Visualizza versione completa : Il Fiore Azzurro (Il viaggio della Santa Caterina)
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Guisgard
27-08-2014, 21.05.37
Altea e Velv entrarono nella locanda, dove nessun cliente sedeva ai tavoli.
E subito gli occhi del locandiere e del suo garzone si fermarono con sospetto su di loro.
“Beh...” disse Velv “... cosa avete da guardare voi?”
“Nulla...” scuotendo il capo il locandiere “... nulla, signore...” intimorito dalla sua divisa.
“Allora portateci qualcosa da bere e da mangiare.” Fece Velv, facendo poi segno ad Altea di sedersi accanto a lui ad uno dei tavoli.
“Capitano!” Entrando uno dei suoi soldati.
“Cosa succede?”
“Venite a vedere...”
“Insomma, cosa accade?”
“Ecco...”
“Le cattive notizie non migliorano non comunicandole, soldato!” Irritato Velv.
“Capitano...” mormorò il militare “... credo che abbiamo trovato il corpo di lady Yolanda fra le macerie...”
Velv impallidì.
elisabeth
27-08-2014, 21.40.40
Mi stavo spazientendo.....Pileo sembrava osservare ogni cosa.....in silenzio, mi guardava.....ma il suo viso non assumeva alcuna espressione........chiusi gli occhi ....per non tradire Symoin....." .......La vostra anima....scommetto che l'avete già perduta.....e la ritroverò tra le mie anime preferite.........schiave per sempre.....tra le fiamme dell' inferno.......mi chiamerete Maestà...mi chiamerete mia Regina e vi giuro...vi giuro che lo farete rimpiangendo di non averlo fatto in questo momento............vi sentite sopra le parti...ma voi Nettuno....che parte avete .......siete il tra i buoni o tra i cattivi...?.....".....io ero stanca........ero ferma in quel mare.........fatto di nulla.........ma gli Dei ..perchè mi stavano mettendo in quella dannata situazione..........rivolta al marinaio " .....State remando o state meditando di farlo....sembra che non ci siamo mai mossi da qui............vi ordino di farmi arrivare....il prima possibile......o vi riserverò un bellissimo soggiorno nelle galere dell'isola......".......Mi stavo arrabbiando ecco cosa c'era...stavo diventando irritabile...non mi era mai successo......il mio lato umano stava prendendo il sopravvento........
Altea
27-08-2014, 22.54.13
Nemmeno ci sedemmo al tavolo che un marinaio arrivò con quella brutta notizia..non poteva essere...Velv sbiancò ma non per il fatto Yolanda fosse morta ma perchè avrebbe passato un brutto guaio..lo guardai..e in un attimo l'odio tornò in me.
Uscii di corsa dalla locanda e vidi un gruppo di ufficiali e marinai e riconobbi Tommaso..corsi verso quel gruppo noncurante di Velv e infatti stavano osservando il cadavere di una ragazza sfigurata ma ben vestita.
Fu un attimo..vidi il ventaglio sporco di sangue tra le sue mani...e mi inginocchiai..."Questo ventaglio..lo riconosco tra mille..con disegni di orchidee rosa..lei amava i ventagli e questo glielo regalai io per il suo ultimo compleanno".
Tommaso stava in silenzio, la ragazza non era conoscibile, poi la girai per accertarmi e rimasi sbigottita.."Ma cosa sta succedendo..".
Guardai di nuovo il ventaglio, vi avevo fatto incidere le sue iniziali..non vi era dubbio.."Il ventaglio è suo..vedete le iniziali..ma manca un particolare" e indicai la nuca pure a Tommaso.."Come vi ho detto, lei era una delle mie migliori amiche, siamo cresciute fin da bambine e i nostri genitori sono molto amici..ma tutti a Corte pure sanno ella ha sulla nuca una stella color rosso, è nata così..e questa ragazza non ha nulla...Tommaso lo sai pure tu, i ragazzi impazzivano per questa sua caratteristica ai balli quando si faceva lo chignon e indossava la tiara..quindi...qui ci hanno imbrogliato".
Dissi alzandomi e in preda alla rabbia completa e andai vicino a Tommaso e gli raccontai della promessa di matrimonio fatta a Velv.."Come posso sposarlo? Gli dissi di vedere in quella nave pirata..ma lui non segue nemmeno ciò che dico io..ma solo se stesso...pensavo fosse cambiato" mi appoggiai al suo braccio.."per favore cugino, fammi tornare subito a corte, non voglio vederlo più..e penso abbia visto abbastanza sangue e massacro...per di più devo trovare Costanza che è sparita..sarei disposta pure a salire sulla nave delle Stelle di Nantos...ora lui risponderà della sparizione di Yolanda" dissi ferma e severa.
Riaprii gli occhi a poco a poco.
Battei le palpebre un paio di volte, incredula.
“Avevo immaginato l’inferno molto meno confortevole..” mormorai, divertita.
Chissà, pensai, magari sono naufragata e qualcuno mi ha salvato.
Ma poi lo vidi.
Quella semplicità stonava tra lo sfarzo e l’opulenza di cui la stanza era ricoperta.
Eppure mi sembrava il più grande tesoro, il più prezioso, il più raro.
Il mio pugnale.
Il cuore iniziò a battere forte.
Ero morta davvero dunque? Forse tutto ciò che vedevo altro non era che i miei desideri.
Ma quelle ricchezze non erano poi diverse da quelle dell’Hydra, la mia cabina non aveva tanto splendore, ma non sarebbe nemmeno sfigurata.
E allora dov’ero?
Feci per alzarmi, ma mi bloccai nel sentire fischiettare.
Nel mettermi a sedere mi resi conto di avere indosso solo una veste di seta.
“Fantastico..” mormorai, sarcastica.
La pazienza non era mai stata una mia qualità, anzi.
Così, sottoveste o no, scostai le coperte e mi alzai, diretta al grande divano di gusto Ottomano, su cui giaceva il mio pugnale.
Allungai la mano per sfiorarlo, col cuore che batteva all’impazzata, temendo quasi che scomparisse al mio tocco, che si rivelasse essere una visione e nulla più.
Non osai prenderlo.
Volevo sapere dove mi trovavo, se stavo sognando, ero nell’oltretomba o che altro.
Così, lasciai a malincuore il mio adorato pugnale per dirigermi verso la porta, come attratta da quell’allegro fischiettare.
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Guisgard
28-08-2014, 02.03.34
“Ora cerca di calmarti, Altea.” Disse Tommaso a sua cugina. “Spetta al capitano decidere quando andare.” Accarezzandole la mano per tranquillizzarla.
“Altea...” chiamandola Velv ancora chino sul presunto cadavere di Yolanda “... sei proprio certa di ciò che hai detto? Questa poveretta dunque non è Yolanda de Raybot?”
“Capitano...” fece Tommaso “... io ed Altea conosciamo da tempo lady Yolanda... e quel cadavere non ha la caratteristica voglia che invece appariva sul collo della figlia di ser de Raybot.”
“Qualcuno allora ha cercato di ingannarci, volendo farci credere che lady Yolanda fosse morta.” Mormorò Velv.
“Ma perchè poi?” Chiese Tommaso.
“Per depistarci immagino.” Rispose pensieroso il bel capitano. “Forse è stata venduta come schiava e dunque questa messinscena aveva lo scopo di far cessare le sue ricerche.”
“Si, probabile.” Annuì Tommaso.
“Si, non può che essere così.” Pensieroso Velv.
Ma proprio in quel momento alcuni abitanti dell'isola, visti i soldati, cominciarono ad accanirsi contro di loro, lanciandogli pietre e mazze di legno.
“Dannazione!” Scansandosi Velv. “Seminate questi bifolchi!” Ordinò poi ai suoi.
“Assassini!” Gridavano quelli. “Avete distrutto il porto ed ucciso tante persone!”
Tommaso allora fece sparare alcuni colpi di fucile in aria dai suoi soldati e subito quel gruppo di facinorosi si disperse.
“Idioti...” scuotendo il capo Velv “... invece di prendersela con i pirati ed i negrieri, sfogano la loro rabbia sui soldati del duca.”
In quello stesso momento una nave entrò nel porto di Bivar.
Era l'imponente vascello di Picche della Compagnia delle Tre Stelle di Nantos.
Guisgard
28-08-2014, 02.17.18
“Dipende dalle onde e dal vento, madama...” disse il vecchio marinaio ad Elisabeth “... io posso solo indirizzare questa barca...”
“Ora calmati...” intervenne Nettuno “... oh, volevo dire, calmatevi, maestà...” sarcastico “... dopotutto non siamo ancora negli inferi, dunque qui siete solo una donna... una bellissima donna, ma non certo una regina... o forse vi sentite una Circe capace di mutarci tutti in porci per il solo piacere di vederci sottomessi ed umiliati?” In tono di sfida.
Ma in quello stesso istante, in lontananza apparve un'isola all'orizzonte.
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Guisgard
28-08-2014, 02.35.07
Clio aprì la porta di quella stanza e subito un leggero soffio d'aria le accarezzò il volto ed i capelli.
Era aria fresca, pulita e profumata.
E un istante dopo, appena oltrepassata la soglia, si ritrovò davanti ad un piccolo corridoio che dava su una porta intarsiata con pregio.
La raggiunse ed una volta aperta un altro colpo d'aria, stavolta più intenso, investì tutta la sua persona.
Ed un forte, avvolgente e indescrivibile senso di immensità sembrò come volerla rapire.
Si ritrovò allora su quello che sembrava il ponte di una grossa nave, che pareva vibrare sotto i suoi piedi nudi.
Vide poi intorno a lei il cielo sterminato, di un crepuscolare blu, appena screziato da un indefinito e sfuggente alone purpureo, mentre sconfinati banchi di nuvole, simili ad onde di un infinito oceano, si ammassavano tutt'intorno.
Quella nave stava volando ed il vento ormai soffiava con vigore attraverso la leggera e preziosa veste che lei indossava.
E poi, quasi confuso al sibilo del vento, di nuovo udì quel fischiettare.
Proveniva proprio da sopra la sua testa.
In quel momento Clio si accorse allora di una piccola scala che, accanto alla porta dalla quale la ragazza era uscita, dava ad una sorta di loggiato superiore, circondato da un robusto e decorato parapetto.
L’aria era fresca e pungente, ma non me ne curai.
Ero cresciuta in montagna, dopotutto, prima di lasciare la mia casetta e seguire il maestro come apprendista, quando ancora era nel pieno delle forze, e mi aveva insegnato a combattere.
Non mi ero mai abituata al caldo di Capomazda o delle Flegee.
Ma, stavamo volando?
Trasalii.
Allora ero viva.
Possibile che il vascello volante ci avesse soccorso, e mi avesse salvata?
E la mia nave, aveva salvato la mia nave?
L’idea di aver perso l’Hydra era insopportabile.
Ma mi avevano salvato, o catturato?
Beh, se ti avessero catturato ti saresti svegliata in cella, non credi?
Scossi la testa.
Yolanda non è mai stata in cella ma era prigioniera!
Mi chiesi che fine avesse fatto la ragazza.
Non che importasse più ormai.
Poi, di nuovo quel fischiettare.
Presi la scala accanto a me e salii sul prezioso loggiato.
Altea
28-08-2014, 15.36.49
Osservavo Velv mentre pronunciava le sue supposizioni e ribattei.."Potrebbe pure essere, come ti dissi, che lady Yolanda fosse in quel vascello pirata, e molto probabilmente studiava le nostre mosse..ma no sbaglio, vero..solo tu hai la facoltà della onniscienza".
Ad un tratto arrivò la gente dell' isola..come biasimarli, quasi la stavano facendo esplodere con le cannonate e mi allontanai anche perchè la visione di quel corpo martoriato della falsa Yolanda mi angosciava.
Mi avviai verso il mare, volevo respirare aria buona..sempre se era tale dopo tali battaglie.
Vidi arrivare il grande veliero delle Stelle Nere di Nantos e sospirai..ci mancava solo quell' antipatico di Burmid e avevamo completato il quadro...speravo di tornare subito a Baias e poi dal Duca Dominus...fossi rimasta quella sera a mangiare la pastiera assieme a lui!
Ovviamente loro avrebbero continuato le ricerche della ragazza ma io non ero un militare di Capomazda, io ero solo una dama di corte di cui il Duca amava molto la compagnia e dovevo tornare ad esserlo, e sperai Burmid mi potesse riportare laggiù..coraggio Altea, per quanto odioso e insopportabile almeno tornerai tra i tuoi agi e dimenticherai tutta questa assurda storia.
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Guisgard
28-08-2014, 17.29.30
Clio cominciò a salire quella piccola scala, mentre sulla sua testa la grande vela si gonfiava al vento, facendo vibrare e scricchiolare tutta quell'incredibile struttura sospesa nel cielo.
Intorno alla ragazza vi era solo lo sterminato blu cobalto dell'etere, screziato dalle bianche e rosate nuvole, che simili a gigantesche onde di un mare infinito si rincorrevano, si gonfiavano e si confondevano attorno a quel fiabesco vascello capace di cavalcare l'aria.
I suoi lunghi capelli chiari erano liberi e gonfi, mentre il leggero e prezioso abito che indossava, sotto l'alitare intenso del vento, sembrava avvolgere e stringere come una fascia tutto il suo corpo, trasmettendo alla ragazza la sensazione di essere quasi sul punto di poter volare via.
E giunta sul ricco loggiato, guidata da quell'allegro fischiettare, Clio trovò qualcuno intento in un'insolita attività.
Un uomo di grossa stazza, dal viso bonario, l'espressione gaia ed una bandana legata in testa se ne stava spensierato seduto contro il parapetto, tutto intento non solo a fischiettare, ma anche a montare un modellino in scala di un veliero.
“Oh, ben svegliata, milady.” Disse accorgendosi di Clio. “Sono lieto abbiate ripreso conoscenza. Ma forse è un po' leggerino quell'abito per starsene qui su al vento, non pensate?”
Sorrisi all'uomo.
"Salute a voi.." portando la mano al cappello che non indossavo "Eh, sto seriamente rimpiangendo i miei calzoni, effettivamente.." con un ampio sorriso "ma non crucciatevi, amo il freddo.." osservai per un istante il modellino che stava scolpendo.
"Posso chiedervi cosa ci faccio qui? Cos'è successo? L'ultima cosa che ricordo è la mia nave che viene speronata da quel vascello gigante con la bandiera dei picche, poi forse un'onda, ma nulla più.." mi guardai intorno "E questo è troppo confortevole e fresco per essere l'inferno.." con un sorriso divertito.
Guisgard
28-08-2014, 18.04.04
“In effetti” disse divertito quell'uomo a Clio “siamo più vicini al Cielo che agli inferi. E poi non è detto che i pirati debbano per forza finire all'Inferno.” Rise appena. “Ecco fatto!” Esclamò compiaciuto e mostrando alla ragazza il modellino che aveva appena ultimato. “Non trovate che somigli abbastanza all'originale?” E fissandolo meglio, Clio si accorse che il modellino era l'Hydra riprodotta nei minimi particolari. “Non crediate sia semplice però! Fare un modello in scala è fondamentale prima di decidere di costruirne uno vero. Ho dovuto fare la stessa cosa con la Santa Caterina, sapete?” Indicando il vascello su cui erano sopra. “Oh, che sbadato... non mi sono ancora presentato... il mio nome è Irko detto il Rosso! Ufficiale in seconda di questo vascello e timoniere capo! Oltre naturalmente che progettista ed ideatore di questa meraviglia volante!” Aggiunse con una punta di orgoglio.
Ascoltai l'uomo divertita.
"I miei omaggi, messer Irko, il mio nome è Clio.." sorrisi "Avete progettato voi questa meraviglia? Beh, i miei complimenti... davvero.. non ho mai visto niente di tanto maestoso.. anche se mai più pensavo di salirci... diamine, avete sbaragliato due fregate e un'ammiraglia senza batter ciglio.." scossi la testa, divertita "E' stato uno splendido spettacolo..".
Restai a guardare il modellino dell'Hydra, e mi si strinse il cuore.
"E' davvero bellissimo..." con la voce che tremò leggermente "E' davvero lei.." con un sorriso triste.
"Non mi avete risposto, però, cosa ci faccio qui?".
Guisgard
28-08-2014, 18.20.16
“Le mie” disse Velv ad Altea “sono supposizioni, come lo sono le tue. Potrebbero essere giuste l'une e sbagliate le altre o viceversa. O magari errate entrambe, chi può dirlo.” Aggiunse. “L'unica cosa certa, a quanto pare, è che lady Yolanda è viva e qualcuno ha tutto l'interesse a far credere il contrario.”
Poi la nave di Picche entrò nel porto e poco dopo scese a terra il suo equipaggio.
“Salute a voi.” Andando Velv incontro a Burmid. “Ho una buona notizia ed una cattiva. Lady Yolanda non è morta e con ogni probabilità è stata venduta come schiava.”
“Lady chi?” Stupito Burmid. “Oh, la figlia di quel ricco mercante... hihihihihi... certo che è viva... si trovava a bordo di quel veliero pirata.”
“Davvero?” Fissandolo Velv. “E dov'è ora? Non ditemi che lo avete affondato con lei sopra!”
“Dove si trova?” Mormorò Burmid. “Da qualche parte sopra le nostre teste, immagino.”
“Che volete dire?”
“Che quando eravamo sul punto di affondare la nave pirata” spiegò Burmid “è tornato quel dannato vascello volante e si è portato via la mia preda.”
“Come sarebbe?” Incredulo Velv.
“Quel che ho detto.” Seccato Burmid. “Ora fatemi la compiacenza di salire con i vostri uomini sulla mia nave, poiché ho molta fretta.” Sorrise. “Voglio tornare subito a Baias per discutere della cosa con l'ammiraglio Oxuid. Ah, immagino anche voi abbiate molte cose da dirgli, visto che dovrete spiegare dell'affondamento di due fregate e dei danni subiti dalla nave ammiraglia... hihihihihihi...”
E a testa basta Velv ordinò ai suoi di salire a bordo della nave di Picche.
Altea
28-08-2014, 18.27.28
Ascoltavo sconcertata le parole di Burmid..quell' uomo era un folle..ma si doveva salvare la mia amica, come era possibile la nave pirata si trovasse nel veliero volante.
Mi avvicinai a Velv seccata.."Hai visto?Le tue erano supposizioni..le mie no, era vero, noi donne abbiamo un sesto senso e poi, modestamente, il Duca mi chiama sempre nelle sue stanze quando ha bisogno di un consiglio" dissi sorridendogli ironica.
Salimmo sul veliero delle Stelle Nere di Nantos, finalmente si tornava a Baias..già Velv ora era proprio nei guai, un pò mi spiaceva..forse avrei potuto mettere una parola buona col Duca stesso anche perchè sulla ammiraglia vi stava pure Tommaso.
Guisgard
28-08-2014, 18.47.53
“Vi dirò...” disse Irko a Clio “... ho motivo di credere che un giorno mezzi volanti saranno ordinaria amministrazione. Dopotutto già dai tempi di Icaro l'uomo sognava di volare, senza dimenticare poi i progetti fatti da Leonardo da Vinci.” Sorrise. “E detto tra noi trovo del tutto sciocca l'affermazione, abbastanza comune tra alcuni individui molto ingenui, che vuole l'uomo impossibilitato a volare perchè sprovvisto di ali. Il Buon Dio Ha pensato bene di fornire l'uomo di un meraviglioso cervello per realizzare qualsiasi cosa.” Rise. “Quanto alla vostra domanda, sappiate che vi abbiamo pescata in mare. Come un sirena.” Sorrise di nuovo. “Purtroppo altri vostri due compagni sono stati molto meno fortunati di voi. Il resto del vostro equipaggio sta bene però. Salvo ovvio qualcuno che ha riportato qualche ammaccatura dovuta allo scontro con i mercenari di Picche.”
Guisgard
28-08-2014, 19.00.25
Altea, Velv ed il suo equipaggio salirono sulla nave di Picche e poco dopo uscirono dal porto di Bivar, lasciandosi dietro solo macerie e morti.
Il mare era calmo in quel malinconico e silenzioso crepuscolo di fine Estate.
L'aria profumava di salsedine e le alte nuvole all'orizzonte parevano volersi mutare, pian pian che giungeva l'imbrunire, in isole galleggianti, dimora di misteri e sogni.
Velv stava immobile sul ponte a fissare quello straordinario scenario, in balia di inquietudini.
“Capitano...” avvicinandosi a lui Tommaso “... cosa vi angustia?”
“E me lo chiedete?” Senza voltarsi Velv. “La nostra missione si è rivelata un fallimento. Due navi ducali non esistono più e la Regina d'Afravalone è ormeggiata senza più alberi e vele nel porto di Bivar. Senza dimenticare che non siamo riusciti a liberare lady Yolanda.” Scosse il capo.
Annuii "Sono d'accordo con voi.. e direi che l'avete dimostrato.." indicando il veliero volante intorno a noi.
Sorrisi "Siete stati molto generosi a soccorrerci, vi devo la vita..." inchinandomi appena "Dov'è il mio equipaggio adesso? Vorrei andare da loro, se è possibile... Non mi avete detto che fine ha fatto la mia nave, però... né perché vi siate disturbati per salvarci..".
Diamine dovevo tirargli fuori ogni parola di bocca, ci voleva tanto a darmi delle spiegazioni?
La domanda che volevo fare, però, era tutt'altra.
Di chi è quel pugnale?
Mi ero immaginata l'uomo che l'avrebbe comprato così tante volte, in così tanti modi diversi, e ora che era lì non sapevo che pensare.
Perché tra tanta opulenza tenere un pugnale tanto semplice?
Sarei stata disposta a pagarlo a peso d'oro.
Certo, ma se l'Hydra era in fondo al mare, con lei se n'erano andate anche tutte le mie ricchezze.
Quelle che non avevo nascosto, almeno.
"Immagino di dover ringraziare anche il vostro capitano...".
Altea
28-08-2014, 19.06.39
Osservavo quel crepuscolo di quasi fine estate, il mutare delle nuvole in varie forme e colori e direzioni..tutto sembrava essersi placato.
Ma un velo di inquietudine e tristezza aleggiava e udii Velv mentre parlava con Tommaso e sospirai, ispirando il profumo di salsedine.
"Potrei parlare col Duca..spiegare di quel veliero volante, e poi diciamo tutto..nemmeno Burmid si è comportato bene..sapeva che lady Yolanda era sulla nave pirata ma non ha fatto nulla per prenderla..ora quella nave si trova su quel veliero volante..cosa molto misteriosa..è l'unica cosa che posso fare. Comunque Velv non è un fallimento questo..da questo impariamo molte cose e forse pure a pensare di non essere invincibili".
Guisgard
28-08-2014, 19.55.08
“Beh...” disse Irko a Clio “... immagino che il vostro equipaggio sia impegnato nelle normali manovre di navigazione... comunque, se volete vedere voi stessa non vi resta che affacciarvi dal parapetto e guardare in basso.” Sorridendo. “Io ho fatto così mentre realizzavo questo modellino... sapete, anche un artista ha bisogno di un modello.” Rise appena.
In quel momento sul loggiato salirono altri due individui.
“Ho sentito parlare del capitano...” fece uno dei due “... dov'è?”
“Al suo posto immagino.” Rispose Irko.
“E' lei la corsara che abbiamo pescato in mare?” Chiese quello, indicando Clio.
“Si, è lei.” Annuì Irko. “Milady, vi presento Ezio, detto Miseria e Afiel. Rispettivamente mozzo e barbiere di bordo.”
Guisgard
28-08-2014, 20.03.32
“Sciocchezze...” disse Velv ad Altea “... appena riavrò una nave non solo riprenderò la caccia a quel veliero pirata, ma inseguirò il vascello volante fino in capo al mondo se necessario!”
“Gli spiriti dicono che tornerà...” all'improvviso una voce “... tornerà per completare ciò che ha iniziato...” era un uomo abbigliato con veti orientali e se ne stava a gambe incrociate a leggere tra erbe di vario tipo.
“Hihihihihi...” avvicinandosi a lui Burmid “... come si dice? L'assassino torna sempre sul luogo del delitto... hihihihihi..”
“Chi è quest'uomo?” Chiese Velv.
“E' Musain, il mio luogotenente...” rispose Burmid “... è il mio esperto in fatto di caccia grossa... hihihihihihi...” indicando quell'esotico guerriero.
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Altea
28-08-2014, 20.08.42
"Velv..pensavo fossi cambiato..invece..pensi solo alla seta di vendetta..mi spiace, ma non posso avere un marito così..penso troverai una moglie che sappia apprezzare il tuo cinismo" dissi con freddezza.
Ad un tratto un uomo parlò, era vestito in modo orientale, come un guru o un samurai e profetizzava il ritorno del veliero..Musain, cosi si chiamava e mi avvicinai a lui mentre guardava delle erbe come stesse leggendo il destino.
Mi abbassai e guardai pure io sopra.."E ditemi messer Musain, dove lo leggete..vi è altro?" ero totalmente affascinata dallo spirito orientale.
"State dicendo che avete salvato la mia nave?" Esclamai, sorpresa.
Così, mi sporsi per vederla.
Com'era possibile, l'Hydra sotto di noi?
Eppure era lei.
Ma poi arrivarono altri due marinai e mi voltai di nuovo per guardarli.
Sorrisi.
"Signori piacere di fare la vostra conoscenza..." Con un cenno del capo "Ah, non sono una lady nè una corsara temo... Solo un semplice pirata.. Il mio nome è Clio..." Sorrisi "Se la mia nave è salva, allora è lì il mio posto, dove potrò mettermi dei vestiti decenti e vedere come sta il mio equipaggio... Se non vi dispiace, potete portarmi dal capitano, in modo che possa ringraziarlo di persona prima di raggiungere l'Hydra se è possibile? Ve ne sarei grata".
Guisgard
28-08-2014, 20.54.18
Clio guardò in basso e vide uno spettacolo incredibile.
Il vascello volante era sospeso nell'aria e con dei grossi cavi trainava l'Hydra che invece scorreva leggera sulle onde del mare.
“Eh, il capitano non si mostra mai agli estranei.” Disse Miseria.
“O almeno” intervenne Afiel “non sempre.”
“Con le donne intendi?” Fissandolo Miseria.
“Forse.” Annuì Afiel.
“Ma che sciocchezze.” Fece Irko. “Certo che si mostra alle donne.”
“Allora non si mostra mai se non quando cala l'oscurità.” Replicò Miseria.
“Diciamo” mostrando la sua borsa Afiel “non prima di essersi fatto radere la barba.”
Guisgard
28-08-2014, 21.00.18
“Gli spiriti stanno parlando...” disse Musain ad Altea, senza però distogliere lo sguardo dalle sue erbe “... formano un giglio... un giglio nero...”
“Si vede quelle erbe saranno tè nero, hihihihihi...” fece Burmid.
“Presto tornerà.” Sentenziò Musain.
Altea
28-08-2014, 23.05.55
Alle parole di Musain mi percorse un brivido nonostante la odiosa risata di Burmid ed esclamai..."Un Giglio..il Trono del Duca viene definito il Trono Gigliato..ma perchè è nero il giglio?" rimasi a guardare quell' uomo negli occhi, vi era una specie di empatia tra noi.
Mi voltai e vidi Velv mentre ascoltava serio, la sua bellezza era leggermente incrinata dalla preoccupazione..mi evitava..non aveva neppure ribattuto alle parole dette prima riguardo il fatto non volevo sposarlo, non si era spostato di un millimetro..quella indifferenza mi fece molto male. "Scusate, esco sul ponte, ho bisogno di aria, non mi sento bene..non preoccupatevi, messer Musain dice il vascello volante tornerà ma certo non ora e me lo auguro poichè vorrei tornare a corte".
Uscii e mi appoggiai al parapetto..ero sola nonostante i marinai e ufficiali attorno a me..forse il Duca Dominus si sentiva così..in una grande corte ma solo e cercava sempre la compagnia mia e di Costanza per distrarsi.
Ormai era l' imbrunire e vidi le prime stelle apparire, guardando lo sciabordare delle onde e quelle parole di prima mi portarono a un ricordo..a qualcosa che avevo sempre voluto dimenticare...
Bussai alla grande porta, mi aveva fatto chiamare e mi disse di entrare.
"Salve nonno, sempre in ottima forma" dissi abbracciando il Duca Mandus de Bastian ed egli ricambiò con un bacio sulla fronte e facendomi segno di sedermi sulle sua ginocchia e sorrisi.."Non sono più una bambina..sono una ragazza".
"Per me sarai sempre la mia adorata bambina" ma leggevo un velo di inquietudine nei suoi occhi.
"Mi avete fatta chiamare, è qualcosa di importante mi è stato detto".
Egli si alzò passeggiando per la stanza finchè estrasse un foglio sigillato con la cera lacca col simbolo del Casato dei Taddei.
"Oggi compi quindici anni..tuo padre non te ne parla e il Buon Dio potrebbe portarmi via meno me lo aspetti, mi sento in dovere di informarti" mi fece cenno di sedermi nella seggiola di fronte alla scrivania e lui fece altrettanto.
"Sai abbiamo seguito il Duca Taddeo l' Austero quando era a Sygma e siamo venuti qui, per servire Capomazda, ma non devi mai dimenticare i tuoi natali..ebbene avvenne un fatto misterioso durante il suo soggiorno a Sygma, il nipote fu rapito e se ne persero le tracce..il fatto è che egli era il legittimo erede al Trono Gigliato..non sarebbe il Duca Dominus il legittimo..ma non si sa nulla di lui ma abbiamo stipulato un patto con Taddeo l' Austero alla tua nascita per la amicizia e stima tra noi e tuo padre".
Mi mostrò quel foglio.."Qui vi sta la promessa di darti in sposa al vero erede quando egli verrà trovato e salirà al trono..è firmato da me, da Taddeo l' Austero..e da tuo padre..e pure dal Duca Dominus".
Risi di gusto.."Ma è una leggenda, lo dice il mio maestro Teofilus..e poi sarà morto ormai... mica potrò aspettarlo fino la fine dei miei anni..e se non mi piacesse?"
Mio nonno mi guardò severamente.."Io ho visto quel bambino ma non posso dirti nulla..era a Sygma con Taddeo l' Austero e l'ho tenuto in braccio come te".
"Io dissento" dissi alzandomi in piedi "potete aver fatto un atto notarile tra voi, ma sarò io a scegliere chi sposare..per me quell' atto non ha valore..non esiste questo erede scomparso..sono dicerie". E uscii sbattendo la porta e col cuore che batteva forte.
Mi ripresi, ero inquieta..ma vidi Tommaso che mi osservava e gli feci cenno di avvicinarsi.."Pensavo Velv fosse cambiato..ora pensa solo alla sua nave, a lady Yolanda..dici la amava o la ama? O lo fa per la sua gloria? Disse voleva sposarmi ma non mostra nulla per cambiare e ora le mie parole gli sono indifferenti." Mi appoggiai al suo braccio tenendolo stretto.."Prima di partire volevo dirti..Costanza è sparita misteriosamente dalla nostra dimora a Baias, me lo ha detto la moglie di Rufus..questo pensiero mi assilla..non vi era motivo, non l'ho trovata da nessuna parte."
E rimasi in silenzio mentre il vento mi scompigliava i lunghi capelli e soprattutto l'animo.
Alzai gli occhi al cielo.
“Beh, allora portategli i miei omaggi e i miei ringraziamenti..” sorrisi “Così posso calarmi sull’Hydra e vedere come stanno i miei uomini senza apparire scortese.. che non è assolutamente mia intenzione...”.
E il pugnale?
Maledizione.
Non potevo lasciarlo lì, e quella cabina sfarzosa era senza dubbio quella del capitano.
“Oppure, se mi date qualcosa per scrivere, posso lasciargli una missiva..”.
Ero sempre più curiosa di conoscere l’uomo che possedeva il mio pugnale.
Sarebbe stato disposto a vendermelo?
Avrei barattato ogni bene prezioso racchiuso sull’Hydra pur di averlo.
Magari per lui non aveva alcun significato.
Con tutte le meraviglie di cui era attorniato.
Guisgard
29-08-2014, 17.16.03
“Eh, non credo sia possibile, milady.” Disse divertito Irko a Clio. “Lasciare ora questo vascello intendo. Vedete? Stiamo volando e fino a quando non saremo giunti a destinazione dubito si potrà scendere.” Annuì. “Ma non temete, fra non molto approderemo e sarete libera di tornare sulla vostra nave. Che però, vi rammento, necessita di riparazioni urgenti.”
“Beh, quando si mangia qui?” Chiese Afiel.
“Per essere un barbiere” fissandolo Miseria “hai lo stomaco di come quello di salumiere.”
“Non sai” replicò Afiel “che il mio è un lavoro di coscienza? Radere barbe e tagliare capelli richiede molta concentrazione, cosa credi? Un musicista se sbaglia una nota o un cantante se prende una stecca può sempre ripetere l'esecuzione. Ma se io sbaglio ad accorciare una basetta o a lasciare i baffi della giusta lunghezza poi non ho certo la possibilità di ripetere.”
“Questa poi!” Ridendo Irko. “Non immaginavo che fare il barbiere fosse più difficile che suonare o cantare in un teatro!”
“Secondo me invece” mormorò Miseria “il barbiere è il più prolifico mestiere del mondo. Non devi acquistare e rivendere merce, perchè tutto dipende da come usi il rasoio e le forbici. In pratica è un'attività che comporta solo guadagno, senza spese.”
“Per questo ti chiamano Miseria...” sarcastico Afiel “... pensi solo ai soldi.”
In quel momento suonò una campanella.
“Finalmente si va a tavola!” Entusiasta Afiel.
“Venite, milady.” Irko a Clio. “Mangerete qualcosa e conoscerete il resto della ciurma.”
Sì, in effetti avevano ragione.
Ma volevo sapere come stava il mio equipaggio, chi si era salvato, chi non ce l'aveva fatta, valutare i danni.
"So bene che ha bisogno di riparazione, motivo per cui vorrei rendermi conto del danno il prima possibile.." sospirai "Allora resterò qui.. spero che avrete avvisato i miei uomini che sto bene.." sorrisi "Sì, devo dire che anche io comincio ad avere fame... e sete.." sorrisi.
"Anche se preferirei mettermi qualcosa di più decente addosso, se non vi dispiace... i miei abiti si saranno asciugati ormai.. dove li trovo?".
Guisgard
29-08-2014, 17.45.16
“I vostri abiti, milady, erano poco più che brandelli quando vi abbiamo tirata fuori dal vigore delle onde.” Disse Irko a Clio. “Poi, fortunatamente, nella sua cabina il capitano aveva il vestito che adesso indossate. E dubito che qualche abito della ciurma possa adattarsi, vista la difficoltà a trovare una taglia per voi.” Sorrise.
“Consolatevi...” fece Miseria “... indossate un abito bello e prezioso senza aver speso il becco di un quattrino.”
Di nuovo si udì la campanella.
“Andiamo, Champenuan detesta servire piatti caldi divenuti freddi.” Mormorò Irko.
I tre condussero così Clio sottocoperta, in una stanza dove era stata imbandita una ricca tavola.
Tutt'intorno vi erano diversi personaggi che subito si voltarono verso la ragazza, restando a fissarla a lungo.
Entrò poi, da una porticina laterale, un uomo grosso e grassoccio, col viso unto dai fumi della cucina, i modi ampollosi e con indosso un lungo grembiule bianco.
E portò in tavola due grossi vassoi.
“Cosa si mangia oggi, Champenuan?” Chiese uno di quelli seduti. “Abbiamo ospiti, sai.” Indicando Clio.
“Per tua informazione” rispose il cuoco “ho servito nelle migliori corti del regno e sfamato i peggiori individui che si possano incontrare. Dunque la mia cucina non teme alcun giudizio.” Annuì.
