Visualizza versione completa : Il Re di Cuori ed il Fiore meraviglioso
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Guisgard
26-03-2015, 19.40.02
“Non essere sciocca, Altea.” Disse Teofilus. “Non ti fidi di me? Mi ritieni un uomo capace di tradire?” Scosse il capo. “E poi ho dato del tu a quella donna perchè a corte nessuno si rivolge col voi ai servi. Tu forse si?” Sarcastico. “Esigo dunque le tue scuse. Anche per aver insinuato che i guardo quella donna in modo sconveniente. Certo è bella, ma io non sono un uomo di quel genere, ecco.”
Guisgard
26-03-2015, 19.47.46
“A cosa penso...” disse piano Icarius, mentre giocava con le dita tra i capelli ancora umidi di Clio “... vuoi saperlo davvero? Ripensavo al tragitto che dalla brughiera ci ha portati qui al palazzo... lungo la strada, prima di giungere in città, ho visto una piccola chiesa isolata... a quella chiesa pensavo... vorrei scappare da tutto ciò e raggiungerla con te... e sposarti stanotte stessa... senza pensare a nulla e a nessuno... a questo pensavo...” la guardò negli occhi e poi alzò lo sguardo al cielo “... già, il vescovo... l'avevo dimenticato... ma come facciamo? Tu non hai più la sottoveste... vuoi che torni in acqua a riprenderla? Oppure indosserai il tuo abito blu e scollato senza nulla sotto?” Sorridendo.
Lady Gwen
26-03-2015, 19.56.39
Una colomba. Era questo il modo in cui avrei trascorso il resto dei miei giorni?
"E c'e` un modo per spezzare la maledizione della strega?"
Rida doveva trovare strane le mie domande, ma non mi importava, dovevo sapere di piu`.
Scossi appena la testa a quelle sue parole, parole che avevo sognato mille e mille volte, sapendo che non sarebbero mai arrivate, o sarebbero rimaste solo parole.
Come volevasi dimostrare...
Ma mi limitai a sorridere, posandogli un lieve bacio sulla spalla, trattenendomi dal rivelargli che in realtà avrei preferito il ponte di una nave ad una chiesa isolata.
In ogni caso, era solo un bel sogno.
Poi risi quando parlò del vestito.
"Certo non mi metto la sottoveste fradicia..." ridendo "Non è poi un gran problema.. esistono abiti impalpabili che vanno indossati senza nulla sotto.." gli feci l'occhiolino , per poi sorridere piano, rammentando l'abito in seta blu che avevo indossato sulla Santa Caterina, quando lui mi aveva portato nella sala dei comandi.
"Ma direi che sarà il caso di cambiarmi per l'incontro con il vescovo..." con gli occhi nei suoi, divertita.
Altea
26-03-2015, 20.15.16
Guardai il maestro Teofilus..."Se ho sbagliato vi chiedo scusa..ma vi avviso..state attento a quella donna...prima era nel giardino e sembra avesse seguito lady Sissi e me..forse per una scusa..mi raccomando o finirete male davvero..Cimmiero pensate abbia lasciato baracca e burattini e sia scappato cosi?".
Mi congedai "Ora vado a prepararmi, ma ne riparleremo e state attento..al raccomandamento dell' Austero".
Andai nella stanza, Petronilla mi preparava i vestiti e io mi guardavo allo specchio perplessa..poteva essere una spia.."Petronilla..controlla cosa fa quella serva..Simoinin, chiedilo pure alle nostre dame di compagnia più fidate e poi fammi sapere".
Cercavo una risposta in quello specchio, ero piena di rabbia..nessuno doveva toccare Guisgard se quello era un sosia e lui fosse stato vivo veramente, avrei pure ucciso.
E mi vestii per poi chiedere dove era il Vescovo.
http://i62.tinypic.com/2uif8tc.jpg
Guisgard
26-03-2015, 20.49.42
Rida rise.
“Vedo che questa favola ti ha preso parecchio.” Disse a Gwen. “Beh, secondo ciò che racconta togliere la maledizione dipende esclusivamente dalla strega... o la si convince ad annullarla, oppure la si deve uccidere. Ed entrambi i casi mi sembrano disperati, visto che una strega è un essere malvagio e non ha certo interesse ad aiutare la gente. Quanto ad ucciderla poi, beh, non è sicuramente una cosa semplice. Ma tanto è solo una favola, no?”
Guisgard
26-03-2015, 20.51.10
“Allora andiamo...” disse Icarius, come se quella frase fosse uno sforzo sovrumano da fare “... chissà se stanotte mi verrai a trovare con questo tuo abito impalpabile...” facendole l'occhiolino.
La baciò sui capelli e poi scese con le sue labbra fino alla bocca di lei, baciandola ancora.
Si alzò e andò a raccogliere l'abito blu di Clio.
“Il vostro strascico, milady.” Dandole l'abito con un inchino. “Io rimetterò i miei principeschi abiti invece.” Rise e si rivestì. “Comunque, ripensandoci, non solo principi e cavalieri avevano belle donne... c'è un certo pastore che riuscì a conquistare la donna più bella di Israele... e Dio ricompensò il loro Amore con un figlio che divenne Re ed edificò il Tempio più importante del mondo...” facendole l'occhiolino “... sono pronto... torniamo al palazzo prima che Rodolfo metta una taglia su di noi?” Divertito.
Guisgard
26-03-2015, 20.52.33
Altea uscì dalla sua camera ed un servo la condusse in una vasta sala al piano terra.
Qui vi erano il vescovo con alcuni suoi messi e naturalmente Rodolfo.
“Prego, milady...” disse questi alla dama de Bastian “... venite pure... Sua Grazia è già qui con noi.”
Ed il vescovo mostrò ad Altea la mano con l'anello da baciare.
“Stiamo attendendo arrivi Sua Signoria.” Sorridendo Rodolfo.
“Noto il duca è in ritardo.” Fece il vescovo. “Sapeva del mio arrivo?”
“Certo, Vostra Grazia.” Con un inchino Rodolfo. “Avrà avuto un contrattempo durante l'allenamento. Ma tra poco sarà qui, vedrete...” con leggero imbarazzo l'uomo.
Lady Gwen
26-03-2015, 20.58.04
Convincerla o ucciderla. Facile a dirsi, impossibile a farsi.
Non sapevo se dirlo o meno a Rida. Decisi di dirglielo. Doveva saperlo prima che la maledizione si compisse.
"Rida, ascoltami, non e` solo una storia..."
Risi a quelle parole, indossando il mio abito per poi cingermi con la cintura della spada e il mantello, lanciando un'occhiata divertita alla sottoveste ormai prigioniera dello stagno, quasi fosse un pegno.
"Non credo che metterò un abito stasera..." vagamente pensierosa "Ma potrei farlo stanotte.." facendo a mia volta l'occhiolino al pastore, per poi sospirare "Sì, andiamo che Rodolfo starà andando in escandescenze... ma dovevamo allenarci no?" risi appena "A proposito.." tornando improvvisamente seria "Ne ho parlato anche con lui ma ovviamente non mi ascolta.. ricorda che Rodolfo tecnicamente non ha alcun potere di dirti cosa devi o non devi fare, gli sei riconoscente perché ti ha salvato, ma tutto lì... sei tu il duca, nessuno può darti ordini... altrimenti la gente comincerà a sospettare quantomeno che tu non sia in grado di governare.." alzai le spalle "Era solo un suggerimento, eh... poi fai quello che credi..." con un sorriso rassicurante.
Altea
26-03-2015, 21.01.22
Entrai nella sala e vidi Sua Grazia, feci un leggero inchino e baciai l' anello per alzarmi.
Il vescovo era spazientito poichè il Duca non era presente...e questo era un grave errore..un taddeide doveva accogliere il Vescovo...poi guardai Rodolfo..in ritardo per gli allenamenti..era dal mattino si allenava, scossi il capo ma salvai la situazione.."Sua Grazia, forse il Duca non si sente bene, lo avevo visto leggermente pallido oggi ma sicuramente arriverà, nel frattempo Sua Eccellenza gradisce qualcosa?" e iniziai col cerimoniale di Corte.
elisabeth
26-03-2015, 22.05.28
Era aggraziato nei modi......un po' superficiale..per essere un pittore.....lo guardai perplessa...." Molte cose vi sfuggono...ma una cosa l'avete detta bene....no...non mi avete vista prima a Corte.......non amo questi posti....troppo mondani, non sono una serva......i miei abiti non sono ricchi e sfarzosi..ma non sono una serva........la moglie di un Comandante...delle Ducali......si lo sono o lo ero...perchè si dice sia un traditore e non so se sia vivo o morto.......ma quella della Musa....e' fantastica....voi dite che per ispirarvi dovrei indossare il nulla ?........".........Girai intorno alla fontana....la sera ormai era quasi giunta e l'aria era fresca.......e le ombre....mettevano confusione ai colori che prima sembravano brillanti e pieni di vita..........mi ritrovai ancora ....accanto al pittore........" Sapete...sono molto di piu'...di una Musa....di una nobile donna...della moglie di un Capitano......molto di piu'.........Potrei scatenare nella vostra mente........fantasie che mai vi avrebbero sfiorato il pensiero........Sono la Figlia della Dea Diana ........credo che non abbiate mai incontrato il mondo della selva.......il mondo oscuro della notte pagana.....nella brughiera......"...Sorrisi...amichevole..." Dovreste provare ...i vostri quadri sarebbero molto apprezzati......".......Guardai la tela....e prendendo il pennello.......dipinsi una magnifica Luna.....mi ricordava la mia isola....lì anche le stelle sembravano avere qualcosa di diverso.....
Galgan
27-03-2015, 02.27.38
-Molto bene-
mormorai, constatando che, comunque, il piano prendeva forma;
-Ora occorre avere pazienza, e tenere sotto stretto controllo la dimora di lord Cimmiero-
Mi rivolsi a Lucas;
-Io e te, mio buon amico, saremo come falchi che puntano la preda, e non appena l'occasione sarà propizia, tu avviserai il nostro qui presente alleato-
ed indicai l'uomo dei vicoli,
-Ed imbastiremo il tutto.
In alto i cuori!-
Tessa
27-03-2015, 14.09.45
“La Regina di Gioia Antiqua!”
Restai stupita per un istante all'esclamazione del bambino.
Tutto sembravo, tranne che una principessa in quel periodo. Ero pallida e stanca dalle continue vicissitudini e non curavo il mio aspetto da giorni.
Mi voltai verso il prigioniero, sorridendo:
"Converrete con me che i bambini sono dotati di grande immaginazione! Per colpa dei miei modi, penserete anche voi quanto sia assurdo paragonarmi ad una principessa!" senza attendere risposta, continuai "Voglio chiedervi perdono, Messere. Dovete sapere che ho sempre vissuto dentro un convento, in solitudine e non sono abituata né al mondo, né al trattare con i suoi abitanti... Ma adesso presto, entriamo dal fabbro, mi preme sapere se vi può aiutare!"
Il laboratorio del fabbro sembrava vuoto.
Era un piccolo ambiente pieno all'inverosimile di attrezzi da lavoro e di polvere.
Mi beai per un attimo al calore del fuoco che divampava con potenza, pronto per forgiare il metallo.
"Pare non esserci nessuno..." pensai ad alta voce. Invece, qualche istante dopo, il fabbro apparve da una zona in ombra della stanza e, alla vista del prigioniero, restò stupefatto...
Guisgard
27-03-2015, 18.38.23
Il misterioso prigioniero sorrise a Tessa.
“I bambini” disse “sono spesso notati di grande sensibilità invece, riuscendo a leggere dove spesso gli adulti neanche si soffermano a guardare. Quanto a voi, non bisogna certo apparire raggiante e gaia per essere una principessa. Andromeda non sorrideva mai, anche perchè non ne aveva motivo, così come Elena prima di incontrare Paride. Senza dimenticare poi le principesse delle favole come Raperonzolo, anch'ella alle prese con problemi seri, come la torre in cui era rinchiusa.” Ridendo.
I due entrarono così nella fucina, che però apparve loro vuota.
Poi ad un tratto arrivò da un vestibolo laterale un giovane uomo dall'aspetto mite, che restò sorpreso e turbato nel vedere il prigioniero che si toglieva lo scialle, mostrando così la maschera di ferro.
“San Giuseppe...” mormorò il fabbro.
“No, sono solo un uomo.” Sarcastico il prigioniero. “E porto lavoro per voi. Potete togliermela?”
Il fabbro lo fece sedere e cominciò ad osservare con attenzione la maschera.
“Può aprirsi solo con una chiave...” disse infine “... una chiave speciale... tentare di toglierla con tenaglie e martello farebbe solo danni...”
“Nulla che già non sapevo...” mormorò l'ex galeotto “... chi mi ha chiuso la faccia in questa maschera voleva essere certo che vi restasse...”
“Già...” annuì Ernò il fabbro.
“Sono condannato dunque?” Fissandolo il prigioniero.
“Non so che dirvi...” pensieroso Ernò “... ma forse... forse potrebbe aiutarvi qualcuno...”
“Chi?”
“Il mio maestro...” spiegò il fabbro “... vedete quel monte che domina la valle?” Indicando la montagna che si vedeva dalla finestra. “E' il monte di San Michele... lì vive da anni un anacoreta, un vecchio maniscalco... tutto ciò che so sui metalli è stato lui ad insegnarmelo... magari potrà aiutarvi...”
“Credete?” Chiese il prigioniero.
“Se non lui, allora solo chi vi ha chiuso questa maschera sulla testa potrà farlo...”
Il prigioniero si alzò e guardò Tessa.
“Pare che dovrò portarvi a fare una gita in cima a quel monte, principessa.” Facendole l'occhiolino.
“Al vostro ritorno vi prego di portarmi notizie.” Fece il fabbro.
La maschera di ferro annuì e con Tessa lasciarono la fucina.
Risalirono sul carretto e presero il lungo sentiero che li avrebbe condotti in cima al monte di San Michele.
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/f/f0/Montagna_solitaria.png/640px-Montagna_solitaria.png
Guisgard
27-03-2015, 18.50.09
Rida fissò Gwen.
“Dimmi... ti ascolto...” disse “... ma va tutto bene? Mi sembri turbata?”
Ad un tratto bussò qualcuno.
“Come sta la nostra malata?” Chiese Ozzillon.
“Meglio.” Rispose Rida.
“Ottimo!” Esclamò l'uomo. “Perchè siamo in partenza!”
“Per dove?” Stupita Rida.
“Nel baule ho trovato una mappa, per un luogo speciale.” Entusiasta Ozzillon.
Guisgard
27-03-2015, 18.52.46
“Si, credo che tu abbia ragione.” Disse Icarius a Clio, per poi sorriderle e prenderla per mano.
I due tornarono così al palazzo, venendo però subito notati da alcuni servitori, che mormorarono fra loro.
Il pastore e la spadaccina si separarono, recandosi ciascuno nei propri alloggi, a prepararsi per la cena.
Dopo un po' Icarius fu pronto e raggiunse la sala dove c'erano il vescovo e Rodolfo ad attenderlo.
E qui trovò anche Altea.
“Milord...” alzandosi Rodolfo “... vi attendevamo...”
“Perdonatemi, ma l'allenamento di oggi mi ha preso molto tempo.” Il presunto duca baciando l'anello sulla mano del vescovo. “I miei omaggi, Vostra Grazia.”
“Sono lieto di vedervi in salute, milord.” A lui il vescovo.
“Salute anche a voi, milady.” Rivolto poi Icarius ad Altea. “Siete sempre più bella.” Con un inchino del capo.
“Messer Rodolfo mi parlava del vostro incidente al Gorgo del Lagno, milord.” Disse il vescovo.
“Si, ma per fortuna è stata solo una brutta avventura.” Sorridendo il presunto erede dell'Austero.
Guisgard
27-03-2015, 18.54.19
“Allora” avvicinandosi il pittore ad Elisabeth “conducetemi in quel mondo pagano, milady...” prendendola per mano “... lasciamo la realtà e rechiamoci dove i sensi diventano immortali, come gli antichi dei...” fissandola negli occhi “... ma prima ditemi il vostro nome, figlia di Diana e signora dei miei desideri...”
Tornammo a palazzo dove ci dividemmo, raggiungendo ognuno i propri alloggi.
Una volta in camera mia, dovetti prepararmi in fretta, anche perché non ero esattamente presentabile.
Così, mi concessi un bagno veloce, all'essenza di lavanda, sistemai i miei capelli, che avrei poi lasciato sciolti, e poi mi vestii.
Sapevo che Rodolfo mi avrebbe presentato come il maestro d'armi del duca, dunque rimasi dell'idea che un vestito non faceva al caso mio.
Così, indossai una sobria camicia bianca e sopra di essa un corpetto nero, che ben sottolineava la mia figura, degli attillati calzoni bordeaux dentro alti stivali neri, e una lunga giacca lasciata aperta, oltre, naturalmente, alla cintura con la spada.
Una volta pronta scesi di sotto per la cena, trovando già gli altri.
Salutai tutti cortesemente, e mi scusai per il ritardo.
Altea
27-03-2015, 19.03.31
Finalmente il presunto duca arrivò e per fortuna il Vescovo non disse nulla che egli preferì finire gli allenamenti piuttosto di essere puntuale ad aspettarlo e sospirai, poi egli si rivolse verso me e sorrisi con un cenno del capo.."Salute a voi Duca, vedo state meglio...galante come sempre noto" e lo guardai nel volto per carpire qualcosa mentre assaporavo un elisir dal sapore cedrato.
Poi la frase finale e aprii gli occhi verdi...aveva detto per fortuna era stato solo una brutta avventura..quindi niente di chè per lui.
Ora volevo vederlo come si destreggiava nei modi di fare...non sapevo se vederlo sbagliare o aiutarlo perchè non incappasse in gravi errori, d' altronde li avrei capiti.
elisabeth
27-03-2015, 19.16.24
Figlia della Dea Diana...era passato qualche anno da quando non mi sentivo piu' chiamare cosi'.......ma avevo parlato della brughiera.....della selva...e lui era rimasto impassibile......quel calco...se era qualcosa di orribile...a lui non aveva fatto impressione......." Mi chiamo Elisabeth.....e voi come vi chiamate.....amo i pittori...riescono a rubare ogni particolare....ogni cosa che una persona poco attenta non riesce a fare.......scommetto che Voi siete particolarmente sensibile e che i vostri quadri riescano a riflettere ogni cosa voi osserviate......per quanto riguarda la brughiera.......non vi sono problemi...se siete disposto.......anche ad essere ucciso....."...Sorrisi......l'Ara sacrificale......
Guisgard
27-03-2015, 19.28.41
Clio arrivò nella sala e la cena cominciò.
“Ditemi, milord...” disse il vescovo “... come procedono i vostri allenamenti?”
“Bene, Vostra Grazia.” Sorridendo Icarius. “Lady Clio è una straordinaria maestra...” guardando poi la ragazza con occhi complici.
“Ma dopotutto” fece il vescovo “ho sentito dire che quando si è degli eccezionali spadaccini, come lo siete voi, torna come naturale destreggiare una spada. E' qualcosa che non si dimentica. Lo pensate anche voi, milady?” Rivolto poi a Clio.
“Immagino di si.” Mormorò Rodolfo. “Del resto anche la nostra lady Altea, ospite qui a corte da tempo ormai, rammenta come Sua Signoria sia il migliore spadaccino non solo del ducato, ma dell'intero reame.”
Sorrisi ad Icarius, con un galante e riconoscente cenno del capo e gli occhi nei suoi per un istante, ricambiando il suo sguardo complice.
"Oh, ma naturalmente..." mi rivolsi poi al vescovo "Dopotutto, si tratta più che altro di fargli riprendere la forma dopo la lunga convalescenza dovuta all'incidente... nulla di più... Sua Signoria non avrà bisogno a lungo del mio aiuto.." sorrisi, cordialmente, sorseggiando il mio prezioso vino.
Guisgard
27-03-2015, 19.33.58
Il pittore rise ad Elisabeth.
“Vorrei essere ucciso solo da voi, milady.” Disse, fissandola negli occhi. “E vedo che siete molto portata a leggere l'arte... vi dirò, qui a corte tutte sono così vuote, leggere... sono belle, certo, ma per essere una modella non basta la bellezza... un corpo nudo è muto se non esprime enfasi, impulsi, sentimenti... dico bene, no? Sapete, potrei confidarvi un segreto...” sorridendo “... pare che qualcuno abbia visto chissà cosa in un mio dipinto... un chierico sembra abbia riconosciuto qualcosa, ma io sono scettico... la mia arte è enigmatica... vi va di vedere il mio studio ed i miei lavori, milady?”
Altea
27-03-2015, 19.42.47
Ascoltavo le parole del Vescovo e pensavo a ciò che dissi a Teofilus...una persona può perdere la memoria ma non la propria indole..e allora perchè quegli allenamenti? Il Vescovo aveva pure dei dubbi forse quando fui presa parte in causa da Rodolfo e sorrisi "Sicuramente..si sa, è straordinario a combattere, con Mia Amata poi non lo batteva nessuno, fortunatamente in questi tre anni non ha dovuto molto mettere mano alla spada ma mi sentivo sicura vicino a lui...per non parlare del suo gusto del bello, è pure un esteta il nostro Duca e il suo portamento è regale di natura".
Guisgard
27-03-2015, 19.48.22
“Invece il vostro ruolo qui sarà sempre importante, milady.” Disse Icarius a Clio, tradendo un po' della sua ingenuità davanti a tutti.
“Che mondo affascinante la mente umana.” Fece il vescovo. “Più si crede di poterne contemplare l'essenza, più essa si mostra mutevole e sfuggente. Infondo solo Dio può comprendere l'animo di un uomo.”
“E' così.” Annuì Rodolfo. “Vostra Grazia ha ragione.”
“Cambiando discorso” mormorò il chierico “e riferendoci a cose più umane e dunque alla nostra portata... ho saputo che l'ambasciatore di Maruania è ancora nel ducato... ospite nel castello di lord Cimmiero...”
Rodolfo lo guardò turbato.
“Mi chiedo cosa avrà intenzione di fare... non si presenta a corte e neanche va via...” pensieroso il vescovo.
“Ciò non mi piace...” con tono cupo Rodolfo.
Poi Altea nominò Mia Amata.
“Già...” fissandola il vescovo “... nessuno ha più ritrovato la spada.”
“Purtroppo no.” Scuotendo il capo Rodolfo.
“Credo si trovi al Gorgo del Lagno, no?” Mangiando il vescovo. “Mi sembra naturale... è lì che Sua Signoria ha avuto l'incidente.”
“Già...” perplesso Icarius.
“Ma parliamo d'altro.” Sorridendo Rodolfo. “Altrimenti la cena assumerà un'aria mesta. Milady...” rivolgendosi ad Altea “... non è sfuggita la vostra eleganza a Sua Signoria e a nessuno di noi... avete forse trovato un nuovo spasimante? Stavolta in grado di conquistarvi?”
elisabeth
27-03-2015, 19.53.55
Tesoro....ma certo che ti avrei ucciso con le miei stesse mani...." Non credo che eviterei di esaudire un vostro desiderio....se proprio doveste morire...saro' io stessa a farlo....infondo...donare il cuore ad una Dea...e' la piu' dolce delle morti........Storia interessante la vostra......sono una donna curiosa......vi seguo volentieri....credo che ispirerete la mia fantasia "......gli feci un bel sorriso......lo presi sottobraccio..." Prego...fate strada siete voi il padrone di casa".....
Sorrisi appena ad Icarius a quelle parole "Sua Signoria è fin troppo cortese..." cordialmente.
Da come parlava il vescovo, non sembrava nutrire sospetti, considerando poi il pericolo rappresentato da Maurania era un ottimo alleato.
Mia Amata...
Già, avevo detto a Rodolfo che dovevamo trovare una storia anche per quello.
Ma probabilmente aveva ragione lui nel dire la pura verità: della spada di Guisgard non si avevano notizie.
A meno che...
Trasalii, rammentando il motivo che mi aveva portato lì, e quella strana spada a chiave che parlava della Scafatella.
Forse avrei potuto indagare su quel mistero, dopotutto, mi sembrava di aver tenuto quella stranissima arma, doveva essere nel mio bagaglio.
Avrei controllato più tardi.
Poi Rodolfo cambiò argomento, rivolgendosi a Lady Altea, commentando la sua eleganza, che peraltro non era una novità, dato che l'avevo sempre vista abbigliata in modo impeccabile e raffinato.
Convenni però che una conversazione leggera avrebbe giovato all'atmosfera della cena, dunque fui lieta del cambio di argomento.
Altea
27-03-2015, 20.01.42
Ascoltai le parole del Vescovo..era uomo troppo arguto, la cosa mi preoccupava leggermente a dire il vero, aveva ragione su tutto e pensai pure a lord Cimmiero.."Sua Grazia ha ragione..Mia Amata è sparita nel nulla, si potrebbe cercarla nel Lagno anche se è melmoso ma si sa..è una spada dai mille misteri e gloriosa.." stavo continuando quando udii le parole di Rodolfo, stava sviando il discorso ma lo assecondai "Vi ringrazio per il complimento, solitamente a una cena importante come questa si indossa sempre qualcosa di particolare..no, nessun spasimante. Noto la cosa vi interessa, ora sono curiosa del motivo." e lo guardai perplessa e rivolsi una leggera occhiata al Vescovo, egli sapeva come fino alla fine avevo sempre sperato Guisgard accettasse le nostre stabilite nozze e volesse proprio lui celebrarle.
Guisgard
27-03-2015, 20.19.27
Il pittore sorrise, prese il braccio di Elisabeth e la condusse nel suo studio.
Era una stanza non troppo grande, ma neanche piccola, con un lettino pomposo contro una parete e una gran quantità di tele sparse ovunque, ritraenti tutte scene di nudo.
Donne bellissime apparivano in quei dipinti, vestite pochissimo o nulla, in atteggiamenti provocanti e sensuali, con atmosfere che variavano dall'antichità classica, al mondo pagano celtico e germanico, fino a quello fiabesco e mitico dei racconti popolari.
“Una dea tra le dee...” fece il pittore, invitando Elisabeth ad entrare in quel mondo di arte e desiderio.
Guisgard
27-03-2015, 20.21.57
“Siete una bella donna e in una corte la bellezza è sempre motivo di interesse.” Disse sorridendo Rodolfo ad Altea.
La cena proseguì così, senza più toccare argomenti tediosi.
Terminò ed il vescovo andò via.
Ma rimasti soli Icarius, Clio, Altea e Rodolfo, all'improvviso venne un servo.
“Milord...”
“Cosa accade?” Fissandolo Icarius.
“Presto, venite a vedere...”
“Quanti misteri!” Nervoso Rodolfo.
Uscirono nel cortile e qui videro varie guardie attorno ad un carro.
Il presunto duca e gli altri si avvicinarono e videro uno spettacolo sconvolgente.
Una donna nuda e senza vita era completamente coperta di segni che tradivano le atroci torture con cui era stata uccisa.
Clio la riconobbe.
Era Azelle.
E la cosa più terribile era la sorta di firma lasciata su quell'orrore.
In mezzo alle gambe della povera donna vi era infatti conficcata una carta raffigurante l'Asso di Picche.
http://static.underthegunreview.net/uploads/2011/12/782.jpg
Altea
27-03-2015, 20.31.22
"Vi ringrazio sir Rodolfo..ne sono lusingata..e ringrazio pure il Duca dei complimenti, d' altronde è un piacere avere i suoi complimenti" e guardai il presunto Duca in modo affabile.
La serata finì in modo tranquillo ma solo col Vescovo, ci vennero a chiamare ed accorremmo a vedere che era successo..quella donna era sfigurata e martoriata e a quella vista, istintivamente, mi parai il volto addosso al Duca e dissi spontaneamente.."Guisgard..guarda...abbiamo visto tante cose orribili ma non fino a questo".
Poi mi accorsi stavo parlando con lui proprio come sempre e rimasi a guardarlo e leggermente mi staccai dal ragazzo e vidi la carta.."L' Asso di Picche...Burmid era a servizio del Duca Dominus come mercenario e nella sua nave aveva il simbolo dell' Asso di Picche e dava la caccia a noi e la Santa Caterina". Tremavo e mi rivoltai per non vedere quella povera donna...e lì mi mancava davvero il forte abbraccio di Guisgard.
Sbiancai, pietrificata da quella visione.
Azelle...
Azelle...
Avrei voluto urlare ma non riuscii ad emettere un suono.
No, non poteva essere vero... non poteva essere suo quel corpo martoriato.
