Il Falco dei Mari e la ricerca del perduto Re dei Fiori

[Clio]

Lanciai un'occhiata complice a Icarius e Gwen.
Tutto era iniziato con l'arrivo di Guren, il borgomastro scomparso.
"E se fosse il borgomastro?" sussurrai piano ai due "Che ha creato tutto questo per mettere in difficoltà Guren e vendicarsi di lui?" pensierosa.
"Ma allora perché non uccidere direttamente Guren? Perché ha l'appoggio del castaldo e quindi è intoccabile?" sospirai "Mah, bel mistero.. ma certo non può essere una coincidenza, non trovate?".

[Lady Gwen]

Ascoltai attentamente Clio.
"In effetti hai ragione... e le cose sono troppo collegate, anche secondo me, per essere una coincidenza..."

[Guisgard]

“Io alle coincidenze non ho mai creduto...” disse Icarius “... credo che bisognerà trovare il borgomastro...” pensieroso “... quanto al Gastaldo, in effetti finchè Guren è il suo uomo in città nessuno può toccarlo...” guardando prima Clio, poi Gwen “... beh, almeno abbiamo una pista da battere ora, ragazze... il rapporto tra Guren ed il vecchio borgomastro...”
“Serve aiuto?” All'improvviso una voce alle loro spalle.
Era un soldato di Guren.

[Clio]

"No, infatti.." scuotendo la testa "Nemmeno io.. magari quell'antiquario ci rivelerà il nome del borgomastro.. potremmo tornare da lui con la scusa di comprare qualcosa e chiederglielo.." alzai le spalle "È la persona meno inquietante che abbiamo incontrato in questa città, almeno.. all'apparenza".
Poi arrivò un soldato di Guren a far terminare la nostra passeggiata.
"Oh, cielo.. sì, grazie.." sorridendo "Dobbiamo aver preso la strada sbagliata.. il che è piuttosto imbarazzante.." con un sorriso imbarazzato, appunto "Sapreste indicarci la via per le stanza degli ospiti gentilmente?".

[Lady Gwen]

Annuii ad Icarius e Clio e nemmeno l'idea di andare dall'antiquario, era male. Magari poteva sapere anche di preciso dove si trovasse il borgomastro.
Poi arrivo` un soldato di Guren e Clio ebbe la mia stessa idea, precedendomi e suonando molto convincente.

[Guisgard]

“Seguitemi.” Disse il soldato dopo averli osservati per qualche istante.
“Ve ne siamo grati.” Mormorò Icarius, per poi lanciare uno sguardo a Clio e a Gwen.
Il militare accompagnò così i tre alla loro camera.
“Ecco.” Fece il soldato. “Buon riposo.” Ed andò via.
“Cosa facciamo, signore?” Chiese Cq.
“Beh, dormire, no?” Sorridendo Icarius.
Ed aprì la porta della camera.

[Clio]

Il soldato si bevve la mia scusa, e ci accompagnò fino alla nostra camera.
La bella notizia era che non eravamo nei guai, la brutta notizia che non potevamo più uscire, ormai, in mancanza di una scusa valida.
Così entrammo nella nostra stanza.
"Beh, almeno abbiamo scoperto qualcosa, abbiamo un punto di partenza per domani.. speriamo che anche Hansiner e il pellegrino scoprano qualcosa, così uniremo le forze domattina.." con un sorriso.

[Lady Gwen]

Il soldato ci guido` fino alle stanze ed entrammo in camera.
"Fine del giro..." sospirando.
"Gia`, chissa` cos'hanno trovato loro" annuendo a Clio.

[Guisgard]

“Lo sapremo presto...” disse Icarius “... appena li sentiremo tornare nella loro camera qui accanto...”
“Come fate a sapere che non dormono già, signore?” Chiese Cq.
“Perchè fuori ho udito Sammone russare...” rispose Icarius “... e dubito riescano a dormire con quel baccano... lo avrebbero di certo fatto girare di fianco.” Ridendo. “Su, riposate voi...” a Clio e a Gwen “... attenderò io il loro ritorno.” E andò a sedersi davanti alla finestra.

[Clio]

Risi appena a quelle parole di Icarius.
In effetti il russare di Sammone si sentiva fin dalla nostra stanza.
Alzai bonariamente gli occhi al cielo quando ci disse di riposare.
Lo raggiunsi accanto alla finestra.
"Non sia mai che il grande Icarius riposi un po'.." sorridendo, divertita "Non sarai mica un fantasma?" divertita "Posso almeno farti compagnia?" sorridendo.

[Lady Gwen]

Risi piano alla battuta di Icarius su Sammone e poi annuii.
In effetti, mi sentivo sfinita, soprattutto perche` la notte scorsa non era stata estremamente tranquilla e avevo bisogno di riposare.

[Guisgard]

Icarius sorrise a Clio.
“Un fantasma è fatto di solo spirito...” disse avvicinandosi al suo orecchio “... ti pare che quell'ultima notte sulla nave io fossi un fantasma?” Con tono malizioso. “Certo...” tornado a parlare normalmente “... lo sai che adoro la tua compagnia...” facendole l'occhiolino.
“Con voi in camera” Cigolò Cq “mi sento più tranquillo, signore.” Ed attivò la modalità notturna.
Anche Gwen appariva visibilmente stanca.

