Visualizza versione completa : Il Fiore Azzurro (Il viaggio della Santa Caterina)
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Guisgard
11-09-2014, 21.09.51
“Milady...” disse Dominus ad Altea con tono adirato “... tutti sanno della richiesta della regina di Gioia Antiqua... credete dunque di farmi danno parlando così? In questo modo vi voltate contro questa corte che vi ha sempre accolta e fatta sentire importante? Appoggiando sovente le vostre richieste e decisioni? Siete dunque dama di tali e dubbi propositi? Rinnegando il vostro signore per un uomo che potrebbe essere chiunque, persino il peggior lestofante del regno?” Guardò i suoi familiari. “Mi dispiaccio per voi... perchè un tale comportamento non è degno del vostro lignaggio.” Tornò a guardare Altea. “Non comprendo i motivi del vostro assurdo e disdicevole comportamento. Cosa credete di guadagnare da tutto ciò? Forse l'assurdo proposito concepito in passato da chi non trovava miglior modo per conquistare terre e titoli? I matrimoni politici si fanno per scongiurare guerre o farle terminare. Non per unire ciò che è separato da ostilità. Capomazda e Sygma oggi come oggi non hanno rapporti, né relazioni. E lassù, in quelle città libere ed autonome, ricche della loro arte secolare, se ne infischiano altamente di ciò che si decide qui. E la sparizione di mio nipote anni fa ne è la dimostrazione.” Fissò Guisgard in lacrime. “Non posso perdonarti... no, dopo che sei giunti qui fingendoti chi non sei e riaccendendo il mio dolore, solo per i tuoi propositi indegni... ma se davvero sei chi affermi di essere allora portami il Fiore... qui molti credono alla sua esistenza... ci sono profezie antiche, che giungono da un'epoca eroica e remota che ne parlano... dunque se sei davvero un Taddeo portami quel Fiore...” guardò Izar “... così sia scritto e così sia fatto.” Sentenziò il duca.
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elisabeth
11-09-2014, 21.21.56
Guardavo quell'amuleto tra le sue dita....e mi chiedevo..se la magia potesse entrare regale nel giardino dell' Amore puro..........non poteva ne ero certa, ogni cosa era un dono e la malvagità ed il potere non potevano erigersi sull'Amore.......Quel Bambino poteva essere il simbolo del bene e della purezza........solo il cuore di un bambino poteva accedere in quel giardino.....incomincia così a comprendere il gioco di Symoin......io ero vergine...ero votata agli Dei.........il mio cuore era puro come quello di un bambino..........questo mi fece paura..........mi mossi in maniera goffa.....andando a sbattere sul tavolino con uno dei calici...e tutto fini' a terra con un fragore assordante..........." Io..mi spiace...ho bisogno di aria.........ecco..si la magia.......Ma la Magia non apre le porte ......a chi non ha un cuore puro e voi mi conoscete io non sono pura...come un bambino........"......finì con le spalle alla porta............cercare di scappare sarebbe stata una mossa illogica......ma Symoin...dov'era......?......
Altea
11-09-2014, 22.10.55
Il Duca urlava e inveiva contro me..come un pazzo furioso..ma non capivo il motivo delle sue lacrime verso Guisgard.
Lasciai mi umiliasse davanti a tutta la corte con parole davvero pesanti sulla mia persona e quando finì di impartire gli ordini a Izar, guardai mio nonno con sguardo austero ed irremovibile..lui annuì con la testa..tra noi vi era sempre stata telepatia..nessuno come mio nonno poteva capirmi e io conoscevo gli ideali di mio nonno e mio padre e presi la parola.
"Duca Dominus..prima di partire da questa corte" e feci un inchino e vidi lady Sibille guardarmi con sorriso di complicità "vorrei dirvi ho notato in voi un radicale cambiamento e parlando mi rivolgo pure a milord Guisgard dè Taddei, il quale non può sapere i motivi di tutto questo".
Mostrai al Duca e a Guisgard l' anello di fidanzamento taddeide.."Sapete milord Guisgard, proprio ieri sera il Duca ad un ballo disse io ero quasi la padrona di questo palazzo e davanti alla corte disse ero la padrona dalla Domus Ardeiana, che voi ben conoscerete...ora sono una sconsiderata, una maleducata e poco rispettosa..vedete come le cose cambiano in poche ore?" vi era silenzio, la gente osservava e il Duca ascoltava silenzioso ma io osservavo il ragazzo, mentre i miei occhi erano inquieti e umidi.."Per anni, anzi fin da quando ero bambina mi è stato impartito di come comportarmi in questa corte..l'ho servita e me la hanno fatta servire. La volontà del Duca Taddeo l' Austero alla mia nascita fu di volerci.."ebbi un attimo di ripensamento ma mi feci coraggio "marito e moglie e alla mia nascita fu fatto un atto notarile di matrimonio firmato dal duca Taddeo, da mio nonno e mio padre..e pure dal Duca Dominus..quindi pure egli riteneva legittimo questo..e questo sarebbe successo al ritrovamento del bambino..il duca Taddeo l' Austero fece questo in veste di grande amico di mio nonno, noi proveniamo da Sygma..mio nonno era li..quando voi si presume foste rapito..e seguì il duca a Capomazda per servirlo assieme a mio padre...mio nonno mi disse sempre quel matrimonio fu sancito per il forte legame di amicizia e lealtà tra lui e mio nonno, tanto al mio quindicesimo compleanno mi venne detto questo fatto e il duca Taddeo volle io fossi colei che avrebbe dovuto possedere questo anello..e voi sapete il significato..da quando siete apparso il Duca" e guardai Sua Signoria "prova odio per me..odio perchè se fosse così voi andreste al trono e io..sarei vostra moglie perchè questa è stata la ultima volontà del Duca Taddeo l' Austero, nella stanza di mio nonno vi è un dipinto voluta da Taddeo..rappresenta me con la corona e dispose quando il bambino rapito fosse stato trovato il quadro doveva essere completato con voi vicino me".
Vidi mio nonno con le lacrime e mio padre pensieroso.."Lo hanno voluto loro, per anni mi hanno narrato di voi, mi hanno trattato come la reginetta di corte..ma ora sono scomoda..come siete scomodo voi che siete tornato, forse Sua Signoria il Duca ha cambiato idea su di me per questo...forse lui mi ha trattato come una pedina e non come dice la famiglia con quel atto notarile o per un motivo politico...ma una cosa voglio chiarire...io non voglio rivendicare il mio diritto di essere la futura Granduchessa di Capomazda".
A quelle parole udii dei mormorii, la gente era sorpresa, altri annuivano verso me..chi sempre mi aveva considerato come mi aveva detto il Duca la vera padrona del Palazzo e a voce alta davanti a tutti ripetei.."Ripeto..non voglio rivendicare di essere la futura Granduchessa di Capomazda poichè se egli fosse davvero il legittimo erede dovrebbe essere libero di scegliere chi sposare..ma sto solo rappresentando l' ultima volontà del Duca Taddeo l' Austero e non per essere contro il Duca Dominus, il quale mi ha trattato fino a stamattina ... come una dei Taddei e non lo posso negare...e io mi trovo tra due fuochi".
Guardai Guisgard deglutendo.."Allora visto non vi è posto più a corte per me, visto io rappresento ora la volontà di Taddeo l' Austero che vi ha cercato con tutto se stesso, ha riposto la sua fiducia nella mia famiglia e la mia famiglia in Capomazda...io verrò con voi se volete..non posso più rimanere qui, avete visto pure voi come sono stata trattata, non è un capriccio...sarò testimone della vostra buona Fede e nessuno potrà avere dubbi".
Lady Sibille applaudì a quelle mie parole, mi sfilai l' anello datomi dal Duca Taddeo l' Austero e glielo consegnai a Izar.."Riconsegnatelo a Sua Signoria..così capirà la mia buona fede..non ambisco al Trono..non potrei mai obbligare questo ragazzo a sposarmi contro la sua volontà...vedete? Sono pure contro la decisione della mia famiglia e del Duca Taddeo..milord Guisgard, vi chiedo di accettare la mia richiesta poichè ora voglio riappropriarmi di ciò che sono..visto fino ora sono stata trattata come un oggetto di bella esposizione..e pure da Sua Signoria" e lo guardai mentre una lacrima scese sul mio viso.
"Il vascello volante..." Sorrisi appena "Perchè ci abbia trainato fin qui? Non ne ho la minima idea, probabilmente volevano solo sottrarre la preda al vascello ducale che ci stava attaccando.. Non lo so, non ho ricevuto nessuna spiegazione..." alzai le spalle.
"Dunque siete giunto qui per.. caso? Oh, questa è bella..." sorrisi "E chi mi dice che non siate voi stesso una spia.. andiamo, il vostro arrivo è quanto mai sospetto.. e ho come l'impressione i miei uomini non impazziscano per voi, ma non sono molto ospitali, questo è certo..".
"Dunque.." alzandomi "Non vi darò la ragazza, questo è chiaro non la affiderei a nessuno.. portatemi la prova che suo padre è disposto a pagare, e avrete parte della ricompensa.. rammentategli, però, che non ho intenzione di fare un pessimo affare, considerando che a Bivas mi avrebbero dato duemila Taddei, e che quell'isola non è certo l'unico mercato degli schiavi a disposizione..".
Sorrisi, indicando la porta con la mano.
"Questa è la mia parola..".
Guisgard
12-09-2014, 02.37.28
A quelle parole di Elisabeth, nel vederla così agitata, quasi impaurita, l'uomo accennò un vago sorriso.
Fece qualche passo verso di lei, fino a quando il suo volto fu vicinissimo a quello della donna.
“Esistono molti tipi di magia...” disse in un sussurro “... magie per evocare il Bene e magie per evocare il male... ma cosa è davvero Bene e cosa invece davvero male? Anche dietro agli ideali più nobili, ai principi più alti e puri, può celarsi il marcio... come i chierici, che sbandierano il valore della castità ma solo perchè la Chiesa, impaurita dalla possibilità che i suoi membri lascino averi a mogli e figli, impone loro il celibato come fosse un Dettame Divino...” la fissò negli occhi “... vedete? Tutto è relativo... forse perchè non esiste né il Bianco, né il nero a questo mondo, ma solo il grigio... il grigio delle debolezze e delle miserie umane...” allungò una mano ed aprì la porta alle spalle di Elisabeth “... volevate prendere un po' d'aria, no? Prego...” indicandole di uscire “... andate pure... non siete certo prigioniera... non vi è male qui... e nulla di questo luogo potrà mai nuocervi...” e raccolse da terra il vetro rotto delle bottiglie e dei bicchieri.
Guisgard
12-09-2014, 03.42.32
“Voi” disse Dominus ad Altea “avete tradito la mia fiducia! Senza sapere chi sia costui” indicando Guisgard “vi rivolgete a lui come se fosse davvero un Taddeo! Senza rispetto verso di me e senza riconoscenza per avervi nominato mia pupilla! Ora dite che i miei modi sono cambiati? Chiunque al mio posto vi caccerebbe con vergogna da questa cote!” Guardò poi Guisgard. “E fino a prova contraria costui è un impostore! Che ci porti il Fiore Azzurro e allora sarà riconosciuto per colui che afferma di essere! Ma fino ad allora resterà un impostore!” Rise con astio. “Complimenti...” a Guisgard “... cercavi un trono ed ora hai trovato pure un'aspirante moglie!”
“Sempre ammesso che accetti la sfida, milord.” Intervenne Izzar.
“Voi cosa ne dite?” Il Duca al suo Ciambellano.
“Che rifiuterà.” Rispose questi.
“Benchè io” prendendo la parola il presunto impostore “ritenga tutto ciò una farsa, poiché lord Dominus non ha alcun diritto di imporre condizioni o pegni, non mi opporrò. Se sono giunto qui è perchè voglio mettere fine a questo scontro che reca danni al nostro ducato. Dunque, per dimostrare che il mio sangue è nobile quanto il suo e che il mio nome è legittimo, così come la mia rivendicazione al seggio ducale, accetto l'impresa impostami.” Fissando i presenti e poi di nuovo il duca. “Impostami non da lui” indicando Dominus “ma dal Fato, affinchè io dimostri a tutti di essere il vero nipote di Taddeo l'Austero.”
Sul volto di Dominus apparve un ghigno di compiacimento.
“Milady...” voltandosi Guisgard verso Altea “... io non sono mai stato in questo palazzo se non da piccolissimo e ormai a stento ne serbo il ricordo... dunque non posso conoscere le cose di cui mi dite... ma se sono qui oggi, se sono vivo e forte per reclamare ciò che mi spetta di diritto, è solo grazie a coloro che mi hanno salvato e cresciuto... per questo a loro va la mia riconoscenza... dunque, milady, ritenetevi libera da quelle nozze decise a tavolino da chi ora non c'è più... io sono libero da quel passato che non mi appartiene e lo siete anche voi.”
“Benissimo!” Esclamò Dominus. “Il nostro aspirante duca ha le idee chiare e non teme di cimentarsi in quest'impresa!” Soddisfatto. “Dopotutto dispone di una nave volante, capace dunque di condurlo a ridosso dei Cieli, così da essere più vicino alla fama!”
“O all'Aldilà.” Disse Izzar con sguardo sinistro.
“Partirò subito.” Fece Guisgard.
“Non dimenticare il vaso d'oro...” sorridendo Dominus “... la regina di Gioia Antiqua tiene molto che il Fiore Azzurro sia conservato in esso.” Con sarcasmo. “E portati via anche lady Altea... non è più gradita in questo palazzo.”
Guisgard prese il vaso d'oro.
“Milady, per questo viaggio non voglio nessuno di cui preoccuparmi.” Il presunto impostore ad Altea. “E' pericoloso e non metterò a repentaglio la vostra vita. Tuttavia, grato per il vostro appoggio davanti a questa corte, sarò lieto di condurvi ovunque vogliate. Ve lo devo. Dopo ciò partirò per quest'impresa.”
Guisgard
12-09-2014, 03.58.59
“Immaginavo di non essere creduto.” Disse Pepe a Clio. “In effetti è più facile riporre fiducia nei propri uomini, che in uno sconosciuto.” Accennò un sorriso. “E sia.” Annuì. “Vorrà dire che, impossibilitato a proporre altro, me ne starò ad oziare su quest'isolotto in cerca di informazioni circa il misterioso vascello volante ed il suo enigmatico equipaggio.” Sorrise. “Vi invito però ad una riflessione... siete in gamba, altrimenti non stareste a capo di questo vascello... riflettete su tutto ciò che i vostri uomini hanno fatto o detto ultimamente... sin nei minimi dettagli... riflettete... sono certo che scoprirete qualcosa... magari solo un dubbio, un'incertezza... ma sarà già qualcosa... e chissà allora che non vi sorgerà spontanea nel cuore un po' di fiducia verso le mie parole... chissà... ah, posso essere slegato ora? Sapete, non credo durerei molto su quest'isolotto con le mani incatenate.” Ridendo.
"Naturalmete..." Sorrisi "Se scoprirò che le vostre parole sono veritiere, allora vi consegnerò la ragazza.." Lo fissai per un lungo istante "Ma se scoprirò che le avete torto anche solo un capello, state pur certo che vi troverò anche in capo al mondo, e vi pentirete di esservi messo contro di me..".
Presi un profondo respiro "Ma voi valutate la mia di proposta, fate in modo di arrivare al padre e avrete parte del bottino.. Preferirei consegnarla direttamente a lui..".
Aprii la porta e sorrisi a Pepe, per poi voltarmi verso i miei uomini.
"Accompagnate il signor Pepe al molo.. Gentilmente.." Puntualizzai "Naturalmente slegatelo.." Sorrisi.
"Buonafortuna, dunque.." Salutandolo con un cenno del capo, per poi tornare nella mia cabina.
Pensai a lungo alle sue parole.
Sapevo che potevano essere vere.
I miei uomini effettivamente comportando in modo strano da qualche tempo.
Ma chi poteva essere? Una cosa era certa: dovevo scoprirlo al più presto e non potevo fidarmi di nessuno.
Altea
12-09-2014, 15.45.19
ll presunto taddeide accettò la sfida senza ripensamenti e sicuro di sè.
Il mio stupore fu grande quando il Duca Dominus mi gettò, praticamente, a lui rifiutandomi come uno scarto, un qualcosa che non serviva più..solo per aver detto la sua libera opinione.
Guardai il ragazzo, lo ascoltai..non mi avrebbe voluto con sè nemmeno lui ma mi avrebbe portato dovrei avrei voluto.
"Grazie milord Guisgard" dissi guardando la mia famiglia e poi il Duca "se permettete vorrei conferire sola con il presunto erede, fuori da questa stanza per comunicargli la mia volontà, visto non faccio più parte di questa corte e non vorrei nemmeno ledere alla mia famiglia che per anni ha servito prima Taddeo l' Austero e poi Sua Signoria qui presente..e Capomazda".
Presi il giovane per mano con naturalezza e appena usciti dalla Grande Sala delle Udienze lo portai in disparte e parlai a bassa voce.."Ho sempre pensato voi dovevate avere i vostri diritti ma non mi aspettavo questo odio da parte del Duca. Nonostante quell' atto di matrimonio non mi sono mai sentita in obbligo verso di voi. Dove voglio andare? Non so quale sia il mio posto..sono stata cresciuta come una reginetta,istruita dai migliori maestri di corte per volere del Duca Taddeo e dei miei familiari." sospirai e sorrisi "E' un controsenso..se voi troverete quel Fiore Azzurro allora sarete riconosciuto il legittimo erede altrimenti no..ma cosa cambierebbe, solo per aver trovato un Fiore, per me vi sta dietro qualcosa di strano..state attento. Ora sono io la rinnegata, in un certo senso abbiamo lo stesso destino..non ho nessun posto dove andare, sono cresciuta in questa corte, e non voglio andare nella mia dimora a Baias..voglio scomparire per sempre..portatemi sull' isola di Bivar e voglio essere venduta al miglior offerente..questo è il mio destino..qualcuno mi prenderà visto nessuno si preoccupa di me e mi vuole..vado a prepararmi, voi rientrate e finite la vostra missione ma non fate cenno della mia volontà espressa...vi aspetto nel giardino vicino ai vostri uomini".
Detto questo senza una minima inflessione partii decisa verso la mia stanza, guardai i vestiti donatimi dal Duca la sera prima per la festa e con sfida li indossai e misi addosso la preziosa collana e sorrisi..cosi sarebbe stato più facile vendermi.
Non temevo il mio futuro...non avrei mai rinnegato i miei ideali e pensieri.
Scesi in giardino e mi avvicinai al vascello volante e gli uomini di Guisgard..feci un leggero inchino e dissi solo.."Aspetto il vostro padrone, mi deve portare in un luogo..ma voi dovete fare in modo nessuno mi veda".
Guisgard
12-09-2014, 17.23.48
“Potete indossare quel vestito da corsara e quel cappello” disse Pepe a Clio, mentre Vivas lo liberava dalle catene ai polsi “ma restate una donna dall'animo sensibile a quanto vedo.” Rise. “Tranquilla, non farei mai del male a quella ragazza. E' troppo preziosa per me.” Un inchino e scese dalla nave.
La ragazza ritornò sulla sua cabina, mentre intorno a lei si udivano le voci ed i rumori causati dei lavori a bordo dell'Hydra.
Ma poco dopo, dall'esterno, cominciarono a giungere altri rumori.
Provenivano dal porto dell'isolotto ed erano di natura totalmente differente.
Infatti la gente del posto sembrava impegnata nei preparativi di qualche festività.
Ma proprio in quel momento qualcuno bussò alla porta della cabina.
“Capitano, sono Yanos... posso entrare?”
Ero immersa nei miei pensieri quando Yanos bussò, non amavo essere così sospettosa con i miei uomini, ma non avevo scelta.
I rumori diversi provenienti dall'esterno mi distraevano ogni tanto, ma restavo inquieta anche se nessuno doveva rendersene conto.
Non potevo raccontare a nessuno i miei sospetti.
"Vieni pure avanti.." ad alta voce.
Guisgard
12-09-2014, 17.46.59
La porta si aprì e Yanos entrò nella cabina di Clio.
Yanos era alto, asciutto, dai capelli corti e scuri, il volto sempre distinto da un'espressione seria e i modi gentili ma fermi.
Possedeva grande esperienza in fatto di mare, in quanto aveva prestato servizio militare per gran parte della sua vita e solo alcuni soprusi subiti ingiustamente a causa della Legge lo avevano spinto a darsi alla macchia.
Tuttavia la vita da pirata non aveva intaccato i suoi modi gentili ed il suo essere razionale in ogni occasione.
“Perdonate se vi disturbo...” disse “... ma a bordo ci chiedevamo di quell'uomo... chi era davvero e perchè mai ha chiesto di poter parlare solo con voi... in passato non ci avete mai tenuto all'oscuro di nulla, capitano...”
elisabeth
12-09-2014, 17.55.30
Confusione...la mia mente ......ero presa da mille pensieri da emozioni sconosciute e quell'uomo......aveva detto una verità chi puo' giudicare....la nostra coscienza i nostri insegnamenti...cose' il bene e il male........No Elisabeth...non e' così che funziona...io ero stata cresciuta secondo i dettami della legge degli Dei...io sapevo cosa era bene o male.....per loro...già per loro...e per me.........apri' la porta alle mie spalle.....mi stava dimostrando che non ero prigioniera tra quelle mura..........ma se non ero la sua di prigioniera lo ero certamente di Symoin........Mi disse che dovevo essere furba......mi chinai anch'io per raccogliere il vetro.........." So di non essere prigioniera......ma anche la parola prigioniera....molto spesso si e' prigionieri di se stessi....le mura non hanno alcun effetto sulla nostra liberta'........"...presi a raccogliere vetro..." Mi spiace ho combinato un gran guaio.....".....mentre incauta mi tagliai graffiai....e stille di sangue azzurro uscirono .....bagnando la mano del Signore del Maniero....." Forse questa e' magia........ma..non sono io la maga "......
Guisgard
12-09-2014, 17.59.12
Guisgard prese il vaso d'oro e tornò verso la Santa Caterina.
Qui i soldati della Guardia Ducale circondavano ancora il vascello ed il suo equipaggio.
“Guisgard...” disse Irko vedendolo tornare “... allora, cosa è accaduto?”
“Ve ne parlerò dopo.” Rispose lui. “Saliamo a bordo... ripartiamo subito.”
“E questo vaso?” Indicando il vaso d'oro Miseria.
“Vi spiegherò tutto più tardi.” Fece Guisgard. “Avanti, tutti ai propri posti.”
“Guisgard...” chiamandolo Afiel “... e lei?” Facendo segno ad Altea.
“Ah, già...” annuì il presunto Taddeide “... milady, ascoltate...” rivolgendosi alla dama “... io non so se lo abbiate letto nei libri o se sia frutto della vostra immaginazione, ma essere venduta come schiava è una fine piuttosto discutibile e poco gradevole.” Sarcastico. “Dunque vi consiglierei di valutare qualche altra prospettiva circa il vostro futuro. Comunque, io non posso certo andare a Bivar, rischiando di ingaggiare battaglia con i negrieri per un vostro capriccio. Scegliete allora un'altra destinazione ed io sarò lieto di condurvici. Ah, stavolta, per cortesia, evitate di mettermi al corrente di ciò che avete deciso circa il vostro destino. Non mi mette di buonumore sapere che una donna libera prende la brillante idea di voler diventare schiava.”
Miseria rise.
In quel momento un uomo si avvicinò al vascello.
“Messere...” fissando Guisgard “... il mio nome è de Raybot... io non so chi voi siate, ma se davvero nelle vostre vene scorre sangue Taddeide allora vi imploro... mia figlia è stata rapita dai pirati e temo per la sua vita... il suo nome è Yolanda... vi scongiuro, aiutatemi...” in lacrime.
“Mi spiace per vostra figlia...” mormorò Guisgard “... ma tutto ciò che posso dirvi è di aver Fede in Dio... vi auguro di ritrovarla...”
Fece poi cenno ai suoi di salire a bordo.
La Santa Caterina era pronta a ripartire.
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Guisgard
12-09-2014, 18.08.18
Elisabeth uscì da quel luogo, ritrovandosi in un piccolo boschetto che dava sul mare.
Intorno a lei vi era solo silenzio, rotto appena dal fruscio delle onde che si infrangevano ai piedi dell'alta scogliera.
Il cielo era velato da alte nuvole, ma l'aria appariva limpida ed intrisa di profumo di salsedine.
Un lieve vento le accarezzava appena i capelli, ingentilendo il rossore sulle sue gote.
Ad un tratto udì dei passi.
Vide allora alle sue spalle un uomo anziano, ma dall'aspetto ben curato.
Indossava una lunga tonaca, simile a quelle portate dai maestri nelle scuole capitolari.
“Qualcuno ha scritto” disse fissando il mare “che spesso la natura circostante assume il nostro stato d'animo... chissà...” sorrise, per poi guardare Elisabeth “... eh, vorrei essere giovane come voi e seguire i miei desideri, i miei istinti, le mie passioni... molti parlano del Peccato... eppure io credo che forse l'unico vero peccato sia quello di non vivere per come desideriamo, ma solo per come dobbiamo...”
Altea
12-09-2014, 18.09.31
Ascoltai le parole di Guisgard e poi arrivò il padre di Yolanda..stavo per rispondere ma il presunto erede non mostrò nessun sentimento..era possibile fosse così inflessibile.
Salii a bordo e guardai il padre di Yolanda..."Milord...troverete la mia amica e cara figlia Yolanda..rivolgetevi a Velv, il capitano..io ero con lui a cercare vostra figlia ma non vi erano tracce di lei".
Entrai nell' enorme vascello e seguii Guisgard infervorita.."Non ho capito bene..se pensate io sia una sciocca e stupida dama di corte, milord, vi sbagliate di grosso" e mi misi davanti a lui con sguardo arrabbiato "Non amo i romanzi futili..sono abituata ad altre letture..è facile per voi..questi uomini sono la vostra famiglia..a me non è rimasto più nulla..e vi avverto non sono di carattere facile e a corte lo sapevano tutti..bene...allora vengo con voi e non voglio scuse" osservai il vaso d' oro pensierosa "Bene..allora cercheremo questo Fiore Azzurro..sapete il Duca non sapeva nemmeno cosa fosse? Già..glielo ho spiegato io..giusto per dire quanto è afferrato in intelletto..senza di me quell' uomo sarà perso" dissi con un leggero sorriso sarcastico.
"Ah, è solo uno spaccone.... mi ha detto che il padre della ragazza non è che non vuole pagare, ma gli è stato impedito di farlo dalla Compagnia delle Flegee... e devo dire che la cosa non mi stupisce affatto.. insomma, mi ha fatto capire che potrebbe arrivare a lui in qualche modo, intimandomi che la ragazza potrebbe smascherarci.. che assurdità.. evidentemente non l'ha mai vista, ce la vedete Lady Yolanda che in realtà ci spia per conto di suo padre?" scossi la testa "Credeva di farci un favore liberandoci di lei... Beh, io l'ho ringraziato e gli ho detto che io non ho la più pallida idea di chi sia lui, di come sia arrivato qui, e per quanto mi riguarda potrebbe essere lui stesso una spia per conto della Compagnia o dell'Ammiragliato... ma se davvero è in grado di farci arrivare al padre, allora alzerò il riscatto e gli avrei dato una fettina per il disturbo.." alzai le spalle "Ma considerando che non ha risposto a questa mia offerta, credo che, nel migliore dei casi sia solo uno spaccone..".
Sorrisi "Soddisfatti? Speravate che mi liberassi della ragazza? " risi appena "Beh, devo dire che mi ci sto quasi affezionando, potrei addirittura sentire la sua mancanza.." ridendo.
"Dai, sono stanca di starmene rinchiusa qui.. cosa c'è una festa sull'isolotto? Andiamo a vedere i lavori, poi chissà, magari potremmo fare un giretto per l'isola.. non so se ci torneremo mai.." avvicinandomi a Yanos "Andiamo..".
elisabeth
12-09-2014, 18.28.50
Come trasportata......dal tempo e mi ritrovai tra il verde del bosco e l'azzurro del mare.....osservavo spaesata......quel paesaggio così strano.....la brezza marina che riempiva i miei capelli.....e il caldo delle mie guance.....ma un rumore si intromise nei miei pensieri e voltandomi vidi un uomo.......anziano.....ma retto il suo camminare era fermo....il suo abito sembrava la mia clamide....mail tessuto era piu' pesante........fu affabile nel parlare quasi mi conoscesse........le sue parole entrarono nel profondo della mia anima.....e cominciai a piangere..a ridere.......e tra tutto questo le mie parole sembravano di ghiaccio..." Cosa ne sapete voi del peccato......siete un peccatore ?.....chi vi ha giudicato perchè voi foste certo del male da voi fatto...........io so che peccare significa voltare le spalle agli Dei....significa...non curarmi piu' delle mie ancelle....questo e' peccare........ma a questo punto...credo che il destino mi abbia fatto intraprendere un cammino.....e sapete cose' successo ?.......sono sola in un posto che non conosco........le uniche persone che conosco ...forse non ci sono piu'...non so dove siano finite...mi sono affidata ad una donna..anzi ad un'altra me stessa............o per meglio dire.....forse sto... sto solo impazzendo.........Voi che mi sembrate così saggio...ditemi...cosa fareste al posto mio.....".....lo guardai con rabbia..una rabbia che non pensavo di conoscere..........almeno mi faceva sentire viva...
Guisgard
12-09-2014, 19.21.34
“In effetti si...” disse Guisgard voltandosi verso Altea “... si, penso voi siate una sciocca dama di corte. Di quelle che non hanno capito nulla della vita. In verità immaginavo esistessero, ma non certo così sciocche da chiedere di essere vendute come schiave.” Sorrise sarcastico. “Venire con noi?” Rise. “E' fuori discussione. Questo non è un viaggio di piacere o una vacanza. Indicatemi dove volete essere accompagnata ed io vi servirò. Altrimenti vi lascerò nel primo convento che incontreremo lungo la strada. Visto fino ad un momento fa volevate sprecare la vita facendo la schiava, allora la dedicherete al Signore. Così avrete uno scopo.” Con un lieve cenno del capo.
Poi il presunto Taddeide salì sul ponte.
“Sciogliete tutte le vele!” Ordinò. “Macchine avanti tutta! Trentacinque gradi a babordo!”
“Bene!” Annuì Irko. “Fiocchi e contro fiocchi allora!”
Le gigantesche vele della Santa Caterina furono aperte al vento, la caldaia alimentata ancor di più e i motori aperti a pieni giri.
Un sordo boato, del fumo nero e poi l'incredibile vascello volante si alzò in volo, nello stupore e nella meraviglia generali.
Volarono così via da Capomazda, prendendo la direzione verso il mare.
Guisgard
12-09-2014, 19.27.09
“Capisco.” Disse Yanos a Clio. “Avete fatto bene a non fidarvi di quel tipo.” Annuendo.
Poi uscirono dalla cabina e raggiunsero la stiva, dove si svolgeva il grosso dei lavori.
“Come va, ragazzi?” Chiese Yanos.
“Tutto ottimamente!” Rispose Emas. “Grazie a questa gente ormai non manca molto. Domani questa falla non esisterà più e potremo ripartire!”
Tutti risero.
Compresi i carpentieri inviati dall'equipaggio della Santa Caterina.
Intanto dal ponte si udivano sempre più decisi i rumori provenienti dal porto.
“Cosa succede fuori?” Chiese Kengo.
“Pare che sull'isolotto si stia preparando una festa.” Disse Vivas.
Altea
12-09-2014, 19.30.26
"Io sono sempre stata prigioniera...prigioniera di una corte e dei suoi uomini, non vi è alcuna differenza..io vi ho difeso e ho perorato la vostra causa..avete ragione sono una sciocca dama di corte..perchè se mi trovo qui è per avervi difeso..potete fare di me ciò che volete..pure voi vi comportate come Dominus".
Non aggiunsi altro, mi scostai silenziosa e lui sparì e poco dopo vi fu un forte boato, mi sentivo strana..stavamo salendo, vi era una scaletta e salii sul ponte e vidi la corte sempre più lontana, stavamo andando in alto, alzai lo sguardo al Cielo..sembrava rasserenato dal mattino.
Rimasi li ferma sul ponte e mi sedetti sul gradino della scaletta di legno mentre vedevo il veliero partire tra il Cielo e la Terra..il vento scompigliava i capelli e pure la mia anima..lui non capiva..avevo perso tutto..mentre lui aveva tutto da guadagnare da questa situazione..un Trono..e io lo avevo visto, Guisgard era determinato e poteva trovare quel Fiore e tornare vittorioso..e io...non so..oh no..un convento di clausura no...piuttosto avrei fatto la mendicante e poi chi era lui per decidere della mia vita.
Guisgard
12-09-2014, 19.32.28
“Al vostro posto” disse il vecchio ad Elisabeth “cercherei di comprendere... comprendere cosa è davvero sbagliato e cosa non lo è... dite di essere sola qui e di aver perduto le persone che conoscevate? Cercatele... se questo luogo vi è amico allora le ritroverete...” sorridendole.
E proprio in quel momento, dalla scogliera, Elisabeth udì delle voci e delle risate.
Erano Nettuno e Pileo che pescavano dagli scogli.
E sembravano divertirsi molto.
elisabeth
12-09-2014, 19.41.15
Ascoltai l'anziano....come se avessi visto un essere venuto da un'altro mondo....dovevo cercare ?...comprendere ?......cosa......il punto era proprio questo...cosa ......Stavo rispondendo all'anziano...quando le risate di due uomini interruppero i miei pensieri ...erano Pileo e Nettuno...felici e sorridenti come due ragazzini...stavano pescando.....Loro pescavano e io mi stavo strappando i capelli per capire.........li avrei affogati........" Insomma voi due.......siete così in pena per me...che vi mancano i biscotti ed il vino..per finire in bellezza la giornata......".........mi voltai per parlare col vecchio......ma si sa come in tutte le storie ...la mia coscienza si era defilata........mi sedetti su un tronco e rimasi a guardare la scena........
Ero davvero felice di vedere che i lavori procedevano a meraviglia.
L'Hydra era molto più di una nave per me, prenderla sarebbe stato insopportabile.
"Ottimo lavoro.." Sorrisi ai carpentieri "Beh, non saremo noi a pagarvi, ma permetteteci almeno di offrirvi da bere quando avrete finito!" Gaiamente.
Mi voltai poi verso l'isolotto.
"Stranamente mi piace l'idea di una festa.. Andrò a curiosare.. Tanto, qui non c'è niente che possiamo fare.." Sorrisi "Chi viene con me?".
Guisgard
12-09-2014, 20.39.57
“Beh, visto che i lavori sono quasi ultimati” disse Emas “direi che si potrebbe scendere a turno ed accompagnare così il capitano Clio alla festa.”
“Ottima idea!” Esclamò Kengo.
“Tranquilli...” fece Yanos “... resterò io qui ad aiutare questi uomini. Non ho alcuna intenzione di scendere a terra. Anzi, prima lasceremo questo posto, meglio sarà.”
“Chiamate Cid...” disse Vivas “... a lui piacerà vedere la festa... un ragazzino non può star chiuso tutto il giorno su una nave.”
In quel momento scese Barbaleone.
Che mi prenda un accidente!” Sbottò. “Sento canti e risate giungere dal porto... ma cosa hanno da festeggiare questi?”
“La libertà.” Rispose Vivas. “La libertà e la fortuna che hanno nel vivere qui.”
“E' tutto da dimostrare ciò...” mormorò Yanos.
Guisgard
12-09-2014, 20.44.19
“Non in pena per te” disse Nettuno ad Elisabeth “ma per Elisabeth.” Sorrise. “E comunque stare qui non è affatto male. Vero, amico mio?”
“Già...” annuì Pileo “... è un luogo ameno e si vive senza troppi pensieri... perchè non venite a pescare con noi?” Chiese alla falsa Symoin. “C'è dell'ottimo pesce in queste acque.”
“E l'acqua” aggiunse Nettuno “è ancora gradevole, dunque ottima per farsi un bel bagno... si dice che il bagno al crepuscolo sia magico... volete provare?”
Era la seconda volta che Yanos restava sulla nave e si rifiutava di scendere.
Forse era lui a nascondere qualcosa?
Senza contare che ancora non avevo mandato giù il fatto che avesse preso ordini da Barbaleone e che volesse lasciare la ragazza, sapendo che ci avrebbero distrutto.
"Preferirei venissi con noi, Yanos, già non hai mangiato niente, su.. non puoi star qui tutto il giorno.. sarà divertente.." tendendogli la mano.
Ma poi arrivò Barbaleone.
"Guarda guarda chi si vede... sei in ottima forma, vecchio mio.." sorrisi, per poi voltarmi verso Vivas e annuire.
"Già, esiste cosa migliore della libertà? Non crediate che siano gli unici fortunati, però.. una delle cose più belle di fare questa vita, oltre alla sete di avventura e il gusto di farla in barba ai damerini della marina ducale di Dominus e dell'ammiraglio è proprio la libertà.." sorrisi "Il che comporta qualche rischio, è vero... ma preferisco essere libera fuori dalla legge, che essere schiava delle regole che la società ci impone.." sorrisi.