Crollai in ginocchio accanto a lei, senza quasi accorgermi che stavo singhiozzando.
Azelle..
Era colpa mia! Perché l'avevo coinvolta in quella storia? Perché?
Presi con delicatezza la carta tra le mani tremanti e la gettai poco distante, coprendo con la mia giacca il corpo senza vita della mia unica amica.
"La pagheranno..." mormorai, tra i singhiozzi, sfiorando dolcemente i suoi bellissimi capelli scuri "La pagheranno te lo prometto..." in un sussurro, chinando il capo, disperata.
Ma sapevo che non erano gli unici responsabili di quell'atrocità.
"Perdonami..." sussurrai, tra le lacrime "Ti prego.. ti prego perdonami..." tremavo.
Alzai lo sguardo livido verso Rodolfo "È evidente che queste mura hanno occhi e orecchie..." mormorai, gelida come il ghiaccio "Pagheranno per questo..".
Poi udii le parole di Lady Altea e trasalii.
"Brumid?" mormorai "Possibile?" lanciando un'occhiata alla carta ormai distante dal corpo di Azelle "Non mi stupirebbe..." in un gelido sussurro "Quell'uomo è capace di tutto..".
elisabeth
27-03-2015, 20.35.28
Seguii il pittore...il lungo corridoio...alcune stanze...che avevo visto quei giorni e poi una porta.........Fui condotta all' interno della stanza....nulla di particolare, una dormeuse.....era addossata al muro......e molte tele occupavano gran parte dello spazio....poi ..il cavalletto...una tela ancora intoccata....e il tavolo dove vi erano tutti i colori utilizzati e non dal pittore........" C'e' una grande differenza tra me e loro......stupende donne...nulla da dire...ma io Sono una Dea......il che potrebbe essere impossibile che io mi spogli davanti a voi.....e che voi dipingiate il mio corpo......"....intanto...andai a gironzolare per tele......così come se annoiata passassi il mio tempo in quel polveroso posto.....mi avvicinai a lui" Avete parlato di un quadro e di un chierico.......Facciamo così....se mi farete vedere quel quadro.....e mi spiegherete perchè lo avete dipinto........io vi portero' in un posto.......dove solo una Dea vi potrà far assaporare il nettare della vita......".....gli accarezzai il volto col dorso della mia mano........
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Altea
27-03-2015, 20.47.02
Mi voltai verso Clio.."E che scopo avrebbe Burmid..lui aveva carta bianca di agire come voleva quando Dominus era vivo..io stessa fui presente quella volta..lui era un mercenario, doveva solo uccidere Guisgard..però aveva un odio non ho mai capito per Irko e forse voleva più uccidere lui che il capitano..una spia...proprio oggi ho detto alla mia dama di compagnia di controllare una serva che seguiva proprio me ovunque...Simoinin..era entrata senza bussare proprio mentre parlavo col mio maestro e per me era una scusa e lei stessa disse era a servizio di Cimmiero, quando era a Corte, e che voleva informazioni se fossi presente stasera col Vescovo, visto lo voleva sapere messer Rodolfo..ovviamente potrebbe essere pure innocente" fissai Clio, la vedevo stravolta e conoscevo Azelle pure io.."Vi sono vicina milady" e sorrisi leggermente.
Lady Gwen
27-03-2015, 20.59.57
Stavo per iniziare a raccontare, ma qualcuno busso`. Ozzillon entro`, chiedendo come stavo.
Rida gli disse che stavo meglio e lui se ne compiacque.
Disse che eravamo in partenza; non specifico` la meta, disse che nel baule aveva trovato una mappa.
Cassaluia non mi aveva parlato di una mappa. E se fosse stata una mappa per il suo palazzo?
"Ozzillon, sei sicuro che sia prudente seguire quella mappa?"
Era vero, che motivo avrebbe avuto Brumid? A meno che, certo, non fosse stato assoldato da Cimmiero e da Maurania.
Ma non riuscivo a pensare lucidamente.
Il suo sorriso spensierato e malizioso si era spento per sempre.
Cercai di sorridere ad Altea a quelle parole di conforto, sperando di esserci riuscita.
Ma non riuscivo a staccare gli occhi dal bel viso della mia amica sconvolto dal dolore.
Un vuoto profondo e oscuro si fece strada nel mio cuore, e sapevo che non l'avrei colmato facilmente.
Ci misi un po' a recepire le parole di Lady Altea sulla servitrice, e alzai nuovamente gli occhi su Rodolfo.
Occhi spietati e profondi come il vuoto che mi consumava, occhi che sembravano lontani da qualunque sintomo di umanità.
"Trovate quella serva.." con voce bassa e metallica, quasi una condanna.
E non mi importava se non avevo l'autorità per comandare nessuno, non mi importava nulla, ma avrei vendicato la mia Azelle a costo della vita.
D'un tratto mi sentii improvvisamente sola, come se il mondo intero fosse distante da me, oltre una barriera di vetro resistente a tutto, potevo vederli, forse, ma non sentivo.
Tessa
27-03-2015, 22.27.41
Vi era quindi una speranza! Magari il maestro del fabbro sarebbe riuscito a trovare una soluzione per aprire quella infernale maschera!
"Sapete" dissi all'uomo che io chiamavo Bernard "ho delle buone sensazioni. Credo che questo maestro riuscirà ad aiutarvi".
Sorrisi all'uomo, rincuorata dal fatto che le nostre schermaglie fossero finite e, improvvisamente, provai uno slancio di affetto nei suoi confronti.
"Non siamo poi molto diversi, sapete" ripresi "Siamo stati entrambi chiusi fuori dal mondo per molto tempo. Voi non avete memoria del vostro passato e, in qualche modo, neppure io. Ricordo solo gli anni in cui, da bambina, venivo allevata dalle suore, ma non so niente di chi sono in realtà".
Feci una pausa, quasi malinconica.
"Mi è sempre mancata mia madre. Da piccola cercavo di immaginarne il volto o la voce...Vorrei sapere se la mia famiglia esiste ancora, da qualche parte".
Osservai il paesaggio che ci circondava. Le colline quasi brulle, punteggiate ogni tanto da qualche boschetto, sembravano non finire mai e portare verso i monti.
"Pregherò San Michele Arcangelo affinché aiuti tutti e due" dissi sospirando.
Guisgard
28-03-2015, 01.35.57
Icarius restò interdetto.
Fissava quell'indicibile spettacolo senza dire nulla, fino a quando, impossibilitato a continuare, chiuse gli occhi e chinò il capo.
Altea si parò verso di lui e il pastore, quasi meccanicamente, la strinse a sé.
“Portate via il corpo di lady Azelle...” disse Rodolfo ai soldati “... e prima di informare i suoi familiari dite al dottore di corte di tentare di sistemarla per quanto possibile... è uno spettacolo terribile...”
I soldati portarono via il cadavere.
“Com'è arrivato qui il carro?” Chiese poi Rodolfo ad una delle sentinelle.
“Lo abbiamo trovato davanti alla Porta dei Leoni, signori.” Spiegò questa. “Pensavamo si trattasse delle provviste ordinate, ma invece...”
“L'Asso di Picche” voltandosi Rodolfo verso Icarius, Altea e Clio “è il simbolo di Maruania. Naturalmente una semplice carta da gioco non è sufficiente per accusarli, ma la sottile rivendicazioni di questo obbrobrio mi sembra chiara. Ciò ci fa capire con quali bestie abbiamo a che fare.”
“Forse sarà meglio che andiate a riposare, milady...” Icarius ad Altea “... siete sconvolta e qualche ora di sonno vi farà bene...” il presunto duca guardò poi Clio “... anche voi dovreste riposare... anzi, come vostro signore vi ordino di andare, milady...”
Vidi tutto come da lontano, i soldati che portavano via la mia Azelle, la voce di Rodolfo, Icarius che stingeva Altea e mi diceva di andare via.
Grazie dell'aiuto, Icarius...
Alzai gli occhi su di lui, con tutto il dolore che mi attraversava.
"Come Sua Signoria desidera..." Con una voce lontana, e gli occhi nei suoi, colmi di un dolore e una rabbia troppo profondi.
Così, tornai nelle mie stanze e crollai a terra, poco lontano dalla porta singhiozzando col viso tra le mani.
Guisgard
28-03-2015, 01.52.10
Ozzillon rise a quella domanda di Gwen.
“Ragazza mia.” Disse. “Io ho fiuto! So comprendere quando una pista merita di essere seguita!” Prese dalla tasca una cartina che aprì davanti alla ragazza e a Rida. “Vedete?” Indicandola. “Parla di un luogo specifico, in cui è sepolto un tesoro! Un tesoro, capite! Si narra, afferma la mappa, che il diavolo giunga ogni notte in un bosco dimenticato per dissotterrare le ricchezze che i ladri e gli assassini hanno nascosto durante il giorno per fuggire dai soldati! E noi, con questa mappa, sappiamo esattamente come raggiungere quel bosco e in quale punto scavare!”
“Ma forse” mormorò Rida “questa mappa non ci appartiene, capo.”
“Cosa?” Fissandola Ozzillon.
“Si, il baule era di quella donna e forse la mappa sarà caduta dentro per sbaglio...”
“Che sciocchezza!” Scuotendo il capo Ozzillon. “Madama Fortuna va presa al volo! Ed è quello che faremo! Domattina partiremo! Dunque andiamo tutti a riposarci!”
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/8/80/Alta_Val_Camonica_mappa_del_1642.jpg/640px-Alta_Val_Camonica_mappa_del_1642.jpg
Guisgard
28-03-2015, 01.54.46
Passarono alcuni minuti e poi forse quasi un'ora.
Il palazzo sembrò, pian piano, addormentarsi e le voci e i rumori si assopirono lentamente.
Poi, all'improvviso, mentre Clio era ancora a terra distrutta dal dolore, qualcuno bussò.
“Sono io...” disse Icarius da fuori “... posso entrare?”
Avevo già vissuto momenti come quelli, anzi, molto peggiori.
Momenti in cui ti sembra che il mondo intero ti abbia abbandonato.
Sentii la sua voce e chiusi gli occhi per la rabbia.
Adesso arrivi?
"Entra..." Mormorai, dura.
Guisgard
28-03-2015, 02.12.39
La porta si aprì ed Icarius entrò, richiudendola poi lentamente dietro di sé.
Si avvicinò allora a Clio ed aiutò la ragazza ad alzarsi da terra.
“Mi sembra superfluo chiederti come stai...” disse, cercando di condurla verso il vicino letto per farla sedere “... immagino fosse una tua amica quella poveretta... mi spiace... è terribile il modo in cui l'hanno ridotta... se vuoi parlarne, io sono qui... altrimenti resterò a farti compagnia pur stando in silenzio... ammesso che tu voglia qualcuno fra i piedi...”
Restai in silenzio, lasciando che mi aiutasse ad alzarmi, per poi sedermi sul letto.
Alzai gli occhi su di lui.
"Mi hai lasciato sola là fuori...." Sussurrai, con un'infinita tristezza "Quando avevo più bisogno di te...." Scossi la testa "Che sciocca che sono...".
Mi lasciai cadere all'indietro, incrociando le braccia sul viso.
"Non era una mia amica...." Sussurrai tra le lacrime "Era la mia unica amica... Ed è morta a causa mia..." Senza smettere di piangere, come se le lacrime non finissero mai, come se per quel dolore non esistesse conforto.
Guisgard
28-03-2015, 02.27.27
“Rodolfo voleva accertarsi che tutto fosse sicuro nel palazzo e ha voluto che lo accompagnassi mentre visitava le postazioni delle sentinelle, per parlarmi di questi nemici di cui sospetta...” disse Icarius a Clio “... ma poi, preoccupato per te, l'ho mollato all'improvviso... immagino domani mi aspetterà una bella ramanzina...” le accarezzò i capelli e poi con un gesto delicato prese le mani di lei, togliendole dal suo volto, per guardarla negli occhi “... perchè dici che è colpa tua, Clio? Tu non c'entri nulla...”
Guisgard
28-03-2015, 02.34.13
Il pittore restò ammaliato da quella carezza di Elisabeth e baciò la mano della donna.
Si voltò allora a cercare fra le varie tele ammassate a terra, contro un piccolo mobiletto.
Trovò ciò che cercava e tornò a fissare la moglie di De Gur.
“Ecco la tela...” disse, mostrandola poi ad Elisabeth “... questa è quella che interessava a quel chierico... e non certo per la mia arte... gli uomini di Chiesa, vi dirò, non sono portati a vedere così in profondità, come invece richiede il mio estro artistico... loro fuggono dai piaceri della vita e dal cosiddetto peccato, mentre la mia genialità vive di tutto ciò... ma sono certo che voi mi capite, vero figlia di Diana?” Facendole l'occhiolino.
Elisabeth vide quella tela.
Raffigurava la campagna di Capomazda immersa in una inquieta notte ed impreziosita dalla Luna.
E nel vedere quell'immagine, la donna, da sempre sensibile nell'osservare la natura ed i suoi misteri, avvertì come un senso di angoscia.
Un qualcosa che fece piombare il suo animo in una profonda desolazione.
Vi era qualcosa di cupo in quel quadro.
Qualcosa di oscuro, di sinistro, di indefinito.
Qualcosa di innaturale.
E nell'osservare la tela, Elisabeth si accorse di un particolare.
All'inizio le sembrò un'ombra informe e immobile nella campagna.
Poi, pian piano, si accorse, guardandola meglio, che si trattava di una sagoma, di una figura irregolare, sfuggente, come irreale.
Una figura che però, nonostante la sua enigmatica essenza, sembrava emanare un alone di assoluta malvagità.
Mi ritrovai con gli occhi nei suoi, lo vedevo appannato dietro le lacrime.
"Oh, eri preoccupato per me?" Scuotendo appena la testa "Allora perché mi hai lasciato per terra, accanto al suo corpo?" con dolore e delusione nella voce e nello sguardo.
"Sono stata io a chiederle di sedurre Guanto per avere informazioni..." Chiudendo gli occhi per cercare di fermare le lacrime e il dolore "Se solo non le avessi detto niente, sarebbe ancora viva, vegeta... A posare per il suo pittore, a godersi la vita come nessun'altra, a circondarsi di bellezza...." Sorrisi, tra le lacrime, pensando a tutte le cose che amavo in lei.
"Ma giuro che la vendicherò...." Con rabbia "Avrò le loro teste, qualunque cosa comporti... La pagheranno... La pagheranno cara...".
Guisgard
28-03-2015, 02.46.22
“Ero...” disse Icarius “... ero sconvolto, attonito, persino spaventato...” chinando lo sguardo, come se non riuscisse a sostenere quello di Clio “... avrei voluto prenderti e portarti via... proteggerti, consolarti, tenerti stretta... e l'unica cosa che ho pensato è stata quella di chiederti di andare a riposare... ma solo per poterti raggiungere...” poi restò sorpreso dalle sue seguenti parole “... hai... hai chiesto a quella poveretta di sedurre Guanto? Il fratello di Cimmerio, giusto? Ma perchè? Perchè una cosa simile?” Si alzò, camminando nervosamente nella stanza. “Quante cose accadono qui senza che io ne sappia nulla. Tu che assoldi dame di corte come fossero spie, Rodolfo che parla di nemici simili a bestie. E poi lady Altea che ricordava di cose per me assurde ed oscure, legate a Guisgard.” Scosse il capo. “Forse sono davvero un fantoccio qui dentro io...”
"Già, deve essere per quello che hai preferito abbracciare un'altra donna mente io ero per terra..." Distogliendo lo sguardo "Il ragionamento non fa una piega... Mi domando perché mi senta ferita..." Sussurrai.
Chiusi gli occhi per la rabbia.
Cosa mi aspettavo, dopotutto? Guisgard avrebbe fatto la stessa cosa, era già successo in passato, no?
Presi un profondo respiro, ci mancava solo di dover litigare con lui adesso.
Non avevo voglia, non avevo le forze.
Per una volta mi sentivo debole e indifesa, avrei voluto solo essere presa tra le braccia.
Ci voleva tanto a stringermi e cercare di calmarmi?
Hai voluto essere una donna forte, indipendente? Adesso arrangiati!
Ecco perché odio aver bisogno di qualcuno vicino.
Perché poi non c'è, o complica le cose.
"Rodolfo me l'ha chiesto..." Sospirai "Anzi, voleva che andassi io a fare la spia, perché conosco alcuni degli uomini che erano con Cimmiero... Ma io non sono brava in queste cose, così ho pensato a lei, ed era anche contenta di raggirare quel porco di Guanto..." Chiudendo nuovamente gli occhi per un breve istante "Se è questo che vuoi, ti terrò aggiornato su tutto ciò che accade..." Scossi la testa "Volevo solo proteggerti da tutto questo schifo..." Con un sorriso amaro.
Guisgard
28-03-2015, 03.07.28
“Non ho abbracciato nessuno...” disse Icarius, tornando accanto al letto “... lady Altea era sconvolta e si è voltata verso di me. E' stato un gesto di conforto, l'avrei fatto verso chiunque.” La guardò. “Già, non dovresti comunque sentirti ferita... dopotutto che t'importa di me? Non sono mica il tuo Guisgard...”
In quel momento qualcuno bussò.
“Milady...” qualcuno dall'esterno “... sono Simoinin... vi ho portato una tisana calda... ho sentito che la storia della povera lady Azelle vi aveva scosso e allora mi sembrava opportuno portarvi qualcosa da bere... posso entrare?”
“E forse io dovrei nascondermi...” a voce bassa Icarius.
Guisgard
28-03-2015, 03.20.21
Lucas diede le ultime indicazioni a Pedicor e poi con Galgan uscirono tutti dalla taverna.
“E' ormai sera inoltrata” disse Pedicor “e conviene agire subito, così da poterci muovere col favore del buio.”
“Bene.” Annuì lo scudiero.
“Datemi solo qualche minuto per assoldare alcuni uomini in grado di aiutarci.” Spiegò Pedicor.
Tornò nella locanda e vi uscì dopo un po', con alcuni uomini dall'aspetto tutt'altro che raccomandabile.
“Questi uomini mi affiancheranno.” Mormorò Pedicor. “Ma badate che i loro servigi costano e parecchio.”
Tutti insieme, allora, uscirono dalla città e si diressero verso la brughiera, dove sorgeva il castello di Cimmiero.
Vi giunsero quando ormai l'albeggiare era prossimo e si nascosero nella folta vegetazione attorno al maniero protetto da mura e fossato.
E finalmente, poco dopo il sorgere del Sole, due uomini a cavallo uscirono dal castello.
“Bene...” annuì Pedicor “... sono solo in due...”
“Come pattuito, dunque...” fece Lucas “... voi fingerete di aggredirli, mentre io ed il mio maestro” indicando Galgan “correremo in loro aiuto per guadagnarci la fiducia di quegli individui.”
Pedicor annuì e poi con i suoi uomini aggredirono i due a cavallo usciti dal castello.
Lo colpii, uno schiaffo deciso e forte a quelle parole che mi ferirono ancora di più.
"No, infatti.." Con gli occhi nei suoi, colmi di delusione "Credevo fossi migliore di lui..." Mormorai, con un'infinita tristezza.
Ma sei più Guisgard adesso, che in qualunque altro momento...
Poi quella voce, e un sorriso perfido mi si disegnò sul viso.
"Fai quello che ti pare..." sussurrai a Icarius.
"Oh, che gentile..." Con la voce più calma che riuscii a fare.
Mi alzai e andai ad aprire la porta con un'espressione che Icarius non aveva mai visto sul mio viso, e nemmeno Guisgard.
Tuttavia, non la vide nemmeno la serva, perché aprii la porta e in meno di un istante la colpii così forte da farla cadere a terra, priva di sensi.
Trascinai il corpo all'interno della stanza e chiusi la porta a chiave.
Mi voltai verso Icarius.
"Se vuoi andartene capirò..." Con voce lontana.
Tanto dovevi consolarmi e invece mi hai ferito ancora di più, pensai, con una stretta al cuore.
"Io farò parlare questa qui..." mormorai, perfida.
Guisgard
28-03-2015, 03.29.48
“Tu sei pazza...” disse Icarius a Clio, per poi afferrarla per le braccia e portarla via dal corpo senza sensi di Simoinin “... ma che diavolo ti prende? Vuoi prendere a schiaffi tutti? Ora cosa vorresti fare? Torturarla per farle dire cosa poi? Che prove hai contro di lei?” Scuotendola forte. “In quali guai vuoi cacciarti ora? Vuoi forse farti impiccare? Beh, questa è la strada giusta.”
Lo guardai allibita, non riuscivo a credere alle sue parole.
"Non ho prove, ma sospetti... Per confermare o confutare i sospetti bisogna farla parlare..." Con tutta la calma che riuscii ad ottenere "Impiccare?" Incredula, con gli occhi nei suoi "Impiccare..." Risi piano, tristemente "Mio caro se vuoi vedermi penzolare da una fune devi solo schioccare le dita, ho più di una condanna a morte... Sono un pirata, ricordi?".
Presi un profondo respiro "L'unica amica che avevo è morta in modo orribile... Tu giri il coltello nella piaga invece di starmi vicino, invece di stringermi, invece di consolarmi... Mi fai stare ancora più male..." Guardai Simonin a terra "Se lei c'entra qualcosa, lo scoprirò...." Mentre le lacrime continuavano a rifarmi le guance.
Poi aprii la porta, facendo da scudo a Icarius in modo che non lo vedessero e chiamai un servo.
"Simonin è caduta è ha sbattuto la testa, vi prego, portatela dal medico..." Con voce gentile, tanto sapevo bene che non avrebbe ricordato niente.
Chiusi la porta dietro di me e crollai di nuovo, con la testa tra le mani e la schiena appoggiata alla ringhiera del letto.
Stavo impazzendo, non capivo più niente, mi sembrava di cavalcare un cavallo impazzito, impossibile da controllare. Forse dovevo andare in palestra, ma non avevo le forze, non avevo la forza di fare nulla, probabilmente nemmeno di piangere.
Guisgard
28-03-2015, 03.56.20
Il servo entrò nella camera e restò sorpreso di trovarci anche Icarius.
“Portala dal medico, per favore.” Disse il presunto duca al servo.
“Si, milord.” Annuì questi, dopo aver lanciato uno sguardo verso Clio.
Rimasti soli, il pastore si avvicinò alla spadaccina.
E con gesto improvviso, dolce ma sicuro, prese la ragazza e la portò sul suo petto.
Un attimo dopo erano entrambi stesi sul letto, con lei che aveva la testa sul petto di lui.
“Capisco come ti senti...” accarezzandole i capelli biondi “... e vorrei saper dire o fare la cosa giusta per rasserenarti, ma so che è impossibile adesso... scopriremo chi ha fatto quello scempio, ma senza perdere la testa... te lo prometto...” con una mano fece in modo che lei alzasse gli occhi su di lui “... oggi allo stagno mi ha fatto morire, baciandomi ovunque... adesso invece mi hai tirato un bello schiaffone... mi fa ancora male, sai?” Massaggiandosi la faccia, col tentativo, forse vano, di strapparle un sorriso.
Finalmente mi prese tra le braccia, e io restai immobile con gli occhi chiusi, sperando che il ritmo del suo cuore guidasse il mio che si era perso in quel vuoto che mi aveva come invaso.
Alzai la testa verso di lui, assecondando il suo gesto e sorrisi piano.
"Bene, così impari a ferirmi..." Con un leggero sorriso, mentre però le lacrime riaffioravano.
"Mi sono sentita sola... Terribilmente sola... Lei.." Sorrisi piano "Lei sapeva tutto di me, potevo raccontarle ogni cosa, era come confessare a me stessa, e sapeva sempre strapparmi un sorriso, eravamo complici in tutto.. E io conoscevo tutto di lei... Anche se avevamo vite diverse, paradossalmente ci capivamo, ci compensavamo...." Sorrisi appena "Lo sai, mi ha persino insegnato a ballare.. E ora non c'è più..." Sussurrai "Mi sono sentita così sola... E tu.. Tu mi hai lasciato lì e io.. Io.. Ho perso la testa..." ammisi, tra le lacrime.
"Non meritava quella fine la mia Azelle...." Scossi la testa, rifugiandomi tra le sue braccia.
Galgan
28-03-2015, 04.23.25
Rimasi in attesa, e chiesi a Lucas di fare altrettanto; non potevamo assolutamente permetterci di agire privi di realismo, pertanto la situazione creata doveva essere credibile.
Invero, le cause di una simile aggressione erano molteplici e plausibili, le lotte per il potere che avevano sconquassato Capomazda avevano generato povertà e malcontento nella povera gente, un triste classico, purtroppo, ed una tipica e triste situazione era anche la disperazione generata successivamente, disperazione che spesso porta all'atto violento, alla rapina fine a se stessa.....
No, non era inverosimile quanto stava accadendo, occorreva quindi non togliere realismo là dove già era presente.
Attendemmo, ed osservammo, perché sangue non doveva scorrere......
Dopo un po', lanciai un'occhiata d'intesa a Lucas, e lasciai la macchia, per manifestarmi sul luogo della pugna;
-I miei ossequi a tutti, signori-
esordii con voce pacata, ma senza togliere la mano dall'elsa di Arimanna, che poi sguainai con gesti misurati,
https://encrypted-tbn1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcSHaBRTdXix2T3shdAGCbQ2eoNR7t7HS fOoPdWt8FvIN7gJtCrPng
-Che accade?
Devo dedurre, con ragione, che si sta portando aggressione ad onesti viaggiatori-
Guisgard
28-03-2015, 04.28.00
Ad un tratto Icarius portò un dito sulle labbra di Clio.
“Basta ora...” disse in un sussurro “... non ti ho lasciata sola... non potrei e non vorrei mai... è sciocco, ma non avevo mai visto un cadavere prima d'ora... e non immaginavo certo che si potesse ridurre in quel modo un essere umano... soprattutto una donna...” chiuse gli occhi per un momento “... troveremo i colpevoli, te lo prometto...” accarezzandola piano “... ora chiudi gli occhi e non pensare più a nulla... voglio che riposi... ti sussurrerò una storia per farti addormentare...” senza smettere di accarezzarla “... di una grande nave volante... che solcava i mari ed i cieli in cerca di un inestimabile Tesoro...”
E Clio, un po' per la stanchezza, un po' per tutto ciò che aveva passato, alla fine si addormentò lentamente tra le braccia di lui.
Camminava per le strade di una città.
Forse era Miral, forse Capomazda o forse una città sconosciuta.
C'era gente ovunque che si accalcava per le strade.
Poi tutto divenne silenzio intorno a lei, con le immagini che scorrevano mute.
E vide come dei flash.
La misteriosa arma che parlava della chiesa della Scafatella.
Poi ancora la gente.
Le strade affollate.
E la porta di una casa che si apriva.
E da essa uscì Azelle.
La guardava, la chiamava.
“Clio!”
Poi si voltò e fece per rientrare, chiudendo infine la porta dietro di lei.
E un attimo dopo Clio vide qualche altra cosa.
Due occhi malvagi che la fissavano.
Poi tutto finì e di Azelle non vi era più traccia.
Clio si svegliò di colpo.
Era ancora nel suo letto e Icarius, addormentato le stava accanto.
Fuori intanto albeggiava.
Ma il ricordo di quegli occhi non voleva abbandonarla.
http://4.bp.blogspot.com/-qv-Y8QMfdIU/TmeTOXkdyfI/AAAAAAAAAAw/Ei2G6t_tq2c/s728/kratos_eyes_499.jpg
Sorrisi appena a quelle parole.
Temo di averla vissuta io quella storia...
Mi addormentai, dolcemente, tra le sue braccia, sperando forse che nei sogni avrei trovato pace.
Ma naturalmente non fu così, ormai le mie notti erano popolate solo da incubi.
Mi voltai verso Icarius addormentato e sorrisi, cercando di sovrapporre quell'immagine agli occhi tremendi che mi tormentavano.
Restai ad osservarlo per molto tempo, incurante dell'alba.
Era così bello addormentato, lo accarezzai dolcemente, temendo di svegliarlo, per poi posargli un lieve bacio sulla guancia.
Sarei rimasta così per ore intere, ad attendere il momento in cui i suoi occhi si sarebbero dischiusi, trovando i miei.
Guisgard
28-03-2015, 04.46.15
Quel bacio di Clio sulla guancia di Icarius fu come un incanto.
Come accade nelle favole.
Ed infatti il presunto duca dopo quel bacio aprì lentamente gli occhi, destandosi.
