscirete a riempirlo con il Fiore Azzurro ella accetterà di sposarvi, mio signore...”
“Il Fiore Azzurro?” Incredulo Dominus. “Cosa sarebbe? Un oggetto fatato o cosa? Io non l'ho mai sentito!”
“Neanche noi, milord...” scuotendo il capo Ferracavallo.
“Quella donna crede di aver a che fare con degli eunuchi!” In collera il duca. “E voi conoscete di cosa si tratta? Avete mai sentito parlare del Fiore Azzurro?” Voltandosi poi verso Altea e Costanza.
Guisgard
31-07-2014, 21.11.38
La notte trascorse serena, senza sogni.
Al mattino Clio fu destata dal chiasso che proveniva dal pianoterra della locanda.
Attraverso la finestra la ragazza poteva sentire le voci e le risate dei suoi uomini e di altri individui, dagli accenti più disparati e dai modi più discutibili.
E poi quella voce.
Quella potente e fragorosa di Capitan Barbaleone.
“Insomma...” disse ad alta voce il corsaro “... volete tirar giù dal letto il vostro capitano o devo andarlo a prendere io? Dopotutto una sana e monumentale sculacciata non farebbe male a quella ragazza!” E rise forte.
Guisgard
31-07-2014, 21.18.49
“Non lo so...” disse pensieroso Pileo ad Elisabeth. Ma proprio in quel momento si udirono delle voci.
“Cosa accade?” Chiese il vecchio servitore alla principessa.
Ma un attimo dopo giunsero alcune ancelle con Armida.
“E'...” mormorò questa “... è accaduto qualcosa... sulla spiaggia... c'è qualcuno... forse è stato trascinato dalle onde... potrebbe essere un dio...”
Le ancelle infatti non avevano mai visto nessun altro uomo al di fuori di Pileo.
elisabeth
31-07-2014, 21.38.16
Vedere pensieroso Pileo...dava conferma alla mia agitazione.......ma non ci fù il tempo di parlare oltre Armida seguita da alcune ancelle......entrarono nella stanza...erano agitate.....era successo qualcosa...un Dio...un Dio sulla nostra isola...?......" Adesso calmatevi......visto che pensate sia un Dio andrò con Armida e Pileo alla spiaggia.......e tu Erepa.....starai attenta a che non succeda nulla alle tue sorelle...nessuna di voi dovrà muoversi dal palazzo....."....usci' dalla stanza...in clamide e a piedi nudi...i capelli si sciolsero dalla treccia...fluendo liberi come serpi sconvolte dal tempo.............non camminavo...correvo seguita da Pileo e Armida....non sentivo neanche le loro voci.....sentivo solo la voce dell'Oracolo.........e l'odore acre del fumo nella caverna...Gedeone.....aveva combinato qualcosa.......uscimmo dalla vegetazione e vidi la bianca spiaggia...il tempo era grigio...c'era vento....e piccole gocce di pioggia arrivavano da oriente............vidi una sagoma....e alcuni pezzi legno...ci avvicinammo........era un uomo.... aveva un abito strano......pantaloni bianchi e una giacca blu con tanti fregi.......pezzi di legno gli stavano accanto .....certo non poteva essere un Dio....almeno...non credevo lo fosse........l'acqua bagno' la mia clamide....quando mi inginocchiai....poggiai il mio volto al suo viso....." Respira.........Pileo...non so se sia un Dio......tu forse conosci gli uomini ....viene dal mare....forse e' stanco.......bisogna portarlo a palazzo aiutatemi........."....e così tutti e tre.....stanchi e bagnati...portammo nella mia stanza...il Dio venuto dal mare..........." Pileo........spogliatelo e mettetelo nel mio letto......dategli le prime cure.....verro' a controllare piu' tardi....".......uscii dalla mia stanza in preda ad una strana sensazione........." Armida...credete sia un Dio ?........e comunque...dovrete darmi ospitalità e dei vestiti puliti......"....
Altea
31-07-2014, 22.32.02
L'atmosfera da allegra era diventata pesante..il Duca Dominus aveva avuto uno dei suoi soliti cambi repentini di umore come erano soliti i Taddei..io e Costanza ci mettemmo quasi in disparte silenziose, a dire il vero il Duca si aspettava davvero una risposta positiva da parte della Regina di Gioia Antiqua..cosa gli avrebbe offerto lui in cambio del matrimonio..oh certo le sue terre, la nobiltà di questi posti...e non di certo il suo amore.
Chinai per un attimo il capo..io come donna sarei rimasta davvero rattristita nel vedere non fosse il mio amato a chiedermi la mano..ma era normale, se pure mia madre voleva trovarci marito dicendo bastava ci accasassimo bene..doveva essere normale pure tra i regnanti e forse più.
A quelle parole trasalii...voleva il Fiore Azzurro..il Duca era più furioso, sembrava quasi non la volesse più o le avesse recato offesa.
Poi si voltò verso noi e ci chiese se sapevamo cosa fosse..."Il Fiore Azzurro...è..si da quello che ho letto su un libro un Fiore rarissimo, non si sa dove potrebbe sbocciare e quando..potrebbe già essere sbocciato..se..insomma ha pure a che vedere con il Vero Amore..se permettete vado a chiamare il mio maestro...egli me ne accennò..ed egli sa benissimo la sua storia, anzi fatelo chiamare da Izzar, il Ciambellano..vedrete egli saprà darvi un ottimo aiuto..ma voi cercate di stare calmo Duca".
Versai nel suo bicchiere quel nettare tanto amava e glielo porsi.
Mi sedetti sulla poltrona e mi misi a pensare aspettando....già...qualcun altro me ne parlò..ora lontano..chissà magari tra questi mari, tra le Isole Flegee..ormai dimenticandomi...e io ad aspettarlo ogni giorno al porto..giuro su San Michele Arcangelo non avrò altri Amori..il mio cuore è rimasto dentro al suo..oh ma ora starà sicuramente dietro alla gonnella di qualcuna altra.
Mi svegliai riposata e di buon umore, lasciando che la notte si tenesse quei ricordi che riusciva a strapparmi.
Sorrisi, da dietro le persiane, nel sentire quella voce.
Misi giacca e stivali in un attimo, e aprii la finestre.
"Uè.." urlai tra il frastuono "Dico a te, bellezza.. ti sembra il modo di parlare sotto la finestra di una signora?" risi, scotenno la testa "Adesso come minimo devi offrirmi da bere..".
Scesi di sotto, dove i miei uomini erano già arzilli, ma probabilmente avevano passato la notte in bianco.
Raggiunsi Barbaleone, e mi avvicinai aprendo le braccia "Va bene che non riesci a vivere senza di me, ma non c'è mica bisogno di sbraitare così tanto.." risi, avvicinandomi sempre di più.
Gli sorrisi, dandogli una pacca sulla spalla "E' bello vederti, vecchio mio... cosa ti porta a Portuga?".
Guisgard
01-08-2014, 01.33.54
Armida condusse Elisabeth nella sua stanza ed offrì alla principessa una tunica bianca da indossare.
Le accomodò poi i capelli, legandoli con un filo d'oro.
“Io...” disse poi l'ancella “... io non so se sia un dio... forse si... forse no... allora mi chiedo cosa potrebbe essere altrimenti? E se invece fosse un demonio? Certo... il suo aspetto, gli abiti, sebbene bagnati e strappati dalla foga del mare... nulla in lui fa pensare ad un essere demoniaco... ma le creature che dimorano negli inferi si sa, possono assumere qualsiasi sembianza per ingannare... voi invece cosa pensiate sia?” Chiese confusa ad Elisabeth.
Guisgard
01-08-2014, 02.04.18
Il duca prese il bicchiere dalle mani di Altea e cominciò a sorseggiare il dolce nettare.
“Milord...” disse Ferracavallo “... perdonate l'ardire... ma...”
“Ah, tacete!” Lo zittì Dominus. “Parlate solo se conoscete il pegno che quella donna reclama!” Scosse il capo. “Avete udito le parole di lady Altea? Un Fiore rarissimo, del quale si ignora anche il luogo in cui possa essere sbocciato...” rise per la rabbia “... una favola, un mito insomma!” Lanciando il bicchiere contro la parete. “Io reclamo la sua mano e lei mi chiede una fiaba!”
In quel momento arrivò Izzar.
“Cosa inquieta il mio signore?” Con un inchino il Ciambellano.
“Izzar...” fissandolo Dominus “... voi conoscete il Fiore Azzurro?”
“Ne ho sentito parlare...” rispose Izzar.
“Davvero?”
“Dai cantori...” fece il Ciambellano “... o avrò forse letto qualcosa in un libro di miti e leggende.”
Dominus mostrò disappunto.
“Perchè vi interessate a questo curioso argomento, milord?”
“La regina di Gioia Antiqua...” spiegò il duca “... alla mi proposta di nozze, sapete cosa ha chiesto come pegno? Proprio quel Fiore! Il Fiore Azzurro!”
Izzar mostrò un lieve sorriso.
“Benissimo!” Con stizza Dominus. “Ciò vi strappa un sorriso! Ma vi comprendo! Io stesso riderei adesso, se non fossi la vittima di questa farsa! I popoli primitivi sono soliti credere in questo genere di superstizioni... e quella regina, rintanata nella sua città ai limiti di queste terre, crede che anche noi, uomini civili, possiamo confidare in simili assurde credenze!”
“Milord...” disse Izzar “... io non definirei quella città così primitiva o incivile... dai racconti che mercanti, pellegrini e avventurieri fanno di quel luogo, di certo deve trattarsi di una terra non solo ricca d'oro, ma anche di cultura... e credo che i nostri tre inviati possano ben testimoniare le meraviglie di Gioia Antiqua.”
“E credono in simili miti?” Lasciandosi cadere su una poltrona il duca.
“Non credo, milord...”
“Cosa intendete dire?”
“Semplicemente che con ogni probabilità” rispose il Ciambellano “anche la regina di Gioia Antiqua da lo stesso valore che diamo noi a simili leggende.”
“Non vi seguo...” confuso Dominus.
“Milord, quasi sicuramente, a mio giudizio, ella si è presa gioco dei vostri messi e dunque dell'intero nostro ducato.” A lui Izzar.
“Possibile?” Incredulo il duca.
“Magari” con pacatezza il Ciambellano “ella, non avendo alcuna intenzione di accettare la vostra proposta, ha pensato bene di fare ai vostri inviati questa illogica richiesta. Come dire, non so... ti darò il mio cavallo qualora tu mi porterai la Luna. Ecco, credo l'esempio sia calzante.”
“Come può pensare di prendersi gioco di me!” Tuonò il duca. “Quella misera donna forse ignora quanto potente sia il nome di Dominus de'Tadei? Non sa che potrei decidere di invadere la sua città domani stesso? Abbatterne le mura, uccidere tutti i maschi adulti e vendere poi le donne e i bambini in schiavitù? Non teme quanto può essere distruttiva per lei la mia ira?”
“Milord...” entrando un servitore.
“Cosa c'è ora?” Con rabbia il duca.
“Perdonate, milord...” con un inchino il servitore “... l'ammiraglio Oxuid è qui e chiede di essere ricevuto. Dice di dover riferire cose assai urgenti a Sua Signoria.”
“Fallo passare...” con un cenno della mano Dominus.
Guisgard
01-08-2014, 02.39.05
Nel vedere scendere Clio, Barbaleone si abbandonò ad una fragorosa risata.
Abbracciò poi la ragazza, sollevandola e girando in tondo su se stesso.
“Però...” disse rimettendola giù e guardandola dalla testa ai piedi “... che io possa perire nel peggior giro di chiglia mai attuato, se tu non sei il più bel pirata di tutto il dannato Flegeerico!” Esclamò. “Ti rammento che la mia proposta di matrimonio è tutt'ora valida! E dovresti pensarci seriamente, piccola peste! Dopotutto sono un buon partito... il più ricco pirata dei sette mari! Vero, ciurmaglia?” Voltandosi verso i suoi che risposero con un brindisi in cui inneggiavano al loro capitano.
Barbaleone rise di nuovo.
“Su, sediamoci...” invitando Clio a sedersi ad un tavolo con lui “... la colazione è il pasto più importante della giornata, dicono i sapientoni e nulla è più salutare di un bel succo di frutta...madama, un bel boccale di vino!” Rivolgendosi alla moglie del locandiere. “Comunque, erano giorni che pensavo di parlarti...” di nuovo a Clio “... di parlarti di affari intendo... questi sono tempi di vacche magre... poche navi mercantili o di trasporto battono i mari e guadagnarsi un bel bottino è sempre più complicato... gli sciocchi continueranno ad annaspare, fino a quando verranno catturati e fatti penzolare da qualche pennone della flotta ducale... i furbi come me e te invece sanno leggere i tempi e dominarli... per questo ti propongo un'alleanza... la tua furbizia è nota a tutti e unita alla mia forza può far nascere qualcosa di interessante... qualcosa che potrà farci dominare questi mari...” estrasse dalla tasca un foglietto unto e stropicciato “... guarda qui... l'ho strappato ad un guardiamarina di un veliero ducale prima di gettarlo in mare...” mostrando il foglietto a Clio “... è un annuncio con tanto di sigillo dell'Ammiragliato...”
Clio lesse così il contenuto di quel biglietto:
“Tutti coloro che forniranno informazioni e testimonianze sui misteriosi fenomeni verificatisi nei mari Flegeesi e che hanno portato all'affondamento di diverse navi civili e militari, saranno premiati in base all'aiuto portato alle autorità per scoprire e debellare la causa di questi accadimenti.”
“Accadimenti dicono...” sputando a terra Barbaleone “... certo, non possono dire altrimenti... ma tutti ormai sanno cosa c'è dietro all'affondamento di quelle navi... il mostro!” Fissando Clio. “Il misterioso mostro che nuota nei mari e nei fiumi e svetta nei cieli come un dannatissimo drago dei romanzi!” Un ghigno apparve sul suo rude volto. “Ma noi, insieme, possiamo dargli la caccia... e anche abbatterlo!” Annuì compiaciuto. “E poi presentarci dal Lord Ammiraglio con la sua carcassa e reclamare una ricompensa che ci sistemerà tutti quanti per il resto della vita! Cosa ne dici?”
“Capitano...” uno degli uomini di Barbaleone “... immaginate... noi, che siamo pirati, uccidiamo quel mostro e poi a farci ricchi ci pensa l'Ammiragliato! Comico, no?”
E tutti risero forte.
“Allora, sigliamo quest'alleanza, ragazza?” Barbaleone a Clio.
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Risi con lui mentre mi sollevava, come suo solito.
Scossi la testa divertita alle sue parole.
"Troppo facile, amico mio.." risi "Gli altri pirati sono omoni grandi e grossi, se li considerassi più belli di me mi preoccuperei seriamente...".
Alzai gli occhi al cielo, divertita, quando nominò la sua eterna proposta di matrimonio.
"E farmi cornuta ogni dieci minuti? Nah.. tieniti le tue puttane.." sorrisi "Sono uno spirito libero, lo sai.. non mi farei mai catturare nemmeno da un uomo.." alzai le spalle "A meno che certo, non ne incontrassi uno irresistibile.. ma credo che per farlo dovrei cambiare vita, e non ci tengo proprio..".
Ci sedemmo e parlammo di affari, ascoltai attentamente le parole di Barbaleone, e chiamai Yanos e gli altri perché si unissero a noi.
Non mi piaceva fare le cose alle spalle dei miei uomini.
"Credi davvero che ci sia un mostro che infesta questi mari?" chiesi, sorpresa "Di storie strane ne ho sentite, ma questa le batte tutte.." scossi la testa.
"Una cosa è certa, qualcosa sta succedendo.. e sono d'accordo sul fatto che bisogna approfittarne, così come so che, se ci fosse davvero un mostro in giro, insieme riusciremo a sconfiggerlo in barba a tutta la flotta ducale" sorrisi.
"Ma chi ci garantisce che pagheranno noi? Andiamo.. sanno benissimo chi siamo.. ce lo vedi l'ammiraglio ringraziarci e tirar fuori teddei a palate per noi? Farebbe la figura dell'idiota.. non è più probabile che consegnata la carcassa, faremo la stessa fine del mostro? Sicuramente fa gola sia per il denaro, che non basta mai, sia per la faccia che farà l'ammiraglio.. ma non bisogna tralasciare nessun dettaglio..".
Finii il mio vino, poi guardai i miei uomini.
"Voi che ne dite? Avete voglia di imbarcarvi in questa avventura?".
Altea
01-08-2014, 15.22.37
I discorsi di Izzar non mi piacevano affatto, stava gettando fango sulla regina di Gioia Antiqua e stavolta intervenni guardando l' uomo.."E' da lodare che un semplice ciambellano di corte sputi sentenze su una rispettosa regina..senza nemmeno conoscerla, invece di infondere fiducia al suo sovrano..ma d'altronde voi siete solo Ciambellano" dissi con una punta di ironia per poi voltarmi verso il Duca Dominus che stava quasi dichiarando guerra per quello che riteneva un rifiuto.
Mi avvicinani piano a lui e parlai tranquilla.."Sua Signoria si sente offeso? Dovevate tenere in conto pure un rifiuto...ma lei non vi ha rifiutato..vi ha solo chiesto un pegno..impossibile vero ma forse no..non pensate forse vi sta semplicemente facendo capire ella vorrebbe sapere cosa Sua Signoria sarebbe disposto a fare pur di averla come sposa...ella ragiona...mi sembra non solo con la Ragione ma pure col Cuore e a voi sembra strano tutto questo? La Luna pure è possibile averla...ogni sera ella si dona a qualche poeta, cantore o innamorato perchè possa trovare i migliori pensieri e versi per la propria amata...eh sapete non parlo come una sciocca ragazza che pensa solo all' Amore poichè ho smesso di credererci..purtroppo..da tanto."
Ad un tratto un servitore bussò alla porta...annunciò l' Ammiraglio Oxuid e mi scostai vicino a Costanza sussurandogli..."Cose importanti..oh magari è tornata in porto qualche nave ammiraglia..e per la tua gioia sopra vi sarà quel ufficiale o sottoufficiale che tanto sogni..ah si, non importa il rango per te, basta abbia soldi" e risi di gusto mentre ella mi guardava quasi offesa.
A dire il vero ero preoccupata..cosa sarà successo...una cosa urgente.
Guisgard
01-08-2014, 17.14.02
A quella domanda di Clio la sua ciurma restò perplessa.
Gli uomini cominciarono a scambiarsi profonde occhiate, tra l'incertezza e la bramosia di guadagni.
“Io credo” disse ad un tratto Samoa “che effettivamente la situazione sia particolare... voglio dire, è in dubbio che i traffici da qualche settimana sono diminuiti sensibilmente, con conseguenti perdite per la marina e l'economia ducale. Le Flegee rappresentano lo sbocco a mare per Capomazda e se le rotte che attraversano queste coste e le vicine isole subiscono intoppi, allora davvero l'Ammiragliato comincia a pensare come intervenire. Senza dimenticare poi” aggiunse “che questa storia dell'affondamento di navi e di danni lungo il litorale porta noie anche alla potente Compagnia delle Flegee Orientali... per questo ritengo che effettivamente sia vera la storia di una forte ricompensa per chiunque svelerà il mistero dietro questi fatti... e non solo da parte dell'Ammiragliato, ma anche dei ricchi ed avidi mercanti della compagnia.”
“Ma voi credete davvero che un mostro infesti i mari e le terre del ducato?” Fissandolo Luis.
“Andiamo, per favore...” scuotendo il capo Yanos.
“Naturalmente no.” Rispose Samoa. “Ma qualsiasi cosa si nasconda dietro tutto ciò, la sua scoperta potrebbe davvero rappresentare per noi un grosso guadagno. Senza dimenticare che comunque, in queste condizioni, i mari sono molto poco generosi di prede per la pirateria...”
Ascoltai i miei uomini.
"Ah, io non discuto che la storia sia vera, credo solo che faranno di tutto per evitare di finanziare dei pirati.. e, onestamente, tra la Compagnia delle Flegee Orientali e il Governo Ducale non so chi sopporto meno.." scossi la testa.
"Però è vero.. anche se non ci fosse un vero mostro, cosa che mi sembra molto probabile, potremmo svelare chi o che cosa c'è dietro questi affondamenti.. se la cosa fosse talmente plateale da non passare inosservata, allora sì che sarebbero costretti a pagarci..." indicai il foglietto che aveva portato Barbaleone "L'hanno detto loro, no?" alzai le spalle.
"E comunque non mi sembra che abbiamo molte altre alternative, voglio dire.. non vediamo una nave da più di una settimana.. Non vedevo una tale siccità da anni.. io sono dell'idea che vale la pena tentare.. vorrei dire anche solo per la gloria di aver liberato Capomazda da questo terribile mostro.." risi "Ma la gloria non si beve... giusto, amici miei?".
Sorrisi "Chi ci sta? Come sempre, naturalmente, nessuno è obbligato a seguirmi..".
Guisgard
01-08-2014, 17.35.04
A quelle parole di Clio si udì subito la sonora risata di Barbaleone.
“Madama...” disse alla moglie del locandiere “... un altro boccale! C'è da brindare a questa grande alleanza!”
Tutti i suoi uomini alzarono i boccali.
“Brindiamo all'alleanza tra il Gozocuda e l'Hydra! Le due migliori navi pirata dell'intero Flegeerico!” Guardò Clio. “Allora, ti unisci al brindisi? La nostra società è finalmente nata!”
“Noi tutti...” alzandosi Yanos “... obbediamo sempre al nostro capitano. Ogni sua decisione è la nostra. Se lei accetterà, allora anche noi tutti brinderemo a quest'alleanza.”
Tutti i suoi compagni annuirono.
Guisgard
01-08-2014, 17.40.45
“I vostri romantici e cortesi pensieri” disse Izzar ad Altea “sono come acqua fresca sulla calura estiva ed in buona parte li condivido, milady. Tuttavia, quando si hanno le redini di un ducato tra le mani, non si può solo ragionare col cuore. Per quanto bellissimi, i sogni restano tali e sono comunque solo nostri. Mentre invece un Arciduca non può sfamare il suo popolo, rafforzare il suo esercito e proteggere il suo ducato limitandosi a vivere di essi. E' vero, io sono un umile Ciambellano e voi una semplice dama di corte, dunque possiamo permetterci speranze, sogni e persino illusioni. Sua Signoria invece è il duca e a su di lui ricade la responsabilità di noi tutti. E sono certo che anche stavolta saprà agire per il meglio.” Con un lieve inchino.
“Che stoccata ti ha dato, Altea...” Costanza all'orecchio di sua sorella.
Poi fu annunciato l'ammiraglio Oxuid.
Ma nello stesso momento i cuochi di palazzo portarono nella sala una monumentale torta.
“E' appena uscita dal forno, milord.” Uno dei cuochi al duca.
“Meravigliosa...” avvicinandosi alla torta Dominus “... avete seguito la mia ricetta alla lettera?”
“Si, milord.” Annuì il cuoco.
“E adoperato gli ingredienti per la preparazione come vi ho espressamente indicato?”
“Tutto secondo i vostri dettami, milord.”
“Ottimo!” Compiaciuto il duca. “Stasera l'intera corte apprezzerà questo capolavoro!
Guarò poi Oxuid che assisteva in silenzio a quella scena.
“Parlate, vi ascolto.” Dominus all'ammiraglio, senza però staccare gli occhi da quella magnifica torta.
Sorrisi, lanciando un occhiata ai miei uomini.
"Vi sono grata della vostra lealtà, ma ricordate che non siete soldatini.. ma uomini liberi.." sorrisi "Finchè siamo a terra.. poi, una volta sull'Hydra, guai a chi sgarra.." Strizzando l'occhio.
Presi il boccale che mi porgeva la moglie dell'oste e lo alzai, rivolta verso Barbaleone "A noi, allora...".
Altea
01-08-2014, 17.48.02
Risi ascoltando Izzar, il Ciambellano..."No" dissi a Costanza "io e Izzar siamo ottimi amici e amiamo punzecchiarci...la prossima volta a me la vittoria".
"Effettivamente Sua Signoria..un fondo di verità ce l'ha pure Izzar...vi sono tante regine degne di essere la vostra consorte e non avrete difficoltà a scegliere..ma come mai avete fatto una torta? Visto non vi è nulla da festeggiare?" guardai allibita mia sorella maggiore mentre si parlava di questa sorpresa per la corte e l' Ammiraglio Oxuid aspettava.
elisabeth
01-08-2014, 18.00.49
Misi una tunica bianca ....e un filo di oro che mi tratteneva i capelli.........ascoltai Armida per tutto il tempo.....era eccitata....un Dio o un Demone...........non volevo metterla in agitazione........vivevano in quel posto....così lontano dal male............" Armida.......non sempre la vita e' costellata da stelle.......e pianeti caldi come il sole.....o brillanti come la luna......la vita alle volte potrebbe essere buia......Non so chi fosse la persona che abbiamo trovato sulla spiaggia..........forse solo un uomo......e questo basterebbe a trasformarlo in demone...o in un Dio buono......sono gli uomini che ricompongono gli elementi da offrire agli Dei...ora vado da Pileo......tu rasserena le tue Sorelle,....ci vedremo presto.......".......Le diedi un bacio sulla fronte...ed uscii dalla sua stanza...ero pensierosa.......quell'uomo veniva dalle terre vicine.........avevo i sensi in allerta....e Gedeone......lui era la parte in causa di quel naufragio...........aprii la porta della mia stanza lentamente......e a bassa voce " Pileo...pileo..ci sei'..."...non ricevetti risposta...era tutto in penombra....ed entrai....mi avvicinai al letto......il suo petto era stato coperto..........sembrava morto......no respirava piano.....accanto al letto su un tavolino c'erano delle pezze di lino e un catino con acqua e aceto di mele.........presi una pezza la bagnai e la poggiai sulla fronte dell'uomo....lo osservai con curiosità........come mi avvicinai a lui....si mosse e io per tutta risposta spostandomi improvvisamente....feci cadere il catino in ottone...producendo un suono metallico.....che fece svegliare il Dio del Mare........" Vi...vi siete svegliato.....vado a chiamare....il mio padrone...."......Pileo era l'unico uomo ...era meglio che non sapesse chi ero.....
Guisgard
01-08-2014, 18.38.44
Il brindisi avvenne e dunque l'accordo fu siglato.
Barbaleone apparve subito molto soddisfatto e con lui tutta la sua ciurma.
“Bene...” disse “... direi ora di metterci a parlare di affari... il tempo è prezioso e va sfruttato... Kyra!” Chiamò uno dei suoi.
E questi subito srotolò sul tavolo davanti a loro una grossa mappa comprendente le Flegee e parte dell'entroterra Capomazdese.
“Ecco...” indicò Barbaleone a Clio “... i cerchi rossi sulla mappa sono i luoghi in cui quel mostro è apparso... come vedi si sposta rapido tra il mare e la terraferma, non disdegnando i corsi d'acqua interni, come fiumi principali e affluenti... persino su un paio di laghi è stato avvistato... tutto questo però rende difficile capire dove possa avere la sua tana qual dannato...”
“Ammesso che sia davvero un animale.” Mormorò Yanos.
“Insomma, cosa accidenti può essere altrimenti?” Sbottò Barbaleone.
“Se così fosse” fece Samoa senza alzare gli occhi dalla mappa “allora ci troviamo davanti ad una bestia molto intelligente... o comunque che non vuol correre rischi...”
“Cosa significa?” Fissandolo Barbaleone.
“Guardando le tracce che indicano il suo passaggio” rispose Samoa “mi colpisce il fatto che scelga comunque solo fiumi navigabili... curioso, non trovate? I pesci e dunque immagino anche i draghi” sarcastico “non fanno certo simili differenze...”
Brindammo alla nostra alleanza, e fui lieta dell'entusiasmo nella ciurma.
Sicuramente Barbaleone era un importante alleato, e insieme potevamo fare grandi cose.
Mi misi insieme agli altri ad osservare la mappa.
"Yanos ha ragione..." osservai "Sembra troppo intelligente per essere solo un animale.. mettiamo che davvero lo sia.. come mai così, all'improvviso ha iniziato a dar fastidio alla gente? Potrebbe esserci qualcosa dietro, un disegno, magari c'è qualcuno che lo comanda, che lo guida.." pensierosa "Sappiamo qualcosa delle sue prede? Perché la ritengo un'informazione quanto più importante.. se c'è un collegamento tra loro, allora magari c'è davvero un disegno, un animale non fa distinzioni di sorta... cosa ne fa delle vittime? Le divora, oppure si diverte solo a inabissare le navi? Perché, se è un animale, qualcosa dovrà pur mangiare.. o no? Chi ci guadagna dal diffondere il terrore nelle Flegee?".
Guisgard
01-08-2014, 18.59.39
“Perchè” disse Dominus ad Altea “tutti sanno che la mia passione è preparare dolci. Dolci straordinari, che soddisfano non solo il palato, ma anche l'estetica.” Compiaciuto. “Bene, non vedo l'ora che stasera l'intera corte ne degusti un po'...” sorrise.
Guardò poi Oxuid che continuava a restare immobile ed in silenzio.
“Parlate, dunque.”
“Grazie, milord...” con un lieve inchino Oxuid “... mi sono permesso di raggiungervi, mio signore, perchè la situazione richiede decisioni importanti, quanto immediate...”
“A cosa vi riferite?”
“Un altro veliero di Sua Signoria è stato affondato...”
“Ancora?” Turbato il duca.
“Si, milord...” annuì Oxuid “... i resti sono stati recuperati poco fa da una fregata...”
“Non vi avevo incaricato di ripulire le Flegee dai pirati?”
“Si, milord.”
“Dunque avete fallito, mi pare.”
“Milord, i pirati hanno ormai la vita difficile...” spiegò l'ammiraglio “... le mie navi pattugliano la costa notte e giorno e il loro raggio d'azione si è molto ristretto...”
“Però un'altra nave è stata affondata.”
“Non dai pirati, milord.”
“Come fate a dirlo?”
“Perchè tra i resti recuperati” rispose Oxuid “tutto ciò che di prezioso vi era a bordo è stato ripescato, compreso un piccolo forziere con del denaro...”
“Dunque, secondo voi chi è stato?” Chiese il duca.
Oxuid non rispose nulla.
“Spero la vostra visita non abbia come scopo quello di parlarmi ancora di mostri e creature fantastiche!” Urlò Dominus.
“C'è qualcosa in mare e sulla costa, milord...” mormorò Oxuid “... qualcosa di misterioso che sembra animato da un profondo odio verso di noi... come... come se fosse un animale che uccide per il gusto di farlo e non per profitto...”
