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Visualizza versione completa : Il Re di Cuori ed il Fiore meraviglioso


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Lady Gwen
25-02-2015, 01.41.20
Mentre melodiose parole venivano pronunciate da quel misterioso soldato, potevo vedere distintamente il suo sguardo vagare sui miei capelli, sulla mia bocca, sul mio volto.
Ad un certo punto, prese una rosa da un carretto, me la porse e mi racconto`di un giardino in cui cresceva un fiore ogni volta che due giovani si innamoravano e io lo ascoltavo, affascinata.
"Sapete, messere, amo molto le leggende e le vecchie storie. Mi chiamo Gwenhwyfar, ma potete chiamarmi Gwen".

Guisgard
25-02-2015, 01.50.02
“E forse voi” disse il militare a Gwen “siete arrivata proprio da una di quelle vecchie storie, damigella...” sorridendo “... Gwen...” ripetendo il nome appena svelato dalla ragazza “... adesso so come battezzare i miei sogni di stanotte e quelli che farò ogni notte per il resto della mia vita... col vostro nome...” strinse la mano della ragazza in cui c'era quella rosa rossa “... si, da una vecchia storia, così mi ha parlato di voi... narrandomi una vecchia storia di amanti, di follia e di Amore... il mio nome è Velven...”

Clio
25-02-2015, 01.52.08
Scossi la testa.
"Non lo so.." mormorai "Non so cosa pensare... insomma, sembrava davvero lui.. il modo di parlare, il modo di fare... a parte che.." sorrisi appena, ricordando le sue parole farfugliate "Non aveva quella sicurezza di sé che si portava sempre dietro.. però era adorabile lo stesso.." fissai un punto indefinito nella brughiera "Comunque no, non mi ha riconosciuto..." mormorai, con uno sguardo triste "Non mi aveva mai guardato in quel modo.. mai.. certo, guardava una bella ragazza... niente di più.." chiamando nuovamente il capo.
"Ma ci sono troppe cose che non tornano, Ammone, troppe coincidenze... hai sentito come si chiama? Icarius.." allargai le braccia "È il nome che aveva prima di Guisgard, da ragazzino, quando ci siamo conosciuti... ora, non è un nome molto comune... e dice di non aver mai lasciato la brughiera, non aver mai visto la capitale.. vive con un maniscalco cieco... cieco! E' come se qualcuno l'avesse nascosto, come per proteggerlo, togliendogli la memoria.. perché, altrimenti, tanto valeva ucciderlo, no?".
Sospirai "Sto delirando, vero? Ho bisogno di un bel bicchiere di vino.. o di una bottiglia..".
Tornai a guardare indietro "Non so se voglio semplicemente crederci, o se ci credo davvero... ma i suoi occhi, i suoi gesti, il modo di parlare.. sembrava davvero lui, tranne per il fatto che non sapeva chi fossi, ovviamente... Devo riuscire a rivederlo... sono sicura che passando del tempo con lui potrei capire meglio se è lui o no... Speravo mi fermasse, o mi dicesse di tornare... Ma non sono mai stata brava in queste cose, e deve avermi presa per pazza, dal modo in cui lo guardavo..." chinai il capo "Una cosa è certa, ho sprecato il mio pugnale, ma non avevo pensato alla possibilità che potesse non ricordare.." sorrisi appena, divertita "Così non posso nemmeno arrabbiarmi con lui, maledizione.." ridendo piano.

Guisgard
25-02-2015, 01.59.50
“Non lo so...” disse Ammone a Clio “... anche a me tutto questo sembra strano... come un sogno, anzi un incubo...” scuotendo il capo “... anche a me servirebbe un buon bicchiere di vino... cosa facciamo adesso?” Chiese alla ragazza. “Andiamo ad affogare i nostri dubbi nel vino oppure torniamo da quegli uomini per raccontare loro del pastore?”

Guisgard
25-02-2015, 02.04.13
Il Priore Tommaso ed Elisabeth lasciarono il castello, diretti al Cimitero.
Ma nel maniero, nel frattempo, De Gur che aveva solo finto di allontanarsi, si era nascosto in una sala appartata e qui poco dopo la partenza del religioso e sua moglie entrò una serva.
“Parla, ti ascolto...” disse De Gur.
“Padrone, ho udito tutto...” mormorò la serva “... il Priore ha una lettera...”
“Una lettera?” Ripetè De Gur. “Che lettera?”
“Non so di preciso...” scuotendo il capo la serva “... ma il Priore parlava del Cimitero...”
A quella parola De Gur trasalì.
Intanto il Priore ed Elisabeth erano giunti al Camposanto e qui trovarono uno dei becchini.
A questi il religioso chiese di portarli alla cripta in cui era stato sepolto Guisgard e di chiamare un altro becchino.
Arrivati sulla tomba, allora, il religioso mostrò ai becchini il permesso scritto del vescovo ed ordinò loro di cominciare a scavare.
Bisognava riesumare il corpo dell'ultimo duca Taddeide.

Clio
25-02-2015, 02.07.09
Annuii ad Ammone.
"Già.." mormorai "Un sogno..".
Poi trasalii a quelle parole. "Dici, dici che dovremmo avvisarli?" sorpresa "Non lo so io.. insomma, e se lo spaventassero o peggio, lo mettessero in pericolo?" terrorizzata "Non posso permettere che gli accada niente... se fosse davvero lui? Devo riuscire a stargli accanto.. non so, tornare lì con una scusa, stare con lui..." con gli occhi nuovamente umidi "Era difficile certo... ma era anche bello stargli accanto.. sentire la sua voce..." mormorai, mentre il suo viso sorridente e titubante si insinuava nella mia mente.
"Io cercherei un posto caldo e tranquillo, dove annegare i nostri dispiacere, e capire il da farsi... oltre ad aspettare che spiova, magari..." con un timido sorriso.

Guisgard
25-02-2015, 02.17.46
“Beh...” disse guardandosi intorno Ammone “... siamo nel bel mezzo della brughiera e chissà dove possiamo trovare una taverna... vieni, seguiamo il sentiero...” con un cenno del capo a Clio.
Si incamminarono fino a quando, tra la selvaggia vegetazione e la pioggia ormai diminuita, intravidero una taverna che recava incisa su una rozza insegna un nome molto enigmatico ed inquietante:

“La Gioia”

Clio
25-02-2015, 02.21.02
Seguii Ammone per la brughiera, finché non trovammo quella inquietante taverna.
Alzai lo sguardo sull'insegna, scuotendo la testa, infastidita.
"Ma che simpatici..." Esclamai piano, alzando poi lo sguardo sull'omone "Dai, entriamo..." Con un sorriso rassegnato.

Guisgard
25-02-2015, 02.35.27
Clio ed Ammone entrarono in quella taverna.
All'interno quel locale era quasi del tutto vuoto.
C'era ovunque odore di carne e verdure cotte.
E nel vedere entrare la ragazza e l'omone, subito il taverniere, un uomo dall'aspetto insignificante ed i modi di chi è abituato ad essere cortese per convenienza, si avvicinò ai due, invitandoli a sedersi ad uno dei tavoli.
“Portateci del vino.” Disse Ammone. “E qualcosa da mangiare.”
“Certo, signori.” Annuendo l'uomo.
Poco dopo portò ai due clienti una bottiglia di vino ed uno stufato di verdure con del pane tutt'altro che fresco.
“Vedo i vostri abiti sono bagnati, signori...” fissandoli il taverniere “... potete sedervi vicino al camino acceso, così da riscaldarvi...”

Clio
25-02-2015, 02.48.09
Il posto era senza pretese, ma certo non mi scandalizzava.
Sorrisi al proprietario "Vi ringrazio.." per poi prendere posto nel tavolo vicino al camino.
Una volta sistemati, con davanti uno stufato e una bella bottiglia di vino, mi sentivo sollevata.
Servii il vino ad entrambi, per poi assaporarlo piano.
Tuttavia non mi sembrava di portare alle labbra quel rozzo bicchiere, ma piuttosto la semplice ciotola in cui lui mi aveva offerto il latte.
E allora sentivo di nuovo la campagna, i suoi luoghi, colori e segreti intorno a me, certo, molto meno intensamente di quando avevo assaggiato quel buonissimo latte.
Restai in silenzio per un lungo istante, ripensando a quella folle giornata.
Non sapevo cosa fare con il Patto delle Civette.
Continuavo a vedere il suo volto sereno eppure velato di inquietudine, che forse non riusciva a spiegare a se stesso.
Loro volevano un Arciduca che reggesse il ducato, io volevo soltanto indietro il mio Amore.
E non mi importava se fosse un Arciduca, un fuorilegge, un pastore, lo avrei seguito in ogni situazione. Ma certo non sarei stata lontana da lui, a meno che non me lo chiedesse.
"Tu che ne pensi?" alzando gli occhi stanchi e inquieti su Ammone "Dovremmo parlarne ai nostri amici? Senza scendere nei dettagli, ovviamente..." strizzando l'occhio all'omone.
Non potevo sapere chi ci stava ascoltando.

Guisgard
25-02-2015, 02.57.28
Ammone mangiò e prese del vino, senza alzare gli occhi su Clio, come se quello fosse il suo modo per pensare.
“Non lo so...” disse infine “... magari il solo vederlo metterà in fuga quei dannati aguzzini giunti a Capomazda per prendersi il suo seggio...” masticando “... dopotutto sembra davvero lui... ammesso non lo sia davvero... e nessuno potrebbe dubitare della sua vera identità...”
Intanto, mentre i due parlavano, il taverniere era poco vicino, intento a sistemare la legna nel camino.
“Voi...” Ammone all'uomo.
“Dite a me, signore?”
“Si...” annuì l'omone “... perchè questo posto si chiama così?”
“Così come?”
“Con quel nome sull'insegna.”
“Beh, è benaugurante, no?” Ridendo il taverniere. “La Gioia è ambita dagli innamorati, soleva dire il nostro duca. Che possa riposare in pace.” Con un filo di sarcasmo.

Clio
25-02-2015, 03.06.03
"Dici?" mormorai, poco convinta "Ma, come glielo diciamo? Non so se accetterebbe..." piano, per poi ridere appena "Ma infondo io che ne so? So solo che voglio rivederlo, il prima possibile..".
Eppure continuavo a pensare. Ci sarà pure un modo per togliere ogni dubbio: una cicatrice, un segno che potesse indicarmi se era davvero lui, un segno tangibile che non ero pazza.
Sperai mi venisse in mente qualcosa.
La cosa migliore, sicuramente, era parlare con lui. Magari con calma sarei riuscita a spiegargli la storia del Patto, del fatto che cercavano un sostituto e tutto.
Già, ma perché avrebbe dovuto ascoltarmi? Perché avrebbe dovuto fidarsi di me?
"Forse.." parlai ad alta voce "Bisognerebbe capire come ci è finito lì, chi ce l'ha messo e perché... oltre a cercare di scoprire se è davvero lui..".
Poi Ammone si rivolse ai locandieri, e parlarono del nome.
"Ah, ma che strano.." sarcastica "Credevo si riferisse alla maledizione.." con un finissimo sorriso, per poi tornare a versarmi il vino.

Guisgard
25-02-2015, 03.14.59
“Beh, non vi nascondo” disse il locandiere a Clio “che un po' giochiamo anche su questo. Sulla maledizione intendo. Molti curiosi infatti arrivano qui e chiedono della Gioia. E questo naturalmente aumenta i nostri affari. Non è certo peccato.” Sorridendo. “Sono tempi duri e si fa ciò che si può per guadagnarsi il pane.”
Ma proprio in quel momento entrarono nella taverna altri clienti.
Erano quattro uomini ed indossavano lunghi mantelli.
E Clio riconobbe uno di loro.
L'aveva visto al Vecchio Casello.
Era dunque uno del Patto della Civetta.

Clio
25-02-2015, 03.18.57
Sorrisi al locandiere "Beh, non ci vedo niente di male.." freddamente.
Ma in realtà odiavo tutto quello che riguardava quella maledizione, anche quelli che ci speculavano sopra.
Entrarono degli uomini, e compresi che erano del Patto della Civetta.
Di certo mi avrebbero riconosciuto, visto che ero l'unica donna presente, e Ammone non passa inosservato.
Eppure ero combattuta, avevo troppa paura che tutto quello gli si sarebbe rivoltato contro, che sarebbe stato ancora più in pericolo di quanto non fosse ora.
Alzai lo sguardo su Ammone, indicando quegli uomini con un cenno.
"Che facciamo?" nervosamente.

Guisgard
25-02-2015, 03.23.13
Ma prima che Ammone potesse rispondere a Clio, uno di quegli uomini si alzò e si avvicinò al fuoco per scaldarsi.
E quando il taverniere tornò in cucina, l'uomo accanto al focolare si voltò verso la ragazza e l'omone.
“Salute a voi, signori...” disse “... un posto insolito per incontrarsi, non trovate? Magari in una simile notte siamo tutti in cerca della medesima cosa... dico bene?”

Clio
25-02-2015, 03.30.07
Avevo il cuore che batteva forte, ero combattuta e preoccupata.
Che cosa avrebbe voluto che facessi? Non riuscivo a dare una risposta.
Sapevo che non si sarebbe mai tirato indietro, che non avrebbe esitato a lottare per il suo ducato, ed era questo che aveva sempre fatto, lottare per raggiungere il suo destino.
Dunque chi ero io per separarlo dal suo destino? Pensai tristemente.
Ma se gli fosse successo qualcosa? Se si fosse spaventato o peggio?
Non volevo nemmeno pensarci.
Quegli uomini si avvicinarono, e io sorrisi loro, facendo posto accanto al fuoco.
"Già, credo abbiate ragione..." cordialmente, attendendo che fossero loro a parlare per primi.

Guisgard
25-02-2015, 03.38.03
“Già...” disse l'uomo, annuendo a Clio “... e magari voi siete stati più fortunati di noi...” fissando la ragazza ed Ammone “... anche perchè non abbiamo più molto tempo... nei prossimi giorni a Capomazda i due contendenti decideranno chi fra loro merita il seggio ducato... e purtroppo a noi manca una Tela di Penelope per prendere altro tempo...”
Ammone allora guardò Clio.

Clio
25-02-2015, 03.44.50
Chiusi gli occhi per un istante a quelle parole.
Già, non c'era più tempo, dunque dovevo parlare del pastore.
Mi si strinse il cuore, se gli fosse successo qualcosa per colpa mia, non me lo sarei mai perdonato.
"In verità.." cominciai, guardando Ammone "Abbiamo cercato il pastore di cui parlava il pazzo, rammentate? E beh, ecco... sembra davvero lui... ho persino avuto l'impressione che fosse lui ma avesse semplicemente perso la memoria.." con un sorriso triste "Ma è una persona semplice, non ha mai lasciato la brughiera... occorrerà tatto e sensibilità per convincerlo a cambiare totalmente vita.." esitai "Potrei parlarci io..".
Tatto e sensibilità non erano certo le mie qualità, ma quegli uomini non mi conoscevano molto bene, e io non sopportavo l'idea di vederlo impaurito e spaesato.

Guisgard
25-02-2015, 03.49.29
A quelle parole di Clio, l'uomo accanto al fuoco restò sorpreso.
Poi un impeto d'eccitazione lo prese e sorrise.
“Si, conduceteci da lui...” disse “... dobbiamo vederlo prima che lo faccia qualcun altro... se dovessero vederlo gli uomini di Gvineth o di Cimmiero prima di noi non oso pensare cosa potrebbero fargli...”

Clio
25-02-2015, 03.55.40
Quelle parole dell'uomo un po' mi tranquillizzarono.
"Non credo che lo troverebbe mai nessuno, è stato proprio il suo stare nascosto che l'ha tenuto in vita io credo.." sospirai "Ma non voglio spaventarlo, intesi? Oggi mi sono avvicinata a lui fingendo di essere una ragazza che aveva perso la strada, perché vi giuro che sembra lui.. ho pensato che nella più assurda e pazza delle ipotesi mi avrebbe riconosciuto..." chinai il capo "Ma non l'ha fatto... eppure vi giuro che sembra lui.. anche per come parla.. è solo più.." esitai, non trovando la parola adatta che differenziasse Icarius da Guisgard "Semplice? Boh, può darsi..".
Annuii "Vi condurrò da lui, ma dovrete far parlare me... Gli stiamo per sconvolgere la vita... non sarà facile.." sorrisi "Anche se devo dire che non so esattamente dove abiti, so dove l'ho incontrato.. se dovesse suonare ci porterebbe da lui... altrimenti dovremo cercare la casa di un maniscalco, ma che ha un gregge di pecore.." finii il mio bicchiere "Per me possiamo andare..".

Guisgard
25-02-2015, 04.03.32
L'uomo annuì a Clio e raggiunse il tavolo con i suoi compagni.
Poi tornò dalla ragazza e da Ammone.
“Si, andiamo.” Disse.
“Attraversare la brughiera a quest'ora?” Chiese Ammone.
“Avete paura dei fantasmi forse?” Ridendo l'uomo. “Grande e grosso come siete?” Scosse il capo. “Non temete, siamo tutti armati.” E fece loro cenno di uscire dalla taverna.
Così, Clio, Ammone e i quattro uomini lasciarono la taverna, tornando verso il posto in cui la piratessa e l'omone avevano visto il pastore.
La brughiera era avvolta nelle tenebre, con poche e sporadiche luci lontane, perse nel silenzio e nella desolazione di quel luogo selvaggio e sterminato.
“E' come camminare nel nulla...” mormorò Ammone.
Proseguirono, fino a quando trovarono una piccola casa nel bel mezzo di quelle lande.

Clio
25-02-2015, 04.10.12
Ci incamminammo nella brughiera, che sembrava di stare nel nulla più assoluto.
Il cuore mi batteva forte, temevo di deluderlo, temevo che si sentisse tradito, ed era buffo perché nemmeno mi conosceva.
Ma Capomazda aveva bisogno di lui, e se l'avessi tenuto lontano dal suo destino non me l'avrebbe mai perdonato.
D'un tratto scorgemmo una casetta nel nulla.
"Vediamo un po' se riusciamo ad avvicinarci senza fare il minimo rumore..." Mormorai piano agli uomini "Meglio non farci vedere per adesso..." Sorrisi appena.
Così, ci avvicinammo alla casetta, speranzosi e fiduciosi.

Guisgard
25-02-2015, 04.15.36
Clio guidò il gruppetto fino a quella casa, dalla quale si vedeva una luce da una delle finestre.
La ragazza si avvicinò senza farsi scoprire e vide che qualcuno era accanto al fuoco.
Si trattava di un vecchietto che abitava in quella casa.
Poi ad un tratto un cane cominciò ad abbaiare e l'anziano corse sulla porta.
“Ehi...” disse cercando di fissare il buio circostante “... chi è là? C'è qualcuno?”

Guisgard
25-02-2015, 04.21.40
Capitolo IV: La cripta senza nome


“Mi sono chiesto più volte se la maggior parte della gente si soffermi a riflettere sul significato dei sogni, che a volte è clamoroso e comunque appartiene a un mondo di oscurità e mistero.”

(Howard Phillips Lovecraft, Oltre il muro del sonno)



Altea e Bensuon, seguendo quell'insolito rumore, arrivarono in quel vecchio Cimitero Longobardo.
L'interno di quel luogo era freddo ed ammuffito, tra vecchi monumenti, Croci erette da tempi ormai dimenticati e cripte quasi del tutto distrutte dalle intemperie e dall'abbandono.
Ogni passo in quel luogo sembrava intriso di un qualche antico sortilegio.
Ovunque vi erano statue di Angeli e figure piangenti, lastre di marmo e ciò che restava di vecchie bare.
E poi quel rumore che li aveva attirati in quel posto.
Continuo, infaticabile, enigmatico.
Come se qualcuno lavorasse incessantemente.
Altea e Bensuon videro allora una piccola capanna nel bel mezzo di quel Cimitero e proprio da essa giungeva quello strano rumore.
“Andiamo a vedere...” disse Bensuon.
E i due si incamminarono verso la capanna.
Poi alle parole di Altea la porta della capanna si aprì e una figura uscì fuori.
“Chi è là?” Chiese un uomo anziano con in mano una lanterna.
E proprio in quel momento, grazie alla luce della lampada, Altea si accorse di alcune immagini dipinte su delle vecchie lastre.
Rappresentavano l'inquietante Danza Macabra.
http://www.bellacroazia.it/wp-content/uploads/2013/05/Vermo.jpg

Galgan
25-02-2015, 04.48.49
Annuii, entrando; e nel farlo mi segnai, esortando Lucas a fare altrettanto.

-In effetti, non è mia intenzione togliere più del necessario alle vostre giuste meditazioni-

Pesai un istante le parole, prima di proseguire;

-Non farò giri di parole, né cercherò di mascherare la particolarità della mia cerca, perché in tale particolarità vi è qualcosa di necessario, soprattutto nel tempo disgraziato che stiamo vivendo-

Rimasi un istante in silenzio, come a rimirare quei luoghi, poi proseguii;

-E' il legittimo governante, quello che sto cercando; perché invero, aldilà di chi lo dichiarò tornato alla Casa del Padre, c'è chi dice di averlo visto....Proprio in questi paraggi.
Costui è stato tacciato per pazzo, e solo Dio può dire se invero lo è, ma anche i primi Cristiani, non furono forse disprezzati e e derisi, talvolta persino temuti?
Cristo ci insegna ad andare oltre, e voi, dato il vostro ruolo, probabilmente lo sapete meglio di me.
In questi luoghi, Domine Magister, il presunto folle ha visto lord Guisgard, mentre suonava un'ocarina, a bada di un gregge di pecore.....Potete aiutarmi?-

Lady Gwen
25-02-2015, 08.49.04
Continuavo ad ascoltarlo, rapita. Come sotto l'effetto di un incantesimo. Questo, pero`, non l'avevo mai provato prima.
Mi disse di chiamarsi Velven; mi strinse la mano e fu come se quell'incantesimo si fosse intnsificato.
"Cosi siete voi, Velven, che nei miei sogni sussurrate dolci parole. Adesso anche io posso darvi un nome".

Altea
25-02-2015, 15.46.03
Un anziano venne ad aprire la porta di quel macabro posto dimenticato dal mondo..come fosse un antico guardiano.
Sembrava stupito e mentre faceva luce vidi dei pannelli..raffiguravano la Danza Macabra..leggermente sobbalzai e pensai alle parole del becchino di prima e ciò che quel dipinto rappresentava..la morte e le persone, tutte uguali..unite tra poveri e nobili, a dimostrazione davanti a Dio siamo tutti uguali.
Respirai profondamente e mi feci coraggio.."Scusate se vi abbiamo interrotto nel vostro lavoro, avevo detto ci siamo persi e io devo andare dal pastore Marion e poi tornare a Corte, la sua casa è vicina?" mentivo spudoratamente, sapevo benissimo la strada e non era molto lontana "Ma scusate la mia curiosità o invadenza, questo cimitero è antico, come mai state lavorando...siete forse un artista?".
Bensuon era bianco in volto e spaventato ma io guardavo l' anziano con coraggio, mentre la notte era scesa sulla brughiera coi suoi spiriti e leggende.

Clio
25-02-2015, 16.00.01
Ci avvicinammo alla casetta, e riuscii a scorgere un vecchietto accanto al fuoco.
Putroppo, però, il cane si accorse di noi, e iniziò ad abbaiare, portando il proprietario di quella casa sull'uscio, a scrutare la buia notte.
Osservai il vecchietto, e mi voltai verso gli altri uomini.
"Non penso sia questa la casa.." sussurrai pianissimo "Il pastore parlava di un maniscalco, e poi dovrebbe esserci l'ovile con le pecore.. passiamo oltre o chiediamo indicazioni a quell'uomo?" chiesi "Anche se, certo.. rischiamo di spaventarlo".

Guisgard
25-02-2015, 18.24.22
“In verità” disse il vecchio ad Altea “io non esco mai da questo luogo e poco o nulla conosco dei miei simili e delle loro abitudini. Dunque temo di non potervi aiutare, madama.” Con tono dispiaciuto. “Comunque si, lavoravo. Io lavoro continuamente, è l'unico passatempo che ho.”
“E sai che divertimento...” mormorò ironico Bensuon.

Guisgard
25-02-2015, 18.27.48
Clio, Ammone e gli uomini del Patto delle Civette erano fermi, davanti alla casa di quell'anziano.
“Lasciate parlare me...” disse uno di questi a Clio “... perdonate...” poi al vecchio con la lanterna “... cerchiamo la casa di un maniscalco e di un pastore... potete aiutarci?”
Intanto la pioggia cadeva forte sull'umida brughiera.
“Conosco un pastore” fece il vecchio “e so che vive più in là nella brughiera, ma non precisamente dove... vi occorrono latte e lana forse?” Chiese a quegli uomini.

Altea
25-02-2015, 18.28.27
Dovetti trattenere una risata alle parole di Bensuon..ma lui lavorava li..e non si muoveva da li..ma come era possibile?
Guardai Bensuon perplessa.."Beh, in un cimitero come questo è strano non muoversi mai.." poi mi rivolsi all' anziano.."Posso vedere ciò che stavate lavorando?"..se fosse stata una buona idea.

Guisgard
25-02-2015, 18.40.38
Velven sorrise a quelle parole della giovane Gwen e le sfiorò la mano con un tenero bacio.
“Perdonate, messere...” disse Rida “... ma continuate a dire che qualcuno vi ha parlato della mia amica, eppure noi siamo arrivate solo poco fa in questa città...”
“Madama...” Velven a Rida “... per questo parlavo di magia e di sogni... e temevo di farmi avanti...”
“Ossia?” Chiese Rida.
Il soldato prese allora una mela rossa da alcune cassette di un fruttivendolo.
“Vedete?” Indicando la mela Velven. “Ebbene è per una mela come questa che sono qui, in cerca di Gwen...”
“Non vi seguo.” Incuriosita Rida.
“Madama, in cambio di una mela d'oro, la dea dell'Amore, la bella Afrodite, mi ha promesso un incontro magico, con la ragazza più bella di questo mondo...” Velven guardò allora Gwen “... io ero incredulo e allora la dea mi ha descritto il suo volto... lo stesso volto di questa meravigliosa creatura...” con i suoi occhi scuri in quelli dolci e languidi di Gwen.
“Vi burlate di noi, messere?” Fissandolo Rida.
“Si può burlare in nome dell'Amore?” Scuotendo il capo Velven. “Certo che no... l'Amore è Sacro...” senza distogliere lo sguardo dalla ragazza di Avalon.
http://images2.fanpop.com/images/photos/5300000/Natalie-Portman-as-Padm-Amidala-natalie-portman-5305825-797-445.jpg

Clio
25-02-2015, 18.42.25
Mi avvicinai all'uomo che aveva parlato, sorridendo al vecchietto.
"Sì, buon uomo.." con un sorriso "Oggi mi ero perduta, e quel pastore mi ha indicato la strada per la via maestra, ma è stato così gentile da farmi assaggiare il latte delle sue pecore, e in verità non ne ho assaggiato di così buono, così vorremmo trovarlo e acquistarne un po', sia per ringraziarlo, sia perché era davvero ottimo..." con un sorriso cordiale "Ma l'ho incontrato al pascolo, non so dove sia la sua casa..".

Lady Gwen
25-02-2015, 18.57.12
Velven sorrise alle mie parole e mi bacio` dolcemente la mano che stringeva tra le sue.
Alle domanda di Rida, egli rispose narrando il mito della mela di Afrodite.
"Quindi sareste voi il mio Paride?"

Guisgard
25-02-2015, 19.00.29
L'anziano sorrise ed annuì ad Altea.
“Prego, vogliate seguirmi...” disse, facendo segno di seguirlo.
Entrarono così nella capanna, dalla quale, per una porticina laterale, si ritrovarono in un grosso antro scavato in un piccolo tumulo naturale.
E in quest'antro c'era poggiata contro le pareti una monumentale lapide di pietra, pronta per essere posta su un sarcofago, con i fori per le cerniere, i solchi e i passamano.
Tutt'intorno al bordo, poi, vi erano scolpiti vari bassorilievi, tutti raffiguranti scene tratte da grandi ed immortali storie d'Amore.
Comparivano così Admeto ed Alcesti, Perseo ed Andromeda, Orfeo ed Euridice, Protesilao e Laodamia, Ero e Leandro, Pigmalione e Galatea, Paride ed Elena, Ulisse e Penelope, Amore e Psiche.
La lapide però era bloccata da tre grossi sigilli, rendendola così impossibile da spostare.
I sigilli erano differenti.
Il primo infatti era d'oro, mentre il secondo d'argento ed il terzo infine di bronzo.
Ma nessun nome era inciso sulla lapide.

Guisgard
25-02-2015, 19.04.46
“Eh, con questo tempaccio però” disse il vecchietto a Clio, alzando gli occhi verso il cielo “non credo che porteranno le pecore al pascolo. E non penso neanche sia possibile per voi attraversare la brughiera con una simile pioggia.”
“Cosa ci consigliate di fare?” Chiese uno degli uomini.
“Aspettare.” Rispose il vecchio.
“Magari qui da voi, se possibile?” Con un sorriso un altro di quegli uomini.
“Certo, entrate.” Cordialmente il vecchio.
E una volta in casa, Clio e gli altri videro il semplice e rustico arredamento di quel luogo.
Ma ciò che colpì loro erano alcuni ritratti alla parete.
E uno di essi raffigurava Guisgard.