[Clio]

Sorrisi a quelle parole sussurrate, scuotendo piano la testa.
"Direi di no.." sussurrai a mia volta, con gli occhi nei suoi, attraversati da un lampo di malizia.
Così mi sedetti accanto a lui e mi accoccolai contro la sua spalla.
"Che ne pensi di questa storia?" chiesi, alzando il viso per incrociare il suo sguardo dopo un lungo istante di silenzio e pace.

[Lady Gwen]

Sorrisi a Cq. Era un robot, ma riusciva ad essere piu` tenero di un essere umano.
Andai cosi` a riposare, sperando di prendere subito sonno.

[Guisgard]

“Buonanotte, Gwen.” Disse Icarius alla giovane che si era coricata. “Questa storia...” rivolto poi a Clio “... non so... è strana, enigmatica... fino ad oggi i molti misteri incontrati si sono rivelati spiegabili razionalmente... tranne forse i monaci alla chiesa di San Michele... ma qui la cosa è differente... ci troviamo in un angolo di mondo dove tutto è precario... la legge è primitiva e selvaggia, i costumi violenti e forse la vita umana non è tenuta in gran considerazione, visto che nessuno sembra interessarsi del dramma di questa gente...” scosse il capo “... il Gastaldo affida tutto a quel folle sanguinario di Guren... ed intanto da un anno le ragazze qui muoiono senza una ragione...” guardò nei vetri “... anche la notte qui sembra diversa... perenne, assoluta, inquietante...” tornò a fissare la ragazza “... forse Dension non ha tutti i torti... forse davvero il nostro viaggio è infinito... come la notte a Bocca della Selva...” le accarezzò una ciocca bionda “... tu non sai nulla di me, del mio passato... forse dovresti evitarmi, sai? Potrei essere il peggiore di tutti gli uomini, Clio...”

[Lady Gwen]

Risposi ad Icarius e poi mi misi a letto, tentando di dormire e sperando che i miei assurdi sogni mi lasciassero in pace almeno stanotte.

[Clio]

Diedi a mia volta la buonanotte a Gwen, per poi ascoltare Icarius in silenzio.
"Già, ci dev'essere sotto qualcosa.. magari anche qui alla fin fine ci sarà una spiegazione razionale, solo che noi ora sappiamo troppo poco di questo mistero per riuscire anche solo a comprenderlo.." sospirai "Ma faremo del nostro meglio per scoprirlo..".
Poi scossi la testa quando nominò Dension.
"Dension non ha il diritto di parlare, non possiamo provare che ha manomesso la nave, ma sappiamo tutti che è stato lui.. e tu sei troppo buono con quell'uomo.. ti manca di rispetto in continuazione.. capisco il riguardo verso Dacey, ma c'è un limite.." poi sorrisi a quella carezza.
"Hai ragione, non so nulla di te e del tuo passato.." con gli occhi nei suoi "Attendo solo che tu voglia parlarmene... Così potrò giudicare da me se sei o meno il peggiore degli uomini, non credi?" sorridendo.
"Anche se per me resterai sempre il migliore.." sfiorandogli la guancia con un bacio "A meno che certo tu non mi abbia mentito l'altra sera, in tal caso Dension, Guren, persino Maruania ti sembreranno angeli e alleati in confronto a me.." con un sorriso divertito "Ma io mi fido di te.." puntualizzai, baciandolo nuovamente.

[Guisgard]

Gwen si mise a letto ed in breve, essendo stanca, si addormentò.
E sognò.
Ma niente di lineare.
Sogni confusi, immagini e figure sovrapposte che si confondevano.
Sognò la Divina Misericordia bloccata nelle rocce, poi il volto di Dension.
La ragazze sgozzate dal mastino, Ilamei, le sue terre del Nord ed infine Elv.
Sogni inquieti, come i suoi stati d'animo.
Intanto la notte trascorreva.
Icarius e Clio erano davanti a quella finestra.
“Un giorno ti racconterò ciò che vorrai...” disse lui “... quanto all'altra notte...” sorrise appena, prendendole la mano “... secondo una poesia mozarabica chiunque dice ad una donna ciò che ti ho detto io l'altra notte fa un patto con Amore... un patto che come pegno richiede il proprio cuore... ed è ciò che ti ho dato quella notte... il mio cuore... forse l'unica cosa che mi è rimasta... l'unica cosa che non devo nascondere... l'unica cosa che mi fa sentire ancora vivo... il mio cuore, ultimo scrigno di tutti i miei sogni ancora vivi... custodiscilo, Clio... è tuo ormai... qualunque cosa accadrà...” e le sfiorò le labbra con un dolce e leggero bacio.

[Lady Gwen]

In breve mi addormentai.
Vedevo immagini confuse: la nave fra le rocce, Dension, le giovani uccise, vidi anche la contessa Ilamei e Argoros ed infine il mio Elv.
Era tutto cosi` confuso, sconnesso, come le idee nella mia testa e i sentimenti nel mio animo.

[Clio]

Sorrisi ad Icarius.
"Non vedo l'ora che arrivi quel giorno allora..." Sfiorandogli dolcemente il viso.
Poi il mio sorriso si illuminò a quelle parole.
"Lo so.." Sussurrai piano, stingendomi a lui "Ed è per questo che ti ho donato il mio cuore e tutta me stessa.." Con gli occhi nei suoi "Il patto è reciproco, tu dovrai custodire il mio cuore, come io custodirò il tuo... qualunque cosa accada.." Ripentendo le sue parole, perché le parole sono giuramento. E i giuramenti infrangibili.
"Per sempre.." Sussurrai, socchiudendo gli occhi a quel dolce bacio, per poi rubarne un altro alle sue labbra.