"Andiamo a festeggiare la nostra libertà, su.. abbiamo vissuto brutti momenti, ma spero che ce li lasceremo presto alle spalle.. insieme.. Chiamate anche la ragazza... non può restarsene tutta sola sull'Hydra... la terremo d'occhio..".
elisabeth
12-09-2014, 20.52.25
Li sentii parlare ...erano in estasi.....gia' Elisabeth.....io ero Elisabeth....mi ero stancata di quella situazione.......odiavo il pesce....ma mi piaceva fare il bagno e Pileo questo lo sapeva.........era magico...quel giorno non avevo sentito parlare d'altro che di magia..........il vestito che indossavo non era pesante........ed entrai in acqua.......mi immersi........e per la prima volta in quei giorni non pensai a nulla....ero immersa........e il vestito sembrava inesistente...........raggiunsi i due pescatori.....e mi issai su uno scoglio........." Bene.....un bel bagno...devo dire che mi sento molto meglio.........ora....sareste così carini da evitare di scambiarmi per Symoin?....."......stavano lì a guardarmi......avevano detto loro che dovevo fare un bagno e raggiungerli....era magico..." Insomma....chiudete la bocca...o ingoierete le mosche..."......Il mio vestito......era diventato bianco...aveva perso il suo colore rosa....o santi numi.......
Guisgard
12-09-2014, 20.53.22
Fu un momento e la Santa Caterina, maestosa e nello stesso tempo leggerissima, stava già solcando i cieli.
Le alte e corpose nuvole, simili a immensi monti di vapori e sogni, sembravano le barriere che separavano la Terra del cielo, il mondo reale da quello della fantasia.
Altea, sul ponte, vide così quel grandioso e terribile spettacolo.
In un attimo la grande capitale divenne un puntino indefinito, per poi cedere il posto solo all'immensità del mare.
Un mare però, visto da così in alto, già frastagliato di coste ed isolotti.
Guisgard, allora, giunto sul ponte di comando, chiamò a rapporto tutti i suoi uomini.
“Ascoltate...” disse loro “... avete chiesto di venire con me a Capomazda ed io ho acconsentito... ma ora il nostro sodalizio finisce qui.”
“Perchè, forse il tiranno ti ha ceduto il trono?” Chiese Afiel.
“No.” Scuotendo il capo Guisgard.
“Allora la guerra non è finita.” Sentenziò Miseria.
“Già, ci sarà ancora da combattere.” Annuì Ammone.
“Non ci sarà nessuna guerra.” Perentorio il presunto Taddeo. “Non tra noi e Dominus almeno.”
“Vuoi dire che ti arrendi?” Fissandolo Lainos.
“Non ci credo!” Esclamò Palos.
“Il tiranno” zittendoli con un cenno Guisgard “ha poto una condizione. O meglio... chiede un Pehgno per lasciare il trono e riconoscermi come legittimo Arciduca...”
“Che pegno?” Incuriosito Irko.
“Cercare qualcosa di particolare...” spiegò Guisgard “... qualcosa di cui nessuno di noi può avere un'idea chiara...”
“Cosa?” Impaziente Champenuan.
“Il Fiore Azzurro.” Rispose Guisgard.
“Mai sentito...” mormorò Lainos.
“Di cosa si tratta?” Stupito Miseria. “Di un Fiore d'oro o di qualche altro metallo prezioso forse?”
“Non credo.” Guisgard a lui. “Irko...” avvicinandosi poi al suo compagno “... nei tanti libri che abbiamo predato vi è la possibilità di scoprire qualcosa sul Fiore Azzurro?”
“Scendo subito sottocoperta a controllare.”
“Grazie, amico mio.”
“E vuoi partire da solo alla ricerca di ciò che nanche conosci?”Rivolgendosi Palos al capitano.
“Da solo non andrai!” Esclamò Ammone.
“Ben detto!” Annuì Afiel.
“Potrebbe essere un viaggio senza ritorno...” guardandoli Guisgard.
“Nessuno di noi ha impegni qui.” Replicò Palos.
“Siete testardi ed indisciplinati.” Scuotendo il capo Guisgard.
“Beh...” ridendo Miseria … siamo degni del nostro capitano!”
E tutti risero.
“E sia, ciurmaglia!” Ridendo anche Guisgard. “Allora è deciso... ma vi avverto, sarà un viaggio verso l'ignoto, forse lungo e sicuramente non senza pericoli.”
“Perchè” disse Palos “fino ad oggi abbiamo dormito sugli allori?”
Di nuovo grasse risate esplosero tra loro.
“E sta bene!” Guisgard a loro. “Torniamo all'isolotto per rifornirci!”
Altea
12-09-2014, 21.10.58
Eravamo in pieno mare, potevo vedere le coste e le isole come in una mappa..era straordinario..sembrava qualcosa di fantasioso ma era realtà.
Udii la sua voce, il cuore iniziò a battermi forte...Altea non ti starai mica..nooo..lui non ti vuole..è suggestione..eppure è bello e affascinante.
Poi si unirono altre voci e mi diressi verso quei rumori e vidi lui e i suoi uomini parlare..già..lui aveva qualcuno di cui fidarsi..aveva nominato Irko, lo guardai..lui era il fuggitivo.
Mi feci avanti..."Non sapete cosa sia il Fiore Azzurro? E' un fiore raro e introvabile..nessuno sa dove sboccerà e potrebbe già essere sbocciato..e forse rappresenta l' Amore Vero per questo è raro e prezioso..nessun libro potrà definirlo, in quanto a pochi è destinato vederlo".
Guardai Guisgard e gli sorrisi..e ora...era ancora sicuro di trovarlo? Poi mi voltai verso i suoi uomini.."Ah penso il vostro capitano vi abbia detto pure io verrò con voi, visto non ho nulla da perdere...piacere" con un leggero inchino "duchessa Altea de Bastian...ex pupilla del Duca Dominus, sygmese e fino stamattina ero promessa sposa del vostro capitano..ovviamente egli mi ha dispensato da tale onere..e forse è una fortuna..è sempre stato così acido e arcigno" e lo guardai con aria di sfida ridendo "il duca Taddeo l' Austero voleva darmi in sposa a un uomo dai sentimenti cosi rudi? Vorrebbe rinchiudermi in un monastero...una bellissima ragazza come me...sprecata in tal maniera..un sacrilegio...ah ma dimenticavo mi considera sciocca" e mi avvicinai a lui, faccia a faccia.."Magari Vostra Signoria potrebbe cambiarmi" e lo guardai nei suoi intensi e inquieti occhi azzurri.
Guisgard
15-09-2014, 01.18.29
“Ben detto” disse Barbaleone a Clio “ed io ho una voglia matta di divertirmi un po'. Dopotutto non siamo mica in esilio su questa nave!” Rise forte.
Yanos invece sorrise tiepidamente a quelle parole del suo capitano.
Ma lui era fatto così ed anche Clio aveva imparato a conoscerlo.
Era un tipo serioso, molto razionale e poco incline a mostrare i suoi stati d'animo.
Vivas allora andò a prendere Yolanda, che dopo la morte della sua dama di compagnia passava molto tempo da sola nella cabina che gli era stata data.
Il primo gruppo così annoverava, oltre Clio, Yanos, Barbaleone ed il suo fido Taborn, anche Yolanda e Cid.
Ma presto a terra li avrebbero raggiunti anche Emas, Vivas e Luis.
Samoa invece era rimasto a bordo, impegnato com'era nell'elencare i viveri e le scorte per l'imminente partenza dell'Hydra.
E appena scesi a terra, Clio ed i suoi furono subito travolti dall'atmosfera di festa dell'isolotto.
La piazzetta detta Degli Aragonesi, subito fuori al porto, era una baldoria folle e rumorosa.
Una moltitudine di gente, che rideva, cantava, sbraitava e gridava, correva in ogni dove, uscendo dalle porte sulla strada, saltando dalle finestre, persino scendendo giù dai tetti delle case.
Al centro della piazza poi vi era un carro pieno di fieno e foglie secche con alcuni suonatori tutt'intorno che strimpellavano i loro strumenti a corda, mentre altri invece soffiavano con ardore in una sorta di lunghi flauti.
E proprio sul carro era portata in processione una statua della Vergine Maria col Bambino, per festeggiare il giorno di Santa Maria.
La festività era iniziata tre giorni prima ed ora si celebrava il ritorno nella chiesetta del porto della Statua della Madonna con Gesù Bambino.
“Tutti sembrano divertirsi un mondo!” Esclamò Barbaleone. “Io però ho fame! Cerchiamo qualcosa da mettere sotto i denti!”
“Queste feste di paese” guardandosi intorno divertita Yolanda “sono invero molto semplici e ruspanti ma anche divertenti e coinvolgenti. Forse per questa loro genuinità.”
Anche Cid appariva gaio.
Ad un tratto qualcuno si avvicinò loro.
“Salute a voi, bel capitano!” Strimpellando una sorta di mandolino Pepe. “Finalmente siete uscita dal vostro guscio!” Ridendo. “Tra un po' qui si ballerà fino a notte fonda... spero mi concederete un ballo, almeno per i nostri trascorsi di quasi soci in affari!” Facendo l'occhiolino a Clio.
Ma proprio in quel momento Cid si accorse di qualcosa.
Vide scendere su un ponticello del porto un uccello.
E non uno qualunque.
Era infatti Matiz, la gabbianella Blu.
Ed il ragazzo istintivamente sorrise.
Guisgard
15-09-2014, 01.34.17
“Forse” disse Nettuno alla falsa Symoin “dovresti evitare di fare il bagno indossando quella sorta di velo fatto sottana.” Indicando il vestito che ormai era diventato aderentissimo e trasparente attorno al corpo di Elisabeth. “O forse è un nuovo modo per provocare il prossimo?” Sarcastico lui, per poi ridere. “Beh, fossi in te mi coprirei, non tutti sono gentiluomini come me e Pileo.” La fissò ancora. “Anche se, devo ammettere, così sai fare un certo effetto...”
Guisgard
15-09-2014, 01.49.35
“Per esperienza” disse Guisgard ad Altea “so che le persone non cambiano.”
“Piacere, milady.” Sorridendo Irko alla dama.
“Si, è un piacere avere a bordo una bella e nobile dama come voi, milady.” Avvicinandosi anche Miseria.
“Non avevo mai visto da così vicino una nobildonna...” fece Afiel “... e devo dire che hanno un profumo davvero irresistibile.”
“Guarda che non si mangiano mica.” Ridendo Palos.
“Ovvio che non hai mai visto da vicino una nobile dama...” sarcastico Lainos “... loro non si avvicinerebbero mai a te!”
“Non sottovento almeno!” Sorridendo Champenuan.
E tutti risero forte.
“Si, ridete pure!” Scuotendo il capo Afiel.
“Comunque...” fissandoli Guisgard “... milady non verrà con noi. La lasceremo al primo luogo adatto per un suo soggiorno. Che sia una corte, un palazzo o un monastero.”
“Lei però vuol restare.” Disse Afiel.
“Non stiamo andando in gita.” Rispose il capitano. “Ed una dama di corte a bordo ci sarà solo d'impaccio. E poi non sapete che i veri marinai non vogliono donne a bordo? Pare portino male.”
“Noi non siamo marinai però.” Replicò Miseria.
“Già...” annuendo Irko “... e tecnicamente la Santa Caterina non è una nave come le altre.”
“Giusto!” Esclamò Afiel. “Io direi di mettere ai voti la decisione!”
“Davvero?” Incrociando le braccia Guisgard. “E ditemi... da quando qui vige la democrazia?”
“Vuoi fare come tuo zio, forse?” Strizzandogli l'occhio Irko. “E fare il tiranno?”
“Ascoltatemi...” facendosi serio il presunto Taddeide “... il viaggio che stiamo per intraprendere ci porterà verso l'ignoto ed io non ho intenzione di renderlo ancor più complicato. Dunque la decisione è presa. Lasceremo lady Altea nel primo luogo sicuro che troveremo.” Sentenziò. “Tornando al Fiore Azzurro... io credo che qui nessuno di noi possa comprendere cosa sia davvero... io per primo... per questo cercheremo informazioni tra i nostri libri e poi tra quelli della biblioteca sull'isolotto... sono conservati là dei testi molti antichi, alcuni dei quali provenienti da Capomazda... forse saremo fortunati e troveremo qualcosa...” per dirigersi poi a prua e restare a fissare l'orizzonte in attesa di veder spuntare l'isolotto.
http://www.erevnites.gr/greek/images/articles/reporter/1933/%CE%B9%CE%BE%CE%BF_new.jpg
Altea
15-09-2014, 16.28.32
Il presunto taddeide non lasciava trapelare emozioni, ma il suo seguito si mostrava dalla mia parte e sorrisi a quella idea..era come se mi avessero accolta benevolmente, come una di loro a differenza del loro capitano che detestava la mia presenza..non avrei mai immaginato in quel vascello volante fossero così cordiali e ironici..ma non ti devi affezionare Altea, lui ti butterà nel primo posto sicuro...ha detto pure porto sfortuna.
Rimasi in silenzio mentre tra di loro vi era la discussione se portarmi con loro o meno e da quel che capii dovevano dirigersi verso una isola, poi Guisgard si allontanò e si diresse verso la prua guardando lo spazio e l'orizzonte pensieroso e mi voltai di nuovo verso i suoi uomini.
"Vi ringrazio" dissi sorridendo "per la fiducia che riponete in me. In effetti non ho nessun posto dove andare e vorrei tanto essere vicino a voi in questa avventura ma il vostro milord non sopporta la mia presenza e non lo capisco..ma capisco il suo modo di essere, i tipici repentini cambi di umore della sua famiglia..dei Taddei, ci sono abituata" dissi sarcastica "comunque io non mi arrendo e conto su di voi per fargli cambiare idea..non sarà facile, lo so benissimo, trovare quel Fiore ma io non mi spavento..e forse per questo ero la pupilla del Duca..perchè il coraggio e temperamento non mi manca".
Li lasciai ai loro lavori, ero curiosa di vedere quel libro sul Fiore Azzurro, sempre lui me lo avesse permesso.
Scesi sul ponte e camminavo a ridosso del parapetto, guardando la profondità tra il Cielo e la Terra e mi fermai a guardare le nuvole e poi la distesa del mare, mi sedetti su una cassa di legno e rimasi così, appoggiata sul parapetto mentre il vento mi accarezzava leggero quasi tra le nuvole..forse, arrivata in quella isola me ne sarei dovuta andare da sola, senza dire nulla nemmeno a loro..scomparire come la amata sorella Costanza..o forse era vero ciò che diceva Guisgard..si ero stata sciocca...io e i miei ideali per la quale lottavo molto. Cosa avevi ricevuto in cambio?Lo hai difeso, hai tenuto testa alla tua idea di sempre che il trono spettasse al vero erede, per questa breve vita hai tenuto fede alle promesse di Taddeo l'Austero e ai suoi ideali, a quelli di tuo nonno...e ora, Altea, sei sola contro tutti e nessuno ti vuole..già e non per il tuo cattivo carattere o forse si..avrei dovuto fingere e non prendere le sue difese, ora sarei ancora la pupilla di Dominus, la padrona del Palazzo e la reginetta..in fondo sei solo una dama di corte, lo ha detto Guisgard..sei solo di impiccio.
Guisgard
15-09-2014, 17.02.55
“Non dite così, milady.” Disse Irko ad Altea. “Lui non pensa affatto siate di troppo o addirittura che portiate sfortuna.” Sorrise. “Assolutamente. Ma egli naturalmente si preoccupa per la situazione. Si sta imbarcando in un'impresa ignota, al limite dell'umana comprensione e logicamente vuole avere una possibilità di riuscita. Questo vascello e tutti noi siamo sotto la sua responsabilità e non vuole, c'è da capirlo, che anche voi rischiate la vita.”
“Si...” annuendo Palos “... non sono cambi di umore i suoi... egli ora deve affrontare qualcosa di cui nessuno, lui compreso, credo concepisca fino in fondo.”
Poi Altea si allontanò da loro e restò a fissare il superbo spettacolo offerto da quell'incredibile volo.
Poi, ad un tratto, la sentinella urlò qualcosa.
Era stata avvistata la terra.
L'isolotto col suo castello.
L'atmosfera festosa era contagiosa, sorrisi a Yanos tenendogli posto al mio fianco. Era davvero orribile dover sospettare dei miei uomini, sapere che tra loro poteva esserci un traditore.
Sperai di riuscire a dimenticare tutto almeno per poco, anche se non potevo, perché in realtà dovevo controllare ogni loro mossa per tentare di scorgervi qualcosa di sospetto.
L'arrivo di Pepe mi distrasse.
"Oh.." Sorrisi "Vedo che siete ancora qui... Mi spiace deludervi, ma io non ballo.." Ma lo salutai con un cordiale cenno del capo, per poi voltarmi verso la gente in festa.
"Ma maestro.." Protestai "Non posso lasciarti solo..".
"Poche storie, figliola, vuoi farmi sentire un vecchio decrepito?" Bonariamente "Va a prendere quel dolce al miele che ti piace tanto... E cerca di divertiti, una volta tanto.. Io sono in buona compagnia.." Sorridendo.
Gli altri uomini accanto a lui mi sorrisero, facendomi segno di andare, ma io esitai.
Il maestro mi guardò torvo.
"Dovevo farti diventare un guerriero, non una balia..." Poi rise "Anche se con quel vestito sembri così innocua e delicata.." Strizzandomi l'occhio.
Alzai gli occhi al cielo, divertita.
Una vicina, nota sarta, me lo aveva regalato apposta per la festa, il tessuto era semplice, ma era il più bello che avessi mai indossato.
"Va bene, va bene... Vado.." Esclamai, esasperata.
Attraversai la piazza festosa, lanciando una rapida occhiata alle coppie che ballavano su allegre note.
Sorrisi appena, per poi voltare la testa verso la bancarella che vendeva il dolce al miele che adoravo.
Lui volteggiava con una bellissima e leggiadra fanciulla dai capelli di un rosso vivace ed intrigante.
Acquistai felice il mio tortino, e mi misi in un angolo a mangiarlo, mentre la mia mente vagava lontano.
Era davvero buonissimo, uno dei pochi dolci che apprezzassi, ma a mangiarlo ero davvero un disastro.
Mai una volta che riuscissi a non sporcarmi col ripieno di miele.
Mentre lottavo con la piccola sfoglia, cercando se non di mangiare decentemente, almeno di non sporcare il vestito nuovo, quando una voce alle mie spalle mi fece sussultare.
"Che ci fai qui tutta sola?" Dolcemente.
Lo maledissi immediatamente, ma il boccone che avevo addentato mi impediva di parlare, così lo sentii girarmi attorno e sedersi sulla panca davanti a me.
"Clio!" Esclamò, palesemente sorpreso, per poi sorridere, divertito, rendendosi conto che stavo litigando con il tortino che minacciava di sbriciolarsi e far colare il ripieno.
Lo guardai torva, e finalmente riuscii a parlare.
"Perché, chi ti aspettavi?" prendendo delicatamente (o provandoci, almeno) l'ultimo pezzettino.
"Non ti facevo così golosa.." divertito "Diamine, quasi non ti riconoscevo vestita così...".
Gli feci cenno di aspettare, mentre finivo il mio tortino, per poi pulirmi le mani col fazzoletto che, incredibilmente, non avevo dimenticato.
"Non lo sai che non si fissa una ragazza mentre mangia? Specie se rischia costantemente di sbrodolarsi.. " sorrisi.
Lui si limitò a scuotere la testa.
"Non mi hai risposto" guardandomi negli occhi.
"A che?"
"Cosa ci fai qui tutta sola?"
"Non si vede? Stavo gustando un ottimo tortino.." sorrisi "Tu piuttosto, hai lasciato sola la tua ballerina?".
"Chi?" sorpreso.
"La ragazza con cui ballavi prima.. chi se no?" scuotendo la testa.
"Ah.. beh, quel ballo è finito.." poi mi guardò e sorrise "Tu non balli?".
Sgranai gli occhi "Io? Ho davvero l'aria di una che balla? Andiamo.." divertita.
"Vuoi dire che non hai mai ballato? Questa è bella.." ridendo appena.
"No.. io.. ballare non fa per me, ecco..".
Lui sorrise, si alzò e mi porse la mano.
"Come puoi saperlo? Potresti darmi una possibilità.. Concedimi un ballo e magari riuscirò a farti cambiare idea..".
Scossi la testa "Tu sei tutto matto.. io.. non so ballare... davvero..".
"Non importa, ci sono io.." dolcemente "Fidati di me..".
"Oh, allora sto fresca.." esclamai divertita.
Sapevo di non poter andare, mi avrebbe vista goffa, impacciata, maldestra, come potevo competere con la ragazza dai capelli rossi?
Avevo imparato ad essere marziale non leggiadra.
Mi avrebbe tenuta tra le braccia, però, pensai, e probabilmente non avrei avuto un'altra occasione.
Così, posai la mia mano sulla sua e mi alzai sebbene titubante.
Lui sorrise e mi portò con sé.
E ballando (in qualche modo) sulle note allegre della festa, lasciando che lui mi conducesse, dimenticai tutte le mie paure e sorrisi, felice sperando di poter rivivere quell'istante all'infinito.
Sorrisi, mentre quel lontano ricordo si fece strada nei miei ricordi.
Il mio unico ballo.
Ah, Clio.. devi piantarla..
"Giusto.." rispondendo alle parole di Barbaleone di poco prima, andiamo a cercare qualcosa da mangiare.
Poi mi voltai verso lady Yolanda. "Sono lieta che vi piaccia.. chissà, magari una volta tornata da vostro padre avrete anche qualche bel ricordo dei terribili pirati.." risi appena.
Altea
15-09-2014, 17.13.33
Fui destata da una voce, era la sentinella..Terra!!!
Ad un tratto vidi sotto di noi della terra prendere sempre più forma...era una isola e si notava un castello.
Ma dove eravamo capitati? Scossi il capo...ero inquieta..i suoi uomini dicevano lui era preoccupato per la mia incolumità, mi voltai verso lui senza dire nulla..già..forse sarebbe stata la ultima volta lo avrei visto appena arrivata, non volevo dargli la preoccupazione di occuparsi di me..il fatto non sapeva che ero bravissima a badare a me stessa e non temevo nulla..avrei preferito una vita pericolosa e libera con loro che una vita in solitudine e tra quattro mura.
Se era una isola abitata, visto vi era un castello, potevo trovare una nuova vita laggiù..senza dare disturbo a nessuno, avevo la mia sacca con me e avevo portato pure dei soldi..mi sarei pagata una locanda e avrei dimenticato le mie origini..per fortuna mi avevano insegnato pure i mestieri.
"Dove siamo?" chiesi poi a uno dei uomini che stava passando.
Guisgard
15-09-2014, 17.44.20
Tra le alte e grigie nuvole apparve l'isolotto.
Era fatto di granito, col suo castello che si ergeva come se volesse toccare il cielo ed il piccolo borgo arroccato ed addormentato ai suoi piedi.
Il mare era ancora calmo, nonostante una tempesta sembrava farsi annunciare dai grandi ed inquieti banchi nuvolosi che si addensavano all'orizzonte.
“E' il nostro covo...” disse Lainos ad Altea “... è casa...” sorridendole.
Cominciarono allora le manovre per l'atterraggio della Santa Caterina.
Lo straordinario vascello cominciò a scendere appena arrivato ad un paio di leghe dall'isolotto, in modo da potersi calare direttamente nel molo adiacente la fortezza.
E nel vederlo arrivare sull'isolotto, dove tutti festeggiavano, scoppiò una felice baraonda.
Tutti cominciarono ad indicare la Santa Caterina ed a chiamarla come fanno i bambini davanti ad un gioco atteso da tempo.
Matiz, appollaiata su uno dei ponticelli, nel vedere la Santa Caterina si alzò rapida in volo, sotto lo sguardo sognante di Cid.
“Ecco di ritorno il vascello...” fece Barbaleone che se ne stava accanto a Clio “... beh, magari ci offriranno loro da bere e da mangiare, no?” Fissando poi malizioso la ragazza. “Dopotutto, ho sentito dire, tu sei molto amica del suo capitano... oppure sbaglio?” Rise forte.
“E' meraviglioso...” sospirando Yolanda nel vederlo arrivare “... oh, questo narrerò di questi giorni... anzi... questo sognerò quando sarò tornata a casa...”
Altea
15-09-2014, 17.54.03
Era la loro casa..in che senso? Rimasi sorpresa a quelle parole..e quel castello.
Il vascello iniziò a scendere lentamente e mi tenni forte al parapetto finchè approdammo ma ciò che più mi stupiva era la gente festante..come fosse tornato a casa un familiare atteso erano li a dargli il benvenuto.
Era meglio non fare domande..la mia vita già era stata abbastanza scossa, ma ora dovevo pormi altri dubbi.
Mi avvicinai agli uomini e andai verso Irko, non sapevo il motivo ma lo vedevo il mio punto di riferimento.."Siamo arrivati messer Irko? Uno degli uomini mi ha detto questa è la vostra roccaforte praticamente..".
Non aggiunsi altro, avevo capito dovevo stare al mio posto..anzi nel posto che non era mio.
Mi voltai e trattenni il fiato nel veder tornare il vascello.
Yolanda aveva ragione, era davvero maestoso e affascinante.
"Allora ce l'hanno fatta.." mormorai appena.
"Eh, milady.." ad alta voce "Non possiamo competere con quella nave nei vostri sogni, ahimè.." sorrisi.
Alzai gli occhi su Barbaleone, con lo sguardo fermo, gelido e implacabile.
"Attento a come parli, vecchio mio.." tagliente, con gli occhi nei suoi per un momento, ma poi tornai a sorridere.
"Beh, in effetti potrebbero offrirci da bere coi nostri soldi.. sarebbero ben spesi.. ma ne dubito... anche se, beh, sono tornati... questo dovrebbe significare che hanno portato a termine la missione, qualunque essa fosse.. e chissà, magari sono di buon umore e offrono da bere a tutti.." sorrisi per poi guardare Cid.
"Hai visto, sono tornati.." strizzando l'occhio al ragazzino.
Guisgard
15-09-2014, 18.15.44
La Santa Caterina raggiunse il castello e poi cominciò a calarsi nel molo fortificato che sorgeva nel seno di quella fortezza.
Fu una manovra grandiosa, che mostrava in pieno la potenza di quell'incredibile macchina volante.
“Si, milady...” disse Irko ad Altea “... quest'isola è il nostro covo. E' l'unico luogo che ci accoglie, visto siamo gente senza terra, né onore.” Sorridendole.
Poi tutti cominciarono a scendere a terra.
E per ultimo fu proprio Guisgard a lasciare la nave.
“Qui si festeggia!” Esclamò Afiel.
“Si, andate ragazzi.” Sorridendo loro il capitano.
E quelli non se lo fecero ripetere due volte.
“Venite con noi, milady?” Chiese Irko ad Altea. “Vi farà bene festeggiare con noi!”
Intanto, nella piazzetta principale, Clio ed i suoi erano nel bel mezzo dei festeggiamenti.
“Tranquilla!” Ridendo Barbaleone. “Ragazza, ho solo riportato ciò di cui parlano tutti!” Fissando divertito Clio.
“Si, sapevo che sarebbero tornati.” Sorridendo Cid alla ragazza, mentre Matiz svolazzava tra le alte torri del castello.
Giunsero poi gli uomini della Santa Caterina e subito la baldoria crebbe ancora di più.
Ma quando tutti esultarono, quando i suonatori intonarono una marcia trionfale e le campane della chiesa cominciarono a suonare festa tutti compresero che anche lui era giunto.
Ed un attimo dopo scese nella piazzetta, tra l'entusiasmo generale, Guisgard.
"Ve la faccio passare io la voglia di parlare di me.. state pur certi.." decisa ma ridendo.
L'atmosfera era sempre più bella e festosa, e persino le campane iniziarono a suonare.
Non avevo voglia di litigare con nessuno.
"Beh, avevi ragione..." sorrisi a Cid "E direi che nessuno si è fatto male.." indicando con un cenno del capo il capitano che era appena giunto.
"Buon per loro...".
Altea
15-09-2014, 18.22.27
Il castello era pure imponente, accettai con gioia la proposta di Irko.."Oh volentieri, adoro la gente in festa..e poi non so cosa potrebbe accadere se io e il vostro capitano rimanessimo soli..ore di enorme silenzio" e risi di gusto guardandolo uscire dalla nave per ultimo.
Guardai in cielo e rimasi un attimo perplessa, attorno al castello svolazzava la gabbianella blu..Matiz..cosa faceva in quel posto, istintivamente guardai il mare ma non vedevo Burmid e il suo vascello..ma si era detto era unica...altro mistero da risolvere.
Raggiungemmo la piazzetta in festa.."Ma come mai questa gente è cosi in festa al vostro arrivo? Messer Irko..quella lassù è Matiz, la riconoscerei tra mille, è strano la gabbianella blu si trovi qui".
Le urla si fecero più forti, mi voltai e tutte erano per il presunto taddeide.
Guisgard
15-09-2014, 18.29.51
Scese in mezzo a loro, tra le risate, i canti e l'allegria generale.
Il suo sguardo era cupo, ma sorrideva e tendeva le mani in avanti, in modo che passando tra quella ressa più persone possibili potevano sfiorarle in segno di saluto.
Raggiunse allora il centro della piazza e si avvicinò al carro con la statua della Vergine e del Bambino.
La baciò e si segnò.
“Allora...” disse voltandosi poi verso la gente “... che la festa continui!”
E la baldoria riprese.
“Questa gente” Irko ad Altea, mentre erano in quella confusione “è felice ogni volta riportiamo a casa la pellaccia!” Rise.
“Già, con sommo dispiacere del tiranno!” Esclamò Miseria.
“Ben detto, amico mio!” Annuì Palos.
“Beh, cosa dici se ora andiamo dal tuo capitano per farci offrire da bere?” Rivolgendosi Barbaleone a Clio, che erano dall'altra parte della piazza.
“Oh, si...” cinguettò Yolanda “... vorrei tanto salutarlo di nuovo...”
elisabeth
15-09-2014, 18.38.16
Ecco ...ora ero veramente infuriata......Nettuno era un sacco pieno di so tutto io......" Ora so come siete finito sulla spiaggia.....eravate un sasso fastidioso nel sandalo di Zeus e lui per togliervi di torno vi ha scagliato in mare.....ma il mare...non vi ha digerito e vi ha sputato sulla spiaggia.....e io stupida ....vi ho raccolto , rifocillato...e portato con me in questo posto maledetto......ora...il mio vestito vi crea imbarazzo.....vi fa divenire rosso.....bene giratevi dall'altra parte e fatemi il favore di non guardarmi...e tu Pileo...dove mi hai portata......questo e' l'inferno.......".....nel parlare mi ero agitata a tal punto da cadere dallo scoglio e finire in acqua........dove in un primo momento mi agitai goffamente.....bevendo acqua.......e sentivo dentro di me...la risata ironica si Symoin..........
Altea
15-09-2014, 18.40.57
Osservai con silenzio la scena, la gente acclamava Guisgard e poi quel bacio alla statua della Vergine Maria di cui non avevo fatto caso, come un capomazdese, un vero erede dei Taddei..mi feci il segno della croce guardando la Vergine.
"Sapete messer Irko, guardando questa scena..mi sembra di essere a Palazzo Ducale..solo vi è una differenza..sir Guisgard è benvoluto ed amato e si nota...il Duca Dominus è accerchiato da persone che lo sfruttano per i propri interessi e non lo ha mai capito, almeno penso poichè pure lui ha sempre sfruttato le persone..io ne sono un esempio..forse. Comunque pure io ho portato in salvo la pellaccia da voi" e risi assieme a loro "vedete? Inizio a parlare come voi..eh si, vi ricordate quello scontro dove abbatteste due fregate capomazdesi? Io mi trovavo sulla Ammiraglia quando tentaste di affondarla e Burmid vi lanciò un colpo di mortaio..e ora mi vedete ancora una dama sprovveduta?".
Da quel che capii vi era una festa e in onore della Vergine, la gente continuò la festa e ballava e mi voltai verso Afiel.."Se ben ricordo volevate stare vicino a una nobildonna...posso avere l'onore di un ballo, sapete ballare? Avanti venite in mezzo alla gente, non ci vedrà nessuno" e lo presi per mano gettandomi in mezzo alla gente che danzava, avevo bisogno di allontanare i cattivi pensieri.
Guisgard
15-09-2014, 18.45.35
Agitandosi Elisabeth finì per cadere in mare.
Un'onda allora la travolse, facendola quasi andare giù.
Avvertì allora qualcosa.
La risata ironica di Symoin.
Ma era davvero ironia?
No, l'ironia ed il sarcasmo si usano con gli sciocchi.
E Symoin ben conosceva invece le capacità di Elisabeth.
Per questo l'aveva scelta.
Ma la sacerdotessa degli dei questo ancora non lo sapeva.
L'acqua travolse Elisasabeth che arrivò persino a berne un bel po'.
E ciò le fece perdere conoscenza.
Ma quando riaprì gli occhi senti il fruscio delle onde che lente giungevano sulla riva.
Udì poi il rumore della legna che bruciava.
Alzò il capo e si trovò stesa sulla sabbia.
Accanto a lei, seduto davanti al fuoco, vi era Nettuno che arrostiva del pesce sulla fiamma.
"Ma che impiccioni che siete voi due eh..." risi, scuotendo la testa.
"Eh, non posso negare un simile desiderio alla nostra ospite.." sorridendo a Yolanda "Dopotutto, milady, sognavate un capitano inquieto e tormentato no?" strizzando l'occhio alla dama.
"E sia, andiamo a salutare.. ma non siate invadenti, eh.. che vi conosco.." sorrisi, per poi voltarmi indietro "Vieni anche tu, Cid?".
Così, attraversammo la piazza per avvicinarci al capitano, e non era cosa facile, dato che tutti gli si avvicinavano.
"Bentornato, capitano.." sorrisi, con un cenno di saluto.
elisabeth
15-09-2014, 19.42.38
Tutto divenne confuso..l'acqua che entrava nei miei polmoni...nei miei pensieri...Symoin.......e la sua risata....si stava prendendo gioco di me ?......E anche se fosse...quella era una situazione particolare.....una situazione...che non sarei riuscita a rimettere in piedi.....e cosa poi avrei dovuto sistemare ?.....Avevo abbandonato ogni cosa era il mio principio....il mio giorno e la mia notte.......incominciai a tossire.......e aprendo gli occhi compresi che adesso ero io a stare sdraiata sulla sabbia........già le mie mani la toccavano....il crepitio del fuoco mi fece voltare la testa....Nettuno immerso nei suoi pensieri cuoceva del pesce.......girandomi sul fianco...per alzarmi..incominciai a vomitare acqua.......Nettuno mi fu affianco....
Guisgard
15-09-2014, 20.53.02
Nettuno, sentendo tossire Elisabeth, lasciò il pesce sul fuoco e si avvicinò a lei.
Le diede qualche colpo nella schiena per aiutarla.
“Su...” disse “... è passato... è solo un po' d'acqua, salata oltretutto...” rise “... il corpo ci mette poco per espellerla...”
La donna, su quel suo vestito leggero, indossava ora un mantello.
“E' il mio...” indicandolo Nettuno “... quell'abito era troppo leggero e bagnato... così ti ho coperta col mio mantello... certo, hai perso un po' della tua carica erotica, ma ne guadagnerai in salute. E comunque ora sarai asciutta.” Facendole l'occhiolino. “Vieni, il pesce è pronto ormai...”
Guisgard
15-09-2014, 20.56.18
La festa continuava e tutti si divertivano molto.
Afiel non se lo fece ripetere due volte e portò Altea al centro della piazzetta per ballare.
Così, i due, cominciarono a volteggiare fra le altre coppie.
In verità Afiel sembrava aver poca dimestichezza con la danza, ma la voglia di farsi vedere accompagnato da una così bella dama lo spingeva ad insistere con quelle movenze che richiedevano un'agilità che pareva non appartenergli.
Gli altri invece bevevano e mangiavano, senza però perdere occasione di prendere in giro il loro compagno.
“Dai, Afiel...” disse Palos “... datti una mossa... è un ballo, non la sagra dell'albero della cuccagna!”
E tutti risero forte.
“Milady, lasciatelo perdere...” divertito Miseria “... è adatto alla danza come un bue è capace di camminare in una stanza piena di cristalli!”
“Permettete faccia ballare io milady?” Avvicinandosi ai due un uomo. “Il mio nome è Pepe e visto non sono accompagnato mi piacerebbe far ballare milady al prossimo giro.” Fissando Afiel e poi Altea.
Guisgard
15-09-2014, 20.58.57
Clio ed i suoi raggiunsero il centro della piazza dove si trovava Guisgard.
Il presunto Taddeide però si era appartato, mettendosi seduto su un basso muretto, come se in attesa di qualcuno.
In quel momento gli si avvicinò l'oste.
“Si, fossi in voi mi recherei da Frate Nicola...” disse al capitano “... vive da solo dall'altra parte dell'isolotto...”
“Credi possa aiutarmi?” Chiese Guisgard.
“E' stato molti anni a Capomazda in veste di confessore della famiglia ducale e custode della Biblioteca di Palazzo...” fece l'oste “... se non lui, allora chi altri potrà esservi utile?”
“Si, grazie, amico mio.” Dandogli la mano Guisgard.
“Capitano!” Lo chiamò all'improvviso Yolanda.
L'oste allora si allontanò.
Guisgard si alzò nel vedere arrivare la ragazza, seguita da Clio e da i suoi compagni.
Il capitano allora salutò tutti loro con un lieve inchino.
“Sono lieto di rivedervi.” Sorridendo loro. “In verità però non pensavo di trovarvi ancora qui.” Guardando poi Clio. “Credevo che ormai il vostro veliero fosse già stato riparato.”
“E invece no, capitano.” Intervenne Yolanda. “Ma forse il Destino ci vuole ancora qui.”
Altea
15-09-2014, 21.04.26
Era tanto non mi divertivo così..."Afiel..i miei piedi..me li state disintegrando.." ridevamo assieme ai suoi compagni.."Dite dovrei rinunciare? Per il bene dei miei piedi..ovvio".