Tessa
25-02-2015, 19.05.12
Edwig aveva ragione: dovevo tornare da Pirros, per quanto la cosa non mi andasse.
La sera stessa, con il benestare della Madre Superiora, cercai altri annali nella biblioteca e poi mi coricai.
Per la prima volta nella vita, sentii di invidiare Rabona e le sue doti di civetta.
Le sarebbe bastato sbattere le lunghe ciglia in faccia a Pirros per ottenere tutte le informazioni che voleva.

Mi imposi la calma e, alla fine, caddi in un lungo sonno senza sogni.

Al mattino mi svegliai di buonora e indossai uno dei miei vestiti migliori.
Ero preoccupata, ma questo non avrei dovuto darlo a vedere ad anima viva.
"Dissimulare", mi ripetei ad alta voce, mente bussavo alla porta del carcere.

"Sono Lady Tessa, dal convento. Aprite, porto documenti importanti per Sir Pirros!"

Altea
25-02-2015, 19.06.29
Lo seguimmo, egli sembrava contento della mia richiesta.
Ad un tratto ci trovammo di fronte ad una lapide di pregiata fattura per un sarcofago e vi erano scene di amori immortali e poi vidi tre anelli di metallo diverso..."Devo farvi i complimenti messere...ma una simile lapide è degna di una persona facoltosa, forse...o di una persona che abbia amato molto qualcuno visto le scene..e poi questi tre anelli.." e guardai attentamenti i bassorilievi e ogni particolari "perchè di tre metalli diversi...eppure sappia io non è morto nessuno di importante" ero leggermente perplessa.

Clio
25-02-2015, 19.13.07
Sorrisi all'uomo, che ci accolse nella sua abitazione.
"Grazie dell'ospitalità, messere..." cordialmente.
Era un sollievo non avere più quella pioggia incessante sulla testa, e l'arredamento rustico della casetta era rassicurante.
Poi alzai gli occhi e lo vidi: un ritratto di Guisgard.
Provai immediatamente simpatia per quel vecchietto, che non esitava a far entrare degli sconosciuti in casa sua, anche se aveva un ritratto del vecchio duca appeso alla parete.
Restai ad osservarlo per un lungo istante, rendendomi sempre più conto di quanto somigliasse a Icarius, in ogni dettaglio.
Sospirai piano, con un sorriso leggero, era sempre rassicurante vedere il suo viso, anche solo dipinto.
Ed era per quello che portavo sempre con me un foglio col suo ritratto, ripiegato con cura e nascosto in una tasca celata nel mio corpetto, ma nei momenti peggiori, era bello osservare il suo sorriso che tanto mi mancava.
"E' bello vedere che non tutti l'hanno dimenticato..." sussurrai piano, quasi distrattamente.

Guisgard
25-02-2015, 19.15.03
“Paride...” disse Velven a Gwen “... io, Paride?” Sorride. “Oh, no di certo... Paride era destinato ad Elena, mentre io... io sono innamorato di voi... e non cambierei i vostri occhi nè con i sospiri della bellissima principessa di Sparta, né con tutti i leggendari tesori di Troia... ” stringendo la mano di lei nella sua.

Guisgard
25-02-2015, 19.18.29
Tessa lasciò il convento e tornò alla prigione.
Il tempo era inclemente, abbattendosi con foga sulla brughiera, attraverso freddo e pioggia.
Riconosciuta la ragazza, alcune sentinelle aprirono il portone e la fecero entrare.
Così Tessa fu condotta nell'ufficio di Pirros.
“Il comandante Pirros” disse uno dei carcerieri alla dotta ragazza “al momento è occupato. Attendetelo pure qui e vi raggiungerà quanto prima.”
Ed uscì.
La stanza era arredata con poco gusto, con due pesanti tavoli pieni di scartoffie e grossi registri, qualche candela consumata e un paio di pugnali intarsiati alle pareti, dove pendevano altri cimeli di caccia ed erano inchiodate alcune teste di animali impagliati.
E tra le scartoffie, lo sguardo di Tessa cadde, quasi accidentalmente, su un nome:

“Prigioniero 6913”

Lo stesso nome che Tessa aveva letto inciso sulla pietra della cella la volta scorsa.

Lady Gwen
25-02-2015, 19.24.05
"Bene perche` neanche io vi cambierei con l'uomo che consegno` il suo cuore alla bella Elena. Lui non aveva di certo i vostri occhi".
Velven continuava a stringere la mia mano; era la piu` bella ed intensa sensazione che avessi mai provato.
Intanto Rida, al mio fianco, mostrava evidenti segni di insofferenza.

Guisgard
25-02-2015, 19.44.24
“Questa lapide” disse il vecchio ad Altea “è designata al sarcofago e alla cripta che ospiteranno le spoglie terrene di colui destinato a trovare il Fiore Azzurro.”
Mentre una pioggia inclemente continuava a scendere sull'antico Cimitero Longobardo.
http://footage.framepool.com/shotimg/qf/640960311-croce-celtica-inclinato-pietra-tombale-cimitero.jpg

Guisgard
25-02-2015, 19.49.26
“Oh, ma nessuno l'ha dimenticato...” disse il vecchietto a Clio, per poi invitare tutti loro a sedersi accanto al camino acceso “... nessuno, credetemi... né chi l'ha amato, né tanto meno chi l'ha odiato... per amore o per paura, comunque egli è vivo in tutti noi...” sorrise malinconico “... conobbi suo zio... il grande lord Austero... egli parlava di suo nipote come di colui destinato a vincere la maledizione e a riconquistare Sygma...” chiuse gli occhi inumiditi “... ed io credetti alle sue parole... ma poi la Gioia si è portata via anche lui... e oggi non vi sono Taddei a Capomazda... rendendo nullo il mio Voto fatto all'Altissimo...”

Guisgard
25-02-2015, 19.51.23
A quelle parole di Gwen, Velven sorrise e fu sul punto di avvicinarsi a lei e di baciarla.
E forse l'avrebbe fatto, se all'improvviso non avesse udito la voce di Rida.
“Ora dobbiamo andare, Gwen...” disse “... gli altri ci staranno aspettando... abbiamo le prove...”
“Vi rivedrò ancora?” Chiese Velven alla ragazza di Avalon. “Ditemi di si, vi prego...” senza lasciare la sua mano.

Altea
25-02-2015, 19.51.37
A quelle parole mi sentii quasi venire meno.."Il Fiore Azzurro?" dissi balbettando "ma perchè? Io ho cercato con l' Arciduca quel Fiore e non si è trovato..è difficile da trovare..ditemi perchè è destinato a quella persona? Cosa sapete voi del Fiore Azzurro? Dovrebbe portare Amore e Gioia e non la Morte"...questo fatto era sempre più strano.

Clio
25-02-2015, 19.55.08
Sorrisi al vecchietto, alzando nuovamente lo sguardo sul ritratto di Guisgard.
"No, avete ragione.." mormorai piano, accettando il suo invito a sederci vicino al fuoco.
Egli era vivo in tutti noi...
E se invece fosse semplicemente ancora vivo? Quel dubbio non mi lasciava tregua.
Ma naturalmente non dissi una parola.
Ascoltai il racconto sull'Austero con un sorriso sereno, immaginano il grande signore, che avevo visto solo nei sontuosi ritratti del palazzo, che parlava in quel modo del nipote.
"Già, era destinato a grandi cose.." malinconica, osservando il fuoco.
Non osai chiedere al vecchietto di quale voto si trattasse, ma la cosa mi aveva incuriosita.

Lady Gwen
25-02-2015, 20.01.06
Stava per succedere. Cio` che avevo desiderato in quei pochi minuti stava per succedere.
E sarebbe successo se Rida non fosse intervenuta, richiamandomi e ricordandomi delle prove.
Velven mi chiese se mi avrebbe rivista.
"Daremo uno spettacolo, a breve, gradirei davvero la vostra presenza" gli dissi, guardandolo negli occhi. Un attimo dopo, fui trascinata da Rida.

Guisgard
25-02-2015, 20.14.13
“Milady, io sono solo un umile artista” disse il vecchio ad Altea “a cui è stato commissionato questo lavoro... altro non so dirvi...”
“Umile?” Ripetè Bensuon. “Beh, da ciò che vedo mi sembrate molto abile invece.”
“E' facile parlare, scrivere o raffigurare riguardo all'Amore...” mormorò il vecchio artista “... altra cosa è viverlo davvero...”

Guisgard
25-02-2015, 20.16.38
Il fuoco consumava piano la legna nel camino, mentre si sentiva da fuori il rumore della pioggia battente.
“Sembra non voglia smettere di piovere...” guardando fuori uno degli uomini del Patto della Civetta “... questo luogo è ancor più desolante quando piove così...”
“Non vi sono altre abitazioni nei paraggi?” Chiese un altro di quegli uomini.
“Qualcuna di qualche contadino.” Rispose il vecchio.
“Ma dove può essere quella del pastore?” Mormorò l'uomo, senza staccare gli occhi dal fuoco. “Ma parlateci meglio di lui...” rivolto poi a Clio “... che impressione vi ha fatto? Che tipo era? Magari avete fatto una buona impressione... e chissà, forse siete anche riuscita a far colpo su di lui... dopotutto siete una bella ragazza e lui è un uomo...”

Guisgard
25-02-2015, 20.18.28
Rida fece per andar via, decisa a portarsi dietro anche Gwen, ma la mano di Velven prese ancora quella della ragazza di Avalon, come a volerla fermare.
“Aspettate, piove a dirotto...” togliendosi la giubba dell'uniforme e adagiandola sulla testa e sulle spalle di Gwen “... me la renderete al nostro prossimo incontro...”
Rida allora portò via con sé la giovane, mentre Velven restò a fissarla con la mano accanto al viso, quasi sentisse ancora il profumo della pelle di lei.
“Non dovresti dare tanta confidenza ad uno estraneo.” Rida alla ragazza di Avalon. “Cosa sai di lui? Magari è un farfallone, o peggio un malintenzionato. Devi guardarti dagli uomini così abili con le parole e dai modi tanto cortesi e cavallereschi. Lo dico per te, cosa credi. Di farabutti è pieno il mondo, ahimè.”

Guisgard
25-02-2015, 20.19.23
Il religioso fissò Galgan, per poi scuotere la testa.
“Gli uomini sperano sempre di vedere ciò che più desiderano” disse “e talvolta arrivato a credere in ciò che vedono. Vi pare possibile che un duca si riduca a guardare pecore?” Con tono severo. “Che dal comando di uomini passi poi al governo di greggi? O forse credete che questo nobile signore abbia la vocazione di re Davide? Andiamo, cavaliere. Sapete bene, poiché mi apparite saggio, che state cercando solo un fantasma.” Lo fissò. “Ma ditemi... voi avete conosciuto di persona questo duca? Avete mai veduto il suo volto? Lo riconoscereste qualora vi apparisse davvero davanti?”

Altea
25-02-2015, 20.21.24
"Avete ragione...viverlo è diverso...perchè solo chi lo ha vissuto può capire chi ha amato e ama ancora in modo forte...gli altri invece lo prendono per pazzo..a me vogliono costringere a dimenticare l' Arciduca ma non capiscono che un Amore cosi forte è difficile da scordare e forse per tutta la vita" e diedi una occhiata a Bensuon.."Un ultima domanda...ma chi vi ha commissionato questa lapide, quello almeno lo saprete..ovviamente voi state solo eseguendo un lavoro" e toccai prima il mio anello di smeraldo e poi il braccialetto dono di Guisgard, come a volermi difendere da qualcuno...certo, non era funesto..forse era pronta per chi avrebbe trovato il Fiore Azzurro in un gesto quasi eroico, visto era impossibile trovarlo..ma chi era alla sua ricerca? O chi pensava qualcuno potesse trovarlo tanto da preparargli qualcosa di così immortale come quegli Amori raffigurati...ma a costo della sua vita?

Lady Gwen
25-02-2015, 20.48.56
Stavamo per andar via, quando Velven afferro` di nuovo la mia mano, si tolse la giubba e la poso` sulle mie spalle, dicendo che gliel'avrei resa al nostro prossimo incontro.
Speravo davvero di rivederlo.
Rida mi tiro` via, stavolta con piu` decisione, e mi disse che non dovevo fidarmi di lui, che non sapevo chi fosse.
La guardai un po` mestamente, aveva ragione, ma cio` che avevo provato in quei minuti era reale.

Clio
25-02-2015, 22.45.32
Il camino scoppiettante, la pioggia incessante.
Il mio sguardo si perse tra le fiamme, e per un breve ma intenso istante, chiusi gli occhi.

Mi destai dolcemente, ancora pervasa dal torpore della dolce e intensa felicità che avevo assaporato.
Sbattei le palpebre per alcuni istanti, guardandomi attorno.
Lui era lì, accanto a me, che mi teneva abbracciata. Alzai lo sguardo sul suo bel viso addormentato e sorrisi, posandogli un leggero bacio sulla guancia.
Restai ad osservarlo per lunghi istanti, ascoltando il suo respiro.
Mi sembrava di non averlo mai visto così bello come in quel momento.
La pioggia batteva inclemente sul soffitto della Casetta, quasi fosse una musica fatta per cullarci.
D’un tratto, mi accorsi di avere freddo, e mi resi conto che il fuoco del camino accanto a noi si stava esaurendo, dovevo rinnovarlo.
Così, a malincuore, cercai di liberarmi delicatamente dal suo abbraccio, stando attenta a non svegliarlo, e cercai di alzarmi da terra.
Ma lui mi afferrò delicatamente il polso, attirandomi nuovamente a sé, su quel morbido tappeto orientale.
“Dove credi di andare?” sorrise divertito, stringendomi di nuovo.
“Ciao…” sorrisi, cercando il suo sguardo “Credevo dormissi…”.
Lui mi guardò come se avessi detto un’assurdità.
“Oh, perdonate, Altezza..” lo canzonai “Dimenticavo che non dormi mai..” divertita.
Lui mi guardò scuotendo la testa, per poi ridere con me.
Restammo abbracciati per attimi che mi parvero eterni, mentre potevo ascoltare il battito del suo cuore riempire tutto il mio mondo.
Poi, d’improvviso, mi ricordai del motivo per cui avevo tentato di alzarmi.
“Il camino..” mormorai piano “Devo ravvivare il fuoco…”.
Lui si chinò su di me, baciandomi dolcemente le labbra.
“Vado io, resta qui..” sorrise, adagiandomi piano con la schiena poggiata sul prezioso tappeto, senza che io potessi controbattere.
Ma mi guardai bene dal contraddirlo, anzi, mi limitai a voltarmi su un fianco ed osservarlo curare quel fuoco morente, perché potesse scaldarci ancora.
Dopo pochi istanti tornò da me, osservandomi a lungo prima di raggiungermi.
“Va meglio?” sussurrò, chinandosi su di me, che annuii, sorridendo felice.
“Bene..” mormorò, con voce calda e profonda, mentre i miei occhi erano incatenati all’azzurro intenso dei suoi.
E poi sorrise, quel sorriso capace di allontanare ogni dubbio, ogni incertezza, ogni problema.
Tutto scompariva quando mi guardava sorridendo in quel modo.
Potevo sentire le sue mani su di me, che mi accarezzavano dolcemente, facendomi rabbrividire, ma non riuscivo a staccare gli occhi dal suo sguardo, finché non si chinò lentamente su di me, a cercare le mie labbra, per poi intrappolarmi in un bacio eterno e appassionato.
Così ci amammo, ancora e ancora, in quella notte d’inverno, mentre la pioggia incessante continuava a cullarci con la sua musica, finché anche quel camino scoppiettante non andò a morire pian piano.
E la notte lasciò posto al giorno.


Le parole di quell’uomo mi destarono da quel dolce ricordo.
Ma probabilmente era meglio così.
Lo guardai sorpresa da quella domanda, ma era più che legittima infondo, e sorrisi ripensando a quell'incontro.
Portai la testa all'indietro, appoggiandola alla parete e chiusi gli occhi.
"Com'era.." mormorai, sorridendo “Era..” scossi la testa, incapace di trovare le parole “Sembrava lui.. il modo di parlare, di comportarsi…” aprendo gli occhi per sorridere all’uomo del Patto delle Civette di cui non conoscevo il nome “Ho finto di essermi persa, ma non solo.. sono inciampata apposta.. lui mi ha aiutato a rialzarmi e.. sì, insomma.. ha detto esattamente quello che mi aspettavo… mi ha chiesto tipo se ero una ninfa o una cosa del genere.. ma non mi ha riconosciuto..” con un sorriso triste.
“La cosa strana, però.. è che non aveva quella sicurezza di sé, quella spavalderia che lo caratterizzava.. sembrava persino, sì, come imbarazzato, impacciato..” risi appena, osservando il camino, ma in realtà ripensando all’incontro col pastore “Ha detto di non aver mai lasciato la brughiera..” pensierosa.
“Colpo dite?” risi piano “Beh, io ci ho provato, ma sono abbastanza una frana in queste cose.. Persino se parto avvantaggiata come in questo caso…” scossi la testa “Non lo so.. sicuramente devo essergli sembrata una pazza dal modo in cui lo guardavo… chissà cos’ha pensato…” mormorai, come tra me e me.
“Mi chiedo se ho visto solo quello che volevo vedere, o se c’è davvero una possibilità che sia lui…” scossi la testa nuovamente “Sembra tutto così assurdo…”.

Guisgard
26-02-2015, 01.49.39
“Mi piaci in momenti come questo...” disse lui, fissandola, mentre erano ancora stretti l'una nelle braccia dell'altro “... è così che ti preferisco... con i capelli sciolti e spettinati, questo dolce rossore sulle gote, gli occhi luminosi e languidi, il respiro rotto, le labbra calde...” mentre il caldo contatto pelle su pelle rendeva il morbido tappeto su cui giacevano accogliente come una lunga carezza.

Quel frammento andò a terminare il ricordo vissuto da Clio un attimo prima.
“Sembrate conoscerlo davvero bene...” l'uomo alla ragazza, destandola da quelle sensazioni “... non vorrei apparirvi scortese, ma mi sembra di capire che...”
“Che eravate amanti, giusto?” Intervenne un altro di quegli uomini, senza fare troppi giri di parole.

Clio
26-02-2015, 02.15.59
Quel frammento rese il mio ricordo ancora più bello.
Sospirai, alzando gli occhi sul secondo uomo che aveva parlato, gelida.
Amanti era una definizione che avevo sempre detestato, ma d'altronde che altro potevo essere? Lui era l'Arciduca, io un pirata.
Stavo per rispondere per le rime, ma mi trattenni, alla fine nessuno si sarebbe sorpreso che l'arciduca avesse delle amanti.
Mi aveva sempre tenuto nascosta, non potevo andare contro la sua volontà, a costo di compromettermi.
"Immagino si dica così" Freddamente "Quindi capite bene che se quel pastore è riuscito a sorprendere me, figuriamoci il popolo...".

Guisgard
26-02-2015, 02.17.24
“Questa lapide” disse il vecchio artista ad Altea “mi è stata commissionata da una misteriosa signora. Credo fosse nobile, o almeno molto ricca.”
“Una signora?” Ripetè Bensuon. “Che signora?”
“Ah, questo è un mistero.” Scuotendo il capo l'artista.
Bensuon allora fissò Altea.

Guisgard
26-02-2015, 02.26.43
Intanto la pioggia era terminata, lasciando un'indefinita umidità sulla brughiera.
Il camino con la sua fiamma consumava la legna e faceva bollire una pentola di rame messa lì a scaldare la cena del vecchio padrone di casa.
“Si, se ha ingannato voi” disse uno di quegli uomini a Clio “allora penso possa ingannare la corte ed il popolo.”
“Avete parlato di un Voto fatto...” un altro di quegli uomini al vecchio.
“Si, un Voto...” annuì questi.
“Possiamo chiedervi quale?”
“Preferisco non svelarlo...”
“Comprendo.” Fissandolo l'uomo.
“Ma posso dirvi cosa ho chiesto in cambio di quel Voto...” mormorò il vecchio “... di vedere, prima di morire, colui che riporterà Sygma nei confini di Capomazda... di vedere quello che la profezia chiama il Conquistatore...”
“Di sicuro, a quanto pare, non sarà un Taddeide...” a capo chino l'uomo.
“Ormai non credo più a nulla io...” un altro ancora di quegli uomini.
Ammone si voltò a guardare Clio.

Guisgard
26-02-2015, 02.30.33
Rida si accorse della reazione di Gwen alle sue parole e restò a fissarla.
“Non prenderla a male...” disse alla ragazza di Avalon “... lo dico per te... non voglio che tu abbia dispiaceri o che magari qualcuno ti faccia soffrire...” le sorrise “... su, chissà, Ozzillon avrà già scelto la commedia da portare in scena. Io sono curiosa. Tu no?”

Lady Gwen
26-02-2015, 02.35.14
"Tranquilla, hai ragione, non dovrei lasciarmi traviare cosi facilmente. Si, sono curiosa di sapere che commedia ha scelto" dissi, entusiasta.

Clio
26-02-2015, 02.36.49
Ingannato, era ciò che aveva fatto Icarius, inconsapevolmente?
Non lo sapevo, non sapevo più cosa pensare.
Sorrisi al vecchio quando ci parlò del suo Voto.
Annuii alle parole dell'uomo.
"Già.." Mormorai "Sono tempi che ci mettono a dura prova, altroché... Se non ci fanno perdere il senno...".
Incrociai lo sguardo di Ammone, e sorrisi timidamente.
"Beh, ormai ha smesso, possiamo togliere il disturbo, lasciando libero il nostro gentile ospite..." Sorridendo al vecchietto "E riprendere il cammino...cosa dite?".

Guisgard
26-02-2015, 02.41.49
Gwen e Rida tornarono al carrozzone, dove trovarono Ozzillon e gli altri della compagnia indaffarati ciascuno con le proprie mansioni.
Ma in verità il capo se ne stava seduto su un grosso barile a masticare frutta secca e a leggere un grosso libro ammuffito.
“Oh, bentornate, care dame.” Disse Ozzillon sorridendo alle due. “Vi ha ispirato girare per Capomazda sotto questa pioggia? Io invece ho cercato altrove la mia ispirazione.” Mormorò, con gli occhi incollati alle pagine del libro.
“Ebbene?” Fissandolo Rida. Hai trovato qualcosa degno del nostro talento?”
“Forse si...” annuì il capo “... pare che un prete abbia organizzato una recita per alcuni orfanelli, traendo lo spettacolo da una novella scritta da qualcun altro... e devo dire che quella novella mi ispira non poco...”

Galgan
26-02-2015, 02.51.19
-No Magister-

risposi tristemente scossando il capo,

-Invero quell'uomo è per me solo un nome, eppure è un nome al quale, in ogni modo, devo aggrapparmi, perché è il nome di quello che manca a Capomazda, e cioè un regnante-

Lasciai che la mente vagasse libera, a guisa di cavallo selvaggio, nelle sconfinate praterie dei ricordi; lasciai che in esse si perdesse, permisi, per un istante, che mettesse a nudo anche i suoi lati più dolorosi, poi, quasi improvvisamente, il pensiero divenne parola;

-Credetemi, padre, lasciare quello che l'umanità ritiene tutto, in cambio di quello che viene considerato nulla, è tutt'altro che impossibile.
Talvolta, i nostri spiriti languono, hanno fame di qualcosa, un qualcosa cui solo l'Onnipotente può dare sazietà-

Annuii,

-E' un tipo di fame che conosco, e che a lungo mi ha consumato, pertanto, non mi risulterebbe strano il capirne le motivazioni.
In quei casi occorre allontanarsi, rendere più semplice ed arcaica la propria vita, per poter parlare direttamente a Dio........
Un nobile può farsi eremita, così come un signore divenire pastore-

Rimasi nuovamente in silenzio, prima di tornare nuovamente a parlare, in tono ancor più basso e pacato del solito;

-Voi avete conosciuto lord Guisgard, domine magister?-

Guisgard
26-02-2015, 02.52.00
“Si, direi di si...” disse uno di quegli uomini alle parole di Clio.
Il gruppo allora ringraziò il vecchio, lo salutò e lasciò la sua casa.
Ormai la notte volgeva al termine e l'Oriente cominciava a schiarirsi.
L'umidità aleggiava sui campi sterminati e selvaggi, rendendo tutto vago, mutevole, inquieto.
Il canto dei merli riempì in breve l'aria, seguito poi dai versi di altre bestie che abitavano quelle lande desolate.
Si rimisero così in cammino, cercando di rifare la strada fatta da Clio e da Ammone il giorno prima.
E dopo un po', finalmente, col Sole che già aveva lasciato l'orizzonte, udirono dei belati in lontananza.

Clio
26-02-2015, 03.00.21
Un nuovo giorno era sorto, ci incamminammo nella brughiera, alla ricerca di Icarius.
Dopo un po' udimmo il belare delle pecore, segno che forse, era vicino.
Ero terrorizzata all'idea di turbarlo, ma cominciavo a capire che fosse necessario.
Già, ma dirgli che cosa?
"Bene, potrebbero essere vicini..." Dissi piano "Non voglio spaventarlo, intesi? Mi avvicinerò da sola..." Guardando gli uomini "Cosa volete che gli dica?" Osservandoli "Oppure volete solo vederlo per rendervi conto di persona della somiglianza?".

Guisgard
26-02-2015, 03.18.03
“Andate avanti” disse uno di quegli uomini a Clio “e cercate di trattenerlo il più possibile. Noi vi seguiremo a debita distanza, ben nascosti, così da poterlo vedere bene.”
“E rammentate...” un altro di quegli uomini a Clio “... non c'è bisogno che vi facciate scrupoli di nessun tipo... quel tipo non è il duca... lord Guisgard è morto. E rivedendo quel pastore, se davvero conoscevate come dite Sua Signoria, vi accorgerete che non può essere lui. Andate ora.”

Guisgard
26-02-2015, 03.27.27
“Si, lo vidi una volta..” disse il religioso a Galgan “... ma un eremita come me, poco attento ed interessato al mondo degli uomini, non da molta attenzione a tutto ciò che appare al di fuori della sua mistica e solitaria meditazione. Per me dunque quel duca era un uomo come tanti.”
In quel momento qualcuno bussò alla porta della cappella.
“Padre Nicola...” gridò qualcuno da fuori “... aprite in nome di Dio!”
Il religioso aprì, trovando un contadino dal volto provato sulla soglia.
“Mia moglie, padre...” ansimando il contadino “... sta ancora male... venite, vi prego...”
“Voi cercate fantasmi, vero?” Don Nicola a Galgan. “Bene. Accompagnatemi da questo contadino, cavaliere. Ed io vi mostrerò cosa davvero sa fare uno spirito malvagio per tormentare gli uomini.”

Clio
26-02-2015, 03.29.08
Annuii all'uomo, nascondendo il fastidio provocato dalle sue parole.
Probabilmente aveva ragione, eppure mi sentivo comunque di dover proteggere Icarius, anche se aveva solo troppe cose in comune con lui.
E se mi avesse odiato per quello che gli avrebbero fatto quegli uomini? Sarei stata in grado di accettarlo, di sopportarlo?
Sperai vivente che il nuovo incontro con il pastore servisse, nel bene o nel male, a chiarire la situazione.
Così, con tutte queste inquietudini, questi dubbi, questi pensieri mi avventurai nella brughiera verso il gregge che speravo fosse il suo.
Cosa gli avrei detto? Come giustificare il mio ritorno? Non lo sapevo, speravo fossero i suoi occhi azzurri a ispirarmi.

Guisgard
26-02-2015, 03.41.07
Clio lasciò il gruppo e si avviò nella direzione da cui giungevano i belati.
E così, in un vasto pianoro erboso, racchiuso da bassi dossi di terra e pietrisco, ultima testimonianza di qualche preistorico insediamento umano ormai dimenticato, vide un gregge che pascolava.
Ma tra la ragazza e gli ovini c'era una casupola, dal cui porticato pendeva l'insegna di barbiere.
Era in realtà una sorta di spaccio, con vari tipi di prodotti in vendita e che con ogni probabilità riforniva le sporadiche abitazioni che sorgevano in quelle lande.
E ad un tratto qualcuno uscì dalla casupola, sedendosi sullo steccato che precedeva l'ingresso.
Clio allora subito lo riconobbe.
Era infatti Afel.

Clio
26-02-2015, 03.48.54
Mi avvicinai a quell'emporio, con un sorriso cordiale.
Beh, potevo sempre fingere di essere giunta lì per comprare qualcosa.
Così, raggiunsi raggiunsi lo spaccio.
"Ma ciao Afel.." salutai il garzone, gaiamente.
E d'un tratto, mi venne un'idea, forse era ridicola, ma era già qualcosa.
"Sono alla ricerca di ottime marmellate, puoi aiutarmi?" guardandomi attorno.

Lady Gwen
26-02-2015, 08.40.39
Quando tornammo, trovammo Ozzillon seduto e intento a leggere un libro.
Ci disse che sarebbe stato allestito uno spettacolo per gli orfanelli e che lui aveva gia` un'idea.
"Ebbene, di che si tratta?" chiesi impaziente.