Erano di un azzurro scintillante, resi luminosi dai rosati raggi del Sole nascente che giungevano da una finestra.
Anche il palazzo sembrava essersi svegliato, con voci e rumori che salivano dal cortile sottostante.
“Buongiorno, mia bella piratessa...” disse Icarius a Clio, per poi sgranchirsi “... hai riposato bene? Io si, meravigliosamente... ti ho sognata... ed eri bellissima...” e la baciò dolcemente sulle labbra. “Come stai stamattina? Va un pochino meglio?”
Guisgard
28-03-2015, 04.58.24
Pedicor ed i suoi uomini lasciarono il nascondiglio e si lanciarono verso i due individui a cavallo.
Li circondarono e mostrando loro le armi, coltelli e bastoni, cominciarono a minacciarli.
Erano circa una mezza dozzina.
“Ora ci farete la cortesia” disse Pedicor ai due uomini a cavallo “di scendere dai vostri palafreni e di consegnarceli. Insieme alle monete che di certo avete con voi, naturalmente.”
“Canaglie!” Fece uno dei due a cavallo. “Con pugnali e bastoni ci aggredite! Siete come feccia!”
“Tieni a freno la lingua” minacciò Pedicor “o potrei tagliartela e darla in pasto ai cani randagi.”
“Meglio acconsentire a quanto dicono...” l'altro uomo a cavallo al primo.
“Quando un uomo con la spada” il primo al suo compagno impaurito “incontra un altro con un pugnale o un bastone, quest'ultimo è spacciato.” E portò la mano sulla sua spada.
“Si, ma noi siamo in troppi, idiota!” Ridendo Pedicor.
“Ha ragione lui...” il secondo uomo a cavallo al primo “... sono in troppi e noi solo due...”
In quel momento arrivarono Galgan ed il suo scudiero Lucas.
“Non è affar vostro ciò che accade qui!” Pedicor al cavaliere.
“Capo, è un cavaliere...” uno dei suoi.
“Si ed io non voglio affrontarlo...” un altro dei suoi uomini.
“Vigliacchi!” Li insultò Pedicor, con una recita molto convincente.
I suoi fuggirono ed anche lui fece lo stesso.
“Si, scappate, malandrini!” Urlò Lucas, per rendere il tutto più credibile.
“Grazie, cavaliere.” L'uomo a cavallo a Galgan. “Ci avete tratto da un bel guaio. Il mio nome è Azable e questi è il mio compagno Samondo.” Indicando l'altro a cavallo. “Posso sapere il vostro nome e quello del vostro scudiero?” Chiese poi a Galgan.
Guisgard
28-03-2015, 05.30.25
Capitolo VII: Il magnifico avventuriero senza nome
“Ogni avidità è lontana da me: tuttavia, ardo dal desiderio di vedere il fiore azzurro.”
(Novalis, Enrico di Ofterdingen)
Il Monte di San Michele.
Nessun altro luogo nel ducato di Capomazda è ritenuto più sacro e mistico.
Chi conosce la leggenda di Ardea de'Taddei sa bene che in cima a questa santa montagna, sotto la chiesa dedicata all'Arcangelo, si trova una grotta dalle fattezze divine, conosciuta come La Cappella dell'Apparizione.
Ma il monte segna anche il passo oltre le porte del ducato, in cui si estendono grandi e percorse strade che corrono fin verso i confini più estremi del regno di Afragolignone, dove sorgono città antiche ed importanti, come Sant'Agata di Gotya, Tylesia, Monsarchionne, Faicus e secondo qualcuno anche la leggendaria ed indicibile Gioia Antiqua.
Il carro della maschera di ferro e di Tessa prese il sentiero che dalle pendici portava fino in cima al monte quando ormai era notte e vi giunse solo con l'albeggiare.
“Si, forse non siamo poi tanto diversi...” disse l'ex galeotto alla ragazza “... entrambi cerchiamo qualcosa e sebbene le nostre ricerche mirino a cose differenti, infondo tutti e due ambiamo a ritrovare noi stessi...” sorrise “... vorrei avere il vostro stesso ottimismo circa la possibilità di liberarmi di questa maschera... spero dunque che abbiate ragione voi... ma comunque andrà qui, vi prometto che con o senza maschera io vi aiuterò a scoprire qualcosa sulla vostra famiglia... vi sono debitore e se ora vago libero è grazie a voi.”
Da lassù più si faceva chiaro, più apparivano distinte quelle regioni sconosciute ai due.
E quando arrivarono in cima videro finalmente quel paesaggio, fino a quel momento abbandonato nelle tenebre notturne, illuminarsi improvvisamente al Sole nascente, dissolvendo come fumo le ombre che fino ad allora lo avevano percorso e coperto.
Agli occhi dei due viaggiatori apparve così la chiesa di San Michele.
Era una costruzione non troppo grande, di gusto romanico, con uno cortile che precedeva il porticato e l'ingresso ad arco su colonne circolari.
Un alto campanile affiancava la facciata e all'interno, nell'abside che terminava l'unica navata, candele accese ardevano davanti al Crocifisso sull'altare e sui lati, dove si trovavano la statua della Vergine col Bambino a sinistra e quella dell'Arcangelo Michele a destra.
Il prigioniero entrò e fece cenno a Tessa di seguirlo.
Si segnò con l'Acqua Santa, per poi inginocchiarsi un attimo davanti all'altare.
Accese allora due candele davanti alla statua dell'Arcangelo, una per sé ed un'altra la diede a Tessa affinchè la ponesse tra le altre già accese.
E in quell'istante la ragazza si accorse di qualcosa.
Di un dipinto che lei aveva già visto.
Raffigurava una donna.
E non una donna qualunque.
Era infatti Gaya, principessa di Sygma, moglie di Ardeliano e Granduchessa di Capomazda.
All'improvviso nella navata entrò un sacerdote.
“Perdonatemi...” avvicinandosi a lui la maschera di ferro “... abbiamo udito che su questo monte dimora un anacoreta che in passato fu un maniscalco.”
“Si...” annuì il religioso “... vive nei paraggi credo... non ho mai veduto il suo eremo e le uniche volte che l'ho incontrato è stato quando egli veniva qui in chiesa per pregare...”
Ed uscì.
Il prigioniero allora raggiunse la soglia della chiesa e restò a fissare fuori, quasi attendesse un cenno.
Fu allora che vide qualcosa.
Una gabbianella di colore blu che stava immobile su un Crocifisso in legno conficcato tra i cespugli.
L'uccello restò a fissare l'uomo mascherato e poi si alzò in volo.
Un attimo dopo planò e cominciò a svolazzare in cerchio davanti alla chiesa.
L'ex galeotto, incuriosito, fece un passo verso la gabbianella e quella prese a volare verso degli alberi.
“Che strano...” mormorò il prigioniero “... sembra quasi che tu voglia indicarmi qualcosa...” fissando l'uccello.
Ed in quel momento si accorse che accanto all'albero su cui si era posata la gabbianella vi era un sentiero semicoperto dalle piante.
“Presto, Tessa...” l'uomo alla giovane donna “... venite, presto...”
E con lei imboccò il sentiero sotto lo sguardo della gabbianella blu.
E alla fine del sentiero i due videro una piccola grotta, davanti alla quale, quasi come segno, pendeva un ramo di olive selvatiche carico di foglie che si agitava a causa del forte vento che soffiava ora sul monte.
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Mi illuminai nel vedere i suoi occhi schiudersi lentamente, quasi stessi assistendo ad un prodigio.
Ed in un certo senso lo era visto che avevo creduto a lungo che non li avrei mai più rivisti.
Poi sorrisi a quelle parole, e lo osservai sgranchirsi, avevamo dormito completamente vestiti, e non era certo la cosa più comoda del mondo.
Infine quel bacio leggero, e il suo sorriso, come invidiavo il suo sorriso, così innocente ed ignaro.
Lo attirai a me e lo baciai, assaporando avidamente le sue labbra per interminabili istanti, quasi volessi essere partecipe della sua spensieratezza che io non conoscevo più da moltissimo tempo.
Poi mi rifugiai nuovamente tra le sue braccia.
Sapevo bene cosa mi aspettava, lo avevo vissuto mesi prima, sapevo in che abisso rischiavo di sprofondare, e quanto desiderassi farlo, pur sapendo che mi avrebbe distrutto.
Bramavo e temevo quell'oscurità, che mi avrebbe portato a non provare più niente, ad un'alienazione totale e profonda, dove non esistono emozioni, e perciò non esiste il dolore.
Era quello che volevo, che desideravo disperatamente, e nello stesso tempo ciò che temevo di più.
Sapevo che la palestra non sarebbe mai bastata, per quello scendevo in quella bettola a Miral, per quello non evitavo nemmeno una rissa nelle osterie, per quello combattevo guerre di cui non mi importava niente: per non essere costretta ad ascoltare quel dolore, la cui voce stordivo con il vino e con il sangue.
Ora però era di nuovo lì, reclamando la mia anima.
Chissà, magari lui riuscirà a salvarmi da quell'oscurità, lui che è pura luce.
O magari invece l'unica che può salvarmi è la stessa che si lascia andare, come posso vincere una guerra che non ho alcuna intenzione di combattere?
Lui aveva avuto solo un assaggio di quella profonda e intensa oscurità che cresceva dentro di me, nutrendosi della mia anima.
E come era naturale, non aveva compreso. Come poteva, dopotutto?
Non avrebbe mai dovuto conoscere una simile atrocità.
Chiusi gli occhi, con la testa appoggiata sulla sua spalla.
"Raccontami il tuo sogno, ti prego.." mormorai "Io.. io non faccio che incubi da molto tempo.." sospirai, con una tristezza infinita "E quella nave volante? Poi mi sono addormentata ieri sera... l'ha trovato il Tesoro che cercava?" alzando gli occhi tristi su di lui.
Non sapevo se sperare o meno che riuscisse a leggermi nell'anima.
Perché se ci fosse riuscito, mi avrebbe guardato nello stesso modo?
Forse era meglio che non sapesse, che non conoscesse la parte più oscura del mio essere, non volevo che la mia oscurità distruggesse o anche solo scalfisse la purezza della sua luce.
Lady Gwen
28-03-2015, 21.14.30
Ozzillon continuava, nonostante le insistenze mie e di Rida.
Quando lui usci`, mi rivolsi alla ragazza.
"Rida, quella non e` solo una storia. Quella donna e` una strega. Voleva convincermi ad unirmi a lei, ma io non ho voluto. Allora lei mi ha maledetta con l'Estasi della Strega. Poi ho perso i sensi e mi sono ritrovata qui. C'e` anche altro. Quei costumi e quelle maschere sono magici: chiunque li indossi si trasforma nel personaggio a cui si sente piu` affine. Ti giuro Rida, e` tutto vero, non pensare che io ti stia mentendo."
Cercavo di essere il piu` convincente possibile. Doveva saperlo e io speravo che mi potesse aiutare.
elisabeth
28-03-2015, 21.50.33
Mi bacio' la mano....come se da molto tempo non avesse le attenzioni di nessuno...e se mi guardavo attorno con attenzione....sembrava che lì non vi entrasse nessuno da molto tempo ....... Felice di avere chi finalmente potesse leggere coni suoi occhi che erano quelli dell'anima...ando' a cercare la tela.....tra tante la trovo'..non era molto grande.......ma ogni dettaglio appariva ben proporzionato, la campagna di Capomazda.......la luna.....che cosa aveva visto il Priore.....i miei sensi si misero all'erta....e mentre osservavo il quadro mi accorsi che una parte della campagna assumeva una forma umanoide.......era di grosse proporzioni....anche se .....quella forma in realtà sembrava a tratti cambiare forma e diventare nebbia...mantenendone i tratti..........i colori in quella parete erano molto piu' brillanti...davano sul rosso...un rosso purpureo.....il rosso del sangue......." Molto spesso ci sono uomini di Chiesa che possono farci rimanere esterefatti...per la loro conoscenza...e per il loro modo di approcciarsi al mondo innaturale.........Questo quadro....e' vivo......e la sua vita non e' data solo dalla bravura del pittore......ma dall'anima che lo abita...oppure diciamo da chi abita questi luoghi.......gli artisti come voi sanno cogliere anche cio' che pensano di non aver mai visto e poi per una sorta di fuga dalla realtà ecco che avete riprodotto questa meraviglia......Sapete che non mi avete detto ancora come vi chiamate ?.......a...non dimentichiamoci......voglio brindare con voi...alla nostra amicizia alla Locanda......questo Palazzo...mi avvilisce..."......
Tessa
28-03-2015, 23.26.02
Il quadro dentro il Santuario era lo stesso che avevo visto in sogno!
Stavo per dirlo al prigioniero, quando un sacerdote entrò nella chiesa e Bernard gli chiese informazioni sul maestro indicatoci dal fabbro. Fui così costretta ad aspettare di essere di nuovo soli, per potergli parlare.
Una volta usciti dal santuario, mi guardai intorno. Il panorama che si vedeva da lassù era superbo! Una grande piana si stendeva sotto il monte, circondata da alte colline e, di quando in quando, si poteva scorgere qualche rocca abbandonata emergere dagli alberi.
Il prigioniero mi richiamò alla realtà, facendomi notare un sentiero nascosto, che portava alla grotta in cui viveva il maestro.
Fu allora, mentre camminavamo, che gli dissi "Messere, avete notato il quadro dentro la chiesa? È esattamente quello che mi è apparso in sogno, ricordate?"
Altea
29-03-2015, 00.49.47
Quel suo abbraccio spontaneo mi fece rimanere senza parole, a parte il terribile scenario e per fortuna Rodolfo fece portare via il corpo martoriato di Azelle..Maruania...ovvio..sapevo erano i nostri nemici, e come avevo detto a Teofilus e aveva detto il Vescovo era strano rimanessero lì senza fare nulla. Avvertivo la tensione e disagio del Duca..Guisgard avrebbe agito con rabbia proclamando di rivendicare l' oltraggio e avrebbe affrontato tutto questo senza paura. Mi staccai da lui, eppure Guisgard mi aveva abbracciato molte volte ma quell' abbraccio era diverso..e non aveva il profumo leggero e fresco che lui amava e lo caratterizzava.
Come chiesto dal presunto taddeide andai nelle mie stanze e mi tolsi gli abiti per indossare le vesti da notte, ero tremendamente perplessa e sola..mi misi a piangere..avevo davanti a me la vista di quella donna bellissima usata e umiliata e non potevo parlarne con nessuno..questo mi mancava..la sua presenza e le nostre chiacchierate e confidenze e poi lui che voleva salvaguardarmi da tutto ciò che potesse farmi del male.
Mi sedetti sullo scrittoio e iniziai a scrivere una missiva dove dicevo a mio padre avrei accettato le nozze con mio cugino Ludovico, chiamai Rosa che era una mia fedele servitrice e le dissi di farlo recapitare domani al fornaio, lui sapeva che farne (qualcuno ricorderà lo citai all'inizio come unione tra me e mio padre a Sygma).
Mi sedetti sul letto e lì mi misi a pensare a il vero ultimo incontro tra me e Guisgard e, ovviamente, non avevo detto ai presenti alla colazione...
Eravamo sulla sponda del ruscello vicino Corte e lui innervosito tirava dei sassolini nell' acqua "Allora? Hai deciso se sposare tuo cugino? E te ne vai via così e ti sposi senza amore a Sygma?".
Io lo guardai, era nervoso e irrequieto "A parte il notaio sostiene tu devi fare un patto scritto per annullare le nostre nozze e tu non ci credi, e lo dicono altri notai di Corte ma tu non opporrai resistenza visto in tre anni non ti sei mai impegnato con me..quindi renderai il matrimonio a Sygma valido, ma non per gli alti" lo osservavo e sapevo di mentire spudoratamente, come avrei potuto sposare un altro. "Si, accetto di sposarlo, eccoti la futura Regnante di Sygma, ho già risposto positivamente".
Si voltò verso me turbato e seguì quel solito silenzio misterioso tra noi, mi sedetti e lui vicino a me.."Bene te ne vai..grazie di tutto..vai a sposare quel Principe senza valore, ormai sei la sua Promessa no?" io ribattei "Se tu mi avessi sposata o ti fossi solo fidanzato sarei la tua" continuando a mentire sul fatto avessi accettato ma in me vi era forse la volontà visto notavo non era interessato a me.
"E la lettera di quel tuo ammiratore segreto che hai in mano? Altra povera tua vittima.." disse lui ridendo e ribattei "Inutile la apra tanto sono già impegnata".
D' un tratto lui si avvicinò a me e le nostre labbra erano vicine, sentivo il suo profumo e il suo respiro.."Amo guardare i tuoi meravigliosi occhi verdi e..". Mi alzai di scatto "Vuoi prendermi in giro come sempre..a quante dici così..i miei baci non ti sono mai interessati, scusa devo tornare a Corte" fuggii mentre sentivo egli mi chiamava.."Altea..torna qui".
Avessi saputo non lo avrei più rivisto..pensai alle parole di lady Sissi..no, macchè Gioia perduta...presi l' anello di quella Granduchessa, regalo dell' Austero, e nessuno mai disse chi fu la sovrana a portarlo e lo misi in uno scrigno e presi l' anello di rubino con lo stemma di Sygma e lo misi al dito con una lacrima, non avevo la forza di parlare con mio nonno, scrissi un biglietto dove lo avvertivo di tutto questo e avevo mandato pure una missiva a mio padre, lo diedi a un servo e mi stesi sul letto addormentandomi.
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Galgan
29-03-2015, 00.56.03
Li fissai entrambi, cercando di rimanere imperturbabile.
Chiaramente, non era la loro vista che rischiava di far nascere in me turbamento, bensì le affermazioni che stavo per proferire; tuttavia, dovevo farmi forza.......
Da quando, molti anni addietro, avevo trovato Dio, il pensiero di Lui era stato la mia forza e il mio sostentamento, e avevo portato avanti questo mio essere con serenità, senza dover celare nulla ad alcuno, al contrario, dichiarando al mondo la mia fervente devozione; ora, questo stato di cose stava per cambiare, avrei dovuto rinnegare l'Onnipotente, anche se solo per finzione, e questo per difendere la Sua Parola......Talvolta, le faccende degli uomini assumono sfumature tentacolari, forse perché è l'uomo stesso ad esserlo....
No, non mi sarei tirato indietro, e non avevo lasciato nulla al caso, nessun dettaglio, nemmeno quello che avrebbe potuto risultare insignificante; non avrei avuto con me nemmeno la presenza rassicurante di quelle Sacre Scritture che mi vennero donate, tanti anni prima, da un cavaliere sconfitto, in una terra lontana; le avevo affidate a don Nicola, se fossero state scoperte la mia missione sarebbe finita con un bruciante fallimento.......
"Poco importa"
, mi ritrovai a pensare, infine,
"Dio è ovunque, soprattutto nei nostri cuori"
Salutai rispettosamente i nuovi interlocutori, prima di rispondere;
-Galgan è il mio nome, e costui è il fido Lucas-
indicando il mio giovane scudiero.
Avevo deciso di fornire le nostre vere generalità, e non un nome fittizio, pensando al mio stato di Capitano delle Guardie, probabilmente i due messeri, se avessero parlato di me a lord Cimmiero, avrebbero potuto scoprire l'inganno, ponendo fine alla mia caccia, quindi mischiai la verità alla menzogna, in una sorta di folle delirio;
-E come ogni cavaliere-
proseguii, mesto,
-Ho intrapreso una cerca, che spero mi porti ad una ragione per continuare a vivere.
Da tempo, in Capomazda, come nel mondo, imperversa il vecchio, l'antico, il vetusto; ordini antichi come la storia stessa trascinano la propria esistenza donando agli uomini un vuoto nulla, l'illusione di un paradiso, di una vita dopo la morte, di una ricompensa per l'uomo che si dimostrerà retto........E tutta questa vuota illusione porta il nome scritto in forma di tetragramma, illusione che l'uomo accetta......Povero scellerato-
Abbozzai un lieve accenno di sorriso, come a contrastare la tempesta che avevo nell'animo;
-Occorre rinnovamento, occorre un nuovo ordine-
Guisgard
30-03-2015, 01.16.05
Icarius strinse a sé Clio.
“Anche io mi sono addormentato...” disse lui piano “... in verità, quando hai chiuso gli occhi, sono rimasto a fissarti e credo di averlo fatto fino a quando mi sono poi addormentato anche io... ho sperato di rivederti, di incontrarti nei miei sogni... la nave volante? Non lo so dove è volata stanotte, dopo che entrambi ci siamo addormentati... ma se ha trovato o meno il Tesoro, quello dipende dal suo capitano... perchè se fossi stato io al timone di quella nave allora lo avrei trovato... sei tu il mio tesoro, Clio... solo tu...”
E restò ad accarezzarla a lungo, con dolcezza.
Si era accorto dell'inquietudine nei suoi occhi, ma non chiese nulla alla ragazza.
Pensava infatti dipendesse dalla morte di Azelle.
Guisgard
30-03-2015, 01.21.25
Altea dopo aver scritto quel biglietto si stese sul letto e si addormentò.
Fu una notte silenziosa e solitaria, ma senza sogni.
La dama si svegliò poco dopo l'alba, quando il nuovo giorno era giunto ad illuminare il palazzo e l'intero ducato.
E tutto si era già destato.
Infatti dal cortile salivano le voci ed i rumori provenienti dai servi già impegnati con le loro mansioni.
Guisgard
30-03-2015, 01.25.18
“Ma dai...” disse Rida, sorridendo a Gwen “... avevi la febbre alta e probabilmente il delirio ti ha fatto fare qualche brutto sogno. O magari, mentre dormivi, leggendoti questa fiaba ti ho procurato confusione tra veglia e realtà.” Le toccò la fronte. “Ora stai meglio. Su, fatti una bella dormita e domattina tutto sarà passato. Compreso il ricordo di questi strani ed assurdi sogni.” Ed uscì, lasciandola sola.
Un'oretta dopo cominciò ad albeggiare.
Altea
30-03-2015, 01.26.24
Fortunatamente fu una notte tranquilla, temevo quei sogni soliti su Guisgard, la Gioia e quella voce che mi seguiva e sembrava diabolica.
Vi era fermento a corte e guardai le mie mani..qualcosa di insolito..già l' anello di smeraldo aveva preso il posto con quello di rubino ma il mio cuore era rimasto fedele solo a uno.
Mi vestii e uscii andando a fare colazione e vidi passare Rosa.."Rosa, mi raccomando la missiva quando vai al mercato" dissi mentre sentii stringermi lo stomaco..ma tanto ero certa lui era il sosia e se il vero Guisgard fosse da qualche parte sicuramente non pensava a me.
Com'era dolce e rassicurante il suo abbraccio, e per un momento sperai che potesse lenire le ferite che la morte di Azelle aveva riaperto e fatto sanguinare nuovamente.
Gli sorrisi piano, alzando gli occhi su di lui, rendendomi conto che non mi aveva risposto.
"Dunque non lo rammenti, il sogno in cui c'ero anche io? O non vuoi raccontarmelo?" Alzandomi appena, puntellandomi sul gomito, con un timido sorriso "O magari chissà, l'hai detto tanto per dire.." Facendogli l'occhiolino, sperando di riuscire ad apparire vagamente divertita, nonostante la tristezza che si era ormai impossessata di me.
Sapevo di non poter restare lì per sempre, che avrei dovuto affrontare di nuovo la morte di Azelle e tutte le sue conseguenze.
Sapevo che mi avrebbe sopraffatto, così come sapevo che non potevo permettere che accadesse, che dovevo restare lucida e razionale.
Ma per farlo avevo bisogno di forza, forza che non riuscivo più a trovare dentro me stessa, per quanto lo detestassi.
Lady Gwen
30-03-2015, 01.40.29
Rida non mi aveva creduta. Avevo cercato di convincerla, ma erq stato tutto inutile e mentre avevo cercato di fermarla, lei era gia` uscita.
Cercai di dormire, ma niente. Appena chiudevo gli occhi, quelle scene al palazzo mi si presentavano davanti agli occhi, come a ricordarmi che tutto cio` era successo davvero, non me l'ero immaginato.
Non riuscivo a prendere sonno. Mi stavo convincendo del fatto che, forse, come aveva detto Rida, era a causa della febbre e della storia.
Proprio quando, dopo circa un'ora, stavo per prendere sono, alcuni deboli raggi di sole mattutino filtrarono attraverso le finestrelle del caravan.
Guisgard
30-03-2015, 01.44.01
Altea attraversò i corridoi, fino a giungere in una bella e luminosa sala, dove vi era Rodolfo che attendeva il duca per la colazione.
“Buongiorno, milady...” disse guardando Altea “... venite pure... a quanto sembra siamo i primi stamani... forse Sua Signoria non ha riposato bene, visto l'orrendo episodio di ieri sera.”
Entrarono due serve, una delle quali era Simoinin.
“Appena arriverà Sua Signoria” fece Rodolfo “servite pure la colazione. Immagino stia ancora dormendo.”
“In verità” disse Simoinin “Sua Signoria non è nei suoi alloggi. Credo non vi sia mai entrato stanotte.”
“Davvero?” Turbato Rodolfo. “Strano... ma cos'hai?” Fissando Simoinin. “Sembri stravolta...”
“Credo di essermi sentita male stanotte, signore...” rispose la serva “... ma ora va meglio...” non rammentando di essere stata colpita da Clio.
Guisgard
30-03-2015, 01.49.52
“Ogni mia storia ed ogni mio sogno hanno te come protagonista...” disse Icarius, prendendo le mani di Clio nelle sue “... vuoi sapere cosa sogno ogni notte? Sogno di te. Sogno di fare l'Amore con te, di fuggire insieme a te e di nasconderci in un luogo solo nostro... io non sogno viaggi, perchè non ho bisogno di venirti a cercare, né fantastico di tesori perduti, poiché il mio unico bene è qui accanto a me ogni giorno... sei tu, Clio...” guardandola negli occhi “... e non dico mai nulla tanto per dire... dimmi cosa vuoi sapere, Clio... dimmi cosa cerchi... cosa ti manca per dirmi si, per essere felice con me... dimmelo, ti prego...”
Altea
30-03-2015, 01.50.34
Salutai Rodolfo e mi sedetti ed entrò Simoinin, finsi indifferenza.
"Probabilmente il Duca avrà voluto vagare per la Corte o in giardino, era solito farlo..non mi stupisco" dissi tranquillamente.
Pure Rodolfo era preoccupato per Simoinin, scossi il capo "Io ho dormito benissimo...l' Austero era solito dirmi non dormiva bene chi aveva dei sensi di colpa".
Simoinin mi servì il the e io finsi di muovere il braccio e mi spostai appena e la serva fece cadere il the a terra.."Ma come ti permetti...mi volevi forse farmi prendere una bella scottatura..o sei ancora scossa...osa rifarlo di nuovo e te ne vai da questa Corte" e guardai Rodolfo...era a suo servizio..la difendeva.
Guisgard
30-03-2015, 01.55.46
Il cielo che si schiarì.
Il rosato splendore dell'alba, poi il Sole che lasciava piano l'Oriente.
E quei verginali raggi di luce dorata raggiunsero il volto di Gwen.
Fu un attimo.
Un vago formicolio sul suo corpo, poi un senso di calore.
I suoi occhi mutarono, così come le mani ed i piedi.
La pelle bianca cominciò ad essere attraversata da intensi brividi, per poi rivestirsi, un attimo dopo, di piume bianche.
Fu solo un attimo.
Il Sole aveva ormai lasciato l'orizzonte.
Gwen era mutata in una bianca colomba.
http://www.sapere.it/mediaObject/icone-sapere/domande-risposte/di-tutto-un-po/colomba-bianca/resolutions/res-p235x170/colomba-bianca.jpg
Guisgard
30-03-2015, 02.05.00
“Oh, mi spiace, milady...” disse Simoinin ad Altea, per poi chinarsi e pulire “... non accadrà più...”
“Forse sarà meglio che lasci fare ad altri per oggi.” Rodolfo alla serva.
“Oh, non siete soddisfatto dei miei servigi, signore?” Rammaricata la servitrice.
“Probabilmente non ti senti ancora bene.” Rispose Rodolfo. “Tutto qui. Ora va pure.”
Simoinin mostrò un inchino ed uscì.
“Sua Signoria tarda parecchio stamani...” impaziente Rodolfo.
Ma proprio in quel momento entrò un servo con un biglietto per Altea.
Ascoltai le sue parole, con un leggero sorriso sulle labbra, ad occhi chiusi.
Restai stupita dalle sue ultime parole.