Altea
01-08-2014, 19.11.43
"Ah...sono certa la torta fatta preparare da Sua Signoria allieterà il mio gusto e palato" sorrisi...già non ci si annoiava mai a Capomazda e lui sembrava aver dimenticato del tutto la Regina di Gioia Antiqua e il Fiore Azzurro..come nulla fosse.
Ascoltai con attenzione l' ammiraglio Oxuid..ma come era possibile..pure lui credeva fosse stato il famigerato drago..."Ammiraglio Oxuid..pure io sono scettica..e poi pure il mio maestro..che a quanto pare Sua Signoria non vede di buon occhio visto gli suggerii prima di farsi spiegare il mistero del Fiore Azzurro...non crediamo a tutto ciò, anzi io ero convinta fosse un animale delle isole tropicali portato da qualche vascello dei pirati..e a sentirvi parlare Ammiraglio...i nostri ufficiali vogliono mostrarsi meno forti dei pirati..la Accademia Regia vanta cosi valorosi guerrieri" sorrisi ironica..."Un forziere..e lo avete aperto?Da dove proveniva?"
Guisgard
01-08-2014, 19.15.50
“Aspettate...” disse quel misterioso uomo afferrando la mano di Elisabeth, impedendole di allontanarsi dal suo letto “... dove sono?” Cercando di guardarsi intorno. “E voi chi siete?” Tentò di alzarsi, ma le poche forze gli impedirono di farlo. "Siete..." tossendo "... siete forse una schiava?"
elisabeth
01-08-2014, 19.34.03
Trasalii.....sentii la sua mano sulla mia pelle....mai mano di uomo mi aveva toccata...............e mai sarebbe dovuto accadere........" lasciatemi andare.....non azzardatevi a toccarmi mai piu'..."...ero inorridita........" Pensate a riposare....questo luogo non ha nome.......nessuno e' schiavo.....ma se vi fa piacere pensarlo......fatelo....pure..........state tranquillo.....dovete riposare.....ora chiamo Pileo e' colui che vi ha curato........"....lo lascia in preda a strane parole.....mi guardai il braccio...avevo la pelle rossa......uscii dalla mia stanza.....e vidi Pileo...mi guardava con uno strano sguardo...." Si e' svegliato....ha chiesto chi ero e dove era...ho detto che questo posto non ha nome....e che nessuno e' servo di nessuno.....non voglio che sappia che sono la principessa...almeno per ora.....se poi dovessi usare la mia autorità.,...allora lo faremo.........andiamo ...entriamo insieme....".......aspettai..ma Pileo sembrava non muovere un passo..." Che vi succede..e' successo ancora qualcosa ?...."...
Guisgard
01-08-2014, 19.38.10
“Giusto...” disse Barbaleone a Clio “... ottimo ragionamento... eh, lo dico che sei un portento, ragazza!” Rise forte. “Kyra, cosa sappiamo in merito a questo?”
“In effetti...” mormorò il filibustiere “... ora che ci penso, dando uno sguardo più accurato alle varie segnalazioni... beh, sembra che le prede preferite del mostro siano le navi della marina Capomazdese... infatti solo in due casi ha affondato navi corsare e cmq in risposta ad un loro attacco... invece le navi dell'Ammiragliato sembra attaccarle senza alcun apparente motivo... per quanto riguarda le navi mercantili... nulla... pare non siano di suo gradimento...”
“E siamo a due cose strane per un animale...” fece Samoa.
Guisgard
01-08-2014, 19.50.30
“Il forziere” disse Oxuid ad Altea “proveniva da un veliero che il colonnello de Gur aveva utilizzato proprio per seguire le tracce di quel... misterioso affonda navi.” Sorrise ironico. “Il forziere conteneva la paga dei soldati a bordo.”
“Avete udito?” Il duca all'ammiraglio. “Lady Altea afferma che il suo mentore può chiarirci molte cose riguardo a questi misteri. Benissimo, milady... volete farci la cortesia di condurlo qui a corte?”
Annuii.
"Beh, almeno sappiamo che non ci attaccherà se non sarà costretto.. E questo ci da già un vantaggio..." Pensierosa "Quindi ce l'ha coi Capomazdesi... Quindi possiamo pensare o a un nemico.. Non lo so.. Sygma.. Tanto per dirne uno.. Oppure qualcuno che i Capomazdesi hanno fatto infuriare... È già qualcosa direi..." Risi appena "Anche se devo dire che l'idea di un Sygmese, così razionale e pratico che affida il suo attacco ad un drago mi sembra un po' inverosimile.. Però... Infondo loro considerano i Capomazdesi superstiziosi.. Potrebbero aver, non so.. Costruito una macchina.. Sono bravi in questo.. Una strana specie di nave volante.." Scossi la testa e presi un sorso di vino.
"Ah, al diavolo.. Solo a dirlo è un'assurdità...".
Altea
01-08-2014, 20.01.41
"Oh...il colonnello de Gur vi stava a bordo? E' terribile..speriamo presto si risolvi questa situazione...".
Il duca chiedeva l' aiuto del mio maestro e sorrisi alle sue parole..."A dire il vero Sua Signoria non ricorda che il mio maestro alloggia in una piccola stanza qui a corte? Non ama farsi molto notare..ma è persona di mondo e ha viaggiato molto direi..in molti Paesi..e quindi persona molto colta..aspettatemi vado a chiamarlo nella sua stanza...".
Mi congedai e attraversai quegli ampi corridoi ma dentro me ero angosciata...arrivai vicino le mie stanze, vi era un piccola e semplice porta e bussai..."Maestro..sono Altea...il Duca vorrebbe parlarvi...posso entrare? E non siate come sempre solitario e scorbutico, ho da dirvi pure altra cosa".
Guisgard
01-08-2014, 20.12.17
“No, nulla...” disse Pileo ad Elisabeth fissandola “... ma forse... forse non dovrebbe vederti con indosso quella tunica... dopotutto è un uomo e nessuno può compiere pensieri impuri sulla sacerdotessa di Diana... tu e le tue ancelle potreste essere una tentazione troppo forte per lui...”
elisabeth
01-08-2014, 20.22.02
Guardai Pileo...ed accennai ad un lieve sorriso......" Lui non vedrà nessuna delle ancelle....si rimetterà in piedi e lo manderemo via.......non saprà rendersi conto...ma faremo in modo che torni a casa.........per quanto riguarda..ilo mio vestito.......Pileo....cosa dovrei indossare........un saio ?....siamo pagani e non abbiamo ne frati e ne suore....siamo ancelle...che vivono in piena libertà......i suoi pensieri impuri non mi toccheranno...e anche se fosse...ci sarete sempre voi a ricordarmelo..........L'Oracolo ha parlato.....e le sue parole si stanno avverando......sia fatta la volontà degli Dei "......mi voltai per andare nella mia camera.....e per istinto mi toccai il braccio....aprii la porta della camera e dietro di me c'era Pileo.....Vidi l'uomo seduto sul letto........era coperto dal lenzuolo...e si teneva la testa.... " Eccomi......c'e' Pileo con me.....potrete parlare con lui e chiedere tutto cio' di cui avete bisogno......."....
Guisgard
01-08-2014, 21.05.53
“Che io sia impiccato al più alto e lercio pennone della flotta Capomazdese...” disse Barbaleone a Clio “... una nave volante?” Guardò poi tutti i suoi uomini.
Un attimo dopo una grossa risata si alzò da tutti loro.
“Non so quale sia più assurda...” ridendo il rude corsaro “... la storia del drago o questa qui della nave che vola!” Scosse il capo, per poi bere altro vino. “Ah, ragazza mia... sei un portento... non ridevo tanto da quando gettai a mare il Capitan Antony Morse... eh, che gran bastardo quello...” tornò a fissare la ragazza “... una nave volante...” divertito “... ma dove diavolo le peschi?”
“Il ragionamento del capitano” intervenne Samoa “però non è affatto malvagio... escludendo mostri fantastici e simili, non restano molte altre ipotesi... magari è davvero un nuovo tipo di arma a noi sconosciuta... e forse usata proprio da qualche nemico dei Capomazdesi per fiaccare la loro forza militare...”
In quel momento entrò nella locanda uno dei filibustieri di Barbaleone rimasto sulla nave come vedetta.
“Capitano...” agitato “... capitano... presto... venite a vedere... c'è un veliero all'orizzonte...”
“Davvero?” Incredulo il corsaro. “Era ora!” Guardò Clio. “Sentito, ragazza? C'è una nave che attende solo di essere predata! Andiamo a dividerci il nostro primo arrembaggio da soci?” Sorridendo.
Guisgard
01-08-2014, 21.11.42
“Entrate pure...” disse una voce dall'interno della stanza ad Altea.
La ragazza entrò e trovò il suo maestro e tutore.
Era questi un uomo di età avanzata, ma ancora integro nel fisico e soprattutto nella mente.
Non amava molto fare vita mondana ed il suo tempo preferiva trascorrerlo tra i suoi libri, in compagnia dei suoi ricordi.
“Il duca chiede di me?” Stupito il maestro. “E perchè mai? Ma sentiamo prima cos'altro volevate chiedermi, Altea...”
Guisgard
01-08-2014, 21.16.04
Elisabeth e Pileo entrarono nella stanza e trovarono quell'uomo seduto in mezzo al letto, fisso a guardare il mare dalla finestra.
“Rieccovi...” disse accorgendosi di loro “... vi attendevo con ansia...”
“Come vi sentite?” Chiese Pileo.
“Bene, a parte un po' di mal di testa...”
“E' normale ma passerà.”
“Siete il padrone di quest'isola?”Domandò l'uomo.
“Qui non vi sono padroni.” Rispose il vecchio. “Viviamo in pace ed armonia. E voi invece chi siete?”
L'uomo rimase in silenzio, per poi abbandonarsi ad un lungo sospiro.
“Non lo so...” mormorò “... non ricordo più nulla... neanche il mio nome...”
elisabeth
01-08-2014, 21.31.24
rimasi un passo indietro a Pileo....e guardavo quell'uomo...cercava qualcosa in quel lontano orizzonte...i suoi occhi erano il colore del mare in tempesta........era spaesato.......e io ero triste per lui.....non avrei mai potuto pensare di essere lontana dal mio mondo....sarebbe stato un tormento...provai tenerezza per lui........." Non disperatevi.....date al vostro corpo il tempo di riprendersi...e tutto riaffiorerà alla vostra mente........siate paziente anche se non sarà facile.....sarete nostro ospite.......le uniche persone a cui potrete rivolgervi saremo Pileo ed io..... vi verranno fatti vedere i posti dove potrete stare....per il resto vi prego di attenervi alle regole del luogo......o non rivedrete mai più casa vostra......Pileo...fate in modo di portare la cena......all'uomo del mare...io aspetterò qui.......".....vidi uscire Pileo dalla stanza con una certa riluttanza.....ma dovevo mostrarmi forte........Una principessa..non poteva cedere
Altea
01-08-2014, 22.44.20
Entrai nella stanza del maestro..la sua stanza era semplice ma erano gli oggetti e i libri a renderla particolare.
Mi sedetti su una poltrona..."A dire il vero maestro, sono stata io a suggerire al Duca Dominus di ascoltare la vostra saggia parola...una nave della flotta capomazdese è stata di nuovo abbattuta, ovviamente si pensa sia un drago..non vi sono superstiti sembra e a bordo vi era pure il colonnello de Gur..lo ha raccontato l' Ammiraglio Oxuid...e pensate" dissi con un pizzico di ironia "pure egli pensa sia proprio stato il drago".
Il maestro mi fissava silenzioso..."Quindi ho chiesto al Duca di sentire la vostra opinione...e penso sia importante..visto la vostra saggezza..cosa volevo chiedervi? Sia segreto maestro...il Duca convocò me e Costanza" e presi un libro impolverato del maestro iniziando a sfogliarlo mentre raccontavo, sfogliare i libri mi aveva sempre conciliata, toccarne la carta e vedere la fine scrittura "e..disse una delegazione mandata da lui stava tornando..infatti tornò e veniva da Gioia Antiqua. Il Duca era intenzionato..dico era perchè non so quali siano ora le sue intenzioni...a sposare la regina di quel Regno, ed ella..potete crederci..gli ha fatto recapitare un vaso tutto d' oro e doveva riempirlo con un pegno.." il volto del maestro Teofilus aveva l' espressione sempre più interessata..."e se fosse riuscito ella avrebbe acconsentito al matrimonio...ella vuole sia riempito..col Fiore Azzurro".
Il maestro Teofilus si lasciò cadere sullo schienale della poltrona pensieroso.."Il Duca non sapeva nemmeno cosa fosse...chiesi di chiederlo a Voi..ma non mi ascoltò, lo chiese al Ciambellano...ed egli disse era solo leggenda...cosa ne pensate voi di questo ultimo fatto? E soprattutto..cosa potete dirmi di preciso di questo Fiore..oppure potete venire con me...e oltre a dire la vostra su questa storia del drago, potrete narrare al Duca Dominus la vera storia del Fiore Azzurro...anche se...chissà se è già sbocciato o dove sboccerà".
Sorrisi al maestro, stringendo al petto il libro..."Non temete...so voi non amate essere troppo notato, ma vi è poca gente in camera del Duca...io, mia sorella, l' Ammiraglio Oxuid e la delegazione...ah si il cuoco pure" e risi "sembra stasera vi sarà una bella festa e assaggeremo tutti la torta che il Duca ha inventato..come se dopo l'ira per l' affronto della Regina di Gioia Antiqua e la collera che potete immaginare, il vulcano si sia spento di nuovo."
Presi il maestro per mano.."Andiamo maestro Teofilus, non è il caso di far aspettare Sua Signoria".
Un sorriso perfido mi si dipinse sul vise.
"In due contro una povera nave? Ah, che malcapitata.." Mi alzai.
"Metà e metà, mio caro.. Vediamo di iniziare col piede giusto.." Sorridendo a Barbaleone.
"Ciurma, all'Hydra..." Finii il vino "Ci vediamo in mare..".
Guisgard
02-08-2014, 13.49.21
Clio e la sua ciurma, come patteggiato con Barbaleone, risalirono sull'Hydra e lasciarono poco dopo il porto di Portuga.
In breve furono di nuovo in mare aperto, sotto un cielo plumbeo di alte e velate nubi che parevano rendere l'atmosfera come intrisa di un'incerta malinconia.
Luis, sull'albero di trinchetto, scrutava con parsimonia l'orizzonte, mentre poco dopo, a poppa, apparve in lontananza il Gozocuda di Barbaleone.
Ad un certo punto il marinaio di vedetta indicò qualcosa.
Yanos allora prese il cannocchiale.
“Eccola, capitano...” disse a Clio “... la vedo... sembra una triremi da trasporto... è ancora distante e non riesco a scorgere che bandiera sventoli...” passando poi il cannocchiale al suo capitano.
La nave avvistata procedeva sotto la spinta delle sue tre vele, del fiocco e della randa, eppure con moto così lento e con un'andatura quasi avvilente che alcuni dei filibustieri sull'Hydra, mossi dall'istinto tipico dei più superstiziosi marinai, cominciarono a mormorare e chiedersi chi si trovasse a bordo di quell'imbarcazione.
http://www.afyacht.com/foto/bounty.jpg
Guisgard
02-08-2014, 14.26.25
Altea e il suo maestro lasciarono la stanza, dirigendosi verso la sala in cui il duca li stava attendendo.
“Non credo che l'ammiraglio Oxuid creda alla storia del drago...” disse Teofilus mentre attraversavano i lunghi corridoi della Domus Ardeliana, la parte del palazzo in cui si trovava la corte privata dei duchi “... egli è un uomo afflitto dal morbo della Ragione e tende a vedere il mondo solo attraverso i suoi dettami.”
I due entrarono nella sala.
“Ah, eccovi, messer Teofilus...” sorridendo Dominus “... lady Altea, nella sua squisita e fanciullesca ingenuità pensa che possiate dissipare i dubbi che affliggono questa corte oggi...” rise “... sembra che nei nostri mari e sulle nostre terre sia giunto un temibile mostro, forse un drago come quello abbattuto dal leggendario Ardea de' Taddei...” ironico “... eppure un drago, essere gigantesco e feroce, deve pur vedersi, no?” Si avvicinò alla torta. “Ecco... il gusto... ma anche la vista... dunque un drago deve essere reale, farsi vedere... come io ora vedo tutti voi, amici miei...” sorridendo.
“Milord, io non ho mai detto che un drago infesti il nostro ducato...” con un inchino Oxuid “... ma solo che qualcosa sta affondando molte delle nostre navi e facendo scempio di diverse fortificazioni nell'entroterra. Qualcosa che ora sembra invisibile ed inafferrabile. Per questo mi sono permesso di nominare una speciale commissione per svelare questi misteriosi accadimenti. Inoltre ho fatto mettere in palio una ricompensa per chiunque porterà informazioni utili alla sua risoluzione.”
Guisgard
02-08-2014, 14.30.08
Pileo uscì ed Elisabeth restò da sola con quel misterioso naufrago.
“Immagino” disse questi “che non sia il caso di rivolgervi altre domande su questo luogo... vi sono regole ferree mi sembra di capire... e sia...” annuì “... mi avete raccolto in mare e vi devo la vita... non recherò danni a questo luogo, avete la mia parola... sebbene non rammenti più il mio nome per poter giurarci sopra...” guardò il mare e poi di nuovo Elisabeth “... ed il vostro invece? Immagino abbiate un nome... posso chiedervelo o anche questo mi è impedito dalle regole di questo posto?”
Altea
02-08-2014, 19.09.46
Il maestro ascoltava l'ammiraglio Oxuid e il Duca in silenzio..ma sapevo egli stava riflettendo e forse pure giudicando.
Io mi misi vicino alla grande finestra che dava al terrazzo osservando il giardino..ma quanto tempo era trascorso a parlare in queste stanze? Sospirai appoggiando la mano sulla maniglia dorata e senza voltarmi intervenni..."Sono una ragazza troppo fantasiosa? Mi sorprendo Sua Signoria abbia di me questa idea..visto io paleso vivamente il fatto il drago non esista e pure il mio maestro..o forse no" mi voltai appena per guardarlo e gli lanciai una occhiata, lui solo sapeva capirmi.."è vero milord Oxuid non ha fatto riferimento diretto ad un drago ma ha paragonato ciò che devasta le nostre navi come un animale feroce e misterioso...io stessa ho udito la gente al mercato e pure vicino al porto..egli credono a questo fatto del drago..e purtroppo pure mia madre..infatti non sono più libera di uscire...andare a cavallo..andare al mercato vicino al porto dove sbarcano nave mercantili ed andare da Ahmed e suo figlio Ismael, che mi portano sempre le sete e le stoffe più preziose dall' Oriente.Ma come ha detto Izzar il Ciambellano..io sono solo una dama di corte..peccato si sia dimenticato io sia una Duchessa...di Sygma...che il mio nobile nonno, fortunatamente ancora in vita, conobbe proprio laggiù il grande Taddeo l' Austero tanto da stringere una forta amicizia con lui e partire con Sua Signoria per servirlo a Capomazda nell' esercito e con lui vennero pure mio padre e mia madre, appena sposi..e sempre mio padre, il Duca Tibaldo de Bastian, e mio nonno soprattutto..il Duca Mandus de Bastian, hanno giurato fedeltà a Capomazda per quanto ammirassero il duca Taddeo e sempre hanno prestato onorevole servizio con la più alta carica nell' esercito...io? Si sono una dama di corte fantasiosa, immaginaria e forse pure frivola" dissi con rabbia "nata a Capomazda ma con puro sangue sygmese..forse mio nonno e mio padre, visto la loro lunga esperienza nel vostro esercito e la stretta amicizia col Duca Taddeo sono gli uomini più giusti per parlare"...già noi cinque sorelle dobbiamo solo pensare a essere le più belle della corte per prendere il migliore partito..ma io mi ribello..ma per Amore.
Mi voltai e osservai le persone presenti, con sfida il Ciambellano..poi sorrisi a mia sorella.."Vieni Costanza, andiamo ad aiutare Sua Signoria a preparare la torta, o stasera ci sentiremmo in colpa se la corte non riuscirà a gustare tale delizia".
Ci avvicinammo alla torta aiutando il Duca Dominus ad adornarla, osservavo comunque il mio maestro che ancora non aveva preso parola forse perchè aspettava di essere interpellato o altro...e mentre guarnivo la torta esclamai" Oh..quindi..se non sono innopportuna visto noi donne non ne capiamo di politica e di esercito...avanti milord Oxuid raccontateci di questa speciale commissione avete fatto nominare per svelare...questi misteriosi accadimenti".
E presi un fiore azzurro di glassa di zucchero e lo posi nella torta..."Finita...è perfetta, Sua Signoria avrà i complimenti di tutti..ma dovremmo venire vestite in serata di gala..vi è una festa o la farete servire a cena?".
elisabeth
03-08-2014, 20.57.20
Ero lontana da lui....ma vicina a quello che era la sua divisa...sporca e lacera in alcuni punti....ma era ben visibile il suo rango..i fregi erano tanti e gli alamari dicevano che era un ufficiale..........risi....Pileo mi aveva sempre raccontato tutto della vita oltre la nostra isola......mi avvicinai alla finestra....." Non ricordate nulla...deve essere angosciante vivere nel buio......come se la nostra mente non avesse più piccoli cassettini da aprire..per far volare le nostre gioie..i nostri dolori..i volti amati o quelli odiati......La cosa piu' assurda e' non ricordare il proprio nome..........questo posto...ha un nome.........ma rivelarvelo non credo sia una priorità...che senso avrebbe...siamo un puntino nel grande mare......forse gli Dei hanno voluto che voi viviate per godere di questo meraviglioso posto........vi hanno dato una seconda possibilità............voi avete fatto una promessa...e guardando il vostro abbigliamento...credo che anche voi abbiate delle regole ferree......quindi ...vi credo...non rivelerete mai a a nessuno....che il nulla vi ha aiutato.........ma vi faccio un dono di ben venuto mi chiamo Elisabeth e voi sarete l'uomo del mare e' così che vi abbiamo chiamato........"......mi voltai verso di lui....e lo guardai a lungo....spero non possiate mai ricordarvi di nulla.........dovrei uccidervi..la legge mi imporrebbe questo........I cattivi pensieri vennero fermati da Pileo......" Grazie..Pileo ......mettete pure il vassoio sul tavolo...e dategli qualcosa per vestirsi i lenzuoli tendono a scivolare e non credo sia conveniente........."..........Io dovevo scendere al Tempio......ero stata toccata e dovevo lavarmi con l' acqua sacralizzata......." Pileo..ora io vado...mi raccomando....niente sforzi solo riposo e cibo.......quando finirete con lui vi attendo a cena......" Pileo aveva la chiave della mia stanza e sapeva bene che doveva chiudere la porta per assicurarci che L'uomo del mare poteva non uscire......dovevo parlare alle ancelle quella sera a cena...e doveva esserci anche lui.....scesi al Tempio........passando dalla stanza di Armida........evitando così Gedeone...........Aprii le porte ed entrai...accesi solo una candela..........mi avvicinai al catino e mi lavai il braccio............mi asciugai con un panno di lino.......Guardai la statua della Dea Diana......e mi sentii carica di responsabilità......ma scossi la testa ....soffiai sulla candela ed uscii dal Tempio.........andai da Gedeone......avevo voglia di fargli le coccole..........e lo trovai tranquillo e sonnecchioso......" Ed ecco...il mio draghetto.....dovrei avere più tempo per te...e invece gli eventi sembrano andare contro di noi...........rimani alla guardia del Tempio e non uscire mai amico mio.......o saranno guai.....".........un colpetto alla sua zampa....e andai via verso la sala da pranzo........
Guisgard
04-08-2014, 02.58.34
“Qualcosa sta accadendo sull'isola...” disse all'improvviso Gedeone prima che Elisabeth lasciasse il tempio “... già e qualcosa di grosso direi...” aggiunse con un gorgoglio il drago “... noi draghi abbiamo affinato varie caratteristiche, tutte più o meno strabilianti... dopotutto abbiamo dovuto ingegnarci nei secoli per sfuggire all'ossessiva caccia che i cavalieri si ostinavano a fare nei nostri confronti...” con un ghigno “... ebbene ho percepito cosa è accaduto l'altra notte... le onde inquiete, quel sordo boato e poi la nave che è calata a picco... forse qualcuno si è salvato? Qualcuno giunto con la marea sulle spiagge delle nostra isola?”
http://content8.flixster.com/editorial/10/24/88/10248854_gal.jpg
Guisgard
04-08-2014, 03.35.14
“Milady...” disse il Ciambellano ad Altea “... io non ho mai detto di voi nulla del genere... non amo giudicare gli altri per il semplice fatto che non ho interesse ad occuparmi dei miei simili... a me importa solo del mio ruolo qui a corte...” sorrise, per poi mostrare un inchino appena accennato “... e comunque, se proprio volete la mia opinione su quanto avete detto, la nobiltà, il rango ed il lignaggio non bastano per evitare ad un animo di essere frivolo o troppo schiavo della sua fantasia... naturalmente parlo in generale e non mi riferisco a nessuno in particolare.”
“Suvvia, occupiamoci della mia torta!” Esclamò il duca. “Naturalmente accetto di buon grado il vostro aiuto, care dame.” Sorridendo ad Altea e a Costanza. “Comunque” continuò Dominus “la torta sarà servita alla fine della cena. Non ci sarà invece alcuna festa. Dopo la storia di Gioia Antiqua e i misteriosi fatti accaduti tra i nostri mari e l'entroterra non ho nessuna voglia di festeggiare.” Guardò per un momento Oxuid. “Parlateci dunque di cosa avete ideato per risolvere questa storia. Dopo ascolteremo le opinioni di messer Teofilus.”
Oxuid fece un passo in avanti ed annuì.
“Grazie, milord...” mormorò “... ebbene, come detto, ho nominato una speciale commissione con lo scopo di indagare sui misteriosi accadimenti e di trovare il modo di risolverli definitivamente. Per questo ho fatto venire qui i membri di una compagnia cavalleresca, conosciuta come le Stelle Nere di Nantos... hanno fama di invincibili cacciatori di mostri.”
“Mostri?” Ripetè Dominus. “Vi credevo scettico riguardo all'esistenza di mostri e simili...”
“Infatti lo sono, milord.” Rispose Oxuid. “Ma bisogna tener presente diversi aspetti... in primis il mare è battuto da soldati, marinai, mercanti e pescatori che vivono di superstizioni e credenze assai fantasiose, dunque per tenerli buoni e spingerli a non abbandonare le vitali rotte su cui pulsa la nostra economia dobbiamo saperli tranquillizzare... e stesso discorso va fatto per i militari, i commercianti e i pellegrini che attraversano le strade interne del nostro ducato... e poi, comunque, la compagnia delle Stelle Nere di Nantos è abituata a cimentarsi con i misteri più intricati e a portarli alla loro risoluzione.”
“E dove si trovano ora questi... cacciatori di mostri?” Chiese con sarcasmo Dominus.
“Stanno giungendo a Capomazda via mare, milord.” Fece Oxuid. “Forse a quest'ora avranno già avvistato il porto di Baias.”
Tornati sull'Hydra, avvistammo la nave.
Restai ad osservarla per lunghi istanti, cercando di studiarla più che potevo.
Era lenta, sembrava quasi sospinta dal vento.
Quando io e Barbaleone attaccavamo insieme, di solito circondavamo la nave, prendendola tra un fuoco incrociato.
E poi, naturalmente, la finivamo a fil di spada.
I marinai non sapevano dove girarsi.
Presi il cannocchiale che Yanos mi porgeva.
"Tenetevi pronti ad attaccare..." urlai alla ciurma "Ma aspettiamo finchè non riusciamo a capire che bandiera batte, e che tipo di nave è.. non voglio finire in una trappola.." sorrisi "C'è un mostro marino in giro, dopotutto..".
Avvicinai il cannocchiale all'occhio destro, e osservai la nave.
Altea
04-08-2014, 13.02.29
"Riguardo alla vostra ultima affermazione..sul rango e lignaggio" dissi al Ciambellano "sono concorde con Voi messer Izzar...non dovrebbe a che vedere neppure con l' Amore..eppure molti si ostinano a voler non mischiarsi con qualcuno di rango inferiore..non penso Sua Signoria sposerebbe mai una pescivendola del porto..ma questo non è un commento ironico..è un dato di fatto purtroppo" sospirai per un attimo.
Ascoltai con attenzione le parole di Oxuid per poi sorridere a Costanza bisbigliandole.."Oh..hai sentito..è strepitoso dei cacciatori di mostri..una novità finalmente..questa cosa mi incuriosisce..ovviamente tu vorresti sapere se sono giovani, nobili e benestanti come nostra madre" e le feci l'occhiolino.
"Le Stelle Nere di Nantos...che nome affascinante e avventuroso..proprio come il mestiere che svolgono.." e osservai Teofilus "Sua Signoria, devo dire l' Ammiraglio ha ragione, il porto è deserto, le merci arrivano con lentezza e la gente è legata da superstizione...e soprattutto i marinai, pure certi pirati credono nella esistenza di mostri marine..prendete le sirene..sembrano delle creature meravigliose..eppure sono note per rapire l' Anima dei marinai e pirati e pure ucciderli dopo averli amati" e sorrisi leggermente.
Vidi uno sguardo di sdegno misto a terrore in Costanza ma non ci feci caso..lei era solo presa a prendere lezioni di canto e musica.."Sono prossimi all' arrivo dunque milord Oxuid...sono curiosi di vedere questi singolari cavalieri..o ufficiali..non saprei..voi maestro Teofilus avete mai sentito parlarne? Cosa pensate di tutto questo?" per poi voltarmi verso Costanza parlando sottovoce.."Informati bene tra uno dei sottoufficiali quando arriverà la loro nave..vorrei davvero vedere il loro arrivo, non me lo perderei affatto..lo sai nostra madre non ci fa mai uscire, ma qualcosa inventeremo...corromperemo come sempre nostro cugino Tommaso, che tra l' altro è pure un ufficiale della Accademia Navale..buona idea" e pure ella rise per poi voltarmi nuovamente verso il maestro Teofilus per ascoltarlo.