[Guisgard]

Quei sogni inquieti portarono Gwen a svegliarsi.
Era ancora notte, sebbene l'alba non era lontana.
Icarius e Clio erano seduti davanti alla finestra e la giovane pagana li vide.
“Da piccolo” disse lui alla ribelle “ho udito una storia che parlava di una stella...” guardando il firmamento “... diceva che non appariva a tutti, ma solo agi innamorati... compariva all'improvviso e la vita dei fortunati cambiava in meglio... chissà se la vedo...” sorridendo, per poi fare l'occhiolino a Clio “... altrimenti vuol dire che non sono innamorato, no?” La fissò, per poi ridere. “Scherzo, dai!”

[Clio]

Lo ascoltai sorridendo.
"Che storia romantica.." Mormorai, guardando fuori dalla finestra.
Poi quelle parole di Icarius, e infine la risata.
Lo colpii con un pugno alla spalla.
"Fai poco lo spiritoso te.." Scuotendo la testa, per poi sorridere a mia volta.

[Lady Gwen]

Tutti quei sogni assurdi e sconnessi mi svegliarono.
Era ancora notte ed Icarius e Clio erano davanti alla finestra e non potei fare a meno di sentire.
Rimasi in silenzio, col respiro calmo e regolare, ma non potei impedire ad una lacrima di affiorare e ad una morsa al cuore e allo stomaco di devastarmi.

[Guisgard]

Icarius rise di gusto a quel gesto di Clio.
“Ti pare” disse “che voglia far arrabbiare una spadaccina come te, tesoro?” Facendole l'occhiolino.
Gwen intanto si era svegliata e la sua tristezza fece rigare da una lacrima il suo bel viso.
Ed avvertendo che si era svegliata, subito Cq riattivò le sue normali funzioni.
Ed anche Icarius e Clio lo sentirono.
“Gwen...” Icarius “... siete sveglia? Va tutto bene?”

[Lady Gwen]

Perfetto Gwen, molto brava. Vincerai un premio, prima o poi...
"Oh io... si, sto bene, ho solo fatto dei sogni strani e sconnessi che mi hanno svegliata..." premurandomi poi di asciugarmi il viso e di non farmi scorgere.

[Clio]

Risi con lui.
"Oh adesso sono tesoro eh.." Divertita "Che ruffiano.." Ridendo piano.
Poi Cq si riattivò, è compresi che Gwen si era svegliata.
Sorrisi alla ragazza.
"Mi dispiace cara.." Alla ragazza "Temevo di avervi svegliata parlando a voce troppo alta..".

[Guisgard]

Icarius guardò Clio e le accarezzò il viso, reso ancor più bello dal pallore lunare che penetrava dai vetri, per poi annuire con lo sguardo.
Come a dire che comprendeva lo stato d'animo di Gwen.
Allora si avvicinò al letto.
“So che siete sola e triste...” sussurrò “... io, Clio, Cq, possiamo starvi vicino, ma il vostro cuore chiama Elv, lo so...” si tolse un braccialetto di giada e argento “... questo è un portafortuna... si dice scacci la tristezza... prendetelo... me lo renderete quando vi riporterò Elv...” lo pose nella mano di lei “... sapete, ho un'amica... speciale... mi parla spesso ed io so che presto mi dirà dove trovare Elv... ve lo riporterò, promesso...” assunse un'aria da Guascone “... secondo voi l'ho fatta in barba a Maruania e non sono capace di riportarvi l'amato? Io che ho salvato decine e decine di innamorati?” Facendole l'occhiolino. “Posso avere un sorriso di fiducia?”

[Clio]

Gli sorrisi, e continuai a sorridere mentre si avvicinava al letto di Gwen e le parlava.
Povera ragazza, mi dispiace tantissimo vederla triste, e sapere che Elv la amava altrettanto.
Avrebbero potuto essere felici se quella strega non si fosse messa in mezzo.
Ma Icarius aveva ragione, era il salvatore degli innamorati per eccellenza, dopotutto, l'avrebbe trovato.
E avremmo visto di nuovo sorridere Gwen come non faceva da tempo.

[Lady Gwen]

Icarius si avvicino` al letto ed io mi sollevai.
Abbassai lo sguardo alle sue parole. Era devastante il bisogno che avevo di sentirlo vicino.
Poi alzai gli occhi quando mise un braccialetto di argento e giada nella mia mano.
Sorrisi piano e il sorriso poi si tramuto` in un'accennata risata.
"Beh si dice che ogni fiore contenga l'essenza di una donna e il mio preferito e` la lavanda, dunque parlare di fiducia con me non e` il massimo, ma..." fingendomi pensierosa "...un sorriso, soprattutto se di fiducia, non si nega al proprio fratello, no?" con un sorriso divertita.
"Anzi, voglio donarvi piu` di un sorriso" sorridendogli e prendendo la sua mano fra le mie.
Dopo qualche istante, nella sua mano apparve un rametto di lavanda.
"Dicono che la lavanda non sia ben vista, poiche` e` il fiore della diffidenza, ma io lo considero uno dei piu` preziosi, cosi` come la fiducia, che non puo` essere donata a tutti e io mi fido di voi."