Altea
26-02-2015, 16.05.50
Una donna..una donna ricca, vidi il volto di Bensuon perplesso ma il mio lo era di più..improvvisamente la mia mente mi portò a quella misteriosa donna..Cassaluia.
Non poteva essere...ma se fosse stato così allora ella mi cercava per qualche motivo...perchè mai avrei dovuto rischiare la mia vita e poi aveva detto chiaramente lei non sopportava i Taddei e non erano ben voluti fuori dal regno...ma non poteva essere un caso, o lo speravo.
"Una donna...per caso..una donna affascinante, di bellezza rara? Sapete qualcosa di lei tipo..se abita verso le Cinque Vie, o se aveva un ciondolo con una civetta che teneva un carciofo...e non di queste parti ma di passaggio?" guardai Bensuon sperando si ricordasse di quello che gli avevo raontato in locanda su questo fatto.."Sapete, si narra che Dominus mandò Guisgard a cercare il Fiore Azzurro perchè una sorta di strega o megera gli avesse detto...era un antidoto contro la Gioia dei Taddei" e calò il silenzio.
Infatti..pensai...questo aveva detto Madame Sibille di ciò che si era saputo, eppure era una pazzia cercare quel Fiore così raro, non ci eravamo arrivati noi della Santa Caterina e Guisgard.
Stava albeggiando...avevamo passato così tutta la notte..io dovevo andare assolutamente da Marion..dovevo commissionargli nuovamente il latte e formaggio frutto del suo lavoro di pastore per l' orfanotrofio e soprattutto per Efrem..e a quel pensiero mi si strinse lo stomaco..ma lo avrei cercato ovunque prima di tornare a Corte, era una vergogna mi fossi dimenticata di loro e del piccolo.
Rimasi, comunque, ad aspettare la risposta dell' anziano...dovevo scoprirlo e e a questo punto se i miei sospetti erano veri, dovevo proprio parlare con il Priore Tommaso perchè si doveva sapere la verità, cosa volesse quella donna da me ma sperai profondamente in cuor mio mi stessi sbagliando perchè questo turbava di più il mio animo e mi volsi a guardare quella lapide coi suoi immortali innamorati.

Galgan
26-02-2015, 17.01.09
La situazione mi parve grave, oltre che bisognosa di un'immediata azione; quindi, dopo aver lanciato un'occhiata d'intesa al fido Lucas, mi accinsi a seguire il religioso........Il tutto senza porre domanda alcuna......

elisabeth
26-02-2015, 18.19.55
C'era il gelo in quel posto...aveva piovuto abbondantemente e l'atmosfera non era delle migliori........tenni il capo celato col cappuccio del mantello...mentre il Priore dava ai due becchini dei comandi precisi...la lettere fu visionata dal responsabile delle sepolture cimiteriali......la mia mente incominciava ad elaborare ..cosa avrei potuto trovare...non era passato molto...certo le parti molli non ci sarebbero state piu'...ma i capelli le unghie.....e se non avessimo trovato nulla ?...non sapevo se fosse stata la parte peggiore o migliore....ma almeno..sapevamo quanto era pazzo quell'uomo e quanto potesse essere pericoloso in certe mani......ero in un angolo ad osservare...ogni tanto mi arrivavano rumori che sembravano non appartenere....ai lavori che si stavano svolgendo...ma poteva essere il mio disagio ad amplificare cio' che in realtà non esisteva.......arrivati al momento cruciale...vidi il Priore irrigidirsi...e mandare via tutti..........rimanemmo io lui...e le mie sensazioni........a quel punto abbassai il cappuccio del mantello e mi avvicinai con lui alla bara....avevamo fatto si che gli uomini avessero solo tolto i chiodi.......in due togliemmo il coperchio e........rimanemmo lì a guardare.......

Guisgard
26-02-2015, 18.54.03
Afel vide Clio e subito la riconobbe.
“Salute a voi...” disse sorridendo il giovane garzone “... marmellate? Io in verità non ne ho qui, ma c'è una signora, poco distante da qui, che ne fa di buonissime. Tutti quelli che vivono nei paraggi vanno a comprare le marmellate da lei. Volete che vi accompagni?”

Guisgard
26-02-2015, 18.58.53
“Come vi ho detto” disse Ozzillon a Gwen e a Rida “un prete ha organizzato una recita per gli orfanelli ed io e Berio abbiamo assistito. Mi ha subito colpito e ho chiesto al prete di parlarmi un po' della trama. Lui allora mi ha spiegato che è tratta da una novella scritta da un pastore che pare viva nella brughiera. Non viene mai in città e dunque non dobbiamo neanche pagargli i diritti per portarla in scena.”
“Ed il titolo di questa novella?” Chiese Rida.
“Il titolo è...” rispose Ozzillon “... Il Re di Cuori.” Per poi guardarsi allo specchio e truccarsi per le prove.
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Guisgard
26-02-2015, 19.01.36
Il vecchio ascoltò Altea e le sue inquietudini.
“Era una donna bella, sebbene il suo volto era celato da un velo verde.” Disse poi. “Ricordo che con lei vi erano tre ancelle, anche loro con dei veli verdi a celarne l'aspetto. Però ricordo un particolare... la donna misteriosa aveva un pendaglio al collo... raffigurava una civetta che stringeva un fiore tra gli artigli... una rosa...”

Clio
26-02-2015, 19.01.39
Ormai dovevo seguire la scusa che mi ero inventata.
"Come volete.. Non vorrei disturbarvi..." Con un sorriso "Altrimenti potreste indicare la strada..." Cordialmente.
Chissà, magari parlare con Afel mi avrebbe dato qualche informazione.
La dovevo comunque trovare Icarius.

Guisgard
26-02-2015, 19.13.23
La tomba fu aperta.
L'aria era cupa, silenziosa, intrisa di inquietudini e primordiali paure.
Il cielo sopra il Cimitero era ancora chiaro, sebbene il crepuscolo avesse ormai preso possesso di quel mondo e le ombre della notte già annunciavano il loro arrivo.
La lapide pesante fu alzata dai becchini ed il Priore Tommaso fece un passo in avanti, per poi sporgersi e guardare.
“Milady...” disse ad Elisabeth, invitandola a guardare con lui.
La tomba era vuota.
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Altea
26-02-2015, 19.16.06
Trasalii alle sue parole...questo significava qualcosa..e pure i miei dubbi..dovevamo tornare da quella donna ma stavolta doveva venire pure il Priore..o la avrebbe accusata di stregoneria..conoscevo i suoi metodi e io non volevo finire in guai.
Ringraziai l' uomo e dissi dovevamo andare ma sarei tornata a trovarlo...e sarei proprio tornata.
Uscimmo dal cimitero ma ero scura in volto e mi diressi verso la casa di Marion e la vidi in lontananza e parlai a Bensuon.."E' tutto strano Bensuon, a me hanno fatto recapitare una collana con una civetta che teneva un carciofo..e se fosse quella donna..Cassaluia, era una alchimista..e se fosse una specie di setta? A me disse il ciondolo era una mappa per un tesoro, un elisir per diventare invisibili e voleva regalarmelo..non so perchè, ma poi nominai i Taddei e si adirò dicendomi erano odiati...ma ha detto sapeva qualcosa di me..non so..però mi avrebbe aspettata..o si torna noi due o chiediamo pure al Priore di cui ti ho parlato..lui ha metodi convincenti".
Ci trovammo di fronte alla casa di Marion aspettando la sua risposta e aggiunsi.."Non dire sei conte e mio fidanzato..mi conosce troppo bene il pastore".

Guisgard
26-02-2015, 19.16.50
“Posso assentarmi per un po'.” Disse sorridendo Afel a Clio. “C'è il mio cane dentro che dorme e fa la guardia.”
Così i due lasciarono quel posto e si incamminarono verso la brughiera più solitaria, fino a quando scorsero una casa lontana.
“Ecco la casa.” Indicò Afel.
La raggiunsero ed il garzone bussò.
Aprì allora una donna.
“Buonasera, signora.” Cordialmente Afel. “Vi ho portato una cliente.” Indicando Clio.

elisabeth
26-02-2015, 19.21.01
Ma guarda.....non potevo essere che stupita.......forse pensavo di trovare chissa' che cosa...e invece ? nulla.........Mi portai una mano alle labbra...con fare molto pensieroso.......il morto non era morto.......ma in realtà la sua salma poteva essere stata trafugata.....ma mai nessuno aveva chiesto riscatto...quindi...non vi era se non un semplicissimo significato....." Carissimo Priore....siete stato gabbato..il morto e' vivo e vegeto.......magari starà in qualche posto....sinceramente non so a far che.....ma non e' qui a marcire......Ora suppongo bisogna non rendere nota la cosa...almeno penso...voi che ne dite ?...".........rimisi il cappuccio sulla testa....ed attesi istruzioni suol da farsi...certo non potevo mancare una vita da Castello......

Guisgard
26-02-2015, 19.22.59
“Già...” disse sarcastico Bensuon ad Altea “... e non può essere che ti abbia corteggiata e conquistata? Dopotutto sono affascinante.” Facendole l'occhiolino.
Ma ad un tratto apparve il pastore Marion, che subito riconobbe Altea.
“Milady...” andandole incontro “... che sorpresa...”

Guisgard
26-02-2015, 19.28.01
Il Priore Tommaso fissava la tomba vuota, tra lo sgomento dei becchini e la perplessità di Elisabeth.
“Abbiamo dunque due possibilità...” disse il religioso “... la prima è che il morto non sia morto affatto... ma sinceramente risulterebbe complicato poi sviluppare una simile possibilità... ci sarebbero infatti troppi risvolti... la seconda invece, forse più probabile, che sia stata trafugata...” guardò Elisabeth “... ma da chi e perchè? Beh, forse, da parte di qualcuno interessato a far credere, almeno ai più sciocchi, che i Taddei non siano affatto estinti...” si voltò verso i becchini “... voi avete sempre custodito la tomba? Nessuno vi ha mai chiesto di allontanarvi?”
“Mai.” Rispose uno dei becchini.
Ma proprio in quel momento arrivò qualcuno.
"Cosa succede qui?" Chiese De Gur con tono grave. "Chi vi ha dato il permesso di scavare?"
Con lui vi erano due dei suoi fidatissimi soldati.

Altea
26-02-2015, 19.30.06
"No..non può essere..perchè Marion sa benissimo quanto io amassi Guisgard..e.."mi fermai, poi udii una voce..era Marion e sorrisi.
"Messer Marion, siete a casa, pensavo di non trovarvi e foste uscito col gregge, ma forse visto le condizioni della brughiera siete rimasto a casa..se permettete posso entrare? Dovrei commissionarvi qualcosa e poi..parlarvi" e lo guardai in modo serio.

Guisgard
26-02-2015, 19.43.04
“Ma certo, milady.” Disse Marion ad Altea, per poi invitarla ad entrare insieme a Bensuon.
La casa era piccola, ma rustica ed accogliente.
Il camino teneva caldo ed il pastore offrì ai due ospiti del pane con formaggio fresco.
“In effetti" mormorò "non è un tempo ideale per uscire a pascolare. In cosa posso esservi utili, milady?” Chiese poi alla dama de Bastian.

Altea
26-02-2015, 19.51.12
Mi sedetti vicino al camino assaporando quel pane e la freschezza del formaggio.."Ci voleva del caldo..abbiamo passato la nottata fuori sotto la pioggia...ah si, gentilmente potreste portare del latte e formaggi ai bimbi? E poi portatemi notizie del piccolo Efrem.." e finsi indifferenza.
Poi lo guardai e aggiunsi con un sorriso.."Scusatemi se sono arrivata con quel priore, vi siete spaventato? In effetti stavamo studiando come Guisgard era morto..ma voi sapete io penso non sia morto..però vi è un particolare...quella impronta che vi ha mostrato, si trova nel pozzo qui vicino, un pittore la notte della presunta morte di Guisgard ha dipinto il paesaggio e vi era una figura o ombra scura...è impossibile il vostro segugio e il vostro gregge non si sono accorti di nulla..non abbiate paura di me potete fidarvi..avete sentito, visto o notato qualcosa?"

elisabeth
26-02-2015, 20.00.51
Lo stupore era fuori discussione...e la mia voce in quel momento era fuori luogo.....il Priore diede le sue logiche deduzioni....con tranquillità senza che i fatti gli avessero fatto perdere la lucidità.........Voi penserete che il non trovare la salma per me fosse stato lo sgomento piu' grande...niente affatto......la stranezza fu' scoprire che il Priore riusciva a leggere la mia mente...tutto cio' che mi era passato come un discorso di logica deduzione in un silenzio spettrale lui lo aveva elaborato e sintetizzato vocalmente ai due poveri becchini.......Sconcertante......." Credo che gli spettri non abbiano gambe visibili agli occhi umani....e quindi...anche se il fantasma dei Taddei avesse voluto prendere aria altrove questi due poveretti non avrebbero visto nulla....a meno che...qualcuno non abbia pagato il loro silenzio...ovviamente il silenzio si paga per ogni illecita azione miei Signori....il denaro puo' tutto...Ora...in presenza di un Priore...magari sarebbe meglio che voi vi lavaste l'anima......perchè il denaro non pagherà il vostro passaggio........quindi..e' un'ottima offerta...da un lato avete ricevuto del denaro per il silenzio dall'altra..ci sarà l'assoluzione se ci direte come sono andate le cose......"...........
Ovviamente ogni tanto arriva la Cavalleria ma questa volta era arrivata nel momento sbagliato..........De Gur....non lo vedevo mai...ma ora che ero al cimitero, certo che se ne facevano di incontri interessanti..........Rivolgendomi a mio marito" Anche tu qui ?"...." Priore Tommaso...non mi avevate detto che avremmo dovuto avvisare le guardie......per un rapporto medico......E visto che il buon Dio ci manda sempre la sua grazia divina vuol dire che ne approfitteremo.....Siamo qui perchè il Priore ha avuto il permesso d su Grazia di riesumare il cadavere del giovane Arciduca.......ci sono molte chiacchiere in giro...leggende...storie...ed era doveroso...mettere fine a questa cosa in maniera giusta........Ma a quanto pare....il Giovane Arciduca...anche se morto......non ha gradito il luogo scelto dove passare i suoi prossimi anni.....nella fossa non c'e' nulla.........Capirai bene De Gur.....che oltre ad un fattore medico....i due becchini sanno qualcosa.......qualcuno li ha pagati bene.......ed eravamo qui ...in piacevole conversazione...anzi...credo che fossero convinti alla confessione.....e se si dovessero confessare...noi non possiamo presenziare..........".......Mio marito aveva due opportunità.....far finire me nella fossa vuota.....o farmi scortare a casa.........ma confidavo nella sua intelligenza.......

Guisgard
26-02-2015, 20.07.00
Marion ascoltò Altea, per poi alzarsi ed avvicinarsi al fuoco.
Restò così, a fissare le fiamme, per un lungo istante.
“Certo che ho paura...” disse “... e come me anche il mio cane... e dire che neanche i lupi lo spaventano... ma la Gioia... la Gioia è terribile...”

Altea
26-02-2015, 20.11.38
Ascoltai Marion...pure la altra volta parlò della Gioia e mi sedetti vicino a lui e posi la mia mano sulla sua..."Pure io sono scossa..io sapete..non credo alla Gioia...ma di notte o giorno ho paura ad addormentarmi..è presente nei miei sogni...ma parlate" guardai Bensuon.."Bensuon, lasciaci soli un attimo, perdonami, ma forse Marion vuole parlare solo con me".

Guisgard
26-02-2015, 20.24.28
De Gur fissò Elisabeth e poi il Priore Tommaso.
“Abbiamo un problema...” disse “... ho fatto chiamare un messo di Sua Grazia e pare che nessuno al vescovado sappia nulla riguarda il permesso di aprire questa tomba. Dunque?”
Il Priore allora guardò Elisabeth.
“Volevo guadagnare tempo...” mormorò, per poi strappare il presunto permesso firmato dal vescovo.

Guisgard
26-02-2015, 20.27.44
Bensuon annuì ed uscì.
Marion allora guardò Altea.
“E' tutto reale, milady...” disse spaventato “... la Gioia esiste e i Taddei ne erano ossessionati e spaventati... credetemi... è tutto reale... terribilmente reale...”

Lady Gwen
26-02-2015, 20.28.15
Ozzillon ci disse che la trama gli era subito sembrata interessante.
Ci disse che era stata scritta da un pastore che viveva nella brughiera.
Il titolo era "Il Re di cuori" ed io ero sempre piu` curiosa.

Guisgard
26-02-2015, 20.33.25
“Io Re di Cuori...” disse Rida “... titolo interessante... ma la trama?”
“Parla di un giovane che un giorno ospita un viandante nella sua dimora.” Spiegò Ozzillon. “E quel viandante racconta al giovane di un Fiore unico, meraviglioso... il Fiore Azzurro. La notte il giovane sogna di quel magico Fiore e decide, una volta sveglio, di partire alla ricerca di quel Tesoro, attraverso terre misteriose e ricche di avventure.” Sorrise. “Che ve ne pare?” Chiese a Gwen e a Rida.

Altea
26-02-2015, 20.34.04
Calmai Marion.."Lo so..so benissimo della Gioia dei Taddei..ma capite..è importante voi mi dite se quella notte avete visto qualcosa...ma veramente..non immaginandola..è importante se vogliamo sapere cosa è successo a Guisgard...Messer Marion, eppure io non sono convinta, per me lui è vivo...è sfuggito alla Gioia..aiutatemi vi prego..voi sapete quanto lo amavo..e io non parlerò, dovessi portarmi ciò che sapete fino alla tomba...se avete visto qualcosa quella notte..la Gioia non vi farà del male, l'ho sfidata qui da voi ricordate? E se vuole può prendersela con me".

Guisgard
26-02-2015, 20.35.06
Don Nicola, Galgan ed il suo fido scudiero seguirono l'uomo venuto a chiamare il religioso, fino a raggiungere una casa isolata nella brughiera.
E appena la videro, Galgan e Lucas avvertirono un senso di angoscia scendere nei loro cuori.
Entrarono poi in quella casa e vi trovarono una donna in lacrime.
“Don Nicola è qui...” disse l'uomo alla donna.
“E' nell'altra stanza...” questa al religioso.
“Come siete messi con Dio?” Chiese Don Nicola.
“Ecco...” mormorò l'uomo.
“Ascoltate la Messa?”
“No...”
“Dunque neanche vi confessate e vi comunicate?”
“No, padre...”
“Siete Cristiani almeno?” Seccato il religioso.
“Certo.” Annuì l'uomo. “Crediamo in Dio, nella Vergine Maria e nei Santi.”
“Anche il demonio crede.” Fece Don Nicola. “Ma questo non gli basta certo per evitare la dannazione eterna.” Scuotendo il capo il religioso.
Si voltò allora verso Galgan.
“In quella stanza sarà bene che non parliate.” Fissandolo Don Nicola. “Evitate di prestare attenzione a ciò che vi sarà detto. Il demone è malvagio, infimo, vigliacco e bugiardo. Userà verità e menzogne per confondervi e tentarvi.”

elisabeth
26-02-2015, 20.36.36
Guardai De Gur.....come se mi stesse chiedendo....dove avessi nascosto il cadavere di Guisgard.....ma alla risposta del Priore e quando lo vidi strappare la lettera....compresi che De Gur...mi avrebbe sotterrata volentieri.......tonando indietro con la mente ....mi ero chiesta come il Priore fosse riuscito ad andare e tornare così rapidamente......che stupida....un permesso del genere, non si ottiene schioccando le dita....il Priore.....mi aveva ingannata......" Bene De Gur..tra un po' saranno tutti qui....la lettera non era firmata ....quindi che facciamo ?......ci arresteranno ?......."......Come accidenti non ci avevo pensato....." Priore perchè lo avete fatto....certo non c'era tempo...ma adesso finirà che non avremo tempo per fare nulla......e comunque......De Gur...l'idea di riesumare il cadavere e' stata mia.......l' Abate ha scritto la lettera...ed il Priore voleva solo accelerare i tempi....".........

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Guisgard
26-02-2015, 20.56.07
“Milady, credetemi...” disse Marion ad Altea “... non so nulla e nulla voglio sapere... e vi conviene dimenticare questa storia... il duca è morto... la Gioia non da scampo... nessuno fra i Taddei è mai riuscito a vincerla... nessuno...” e nei suoi occhi corse un brivido di vivo terrore.

Guisgard
26-02-2015, 20.57.55
“Ne parleremo dopo, Elisabeth. Accompagna mia moglie al castello.” Disse De Gur ad uno dei suoi soldati. “Voi invece verrete con me al Palazzo Ducale.” Fissando poi il Priore Tommaso. “Ci dovete molte spiegazioni.”
Il religioso annuì e seguì De Gur.
Ma prima di andare, De Gur ordinò ai becchini di chiudere la tomba e di non far parola a nessuno di ciò che era accaduto.

Lady Gwen
26-02-2015, 21.02.29
"La trama sembra davvero molto interessante! Un giovane che va alla ricerca di un Fiore particolare, mi piace" dissi e Rida accanto a me annui`.

elisabeth
26-02-2015, 21.21.39
Non volevo che il Priore fosse condotto al palazzo ducale.......De Gur non vedeva di buon occhio la nostra amicizia.........attesi sino a quando De Gur parlo' ai becchini...poi mi mi allontanai dalla guardia per andargli accanto....." Ascolta......se lo porti al Palazzo Ducale non finirà bene per lui e credimi non finirà bene neanche per me........non pensare che le mura non hanno orecchie....tu sai che non faccio nulla di illecito eppure c'e' chi mormora che in laboratorio non sempre collaboro col bene di Dio......Lui ha fatto solo quello che da uomo e donna di scienza ci e' venuto in mente......non volevamo intralciare nessuno.............se vuoi veramente che questa cosa non si sappia in giro......c'e' una cosa che devi fare De Gur uccidere...devi uccidere i becchini...perchè un giorno parleranno.......e io potrei essere la carta con cui ricattarti.......o portare me e il Priore a Palazzo Ducale........"..........Avevo messo messo mio marito in una situazione poco piacevole.........avevo sbagliato...lui non doveva macchiarsi di nulla e io lo avevo reso vulnerabile

Altea
26-02-2015, 22.47.39
Mentre il pastore pronunciava quelle parole guardai i suoi occhi..erano pieni di paure e antiche tradizioni ... ma perchè doveva temere lui la Gioia? Sembrava quasi celasse qualcosa ma non volevo turbarlo, lo vedevo spaventato..forse sapeva veramente qualcosa, era forse minacciato? Non gli avrei mai fatto del male e costretto a parlare..ero troppo affezionata a lui.."Va bene Marion, non vi costringerò oltre, ognuno ha le sue idee e io rispetto le vostre...semmai un giorno vorreste dirmi qualcosa sapete dove trovarmi, ma tanto ci vedremo spesso..ora devo andare da una donna misteriosa nella Villa delle Cinque Vie, anche se odia i Taddei..non so ma sembra voglia qualcosa da me e devo scoprire se è legata al Fiore Azzurro..."risi "Messer Marion, non vi è da stupirsi la mia vita è cosi caotica, prima non lo era? E' tumultuosa come il mio povero pazzo cuore innamorato" gli misi una mano sulla spalla e gli diedi i soldi "Ecco questo sono per il vostro latte e formaggio per i bimbi dell' orfanotrofio, chiedete a suor Gertrude come sta il piccolo Efrem gentilmente..non stava bene la scorsa volta ma si è ripreso col vostro prezioso latte, grazie...è la gente semplice come voi mi fa sperare in un mondo meno corrotto, almeno spero non abuseranno mai della vostra semplicità" e mi alzai salutandolo.
Fuori vi era Bensuon e ce ne andammo verso Corte fino a raggiungerla..."Niente da fare, non ha parlato Bensuon..ma per me sa qualcosa, era spaventato e continuava con la Gioia..hai visto il pozzo vero? E' dietro alla sua casa..insomma è impossibile non abbia sentito nulla" e mi fermai un attimo "Sempre...sia successo qualcosa di grave...come ti ho detto, o lo hanno rapito e imprigionato o..è fuggito avvertendo un pericolo".
Entrammo a Corte e per fortuna non vi era Gwyneth, ora Bensuon mi avrebbe odiato o forse se ne sarebbe andato via dopo poco.."Avanti, devo tornare da quella donna Cassaluia, devo riavere il ciondolo..il fatto la donna che ha commissionato quella cripta per chi trovi il Fiore Azzurro avesse un ciondolo sempre con una civetta e una rosa mi fa insospettire..ora si deve scoprire questo fatto" guardai istintivamente la rosa di madreperla sul braccialetto datomi da Guisgard.
Entrammo di nascosto a Corte, ovviamente ero libera di girare ma non volevo incontrare mio nonno ancora ed entrammo nella mia camera, dissi a Bensuon di prendere ciò che le serviva e io mi cambiai dietro a un paravento.."Mi spiace ma non ho vestiti da darti ora, ma lady Cassaluia mi disse potevo tornare se avessi cambiato idea..e lei non si sofferma mai troppo in un posto, ma non penso sia ancora andata via". Presi il diario che avevo sulla Santa Caterina e uscimmo e saliti sulla carrozza dissi al cocchiere di andare nella villa delle Cinque Vie dove eravamo già andati, il viaggio durò abbastanza come la scorsa volta quando ci trovammo davanti alla villa e guardai Bensuon..."Eccoci, io però direi che è meglio entri solo io..perchè non penso si fidi di estranei, tu..fai da guardia, nel caso pure succedesse qualcosa..e attento..mi sembra ci sia il carcere da queste parti" e risi per scacciare la inquietudine "e forse ho solo fatto un buco nell' acqua, ma proviamo..magari lei non c'entra nulla con questa storia".
Scesi dalla carrozza e suonai il campanellino aspettando se la vecchia domestica taciturna venisse ad aprirmi.

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Clio
27-02-2015, 00.32.44
Seguii volentieri Afel nella brughiera, diretta dalla donna di cui mi aveva parlato.
In breve tempo raggiungemmo la casa, e la donna venne ad aprirci.
La salutai con un sorriso cordiale.
"Salve.." con un leggero cenno del capo "Il mio amico qui dice che avete le migliori marmellate della zona... vorrei comprarne qualche vasetto, di frutta diversa, fate pure voi un misto, grazie..." sorridendo.
Quel diversivo non doveva portami via troppo tempo, dovevo andare a trovare Icarius, così che quelli del Patto delle Civette potessero vederlo, certo era che era meglio avere comunque una scusa che giustificasse la mia presenza lì.

Guisgard
27-02-2015, 01.10.42
La donna sorrise a Clio.
“Allora sceglierò le migliori e più saporite marmellate per voi.” Disse. “Vado a prepararle.” Ed entrò in casa.
“Io invero preferisco più il salato ed il rustico ai dolci.” Afel alla ragazza, mentre attendevano il ritorno della donna. “Il mio amico invece, il pastore che avete conosciuto ieri, adora la marmellata.” Sorridendo.
Poco dopo la donna tornò.
“Ecco...” mostrando dei barattoli a Clio “... ne ho presa una alle fragole, una alle amarene ed una alle albicocca.” Dandoli poi alla piratessa. “In tutto fanno un Taddeo.”
“Sono soldi ben spesi.” Annuendo Afel.

Guisgard
27-02-2015, 01.14.13
“Ovvio.” Disse Ozzillon a Gwen. “Io so riconoscere una grande storia. E questa è alquanto evocativa.” Annuendo soddisfatto.
“Perchè quel titolo?” Chiese Rida.
“Un'antica leggenda” spiegò Ozzillon “vuole che colui che trova il Fiore Azzurro merita questo appellativo, ossia diventare il Re di Cuori.”
“Quando cominciamo le prove?” Domandò Berio.
“Domani stesso.” Rispose Ozzillon.

Clio
27-02-2015, 01.15.26
Trattenni il fiato, sorridendo tra me e me.
Lo so che adora le marmellate, per questo le ho prese...
"Davvero?" dissi ad Afel "Beh, allora visto che ieri è stato così gentile da farmi assaggiare il latte delle sue pecore, potrei ricambiare il favore.." con un sorriso "Starà di nuovo portando le pecore al pascolo?" chiesi.
Poi tornò la donna con le marmellate e sorrisi, prendendo un Taddeo per pagare la donna.
"Grazie, sono sicura che saranno ottime.." cordialmente.

Guisgard
27-02-2015, 01.25.25
Clio pagò la donna per quelle marmellate e poi andò via con Afel.
“Credo che a quest'ora stia riportando le pecore a casa...” disse Afel “... beh, sono certo che apprezzerà le marmellate.” Annuedo.

“Cos'hai?” Chiese Afel al pastore.
“Nulla, perchè?” Fissandolo Icarius.
“Mi sembri strano...” mormorò il garzone.
“In verità” disse il pastore “non mi sono mai sentito così...”
“Così come?” Domandò Afel.
“Non so...” sospirando Icarius “... malinconico credo... si, malinconico... non mi sono mai sentito così malinconico come da quando ho parlato con quella ragazza...”
“Quella di ieri?”
“Si...” annuì il pastore.
“Era molto bella in effetti.” Fece Afel.
“Credo sia la più bella ragazza che ci sia al mondo...” sussurrò Icarius.

Afel rammentò quelle frasi scambiate con Icarius solo poche ora prima e le ultime parole di Clio gli strapparono un lieve sorriso.
“Se volete vi accompagno a casa sua.” Guardando poi la ragazza.

Clio
27-02-2015, 01.28.59
Annuii sorridendo a Afel.
"Oh, davvero? Ve ne sarei grata.." cordialmente, per poi seguirlo in quella brughiera.
"Ditemi, siete cresciuti insieme voi due? Sembrate molto amici.." dissi, quasi distrattamente, come a voler parlare del più e del meno durante il tragitto, ma sperando in realtà di ottenere informazioni che mi chiarissero le idee.
Ma le coincidenze cominciavano ad essere troppe.

Lady Gwen
27-02-2015, 01.47.44
Il Re di cuori. Questo nome mi suonava sempre piu` familiare, anche se non sapevo perche`.
Del resto, in tutta la mia vita non ero mai uscita da Avalon ed ero a Capomazda da pochi giorni, era molto strano.
Allontanato quel pensiero, mi concentrai sulle prove, che sarebbero iniziate il giorno dopo.