Tutti risero.
“Ridete poco voi altri!” Con tono brusco Champenuan. “Sennò vi lascio a stomaco vuoto! Comunque...” continuò “... stasera stoccafisso con sugo gentile di pomodorini e capperi, appena colorito da olive nere e condito il tutto con olio di prima qualità. Abbiamo poi pane bianco e formaggio di capra per accompagnare il tutto. Naturalmente non manca del buon vino. In questo caso si tratta di alcune bottiglie provenienti direttamente dalle cantine del Marchese di Forchia.”
“Che lusso!” Ridendo Irko.
“Ringraziate quella nave ducale affondata la scorsa settimana.” Sbottò Champenuan. “La materia prima viene dalla sua stiva. Il mio genio culinario ha fatto il resto.”
Tutti risero di nuovo.
"Questa roba? Ma se è a malapena una sottoveste!" sfiorando la semplice veste di seta "Facile parlare per voi, coi vostri comodi calzoni.... Vi credete davvero tutti grandi e grossi?" scuotendo la testa, ma evitai di ribattere.
Mi sentivo terribilmente a disagio così svestita, ma non avevo alternative.
Così seguii i tre sottocoperta.
"Che meraviglia.." sorrisi all'uomo "Diamine, non mangio decentemente da giorni.." sedendomi con gli altri.
Guisgard
29-08-2014, 17.57.01
“Devi capire il capitano Velv, Altea...” disse Tommaso a sua cugina “... c'è stata la battaglia, l'affondamento delle due fregate e i danni alla nave ammiraglia... e cosa più importante poi la sparizione di lady Yolanda...” le strinse le mani per rassicurarla “... quanto a Costanza non devi preoccuparti, sono certo che sarà già tornata a casa vedrai.” Sorridendole.
“Il giglio è nero” avvicinandosi Musain al parapetto e restando a guardare il mare “perchè è il nostro nemico.”
“Si, dite il vero...” annuendo Tommaso “... il Giglio di Capomazda è Verdeaureo, dunque il nero raffigura il suo opposto immagino.”
“Hihihihihi...” arrivando Burmid “... se davvero il nostro nemico è un fiore allora sarà più facile strapparlo e gettarlo via... hihihihihi...”
In quel momento tornò sul ponte la gabbianella blu e subito si posò sul braccio di Burmid.
“Ah, eccoti, amica mia!” Esclamò il capo dei mercenari. “Dov'eri finita? Ti sei persa una bella battaglia, sai? Ma tranquilla, ci sarai quando vedremo penzolare quel bastardo di Irko il Rosso... hihihihihihi...”
elisabeth
29-08-2014, 18.00.56
Forse ero troppo ansiosa....forse era il mio animo che si era impantanato in questa situazione......." Messer Nettuno.....io non ricordo di aver umiliato nessuno.......vi ho ospitato anche se non sapevo chi foste.....e mi date della Circe?........Voi forse non ricordate....che mi avete umiliato come donna sino a stanotte eppure....non avete prova che io sia una poco di buono.....lasciate stare....state affogando il cervelli nelle vostre stupidaggini.....". Intanto in lontananza incominciai a vedere un isola...ed ebbi nostalgia per l'isola che mi aveva protetto..."marinaio...a quanto pare...stiamo attraccando sull'isola.....del padrone......".....
Altea
29-08-2014, 18.06.32
"Posso capire i motivi di Velv..ma i miei..nessuno li capisce? Questa è la vostra vita non la mia..e sono qui senza titubanze e nessuno gliene importa" dissi risentita..nessuno capiva l'inquietudine che si era impadronita di me?
Arrivarono Musain e Burmid e ascoltai perplessa le parole di quello strano uomo e ad un tratto arrivò pure Matiz e alla sua vista sorrisi e mi avvicinai a lei.."E' stupenda" guardai Musain "il vostro capo non vuole regalarmela..non era neppure sua, mi farebbe molto piacere averla, è cosi delicata... quando arriva sembra quasi messaggera di un celato e ignoto messaggio."
Udii la sentenza di Burmid e la sua risata....calma Altea, so che vorresti spiattellargli in faccia quanto sia odioso e di smetterla con quella stupida risata.
"Messer Musain..perchè un Giglio Nero? Diteci di questo nemico.."
Guisgard
29-08-2014, 18.34.28
A quelle parole di Elisabeth, Nettuno non replicò nulla, limitandosi solo a fissare Pileo con una strana smorfia sul viso.
“Sua maestà pare si sia offesa...” disse poi ad un orecchio del vecchio.
“Si, madama...” il marinaio alla finta Symoin “... ecco l'isola del padrone...”
Poco dopo la barca raggiunse quell'isola, fino ad arrivare ad un piccolo porto.
Da qui era possibile scorgere un maniero che dominava quel luogo da un'altura.
“Sembra l'isola dei misteri...” mormorò Nettuno “... già, visto che ignoriamo tutto, persino il motivo che ci ha condotti qui...”
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Guisgard
29-08-2014, 18.41.51
Clio si sedette insieme agli altri intorno a quella ricca tavola, assaggiando quel cibo e gustando quel vino.
Naturalmente gli occhi di tutti erano solo per lei.
Avere a bordo una bella ragazza non era probabilmente cosa di tutti i giorni e quel vestito faceva poi il resto.
“Champenuan...” disse Afiel “... come mai hai cucinato un piatto di pesce? Certo era squisito, ma al capitano tutti sanno che piace più la carne.”
“E chi lo ha detto?” Fissandolo Morice, un altro della ciurma.
“Tutti lo sanno.” Annuì Afiel.
“Non è vero.” Scosse il capo Luk, un altro di loro. “Al capitano piacciono i cibi buoni.”
“Forse preferisce la carne al pesce” mormorò Miseria “ma di fronte ad un piatto buono non muove certo critiche.”
“Parole sante!” Esclamò Champenuan.
“Ma dov'è ora il capitano?” Chiese Afiel.
In quel momento nella stanza entrò un omone.
Era alto, grosso e dal volto accigliato.
“Ehi, Ammone!” Guardandolo Irko. “Dov'è il capitano?”
“Stasera è inquieto.” Rispose l'omone, per poi sedersi a tavola e mangiare con loro.
“Inquieto?” Ripetè Miseria.
“Si, malinconico.” Annuì Irko. “Questo intendeva Ammone.”
“Perchè è triste?” Domandò Afiel.
“Malinconico non vuol dire triste.” Rispose Irko.
“Che differenza c'è tra malinconico e triste?” Bevendo Miseria.
“O anche con nostalgico?” Mangiando Morice.
“Lui non è un uomo di mare.” Sentenziò Irko. “E' stato costretto a diventarlo.”
Guisgard
29-08-2014, 18.48.08
“Gli animali” disse Musain ad Altea “scelgono loro i propri padroni e non il contrario.”
“Hihihihihi...” annuendo Burmid “... è vero... hihihihihihi... quanto a questo fantomatico giglio, in verità cambia poco... è un nemico, dunque è feccia, melma e come tale va trattato... hihihihihihihi...”
In quel momento la vedetta segnalò Baias all'orizzonte.
“Finalmente... hihihihihi...” impaziente Burmid “... non ne potevo più... prepariamoci ad entrare nel porto.”
“Appena a terra” Velv ad Altea “ti riaccompagnerò a Capomazda. Naturalmente se attenderai che io faccia prima rapporto all'ammiraglio Oxuid.”
Altea
29-08-2014, 18.54.28
Risi di gusto...non potevo credere quella bellissima gabbianella, dunque, avesse il gusto dell' orrido avendo scelto Burmid come suo padrone.
Finalmente stavamo quasi arrivando al porto di Baias e Velv mi si avvicinò.."A dire il vero..devo andare prima nella mia dimora e accertarmi di mia sorella Costanza ovvero se è stata ritrovata..poi ovvio verrò a Capomazda, anche se non mi mancano le altre tre sorelle e mia madre..ma mio padre, mio nonno e il Duca molto e finalmente potrò stare un pò tranquilla, quindi potrai trovarmi li nella dimora a Baias" dissi guardandolo enigmaticamente...cosa aveva in mente?
Lo stoccafisso era squisito.
"Diamine, non si mangiava tanto bene sulla mia nave nemmeno quando c'ero io in cucina.." sorrisi "Ah, io sono cresciuta in montagna, ma preferisco di gran lunga il pesce alla carne.." finendo il piatto e il vino "Rimpiango solo il vino di quei luoghi.. e soprattutto il valore che la gente gli attribuisce.." mormorai.
E il fresco, e le montagne innevate, e i boschi, i ruscelli.
Parlavo di cibo, per la miseria..
"Uomo misterioso il vostro capitano.." sorrisi "Non è un lupo di mare, dite? E' per questo che ha preferito un vascello volante?" scherzai, versandomi altro vino "Beh, posso comprenderlo, io stessa non avrei mai pensato di prendere il mare, darmi alla pirateria... eppure ormai amo questa vita.. la compagnia è migliore, il profitto non manca, e la libertà non ha prezzo..." sorrisi, bevendo un sorso "Ma volte la vita riserva strane sorprese.. io fuggivo dalla legge, quando mi sono imbarcata anni fa, diamine sembrano secoli... cos'ha spinto in mare il vostro capitano, se posso?".
Ero sempre più curiosa.
Guisgard
29-08-2014, 19.13.34
“Bene.” Disse Velv ad Altea. “Così mentre tu tornerai nella tua dimora a Baias, io andrò dall'ammiraglio. Mi aspetterai ed io appena pronto passerò a prenderti per andare poi insieme a Capomazda.” Sorrise, accarezzandole i capelli che l'aria di mare aveva reso inquieti ed umidi. “Tranquilla, vedrai che tua sorella Costanza è nella vostra dimora a Baias.”
La nave di Picche entrò finalmente nel porto e poco dopo tutti loro scesero a terra.
Velv chiamò una carrozza e incaricò il cocchiere di accompagnare Altea nella sua dimora.
“Andate anche voi con vostra cugina.” Rivolgendosi a Tommaso. “Non mi va che viaggi sola. Avete un giorno di permesso.”
“Grazie, signore.” Ringraziò Tommaso.
Velv poi si avviò, con Burmid ed i suoi, verso la sede dell'Ammiragliato.
Altea
29-08-2014, 19.21.17
Quel gesto improvviso tra i miei capelli di Velv mi prese di sorpresa..speravo non passasse dei guai all' ammiragliato e poi, ovvio, doveva forse parlare col Duca a Capomazda.
Arrivò la carrozza e io e Tommaso salimmo e presto raggiungemmo la nostra dimora e scesi di fretta..."Ci saranno sicuramente buone notizie..anzi forse saranno più preoccupati per me..qualcuno avrà detto alla mia famiglia mi trovavo con voi?..ahi, penso sarà più facile per Velv raccontare tutto a Oxuid che io a mia madre" dissi ridendo con Tommaso e finalmente potemmo abbracciarci come dei fratelli.
Entrammo nel palazzo sul promontorio e iniziai a chiamare il servitore.."Rufus..sono Altea con Tommaso..siamo tornati..da un lungo viaggio".
Sprofondai in una poltrona, il mondo mi sembrava girare e sentivo ancora il mio corpo galleggiare per il troppo navigare...chiusi gli occhi un momento aspettando l' arrivo del servitore e di Costanza.
Guisgard
29-08-2014, 19.21.36
“La legge” disse ridendo Luk “ha spinto anche tutti noi a fuggire!”
Tutti risero.
“Già.” Annuì Miseria. “E se non c'è una taglia sui nostri nomi è solo perchè il tiranno ci crede morti.”
“O più realisticamente” fece Morice “neanche sa che esistiamo.”
“Il nostro capitano?” Irko a Clio. “Forse perchè per lui, adesso, non vi è altro posto. Rinnegato o dimenticato, vivo o morto... è un po' come un fantasma... per questo vive tra terra, mare e cielo...”
“E ha reso spettri tutti noi...” mormorò Miseria.
“A noi però piace questa vita, vero?” A tutti loro Luk.
“Puoi dirlo forte!” Esclamò Champenuan.
“Non la cambierei per nulla al mondo!” Sbattendo un pugno sul tavolo Morice.
“Siamo più vivi noi” disse Lainos, un altro della ciurma “che il tiranno e tutti i suoi generali, ammiragli, capitani, soldati, valletti e servi!”
“Ben detto!” Alzandosi Champenuan. “Propongo un brindisi al nostro capitano!”
E tutti brindarono.
Guisgard
29-08-2014, 19.49.45
Altea tornò nella sua ricca dimora di Baias e subito chiamò Rufus per avvertire della sua presenza.
Ma appena seduta su quella poltrona, stanca per le traversie dell'avventura fino a Bivar, cadde addormentata senza accorgersene.
Sognò una scogliera battuta da alte e spumose onde, il cielo inquieto e un vento forte che soffiava dal mare.
Lei camminava a piedi nudi sull'erba verde ed umida, chiamando Costanza senza però ricevere risposta alcuna.
Continuò a chiamarla, ma avendo solo come risposta il sibilo del vento.
Vide poi all'orizzonte diverse navi.
Il mare si fece più grosso e tutti quei velieri allora cominciarono ad alzarsi in volo.
Erano tanti velieri volanti.
Poi udì un colpo di fucile.
Si voltò e vide rotolare giù dalla scogliera il bambino ucciso al porto da Burmid, con quest'ultimo che rideva forte.
Ad un tratto alle sue spalle arrivò qualcuno.
La strinse in un caldo abbraccio e poi la prese in braccio.
Era Velv.
Le sussurrò frasi d'amore e la condusse in una vicina grotta.
Qui la spogliò e fecero poi l'amore con passione.
“Ben tornata, milady.” Disse Rufus, destando Altea da quel sogno.
Brindai con loro.
"Il tiranno.." Mormorai "Immagino che parliate del duca Dominus.... Non mi intendo molto di politica, me ne guardo bene... Ma di solito si parla di lui e dei suoi simpaticissimi ammiragli e ufficiali, tipo Velv...." Sorrisi "Beh, non mi sembra affatto male essere uno spettro, anzi... Io non tornerei indietro, ma neanche...".
Altea
29-08-2014, 20.03.54
Mi svegliai di soprassalto da quel sogno..era suggestione..solo suggestione di tutto ciò che avevo vissuto, non avevo riposato ma fu l'ultima parte del sogno a turbarmi..io e Velv..uniti in un unico e caldo abbraccio dell' amore e della passione..quante volte avevo provato quella emozione eppure..ora lui era solo freddezza..come quel vento che spazzava implacabile quella scogliera nel sogno...Velv era varie cose..era freddezza, cinismo e arroganza ma era pure passione, inquietudine e sicurezza..definirlo era impossibile, era sfuggevole e per questo tremendamente odiato, difficilmente si capiva veramente chi fosse.
Aprendo gli occhi vidi Rufus e subito i turbamenti svanirono.."Rufus..sempre qui pronto a donarmi un sorriso..siamo di passaggio, devo tornare a Capomazda appena il capitano Velv arriverà e devo pure cambiarmi di abito e acconciarmi, non posso presentarmi davanti al Duca Dominus in questo stato..ditemi, dove è mia sorella Costanza? E' tornata a Corte?".
Guisgard
29-08-2014, 20.38.30
“Già, il caro vecchio Dominus...” disse Miseria a Clio “... cinico, egoista e disonesto...”
“Dimentichi dispotico.” Fece Lainos. “Regna su un trono che non è suo, facendo il bello e cattivo tempo.”
“Quando c'era il duca Taddeo” mormorò Champenuan “le cose andavano molto meglio.”
“Champenuan...” fissandolo Irko “... una cena magnifica.”
Tutti annuirono.
“Beh, cosa ne dite di tornare al lavoro?” Chiese loro Irko. “Ci sono da organizzare i turni di vedetta ed io ho alcune cose da fare in sala macchine... voi naturalmente” voltandosi verso Clio “potete tranquillamente tornare nella vostra stanza per riposare se vi va, milady.” Annuì. “Tra poco più di un'ora saremo a destinazione e potrete rivedere i vostri compagni.”
Ma proprio in quel momento cominciò ad udirsi una malinconica musica.
Era un'ocarina e proveniva dal ponte.
elisabeth
29-08-2014, 20.41.02
Avevo un udito finissimo ed avevo ascoltato Nettuno.........sarcastico......" Si mio caro sapientone...mi hai irritata.....il tuo sarcasmo e'a dir poco fastidioso......ma casa e' ormai vicina.....e chi vivrà vedrà......".....mi misi in piedi nella barca...si no a quando non arrivo' a riva.......sentii il marinaio rumoreggiare....anzi sembrava un grugnito...ma gli diedi poca importanza...scendendo......rimasi incantata...da cotanta bellezza...era un maniero imponente..costruito sulla roccia....severo.......respirai a pieni polmoni....bene....ed ora ?....chi era questo famoso Padrone ?....." Pileo siate cortese offritemi il braccio e aiutatemi a raggiungere.....il palazzo..non e' così faticoso infondo.......Nettuno sarà felice di mantenere in allenamento il proprio statuario corpo...."...sorrisi con affetto a Pileo e misi la mia mano sul suo braccio....." Perdonate Nettuno....se ho osato parlare del vostro magnifico corpo...ma ho notato....che siete fuori allenamento..."....e così ci incamminammo.....certo ero così insicura che volevo tornare indietro...ma Elisabeth....doveva essere forte...a tal punto da annientare l'esuberante caratterino di Symoin........arrivata al gran portone....incominciai a bussare tramite un batacchio .....un Uomo venne ad aprire.....
Guisgard
29-08-2014, 20.47.33
“Milady...” disse Rufus ad Altea “... vostra sorella non è qui... in verità pensavo fosse con voi. Sono tre giorni che non la vediamo qui al palazzo. Forse sarà tornata a Capomazda.” Le sorrise con un cenno del capo. “Vado subito a prepararvi un bagno rigenerante. E nella vostra stanza troverete abiti degni per l'occasione.”
Altea non solo indossava abiti inumiditi e spiegazzati, ma anche il suo stato emotivo necessitava di rasserenarsi.
I capelli infatti era diventati crespi ed il suo volto era arrossato a causa delle sensazioni provate in quel sogno.
Altea
29-08-2014, 20.59.10
Non dissi nulla a Rufus...Costanza..era scappata davvero..dovevo cercarla..prima dovevo però rinfrescarmi e prepararmi...i vapori rigenerati al sandalo del bagno mi rilassarono ma ero turbata per Costanza.
Mi misi uno dei più bei abiti, dei gioielli e raccolsi i miei capelli.
Senza dire nulla scesi dalla scala e uscii dalla dimora..nel sogno la cercavo..ero sopra un promontorio..inizia a camminare dalla altra parte del promontorio, dove non la avevo cercata la scorsa volta e iniziai a chiamarla..un dubbio atroce ovvero si fosse buttata a mare..ma perchè poi.
Guisgard
29-08-2014, 21.00.37
Elisabeth avanzava sottobraccio a Pileo e Nettuno li seguiva qualche passo più dietro.
“Oh, non temete maestà...” sarcastico il naufrago “... sono in ottima forma. Molto più dei tanti vostri schiavi e servetti.”
Raggiunsero così il maestoso castello.
Era una costruzione molto antica, con bastioni, muri a scarpa, arcate e torri da cui si poteva dominare l'intera isola.
Ma quel maniero aveva anche un'atmosfera cupa, sinistra.
Qualcosa che rendeva quel luogo angosciante.
Eppure, stranamente, ad Elisabeth non fece quest'effetto.
Giunti davanti al portone d'ingresso, un servitore gobbo venne ad aprire.
“Salute a voi, madama...” con un inchino verso la falsa Symoin “... il padrone vi attendeva con ansia... avete fatto buon viaggio?”
elisabeth
29-08-2014, 21.08.43
Gustavo...aprii il portone e d io lasciai il braccio di Pileo per entrare comodamente...........Casa...finalmente a casa....." Gustavo mio caro......non sono mai stata tanto lontana quanto in questo periodo...ma alle volte mia assenza e' necessaria.........questi saranno nostri ospiti.....Pileo....uomo saggio e Nettuno...già Nettuno glorioso Dio del mare...possente ed eccitante solo a nominarlo........."...mi voltai verso Nettuno...col sorriso piu' falso del mondo...brutto sbruffone......".....Bene Gustavo......io vado dal Padrone e voi accompagnerete loro nel salone dei giochi........Il salone dei giochi era il mio preferito...dama, scacchi, teatro..lettura ..tutto cio' ce poteva svagare la mente e allietare le mie giornate ......mentre io...consapevole di corridoi e porte che nella realtà non conoscevo....bussai ad una porta intarsiata finemente....la luce..di alcune candele filtrarono attraverso le fessure....e i miei occhi brillarono.....
“Quale onore..” risi.
Non mi capitava spesso di potermene stare tranquilla nella mia cabina.
In teoria sì, certo, ma c’era sempre qualcosa per cui dovevano venirmi a chiamare.
Qui ero solo un ospite, infondo, rilassarmi mi avrebbe fatto bene.
Mi alzai, congedandomi dalla ciurma.
Ma poi mi bloccai.
Quella musica melodiosa e triste, come un lamento lontano e suadente.
Era un’ocarina.
Sorrisi tra me ripensando alla prima volta che avevo sentito un suono simile.
Nemmeno sapevo cosa fosse un’ocarina.
A dir la verità non avevo la più pallida idea di cosa potesse produrre quel suono.
L’avevo subito detestata, mi distraeva dall’allenamento.
Come si fa a concentrarsi su un volano con quella musica in sottofondo?
Quanto mi aveva fatto infuriare.
Ripensandomi, di che mi stupisco? Era una sua specialità.
Ma col passare del tempo, quel suono diventò familiare, ancor prima forse di prendere il misterioso musicista e dirgliene quattro, senza poter immaginare le conseguenze di quell'incontro.
Sorrisi, seguendo il filo dei miei pensieri.
Era successo davvero?
Forse potevo farlo di nuovo.
Sorprendere il misterioso musicista, e magari essere più gentile dell’ultima volta.
“Vedi di piantarla con quell’affare!” sarebbe quantomeno inappropriato, pensai ridendo tra me e me.
Anche se, infondo, non era andata poi male con lui.
Ma era diverso, io ero diversa.
Senza contare che, questa volta, quella musica non mi stava affatto disturbando.
Anzi, era così piena di ricordi, sogni e mondi lontani.
Com’era buffo, pensai, trovare un suono tanto familiare, in una nave volante che sembrava sbucata fuori da un libro di avventura.
Beh, fosse solo questo.. nella tua cabina c’è il pugnale che tanto hai cercato..
Vero, il pugnale!
Così, salutai e mi alzai, decisa a tornare nella cabina.
Ma mi ritrovai inesorabilmente a seguire quel suono, forse credendo di sognare, e che fosse solo frutto della mia immaginazione, o dei miei ricordi.
Chissà, magari anche il pugnale era solo un’illusione.
Guisgard
30-08-2014, 02.05.05
Elisabeth entrò in quella stanza e due cose furono ad accoglierla.
La fitta penombra, squarciata a stento solo dal debole pallore di una candela ed il suono di un'arpa.
Un suono melodioso ma non invadente, leggero eppure intenso, enigmatico e nello stesso tempo rassicurante.
Un suono fatto di note simili a parole che raggiunsero subito l'animo di Elisabeth con l'effetto di appagarlo.
Appagarlo dalla malinconia e dalla paura.
E appena la falsa Symoin oltrepassò quella soglia, come accolta da criptico limbo, si sentì inspiegabilmente parte di tutto ciò.
La musica si interruppe di colpo e la donna avvertì qualcosa, come un verso, un gemito.
Una sorta di latrato, di lamento quasi bestiale, come se in quella stanza ci fosse un animale, probabilmente un cane.
Allora altre candele si accesero di colpo e l'ambiente si liberò di quella indecifrabile penombra.
“Mia cara...” avanzando verso di lei un uomo “... vi attendevo... ogni castello, ogni giaciglio non può dirsi vivo se manca la sua signora...” le sfiorò la mano e la baciò.
Era un uomo dal fascino misterioso.
Qualcosa di mutevole e sfuggente animava i suoi occhi.
“Se gli antichi greci vi avessero conosciuto” aggiunse fissandola negli occhi “vi avrebbero di certo innalzata al ruolo di dea... dea della bellezza...” sorrise appena “... come vedete nella vostra attesa mi diletto con la musica per non divenire folle...”
http://img.poptower.com/pic-54860/gary-oldman.jpg?d=600
Guisgard
30-08-2014, 02.08.58
Altea lasciò il suo palazzo e raggiunse la vicina scogliera.
Era ormai buio e l'umidità calava lenta tutt'intorno.
Ad un tratto la dama udì qualcosa.
Una voce che canticchiava.
Vide allora qualcuno seduto sulle pietre intento a fissare il mare della sera.
Era un pittore e sulla tela stava dipingendo qualcosa.
Guisgard
30-08-2014, 03.37.11
L'incredibile vascello volante proseguiva il suo viaggio con andatura forzatamente lenta, a causa dell'Hydra che si trascinava dietro.
Cinque o sei leghe l'ora al massimo.
Il crepuscolo, con le sue tinte screziate, aveva ormai ceduto il passo alla notte, silenziosa e profonda nei suoi terribili misteri e con i suoi indecifrabili sogni.
Ovunque dominavano il silenzio sterminato del cielo e la calma apparente del mare, con il ritmico e cangiante scorrere delle onde che parevano rincorrersi senza fine.
Nulla di più grandioso e spaventoso sembrava esserci al mondo di quell'infinito e incantato scenario, fatto di primordiale libertà e selvaggia avventura.
Eppure in quella sera una meravigliosa quiete pareva invadere quel mondo.
Le stelle apparivano come voler diffondere sulla Terra, oltre all'enigmatico fascino del loro scintillio, il presagio di una sconosciuta grandezza, la profezia di un Destino dall'eco eterno.
Era una notte senza Luna, eppure intrisa di una vaga magia.
Il mare Flegeeo, liscio e fresco all'occhio come una macchia d'olio, estendeva la sua sterminata superficie fino alla perfetta linea di un orizzonte lontano, scuro ed ignoto.
L'incedere del vascello volante era regolare, liberando leggere ondulazioni come un'invisibile scia rimasta a poppa, per poi perdersi nel meccanico clangore della caldaia da cui usciva una densa nuvola di fumo nero come la pece.
Una fresca e profumata corrente d'aria, proveniente da prua e dovuta alla velocità del vascello, attraversava con regolarità il lungo tratto del ponte, tra i robusti parapetti e gli alti pennoni che oscillavano al pallore di poche lampade penzolanti.
E in tutto ciò, quasi senza accorgersene, Clio fu trascinata, come nelle pagine di un romanzo che consumano la nostra curiosità ed accendono la nostra meraviglia, dal malinconico suono di quell'ocarina.
E lo seguì fino a quando, tra l'incertezza delle tenebre, scorse una figura.
Austera, immobile, simile ad un'ombra abituata a vagare dove il regno dei vivi pare arrestarsi all'incedere di quello dei morti.
Avvolta in un lungo mantello, l'enigmatica figura suonava la sua ocarina col volto perso verso quella poetica ed inafferrabile immensità, racchiusa tra Cielo e mare.
Altea
31-08-2014, 00.06.16
Guardavo la vasta distesa di acqua senza il pallido riflesso lunare..mi inquietava ancora di più. Non riuscivo a capire cosa si fosse impadronito di me, forse le turbolenze di quel viaggio e la vista di quel vascello volante..se non ci fossero stati altri con me mi avrebbero presa per pazza.
La scogliera era rischiarata dalla luce di qualche capanna di pescatore, vi era umido..sentivo sempre umido, non riuscivo a capire il motivo e mi avvolsi tra le mie braccia.
Ad un tratto sentii un uomo cantare, istintivamente guardai verso il mare pensando fosse Sam ma non era cosi..a rompere quella strana sensazione di quiete era un pittore..era seduto tra le rocce e rischiarato da una lampada a olio dipingeva guardando il mare, rimasi perplessa e mi voltai istintivamente verso il blu cobalto.
"Duchessine, mettetevi in posa..il gran pittore di corte deve farvi ritrarre assieme e poi una a volta".
Scossi il capo.."Non io..odio farmi ritrarre, sono la più brutta delle sorelle anzi la più brutta di tutte le ragazze e dame di corte..cosa vorreste espormi?".
Mio padre mi guardò abbassando lo sguardo, mia madre con severità dicendomi con freddezza.."A te non deve vederti nessuno..tu sei già destinata".
Ad un tratto sentii delle mani sulle mie spalle, grandi e calde come rassicuranti..."Nonno.."dissi sorridendo "per fortuna sei venuto a salvarmi, volevano fare il ritratto della più brutta e antipatica del reame..poi con questi capelli che si increspano sempre, ancora peggio".
"Il tuo ritratto me lo ha chiesto il Duca Taddeo l' Austero, ma a metà..manca qualcuno vicino".
Trasalii, il cuore in gola.."Ah, il Duca vorrebbe un ritratto della più brutta del reame assieme a un fantasma".
"Smettila Altea" tutti in coro e cosi fu. Mie sorelle si facevano ritrarre in bella mostra di se e io aspettavo il mio turno guardando Costanza farsi ritrarre nella sua semplice bellezza ma cosi affascinante, a lato vi stava un altro pittore e mi ritraeva mentre ero in piedi, fu cosi che quando fu finito il dipinto andai a vederlo e vidi me con una corona e un posto vuoto vicino.."Bene" disse il nonno.."come voleva Sua Signoria...tornerà Altea e per te sarà un grande giorno" disse mio nonno, il Duca Mandus de Bastian, come una profezia.
Quella tela sta nella camera di mio nonno, il quale alla sua veneranda età aspetta ancora il ritorno...più volte il Duca Dominus mi voleva ritratta ma mi ero sempre rifiutata... sapevo Sua Signoria Dominus mi apprezzava, anche se fin dall'inizio ho sempre detto e avevo appoggiato la idea di mio nonno sulla legalità del trono, ma io mi rifiutavo poichè ancora odiavo la mia bruttezza."
Deglutii e mi avvicinai al pittore incuriosita...ascoltai con attenzione ciò che cantava e pensai cosa mai stesse dipingendo, guardava il mare ma era buio, quindi stava dipingendo una tela blu con stelle..ovvero la inquietudine e la luce rassicurante delle stelle o si immaginava qualcosa su quella tela.
Mi posi dietro lui senza disturbarlo e guardai la tela mentre con attenta maestria usava il suo pennello.
http://i61.tinypic.com/vy9vv9.png
Quella musica.
Così triste eppure così melodiosa.
Così intensa e carica di ricordi sopiti del mio passato.
Un passato che credevo ormai perduto per sempre.
Eppure ancora capace di farmi vibrare l’anima.
Mi aggrappai forte al parapetto della mia finestra, lasciando che il vento della sera si portasse via le mie lacrime.
Il medico era appena andato via.
Il mio maestro stava sempre peggio, ma almeno quella notte avrebbe riposato.
Era uno strazio vederlo così, ma dovevo essere forte per lui, l’ultima cosa che voleva era essere compatito.
Non riuscivo a stare ferma.
Presi il mantello ed uscii nella notte, illuminata da una pallida luna crescente.
Dapprima camminai senza meta, invisibile come un’ombra.
Poi la sentii.
L’ocarina, lenta, melodiosa, malinconica.
La seguii, quasi senza accorgermene, finché non fui vicinissima a quel suono.
Proveniva da un punto ai margini del bosco, da cui si vedeva il panorama circostante.
Mi avvicinai di soppiatto, non volevo spaventarlo.
Ma il suono si bloccò di colpo.
“Chi è là?” tuonò.
Non ebbi scelta, e sbucai fuori dai cespugli.
“Scusa, non volevo spaventarti..” con aria colpevole.
“Ci vuole ben altro per spaventarmi, ragazzina..” strizzandomi l’occhio “Non è un po’ troppo tardi per girare da sola? Che ci fai qui, Clio?”.
“Ho avuto una brutta giornata..” alzai le spalle “Avevo bisogno di fare due passi..” sorrisi “Poi ho sentito questa lagna, e sono venuta a dirti di piantarla..” con finta sufficienza.
Lui mi guardò torvo “Gentile da parte tua..” rise, e io con lui.
Riusciva sempre a farmi tornare il sorriso.
“Tu come mai sei così malinconico?” con aria divertita “Stavi aspettando una bella dama e ti ha piantato in asso, eh?”.
Lui si limitò a lanciarmi un’occhiataccia “Non sono malinconico..” affermò, guardando lontano.
“E allora cos’era quella lagna?” indicando l’ocarina “Se stavi facendo le prove per una serenata, dai retta a me, hai sbagliato strada..”.
Lui alzò gli occhi al cielo “Ti ha mai detto nessuno che sei insopportabile?”.
“Fammi un po’ pensare…” fingendomi davvero pensierosa “Dici a parte te? No, nessuno..” con un gran sorriso.
Lui restò serio solo per un altro momento, e poi sorrise, facendomi segno di sedermi accanto a lui.
Io mi sdraiai con le braccia incrociate dietro la testa, e lo sguardo perso nell’immensità del cielo.
Restammo così, in silenzio a guardare le stelle per un bel po’.
“Suona qualcosa..” dissi poi, di punto in bianco.
“Così puoi criticarmi?” voltandomi verso di me.
“Oh, andiamo.. non sono così terribile.. suona qualcosa di bello, su, un po’ più allegro magari.. anzi, fammi sentire il tuo pezzo forte..” voltandomi verso di lui, appoggiata ad una spalla.
“Il mio pezzo forte?” con aria interrogativa lui.
“Sì, quello che suoneresti sotto il balcone della bella dama di turno, prima che lei sciolga il suoi capelli…” giocando con una ciocca di capelli con fare teatrale.
Lui prima mi guardò male, poi scoppiò a ridere.
“Fai poco la spiritosa.. potrei sempre venire sotto la tua finestra..”. E fece l’occhiolino.
Io alzai gli occhi al cielo.
“Che assurdità, non verresti mai sotto la mia finestra…” scherzai “Andiamo.. suona, ti prego.. prometto di fare la brava..” dolcemente.
Lui mi guardò poco convinto, ma poi prese l’ocarina e iniziò a suonare.
Una musica dolce e avvolgente, ma allo stesso tempo intensa e coinvolgente, che sembrava conoscere tutti i miei segreti.
Restai a guardarlo, girata su un fianco, mentre suonava con lo sguardo perso tra le stelle, lasciando che la musica mi avvolgesse e portasse via tutti i miei pensieri.
Per la prima volta desiderai essere diversa, avere capelli perfetti e curati, modi gentili e aggraziati, portamento leggiadro, un bel vestito di velluto.
Allora provai a sognare che lui stesse davvero suonando per me, soltanto per me.
Ma poi lui mi guardò e sorrise, e non esistette nient’altro.
Ero immobile, persa in quel dolce ricordo lontano.
Solo allora mi accorsi della figura austera e immobile, intenta a suonare l’ocarina.
Sapevo di dovermene andare, mi sembrava di spiare, ma ero come rapita da quella musica, e quasi senza accorgermene, continuai ad avvicinarmi.
Finché non si udì un rumore sordo oltre alla musica.
Avevo urtato qualcosa col piede, ed era rotolato poco più in là.
“Maledizione..” imprecai, tra i denti, maledicendo il mio essere così maldestra.
