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Visualizza versione completa : Il Re di Cuori ed il Fiore meraviglioso


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Lady Gwen
02-04-2015, 19.41.37
Volai fuori dalla finestra sopra i tetti della citta`. Era una giornata tiepida e assolata, il cielo era terso e perfetto per volare.
Le strade erano molto movimentate: chi andava in chiesa, chi al mercato a comprare il necessario per succulenti pranzi e chi, come i bambini che correvano e giocavano per strada, godeva della bella giornata.
Ad un tratto, pero`, vidi una donna incappucciata: Cassaluia.
Ne ero certa. Ma cosa voleva qui? Mi nascosi sotto un tetto e osservai i suoi spostamenti.

elisabeth
02-04-2015, 19.42.30
Se avesse potuto la donna ci avrebbe fatto sparire con un battito di mani....ma il Priore era fermo...fermo e convinto che lui non si sarebbe fermato dinanzi a niente e a nessuno.....doveva arrivare al male che quella storia stava procurando.....che fosse solo una leggenda o la realtà...non importava.....Lui doveva farlo....guardai il Priore e la donna......ognuno di loro difendeva la propria posizione....e se ben ci pensavo...Io non sapevo cosa celasse la donna...ma non sapevo neanche da cosa nasceva la forza per la verità del Priore....alcuni rumori mi ricondussero alla realtà.....il nipote....insomma anche se fosse stato un mostro pazienza......" Io non temo nulla ......non temo neanche la morte.....figuriamoci vostro nipote.......C'e' qualcosa che ho imparato molto bene.....la morte ci rende..Liberi...ci rende uguali.....e se conosciamo la vita e' per conoscere la morte....che ci riconduce alla vita stessa.......Quindi io da qui non mi muovo...e credo che il Priore farà lo stesso...."........Ero fermamente convinta.....che quell'uomo....avesse visto qualcosa.....e se così non fosse stato....c'eravamo riscaldati le mani con la tisana....mai era una perdita di tempo....

Tessa
02-04-2015, 19.45.09
Risi alle parole del vecchio, che continuavo a ritenere completamente in preda alla pazzia.
Poi, rivolgendomi a Bernard, dissi: "Ho voglia di festeggiare! Che ne dite di unirci agli altri alla festa del paese? Adesso non dovete più temere di essere guardato con sospetto!"

Guisgard
02-04-2015, 19.46.03
“Eppure è strano...” disse Icarius a Clio, fissando l'enigma “... è pesante come un macigno e mi chiedo in che modo la risoluzione di questo arcano possa permetterci di alzarla... comunque, proviamo a risolverlo... ragioniamo... cosa hanno in comune la Vergine Maria, Satana e un'arma di cavalieri? Che arma? Forse la chiave sta nel capire il tipo di arma... non credi?”

Clio
02-04-2015, 19.49.14
Annuii a Icarius.
"Già.. ci pensavo anche io.. quale arma usano molti cavalieri.. la lancia? I cavalieri sono famosi per le giostre, dopotutto..." alzai le spalle "Se intendeva la spada, avrebbe dovuto scrivere: tutti i cavalieri, non molti.. non credi?" alzando gli occhi su di lui.
"Poi altre armi... boh.. se ha specificato cavaliere ci sarà un motivo..." pensierosa "Se fosse il pugnale, ad esempio.. perché specificare Cavaliere?".

Guisgard
02-04-2015, 19.53.48
“Massì.” Disse Bernard a Tessa. “Anche io ho voglia di un bel giretto spensierato nel borgo.” Sorridente. “Prego, milady...” offrendole il suo braccio “... vi farò da cavaliere.” Facendole l'occhiolino.
“Divertitevi, ragazzi!” Fece Vecia.
I due così raggiunsero il centro del borgo, che era animato da una vispa confusione.
Molti erano in chiesa per la Santa Funzione del Giovedì Santo, altri erano in strada a vendere o davanti alle loro botteghe, mentre bambini divertiti correvano all'impazzata.
Ad un tratto Bernard e Tessa passarono davanti ad alcune bancarelle, tra cui un tiro al bersaglio.
“Ehi, amico!” L'uomo della bancarella a Bernard. “Ti va di provare qualche tiro? Magari vinci un premio per la tua bella.” Indicando Tessa. “Abbiamo molti premi in palio, guarda pure.” Indicando tutto ciò che era messo in palio.
E tra i vari oggetti spiccava una collanina con una pietra rossa, sotto la quale vi era scritto:

“Monile appartenuto alla regina Gioiosa Azzurra.”

Tessa
02-04-2015, 19.57.55
"Oh, Bernard, vi prego, cercate di vincere quel monile!" dissi all'ex galeotto.

Dovevo avere quel monile. E non perché fosse particolarmente bello o perché amassi i gioielli, ma perché, una volta notato, ne fui attratta come da una calamita.

"E' strano" aggiunsi, rivolta a Bernard "Ma è come se quel monile mi stesse chiamando..."

Guisgard
02-04-2015, 19.58.49
La porta si aprì ed entrò un giovane.
“Questi è mio nipote Marus...” disse la vecchia.
“Chi siete voi?” Marus al Priore Tommaso e ad Elisabeth.
“Siamo dei viandanti” rispose il religioso “e qui abbiamo trovato ospitalità. E abbiamo poi notato quel disegno. L'hai fatto tu, sei bravo.”
“Io sono stanco e devo riposare...” mormorò Marus.
“Di mattina?” Stupito il religioso. “Lavori di notte?”
“Cosa volete da me?” Seccato il nipote della vecchia.

Guisgard
02-04-2015, 20.00.27
Ezio prese la lettera e cominciò a leggerla.
“Si, è questa...” disse stupito “... è la lettera!” Guardò Altea. “Come l'avete avuta? Fu lord Guisgard a darvela una notte?”

Altea
02-04-2015, 20.05.37
Scossi il capo.."L'ho trovata per caso in un Santuario..ero andata a cercare il significato di questo ciondolo e da quella pagina cadde questa lettera, pure il Frate se ne meravigliò..questo ciondolo era scritto nel libro antico è la unione tra i Taddei e Suession, per sconfiggere le forze del male e gli invasori....ma perchè parlate di Guisgard..inizio a pensare Guisgard non sia con voi".

Guisgard
02-04-2015, 20.07.21
Bernard a quelle parole di Tessa guardò il monile.
“La collanina...” disse indicandola “... bene, ci proverò...”
“Lascia perdere quella.” Fece l'uomo della bancarella. “Meglio che scegli un alto premio.”
“Perchè mai? Fissandolo l'ex galeotto. “Non è in palio come gli altri?”
“Si...” annuì l'uomo “... ma per vincerlo occorre fare tre centri su tre... senza cioè sprecare neanche un tiro... nessuno ci riesce.”
“Vedete” sorridendo Bernard “quando mia moglie mi chiede qualcosa poi non riesco mai a dirle di no. Credo sia una sindrome... chi era quell'eroe che esaudiva ogni desiderio della propria amata?”
“Fai poco lo spiritoso.” L'uomo a Bernard.
“Non scherzo mai sui desideri della mia donna, amico.” Ridendo l'ex galeotto. “Voglio provare...”
“Se ci riesci” divertito l'uomo “ti farò tirare gratis. Ma tre su tre, rammenta.”
Bernard prese le tre palline da lanciare e si voltò verso Tessa.
“Soffiateci su...” lui a lei “... i sospiri di una bella donna portano sempre fortuna...” facendole l'occhiolino.

elisabeth
02-04-2015, 20.07.53
Ma era uno strazio.......bisognava dare spiegazioni a destra e manca.....e che volevamo e che ci stavamo a fare........Lui aveva ragione....ma io incominciavo a credere...che ci sarei morta in quella brughiera......" Certo comprendo...che vostro nipote sara' il conte della Brughiera perduta......e quindi andrà a funghi la notte.....ma voi due avete un senso dell' ospitalità che fa paura......"...mi sedetti su una sedia...e che diamine.....ero distrutta.......e comprendevo che non sarebbe entrato il Principe azzurro...ma uno zotico del genere....." Comunque se sua Grazia ci degna di darci ascolto anche se solo con un orecchio......volevamo dire che avevamo avuto un' ospitalità forzata da questa brava donna e ci siamo resi conto del disegno attaccato alla parete....ora ...visto che andate a funghi di notte..... per caso...quel disegno appartiene a qualcosa che avete visto...che vi ha turbato....o e' frutto dell'insonnia...."........Il Priore mi guardava con la bocca aperta...ma io avrei radunato tutti gli Dei dell' Olimpo per sapere che succedeva su quella parte di Terra........ma non potevo.....questo era il problema.....
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Tessa
02-04-2015, 20.10.25
"Oh, che sciocchezze, Bernard!" esclamai. Ma poi, per scaramanzia, feci quello che mi aveva chiesto.

"E adesso, buona fortuna!" gli dissi

Guisgard
02-04-2015, 20.20.46
“Potrebbe trattarsi di un'arma che si usa solo in certe occasioni...” disse Icarius a Clio “... tipo in un duello particolare, in guerra o in una giostra... sei tu l'esperta tra noi...”

Guisgard
02-04-2015, 20.22.22
Bernard sorrise a Tessa.
Si voltò verso il bersaglio e cominciò a prendere la mira.
Lanciò allora le palline tre volte e tre volte, naturalmente, fece centro, lasciando l'uomo della bancarella stupito.
“Ci sono riuscito...” disse incredulo l'ex galeotto “... ho vinto il monile dunque.”
“Che fortuna sfacciata...” scuotendo il capo l'uomo.
Prese allora la collina e la diede a Bernard.
“Ecco il mio pegno per voi, milady...” con un inchino l'ex galeotto a Tessa “... la vostra collana.” Sorrise. “Non merito un premio ora?”
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Guisgard
02-04-2015, 20.24.50
Era una mattinata soleggiata e vivace.
Gwen aveva avuto l'impressione, tra la folla, di scorgere Cassaluia.
Restò dunque ad osservare i movimenti di quella donna che passeggiava tra la gente.
Infine arrivò ad una ricca carrozza e vi salì su.
La vettura partì e si diresse verso l'uscita della città.

Guisgard
02-04-2015, 20.25.25
“Vi dirò la verità...” disse Ezio ad Altea “... lord Guisgard in questo momento è ospite del mio signore.”
“Oh, Cielo!” Esclamò Melinna.

Guisgard
02-04-2015, 20.26.10
La reazione di Elisabeth lasciò tutti a bocca aperta.
“E va bene...” mormorò Marus “... ho visto quell'animale...”
“Dove?” Chiese il Priore Tommaso.
“Nella brughiera...”
“Quando?”
“Quando morì il duca...” rispose Marus “... o meglio, quando dissero che era morto...”

Lady Gwen
02-04-2015, 20.39.01
L'unica cosa che vidi fu la strega che si dirigeva verso una carrozza e poi andava via. Quando fui sicura che era andata via dalla citta`, volai verso la casa di Velven per accertarmi che fosse tutto a posto.

elisabeth
02-04-2015, 20.39.32
Con le buone maniere si ottiene tutto....." Sia Lodato il Signore....e ci voleva tanto per dire quello che avete visto ?........."......ma le sue parole mi lasciarono perplessa......" Un momento....voi avete visto la bestia....ma non avete visto uccidere L'Arciduca dalla bestia....."......rimasi un po' perplessa...." Venite un attimo con me Marus...abbiate ancora un po' di pazienza....." Condussi l'uomo al tavolo dove c'era il quadro....." Ditemi...se vi sembra di rivivere la stessa notte in cui avete visto la Bestia...."......Vidi una sorta di sorriso sul viso del Priore.....qualcuno mi stava ripagando da una lunga notte....

Altea
02-04-2015, 20.53.46
"Ospite del vostro signore?" e guardai le tre donne e pure loro erano stupite "Fatemi venire con voi...portatemi da lui...o non vi crederò o aiuterò..prendere o lasciare..d' altronde voi avete notato io vi ho dato qualcosa di prezioso e vi ho detto molto...con fiducia e voi? Non avete fiducia? Non voglio repliche" presi la mia sacca e mi alzai "Andiamo, altrimenti ridatemi la lettera e da me non avrete nulla" dissi in tono sicuro.
Guisgard era veramente là?..tutto questo mi aveva turbata e pure pensare a certi fatti...io e lui assieme.

"Sei riuscito...ad avermi, a conquistarmi lo avevi già fatto.
La sua mano passava dai miei capelli, al volto e alla mia pelle bianca nuda.
Io mi feci seria.."Lo so..non dirai mai se mi ami o meno..però io lo sento, non mi stai trattando ora come le tue avventure".
Mi stesi sul suo petto accarezzandogli i capelli, sentivo il suo respiro irregolare dall' impeto della passione.
"Non potrei..mai con te" disse lui guardando prima il soffitto e poi entrambi guardammo lo specchio sopra il suo letto ed iniziammo a ridere assieme.."Intrigante non trovi? Mostra i nostri sentimenti..forse ciò che non riusciamo a confessarci" sicuro lui.
Io rimasi un attimo in silenzio e dissi perplessa.."A quante dirai così?Forse sto prendendo un abbaglio."
Lui serio.."Non porto nessuna in questa stanza..non devo dirti altro".
Mi alzai lievemente e la mia mano giocherellava coi suoi neri capelli.."Non abbandonarmi mai...io te lo giuro, non lo farei mai..non giocare coi miei sentimenti...o te la farò pagare".
Lui rise.."E' una minaccia...donna pericolosa..ma sono l'unico che sappia come tenerti a bada" e mi guardò intensamente e seguì quel silenzio che solo noi conoscevamo, come un nostro linguaggio segreto e ci perdemmo di nuovo in un lungo meraviglioso momento di passione.

Sospirai, cercando di tenere saldo il mio pensiero...non dovevo abbandonarmi a quei ricordi.."Sapete chi mi indirizzò a quel Santuario? Messer Viscionne..magari pure lui c'entra in questa storia...volete il mio aiuto? Andiamo..sono pronta". Le tre donne erano preoccupate per me, ma io non sentivo ragioni..e nemmeno qualcuno usasse noi per scopi illeciti e guardai Ezio in modo che non ammetteva repliche.

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Clio
02-04-2015, 21.41.05
"Appunto..." Annuendo a Icarius "La lancia si usa nei tornei..." Mormorai pensierosa "E se fosse l'angelo?" Voltandomi verso il pastore "L'angelo dell'Annunciazione alla Vergine Maria, Satana è Lucifero, l'angelo caduto... Mentre la lancia è l'arma con cui spesso viene raffigurato l'arcangelo Michele..." Alzai le spalle "Boh, è la prima cosa che mi è venuta in mente... Che ne pensi?".

Guisgard
03-04-2015, 19.33.48
Cassaluia con la sua carrozza lasciò la città e Gwen sotto forma di colomba, era infatti ancora pieno pomeriggio, volò verso la casa di Velven.
E qui vide l'ufficiale mentre usciva, diretto in caserma per il suo turno di guardia.
In città intanto continuavano le celebrazioni della Settimana Santa.

Guisgard
03-04-2015, 19.36.23
“Mi spiace, milady.” Disse Ezio ad Altea. “Ma ora non posso condurvi dove si trova lord Guisgard. Se volete vi porterò una prova che accerti ciò che vi ho detto. Di più non posso fare. Per adesso.”
“E' una situazione strana...” mormorò Sissi.
“No, solo pericolosa.” Fece Ezio.

Guisgard
03-04-2015, 19.38.47
“Vediamo...” disse Icarius a Clio “... lancia!” Guardando la teca aperta.
Guardò poi la ragazza ed impugnò di nuovo l'arma, cercando di sollevarla.
Ma neanche stavolta ci riuscì.
“Nulla...” mormorò “... è troppo pesante... ma quale può essere la risposta esatta?”

Clio
03-04-2015, 19.40.31
Guardai Icarius.
"Ho detto Angelo, non lancia..." dissi, osservando la teca "Ma immagino che non vada bene neanche quella... hai un'idea migliore?".

Altea
03-04-2015, 19.41.46
"Sta bene" dissi "Portatemi qualcosa di lui...ma perchè dite è pericolosa? Potrebbero ucciderlo o altro?" guardai poi lady Sissi.."Strano però..cosa potrebbe compromettere il fatto che io possa venire da lui..è lui che mi ha chiamata no? E il vostro Signore chi sarebbe?".... e se lo avessi seguito? "Ma mi sembra ne abbiamo parlato troppo..voi ci avete detto troppo e pure io..quindi ora non so che fare..andare a Corte come una spia? Mi sentirei a disagio..stare qui nella mia Baita di fronte aspettando gli eventi..mah, a quanto pare avete avuto tutto quello che necessitavate, potete congedarvi no?" dissi con fare innocente.

Guisgard
03-04-2015, 19.42.32
Galgan, come ogni giovane del tempo predisposto all'ambizione di divenire cavaliere, era stato iniziato nella prima giovinezza alle pratiche della caccia.
Disciplina nobile e diffusa sin dall'antichità, essa era di certo un modo per distinguersi e predisporre il corpo e lo spirito alla conoscenza della natura e delle sue leggi fondamentali, quelle, ossia, che regolano lo stile di vita di ogni essere vivente.
E dunque, oltre ad essere cavaliere, Galgan aveva in sé il senso del cacciatore.
Non quello mutevole e violento del predatore, ma la predisposizione che permette di carpire le abitudini e le intenzioni della propria preda.
E se come cacciatore Galgan aveva riconosciuto nell'ambasciatore la sua preda, come cavaliere egli lo vedeva anche e soprattutto come nemico.
“Non è esatto, cavaliere.” Disse l'ambasciatore a Galgan. “Dio è un'invenzione. E non ad opera di qualche artista. Gli dei antichi sono artistiche farneticazioni. Le favole per i bambini, i poemi epici e i romanzi, quelle sono fantasiose finzioni, volte per affascinare, ammaliare, far sognare.” Rise piano. “Ma Dio no. Dio non è una semplice fiaba. No, Egli è nato per un disegno preciso. Per una volontà tanto assoluta, quanto subdola. Una volontà nata per controllare, dominare e schiacciare la cosa più preziosa che l'uomo possiede. Ossia la libertà. Caduto l'Impero Romano, con la sua tirannia, un altro potere ben più oscuro ne ha preso il posto, soggiogando non solo fisicamente gli uomini, ma manipolandoli nello spirito. Ed artefice di tutto ciò, di questa folle e delirante volontà è la Chiesa di Roma. Dio è lo strumento con cui il Clero vuole dominare le masse. Masse rese non più libere, ma schiave. Masse di uomini divenuti tali, cioè schiavi. Ecco cos'è Dio, cavaliere.”

Guisgard
03-04-2015, 19.49.32
Icarius provò di nuovo a sollevare la spada, ma neanche stavolta vi riuscì.
“Immagino non sia neanche Angelo...” disse il presunto duca a Clio “... ragioniamo... qualcosa che leghi, che accomuni la Madonna, Satana e un'arma... ma quale arma può essere?”
E cominciò ad elencare varie armi che comprendevano il corredo di un cavaliere:
“Spada... scudo... mazza ferrata... ascia... giavellotto...” persino altre che di cavalleresco avevano poco “... alabarda... falce... martello chiodato...”
Ma non riuscì mai a sollevare la spada dalla teca.

Clio
03-04-2015, 19.53.57
"Perché credi che sia l'arma la risposta? L'arma dovrebbe essere una delle tre cose che la soluzione dell'enigma lega, non la risposta.. o no?" pensierosa "Non ci sono raffigurazioni della Vergine con il cuore trafitto da un pugnale? Ma cosa c'entrerebbe Satana" scossi la testa "Cosa vuoi che ne sappia io di queste cose..." sbuffai.

Guisgard
03-04-2015, 19.56.27
“Andare a corte non è una cattiva idea...” disse Ezio ad Altea “... per spiare, osservare, studiare i nostri nemici... si, sarebbe un'ottima mossa... ma dovete essere voi a scegliere. Io intanto tornerò dal mio signore chiedendogli una prova da mostrarvi circa la presenza del duca presso la sua dimora.”

Guisgard
03-04-2015, 20.01.44
“Beh, immaginavo che trovare il nome di un'arma fosse più semplice che indovinare epiteti o attributi teologici...” disse Icarius a Clio “... ehi, piccola, non ti avvilire...” stringendola a sé con un braccio, mentre con l'altro teneva la teca “... siamo arrivati fin qui, abbiamo trovato la teca e non ci arrenderemo certo davanti ad un enigma...” accorgendosi di come lei fosse spazientita “... male che vada porteremo la teca con noi e la nasconderemo fino a quando non troveremo il modo di estrarre la spada...” baciandole i capelli “... dopotutto se siamo riusciti ad arrivare fino a questo punto ci sarà un motivo, no? Nulla accade per caso.”

Altea
03-04-2015, 20.03.10
"Sapete che tornando laggiù sarei una spia..sono sola e chi mi protegge..incredibile, mi mandate sola laggiù a rischiare la vita, bene vi aspettiamo con la prova" e feci l' occhiolino alle tre donne.
Ero pronta, appena sarebbe salito a cavallo, lo avrei seguito con Cruz a debita distanza...non mi convinceva questa storia..Guisgard chiedeva il mio aiuto e delle tre donne e non voleva contatti con noi...e se fosse stato prigioniero laggiù invece? Oppure era stato un trucco per addescarci.."Voglio due cose di lui...i bracciali che porta, e vedere..Mia Amata" e sorrisi " io aspetto qui...farete presto no?" Ovviamente non sarei andata direttamente alla tana, non volevo rischiare e sarei tornata prima di lui.

Clio
03-04-2015, 20.08.49
Gli sorrisi piano.
"No, scusa Icarius.. tu non c'entri... ci sono solo situazioni che mi fanno venire i nervi..." presi un profondo respiro "A maggior ragione quando non posso fare niente perché sono fuori dalla mia portata..." seccamente.
"Mi passerà.." sforzandomi di sorridere "Hai ragione, siamo arrivati fin qui.. troveremo una soluzione..".
Non era giusto che rivoltassi su di lui il mio stato d'animo, che di certo non era dei migliori.
Dovevo credere alle parole rassicuranti che gli avevo detto, mi sarebbe passata prima o poi.

Guisgard
03-04-2015, 20.21.24
“Non temete, non sarete in pericolo a corte.” Disse Ezio ad Altea. “Sono furbi e non possono rischiare tutto per ammazzare una dama. Soprattutto se nobile come voi. Anzi, paradossalmente, sarete più al sicuro là che in qualsiasi altro luogo di questo reame. Hanno bisogno di spacciare il sosia per il vero duca e dunque più consensi avranno, più sicuri e forti si sentiranno.” Sembrava certo di ciò che affermava.
Poi salutò le quattro donne con la promessa di portare prove di Guisgard e si congedò, galoppando via col suo cavallo.

Guisgard
03-04-2015, 20.25.21
Icarius sorrise e tenne stretta a sé Clio per un altro lungo istante.
Ma ormai il pomeriggio si apprestava a cedere il passo al crepuscolo.
Un vento freddo si era alzato sulla brughiera, rendendo l'aria limpida ed asciutta.
“Guarda...” disse lui a lei, indicando il cielo verso Occidente “... il Sole sta tramontando e se attenderemo un po', magari restando così abbracciati, vedremo Venere che tramonterà... poi si vedrà solo domattina all'alba... per questo è chiamata la prima stella del mattino... naturalmente è tra le stelle più amate dagli innamorati...”

Lady Gwen
03-04-2015, 20.26.13
Arrivai a casa dell'ufficiale. Stava uscendo di casa; per fortuna era tutto a posto.
Ma allora perche` Cassaluia era venuta in citta`?
Lei stessa aveva detto di non venirci spesso; pteva anche aver avuto un motivo futile, ma ero convinta che avesse un motivo specifico.
Intanto, i preparativi per la Settimana Santa procedevano speditamente; da questa prospettiva, tutto appariva diverso, piu` vivo.
Nonostante la citta` fosse ancora in pieno fermento, la giornata stava per volgere al termine.

Altea
03-04-2015, 20.26.38
Annuii alle sue parole...infatti aveva ragione, e sapeva sempre il fatto suo senza titubanze.
Lui uscì e voltandomi verso le tre donne dissi velocemente.."Lo seguo...e torno prima di lui...ma non è sprovveduto accidenti".
Presi Cruz e salii in groppa.."Avanti bello..a tutta velocità" iniziai a correre forte ma lontano da lui, potevo scorgere la sua sagoma galoppare tra gli alberi, il cuore batteva forte assieme a quella del mio nero cavallo che era complice...devi solo vedere dove si reca Altea...così saprai dove si trovano.

Clio
03-04-2015, 20.52.21
Sorrisi ad Icarius, rifugiandomi tra le sue braccia.
"Già..." mormorai, prendendo un profondo respiro "Venere.." sorrisi appena "Ci avevo pensato anche io... Lucifero... La stella del mattino... ma che diavolo c'entra con la Vergine Maria?" scossi appena la testa "E con un'arma..".
Posai la testa sulla sua spalla "Ci verrà in mente.." sorrisi "Magari proprio osservando la stella del mattino.. sai, capita che più pensi ad una cosa più non riesci a vederla.." sospirai "Ma ormai è quasi sera.. dovremmo tornare a corte.. si staranno chiedendo dove siamo finiti..".
Poi trasalii.
"Icarius sei un genio..." esclamai "La mazza chiodata... la mazza chiodata è chiamata anche stella del mattino..." alzando gli occhi sul pastore "Però sulla vergine non ne ho idea.. magari è un'epiteto di Maria? Boh..".

Guisgard
03-04-2015, 20.59.11
Il pomeriggio volgeva al termine e l'imbrunire cominciò a calare sulla città.
Poi giunse il crepuscolo ed infine la sera.
E appena svanito il Sole oltre l'orizzonte d'Occidente, gli effetti della metamorfosi iniziarono a manifestarsi.
Le piume si ritirarono e gli occhi mutarono.
Un attimo dopo, come per magia (è proprio il caso di dirlo!), la colomba lasciò il posto ad una bellissima fanciulla.
Gwen era tornata di nuovo nelle sue fattezze umane.
E dietro il vicoletto nel quale si trovava, lontana da occhi indiscreti, la ragazza di Avalon, tra le varie voci che si accalcavano, udì quella di uno strano individuo.
“Venghino, signori, venghino...” disse tra la folla “... approfittate della presenza in città del più potente mago del mondo! Il grande Awatari è tra voi! Sono l'unico in grado di compiere veri prodigi! Come quello di parlare agli animali! Venghino, signori, venghino!”

Guisgard
03-04-2015, 21.00.07
Altea si lanciò nel crepuscolo, dietro le tracce di Ezio.
La luce ormai scarseggiava e l'imbrunire rivestiva ogni cosa, ma l'uomo ed il suo cavallo erano ancora visibili, sebbene in maniera sempre più incerta.
Ad un tratto, seguendolo da lontano, la dama di Bastian lo vide fermarsi presso un canale che attraversava la brughiera ormai prossima al bosco.
Poco dopo, dalla vegetazione, emerse qualcosa.
Era una carrozza.
Ed Ezio si avvicinò ad essa, attendendo che qualcuno si sporgesse dal finestrino.
E così fu.
Una figura celata parlò ad Ezio dal finestrino.
Ma Altea era troppo distante per poter sentire i loro discorsi.