[Guisgard]

Icarius sorrise a Gwen.
“Ovvio, sorellina.” Disse divertito. “Un sorriso al proprio fratello non si nega.”
Intanto il chiarore dell'alba prese ad illuminare il cielo.
“Su, mie signore...” Icarius “... un nuovo giorno sta sorgendo... e noi abbiamo da fare... ci aspetta la caccia ad un mastino... vi voglio in forma.” Facendo l'occhiolino a Clio.
Poi quel rametto di lavanda che Icarius portò al suo viso, sentendone il profumo.
“Terrò questo rametto con me...” lui a lei “... un fiore è capace di qualunque magia... per questo noi stiamo cercando il Re di tutti i fiori...”

[Lady Gwen]

Annuii sorridendo ad Icarius e mi alzai, rincuorata dalle sue parole, pronta per affrontare il nuovo giorno e tutto cio` che ci aspettava.

[Clio]

Quella scena mi toccò davvero il cuore.
E sparerai per il sorriso di Gwen e quello di Icarius, che sapevo non si sarebbe dati pace, che avremmo trovato Elv.
Poi mi alzai a mia volta.
"Prontissima.." Sorrisi "Non abbiamo sentito tornare gli altri, dite che sono stati via tutta la notte?".

[Guisgard]

L'alba.
Rosata invadeva le lande circostanti, dissolvendo le ombre e liberando le fattezze di quel mondo.
“Già, gli altri...” disse Icarius a Clio “... li avevo scordati... che abbiano ucciso Sammone? Non lo sento più russare.” Ridendo. “Bene, direi di prepararci, mie signore.” A Gwen e alla ribelle. “Ci aspetta una lunga indagine. Speriamo fruttuosa.”

[Dacey Starklan]

- Su di me?- scossi la testa trattenendo una risata. - Oh no, non succederà mai, Icarius sa che amo te- gli lasciai un bacio sul collo per rassicurarlo.

- Amore puoi dirmi tutto, sempre, devi fidarti di me come io mi fido di te... Ricordi? Ci siamo solo noi due, soli contro tutti gli altri... Certo che puoi fidarti di me, dimmi il tuo segreto, condividi il peso che porti-

[Lady Gwen]

Fuori l'alba aveva gia` colorato il cielo e un altro giorno stava iniziando.
Risi di gusto alla frase di Icarius, ma in effetti non avevamo idea di dove fossero.
Sospirai e poi annuii, sperando che riuscissimo intanto a capire come riparare la nave e poi anche a fare chiarezza su quella faccenda.

[Clio]

Sorrisi ad Icarius.
Quella notte era davvero volata, e una lunga giornata ci aspettava.
Per lo meno avevamo un punto di partenza, il che non era affatto male.
"Vogliamo andare?" ad Icarius e Gwen.

[Guisgard]

Dension guardò Dacey negli occhi ed annuì.
“Si, hai ragione...” disse “... devo fidarmi di te...” le prese la mano “... ho fatto un patto con Munain... gli ho rivelato che probabilmente il Guisgard che cerca è sulla nostra nave... gli ho venduto l'intera Divina Misericordia ed il suo equipaggio... in cambio ci porterà lontano... in un'isoletta sicura da tutto e da tutti...”

[Guisgard]

Icarius, Clio, Gwen e Cq lasciarono la camera e tornarono al pianoterra, dove trovarono Hansiner, il pellegrino e Sammone.
“Stanotte poi” disse Icarius “cosa avete fatto?”
“Girato un po' per la casa” rispose Hansiner “e poi a letto. Ovvio, dormito male perchè Sammone ha dato un bel concerto.” Ridendo.
“Russare è segno di forza.” Sbottò l'omone.
Arrivò un servo e servì loro la colazione.
Fu un pasto frugale, con pane ed orzo.
“Messer Guren è tornato?” Chiese Icarius.
“Non ancora.” Il servo.
Ma un attimo dopo si udirono dei cavalli.
“Oh, eccolo...” mormorò il servo.

[Clio]

Trovammo gli altri e Risi appena a quelle parole su Sammone.
Poi la rapida colazione, e Guren che stava tornando.
"Chissà cosa ha trovato.." Mormorai.

[Guisgard]

La domanda di Clio non tardò a trovare risposta.
Nel cortile della casa arrivarono Guren ed i suoi uomini.
Con loro almeno una decina di lupi morti e raccolti su un carretto.
Icarius fece segno ai suoi di seguirlo nel cortile.
“Ho ucciso più lupi in quest'ultimo mese” disse Guren scendendo da cavallo “che in tutta la mia vita precedentemente.”
“Avete fatto caccia grossa vedo...” mormorò il Taddeide.
“Si, dannati lupi.” Fece Guren. “Prima o poi li sterminerò tutti.”
“Credete di aver trovato anche l'autore delle stragi?” Chiese Icarius.
“Sarà un lupo.” Rispose Guren. “Dunque quando li avrò uccisi tutti finiranno poi anche le stragi.”

[Lady Gwen]

Scendemmo di sotto e trovammo gli altri.
Ci dissero che avevano girato per la casa e che, risi alla frase di Hansiner, avevano dormito male a causa di Sammone.
Facemmo poi una frugale colazione e torno` Guren.
Mi dispiacque per quei lupi, ero certa che non fossero loro la causa del problema.