Guisgard
27-02-2015, 01.57.08
“In verità” disse Afel a Clio, mentre insieme attraversavano la silenziosa e selvaggia brughiera “siamo amici non da molto tempo. Io vengo da Suession e mi sono stabilito qui dopo aver trovato un lavoro in quella bottega. Ho conosciuto così Icarius e siamo diventati buoni amici.”
Poi da lontano intravidero una casa.
La pioggia non era più caduta ed il profilo della brughiera appariva chiaro, ma comunque inquieto e sinistro.
“Ecco, lì vive Icarius.” Indicò Afel, per poi fare cenno a Clio di seguirlo.
Raggiunsero l'abitazione, una grande magione tipica di quelle utilizzate dai contadini del posto.
Si udiva il belare delle pecore nell'ovile e l'abbaiare del cane.
Dalle finestre poi si vedevano delle luci.
Afel e Clio giunsero davanti alla porta e bussarono.
Aprì un uomo di mezz'età, cieco.

Guisgard
27-02-2015, 02.02.01
Ozzillon prese allora una copia del libro che stava leggendo e lo diede a Gwen.
“Questo lo leggerete dopo cena.” Disse. “E' la novellina del pastore. “Così vi farete un'idea. Domani mattina poi ne discuteremo tutti insieme.”
Andarono così a cena tutti insieme.
Berio aveva cucinato della carne con verdure, seconda una ricetta a lui solo nota.
Almeno stando a ciò che diceva.
Poi si ritirarono ciascuno nella sua tenda.
Avevano infatti preso posto in una strada chiusa, dove avevano montato tende per ognuno della compagnia ed un grosso padiglione acanto al caravan.

Clio
27-02-2015, 02.04.34
Sorrisi appena ad Afel, anche se speravo mi desse la risposta contraria.
Non poteva sapere se era giunto da poco, o se invece era sempre stato lì.
Così potevo vedere dov'era la sua casa.
Venne ad aprire un uomo di mezza età, i suoi occhi mi indussero a pensare che si trattasse del maniscalco.
Afel non disse nulla, e io restai un attimo titubante.
Quell'uomo sapeva? Probabilmente no, altrimenti perché scegliere un cieco che non potesse riconoscerlo?
Quindi ero solo una ragazza, venuta a ringraziarlo per averle indicato la strada.
Sperai comunque che Afel venisse in mio aiuto, visto che lui era sicuramente conosciuto oltre che benvoluto.
"Salute a voi, buon uomo.." cordialmente "Cercavamo Icarius...".

Guisgard
27-02-2015, 02.12.26
“Salute, messer Giovanni.” Disse Afel.
“Salute a te, ragazzo.” Ridendo il cieco. “Di chi è questa bella voce femminile che ho sentito? Non mi sembra sia la tua ragazza, giusto?”
“No, certo che no.” Ridendo Afel. “Ci manca solo che lo sappia. Sapete che è gelosa.”
“Già.” Divertito Giovanni. “Dunque chi è la dolce presenza femminile con cui ti accompagni e della quale la tua ragazza non deve sapere nulla?”
“Si chiama Clio.” Rispose Afel.
“Salute a voi, Clio.” Con un cenno del capo Giovanni. “Dunque cercate Icarius?”
E proprio in quel momento si udì il suono dell'ocarina.

Guisgard
27-02-2015, 02.17.37
De Gur ascoltò Elisabeth senza tradire emozioni.
Si voltò allora verso i suoi soldati, senza degnarsi di risponderle.
“Fate come vi ho detto.” Disse loro.
Portarono così il Priore Tommaso al Palazzo Ducale.
“Mia cara...” avvicinandosi poi De Gur a sua moglie “... tu hai troppa poca fiducia in tuo marito... sistemerò tutto, vedrai...” guardò il suo soldato “... portala al castello e sorvegliala fino al mio ritorno.”
Ed il soldato obbedì, portando Elisabeth al castello.
Rimasto poi solo con i becchini, De Gur li uccise barbaramente, per non avere testimoni.

Clio
27-02-2015, 02.22.05
Ero troppo abituata ad essere diffidente, il maniscalco si rivelò essere cordiale e gentile, e scoprii che Afel aveva una ragazza.
Sorrisi al garzone, per poi tornare a guardare il maniscalco.
"Già.." cordialmente "Vedete ieri ho perso la strada nella brughiera, e questi due gentiluomini me l'hanno indicata... così, volevo ringraziarlo... è possibile?" chiesi, ma in quel momento sentii il familiare suono dell'ocarina e sorrisi.
In quel momento compresi che non doveva essere lontano, e mi illuminai.

Guisgard
27-02-2015, 02.24.25
Altea lasciò la corte insieme a Bensuon, per raggiungere le Cinque Vie.
Ma mentre uscivano dal palazzo in carrozza, videro arrivare alcuni soldati a cavallo.
E con loro vi era il Priore Tommaso.
Poco dopo Altea e Bensuon giunsero al palazzo di Cassaluia.
La dama de Bastian bussò e ad aprire venne la vecchia servitrice.
Ancora una volta si udiva il suono di quel pianoforte.
“Ditemi...” disse la vecchia servitrice “... cosa vi occorre?”

Guisgard
27-02-2015, 02.32.20
“Ecco la risposta a quanto chiedevate.” Disse Giovanni a Clio, indicando con una mano il suono dell'ocarina. “Va a chiamarlo, Afel.”
Il garzone annuì e corse verso quella musica.
Un attimo dopo arrivò Icarius correndo.
“Clio...” sorridendo alla ragazza.
“Che velocità, ragazzo!” Esclamò Giovanni.
“Beh, ero nel granaio, mica dall'altra parte della brughiera...” imbarazzato il pastore.
“Io, vado a vedere se la minestra è pronta.” Annuendo Giovanni. “Siete nostra ospita, damigella?” Chiese a Clio.

Clio
27-02-2015, 02.45.52
Seguii Afel con lo sguardo, e pochi istanti dopo arrivò Icarius correndo.
Sorrisi, mentre il cuore batteva forte. Mi sembrava così strano, eppure così bello vederlo.
Senza contare che era assolutamente adorabile con quell'espressione imbarazzata.
"Ciao Icarius.." dolcemente, cercando l'azzurro dei suoi occhi.
Poi Giovanni mi chiese se volessi restare, ed in effetti mi accorsi che era ora di cena.
"Beh, io... siete davvero gentile... non vorrei recarvi disturbo..." senza staccare gli occhi da Icarius, come ad aspettare un suo cenno di assenso.
"Ero venuta per ringraziarti.." con un timido sorriso "Ecco.." alzando il cestino con le marmellate "Per te.." sorrisi, arrossendo appena.

Lady Gwen
27-02-2015, 02.53.40
Ozzillon mi porse una copia della storia, dicendo che l'avremmo letta dopo cena. Finalmente avremmo avuto qualche notizia in piu` sulla trama dello spettacolo.
Per cena, mangiammo della carne con verdure, cucinata da Berio, dopodiche` ci ritirammo ognuno nella propria tenda.
Le tende di ciascuno erano posizionate a poca distanza l'una dall'altra; anch'esse erano colorate in maniera stravagante e vederle tutte li, vicine, dava quasi l'idea di un piccolo arcobaleno terrestre e tangibile.
Mi ritirai nella mia tenda, ma prima di addormentarmi, spesi qualche minuto per leggere la storia.

Guisgard
27-02-2015, 02.55.00
Icarius sorrise, senza distogliere i suoi occhi da quelli chiari di Clio.
Prese allora il cestino con le marmellate e nel farlo sfiorò con le dita quelle della ragazza.
“Grazie...” disse soltanto, con nel cuore però un'infinità di parole che tenne naturalmente per se “... si, ti prego... restate... resta...” ridendo piano “... resta a cena con noi...” guardando per un istante Giovanni.
“Vado a preparare la cena dunque.” Divertito il cieco.
“Marmellate...” guardando il cestino il pastore “... io adoro le marmellate, sai?”
Ma proprio in quel momento arrivarono gli uomini del Patto della Civetta.
“Chio siete?” Chiese loro Icarius.

Guisgard
27-02-2015, 03.06.33
Gwen lesse qualche pagina di quella storia, per poi cadere poco dopo addormentata.
E sognò.

Sognò di stradine lastricate e fiorite, circondate da cespugli di more e mirtilli, da sicomori, salici ed olmi che donavano ai viandanti dolci ombre.
Vide poi una città con palazzi, torri e guglie splendenti sotto un Sole di Primavera, animate dal felice rintocco di campane in festa e tutte arroccate attorno ad un principesco castello dalle mura alte e merlate.
E mentre si avvicinava a quel luogo, Gwen incontrò tre donzelle che venivano nella direzione opposta alla sua.
Una dai capelli neri, una bionda ed un'altra rossa.
Parlavano fra loro animatamente e accorgendosi di Gwen le si avvicinarono.
“Forse puoi aiutarci, amica.” Disse la mora alla ragazza di Avalon. “Siamo tre compagne e ciascuna di noi ama un uomo. Io ho donato il mio cuore ad un cavaliere.”
“Io invece” la bionda donzella “offro i miei sospiri ad un poeta.”
“Mentre io ho occhi solo per un musico.” La donzella dai capelli rossi.
“Secondo te” la mora a Gwen “chi fra i nostri amati troverà il Fiore Azzurro?”

E proprio in quell'istante Gwen si svegliò.
Sulla coperta aveva il libro di Ozzillon con le pagine ancora aperte.

Clio
27-02-2015, 03.07.03
Sorrisi a Icarius, annuendo appena, quando mi disse di restare.
Ero felice che avesse apprezzato le marmellate, ma naturalmente era stata una mossa scorretta da parte mia.
Lui però non poteva saperlo.
"Oh, lo so.." mormorai, con voce calda, senza staccare gli occhi dai suoi "Scommetto che potresti scrivere un libro sull'argomento.." sorrisi ancora, vagamente divertita.
Ma arrivarono quelli del Patto delle Civette. Ero furiosa, non avevo detto loro di darmi almeno il tempo di spiegare le cose a Icarius?
Istintivamente, superai Icarius di un passo, in modo che non potesse vedere la mia espressione, e che potessi proteggerlo, nel caso fosse necessario.
Sapevo che non volevano fargli del male, ma sapevo anche che non sarebbe stato semplice.
Mi chiesi cosa stessero pensando quegli uomini. Certo, credere che un uomo non sia morto è più difficile piuttosto che pensare che esista un pastore che somiglia molto all'Arciduca.
Eppure, se anche avevano visto una sola volta Guisgard, sapevano che quegli occhi erano difficili, se non impossibili da replicare.
Ricordavo ancora il mio stupore quando vidi Guisgard per la prima volta alla luce. Com'era possibile? Mi chiedevo: come potevano esistere degli occhi identici a quelli del mio Icarus? Beh, la faccenda si era risolta da sola, trattandosi della medesima persona.
E ora provavo la stessa sensazione.
Restai lì, un passo avanti a lui, pronta a scattare, in silenzio, attendendo la risposta degli uomini.

Guisgard
27-02-2015, 03.17.17
Giunsero quegli uomini e quasi senza badare a Clio restarono fermi, stupiti, a fissare Icarius.
Poi si scambiarono varie occhiate fra loro.
“Insomma...” disse il pastore “... chi siete voi?”
“Sono il padre di questa ragazza.” Mentendo uno di quelli. “La stavo cercando. Ella è fuggita, ma deve accettare ciò che ho deciso per lei. Deve infatti sposare un nobile del regno.” Guardando ancora il pastore. “Un padre forse non deve volere il meglio per sua figlia? O darla in sposa ad un miserabile?”
“Parlate di me forse?” Infastidito Icarius.
“Di voi?” Ripetè l'uomo. “Come potrei? Non so neanche chi siete voi. Perchè non ce lo dite?”
“Io...” fece il pastore “... io... mi chiamo Icarius... e sono un pastore...”

Clio
27-02-2015, 03.26.53
Dai loro occhi capii che erano rimasti colpiti da Icarius quanto me.
Poi strabuzzai gli occhi a quelle parole. Ma dove volevano andare a parare con quell'atteggiamento? Che bisogno c'era di inventare una storia tanto assurda?
"Oh, certo che no.." mormorai, seccata "Un padre la vende al miglior offerente.." sprezzante.
Com'ero felice di non aver mai avuto quei problemi.
Non capivo, sperai che avessero un piano, perché davvero non capivo.
Però, infondo, mi avevano fatto un favore: improvvisamente ero diventata la classica dama da salvare.
Ma non era certo il momento di scherzare.

Guisgard
27-02-2015, 03.35.32
“Un pastore...” disse quell'uomo fissando Icarius “... un semplice pastore...” scuotendo il capo.
Poi guardò gli altri suoi compagni.
Allora uno di quelli prese Clio per un polso, tirandola bruscamente a se.
“Andiamo, si torna a casa.” Fissandola.
“Fermi!” Gridò Icarius, per poi avvicinarsi a lei.
L'uomo allora estrasse un coltello.
“Un passo e ti infilzo come un tordo.” Minacciò questi.
Icarius restò immobile, fissando il bagliore di quella lama.
“Cos'hai, ragazzo?” Sprezzante l'uomo. “Hai paura?” Agitando il coltello.
“Portiamo via la ragazza.” Fece un altro di quelli.
“No!” Aggredendolo il pastore.
L'uomo allora lo spinse a terra.
Icarius si rialzò e lo saltò addosso, ma l'altro lo colpì con un pugno allo stomaco, facendogli perdere i sensi.
Il pastore cadde così a terra.
Ma in quel momento Ammone intervenne.
Sollevò l'uomo, lo disarmò e lo scaraventò in una vasca di acqua.
“Fermo!” Urlò un altro di quegli uomini. “Cosa fai? Grosso imbecille, è solo un pastore, non certo il duca!”

Clio
27-02-2015, 03.57.54
Un uomo mi prese per il polso, e dapprima non opposi resistenza, ero solo una semplice ragazza dopotutto.
"Icarius, no..." chiamai, terrorizzata, mentre si lanciava su quegli uomini.
Cosa volevano fare? Spaventarlo? Fargli del male?
Come osavano?
Era commuovente il suo volermi difendere, ma era ovvio che non sapeva combattere.
E infatti cadde a terra, svenuto, e Ammone a quel punto intervenne.
Allora mi liberai agilmente dalla presa al polso, e mi chinai su Icarius.
"Si può sapere che vi è saltato in mente? Vi avevo detto che ci avrei parlato, per la miseria!" guardando quegli uomini.
Alzai gli occhi sprezzanti sull'uomo che aveva parlato.
"Come osate parlare ad Ammone in quel modo?" furiosa "E ditemi, quanto bene conoscevate il duca per poter dire questo? Sono curiosa.. sapreste riconoscere il suo modo di parlare? Il modo di camminare? Conoscete così bene i suoi gusti in fatto di cibo? Sapete che strumento musicale suona, sapreste riconoscere la sua melodia tra mille altre?" scossi la testa "Immagino di no, magari lo avete visto da lontano, nello splendore della corte.. quest'uomo.." indicando Ammone "Ha combattuto fianco a fianco del duca per anni, molto prima che lo diventasse, quando tutti scodinzolavano dietro a Dominus... e comunque... era disarmato.. uno contro tanti.. che onore c'è in questo? Non vi importa dei Taddei, ma solo del potere... un Taddeo non avrebbe mai colpito un pastore disarmato..".
Ero allibita.
Mi si stringeva il cuore a vederlo a terra, privo di sensi.
Così mi chinai su di lui, spostandogli i capelli dal viso.
Oh, Icarius.. perdonami...
"Che volete fare adesso?" alzando gli occhi su di loro "Se oserete fargli di nuovo del male, dovrete vedervela con me..." sorrisi, perfida "E non lasciatevi ingannare dal mio comportamento di poco fa.. quella non sono io.. Resterò con lui.." con un tono che non ammetteva repliche "Sempre, qualunque cosa accada... ero la sua guardia del corpo prima che diventasse duca, lo sarò di nuovo... fosse anche solo un semplice pastore che gli somiglia in ogni singola cosa... non merita di essere trattato in quel modo.. veglierò io su di lui.." decisa.

Guisgard
27-02-2015, 04.10.53
Uno di quegli uomini fece un passo in avanti.
“Ascolta, ragazza...” disse fissando Clio “... costui” indicando Icarius a terra senza conoscenza “non è il duca. E' solo un pastore. Chiaro? Non lo è e non governerà mai da solo questo ducato. Sarà solo un fantoccio, ammesso riusciremo a spacciarlo per Guisgard. E se tu vuoi far parte di tutto questo, allora farai bene ad essere più accomodante ed obbediente con noi. Fa la tua parte e ti lasceremo entrare nel letto di questo miserabile, così che potrai fantasticare di nuovo di essere col vero duca.” Guardando poi il pastore a terra.
“Canaglie...” mormorò Ammone “... ora vi ammazzo tutti come maiali e la chiudiamo qui.”
Ma proprio in quel momento si sentì un cane ringhiare.
“Prendete le vostre cose” disse Giovanni con il suo cane pronto ad aggredire quegli uomini “e lasciate questa casa. O vi giuro che vi aizzerò il cane contro. Andatevene via. Tutti.” Con tono minaccioso.

Clio
27-02-2015, 04.26.32
Lo sapevo che sarebbe stato un errore rivelare Icarius a quegli uomini.
Perché diamine mi ero lasciata convincere?
"Accomodante ed obbediente?" risi, con lo sguardo di ghiaccio "No, non ho l'abitudine di esserlo con chi mi insulta...".
Estrassi la spada che tenevo celata dal mantello.
"Ho detto che proteggerò questo ragazzo.." alzando un ginocchio, pronta ad attaccare, restando accanto ad Icarius "E così farò..." pronta a difendermi.
In quel momento arrivò Giovanni, pronto ad aizzarci contro il cane.
Ma io non mi mossi, non avrei permesso a quegli uomini di far del male ad Icarius, mai, a qualunque costo.
E sapevo che anche Ammone mi avrebbe appoggiato.

Guisgard
27-02-2015, 04.34.58
Clio, con occhi perfidi e di ghiaccio, puntò il pugnale contro quegli uomini, mentre Ammone, senza scomporsi più di tanto, sollevò un pesante pezzo di lamiera e lo spezzò in due, ricavandone una rudimentale ma devastante arma da taglio.
“Il prossimo fra voi che aprirà la bocca prima di aver alzato i tacchi e portato via il muso da qui, si ritroverà con la testa tagliata in due.” Disse minaccioso l'omone.
“Siete diventati pazzi?” Uno di quegli uomini. “Non sapete cosa state facendo? Rinsavite, per la miseria!”
Ammone allora, per tutta risposta, cominciò ad agitare la lamiera, facendola volteggiare in aria come la più pericolosa delle lame.
“Andate via!” Tuonò con un tono che non ammetteva repliche.
E il ringhiare del cane di Giovanni fu un incentivo che portò quegli uomini ad andarsene.
Ma nei loro occhi vi era rabbia e vendetta.
“Ma torneranno.” Ammone fissando Clio.
“Andate via anche voi.” All'improvviso Giovanni alla ragazza e all'omone. “Via, o davvero vi scioglierò contro il mio cane. Lasciateci in pace.”

Clio
27-02-2015, 04.51.28
In un modo o nell'altro, riuscimmo a metterli in fuga.
Ero furiosa e arrabbiata.
"E' stata una pessima idea avvisarli..." mormorai "Grazie, amico mio..." alzando gli occhi su Ammone.
Mi chinai nuovamente su Icarius, sfiorandogli dolcemente la guancia.
"Mi dispiace..." sussurrai, mentre una lacrima ribelle mi rigò la guancia.
A quel punto sentii la voce di Giovanni.
"Non sarete mai più in pace temo..." rivolta al maniscalco "Questo posto non è più sicuro..." alzando gli occhi tristi su Ammone "Dobbiamo pensare ad una soluzione per portarlo in salvo, ha il diritto di sapere che cosa sta succedendo.." scossi la testa.
"E' tutta colpa mia.." sussurrai, osservando di nuovo il viso del pastore.
"Giovanni, io non mi muoverò di qui... se volete aizzarmi il cane contro fate pure, ma io non lo lascio.." rinfoderando la spada "Non lo lascio..." dolcemente "Non sa nemmeno difendersi.. devo proteggerlo.. Non so quanto sappiate di questa storia, ma vi assicuro che quegli uomini non si fermeranno davanti a niente.." scossi la testa "Almeno adesso sappiamo quali erano le loro vere intenzioni.. Dobbiamo agire in fretta...".
Lo osservai ancora, per poi chinarmi a posargli un lieve bacio sulla guancia, mentre un'altra lacrima mi rigava il viso.
Sperai davvero di avere l'occasione di spiegargli ogni cosa, in modo che potesse capire, e magari perdonarmi, anche se magari mi avrebbe presa per pazza.

Guisgard
27-02-2015, 04.59.56
Giovanni ascoltava le parole di Clio, tenendo a stento fermo il suo cane.
“Perchè...” disse poi il cieco “... perchè dovrei fidarmi di voi? Neanche vi conosco... chi siete davvero? E chi erano quegli uomini? Cosa volevano da Icarius?”
Ma proprio in quel momento arrivò di corsa Afel.
“Chi è?” Urlò Giovanni, mentre il suo cane era sempre più nervoso.
“Sono io...” ansimando per la corsa Afel “... è... è incredibile...”
“Di cosa diavolo parli?” Domandò Giovanni.
“Un uomo...” tossendo Afel “... un uomo giunto dal curato... credo sia un becchino... è fuggito da Capomazda... farfuglia cose assurde... dice che la tomba è vuota e che hanno ucciso i due becchini che lavoravano con lui... e teme di fare la loro stessa fine... ora è nella casa del curato...”
“Tutti i pazzi sembra che abbiano scelto questo giorno per radunarsi qui...” mormorò il cieco.

Lady Gwen
27-02-2015, 14.03.05
La notte sognai di trovarmi in una stradina di campagna. Ad un certo punto incontrai tre done, una bionda, una mora e una rossa, le quali mi chiedevano chi, tra gli uomini da loro amati, avrebbe trovato il Fiore Azzurro.
Mi svegliai un po' interdetta, ma mi dissi che probabilmente mi ero fatta prendere troppo dalla suggestione del libro.
Mi alzai e notai che gli altri si erano svegliati poco prima.

Clio
27-02-2015, 14.03.33
Giovanni aveva ragione, perché avrebbe dovuto fidarsi di noi?
E l'unico modo che avevo per dargli fiducia era dire la verità, per quanto assurda e folle potesse sembrare.
"Quegli uomini fanno parte del Patto delle Civette, un'organizzazione che vuole riportare i Taddei sul trono di Capomaza, e noi abbiamo creduto alle loro intenzioni, purtroppo.." sospirai "Volevano prendere Icarius e spacciarlo per Lord Guisgard redivivo.." tornando a guardare il bel viso del pastore "Ma il modo in cui si sono comportati con lui ci ha spinto a ribellarci... nessun seguace dei Taddei colpirebbe un pastore disarmato in quel modo.. né lo avrebbe mai chiamato miserabile.." scuotendo la testa "Vogliono solo prendere il potere, ma siamo dovuti arrivare fino a questo punto per comprenderlo...".
Icarius era ancora senza conoscenza, e io ero seduta accanto a lui, lo tenevo tra le braccia, in modo che il suo viso non si appoggiasse alla terra, ma a me, e gli passavo dolcemente la mano tra i capelli, e sul viso.
"Perché dovreste fidarvi di noi? Già.. Forse perché noi crediamo che ci sia molto di più, lo so che tutti mi prenderanno per pazza ma ci sono troppe cose che non tornano... Ieri Icarius mi ha detto che la brughiera sarebbe un posto perfetto per nascondere un tesoro.. beh, io credo che il tesoro nascosto sia lui stesso.. Voi..." esitai "E vi prego di perdonarmi per quanto sto per dirvi ma.. voi non potete vederlo... e credo che sia per questo che è stato affidato a voi.." sospirai "Non so da chi... Se poteste vederlo, vi accorgereste che non somiglia semplicemente a Guisgard.. ma.. è identico, e gli occhi dei Taddei sono inconfondibili.. certo, è come se avesse perso la memoria sul suo passato senza accorgersene... e so che può sembrare assurdo.. Guisgard è morto..." tornando a guardare Icarius.

Ma proprio in quel momento arrivò di corsa Afel.
“Chi è?” Urlò Giovanni, mentre il suo cane era sempre più nervoso.
“Sono io...” ansimando per la corsa Afel “... è... è incredibile...”
“Di cosa diavolo parli?” Domandò Giovanni.
“Un uomo...” tossendo Afel “... un uomo giunto dal curato... credo sia un becchino... è fuggito da Capomazda... farfuglia cose assurde... dice che la tomba è vuota e che hanno ucciso i due becchini che lavoravano con lui... e teme di fare la loro stessa fine... ora è nella casa del curato...”
“Tutti i pazzi sembra che abbiano scelto questo giorno per radunarsi qui...” mormorò il cieco.


Fissai Afel strabuzzando gli occhi.
Vuota? Una tomba vuota? Di che tomba parlava?
Ma in cuor mio sapevo che c'era una sola tomba per cui valesse la pena uccidere dei becchini, e che qualcuno si sarebbe sognato di profanare.
La sua...
"Vuota?" esclamai, incredula, ma non più di tanto "Di che tomba parlate? La tomba dell'Arciduca?" alzai gli occhi su Ammone.
"È vuota.." sussurrai, come stessi parlando con Icarius "È vuota...".
Il cuore iniziò ad accelerare, certo quello non dimostrava niente, potevano aver trafugato la salma, ma le cose continuavano a non tornarmi.
"È vuota..." sussurrai nuovamente, chinandomi su Icarius per posargli un altro bacio leggero sulla guancia.
"Questo non cambia le cose, anzi... vorranno andare avanti col loro piano, dobbiamo portarlo al sicuro... e se.." alzando gli occhi su Ammone "E se lo portassimo all'Isolotto del Duca? Lì gli sono stati sempre fedeli, quanto nessuno ancora lo era, se non si sono scandalizzati dalla nave volante, non lo faranno per un fantasma... Ah, come vorrei vedere le vele della Santa Caterina spuntare da dietro le nuvole, e che ci portasse in salvo come ha fatto in passato...".
Sospirai "Dovete fidarvi di noi, messer Giovanni, lo so che sembra assurdo e folle, ma a c'è un limite alle coincidenze... Il suo nome, Icarius, era quello che portava da ragazzo, quando lo conobbi io.. anzi, era Icarus, prima che gli venisse rivelato il suo vero nome, Guisgard.. l'ocarina, conosco la sua melodia, l'ho ascoltata decine di volte.. so che sembra assurdo, lo so.. ma ... dobbiamo proteggerlo da quella gente ma non solo... anche da Gvineth e da Cimmero... Se lui è vivo, loro non sono niente... vi prego.. abbiamo sbagliato a valutare quegli uomini, e non avrebbero mai dovuto sapere.... ma ora ha bisogno di noi.. ".

Altea
27-02-2015, 15.50.44
Aspettavo ma riflettevo turbata...quei soldati e con loro il Priore Tommaso..non ero tanto preoccupata per lui ma la cosa mi faceva pensare. Mi aveva sempre ribattuto su tutto, sul fatto fossi convinta Guisgard non era morto..diceva io ero irrazionale e fantasiosa e lui razionalista. Certo i suoi non erano proprio i modi di un uomo di Chiesa ma era particolare, ma ero stupita ancora del fatto volesse addirittura pagare i due becchini per vedere la tomba di Guisgard, mentre io e Bensuon eravamo entrati tranquillamente e quella tomba apparentemente era come tutte le altre..eppure la cosa mi turbava, e se avesse scoperto qualcosa nelle sue ricerche..e tra l' altro se ne era andato via quando io gli dissi sarei tornata subito.
Mi voltai verso Bensuon che guardava la villa dal finestrino della carrozza.."Bensuon, prima non ho voluto dirtelo, quando siamo usciti da Corte..ecco..ho visto i soldati e con loro vi era il Priore Tommaso..si, proprio quello che stava indagando con me sulla morte di Guisgard..a mio avviso deve aver scoperto qualcosa ma io non potevo rischiare di non trovare più qui lady Cassaluia" poi ebbi un guizzo e guardai verso la strada che riportava nella capitale.."Ho una idea...poco lontano da qui vi abita l' avvocato e notaio della mia famiglia..eh si, quello che mi ha sancito sposa di Guisgard alla nascita..e io non ti ho chiamato per nulla, ma per scoprire con me cosa è successo all' Arciduca e se ho ragione che sia vivo...è Milord Pierre, ha subito le notizie da Capomazda e Corte, digli che ti ho mandato io e informati così mentre io sarò qui tu ti anticiperai..ma aspetta che io entri in casa...non penso di rischiare la vita, forse la rischio più col Priore perchè disse a lord Gvineth, uno dei due signorotti, era il mio confessore spirituale e dillo al mio avvocato..se è successo qualcosa spero quel milord non si ricordi lo portai io a Corte" e dissi al cocchiere di portarlo a casa dell' avvocato in questione che non era molto lontana.
Poi udii aprire la porta e si presentò la anziana servitrice...allegra come al solito e di molte parole notavo ironicamente.
"I miei omaggi, trovo lady Cassaluia? Potete riferirle la duchessa Altea è tornata per avere delle informazioni importanti?" e udii suonare di nuovo il pianoforte, segno era a casa...chissà chi suonava quel pianoforte in quella stanza di dipinti raffiguranti l' Amore e la Passione, e aspettai pazientemente.

elisabeth
27-02-2015, 17.43.57
Erano ordini precisi senza poter dire assolutamente nulla......ma prima di montare a cavallo..." Perdonatemi Priore.....non volevo andasse così...ma a quanto pare sono anni che dove esiste la mia persona le cose si capovolgono....".....ero sinceramente dispiaciuta per lui......anche se non c'era alcun motivo per cui dovesse mantenere dei segreti con me la firma non era del Vescovo....in qualsiasi modo si vedesse la cosa ...sembrava un tranello da parte sua...fui scortata dal soldato che non mi toglieva gli occhi di dosso...figurarsi.....subire le ire di De Gur non era piacevole............Intanto.....mi appariva nella mente quella tomba vuota.....Guisgard .... poteva non essere morto, ma perchè......per sottrarlo alla leggenda ?...e a quale scopo....il Ducato sarebbe andato in mano a uno dei due Lord che si contendevano la poltrona ...in realtà non vi era uno scopo reale, se non far vivere l'ultimo dei Taddei celandolo alla Gioia........Intanto eravamo arrivati al Castello.......fui aiutata a scendere da cavallo e scortata nella mia camera.......mi aspettavo che qualcuno chiudesse a chiave...ma non fu cosi'...la guardia si diede cambio con un'altra ....potevano mettermi giu' nelle galere, era uguale così stavano tutti tranquilli............Mi tolsi il mantello.......la camera era già illuminata dalle candele...mi avvicinai alla finestra...e guardai fuori..la stanza era in alto rispetto alle mura e potevo guardare la campagna.........Mi spiace Guisgard...si e' alzato un polverone,ti eri guadagnato lo libertà....e invece rischi di ritrovarti in catene...dorate...ma che importanza ha..sempre catene sono........Scappa se puoi scappa lontano.......io Scapperei oltre queste mura........tornerei a casa.......e mi venne in mente quando trovammo De Gur......sulla spiaggia....un impeto di rabbia......mi attanaglio' lo stomaco...avrei dovuto lasciarlo affogare......Gedeone....Gedeone...un battito d'ali....per te che hai il mio cuore nel tuo....vieni e portami via.......Mi staccai dalla finestra.........e riflettendoci...o De Gur mi aveva seguita..o qualcuno aveva fatto la spia......andai verso la porta......e rivolta alla guardia " visto che sono agli arresti..potreste dire alla mia dama di compagnia che vorrei parlarle ?..."......ritornando in camera...sperai che Tilde non fosse compromessa....ma tutto era possibile...........stavo sistemando la legna nel camino...quando sentii la porta aprirsi..chi poteva essere...Tilde avrebbe bussato.....forse De Gur ?....