Guisgard
03-04-2015, 21.00.37
A quelle parole di Clio la spada emanò un bagliore e fece vibrare la teca per un istante.
Icarius allora porse la custodia alla ragazza.
“Un genio, io...” disse lui “... un idiota forse... questo sono... ma certo, la Stella del Mattino... è un'arma ed anche l'epiteto di Lucifero, prima di cadere dai Cieli e diventare Satana... e Stella del Mattino divenne uno degli Attributi di Maria Santissima con cui la invochiamo nelle Litanie... prova a sollevare la spada ora, Clio...”

Guisgard
03-04-2015, 21.01.19
Marus guardò la tela che Elisabeth gli indicava.
“Si...” disse lui, annuendo, con gli occhi fissi sul quadro “... l'atmosfera è la stessa di quella sera... tutto appare immutato da come lo ricordo...”
“Mio nipote non può aver visto il duca” fece le vecchia “perchè viviamo qui, lontani dalla città...”
“Lasciatelo parlare.” Disse il Priore Tommaso.
“Io ricordo solo che fissavo la brughiera...” mormorò Marus “... e la vidi...”
“Cosa esattamente?” Chiese il religioso.
“Questa bestia...” rispose Marus “... vagava nella brughiera come se fosse in cerca della sua preda... io restai terrorizzato e feci per scappare, ma calpestai un ramoscello... mi credetti perduto, pensando che la bestia mi avesse sentito... ma quella, incurante, proseguì come se niente fosse...”
“Sei stato fortunato che non ti abbia sentito, nipote mio...” fissandolo la vecchia.
“Non credo...” pensieroso il priore “... gli animali hanno un udito straordinario... non credo che non lo abbia sentito... forse cercava una preda precisa...”
“Non me?” Domandò Marus.
“Non credo...” scuotendo il capo il Priore Tommaso.
“Un animale è in grado dunque di decidere chi assalire?” Stupito Marus.
“Dipende se davvero si trattava di un animale...” guardandolo il religioso “... e ammesso pure, dipende poi da che genere di animale...”

Lady Gwen
03-04-2015, 21.13.04
Finalmente, tornai umana. Mi addentrai nel vicoletto e vidi un personaggio alquanto strano.
Diceva di chiamarsi Awatari e di essere un grande mago capace dei più grandi prodigi, come parlare agli animali.
Sorrisi tra me e me. Ero nata e vissuta in mezzo alla magia nella sua accezione più pura e mi trovavo spesso a dubitare di chi si definiva un grande mago o strega capace di chissà quali magie, ma volli comunque avvicinarmi.

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Clio
03-04-2015, 21.39.32
Risi a quelle parole di Icairius.
"Da Venere alla Vergine Maria.." scuotendo la testa "Davvero divertente..." osservando il bagliore che emanava la lama.
Alzai gli occhi sul pastore e gli sorrisi.
Allungai la mano per provare a sollevare la spada trattenendo il fiato.
Non avevo mai visto un'arma tanto bella, sembrava quasi surreale, come se appartenesse ad un'epoca remota lontana.

Altea
03-04-2015, 22.11.09
Bloccai Cruz tra la vegetazione, ormai si volgeva all' imbrunire ma potevo scorgere la sagoma di Ezio...e tutto diventò più strano e misterioso.
Si fermò presso un canale che divideva la brughiera e oltre vi era il bosco e dalla vegetazione spuntò una carrozza diretta verso lui..ne dovevo dedurre veniva dal bosco? Che la dimora fosse nel bosco o che si erano dati lì appuntamento...e sapevano già le mosse da fare..una figura incappucciata uscì dal finestrino della carrozza, quindi era qualcuno di nobile si presupponeva ma non voleva farsi vedere.
Ma perchè temevo..perchè tremavo...non erano nemici..se io dovevo servirli che mai mi avrebbero fatto, questo non capivo..dovevo aiutarli e quindi perchè tenermi tutto nascosto?
Tornare indietro col dubbio...e magari servire degli ingannatori...o tentare il pericolo...la brughiera si fermava li..e vi era della sterpaglia alta e avrei potuto ascoltare almeno ciò che si stavano dicendo e se mi avessero scoperto..avrei sempre potuto dire loro che temevano visto ero alleata, altrimenti potevano pure farmi del male...ormai tutti stavano usando il nome di Guisgard per i loro moventi.
Spronai Cruz piano e lo legai ad una grossa quercia, ero vicino ad Ezio e la carrozza, potevo udire delle parole ma non capivo. Mi stesi a terra e strisciai tra la sterpaglia per non farmi vedere fino a un punto preciso e non visibile..e lì...udii bene la voce di Ezio e tra la sterpaglia rimasi ad ascoltare e cercare di vedere se quella figura celata era visibile..ma pronta a scattare, come un felino.

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Galgan
04-04-2015, 01.23.01
Quindi, accadde.
Accadde che la Bestia parlò, ma per bocca di uomo; accadde che il Male stesso, nella sua più subdola forma, prendesse forma in quella corrotta corte.
Dio mi perdoni, ma provai odio per quell'uomo, odio per quelle sprezzanti parole e per l'odio stesso che esse esprimevano, perché tale odio era rivolto all'Amore, alla più pura forma di Esso.
Tuttavia, come i primi Cristiani in terra di Roma, durante le atroci persecuzioni, risposi all'arroganza con la calma, e ancora una volta, mi vestii di menzogna;

-In effetti, le vostre sono parole di verità-

risposi, sospirando, all'ambasciatore,

-Ma ora ditemi, come può agire un cavaliere che era schiavo di quella menzogna chiamata Dio, ora che è libero da essa?
Dove e come deve condurre i propri passi?-

Guisgard
04-04-2015, 01.29.36
Clio impugnò la spada.

La ragazza dov'è?
Lo sa suo padre...
Cercatela!
Cosa ne faremo poi?
Lo ricatteremo per avere l'arma che ci aveva promesso...
Papà...
Figlia mia...
Prendi la spada con te...
Perchè?
Ti proteggerà...

Clio strinse l'elsa e sollevò la spada, davanti ad un meravigliato Icarius.
E nel sollevarla la ragazza vide una figura che svanì un attimo dopo.
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Guisgard
04-04-2015, 01.33.47
Gwen, tornata umana, si avvicinò all'uomo che diceva di chiamarsi Awatari.
Era un personaggio curioso.
Piccolo ed asciutto, dai modi vivaci e l'espressione vispa.
“Avanti, signori, venite.” Disse alla folla. “Mettete pure alla prova la magia del grande Awatari, il re dei maghi!”

Lady Gwen
04-04-2015, 01.36.59
Mi avvicinai all'uomo. Era un tipo piccolo, ma molto vivace e aveva lo spirito adatto per attirare il pubblico che lo osservava curioso.
Ad un certo punto, due persone, due uomini, si fecero avanti spavaldi per mettere il mago alla prova.

Clio
04-04-2015, 01.38.29
Riuscii ad impugnare la spada, e fu come se sensazioni, forse ricordi o visioni inondarono la mia mente.
Mi si strinse il cuore, un padre che doveva proteggere una figlia.
Chi era?
Perché la volevano?
Per quest'arma?
Dunque era appartenuta ad una donna, ad una ragazza, donatale da suo padre perché la proteggesse.
Rividi per un momento gli occhi chiari di mio padre, il suo sorriso rassicurante.
Alzai gli occhi su Icarius.
"L'hai vista?" Mormorai "Una figura... Eterea.. Come.." Scossi la testa.
"Chissà da dove viene questa spada..." Sussurrai "Ho sentito una voce... Un padre, una figlia.. Volevano rapirla, per quest'arma... Lui la diede a lei perché la proteggesse...".
Osservai la spada "Mi domando se ci sia riuscita..".

Guisgard
04-04-2015, 01.41.19
Altea avanzò tra la vegetazione, cercando di cogliere qualcosa di quanto si dicevano Ezio e la figura nella carrozza.
“Questo è quanto.” Disse Ezio.
“Possiamo fidarci dunque di quelle quattro donne?” Chiese la figura.
“Io credo di si.” Annuì Ezio. “Le tre nobildonne sono molto legate all'Austero e questo lo sapevamo già. L'altra invece, quell'Altea de Bastian, credo fosse molto vicina a Guisgard. Non so fino a che punto, ma c'era un certo legame fra loro due.”
“E sia, ci fideremo.” Mormorò la figura. “Torna al castello, io ci sarò forse domani, o al massimo il giorno della Santa Pasqua. Buona Fortuna.” E la carrozza andò via.
E lo stesso fece Ezio, in direzione opposta, svanendo poi nel buio della brughiera.
Era infatti sera.

Altea
04-04-2015, 01.48.42
Rimasi ad ascoltare..come poteva chiedere quell' uomo se poteva fidarsi di noi se Guisgard era suo ospite, e avrebbe detto ciò che eravamo.
Parlava di un castello, capii l' uomo doveva andarsene ed ordinò ad Ezio di andare al castello..a fare cosa..a prendere qualcosa appartenesse a Guisgard..se Guisgard era là.
Stava facendo sera, ma dovevo tentare..dovevo vedere almeno dove si trovasse quel castello, magari le tre donne sapevano a chi appartenesse.
Fu così mi alzai sempre camminando raso terra e presi Cruz e lo spronai balzando sopra lui, Cruz correva forte, come volesse aiutarmi, avvertisse il mio stato d' animo e presto vidi Ezio e allentai la corsa per non farmi notare, finchè vidi un edificio..forse era il castello.

Guisgard
04-04-2015, 01.57.50
La spada brillava tra le mani di Clio e sotto la luce eterea e mistica del pallore lunare.
“Non ho visto nessuno...” disse Icarius “... la Luna, dicono i poeti, fa strani scherzi certe notti... forse la ricerca e poi l'enigma ti hanno un po' suggestionata... e poi questo posto aiuta ad immergersi in atmosfere misteriose e suggestive...” era ormai sera “... direi però di tornare al palazzo... è sera e forse Rodolfo potrebbe davvero arrabbiarsi stavolta...” rimise la teca nella muratura e risistemò al suo posto la pietra “... nascondi la spada, meglio che nessuno la veda per ora... domattina fingeremo di andare in città e inventeremo una storia per giustificarne il possesso da parte tua... vieni, ora... torniamo a corte...”

Guisgard
04-04-2015, 02.04.53
“Se sei davvero un mago” disse uno dei due uomini ad Awatari “allora dacci una prova.”
“Come vogliono, lor signori.” Con un inchino il mago. “Pescate pure una di queste carte... guardatela bene e poi rimettetela nel mazzo.”
L'uomo così fece.
“Ora indovinerò la carta...” mormorò Awatari, assumendo un'aria meditativa “... Asso di Quadri! E senza neanche consultare il mazzo!”
“E' vero!” Esclamò l'uomo.
“Normale amministrazione per me.” Ridendo Awatari.
“Stamattina ho comprato un animale al mercato.” Disse l'altro uomo. “Che animale era?”
“Dunque...” concentrandosi Awatari “... un agnello!” Sentenziò.
“E' vero!” Incredulo l'uomo.
“Ovvio, sono il re dei maghi!” Orgoglioso Awatari.
Tutto ciò davanti a Gwen.

Guisgard
04-04-2015, 02.06.18
Altea seguì Ezio, fino a quando in lontananza apparve un grande castello, il cui ingresso era rappresentato da un grandioso portone con due statue di leoni in cima ad altrettante colonne poste ai due lati di quella monumentale soglia.
Ezio suonò il corno e dal maniero, un attimo dopo, qualcuno rispose col medesimo suono.
Ezio raggiunse allora il portone e dalla torre si affacciò un uomo.
“Viva il duca.” Disse l'uomo.
“E lunga vita a lui.” Rispose Ezio.
Il portone si aprì e questi entrò nel castello.
Ed il portone si richiuse.

Guisgard
04-04-2015, 02.13.02
“Guardatevi dentro, messere.” Disse l'ambasciatore a Galgan. “Guardatevi dentro e chiedetevi cosa vi abbia spinto ad aprire gli occhi. Ecco, quella cosa dovete cercare. E se volete vi indicherò io dove dimora ciò che cercate, ciò che vi ha spinto ad aprire gli occhi. Sto parlando della vostra libertà, cavaliere. Ma qui, in queste terre corrotte e superstiziose, non la troverete. Maruania invece è libera e rende liberi. Offrite ad essa il vostro braccio e sarete ripagato mille volte. Giurate fedeltà ai suoi valori e sarete libero. Impegnatevi ad avere i suoi stessi nemici ed allora i medesimi amici di Maruania saranno i vostri amici. Anzi, i vostri compagni.” E rise.
E con lui risero anche Cimmiero, Guanto ed Azable.
Solo Samondo restava in silenzio, attento a studiare ogni parola di Galgan.

Lady Gwen
04-04-2015, 02.15.35
Il mago indovino` sia la carta pescata dall'uomo e poi l'animale comprato dall'altro.
In effetti, non si poteva dire che non fosse bravo come "mago".
Dopo quei due uomini, Awatari continuo` a chiamare a se` dei volontari.

Altea
04-04-2015, 02.15.41
E l' edificio apparve...era grande e maestoso..sicuramente di un importante persona.
Sembrava fosse una fortezza dai movimenti..il suono del corno echeggiava ancora nella mia mente..e quelle parole..sicuramente erano fedeli al Duca e sospirai..non erano traditori..rimasi per un attimo a guardare il portone mentre si richiudeva e strinsi le briglie..Guisgard era davvero lì? Avrei voluto battere forte quel portone, ma come avevo capito dai loro discorsi dovevano accertarsi potevano aver fiducia in me.
E tornai indietro, ma leggermente amareggiata, dovevo tornare a casa delle tre donne e rifeci il percorso all' indietro.
Arrivata nella casupola entrai e mi sistemai la veste per non destare sospetti, presi cotone e uncinetto.."Lavorate, lavorate" dissi alle tre donne e mi sedetti a fare altrettanto e dissi sottovoce "Non dobbiamo destare sospetti che l' ho seguito se torna a darci le prove". E narrai loro della carrozza, del discorso tra lui e la misteriosa figura e poi del castello e la sua posizione.."Sapete di chi sia quel castello? E' strano non vogliono farci entrare..ma forse non si fidavano di me da ciò che ho capito..sono curiosa di vedere ciò che Ezio porterà".

Clio
04-04-2015, 02.23.26
Scossi la testa, lanciando un'occhiataccia a Icarius.
"È bello vedere che mi prendi sul serio eh..." Sarcastica, per poi ridere "Sì, in effetti è un po' da pazzi, te lo concedo..." Prendendolo sottobraccio per un momento.
Annuii a quelle parole.
"Già, torniamo a palazzo...." Gli sorrisi "Ci inventeremo una scusa... Beh, possiamo sempre dire che ci siamo allenati all'aria aperta piuttosto che in palestra perché era una giornata splendida... Che ne dici?" Strizzando l'occhio a Icarius.
Ormai eravamo vicino ai nostri cavalli, pronti per tornare a corte.

Guisgard
04-04-2015, 02.25.48
Awatari continuò il suo gioco di dimostrazioni e ogni volta non sbagliò un colpo, tanto che la folla gli dedicò un bell'applauso.
“Ed ora, amici ed amiche, vi saluto.” Disse infine ai presenti. “Chiunque vorrà i miei servigi, mi troverà nella mia dimora, alla periferia cittadina. La riconoscerete dall'insegna che reca il mio nome. Ora è sera e mi ritiro. E ricordate... la magia non paga, incanta!” Un inchino e preso il suo carretto andò via.
E Gwen lo vide svanire tra i vicoletti cittadini.

Guisgard
04-04-2015, 02.31.02
“E' difficile a dirsi.” Disse Sissi ad Altea. “E' buio e non ci avete fornito indicazioni particolari circa la strada che vi ha condotto a quel castello.”
“E poi” fece Atenia “qui di castelli non mancano di certo. Ogni nobile ne possiede uno. Siete stata troppo vaga nel parlarci della sua ubicazione.”
“Non avendo riconosciuto uno stendardo o una bandiera” mormorò Melinna “è impossibile poter capire a chi appartenga quel castello.”
“Forse il suo misterioso proprietario lo avrà acquistato da altri.” Pensierosa Sissi. “O magari conquistato. Chi può dirlo.”
“O forse lo usa come prigione per tener racchiuso dentro lord Guisgard.” Fece Atenia. “Speriamo che Ezio faccia buon uso della lettera che gli avete dato, milady.” Fissando Altea.

Guisgard
04-04-2015, 02.32.52
“Si, diremo così.” Disse Icarius a Clio. “Certo, potremo divagare e aggiungere che abbiamo poi fatto tante volte l'Amore sull'erba, fino a quando al Sole si sono sostituite la Luna e le stelle, ma poi Rodolfo potrebbe pensare che sfuggo ai miei allenamenti, anzi che tu mi distrai con le tue grazie e finirebbe per farti una lavata di capo.” Ridendo.
Raggiunsero i cavalli e tornarono al palazzo.
Lasciarono poi le loro cavalcature agli stallieri e si diressero nel palazzo.
Ma qui, portandola in un piccolo androne deserto, con gesto improvviso Icarius baciò Clio.
“Grazie per la bellissima giornata...” sussurrò sulle sue labbra e i due si separarono, ciascuno diretto nei propri alloggi.
Ma prima di giungervi qualcuno raggiunse la spadaccina.
“Milady...” a lei Simoinin “... ho avuto ordine da messer Rodolfo di riferirvi che vi attende nella Sala dei Trofei. Vi cerca da oggi ma solo adesso io vi ho vista per recarvi il suo messaggio. I miei omaggi.” Con un inchino.

Altea
04-04-2015, 02.37.08
Ascoltai i dubbi delle donne.."Si, avevo pensato pure io di cercare uno stendardo o qualcosa di altro, ma temevo visto era già buio..e vi era una guardia sulla torre, se mi avesse visto sarebbe stato peggio..ho visto solo vi erano due leoni al lato delle porte, pure io pensavo che magari lo hanno rapito ma quella figura misteriosa si fida di voi..e poi hanno inneggiato al Duca entrando..come fosse una parola d' ordine...la lettera? Non so..non so più nulla..se avrò sbagliato farò ammenda e andrò in prigione, è strano siano loro a decidere e non Guisgard...scusate ma Guisgard ci conosce" scossi il capo lavorando nervosamente il filo...avevo sbagliato tutto..e ora?

Lady Gwen
04-04-2015, 02.37.44
Awatari diede piu` e piu` volte dimostrazione della sua abilita`, tanto che la folla, tra cui anche io, gli regalo` un fragoroso applauso.
Quando il mago si congedo`, disse che chi avessse voluto richiedere i suoi servigi avrebbe potuto trovarlo alla periferia della citta`.
Mi interessava conoscere quel mago, ma ricordai che Cassaluia sarebbe potuta tornare in citta` in qualsiasi momento e non volevo incontrarla proprio ora.
Abbandonato quel pensiero, svoltai l'angolo e mi ritrovai a casa del bell'ufficiale.

Clio
04-04-2015, 02.40.47
Risi con lui.
"Ah, vagli a dire così, e vedrai che da domani ti ritroverai un maestro d'armi panciuto e baffuto, altro che me..." Risi "Domani dovremo allenarci davvero, però... Intesi?".
Tornammo a corte, ma per un momento, intenso e inaspettato il mondo si allontanò prepotentemente da noi.
I suoi occhi, il suo bacio il suo sorriso.
"Grazie a te..." Mormorai sorridendo, senza staccare gli occhi dai suoi "Era proprio quello che mi serviva oggi.." Sfiorandogli dolcemente la guancia.
"Ci vedremo a cena, presumo..." Strizzandogli l'occhio.
Mi diressi poi nei miei alloggi, mi fermò Simonin, riferendomi che Rodolfo mi cercava.
Le sorrisi.
"Oh, grazie..." Gentilmente "Lo raggiungo subito..." Facendo un passo.
"Ah, Simonin..." mi voltai e sorrisi nuovamente alla donna "Grazie della premura che hai avuto per me, stamattina...".
Nascosi un sorriso divertito al ricordo di quella mattina.
Raggiunsi così la Sala dei Trofei e vi trovai Rodolfo.
"Salute a voi... Mi cercavate?" Con un leggero inchino.

Guisgard
04-04-2015, 02.52.06
“Una porta con dei leoni...” disse Sissi ad Altea “... ne siete certa? Descriveteci quella porta, sin nei minimi particolari...”
“Si, è importante, milady...” fece Atenia.

Guisgard
04-04-2015, 02.54.03
Gwen tornò a casa di Velven.
L'ufficiale però non era ancora tornato e la casa era vuota.
Un senso di solitudine e di malinconia avvolgeva le sue stanze.
Erano forse gli effetti del terribile maleficio di Cassaluia.
Ma come si poteva vincerlo?
Ammesso vi fosse davvero un modo per riuscirci.

Guisgard
04-04-2015, 02.55.51
“Si, vi cercavo.” Disse Rodolfo a Clio. “E da stamani a dire il vero. Prego, sedetevi, milady.” Fissandola. “Dunque, come procedono gli allenamenti? Immagino siate molto soddisfatta, no? Visto il tempo e la dedizione che offrite a questo lavoro. Il ragazzo sarà una sorta di Lancillotto adesso, vero? Dato che lo allenate per ore, fino a tarda sera. Oppure ci sono altre prestazioni che offrite a lui?” Con tono spregevole. “Ho udito strane chiacchiere tra i servi... chiacchiere pericolose... ma prima di giungere a conclusioni vorrei ascoltare cosa avete da dire, visto che non vi ritengo così stupida da entrare nel letto di quel ragazzo... avanti, vi ascolto...”

Altea
04-04-2015, 02.57.44
Vidi lo stupore delle donne a quelle parole..a volte un particolare piccolo faceva la differenza.
"Il castello si trova nel bosco dopo un ruscello..l' ingresso è rappresentato da un grandioso portone con due statue di leoni in cima ad altrettante colonne poste ai due lati di quella monumentale soglia".
Rimasi stupita.."Vi dice qualcosa?" mentre la rocchetta di cotone era finita.

Lady Gwen
04-04-2015, 03.04.27
Velven non era ancora tornato, dal momento che non si intravedevano luci dall'esterno.
Entrai usando la mia chiave. Mi sentivo particolarmente mesta quella sera ed era come se un velo sottile, ma presente di malinconia avesse avvolto la casa.
Io e le mie dannate sensazioni, dovevo smetterla. Non riuscivo pero` a non pensare a quanto la mia vita fosse cambiata in cosi` pochi giorni.
Dalla vita tranquilla ad Avalon ero passata attraverso tutta una serie di stravolgimenti da quando soggiornavo a Capomazda; la compagnia, Velven, il sortilegio.
Era cambiato tutto nella mia vita...

Guisgard
04-04-2015, 03.14.16
E mentre era in balia di quei pensieri, Gwen udì dei rumori.
La porta si aprì ed entrò Velven.
“Gwen...” disse lui nel vederla “... Gwen, amore mio... ma dov'eri finita? Stamani non ti ho trovata al mio risveglio?” E si avvicinò per abbracciarla. “Perchè sei andata via senza dirmi nulla? Dimmi la verità... c'è qualcosa che devo sapere? Forse...” esitò “... forse vi è qualcun altro?”

Clio
04-04-2015, 03.15.35
Ascoltai Rodolfo con un'espressione impassibile.
"Voi siete diventato abile con la spada in tre giorni, milord?" Sostenendo il suo sguardo "Io mi sono allenata per anni, fino a tarda sera, si.. Perché dobbiamo sempre spostare il nostro limite un po' più un là, diceva il mio maestro... Volete che renda un semplice pastore paragonabile al miglior spadaccino del regno..." Abbassando sensibilmente la voce, perché nessuno sentisse "È un impegno che richiede tempo e dedizione, se non siete soddisfatti dei miei risultati... Prego.." Allargando le braccia "Trovate un altro maestro d'armi.." Con indifferenza.
"Quanto alle chiacchiere dei servi, devo dire che avete ragione..." Annuii "Ieri sera l'Arciduca è venuto nelle mie stanze, per sincerarsi di come stavo..." Ammisi, perché sapevo che il servo ci aveva visto "Ma vi assicuro..." Con voce lontana e ferma "Che non ero nelle condizioni fisiche né tantomeno mentali di fare alcunché..." Abbassai lo sguardo "Azelle era l'unica amica che abbia mai avuto..." Mormorai, sentendo nuovamente la tristezza affiorare "E non è stato facile per me... Tanto più che vi ho fatto io il suo nome... Mi sento responsabile..." Alzai lo sguardo, tramutando il dolore in spietatezza come avevo sempre fatto nel mio anno da mercenario "Ma non accadrà più.." Sorrisi appena, ma un sorriso che di allegro non aveva nulla "La cosa comoda di avere un'unica amica è che: morta lei, non mi resta più niente, non c'è pericolo di subire un'altra volta il medesimo dolore...".
Alzai nuovamente gli occhi freddi e distanti su Rodolfo "C'è altro?".

Guisgard
04-04-2015, 03.25.13
Rodolfo ascoltò Clio senza interromperla.
“Era ciò che volevo sapere.” Disse infine. “Sarebbe stato sciocco da parte vostra. Ma forse dovevo saperlo. Siete bella ed intelligente e probabilmente eravate l'amante del duca. Doppiamente sciocco dunque, concedersi ad un semplice pastore.” Annuì. “Penserò io a zittire i servi maldicenti. Andate pure... buonanotte.”

Lady Gwen
04-04-2015, 03.32.27
Abbracciai Velven e risi di cuore a quella sua affermazione.
"Non potrebbe mai esserci qualcun'altro, mai. Amo te, il mio ufficiale, nessun altro. Non potrei"
La sua espressione non esprimeva gelosia o rabbia, bensi` tristezza e rassegnazione e cio` mi fece un po` sorridere.
Esprimeva tanta tenerezza in quel momento.
"Quanto a stamattina," iniziai, cauta "Non posso parlartene ora, ma e` molto, molto importante che ti fidi di me. Promettimelo, se il tuo amore per me e` sincero" dissi, guardandolo negli occhi.

Guisgard
04-04-2015, 03.40.24
Velven sorrise e poi annuì a quelle parole di Gwen.
“Certo che il mio amore è sincero...” disse “... lo sai, lo vedi da come ti guardo e lo senti da come ti bacio...” e la baciò a lungo, appassionatamente “... dimmi, cosa vuoi fare? Come ti piacerebbe trascorrere la serata? Vuoi che restiamo qui, o magari preferisci uscire in città?”

Clio
04-04-2015, 03.47.19
Annuii a Rodolfo, senza dire altro se non : "Buonanotte....".
Era inutile che gli parlassi di Icarius, delle coincidenze a cui non credevo più, della cicatrice, non avrebbe capito.
Di Rodolfo e della sua guerra mi importava meno di zero, l'unico motivo per cui ero lì era proteggerlo.
Però dovevo stare attenta, dovevamo stare attenti.
Una volta raggiunti i miei alloggi, osservai la spada più da vicino.
Chissà se lui dormiva già, chissà se aveva cenato.
Lo avrei voluto accanto a me, ma sapevo che non potevamo correre rischi.
Se Rodolfo mi avesse allontanata, come avrei potuto stargli vicino?
Lanciai un'occhiata allo splendido cielo stellato, mi preparai, indossando una camicia da notte blu, in seta e pizzo, che mi ricordava il colore della spada.
Mi stesi sul letto, osservando ancora quella misteriosa ed ed enigmatica arma, per poi posarla sotto il letto.
Posai pesantemente la testa sul cuscino, fissando il soffitto.
Sapevo che le sue stanze erano sopra le mie.
Chissà, magari c'è un passaggio segreto che lo porterà da me.
Fantasticai, sorridendo.
O magari che mi porterà da lui, osservando la stanza, per poi ridere tra me e me.