Poi si avvicinò un uomo e mi invitò a ballare..guardai gli altri e feci loro l'occhiono e un leggero inchino al nuovo arrivato.."Solitamente non ballo con chi non conosco ma visto i miei amici sono qui vi concedo questo ballo messer Pepe..sperando il mio milord non sia geloso" rivolgendo lo sguardo verso Guisgard e sorridendo ai suoi uomini.
elisabeth
15-09-2014, 21.05.39
Nettuno sembrava meno acido.......mi assesto' qualche colpetto alla schiena...e senti' che i miei polmoni riprendevano aria......ero coperta...non me ne ero accorta.....la mia carica erotica.....non avevo uno specchio....ma non ci voleva il tocco di magia per sapere che sembravo un' alga...essiccata al sole.......Mi alzai e tolsi il mantello...il vestito era leggero....ma asciutto aveva ripreso la sua consistenza......." Terro' ancora un po' il tuo mantello....credo di essermi presa di freddo..."...mi accoccolai accanto al fuoco....e mentre mangiavo il pesce.....lo guardavo.......era un bell'uomo......e doveva essere anche colto....aveva un buon modo di parlare ........." Allora....e' già un passo avanti...avevate il modo di eliminarmi e non lo avete fatto..mi avete sfamata...e avete fatto si che le mie nudità non mettessero in confusione.......siete un uomo da sposare.......dimenticavo ?....siete un ottimo cuoco......".......sorrisi...povero Nettuno....no anzi..povera me........cosa mi aspettava ancora da quel viaggio....voluto dagli Dei...
Yolanda riuscì ad attirare l’attenzione del capitano.
Ci sapeva fare la ragazza, pensai con un sorriso.
Lui si rivolse cordialmente a noi, e mi inchinai leggermente a mia volta, in segno di saluto.
“Oh, non temete, non dovrete sopportarci ancora per molto…” con un sorriso “Domani dovremmo essere in grado di partire.. gli uomini che ci avete mandato non si sono fermati un momento, anzi credo siano gli unici a perdersi la festa… ho promesso loro che gli avrei offerto da bere, è il minimo..” risi appena.
Lo osservai per un momento, aveva l’aria di chi non vuole far pesare le proprie preoccupazioni sugli altri, ma nello stesso tempo ha la testa altrove.
Cercai di distogliere lo sguardo da quegli occhi che tanto mi turbavano.
“Beh, scusate l’intrusione, non volevamo disturbarvi, solo portarvi i nostri saluti…” chinai leggermente il capo e sorrisi “Spero che il vostro ritorno sia il segno che la vostra missione è andata meglio di quanto pensaste..” con gli occhi nei suoi.
“Bene, signori.. lasciamo in pace il capitano…” rivolta ai miei “Se partirete dopo di noi verremo a salutare anche il vostro equipaggio… altrimenti, portate loro i nostri saluti…”.
Guisgard
16-09-2014, 17.42.41
“La mia missione” disse Guisgard a Clio “in verità possiamo dire che non è ancora cominciata.”
“Oh, davvero?” Intervenne Yolanda. “Ora però mi avete incuriosito, capitano. Vorrei tanto sapere di cosa si tratta. Forse un'avventura in qualche esotica e dimenticata isola? Magari infestata da pirati o indigeni ostili? Su, sono così curiosa...”
“Eh, magari, milady...” sorridendo Guisgard “... ma purtroppo non credo che la vita sia così simile alle pagine di un romanzo d'avventure.”
“Su, ora non siate cinico e disilluso!” Ridendo Yolanda. “Io invece credo che siate molto romantico!”
“Dalla mia esperienza” fece Guisgard “ho imparato che solo gli uomini che si portano dietro un Amore sfortunato o impossibile maturano poi un animo romantico.” Guardò poi Clio. “Ma temo che questo genere di discorsi finiranno per annoiare il vostro bel capitano. Per questo mi perdonerete se ora cambierò brutalmente discorso... posso parlarvi da solo?” Chiese a Clio.
“Da soli?” Stupita Yolanda.
“Sono cose da affari, damigella.” Annuendo Guisgard. “Ma non temete, rapirò solo per un minuto il nostro Angelo della Tempesta.”
Guisgard
16-09-2014, 17.51.45
“Dunque” disse Pepe ad Altea, mentre la conduceva nella piazza per un nuovo giro di danze “avete anche un geloso milord?” Sorrise. “Oh, bella! Non che sia difficile da credersi, visto la vostra bellezza ed i modi cortesi che vi accompagnano, ma devo ammettere che ciò mi stupisce un po'. Nel senso che, se io fossi il vostro amante, non vi lascerei certo ballare con altri.” Rise piano.
La musica continuò e loro danzarono.
Pepe era un eccellente ballerino, dai modi gentili ed un fare gradevole che accompagnava quella sua costante espressione di gentiluomo.
Accompagnò così Altea in quel ballo, facendola volteggiare tra le altre coppie, dove nessuna di quelle semplici e pulite ragazze dell'isolotto poteva reggere il confronto con la dama di Bastian.
“Ditemi...” fissandola Pepe “... cosa ci fa una dama come voi in questo posto? Forse per seguire quel poco geloso amante?”
Yolanda era proprio affascinata dal capitano.
Forse dovrei lasciargliela, e farle vivere le avventure che tanto sogna, pensai con un sorriso.
"Suvvia.. Mi credete davvero tanto cinica?" risi appena.
Annuii alla sua richiesta di parlare in privato.
"Naturalmente..." seria, per poi voltarmi verso i miei uomini e Yolanda "Dateci un minuto..".
Altea
16-09-2014, 18.00.42
Quell' uomo era certo arguto e pure molto curioso, i suoi modi avevano un chè di gentile.
Ma mi sentivo leggermente a disagio, sentivo degli occhi puntati davanti a me..certo indossavo l' abito e il gioiello regalati dal Duca...e questo tradiva la mia provenienza rispetto alle ragazze vicino a me.
Mi fermai alla domanda dell' uomo..."Solitamente non do informazioni a persone che non conosco..vi ho solo concesso un ballo..potete essere chiunque e non capisco il motivo di tanta curiosità...si sono al seguito di queste persone" indicando gli uomini di Guisgard e mi voltai verso il presunto taddeide che stava parlando con una donna.."e di quel milord..altro penso non dobbiate sapere".
Dopo un inchino tornai dagli uomini di Guisgard..."Quell' uomo non mi convince, voleva sapere cosa facessi qui..sembrava un investigatore privato, ovviamente non ho dato informazioni" sorrisi ma guardando verso Guisgard riconobbi una sagoma..ma era possibile? Yolanda??!!
Guisgard
16-09-2014, 18.11.42
Guisgard allora condusse Clio attraverso la baraonda generale, fino a raggiungere l'osteria del porto.
Al suo interno non vi era nessuno, visto che in strada e nella piazza erano stati montati dei banchi con delizie culinarie e vini del posto.
“Prego...” disse Guisgard, pregando Clio di sedersi ad uno dei tavoli “... puoi portarci del vino buono?” Guardando poi l'oste.
“Certo, milord!” Sorridendo quello.
“Bene...” voltandosi Guisgard verso Clio “... come detto volevo parlarvi d'affari e là fuori c'era troppa confusione...” l'oste portò il vino in tavola, per poi allontanarsi “... ho saputo che quella ragazza, lady Yolanda, è un vostro bottino e che eravate decisa a venderla come schiava per un ricavo... ebbene, vi semplificherò le cose... voglio acquistare il vostro ostaggio. Tanto, venderlo a me o al mercato degli schiavi per voi cambia poco. Anzi, correrete meno rischi. Ditemi dunque quanto avete valutato la vita di quella ragazza ed io vi servirò.”
Seguii il capitano attraverso la baraonda fino all'osteria deserta.
Ascoltai le sue parole attentamente e poi sorrisi.
"Oh, ho come la sensazione che la facciate felice.." sorrisi, prendendo il mio bicchiere di vino per poi alzarlo leggermente prima di assaggiarlo.
"Duemila taddei.. il prezzo era questo..".
Guisgard
16-09-2014, 18.27.53
A quelle parole di Altea, Irko cercò con lo sguardo Pepe.
“Avete fatto bene” disse il Rosso alla dama “a non dargli molta confidenza. Se si rifà vivo ci pensiamo noi.”
Ma Pepe si avvicinò a loro.
“Siete volta via come un petalo di lavanda...” sorridendo ad Altea “... spero di non avervi recato offesa, milady.”
“Dìte...” fissandolo a muso duro Irko “... chi siete? Non sapete che è scortese importunare una dama?”
“Scortese?” Sorridendo Pepe. “Andiamo, amico, è una festa e tutti qui si stanno divertendo.”
“Tu qui non hai amici.” Prendendolo per il bavero Ammone. “Ora conterò fino a tre e poi ti prenderò a calci.”
“Ehi, sai che hai dei gravi problemi di educazione?” Fece Pepe.
Ma Ammone, senza aggiungere altro, lo lanciò verso uno dei ponticelli, facendolo cadere in acqua.
E tutti gli uomini della Santa Caterina risero forte.
Altea
16-09-2014, 18.34.41
Pepe si riavvicinò a noi..era naturale..forse..oppure no, dipendeva dalle intenzioni di quell' uomo.
Rimasi a bocca aperta alla reazione degli uomini e il pover' uomo finì gettato da Ammone nel mare.
"Oh Cielo..non vorremmo arrivare a una rissa" dissi guardando gli uomini ma ridendo pure io "Ma se l'è cercata..odio chi vuole intromettersi nei miei affari e soprattutto vuole sapere di me invadentemente..non sono persona da raccontare la mia vita al primo venuto".
Ma mi sporsi per vedere se l'uomo stava bene.."Tutto bene messere..come è l' acqua oggi? Comunque sappiate, non ho intenzione di raccontarvi altro di me...quindi dimenticatevi di me..grazie".
Ritornai dagli uomini e proposi di fare una camminata per le bancarelle, anche perchè non vedevo Guisgard, forse era andato via per affari...mmhh Altea se ti manca, cattivo segno..nemmeno ti calcola..per fortuna ho i suoi uomini che mi fanno compagnia.
Guisgard
16-09-2014, 18.35.49
“Duemila Taddei...” disse Guisgard, per poi sorridere leggermente “... davvero avevate pensato a questo prezzo? Io non pagherei una cifra simile se non per la donna della mia vita.” Sorseggiò del vino. “Ma purtroppo non credo possa essere in vendita... un peccato, vero?” Rise piano. “Beh, pur avendo la sensazione che abbiate alzato di molto il tiro, temo di essermi impegnato ormai... e sia, duemila Taddei. Dopotutto volete rifarvi del bottino che vi ho sottratto.” Prese qualcosa dalla tasca. “Ognuna di queste perle vale oltre mille Taddei... eccovene due... se non mi credete potete farle controllare da qualcuno esperto... immagino ne abbiate a bordo del vostro veliero.” Finì il suo bicchiere. “Quanto alla ragazza, ovvio che la rendo felice... le sto ridando la libertà.”
Guisgard
16-09-2014, 18.43.31
La legna continuava a scoppiettare sul fuoco, col l'odore del pesce arrostito che deliziava la frizzante aria della sera.
C'era tranquillità intorno ad Elisabeth e a Nettuno, con il lieve e calmo fruscio delle onde sulla spiaggia che pareva quasi divenire musica, mentre le prime stelle della sera cominciavano ad accendersi in quel tardo crepuscolo.
“Già...” disse Nettuno “... mi fai dunque così cattivo?” Sorridendo appena. “Addirittura da arrivare ad ucciderti? E solo perchè non mi sei simpatica?” La fissò un momento, per poi tornare a sistemare il pesce sulla brace. “Quanto alle tue nudità... in effetti quel vestito lasciava poco spazio all'immaginazione, ma non credo che tu sia poi tanto ingenua ed indifesa...” sarcastico “... anche se, devo ammetterlo, il tuo notevole fascino si accresce decisamente con questo tuo essere così spregiudicata e maliziosa.” Rise appena, per poi alzare gli occhi sul mare. “Forse su quest'isola senza nome, io e te non siamo poi così diversi da un'Enea e da una Didone...”
Sorrisi.
"Oh, in realtà io ne avevo chiesti meno, ma a Bivar hanno alzato il tiro, perciò.." alzai le spalle "Credo che capiate molto bene che è l'ultimo bottino che ci è rimasto dunque non posso fare favoritismi.. gli affari sono affari, dopotutto..".
Presi le perle e le guardai attentamente.
"Le farò valutare, naturalmente... Anche se devo dire che non mi date l'idea del truffatore.." sorrisi "Affare fatto, dunque.." sgranai gli occhi quando mi annunciò che l'avrebbe liberata "Accidenti, siete davvero generoso.. andate sempre in giro a salvare dame, voi? Beh, certo, la donna della vostra vita sicuramente non è in vendita, ve lo auguro, però, chissà.. magari dovrete riscattarla dai terribili pirati che l'hanno catturata, come avete fatto con lady Yolanda, o convincere suo padre a darvi la sua benedizione, o che so io.. conquistare il mondo per donarlo a lei..." risi, gaiamente, finendo a mia volta il vino "Avete detto di essere un tipo romantico, no?" sorridendo.
Guisgard
16-09-2014, 19.03.22
Pepe nuotò fino al margine e pioi uscì dall'acqua salendo sul ponticello.
“Beh...” disse “... vedo che qui avete modi spicci per risolvere le contese...”
“E tu galleggi benissimo, sai?” Ridendo Afiel.
“Meglio di un barilotto vuoto!” Divertito Palos.
“Il nostro Ammone” fece Irko “è poco diplomatico.”
“E sia...” ridendo anche Pepe “... infondo me la sono cercata...”
“E ora vedi di girare al largo.” Gli intimò Ammone.
“Non ci tengo a fare un altro bagno, mio buon gigante.” Scuotendo il capo Pepe. “Potreste indicarmi un luogo in cui potermi asciugare?” Chiese poi ad Altea e agli altri prima che andassero via.
Altea
16-09-2014, 19.12.36
Mi bloccai alla domanda di Pepe..e guardai gli altri.."Un luogo dove potersi asciugare? Ma ci state prendendo in giro? Mettetevi sotto il sole e vi asciugherete subito..i miei omaggi messere".
Ecco stavo mostrando il mio caratterino pure qui..guardai gli altri e chiesi.."Voi avete da aggiungere altro o possiamo andare?".
Guisgard
16-09-2014, 19.35.46
Guisgard fissò Clio e sorrise.
Le betulle, i castagni e gli alti faggi, con i loro verdeggianti riflessi accarezzati dal purpureo e rossastro crepuscolo, sembravano sfiorati da quella stessa malinconia che accarezzava il cuore di lui.
Se ne stava fisso, ai piedi di uno albero, con gli occhi verso ciò che restava del tramonto.
Prese allora l'ocarina per suonarla, come sempre faceva quando quella velata nostalgia lo raggiungeva, ma qualcosa lo bloccò.
Un sasso scagliato con forza contro la corteccia di quell'albero.
“Al diavolo!” Esclamò la ragazza, per poi lasciarsi cadere tra i fiori e restando a fissare il cielo a testa all'insù. “Dannate e petulanti smorfiose!”
“E' già scoppiata la guerra tra Capomazda e Sygma?” Sbucando fuori Guisgard e mettendo via l'ocarina.
“E tu cosa diavolo ci fai là?” Alzandosi lei.
“Beh... pensavo di nascondermi qui fino alla fine delle ostilità.” Sorridendo sarcastico.
“Il tuo spirito è fuori luogo.” Seccata lei.
Lui rise.
“Oggi non è giornata!”
“Perchè mai?” Chiese lui.
“Perchè detesto le smorfiose!” Rispose lei.
Allora lui vide il fiore che teneva in mano.
“E quello cos'è?” Indicandolo.
Lei cercò di nasconderlo, ma poi lo lasciò cadere.
“E' un giglio...” raccogliendolo Guisgard “... e gli hai fatto togliere due petali...”
“Meglio!” Sbottò lei.
“E' così brutto?”
“Non è per il fiore...”
“E per cosa?”
“Per quelle smorfiose!”
“Magari prima o poi lo capirò” fece lui “ma ora non ti seguo...”
“Sono andata in paese a prendere del pane e della frutta da mastro Gualdo...” spiegò lei “... e lui... lui mi ha dato il fiore... dice che lo da a tutte le massaie ed io, visto che ero là a comparare da lui, ne meritavo uno a suo dire... e così mi ha chiesto di sceglierne uno... il mio preferito...”
“Gentile.”
“Si, è un uomo anziano e gentile...” annuì lei “... ma uscendo da là ho visto le orfanelle di San Giustino... e loro... loro... odiose!”
“Loro?”
“Loro mi hanno presa in giro!”
“Per il fiore?”
“Si!” Adirata lei. “Dicendo che era stato un mio spasimante a darmelo!”
Lui rise piano.
“E non ridere tu!”
“Scusa!” Esclamò Guisgard. “Per questo non lo vuoi più?”
“Si!” Col broncio lei. “E sono contenta si siano tolti quei due petali!” Scosse il capo.
“Posso accomodartelo io, sai?”
“Non mi interessa!” Gridò lei. “Anzi, buttalo! Ah, già...” incrociando le braccia “... dimentico tu sei troppo romantico per farlo...” sbuffò “... fanne ciò che vuoi...”
“Ma se hai scelto un giglio” disse lui “forse è perchè è il tuo fiore preferito, no?”
“Non lo voglio!” E corse via.
Lui allora restò a fissare quel fiore.
Portò i due petali in tasca e ne annusò il profumo.
“Sei accomodato ora, mio bel giglio...” sussurrò.
Passò la sera e poi trascorse la notte.
Ed al mattino, svegliandosi, lei trovò quel giglio sul davanzale della sua finestra.
Qualcuno aveva scavalcato e portato quel fiore là.
http://media.lavorincasa.it/blog/giardinaggio/2012/04/giglio.jpg
“Si, all'occorrenza salvo anche dame...” disse Guisgard alla ragazza, lasciando andar via quel ricordo “... rigorosamente se sono in pericolo però...” rise piano “... e non credo sia il vostro caso, giusto?” Versando altro vino nei loro bicchieri.
Guisgard
16-09-2014, 19.51.22
A quelle parole di Altea tutti loro risero e con lei cominciarono a girare per la festa, lasciando il povero Pepe bagnato fradicio.
“Avete un gran bel caratterino, milady.” Disse divertito Miseria.
“Che donna!” Esclamò Palos.
“Da sposare!” Fece Afiel.
E tra i banchi e la gente gaia, Altea e gli altri dell'equipaggio videro all'improvviso qualcuno.
Era un vecchio cantore che mendicando recitava qualcosa:
“Lo cercan senza sosta qua, lo cercan là!
Capomazda tutta si strugge e dov'è non sa!”
Che sia sbocciato per la Gioia senza più dolore,
questo meraviglioso e bellissimo Azzurro Fiore!”
Altea
16-09-2014, 19.59.27
Era davvero divertente stare con quegli uomini..in fondo non avevano nulla di sbagliato. Quanto a Pepe..non era una ripicca ma non potevo espormi, ero fuggita, e nessuno a corte sapeva dove ero..nemmeno la mia famiglia..a quel pensiero divenni malinconica, mi mancava troppo mio nonno..poi pensai alla mia sacca, l' avevo lasciata nel veliero, se Guisgard voleva sbarazzarsi di me come voleva dovevo recuperarla, dentro vi stava qualcosa di troppo prezioso..pure per lui.
Ma fui trascinata dalla euforia della folla quando udimmo un cantore..guardai gli uomini sbigottita.
"Ma avete sentito?..parla di qualcosa introvabile che tutti cercano a Capomazda..un fiore azzurro." ascoltai bene quelle parole e poi ebbi un guizzo.."parla della Gioia..si ovvio..la leggenda della Gioia dei Taddei che colpisce gli eredi al Ducato e milord Guisgard penso la conosca".
Feci cenno loro di seguirmi e mi avvicinai al cantore.."I miei omaggi messere, ci incuriosiscono questi versi..volete parlarcene..e a cosa vi siete ispirato?"
Sorrisi a Guisgard.
"Beh, se non sbaglio mi avete già salvato, capitano... Ed è perfettamente coerente direi, non potevo essere più in pericolo di così.. Stavo per annegare.." Risi appena "Ora capisco perché avete ripescato me e non i miei tre uomini che ha reclamato il mare.. E io che pensavo fossi stata privilegiata perché ero il capitano..." Sorrisi, prendendo il bicchiere che aveva riempito "Anche se mi avete messo in una bruttissima situazione ospitandomi sulla vostra nave, sapete?" Risi, bevendo un sorso di quell'ottimo vino "Per non parlare di quella specie di vestito..." Alzando gli occhi al cielo divertita.
Guisgard
16-09-2014, 20.52.36
“Beh...” disse Guisgard a Clio, sempre sorseggiando il suo vino “... posso immaginare, ma la bellezza richiede spesso simili pegni... quanto al vestito poi, mi sembrava degno dell'occasione e in verità non volevo perdermi il privilegio di potervi ammirare in altre vesti...” sorrise “... ma se pensate abbia reso danno al vostro onore, vi rammento che avete con voi quel pugnale per chiedermi soddisfazione... se invece poi desiderate avere un ricordo di questo nostro incontro, allora potete sempre chiedermi di nuovo quell'abito... anzi, potete prenderlo voi stessa se volete... è ancora nella cabina che vi ha ospitata...” terminando il suo bicchiere di vino.
Guisgard
16-09-2014, 21.05.48
“Salute a voi, madama...” disse il cantore ad Altea “... sono lieto li abbiate notati... questi versi infatti parlano di qualcosa che pochi conoscono o rammentano ormai... parlano di un antico incanto, terribile e misterioso, che flagella i nobili Taddei da secoli ormai... e poi raccontano di un Fiore... magico e meraviglioso, unico antidoto per vincere quella innaturale maledizione...”
“Ma che storie sono?” Fissandolo Afiel.
“Lascialo continuare, sta parlando del Fiore Azzurro...” fece Palos.
“Lo conoscete dunque?” Chiese loro il cantore.
“Lo abbiamo sentito nominare...” disse Irko “... ma oltre ciò ignoriamo tutto...”
“Infatti...” annuendo il cantore “... nessuno sa dove sia sbocciato stavolta...”
Corrucciai la fronte.
"Ah sì?" esclamai, sorpresa "E quando ve lo siete ripreso? Io l'ho lasciato nella mia cabina sull'Hydra quando mi sono rimessa i miei vestiti.. Vi sarete confuso... Come potevo lasciarlo lì se non avevo altro da mettermi?" alzando le spalle, per poi finire il vino.
"Soddisfazione.." ripetei poi, ridendo, prima di posare il bicchiere "Sono un pirata, non un damerino aristocratico.. non ve l'hanno detto? I pirati sono senza onore, dunque non preoccupatevi... Solitamente non mi curo di quello che pensano gli altri... Ma dovete capirmi, vivo su una nave con una dozzina di uomini... uomini che mi devono obbedienza e rispetto... che devono eseguire i miei ordini senza fiatare... preferisco che si dimentichino che sono una donna.. crea molti meno problemi... è capitato che mi vestissi da donna, per carità, sono un esca perfetta..." battei leggermente la mano sul tavolo "Stavo per incastrare persino Velv a Nisides, prima che voi arrivaste a salvare i condannati... se solo fossi arrivata un po' prima.. Ma quello era una sottoveste, non un vestito..." risi, scuotendo la testa "Forse dovrei indossarlo la prossima volta che cercherò di accalappiarlo, potrebbe essere un'ottima arma.." ridendo "Ah...in verità, vi dirò che dal canto mio preferisco essere viva e vegeta, vestito o no, le chicchere le tapperò come ho sempre fatto.. e ha sempre funzionato, o non sarei arrivata dove sono ora.." sorrisi.
Ma poi rammentai una cosa: uno sguardo sognante e pieno di speranza.
"Cambiando argomento, c'è una cosa che vorrei chiedervi... mi era passato di mente.. quel giorno avete salvato un ragazzino, Cid, che stravede per voi.. mi ha detto che il suo sogno più grande è arruolarsi sulla Santa Caterina e non scendere più.." sorrisi "Ha detto di aver sperato che l'Hydra si alleasse con voi, ma gli ho detto che non volete alleati.. Non so se posso chiedervi di portarlo con voi, mi pare di capire che avete una missione da compiere che è molto importante per voi e vi preoccupa... Non volevate nemmeno i vostri uomini.." alzai gli occhi su di lui, affrontando quell'azzurro così intenso, che mi sembrava di conoscere da sempre.
"Ma vi chiedo solo.. prima che vi rimettiate in cammino potreste, non so, farlo salire sulla vostra nave? Sono sicura che i vostri uomini saranno gentili con lui come lo sono stati con me..." sorrisi, con gli occhi nei suoi "Quanti ragazzini hanno la fortuna di veder realizzato anche solo un pezzetto del loro sogno più grande?".
Altea
16-09-2014, 21.41.13
Ascoltai le parole del cantore e gli uomini chiedere notizie sul Fiore Azzurro.."Avete sentito? E' quello che dissi sul ponte..." e guardai il cantore mendicante "nessuno sa dove sboccerà e se è sbocciato o meno..per questo è una impresa difficile..non pericolosa ma difficile ed è ben diverso".
Tirai fuori dalla piccola sacca delle monete e le diedi al cantore ringraziandolo e poi sospettosa guardai Irko e gli altri.."La maledizione, appunto, è la Gioia dei Taddei..è per questo il Duca vuole sposare la regina di Gioia Antiqua" dissi sottovoce per non farmi sentire e mettendomi a cerchio assieme a loro "perchè quella maledizione, sia leggenda o superstizione dice che l' erede al trono non debba innamorarsi della sua sposa o su di lui incomberà una maledizione, l' oblio perenne...e il Duca è tremendamente superstizioso..ma mio nonno Mandus e il mio maestro Teofilus dicono siano solo dei miti..però queste parole ci fanno pensare quel Fiore Azzurro esiste e la Regina lo ha chiesto, solo se il Duca lo troverà ella accossentirà alle nozze..questo mi preoccupa..che se si trovasse quel Fiore il Duca potrebbe sposarsi con quella Regina e formare una Alleanza da poter negare a milord Guisgard di avere il suo legittimo trono..certo la Regina non avrà la corona in testa" e sorrisi soddisfatta.
"Avanti nonno" dissi felice della sua visita nelle mie stanze, egli mi raccontava tante storie ma stavolta aveva in mano un cofanetto e lo riconobbi.
"E' soddisfatto il Duca Taddeo del dipinto? Io non mi piaccio affatto..sola..ma se questa è la sua volonta, cosi sia..lo ho fatto solo per la amicizia vi lega a Lui e per la fiducia egli ripone in me, avendomi scelto come prescelta."
"Si..manca il futuro sposo" si sedette Mandus de Bastian vicino a me e mi porse il prezioso cofanetto con pietre preziose e lo stemma in bella vista "Taddeo dice devi tenerlo tu..solo tu...tu con lui regnerai un domani e quindi non devi darlo a nessuno..e soprattutto non deve averla Dominus".
Deglutii e aprii il cofanetto prezioso anche se già conoscevo il contenuto..e dentro in bella mostra vi era la corona preziosa, di un valore inestimabile della futura Granduchessa".
"Nonno..vi prego..questo è ingiusto, ma immaginate se dovesse ritornare..e se non mi piacesse? Ve l'ho già detto varie volte..e magari pure lui non mi vorrebbe".
"Altea" con fare severo ma dolce lui "ma ti rendi conto cosa stai rifiutando? E poi è una decisione del Duca Taddeo l' Austero e lo sposerai pure se fosse l'uomo più brutto del mondo..mi raccomando è nelle tue mani..il Duca ha disposto anche dopo la sua morte..poichè io, tuo padre e altri nobili continueremo la sua causa..rimettere il vero erede al trono se dovesse tornare".
Uscì e nascosi quella corona senza prima mettermela sul capo e guardarmi allo specchio, scossi la testa e la rimisi al suo posto e non la indossai più ma la conservai come le ultime volontà di Taddeo."
Mi ridestai da quel pensiero preoccupata, ovviamente prima di andarmene nella mia stanza avevo preso alcuni oggetti e quella corona soprattutto...e dovevo darla a Guisgard..lui poi la avrebbe data alla sua futura consorte.
"Voi pensate che milord Guisgard mi lasci qui? No..perchè devo dargli una cosa preziosa che gli appartiene ed è nel veliero in una sacca che ho lasciato laggiù..io non sono convinta mi voglia con se" mi feci di nuovo seria "Preferirei me lo dicesse subito e mi fermerei in questa isola..voi che ne pensate amici? Tra l' altro questi abiti sono troppo sontuosi e sono troppo notabile e devo cambiarmi di abito, ne ho portato uno semplice...si fa per dire" sorrisi leggermente, ma quel ricordo mi portò a passate inquietudini.
Guisgard
17-09-2014, 17.04.41
Capitolo II: L'elenco di eroi
“Come Argo costruì la sua nave, con il consiglio di Atena, cantano i poeti di un tempo: io voglio invece qui dire la stirpe degli eroi ed il nome, e i lunghi viaggi per mare, e tutte quante le imprese che essi compirono nel loro errare.”
(Apollonio Rodio, Le Argonautiche)
“Quest'isola” disse Irko ad Altea “è un luogo piacevole per poterci vivere in pace. Tuttavia non so se possa essere adatto per voi, milady. Sarete di certo abituata agli agi ed ai lussi della corte, mentre qui vi è una vita molto semplice e genuina. E poi la decisione spetterà anche a Guisgard.”
“Vedo che conoscete molte cose sul conto dei Taddei, madama...” rivolgendosi il cantore ad Altea “... ma ignorate una cosa... infatti vi ingannate quando dite che cercare il Fiore Azzurro è un'impresa difficile, ma non pericolosa... non sapete che i Tesori più preziosi hanno mille guardiani? E che ogni impresa pone dei nemici da superare?”
“Cosa intendi dire?” Fissando Palos.
“Che chiunque cerchi il Fiore Azzurro” rispose il cantore “dovrà ben guardarsi da un gravissimo pericolo...”
“Che pericolo?” Incuriosito Miseria.
“Un formidabile nemico deciso ad impedire quest'impresa... a tutti i costi...” guardando tutti loro il cantore.
Nello stesso istante, Guisgard era nell'osteria con Clio.
“Oh...” disse lui fingendosi sorpreso a quelle parole della ragazza “... davvero? Non rammentavo allora di aver così tanti vestiti di quel genere a bordo...” sorrise, per poi prendere altro vino “... comunque è buono a sapersi che non ho intaccato il vostro onore... quanto a Cid, perchè no? Salperemo forse fra due giorni e dunque farlo salire a bordo per un'ora o due non cambierà nulla...” guardò la ragazza negli occhi “... naturalmente, se volete, ritenetevi invitata anche voi... venendo in compagnia di quel ragazzino nessuno dei vostri uomini penserà che sia un mio stratagemma per avervi di nuovo nel mio letto...” alzò il bicchiere come per un brindisi “... e magari così potrete prendere qualcun altro di quei vestiti... chissà, potrebbero servirvi per quando sarete di nuovo preda per uno dei vostri nemici...” rise appena e poi finì il suo bicchiere, senza togliere il suo sguardo da quello di lei.
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Altea
17-09-2014, 17.21.37
Sorrisi a messer Irko.."La decisione sta nel vostro padrone? Io non ho capito un fatto" dissi alquanto seccata "è venuto nella Corte pretendo ciò che voleva e gli era dovuto..io ho preso le sue parti..e ora? Deve decidere lui sulla mia vita? Non penso proprio gli interessi nulla di me..perchè dovrebbe? Sono una perfetta sconosciuta per lui..anzi direi che ora posso dire di conoscere meglio voi tutti" e sorrisi agli uomini "e non ho paura di perdere le mie agiatezze, mi diverto molto con voi..se voi mi accettate sarò con voi..non mi interessa della decisione di milord Guisgard..a questo punto voi dovete cercare di essere dalla mia parte..non vedo dunque altro posto dove rimanere".
Poi ascoltai le parole del cantore e rimasi perplessa come gli altri.."Oh si messere, conosco molto bene i Taddei e pure la loro storia e le loro usanze..ma diteci di questo nemico".
Sorrisi a Guisgard, senza staccare gli occhi dai suoi.
"Ah, era il vostro letto quello? Credevo fossero tutte così sfarzose le cabine della Santa Caterina.." scherzai, ridendo, per poi tornare ad immergermi nell'azzurro intenso dei suoi occhi "Dovreste essere più prudente, capitano.. quei vestiti sono preziosi, senza dubbio, chi vi dice che non ne approfitterei? Ogni donna è vanitosa a suo modo, no.. persino io, immagino... Con tutte le dame che salvate, vi serviranno, no?" senza smettere di sorridere "Bene, accompagnerò Cid molto volentieri.. non mi capiterà di nuovo di salire su una nave volante, no?" strizzando l'occhio al capitano.
"Vi ringrazio, davvero.. lo renderete molto felice.." sorridendo.
elisabeth
17-09-2014, 17.34.18
Il fuoco...l'odore di pesce ..il mare.....immenso così immenso che riusciva a fondersi col cielo....c'era una sottile tensione....si ..si poteva toccare.....eravamo sulla stessa barca ? Enea e Didone.......Didone una grande donna....nonostante la non giovane età ancora belle ed intelligente Regina di Cartagine....mica dell'isola perduta......eppure così stupida da innamorarsi di Enea...a tal punto da togliersi la vita......guardavo lui che continuava ad occuparsi della cena...ed ascoltavo i suoi ironici commenti.......eravamo simili....si forse ora si.......".....La mia nudità vi sconvolge a tal punto da pensare che tutta la mia vita ruoti intorno al mio corpo........non male come pensiero....proviene da un uomo...e se devo essere sincera ...se dovessi veramente ottenere qualcosa parlerei col corpo ad un uomo......non scandalizzatevi........il fatto che io possa avere un cervello vi sconvolge........mi avete paragonata a Didone......avete fatto di me una donna di gran rispetto....ma l' Amore l'ha resa cieca e la sua vita le e' sembrata inutile senza il suo Enea.......Se Fossi Symoin....non vi ho salvato da nulla Nettuno.....anzi avete salvato me.....ma se fossi Elisabeth.....quello sarebbe il problema......Lei vi ha salvato e voi....prima o poi ripartirete......perchè la vostra vita e' il mare Nettuno...non e' la piccola Elisabeth......lei e' stato l'intralcio del destino........spero che non si sia innamorata di voi.....lo spero per lei......."............Nettuno mi ricordava qualcosa sepolto nel profondo del cuore...qualcosa che mi aveva fatta soffrire........ma che poi come cenere al vento.......volò via ..lasciando spazio solo a qualche vago ricordo..........." Mi chiedo invece......cosa ci facciamo io e te..in questo momento ....... gli Dei hanno deciso di giocare con i nostri destini ?..."....
Guisgard
17-09-2014, 17.59.16
“Milady...” disse Irko ad Altea “... in verità voi avete deciso di lasciare la corte e poi, per tutta una serie di cose, vi siete ritrovata sulla nostra nave. E noi ne siamo ben lieti.”
“Giusto.” Annuirono gli altri.
“Ma non mi sento di biasimare Guisgard...” fece Irko “... lui non ha fatto nulla perchè voi siate qui ora ed il nostro è un viaggio lungo e pericoloso e c'è da capirlo quando afferma di non voler mettervi nei guai. Comunque, per noi lui è il vero duca e dunque gli dobbiamo obbedienza. E per quanto voi siate simpatica a tutti noi, alla fine obbediremo ad ogni sua decisione, come abbiamo sempre fatto.”
Poi si voltarono verso il cantore.
“Quel nemico...” mormorò questi “... esiste da sempre ed ogni volta qualcuno ha intrapreso la ricerca del Fiore Azzurro esso è apparso dai meandri delle storia per impedirglielo...”
Guisgard
17-09-2014, 18.02.49
“Solitamente” disse Guisgard a Clio “le dame da salvare sono sempre ben vestite, dunque non credo che avrei molte occasioni di usare quei vestiti.” Sorrise, per poi alzarsi e invitarla ad uscire con lui dall'osteria. “Dunque, se volete approfittarne, quegli abiti sono nella mia cabina... e alcuni sul mio letto.” Rise appena.
Uscirono così dall'osteria e furono di nuovo immersi nei festeggiamenti generali.
“Allora vi attenderò con Cid sulla Santa Caterina.” Continuò il capitano. “Sperando di far felice, oltre lui, anche un po' voi.” Mostrò un lieve inchino. “A dopo dunque, capitano.” E si allontanò tra la folla.
“Ehi, affari lunghi, eh!” Arrivando Barbaleone alle spalle di lei.
“Ma come...” fece Yolanda “... va già via il capitano?”
Guisgard
17-09-2014, 18.09.57
“Non penso tu sia senza cervello...” disse Nettuno alla falsa Symon “... tutt'altro... credo invece che tu sia una donna molto intelligente, furba e spregiudicata... che conosce la sua bellezza e sa come usarla... come una nobile ed astuta cortigiana, con la differenza che il tuo re è il Destino e i tuoi servi gli uomini che incontri... quanto ad Elisabeth, non penso affatto si sia innamorata di me... perchè poi? Non ho nulla... né un nome, né un passato... persino a te non interessa nulla di uno come me...” alzando gli occhi verso l'orizzonte.
Altea
17-09-2014, 18.11.08
Ascoltai le parole degli uomini..già per loro lui era il vero Duca...e cosa sapevano loro di come lo vedevo io fin da piccola? Non sarei stata li se non lo avessi saputo pure io...e non era stata una mia decisione il voler andarmene dalla Corte..il Duca mi aveva cacciata perchè lo avevo difeso con fervente ardore e questa era la riconoscenza..guardai tutti loro..no, se non mi voleva non mi avrebbe rinchiusa in un monastero o in una corte sconosciuta..il Duca Dominus mi aveva sempre dato libertà comunque e sapeva ero uno spirito errante.