Guisgard
27-02-2015, 18.56.06
“Avete ragione...” disse Giovanni a Clio “... perchè dovrei fidarmi di voi? Siete arrivati con quegli uomini e per quanto ne so potrebbe essere tutto un piano il vostro... ed ora parlate di complotti e piani di fuga... prendete le vostre cose e lasciate questa casa... voi ed i vostri vaneggiamenti...” con tono deciso il cieco.
Afel aveva ascoltato ogni parola quasi incredulo.

Guisgard
27-02-2015, 19.01.17
“Milady è occupata in questo momento...” disse la servitrice ad Altea “... è cosa urgente? Perchè solo in tal caso disturberei milady per annunciarvi a lei.”
Intanto Bensuon era andato dal notaio come chiesto da Altea.

Guisgard
27-02-2015, 19.05.57
La porta della stanza di Elisabeth si aprì senza che nessuno avesse prima bussato.
Era stato il soldato ad aprirla, con modi spicci e discutibili.
Con lui vi era Tilde.
“Ecco la donna, milady.” Disse ad Elisabeth, per poi spingere nella camera Tilde, uscire e chiudere la porta.
“Cosa è accaduto, milady?” Chiese preoccupata Tilde appena rimasta sola con la sua padrona.

Guisgard
27-02-2015, 19.07.06
Quel sogno.
Forse davvero era stato una suggestione causata da quel libro.
Gwen si alzò e trovò gli altri intenti a preparare la colazione.
Latte caldo e qualche focaccia comprata da un fornaio poco lontano.
“Venite, attendevamo solo voi per la colazione.” Disse Ozzillon.
Si sedettero attorno ad un tavolino e cominciarono a mangiare.
“Ebbene?” Fissandoli Ozzillon. “Avete cominciato a leggere la novella? Impressioni? Vi ha colpito in qualche modo?”

Altea
27-02-2015, 19.08.43
"Mi spiace disturbarla" dissi spiaciuta "ma sono venuta di gran fretta dalla Corte solo per lei..ditele le ruberò solo pochi minuti, se vuole può parlare con me pure qui in entrata in piedi..ho bisogno di informazioni su una cosa scoperta ieri sera..non la tratterò troppo tempo..." e rimasi perplessa..chissà cosa stesse facendo di importante...da non farmi nemmeno vedere..se vi erano ospiti mi avrebbe presentata..o ospiti potessi vedere.

elisabeth
27-02-2015, 19.13.39
La cosa mi lascio' senza parole.......e quando vidi spingere Tilde in camera la collera.....offusco' la mia mente....solo un attimo....respirai a fondo....Silenzio Elisabeth...il Tempio ti ha regalato il Silenzio...pensa e medita su ogni azione ......l'impulsività e' cattiva consigliera.......andai incontro a Tilde....con uno splendido sorriso..." Eccoti qui finalmente.....non preoccuparti......sai...giocando con le miei erbe...ho finito per far arrabbiare qualcuno e De Gur ha deciso....visto che momentaneamente non e' qui...di farmi stare tranquilla......ma avevo bisogno di parlare con qualcuno, mi sembra di impazzire....Tilde...devo farti una domanda...e devi riflettere bene prima di rispondermi......hai sentito qualcosa nei miei riguardi...o visto qualcuno che mi ha seguita nei miei spostamenti ultimamente.........e' importante che tu mi dica qualcosa......."......le accarezzai la mano per tranquillizzarla.....ma incominciavo a temere per me stessa......forse...non dovevo attendere il rientro di De Gur.....

Guisgard
27-02-2015, 19.29.11
La serva annuì ad Altea e le fece cenno di aspettare.
Uscì e tornò dopo pochi istanti.
“Seguitemi, prego...” disse alla dama de Bastian.
La condusse così in un salottino, dove un artista stava ritraendo una scena di nudo per un ritratto.
E la modella, stesa su uno sfarzoso divano e completamente nuda, fatta eccezione per alcuni tulipani neri adagiati sul suo bel corpo, era Cassaluia.
“Amica mia...” sorridendo ad Altea “... venite pure avanti... è un piacere rivedervi... perdonate, ma non posso muovermi, come vedete... messer Samoral è un pittore molto severo...” ridendo.
http://2.bp.blogspot.com/-DY1fYUJvf3Q/T2oi8LyYLqI/AAAAAAAAALQ/fp54lcZifrE/s640/99468_LucyLawless_SpartacusGodsoftheArenae05hdtv72 0pbyDeepAtSea_avi_003_122_338lo.jpg

Guisgard
27-02-2015, 19.31.03
Tilde restò a fissare Elisabeth, visibilmente preoccupata.
Quella situazione aveva messo in apprensione anche la dama di compagnia.
“In effetti...” disse “... ora che mi ci fate pensare... non so, magari sono solo sciocchezze... ma quella servetta giunta qui un paio di mesi fa... quella che fu consigliata da lord Scolari a vostro marito... ecco, come dire... a me non è mai piaciuta...”

Tessa
27-02-2015, 19.31.40
"Prigioniero 6913”

Lo sguardo mi cadde casualmente sul mucchio di scartoffie posate sul tavolo e, in un attimo, ricordai l'incisione sulla parete.
"E' lui!" pensai, mentre il cuore perdeva un colpo.

Dovevo assolutamente leggere cosa vi era scritto in quel documento, ma non sapevo per quanto altro ancora sarei rimasta da sola nella stanza, prima dell'arrivo di Pirros.
Mi avvicinai ancora di più, per vedere meglio.
Il foglio sembrava essere l'elenco dei detenuti nel carcere.
Il primo della lista, era appunto il prigioniero 6913.

Il rumore di passi in lontananza mi fece sobbalzare.
Riuscii a leggere di sfuggita solo poche parole "Anno Domini... Prigioniero 6913... Taddei... isolamento assoluto", prima di allontanarmi frettolosamente dal tavolo.

Altea
27-02-2015, 19.39.36
La domestica mi osservò..mi guardai...forse non le stavo molto simpatica, comunque disse di seguirmi ed entrammo in un salottino...e lady Cassaluia era adagiata nuda con dei tulipani per farsi ritrarre, allegra come sempre.
Mi scappò quasi una risata pure a me.."Oh, non preoccupatevi, pure io a Suession ...fui ritratta nuda ma non avevo gente a guardarmi, voi siete così disinibita ed è un pregio...scusate l' interruzione milady Cassaluia, ma ho un tarlo mi tormenta".
Mi sedetti in una poltroncina rossa ed ero leggermente imbarazzata, comunque, ma vi era di peggio.."Stanotte sono arrivata in un cimitero longobardo..non chiedetevi come..chi mi conosce sa sono capace pure di questo..e vi era un anziano, stava lavorando a delle lastre per una lapide e rappresentavano immagini di amanti immortali..e ha detto quella lapide era destinata per chi avesse trovato il Fiore Azzurro e ne ignoro il motivo, anche per il luogo poco romantico...ha detto poi a commissionare quella lapide fu una donna e sembrava nobile, aveva delle ancelle col velo e pure lei indossava il velo e...un ciondolo con una civetta che teneva una rosa...ho pensato a voi milady..forse ho sbagliato, ma ho voluto sincerarmene..è un caso forse vi siano due ciondoli con due civette ma che tengono oggetti diversi" e la guardai mentre risplendeva di una bellezza particolare.

Guisgard
27-02-2015, 19.43.47
Quelle parole lette da Tessa.
Erano giuste, o forse la fretta e la paura di essere scoperta l'avevano ingannata.
Ma a risposta di ciò, quei rumori uditi dall'altra parte della porta, seguiti da alcune voci, giunsero opportuni.
“Vi avevo detto di evitare di parlare con lui.” Disse Pirros.
“Signore, abbiamo solo giocato ai dadi...” rispose il carceriere.
“Idioti.” Lo zittì Pirros. “Giocate con un pazzo?”
“Beh, mai visto uno così accomodante e signorile dopo aver perso...” il carceriere “... ne abbiamo parlato fra noi carcerieri... quello deve essere un nobile... lo si capisce subito...”
“Imbecille.” Con disprezzo Pirros. “Non sappiamo nulla di lui. “Potrebbe essere un ladro, un assassino, o magari un traditore. L'unica cosa certa è che è un folle. Isolamento, chiaro?”
“Si...” annuì il carceriere.
Pirros allora lo mandò via ed entrò nella stanza, dove trovò Tessa ad attendero.
“Ah, finalmente una bella visione, dopo il lamento dei condannati e le loro pene...” guardando Tessa “... vi attendevo... sapevo che ci saremmo rivisti...” guardò poi le scartoffie sul tavolo “... perdonate il disordine...” aggiustandole “... ma tra poco i documenti ufficiali andranno aggiornati... vedete la scritta Taddei accanto ad ogni nome di condannato? Ebbene, tra non molto sarà sostituita col nome del nuovo padrone di Capomazda.” Ridendo.

Tessa
27-02-2015, 19.57.58
Alzai il mento, lo sguardo fiero e per niente intimorito.
Era arrivato il momento di giocare e io lo avrei fatto fino all'ultimo.

"Date per scontato che io abbia letto, Messere! O i vostri detenuti sono così importanti da destare in voi il sospetto nei confronti di tutti quelli che entrano qui, oppure..." proseguii " oppure siete vittima del vecchio pregiudizio che vuole che la curiosità sia femmina..."

elisabeth
27-02-2015, 19.59.17
Ascoltai attentamente Tilde.....Lord scolari..lo avevamo avuto a cena l'anno prima qualche volta ....... ricordavo la ragazza ...minuta...molto graziosa...come si chiamava......Lia...." Si ricordo...parli di Lia.....mi sembro' strana la venuta di questa ragazza...in realtà non avevamo bisogno ma mio marito mi disse che Lord Scolari gli aveva chiesto un favore particolare.......era una ragazza semplice e questo era l'unico posto dove poteva vivere serenamente.........".....A questo punto le cose prendevano un'altra piega......a Castello non avevo problemi con nessuno......e siccome da quando era morto Guisgard , De Gur....era poco presente.....voleva avere un'informatrice che con me non avesse alcuna relazione...." Mia cara Tilde........ora dobbiamo scoprire se e' lei la fonte dei miei guai...e quindi ..mio marito dovrà avere un'informazione non vera....." feci cenno alla ragazza di non rispondere....e ad alta voce dissi..." Bene Tilde...prendi questa lettera e portala all'Abate Elia...digli di venire..perchè sono indisposta e non posso uscire da casa.....ho affari urgenti di cui parlargli...."...quindi strizzai l'occhio in segno di intesa a Tilde e avvicinandomi al suo orecchio dissi...." Non muoverti dal castello......vedrai che qualcuno verrà a farti domande...."....

Guisgard
27-02-2015, 20.02.24
Pirros restò sorpreso dalle parole di Tessa.
Non era abituato a donne così argute e dirette, ma solo belle.
E a Tessa non mancava né bellezza, né tanto meno arguzia.
“Vedete...” sedendosi su una poltrona “... in verità sono documenti segreti... perlopiù noiosi ed illeggibili, ma comunque importanti... e sono sotto la mia responsabilità...” sorrise “... ma per voi farei di tutto... avanti, cosa vi incuriosisce di questo luogo? Chiedete pure... sarò come Cicerone... avanti, domandate pure...”

Clio
27-02-2015, 20.31.33
Sospirai.
"Non vi sto chiedendo il permesso... Non lo lascerò incustdito... Non ora che è in pericolo..." Scuotendo la testa "Torneranno, e dovremo essere pronti...".
Come potevo cercare la fiducia di quell'uomo? Come potevo fargli capire che non gli avrei mai fatto del male, che volevo solo proteggerlo?
Chinai tristemente il capo.

Guisgard
27-02-2015, 20.49.50
Cassaluia restò a farsi ritrarre dal pittore, ma quando Altea nominò il Fiore Azzurro ebbe un fremito.
“No, non sono stata io...” disse dopo un istante di silenzio “... io non porto veli, poiché mi piace farmi guardare...”
“Milady...” fissandola il pittore.
“Scusatemi, messere...” sorridendo lei “... ma preferisco dedicare la mia attenzione a lady Altea... continueremo stanotte...”
“Si, milady.” Annuì il pittore, per poi uscire.
Cassaluia allora si alzò, lasciando cadere a terra i tulipani.
Prese una vestaglia e si coprì.
“E ditemi...” ad Altea “... è lontano da qui quel Cimitero Longobardo?”

Guisgard
27-02-2015, 20.50.35
Tilde annuì ad Elisabeth e poi uscì.
Intanto la sera era scesa sul castello e sulla brughiera.
Ad un tratto la porta si aprì e sulla soglia apparve De Gur.
“Vieni...” disse ad Elisabeth “... dobbiamo parlare...” e la portò fuori, in un grande salone.
Riempì due bicchieri di vino, per darne uno poi a sua moglie.
“Ed ora raccontami tutto...” fissandola “... dall'inizio... e niente bugie...”

Guisgard
27-02-2015, 20.52.10
Clio chinò il capo e Giovanni continuò a tenere fermo il cane che abbaiava senza sosta.
“Forse dovremo parlare con quel becchino...” disse Ammone alla ragazza “... magari capiremo di più sulla storia della tomba... cosa ne pensi, Clio?” Guardò poi Afel. “Tu puoi portarci dal becchino?”
“Si, certo...” annuì Afel “... è dal curato del posto.”
L'omone si voltò verso Giovanni.
“Clio ha ragione comunque...” mormorò “... non lo lasceremo da solo... è meglio che lo sappiate.”

Altea
27-02-2015, 21.21.47
Notai uno strano bagliore nello sguardo di Cassaluia, la sua tranquillità fu come turbata, infatti congedò il pittore e volle informazioni su quel posto.
La guardai..pensava di andare laggiù sola forse? E quindi..chi era quella donna misteriosa, nobile con delle ancelle..me la immaginavo quasi una Dea detentrice di qualche mistero da svelare e al suo seguito le sue seguaci.
"Il Cimitero Longobardo..beh non troppo lontano ma nemmeno tanto vicino, si trova nella brughiera, quasi vicino a Corte, l' ho scoperto per caso e comunque ricordo la posizione visto si trova non lontano della abitazione di un pastore che conosco...e forse se volete venire dovrete rimandare il vostro ritratto pure stanotte...io ho passato una intera nottata laggiù e poi dobbiamo mettere pure la strada, io sono con la mia carrozza e vi è pure un amico con me, pure lui era con me a quella scoperta...decidete voi milady, io sono disponibile a portarvi perchè questo fatto interessa pure me, e sembra pure voi..ve lo leggo negli occhi...oppure potete venire e seguirci con la vostra carrozza...e magari mi direte qualcosa di questa donna se la conoscete..o mi tornerete il ciondolo, parlandomi dell' elisir e la mappa" e sorrisi...ovvio io davo una cosa a lei..e lei a me..a meno che non mi avrebbe aiutata a scoprire qualcosa di più importante riguardo il Fiore Azzurro.
"Vi aspetto in giardino, mentre decidete e vi preparate se volete venire..non vorrei non trovassimo più quell' anziano artista..e poi devo aspettare ritorni quel mio amico, Bensuon...è veramente affascinante, penso vi piacerà" e sorrisi al pensiero di Bensuon vedendo una donna di una bellezza particolare.."deve darmi delle notizie dal mio avvocato....vi aspetto tra i fiori, ammirerò le vostre belle rose..sono i miei fiori preferiti."
Uscii dalla stanza e dissi alla servitrice di portarmi in giardino, camminavo aspettando Cassaluia...se voleva venire..ma non l' avrei fatta andare da sola, non avrei svelato nulla..ma mi sembrava una donna sincera ma avevo imparato a non dare nulla per scontato.
Aspettavo l' arrivo di Bensuon pure e mi soffermai a guardare le rose, ne vidi una di un colore rosso particolare, era a terra ma era ancora splendida e la misi tra i capelli raccolti.

elisabeth
27-02-2015, 21.42.07
La sera sembrava aver ingoiato ogni cosa....non c'era la pallida luna...e le stelle sembravano essere fuggite da quel luogo.....ma il tempo passava.....Tilde era gia' andata via da un po' quando De Gur entro' nella nostra camera.....Mi tese la mano e mi prose di uscire...per condurmi in fuori....mi porto' in un salone enorme...troppo grande per due persone..........ma lo seguii pazientemente......" Potevamo rimanere in camera........"......vidi un lieve sorriso sulle sue labbra......mi offri' un calice di vino......mi fece accomodare su una poltrona...e mi chiese di essere sincera......io sincera.....forse ultimamente...ma lui da quanto tempo non lo era....chiusi gli occhi...e poi riaprendoli....presi a parlare "...Io saro' sincera sino alla fine...ma dovrai esserlo anche tu........Qualche giorno fa...di ritorno con Lord Gvineth arrivai al Castello che era quasi mattina...venne un novizio mi cercava per conto dell'Abate...c'era un uomo che secondo lui preso da pazzia diceva cose strane.....così andai al convento.....quell'uomo non era pazzo...c'era lucidità era terrorizzato....ava visto il giovane Arciduca...gia' aveva visto Guisgard vivo e vegeto.........gli ho somministrato del sonnifero..una dose abbastanza forte......si sarebbe svegliato a metà mattinata......pregai l'Abate di non farlo andare via se prima non l'avessi rivisto.......sulla strada del ritorno ho incontrato il Priore....mi chiese indicazioni per il convento...ma ormai eravamo vicini al Castello...e gli offri' ospitalità.......lo hai conosciuto ...a tavola se ti ricordi...e poi.....siamo andati insieme dall' Abate...ed abbiamo scoperto che dei parenti avevano portato via il pazzo...ma era pura follia...mi sono arrabbiata moltissimo.....poi...ho parlato con il Priore e in accordo con lui abbiamo pensato di controllare che il corpo fosse quello di Guisgard.....e di porre fine a queste maldicenze......L'Abate ha preparato la lettera e doveva essere firmata dal Vescovo......chiesi io di andare da solo dal Vescovo al Priore...se ci fossi andata anche io si sarebbe insospettito...si insomma...sai come vanno queste cose...sono una donna....certe pratiche non sono viste di buon occhio.......Non ci ho fatto caso subito...ma il Priore...volle andare via subito...io tornai a casa....ma ...lui e' ritornato dopo poco tempo......ero troppo presa dalla cosa..non ho badato ai tempi...e poi credo che tu il resto lo sappia.....e credo di sapere anche dalla voce di quale persona...sincerità per sincerità...dovresti dirmi il suo nome.....".........Non avevo lasciato nulla....avevo detto tutto...certo le sensazioni...quello che avevo pensato...quello lo avrei detto al Priore.....De Gur mi sembrava lontano dalle sensazioni o dalle fonti energetiche.......ma in quel momento anche la figura del Priore per me assumeva un aspetto oscuro....e se non fosse stato chi diceva di essere ?...ma non era così l' Abate lo conosceva.........." Senti...io non so come sono finita in tutta questa storia......mi spiace....ma sono convinta che Guisgard non sia morto......io non ci credo....."........presi il calice e sorseggiai il vino.....era dolce........" Cosa e' successo al Priore......"....

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Lady Gwen
27-02-2015, 21.57.40
La colazione, latte caldo e focacce, era gia` pronta e gli altri aspettavano me per mangiare.
Ozzillon ci chiese cosa ne pensavamo della novella.
"A me e` piaciuta molto" dissi "Adoro le storie piene di avventure e ricerche di rari tesori".
Non volevo raccontare a nessuno del sogno. Nemmeno a Rida. Almeno per ora. Avevo bisogno di fare chiarezza in me stessa e in questa faccenda.

Clio
27-02-2015, 22.56.30
Annuii ad Ammone.
Quella situazione era surreale, ed era come se mi avesse sfinito.
Era mia la colpa di tutto quel disastro, dovevo tornare da lui senza dire niente a nessuno.
"Andate voi.." Guardando Ammone e Afel "Speriamo si riesca a comprendere meglio questa situazione..." Sospirai "Io però resto con lui, voglio che mi trovi al suo risveglio..." Guardando il bel viso del pastore con un'infinita dolcezza, sfiorandolo appena.
Si meritava una spiegazione, si meritava di sapere.
Non gli avevo mai mentito, e averlo fatto mi faceva stare terribilmente male.

Guisgard
28-02-2015, 01.24.00
Ammone annuì a Clio, per poi andare via con Afel.
“Vedo che siete testarda...” disse Giovanni alla ragazza, scuotendo il capo “... non mollate, eh? Volete capire che dal vostro arrivo qui avete portato solo guai? E se non fosse lui?” Mormorò. “Se Icarius non fosse l'uomo che credete? Non un duca, né un re... ma solo un pastore? Cosa farete? Chiederete scusa e tanti saluti?”

Guisgard
28-02-2015, 01.36.59
La colazione continuò tranquilla, con Ozzillon pronto a sfamarsi non solo di dolci focacce all'uvetta ed al miele, ma anche di citazioni di classici, di riflessioni e massime di grandi autori e pensatori da distribuire a Gwen e agli altri suoi compagni.
E mentre la colazione andava avanti, ad un tratto, nello spiazzo in cui si trovavano il carrozzone e le tende, si presentò qualcuno.
Era una singolare figura con un lungo mantello, il bavero alto a celarne le fattezze ed un cupo e stretto cappuccio sul capo.
Giunse silenziosa e leggera come un'ombra.
“Cercavo” disse alla compagnia con voce sottile “messer Ozzillon...”

Galgan
28-02-2015, 01.43.30
Capii.
Eccome se capii.
Il nemico che ci stavamo accingendo ad affrontare, non era di questo mondo, era un appartenente alle Schiere Oscure, un soldato del Principe di questo mondo, dell'Avversario......
In casi come quello, la paura non era un male, ma una giusta benedizione, un dono, se accompagnata da una giusta fede in Dio, e una consapevolezza che, sempre e comunque, lui è più grande, e che quindi, l'Avversario, e le di lui schiere, non possono fare altro che temerlo, e di contorcersi alla vista della sua luce.

-Non temete, padre-

risposi al sacerdote,

-Non cadremo dell'errore-

Poi, rivolto a Lucas,

-Mi raccomando, mio giovane compagno d'armi, sii saldo dell'animo, perché insidioso è il Nemico-

Clio
28-02-2015, 01.44.22
"Testarda io?" Ridendo appena "Non sapete quanto..." Con un debole sorriso.
"Avete ragione..." Tristemente "Ho portato solo guai, ma non era quello che volevo... E farò tutto per rimediare... Ma vi assicuro che se me ne andassi sarebbe peggio..." Sospirai, osservando Icarius senza conoscenza.
"No.." Mormorai dolcemente "Non me ne andrò, non cambierebbe niente... A me non importa se sia un duca, un re, o un pastore.. Mi importa solo di stargli accanto... Non sono una dama altolocata, Messer Giovanni.. Neanche lontanamente..." Sorridendo appena.

Guisgard
28-02-2015, 01.48.51
Altea era in giardino, quando vide giungere qualcuno.
Era Cassaluia, avvolta in un lungo e raffinato abito scuro, con una mantellina di un porpora forte sulle spalle.
Attorno al capo aveva un vistoso scialle raccolto ed avanzava a passo svelto, quasi fosse una gran dama.
“Bene, milady...” disse alla dama de Bastian “... ho rimandato il mio incontro con quell'affascinante e talentuoso pittore. Sono dunque pronta a venire con voi in quel posto. Anche se visitare un Cimitero a quest'ora non è certo una cosa molto allegra.” Sorridendo.

Guisgard
28-02-2015, 01.52.57
“Non avete capito, ragazza mia...” disse Giovanni a Clio, avanzando verso Icarius, prendendolo sulle robuste spalle e poi dirigersi verso la porta di casa “... non parlo se lui fosse un pastore, piuttosto che un duca o un nobile... intendo dire, se non fosse l'uomo che voi e quegli altri pensano? Se fosse solo Icarius? Icarius e basta? Ecco... voi cosa fareste in quel caso?”

Guisgard
28-02-2015, 02.07.23
Don Nicola, Galgan e Lucas entrarono nella stanza e trovarono seduta al centro del letto una donna dall'aspetto stravolto, con lividi e tagli su tutto il corpo, le caviglie legate strette con delle funi e gli occhi di un colore pallido ed indefinito.
Nell'aria vi era un fetido insopportabile, che quasi portò lo scudiero a dare di stomaco.
“Vattene via, prete...” disse la donna al religioso.
Questi però, impassibile, prese la sua stola viola e la baciò, per poi tirar fuori l'Acqua Santa con cui cominciò a benedire quell'ambiente.
E la donna, a quel gesto, iniziò a gridare forte.
Poi si voltò verso Galgan con sguardo crudele.
“Tu...” con una voce spaventosa “... non sai che io conosco Eloisa...” rise gracchiando “... la conosco bene... tanti la conoscono... e molto bene... e sai cosa è brava a fare? Lo sai, vero? O solo con te non l'ha mai fatto?” Rise in modo grottesco.
Ma un getto di Acqua Santa cadde su di lei, provocando le sue urla disumane.
http://media.cineblog.it/6/668/34-film-horror-da-vedere-12.jpg

Clio
28-02-2015, 02.11.43
Giovanni ci si avvicinò e si caricò Icarius sulle spalle, portandolo in casa.
Avrei voluto tenerlo tra le braccia, ma ormai era buio, e certo non poteva stare fuori, così lo lasciai fare.
Sorrisi appena alle sue parole, ricordando lo sguardo di Icarius, le sue parole, il suo sorriso, quel fare incerto che mi faceva tenerezza.
"Beh in quel caso ricominceremmo da zero.. Entrambi..." Sorrisi "E io non sarei più avvantaggiata dal conoscerlo bene... Saremo solo i due ragazzi che ieri non riuscivano a staccare gli occhi l'uno dall'altra... Ma anche in quel caso non me ne andrò, a meno che non mi mandi via lui, ovviamente...".
Alzandomi, per poi seguirlo verso la casa, ero titubante: mi avrebbe lasciato entrare?
Forse era meglio così, smettere di parlare di quella assurda storia.
Dovevo pensare ad Icarius ora, perché era l'unico modo per proteggere Guisgard.

Guisgard
28-02-2015, 02.20.46
De Gur ascoltò ogni parola di Elisabeth, per poi sorseggiare del vino.
“E' pericoloso tutto ciò...” disse piano “... è pericoloso dire che l'Arciduca è ancora vivo... si, molto pericoloso... e almeno per due motivi... il primo è per amore della verità, poiché l'ultimo Taddeide è morto come lo sono quelle teste alle pareti...” indicando gli animali impagliati sulle pareti “... il secondo poi è per amore di Capomazda, in quanto alcuni nobili stanno tentando di prendere il potere mettendo in giro voci assurde, per far colpo sul popolo ignorante... capisci ora che le sciocchezze che dici sono pericolose? Tu lo fai in buona fede, ma altri possono usarle per i propri fini... tu sei mia moglie, Elisabeth ed io voglio proteggerti, ma se continuerai a vaneggiare circa la morte del duca, allora neanche io potrò aiutarti dalla giusta e legittima furia di lord Gvineth e di lord Cimmiero...” posò il calice su un basso tavolino “... quanto al Priore... beh, ha commesso una cosa contro la Legge... ha falsificato un documento vescovile e ha profanato una tomba... tuttavia, secondo il discutibile Diritto di queste terre, nessun chierico può essere processato da un tribunale non ecclesiastico... ma naturalmente è troppo pericoloso lasciarlo libero adesso che sa...” i suoi occhi erano in quelli di Elisabeth “... siete rimasti in due a sapere della tomba... il Priore e tu... dimmi adesso cosa dovrei fare... chiederti il silenzio e fidarmi, oppure gettarti in una cella... anzi, murarti viva e non correre alcun rischio?” Con tono gelido.