Lady Gwen
04-04-2015, 03.49.53
Velven annui` e mi bacio` a lungo. Sapevo che avrebbe capito e mi sentivo un po` piu` sollevata, anche se il fardello del sortilegio continuava a pesare, ma potevo permettermi di alleggerirlo un poco, almeno per un po' di tempo.
Poi, mi chiese se avrei preferito trascorrere la serata a casa o fuori.
Pensai che non ci sarebbe stato nulla di male ad uscire.
"Beh perche` non uscire in una sera come questa?" risposi, sorridendo.

Guisgard
04-04-2015, 03.56.50
E mentre Clio guardava il soffitto, cominciò ad udire dei passi.
Provenivano dalle stanze di Icarius e tradivano forse la poca voglia di dormire che aveva lui.
Ad un tratto la spada accanto al letto vibrò per un istante.
Un attimo dopo qualcuno bussò.
“Milady, sono io, Simoinin...” disse da fuori la serva “... ho avuto ordine di portarvi da mangiare, essendo tardi e visto che né voi, né Sua signoria avete cenato stasera. Posso entrare? Devo lasciare un vassoio a voi e portarne uno poi a Sua Signoria.”

Guisgard
04-04-2015, 04.01.56
“Benissimo.” Disse Velven a Gwen. “Ottima idea.” Indossò una bella giacca blu e insieme uscirono.
Le strade erano meno animate naturalmente, essendo tardi e i pochi che si vedevano passeggiare erano perlopiù diretti in chiesa, per l'Adorazione del Santissimo, visto mancava poco alla Mezzanotte e poi sarebbe stato Venerdì.
Il Venerdì Santo.
E camminando per le strade e cercando un luogo romantico ed appartato per vedere le stelle nel bel cielo limpido, i due giovani innamorati si ritrovarono davanti ad una isolata abitazione.
Fuori dalla quale oscillava l'insegna col nome di Awatari.
In quel momento il rintocco di una campana scandì la Mezzanotte.

Clio
04-04-2015, 04.07.40
Sorrisi, anche lui non stava dormendo.
Ma poi qualcosa attirò la mia attenzione, la spada aveva vibrato, possibile?
Poi Simonin bussò e io guardai la spada e poi la porta.
"Se mi avvisi dei pericoli, sei terribilmente utile oltre che magnifica.." Pensai.
"Ma certo, grazie..." Dissi a Simonin "Posalo pure sul tavolo...".
E ringraziai di non aver fatto nessuna mossa avventata, così avrebbe trovato entrambi soli, nelle rispettive stanze.

Lady Gwen
04-04-2015, 04.09.25
Io e Velven uscimmo. Le strade erano vuote rispetto al resto della giprnata, dal momento che era sera inoltrata e gli ultimi rimasti erano diretti in chiesa.
Il cielo limpido offriva un'atmosfera adatta a tutti gli innamorati, noi compresi, fatta di stelle e sogno.
Camminando, giungemmo ad una casa un po' malmessa, che recava il nome del mago Awatari.
Pochi istanti dopo, le campane suonarono la Mezzanotte.

Guisgard
04-04-2015, 04.15.27
Simoinin entrò e posò sul tavolo il vassoio.
“Se non occorre altro, milady, vado a portare il vassoio a Sua Signoria.” Un inchino.
Poi si udirono i passi da sopra il soffitto.
“Oh, sono fortunata, Sua Signoria non dorme ancora.” Sorrise a Clio ed uscì.

Guisgard
04-04-2015, 04.21.05
“Se guardi lassù...” disse Velven a Gwen, indicandole un punto preciso del cielo “... tra le Perseidi e Giove, secondo una vecchia tradizione esiste una stella... una stella particolare, quasi magica... infatti ama nascondersi nei bagliori della Via Lattea, tra sciami di stelle cadenti e i loro desideri... è magica perchè secondo alcuni non tutti possono vederla, ma solo gli innamorati... e quelli fra loro che riescono a scorgerne la luce, allora sono destinati ad un Amore senza fine...” scrutando il firmamento.
“Bella storia.” All'improvviso qualcuno. “Però, per coloro che non riescono a vederla, posso sempre preparare un filtro d'Amore. Di quelli infallibili.”
“Chi siete?” Chiese Velven.
“Awatari, per servivi.” Con un inchino il mago.

Clio
04-04-2015, 04.27.12
Simonin entrò e mi portò il vassoio con la cena.
Poi si accorse che Icarius era sveglio, e disse che sarebbe andata da lui.
Annuii "Portate a Sua Signoria i miei omaggi, dunque..." Cordialmente alla serva.
Poi uscì, e io istintivamente alzai gli occhi sul soffitto.
Dopo un lungo istante sospirai, e iniziai a mangiare.
"Buon appetito..." Mormorai, con un sorriso.
Era buffo pensare a quanto gli avevo parlato in quel modo durante quei lunghi mesi, come se potesse sentirmi, come se fosse accanto a me.
E quanto continuassi a farlo, anche se non dovevo far volare la mente tra le stelle ma solo un piano più su.
Sorrisi a quel pensiero.

Guisgard
04-04-2015, 04.30.50
A quelle parole di Altea, Sissi e le sue sorelle si scambiarono una lunga occhiata.
“Milady...” disse Sissi alla dama di Bastian “... esistevano un tempo solo due nobili dimore in queste terre con statue di leoni come guardiani... una era il palazzo dei Taddei prima che andassero perdute... ed un altra è la fortezza di lord Gvineth...”

Lady Gwen
04-04-2015, 04.31.33
Velven mi indico` un punto preciso nel cielo dove, secondo una leggenda, si trova una stella visibile solo agli innamorati e coloro che riescono a vederla sono destinati ad yn amore senza fine.
Una voce irruppe alle nostre spalle.
Era Awatari.
"Vi ringraziamo, messere" dissi, sorridendo "Ma non ci occorre nessun filtro" guardando Velven.

Guisgard
04-04-2015, 04.55.19
“Oh, allora siete fortunati.” Disse Awatari a Gwen e a Velven.
“Si, certo.” Annuì l'ufficiale.
“Bene, meglio così.” Sorrise il mago.
Ma all'improvviso una civetta si udì cantare.
“Eh, la brughiera è nervosa...” fece Awatari.
“Che vuol dire?” Fissandolo Velven.
“Non avete sentito la civetta?” A lui il mago. “Il suo canto, portava le inquietudini della brughiera.”
“A me sembrava il normale verso di una civetta.” Disse Velven.
“Questo perchè voi non avete il dono di poter comprendere il linguaggio degli animali.” Ridendo il mago.
“Voi si?”
“Certo.” Rispose Awatari. “Fui io che salvai un nobile principe tramutato in nibbio da una strega cattiva.”

Lady Gwen
04-04-2015, 05.00.50
A quell'ultima affermazione del mago sobbalzai. Forse lui poteva aiutarmi.
"Avete spezzato per sempre il sortilegio? Come avete fatto?" chiesi.
Se lui poteva davvero aiutarmi, allora un leggero bagliore chiamato speranza iniziava ad accendersi in me.

Guisgard
04-04-2015, 05.40.53
Clio cominciò a mangiare, quando ad un tratto si udì una dolce melodia giungere dalla finestra.
Era l'ocarina di Icarius e proveniva dal balcone soprastante la camera della spadaccina.
Era infatti il presunto duca che suonava alle stelle.
O forse voleva solo il loro consiglio per raggiungere il cuore della sua amata.
E quelle note, che sembravano nascondere i profumi e i colori della sconfinata campagna circostante, suscitarono in lei un lontano ricordo.

Era un fresco pomeriggio di inizio Primavera ed il crepuscolo si annunciava con un cielo screziato ed una lieve brezza che soffiava sul bosco, tra i primi boccioli fioriti e i frondosi alberi verdeggianti.
Clio era alle prese con alcuni esercizi imposti dal maestro e da completare prima che la giornata fosse finita.
Ma la giovane veniva continuamente distratta dalle voci dei ragazzini che giocavano.
Da una voce in particolare.
Fra loro infatti vi era anche Icarius.
E nell'udire quella voce, la sua risata che sembrava scimmiottare un giovane Guascone scapestrato e le grida entusiaste degli altri suoi compagni, rapiti da chissà quale gioco in odore di grande avventura, gli occhi della fanciulla accarezzarono il giglio che lui aveva lasciato pochi giorni prima sulla sua finestra.
Ad un tratto qualcosa la destò dai suoi pensieri.
“Ehi...” disse Icarius arrampicatosi sulla finestra “... che fai?”
“Mi esercito.” Sbottò lei.
“Io mi annoierei.”
“Io non sono te.” Fissandolo per un momento Clio.
“Eh, magari fossi te...” sorridendo lui “... passerei tutti i giorni allo specchio... sorridendo però, visto tu non lo fai mai...”
“Che sciocchezza.” Indifferente lei.
“E' la verità.” Fece lui. “Almeno con me. Non mi sorridi mai.”
“Vuoi una risata ebete?” Con una smorfia lei.
“Sembra più un ghigno.” Lui a lei.
“Si vede che questo mi susciti.” Cominciando a fare delle flessioni la ragazza.
Lui restò a guardarla.
“Ma cosa vuoi?” Voltandosi lei.
“Nulla, ti guardo...”
“Perchè?”
“Così?”
“Beh, vattene, mi secchi.”
“Perchè?”
“Mi da fastidio essere osservata...”
“Allora non indossare solo quella camicia quando ti alleni...”
“Ma cosa vuoi?” Alzandosi lei. “Va via.”
“Sennò che fai?” Fissandola divertito lui. “Chiami il maestro?”
“Figurati, per te basto io.” Scostante lei.
“Una ragazza non può battere un ragazzo.”
“Credi?” Lei.
“Certo.”
“Stupido.”
“Cos'hai detto?”
“Stupido.” Ripetè lei. “Devo ripeterlo ancora?” E si voltò a raccogliere pantaloni e stivali.
Ma in un attimo lui scavalcò la finestra ed entrò, cercando di prenderla di sorpresa.
Ma lei, lesta, scivolò dal suo tentativo di presa e lo afferrò a sua volta, facendolo ruzzolare a terra, per poi sedersi a cavalcioni su di lui e bloccandolo.
“Sciocco, non provarci mai a cogliermi di sorpresa.”
“E sia, mi arrendo...” ridendo lui “... mi arrendo, lasciami andare...”
“Vedi?” Guardandolo negli occhi lei. “Voi maschi fate tutti lo stesso errore. Mi sottovaluti, eppure ti ho steso, anche se sono una ragazza.”
Lui smise di ridere e si fece serio.
“Già, sei una ragazza...”
“Già.” Annuendo lei, colpita però dal mutare del suo sguardo.
“Una ragazza...” sussurrò lui.
E cominciò ad accarezzarle le lisce e nude gambe con cui lei lo teneva fermo a terra.
“Smettila...”
“Di fare cosa?”
“Di fare così.”
“Così come?”
“Di guardarmi così...”
“Non ti sto guardando... ma solo toccando...” senza smettere di accarezzarle le gambe.
“Beh, smettila...”
“Altrimenti?” Chiese lui.
“Ti darò davvero una lezione...”
“Non vedo l'ora...” sorridendo appena lui.
“Idiota...” sussurrò lei, chinando appena la testa e facendo scendere i suoi capelli biondi sul viso di lui.
Lui che non smetteva di accarezzare piano le gambe di lei, con leggeri tocchi della dita che andavano su e giù sulle cosce.
Ed i brividi che le causò servirono ad allentare la tensione di Clio.
E lui ne approfittò.
Con un gesto improvviso si voltò, facendo ritrovare lei a terra e lui sopra stavolta.
“Non dovevi distrarti...” piano lui.
“Cosa vuoi da me?” Lei con gli occhi nei suoi.
Lui non disse nulla e la guardò.
La guardò tutta.
E si accorse, dalle forme, che sotto la camicia Clio non indossava nulla.
“Lasciami, per favore...” leggermente lei.
“Dillo più convinta ed io ti lascerò andare...” sospirò lui.
“Clio!” Ad un tratto una voce da fuori. “Dove sei finita?” Era il maestro.
Stavolta fu Icarius a distrarsi e lei ne approfittò subito per capovolgere il tutto.
Lui si ritrovò così con la schiena per terra, mentre lei corse via, uscendo dalla stanza.
Icarius restò allora a fissare la porta spalancata dove Clio era svanita, con ancora il profumo della pelle di lei sui suoi vestiti.

Quel ricordo scivolò via, nell'incanto della sera, tra le stelle scintillanti, la pallida Luna incantata e le malinconiche e dolci note dell'ocarina di Icarius.
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Guisgard
04-04-2015, 05.43.03
“Certo che l'ho spezzato quel sortilegio.” Disse Awatari a Gwen. “Ed ora, grazie a me, quel principe vive felice nel suo regno, con una bellissima principessa. Anzi, immagino che ora saranno stati di certo incoronati re e regina.”
“Che assurdità.” Fece Velven. “Sono tutte fandonie.”
“Credete?” Fissandolo Awatari. “Eppure molta gente, ogni giorno, vieni a chiedermi aiuto. E nessuno è andato via deluso.”
“La magia non esiste.” Sentenziò Velven.
“Davvero?” Ridendo il mago. “Eh, siete lontanissimo dalla realtà, amico mio.”

Lady Gwen
04-04-2015, 19.11.52
Velven era scettico nei confronti della magia. In effetti, era questo il nostro compito: far capire agli altri che la magia esisteva e poteva essere usata per scopi buoni, non solo per scopi negativi ed era cio` che avrei fatto con lui. Se accettava me, doveva farlo al cento per cento.
"Grazie per la vostra gentilezza, messere. Ci rivolgeremo sicuramente a voi se avremo bisogno di qualcosa" dissi sorridendo rivolta al mago e io e Velven andammo via.
"Non ti sembra di essere stato un po'... drastico, con quell'uomo?" chiesi piano all'uffiiciale.

Altea
04-04-2015, 19.20.07
Rimasi un momento a riflettere..un pò di miei dubbi erano fondati.."Si, nel Palazzo dei Taddei vi è la Porta dei Leoni...ma voi prima avevate detto di parlare con Gvineth per sapere di più su questi biglietti..quindi voi sapete dove trovarlo..e poi non sarebbe sciocco da starsene tranquillo nella sua dimora, anzi se lui è uno dei Taddei, ha il sangue di Guisgard allora deve farsi avanti no e se voleva prendersi il trono..lo avrebbe ucciso Guisgard..spetta a Gvineth il trono come taddeide e..ricordo le parole al Cimitero Longobardo...

“Io sono il duca...” disse una di quelle voci “... io il vero e solo Arciduca di Capomazda... eppure sono costretto a nascondermi come uno spettro tra queste tombe...”
“Portate pazienza, milord...” un'altra voce “... restare qui è saggio... ed è l'unica cosa da fare... fidatevi di noi... vi siamo fedeli...”

Pensai un attimo.."Io però non ho visto chi le ha pronunciate..poi sono entrata nella cripta e vidi le due figure..Gvineth e l' uomo che venne qui a trattarci in quel modo..già..e ora ci chiedono aiuto..poi ricordo diceva il trono spettava lui per sangue e l' altro lo rassicurava dicendo appunto..dovevano aspettare gli altri e il Vescovo non avrebbe mai accettato Cimmiero, ma non so chi lo ha detto..si potrebbe pensare Guisgard? Era nascosto?" scossi il capo "Allora perchè mandarci quei biglietti, pure a voi..ed Ezio poi ha detto alla figura sulla carrozza sanno di voi possono fidarsi e di me ero legata a Guisgard..ma era di me dubitavano..Guisgard ci conosce e non avevano motivo di dubitare di noi, no? Per me Guisgard non è là..potrebbe portarci qualsiasi cosa di Guisgard..ma potrebbero pure averla presa..e sono fedeli al Duca ma quale? A Gvineth che vorrebbero lo divenisse? All' Austero? E Guisgard..Ezio ha sviato alla mia domanda sul funerale avete notato..io non riesco a trovare un senso logico, sarebbe troppo facile..Guisgard si presenta a Corte e si fa valere e lo saprebbe fare e io non voglio servire magari dei nostalgici esaltati dei Taddei..o Gvineth..se Guisgard è vivo, spetta a lui il seggio..io torno a Corte o desto sospetti, se tornasse Ezio ditegli Altea non ha detto ancora agirà con loro ma solo quando sarà risolta la storia su Guisgard e se lo vedrà davanti..potrebbe pure portarmi Mia Amata" e fissai le donne "E se lo avessero rapito per prendere loro il potere, voi nel rituale dell' acqua avete visto i due cani si azzannavano...torno dopo, ora meglio mi faccia vedere a colazione da Rodolfo, è quasi l' Alba".
Tornai a Corte, ero stanca e provata, non avevo dormito nulla e nemmeno mangiato nulla, aspettai mi chiamassero per la colazione dopo essermi preparata ma ebbi un dubbio..il biglietto scritto da messer Viscionne che mi aveva mandato dove vi era la lettera e poi..diceva noi giovani dovevamo lottare per Capomazda..aveva scritto dove abitava..forse..presi il biglietto e lo aprii..forse nel castello..erano li andati coloro che erano scappati dopo la scomparsa di Guisgard e guardai il biglietto. E mentre lo guardavo mi assali un dubbio..Guisgard mi aveva dato appuntamento a mezzogiorno e chiedeva aiuto a me e alle donne, ma al suo posto a tardi pomeriggio arrivò quel misterioso uomo..e se lui ci avesse mandato quei biglietti. .aveva trovato il modo e qualcuno lo teneva prigioniero e fu scoperto?

Galgan
05-04-2015, 03.59.43
Talvolta, è proprio chi rimane in disparte, chi si mantiene nell'ombra, chi lascia che siano gli altri a discorrere e prendere, almeno in apparenza, le decisioni, a determinare l'esito di quanto sta avvenendo, ad incanalare il corso del destino, al fine di fargli prendere la direzione desiderata, anche se, invero, il destino è un destriero difficilmente imbrigliabile.
Non avrei saputo dire se anche quello era uno di quei momenti, se anche in quel caso, chi taceva era determinante, ma sta di fatto che notai l'attenzione di Samondo, come notai i suoi silenzi, fatti di una sorta di consapevolezza indagatrice; capii che, ai suoi occhi, quanto dicevo doveva venire considerato attentamente, che ogni parola sarebbe stata accuratamente pesata.

-Il marinaio che si trova ad affrontare una tempesta, agogna con tutto se stesso la luce di un faro che gli indichi la via-

esordii, in risposta all'ambasciatore,

-E non posso non confessarvi che la vostra offerta giunge in un momento di profondo smarrimento, nel quale sto riscrivendo per intero la mia esistenza.
Un'impresa guidata da nuovi ideali non può che essere considerata positivamente-

Clio
05-04-2015, 22.17.36
Quel ricordo mi strappò un sorriso.
Quanto odiavo essere sottovalutata, da chiunque ma da lui in particolar modo.
Il suo sguardo che sapeva leggermi nell'anima, le sue mani su di me, mani che facevamo vibrare e incendiavano la mia pelle, che mi procuravano brividi ed emozioni a cui non sapevo dare un nome.
Ricordavo il battito impazzito del mio cuore, il desiderio di chinarmi su di lui e baciarlo.
Ma non lo feci.
Cosa avrebbe pensato?
Mi avrebbe preso in giro come tutti, avrebbe riso di me, e io non sarei riuscita a sopportarlo.
Sorrisi, bevendo un sorso di vino mentre il mio sguardo raggiungeva la finestra.
"Sciocca ragazzina..." Sussurrai pianissimo, con un sorriso vagamente malinconico.
Ma la verità era che quei giorni non mi mancavano affatto.
Ora che io ero sua e lui era mio, mi sembrava di gran lunga una situazione migliore.
Le note dell'ocarina accompagnavano i miei pensieri, e mi parve terribilmente sciocco starmene lì seduta ad ascoltare il suono dei ricordi, quando potevo andare da lui.
Non come avrei voluto, certo, ma era sempre meglio di niente.
Così, indossai, pur lasciandola aperta, una lunga vestaglia coordinata con la mia corta camicia da notte, che sembrava perfettamente in tono con i colori della notte, ed uscii sul balcone.
"Sua Signoria non riesce a dormire?" Alzando gli occhi al cielo, nel tentativo di scorgerlo sul suo balcone.

Guisgard
07-04-2015, 19.35.04
Awatari sorrise ed annuì a quelle parole di Gwen.
“Allora credo ci rivedremo presto.” Disse. “Tutti, prima o poi hanno bisogno dell'aiuto della magia.”
Poi i due innamorati andarono via.
“Io” disse Velven alla ragazza “non credo in questo genere di storie. Per me maghi, streghe e stregoni non esistono e naturalmente non accetto neanche l'esistenza della magia. Quel sedicente mago è solo un imbroglione secondo me.” Aggiunse sorridendo.

Guisgard
07-04-2015, 19.41.13
Sissi, dopo aver ascoltato i dubbi di Altea, le parlò dei suoi.
Ma erano comunque solo ipotesi.
Guisgard poteva essere ospite oppure prigioniero, ma di certo vi era un qualche motivo che non gli consentisse di presentarsi a corte per chiedere ciò che gli apparteneva.
Forse era davvero una prigionia, forse un piano misterioso, oppure magari tutto dipendeva dal sosia.
Ammesso che il pastore fosse davvero il sosia e non il legittimo duca.
Quanto a Gvineth, delle tre sorelle solo Atenia si era sempre dimostrata favorevole a questo nipote dell'Austero e dunque mostrò ad Altea ed alle sue sorelle la volontà di credere in lui.
La dama di Bastian tornò poi a corte e raggiunse la sua comoda e sfarzosa stanza, sempre preda di dubbi, sospetti e paure.
Era ancora notte ed un vento freddo ululava sul palazzo e sulla vasta e spettrale brughiera.
E ad un tratto, dai corridoi, cominciò ad udire delle voci.
“Dai, Simoinin... andiamo nelle cantine, saremo soli...” mormorò uno dei servi.
“Con uno come te?” Con disprezzo lei. “Io miro in alto, amico mio. Non mi contento certo di un povero servo come te.”
“Ma ho del denaro da parte!”
“I soldi non mi interessano.” Ridendo lei. “Mi piacciono gli uomini belli.”

Guisgard
07-04-2015, 19.44.30
A quelle parole di Clio, la musica dell'ocarina cessò.
Era una notte limpida, poiché il vento aveva reso l'aria profumata, chiara e scintillante di stelle.
“In verità no...” disse Icarius, restando sul parapetto del balcone, dove fino ad un attimo prima aveva suonato l'ocarina “... e speravo che neanche tu dormissi ancora...” aveva lo sguardo all'insù “... sai, un poeta della Linguadoca scrisse qualche secolo fa che vi è un modo per conoscere il Destino fra due persone... ed è quello di cercare nel firmamento e scoprire se due amanti hanno le medesime stelle ad attraversare il loro Fato...” sorrise “... io ho visto una stella poco fa... è lassù, verso destra... è particolarmente luminosa e se si resta a guardarla si può notare che i suoi bagliori in realtà cambino colore... io riconosco scintille di viola, di rosso e di giallo... chissà, forse è una stella particolarmente grande... oppure, come spiegava un poeta greco dell'antichità, Arato da Soli, alcune stelle sono così lontane che non ci permettono di capire come in realtà siano invece coppie di astri, che si muovo col medesimo corso e sono attratte l'una all'altra dalla stessa forza... io credo che se anche lui parlasse di astronomia pochi altri sono stati capaci di rendere così viva la poesia eterna dell'Amore... non trovi?” Abbassò lo sguardo e riuscì solo ad intravedere la ragazza al suo balcone sottostante. “Perchè non sali su da me? Tanto non abbiamo entrambi sonno, no? Magari potrei attirarti come fanno le stelle.” Ridendo piano. “Attirarti non con la mia forza astrale, ma con un ordine. Sono Sua Signoria, dopotutto, no?” Divertito.

Altea
07-04-2015, 19.49.15
Lady Sissi pensava come me..solo in parte..lei pensava poteva essere il sosia..ma non io...dovevo rischiare..complice la notte..la Baita dei Cedri era usata per caccia dalla mia famiglia..un corno lo avrei trovato.
Stavo per uscire quando udii Simoinin col servo e uscii ridendo.."In questa Corte si sente tutto..soprattutto di notte..ehh avete ragione la bellezza ha importanza..ma è pure relativa? Uomini belli...non so quali vi siano qui a Corte..il Duca ne eccelle ovviamente, magari sarete fortunata visto aveva tante belle donne" e feci un inchino cortese.
Tornai nelle scuderie e presi Cruz...la brughiera era battuto da un forte vento, ma pure io..ormai non avevo nulla da temere..se riuscivano a prendersi in giro di una dama sciocca di corte come me.
Arrivata alla Baita presi il corno e mi strinsi forte al mantello, celandomi, ricordavo benissimo la strada e Cruz galoppava veloce e sicuro, non avevo paura della brughiera di notte.
Il piccolo ruscello e poi il bosco e davanti a me poco dopo il castello e prendendo coraggio suonai il corno.

Guisgard
07-04-2015, 19.54.47
Era notte fonda ed un vento freddo correva sulla brughiera.
Altea suonò il corno e poco dopo sulla torre apparvero degli uomini armati, che non riconoscendo naturalmente il suono del corno, né attendendo nessuno (infatti poco prima, al suo arrivo, Ezio era evidentemente atteso) si misero in allerta.
“Laggiù...” disse gridando uno di quelli “... chi siete? Avanzate tenendo bene in mostra le mani ed annunciatevi.”

Altea
07-04-2015, 19.58.43
Sospirai scuotendo il capo con la battuta pronta.."Duchessa Altea de Bastian, cresciuta ed istruita dal Duca Taddeo l' Austero, e se il Duca scomparso mi avesse presa in moglie....sarei la vostra Duchessa e vi comanderei io..e ho parlato prima con un milord...di cui qui non voglio fare nome ma a cui ho dato un pegno prezioso e lui non mi ha ricambiata..in nome del Duca..questo pegno è una lettera di un sosia..se tale Milord non terrà la parola data, dovrò vedermi costretta a parlarne..con nemici".

Clio
07-04-2015, 20.03.15
Lo ascoltavo rapita, osservando lui, invece delle stelle, mentre il suo sguardo vagava in quel firmamento sconfinato, che la Primavera aveva reso ancora più limpido.
Sarei rimasta ad ascoltarlo e ad osservarlo per ore.
Poi sorrisi alle sue parole.
"Eh, magari..." Mormorai "Devo stare attenta... Pare che ci siano strane chiacchiere in giro, e Rodolfo mi ha già cicchettato..." Risi appena "Non è che conosci un passaggio segreto?" Vagamente divertita "I palazzi di solito li hanno... Ecco, mi farebbe particolarmente comodo...".
Infondo, però, sapevo muovermi come un'ombra, sapevo essere invisibile.
E se non si fossero accorti che ero io, beh... Era un duca non un monaco.
Alzai lo sguardo e gli sorrisi.
"Fammi trovare la porta aperta..." Strizzando l'occhio al presunto duca.
Rientrai in camera e mi liberai della vestaglia, indossai un semplicissimo abito sulla camicia e mi buttai un mantello nero sulle spalle, col cappuccio calato sul volto.
Uscii dalla mia stanza di soppiatto, chiudendola dietro di me.
Il castello era silenzioso, avvolto nella quiete della notte.
Salii le scale con passo felpato, vagamente divertita, considerando che solitamente mi muovevo in quel modo perché il nemico non mi sentisse arrivare.
Una volta raggiunta la sua porta, la chiusi in un istante dietro di me, lasciando cadere il cappuccio.
"Bu.." Mormorai, divertita, cercandolo con lo sguardo.