Sapevo che, per una volta, ero io a non poter rispondere a quella domanda.
Perché sapevo che gli avrebbe fatto male, e l'ultima cosa che volevo era farlo soffrire.
Ma sapevo anche di avergli già risposto.
E mi sfuggì un sorriso pensando a quanto mi infastidiva Guisgard che continuava ad evitare di dirmi quel sì che mi avrebbe liberato, nascondendolo spesso dietro un bacio.
"Non hai avuto ieri le risposte che cerchi?" Mormorai, con voce suadente per poi alzare lo sguardo su di lui e incatenare le sue labbra in un bacio appassionato.
Lady Gwen
30-03-2015, 02.07.03
Non ebbi il tempo di scorgere i deboli raggi solari, che avvertii una strana sensazione.
Sentii come un formicolio in tutto il corpo e uno strano calore invadermi.
Nel giro di pochi secondi, avevo abbandonato il mio corpo da umana per dare spazio ad una colomba bianca.
La maledizione si era compiuta. E io non avevo potuto fare niente per impedirlo. Non sapevo che fare. Provai ad emettere qualche suono, ma i deboli cinguettii che emisi non servirono a molto.
Potevo solo rimanere li` e aspettare che qualcuno, speravo Rida, entrasse e si accorgesse di me.
Altea
30-03-2015, 02.11.27
Rimasi allibita..l' aveva difesa, nonostante avessi detto dei miei dubbi..e quando se ne andò "Messer Rodolfo, non voglio quella donna si avvicini a me..mi segue ovunque..è entrata dentro lo studio del maestro Teofilus senza bussare...per origliare..se volete vado a vedere io del Duca o mandate qualcuno".
Poi arrivò un servo con un biglietto..rimasi perplessa..forse era mio nonno Mandus che rispondeva, lo presi e lo lessi.
Guisgard
30-03-2015, 02.15.28
Quel bacio.
Icarius rispose con passione e slancio, prendendo Clio fra le braccia ed assaporando con infinito piacere, con enfasi e trasporto il sapore caldo delle labbra di lei.
E le mani di lui presero a scendere e a salire lungo la camicia della ragazza, fino a quando scivolarono sui bottoni che la chiudevano.
E prese a sbottonarla piano, per poi accarezzare ogni tratto di pelle lasciato libero dallo stretto corpetto.
“Voglio spogliarti...” disse in un sospiro il presunto duca “... adesso...”
Ma proprio in quel momento qualcuno bussò.
“Milady...” Simoinin dall'altra parte della porta “... messer Rodolfo vi attende per la colazione...”
Guisgard
30-03-2015, 02.24.10
Gwen, sotto forma di colomba, restò chiusa in quella stanza, fino a quando la porta si aprì ed entrò Rida.
“Gwen...” disse “... ma dove sei?” Guardandosi intorno. “Possibile sia già uscita?” Si accorse della colomba. “E come sei entrata tu?” Aprì la finestra e con un lenzuolo scacciò l'uccello, fino a costringerlo a volare fuori.
Così Gwen si librò nell'aria.
Cavalcava il vento, solcava il cielo e tutto intorno a sé divenne in un attimo piccolo e lontano.
Stava volando sui tetti di Capomazda.
E nel guardare in basso, dove c'era il carrozzone, vide i suoi amici che la cercavano.
Ma inutilmente.
Potevo sentire le sue mani, le sue labbra che mi facevano venire i brividi.
Quasi esistessimo solo noi al mondo, è tutto il resto fosse chiuso fuori.
Sentivo la mia pelle scottare sotto il tocco delle sue mani, e la camicia che si sentiva terribilmente di troppo.
Poi quella voce, e i miei occhi si serrarono immediatamente perché lui non potesse vedere la mia espressione.
Chinai il capo.
"No..." Sussurrai, alzando poi gli occhi appassionanti nei suoi.
Dovevo liberarmi di lei.
"Grazie di avermi avvisata..." Dissi, a voce alta "Ho fatto un po' tardi, non mi sento molto bene..." Senza togliere gli occhi dai suoi "Lo raggiungerò appena posso..".
Certo non potevo uscire con lei davanti e Icarius nella stanza.
Guisgard
30-03-2015, 02.33.20
“Andiamo, è solo una serva...” disse Rodolfo ad Altea “... cosa volete che origli? Sarà curiosa, ma non fa certo male a nessuno. E poi abbiamo tanti di quei problemi che preoccuparmi di una serva mi sembra stupido.”
Altea aprì poi quel biglietto che così diceva:
“Non tradirmi e non mostrare a nessuno questo biglietto.
Hanno messo un altro al mio posto ed io non ho nessuno di cui fidarmi.
Mi sei rimasta solo tu.
Trova il modo di raggiungere la Cappellina della Vergine che sorge lungo la strada di accesso in città verso Mezzogiorno.
Che nessuno ti veda.
Guisgard”
“E' di qualche ammiratore, milady?” Sorridendo Rodolfo ad Altea.
Guisgard
30-03-2015, 02.40.35
“Oh,capisco, milady...” disse Simoinin a Clio “... volete che vi porti qualcosa? Non so, una tisana, o una camomilla? Magari forse del tè caldo? Oppure se volete posso riferire a messer Rodolfo che siete indisposta e dunque di fare colazione senza di voi?” Restando fuori dalla porta chiusa. “Se invece preferite che avverta il medico di corte non abbiate pensiero a dirmelo.”
Intanto Icarius, quasi fosse un gioco sensuale ed ardito, incurante del dialogo tra la bella spadaccina e la serva, cominciò a baciare il collo e poi le spalle di Clio, fino a scendere con le labbra su ciò che dei suoi seni lo stretto corpetto non riusciva a trattenere.
Altea
30-03-2015, 02.42.41
"Sarà una serva..ma è allarmante tutto questo..però avete ragione, come dissi ieri sera, non dobbiamo mica ora fare una lotta alle streghe, già abbiamo visto come hanno ridotto quella donna...però qui qualcuno è poco affidabile".
Lessi il biglietto e stavo quasi svenendo, guardai Rodolfo e mi alzai in piedi.."Scusate, forse ricordare Azelle mi ha scosso vado nelle mie stanze, perdonatemi col Duca".
Uscii e mi rinchiusi in camera...era vero? O una trappola..eppure sapeva proprio era un altro sul seggio ducale..fosse stato Gvineth...o peggio Cimmiero? Cosa stava succedendo, vidi entrare Petronilla e gli dissi di dire a Bensuon di farsi trovare prima di mezzogiorno nelle scuderie.
Non mi fidavo ad andare sola..ma lo avrei tenuto a debita distanza, se mi fosse successo qualcosa lui avrebbe saputo dove ero.
Fu così che me ne andai nel mio angolo segreto nel giardino, cercavo di distrarmi leggendo ma gli occhi cadevano sul biglietto..eppure era la sua scrittura..e guardai l' anello sygmese sospirando..fosse stato veramente lui?
Mantenere un tono di voce fermo e distante era davvero un'impresa, quando avrei voluto solo abbandonarmi a quei baci impertinenti e seducenti.
"No, grazie.." Dissi alla serva "Ho solo bisogno di riposare... Dite pure a Rodolfo di non aspettarmi...".
Maledizione, te ne vuoi andare? Non sapevo per quanto sarei riuscita a mantenere quell'autocontrollo.
Guisgard
30-03-2015, 02.54.28
“Come volete, milady.” Disse Simoinin a Clio. “Riferirò quanto da voi detto a messer Rodolfo. Ah, dimenticavo... ho notato che Sua Signoria non era nei suoi alloggi... io non conosco le sue abitudini e devo comunque riferirgli che messer Rodolfo lo attende... magari potete indicarmi dove potrei trovare Sua Signoria? Non so, nel cortile, o magari è fuori a cavalcare... ve ne sarei grata per l'aiuto...”
Intanto Icarius non smetteva di baciare la bellezza di Clio.
E quel suo stretto corpetto sembrava una prigione da cui il pastore cercava, con le labbra e non solo, di assaporare quei seni bianchi e perfetti, racchiusi in quell'austero giaciglio.
Guisgard
30-03-2015, 02.59.59
Il pittore sorrise ad Elisabeth.
“Siete straordinariamente sensibile, milady...” disse baciandole ancora la mano e senza distogliere lo sguardo dal suo volto “... il mio nome? Oh, ma io poso avere mille nomi... tutti quelli che più vi piacciono... ma se proprio ci tenete a saperlo, allora ve lo svelerò... Compan... il mio nome è Compan... ai vostri ordini, desideri e capricci, mia dea...” baciando nuovamente la mano di lei, stavolta con fare ancor più sensuale “... una taverna? Verrei con voi in capo al mondo... ma a patto che vi facciate ritrarre, milady...”
I due così uscirono dallo studio, trovando il palazzo ormai sveglio per il nuovo giorno.
E qui udirono da alcuni servitori quanto accaduto la sera prima.
Ossia l'orrendo omicidio di Azelle.
Ma sei davvero pedante....
Vattene via...
Presi un profondo respiro.
"Non ho idea di dove possa essere Sua Signoria..." Affondando le mani nei capelli di Icarius, per poi scendere sulle sue spalle "Credo che non debba rendere conto a nessuno dei suoi spostamenti... Se non vi dispiace, come vi ho detto, avrei bisogno di riposare..." Cortesemente, cercando di non tradire le emozioni che mi attraversavano.
Vattene, ragazza su... Andiamo...
Guisgard
30-03-2015, 03.05.56
In balia di mille e più inquietudini, Altea si era rifugiata nel suo angolo segreto, ma col pensiero e lo sguardo rivolti continuamente sul quel biglietto.
Chi poteva averlo scritto?
Davvero Guisgard?
Chi altri poteva sapere dell'esistenza di un possibile sosia del vero duca?
Questi e infiniti altri pensieri correvano nell'animo e nel cuore della dama di Bastian.
Fino a quando arrivò l'ora in cui Bensuon era ad attenderla nelle scuderie.
Guisgard
30-03-2015, 03.19.36
Erano menti di calda passione, di infuocato slancio, quelli che stringevano Clio contro il corpo di Icarius, che portavano le labbra di lui a cercare la sua pelle e le mani di lei ad affondare nei suoi capelli e scendere lungo la sua schiena.
Il presunto duca si era già tolto la camicia ed aveva fatto lo stesso con la ragazza, per poi dedicarsi al suo corpetto.
E cominciò ad allentarne i lacci.
Senza però smettere di baciarla.
Ovunque.
Dalla testa, alle spalle, fino a dove rendeva possibile quell'austero bustino.
“Si, comprendo, milady...” disse Simoinin “... certo, Sua Signoria gode della massima libertà... vorrà dire chiederò agli stallieri e agli staffieri... vi lascio dunque riposare, visto che dalla voce vi sento affaticata...”
Icarius riuscì ad aprire finalmente quel corpetto, liberando Clio.
E restò a guardarla davanti a lui.
Guardava il suo petto nudo e dopo aver alzato lo sguardo per un momento, gli occhi della ragazza.
“Ti voglio...” sussurrò al suo orecchio, per poi baciarlo.
E le sue mani erano già scese sui seni di lei, accarezzandoli piano, tutti e due, più volte, in ogni loro parte, fino indugiando a giocare su di essi con le dita prima e con la bocca poi.
“Vi lascio tranquilla allora, milady...” ancora Simoinin da fuori “... ma se vi occorre qualcosa non indugiate a chiamarmi, va bene? Sono a vostra disposizione. Posso dunque stare tranquilla, milady?”
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Era una tortura, una dolce ed infuocata tortura dover stare concentrata su quella servetta impertinente, che non voleva lasciarci in pace.
Quel sussurro, così audace ed appassionato.
La mia mano raggiunse il suo collo e lo attirò a me.
"Anch'io..." Sussurrai pianissimo.
Ma quella là fuori non la smetteva.
Presi un profondo respiro.
"Se avrò bisogno di voi vi chiamerò, non temete..." più calma che potevo "Buona Giornata..." Tagliai corto, stavolta con un tono più deciso.
E che diamine... Lasciaci in pace...
Guisgard
30-03-2015, 03.37.54
“Bene.” Disse Simoinin. “A più tardi dunque, milady. Anzi chiederò direttamente a messer Rodolfo dove poter cercare Sua Signoria. Lui infatti era impaziente. E naturalmente gli rivelerò del vostro stato, in modo che nessuno venga a disturbarvi oltre. Buon riposo, milady.” Ed andò finalmente via.
“La servetta si è decisa a mollare la presa...” sussurrò Icarius a Clio “... ero sul punto di uscire e sopprimerla...” sorrise, per poi baciare ancora la ragazza, assaporando a lungo le labbra di lei con le sue.
Poi la fece stendere e la spogliò del tutto, lasciandola come una Venere nuda su quel lettino, mentre lui in piedi si disfava delle ultime cose che aveva indosso.
E così si stese accanto a lei.
Ed entrambi nudi si unirono in un caldo ed appassionato abbraccio che li portò a godere dei piaceri d'Amore.
Guisgard
30-03-2015, 03.46.11
“Siete straordinariamente in gamba” disse Azable a Galgan “e dotato di troppo coraggio per poter vagare nel nulla, cavaliere. Io sono un esperto, anzi un cultore della nobiltà delle armi e so riconoscere qualcuno degno di esse quando lo incontro. Vi prego, accettate, per sdebitarmi, l'invito che vi porgo nel seguirci in quel maniero alle nostre spalle. Siete un temerario ed è grazie a voi che oggi io ed il mio compagno siamo ancora vivi, o almeno senza ferite.”
“Signore...” avvicinandosi Samondo all'orecchio di Azable, in modo che Galgan ed il suo scudiero non potessero udire “... li conosciamo appena, meglio limitarci a ringraziarli o al massimo ad offrire loro una ricompensa... eviterei di portarli al castello...”
“Sciocchezze.” Fissandolo Azable. “So comprendere gli uomini.” Tornò a guardare il cavaliere. “Dunque, accettate il mio invito, nobile cavaliere?”
Guisgard
30-03-2015, 04.32.43
Il misterioso ex galeotto e Tessa raggiunsero l'ingresso di quella grotta.
Ma prima di entrare, la giovane donna gli parlò del quadro di Gaya visto in chiesa.
“Si, rammento...” disse annuendo lui “... ne parlavate con Fra' Godwin... io ricordo tutto ciò che dite... e in effetti la cosa è alquanto curiosa, se non addirittura strana... avete sognato di una donna di cui non sapete nulla... e a quanto pare non si tratta di una donna comune ed anche particolarmente amata in queste terre... beh, forse quel bambino non aveva poi tanta fantasia quando ha detto gli ricordavate una principessa...” rise “... non c'è che dire, io e voi insieme siamo davvero un bel rompicapo...” sorridendo col suo solito modo di fare “... ma come vi ho promesso, al di là di come finirà questo nostro viaggio su questo Santo Monte, dopo ci metteremo in cerca di notizie sui vostri enigmatici Natali... promesso...” fissandola negli occhi.
Un attimo dopo entrarono nella caverna e si ritrovarono davanti ad uno stretto cunicolo.
La maschera di ferro prese Tessa per mano ed insieme cominciarono a scendere.
“Non lasciate la mia mano, o inciamperete... magari trascinandomi a terra con voi, finendo l'uno sull'altra...” fece il prigioniero, tra il divertito ed il serio.
Vi era un'atmosfera strana, misteriosa, quasi solenne laggiù.
La luce, sempre più debole, vaga e sfocata, man mano che scendevano, pareva precederli e scintillare come una stella di una chiara sera di Primavera, quasi che volesse indicare loro l'accesso alle remote e nascoste tesorerie della natura.
Fino a quando raggiunsero un dedalo di gallerie. E il sussurro dell'acqua di qualche vena sotterranea, la lontananza della superficie abitata ed animata, l'oscurità misteriosa ed affascinante e il groviglio di gallerie simile ad un labirinto magico e naturale sembravano dare a quel luogo un'atmosfera incantata.
E ad un tratto, quando la penombra dominava quasi sovrana, in lontananza, in fondo ad una di quelle lunghe gallerie, l'ex galeotto e Tessa videro splendere una debole e chiara luce.
“Credo ci siamo...” mormorò lui, indicando quella luce lontana.
Così la raggiunsero, ritrovandosi in uno stretto antro, illuminato da una lanterna che pendeva da un chiodo conficcato nella parete rocciosa.
E seduto su un rudimentale sgabello posto davanti ad una spartana tavola di faggio e tufo stava un vecchio dall'aspetto venerando e l'aria incanutita.
Un attimo dopo il vecchio si voltò a fissarli.
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Lady Gwen
30-03-2015, 14.35.54
Quanndo fui costretta da Rida a uscire dal caravan, iniziai a volteggiare leggera.
Era una sensazione completamente diversa da tutte le altre provate prima.
I miei sensi erano cambiati, la mia vista, la mia percezione erano come amplificati, riuscivo a carpire qualsiasi cosa mentre volavo veloce, spedita e libera, come mai prima d'ora.
Volare mi aveva fatto dimenticare, seppur per pochi attimi, il fatto che fossi sotto effetto di una maledizione e che non sapessi se avrei mai rivisto la compagnia.
A proposito di quest'ultima, stava gia` partendo verso una destinazione sconosciuta, riuscivo a scorgerla dalla mia postazione sul tetto di una casa.
Potevo solo sperare che non cadessero vittime della strega, com'era successo a me e che stessero bene.
Ad un tratto pensai a cosa dovevo fare. Spiccai il volo, attraversando l'intricata ragnatela di vicoletti e stradine, sorvolando la piazza del mercato, che vantava una vastissima gamma di odori, suoni e colori e infine raggiunsi la mia destinazione.
Mi fermai sul davanzale della finestra e lo vidi.
Velven stava indossando la giubba verde dell'uniforme che amavo tanto, dopo usci`, curandosi di chiudere la porta a chiave e si volto` nella mia direzione.
Subito, volai, mi appollaiai sulla sua spalla e lui mi sorrise.
Altea
30-03-2015, 16.05.23
Non sapevo neppure io quanto tempo rimasi li, a fissare quel biglietto..la scrittura era la sua..ma chi lo aveva portato a Corte? Fosse stato pure un trucco di mio nonno per vedere se ero fedele ora a Ludovico? Ma una cosa mi dava perplessità, a parte il fatto che sapesse del sosia ma indicava il fatto era solo, senza nessuno di cui potersi fidare e che gli ero rimasta solo io..Guisgard era famoso per sapersi destreggiare tra le persone..aveva l' Isola del Duca pure se voleva cercare un riparo..e non aveva nessuno a Capomazda a cui rivolgersi? Forse non voleva dare nell' occhio..sarebbe successo un tafferuglio se tutto fosse stato vero..due Guisgard..quello vero e il sosia.
Eppure quelle parole mi ferivano.."Non tradirmi...non ho nessuno di cui fidarmi..mi sei rimasta solo tu". Oh, se fosse stato vero come potevo guardarlo quando ieri sera avevo tolto l' anello Capomazdese...e poi sarebbe stato davvero lui.
Bene, era ora di andare....salii in camera e presi un pugnale e lo nascosi tra il corpetto, indossai il mantello e presi pure la mia sacca e il ciondolo..le mie mani tremavano e scrissi una altra missiva a mio padre.
Scesi nelle scuderie e vidi il giovane Matthew, era un valente scudiero e sempre a servizio di mio padre..già mio padre mi diceva sempre di ponderare il tutto e di non essere avventata..se qualcosa mi turbava era meglio aspettare.."Matthew, ho fatto recapitare una missiva a mio padre, l' ha portata una serva stamattina al panettiere di fronte all' orfanotrofio tu conosci, solitamente il messo parte alla sera e falla fermare, devo appurare una cosa e se fosse già partita, fai recapitare questa seguente" e gliela porsi, dicevo a mio padre se la lettera era già arrivata di aspettare un attimo, dovevo ponderare un attimo ma nel mio dito rimaneva, ovviamente, l' anello sygmese...non faceva differenza un giorno o due..e comunque questo era, ma se fosse stato Guisgard, non volevo fare gesti avventati..ma non per il fatto sperassi in qualcosa tra noi ma perchè temevo lui necessitasse di me a Capomazda e a seguito della decisione mi avrebbero fatto leva per il fidanzamento a Sygma.
Vidi Bensuon e gli dissi sottovoce sorridendo.."Ho un appuntamento con un ammiratore segreto, ma di questi tempi meglio non andare sola..mi puoi accompagnare...però non dove ho l' appuntamento, vi è una locanda prima, puoi aspettarmi li, ma anche tornare a Corte..".
Salii su Cruz e lui su un altro destriero e partii di fretta per la brughiera e per le stradine secondarie meno battute, non volevo essere tardi finchè ci trovammo proprio nella strada di accesso alla città e gli dissi io mi sarei un attimo fermata in una Cappella più avanti per accendere un cero per la Settimana Santa e quella era la unica cappella nella strada e poco più avanti mi sarei fermata nel luogo dell' incontro e lo lasciai scegliere se aspettarmi in locanda oppure tornare a Capomazda.."Ci vediamo dopo..non preoccuparti..e non fare stragi di cuori se vai in locanda, so lì lavora una morettina niente male" e risi fingendo tutto fosse nella norma, ma sapeva le mie mosse.
Spronai Cruz, era quasi mezzogiorno e poco più avanti trovai la Cappellina della Vergine, scesi da cavallo e lo legai dietro la chiesa perchè non si notasse.
Mi guardai in giro e misi il cappuccio per non essere vista, nonostante l'insolito caldo della stagione.
Aprii piano la porta e mi feci il segno della Croce con l' Acqua Santa, vi era un piccolo altarino con la statua della Madonna e il Bambin Gesù e accesi un cero pregando...e chiesi alla Madonna di proteggermi, ma stavo ben all' erta.
Finalemente Simonin se ne andò e io potei lasciarmi andare a quella passione che ci guidava l'uno verso l'altra.
E quando quella marea incontrollabile e travolgente si placò, restai abbracciata a lui, per lunghissimi istanti in cui riuscii a non pensare a niente.
"Lo farei davvero, sai.." alzando lo sguardo su di lui "Scappare con te, trovare un lugo che sia solo nostro dove poter essere felici..." sospirai, per poi baciare dolcemente la sua spalla su cui ero appoggiata, e tornare a rifugiarmi tra le sue braccia.
"Ma ora devo vendicare Azelle..." fissando un punto lontano e indefinito nel vuoto "Glielo devo.." mormorai, per poi scuotere la testa.
"Ora ci sarà il suo odiato patrigno a stracciarsi le vesti, quando le ha reso la vita impossibile... e avrà un lugubre e triste funerale come non avrebbe mai voluto.. dove tutti andranno a fare le condoglianze propio a chi la detestava..." in un sussurro.
Certo, non potevo fermare tutto quello, potevo solo renderle giustizia poi mi ricordai che ovviamente Icarius non sapeva nulla di lei.
"Sai.." alzando nuovamente lo sguardo su di lui "La sera in cui la conobbi aveva appena scoperto chi era il suo vero padre... per quello era andata in quella taverna poco raccomandabile.. era sconvolta... aveva sempre sospettato di non essere figlia del barone di cui portava il nome, il marito di sua madre, visto il modo in cui lui la trattava, a differenza dei suoi due fratelli più piccoli... ma quel giorno aveva origliato per caso una conversazione e scoperto la vera identità di suo padre.. la cosa l'aveva sconvolta... era un semplice falegname, di cui sua madre si era follemente innamorata in gioventù... lui sapeva di avere una figlia ma la madre non gli aveva mai permesso di vederla.." parlavo a voce bassa, accarezzandolo dolcemente, quasi fosse un antidoto alla tristezza che poteva trovarmi ancora.
"Da allora diventammo amiche e un giorno lei prese coraggio e mi chiese di accompagnarla alla bottega di quel falegname, che in tutti questi anni non aveva fatto altro che sperare nel ritorno di sua madre..." sorridendo appena, quella storia mi era sempre parsa tremendamente triste "La abbracciò, e io li lasciai soli, dato che avevano tante cose di cui parlare..." sospirai "Dopo qualche tempo, però, lui morì per una malattia.. e lei lo seppe solo all'ultimo.." gli occhi mi si inumidirono appena "Ricordo il giorno del funerale, in una piccola chiesetta semideserta... lei scese dalla carrozza col cappuccio sulla testa, mi vide, e mi crollò tra le braccia..." mentre una lacrima mi rigava il viso, come ogni volta che ripensavo a quel giorno "E durante il funerale mi guardò di soppiatto ridendo piano, tra le lacrime che le deturpavano il bel viso e mi disse che una tale lagna lei non l'avrebbe mai voluta..." ridendo piano, ricordando la sua espressione poco consona alla situazione in cui ci trovavamo, per poi scuotere la testa, sorridendo.
"Era meravigliosa.. bellissima, divertente, seducente come nessuna... riusciva a far arrossire anche il più spregiudicato degli uomini di corte.. eppure pochi potevano vederla veramente... non aveva problemi a mostrare il suo corpo, anzi... l'ultima volta che l'ho vista posava praticamente nuda per il pittore di corte..." sorrisi "Ma ha permesso davvero a pochissime persone di vedere la sua anima, aveva troppa paura che se l'avesse fatto nessuno avrebbe compreso.. e io mi ritengo una privilegiata a conoscerla per ciò che era davvero, perché ai miei occhi era ancora più bella..".
Sospirai "Vendicherò la mia amica..." mormorai, quasi a me stessa "A cominciare dalla spia..." pensierosa "Lo sai qual'è il modo migliore per sconfessare una spia? Creare una notizia falsa, fare in modo che lei lo sappia e, credendola vera, agisca di conseguenza..." sorridendo appena "Dobbiamo trovare la notizia falsa che faccia al caso nostro..".
Guisgard
30-03-2015, 18.52.47
Gwen, sotto forma di colomba, volò libera sui palazzi, le torri, le guglie e le mura di Capomazda.
Era libera e tutto il mondo, con le sue inquietudini, sembrava lontano.
Ma guardando in basso vide i suoi compagni attori intenti a cercarla.
E quando giunse la metà del meriggio, a malincuore, perchè la credevano fuggita chissà dove, fecero i bagagli e lasciarono la città.
Solo Rida cercò fino all'ultimo di farli aspettare ancora, con la speranza che ragazza di Avalon tornasse fra loro.
Ma naturalmente non accadde ed il caravan partì.
Gwen allora cercò qualcun altro.
Trovò Velven e scese sulla sua spalla.
“Ehi, piccola...” disse l'ufficiale accorgendosi della colomba “... dove svolazzi tutta sola? Sei forse come me? Anche io guardo il cielo ed aspetto qualcuno, sai? Chissà se poi verrà...”
Ad un tratto arrivò un suo compagno.
“Salute, Velven.”
“Salute, Marcos.”
“Hai saputo?”
“Cosa?” Chiese Velven.
“La tua tortorella.” Rispose. “Quella che lavora in quella compagnia di attori. Pare abbia preso il volo. Ho infatti visto il loro carrozzone lasciare la città. Hai fatto male ad innamorarti di una attrice girovaga. Quel genere di persone non hanno fissa dimora e neanche sentimenti certi.”
Guisgard
30-03-2015, 18.57.53
Altea preparò ogni cosa con cura.
Lasciò Bensuon presso una locanda poco distante dal luogo del misterioso appuntamento e lei raggiunse la Cappellina della Vergine.
Il cielo era velato e la campagna circostante appariva muta e malinconica.
Trascorsero diverse ore e Mezzogiorno passò senza che nessuno si presentasse.
Poi, verso il meriggio inoltrato, finalmente la dama di Bastian vide qualcuno.
Era un uomo a cavallo, con un cappuccio sul capo, che vedendola le fece cenno di seguirlo.
Spronò il cavallo e galoppò verso la misteriosa brughiera.
Guisgard
30-03-2015, 19.00.43
Icarius e Clio, dopo aver soddisfatto la grande passione che li aveva spinti l'uno verso l'altra, restarono a lungo stretti in quel letto nudi, con lei sul petto di lui.
Il presunto duca ascoltò allora ogni parola della ragazza circa il ricordo della povera Azelle, uccisa da chissà chi come se fosse un animale da macello.
“Capisco ciò che provi, Clio...” disse lui alla fine, accarezzandola piano, quasi giocasse con le dita sulla sua pelle “... ma se anche, come sembra, ci fosse una spia in mezzo a noi non credo sarà così semplice smascherarla... il tuo piano è buono, ma occorre una bugia credibile...” guardando il soffitto della stanza “... qualcosa che attiri i nostri nemici come la luce fa con la falena... ma cosa?” Chiuse gli occhi per un momento. “Però...” riaprendoli di colpo “... però i nostri misteriosi avversari sono di certo ostili ai Taddei e dunque immagino ne conoscano le caratteristiche... potremmo allora diffondere una falsa notizia, tuttavia credibile... come il ritrovamento di Mia Amata...”