Quegli uomini e Guisgard non avevano capito nulla di me..mi guardai attorno, la gente mi spingeva..il cantore continuava a parlare loro del Fiore Azzurro..e io cosa rimanevo a fare li se non era affar mio..non volevano io intraprendessi quella avventura...bene, allora avrei deciso io cosa fare.
Mentre gli uomini parlavano con il cantore mi allontanai leggermente e fu cosi che iniziai a correre, nessuno avrebbe più saputo di me..nemmeno loro.
Entrai dentro una bottega e chiesi un vestito semplice, diedi alla donna il bellissimo vestito del Duca dicendo poteva venderlo e tenere il ricavato.
Uscii soddisfatta, ora sembravo una ragazza non di corte, misi il prezioso gioiello dentro il mio sacchetto di velluto e mi sciolsi i capelli.
La mia sacca era nel vascello volante..pazienza..avrebbe trovato la corona dentro ed era sua.
E cosi iniziai a camminare, tra la folla e fortunatamente avevo soldi pure per pagarmi una locanda.
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Mi limitai a sorridere a quelle parole del capitano, per poi seguirlo fuori dall'osteria.
L'atmosfera festosa ci travolse immediatamente.
E io che l'avevo dimenticato.
Sorrisi, sorpresa alle sue ultime parole.
"Felice?" Risi appena "Oh, siete fin troppo gentile.." Con un leggero sorriso "È passato molto tempo dall'ultima volta che qualcuno si è preoccupato di farmi felice.." Mormorai appena, quasi parlassi a me stessa.
Lui sapeva sempre come farmi tornare il sorriso.
Solo?
No, mi faceva anche infuriare, ma poi comunque riusciva a strapparmi una risata o in sorriso.
Lo salutai con un cordiale cenno del capo e un sorriso.
"A dopo allora, capitano.." Per poi osservarlo sparire tra la folla.
Nemmeno mi accorsi di Barbaleone.
Tornai seria immediatamente, togliendomi il sorriso sognante che quegli sprazzi di ricordi avevano posato sul mio viso.
Era incredibile quanto il sorriso del capitano mi ricordasse il suo.
Continuava a venirmi in mente.
"Cospicui affari, direi.." Risposi senza voltarmi a Barbaleone, prendendo dalla tasca una delle due perle per porgela al filibustiere "La tua metà di un ottimo affare.. Dovrebbe valere mille Taddei, falla valutare..." Alzando finalmente lo sguardo su Barbaleone, per poi voltarmi verso Yolanda.
"Eh, Milady, fossi in voi andrei a rincorrerlo.." Con un sorriso "Visto che ha pagato il vostro riscatto.."alzai le spalle "Siete libera..".
elisabeth
17-09-2014, 19.45.55
Che stupidi gli uomini...pensavano che noi donne ci innamorassimo di un uomo...di un abito...alcune almeno...ma non tutte......." L'Amore e' una scintilla Nettuno...la stella scintilla con cui hai acceso il fuoco...... ed hai cotto quel pesce..........strano vero?.........conoscete poco le donne........basta poco Nettuno....basta poco per Amare.....".........ma forse ne' Symoin ne' Elisabeth.....immaginavano cosa voleva dire essere amate...........
Guisgard
17-09-2014, 19.56.41
Altea, lasciato il gruppo, cominciò a vagare fra la folla festante.
Ovunque si rideva, si scherzava e si cantava, con lei che invece vagava silenziosa in quell'allegra confusione.
E camminando, si ritrovò fuori dalla piazzetta, presso il lato meridionale del porto che, data la festa, risultava praticamente deserto.
Per questo subito udì delle voci.
Provenivano dal piccolo molo, dove vi erano un pescatore ed un uomo abbigliato con un certa sobrietà, come uno di quegli amministratori imbarcati su navi mercantili.
E questi parlottava come chi non vuole essere visto.
“Allora...” disse al pescatore “... posso avere questa barca?”
“Ma con questa non andrete lontano...” fece il pescatore.
“So navigare, non preoccupatevi.”
“Ma dove volete andare?”
“Ciò non deve importarvi.” Fissandolo l'uomo. “Come pattuito eccovi cento Taddei... ed il triplo al mio ritorno...”
“La mia barca non vale tanto...”
“Allora non perdete questa possibilità.”
“Eppure io vi ho già visto...” mormorò il pescatore “... ma certo... voi siete sceso dal veliero pirata... si, ora vi rammento...”
Ma l'uomo mise il sacchetto col denaro nelle mani del pescatore, come a volerlo zittire.
“Tra una settimana sarò di ritorno con il resto della somma pattuita...” guardandolo l'uomo “... fino ad allora, mi raccomando, non fate parola con nessuno di questa conversazione... voi non mi avete mai visto... intesi?”
Il pescatore prese i soldi ed annuì.
Guisgard
17-09-2014, 20.00.11
“Acc...” disse Barbaleone per poi prendere la perla dalla mano di Clio “... cosa ne pensi, Taborn?” Rivolto al suo tirapiedi. “Tu sei un esperto, no?”
Taborn prese la perla e la portò tra i denti.
“Beh...” fissandola poi “... non so quanto sia stata stimata, ma sono certo che al mercato nero di Puteos questa la valuterebbero almeno duemila Taddei... e forse anche di più.” Annuì.
“Ottimo affare, ragazza!” Barbaleone a Clio. “Ottimo davvero!” Rise forte. “Ma non posso evitare di domandarmi cosa tu abbia dato in cambio per questa meraviglia...” fissandola malizioso.
Yanos osservò la perla con sguardo cupo, per poi alzare gli occhi verso il porto.
Come se attendesse qualcosa.
“Libera?” Intervenne Yolanda. “Come sarebbe? Libera? Mi ha... liberata?” Sorrise. “Oh... davvero?” Gridò felice. “Ma ora?” Tornando a guardare Clio. “Come tornerò a casa?”
Guisgard
17-09-2014, 20.03.14
“Già...” disse Nettuno, per poi alzarsi e camminare verso la riva “... infondo non conosco nemmeno me stesso...” si voltò a fissare Elisabeth “... per questo ho deciso... si... partirò... forse stanotte... lascerò questo posto... voglio cercare me stesso... chi sono e la mia vita... ho trovato una zattera in un'insenatura di quest'isola... l'ho riparata durante queste notti... ora è pronta a portarmi lontano... forse verso il mio mondo... almeno spero...” tornando a guardare il mare ormai avvolto dall'imbrunire.
Altea
17-09-2014, 20.04.52
Mi trovai sul molo e vi erano tanti pescherecci...ero inquieta, camminavo pensando sul da farsi.
Poi vidi una scena, un uomo ben vestito, non vedevo il suo volto...pagò bene un pescatore troppo bene per andare chissà dove..ma da che veliero pirata era sceso?
Non capivo...la brezza mi stava raffreddando..stava facendosi quasi buio..sospirai...lui dove era? mi mancava già...mi rassicurava ma ormai era lontano.
elisabeth
17-09-2014, 20.20.18
Guardavo le sue spalle....larghe....la sua figura che si confondeva con le ombre della sera.........mi venne una gran voglia di fuggire via.........cominciai a provare uno strano malessere...come se infondo neanche io sapessi chi ero......se avessi preso quella zattera....chissa' dove sarei andata......ma rimanere mi sembrava assurdo.....quasi una follia....mi alzai e gli andai vicino......" Forse adesso ti sembrerò anche sfacciata.......ma ..credo che qualcuno si stia divertendo a giocare con i nostri nomi ?........io non so' piu' quale sia il mio e il tuo?....ti e' stato dato.........ti devo la vita.......ma devo chiederti un favore...trova un posto anche per me su quella zattera........"...lo guardai mentre sentivo che mi ascoltava ......non con aria canzonatoria.......ma forse per la prima volta...aveva scelto semplicemente di ascoltarmi
Sorrisi a Barbaleone.
"Che razza di domande.." Ridendo "In cambio di quella e di questa meraviglia" tirando fuori per un momento la mia perla gemella "ho dato al capitano una vera meraviglia.." Indicando con entrambe le mani Lady Yolanda "È il riscatto che lui ha pagato per Milady.. Direi che abbiamo fatto un buon affare, non credete?".
Alzai poi gli occhi sulla ragazza "É questo il bello e il difficile di essere liberi, potete fare quello che volete.. Tornare a casa da vostro padre, girare il mondo, vivere avventure mozzafiato... Immagino che non vorrete un consiglio da chi vi ha rapito, ma ve lo dato ugualmente.." Con gli occhi decisi in quelli grandi e luminosi della nobildonna "Vi è stato fatto un grande regalo, Milady, non sprecatelo... la vostra vita vi appartiene, non lasciate che altri decidano per voi.." conclusi, con un sorriso e un lieve inchino.
"Eh.." sospirai "Credo che sentiremo la vostra mancanza.." strizzando l'occhio alla dama.
"Scherzi a parte, noi non sappiamo ancora che strada prendere, ma di sicuro non posso avvicinarmi a Baias, o in altri porti ducali, non so, potete chiedere al capitano se passa da quelle parti.." sorrisi "Alrimenti non temete, ci inventeremo qualcosa..".
Mi guardai intorno.
"Avete visto il ragazzino, Cid? Ho una bella notizia anche per lui.." ridendo appena.
Guisgard
18-09-2014, 17.05.56
“Si...” disse annuendo Yolanda a Clio “... si, chiederò al capitano di riportarmi a casa... e poi... poi devo anche ringraziarlo per ciò che ha fatto...” aggiunse ancora meravigliata per quel gesto insperato.
“Mah...” mormorò Barbaleone “... pagare così tanto una ragazza che poteva prendersi e tenere con sé come un'ancella...” pensieroso.
“Già, strano uomo quel capitano...” fece Vivas.
“Strano?” Ripetè Barbaleone. “Io direi idiota o anche peggio.”
“Magari” intervenne Yanos “è solo un esibizionista, un megalomane.”
“Ehi, Cid!” Chiamò Emas. “Vieni qui, il capitano ti cerca!”
Il ragazzino infatti si era attardato poco più indietro, davanti ad un teatrino di marionette.
“Eccomi, capitano!” Arrivando e fissando Clio.
"Ho come la sensazione che al nostro capitano piaccia fare l'eroe, specie con dame tanto belle e altolocate..." risi "O più semplicemente detesta veder qualcuno prigioniero.. mi sembra che abbia detto qualcosa del genere l'altro giorno..".
Mi voltai poi verso Cid che era appena arrivato, e gli porsi la mano.
"Vieni, Cid.. devo mostrarti una cosa.." sorrisi, facendogli cenno di seguirmi.
"Ci perdonerete, ma abbiamo delle faccende da sbrigare.." risi "Ho una sorpresa per questo giovanotto...".
Così, salutai gli altri e condussi Cid lontano dalla folla, verso il molo, fino ad arrivare alla Santa Caterina.
"Ho chiesto al capitano di farti fare un giro a bordo, e lui è stato ben lieto di acconsentire.." strizzando l'occhio al ragazzino.
Guisgard
18-09-2014, 17.31.57
Barbaleone e gli altri fissarono Clio che si allontanava con Cid.
“Quella ragazza è un po' strana ultimamente...” disse il corsaro “... voi cosa ne dite?” Chiese agli altri.
“A me sembra sempre la solita.” Rispose Taborn.
“Sta zitto tu.” Sbottò Barbaleone. “Sapresti riconoscere una perla vera ad una lega da qui, ma in fatto di donne non ci capisci niente.”
“In verità” mormorò Emas “il capitano Clio non ama molto comportarsi come una donna.”
“Ma resta una donna.” Disse Yanos.
Intanto Clio e Cid erano ormai giunti al molo fortificato, dove era attraccata la Santa Caterina.
Nel vederla di nuovo il ragazzino restò come abbagliato.
Ma la sua sorpresa fu superiore a qualsiasi altra esternazione o sensazione appena lei gli rivelò di quella visita sull'incredibile vascello volante.
“Davvero?” Incredulo. “Dite davvero? Possiamo salire a bordo? Quando, capitano?”
“Non senza di me però!” Esclamò Yolanda, appena giunta alle loro spalle.
Guisgard
18-09-2014, 17.37.00
Quel misterioso uomo si accordò col pescatore e dopo avergli dato quell'anticipo prese la piccola imbarcazione e lasciò l'isolotto senza essere visto da nessuno.
O meglio, nessuno a parte Altea.
Ma la dama era troppo presa dai suoi pensieri per dare il giusto peso alla scena a cui aveva assistito.
Un attimo dopo il pescatore prese le sue reti e si incamminò verso la piazzetta.
E nel passare da lì si accorse di Altea.
“Salute a voi, madama.” Disse alzandosi il cappello in segno di saluto. “Cosa ci fate qui da sola? Non siete alla festa?”
Altea
18-09-2014, 17.45.38
L' uomo partì e scossi il capo..ma poi perchè mi aveva colpito tutto ciò?
Fui destata dal pescatore, dai modi gentili e gli sorrisi leggermente..mi ricordai di Sam il pescatore a Baias.
"Salute a voi messere..mi sono persa..si....non sono di questa isola, vi ero prima alla festa. Ma ditemi, mi portereste dove è attraccata la nave volante..di milord Guisgard? Dovrei parlare con lui" sorrisi..infatti dovevo spiegargli in faccia quattro parole, era troppo facile liberarsi di me cosi..aveva osato sfidare una de Bastian..lui poteva essere un taddeide ma pure la mia famiglia aveva un grande potere, e poi sul veliero avevo la mia sacca con i miei oggetti..e non gli avrei lasciato la corona.
Mentre ci incamminammo chiesi con curiosità all' uomo notizie sull' isola.."Ma questa isola come si chiama? E' sotto Capomazda?".
Sorrisi, nel vedere la felicità dipinta sul volto di Cid.
"Sì che possiamo.. anche se in effetti non sembra esserci nessuno, quindi sarà meglio trovare qualcuno della ciurma che ci faccia strada.. ma non vedevo l'ora di dirtelo.." sorrisi.
Mi voltai di scatto nel vedere Yolanda.
"Siete sempre così invadente, milady? E' Cid ad essere stato invitato dal capitano.." risi, ma in realtà ero davvero scocciata "E sia, vi cederò l'invito che era stato fatto a me... accompagnate pure il ragazzo a bordo.. tornerò dai miei uomini.." sorrisi a Cid "Divertiti.. ordini del capitano!".
Guisgard
18-09-2014, 18.20.52
La carrozza era giunta veloce dall'altra parte dell'isolotto.
Aveva oltrepassato la via che portava al castello, per poi raggiungere, con una scorciatoia usata dagli antichi abitanti del luogo, la piccola chiesetta che sorgeva silenziosa su una piccola altura che guardava verso il mare.
“Eccoci, milord...” disse il cocchiere aprendo lo sportellino della vettura.
“Bene...” annuì Guisgard “... tu resta qui...”
“Si, milord.” Mormorò il cocchiere.
Il presunto Taddeide allora raggiunse la chiesetta e vi entrò.
Al suo ingresso dominava una vaga penombra.
E da essa giunse una voce che recitava una preghiera.
“Signore Onnipotente... per la Dolorosa Passione e la Risurrezione del Tuo Figlio e Nostro Signore Gesù Cristo, abbi pietà di noi e del mondo intero... Amen.”
Guisgard si segnò e si inginocchiò davanti all'altare, senza interrompere quella preghiera.
Ma quando quella Santa Orazione fu terminata, il chierico si voltò a fissarlo.
“Perdonate, non volevo interrompervi...” fissandolo Guisgard.
“Vieni pure avanti...” con un cenno il religioso.
“Grazie, padre...” avanzando verso di lui Guisgard.
“Ti sei messo in un bel pasticcio, eh?” Guardandolo il chierico.
E Guisgard restò sorpreso.
Quell'uomo non lo conosceva eppure sembrava sapere il motivo della visita del presunto impostore.
Intanto, al molo del castello, Clio, Cid e Yolanda erano davanti al vascello volante.
“Capitano...” disse il ragazzino all'Angelo della Tempesta “... e voi? Non venite a bordo? Non vi interessa vedere questo vascello al suo interno?”
“Oh, andiamo...” sorridendo Yolanda “... non credo che due o tre persone a bordo cambino poi molto la cosa, no?”
La Santa Caterina era davvero maestosa.
Nessuna imbarcazione al mondo aveva le sue dimensioni.
Ed a vederla così, dall'esterno, col suo scafo rinforzato, la prua corazzata, i ponti sovrapposti con i monumentali alberi a vele, le bocce per i cannoni e l'imponente castello di poppa, alto quanto una torre signorile di almeno otto piani, sembrava quasi un palazzo galleggiante.
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"Non so voi, milady, ma io non ho l'abitudine di presentarmi non invitata, altrimenti non avrei chiesto esplicitamente al capitano di far fare una visita a Cid, non vi pare?" sorrisi appena "Credo si chiami.. educazione, o qualcosa del genere.. ma io sono solo un pirata, non sono esperta in queste cose.." sarcastica.
"Oh, non guardarmi così, piccolo.." voltandomi verso Cid "Va bene, ti accompagno.. andiamo.. sempre che ci sia qualcuno, però.." sorridendo "Altrimenti dovremo andarli a chiamare...".
Yolanda era insopportabile, ma in fondo non volevo perdermi la felicità di quel ragazzino che gironzolava per la Santa Caterina.
E lei era libera di fare ciò che voleva, non ero più responsabile per lei.
Guisgard
18-09-2014, 18.36.07
“Quest'isolotto è indipendente, milady.” Disse il pescatore ad Altea. “Anzi, la sua ubicazione non è segnata da nessuna mappa. Per questo viviamo tutti in pace. Potete chiamarla l'Isola del Duca.” Rise. “Quanto a lord Guisgard, l'ho visto partire poco fa con una carrozza. Ma ignoro dove fosse diretto. Ma credo che a breve lo ritroveremo alla festa. Io sto andando là, se volete ci andremo insieme.”
Altea
18-09-2014, 18.45.32
"L'Isola del Duca" dissi sbalordita "un nome singolare direi.."
Veramente era singolare come nome..ma si riferiva alla storia di Guisgard? Come sempre..misterioso..se ne era andato via con una carrozza..l' uomo mi invitò ad andare alla festa..tornare là..e se avessi trovato i suoi uomini?
Non vi era rimedio..una volta un caro frate mi disse a Corte a Capomazda..."Ciò che è scritto in Cielo, in Terra accadrà" e se dovevo rivederli..pazienza..non sapevo più cosa fare della mia vita, ma ovviamente non mi sarei fermata e avrei espresso la mia opinione al presunto taddeide.
"Volentieri...verrò con voi alla festa, siete davvero gentile, solitamente non mi fermo con persone che non conosco..ma in voi leggo gentilezza".
Guisgard
18-09-2014, 19.21.29
“Grazie, capitano.” Disse Cid a Clio, per poi, con una tale naturalezza, prenderle la mano, come per andarci insieme.
“Splendido!” Esclamò Yolanda, quasi senza badare alle parole di Clio.
I tre allora si avvicinarono su un pontile che conduceva verso una delle aperture sulla fiancata del vascello.
Salirono pochi gradini e si ritrovarono così all'interno della nave volante.
Erano in un lungo corridoio illuminato da poche lampade.
Sulla pareti vi erano quadri di scene marinare e Immagini Sante.
E ad un tratto udirono qualcosa.
“Cosa ci fate qui voi?” Una voce all'improvviso. “Chi vi ha fatto entrare?”
Proveniva da una delle tante porte chiuse lungo il corridoio.
Guisgard
18-09-2014, 19.30.56
Altea ed il pescatore si diressero verso la piazzetta, dove ancora tutti erano presi da quegli allegri festeggiamenti.
E nel giungere in quella baraonda, la dama ed il pescatore videro una sorta di gara.
Una grossa cesta, colma di vino, formaggi, salumi, pane, vino, frutta secca e fresca, dolciumi e liquori era stata posta su un palo.
E chiunque fosse riuscito a farla cadere, mandando in cima al palo un disco di ferro colpendolo con un grosso martello, avrebbe fatto suo l'ambito e delizioso premio.
Molti tentarono, ma senza successo.
“Prova tu, Ammone.” Disse Palos. “Così vincerai la cesta e magari la dividerai con noi.”
“Basta giusto giusto per me.” Sbottò l'omone, per poi prendere il martello.
“Aspetta.” Fece Champenuan. “Se provi tu allora dopo nessuno avrà più occasione, visto la tua forza. Voglio tentare prima io.”
“Un cuoco forzuto!” Ridendo Afiel.
“Va al diavolo!” Esclamò Champenuan.
Caricò allora il colpo e poi mollò una decisa martellata sul disco di ferro.
Ma il colpo fu così forte ed il gesto tanto goffo che il cuoco finì per far cascare il martello sul suo stesso piede.
Lanciò un urlo di dolore, per poi cadere a terra e tenersi forte il piede.
I suoi compagni prima risero, poi, accorgendosi del colpo subito dal loro cuoco, si mossero ad aiutarlo, portandolo nell'osteria lì vicino.
Lanciai un'occhiata sprezzante a Yolanda.
Avevo sempre detestato quelle come lei, che avevano avuto tutto dalla vita, che erano convinte che tutto gli fosse concesso, che non sapevano accettare un no come riposta ed erano convinte che il mondo girasse intorno a loro.
Mi limitai a scuotere la testa e seguire Cid che mi aveva preso per mano all'interno della Santa Caterina.
Era un luogo dove non ero stata, sontuoso ed elegante come la cabina che mi aveva ospitato.
A quella voce mi fermai all'improvviso ma sorrisi.
"Salve, sono Clio, il capitano dell'Hydra.. Ho con me un giovanotto che è stato invitato dal capitano Giusgard a visitare la nave.. Se disturbiamo torniamo più tardi.." Dissi, cordialmente.
Altea
18-09-2014, 19.44.58
Osservai la scena della gara...vi erano gli uomini di Guisgard e mi misi in disparte ma osservai la scena e risi..risi come non mai...come prima
Ebbi un fremito..eppure la loro compagnia mi mancava, avrei voluto essere con loro...li vidi andare via col cuoco dolorante dentro a una osteria.
Chiamai il pescatore.."Venite con me messere..ho trovato..i miei compagni".
Entra col pescatore nella osteria e mi avvicinai a loro.."Bene..una nobildonna scompare e voi? Non ve ne curate? Dovrei sentirmi offesa?" mi finsi offesa per poi sorridere..."E il piede del nostro cuoco come sta?".
Guisgard
18-09-2014, 19.51.34
“Ah, non può essere.” Disse quella voce a Clio. “Guisgard non inviterebbe mai nessun estraneo su questo vascello. Ormai vive come un eremita, nonostante i miei consigli.”
“Ma chi parla?” Chiese Cid a Clio.
“Sapete che non è educato e cortese parlare da dietro una porta?” Sbuffò Yolanda.
“E voi non sapete che non sta bene entrare nelle dimore altrui senza invito?”
“Ci ha invitati il capitano!” Esclamò Cid.
“Impossibile.” Sentenziò quella voce.
“Invece si!” Annuì Yolanda.
“Non può essere.” Replicò la voce.
“Ma insomma...” indispettita Yolanda “... uscite fuori e venite a dircelo in faccia che stiamo mentendo!”
“Se potessi lo farei!” Esclamò la voce.
"Allora verrò io da voi!" Gridò Yolanda, per poi cominciare a fissare ognuna di quelle porte chiuse.
Guisgard
18-09-2014, 19.58.35
Champenuan continuava a dimenarsi per il dolore.
“Non bene, milady.” Disse Irko ad Altea. “Una brutta botta direi.”
“Mettiamoci sopra del ghiaccio.” Fece Palos.
“Voi sapete medicarlo, milady?” Chiese Miseria ad Altea. “In queste condizioni non può muoversi.”
Altea
18-09-2014, 20.10.10
Mi riaccolsero..capii per loro era stato normale..loro mi davano spazio e libertà e ora chiedevano il mio aiuto, ne fui felice.
"Portatemi dell' alcol puro" dissi all' oste" e poi ghiaccio e una benda."
L'oste mi portò il tutto in fretta visto il cuoco era veramente dolente.
Passai prima con una pezza l'alcool puro, mia nonna diceva era un ottimo rimedio, fasciai il piede ma senza premere forte.."Non penso dovrei mettere un pezzo di legno" e sopra misi del ghiaccio in un tovagliolo.
Mi alzai.."Tenete la gamba sopra la sedia col ghiaccio per un pò..speriamo il piede non si sia rotto" e guardai Irko e poi il pescatore.."Secondo voi ho fatto bene, messere?Io sono una dama di corte solo..non conosco i metodi giusti".
"Milady, non mi sembrate la persona più adatta per parlare di educazione e cortesia in questo momento..." Secca.
"Mi sembra evidente che Guisgard non abbia avuto il tempo di avvisare.." Conclusi "Beh.." Alzando le spalle, e guardando Cid con aria di scuse "Torneremo quando lui sarà presente, così ti farà lui stesso da guida.." Sorridendo "Andiamo.." a Cid.
"Quando il capitano tornerà ditegli che siamo passati.." Alla voce.
Guisgard
18-09-2014, 20.46.38
Nettuno restò sorpreso da quelle parole di Elisabeth.
“Aspetta un momento...” disse “... cosa intendi dire? Vuoi forse prendermi in giro? Tu ci hai portato su quest'isola e hai mosso i fili di questa assurda storia a tuo piacimento... ed ora? Vuoi farmi credere di essere la marionetta di qualcuno? Andiamo... mi prendi proprio per un idiota, vero?” Scuotendo il capo. “Perchè vorresti fuggir via da qui? Sei una specie di regina!”
Ma in quel momento Elisabeth ebbe un capogiro...
Era in un boschetto.
Intorno a lei vi erano dei salici e tutto sembrava incantato.
Ad un tratto vide una statua.
Ai suoi piedi alcuni uomini celebravano dei rituali a lei sconosciuti.
Poi, all'improvviso, quegli uomini divennero statue di cera.
E ad animarsi poi fu proprio la statua che stavano venerando.
Elisabeth allora la riconobbe.
Era Symoin.
“Ah, amica mia...” ridendo la maga “... possibile che tu sia così ingenua? Vuoi forse raccontare tutto a quel naufrago? E perchè poi? Per non essere creduta? Se vuoi averlo per te ed andar con lui, allora dovrai escogitare qualcosa... un colpo di genio degno di... Symoin.” Rise di nuovo ed un attimo dopo ritornò statua.
Fu un momento, come una visione.
Elisabeth tornò nella realtà e vide Nettuno che la fissava in attesa di una risposta.
Guisgard
18-09-2014, 20.48.46
“Siete acida e scortese.” Disse Yolanda a Clio. “Ed io comunque” rivolta poi alla voce “non me ne andrò senza aver salutato e ringraziato il capitano.”
“Non posso avvertirlo.” Fece la voce.
“Perchè mai?” Chiese Yolanda.
“Perchè non so chi voi siate.” Rispose la misteriosa voce. “Dalla voce mi sembrate due ragazze... ma dubito siate allegre donnine del porto, visto la presenza di una voce più giovane, di un bambino.”
“Due donnine?” Urlò Yolanda. “Questa poi!” Adirata. “Ditemi dove siete che voglio vedervi in faccia!”
Guisgard
18-09-2014, 20.50.54
“Siete stata bravissima.” Disse Irko ad Altea.
Infatti Champenuan aveva smesso di gridare.
“Siete un'ottima infermiera, milady.” Fece Palos.
“Ora chi cucinerà?” Mormorò Afiel. “Lui non riesce neanche a stare i piedi.” Indicando il cuoco.
“Cucineremo a turno.” Disse Miseria.
“A Turno?” Ripetè Afiel. “Sei matto? Moriremo di fame! Nessuno di noi è un cuoco!”
“Al diavolo...” ancora indolenzito Champenuan “... io qui a soffrire e voi a pensare al cibo...”
“Bisognerà pur nutrirci, no?” Afiel al cuoco. “Se non saremo in forze la missione fallirà miseramente.”
Altea
18-09-2014, 22.05.30
Sorrisi scuotendo il capo "Gia..le grandi imprese si affrontano a pancia piena, e poi Milord dovrebbe essere abituato a grandi cibi raffinati, vero Champenuan? Sembra una persona dal palato sopraffine..uno della sua famiglia ama la buona cucina" e feci l' occhiolino a tutti per farmi capire e perchè nessuno in osteria capisse il mio riferimento.
"E poi voi tutti sarete impegnati..faremo cosi..Sua Signoria era abituato ai migliori cibi, teneva molto alla cucina ed egli stesso in cucina impartiva ordini e pure cucinava..vi sorprendete? E io ero vicina a lui ovviamente..quindi penso il nostro cuoco si riprenderà presto" e guardai tutti "e magari potrebbe impartirmi le direttive su come preparare i pasti e io eseguirò e cercherò di essere una ottima cuoca, ma sotto la sorveglianza di Champenuan sicuramente..almeno sarò utile per qualcosa..non sono una viziata ricordatelo..e non intendo avvelenare il vostro capo" e risi a questa ultima affermazione.
Poi vidi il pescatore.."Messere, fatevi avanti..sapete è grazie a lui se sono qui..vi ringrazio molto..sappiate vi sono debitrice..prendete qualcosa, la pagherò io" e guardai Irko..senza dire nulla..forse lui aveva capito veramente come ero fatta, e pure gli altri visto avevano chiesto il mio aiuto..il problema era convincere Guisgard.
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“Io scortese, eh?” alzando un sopracciglio “Chi è l’unica qui a non essere stata invitata?” risi appena “O pensate che a voi tutto sia concesso” a bassa voce.
Ma poi aggrottai la fronte a quelle parole della voce.
“Allora non mi avete ascoltato, sono Clio, il capitano dell’Hydra.. avete presente, la nave che avete trainato fin qui? Stavo annegando, mi avete portata a bordo e curata..” scuotendo la testa.
“Milady, è ovvio che il capitano non è qui, altrimenti sarebbe già arrivato, io ve l’avevo detto di corrergli dietro alla festa per ringraziarlo.. non datemi mai ascolto, mi raccomando.. Andiamo, su.. torneremo quando ci saranno il capitano, Irko e gli altri.. è inutile star qui a discutere.. ci servirà pur una guida che ci mostri la nave no?” sorridendo a Cid.
Galgan
19-09-2014, 01.41.17
In una piccola chiesa immersa nei boschi.......
Salutai l'alba di un nuovo giorno, come sempre immerso nelle preghiere mattutine; quella, ormai da anni, era divenuta una piacevole e rassicurante consuetudine, la spinta che mi portava ad affrontare la giornata nella serenità e nella pace; ogni lettura ed ogni incombenza che portavo a termine, in quel mio piccolo Eden, era il frutto di quel mio fronteggiare me stesso, ogni mattina, prima che il sole sorgesse.
Pregavo per la mia anima, perché rimanesse integra, pregavo perché il mio spirito non risultasse mai fiaccato, né incerta la mia volontà......Pregavo perché il Male non potesse mai ghermire con i suoi artigli la mia fragile umana natura, pregavo perché mi venisse mandato un Segno.
Dopo le preghiere mattutine, andavo ad aprire il recinto di Pegaso, e lo lasciavo libero di pascolare nella radura, per poi dedicarmi a tutte quelle incombenze necessarie alla mia solitaria esistenza, anche se, vagando nei boschi in cerca di erbe, o a far legna, avevo imparato che il mio senso di solitudine, era in effetti solo vana illusione....
In realtà, non ero mai stato solo, perché il Respiro di Dio era ovunque; nelle numerose varietà di volatili che popolavano la Grande Quercia che volgeva sempre il suo antico sguardo sulla chiesa, nella colonia di volpi che talvolta si avvicinavano, incuriosite, a quell'uomo vestito di saio, nel fiume gorgogliante poco lontano, sempre prodigo di vecchie e insolite storie, nella musica del vento tra le fronde, nel canto del focolare della sera......
No, non ero affatto solo, ma ero come facente parte di un Regno, un Regno di perfezione e pace, un Regno che cercavo di tenere vivo con le mie preghiere e i miei studi.
Tuttavia, in quell'alba di un nuovo giorno, le mie preghiere avevano assunto un nuovo, insolito significato, erano animate da sgomento, lo sgomento che, talvolta, ci portano le ombre del passato; quella mattina pregai con cupa disperazione, giungendo quasi alle lacrime, perché i fantasmi che avevo creduto sepolti, tornavano a reclamare il loro dazio oscuro, un dazio fatto di gesti fasulli e di cose non dette.
Quindi, pregai.
Pregai per i miei genitori, perché potessero trovare finalmente la pace.
Pregai per mio fratello, perché si dimostrasse un governante saggio e accorto.
Pregai per Eloisa, augurandole di vivere felice con mio fratello.
Pregai perché ognuno di loro, dalla mia patria lontana, dimenticasse semplicemente della mia esistenza.....
La giornata, comunque, proseguì, tornando alla consueta normalità, restituendomi quella serenità faticosamente guadagnata; l'inverno stava per giungere, ma la legnaia era ben fornita, e avevo provviste sufficienti, le quali, se consumate con la consueta morigeratezza, sarebbero tranquillamente perdurate fino alla primavera.
Ma col sopraggiungere della sera, lo stato di cose mutò nuovamente, mentre giacevo nel letto, dopo tanto tempo, sognai.
Mi trovavo in un lago, con l'acqua fino alla vita, fissavo il cielo, e con le braccia alzate urlavo
-Parlami! Ti prego, dammi un Segno!-
Poi, un vento impetuoso si alzava su quelle acque tranquille, e una luce, violenta ed improvvisa, irradiava quei luoghi; era quasi accecante.....
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Mi svegliai, madido di sudore, mi alzai dal letto e mi recai alla finestra, che aprii.
Respirai a lungo l'aria frizzante della notte.
elisabeth
19-09-2014, 09.21.26
Guardavo Nettuno ......mentre senza prendere respiro mi gettava in volto una sua verità......si perchè la gente si gonfia l'anima e la mente perchè scopre una verità che magari non riguarda nessuno che non loro stessi..........i battiti del cuore stavano accellerando paurosamente......quell'uomo stava facendo uscire dalla mia bocca parole e pensieri che mai e poi mai avrei pensato fossi in grado si fare.....ma...uno strano senso di nausea e di vertigine mi allontano' da lui.....fui trasportata...come lungo le linee del tempo.....prima buio e poi....i chiaro di una radura tra alti salici....il profumo era cambiato...non piu' salmastro ma l'odore delle foglie della terra umida.......solo il tempo di rendermi conto dove fossi.....che udii delle voci e seguendone la provenienza con ,o sguardo vidi una statua.........credevo di morire......ero io...no...non ero io ....quella era l'altra me stessa....intorno a lei alcuni uomini accendevano dell'incenso.......e con la terra si imbrattavano il loro petto nudo.........non era solo terra.....era terra e sangue....un giovane cervo era stato ucciso...e con il suo sangue puro......stavano compiendo un rituale...dedito a Lei.......ma la scena prese un'altra forma....gli uomini diventarono cera e la statua si svegliò dal sonno........Symoin...cosi' orgogliosa...così fiera di se..come la Circe...scese dal suo piedistallo e mi venne incontro........" sapete Symoin ?...quando vi vedo e' come guardarmi allo specchio ed avere la sensazione di non riconoscermi......avrei giurato che li avresti trasformati in porci.....ma hai scelto la cera.....e se ci penso...dei grandi ceri umani...........per quanto riguarda Nettuno....non mi crederà mai...di questo ne sono piu' che sicura.......e per quanto riguarda andar via da qui...penso di non avere altra scelta...Pileo non so dove sia....il suo piano per incontrare la vecchia Signora e' fallito....e non voglio neanche fermarmi a pensare cosa sia successo sulla mia di isola..........Nettuno deve tornare ad avere fiducia in me.......un colpo di genio alla Symoin......."...risi quasi mi alleggerisse l'anima...." Lo trasformo in una zattera di lusso....."....La sentii ridere e tornare statua......tutto era ritornato come prima.....e io sapevo cosa intendesse Lei.....lo sapevo benissimo...il punto era riuscirci...provai ancora il senso di vuoto......buio e poi la fioca luce dlella sera...difronte a me un Nettuno che aspettava la risposta......lo avrei preso a ceffoni....." Cominciamo col chiarire il fatto che qui ci siete arrivati voi e io non vi ho condotto da nessuna parte...siete stati voi a bussare alla mia porta.........
ribadisco che sulla mia testa c'e' sempre qualcuno...credo anche sulla vostra...Messer Libertà........e non si e' una Specie di Regina.....o si e' Regina o non la si e'........ora.....se ho deciso di andar via.....non e' un problema vostro......anche perchè come l'avete trovata quella zattera io ve la distruggo.......e distruggerò ogni cosa voi vogliate fare .....per andar via senza di me......quindi.....mi spiegherete dove avete messo il vostro amico Pileo....scomparso ?......ha deciso di rimanere sulla mia isola ?...infondo una vale l'altra...anche se da dove veniva....l'ambientino era piu' piacevole......".........Ero avvelenata...un uomo così stolto..nono lo avevo mai incontrato in verità nella mia vita avevo incontrato solo Pileo......ma questo era il massimo........
Lo guardavo mentre mi osservava con i suoi occhioni nocciola......cosa aspettava che mi trasformassi in zanzara per schiacciarmi da qualche parte ?.......ma...gli occhi si posarono sulle sue labbra...erano ben fatte.....e dovevo ammettere che quando sorrideva era affascinante.....come se qualcuno mi avesse spinta tra le sue braccia.....alzandomi sulle punte dei piedi.......gli posai un bacio.......avevo posto un sigillo...era Guerra o Pace ?........