[Guisgard]

Era uno spettacolo pietoso.
I corpi senza vita di quei lupi erano ammassati sul carro come tante pellicce.
“Credo che noi altri” disse Icarius si uscirà per vedere un po' la cittadina.”
“Bocca della Selva?” Ridendo Guren. “Non c'è nulla da vedere, solo desolazione!”
“Sempre meglio di questo scempio...” Icarius indicando il carro con i lupi morti.
“Siete un animalista?” Divertito Guren.
“No, ma detesto le stragi.”
“Evitate la campagna.” Guren.
“Perchè mai?” Sorridendo Icarius. “Con tutti i lupi che avete ucciso di certo ci sarà in mezzo anche l'autore delle stragi, no?”
“Forse...” Guardandolo Guren “... forse... comunque la campagna è piena di tagliole... le abbiamo disseminate ovunque. Ah, rammentate che siete miei ospiti. Vi aspetto.”
“Grazie dell'avvertimento.” Annuì Icarius. “E dell'ospitalità. A più tardi.”
Poi con i suoi compagni lasciò la casa.

[Lady Gwen]

Qualsiasi posto sarebbe stato meglio di quella casa e di quell'orrendo spettacolo.
Andammo quindi via incamminandoci per la cittadina.

[Clio]

Presi il braccio di Icarius e lo strinsi forte a quella vista disgustosa per lasciare il viso impassibile.
Quei lupi, martoriati e uccisi per niente...
Non ero esattamente un'animalista, ma avevo un forte legame con quell'animale, tanto da sceglierlo come nome.
I lupi erano speciali per me.
Poi Icarius disse di voler uscire e annuii.
"Si, sarà meglio avviarci.." Dissi piano.

[Guisgard]

Icarius ed i suoi lasciarono la casa di Guren, trovandosi a camminare verso il centro della cittadina.
Era un bel giorno di fine Settembre, con un freddo vento che soffiava dai monti, lasciando l'aria limpida e profumata.
La campagna si screziava dei colori di un moderato Sole, mentre le montagne incombevano e dominavano su tutto.
“Ed ora” disse Hansiner “cosa faremo?”
“Ci divideremo.” Spiegò Icarius. “E cominceremo a cercare di svelare la faccenda. Tu, il pellegrino e Sammone girerete un po' per la cittadina, tentando di sapere qualcosa sulle vittime. Se erano tutte pastorelle o contadine, la loro età precisa e il modo in cui sono state assalite.”
“Bene.” Annuì Hansiner.
“Io, Clio, Gwen e Cq invece cercheremo il borgomastro messo a riposo da Guren.” Fece Icarius. “Ci rivedremo nel tardo pomeriggio qui. E fate attenzione.”
“A più tardi.” Hansiner.
Ed i due gruppi si divisero, con Icarius, le due ragazze ed il droide diretti dall'antiquario per avere informazioni sul borgomastro.

[Lady Gwen]

Ci dividemmo in due gruppi e io, Clio, Icarius e Cq ci dirigemmo dall'antiquario, per saperne di piu` sul borgomastro, avvolti dal vento freddo di Settembre.

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[Guisgard]

L'aria era asciutta, fredda e tagliente.
Il vento soffiava e nel suo sibilo sembrava echeggiare un lamento lontano.
Forse il grido non udito delle tante vittime o anche l'urlo di paura della gente del posto.
La natura selvaggia di quelle lande sembrava osservare indifferente il dramma che aleggiava, che pendeva, su tutti loro.
Icarius, Gwen, Clio e Cq raggiunsero la bottega dell'antiquario.
Il Taddeide aveva con sé il curioso bastone acquistato proprio lì.
“Salute.” Disse Icarius.
“Oh, prego, signori.” Fece l'antiquario. “In cosa posso servirvi? Spero non abbiate lamentele per il bastone.”
“No, assolutamente.”Sorridendo Icarius. “In realtà neanche potrei, visto non lo ho usato. Però siamo qui per un motivo... o meglio, per avere un'informazione.”
“Di che genere?” Chiese l'antiquario. “Su un oggetto antico? Su un dipinto? Un mobile?”
“No, nulla di tutto ciò.” Scuotendo il capo Icarius. “In realtà su una persona.”
“Una persona?” Incuriosito l'antiquario.
“Si, il borgomastro.” Annuì Icarius. “Quello che comandava prima dell'arrivo di Guren.”
“Perchè vi interessa tanto?” Domandò l'antiquario.
“Mi piace conoscere la storia dei posti che visito” mentì il Taddeide “e credo lui sia la persona adatta a soddisfare le mie richieste.”
“Capisco.” Sorridendo l'antiquario. “Egli vive nella campagna, in una casetta isolata, verso la sponda Nord del Triterno. Seguite il sentiero verso Settentrione, senza allontanarvi dalla sponda del fiume e arriverete a casa sua. Ma fate attenzione. La campagna, si sa, non è sicura.” Guardò le due ragazze. “Specie per loro due.”
“Ci staremo attenti.” Con un cenno della mano Icarius. “Grazie e a presto.” Ed uscirono, seguiti dallo sguardo turbato dell'antiquario.

[Lady Gwen]

Arrivammo dall'antiquario e trovai che mentire, come fece Icarius, fosse l'unico modo per ottenere dall'uomo le informazioni che cercavamo.
Infatti egli ci indico` la strada per raggiungere la casa del borgomastro, unitamente alle raccomandazioni sulla campagna, che ci accompagnavano fin dal nostro arrivo.
Uscimmo cosi` dalla bottega e ci mettemmo in marcia verso la campagna.

[Guisgard]

“Signore...” disse Cq ad Icarius “... non vorrete addentrarvi nella campagna adesso? Avete udito le parole di Guren? E le raccomandazioni dell'antiquario? Tra tagliole e misteri meglio evitare di lasciare la cittadina in questo momento.”
“Preferisci” fece lui “andarci stanotte? Col favore delle tenebre?”
“In verità non ci avevo pensato...” cigolò il droide.
“Sta tranquillo, il mastino non digerisce le lamine di carbonio, amico mio.” Sorridendo Icarius.
“Non riesco a sorridere al vostro umorismo, signore...” Cq.
Il Taddeide rise.
“Su, andiamo a procurarci un carro...” alle due ragazze “... non voglio percorrere a piedi la campagna.”
Si recarono così in una stalla e qui noleggiarono un carro con cui poter lasciare la cittadina.