Altea
30-03-2015, 19.02.07
Mi sedetti in un piccolo bancale, passò molto tempo..e questo mi ricordava quando mi dava appuntamenti ed era sempre in ritardo.
Poi vidi una sagoma a cavallo, non vidi il volto, mi fece cenno di seguirlo e io presi Cruz e lo seguii a cavallo verso la brughiera...sei una folle..folle...non sai nemmeno chi sia, ora se è un pericolo Bensuon non potrà salvarti.
La figura galoppava forte, io spronai Cruz.."Avanti, Cruz, raggiungilo" e mi pareggiai verso la misteriosa figura e la guardai.
Gli sorrisi.
"Io non dico di diffondere una notizia così, alla luce del sole..." pensierosa "Altrimenti non sapremo mai chi è la spia... no, occorre essere sicuri che solo una persona lo sappia, così, se dovesse trapelare tra i nostri nemici sapremmo per certo l'identità della spia... anzi, se abbiamo più sospetti potremo usare più bugie, ma anche qualcosa di piccolo.. serve solo a capire l'identità della spia..." sospirai "Anche se la cosa migliore sarebbe averne una anche noi nella corte di Cimmiero.." intrecciando le mani con le sue "Forse penseranno che dopo la storia di Azelle non ci riproveremo e abbasseranno la guardia..." mormorai.
Alzai lo sguardo su di lui e lo baciai dolcemente.
"Dovremmo alzarci..." con una smorfia "Rodolfo starà diventando matto..." ridendo piano "Però sai che l'idea di Mia Amata non è affatto male?" sorridendo "Io sono tornata a Capomazda proprio per quello.. perché Azable, l'uomo che adesso è il Maestro d'Armi di Cimmiero voleva rubare Mia Amata o Parusia, io mi sono finta dei suoi per conoscere le sue intenzioni e i suoi movimenti, e impedirgli di rubarla.. ma poi, il mio soggiorno qui ha preso un'altra strada e li ho piantati in asso.." facendo l'occhiolino al pastore "Però ci pensavo ieri.." puntellandomi sui gomiti "E se la trovassimo davvero? Io dovrei avere una strana spada, che è in realtà una chiave, e parla della Scafatella,e di un pozzo.. non ricordo le parole esatte ma... non so, mi ha dato l'impressione che parlasse di Mia Amata.." lasciando lo sguardo vagare in cerca della mia sacca "Dovrebbe essere nel mio bagaglio.. adesso guardo..".
Lady Gwen
30-03-2015, 19.22.05
Mentre Velven mi stava parlando, arrivo` un altro ufficiale, un certo Marcus.
Disse che "la sua tortorella aveva preso il volo".
Non avrebbe potuto usare parole piu` giuste, peccato per quello che disse dopo.
Disse che aveva sbagliato ad innamorarsi di un'attrice, che queste persone girovaghe non hanno sentimenti certi...
Speravo che Velven non lo ascoltasse. Avrei aspettato che il sole tramontasse, cosi` avrei potuto aspettare Velven a casa e dimostrargli che io c'ero e ci sarei sempre stata.
Guisgard
30-03-2015, 19.31.30
Anche affiancando quella figura durante la galoppata, Altea non riuscì a scorgerne il volto.
Cavalcarono ancora per un po', fino a quando la città ormai era lontanissima.
Ad un tratto la misteriosa figura si fermò ed ordinò ad Altea di fare lo stesso, restando distante alcuni passi da lei.
Indicò poi una casa poco distante, come se Altea dovesse raggiungerla.
E la dama di Bastian riconobbe subito quell'abitazione.
Era la casa di Sissi e delle sue sorelle.
Un attimo dopo la misteriosa figura incappucciata, come un'ombra, svanì nella vegetazione circostante.
Guisgard
30-03-2015, 19.36.02
Icarius cercò di trattenere Clio ancora un po' accanto a lui, tirandola a sé ogni volta la ragazza cercava di alzarsi dal letto e raggiungere la sua sacca.
Ma alla fine ebbe la meglio lei e cercò quella misteriosa arma.
“Che barba essere duca...” disse lui sbuffando “... non dovrei fare solo ciò che mi va?” Fissandola mentre cercava l'arma. “Invece devo alzarmi e non ne ho voglia.” Restò allora a guardarla cercare nella sua sacca, inginocchiata e completamente nuda. “Sei bellissima, Clio...” sussurrò lui “... così bella che guardarti fa quasi male... io... io farei di tutto per conquistarti... anche diventare Guisgard pur di averti...”
Altea
30-03-2015, 19.40.18
Non riuscivo a vederla...non comprendevo chi fosse ma poi apparì la casa di lady Sissi e le sue sorelle.
La figura la indicò come a dirmi di entrare e sparì, senza parlare..non sapevo se fosse uomo o donna.
Possibile...Guisgard era là...o loro mi avevano attirato con quel biglietto per parlare con me..loro dicevano Guisgard era morto.
Legai il cavallo e con ansia bussai alla loro porta.."Sono lady Altea, una figura mi ha portato fin qui" .... se fosse stato Gvineth o loro prendendosi gioco dei miei sentimenti...oh non mi avrebbero mai vista cosi infuriata.
Guisgard
30-03-2015, 19.40.58
Velven non disse nulla a Marcus e i due militari restarono a parlare ancora un po' di altre faccende.
Poi il bell'ufficiale prese la sua spada, indossò una giacca e col suo compagno tornò in caserma.
E lungo il tragitto, galoppando per le strade, Gwen non riuscì a restare sulla sua spalla e fu costretta ad alzarsi in volo.
Svanito Velven nella caserma, la colomba tornò a volare sui cieli Capomzdesi, fino a quando, guardando al di là delle torri cittadine, vide in lontananza il caravan dei suoi amici imboccare un sentiero.
Ma un attimo dopo, dal cielo grigio, sorse un vento forte, simile ad una bufera che si abbatté sulla campagna, travolgendo il carrozzone e portandoselo incredibilmente via.
Risi a quelle parole, senza voltarti.
"Ah, guarda che per me possiamo stare qui tutto il giorno..." con tono divertito, frugando nella mia sacca.
"Oh, eccoti qua.." mormorai, disseppellendo la misteriosa arma da tutte le cianfrusaglie che mi portavo dietro.
Poi mi bloccai alle ultime parole di Icarius, e mi voltai di scatto verso di lui con uno sguardo diverso, intenso e infuocato, per poi tornare al suo fianco, con quella misteriosa arma in mano.
"Giurami.." con gli occhi nei suoi "Giurami che non lo farai mai... che mi dirai sempre la verità non quello che credi voglia sentirmi dire..." abbassai lo sguardo per un momento "Ti prego...".
Ci mancava solo che mi confondesse le idee di proposito, era già complicato così.
Alzai lo sguardo su di lui e gli sorrisi, chinandomi per baciarlo dolcemente.
"Parli come se ti avessi respinto..." mormorai, baciandolo ancora "Credi che sarei qui, altrimenti?" con un sorriso, per poi spostarmi leggermente.
"Eccola..." mostrandogli la misteriosa arma "Di questa parlavo.." porgendogliela.
Guisgard
30-03-2015, 20.01.30
“Entrate, milady...” disse aprendo la porta Melinna ad Altea “... vi stavamo attendendo...”
Dentro la casa c'erano anche Sissi ed Atenia.
“Immagino” Sissi alla dama di Bastian “abbiate ricevuto anche voi il biglietto...” e mostrò un biglietto che così diceva:
“Siete le mie zie ed io ho bisogno di voi.
Il casato intero ha bisogno di voi.
I miei nemici hanno messo un fantoccio sul mio seggio.
Ho scritto anche ad Altea. L'unica di cui mi fidi davvero.
La porterò da voi e poi vi farò avere notizie.
Guisgard”
Guisgard
30-03-2015, 20.05.23
Icarius prese l'arma di Clio e la osservò con attenzione.
“Io non sono un esperto” disse “ma non ho mai visto un'arma simile. Non credo sia pratica per un combattimento però. Forse dovremo mostrarla a qualcuno in grado di spiegarci...” guardò la ragazza “... rivestiamoci ed usciamo... voglio fare un giro e magari troveremo qualche esperto... altrimenti possiamo chiedere a Rodolfo... cosa ne dici? Lui è comunque un uomo che conosce le armi.”
Altea
30-03-2015, 20.07.41
Guardai le donne, erano pure loro turbate e stupite e lessi il biglietto...
"Si, avevo appuntamento con lui a mezzogiorno...ecco il biglietto...presso la Cappellina della Vergine, ma non venne" e glielo mostrai "Vedete..dice si fida solo di me, e di non mostrare a nessuno il biglietto..e lo ho fatto..ma che succede? Qualcuno si prende gioco di noi? So solo è arrivata una figura a cavallo incappucciata e sapeva di portarmi qui..a proposito..sono stata in Cimitero..la tomba di Guisgard è vuota" e mi sedetti perplessa e le guardai "A voi chi ha mandato questo biglietto, cosa ne sapete?".
Alzai gli occhi al cielo, per poi annuire.
Anche tu hai l'irritante abitudine di non rispondermi, eh...
Mi concentrai sull'arma e poi alzai gli occhi su di lui, vagamente divertita.
"Ma è ovvio che non è un'arma... che ci dovrei fare con una chiave?" scuotendo appena la testa "Leggi l'iscrizione, è quella che mi ha fatto sospettare...".
“Nella chiesa della Scafatella
celata ove son la Luna e la stella,
troverai giù, in fondo a quel pozzo,
la figlia di un metallo non più tozzo.
Bada che nell'ara di pietra è ben chiusa,
tra l'acqua che si increspa all'aria soffusa.”
Mi alzai, e iniziai a vestirmi.
Avevo sempre amato vestire di nero, dunque non mi sembrava tanto un sacrificio farlo per Azelle.
"Allora..." voltandomi verso Icarius, mentre mi vestivo, totalmente di nero "Che ne pensi?" alzai gli occhi su di lui, mentre ero alle prese coi lacci del corsetto "Dell'iscrizione, intendo.." strizzando l'occhio.
Il mio abbigliamento era sobrio e comodo, pantaloni attillati e stivali, una camicia e una giubba.
Non conoscendo i programmi della giornata, era meglio stare comoda, e poi non avevo alcuna voglia di pensare agli abiti.
Sorrisi appena, tra me e me, immaginando Azelle alzare gli occhi al cielo e scuotere la testa, sconsolata.
elisabeth
30-03-2015, 20.47.22
Mellifluo il pittore......." Strano nome il vostro...ma in fondo avete ragione....voi potreste avere mille nomi...ma un unico volto.......saro' la vostra la Dea a cui darete finalmente un volto....ma prima.....andiamo alla Locanda...."...così...ci avviammo alle porte del Palazzo e mentre stavamo per uscire fuori...un gruppo di uomini parlavano di cio' a cui avevano assistito la sera prima........doveva essere una scena rivoltante.........non volli fermarmi ad ascoltare oltre...avevo già abbastanza problemi ..." bene Compan....conoscevate la donna che e' stata barbaramente uccisa ?.......in questo luogo si sta vivendo una situazione strana......perdonatemi....ma stare fuori da Palazzo mi sembra già tutta un'altra cosa.....come respirare aria nuova......non credete ?..."...intanto...camminavo con la tela tra le mani...non era molto grande e l'avevo avvolta in una stoffa blu.....certo Compan...non si spiegava il fatto...ma non potevo portare a Palazzo il Priore....anche se a pensarci bene.....il pittore viveva in una parte molto riservata...e in tutta franchezza...nessuno si occupava di nessuno...potevano entrare ..... gli invasori..forse non se ne sarebbero accorti....giungemmo alla Locanda.......e ormai come di consuetudine...il Priore...aveva attorno un capannello di fedeli....era bravo come oratore.......incominciai ad alzare la mano...per fargli cenno e per farmi spazio......" Venite Compan....ora berremo un vino speciale.......e parleremo con una persona speciale......"...arrivai al tavolo di Tommaso....urtando sedie e pestando piedi..e che diamine Il locandiere avrebbe dovuto pagarlo...per la gente che entrava in quel posto....." Salute Priore....felice di rivedermi ?...."......
Lady Gwen
30-03-2015, 22.27.54
Velven e Marcus restarono a parlare del piu` e del meno. Quando Velven, pero`, inizio` a galoppare, non riuscii a restare sulla sua spalla.
Ricominciai a volare su Capomazda, senzauna meta precisa.
Quando pero` scorsi il caravan nella campagna, mi fermai su un tetto per osservarlo.
Proseguiva spedito per la sua strada e io continuavo ad avere un enorme e profondo senso di ansia.
Improvvisamente, come per magia, un forte vento si alzo` nella distesa campestre.
Sembrava pero` che volesse colpire solo ed esclusivamente il caravan.
Quest'ultimo venne rudemente spazzato via e ogni mia speranza di rivedere i ragazzi si infranse. Mi sentivo terribilmente impotente, anche perche`, probabilmente, era opera di Cassaluia.
Presa com'ero dall'osservare il caravan, non mi accorsi che anche gli ultimi raggi di sole stavano tramontando.
Cosi`, scesi giu` e imboccai un vicolo proprio dietro la casa di Velven.
Nell'esatto istante in cui toccai terra, avvertii lo stesso formicolio e lo stesso calore in tutto il corpo.
Nel giro di un attimo, riacquistai la mia forma umana; mi sembrava cosi` strano essere di nuovo io.
Girai l'angolo: nonostante il sole fosse calato, c'era ancora un gran via vai di gente, i bambini giocavano, le donne tornavano dal mercato e gli uomini concludevano la loro giornata di lavoro.
Presi la chiave ed entrai a casa di Velven, richiusi la porta a chiave e aspettai il suo ritorno sul divano.
Ero esausta. Avevo volato tutto il giorno e ora ero stremata.
Ripensando alla sensazione di liberta` che avevo provato, mi addormentai.
Galgan
30-03-2015, 23.47.32
Eccola, mia appariva innanzi, l'occasione cercata con l'arma della menzogna; mi veniva servita su un piatto d'argento, come la Testa del Battista, e decisi di non gettarla alle ortiche.
"Ti ringrazio, mio Signore"
lanciai una muta lode all'Onnipotente, prima di rispondere al mio interlocutore;
-Voi mi onorate messere, io e il mio compagno d'armi accetteremo volentieri-
Tessa
31-03-2015, 17.44.13
Quei cunicoli all'interno della caverna del maestro, anziché inquietarmi, mi riempirono il cuore di pace.
Non avevo paura. Quella era la strada giusta da seguire, lo sentivo.
Vedemmo infine il maestro, seduto su uno sgabello e, tanta era la voglia di sapere se poteva aiutare il prigioniero, che iniziai a parlare non appena voltò lo sguardo su di noi, accorgendosi della nostra presenza.
"Maestro, ci manda qui il fabbro. Siete l'unico che potete aiutare quest'uomo a liberarsi della sua infernale maschera!"
E, con il cuore in gola, attesi che proferisse parola.
Guisgard
31-03-2015, 18.18.38
“Prima la storia del sosia” disse Sissi ad Altea “ed ora questa della tomba vuota. Ed in mezzo questi misteriosi biglietti. Mi sembra chiaro che qualcosa deve esserci dietro.”
“Lo credo anche io.” Annuì Melinna.
“Dunque davvero il vero duca non è quello che ora siede sul suo seggio?” Turbata Atenia.
“Questo lo scopriremo” fece Sissi “solo quando si mostrerà chi c'è dietro a tutto ciò.” Guardò Altea. “Noi abbiamo trovato questo biglietto stamani, infilato sotto la porta. Ma davvero c'è lord Guisgard dietro tutto questo? Perchè nascondersi?”
“Forse è in pericolo.” Mormorò Atenia.
“In pericolo da cosa?” Fissandola Melinna. “Lord Gwineth e lord Cimmiero non avanzano più pretese sul suo seggio ormai.”
“Forse un altro pericolo...” pensierosa Atenia “... forse c'entra la Gioia...”
Guisgard
31-03-2015, 18.24.41
Icarius si alzò e si avvicinò a Clio, aiutandola ad allacciare il corpetto.
“Avresti dovuto mostrarmi prima quel biglietto...” disse “... magari davvero nasconde qualcosa e c'entra proprio con la spada che il tuo Guisgard ha perduto...” rise piano, tra il sarcastico ed il serio “... credo debba fare più attenzione ed imparare a tenersi stretto le cose che davvero contano... quelle che ha avuto la fortuna di trovare...” e mentre stringeva i lacci del corpetto, con le dita, accarezzava di tanto in tanto la pelle della spadaccina “... ora andremo alla Chiesa della Scafatella e magari scopriremo qualcosa...”
Altea
31-03-2015, 18.27.23
Le tre donne avevano pure i miei dubbi e mi misi ad ascoltarle pazientemente, riflettendo...e alla fine di nuovo la storia della Gioia.
Guardai Atenia balbettando e poi Sissi..."Lady Sissi, dice voi credete alla storia della Gioia..la Gioia mancata..perchè pensate questo? Io so, colpisce gli eredi maschi ma solo se innamorati..cosa avrebbe paura Guisgard? Non mi sembrava innamorato di nessuna.." e rimasi zitta su gli ultimi momenti trascorsi assieme, prima della sua scomparsa e mi rischiarai la voce.."Infatti..perchè nascondersi...ma lui ha scritto i suoi nemici hanno messo al seggio un suo sosia..un fantoccio..ed è stato Rodolfo no? Quindi dobbiamo dedurre sia lui il nemico? E poi quel fatto si fida solo di me, non ha nessun altro..ma voi conoscevate Guisgard, è possibile lui non abbia nessuno dalla sua parte?" scossi il capo "Certo è se uscisse allo scoperto vi sarebbero due persone uguali..se ipotizziamo quello è il sosia..sapete che ne verrebbe fuori? Potrebbero dire è lui un impostore..e se stesse valutando il tutto per poi agire?".
Guisgard
31-03-2015, 18.30.43
Il vecchio si alzò e sorrise al misterioso prigioniero e a Tessa.
Vi era un'innata cortesia nei suoi gesti ed un senso di nobiltà nel suo portamento.
“Sono lieto di vedervi, amici miei.” Disse, invitando i due a sedersi. “Sono sempre solo qui nel mio eremo. Prego, sedetevi.”
Il galeotto si tolse lo scialle e mostrò la maschera.
“Eh, il buon Ernò si sarà turbato, immagino...” guardando la maschera il vecchio “... non è facile da rimuovere... posso vederla meglio? Sedetevi su questo sgabello, vi prego.”
L'ex galeotto si sedette ed il vecchio studiò con calma quella maschera.
“Come pensavo...” mormorò poi “... occorre una chiave... e non una chiave comune credo... eh, chi vi ha messo sulla testa questa maschera voleva essere certo che nessuno potesse poi rimuoverla...”
“Dunque neanche voi potete toglierla?” Chiese il prigioniero.
“Non è detto...” rispose il vecchio “... provare si può sempre provare... voi volete davvero liberarvi da questa maschera?”
“Si, certo...” annuì il prigioniero “... non dovrei?”
“Beh, è come uscire da una prigione...” spiegò il vecchio “... vi è un motivo se vi hanno messo la maschera e credo che esso riguardi il vostro volto... mostrandolo dovrete accettare tutto ciò che poi accadrà...”
“Sono pronto...” mormorò l'ex galeotto “... rivoglio la mia vita...” per poi guardare Tessa.
“E sia...” il vecchio “... faremo un calco della chiave...”
Prese della cera e la versò nella serratura della maschera.
Poco dopo ottenne così il calco della chiave.
Cominciò allora a forgiarne una.
“Lasciamola raffreddare e poi proveremo...” quando ebbe finito.
Gli sorrisi annuendo appena.
"L'avevo dimenticato..." Mormorai, con gli occhi nei suoi "Diciamo che Mia Amata non era esattamente il primo dei miei problemi, ultimamente..." Sorridendo.
"Ma sicuramente ritrovarla non può che essere una buona cosa..." Annuendo "Andiamo allora..." Poi mi bloccai "Non sarà pericoloso? Voglio dire... Sei l'Arciduca non puoi andartene in giro così...." Sospirai "Dici di avvertire Rodolfo?" Con una smorfia, per poi sorridere "Devo dire però che mangerei volentieri qualcosa..." Vagamente divertita.
Guisgard
31-03-2015, 18.33.45
Elisabeth ed il pittore lasciarono il palazzo e uscirono in città.
L'artista però era visibilmente scosso per aver appreso della terribile morte di Azelle.
Raggiunsero la locanda e qui trovarono il Priore Tommaso.
Presero allora un tavolo e si appartarono tutti e tre, lontano dall'entrata.
“Io sono sempre felice di vedervi, milady.” Disse il religioso alla moglie di De Gur. “Novità?” Ma non gli sfuggì lo sguardo scosso del pittore. “Cos'avete?”
“Ho appena saputo di lady Azelle...” fece l'artista “... ha posato spesso per i miei quadri... è... è morta in un modo orribile...”
“Ossia?” Chiese il Priore Tommaso.
E l'artista gli raccontò quanto saputo dai servi.
“Non si uccide così una donna...” mormorò il priore “... neanche per una qualche depravazione... averla ridotta così è un monito...”
“Monito?” Stupito il pittore. “Da parte di chi?”
“Difficile a dirsi ora...” con tono cupo il religioso.
Tessa
31-03-2015, 18.35.53
Dovevamo solo aspettare che la chiave fosse pronta.
Ci sedemmo in silenzio e io mi chiesi quale fosse lo stato d'animo di Bernard in quel momento.
Io attendevo con la speranza e la curiosità di chi vuole vedere per la prima volta in volto, il compagno di tante avventure.
Ma per Bernard... be', per lui la posta era molto più alta.
Gli misi una mano sulla spalla, per distoglierlo dai suoi pensieri:
"Come vi sentite, Bernard?" gli chiesi.
Guisgard
31-03-2015, 18.43.01
Gwen correva libera per la campagna, quando ad un tratto udì delle voci.
Erano Rida, Ozzillon e gli altri che fermi davanti al caravan la chiamavano.
Poi, all'improvviso, un forte vento si alzò.
Arrivò una tromba d'aria e si portò via tutto, caravan e compagni compresi.
Il cielo si fece cupo e scese la notte.
Una voce allora tuonò, con una risata gracchiante, intorno alla ragazza di Avalon.
“Tutti coloro che ami, tutti colo a cui racconterai del sortilegio che ti ha colpita io me li porterò via.” E rise di nuovo.
Gwen si svegliò di colpo.
Era stato un incubo.
Ormai sera, la ragazza attendeva tutta sola in casa di Velven.
Guisgard
31-03-2015, 18.45.11
“Sto bene...” disse il prigioniero, stringendo d'istinto la mano che Tessa aveva poggiato sulla sua spalla “... sono curioso... certo, un po' nervoso, ma sto bene... speriamo sia la volta buona...” sorridendole.
Guardò poi il vecchio.
“Mentre attendiamo...” mormorò l'ex galeotto “... cosa sapete dirci del ritratto nella chiesa di San Michele? Di quella principessa?”
“Oh, la principessa Gaya...” annuì il vecchio “... molti amano quella donna... e poi con quel nome, non può non amarsi...”
“Nome?” Ripetè il prigioniero.
“Si, il suo nome...” spiegò il vecchio “... nella lingua Sygmese, Gaya significa Gioia... così la chiamava il duca Ardeliano, la mia Gioia diceva... lo stesso nome della leggendaria regina di Gioia Antiqua...” sorridendo.
Guisgard
31-03-2015, 18.50.03
“Dite bene” disse Sissi ad Altea “e forse per questo ora si nasconde.”
“Si, forse dal sosia si nasconde.” Annuì Melinna.
“O chissà, solo dalla Gioia...” fece Atenia, che poi guardò Altea “... la Gioia, milady? Dalla Gioia i Taddei fuggono sempre... essa è solitudine...”
elisabeth
31-03-2015, 18.50.07
Sempre sorridente il Priore...e anche se Compan era pensieroso.....la discussione sulla morte di Azelle lo aveva scosso violentemente...." Salute a voi Padre...eccoci qui......e si' una notizia orrenda, una morte che lascia colpiti.....non abbiamo visto la donna, so che l'hanno visto i commensali a cena ieri.....compreso l' Arciduca......dove abbiano portato il corpo non lo so.......questo e' il quadro di cui mi avete parlato Priore....il nostro pittore e' stato così gentile a fare in modo che potessimo guardarlo insieme...e' un tesoro..."....gli accarezzai il dorso della mano..." Andiamo Compan......a noi non succederà assolutamente nulla........abbiamo una fortuna, nessuno e' interessato a noi...quindi se ci tieni puoi....provare con noi a capire cosa sta succedendo...visto che quel quadro...in quel quadro c'e' qualcosa che ti e' stato mostrato....anche se tu non lo sapevi..ovviamente....."......" A cosa pensate Pirore ?......"....lo guardavo...era interessato alla tela...e penso stesse pensando alla morte della donna...........
Tessa
31-03-2015, 18.51.16
"Raccontatemi della Regina di Gioia Antiqua" chiesi al maestro.
Poi guardai Bernard, come a cercare consenso e continuai "Sapete, davanti alla casa del fabbro, un bambino mi ha scambiata per lei... Strano, vero?"
Guisgard
31-03-2015, 18.54.12
“Non diremo a nessuno dove andremo.” Disse Icarius a Clio. “Nessuno può impedirci di uscire a cavalcare, no?” Sorridendo. “Hai fame? Ottimo!” Ridendo. “E dimmi, vuoi fare colazione qui nel palazzo o magari fuori nella campagna? Certo, ci sono cibi meno raffinati e la scelta sarà meno varia, ma sicuramente mangeremo sano e genuino.” Facendole l'occhiolino.
Guisgard
31-03-2015, 18.56.08
Compan annuì e sorrise ad Elisabeth.
“Ma...” disse poi “... cosa sta succedendo? Cosa cercate nella mia tela?” Al Priore Tommaso.
“Questo...” il religioso indicando la strana sagoma scura “... cosa poteva essere?”
“Non lo so, non ci badai.” Rispose il pittore. “Io non cerco di scoprire le cose, ma solo di raffigurarle. Sono un artista, non uno scienziato.”
“Beh...” mormorò il priore “... credo che dovrebbe interessarvi... perchè tutto ciò che sta accadendo intorno a noi può dipendere da questa misteriosa sagoma...”
“Come può essere?” Stupito il pittore.
“Può essere eccome, amico mio.” Annuì il religioso. “Per questo stasera usciremo ad indagare nella campagna...”
Gli sorrisi, complice.
"Oh, una gita segreta... Mi piace..." Facendogli l'occhiolino "Anche io preferisco la campagna... Ma dovrai stare ben attento a non farti vedere, intesi?" Seria, per poi sorridere.
"Dai, andiamo......" Annuendo "Dovrai guidarmi perché non conosco la strada per questa Scafatella...".
Lady Gwen
31-03-2015, 18.58.04
Avevo avuto un tremendo incubo. La compagnia mi aspettava davanti al caravan, ma proprio quando stavo per raggiungere i miei amici, loro furono spazzati via da un forte vento, proprio come era successo oggi pomeriggio. Il cielo, poi, si era fatto improvvisamente cupo e una voce gracchiante aveva detto che chiunque avesse saputo del sortilegio lei lo avrebbe portato via da me.
Mi ero svegliata sconvolta e all'improvviso. Se era questo che dovevo fare, non coinvolgere coloro che amavo per salvarli, allora l'avrei fatto e avrei risolto i miei problemi da sola, non volevo perdere piu` nessuno, dopo avere perso loro.
Respirai a fondo, cercando di calmarmi e chiusi gli occhi, ma li riaprii quando sentii il rumore di una chiave nella serratura della porta d'ingresso.