Guisgard
19-09-2014, 17.44.50
“Già...” disse Irko a quelle parole di Altea “... potrebbe essere un'idea...”
“Di che diavolo parli?” Fissandolo Miseria.
“Di ciò che ha detto lady Altea.” Rispose il Rosso. “Champenuan per un po' non potrà certo dedicarsi alla cucina e noi comunque avremo bisogno di mangiare... ed ecco allora che occorrerà qualcuno per aiutarlo... e noi abbiamo la candidata... proprio lady Altea.”
“Idea splendida!” Esclamò Afiel.
“Ma Guigard accetterà?” Mormorò Lainos.
“Non pretenderà certo di farci morire di fame!” Scuotendo la testa Afiel.
“Dopotutto” disse Palos “milady non recherà alcun danno e non correrà nessun rischio, visto che passerà gran parte del tempo in cucina.”
“Si, la penso anche io come te, Palos.” Annuì Irko. “E Champenuan le darà le giuste direttive.”
Guisgard
19-09-2014, 17.53.29
“Io non intendo andarmene.” Disse Yolanda.
Si avvicinò allora alle varie porte, fino a quando non riconobbe quella da cui proveniva la misteriosa voce.
“Non potete entrare!” Esclamò Cid.
“E chi l'ha detto!” Decisa Yolanda.
Allora aprì la porta ed entrò.
Era una stanza che mostrava una sontuosità negli arredi degna di un alloggio nobiliare.
Le pareti facevano sfoggio di stoffa turca di un raffinato e prezioso porpora, intessuta di gigli verde oro.
Dal soffitto scendeva un'elegante lampada di maiolica di Amalfi, smaltata e dai colori vivissimi.
Sulle pareti erano inchiodati, come trofei di guerra, pregiati foderi alla moda Bizantina e laminati d'argento, con armi di vario tipo e cultura, dalle impugnature intarsiate con gemme preziose e rarissime.
E sul pavimento era steso una magnifico tappeto ottomano, morbido e profumato al punto che due amanti, se l'avessero voluto, avrebbero potuto giacere su di esso e fare l'amore.
Poi ovunque, su un basso tavolino, su un comò indiano e su alcune poltrone foderate al gusto greco, vi erano calici di cristallo, scodelle di ottone, monili d'agata e di giada, vassoi d'oro, piatti di porcellana giapponese e posate di notevole fattura ed eleganza.
“Sembra la stanza di un principe...” mormorò Cid.
“Si...” annuì meravigliata Yolanda.
“Che insolenti!” brontolò la misteriosa voce. “La vostra scortesia non ha limiti!”
I tre si guardarono allora intorno, ma non videro nessuno.
Altea
19-09-2014, 17.53.52
"Perfetto" dissi agli uomini sorridendo "la cosa che più mi gratifica è la fiducia che riponete in me..e pure la amicizia..voi non immaginate quanto sia importante per me ora sentire tutto questo..e spero pure il vostro capitano sia d' accordo...".
Guardai Champenuan.."Dunque..voi sarete il mio maestro...ma non siate troppo cattivo, spero di essere al vostro livello..ma ovviamente io sarò solo una vostra aiutante..come si dice..l'unione fa la forza".
Guardai il suo piede.."Ora dovremmo fare in modo di tornare nel veliero..prima si gonfi troppo il piede e poi non riesca a camminare, che ne pensate? Non può certamente andare in giro per la festa conciato cosi".
"Vorrei davvero conoscere chi le ha insegnato le buone maniere.." brontolai, sempre più esasperata dall'atteggiamento di Yolanda.
Adesso si metteva anche ad aprire le porte.
Osservai per un momento quella stanza, lussuosa e colma di meraviglie d'ogni genere, somigliava un po' alla cabina che mi aveva ospitato.
Ma la voce aveva ragione, non potevamo curiosare così.
"Beh, fate quello che volete, io me ne vado.." sbuffai, tornando sui miei passi.
Guisgard
19-09-2014, 18.58.07
Quel fiume di parole di Elisabeth e poi quel bacio.
Nettuno ne restò sorpreso.
Era stato come un sigillo, per marchiare a fuoco uno schiavo.
Questa almeno era l'intenzione della falsa Symoin.
Ma forse Nettuno era uno schiavo ribelle.
“Donna...” disse, prendendola per le braccia e strattonandola con vigore “... ma chi sei? Chi sei davvero? Un'incantatrice? O una pazza? O forse entrambe le cose!” La fissava negli occhi. “O magari il pazzo sono io... o vuoi rendermi tale...” e dagli occhi cominciò a guardarle la bocca.
Allora la strinse a sé e la baciò con mascolina passione, con energica virilità.
Il corpo di lei era stretto a quello di lui.
Il mantello era caduto a terra per la foga di quel bacio ed Elisabeth si ritrovò di nuovo con indosso solo quel vestito leggero che ora il fresco vento del mare faceva alzare ed aprire, mostrando parte delle sue gambe.
“D'accordo...” lasciando Nettuno che le sue labbra si allontanassero da quelle di lei “... hai vinto... ti porterò con me... ma sappi che comando io adesso... che deciderò io soltanto dove andremo e cosa faremo... intesi?” Guardandola nuovamente negli occhi.
Guisgard
19-09-2014, 19.06.25
“Io invece non uscirò da qui senza aver ringraziato il capitano.” Disse Yolanda, per poi guardarsi intorno in quella ricca e sfarzosa stanza.
Cid allora fissò Clio e scosse la testa, come a voler biasimare il comportamento della nobile damigella.
“Testardi!” Esclamò quella voce.
Cid, nell'udirla di nuovo, vagò con lo sguardo per quei monili e qualcosa attirò la sua attenzione.
Era un bellissimo libro con una copertina rilegata e curata.
E come titolo recava “Il Romanzo della Margherita”.
Il ragazzino allora si avvicinò a quel libro, ma qualcosa lo bloccò.
Un piccolo specchietto, posto accanto al libro, che cominciò ad illuminarsi.
E un attimo dopo, riflessa in esso apparve qualcosa.
L'immagine di un fiore.
Una margherita.
“Si può sapere cosa cercate qui?” Chiese loro il fiore, che un momento dopo si mutò in un'immagine dai tratti umani.
E i tre, dalla voce, capirono che era stata lei ad aver parlato loro sin dall'inizio.
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Guisgard
19-09-2014, 19.16.00
“Non temete...” disse Champenuan ad Altea “... ora voglio solo riposarmi un po' qui... dopo, quando tornerà Guisgard, andremo insieme a lui al vascello.”
“Si, lui ha detto di attenderlo qui alla festa.” Annuì Miseria. “E tra breve lo vedremo arrivare.”
“Allora direi di goderci ancora un po' la festa, no?” Sorridendo Afiel.
Altea
19-09-2014, 19.25.16
Annuii.."Scusatemi, non sapevo le intenzioni di milord Guisgard..ma come faremo? Champenuan ha espresso la volontà di rimanere qui a riposarsi..e voi volete andare alla festa..riuscite a camminare?" guardai il cuoco e poi gli uomini.."Beh Ammone è forte abbastanza da poterlo portare fuori, altrimenti posso rimanere io qui con lui e voi potete andare a divertirvi alla festa fino all' arrivo di Milord...decidete voi".
Mi sedetti a un tavolino, ero abbastanza stanca pure io...potevo udire le urla e voci festanti fuori.
Guisgard, pensai, per loro era proprio come il loro Duca...e io come lo vedevo? Non sapevo affatto..per me era uno sconosciuto..mi avevano tanto narrato di lui da pensare da conoscerlo bene..invece non era così. Ma notavo era lui che non voleva farsi scoprire..o solo a chi volesse lui...beh d' altronde pure io ero così, non dovevo meravigliarmene.
Guardai gli uomini aspettando la loro decisione.
Restai meravigliata da quel piccolo specchietto.
Dunque era lei a parlare?
Che cosa curiosa!
Non avevo mai visto nulla di tanto strano.
E ancor di più mi sentivo a disagio stando lì.
"Non cerchiamo niente.. Ve l'ho detto.. Questo giovanotto aveva il desiderio di visitare la Santa Caterina, e io ho chiesto al capitano se poteva salire a bordo, e lui mi ha detto di portarlo e accompagnarlo.. Tutto qui.. Ma dato che non c'è nessuno ce ne andremo, vero Cid?" Cominciavo veramente a perdere la pazienza.
Guisgard
19-09-2014, 20.38.54
“Andate pure a divertirvi.” Disse Champenuan ad Altea e agli altri. “Io me ne starò qui buono buono, a riposare. Poi, quando la festa sarà finita, torneremo al vascello. Naturalmente Ammone mi aiuterà. Vero, vecchio mio?”
Ammone annuì.
“Allora torniamo alla festa!” Ridendo Afiel. “Ho voglia di divertirmi! Magari beccheremo di nuovo il cantore e ci racconterà altre storie!”
Ma Irko apparve inquieto all'improvviso.
Altea
19-09-2014, 20.44.19
"Bene..allora rimarrà Ammone con voi e sono certa sarete in buone mani..da come ha concluso la faccenda gettando a mare quello sconosciuto".
Andai vicino Afiel che fremeva per uscire ma guardando Irko mi accorsi del suo volto turbato e tolsi la mano dal pomello della porta.."Messer Irko...che vi succede? Siete diventato serio improvvisamente..cosa vi preoccupa?"
Guisgard
19-09-2014, 20.47.00
Quello specchietto, con quell'incredibile immagine di margherita divenuta poi fanciulla, meravigliò non poco sia Cid che Yolanda.
I due infatti fissavano con occhi spiritati lo specchietto, mentre Clio cominciava a mostrarsi indifferente.
“Ma...” disse Cid “... dov'è il trucco?”
“Che trucco?” Chiese la fanciulla riflessa.
“Beh...” fece Cid … tu parli...”
“Certo!” Esclamò quella. “Parlo e dico la verità!”
“Gli specchi mentono sempre invece.” Mormorò Cid.
“Io non sono uno specchio.” Replicò la fanciulla. “Sono una margherita.”
“Una margherita si sfoglia...” fissandola Cid.
“Appunto.” Sorridendo la fanciulla. “Per avere un responso.”
“Ah si?” Incuriosita Yolanda. “Allora voglio sapere di questa stanza... quella spada...” indicando una delle armi sulle pareti “... da dove arriva? Io non l'ho mai vista.”
“Dall'Isola di Prosidia.” All'improvviso una voce alle loro spalle.
“Come fai a dirlo?” Chiese Yolanda alla fanciulla, senza essersi accorta che qualcun altro aveva parlato.
“Perchè la nave su cui l'ho predata batteva bandiera di Prosida.” Rispose la voce.
“Capitano!” Voltandosi Cid.
In quel momento anche Yolanda comprese e si girò verso chi aveva parlato.
E videro Guisgard.
“Benvenuti sulla Santa Caterina.” Sorridendo lui.
Era davvero strana quella margherita.
Yolanda aveva ragione, c’erano armi meravigliose in quella stanza, se mi ci fossi soffermata sarei rimasta imbambolata per ore, come davanti alla bancarella di messer Brauron.
Mi voltai di scatto a quella voce, e sorrisi, nel vedere che il capitano non sembrava infastidito dalla nostra presenza.
“Capitano..” sorrisi, con un leggero cenno del capo “Vi ho portato il vostro ospite..” indicando Cid senza smettere di sorridere.
Guisgard
19-09-2014, 20.58.04
“In verità...” disse Irko ad Altea “... ripensavo proprio a quel cantore... a ciò che ha detto sul Fiore Azzurro ed a quei misteriosi nemici... noi credevamo si trattasse di un viaggio, ma se ciò fosse vero invece ci attendono anche ignoti pericoli...”
“Magari quel cantore ci ha raccontato solo una vecchia leggenda.” Fece Miseria.
“Si, vedrai che non c'è nulla di vero.” Annuì Afiel.
“Speriamo...” mormorò Irko.
Guisgard
19-09-2014, 21.10.16
Guisgard sorrise e salutò con un cenno del capo.
“Allora” disse poi “stasera è speciale per la Santa Caterina. Visti gli ospiti che mi hanno raggiunto.”
“Capitano...” fece Cid “... abbiamo visto lo specchio... cioè la margherita...”
“Davvero?” Ridendo appena Guisgard. “Bene, allora immagino sarete diventati amici.”
“In verità” scuotendo il capo Yolanda “è un po' saccente.” Poi sorrise. “Ma a me premeva salutarvi e ringraziarvi, capitano.”
“Davvero?”
“Si, per avermi liberata.”
“Iddio ci Ha creati liberi.” Rispose lui. “Dunque io non ho fatto poi granchè.”
“Vi sono debitrice.” Entusiasta lei. “Come posso sdebitarmi?”
“Vorrei un favore...”
“Qualsiasi cosa!”
“Vivete.” Fissandola. “Vivete e amate. Perchè l'uno non è possibile senza l'altro. E non permettete mai a nessuno di vivere al posto vostro.” Guardò poi Clio. “Oggi vi vedo molto solare, milady. Sarà forse l'atmosfera della mia nave? O la perspicacia della mia margherita ad essere riuscita a fare ciò?” Le fece l'occhiolino. “Beh, allora direi di approfittare del buonumore del nostro capitano e cominciare la visita guidata della Santa Caterina.”
“Hurrà!” Gridò Cid.
Guisgard
19-09-2014, 21.15.04
I sogni.
Esseri e figure misteriose fatte di sensazioni e stati d'animo, paure e desideri.
L'aria fresca della notte sembrava intrisa di vaga magia.
L'umidità annunciava già il tepore del nuovo giorno e a stento si potevano intravedere nel cielo solo le stelle più luminose.
Un saggio d'Alessandria un giorno parlò dei sogni, distinguendoli in due tipi.
Quelli che nascono dal profondo del nostro animo e quelli che invece giungono da lontano.
E cosa può condurre più lontano un uomo se non il cammino verso il suo stesso Destino?
E Galgan conosceva tutto ciò.
Conosceva che il cammino di un uomo, di un cavaliere, deve essere annunciato da segni e sogni.
E sta poi a lui riconoscerli.
La notte, così, trascorse rapida e l'alba non tardò a mostrarsi, rischiarando quell'angolo di foresta e allontanando le ombre e l'oscurità.
Ma non i fantasmi che si annidano nelle tenebre.
E spesso nella luce la vita tesse la sua arte più grande: gli incontri.
Fu così, verso Mezzogiorno, che Galgan udì prima dei rumori, poi scorse qualcosa lungo il sentiero che dava verso il cuore della foresta.
Due figure a cavallo.
E venivano verso la sua dimora.
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Altea
19-09-2014, 21.51.14
Feci agli uomini segno di uscire tranne Ammone e Champenuan, quella osteria non era nemmeno il luogo adatto per parlare.
Mi sedetti al bordo di una piccola fontana e mi rivolsi agli uomini che mi seguirono.."Io sono andata via..non ho sentito cosa ha detto quel cantore..non avete notato non ho più quella veste dal valore prezioso, veniva dalla Francia..l' ho data a quella bottega laggiù per essere più sobria ma elegante, non ho preteso soldi..la donna della bottega può venderlo e prendersi il ricavato..era un dono..si..del Duca Dominus".
Rimasi un attimo in silenzio cercando di scacciare quei fantasmi del passato.."Cosa vi ha detto dei nemici quel cantore? Come avete visto so molto dei Taddei e quella..maledizione..ovvio..ma per quanto il Fiore Azzurro..infatti..un viaggio verso dove? Tentai di spiegarlo a milord Guisgard, lo invitai a corte a non accettare..il Duca ha voluto dargli questa missione sapendo le conseguenze, ma pensate lo voglia al Trono? Io temo per la sua incolumità...si..milord si preoccupa per me? Ma è più in pericolo lui..e siccome Dominus è mutevole, forse, ora pure si starà struggendo della mia scomparsa..sa sono così ma a me tiene molto".
Era strano, attorno a noi vi era folla e fervore eppure fu come fossimo ovattatai da quei rumori.."Dove potrebbe essere sbocciato? Dovremmo girare tutto il mondo..magari potrebbe sbocciare pure qua quel Fiore Azzurro..ma deve essere speciale e forse come tutte le cose speciali e rare pure avere qualcosa di miracoloso.".
Poi guardai Irko..."Ditemi dunque di questi nemici..e soprattutto del fatto non sia un viaggio e di questi ignoti pericoli".
Sorrisi, non vista, mentre Guisgard parlava con Yolalnda.
Un altro romantico, pensai, mentre immaginavo una piccola e scontrosa Clio scuotere la testa e alzare gli occhi al cielo.
Smettila di assomigliargli, diamine, mi distrai!
Ma stavo ancora sorridendo quando lui si voltò verso di me.
“Beh..” lanciando un’occhiata divertita a Cid “Un capitano è felice quando lo è la sua ciurma, no? E l’entusiasmo di questo ragazzo è terribilmente contagioso..” risi appena, restando per un secondo con gli occhi in quelli di Guisgard.
“VI seguiamo, allora, capitano..”.
Galgan
21-09-2014, 16.36.47
Due cavalieri.
In verità, li sentii arrivare prima di vederli, percepii la loro presenza prima che giungessero, che apparissero, come gli angeli di Abramo, a guisa di immagini evocate dalla stessa Natura onnipresente, laggiù nel sentierino che sbucava dal cuore stesso dei boschi.
Lasciai le mie letture, chiudendo il tomo con un sospiro.
A volte, le percezioni di ciò che sta per avvenire sono possibili anche a noi, creature dalle umane fragilità; si dice che ciò avvenga quando siamo in punto di morte, oppure se siamo stati toccati dalla Divinità, che ci ha elargito questo fardello in veste di dono, per farci capire quanto siano appese ad un esile filo le nostre esistenze; tuttavia, esiste un'altra possibilità, un'altra combinazione di fatti e avvenimenti che ci consente di percepire quanto sta per accadere, ed è quando il Destino bussa alla nostra porta.
Forse, fu proprio per quello che abbandonai le mie letture e andai a sedermi, in silenziosa attesa, nel giardino della chiesa, ed invero il mio istinto non fu nel torto, perché il Destino giunse, mandando i suoi araldi, due cavalieri.
Li vidi, e silenziosamente annuii, ringraziando Dio per la sua misericordia.
Con la mente tornai ad anni prima, prima che il saio sostituisse le candide vesti e prima che la spada si facesse croce, e ricordai.......Il Cavaliere del Cervo e quello dell'Aquila, avevano forse lasciato il Reame dei Sogni per apparirmi, come corporee apparizioni del Segno tanto atteso?
Oppure, più semplicemente, due viandanti dalle semplici, umane vesti, giungevano in quel ricovero tra i boschi in cerca di ospitalità, portando con loro il fardello di una particolare coincidenza?
Talvolta, il Destino ama giocare, ma Dio no.
Dio ha sempre un disegno, per ognuno di noi, non importa quanto a noi imperscrutabile; e fu con quello spirito che mi alzai dallo sgabello di pietra ed andai incontro ai due viaggiatori, deciso a dare loro degna accoglienza; purtroppo, quando parlai, la voce mi uscì oltremodo arrochita, in quegli anni le occasioni di parlare erano state alquanto sporadiche, pochi pellegrini di passaggio, e nel resto del tempo mi ero votato al più assoluto silenzio, eccezion fatta per le mie sussurrate preghiere.
Sperai che il mio messaggio giungesse ai viandanti, a dispetto del suono cupo della mia voce:
-Salute a voi, cavalieri, e su di voi la benedizione del Dio dei pellegrini-
Guisgard
22-09-2014, 17.04.55
“Sarà un vero onore farvi da Cicerone.” Disse Guisgard ai tre, per poi pregarli di seguirlo.
Il presunto impostore li condusse così attraverso la stiva, facendo visitare loro la dispensa, i depositi per tutto ciò che occorreva durante un viaggio ed infine la sala delle caldaie.
Qui mostrò loro il funzionamento del cuore pulsante dell'incredibile vascello volante, dove veniva bruciato il combustibile, perlopiù legna, per far muovere la Santa Caterina.
Visitarono poi gli alloggi dell'equipaggio e la mensa dove tutti mangiavano.
Seguì poi l'armeria, la biblioteca e la sala dei biliardi.
Arrivarono infine davanti ad una sontuosa porta di legno, decorata ed intarsiata ad arte.
“E questo” mormorò Guisgard “è il vero centro del vascello.”
Aprì allora quella porta e agli occhi di Clio, di Cid e di Yolanda si mostrò una sala unica nel suo genere.
Seguii volentieri il capitano nei vari ambienti della nave, era davvero maestosa e imponente, oltre che elegante e curata nei minimi dettagli.
Ero colpita.
D'un tratto, Guisgard aprì la porta di una stanza assai particolare.
"Il cuore del vascello.." ripetei piano "Interessante..." con un leggero sorriso.
Restai così as osservarla, rapita, per un lungo istante.
Guisgard
22-09-2014, 17.22.40
“Quel cantore” disse Irko ad Altea “è stato molto vago ed enigmatico... ha parlato di un misterioso nemico, senza però accennare ad altro...”
“Con ogni probabilità” fece Miseria “ci ha narrato di qualche antica leggenda. Parliamoci chiaro, amici, nessuno sa nulla riguardo al Fiore Azzurro e dunque tutto ciò che ruota attorno al suo mito deve per forza di cose essere frutto di tradizioni e roba simile.”
“Eppure” mormorò Palos “spesso dietro ad ogni leggenda vi è sempre qualcosa di vero...”
E a quelle sue parole qualcosa di inquieto sembrò scendere su tutti loro.
Intanto, tutt'intorno, la festa procedeva, mentre ormai quel giorno giungeva pian piano alla fine.
Guisgard
22-09-2014, 17.27.42
La porta si aprì e Clio, Cid e Yolanda si ritrovarono in un'incredibile sala dai tratti fantastici.
Era completamente rivestita in legno di noce, sia sulle pareti che sul pavimento.
Una larga e raffinata lampada ad olio, di gusto orientale e rivestita di vetri colorati, illuminava quell'ambiente e grazie ad alcune fessure di varie forme e dimensioni generava insoliti effetti e giochi di luce in continuo movimento.
Al centro della sala vi era un vasto e robusto tavolo, con una larga mappa divisa in tanti tasselli quadrangolari mobili.
Su di essa erano raffigurati i mari e tutte le terre conosciute.
Sulla parte di fronte, poi, si trovava un'altra mappa, stavolta di forma semicircolare e girevole, con impresse su di essa le costellazioni visibili nei cieli.
“E...” disse incredulo Cid “... e questa? Cos'è questa stanza, capitano?”
“E' la cosiddetta Sala dei Bottini.” Rispose Guisgard.
http://www.giuseppeborsoi.it/wp-content/uploads/2010/01/Il-Mondo-di-Galilei.jpg
Altea
22-09-2014, 17.32.35
"Si..potrebbe essere una leggenda..dite forse la Regina di Gioia Antiqua abbia posto come condizione per sposare il Duca Dominus il fatto di trovare quel Fiore..poichè sapeva fosse qualcosa di astratto o non vero e così non sposarlo?" scossi il capo "Comunque io non conosco Milord, ma penso abbia preso le dovute informazioni, non mi sembra poi uno sprovveduto".
Osservai il Cielo..." Ma dove è Milord? Non è gentile, comunque, far aspettare cosi una nobildonna a una festa...sono davvero stanca" sospirai, avevo veramente bisogno di dormire ma ovviamente non avevo osato andare nel veliero senza consenso.
Mi alzai e seguii il gruppo e mi avvicinai a Irko.."Dobbiamo aspettare molto? Io ho sonno..e il pescatore era con me? Sparito..era al molo e un signore ben vestito pagò il suo peschereccio per molti taddei, gli disse sarebbe tornato tra due settimane..e quel pescatore disse lo vide uscire da un veliero pirata..strano, non ne ho visti in giro? Sembrava facessero un patto segreto.." dissi perplessa.
La stanza era davvero incredibile, sembrava quasi in grado di farti dominare il cielo e i mari in un sol colpo.
Ne osservai ogni dettaglio, seguendo anche lo sguardo di Cid che non aveva mai smesso di illuminarsi.
Sorrisi appena quando il capitano ci rivelò il nome di quella stanza meravigliosa.
"Oh, tu guarda.." mormorai, ridendo appena "Dunque potrei trovarci qualcosa di mia conoscenza, dite?".
elisabeth
22-09-2014, 20.55.51
Le sue pupille erano dilatate...per la paura...per l'incertezza...quel mio bacio lo aveva scosso....lo aveva costretto a prendere coscienza...tra l'orrore e l'ardore....mi scuoteva senza rendersi conto...che le sue mani stringevano le mie braccia.........il mantello cadde...e quel vestito così leggero come la brezza del mare la sera......lasciava poco alla fantasia......Schiavo...io non volevo che fosse schiavo..io almeno non volevo...ma quello che lui sentiva era il pensiero di Symoin non il mio..........ero prigioniera.....già lei mi aveva resa prigioniera dei suoi pensieri...del suo modo di agire.....
" Potete farmi male....potete urlarmi in faccia tutto ciò che il vostro cuore pensa che io sia.....come puo' una donna sola rendervi schiavo ?........O forse si.....siete schiavo dei vostri istinti.......perchè sono solo istinti quelli che provate...se avreste provato per me rispetto.....sarebbero stati per sentimenti diversi che avreste deciso di farmi salire sulla vostra zattera......Bene.....volete comandare Voi ?...Io mi ritengo una donna Libera ........ma se e' questo lo scotto da pagare.......prego...Comandante.,...spiegate le vostre vele e avanti tutta......Una sola cosa....se solo pensate di mettermi una mano addosso....vi uccido e se solo decidessi di volere qualcosa da Voi...faro'in modo che me lo chiediate in ginocchio......perchè quello che voglio me l,o prendo....."........
Guisgard
22-09-2014, 21.02.32
“Beh...” disse Irko agli altri “... direi che si possa tornare al vascello, no? Dopotutto dobbiamo pur dire a Guisgard del guaio accaduto a Champenuan e del fatto che lady Altea potrebbe farci da cuoca. E poi milady è stanca. Facciamo così... torniamo al vascello e farò riposare milady in una delle stanze libere, senza che nessuno se ne accorga. Poi parleremo con Guisgard.” Tutti annuirono e lasciarono la piazzetta per tornare alla Santa Caterina, con Ammone che portò in braccio Champenuan.
E una volta a bordo, Irko condusse Altea in una delle cabine libere e la lasciò là a riposare.
Intanto, nella Sala dei Bottoni, Guisgard mostrava ad i suoi ospiti le meraviglie della Santa Caterina.
“Beh...” disse a Clio “... da questa sala, praticamente, è possibile raggiungere qualsiasi luogo... forse voi siete in cerca di qualcosa?”
“Ci spiegate come funziona, capitano?” Chiese Cid.
“Si, vi prego, vi prego, vi prego!” Impaziente Yolanda.
Guisgard
22-09-2014, 21.08.22
Galgan avanzò verso quei due uomini a cavallo.
Procedevano stancamente verso la chiesa, avvolti dall'aria cupa ed umida di quel giorno velato e silenzioso.
Un lieve vento si era alzato e a stento, accarezzando quasi con timore le cime dei secolari alberi della tundra, pareva lambire l'oppressivo manto di alte e scure nuvole che ricoprivano il cielo ed opprimevano la terra.
Come se qualcosa di tetro ed inesorabile avvolgesse quel primordiale mondo, raffigurandolo con i tratti della superstizione e della paura.
I due avanzarono fino a raggiungere Galgan.
“Salute a voi, buon monaco...” disse uno dei due all'eremita “... che San Raffaele Arcangelo, protettore dei viaggiatori, possa ricoprirvi con la sua benevolenza per l'ospitalità che ci offrirete.”
Indossavano lunghi mantelli e le loro teste erano avvolte da austeri cappucci.
“Giungiamo in queste lande” continuò l'uomo “dopo un lungo ed infruttuoso errare... il mio nome è sir Belven di Capum e questi” indicando il suo compagno di viaggio “è Jone Settimio, mio scudiero...” e con una mano, aprendo il suo mantello, mostrò lo stemma della Croce Diocesana cucito sulla sua tunica.
Guisgard
22-09-2014, 21.13.11
Nettuno sorrise ad Elisabeth.
“E sta bene...” disse annuendo “... mi piacciono le donne decise... anzi, da oggi e per tutto il viaggio, non ti tratterò, né ti vedrò come una donna, ma come un marinaio.” Rise appena. “Per qualche strano motivo ho una certa conoscenza per quel che riguarda la navigazione, dunque per questo e solo per questo sarò io a dare gli ordini, intesi?”
La portò allora ai piedi di una scogliera, dove sotto alcune palme Nettuno tirò fuori la zattera.
La calò in acqua ed entrambi lasciarono finalmente quell'isola misteriosa.
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elisabeth
22-09-2014, 21.19.51
Risi...appena....ricordavo la divisa che ancora giaceva nella mia camera.......L'uomo che veniva dal mare....presi il mantello e me lo misi sulle spalle...........e lo seguii...finchè non mi aito' per salire sulla zattera.....
" Non so perchè...ma anch'io penso che abbiate tutte le carte in regola per far navigare questa zattera..........mi piace....sarò un marinaio........e il mantello che indosso..farà si che per la durata della navigazione..non abbiate a dimenticarlo.......Bene Nettuno.......il destino ci porterà da qualche parte.....lo sento...."......mi accovacciai al centro della zattera e guardai le stelle...pregai la Dea Diana...di proteggerci.......e di condurci in un porto sicuro.......e mentre pregavo guardavo Nettuno...il volto serio...ma in pace...già era in pace con se stesso.......ed il in quel momento mi sentii veramente sicura..........un nuovo viaggio ci attendeva.......
Altea
22-09-2014, 22.17.07
Alle parole di Irko rimasi in silenzio..avrei avuto molto da dire, ma lo avrei detto al presunto taddeide.
Così arrivammo a bordo della Santa Caterina e Irko mi portò in una camera libera..senza darmi nulla e dirmi nulla.
Ero sola, guardai la stanza, era elegante..ma dentro di me vi era una rabbia incredibile.."Non ho capito bene" pensai "ha detto Irko io sarò..la cuoca?" guardai le mie mani bianche e profumate e le misi vicino al petto pensierosa "Io mi sono offerta per aiutare, non per imbarcarmi qui per fare la cuoca..ma dico io..si rende conto Guisgard di chi sono? Il mio rango è quasi pare al suo..presunto o vero..altrimenti non mi avrebbero prescelta come sua sposa da piccola..e mi mette a fare la cuoca?".
Lasciai perdere quei pensieri ma ebbi un barlume..la mia sacca era sul ponte, sgattaiolai fuori e andai sul ponte, fortunatamente era li..la mia sacca di velluto rosso prezioso con gioielli e lo stemma della mia famiglia e la mia iniziale, ma dentro vi era qualcosa di inestimabile, oltre a vari oggetti e un vestito.
Tornai presto furtiva nella stanza..ero brava a non farmi notare.
Trovai una tinozza e dalla sacca della lavanda essiccata..per fortuna potevo fare un bagno almeno.
Mi asciugai e aprii l' armadio...vuoto!!Vuoto??!!
Mi sedetti sul letto perplessa..avevo il vestito scambiato con quello del duca, uno di ricambio portato, i miei gioielli e cose personali, tirai fuori dalla sacca il mio diarietto dove scrivevo tutti i miei pensieri e la mia vita.
"Bene..sembra domani dovrò andare a comprarmi qualcosa" mormorai guardandomi poi allo specchio "mi vogliono pelapatate sembra...ma almeno con vestiti di lusso..e pure gioielli..sempre milord Guisgard mi desideri a bordo..oh dimenticavo" ora stai tornando cattiva e di pessimo carattere come dicono tutti di te in famiglia e a corte.
Mi tolsi l' asciugamano...già nessuno sarebbe entrato, erano gentiluomini ed entrai cosi dentro le lenzuola fresche e profumate e mi addormentai.
Galgan
22-09-2014, 22.40.04
Chiusi gli occhi, e chinai il capo, ma fu solo un istante, il tempo di un respiro, perché quella croce, mi aveva risvegliato qualcosa, un nonsoché di indefinibile, ma persistente, come la goccia che scava la pietra.
-La grazia dell'Altissimo è ovunque-
La mia voce da anima prava ruppe nuovamente la silenziosa sacralità di quei luoghi;
-Siete benvenuti, in questa Sua umile dimora tra le selve-
Poi, caddi nel silenzio, rotto solo dalla voce del vento e dal poema ovattato delle nebbie; mi parve che, dall'ultima visita, fosse passato un tempo inquantificabile, quasi eccessivo per un'umana esistenza, come se in quel momento le mie fattezze, e le mie stesse membra, appartenessero a me, perché prima erano appartenute ad altri.
Era una sensazione strana, che a tratti mi lasciava sgomento, eppure, fu come se la luce del sogno sbocciasse, proprio in quel momento, in quei luoghi dalla tetra atmosfera, una luce dell'anima.
Ma cos'era, la mia, consapevolezza o illusione?
Stavo giungendo ad una svolta o ero in preda a febbrile follia?
Dovevo sapere, per questo, dopo quella pausa imbarazzante, proseguii:
-Lasciate pure a me i cavalli, ed entrate a riposarvi-
Sorrisi a quelle parole del capitano.
Andare in qualunque posto? Sembrava una follia, ma una di quelle che vale la pena inseguire.
“Oh..” sfilando delicatamente il pugnale dal fodero, per poi sfiorarlo con la mano “Io ero alla ricerca di qualcosa.. ma l’ho trovato sulla Santa Caterina.. Ora non saprei..” sorrisi, per poi guardare lontano, oltre le stelle così dettagliatamente riprodotte sul calendario.
Mentivo sapendo di mentire.
C’era qualcosa che cercavo ancora, o meglio qualcuno, anche se forse non l’avrei mai trovato, e gli occhi azzurri del capitano non facevano che ricordarmelo, continuamente, come una dolce tortura.
E dire che, anni prima, quando incontravo i suoi occhi, nei lunghi pomeriggi d’estate, nelle sere chiare, mi apparivano unici, come se quell’azzurro non esistesse in nessun altro luogo dell’universo.
E ora invece..
O era la mia immaginazione a farli apparire tanto simili?
Magari mi stavo solo suggestionando.
Era per quello che sorridevo così spesso in sua presenza?
Dovevo smetterla, poco ma sicuro.
“Adesso però avete incuriosito anche me..” rinfoderando il pugnale “Ebbene, ci spiegherete come funziona?”.
Guisgard
23-09-2014, 18.16.48
“Chissà...” disse Guisgard a Clio “... ci sono tanti mari, tante terre ed infiniti cieli tra passato e futuro.” Guardando per un momento il pugnale di lei.
Sorrise ed indicò ai suoi tre ospiti le due particolari mappe di quella sala.
“Questa” riferendosi a quella quadrangolare “come potete vedere riporta fedelmente le terre e i mari conosciuti... se poi notate lungo i bordi della mappa vedrete a sinistra delle lettere, mentre sotto dei numeri. Spostando i tasselli che formano la mappa secondo i due assi cartesiani, quello delle lettere e quello dei numeri, otterrete delle coordinate... ad esempio A 13...” spostando i tasselli secondo quelle coordinate “... ecco, così il quadrante segnato dalle coordinate vi rivelerà il luogo esatto in cui giungerà la nave.”
“Mai visto nulla di simile...” meravigliato Cid.
“E quella semisfera con le stelle?” Indicando l'altra mappa Yolanda.
“Quella” rispose Guisgard “serve per governare il vascello una volta alzatosi in volo... muovendo la semisfera con queste manopole” girando dei pomelli dorati “si possono spostare le costellazioni fino ad inquadrarle dalla freccia cigliata al centro della semisfera. Quando una costellazione viene messa in modo da essere puntata dalla freccia cigliata, allora indicherà la rotta che la Santa Caterina sta seguendo mentre si trova in volo.”
“Incredibile...” a bocca aperta Cid.
Fortunatamente quel marchingegno mi distrasse dal pensiero di giorni lontani.
Ero esterrefatta, decisamente, la mia Hydra sembrava un giocattolo in confronto.
"Accidenti.. potreste davvero conquistare il mondo da qui..." sorridendo appena "E noi poveri mortali che abbiamo solo un timone e delle vele..." sospirai teatralmente "Se avete in programma di costruire una flotta di navi volanti fatemelo sapere, eh..." risi appena.
Guisgard
23-09-2014, 18.51.34
A quelle parole di Galgan i due uomini annuirono e scesero dai loro cavalli.
Lasciarono allora che l'eremita conducesse quelle cavalcature in un luogo adatto al loro riposo, mentre i due trovarono ristoro all'interno dell'austera dimora.
Qui si spogliarono dei mantelli e si sedettero su giacigli che apparvero ai due viaggiatori subito molto più confortevoli delle loro selle.
“Che Dio possa risparmiarvi monaco...” disse Belven a Galgan “... la vostra ospitalità è manna per noi. Il caldo e l'umidità degli ultimi giorni hanno reso più faticoso il nostro errare. Ma immagino che anche ciò sia una prova da superare in Suo nome.”
Jone annuì.
“Siamo ormai in viaggio da settimane” continuò Belven “e giunti in queste desolate lande pensavo di esserci imbattuti in una terra sterile di anime.” Sorrise. “Capirete dunque la nostra felicità nell'avervi incontrato.”
Jone con un cenno del capo mostrò il suo essere riconoscente alla Sorte ed a quell'eremita.
“Siamo in viaggio per conto di Sua Grazia il vescovo...” fece Belven “... mandati come agnelli tra lupi...”
Guisgard
23-09-2014, 19.03.45
Altea cadde in sonno tranquillo appena entrata in quel morbido letto.