Guisgard
07-04-2015, 20.05.14
A quelle audaci parole di Altea seguì un lungo silenzio dalla torre.
Poi, improvvisamente, dopo un po' il portone del castello si aprì ed apparve una figura incappucciata sulla soglia che fece cenno alla dama di avvicinarsi.
“Avanzate e fermatevi a pochi passi dal portone...” disse la figura “... voglio vedervi bene in volto.”

Altea
07-04-2015, 20.08.48
Un silenzio..surreale di perplessità..sembravano pure le civette cantassero.
Il grande portone si aprì e i due leoni mi guardavano ma non solo loro, pure la figura celata e io mi avvicinai..."Non ho nulla da temere..io" e lasciai cadere il cappuccio sotto la luce lunare che si confondeva col chiarore della pelle.

Guisgard
07-04-2015, 20.13.06
Clio entrò nella stanza e chiuse la porta dietro di sé.
La camera era avvolta da una bassa penombra, che rendeva i contorni di quell'ambiente vaghi, incerti, mutevoli.
“Ti aspettavo...” disse all'improvviso una voce dal chiaroscuro circostante “... ci hai messo qualche istante più del dovuto... immagino per vestirti...” continuò Icarius “... eppure sarebbe stato più eccitante salire com'eri vestita, no? Sfidando lo sguardo e le chiacchiere dei servi e magari il freddo di questa notte d'Aprile...” era seduto su una bassa e sfarzosa poltrona, immerso nella penombra, dalla quale si vedevano brillare, alla luce del pallore lunare che filtrava da una finestra, i suoi occhi azzurri “... chissà che scandalo sapere che il maestro d'armi di giorno si trasforma poi nell'amante di notte...”
Era Icarius ma in quei frangenti a Clio parve di ascoltare invece Guisgard.

Guisgard
07-04-2015, 20.17.05
La figura guardò Altea.
“Si, è lei.” Disse una voce alle spalle della figura incappucciata.
Fece un passo in avanti ed apparve Ezio.
“Capirete però che non possiamo fidarci di nessuno.” Continuò l'uomo. “Devo perquisirvi. Altrimenti non posso farvi entrare.”

Altea
07-04-2015, 20.20.06
"Perquisirmi?" dissi ridendo" Milord Ezio avete paura del mio pugnale noto? Non sono una dama da salvare sapete...nessuno salverebbe una come me..vi sembra normale una dama di corte non abbia nessuno pronta a difenderla e qui sola?" in realtà mi ero cambiata di abito arrivata in camera, pensando fosse quasi l' Alba "Prego fate pure" e alzai le braccia.
Ma chi era quella figura incapucciata..sembrava mi riconoscesse..con tutti i nobili erano a Corte..forse Gvineth.

Clio
07-04-2015, 20.25.55
Ma Ciao, Guisgard...
Alzai gli occhi al cielo a quelle parole.
"Oh, e rischiare che qualcuno mi vedesse?" Risi, avvicinandomi a lui "Non lo sai che nessuno può vedermi svestita in quel modo?" Con voce suadente sedendomi a cavalcioni su di lui "Nessuno a parte te, Icarius..." Sussurrai, chinandomi a baciarlo.

Guisgard
07-04-2015, 20.29.09
Ezio guardò Altea e sorrise appena, per poi avvicinarsi.
“Che onore...” disse “... perquisire la favorita del duca...” e cominciò a perquisirla.
Si chinò e cominciò a toccarla.
Prima dagli stivali, poi lungo le gambe, i fianchi, il petto, la schiena, più volte ed in un modo più che malizioso, quasi lascivo.
Mentre la figura incappucciata, armata, osservava in silenzio.
Ed Altea sentiva le mani di Ezio su tutto il suo corpo.
Ovunque.
“Ottimo, è pulita.” Fece Ezio infine. “Può entrare. Prego.” E le fece cenno di seguirlo.

Altea
07-04-2015, 20.33.55
Sentivo le sue mani di bramosia su di me..era come mi avesse spogliata.."Invero se fosse qui Guisgard non so se vi lascerebbe toccarmi cosi..e non fatevi idee strane".
Poi finì quella tortura e vidi la figura incappucciata, mi guardava ma non parlava.
Entrai seguendo Ezio ma guardando quella figura misteriosa..e dissi.."Guisgard...è qui?".

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Lady Gwen
07-04-2015, 20.43.12
Niente. Non c'era niente da fare. Velven non voleva saperne di credere nella magia. Ma presto, gli avrei fatto cambiare idea.
"Allora, cosa facciamo ora?" gli chiesi.

Guisgard
07-04-2015, 20.53.52
Fu un attimo.
Poi, a quelle parole di Clio, al loro suono suadente, sicuro, sensuale ed avvertendo il suo corpo su di lui, dopo che lei si era seduta a cavalcioni sulle gambe del presunto duca, quel momento sembrò svanire.
Icarius apparve sorpreso, poi meravigliato ed infine affascinato dal modo di fare della ragazza.
Ed ai modi da Guascone di Guisgard, tornarono quelli prima incerti e poi ardenti del presunto Taddeide.
Rispose allora a quel bacio, prima accogliendo le labbra di lei, poi cercandole a sua volta con le sue.
E fu un bacio caldo, lungo, in cui le loro bocche schiudendosi più volte accoglievano ciascuna quella dell'una e dell'altro, assaporandone l'essenza più intima.
E nel baciarla, nell'incatenare le labbra di Clio alle sue, Icarius prese a stringerla fra le braccia e a farla sentire sua al solo tocco delle sue mani.
Mani che scivolavano ovunque, lungo la schiena, sul fianchi, fino sul vestito, cercandone poi la fine.
Allora le mani del pastore caddero sotto il vestito, cominciando ad accarezzare lentamente prima e più appassionatamente poi, le nude e lisce gambe del suo maestro d'armi.
“Chissà cosa indossa sotto questo visto il mio maestro...” disse lui baciandola “... una corazza forse?” Ridendo appena e senza staccare le labbra da quelle di Clio.

Guisgard
07-04-2015, 20.55.05
Ezio rise a quelle parole di Altea.
“Vi ho solo perquisita.” Disse. “Magari avevate armi. Anche se le vostre armi migliori le portate comunque indosso.” Aggiunse con malizia.
Entrarono nel maniero.
Era un luogo austero, semibuio e silenzioso.
“Le domande le facciamo noi.” Fece la figura incappucciata.
Attraversarono un vasto androne e poi imboccarono un basso corridoio.
Salirono una breve scalinata di pietra e raggiunsero una grande sala, ma arredata in modo spartano.
Ezio riempì una coppa con del vino cotto e la diede ad Altea.
“Questo vi scalderà.” Fissandola. “Bevete, fa freddo stanotte.”
“Perchè siete giunta qui?” Chiese la figura incappucciata alla dama. “Chi vi ha detto di venire? Se volete aiutarci allora dovete seguire ogni nostra indicazione.”

Guisgard
07-04-2015, 20.57.22
Era ancora notte ed un freddo vento ululava in città.
“Forse dovremmo tornare a casa...” disse Velven a Gwen, per poi togliesi il mantello e metterlo sulle spalle della ragazza “... è tardi e fa freddo stanotte...” sorridendole.
Ad un tratto un grido.
“No!” Urlò un bambino. “Perchè?”
“Era solo una cornacchia!” Gridò un uomo. “E viene sempre a mangiare nel nostro orto!”
“Non era una cornacchia!” In lacrime il piccolo. “Era un mio amico! Lo avevano trasformato in una cornacchia!”
“Che sciocchezza!” Lo riprese l'uomo. “Che figlio idiota che ho! Credi a certe scemenze!”
Erano infatti due zingari, padre e figlio.
“Su, andiamo al mercato!” Mormorò l'uomo. “Dobbiamo trovarci un bel posto per poter chiedere l'elemosina ai passanti!”

Altea
07-04-2015, 20.59.56
Osservai il modo diverso in cui ora Ezio mi guardava..non gentile e innocente come a casa delle donne.
Li seguii senza dire nulla e presi il vino cotto per scaldarmi quando la figura celata mi porse quella domanda.."Perchè..io ho ricevuto un messaggio dal Duca Guisgard...e poi non è apparso..e io non posso pensare sia successo qualcosa..dovevate mostrarmi qualcosa di lui...io ho detto volevo vedere lui..sono qui..e sto rischiando e molto" e guardai fissa la figura che si celava.

Guisgard
07-04-2015, 21.02.11
“Bene.” Disse l'ambasciatore a Galgan. “Allora, fatta la domanda, deve ora conoscersi l'offerta. La vostra. Cosa offrite al governo di Maruania? Cosa devo dire a sua eccellenza il ministro, quando giungerà qui e chiederà su chi poter fare davvero affidamento? Siete davvero disposto ad essere messo alla prova, cavaliere?”
Samondo si avvicinò all'ambasciatore e parlò a lui a bassa voce, in modo che nessuno sentisse.
“Ottimo...” annuì l'ambasciatore a Samondo “... dunque ditemi...” tornando a guardare Galgan “... volete essere lupo tra agnelli, messere?”

Lady Gwen
07-04-2015, 21.15.31
Ci incamminammo verso casa, dal momento che un freddo vento imperversava in città.
Mentre andavamo, sentii un bambino piangere perchè suo padre aveva ucciso un suo amico, sotto forma di cornacchia. Mi si strinse il cuore; Cassaluia mieteva vittime dappertutto e senza un'apparente ragione. Dovevo fermare tutto ciò, ma non sapevo come.
Arrivammo a casa e ci preparammo per la notte.
Quando stavamo per coricarci, però, Velven notò il tatuaggio sul mio polso sinistro.
Non sapevo come l'avrebbe presa, ma non mi aspettavo di certo con entusiasmo.

https://encrypted-tbn3.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcR8GcpcZ8LuC3ang7q_ONbvmEo4gOSQw QSAMUaKr_PGgJpoapcYRA

Guisgard
08-04-2015, 01.16.59
Gwen e Velven tornarono a casa.
Era ancora notte e sebbene il vento fosse calato lievemente d'intensità, l'aria restava fredda su Capomazda.
Ma prima di coricarsi, Velven notò il polso di Gwen.
Vi era tatuato un misterioso simbolo che l'ufficiale non aveva mai visto.
“Che strano tatuaggio hai...” disse alla ragazza “... sembrano più triangoli incastonati fra loro e racchiusi in un cerchio tra due mezzelune... si tratta di un simbolo di buon auspicio?” Chiese alla giovane.

Lady Gwen
08-04-2015, 01.20.55
"Beh, non so se sia davvero necessario spiegare cosa sia, dal momento che non credi nella magia..." risposi, un po' mestamente.
Volevo procedere a piccoli passi con lui e volevo che si rendesse conto prima di fornire spiegazioni altrimenti inutili.

Clio
08-04-2015, 01.23.52
Mi abbandonai a quel bacio, così caldo e appassionato.
Sentivo le sue mani bramose che mi stringevano, che mi carezzavano, che mi tenevano stretta, mentre le mie scendevano dal suo collo sulla sua camicia.
Poi quelle parole, e io sorrisi piano, senza smettere di baciarlo.
Una corazza?
Ormai era l'unica persona con cui non la portavo.
Mi scostai appena.
"Vediamo..." Sussurrai, senza staccare gli occhi dai suoi, per poi sfilare dalla testa il semplice abito che avevo indossato, buttarlo non so dove, restando così in camicia da notte blu in seta e pizzo, la stessa che avevo alla finestra.
Gli sorrisi.
"Dici che è una corazza?" Mormorai divertita "A me non sembra proprio..." Chinandomi nuovamente su di lui, a cercare le sue labbra.

Guisgard
08-04-2015, 01.38.12
Icarius restò a fissare Clio mentre si toglieva quell'abito, restando sempre seduta sulle ginocchia di lui.
La ragazza, così, fece tutti i movimenti necessari, davanti ad un affascinato pastore, per togliersi da dosso quel vestito, fino a quando lo fece scivolare via, gettandolo lontano e restando solo con la camicia da notte, corta e leggera.
E tornò a baciarlo.
“Io sono solo un pastore” disse lui, assaporando quella bocca che lei generosamente ancora gli porgeva “ma credo che le corazze siano un po' diverse...” accarezzando la seta con le mani ed avvertendo sotto le calde e morbide forme della ragazza “... magari più spesse... pesanti... austere... caste... e ciò che indossi non lo è affatto...” senza smettere di baciarla “... ma prima mi hai detto di Rodolfo... cosa intendevi? Cosa ti ha detto? Riguarda noi?” Senza che le sue mani si fermassero.

Guisgard
08-04-2015, 01.40.46
Velven sorrise a Gwen.
“Ah, ho capito...” disse annuendo “... deve essere un qualche simbolo contro il malocchio, le fatture e le presenze diaboliche, giusto? Magari diffusi nei posti di dove originaria, dico bene?” Fissando ancora il tatuaggio.

Guisgard
08-04-2015, 01.52.39
Ad Altea non era sfuggito il modo con cui Ezio la guardava.
La dama di Bastian sentiva lo sguardo di quell'uomo sempre su di lei, nello stesso ed identico modo in c'erano state le sue mani solo pochi istanti prima, durante quella perquisizione che lei era stata costretta ad accettare.
“Forse è presto per tutte queste domande, milady.” Disse Ezio.
“No, aspetta...” intervenne la figura incappucciata “... infondo è giusto. Noi abbiamo chiesto di fidarci e mi sembra equo che anche lei ora pretenda qualcosa.” Fissando Altea. “E sia, vi dirò la verità. Avrei potuto ingannarvi raccontandovi una qualsiasi storia vagamente verosimile e voi mi avreste creduto. Ma ho deciso di dirvi la verità, per quanto assurda.” Annuendo. “Lord Guisgard è mio prigioniero. Decisi di catturarlo mesi fa, simulandone poi il funerale e sigillando una cripta vuota da usare come prova. Ma poi l'arrivo di quel sosia ha gettato all'aria ogni mio piano. E quando tutto mi appariva ormai perduto, dalla sua cella proprio lui mi chiese di patteggiare. Avremmo collaborato e poi diviso fra noi il potere. Ma con quel sosia in giro dobbiamo essere accorti, Uscire adesso allo scoperto getterebbe solo caos sul ducato, riaprendo una faida tra due nuovi pretendenti, come accadde proprio tra lord Guisgard e lord Dominus suo zio. Di più non posso dirvi per ora. Sono stato franco con voi e spero vi fidiate adesso.”

Clio
08-04-2015, 01.59.19
Mugugnai a quelle parole, senza darci peso, ma poi sapevo che non potevo evitarlo.
"Rodolfo..." Sussurrai "Davvero?" Continuando a baciarlo "Vuoi parlarne adesso?".
Ma poi sospirai e mi spostai appena, cercando i suoi occhi con i miei.
"Sì, riguarda noi..." Sbuffai piano "Ha detto che ha sentito strane voci, e mi ha accusato di non insegnarti solo a combattere, dato che siamo stati insieme fino a tardi..." Scossi appena la testa, ridendo piano "Diciamo che se qualcuno mi avesse parlato in quel modo l'avrei ucciso..." Alzai le spalle "Solo che è vero, quindi ho poco da fare..." Sospirai "Gli ho detto che l'addestramento è qualcosa che porta via molto tempo, anche perché abbiamo tempi molto ristretti, e quanto ai servi, che ieri sera sei venuto nei miei alloggi per sapere come stavo..." Alzai le spalle "Tutto qui..".
Poi scossi la testa.
"Non voglio che ti allontani da me..." Gli sorrisi "Poi oh.. Sarò libera di scegliermi l'uomo che voglio o cosa? Il peggior ostacolo in Amore è soltanto me stessa... Io.." Abbassai lo sguardo "Sono solo... Vecchie abitudini..." Sorrisi, mestamente "Sono sempre stata intoccabile...".
Mi sforzai di sorridere, perché non volevo rovinare quel momento, ma non amavo ricordare che avevo tradito me stessa per quella Gioia, per Amore.
"Te l'ho detto che essere un'amante non mi è mai piaciuto..." Sorrisi piano "Per quanto possa essere meraviglioso..." Chinandomi a posargli un leggero bacio sulle labbra.
Ripetei a me stessa le parole che mi rassicuravano un poco ogni volta che quei pensieri si insinuavano nella mia mente.
È lui che vuoi? E allora... Che altro potresti essere?

Lady Gwen
08-04-2015, 02.12.02
"Sbagli un'altra volta. Il cerchio e i due semi cerchi laterali rappresentano le fasi della Dea, della donna e della luna, per questo viene definito "Triplice luna" o "simbolo della Triplice Dea". Quello al centro, invece, e` un pentacolo e rappresenta i cinque elementi metafisici fondamentali: aria, acqua, fuoco, terra e spirito. Ci sono particolarmente legata" dissi sorridendo e sfiorando il disegno con le dita.

Guisgard
08-04-2015, 02.17.28
Icarius fissò Clio e poi, dopo che lei terminò di parlare, strinse le mani della ragazza nelle sue.
“Fare l'Amore con te adesso è il mio desiderio più grande...” disse piano, con gli occhi in quelli di lei “... mi vedi, lo senti... fremo ad averti sulle mie ginocchia... non faccio altro che immaginarti senza questa camicia e il Cielo sa che voglia ho di strappartela via... ma se rinunciare a stanotte e a tutto quanto di più bello possa darci servirà a farti capire cosa tu sei per me, bene, allora puoi rivestirti anche ora, Clio... tu sei la donna che amo, l'unica che voglio... sei la sola che mi fa battere il cuore e quella a cui darei, stanotte stessa, tutto il mio mondo...” accarezzandole le braccia “... sai cosa mi piace della più grande storia d'Amore mai narrata? Quella tra Lancillotto e Ginevra... mi piace che tutto ciò che lui fece, ogni impresa, ogni prova superata non erano volte alla sua fama, né al benessere del regno... lui liberò tutti i prigionieri i Gorre solo perchè era l'unico modo per liberare Ginevra... ed anche per me è così... di essere duca, di governare Capomazda, di impersonare il grande Taddeide, a me non interessa... se sono qui è solo perchè è il solo modo per averti con me... paradossalmente ho dovuto conquistare un intero ducato solo per raggiungere il cuore di colei che amo... il tuo cuore, Clio, per me vale più di tutti i regni e di tutti i loro tesori... fingo di essere duca solo perchè è l'unico modo che ho per essere ciò che sono... un innamorato... innamorato di te... e se come Lancillotto che liberò Gorre per stare con Ginevra io dovrò condurre questo ducato per averti accanto, allora ben venga tutto ciò... ma sappi che quanto ti dissi una volta vale ancora adesso... dimmi di si e usciremo a cercare una chiesetta isolata in cui renderti mia moglie...” e la baciò.
La baciò come solo un innamorato sa e può fare.
https://lifevsfilm.files.wordpress.com/2012/06/diane_kruger52.jpg

Guisgard
08-04-2015, 02.24.15
Velven ascoltò Gwen parlare, senza staccare i suoi occhi da quelli di lei.
“Io conoscevo solo i quattro elementi fondamentali, ossia aria, acqua, terra e fuoco...” disse sorridendo “... ne parli con straordinaria conoscenza, Gwen... hai forse studiato una qualche forma di filosofia o di teologia?” Le accarezzò il volto. “Allora mi sono innamorato di una ragazza davvero speciale. Hai una nuova luce negli occhi quando parli di queste cose... dai, parlami ancora di queste tue conoscenze e del tuo mondo, ti prego...”

Lady Gwen
08-04-2015, 02.35.33
Sorrisi a quelle parole.
"Non e` teologia e nemmeno filosofia, anche se molti sono i filosofi che scrissero di questa arte. E` semplicemente magia. E` tutto quello che ci circonda, e` energia, Sole, Luna, tutto e` magia in natura, compresa la natura stessa. La magia non e` buona o cattiva. Puo` far soffrire o far sorridere, sta a noi scegliere da che parte stare e quale effetto sortire, se far sgorgare una lacrima o far nascere un sorriso" dissi, coi miei occhi nei suoi.

Clio
08-04-2015, 02.45.34
Lo ascoltavo, rapita, con gli occhi lucidi, increduli, commossi.
E poi quel bacio, così speciale e unico.
Lo strinsi a me, dolcemente eppure con passione, poi però mi allontanai poco, per poterlo guardare.
Sorrisi, sfiorando dolcemente il suo bellissimo viso.
"Sicuro di essere vero?" Sussurrai, giocando con una ciocca dei suoi cappelli scuri.
Sentii una calda lacrima rigarmi la guancia, ma non ero triste, solo certe emozioni sono troppo forti, troppo coinvolgenti.
Anche se troppo in questo caso non era affatto male.
"Ti Amo..." Sussurrai, quasi di sfuggita, con gli occhi nei suoi, come fosse la cosa più naturale del mondo, come se non esistessero altre parole capaci di ribattere a quelle meravigliosa che aveva pronunciato il pastore.
Lo baciai di nuovo, con dolcezza, per poi spostarmi un poco, ma posando la mia fronte sulla sua.
Era inutile continuare a nascondersi.
"Mi sposeresti anche se ti dicessi che non potrei mai farlo in una chiesa ma preferirei il ponte di una nave..." Sorrisi "La mia nave, magari...".
O la Santa Caterina...
"Così tu giurerai per il tuo Dio, e io lo farò per i miei Dei... Ed entrambi i giuramenti così avranno valore.." Sorrisi "La religione non è qualcosa che si può imporre..." Sussurrai "Ma in ogni caso, ora come ora non è possibile.. Sei l'Arciduca di Capomazda, dovrai sposare una principessa, o giù di lì..." Alzai lo sguardo a cercare i suoi occhi "Però grazie... E credimi se ti dico che lo vorrei, che lo vorrei più di qualunque altra cosa..." Chinandomi a posargli un lieve bacio sulle labbra.
Che non ho mai voluto altro...
Poi però sorrisi, un sorriso diverso, divertito e malizioso, che la conversazione si stava facendo fin troppo seria.
Mi chinai su di lui e gli sussurrai all'orecchio "Chi ha detto che non voglio fare l'Amore con te, stanotte?" Con voce calda e suadente.

Guisgard
08-04-2015, 03.34.09
“Allora ti farò principessa di qualche regno.” Disse Icarius a Clio. “E farò costruire una nave per te. E le darò il tuo nome.” Sorrise. “La religiosità è qualcosa di Sacro... e dunque riguarda te, perchè io ti ho sempre ritenuto così, come la cosa più sacra che possiedo...”
Poi quel parole di Clio.
Il pastore allora cominciò piano a spogliarla.
Portò le sue mani sulla camicia di lei e prese a sbottonare un bottone dopo l'altro, fino a farla scivolare ai piedi della ragazza, con la seta che scese giù come una carezza sulla pelle di Clio.
Il pastore restò così a fissarla, mentre era nuda davanti a lui.
La fece allora mettere in piedi e lui si inginocchiò.
Cominciò a togliersi la camicia e nel farlo iniziò a baciarla ovunque, risalendo piano, con la bocca che assaporava ogni tratto della pelle di lei.
Le gambe, i fianchi, i seni, il collo, fino a trovare le labbra di Clio ed incatenarle alle sue con un lungo e caldo bacio.
E la strinse al suo corpo ormai nudo.

Guisgard
08-04-2015, 03.36.46
Velven sorrise a Gwen.
“Ne parli in un modo così affascinante che sembra vero.” Disse. “Eppure si tratta di favole, di fiabe, no?” La fissò. “O forse tu ci credi davvero?”

Lady Gwen
08-04-2015, 04.59.46
Scossi la testa. Non c'era nulla da fare.
"E` inutile stare qui a convincerti che e` tutto vero, quando tu credi fermamente che non lo sia" dissi, scuotendo la testa.
Mi liberai dalla sua presa e feci per coricarmi. Avrebbe mai capito?

Altea
08-04-2015, 15.50.48
Gli occhi di Ezio addosso a me mi creavano disagio, ora si stava rivelando per ciò che era veramente e probabilmente quella figura incappucciata era la stessa con cui aveva parlato nella carrozza e quindi..non aveva a che vedere con Gvineth..forse.
Per qualche strano motivo quella misteriosa figura armata decise di parlarmi, tranquillamente e raccontarmi...la verità.
Rimasi in silenzio per un attimo...la cripta vuota, appunto...ma poi pensai a Guisgard..Guisgard sarebbe sceso a patti col nemico magari malvagio per riavere il potere? Era strano..magari avrebbe voluto la morte piuttosto che spartirsi il regno..eppure con Dominus era sceso a patti per avere ciò che gli spettava. Ero confusa...o forse era tutto vero e Guisgard aveva in mente qualche piano, e prima non aveva voluto metterci in mezzo..una ragione ci doveva essere se aveva chiesto..il nostro aiuto.
Mi rischiarai la voce.."Ebbene...so la cripta è vuota..e non meravigliatevi, vedete io non ho voluto presenziare al funerale, ma sono stata due volte al cimitero. La prima volta era ben chiusa...la seconda volta mi accorsi si muoveva e aprendola la trovai vuota, e quindi si presuppone qualcuno la abbia aperta e non certo io, lo sapevate?" e guardai la figura celata, sembrava di parlare con un essere di altri mondi... Guisgard rapito..dove? Dove vi era quella impronta che io e il Priore Tommaso avevamo visto..un' impronta strana, appunto..non di questo mondo.
"Comunque" ripresi sospirando "non è il sosia il vero problema..almeno..e di Rodolfo che dite? Pure lui dice di essere fedele all' Austero eppure non ci ha pensato due volte a mettere sul trono un sosia, se sapesse che il vero Duca è vivo perchè non mettere dunque di nuovo le cose a posto" e risi "Pure alla cena col Vescovo..per non incappare in incidente diplomatico, hanno parlato..della mia bellezza..interessante vero?" scossi il capo e mi rifeci seria guardando la figura incappucciata "Io vi ho dato qualcosa di prezioso, io dovrei espormi in prima persona..il Duca..ha disposto di aiutarvi e scendere a patti, ma non ha chiesto il mio parere e ha fatto il mio nome" e forse per aiutarlo e non ero arrabbiata con lui.."Ancora una cosa, dunque, se volete tutti e due scendere a patti con me...parliamo assieme a Lord Guisgard, visto mi ha chiesto aiuto. Avete visto, io sono disarmata e pure il Duca e potete essere presenti alla nostra conversazione, pure legarmi le mani se avete paura possa imbrogliarvi..non è qualcosa di strano visto so ciò che è avvenuto, una volta appurato con lui ciò che desiderate tutti e due, parlerò io con le sue zie..siamo molto in confidenza..basta non chiedate pure voi pegni impossibili come il Duca Dominus..ovvero che troviamo il Fiore Azzurro" anche se fosse stato meglio, almeno avremmo avuto il tempo per parlare di ciò che era successo.
E rimasi a guardare la figura...il mio sguardo era irremovibile, appunto lo avevo detto ad Ezio..patti col diavolo non li facevo.