Altea
31-03-2015, 18.58.56
"Il sosia, non è lui il pericolo...è Rodolfo che comanda tutte le mosse..a meno che il sosia stia fingendo di essere...innocente e ignaro di tutto, ma appunto Frate Severo mi disse dovevo cercare di fare in modo non facessero di quel sosia..un uso improprio..e quindi proprio Rodolfo..e se dietro lui vi fossero altre persone? Ma perchè..perchè contro Guisgard, che ha fatto..ne dobbiamo dedurre vi erano tre persone interessate al seggio..Cimmiero, Gvineth e Rodolfo..? Eppure sappiamo Gvineth ha un gruppo di uomini che sono dalla sua parte, lo abbiamo visto..e io ho sentito dire lui asseriva di essere l'unico vero erede al trono taddeide..e stranamente la lettera di Lord Albano era indirizzata a Gvineth ma lui non gli diede peso..dobbiamo pensare Rodolfo sia alleato di Gvineth?" guardai le tre donne.."Si..la Gioia è solitudine..un nome cosi bello che per contro da la tristezza..di non amare e rimanere soli..ma ciò che non comprendo..mi ha dato appuntamento alla Cappellina, perchè non si è fatto vedere, chi era quella persona incappucciata? Lui...? E se era qualcuno a suo nome allora non è solo..e poi fare tutto per farmi arrivare da voi..se è davvero Guisgard e vuole aiuto..allora si faccia avanti e vedere da noi..come possiamo dargli aiuto? Ha detto io devo venire qui e perchè..cosa dovrei fare qui e si sarebbe poi fatto sentire? Quindi devo rimanere qui da voi...ho paura..io ho saputo tante cose..fosse una trappola per me?".
Guisgard
31-03-2015, 19.04.44
“Nulla di ciò che accade è strano...” disse il vecchio a Tessa “... ma solo enigmatico, misterioso fino a quando non viene svelato.” Rise. “E spesso i bambini hanno molta più sensibilità di noi. Comunque non mi stupisce che vi abbia scambiata per lei.”
“Davvero?” Fece il prigioniero.
“Beh, da ciò che raccontano bardi e pittori” spiegò il vecchio “la leggendaria regina ha molti tratti in comune con la nostra giovane donna qui.” Indicando Tessa. “Gli occhi ad esempio... sono uguali in tutto e per tutto ad un quadro che vidi anni fa e che raffigurava proprio la regina di Gioia Antiqua... ed anche i tratti, i capelli... si, siete molto somigliante.” Annuendo il vecchio.
“Parlateci della sua città...” disse il prigioniero.
“Gioia Antiqua è un luogo mitico...” raccontò il vecchio “... una città posta sui confini di questo reame e fondata, secondo la leggenda, da esuli provenienti da Sygma... pochi o forse nessuno ha mai veduto le sue mura... anche perchè laggiù odiano le genti di queste terre.”
“Perchè mai?” Domandò l'ex galeotto.
“Perchè si dice che la regina odi a morte i Taddei.” Svelò il vecchio.
“Prima accennavate al nome di quella misteriosa donna...” mormorò la maschera di ferro.
“Si...” fissandolo il vecchio “... il suo nome deriva proprio da quello della principessa Gaya e dunque da Gioia... il suo nome è Gioiosa Azzurra, regina di Gioia Antiqua...”
elisabeth
31-03-2015, 19.05.12
Figo.....una passeggiata nella brughiera di notte.......diedi una pacca sulla spalla a Compan....." Visto amico mio ?....ve lo avevo detto che vi avrei fatto fare un giro stupendo nella brughiera di notte........le Dee sono donne sagge che vagano quando gli uomini dormono...alcune scavalcano i loro neuroni e finiscono nei loro sogni....e diventano creature bellissime e inavvicinabili.....ma voi siete fortunato...perchè Io vi sono accanto in carne e d ossa....e non ho attentato alla vostra sanità mentale....vedrete......il vostro prossimo quadro...non avrà eguali.......e grazie alla vostra accuratezza nelle arti pittoriche ci sarete di grande aiuto........".........Bene......saremmo andati un po' a zonzo di notte....con il Priore sarei andata in capo al mondo era un uomo forte....il pittore mi lasciava un po' a pensare....ma credevo nella sensibilità dell' uomo.....forse anche lui aveva sentito qualcosa nell'aria...." Non ne abbiate a male Tommaso...ma sono da giorni a Palazzo e non ho mangiato nulla.....posso prendere del pane e formaggio ?....finisce che stanotte nel silenzio il brontolio del mio stomaco...farà scappare ogni sorta di essere vivente...."........
Guisgard
31-03-2015, 19.44.40
Icarius annuì a Clio e lasciarono la stanza, per poi raggiungere una sala al pianterreno.
E qui trovarono Rodolfo.
Il presunto duca spiegò all'uomo di voler uscire a cavalcare con Clio e che poi si sarebbero recati in palestra ad allenarsi.
Rodolfo non fu entusiasta di ciò, ma alla fine acconsentì.
Così Icarius e Clio uscirono a cavalcare nella tenuta.
Ma da lì trovarono il modo di raggiungere la campagna.
Il pastore aveva però chiesto ad uno degli stallieri dove fosse la Scafatella e poco dopo vi arrivarono.
Era una piccola chiesetta di campagna, preceduta da uno spiazzo con al centro un pozzo.
http://rete.comuni-italiani.it/foto/2008/wp-content/uploads/2008/10/14862-600x800-375x500.jpg
Guisgard
31-03-2015, 19.46.29
La porta si aprì e Gwen vide entrare qualcuno.
Era Velven.
“Gwen...” disse lui sorpreso “... sei qui? E' meraviglioso!” E corse ad abbracciarla, per poi baciarla appassionatamente.
Guisgard
31-03-2015, 19.50.16
“Se è una trappola” disse Sissi ad Altea “allora siamo tutte in pericolo, non solo voi.”
“Non possiamo fare altro che aspettare.” Fece Melinna.
“Quanto a Gvineth...” mormorò Atenia “... lui aveva la lettera... dunque forse anche la fiducia di messer Albano, il quale a sua volta aveva quella dell'Austero... che Gvineth sia il migliore dei tre? Di Cimmiero e di Rodolfo? Lui del resto è imparentato con noi e lo era anche con l'Austero e Guisgard...”
“Dove vuoi arrivare?” A lei Melinna.
“Che forse si potrebbe chiedere aiuto proprio a Gvineth...” rispose Atenia “... e raccontargli tutto...”
Arrivammo alla Scafatella, riuscendo ad evitare le ramanzine di Rodolfo.
La osservai attentamente, e ripensai mentalmente alle parole della misteriosa arma.
"Dunque... Parla di un pozzo..." Dopo essere smontata da cavallo "E il pozzo ce l'abbiamo... E di un ara di pietra tra l'acqua..." Mormorai, pensierosa "Ho la pessima sensazione che dovrò calarmi in questo bel pozzo...." Sporgendomi su di esso per vedere se era pieno o meno.
Guisgard
31-03-2015, 19.55.43
Il Priore Tommaso sorrise ad Elisabeth ed ordinò da mangiare per tutti e tre.
Il pittore però appariva turbato.
“Non era questo il giro che mi aspettavo di fare con voi...” disse ad Elisabeth “... in verità non comprendo cosa vogliate da me... avete visto la tela, no? A me importa solo l'arte e voi forse non siete interessata alle mie opere...” si alzò “... e sia, credo di dover andare ora... buona sera...” e si diresse verso l'uscita.
“Era facile immaginare che non avesse compreso...” mormorò il religioso “... del resto per lui l'arte è una scusa per arrivare ai piaceri che a lui interessano... meglio così, ci sarebbe stato d'impaccio.”
Il locandiere arrivò e servì loro in tavola.
Guisgard
31-03-2015, 19.57.22
Icarius guardò nel pozzo e poi raccolse un sassolino, facendolo cadere dentro.
Pochi istanti dopo si udì il rumore dell'acqua.
“E' pieno...” disse il presunto duca a Clio “... ma forse però dovremo rileggere meglio l'iscrizione... leggila ad alta voce, per favore... rifletteremo su ogni singola parola...”
Altea
31-03-2015, 19.58.38
Mi voltai di scatto con rabbia.."Io non vi aiuterò..Guisgard qui ha detto non devo far leggere questo biglietto a nessuno e non devo tradirlo..altrimenti si sarebbe rivolto a Gvineth no? Ha fiducia solo in me e io non lo tradirò..se lo farete..lo farete voi..ho già dimostrato il mio disappunto su Gvineth, mi ha seguito e i suoi uomini mi hanno minacciata di farmi del male se dicevo qualcosa...ma mi state prendendo in giro di nuovo?" presi il biglietto tra le lacrime.."Sono stata illusa..pensavo Guisgard venisse qui..mi avete usata per unirmi a Gvineth vero? Io vado nella mia baita...inutile lo aspetti qui...e poi Frate Severo ha detto Gvineth ignorò la lettera, io ero presente non voi" e con rabbia andai nella Baita dei Cedri e mi stesi sul letto piangendo..ora basta usare i miei sentimenti..basta..è vero Guisgard sarebbe venuto subito, non avrebbe giocato coi miei sentimenti...dovevo scordare tutto questo e guardai l' anello sygmese e mi addormentai...piena di rabbia.
Lady Gwen
31-03-2015, 19.58.53
Velven fece capolino dalla porta. Mi sentii sollevata e felice.
Mi abbraccio` e mi bacio`, come la prima volta. Con foga e passione.
"Mi sei mancato" sussurrai col fiato corto sulle sue labbra, lasciandomi cullare dalle sue braccia.
"Inizialmente ricordo di aver pensato ad una cripta.." Pensierosa "Magari c'è un modo per arrivare alla base del pozzo.." Con un sospiro, guardandomi intorno "Ah già, la scritta..." Sfoderai l'arma e lessi ad alta voce “Nella chiesa della Scafatella, celata ove son la Luna e la stella, troverai giù, in fondo a quel pozzo,
la figlia di un metallo non più tozzo.
Bada che nell'ara di pietra è ben chiusa,
tra l'acqua che si increspa all'aria soffusa.” Alzai poi lo sguardo su di lui.
elisabeth
31-03-2015, 20.09.08
Grata al Priore..per aver ordinato.....Compano improvvisamente preso non so da quale pensiero...magari si era reso conto solo in quel momento che non gli avrei offerto nulla di quello che le altre gli avevano dato.....si alzo' e salutandoci ando' via.......Non avevo motivo...fermarlo in realtà non aveva senso..e dopo aver ascoltato Tommaso...compresi che era meglio agire da soli....meno si era e meglio era......." E si...credo che voleva della mercanzia che non ero disposta ad offrirgli......il luogo dove risiede e' in realtà molto appartato......pero' mi chiedo una cosa.....lui ama dipingere le donne che poi si porta a letto e il suo studio ne e' pieno......ma il quadro che abbiamo qui...rappresenta uno scorcio di Capomazda.......vedete Priore.....i pittori possono eccellere in ogni cosa...la pittura infondo e' conoscenza ma e' anche un dono.........lui ama i corpi....infatti era nauseato da cio' che ci hanno raccontato..a Palazzo....ma un tipo come lui...non sarebbe stato così bravo, così dettagliato per un quadro che rappresenta una sorta di animale.....avvolto dalla nebbia....e' come se non ne fosse lui l'autore....E poi....non ha avuto problemi a darmelo....quale pittore si staccherebbe da una sua creatura......"........Finalmente una cameriera porto' da mangiare e da bere...e mentre Tommaso mi guardava......divenni un'affamata Signora non troppo fine...visto che mi dovette allungare una bottiglia con del vino perchè mi ero soffocata con del pane.....
http://i.imgur.com/PQ17q5L.gif
Guisgard
31-03-2015, 20.51.53
Altea si addormentò nella baita, delusa dalle parole delle tre donne, quando si svegliò di colpo a causa di alcuni rumori che provenivano dall'esterno.
Erano dei passi di cavallo.
E sembrava diretto verso la casa di Sissi e delle sue tre sorelle.
Guisgard
31-03-2015, 20.53.21
Velven baciò a lungo Gwen, per poi tenerla stretta fra le braccia per un tempo quasi infinito.
“Ora che il duca è tornato” disse alla ragazza “io posso prendermi una lunga licenza. Voglio portarti lontano, in un borgo che conosco bene, dove nessuno ci disturberà. E li voglio costruire la nostra nuova casa.” La guardò, sorridendole. “C'è una chiesa laggiù, di cui conosco il parroco. E li ti farò diventare mia moglie.” Baciandola ancora, con impeto e passione.
Guisgard
31-03-2015, 20.55.05
Icarius ascoltò Clio recitare quella scritta ed alzò gli occhi al cielo.
“Non so perchè, ma a me fa pensare al moto delle Luna e delle stelle...” disse pensieroso “... chissà, magari ad una certa ora della notte...” guardò la ragazza “... però ciò che hai detto è giusto... o potrebbe esserlo...” voltandosi verso la chiesetta “... magari c'è un passaggio che collega il pozzo alla chiesetta... potremmo tentare... che dici?” Tornando a fissarla. “Vieni, andiamo a vedere...” avviandosi verso l'ingresso della chiesetta.
Ma trovarono la porta chiusa.
Guisgard
31-03-2015, 20.56.06
“Ciò che dite potrebbe essere giusto, milady...” disse il Priore Tommaso ad Elisabeth, mentre cenavano “... ma forse a lui non interessa neanche troppo dell'arte... sapete, viviamo in tempi in cui si sprecano belle e pompose parole e ad ascoltare ciò che viene detto intorno a noi sembra di vivere in un mondo perfetto, animato da cortesi e perfetti cavalieri, insieme a dame dall'intima ed etera bellezza... ma ahimè, non è così... il più delle volte le belle parole o il mostrarsi profondi osservatori del mondo cela solo il vago desiderio di apparire e mostrarsi migliori di come si è.” Con un'espressione quasi aliena a quel modo di vivere che con tanto distacco descriveva e condannava. “Dunque atteniamoci solo a ciò che di certo abbiamo...” guardando la tela “... quella misteriosa figura che per un enigmatico motivo è finita sulla tela di quel discutibile artista...” sorseggiò del vino “... dopotutto, nulla accade per caso, amica mia...”
Guisgard
31-03-2015, 20.57.01
Azable fu lieto di quella risposta di Galgan.
Così, i quattro raggiunsero il maniero.
Azable allora condusse il cavaliere ed il suo scudiero in un grande salone, dove trovarono Cimmiero in compagnia di suo fratello Guanto.
“Io vi conosco...” disse questi a Galgan “... eravate nella guardia del duca quando noi eravamo al palazzo.”
“Questo cavaliere” fece Azable “ha salvato me e Samondo da alcuni birboni della peggior specie. Gli dobbiamo forse la vita.”
“Dunque immagino non siate più arruolato nelle guardie del duca, dico bene?” Chiese Cimmiero a Galgan.
elisabeth
31-03-2015, 21.05.28
Giusto......il mondo dell'apparire e non dell'essere....mi scrollai di dosso le molliche di pane e mi avvicinai con la sedia accanto al Priore......seguii con lui il famoso disegno...i tratti sembravano precisi...la mano quindi era ferma....non vi era paura......solo quando guardai l'ombra o quella che sembrava l' ombra di un animale...mi sembro' di vedere due occhi ardenti come la brace...ma non sembravano occhi di animale...ma occhi umani...e quasi distaccati dall'animalesca figura...." Guardate......la figura che si cela sotto l'incertezza della nebbia...sembrano che degli occhi provenienti dagli inferi seguano l'animale....".....quel quadro in realtà...sembrava mutare....ma non era un mutamento artistico quanto quello dell'anima.....forse ero agitata ?.......infondo gli ultimi eventi.....non erano statoi meravigliosi.......fuori era quasi sera..." Se vogliamo arrivare alla brughiera bisognerà andare..tra un po' sarà buio pesto.........porteremo con noi il quadro...ci farà da mappa..." .....
Lady Gwen
31-03-2015, 21.24.25
Velven mi bacio` ancora e ancora e mi abbraccio` a lungo.
Ad un certo punto, disse che, poiche` poteva concedersi una lunga licenza, mi avrebbe portata in un borgo lontano. Li` avrebbe costruito la nostra casa e mi avrebbe sposata.
Mi bacio` di nuovo, ma poco dopo mi separai piano da lui.
Come avrei fatto con la maledizione? Non potevo rischiare che la strega portasse via anche lui perche` a conoscenza del sortilegio.
"Beh, non c'e` fretta, no?" dissi, sorridendogli "Ci conosciamo da poco e abbiamo abbastanza tempo a nostra disposizione" conclusi, accarezzandogli il volto.
Non volevo mentirgli, ma lo facevo per salvarlo. Speravo solo che capisse.
Altea
31-03-2015, 22.10.30
Mi svegliai dal nitrito di un cavallo e mi affacciai alla baita, lo scalpiccio degli zoccoli del cavallo e nulla altro ed era diretto verso la casa di lady Sissi...o certo sarà stato il loro tanto decantato lord Gvineth, visto la scorsa volta pure lo difendevano sembrava...beh, mi sembravano scaltre le tre simpatiche signore anziane e per nulla sprovvedute...e io non avevo la forza di parlare con quell' uomo..e assolutamente non era Guisgard, ogni volta andavo da loro mi sviavano.
Accesi il camino, faceva umido...misi un tappeto davanti al fuoco e dei cuscini e mi stesi li, ero stanca...per cosa dovevo combattere, e poi..volevano farsi beffa della mia anima e sentimenti, la prendevano e la calpestavano.
Poi tornai davanti alla finestra e guardai indifferente e pensando alle parole di Frate Severo..io non mi inventavo le cose, ero presente solo io alla discussione e non le tre donne.
“Storia intricata...” disse Frate Severo ad Altea “... del sosia non saprei dirvi... è passato molto tempo e messer Albano è morto... quanto a lord Gwineth, si anche io credo ambisse da sempre a prendere il potere, così come lord Cimmiero...
"Il moto delle stelle?" pensierosa "Interessante... dici che dobbiamo aspettare qui tutta la notte un segno?" sorridendo, divertita.
Poi rilessi ancora la scritta, quasi sperassi di avere un'intuizione.
Lo seguii vicino alla porta, ma naturalmente era chiusa.
"E vabbè..." alzai le spalle "Vediamo di riuscire ad aprirla..." osservando attentamente la porta per cercare di capire come potevo forzarla.
Guisgard
01-04-2015, 01.05.19
Velven restò a fissare Gwen.
I suoi occhi erano inquieti.
“Immagino” disse il bell'ufficiale “che questo sia un modo educato per dirmi che sto correndo troppo, vero? Si, forse ho fatto troppi voli pindarici, scusami...” si allontanò di qualche passo “... ora preparo qualcosa per cena...” e si diresse verso la cucina.
Guisgard
01-04-2015, 01.08.24
“Solitamente” disse Icarius a Clio “chi sa attendere trova sempre ciò che cerca.” Sorridendo. “E comunque io conosco una poesia che secondo il suo anonimo autore, fra le altre cose, sa far spuntare la Luna.”
I due poi si avvicinarono alla porta e la ragazza cominciò ad osservare la serratura.
Era una semplice chiusura non troppo articolata e facile da forzare per una come lei.
Lady Gwen
01-04-2015, 01.23.36
Lo sapevo. Sapevo che l'avrei ferito.
Si allontano` da me di qualche passo e poi si diresse verso la cucina per preparare qualcosa per cena.
Rimasi immobile in salotto per qualche minuto, poi andai in cucina.
Era voltato verso il tavolo intento a preparare, io lo raggiunsi e poggiai le mani sulle sue spalle.
"Velven, il problema e` mio non tuo" gli dissi, facendolo voltaare e prendendo il suo viso fra le mani "Ti chiedo solo poco tempo in piu`."
Velven mi guardo` con i suoi bellissimi occhi scuri e poi mi abbraccio`, incastrando il volto nell'incavo del mio collo.
Alcune lacrime minacciarono di uscire, ma le ricacciai indietro, beandomi di quel momento cosi` perfetto.
http://images5.fanpop.com/image/photos/31200000/Lancelot-Gwen-9-Wallpaper-merlin-characters-31281967-500-279.jpg
Guisgard
01-04-2015, 01.32.49
“Si, scusami...” disse Velven a Gwen “... la colpa è mia, ti avrò messo pressione, magari facendoti venire ansia...” sforzandosi di sorridere “... ma non parliamone più adesso... anzi, dammi una mano con queste uova, ti va? Sto preparando una frittata... come la vuoi? Solo con formaggio e prezzemolo, o magari anche con del salame dentro? O forse il basilico non ti piace nella frittata?” Cercando il militare di nascondere il suo malcontento.
Guisgard
01-04-2015, 01.37.01
“Guardare una tela” disse il Priore Tommaso ad Elisabeth “non è come fissare un'immagine che riporta l'esatta realtà. Essa è l'interpretazione di un artista di quella realtà che guardava nel momento in cui dipingeva. Neanche il riflesso allo specchio è un'immagine perfetta della realtà. Nelle discipline scientifiche per ottenere un'immagine reale da un disegno bisogna convertirlo in una proiezione ortogonale, in modo da ottenere prospetti e rilievi. Ma noi non abbiamo modo di poter usare qui formule geometriche e procedimenti tecnici. Dunque ci fideremo del nostro istinto. Voi dite di vedere occhi infernali accanto a questa sagoma? Potrebbe darsi. Io non escludo mai il soprannaturale. Solo uno stolto lo farebbe a prescindere. Ma prima di accettare tale ipotesi, bisogna prima eliminare ogni possibile causa naturale e umanamente spiegabile. Perciò, la brughiera ci attende.”
Lasciarono la locanda e con un carretto preso a noleggio uscirono dalla città, diretti nella misteriosa brughiera.
Raggiunsero dopo un po' il punto esatto che il pittore aveva dipinto sulla sua tela.
“Qui trovammo il calco...” indicò il religioso “... mi chiedo cosa potrebbe esserci ancora, visto è passato del tempo da quella sera...” ma guardandosi intorno il priore notò qualcosa.
Era una luce in lontananza.
“Sembra di una abitazione...” fece il Priore Tommaso “... andiamo a vedere, milady...”
Seguirono la luce ed alla fine si ritrovarono davanti ad una piccola casa.
Il religioso bussò e pochi istanti dopo qualcuno venne ad aprire.
Era una vecchia.
“Perdonateci...” sorridendo il priore “... cercavamo nei dintorni qualcosa che ha attirato la nostra attenzione... forse era un grosso cane, o magari un lupo.”
“Non vi sono lupi qui.” Mormorò la vecchia.
“Ecco, appunto.” Annuì il religioso. “Allora forse voi potete aiutarci a capire cosa abbiamo visto.”
“Io non so niente.” Sentenziò la vecchia. “Ed ora vorrei essere lasciata in pace.” Fissando prima il priore, poi Elisabeth.
Lady Gwen
01-04-2015, 01.41.26
Velven si sforzo` di sorridere, ma sapevo che non era convinto.
"In qualsiasi modo tu preferisca, sara` sicuramente buonissima" dissi sorridendo e posando un leggero bacio sulle sue labbra.
Lui mi strinse forte e rimanemmo in quella posizione per qualche minuto, prima di continuare a preparare la cena.
Avrei dato qualsiasi cosa pur di vederlo felice.
Guisgard
01-04-2015, 02.01.17
Velven strinse a sé Gwen e restarono così a lungo, l'una nelle braccia dell'altro.
“Ora basta con questa velata tristezza...” disse lui sorridendole “... cosa ci manca per passare una bella serata? Abbiamo una casa tutta nostra e nessuno che ci disturba, una succulenta frittata, del buon vino rosso e persino del pane bianco che ho preso stamattina. Senza dimenticare poi le mele mature e rosse che ci faranno da ottimo dessert.” Ridendo piano. “Su, io rompo le uova e taglio il formaggio ed il salame, mentre tu poi le sbatti per amalgamare il tutto. E mentre la frittata frigge, io abbrustolisco un po' di pane sul braciere.” Ma ad un tratto si voltò verso la finestra. “Un momento... ma questa è la voce di Tutan... si, è proprio lui! Aspetta qui, Gwen!” E corse alla finestra. “Ehi, vecchio mio!”
“Oh, salute a voi, signore.” Rispose il vecchio cantastorie.
“Per un Taddeo e mezzo” fece Velven “posso avere una canzone romantica sotto la mia finestra stasera?”
“Per un Taddeo e mezzo vi porterei la Luna, signore!” Ridendo Tutan. “Ma immagino non siate solo dentro.”
“Infatti!” Annuì Velven.
“E ditemi, è carina?”
“E' la ragazza più bella del mondo!” Esclamò Velven.
“Oh, allora occorre una canzone speciale.” Fece il cantastorie. “Per farle dire si? O magari per accendere in lei la scintilla della passione?”
“Una canzone” spiegò Velven a Tutan “solo per farle capire che è l'unica al mondo per me.”
“Allora serve una canzone speciale, romantica.” Prendendo il suo strumento musicale Tutan. “Lasciate fare a me, signore...”
Velven diede le monete promesse al cantastorie, per poi tornare in cucina da Gwen, dove cominciarono a preparare la cena.
Un attimo dopo, dalla finestra aperta, iniziò ad udirsi la bella e romantica canzone che Tutan stava intonando per i due giovani innamorati.
Gli sorrisi, divertita.
"Davvero?" scuotendo appena la testa "Anche in pieno giorno? Beh, devo proprio sentirla allora..." sorrisi.
Osservai poi la serratura, e non era poi così complicata.
Estrassi dal corpetto una piccolissima lama affilata ma ruvida e leggermente ricurva, perfetta per quel genere di cose, la inserii nella serratura, cercando di ingannare il meccanismo che dopo un po' cedette.
Mi voltai verso Icarius sorridendo soddisfatta.
"Problema risolto.." facendogli l'occhiolino "Dai entriamo..".
Guisgard
01-04-2015, 02.26.40
“Eh, che donna...” disse Icarius sospirando, davanti alla porta aperta da Clio.
I due entrarono, ritrovandosi così all'interno della chiesetta.
Era formata da un'unica navata absidata.
Il quadro originale, raffigurante la Vergine col Bambino, non c'era, essendo conservato nella capitale del regno, da cui veniva portato il giorno solenne della festa dedicato alla Madonna.
Ai lati dell'altare vi erano statue raffiguranti i Santi.
Il presunto duca si avvicinò all'altare e grazie alla luce di alcune candele cominciò ad osservarlo.
“C'è una grata qui...” indicò alla ragazza “... immagino porti ad una cripta sottostante l'altare... aiutami a spostarla per favore... è pesante...”
Guisgard
01-04-2015, 02.29.26
Altea era sempre nella baita, alle prese con inquietudini e ricordi.
Ma poi, ad un tratto, tornò ad udire quei rumori.
Un cavallo stava passando poco lontano da lì, probabilmente diretto verso la casa di Sissi e delle sue sorelle, visto che non era molto distante dalla baita e nei paraggi non vi erano altre abitazioni.
E all'improvviso, tra la penombra della notte soffusa sulla brughiera, Altea vide qualcosa tra la vegetazione.
Era una figura incappucciata a cavallo, diretta proprio verso la casa delle tre nobildonne.
Lady Gwen
01-04-2015, 02.36.22
Proprio mentre stavamo iniziando a cucinare, Velven scappo` alla finestra, salutando un certo Tutan.
Non sentii quello che si dissero, ma poco dopo che Velven torno` in cucina inizio` una musica bellissima e romantica e Velven si avvicino` a me, prendendomi le mani e incatenando i suoi occhi coi miei.
Gli sorrisi ed entrai nella chiesetta, osservandola in silenzio.
Poi trovammo quella grata, proprio sotto l'altare e Icarius cercò di spostarla, mi avvicinai a lui e lo aiutai a rimuoverla per poter passare.
Ci volle un po' ma ci riuscimmo.
"Vediamo un po' a che cosa conduce..." cercando di sbirciare nel buio della notte "Andiamo, fa attenzione..".
Guisgard
01-04-2015, 03.08.27
Spostata la grata, Icarius e Clio scesero in una cripta posta sotto l'altare.
Si trattava di un piccolo spazio sotterraneo utilizzato come ossario.
“Non sembra esserci nulla di che qui...” disse Icarius guardandosi intorno “... neanche porte o altri passaggi...” ma poi si accorse di qualcosa “... ehi, c'è uno specchio qui... non è molto grande e non sembra particolare... a parte questo gancio che ha dietro... come se vada appeso in un modo specifico... ma a cosa servirà mai uno specchio in una chiesa? E poi perchè tenerlo in questa cripta?”
Guisgard
01-04-2015, 03.12.00
Le note di quella musica, le parole della canzone che accompagnavano quella romantica melodia, invasero la stanza, avvolgendo Velven e Gwen persi l'uno nello sguardo dell'altra.
“Permettete, milady...” disse lui avvicinandosi a lei, per chiederle di ballare.
