Galgan
07-01-2015, 03.01.25
Tempo fa, forse in un'altra vita, nei miei anni da giovane scapestrato ed innamorato dell'amore, venni a conoscenza di una vecchia storia, uno di quei racconti che i Padri del Deserto si raccontano davanti al fuoco, in quelle notti dalle stelle che paiono volersi far toccare e carezzare, quelle notti in cui una storia concilia il sonno, o forse gli da maggior senso, decidendo le sorti del suo onirico corso.
Un giovane mercante si trovava, con la sua carovana, ad attraversare il Grande Deserto, diretto alle città oltre di esso, dove già, in passato, aveva fatto ottimi affari e accresciuto il proprio patrimonio.
Tuttavia, questa volta, la fortuna sembrava proprio avergli voltato le spalle; questa volta, il Deserto non era stato clemente.
La carovana arrancava, come se disperasse di trovare la meta, eppure, cosa era cambiato?
Le guide lo avevano tradito?
La Mappa delle Stelle, aveva forse cambiato il suo corso?
Era destinato a finire, miseramente e nella polvere ardente, i suoi gloriosi e fortunati giorni?
Eppure, nulla accade mai per caso, tantomeno nei progetti del Compassionevole, e quando ci sentiamo di percorrere la via della perdizione, talvolta, è perché stiamo cavalcando le correnti del Destino.
E così fu, e questo Fato si manifestò, sotto forma di oasi.
Il mercante ed il suo seguito si inginocchiarono e, con i volti rigati di lacrime di sollievo e commozione, levarono le lodi a Colui che tutto può e tutto vede, perché li aveva, nella sua bontà, tratti in salvo, poi corsero verso le limpide acque della salvezza.
Si ristorarono, e la notte furono gioia e festeggiamenti, risa e danze frenetiche, perché la vita è quanto di più labile e prezioso possediamo.
La notte passò, e cedette discretamente il posto alle prime luci dell'alba.
Il giovane mercante si destò, e vide che tutti gli altri ancora stavano dormendo, poi alle sue orecchie, un tenue vento donò il suono di un canto, una melodia di infinita grazia, cantata da una voce di donna.
Il mercante, rapito da essa, prese a seguirla, e i suoi passi lo condussero verso un lato nascosto dell'oasi..........E li, la vide.
Una delle donne più belle del mondo, forse la più bella, stava lavandosi con delicatezza, e la bellezza e l'armonia delle sue forme era addirittura accentuata dalla purezza della sua voce, che cantava di giovani amori e promesse fatte alla luce della luna.
il giovane ne fu stregato; pur essendo consapevole che era alquanto disdicevole l'osservare le nudità di una gentil donzella, dimenticò ogni pudore, perché era il cuore, e non la ragione, a farla da padrone; corse dalla fanciulla, e dopo essersi prostrato ai suoi piedi, le giurò imperituro amore, con tutto l'ardore della sua giovinezza:
-Io vi amo, Meraviglia del Deserto, e vorrei che voi foste mia, come io sono vostro.
Chiedetemi di donarvi la luce della luna, e io lo farò.
Chiedetemi di cavalcare fino a dove la vista si confonde tra cielo ed orizzonte, e di fare ritorno con oro e gioielli tra i più preziosi della terra, e lo farò con gioia.
Chiedetemi di uccidere l'Incedere del Tempo, e sarò ben lieto di accontentarvi.
Farò ogni cosa per voi, perché vi amo, e vorrei che voi foste mia, come io sono vostro-
La donna chinò lo sguardo si di lui, e i suoi occhi parvero privi di espressione, poi, la sua voce che era armonia pura, allietò le orecchie del giovane:
-Buon uomo, quello che dite mi lusinga, eppure proprio ora, e proprio dietro di voi, c'è una donna ancora più bella e desiderabile di me, e devo dirvi che la mia beltà impallidisce di fronte alla sua-
Il mercante si volse di scatto, e vide che dietro di lui erano solo il vento, l'orizzonte, e il nuovo giorno che nasceva; stupito, allora, posò nuovamente lo sguardo sulla donna, e vide che questa lo stava ancora fissando, questa volta con un sorriso beffardo;
-Buon uomo, voi dite di amarmi, e siete pronto a grandi promesse in cambio del mio amore, eppure non esitate a volgervi, non appena vi si dice che alle vostre spalle si trova una donna più bella!-
Un giovane mercante si trovava, con la sua carovana, ad attraversare il Grande Deserto, diretto alle città oltre di esso, dove già, in passato, aveva fatto ottimi affari e accresciuto il proprio patrimonio.