Clio
08-04-2015, 17.25.17
La camicia da notte scivolò via, eterea e leggera accarezzando dolcemente la mia pelle.
Avevo sempre amato la delicatezza della seta, abituata com'ero al cuoio e al ferro.
Sentii le sue labbra risalire tutto il mio corpo, lasciando brividi infuocati al loro passaggio.
E le mie mani seguivano il suo movimento, scendendo su di lui, per aiutarlo a spogliarsi, bramando la sua pelle quanto lui la mia.
Finalmente poi mi strinse, cercando e trovando le mie labbra, mentre sentivo la passione che mi consumava sempre di più.
Camminai a tentoni, portandolo con me, stringendolo a me mentre cercavo il letto su cui mi lasciai cadere pesantemente per poi attirarlo a me, dopo averlo osservato per un lungo istante con uno sguardo estasiato.
Gli sorrisi, quando i suoi occhi furono nuovamente attaccati ai miei.
"Riesci a rendermi tremendamente felice..." Sussurrai, prima di baciarlo di nuovo.
E poi lo amai, con ardore e passione, quasi travolta da quel fiume di emozioni capaci di oscurare il mondo intero, mentre le mie mani e le mie labbra cercavano la sua pelle incendiata dalla stessa passione che mi consumava e mi mandava in estasi, mentre le nostre labbra si incontravano ancora e ancora in un gioco senza fine.

Tessa
08-04-2015, 17.25.36
Esultai quando Bernard mi porse il monile! Non desideravo altro, in quel momento, che poterlo indossare.

"E quindi volete un premio? E che tipo di premio vorreste?" chiesi a Bernard, mentre continuavo a fissare incantata il ciondolo.

"Fatemi un favore" ripresi "prima di parlare del premio, mettetemi al collo questo monile, vi prego!"

Guisgard
08-04-2015, 18.26.56
“Di più non posso concedervi adesso.” Disse la figura incappucciata ad Altea. “Vi ho detto la verità per avervi dalla nostra parte, ma se per voi non è abbastanza allora non credo ci sia altro da dire. E per dimostrarvi che non sono un uomo malvagio, come lo sono invece Cimmiero, suo fratello e Dominus prima di loro, vi lascerò andare, nonostante sappiate di questi piani segreti. Ma badate di non rivelarli ad alcuni, o anche lord Guisgard finirà male. Quanto a Rodolfo, il sosia è la sua forza e noi per questo troveremo il modo di eliminarlo.”

Guisgard
08-04-2015, 18.31.31
La passione li travolse.
Più volte.
Icarius e Clio, tra quelle lenzuola diventate ardenti a contatto con i loro corpi accesi di inebriante passione, si amarono a lungo.
L'ardore del presunto duca sembrava cibarsi dei sospiri e dei gemiti di lei, che vibrava tutta fra le sue braccia.
E lui dava libero sfogo a quella passione che pareva insaziabile del corpo e dell'anima di lei.
Come una danza i due si ritrovarono più e più volte, l'uno sull'altra, pelle contro pelle, avvolti dal trasporto più assoluto, dall'estasi più totale, dall'impeto più irrefrenabile, fino a quando le loro mani si strinsero tra loro, tra il respiro di Icarius e le grida di piacere di Clio.
Come se null'altro esistesse al mondo.
E fu così fino all'alba, in una notte che era volta via troppo in fretta.
E l'aurora li baciò col suo purpureo splendore, trovandoli appagati l'una tra le braccia dell'altro, ammaliati e sedotti dalle Gioie d'Amore.

Guisgard
08-04-2015, 18.35.15
“Beh...” disse Bernard a Tessa, mentre la fece voltare, per poi spostarle i capelli e legandole il monile attorno al collo “... un premio pari all'entusiasmo che mostrate, no?” Sorridendole. “Un premio degno di questo bel dono. Un premio dunque come pegno...”
E messole al collo il bel monile rosso, la fece voltare per guardarla.
“Vi sta molto bene...” fissandola “... chissà di che pietra si tratta...” osservando il monile e sfiorandolo con le dita.
E nel farlo accarezzava lieve la pelle di lei.
Ma quel tocco dell'ex galeotto fece aprire il ciondolo, mostrando così ciò che in esso era rinchiuso.
“Un bigliettino...” raccogliendo Bernard ciò che dal monile era caduto “... c'è scritto qualcosa...”
E lesse ad alta voce il contenuto del biglietto:

“Tre uomini si trovano in un Giardino meraviglioso e fissano un bellissimo Fiore.
Il primo si contenta di ammirare ogni giorno il Fiore senza però toccarlo mai.
Il secondo decide di vendere tutto ciò che possiede e acquistare quel Giardino, anche se non sceglierà mai di cogliere il Fiore.
Il terzo, infine, coglie il Fiore, ma solo per sottrarlo alla vista di tutti gli altri e conservarlo nella sua dimora.
Chi fra i tre uomini possiede veramente quel Fiore?”

Guisgard
08-04-2015, 18.40.33
Velven sorrise e si stese accanto a Gwen.
“Su...” disse, accarezzandole i capelli “... non vorrai litigare per queste cose? Capisco che tu sia attratta ed affascinata da quel mondo di mistero, ma discutere tra noi mi sembra esagerato.” Le sfiorò la guancia. “Però ho capito che per te è importante e dunque ti prometto che non darò più giudizi su queste cose. E chissà, se un giorno magari mi dimostrerai che è vero, io ci crederò.” Facendole l'occhiolino.
No mancava molto all'alba.

Altea
08-04-2015, 18.42.28
Mi lasciava andare...infatti potevo essere una testimone scomoda...ma forse voleva testare la mia fedeltà.."Milord..scusate..se avete notato non vi ho chiesto la mia vera identità..ma perchè avete voluto mettermi al corrente di tutto questo? Io cosa devo fare ora..quindi devo solo credervi nella parola..vi prego..egli ha un bracciale che gli ho donato..ha un quadrifoglio..posso averlo solo per sentire la sua vicinanza? Proprio perchè non siete una persona malvagia.." dissi scuotendo il capo "Perchè allora avevano chiesto il mio aiuto e delle tre donne, mica si sarebbero esposti così?".

Tessa
08-04-2015, 18.44.01
“Tre uomini si trovano in un Giardino meraviglioso e fissano un bellissimo Fiore.
Il primo si contenta di ammirare ogni giorno il Fiore senza però toccarlo mai.
Il secondo decide di vendere tutto ciò che possiede e acquistare quel Giardino, anche se non sceglierà mai di cogliere il Fiore.
Il terzo, infine, coglie il Fiore, ma solo per sottrarlo alla vista di tutti gli altri e conservarlo nella sua dimora.
Chi fra i tre uomini possiede veramente quel Fiore?”


Ascoltai con stupore il racconto che era scritto sul foglietto.

"Chissà chi lo avrà scritto e perché?" chiesi a Bernard.
Quella scoperta mi aveva emozionata e adesso avevo voglia di saperne di più.
"Chissà quanti proprietari avrà avuto questo monile, dopo la Regina di Gioia Antiqua! Oh, Bernard, vorrei avere il dono di viaggiare nel passato per saperne di più!"

Guisgard
08-04-2015, 18.52.31
Bernard sorrise a Tessa.
“Beh, non credo occorra viaggiare nel passato per svelare la storia di questo monile...” disse lui “... a sentire il tipo del tiro a segno questo ciondolo è appartenuto alla regina ed ella, come raccontava il vecchio eremita di San Michele, è viva.” Osservando il monile e la sua misteriosa pietra rossa. “Forse possiamo cercare un orafo o un antiquario per saperne di più... visto vedo che quest'oggetto vi incuriosisce molto.” Rise appena. “E chissà, se svelerò per voi questo mistero avrò finalmente quel mio premio.” Facendole l'occhiolino.
La festa del borgo era durata tutta la notte ed ormai albeggiava.
I due allora cominciarono a cercare fra le botteghe.
Ed accanto ad una taverna videro un antiquario.
“Sembra abbiamo fatto centro.” Indicando il negozio lui. “Cosa dite? Facciamo colazione in quella taverna, o preferite consultare prima l'antiquario?”

Guisgard
08-04-2015, 18.54.43
“Forse quel bracciale è andato perduto, milady.” Disse la figura incappucciata ad Altea. “Lord Guisgard è stato in catene per diversi mesi. Quanto a voi, abbiamo chiesto il vostro aiuto perchè ci occorre una spia a corte. Occhi ed orecchie al servizio dei Taddei, contro Rodolfo ed i suoi piani da traditore. Se accettate di aiutarci bene, altrimenti non abbiamo altro da dirci.”

Tessa
08-04-2015, 18.56.08
"Be'..." risposi a Bernard "Se è viva, come mai questo monile non è più in suo possesso? Cosa ci faceva sulla bancarella di una fiera di paese?"

Detto, questo, entrai prima di lui e a passo deciso nella bottega dell'antiquario, decisa a saperne di più.

Altea
08-04-2015, 18.58.08
"Sta bene...ma il nostro patto sarà sancito quando avrò tra le mani qualcosa di Guisgard..e ditegli qualcosa che ricordi noi due..pensate sia sprovveduta da accettare così? E poi avete chiesto l' aiuto pure di quelle tre donne..ditemi se devo parlarne con loro..quando avrò qualcosa di lui..il patto è fatto..altrimenti non ci saremmo mai visti" dissi imperturbabile..già Rodolfo era loro traditore..e loro stavano dalla parte dei Taddei? Quando avevano pure incatenato l' uomo che amavo..Chissà forse Guisgard pur di salvare il Ducato aveva ceduto alla fine.
Poi guardai il soffitto dubbiosa.."Non è che forse abbiate sbagliato persona? Non so perchè Guisgard dovrebbe chiedere aiuto a me..lo sapete..Guisgard è di tutti..o di tutte..no assurdo..forse mi ha scambiato tra le tante donzelle che bramano per loro" e diedi la mano all' uomo mascherato.."E' stato un piacere...bene, non preoccupatevi, non è affar mio questo..cercate la sua vera amata, non sono certo io." e mi inchinai e mi diressi verso l'uscita...povero Guisgard pensai..tutte lo vogliono e tutte lo cercano..deve essere stata difficile la sua vita, oh ma troverà quella degna di lui e me ne andai a testa alta.

Lady Gwen
08-04-2015, 20.39.15
Era una prova che voleva? Bene. L'avrebbe avuta.
Mi guardai intorno e notai un piccolo vaso: lo feci levitare, facendolo arrivare sul comodino dal lato di Velven.
"E` meglio dormire un po' adesso, manchera` un'ora circa all'alba" dissi e cercai di prendere sonno.

Clio
08-04-2015, 21.37.36
Dischiusi gli occhi lentamente, come se mi costasse grandissima fatica riprendermi da quel meraviglioso e appagante torpore.
In quei lunghi e dolorosi mesi non avrei mai creduto che la vita potesse donarmi ancora una felicità e un Gioia tanto profonde, credevo che la cosa migliore che mi potesse capitare fosse un istante di oblio, un istante senza quel dolore martellante che non mi aveva mai lasciato.
Ma poi lo vidi lì, assopito accanto a me, che mi teneva ancora stretta, quasi avesse paura che potessi scappare, ma io sapevo che non sarei andata da nessuna parte, mai, sapevo che quello era il mio posto: al suo fianco.
Non sapevo perché, non sapevo come, ma era tornato da me, qualunque nome portasse, dopotutto era quello il nome che portava quando aveva rubato il mio cuore.
Quanto amavo svegliarmi al suo fianco, e quanto avrei voluto farlo ogni mattina della mia vita.
Potevo sentire il suo respiro regolare, era così bello, con un'aria così serena che restai per lunghi istanti a guardarlo.

Leggeri raggi di un pallido sole, velato dalle nuvole illuminavano parzialmente la sfarzosa stanza.
Aprii gli occhi lentamente, senza rendermi immediatamente conto di dove mi trovassi.
Ma poi vidi i suoi occhi che mi sorridevano "Buongiorno.." mormorai, sbattendo le palpebre ancora assonnate.
"Buongiorno.." mi rispose lui, con un sorriso.
Gli sorrisi a mia volta, allungando appena una mano per sfiorare il suo bel viso.
Era bello vederlo così rilassato, avevo sempre paura di svegliarmi e non trovarlo accanto a me.
Lui mi attirò a sé, tenendomi abbracciata in silenzio, mentre accarezzava dolcemente i miei capelli.
Io chiusi nuovamente gli occhi, immersa in quella pace che mi era sempre sembrata un miraggio, mentre potevo sentire il battito del suo cuore.
D'un tratto, trasalii, alzandomi di scatto a sedere: realizzai che non eravamo nella mia casetta, ma nel suo letto a corte.
E allora rammentai ogni cosa, il ballo, il mio stratagemma, la passeggiata al chiaro di luna.
"Mi sono addormentata.." esclamai "Devo andare...".
Ma non riuscii a dire altro che lui mi attirò a sé "No.." con la sua voce calda e profonda "Resta con me..".
Io mi abbandonai a quell'abbraccio, ridendo appena.
"Lo sai che devo andare.." mormorai, anche se non volevo lasciarlo "Azelle si starà chiedendo dove sia finita...".
Lui rise "Azelle? Questo ti preoccupa?" ridendo "Credo che lei sappia esattamente dove sei...".
Risi con lui, perché sapevo che aveva ragione.
"Resta con me.." ripeté "È così bello averti qui...".
Io risi, nervosamente.
"Non dire stupidaggini..." fissando un punto lontano e indefinito nella stanza, perché lui non potesse incrociare il mio sguardo "Lo so bene che il mio posto non è qui..." sussurrai piano "Il mio nascondiglio mi aspetta..." sforzandomi di sorridere.
Senza dire nulla, lui cercò dapprima il mio sguardo, poi le mie labbra con le sue, per baciarmi appassionatamente.
Un bacio capace di togliermi il fiato, di farmi dimenticare ogni incertezza, ogni dubbio, ogni pensiero inquieto.
Esistevamo soltanto noi, e il nostro Amore.
"Resta con me..." sussurrò, ancora una volta, e io annuii, continuando a baciarlo.
"Non devi salvare il mondo stamattina?" scherzai, stringendolo a me.
Lui scosse la testa, senza smettere di baciarmi, ancora e ancora, mentre le sue braccia scendevano sulla mia schiena nuda, lasciando caldi brividi al loro passaggio.
"Milord.." una voce da fuori ci fermò "L'ambasciatore è qui.. vi sta attendendo..".
Io lo guardai come a dire: "Visto?".
Ma lui mi rispose con il suo sorrisetto compiaciuto.
"Di' all'ambasciatore che dovrà attendere domani.." disse, con un tono di voce che non conoscevo, senza però lasciare mai i miei occhi, con uno sguardo divertito "Questa mattina non desidero essere disturbato..".
"Come desiderate, Milord..." la voce dall'esterno, per poi allontanarsi.
Lo guardai, per poi voltare lo sguardo alla porta solo un istante prima di tornare ad osservarlo.
"Accidenti.." mormorai, divertita "La gente fa tutto quello che vuoi qui?".
Lui rise "Sono l'Arciduca, no?" Facendomi l'occhiolino.
"Sul serio?" Risi, con fintissimo stupore, per poi tornare seria e sorridergli, mentre le mie dita giocavano con una ciocca ribelle di capelli che gli scendeva sul viso.
"No..." Sussurrai, con gli occhi nei suoi "Sei il mio Amore.." Per poi attirarlo a me e baciarlo dolcemente.

Quel ricordo mi strappò un sorriso, mente continuavo ad osservare Icarius addormentato.
Ma ciò che valeva per quel giorno lontano valeva anche per quella mattina: non avrei dovuto essere lì.
Ma non avevo voglia di pensare a quello, un'altra giornata era giunta, e avevamo un sacco di cose da fare.
Così mi avvicinai ancora di più a lui e lo baciai dolcemente.
"Buongiorno Icarius..." Sussurrai, dolcemente posandogli un lieve bacio sulla guancia.

Guisgard
09-04-2015, 01.39.54
Velven guardò incredulo quel vaso lievitare e poi spostarsi.
“Ehi...” disse a Gwen “... hai visto anche tu? Quel vaso si è mosso e non può essere stato il vento, perchè tutte le porte e le finestre sono chiuse! Come può essere accaduto? L'ho visto con i miei occhi muoversi!”

Guisgard
09-04-2015, 01.52.09
Quel bacio e Icarius, quasi fosse il personaggio di una favola, aprì piano gli occhi.
Come destatosi da un incantesimo.
“Buongiorno a te...” disse a Clio, sorridendole “... che bello trovarti qui al mio risveglio...” stringendola a sé “... sei vera, no? Allora resta ancora un po' sul mio petto...” chiuse gli occhi, come a voler assaporare quegli istanti “... ho fatto un sogno stanotte... strano, enigmatico, inquietante... ero qui nel palazzo e giungeva un cavaliere bardato e misterioso... mi sfidava... ma non in un semplice duello... no, una sorta di gara... diceva che ero un fantoccio e nessuno mi amava per ciò che era davvero... te compresa... io allora fuori di me dalla rabbia raccolsi la sua sfida, chiedendogli poi di cosa si trattasse... e lui mi svelò che era in ballo il seggio ducale ed il nome dei Taddei... uno solo fra noi avrebbe vinto... colui, cioè, in grado di trovare un indicibile Tesoro... un Fiore... il Fiore Azzurro... ma in quel momento entrò Rodolfo e colpì con rabbia l'elmo del misterioso cavaliere, svelandone il volto... ed era il mio stesso viso quello che mi fissava sanguinante dal suo elmo ormai spaccato in due...”

Lady Gwen
09-04-2015, 01.53.25
Scossi la testa, anche se quella situazione stava iniziando a divertirmi.
"Ti direi che sono stata io perche` pratico la magia, ma non so se mi crederesti, anche se tu stesso hai detto che ci avresti creduto se ti avessi dato una dimostrazione"
Lo guardai dritto negli occhi, un po' sorridendo e attesi una sua risposta.

Guisgard
09-04-2015, 01.59.26
Velven guardò incuriosito Gwen, come se volesse indagare in quel suo sguardo.
Poi scoppiò a ridere.
“Ho capito...” disse divertito “... vuoi prenderti gioco di me, vero? Magari hai fatto cadere tu quel vaso ed io ho creduto chissà cosa... oppure...” facendole l'occhiolino “... oppure sei una sorta di illusionista, di prestigiatrice, di quelle che fanno trucchi simili senza svelare mai il loro segreto, giusto?” Continuando a ridere. “Ma, mia cara illusionista, stanotte sei nel mio maniero ed io non mi farò incantare dai tuoi trucchi!” E la fece sdraiare sul letto, per poi baciarla con slancio. “Anche io conosco vari trucchi... trucchi magici... d'Amore...” stringendola a sé.
Ma l'alba era ormai prossima.
Pochi istanti ed il cielo d'Oriente si sarebbe schiarito.

Guisgard
09-04-2015, 02.06.53
La figura incappucciata fissava Altea che decisa si avviava verso l'uscita.
“Si, forse avete ragione voi, milady.” Disse. “Forse davvero fate bene a non partecipare alla liberazione di Capomazda, poiché non potete essere certo voi colei a cui lui ha chiesto aiuto. Lo conoscete infatti troppo poco se pensate questo del duca. Io sono stato so rivale e nessuno più di me ne conosce i difetti. Ma tra le sue pecche di certo non vi sono né l'inganno, nè il tradimento. In amicizia come in Amore. E se voi credete sia un Don Giovanni che ama compiacersi fra tante donne, allora davvero non lo avete mai conosciuto. Altro non abbiamo da dirci. Gli riferirò della nostra discussione e del suo esito. Vi chiedo solo di non tradirci. Messer Ezio vi accompagnerà all'uscita. Grazie e addio, milady.”
Ed Ezio annuì.

Lady Gwen
09-04-2015, 02.19.04
Non c'era modo di fargli cambiare idea. A questo punto, la mia "delusione" si era tramutata in puro senso di sfida: avrei trovato il modo, a tutti i costi.
Improvvisamente, si sdraio` su di me e mi bacio` con foga.
Era sempre una sensazione unica ogni volta che mi stringeva a se`, che mi baciava o che semplicemente mi uguardava. Mi sentivo completa, come se ogni tassello fosse al proprio posto.
Quando si fermo` per guardarmi negli occhi, colsi l'occasione.
"Non c'e` proprio modo di farti cambiare idea, eh?" dissi, con aria di sfida e un leggero sorriso "Sappi pero` che non mi arrendo mai cosi` facilmente"

Clio
09-04-2015, 02.34.13
Gli sorrisi e mi accoccolai volentieri contro il suo petto, restando stretta tra le sue braccia.
Lo ascoltai in silenzio, dapprima incuriosita, poi vagamente preoccupata.
Tu e il tuo Fiore Azzurro....
Ma alla fine gli sorrisi, alzando la testa per baciarlo dolcemente sul collo.
"Ehi, Guarda che gli incubi sono affar mio, di solito..." Sorrisi, con gli occhi nei suoi "Quindi dici che sei tu il primo nemico di te stesso?" Dolcemente "O tutta questa storia della corte ti ha stufato e vuoi partire alla ricerca del Fiore Azzurro per inseguire Madonna Avventura?" Sorridendo "Perché, tu ci creda o no ti seguirei in capo al mondo, mio bel pastore..." Gli sussurrai, per poi baciarlo piano.
Avrei voluto stringerlo e cancellare ogni pensiero inquieto dal suo viso e dalla sua anima, ma sapevo bene di non poterlo fare, nessuno poteva, probabilmente nemmeno lui stesso.
Però potevo stargli accanto e renderlo felice, come lui rendeva felice me.
Un giorno forse avrei scoperto cosa si celava dietro tutta quella storia, ma per ora sapevo che, in ogni caso, il mio compito era stargli accanto.
"Lo sai che dovremmo alzarci?" Sussurrai "Non che ne abbia voglia..." Rifugiandomi nuovamente tra le sue braccia "Ma oggi dovremo almeno allenarci sul serio, altrimenti Rodolfo chi lo sente..." Risi piano "Non voglio mica averti sulla coscienza se arriva qualche cavaliere a sfidarti e non ti ho insegnato abbastanza..." Alzando lo sguardo e strizzando l'occhio al pastore, per poi sorridere dolcemente, quando i miei occhi incrociarono i suoi.

Guisgard
09-04-2015, 02.40.31
“Per questo ti adoro...” disse Velven a Gwen guardandola negli occhi “... amo tutto di te, anche la tua testardaggine...” e la baciò ancora.
Ad un tratto il pendolo batté le ore.
Ed un vago chiarore invase il cielo.
Stava albeggiando.

Guisgard
09-04-2015, 02.43.25
“Beh, magari la misteriosa regina di Gioia Antiqua” disse Bernard a Tessa “avrà donato questo monile ad un suo affascinante spasimante, forse un amante, come pegno di una storia d'Amore impossibile, in puro stile Amor Cortese.” Ridendo appena. “Dopotutto non tutte le donne sono fredde e distaccate come voi.” Facendole l'occhiolino. “Prego, milady.” Aprendo poi la porta ed invitandola ad entrare nella bottega con un vistoso e sarcastico inchino.
Entrati i due nella bottega, furono subito accolti da diversi oggetti, tra lo sfarzoso, il curioso, l'originale e l'artistico.
Manufatti di ogni genere, età e provenienza facevano bella mostra su tavolini, mobili vari e vetrine, tutti elencati e classificati con cura maniacale.
E da una tendina laterale arrivò un ometto baffuto.
“Salute a voi.” Salutando Bernard e Tessa. “Come posso esservi utile?” Ma subito notò il monile al collo della giovane donna, con quella pietra rossoscura incastonata in esso. “Che straordinario esemplare di carbonchio.” Con tono stupito ed interessato insieme. “Perdonate, ma non ho potuto evitare di notarlo.”

Guisgard
09-04-2015, 02.44.21
Icarius rise piano a quelle parole di Clio.
“Si, dovremmo alzarci e cominciare ad allenarci, mio bel maestro d'armi...” la guardò negli occhi “... e dopo l'allenamento voglio andare in un posto, per mantenere una promessa... naturalmente verrai con me, spero...”
In quel momento qualcuno bussò alla porta.
“Milord?” Chiese Simonin. “Sono giunta per prepararvi il bagno. Volete che vi aiuti anche a vestirvi? Messere Rodolfo ha chiesto di voi, ma c'è ancora tempo, se volete... posso entrare?”

Clio
09-04-2015, 02.49.05
Gli sorrisi.
"Ah si? Dove devi andare?" Sorrisi "Se vorrai verrò con te, certo...".
Ma poi quella voce, non sapevo se essere divertita o furiosa.
Scossi la testa, ridendo in silenzio, mimando con le labbra un insulto, senza però emettere alcun suono.
Guardai Icarius divertita, perché spettava a lui rispondere.

Lady Gwen
09-04-2015, 02.53.39
Mi separai piano da lui e guardai fuori dalla finestra. L'alba stava giungendo e un nuovo giorno stava per iniziare.
"E` l'alba. Devo andare" dissi senza entusiasmo all'ufficiale "Credimi, non so che darei per restare qui con te, ma non posso."
Era la cosache sopportavo meno, il fatto di doverlo lasciare ogni mattina, ma non avevo scelta.
Una delle notti piu` belle e intense dlla mia vita era volta al termine e dovevo farmene una ragione.

Altea
09-04-2015, 15.44.15
Mi voltai di scatto alle parole della figura incappucciata e lo guardai adirata.."E voi? Mi conoscete da potermi giudicare? I miei sentimenti..ci state giocando sopra per il bene di Capomazda..e noto che come rivale siete stato in buoni rapporti se lui vi ha svelato tutto e giusto..ora siete amici e vi ha mandato a chiamarmi ma non vi ha detto nulla di come sono...del mio carattere insopportabile..glielo direte?" mi feci una bella risata "E Guisgard non si sorprenderà visto sa come sono ma di una cosa non dovete mai dubitare..dei miei sentimenti, a questo punto è Guisgard a non conoscermi visto non si è neppure opposto al vostro volere di farsi mostrare a me" e la rabbia aumentava "La mia vita..io sono giovane..ho vissuto in funzione di lui, da piccola fino ai venti anni aspettandolo e poi quando è apparso, mi ha rifiutata come moglie davanti a tutti...e io, nonostante quel rifiuto, subito dopo lo ho difeso davanti a Dominus e tutta la Corte e l' ho seguito alla ricerca del Fiore Azzurro..perchè ero certa lui era il vero Duca e speravo nel suo Amore, ma lui..non mi ha mai degnata di una attenzione. Dopo eletto Duca ha iniziato a conoscermi diventando amici..e altro..ma non mettiamo in dubbio egli volesse mettere la testa a posto..glielo ho sempre detto, e che non credevo alle sue parole, per paura di essere rifiutata." Rimasi in silenzio e poi dissi a bassa voce "Ditegli questo..queste parole appena dette..io non posso farlo e se io terrò il riserbo su quanto so non è per paura...ma per lui, solo per lui..e gentilmente fategli recapitare da parte mia la rosa più bella del giardino, i miei omaggi milord..vi auguro buona fortuna". Non aggiunsi altro, anche quella persona si era soffermata solo alla mia apparenza, mi aveva giudicata senza conoscermi e forse..chissà..pure imbrogliata.
Uscii e mi misi di lato ad Ezio, senza parlare, le mie gote erano infiammate dalla collera e mi posi davanti al cancello.