Guisgard
28-02-2015, 02.30.54
Giovanni, con Icarius sulle spalle, entrò in casa e non fece nulla per impedire a Clio di fare lo stesso.
Il cieco, con una sorprendente naturalezza, si muoveva in quell'ambiente senza tentennamenti ed arrivò fino ad un lettino, dove vi posò sopra il pastore ancora privo di conoscenza.
“Da quel che intuisco” disse a Clio “voi ed il duca eravate molto vicini...” coprendo Icarius con una coperta “... e tenevate molto l'uno all'altra... eppure, il solo vedere la straordinaria somiglianza, almeno a sentire voi e quegli uomini, di Icarius con lui, siete pronta a dimenticare il passato e ricominciare una vita con questo pastore semisconosciuto anche se non fosse colui che pensate...” scosse il capo “... sapete perchè? Perchè voi credete che siano entrambi la stessa persona... il pastore ed il duca... e come voi lo pensano anche quegli uomini... e questo mi preoccupa...” prese una pentola di argilla, la riempì e la lasciò bollire accanto al camino.
Intanto Icarius, steso su quel letto, cominciò ad agitarsi.
Come se stesse sognando qualcosa in grado di inquietarlo.
“Ancora quei dannati sogni...” mormorò Giovanni.

Clio
28-02-2015, 02.46.21
Abbassai lo sguardo.
"Avete ragione...." Mestamente "È quello che credo... E non ho elementi per dimostrarvelo, che non siano fesserie come l'ocarina o le marmellate..." Sorridendo "È qualcosa di difficile se non impossibile da spiegare.." Sussurrai quasi, rammentando il nostro incontro del giorno prima.
"Ma anche se mi sbagliassi... Lo proteggerei in ogni caso da quegli uomini, mi sento responsabile.. Avete ragione a dire che tutto questo pasticcio è colpa mia, ma se me lo permetterete risuscirò a fare ammenda e a conquistare la vostra fiducia.. La vostra, e quella di Icarius... Credetemi, so quello che faccio..." Con un sorriso triste "Vado molto più d'accordo con le armi che con le persone...".
Ma poi il pastore, steso sul lettino, iniziò ad agitarsi, e io istintivamente mi avvicinai, prendendogli la mano.
"Sogni dite? Incubi, direi..." Preoccupata "Gli capita spesso?".

Guisgard
28-02-2015, 02.55.21
“Si...” disse Giovanni a Clio “... spesso fa questi sogni...” mescolando il contenuto della pentola d'argilla “... vado nel cortile a prendere altra legna per il fuoco...” ed uscì, lasciando la ragazza accanto al letto di Icarius.
E questi continuava ad agitarsi, stringendo forte la mano della piratessa.
Poi si svegliò, alzandosi di colpo e restando seduto nel letto col respiro affannoso.
Fissò per un istante il vuoto della stanza e poi, avvertendo il contatto della mano di Clio, alzò lo sguardo su di lei.
“Sei...” sussurrò “... sei qui... ti... ti ho sognata... eri bellissima e in pericolo... ed io non riuscivo a far nulla per aiutarti...” senza lasciare la mano di lei.

Tessa
28-02-2015, 04.36.02
Mi avvicinai a Pirros.
Non c'era traccia di timore in me, o esitazione nella mia voce.
Mi guardavo da fuori e mi vedevo agire, stupita che tutto, in realtà, mi venisse così facile.
"Dovete proprio credermi una sciocca!" una risata beffarda mi salì dalla gola, mentre mi facevo ancora più vicina a lui "Secondo voi, quindi, io crederei a tutte le storie che mi racconterete? Mi pare evidente che un luogo come questo, nasconda segreti che voi per primo avete premura di tenere celati. Meno bravi con i segreti, però, sono i vostri carcerieri, Sir. Li sento sovente chiacchierare, senza troppe remore, di un prigioniero misterioso e dalle nobili origini..." Adesso ero così vicina a lui, da riuscire a sentirne il respiro. "Non vi disturbate a rispondermi se non per dirmi la verità, Sir. O a quel punto, sarò io a credervi stupido..."

Lady Gwen
28-02-2015, 14.38.29
Mentre mangiavamo, Ozzillon dispensava massime e citazioni di grandi autori e pensatori con una grande passione negli occhi.
Stavamo godendo di quel momento di leggerezza, quando una figura, simile ad un ombra, si avvicino` a noi, chiedendo di Ozzillon.

Altea
28-02-2015, 21.14.43
Aspettavo e mi chiedevo perchè Bensuon tardava così tanto visto era passato un pò di tempo..era davvero successo qualcosa? Speravo non fosse fuggito, visto era finito in galera per piccoli reati più volte e si fosse spaventato.
Mi soffermai davanti a una pianta di camelia, erano bianche e screziate di rosa ed emanavano un delicato profumo con la umidità della sera.

Camminavo leggendo per i vialetti di Corte
e lo vidi assieme al giardiniere di fronte a una pianta di camelie.
"Arciduca" lo chiamai così ironicamente " i miei omaggi..come vorrei essere
pure io oggetto di tanta attenzione da parte vostra" e chiusi il libro guardandolo nel profondo dei suoi occhi.
"Chissà" rise e mi fece l'occhiolino "forse sono stato ispirato dal candore della tua pelle che tanto ti caratterizza".
Scossi il capo alzando le spalle "Ne dubito, se così fosse sarei la donna più fortunata del mondo".

Cercai di distogliere subito quel ricordo e presi una di quelle camelie, mi guardai attorno pensando a mille cose..e se davvero era morto? No...io lo sentivo..veniva dentro di me quella sensazione, lo avrei cercato fino alla fine dei miei giorni, avrei tentato ovunque...pure se lui forse non mi amava ma lo facevo per amore.
Arrivò Cassaluia, era veramente splendida ed elegante..sicuramente una donna singolare e da scoprire.
"Milady, i miei complimenti per la vostra solita eleganza e bellezza, quindi verrete con noi..solo il mio amico Bensuon non è tornato." Mi sorpresi fosse preoccupata di rimanere in un cimitero di notte..eppure era una alchimista.
"Non succederà nulla, io vi ho trascorso una intera nottata tra pioggia, tuoni e fulmini".
Guardai la camelia e pensai li vicino vi era proprio la prigione..certo non vi avevo mai pensato..e nemmeno il Priore, ma tanto lui pensava era morto ed ebbi un guizzo di idea.."Lady Cassaluia, vi devo chiedere un favore...voi siete una amante dell' Amore noto, ma io amo un uomo fortemente..non fatemi domande vi prego" anche perchè la scorsa volta andò a finire male a nominare quel nome. "Qui vicino vi è la prigione vero? Bensuon ritarda e ho avuto una idea improvvisa e devo indagare su questo fatto..devo appurare se questo uomo sta nella prigione, sperando di pagare bene il carceriere perchè mi dia informazioni in base alla descrizione che farò di lui..se corrisponde devo fargli recapitare questa camelia con dei quesiti e il carceriere deve portarmi risposta..e se saranno fondati..allora non avrò cercato invano..non preoccupatevi, non farò nessun tentativo di evasione"...certo no, sarei andata dal Vescovo stesso e avrei mandato Sua Grazia a guardare ogni angolo di quella prigione.
"Quindi..possiamo andare con la vostra carrozza? Tranne non arrivi Bensuon, e almeno avremmo un uomo con noi..ma tarda troppo ad arrivare e noi..non abbiamo tempo, se vogliamo andare pure al Cimitero..e magari non in piena notte, cosi non avrete paura...io non temo nulla..vedete? Sono una temeraria..non lo ero..mi ha fatto cambiare quell' uomo e gli sono riconoscente" e aspettai la risposta della donna o il ritorno di Bensuon, nel caso fossimo andate solo noi due chiesi di farlo avvisare dalla domestica.

elisabeth
01-03-2015, 17.04.49
Molto diretto il mio Amore.....pochi giri di parole e tanto buonsenso.....Guardai De Gur come se lo avessi finalmente visto per la prima volta......Mi Amava diceva.....ma mi avrebbe difesa sino a quando la cosa non lo avesse intaccato....questo voleva dire non sino alla morte.........perchè se si fosse prospettata la cosa, il mio Amato...con la morte nel cuore avrebbe messo il cappio intorno al mio collo........poggiai il mio bicchiere accanto al suo......ottimo quel vino mi dava quel tocco di spregiudicatezza che magari in un momento normale mi sarebbe mancato......" Dunque ...vediamo di riassumere......Le teste impagliate che hai in questa orribile stanza......Sai cosa ne penso della caccia....non le paragonerei alla Testa dell' Arciduca.....visto che il morto non c'e'.......mi spiace contraddirti..c'e' un'altra persona che sa della tomba vuota....Vedi il Priore ha fatto visionare la lettera al responsabile delle sepolture cimiteriali...e solo dopo i due becchini hanno dato via ai lavori.....quindi siamo rimasti in tre.... Anzi...perdonami....quattro...non dimentichiamoci del pazzo che mi ha parlato al convento......."....incominciai a girare intorno a De Gur...con fare pensieroso......" Grazie comunque hai ascoltato il mio consiglio....hai ucciso i due poveretti.......si chiama omicidio.....e si...anche se ovviamente chi potrebbe denunciarti........Il Priore magari..spero tu non l'abbia fatto in sua presenza..sarebbe stata una mossa sconveniente.......".......Mi fermai difronte a lui e lo guardai dritto negli occhi......" Mi hai dato tre scelte.......o rimango una Donna libera perchè vivo nella libertà di dire quello che ho visto e sentito e non mi importa nulla di chi mi sta accanto ....ma morta per mano di uno dei due Lord.......O Una moglie Fedele di un uomo che a quanto pare.....dice di Amarmi ...O Murata Viva..........A pensarci bene......mi hai dato tre possibilità di morte.......".........Un condannato...doveva solo pensare a morire...come morire ci pensavano gli altri ...a me era stata regalata l'una e l'altra cosa......che donna fortunata......." Sai bene che posso giurarti di mantenere il segreto...ma sai anche bene, che non posso vivere nella menzogna....non riuscirei a farlo...anche se di Guisgard non mi importa nulla.......ma per una ragione a me sconosciuta oggi si e' messa in discussione la mia stessa vita.........per Lui...strano vero ?.....Allora....visto che e' Te che Amo e a cui darei la mia vita.......per evitare che ti venga fatto del male a causa mia...rinchiudimi nei sotterranei.......di che sono partita, ho raggiunto un familiare........I miei libri...le mie erbe...saranno la compagnia di ogni giorno.....tu sarai un uomo libero.....come tutta questa maledetta storia.....".......Mi venne in mente che la vita era così strana.... avevo conosciuto De Gur....e non avrei mai pensato di conoscere un uomo e di potergli donare la mia vita.......

https://candidan.files.wordpress.com/2014/08/ep104_claire_is_worried.jpg?w=775&h=442

Clio
01-03-2015, 21.51.15
Icarius si svegliò di soprassalto, ancora sconvolto da quel sogno che lo agitava nel sonno.
Non lasciai mai la sua mano, e alla fine si accorse che ero lì, accanto a lui.
Mi si strinse il cuore a quelle parole.
Oh, Icarius...
Gli sorrisi, osservando quegli occhi stupendi, puliti, ignari.
Io l'avevo messo in pericolo, eppure lui aveva sognato che lo fossi io.
Come potevo mentirgli ancora? Doveva sapere come stavano le cose, e doveva saperlo da me.
Ma non sapevo da dove cominciare.
Mi avrebbe presa per pazza.
"Icarius io.." iniziai, con gli occhi lucidi, per poi chinare il capo "Temo di dover implorare il tuo perdono...." sussurrai piano "Non sono io ad essere in pericolo, ma tu... quegli uomini non era me che volevano, ma te... sono arrivati a te per colpa mia... ma.. non avrebbero mai dovuto trattarti in quel modo, e siamo riusciti a metterli in fuga.. ma torneranno, e ne verranno degli altri.." alzai timidamente gli occhi su di lui, era uno sguardo triste, uno sguardo spaventato.
Non erano quegli uomini a spaventarmi, ma il modo in cui mi avrebbe guardata.
"Ma io ti proteggerò da tutti loro.." ormai più di una lacrima mi aveva rigato le guance, l'idea che gli succedesse qualcosa per colpa mia era insopportabile.
"E se non mi vorrai tra i piedi, capirò.. e farò in modo che tu non debba mai vedermi, ma veglierò comunque su di te senza che tu te ne accorga.." chinai il capo, con un leggero sorriso, immaginando quanto assurda dovesse sembrargli la mia proposta di protezione, quando ero solo una ragazza.
"Lo so che ti sembrerà assurdo quello che sto dicendo..." mormorai, sorridendo appena, alzando gli occhi su di lui nuovamente "So che vorresti essere tu a proteggere me.. E prima sei stato davvero coraggioso..." sospirai "Ma ti prego, non sto parlando a vanvera, fidati di me..." implorai.
Poi sorrisi "Ieri tu non mi hai creduto ma io ti avevo detto la verità.." annuendo "Sono davvero un pirata.. o almeno, lo ero.. molto tempo fa.. mi chiamavano l'Angelo della Tempesta..." con un nostalgico sorriso "Prima di lasciare la mia nave e quel che restava del mio equipaggio per imbarcarmi sulla nave più incredibile che sia mai esistita, capace di solcare i cieli.." sorrisi, ricordando quei giorni "Ho combattuto molte battaglie.." mormorai "E ti prometto che farò di tutto per proteggerti..." seria "Ti prego.. fidati di me.." chinando il capo "Concedimi il tuo perdono, Icarius.." sussurrai, mentre calde lacrime mi solcavano le guance "Ti prego...".

Galgan
02-03-2015, 00.26.32
Eloisa.
Quel dolce nome, che fu portatore di tante gioie e di mille tormenti.
Eloisa.
Un'alchimia, un rito di iniziazione e passaggio, cui l'Onnipotente diede l'aspetto della più leggiadra tra le donne.
Eloisa.
Quel nome, in quel momento, fu un fendente, un pugno nello stomaco, una pioggia di lacrime da tempo dimenticate, o forse mai versate, sepolte nei Campi Elisi celati nei più profondi meandri del ricordo, e del sogno.
Eloisa.
Mai, in fede mia, avrei pensato di poter udire quel nome in circostanze tanto grottesche, in un momento tanto cupo; mai udii, in passato, insulto più grave, né vittima più innocente......O forse, in quel momento, persi ogni lucidità, ogni forma di calma interiore......In quel momento, il mio castello, le mie difese, tutto ciò con il quale avevo ricoperto il mio tormentato introspettivo, cominciò a cadere, a sgretolarsi.......Mi parve, che tutto quello che avevo costruito fosse diventato un nulla vuoto e senza senso........Mi parve che tutto, in effetti, fosse vuoto e senza senso, tutto eccetto quel nome, Eloisa, e l'insulto che ad esso era stato fatto.
Spalancai gli occhi, come un folle, e strinsi i pugni fino a sbiancarne le nocche.
Ogni pensiero morì, ed ognuno di essi potè rinascere a nuova vita, ma nel farlo mutò d'aspetto, l'aspetto della morte, quella violenta, inflitta da un essere umano ad un suo simile.
L'onta doveva essere lavata, quell'abominio in forma umana che mi stava davanti doveva cessare di esistere; non avrei usato la spada, no, perché costei non ne era degna, ma avrei serrato le mani intorno al suo immondo collo e avrei stretto, con forza, fino all'arrivo dell'ultimo singulto.......Poi sarebbe stato il silenzio, e la pace......
La stessa forza che mi fu donata da Dio, sarebbe stata la mia vendetta.
La forza che mi fu donata da Dio......
Dio stesso, nella sua grazia e magnificenza......
Ogni pensiero morì nuovamente, e nuovamente potè rinascere a nuova vita, e nuovamente cambiò abito e forma.
L'Onnipotente, e la sua infinita saggezza, vennero in mio aiuto, richiamando il servo distratto ed incauto nel giudizio.
Il Maligno sa, e per questo gli è facile colpire e ferire, eppure, se Dio decide il contrario, costui non può far altro che accettare la più infima impotenza.
Con la mente tornai ai giorni in cui Cristo camminava per le vie del mondo, e ai numerosi indemoniati che liberò da quel male tanto crudele ed abbietto, e nel farlo chiusi gli occhi, rilassando le mani.
Eloisa.
Quel nome, e quel volto, tornarono nel passato dal quale erano riemersi, accompagnati da una mia muta preghiera:

"Proteggila, mio Signore, proteggi lei ed il suo sposo, che è sangue del mio sangue, e ti prego, proteggi anche questo tuo servo; proteggilo da se stesso.
La Fede in te sarà sempre, lo giuro, il mio scudo e il mio rifugio; rendimi, ti prego, ancora più forte nel servirti"

Aprii gli occhi, dopo che la calma fu tornata in me, e lasciai che il sacerdote portasse a termine il proprio compito.

Guisgard
02-03-2015, 01.44.44
L'arrivo di quella strana visita gettò stupore nella compagnia di attori, ancora intenti a fare colazione.
“Sono io...” disse alzandosi Ozzillon “... chi chiede di me?”
“Un cliente...” rispose la figura incappucciata “... chi altri altrimenti...”
“In verità” fece il capo della compagnia “ora siamo impegnati a fare colazione e non è consentito al pubblico di entrare qui...”
“Non vi ruberò molto tempo...” mormorò la figura.
Ozzillone allora si voltò verso Gwen e gli altri della compagnia, per poi tornare a guardare la figura.
“Ebbene?” Chiese.
“Voglio commissionarvi un'opera...” disse la figura.
“Commedia o tragedia?” Domandò Ozzillon.
“Cambierebbe qualcosa?”
“Naturale.” Annuì il capo della compagnia. “Il Sommo Dante soleva dire che la tragedia è quell'opera che inizia bene e finisce in modo funesto, mentre la commedia ha un inizio turbolento e drammatico, ma termina poi con un lieto fine. Per questo chiamò la sua opera più importante Commedia.” Con fare teatrale.
“Allora dipenderà dagli eventi se sarà una tragedia o una commedia...” commentò la misteriosa figura, per poi alzare il capo, permettendo a tutti loro di guardare il suo volto.
E si accorsero che indossava una maschera.
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Guisgard
02-03-2015, 01.48.14
“Tu...” disse turbato Icarius a Clio “... tu, un pirata?” Era come confuso. “Come può essere?” Fissandola senza togliere i suoi occhi da quelli di lei. “E... e perchè devi proteggermi? Da cosa? Chi erano quegli uomini? Io non capisco... chi sei veramente, Clio?”

Guisgard
02-03-2015, 01.55.38
“Oh, ma voi siete un vulcano, milady.” Disse Cassaluia divertita ad Altea. “Io in una prigione? Che ingenuità.” Rise. “Non metterei mai piede in un posto simile e di certo non farebbero entrare una donna come voi in quel simile luogo. Se una nobildonna tentasse di visitare una prigione di certo le porte della corte poi per lei sarebbero inesorabilmente chiuse. Vi avevo chiesto di visitare il Cimitero, ma vedo voi siete soggetto piuttosto instabile, che ama seguire ispirazioni ed impulsi che io fatico a comprendere. A me interessa quel Cimitero e se voi non volete accompagnarmi allora vi pregherei di mostrarmi almeno la strada per giungervi.” Con un cenno del capo animato fa formale cortesia.

Guisgard
02-03-2015, 02.05.47
De Gur a quelle parole di Elisabeth scosse il capo.
“Tu leggi troppi libri, mia cara.” Disse senza tradire emozioni. “Vedi complotti ovunque e credi che ogni cosa nasconda un che di romanzesco e teatrale.” Rise poco sinceramente. “Guisgard è morto e qualcuno ha trafugato il corpo per ovvi motivi politici. E' così difficile capirlo? E infatti presto cercheremo la salma per dare di nuovo degna sepoltura al duca morto. Tutto qui. E tu per questo vuoi farti rinchiudere nelle segrete di questo castello? Per un banale sotterfugio politico messo in atto da qualche ambizioso rivoluzionario? No, dai, non voglio pensare che tu sia così sciocca, mia cara. Anzi, sono convinto che in questo momento anche il Priore si sia reso conto che tutto ciò è solo una manovra di qualche traditore molto ambizioso.” La fissò negli occhi, per poi avvicinarsi a lei. “Elisabeth, giurasti di amarmi, rammenti? E di essere sempre dalla mia parte. Ora vuoi rinnegare tutto per una tua sciocca ed improbabile convinzione? Guisgard per quanto mi riguarda non era certo il grand'uomo di cui tutti dicono. Ma sembra che ora da morto, anzi da fantasma, sia diventato di colpo più importante che mai.”

Clio
02-03-2015, 02.13.31
Mi si stringeva il cuore nel vederlo così confuso e turbato.
"Chi sono veramente.." mormorai, sorridendo appena "Non ti ho raccontato menzogne su di me..." per poi sorridere piano "A parte per il fatto che non ho un fratello ma, ecco.. io.. avevo detto che c'era un mio amico ad aspettarmi e.. insomma.." arrossii "Non volevo ti facessi strane idee, ed è la prima cosa che mi è venuta in mente...".
Sospirai di nuovo "Ma questo non c'entra..." sorridendo, imbarazzata.
"Sì, sono stata un pirata... ho avuto una vita leggermente turbolenta, diciamo... volevo solo dire che so combattere, e posso proteggerti... perché capisco che sembra strano detto da una ragazza... Chiedimi qualunque cosa su di me e te la rivelerò..." con un lieve sorriso.
"Ma la domanda non è chi sono io... la domanda giusta, quella per cui siamo in questo guaio è chi sei tu.. o chi credono che tu sia.." con gli occhi nei suoi.
"Lo so che ti sembrerà assurdo tutto questo... e forse le parole servono a poco.." mormorai.
Così, lasciai la mano di Icarius, e iniziai a slacciare i lacci del vestito, quanto bastava per arrivare al corpetto che indossavo in modo da raggiungere una tasca nascosta, da cui estrassi un foglio racchiuso in un involucro di pelle.
Me lo posai in grembo e rimisi a posto il vestito, raccogliendo la manica che mi era scesa sulla destra, lasciando scoperta la spalla.
Una volta sistemato il vestito, presi in mano l'involucro di pelle e lo aprii, in modo che io sola potessi vederne il contenuto.
Era il ritratto che Guisgard mi aveva donato tempo prima, dicendo che mi sarebbe mancato di meno durante il viaggio diplomatico che si accingeva ad affrontare.
Come se bastasse, ma era stato un gesto che avevo comunque apprezzato.
"Quegli uomini sono del Patto delle Civette, un'organizzazione che vorrebbe rimettere i Taddei sul trono, o almeno così credevamo... in realtà credo vogliano solo approfittarsi del loro nome e prendere il potere..." alzai gli occhi su di lui "Questo.." posando lo sguardo sul ritratto "E' un ritratto dell'ultimo arciduca Guisgard..." porgendogli il ritratto, cosicché potesse vederlo.

Guisgard
02-03-2015, 02.19.12
Galgan lottò contro se stesso.
Contro i sui limiti, le sue miserie, le sue tristezze e le sue paure.
Lottò con ferocia, con vigore, con impeto contro la follia ed il peccato.
E pregò.
Lottò e pregò.
Lottò, pregò e chiese Misericordia.
E intanto si udivano le grida grottesche e lascive di quella donna, anch'ella impegnata in una dura battaglia.
Le forze del male hanno mille volti, mille voci.
Ed entrambi, Galgan e la donna, ingaggiarono battaglia contro il medesimo nemico.
E alla fine il cavaliere eremita udì solo la voce di Don Nicola sui gemiti di quella donna.
“Bestia immonda...” disse il religioso “... abbandona questa creatura che il Signore Gesù Cristo si è degnato di fare a Sua Immagine. E' Lui stesso a comandartelo. Te lo comanda per la Sua Santa Passione, per la Sua Morte e per la Sua Risurrezione. E' il Suo Preziosissimo Sangue ad ordinarlo. E' il Suo Santissimo Corpo ad imporlo. Va via, bestia immonda. Nel Nome del Padre... del Figlio... e dello Spirito Santo!”
Altre urla di sofferenza della donna, fino a quando cadde senza forze e svenuta sul letto.
Don Nicola allora si sedette su un baso sgabello e si fece il Segno della Croce.
“E'...” mormorò Lucas “... è finita, padre?”
“Si...” annuì il religioso “... è finita... grazie a Dio...”

Guisgard
02-03-2015, 02.29.06
Icarius restò senza fiato a quel gesto di Clio, rimanendo immobile ed in silenzio mentre lei si slacciava il vestito.
Poi quell'involucro di pelle ed il foglietto in esso contenuto.
Il pastore restò così ad ascoltare la ragazza, sempre più perplesso e smarrito.
Poi si fece coraggio e guardò quel ritratto.
Trasalì.
Passarono lunghi, infiniti, interminabili istanti.
“Mettilo via...” disse infine, voltando lo sguardo dall'altra parte, per non essere costretto a guardare ancora quel ritratto e neanche il bel volto della piratessa “... mettilo via, per favore... è... è ovvio che non sono io... e dovresti andare a cercarlo, visto è così importante per te... va... va via...” scosse il capo, per poi voltarsi a fissarla.
Allora tentò di accarezzarle il viso, ma poi fermò di colpo la mano, quasi fosse il più grande sforzo del mondo.
Chiuse il pugno e scese dal letto.
Prese un mantello ed uscì.
Svanendo nella brughiera.

Guisgard
02-03-2015, 02.37.58
Pirros restò a fissare gli occhi di Tessa.
Grandi, profondi e vivissimi.
“Dovreste aver paura a starmi così vicina...” disse con un ghigno “... siete troppo bella... ed anche furba, temo...” rise “... volete sapere di quel prigioniero? E sia... di lui non ne so quasi nulla... come tutti del resto... io sono comandante di questo infelice luogo solo da un mese e quel pazzo era già qui al mio arrivo... si, è un pazzo... un demente credo... so solo che non può lasciare questo luogo e che qualcuno di misterioso paga una rendita al carcere affinchè resti in vita... surreale, vero? Anzi, assurdo direi... ma di più non so... ma forse più di me c'è qualcun altro che può soddisfare la vostra curiosità... potrei indicarvi quel qualcuno se voi, diciamo, sarete carina ed affabile con me...” accarezzandole il viso.

Clio
02-03-2015, 02.40.18
Trattenni il fiato mentre i suoi occhi si posavano sul ritratto.
Ma poi si voltò e mi disse di metterlo via.
Cosa mi aspettavo, dopotutto? Ma dovevo farlo, aveva il diritto di sapere perché gli stava succedendo tutto questo.
Dapprima mi disse di andarmene, e poi quel gesto, quella carezza che non arrivò mai.
Poi se ne andò, lasciandomi lì.
Maledizione, Clio... non ne fai una giusta...
Mi alzai immediatamente e gli corsi dietro.
"Icarius aspetta..." urlai al vento "Ti prego, aspetta...".
Era pericoloso, potevano essere tornati quegli uomini.

Guisgard
02-03-2015, 02.46.03
Dietro Clio anche Giovanni uscì nello spiazzo.
Ma Icarius sembrava svanito, come inghiottito dalla brughiera muta, selvaggia e sterminata.
“Ma...” disse il cieco “... cosa è accaduto? Dov'è andato Icarius? Cosa avete detto per farlo scappar via così?”
Ma proprio in quel momento arrivarono Ammone e Afel.

Clio
02-03-2015, 02.50.24
Icarius sembrava svanito nel nulla, e arrivò Giovanni.
Chinai il capo, sospirando.
"Gli ho detto la verità, perché quegli uomini lo stavano cercando..." mormorai "Aveva il diritto di sapere perché è in pericolo..." scuotendo il capo.
Lascia che te lo ripeta, cara mia... come ti muovi combini guai...
Ma arrivarono anche Ammone e Afel.
"Ciao.." sorridendo "Allora, che avete scoperto?".
Chissà che a loro due non fosse andata meglio che a me.

Altea
02-03-2015, 07.53.20
Guardai Cassaluia e rimasi in silenzio.."Queste saranno le mie ultime parole per voi..in verità siete impulsiva, arrogante e pretenziosa..già la scorsa volta mi avete trattata così." Rimasi ancora a guardare in giro, Bensuon non arrivava..perché? "Comunque non sarei scema da entrare nel carcere, la mia intenzione è di pagare il carceriere per avere una informazione..e me ne sarei stata fuori la prigione, non sarei nemmeno entrata avendo la certezza fosse lui..si vi ho detto vi porto e vi porterò perché la cosa interessa pure me, ma anche solo con la mia carrozza e non con voi sola..ora mi avvio a piedi, visto il mio amico si è perso o è fuggito" sbuffai.."Vi ho detto è nella brughiera..cercatelo".
Non mi sarei più fidata di nessuno..avrei agito sola perché ero sola..tutti erano gentili con me per un tornaconto. .come il Priore e poi pure Bensuon..faceva tutto questo per avermi anche una sola notte e Cassaluia solo per informazioni sue..ovvio ero una nobile e bella e quindi scema.
Iniziai a camminare, quella donna era una falsa e ipocrita..finché vidi la prigione e mi misi il velo nero e avvicinandomi a una guardia gli posi delle monete.."Vorrei parlare con un carceriere, non entrerò in prigione, devo far recapitare questo fiore a un uomo..potete controllare. .è solo un fiore" ..almeno il velo nero e il buio celavano le mie lacrime. .poi sarei andata in brughiera nel Cimitero. .sola..e avrei chiesto informazioni all' artista e soprattutto cosa volesse quella falsa donna da lui.