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elisabeth
04-08-2014, 17.13.26
Avevo salutato Gedeone...a malincuore.....avrei voluto rimanere nel cuore della terra.......e mentre voltavo le spalle al drago per tornare indietro...sentii un forte calore alle miei spalle........e una voce che sembrava uscire dalle pareti del sotterraneo...invasero tutta la mia persona....mi voltai di scatto........e lo ascoltai....ero strabiliata.........parlava........." Gedeone....il mio tenero ed enorme Gedeone........gli uomini contrastano ogni cosa .....non riescono ad ascoltare se stessi.....e si fanno guerre inutili......Si...credo che ieri notte sia successo qualcosa in mare...ma io ero in Tempio.....mi stavo preparando per l'Oracolo........stamane...Armida mi ha chiamata perchè c'era un naufrago sulla nostra spiaggia....dai suoi abiti...sembra un uomo di di una certa posizione.........sinceramente ho pensato a tante cose....ma non potevo lasciarlo lì a morire.....ha perso la memoria....non ricorda nulla....a cosa state pensando Gedeone ?..."....
Guisgard
04-08-2014, 17.30.43
A quelle parole di Clio, l'Hydra percorse un centinaio di leghe, fino a quando apparve ormai prossima anche all'equipaggio del bastimento avvistato.
“Batte bandiera Capomazdese...” disse Yanos osservandolo col cannocchiale “... si tratta di una nave civile, di dimensioni non troppo grandi... con ogni probabilità di qualche armatore e credo con un carico molto interessante, capitano...”
A quell'affermazione tutti esultarono.
Si stava concretizzando la possibilità di un bell'arrembaggio dopo diversi giorni di magra.
“Però non capisco del perchè procede così lentamente...” continuò Yanos “... la chiglia è mezza sprofondata nell'acqua... possibile che abbiano un qualche problema a bordo...”
“Dateci voi il segnale, capitano” Luis a Clio “e isseremo la bandiera così da far subito capire a quei malcapitati cosa li attende.”
“Un momento...” all'improvviso Yanos “... sembra ci stiano segnalando qualcosa... con un grosso specchio credo... con i riflessi del Sole... sembra... si, sembra una richiesta di soccorso...”
Osservai la nave.
Sembrava in effetti una preda facile e veloce, specie considerando che eravamo in due.
"C'è in giro qualcosa che affonda le navi.. magari hanno avuto qualche problema.. Sono capomazdesi magari hanno incontrato il mostro..." sorrisi "Beh, non possiamo lasciarli lì, hanno bisogno di aiuto.. che ne dite di sollevarli dal carico di bordo, mi sembra un opera buona.." con un ghigno.
Lanciai un'occhiata al Gozocuda di Barbaleone, in posizione.
"Signori.. la cena è servita.. ma occhi aperti.. c'è qualcosa in queste acque, non dimenticatelo.." sorrisi, alzando lo sguardo "Issate la bandiera...".
Guisgard
04-08-2014, 17.52.08
“Ora perdonatemi, milord...” disse Oxuid con un inchino verso Dominus “... resterei volentieri ad ascoltare questi piacevoli e frivoli discorsi, ma l'ammiragliato non può oziare in una corte mentre qualcosa di misterioso flagella il ducato... chiedo dunque congedo, mio signore.”
“Andate e tenetemi informato.” Annuì il duca. “Parlate pure, messere Teofilus... cose ne pensate di questa storia?”
“Io credo” spiegò il maestro di Altea “che si tratti di qualche creatura ancora sconosciuta alla scienza moderna. Forse un grosso cetaceo. Le grandi profondità marine” continuò “ci sono completamente ignote. Cosa avviene in quegli abissi? Quali essere viventi vi abitano? Noi oggi possiamo solo immaginare le risposte a queste domande e in molti casi, dove la scienza non può esserci d'aiuto, vi è poi la nostra fantasia a venirci incontro. La storia ci insegna che nelle remote età geologiche esseri come uccelli e rettili avevano dimensioni gigantesche. E queste straordinarie proporzioni che il Creatore aveva fornito a quelle creature, col tempo poi decise di trasformarle e di rimpicciolirle un po' alla volta, fino a giungere ai tempi in cui viviamo.
Ma chi ci dice che nelle profondità sconosciute non si siano invece conservate queste incredibili creature di un altro Tempo? Si sa che la crosta terrestre muta di continuo a causa di fenomeni naturali, mentre il mare ed i suoi abissi restano immutati. Dunque potrebbe davvero nascondere nel suo ventre un'ultima varietà di un qualche essere titanico.”
Altea
04-08-2014, 18.01.29
Ascoltai attentamente il mio maestro ma prima dissi a Costanza di andare a chiamare nostro cugino...volevo ci dicesse dell' arrivo della nave e ci portasse al porto..ovviamente non era bene andarci sole.
"Quindi maestro Teofilus voi pensate a una creatura delle epoche passate..tipo i dinosauri preistorici? Avvalete tipo quella credenza di quel Lago in Scozia dove dicono esisti una specie di antico animale e lo vedono come mitologico...ma altro non è che un antenato di un animale preistorico ancora sopravvissuto?" dissi perplessa sedendomi sulla poltrona.
Guisgard
04-08-2014, 18.04.30
“Ai misteri del mare...” disse il drago ad Elisabeth “... qualcosa sta accadendo là fuori... gli uomini si combattono e tanti finiscono per trovare la morte... quel naufrago invece è stato fortunato a giungere qui... o forse no... rammenti l'antica legge dell'isola? Qualsiasi uomo che vi giunge deve essere sacrificato alla dea... solo Pileo ne è immune, in quanto tuo servitore...”
elisabeth
04-08-2014, 18.20.36
Già ricordavo benissimo il giorno che fui iniziata......e il mio giuramento......" Gedeone.......so perfettamente quali sono le antiche leggi, La Dea sa..cosa alberga nel mio cuore......tu hai dubbi in merito amico mio ?...."......Sapevo che Gedeone avrebbe fatto di tutto per difendermi...ma lui era il guardiano esterno del Tempio ..." Sta solo succedendo ciò che l'oracolo ha predetto"...
Guisgard
04-08-2014, 19.04.04
A quell'ordine di Clio, subito fu issata la bandiera pirata sull'albero maestro dell'Hydra.
In breve poi il vascello pirata raggiunse il piccolo bastimento.
Un attimo dopo il rostro fu abbassato sul ponte e l'arrembaggio cominciò.
“Pietà...” disse qualcuno avanzando verso i pirati, per poi gettarsi a terra “... pietà, signori... abbiate pietà di noi... prendete pure tutto il carico, ma risparmiateci la vita...”
Tutti gli altri uomini dell'equipaggio fecero lo stesso, implorando pietà.
“Sono il capitano Lecrec...” farfugliò l'uomo “... vi supplico, risparmiate la vita al mio equipaggio ed ai passeggeri...”
Luis e gli altri scoppiarono a ridere.
“Ah, voglio proprio vederli, questi gentiluomini!” All'improvviso una voce di ragazza che usciva sul ponte. “Pirati! Vigliacchi direi!” Esclamò. “Assaltare una nave danneggiata!”
“Lady Yolanda, vi prego...” Lecrec alla ragazza.
“No, capitano!” Agitando il suo ventaglio lei. “Avanti! Voglio vedere il capitano di questi pirati! Subito! Sempre che abbia il coraggio di affrontare una dama di corte!”
Guisgard
04-08-2014, 19.11.03
“No, milady...” disse Teofilus ad Altea “... non parlo di mostri o creature leggendarie... ma solo, con ogni probabilità, di un grosso abitante degli abissi marini e ancora sconosciuto agli occhi della scienza.”
“Ipotesi interessante...” sorridendo il duca.
In quel momento entrò un servitore.
Non disse nulla e si limitò solo a fare un cenno a Dominus.
Questi lo guardò e annuì.
“Ora scusatemi...” fece poi il duca “... ma mi attende una certa questione... a stasera, dunque... mie signore... messere...” ed uscì.
Poco dopo tornò Costanza.
“Altea, vieni...” a sua sorella “... Tommaso è giunto e ci attende nel cortile...” entusiasta la ragazza.
Guisgard
04-08-2014, 19.19.28
“Non ho dubbi su di te...” disse Gedeone ad Elisabeth “... per questo so che farai la cosa giusta... quel naufrago deve andare via... altrimenti dovremo sacrificarlo alla dea con la prima Luna...”
In quel momento si udirono dei passi.
“Deve essere Armida, ti sta cercando...” fece il drago “... va da lei... le ancelle credo siano turbate da ciò che è accaduto.”
Altea
04-08-2014, 19.22.35
Annuii alle parole del maestro..ma il Duca aveva incombenze importanti..che era mai successo???
"Vi ringrazio maestro Teofilus, domani parleremo di questo..e di molto altro" e lo abbracciai, provavo un grande affetto per quell' uomo.
Poi arrivò Costanza..."Davvero Tommaso è arrivato..andiamo al porto?".
Accompagnai il maestro nelle sue stanze e salutato corremmo ridendo per le scale fino al vasto giardino e li trovammo il nostro bel cugino Tommaso...biondo, capelli lunghi e selvaggi e gli occhi verdi..."Eccolo, pensavamo eri in giro a fare strage di cuori in taverne" e pure lui rise e tutti e tre battemmo le nostre mani contro l' altra...si eravamo i tre indisciplinati della famiglia..."Hai sentito dell' arrivo della nave delle Stelle Nere di Nantos..dovrebbe essere prossima al porto...dai portaci".
E lo facemmo salire di corsa sulla carrozza e dissi al cocchiere di portarci laggiù.
"Allora..Tommaso..cosa sai di questi cacciatori di mostri?" e vedevo fuori dal finestrino finalmente del movimento.
Guisgard
04-08-2014, 19.33.47
La carrozza correva verso la costa.
Almeno un'ora buona distava il porto di Baias dalla capitale.
“Non ne so molto di questa gente...” disse Tommaso ad Altea “... ma sinceramente non comprendo il motivo del loro arrivo qui... voglio dire, cacciatori di mostri... ma che assurdità! Può mai essere un mestiere questo? Insomma, guardatevi intorno... tutti mangiano pane, carne, pesce e hanno bisogno del muratore o del calzolaio... ma non mi pare ci sia una gran domanda di uccisori di mostri.” Sarcastico.
“Ah, Tommaso...” ridendo Costanza “... sei sempre il solito buontempone! Spero non litigherai anche con loro! Tu vuoi sempre essere al centro dell'attenzione!”
“Beh, sono fortunato...” ridendo Tommaso “... non sono un mostro e dunque non potranno uccidermi!”
Altea
04-08-2014, 19.42.40
Scossi il capo..."Ogni lavoro ha la sua importanza...e poi è stato il vostro Ammiraglio Oxuid a chiamarli..pensa..nemmeno il Duca Dominus...per svelare i misteri dei vari naufragi su questi mari...che la gente presuppone dovuto a qualche mostro..dice cosi si sentiranno più al sicuro e forse i commerci riprenderanno" e sorrisi alle sue parole.."Ma...penso se vorrebbero ucciderti tutte le tue donne verrebbero a salvarti..noi prime in persona" rimasi un attimo in silenzio e lo guardai.."Come ti invidio..tu sei libero..ma stai attento..lo sai della nave abbattuta e sopra vi era il colonnello de Gur e si sono perse le tracce del tutto".
Continuavo a girare un piccolo laccio di cuoio nel mio polso e cercai di togliere ogni pensiero.."Ci vuole ancora molto..questa non è una carrozza..sembra una tartaruga".
"Della tua vita non m'importa un accidente..." Dissi al capitano "Lasciamoli al mostro.." Sorrisi, perfida "Voi.." Rivolta a dei miei marinai "legateli.. E voi altri prendete il carico.." Ordinai "Tanto con la nave in queste condizioni non andranno lontano..".
Non avevo mai amato spargimenti di sangue inutili.
Erano i sopravvissuti a raccontare storie sui pirati.
Una voce femminile risuonò nell'aria.
Mi avvicinai a lei con un inchino vistoso.
"Guarda guarda... Tesoro siamo pirati, mica cavalieri..." Risi "Amo le donne che dicono quello che pensano, che non hanno paura di cosa potrebbero far loro uno dopo l'altro questi gentiluomini se non fossero al mio comando.." Con un ghigno "È il tuo giorno fortunato, bambina..." Voltai lo sguardo su due dei miei "Legatela con gli altri, prendiamo il carico e lasciamo questo relitto al mare...".
Voltai le spalle alla ragazza, ma poi le sue parole mi rimbombarono in testa.
Alzai la mano e mi voltai di nuovo.
"Aspetta aspetta.. Hai detto dama di corte?" Sorrisi "Ho cambiato idea.." Guardando i marinai.
"Lei è mia prigioniera.. Portatela sull'Hydra... Vediamo quanto è disposto a pagare papino.." Per poi voltarmi verso il capitano.
"Ascoltami bene... Se ci tieni alla bella dama Yolanda, di al suo bel paparino, al futuro sposo, all'amante, a chi ti pare... Che lei è nelle mani dell'Angelo della Tempesta, e ha tre giorni per portarmi cinquecento Taddei, al Guercio di Portuga,.. Altrimenti butterò a mare la bella dama, quando la mia ciurma si sarà stancata di lei..".
Alzai gli occhi sui miei.
"Avete finito, possiamo andare?".
Guisgard
04-08-2014, 19.47.53
“La costa è lontana...” disse Tommaso ad Altea “... Capomazda è terra di campagne, non di mare...”
Intanto la carrozza proseguiva.
“Un mostro...” mormorò poi Tommaso “... io invece ho sviluppato un'altra ipotesi... ormai presto sarò un Guardiamarina e comincio ad avere una certa praticità con la materia nautica... e se la mia teoria è giusta, allora l'intero ducato si accorgerà di me!”
Guisgard
04-08-2014, 19.56.35
“No...” disse il capitano Lecrec a Clio “... non potete... lasciate lady Yolanda, vi prego!”
“Voi...” Yolanda all'Angelo della Tempesta “... voi... siete il capitano? Ma... ma... siete una donna!” Esclamò, senza smettere di agitare il suo ventaglio. “Una donna dico!” Scosse il capo. “Che razza di donna può mai andar per mare e governare degli uomini? E' contro il decoro... è... è immorale!”
“Arriva un'altra nave pirata!” Gridò un altro di quegli uomini.
“E' la fine...” disperato Lecrec.
Infatti il Gozocuda di Barbaleone si stava avvicinando.
“Ehilà!” Gridò il corsaro dal ponte della sua nave. “Lascia qualcosa anche per il tuo socio!” Ridendo forte.
“Ma...” incredula Yolanda “... questi sarebbero pirati? Una donna e un omone volgare? Ed io che sognavo corsari affascinanti e tormentati...”
Altea
04-08-2014, 19.56.49
"Fin da bambino hai sempre dimostrato un grande talento...allora raccontaci della tua ipotesi..mentre pensiamo a una scusa..a cosa penseranno i nostri genitori e tutta la corte se non ci troverà a Palazzo entro stasera..ma noi ci arriveremo vero Tommaso..non rischiamo o nostra madre ovvero tua zia sarebbe peggiore del mostro marino" e ridemmo assieme per poi ricomporci e ascoltare attente nostro cugino e la sua ipotesi.
elisabeth
04-08-2014, 20.10.22
come facevo a far andare via l'uomo del mare....e dove lo rimandavo........l'unico mezzo era il tunnel sotterraneo.......sfociava in una grotta e poi scogliere e mare aperto......." Ci penserò...Gedeone.....sacrificare qualcuno non e' semplice...come non e' semplice non prendersi cura di una persona che sta male..........andro' dalle ancelle ..ci vedremo presto...."......mi voltai ed accellerai il passo verso lo stretto passaggio che mi avrebbe portata alle scale di pietra...Vidi Armida...." Tranquilla mia cara....sto arrivando...hai preparato la sala da pranzo ?.......bene...mi sono lavata..in modo da essere pronta al vostro cospetto......."...vidi il volto della ragazza.....avere un'espressione incredula...come saranno state le altre ?....Volevo sapere da Pileo se l'uomo avesse mangiato.....quindi quando arrivai nella sala da Pranzo..trovai tutte sedute ognuna al proprio posto..........pileo...era dietro alla mia sedia....e mi guardava curioso....." Bene ...eccoci ancora una volta all' Agape Bianca.........ora..prendiamo il vino e brindiamo........Al nuovo anno....alla Dea Diana....." Alzai il calice.....e dissi " Fuoco..."....buttai giu' il vino tutto in una volta.........avrei trovato le parole giuste....
Guisgard
04-08-2014, 20.42.29
“Ebbene...” disse Tommaso ad Altea e Costanza “... ho svolto alcune ricerche e fatto diversi calcoli... e aggiungendo la mia esperienza ed un pizzico del mio intuito ho realizzato quanto segue... a mio giudizio siamo davanti a fenomeni naturali... maremoti, onde anomale... insomma, eventi che facilmente possono suggestionare menti superstiziose come quelle di marinai... e poi, comunque, i racconti dei pochissimi testimoni sono molto vaghi e confusi, dunque facili da infarcire poi di fantasie. Allora? Cosa ne dite?”
Scoppiai a ridere.
"Immorale? Tesoro se vuoi ti faccio vedere io cos'è davvero immorale... Non tentarmi.." Con un ghigno "Posso sempre affidarti a lui..." Indicando Barbalenone, finalmente giunto sulla nave "Poi mi racconti.." Scuotendo la testa.
"Alla buon ora..." Esclamai al mio socio "credevo ti fossi perso... I miei sono nella stiva a vedere cosa si può recuperare.. Io ho trovato un bel bocconcino.." Indicando la ragazza "Cosa dici, li vale 500 Taddei? O visto che dobbiamo dividere a metà conviene alzare la posta?".
Alle ultime parole di Yolanda risi nuovamente "Ah, ragazza mia sei uno spasso... Avete sentito canaglie?" Urlai ridendo ai miei che erano ancora sul ponte "Non siamo abbastanza affascinanti per milady..".
Mi voltai verso Barbaleone "Divideremo il riscatto, ma la terrò io fino allo scambio... Così non rischi di cadere in tentazione.." Sorrisi.
"Il capitano ha parlato di passeggeri.. Magari c'è qualcun altro di interessante..".
Altea
04-08-2014, 20.48.19
Pensai un attimo..."Si...ma le onde anomale e i maremoti colpiscono pure intere città e porti...e pure tutte le navi a mare..da ciò che ho sentito dire succede solo a qualche nave..come mai..non te lo chiedi?" dissi perplessa.
Si iniziava a sentire l' afa e umido della zona..non dovevamo essere lontani dal mare poi e iniziai a sventolarmi col ventaglio.
Guisgard
04-08-2014, 20.53.31
C'era silenzio intorno alla tavola.
Tutte fissavano Elisabeth, attendendo che lei parlasse loro.
“Io...” disse Armida, come a voler rompere gli indugi e quel silenzio “... io credo di parlare per tutte... e vorrei chiederti...” fissando Elisabeth “... si... chiederti chi è quello che il mare ha portato qui? Un dio? Un demone? O un fantasma?”
Tutte a loro attesero la risposta della sacerdotessa.
Guisgard
04-08-2014, 21.00.13
“Direi anche mille Taddei.” Disse Barbaleone a Clio. “E' giovane, bella e nobile. Si, almeno mille Taddei.”
Luis e Yanos scesero nella stiva, ma di altri passeggeri importanti nemmeno l'ombra.
Oltre l'equipaggio vi erano a bordo solo alcuni borghesi.
“Protesto!” Esclamò Yolanda. “Ed io che sognavo di essere rapita da un bel corsaro tenebroso ed inquieto...”
“Nave in vista!” Gridò all'improvviso la vedetta sul Gozocuda.
“Che bandiera batte?” Chiese Barbaleone.
“E' troppo lontana...” rispose la vedetta.
“Che tipo di nave è?”
“Militare direi...” fece la vedetta “... cinque alberi e almeno una trentina di cannoni per lato...”
“Tuoni e fulmini!” Esclamò Barbaleone. “Un bel vascello, non c'è che dire!”
“Capitano...” la vedetta al suo capitano “... sulle vele... vedo qualcosa... è dipinto un simbolo... sembra... sembra l'Asso di Picche...”
“Che razza di simbolo è?” Urlò Barbaleone.
“Capitano, a prua... sta facendo una strana manovra... come se volesse prepararsi ad aprire il fuoco...” indicò la vedetta.
“Impossibile, è troppo distante.” Sentenziò Barbaleone. “Nessun cannone ha una gittata simile.”
Ad un tratto calò il silenzio intorno a loro.
http://cdn.politicalive.com/wp-content/uploads/2008/04/picche-posters.jpg
Annuii a Barbaleone.
"Hai ragione.. dobbiamo camparci in due, dopotutto.." sorrisi "Capitano.." tornando a guardare il malcapitato marinaio "Mille Taddei.. solo perché milady mi è simpatica.." mi voltai poi verso i miei uomini "Avanti, prendetela, che state aspettando?" per poi tornare a guardare la ragazza "Vorrà dire che la prossima volta cercheremo di arruolare marinai più interessante.." sospirai con enfasi "Non hai tutti i torti a lamentarti della carenza di uomini affascinanti..". Scossi la testa ridendo "Fai la brava, e non ti succederà niente... però chissà, magari ti salverà uno spasimante per conquistare il tuo cuore.." risi.
La vedetta del Gozocuda mi distrasse.
Osservai la nave.
"Beh, mica possiamo restare qui impalati, su questo rottame che affonda..." esclamai "Torniamo alle nostre navi e vediamo di dare filo da torcere a quei militari...".
Guisgard
05-08-2014, 01.52.48
“Oh, ma questo è facilmente spiegabile.” Disse Tommaso ad Altea. “Il Mar delle Flegee è frastagliato di isole e isolotti, racchiuso da baie ed insenature naturali. In un simile scenario i fenomeni che vi ho descritto sono comunque localizzati e limitati. In pratica essi sono relativamente distruttivi, ma tuttavia se una nave si trova in un tratto di mare in cui si scatenano tali eventi allora ne subisce in pieno la forza.”
“Hai sempre una risposta a tutto, Tommaso.” Sorridendo Costanza.
“Diciamo che sono sicuro di me, cuginetta.” Ridendo l'altro.
“Mi hai quasi convinta, sai?” Annuì Costanza. “Sebbene, devo ammettere, la storia del mostro era molto più intrigante.”
“Mi spiace deluderti, Costanza Cara.” Facendo l'occhiolino Tommaso.
“Ah, avverto già l'odore del mare!” Esclamò Costanza.
“Infatti ci siamo quasi...” sporgendosi dal finestrino Tommaso “... intravedo la Fortezza di Baias, sede dell'Ammiragliato...” indicando il fortilizio che si vedeva in lontananza.
Guisgard
05-08-2014, 02.14.02
Come ordinato da Clio, Luis e Yanos presero, nonostante la sua vivace resistenza, lady Yolanda e la portarono a bordo dell'Hydra.
“Un momento...” avvicinandosi ai pirati una donna di mezz'età “... sono la dama di compagnia di milady e senza di me ella non andrà in nessun posto.”
“Sentito?” Fece Luis. “Qualcuno sia così gentile da assecondare madama.”
Zarat allora saltò dal parapetto e raggiunse la donna.
“Mi segua.” Scimmiottando un cortese inchino, per poi portare a bordo anche lei.
Tutto ciò sotto le suppliche e le grida del capitano Lecrec: “Liberate queste dame, vi prego!”
Ma tutto ciò, all'improvviso, fu stroncato dalla voce della vedetta del Gozocuda.
“Capitano!” Chiamando Barbaleone. “Quella nave... la sua prua... si sta aprendo...”
“Come sarebbe a dire?” Prendendo il cannocchiale il corsaro. “Fammi vedere...”
E fu allora che Barbaleone vide spuntare dalla prua di quel vascello un gigantesco mortaio.
L'arma sollevò la sua bocca verso l'alto, per poi liberare nell'aria un sordo boato ed una nuvola di fumo nera come la pece.
Passarono alcuni secondi di irreale silenzio e poi si udì un sibilo sempre più forte.
Un attimo dopo una monumentale cannonata raggiunse il Gozocuda a poppa, fracassandone buona parte e squarciando la fiancata di babordo fino alla chiglia.
Assi e grate saltarono in aria, seguite da chiodi e schegge che in breve divennero letali come dardi impazziti.
Almeno una dozzina di uomini trovarono la morte, mentre il caos a bordo prese il sopravvento.
“Imbarchiamo acqua!” Gridò il mozzo.
“Alle pompe!” Urlò Barbaleone. “Alle pompe, canaglie! Bisogna svuotare lo scafo o andremo a picco in pochi minuti!”
Intanto sull'Hydra, Clio ed i suoi pirati avevano assistito a quella scena.
“Capitano...” correndo Yanos dalla ragazza “... capitano, presto... dobbiamo partire o saremo anche a noi a tiro di quel cannone... l'Hydra è più piccola del Gozocuda e se arrivasse un colpo simile anche sulla nostra nave finirebbe per spezzarsi in due subito!”
Intanto il misterioso vascello dal simbolo di Picche si preparò per sparare ancora.
http://www.dga.org/Craft/DGAQ/All-Articles/0503-Fall-2005/~/media/Images/DGAQ%20Article%20Images/0503%20Fall%202005/shotRemember_MasterCommander01%20jpg.ashx?w=640&h=268&as=1
Altea
05-08-2014, 14.30.46
Osservai Tommaso e Costanza..sorrisi..vi era una certa complicità tra loro.
"Io ho sentito talmente tante versioni che ormai non so più a chi credere, solo spero questa storia finisca presto per tutti".
Il cugino disse eravamo arrivate e ci indicò la sede dell' Ammiragliato e sorrisi.."Milord Oxuid dovrebbe essere felice di vedermi...lo sai che abbiamo un palazzo proprio qui vicino, vi sono due servitori che lo curano in autunno ed inverno, purtroppo nostra madre non ha voluto ci venissimo questo anno, sempre a causa di questi fatti misteriosi..è laggiù..su quel piccolo promontorio e sotto vi è la costa bassa e sabbiosa".
La carrozza imboccò una stradina e in breve raggiungemmo il palazzo, pure Costanza era felice..lo avevamo comprato proprio l'anno scorso e vi erano legati bei ricordi.
Scendemmo dalla carrozza e vidi le luci nel Palazzo e ne fui grata..era simbolo ancora vi era vita dentro.."Sarebbe bello poter stare qui alcuni giorni..magari possiamo chiedere a Sua Signoria intervenga per noi con mia madre..nostro padre non ha nulla in contrario..eh sa farsi valere nell'esercito ma non con lei".
Guardavo il mare davanti a me, udivo il rumore delle onde che si infrangevano sugli scogli e lentamente raggiungevano la riva, la brezza portava il profumo di mare e di sale e chiusi gli occhi riempiendomi di quel odore caratteristico di salsedine..al largo vi era una barca di pescatori seguiti dai gabbiani..segno avevano fatto buona pesca e poi mi venne in mente il vecchio marinaio Sam, proveniva da un posto lontano e lo aspettavo di notte sulla battigia della spiaggia mentre egli era a mare con la sua lampara a pescare...lo guardavo..lui e la sua piccola barca e la lanterna a pescare mentre intonava dei canti tipici dei marinai..tristi o allegri..a seconda del suo umore.
Finita la pesca portava a riva la sua piccola barca di legno colorata e poi si sedeva accanto a me a guardare il mare di notte e la luna, a volte era di colore quasi rosso, e parlavamo..mi piaceva la sua compagnia..forse era l'unico con cui mi ero aperta e mi avesse capito senza giudicarmi e mi narrava delle leggende del mare e della sua vita da marinaio..mi percorse un brivido..speravo dopo questi accadimenti non gli fosse successo nulla.
Ad un tratto udii come dei rollii di tuoni e in lontananza vidi luce.."Ma cosa sta succedendo al largo? Sta forse arrivando un temporale? Eppure mi sembra splenda un bel sole...sembrano cannoni..forse ho udito solo io." dissi perplessa.
http://i62.tinypic.com/28byxee.jpg
In un attimo fu l'inferno.
Il Gozocuda era la nave più possente delle Flegee, squarciata come se fosse burro.
Eravamo stati fortunati che non avesse mirato prima a noi.
Tornai sull'Hydra di corsa.
La nostra nave non era imponente come il Gozocuda, ma era decisamente più veloce.
"Via, via..." Urlai "Non statevene lì impalati..." Urlai, raggiungendo il timone "Non dobbiamo solo seminarli, ma anche confonderli, così perderanno altro tempo per calcolare la traiettoria del cannone, e noi saremo già spariti tra le Flegee.." Sorrisi "È quello che ci viene meglio, dopotutto...".
Impostai la nuova rotta, dando ordine perché venisse raggiunta la massima velocità.
"Avanti bellezza.. Fagli vedere che sai fare..." Sussurrai stringendo forte il timone tra le mani, mentre il vento scompigliava i miei capelli e mi accarezzava il viso.
elisabeth
05-08-2014, 15.32.59
Mi sedetti al tavolo...e alle spalle avevo Pileo......Armida si prese di coraggio ed espose il pensiero di tutte...L'oracolo...e l'uomo venuto dal mare.......da dove cominciare...bel dilemma...forse avrei cominciato da noi......da quello che eravamo e perchè avevamo preso la scelta di vivere il quel posto.......mi alzai dal tavolo e pretendendo che tutte loro rimanessero sedute........" Armida ha ragione e' tempo che vi parli di quello che e' successo in questo grande giorno.....Siamo qui perchè abbiamo deciso di vivere per il culto della Dea Diana......siamo detentrici del segreto dei boschi...dei corsi d'acqua...della natura tutta.....la luna e' nostra sorella.......e in virtu' di questo abbiamo deciso di vivere....in un mondo di donne........l'unico uomo e' Pileo......antico maestro......L'oracolo ha espresso quello che sarebbe accaduto.....una presenza estranea....avrebbe scatenato in me...decisioni provenienti dalla ragione o dal sentimento e questo...avrebbe deciso le sorti delle ancelle della Dea Diana.......stamane..uscita dal Tempio......il fato si e' incominciato a plasmare a prendere forma...ed Armida ha ritrovato un uomo sulla spiaggia.....un naufrago e dai vestiti indossati...credo che sia un uomo in vista...lì sulla terra ferma...ora riposa nella mia camera e non ricorda nulla..."....presi un sorso di vino...guardai il volto di tutte loro...e ripresi a parlare..." La legge mi impone di rimandare l'uomo sulla terra ferma...ma in questo momento non ricorda neanche il suo nome...oppure la morte il suo cuore sarà offerto alla Dea.......".....tutte tacevano...compreso Pileo......" Io non uccido innocenti.........questo e' bene che lo sappiate........se qualcuno ha qualcosa da dire......ha il mio permesso..."......mi sedetti di peso sulla sedia.....prendendomi la testa tra le mani......