Tessa
09-04-2015, 17.51.46
“Dopotutto non tutte le donne sono fredde e distaccate come voi.”

"Eccoci, di nuovo!" pensai, alzando gli occhi al cielo "Riuscirà mai, un uomo, ad accettarmi per quella che sono, senza pretendere altro in cambio?"

Ignorai quindi la frecciata dell'ex galeotto ed entrai dall'antiquario che si dimostrò subito colpito dalla mia collana.

La slacciai delicatamente e gliela misi fra le mani.

"Siamo qui proprio per questo monile, Messere. Ci hanno detto che è appartenuto alla Regina di Gioia Antiqua e vorremmo saperne di più! Lei crede che abbia valore?"

elisabeth
09-04-2015, 17.52.19
Vidi le mani dell'anziana donna posarsi sul volto del nipote......erano mani sagge che imploravano tenerezza.....quell'uomo sembrava serre pervaso da un' ossessione.....quella notte...quella figura che non poteva definirsi ne animale ne umana...gli stava dando il tormento......." Marus ...anch' io non credo che quell'animale stesse cercando un essere umano qualunque...sareste stato voi la preda e non sareste qui a parlarne con noi........cercava qualcuno ..... Ora io non so dirvi se quel qualcuno sia veramente l' Arciduca oppure no.....so solo che e' questo quello che si racconta............".......mi tormentavo il cuore......cercavo le parole per spiegare a quell'uomo perchè fossimo lì......" Ascolta ...non ci conosci e la nostra presenza vi sembrerà assurda....Ma devi sapere che molto spesso nella vita le cose non hanno un senso...o almeno ..in quel momento sembra non averlo......Ho perduto ogni cosa....e neanche questo ha un senso.....ma un giorno quando ogni cosa mi ha abbandonata il Priore e' apparso alla mia porta.......e ha chiesto il mio aiuto........Ora io ho bussato alla tua porta...tu pensi di poterci aiutare......a ritrovare questo famelico animale ?...."..........In realtà.......io e Tommaso...avevamo poco da fare.......uccidere il Mostro ?.......e come...?......chi era lui...e chi ero io ......ma ...la vita era una situazione strana.....e bisognava prenderla così...senza un perchè......un po' come sentirsi parte di un mondo senza nome.....

Guisgard
09-04-2015, 18.33.34
Icarius finse di scandalizzarsi a quell'insulto sussurrato da Clio e divertito, a sua volta, mormorò qualcosa, a bassissima voce: “Fa la brava...”
Trattenne una risata.
“Fa la brava...” disse poi in un sussurro impercettibile ed udito solo da lei “... già tra le lenzuola sei stata discola...” facendole l'occhiolino “... ehm, si...” rivolgendosi poi ad alta voce verso la porta, dietro la quale vi era Simoinin “... avverti messer Rodolfo che scenderò a breve... quanto al bagno ed al vestirmi ci penserò io, grazie.”
“Come Sua Signoria comanda.” Fece la serva, per poi andare via.
“Bene, prepariamoci ora...” Icarius a Clio “... devo portarti in quel posto e sono certo che ti piacerà.” Per poi baciarla lievemente sulla bocca.

Guisgard
09-04-2015, 18.35.57
L'antiquario osservò con meticolosità il monile al collo di Tessa.
“Molti oggetti” disse vengono attribuiti a grandi personaggi. Spade, tesori e così via. E' un modo per dar loro valore. Questo monile potrebbe essere appartenuto anche alla leggendaria regina di Gioia Antiqua, ma non abbiamo prove per affermarlo con sicurezza. Tuttavia è molto interessante e pregevole, devo dire. Quanto al valore, beh, diciamo che è nominale.”
“Nominale?” Ripetè Bernard.
“Si, affettivo, sentimentale.” Annuì l'antiquario. “Il carbonchio è la pietra degli innamorati. Anzi, dei grandi amanti. Notate la sua particolarità...” indicando la pietra rossoscura “... da un lato è straordinariamente scintillante, mentre dall'altro” voltando il monile “reca piccolissimi segni...” prese una lente d'ingrandimento “... sembrano parole incise... e in una lingua che non conosco...” restò poi pensieroso “... attendete un attimo, prego... nel retro della bottega ho dei testi e vorrei consultarli... torno subito...” e andò nel retrobottega.
“Sentito?” Sorridendo Bernard. “La pietra degli innamorati. Buffo, vero? Ed io che ne ho fatto dono a voi.” Rise. “Suvvia, scherzo. Giuro che la smetto.” Divertito.

Guisgard
09-04-2015, 18.47.18
Capitolo VIII: Duello mortale


“Dopo il desinare, Artù era rimasto con i compagni; nella sala, insieme alla regina, vi era una gran folla di baroni, oltre, mi pare, a molte dame belle e cortesi che parlavano un'adorna lingua francese. Keu, che aveva servito le tavole, sedeva a desinare insieme ai conestabili, quando giunse a corte un cavaliere sfarzosamente equipaggiato per la battaglia, armato di tutte le armi.”

(Chretien de Troyes, Lancillotto)



Ezio accompagnò Altea al portone e la fece uscire dal castello.
“Mi spiace non avervi dalla nostra parte, milady.” Disse alla dama prima di richiudere.
E congedata Altea, tornò dalla misteriosa figura incappucciata.
“Ora cosa facciamo?” Chiese.
“Continueremo per la nostra strada.” Rispose la figura. “Hai ancora la lettera di messer Albano, giusto?”
“Certo.” Annuì Ezio, per poi mostrare la missiva alla figura misteriosa.
“Ottimo...” fece questa “... mi basterà... sarà la prova per deporre quel fantoccio e far impiccare quel cane di Rodolfo.”
“Che intenzioni hai?” Fissandolo Ezio. “Come fai ad essere certo che l'attuale duca sia il sosia? E' solo un nostro sospetto. Anzi, una nostra speranza.”
“Vedrai...” mormorò la figura incappucciata, con gli occhi fissi sulla lettera “... vedrai, fratello mio... tu intanto raduna gli uomini e mandali in ogni angolo del ducato e del reame... arruola volontari e forza i riluttanti... voglio un esercito pronto a combattere per me contro i traditori... vai ora!”
“Si.” Deciso Ezio, per poi lasciare il castello insieme ad alcuni uomini.
http://fc03.deviantart.net/fs70/i/2013/022/c/f/matte_painting___castle_ziebicki_by_anderpeich-d5sd9hq.jpg

Guisgard
09-04-2015, 18.51.02
Gwen uscì dalla stanza, ritrovandosi da sola in un tinello.
E qui mutò di nuovo in colomba.
Velven, intanto, scese giù dal letto e la rincorse.
“Aspetta...” disse aprendo la porta ed entrando nel tinello “... ma perchè tutta questa fretta? Dove devi andare?” Ma non vide nessuno. “Gwen?” Chiamò, senza però ricevere risposta.
Si accorse allora della colomba ed aprì una finestra.
“Sei rimasta chiusa qui tutta la notte, amica mia?” All'uccello. “Su, vola via, torna al tuo nido...”

Guisgard
09-04-2015, 18.56.33
Marus ascoltò Elisabeth.
“E sia...” disse “... vi aiuterò...”
“E come?” Fissandolo la vecchia.
“Li porterò nella brughiera...”
“Dove?” Chiese la vecchia.
“All'antro della bestia...” rispose Marus.
“Sei pazzo!” Esclamò la vecchia.
“E' l'unica cosa che posso fare per loro...” mormorò il nipote.
“L'antro della bestia?” Ripetè il Priore Tommaso.
“Si, dove io ed altri ragazzi abbiamo trovato strane impronti...” fece Marus “... impronti di quella bestia credo... per questo abbiamo deciso di chiamarlo così, poiché crediamo, o fantastichiamo, che sia la tana del mostro...”
Il religioso allora si voltò a fissare Elisabeth con uno sguardo inquieto.

Lady Gwen
09-04-2015, 19.00.10
Appena lasciata la stanza, subito mi trasformai. Velven usci` in fretta e furia dalla camera da letto e mi cerco`. Provavo sempre una grande tristezza nel lasciarlo.
Quando mi vide, apri` una finestra per farmi volare via.
Io mi fermai un attimo sulla sua spalla, lo guardai e poi volai fuori.

Altea
09-04-2015, 19.01.32
Presi Cruz per le briglie..era tutto surreale, non dovevo parlarne con nessuno ma con le tre sorelle si.
Ma non dovevo destare sospetti a Corte, lasciai il cavallo allo stalliere e mi preparai per la colazione, stavolta non sola..volevo andare da Rodolfo e osservare.
Cosi mi sedetti al tavolo, ma ero turbata..e se le donne avessere visto di nuovo dentro l' acqua cosa succedeva..eppure Frate Severo mi aveva raccomandato di fare in modo il sosia non fosse usato per scopi illeciti..ma non da me...io anzi gli avevo offerto la mia amicizia, non gli avrei mai fatto del male...tranne fosse in cattiva fede. Guisgard non sarebbe arrivato a patteggiare col nemico per soldi o per un regno, non potevo crederci.

Tessa
09-04-2015, 19.06.21
"Oh, no..." risposi a Bernard "Voi non me l'avete regalata. Quel monile mi chiamava, cercava me....Lo avete solo aiutato a tornare a casa"

E dopo aver pronunciato quelle strane parole, uscite senza pensare, mi misi a curiosare nella bottega, in attesa che tornasse l'antiquario.

elisabeth
09-04-2015, 19.06.21
vidi lo sguardo fiero del ragazzo ....nel dirci che era disposto a mettere a rischio la propria vita ancora una volta....come credo che faceva ormai da tempo e a quanto pareva non era il solo....la voce della donna era piena di paura......e lo sguardo del Priore nei mie confronti......non so se era rivolto alla moglie di De Gur...o a quella matta donna che lo stava seguendo...ma l'antro...della Bestia....mi ricordava tanto....il luogo dove Gedeone viveva.......non tutte le novizie conoscevano la sua presenza...e molte volte tenerlo nascosto diventava un problema.....quando di notte usciva dall' antro in cui stava.....le giovani apprendiste cercavano di distogliere gli sguardi impauriti raccontando loro che era solo la prova inflitta dalla Dea Diana....." Marus....ti siamo grati per quello che farai.....dimmi....da quando e' sparito l'Arciduca lo avete piu' visto ?..o magari ne avete sentito l'odore..o i latrati ?.....".....

Clio
09-04-2015, 19.08.52
Risi con lui, in silenzio, divertita.
"Con te ha mollato la presa fin troppo presto..." Mormorai, una volta andata via la serva "Ricordi ieri mattina che non mi lasciava più?" Risi piano.
"Eh già, dobbiamo alzarci..." Annuii, rispondendo a quel bacio.
Mi alzai, e rimisi il vestito e il mantello.
"Vado a prepararmi, ci vediamo di sotto per la colazione."
Gli sorrisi, per poi lasciare la stanza così come ero arrivata, rapida e silenziosa come un'ombra.
E qualche istante più tardi entrai nelle mie stanze.
Qui mi preparai di tutto punto, per poi scendere al piano sottostante dove avrei trovato Icarius, e sicuramente anche Rodolfo.

Guisgard
09-04-2015, 19.10.47
Gwen prese il volo, allontanandosi dalla casa di Velven.
La colomba sorvolò i palazzi e le torri di Capomazda, sostenuta dal vento che soffiava sulla capitale.
Il cielo era limpido, le nuvole poche e lontane.
Il verde dominava ovunque e dall'alto la vasta e misteriosa brughiera sembrava non fare più tanta paura.
Ma nell'atto di attraversare la mura cittadine, la colomba fu attratta da qualcosa.
Una voce.
E proveniva dalla campagna sottostante.
Chi poteva chiamare una colomba?

Guisgard
09-04-2015, 19.15.41
Altea arrivò a corte e subito incontrò qualcuno.
“Oh, buongiorno, milady.” Disse sorridendo Simoinin. “Non vi ho vista ieri sera tornare qui al palazzo. Posso fare qualcosa per voi?” Chiese gentilmente.

Guisgard
09-04-2015, 19.17.32
“No, signora.” Disse Marus ad Elisabeth. “Dalla notte in cui il duca sparì di quella bestia non abbiamo più visto tracce. Ma perchè mi chiedete questo? Cosa sospettate?”

Altea
09-04-2015, 19.19.45
A quelle parole di Simoinin mi voltai alzandomi e osservandola.."E secondo voi..io devo rendere conto a una domestica..dove vado o cosa faccio? Non permettetevi mai più" e mi sedetti di nuovo "No, grazie...aspetto la mia domestica personale mi porti la colazione, ne ho a disposizione, quindi non mi siete indispensabile...e se sono qui è per fare colazione non vi sembra?Sempre se posso ovviamente".

Guisgard
09-04-2015, 19.20.24
“Beh, infondo avete ragione...” disse Bernard sorridendo a Tessa “... se fossi stato da solo non avrei certo scelto quel premio e forse senza il vostro desiderio di volerlo a tutti i costi non sarei riuscito neanche a far centro.” Annuì. “Si, quel monile è vostro, non mio.”
E mentre lui e la giovane donna attendevano il ritorno dell'antiquario, nella bottega entrarono una donna ed il suo bambino.
Il piccolo aveva in mano una bottiglia con dentro un veliero.
“Che bel veliero in bottiglia...” avvicinandosi a lui Bernard “... è tuo?”
“Si.” Annuì il piccolo.
“L'hai fatto davvero tu?” Stupito l'ex galeotto.
“Si, certo.” Rispose il piccolo. “E non è una nave qualunque.”
“Ah, no?” Incuriosito l'uomo dagli occhi azzurri. “E di che nave si tratta?”
“E' un modellino della Santa Caterina, la nave volante con cui lord Guisgard ha cercato il Fiore Azzurro.” Rivelò il piccolo.
http://www.mitidelmare.it/Foto_altri_miti_g/Navi_in_bottiglia_gb/nave_in_bottiglia_gb_001.JPG

elisabeth
09-04-2015, 19.28.10
Già...da quella notte la sua sete sembrava essersi placata......." La Bestia...e'un animale famelico...di dimensioni sovrumane.......i demoni conducono i suoi passi......lei sa che le sue fauci non hanno mai assaporato il sangue e le carni dell' Arciduca......e visto che a quanto pare e' ricomparso...potrebbe tornare all'attacco....."........Era una storia...fantastica.......mi sembrava di raccontare una favola...ma infondo le favole venivano raccolte da piccoli tratti di realtà..." Priore...illuminateci con le parole del Cristo perchè possiamo noi essere armi plasmate dalla sua infinita Luce.....".......

Lady Gwen
09-04-2015, 19.29.14
Sorvolai la citta`. Era una giornata magnifica, il cielo era limpido, l'aria tiepida e la brughiera meno minacciosa del solito.
Ad un certo punto, sentii qualcuno chiamarmi. Ma chi poteva essere? Scesi verso la citta` e mi diressi verso chi mi stava chiamando.

Guisgard
09-04-2015, 19.43.01
Simoinin mostrò un inchino ad Altea e non rispose nulla.
Ma nell'andare via lanciò uno sguardo enigmatico verso di lei.
“Buongiorno, lady Altea.” Disse Rodolfo entrando. “Di nuovo tornata al nido? A quanto vedo amate svolazzare libera come una farfalla.” Sorridendo.
Pochi istanti dopo giunse anche Clio.
“Buongiorno, milady.” A lei Rodolfo. “Dormito bene? Sua Signoria vi ha informata dei suoi programmi per oggi? Immagino debba allenarsi, vero?"

Guisgard
09-04-2015, 19.47.32
“Esistono molti pericoli.” Disse il Priore Tommaso. “Alcuni spiegabili, altri meno. Esistono forze misteriose che ruotano ed agiscono intorno all'uomo. Nei Vangeli Cristo Ha scacciato demoni ed Egli stesso è stato tentato da essi.”
“Allora perchè non dimenticate questa storia?” Fece la vecchia.
“Perchè non combattere il male” rispose il religioso “significa tollerarlo e dunque esserne complici.” Guardò Elisabeth. “E' giorno e direi di raggiungere ora quell'antro. Siete d'accordo? Con il favore della luce sarà più facile ispezionarlo.”
“Ma si dice che la bestia esca dal suo covo solo di notte.” Disse Marus.
“Meglio.” Sarcastico il Priore. “Vuol dire che saremo liberi di indagare.”

Altea
09-04-2015, 19.49.09
Simoinin se ne andò ma non mi sfuggi il suo sguardo...se fosse stata la spia di Cimmiero certo non mi avrebbe seguita.
Poi arrivò Rodolfo e lo salutai fingendo di sorridere.."Eh si..sono sfuggevole..sono sempre stata così ma ...presto tornerò nella mia dimora, è giusto sia così penso" con un sorriso amaro.
Poi arrivò Clio e la salutai.."Benvenuta milady" e iniziai a bere il mio the in silenzio...gli allenamenti..quanto si allenava questo Duca o sosia..quando Guisgard era uno spadaccino esperto, e pure mi insegnò come usare certe armi, certo non come una brava guerriera ma per difendermi".

Clio
09-04-2015, 19.51.08
Arrivai nella sala ma Icarius non c'era, trovai invece Altea e Rodolfo.
"Buongiorno Milady..." Salutai cortesemente la dama.
"Salute a voi..." Rivolta invece a Rodolfo "Non so se oggi Sua Signoria abbia particolari impegni... Credo che sarà lui stesso a comunicarveli, nel caso lo ritenga necessario..." Cordialmente "Mi ha solo informato che non desidera saltare l'allenamento, si sta impegnando molto per rimettersi in forma..." Sorrisi, per poi prendere posto per la colazione.

Guisgard
09-04-2015, 19.53.10
Gwen volò subito verso la campagna, planando nel punto esatto in cui aveva udito la voce che la chiamava.
Scese in mezzo ad un campo e cercò di capire chi l'avesse chiamata.
“Ehi, tu...” disse ancora quella misteriosa voce “... finalmente mi hai sentito. Temevo non potessi udirmi da lassù.”
Ma il campo sembrava deserto.
Nessuno infatti vi era.
Attorno alla colomba vi erano fiori, piante, alberi ed uno spaventapasseri.
http://casoria.napolitoday.it/~media/Articolo_normal/28258450525606/spaventapasseri-2.jpg

Guisgard
09-04-2015, 20.01.06
Proprio in quel momento arrivò Icarius.
“Buongiorno a tutti voi.” Disse sorridendo. “Oggi è una bellissima giornata. Sole, vento ed aria limpida. Adoro quando l'aria è così.” Prese posto a tavola. “Cos'abbiamo per colazione oggi? Ah, focacce all'uvetta ed al miele. Ottimo. Sono lieto di rivedervi a corte, lady Altea. Avete qualche novità da raccontarci?”
“Sono lieto che Sua Signoria sia di ottimo umore stamani.” Fece Rodolfo.
“Potrei non esserlo?” Ridendo appena il presunto duca.
“Quali sono i vostri programmi per oggi, milord?” Domandò Rodolfo.
“Beh, avevo intenzione di andare in città.” Rispose Icarius.
“In città?” Fissandolo in Rodolfo.
“Si, avevo promesso a quell'orfanello che sarei andato al loro istituto.” Annuì il presunto Taddeide. “Ma non temete, solo dopo essermi allenato. La mia maestra è molto esigente e richiede devozione ed impegno.” Guardando Clio e sorridendole. “Dico bene, milady?”
“Naturale, è qui per questo.” Commentò Rodolfo.

elisabeth
09-04-2015, 20.01.33
Perchè non lasciare che le cose si rimettessero a posto da sole.....perchè il male non poteva avere sempre le cose facili......" Si ha ragione il Priore..il giorno ci aiuterà a visitare quel luogo senza che la Bestia ci sorprenda.....".....poi mi avvicinai all'anziana donna....e presi le sue mani tra le mie...." Non preoccupatevi....baderemo a lui non gli succederà nulla, ve lo prometto..."....Uscii dalla casa seguita dal Priore lasciando che i due si salutassero....." Ho il vizio di fare promesse che poi non so se riusciro' a mantenere.....".....aspettammo così il ragazzo che ci facesse strada verso l'antro.....

Clio
09-04-2015, 20.07.29
D'un tratto ricordai la promessa fatta a quell'orfanello, e che dovevamo andare in città anche per trovare un modo per giustificare la mia nuova spada.
Com'era bello vederlo cosi di buon umore, nascosi un sorriso divertito, ma davanti a Rodolfo dovevo essere impeccabile, il che era ancora più divertente.
"Che splendida idea, milord...." Sorridendo ad Icarius "E sono lieta che non abbiate deciso di saltare l'allenamento, stavo giusto lodando il vostro impegno..." Con un leggero inchino mente i miei occhi incrociarono i suoi "Desiderate andare solo in città?" Gli sorrisi.
Certo non potevo dire che mi aveva già chiesto di andare con lui, che ci eravamo separati solo da poco tempo.

Altea
09-04-2015, 20.09.43
Quando arrivò il presunto Duca mi alzai in un leggero inchino e lo guardai addentare quelle focacce..già era allegro.."Novità? Nessuna a dire il vero..la mia vita è alquanto monotona ma stavo proprio dicendo a messer Rodolfo oggi disporrò per la mia partenza nella mia residenza, è uso il Duca sappia i movimenti di chi dimora qui...a dire il vero quando io e Lord Guisgard eravamo grandi...amici...non era un obbligo visto era molto contento di essere mio ospite...e tra l' altro quegli orfanotrofi..andavamo io e lui a trovare i bambini e li gestivamo assieme..infatti mentre voi eravate..da altra parte...ho pagato di tasca mia quegli orfanotrofi".
Poi mi accorsi stavo parlando troppo..Rodolfo non voleva io dicessi del passato con Guisgard per non turbare il presunto Duca..già tutti mi ordinavano cosa fare..altro che libera come una farfalla.
"Scusate, vi lascio ai vostri impegni, io vado a preparare le valigie".
Entrai in camera e dissi a Petronilla di prepararle parlando sotto voce "Vado a Las Baias...non mi trovo bene qui..sto male, mi sto ammalando Petronilla". Lei asciugò una mia lacrima.."Hai visto cosa fa quella Simonin, pure le altre dame di compagnia e le serve?" mentre chiudevo la ultima valigia.

Guisgard
09-04-2015, 20.34.30
“Se promettete di essere indulgente durante gli allenamenti” disse Icarius a Clio “allora vi chiederò di accompagnarmi.” Sorridendo. “Oh, ma ciò è lodevole da parte vostra, milady.” Rivolgendosi poi ad Altea. “Dunque l'orfanotrofio deve essere grato alla vostra generosità. Mi spiace siate in partenza, ma immagino abbiate nostalgia per la vostra terra. Sarà però sempre un piacere avervi a corte.”
Poi Altea uscì e raggiunse la sua stanza per prepararsi, aiutata da Petronilla.
Ma poco dopo una strana agitazione si diffuse nel palazzo.
“Cosa accade, milady?” Petronilla ad Altea.
Alcuni servi corsero ad avvertire il duca e Rodolfo, ancora impegnati con Clio a fare colazione.
I tre si affacciarono al balcone che dava sul grande cortile.
E lo videro.
Un uomo a cavallo davanti alla Porta dei Leoni e seguito da un manipolo di soldati armati.
Aveva un cappuccio sul capo ed in mano mostrava una lettera.
“Ascoltatemi, genti di Capomazda!” Gridò. “Le mie notti sono turbate da incubi! Incubi in cui il lamento dei grandi duchi del passato giunge a tormentarmi! Essi dai loro sepolcri di gloria vedono il ducato gemere nell'inganno e nel tradimento! Si, perchè un impostore siede sul seggio che fu dell'Austero!”
“Quell'uomo è pazzo!” A voce alta Rodolfo. “Uccidetelo mentre ancora il veleno gli spunta dalla bocca!”
“Taci, Rodolfo!” Urlò l'uomo incappucciato. “Taci, che sei tu artefice di tutto ciò! Ho la prova di ciò che dico!” Mostrando la lettera. “Hai messo un sosia, un fantoccio di lord Guisgard sul seggio ducale!”
Icarius sbiancò.
“Si, un bugiardo per ingannare il popolo e governare in sue veci!” Continuò l'incappucciato.
“Che prove hai!” Con rabbia Rodolfo.
“Questa lettera firmata da messer Albano, da sempre fedele alla casata dei Taddei!” Svelò l'uomo col cappuccio.
“E' falsa quella lettera!” Gridò Rodolfo.
“Non lo è!” Scuotendo il capo l'uomo incappucciato. “E sono pronto a dimostrarlo!”
“E come, buffone?” Fissandolo Rodolfo.
“Il vero lord Guisgard è il miglior spadaccino del reame, si dice!” Disse l'uomo col cappuccio. “Ebbene che lo dimostri! Se quell'uomo non è il suo sosia scenda e mi sfidi a duello! Sarà il Cielo a decretare la verità!”
“Si!” Urlarono i suoi soldati. “Duello! Duello! Duello!”
“Cosa succede?” Chiese Icarius a Rodolfo.
“Siamo perduti...” mormorò questi, per poi fissare Clio.
“Io non ho paura di svelare il mio nome!” Con impeto l'uomo incappucciato. “Ecco!” E si tolse il cappuccio, mostrando il suo volto.
Era Gvineth.
http://static.guim.co.uk/sys-images/Guardian/Pix/pictures/2012/2/22/1329921533567/Spartacus-008.jpg

Guisgard
09-04-2015, 20.36.16
“Nessuno di noi può promettere nulla...” disse il Priore Tommaso ad Elisabeth “... perchè nessuno sa cosa troveremo laggiù...”
Arrivò Marus e i tre si incamminarono nella brughiera.
Attraversarono un lungo sentiero tra sterpi e rovi, mentre il vento soffiava e sferzava sulle cime degli alberi più alti.
Infine un silenzioso e malinconico primo pomeriggio li accolse nel luogo indicato da Marus.
Era una piccola grotta scavata dal tempo, tra uno spuntone roccioso che sorgeva dal terreno, come se fosse un artiglio di qualche antico animale dimenticato, ricoperto quasi del tutto da muschio e selci selvatiche.
Gli alberi che crescevano intorno a quel luogo sembravano pietrificati, quasi che un oscuro incanto li avesse resi così e lasciati come austeri guardiani di quel luogo isolato e sinistro.
“Beh, cominciamo a dare un'occhiata in giro...” fece il religioso.
E mentre i tre cercavano eventuali tracce, Elisabeth, tra le rocce che delimitavano l'ingresso della caverna, notò qualcosa.
Come dei segni incisi nella nuda pietra.
Segni che ad una seconda occhiata alla donna parvero simili a lettere sconosciute di un dimenticato idioma.

Altea
09-04-2015, 20.45.15
Ad un tratto io e Petronilla ci guardammo..."Ma cosa è questa agitazione a Corte? Sento urla, andiamo a vedere sul balcone".
E riconobbi la figura incappucciata entrare dalla Porta dei Leoni...subito scesi nel giardino e udii tutto..tutto quanto.
La testa iniziava a girare..."Mio Dio...avevo scatenato una guerra? Cosa dovevo fare?".
Vidi Icarius sbiancare e Rodolfo pure era agitato, ma la mia meraviglia fu quando vidi l' identità della figura incappucciata...Lord Gvineth..e quindi? Almeno una delle due sorelle aveva detto di parlare con lui e sapeva tutta la verità..non le altre.
Lo guardai...e scossi il capo.."Lord Gvineth..il seggio ducale è di Lord Guisgard...se egli fosse qui potrebbe sfidare colui che voi dite sia un sosia...una gara...a chi tra i due troverà il Fiore Azzurro..solo il vero Duca ne sarebbe capace...ovviamente io sono fedele al vero Lord Guisgard, e voglio ne esca la verità..per i sudditi che hanno amato e amano il vero Duca".