Mi immobilizzai, sperando che la musica avesse sovrastato il rumore, così potevo andarmene senza essere vista.
elisabeth
31-08-2014, 21.13.34
L'anima di una donna o di un uomo ....diventano malleabili al tocco dei sensi.....riescono a percepire..piccoli flutti....e come anse riescono a raccogliere quelle piccole percezioni che solo la musica tra note definite e pressioni del corpo...puo' trasmettere....aprii quella porta e la luce tremula di una candela.....fece risvegliare in me.....il piacere del ritorno...la musica ....a tratti quasi sussurrata a tratti..lanciata come mille mani che toccano l'anima mi investi'...rendendomi parte di quel luogo.....un rumore sinistro...che non provoco' in me paura.......sorrisi.....ero tornata da Lui.....improvvisa la luce di mille candele...e il silenzio...........la musica aveva cessato la sua arrogante presenza....Lui...meraviglioso come sempre...devoto come il migliore dei servi degli Dei.....era lì.....mi attendeva.......come in un tempo immemorabile..........mi accolse.......prese la mia mano e sentii le sue labbra posarsi per un umile bacio.........le lodi alla mia bellezza......sentenziarono ciò che potevo scorgere in uno specchio..............le lusinghe....mi inebriarono come vino antico......portato alla mensa degli Dei........." Come potrei fare a meno di voi........io stessa non potrei esistere se non potessi abbandonarmi tra le vostre braccia.........".....accarezzai il suo volto...seguii la linea delle sue labbra...per poi catturarle........e baciarle con avidità........."....Hanno il sapore del tempo che ho perso lontana da voi..........ogni volta che mi allontano...sento il peso dell'angoscia.........e i sensi reclamano.......e la mia anima chiede giustizia...."..........Symoin....aveva preso il suo posto.....ed Elisabeth ?......La magia....e' un potere che si trasmette.....ma solo se chi lo riceve ne ha le potenzialità......Symoin era una Maga....ma Elisabeth...no......ella aveva il dono del percepire ciò che gli Dei le rivelavano...e Gedeone le parlava e la consigliava....era una guida per le sue ancelle e anche per se stessa.....Elisabeth.......era nel limbo...era sospesa tra l'incanto e la realtà........Assistevo alla scena....Symoin e quell'uomo....ero terrorizzata...no...meglio dire che lo sarei stata...ma non mi sentivo in pericolo...aveva toccato la mia mano...baciato le mie labbra.......e li vedevo....lei travolta dai suoi sensi sempre in attesa......e i miei ?...incominciavo a sentirli....incominciavo a provare il gusto delle labbra di un uomo.....Nettuno..sulla scogliera lo avevo baciato e luimi aveva respinta.........Cosa vuoi da me Symoin...che ruolo ho adesso.........." Mio caro.....questa mia assenza e' stata molto fruttuosa......potrei non allontanarmi piu' da palazzo..o almeno così potrebbe sembrare....."......
Guisgard
01-09-2014, 01.54.29
Altea si avvicinò a quel pittore, che invece, quasi senza badare a lei, continuava a dipingere sulla sua tela.
La dama allora riuscì a scorgere il soggetto di quel dipinto.
Era una bella ragazza che fissava il mare.
E nel vedere quel volto ritratto, Altea riconobbe in lei sua sorella Costanza.
https://ragionesentimento.files.wordpress.com/2012/01/franck-dicksee-miranda.jpg
Guisgard
01-09-2014, 02.10.20
Quell'uomo, dal fascino così enigmatico, inquieto, eppure misteriosamente carismatico, assaporò prima le dita di Elisabeth e poi le sue labbra, in un bacio lungo, intenso e peccaminoso.
Come se qualcosa di proibito, ma anche terribilmente appagante, aleggiasse in quel luogo.
“Invece presto ripartirete...” disse l'uomo in un sussurro, con le labbra che, lasciata la bocca della falsa Symoin, presero a sfiorarle con lussuria ogni parte del volto “... infatti finalmente è apparso il segno che stavamo attendendo da tempo, mia cara...”
Guisgard
01-09-2014, 02.36.44
Quella musica, fatta di note mutevoli e sfuggenti, malinconiche ed inquiete, ingentiliva il ponte della Santa Caterina, sospeso tra il silenzio della notte ed il leggero tintinnio che si percepiva giungere dalla sala macchine.
Poi il piede di Clio improvvisamente urtò qualcosa e a quel rumore la musica cessò di colpo.
“Vedo che avete ripreso conoscenza...” disse l'austera figura, senza però voltarsi verso Clio “... sono lieto dunque che il medico di bordo si sia sbagliando, ritenendo che con ogni probabilità vi sareste ripresa fra tre giorni almeno.” Aggiunse restando immobile a fissare l'orizzonte sterminato, mentre il freddo vento della sera scuoteva appena il suo lungo mantello e accarezzava dolcemente i suoi capelli scuri.
Ecco, brava, l'hai fatto smettere!
Non si girò nemmeno verso di me, come poteva sapere che ero io?
Beh, probabilmente gli altri dell'equipaggio non sarebbero mai venuti a disturbarlo.
"Tre giorni, addirittura?" Sorrisi, anche se lui non poteva vedermi "Evidentemente non sapeva con chi aveva a che fare..." Scherzai.
Ti sembra il caso, Clio? Non mi dà l'idea di uno che ami scherzare.
Presi un profondo respiro.
"Vi siete preso molto disturbo per me.." Dolcemente "Ve ne sono grata... Io.. Vi devo la vita, la vita del mio equipaggio... La mia nave.. non è un debito che si salda facilmente, ma se c'è qualunque cosa che possiamo fare per voi, non avete che da chiedere...".
Il pugnale.. il pugnale.
Alzai gli occhi al cielo, esasperata da me stessa.
Per gli dei, piantala, mica posso parlargliene adesso. Hai presente, le buone maniere.. no, eh..
Altea
01-09-2014, 16.20.39
Finalmente focalizzai il dipinto, egli dipingeva come se io non fossi lì a guardarlo..quando ebbe preso forma il soggetto della sua tela mi mancò quasi
l' aria..era la mia amata sorella Costanza, bella come non mai..così ritratta sembrava quasi essere divenuta una ninfa o qualcosa di spirituale.
Divenni di ghiaccio e non era dovuto alla umidità che ormai si stava impossessando del mare e della zona, visto l' imminente arrivo della stagione dalle foglie dai mille colori.
Presi la parola usando indifferenza, sempre se mi avrebbe ascoltata.."I miei saluti messere, il vostro dipinto è stupendo, con quale precisione avete dipinto la dama che ne è il soggetto..ma parlatemi di questa dama e come mai la state dipingendo visto che guardate il mare buio della notte..la avete forse incontrata in questa zona?". E mi sedetti vicino a lui tra le rocce dove solo quella lampada ci illuminava.
Guisgard
01-09-2014, 17.28.17
“Da come vi agitavate nel delirio” disse la figura a Clio “vi immaginavo meno mansueta...” sempre col volto verso l'orizzonte “... e comunque non siate così riconoscente... tutti i tesori presenti nel vostro veliero ora sono su questo vascello e lì dividerò fra i miei compagni... siamo in guerra e tutto ha un prezzo, persino la vita... dunque ritenetevi libera da ogni obbligo verso di me, visto che avete pagato profumatamente la vostra salvezza...” finalmente scosse il capo e si voltò a fissarla con i suoi enigmatici e profondi occhi azzurri, che scintillavano nel buio della notte “... e poi, oltre l'oro e i gioielli, sono lieto di vedervi in salute... sono un romantico e mi piacciono le storie d'Amore... mi sarebbe seccato allora se prima di morire non foste riuscita a rivedere il vostro amato, visto il modo con cui parlavate di lui nel delirio...” socchiuse gli occhi per un momento, accennò un vago sorriso e tornò a guardare l'orizzonte sterminato, mentre il suo vascello proseguiva tra gli scintillii delle ultime stelle di quella notte.
http://imalbum.aufeminin.com/album/D20050519/104618_6VOGNOZDCFLMRQ4OWNK63DWRMV517C_accion04apri l4_H172224_L.jpg
Guisgard
01-09-2014, 17.33.06
“Grazie a voi, milady...” disse sorridendo il pittore ad Altea, senza però smettere di dipingere “... sono lieto che questo ritratto vi piaccia... non conosco la ragazza che sto raffigurando... l'ho veduta tre notti fa, era qui che fissava il mare... mi ha dato l'idea di chi stesse aspettando qualcuno tornare dal mare, forse il suo amato... ebbene, ella mi colpì a tal punto che ne fissai i tratti nella mia mente ed ora a memoria la ritraggo sulla mia tela...”
Altea
01-09-2014, 17.43.52
A quelle parole trasalii...tre sere fa..aspettava qualcuno che arrivasse dal mare forse il suo amato..egli disse.
Mi venne un dubbio forte..Velv..lei si era innamorata di lui e poi..era strano come Velv e Tommaso avessero preso la scomparsa di Costanza con totale indifferenza..andavano a prendere Yolanda ma a loro non interessava di Costanza..anzi al ritorno entrambi erano convinti essa fosse tornata a corte.
Non potevo andarmene da Baias senza aver risolto questo mistero..magari Costanza amava qualcuno e mai me ne parlò e la avrei lasciata libera ma non potevo andarmene cosi..e poi potevano tornarsene soli a corte..dopo aver visto il volto sfigurato di quella povera ragazza nell' isola di Bivar e altri morti avevo capito che molte cose mi differenziavano da Velv..lui era abituato a risolvere tutto con la violenza..i nostri ideali erano diversi..pensavo fosse cambiato ma non potevo sposare un uomo di cui non approvavo molte cose, sarei rimasta infelice per sempre.
Sospirai..se fossi nata uomo ora avrei un lavoro per il Duca ma ero una donna e soprattutto una dama della corte del Duca..cosa mi rimaneva? Diventare moglie..impossibile, non sentivo di amare nessuno e poi sapevo dove andavano a parare mio padre e mio nonno..e quindi? Appena tornata a Palazzo mi sarei proposta come dama di compagnia..scossi il capo..già..la corona nel dipinto.
"Vi ringrazio per le informazioni..siete stato gentile e ora vi dirò..quella è mia sorella..la duchessa Costanza de Bastian..non la trovo da giorni, è scomparsa, voi sapreste come aiutarmi? Dove stava guardando..dove si trovava?"
elisabeth
01-09-2014, 17.46.51
Fui avvolta dal suo mistero......che mistero non era....era piena conoscenza dei nostri desideri, nati dall' anima e mai rifiutati.........assaporai quel bacio come fosse il preludio ad un grande delirio.......ero immersa in lui ....ed Elisabeth era rilegata in un posto dove godeva appieno di quello che avveniva....ma non ne toccava neanche un lembo....la sua anima era sospesa.........".....Avete avuto il segno che attendavate ?.........e dovrò ancora una volta allontanarmi da voi....volete ......punirmi......ma ho in serbo una sorpresa...una grande sorpresa....ditemi allora...cosa mi attende..."
Guisgard
01-09-2014, 17.57.52
“Oh, sono dispiaciuto per vostra sorella, milady...” disse il pittore ad Altea, smettendo all'improvviso di dipingere “... purtroppo non credo di potervi aiutare... l'ho veduta solo quella notte, poi nulla più... ho anche pensato di cercarla in paese, per chiederle di farmi da modella, ma non sono riuscito ad avere sue notizie...”
In quel momento qualcuno chiamò Altea dalla scogliera.
Era Velv, venuto a cercarla.
Guisgard
01-09-2014, 18.02.15
L'uomo sorrise ad Elisabeth.
“Allontanarmi da me...” disse “... assolutamente no... non potrei e non vorrei... amo il vostro corpo e ammiro le vostre capacità... per questo so che voi siete l'unica per realizzare ciò che il segno mi ha indicato... ma ditemi prima della vostra sorpresa...” fissandola incuriosito.
Sorrisi.
"Beh, il denaro è il modo più semplice per pagare un debito, se le ricchezze dell'Hydra vi bastano, allora ho fatto un ottimo affare... Sarò libera di riprendere la mia nave e la mia ciurma, dunque?" risi appena "Il mio amato, dite?" trattenendo il fiato quando si girò, per un breve momento, e mi ritrovai immersa in quegli occhi così azzurri e intens, nonostante il buio della notte.
Il cuore iniziò ad accelerare.
Non essere assurda... Ti suggestioni, dai retta a me...
"Oh, temo di dovervi deludere, non c'è nessuna storia d'amore.. non c'è mai stata.." lasciando che anche il mio sguardo si perdesse lontano "Potrei avere amato qualcuno, un tempo.. anche se non l'ha mai saputo.. ma è passato talmente tanto tempo che a volte mi chiedo se non abbia dimenticato persino il mio nome o il mio volto.." mormorai.
Smettila, Clio.. pensa a cose serie, invece di fantasticare.. domani al sole sarà tutta un'altra cosa, vedrai.. Pensa al pugnale..
Presi un profondo respiro.
"Bene, dato che non sono in debito con voi, e mi pare di capire che avete bisogno di fondi per la guerra, posso parlare liberamente di affari.." sospirai "Voi possedete qualcosa che io desidero da molti anni.. e sono disposta a pagarvela dieci, cento volte il suo valore se necessario.." sorrisi "Certo non mi portavo dietro tutte le mie ricchezze..." esitai "Un pugnale, con l'impugnatura in corno di capriolo.. se siete disposto a vendermelo, fareste un ottimo affare..".
Dovevo almeno tentare.
Altea
01-09-2014, 18.14.05
"Si..lei è bellissima, è semplice ma di grande fascino..io vicino mi sento sminuita" sorrisi lievemente "ma sono fiera di lei..non gelosa."
Pensai alle parole del pittore.."Nessuno l' ha vista in paese? Strano..era conosciuta, noi abbiamo un palazzo laggiù...anzi se doveste sapere qualcosa potreste lasciare li delle informazioni al mio servitore? Io rimarrò pure domani..non posso andarmene senza sapere cosa è successo a mia sorella".
Qualcuno arrivò dalla scogliera..era Velv..mi chiamava, mi voltai verso il pittore e dissi.."Non dite mi avete vista..a quel ragazzo..gentilmente".
Mi alzai e scappai verso il palazzo, riuscivo a malapena a vedere dove mettevo i piedi dalla luce che emanava qualche casupola di pescatori finchè arrivai di fronte al palazzo e chiamai Tommaso, dovevo avvisare l'ammiragliato, forse loro la avevano trovata.
Guisgard
01-09-2014, 18.27.08
“Non siete prigioniera...” disse la figura a Clio, sempre fissa a guardare l'orizzonte ormai prossimo ad accogliere l'alba “... ci sono già troppe prigioni in questo ducato, per questo sono fuggito via...” restò un attimo in silenzio “... un pugnale, dite?” Mormorò all'improvviso. “Dubito che possiate acquistare ciò che si trova su questo vascello... neanche per il vostro più grande tesoro, nonostante siate molto bella...” lasciò che il vento sfiorasse i suoi capelli e gonfiasse il suo mantello “... quel pugnale” continuò “l'ho lasciato lì per voi... siete stata portata su una nave con a bordo solo uomini, vi sono stati tolti i vestiti e messa indosso quella veste leggera... e visto che amate così tanto le armi mi sembrava giusto rassicurarvi lasciandovene una accanto al letto... perchè quel pugnale è così importante per voi?” Chiese, mentre tra i primi bagliori del cielo cominciò a vedersi la bandiera del suo vascello che sventolava malinconica dall'albero maestro.
http://mr.comingsoon.it/imgdb/PrimoPiano/28781_fb.jpg
elisabeth
01-09-2014, 18.45.26
Sorrisi....all'uomo.......e fissando i miei occhi nei suoi......." Ditemi mio signore......e' nel mio corpo che mi riconoscete o forse e' guardando nel profondo dei miei occhi ?........"...ero così vicina che il suo profumo invase la mia mente ed io sentii Elisabeth urlare nel limbo in cui l'avevo confinata........" Fantastico vero ?......due donne perfettamente uguali...
con conoscenze diverse.........la sua anima per ora e' mia........nella stanza degli ospiti ci sono due uomini......Pileo....saggio..l'ama da sempre ma non lo ha mai potuto confessare la protegerebbe con la vita e Nettuno....giovane e possente......ma il poverino non ricorda nulla salvato dalla donna credo che l'aiuterebbe solo per gratitudine.......anche se l'Amore.....ci rende partecipe di grandi prodigi......" ....gli accarezzai il volto ......" Sacerdotessa della Dea Diana......pura come acqua di fonte.....".....
Guisgard
01-09-2014, 19.00.30
Altea lasciò il pittore, seminò Velv che la cercava e per una stradina secondaria tornò al suo palazzo.
Ormai albeggiava.
Chiamò Tommaso e questi uscì poco dopo in cortile.
“Altea...” disse vedendola “... ma dov'eri finita? Perchè sei uscita senza dire nulla? E' venuto il capitano Velv ed ora è fuori a cercarti.”
Risi appena, ma il cuore batteva sempre più forte.
"Oh, davvero? E pensare che non l'ho preso perché non mi sembrava cortese rubare a chi mi aveva salvato.." risi appena "Beh, a dir la verità credevo di essere all'altro mondo.." sorrisi "Beh, siete molto premuroso, ma io vivo su una nave di soli uomini.. certo, non vado in giro conciata in questa maniera orrenda, ma cambia poco.." alzai le spalle "Il mio maestro mi ha insegnato a non aver bisogno di un arma, pratico il pancrazio da quando ero bambina, da quando ho iniziato a tirare di spada.. e devo dire che mi ha salvato la vita più di una volta..".
Poi mi bloccai.
"Visto che amo così tanto le armi?" ripetei, cambiando totalmente tono "Mi conoscete bene, dunque..".
Ti ho detto di piantarla..
Presi un profondo respiro.
"Ad ogni modo, quel pugnale è importante per me.. non sono sempre stata un pirata... ma avete ragione, ho sempre amato le armi.. ero l'apprendista di un maestro d'armi, ma poi lui si è ammalato, e io mi sono ritrovata a lavorare nelle cucine per riuscire a curarlo.. quel pugnale l'ho sognato per anni, ogni settimana mettevo da parte un po' del mio salario per comprarlo.. era uno scopo, il segno che un giorno la mia vita sarebbe cambiata... mi mancava solo un mese quando fui costretta a scappare.. quel pugnale rappresenta tanto per me, tutto quello a cui ho dovuto rinunciare, la vita che mi sono lasciata alle spalle, le persone a cui non ho detto addio.." sentii la voce tremare "Poi la vita è strana, e vivendo da pirata ho fatto fortuna, ma nessun pugnale con l'impugnatura intarsiata in madreperla valeva quel semplice corno, così come nessuna ricchezza poteva colmare il vuoto di quello che avevo lasciato dietro di me.." mormorai piano, quasi parlassi a me stessa "Il panorama più bello non valeva quello dall'altura ai margini del bosco dove mi allenavo, il mare più intenso.." abbassai lo sguardo e sussurrai quasi "non valeva i suoi occhi..".
Chiusi gli occhi per un istante.
Perché stavo dicendo tutte quelle cose? Io non parlavo in quel modo.
"Beh.." ripresi, parlando normalmente "Non potrò mai tornare indietro, e forse non sarebbe giusto, spero sempre che le persone che amavo stiano vivendo felicemente anche senza di me, ma ritrovare quel pugnale, era come portarmi dietro un pezzettino di quella vita.. che allora detestavo, tra l'altro.." sorrisi "L'ho cercato in ogni bottino.. senza mai trovarlo..".
Sospirai, per poi tornare a sorridere.
"Dunque, per concludere.. vorrà dire che mi sentirò molto in pericolo con questa sottoveste su una nave di soli uomini.." con enfasi, come fossi terrorizzata "E mi sentirò molto più tranquilla tenendo quel pungale con me.." risi.
Altea
01-09-2014, 19.06.41
"Ero a fare un giro panoramico..." dissi a Tommaso a braccia conserte "e vorrei mettere in chiaro che il capitano Velv può dare ordini a voi..non a me..gli ho pure spiegato non ho intenzione di sposarlo..dopo aver visto quel massacro inutile, non penso sia degno di sposarmi..anzi ha detto finchè ero sulla ammiraglia dovevo sottostare ai suoi voleri e ora non ci sto più".
Brava Altea....tenace come sempre.
Poi feci cenno a Tommaso di avvicinarsi e gli dissi di Costanza e del pittore, del quadro di lei e di dove la aveva vista..."Aspettava come il suo amato..lei è innamorata di Velv..e in paese non si è vista..dimmi tu eri all' ammiragliato la sera prima di partire..dove era Velv?E' forse uscito..?" dissi con sospetto.
Guisgard
01-09-2014, 19.13.41
“Ottimo, mia cara...” disse l'uomo ad Elisabeth, baciandole la mano “... vedete? Siete una perfetta diavolessa...” sorrise “... addirittura una sacerdotessa vergine... non temete nulla e nessuno... per questo vi adoro...” e la baciò ancora, a lungo, mentre le sue mani cominciarono a scivolare su tutto il suo corpo “... offriremo quella dona in sacrificio a qualche oscuro piano per intraprendere la nostra nuova impresa...” baciandole il volto, poi il collo “... il proibito vi rende più bella...” le sue mani allora strinsero forte le sue vesti e le strapparono via, lasciandola completamente nuda.
Un attimo dopo Elisabeth si ritrovò immersa in una vasca di marmo, colma d'acqua tiepida e petali di fiori sconosciuti, con due ancelle che versavano essenze e sali in quel bagno.
Guisgard
01-09-2014, 19.23.56
“Sei sempre la solita...” disse Tommaso ad Altea “... quando ammansirai questo tuo caratterino?” Scuotendo il capo. “Per tua informazione il capitano Velv era con me la sera prima di partire. Comunque, ha scritto Sua Signoria e chiede la tua compagnia a corte. Velv è diretto a Capomazda ed era passato per portarti con sé. Quanto a Costanza, tranquilla, la cercherò io. Sarà da qualche parte per le stradine di Baias. Rufus...” chiamando il servitore “... fa avvertire il capitano Velv, dicendogli che lady Altea è tornata.”
Altea
01-09-2014, 19.30.27
"Mai, non mi ammansirò mai..mi dovrete sopportare cosi fino alla fine dei miei giorni..e spero saranno tanti..il Duca ha scritto chiedendo di me? Che sarà successo..non sa se mettere la ricotta o la crema pasticcera nella sfogliata?" e risi ironica.."Eh si.." mi feci poi seria "quando il Duca Dominus chiama..Altea deve rispondere..anche se per me sarà insopportabile fare un viaggio sola con Velv ma resisterò..mi raccomando di Costanza".
Andai nella mia camera, mi sistemai i capelli e la veste..ero pronta..scesi e trovai la carrozza e salii...si tornava a Corte.
Guisgard
01-09-2014, 19.30.41
“Vi ho ascoltata mentre eravate senza conoscenza, nel delirio...” disse la figura a Clio “... e da quanto ho compreso quel pugnale per voi è davvero importante... più di quanto non diciate...” il Sole era ormai sorto e quella figura apparve davanti alla ragazza avvolta nel suo nero mantello e contornata di luce, col viso sempre volto verso l'orizzonte “... e sia, vi propongo un patto... vi lascerò quel pugnale e voi in cambio, se vorranno, prenderete i miei compagni come membri del vostro equipaggio... sono uomini leali e non troverete altri al loro livello... naturalmente saremo noi a far riparare la vostra nave... accettate?”
Guisgard
01-09-2014, 19.51.42
Altea scese in cortile e trovò la carrozza ad attenderla.
Vi era anche Velv.
“Mi chiedo” disse lui, aiutandola a salire “quando la smetterai di avere questi colpi di testa. Sai che è pericoloso uscire da sola in questi luoghi? Ci sono pirati e negrieri ovunque. O forse vuoi svanire come già fatto da tua sorella?”
La carrozza partì ed il viaggio cominciò.
“Ho intenzione di chiedere la tua mano al duca e poi a tuo padre.” Fissandola Velv. “Voglio che tu sia mia moglie, Altea.”
Altea
01-09-2014, 20.06.14
Salii sulla carrozza..."Mi sembra pure le Stelle Nere di Nantos sono pericolose, non solo i negrieri e pirati..a me non hanno fatto nulla..hai pure il coraggio di parlare di mia sorella..sappi l'hanno vista sulla costiera tre sere fa e aspettava qualcuno..non ti permettere di giudicarla..vedo la cosa non ti interessa, che sia svanita..anzi se te lo chiedesse mio padre di cercarla per la tua gloria lo faresti, come hai fatto con Yolanda".
Ma alle ultime parole di Velv mi adirai veramente dentro di me ma cercai di stare calma.."Non ho intenzione di sposarti..purtroppo pensavo fossi cambiato, abbiamo idee discordanti e il tuo modo di fare non lo tollerò come la tua politica..so che una moglie deve essere accondiscendente ma preferisco rimanere sola piuttosto con un marito accanto che non amo..questo manca tra noi..Amore..lo capisci? Poi..non so se mio padre e mio nonno ti daranno la mia mano..quindi ti stai facendo un viaggio inutile"...basta vada dal nonno e farò uscire quell' atto notarile stipulato appena sono nata..quello sarà la mia salvezza.
Corrucciai la fronte.
Non mi piaceva affatto sapere che mi avesse guardato e ascoltato mentre ero incosciente.
Ma mi aveva salvato la vita, e non potevo dir niente.
"Naturalmente..." Annuii "Ma devo dire che mi sembra un patto molto vantaggioso solo per me... Perché voi dovreste privarvi dei vostri compagni?".
Guisgard
01-09-2014, 20.40.27
A quelle parole di Altea, Velv si incupì.
“Sta bene...” disse piano, fissando dal finestrino la strada “... se non provi Amore è inutile star qui a discutere... non ho certo intenzione di costringerti... per quanto mi riguarda sei liberissima di fare come credi... ne trovo tante come te...” aggiunse con disprezzo.
Il viaggio proseguì e Velv non proferì più parola.
Diede poi ordine al cocchiere di non fermarsi e di tirare dritto, nonostante i cavalli dovessero riposare.
Alla fine uno dei cavalli però si azzoppò e la carrozza dovette fermarsi in una locanda per prenderne un altro.
“Scendiamo...” fece Velv “... tanto vale ora sedersi e mangiare qualcosa...”
Guisgard
01-09-2014, 20.46.26
“Perchè dove devo andare e ciò che devo fare” disse la figura a Clio “è una cosa per me solo. Ho già chiesto troppo a questi uomini.”
In quel momento la vedetta gridò qualcosa:
“Isola all'orizzonte!”
“Bene.” Fece la figura. “Siamo giunti a destinazione. Vi lascio riposare... devo dare gli ordini per l'ancoraggio.” Si voltò di nuovo a fissarla, ma solo per un istante.
Un leggero inchino col capo ed andò via, sempre avvolto in quel suo mantello nero come la notte.
Sul ponte allora si cominciarono ad udire le voci dei vari uomini dell'equipaggio.
E all'orizzonte apparve un'isola su cui sorgeva un maestoso castello.
http://www.fotografieitalia.it/foto/3296/3296-10-35-57-6094.jpg
Altea
01-09-2014, 20.50.12
Le sue ultime parole..ne trovo tante come te..e quel viso disprezzante dissero tutto.."Certo..hai tante donne che fanno la fila per sposarti..pure Costanza si era innamorata di te lo sai? Tu...non hai dimostrato Amore per me..un tempo forse..ma le cose cambiano..io ti auguro anzi di trovare una migliore di me".
Rimanemmo in silenzio per tutto il tempo, Velv ordinò di continuare..ora aveva fretta di portarmi a Palazzo..finchè uno dei cavalli si azzoppò.."Bene..Tommaso mi ha detto aveva scritto il Duca Dominus e urgeva la mia presenza a Corte..cerchiamo di fare in fretta..se il Duca mi ha mandato a chiamare deve essere importante, quindi fai cambiare il cavallo e va bene..mangiamo qualcosa..anche se non ho molta fame".
Entrammo nella locanda e ci sedemmo in un tavolo e tamburellavo le dita nervosamente nel tavolo di legno.
"Sarà un onore averli con me, se vorranno..." Sorrisi.
Riuscii a vederlo solo un istante e poi andò via.
Mi sentivo terribilmente inutile, ma ancora un po' di pazienza e sarei stata tra il mio equipaggio, sulla mia nave.
Tornai nella cabina dove mi ero svegliata, e corsi a prendere il pugnale.
Non gli avevo chiesto come ne fosse entrato in possesso.
Ma magari nemmeno lo ricordava.
Mi sdraiai sul comodo letto, sfiorando leggermente il pugnale in ogni sua parte, studiando ogni dettaglio.
Era mio.
Il cuore batteva forte, sempre di più.
Eppure qualcosa mi distraeva.
Quegli occhi, così intensi, facevano capolino tra i miei pensieri senza che me ne accorgessi.
Ma poi distolsi lo sguardo, quasi li avessi davanti, e mi tornò in mente il suo sorriso, quel guizzo vivace nello sguardo intenso.
Prima il pugnale, poi l'ocarina, poi quegli occhi azzurri.
Decisamente quella nave volante sembrava conoscere tutti i miei segreti, quasi volesse scavare tra i miei ricordi.
Sull'Hydra avrei potuto continuare ad essere me stessa.
Guisgard
02-09-2014, 02.42.44
Altea e Velv si sedettero ad uno dei tavoli di quella locanda ed ordinarono da mangiare e bere.
“Dai...” disse Velv, per poi cercare la sua mano “... possibile che io e te si finisca sempre per litigare?” Sorrise appena. “Vuoi davvero lasciarti scappare il miglior partito del ducato?” Facendole l'occhiolino. “Dove trovi un altro come me che sa sopportare il tuo caratteraccio?” Rise. “Appena finito ripartiremo...” facendosi serio “... Sua Signoria ha chiesto di te, sei la sua pupilla e vuole saperti presto a corte, Altea. Inoltre ti prometto che ti aiuterò a cercare tua sorella costanza.”
Guisgard
02-09-2014, 03.08.54
Clio tornò nella sua cabina e qui trovò ancora quel pugnale per lei così prezioso.
E restò a guardarlo e a sfiorarlo, in balia di ricordi ed inquietudini.
Fino a quando poi le voci sul vascello si fecero più fitte.
Avevano ormai raggiunto l'isola.
Con un'incredibile manovra, il veliero volante trainò l'Hydra fin dentro il piccolo porto, per poi mollare le cime con cui l'aveva rimorchiata e raggiungere la parte più alta del castello che dominava l'intera isola.
Qui atterrò in un molo costruito dall'altra parte del castello, dove i muri a scarpa scendevano a picco fin sugli scogli.
Le vele furono piegate e le ancora calate, fino a stabilizzare la poderosa macchina volante.
Di nuovo si udirono delle voci.
Stavolta in numero maggiore e alcune dagli accenti incomprensibili.
Poi qualcuno bussò alla porta della cabina di Clio.
Cercai di distrarmi da ricordi e inquietudini ascoltando la vita intorno a me.
Dovevamo essere arrivati, perché sentivo una moltitudine di idiomi tra quelle voci.
Sorrisi, spinta dalla curiosità, pronta ad alzarmi, per vedere quell'isola.
Ma proprio in quel momento qualcuno bussò.
"Arrivo.." esclamai, saltando giù dal letto.
Senza separarmi dal pugnale, aprii la porta con un sorriso.
Altea
02-09-2014, 15.44.39
Tolsi la mano dalla sua in modo brusco..."Sei sicuro di essere il migliore partito del Ducato? Cosa sai tu a chi mio padre mi aveva già dato come promessa?" scossi il capo "se tu solo sapessi..già il mio caratteraccio, Velv, ma mi hanno fatta diventare così" e alzai il volto dal piatto guardandolo "Mi vogliono così..per questo mi mandano dal Duca..sono divisa tra i pensieri e le decisioni degli uomini del mio Casato e di una persona che fu molto influente...e quelle di mia madre che pensa non avverrà mai, vivo una vita sospesa tra due fronti".
Posai la forchetta e allontanai il piatto sorridendo.."E devo abituarmi..e chiedere ogni giorno..come sta il Duca oggi? Di che umore è per allievare quel cupo carattere mutevole che contraddistingue i Taddei..mi hanno insegnato come intrattenere le persone a tavola del Duca e tu stesso mi hai trovato li..perchè dovrebbe essere il mio compito..tutto per un destino già definito non da me ..ma tu non puoi sapere e nemmeno devi sapere..comunque ti do ragione, sono la prediletta del Duca Dominus" e risi a quel pensiero.
Non doveva sapere nulla di ciò che avevano deciso per me, soprattutto del fatto mio nonno e mio padre fumentavano continuando il lavoro di Taddeo l' Austero a Sygma per poter spodestare l' attuale Duca..a volte mi immaginavo come sarebbe stato quel ragazzo..mio nonno mi aveva ben convinta ad essere dalla sua parte ma di portare rispetto per il Duca Dominus e così facevo..tra una vita sospesa...a volte volevo fuggire, forse come aveva fatto Costanza.
Vidi il viso di Velv farsi serio ma non per ciò che gli avevo detto.."Sua Signoria vuole sapermi a corte? E perchè mai..che pericolo potrei rischiare..oppure è successo qualcosa di grave, lo sai tu?" chiesi preoccupata.
Guisgard
02-09-2014, 17.46.32
Clio prese il pugnale ed aprì la porta, trovando sulla soglia Irko.
“Siamo giunti a destinazione, milady.” Disse. “Potete lasciare questo vascello e rivedere i vostri uomini anche ora se vi va.”
Sul ponte c'era un'allegra confusione.
Alcuni membri dell'equipaggio erano tutti presi dalle ultime manovre, mentre altri erano già scesi a terra per cominciare a scaricare la merce dal vascello.
L'imponente castello di granito sembrava dominare ogni cosa dalla sua maestosa forma, con le sue alte torri che parevano i pilastri di un Cielo quasi prossimo a toccare la Terra.
L'ultimo dell'equipaggio a scendere a terra fu proprio il capitano, subito raggiunto e contornato da una gran quantità di bambini.
Bambini che si rivolgevano a lui in modo curioso, chiamandolo non capitano, ma diversamente.
“Milord! Milord!” Correndo verso di lui una bambina. “Siete tornato! Spero abbiate mantenuto la promessa...” era una bambina cieca.
“Certo...” accarezzandola lui “... volevi che rubassi un po' di mare per poi portarlo a te...”
“Si...” annuì la piccola.
“Ecco...” dandole in mano una grossa conchiglia “... portala all'orecchio... e ascolta...”
“Il mare!” Esclamò lei. “C'è il mare dentro!”
L'uomo sorrise.
“Milord e a noi?” Chiesero gli altri bambini.
“Andate da Irko...” fece lui “... ha un dono per ognuno di voi.”
“Si!” Esultarono i piccoli, correndo poi verso il vascello.
“Piano, bambini.” Si raccomandò la suora che li accompagnava. “Senza correre.”
Il capitano invece attraversò il piccolo ponticello di legno, tra la laboriosa confusione di quel luogo, fino a raggiungere una piccola osteria.
Guisgard
02-09-2014, 17.51.08
“Immagino” disse Velv ad Altea, pulendosi con un tovagliolo “che Sua Signoria ti voglia a corte perchè ama circondarsi di aristocratici. Legittimano il suo potere agli occhi della Chiesa e del popolo.” Si alzò. “Direi di andare ora. Comunque, tu sei padrona di te stessa e nessuno può importi di vivere una vita non tua, Altea. Rammentalo sempre.”
Tornarono alla carrozza e ripresero il viaggio.
Alcune ore dopo giunsero finalmente nella capitale ducale.
Capomazda appariva viva e gioiosa, animata da suoni e colori, immersa nel verde di una campagna secolare e screziata dai meravigliosi colori di questo fresco inizio di Settembre.
Sorrisi ad Irko.
"Oh, meravigioso.." seguendolo sul ponte, e poi a terra.
Osservai divertita la scena dei bambini.
Seguii poi con lo sguardo il capitano sparire dietro la porta dell'osteria.
Che uomo strano e misterioso era quello.
Sì, decisamente, pensai con un sorriso.