Tuttavia, questa volta, la fortuna sembrava proprio avergli voltato le spalle; questa volta, il Deserto non era stato clemente.
La carovana arrancava, come se disperasse di trovare la meta, eppure, cosa era cambiato?
Le guide lo avevano tradito?
La Mappa delle Stelle, aveva forse cambiato il suo corso?
Era destinato a finire, miseramente e nella polvere ardente, i suoi gloriosi e fortunati giorni?
Eppure, nulla accade mai per caso, tantomeno nei progetti del Compassionevole, e quando ci sentiamo di percorrere la via della perdizione, talvolta, è perché stiamo cavalcando le correnti del Destino.
E così fu, e questo Fato si manifestò, sotto forma di oasi.
Il mercante ed il suo seguito si inginocchiarono e, con i volti rigati di lacrime di sollievo e commozione, levarono le lodi a Colui che tutto può e tutto vede, perché li aveva, nella sua bontà, tratti in salvo, poi corsero verso le limpide acque della salvezza.
Si ristorarono, e la notte furono gioia e festeggiamenti, risa e danze frenetiche, perché la vita è quanto di più labile e prezioso possediamo.
La notte passò, e cedette discretamente il posto alle prime luci dell'alba.
Il giovane mercante si destò, e vide che tutti gli altri ancora stavano dormendo, poi alle sue orecchie, un tenue vento donò il suono di un canto, una melodia di infinita grazia, cantata da una voce di donna.
Il mercante, rapito da essa, prese a seguirla, e i suoi passi lo condussero verso un lato nascosto dell'oasi..........E li, la vide.
Una delle donne più belle del mondo, forse la più bella, stava lavandosi con delicatezza, e la bellezza e l'armonia delle sue forme era addirittura accentuata dalla purezza della sua voce, che cantava di giovani amori e promesse fatte alla luce della luna.
il giovane ne fu stregato; pur essendo consapevole che era alquanto disdicevole l'osservare le nudità di una gentil donzella, dimenticò ogni pudore, perché era il cuore, e non la ragione, a farla da padrone; corse dalla fanciulla, e dopo essersi prostrato ai suoi piedi, le giurò imperituro amore, con tutto l'ardore della sua giovinezza:
-Io vi amo, Meraviglia del Deserto, e vorrei che voi foste mia, come io sono vostro.
Chiedetemi di donarvi la luce della luna, e io lo farò.
Chiedetemi di cavalcare fino a dove la vista si confonde tra cielo ed orizzonte, e di fare ritorno con oro e gioielli tra i più preziosi della terra, e lo farò con gioia.
Chiedetemi di uccidere l'Incedere del Tempo, e sarò ben lieto di accontentarvi.
Farò ogni cosa per voi, perché vi amo, e vorrei che voi foste mia, come io sono vostro-
La donna chinò lo sguardo si di lui, e i suoi occhi parvero privi di espressione, poi, la sua voce che era armonia pura, allietò le orecchie del giovane:
-Buon uomo, quello che dite mi lusinga, eppure proprio ora, e proprio dietro di voi, c'è una donna ancora più bella e desiderabile di me, e devo dirvi che la mia beltà impallidisce di fronte alla sua-
Il mercante si volse di scatto, e vide che dietro di lui erano solo il vento, l'orizzonte, e il nuovo giorno che nasceva; stupito, allora, posò nuovamente lo sguardo sulla donna, e vide che questa lo stava ancora fissando, questa volta con un sorriso beffardo;
-Buon uomo, voi dite di amarmi, e siete pronto a grandi promesse in cambio del mio amore, eppure non esitate a volgervi, non appena vi si dice che alle vostre spalle si trova una donna più bella!-