Clio
09-04-2015, 21.09.12
Sorrisi ad Icarius, annuendo appena.
Poi ci fu un trambusto, e mi affacciai alla finestra.
Sbiancai, e istintivamente mi avvicinai ad Icarius, quasi volessi proteggerlo, rassicurarlo, come se fosse possibile.
Una lettera? Di che stava parlando quell'uomo?
Ma Rodolfo lo prendeva seriamente quindi doveva essere davvero un pericolo quella lettera.
Sapevo che non c'era scelta, che non potevo scendere io al suo posto.
Ma in cuor mio sapevo anche che Icarius non era un semplice pastore.
Però lo sapevo io e non lui.
Chissà, magari il quel sacro furore che avvolge il combattente prima del duello sarebbe stato più forte di tutto.
Ma era un rischio troppo grande, sentivo il mio cuore battere sempre più forte.
"Se non scende..." Mormorai "È come se avesse perso in partenza.." Rivolta a Rodolfo.
Poi me ne fregai di tutto e di tutti e mi avvicinai ad Icarius parlando piano, anche se trovare le parole non era facile.
"Credo che questo si chiami punto di non ritorno..." Sussurrai, con gli occhi nei suoi "Uno di quei bivi che non si possono evitare..." Presi un profondo respiro "Dimmi che non vuoi affrontarlo, e io ti porterò lontano da qui, dove nessuno conosce il tuo viso.." Abbassai sensibilmente la voce, cosicché lui solo potesse sentire "E non ti amerò mai di meno per questo..." Pianissimo.
"Ma se invece decidi di scendere e affrontare quel duello, allora c'è un'ultima lezione che devi imparare..." Con gli occhi nei suoi "Il duello non è come l'allenamento... E non perché i colpi ti feriscono o perché l'avversario colpisce più forte di qualunque maestro.. No... Cambia qualcosa qui..." Posandogli delicatamente una mano sul cuore "C'è un ardore, una forza che non sapevi nemmeno di avere, che è concessa solo a chi è disposto a rischiare la propria vita in duello... Gli antichi lo chiamavano furore divino, quando la paura lascia il posto all'eroismo, quando ci si libera di Marte e si incarna Ercole.." Sorrisi, rendendomi conto di aver parlato esattamente come il mio maestro.
"Se deciderai di affrontarlo, prendi Damasgrada.." Sorrisi appena "Ha l'aria di aver vissuto molte battaglie, saprà guidarti... E poi così sarò accanto a te.. Sarà come se fossi una dama come si deve e ti avessi donato la mia manica da mettere sull'elmo.." Risi piano, per poi tornare seria immediatamente, e fissarlo negli occhi con uno sguardo intenso "Ma dimmi che non vuoi combattere e io ti porterò lontano, finché non sarai al sicuro... E ucciderò chiunque ci intralcerà la via...".
Gli sorrisi "Qualunque cosa sceglierai, io sarò con te...".
Avevo fiducia in lui, ma anche paura di perderlo.

Lady Gwen
09-04-2015, 23.46.34
Mi ritrovai in un campo in cui non c'era niente altro che fiori, coltivazioni, una folta vegetazione e uno spaventapasseri.
Mi fermai e mi guardai intorno, ma continuavo a non vedere nessuno.
Intanto, la voce risuonava ancora nel campo assolato e deserto.

Guisgard
10-04-2015, 01.49.36
Icarius sorrise a Clio.
Era un sorriso malinconico, mentre i suoi occhi azzurri erano persi a fissare quelli chiari di lei, a vagare tra le loro screziature, i bagliori ed i riflessi di quello sguardo, che sembrava assumere le medesime sembianze di quei lontani pomeriggi in cui litigavano e scherzavano insieme.
“Quanto sei bella...” disse accarezzandole il volto “... sei talmente bella adesso che fa quasi male guardarti...” sospirò “... ricorda sempre questo, Clio... qualunque cosa accada e qualsiasi cosa ti diranno su di me... ti amo e nulla, neanche la morte, cambierà mai questo... ovunque andrò ti porterò con me... e ovunque sarò ti aspetterò...” la baciò.
D'avanti all'intera corte.
Guardò poi Rodolfo.
“Devo andare.” Mormorò.
L'uomo non disse nulla.
“Allora?” Gridò Gvineth. “Manca ancora molto?”
Icarius scese al pianterreno e prima di raggiungere il suo sfidante andò a pregare da solo nella Cappella dell'Immacolata.

Guisgard
10-04-2015, 01.54.28
“Ehi...” disse di nuovo quella voce a Gwen “... dico a te? Non mi vedi? Sono qui davanti a te!”
La colomba si guardava intorno, senza però vedere nessuno.
“Ma è così difficile notarmi per te?” Sempre quella misteriosa voce. “Eppure dovrebbe essere facile, visto sei un uccello! Ed io qui sono stato messo apposta per essere notato da voi uccelli!”

Guisgard
10-04-2015, 02.00.58
E mentre Gvineth attendeva che il presunto duca lo raggiungesse per il duello, da una delle finestre che davano sul cortile prese a parlare Altea.
“Milady...” disse Gvineth alzando lo sguardo verso di lei “... il vero Guisgard è chissà dove, forse morto, mentre il ducato è retto da un gruppo di reietti che si fanno scudo di un fantoccio. Ed io, essendo nipote dall'Austero e in linea di sangue dunque degno di rappresentare i Taddei, metterò fine a questa ignobile farsa. Cercare il Fiore Azzurro? E cosa ne sarà nel frattempo di Capomazda? No, il tempo è ormai finito e qui da troppo non governa più un degno duca. Ma oggi si deciderà e Capomazda tornerà nelle mani di un vero Arciduca!”

Lady Gwen
10-04-2015, 02.03.23
Mi guardai intorno, ma non notai niente.
Ad un certo punto, realizzai e mi voltai.
"Lo spaventapasseri" cercai di esclamare per istinto, ma ovviamente emisi solo degli strani suoni.
A volte dimenticavo di essere una colomba...

Clio
10-04-2015, 02.06.18
Sentivo il cuore battere, accelerare, e sorrisi a mia volta malinconica mentre i nostri sguardi si persero l'uno in quello dell'altra.
Sfiorai la sua mano sul mio viso, come a volerlo trattenere, in quell'istante che apparteneva solo a noi.
Il fiato mi si spezzò a quelle parole, e poi quel bacio, quel bacio inaspettato, quel bacio così denso di emozioni e di parole non dette, quel bacio che da solo era una promessa.
Lo strinsi a me, incurante di tutto, perché lui era l'unica cosa di cui mi importava.
L'idea di perderlo ancora era insopportabile, e per un momento avevo davvero sperato che rinunciasse, e io non gli avevo mentito, perché l'avrei amato in ogni caso.
Ma sapevo che non si sarebbe mai tirato indietro, lui forse non ricordava, non si conosceva bene come invece lo conoscevo io.
Sperai solo che Guisgard non fosse troppo nascosto, e lo guidasse verso la vittoria così come lo aveva guidato verso di me.
"Io ho fiducia in te Icarius... Non crederei ad altri che al mio cuore... " Sussurrai, stretta a lui "Torna da me..." In un sussurro "Amore mio, torna da me...".
Fu uno strazio lasciarlo andare, ma io più di chiunque altro sapevo che doveva farlo, così come sapevo che ne sarebbe uscito vittorioso.
Quando se ne andò chiusi gli occhi, e tornai ad osservare fuori dalla finestra, con un'espressione imperturbabile.
Non mi importava un accidente della gente, di cosa avrebbe pensato di me, sapevo solo che la mia vita era appesa a un filo, e sarei rimasta col fiato sospeso fino alla fine.

Guisgard
10-04-2015, 02.23.53
“Oh, finalmente mi hai visto...” disse lo spaventapasseri a Gwen “... ci hai messo un bel po'!” Era immobile eppure dalla sua testa di stracci e paglia usciva quella voce. “Aiutami, ti prego... ho perduto il ciondolo a forma di cuore regalatomi dalla mia ragazza... e senza quel pegno d'Amore io devo restare impalato qui, a scacciare corvi, cornacchie, merli e passerotti... aiutami a ritrovarlo... deve essere qui in giro...”

Guisgard
10-04-2015, 02.26.43
Icarius entrò nella cappella e si avvicinò all'altare.
Vi era un silenzio assoluto intorno a lui ed una vaga penombra dominava la navata, fino all'abside, dove si trovavano la statua della Divina Misericordia e quella della Vergine Immacolata.
“Padre Nostro...” disse inginocchiandosi il pastore “... che sei nei Cieli... aiutami, ti prego... non ho più la forza neanche per pregare...” si accasciò “... sia Santificato il Tuo Nome... venga il Tuo Regno... sia fatta la Tua Volontà... come in Cielo, così in terra... dacci oggi il nostro pane quotidiano... e rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori... e non indurci in tentazione... ma liberaci dal male... liberaci, o Signore, da tutti i mali...”
Passarono lunghi istanti e tutti fissavano la porta della cappella, in attesa del duca.
Gvineth fremeva, mentre era attorniato dai suoi sgherri.
Intanto sul balcone vi erano sempre Clio e Rodolfo.
“Allora erano vere quelle voci...” disse l'uomo alla spadaccina, dopo aver visto quel bacio tra lei ed Icarius “... davvero voi e lui... sciocca ragazza... idiota io a fidarmi di voi...”
Ma in quel momento arrivarono alcuni funzionari.
“Signore...” uno di loro a Rodolfo “... arrivano notizie che il ducato è in fermento...”
“Come sarebbe?” Stupito Rodolfo.
“Ovunque gli uomini di Gvineth stanno arruolando gente per rovesciarci.” Spiegò il funzionario. “Si parla di migliaia di uomini pronti a combattere per lui contro di noi.”
“E' la fine...” mormorò Rodolfo.
Nel frattempo, senza essere vista da nessuno a causa della confusione, Simoinin uscì dal palazzo e raggiunse una carrozza che era poco distante ad attenderla.
“Presto...” la donna al cocchiere “... al castello di lord Cimmiero. E vedi di sbrigarti, o ti farò frustare a sangue.”
“Si, signora.” Annuì il cocchiere.
Un attimo dopo la carrozza partì.

Lady Gwen
10-04-2015, 02.33.36
"Un ciondolo?"
Non era certo un'impresa facile con l'alta vegetazione che caratterizzava il campo.
Svolazzai qua e la` per il campo; non era per niente facile trovare un oggetto cosi` piccolo.
Stavo quasi per desistere, quando un luccichio tra l'erba mi colpi`. Mi avvicinai e in effetti si trattava proprio di un ciondolo.

Guisgard
10-04-2015, 02.38.00
Gwen, sotto forma di colomba svolazzò sul campo e alla fine, attratta da un luccichio tra l'erba, trovò il ciondolo.
Era a forma di cuore e recava incisa una frase:

“Il mio Amore vincerà ogni incanto.
Ti amo, Escia”

Galgan
10-04-2015, 02.38.36
Invero, in quel momento, mi sovvenne di capire, e divenni partecipe del divenire degli eventi, eventi che, triste realtà, erano dominati dalla menzogna, e che ad essi facevano copioso appello.
Da quel momento, ne ero certo, mi sarei addentrato sempre più tra gli oscuri meandri dell'antagonista della verità, al punto che la realtà stessa, ne sarebbe stata irrimediabilmente confusa, e che quindi, i confini tra ciò che è vero e ciò che non lo è, avrebbero assunto connotazioni sempre più effimere, sempre più tragicamente confuse.....

-Agnello tra i lupi?-

risposi all'ambasciatore,

-O lupo tra gli agnelli?
In ogni caso, la mia spada sarà vostra-

Clio
10-04-2015, 02.41.07
Ci mancava solo Rodolfo adesso, lo fissai con uno sguardo di sufficienza.
"Credete davvero che questo lo farà combattere peggio?" Con indifferenza "No, avrà una ragione che trascende ogni cosa per battere quel cane... Se fosse stato solo per voi non sarebbe mai arrivato fino qui..." Alzai le spalle "E comunque, non sono affari che vi riguardano... Mi avete scambiato per vostra moglie forse? O per la moglie di chicchessia?" Scuotendo la testa.
Ma poi arrivò un funzionario e ci spiegò che Gvineth stava recitando truppe.
Ma sapevo che non sarebbe durata molto la storia.
Guardai nuovamente Rodolfo con sufficienza.
"Se è questo che pensate allora dovreste scappare, no? Quelli vorranno la vostra testa, se Gvineth vincerà.." Con voce distaccata "Ma vedrete che quando il Duca batterà a duello il loro capo, se ne torneranno strisciando nelle loro tane..." Scuotendo appena la testa "Ma voi non avete fiducia in lui, dico bene? Come non ne avete in me.." Dissi piano "Ad ogni modo, Gvineth avrà i suoi uomini, ma voi avevate i vostri, o sbaglio?".
Ma quello che mi interessava davvero era il duello, e non sarei andata da nessuna parte.

Guisgard
10-04-2015, 02.46.34
“Bene.” Disse compiaciuto l'ambasciatore a Galgan. “Era ciò che volevo sentire.”
“Benvenuto tra noi, cavaliere.” Fece Azable.
Ma in quel momento arrivò una donna.
“Simoinin!” Stupito Cimmiero.
“Si, milord...” annuì la donna, per poi fissare Galgan “... chi è questo cavaliere?”
“Non temere, è uno dei nostri.” La rassicurò Cimmiero. “Dunque, perchè sei qui? E' accaduto qualcosa al palazzo?”
“Si, milord...” rispose Simoinin “... è giunto Gvineth... afferma di avere una lettera che attesti come il duca sia un impostore...”
“Impostore?” Ripetè Cimmiero. “Come può essere? Io l'ho veduto, è Guisgard!”
“Pare sia un sosia.” Spiegò Simoinin. “Si, assolutamente uguale a Guisgard. Per questo, secondo Gvineth, è riuscito ad ingannare tutti. Sembra che Rodolfo ci sia dietro tutto questo.” Specificò la spia.
“Quel verme di Rodolfo...” mormorò Cimmiero “... ed ora?”
“Ha sfidato il sosia per dimostrare che è un impostore.” Svelò Simoinin.
“Ingegnoso.” Ridendo Guanto.
“Geniale” intervenne l'ambasciatore “ma stupido da parte sua.” Con uno sguardo enigmatico.
“Cosa facciamo ora?” Perplesso Cimmiero. “Gvineth vuol fregarci il ducato. Perchè se davvero quello è un sosia come dice, allora Gvineth lo farà a pezzi.”

Lady Gwen
10-04-2015, 02.47.27
Lessi la frase incisa sul ciondolo.
"Siete fortunato. Deve amarvi davvero molto la vostra dama per donarvi un simile pegno del suo Amore"
Pensai a Velven e a tutti i momenti passati con lui.
L'Amore vinceva davvero su tutto.

Guisgard
10-04-2015, 03.04.28
“Sciocca ragazza...” disse Rodolfo con disprezzo a Clio “... non siete mia moglie, ma il maestro d'armi del duca... ed invece vi siete infilata nel suo letto...” scuotendo la testa “... quel duello non durerà molto... come non durerà la nostra presenza qui...” chiamò i suoi più stretti funzionari “... preparate una carrozza...” tornò a fissare la spadaccina una volta rimasti soli “... quello non è il vero duca, è solo un misero ed inetto pastore...”
Ma in quel momento la porta della cappella si aprì ed uscì Icarius.
Gli portarono un cavallo, lui vi montò su, si voltò verso il balcone e guardò ancora una volta Clio.
Un attimo dopo seguì Gvineth verso la brughiera, teatro del loro duello.

Guisgard
10-04-2015, 03.06.33
Lo spaventapasseri sorrise e ringraziò la colomba.
“Ora, ti prego, mettimi il ciondolo attorno al collo.” Disse poi a Gwen.
Ed appena il ciondolo tornò al collo dello spaventapasseri, quello, per magia, si animò e cominciò a muoversi.
“Oh, ti ringrazio, colomba!” Esclamò. “Grazie a te posso di nuovo muovermi! E questa è una gran fortuna, poiché, sebbene vittima di un terribile incantesimo che mi ha reso uno spaventapasseri, restare fermo a spaventare gli uccelli è una gran seccatura, credimi!” Rise. “Ed ora lascia che mi presenti, colomba... il mio nome è Augustus e sono un nobile cavaliere tramutato in uno spaventapasseri da una terribile strega.” Con inchino. “Ma almeno, grazie al ciondolo donatomi dalla mia amata, posso muovermi.”
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Clio
10-04-2015, 03.16.29
Guardai Rodolfo con un sorriso lontano e distante, ed evitai di dire ciò che mi passava per la testa.
"Non temete.. So bene chi è..." Sussurrai quasi tra me e me "Addio dunque, Rodolfo.." Con un cortese inchino, sebbene non lo meritasse "Comunque vada, non credo ci incontreremo ancora... Io non ho niente da perdere, e non mi muoverò di qui..." Sentenziai, per poi voltarmi verso lo spiazzo.
Non mi era mai piaciuto Rodolfo, ed era un sollievo liberarmi di lui.
Erano altri i pensieri che affollavano la mia mente, e certo non riguardavano Rodolfo.
Poi vidi Icarius uscire dalla cappella, mentre il battito del mio cuore accelerava, lo seguii con lo sguardo e gli sorrisi quando guardò verso di me, sperando che se ne fosse accorto.
Poi lui e Gvineth cavalcarono verso la brughiera e io restai interdetta.
Come, non avrebbero combattuto davanti a noi? Come potevamo constatare che il duello fosse regolare?
Sarei stata ancora più in pena non potendolo vedere.

Lady Gwen
10-04-2015, 03.22.22
"Sono felice di avervi aiutato. Io mi chiamo Gwen e sono anche io vittima di un incantesimo che mi fa assumere le sembianze di una colomba dall'alba al tramonto... e non so come porvi rimedio..." spiegai mesta allo spaventapasseri.

Altea
10-04-2015, 16.35.11
A quelle parole di Gvineth la rabbia mi salì..gliela avrei fatta pagare, e sapevo come fare.
Ad un tratto si decise di combattere nella brughiera e scesi nelle stalle e presi Cruz.."Avanti bello, abbiamo un compito importante oggi..parlerò io e a nome di Guisgard stavolta..il vero Guisgard".
Vidi Rodolfo e mi avvicinai a lui.."Messer Rodolfo cosa fate qui..lasciate quel ragazzo solo nella brughiera a morire..dopo che vi ha fatto comodo? Prendete il vostro cavallo..ora decido io" e vi era altra gente presente e parlai a voce alta.."Io so la verità..almeno in parte. Una cosa voglio chiarire..io sono stata cresciuta dall' Austero per diventare Granduchessa tramite matrimonio con Lord Guisgard, anche se non è mai stato fatto un matrimonio, e quel rifiuto verbale non ha valore..ovvio a patto sancito dagli uomini più potenti del Ducato e molti ancora in vita si deve fare un altro atto..ebbene in quel atto l' Austero ha pure sancito io fossi Granduchessa anche se non vi fosse stato matrimonio e su mia decisione" rimasi un attimo in silenzio (i lettori ricorderanno lo dissi a Guisgard prima di scendere dalla Santa Caterina e pure lo avevo fatto notare nello scorso gdr) "Per mia volontà ho sempre pensato di non accettare e il Duca stesso temeva per la mia incolumità e aveva proprio ragione...è tutto nell' atto che sta in un posto sicuro e io posso mostrarlo e posso dire ora..accetto".
Chiusi gli occhi un attimo pensando a Guisgard, a come era stato usato "Io ho scoperto la lettera, in un monastero, fu un caso..stavo indagando su un ciondolo che porta un emblema..la civetta con un carciofo tra gli artigli che mi è stato dato e posseggo..cadde da libro, era indirizzata a Lord Gvineth da Milord Albano ma 13 anni fa colui ora la sta rivendicando non ci diede peso perchè era una richiesta..innocua. Lord Albano nella lettera spiega di come vide un sosia nella brughiera, e confrontandolo coi dipinti..era proprio uguale a Guisgard e, per lenire il dolore del Duca Taddeo l' Austero, propose a Gvineth di far passare quel sosia per Guisgard visto il Duca non si dava pace per il rapimento del nipote..ma Gvineth la ignorò".
Rodolfo mi osservava come i presenti e mi feci coraggio, se avevo scoperto tutto questo vi era un motivo.."La cripta del Duca Guisgard è vuota..si, l'ho visto coi miei occhi e tutti possono accertarsi..l'ho scoperto giorni fa..e Bensuon che è qui a Corte era presente con me. Dove si trova il Duca?" guardai tutti con aria interrogativa "Giorni fa ricevetti un biglietto firmato da Guisgard, mi chiedeva aiuto, che lo avevano rapito ed aveva solo me e mi diede un appuntamento e mi presentai all' ora e posto stabilito...ma non venne, si presentò una figura incappucciata tale Ezio..che disse il Duca era ospite del suo Signore, chiedeva mio aiuto e si mostrò gentile..ma io lo seguii e capii qualcosa non andava, ma con l'inganno mi sottrasse la lettera e forse qualcuno gli spiò ne ero in possesso" e pensai ad Atenia, lei era dalla parte di Gvineth e forse ci aveva tradite.."Riuscii ad entrare nel castello e vi era una figura incappucciata..era il castello di Gvineth, e mi propose di scendere a patti, e disse aveva rapito Guisgard, inscenato il funerale falso e messo una cripta vuota..casualità o verità? Non lo so...ma io non sono scesa a compromessi, anzi molte cose mi portarono a pensare il Duca non era li e prima Gvineth..che ora ho scoperto era la figura incappucciata..ha detto il Duca è morto o chissà dove si trova...davvero? Voi cosa fareste? A chi credereste...la cripta è vuota..e si deve appurare dove sia il vero Duca..Guisgard dè Taddei..perchè se è vivo..Gvineth non ha nessun diritto, e nemmeno messer Rodolfo e nessun altro..e io..non ho mai avuto pretese come vedete ma sono disposta ad accettare la decisione dell' Austero per dare almeno qualcuno al trono, rischiando la mia vita...quindi si fermi il duello..il Duca potrebbe essere vivo e si deve sapere dove sia..se Lord Gvineth veramente lo ha rapito..ma la cripta è vuota e ho il testimone, poichè lo dissi a Gvineth e potrebbe aver messo qualcuno nella critpa..e qualcun altro dovrebbe saperlo, visto trovai la cripta già aperta" per finire la domanda che mi affliggeva da quando ebbi quel sentore da Cassaluia "La prigione...si vada a chiedere nella prigione se vi fu o vi è un galeotto con la descrizione di Guisgard..se vogliamo risolvere questa situazione spero abbiate fiducia in me".

Tessa
10-04-2015, 17.16.47
“E' un modellino della Santa Caterina, la nave volante con cui lord Guisgard ha cercato il Fiore Azzurro.” Rivelò il piccolo.

"Devo ammettere che i bambini di questo villaggio, ne sanno una più del diavolo!" dissi a Bernard e, siccome l'antiquario non accennava ancora a ritornare, gli chiesi " Voi la conoscete questa storia?"

Guisgard
10-04-2015, 18.16.17
Rodolfo lasciò Clio nel palazzo e raggiunse il cortile, dove arrivò anche Altea.
Ascoltò con attenzione la dama di Bastian e poi trasalì.
“Allora sei stata tu a rovinare tutto, con quella dannata lettera...” disse con rabbia “... sciocca e pazza dama!” Urlò. “Gvineth ti ha ingannata e tu consegnandogli quella lettera, in pratica gli hai dato il ducato!” Fu sul punto di aggredirla. “Dannata!” Gridò. “Vuoi essere Granduchessa? Senza un Taddeide!” Rise istericamente. “Sei doppiamente pazza! Gvineth non riconoscerà mai quell'atto! Ora vige la legge del più forte e non più le tradizioni passate! Ora domina solo il potere militare di Gvineth!” Guardò Clio sul balcone. “E sciocca anche tu!” A lei. “Fuggite e nascondetevi! Presto migliaia di uomini verranno a combattere qui per Gvineth!” E con i suoi uomini andò via.

Altea
10-04-2015, 18.24.01
Ascoltai le parole di Rodolfo e trasalii...ma era impazzito..e se fosse stato in accordo con Gvineth...e fu così che spari e io guardai Clio sul balcone.."Ma è impazzito quell' uomo? Si è fatto prendere dalla codardia e chi fugge vuol dire sa di essere in errore..farò intervenire il Vescovo e gli racconterò tutto.." detto questo spronai Cruz e mi diressi verso il Palazzo del Vescovo e dissi alle guardie avevo urgenza di parlare con lui..si trattava del futuro di Capomazda.

Clio
10-04-2015, 18.25.22
Vidi Altea scendere nel cortile, e ascoltai le sue parole, mentre la mia mentre volava però nella brughiera, con Icarius.
Compresi perché quella lettera fosse importante, e perché avesse scatenato tutto quello nelle mani di Gvineth, e come lui avesse ingannato Altea per averla.
Rodolfo andò su tutte le furie, ma io non gli badai.
"Vigliacco.." dissi piano, senza neanche curarmi di farmi sentire.
Altea si rivolse a me, e io annuii alla dama.
"Dite bene, milady..." scuotendo la testa "È solo un codardo..." osservando con disprezzo Rodolfo.
In ogni caso, il mio posto era lì.
Se Icarius avesse vinto, doveva trovarmi ad aspettarlo, se avesse perso il duello e la vita, e gli uomini di Gvineth avessero assalito il palazzo allora li avrei aspettati e forse sarebbe stata la mia ultima battaglia.
Perché se l'avessi perso una seconda volta, nulla avrebbe avuto più senso.
Gvineth non si sarebbe accontentato del primo sangue, ne ero certa.
Ma io avevo fiducia in lui, anche se forse ero l'unica, ma infondo, forse ero l'unica a vederlo per ciò che era davvero.
Salii nella mia camera e mi allacciai anche Damasgrada alla cintura, dopodiché, armata di tutto punto scesi nel cortile, in attesa.
Nel peggiore dei casi, ne avrei portati con me il maggior numero possibile.
Eppure il mio cuore sapeva che lui sarebbe tornato da me.