Lanciai un'occhiata divertita a Irko assalito da quei bambini, e mi diressi a passo svelto sull'Hydra.
Prima di tutto dovevo mettermi qualcosa di decente addosso, poi c'era da valutare il danno alla nave e capire chi ce l'aveva fatta e chi no.
Ma soprattutto, bramavo di rivedere il mio equipaggio.
Guisgard
02-09-2014, 18.03.33
Clio raggiunse l'Hydra e vi salì subito a bordo, naturalmente per la felicità dei suoi uomini.
Ovviamente nel vederla così abbigliata lo stupore e la meraviglia non mancarono sui loro volti.
“Capitano...” disse Yanos avvicinandosi a lei “... siamo tutti felici di rivedervi. Fortunatamente non vi è accaduto nulla. Purtroppo non tutti sono stati fortunati come voi...” chinando il capo “... tre dei nostri... Flen, Amat e Durait...” guardò verso il castello “... sono finiti in mare con voi, ma quel misterioso vascello volante ha pensato bene di salvare solo voi...”
“Cosa potevano fare?” Intervenne Vivan. “E' stato già un miracolo riuscire a salvare il capitano.”
Yanos non replicò.
“Capitano...” arrivando Samoa “... i danni alla nave... sono abbastanza seri, ma in una settimana con un discreto numero di uomini a disposizione e le risorse giuste si ci può riuscire a ripararli.”
“Quali risorse?” Fece Yanos. “Tutto il nostro oro è stato preso dagli uomini del vascello. Ora cos'altro vogliono? Perchè ci hanno portati qui?”
“Forse per condurci in un luogo sicuro...” rispose Vivan.
“Forse...” mormorò Samoa.
Altea
02-09-2014, 18.06.04
Annuii alle parole di Velv sulla legittimità del Duca...e rimasi pensierosa sulla libertà della mia persona.
Il viaggio riprese e ben presto raggiungemmo Capomazda, era sempre un piacere tornare, la sua vivacità mi mise di buon umore, ormai pure qui l' autunno sembrava alle porte e l' aria era diventata più fresca e frizzante.
Raggiungemmo il Palazzo Ducale e scendemmo dalla carrozza.."Velv, sarà meglio vada dal Duca, sono curiosa di sapere le ultime novità, non preoccuparti..non dirò nulla della avventura avuta sulla ammiraglia, anche se penso mi chiederà di parlargli di quel vascello volante".
Mi congedai da lui e presi il corridoio verso le stanze ducali e vidi Izar.."Oh, i miei saluti al Ciambellano di Corte" e sorrisi "come sta il Duca oggi? E' allegro o cupo? Mi ha mandato a chiamare quando ero a Baias, portatemi da Sua Signoria gentilmente".
Guisgard
02-09-2014, 18.18.08
La stanza era buia, umida e maleodorante, tanto che Dominus doveva tenere un fazzoletto intriso di sali davanti al naso ed alla bocca.
“Allora...” disse infastidito “... cosa vedi?”
La vecchia megera continuò a mescolare le sue erbe, fino a quando le orbite dei suoi occhi parvero sul punto di saltare via.
“Allora?” Sempre più impaziente il duca.
“Un giglio sul trono ed una serpe arrotolata nell'Anello Ducale...” mormorò la vecchia “... la serpe tenta di stritolare il giglio e di ingoiarlo, ma resta bloccata nell'Anello Ducale... come se questo volesse frantumare quella biscia...”
“Cosa diamine vuol dire?” Fissandola Dominus.
“Che devi guardarti da un nemico.” Sentenziò la vecchia megera.
“Che nemico?”
“Presto lo scopriremo...” con un'espressione grottesca la vecchia.
Poco dopo, in un'altra parte del palazzo, Altea, entrando, incontrò Izar.
“Salute a voi, milady.” Con un inchino il Ciambellano. “Sono lieto di rivedervi a corte. Sua Signoria? Oh, egli è...”
“Felice perchè finalmente siete tornata a corte, milady!” Arrivando Dominus. “E siete mancata un bel po'!” Rise. “Ma vi perdonerò solo se mi racconterete tutto ciò che vi è accaduto laggiù a Baias!”
Altea
02-09-2014, 18.29.25
Il Ciambellano stava per rispondere quando arrivò proprio il Duca stesso e feci un vistoso inchino.."I miei saluti, sono mancata così tanto a Sua Signoria?" sorrisi ma notavo il suo viso era leggermente pallido e contratto, forse preoccupato ma cercai di rasserenarlo.
Ci incamminammo verso le sue stanze.."Mi rammarico di non avervi portato un dono da Baias, ma certo non è stato un viaggio molto allegro alla fine..anzi devo dirvi mia sorella Costanza è scomparsa in circostanze misteriose..un pittore mi ha detto di averla vista sulla scogliera ma poi si sono perse le tracce..vorreste provvedere a farla cercare? La mia famiglia sarà afflitta dalla notizia come lo sono io, è come se mancasse un pezzo di me..e poi..ho visto il veliero volante..si, il vostro o nostro nemico".
Sorrisi, felice di essere di nuovo tra la mia ciurma.
Ascoltai il discorso di Yanos, e chinai il capo quando nominò i tre che avevamo perduto, e annuii quando accennò alle riparazioni da fare.
"Non so ancora perché ci abbiano salvato, o perché si siano presi la briga di farmi salire sulla loro nave... ma, per come la vedo io, pagare la vita di voi tutti e della nave con oro e gioielli è un ottimo affare.. vi informo che avremo sia la manodopera che i fondi per riparare la nave, ho fatto un patto col capitano di quella nave volante.. penseranno loro alle riparazioni, ma noi dovremo accogliere tra noi i membri dell'equipaggio che vorranno seguirci.." alzai le spalle "Credo che il capitano si stia imbarcando in qualche impresa suicida e non voglia portarli con sé.. ad ogni modo, sono bravi marinai, gioviali e volenterosi, sono sicurissima che andrete d'accordo... il capitano è strano, ve lo concedo, ma i suoi marinai non sono poi tanto dissimili da noi.." li squadrai attentamente "Siate gentili, intesi?".
Sospirai "E ora fatemi andare a mettere qualcosa di decente addosso, così vi leverete quell'espressione dalla faccia, voialtri.." risi appena "Poi cerchiamo qualcosa da mangiare e vediamo di capirci qualcosa di questa storia assurda..".
Salutai, e rientrai nella mia cabina, dove potei finalmente togliermi quel vestito leggero e indossare i miei abiti.
Sclesi un completo orientale, bottino di una nave mercantile assalita mesi prima. Fermai il mio pugnale alla cintura, in un fodero rudimentale, ed uscii di nuovo sul ponte tra i miei uomini.
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Guisgard
02-09-2014, 19.07.52
“Lady Costanza...” disse arrestandosi di colpo Dominus “... scomparsa? Ma com'è stato possibile?” Stupito e contrariato. “Le mie terre dunque non sono così sicure da permettere ad una nobildonna di poter passeggiare indisturbata!” Suonò un campanellino. “E' inammissibile ed io non lo accetto!”
Arrivò Izar.
“Sua Signoria ha chiamato?” Chiese.
“Si.” Annuì il duca. “Pare sia scomparsa lady Costanza. Voglio che siano subito organizzate le ricerche.”
“Milord...” fece Izar “... col dovuto rispetto... ma siamo certi che lady Costanza sia sparita? Intendo dire... magari si è allontanata di sua volontà... chissà, forse non da sola...” fissando Altea.
“State dicendo che potrebbe esserci sotto una fuga d'amore?” Guardandolo il duca.
“Si, forse, milord.” Annuì il Ciambellano.
Guisgard
02-09-2014, 19.16.40
Clio ritornò sul ponte con un vestito più adatto, sebbene meno intrigante, al suo ruolo di capitano.
Ma subito si avvicinò a lei Yanos, seguito da Samoa qualche passo più indietro.
“Capitano...” disse Yanos “... con tutto il rispetto, non pensate che sia rischioso prendere a bordo gente di cui non sappiamo nulla? Voglio dire... e se fossero doppiogiochisti?”
Samoa invece sembrava più interessato al misterioso capitano del vascello.
“Che uomo è il capitano di quel vascello, capitano?” Chiese a Clio. “Come ha trovato una simile macchina volante?”
Intanto, intorno a loro, nel piccolo porto di quell'isola vi era un vivace e costante via vai, formato da ogni genere di individui.
Molti parlavano Capomazdese, ma altri vari dialetti ed idiomi stranieri.
Altea
02-09-2014, 19.20.25
Il Duca Dominus subito fece chiamare il Ciambellano..era adirato..subito pensò a qualcosa di pericoloso a Capomazda.
Rimasi stupita dalla sicurezza delle parole del Ciambellano e guardai il Duca..."A dire il vero, Duca Dominus, quel pittore mi disse sembrava proprio stesse aspettando qualcuno...ma come fate voi a sapere cosa sia successo messer Izzar? Lo supponete o avete delle certezze, se è così raccontatemi gentilmente..sono davvero in pena per lei".
Guisgard
02-09-2014, 19.38.43
“Conosco un po' le donne.” Disse il Ciambellano ad Altea.
“A me non interessa.” Fece il duca. “Fate cercare lady Costanza. Anche se fosse fuggita per amore. Dopotutto occorre il mio permesso per sposarsi qui a corte.”
“Si, milord.”
“Ecco...” Dominus ad Altea appena restarono di nuovo da soli “... ora sarete più tranquilla. Vedrete che la troveremo presto.” Sorrise. “Ma prima dicevate una cosa... ah, si... davvero avete visto quel vascello volante? Sono affascinato... raccontatemi tutto...”
Altea
02-09-2014, 19.54.23
Il ciambellano di corte non conosceva affatto le donne..ma poi trasalii a quella frase profetica del Duca ....occorre il mio permesso per sposarsi qui a corte.
"Il vascello volante?" dissi sedendomi sulla solita poltrona "non sapete nulla? Ha affondato due delle vostre navi, io mi trovavo sulla ammiraglia e per poco non stava sprofondando sopra di noi..se fosse stato così non sarei qui ora. Quel vascello..vola..ma è pure un veliero normale e solca le acque del mare, io direi di non sottovalutarlo..non sono mai riuscita a vedere chi vi fosse a bordo, più volte ho provato a guardare col cannocchiale sul ponte, sul posto di comando..ma nulla..poi è stato colpito dalle Stelle Nere di Nantos e fuggì, per poi ritornare..quindi per me è un veliero reale, costruito da una mente geniale e guidato da persone normali..niente fantasmi o fatti strani. Ho conosciuto un uomo delle Stelle di Nantos, messer Musain, egli lo ha definito..il Giglio Nero...e ha letto attraverso delle foglie di the...che tornerà" e provai un brivido.
"Beh, non abbiamo scelta, volete riparare la nave o no? Se proprio vi fa stare più tranquilli potete tenerli d'occhio.. Ma non vedo cosa potrebbe succedere, doppiogiochisti per chi? Credete che possano lavorare per la marina? Andiamo! abbiamo preso con noi quei naufraghi, no? e sono ottimi marinai. Anzi, siamo anche troppi, contando quelli di Barbaleone.. A proposto, dov'è? non l'ho ancora visto..." Guardandomi intorno.
"Il capitano..." Scossi la testa cercando le parole "È un tipo molto particolare, ci ho parlato quasi per caso, e deve avermi guardato in faccia giusto un paio di volte.. Credo nasconda molte cose, ma non sembra un problema, almeno, non per noi.. so solo che non è un lupo di mare, ma è stato costretto a scappare.. Diciamo che non sono amici dell'arciduca Dominus, cosa che abbiamo in comune con loro.." Sorrisi.
"Ha detto qualcosa come, siamo in guerra, o qualcosa del genere, e noi non siamo i suoi nemici, ha preso i soldi perché gli servono fondi, potete biasimarlo? Noi avremmo fatto lo stesso, o peggio.. C'è un solo modo per saperne di più, ed è raggiungere gli altri a terra. Lasciamo qualcuno di guardia, ma tanto non c'è niente da rubare.. C'è un osteria, saranno sicuramente tutti là.." Mi fermai, per poi guardare i due uomini "Rammentate, che senza di loro saremmo sul fondo del mare ora.. Andiamo..".
Guisgard
02-09-2014, 20.24.50
A quelle parole di Altea il duca trasalì.
“Davvero inquietante...” disse “... e affascinante...” restò pensieroso “... allora chi mai può guidarlo? Chi ci odia a tal punto da usare una simile arma contro di noi?” Scosse il capo. “Voi dite che sono uomini normali, eppure... eppure io credo siano spettri o peggio, demoni...” annuì “... o più probabilmente solo dei poveri pazzi...”
“O forse” all'improvviso una voce “qualche dannato tornato dall'Inferno.” Aggiunse Musain.
L'uomo si inchinò al duca insieme a Burmid che lo affiancava.
“I miei omaggi, milord.” Sorridendo il capo dei mercenari.
“Milord, sono gli uomini della Compagnia delle Tre Stelle di Nantos.” Accompagnandoli Izar. “Appena giunti da Baias.”
elisabeth
02-09-2014, 20.27.36
La sua passione era pari ad un tormento mai placato.......i suoi baci erano forti....come l'impeto di un fiume in piena......mi abbandonai a lui........senza pudori..........sino a quando le sue braccia.......mi strapparono le vesti..lasciandomi senza veli difronte ai suoi occhi........e vulnerabile tra le sue mani.........." Volete donare la sua verginità ad una nobile causa ?...."...persi il senso del tempo.......e la mia mente si apri'.....al profumo di fiori pagani........aprii gli occhi ...e mi ritrovai in una vasca di marmo rosa....i petali di fiori coprivano il mio corpo immerso nell'acqua.....vapori e nuvole....ricoprivano quella stanza........alcune ancelle si affaccendavano...intorno a me perchè ogni cosa fosse perfetto.......perfetto per chi.......dov'ero......non erano le mie ancelle.......ebbi paura....." Chi siete..e dove mi trovo........."........solo Armida mi aveva vista nuda e nessun'altro......." Se mi passate un telo...vorrei uscire dall'acqua e naturalmente siete dispensate....dal prendervi cura della mia persona.....sono in grado di fare da sola..."......Ma un rumore sinistro mi congelo'...il sangue....
Guisgard
02-09-2014, 20.29.56
“Sono d'accordo con voi, capitano.” Disse Vivan a Clio. “Barbaleone si è fiondato subito a terra appena sbarcati. Credo avesse la gola molto secca.” Rise.
“Io invece preferisco restare a bordo, capitano.” Fece Yanos. “Voglio cominciare a capire il genere di danno riportato. Restate con me, signor Samoa? Mi occorre il vostro parere tecnico.”
“Naturale.” Annuì Samoa.
I due allora si allontanarono, per poi scendere nella stiva.
Così, Clio, Luis, Vivas, Emas e Kengo, seguiti dal giovane Cid si prepararono a scendere a terra.
“Lor signori” all'improvviso una voce “si sono forse dimenticati di me?” Fissandoli Yolanda. “Potrei sapere cosa hanno intenzione di fare con me? Gettarmi a mare come avete fatto con la mia dama di compagnia?”
“Vi ho già spiegato” rispose Vivas “che i cadaveri non possono restare a bordo, ma vanno gettati in mare.”
Yolanda scosse il capo seccata.
Altea
02-09-2014, 20.34.45
"Io non credo siano spettri...Sua Signoria è così superstizioso?Bravi combattenti e con ottima tattica direi..geniali e ben addestrati pure".
Ma poi una voce interruppe la nostra conversazione..era proprio Musain con Burmid..era strano...ogni volta li nominavo..apparivano.
"Perchè un essere venuto dall' Inferno? Come fate a dirlo..secondo me si deve capire il motivo per cui queste persone odiano Capomazda..e soprattutto se notate fino ora hanno combattutto contro l' Ammiragliato, non si sono spinti oltre..ditemi messer Musain..chi potrebbe mai essere allora colui che pensate viene dall' Inferno?" sorrisi con un leggero inchino.
Guisgard
02-09-2014, 20.40.50
A quelle parole di Elisabeth le due ancelle restarono sorprese.
“Andate pure via...” disse qualcuno arrivando all'improvviso “... penserò io a lei...” sorridendo loro Symoin.
Le due ancelle allora andarono via.
La maga così si spogliò e rise appena ad Elisabeth.
Era come guardarsi ad uno specchio.
Le due donne erano due gocce d'acqua.
Poi Symoin si immerse nella vasca e si sedette di fronte ad Elisabeth.
“Amica mia...” fissandola “... ora sei me, impersoni la donna più spregiudicata e desiderata del mondo... e sei qui, nel castello del futuro signore della Terra... giocati bene le tue carte e la tua vita non sarà più la stessa...”
"Benissimo, ma non combinate guai.." sorrisi ai due "Manderò qualcuno a darvi il cambio tra poco...".
Seguii poi gli altri a terra.
A quella voce mi girai e scoppiai a ridere.
"Lieta di rivedervi, milady..." con un inchino "Credevo vi avessero confiscato insieme al bottino.." sorrisi "Beh, che ne dite di venire a mangiare con noi?" facendole segno di avvicinarsi "Su, non diremo a nessuno che avete familiarizzato con i pirati.." strizzandole l'occhio "Siamo di buona compagnia...".
Guisgard
02-09-2014, 21.03.43
“Gli spiriti” disse Musain ad Altea “Non usano i nostri nomi, ma segni per rappresentare le manifestazioni del mondo sottile in mezzo a noi.”
“Hihihihihihi...” ridendo Burmid “... che differenza fa poi? Se uno è tornato dall'Inferno vuol dire che è quello il suo posto e noi allora lo rimanderemo a marcire là... hihihihihihihihihih...”
Il duca però appariva inquieto.
“Io credo” continuò Burmid “che come dice milady qualcuno di molto ostile verso questo ducato usi quel vascello per attaccarvi.”
“Diceste” fissandolo Dominus “che conoscevate il suo costruttore.”
“Si, certo.” Annuì Burmid. “E' il fuggitivo che inseguiamo, tale Irko il Rosso. Uomo geniale ed esperto di mezzi e armi da guerra. Fu lui che progettò il nostro cannone. Ma Irko non ha la stoffa del capo e di certo non credo abbia motivo per odiare fino a questo punto Capomazda.”
elisabeth
02-09-2014, 21.03.55
Vidi Symoin.....era disinvolta.......e padrona di se stessa a tal punto che nonostante la somiglianza così rara tra noi due......mi sentivo completamente diversa.......fuori luogo.....si spogliò e si immerse nella vasca...eravamo una difronte all'altra...potevo immaginare di guardarmi allo specchio....ma non era cosi' potevo toccare i suoi piedi con i miei........Il Signore della Terra........" E' probabile che io sia una sprovveduta e voi invece...siate la padrona dei sensi e del piacere a livelli ancestrali.........se così fosse veramente....il Vostro Signore....di cui non ho udito l'esistenza.....perchè avrebbe bisogno di una vostra fotocopia....io sono totalmente il vostro contrario......sarei persino noiosa.........e comunque .....dovevo recarmi dalla Signora della Montagna....e non ci sono arrivata e credo che probabilmente mai ci arriverò.........Voi avete chiesto il mio aiuto e dove' il vostro..."......
Guisgard
02-09-2014, 21.22.50
Yolanda, dopo qualche titubanza annuì ed accettò l'invito di Clio.
I pirati e la dama, così, lasciarono l'Hydra e scesero a terra, fino a raggiungere l'osteria del porto.
Sulla nave, però, due figure si appartarono nella stiva, lontano da tutti gli altri.
“Cosa ne pensate di questa storia?” Chiese Yanos a Samoa.
“Non lo so.” Pensieroso questi. “Il patto tra il capitano e quelli del vascello volante mi incuriosisce... e poi l'aiuto per le riparazioni e la storia di quegli uomini arruolati con noi sull'Hydra... non lo so... ma mi chiedo... che vantaggio ne trarranno quelli del vascello volante? O magari hanno già avuto qualcosa...”
“Che volete dire?” Fissandolo Yanos.
“Beh...” mormorò Samoa “... tutti hanno visto cosa indossava il capitano stamani, no? Abiti particolari, non certo adatti a chi viene ripescato in mare... ha detto che il capitano si e no l'avrà visto in volto un paio di volte... ma mi sembrava che invece ci fosse molto da guardare, no?”
“In effetti il capitano Clio è una gran bella ragazza...” fece Yanos “... dunque voi credete che...”
“Non credo nulla.” Lo interruppe Samoa. “Ho solo detto ciò che ho visto. E che hanno visto tutti... ossia l'abito che indossava il capitano dopo aver trascorso a bordo del vascello volante tutta la notte.”
Guisgard
02-09-2014, 21.47.40
“Asseconda quel che ti chiederà il padrone del castello” disse Symoin ad Elisabeth “e vedrai che riceverai l'aiuto promesso. Io mantengo sempre le promesse. E anche lui.” Si alzò e prese due teli, con cui asciugò se stessa e poi Elisabeth. “Ora vestiti.” Indicando alcune stoffe preziose accanto alla vasca. “Lui ti sta aspettando.”
"Sono lieta che vi siate unita a noi.." sorrisi a Yolanda, mi servivano ora più che mai i soldi del riscatto, ma ormai mi importava poco.
Erano successe troppe cose.
Così entrammo e ordinammo da bere e da mangiare.
Altea
02-09-2014, 23.58.48
Rividi nel Duca Dominus lo stesso pallore e la stessa inquietudine di quando lo avevo visto prima..e Burmid la pensava come me, la cosa era alquanto misteriosa e ora volevo andare a fondo di questo strano fatto.
"Interessante...diteci messer Burmid, questo fuggitivo..Irko il Rosso..non sarebbe in grado di poter guidare tale vascello..pensate a capo vi sia qualcun altro?".
Fissai il duca.."E voi Duca Dominus..che sappiate avete nemici? Qualcuno che vorrebbe eliminarvi..o conquistare Capomazda..questo è il fatto..io penso che il fine di tutto questo sia conquistare questa terra, o sarebbero solo dei pazzi che sparano sulle navi e uccidono per il gusto di farlo" scossi il capo "non è cosi..quel veliero, stava dietro le nuvole, quelle fungevano da barriera e da li studiavano le mosse della marina capomazdese e purtroppo, devo dirvi Duca..mi è sembrata molto inferiore rispetto a un unico grande veliero".
Avevo detto a Velv non avrei detto nulla..ma non potevo mettere a repentaglio il futuro di Capomazda, l' importante non sapesse delle cannonate e di quella strage inutile sulla isola di Bivar anche perchè pure Tommaso vi era coinvolto..eppure quel vascello volante..non riuscivo a dimenticarlo, a volte istintivamente quando vedevo un banco di nuvole immaginavo di vederlo sbucare fuori..e non avrebbe avuto pietà..quando era sopra alla ammiraglia avrà mai visto vi era una donna sopra? E non avrebbe avuto pietà di farmi morire di una morte orribile per i propri scopi.
Guisgard
03-09-2014, 04.01.38
“Milady...” disse Dominus ad Altea “... io non ho nemici. Il popolo mi ama ed il re ha grande stima nel casato dei Taddei. Posso dire, in tutta coscienza, che governo questo ducato con giustizia e umanità. Se davvero da qualche parte vi sono nemici, allora essi sono mossi solo da sete di potere.”
“Irko il Rosso” fece Burmid “non ha la stoffa del capo e come detto non credo abbia motivo per odiare il governo di questo ducato.”
“Allora chi potrebbe guidare quel vascello volante?” Fissandolo Dominus. “Avete udito lady Altea, no? E' un'arma estremamente pericolosa.”
“Non lo so, milord.” Rispose Burmid. “Ma siamo qui per scoprirlo. Ci pagate per questo e noi portiamo sempre a compimento le nostre missioni.”
Guisgard
03-09-2014, 04.24.37
Il capitano del vascello volante raggiunse l'osteria e vi entrò.
“Oh, milord...” disse l'oste nel vederlo, per poi andargli subito incontro “... attendevamo con ansia il vostro ritorno.” Rise e prese una bottiglia dalla grande credenza in noce al centro della sala. “Ecco il vostro liquore dolce, milord. Questa bottiglia viene direttamente dal borgo di mio cugino. Sapete, quello di cui vi parlai e che da generazioni la sua famiglia produce questo straordinario liquore.”
“Grazie.” Con un lieve sorriso il capitano.
“Andate pure a berlo tranquillamente nella saletta accanto, milord.” Indicandogli un ambiente laterale l'oste.
“Quando arrivano i miei uomini mandateli da me.”
“Si, milord.” Annuì l'oste.
Il capitano entrò in quella stanza proprio nello stesso momento in cui Clio ed i suoi arrivarono all'osteria.
E di sfuggita lo videro chiudere quella porta dietro di sé.
I pirati allora presero posto ad uno dei tavoli e subito l'oste si avvicinò loro.
“Portateci da mangiare e da bere.” Fece Vivas.
“Si, siamo affamati.” Disse Emas.
“Per me invece basterà qualcosa di leggero e poco condito.” Yolanda all'oste. “Magari del filetto appena appena arrostito e dell'insalata con ortaggi.”
“Per Diana!” Esclamò Emas. “Vi sentite forse male per mangiare simili porcherie?”
Yolanda però non rispose nulla, limitandosi a lanciargli un'occhiata di disprezzo.
“Ah, ditemi...” tornando poi la ragazza a rivolgersi all'oste “... chi è l'uomo che è entrato nella stanza accanto? Forse un altro pirata?”
“Lui, madamigella?” Fissandola l'oste. “Oh, non è un pirata. Non lui.” Ridendo piano. “Si da il caso che quello sia il tipo di uomo che, se io fossi donna, non potrei fare a meno di innamorarmene.” Sorrise. “Eh, ma che sciocco a parlare di un altro uomo ad una bella ragazza come voi! Ora vi porterò subito la specialità del giorno, signori.” Parlando a tutti loro. “E non temete, madamigella...” tornando a guardare Yolanda “... è tutta roba fresca e buonissima che non darà noie al vostro delicato stomaco.” E andò verso le cucine.
Sorrisi, osservando Yolanda.
"Non stavi cercando un pirata tormentato e misterioso.." lanciando un'occhiata divertita alla porta dietro cui era sparito l'uomo che immaginavo fosse il misterioso capitano della nave volante, dato che l'avevo visto entrare prima in osteria "Chissà, magari potresti fare colpo.. pare sia un romantico.." sorridendo appena.
"Allora.." rivolta invece ai miei uomini "Dobbiamo capire cosa fare e dove andare una volta riparata l'Hydra.. dobbiamo rifarci delle ricchezze perse, ma considerando che siamo vivi, abbiamo l'opportunità di rifarci.. comunque, ci vorrà almeno una settimana, quindi immagino che per il momento resteremo qui.." sorrisi.
Altea
03-09-2014, 16.01.38
Ascoltavo i due parlare e riflettevo su cosa vi fosse dietro a tutto questo.
"Messer Burmid, vi devo pure ringraziare comunque..mi avete salvato la vita..se non foste arrivato in tempo col vostro vascello quando il veliero volante era sopra di noi sarei morta, il vostro colpo di mortaio ci ha salvati...almeno una volta sparate per un ovvio motivo" dissi sorridendo ironicamente.
"Sua Signoria ha la stima del Re, certo e non ho dubbi..ma non pensate qualcuno possa mirare a spodestare il vostro posto sul trono?" ...finalmente lo hai detto Altea, lo tenevo sempre segreto...e lo sapeva lui di non essere il legittimo erede ma non le Stelle Nere di Nantos forse.
"Bene, siamo nelle mani di messer Burmid, messer Musain e le altre Stelle Nere che combatteranno il Giglio Nero..e sentendovi parlare sto avendo il dubbio, visto si dice questo Irko il Rosso non è contro il Duca Dominus, che come voi lavorate a nome del Duca, quel fuggitivo operi per mano di qualcun altro che noi non conosciamo...deve essere un mercenario pure lui".
Mi alzai dalla sedia.."Bene, lascio a voi uomini decidere sul da farsi...Sua Signoria ha ancora bisogno della mia presenza o posso ritirarmi nella mia stanza? Ma non voglio vedervi preoccupato..non pensateci, anzi dovrete rifarvi di quella pastiera che stavate preparando" dissi per smorzare la cupa atmosfera si era venuta a creare.
Guisgard
03-09-2014, 17.22.07
“Chissà chi sarà...” disse Yolanda fissando la porta dietro cui il capitano del vascello volante era sparito.
Anche Cid, seduto con tutti loro, continuava a guardare verso quella porta.
Come se qualcosa vista di sfuggita avesse dato una strana sensazione al ragazzo riguardo quell'uomo.
“Beh, si...” Vivas a Clio “... prima cominceremo i lavori di riparazione, prima riprenderemo il mare e potremo rifarci con nuovi bottini.”
In quel momento però nell'osteria arrivarono alcuni uomini.
E con loro vi erano i membri del vascello volante.
“Milady...” rivolgendosi Irko a Clio “... questi uomini sono carpentieri, falegnami, maniscalchi e artigiani di ogni tipo. Conoscono il loro lavoro come pochi altri. Alcuni fra essi hanno lavorato un tempo per la Compagnia delle Flegee, mentre altri hanno persino prestato servizio al porto di Baias, agli ordini degli ufficiali della Marina Ducale. Di meglio non ne troverete.” Si voltò verso quegli uomini. “Andate al porto e cominciate a riparare il veliero pirata.”
Quelli annuirono ed uscirono dall'osteria.
L'oste raggiunse il tavolo e servì cibo e vino a Clio ed ai suoi compagni.
“Vi sta aspettando di là.” Fissando poi Irko e gli altri che erano con lui.
“Bene.” Annuì il Rosso.
E raggiunsero il loro capitano nella stanza accanto alla sala.
Guisgard
03-09-2014, 17.32.12
Dominus sorrise ad Altea e prese le sue mani.
“Milady...” disse “... chi uomo giusto non ha nemici? Non ne aveva forse il grande Alessandro di Mecedonia, che pure civilizzò il mondo antico in nome del genio greco? O Cesare, che unificò l'Europa per la fama di Roma?” Rise. “Non temete, di impostori ve ne sono tanti al mondo ma non potranno mai intaccare il nostro ducato. Su, ora ritiratevi pure. E così troverete nelle vostre stanze una certa sorpresa che ho fatto preparare per voi.”
Sorrisi a Irko, e lo presentai ai miei uomini.
"Signori, vi presento Irko, detto il rosso.. l'uomo che ha progettato il vascello volante.." sorrisi "Messer Irko, l'equipaggio dell'Hydra.." annuii poi, osservando gli uomini entrati "Perfetto, vi ringrazio.. trattatemi bene la mia bella, mi raccomando.." tornai poi a guardare i miei uomini "Due di voi vadano a dare il cambio a Yanos e Samoa, e vedete di dare una mano ai carpentieri, controllare il lavoro.. finite il piatto in fretta, e portatevi il vino.. devono pur mangiare anche loro...".
Mi versai del vino, e alzai il calice per brindare.
"Ma prima direi che è doveroso un brindisi.." sospirai "Ai nostri compagni caduti, perché il mare possa aver cura del loro riposo, e ci tengano un posto accanto a loro, quando toccherà a noi..".
Bevvi un sorso del mio ottimo vino e iniziai finalmente a mangiare.
Altea
03-09-2014, 18.07.06
Sorrisi alle parole del Duca..."Una sorpresa per me? Sono davvero curiosa e onorata di questo..vi ringrazio anticipatamente" e feci un vistoso inchino e uscii dalla porta salutando pure Burmid e Musain
Camminai per gli ampi corridoi, eppure mi mancava molto la presenza di mia sorella, passai di fronte alla porta di mio nonno e mi bloccai istintivamente, stavo per bussare.. lo avevo pensato tanto in questi giorni, avrei voluto parlare con lui e di quello successo, forse lui avrebbe potuto dare un senso a tutto questo ma poi mi allontanai e puntai dritta alle mie camere.
Aprii piano la porta e trovai Petronilla intenta a mettere a posto le mie cose.."Oh no" esclamai ridendo "sapete poi non trovo le mie cose se trovo tutto in perfetto ordine".
Ella si volse verso me e sorrideno mi abbracciò e chiesi subito di farmi vedere la sorpresa che il Duca aveva preparato per me.
Guisgard
03-09-2014, 18.37.21
“Chissà cosa diranno in quella stanza...” disse Vivas fissando la porta dell'ambiente laterale “... mah...” continuando poi a mangiare.
“Che ti importa?” Chiese Emas.
“Mi piace capire ciò che succede intorno a me.” Rispose l'altro.
“Pensa a te e camperai cent'anni!” Replicò Emas.
“Beh...” alzandosi Yolanda “... credo che una dama come me debba essere grata al suo salvatore.” Si diresse verso quella porta e bussò, per poi entrare senza attendere.
Ed entrando vide gli uomini del vascello volante intorno ad un tavolo, con il loro capitano in piedi davanti ad una finestra.
“Dunque è deciso.” Fissandoli lui. “Prenderete l'intero bottino e lo dividerete in due parti. Una sarà per voi, l'altra per gli abitanti di quest'isola.”
“Però...” fece Lainos.
“Si era deciso così sin dall'inizio.” Interrompendolo il capitano.
“Si, lo so...” annuì il marinaio “... è solo che non comprendiamo perchè ne stiamo parlando adesso.”
“Perchè il nostro cammino insieme è terminato.” Sentenziò lui.
“Come sarebbe?” Guardandolo Irko fra il clamore di tutti loro.
“Signori...” mormorò il capitano “... mi siete stati accanto più di quanto si possa chiedere ai più fedeli compagni d'avventura. E' ora giusto che io ripaghi la vostra fedeltà. Ho patteggiato con il capitano dell'Hydra... chi fra voi vorrà potrà arruolarsi su quella nave.”
“Noi abbiamo un solo capitano!” Esclamò Afiel. “E sei tu!”
“Ben detto!” Annuì Miseria.
“Amici miei...” voltandosi il capitano verso la finestra “... il nostro viaggio è terminato... domani partirò alla volta di Capomazda... per affrontare mio zio e chiedergli ciò che è mio.”
“E' una pazzia!” Esclamò Irko. “Un suicidio! Non ti faranno neanche mettere piede nel palazzo!”
In quell'istante Yolanda con un colpo di tosse palesò la sua presenza.
“I miei omaggi, signori.” Sorridendo a tutti loro.
Guisgard
03-09-2014, 18.55.22
Petronilla sorrise ed annuì ad Altea.
Aprì allora uno degli armadi e mostrò alla dama un meraviglioso abito turchese.
Era alla moda di Francia, con pieghe e sbuffi al gusto di Provenza, ricami fissati con bottoni d'avorio delle Fiandre e mantellina di ciniglia.
Con l'abito poi la donna mostrò ad Altea anche uno splendido girocollo in oro bianco ed agata, con uno zaffiro al centro del pendaglio.
“E' un dono di Sua Signoria” disse Petronilla “ed egli spera che lo indossiate stasera. Avremo infatti degli ospiti importanti... l'ambasciatore di Cardizia.”
Altea
03-09-2014, 19.04.22
Guardai il bellissimo vestito e soprattutto quel gioiello e rimasi stupita e mi voltai verso Petronilla.."Sono stupendi..davvero..l' ambasciatore di Cardizia? Ne sai qualcosa?".
Accarezzai il prezioso vestito quasi per non sciuparlo..."Sarò perfetta, ma non capisco perchè Sua Signoria si sia scomodato tanto..quindi diciamo dovrò essere sorridente, affabile e di buon umore" e Petronilla si voltò verso me abbassando leggermente gli occhi.
Mi sedetti sul divanetto guardando fuori la finestra.."Dunque..raccontatemi mia dolce Petronilla..vi sono novità a Palazzo? Mio nonno, il duca Mandus come sta? E mio padre, il duca Tibaldo? Ah..e soprattutto..una delle mie sorelle ha trovato marito sotto pressione di mia madre, lady Eugenia?" avrei dovuto andare a trovarli ma non ne avevo proprio voglia.