Così, i due giovani innamorati, cominciarono a danzare, volteggiando in quella delicata e dolce atmosfera, mentre la musica scorreva leggera intorno a loro.
E danzavano, danzavano.
Come se fossero in un palazzo reale, in una grande ed aristocratica sala, tra mille candele e cristalli scintillanti.
C'erano però solo loro.
Come in una favola.
Gli occhi di Velven erano solo per Gwen, così come i suoi sospiri e gli slanci che la conducevano in quel ballo fatto di sogno e Amore.
E danzavano, danzavano.
Danzavano come se non esistesse altro al mondo, al di fuori di loro due.
E forse era proprio così.
Nulla più esisteva.
E danzavano, danzavano.
Lady Gwen
01-04-2015, 03.21.22
Velven mi invito` a ballare.
Iniziammo a danzare, come se fossimo stati in una di quelle enormi sale da pallo di lussuosi palazzi, nel bel mezzo di un gran ballo reale, ma eravamo solo io e Velven.
Le uniche due cose che riempivano la stanza erano la musica e l'Amore, non serviva altro.
Lo amavo da morire e questa ne era una prova, il fatto che in quel momento non ci servisse piu` niente per essere felici.
Continuammo a danzare e danzare.
La cripta era piccola e sembrava essere assolutamente anonima.
Ma se io avessi voluto nascondere Mia Amata certo non avrei reso la vita facile a nessuno.
Poi Icarius si accorse dello specchio, e mi avvicinai per vederlo meglio.
"Ripensiamo alle parole esatte dell'iscrizione..." pensierosa, per poi prendere lo specchio "Beh, se va messo in un certo modo, allora dobbiamo cercare di assecondarlo e trovare il modo giusto in cui deve stare.." sorrisi "Chissà, magari riflette la luce della luna da qualche feritoia nascosta e ci mostra la via.." sorridendo.
Guisgard
01-04-2015, 03.41.06
“Beh, di certo non può farlo in questa cripta...” disse Icarius a Clio, guadandosi intorno “... qui non ci sono aperture... risaliamo...” e ritornarono nella navata “... anche qui non vedo grosse possibilità che questo specchio rifletta la luce della Luna o il moto delle stelle... le poche finestre sono piccole e non mi danno l'idea di poter inquadrare bene il cielo...” sbuffò “... un bel rompicapo, non c'è che dire... ma se questo specchio è qui, sicuramente vi sarà un motivo...”
Guisgard
01-04-2015, 03.48.15
Velven e Gwen danzarono fino a quando il cantastorie, fuori alla finestra aperta, intonò per loro quella dolce canzone.
Essa parlava di un castello fatato, posto al di là delle nuvole, le cui torri, così alte da confondersi nell'aurora dei cieli boreali, conservavano i sogni più belli che gli innamorati sospiravano alle stelle.
“Io” disse Velven a Gwen, senza staccare gli occhi da lei, neanche ora che il ballo era terminato “voglio trovare quel castello e rubare tutti i tuoi sogni, piccola mia... e realizzarne ogni giorno uno... fino alla fine dei giorni... e viverli poi insieme nell'eternità del nostro Amore...” e la baciò.
"Già.. hai ragione " mormorai, osservando lo specchio e la cripta.
Seguii così Icarius di sopra, ma anche la chiesa non sembrava essere il luogo prediletto in cui usare quello specchio.
Poi trasalii.
"E se fosse il pozzo?" guardando il pastore "Non so, magari tramite un'angolazione la luce della luna si riflette nell'acqua.." alzai le spalle "Non lo so... però non vedo altri passaggi, altre cripte... quello specchio non può essere un caso, no?" alzai gli occhi su di lui "Tu che cosa ne pensi? Hai qualche idea?".
Galgan
01-04-2015, 03.48.41
Avevo visto giusto, lord Cimmiero, se mi avesse riconosciuto, avrebbe smascherato una mia eventuale falsa identità.....Ringraziai l'Onnipotente per la saggezza che mi aveva elargito nell'elargire, in questa situazione, le parole.
Cimmiero aveva detto "quando eravamo a palazzo", quindi le voci che si sentivano nelle taverne, che parlavano di un ritorno del legittimo regnante dovevano essere vere, forse il Patto delle Civette aveva messo al potere chi si era prefissato, o forse, come aveva fatto intendere il Gran Maestro, lord Guisgard era tornato dal luogo dove era stato messo in salvo.......
Al momento, quindi, eravamo in un periodo di transizione, pertanto potevo rendere verosimile la mia situazione;
-Viviamo in momenti di sconvolgente rinnovamento, milord-
risposi a Cimmiero,
-E in momenti come questo ci si pone domande.
Un uomo impugna la propria spada, e la brandisce in nome di Dio, ma chi è Dio?
Cos'è Dio?
Vale la pena il dedicarsi anima e corpo ad uno Spirito tramandatoci da popoli tanto lontani dal nostro?
Ho cominciato a cercare un senso in tutto questo-
Guisgard
01-04-2015, 03.57.02
“Si, potrebbe essere...” disse Icarius a Clio, quasi folgorato dalle sue parole “... ma certo, il pozzo!” Esclamò. “Perchè non ci ho pensato prima? Andiamo a vedere!” Ed uscirono dalla chiesetta, raggiungendo il pozzo.
Il presunto duca allora controllò il sostegno sul pozzo per la carrucola e si accorse che combaciava con il gancio dietro lo specchio.
Lo agganciò, per poi cominciare ad orientarlo, tenendo gli occhi fissi verso il fondo del pozzo.
E ad un tratto, il riflesso dello specchiò illuminò qualcosa oltre l'acqua.
Come se qualcosa brillasse sul fondo del pozzo.
http://pathfindergdr.altervista.org/wp-content/uploads/2010/03/pozzo-300x225.jpg
Fui lieta che avesse approvato la mia idea, così uscimmo dalla chiesa e provammo ad incastrare lo specchio.
Perfetto, si incastrava perfettamente, e Icarius provava ad orientarlo, finché non scorgemmo qualcosa.
Doveva esserci qualcosa oltre l'acqua.
Sospirai "Siamo al punto di partenza..." mormorai, guardando quella luce "Dobbiamo raggiungere la fine di quel pozzo, oltre l'acqua.." voltandomi verso Icarius "Qualche idea?" chiesi pensierosa "Che non sia calarsi con una corda e trattenere il fiato... ecco, sarebbe il massimo.. ma nel caso.." sospirai "Potremmo svuotare l'acqua... ci sarà pure un modo? No?" titubante.
Di pozzi proprio non mi intendevo.
"Dimmi che hai appena avuto un'idea geniale..." gli sorrisi, speranzosa.
Guisgard
01-04-2015, 04.12.01
Icarius si guardò intorno, senza però trovare una possibilità per attuare quanto proposto da Clio.
“Non vedo altre possibilità...” disse poi, togliendosi la giubba “... mi calerò dentro, tu fa scorrere la corda lentamente...” legandola ai suoi fianchi “... e dammi un bacio di buona fortuna...” sorridendole, per poi avvicinarsi a lei e baciarla.
Un attimo dopo scavalcò e cominciò a calarsi nel pozzo.
Guisgard
01-04-2015, 04.16.05
“Dio non esiste, cavaliere.” Disse all'improvviso qualcuno entrando nella sala, interrompendo così la discussione tra Galgan, Cimmiero e suo fratello. “Di questo ormai sempre più uomini ne sono consci.” Aggiunse il nuovo arrivato.
“Cavaliere...” Cimmiero a Galgan, indicando colui che aveva appena finito di parare “... vi presento sua eccellenza, l'ambasciatore della libera città di Maruania.”
“Si, libera...” annuì l'ambasciatore “... libera perchè nessuno può imporre su di essa leggi o dogmi contro la sua volontà. Neanche la Chiesa e neanche il suo Dio.”
“Questi è sir Galgan.” Fece Cimmiero, presentando il cavaliere all'ambasciatore. “Egli ha salvato messere Azable e messer Samondo da alcuni briganti.”
“Notevole, cavaliere.” L'ambasciatore fissando Galgan, come a volerlo studiare. “Notevole. Al posto giusto, nel momento giusto. Ma vi prego, parlateci di voi... sono così rari oggi uomini degni di interesse...”
Lady Gwen
01-04-2015, 11.11.39
"E io te li cedero` volentieri, tutti i miei sogni" dissi, sorridendo.
Poi mi bacio`; un bacio lungo, lento e intenso.
Non mi servia altro in questo momento, per essere felice. Certo, avrei preferito che Rida e gli altri fossero tranquilli nel caravan, poco distanti da qui, ma anche solo pensare di mettermi contro Cassaluia era una follia.
Avrei convissuto a vita col dolore e il rimorso di non aver potuto fare niente.
Il pensiero del sortilegio era svanito, anche se sapevo che avrei dovuto parlarne con Velven, anche se avrei dovuto usare tutta la cautela possibile, non volevo assolutamente che la strega mi portasse via anche lui.
Altea
01-04-2015, 15.48.02
La notte aveva preso il sopravvento e la luna rischiarava la brughiera coi suoi misteri, vidi la figura a cavallo passare davanti alla baita ed era incappucciata..era la stessa figura mi portò dalle tre sorelle.
Uscii di corsa e presi Cruz spronandolo, prima quella persona misteriosa arrivasse a casa delle tre donne visto si dirigeva laggiù, avrei potuto seguirla e far finta di nulla ma sarebbe stato più rischioso e forse voleva recapitare solo un ennesimo biglietto..o esca?
In un momento mille pensieri vi erano nella mia mente e mentre correvo pensai ad una frase di Atenia, ma le altre due sorelle erano stupite da quella affermazione: "“Che forse si potrebbe chiedere aiuto proprio a Gvineth...e raccontargli tutto...”. Atenia aveva detto questo a Sissi e Mellina, e quindi dovevo dedurne sapeva come rintracciare o contattare Gvineth, ma forse pure le altre due sorelle..quindi se avesse voluto parlarmi Gvineth non avrebbe usato questi metodi ma si sarebbe rivolto...alle sue parenti visto lo era pure di Guisgard..a meno che le tre donne erano d' accordo con lui ma non immaginavo potessero tradirmi o volere la mia morte..quindi vi era altro.
Ero vicina alla figura e la bloccai parandomi di fronte con Cruz, abbastanza vicino alla casa delle tre donne e guardai la figura incappucciata in tono deciso.."Chi siete? E' me che volete? Allora prendetemi pure e non fate del male a quelle tre anziane donne, cosa c'entrano loro? Potete uccidermi qui all' istante se volete, non ho nulla da perdere. Oppure avete a che vedere con Cassaluia o gente come lei? Beh, in questo caso sappiate io patti col diavolo non ne faccio" e sfiorai il mio corpetto prendendo il coltello a serramanico e feci brillare la lama sotto i raggi della Luna "Ma sappiatelo, se state usando il nome di Guisgard per trarmi una trappola o per scopi illeciti, giuro vi faccio fare una brutta fine, vi uccido a costo di finire in galera..fossi in voi vi consiglio di non sottovalutarmi" e tenni il mio sguardo fisso sulla figura misteriosa cercando di vedere le fattezze del volto "Ma se sei Guisgard, allora mostrati..hai detto hai solo fiducia in me e hai solo me no?Allora di che hai paura..perchè nasconderti da me" e aspettai, due erano le possibilità..rischiare la vita o la ultima.
Non ebbi il tempo di fermarlo, di avvisarlo che sarei andata io.
Ma infondo, pensai, era giusto che trovasse lui Mia Amata.
Chissà, magari lei sarebbe riuscita a scavare oltre la coltre d'obliocome non ero riuscita a fare io.
Così gli sorrisi, e lo baciai dolcemente "Buona fortuna...".
Lo osservai calarsi nel pozzo, e feci come mi aveva chiesto, lasciando scorrere la corda lentamente.
Tessa
01-04-2015, 17.23.18
Restai incantata ad ascoltare le parole del maestro.
"E come mai la Regina di quelle terre odia i Taddei?" chiesi " E, soprattutto, che ne è stato di Gioiosa Azzurra?"
Guisgard
01-04-2015, 17.57.05
Icarius continuava a calarsi nel pozzo, ma all'improvviso qualcosa attirò la sua attenzione.
Qualcosa posta sotto l'acqua.
“Ma...” disse stupito a Clio “... ma qui c'è qualcosa... non è un'arma, Clio... ma... un altro specchio... cosa ci fa un altro specchio sul fondo di questo pozzo?”
Guisgard
01-04-2015, 18.03.57
La figura incappucciata fissò Altea e con un gesto improvviso mostrò il suo volto.
Era un uomo alto e magro, dai capelli scuri ed il viso pulito.
“Non conosco nessuna Cassaluia” disse con tono fiero “e non ho intenzione di far del male ad alcuno. Non sono un assassino e se volete saperlo io sono nobile quanto voi. E se l'Austero oggi fosse vivo non esiterebbe a chiamarmi eroe. Come eroi lo sono tutti quelli che difendono Capomazda dall'inganno.” Fissandola con i suoi occhi scuri.
Guisgard
01-04-2015, 18.06.53
Velven baciò a lungo Gwen.
Fu un bacio appassionato ed intenso.
Ma quando lui tornò a guardarla negli occhi, si accorse dell'inquietudine in fondo al suo sguardo.
“Gwen...” disse “... cos'hai? Mi sembri preoccupata... è accaduto qualcosa? Ti vedo triste...”
Lo osservavo scendere, chiedendomi che cosa avrebbe trovato.
Ma dopo un po' notò qualcosa, anche se non era la stessa che speravamo.
Restai interdetta per un momento.
Uno specchio?
Cosa ci faceva uno specchio laggiù?
Poi trasalii.
"Sarà un gioco di specchi..." esclamai "Magari anche quello va ruotato nel modo giusto e ci indicherà la prossima mossa... Che ne pensi?".
Altea
01-04-2015, 18.11.33
L' uomo mostrò il suo volto...era quello di una persona innocua ma che sapeva il fatto suo e risi "Allora..siete un messaggero degli Dei? Siete voi che portate quei pizzini a nome di Guisgard...sempre siano di Guisgard..noto mi conoscete..allora vogliamo risolvere tutto questo? Volete qui in brughiera, magari potremmo incontrare qualche ninfa del bosco per vostra fortuna oppure andare dalle lady de' Taddei...sono curiosa pure perchè voi sappiate di me".
Guisgard
01-04-2015, 18.12.22
“Si, forse hai ragione...” disse Icarius a Clio “... ma non credo che sia possibile muovere questo qui in acqua...” pensieroso “... ho un'idea... magari sbaglierò, ma vale la pena tentare... tirami su, per favore, Clio...”
Guisgard
01-04-2015, 18.17.32
“Non è il caso facciate dello spirito.” Disse l'uomo ad Altea. “Non cerco ninfe nei boschi. Si, ero diretto da lady Sissi e sono io che porto i biglietti firmati da lord Guisgard. Su questo avete ragione, sono un messaggero. Perchè so di voi? Non siete forse lady Altea de Bastian? Ex pupilla di Dominus ed amica di lord Guisgard? Amica del cuore, so amate definirvi.”
Guisgard
01-04-2015, 18.18.25
“Attorno a personaggi così affascinanti e misteriosi” disse il vecchio a Tessa “sorgono spesso leggende. E come si sa, le leggende, hanno molte versioni. Qualcuno afferma che l'odio della bella regina per i Taddei derivi dal fatto che Gioia Antiqua è abitata da alcuni esuli di Sygma e dunque detestino i Capomazdesi in seguito alla conquista di Ardeliano. Altri invece, forse i più romantici, giurano che un tempo la regina amò disperatamente un Arciduca e che poi il suo Amore mutò in un odio profondo. Chissà.” Sorrise. “Dove si trova ora la regina? Immagino nella sua Gioia Antiqua, come vogliono i racconti di bardi e mercanti. E lì molti giungono a chiedere la sua mano. Ma Gioiosa Azzurra ad ogni spasimante pone sempre lo stesso pegno in cambio del suo cuore...”
“Quale?” Chiese l'ex galeotto.
“Il meraviglioso Fiore Azzurro.” Rispose il vecchio.
Tessa
01-04-2015, 18.21.43
Alle parole del maestro mi alzai di scatto, rovesciando lo sgabello di legno sul quale ero seduta.
"Voi!" esclamai rivolta a Bernard "Voi, nel vostro delirio, in convento, avete nominato il famoso Fiore Azzurro!"
Altea
01-04-2015, 18.23.41
A quelle parole rimasi in silenzio..potevo sentire il fruscio degli animali notturni, e il battito del mio cuore.."Si, duchessa Altea de Bastian..e chi non mi conosce, soprattutto se era legato all' Austero visto che aveva, non so per fortuna o meno, di divenire sposa di colui che servite."
Fu la ultima parola a rendermi inquieta.."Si ero l'amica del cuore..come altro potrei definirmi..sarà per questo si fida solo di me e nessun altro..ciò che ero non è importanza, non sono tenuta a dirvi se vi era solo amicizia tra noi o vi fu altro..no..questo non ha importanza ora...allora andiamo dalle tre sorelle, sono scosse pure loro e vi avverto..a volte si perdono in passi affrettati, spero voi sappiate metterle in riga". Mi avviai verso la casa delle tre sorelle dè Taddei e dissi.."Ditemi voi chi siete..visto sapete tutto di me, pure ero la pupilla di Dominus".
Guisgard
01-04-2015, 18.29.06
L'ex galeotto restò sorpreso da quella reazione di Tessa.
“Si, rammento mi accennaste a questa cosa...” disse lui “... ma temo di non ricordare il sogno di quel delirio... forse l'avrò udito da qualche racconto di un carceriere, non so...”
“Ne dubito...” fece il vecchio “... in una prigione non si parla del Fiore Azzurro...”
“Cos'è effettivamente il Fiore Azzurro?” Chiese il prigioniero.
“E' molte cose, amico mio...” rispose il vecchio “... ma forse si può racchiudere il suo senso in due parole... la felicità, anzi la Gioia...”
“Beh, vuoi vedere che ero uno di quegli spasimanti a cui la regina chiese come pegno il Fiore Azzurro?” Divertito il prigioniero.
“Noto siete un uomo di spirito, amico mio.” Sorridendo il vecchio.
“Comunque deve essere molto prezioso se addirittura una regina lo pone come pegno per il suo cuore.” Mormorò l'ex galeotto.
“Su questo non ci piove.” Annuì il vecchio. “Beh, diamo un'occhiata alla chiave e vediamo se è pronta...”
Tessa
01-04-2015, 18.35.57
Una cosa era certa: inizia a guardare Bernard con occhi diversi.
Come poteva sapere, un semplice prigioniero, dell'esistenza del Fiore Azzurro?
Forse era vero il mio presentimento su di lui? Lo avevo sempre creduto un nobile, chiuso dentro quel carcere contro la sua volontà.
Ma, per un attimo, avevo sospettato che potesse essere stato un ladro o un assassino.
Gli lanciai un'occhiata, prima di rispondere al maestro "Sì maestro, la prego, controlliamo se si può fare qualcosa!"
"Non lo so..." Risi, osservandolo dall'alto, per poi tirarlo fuori da quel pozzo.
"Allora, che hai in mente?" Sorridendogli incuriosita.
Guisgard
01-04-2015, 18.40.45
“Vi basti sapere il mio nome...” disse l'uomo ad Altea “... mi chiamo Ezio e servo Capomazda.”
I due si avviarono verso la casa di Sissi.
“Potete mettere via quel pugnale ora?” Fece Ezio. “Mi rende nervoso. Non sono né un brigante, né un traditore, ma come detto sono nobile quanto voi.” Proseguirono. “Dunque eravate l'amante del duca...” mormorò poi.
Guisgard
01-04-2015, 18.42.08
Il vecchio annuì a Tessa.
“Si, credo sia pronta...” disse, fissando la chiave “... proviamo se apre la maschera...” avvicinandosi all'ex galeotto “... siete pronto a riappropriarvi della vostra vita?”
“Certo...” annuì il prigioniero della maschera di ferra “... ma voi continuate a dirlo come se la mia vita celasse chissà cosa... potrei essere un uomo comune, come tanti...”
“Agli uomini comuni non mettono una maschera sul viso...”
“Molti innocenti soffrono varie prigionie.”
“Giusto.” Annuì il vecchio. “Ma sempre per qualche ragione. Nulla accade per caso.”
“Aprite, vi prego...” disse l'ex galeotto, per poi cercare gli occhi verdi di Tessa.
Il vecchio si chinò sulla maschera ed inserì la chiave nella serratura.
La girò ed un attimo dopo si sentì uno scatto.
Come un ingranaggio, la maschera di ferro si aprì.
Guisgard
01-04-2015, 18.46.39
Clio tirò fuori dal pozzo Icarius e lui subito prese ad osservare lo specchio sulla carrucola.
“Potrebbe trattarsi di qualcosa simile agli specchi di Archimede...” disse “... forse bisogna solo inquadrare su questo il riflesso di quello sott'acqua...” cominciando a regolare come aveva detto lo specchio.
E quando il riflesso dello specchio sul fondo raggiunse quello sulla carrucola, uno scintillante bagliore quest'ultimo proiettò in un punto preciso della vegetazione circostante.
Gli specchi di Archimede, eh...
Anche questo sai...
Nascosi un sorrisetto divertito a quel pensiero, ma non dissi niente.
Mi limitai ad annuire alle sue parole, seguendo con lo sguardo la scia di luce "Scommettiamo che lì ce n'è un altro?" Gli sorrisi, raggiungendo il punto che indicava quella luce "O magari chissà, qualcosa di meglio..." Facendogli l'occhiolino.
Una volta raggiunto il punto preciso mi guardai intorno, incuriosita.
Altea
01-04-2015, 18.50.41
"Lieta di fare la vostra conoscenza..milord Ezio..noto volete tenere nascosta la vostra identità, non vi è problema" guardai il pugnale "Scusate, sapete di questi tempi non ci si può fidare di nessuno" e rimisi il pugnale nel corpetto voltandomi ma lo tenni ben a portata di mano...appunto non ci si poteva fidare di nessuno.."Siete così interessato se io e Guisgard andavamo a letto assieme? Ha un senso...voi portate suoi messaggi per aiutarlo ed aiutare Capomazda, posso solo dirvi a volte un bacio tra noi ci fu..per il resto..fatevelo dire dal..Duca Guisgard" e sorrisi maliziosamente.."Amante non mi piace...anche se la passione era forte".
Lo lasciai col beneficio del dubbio...potevo dirgli le mie intimità?...che proprio in quella baita ci fu quel bacio e poi ci lasciammo andare in momento di passione proprio nella baita, o che lui aveva libera entrata nelle mie stanze come io nelle sue..e detestavo pure la parola...favorita...quando mi tormentavo per i suoi atteggiamenti chiedendomi ciò che provasse per me.
Bussai alla porta.."Sono Altea...vi sono...messaggi".
Guisgard
01-04-2015, 19.04.24
Icarius e Clio si avvicinarono al punto segnato dal riflesso dello specchio e vi trovarono un grosso sasso.
Il bagliore lo colpiva in pieno.
Il presunto duca allora spostò il sasso, facendolo rotolare via e sotto apparve una buca.
Ora il riflesso entrava direttamente nella buca.
“Hai indovinato, Clio...” disse lui, guardando nella buca “... c'è un terzo specchio qui dentro e come gli altri due proietta il suo riflesso...” seguendo con lo sguardo il punto colpito dal terzo bagliore “... su quel muro!”Indicando il muro di cinta addossato alla chiesa e che racchiudeva lo spiazzo.
“Andiamo a vedere...” prendendo Clio per mano e correndo poi verso il muro.
Ed il bagliore centrava in pieno uno dei blocchi di pietra che formavano il muro.
“Sembra più leggero degli altri blocchi e non è legato da malta...” toccandolo il pastore “... ma serva comunque qualcosa per frantumarlo... a mani nude è impossibile...”
Guisgard
01-04-2015, 19.10.12
Ezio sorrise.
“Un gentiluomo non rivelerebbe mai una cosa simile...” disse ad Altea “... se davvero eravate ospite così frequente nel suo letto... ma guardandovi mi stupirebbe il contrario...” guardandola compiaciuto della slanciata bellezza della dama di Bastian.
Proseguirono fino alla casa di Sissi.
Altea bussò e Melinna venne ad aprire, restando stupita.
“Milady...” fissando Altea “... chi è costui?” Indicando Ezio.
Tessa
01-04-2015, 19.15.36
La girò ed un attimo dopo si sentì uno scatto.
Come un ingranaggio, la maschera di ferro si aprì.
Il momento che attendevo da tanti giorni era arrivato e, adesso, mi mancava il coraggio di guardarlo.
Istintivamente voltai le spalle a Bernard e al maestro e in un angolo vidi il pezzo di uno specchio rotto e scheggiato.
Lo raccolsi e, senza guardare Bernard in volto, glielo porsi.
"Ecco, guardatevi" gli dissi.
Lo guardai sorridendo, ce l'avevamo fatta!
Anche quella buca nascondeva uno specchio, che rifletteva la luce degli altri, conducendoci al muro di cinta.
C'era un masso, colpito in pieno dalla luce che non era fissato con la malta.
Lo osservai a mia volta.
"Sì bisogna romperlo... O piuttosto spostarlo, no?" Alzando gli occhi su di lui "E se dietro questo masso si nascondesse un altro specchio che rischia di andare in frantumi?" Pensierosa "sarebbe la fine...".
Così, estrassi i due pugnali che avevo negli stivali, e iniziai a provare a spostarlo, facendo leva.
"Se non è fissato con la malta dovrebbe venire via..." Continuando a provare "Altrimenti useremo le maniere forti..." Facendo l'occhiolino al pastore.
Altea
01-04-2015, 19.20.07
"Infatti..e il Duca Guisgard è un gentiluomo su questo, lo conosco...ma penso abbiate capito la risposta da solo, altrimenti non sarebbe venuto a cercare me" e sentivo il suo sguardo addosso a me...sempre fossero di Guisgard quei biglietti.
Mellina ci aprì la porta spaventata, quindi non conosceva questo uomo.."Dice di essere il messaggero di Guisgard, infatti è l' uomo incappucciato mi ha portato prima dalla Cappellina fino a voi...è milord Ezio, non vuole dire altro sulla sua identità" ed entrai con l' uomo chiudendo la porta.."E dice pure è nobile, conosceva l' Austero e lo avrebbe definito un eroe come tutti coloro che servono Capomazda".
Poi guardai Ezio..."Vi presento le zie di Lord Guisgard" mentre guardavo le loro facce stranite.
Guisgard
01-04-2015, 19.26.03
Quel pezzo di vetro che Tessa, senza voltarsi e quasi tremante, offriva al misterioso ex galeotto fu preso da lui, che si alzò e lentamente lo portò all'altezza del viso.
Con un gesto spostò un ciuffo ribelle di capelli che scendeva sulla fronte e restò a guardarsi per un lungo momento senza dire nulla.
“Ora siete di nuovo voi, amico mio...” disse soddisfatto il vecchio “... beh, certo, da oggi cominciano per voi le preoccupazioni, visto che dovete ricostruire ogni passaggio della vostra vita fino al momento in cui vi posero quella maschera sul viso... diciamo dunque” guardandolo “che avete perduto la tranquillità, ma avete scoperto di essere bello.” Sorridendo.
“Il mio volto...” sfiorandosi il viso lui e senza smettere di guardarsi su quel pezzo di vetro “... ho provato ad immaginarlo tante volte...”
“Ora ricomincia la vostra vita...” fece il vecchio “... avete tutto per cercare la felicità, la Gioia... siete giovane, sano e di bell'aspetto.” Annuì, per poi voltarsi verso Tessa, che continuava a non guardare l'ex galeotto. “Non siete curiosa di vederlo finalmente in viso, amica mia?” Chiese alla giovane donna.
Guisgard
01-04-2015, 19.35.33
Icarius si avvicinò a Clio e fece scendere le sue mani lungo i fianchi di lei.
“Sei ancor più sensuale quando mostri il tuo lato da dama di ferro.” Disse lui in un sussurro tra i capelli di lei. “Ora lascia provare me. Tu sarai una spadaccina d'eccezione, ma io ho riparato più volte la casa di Giovanni e l'ovile. Dunque so come trattare le murature.” Facendole l'occhiolino.
Prese i pugnali dalle mani di lei e continuò a lavorare intorno a quella pietra.
“Ecco, forse viene via ora...” fece il pastore “... ci sono quasi... ecco!” E la pietra scivolò fuori.