Guisgard
10-04-2015, 18.30.25
“Io temo di non conoscerla” disse Bernard a Tessa “ma qualcosa mi fa credere che questo nostro piccolo amico invece si. Dico bene?” Rivolto poi al piccolo.
“Certo!” Esclamò questi. “Guisgard era nipote del duca Taddeo l'Austero e dunque suo erede al seggio ducale di Capomazda. Ma durante un viaggio di suo zio a Sygma, nella nobile contrada della Pantera per organizzare una nuova riconquista da parte dei Capomazdesi, infatti quella contrada era rimasta fedele ai duchi Taddeidi, alcuni misteriosi cavalieri rapirono Guisgard, che all'epoca era un bambino, abbandonandolo poi in un vecchio maniero diroccato presso un fiume e lasciando così al Fato la colpa di quell'assassinio. Ma qui il piccolo fu salvato dalla Dama dell'Elsa, da sempre protettrice di Ardeliano e dei suoi discendenti. Divenuto adulto, Guisgard tornò a Capomazda a bordo della Santa Caterina, un vascello in grado di volare, per chiedere i suoi giusti diritti su Capomazda, ora governata da suo zio Dominus. Costui, non volendo però lasciare il potere, impose come condizione a Guisgard di trovare il Fiore Azzurro e portarlo a Capomazda, dimostrando così di essere il vero erede al seggio ducale.”
“Accidenti!” Meravigliato Bernard. “Sei un portento! Avrai dieci in storia!”
“Perdonatelo, signori.” Fece la madre. “Ma mio figlio adora queste vecchie storie di bardi.” Sorridendo.
“Ma bravo.” Accarezzandogli i capelli Bernard. “E cosa farai da grande, dimmi? Costruirai modellini sempre più belli?”
“No, mi costruirò una nuova Santa Caterina” rispose lesto il bambino “e partirò alla ricerca del Fiore Azzurro. Solo così gli uomini saranno felici.”
Bernard rise compiaciuto.
“Perchè Guisgard” continuò il piccolo a capo chino “si è dimenticato di noi... ed anche del Fiore Azzurro... non vuole più cercarlo e per questo Capomazda è nel caos ora...”
Fuori nelle strade, infatti, cominciavano ad udirsi confusione ed agitazione.
Alcuni uomini inneggiavano a Gvineth e proclamavano di voler combattere per lui.
Un attimo dopo tornò l'antiquario.

Tessa
10-04-2015, 18.38.44
"Non vi pare, Messere, di sentir nominare molto spesso questo famoso Fiore Azzurro?" chiesi a Bernard, prima che la confusione in strada mi distraesse.

"Che succede là fuori?" chiesi all'ex galeotto. Non sapevo se precipitarmi fuori dalla bottega per vedere cosa stesse accadendo o se ignorare tutto e ascoltare l'antiquario, che nel frattempo era tornato.

Guisgard
10-04-2015, 18.47.21
“Si, è vero...” disse Bernard a Tessa “... ricorre spesso il Fiore Azzurro... sembra volerci seguire...” sorridendo “... ma non credo a voi faccia poi tanto effetto, no?” Sarcastico. “Voi siete quella che neanche crede all'Amore, giusto? Figuriamoci ad un Fiore magico.” Facendole l'occhiolino.
L'antiquario tornò con un vecchio testo fra le mani.
“E' un libro antico” rivolto a Bernard e a Tessa “e non ricordavo più di averlo in bottega. Lo presi anni fa da alcuni mercanti in cambio di una coppia di vecchie lampade. Purtroppo fu un pessimo affare, poiché non ho mai trovato un acquirente interessato. E sia, torniamo a noi...” aprendo il libro “... credo di aver trovato qualcosa di interessante circa il vostro monile... probabilmente è una copia di quello descritto da molte leggende... infatti pare che la regina Gioiosa Azzurra affermava di discendere direttamente dalla principessa Gaya di Sygma e di condividere con lei il medesimo destino di infelicità. Per questo rifiutò sempre ogni legame d'Amore. Visse allora reclusa nella sua straordinaria reggia fino a quando vide, durante un'ambasciata Capomazdese a Gioia Antiqua, un giovane uomo e si innamorò. Egli era l'Arciduca e tra i due nacque una segreta storia d'Amore, fino a quando si concluse tragicamente. Il libro però non spiega cosa accadde. La regina tornò a chiudersi in se stessa e conservò come unico pegno un monile con una pietra di carbonchio incastonata in esso e donata a lei dall'Arciduca.”
“Come fate a dire che è una copia il nostro ciondolo?” Chiese Bernard.
“Andiamo, signori...” sorridendo l'antiquario “... non crederete a simili leggende? Quel ciondolo neanche è esistito mai e qualcuno ha voluto fabbricare questo cercando di abbindolare qualche ingenuo.”
Bernard allora fissò Tessa.
Dalle strade, intanto, continuavano ad arrivare schiamazzi.
“Sembra ci sia aria di rivolta fuori...” mormorò preoccupato l'antiquario.
“Vado a dare un'occhiata fuori...” fece Bernard, per poi uscire dalla bottega.

Guisgard
10-04-2015, 18.54.09
Altea galoppò rapida col fido Cruz fin verso Suession, dove c'era il Palazzo Vescovile.
Ma le strade erano piene di uomini di Gvineth che bloccavano i passaggi tra le varie zone.
Per entrare a Suession, Altea doveva attraversare un posto di blocco colmo di fedelissimi di Gvineth.
Cosa fare dunque?
Intanto al Palazzo dei Taddei, Clio tornò nella sua camera e prese Damasgrada.
Ma appena indossata la spada, la ragazza sentì vibrarla immensamente.
Come se gravi pericoli incombessero.
“Guardati dagli eretici...” disse all'improvviso una voce nel vuoto della stanza.

elisabeth
10-04-2015, 18.54.45
Facemmo il nostro viaggio sino a l'antro della Bestia....sembravano due Menhir appoggiati l'uno all'altro coperti dalla vegetazione....essi davano la parvenza del sesso femminile.........e mentre il giovane col Priore cercavano un passaggio tra quella fessura...io cercai di guardare intorno....sino a quando vidi una pietra su cui erano state intagliate delle linee alcune formavano delle lettere.......apparentemente sembrava il linguaggio delle rune......mi venne in mente che nella biblioteca del Castello vi era un libro dove c'era il disegno di una pietra e su quella pietra vi era incisa una fiera e delle lettere.......parlava di una lapide funeraria......o votiva......accanto vidi una catenina in argento con un crocifisso........un oggetto cristiano in un luogo Precristiano......sorrisi, per come le cose si andavano ad unire col tempo le une si assopivano per un po' solo per far diminuire il troppo rumore.....presi la catenina e raggiunsi il priore ed il ragazzo...nell'entrare nell'antro incominciai a chiamarli..." Marus ?....Priore Tommaso ?....".....non vidi che c'era un fosso e vi caddi dentro........urlai per la paura....ed un volto si affaccio' dall'alto.......

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Clio
10-04-2015, 19.00.44
Cinsi la spada alla cintura, e subito parve vibrare, come aveva fatto prima che arrivasse Simonin.
"Tesoro mio se fai così ogni volta che c'è un pericolo sei un portento..." sorrisi, come se la spada potesse sentirmi.
Poi quella voce.
Gli eretici...
Gli eretici?
A chi si poteva riferire quella voce, ma soprattuto: chi diavolo era?
"Dici quelli là fuori?" lanciando un'occhiata agli uomini di Gvineth nel cortile "Sì, tranquilla... l'idea è quella..".
Non era una novità che parlassi con le mie armi, la cosa assurda era che loro parlassero a me.
Dici che i bambini avevano ragione a chiamarti "la pazza"?
Alzai le spalle, ricordando i pessimi giorni della mia infanzia.
"A volte essere pazzi può essere la cosa migliore che ti capita, dai retta a me.." risposi a me stessa.
Eppure il tempo cominciava a passare, e non c'erano notizie dei combattenti.
Cominciavo ad essere sempre più in ansia.
Ripresi la strada verso il cortile.

Altea
10-04-2015, 19.00.52
Ero a Suession...ma vi erano questi dannati fedeli di Gvineth..ma io avevo il ciondolo del patto tra i Taddei e Suession..sperai mi portasse fortuna, per qualcosa era arrivato tra le mie mani..e pure per aver trovato la lettera proprio nella pagina dove si parlava del ciondolo che simboleggiava la battaglia contro la malvagità e i gli invasori, e esseri demoniaci e lo indossai.
"Presto" dissi a degli uomini "vengo a nome di Gvineth..ed Ezio..devo parlare col Vescovo perchè convalidi la sua nomina a Duca..quel sosia impostore la pagherà..fatemi passare, ho un ottimo potere sul Vescovo" col sorriso di angelo innocente.

Tessa
10-04-2015, 19.10.59
Seguii Bernard fuori dalla bottega e, infischiandomene del caos, lo afferrai per un braccio.

"Dovete starmi a sentire. Ora!" i mie occhi erano scintillanti di rabbia. Ero furente. "Dovete smetterla con il vostro sarcasmo! Non vi rendete conto di ferirmi ogni volta? Voi non sapete niente di me. Siete vissuto in una prigione e venite da me a pontificare sull'Amore Vero? E chi vi dice che io non ci creda? Credo in Dio, eppure non mi faccio suora! E' così anche per l'amore. Credo che esistano amori altissimi e talmente perfetti, da avvicinare le persone al Cielo. Ma questo non fa per me. Non so perché, ma è così. E' solo che sentirmelo ribadire ogni volta, come se non fossi una persona normale, mi ferisce"

Detto questo, rientrai nella bottega dell'antiquario per riprendere il monile, non curandomi più della confusione all'esterno.

L'antiquario aveva torto: il monile era vero. Lo sentivo.

Guisgard
10-04-2015, 19.12.13
Elisabeth cadde in quel fosso, senza però farsi niente, in quanto finita su alcune foglie ammassate.
Un attimo dopo il Priore Tommaso e Marus si affacciarono.
“Madama...” disse il religioso “... tutto bene?”
Ma stando su quelle foglie, Elisabeth si accorse di qualcosa.
C'era infatti un oggetto sotto di lei.
Una spada.
E non una spada qualunque.
Aveva le fattezze stilizzate di un fiore.

Guisgard
10-04-2015, 19.19.49
Bernard fissò Tessa negli occhi e ne ascoltò ogni parola.
“Vi chiedo scusa...” disse piano, senza togliere i suoi occhi azzurri da quelli verdi di lei “... non sarò più sarcastico, né ironico, avete la mia parola, sebbene non è quella di un gentiluomo...”
Rientrarono nella bottega ed ascoltarono l'antiquario.
E Bernard si accorse quanto fosse importante per Tessa quel monile e la sua presunta storia.
“Quanto volete per questo libro?” Chiese poi all'antiquario.
“Volete davvero comprarlo?” Stupito l'uomo.
“Si...” annuì Bernard, per poi estrarre un Taddeo d'oro dallo stivale “... è tutto ciò che posseggo... vinsi questa moneta una sera ai dadi, contro un...” rise appena “... un carceriere... non ho altro... vi basta?”
“Oh, certo.” Annuì l'antiquario.
Bernard prese il libro e lo diede a Tessa.
E fece poi l'occhiolino al bambino col veliero nella bottiglia.
Lui e Tessa allora lasciarono la bottega e si ritrovarono in strada, nella confusione generale, tra uomini che inneggiavano a Gvineth.
“Venite ad arruolarvi!” Uno di quelli a Bernard. “Su, venite con noi! Siete giovane e forte, ci sarete d'aiuto!”

Guisgard
10-04-2015, 19.21.51
Per strano che fosse quello spaventapasseri sembrava in grado di comprendere i versi di Gwen sotto forma di colomba.
“Anche tu dunque sei come me vittima di un oscuro incanto...” disse alla colomba “... spiegami gli effetti di questo incantamento... cos'eri? Una ragazza? Una donna? Chi ti impose questa maledizione?”

Tessa
10-04-2015, 19.23.44
Per strada il caos regnava sovrano.
Le vie erano gremite di gente che urlava, correva e inneggiava a Gvineth.
Tanto che non mi stupii quando un uomo, fermando Bernard, gli propose di arruolarsi.

"Non vorrete mica dargli retta, vero?" chiesi all'ex galeotto.

Guisgard
10-04-2015, 19.23.51
Clio tornò nel cortile e lì finalmente Damasgrada smise di vibrare.
Eppure molti degli uomini di Gvineth erano ancora là, in attesa del ritorno del loro signore.
“Guardate...” disse uno di quelli, indicando Clio “... avete visto? Una donna che gioca a fare il soldato!”
Risero tutti.
“Perchè non vieni qui a giocare con dei veri uomini, bellezza?” Un altro di quelli alla spadaccina.

Guisgard
10-04-2015, 19.27.29
Gli uomini che formavano quel blocco osservarono stupiti Altea, lasciandosi andare anche a commenti sconci e per niente cortesi circa la sua avvenenza.
Ma poi tra essi giunse uno più alto in grado.
“Fate silenzio, canaglie.” Disse zittendoli. “Dunque vi mandano lord Gvineth e suo fratello sir Ezio?” Ad Altea. “Allora il duello è terminato? Il sosia è stato ucciso?”

Lady Gwen
10-04-2015, 19.27.31
"Sono una ragazza nuova in citta` e una strega mi ha condannata ad essere colomba meta` della giornata" dissi con amarezza.

Altea
10-04-2015, 19.32.16
Incrociai le braccia scocciata...uomini...i soliti.
Poi arrivò un uomo e sembrava più scaltro e a quella domanda risposi.."Non lo so, non so nemmeno se è iniziato..comunque se volete farmi passare...da sola..bene..altrimenti me ne andrò" e che diamine..era possibile la sfortuna era solo dalla mia parte..Cruz era innervosito e lo accarezzai pensando.."Calmo tesoro..se non ci fanno passare...beh...ce ne andremo e dove..in giro per il mondo..perchè questo mondo non è mio...hai ragione".

Clio
10-04-2015, 19.32.20
Sorrisi perfidamente a quelle provocazioni, sempre le solite tra l'altro, dei soldati di Gvineth.
Cari miei, pessima idea, ho i nervi a fior di pelle e una spada nuova da provare... senza contare che ingannare l'attesa non sarebbe affatto male..
"Lo farei..." allargando le braccia "Peccato che non ne veda in giro.." con tono di sfida.

elisabeth
10-04-2015, 19.32.42
atterrai su un tappeto di foglie, non mi feci assolutamente nulla.....ma mentre il Priore si accertava del mio stato di salute.....sentii qualcosa sotto i miei piedi....mi chinai escavai solo per un po' sotto quello strato di foglie.......Misi la collanina al mio collo...e presi tra le mani....una spada......era bellissima.....sulla lama erano incise alcune delle lettere che avevo visto fuori...ma la bellezza non era la sua scritta...quanto la sua forma.....era un magnifico fiore........Per un momento...ma solo per un momento mi sembro' di sentirne il profumo.....e di provare un'emozione grandissima........una lacrima scese su quella lama...e sembro' che uno strano suono si diffondesse in quella fossa.......Ma forse era l'immaginazione di una vecchia Sacerdotessa.....alzai il volto e sorrisi..." Guardate Tommaso....e' giorno di ritrovamenti questo......passai la spada al Priore e lasciai che mi tirasse su........

Guisgard
10-04-2015, 19.34.28
Bernard guardò Tessa e rise col suo solito modo di fare, da Guascone e scanzonato.
“Oh, per la prima volta vedo quasi un sentimento, no, una sensazione d'affetto verso di me.” Disse sorridendo. “Temete che vada a combattere e mi succeda qualcosa?” Rise di nuovo. “No, forse avete solo paura di restare da sola. Beh, potrei quasi essere tentato di andare ad arruolarmi. Magari un po' mi penserete, forse con astio ed augurandomi di essere accoppato.” Divertito. “Massì, forse ne vale davvero la pena...” facendosi di colpo serio “... non mi sto burlando di voi... no, non lo sto facendo... l'Amore non fa per voi... a volte mi chiedo di questo nome che mi avete dato, sapete? Bernard... a volte vorrei fosse appartenuto ad uomo... un uomo che avete amato... almeno avrei un rivale, qualcuno da odiare, un fantasma da scacciare dal vostro cuore...” avvicinandosi a lei ed afferrandola per le braccia “... tutto sarebbe meglio della freddezza e dell'indifferenza che avete negli occhi... e se partissi davvero? Se andassi ad arruolarmi? Ad un soldato non si nega nulla, vero? Neanche un bacio...” e con gesto improvviso la strinse a sé e la baciò.
La bacio con ardore, slancio, trasporto.
Fu un bacio appassionato, di fuoco.
Con le labbra di lui che cercavano, che bramavano quelle di lei.
Un bacio in un'abbraccio stretto, quasi avesse paura di essere respinto da lei.
E la baciò a lungo, con le sue labbra che assaporavano quelle tanto desiderate di lei.
Un bacio che sembrò annientare tutto il resto.
Tutto il mondo.
Un mondo che pareva crollare attorno a loro.
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Guisgard
10-04-2015, 19.48.55
“Allora” disse lo spaventapasseri a Gwen “non hai altra scelta. Vieni con me, dalla Dama del Lagno. Lei è l'unica che può aiutarci. Anche io come te sono disperato e lei è la nostra unica possibilità.”

Guisgard
10-04-2015, 19.51.35
Tu...” disse il capo di quegli uomini ad uno dei suoi “... accompagna questa donna” indicando Altea “in città, fino al Palazzo Vescovile. E fai in modo che non le accada nula.”
“Si, signore.” Rispose l'altro, per poi far cenno alla dama di Bastian di seguirlo.

Guisgard
10-04-2015, 19.54.32
“Ehi...” disse uno di quegli uomini a quelle parole di Clio “... avete sentito cos'ha detto questo angelo biondo? Dice che non vede uomini qui!”
“Già...” annuendo un altro di quelli “... allora avrà una bella sorpresa...” estraendo la spada.
Molti dei suoi compagni fecero lo stesso ed un attimo dopo Clio fu circondata da una mezza dozzina di quei soldati.
Damasgrada cominciò allora a vibrare forte ed un attimo dopo quegli uomini attaccarono la spadaccina.

Altea
10-04-2015, 19.55.32
Rimasi perplessa...quell' uomo chi mai era..era dalla parte di Gvineth oppure no..in effetti aveva solo chiesto l'esito del duello.
L'uomo mi accompagnò al Palazzo Vescovile e lo congedai.."Vi ringrazio..andate pure..e Viva il Duca"...già ma non Gvineth.
Entrai nel Palazzo e dissi a una guardia vescovile sotto voce "Mandate a dire a Sua Grazia che Lady Altea de Bastian vorrebbe conferire..privatamente con lui..e sta pure rischiando la vita per difendere Capomazda, fate in modo nessuno senta" e aspettai mentre guardavo le immagini di quel Palazzo.

Lady Gwen
10-04-2015, 19.57.03
La proposta era interessante. Ma se Cassaluia avesse scoperto tutto e la sua ira fosse aumentata?
"Chi e` questa donna? Dov'e` la sua dimora?"

Guisgard
10-04-2015, 19.57.18
Il Priore Tommaso prese la spada e Marus aiutò Elisabeth ad uscire da quel pozzo.
“Questa non è una spada comune...” disse il religioso osservando quell'arma “... madama, avete fatto una scoperta incredibile... questa è Mia Amata... la spada dei Taddei... ma come sarà finita in quel pozzo?”

Clio
10-04-2015, 20.00.36
Sorrisi, mentre li vidi avvicinarsi.
"Vedete che avevo ragione..." guardandoli con aria di sfida "Tanti omoni grandi e grossi contro una povera ragazza...." risi piano "Questo sì che è essere veri uomini..." con disprezzo.
Ma era esattamente quello che speravo di ottenere, e d'un tratto rividi la Clio degli ultimi mesi, che cercava perennemente guai, che non si perdeva nemmeno una rissa, che si lanciava in battaglie di cui non gli interessava nulla.
L'idea che Icarius stesse combattendo con quel cane mentre io non potevo far altro che aspettare era insopportabile.
E c'era un unico modo in cui potevo arrivare a non pensare.
Estrassi Damasgrada, che aveva iniziato a vibrare, captando il pericolo.
"Ti dirò un segreto, amica mia.." sussurrai tra me e me "Me n'ero accorta.." sorrisi "Avanti bellezza fammi vedere che sai fare.." stringendo l'elsa della magnifica spada, per poi affrontare quegli uomini.

Guisgard
10-04-2015, 20.11.17
Ad un tratto Altea fu convocata.
Un funzionario la condusse in una grande sala, arricchita di icone e dipinti a tema Sacro, arredata con mobili di straordinaria fattura e abbellita da statue raffiguranti Cristo, la Vergine col Bambino e diversi Santi.
“Venite pure avanti, milady...” disse il vescovo alla dama, porgendole la mano con l'anello vescovile da baciare “... in cosa posso esservi d'aiuto?”

Guisgard
10-04-2015, 20.12.37
“Si tratta della potente Dama del Lagno” disse lo spaventapasseri a Gwen “e nessuna fata di queste terre può starle alla pari. Nessuno però sa dove viva di preciso. L'unica cosa certa è che il suo palazzo sorge alla mitica fonte del Lagno. Sarà un viaggio forse difficile, ma non abbiamo altra scelta.”

Guisgard
10-04-2015, 20.14.12
Era come stringere l'aria.
Eppure Clio poteva avvertire la pesantezza, la forza, la potenza dei fendenti che la sua Damasgrada lanciava su quegli uomini.
Sibilava quella lama mentre la ragazza colpiva quei soldati.
Sibilava tra bagliori e scintillii.
Quasi avesse una scia luminosa che faceva eco alle sue movenze.
Ma se tanto era bella e facile da impugnare, tanta era la rovina che lasciava sotto i suoi colpi.
In breve quegli uomini finirono tutti morti.
Alcuni dissanguanti per essersi visti mozzare una mano o un braccio, altri sgozzati, altri ancora persino decapitati con un sol colpo.
Pochi istanti dopo la rissa era già terminata.
Ed attorno a Clio vi erano solo cadaveri e sangue ancora vivo sul terreno.
Tutti allora la guardarono con paura.
“Ma...” disse qualcuno “... chi è quella donna?”
“E' il maestro d'armi del duca...” rispose un altro.
E Damasgrada smise di vibrare.

Altea
10-04-2015, 20.22.24
In dignitoso silenzio entrai nella sfarzosa sala vescovile, mi inchinai e baciai l' anello.."Sua Grazia..penso siete al corrente di ciò che sta avvenendo nel Ducato, ebbene quella sera a cena..non volli dirvi nulla perchè non avevo le prove...e forse ho sempre sbagliato perchè fino a mesi fa vi era Guisgard a proteggermi...ma io so molto e vi narrerò tutto quello che so".
E ciò che dissi a Corte fu riferito in egual modo al Vescovo senza tralasciare nulla...nulla di nulla.."Quindi..tutto questo è insensato..dovete bloccare tutto questo finchè non si sa se il vero Duca è vivo o meno...la prigione..ho conosciuto una donna sembrava una strega, Cassaluia, è il suo nome...e mentre ero in giardino suo ebbi la sensazione il Duca potesse essere in prigione e andai pure laggiù..ma non mi hanno fatto entrare". Guardai la Vergine Maria "Rodolfo ha detto il mio atto ovvero l' atto dell' Austero non vale perchè ora vale l' esercito di Gvineth ma io mi offrirei per salvare Capomazda affinchè la storia della scomparsa del Duca venga fuori...fate bloccare la sfida..Gvineth ha fatto tutto con l'inganno..e la volontà dell' Austero sapete dove è scritta..ed emanate un bando nel Ducato o Regno per sapere dove sia Guisgard e non escludete la prigione..so un priore stava indagando...Priore Tommaso...ma siete voi a decidere...io ho rispetto della vostra posizione".

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Clio
10-04-2015, 20.22.31
Era meravigliosa, leggera come l'aria eppure potente come una folgore.
Il ferro è ferro e la carne è carne, diceva il mio maestro, eppure Damasgrada sembrava non incontrare alcuna resistenza.
"Perché diavolo non mi hai ascoltato e non l'hai presa per il duello, Icarius.." pensai.
"Amica mia, sei un portento..." sussurrai alla spada.
Adoravo quelle sensazioni, quel furore che sentivo crescere dentro di me durante il combattimento.
Per un momento, non esisteva nient'altro.
Finì anche fin troppo in fretta, e guardai i cadaveri intorno a me, per poi alzare lo sguardo sugli uomini che non si erano uniti alla rissa.
"C'è qualcun'altro che vuole fare il gradasso?" allargando le braccia, con ancora Damasgrada impugnata.
E comunque ancora non si avevano notizie del duello, e più passavano i minuti, più saliva la mia ansia.
Il non sapere, e la consapevolezza di non poter far niente erano insopportabili.

Lady Gwen
10-04-2015, 20.23.49
Ci pensai un po' su. Comunque fosse andata, non potevo partire all'improvviso, senza avvisare.
Anche il fatto che si trovasse in un luogo sconosciuto non giovava.
"Dovro` pensarci, il mio amato mi aspetta e non posso andare via senza avvisare. Tornero` qui domani mattina all'alba. Adesso devo andare, il sole sta tramontando. E` stato un piacere aiutarvi messere" dissi e volai verso la casa dell'ufficiale, arrivando appena in tempo per la trasformazione.

Tessa
10-04-2015, 22.44.15
Avrei potuto rispondere con rabbia, a quel bacio rubato.
Avrei potuto gridargli "come ti permetti!" o, addirittura, tirargli uno schiaffo.
Non che il bacio non mi fosse piaciuto, sia chiaro.
Solo che avrei potuto avere una di quelle reazioni che hanno le donne in circostanze come quella, ovvero quando vengono colte alla sprovvista.

Invece presi il suo volto fra le mani e, con infinita tenerezza, gli dissi:
"Bernard, o chiunque voi siate, io non posso amarvi. Non posso, perché amerei Bernard, l'uomo che ha ritrovato sì un volto, ma che ha il passato avvolto nella nebbia. E voi non siete solo Bernard, lo capite? Voi dovete scoprire chi siete in realtà, qual è il vostro vero nome, da dove venite e quale vita conducevate prima che vi rubassero i ricordi. Perché voi potreste avere una moglie che vi piange, o una donna che vi ama più della sua stessa vita e che, a vostra insaputa, vi sta cercando. E io non potrei mai amare l'uomo di un'altra. Potreste ritrovare la memoria e ricordarvi chi era la donna che veramente amavate e questo è un rischio che non posso e non voglio correre"

Guisgard
11-04-2015, 01.43.47
A quelle parole di Clio, nessuno di quei soldati osò farsi avanti, intimoriti da ciò che avevano visto e preoccupati di poter fare la medesima fine dei loro compagni defunti.
Attorno al palazzo però vi era il caos.
L'anarchia sembrava essere giunta in città, dove la confusione regnava sovrana.
In breve, come spesso accade in simili momenti, cominciarono a diffondersi e a rincorrersi le notizie più disperate.
Così iniziarono a circolare voci assurde, secondo le quali il duello era terminato e a vincere era stato Gvineth.
Poi qualcuno invece sconfessò questo, affermando che invece ad uscirne vincitore era stato il duca, dimostrando così di essere il vero Guisgard.
Altri piuttosto parlavano della morte di entrambi i contendenti, altri ancora raccontavano addirittura di una fuga del presunto duca, smascherando così l'inganno che lo aveva messo sul seggio Taddeide.
E tra quella baraonda incontrollabile, all'improvviso, Clio vide spuntare una sagoma a lei familiare sulla Porta dei Leoni.
Era Ammone.

Guisgard
11-04-2015, 01.48.07
Gwen volò via dallo spaventapasseri, diretta verso le mura cittadine e poi a casa di Velven.
Vi giunse verso il tardo pomeriggio, quando ormai il Sole era prossimo a tramontare.
E la metamorfosi arrivò puntuale, in uno stretto vicoletto, lontana da occhi indiscreti.
Ma in realtà per le strade vi era tanta di quella agitazione che metteva praticamente Gwen in una botte di ferro.
E tornata ragazza poté entrare poi a casa di Velven.
Ma la casa era vuota, poichè lui non c'era.