[Clio]

L'antiquario fu gentile e disponibile nello spiegarci dove fosse la casa del borgomastro.
Così noleggiammo un carretto diretti verso la campagna.
"Speriamo di scoprire qualcosa.." Sorrisi a Icarius, Gwen e Cq.

[Lady Gwen]

Sorrisi a Cq e risi poi alla frase di Icarius.
L'ufficiale decise poi di percorrere la campagna con un carro, cosi` ne noleggiammo uno da una stalla, mentre l'aria intorno a noi era sempre piu` fredda e come pregna di tristi lamenti, come se il vento portasse con se` le ultime urla di quelle povere donne e tutto, in quella boscaglia, appariva stranamente fermo, immobile.

[Guisgard]

Il carro lasciò la cittadina e si addentrò nella desolata, silenziosa e cupa campagna.
Imboccò uno stretto ed angusto sentiero, fatto di fossi e dossi, con un vago segno di solchi causato dal passaggio delle ruote di carri.
Segno evidente che quel viottolo non era molto praticato.
Il pomeriggio ventoso trascorse in fretta, mentre lontane e grige nuvole si annidavano sui monti.
L'imbrunire cominciò a mostrarsi, velando gli alberi e le piante come una coltre angosciante.
Le nubi sembravano voler circondare quello scenario, mentre il vento andava facendosi più freddo man mano che il Sole calava.
Eppure quell'inquieto ed inquietante sibilo che si udiva nel vento non accennava a svanire, simile com'era ad un lamento lontano, vago e mutevole, presagio di qualcosa di oscuro.
Il carro cigolava tra gli sterpi ed i rovi che attraversavano lo stretto sentiero, ormai divenuto quasi impraticabile.
Tutto, oltre il vento, pareva fatto di silenzio.
Poi quel silenzio fu rotto dallo scorrere del fiume che cominciò a farsi insistente appena il carro ne affiancò la sponda erbosa.
Il Triterno col suo corso piatto pareva sfociare da un mondo lontano e raggiungere quelle lande fatte di sinistra desolazione.
“Che posto inquietante...” disse Cq.
E proprio seguendo il margine del fiume il carro si ritrovò in una radura irregolare, all'estremità più lontana della quale sorgeva un'abitazione appena poco più grande di una capanna, con la parte posteriore rivolta verso la foresta primordiale.
Il carro si avvicinò e nonostante la grandezza esigua quell'abitazione appariva tutt'altro che una baracca.
Era infatti una graziosa casetta di tronchi d'albero, a due piani.
Dal suo aspetto non era neanche troppo vecchia, forse una ventina d'anni o poco più ed era in condizioni che tradivano le cure più attente e civili.
Attraverso i vetri del pianterreno brillava una forte luce.
“Deve essere la casa del borgomastro...” indicò Icarius a Clio e a Gwen.
Raggiunsero così l'abitazione ed il rumore del carro fece uscire qualcuno dalla porta.
Era un uomo anziano, ma robusto e vigoroso.
“Salute a voi.” Ai tre sul carro, come se nel vedere qualcuno in quel luogo dimenticato non lo stupisse più di tanto.
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[Clio]

Ci inoltrammo nella campagna, mentre il paesaggio si faceva sempre più inquietante ma allo stesso tempo affascinante.
Dopo po' notammo una casa curata e graziosa nella boscaglia.
E un uomo apparentemente cordiale.
"Salve.." Dissi soltanto, sorridendo, lasciando che fosse Icarius a spiegare perché ci trovavamo li, sinceramente non avevo idea se volesse dire la verità oppure trovare un'abile scusa.
Sicuramente ci sapeva fare in queste cose.

[Lady Gwen]

Piu` ci addentravamo nella campagna, piu` l'inquietudine aumentava e capivo il timore di Cq.
Era tutto cosi` cupo e opprimente...
Ad un tratto scorgemmo una casetta a due piani fatta da tronchi d'albero, da cui dopo poco usci` un uomo, probabilmente il borgomastro, dopo aver udito il rumore del carro.

[Guisgard]

Il carro si fermò davanti allo steccato che delimitava lo spazio attorno alla casa.
Icarius saltò giù e poi aiutò a scendere prima Clio e poi Gwen.
“Salute a voi.” Disse sorridendo Icarius.
“Per un vecchio” fece l'anziano “nulla è più gradevole della visita di tre giovani. Quando arriverete alla mia età lo comprenderete.”
“Il borgomastro presumo.” A lui Icarius.
“Se cercate il borgomastro” l'anziano “temo abbiate fatto un viaggio inutile. Lo ero un tempo, ora non più.” Rise piano. “Ma prego, entrate, l'aria è fredda e presto farà buio. La notte qui è più scura e fredda che in qualsiasi altro luogo al mondo.”
“Non vi stupisce vederci qui?” Fissandolo Icarius.
“Beh, immagino me lo direte.” Sorridendo il borgomastro. “Magari meglio farlo dentro, al caldo.”
E li fece entrare.
Intanto il crepuscolo annunciava il suo arrivo, mentre lo scenario diventava sempre più cupo e sinistro.
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[Lady Gwen]

Icarius scese dal carro, aiutando Clio e poi me.
Quell'uomo non sembrava male, pareva anzi una persona a modo e gentile.
Gettai uno sguardo indietro e l'invito del borgomastro a entrare non pote` sembrarmi piu` gradito.
"Nonostante io sia diffidente, mi sembra una persona a posto e non stento a credere che Guren l'abbia confinato qui per fare il bello e il cattivo tempo a Bocca della Selva" sussurrai a Clio mentre entravamo.