Ma dopo un po' qualcuno bussò alla porta della sua stanza.
“Milady...” disse Irko dall'altra parte della porta “... riposate ancora? Volevo parlarvi...”
Intanto, a Baias, nel castello dove ha sede l'Ammiragliato, tre figure discutevano intorno ad un tavolo.
“Dunque” disse Oxuid “ne siete certo? E' quello il covo del vascello volante?”
“Si.” Annuì Samoa. “Si tratta di un isolotto fuori da ogni rotta battuta. Là si nascondono quei traditori.”
“Eccellente.” Annuì Oxuid. “Ottimo lavoro. Siete certo di non essere stato visto da nessuno?”
“Si, signore.” Rispose Samoa. “Solo un pescatore mi ha visto lasciare l'isolotto, ma ho pagato bene il suo silenzio.”
“Avete udito?” Voltandosi Oxuid verso la terza figura.
“Hihihihihihihihi...”
“Il signor Samoa vi condurrà a quell'isolotto di rinnegati.” Fece Oxuid.
“Finalmente un po' di moto...” divertito Burmid “... i cannoni della mia nave erano fermi da troppo tempo... hihihihihihihihi...”
“Partirete subito.” Sentenziò Oxuid.
Galgan
23-09-2014, 19.07.14
-Eppure anche un agnello, apparentemente così indifeso, ha un'arma potente, in questo mondo brulicante di lupi, ed è il candore della propria anima.
Mi auguro così sia per voi, perché se così fosse, la Divina Provvidenza avrebbe sempre il Suo sguardo posato sulle vostre umanità-
Risposi di getto, dettato dall'istinto dell'infante, quell'infante che anch'io, anche se pareva fosse un'epoca morta da eoni, ero stato, con tutto il suo bagaglio di pura gioia, di giubilo e di risa che ne consegue.
L'istintività aveva guidato il mio parlare, ed ora cedeva il passo alla buona creanza, spingendomi a parlare ad un tono di voce più basso e misurato, e con favella più pacata;
-Ma perdonatemi, gentili messeri, il mio nome....-
E rimasi un istante in silenzio, perché, a dispetto di me stesso, mi trovavo ad usare quel titolo associato al mio nome, con naturalezza, dopo tanti anni
-E' sir Galgan, umile vassallo di Nostro Signore-
Andai alla finestra del dormitorio, e la aprii, per dare aria alla stanza, poi tornai dai miei ospiti:
-Anche dove non sembrerebbe, può celarsi l'Ospitalità.
Qualunque aiuto possa fornirvi, non esitate a chiedermelo-
Altea
23-09-2014, 19.10.31
Dormivo e sognavo tranquillamente..il profumo della lavanda stava svolgendo il suo effetto benefico e rilassante.
Ma mi svegliai subito, udii bussare alla porta e riconobbi la voce di Irko.
"Messer Irko..aspettate un attimo, ero nel letto tra le braccia di Morfeo" sorrisi "arrivo subito".
Certo non avevo vestaglia con cui presentarmi e nemmeno camicia da notte, mi vestii in fretta ed andai ad aprire la porta.
Sorrisi all' uomo ma ero perplessa..."Ditemi..spero abbiate notizie buone".
Guisgard
23-09-2014, 19.15.40
Guisgard sorrise a quelle parole di Clio, per poi divenire prima serio, poi addirittura ombroso un attimo dopo.
“Conquistare il mondo...” disse fissando la semisfera con le sue costellazioni “... mi basterebbe trovare il Fiore Azzurro... anche se forse è molto più difficile...” sussurrò.
Cid lo ascoltava in silenzio.
“Cos'è il Fiore Azzurro?” Chiese Yolanda.
Ma proprio in quel momento entrò qualcuno nella sala.
“Oh, sei qui, Guisgard...” fece Palos.
“Si, abbiamo degli ospiti e mostravo loro la Santa Caterina.” Annuì il presunto impostore.
“Beh, tra un po' ci metteremo a tavola e ci sono delle novità.”
“Davvero?” Fissandolo Guisgard. “Me le mostrerete a tavola allora. Ah, fa aggiungere altri posti. Abbiamo ospiti.” Indicando Clio, Cid e Yolanda. “Naturalmente se vorranno farci compagnia.”
“Certo che si!” Esclamò Yolanda. “Anzi, ho un certo appetito!”
Guisgard
23-09-2014, 19.21.44
A quelle parole di Galgan, Belven e Jone si scambiarono un veloce sguardo.
“Sir Galgan...” disse poi Belven all'eremita “... un nome poco adatto ad un uomo di Chiesa... siete forse stato un tempo cavaliere ed ora ritirato a Vita Spirituale?”
“Se è così” mormorò Jone “allora ciò vi fa onore.”
“Diteci dunque se ci troviamo al cospetto di un chierico oppure di un qualche laico eremita o di un solitario pellegrino.” Belven a Galgan.
Guisgard
23-09-2014, 19.27.29
“Beh, forse...” disse Irko ad Altea “... il fatto è che presto sarà ora di cena e bisogna aiutare il povero Champenuan... e dopo parleremo al capitano... naturalmente una buona cena perorerà non poco la vostra causa e posizione agli occhi di Guisgard.” Facendole l'occhiolino. "Se volete vi mostrerò la cucina." Sorridendo.
Altea
23-09-2014, 19.33.22
"Oh, avete ragione..andiamo prego fatemi strada" dissi con un sorrisino di circostanza "E il tavolo? Come viene imbandito? Avete posate in argento, candelabri, e altro..ovviamente sono stata abituata a vedere tavole sontuose e come ogni dama di corte mi è stato insegnato pure il bon ton..se permettete vorrei imbandire egregiamente pure il tavolo per milord..a quanto pare ora sono una sua servitrice e io sono una perfezionista...non per nulla il duca Dominus mi aveva nominato padrona della Domus Ardeiana..le stanze private".
Stavo crollando dal sonno...e poi mi sarebbero pure spettate le pentole e piatti da lavare? Ma se volevo rimanere non avevo via di uscita..eppure Champenuan e gli altri erano stati cosi gentili e mi sembrava una scortesia iniziare una lotta col loro padrone.
Avevo sentito parlare del Fiore Azzurro ma non ricordavo dove.
Fummo interrotti da uno degli uomini dell'equipaggio.
Diamine era già ora di cena.
"Siete molto gentile, e sono certa che a Cid farà piacere restare, ma noi domani possiamo partire, devo tornare sull'Hydra con i miei uomini.. Si staranno chiedendo dove siamo finiti..." Sorrisi "Sempre che non siano ancora presi a gozzovigliare alla festa.. In quel caso di saranno dimenticati persino di avere un capitano.." Mi rabbuiai per un momento, ricordando le parole di Pepe a cui non avevo più pensato "È comunque meglio che stia in mezzo a loro..." Prendendo un profondo respiro, per poi tornare a sorridere "Grazie lo stesso, capitano.. Ma so che capirete..".
Guisgard
23-09-2014, 20.29.02
La zattera prese il mare, conducendo via Elisabeth e Nettuno da quella misteriosa isola.
Era una fresca sera di Settembre, con un firmamento finalmente limpido e scintillante di stelle, che come tizzoni ardenti d'argento parevano voler indicare la rotta a quei novelli figli del mare.
La rotta verso la libertà.
Sull'isola, però, la fuga dei due non restò un segreto a lungo.
“Signore...” disse Symoin entrando timorosa nel vasto e semibuio salone “... io... io non so come sia accaduto, ma...”
“So già tutto...” mormorò il padrone del castello restando a fissare il mare da una delle finestre “... quella donna, Elisabeth, credeva davvero di potermi ingannare...” rise appena “... ma io percepisco gli esseri umani dal loro odore e sin dall'inizio ho compreso che non fossi tu...”
“Siete in collera ora, padrone Ordifreddus?” Chinando il capo Symoin.
“In collera?” Ripetè lui, per poi voltarsi a fissarla. “Oh, no...” sorrise “... la rabbia è un qualcosa che porta a non essere lucidi e noi non possiamo permetterci di non esserlo... ovunque andranno tu li seguirai.”
“Si, padrone.” Annuì Symoin.
Lui allora le si avvicinò, la spogliò con foga e finì per possedere il suo corpo più e più volte.
La picchiò, la graffiò e la umiliò in mille modi.
Ma lei mai oppose resistenza.
E quando la lussuriosa bramosia del suo padrone terminò, Symoin lasciò quella stanza.
Ordyfreddus allora tornò a guardare il mare, mutando però il suo aspetto.
Come se riacquistasse le sue reali fattezze.
O forse solo quelle della sua anima.
E apparve come un vecchio decrepito e maleodorante.
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Guisgard
23-09-2014, 20.38.36
“Ottimo.” Disse Irko ad Altea.
La portò così in cucina, dove l'ex pupilla di Dominus trovò Champenuan piantato su una sedia.
“Allora, mettiamoci subito al lavoro.” Guardando Altea. “Cominciamo dagli antipasti... c'è da scegliere i salumi per il capitano, tagliare il pane dal verso della crosta, lui detesta la mollica, preparare il formaggio con miele e verdure conservate sottolio, senza dimenticare le spezie da unire ai condimenti. Poi tostato il pane sulla brace e dorato appena il formaggio. Il capitano odia i cibi bruciati. Infine c'è da controllare la cottura dei fagiani e stufare i carciofi.” Annuì. “C'è poi da preparare la tavola, che va imbandita con cura e gusto. Afiel!” Chiamò. “Va di sotto e scegli un buon vino. Rosso, mi raccomando.”
Guisgard
23-09-2014, 20.40.40
Guisgard annuì a quelle parole di Clio.
“Conosco il valore dei propri compagni” disse “ed se ciò mi causa dispiacere, è giusto che decidiate di voler stare con loro. Dopotutto sono un po' come la vostra famiglia.” Sorrise appena. “Tranquilla, appena terminata la cena farò accompagnare Cid alla vostra nave. Quanto a madamigella Yolanda, troverò qualche buon marinaio di fiducia che la porti verso uno dei tanti empori della Compagnia di suo padre.” Le sfiorò la mano con un bacio leggero. “Anche noi partiremo domani. I miei omaggi, capitano... abbiate cura di voi.”
elisabeth
23-09-2014, 20.48.09
Il mare sembrava una tavola.......una lieve brezza....l'odore della salsedine era intenso.....ormai avevamo lasciato l'isola da un po'.....mentre guardavo le stelle....pensai alle persone che mi attendevano..e che avevano fiducia in me...Pileo.....su quell'isola......perchè non era con noi...improvvisamente...provai una rabbia cieca.....non vi era motivo...regnava il silenzio su quella zattera...eppure il mio piu' profondo era di nuovo in lotta....con Symoin.....chiusi gli occhi....era forte lo spasmo che provavo...la nausea...forse il mare...non poteva essere......era lei....guardai Nettuno ,...e mi accorsi che mi osservava....volevo chiedere aiuto......ma non potevo...cosa avrei dovuto dirgli.....forse che mi dispiaceva.......guardavo la maestosità del mare...era scuro.......se solo mi fossi gettata in mare......lui avrebbe raggiunto il posto dove avrebbe ritrovato se stesso...e io...magari....avrei messo fine....a una sorta di errori.....Gedeone....aveva previsto ogni cosa.....l' Oracolo...non aveva mai sbagliato......." Credo che dobbiate riposare Nettuno....diciamo che faro' io le prime ore di guardia.....e poi mi darete il cambio...e' così che funziona sulle navi......"...........sorrisi.....sentendo un immensa lotta dentro di me....Symoin era davvero arrabbiata....ma qualcosa nello sguardo di Nettuno mi lascio' perplessa......" Non vi fidate ?.....siamo io, voi e il nulla...cosa potrei combinare ?...."....
Chinai leggermente il capo e sorrisi.
Per quanto fosse difficile ammetterlo, mi pesava lasciare quella nave.
Ma avere la responsabilità di una ciurma era anche questo, dopotutto.
Doveva diventare più importante di te stessa, dei tuoi desideri.
“Buona fortuna per la vostra missione..” mormorai, per poi sorridere “Trattatemi bene il mio marinaio preferito..” risi appena, sfiorando la spalle di Cid con la mano.
Mi voltai verso Lady Yolanda.
“Milady..” inchinandomi appena “É stato un piacere..”.
Così, a malincuore, lasciai quella nave, per tornare a bordo della mia, poco distante.
Altea
23-09-2014, 21.00.38
Ascoltai attentamente gli ordini di Champenuan e risi.."Accidenti che palato sopraffino..odia la mollica..ha paura di ingrassare milord? Ovvio tutti non vorrebbero cibo bruciato, a Corte non si sarebbe osato tanto..se permettete vorrei imbandire io la tavola, ho già detto a Irko di procurarmi l' occorrente".
Iniziai a seguire le direttive di Champenuan.."Mi hanno insegnato che pure la cucina è un arte, va curata con maestria, e poi...i migliori patti si sono sanciti a tavola non è vero?".
Tutto era pronto..ero soddisfatta di me stessa, ovviamente Champenuan mi seguì visto egli era ancora dolorante e gli dissi di stare comodo, non poteva fare sforzi.
Dopo aver preparato la cena salii nella sala da pranzo e trovai piatti di porcellana, le forchette richieste e i bicchieri di cristallo, una elegante tavola e iniziai a preparare il tutto con attenzione...era perfetto e scesi in cucina.
"E' tutto pronto, pure il tavolo...devo fare altro?" e mi sedetti vicino a Champenuan.
Galgan
23-09-2014, 23.37.57
Sorrisi, amaro.
-Prima di ogni cosa, sono un peccatore, perché vi è stato un tempo in cui usai la mia forza, quella forza che taluni consideravano un dono di Dio, per meri scopi personali; motivazioni basse, fugaci glorie terrene-
Tornai alla finestra, e mi affacciai.
Il grido di un'aquila ruppe il silenzio ovattato dalle nebbie, la stessa aquila che spesso, nelle mie solitarie meditazioni, avevo avvistato con gioia, perché pareva rammentarmi che l'Onnipotente non mi aveva abbandonato.
-Poi tutto mutò.
Abbandonai ogni regno, per servire il Regno più Eccelso, divenni realmente cavaliere, ma nell'animo, e non solo nel titolo, come quando mi fu conferita la nomina, nella mia terra natia-
Mi volsi verso di loro;
-Fino ad oggi, avevo sempre pensato a me come fratello Galgan, ed invero, mi fu detto, in sogno, che un giorno entrerò nella Milizia di Cristo, abbandonando la cavalleria terrena in favore di quella celeste, ma fino ad allora sono e sarò un cavaliere, che vive a guisa di eremita, in attesa di una Chiamata-
Sospirai;
-Dev'esserci qualcosa, nel Divino Disegno, che mi ha spinto a presentarmi a voi con quel titolo che credevo di aver ormai cancellato dalla memoria.....-
Guisgard
24-09-2014, 17.40.15
E appena Altea tornò da Champenuan, dalla sala adiacente, quella da pranzo, si udì il tintinnio di un campanellino.
“Il capitano è a tavola.” Disse il cuoco all'ex pupilla di Dominus.
“Ehi, che tavola imbandita con gusto.” Osservò sorridente Guisgard. “Stasera Champenuan è in gran forma vedo.”
Fece cenno a Cid di sedersi ed aiutò Yolanda a prendere posto a tavola, spostandole la sedia.
“In verità” fece Irko “c'è una novità.”
“Davvero?” Fissandolo Guisgard.
“Si, due per essere precisi.” Annuì Irko. “Una brutta e l'altra buona.”
“Partiamo con quella brutta.” Mormorò il presunto Taddeide.
“Champenuan si è ferito alla festa.”
“E come sta ora?”
“Oh, bene, ha solo bisogno di un po' di riposo.” Rispose il Rosso.
“Meno male.” Fece Guisgard. “E quella buona? Riguarda la sua guarigione?”
“Non proprio...”
“Dunque?” Incuriosito il capitano.
“Ora vedrai...” disse Irko “... venite pure, milady...” chiamando Altea.
Guisgard
24-09-2014, 17.45.53
“Allora vi invidio...” disse Belven a Galgan “... perchè anche noi siamo in attesa di un Segno, senza però aver avuto la Grazia di riceverlo...” scosse lievemente il capo “... anzi, in verità, fino ad ora il nostro cammino è stato intriso solo di segni funesti e l'esser giunti qui ci è parso l'ennesimo avvertimento di un Destino avverso...”
“O forse” mormorò Jone “l'arrivo qui e questo incontro è il Segno che stavamo cercando, maestro.” Fissando Belven.
Questi alzò di nuovo lo sguardo su Galgan.
“Chissà, forse è così, mio buon apprendista...” fece Galgan “... forse davvero il mio apprendista ha ragione, cavaliere...” rivolto all'eremita “... siamo stati inviati da Sua Grazia il vescovo per un'importante missione... dobbiamo compiere un assassinio... uccidere... ma non un uomo... bensì una bestia... o forse anche peggio...”
Guisgard
24-09-2014, 17.51.24
“Non hainessuna esperienza” disse Nettuno ad Elisabeth, mentre tendeva la rudimentale vela della zattera “e non sai nulla riguardo alla navigazione. Dunque osserva il mare e state attenta a qualsiasi cosa appaia all'orizzonte, che siano navi o terraferma.” Guardò allora il cielo. “Sembra che non pioverà più. Almeno per il momento. Ah, guarda un po' in quella cesta e conta per quanti giorni potranno bastarci le scorte. Ad occhio credo non più di tre.” Alzò lo sguardo sull'orizzonte. “Purtroppo ignoro la posizione di quella dannata isola che abbiamo da poco lasciato. Chissà in quale tratto di mare ci troviamo...”
Altea
24-09-2014, 17.55.50
Udii il campanellino dalla sala adiacente e mi avvicinai alla porta..potevo sentire leggermente le loro parole..ero felice Guisgard apprezzava come avessi preparato il tavolo, per me era mostrare come e quanto valevo, anche se le mie doti erano ben altre..eppure tra le voci di Guisgard e Irko avevo udito una voce femminile familiare.
Poi udii Irko chiamarmi, mi fermai un attimo e guardai Champenuan perplessa..."Auguratemi ogni bene Champenuan..se egli mi ritenesse la brutta notizia sarebbe un problema".
Sospirai, avevo affrontato prove peggiori..ma se egli non mi avesse voluto a bordo della Santa Caterina, avrei dovuto tornare a Capomazda e umiliarmi chiedendo scusa al Duca.
Entrai nella sala da pranzo cercando di essere il più naturale possibile e feci un leggero inchino.."Eccomi..sono io presumo la buona notizia..se per voi è buona milord Guisgard".
Mi bloccai stupita..a tavolo vi era Yolanda, la mia amica d'infanzia, che aveva a che fare con loro?
elisabeth
24-09-2014, 18.11.15
Guardate nella cesta.....guardare l'orizzonte........non avevo alcuna esperienza in fatto di navigazione...........Sorrisi......certo che sarebbe stato un viaggio sensazionale....in fondo...qual'era la differenza su quella zattera di essere Comandante...Marinaio o Mozzo...nessuna.....praticamente eravamo in balia del nulla ma qualcosa che non conoscevo........ma in lontananza potevo vedere l'incresparsi dell'acqua......si stava alzando il vento dal mare.......certo che non avrebbe piovuto....ci sarebbe stato il vento...e come eravamo messi era meglio la pioggia....." Bene Nettuno......ho guardato la cesta e considerato che mangio meno di voi...potrebbe bastarci anche per quattro giorni.........forse pero' il problema e' il vento guardate lì....si stanno formando delle piccole onde....se siamo fortunati...e' una leggera brezza caso contrario.....spero che siate un buon Comandante........."....mi alzai per mettere piu' al centro la cesta......così gli spruzzi non l'avrebbero bagnata........mi sentii afferrare la caviglia e caddi distesa a faccia in giu'.....e qualcosa che mi trascinava in acqua......cercavo di trattenermi ai tronchi....ma era difficile..." Nettuno vi prego......"....solo qualche parola e finii in acqua....trascinata da qualcosa che ancora tratteneva la mia caviglia......cercavo di risalire ma era impossibile...riuscivo a sentire la voce di Nettuno......ma stavo andando...chissa' dove.....forse su un isola...su un isola...forse la mia isola........
Guisgard
24-09-2014, 18.11.17
Guisgard nel vedere Altea restò stupito e poi perplesso.
Guardò allora istintivamente Irko.
Nel frattempo tutti gli altri dell'equipaggio avevano preso posto a tavola.
“Ma...” disse incredula Yolanda nel vedere l'ex pupilla del duca “... Altea? Cosa ci fai qui?”
“Già, è la stessa domanda che mi attraversava la mente...” fece Guisgard, per poi tornare a fissare Irko e gli altri dell'equipaggio “... immagino ci arriverò da solo fra qualche minuto, ma potrei sapere perchè lady Altea si trova a bordo?”
“Perchè lei” spiegò sorridente Irko “aiuterà Champenuan nelle sue mansioni in cucina, visto il nostro cuoco è per un po' impossibilitato a poter operare dato il suo infortunio.”
“Del resto” intervenne Afiel “qualcuno dovrà pur far da mangiare, no?”
“Senza cibo non si hanno le forze” mormorò Miseria “e senza quelle non potremo cercare il Fiore Azzurro.”
“Ben detto.” Annuì Champenuan, giunto nella stanza con l'aiuto di Ammone.
“Vedo che avete deciso tutti insieme.” Incrociando le braccia Guisgard. “Dunque il mio parere è superfluo.”
“Dai, Guisgard...” Irko a lui “... resterà quasi sempre in cucina e non correrà nessun rischio.”
“E se qualcuno ci affonderà?” Il capitano. “O peggio ci abbatterà? Non voglio la vita di nessun estraneo sulla coscienza.”
“Non è mica tanto facile affondarci o abbatterci!” Esclamò Palos.
E tutti annuirono.
“Noto che siete tutti decisi...” scuotendo il capo Guisgard “... ed immagino che l'abilità culinaria di milady sia stato un ottimo incentivo...” portò allora il suo sguardo su Altea “... siete proprio decisa, eh...”
Guisgard
24-09-2014, 18.21.44
L'acqua e poi più nulla.
Il buio.
Ad un tratto però il Sole.
Elisabeth riaprì gli occhi e fu investita dalla luce del giorno.
Vide allora lo sterminato cielo che sovrastava ogni cosa e tutt'intorno il rumore delle onde.
Vide poi anche Nettuno.
“Ehi...” disse chinandosi su di lei “... mi senti? Stai Bene? Sei caduta in acqua... forse un capogiro o qualche onda un po' più insistente che ti ha fatto perdere l'equilibrio... su, bevi un po' d'acqua dolce... hai ingerito l'acqua salata del mare e non ti fa bene...” e nonostante l'acqua a bordo non fosse tantissima ne diede un po' alla donna, facendola bere dalla borraccia.
Altea
24-09-2014, 18.23.18
Sorrisi a Yolanda...era viva dunque, fortunatamente.
Immaginavo la reazione di Guisgard, ascoltavo le voci che si susseguivano in silenzio, loro mi stavano proteggendo, erano dalla mia parte..e forse il fatto della cucina era una scusa,guardavo gli uomini con gratitudine.
Guisgard mi guardò e mi pose la fatidica domanda.."Decisa?"dissi poi guardando Yolanda "Si molto...e milady Yolanda sa quanto posso esserlo e fermamente milord, e quando desidero qualcosa...faccio tutto il possibile per averlo, rispettando sempre il pensiero altrui..non vi pentirete" e gli sorrisi guardandolo..mi faceva un favore o voleva pure lui mi fermassi con loro.."E comunque, milord..avete avuto modo di notare il mio fervido carattere a Corte..quindi non dovete preoccuparvi per la mia incolumità".
Guisgard
24-09-2014, 18.37.06
Clio, accompagnata da Lainos, scese a terra, per poi tornare da sola verso l'Hydra.
La festa era ormai del tutto terminata ed anche il suo equipaggio, pian piano, stava ritornando a bordo.
Ed infatti, raggiunto il porto dove era attraccato il suo veliero, Clio vide arrivare Barbaleone, Taborn, Luis e Yanos.
Poco dopo giunsero anche Emas e Vivas.
elisabeth
24-09-2014, 18.41.57
Sembrava che il buio mi avesse ingoiata........non avevo sentito piu' nulla...mi resi conto che scendevo giu'......e poi.....quel tempo infinito......mi sembrava di vedere Symoin infuriata....scossa da singhiozzi e da rabbia..il suo dito era puntato su di me...........ma era lei che doveva prendere una decisione non io...........e fu Nettuno a svegliarmi..e fu il caldo sole ad investire la mia pelle salata....vidi il cielo come non lo avevo mai visto.......ci misi un po' per rendermi conto.....di essere ancora sulla zattera........ accettai l'acqua dolce..che scivolo' dentro la mia bocca e poi la gola ...sembrava spegnere delle fiamme.....afferrai la mano di Nettuno....." Io non sono scivolata...qualcosa mi ha tirata giu'.......mi avete salvata voi ?....".....no....Symoin mi aveva lasciata andare.......?......No...era un incubo senza fine....
Salutai i miei uomini che giungevano.
"Finita la festa? Vi siete divertiti, spero.." sorrisi "Perdonate se vi ho lasciati, ma volevo fare una sorpresa a Cid, mi aveva confessato di desiderare più di ogni altra cosa vedere la Santa Caterina, ha visto la morte in faccia, credo si meriti di realizzare un sogno... l'ho accompagnato, ed è ancora lì adesso, ma io volevo cenare con voi.." sorrisi "Andiamo... sono affamata.. Domani è il grande giorno... dobbiamo decidere del nostro futuro! E preferisco parlare davanti a una buona cena e una caraffa di vino..." strizzando l'occhio.
Guisgard
24-09-2014, 19.30.03
Guisgard ascoltò Altea e poi restò per qualche istante in silenzio.
“E sta bene.” Disse infine. “Dopotutto se tutti voi siete decisi, io posso ben poco. Lady Altea resterà dunque a bordo in qualità di aiutante di Champenuan. Ma badate...” fissando l'ex pupilla del duca “... questo e solo questo sarà il vostro ruolo a bordo ed obbedirete ad ogni indicazione ed ordine che vi sarà dato. Intesi? Inoltre in nessun modo voglio vedervi impegnata in qualcosa che sia diverso dalle vostre mansioni.”
“Vedrai che sarà una cuoca perfetta!” Ridendo Irko.
“Si, concordo!” Annuì Miseria. “Benvenuta tra noi, milady!”
Tutti esultarono.
Anche Cid sorrise.
“Allora direi di cominciare a mangiare!” Esclamò Afiel.
E la deliziosa cena cominciò.
“Ma forse” nel bel mezzo della cena Yolanda “lady Altea avrà bisogno di una mano. Non può certo occuparsi di tutto lei in cucina...”
Guisgard
24-09-2014, 19.41.36
Clio ed i suoi compagni, saliti di nuovo sull'Hydra, si sedettero a tavola e cenarono, accompagnando il cibo con del buon vino.
Erano tutti presenti, tranne naturalmente Cid e Samoa.
“Finalmente domani riprenderemo il mare.” Disse Emas.
“Già...” annuì Vivas “... anche se mi ero abituato alla tranquillità di quest'isolotto.”
“Ma siamo uomini di mare” fece Barbaleone “e non certo massaie!” E rise forte.
“Diteci, capitano...” Yanos a Clio “... com'è dunque quel vascello volante al suo interno? Sono alquanto curioso...”
Altea
24-09-2014, 19.42.48
"E sia...come desidera milord" dissi con un sorriso malizioso.
Mi sedetti a tavola con gli altri e prima di iniziare a cenare guardai Guisgard..."Ovviamente è inteso io sia una donna libera..non alle vostre dipendenze..penso sappiate io appartenga a uno dei Casati più potenti di Sygma".
Presi la forchetta e iniziai a gustare la cena..sospirai..era ottima per fortuna.
Ad un tratto Yolanda esordì con quella frase e la guardai.."Yolanda..vorresti rimanere pure tu su questa nave? Sono felice tu stia bene, sapete milady è cara amica mia di infanzia e pure le nostre famiglie sono amiche..ella conosce tutti i miei segreti" e le feci l' occhiolino, sorridendo entrambe "anzi..domani dovrei prendere dei vestiti Yolanda, sono partita con un solo vestito e nemmeno una vesta da notte..è indecoroso per una nobildonna, magari potremmo andare assieme alla bottega della sarta..ma dicci le tue intenzioni".
Avevo notato guardava Guisgard con occhi sognanti..sarebbe rimasta pur di stargli vicino?
Guisgard
24-09-2014, 20.00.37
“Milady...” disse Guisgard ad Altea “... siete una donna libera, come liberi siamo tutti noi su questo vascello. Ma del vostro casato, del vostro lignaggio e dei modi che avete imparato a corte a me non importa nulla. Ora siete qui in qualità d'aiuto cuoca e come tale vi tratterò. Se poi ciò è troppo per voi, vi rammento che troverete sempre la porta aperta per andare.” Sarcastico.
Guardò poi Yolanda.
“Damigella, una singola persona basta ed avanza come aiuto cuoco a bordo.” Mormorò il capitano. “Dunque la questione è chiusa. E poi dubito che vostro padre potrebbe acconsentire alla prospettiva di vedere sua figlia assunta a lavorare su un vascello ritenuto da molti pirata.”
“Una sola dunque?” Stupita Yolanda. “Beh, allora metteteci alla prova! Chi vi dice che Altea sia più brava di me in cucina? Pretendo di essere messa alla prova! E poi la vita di corte mi annoia! Io voglio viaggiare e vedere il mondo!” Lanciando un'occhiata di sfida ad Altea.
Guisgard
24-09-2014, 20.09.53
“Ora calmati...” disse Nettuno ad Elisabeth “... è stato un capogiro, o forse un'onda che ha fatto oscillare la zattera... hai poi bevuto acqua salata e l'immaginazione adesso sembra farti brutti scherzi... su...” aiutandola ad alzarsi “... siediti accanto alla vela...” guardò l'orizzonte “... tra non molto farà buio e l'idea di passare la notte in mare aperto su questo relitto galleggiante non mi entusiasma affatto...”
Altea
24-09-2014, 20.11.47
"Come volete milord.." dissi guardandolo e sorridendo..questa era una sfida.
Ma la sfida la propose Yolanda a sorpresa e guardai il resto degli uomini.."Oh, questa è bella Yolanda...sei invidiosa? Ma fammi il favore..milord Guisgard ha detto non siamo a corte..e non dobbiamo mostrare nulla a nessuno. Io mi sono offerta volontaria poichè messer Champenuan si è fatto male..e io ho la fiducia di questi uomini. E a corte il posto per te è ancora intatto..non per me...sono stata cacciata dal Duca...ti conviene ritornartene laggiù e farti valere..anzi ora se vuoi hai la possibilità di essere la pupilla del Duca...la padrona del Palazzo...e della Domus Ardeiana".
Ci fu un attimo di silenzio..."E non osare sfidarmi più..e ora continuiamo a mangiare, non farò nessuna gara, questo è il mio posto e lo ha appena detto pure milord Guisgard e tu non me lo prenderai, penso di essere stata chiara".
Ripresi a mangiare come nulla fosse stato mentre sentivo gli occhi degli uomini su di noi...ecco forse ora iniziavano a capire come ero veramente.
Guisgard
24-09-2014, 20.18.11
“Ah...” disse Yolanda ad Altea “... ma davvero? Eppure mi sembri nervosa, amica mia.” Rise. “Ma forse la verità è un'altra... tu sai che io sono migliore di te e temi che anche questi signori lo scoprano. Pupilla del duca? Eh, cara mia, io aspiro a ben altro. Voglio viaggiare e vivere le avventure di questo vascello e se per farlo devo lavorare in cucina io lo farò. Dunque, se davvero pensi di essere migliore di me, allora dimostralo!”
“Su, signore...” fece Irko “... non è il caso che litighiate...”
“Non stiamo litigando.” Sicura di sé Yolanda. “E' Altea che ha paura di perdere il suo ruolo a bordo. Tutto qui.” Sorridendo con sicurezza.
Altea
24-09-2014, 20.27.12
Sorseggiai dell' acqua con noncuranza..."Infatti non sto litigando, ho solo chiarito a lady Yolanda il suo e il mio ruolo e milord sa molto bene la mia situazione..non mi perdo in queste futilità solitamente di cui Yolanda, che apprezzo, so è spesso preda."
Mi voltai verso Guisgard..."Milord, siete voi il capitano qui..lascio a voi la decisione..io non temo nulla ma mi sembra una richiesta alquanto sciocca, anche perchè io dovrei giocare sul mio destino mentre lady Yolanda lo fa solo per un suo capriccio..non intendo fare delle gare, penso voi abbiate preso la decisione anche perchè la missione..è delicata".
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elisabeth
24-09-2014, 20.30.20
Mi appoggiai all'albero.........aiutata da lui....un capogiro..no non era un capogiro e io lo sapevo....." Sta arrivando la notte....ma non mi sono sentita male...qualcosa mia ha afferrato la caviglia "......alzai leggermente il vestito ed avevo un livido intorno alla caviglia....." Non sto mentendo......ti prego di credermi...e se hai buon senso...guarda il mare...e guardalo con attenzione......io non mi sento sicura...ho perso il senso dell'orientamento.........da quando siamo andati via dalla mia Isola...non ho capito piu' dove siamo....."...mi strinsi le braccia al corpo...avevo freddo..........e la sera stava scendendo.....
Galgan
24-09-2014, 22.09.31
Fissai i due viandanti a lungo, senza rispondere, e in verità, li guardavo senza vederli; quei due uomini, in quel momento, erano gli agenti del ricordo, e suoi involontari ambasciatori.
Attraverso le loro parole mi parve di sentire nuovamente l'odore salmastro del mare, e quello ancora più intenso delle saline ,poi il vento mi portava l'odore e i profumi dei boschi; aguzzando l'udito, mi parve di udire lo scalpitare di numerosi corsieri, e l'abbaiare insistente dei segugi.
Grida, risate, il suono dei corni.
La gioia, nella sua forma primitiva e selvaggia.
Eppure, ricordando, capii, o almeno intuii che qualcosa di terribile stava accadendo, se non era già accaduto.
Un colpetto di tosse, poi la mia voce di caverna proruppe nuovamente:
-Invero, le gioie della caccia, le provai in giorni lontani, ma non mi sono aliene.
Tuttavia, proprio per questo, mi sembra di comprendere.
Sua Grazia il vescovo, non credo proprio si scomoderebbe ad inviare due messi per l'uccisione di una bestia di naturali forme; e non credo che questi messi si lancerebbero in un viaggio tanto angusto, allo scopo di ucciderla.
A questo va aggiunto che i due messi in questione, non sono affatto né due canai, né due battitori-
Annuii gravemente;
-Se avete licenza di proferirne parola, ascolterei volentieri la vostra storia-
Era bello tornare ad essere me stessa, tra il mio equipaggio, senza fantasmi del passato.
"Dove diavolo è Samoa?" esclamai, non vedendolo "Non può mica digiunare, su.. andatelo a chiamare..".
Mi rivolsi poi a Yanos.
"Ah, devo dire che ero un po' invidiosa di tutta quella magnificenza.. spade, drappi, tesori di ogni tipo, sembrava l'Hydra dei tempi d'oro...prima che il terrore del mostro ripulisse i mari di belle prede, ma ci rifaremo.." sorrisi "Poi abbiamo visto la stanza di comandi, da cui si può governare la nave in volo.. è davvero ingegnoso, non c'è che dire..".
Bevvi un sorso di vino per poi sorridere.
"Allora, dove vogliamo fare rotta domani?".
Guisgard
25-09-2014, 17.26.09
“Signore, vi prego...” disse Guisgard, mettendo fine alla discussione tra Altea e Yolanda “... questo vascello non diventerà il teatrino delle vostre schermaglie. Damigella...” guardando Yolanda “... mancate da casa vostra da diversi mesi ormai... non provate nostalgia per vostro padre? Non sentite il bisogno di riabbracciare vostra madre? Davvero a tutto ciò preferite restare qui, su una nave vista da molti come rifugio di rinnegati e traditori?”
“Mio padre non ha mosso un dito per liberarmi.” Rispose Yolanda. “Dunque a lui non devo nulla. Sono invece vostra debitrice e voglio ripagarvi.”
“A me interessa che voi siate libera” fece Guisgard “e che possiate riabbracciare la vostra famiglia.”
“Anche Altea ha una famiglia, eppure sembra infischiarsene.” Replicò Yolanda. “Chissà cosa direbbero a corte se sapessero con quanta insistenza preme per poter restare qui, su un vascello di soli uomini.” Con malizia.
In quel momento arrivò però un marinaio.
“Cosa c'è?” Chiese Guisgard.
“Capitano, un uomo chiede di voi.”
“Un uomo?” Ripetè Guisgard. “Fallo passare.”
Il marinaio annuì e poi chiamò il misterioso visitatore.
Questi entrò nella stanza e salutò il capitano e tutti gli altri presenti.
Era Pepe.
“Chi siete voi?” Guardandolo Guisgard.
“Ehi, non ti avevo detto di non farti più vedere?” Alzandosi di scatto Ammone.
“Calma, mio tenero bestione...” ridendo Pepe “... in verità sono qui per il bando...”
“Che bando?” Incuriosito Guisgard.
“Quello affisso davanti al vostro incredibile vascello volante.” Rispose lesto Pepe.
“E' un altro dei tuoi trucchi, ma ora ti gonfio per bene!” Lanciandosi Ammone verso di lui ed afferrandolo per il bavero.
“Ehi, calma!” Gridò Pepe.
“Ammone, fermo!” Disse Miseria. “Quest'uomo dice il vero!”