"Sarà il capitano della nave volante, di cui non so nemmeno il nome, ora che ci penso.." dissi, alla domanda di Emas.
Seguii con lo sguardo Yolanda che si avvicinava alla porta, con uno sguardo divertito.
"Diavolo di una ragazza.. non riesce proprio a star ferma, eh.." e sgranai gli occhi quando la vidi entrare nella stanza "Beh, e poi siamo noi quelli che non conoscono le buone maniere, eh..".
Guisgard
03-09-2014, 20.12.04
“Beh, voi siete la sua pupilla ed il duca tiene affinchè siate sempre elegante.” Disse Petronilla ad Altea. “Quanto alle novità... mettetevi pure comoda, vi farò una rivelazione... ho saputo che il capitano Velv, anch'egli invitato stasera, chiederà a Sua Signoria la vostra mano. Non è meraviglioso? Siete molto fortunata!”
Guisgard
03-09-2014, 20.17.38
“Mi chiedo...” fece Vivas “... perchè lei si e noi no?” Si alzò e cominciò ad avvicinarsi a quella porta.
“Ma cosa fai?” Chiese Emas.
“Beh, vado a riprendere la ragazza.” Rispose Vivas. “Noi siamo un po' i suoi tutori e dunque dobbiamo badare a lei.”
Cid allora si alzò e raggiunse Vivas.
“Curiosoni!” Esclamò Emas, per poi sorridere a Clio.
Intanto Yolanda era entrata nella stanza e tutti si voltarono a fissarla.
“Salute a voi, damigella.” Sorridendo il capitano.
“Ecco...” guardandosi intorno Yolanda “... ecco, io...”
“Vi occorre qualcosa?” Guardandola lui.
“Volevo solo...” mormorò lei “... si, insomma... solo... conoscere il nome di colui che mi ha salvata..”
“Coloro volete dire.” Ridendo appena il capitano. “Dico bene, ragazzi?”
“Benissimo!” Esclamò Afiel.
“Certo!” Annuì Miseria. “Siamo forse tappezzeria noi?”
“E chi sarebbero lor signori?” Chiese timida Yolanda.
“Siamo i figli dell'uragano...” divertito il capitano “... senza patria, né onore... siamo la tempesta, il vento e le folgori... siamo la Luna per gli innamorati ed il crepuscolo per i sognatori... ma siamo anche il mare per i raminghi e l'abisso per i disperati...”
“Siamo l'arcobaleno in una giornata di Sole” fece Irko “e le stelle senza il plenilunio...”
“Siamo la marea che travolge” sorridendo Lainos “e il corallo più prezioso...”
“Siamo il prosciutto col formaggio...” saltando su Afiel.
“Prosciutto?” Ripetè Ammone. “Che diamine c'entra?”
“Mi sembrava un buon abbinamento...” farfugliò Afiel.
“Sei il solito idiota!” Scuotendo il capo Miseria.
“Come mai siete tutta sola?” Avvicinandosi il capitano a Yolanda.
“Ecco io...” fissandolo lei “... volevo ringraziarvi...”
“Dovreste ringraziare il vostro capitano” fece lui “e non me. Vi ha protetta ed è grazie a lei che siete ancora viva.” Le sfiorò la mano con un bacio e poi fece un cenno ad uno dei suoi. “Accompagna madamigella di là, Lainos.”
http://2.bp.blogspot.com/-YR9Ux-lLCqU/Uhjo0RyPmhI/AAAAAAAAIMY/k3HZjFLi6ZI/s1600/Errol+Flynn+in+The+New+Adventures+of+Don+Juan+%281 948%29.jpg
Altea
03-09-2014, 20.19.41
A quelle parole mi feci duramente seria e mi alzai di scatto.."Come si permette il capitano Velv di fare questo..no, non è meraviglioso..lo sapevo delle sue intenzioni ma gli ho spiegato non vi era amore tra noi..vi sono stati dei fatti che mi hanno fatto radicalmente cambiare idea..accidenti" dissi furibonda "il Duca gli darà la mia mano..ovvio..sarei in grado di boicottare la festa".
Aprii la porta delle mie stanze e con passo deciso bussai alla porta di mio nonno..."Nonno Mandus..sono Altea..dovrei parlarvi di una questione importante, posso entrare o vi disturbo? Ne va del mio futuro a dire il vero.." sperando egli fosse nella sua stanza visto gironzolava ancora per la corte ammirando le belle vedove..era davvero un tipo singolare.
Guisgard
03-09-2014, 20.29.21
“Entra pure.” Disse il nonno ad Altea.
Lei entrò e trovò il suo anziano nonno in bella compagnia.
Con lui vi era infatti una nobile dama che posava come modella con indosso un abito leggero.
“Vieni pure cara...” senza mettere di dipingere il nonno “... ti presento madama De Fron, che gentilmente si è offerta di farmi da modella per un ritratto.” Sorridendo il vecchio marpione.
Altea
03-09-2014, 20.37.51
Per fortuna era a Palazzo, entrai sorridendo in camera e trattenni una risata vedendol quella scena stessa che già era un quadro.
"I miei saluti nonno" e lo baciai sulla guancia "noto il fascino sygmese ha ancora il suo effetto".
Guardai la dama quasi senza veli che posava per lei e feci un leggero inchino, ovvio...era la sua nuova fidanzata.."Madama De Fron, non vi ho mai visto a corte...io sono una delle nipoti del duca Mandus".
Lui dipingeva, mi sporsi ma il quadro era di una donna senza neppure il vestito e scossi il capo.."A dire il vero sarei venuta per un fatto importante ma non posso aspettare voi siate solo...ecco il capitano Velv ha intenzione di chiedere stasera al Duca Dominus la mia mano..si, tempo fa ci amavamo e l'ho sempre tenuto nascosto, poi vi fu un ritorno di fiamma in una avventura sulla sua ammiraglia mentre davamo la caccia al nemico di Capomazda" e mi sedetti vicino lui.."L'ho visto sapete nonno? E' un veliero volante gigante...un uomo lo ha definito il Giglio Nero...nome singolare. Ma il capitano Velv ha usato una violenza cruente, insomma lo conoscete..pensavo fosse cambiato..invece..mi sono sbagliata, penso sia umano..potreste fare in modo ciò non avvenga? Mi volete dare in sposa così?".
"Perché noi siamo persone per bene, e non andiamo a disturbare chi non ci ha invitato.." Risi, scuotendo la testa "Curiosoni sì, altroché".
Restai a fissare la porta.
"Se li sbattono fuori rido fino a domani mattina.." Risi, finendo il vino.
Guisgard
03-09-2014, 20.58.35
A quelle parole di Altea, suo nonno smise di dipingere.
“Mia cara...” disse alla sua modella “... vi spiace riprendere più tardi? Credo che mia nipote abbia bisogno della mia attenzione.”
La dama sorrise, annuì, si rivestì dietro un parapetto e poi uscì.
“Eh...” lasciandosi cadere su una poltrona il vecchio nonno “... io credo che Sua Signoria non ti imporrà mai un matrimonio contro la tua volontà, Altea... hai provato a parlare con lui? E poi, conoscendo il capitano Velv, ragazzo impulsivo ma di alti principi, non accetterebbe mai una donna che non lo ami...”
Guisgard
03-09-2014, 21.08.59
Lainos si avvicinò a Yolanda e le fece cenno di seguirla.
Cid invece restò sulla soglia a fissare il capitano.
Questi allora si voltò, accorgendosi finalmente di lui.
“Ci si rivede.” Sorridendo appena l'uomo.
Cid sorrise anch'egli.
“Sai che mi ha portato fortuna?” Mostrando al ragazzino il ciondolo che aveva al collo.
“Lo so, signore.” Annuendo Cid. “Funziona sempre.”
“Beh, forse dovrei rendertelo adesso.”
“No, signore.” Scuotendo il capo Cid. “Vi servirà ancora, credo.”
“Come fai a dirlo?”
“La guerra non è finita.”
Il capitano rise appena.
“No, non è ancora finita...” sussurrò poi.
Guardò allora i suoi uomini.
“E' tutto, signori.” Mormorò. “Prepariamoci. Domani, a Dio piacendo, la Santa Caterina partirà per il suo viaggio più importante.”
Tutti allora uscirono da quella stanza e il capitano vide Clio seduta ad uno dei tavoli con i suoi.
“Lieto di rivedervi.” Lui alla ragazza. “Come pattuito, da domani, coloro fra i miei compagni che lo vorranno si uniranno al vostro equipaggio.”
I suoi compagni, intanto, appartatisi, cominciarono a discutere circa le parole del loro capitano.
Altea
03-09-2014, 21.10.16
La dama uscì e il nonno si sedette pure egli in una poltrona, era diventato serio.
"A dire il vero ho spiegato al capitano Velv la situazione, non sono una sprovveduta..chi meglio di voi può conoscermi, nonno..io dico ciò che penso e quindi ho chiarito col capitano Velv ma sembra lui non si arrenda, anzi mi accompagnò proprio qui dicendo voleva parlare personalmente col Duca Dominus e chiedere a lui la mia mano...e il Duca riveste in lui la totale fiducia e lo elogia sempre, prima disse addirittura che spetta a lui decidere a chi dare in sposa le dame della sua corte..cosa dovrei fare se la cosa fosse irrimediabile?" lo guardai con aria convincente.."magari potreste dire al Duca se accetta queste nozze..ho già un vincolo..magari ormai non ha più valore..ma quell' atto lo tenete nel solito cassettino?"
E scossi il capo perplessa.."Il duca Dominus mi ha donato un vestito stupendo e pure un gioiello..mi vuole perfetta per la festa di stasera..penso pure voi ne sappiate, ma vi sarà pure Velv..la festa è già rovinata e mi tartasserà".
Guisgard
03-09-2014, 21.13.44
Il nonno apparve pensieroso a quelle parole di Altea.
“La storia di quell'atto...” disse “... meglio non parlarne a Sua Signoria... si, meglio di no... non ama quella storia...” le sorrise “... tranquilla, ci sarò io con te e sistemeremo tutto... su, va a preparati per stasera. Io farò lo stesso.”
Altea
03-09-2014, 22.13.21
"Già..quell' atto gli ricorda ciò che egli non è..ovvero il vero erede al trono di Capomazda..".
Accarezzavo nervosamente il velluto della poltrona "Statemi vicino, ma temo Sua Signoria mi voglia vicino a lui..per avermi dato il vestito adatto e il gioiello adatto significa solo questo..altrimenti mi avrebbe dato libero arbitrio su cosa indossare, di vestiti e gioielli e buongusto ne ho molto..so vi sarà un ospite molto importante".
Mi alzai dalla sedia e lo abbracciai baciandolo.."So che avrete mille occhi su di me e vi prego di informare pure mio padre di questo..scommetto vi vedrò con quella dama che stavate ritraendo" e gli feci l' occhiolino.
Uscii e tornai nelle mie stanze e vidi Petronilla..."Bene, ho parlato col Duca Mandus de Bastian..e gentilmente, questo fatto del capitano Velv non si diffonda come pettegolezzo di corte, mio nonno non ne sapeva nulla..quindi? Un contendente prima si presenta alla famiglia..ma sicuramente non vi sarà questo matrimonio..ora devo prepararmi per stasera".
Così fu e dopo tutta la giornata ero pronta e indossai il vestito regalato dal Duca Dominus e il prezioso gioiello e andrai nel grande salone dove era raccolta la mia famiglia..vi erano tutti...mio nonno, mio padre, mia madre e le mie tre sorelle..mancava solo Costanza.."Sono pronta..."guardai mio nonno "decidete voi quando andare". A dire il vero ero molto tesa per quella situazione ma dovevo sfoggiare il mio migliore sorriso,era una festa diplomatica e non potevo certo essere col viso triste e contrariato.
http://i60.tinypic.com/20b0cd5.jpg
Sorrisi al capitano con gli occhi nei suoi, annuendo a quelle parole.
Mi alzai, rispettosamente, e mi avvicinai di un passo.
Lo osservai per un momento.
C'era qualcosa in lui.. Qualcosa di..
No, non avrei saputo definirlo, eppure..
Eppure mi turbava.. Perché?
"Buonafortuna, qualunque impresa stiate per compiere.." Sorrisi "Faremo comunque il tifo per voi.. E se cambierete idea sul voler rischiare da solo.. Beh, sono sicura che riuscirete a trovarci.." Lanciai un'occhiata ai miei uomini "Siamo abbastanza incoscienti e spregiudicati quanto basta.. Chissà magari un giorno potremo esservi d'aiuto come voi lo siete stato per noi.." Alzai le mani "Siamo pari, certo.. il nostro denaro.." Alzai le spalle "Questo non però non toglie che vi siate guadagnato il mio rispetto.. Se avrete bisogno di noi, ci saremo.. Senza contare che abbiamo lo stesso nemico..".
Risi appena, abbassando lo sguardo per un momento.
"È buffo, non conosco nemmeno il vostro nome, voi immagino conosciate il mio non è un segreto, io sono Clio, l'Angelo della Tempesta.." Con aria divertita "Ma voi?" Senza staccare gli occhi dai suoi, per poi sorridere "Devo presumere che sia un segreto, dunque?".
Guisgard
04-09-2014, 02.51.52
La sala era gremita di gente quando Altea vi entrò.
Fu subito annunciata e Dominus restò affascinato nel vederla con quell'abito e con quel gioiello.
“Siete incantevole, milady.” Andandole incontro il duca. “Davvero incantevole.”
Poco distanti da lei vi erano anche i suoi familiari.
Poi arrivò Velv, che subito andò a rendere omaggio al duca.
“Sei meravigliosa, Altea.” Rivolgendosi alla dama. “Meravigliosa...”
La musica cominciò e con essa i balli.
Ogni cavaliere invitò la propria dama a ballare ed anche Velv fece lo stesso.
“Posso avere l'onore?” Fissando Altea e mostrando un lieve e gentile inchino.
Guisgard
04-09-2014, 03.39.59
Il capitano fissò Clio.
Si voltò poi verso la finestra che era vicino al tavolo utilizzato dalla ragazza e dai suoi uomini.
“Qualcuno ha detto che le nostre azioni sono l'eredità che lasceremo a chi verrà dopo di noi...” disse guardando il cielo che finiva per unirsi al mare in quell'orizzonte senza fine “... sapete, da piccolo vidi costruire una grande torre su un'altura... per mesi uomini di ogni tipo lavorarono senza sosta, senza lamentarsi e senza risparmiare muscoli e fatica... li vedevo tutti i giorni, sotto il Sole e sotto la pioggia... alla fine la torre fu completata e sentii che doveva fungere da avamposto per i cavalieri... ma in quel luogo non vi erano cavalieri, mi ripetevo... allora uno di quegli uomini mi disse che intanto la torre era stata eretta ed un giorno sarebbero poi arrivati anche dei cavalieri... e così fu...” sorrise per un momento, con l'azzurro dei suoi occhi che si fece più intenso “... ognuno di noi fa il suo affinchè il mondo sia migliore e qualcuno un giorno poi utilizzerà i nostri sforzi per migliorare ancor più la vita...” aprì la finestra, lasciando che un soffio d'aria fresca e profumata di salsedine entrasse ad accarezzare il suo volto e quello di Clio “... Clio, l'Angelo della Tempesta...” ripetè “... un nome appropriato direi...” rise appena, sempre con lo sguardo perso oltre l'orizzonte misterioso “... molti mi definiscono un fantasma, sapete? Ed un fantasma non ha nome... ma ha un vantaggio, quello di poterne avere uno diverso ogni giorno ed ogni notte...” tornò a guardarla, mentre il vento la spettinava “... gli antichi Sanniti avevano una tradizione... prima di un'importante battaglia amavano distrarsi facendo vari giochi... un gioco...” sorrise di nuovo “... un gioco per il mio nome... e se fosse quello che non avete pronunciato durante il delirio? Quello che ora fingete di aver dimenticato?” Rise piano. “Chissà... chissà quale nome sarà stato... forse Frederic? No, direi di no... allora Albert? No, non lo vedo adatto ad una ragazza come voi...” accomodandosi i capelli mossi dal vento “... perchè allora non Robert?” Rise di gusto. “Troppo impegnativo... non so, ma a me viene in mente Andrè... si, Andrè potrebbe andare...” si girò verso il mare e poi ancora a fissare Clio “... chissà... Andrè a che vita è destinato...” senza lasciare i suoi occhi “... ma un fantasma può davvero essere chi vuole?” Sorrise malinconico. “Per ora però devo ancora impersonare quel fantasma... Guisgard...” sussurrò “... un fantasma di nome Guisgard...”
“Capitano!” Chiamò Irko in quel momento. “Noi altri si va sul vascello!”
E Guisgard rispose con un cenno del capo.
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Altea
04-09-2014, 15.59.05
Feci un inchino al Duca Dominus e sorrisi..dovevo sorridere.."Devo ringraziare Sua Signoria che mi ha fatto dono di questo vestito e questo gioiello, indovinando pure il mio colore preferito..l' azzurro e tutte le sue sfumature. Pure voi siete in splendida forma, come sempre".
Subito dopo arrivò Velv, salutò il Duca e si avvicinò a me, guardai istintivamente verso mio nonno e mio padre, i quali ci guardavano in modo serio..i nostri sguardi si capivano e si intendevano visto avevo chiesto a mio nonno di avvisare mio padre sulle intenzioni di Velv ed egli mi fecero un cenno con la testa.
"Ballare?" come potevo rifiutare, sarei stata sgarbata e vi era quel diplomatico ospite e quindi accettai ma dopo breve tempo la mia pazienza ebbe un crollo e dissi sottovoce.."Velv, vieni in terrazzo, gentilmente..devo parlarti".
Fu cosi che senza farmi notare uscimmo e ci trovammo su quel grande balcone fiorito e parlai sottovoce.."Non sono uscita per stare sola con te..che intenzioni hai? Chiariamo le cose subito..la mia dama di compagnia mi ha detto sapeva avevi intenzione di chiedere la mia mano...eppure mio nonno non ne era al corrente e ti avviso non è di idea concordante, con chi hai parlato visto lady Petronilla lo sapeva? Velv...io ora non ho intenzione di sposarti..non sono sicura..te l'ho detto siamo dissimili, io dovrei rimanere qui e sapere mio marito va per il mare con la sua nave ammiraglia a sparare su qualunque cosa all' impazzata per punire i colpevoli ma uccidendo pure gli innocenti..cosi sei alla pari di Burmid" lo guardai con fare severo.."e poi non posso...sono già promessa sposa a un altro" salvati Altea, anche se hai pure sempre dissentito nella decisione ti avessero scelto un marito nemmeno venuta al mondo..rimarrò sola per sempre ma almeno libera e felice.."si..appena nata lo hanno deciso..non posso rivelarti la persona..ecco cosi la facciamo finita con questa storia..anche se in un momento di follia, ovvero quando quel malefico veliero volante ci era sopra giurai di sposarti se ne fossimo usciti indenni..ma la tensione era troppa..ecco quel veliero volante è stato capace pure di mettermi nei guai per questo".
Rimasi in silenzio..avrebbe ribattuto? E se avesse parlato col Duca Dominus? Era abituato ad avere ciò che voleva e non si arrendeva e usava ogni mezzo..se il Duca avesse acconsentito che potere avrebbero avuto le parole contrarie di mio nonno e mio padre?
"Velv..se mi vedi vestita cosi incredibilmente magnifica come dici tu, il Duca e altri..è perchè egli stesso mi ha donato tutto questo, abbiamo un ospite importante ed egli, non so il motivo, vuole sia impeccabile..per favore devo essere calma stasera..penso di essere stata chiara..possiamo ritornare nel salone penso" ma il mio animo era già diventato teso ed egli mi fissava e ascoltava in modo strano.
Guisgard
04-09-2014, 20.49.36
Velv ascoltò in silenzio ogni parola di Altea.
Il suo sguardo era cupo, la sua espressione inquieta.
“Un altro...” disse poi “... chi sarebbe? Voglio saperlo... dimmelo o lo chiederò a tuo nonno o a Sua Signoria in persona.” Mostrò un ghigno. “O magari il tuo è solo un trucco... si, il trucco di chi cerca di prendere tempo... di chi vuol trovare una scorciatoia... dimmelo... chi è?”
Ma in quel momento uscì sulla terrazza uno dei valletti di corte.
“Perdonate, signori...” con un inchino “... ma Sua Signoria chiede la presenza di tutti gli ospiti nel grande salone.”
Velv annuì, prese per mano Altea ed insieme tornarono dentro.
Qui vi erano tutti.
Ed al centro del salone stava il duca, con accanto l'ambasciatore di Cardizia.
Allora i servitori condussero al cospetto del Taddeide un grande vassoio coperto da un piatto alto e d'argento.
“Amici ed amiche...” prese a dire Dominus “... eccellenza...” sorridendo all'ambasciatore “... Vostra Grazia...” con un inchino del capo verso il vescovo Izzardo di Licinia “... ora un momento importante della nostra serata...” indicando il vassoio coperto “... la nostra terra è definita a ragione la Culla della Civiltà... ebbene, la superiorità della nostra cultura non è data solo, come molti erroneamente credono, dall'abilità bellica e dalla nostra alleanza con la Chiesa di Roma...” rise “... ma anche da molti altri aspetti, quali l'amore per l'arte, per la letteratura, per le scienze e così via... e forse la cucina non è anch'essa un'arte? Dunque il genio umano vi può eccellere se degno di tale conoscenza...” sollevò di colpo il piatto e mostrò un dolce sul vassoio “... ecco a voi la magnifica torta Caprese... uno dei vanti della nostra terra... un trionfo di cacao intriso di mandorle ed ingentilito dallo zucchero velato...” tutti ammirarono quella deliziosa meraviglia.
Poi il duca diede ordine ai servitori di offrire a tutti gli invitati una fetta di quella torta.
Ma proprio in quel momento Velv chiese di poter parlare.
“Milord...” rivolto al duca “... ho scelto questa sera per rivelare uno dei miei più grandi desideri... stasera infatti ho intenzione di chiedere a voi, mio signore, la mano di lady Altea...”
Un attimo dopo tutti i presenti applaudirono.
Altea
04-09-2014, 21.00.44
Non ebbi il tempo di ribattere che ci chiamarono nel salone, finalmente si poteva conoscere questo Ambasciatore di Cardizia..il Duca voleva omaggiarlo di un regalo e a sorpresa dal vassoio apparì un dolce.
Sorrisi...era un uomo dalle mille inventive, i servitori iniziarono a servire la torta ma ad un tratto Velv prese la parola..purtroppo..e sentendolo posai la forchetta sul piatto..attorno a me tutti applaudivano e guardai verso mio nonno e mio padre sgomenti.
Guardai poi il Duca Dominus...forse egli avrebbe ribattuto, calma Altea..non avere colpi di testa affrettati..vuoi che il Duca ti dia in sposa senza sapere il tuo parere?
Guardai Velv aspettando il Duca parlasse o intervenissero mio nonno e mio padre ma rimasi in silenzio, senza una inflessione nel viso...abbastanza da far capire il mio disappunto, soprattutto per il poco rispetto nelle mie decisioni..Velv sarebbe stato un prepotente pure come marito.
elisabeth
04-09-2014, 21.08.20
Non ero mai stata alla volontà di nessuno che non fossero stati gli Dei.......e stare lì in bella mostra ad attendere che gli eventi precipitassero mi infastidiva...ma non avevo altro modo se non accettare.....
Dovevo arrivare al mio scopo...se solo ci fossi riuscita....
uscimmo entrambe dalla vasca....ebbi il privilegio di essere asciugata esclusivamente da lei...aveva mandato via le ancelle.........e col suo sguardo felino...mi ricordava che i patti stipulati.....non erano ancora conclusi....almeno il mio ancora sembrava non essere mai stato menzionato...la signora della montagna mi sembrava lontana un miglio...e se dovevo dirla tutta...incominciavo a non sentirmi neanche sicura...." Bene.....allora dite al vostro Padrone...che lo raggiungero' nella sala da pranzo.........e ..un'ultima cosa....se mi dovesse succedere qualcosa Symoin...sappiate che la vostra testa potrebbe essere appesa ad un pennone........Gedeone e' un mio grande amico......e non ama che mi si torca neanche un capello....."...la vidi uscire....e mi avvicinai alla sedia che lei stessa mi aveva indicato....era un vestito di seta rosa........era ricamato da pietre tagliate con maestria....erano fredde ..quindi vere.........indossai il vestito che scivolo sul corpo...come acqua di fonte............Lasciai i capelli sciolti....la scollatura era ampia....e i capelli mi aiutavano a coprirne una parte............profumata dai fiori sparsi nell'acqua....usci' dalla stanza da bagno e seguii uno strano intuito......questi mi portò in una stanza...sembrava un giardino d'inverno....l'aria era umida.....e le piante che stavano all'interno......erano splendide...somigliavano a quelle sulla mia isola.......un uomo di spalle...guardava fuori l'orizzonte era rossastro........sembrava avere una figura imponente....sembrava......." Perdonate se vi disturbo.........ma avete chiesto la mia presenza ....a chi devo l'onore...."....
"Andrè.." scuotendo la testa divertita, mentre lasciavo lo sguardo vagare fuori dalla finestra aperta "Qualunque vita lo aspetti, io non ne farò mai parte.." sussurrai quasi.
Poi, alzai gli occhi sul capitano e sorrisi.
"Certo, essere un fantasma immagino abbia i suoi vantaggi... Eppure, vi dirò, non mi sembra molto cortese continuare a ricordare ad una dama quanto abbia amato qualcuno che non l'ha mai guardata come avrebbe voluto.." mi avvicinai di un passo "Così come non è cortese ricordarmi che siete stato lì ad osservarmi e ad ascoltarmi mentre deliravo.." mormorai, con gli occhi nei suoi "Non vi pare?".
Guisgard
05-09-2014, 21.07.31
Tutti applaudirono nella sala a quella rivelazione fatta da Velv.
Fu un lungo applauso che echeggiò vivace fra i tavoli, lo sfarzo, la bellezza e la nobiltà di quell'ambiente.
Poi il duca si alzò e nella sala calò il silenzio.
“Com'è risaputo” disse Dominus “spetta a me decidere riguardo al matrimonio di ogni mia dama di corte, oltre che a quello di ogni mio familiare. Ma è altrettanto noto che lady Altea è la mia pupilla, la vera signora di questo palazzo e la padrona della Domus Ardeiana (ossia la parte privata del Palazzo dei Taddei, dove solo pochissimi privilegiati erano ammessi)... ella è la mia architetta, la mia arredatrice, nonché maestra di buongusto e raffinata esteta personale.” Sorrise. “Tempo fa, rammenterete, decisi di rimandare indietro dei preziosi mobili in ebano e madreperla, solo perchè mal si legavano al verde dei suoi occhi.” Strappando sorrisi compiaciuti agli ospiti. “Dunque, capitano Velv, comprenderete che mai imporrei nulla alla mia pupilla. Nessun mobile o quadro, figuriamoci un marito.” Rise piano. “Sarà allora lei a scegliere. Sarà lady Altea a decidere se accettare o meno la vostra proposta di matrimonio, capitano. Da parte mia, se ella acconsentirà, non vi negherò di certo la mia Benedizione e neanche la mia generosità.”
“Grazie, milord.” Con un inchino del capo Velv.
“Ma lascerò che lady Altea” tornando a sedersi il duca “decida con calma. Rifletterà dunque stanotte e ci comunicherà la sua decisione domattina a colazione. Ora che riprenda la festa.”
Al duca infatti non era sfuggita l'espressione di sorpresa e disappunto, alla rivelazione di Velv, sul volto di Altea.
La serata proseguì così, come se nulla fosse, fino a quando la festa terminò e gli invitati lasciarono il palazzo.
Il duca si ritirò nei suoi appartamenti e lo stesso fecero tutti gli altri nel palazzo.
Altea compresa.
Guisgard
05-09-2014, 21.13.18
Symoin rise a quelle parole di Elisabeth.
“Non è solo il mio padrone” disse poi, mentre con un morbido panno di telo le asciugava il corpo bagnato “ma anche il tuo. E presto lo sarà di tutto il mondo...” la fissava con sguardo ambiguo “... non temere, sia io che lui manteniamo le promesse... sappiamo essere tanto generosi con chi ci affianca, quanto vendicativi con chi ci osteggia...” lasciò cadere il telo e la guardò “... hai un bellissimo corpo... una sciocchezza consacrarlo ad inesistenti dei... sai, non ho mai fatto l'amore con una donna... chissà, potrebbe essere piacevole...” rise di nuovo, per poi voltarsi e svanire nella silenziosa penombra di quella stanza.
Elisabeth allora si vestì ed uscì.
Attraverso uno stretto corridoio, come guidata da un misterioso istinto, raggiunse una porta e poi un salone.
Qui vide un'austera figura rivolata verso una finestra.
Fissava il cielo che cominciava ad oscurarsi a causa di nere e dense nuvole.
In lontananza si udivano anche dei tuoni.
“Vi attendevo, mia adorata...” senza voltarsi il padrone del castello “... siete splendida...” come se potesse vederla “... si, un abito perfetto, sebbene comunque inutile, visto cela la vostra bellezza...” con un dito indicò un tavolino su cui vi erano due bicchieri di cristallo ed una bottiglietta con dentro un elisir blu.
“Versate da bere in quei bicchieri, per favore...” mormorò, sempre guardando fuori dalla finestra “... brinderemo a noi due...”
Guisgard
05-09-2014, 21.24.46
Guisgard sorrise, per poi voltarsi per un momento a guardare il mare.
Le onde si erano rinvigorite, il cielo oscurato e le alte nuvole erano ormai prossime a gonfiarsi tra tuoni lontani ed una lieve brezza che sembrava voler annunciare un'imminente tempesta.
“Forse” disse fissando Clio “vi spettavate fossi cortese? Come un ufficiale di marina o uno di quei cavalieri che si leggono nelle pagine dei romanzi? Eppure sono nemico dell'ordine costituito, affondo le navi ducali e arrivo persino a sottrarre il bottino a temibili pirati come voi ed i vostri compagni.” Con gli occhi in quelli di lei. “Se vi stupisce che io dunque non sia un gentiluomo, allora forse dimenticate che non solo vi ho ascoltata nel delirio, ma anche che forse vi ho spogliata dei vostri abiti, mettendovi indosso quello che avevate stanotte.” Sorrise lievemente. “E magari nel farlo vi ho guardata. A lungo.” Rise appena. “E se quel vostro Andrè non vi ha mai guardata così, allora forse non merita di essere ricordato, no?” Le porse le mano. “O forse vi ha sempre guardata, ma voi eravate troppo presa da altro per accorgervene... venite...” invitandola a seguirlo.
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Altea
05-09-2014, 23.27.06
A quelle parole del Duca Dominus mi sentii leggermente in imbarazzo, non amavo essere al centro della attenzione..il mormorio di approvazione della gente nel suo marcare fossi quasi la padrona del Palazzo e feci un leggero inchino.."Sua Signoria mi da troppo onore, e ringrazio per queste parole..domani darò una risposta ma la mia decisione è già ben chiara. Effettivamente questo non è il momento nè il luogo adatto per parlarne".
Guardai la mia famiglia e notai uno sguardo diverso in ognuno di loro..la invidia in quello delle mie sorelle...la speranza in quello di mia madre perchè accettassi Velv e l'orgoglio per le parole dette dal Duca...e mio nonno e mio padre in disparte, parlavano tra loro e mi guardavano soddisfatti..ma la loro era una ben diversa soddisfazione..mio nonno guardava il Duca Dominus con sfida e io mi sentii a disagio per la prima volta.
La serata continuò tranquilla e serena e dopo la bella festa ognuno si recò nelle proprie stanze per dormire, finalmente ero sola, tolsi il bel vestito e la mantellina e misi il prezioso gioiello nel suo cofanetto.
Mi immersi nella vasca di porcellana preziosa francese e mi rilassai pensando che il Duca Dominus mi aveva dato libertà di scelta e sapevo già la mia risposta..non avrei sposato Velv..sarei rimasta sola a questo punto ma il Duca Dominus lo aveva detto..ero la Padrona della Domus Ardeiana e non era da poco, dava prestigio...mentre gli uomini del mio casato avevano scelto il mio destino..(come è scritto in precedenza) l'atto notarile oltre da loro e il Duca Taddeo era stato firmato pure dal Duca Dominus come consenso..ma per un motivo..perchè egli voleva dimostrare avrebbe regnato fino la fine dei suoi giorni..si ero pure una scommessa.
Mi alzai dalla vasca e uscii, l'acqua scivolava sulla pelle bianca e mi asciugai in fretta, indossai la veste da notte, presi alcune gocce di camomilla per riposare bene e mi infilai nel letto a baldacchino.
Presto mi addormentai serena, potevo immaginare quei fiori di camomilla e i prati dove si trovavano e il loro profumo..dimenticando ciò che mi spettava l'indomani.
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Scoppiai a ridere.
“No, in effetti.. d’altronde voi siete un gentiluomo quanto io sono una dama elegante e raffinata..” risi, scuotendo la testa.
Ma poi i miei occhi si fecero ghiaccio. Come osava parlarmi in quel modo davanti al mio equipaggio?
“Vi conviene che io abbia dimenticato..” mormorai, secca, con gli occhi nei suoi “E l’unico motivo per cui riesco a passarci sopra è perché mi avete salvato la vita.. ma vi consiglio di non approfittarne…”.
A quelle ultime parole, poi, risi appena e alzai gli occhi al cielo.
Certo, come no.
Presi la sua mano, e lo seguii.
Guisgard
06-09-2014, 14.35.03
Altea quasi subito chiuse gli occhi e si addormentò.
La notte trascorse tutto sommato tranquilla.
Pochi e confusi sogni attraversarono il riposo della pupilla del duca, senza però riuscire ad intaccare l'umore al suo risveglio.
Qualche ora dopo l'alba Altea si svegliò e già la vivace mattinata al palazzo investì la sua camera, con voci, risate, suoni e rumori vari provenienti dal grande cortile.
Ma la serena notte trascorsa da lei non fu un dono concesso a tutti.
Dominus infatti, svegliato da un enigmatico sogno nel cuore della notte, incapace poi di calmarsi, prese una lampada e lasciò la Domus Ardeina.
Attraversò i lunghi corridoi, ora dimora di una vaga penombra e scanditi dai ritratti dei suoi antenati, fino a giungere in un piccolo androne.
Da esso si poteva poi raggiungere l'altra parte del palazzo, quella dedicata alle udienze e agli incontri ufficiali che l'Arciduca concedeva.
Come un'ombra, o forse più simile ad uno spettro, Dominus scivolò tra quegli ambienti senza essere visto da nessuno.
Neanche dalle guardie di palazzo.
Come se un oscuro incanto lo proteggesse.
Fino a quando scese nei piani bassi del palazzo, tra le cantine e le segrete.
Percorse così un piccolo corridoio umido, trovandosi infine a scendere ancora più giù.
Infatti una consumata rampa di scalini condusse il Taddeide verso un piccolo passaggio che sbucò davanti ad una vecchia e consumata porta di legno.
Dominus la spinse ed entrò nella fetida stanza.
Qui trovò la vecchia megera intenta a sfogliare un vecchio libro di magia.
“Ho fatto un sogno...” disse il duca alla vecchia “... un sogno inquieto ed indecifrabile per me...”
“Lo so...” annuì la megera, per poi fare cenno al duca di sedersi accanto a lei.
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Guisgard
06-09-2014, 14.43.19
Guisgard sorrise appena a quelle parole di Clio.