Lady Gwen
02-03-2015, 09.02.27
Ci guardammo l'un l'altro, senza sapere che dire.
La figura disse di essere un cliente e, nonostante le proteste di Ozzillon, insistette per restare.
Disse di voler commissionare un'opera al capo, non importava se commedia o tragedia.
A quell'ultima affermazione, Ozzillon corresse la figura, dicendo che c'era una bella differenza tra i due generi. A quel punto, la figura disse che tutto dipendeva dagli eventi se la storia avrebbe avuto esiti comici o tragici, ma cosa voleva dire?
Solo quando alzo` la testa ci rendemmo conto che indossava una maschera.

elisabeth
02-03-2015, 13.47.55
I mutamenti dell'anima......era quello che vedevo in De Gur...piccoli cambiamenti ,emozioni celate.......quella era vera Alchimia.....cambiamenti interiori impercettibili ad occhi inesperti......mi avvicinai a lui e lo baciai con passione......volli allontanare ogni pensiero...volli rimanere sospesa in quel posto che era tra la vita e la morte.....dove i sensi si scollegavano per ricollegarsi all'esigenza del corpo e dell'anima.........mi staccai da lui...con riluttanza, ma con la consapevolezza.......che stava tremando........" Leggo tantissimo e' vero.....molte cose che so le ho trovate scritte nel mio laboratorio...vecchi fogli che qualcuno altro avrebbe buttato via e che io invece.....ho custodito gelosamente....ma questo non mi ha resa stupida....o tendenzialmente propensa al sogno romantico......anche perchè potrei sognare il principe azzurro o mondi infiniti senza leggere nulla.........E' vero...questo Guisgard sta facendo piu' polvere da vivo che da morto......troverete il suo cadavere ...forse.....Il Priore ha già cambiato idea ?......bene allora.....perchè allontanarlo da me, e' uomo di Chiesa......Vedi De Gur..io ho giurato amore eterno a Nettuno......a quell'uomo che mi e' stato accanto sempre......e io ho sempre rispettato la mia promessa...anche quando non era stata fatta dinanzi ad un sacerdote..........Ci siamo aiutati.....io ho perso la mia casa...la mia vita e tu la tua memoria...pero' tu hai ritrovato tutto e io ho perso tutto......Oggi pero' mi ritrovo qui a discutere con te di qualcosa che non comprendo.....Ti stai proteggendo....ma da che cosa......Tu non ti fidi di me.....questo e' il punto........ecco cosa ci sta dividendo........"........mi sedetti su una poltrona....ero stanca.....cosa dovevo fare....a quanto pareva nulla...dovevo continuare la mia vita di sempre...la vita di corte....." Vuoi...che continui la mia vita a Castello come sempre........perfetto....ogni tanto una festa a Capomazda e' di dovere..La consorte accompagna sempre suo marito.........Ed ovviamente.......il silenzio.............e' questo che ho giurato dinanzi al prete ?.......Lo avrai..........."....rimasi seduta..........fu solo un attimo..mi sentii avvolgere da ali di ghiaccio...era la solitudine......

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Guisgard
02-03-2015, 19.36.13
Il cielo era di nuovo cupo ed impenetrabile sulla brughiera.
Alte e dense nuvole avevano avvolto ogni cosa, rendendo l'aria umida, avvilente e sinistra, come se flagelli e pene stessero per abbattersi sul mondo sottostante.
Giovanni non disse nulla a quelle parole di Clio, restando con un'espressione turbata e di impotenza.
“Abbiamo visto quel becchino” disse Ammone alla piratessa “e anche scambiato qualche parola con lui, almeno fino a quando il curato che lo ospita ci ha permesso di farlo. Comunque sembra un ebete. Farfuglia cose senza senso e crede che qualcuno voglia ucciderlo. Infatti gli altri becchini, racconta, sono stati trucidati perchè hanno visto la tomba vuota. La tomba di Guisgard.” Si guardò intorno. “Ma dov'è lui? Dov'è andato?”

Guisgard
02-03-2015, 19.39.49
Altea raggiunse così la tetra ed isolata prigione.
Era un edificio avvilente, che sorgeva dove la brughiera dominava ormai sovrana, lontana da luoghi abitati e frequentati.
La guardia a cui parlò Altea era nella sua postazione di controllo, dietro una grata di ferro che si apriva come un fenditoio sulle murature consumate dal Tempo.
“Forse non sapete” disse il militare “che questo è un luogo di condanna e dimenticanza. I prigionieri qui rinchiusi sono la feccia della società e non usciranno più alla luce del Sole. Non hanno più diritti ed è negato loro anche il minimo contatto con i loro simili liberi. Potrei farvi arrestare anche solo per essere giunta qui. Terrò dunque le vostre monete come risarcimento al vostro operato, che va contro le leggi di questa prigione. I fiori non sbocciano in queste galere. Ed ora andate via.” E chiuse brutalmente la porta di ferro che copriva la grata.
Intanto, al palazzo nelle Cinque Vie tornò Bensuon.
“Ma dove sarà finita Altea?” Guardandosi intorno. “Mah... aspetterò un po' e se non la vedrò allora ritornerò da solo in città...” e si sedette su un basso masso ad aspettare la dama de Bastian.

Guisgard
02-03-2015, 19.40.52
Quella misteriosa figura indossava una maschera sotto il suo austero cappuccio.
Una maschera che copriva tutto il suo volto, lasciando visibili solo gli occhi.
Erano occhi grandi e profondi, di un verde chiaro e luminoso.
Ed il suo accento non era Capomazdese.
“Ma...” disse incuriosito Ozzillon “... ma voi chi siete?”
“Ciò non deve interessarvi.” Rispose la figura mascherata, per poi prendere un sacchetto di monete e lasciarlo nella mano del capo della compagnia. “Preparate la vostra opera ed avrete altro denaro.”
Tutto ciò davanti a Gwen, Rida e gli altri membri della compagnia.

Guisgard
02-03-2015, 19.43.26
Ad un tratto Elisabeth avvertì la sua presenza.
La vicinanza di De Gur dietro di lei.
Fu un attimo.
L'uomo avvicinò le sue mani sul vestito di lei, come a volerla accarezzare.
Ma poi cominciò a spogliarla piano.
Completamente.
E quando lei restò nuda di fronte a suo marito, anche lui fece lo stesso.
Si spogliò e poi prendendola per mano la condusse davanti al camino acceso.
Si stesero a terra, su un tappetto e si amarono.
Si amarono con impeto, trasporto e foga.
De Gur più volte prese sua moglie con furore, dettato dalla passione e dalle tensioni di quel momento.
“Sei mia moglie...” disse ansimando mentre la possedeva “... e resterai al mio fianco... facendo ciò che ti dirò...” baciandola con veemenza, mentre il caldo abbraccio del calore del fuoco riscaldava la stanza ed i loro corpi nudi.
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Clio
02-03-2015, 19.47.03
Sospirai a quelle parole di Ammone.
"Beh, io sono la prima a farfugliare cose senza senso..." scuotendo la testa "Se vogliono mettere a tacere il fatto, allora non mi stupisce che il becchino tema per la sua vita.. ma chi può essere? Voglio dire, non quelli del Patto delle Civette perché gli avrebbe fatto comodo una tale notizia... ma allora chi l'ha aperta? O meglio, chi l'ha richiusa?" ero confusa.
Ma ora pensavo solo che il suo corpo non era lì, a marcire in una cripta, e dunque, non avevo la prova tangibile che mettesse un freno alle mie speranze.
Per quanto ne sapevo, poteva essere vivo e vegeto.. e non così lontano.
Eppure mi sfuggeva il senso di tutto quello: chi avrebbe finto la mote di Guisgard per poi togliergli la memoria e proteggerlo? Non aveva il minimo senso...
No, ci doveva essere qualcosa che mi sfuggeva..
A meno che non fossi completamente fuori strada.
Ma sorrisi appena, rammentando lo sguardo del pastore quando gli avevo dato le marmellate.
Avrei mai riconquistato quello sguardo? Me lo meritavo, dopotutto?
"Lui.." presi un profondo respiro "È scappato nella brughiera... come al solito è colpa mia... pare che non ne faccia una giusta ultimamente..." sospirai "Stavo andando a cercarlo quando siete arrivati... ma non so se si farà trovare da me..." mestamente.
Aveva tutto il diritto di essere furioso con me, di non volermi vedere, eppure mi faceva terribilmente male che mi avesse cacciato via.

Altea
02-03-2015, 19.48.42
Guardai la guardia in malo modo.."Potrei far venire Sua Grazia il vescovo in questo posto...e forse potreste perdere il vostro posto..lo so è proibito entrare..vi sembro pericolosa..e poi so che genere di persone si trovano qui, e non voglio entrarci...eppure qualcosa mi dice qui dentro potrebbe esserci un nobile..e qui un nobile è raro..siete incoruttibile?" e cercavo di guardarlo tra le grate.
Finsi di andarmene ma provai a guardare dentro se vi fosse un carceriere..dovevo dargli il fiore..sapevo come agire..mi bastava sapere solo era li e me ne sarei andata.

Guisgard
02-03-2015, 19.58.35
“E' tipico suo...” disse Ammone a Clio, scuotendo il capo “... è istintivo, impulsivo e sempre pronto ai colpi di testa...” guardò la brughiera “... ormai è buio e questo posto non mi piace... dobbiamo cercarlo...”
“Lui sa cavarsela in queste lande.” Fece Giovanni, sciogliendo il cane. “Su, va a cercarlo, bello...” ed il cane corse nella direzione in cui era sparito Icarius.
“Anche l'Austero diceva di conoscere bene la brughiera...” mormorò l'omone, fissando l'oscurità ormai scesa ovunque “... ed una sera, da essa, non è più tornato...”

Guisgard
02-03-2015, 19.59.59
La sera era ormai scesa, avvolgendo quel luogo.
E con l'oscurità la tetra prigione appariva ancora più spettrale ed inaccessibile.
Era come una roccaforte e nulla usciva da essa.
E nulla Altea vedeva fra quelle murature.
E con il buio, anche le ombre e le creature della brughiera parevano destarsi dal loro innaturale sonno.
Così, la dama de Bastian cominciò a sentire versi lontani, di animali conosciuti ed altri di belve forse del tutto ignote ai più.

Clio
02-03-2015, 20.06.20
Sorrisi appena a quelle parole di Ammone, anche lui conosceva molto bene Guisgard.
E Icarius gli somigliava sempre più.
"Già.." mormorai alzando gli occhi su di lui "E certo non dev'essere stato facile per lui... gli abbiamo stravolto la vita senza averne il diritto.." con un leggero sospiro.
Se solo avessi avuto un motivo, un indizio per far sorgere ad Icarius il dubbio, o anche il contrario, per cancellare senza ombra di dubbio quella possibilità dalla mia mente.
"Speriamo non succeda anche a lui..." in un sussurro "Seguiamo il cane? Ci porterà da lui?".

Altea
02-03-2015, 20.06.21
Nulla...tornai dal soldato e lo vedevo attraverso la grata.."Proprio non posso farvi cambiare idea...volete io torni sola a piedi dopo aver affrontato a piedi il cammino" ...e non avevo affatto paura..."Vi prego..ve lo chiedo per la ultima volta e pagherò bene voi e il carceriere..per il vostro silenzio e il mio silenzio..non voglio parlare con lui..darò questo fiore al carceriere e lui glielo porterà"...assieme al bracciale con la madreperla..e forse se il carceriere avesse ceduto avrei detto di porgli un quesito..e se era giusto..avrei saputo era li..col massimo segreto..era l'ultimo tentativo.

Guisgard
02-03-2015, 20.17.14
Ammone annuì a Clio e i due, insieme ad Afel, seguirono il cane attraverso la brughiera.
Camminarono per un bel tratto, nell'oscurità e nei misteri di quelle lande, fino a quando videro un chiarore poco distante ed udirono delle voci.
Il cane si fermò a pochi metri e dietro di lui fecero lo stesso i tre.
Videro allora alcuni uomini attorno ad un fuoco acceso che parlavano fra loro.
E Clio riconobbe la voce di uno di quelli.
Era Rodolfo, il capo del Patto delle Civette.

Guisgard
02-03-2015, 20.18.09
Nessun segno.
Nulla di nulla.
Quella prigione era impetrabile, come un confine tra il mondo dei liberi e quello dei non liberi.
Era un luogo remoto che per la legge degli uomini rendeva impossibile ogni contatto con i condannati.
E più passava il tempo, più Altea era sempre più sola nella brughiera.
Intanto Bensuon, non vedendola tornare, cominciò a spazientirsi.
“Ma dove sarà finita...” disse fra se e se.

Altea
02-03-2015, 20.24.04
Cosa dovevo rischiare.. nulla..Cassaluia disse ero un vulcano..ma tanto io cosa valevo? Nulla..meno di questi uomini rinchiusi...ogni cosa facessi andava storta e male.
E iniziai davanti alla prigione a parlare quasi urlando...magari lui mi avrebbe sentito..o come mi potevano portare in prigione.."Bene, arrestatemi...voi che siete qui dentro, sappiate ho portato un fiore...a un nobile uomo che forse si trova qui dentro..ho solo chiesto se era qua dentro e mi ha detto questa guardia potrei essere arrestata...allora sono pronta..carcerieri portatemi dentro se portare un fiore al proprio amato è un reato...e ve lo dice Altea" dissi tutto d'un fiato urlando quasi...tanto non avevo nulla da temere..tutto ciò che facevo era storto..era meglio rimanere reclusi ma lasciai il fiore davanti alla entrata della prigione col bracciale legato.
E corsi via...fuggivo piangendo...e iniziai a incamminarmi..ora dovevo andare nella brughiera, e tornai nella strada di prima..sentivo rumori di animali notturni ma non temevo..ormai non temevo neppure più la morte, avrebbe posto fine alle mie sciocchezze ed eresie..forse ero veramente pazza...forse era meglio rinchiudermi a Las Baias sola e avrei finito la mia vita in solitudine. .il destino se avesse voluto mi avrebbe unita a Guisgard se era vivo..ma era vero io non meritavo quell'uomo.

Clio
02-03-2015, 20.27.32
Sbiancai nel vederli.
Maledizione, Icarius... perché non mi hai ascoltato?
E se l'avessero preso? Se fossero andati a prendere Giovanni?
Dannazione, ce ne dovevamo andare di lì.
Lanciai un'occhiata ad Ammone, sperando che anche lui l'avesse riconosciuto.
Erano più di noi, ma forse potevamo cavarcela. Ammone valeva minimo per due, dopotutto.
Certo, ma Afel?
Ci fermammo, in silenzio, sperando di sentire qualcosa.
Il cuore batteva sempre più forte. E se l'avevano già preso?

elisabeth
02-03-2015, 21.10.47
Quelle ali di ghiaccio sembravano non avermi non lasciarmi.....De Gur era dietro di me.....mi accarezzo' i capelli......un lieve gesto........in certi momenti non ci sono parole......ci sono gesti che prendono il posto di mille domande......gia' le mie mille domande e le sue non risposte.........mi prese per mano come si fa con una bambina .....a cui in fondo si vuol bene.......mi fece alzare dalla sedia e mi porto' dinanzi al caminetto.......osservavo la fiamma......mentre le sue mani sapienti scioglievano i lacci del corpetto........le fiamme.....sembravano riflettersi sulla pietra del camino...come i miei pensieri.....come le sue mani su di me...docili......tenui come i colori di un pittore saggio.........ci ritrovammo nudi..distesi...sul tappeto dai mille toni del blu e del rosso.........il calore della fiamma sembrava non aver sciolto il gelo che ancora mi possedeva....ma le labbra di De Gur erano avide.......impazienti.....sembravano voler far volare via ogni nube dalla mia mente.......diventammo un unica cosa.....ci unimmo in unico spasmo...realizzando che il respiro diventava affanno.....che la voce diveniva gemito.......realizzando che la sua foga si era unita al mio essere......Amata.....Ero sua moglie........chiusi gli occhi.......e compresi che la mia era una prigione da cui pochi potevano fuggire.........il suo capo si poggio' sul mio seno...esausti....guardavo il soffitto......gli accarezzai i capelli......" Non ci sarà piu' bisogno di ricordarmi di essere tua moglie..........ti prometto che sarà l'ultima volta........"..........Il suo corpo era diventato pesante ...sul mio ......." Dovrai spostarti....o non respirero' piu'.....vuoi diventare vedovo ?...."risi spensierata.........fare l'amore con lui era per me una cosa importante...fondamentale...ma quella volta....sembrava cosi' strana......." Di pigrone........mi e' venuta una fame ?......dovremo andare a rubare qualcosa in cucina...che ne dici ti va ?......"...........Mentre gli porgevo le mani per aiutarmi ad alzare.......

Lady Gwen
02-03-2015, 21.47.19
La figura restava li`, immobile, mostrando la sua maschera e i suoi grandi occhi verdi.
Ozzillon gli chiese incuriosito chi fosse. Del resto, chi di noi non era curioso di sapere chi si celasse sotto la maschera e il mantello? La figura pero`, con una certa arroganza e impertinenza nella voce calma, fredda e lineare, non volle rivelare la sua identita`.
Subito dopo, prese un sacchetto di monete, lo porse ad Ozzillon e gli disse che avrebbe dovuto mettere in scena la sua opera se avesse voluto altri soldi. Tutto cio` sotto i nostri sguardi allibiti.

Galgan
03-03-2015, 00.55.32
Alle parole del sacerdote, mi segnai, poi, dopo aver sguainato la spada, usandola a guisa di croce, mi inginocchiai e ringraziai l'Onnipotente......Almeno per il momento, il Nemico era stato sconfitto.....Sicuramente, fino al Giorno del Giudizio, ci sarebbero state altre battaglie, ma fu confortante il vedere che essere un amico di Dio, oltre che un suo servo, poteva portare alla beatitudine, e alla contemplazione della Sua luce, anche in quella che poteva sembrare solo l'umile casa di povera gente.

https://lh3.googleusercontent.com/-VDfUoH4FS9I/U0wJUMWuJ5I/AAAAAAAAAHw/V4_AkVHsr1E/w547-h547/_sl4.jpg

Lentamente mi rialzai, ed osservai la povera donna svenuta sul letto, poi Don Nicola, e a lui mi avvicinai;

-Domine Magister, la vostra Fede è grande, e Dio vi ha scelto come artefice della sua potenza-

Guisgard
03-03-2015, 01.49.53
Il rumore del fuoco e della legna che si consumava faceva da sottofondo alle parole di quegli uomini.
Vi era un mormorio soffuso e confuso che si confondeva con le borracce che si passavano fra loro, il tintinnio degli speroni e i nitriti dei cavalli legati poco lontano.
“Dobbiamo decidere ed agire...” disse Rodolfo ai suoi.
“Si potrebbe rapirlo.” Propose uni di quelli.
“Si e magari drogarlo per fargli fare ciò che deve, almeno in pubblico.” Aggiunse un altro.
“Prima dobbiamo trovarlo.” Fece Rodolfo. “Così mi renderò conto se davvero somiglia così tanto al duca.”
“Parlano di lui.” Ammone a Clio, che ben nascosti, insieme ad Afel e al cane di Giovanni, ascoltavano le parole di quegli uomini.

Clio
03-03-2015, 01.54.48
Sospirai di sollievo, non l'avevano ancora trovato.
Annuii ad Ammone.
"Dobbiamo trovarlo prima di loro..." Sussurrai, pianissimo "Anche perché credo siano in troppi per poterli attaccare.. È non sappiamo se ne arriveranno altri..." Sempre pianissimo, attenta a non farmi sentire "Stiamo all'erta, comunque...".
Icarius, maledizione dove sei?

Guisgard
03-03-2015, 01.56.33
“Ditemi almeno qualcosa di più riguardo quest'opera che chiedete...” disse Ozzillon alla misteriosa figura.
“E' facile scrivere un'opera teatrale.” Rispose questa. “Basta dare al pubblico ciò che chiede. Infondo ogni uditorio domanda le medesime cose ed è affascinato da ciò che rende speciale la vita di un uomo. Dunque scrivete una storia d'Amore e d'avventura.” Guardò con i suoi occhi verdi tutti i membri della compagnia che assistevano a quella curiosa scena. “Quella ragazza, ad esempio...” indicando Gwen “... potrebbe fare la protagonista... si, una storia in cui un innamorato, per amor suo, viva grandi avventure e compia immortali imprese.” Tornò a guardare Ozzillon. “Scrivete dunque una storia così... ma purché in essa vi sia il Fiore Azzurro...”

Guisgard
03-03-2015, 02.00.17
Ammone annuì a Clio.
“Si, dobbiamo trovarlo prima di loro...” disse “... ma dove cercarlo?”
“Il cane” fece Afel “sembra incapace di fiutare le sue tracce...”
Infatti il segugio pareva come spaventato.
Come se percepisse qualcosa attorno a loro.
Qualcosa in grado di intimorirlo.
“Forse dovremmo dividerci...” ancora Ammone “... magari avremo più possibilità così... anche se è buio e ogni ricerca può essere impossibile... cosa ne dici?” Guardando Clio.

Clio
03-03-2015, 02.07.07
Già, dove può essere andato?
Annuii ad Ammone "D'accordo, dividiamoci... Magari avremo più possibilità..." Sospirando.
Mi voltai poi verso Afel "Se dovessi incontrarli, ricorda.. Tu non sai niente di questa storia, non hai idea di chi sia io.. Solo una ragazza che cercava le marmellate..." Con un sorriso rassicurante "Sarai al sicuro... Almeno, spero.." Osservai il cane "Tienilo tu.." Al garzone "E grazie, per il tuo aiuto...".
Così iniziammo a cercare Icarius nella brughiera, col pensiero fisso di quegli uomini che lo cercavano insieme a noi.
Forse però avevamo un vantaggio: loro non sapevano che era scappato nella brughiera, lo immaginavano a casa, data l'ora, e dai loro discorsi compresi che non sapessero trovare la strada per la casa del pastore.
Avanti, Icarius.. Dove sei?

Guisgard
03-03-2015, 02.10.05
De Gur si spostò, lasciandosi cadere poi sulla schiena, restando così con la testa a fissare il soffitto.
“Quando questa storia sarà finita” disse, col bagliore delle fiamme che giocava sui suoi lineamenti “e lord Gvineth sarà diventato duca, io e te ce ne andremo da qui... egli mi darà un feudo... e vivremo là, lontano da tutti quelli che abitano in questo ducato...” si voltò e guardò Elisabeth “... e tu potrai dedicarti alle tue erbe ed ai tuoi poveri... ma fino ad allora dovrai fare come ti dico... essere prudente e leale... altrimenti davvero non potrò più fidarmi di te... capisci, Elisabeth?”
Ma ad un tratto qualcuno bussò.
Era la servetta Lia, quella fidata di De Gur.
“Cosa vuoi?” Fissandola lui.
“Padrone, siete stato chiamato al palazzo.” Disse con il capo chino, per evitare di vedere l'intimità dei due sposi. “Un messo di lord Gvineth è giunto per portarvi là.”
“Si, digli che arrivo subito.” Annuì De Gur.
E prima di uscire la servetta lanciò uno sguardo enigmatico verso Elisabeth.

Guisgard
03-03-2015, 02.18.04
Clio, Ammone ed Afel si divisero e ciascuno cominciò a cercare nella brughiera.
Era però notte fonda e quel luogo pareva un enorme, selvaggio e primordiale labirinto colmo di trappole ed abitato da animali feroci.
Almeno a giudicare dagli infiniti versi che echeggiavano in quelle lande ancestrali.
La ragazza si muoveva tra gli alberi secolari ed incantati, la foschia indifferente e gli sterpi aggrovigliati.
Ovunque le ombre parevano sul punto di animarsi e dietro ogni angolo sembrava celarsi una fiera ostile.
Fino a quando, all'improvviso, alla piratessa parve di udire qualcosa.
Erano delle note.
Una melodia.
Quella dell'ocarina.

Guisgard
03-03-2015, 02.24.04
Altea riprese a camminare nella brughiera, per rifare la strada percorsa in precedenza.
Ma quelle lande, come ben sa chi le frequenta, sono ricche di sentieri e stradine dimenticate che serpeggiano fino a perdersi e a raggiungere angoli remoti o ignoti ai più.
Così, nel muoversi tra l'oscurità di quei luoghi, la dama de Bastian giunse poco distante da un lieve chiarore visibile davanti a lei.
E nell'avvicinarsi Altea si accorse che era un'abitazione.
Una casupola, poco più grande di una capanna isolata, che sorgeva tra alcuni dossi e tumoli.
Ed il bagliore proveniva da una finestra illuminata.

Clio
03-03-2015, 02.26.24
La notte, la brughiera con i suoi fantasmi, i suoi pericoli, i suoi inganni pronti ad ingannarmi, a distrarmi, a perdermi.
Eppure io continuavo a camminare, guardandomi attorno in quel buio tetro e ostile.
Andiamo, Icarius.. Ti prego... Dove sei?
Dove sei?
Quella domanda mi rimbombava nella mente, ancora e ancora, come un mantra o una maledizione.
E poi la sentii, e mi fermai per un secondo con gli occhi chiusi ad ascoltarla: l'ocarina.
Quante volte mi aveva condotto da lui a partire da quel lontano pomeriggio d'estate.
Allora gli chiesi di piantarla, ma poi mi innamorai di quel suono melodioso, malinconico, romantico ed inquieto.
Perché sapevo che mi avrebbe condotto da lui, sempre.
Così, ancora una volta, seguii quel suono con una piccola speranza nel cuore, ma anche tanta paura. Paura per lui, che gli succedesse qualcosa.
Paura per me, che non mi volesse accanto.
Mi aveva mandato via dopotutto.
Comunque fosse, non potevo lasciarlo.

Guisgard
03-03-2015, 02.31.27
“La fede” disse Don Nicola a Galgan “è un privilegio. Come la saggezza, la nobiltà d'animo e la forza. Anzi, la Fede è tutte queste cose insieme.” Annuì, per poi alzarsi.
I tre tornarono dall'uomo e il religioso benedì la sua abitazione, il sale e l'olio che adoperavano in cucina, l'acqua che bevevano, le persone che vi abitavano e persino gli animali che avevano con loro.
Fatto ciò, l'anacoreta, il cavaliere ed il suo scudiero lasciarono quel luogo per far ritorno alla cappella.
E mentre vi giungevano incontrarono sul loro cammino due contadini che parlavano fra loro.
“Ma ne sei certo?” Chiese uno dei due all'altro. “A me sembra strano...”
“Ti dico che è così.” Annuì il secondo. “Il Cimitero è stato chiuso poiché non vi sono più i becchini."

Guisgard
03-03-2015, 02.40.28
Il suono dell'ocarina.
Dolce e malinconico.
Come il suo animo, come i suoi occhi quand'era inquieto, come il suo volto quando dal ponte della Santa Caterina fissava l'orizzonte lontano, immaginando e sognando mondi lontani.
Clio sentì quel suono più vicino.
E ad un tratto vide una sagoma nel chiaroscuro.
Qualcuno che seduto sotto un albero suonava l'ocarina.
Ma all'improvviso un fruscio tra i cespugli.
Poi un ringhiare.
Ed infine due occhi luminosi ed ostili.
Un lupo allora balzò, tra quella figura che suonava e la ragazza, mostrandole le sue zanne feroci.
“No...” una voce sorta dal nulla “... stai indietro, Clio!” Gridò la figura con l'ocarina. “Via!” Urlò poi al lupo.
L'animale allora si lanciò verso di lui, saltandogli addosso e buttandolo pesantemente a terra.

Clio
03-03-2015, 02.48.05
Dapprima sorrisi nel vederlo, ma poi mi accorsi del lupo che si avvicinava, e istintivamente portai la mano alla spada.
Non potevo sparare o mi avrebbero sentito.
Ma prima che potessi fare qualunque cosa, lui mi intimò di andarmene, e cercò di scacciare il lupo, che prontamente si avventò su di lui.
Mi si strinse il cuore, adoravo i lupi, ma lui era mille volte più importante.
Così, estrassi la spada e mi avventai sull'animale mente era voltato verso Icarius, colpendolo pesantemente in profondità.

Guisgard
03-03-2015, 02.56.33
Clio, con la sua spada precisa e silenziosa, uccise quel lupo in un attimo tanto veloce, quanto fatale.
Vide allora il volto di Icarius che a fatica si alzava da terra.
Il lupo non era arrivato ad azzannarlo, ma spingendolo sul terreno aveva fatto entrare un ramo secco nella spalla del pastore.
Lui allora si fece forza e con un gesto deciso lo estrasse dalla ferita.
Il braccio però sanguinava parecchio.
“Stai...” disse fissando la ragazza e tenendo la mano premuta sulla ferita “... stai bene?” I suoi occhi erano in quelli di lei. “Allora è proprio vero...” guardando per un istante il lupo ucciso sul terreno “... sei una piratessa...”
Poco distante da loro, Clio si accorse vi era una casa diroccata e disabitata.