Guisgard
05-08-2014, 17.24.10
In un attimo l'Hydra, con una manovra che ne mostrava la straordinaria agilità e rapidità, virò verso destra, per poi allontanarsi spedita dal bastimento appena predato.
“Avanti...” disse Yanos al resto dell'equipaggio “... sciogliete tutte le vele! Voglio vedere gli alberi scricchiolare! Forza! Se qual cannone arriva a colpirci finiremo tutti a dar da mangiare ai pesci!”
Lì vicino, mentre la nave di Clio cercava di uscire dal raggio d'azione di quel potente cannone, il Gozocuda non solo imbarcava acqua da tutte le parti nella stiva, ma l'albero di trinchetto aveva preso fuoco e minacciava di spezzarsi e cadere sull'armeria.
Tutto ciò mentre gli uomini di Barbaleone cercavano in tutti i modi di gettare via l'acqua e riparare i danni.
Nel frattempo, a bordo del misterioso vascello di Picche, il suo equipaggio assisteva a quella scena disperata.
“Hihihi...” con una risata gracchiante e ridicola qualcuno osservava il tutto col suo cannocchiale “... non c'è che dire... non le fanno più come una volta le navi pirata... hihihihi...”
“Signore!” Uno dei suoi soldati all'uomo col cannocchiale. “L'altra nave pirata sta tentando di fuggire, ma è ancora a tiro... volete affondare anche quella?”
“No...” sempre fissando il tutto col suo cannocchiale l'uomo “... che scappino pure... i superstiti di una battaglia sono importanti... hihihihihi... servono per diffondere la paura tra i loro simili... hihihihihi... così questa feccia capirà che da oggi in questi luoghi è arrivata la legge... hihihihihihihi... avanti, finiamo il vascello già colpito... madama Riuana ha fame... hihihihihihihi...”
“Si, signore!”
Di nuovo allora lo spaventoso mortaio fu caricato e puntato ancora contro il Gozocuda.
Sulla nave di Barbaleone si accorsero che era in arrivo un altro attacco e molti uomini, in preda alla paura, nonostante le minacce del loro capitano, preferirono gettarsi in mare.
E un attimo dopo il rituale si ripetè.
Il sordo boato, il fumo nero e quegli interminabili secondi di assoluto ed innaturale silenzio.
Poi il sibilo e una frazione di secondo dopo l'immane impatto.
Stavolta il Gozocuda non riuscì a resistere.
Lo scafo si spezzò e il ponte di comando andò in mille pezzi.
Pochi minuti dopo il glorioso vascello cominciò ad inabissarsi, mentre a bordo del piccolo bastimento del capitano Lecrec tutti erano presi da viva esultanza.
Tutto ciò sotto gli occhi inorriditi dell'equipaggio dell'Hydra, con la loro nave che ormai era riuscita a fuggire dal tiro di quel misterioso vascello di Picche.
Mi si gelò il sangue.
Quella nave era spaventosa e terribile. Le nostre non potevano reggere il confronto, assistetti inorridita alla distruzione del Gozocuda, la più temibile nave pirata delle Flegee.
Non potevo far niente per loro, certo, i superstiti sarebbero stati ben accetti sull'Hydra, ma non potevo salvarli.
Dovevo pensare al mio equipaggio.
"Mantenete la rotta.." ai miei, sembravamo averla scampata, ma non bisognava abbassare la guardia.
"Raggiungiamo un posto sicuro.." scossi la testa "Maledizione!" esclamai, guardando per l'ultima volta la possente nave affondare.
Guisgard
05-08-2014, 17.50.36
La carrozza raggiunse il palazzo ed i suoi passeggeri scesero così nel cortile.
Da lassù si poteva avere una straordinaria vista su quel sognante panorama di terra e mare.
“Credo si tratti di una cerimonia militare...” disse Tommaso ad Altea “... circolava infatti voce dell'arrivo di una compagnia di mercenari qui nelle Flegee... immagino il tutto sia legato alla storia di quel famigerato mostro.”
“Hanno chiamato dei mercenari per abbatterlo?” Chiese sorpresa Costanza. “Allora ci credono anche loro al mostro.” Rise. “Io però voglio credere alla tua ipotesi, caro cugino. Dopotutto tu hai il raro dono di riuscire in tutto ciò che fai.”
“Grazie, Costanza cara.” Sorridendo Tommaso.
In quel momento nel cortile arrivò un servitore di colore.
“Signorine, signorino!” Andando loro incontro. “Che magnifica sorpresa vedervi! La signora aveva detto che non sareste passati al palazzo quest'anno! Ma sono felice che ci abbia ripensato!”
“Rufus...” Tommaso al servitore “... voglio portare le mie cugine a visitare il porto di Baias. Prepara il calesse con un cavallo fresco.”
“Subito, signorino.” Annuì Rufus.
Altea
05-08-2014, 18.06.25
Mi distrassi oltre dal rumore che proveniva dal largo del mare pure dalle parole di Tommaso e Costanza e li vedevo guardarsi..."Ho parlato a vanvera prima? Siamo qui per aspettare l' arrivo delle Stelle Nere di Nantos..sono quelli i mercenari? Non ci vedo nulla di male..se la nostra flotta non riesce a risolvere questo problema..lo faranno i mercenari..basta sappiano fare il loro dovere".
Poi arrivò il nostro maggiodormo, era sorpreso di vederci.."I miei omaggi Rufus..infatti è proprio così..nostra madre teme possa succederci qualcosa a causa di questi strani accadimenti..ma presto arriverà chi, forse porrà fine a tutto questo..come ha detto il nostro grande Ammiraglio" dissi con una punta di sarcasmo "ma dite alla vostra gentile moglie, ci stiamo pensando su...la vita di corte mi sta annoiando, sento il bisogno di estraniarmi..e mia madre pensi ciò che vuole..vedremo".
Poi nostro cugino chiese un callesse e subito arrivò, con la solita gentilezza del servitore, e salimmo sopra..."Bene..godiamoci questa passeggiata a cavallo".
Guisgard
05-08-2014, 18.20.18
Dal Gozocuda che sprofondava in acqua scesero alcune lance e su di esse i pirati trovarono la salvezza.
“Perdonami, vecchio mio...” disse Barbaleone guardando il suo veliero affondare “... perdonami se ti sono sopravvissuto... non scappo per codardia, ma solo per avere la possibilità di vendicarti... e quando scenderò all'Inferno per rivederti, con me porterò anche quella dannata nave...” voltandosi poi verso il vascello di Picche che inesorabile aveva preso ad avvicinarsi al bastimento danneggiato.
“Capitano...” uno dei suoi a Barbaleone “... dobbiamo aumentare l'andatura... quella nave si sta sta avvicinando ed è velocissima...”
“Verso Portuga...” mormorò il corsaro “... siamo su una lancia e più veloce non possiamo andare... se decidono di inseguirci la nostra Sorte è decisa...”
Il vascello di Picche, infatti, con la sua straordinaria capacità di muoversi rapido sul mare, non solo raggiunse in breve tempo il bastimento ferito, ma, avendo ormai a tiro dei suoi cannoni laterali le scialuppe di salvataggio dei pirati, cominciò a far fuoco.
Allora una pioggia di palle esplosive cominciò ad abbattersi su quelle acque, annientando in pochi minuti due di quelle lance.
Le altre due superstiti cercarono di separarsi, con la speranza di allargare le possibilità di fuga.
I pirati però scampati all'affondamento delle altre due, buttatisi in acqua e raggiunta una delle due lance, finirono per sovraccaricarla, limitandone quasi del tutto la mobilità e trasformandola in un facile bersaglio.
Alla fine solo una delle quattro lance si salvò.
Proprio quella con a bordo Barbaleone.
“Quel vascello è una macchina della morte, capitano...” Yanos a Clio “... non avevo mai visto nulla di simile... chi credete la governi? Eppure non batteva bandiera Capomazdese...”
Ad un tratto però si udì una voce sul ponte.
“Insomma!” Esclamò Yolanda. “Davvero pensate di potermi tenere rinchiusa? A me? Lady Yolanda de Raybot?” Fissando Luis e Zarat. “Magari in una cabina sporca e piena di topi? Esigo di parlare con la vostra capitana! E subito!”
Guisgard
05-08-2014, 18.31.56
“Un uomo...” disse una delle ancelle alzandosi dal suo posto “... cos'è un uomo? Forse un essere divino? Pari ad un dio?”
Tutte fissarono Elisabeth in attesa di una risposta.
Ma proprio in quel momento si udì qualcosa.
Come un canto.
Proveniva da fuori.
Armida allora corse verso una delle finestre e restò turbata.
“E'...” mormorò “... è fuori... ha lasciato la stanza...” voltandosi verso la sacerdotessa “... è fuori, sull'erba... e canta...”
Tutte allora si avvicinarono alla finestra per vederlo.
elisabeth
05-08-2014, 18.46.31
Gia'...cos'era un uomo......Un Dio ?.....e cos'era una donna una Dea ?......Dovevo rispondere era questo il mio compito.....non mi alzai...ero stanca..la notte al Tempio e il giorno senza riposare......" No mia cara...un uomo non e' un Dio....un uomo e' l'altra parte di noi donne......e' la parte che ci completa....noi donne veneriamo la Luna ...la parte umida..la notte...gli uomini il Sole...la parte secca.......ma la Luna e il Sole si completano.......ed insieme ci donano questo meraviglioso mondo che noi conosciamo attraverso le meraviglie della nostra isola.....ma perchè gli equilibri rimangono saldi...alcuni uomini ed alcune donne scelgono di venerare gli Dei.....di pregarli...e di onorarli.......e".......un canto... Armida....mi fermò.....e tutte corsero alle finestre.....mi voltai verso Pileo....ero infuriata..." Vi avevo chiesto di chiudere la mia stanza a chiave dopo avergli dato da mangiare ...e non lo avete fatto........che facciamo adesso...diamo colpa al Fato ?......".......andai verso..le finestre e tirai le tende........" Lo spettacolo e' finito...e' molto tardi e siete pregate di ritirarvi nelle vostre stanze...Armida...stanotte controllerai che le tue sorelle...dormano".......dovevo uscire....non poteva stare là....
Osservai quell'agghiacciante scena dal cannocchiale, rendendomi conto che Barbaleone si era salvato.
"Chi ti ammazza a te.." mormorai sorridendo, per poi voltarmi verso Yanos.
"Beh, non ho idea di cosa possa essere.. qualche alleato dei capomazdesi, o perché no, un rivale.." sorrisi "Tanto ce l'hanno tutti con noi..".
La fastidiosa voce di Lady Yolanda risuonò nell'aria.
"Tre donne a bordo.." risi, con gli occhi sgranati "Si salvi chi può..".
Mi affacciai verso il ponte.
"Milady.." esclamai, sorridendo "Eh, temo che la nostra nave non sia una comoda nave passeggeri.. e devo rammentavi che siete prigioniera non ospite.." sorrisi "Ma forse potete rendervi utile, e chi è utile ha diritto ad un alloggio migliore.." sorrisi "avete sicuramente un istruzione altissima rispetto a noi poveri pirati.. ditemi conoscete il simbolo dell'asso di picche?".
Guisgard
05-08-2014, 19.27.14
Il calesse con i tre cugini lasciò il palazzo e scese verso il porto.
Baias era un borgo di marinai e pescatori, molto caratteristico ed immerso in uno scenario esotico e vivace.
Casupole bianche sorgevano lungo la scogliera e altre, di colori vivi invece animavano la baia ai piedi dello spuntone roccioso su cui sorgeva la maestosa fortezza sede dell'Ammiragliato.
Alti e candidi banchi di nuvole parevano naufragare verso l'orizzonte sterminato, in un cielo terso e azzurrissimo che si rispecchiava totalmente tra le onde ed il bagliore del mare calmo.
“Che posto incantevole...” disse sognante Costanza “... sembra di essere tra le pagine di un romanzo... manca solo un bell'avventuriero...”
“Ci sono qui io, cara cugina.” Sorridendo Tommaso.
“Ma tu sei mio cugino.” Rise lei. “Non puoi farmi la corte e rapirmi davanti alle mie resistenze.”
“Ma dubito” divertito il cugino “che potrai trovare mai un avventuriero più bello di me.”
“Già, lo credo anche io.” Sorridendo Costanza.
“Comunque...” voltandosi Tommaso verso Altea “... in tutta sincerità credo che sia del tutto inutile l'arrivo di quei mercenari... penso infatti, cara cugina, che la mia teoria sia esatta e quindi non vi sono mostri o simili in questi mari, così come nell'entroterra.”
Giunsero così al porto, proprio mentre stavano facendo il loro ingresso in quelle acque due navi.
Si trattava di un piccolo bastimento e di un grosso veliero sulle cui vele era impresso il simbolo di Picche.
Guisgard
05-08-2014, 19.32.06
“Io infatti avevo chiuso la porta della stanza.” Disse Pileo ad Elisabeth. “Non so come abbia fatto ad uscire.”
Poi la sacerdotessa chiuse le tende e lasciò quel luogo.
Armida allora condusse le ancelle nei loro alloggi.
Pileo, intanto, uscito fuori, raggiunse il naufrago.
“Come avete fatto ad uscire dalla stanza?” Chiese il vecchio servitore.
“Non potevo?” Voltandosi lui e sorridendo. “Non pensavo di essere prigioniero su quest'isola.”
Tornò a guardare il mare.
“E' strano...” mormorò “... il rumore delle onde e il soffio del vento... se mi fermo ad ascoltarle mi pare quasi che sussurrino il mio nome...” chinò il capo “... è terribile non conoscere più il proprio nome...”
“Magari la memoria vi tornerà presto...” Pileo a lui.
Guisgard
05-08-2014, 19.41.15
“Cosa...” disse sconcertata Yolanda a quelle parole di Clio “... cosa avete detto? Un asso di picche? Ma dico... credete che io frequenti bische o simili? Io sono una dama di corte!” Sventolando il suo ventaglio. “Non mi intendo di carte e giochi vari! E ora vi prego di rimettere in libertà anche la mia dama di compagnia, per poi riportarci subito al porto di Baias, dove eravamo dirette!”
“Capitano...” avvicinandosi Samoa a Clio “... non credo che qualcuno qui conosca quella nave... ero in coperta a sfogliare alcuni vecchi registri e libri di navigazione... ebbene pare non esista nessun corsaro conosciuto che adoperi le Picche come simbolo per la propria bandiera... invece sembra che quell'emblema si possa associare ad una nota compagnia di soldati di ventura... si fanno chiamare Le tre Stelle Nere di Nantos... di più non sono riuscito a scoprire.”
“Una compagnia di soldati di ventura?” Intervenne Yanos. “E cosa diavolo ci fanno per mare dei soldati di ventura? Con quella nave poi?”
“Questo è un mistero.” Rispose Samoa.
Altea
05-08-2014, 19.41.47
"Si Costanza..lo scenario è unico..ora capisci perchè amo questo posto..riesco a rigenerarmi..per poi sopportare la vita di corte..non che laggiù ci si annoi" risi di gusto.."Sembra nostro cugino Tommaso abbia un debole per te mia cara sorella..io ho sentito di matrimoni tra cugini...ehh, ma lei non crede nel vero amore" feci l' occhiolino a Tommaso.
Ma ad un tratto mentre ascoltavo i pensieri del bel cugino sui mercenari e l' ipotetico mostro qualcosa arrivò e mi rapì i pensieri, rimasi a bocca aperta..."Guardate...fermate il cavallo..quel veliero..è enorme e stranissimo..ma che bandiera porta? Un simbolo di picche? E vicino vi è un piccolo bastimento ammaccato...andiamo a vedere di cosa si tratta..avanti".
Scesi dalla carrozza e dissi a Costanza e Tommaso.."Avanti miei bei colombi...sono troppo curiosa".
elisabeth
05-08-2014, 19.44.04
Sentii discutere i due uomini...Pileo era teso....l'uomo del mare sembrava essere a suo agio......." Pileo.....lasciateci soli....forse e' il caso...che il nostro ospite comprenda ......La perdita di memoria deve essere una brutta cosa..... "
Ormai soli...mi sedetti sull'erba ....distante da lui...ero sotto un bellissimo Olmo...e appoggia la schiena..chiudendo gli occhi........"......Vi ho detto il mio nome......vi ho detto che non tutti i luoghi saranno accessibili per voi.....ma non vi ho mai detto che siete prigioniero......ci sono dei limiti nella vita.....non lo ricordate..ma vi assicuro che ci sono......Pileo vi ha chiuso in camera per mio volere.....eppure voi siete uscito dalla mia stanza....come ci siete riuscito ?....."..........c'era odore di terra bagnata......adoravo quel profumo...se m fossi lasciata andare mi sarei potuta addormentare....ma aprii gli occhi e guardai il suo volto..alla luce della luna.....Cos'era un uomo.........
Guisgard
05-08-2014, 20.03.54
“Che sciocchezza.” Disse Tommaso. “Tra cugini non può nascere l'amore. E poi io” sorridendo “spezzerei troppi cuori se mi sposassi.”
“Altea ha ragione...” fece Costanza con gli occhi fissi sul porto “... andiamo a vedere quelle due navi...”
I tre con il loro calesse scesero fino al porto, giusto in tempo per vedere le due navi ormeggiare.
Il piccolo bastimento aveva lo scafo in buona parte immerso nell'acqua, segno del danno a bordo, mentre invece l'altra imbarcazione, un grande vascello, mostrava sul ponte il suo equipaggio tutto impegnato nelle manovre successive all'ancoraggio.
Dal piccolo bastimento allora cominciarono a scendere tutti, passeggeri ed equipaggio.
Ad attenderli sul molo vi erano alcuni militari.
“Com'è avvenuto il danno, capitano?” Chiese uno di questi.
“Poco prima dell'albeggiare, tenente...” rispose Lecrec “... la visibilità era molto limitata... e qualcosa di molto grande ci ha urtati...”
“Cosa poteva essere secondo voi, capitano?”
“Non ne ho idea...” scuotendo il capo Lecrec “... so solo che era qualcosa di molto grande, pesante e che si spostava con una velocità impressionante... ah... faceva un gran rumore... come di metallo...”
“Va bene.” Annuì il tenente. “Intanto porteremo in secca il vostro bastimento per studiare il danno.”
“Tenente...”
“Cos'altro, capitano?”
“E' accaduta una tragedia...” mormorò Lecrec “... durante il tragitto ci hanno assalito i pirati... hanno rubato tutto a bordo e poi hanno portato via anche lady Yolanda de Raybot e la sua dama di compagnia...”
“E' terribile!” Esclamò il tenente. “Bisogna subito avvertire l'ammiraglio!”
Dapprima alzai le spalle.
"Beh, magari era lo stemma di una città o di un regno, che diavolo ne so..".
Ma poi ascoltai le parole del marinaio sulle Stelle Nere di Nagos.
"Beh, saranno giunti qui attratti dal proclama dell'ammiraglio.. Non sono poi diversi da noi i mercenari.." Sorrisi.
Yolanda non stava zitta e alzai gli occhi al cielo.
"Non la sopporto già più..." Esclamai.
Poi scesi come un fulmine sul ponte.
Mi avvicinai a Yolanda con gli occhi di ghiaccio.
"Adesso basta!" Urlai "Qui non siamo a corte, non puoi schioccare le dita e avere quello che vuoi.." Con gli occhi nei suoi "Se non ti ho dato in pasto alla mia ciurma è solo perché non amo vedere una donna stuprata.. Ma per te quasi quasi potrei fare un'eccezione.. Quindi vedi di cambiare atteggiamento ragazzina... Sei mia prigioniera, e posso fare di te ciò che voglio.. Questo non è un gioco, non siamo in un romanzo d'avventura, e io non sono un eroe.. Mettitelo bene in testa... Puoi startene buona buona per tre giorni e tornare alla tua vita se qualcuno è disposto a pagare per te, oppure farmi infuriare e arrivare a supplicare la morte..".
Mi allontanai di qualche passo "Saranno tre giorni lunghissimi.." Mormorai "Levatemela dalla vista..." Esclmai.
Ci mancava solo una ragazzina viziata te i piedi.
Mi appoggiai al parapetto a guardare il mare.
Mi voltai verso Yanos.
"Almeno abbiamo trovato qualcosa di buono su quella nave?" Chiesi.
Non avevo ancora visto il bottino.
Guisgard
05-08-2014, 20.19.32
“Non so come ci sono riuscito...” disse il naufrago ad Elisabeth “... mi sono avvicinato alla porta e ho cominciato a forzare la serratura...” sorrise “... chissà, magari sono un ladro... chi può dirlo... un ladro che non rammenta più il suo nome, eppure le sue mani sono ancora in grado di svolgere in pieno il proprio dovere...” tornò a guardare il mare “... o forse sono un pirata... si, forse si, visto che non riesco a togliere gli occhi da questo meraviglioso mare... dopotutto un pirata fugge dal mondo per nascondersi in mare, no? Un luogo che conosce ed ama... e voi?” Voltandosi verso Elisabeth. “Voi invece da cosa fuggite? Quest'isola non è forse la vostra prigione? O magari, solo il vostro rifugio...”
Altea
05-08-2014, 20.28.27
Al porto vi era davvero troppa confusione...un via vai di persone e parole.."Avete sentito..quella piccola nave..ha detto il capitano il danno è stato causato da qualcosa di strano e misterioso..dimmi Tommaso..una onda anomala?" scossi il capo stupita "e poi l' assalto dei pirati...davvero sfortunati..".
Poi udii il nome della ragazza e mi feci avanti a tutti.."Avete detto..milady Yolanda de Raybot?" dissi allarmata.."ma è una delle mie migliori amiche, siamo cresciute assieme, so era partita con la sua dama per un piccolo viaggio..dimoriamo a Palazzo del Duca Dominus..piacere duchessa Altea de Bastian..e questa è mia sorella Costanza..e mio cugino Tommaso, ufficiale della marina" guardai il capitano del piccolo bastimento.."Speriamo sia portata in salvo, dovete avvisare la famiglia a corte..è un tipo singolare ma una brava ragazza..ma sono certa i pirati la tratteranno col dovuto rispetto anche se prigioniera".
Poi guardai il grosso veliero col simbolo di picche.."Visto Tommaso...è enorme..è una nave da guerra..penso siano i mercernari..quasi quasi hanno le navi più grandi di quelle capomazdesi" e mi persi ad osservare quella nave.
Guisgard
05-08-2014, 20.30.39
A quelle parole di Clio, Yolanda si zittì, per poi voltarsi e raggiungere il parapetto.
Dapprima portò un infantile broncio, poi, pian piano, restò a fissare a lungo il mare.
Di tanto in tanto alzava lo sguardo sui pennoni, verso la prua o a poppa.
In certi momento restava quasi incantata a veder sventolare la bandiera pirata sull'albero maestro, per poi, sempre in silenzio, tornare con gli occhi sognanti sulle onde di quel mare sconfinato.
Intanto gli uomini di Clio mostravano al capitano il frutto del loro arrembaggio.
“Sete e tessuti...” disse Zarat nell'aprire i bauli “... quadri...”
“Detesto l'arte.” Sbottò Luis. “E detesto gli artisti.”
“Però hanno l'aria di valere un bel po' questi quadri...” fece Yanos.
“Qui invece abbiamo un bel bauletto pieno di Taddei!” Esclamò Zarat. “Doveva essere il denaro con cui pagavano l'equipaggio!”
“Avranno lavorato gratuitamente!” Ridendo Luis.
“E infine...” tirando fuori Zarat un libricino “... il diario del capitano... è tutto inzuppato...”
“Fammici dare un'occhiata...” prendendolo Samoa.
“Sempre a leggere, voi!” Fissandolo Zarat.
“Qui abbiamo qualcosa di interessante, capitano...” sfogliandolo Samoa “... la descrizione dell'urto... e senza mezzi termini il capitano di quel bastimento si mostra possibilista...”
“Su cosa?” Domandò Yanos.
“State a sentire...” e cominciò a leggere:
“Qualcosa ci ha colpiti tra le incerte ombre dell'albeggiare... qualcosa di enorme, come un corpo affusolato e alto, a tratti luminescente, quasi da confondersi con la scia che la Luna per un istante liberò sulle acqua, nonostante le nubi nel cielo... e questa cosa misteriosa venne ad urtarci, facendoci sentire, sebbene solo per pochi momenti, l'eccezionalità nella sua stazza... molto più grande, agile e veloce di una balena... l'urto a noi apparve subito pesante, anche a causa del clangore metallico che l'impatto rivelò... come se quella cosa fosse rivestita di ferro o di qualche altro metallo...”
elisabeth
05-08-2014, 20.32.10
Parlò con calma e tutte le volte che accennava al mare....la sua emozione diventava forte....quasi non riuscisse a trattenersi........risi di cuore....."Un ladro......avreste ben poco da rubare in questo posto ......no..non siete un ladro...dite un Pirata..........amate il mare...il suo colore cangiante....la profondità gli abbissi...quell'odore salmastro....che ti bagna la pelle.........Il vostro abito....dice che siete un ufficiale di marina....mi spiace...forse essere un pirata...vi avrebbe lanciato nell'avventura............"...rimasi in silenzio alle sue domande......perchè ero lì......perchè un giorno una sacerdotessa......si accorse delle mie doti....potevo udire l'Oracolo.......mi portò via da casa....quando ero una bambina...e mi allevò......con amore diceva lei....ma l'amore di una madre non ha pari......." No...non sono fuggita ......e non mi nascondo.........ho fatto una scelta...uomo del mare...così come l'hai fatta tu........diciamo che Pileo..pensa che io abbia il dono dell'ascolto ......." Mi alzai...da terra.......e da sotto a quell'Olmo......" Forza ...andiamo a riposare...e' stata una giornata dura per voi......ci vedremo domani e decideremo sul da farsi.....intanto...ricordatevi che dovete sistemare la serratura della porta della mia stanza........."....vidi Pileo........." Vi accompagnerà lui.....buonanotte ".......salutai Pileo con un cenno del capo.....andai così a dormire nella stanza di Armida....lei era con le ancelle per quella notte
Osservai il bottino prima con interesse, poi distrattamente.
"Dobbiamo comunque dividerlo con Barbaleone, è il minimo...".
Nulla di tutta quella roba mi interessava.
Il vivace mercato cittadino risplendeva di mille colori e voci diverse.
Chi decantava le proprie stoffe, chi pubblicizzava splendida frutta, o formaggi, e ancora vino, olio, esotiche spezie.
E poi c'era lui: messer Turand.
Armi di ogni tipo erano esposte con cura sul bancone del giovale mercante.
Pugnali intarsiati col manico in madreperla, spade maestose o leggere, e ancora balestre sofisticate, archi con faretre ricamate.
Ma anche elmi decorati, scudi tetri o colorati, persino un'armatura bianca completa.
Per me, era come vivere un sogno.
Restavo lì, con gli occhi sgranati, a fissare tutte quelle meraviglie che mai in vita mia avrei potuto permettermi.
Quella mattina mi ero ripromessa di non fermarmi, avevo una commissione da sbrigare, non avevo tempo.
Ma fu più forte di me.
Dovevo controllare se c'era ancora, come ogni volta.
Mi avvicinai con il cuore in gola, e poi sospirai di sollievo.
Era ancora lì, non l'aveva venduto.
Parlo di un bellissimo pugnale, uno dei più semplici in realtà, di cui mi ero follemente innamorata.
La lama sottile e affilatissima, l'elsa altro non era che un corno di capriolo.
Mi ricordava Lortena, e le mie montagne, la vita semplice a cui ero abituata prima di trasferirmi lì, la libertà che ricercavo.
Erano mesi che mettevo via i soldi per comprarlo, Taddeo dopo Taddeo, meno di un mese e sarebbe stato mio.
Sempre che qualcuno non lo comprasse prima di me.
A Messer Turand stavo simpatica, certo, ma doveva mangiare anche lui e non poteva tenermelo via.
Sorrisi, osservando l'oggetto dei miei sogni.
"Clio!" Una voce che non riconobbi alle mie spalle tra il frastuono.
Non dovevo essere lì.
Sbiancai, fingendo di non sentire, finché una mano non si posò sulla mia spalla, facendomi sobbalzare.
Avevo la coda di paglia.
Mi voltai quasi urlando per lo spavento, per poi accorgermi che era soltanto lui.
Nel vedermi spaventata scoppiò a ridere.
"Che il diavolo ti porti.." Alzando la mano per colpirlo, ma mi bloccai subito "Mi hai fatto spaventare a morte...".
Ma poi sorrisi anch'io, riprendendomi dallo spavento.
"Levati subito quel sorrisetto dalla faccia.."gli intimai stingendo gli occhi.
Lui aprì le mani in segno di resa, scuotendo la testa divertito, mentre si avvicinava al bancone e salutava il mercante.
"Allora è lui.." Indicando il mio amato pugnale "Carino..".
Aggrottai la fronte "Carino?" Scossi la testa "È stupendo ecco cos'è..".
Lo faceva apposta a farmi imbestialire?
Lui si limitò a sorridere.
"Non sapevo che avessi una giornata libera..".
Mi morsi il labbro con aria colpevole "Non ce l'ho, infatti.." Sbuffai "Il signorino desidera la focaccia di mele, e le abbiamo finite.." Presi un profondo respiro "Tu che ci fai qui?".
Lui indicò un palazzo poco distante, che si intravedeva tra le bancarelle.
"Sto andando da messer Furon.." Mi guardò negli occhi sorridendo "Beh, qui non vendono mele, posso accompagnarti un pezzo se ti va.. Andiamo, devo farmi perdonare per averti spaventata..." Strizzando l'occhio.
Alzai gli occhi al cielo, ma lo seguii sorridendo.
Eppure il destino a volte è strano, e permette alla vita di sorprenderci.
La settimana dopo ero stata costretta a scappare via, e quel pugnale era rimasto lì, sulla bancarella di Messer Turand.
I soldi che avevo messo via per lui, mi servirono a pagare il viaggio verso l'ignoto e la locanda di Portuga.
Erano passati anni ormai, e a volte mi chiedevo chi l'avesse poi comprato, che fine avesse fatto.
Un ricco ragazzino viziato? Un avventuriero? Un collezionista? Un cacciatore?
Non l'avrei mai saputo.
Eppure era diventato ancora più importante per me da quando me n'ero andata.
Voleva dire tanto per me, più di quanto mi piacesse ammettere.
Era la vita a cui avevo rinunciato, l'ultimo barlume di innocenza, la speranza di vivere una vita migliore.
Speravo sempre che, in un modo o nell'altro, sarebbe tornato da me.