E dietro di essa c'era uno spazio vuoto, con una teca all'interno.
Tessa
01-04-2015, 19.35.50
Mi voltai a guadare Bernard, trovando finalmente coraggio.
Non mi ero mai soffermata più di tanto ad immaginare le sue fattezze, quindi per me fu una sorpresa scoprire che l'uomo aveva un aspetto decisamente gradevole.
"Vi immaginavo più vecchio".
Fu l'unica cosa che riuscii a dirgli, chiudendomi come al solito, nei momenti in cui era richiesto un briciolo di emotività.
Poi mi voltai verso il maestro e gli chiesi: "Trovate qualche somiglianza fisica fra lui e me?"
Guisgard
01-04-2015, 19.38.18
Altea presentò il misterioso Ezio alle tre nobildonne.
“Ezio...” disse fissandolo Atenia “... perchè dovremmo fidarci di voi?”
“Perchè io mi fido di voi.” Rispose lui.
“Avete altra scelta?” Ancora Atenia.
“Nessuno di noi ne ha, mi pare.” Fece lui.
“Dov'è lord Guisgard?” Chiese Sissi.
“Al sicuro.” Mormorò Ezio. “Per ora.”
Risi piano a quelle parole sussurrate, portando la testa all'indietro per incrociare il suo sguardo.
Gli sorrisi e gli lasciai i pugnali.
Ci riuscì.
"Ce l'hai fatta!" Esclamai, avvicinandomi a lui, sfiorandogli dolcemente il braccio.
Osservai poi lo spazio vuoto e la teca.
"Cosa può essere?" Alzando lo sguardo su Icarius, incuriosita.
Guisgard
01-04-2015, 19.51.49
Il misterioso ex galeotto continuava a guardarsi su quel vetro, quando finalmente Tessa si voltò a fissarlo.
“Fa uno strano effetto sapere che ora potete guardare il mio viso...” disse lui a lei “... si, uno strano effetto...” tornando ad osservare il suo volto riflesso.
“Somiglianze?” Il vecchio a Tessa. “Beh, avete entrambi gli occhi chiari, sebbene differenti per colore e forma... certo, potrebbe anche esserci una certa somiglianza, ma perchè mi fate questa domanda?”
“Perchè lei pensa che potremmo essere parenti...” mormorò l'ex galeotto “... forse cugini, o magari persino fratelli...”
“Io ho fatto il mio.” Disse il vecchio. “Ora sta a voi due scoprire chi siete davvero, ragazzi miei.”
“Vi sarò sempre debitore...” l'ex prigioniero al vecchio “... sempre... vorrei darvi il mondo intero...”
“Oh, addirittura...” ridendo il vecchio “... conservatelo per la vostra amata il mondo intero, amico mio... quanto a me, sarò felice se un giorno entrambi troverete ciò che cercate.”
In quel momento si udì il rintocco delle campane della chiesa di San Michele.
“Ora però devo tornare alle mie preghiere...” fece il vecchio.
“Sarà meglio andare, Tessa...” l'ex prigioniero alla giovane donna, parlandole finalmente col volto libero da quella maschera di ferro.
http://24.media.tumblr.com/tumblr_md2kt5wJfo1qjulu3o1_500.jpg
Altea
01-04-2015, 19.52.12
"Infatti..pure io ho perplessità come voi, ma cosa dobbiamo fare, e penso milord Ezio lo possa capire..diteci..qualcosa su Lord Guisgard che ci confermi di più...è lui che scrive i biglietti personalmente? In quello indirizzato alle tre dame aveva detto io dovevo recarmi qui e poi avrebbe dato delle direttive..orbene?" e guardai lady Sissi per fargli capire pure io ero perplessa.
Lady Gwen
01-04-2015, 20.04.35
Velven mi chiese se qualcosa non andava. Certo che qualcosa non andava. C'erano tante cose che non andavano. Ma io non potevo dirglielo. Cosi`, misi su la mia faccia migliore e risposi.
"No" dissi sorridendo "No, non c'e` niente che non vada, e` tutto perfetto stasera, qui con te. Solo, stringimi. Stringimi forte."
Avevo bisogno di sentire che l'ui c'era e che mi era vicino.
Lui mi guardo` e mi strinse.
elisabeth
01-04-2015, 20.19.24
Ascoltavo Tommaso parlare...e spiegare cio' che l'arte della pittura nascondeva ad occhi increduli come quelli di una bimba smarrita....in un mondo piu' grande di lei...l'età....molto spesso non e' cio' che si e' davvero...e io ero una bimba il cui Priore aveva deciso di adottare in quello strano cammino....la sensibilità dei bambini e' molto forte.....ed io pendevo dalle sue labbra........quando fini'...presi con me il quadro e sorridente..mi alzai dal tavolo..." Andiamo Maestro....la brughiera ci aspetta....."....lungo il cammino rimanemmo silenziosi..ognuno immerso nei propri pensieri......sino a quando arrivammo nel luogo dove il pittore immagino' o vide cio' che il suo pennello tramuto' in pittura......lì vi era una luce ed una casa....la proposta del Priore fu logica...e bussammo alla porta.....la donna che ci accolse,.....non parve essere molto accogliente...e mentre stava per chiudere l'uscio......." Forse non avrete visto lupi o animali strani.....magari vivete di cio' che vi dà la brughiera...vedo che avete delle piante essiccate..nella vostra casa....sono molto stanca, abbiate comprensione per un prete ed una donna....una tisana calda non vi costerà grande cosa......"......Entrare in casa ci dava modo di parlare con calma e magari quel quadro poggiato sul tavolo.......
Guisgard
01-04-2015, 20.27.18
“C'è un solo modo per scoprirlo...” disse Icarius a Clio, per poi tirare fuori la teca.
Era in pietra e lavorata con maestria.
E su di essa erano incise queste arcane parole:
“Qui riposa Damasgrada la perfetta.”
Guisgard
01-04-2015, 20.28.03
“L'unica cosa che posso dirvi” disse Ezio ad Altea e alle tre donne “è che lord Guisgard è al sicuro, costretto a nascondersi. Ma vi è un usurpatore al suo posto e va annientato. Insieme a chi lo appoggia e protegge.”
Guisgard
01-04-2015, 20.29.01
Velven strinse forte Gwen contro il suo petto e restarono così, senza dire più nulla, per un lungo istante.
E nel cuore della ragazza di Avalon passarono tante immagini, tante emozioni e tante sensazioni.
Poi mangiarono e restarono uno accanto all'altra per tutta la notte.
Ma prima che spuntasse l'alba, Gwen si svegliò di colpo.
Era ancora fra le braccia di Velven e subito cominciò a sentirsi strana.
L'incanto della strega.
Il Sole spuntò del tutto e Gwen tornò ad essere una colomba.
Guisgard
01-04-2015, 20.30.35
A quelle parole di Elisabeth la donna apparve titubante, ma poi annuì e fece entrare il Priore Tommaso e la moglie di De Gur nella sua casa.
E mentre preparava la tisana, il religioso indicò qualcosa ad Elisabeth.
Di guardare alla parete, dove c'era appeso un inquietante disegno.
Sembrava raffigurare una terribile fiera sconosciuta.
http://www.allmystery.de/i/tx2NAgJ_Vik4h7_bete.jpg
Lady Gwen
01-04-2015, 20.48.02
Io e Velven passammo una serata fantastica e la notte dormimmo l'una nelle braccia dell'altro.
Poco prima dell'alba mi svegliai; iniziai a sentirmi strana, la trasformazione stava avvenendo.
Diedi un leggero bacio a Velven, cercando di non svegliarlo e lasciai che il mio corpo mutasse di nuovo.
Finalmente colomba, passai dalla porta semi aperta e volai in salotto.
Speravo di trovare la finestra aperta, ma non fu cosi`. Dovetti quindi aspettare che Velven uscisse per uscire anch'io.
Altea
01-04-2015, 20.53.40
"Mi auguro voi stiate dicendo il vero milord Ezio...se lui è al sicuro per ora l'importante è questo e sia il vero Guisgard..anche se non capisco il motivo di quei biglietti".
Poi parlò dell' usurpatore al suo posto e di chi lo proteggeva...andava annientato.."So tutto.. so benissimo la storia del sosia" ma non volli dire della lettera e dove la trovai, dovevo fidarmi di lui prima "Non chiedetemi come..nulla avviene per caso vero? E se il destino ha voluto lo sapessi vi è un motivo e pure altro, è a Corte e io ho parlato con lui..ma...ho sempre pensato non fosse il vero Guisgard, si dice era nella brughiera questo sosia e lo vide Lord Albano anni fa...ma se voi siete fedele all' Austero lo sapete no? Non so se quel ragazzo è stato portato inconsciamente al Palazzo perchè lui non regna Capomazda, a decidere è Rodolfo e ha detto pure lui è fedele all' Austero, effettivamente...chi è fedele all' Austero non oserebbe mai mettere al seggio ducale una persona non appartenga alla stirpe dei Taddei..infatti mostra una immotivata avversione nei miei confronti e pure di lady Sissi..si nota benissimo..la versione che egli ha dato è..che questo presunto Duca sia stato trovato sul gorgo del Lagno e ha perso la memoria, ovvio per non mostrare egli non sa come muoversi..eppure..vi sono stati degli episodi..in cui lui ha mostrato di essere uguale a Guisgard, ovvero di sapere cose solo a lui conosciute" alzai le mani pensando al fatto della suora e l' orfanello..era tutto preventivato?
Poi guardai le donne.."Ditemi, devo rimanere qui oppure cosa devo fare..perchè avete chiesto il mio aiuto? Avete altre persone che sono dalla vostra parte..perchè se Guisgard non ha scritto quei biglietti..allora vi è qualcuno che sa di me e cosa vi era tra me e lui" e trassi un profondo sospiro, fosse stata la volta buona qualcuno fosse giusto e onesto? E ricordai appunto la tomba di Guisgard era vuota "Eravate presente al suo funerale?".
elisabeth
01-04-2015, 21.29.42
La donna pur non essendo felice della mia richiesta.....si mostro' gentile e ci apri' la sua casa....era molto semplice...aveva l'odore del mio studio....il mio pensiero fece un salto all'indietro.....quanto mi mancava....ci sedemmo ad un tavolo......e poggiai la tela in bella mostra....vicino al braccio del Priore....intanto...mentre la donna si accingeva a prepararci la tisana......il mio sguardo andava ad ogni piccolo particolare...ma Tommaso...fu piu' veloce di me....e nella parete accanto alla finestra vi era un disegno.......vi era raffigurata una bestia di dimensioni enormi rispetto ad un lupo la cui forma della zampa...mi ricordo' il calco che Tommaso mi fece vedere.....c'erano degli uomini....uno era stato attaccato dall'animale..e gli giaceva sotto le zampe...gli altri cercavano di ucciderlo.........Mi voltai intorno ma in quella casa...non vi era altro che quel disegno alle pareti...e pochi suppellettili........ritornai composta al mio posto quando la donna ci venne incontro con le tazze fumanti........" Siete un dono dal cielo Signora......anche se non fosse una tisana...e' un ottimo scaldamani....rincuora in queste notti umide e fredde...........il profumo e' ottimo.....e' Timo....si....e' molto rinfrescante........come mai vivete sola in questo posto...corrono voci così strane, che fanno rizzare i capelli sulla testa.......voi...sembrate esserci nata in questo posto....mi sbaglio.....?....."......tenevo la tazza tra le mani.......era calda......il Priore sembrava taciturno...non aveva toccato la tazza........aveva paura di essere avvelenato ?....solo perchè avevamo fatto delle innocenti domande ad una vecchina ?......odorai il contenuto della tazza....sembrava buono....." Il disegno al muro...lo avete fatto voi ?..."......girai il quadro verso la donna..." Guardate...un nostro amico ne ha fatto uno simile...che ne dite ?...."....
Osservai la teca con vivo interesse, trattenendo il fiato.
Mia Amata poteva essere lì, nascosta in quella teca.
Poi la scritta, e restai delusa.
"Oh.." Mormorai "Qui non si parla di Mia Amata.." Sorrisi appena "Beh, vuoi vedere che abbiamo trovato un'altra arma, o qualcosa del genere?" Scuotendo appena la testa "Speravo davvero di trovare Mia Amata..." Sospirai.
Osservavi nuovamente la teca "Apriamola..." Con un sorriso.
Galgan
01-04-2015, 23.59.04
Alfine, avevo trovato la mia preda, scorgendola attraverso le sue fredde parole, fredde per il distacco che volevano esprimere, fredde nella blasfemia che le caratterizzava.
Mi mantenni calmo, perché capii che proprio in quel momento, la mia caccia diventava tale, proprio in quel momento, attraverso l'ambasciatore, mi sarei lanciato alla seguita della pista.....Non potevo permettermi di sbagliare, era Dio a chiedermelo.
-Invero, buon signore-
risposi, rivolto all'ambasciatore,
-Quella che avete enunciato è la consapevolezza che io stesso, sulla mia pelle, sto raggiungendo.
Ci si rivolge a Dio, lo si prega, si è devoti a lui, eppure tale cosa appare irrazionale......E' il mondo ad affermare questo, non io-
Abbozzai un mezzo sorriso, mentre mi accingevo a raccontare una mezza verità; c'era il rischio che lord Cimmiero conoscesse la devozione che mi animava, ed anche se la cosa era improbabile, non potevo correre rischi:
-Non è stato sempre così.
Un tempo anch'io credevo nel Dio degli Eserciti, eppure ho imparato, sul campo, che l'unico vero dio è il braccio che impugna la spada, e l'abilità contenuta in esso-
Guisgard
02-04-2015, 17.28.00
Giunse il mattino e Velven si svegliò.
E con sua meraviglia non trovò più Gwen accanto a lui.
La chiamò e poi la cercò per tutta la casa, naturalmente senza risultato.
Era così triste e deluso che neanche si accorse della colomba appollaiata su una mensola.
Aprì allora la finestra per lasciare entrare la fresca e profumata aria di quel mattino.
E subito dalle strade si cominciò ad udire l'animazione che le attraversava.
Era infatti il Giovedì Santo.
Guisgard
02-04-2015, 17.31.09
“Per ora” disse Ezio ad Altea e alle tre nobildonne “l'unica cosa che vi chiedo, anzi che vi chiede l'anima dell'Austero e tutto il sangue della stirpe Taddeide, da Ardea ai giorni nostri, è di remare tutti nella stessa direzione. Dimenticare screzi, antipatie e divisioni. Perchè tutti coloro che sono stati chiamati hanno a cuore di scacciare i traditori dal ducato.”
“Chi sono i nemici del ducato, dunque?” Chiese Sissi.
“Lord Cimmiero, che non ha abbandonato le sue mire su Capomazda” rispose Ezio “e naturalmente l'impostore che ora siede sul seggio ducale, affiancato dai suoi complici.” Guardò poi Altea. “Chiunque vi vede non fa fatica ad immaginare che eravate la prediletta del duca. Prediletta in tutti i sensi, milady.”
Guisgard
02-04-2015, 17.35.37
Icarius annuì a Clio e cercò poi il modo per aprire quella teca.
Ma la sua bellezza e particolarità era pari alla solida fattura con cui era stata forgiata.
“C'è una serratura qui...” disse il presunto duca “... ma credo occorra una chiave...” controllò allora nella muratura, ma non vi era nulla “... come faremo ad aprirla ora?” Fissando la ragazza. “Forse dobbiamo cercare qui intorno...” guardandosi poi intorno “... o magari tornare nella chiesa...”
Una chiave...
Osservavo pensierosa la teca.
Poi trasalii.
"Ma noi abbiamo la chiave!" Esclamai, prendendo la misteriosa arma, per poi provare a vedere se quella era la chiave per aprire quella misteriosa teca.
Altea
02-04-2015, 17.45.47
"E' tutto così strano" dissi guardando il fuoco che scoppiettava "sembra stiate parlando a nome dell' Austero" e guardai Ezio..come fosse arrivato da un passato.
"Certo..Cimmiero è nostro nemico...e secondo me sta escogitando qualche mossa..Maurania è un paese liberale e ateo e quindi mirano a far sparire la religione da Capomazda e so ci sono delle forze del male qui vicino..sospettavo di Rodolfo ma non immaginavo fossero dei gravi nemici, nemmeno quel finto duca...sapete qualcosa di lui?" e istintivamente mostrai il ciondolo.."Voi sapete qualcosa di questo?".
Le sue ultime parole mi fecero ammutolire...chiusi gli occhi per un attimo..speravo solo non mi stesse prendendo in giro.."Lui è sempre vicino a me e per questo non sono scesa a patti con nessuno, e pure perchè lo ho sempre nel cuore".
Guisgard
02-04-2015, 17.50.23
La vecchia gettò uno sguardo sulla tela mostrata da Elisabeth, senza però tradire alcuna emozione.
“Vivo qui perchè amo la tranquillità.” Disse. “E con me vive mio nipote. E' suo quel disegno.” Indicando il disegno appeso alla parete. “Lui ama dipingere animali strani, particolari.”
“Più che particolari, direi mostruosi.” Fece il Priore Tommaso mentre ascoltava ogni parola interessato, sorseggiando la tisana.
“Animali che si sentono in ogni leggenda.” Fissandolo la vecchia.
“Beh, non tutte le leggende parlano di simili bestie...” mormorò il religioso “... ed immagino voi vi riferiate alle leggende del posto. E se ricordo bene da queste parti una sola leggenda parla di un animale indefinito e feroce che semina il terrore nella brughiera.”
“Non mi intendo di queste storie.” Sbottò la vecchia. “Mio nipote è l'appassionato di certi racconti, non io.”
Guisgard
02-04-2015, 17.58.44
Icarius restò sorpreso e poi sorrise a quelle parole di Clio.
“Si, vero...” disse annuendo “... hai ragione, brava!”
La ragazza allora provò a vedere se davvero aveva fra le mani la vera chiave della teca.
E così fu.
Inserita nella teca provocò uno scatto ed un attimo dopo quella custodia si aprì davanti a loro, mostrando il suo contenuto.
I due videro allora una meravigliosa spada, di una fattura sconosciuta, di purissimo acciaio e titanio e con arcane parole, forse di una lingua e di un'epoca oggi dimenticate, incise a fuoco con tutta la maestria di un'arte forse perduta sulla solida lama.
http://www.dlcoyun.com/wp-content/uploads/2010/12/soul-calibur.jpg
Guisgard
02-04-2015, 18.04.03
Ezio guardò il ciondolo mostrato da Altea.
“Vi è la civetta, dunque credo riguardi anche i Taddei.” Disse. “Del sosia non sappiamo nulla. Probabilmente è un fantoccio nelle mani di chi ha vere ambizioni sul ducato. Dunque voi credete che tutto il complotto sia stato ordito da Rodolfo? Interessante... e ditemi... vi erano altri con lui? Altri che affiancano quel traditore ed il falso duca? Cercate di ricordare tutto, è importante...” con tono serio “... e rammentate anche se lord Guisgard vi rivelò mai di possibili suoi nemici, o di qualcuno che lui temeva potesse tramare nel buio... eravate la sua amante, dunque frequentavate stabilmente il suo letto, milady, deve allora avervi fatto qualche confidenza...”
elisabeth
02-04-2015, 18.06.25
La Donna.....era capace di tenere a freno le proprie emozioni.....sembrava lo avesse imparato per esperienza.....doveva avere un bel volto da giovane......." Vostro nipote.......da queste parti ci sono molti artisti....deve essere un dono che gli Dei infondono agli uomini......che sanno leggere tra le pagine della natura.....umana ed animale........e per quanto riguarda la tranquillità....vi do' ragione....sembra esserci una sorta di Silenzio molto enigmatico...quasi qualcuno volesse dirci qualcosa e non riuscissimo a comprendere......".......Disegnare alcune creature...poteva anche venire da menti disturbate....o da forti immaginazioni........fatto era ....che la leggenda si faceva viva....tra le mani di chi pensava di vedere....."....pensate che vostro nipote...ritornerà questa notte ?..."...
Restai esterrefatta da quello che vidi.
Mai avevo veduto un arma tanto bella e nobile.
"Questa non è Mia Amata..." Mormorai "Ma è.. È.. è.." Esitai "Stupenda..." Senza togliere gli occhi da quella splendida spada.
Guisgard
02-04-2015, 18.10.05
“Mio nipote...” disse la vecchia, fissando il Priore Tommaso ed Elisabeth “... cosa volete da lui? Non ha fatto nulla! Lasciatelo in pace! Cosa volete da noi? Perchè non ve ne andate via! Andate via e lasciateci in pace!”
“La vostra reazione è alquanto strana, signora...” fece il religioso “... temete forse qualcosa?”
“Voi volete spaventarci!” Gridò la vecchia. “E noi non abbiamo fatto nulla di male!” Visibilmente stravolta.
Altea
02-04-2015, 18.13.49
"Le mie sono solo ipotesi...pure lady Sissi ha visto come quel Rodolfo parla a nome del..presunto Duca..infatti egli è solo, non vi sono uomini a suo servizio..è strano..dove avrebbe potuto trovarlo? Nella brughiera, ma da solo? Dico questo perchè insieme al sosia vi sta una donna che conosco ovvero Clio..più volte mi sono chiesta cosa facesse li con loro, poichè ella era nel viaggio della Santa Caterina che poi portò il Duca al trionfo e so conosceva il Duca pure da giovane...lei non la vedo una nemica, anzi se tutto questo fosse vero, io inizio a temere per la sua incolumità".
Risi alle parole di Ezio..."Nemici? Non penso nella intimità Guisgard parlasse dei suoi nemici non pensate...eppure ne ha avuti molti e forse chi non accettava egli avesse preso il posto di Dominus..uno dei suoi grandi nemici fu un simbolo l' Asso di Picche e Rodolfo ha detto ora è Maruania" guardai lady Sissi.."Comunque, diteci cosa dobbiamo fare..nel biglietto è scritto Guisgard vuole io rimanga qui e ci avrebbe dato le direttive..potremmo parlarne qui all' infinito..ma come dobbiamo agire?".
Lady Gwen
02-04-2015, 18.29.54
Velven si alzo` e inizio` a chiamarmi. Era triste e io non potevo fare niente. Mi sentivo terribilmente impotente in questo stato.
Apri` la finestra per far entrare un po' d'aria fresca, ma non si accorse di me.
Fuori c'era un gran fermento. Subito non capii perche`, ma poi rammentai che era giovedi` santo e la citta` si preparava alla Pasqua.
Feci per uscire e Velven mi vide.
elisabeth
02-04-2015, 18.30.56
Se io fossi stata nei suoi panni....avrei avuto la stessa reazione, sarei spaventata......ma la paura avviene perchè celiamo qualcosa......perchè qualcuno ci minaccia..o perchè abbiamo visto qualcosa che non dovevamo vedere......
" Mi dispiace se io e il Priore siamo apparsi ......in questo modo.....non vogliamo farvi del male e non vogliamo accusarvi di nulla....Un prete e una donna.......non credo possano farvi del male.....ma se questo vi spaventa......noi andremo via...vero Priore Tommaso.....".....
Guisgard
02-04-2015, 19.06.01
Era una spada dalla bellezza straordinaria.
Identificarne lo stile era impossibile, visto le sue fattezze così particolari e lontane da ogni altra spada conosciuta in questo tempo.
Sotto i bagliori della Luna e delle stelle, immersa in quell'enigmatica penombra figlia della notte Capomazdese, la sua lama sembrava emanare bagliori azzurrognoli, come se il suo elemento naturale fosse l'acqua.
Icarius, attirato da tale bellezza, la impugnò, ma quando cercò di estrarla dalla teca non vi riuscì.
“E' pesante...” disse stupito “... pesante come se fosse di pietra...”
Ma in quel momento si accorse di qualcosa.
Nella teca, infatti, vi erano incise altre parole, stavolta in Afragolignonese arcaico, ma comunque decifrabili, che così recitavano:
“Cosa lega la Vergine Maria, Satana e l'arma impugnata da molti cavalieri?”
“Sembra un arcano...” Icarius a Clio.
Tessa
02-04-2015, 19.09.31
Salutammo così il maestro, che si ritirò in preghiera.
Entrambi eravamo grati a quell'uomo saggio, che ci aveva accolti ed aiutati senza riserva alcuna.
Una volta fuori dalla grotta, ci guardammo intorno.
In lontananza, udimmo le campane del Santuario e, almeno per me, fu quasi come la benedizione ad intraprendere un nuovo cammino.
"Bene" dissi a Bernard " Cosa facciamo adesso? Torniamo da Vecia e dal marito o ce ne andiamo altrove?"
Guisgard
02-04-2015, 19.21.03
Bernard e Tessa lasciarono l'eremo del vecchio, ritrovandosi poco distanti dal Santuario di San Michele.
L'ex galeotto si fece il Segno della Croce al rintocco delle campane.
“Direi di tornare da Vecia e da suo marito.” Disse poi a Tessa. “Sono stati ospitali e non mi va di andarmene così. Lì decideremo da dove cominciare poi le nostre ricerche.”
E col carretto tornarono al borgo degli anziani coniugi, che era animato da una festosa agitazione.
Era infatti il Giovedì Santo.
Il carretto si fermò davanti alla casa dei vecchi e Bernard aiutò Tessa a scendere.
E all'udire il rumore del carretto, Vecia uscì subito sulla staccionata.
“Salute!” Guardando Tessa.
Ma restò sorpresa nel vedere quel giovane uomo.
“Voi...” mormorò.
“Si, sono io.” Sorridendo Bernard. “Senza più la maschera.”
“Oh, Bontà Divina!” Esclamò la vecchia, per poi andare loro incontro. “Come hanno potuto chiudere il vostro volto in quella maschera? Siete bello ed era un peccato...”
L'ex galeotto sorrise.
In quel momento arrivò anche Oldano.
E restò anch'egli sorpreso.
“Ragazzo mio...” fissando Bernard “... ti vedo bene... non ti ricordavo così bello... la maschera ti ha fatto bene. O forse è il matrimonio.” Sorridendo a Tessa.
Guisgard
02-04-2015, 19.25.14
“Si, immagino che nell'intimità con voi lui facesse altro...” disse Ezio annuendo ad Altea “... cercheremo di scoprire qualcosa anche su questa Clio... comunque non dobbiamo fidarci di nessuno.” Guardò la dama e le tre nobildonne. “Io sono qui con nuove direttive. Quelle che attendevate. Vi è una lettera. Scritta tempo fa da un nobile di Capomazda ora però deceduto. Parlo di messer Albano. Ebbene quella lettera fu consegnata a lord Gvineth perchè ritenuto fedele ai Taddei, essendo egli imparentato con loro, ma oggi purtroppo andata perduta. Quella lettera è un documento che vale come prova. Grazie ad essa viene attestata l'esistenza di un sosia del duca. Dobbiamo ritrovarla.”
E istintivamente Sissi e le due sorelle guardarono Altea.
Loro infatti sapevano che la lettera era conservata da lei.
Guisgard
02-04-2015, 19.28.30
La donna restò in silenzio a quelle parole di Elisabeth.
“E' vero...” disse il Priore Tommaso “... è vero, noi non vogliamo farvi alcun male, signora... ma solo scoprire cosa si nasconde in queste lande...”
“E lo cercate qui a casa nostra?” Chiese la vecchia.
“Lo cerchiamo ovunque si nasconda.” Rispose il religioso.
In quel momento si udirono dei passi provenire da fuori.
“E' mio nipote...” mormorò la vecchia.
Guisgard
02-04-2015, 19.31.23
La colomba fece per spiccare il volo e Velven si accorse di lei.
“Si, vola libera, amica mia...” disse malinconico, ripensando alla sua Gwen.
La colomba uscì e volò sulla città in festa.
E tra la folla notò una donna incappucciata, ma col volto ben visibile.
E le parve di vedere Cassaluia.
Altea
02-04-2015, 19.33.33
A quelle parole di Ezio trasalii...avevo in mano una bomba ad orologeria..le donne mi guardavano..mille paure...e se avessi fatto un errore.
Ma misi la mano nella mano tremante nella sacca e gliela porsi..."Forse parlate di questa?".
Icarius provò a impugnare la spada senza successo.
Sembrava quasi che non volesse uscire dalla teca.
Ma poi ci accorgemmo di un enigma, nell'idioma conosciuto.
Lo lessi e rilessi tante e tante volte.
"Sì, è proprio un arcano... probabilmente bisogna risolverlo per poter avere la spada.." alzando gli occhi su Icarius "Eppure non mi viene in mente nulla..." pensierosa.