Clio
03-03-2015, 03.08.36
Uccisi rapidamente quel lupo, ma sbiancai nel vedere Icarius ferito al braccio, anche se naturalmente era sempre meglio quel rametto delle zanne del lupo.
Perdeva sangue, rinfoderai la spada e mi chinai su di lui.
Gli sorrisi "Te l'ho detto che non mentivo.." porgendogli il mio braccio "Aggrappati a me, dobbiamo fermare il sangue, ma non puoi restare qui fuori... è troppo pericoloso..." indicai la casa diroccata e disabitata "Lì forse saremo al sicuro, dobbiamo sistemare quel braccio..." con un sorriso rassicurante.
Speravo davvero che saremmo stati al sicuro, che avremmo avuto un attimo di pace.
Anche se non riuscivo a non pensare a quegli uomini là fuori, il mio primo pensiero era curare quella ferita.
Potevo usare un lembo della mia sottoveste di seta come benda, l'avevo fatto per me molte volte, e forse nella fiaschetta avevo ancora un po' di vino, o almeno lo sperai.
In un modo o nell'altro avremmo risolto.

Guisgard
03-03-2015, 03.19.53
Icarius si aggrappò a Clio e i due raggiunsero la capanna diroccata.
Era un luogo fatiscente, col tetto sfondato in più parti, il camino ostruito dai crolli, le finestre fracassate o bloccate da due assi inchiodate a Croce di San'Andrea e sedie e mobili ormai ridotti a legna buona solo per essere arsa.
In un angolo però era ammassata paglia secca e lì si lasciò cadere il pastore, mentre la sua ferita perdeva ancora sangue.
“Ti devo la vita...” disse, fissando Clio “... se non fosse stato per te...” esitò “... ma perchè lo fai? Perchè somiglio a lui, vero?”

Altea
03-03-2015, 09.19.53
Camminavo e mi sembro' di essermi persa..strano conoscevo tutti quei posti a memoria visto ero nata a Capomazda.
Mi avvicinai e bussai.."Scusate ho perso la strada potreste aiutarmi? " dissi perplessa..dovevo andare al cimitero e vedere se l' artista stava bene e poi sarei partita per Las Baias.

Lady Gwen
03-03-2015, 09.22.47
A quel punto Ozzillon chiese alla figura che opera desiderasse. Quella rispose che bastava dare al pubblico cio` che voleva. Ma perche` doveva usare tutti questi giri di parole? Ad un certo punto, dopo aver squadrato tutti i componenti della compagnia, indico` me ed io sentii un violento calore salirmi su fino alle guance, adesso vergognosamente rosse.
Disse che avrei potuto fare la protagonista di un'opera in cui un giovane, innamorato di me, compiva grandi imprese. In pratica, una storia d'Amore e d'avventura, come anche la figura la defini`.
Poi, pero`, aggiunse un particolare: disse che Ozzillon avrebbe dovuto inserire il Fiore Azzurro. Uno dei tanti deja-vu che avevo avuto ogni volta sentendo quel nome torno`, prepotentemente nella mia mente.

Clio
03-03-2015, 13.58.01
Mi inginocchiai accanto a lui, sorridendo appena.
"Se non fosse stato per me.." mormorai, osservando la ferita "Non saresti scappato nella brughiera a quest'ora, staresti dormendo pacifico nel tuo letto.." con un lieve sorriso.
La ferita continuava a sanguinare, e la manica era intrisa di sangue, non sarei riuscita ad alzarla, ma forse a sfilarla sì.
"Simile a lui.." ripetei, con un sorriso, mentre gli slacciavo il mantello in modo che ricadesse sulla paglia per fare da coperta "Non somigli a lui.." incrociando per un breve momento il suo sguardo "Sei identico a lui, e non solo nell'aspetto.. nel modo di parlare, di comportarti.. di suonare l'ocarina... persino nel nome..." sorrisi appena.
"Continua a tenere premuto, dobbiamo fermare il sangue e disinfettare la ferita..." così, gli tolsi la maglia con gli occhi bassi, per poi posarla su una specie di sedia, in modo che la manica insanguinata non sporcasse l'intero capo.
Poi l'avrei tagliata, in modo che potesse rimetterla.
Lo coprii col mio mantello, lasciando libero solo il braccio ferito.
Strappai un lembo della mia sottoveste di seta, accorciandola di parecchio, per poi lavare la ferita con il vino e bendarla stretta.
"Lo so che è stato indelicato da parte mia mostrarti quel ritratto.. ma avevi il diritto di sapere da dove vengono tutti i tuoi guai.." mormorai, senza alzare gli occhi dalla ferita che stavo cercando di medicare.
Era il massimo che potessi fare.
"Capisco, credimi, che tutto questo è folle.." con un debole sorriso "Se a me dicessero che posso essere qualcun altro li prenderei per pazzi.. insomma, so chi sono: i miei ricordi me li sono inventati? Immagino che qualcuno a cui è stata tolta la memoria abbia un vuoto, no? Un vuoto tale da instillare il dubbio.. Invece immagino che tu ricordi perfettamente la tua infanzia, l'adolescenza, i tuoi genitori, gli amici, le donne che hai amato.." sussurrai.
Dimmi che non è così...
La medicazione era finita, in qualche modo, mi pulii le mani sulla mia sottoveste, che ormai era da buttare, e ne strappai un altro lembo per pulire le sue.
"Comunque no.." lavando dolcemente il sangue dalle sue mani "Non lo sto facendo per questo..." alzando gli occhi su di lui "Se tu fossi davvero Guisgard, non avresti nulla da temere.. quegli uomini non si permetterebbero mai di toccarti, o di trattarti come hanno fatto... senza contare che sapresti difenderti.." sospirai.
Mi avvicinai a lui, sfiorandogli dolcemente la guancia.
"Io sono qui per proteggere Icarius.." con gli occhi nei suoi "Icarius..." ripetei "Il pastore gentile che mi ha offerto una ciotola di latte in cui erano racchiuse tutte le emozioni della brughiera.." con un sorriso "È lui che ho messo in pericolo con la mia folle idea che Guisgard non sia morto ma gli abbiano cancellato la memoria, anche se non so chi né perché... è lui che quegli uomini vogliono rapire, drogare e obbligare a fingersi Guisgard... è lui che ha bisogno della mia protezione..." sospirai "È vero che io credo che tu possa essere lui, per quanto folle possa sembrare... e finché non avrò una prova che mi dimostri che mi sbaglio, o che h ragione, mi porterò questo dubbio..." mormorai "Ma, come ho detto a Giovanni, anche se mi sbagliassi... questo non cambierebbe le cose.. Ti ho messo io in pericolo, spetta a me proteggerti... non mi perdonerei mai se ti accadesse qualcosa a causa mia... mai.." con gli occhi nei suoi.

elisabeth
03-03-2015, 16.19.18
Non mi aiuto' ad alzarmi...mi rimase accanto....aveva ancora qualcosa di importante da dirmi.......Il mio silenzio sarebbe stata la nostra ricompensa futura...sarebbe stata la nostra vita insieme.......Se Lord Gvineth avesse vinto...e se cio' non fosse successo ?.......stavo per chiedergli se ci fosse un piano di fuga se le cose fossero andate diversamente.....ma qualcuno busso' alla porta......accidenti eravamo ....nudi e nulla con cui coprirci...presi al volo il mio vestito e lo gettai su me e De Gur...coprendo a stento.....le nostre intimità.......Sorpresa.......la piccola Lia..era venuta ad avvertire mio marito che era atteso a Palazzo......in genere era Tilde che ci veniva a cercare...era un suo compito....Lia faceva piccoli lavori domestici in cucina o aiutava in lavanderia.....Infatti nel chiudere la porta la ragazza piazzo su di me due enormi occhi ....particolarmente eloquenti......." Volevo cenare con te stasera...e invece I Grandi di Capomazda richiedono la tua presenza.......un'altra giornata ad oziare.......si vede che e' questo il destino delle Gran Dame......"...Lo baciai....e aiutata da lui mi rimisi in piedi...mi rivestii..e quando fummo presentabili...uscimmo dal salone....." Saro' qui ad attenderti al tuo ritorno.....stai attento De Gur ...non e' sempre oro cio' che luccica...lo diceva un mio amico Alchimista.......scherzo......l'ho letto in uno di quei famosi libri che ho letto......"......lo vidi andar via....Neanche lui era al sicuro, se stava tifando per uno dei due Lord voleva dire che anche lui non aveva la coscienza totalmente pulita........ma avevo fatto una promessa.....e l'avrei mantenuta.....ma all'interno del castello potevo fare cio' che volevo infondo era casa mia........andai cosi' in cucina ed andai a trovare Gertrude.....era lei che si occupava della gestione della cucina e dei domestici......vediamo cosa sapeva di Lia........" Ciao Gertrude......so che hai preparato della zuppa di verdure frasca per stasera....il profumo si sente in tutte le scale..........si vede che e' il tuo regno...non si muove foglia che Gertrude non voglia.....".....rubai una carota e le diedi un bacio sulle gote rubiconde......" Senti Gertrude.....come si comporta la nuova addetta alla cucina...si...come si chiama......Lia...credo.......non sono ancora riuscita a parlarle.....a Tilde non piace...ma sai come' fatta lei.....guai chi mi ronza in torno...."...in quel momento la ragazza entro' in cucina...sistemandosi la cuffietta.....

http://outlanderkitchen.com/wp-content/uploads/2014/08/Leoch-Kitchens.jpg

Guisgard
03-03-2015, 18.58.10
Altea bussò alla porta di quella casa isolata e ad aprirle venne una vecchia donna dagli occhi chiari.
“Eh, capita di notte...” disse alla dama di Bastian “... la brughiera è ingannevole e tentatrice... vi conviene entrare ed attendere la luce del giorno...” con tono cortese “... abbiamo acceso il braciere ed appena scaldato un po' d'acqua per una camomilla...” sorridendo “... se volete ne offriremo un po' anche a voi, bella dama.”
Dall'uscio Altea poteva vedere un po' dell'interno di quella casa e così si accorse che sulle pareti vi erano molte icone di Santi.

Guisgard
03-03-2015, 18.59.25
“Tornerò fra qualche giorno per vedere a che punto sarà il vostro lavoro.” Disse la figura mascherata ad Ozzillon, per poi andare via.
“Questa poi...” perplesso il capo della compagnia.
Si avvicinò allora a Gwen e agli altri membri della compagnia e riversò sul tavolo il contenuto del sacchetto.
Erano Taddei d'oro.
“Quanto denaro...” mormorò incredulo Berio.
“Voi cosa ne pensate di questa cosa?” Ozzillon a tutti loro.

Guisgard
03-03-2015, 19.04.25
Furono gesti delicati quelli di Clio e Icarius restò ad osservarla in silenzio, quasi ammaliato dalla dolcezza che era capace di sprigionare quella ragazza che solo pochi istanti prima aveva ucciso un feroce lupo senza battere ciglio.
Poi quando lei si strappò il lembo della sottoveste, mostrando appena la gamba fino al ginocchio, il pastore fu tentato di voltare lo sguardo, ma non lo fece.
Per un istante restò a guardare la bianca pelle della piratessa.
Sentì così qualcosa che rese vivo lo scorrere del suo sangue nelle vene ed il cuore accelerare di colpo.
Ed ogni volta che le mani di lei sfioravano il suo braccio nudo, lui avvertiva sensazioni forti che accendevano un impulso nuovo per lui, mai sentito prima.
“Un duca...” mormorò mentre Clio lo medicava “... saprebbe difendersi... saprebbe lottare e proteggere la sua donna... io invece no...” la guardò in quei suoi occhi chiari “... se fossi il duca avrei avuto molte donne immagino... o comunque avrei avuto te...” esitò.
Voleva continuare.
Chiederle tante cose.
Ma tacque, lasciando che la ragazza di Miral continuasse a medicare la sua ferita.
http://www.wagneropera.net/Images/DVD-TristanFilm545-1.jpg

Altea
03-03-2015, 19.06.50
Entrai dentro a quella casa.."Si gentilissimi" non avrei mai negato la ospitalità di quella gente.."Però ho fretta di tornare a Capomazda, dove ci troviamo?" e mi sedetti

Guisgard
03-03-2015, 19.06.55
Proprio in quel momento Lia arrivò in cucina.
Si mise le cuffiette e si avvicinò ad alcune scodelle, cominciando a romperci dentro delle uova, per poi batterle mischiate a del formaggio.
“Ho finito qui...” disse a Gertrude, senza però degnare Elisabeth di uno sguardo “... avete altri ordini per me, signora?”
“Si, prendi del lardo in dispensa.” Annuì Gertrude, per poi fissare Elisabeth.
Ovviamente adesso non poteva parlare, visto Lia era presente.

elisabeth
03-03-2015, 19.17.59
Era come se io non fossi presente...........rimasi allibita......frustava quelle uova con un energia quasi maldestra.......volevo aprir bocca ma Gertrude la mando' altrove.....non mi diede il tempo neanche di dire buongiorno o buonasera.....quando Lia fu andata via....mi misi a sbattere le uova che poco prima sbatteva Lia con maggior vigore ...come se volessi dire all'intera servitu' che l'ultima parola era la mia......poi lasciai andare la ciotola e mia avvicinai alla donna....." Perdonami....sono una sciocca, ma quella ragazza mi ha fatto saltare i nervi...Tilde ha ragione non mi piace.......e' come se...si sentisse pronta a prendere il mio posto....hai visto ?...non esistevo..e' assurdo ?.....cosa diavolo sta succedendo...."...la guardai..con occhi di supplica...da qualche parte dovevo pur cominciare......

Guisgard
03-03-2015, 19.23.36
Altea entrò in quella casa e oltre alla donna che l'aveva fatta accomodare trovò un'altra anziana, anch'ella dagli occhi chiari ed una terza persona, in piedi davanti al braciere.
E la riconobbe subito.
Era infatti lady Sissi, incontrata a corte giorni prima.
“Ma io vi conosco...” disse ad Altea “... ma certo, voi eravate a corte l'ultima volta che vi fui anche io...” sorridendo “... che piacevole coincidenza.” Guardò le altre due donne.
“Vi presento le mie due sorelle...” indicandole “... Atenia e Melinna.”
Tutte e tre avevano occhi chiari.

Guisgard
03-03-2015, 19.25.39
Si, è indisponente...” disse Gertrude ad Elisabeth.
Proprio in quel momento ritornò Lia.
“Hai salutato milady?” Gertrude alla servetta. “E' scesa nelle cucine per controllare a che punto eravamo.”
“Buonasera a voi, padrona.” Con un leggero inchino Lia. “Spero abbiate trascorso bei momenti oggi.” Con tono ostentatamente cortese.

Altea
03-03-2015, 19.31.02
Vidi le tre donne...quegli occhi...erano riconoscibili..occhi guardati mille volte, e la conferma e sorpresa fu proprio vedere lady Sissi...lady Sissi dè Taddei.
Feci un inchino.."Sono onorata..si sono proprio io lady Sissi..queste sono vostre sorelle..quindi pure loro cugine del duca Taddeo l' Austero, io sono la duchessa Altea de Bastian".
Ero sgomenta..come non ricordare quella sera della cena e la nostra conversazione.."Come mai vi trovate in questo posto? Non sembra un luogo per il vostro nome e rango" e sorrisi alle tre donne.

Guisgard
03-03-2015, 19.35.31
“Le mie sorelle” disse Sissi ad Altea “amano vivere qui, in questa casa ed io spesso vengo a trovarle. Qui vi è una tale quiete che purtroppo non ritrovo più a Capomazda.” Sorrise tristemente. “Ma se non ricordo male voi mi mostraste qualcosa a corte... cos'era? Un monile, un ciondolo, giusto? Qualcosa di cui ignoravate il significato, mi pare...”

elisabeth
03-03-2015, 19.39.01
Indisponente......Gertrude era troppo buona nel dare dei giudizi.......ascoltai l'anziana donna......e poi il gesto sfrontato di Lia nei miei confronti........" Mi hai chiamata Padrona ?.......ecco questo mi fa comprendere ancora di piu' che mi conosci molto poco....in quanto sono la padrona degli animali che stanno all'interno del Castello....se tu ti definisci tale...sono la tua Padrona Lia...per gli altri sono Lady Elisabeth.........e giusto perchè ti sia chiaro.........non sei gradita nelle stanze private......e per il mio divertimento....si...con mio marito mi sono divertita moltissimo..........."........non era nel mio modo di essere...ma dovevo riprendere il controllo ...cio' che ero durante i rituali sull'isola........." Gertrude....in quanto animale...e' così che si e' definita...stasera...dormira' con i maiali......ti auguro una felice notte Lia...e questo, sino a quando non avrà imparato l'educazione...".....mi voltai....e andai nel mio studio.....urlando il nome di Tilde nel corridoio......dove diavolo era finita.....

Guisgard
03-03-2015, 19.42.21
Lia non rispose nulla ad Elisabeth, limitandosi ad ascoltarla e ad osservarla con un'enigmatica espressione.
Poi Tilde subito raggiunse la moglie di De Gur.
“Milady...” disse con un inchino ad Elisabeth “... eccomi... è accaduto qualcosa? Perchè urlate così?”

Altea
03-03-2015, 19.44.48
Strano posto per viverci pensai ma non commentai..."Oh si ricordate bene, ma sapeste che storia vi è stata dietro".
Mentre sorseggiavo la camomilla raccontai del Priore Tommaso.."E se ne svanì, ma lui pensava come voi la civetta avesse a che vedere con i Taddei e poi il carciofo con Suession, ma poi era più preso a scoprire come era morto l' amato Arciduca che il ciondolo..e prima l'ho visto scortato a corte dalle guardie e ne ignoro il motivo".
E poi narrai tutto di Cassaluia.."E questa donna se lo è tenuto..ma io non ci credo..dice lo ha fatto lei, ma se è antico come è possibile tutto questo? Vi è un graffio sulla civetta...mah..una mappa per un elisir per diventare invisibili..ora quella donna sta andando sola per scoprire un fatto sul Fiore Azzurro scoperto da me...non so che pensare lady Sissi...eppure sapete non mi sono mai rassegnata, chiamatemi pazza..ma per me vi sta un mistero sulla morte di Guisgard" e guardai le donne negli occhi che vagamente ricordavano i suoi.

Clio
03-03-2015, 19.49.02
Gli sorrisi.
"Oh, ma io lo conobbi molto prima che diventasse duca..." Con un sorriso nostalgico "Siamo cresciuti insieme, da ragazzini... Quando era soltanto.." Esitai, abbassando lo sguardo "Icarus, che disturbava i miei allenamenti con la sua ocarina.." Risi piano "Un giorno andai a dirgliene quattro, e paradossalmente diventammo amici... Passavano interi pomeriggi insieme..." Sospirai "Poi io uccisi il figlio del signorotto che aveva allungato le mani, e fui costretta a scappare, mi imbarcai su una nave pirata, e ci rimasi fino a diventare capitano... Lo rividi molti anni dopo, quando salvò me, la mia nave e il mio equipaggio... Poi decisi di seguirlo e aiutarlo nella sua ricerca del Fiore Azzurro.. Solo in seguito diventò duca, perché ci fu una congiura di nobili contro Dominus, suo zio se non sbaglio... E a quel punto io restai sempre nascosta, in una casetta poco lontano da qui... Ma poi lui morì e io tornai a Miral e mi unii ad una banda di mercenari... Sono tornata solo perché ho saputo che vogliono trafugare la sua spada: Mia Amata.." Alzai gli occhi su di lui "Ecco, ora consoci tutta la mia storia..." Dolcemente.

elisabeth
03-03-2015, 19.55.00
Lo sguardo di quella ragazza...sembrava non avessi sconfitto neanche la parte piu' remota della sua anima.........Ero sospettosa....quello non era un comportamento normale......no che non lo era....e non si nascondeva...." Io urlo...io sto urlando ?.......Perchè non sei venuta tu ad informare mio marito che era desiderato a Capomazda ?..........Indovina chi lo ha fatto per te....Lia...e' venuta lei dalle cucine, come' successo...impossibile.....poi sono scesa....Figurati non mi ha degnata di uno sguardo....e quando Gertrude gli ha chiesto di porre rimedio alla mancanza nei miei confronti.....lei che fa ?...mi sbeffeggia....Assurdo vero...?...davanti a tutti....stanotte andrà a dormire con i maiali...e lei che fa?....mi guarda con alterigia .........Chi e' questa tizia...Tilde......se vuoi sapere come la penso....tra un po' saro' io che andro' a lavare i piatti.........ma la cosa che mi ha messa in allarme e' ha voluto sapere come avevo trascorso il tempo con mio marito.......ci ha trovato in intimità...e lo ha spiattellato davanti a tutti.....tu dici che e' normale...?...".....

Guisgard
03-03-2015, 20.11.45
A quella parole di Altea, le tre donne si fissarono.
“Quella donna...” disse Atenia “... quella Cassaluia... è una fortuna sia andata via...”
“Anche io lo credo...” annuendo Melinna “... è una strega... ed anche molto potente credo...”
“Ma perchè è giunta a Capomazda?” Chiese Sissi.
“Questo è un mistero...” fece Atenia.
“Forse cerca qualcosa...” mormorò Melinna.

Guisgard
03-03-2015, 20.12.13
Icarius ascoltò Clio e poi si lasciò cadere all'indietro, sulla paglia.
“Io...” disse fissando il vuoto della stanza fatiscente “... io non sono lui... non lo sarò mai... e se vuoi saperlo, sono contento sia morto... lo detesto...” con un moto misto di rabbia e malinconia.

Guisgard
03-03-2015, 20.13.04
“Fossi in voi” disse Tilde ad Elisabeth “ne parlerei con vostro marito, chiedendo che quella serva sia allontanata dal castello, milady.” Con tono deciso.
In quel momento arrivò un servitore.
“Milady, qualcuno chiede di voi...è un frate mendicante che domanda carità per i poveri.”

Altea
03-03-2015, 20.16.15
A quelle parole trasalii, quasi mi stava andando di traverso la camomilla..."Ho sempre pensato quella donna è strana..no..non è fuggita..ora è nella brughiera e seguendo i miei indizi sta andando in un posto per sapere...del Fiore Azzurro..e se scoprisse qualcosa?" le guardai sgomenta..."E poi aveva un villa qui..la villa delle Cinque Vie, e mi ha detto sapeva tutto di me, mi riteneva una sorella..voleva ingannarmi ma io sospettavo...mi leggeva nell' animo, e ha offeso i Taddei dicendo sono odiati fuori dal Regno..e, a mio parere, odiava pure me..ma allora è stata lei a darmi quel ciondolo? E perchè, che voleva da me...io penso forse è meglio parlare con l'uomo dove si è recata, magari gli ha fatto del male..ma ditemi cosa ha fatto".

elisabeth
03-03-2015, 20.23.09
Guardai Tilde e sinceramente ebbi un moto di tenerezza...se solo sapesse in che situazione ero...io non sapevo piu' cosa dire o non dire a De Gur...e se quella ragazza era li' proprio incaricata da lui ?....." Si certo Tilde...e'meglio che io ne parli con lui.....piu' che venirmi il mal di testa non potrà succedermi...il punto e' che non so quando rientrera' De Gur...ormai l'unico mistero sembra il suo orario...."......fummo interrotte perche' al castello era arrivato un frate mendicante...." Grazie...fatelo entrare nell'atrio sarò da lui a breve...".......infondo dovevo comportarmi come sempre.....ormai erano anni che al Castello si ricevevano persone di ogni età e provenienza perchè si desse loro cibo e qualcosa di cui vestirsi....E De Gur mi aveva chiesto onestà ed un comportamento normale..." A quanto pare Tilde...e' arrivato del lavoro da svolgere.....andro' a dare assistenza a questo povero ero uomo...mi raccomando non svanire....."....usci' dallo studio e scesi nell'androne dove trovai un uomo seduto col capo chino ed cappuccio calato sulla testa...." Pace e Bene Fratello.....di cosa avete bisogno....."....

Lady Gwen
03-03-2015, 21.02.28
La figura sparì, lasciandoci lì, perplessi. Sarebbe tornato per informarsi su come procedeva il nostro lavoro. Che arroganza. Ozzillon si avvicinò a noi, vuotò il sacchettino e da quello fuoriuscirono molti Taddei d'oro.
Erano davvero molti, in effetti, come anche Berio notò.
Quando Ozzillon ci chiese cosa ne pensassimo, noi ci guardammo ripetutamente l'un l'altro, senza sapere cosa dire. In effetti, la situazione era alquanto strana.

Clio
03-03-2015, 23.38.31
Stranamente, quella parole non mi adirarono, ma produssero in me uno slancio di tenerezza verso quel ragazzo.
In effetti, competere con Guisgard non doveva essere facile.
Anche se lui, ai miei occhi, se n'era dimostrato più che degno.
Così, mi stesi al suo fianco sulla paglia, ridendo piano.
"Non è carino detestare un morto.." lo rimproverai dolcemente "Non volevo parlarti di lui, in realtà, volevo parlarti di me, narrarti la mia storia..." mormorai, con un sorriso.
E sperare che magari avresti riconosciuto qualcosa..
Ma non aveva battuto ciglio quando avevo nominato la Santa Caterina, né adesso con il Fiore Azzurro e Mia Amata.
Forse era meglio cambiare completamente strategia, pensai.
"Facciamo un patto, ti va?" cercando i suoi occhi azzurri inconfondibili "Io prometto.." con voce solenne "Che non ti tratterò mai come se fossi lui... mai.. per me sarai soltanto Icarius, il ragazzo in cui mi sono imbattuta nella brughiera... e ricominceremo da zero.." con un largo sorriso, vagamente divertito "Beh, proprio da zero no... tra quella ciotola di latte e il modo in cui hai cercato di difendermi da quegli uomini...." lasciai la frase in sospeso, limitandomi a sorridere, con gli occhi nei suoi.
"Insomma, smetterò di giocare sporco come ho fatto finora, come per la storia delle marmellate..." arrossendo appena "E tu la smetterai di credere che sono qui solo perché somigli a lui... ti ho detto che ti avrei protetto e così farò.." alzai le spalle "Tutto il resto dipenderà da te.. e da me.." dolcemente.
Avvicinai per un momento il mio viso al suo, pericolosamente, mentre il cuore accelerava sempre più "Così, se mai accadrà qualcosa tra di noi..." con voce calda e suadente "Sarà tra noi soltanto.." senza staccare gli occhi dai suoi "Me e Icarius...".
Quella vicinanza era inebriante, eppure dolorosa perché sapevo che la breve distanza che ci separava non poteva essere colmata.
Abbassai lo sguardo, chiedendomi se lui potesse leggere l'ardore nei miei occhi, accorgersi del fuoco che mi consumava.
Clio!
Non potevo stargli così vicino. Mi spostai subito, oppure le belle parole che avevo pronunciato sarebbero state inutili.
Perché ancora un istante così vicina a lui e l'avrei baciato, con tutto l'Amore e la passione rimasti nascosti e feriti in quel lungo anno senza di lui.
Ma sapevo che non era giusto, che l'Amore era per Guisgard, non per Icarius.
Confondere l'uno con l'altro non era giusto verso nessuno dei due, anche se erano la stessa persona.
Finché non avesse riacquistato la memoria, dovevo giocare corretto.
E chissà: magari a stargli vicino avrei trovato le prove che cercavo per confermare o confutare la mia folle ipotesi.
Anche se forse era proprio l'Amore la chiave per arrivare a Guisgard, cosa c'è di più forte, dopotutto?
Non aveva dimenticato come si suonava l'ocarina, né aveva mutato il gusto per le marmellate. Il mio maestro diceva sempre che il corpo ha una memoria tutta sua, per questo va allenato bene, perché poi reagisca prima che tu possa pensare.
Chissà, magari baciandolo avrei risolto la questione, non ci sono le favole dove il bacio del vero amore salva tutto?
Sorrisi tra me a quel pensiero, ma sapevo di non poterlo fare.
Avrei mancato di rispetto a Icarius se l'avessi baciato pensando a Guisgard, e a Guisgard se mi fossi sbagliata.
La cosa si iniziava a fare contorta.
"Allora.." sorrisi "Io ti ho raccontato della mia vita turbolenta... perché non mi racconti qualcosa tu?".

http://blog-imgs-18.fc2.com/a/m/b/amber/tristan_and_isolde.jpg

Galgan
04-03-2015, 00.27.40
In quel momento, mi tornò in mente un mio viaggio in una folta foresta, alla ricerca di un eretico che aveva trascinato nella sua follia un'intera nazione.....Molti prodigi avevo visto, allora, molti strani personaggi avevo incontrato.....Allora, mi parve di vivere in una strana dimensione, in cui il reale e l'irreale si erano fusi in un solo essere, e a me era parso di camminare su quella linea di confine così labile....
Mentre camminavo in compagnia di Lucas e Don Nicola, mi parve di essere tornato, ancora una volta, a viaggiare in quella sorta di stasi, in quel lasso di tempo senza tempo, in cui tutto era reale, eppure nulla.

-Brava gente-

esordii, rivolto ai passanti, quasi mio malgrado;

-Che storia è mai questa, come si può chiudere un cimitero per mancanza di becchini?-

Tessa
04-03-2015, 18.35.27
Le mie labbra si posarono su quelle di Pirros e un brivido mi percorse la schiena.
Mi aspettavo di provare disgusto, ma invece, del tutto inaspettatamente, provai piacere da quel contatto.

Avrebbe potuto approfittarsi di me, agendo in modo rozzo e selvaggio. Invece si ammorbidì sotto le mie labbra, rispondendo con delicatezza a quel contatto tanto intimo.
Fu allora che compresi che Pirros non era esattamente quello che voleva far credere.