Così lo cercavo silenziosamente in ogni bottino, con scarso successo.
Ed era buffo perché avevo pugnali mille volte più preziosi.
Ma mi mancava qualcosa, mi mancava lui.
Samoa mi riportò alla realtà, e ascoltai attentamente le sue parole.
"Interessante.. Rumore di metallo.. Quindi non ho detto una gran fesseria parlando di una macchina da guerra.. Beh, almeno questi non l'hanno visto volare.." Sorrisi "Voglio saperne di più... Samoa, nessuno è più adatto a te per capire cosa sta succedendo.. Studia a fondo quel diario.. Noi dobbiamo tornare a Portuga, non intendo abbandonare Barbaleone..".
Guisgard
05-08-2014, 21.13.52
“Certo che può essere stata un'onda anomala a causare il danno.” Disse Tommaso ad Altea. “E comunque fossi in te non avrei molte speranze circa quei pirati... non esistono corsari gentiluomini. Essi sono la feccia della società.”
“Milady, faremo del nostro meglio per liberare lady de Raybot e la sua dama di compagnia.” Fece il tenente. “Ora perdonatemi, ma l'ammiraglio mi attende.” Salutò e si congedò da loro.
Nel frattempo dal vascello di Picche cominciò a scendere il suo equipaggio.
A vedere quegli uomini saltava subito all'occhio che si trattava di militari, sebbene non avessero uniformi conosciute.
E mentre quei mercenari scendevano a terra, sul ponte della nave apparvero alcune figure intente a fissare il porto di Baias.
Ma proprio in quel momento, un ragazzino si avvicinò alle casse che stavano scaricando dal vascello e cercò di aprirne una.
Una delle figure sul ponte, allora, accortosi di ciò, quasi con noncuranza prese il suo fucile.
“Eh, adoro i luoghi di mare...” mormorò ai suoi che gli stavano intorno “... sebbene, è risaputo, una delle pieghe di simili posti sono le zanzare... piccole zanzare fastidiose ed irritanti...” sparò un colpo preciso, raggiungendo il ragazzino tra gli occhi ed uccidendolo all'istante.
“Colpo perfetto, signore.” Uno dei suoi.
“Hihihihi...” ridacchiando l'uomo “... è incoraggiante vedere come la calura estiva di queste terre non intacchi la mia buona mira... hihihihi...”
Un attimo dopo una donna corse disperata sul corpicino del bambino ucciso.
“No!” Gridò disperata. “No, bambino mio, no! No!” E lo strinse a se, sporcando i suoi abiti col suo sangue.
http://www.imfdb.org/images/thumb/6/6c/RR-TR-FM-01.jpg/600px-RR-TR-FM-01.jpg
Guisgard
05-08-2014, 21.18.06
Elisabeth andò via, lasciando da solo quel naufrago con Pileo.
“Donna particolare...” disse l'uomo del mare al vecchio servitore.
“Dite pure straordinaria.” Ridendo questi.
“Immagino di non andarle troppo a genio...”
“Perchè mai?”
“Sono piombato qui... a turbare la vostra idilliaca isola...”
“Venite, dovete riposare.”
“Però non potrò accomodarvi la porta...” sorridendo il naufrago “... non credo di essere un falegname.” Ridendo.
Intanto Elisabeth era andata nella stanza di Armida.
E poco dopo proprio lei bussò alla porta.
“Vorrei parlarvi...” fissando la sacerdotessa “... di quel... di quell'uomo... le ancelle mi fanno tante domande ed io credo di non avere risposte... quell'uomo le ha turbate penso...”
Guisgard
05-08-2014, 21.26.24
“Si, capitano.” Disse Samoa a Clio.
Il bottino allora fu portato in coperta e sistemato.
Yanos diede le indicazioni per la rotta, che come ordinato dal capitano doveva condurre a Portuga.
Ormai il crepuscolo era imminente e il purpureo splendore del Sole morente tingeva malinconico le grandi nuvole lungo l'orizzonte.
Il mare appariva leggermente inquieto, sferzato com'era dal dolce e lento vento di Ponente.
L'Hydra allora prese la direzione verso l'isola di Portuga.
Ma proprio in quel momento qualcosa turbò quell'apparente serenità.
“Il mostro!” Gridò qualcuno. “Lassù, tra le nuvole!” Indicava Yolanda come impazzita. “L'ho visto, l'ho visto! Volava! Il mostro! Il mostro!”
Molti corsero a vedere, ma tra le novole non c'era nulla.
Altea
05-08-2014, 22.54.09
Ero ferma sul porto quando assistetti a una scena raccappricciante...uno degli uomini a bordo di quella nave come nulla fosse prese mira e uccise un povero bambino...era pazzo o solo la mente di una persona lucida e contorta?
Vidi Tommaso stava prendendo il suo fucile pieno di rabbia ma lo fermai e rivolta verso gli uomini di quel veliero urlai..."Non vale la pena sprecare una munizione e non oserei nemmeno dare uno schiaffo in viso per non sporcarmi le mani...nemmeno uno schiaffo morale...ma d'altronde si vede i tempi cambiano e per essere superiori agli altri, o dimostrarsi i più forti si usa la violenza e le maleparole...oh si chi usa le minacce, le brutte parole e i gesti di violenza sono solo persone che sono dei deboli".
Facendo un inchino verso gli spettatori...mi spiace...in questo mondo dove in questi giorni una bambina è stata uccisa senza pietà in un Paese lontano di una Piccola Striscia e riportato dalle cronache... si debba leggere tali parole e tali immagini..ma il Nuovo Mondo è violenza e si pensava in questi racconti di dare ed esaudire i Sogni delle persone e dare forse a Voi spettatori un momento di stacco dalla brutalità a volte di questo mondo moderno...mi scuso io con tutti quelli che ci stanno leggendo..e mi alzo dall' inchino.
Presi e mi diressi verso la carrozza dicendo a Tommaso e Costanza pure loro silenziosi.."La bellezza e la delicatezza di questo luogo è stato rovinato da questo episodio..si cugino voi sapete la verità e avevate ragione..daremo conto al Duca Dominus di tale scempio e...omicidio..quello è stato omicidio di una vittima innocente che non poteva difendersi."
Salii sulla carrozza col viso nauseato.
Restai lì, sul ponte di comando, a guardare il giorno morire e lasciar posto alla sera.
Non ci sarebbero state risa e festeggiamenti a Portuga quella sera, il lutto era troppo grande.
Non riuscivo a immaginare il mare senza il Gozocuda, e sapevo che, per quanto forte Barbaleone sarebbe stato a pezzi.
Per un secondo immaginai l'Hydra andare in mille pezzi, scivolarmi via dalle mani prima ancora che me ne accorgessi.
No, non riuscirei a sopportarlo.
Un grido mi destò da quei cupi pensieri.
Raggiunsi il ponte in un baleno, e guardai la ragazza con gli occhi sbarrati.
Alzai lo sguardo tra le nuvole, ma non vidi niente.
"Tranquilla, bambina.." mormorai dolcemente "Il mostro non attacca i pirati se non ne è costretto.. vieni.." prendendola per un braccio e invitandola a sedersi "Raccontami cos'hai visto.. esattamente..".
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Guisgard
06-08-2014, 19.12.50
Quella scena disumana, quell'assassinio si era consumato sotto gli occhi di tutti.
Un silenzio irreale era calato sul molo, rotto solo dalle grida disperate di quella donna che stringeva a sé, in un lago di sangue, il corpicino ormai senza vita di suo figlio, mentre sul ponte del vascello quegli uomini si congratulavano con colui che aveva messo a segno quel colpo mortale.
“Hihihihi... eh, mi sento sollevato...” disse ai suoi uomini “... avevo preso questo Swit e Perston” indicando il fucile che aveva in mano “solo un mese fa e non ero ancora riuscito a provarlo... hihihihi... per Diana se è preciso!”
“Siete voi ad avere una mira perfetta, signore.” Annuendo uno dei suoi uomini.
“E non era affatto semplice.” Aggiunse un altro di quelli. “Il vascello sussulta a causa delle onde e questo rende più complicata la cosa.”
“Verissimo.” Sentenziò un terzo individuo.
“Hihihihi... dite bene, signori...” fu la risposta, preceduta da quell'insopportabile risata, che quell'uomo diede a quelli che erano con lui sul ponte.
Anche Altea, Tommaso e Costanza avevano assistito, inorriditi, a quel brutale omicidio.
Tommaso fissava quegli uomini ed il loro inumano compiacimento senza tuttavia trovare il coraggio di dire o fare nulla.
Aveva la sua pistola sotto la giacca dell'uniforme, ma si guardò bene dal mostrarla o anche solo di rivelarne la presenza, per evitare ogni tipo di questione con quegli uomini.
Il giovane allora si voltò e aiutò le sue due cugine a salire sul calesse.
“Ehi, voi...” lo chiamò all'improvviso dalla nave l'uomo che aveva sparato al bambino.
“Parlate a me, signore?” Voltandosi Tommaso.
“Certo.” Annuì quello. “Siete un ufficiale o sbaglio?”
“Si, signore.”
“Allora potete avere la compiacenza di indicarci il luogo in cui possiamo incontrare l'ammiraglio Oxuid?” Chiese l'uomo che continuava a tenere in mano il suo fucile.
“Certo...” annuì Tommaso “... si trova nella fortezza, lassù... è la sede dell'Ammiragliato.” Additando lo spuntone roccioso su cui sorgeva il bastione.
“Grazie mille.” Sorridendo l'uomo col fucile. “Ah, a proposito... visto siete un militare e dunque, immagino, un esperto d'armi... cosa ve ne pare del mio fucile? Non credete sia un gioiello di precisione?”
Tommaso lo guardò restando per un attimo perplesso.
Gettò un rapido sguardo sulle sue due cugine, per poi tornare a fissare l'uomo sul vascello di Picche.
“Dunque?” Fece questi.
“E' un'arma molto precisa...” mormorò Tommaso.
“Hihihihi...” con quella grottesca risatina l'uomo “... me ne compiaccio... ci tenevo al giudizio di un ufficiale... e ditemi... voi preferite usare il fucile o la pistola?”
“Io...” imbarazzato Tommaso “... io, la pistola, signore...”
“Davvero?”
“Si, la preferisco...”
“Hihihihi... pregate allora di non incontrare mai un vostro avversario con in braccio un fucile... hihihihihi... ma ho idea che voi siate più tipo da duelli... hihihihihi... immagino per qualche bella dama già ammogliata... hihihihihihi...”
Anche i suoi intorno a lui risero.
E pure sul volto di Tommaso apparve, sebbene per un momento, un leggero sorriso di compiacimento per quel vago complimento, sebbene nessun gentiluomo lo avrebbe definito come tale.
“Comunque grazie.” Con un ghigno l'uomo a Tommaso.
Il giovane allora mostrò un leggero quanto impacciato inchino col capo e poi salì anch'egli sul calesse insieme alle sue due cugine.
E lasciarono il molo per tornare al loro palazzo.
Guisgard
06-08-2014, 19.18.22
Yolanda era ancora visibilmente agitata quando Clio la prese da parte chiedendo cosa effettivamente avesse visto.
“Tra quelle nuvole, laggiù...” disse la ragazza indicando il punto in cui aveva visto quella cosa “... è emerso da là... dalle nuvole basse... in un attimo si è alzato in volo... aveva come due ali spiegate ed una grossa pinna sul dorso... era lungo ed affusolato, ma anche alto e spesso... e gli pendeva come una catena dalla parte d'avanti... è durato un attimo... poi è svanito tra le alte nubi sull'orizzonte...” strinse le mani di Clio “... l'ho visto davvero... esiste... esiste! L'altra notte ci ha urtati ma non si vedeva nulla... ora invece si... era il mostro!”
“Ah, questa ragazza ha preso troppo Sole secondo me!” Esclamò Zarat.
“Non ho preso troppo Sole, lurido zoticone!” Con astio Yolanda.
“A volte capita che le nuvole sull'orizzonte assumano forme strane, spingendo poi chi le guarda a credere in qualche strana visione.” Fece Yanos.
“Esistono i miraggi nel deserto” mormorò Luis “e magari avvengono anche sul mare.”
“E cosa allora l'altra notte ha urtato la nave su cui viaggiavo?” Fissandolo Yolanda. “Un miraggio forse? Complimenti! Siete arguti per essere dei corsari!”
“E voi apparite un po' troppo vivace per aver visto un mostro svolazzante, milady.” Intervenne Samoa.
“Per vostra informazione” fece la ragazza “io non ho paura di quel mostro. Se esistono i mostri, allora ci sarà anche un prode cavaliere o un affascinante pirata pronto a salvarmi.” Sventolando il suo ventaglio.
Ma proprio in quel momento la vedetta sull'albero maestro indicò qualcosa.
Una lancia era stata avvista a mezza lega dall'Hydra.
“Cosa diavolo ci fa una lancia in alto mare?” Sorpreso Zarat.
“Forse sono dei superstiti di qualche naufragio.” Guardando nella direzione della lancia Yanos.
Ascoltai attentamente le parole della ragazza, alzando più volte lo sguardo verso il cielo.
"Mostro o no.." Dissi infine "Qualcosa infesta queste acque, questo è sicuro... Gli affondamenti sono troppi, non possiamo certo restare indifferenti..".
Poi la vedetta mi distrasse.
"Se sono quelli del Gozocuda portiamoli a bordo, ma vediamo di evitare cantonate che non è giornata.." Sbuffai.
Presi così il cannocchiale e guardai in direzione della lancia "Vediamo un po'...".
Guisgard
06-08-2014, 19.36.01
Clio col cannocchiale vide la sagoma di quella lancia che sembrava navigare verso l'Hydra.
Dopo un po', quando la distanza fra essa ed il veliero pirata diminuì, l'Angelo della Tempesta riuscì a scorgere chi vi fosse a bordo.
Erano tre uomini che mostravano una bandiera bianca cucita alla buona, con camicie e pezze vecchie.
Agitavano poi le braccia in direzione del veliero per farsi soccorrere.
“Forse sono davvero dei naufraghi...” disse Yanos a Clio “... chiedono di essere presi a bordo... cosa facciamo?”
“Magari il mostro ha affondato la loro nave.” Mormorò Yolanda, agitando il suo ventaglio.
Presi un profondo respiro.
"Tu vorresti essere salvato da una nave di pirati?" Sospirai "Beh, magari hanno notizie sul mostro che possono esserci utili.. Poi sono solo tre.. Se dovessero darci noie non faranno una bella fine.. E sia.. Tirateli su.. Sono troppo buona oggi.. Ma state attenti, finché non saremo sicuri che non sono armati..".
Guisgard
06-08-2014, 19.57.41
La lancia si avvicinò ancora all'Hydra, fino a quando fu abbastanza vicina allo scafo al punto da poter udire le voci dei tre naufraghi.
“Il Cielo sia lodato...” disse uno dei tre “... navighiamo in mare aperto dall'alba... ormai ci credevamo perduti...”
“Chi siete?” Chiese Yanos.
“Degli stupidi” rispose il naufrago “o dei pirati come voi.” Rise. “Infatti solo dei matti o dei filibustieri potrebbero chiedere soccorso a gente come voi, no?”
“Siamo infatti pirati come voi...” un altro di quei tre “... siamo gli unici superstiti del veliero Barracuda... siamo stati assaliti dalla Regina Rosa dell'ammiraglio Velv... ci ha affondati e poi ha portato via gli unici superstiti... noi ci siamo salvati gettandoci in mare e recuperando poi questa lancia dal Barracuda che colava a picco...”
“Quanti uomini ha portato via quella nave ammiraglia?” Domandò Yanos.
“Tre...” rispose quel naufrago “... due uomini ed un bambino... verranno giustiziati sull'isolotto di Nisidas domattina al sorgere del Sole...”
Sorrisi, amara "Ah, maledetti soldati...".
Sospirai.
"Disarmateli e fateli salire a bordo.." Ordinai "Benvenuti sull'Hydra..." Mi voltai poi verso l'equipaggio "Preparate il rum per i nostri ospiti.." Sorrisi "Siamo diretti a Portuga, ma non penso sia un problema per voi.. Venite..".
Guisgard
06-08-2014, 20.16.57
I tre furono fatti salire a bordo dell'Hydra e disarmati come ordinato da Clio.
“Vi ringraziamo, capitano...” uno dei tre naufraghi a Clio “... vi dobbiamo la vita... ma noi abbiamo il desiderio di recarci a Nisidas...”
“Ma se è pericoloso!” Esclamò Zarat.
“I nostri ultimi compagni rimasti sono là” fece il naufrago “e non vogliamo farli morire così, da soli, senza nessuno che getti poi i loro corpi in mare e vi lasci un pensiero per la loro memoria... siete pirati come noi e so che comprenderete...”
grazia
06-08-2014, 21.11.19
Mi affianco ad Arwin che si è avvicinato e mi rivolgo ai tre cavalieri
“ Signori, anche noi abbiamo sentito parlare del Fiore azzurro e della sua bellezza”
Faccio un respiro profondo sorrido e li guardo “ deve essere molto bella la dama di cui siete innamorati, per causare una così nobile discussione”
Mi avvicino di più e cerco di guardare se c’è un modo per passare senza disturbare
Mi rivolgo a loro cercando di non destare sospetti sul motivo del nostro viaggio cercando di non offenderli “ comunque noi dovremmo entrare in città per passare la notte”
Sospiro esasperata “ visto che non sapete cosa cercare perché non ne conoscete l’aspetto”
Continuo a camminare separando i tre facendo in modo di farli spostare e liberare la strada, li supero e guardo Arwin e gli altri della compagnia, faccio un cenno per farmi seguire mentre i cavalieri si spostano e si guardano sconcertati.
“ Noi proseguiamo allora” guardo i cavalieri “potreste seguirci oppure rimanere qui a discutere inutilmente”
Il carrozzone piano piano sta attraversando la strada e io aspetto la decisione dei tre sorridendo
"Ci mancherebbe... Siete i benvenuti.." Sorridendo ai naufraghi.
Sospirai.
"Sì capisco eccome, farei lo stesso... Ma vi farete ammazzare..." Lanciai uno sguardo ai miei.
Se fosse successo a me, cos'avrei fatto?
"Nisidas non è poi così lontana.. Credo che fare una deviazione non sarà un problema.. Anche se avrei voltuto raggiungere Barbaleone prima di sera... Non è stata una bella giornata nemmeno per lui.." Scossi la testa "Che dite, signori.." Ad alta voce ai miei marinai "Accompagnamo questi gentiluomini dai loro compari?".
Sapevo cosa avrebbero risposto.
"E come lascerete quell'isola?" Chiesi.
Guisgard
07-08-2014, 01.06.25
“Sull'isolotto” disse uno dei tre naufraghi a Clio “c'è una famiglia di pescatori che conoscemmo al tempo in cui ci dedicavamo al contrabbando... ci nasconderemo là fino a quando i soldati non avranno lasciato Nisidas...”
“Già...” annuì un altro dei tre naufraghi “... e quando la situazione là si sarà calmata, ci occuperemo di dare una degna sepoltura ai nostri sfortunati compagni...”
“Forse avete ragione, Capitano...” il terzo a Clio “... ma sono i nostri compagni, gli unici scampati con noi allo scontro con quei dannati ufficiali... forse morire insieme a loro non sarebbe un gran male per noi...”
Intanto l'Hydra aveva preso la direzione per Nisidas.
“Capitano...” rivolgendosi Yanos alla ragazza “... tra mezz'ora circa avvisteremo Nisidas...” sorridendo.
Annuii a Yanos, sorridendo. Sapevo che avrebbero capito.
“Sì, avete ragione” Sorrisi ai tre naufraghi, sorseggiando il rum “Avremmo fatto lo stesso fosse successo a noi... Se riuscirete a salvarvi e non sapete dove andare... Saremo lieti di avervi con noi.. Posso sapere i vostri nomi?”.
Guisgard
07-08-2014, 02.33.09
Il carrozzone passò oltre e raggiunse Grazia.
I tre cavalieri allora, esausti, si sedettero sotto una grossa quercia, slacciandosi gli elmi e deponendo le armi.
Arwin si avvicinò a Grazia e le fece cenno di proseguire, senza occuparsi più di quei cavalieri.
Risalirono così sul carrozzone e la compagnia riprese il cammino.
Salì il piccolo sentiero che dava verso il castello e dopo circa mezz'ora arrivò davanti al suo monumentale portone.
Arwin allora scese dal carrozzone e cominciò a bussare forte.
Dopo qualche minuto, finalmente, si aprì un piccola porta nel portone ed apparve una vecchia servitrice con una candela in mano.
“Salute a voi...” disse Arwin “... io ed i miei compagni, colti dalla notte, cerchiamo un luogo in cui riposare fino a domattina... e non avendo visto locande lungo la strada abbiamo pensato di chiedere ospitalità in questo maniero...”
“Questo” mormorò la vecchia “è il Castello dell'Arcano Principale... siete ancora in tempo per riprendere la vostra strada e lasciare questo luogo maledetto...”
“Ma cosa state dicendo?” Perplesso Arwin.
“Andate via, vi dico...” fece la servitrice.
“Cosa succede, Magdale?” Ad un tratto una voce.
Giunse allora sulla soglia una bellissima dama dai lunghi capelli mossi.
“Avanti, fa entrare questi viaggiatori...” disse alla servitrice “... non possiamo certo negare loro l'ospitalità per la notte...”
La vecchia annuì e fece cenno a quei viaggiatori di entrare nel castello.
Guisgard
07-08-2014, 02.56.08
Capitolo II: Il falco dei mari
“Aveva, naturalmente, un altro nome, ma ci teneva che non venisse pronunciato. Il suo incognito, trasparente come un setaccio, non mirava a nascondere una personalità, ma un fatto.”
(Joseph Conrad, Lord Jim)
“Il mio nome è Emas, capitano” disse uno dei tre naufraghi a Clio “e loro due sono invece Vivan e Kengo.” Indicando gli altri due. “Rispettivamente timoniere, cannoniere e cambusiere.”
“Sarà un onore unirci alla vostra ciurma, capitano.” Fece Vivan. “Ammesso di uscire vivi da Nisidas.
“Questa nave non mi è nuova...” guardandosi intorno Kengo “... tuttavia non credo di rammentare il vostro volto, capitano... voglio dire, con rispetto parlando, siete una bella ragazza ed un volto come il vostro non si dimentica di certo...” sorridendo.
Ad un tratto qualcuno si schiarì la voce.
“Posso avere l'onore di essere presentata come si conviene a questi filibustieri, capitano?” Yolanda a Clio.
“Per Bacco!” Esclamò Kengo. “Non immaginavo che su una nave pirata si potessero incontrare dame così ben vestite e con una tal capacità di linguaggio!” Rise. “E' forse un ostaggio, capitano?” Chiese poi a Clio.
“Ostaggio?” Ripetè risentita Yolanda. “Ma come osi, fanfarone! Io sono lady Yolanda de Raybot! E per tua informazione questi pirati mi stanno riportando a casa!” Sventolando il suo ventaglio con aria offesa. “E comunque ho un ruolo importante qui... sono infatti l'unica testimone oculare di un fatto stupefacente... poco fa ho visto il famigerato mostro che infesta il ducato!”
A quella rivelazione della ragazza, i tre naufraghi si scambiarono lunghe occhiate.
Nel frattempo, a Capomazda, Dominus raggiunse le segrete del secolare Palazzo dei Taddei, fino a scendere in una stanza quasi dimenticata, collocata alla fine di un buio corridoio.
Aprì la pesante porta di legno ed entrò.
L'ambiente appariva in gran parte buio, umido e maleodorante.
Solo una candela illuminava quel luogo, impestato com'era dal fetore che emettevano le carcasse di animali inchiodate alle pareti e lasciate là a marcire.
Il duca portò un fazzoletto alla bocca e si avvicinò al tavolo dove ardeva la candela.
Qui stava seduta una vecchia megera, dai capelli bianchi, la pelle giallastra e profondi occhi di diverso colore.
“Hai una bella cera...” disse piano, senza però alzare gli occhi su Dominus “... si vede che la vita lassù, tra i vivi, fa bene...” ridacchiò in modo grottesco “... un giorno o l'altro dovrò decidermi ad abbandonare questa tomba in cui mi hai seppellito...”
“Cosa vuoi?” Chiese il duca. “Perchè mi hai fatto chiamare?”
“Perchè il tuo seggio è in pericolo...” giocando con alcune pietre colorate la megera “... notizie da Gioia Antiqua?”
“La regina si è presa gioco di me...” con astio il duca “... quella donna non ha avuto alcun rispetto per il mio titolo...”
“Cosa vuoi dire?” Guardandolo la vecchia.
“Ha imposto come condizione per le nozze una sorta di pegno...”
“Quale pegno?”
“Una specie di leggenda...” scuotendo il capo Dominus “... stupida donna... che sia dannata...”
“Una leggenda?” Ripetè la megera.
“Si...” annuì con rabbia il duca “... un Fiore... un Fiore come condizione per accettare le nozze...”
“Un Fiore?” Smettendo di giocare con le pietre la vecchia.
“Si...” fissandola il duca “... il Fiore Azzurro lo ha chiamato... insomma, un inganno per respingere la mia proposta... ”
“Oh, mio povero e sciocco duca...” ridendo la vecchia “...oh, povero allocco...”
“Lo trovi così divertente, vecchia strega?” Gridò Dominus. “Se il mio potere andrà in malora allora ci andrai anche tu, lo sai! Le ricchezze di Gioia Antiqua servono ad entrambi!”
“Si, lo so...” annuendo la vecchia “... ed è per questo che non ti abbandono al tuo destino... solo per questo...”
Il duca restò in silenzio.
“Ah, mio povero sciocco...” scuotendo il capo la megera “... non so quale sia più funesta per noi, se la tua stupidità o la tua ignoranza...”
“Che vuoi dire?” Chiese Dominus.
“Quel pegno...” mormorò lei “... non è un sotterfugio per non sposarti...”
“Come fai a dirlo?”
“Perchè non sono ignorante quanto te.” Rispose la donna.
“Non ci capisco nulla...”
“Lo immagino...” sputando a terra la vecchia “... quel Fiore esiste davvero... il Fiore Azzurro è reale...”
“Come può essere?” Meravigliato il duca.
“Già...” fissandolo la vecchia “... e ti conviene trovarlo se vuoi sposare quella donna, unire le vostre due corone e conservare così il tuo potere...”
“Ma dove si trova?”
“Questo è un mistero...” chiudendo gli occhi la megera.
“C'è un altro problema che affligge il ducato...” disse il duca.
La vecchia riaprì gli occhi.
“Qualcosa sui mari e nei cieli di Capomazda che abbatte torri, attacca soldati e affonda navi...” continuò Dominus “... molti favoleggiano sia un mostro, un drago, o un animale gigantesco emerso dalla notte dei tempi...”
“L'ho visto in sogno...” sussurrò la vecchia.
“Quando?”
“Stanotte...”
“E hai capito cos'era?” Agitato Dominus.
“Qualsiasi cosa sia va annientato...” sentenziò la megera “... e va annientato quanto prima...”
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Sorrisi, scuotendo la testa prima di finire il rum.
Lady Yolanda era davvero incredibile.
"Non datele retta.." esclamai "E' una prigioniera.. solo, con un carceriere troppo gentile.. che finirà per non sopportarla più e legarla come si deve.." sospirai, divertita "Temo abbia sempre sognato di essere rapita dai pirati, ma dice che se li immaginava più affascinanti.. Se pagheranno l'altissimo riscatto che abbiamo chiesto sì, tornerà a casa.. " ridendo appena "Però pare davvero che abbia visto qualunque cosa infesti queste acque, mostro o no.. la nave su cui l'abbiamo catturata era stata attaccata prima da lui.." alzando per un momento gli occhi verso il cielo.
"Comunque.. questa è l'Hydra.. e io sono Clio.. qualcuno mi chiama Angelo della Tempesta.." sorrisi "Se conoscete la nave ma non me, allora probabilmente conoscevate il mio capitano, Kratos.. è caduto anni fa, ormai.. ma era il migliore..".
Guisgard
07-08-2014, 17.52.33
“Si, abbiamo sentito parlare di questo misterioso mostro...” disse Emas a Clio “... ma in verità pensavamo si trattasse di un qualche stratagemma ideato dall'Ammiragliato per intimorire la pirateria nelle Flegee...”
A quelle parole del suo compagno, Kengo sorrise appena, per poi guardare verso il mare aperto.
“Il capitano Kratos?” Ripetè poi Vivan. “Si, conosciamo la sua fama... un gran pirata ed un uomo d'onore... forse tra i migliori corsari di questi mari... perdonatemi, capitano... Kratos era forse vostro marito? Siete dunque la sua vedova?”
“Prigioniera io?” Esclamò Yolanda. “E sentiamo, dunque... a quanto ammonterebbe il riscatto richiesto per la mia libertà? Sono proprio curiosa di conoscere il mio valore in Taddei agli occhi di voi bucanieri!”
Era ormai sera sul mare e poco dopo la vedetta dell'Hydra segnalò luci lontane all'orizzonte.
Era Nisidas.
“La nave ammiraglia di quel bastardo di Velv sarà ormeggiata nel porto...” mormorò con rabbia Emas.
“Vorrà di certo assistere all'esecuzione...” fece Kengo “... che il mare lo ingoi, quel dannato figlio di centomila vermi...”
Scoppiai a ridere
"Io sua moglie.. no! Diamine potevo essere sua figlia.. ero il suo Primo Ufficiale da un anno.. era davvero un uomo eccezionale" sorrisi "Gli devo tantissimo..".
Alzai poi gli occhi sulla ragazza "Tesoro, avevi i tappi nelle orecchie? Il riscatto è pari a mille taddei, dobbiamo camparci in due..".
Ma poi avvistammo l'isola.
"Portiamola in un angolo sicuro, non voglio finire nelle mani dei soldati.." guardai i tre uomini "Signori vogliate scusarmi, voi preparatevi, devo pensare all'attraccaggio..".
Così mi alzai, aiutando i miei uomini nelle operazioni di sbarco.
"Al massimo una lancia può accompagnarli a terra.." sentenziai.
Guisgard
07-08-2014, 18.33.13
L'Hydra, col favore dell'oscurità, avanzò verso l'isolotto.
Nisidas fra le isole dell'arcipelago Flegeese era quella più vicina alla costa, ma il suo porto era orientato proprio a guardare la terraferma.
E approfittando di ciò, grazie ai venti favorevoli, l'Hydra raggiunse la parte opposta al porto, quella sul mare aperto e non sorvegliata, trovando così rifugio all'imbocco di una piccola insenatura naturale.