“Se volete, quella veste potete tenerla per ricordo... è molto preziosa...” fissandola per un istante con l'enigmatico azzurro dei suoi occhi “... come quel pugnale...” sorrise di nuovo “... comunque non abbiate paura, non credo di avere altre occasioni per potervi guardare addormentata...”
Poi, tenendola per mano, raggiunse insieme a lei il luogo in cui era stata attraccata la Santa Caterina.
Il Sole era tornato a splendere sull'isolotto dopo la pioggia del giorno precedente, sebbene alte nuvole velassero ancora il cielo.
E lungo l'orizzonte, nonostante il mare apparisse calmo, con le piccole imbarcazioni ammassate lungo il molo e coi bassi pontili appena ondeggianti sulle chiare onde, quelle lontane nubi parevano trattenere la selvaggia determinazione della tempesta, il furibondo ardore del vento e pronti ad esplodere, a rivelarsi agli uomini come segni ineluttabili di un Destino già scritto Altrove.
I due scesero poi su un piccolo ponte e qui furono avvolti da una babele di voci.
Una variegata umanità infatti pullulava in quel luogo e nel veder arrivare il capitano tutti si voltarono a fissarlo e a salutarlo.
Lo guardavano come se fosse in procinto di partire per un nuovo viaggio, pregustando già per il suo ritorno i racconti di amene avventure sul mare.
Parevano in grado di vederlo sul punto di salvare vite, affondare navi, tagliare alberi nel corso di un uragano, nuotare tra i marosi portando una cima.
Ma anche nelle vesti di un naufrago solitario e stanco, su scogliere sporgenti tra spumose onde in cerca di frutti di mare per combattere la fame.
Come una figura, epica, eroica e romantica, quell'uomo appariva ai loro occhi simile all'eroe intrepido di una ballata narrata nel grande romanzo del mare.
Quando poi con Clio quell'uomo raggiunse il suo vascello, trovò ad attenderlo i suoi uomini.
“E' tutto pronto?” Chiese loro.
“Si, come avevi ordinato.” Annuì Irko.
“Bene.”
“Ma stavolta non ti obbediremo.” Mormorò il Rosso.
Guisgard fissò lui e poi tutti gli altri.
“Abbiamo giurato di seguirti” continuò Irko “e lo faremo anche stavolta.”
“Si era detto che l'ultimo viaggio spettava a me solo.” Fece Guisgard.
“Quando costruimmo la Santa Caterina” replicò Irko, che parlava a nome di tutti “giurammo che solo Dio poteva affondarla. Dunque non ci sarà l'ultimo viaggio. Non oggi almeno.”
“Si, perchè quel tiranno e impostore non può certo affondarci!” Esclamò Miseria.
Altea
06-09-2014, 20.20.18
La luce del sole fece capolino dalla grande finestra che dava sul terrazzo della mia stanza da letto..vi era già vociare nel giardino.
Fu una notte tranquilla e rilassante e mi sentivo di affrontare Velv tranquillamente, sarebbe stata una battaglia, mia madre sarebbe stata capace di far uscire il peggio di sè.
Chiamai Petronilla e mi aiutò a vestirmi.."Petronilla, nessuno ancora sa nulla di Costanza, mi manca come non mai ora...lei saprebbe ascoltarmi" sospirai "visto tu mi hai cresciuto come una madre..anzi come se tu fossi mia madre, ti dirò..non intendo sposare il capitano Velv..non mi manca il rispetto e la fiducia del Duca e quindi penso anche se non mi sposerò sarò a servizio di Sua Signoria e di chiunque lo seguirà dopo...già" dissi mormorando appena con le parole di mio nonno "..i non eredi al trono, la dinastia si è spezzata".
Indossai una veste color bianco con ricami in oro e una collana con un piccolo diamante, baciai la cara Petronilla e uscii dalla camera.
Il Duca Dominus aveva detto a colazione avrei dato una risposta, ma nella stanza da pranzo egli non vi era, notai invece vi erano seduti i miei familiari, ma non volevo andare, sarebbe nata una sorta di discussione su Velv.
Uscii nel giardino chiedendo a Izzar di avvisarmi quando il Duca fosse arrivato per la colazione, vi era molta confusione, sembrava vi erano molti ospiti a palazzo.
Camminando per i vialetti contornati da siepi e le rose ormai sfiorite vidi lady Sibille, era una dama eccentrica..i capelli rame naturali, gli occhi azzurro elettrico e il suo vestire appariscente la facevano vedere agli occhi di molte dame di corte un oltraggio, eppure a me era simpatica..aveva sposato molti uomini anziani ed era rimasta vedova parecchie volte..si diceva venisse proprio dal popolo e si fosse cosi arricchita. Inoltre era risaputo praticasse nel suo salotto l' esoterismo con alcune dame in segreto.
Ella mi guardò, la sera prima era pure lei alla festa, mi sedetti a una panchina e le feci cenno di accomodarsi e lei, col suo fare sensuale, si sedette sventolando il suo ventaglio.."I miei saluti lady Sibille...stupenda e affascinante come sempre..dovreste darmi lezioni di sensualità" e sorridemmo assieme "avevo bisogno di parlare con una donna..e non della mia famiglia..ieri sera avete visto quella piazzata del capitano Velv, io non ho intenzione di sposarlo, ma so vi saranno delle battaglie in famiglia e poi egli non si arrenderà". Fu così le raccontai del nostro passato amore, del suo cambiamento e poi di come ci ritrovammo nella ammiraglia e del mio errore..mi sentivo quasi in colpa..forse lo avevo incoraggiato io? Ma poteva una donna sbagliare, pensare di avere un abbaglio..si era umani, solo il Signore non sbagliava e lo ringraziavo per avermi aperto gli occhi.
Ella chiuse il ventaglio osservandomi con la sua aria effervescente e rise.."Non ridete, madama, ho combinato un grosso danno vero? Sapete benissimo..non accetterò e mi conoscete di carattere, ma per la posizione sociale che rivesto questo mi danneggerà..nessuno mi vorrà più sposare" alzai le spalle "e a dire il vero io non ho ancora conosciuto il vero amore e penso non succederà mai" sospirai e la guardai aspettando il suo parere e mi chiamassero per dare la mia decisione sulla proposta inutile di matrimonio di Velv.
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Sorrisi, divertita a quelle parole del capitano.
“Oh, che gentile.. avrò senza dubbio l’occasione di indossarla un giorno o l’altro..” risi appena.
Poi lo seguii, in silenzio, con la mano nella sua verso la Santa Caterina.
Era incredibile vedere come lo guardava la gente.
Lo credevano uno di quegli eroi racchiusi nei romanzi?
Quando raggiungemmo il suo vascello, salutai gli uomini con un cenno del capo e un sorriso, ma restai in disparte mentre parlavano.
“Se non sbaglio..” mi intromisi “avete definito questi uomini come i migliori compagni che si potessero desiderare.." spostando lo sguardo da Guisgard ai marinai e viceversa "Andiamo, come potrebbero lasciarvi solo prima di quella che sembra la vostra missione più importante?”.
Guisgard
08-09-2014, 00.58.01
Sibille sorrise a quelle parole di Altea.
“Amica mia...” disse “... la sensualità, scrisse una volta uno scrittore libertino, è l'indole che ogni donna possiede e che sa tirare fuori al momento giusto. Oh, in verità ciò è un controsenso, dal momento che sono fermamente convinta come la sensualità di una donna sia poi l'uomo giusto a farla uscire fuori. Non esistono pudori e remore, né dubbi o incertezze. Quando abbiamo l'uomo giusto davanti tutto diventa naturale.” Rise. “Quanto al capitano Velv... vi dirò, se rifiuterete la sua proposta, sarò poi io a fargliene una.” Le fece l'occhiolino. “E' un gran bel giovane!” Esclamò maliziosa.. “Comunque, fossi in voi non mi farei problemi. Avete l'appoggio di Sua Signoria, no? Allora cosa vi turba? Siete una dama libera e nessuno può imporvi una vita che non desiderate, ragazza mia!”
Altea
08-09-2014, 01.11.44
Risi di gusto.."Madama Sibille..allora preparate il vostro piano...Velv sarà tutto vostro, ma voi saprete come sedurlo".
Poi mi feci seria.."Volete dirmi non ho dato il meglio della mia sensualità e di me in amore perchè non ho trovato ancora l' uomo giusto? Potrebbe essere..effettivamente è cosi..io vorrei sposare un uomo giusto ma nello stesso tempo riesca ogni giorno a farmi desiderare sempre più la sua presenza..e dubito accadrà. Già...ho il favore del Duca..che altro voglio di più..anzi mi aspetta a colazione..un giorno di questi Madama verrò da voi..magari nelle vostre carte..vedrete il mio marito o il mio futuro solitario" e le feci l' occhiolino.
Mi alzai e salutandola baciandola sulla guancia mentre a quel gesto, alcune dame erano scandalizzate, tornai a Palazzo ed entrai nella sala e mi sedetti coi miei familiari.."Buona giornata..ho dormito superbamente..sarà una bella giornata oggi, splende il sole, voglio andare a cavallo nella foresta vicino" dissi come se la proposta di Velv non mi avesse toccata e guardai mio nonno e mio padre con aria di intesa, i quali sorridevano senza farsi notare.
Guisgard
08-09-2014, 03.05.17
Altea raggiunse i suoi familiari ma proprio in quel momento arrivò Izar.
“Milady...” disse ad Altea “... Sua Signoria vi sta attendendo sulla terrazza per la colazione... e vi è anche il capitano Velv e messer Burmid con loro.” Aggiunse il Ciambellano. “Se volete vi accompagnerò io stesso sulla terrazza.”
Guisgard
08-09-2014, 03.17.37
Guisgard e Clio raggiunsero la Santa Caterina e vi salirono a bordo.
L'incredibile vascello volante era attraccato in quel luogo sorto affinché fungesse da porto e da hangar per quella straordinaria macchina.
E sul ponte i due trovarono tutto l'equipaggio di quel fiabesco veliero.
E nell'udirli il capitano rise in modo enigmatico, per poi voltarsi verso il mare.
Poi fu Clio ad intervenire.
“Possono, possono...” disse il giovane uomo, girandosi a fissare la ragazza ed i suoi compagni “... possono perchè il mio prossimo viaggio mi condurrà al cospetto di una nobile dama... una dama di cui ignoro ora il volto, gli abiti e i desideri... ma so per certo che quella dama, qualsiasi sia il suo nome, attende me solo...” rise piano “... e ad un appuntamento galante un vero cavaliere ci va sempre da solo...” si avvicinò ai suoi uomini e li guardò uno ad uno “... lo sapevamo tutti...” con un velo di malinconia scendergli negli occhi “... è un compito per me solo... vado a prepararmi... si parte tra meno di un'ora...”
E scese sottocoperta.
“Testardo come suo solito.” Fece Miseria.
“Sembra deciso.” Mormorò Lainos.
“Io non lo lascerò andare da solo.” Disse Ammone.
“Ovvio.” Annuì Irko.
“E come possiamo fare?” Fissandoli Afiel.
“Non può certo governare da solo la Santa Caterina.” Rispose il Rosso. “Ha comunque bisogno di noi per arrivare a Capomazda. Poi, una volta là, vuol darci il benservito.”
“E noi cosa faremo a quel punto?” Chiese Lainos.
“Abbiamo tutto il tragitto da qui alla capitale per pensare qualcosa...” mormorò Irko.
Altea
08-09-2014, 15.55.51
Nemmeno il tempo di parlare e arrivò Izar.."Ecco come rovinare una giornata stupenda" esclamai seccata.."Non solo vi è il capitano Velv ma pure messer Burmid..sarà una allegra colazione soprattutto al suono di quella sciocca risata del capo delle Stelle Nere di Nantos".
Seguii Izar e lo guardavo.."Lo so che sono acida a volte, ma dico sempre ciò che penso".
Stavamo raggiungendo la terrazza...speravo solo Velv non si stesse lavorando le simpatie del Duca, ma trovavo strana la presenza di Burmid a Palazzo cosi presto.
Ci trovammo di fronte al tavolo del Duca e cercai di sfoggiare il mio miglior sorriso dopo il leggero inchino e mi sedetti vicino a lui.."Buona giornata a tutti, Vostra Signoria ha dormito bene?" dissi versandomi del the e guardando con indifferenza Velv e Burmid "Stavo proprio parlando con i miei familiari di come sia stupenda la giornata oggi...solare e l' aria frizzantina, l' ideale per una bella cavalcata nella foresta vicina, che ne pensa Sua Signoria?".
Lo osservai andare sottocoperta.
Capivo il suo desiderio di non rischiare la vita di chi gli era stato tanto fedele, eppure, però, sapevo che non si sarebbero arresi.
"Tipo singolare il vostro capitano.." mentre spariva sottocoperta "Tiene molto a voi.." con un sorriso "Beh, immagino vi abbia detto che se vorrete, sulla mia nave c'è posto per voi.. ma naturalmente siete padroni del vostro destino.." sorrisi "E sono sicura che non lo abbandonerete.. anche se devo dire che mi state incuriosendo, e sono sul punto di chiedervi a che missione sta andando incontro, ma non sono affari miei, suppongo.." con un breve sorriso.
Guisgard
08-09-2014, 17.14.50
A quelle parole di Clio tutti si voltarono a fissarla.
“In verità” disse Irko alla ragazza “lui non ci hai mai detto tutto. Egli ha solo accennato varie volte in passato ad un viaggio, un'ultima missione, che però spettava a lui solo.”
“Anche se” intervenne Lainos “tutti noi sappiamo infondo di cosa si tratti...”
“Già...” annuì Irko.
“Non può riuscirci!” Esclamò Afiel. “Non riuscirà a mettere neanche un piede nel palazzo dei Taddei senza divenire bersaglio della Guardia Ducale!”
“Allora dovranno usare molte frecce...” mormorò il gigantesco Ammone “... si, perchè saremo in due.”
“In tre.” Annuì Lainos.
“In quattro allora.” Disse Miseria. “Anche se questo, temo, sarà il peggior affare della mia vita.”
“Se per questo” salendo sul ponte Palos, il capo macchinista “allora aggiungete anche il mio nome.” Ridendo.
“Ed io?” Raggiungendoli Champenuan. “Volete forse lasciarmi qui? Invece no!” Deciso. “E vi dirò che presenterò al bieco tiranno una delle mie torte! Così vedrà la differenza tra un vero dolce e i piattuncoli che invece fa servire ai suoi ospiti!”
Tutti risero.
“Beh...” fece Afiel “... allora mi sa che anche io sarò dei vostri... ma cosa ne dite di mangiare qualcosina prima di partire? Almeno moriremo con lo stomaco pieno...”
Di nuovo una fragorosa risata esplose fra loro.
Guisgard
08-09-2014, 17.27.30
“Ho dormito meravigliosamente, mia cara.” Disse sorridendo il duca ad Altea. “E devo dire trovo splendida la vostra idea di uscire fuori a cavalcare. Sapete? Mi sembra l'occasione giusta per provare quei due nuovi baschi che mi inviò il marchese di Casavelius.”
“Hihihihihi...” ridendo Burmid “... si, davvero una bella giornata per uscire a cavallo.”
“Voi cavalcate, messere?” Chiese il duca al mercenario.
“Oh, certo.” Annuì quello. “Sapete, milord, ho un magnifico sauro vinto ad una giostra. Un vero splendore... hihihihihihi...”
“E voi, capitano Velv?” Dominus all'ufficiale.
“Milord, preferisco il mare alla campagna.” Sorridendo il giovane. “Sono fondamentalmente un marinaio e conosco il modo per domare le onde, non il vento.”
“E le donne?” Fissandolo il Duca. “Sapete domarle?”
“Lo sapremo appena milady ci rivelerà la sua decisione riguardo la mia proposta di nozze, milord.” Rispose Velv, per poi guardare Altea.
Sorrisi, nel vedere quell'entusiasmo.
Ma obiettivamente, mi sentivo di troppo. Quella non era la mia missione, né la mia ciurma.
"Beh, buona fortuna allora..." sorrisi "E' stato un onore conoscervi, continuerò a fare il tifo per voi, per quel che vale..." portando la mano al cappello in segno di saluto.
"Portate i miei omaggi al capitano.." lanciando un'occhiata alla porta da cui era scomparso.
Era sceso senza nemmeno salutarmi. Beh, che mi aspettavo?
"Non credo abbiate più bisogno di me, se mai vi servisse aiuto, beh, saprete dove trovarci..".
Così, mi apprestai a lasciare la Santa Caterina per raggiungere la mia Hydra.
Altea
08-09-2014, 17.38.07
"Perfetto allora avrò il piacere di avere la compagnia di Sua Signoria" dissi sorridendo, ma quel sorriso si spense leggermente alla risata di Burmid e poi alla domanda di Velv.
Sospirai guardando il Duca, egli aveva ben capito le mie intenzioni e le mie idee..e quella sua domanda a Velv era certo provocatoria, per qualche motivo sembrava egli non lo avesse molto in simpatia.
"Oh si" risposi poi guardando Velv negli occhi "il capitano Velv sa domare le onde, ne sono testimone e il Duca deve essere onorato di avere un tale sicuro capitano, mah..non è riuscito a domare quel vascello volante..quanto alle donne" dissi facendomi seria "mi spiace dover trattare le mie faccende personali qui in pubblico e, soprattutto, davanti a messer Burmid..anche perchè ritengo sia poco cortese dover rifiutare una richiesta di matrimonio e umiliare cosi un uomo davanti a tutti..ma è ciò che ha desiderato il nostro capitano Velv" e continuai a sorseggiare il the, sorridendo e annuendo al Duca.
Guisgard
08-09-2014, 17.49.50
“Vi ringraziamo per averci offerto un posto sulla vostra nave, milady.” Disse Irko a Clio. “Ma il nostro posto è qui.”
Tutti annuirono, lasciando così che la ragazza scendesse a terra per poi tornare al suo vascello attraccato nel porto dell'isolotto.
Sulla Santa Caterina, intanto, Guisgard era nella sua cabina, sistemando le ultime cose prima dell'imminente partenza.
Nel suo cuore si annidava una mare di pensieri, di sensazioni, emozioni e ricordi.
Il silenzio che dominava la sua cabina era solo rotto dal fruscio del mare che proveniva da una finestra aperta.
Alzò allora lo sguardo e fissò le onde.
Ma ad un tratto qualcosa si posò sulla finestra.
“Amica mia...” mormorò lui avvicinandosi alla gabbianella blu “... mi mancavi...” sfiorandole quelle meravigliose piume.
Lei lo guardò per un istante.
“Vorrei tanto comprendere...” fissandola “... si, capire cosa mi stai dicendo...” chiuse gli occhi e lasciò che l'odore di salsedine sfiorasse il suo volto “... va... io ti raggiungerò presto...”
La gabbianella allora aprì le ali e spiccò il volo.
Volò tra gli alberi della Santa Caterina, tra i tendoni del porto, fin sulle torri della fortezza, dove anche Clio la vide.
Poi, quand'era sul punto di prendere la direzione del mare, scese invece su uno dei pennoni dell'Hydra e vi restò appollaiata.
“Guardate!” Indicò Emas. “Mai visto un gabbiano blu!”
“Che sia un presagio?” Guardando la gabbianella Vivas.
“Buono o funesto?” Chiese Luis.
“Io dico funesto!” Esclamò Kengo. “Direi di farlo fuori con un bel colpo di moschetto!”
Guisgard
08-09-2014, 18.02.15
“Allora” disse Velv alzandosi di scatto “vuoi dire che rifiuti la mia proposta? Dunque vi è qualcun altro, vero?” Con rabbia.
Dominus lo fissò.
“Hihihihihi...” sorseggiando del tè Burmid.
“Avanti, rispondi!” Velv ad Altea. “Abbi il coraggio di dire davanti a Sua Signoria che vi è un altro uomo! Qualcuno che ti ha rubata a me! Alla promessa d'amore che ci facemmo tempo fa!”
“Calmatevi, capitano...” infastidito il duca “... rammentate dove vi trovate e al cospetto di chi siete.”
"Piantatela.." risi, tornando sulla mia nave "Omoni grandi e grossi contro una povera gabbanella, su.. un po' di ritegno.." scuotendo la testa.
Mi fermai un secondo ad osservare quel curioso animale. Tutto sembrava, tranne che feroce.
"Piuttosto, ditemi un po' come procedono i lavori.. dov'è Yanos?" guardandomi intorno "Beh, il signor sospettoso sarà felice di sapere che i marinai della Santa Caterina non verranno.. appena l'Hydra sarà pronta, dovremo decidere dove andare..".
Altea
08-09-2014, 18.11.31
Velv iniziò ad inveire, era furibondo..e Burmid continuava con quella sua risata..era un incubo, per fortuna il Duca intervenne.
Un attimo di silenzio e presi la parola, in quel momento avrei voluto mio nonno vicino a prendere le mie difese..mi sentivo sola contro il mondo intero.
"Io..non vi ho fatto nessuna promessa di amore...e non vi è nessun altro, almeno nel mio cuore" dissi alquanto offesa ma perplessa "Non potrei avervi fatto una promessa di amore poichè la mia famiglia dovrebbe decidere o ha deciso a chi sarei destinata..Sua Signoria deve sapere" continuai mormorando a bassa voce per non farmi sentire "io e il capitano Velv eravamo innamorati in passato, poi sulla Ammiraglia vi è stato un piccolo ritorno di fiamma, così lo chiamano, ma per alcuni motivi ho capito egli non rappresenta l' uomo con cui vorrei condividere il mio futuro..ho chiarito questo fatto al capitano Velv più volte, ma non si è mai rassegnato e ancora una volta ha dimostrato la sua prepotenza e il voler ottenere tutto con ogni mezzo non rispettando le altre persone" e rimasi in silenzio.
elisabeth
08-09-2014, 18.18.51
Ero infuriata ..alle parole di Symoin...avevo il volto in fiamme.....non avevo padroni ...se non gli Dei..........ma quelli non erano i miei padroni.........quello che mi colpì furono le ultime sue parole......abbandonarsi tra le braccia di una donna........non sapevo cos'erano gli uomini...figuriamoci le donne........La voce dell'uomo mi scosse.....facendomi battere il cuore........in silenzio mi avvicinai al tavolino e presi la bottiglia...riempii i due bicchieri......che strano colore....."....Vi accompagnerò al brindisi.....ma non bevo......mi spiace......."......
Guisgard
08-09-2014, 18.19.00
“No...” disse Cid correndo verso di loro “... non sparate alla gabbianella!”
“Calmati...” fissandolo Emas “... nessuno farà del male a quell'uccello.”
“Io invece direi di freddarlo subito con un bel colpo di carabina!” Annuendo Kengo. “Porterà sfortuna a bordo!”
“E chi sparerà all'uccello?” Voltandosi verso di lui Vivas. “Tu forse? Che non colpiresti il tuo naso neanche puntandoti una pistola in una narice?”
Risero.
“La gabbianella non porta sfortuna...” mormorò Cid.
In quel momento salì sul ponte Yanos.
“Non sono sospettoso, capitano...” rivolgendosi a Clio “... solo prudente... vi siete chiesta cosa significa quest'isola? Sembra fuori da ogni giurisdizione. Quell'uomo la governa come se ne fosse il re.”
“Amico mio...” arrivando anche Samoa “... non vedi? Il capitano si fida di quegli uomini. Anzi, oserei dire che ne apprezza anche la compagnia.” Sorrise. “E dunque noi non abbiamo motivo di dubitare di loro.” Si voltò verso Clio. “Vi trovo in ottima forma, capitano. E ne ho piacere naturalmente. I lavori procedono bene. Meglio del previsto.”
Guisgard
08-09-2014, 18.22.31
“E allora, per ciò che c'è stato tra noi, voglio sapere il nome di colui a cui sei stata destinata.” Disse Velv ad Altea. “Merito di saperlo. Voglio saperlo.”
“Hihihihihihi...” continuando a bere Burmid “... hihihihihihihihi...”
Guisgard
08-09-2014, 18.24.56
L'uomo prese i due bicchieri dalle mani di Elisabeth e sorrise.
“Non bevete...” disse “... e da quando? E poi questo elisir non è un vino o un liquore qualunque... lo producono solo qui, apposta per me... ed è magico... bevetelo ed esprimete un desiderio... sapete che mai vi ho mentito...”
Altea
08-09-2014, 18.32.56
"Messer Burmid..volete smetterla di ridere..non è una commedia teatrale" dissi seccata.
Alla domanda di Velv mi alzai dal tavolo e guardai il Duca Dominus intensamente negli occhi, mi voltai verso il ragazzo e sussurai sottovoce..."Non..non so..non conosco il suo nome..ora dirai sono una bugiarda..ma ignoro tutto...vai a chiederlo a mio nonno e a mio padre, Velv, oppure Sua Signoria potrebbe rispondere o dire non sto mentendo..ma non è questo il fatto..nel mio discorso vi è qualcosa che ti sfugge" mi risedetti e misi da parte il piatto.."Scusate, mi è passato l' appetito" e rimasi a guardare l' orizzonte di quella che doveva essere stata una bella giornata.
"Ho detto di non sparare.. e non sparerai.." guardando Kargo con occhi implacabili "Da quando si contraddicono le mie parole?" tuonai.
Poi arrivò Cid.
"No, tranquillo, nessuno gli sparerà.." sorrisi al ragazzino, per poi voltarmi verso Yanos.
"Sospettoso e permaloso, dunque.. quasi non ti riconosco amico mio.." sorrisi a Yanos "Sono bravi marinai, erano stati congedati perché il capitano deve compiere non so quale missione suicida, ma sono testardi e lo accompagneranno lo stesso.." risi appena "E' un capitano molto fortunato... voi fareste lo stesso per me?" scossi la testa "Ah, lasciamo stare..".
Osservando per un istante la gabbanella blu.
"Vi ricordo che qui nessuno è prigioniero, se qualcuno non è d'accordo col mio giudizio può benissimo imbarcarsi su un'altra nave, se decidete di restare non voglio grane.." secca, quell'atteggiamento cominciava a stancarmi.
"Certo, anche io mi sono chiesta cosa sia quest'isola.. probabilmente questa gente è scappata da Capomazda perché ostile al Duca Dominus.. ce l'hanno particolarmente con lui.." sorrisi "Come tutti, del resto.. damerini di corte a parte...".
Mi voltai verso Samoa.
"Considerando che avete sollevato una giusta questione, signor Samoa, credo che il compito giusto per voi sia proprio questo.." sorrisi "Scoprire chi è questa gente, perché trattano il capitano come un re, eccetera.. sono sicura che siete l'uomo giusto per questo..".
Alzai le spalle "E comunque, appena ripareremo l'Hydra potremo lasciare quest'isola e i suoi fantasmi dietro di noi..".
Guisgard
08-09-2014, 19.14.07
Velv allora fissò Dominus come chi si aspetta una risposta.
“Milady...” disse il duca ad Altea “... dimenticate quella storia... è figlia di un tempo ormai passato...” sorrise “... capitano Velv, non pensiate vi siano altri uomini... semplicemente lady Altea non desidera sposarvi... non spetta certo a me dirvi cosa fare ed ognuno poi ragiona a modo suo... sta a voi decidere se desistere o cercare di riconquistarla, ma sempre nel rispetto delle sue decisioni.”
Velv chinò il capo e chiese il permesso di andare.
“Andate pure.” Annuì Dominus.
“Hihihihihihi...” ridendo Burmid.
Guisgard
08-09-2014, 19.17.54
Samoa annuì a quelle parole di Clio.
“Se volete, cercherò di indagare su questa gente.” Disse poi. “Anzi, comincerò subito, mentre continueranno i lavori sull'Hydra.”
“Mi sembrate...” Yanos a Clio “... non so, inquieta, turbata... va tutto bene, capitano?
In quel momento si udì un sordo boato.
Un attimo dopo dalla fortezza si alzò in volo il Vascello volante, per poi svanire fra le nuvole.
E la gabbianella blu volò via con quella formidabile macchina volante.
“Aspetta!” Chiamò Cid.
Ma l'uccello non tornò.
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Altea
08-09-2014, 19.25.52
"Si, Sua Signoria ha ragione..quella è una vecchia storia..e io non gli do peso, potete starne tranquillo" a quelle parole del Duca Dominus, turbata, bevvi un sorso di acqua..allora era vero..non ne aveva mai parlato..ma si capiva a ciò che si riferisse..per lui era una vecchia storia ma non per mio nonno Mandus e mio padre Tibaldo de Bastian.
Ma non mi piacque la ultima parola del Duca..riconquistarmi..lui se ne era andato..ma ora mi avrebbe assillata.
"Mi spiace Duca..e un pò mi spiace pure per il capitano Velv, ma non sono stata mossa da cinismo..bene..allora che ne dite di quella cavalcata in foresta? Forse mi rissolleverà un pò l'animo" e sorrisi pensando pure alle parole di lady Sibille...vero, ero libera di scegliere.
Guisgard
08-09-2014, 19.34.09
“Ma certo, milady.” Disse Dominus ad Altea, per poi alzarsi ed asciugarsi con un tovagliolo. “Farò subito sellare quei due sauri. Preferite cavalcare quello bianco o quello nero?” Poi si voltò verso Burmid. “Siete dei nostri, messere?”
“Oh, no, milord...” alzandosi Burmid “... vi lascerò solo con la vostra pupilla... io ho alcune cose da svolgere con i miei uomini... hihihihihihi...”
E proprio in quel momento scese sulla tavola Matiz, la gabbianella blu.
“Oh, finalmente!” Esclamò Burmid. “Finalmente, amica mia!”
Sorrisi a Samoa.
"Ero certa di poter contare su di voi.." Annuendo.
"Inquieta.." Mormorai "No, mi da solo fastidio essere contraddetta sulla mia nave, tutto qua.." Prendendo un profondo respiro "Molto fastidio.." Puntualizzai.
Poi quel boato ci fece voltare tutti.
Se n'erano andati. Non potei fare a meno di sorridere.
"Vieni con me.." Facendogli cenno di seguirmi nella mia cabina.
Qui entrai, e versai due calici di pregiato vino, e ne porsi uno a Yanos.
"Non mi hai mai dato motivo di dubitare di te, ma ultimamente abbiamo avuto fin troppe divergenze per i miei gusti.." Guardandolo negli occhi "Quindi te lo chiederò una sola volta: C'è qualcosa che devi dirmi?".
Altea
08-09-2014, 19.52.54
Sorrisi al Duca.."Quello nero milord..mi date pure l'onore di scegliere il cavallo prima di voi..ah, una dama romantica avrebbe scelto quello bianco" e sorrisi a quella idea.
Per fortuna Burmid non ci avrebbe accompagnati quando a sorpresa arrivò Matiz proprio sul tavolo e mi illuminai.."Oh, la gabbianella ha fatto ritorno dal suo padrone..avrà fame" sbriciolai del pane sul tavolo perchè potesse sfamarsi mentre, come sempre, la accarezzavo ammirata.."Sapete Duca, non vi è verso che messer Burmid me la voglia dare in dono, ma messer Musain ha detto è impossibile, perchè gli animali si scelgono i propri padroni da sè...e lei proprio non mi vuole" sorrisi "ma io l' ho subito amata dal primo momento l'ho vista, come dissi sul veliero di messer Burmid..quando arriva è come portasse un messaggio celato".
Mi congedai e andai in camera a cambiarmi, il mio vestito era troppo sfarzoso per andare a cavallo, ne scelsi uno altrettanto bello ma con la gonna meno ampia.
Quando uscii andai da mio padre e gli dissi che avevo rifiutato la proposta del capitano Velv e della maniera in cui si era rivolto a me e di come il Duca, comunque, aveva preso le mie difese.
Mi congedai e tornai nel terrazzo per aspettare di uscire.
Guisgard
08-09-2014, 20.16.41
“Affatto, capitano...” disse Yanos a Clio, per poi prendere il calice che lei gli porgeva “... alla nostra salute...” e poi sorseggiò un po' del suo contenuto“... è solo che non mi va di vedere come amici o addirittura salvatori individui che non conosciamo e che con ogni probabilità non sono migliori degli ufficiali ducali.” Guardò la ragazza. “Capitano, io vi sono fedele... ma sappiate che a bordo si mormora... avete passato la notte su quel vascello, poi quell'abito... e come vi ho detto mi sembrate alquanto inquieta...”
Guisgard
08-09-2014, 20.21.25
“Allora” disse Dominus a Burmid “dovete proprio donarla a lady Altea. A me piace soddisfare ogni suo capriccio.”
“Mi spiace, milord...” fece Burmid “... ma questa gabbianella ama me solo e non legherebbe con nessun altro essere umano... hihihihihihi...”
Prese poi congedo da loro.
Altea allora andò a prepararsi e poco dopo si diresse col duca verso la campagna circostante.
Il cielo era inquieto e gonfio di nuvole cariche di pioggia.
“Magnifici cavalli.” Compiaciuto Dominus. “Vero, milady?” Poi si fece serio. “Milady, è mio desiderio che dimentichiate quella vecchia storia. Nessuno vi imporrà mai di sposare nessuno, soprattutto un fantasma. Purtroppo lord Taddeo era fatto così...” rise piano “... un uomo di un'altra epoca, dai pregiudizi radicati e convinto di poter decidere per tutti... come tutti i Taddei sognava di riconquistare Sygma...” sorrise “... dunque non parliamone più... pensiamo alla vita e non ai morti ed ai miti.”
Altea
08-09-2014, 20.31.09
Raggiungemmo la campagna circostante..guardai il cielo..prima vi era un sole splendente e ora minacciava di piovere..ah il Cielo di Capomazda era mutevole come il carattere dei Taddei.
Ascoltai attentamente le parole del Duca Dominus e mi presi di coraggio.."Sua Signoria, ha mai avuto il dubbio questo..fantasma..sarebbe potuto tornare? Dico io non so in che circostanze quel bambino scomparve, voi sapete noi veniamo da Sygma e ovviamente la mia famiglia venne a servire il Duca Taddeo..mio nonno ha visto quel bambino, mi raccontò che lo aveva tenuto in braccio proprio come aveva tenuto in braccio me..non è una leggenda. Certo, sono passati troppi anni..quindi non possiamo sapere cosa sia successo di questo bambino, ora uomo..potrebbe essere vivo ed essersi fatto una nuova vita..ignorare chi sia..come essere morto..ma voi, perchè avete firmato quell' atto? Per sfida..." scossi il capo, era meglio non continuare, mi sarei addentrata troppo in discorsi pericolosi soprattutto per mio nonno e mio padre che ancora lo cercavano come promesso a Taddeo l' Austero.
"Bene, godiamoci questa cavalcata..anche perchè sembra stia per piovere, guardate che nuvole gonfie di pioggia".
Guisgard
08-09-2014, 21.03.36
“Quel bambino” disse Dominus ad Altea “scomparve a Sygma... il duca Taddeo avviò delle ricerche, ma l'unica cosa che scoprì fu che a rapirlo erano stati i Cavalieri di Chanty, un ordine cavalleresco sorto per proteggere Sygma... loro lo rapirono e lo portarono in un luogo dove poterlo sacrificare...” restò un attimo in silenzio “... è passato tanto tempo, ma è una ferita ancora aperta per tutti noi...” guardò il cielo “... proseguiamo, il tempo minaccia tempesta, milady...”
Altea
08-09-2014, 23.13.45
Ascoltai le parole del Duca, mio nonno e mio padre non mi raccontarono mai ciò che successe a quel bambino, il vero erede al Ducato. Lo trovai crudele..sacrificare un bambino innocente e per un attimo mi vergognai di essere sygmese, ma io non avevo a che vedere con quei Cavalieri di Chanty..ecco perchè, forse, mio padre e mio nonno vennero poi a Capomazda, loro erano per una giustizia giusta e forse non approvarono quel gesto..dovevo affrontare quel discorso con mio nonno.