“Posso sapere cosa succede?” Fece Guisgard. “E' giorno di novità oggi?”
Guisgard
25-09-2014, 17.36.19
“Il signor Samoa è da un po' che non lo vedo.” Disse Luis a Clio. “Forse sarà ancora alla festa.”
“Ma se ormai sarà finita!” Esclamò Emas.
“Direi” prendendo la parola Yanos “di decidere, come detto dal nostro capitano, la rotta da seguire domattina. Non vedo l'ora di lasciare questo posto. Anzi, sono del parere di salpare subito dopo l'alba.”
“Ehi, quanta fretta!” Sbottò Babaleone.
“Siamo fermi qui già da troppo tempo ormai.” Fissandolo Yanos.
Altea
25-09-2014, 17.38.33
Alle parole di Yolanda mi bloccai un attimo..ma fu una ferita profonda..la mia famiglia..la guardai per un attimo.."Tuo padre ha chiesto di te Yolanda prima io salissi su questo veliero..io stessa ero sulla Ammiraglia con mio cugino Tommaso e il capitano Velv e due fregate della Marina Ducale che questo vascello volante ha distrutto...ha mobilitato tutta la Marina del Duca per cercarti e osi parlare ancora così di tuo padre?" scossi il capo "Io sono qui perchè sono stata cacciata da corte e non posso dirti il motivo..e nessuno della mia famiglia ha alzato un dito per proteggermi..nessuno..a prendere le mie difese..quindi non parlare a vanvera come sempre".
Fui distratta dall' arrivo di Pepe..pure io ero perplessa..di che bando stava parlando? Eppure uno degli uomini affermò era vero.."Cosa succede? Ora sono curiosa pure io" e guardai l' uomo incuriosita.
Corrucciai la fronte sapendo che Samoa non c'era.
"Samoa non è proprio andato alla festa, rammentate?" guardando gli altri "E' rimasto qui da solo.. Andate a cercarlo, immediatamente, devo sempre ripetere le cose due volte?" mi alzai "Chi fa da sé fa per tre, direi.." sbuffai, per poi guardare i miei uomini "Pensate alla rotta, quando torno mi direte le vostre proposte.. io vado a cercare Samoa sulla nave, qualcun altro lo cerchi a terra, questa storia non mi piace affatto..".
Lasciai così la sala e raggiunsi la piccola cabina dove Samoa passava la maggior parte del tempo.
Dovevo sospettare di tutti, dunque.
Samoa era rimasto solo sulla nave, dopotutto. Meglio Samoa che Yanos, mi avrebbe spezzato il cuore se il mio secondo fosse stato il traditore.
Così, iniziai a guardarmi in giro, a cercare, ricercare, sperando di trovare qualcosa.
O forse di non trovare niente.
Non sapevo nemmeno io cosa sperare.
Guisgard
25-09-2014, 18.43.03
“Ecco...” disse Miseria “... dopo le parole del cantore alla festa... si, insomma, ho pensato che eravamo in pochi, che occorressero altri per questo viaggio...”
“Fammi capire...” fissandolo Guisgard “... e hai pensato di mettere un bando per reclutare altri uomini? Estranei da unire al nostro equipaggio?”
“Si...” annuì Miseria.
“Estranei?” Ridendo Pepe. “Oh, ma io non sono un estraneo. Sono un gentiluomo di fortuna, abituato all'avventura. Sono un viaggiatore, profondo conoscitore di luoghi e di popoli, parlo correttamente otto lingue. Inoltre sono un esperto d'armi, di guerriglia e posso vantarmi di aver combattuto in diverse battaglia sulla terraferma e sui mari.”
“Potreste essere un venditore di fumo.” Mormorò Guisgard.
“Giustissimo.” Fece Pepe. “Per questo vi chiedo di mettermi alla prova. Che pericolo rappresenterei per voi se restassi a bordo? Siete in tanti ed io uno soltanto.”
“Tu parli troppo velocemente per i miei gusti.” Sbottò Ammone. “Direi di buttarlo in mare.”
“Come al solito sei troppo drastico, mio Ercole redivivo.” Sorridendo Pepe.
“Come mi ha chiamato?” Urlò Ammone. “Ora lo spolpo vivo!”
“Calmati...” con un cenno Guisgard “... non ti ha insultato. Ercole era un antico e forte eroe.” Fissò poi Pepe. “Ditemi un motivo perchè io debba prendervi a bordo.”
“Perchè più efficace di un cervello umano” lesto Pepe “vi è solo una cosa... più cervelli umani che lavorano insieme.”
“A me non piace questo cialtrone!” Tuonò Ammone.
“Vedrai, saremo grandi amici.” Annuendo Pepe.
“Non sono tuo amico!” Ringhiò Ammone.
“Di cervelli ne abbiamo un bel po' qui.” Guisgard a Pepe.
“Allora diciamo che siete in debito con me.”
“Davvero?” Sarcastico Guisgard.
“Già.” Con una smorfia Pepe. “Perchè liberando madamigella” indicando Yolanda “mi avete fatto perdere un guadagno sicuro, visto suo padre aveva offerto un premio in denaro per riaverla.”
“Siete un cacciatore di premi?” Domandò il capitano.
“Una specie.”
“In questo viaggio non c'è guadagno.”
“Lo dite voi.” Sicuro di se Pepe. “Se riuscirete, allora diventerete duca e immagino ripagherete la fedeltà dei vostri uomini.”
“Siete furbo voi.”
“Diciamo che me la cavo.” Guardandolo Pepe.
Guisgard allora restò pensieroso.
“E sia.” Prendendo del vino. “Vi concederò una possibilità.”
“Ottimo!” Esclamò Pepe. “Allora mi presento di nuovo... chiamatemi Pepe. E' un nome facile da ricordare e semplice da pronunciare.”
E brindarono al nuovo arrivato.
Guisgard
25-09-2014, 18.47.36
Clio cominciò a cercare.
Cercare indizi, prove, non che provassero il tradimento, ma che scagionassero Samoa da ogni sospetto.
E alla fine, quasi senza accorgersene, si ritrovò nella sua cabina.
E qui, con sua sorpresa, non trovò più nulla.
Le sue poche cose non c'erano più.
Compresi i suoi registri.
Samoa sembrava aver abbandonato la nave all'improvviso.
Altea
25-09-2014, 18.52.13
Presi il calice e lo alzai assieme agli altri e guardai Pepe prendendo la parola.
"Una curiosità..è scritto sul bando che milord Guisgard diventerà Duca? Mi chiedevo come voi lo sapevate...visto avete voluto sapere di me e della mia vita e vi siete trovato in mare" e sorrisi agli uomini facendo l' occhiolino.
"E poi una domanda a sir Guisgard...perchè egli può rimanere subito a bordo mentre non volevate me..avete qualcosa contro le donne forse?" dissi avvicinandomi al presunto taddeide e guardandolo negli occhi azzurri.."Io ho dovuto accettare di fare la aiuto cuoca e questo individuo viene dal nulla e lo accettate come nulla..non siete equo..comunque devo aggiungere un posto a tavola?" dissi ironica.
Chiusi gli occhi e inspirai profondamente.
Mi sentii gelare il sangue nelle vene.
Corsi nella sala dove avevo lasciato gli altri, e mi versai da bere senza dire nulla.
Finito il bicchiere riuscii finalmente a parlare.
"Samoa non c'è, se n'è andato..." presi un profondo respiro "Yanos aveva ragione, non ho mai avuto un segreto con voi prima d'ora.. devo chiedere scusa a tutti voi.. ricordate Pepe? Io non gli ho dato la ragazza ma lui ha dovuto darmi in anticipo le informazioni che aveva... pare che la marina abbia mandato degli infiltrati tra noi per combattere dall'interno la pirateria.. non potevo dirvelo perché, anche se speravo fosse solo una fesseria, se fosse stato vero non potevo fidarmi di nessuno.. ed è stato davvero uno strazio pensare che qualcuno di voi potesse essere coinvolto.. per questo ero così... inquieta, come dicevate voi.." sospirai pesantemente, come se ogni parola mi costasse fatica.
"Ma ora voglio che pensiate alle conversazioni fatte con Samoa, a quello che avete visto o sentito.. voglio sapere anche solo il minimo sospetto.. perché andarsene così? Capite cosa succederebbe se la marina scoprisse questo posto? Tutta questa gente indifesa.." scossi la testa "Dobbiamo avvisare il capitano della Santa Caterina di questa possibilità.. ma prima voglio sentire voi.. se avete qualcosa da dire.. a parte prendervela con me perché non vi ho detto niente.. ne avete tutto il diritto.." li guardai attenta, uno per uno.
Guisgard
26-09-2014, 01.48.28
“La nostra storia” disse Belven a Galgan “è in realtà la storia di tutti, poiché i suoi effetti, le sue conseguenze, possono avere portata generale. Non basta infatti non credere in una cosa per esserne immuni dai pericoli che essa poi comporta. Un contadino può non credere nell'esistenza della tempesta, ma i suoi fulmini nonostante ciò possono colpirlo in qualsiasi momento. Oggi molti uomini seguono i Santi Vangeli, ma negano tuttavia l'esistenza del demonio. Eppure Nostro Signore, come moltiplicò i pani e i pesci, come ridiede vita a Lazzaro, non scacciò forse anche i demoni? Dunque perchè negare la loro esistenza? E noi qualcosa di simile siamo impegnati a fare. A dare la caccia ad un essere malvagio che se non un vero e proprio demone è comunque sotto la loro tutela.”
“Cominciate dall'inizio, maestro.” Fece Jone l'apprendista.
“Si, allievo.” Annuì Belven. “Ebbene, cavaliere, vi racconterò tutto dall'inizio...” rivolgendosi di nuovo a Galgan “... vi è, verso Nord, un'antica e potente città, chiamata Imperion, retta fino a poco tempo fa da una nobile ed aristocratica assemblea, assoggettata ad un principe. Un giorno però i suoi cittadini si rivoltarono, spinti da alcuni risoluti leader, scacciando i nobili e proclamando la repubblica. Ma come in ogni rivoluzione non è mai il popolo l'artefice di tutto, ma solo il mandante. Infatti a muovere i fili della rivoluzione fu una classe sociale, che stanca di essere sottoposta ai nobili ed al Clero, cominciò a pretendere il potere. Questa classe sociale era quella dei borghesi che da sempre invidiavano in modo ossessivo, i privilegi dell'aristocrazia. Dunque non la volontà di giustizia muoveva i loro propositi, ma solo l'avidità e la pretesa di potere. Imperuis divenne così una repubblica in balia del caos, perchè senza legge, gerarchia ed ordine non vi è mai vera libertà, in mano a pochi e corrotti individui. Ed il fautore, il teorico di tutto ciò fu un uomo. Se uomo può chiamarsi colui che rinnega Dio e la Sua Santa Chiesa. Un uomo che diffuse una corrotta dottrina, simile ad un veleno, che in breve contaminò gli animi ed i cuori del popolo di Imperion. Oggi Imperion è una repubblica in mano ad un regime eretico e malvagio, dove domina l'ingiustizia e il disordine. Una città dove al grido di Più case e meno chiese si compiono i delitti più infami contro non solo i nobili, ma anche contro i chierici e i credenti in generale. Quell'uomo, quel teorico di ateismo e menzogne, lasciò poi Imperion, ormai pago del suo lavoro, diretto chissà dove, pronto a diffondere ancora il suo veleno mortale. E noi, per volontà di Sua Grazia il vescovo, gli stiamo dando la caccia.”
Guisgard
26-09-2014, 02.06.20
Tutti restarono perplessi a quelle parole di Clio.
“Insomma...” disse Barbaleone “... parli di spie? Qui, tra noi? Possibile?”
“Capitano...” fece Yanos “... il signor Samoa è una persona seria. Almeno questa è l'idea che io e tutti gli altri abbiamo di lui. E' con noi da un bel po' e posso dire che ha sempre svolto un ottimo lavoro. E' un uomo coscienzioso e preciso. Così infatti si è sempre mostrato. Naturalmente io non posso giurare per nessuno e se lui in tutto questo tempo ha saputo camuffarsi, non ho i numeri per svelare ciò. Ma in tutta sincerità mi sembra assai strana una sua fuga adesso, qui, su questo sperduto isolotto. Voglio dire... dove potrebbe mai andare? Pensate abbia deciso di vivere qui? In mezzo a questa gente? Alla mercé di quel sedicente capitano? A me sembra assurdo. Quanto al vostro informatore... chi vi dice che abbia detto il vero? E se fosse lui un infiltrato? Magari al soldo di qualcuno? Io ho visto quell'uomo davanti al vascello volante ed aveva tutta l'aria di chi è deciso a salire su quella nave. Coincidenza? Forse. Ma tra Samoa e quegli uomini del vascello io, in tutta sincerità, preferisco credere al primo e non a loro. Questo è ciò che penso.”
“Nemmeno io mi fido di quell’uomo, motivo per cui non gli ho dato molta retta.. anzi, gli ho detto esattamente questo, come posso sapere che la spia non sei tu, non sono una sciocca.. ma avrebbe messo la pulce nell’orecchio anche a voi.. e non è piacevole..” scossi la testa “Avete ragione, Samoa si è sempre comportato bene, ma io non avevo alcun sospetto su nessuno di voi, quindi se davvero c’era o c’è una spia sa camuffarsi molto bene..” sospirai “Come mi spiegate questa fuga? Andiamo.. ha preso tutto, anche i registri, cosa se ne fa se non ha intenzione di venderci alla marina? No, Yanos, io non credo affatto che si sia fermato qui, ce l’avrebbe detto, non credi.. l’ultima volta che l’ho visto voleva controllare i lavori, perché sparire? Io credo che abbia colto l’occasione di restare solo per svignarsela… vediamo cosa scoprono quelli che lo stanno cercando.. se è partito qualcuno deve pure averlo visto, no?” sbuffai "Quell'uomo non era uno della Santa Caterina, per la miseria.. potrebbe essere un impostore, certo.. in quel caso, se sta spiando noi, sta spiando anche loro..".
Guisgard
26-09-2014, 02.38.11
La zattera proseguiva stancamente, quasi scivolando senza meta e senza opporre resistenza, sulle piatte onde del mare solo lievemente lambite dal freddo vento che pian piano prese a soffiare da Nord-Ovest.
Nettuno era fisso ad osservare l'orizzonte, quasi appoggiandosi al primitivo timone che aveva costruito per governare la rudimentale vela montata sul piccolo fusto d'albero usato come pennone.
L'uomo sentiva di poter governare le onde ed i venti, senza però comprendere fino in fondo il perchè di queste sue convinzioni e sensazioni.
Tuttavia senza una mappa, né gli strumenti adatti era quasi impossibile dare una rotta alla loro zattera.
Elisabeth se ne stava seduta, quasi rannicchiata, oppressa da inquietudini e paure.
Poi ad un tratto Nettuno saltò su.
Aveva visto qualcosa affacciarsi nel crepuscolo.
Era una nave che veniva verso di loro.
Guisgard
26-09-2014, 02.50.49
“Capitano...” disse Yanos a Clio “... tutto può essere, dunque ci sta che il comportamento di Samoa sia sospettoso... ma vi chiedo di essere razionale riguardo al vascello volante ed al suo capitano... non trovate strano che quell'uomo, quel Pepe, sia salito su quella nave? A me si ed insospettisce non poco... per questo direi di essere cauti nel giudicare... io non mi fido di nessuno...”
In quel momento tornarono Emas e Vivas.
“Capitano...” fece quest'ultimo “... il signor Samoa sembra sparito nel nulla... e nessuno pare averlo visto...”
“Allora” mormorò Yanos “escluderei una sua fuga da quest'isolotto. Il porto è piccolo e nessuno può lasciare questo posto senza essere visto.”
“Si, giusto.” Annuì Emas.
“A meno che” intervenne Barbaleone “non ha lasciato quest'isolotto mentre tutti erano alla festa. Infatti il porto era quasi deserto.”
“Non aveva nessuna barca.” Replicò Yanos. “Doveva acquistarla o noleggiarla, dunque ci dovrebbero essere dei testimoni, no? Invece Emas e Vivas non hanno trovato nessun testimone. Dico bene?”
“Si...” con un ceno del capo Emas “... nessun testimone...”
Guisgard
26-09-2014, 02.58.35
“Era scritto sul bando, milady.” Disse Pepe ad Altea, facendole poi l'occhiolino.
“Milady...” Guisgard alla dama “... quest'uomo” indicando Pepe “sembra avere le giuste qualità per arruolarsi. Voi siete una dama di corte e non credo che abbiate le caratteristiche per essere arruolata fra noi. Contentatevi dunque del vostro ruolo in cucina.” Invitandola a brindare con tutti loro.
“Incarico degno e di grande responsabilità.” Fece Afiel.
“Ben detto!” Esclamò Champenuan.
“Se lei non vuole più” sorridendo Yolanda “allora voglio starci io in cucina!”
“Quando partiremo?” Chiese Pepe.
“All'alba.” Sentenziò Guisgard.
“Ma da dove cominceremo a cercare il Fiore Azzurro?” Domandò Irko.
“Sono stato da un frate...” mormorò Guisgard “... e lui mi ha dato un'importante informazione.”
E cominciò a narrare del suo incontro con Frate Nicola...
“E' un viaggio lungo e pericoloso...” disse il frate.
“Non ho altra scelta.” Fissandolo Guisgard. “Se davvero nelle mie vene scorre il sangue di uomini come il leggendario Ardea, Adreliano il Grande e Taddeo l'Austero allora posso riuscire in quest'impresa.”
“Non dovrai solo cercare Il Fiore Azzurro” mormorò il frate “ma anche guardarti da loro...”
“Da chi?” Chiese il presunto Taddeo.
“Dall'Ordine dei Compagni di Dio...”
“Compagni di Dio?” Ripetè Guisgard.
“Si...” annuì il chierico “... guardiani posti ad impedire il ritrovamento del Fiore Azzurro... il loro unico scopo è quello di non far giungere nessuno dove il Fiore Azzurro è sbocciato...”
“Io lo troverò!” Deciso Guisgard. “Foss'anche l'ultima cosa che farò!”
“Recati allora alla Cappella dell'Apparizione dell'Arcangelo, sul Monte Sacro...” guardandolo il frate “... lì è custodita una vecchia raccolta di poesie e poemi, il Codice Ardeliano, dov'è conservato il più antico testo scritto dell'Ardea de' Taddei... all'inizio vi è un frammento proveniente dal diario del duca Andros... ti darà il primo indizio per cominciare la tua ricerca...”
“Grazia e che Dio vi benedica...” avvicinandosi a lui Guisgard “... vi prometto che farò di tutto per trovare il Fiore Azzurro... vi giuro che riuscirò in quest'impresa... e nulla mi fermerà... nulla mi farà paura.”
“Credimi, ragazzo mio...” con tono grave Frate Nicola “... credimi se ti dico che conoscerai la paura... la paura di non riuscire... la paura di fallire e di morire...” con uno sguardo austero ed inesorabile...
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“Io razionale eh? “ risi appena ”Lo farò se lo farete anche voi.. e vi libererete dei pregiudizi nei loro confronti..” sorrisi “Beh, a pensarci bene abbiamo una spia su quella nave, considerando che Cid sta cenando con loro, potrà riferirci come quel Pepe si è comportato a bordo della nave, se ci è salito…” mi alzai.
“Benissimo, se Samoa non ha lasciato l’isolotto allora è qui da qualche parte, cercate dappertutto, rivoltate ogni angolo, chiedete a chiunque, anche se è tardi.. con gentilezza che siamo ospiti, ma pretendo di sapere dov’è…” scossi la testa “Se voi steste per vendere il vostro capitano vi lascereste delle tracce dietro? No, o pagate chi vi vende la barca per il silenzio o lo uccidete.. Se per sbaglio Samoa non ha scelto la seconda opzione, che offre più garanzie, senza dubbio, allora magari abbiamo una possibilità.. ma se non mi sono accorta che era una spia allora potrebbe essere anche un assassino.. quindi cercate di scoprire se qualcuno è scomparso..”.
Finii il vino.
“Nemmeno a me piace questa situazione, domani ripartiremo, ripartirà anche la Santa Caterina… volete davvero mettere a repentaglio la vita di questa gente indifesa? Chi li difenderà se arriverà la marina ducale?” scossi la testa “Credete che a me piaccia l’idea di dover andare dal capitano del vascello e dirgli: Oh, guarda, potrei aver portato con me un traditore, che ora è scomparso conoscendo l’ubicazione di questo posto e potrebbe guidare qui la marina e il vascello di picche che non ci penseranno due volte e raderanno al suolo ogni cosa..” scossi la testa.
“Io vado a terra a cercarlo.. non ho intenzione di darmi pace finchè non avrò compreso appieno questa storia..” secca, per poi lasciare l’Hydra per il porto.
Ero furiosa con me stessa.
Da una parte odiavo sospettare un mio marinaio. Dall’altra; come potevo non essermene accorta?
Dovevo cercare dappertutto, dovevo capire.
Altea
26-09-2014, 15.40.26
Non ribattei alle parole di Guisgard...già ero una dama di corte e dovevo stare in cucina...nella vita tutti mi avevano posto dove volevano, che mi aspettavo da lui? Eppure lo avevo difeso, non mi ero resa indisponente verso lui ma lui perchè provava questa ostilità nei miei confronti?
Mi allontanai dal gruppo e iniziai a prendere i piatti da lavare, si doveva partire all' alba e avevo appunto ancora lavoro in cucina, preparare la colazione e poi finalmente dormire..in un letto freddo poichè non avevo nulla con me.
Mentre prendevo i piatti silenziosamente ascoltai il racconto del presunto taddeide, mi fermai un attimo...Frate Nicola..spesso lo avevo visto da bambina alla Corte a Capomazda e mi aveva impartito alcune lezioni su Nostro Signore..guardai Guisgard, se il frate aveva riposto fiducia in lui veramente doveva essere il vero erede, ma ero perplessa..volevo esprimere il mio parere ma era inutile..le parole dette da una dama di corte erano sciocche per lui, neppure Dominus mi aveva trattato cosi..la mia intelligenza era risaputa a corte e non solo dal Duca..e pure Taddeo l' Austero lo aveva mostrato.
Presi i piatti e andai in cucina e iniziai a lavarli e a pensare...le parole del mendicante..ovvero aveva detto che il Fiore Azzurro era un mezzo contro la maledizione..la Gioia dei Taddei ovvio..ecco perchè era citato nel Codice Ardeliano..il maestro Teofilus mi aveva detto era solo una leggenda, ma poteva essere stato per i superstiziosi un rimedio potente per quella maledizione? E qui la richiesta insolita della Regina di Gioia Antiqua..già il Duca poi non ci aveva dato peso, era come tutto si fosse fermato. Forse lei era una chiave per arrivare alla verità..ella pure sapeva quel Fiore è cosi potente da scacciare la maledizione, essendo superstiziosa? Per questo aveva posto quel pegno per sposare il Duca?Ma poi..se Guisgard lo avesse trovato..quel pegno non aveva senso visto egli sarebbe salito al Trono Gigliato..a meno che il Duca volesse fargli un tiro mancino..il vaso d'oro..dove lo voleva posto la Regina di Gioia Antiqua e in cambio lo avrebbe sposato e sarebbe diventata Granduchessa..senza la corona poichè l' avevo io..pensai sorridendo.
Riposi i piatti, oltre a quei Guardiani di Dio forse Guisgard doveva vedersi pure dal Duca..ma lui era sveglio..non come me ovviamente ed ovviamente lo lasciavo nella sua convinzione.
Tornai nella sala da pranzo con naturalezza, aspettando di chiedere a Champenuan cosa altro dovevo fare, le direttive per l' indomani e poi volevo almeno riposare.
elisabeth
26-09-2014, 16.46.32
Nettuno sembrava un estraneo....no...forse era meglio dire che era perso nella sua anima sconosciuta....e io ero rannicchiata.....accanto a quell'albero maestro improvvisato...ma fatto con cura.........l'oscurità sembrava aver ingurgitato ogni cosa.......era.....una parte della mia vita che non aveva senso.....ci fosse stato un solo motivo per cui potesse essere normale e logico che io mi trovassi in quella situazione......nulla......." Certo che parlate veramente tanto........state minando il mio cervello col vostro parlare.......Devo darvi ragione.......non so perchè vi ho trascinati in questa situazione senza senso..........una folle pazzia..........comunque..."...mi accorsi che Nettuno si era irrigidito ma non per le mie parole....il mare sembrava agitarsi....ma non era per il mal tempo......una nave ci stava venendo incontro o contro........" Io non so...cosa stiate pensando....ma se quella nave non ci vede.....possiamo anche darci l'abbraccio dell'addio......" mi alzai ..in piedi e rimasi a fissare la prora...era enorme.........
Guisgard
26-09-2014, 21.19.15
Clio, dopo aver parlato ai suoi, lasciò l'Hydra e scese a terra.
Si ritrovò così a camminare per il porto, quando ormai era notte fonda.
Infatti le stradine e la piazzetta erano deserte e silenziose, dopo l'allegro chiasso della festa.
Ora tutto, o quasi, appariva muto.
Il vento si era alzato con decisione, soffiando da Nord-Est.
Ad un tratto però la ragazza sentì un rumore di passi dietro di lei.
“Ragazza...” disse Barbaleone alle sue spalle “... dove diavolo fai da sola? Cercheremo il tuo marinaio insieme.” Sorridendo. “Da dove cominciamo?” Guardandosi intorno. “Io direi dall'osteria... ci saranno pochi clienti, dunque si potrà parlare con calma all'oste...”
Guisgard
26-09-2014, 21.21.25
Nettuno restò a fissare quella nave ancora per qualche istante.
“No, non ci viene contro...” disse poi ad Elisabeth “... anzi, direi che non va da nessuna parte... sembra infatti andare alla deriva...” prese allora il grosso remo e cominciò a far muovere la zattera in direzione della nave.
Quell'imbarcazione aveva le vele abbassate e non batteva nessuna bandiera.
Vagava così, come senza meta, tra le onde.
Dopo una mezz'ora finalmente la zattera e la nave si incrociarono.
Nettuno bloccò la loro rudimentale chiatta contro lo scafo dell'imbarcazione ed afferrò uno dei gradini laterali sulla fiancata.
Aiutò poi Elisabeth a salire e si ritrovarono entrambi sul ponte di quella nave.
Nettuno cominciò allora a chiamare, ma nessuno rispose.
Quella nave sembrava essere deserta.
Guisgard
26-09-2014, 21.26.29
Guisgard terminò di raccontare e nella stanza calò un cupo silenzio.
“Questo è quanto.” Disse il presunto Taddeide.
“In pratica” fece Miseria “dobbiamo andare a prendere una raccolta di poesie?”
“L'Ardea de' Taddei” fece Guisgard “è il più antico poema epico prodotto dalla cultura Capomazdese e nei primi tempi circolò in forma orale. Per anni i cantori ed i bardi hanno recitato a memoria le gesta del più grande eroe Capomazdese nelle corti del ducato e dell'intero regno. Poi, dopo la morte dell'Arciduca Ardeliano e la conseguente sconfitta dei Capomazdesi nella terra di Sygma, il duca Ardea il Magnifico, Arciduca dispotico ed illuminato, oltre che amante delle arti, impose di mettere per iscritto il poema e la prima stesura fu appunto conservata nel Codice Ardeliano. E per secoli i filologi hanno studiato le origini di Capomazda da quel poema.”
“Ma cosa c'entra col Fiore Azzurro tutto ciò?” Chiese Palos. “Forse Ardea de' Taddei lo cercava anch'egli?”
“No...” rispose il presunto impostore “... ma in quella prima edizione del poema, il duca Andros, che partì alla ricerca del Fiore Azzurro, ha conservato un frammento del suo diario, in cui dovrebbe trovarsi un indizio per cominciare la nostra ricerca.”
“Conosci il luogo in cui è conservato il Codice Ardeliano?” Domandò Lainos.
“Si, la Cappella dell'Apparizione di San Michele...” annuì Guisgard “... è il luogo in cui secondo la tradizione si svolse il duello tra Ardea ed il misterioso cavaliere, dopo che l'eroe risolse le terribili sette Questioni.”
“Noi ce ne stiamo qui a parlare tranquillamente di storia Capomazdese, quando invece c'è un particolare di quel racconto che tutti sembrate ignorare.” Sbottò Irko.
“Che vuoi dire?” Fissandolo Afiel.
“Non hai sentito?” Nervosamente Irko. “Quei guardiani... i Compagni di Dio... chi sono di preciso?”
“Si...” pensieroso Guisgard “... ma Frate Nicola è stato molto vago su questa cosa... io credo si tratti di una sorta di incrocio tra una setta ed un ordine di cavalieri... ma è un problema che affronteremo in seguito... ora dobbiamo raggiungere il Monte Sacro...” guardò poi Altea “...avete fatto un ottimo lavoro, milady. La cena era davvero squisita. Andate a riposare ora. Ho fatto preparare al meglio la vostra cabina e dentro troverete coperte pulite e profumate.” Sorridendo.
“Si, la cena era passabile.” Con noncuranza Yolanda ad Altea. “Si poteva fare di meglio, ma anche di peggio immagino. Va pure a riposarti adesso.”
elisabeth
26-09-2014, 21.44.50
Guardai la nave......era enorme...ma buia......avevo un cattivo presagio....." Sei sicuro...?...vuoi veramente salire a bordo ?...chi ha abbandonato una nave....?..."........guardavo Nettuno che si dava da fare e con sicurezza....come se lo avesse fatto da una vita......mi feci aiutare a salire a bordo.....ero smarrita, mi guardavo intorno...eppure Lui mi sembrava aver preso una sembianza diversa.....lo potevo vedere con la sua divisa.....dare comandi ai suoi ottimi.....un unico bagliore...e poi silenzio se non la sua voce che chiamava i superstiti......nulla.....rumori sinistri...il legno scricchiolava.....e lo sciabordio delle onde sulle paratie ....sembravano far salire gli spruzzi sino al mio vestito......"vidi...un riflesso...come uno sfrecciare di biglie luminose...." Nettuno..guardate ?.....Sono globi luminosi....o mio Dio...".....incominciai a ridere....una nave fantasma ?.....
Altea
26-09-2014, 22.22.49
Tornai appena in tempo per sentire il proseguio di Guisgard..storie sentite molte volte da mio nonno, Mandus de Bastian, e pure dal maestro Teofilus..infatti non era il caso di preoccuparsi ora dei nemici ma di capire dove andare.
Alle parole di Yolanda sorrisi..."E' vero..poteva andare peggio..per fortuna Yolanda non ti hanno fatto mettere piede in cucina".
Poi mi voltai verso Guisgard.."Sono felice sia stato di vostro gradimento..e grazie per la premura..so già la strada per la mia stanza, me l' ha mostrata Irko appena siamo risaliti a bordo. Volevo solo ricordarvi un fatto milord..pensavo prima in cucina..prima abbiamo visto, appunto, un mendicante e narrava proprio del Fiore Azzurro...egli marcava la maledizione..voi sapete vero di ciò che si tratta? La Gioia dei Taddei..il mio maestro e mio nonno mi hanno sempre detto è solo una superstizione..però se la Regina di Gioia Antiqua non avesse chiesto come pegno quel Fiore Azzurro per sposare Dominus non sareste in questo pasticcio ora..io ero presente quando la Delegazione tornò da quel Regno e consegnò al Duca da parte della Regina proprio quel vaso d'oro chiedendo sia riportato con dentro il Fiore Azzurro..mi sono sentita in dovere di avvertirvi milord..state attento..voi state cercando il pegno per rendere la Regina di Gioia Antiqua la futura Granduchessa...forse dovremmo parlare con lei? E' solo il mio parere...a voi poi pensare a ciò che vi ho detto".
Feci un leggero inchino ai presenti di commiato e andai verso la mia stanza..era un peso mi portavo e mi sentivo di dirglierlo..entrai nella mia stanza e vi era ancora il profumo della lavanda di prima e mi rassenerai.
Per il momento non volevo pensare più a nulla..solo ritrovare il sereno riposo prima della partenza.
Trovai le coperte e preparai il letto..si ma non vi era altro..e dovevamo partire all' alba e io avevo solo due vestiti..e nulla altro.
Mi sedetti sul letto guardandomi allo specchio e scuotendo il capo, poi presi la sacca e misi le mie poche cose e importanti al loro posto, ora quella era la mia camera..aprii il secretaire e misi il cofanetto con la corona dentro e pure il mio taccuino con i miei pensieri, dentro vi era scritto pure di Guisgard..pensieri di ragazzina, quando pensavo lui sarebbe tornato e come sarebbe stato bello e mi avrebbe dato molto più di ciò che Loro volevano.
Lo chiusi e misi la chiave nella mia piccola sacca di velluto dove tenevo pure del denaro e dopo essermi spogliata mi misi a letto, spensi la lampada ad olio e mi addormentai serenamente sotto il tepore delle coperte.
Galgan
26-09-2014, 22.55.37
Al termine della narrazione, il mio sguardo si fece cupo.
L'ambizione, quella stessa, folle e febbricitante ambizione che aveva tanto scandito la mia vita di fanciullo e adolescente, tornava a cavalcare nella mia direzione, ancora oggi mi sfidava lancia in resta, anche se indirettamente.
Si, perché stavolta, tale ambizione non voleva cogliermi, ma travolgermi, come aveva travolto la brava gente di Imperion; questo perché la natura umana è terribilmente fragile, o perché nei cuori di ognuno di noi, il Maligno può trovare degna dimora?
Cosa aveva potuto, questo strano individuo, sulla volontà di gente che, forse, era impegnata soltanto a svolgere serenamente la propria esistenza?
Molto, forse troppo; li aveva spinti a combattere, a versare sangue e rinnegare il Padre.........Eppure, a pensarci, quell'uomo si era macchiato di ben più grave colpa; aveva strumentalizzato, per i suoi fini, la disperazione della gente, li aveva riempiti di sogni di giustizia e di uguaglianza, facendo leva su prepotenze e vessazioni che, con ogni probabilità, erano vere e palpabili.
Da secoli, i popoli chiamano un Liberatore, come gli Israeliti schiavi d'Egitto, e questo perché chi dovrebbe governarli con saggezza e concordia, spesso, troppo spesso, è vittima della propria stessa corruzione dell'anima........
Costui, o costoro, erano giunti come mandati dal Cielo.....Poi avevano rinnegato il Cielo......
Probabilmente, ora quella gente giaceva nella stessa sofferenza che li accompagnava dalla nascita, solo che peggiore, perché priva di leggi, di ordine, della consolazione di Dio.
Forse, dove serviva Riforma, era nato il Caos.
Ricordo che il pensiero mi fece serrare i denti e stringere i pugni fino a sbiancarne le nocche.
Provai rabbia, quell'emozione così forte, talvolta così totalizzante, che non provavo da tanto tempo......
Fu una strana sensazione, eppure non potrei dire che fu spiacevole, almeno non completamente.
Forse anch'io, da inguaribile peccatore, stavo cadendo vittima delle umane pulsioni, a dispetto degli anni passati nel ritiro, nella preghiera e nella contemplazione?
In verità, non avrei saputo dirlo.......Quello che fu certezza, è che, cercando di mantenere un tono di voce piatto e tranquillo, mormorai:
-Invero, messeri, ho idea che sia tempo, tempo che la croce torni ad essere spada.
Alla vostra partenza, vorrei avere licenza di unirmi a voi.
Forse siete il Segno che ho tanto atteso.....-
Sorrisi a Barbaleone.
"Giusto, sembra un'ottima idea vecchio mio.. Andiamo alla locanda.." Tornando verso il centro del paese "Lì troveremo sicuramente qualcuno.." Sospirai "Tu che ne pensi di questa storia?" Chiesi, quando ormai avevano raggiunto l'osteria.
"Beh, guarda il lato positivo.." Sorrisi "Abbiamo la scusa per bere qualcosa.." Ridi appena, entrando.
Guisgard
27-09-2014, 02.27.25
Clio e Barbaleone entrarono nell'osteria e si sedettero ad uno dei tavoli liberi.
In realtà, data ormai l'ora tarda, poche persone si trovavano in quel luogo.
Si trattava perlopiù di pescatori che a breve avrebbero preso il largo per la pesca, attività che li avrebbe tenuti occupati fino all'alba.
“In verità” disse Barbaleone a Clio “non so cosa pensare... mi chiedo dove possa essere finito quel tuo uomo e soprattutto perchè abbia lasciato la nave...” scosse il capo “... che sia andato davvero alla festa? Perchè allora portarsi dietro tutto ciò che aveva?”
L'oste si avvicinò al loro tavolo.
“Portaci del buon vino.” Fece Barbaleone. “Di quello che scende giù in fretta e che fa dimenticare altrettanto presto i brutti pensieri.”
L'oste sorrise, annuì e tornò poco dopo con del vino.
“Dì...” fissandolo Barbaleone “... hai forse visto un tipo distinto, alto e di grossa corporatura, abbigliato come quegli amministratori di cargo che si vedono nei vari empori marittimi?”
“Beh...” mormorò l'oste “... negli ultimi giorni, col vostro arrivo, si son visti diversi uomini su quest'isolotto... è difficile distinguerli... ehi, Manuel...” voltandosi verso altri clienti “... tu ed i tuoi soci lì, avete forse visto qualcuno che vi ricorda i funzionari commerciali? Alto e robusto?”
“C'era tanta gente alla festa...” sbottò Manuel.
“Non è tipo che frequenta molto le feste.” Fece Barbaleone.
“Allora magari verso il porto?” Chiese ancora l'oste.
“E chi c'è stato al porto!” Esclamò Manuel. “Noi altri eravamo tutti alla festa!”
“Mortimer no invece...” disse un altro di quei pescatori “... lui è stato gran parte del tempo a sistemare le reti qui...”