“Capitano...” disse Emas a Clio “... sarà meglio che noi si scenda adesso con una lancia, così da poter sfruttare il buio... grazie del vostro aiuto...” dandole la mano “... se non dovessimo uscirne vivi, dall'Inferno ci ricorderemo di pregare per voi e per i vostri uomini...”
“Capitano...” avvicinandosi Yanos alla ragazza “... se volete attenderli, noi dell'equipaggio non abbiamo paura... è rischioso, ma ho parlato con gli altri e non ce la sentiamo di lasciarli qui da soli... è pericoloso, quasi un suicidio, ma noi si era tutti d'accordo... naturalmente la decisione finale spetta a voi...”
Strinsi la mano di Emas "Beh, teneteci un posto allora... ho come la sensazione che ci ritroveremo tutti lì" sorrisi.
Ascoltai attentamente Yanos.
"Non volevo mettervi in pericolo.. so bene che è pericoloso.. ma se questa è la vostra volontà allora ben venga.." sorrisi "Però non mi piace vedere pirati impiccati.. E se pensassimo a come boicottare l'esecuzione domattina?" lanciando un'occhiata di intesa al mio fidato secondo.
"Troppo folle eh?" risi appena.
"Signori.." ad alta voce, attirando l'attenzione di tutti "Vogliamo aiutare questi gentiluomini a liberare i loro compari? A farci beffe di quel simpatico ammiraglio?".
Guisgard
07-08-2014, 19.06.04
Quelle parole di Clio subito suscitarono a bordo un vivace entusiasmo.
Ma poi, consumato in fretta quel momento di eccitazione, tra l'equipaggio cominciò a sorgere un vago mormorio.
“L'idea è invitante, capitano...” disse Zarat “... ma occorre un buon piano... bisogna conoscere il luogo dell'esecuzione e sapere almeno quanti soldati ci sono... occorre dunque scendere a terra, travestirsi e scrutare la situazione...”
“Si, sono d'accordo.” Annuì Yanos.
“Badate però” intervenne Samoa “che il capitano Velv è un osso duro... è giovane, superbo ed affamato di fama... e sa benissimo che essa potrà conquistarla solo ripulendo le Flegee dalla pirateria...”
“Io ci so a scendere a terra e a controllare il tutto.” Mormorò Luis. “Dopotutto manca ancora qualche ora all'alba. Abbiamo dunque tempo.”
“Un momento... ho un'idea!” Il mozzo Onipea. “E se barattassimo questa ragazza e la sua dama di compagnia per quei prigionieri?” Indicando Yolanda.
“Cosa?” Indignata la dama. “Usata come volgare merce di scambio? Mai!”
Altea
07-08-2014, 19.15.32
Tornati al Palazzo Ducale stavamo tornando nelle nostre camere e mi sventolavo il ventaglio..."Oh al mare fa troppo caldo...spero di non essermi abbronzata o la mia pelle bianca ne risentirebbe e poi si sa...il biancore è sinonimo di nobiltà" e risi a quelle stupide parole.."Ah, me lo diceva sempre un mio vecchio maestro per consolarmi poichè sono bianca come il latte...comunque penso dopo il discorso di Tommaso con quel tipo orribile della nave...non invidio chi se lo prenderà a marito".
Entrai nella mia camera e vidi Petronilla..."Vorrei rimanere sola nei miei pensieri..preparatemi un bagno".
Mi svestii e spogliai..quasi per togliermi di dosso quella brutta immagine vista mi lavavo accuratamente..il bagno fu rilassante.
Mi asciugai e poi mi misi la veste da notte e andai a dormire nel mio grande letto..guardavo il baldacchino sopra di me..e mi rigirai nel letto e guardai la grande luna piena e con quella vista di Donna come me...mi addormentai.
elisabeth
07-08-2014, 19.33.56
Pensavo di poter mettermi a dormire...ero distrutta e invece Armida fece capolino nella mia stanza........" Vi ho chiesto di stare con le Ancelle..e' pericoloso che vadano in giro...."......Ma erano pericolosi anche i loro pensieri.....e Armida era molto preoccupata........" Bene...andiamo da loro e vediamo di rasserenarle....".....uscii dalla stanza seguita da Armida.....e le ritrovai tutte unite da un chiacchiericcio....fastidioso....." Insomma.....cos'e' questo disordine.....abbiamo dimenticato le regole ?.........Sono anni che siamo insieme........e ci conosciamo a tal punto che le parole dovrebbero essere superflue e se comunque queste dovessero essere necessarie......non si avrà mai il minimo dubbio che si dicano per fare del male alla comunità......Se non vi ho parlato dettagliatamente dell'uomo che stasera avete visto......e' perchè....non lo conosco bene neanche io....lo abbiamo ritrovato sulla nostra spiaggia....e gli abbiamo dato soccorso...non ricorda nulla..non conosce il suo nome....lo abbiamo chiamato Uomo del mare..........Una cosa sola posso dirvi...Un uomo....e' l'altra parte della Donna...unendosi formano la completezza.......noi abbiamo scelto di vivere lontane dall'uomo perchè la nostra mente rimanga pura e sgombera da cattivi pensieri ed in questo modo gli Dei ci sono accanto.....aiutandoci a mantenere l'equilibrio degli elementi.....ora ...vi prego di tornare di dormire.........riposiamoci e domani.....sapremo cosa fare di lui...."..........Basta dare spiegazioni ........ ero stanca..........cos'era l'uomo.......lo avrei scoperto anch'io.....come loro...ora era il momento di riposare anche per me
Ascoltai attentamente i miei uomini e i tre naufraghi.
"Adoro i travestimenti.. Mi scambiano sempre per una tenera fanciulla.." Risi.
Alzai gli occhi su Yolanda a quelle parole del mozzo.
Non era una cattiva idea.
Ma mille Taddei sono mille Taddei, pensai.
Certo, ma tre vite umane valgono molto di più.
"Non è una cattiva idea.." Annuii "Non ci avevo pensato.. Certo, tecnicamente per metà appartiene a Barbaleone, se rinuncio al riscatto vorrà comunque la sua parte. Ma si può fare.." Annuii "Preferite restare su questa nave, madama? Pensavo voleste tornare a casa sana e salva...".
Guardai Yanos e gli altri.
"Intanto andiamo a controllare, vado a cambiarmi.." Con un ghigno divertito "Chi di voi può, faccia lo stesso..".
Entrai nella mia cabina, ed indossai un abito color porpora, che avevamo preso da una nave olandese.
Era splendido, abbastanza raffinato, ma molto sedicente.
"Guardati, sembri una signora..." Mi canzonai, allo specchio.
Indossai un gioiello che mi sembrava si abbinasse, nascosi i pugnali negli stivali e scesi.
"Signori... Vogliamo andare in perlustrazione?" Chiesi.
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Guisgard
07-08-2014, 20.31.36
Il viaggio verso il palazzo fu alquanto silenzioso.
Tommaso continuava a fissare fuori dal finestrino, come se qualcosa lo inquietasse oltremodo.
Non era la scena dell'omicidio di quel bambino che lo affliggeva, bensì l'immagine di sé che le sue due cugine avevano visto.
Egli infatti non solo non era intervenuto, né aveva rivolto dure parole a quell'uomo sul vascello, ma aveva finito anche col conversarci, quasi fossero due che discutevano del più e del meno, nonostante a pochi passi da loro una madre disperata stringeva tra le braccia il cadavere del proprio bambino.
Tommaso infatti apparteneva a quel genere di individui che non badavano tanto al senso delle cose, ma solo a come invece esse apparivano agli altri.
Ed ora il pensiero che ad Altea o a Costanza lui potesse apparire come un vigliacco lo tormentava in maniera insopportabile.
“Suvvia, cugino...” disse Costanza rompendo quel silenzio tra loro “... non crucciarti più del dovuto.”
“Ti sembro crucciato?” Chiese lui.
“No, ma amareggiato si.” Fece lei. “Ed immagino anche il perchè... avresti voluto reagire e dare a quel tipo odioso una bella lezione... ma non hai voluto a causa nostra... non volevi infatti metterti in una situazione complicata e rischiare che accadesse qualcosa a me e ad Altea.”
“Lo pensi davvero?” Fissandola Tommaso.
“Certo.” Annuì Costanza. “Ma sei troppo modesto per ammetterlo. Ma già so che alla prossima occasione, quando incontrerai quell'individuo e sarete solo voi due, saprai dargli ciò che merita.”
Tommaso rise.
“Ah, cara cugina...” prendendo la sua mano “... se quell'uomo avesse solo tentato di alzare un dito su di te o su Altea, lo avrei gettato dall'alto del bastione.”
“Immagino.” Sorridendo lei.
Giunsero così al palazzo e furono accolti da Rufus.
Scesero, entrarono nella ricca dimora ed ognuno dei tre si ritirò nella propria stanza.
Qui Altea si addormentò sotto il pallore lunare.
E sognò.
Sognò mille volte quella scena.
Il colpo di quel fucile ed il bambino che cadeva morto.
Poi il pianto disperato della madre.
E in quel sogno la madre chiamava senza sosta il duca, per avere giustizia.
Ma la sua supplica restava inascoltata, in un porto ormai deserto.
Questo sognò Altea, fino a quando si svegliò di colpo nel cuore della notte, trovando solo la Luna, avvolta nel suo silenzioso e incantato pallore.
Guisgard
07-08-2014, 20.35.11
Elisabeth lasciò le ancelle e tornò nella stanza per riposare.
Era infatti stanca e cadde subito in un sonno profondo.
L'isola era in balia dei venti.
Nell'aria c'erano gocce d'acqua che la bufera aveva strappato alle onde, gettandole a destra e a manca.
Le nubi erano dense, scure e basse, tanto che buona parte delle alture dell'isola erano coperte.
Tutt'intorno alla spiaggia sembrava di essere in una sorta di altro mondo, infestato da spettri inquietanti.
Elisabeth era sulla sabbia ed assisteva a tutto ciò.
Ad un tratto però udì un canto.
Si voltò e vide qualcuno alle sue spalle.
Era l'uomo del mare.
Ma all'improvviso questi smise di cantare ed indicò il mare.
Elisabeth allora tornò a guardare le onde e si accorse di qualcosa.
Un enorme nave avanzava.
Mostrò uno spaventoso cannone e cominciò a sparare sull'isola, distruggendo ogni cosa.
Poi un'onda gigante travolse tutto e tutti.
Un attimo dopo Elisabeth si ritrovò in una grotta.
Pensava di essere da sola, ma intravide poi un'ombra.
Qualcuno allora le si avvicinò.
“Morirete tutti...” disse piano “... tutti...” avanzando fino a toccare la fioca luce che penetrava, mostrando così il suo terribile volto.
E nel vedere quella vecchia, Elisabeth si svegliò di colpo.
Ansimava ed aveva il volto rigato dal sudore.
E non riusciva a dimenticare quel volto carico d'odio che aveva sognato.
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Guisgard
07-08-2014, 20.38.14
Clio tornò sul ponte e tutti, nel vederla con quell'abito, restarono a bocca aperta.
“Per la barba del demonio...” disse Emas “... non so come ve la caviate negli arrembaggi, capitano, ma permettetevi di dirvi che nell'arte del travestimento sapete di certo fare effetto!”
“In effetti” fece Vivan “il soprannome di Angelo vi calza a pennello.”
“Comunque il colore dell'abito è alquanto discutibile.” Con un pizzico di gelosia Yolanda. “E sia... acconsento di essere scambiata come ostaggio.”
Anche Yanos e Samoa scesero in coperta per travestirsi.
Il primo ritornò sul ponte abbigliato come un pescatore della zona, mentre il secondo col suo abito da contabile che gli avrebbe permesso di girare sull'isolotto ed essere tranquillamente scambiato per uno dei tanti piccoli funzionari borghesi, alle dipendenze di qualche ricco armatore dei porti Flegeesi.
Così i tre, insiemi ai naufraghi, con una lancia lasciarono l'Hydra e raggiunsero l'isola di Nisidas.
Nascosero poi la scialuppa sulla spiaggia e si recarono verso il borgo.
Giunti là, subito si accorsero di una buona quantità di militari e di una grande nave ammiraglia ormeggiata nel piccolo porto dell'isola.
Altea
07-08-2014, 20.53.14
Mi svegliai di soprassalto..ma come mi sembrava di essere al Palazzo Ducale..invece eravamo ancora nella dimora a Baias.
Quella immagine mi tormentava...avrei scritto al duca per dirgli di ciò che era successo...e di quei mercenari..egli era uomo giusto e avrebbe reso giustizia..anche se quella madre non avrebbe più avuto indietro suo figlio.
Uscii dal balcone a prendere aria...la brezza lambiva le onde e i miei capelli e la luna splendeva sul manto blu cobalto assieme alle stelle nel cielo che le facevano da corona come Regina...quando sentii un canto lontano...e lo riconobbi..era il vecchio Sam...con la sua piccola barca e la lampara a illuminare il mare e il pescato...allora stava bene..avrei tanto voluto andare a parlare con lui come la scorsa estate..lui mi avrebbe ascoltata.
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Guisgard
08-08-2014, 02.03.51
Mentre Altea era rapita dalla magia di quella notte, impreziosita da una pallida Luna e dalle note di quel canto lontano, ad un tratto sentì dei rumori giungere dal cortile sottostante.
Erano spari.
Vide allora suo cugino Tommaso che nonostante il buio circostante si stava esercitando con la pistola.
A pochi passi dal bersaglio, costituito da una carta da gioco posta sul ramo di un albero, c'era il fedele Rufus con in mano una lanterna, nel tentativo di illuminare il punto in cui il suo padrone mirava.
Un altro colpo e la carta, un asso di picche, cadde a terra con un foro giusto al centro.
“Bel colpo, signorino.” Disse Rufus. “Quattro su quattro.”
“Metti un'altra carta...” caricando la pistola Tommaso.
“Non abbiamo più assi di picche, signorino...” mormorò il servitore “... metto una carta qualunque?”
“Lascia stare...” fece Tommaso “... riprenderemo domani... va pure a letto ora...”
“Grazie.” Annuì Rufus. “Buonanotte, signorino.” Ed andò via.
Tommaso allora alzò gli occhi al cielo e si accorse di Altea che lo fissava.
“Ancora sveglia, cugina?” Sorridendole. “Non hai sonno stanotte, o aspetti soltanto il tuo principe azzurro?”
Altea
08-08-2014, 16.03.23
Udii degli spari e abbassai il mio sguardo..riuscii a vedere la scena poichè Rufus la illuminava con la lanterna..sospirai scuotendo il capo.
Poi Tommaso finì e si voltò verso me ..."Non ho sonno...perchè tu credi alle favole, Tommaso? E poi non vi è nessun Principe Azzurro ad aspettarmi...chi si prenderebbe mai una col mio carattere, è risaputo da tutti" e feci spallucce mentre feci cenno al cugino di aspettarmi.
Mi vestii di fretta e scesi nel cortile.."Cosa stavi facendo con quella pistola? Non ti sognare nemmeno di meditare vendetta...è la cosa più vile ci sia..la vendetta..ti metteresti al pari di quella gente. Domani manderemo una missiva al Duca o partiremo per la corte...e lo informeremo dell' accaduto..penso egli non vorrà certo a suo servizio tali esemplari..d'altronde li ha scelti l' Ammiraglio Oxuid, non vi è da meravigliarsi..è senza scrupoli..pur di avere il valore e la gloria si venderebbe alla gente peggiore".
Guardai l' orizzonte e vedevo la barca di Sam che stava tornando verso la spiaggia e sorrisi...presi Tommaso per mano e scesi dal promontorio attraverso un piccolo sentiero basso che portava direttamente alla spiaggia sabbiosa.
Corsi dentro al mare, le onde bagnavano lente i miei piedi scalzi e feci cenno a Tommaso di raggiungermi.."Avanti cugino..hai mai fatto il bagno di notte sotto la luna..l' acqua è calda" sorrisi "o hai paura di bagnarti i tuoi bei ricci biondi".
Corsi verso Sam mentre le onde rinfrescavano i pensieri e quando fui vicina mi gettai dentro al mare, fino a toccarne il fondale, per poi risalire vicino a Sam e mi appoggiai con le braccia sul bordo della oscillante barca di legno del pescatore e gli sorrisi.."Salve Sam...sono la sirena Altea..vi ricordate di me?" e vidi il suo volto sorridente e rimasi cosi a galla appoggiata alla sua barca e mi voltai vedendo Tommaso impacciato.."E forse ricorderete pure mio cugino Tommaso che sta attento a non bagnarsi troppo..è proprio un damerino..e vuole fare il guardiamarina...venite a riva? Avrei alcune cose da chiedervi".
Volevo sapere da lui ciò che pensava del fatto degli accadimenti misteriosi..se aveva visto qualcosa..egli era uomo di mare ma la superstizione non lo attaccava, era persona saggia..e poi ne avevo sentite tante su questo fatto..una opinione in più non guastava.
Si ma non statevene lì imbambolati.." Sorrisi, scuotendo la testa ai marinai.
Lanciai un'occhiata divertita a Yolanda "Come se avessi chiesto il tuo parere..".
Così, lasciammo l'Hydra per raggiungere il borgo.
"Io penso ai soldati, vediamo cosa riesco a scoprire... Voi vedete di essere invisibili, e carpire più discorsi possibili...".
Mi avvicinai così ad un gruppo di tre soldati che ridevano tra loro.
"Loras.." chiamai dolcemente, prendendo per un braccio uno dei tre.
Ma appena fui vicinissima a lui, sbiancai.
"Oh, io.." lasciando subito la presa.
"Perdonate.. vi ho scambiato per.." arrossendo "Scusate..".
Lasciai che le lacrime mi bagnassero gli occhi.
"Certo.." come se parlassi a me stessa "Sono stata così sciocca da fidarmi..".
Alzai poi gli occhi sui tre.
"Perdonate.." con un leggero inchino, e mi allontanai piano.
Sapevo che avrebbero abboccato all'amo.
Lo facevano sempre.
Mi fermai pochi passi più in là, ferma a guardare il mare con aria sognante.
Se ero fortunata mi avrebbero raccontato loro quello che volevo sapere, ma era più probabile che dovessi fare io le domande.
E dovevo pensare alle domande giuste.
Guisgard
08-08-2014, 17.46.09
“Eh, credo di essere troppo vecchio ormai per venir tentato da una così bella sirena.” Disse Sam ad Altea, per poi aiutarla a salire sulla sua barca.
Intanto Tommaso si era tolto la camicia e gli stivali e si era tuffato in acqua.
Una bella nuotata era l'ideale per schiarirsi le idee e liberarsi della tensione accumulata.
La barca di Sam poi raggiunse la spiaggia ed il vecchio pescatore la portò in secca sulla sabbia.
Sistemò alla meglio le reti ed accese un piccolo fuoco, su cui fece poi arrostire un polpo che lui stesso aveva pulito su una liscia pietra raccolta in acqua.
“Eh, quanti misteri...” fissando poi il mare “... mi chiedete del mostro... tutti ne parlano, alcuni dicono anche di averlo intravisto... io cosa ne penso?” Guardando poi Altea. “Non so di preciso... un tempo il mare era retto da regole antiche, che sebbene spacciate per dettami di dei oggi ritenuti falsi e bugiardi, erano comunque seguite da ogni uomo che solcava le correnti... oggi invece nessuno più rispetta il mare e le sue leggi... non mi meraviglierei che il Buon Dio abbia mandato qualche castigo per punire tutto ciò...”
In quel momento Tommaso uscì dall'acqua e li raggiunse.
Guisgard
08-08-2014, 18.01.17
“Ehi, piccola...” disse uno di quei tre soldati avvicinandosi a Clio e subito seguito, qualche passo più indietro, dagli altri due che ridacchiano “... non dirmi che qualche mascalzone ha osato deluderti o farti soffrire...” la prese sottobraccio “... consolati, non può che essere un idiota se poi si lascia sfuggire una come te...” voltandosi verso i suoi due compagni e facendo loro l'occhiolino “... mi spiace che tu ora ti sia ritrovata qui tutta sola... però, se vuoi compagnia, io tra non molto avrò una bell'oretta di libera uscita... e in un'ora si possono fare tante cose e tutte assai piacevoli...” sorridendo.
Sorrisi, sentendolo avvicinare.
Come siete prevedibili.
Alzai lo sguardo su di lui timidamente e annuii, con le lacrime agli occhi.
"Dovevamo scappare insieme, ma sono giorni che lo aspetto, e non si è fatto vivo.." scossi la testa "Non verrà.." mormorai "Quando ho visto la nave, ho pensato fosse la sua.. non ricordo il nome del capitano.. vorrei credere che sia stato attaccato dai pirati, ma mi illuderei.." sorrisi.
"Oh, beh.. non sta bene che una fanciulla stia da sola con uno sconosciuto.." arrossendo di nuovo "Non so nemmeno il vostro nome, o cosa ci fate qui.." togliendo il braccio "Dovrei andare ora.. grazie... io sono Vivian, comunque..." con un sorriso.
Altea
08-08-2014, 18.21.47
Mi misi vicino al falò e mi strizzai la veste e i capelli bagnati e assaporai ciò che Sam stava cucinando e lo guardai compiaciuta..era sempre lui..viveva solo di questo ma non pensava due volte a condividerlo con gli altri.
"Già" sospirai "a dire il vero l' uomo non solo non ha più rispetto per il mare..ma per la natura in genere, per l' uomo e forse a volte nemmeno per se stesso...dite Dio vuole punirci? A volte penso come il Signore possa punirci dandoci dei dispiaceri...ma l' egoismo dell' uomo è così forte che lo porta a ricordarci, a volte, Lui è lassù e ci guarda..ma non ci giudica come un Padre cattivo".
Vidi Tommaso tornare dal mare e sorrisi.."Ti sei gettato finalmente..ti sei rinfrescato le idee mio bel cugino?" e si sedette vicino al marinaio.."Stavamo parlando del mistero dei fatti che invadono i nostri mari..sapete Sam..Tommaso pensa siano solo correnti marine o tipo dei maremoti".
Guardai il mare...quanti misteri celava..e quante opinione vi erano su questo fatto.
elisabeth
08-08-2014, 18.26.34
Ero talmente stanca che faticai a prendere sonno..poi come presa dalla malia.....sprofondai in un sonno profondo.....
Avevo la camicia da notte ed uno scialle nero sulle spalle....
a piedi nudi arrivai alla spiaggia e tutto intorno a me fu tormenta
faticavo a stare in piedi il vento era tropo forte
sembrava sibilasse parole senza senso...
Ancora quel canto...l'uomo del mare.....era dolce quel suono
mi voltai e lo vidi arrivarmi accanto......ed il suo canto cessare
il suo braccio vidi alzarsi ed indicare qualcosa nel buio...il nulla..le alte onde....
No era una nave...enorme ...almeno così mi apparve grande e feroce..
Un colpo di cannone...piu' colpi....la vegetazione andò in frantumi come pezzi di cristallo....la sabbia....volava spazzata dal vento e dall'urto delle cannonate....Il mio mondo....la mia isola...stava andando in pezzi..e trasportata dalla magia del sogno mi ritrovai in una grotta........
Era lievemente illuminata...tanto da evitare che la mia paura si trasformasse in follia........una donna deforme........ma piu' deformi erano le sue parole....." saremmo morti tutti..."....come una sentenza mandatami dall'Oracolo.....il male mi aveva parlato.......
Mi svegliai......dov'ero...no non ero nella grotta...ero a letto era giorno ?...forse si' ma fuori c'era la furia degli elementi.....Mi alzai...ed andai alla porta.....rimasi basita...per terra c'era lo scialle nero che portavo alla spiaggia...era bagnato sapeva di pioggia e di mare......
Incominciai ad urlare il nome di Pileo.....
Guisgard
08-08-2014, 18.40.37
“Aspetta, piccola...” disse il soldato, afferrando la mano di Clio “... sono un soldato, non certo uno sconosciuto...” sorridendole “... se non puoi fidarti di un soldato, di chi allora?” Rise. “Vivian... che bel nome... io mi chiamo Gerard e sono...”
“Sei atteso sul ponte di comando.” All'improvviso una voce.
“Caporale...” voltandosi il soldato “... stavo solo aiutando questa ragazza rimasta sola qui a...”
“Si, lo vedo cosa stai facendo.” Il caporale a lui. “Ora va sul ponte di comando e vedi di restarci fino all'esecuzione.”
Il soldato masticò amaro e strinse forte il fucile che aveva con sé.
“Cosa c'è, grosso sacco di letame?” A muso duro il caporale. “Vuoi forse reagire ad un tuo superiore, canaglia?”
“Voglio solo chiacchierare con questa ragazza...” mormorò il soldato.
“Va sul ponte di comando” intimò il caporale “o non potrai chiacchierare più con nessuno per un bel pezzo.”
“Io...” con astio il soldato.
“Cosa succede qui?” Ad un tratto qualcuno.
E nel vederlo tutti si misero sugli attenti.
“Allora?” Chiese ancora il nuovo arrivato.
“Questo soldato è restio agli ordini, capitano.” Rispose il caporale.
“Rinchiudetelo sottocoperta...” ordinò il capitano “... resterà agli arresti fino a quando non saremo ritornati a Capomazda.”
“Si, capitano, Velv.” Annuì il caporale. “Portatelo sulla nave.” Ordinò agli altri soldati.
“E voi chi siete?” Domandò poi Velv a Clio.
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Guisgard
08-08-2014, 19.09.43
“Chissà...” disse Sam “... magari saranno solo maremoti, chi può dirlo...” sorrise appena.
Poi si udì in lontananza un colpo di cannone, che sembrò scuotere quel dolce albeggiare.
“Proviene da Nisidas...” fece Tommaso alzandosi “... è il segnale che ci sarà un'esecuzione... credo il colpo di mortaio provenga da una delle navi ammiraglie... beh, sarà meglio tornare al palazzo, Altea... ormai è giorno...”
Guisgard
08-08-2014, 19.11.42
Le urla di Elisabeth echeggiarono nella stanza e nel corridoio, quasi a scuotere il silenzio e la tranquillità di quel luogo.
Poi finalmente si udirono dei passi.
Era giunto Pileo.
“Elisabeth...” disse scuotendola forte, come a volerla destare “... che succede? Perchè gridi così?”
Altea
08-08-2014, 19.18.59
Udii le parole di Tommaso..."Una esecuzione..è terribile.." scossi il capo.
Salutammo cordialmente il buon Sam e andammo a Palazzo, Costanza fu svegliata e ci rivestimmo veloci...si doveva tornare a Palazzo.
Così quando fummo pronti, visto bagagli non ne avevamo, salimmo in carrozza per partire verso il Palazzo Ducale..ci avrebbe aspettato una altra ora di viaggio, chiusi gli occhi visto la notte insonne..e mi addormentai durante il viaggio mentre sentivo nel dormiveglia le parole e risa della sorella e del cugino..si..erano proprio una bella coppia.
elisabeth
08-08-2014, 19.22.55
Quando vidi Pileo.....mi sembrava di aver visto la mia ancora di salvezza......avevo i capelli scarmigliati.......e il cuore in tumulto..." Chiudi la porta Pileo........siedi e ascoltami......L'Oracolo ha parlato.......e l'uomo del mare e'apparso sulla spiaggia.........ma stanotte.....i tormenti degli inferi.....mi hanno guidata attraverso il mondo della predizione.....ci sarà una catastrofe...tra gli elementi ...ma avverrà anche per mano di uomini.......ho visto una strega.....era orribile....e mi ha detto che saremmo morti tutti......." incominciai a camminare avanti e indietro......presi lo scialle ancora bagnato.....e lo diedi a Pileo..." avevo questo ....quando il sogno ha cominciato a manifestarsi........doveva rimanere nel mondo dei sogni e invece era ai piedi del mio letto....."......" dobbiamo..proteggere le ragazze.......lo dobbiamo alla Dea ...sempre che non ci ha dimenticate..........."
Volevo scoppiare a ridere nel vedere il soldato e il caporale.
Non fai più tanto il gradasso, eh?
Ma rimasi con gli occhi bassi, imbarazzata, finché poi arrivò il capitano.
Perfetto, vedere Velv era una fortuna.
Alzai gli occhi timidamente quando si rivolse a me.
"Io.. Mi dispiace, l'ho scambiato per qualcun altro, per quello mi sono avvicinata..." Mormorai "È colpa mia, non sarei mai dovuta venire qui.. Scusate signore... Sono nei guai?" Mordendomi il labbro inferiore, come impaurita.
Guisgard
08-08-2014, 20.54.42
Quando Altea riaprì gli occhi la carrozza li aveva già portati a Capomazada.
Un chiaro crepuscolo li accolse, tra i riflessi malinconici che sbiancavano le guglie, le cupole e le cime delle alte torri.
“Ti sei fatta una bella dormita , mia cara...” disse sorridendo Costanza ad Altea.
“Già e la invidio.” Fece Tommaso. “Questo viaggio è stato lungo e noioso.”
Poi la vettura raggiunse il grande palazzo Taddeide, immerso in silenziosa e quiete calura, che lasciava sulla facciata principale un vago senso di tristezza.
Furono fatti entrare nel vasto cortile e poi introdotti nel palazzo da due servitori.
E infine, finalmente, furono ricevuti da lord Dominus nella grande sala usata per le udienze.
“Lady, Altea, lady Costanza, sono lieto di rivedervi!” Esclamò il signore di quelle terre. “Che onore, anche messer Tommaso!” Rise. “Avanti, raccontatemi tutto... cosa accade negli esotici porti Flegeesi? Immagino che tutti i nostri ufficiali abbiano fatto una corte sfacciata a due dame come voi, mie signore!”
Guisgard
08-08-2014, 20.59.57
“Calmati, ora...” disse Pileo ad Elisabeth “... calmati...” la fece sedere “... se perderai la lucidità allora non sarai in grado di far fronte ai pericoli che l'oracolo ti ha anticipato...” le offrì dell'acqua fresca “... io non so leggere i segni e neanche i sogni... ma forse qualcuno potrebbe aiutarci... ma bada che forse è contrario al nostro credo... tempo fa, quando vissi per circa tre anni a Capomazda, una notte mi persi in un bosco e fui colto da un forte temporale... quei luoghi sono intrisi di miti e leggende e tutti mi parlavano di una... una... la chiamavano signora... la Signora del Lagno... e durante quel temporale, per un momento, presso un lungo corso d'acqua paludoso, vidi qualcosa... era una donna... il giorno dopo mi risvegliai in una grotta vicino a quello stagno... qualcuno mi aveva portato là... ma non seppi mai chi... tornai in città e raccontai tutto ad un vecchio alchimista... lui era certo che a salvarmi fosse stata proprio la signora...”