[Clio]

Quell'uomo sembrava cortese e ci fece accomodare nella sua casa.
Sorrisi a Gwen annuendo a quelle parole sussurrate.
"Sono d'accordo.. Speriamo di non sbagliarci.." Sussurrai alla ragazza.

[Dacey Starklan]

Fingermi sorpresa o scioccata? No. Me lo aspettavo, fin da quando avevo sentito parlare della nave nera e al polso di Dension era apparso quel bracciale. Me lo aspettavo quando aveva parlato di Munian, me lo aspettavo.

Tuttavia fu un duro colpo per me. Sarei davvero riuscita a passar oltre a questa faccenda senza dir nulla? Sapere che la mia felicità sarebbe dipesa dal sacrificare vite altrui? Davvero l'Amore ci poneva dinanzi a queste scelte?

Accarezzai le mani di Dension con calma, osservando, non leggevo alcun rimorso nel suo viso per quel patto.

- Tutti? Quell'uomo vuole solo Guiscard, non capisco cosa c'entrino gli altri? E X? Ci cercherà se non gli porteremo la nave...-

La mia mente viaggiava rapida nel trovare tutte le possibili conseguenze del nostro gesto, del suo gesto.

- E puoi fidarti della parola di quell'uomo? Se ci tradisse e uccidesse anche noi alla fine?-

Domandai preoccupata.

- Amore mio sei sicuro che sia la cosa migliore per noi? Se tu mi dici che non c'è altro modo io non mi opporrò...ma voglio essere certa che sia la nostra unica possibilità...-

[Guisgard]

Il borgomastro fece entrare in casa Icarius, Gwen, Clio e Cq.
“Parlare fuori al freddo” disse l'anziano, mentre accomodava la legna nel camino “è una sciocchezza che non posso più permettermi alla mia età.” Sorrise. “Ma prego, sedetevi.” E notò il bastone di Icarius, restando sorpreso.
“Sembra che la vista di questo bastone” attento il Taddeide “vi abbia sorpreso più del nostro arrivo.”
“In effetti si...” annuì il borgomastro “... lo ammetto... dove l'avete trovato, se posso chiedere?”
“Dall'antiquario della cittadina.” Rispose Icarius.
“Pensavo fosse andato perduto o distrutto quel bastone.” Mormorò il borgomastro.
“Pare di no.” Fece Icarius.
“Chi siete voi?” Domandò poi il vecchio.
“Viaggiatori” il Taddeide “giunti qui per sbaglio. E ora ci troviamo invischiati nella brutta storia che aleggia in queste lande.”
“Volete un consiglio?”
“Certo.” Annuì Icarius.
“Andatevene da questo posto.” Fissandoli il vecchio. “Queste lande sono dimenticate dalle leggi e da Dio.”
“E voi perchè ci restate allora?”
“Perchè sono troppo vecchio e stanco.” Sedendosi il borgomastro.
“Non abbastanza però” replicò Icarius “da abbandonare volontariamente la vostra carica, visto che ciò vi è stato imposto da altri.”
“Vedo che siete ben informato.” A lui il borgomastro.
“Già.”
“Fossi in voi” il borgomastro guardando Clio e Gwen “non mi addentrerei nella campagna con due giovani e belle ragazze.”
“Dunque anche voi temete il mastino?”
“Temo ciò che ho udito” gettando altra legna sul fuoco il borgomastro “e cioè che qualcuno o qualcosa uccide giovani donne senza alcun motivo apparente.”
“Per questo siamo qui...” guardandolo Icarius “... per sapere cosa ne pensate voi di questa storia.”
“Ciò che pensa un vecchio” ridendo piano il borgomastro “non interessa a nessuno.”
“Da dove vengo io” sorridendo Icarius “gli anziani sono tenuti in grande considerazione.”
“Qui niente ha valore, ragazzo mio.” Sussurrò il borgomastro. “Nulla... neanche la vita umana...”
“Secondo voi chi sta uccidendo quelle ragazze?” Senza giri di parole Icarius. “Chi o cosa? E perchè?”
“Perchè il mondo è imperfetto.” Sentenziò il borgomastro. “Imperfetto e cattivo.”
“Siete l'ex borgomastro di queste terre” deciso Icarius “e possibile non vi interessi sapere cosa sta succedendo? O credete che un mastino fantasma sia davvero tornato dall'Oltretomba per fare scempio di donne innocenti?”
“Voi cosa credete invece?” A sua volta il vecchio.
“Da dove vengo io” rivelò Icarius “non si crede che gli animali abbiano un'anima e dunque non possono visitare l'Aldilà. E di conseguenza non possono neanche tornarci.”
“Deve essere un luogo interessane quello da cui venite...” accendendosi la pipa il borgomastro.
“Dunque, cosa mi rispondete?”
“Da dove vengo io invece” fumando il borgomastro “bisogna temere i vivi, non i morti.”