Guardai il Duca che si era rabbuiato a quella storia..."Sapete Duca" mentre proseguivamo verso un piccolo ruscello "io seppi tutta questa storia al mio quindicesimo compleanno, fu mio nonno a dirmi di quell'atto notarile che mi rende la legittima sposa ma voi non dovete pensare io sia bloccato da questo, non ho mai avuto pressioni dalla mia famiglia..solo che..a volte..penso a lui".
Scesi da cavallo e mi sedetti sul prato vicino al ruscello e feci cenno al duca di avvicinarsi, egli mi guardava serio "Si, penso a lui..a come sarebbe la mia vita ora se lui fosse stato qui..è come se mi portassi un'ombra dietro me..quando cammino per il grande corridoio e vedo i ritratti di tutti gli antenati e quel posto vuoto mi riempio di inquietudine..voi non lo sapete, vi è un ritratto nella camera di mio nonno, voluto proprio dal Duca Taddeo, vi sono raffigurata io con la corona e vi è uno spazio vuoto..aspettavano di ritrovarlo e di dipingerlo vicino a me..si..è come se questo fantasma in un certo modo facesse parte della mia vita..forse sarebbe stato meglio non mi dicessero nulla..tanto..lui non tornerà mai" dissi leggermente malinconica.
Scossi il capo e sospirai cercando di togliere quei pensieri.."Ditemi, e la vostra ricerca del Fiore Azzurro? Avete ancora intenzione di sposare la Regina di Gioia Antiqua?" gli sorrisi mentre alcune gocce di pioggia scivolarono sul mio volto.
“Bene..” sorrisi a quelle prime parole di Yanos, sedendomi sulla mia poltrona.
Ma poi lui continuò.
“Non c’è niente peggio delle navi ducali.. almeno, non per me.. Preferivi finire in fondo al mare? Diamine, ero pronta ad affrontare la morte, credevo di aver perso la mia nave il mio equipaggio, e invece mi risveglio su una nave volante con una raffinata veste che non avrei mai indossato..” scossi la testa “Cosa c’entra il vestito adesso? Se non fossi cresciuta in montagna sarei congelata lassù..”.
Ma poi capii.
“Oh..” mormorai con gli occhi infuocati “Capisco, naturalmente… beh, non voglio codardi sulla mia nave, chi vorrà insultarmi dovrà avere il coraggio di farlo guardandomi in faccia..” sorrisi, perfida “sapendo perfettamente a cosa va incontro.. troppo facile nascondersi dietro i bisbigli sapendo che io non prendo affatto queste cose alla leggera..” finii il vino per poi posare il bicchiere vuoto sul tavolo in ebano.
“E poi non dovrei essere inquieta.. La mia ciurma mi insulta a mia insaputa..” scossi la testa, prendendo un profondo respiro “Nessuno mi ha toccata, sta tranquillo.. Andiamo, stavano tutti bene, mi hai visto parlare con loro, scherzare.. sai perfettamente cosa è capitato ai poveri gradassi che non hanno tenuto le mani a posto.. Come puoi anche solo pensare che..” sbuffai, versandomi altro vino.
Restai per un momento a guardare il mare, che si intravedeva dalle finestre e poi risi appena.
“Diamine, io sono una donna che vive in mezzo agli uomini, che da ordini a degli uomini.. e ho scelto di essere intoccabile per farvi dimenticare che sono una donna..” sorrisi “Sono un Angelo, no?” risi appena “Ma diamine, non vi facevo così moralisti… pregate che non mi innamori mai, che non mi sposi mai… altrimenti, che farete? ammutinamento?” scoppiai a ridere “Oh, cielo… no, in effetti sembra troppo assurdo perché possa mai accadere, non dovrei correre rischi..” portando il bicchiere alle labbra con aria divertita.
Guisgard
09-09-2014, 17.06.18
“Io vi ho solo detto del vociferare che si fa a bordo...” disse Yanos a Clio, per poi finire il suo vino “... e in tutta sincerità, non mi sento di biasimarli. Non sto dicendo che su quel vascello sia accaduto qualcosa, ma se anche fosse non ci sarebbe nulla da stupirsi, no? Siamo esseri umani e le passioni fanno parte di noi. Ma per quel che mi riguarda voi, naturalmente, siete libera di fare ciò che più vi aggrada. Ritengo che ogni uomo a questo mondo debba essere libero di vivere come più gradisce. Chissà, magari, una volta lasciata quest'isola, l'equipaggio dimenticherà tutta questa storia.” Si alzò. “Ora, se non vi è altro, col vostro permesso vorrei tornare a controllare lo stato dei lavori. Non vedo l'ora di lasciare questo posto.”
"E io ti ho risposto di dire a chi vocifera che se ha qualcosa da dirmi, deve farlo guardandomi negli occhi, solo i vigliacchi non hanno il coraggio di sostenere le proprie opinioni..." scossi la testa "Non mi piace che le mie parole vengano messe in discussione sulla mia nave, come ho già detto, se non vi fidate del mio giudizio potete benissimo lasciare l'Hydra, nessuno vi tiene con la forza qui.." secca "E non vi ho mai sentito fare discorsi simili in questi anni.. voglio sperare che una volta lasciato questo posto torni tutto alla normalità.." mormorai quasi.
Mi voltai poi verso Yanos.
"Sì, certo.. vai pure.." lo congedai, sforzandomi di sorridere.
Guisgard
09-09-2014, 17.53.51
Yanos annuì a quelle parole di Clio, senza aggiungere nulla.
Salutò poi il suo capitano ed uscì dalla cabina.
Da una delle finestre aperte Clio poteva udire tutto ciò che avveniva a bordo.
I lavori continuavano spediti, grazie agli operai inviati dal capitano del vascello volante, con un insieme di voci e dialetti differenti che accompagnavano il rumore della sega, del martello, dello scalpello ed il clangore dei chiodi e delle lamine di ferro che venivano montate sul legno.
E tutto ciò cullò i pensieri di Clio che vagavano in quel soleggiato pomeriggio di inizio Settembre.
Samoa, intanto, era sceso a terra per indagare un po' su quel luogo, sul vascello volante e sul suo misterioso capitano.
Parlottò con alcuni pescatori sul molo, poi con dei ragazzini che giocavano in strada ed infine giunse a chiedere informazioni anche nell'osteria del porto.
Raccolse così varie notizie e dopo qualche ora tornò sull'Hydra.
Qui parlò prima da solo con Yanos e solo dopo scese nella cabina del capitano.
“Capitano...” disse bussando alla porta “... posso entrare?”
Cercai di tranquillizzarmi, perché quando avevo i nervi a fior di pelle rischiavo di litigare con chiunque.
Mi sedetti sulla poltrona, sorseggiando il mio pregiato vino, mentre fuori i lavori procedevano spediti.
Qualcuno bussò alla porta, facendomi alzare lo sguardo.
Era Samoa.
"Vieni pure avanti.." ad alta voce.
Guisgard
09-09-2014, 18.19.33
La porta si aprì e Samoa entrò.
Era questi un uomo di aspetto borghese ed austero, quasi cupo, di corporatura grossa e dai movimenti poco aggraziati e disinvolti.
Samoa non era diverso dal tipico esemplare che la gente immagina per i contabili e i burocrati in generale.
Infatti soleva apparire deferente verso i superiori e scostante con i sottoposti, cosa questa che non lo rendeva simpatico, almeno di primo impatto, alla gente qualunque.
“Salute, capitano...” disse a Clio con un cenno del capo “... come mi avevate chiesto ho indagato un po', diciamo così, per il porto di quest'isolotto... e devo dire che ne ho tratto un'immagine molto pittoresca, quasi romanzata di questo luogo e di chi in esso vive.” Accennò un sorriso. “Ho usato il termine romanzato e non romantico perchè tutto questo scenario sembra del tutto inimmaginabile in una società civile. Vi è infatti qualcosa di medioevale qui... non so, come di irreale... in primis credo che le risorse principali le traggono dai bottini che il vascello volante porta dalle sue scorribande... e ciò spiega la devozione, quasi tra un monarca ed i suoi sudditi, che vi è fra quel capitano e la gente che vive qui... infatti, cosa alquanto curiosa, il titolo con cui si rivolgono a lui, per quanto assurdo possa apparire, è milord... con ogni probabilità siamo di fronte ad un megalomane che si è ritagliato un angolo di potere qui, atteggiandosi a tiranno, a dittatore travestito da gran signore...” scosse il capo “... ho poi cercato di conoscere i nuovi movimenti del vascello volante e pur non sapendomi dare una risposta, qui tutti sembrano avere la certezza che presto ritornerà... cosa questa che cozza con quanto invece ci avete riferito voi, capitano, circa una presunta azione suicida di quell'uomo... azione suicida che io invece non credo affatto...”
Guisgard
09-09-2014, 18.27.46
“Milady...” disse il duca ad Altea “... non dovete pensare più a questa storia. Quel bambino è morto anni fa, gettato in un luogo atto ad ospitare secolari sacrifici. Ma se anche tutto ciò non fosse mai accaduto, se quel bambino fosse cresciuto qui e dunque rimasto libero e vivo, cosa vi fa credere che sarebbe poi stato degno di governare Capomazda? Non basta certo essere un Taddeo per meritare il governo di questo ducato. La nostra storia ci parla che tanti membri della mia famiglia ambirono al potere, ma solo pochi riuscirono a raggiungerlo.” Sorrise alla ragazza. “Vedete? Dunque smettete di crucciarvi. Lasciamo, come recitano i Santi Vangeli, che i morti seppelliscano i loro morti. Mentre noi noi invece siamo vivi.” Passeggiarono per quei luoghi ameni. “Il Fiore Azzurro dite? Eh... chi può dirlo dove sia... ammesso che esista davvero...”
"Interessante..." mormorai quasi, dopo aver ascoltato Samoa "Ecco a cosa serviva il nostro bottino...." sorrisi "Beh, lui parlava di un ultimo viaggio.. ma nemmeno i suoi uomini conoscevano esattamente cosa dovesse fare.. vi pare che la gente del posto possa conoscere i piani di chi non li rivela nemmeno ai suoi sottoposti? Andiamo.. Certo che sono sicuri che tornerà, perché è sempre tornato.. e con dei bei doni, a quanto pare.. mai più pensano che possa sparire da un momento all'altro.. cosa che invece ha fatto.. beh, gli auguro di tornare, vorrà dire che avrà avuto successo, nonostante non lo creda possibile lui stesso..." sorrisi "Comunque, non sono affari nostri, non ha chiesto il nostro aiuto, come non voleva quello dei suoi uomini... perciò, una volta lasciata quest'isola torneremo alle nostre scorribande e dimenticheremo questa strana faccenda..".
Congedai Samoa con un cenno del capo.
"Grazie delle informazioni, almeno sappiamo qualcosina in più... è tutto..".
Possibile che nessuno fosse d'accordo con me su quella nave?
Poi misi insieme dei pezzi, e pensai che forse qualcuno invece poteva essere dalla mia parte.
"Ah, Samoa.. per favore, mandami il ragazzo.. Cid.. grazie...".
Altea
09-09-2014, 18.40.53
No, non ero concorde con quelle parole del Duca...si notava un forte risentimento.."Sua Signoria è alterato..non trova deplorevole questa infame morte..del..vero erede al Trono Gigliato? Come potete avere la certezza egli non potesse regnare degnamente qui a Capomazda..non mi sembra fino ad oggi i Taddei abbiano fatto dei danni" mi chiedevo perchè fossi così seccata da quelle parole "Dimenticate...egli sarebbe stato mio marito".
Il Fiore Azzurro...già...egli non credeva nemmeno quello esistesse, non avrebbe combattuto per mari e monti per cercarlo, come non aveva lottato per cercare quel bambino ora uomo..io credevo a mio nonno e mio padre..non era morto.
"Forse è il caso tornare a Palazzo? Non vorremmo certo prenderci un acquazzone..." dissi leggermente contrariata per la prima volta con il Duca.
Guisgard
09-09-2014, 19.13.42
Samoa salutò con un cenno del capo Clio ed uscì.
Poco dopo qualcun altro bussò alla porta della sua cabina.
“Capitano...” disse Cid “... sono io... posso entrare?”
Guisgard
09-09-2014, 19.24.09
“Milady...” disse il duca ad Altea “... io ho solo detto che non abbiamo la certezza. Magari poteva essere un gran duca o il contrario. Chi può dirlo. Quanto al patto matrimoniale, esso fu sancito a tavolino per motivi politici. Magari anche quello era un errore. Chi può dirlo.” Sorrise. “Ma perchè parliamo di queste cose? Sapete che avete ragione?” Guardando il cielo. “Minaccia pioggia... sarà meglio tornare al palazzo.”
Altea
09-09-2014, 19.30.47
Lo guardai stupita..."Motivi politici?" dissi sbalordita..che motivi politici, non lo sapevo.."quali motivi politici...".
Il Duca iniziò a correre col bianco cavallo mentre lo seguivo col mio di nero colore..infatti iniziò a piovere ma raggiungemmo presto il Palazzo Ducale e scesi accarezzando il cavallo..."Se Sua Signoria permette..vorrei andare nelle mie stanze ad asciugarmi e cambiarmi di abito..cosa avete in programma per oggi?".
"Vieni avanti, Cid.." Sorridendo "Siediti pure..".
Tornai sulla mia poltrona.
"Ho come l'impressione che qui siano tutti diffidenti con la Santa Caterina, il vascello volante, e il suo capitano.. Io però ho avuto modo di parlargli e di parlare con l'equipaggio e non mi sembrano né malvagi né pericolosi, non per noi intendo... E ho come l'impressione che l'unico a pensarla come me sia tu... Mi sbaglio?" Sorridendo.
"Bene, ho ascoltato il pensiero di Yanos e Samoa e non sono d'accordo con loro... Ora vorrei sentire cosa pensi tu di questa storia, se per te va bene..".
Guisgard
09-09-2014, 20.45.44
Cid sorrise a quelle parole di Clio.
“Si, ai vostri uomini il vascello volante non piace molto...” disse “... non a tutti almeno...” guardò un momento fuori e poi tornò a fissare la ragazza “... io però forse vi sembrerò di parte, capitano... io... io sogno di salire su quel vascello e di non scendere più... sogno di essere arruolato nel suo equipaggio e partire con loro per viaggi fatti di avventure e magie... anzi, ho sperato che l'Hydra si unisse a loro, che voi vi alleaste con quegli uomini...” annuì “... si, ci ho sperato... tanto...” chinò il capo “... perdonate, forse vi sembrerò solo uno sciocco ragazzino... ma... ma non riesco a smettere di pensare che... che quel vascello possa non fare più ritorno qui...”
Guisgard
09-09-2014, 20.50.59
“I motivi politici sono chiari, mia cara...” disse Dominus ad Altea “... Taddeo l'Austero sognava di riunire pacificamente i due Gigli... quello di Capomazda e quello di Sygma... e voi eravate una pedina di tutto ciò.” Sorrise. “Si, torniamo al palazzo prima che piova.”
Tornarono così verso il palazzo, ma qui trovarono confusione e caos.
Tutti, guardie e servitori, nobili e valletti, gridavano e guardavano in alto.
“Cosa accade?” Chiese il duca.
A proprio in quel momento qualcosa di incredibile apparve nei cieli di Capomazda.
Il vascello volante che aleggiava sulla capitale, diretto verso il Palazzo dei Taddei.
http://www.cgsociety.org/stories/2011_12/3musket/rf880_a.jpg
FINE SECONDA PARTE
Sorrisi a Cid.
"Ho offerto la mia alleanza al capitano, ma non ci ha voluto.. a dir la verità voleva andare solo ma i suoi lo accompagneranno lo stesso, che lo voglia o no... non so nemmeno a che missione sta andando incontro..." guardando per un attimo fuori dalla finestra.
"Però chissà, magari riuscirà nella sua impresa e potrai arruolarti nella ciurma della Santa Caterina.." sorridendo "Non è detto che non torni più... magari lo rivedremo ancora e avrai la tua occasione... magari crede di andare incontro ad un'impresa impossibile ma non sarà così.. chi può dirlo.. no, non mi sembri affatto uno sciocco ragazzino, anzi... e ti auguro di realizzare i tuoi sogni, alla tua età non sognavo un vascello volante ma.. poco ci mancava.." risi appena "Certo, capisco che l'Hydra non possa reggere il confronto con la Santa Caterina, ma magari saprà regalarti anche lei qualche avventura..".
Guisgard
10-09-2014, 04.05.29
Il sogno
L'uomo, dal volto marcato ed incanutito, sebbene spigliato nell'espressione e vivace nello sguardo, aveva imboccato la stradina che serpeggiava nella valle.
Attraversò allora un vasto campo di girasoli, passò tra alti cipressi appena sferzati dal vento, lasciandosi poi guidare dal calmo e ritmato scorrere del fiume.
Alla fine si ritrovò davanti ad un vecchio casale signorile.
Gli avevano parlato di un anziano Maestro di Cortesia e delle sue lezioni ad alcuni ragazzini, perlopiù appartenenti alle nobili famiglie patrizie del posto.
Guardò a lungo quel luogo, con la volontà di scorgere qualcuno di quei bambini.
E ad un tratto udì il suono di un'ocarina.
Decise allora di seguire quella melodia, entrando così nel casale, aggirando il cortile d'ingresso e ritrovandosi sul lato opposto, dove sorgevano le scuderie.
E qui, adagiato sul fieno, vide un ragazzino suonare la sua ocarina.
Aveva capelli scuri, la carnagione chiara e due occhi di un luminoso e sognante azzurro.
Restò ad ascoltarlo fino a quando il ragazzino, accorgendosi del vecchio negromante, smise di suonare.
Lo stregone, allora, cominciò a piangere davanti a lui.
“Oh, non smettere ti prego...” disse “... sono anni che vago senza meta, tra le città e le regioni più belle e nobili d'Europa...” piangendo “... ho visto la Navarra, la Provenza, la Normandia e il Carcassonne. Ho raggiunto poi le Fiandre, la Baviera, fino alla foresta delle Ardenne.”
“Chi siete?” Chiese il ragazzino incuriosito.
“Sono tante cose, ragazzo mio...” rispose l'uomo con le sue false lacrime “... e solo viaggiando ho potuto chiedere il perdono per le mie colpe...”
“Quali colpe, signore?” Fissandolo il ragazzino.
“Tante che neanche immagini...” scuotendo il capo il negromante “... ho fatto voto di povertà ed umiltà per pulire la mia coscienza... ma solo oggi ho trovato ristoro per il mio cuore... e grazie a te...”
“A me?” Stupito il ragazzo.
“Si...” annuì l'uomo “... la tua musica mi ha donato un momento di serenità e fanciullesca spensieratezza...”
“Davvero?”
“Si, ragazzo mio...” accennando un sorriso lo stregone “... e per questo voglio ricompensarti...”
“E come?” Domandò il piccolo.
“Come detto” fece il negromante “ho rinunciato ad ogni bene, anche se lungo il mio cammino ho scorto ricchezze come neanche i Cesari nell'antica Roma potevano concepire... le ho raccolte durante gli anni, fino a rinchiuderle in un Giardino...”
“Un Giardino?” Ripetè il ragazzino.
“Si...” mormorò lo stregone “... e ora, per ricompensarti, voglio donarle a te... vuoi venire con me a prenderle?”
“Devo chiedere al mio maestro prima di allontanarmi...”
“Quel Giardino non attenderà...” fissandolo il negromante “... il suo cancello è aperto, ma dopo il crepuscolo si chiuderà per poi riaprirsi in un'epoca lontana ed ignota...”
Il ragazzino non ebbe tempo di dire nulla che subito l'uomo lo prese per mano e lo condusse fuori dal casale.
Insieme allora camminarono a lungo, fino a giungere presso un bucolico e lussureggiante Giardino, racchiuso da un alto muro di mattoni policromi, dai riflessi sconosciuti.
Il mistico Verziere mostrava un cancello d'oro appena socchiuso.
“Io a causa del mio voto” spiegò il negromante al ragazzino “non posso attraversare quel Giardino... ma tu si, tu puoi... entra allora e raggiungi il suo centro... troverai una sontuosa nicchia a volta, divisa in otto absidi, che danno su altrettanti vialetti tra la vegetazione... scegli l'ottavo e percorrilo tutto, fino a quando troverai, in fondo al Verziere, un tempietto con tutte le specie di fiori mai sbocciate a questo mondo... e tutt'intorno vedrai sugli alberi e sulle piante i frutti più straordinari mai maturati... vedrai infatti un'infinità di gioielli con fattezze di frutta, come perle, diamanti, rubini, gemme, topazi, zaffiri e smeraldi. Ma anche di cristallo, di agata, onice, giada, alabastro e ogni altra pietra meravigliosa. E tutto ciò, con i suoi bagliori e i suoi riflessi, rischiara quel Giardino come un luminoso giorno che non conosce la notte. Ma tu non lasciarti distrarre da tutto ciò...” lo ammonì “... raggiungi invece il tempietto ed al centro di esso troverai un Fiore... un Fiore unico, dai petali di un azzurro sfolgorio... allora coglilo e portalo a me... fa come ti ho detto e potrai avere per te tutte le ricchezze di quel Giardino... tutti i suoi frutti che risplendono come le stelle del firmamento... a me basta solo il Fiore e lascerò a te tutti gli altri tesori di quel Verziere...”
E senza attendere la risposta del ragazzino, il malvagio stregone lo spinse oltre il cancello d'oro socchiuso.
“Va, fai in fretta!” Esclamò. “Va, cogli il Fiore e portalo a me! Poi potrai raccogliere tutti i preziosi frutti di questo luogo!”
Il cancello all'improvviso cominciò a muoversi.
“Sbrigati, ti dico!” Gridò il negromante. “Va, portami il Fiore!”
Il cancello iniziò a chiudersi.
“Fa presto!” Fuori di sé lo stregone. “Portami il Fiore!”
Il ragazzino allora si voltò verso l'interno del Verziere.
Ma un attimo dopo il cancello si chiuse, imprigionando di fatto il ragazzino all'interno del Giardino.
“No!” Urlò l'uomo svegliandosi di colpo.
Ansimava, col volto rigato dal sudore.
Guardò allora fuori dalla finestra, dove regnavano solo le tenebre ed una pallida ed enigmatica Luna che lasciava la sua scia sulle acque del mare, come una strada verso mondi incantati.
IL FANTE DI QUADRI
Capitolo I: Il Pegno di Dominus
“Ma inevitabile è il viaggio, e dura la loro fatica.”
(Apollonio Rodio, Le Argonautiche)
L'incredibile vascello volante raggiunse il Palazzo dei Taddei ed atterrò poi tra il suo cortile ed i giardini.
L'allarme fu lanciato in tutta la reggia.
Gli uomini della Guardia Ducale uscirono armati e circondarono l'incredibile macchina volante.
Archi, balestre, moschetti e pistole erano puntate contro quel vascello capace di alzarsi in cielo.
E a pochi passi da tutto ciò, Dominus ed Altea assistevano a quel fiabesco spettacolo.
Poi, ad un tratto, dalla fiancata del vascello si aprì una porta, dalla quale fu calata una scala.
E da essa scese, tradendo un'agilità non comune, un giovane uomo.
Indossava un abito che sembrava richiamare l'uniforme di un qualche ordine militare e allo stesso tempo presentava i tratti di un abito nobiliare.
Ed il suo aspetto, per orgoglio, risolutezza e superbia, appariva magnifico.
Ma appena fu a terra tutti i soldati lo circondarono, puntandogli contro i fucili.
Allora dal boccaporto della Santa Caterina si calarono gli altri dell'equipaggio, affiancando subito il loro capitano.
E tra loro, lo sguardo di Guisgard era implacabile e fisso verso il Palazzo dei Taddei.
http://thegroomsmom2011.files.wordpress.com/2011/08/captainblood-errolflynn-capitaine.jpg
Intanto, all'isolotto del castello, sull'Hydra Clio era nella sua cabina con Cid.
E questi sorrise alla ragazza.
“A me l'Hydra piace molto, capitano...” disse poi “... ma davvero eravate disposta ad aiutare il capitano della Santa Caterina? Anche se ad alcuni dei vostri uomini lui non piace? Perchè? Perchè volevate offrirgli il vostro aiuto, capitano?” Fissandola.
+++
Sorrisi a Cid.
“Perché ritengo che la mia vita, la mia nave, la vita del mio equipaggio valgano molto più di pochi spiccioli.. Sapere che stai respirando perché qualcuno si è preso la briga di salvarti non è cosa da poco.. beh, ma tu questo lo sai, no.. il veliero ti ha salvato il collo ben due volte.. “ risi appena “Senza contare che abbiamo gli stessi nemici… e sai come si dice, il nemico del mio nemico è mio amico.. diamine, ho sempre sognato di vedere le navi ducali distrutte in quel modo.. Avrei voluto vedere la faccia del capitano Velv…” sorrisi “Ti rivelerò un segreto, perché voglio fidarmi di te… credo che i miei uomini siano soltanto invidiosi di quel vascello che, ahimè, non può rivaleggiare con il nostro.. ma non dirglielo eh, che poi si offendono..” sorrisi, divertita “Comunque, a parte la nostra bella Yolanda, qui ognuno è libero di fare ciò che vuole, se decido di partire per una missione che non condividono, possono benissimo trovarsi un’altra nave.. lo sanno bene.. questo vale anche per te, Cid… la prossima volta che vedrai la Santa Caterina, non avere remore e vai ad arruolartici subito…” sorrisi.
Altea
10-09-2014, 14.29.41
Arrivammo a Palazzo ma l' atmosfera era caotica, l' intera corte si era riversata in giardino, dall' alto stava scendendo qualcosa di grandioso che oscurava pure le nubi gonfie di pioggia.
Con stupore vidi il veliero volante approdare proprio a Palazzo e guardai il Duca Dominus.."Aveva ragione quel messer Musain..il Giglio Nero è tornato".
Il Duca Dominus sembrava pallido ed inquieto, poi da uno sportello del veliero uscì un giovane uomo, bello e dal portamento fiero ed elegante che fu, ovviamente, accerchiato dai soldati..ovviamente a nessuno era consentito entrare a Palazzo senza autorizzazione, quello valeva pure per coloro non erano nemici.
Sorrisi scuotendo il capo, poco dopo gli uomini del vascello lo raggiunsero come una scorta personale.
La gente era ammutolita, il giovane uomo guardava il Palazzo silenziosamente e la tensione era forte, vidi pure la mia famiglia osservare la scena e soprattutto il volto contratto di mio nonno.
Mi rischiarai la voce e mi voltai verso il Duca con naturalezza, avvicinandomi a quegli uomini per farmi sentire.."La mia opinione è che, avendo visto questo vascello volante affondare due delle vostre fregate in un colpo solo e aver rischiato di morire sulla Ammiraglia mentre stava sopra di noi..le armi dei vostri soldati sono inutili a meno che non pensiate di ammazzare questi uomini, però se avessero voluto avrebbero distrutto il Palazzo con un solo colpo di mortaio".
Guardai il giovane uomo con quella uniforme elegante, mi aspettavo di trovarvi dentro dei normali pirati, i suoi modi tradivano qualcosa di nobile e forse pure nello spirito, ma guardai i suoi occhi..azzurri e inquieti..visti in molti dipinti.
"Sua Signoria dovrebbe sapere i motivi per cui questi uomini si sono presentati al suo cospetto" aggiunsi poi sempre rivolgendomi al Duca "siano nemici o amici, penso loro abbiano qualcosa da dirvi..questa si chiama diplomazia, non penso sua Signoria vorrà essere scortese" e feci un leggero inchino e mi misi leggermente da parte, aspettando la decisione del Duca o le mosse di quegli uomini.
Guisgard
10-09-2014, 17.13.08
Cid sorrise a quelle parole di Clio.
“Io non vi lascerò mai, capitano.” Disse. “Non dopo che avete rischiato la vita per salvarmi ed avermi preso sulla vostra nave. Non lascerò il vostro equipaggio. A meno che non sarete voi a mandarmi via.”
Qualcuno in quel momento bussò alla porta della cabina.
“Capitano, sono Vivas... c'è qualcuno che chiede di voi...”
Guisgard
10-09-2014, 17.21.02
“Diplomazia...” disse Dominus a quelle parole di Altea “... diplomazia con dei porci? Uccideteli tutti!” Ordinò poi ai soldati della temibile Guardia Ducale.
E quelli subito puntarono i fucili contro quei filibustieri.
“Non sai, duca, che versare il sangue dei Taddei è peccato, poiché essi sono consacrati al Signore?” Fissandolo il capitano del vascello appena atterrato. “O forse, oltre a rinnegare la tua stirpe, rinneghi anche la Fede?”
Si aprirono dei boccaporti dalla fiancata del vascello e alcuni mortai puntarono le loro bocche contro quei soldati.
“Un mio cenno” continuò Guisgard “e della nobile, secolare ed invincibile Guardia Ducale non resterà più nulla. E dopo poi toccherà anche a te, duca... per quel che mi riguarda il Trono della Civetta (come gli antichi chiamavano il seggio ducale di Capomazda) è rimasto vuoto da tempo, dopo la morte dell'Austero.”
A quelle parole, Dominus trasalì.
In quel momento arrivò, tra i presenti, anche Velv.
Sorrisi a Cid.
"Ah, mi sentirei terribilmente in colpa a privarti del tuo sogno di arruolarti sulla Santa Caterina.. i sogni vanno custoditi gelosamente, Cid.. per quanto può sembrare assurdo, magari a volte si avverano.." portando istintivamente la mano al pugnale che avevo al fianco, che avevo cercato in lungo e in largo per poi trovarlo nell'ultimo posto che mi sarebbe venuto in mente.
"Ma sono felice che tu ti trovi bene qui.." alzandomi.
Qualcuno aveva bussato.
"Arrivo, Vivas.." ad alta voce. "Andiamo, Cid, grazie della chiacchierata.." strizzando l'occhio al ragazzino.
Lasciai libero Cid e restai sulla porta a guardare Vivas.
"Eccomi, di che si tratta?" con un sorriso.
Altea
10-09-2014, 17.34.19
Il Duca fiero, come sempre, non aveva intenzione di parlare, ma quell' uomo aveva intenzione di sparare sui soldati e sul Duca pure con i suoi cannoni
Alle sue ultime parole trasalii..quindi egli non sosteneva la legittimità del trono..anzi conosceva pure il nome antico del trono e nominava Taddeo l' Austero.
In quel momento arrivò pure Velv con passo deciso, mi voltai e vidi mio nonno Mandus e mio padre Tibaldo vicino...certo il giovane uomo aveva nominato la parola chiave "Taddeo l' Austero".
"Per favore" dissi guardando il Duca e il giovane uomo.."è peccato versare il sangue di qualsiasi uomo...milord..io non so chi voi siate, ma volete pure ammazzare la Guardia Ducale, non pensando vi possono essere padri di famiglia...per il vostro rancore che leggo negli occhi". Lo guardai con sfida..uomini..risolvevano sempre con la violenza.."E' buona educazione presentarsi..chi siete voi per venire qui a minacciare...non dissento sulle vostre idee ma state abusando del vostro potere con quel vascello per minacciare...volete sparare poi a tutta la corte?".
Guisgard
10-09-2014, 17.45.36
Clio aprì la porta e sulla soglia vide, assieme a Vivas, un uomo alto e robusto, dal volto bonario ma sicuro e lo sguardo di chi la sa lunga.
“Capitano...” disse Vivas “... costui si è presentato poco fa a bordo... ha chiesto di poter incontrare il capitano, allora lo abbiamo disarmato e per sicurezza ammanettato.”
“La prudenza non è mai troppa, vedo.” Sorridendo l'uomo, per poi mostrare a Clio le sue mani incatenate.
“Cosa facciamo?” Vivas a Clio. “Lo ributto in mare? Magari senza levargli le catene, così fa prima ad andare a picco?”
“Sono tutti così spiritosi qui, capitano?” Sarcastico l'uomo.
“No, ma se vuoi ti faccio ridere io.” Lo minacciò Vivas.
“Dubito che abbiate le conoscenze e lo spirito per stuzzicare il mio senso dell'umorismo, amico mio.” Replicò l'uomo.
Osservai quella scena divertita.
"Siete stati più che prudenti, direi... e straordinariamente ospitali.." senza riuscire a trattenere un sorriso "Siamo temibili pirati, possiamo gestire un uomo solo e disarmato, io credo.. no?".
Spostai poi lo sguardo sull'uomo e incrociai le braccia.
"Allora.." divertita "Volevate incontrarmi solo per assicurarvi che le voci sulla mia incredibile bellezza fossero vere, o avete qualcosa da dirmi?" ridendo appena "Potreste cominciare.. vediamo un po'.. dal vostro nome, magari?" sorrisi.
Parlare con Cid mi aveva messo decisamente di buon umore.
Guisgard
10-09-2014, 18.07.51
“Milady, questa faccenda non vi compete.” Disse Dominus ad Altea. “Come osi venire qui e rivolgerti a me così, cane?” Voltandosi poi verso il capitano del vascello volante.
“Milord!” Esclamò Velv. “Lasciatelo a me!” Avvicinandosi al duca e ad Altea. “E' facile minacciare un'intera corte avendo dietro un vascello simile. Vero?” Parlando poi al capitano. “Così come affondare navi sparando dall'alto! Per me siete solo un vile!” Lo insultò. “Allora vi sfido ad affrontarmi. Da uomo a uomo, senza il vostro vascello volante!”
“Sono qui per il duca, non per voi.” Fissandolo il capitano. “Fatevi da parte!”
“Pensate sia così semplice arrivare al duca?” Con tono di sfida Velv. “Affrontate me!”
“Si...” annuì Dominus “... affronta il capitano Velv... e se ne uscirai vincitore allora ti ascolterò.”
Egli ben sapeva infatti il valore di Velv come spadaccino.
“Non andare, Guisgard...” mormorò Irko.
“Potrebbe essere una trappola, tenetevi pronti a tutto...” ai suoi lui, per poi avanzare verso Velv.
Questi estrasse la spada e la puntò contro Guisgard, che fece la medesima cosa.
Il duello tra i due cominciò.
Altea
10-09-2014, 18.14.16
A quelle parole del Duca mi avvicinai a mio nonno e lo presi sottobraccio e mio padre mi guardò pure lui perplesso.."Ora non sono affari che mi competono, avete sentito? Mai il Duca Dominus si era rivolto a me in tale maniera..anzi è grazie a me che seppe di questo vascello volante..ora non sono più la sua pupilla, forse conosce quell' uomo?".
Scossi il capo e ascoltai in disparte il Duca, Velv e quegli uomini..Velv..voleva dimostrare quanto valeva...era uno scellerato..avevamo visto la abilità di quegli uomini e voleva rischiare la vita..era un incoscente come sempre.
Non mi restò che guardare chi dei due avrebbe vinto mentre mio nonno mi teneva stretta pure lui.
Guisgard
10-09-2014, 18.19.24
“Beh...” disse l'uomo guardando Clio “... in verità non immaginavo che questa nave fosse governata da una donna... e che donna, consentitemi di aggiungere...” fissandola dalla testa ai piedi “... come diamine fate a tenere a bada i vostri uomini? Sono forse monaci invece che pirati?”
“Ora stai diventando troppo spiritoso per i miei gusti, buontempone.” Mostrandoli un lungo coltello Vivas.
“Va bene, va bene...” alzando gli occhi l'uomo “... come non detto...” tornò a guardare Clio “... comunque, il mio nome è Antony de Parklan, ma potete chiamarmi Pepe... sono un cacciatore di tesori e sono sulle tracce di una certa lady Yolanda de Raybot...”
“E i tesori cosa diavolo c'entrano?” Chiese Vivas.
“Beh, è il guadagno che spero di ottenere una volta che l'avrò riportata da suo padre.” Rispose Pepe.