Guisgard
08-08-2014, 21.04.42
Per le strade del piccolo borgo di pescatori si assisteva al vivace viavai di quella brulicante folla, impaziente di assistere alla nuova esecuzione.
C'è da dire che molta di quella piccola ressa era gente arrivata da fuori, come marinai di passaggio per qualche scalo verso la terraferma, pescatori giunti dalle isole vicine per l'imminente mercato e facoltosi borghesi incuriositi nel vedere come la giustizia umana si sostituisse all'Altissimo.
E naturalmente soldati.
Per le strette stradine si udivano poi i commenti più disparati, alcuni sentiti, altri pronunciati tanto per dire, com'è spesso portata a fare la natura dell'uomo quando non si è coinvolti in prima persona nei fatti, spesso tragici, di cui ci occupiamo.
Così qualcuno nel parlare dei tre condannati si mostrava intransigente, lodando la giustizia e biasimando il crimine in ogni sua forma, mentre altri invece, benchè consapevoli delle loro colpe, invocava perlomeno il Perdono Divino per quei rei, giusto per esternare quel sentimento di Fraterna Cristianità che siamo spesso portati a muovere verso chi non conosciamo e che altrimenti neghiamo a coloro che vivono in più stretto rapporto con noi.
E fra l'estenuante attesa per l'esecuzione, le botteghe dell'isola, come sempre, cercavano di trarre vantaggio da tutto ciò, grazie alla presenza di potenziali nuovi clienti.
Così, in un affollato salone di barbiere, un prete prese posto sulla seggiola davanti allo specchio.
“Ci risiamo...” disse il barbiere affilando il suo rasoio “... prima il rullo di tamburi, poi la corda che viene tesa dal pennone, la botola che si apre di colpo ed un altro di quei pirati resta a penzolare col collo rotto.”
“Già, molto monotono.” Portando la testa all'indietro il prete.
“Oh, troppo complicato tutto ciò...” fece il barbiere “...mentre invece basterebbe un bel rasoio affilato, un colpo secco... e zac!” Agitando il rasoio sotto gli occhi del chierico.
“Ehi, piano!” Fissandolo questi.
“Non temete, padre...” sorridendo il barbiere e cominciando ad insaponare il viso del prete “... ma potessi io fare la barba a qualcuno di quei pirati... vero, Jeac?” Voltandosi verso il suo garzone.
“Si, padrone!” Ridendo quello. “E ne vedremmo delle belle!”
“Già...” annuendo il barbiere “... eh, se potessi avere fra le mani quel misterioso mostro... saprei spellarlo io. Che sia un serpente di mare o anche una grossa balena.”
“Che cosa?” Incuriosito il prete.
“Non lo sapete?” Cominciando a raderlo il barbiere. “Si racconta che il ducato sia infestato da un misterioso mostro...”
“Che mostro?” Chiese il prete.
“Eh, questo è il mistero!” Rispose il barbiere.
E proprio davanti alla porta di quel salone, all'imbocco di un piccolo ponticello che conduceva al molo, Clio, nei panni della sensuale Vivian, aveva incontrato quello che era considerato l'asso della Marina Capomazdese.
“Una ragazza bella come voi” Velv all'Angelo della Tempesta “credo sia intimamente legata al termine guai.” Sorrise, per poi avvicinarsi. “Non è certo colpa vostra. E' la bellezza a suscitare negli uomini simili sensazioni. La bellezza di Elena, quella delle Sabine, persino quella della regina Ginevra. La bellezza ha sempre portato conflitti fra gli uomini.” Rise appena. “E voi? Cosa ci fa una così bella Ginevra qui senza un Lancillotto?”
Altea
08-08-2014, 21.06.08
Finalmente eravamo arrivati..già almeno mi ero riposata.
Andammo subito dal Duca Dominus ed egli ci accolse allegramente e sorrisi leggermente alle sue parole.."Oh ufficiali che ci hanno fatto la corte? Io non ne ho visti a dire il vero..a parte nostro cugino Tommaso...probabilmente sono ligi al loro dovere e questo deve rendervi onore...e poi sapete..presumo il mio pessimo carattere sia motivo di discussione pure tra i vostri ufficiali e a pagarne le conseguenze è pure mia sorella Costanza" e risi scuotendo il capo.."Anche se ammetto...tempo fa mi innamorai di un vostro ufficiale ma non era ben visto dalla mia famiglia".
Cosa avevamo visto ci chiese..."Comunque non è stata una bella vacanza...è successo un fatto increscioso". Raccontai dell' omicidio del bambino perpetrato da parte di quei mercenari scelti da Oxuid.."Mi chiedo se Sua Signoria voglia affidarsi a loro..mi sembrano una banda di esaltati...quella madre e quel bimbo erano vostri sudditi Duca." Mi sedetti sulla poltrona osservando la magnificenza di quella stanza...forse il Duca non lo riteneva un fatto grave..dipendeva dai punti di vista.
elisabeth
08-08-2014, 21.10.19
Tremavo.....ero preoccupata........presi il bicchiere di acqua dalle sue mani....e buttai giu' tutto di un fiato....." Non voglio perdere la lucidità........Sai che Gedeone vuole che io uccida l'uomo del mare.......Se andiamo via di qui per raggiungere la Signora...chi si prenderà cura delle Ancelle......e l'uomo dovrà venire con noi.........non e'facile Pileo...........dovremmo farlo in fretta......non mi importa di quale religione parliamo.....alla fine tutte confluiscono ad un unico fiume..........mandate Armida e preparate l'uomo...io intanto mi sistemerò per la partenza....Voi Pileo verrete con noi......"....
L'aria era fresca quella mattina, una gentile brezza mi accarezzava il viso, mentre, immersa nella lettura, riposavo seduta ai piedi di un grande faggio.
"Che stai leggendo?" una voce alle mie spalle.
Sorrisi, per poi mostrargli la copertina.
Lo vidi illuminarsi.
"Beh, non volevo interromperti..." sedendosi vicino a me, senza tanti complimenti "Continua pure a leggere..".
Lo guardai torva per poi ridere appena.
"Con te che mi fissi? Certo, come no.." scuotendo la testa, mentre mettevo il segnalibro, e richiudevo il volume.
"Ma no.." rise lui, prendendo il libro per poi porgermelo "Intendevo, leggi ad alta voce.. adoro quel libro..." con un sorriso "Dove sei arrivata?".
Sospirai "La finestra con le sbarre.." arrossendo leggermente.
Lui mi sorrise, e un lampo di malizia gli attraversò lo sguardo.
"A maggior ragione.." con aria divertita "Dai retta a me..".
Alzai gli occhi al cielo, scuotendo la testa.
"Guarda che è la terza volta che lo leggo, mica la prima.." risi, tenendo sempre il libro chiuso.
Ma sapevo che non sarei andata da nessuna parte con quell'atteggiamento, anzi, così decisi di assecondarlo.
Lo fissai per un lungo istante, per poi avvicinarmi leggermente.
"E poi.." sussurrai quasi "E' pericoloso leggere in due <<di Lancialotto come amor lo strinse>>.. non lo sai?" sorrisi, con gli occhi nei suoi "Gira voce sia contagioso... io starei ben attento, se fossi in te.." risi appena, facendogli l'occhiolino.
Sorrisi, abbassando lo sguardo.
"Oh, voi siete troppo gentile, signore..." sorridendo "Speravo che il mio Lancillotto fosse a bordo di questa nave, ma probabilmente mi sbagliavo.." timidamente.
"Non volevo trattenervi... ho sentito parlare di un'esecuzione, dunque immagino avrete cose più importanti a cui pensare..." feci la miglior riverenza possibile "E' stato un onore conoscervi, capitano..".
Guisgard
09-08-2014, 02.42.03
“Già, un'esecuzione...” disse Velv a Clio “... e ciò deve farvi capire quanto è pericoloso girare da sola in questi porti... soprattutto se si è sprovvisti del proprio cavaliere...” le prese delicatamente la mano e la sfiorò con le labbra “... capitano Velv... e sono lieto che abbiate scambiato il vostro presunto Lancillotto per quel mio soldato, così poco affascinante..." con un pizzico di malizia "... posso conoscere il vostro nome o dovrò continuare a chiamarvi Ginevra?”
Guisgard
09-08-2014, 04.08.26
Il duca Dominus ascoltò con attenzione ogni parola di Altea.
“Quei mercenari” disse poi il nobile Taddeo “sono stati assoldati per occuparsi dei fatti misteriosi che hanno portato all'affondamento di navi e ad altri danni contro il nostro esercito. Non certo per uccidere i miei sudditi.”
Nella sala vi era anche il Ciambellano Izzar.
“Milord...” rivolto al suo signore “... il fatto è senza dubbio increscioso ma credo che per poter ben giudicare il tutto occorra ascoltare anche l'altra parte. Magari lady Altea ha assistito solo ad una parte di quell'episodio.”
“Eravamo presenti ed abbiamo visto tutto.” Intervenne Tommaso.
“Ritengo comunque doveroso ascoltare anche l'altra parte.” Fece Izzar. “E fortunatamente” tornando a fissare il duca “l'ammiraglio Oxuid è qui, milord. Appena giunto da Baias.”
“Bene, fatelo entrare.” Annuì il duca.
Le porte della sala si aprirono e l'ammiraglio entrò.
Ma non era da solo.
Con lui infatti vi era anche l'uomo che aveva ucciso il bambino sparandogli col suo fucile.
“Milord...” inchinandosi Oxuid al duca “... vi presento messer Burmid, capo della Compagnia delle Tre Stelle di Nantos.”
“E' un onore, milord.” Il mercenario al duca.
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Guisgard
09-08-2014, 04.21.51
“Gedeone resterà a fare da guardiano all'isola ed alle ancelle.” Disse Pileo ad Elisabeth.
Cominciarono allora i preparativi per la partenza.
Il vecchio servitore poi andò ad avvertire il naufrago dell'imminente viaggio.
“Andare dove?” Chiese l'uomo venuto dal mare. “Perchè anche io?”
“Perchè non potete restare qui senza che vi sia anche la sacerdotessa.” Spiegò Pileo.
“Chi mi dice che non sia un trucco per portarmi via e poi uccidermi?” Fissandolo il naufrago.
“Non siamo assassini qui.” Rispose Pileo.
“Perchè dovrei fidarmi?” Deciso il naufrago.
Arrossii.
“Oh, perdonate, credevo aveste sentito.. Sono Vivian, mio signore..” sorrisi “Ora però devo proprio andare...”.
Un pensiero audace mi attraversò la mente.
E se fossi riuscita a catturare Velv?
A quel punto la sua vita sarebbe valsa molto più di quella di Lady Yolanda.
Anche perchè lì nessuno conosceva la dama, ma avrebbero smosso mari e monti per riavere il loro capitano.
E considerando come mi guardava, avevo come l'impressione che avrelo disarmato e indifeso non sarebbe stato poi un grosso problema.
Dovevo solo fare in modo che restassimo soli.
Sì, ripensandoci, non era poi così impossibile.
Era in momenti come quello che non rimpiangevo di essere nata donna.
“E voi avrete sicuramente qualcosa di meglio da fare che che accompagnare una fanciulla sbadata alla locanda..” con gli occhi nei suoi, per poi inchinarmi rispettosamente “Non temete, signore... starò attenta..” con un sorriso malizioso.
Dovevo avvertire gli altri, sperando fossero nei paraggi, altrimenti, una volta soli, avrei dovuto stordirlo e portarlo a bordo dell'Hydra.
Era rischioso, certo, ma terribilmente intrigante.
elisabeth
10-08-2014, 21.38.09
Gedeone.....Gedeone voleva che io uccidessi l' uomo del mare prima della nuova luna e invece...stavamo andando a fare una gita fuori porta..........sentivo odore di guai lontani un miglio......Sentii bussar alla porta era Armida.......mi aiuto' ad indossare un vestito scuro in una sacca misi un mantello......"Armida....non voglio domande da parte tua...voglio silenzio ed obbedienza.......Gedeone vi proteggerà meglio di me.......aspetta il mio ritorno..con me verrà Pileo e l'uomo del mare......e nessuno..nessuno dovrà andare alla spiaggia......."..rimasi in silenzio ed udii le voci di Pileo dell'altro uomo......uscii dalla stanza di Armida ed entrai nella mia........." Volete troppe garanzie straniero....siete stato salvato a quanto mi risulta ..siete stato lavato ...e rifocillato......per uccidervi non ho la necessità di portarvi da nessuna parte.........sapete cosa c'e' in questa isola da proteggere ?.....I pensieri......e' piu' facile pensare a mordere delle labbra piuttosto che baciarle.......e' piu' facile pensare a schiaffeggiare un volto che ad accarezzarlo.....perche' la paura dell'uomo e' quella di amare.....perche' l'amore si perde.......mentre l'odio ti alimenta l'anima giorno dopo giorno.......e allora si scatenano guerre.....vendette..........e l'unica cosa che ci rimane......e' pregare che gli Dei non ci spazzino via.......come esseri inutili.........quindi.....fate come vi verrà chiesto ed evitate di creare problemi......".....uscii dalla stanza....ed andai via nel giardino......in mezzo ai miei fiori..........ai fiori di quel giardino che amavo tanto.....e che gli uomini avrebbero distrutto.....
Guisgard
11-08-2014, 01.08.27
“Aspettate...” disse Velv, afferrando poi la mano di Clio ed impedendole di allontanarsi “... non vorrete dunque girare da sola su quest'isola, vero?” Sorridendole. “E poi le locande di questi luoghi non sono mai abbastanza sicure. Specie per una ragazza giovane, bella e non accompagnata. Piuttosto, la mia nave è un luogo molto più sicuro, oltre che confortevole. Tra un'ora io ed i miei uomini salperemo per far ritorno a Baias. Potrei dunque condurvi ovunque voi desideriate... ah, perdonate, io sono il capitano Velv...”
“Capitano...” uno dei suoi.
“Si?” Voltandosi Velv.
“I tre condannati sono stati portati nella piazza.”
Guisgard
11-08-2014, 01.21.49
Quelle sagge parole di Elisabeth tranquillizzarono il naufrago.
L'uomo così seguì Pileo che gli fornì un abito per il viaggio.
La sacerdotessa intanto era nel suo giardino e qui, poco dopo la raggiunse proprio il suo vecchio servitore.
“Tutto è pronto...” disse Pileo “... anche il naufrago attende solo te per partire... ho sistemato la via vecchia barca, quella con cui raggiunsi quest'isola anni fa. Appena anche tu sarai pronta lasceremo l'isola.”
Maledizione, come poteva essere già ora?
Dovevo andarmene di lì.
Divincolai la mano dalla stretta di Velv, più gentilmente che potevo e lo guardai negli occhi.
“Proprio perchè non sono accompagnata, il mio destino mi appartiene..” mi inchinai “Voi siete molto gentile ad offrirmi un passaggio... ma per ora il mio posto è qui, ma vi prometto che ci penserò..” mi voltai verso l'uomo che aveva parlato, avvisandolo che i tre condannati erano stati portati in piazza “Credo dobbiate andare ora, la giustizia vi attende.. è stato un piacere..”.
E senza dire altro mi allontanai, a passo svelto, cosicchè rincorrermi e fermarmi sarebbe stato sconveniente persino per lui.
Camminai decisa, sparendo tra la folla ammassata per l'esecuzione.
Guisgard
11-08-2014, 16.43.50
Velv restò a fissare Clio mentre andava via, fino a quando la ragazza svanì tra la folla.
L'Angelo della tempesta allora cominciò a vagare fra quella moltitudine, intorno alla quale si poteva quasi toccare l'attesa sempre più crescente per quell'esecuzione.
Ad un tratto qualcuno la prese per un braccio.
Era un uomo abbigliato come un pescatore.
“Ci sono soldati ovunque...” disse piano Yanos a Clio “... non sono tantissimi, ma sorvegliano le strade e l'ingresso al borgo, fin verso il porto... e sono tutti armati fino ai denti... credo sia impossibile tentare...”
Ad un tratto un rullo di tamburi ed il silenzio scese sulla piazza.
Caricai istintivamente un colpo col braccio libero, ma lo abbassai appena mi accorsi che era Yanos.
Gli sorrisi.
"Già, avevo Velv per le mani, ho sperato di poterlo separare dai suoi, e cattrurarlo, ma è troppo tardi.. ho fatto fatica a venir via.." scossi la testa "E che facciamo, ce ne stiamo qui buoni buoni a vedere che li ammazzano? E' uno spettacolo di cui farei volentieri a meno!" sbuffai "Maledizione, siamo arrivati troppo tardi! Mi serviva più tempo... Cosa diranno i tre naufraghi? avevamo promesso di aiutarli.." mi guardai intorno "Effettivamente sono in troppi per noi, senza contare che la gente comune non è che ci ami particolarmente..".
Guisgard
11-08-2014, 17.39.16
Era il mattino di un giorno d'Agosto e già si presagivano ormai le fattezze ed i colori di una bella e luminosa giornata d'Estate, col Sole cocente, il cielo terso, azzurrissimo e appena velato da alte e fiabesche nuvole arenate lungo l'orizzonte sterminato.
Sull'isolotto di Nisidas tutto era pronto ed anche Clio e Yanos l'avevano compreso.
Il luogo infatti ben si prestava, con il suo antico borgo accovacciato e raccolto ai piedi di un irto colle, reso arido e brullo dal Sole e dallo scirocco, sulla sommità del quale sorgeva ciò che restava di una vecchia torre di avvistamento, al genere di spettacolo che le autorità stavano per mettere in scena.
Il lento rullo dei tamburi sembrava quasi scandire un sinistro conto alla rovescia, dopo il quale da quei cappi sarebbero penzolati i corpi dei tre rei.
La popolazione dell'isola, pochi decine di pescatori ed artigiani, era stata chiamata ad assistere a quell'esecuzione, come sempre accadeva quando la giustizia doveva mostrare il suo corso come monito al popolo.
Sul palco in legno montato per l'occasione furono condotti i tre ritenuti rei: due uomini ed un ragazzino.
Il terzo, poco più di un bambino, fu fatto salire su uno sgabello e poi a tutti e tre fu legata la corda intorno al collo.
Davanti a quel rude e rozzo altare sacrificale prese ad avanzare un ufficiale, la cui elegante divisa bianca e blu, il suo portamento fiero e l'aspetto gradevole sembravano quasi stonare in quello scenario sporco e maleodorante, così intriso di una profonda e rassegnata disperazione.
Il militare guardò i tre condannati con una freddezza che mal si legava ai piacevoli tratti del suo volto.
“Capitano Velv...” avvicinandosi a lui un sottufficiale “... siamo pronti.”
“Bene.” Annuì il militare. “Precediamo.” Ordinò.
Un nuovo rullo di tamburi e un soldato salì sul palco, avvicinandosi ai tre rei.
“Qualcuno vuol confessare la propria colpa” disse “e sperare dell'indulgenza del Cielo?”
Nessuno dei tre rispose.
Il soldato allora fece un passo verso il ragazzino.
“Neanche tu vuoi confessare, figliolo?”
Il piccolo scosse il capo senza alzare da terra gli occhi umidi di lacrime.
Ma un attimo dopo qualcosa attirò la sua attenzione.
A pochi passi da lui, infatti, tra i pali che sorreggevano il palco, vide posarsi una gabbianella blu.
E non era la prima volta che la vedeva.
Il mare era di un intenso blu, screziato solo da spumose onde che andavano ad infrangersi contro gli scogli che racchiudevano l'ingresso al piccolo molo.
Nell'aria vi era un intenso profumo di salsedine ed il ragazzino se ne tornava mesto verso casa senza essere riuscito a pescare nulla.
“Ti è andata male, vero?” All'improvviso una voce.
Il ragazzino si voltò e vide qualcuno steso sul parapetto, con un cappello sul viso per ripararsi dal Sole.
“Pescare” continuò quell'uomo steso “richiede molta pazienza e spesso neanche ripaga l'impegno profuso. Fossi in te mi dedicherei a qualcosa di più produttivo. Hai forse visto qualche nave battente la bandiera dell'ammiragliato, ragazzo?”
“Si, signore.” Annuì il piccolo.
“Rammenti il loro numero?”
“Sei, signore.” Rispose il ragazzo. “Quattro fregate e due vascelli.”
“Mh...” sollevando per un momento il cappello dal viso quell'uomo “... sei un tipo attento, vedo... e qualcuna di quelle navi si è forse fermata qui?”
“Solo due fregate, signore.” Lesto il ragazzo. “Una poi è ripartita dopo un'ora circa, mentre l'altra è rimasta ormeggiata nel porto quasi per tre ore.”
“Sei un buon osservatore, ragazzo.” Fissandolo l'uomo per un istante con i suoi occhi azzurri. “Fai bene a guardarti intorno, si evitano molti guai così.” E gli lanciò un Taddeo.
“Grazie, signore!” Prendendolo al volo il ragazzo. “Ma chi siete voi? Perchè vi interessate di navi militari?”
“Magari sono un soldato.”
“No...” guardandolo il ragazzo “... non avete l'uniforme e neanche l'aria...”
“Allora forse sono solo uno di quei modellisti” tornando a mettersi il cappello sul volto l'uomo “che amano costruire velieri in scala per poi metterli in una bottiglia. Per questo dunque sono così attratto dalle navi.”
“Secondo me invece siete una specie di avventuriero.” Sorridendo il ragazzo. “Forse un contrabbandiere o un marinaio. Io amo i pirati e sogno di arruolarmi in qualche ciurma di corsari, sapete?”
“E se sono davvero ciò che dici” mormorò l'uomo steso sul parapetto “cosa ci faccio ad oziare qui?”
“Beh, forse aspettate la vostra bella...” fece il ragazzino “... magari si trova su una di quelle navi... la state aspettando e sognate di fuggire insieme... chissà, e sposarvi proprio stanotte nella chiesetta di Santa Maria del Faro.”
L'uomo steso sul parapetto rise piano.
“Se davvero sarete impegnato in una fuga d'amore” aggiunse il piccolo “allora mi servirà questo...” togliendosi il ciondolo che portava al collo “... questo è il mio portafortuna... c'è una ragazza, signore... si chiama Carmen ed io le ho chiesto di sposarmi...” rise “... oh, non adesso... quando un giorno diventerò ricco... e la porterò via da qui... e quel giorno, quando le chiesi di sposarmi, io indossavo questo ciondolo... e lei mi disse di si...”
“Beh...” prendendo il ciondolo l'uomo “... se davvero questo è un portafortuna d'amore allora vale molto più di un Taddeo... ti sono dunque debitore...” sorridendo “... vorrà dire che quando avrai bisogno di toglierò dai guai.”
“E come farete a saperlo?” Chiese il ragazzino.
L'uomo indicò una gabbianella blu che svolazzava sul molo.
“Quando vedrai quella gabbianella” svelò “allora saprai che io non sarò troppo lontano da te...”
Vedendo la gabbianella e rammentando quell'episodio, il ragazzino sentì una stretta al cuore ed una cieca disperazione.
“Lasciatelo in pace, vigliacchi...” mormorò uno degli altri due condannati “... ha solo tredici anni...”
“Allora forse” fissando la scena il capitano Velv “vuoi essere tu a volerci dire qualcosa prima di morire?”
“Certo...” sbottò il condannato “... voglio solo dire che dopo aver vissuto sotto il regno di un tiranno qual'è il vostro duca, è un onore fare la conoscenza di messer boia, l'unica persona perbene rimasta a Capomazda... per questo io sempre grido viva il legittimo signore di Capomazda, lord Taddeo l'Austero e morte al tiranno Dominus!”
Uno dei soldati allora per zittirlo cominciò a frustarlo.
“Commovente...” mormorò Velv “... commovente davvero, quando un pirata e un traditore grida la sua fedeltà... peccato però che l'abbia fatto verso il duca sbagliato... procedete!” Comandò ai suoi uomini.
Di nuovo quel tetro rullo di tamburo.
Un prete allora, lo stesso che i lettori hanno incontrato dal barbiere, salì sul palco per benedire i tre condannati.
“Coraggio...” disse piano ai tre.
“Non abbiamo paura di morire, padre...” guardandolo il terzo di quei rei.
“Certo...” sottovoce il prete “... ma val pur sempre la pena vivere...” e fece un enigmatico cenno ai tre.
E nei loro occhi si accese di colpo una strana curiosità.
In quel momento, sul torrione diroccato che sovrastava la piazzetta dove c'era il palco, una misteriosa figura avvolta in un mantello e col capo coperto da un cappuccio apparve a tutti loro.
Sembrava in balia del vento e giunta da un lontano e remoto Oltretomba.
Tutti subito cominciarono ad additarla e mormorare.
Da una delle case circostanti, allora, approfittando di quel momento di distrazione, qualcuno sparò verso uno dei barili di pece che ardevano attorno al palco, causando una piccola esplosione, dalla quale poi subito si sviluppò un incendio.
Il caos scoppiò tra i presenti.
Il palco cominciò a spezzarsi e tutti coloro che vi erano sopra, condannati inclusi e ormai liberi dai cappi, si ritrovarono a terra.
Un altro colpo di fucile ed un secondo barile di pece esplose, incrementando l'incendio ormai esteso per buona parte della piazza.
Il disordine aumentò ed i pochi soldati presenti, sufficienti per assistere ad un'esecuzione ma non abbastanza numerosi per poter controllare una simile confusione, finirono subito in balia della baraonda generale.
Velv tornò a guardare così sul torrione, dove quella misteriosa figura assisteva a tutto ciò.
“Fate fuoco!” Ai suoi Velv. “Uccidetelo!”
Ma prima che i colpi potessero raggiungerla, quella figura aprì le braccia e lasciò che il vento gonfiasse il suo mantello.
Un attimo dopo si lasciò cadere all'indietro, gettandosi giù dal torrione, nel vuoto sottostante.
“Si è ucciso!” Gridò uno dei soldati.
“Voglio allora il suo corpo!” Urlò Velv. “Portatemelo!”
Ma proprio in quel momento qualcosa di incredibile si mostrò ai presenti.
Dalle spalle del torrione, dove la misteriosa figura si era buttata, cominciò ad emergere, come da un irreale abisso, un lungo albero maestro.
Prima la cima, poi i pennoni e le vele spiegate.
Emersero allora altri alberi, tutti con le vele sciolte, ampie e gonfie.
E poi la prua, il ponte e la poppa.
Infine lo scafo e la chiglia.
Era un gigantesco veliero le cui vele incredibilmente erano in grado di alzarlo in volo.
Un'altra vela, poi, simile ad un grande triangolo rettangolo, come un pinna si alzò tra il ponte principale e il castello di poppa.
In un attimo quel fantastico vascello era già diversi metri sull'alto torrione, sovrastando la piazza e tutti coloro che ancora si trovavano in essa.
E sull'albero maestro di quella meraviglia volante apparve di nuovo la misteriosa figura avvolta nel suo mantello, che con un inchino salutava Velv ed i suoi soldati.
E attorno alla prua svolazzava quella gabbianella blu.
“Fuoco! Fuoco!” Dopo un attimo di smarrimento Velv.
Ma i soldati erano tutti scossi da quella visione.
“Fuoco, dannazione!” Di nuovo Velv.
I soldati allora aprirono il fuoco su quel vascello volante, senza però riuscire a raggiungerlo.
E con la sua chiglia corazzata, dalla quale spuntavano degli speroni d'acciaio, il fiabesco veliero colpì la parte alta del torrione, frantumandola e facendo crollare la muratura sui soldati sottostanti.
Pochi istanti dopo quella eccezionale nave svanì tra le alte nubi di un cielo sterminato, lasciando a bocca aperta tutti coloro che avevano assistito a quell'incredibile apparizione.
http://3.bp.blogspot.com/-xiWtkM3Xu7E/T8EHiry0AuI/AAAAAAAAAMI/FGeLF0xjJrs/s1600/The+Three+Musketeers+%5B2011%5D+BRRip+JAGUAR%5B15-29-30%5D.JPG
elisabeth
11-08-2014, 17.55.49
Avevo gli occhi pieni di lacrime.....quei fiori erano tutte le nostre preghiere......ascoltai Pileo...alle mie spalle...." Grazie Pileo....e pensare che volevo distruggere quella vecchia barca...pensando che non ne avremmo mai avuto bisogno....sembrano così lontani quei giorni eppure...la Tempesta li ha riportati indietro....".....asciugai gli occhi con le mani......" Andate...verrò subito......."...quando lo sentii andare via....accesi alcune bacchettine di incenso.......il profumo era denso......." A te Diana......perchè tu protegga.....le tue figlie....pensa a loro....e dalle conforto....."......lasciai andare che le bacchette si consumassero.........presi alcune foglie dal fiore dell'amore...e le misi tra le pieghe del mantello......ed andai via...da quel luogo per me sacro.....raggiunsi l'ansa dell'Isola piu' nascosta....c'era molta vegetazione ......e vidi l'uomo del mare ...era piu' alto rispetto a Pileo......." Bene......avete avuto fiducia alla fine........spero che non abbiate remore sulle donne a bordo...dicono che portano male.........." Risi..di cuore....." Andiamo Pileo.........e' tempo di avventura...." la barca dondolava.......inquieta......" E se soffrissi il mal di mare ?...."......
Odiavo sentirmi impotente.
Lo avevo sempre odiato, some se delle catene mi stringessero i polsi.
Sgranai gli occhi quando vidi i condannati: i naufraghi non ci avevano parlato di un bambino.
"Maledetti.." sibilai tra i denti.
Ma poi accadde qualcosa, qualcosa che non avrei mai previsto.
Non c'era tempo da perdere.
"Andiamo..." feci cenno a Yanos.
Dovevamo sfruttare tutta quella confusione per liberare i prigionieri.
Restai solo un secondo ad osservare la strana nave.
Non avevo tempo da perdere.
Mi lanciai a capofitto in quel disordine, sperando che anche i tre naufraghi capissero.
Calai il cappuccio sul viso e raggiunsi il palco.
Dovevamo portarli via di lì, l'Hydra non era lontana.
Avevamo una speranza, dovevamo aggrapparci ad essa con tutte le nostre forze.
Altea
11-08-2014, 18.14.18
Ad un tratto entrò Oxuid e presentò l'uomo di quella nave mercenaria..il respiro si faceva più affannoso, il desiderio di gettare uno schiaffo verso quel uomo stolto.