“Dov'è ora questo Mortimer?” Domandò Barbaleone.
“Forse è già uscito in mare, o starà per farlo...” rispose Manuel.
Guisgard
27-09-2014, 02.36.01
“I fantasmi non esistono.” Disse Nettuno ad Elisabeth. “Andiamo a dare un'occhiata sottocoperta...” scesero così da una piccola scaletta sul ponte, ritrovandosi in un corridoio semibuio.
La nave oscillava e scricchiolava lievemente, mentre scorreva leggera sulle onde del mare.
Di tanto in tanto si udivano dei piccoli echi metallici provenienti forse dalla stiva.
Nettuno chiamò ancora e più volte, ma neanche adesso ottenne risposta.
Fece allora cenno ad Elisabeth di seguirlo.
Si avvicinarono alla prima porta del corridoio e trovandola aperta vi entrarono.
Una sinistra penombra dominava quell'ambiente.
Poi, grazie ad un lieve riflesso, Nettuno riconobbe una lampada posta su uno sgabello.
La prese, per poi accenderla.
Si illuminò così quella stanza.
Era colma di vari mobili, alcuni in cattivo stato, poi quadri antichi alle pareti, qualche banderuola sul pavimento e poche sedie sparse in modo disordinato.
E su una di queste sedie vi era un registro.
Sopra c'era scritto “Diario del capitano”.
Guisgard
27-09-2014, 02.50.31
A quelle parole di Galgan, Belven e Jone si scambiarono una rapida occhiata.
“La Croce...” disse poi Belven all'eremita “... si, davvero occorrono Croci, poiché ad Imperion un'assurda legge di quella nuova repubblica del nulla ha proprio imposto che i Segni della nostra Fede venissero eliminati... così nelle scuole, nelle assemblee, nei tribunali e persino nei pubblici mercati è stato bandito il Crocifisso.” Lo fissò per un lungo istante. “Davvero voi volete unirvi a noi? Servire in questa missione affidataci da Sua Grazia il vescovo?” Sorrise. “Allora la luce di ideali e valori che brilla nei vostri occhi non è un'illusione, cavaliere.” Annuì. “Sappiate però che sarà una difficile missione la nostra, contro un nemico tanto scaltro, quanto malvagio. Un nemico che nasconde dietro la sua falsa volontà di libertà, un cieco ed innaturale odio verso la Chiesta ed i suoi ministri. Un nemico ormai con l'anima già destinata agli inferi e col solo scopo di portarsi dietro più anime possibili.”
“Siamo lieti di avervi con noi, cavaliere.” Fece Jone.
“Si...” compiaciuto Belven “... allora, con vostra licenza, siederemo con voi a questa mensa, riposeremo in questo vostro eremo e domattina all'alba partiremo tutti e tre verso la nostra missione.”
Guisgard
27-09-2014, 03.13.00
“Per ora” disse Guisgard ad Altea “il mio solo scopo, il mio unico interesse è trovare il Fiore Azzurro. Cosa poi ha pattuito Dominus con altri a me non interessa. Ciò che conta è trovare il Fiore Azzurro e portarlo poi a Capomazda. Solo così Dominus sarà costretto a mantenere la parola data.” Sorrise alla dama e a tutti i presenti. “Ora, signori, mie dame, credo sia il momento di andare a riposare. Manca poco all'alba e vi voglio tutti riposati. Mi occuperò io dei turni di guardia. Auguro a tutti voi di riposare serenamente.” Fece poi un cenno a Cid per farsi seguire.
Così i due uscirono, ritrovandosi in una saletta laterale.
“Bene...” Guisgard al ragazzino “... credo sia ora che tu faccia ritorno sull'Hydra.”
“Non ci vedremo più, vero?” Fissandolo Cid.
“La vita riserva sempre qualche sorpresa.” Ridendo appena il capitano. “Magari, la prossima volta che ci vedremo tu sarai un temuto pirata.”
Anche Cid accennò un lieve sorriso.
“Mi raccomando...” continuò Guisgard “... sii sempre rispettoso ed obbediente. Rammenta che seguire gli ordini è un dovere. E poi il tuo capitano mi sembra una ragazza in gamba.” Facendogli l'occhiolino. “Tu però tienila d'occhio, con le donne non si può mai sapere.” Rise di gusto.
“Anche voi state attento però.” Fece Cid. “Pure le vostre due dame non scherzano.”
“Già...” divertito Guisgard “... ho idea che lady Altea e madamigella Yolanda se arrivassero a scontrarsi farebbero più danni di tutte le navi della Marina Ducale messe insieme!”
A quelle parole i due poi si abbandonarono ad una sonora risata.
“Ora va, ragazzo...” accarezzandogli la testa Guisgard “... e buona fortuna.”
“E voi tenete ben stretto il portafortuna che vi donai, capitano.” Disse Cid. “Ne avrete bisogno.”
I due si strinsero la mano e poi il ragazzino lasciò la Santa Caterina per far ritorno verso l'Hydra.
http://blogfiles1.naver.net/data41/2009/5/29/48/pdvd_1085_sjt02.jpg
Galgan
27-09-2014, 18.27.49
-Così sia-
Mormorai in risposta, mentre una sorta di strana aspettativa andava via via pervadendomi.
Ora lo so, so di cosa si trattava, so cos'era quell'emozione così prepotente, così vicina allo zelo eppure superiore ad esso; era il Furore Guerresco che tornava, implacabile, a reclamare il suo spietato obolo.....La mia unica speranza, alla quale però, in quegli istanti, mi aggrappai con tutto me stesso, fu che quegli anni trascorsi nel mio romitaggio, avessero mutato il Furore Guerresco degli antichi guerrieri, nell'Ira dei Giusti, più consona a chi combatte per il Re degli Eserciti.
Lanciai una silenziosa preghiera all'Altissimo, che preservasse intatta la mia morale, nel vortice guerresco nel quale, forse, andavo gettandomi di mia stessa volontà; poi, di colpo, recuperai nuovamente un atteggiamento cortese, essendomi reso conto che non stavo accogliendo degnamente i due novelli ospiti;
-Ma devo chiedere venia, messeri.
Tali importanti argomentazioni mi hanno fatto dimenticare completamente la buona creanza; sarete affamati ed assetati, oltre che stanchi.
Sistematevi pure, nel frattempo appronterò qualcosa che vi rifocilli-
Detto questo, li lasciai nel dormitorio, ed andai preparare pane, formaggio e frutta secca per i due messi di Sua Grazia.
La mia mente, però, era nella cappella, di fronte alla spada impiantata nell'altare; sentivo un forte richiamo verso essa, come una voce di donna, talvolta un coro, ma qualcosa di sussurrato, quasi discreto.......
Il tutto, mi fece rendere conto che, probabilmente, gli ingranaggi del Destino, ormai erano in movimento, e non sarebbe mai stato possibile, nemmeno volendolo, il fermarne il moto.
Uscii nel cortile, e suonai la piccola campana per chiamare alla mensa i miei ospiti.
Altea
28-09-2014, 00.20.24
"Il vento soffiava implacabile sulla costiera,
correvo e la chiamavo..Costanza, sorella mia.
Un pittore..stava dipingendo..guardai il quadro
era lei..la amata sorella.
Ad un tratto vidi una sagoma sulla costiera e la raggiunsi,
era Costanza..la abbracciai ma lei mi scostò.."E' colpa tua Altea, ti sei
dimenticata di me..io amavo Velv e lui mi ha rifiutata..e sono fuggita
o forse mi ha preso il mare..lui amava te e tu lo hai rifiutato, dovevi lasciarlo a me..tu hai sempre avuto tutto ciò che volevi e ti odio..hai esaudito il tuo desiderio, a Baias mi dicesti volevi salire sul veliero"..poi scomparve nel nulla.
Mi guardavo attorno sperduta, Tommaso era lontano, più lo rincorrevo e più
non riuscivo a raggiungerlo.
"Traditrice" disse il Duca Dominus "io ti ho dato tutto ciò che volevi, ti ho voluto bene come una figlia e mi hai tradita per lui" indicando Guisgard.
Tutta la corte nella Sala delle Udienze si alzo urlandomi.."Traditrice".
Corsi da mio nonno Mandus.."Nonno..non sto tradendo nessuno, lo hai detto pure tu sempre, se lui è il legittimo erede deve salire al trono". Mandus de Bastian e mio padre, Tibaldo de Bastian, mi guardavano in modo severo e non proferivano parola.
Un Giardino..tanti fiori e un profumo inebriante, gioielli e una atmosfera surreale.."Altea, vieni..eccolo..il Fiore Azzurro..l'ho trovato..ora possiamo tornare a Capomazda e riavrò ciò che mi spetta" mi ero persa in quel Giardino e lo chiamavo.."Milord...Guisgard..dove siete, non vi trovo più".
Silenzio..il buio completo su quel Giardino fiabesco e poi il Duca apparve e rideva, ma dietro a lui apparve una donna anziana e dalle sembianze orribili,sembrava una strega e mi puntò il dito.."Non lo troverete quel Fiore...io farò in modo il Destino giri contro di voi..sei nata e ti hanno legata a lui? E io ti ho legato nella sua maledizione e destino...tu vivrai i suoi patimenti e se morirà, pure a te spetterà la stessa sorte" e la megera rideva mostrando di più le orrende fattezze in quel buio Giardino."
Mi svegliai ansimando, il sudore grondava sulla fronte..mi guardai attorno..per un attimo mi chiesi dove mi trovassi ,poi realizzai ero sulla Santa Caterina, mi rannicchiai su me stessa..quel susseguirsi di sogni, ma l'ultimo sembrava vero e reale, come una apparizione.
Mi alzai, mi rinfrescai con dell' acqua, il cuore iniziò a decellerare il battito, indossai una delle vesti e mi recai a piedi nudi per non far rumore in cucina.
Mi preparai una tisana rilassante alla camomilla, mi sedetti al tavolo e iniziai a sorseggiarla..ma ero ancora in preda a quelle visioni..a quel buio Giardino e quella orribile donna anziana.
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Annuii a quelle parole dell'oste.
"Beh, noi veniamo dal porto e non ho visto nessuno.." mormorai all'oste "Dove possiamo trovare questo Mortimer? Domani ripartiremo e quest'uomo sembra svanito nel nulla...".
Mi alzai "Però avete ragione, tra poco molti usciranno in mare, quindi ci converrà tornare al porto, qualcuno deve pur averlo visto, per la miseria!!".
elisabeth
28-09-2014, 17.55.27
I Fantasmi non esistevano.....Lui poteva pensarla come voleva .......ma io i globi di luce continuavo a vederli...schizzavano da una parte all'altra del ponte....mi sembrava seccato...come se qualcosa gli stesse dando fastidio.......mi fece cenno di seguirlo.......che potevo fare......starmene ferma li' a sentire i continui scricchiolii della nave ?.......Fui la sua ombra mentre apriva quella porta......al buio sembrava essere tutto animato.....così Nettuno...sicuro come sempre anche se con poca luce riuscì a trovare una lampada ed ad accenderla..........sembrava essere entrato un ciclone......la stanza era messa a soqquadro......alcuni mobili erano danneggiati....quadri penzoloni.....ero ferma sulla soglia della porta....quando una di quelle strane luci si mise ad ondeggiare su una sedia...c'era un libro.....mi avvicinai.........non era un libro....era il diario di bordo......il comandante annotava ogni cosa.....e mentre Nettuno cercava altre cose...io presi il diario tra le mani....non lo aprii...ma istintivamente.....mi voltai a guardare Nettuno.......e mi venne in mente il giorno che lo incontrai........la sua divisa....il suo capelli appiccicati al volto.......la sciabola ancora al suo fianco...........lui non era un marinaio.......ebbi allora la sensazione che in quel diario....avrei scoperto il nome di Nettuno........ma ....se io lo avevo trovato sulla mia isola....la nave doveva essere affondata.....lì l'equipaggio sembrava svanito.........." Nettuno....venite a vedere cosa ho trovato...forse potremo sapere cosè successo in questo posto..."...appena mi fu vicino gli diedi il diario.....e mi feci da parte.......
Guisgard
29-09-2014, 03.17.57
Galgan suonò la campanella e i due visitatori raggiunsero la mensa preparata dall'eremita.
Così, dopo il riposo, si rifocillarono, riacquistando le forze spese in quel loro lungo viaggio.
“Nulla accade per caso, cavaliere...” disse Belven a Galgan “... e così è per questo nostro incontro. Arruolare compagni per la nostra missione è cosa vana, poiché a pochi è permesso conoscere il nostro scopo.”
“E incontrarvi” fece Jone “è stata una fortuna per noi.”
“Già...” annuì Belven “... ripartiremo subito, appena finito di mangiare.”
Poi, nel bel mezzo di quel frugale pasto, il cavaliere estrasse qualcosa dalla borsa.
Era un libro piccolo e consumato.
Si segnò tre volte e poi aprì una pagina.
“Eseguire senza agire.” Leggendo ad alta voce. “Ecco il primo consiglio che la Sorte ci ha dato oggi, rammentandoci che tutto è scritto e a noi non resta che saper leggere gli eventi.” Lo richiuse, rimettendolo poi a posto.
Poco dopo tutto era pronto per la loro partenza.
Guisgard
29-09-2014, 03.23.32
Barbaleone annuì a quelle parole di Clio.
“Si, hai ragione.” Disse. “Torniamo al porto, un pescatore non può che essere là o in alto mare.”
Lasciarono così l'osteria e tornarono al porto poco distante.
Qui però non videro nessuno a parte un vecchio intento a verniciare la sua barca.
Barbaleone allora gli si avvicinò, chiedendo di Mortimer,
“No, non è uscito al largo.” Scuotendo il capo il vecchio. “Non avrebbe potuto neanche volendo.”
“Perchè mai?” Domandò Barbaleone.
“Perchè mi ha detto di non avere più la barca.” Rispose quello.
“Ma non fa più il pescatore?”
“Fino a ieri si.” Annuì il vecchio. “Ma ora pare di no. A me, poco fa, ha solo detto che questa settimana avrebbe guadagnato un bel gruzzolo, come neanche in un paio di mesi di pesca soddisfacente.”
Barbaleone fissò Clio, per poi tornare a guardare il vecchio.
“Dove possiamo trovarlo adesso?” Chiese.
“A casa sua immagino.” Sbottò l'altro. “Vive in quella stradina prima del molo.” Indicando il luogo dove abitava Mortimer.
In quello stesso istante cominciò ad albeggiare.
Guisgard
29-09-2014, 03.39.49
Nettuno fissò Elisabeth, annuì e poi aprì quel diario.
Lo sfogliò e cominciò a leggerlo ad alta voce:
“Diario del capitano, diciassettesimo giorno.
Oggi è sparito anche il signor Frederson.
Svanito nel nulla, come gli altri.
Qualcuno sospettava che avesse bevuto acqua salata per poi perdere il senno.
Ma a che pro?
Abbiamo ancora scorte d'acqua a bordo, perchè dunque bere acqua di mare?
No, deve esserci dell'altro.
Quattro membri dell'equipaggio non possono svanire così nel nulla.
Ed io ormai non so più cosa dire ai miei uomini.
Chi sarà il prossimo?
Vorrei essere io e scoprire così ciò che davvero sta accadendo attorno a noi...”
Guisgard
29-09-2014, 03.57.52
Altea era in cucina, sorseggiando la sua tisana, quando cominciò ad udire voci e rumori intorno a lei.
Come se ingranaggi e macchinari cominciassero a mettersi in moto.
Poi un deciso viavai sul ponte.
Tutto l'equipaggio era ormai pronto.
Ognuno aveva raggiunto il proprio posto.
In quel momento qualcuno entrò nella cucina.
“Ah, buongiorno, milady.” Disse Afiel. “Già sveglia? Fossi in voi tornerei a letto, visto potete. Io invece devo darmi da fare. Ormai siamo in partenza.”
Infatti erano già iniziate le manovre di decollo della Santa Caterina.
Molte persone raggiunsero allora la fortezza in cui era ormeggiato il vascello volante.
Volevano tutti vedere quella meraviglia riprendere il volo.
E naturalmente salutare il suo eroico equipaggio.
E fra le tante voci, Altea udì anche quella del capitano.
“Fiocchi e contro fiocchi!” Gridò Guisgard a tutti i suoi uomini. “Andiamo, amici miei! Senza più guardare indietro, ma avanti! E d'avanti a noi c'è solo il vento... raggiungiamolo!”
Tutti esultarono a quelle parole.
E quasi ascoltando le parole del suo capitano, l'incredibile Santa Caterina aprì tutte le sue vele e cominciò a far fumare le sue ciminiere.
Guisgard allora si segnò tre volte, invocando la Protezione e la Benedizione Divina su di loro e su quell'impresa e poi ordinò ai suoi di decollare.
http://immortalephemera.com//wp-content/uploads/2010/08/flynn-about-to-unload-on-spanish.jpg
Non dissi nulla a quelle parole del pescatore, ma l'occhiata che scambiai con Barbaleone era eloquente.
Maledizione!
"Grazie.." mi sforzai di sorridere al pescatore "Andiamo.." mormorai poi al mio socio.
Ero troppo furiosa per parlare, ma dovevo affrontare quel pescatore, anche se sapevo di non potermela prendere con lui.
Ma se aveva venduto la barca a Samoa, allora tutto aveva un senso.
Potevo solo ringraziare la mia buona stella che Samoa fosse, a questo punto, un traditore ma non un assassino.
Mortimer era vivo e vegeto, e facilmente corruttibile, sembrava.
Bussai così alla casetta indicataci dal pescatore.
Almeno, pensai, stava albeggiando, così non sembravamo troppo degli scocciatori.
Ma poi trasalii.
L'alba.
Noi dovevamo partire all'alba, certo, ma anche la Santa Caterina.
Sentii dei rumori e guardai lontano.
Stava partendo.
Maledizione!
Chi avrebbe difeso questa gente? Pregai solo che la situazione fosse migliore dello scenario che mano a mano prendeva forma nella mia mente.
Infondo, tecnicamente la marina ce l'aveva con me e con Guisgard, non con loro.
Ma sapevo benissimo che ci sarebbero andati di mezzo.
Altea
29-09-2014, 15.36.10
Udivo rumori e grida e poi d' improvviso entrò Afiel in cucina.
Vedendolo sorrisi e mi rasserenai.."Dormire? Eh..penso non riuscirò ora a chiudere occhio, i fantasmi del passato mi hanno seguito pure nel mio viaggio onirico" lavai la tazzina e la rimisi al suo posto...e non solo i fantasmi..pure una strega sembrava..a me sconosciuta.
Poi le urla sul ponte furono più nitide e udii la sua voce..quella di Guisgard..stavamo partendo.
Feci segno ad Afiel di accompagnarmi sul ponte dicendo sarei rimasta in disparte senza interferire sulle manovre.
Uscita sul ponte vidi il cielo farsi del colore dell' Alba.."Partiamo con la benedizione e la benevolenza di San Michele Arcangelo, mio protettore" e mi feci il segno della croce e mi voltai a guardare Guisgard, rimasi a fissarlo.
Sicuro di sè, non autoritario..aveva chiamato i suoi uomini con il nome "amici"..si differenziava da Dominus, pure lui aveva quella sicurezza ma lui era un insicuro ed erano gli altri a comandarlo mentre Guisgard era sicurò di sè, non aveva bisogno della opinione di nessuno, aveva le idee chiare anche se ascoltava tutti.
La Santa Caterina spiegò al massimo le sue vele e sentii leggermente iniziavamo a salire, la gente salutava il loro capitano..forse il loro Duca o Signore.
Rimasi appoggiata sul parapetto ad osservare il mondo farsi sempre più piccolo...Guisgard aveva ragione..nessun ripensamento, si doveva partire e iniziare questa avventura.
Guisgard
29-09-2014, 16.48.56
Clio vide così la Santa Caterina alzarsi in volo, sotto le grida festanti della gente dell'isolotto.
“Più la guardo” disse Barbaleone “più quella nave volante mi meraviglia...”
Ma proprio in quel momento la porta si aprì ed apparve un uomo.
Era un anziano pescatore.
“Chi siete?” Chiese ai due corsari. “Cosa cercate a quest'ora?”
elisabeth
29-09-2014, 16.51.17
Ascoltai la lettura ...Nettuno sembrava rileggere il proprio tormento....oppure sapeva cosa si provava a non poter dire nulla ai propri uomini...a cercare risposte dove le domande sembravano infinite.........cosa potevo io....che forse nella mia grande miseria l'avevo condotto dove era nascosto il suo dolore...." qualcuno ha fatto bere acqua salata...nessuno la berrebbe se ci fosse acqua pulita........siete così commosso...che la vostra pena sta diventando la mia.....di chi e' la firma Nettuno....leggi chi e' il capitano.......".......volevo che riconoscesse se stesso in quella strana storia eppure....volevo proteggerlo e tenerlo fuori da quella storia che portava solo morte....
Seguii con lo sguardo la nave volante, sperando si portasse via tutti i miei pensieri.
Annuii a Barbaleone "Hai ragione.." mormorai, per poi voltarmi verso il vecchio pescatore che ci aveva aperto la porta.
"Salute a voi, buonuomo.. perdonate l'ora..." sorrisi "Cercavamo Mortimer..".
E adesso che gli dico?
"Vedete, speravamo potesse aiutarci... Sono molto preoccupata, perché non riusciamo a trovare un membro del nostro equipaggio e siamo in partenza, naturalmente non posso partire senza di lui.. l'abbiamo cercato ovunque, stiamo quasi pensando che se ne sia andato, in quel caso, beh.. ci possiamo mettere l'anima in pace.. sappiamo che voi non avete più la vostra barca, mi chiedevo se magari non l'aveste venduta proprio a lui.." con noncuranza, dandogli poi una descrizione di Samoa.
L'ultima cosa che volevo era spaventarlo, a meno che non fosse inevitabile.
Guisgard
29-09-2014, 18.43.07
Capitolo IV: Alla ricerca del Fiore Perduto
“Non ci siamo mai preoccupati dei segreti dei poeti, benchè ne ascoltassimo i canti con piacere.”
(Novalis, Enrico di Ofterdingen)
La Santa Caterina si alzò in volo e sotto di sé l'isolotto si fece sempre più piccolo.
Un attimo dopo intorno al vascello dei sogni c'era solo il mare sterminato e misterioso.
Guisgard si avvicinò a Lainos per dargli le indicazioni da seguire riguardo la loro rotta ed il timoniere annuì.
Il cielo era di un azzurro terso, mentre solo in lontananza alte e corpose nuvole si stagliavano lungo l'orizzonte.
Il Sole si infrangeva sulle onde spumose, liberando migliaia di frammenti fatti di riflessi e bagliori dorati.
“Amici...” disse Guisgard dal ponte di Comando “... forse non è un caso che proprio oggi giungeremo al Monte Sacro... infatti in questo giorno si celebra la solenne festività dell'Arcangelo Michele. Ed il caso sappiamo non esiste.”
“Ci proteggerà lui.” Fece Palos.
La Santa Caterina percorse così diverse leghe, fino a raggiungere la terraferma.
Attraversarono così in volo villaggi, borghi, colline e poi monti.
Era uno spettacolo grandioso.
Nessuno infatti in quell'epoca era mai riuscito a volare e vedere così dall'alto il mondo sottostante lasciava nei loro cuori sensazioni uniche e meravigliose.
Come se quel loro viaggio avesse già assunto i tratti del fiabesco.
Infine, tra alte montagne le cui cime erano animate da volenterosi mulini a vento, scorsero una verde vallata, attraversata, come una porta su un mondo incantato, da un monumentale acquedotto.
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Altea
29-09-2014, 18.56.45
Osservavo quello spettacolo incredibile..era come un sogno..non potevo credere fosse vero..ma era così.
Lo spettacolo era straordinario e mi persi cosi per molto a guardare quello spettacolo, vidi un acquedotto gigantesco..era come se dividesse due mondi.
Cosa avremmo mai scoperto in quel Monte?
Rientrai nella nave e andai a sistemarmi in camera, poi mi recai in cucina e vidi Champenuan.."Dunque l' avventura ha inizio..cosa devo fare? Milord ha detto vuole vedermi solo in cucina e non occupata altrove..ma vi dirò Champenuan, poi voglio farmi un giro per il veliero..dovrò pur conoscere dove mi trovo".
E mi avvicinai a lui aspettando direttive.
Guisgard
29-09-2014, 19.01.52
Mortimer fissò Clio e Barbaleone per alcuni istanti.
“Mi spiace...” disse “... ma non credo di potervi aiutare. Faccio il pescatore e non mi intrometto in faccende altrui. Così evito ogni sorta di problema o guaio. Provate a chiedere in giro, magari sapranno aiutarvi.” Fece poi per chiudere la porta.
“Aspettate...” con un piede a bloccare la porta Barbaleone “... quanta fretta... noi siamo disposti anche a pagare... ogni buona informazione ha il suo prezzo...”
“Vi ho detto che non saprei come aiutarvi.” Mormorò seccato Mortimer. “E ora scusatemi, ho da fare...”
Guisgard
29-09-2014, 19.14.37
Nettuno annuì ad Elisabeth e cercò la firma alla fine della pagina.
“Capitano Grant...” disse leggendo il nome “... sarà meglio continuare a leggere...” mormorò poi.
E lesse:
“Settantaduesimo giorno.
Di nuovo.
Ancora una volta qualcuno manca all'appello.
Sembra che questo viaggio stia diventando una lunga ed inesorabile scesa nell'Oltretomba.
Abbiamo setacciato la nave senza risultato.
Sembrano svaniti nel nulla.
E questo dubbio, questo lacerante sospetto.
Siamo soli a bordo?
O qualcuno si annida tra di noi?
Uno spettro o un demone.
Ma la nostra missione deve continuare.”
Ma proprio in quel momento i due udirono qualcosa che interruppe la loro lettura.
Come una voce lontana giungere dal corridoio.
Una voce simile a quella di un bambino.
Ero esasperata. Dovevo giocarmi il tutto per tutto. Se dovevo spaventarlo, pazienza.
Sapeva qualcosa ne ero certa.
"Come biasimarlo?" Esclamai ad alta voce "È meglio essere la mano sinistra del diavolo che mettersi sul suo cammino, non si dice così?" Alzai le spalle "Gli avrà promesso di risparmiargli la vita quando tornerà con la marina ducale a distruggere l'isolotto.. " sempre ad alta voce "Non è una mossa stupida.. Mi chiedo solo come riconosceranno la sua casa mentre il gigantesco cannone del vascello di picche sparerà ma, evidentemente ha pensato a qualcosa.." Sospirai pesantemente "Lascia stare, andiamo via, non vedo perché restare a morire con loro.." Mentii "Mettiamo più leghe possibili tra noi e la Marina..".
Guisgard
29-09-2014, 19.46.27
Champenuan sorrise ad Altea.
“Beh, per la cena manca ancora un po'...” disse il cuoco “... dunque non c'è nulla di male se nel frattempo andate a farvi un giretto per la nave.” Ridendo appena. “Ma fra una mezz'oretta voglio vedervi qui che c'è da pelare le patate.” Annuendo.
La Santa Caterina intanto, avvistato il monumentale acquedotto, cominciò a scendere.
La vedetta allora annunciò un largo monte a prua.
“E' il Monte Sacro...” mormorò Guisgard guardando dal suo cannocchiale “... tutto a babordo... atterreremo su quell'ampia spianata presso la cima.”
Videro così una chiesa, posta tra le arcate alimentate dall'acquedotto descritto in precedenza.
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Guisgard
29-09-2014, 19.49.36
A quelle parole di Clio, Mortimer trasalii.
“Aspettate...” disse “... cosa... cosa state dicendo? La Marina Ducale? Cosa diamine c'entra? Di che state parlando?”
Ma proprio in quel momento dalla fortezza si udì un colpo di cannone.
In un attimo il porto ed il borgo si animarono di una strana confusione.
“Nave all'orizzonte!” Gridò qualcuno.
Tutti restarono allora sorpresi.
Nessuna nave infatti, oltre la Santa Caterina, conosceva l'ubicazione dell'isolotto.
Altea
29-09-2014, 20.05.34
Pelare patate..ah quindi dovevo fare solo la cena...e il resto chi lo avrebbe fatto? Poi ebbi un fremito..Yolanda era scesa o a bordo?
Stavo per avviarmi in un corridoio molto ben arredato, quando udii dal ponte le parole di Guisgard..eravamo già arrivati al Monte?
Dovevo uscire o continuare a guardare?
Ma lui nemmeno mi voleva con se..ero fuori e non mi aveva calcolata..sicuramente sarebbe sceso coi suoi uomini o amici.
Guisgard..vedrai..verrà il giorno che mi supplicherai purchè ti rivolga la parola, pensai offesa.
Quindi continuai la ricerca...vidi una bellissima porta intarsiata e lentamente la aprii, anche perchè si sentiva un soave profumo.
Chiusi la porta lentamente senza farmi notare..ecco..ora ero come a Corte, e potevo guardare dove volevo, ovviamente non nelle camere private.
Mi voltai verso Mortimer con gli occhi di fuoco.
"Quell'uomo è una spia, perché secondo voi aveva fretta di lasciare l'isolotto? E scommetto che ha pagato il vostro silenzio.. Davanti ai soldi il buonsenso se ne va, eh.." Scossi la testa "È andato ad informare la marina ducale su dove si trovasse quest'isolotto, il quartier generale della Santa Caterina.. Cosa credete che faranno una volta qui?" Sbottai "Ci uccideranno tutti solo per dare un dispiacere a Guisgard, perché naturalmente resteranno delusi di non poter uccidere lui..".
Il rombo del cannone mi fece trasalire.
"Sono qui.." Esclamai, guardando il mare "È troppo tardi, dobbiamo combattere..".
Tornai a guardare Mortimer "Guisgard e patito con la Santa Caterina, chi guida le vostre difese in sua vece? Noi abbiamo i cannoni della nostra nave, diteci almeno da chi dobbiamo andare.." Secca, dura.
elisabeth
29-09-2014, 20.31.12
Nettuno riprese a leggere....il tormento di quell'uomo...mentre quei globi di luce passavano attraverso i nostri globi...la luce sconfigge il buio........non eravamo soli...non lo eravamo stavamo vivendo tra il male ed il bene.....ma poi...poi un rumore piu' forte fece ammutolire Nettuno ed io rimasi...col cuore in gola.....il lamento di un bambino.....su una nave...cosa ci faceva lì da solo......istintivamente la mia parte materna si fece forte...andando oltre le logiche spiegazioni ....ed uscii dalla stanza...era buio il corridoi....non si vedeva il fondo...alle mie spalle..potevo sentire la presenza di Nettuno....." Il capitano Grant....avrà scoperto sulla sua pelle, cosa stava succedendo....e sono sicura che lo scopriremo anche noi.......già....quel bambino ci stava chiamando ...forse ci avrebbe accompagnato agli inferi.....
Guisgard
29-09-2014, 20.31.17
La Santa Caterina cominciò ad atterrare sul monte.
All'interno, intanto, Altea era giunta davanti ad una porta intarsiata.
Aprì ed entrò.
“Ehi...” disse all'improvviso una voce nella penombra “... chi è là? Cosa volete? Qui non si può entrare!”
Altea
29-09-2014, 20.36.17
La stanza era in penombra...ma ad un tratto udii una voce e sobbalzai.
Accesi una lampada ad olio..e aprii la tenda della finestrella...la stanza era meravigliosa, quasi degna di un principe.
La voce continuava e risposi seccata..."Non esco, ora faccio parte di questa nave e Champenuan mi ha detto posso fare un giro..non sono in stanza privata..piuttosto voi parlate celato o celata..fatevi vedere se avete il coraggio..è maleducazione non presentarsi...io sono Altea..Altea de Bastian."
Guisgard
29-09-2014, 20.36.31
Mortimer non rispose nulla.
Era come paralizzato dalla paura.
Attorno a loro allora esplose il caos.
Gente che correva, che gridava, che imprecava o pregava.
Poi le campane della chiesa cominciarono a suonare.
“Presto...” disse qualcuno tra il chiasso generale “... tutti nella fortezza!”
Ad un tratto nella strada apparvero due volti familiari a Clio e a Barbaleone.
Erano Taborn e Yanos.
“Eccoli là!” Indicò Taborn.
I due così raggiunsero la ragazza ed il corsaro.
“Dobbiamo lasciare l'isolotto!” Esclamò Taborn.
“Si...” annuì Yanos “... c'è una nave all'orizzonte e dobbiamo salpare prima che sia troppo tardi. Questa guerra non è la nostra.” Sentenziò.
Guisgard
29-09-2014, 20.40.56
Nettuno ed Elisabeth furono destati da quella voce.
L'uomo prese con sé il diario, poi cercò una lampada.
Uscirono ed andarono così verso la direzione in cui avevano udito la voce del bambino.
Nettuno cominciò allora a chiamare, ma senza ricevere risposta.
Chiamò di nuovo, ma nessuno rispose a quel nuovo appello.
Poi, ad un tratto, si udì qualcosa.
Un'altra voce.
Stavolta di donna.
Come se cantasse una ninna nanna a suo figlio.
“Proviene da quella parte...” disse Nettuno ad Elisabeth.
Attraversarono così il corridoio semibuio, ma non videro nessuno.
Guisgard
29-09-2014, 20.42.53
“Andare in giro per il vascello” disse quella voce ad Altea “non vi da il permesso di entrare nelle stanze altrui. Dunque uscite e bussate la prossima volta prima di entrare.”
La lampada illuminò la stanza, ma Altea non vedeva nessuno.
Chi dunque aveva parlato?
Altea
29-09-2014, 20.49.40
Ascoltai la voce irriverente a braccia conserte e risi di gusto.
Uscii dalla stanza e bussai alla porta entrando di nuovo.."E' permesso? Posso entrare? Ho bussato alla porta...avanti non sono nemica...ma amica..chi siete..fatevi vedere...non ho cattive intenzioni".
Mi sedetti su un divanetto pensierosa.
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Guisgard
29-09-2014, 20.53.49
“Spiritosa...” disse la voce ad Altea.
Allora, in quel momento, uno specchio si illuminò ed un'immagine cominciò a prendere forma.
Prima quella di una margherita, poi apparve il volto di una fanciulla.
“Chi siete?” Fissando la dama. “Cosa ci fate su questo vascello? Il capitano forse si è fatto un'amichetta personale?” Sarcastica.
elisabeth
29-09-2014, 21.05.56
Tutto era così tragico...sembravamo correre attraverso un incubo.......Nettuno aveva la mia mano nella sua e con l'altra reggeva il diario........chiamava con forza ma nessuno rispondeva...il fiato sembrava uscirgli dalla gola....ma nessuno rispondeva e poi...una nenia....una donna...cullava il suo bambino.......Nettuno mi portò dinanzi ad una porta.......ed io ero ferma..gelida....insensibile al calore della sua mano.......era la voce di mia madre..........ma lei era morta......e quel bambino ?...chi era ?....." Nettuno...aprite bene le orecchie......qui di vivi ci siamo io e te....il resto e' morte..........ora...se apriamo quella porta potremmo fare una piacevole scoperta...comes coprire di essere morti anche noi...quella voce..e' la voce di mia madre...riconosco la sua voce e la ninna nanna che mi cantava..........ricorda che se andiamo avanti...non ci sarà modo di tornare indietro.....".......lo guardai negli occhi..preferivo fosse lui a prendere le decisione...questi erano stati i patti prima che salissi sulla zattera
Galgan
29-09-2014, 22.22.57
Accettai di buon grado quanto l'Altissimo aveva predisposto per me, rimettendomi completamente nelle Sue mani; il tempo delle contemplazioni, a contatto con la Natura, era giunto alfine al termine, ora mi apprestavo a seguire, nuovamente, la Via della Spada.
Era un momento molto importante per me, importante e significativo, pertanto decisi di prepararmi ad esso nella solitudine, prima di tornare al mondo.
Lasciai i due viandanti al desco, ed andai nelle mie stanze, sperando che capissero, e non si sentissero offesi.....
Mi spogliai del saio, e mi lavai con l'acqua di una tinozza vicino al letto; fu un lavaggio superficiale, eppure, per me, ebbe il valore di un secondo battesimo, perché un nuovo Galgan stava facendo il suo primo vagito.
In quegli anni, avevo sempre provveduto alla mia igiene personale, ma non mi ero mai tagliato i capelli, questo come tributo a Dio; in passato, avevo usato la mia forza, quella stessa forza che Lui mi aveva donato, per scopi errati, quindi, una volta che mi consacrai al Suo Nome, come Sansone, smisi di fare uso di vino ed altre bevande similari, nonché di tagliarmi i capelli.......Era il mio patto con Lui.....
Decisi di mantenere intatto questo Voto.
Raccolsi le mie candide vesti cavalleresche, e lentamente le indossai, poi vestii l'armatura, cercando di mettere solennità in ogni gesto, in una sorta di Giuramento Segreto e Introspettivo; fatto questo, andai alla cappella.
Di nuovo quella sensazione, quello stato di grazia, quella muta estasi; mi avvicinai all'Altare della Spada, e con dolcezza, estrassi la lama; poi mi inginocchiai, in muta preghiera:
"Oh, Dio degli Eserciti, fa di me la Tua spada.
Rendimi forte lasciandomi umano.
Rendimi implacabile lasciandomi equo.
Rendimi severo lasciandomi giusto.
Che la mia volontà non vacilli, e il mio zelo nel servirti non conosca mai fine.
Così sia, mio Signore"
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Mi alzai lentamente, inguainando la spada, poi andai alle stalle, dove, nell'attesa dei miei nuovi compagni, occupai il tempo preparando Pegaso ed i loro cavalli.
Ovviamente, avrei portato le Scritture con me; loro erano più potenti di ogni spada.