“E credi di poterla liberare così facilmente?”
“Affatto.” Ridendo Pepe. “Ma sono certo che un buon negoziato alla fine porterà vantaggi a tutti.” Annuì convinto.
Guisgard
10-09-2014, 18.38.32
“Io non so chi sia quell'uomo...” disse il nonno ad Altea, mentre la teneva stretta a sé.
Il duello intanto continuava.
Velv era considerato il mio spadaccino di Capomazda ed infatti ben metteva in mostra la sua abilità con la spada.
Egli odiava l'uomo con cui si stava battendo.
Lo odiava perchè quel suo veliero aveva affondato ed umiliato le sue navi.
E allora con rabbia combatteva, con la volontà di uccidere quel rivale.
Ma l'altro, il misterioso capitano del vascello volante, mostrava un'abilità non inferiore a quella di Velv.
E così la contesa si protrasse a lungo.
Fino a quando, però, all'improvviso il nonno di Altea trasalì.
“Ma la sua spada...” indicando l'arma impugnata da Guisgard “... è... è Mia Amata!”
A quelle parole Dominus guardò anch'egli quell'arma e sbiancò.
Altea
10-09-2014, 18.46.37
Velv e quell' uomo combattevano senza paura e senza stancarsi.."Io ho sentito uno dei suoi uomini chiamarlo..Guisgard..se non sbaglio".
Velv era davvero abile, egli voleva vendicare l' affronto subito..non tanto la morte della sua ciurma, ma sicuramente volevo riprendere la sua credibilità davanti al Duca e nell' Ammiragliato dopo quei fatti.
Tutti i presenti erano col fiato sospeso ma nessuno parlava..tutti erano in attesa, quando mio nonno ebbe un impeto, per un attimo pensai si sentisse male per il fatto e mi preoccupai..poi quelle parole..guardava la spada del giovane uomo con sguardo stranito e alle sue parole pure il Duca pose i suoi occhi sulla spada, lo vidi quasi barcollare e impallidire.
"Nonno..che succede..cosa ha di particolare quella spada, tu la conosci" dissi perplessa.."Mia Amata...nome strano per una spada, è rara?".
Risi appena.
"Monaci, andiamo... hanno solo imparato che posso essere terribilmente crudele con chi non mi rispetta.." alzai le spalle "Vi consiglio di non sfidarmi..", bonariamente.
Lo ascoltai attentamente.
"Sì, ho sentito che è stata rapita una dama.. ma pare che il padre non abbia alcuna intenzione di pagare... ma siete un uomo davvero curioso, devo dire.. sì.. dovete avere la ragazza per riportarla da suo padre e rimanere a bocca asciutta... cosa vi fa credere che chi la tiene prigioniera sia pronto a liberarsene, privandosi così del suo guadagno? Andiamo.. nessuno fa niente per niente, no..".
Guisgard
10-09-2014, 19.27.52
“E' una delle spade forgiate solo per essere impugnate dai Taddei...” disse il nonno ad Altea “... milord...” voltandosi poi verso Dominus “... avete visto? Quella è Mia Amata! Scomparve secoli fa, dopo che le nostre armate furono scacciate da Sygma!”
“Vi...” farfugliò il duca “... vi sbagliate... non può essere quella spada... è andata perduta...”
“E' la spada!” Ribadì il nonno di Altea. “E voi dovete fermare quel duello!”
Tutti i presenti, allora fissarono Dimunus.
E l'Arciduca fu così costretto ad intervenire.
“Fermatevi!” Ordinò. “Fermatevi subito!”
Il duello allora cessò all'istante.
Guisgard
10-09-2014, 19.34.21
Pepe sorrise a Clio.
“Oh, io credo nel buonsenso.” Disse. “Mettiamo il caso io trovi gli uomini che hanno rapito la ragazza... beh, a quel punto proporrei loro un vantaggioso scambio... vantaggioso per entrambi intendo...” annuì “... loro mi consegneranno la ragazza ed io in cambio offrirei qualcosa che non possono rifiutare...”
“Sei così ricco?” Fissandolo Vivas.
“Io?” Ridendo Pepe. “E vi pare farei un lavoro tanto rischioso e discutibile se lo fossi davvero?” Scosse il capo. “No, no... assolutamente... e non offrirei loro denaro...”
“E cosa allora?” Chiese Vivas.
“La vita.” Rispose Pepe.
“Vuoi dire che risparmierai loro la vita?” Sarcastico Vivas.
“No.” Sorridendo ancora Pepe. “Ma farei in modo che l'Ammiragliato la risparmi a loro.”
Altea
10-09-2014, 19.34.49
"Una spada che solo i Taddei possono impugnare..allora come fa a possederla quell' uomo, nonno..l' ha rubata o..è uno dei Taddei".
Mio nonno intervenì e parlò col Duca Dominus, non capivo..c'entrava pure Sygma ma loro due si erano intesi bene visto che il Duca fece subito fermare il duello come richiesto da mio nonno Mandus.
Sicuramente mio nonno aveva capito qualcosa.."Pensate quell' uomo sia uno dei Taddei? Allora perchè presentarsi qui con fare ostile..vedremo cosa deciderà Sua Signoria...ma, nonno, se voi sapete qualcosa dovete intervenire".
Forse tra poco avremmo risolto il mistero? A mio avviso solo se il Duca avesse dato una udienza civile a quell' uomo misterioso.
Guisgard
10-09-2014, 19.46.17
“Non possiamo intervenire, Altea...” disse il nonno “... ma solo aspettare...”
“Perchè avete fermato il duello, milord?” Chiese Velv.
Ma Dominus non si curò di lui.
“Mostrami quella spada...” rivolgendosi invece a Guisgard.
“Non farlo, o sarai disarmato!” Gridò Irko.
Ma Guisgard lo tranquillizzò con un cenno del capo e lanciò poi la spada ai piedi del duca.
Questi la raccolse e cominciò ad osservarla con attenzione.
“Non è la spada vera!” Esclamò poi.
“E' la spada vera.” Disse Mandus. “E' Mia Amata, milord.” Avvicinandosi al duca.
“Non prova nulla!” Scuotendo il capo Dominus. “Può averla rubata o acquistata!”
Nessuno replicò.
“Io...” fece il duca “... io... devo... devo meditare... voi...” ai suoi soldati “... non perdetelo di vista... a nessuno di loro...” e si ritirò nel palazzo.
Raggiunse allora le segrete, fino alla stanza dove viveva la vecchia megera.
“E' tornato dall'Inferno...” entrando il duca “... è tornato come un fantasma per tormentarmi...” e mostrò la spada alla strega.
“Allora...” osservando l'arma lei “... noi faremo in modo che ritorni all'Inferno... e stavolta per restarci per sempre...”
http://img1.wikia.nocookie.net/__cb20130704231349/villains/images/4/4d/Mortianna_3.jpg
Altea
10-09-2014, 19.58.54
Non potei crederci..il Duca era fuggito nel Palazzo, con la spada..ma dove la aveva portata.
"Aspettare nonno? Voi..pensate..si quell' uomo è giovane, avrebbe l'età di quel bambino.." lo guardai perplessa "Non vi sono altre prove che possono testare sia lui? Voi lo avete visto assieme al Duca Taddeo l' Austero, lo avete tenuto tra le braccia".
Gli uomini erano sotto le armi della Armata Ducale, non trovavo giusto questo..era disarmato..mi avvicinai a quel ragazzo e guardandolo gli dissi.."Avete gli stessi occhi azzurri e inquieti dei Taddei..se voi siete nel giusto, Dio saprà dare giustizia" feci un leggero inchino ed entrai a Palazzo..camminai per i corridoi..non sapevo che pensare ed entrai nelle mie stanze..Devi solo aspettare Altea ha detto il nonno..aspettare..e cosa?
Mi sedetti sul tavolino e iniziai a pettinarmi nervosamente, mi cambiai di veste visto era bagnata dalla corsa a cavallo..se dovevo aspettare, la mia vita doveva continuare come sempre, non erano affari miei..per ora.
Guisgard
10-09-2014, 20.11.28
A quelle parole di Altea, Guisgard accennò un leggero sorriso.
“Per quel che avete detto...” disse alla dama “... che Dio vi benedica, milady.”
Poi Altea rientrò a Palazzo.
La situazione era davvero assurda.
Suo nonno le aveva fatto capire che non vi potevano essere prove certe per quel che ormai tutti pensavano.
Perchè la spada da sola non bastava.
E mentre Altea si pettinava, da fuori sorsero delle voci.
Il duca era uscito dal palazzo e tornato nel cortile.
Altea
10-09-2014, 20.19.12
Mi affacciai al balcone riconoscendo la voce del Duca, osservavo il ragazzo..Guisgard vero..e pensavo a quel suo sorriso leggero.
No..dove sapere di più..il Duca avrebbe confermato o smentito?
Mi acconciai i capelli facendomi aiutare da Petronilla.."Che confusione Petronilla, ti rendi conto..alcuni pensano quello sia..si il legittimo erede ovvero il bimbo scomparso..ma mio nonno vuole essere certo di qualcosa..e chissà per quale motivo" dissi pensosa.."Cosa faranno se appureranno quella sia la famosa spada dei Taddei? Mia amata?".
Scesi veloce e mi misi in disparte ad ascoltare le parole del Duca.
elisabeth
10-09-2014, 20.41.47
Un desiderio.......volevo tornare sulla mia Isola....volevo tornare alla mia vita..alla quotidianità........ma se non avessi pensato di essere infallibile e di poter salvare la mia gente.....ora non sarei in quella situazione....Symoin...potevo sentirla come il profumo che viene dal miele......dovevo continuare la mia parte.........presi entrambi i bicchieri di cristallo ...il colore di quel liquido era cobalto....mi specchiai attraverso il calice....e vidi Symoin.....i suoi occhi sembravano di fuoco..ma forse era solo la mia immaginazione...." Cosa potrei desiderare di piu'......sono accanto a voi mio Signore........Voi siete il mio mondo......addolciro' le mie labbra...a questo nettare....e saro' io stessa a poggiarlo sulle vostre labbra........".......attesi così che l'uomo si voltasse.....se morivo io moriva anche lui....avrebbe assaporato la morte......e sperai che per Nettuno e Pileo ci fosse una fine migliore della mia....
Scoppiai a ridere “Molto divertente, certo..”.
Non aveva contato un fatto, però, Yolanda poteva offrirmi la stessa cosa. Non che mi fidassi dell’influenza che aveva su suo padre, ma mi fidavo ancor meno dello sconosciuto.
“Beh, buona fortuna allora.. chissà che non troviate qualcuno a cui interessi la vostra offerta.. qualcuno che si fidi dell’Ammiragliato, tanto per cominciare…E’ una ricerca molto ardua.. ma grazie della visita..” congedandolo con un cenno della mano.
“Portatelo via..” scuotendo la testa, divertita, per poi rientrare nella mia cabina.
Eppure, pensai, bisognava pensare cosa fare di quella ragazza.
Certo non l’avrei ceduta ad uno sconosciuto come nulla fosse.
Ma infondo era l’unico bottino che avevamo, dovevo analizzare bene la situazione.
Guisgard
11-09-2014, 02.25.54
“Oh, si vede lontano un miglio che quel tipo è un impostore.” Disse Petronilla ad Altea, aiutandola ad accomodare i capelli. “Io ormai sono in questo palazzo da anni e posso dire di saper riconoscere i Taddei a naso. E quel bellimbusto là fuori non è certamente uno di loro.” Annuì decisa.
Poi Altea scese in cortile, dove trovò il duca.
Ora Dominus appariva più disinvolto e sereno.
Una vivace sicurezza si leggeva nei suoi occhi.
“Ebbene” prendendo la parola il duca “posso ben dire che questa è la spada originale, la vera Mia Amata.” Mostrandola ai presenti. “Ma naturalmente ciò non prova nulla.” Fissò il presunto Taddeo, o presunto impostore se preferite, che era sempre circondato dalle guardie. “Costui può averla rubata, o acquistata, oppure avuta in svariati altri modi.”
“Il mio nome” disse Guisgard “è Guisgard de' Taddei. Ed a rivelarmelo fu il mio Maestro di Cortesia, messer Carolus di Monsperon.”
A quel nome un fitto mormorio sorse tra i presenti.
Molti infatti ben conoscevano Carolus di Monsperon, uno tra i più noti filo Capomazdesi rimasti a Sygma e fedele vassallo dell'Austero.
“Tu porti con te” sorridendo Dominus “più insolenza che prove, ragazzo mio.” Annuì. “Tuttavia, è risaputo, io sono giusto e magnanimo.” Continuò il duca. “E come diceva Marco Aurelio, la vera virtù di un imperatore non è la potenza o la ricchezza, ma la misericordia. E se davvero sei stato allievo di messer di Monsperon ciò non ti è ignoto.”
“Affatto.” Sorridendo Guisgard. “Ma conosco anche i ritorni degli eroi. Per chiedere ciò che spettava loro.”
“Ami dunque gli eroi classici...” ridendo appena Dominus “... ottimo. E dimmi, chi fra quei ritorni ti ispira di più? Forse quello di Ulisse? Quello Agamennone? O magari quello di Enea, in cerca di una nuova terra?”
“Perchè no Oreste invece?” Replicò il presunto impostore. “Tornato per vendicare suo padre Agamennone.”
“Arrogante...” con astio Dominus “... vorresti forse sfidare me? Gareggiare con un duca?”
“Peggio non potrei fare.” Con tono di sfida Guisgard.
“Morte al rinnegato!” Gridò qualcuno dei presenti.
“Calma.” Alzando una mano Dominus. “Come detto, sono giusto. E se costui ha anche solo una possibilità di dimostrare ciò che dice, io gli permetterò di farlo.”
Guisgard
11-09-2014, 02.38.56
L'uomo, a quelle parole di Elisabeth, si voltò e restò a fissarla.
“Allora” disse piano “questo nettare avrà un sapore unico... il vostro...” avvicinandosi a lei, al punto che la donna arrivava a percepire il suo respiro “... questo è per voi...” prendendo un antico monile da una tasca “... si narra sia appartenuto alla mitica Medea... e qualcuno giura che possiede poteri inimmaginabili per chi sa adoperarlo...” e lo lasciò cadere in uno dei due calici colmi di quell'elisir “... è vostro ora...” sfiorandole poi delicatamente il viso “... stanotte ho fatto un sogno... un sogno che mi sta perseguitando... un sogno enigmatico... e forse solo voi potete aiutarmi a svelarlo e a comprenderlo...”
Guisgard
11-09-2014, 02.54.19
“Aspettate...” disse Pepe prima che Clio chiudesse la porta della sua cabina “... forse non avete ben compreso la mia offerta, capitano...” resistendo a Vivas che lo spintonava per portarlo via “... io sono qui per farvi evitare il capestro... il capestro a cui sarete inevitabilmente tutti destinati data la situazione... e non mi riferisco all'aver catturato lady Yolanda de Raybot...”
“Andiamo, chiacchierone.” Fece Vivas.
“Un momento, amico...”
“Non sono tuo amico.” Fissandolo Vivas.
“Capitano, la mia offerta è un'informazione...” tornando Pepe a rivolgersi a Clio “... un'informazione che vi salverà la testa... ma che rivelerò a voi soltanto... se vorrete ascoltarmi, naturalmente...”
http://media.paperblog.fr/i/310/3103976/pirates-caraibes-jusquau-bout-monde-gore-verb-L-3.jpeg
Scossi la testa.
"Ma davvero? Siamo inevitabilmente destinati al capestro?" voltandomi, e alzando la mano, indicando a Vivas di fermarsi "Che novità.. lo siamo da quando abbiamo abbracciato questa vita.. se non ci fosse stato bene, avremmo continuato a vivere onestamente, non ti pare?".
Osservai l'uomo attentamente.
"Come può una semplice informazione salvarci la vita? E come può valere migliaia di Taddei?" per un lungo istante lo guardai negli occhi, cercando di comprendere la sua natura "E soprattutto.. perché mai dovremmo fidarci di uno sconosciuto, salito sulla nostra nave in un isolotto di cui non sappiamo un accidenti, spuntato fuori dal nulla... Perché dovrei credervi? sentiamo..".
Altea
11-09-2014, 15.55.14
Ascoltavo e osservavo la scena perplessa..questa storia non avrebbe mai avuto finito, pure Petronilla non ci credeva, altri si..qualche modo per provare la sua conoscenza sugli usi dei Taddei doveva esserci.
Guisgard dè Taddei..istruito dal famoso Carolus di Monsperon, si notava dal modo di fare..possibile il Duca non riconoscesse uno dei Taddei..i suoi occhi..il loro uguale orgoglio e la fierezza di appartenere a quel casato che traspariva in quel ragazzo.
Non potevo sopportare questo e mi avvicinai al Duca e al presunto erede al trono.."Sua Signoria sembra si sia dimenticato di me?" e mi voltai verso la gente che guardava incuriosita e ingiuriava.."Qualcuno ha chiamato questo ragazzo un rinnegato.. questo qualcuno dimentica che se, veramente, egli fosse chi dice di essere sarebbe il legittimo erede al trono, chiedo rispetto."
Guardai negli occhi il Duca.."Spero di non essere stata irriverente, ma avete detto voi stesso io sarei quasi la padrona di questo Palazzo...anzi lo sarei veramente se questo ragazzo fosse sempre stato qui a Capomazda, e mi riferisco al nostro discorso di prima mentre eravamo in campagna..penso prima di giudicare si debba avere le prove..voi, invece, di essere felice di aver ritrovato quel bambino scomparso e rapito mostrate ostilità".
Non accettavo quel comportamento, il Duca dimostrava, chiaramente, di aver paura di perdere la corona.
elisabeth
11-09-2014, 17.17.17
Si voltò ed ebbi modo guardare il suo volto......non aveva eta'......il suo era un fascino fuori dal normale sembrava che u suoi occhi brillassero di luce infernale......tra il mio volto ed il suo.....un calice di cristallo......il suo respiro opacizzava la lucentezza del liquido attraverso le sfaccettature della lavorazione........uscì dalla tasca una piccola medaglia sui cui potei vedere il volto di una donna..........un amuleto con proprietà magiche......quella era una strana favola e avevo paura a pensare che potesse essere la mia realtà in quel momento.........." Il vostro dono impreziosisce il piacere che provo a stare con voi...."....presi un sorso del liquido e trattenendolo tra le labbra.....lo baciai......intensamente come se fosse naturale tra di noi quella strana intimità........." Assaporarlo insieme.......da' un altro sapore a questo elisir..........ditemi...mio Signore....perché avete messo nelle mie mani un amuleto con poteri magici........c'è qualcosa che devo fare per voi ?......".......adesso speravo che Symoin si muovesse per aiutarmi sino a quel momento mi aveva allontanato da Pileo e Nettuno...senza arrivate alla Signora della montagna.....
Guisgard
11-09-2014, 17.29.38
Pepe sorrise a Clio, per poi divincolarsi dalla presa di Vivas.
“Semplice...” disse candidamente “... perchè anche io devo fidarmi di voi... diciamo che l'uno ha bisogno dell'altro... vedete, tutti i fuorilegge, senza offesa, vivono col rischio del capestro... ma un conto è una possibilità, tutt'altra cosa è invece la certezza... e visto che in seno portate una serpe, beh, mi sembra scontato credere che inevitabilmente, primo o poi, finirete tutti appesi ad un cappio... per questo ritengo che le mie informazioni valgano per voi molto più di qualsiasi somma di denaro... sempre ammesso che diate alle vostre vite lo stesso valore che io do alla mia, capitano...”
Guisgard
11-09-2014, 17.34.33
Quel bacio tra l'uomo ed Elisabeth fu lungo ed intenso, intimo ed appassionato.
“Si...” disse poi lui “... questo amuleto è degno di voi, poiché siete una grande maga... potete realizzare qualsiasi cosa... e per questo voglio parlarvi del mio strano sogno... volete ascoltarlo?” E stringendola a sé la portò con la schiena contro il suo petto, per poi baciarle il collo, il volto ed assaporando il profumo dei suoi capelli.
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"Una serpe?" alzando il sopracciglio, incuriosita "Interessante... avete la mia attenzione, dunque.." aprendo la porta della mia cabina, e facendo cenno con la mano di avvicinarsi.
"Beh, avete detto che parlerete a me sola, no?" sorrisi.
"Lasciatelo, dateci cinque minuti.. vediamo se riuscirà a convincermi.." per poi entrare nella mia cabina.
"Siamo soli, dunque.. avete cinque minuti per convincermi.. se dite o fate qualcosa che potrebbe insospettirmi, non lascerete questa nave con le vostre gambe..." sorrisi, sedendomi sulla mia poltrona "Anche se, è bene che lo sappiate, sono responsabile per quella ragazza, e non mi piace affatto l'idea di saperla sola con uno sconosciuto... E' molto bella e a meno che non finga molto bene, non è in grado di difendersi... il che, per una donna, è un pessimo affare.. Senza contare che è l'ultimo bottino che ci è rimasto... quindi dovrai essere molto, molto convincente.." allungando una mano per prendere il mio calice di vino.
"Ah, ve l'ho già detto che il padre non ha alcuna intenzione di pagare, vero? Che è talmente taccagno da mettere a repentaglio la vita di sua figlia non una ma ben due volte? Senza contare che con tutta probabilità la crede morta?" sorrisi appena "Come gli farete cambiare idea? Sono curiosa...".
Guisgard
11-09-2014, 18.01.38
Pepe entrò nella cabina di Clio ed ascoltò con attenzione ogni parola della ragazza.
“Oh, il problema non è suo padre.” Disse poi. “Fosse dipeso da lui avrebbe già pagato. Il fatto è che l'ammiraglio Oxuid ha preso in mano la faccenda e crede sia un pessimo affare, per motivi propagandistici, patteggiare con dei pirati. Per questo tutte le risorse economiche del povero de Raybot sono state bloccate dagli amministratori della Compagnia delle Flegee.” Sorrise. “Cosa volete farci? Oggi il mono lo muove il denaro. E a pensarci bene è sempre stato così sin da quando l'uomo nell'antichità ha cominciato a coniare monete. Dunque, come vedete, io posso tranquillamente comunicare con il buon de Raybot per vie, diciamo, secondarie, dentro le quali lui può avere accesso a fondi personali, non controllati dalla Compagnia.” Le fece l'occhiolino. “Cosa volete farci... un audace e colto gentiluomo come me conosce molti modi per sopravvivere in un mondo ostile e complicato come questo... ma il nocciolo della questione è altro, almeno per voi, capitano... a proposito, come ci si rivolge ad un capitano donna? Forse dovrei dire capitana? Anche se suona in modo così sgradevole?” Sarcastico Pepe.
Guisgard
11-09-2014, 18.11.48
A quelle parole di Altea, il duca mostrò una singolare smorfia.
“Milady, vi prego...” disse seccato “... qui il romanticismo non conta nulla... si sta parlando del destino di Capomazda e non possiamo credere alle parole del primo venuto. Ma come detto sono magnanimo e ragionevole pure...” e fece cenno all'intera corte e al presunto impostore di seguirlo.
Entrarono così nel palazzo, fino a raggiungere la grande Sala delle Udienze.
Guisgard però aveva imposto ai suoi di non seguirlo e di attendere accanto alla Santa Caterina.
La sala era magnifica e raffigurava l'intera storia e la grandezza dei Taddei.
Si trattava di un'aula rettangolare, scandita da due fila di architravi su ciascun lato lungo, sorrette ognuna da trentatré colonne di porfido rosso.
Il soffitto era decorato da scene tratte dalla tradizione Capomazdese, raffiguranti le sette Questioni dell'eroe Ardea, capostipite della dinastia Taddeide, mentre lungo gli architravi erano dipinte scene bucoliche, pastorali ed idilliache.
Il pavimento era in lastre di marmo di Suession, di forma quadrangolare racchiuse da tasselli anch'essi marmorei di un giallo Afragolignonese.
Dominus allora si sedette sul trono, sopra il quale dominava un prezioso Crocifisso gemmato, ostentando tutto il suo potere davanti all'intera corte.
Izzar avanzò verso di lui e pose sul suo capo l'Anello Aureo.
Ora appariva come un sommo giudice nelle cui mani vi era rinchiuso un solenne ed inappellabile giudizio.
"E' capitano e basta.." secca, con un gesto della mano.
"Certo che il denaro smuove il mondo, altrimenti voi non sareste qui.." sorrisi appena "Beh, se potete arrivare al padre della ragazza tanto meglio... e vorreste tenete tutti quei soldi solo per voi? Andiamo, è una cifra ragguardevole.. anzi, al mercato degli schiavi me ne avrebbero dati il doppio.. vista la situazione potrei alzare la posta, non vi pare? Devo già dividerlo con troppe persone.. arrivate al nocciolo della questione, dunque, quello che dovrebbe interessarmi... vi ascolto..".
Altea
11-09-2014, 18.28.08
Romanticismo? Scossi il capo...qui si trattava di Giustizia.
Ci fece cenno di seguirlo, Guisgard entrò solo e rimasi sorpresa da quel gesto, vedevo la corte intera proseguire verso la Granda Sala delle Udienze e mi avvicinai a mio nonno.."E' incredibile..sembra dobbiamo presenziare tutti per mandare al patibolo o meno una persona? La cosa che mi stupisce..è che quel ragazzo è entrato solo..solo contro tutti..".
Poi tirai fuori da un sacchetto qualcosa..era un anello di fidanzamento, e quello mi fu dato da parte di Taddeo l' Austero quando mio nonno mi parlò dell' atto di matrimonio sancito alla mia nascita e nemmeno Dominus sapeva lo possedessi..era antico e si tramandava da generazione, infatti lo cercò ovunque quando aveva fatto la richiesta di matrimonio per la Regina di Gioia Antiqua.
Lo indossai e mio nonno rise, di gusto.."Questa è una sfida..poichè io credo quello sia il vero erede..lui sia il bambino rapito..quando il Duca se ne accorgerà non immagino la sua reazione..nessuno può saperne il significato, come hai detto tu nonno, solo un Taddeide poichè glielo viene detto fin da bambino..scherzi a parte..trovo strano il Duca si sia irrigidato cosi con me, non trovate nonno? Sembra io sia un intralcio per lui".
Entrammo nella grande sala meravigliosamente dipinta..la gente vociferava ma io ero seria e mi sedetti davanti...e il Duca..era sul trono..per far capire lui era ancora il padrone di Capomazda.
Poi quando si sedette sul trono calò il silenzio.
http://i60.tinypic.com/rs6l47.jpg
Guisgard
11-09-2014, 18.38.28
“Bene.” Disse Pepe a Clio. “Allora vi interesserà sapere che mi è giunta voce, da fonti di assoluta attendibilità, poiché in una mano di carte anche il più integerrimo ufficiale, se troppo indebitato, comincia a parlarti come si fa col proprio confessore, che l'ammiraglio Oxuid si vanta di essere praticamente certo di poter ripulire questi mari da ogni forma di pirateria. Infatti, pare, che lui sia riuscito a corrompere o a inviare, la cosa è ancora alquanto dubbia, alcuni uomini al soldo, testuali parole da parte del mio buon ufficiale indebitato, della più temibile ciurma presente nel Flegeerico... e visto che Barbaleone non ha più una nave, l'unica che mi viene in mente e degna di tanta considerazione da parte dell'Ammiragliato è la vostra, capitano.” Terminò con un candido sorriso.
Lo ascoltai attentamente e poi sorrisi.
"Grazie della considerazione.. Dite dunque che l'ammiraglio vuole corrompere qualcuno dei miei uomini? O peggio, che l'ha già fatto? E che dovrebbe fare, uccidermi nel sonno? Raccontare all'ammiraglio ogni nostra mossa?" pensierosa "Interessante.. è un ottimo piano, non c'è dubbio... farò di tutto per scovarlo.. anche se immagino non sia facile..." quasi parlassi a me stessa.
"Ma toglietemi una curiosità che non c'entra nulla con la nostra trattativa.. come siete arrivato qui? Voglio dire, come sapevate di poterci trovare qui? Io so a malapena dove siamo.. non conosco nemmeno il nome di quest'isola!".
elisabeth
11-09-2014, 19.11.32
Appoggiai il mio capo sul suo petto...assaporando il suo profumo......l'alito caldo sfioro' il mio collo...chiusi gli occhi provando un piacere a cui non potevo dare un nome...qual'era quello dell'uomo che mi teneva tra le braccia......" Raccontatemi il vostro sogno.......spero dipoter essere per voi....la vostra opera illuminante...."....poggiami le mie mani sulle sue...erano ferme sul mio ventre e d attesi.....del suo sogno....
Guisgard
11-09-2014, 19.13.48
Dominus dal trono lanciò uno sguardo su tutta la corte, per poi indugiare sugli occhi azzurri del presunto impostore.
Allora il duca rammentò le parole dette dalla megera pochi minuti prima di tornare nel cortile...
“Non possiamo sapere se quel ragazzo menta oppure no... e non puoi risolvere il tutto mandandolo a morte senza la certezza che sia un impostore, o ti ritroverai contro non solo il ducato, ma l'intero regno... bisogna risolvere il tutto in altro modo, cercando di trarne vantaggio... ricordi la storia del Fiore Azzurro? Tu hai sempre creduto fosse una leggenda, un mito... bene, ora potrai appurarlo... secondo le profezie l'unico modo per vincere la terribile Gioia dei Taddei è quello di trovare il Fiore Azzurro... tu dunque metterai alla prova quel giovane...”
Dominus alzò un braccio con fare solenne.
“Ascoltate...” disse “... poiché ritengo che costui sia solo un impostore, sono tentato di mandarlo a morte come monito per i nostri nemici... ma essendo un uomo, non posso solo basarmi sulle mie sensazioni, sebbene giungano dal cuore... allora ho chiesto consiglio e conforto ai miei antenati...” fissando le raffigurazioni del leggendario Ardea nell'atto di risolvere le terribili Questioni “... e loro mi hanno parlato... in sogno...” tornò a guardare i presenti “... sono pronto a lasciare il trono e a mettermi da parte, qualora costui dimostrerà a noi tutti di essere il vero nipote dell'Austero...” fissò Guisgard “... io ti lascerò il trono se tu compirai un'impresa degna di coloro da cui affermi di discendere... c'è un Fiorellino... sbocciato chissà dove, dall'aspetto e dal profumo ignoto a tutti... ebbene, se tu lo porterai qui dimostrerai senza inganno alcuno di essere il vero erede al trono di Capomazda...”
In quel momento nella sala giunsero anche Burmid e Musain.
E sul braccio del capo dei mercenari vi era la gabbianella Matiz.
E Guisgard per un istante la guardò, per poi tornare a fissare il duca.
Dominus battè le mani ed un servitore portò il vaso d'oro dato al duca dalla Regina di Gioia Antiqua.
“Ecco...” indicando il vaso Dominus “... riempi questo vaso con quel Fiorellino ed io ti lascerò il trono.”
Naturalmente i nostri lettori avranno compreso che il Fiorellino di cui parlava Dominus altro non era che l'inestimabile e misterioso Fiore Azzurro.
Guisgard
11-09-2014, 19.21.19
Pepe sorrise.
“Beh, in verità, mi incuriosiva e mi incuriosisce tuttora quel fantomatico vascello volante.” Disse a Clio. “E così, quando l'ho avvistato che praticamente navigava ad una velocità accettabile, ho pensato bene di seguirlo. E potete immaginare la mia sorpresa quando giunto su quest'isola, non solo ho scoperto il covo di quell'incredibile macchina fluttuante, ma ho anche trovato il vostro veliera attraccato in questo porto. Come si dice? La fortuna aiuta gli audaci.” Rise. “Ed infatti, ora che ho esposto a voi la mia proposta d'affari, non vi nascondo che, qualora riuscirò a scendere con le mie gambe dalla vostra nave, me ne andrò in giro a cercare informazioni sul vascello volante e sul suo misterioso equipaggio. A meno che voi non sappiate qualcosa su questa storia. Ah, l'isola è conosciuta come l'Isola del Duca. L'ho saputo da alcuni pescatori prima di salire sulla vostra nave.” Annuì. “Ma piuttosto... perchè voi e la vostra imbarcazione siete stati trainati qui dal vascello volante?”
Altea
11-09-2014, 19.30.15
Ascoltai le parole del Duca, osservai la scena del vaso d' oro e lo riconobbi.
Il Duca..il suo volto..ma chi ci credeva che ebbe una visione del sogno?
Mi alzai e guardai il Duca e la corte.."Ne siamo certi? Io so la versione di quel vaso e di quel Fiore Azzurro...il Duca Dominus ha chiesto la mano della Regina di Gioia Antiqua ed ella accetterà a una sola condizione..che egli le porti dentro quel vaso di oro il Fiore Azzurro..ed è appurato non si sappia se esista davvero oppure dove nasca" e guardai Guisgard.."E' una sua furberia...attenzione, se si presentasse con quel Fiore lui avrebbe la mano della Regina e pure l' appoggio del suo Regno".
Guardai il Duca.."Mi stupisco di voi, Duca...amate cosi tanto quella Regina che mandate un altro a cercarlo? E sapendo è una impresa difficile cosi voi rimarrete qui tranquillo".
Guisgard
11-09-2014, 19.45.54
Quell'uomo aveva fra le braccia Elisabeth e le sue mani scendevano sicure, ma delicate, sul corpo di lei.
“Il sogno...” disse in un sussurro, mentre continuava a baciarla sul collo e sul viso “... era indecifrabile... avevo visto un meraviglioso Giardino, nel quale si accedeva solo per un tempo limitato... tuttavia a me tale possibilità era negata... cercai allora qualcuno in grado di potervi accedere, poiché all'interno del Giardino vi era l'Oggetto dei miei desideri... trovai così un ragazzino... rammento benissimo il suo aspetto... capelli scuri ed occhi azzurri... lo condussi allora verso il Giardino, promettendogli tutte le grandi ricchezze in esso contenute... a me interessava solo una Cosa... il Fiore... ma il ragazzo, una volta entrato, vide il cancello del Giardino chiudersi... il sogno terminava così, con la mia disperazione... ditemi...” baciandola ancora “... che significato leggete in questo sogno?”
elisabeth
11-09-2014, 20.27.12
Cominciò a raccontare....mentre le sue mani leggere come il battito di ali..vagavano sul mio corpo......le sue labbra lambivano appena la pelle del mio collo e l'abbandono fu totale.......ma il sogno si fece particolare....interessante........quel giardino......mi rammentai del giardino sulla mia isola.......fu un attimo.....lui non poteva entrarvi ma il bambino si........mi staccai con gentilezza da lui....e lo guardai negli occhi........." La magia....e'una forma assai strana..dove l'uomo pensa di potervi spaziare senza limiti.......ma nel vostro sogno....avete scoperto che c'e' un luogo dove per voi non vi e' dimora......quel Bambino....che voi ricordate così bene e' l'unica persona che potrà avere cio' che voi desiderate.........e questo lo sapete talmente bene...che potete sentire il vostro cuore distruggersi..........fossi in voi...lascerei perdere.....siete il Signore di terre infinite......perchè quel giardino.....?...".......Ma sapevo da Gedeone....che vi era un fiore.....un fiore che solo una persona poteva riconoscere tra mille.......
Guisgard
11-09-2014, 21.03.09
“Lasciar perdere...” disse l'uomo ad Elisabeth “... lasciar perdere? Ora che sono così vicino a ciò che rincorro da anni? Oh, mi deludete... eppure mi conoscete bene...” baciandola piano sulle labbra “... per questo voi siete qui... perchè cercherete il modo di avere il Fiore, visto che a me sembra essere negato... chissà, magari trovando proprio il bambino del sogno... ammesso esista davvero...” accarezzando il monile che le aveva donato “... ma voi, come maga, sono certo non avrete difficoltà nello scoprirlo...”