Io, Costanza e Tommaso ci osservammo e io e la sorella facemmo un leggero inchino e mi rivolsi al Duca Dominus..."Sua Signoria ora ha l'onore di conoscere colui di cui vi ho parlato..di un uomo cinico che ama sparare alla folla uccidendo i più deboli" e osservai il ciambellano sorridendo ironicamente.."Messer Izar..ora vi è pure la altra parte che potrà dire la sua e difendersi, ma se permette Sua Signoria..vi lascio parlare soli, noi abbiamo già raccontato la nostra versione..anche perchè certe visuali mi disgustano".
Feci un inchino verso il Duca e mi congedai, uscii dal salone e iniziai a camminare a passo forte, le mie scarpe si univano al marmo prezioso del pavimento in un suono forte e sordo finchè raggiunta una grande terrazza, aprii la massiccia porta di cristallo e uscii, cercando di prendere aria guardando lo sconfinato giardino della corte.
Mi sedetti in una panchina e vidi Tommaso raggiungermi..."Oh..sono certa cugino caro..che l' Ammiraglio Oxuid saprà lavorarsi bene il Duca..d'altronde egli è persona giusta ma non ascolta e non bada a queste cose..è un dato di fatto..quel bambino e quella madre non avranno giustizia, ma gliela abbiamo data noi" feci cenno al cugino di sedersi vicino a me e voltai la testa all' indietro ridendo.."Vedrai stasera..vi sarà pure una festa e un ballo in onore di questi nuovi venuti...magari mangiando la nostra torta..se non è già avariata".
Guisgard
11-08-2014, 18.17.00
La barca prese il largo, guidata con maestria dal vecchio Pileo che non aveva certo dimenticato il moto delle onde e la foga del vento.
“Si, dicono che le donne a bordo portino male...” disse il naufrago ad Elisabeth “... ma in verità non immagino che idea avessi io di questa cosa...” sorrise “... vi siete mai chiesta chi sono? Non pensate certe volte di avere magari un pirata o un contrabbandiere di fronte? Potrei essere chiunque dopotutto... e poi” ridendo appena “mi incuriosisce la sicurezza che ostentate... vivete su un'isola di sole donne, arriva uno sconosciuto e voi non tradite emozioni, titubanze o altro... a volte quasi dubito siate mortale...”
elisabeth
11-08-2014, 18.31.13
La barca ondeggiava trasportata dalla corrente Pileo da esperto marinaio la domava....calmandola.......potevo vedere il suo volto solcato dal sole........era un uomo di grande saggezza..........e poi lui l'uomo del mare.......lo ascoltavo...diceva il vero..non mi ero ancora fermata a pensare chi fosse, ma non era un pirata....certo non era una divisa che poteva farmi pensare ad altro...infondo i pirati portavano via tutto a tutti.....ma la storia...alle volte non era sempre veritiera.....e i pirati..avevano loro codice d'onore......" Già...magari non mi avreste mai fatta saliere a bordo.....ma Pileo ormai vive solo con donne e piu' iellato di così non potrebbe.....datemi le mani ".....presi le sue mani tra le mie...e guardai la sua pelle.....le unghie.......le callosità........" Deduco...che nonostante la vostra divisa...amiate piu' comandare che farvi comandare....le vostre mani....portano i segni del sole...le callosità di chi stringe....il legno o la spada o un fucile...ma non credo abbiate mai lavato un ponte ......"......il suo modo di parlare, non era rozzo....sembrava colto.....e anche quando la sua memoria non lo aiutava...aveva dei modi garbati...." Vi sembro immortale ?.....io ?.....Vi sbagliate.......ho imparato...a tenere per me le mie emozioni...così come fate voi dall'alto del vostro ponte di comando.....le truppe devono sempre essere sicure e tranquillizzate da chi gestisce la loro vita.........La mia Isola.........e' particolare......la natura ne e' la padrona...e io...sono solo il tramite tra gli Dei...e la natura stessa.......".....tolsi le sue mani dalle sue..." Allora Pileo...quanto ci vuole ancora......e visto che ci siamo....uomo del mare come vorreste chiamarvi......."...
Guisgard
11-08-2014, 18.37.29
Ovunque era il caos.
Nella piazza la gente correva e si ammassava verso le stradine laterali, intenta a voler allontanarsi dal palco che ormai era avvolto da alte fiamme.
Alcuni restarono schiacciati, altri trovarono invece riparo nelle case circostanti.
I soldati erano confusi in quella moltitudine e ancora scossi per l'apparizione dell'incredibile vascello volante.
Clio allora, approfittando di tutto ciò, raggiunse il palco e lì vide i tre condannati.
Uno era steso a terra senza sensi, mentre un altro giaceva invece, ancora cosciente, con una pesante trave che gli impediva di muoversi.
Accanto a lui vi era il ragazzino che cercava, inutilmente, di liberarlo.
Intorno a loro vi era un rogo incandescente.
“Vattene ragazzo...” disse ansimando l'uomo bloccato sotto quella trave “... è troppo pesante per te... non riuscirai a smuoverla... vattene finché sei in tempo...”
Ma il ragazzo non sembrava intenzionato a desistere.
In quel momento sul palco arrivarono anche Yanos e due dei tre naufraghi ripescati dall'Hydra.
“Capitano, siamo qui...” Yanos a Clio “... ma non abbiamo molto tempo... tra poco crollerà tutto...”
Un attimo dopo anche Samoa comparve ai piedi del palco.
Guisgard
11-08-2014, 18.53.12
Ad un tratto Altea e Tommaso furono raggiunti dal duca, seguito da Izzar, Oxuid e Burmid.
“Milady...” disse Dominus ad Altea “... vi siete congedata da noi senza attendere un mio cenno... e sapete bene quanto invece io tenga alla vostra compagnia...” sorridendole e baciandole la mano “... e poi vi dovevo soddisfazione circa la questione di cui mi avete accennato...”
Burmid allora estrasse un foglio dal polso della sua giacca e lo mostrò al duca.
E questi poi lo fece leggere ad Altea.
Foglio che così recitava:
“La presente lettera consente al suo possessore di compiere qualsiasi atto senza doverne rispondere a me o ad altra autorità in questo ducato.
Arciduca Dominus de' Taddei”
“Ecco...” fece Burmid “... se non erro questa lettera è carta bianca nelle mani dell'ammiraglio Oxuid affinchè liberi queste terre e questi mari dal misterioso mostro.” Rise piano. “Lettera che egli ha dato a noi per attuare quanto Sua Signoria ha richiesto.”
"Presto, presto, presto.." urlai nella confusione, una volta raggiunti i condannati.
Fui lieta di vedere i naufraghi, così non dovevo star a spiegare ai condannati che non era una trappola, ma volevamo salvarli.
"Lascia piccolo.." sorrisi "ci pensiamo noi.." alzando la trave con l'aiuto di Yanos.
"Riuscite a camminare, anzi, a correre?" chiesi, squadrando i condannati "La nostra nave non è lontana.. seguiteci.." guardai poi i miei "Aiutateli a confondersi tra la folla..".
Senza aspettare oltre, mi lanciai alla volta dell'Hydra, lontano da tutto quel caos, dovevamo essere rapidi, veloci e soprattutto invisibili.
Altea
11-08-2014, 19.09.19
Mi alzai di scatto vedendo il Duca Dominus e mi inchinai.."Avete ragione Signoria..ma questa storia mi ha troppo fatto arrabbiare" e guardai Oxuid e Burmid.
Ma il colmo fu quando vidi Burmid estrarre quel foglio e leggerne il contenuto..era incredibile.
"Messer Burmid...infatti voi siete venuto qui..per combattere quel mostro...sempre mostro sia poichè io sono stata scettica fino dall' inizio..un drago" e risi di gusto.."E ditemi era un mostro quel bambino innocente che avete ucciso? Ovvio avete piena disponibilità di agire qui..ma nella giusta Legge..questo io penso..poi se il Duca vi da piena disponibilità.." dissi alzando le mani "eccomi pure io faccio parte di Capomazda..anche se più di Sygma..e quindi potreste uccidermi e avete la approvazione del Duca".
E facendo un inchino dissi a Sua Signoria..."Voi volete il mio parere? Perchè mai...siete un sovrano saggio...mio nonno e mio padre, amici del Duca Taddeo l' Austero e furono a suo servizio, dissero sempre ebbimo la buona opinione di Voi Signori di Capomazda..leggitimi eredi al Trono".
In verità mio nonno diceva altro e come il mio maestro Teofilus...ma era meglio lasciar scivolare la discussione, ero solo una dama...non una politica di Capomazda.
Osservavo il Duca negli occhi...era inquieto oggi o solo tormentato?
Guisgard
11-08-2014, 19.42.09
Il naufrago sorrise.
“Iellato...” disse ad Elisabeth “... chiunque lo invidierebbe...” rise piano “... tante belle ragazze... non immagino un'isola più bella... ma naturalmente su tutto regna la vostra saggezza che veglia, mia sacerdotessa...” con sarcasmo “... però, a mio giudizio è un po' uno spreco passare così l'intera vita... voglio dire... non vi sentite mai sola? Intendo senza un uomo?”
“Tra un'ora avvisteremo la terraferma.” Mormorò Pileo.
“Il mio nome?” Il naufrago ad Elisabeth. “Sceglietelo voi, a me è indifferente qualsiasi nome... così magari sarà piacevole per voi rivolgervi a me...”
Guisgard
11-08-2014, 19.49.17
Emas, dotato di grande forza, prese sulle spalle il condannato ferito e lo portò fuori dalla piazza.
Yanos e Vivan invece rifecero prendere conoscenza a quello svenuto, per poi seguire Clio con lui ed il ragazzino.
La confusione li aiutò così a lasciare quel borgo e correre verso la piccola spiaggia in cui era nascosta la lancia.
E qui trovarono Kengo, il terzo naufrago.
“Cialtrone...” disse con rabbia Emas “... noi a rischiare il collo e tu qui a nasconderti, vero?”
“Avete visto?” Incredulo Kengo. “La nave... volava...”
Guisgard
11-08-2014, 19.56.47
A quelle giuste parole di Altea il duca si voltò verso Burmid.
“Vedete, milady...” disse questi con un sorriso compiacente “... quella lettera mi da facoltà di compiere qualsiasi azione pur di giungere ad una felice conclusione i questa vicenda. Ma per cacciare il presunto mostro io ed i miei uomini abbiamo bisogno delle nostre armi e dei nostri strumenti. Al porto quel piccolo ladruncolo ha cercato di rubare alcuni dei miei bagagli, in cui erano riposte armi e strumentazioni. Converrete dunque che sono stato costretto a fare ciò che ho fatto. E propri nell'interesse del ducato.”
“Non fa una piega.” Sentenziò Oxuid. “Ma direi di parlare di cose più importanti ed urgenti, milord...” rivolgendosi al duca “... è in arrivo uno dei miei uomini migliori, il capitano Velv. Lo attendevo solo fra qualche giorno, ma pare si sia anticipato. Vorrei dunque chiedere a Sua Signoria di poter offrire un degno alloggio al capitano in mia assenza, poiché egli è considerato l'asso della nostra marina.”
“Allora” fece il duca “potrà essere ospite qui al palazzo.”
“Grazie, milord.” Con un inchino Oxuid.
In quel momento una gabbianella dal delicato piumaggio blu si posò sul parapetto della terrazza.
http://www.ilgiornaledeimarinai.it/wp-content/uploads/2013/04/gabbiano-reale_DSC1921.jpg
Trovammo Kengo vicino alla lancia.
Avevo il cuore in gola per la corsa.
Alzai gli occhi al cielo alle parole del naufrago.
"Sì si, volava..." Sbrigativa "Ma è l'ultimo dei nostro problemi..." Salendo sulla lancia "Vediamo di farci ammazzare, o saranno venuti qui per niente.." Aiutando gli altri a salire.
"Andiamo..." Ordinai una volta che tutti fummo a bordo "Parleremo di quanto ee strana questa storia quando saremo al sicuro lontano da qui..".
elisabeth
11-08-2014, 19.57.59
Un uomo......non avevo ...mai pensato ad un uomo .....Guardavo Pileo....e sospirai......." Ritenete Pileo un uomo fortunato ?...bisognerebbe chiederlo a lui........La mia vita e' stata donata agli Dei....non ho mai avuto l'esigenza o la curiosità di pensare ad un uomo.......e poi...pensandoci bene....magari non avrei un buon carattere...sono .....una solitaria......a gli uomini piacciono le donne che gli deliziano la vita....carine..servizievoli ....... non e' così ?.......Mi piacerebbe chiamarvi Nettuno.....ilo Dio del mare...che ne dite ?.....".........Intanto.....incominciava a calare la sera e l'aria diventava umida...........speriamo di arrivar presto.......dovevo risolvere il problema prima possibile.......
Altea
11-08-2014, 20.10.37
"Ladruncolo...?"sbottai cercando di inghiottire il risentimento "Io ero presente a quel fatto e pure mio cugino Tommaso, che tra l' altro è un ufficiale dell' Ammiragliato, quel bambino stava guardando solo le vostre attrezzature...pensando..si pensando voi foste una specie di eroi. E poi...mettiamo un bambino spinto dalla morsa della fame e ruba una mela al mercato..deve essere giustiziato?" mi voltai cercando di calmarmi, non valeva la pena rovinarmi la giornata per un individuo del genere...il Signore avrebbe dato la sua Giusta Punizione.
Oxuid avvisò il Duca dell' arrivo del capitano Velv..già un altro degli assi dell' esercito capomazdese e avrebbe avuto dimora nel Palazzo.
Guardavo il Duca...non aveva preso una decisione saggia..aveva lasciato scivolare il tutto..ammiravo il Duca ma in certi aspetti non capivo il suo comportamento, forse egli stesso a volte non sapeva come agire e si affidava a persone sbagliate.
Ero vicino al parapetto del terrazzo e udii un rumore di ali, mi voltai e vidi una gabbianella dal piumaggio blu...era ferma, fissava..rimasi allibita. Non avevo mai visto un animale simile e mi chiesi da dove proveniva.
Gli uomini parlavano tra loro e allungai una mano per avvicinarla e non spaventarla.
Guisgard
11-08-2014, 20.37.46
La lancia lasciò la spiaggetta e prese il mare.
In breve raggiunse poi l'insenatura in cui Clio ed i pirati avevano lasciato l'Hydra ad attenderli.
Furono issati a bordo e la nave partì.
In poco tempo Nisidas divenne un puntino lontano in quello sterminato blu.
E gli ultimi rumori che udirono provenire dall'isola furono alcuni colpi di cannone che annunciavano la partenza della nave ammiraglia.
E intanto, proprio sulla nave di Velv, tutto era pronto per lasciare Nisidas.
“I prigionieri saranno fuggiti ormai, capitano...” disse il suo ufficiale di bordo.
“Ora non sono la priorità quei rinnegati...” fece Velv “... bisogna tornare subito a Baias e poi da lì andare a Capomazda... bisogna avvertire Sua Signoria e l'ammiraglio Oxuid che abbiamo svelato il mistero del mostro...” aggiunse guardando il cielo nel punto era svanito il misterioso vascello volante.
Guisgard
11-08-2014, 20.39.31
“Nettuno...” disse il naufrago ad Elisabeth “... perchè no...” sorrise “... non è un brutto nome, anzi... così io sarò un dio e voi la mia sacerdotessa...” rise “... chissà che non mi porti davvero fortuna questo nome...” si tolse la giacca e con quella coprì le spalle della sacerdotessa “... sarete anche una donna forte che non avverte la mancanza di un uomo, ma l'umidità ed il freddo fanno male a chiunque... anche alle sacerdotesse...”
In quel momento apparve la terraferma in lontananza.
Guisgard
11-08-2014, 20.41.07
Altea allungò la mano verso quella gabbianella, quando all'improvvisò lei aprì le ali di colpo e volò sul braccio di Burmid.
“Ah... la mia amica prediletta...” disse il mercenario accarezzando la gabbianella “... durante il viaggio per raggiungere Baias” spiegò ai presenti “è volata via dal ponte di comando del mio vascello ed ora eccola qua... hihihihihi... lei è libera, ma sa che poi deve tornare dal suo padrone... permettete che vi presenti, miei signori, Matiz... la mia bellissima gabbianella blu!”
“Che colore originale.” Osservò il duca.
“Si, milord...” compiaciuto Burmid “... è unica... hihihihihi...”
Altea
11-08-2014, 20.51.34
"Infatti" dissi con tono fermo "noto sia l'unica cosa delicata in questo terrazzo..è vero ha un piumaggio molto bello."
Dissi avvicinandomi per osservarla..ero stupita..quell' uomo era gentile con un animale cosi bello ma non con l' uomo ma cercai di togliere ogni turbamento dalla mia testa.."Davvero è libera?E' vostra quindi...avete detto deve tornare dal suo padrone ovvero da voi, dunque pure ella ha un padrone".
Le accarezzai il piccolo capo piumato e sorrisi.."Matiz...nome singolare. Me la donereste?In segno di Pace?" lo guardai in modo enigmatico.
Tornammo finalmente a bordo dell'Hydra.
Restai in allerta finché non vidi l'isola scomparire all'orizzonte.
Ora solo il mare si stagliava intorno a noi.
Lasciai il timone e raggiunsi i miei alloggi.
Tolsi con sollievo quell'abito per rimettermi i miei panno abituali.
Era bello essere di nuovo me stessa.
Scesi sul ponte dove erano radunati i miei uomini.
"Signori, direi di festeggiare..." Alzando una bottiglia di rum "Signora Morte ci perdonerà se la faremo attendere ancora.." Sorrisi, sedendomi in mezzo a loro "Benvenuti sull'Hydra.." Porgendo da bere ai naufraghi.
"Allora, adesso te lo concedo Kratos.." Con un sorriso "Cosa diavolo era quella nave volante? Io credevo di essere impazzita al solo ipotizzare che esistesse una cosa del genere.. Qualunque cosa sia, è venuta per voi.." Giardando i condannati "Avete idea di che possa essere? A parte un nemico dei Capomazdesi, questo mi pare ovvio.. Che so, magari è il mostro di cui tutti parlano!". Risi.
elisabeth
11-08-2014, 21.09.31
" Sono contenta che Nettuno vi piaccia....ma ricordate.....la Dea a cui io chiedo protezione è una donna........."......lo sentii ridere...e sorrisi anch'io.......Pileo era silente e quando Nettuno poggiò la sua giacca sulle mie spalle.....sentii una strana vibrazione......" Grazie saro' debitrice per questa fortezza......siete un gentiluomo......ne ero certa......".....intanto incominciai ad avvertire l'odore della terra....." Pileo.....guardate......pensate che sia quello il luogo dove dobbiamo andare?"......Speravo di si...con Nettuno....l'atmosfera sembrava diventare confidenziale.....
Guisgard
12-08-2014, 17.06.08
“Una nave volante” disse Kengo a quelle parole di Clio “e nessuno l'ha mai vista in questi mari? Ma come diavolo può passare inosservata una cosa simile?”
“Idiota!” Lo riprese Emas. “Per questo, secondo ciò che dice il capitano, tutti pensavano di vedere un mostro!”
“Forse il capitan Clio ha ragione...” fece Vivan fissando i prigionieri “... magari è davvero giunta a salvarvi...”
“Infatti” mormorò uno dei tre condannati “sul palco, per darci l'Estrema Unzione, è salito un prete... e parlava in modo strano... ma non so, nell'udirlo in me è scattato qualcosa...”
“E poi quell'uomo sulla torre...” intervenne Zarat “... si è lanciato nel vuoto, quasi fosse uno spirito... per poi emergere sull'albero maestro di quell'incredibile veliero...”
“Che siano davvero fantasmi?” Sbottò Kengo. “Magari l'Olandese Volante!”
“Non dire sciocchezze, tonto!” Scuotendo il capo Vivan.
“Ti sembra forse che un fantasma sia più incredibile di una nave che invece di stare in acqua se ne va volando in cielo?” Fissandolo Kengo.
“L'unica cosa davvero incredibile” replicò Vivan “è aspettarsi da te un ragionamento logico. Hai la salsedine in quella tua testaccia.”
“Su, non fate cane e gatto voi due.” Sorridendo Emas. “Piuttosto...” voltandosi verso i prigionieri “... ora che vi abbiamo tratto in salvo potete anche presentarvi al capitan Clio ed ai suoi uomini. Potremmo farlo noi che vi conosciamo, ma è giusto che siate voi a farlo.”
“Si.” Annuendo uno dei tre. “Io sono Slas e vi sarò sempre debitore, capitano.”
“Io invece” fece il secondo “sono Belvot e grazie a voi ho ancora il collo integro, quando ormai avevo perso ogni speranza.”
“Il ragazzino” disse Slas “lo chiamiamo tutti Cid... ma dov'è?”
Cid era a fissare il mare dal ponte dell'Hydra.
“Ehi, Cid!” Lo chiamò Belvot. “Cosa fai lì tutto solo? Vieni qui, su!”
“Sarà rimasto scosso...” mormorò Slas “... dopotutto ha visto la morte in faccia...”
Guisgard
12-08-2014, 17.27.39
“Hihihihi... ma io non sono in guerra con voi, milady...” disse Burmid ad Altea, mentre Matiz (questo è il vero nome della gabbianella e ci scusiamo con i lettori per averlo confuso in precedenza) si lasciava accarezzare docile dal suo padrone “... e purtroppo non posso accontentare la vostra richiesta... ella è la mia amica più fidata... un uccello straordinario ed unico... e comunque dubito lei possa accettare qualcun altro come padrone... hihihi...”
“Vi invidio una tale meraviglia, messere.” Sorridendo Izzar. “E comunque dimostrate un animo molto nobile. Pochi uomini arrivano a rispettare in questo modo un animale. Siete degno di stima, messer Burmid.”
“Vi ringrazio... hihihihihi...” annuendo il capo dei mercenari.
“Mi incuriosisce ora conoscere il modo in cui ne siete entrato in possesso.” Disse Dominus.
Restai pensierosa ad ascoltare i discorsi di quei marinai.
"Mah, magari non è mai scesa così tanto, perché, voglio dire.. c'è differenza tra un mostro e una nave volante.." scossi la testa "Per quanto possano essere assurdi tutti e due.." finii il mio rum "Almeno siamo sicuri che non sono nostri nemici, e la cosa già mi piace.. se poi riuscivo anche a catturare quell'ammiraglio, sarebbe stato il massimo, ma non si può pretendere troppo.." sorrisi, per poi scuotere la testa "l'Olandese Volante, ci manca solo quello.." risi appena.
"Le nostre intenzioni erano quelle di salvarvi è vero, ma non abbiamo poi tanto merito, dovremmo ringraziare la nave misteriosa.." risi appena "Sono loro che vi hanno liberato, dopotutto..".
Ascoltai i loro nomi, e salutai ciascuno con un cenno e un sorriso.
Poi, lasciai lo sguardo vagare verso il ragazzino, che se ne stava fisso a guardare il mare.
Sorrisi "Non è mai piacevole vedersi la morte in faccia, ma farlo a quell'età dovrebbe essere illegale.." scossi la testa "Cani rognosi.. come si fa?".
Sospirai.
Sarebbe toccato anche a me se non fossi scappata in tempo.
"Con permesso.." sorrisi ai marinai "Lius, abbiamo qualcosa da mangiare o dobbiamo aspettare Portuga?".
Mi alzai e raggiunsi il ragazzino, guardando il mare insieme a lui.
Non ero affatto brava con i ragazzini, ma potevo tentare.
"Ciao, Cid, giusto? Io sono il capitano Clio..." sorrisi "Non vuoi sedere insieme ai tuoi compagni? Sei stato molto coraggioso, sai, ma ora sei al sicuro.. dovresti mangiare qualcosa.." dolcemente.
Altea
12-08-2014, 17.36.14
"Avete ragione messer Burmid..sono convinta che non siamo noi a scegliere i nostri amici animali ma loro a scegliere noi..in fondo io li vedo come amici."
Tolsi la mano da Matiz, la dolce gabbianella e osservavo di lei ogni particolare perplessa.."Si, sono curiosa come Sua Signoria..dove la avete trovata? E' un animale raro..eppure i gabbiani non arrivano fino qui soli..dico a meno che in mare non vi sia tempesta o carenza di cibo..la corte è lontana un' ora dal mare..come ha fatto a ritrovarvi visto vi aveva lasciato lungo il tragitto".
Guisgard
12-08-2014, 17.46.51
“Quello laggiù...” disse Pileo indicando la terraferma “è il promontorio di Miseus... è un luogo tranquillo e potremo sbarcare senza alcun problema...”
“Quando potrò sapere” fece Nettuno “il motivo di questo viaggio? Ammesso che vogliate rivelarmelo...” guardando poi Elisabeth.
Poco dopo toccarono finalmente terra.
Miseus era un luogo ameno, di una vegetazione rigogliosa, poco frequentato dai militari e con molti luoghi in cui potersi nascondere e restare indisturbati.
Inoltre i miti antichi qui ponevano molte tradizioni, spesso legate al culto dei morti e dell'Aldilà.
Non a caso i mercanti Eubei, partiti dalla Grecia secoli primi, giungendo in questo luogo credettero di trovare la Porta degli Inferi.
Proprio qui infatti la mitologia narrava dell'arrivo di Orfeo in cerca dell'Ade per poter salvare la sua Euridice.
Guisgard
12-08-2014, 18.03.44
Cid si voltò verso Clio e finalmente sorrise.
“Abbiamo ancora un po' di quel pesce in salamoia” disse Luis “e del formaggio.”
“Andranno benissimo!” Esclamò Kengo.
Così scesero in coperta e presero tutti posto a tavola.
“Signor Samoa...” fece Yanos “... voi cosa ne pensate della misteriosa nave volante?”
“Io sarei più cauto nei giudizi...” rispose Samoa “... intendo dire che valuterei attentamente se definire quella nave amica o nemica...”
“Cosa intendete dire?” Chiese Yanos.
“Ammesso anche che sia coinvolta in una faida con la marina Capomazdese” disse l'ex contabile “e non abbia altri interessi, diciamo così... non credo affatto che per questo possa rappresentare un pericolo meno concreto per la pirateria... infatti se ben rammentate ha con ogni probabilità speronato la nave da trasporto che noi poi abbiamo assaltato... dunque come vedete non perde molto tempo nel distinguere tra amici e nemici.”
“Sono d'accordo con voi.” Annuì Yanos.
“Io so solo che grazie al suo intervento il mio collo ora è ancora intatto.” Mormorò Belvot.
“Magari il suo passaggio è stato casuale su Nisidas in quel momento.” Osservò Yanos.
“Una bella fortuna allora!” Ridendo Emas.
“Invece dovreste ringraziare quella nave!” Alzandosi dalla sedia Cid. “E' grazie a lei che siamo vivi ora!”
“Ehi, cosa diavolo ti prende, Cid?” Stupito Vivas.
“Ah, Galateo, questo sconosciuto!” Entrando all'improvviso qualcuno. “Vedo che qui si banchetta e senza che nessuno di voi gentiluomini abbia pensato di invitare le due dame a bordo!” Fissandoli Yolanda.
“Non potete entrare qui.” Guardandola Luis. “Solo il capitano ed i suoi uomini ne hanno accesso.”
“Già, immagino sia il codice di comportamento di voi pirati!” Replicò la ragazza, per poi sventolare il suo ventaglio. “Comunque... posso sapere quando avrete la compiacenza di condurre me e la mia dama di compagnia nel più vicino porto?”
“Mi sa” ridendo Luis “che l'Ammiragliato ora ha pesci molto più grandi a cui pensare!”
“Già, di quelli volanti!” Ridendo anche Vivan.
elisabeth
12-08-2014, 18.07.34
E Pileo parlò.......sembrava sereno....anche se sapevo che quel luogo lo riportava a vecchi ricordi.....ma come me avrebbe messo a repentaglio la propria vita perchè la nostra isola rimanesse incontaminata.....
Guardai Nettuno mentre cercava...giustamente di capire qualcosa...era stata una giornata frenetica e non riusciva a comprendere......ma come potevo discutere con qualcuno che non ricordava nulla di se........Un'anziana...del villaggio da cui provenivo da ragazzina....diceva che era piu' semplice scrivere pagine bianche di un libro mai esistito....che continuare a scrivere le pagine di un libro letto e riletto......Nettuno in quel momento sembrava un libro dai fogli candidi...." Volete sapere cosa andremo a fare ?..........Ditemi....se voi foste il Capitano di n una nave ammiraglia........ed io una povera Dama..dai facili svenimenti visto la nave in balia delle onde........mi direste quali sarebbero i compiti a voi affidati dal vostro Re ?.......No.......però...vi dirò una cosa......andremo a scoprire cosa voleva dirmi una Signora...non proprio bellissima, in sogno.......voi siete stato uno dei protagonisti...ecco perchè siete qui con noi.,.."....Mi piacva guardalo in volto mentre non sapevo se credeva o meno a quello che dicevo...intanto Pileo...mi aiutava a scendere dalla barca.....facemmo in modo di nasconderla tra la vegetazione.........." Cammineremo in silenzio...tu Pileo farai strada...e io Preghero' gli Dei...di concederci l'ascolto.........spero solo...che io sia ancora la loro figlia prediletta.....".........
Annuii "E' vero, Samoa... potrebbe essere causale... ma la nave che abbiamo assaltato non era una nave pirata.. Magari, certo, è stato un caso che passasse di lì, però, come spiegate il prete? nah.. amica o nemica, sono dell'idea che abbia fatto apposta a liberarvi.. magari solo per fare un dispetto alla marina, va bene.. ma intanto abbiamo tre pirati vivi grazie a loro.." alzai la coppa "Brindo a questo!" con un sorriso.
Ma poi restai basita dalla veemenza della reazione di Cid.
"Ecco, vedete.." indicando il ragazzino "Lui la pensa come me..." risi, portando il boccale alle labbra.
Ma poi arrivò Lady Yolanda.
"Da quando in qua siete di manica così larga con i prigionieri?" torva ai miei "Signore, qui non potete stare, se la vostra sistemazione non vi aggrada, vi ricordo che le celle dell'Hydra sono molto più confortevoli.." scuotendo la testa.
Mi stavano facendo perdere la pazienza.
Lanciai un'occhiata divertita a Lius.
"L'ammiragliato forse sì, ma paparino ne dubito.." sorrisi "Oh, avete ancora due giorni da passare in nostra compagnia... se poi pagheranno il riscatto, potrete tornare a casa.. altrimenti, beh, qualcuno a cui vendervi lo troveremo state tranquilla.." risi appena.
"Adesso via di qui.. questo non è il posto per una signora.." con un cenno della mano "Vi farò portare da mangiare..".