[Guisgard]

“Dacey...” disse Dension prendendo le mani di lei nelle sue “... credi che costoro non amino Icarius o Guisgard? Che non lo difenderebbero a spada tratta? Per questo sono della sua stessa pasta.” Scosse il capo. “Mi fido di Munain perchè è animato da odio. E l'odio, come l'Amore, è un sentimento forte, che richiede dedizione. Pur di trovare Guisgard, lo so, Munain farebbe di tutto. Non mi tradirà.” La fissò negli occhi. “Devi sapere un'altra cosa, Dacey... Munain conosce X... la nave nera che ci sta inseguendo appartiene proprio a X... Guisgard ed i suoi hanno le ore contate...”

[Dacey Starklan]

Ero arrabbiata perché fino a quel momento non si era fidato di me fino a quel momento. D'altra parte però, le cose si stavano facendo sempre più chiare e i pezzi si stavano mettendo in ordine per offrirmi un quadro completo. Ancora una cosa mancava.

- Hai manomesso la nave, la Divina Misericordia vero? Rischiando di fare del male a me o a te stesso... L'hai manomessa e ora stai aspettando che la nave nera arrivi? Ho indovinato? É questo quello che accadrà ora?-

[Lady Gwen]

Quando entrammo mi rilassai al tepore della stanza e tirai un sospiro di sollievo.
Il borgomastro noto` subito il bastone e da li niziammo a parlare della tragedia che opprimeva questo posto.
"C'e` chi ipotizza che i lupi siano gli artefici delle stragi. Cosa pensate voi al riguardo?"

[Clio]

Ascoltai attentamente le parole del borgomastro, scrutando il volto di quell'uomo.
Sembrava cortese e stanco, impotente davanti all'orrore che si consumava nelle sue terre.
Nemmeno lui dunque credeva nel mastino fantasma, esattamente come noi.
Annuii a quelle ultime parole.
"Già.." pensierosa "Ma io non credo nemmeno che un lupo potrebbe fare una cosa così precisa.. ucciderne a centinaia è inutile oltre che ripugnante.." dissi piano, scuotendo la testa.

[Guisgard]

“Si.” Disse Dension a Dacey. “Ho manomesso io la nave. Far del male a noi? Andiamo, Dacey, sono un uomo di mare. Ho governato navi e so come causare un'avaria senza andare oltre. Ho calcolato tutto. La Divina Misericordia è fatta con materiali incredibili, mai visti per la costruzione di una nave. Sapevo benissimo che avrebbe resistito all'urto. E così è stato.” La guardò negli occhi, accarezzandole piano il viso. “Ricorda, mi sto fidando di te... non deludermi...”

[Dacey Starklan]

- Va bene... Va bene...- annuii, in effetti aveva preparato tutto, non aveva agito in maniera avventata.

- Sono felice che finalmente mi hai detto tutto, che mi hai confidato la verità... - gli sorrisi specchiandomi nei suoi occhi.

- Ti amo, non ti deluderò...- anche se ancora non ero cosciente dell'implicazione di quelle parole.

[Guisgard]

“Ragazze mie...” disse il borgomastro a Gwen e a Clio “... i lupi sono animali intelligenti e feroci, ma non hanno ciò che invece contraddistingue l'uomo, ossia la malvagità... un lupo assale per fame e dunque non si sceglie le prede... chi o cosa sta causando queste stragi sembra mosso invece da un'attenta consapevolezza nello scegliersi le vittime, essendo queste tutte donne giovani...”

[Guisgard]

“Lo so...” disse Dension sorridendo a Dacey “... lo so...” e la baciò.
“Sai che non vedo gli altri?” Guardandosi poi intorno. “Forse hanno lasciato questa casa... chissà se Guren è tornato dalla sua caccia... e chissà cosa avrà cacciato...”

[Lady Gwen]

Annuii al borgomastro.
"Per questo si e` piu` propensi a pensare ad un 'chi' piuttosto che ad un 'cosa' che uccide quelle donne, a mio parere. Cio` che voglio dire e` che solo un essere umano puo` adottare una strategia e uccidere con "criterio"."

[Clio]

Annuii a mia volta.
"Assolutamente! Solo una mente umana può aver architettato tutto questo.. il problema è capire perché.." pensierosa "Spargere la paura? Vendicarsi di una donna in particolare e ucciderle tutti perché non si risalga mai a lui? I motivi possono essere molti...".

[Dacey Starklan]

- Uhm quell'uomo... Mi chiedo se sia andato a caccia di animali o di uomini!- l'uccisione del ragazzino mi aveva segnata.

- Andiamo a cercarli che dici? Non mi va di stare in questa casa... É angosciante... E poi dopo tutto quello che succede la notte é meglio essere uniti-

[Guisgard]

“Siete molto argute, ragazze mie.” Disse il borgomastro a Gwen e a Clio.
“Non sapete quanto.” Sorridendo Icarius.
“Cosa volete, si sa, le donne sono da sempre più intelligenti di noi uomini.” Ridendo il vecchio.
“Concordo in pieno.” Annuì Icarius, per poi fare l'occhiolino alle due ragazze.
“Si, giusto il vostro ragionamento, amiche mie...” mormorò il borgomastro “... anche io la penso come voi... naturalmente il difficile è trovare il possibile autore di queste stragi..”
“Se voi foste ancora il borgomastro” Icarius “come procedereste? Come cerchereste il colpevole?”
“Bella domanda...” fumando il vecchio “... beh, io cercherei di andare per esclusione... come ha detto lei” indicando Clio “i motivi delle stragi possono essere tanti... ma per prima cosa escluderei si tratti di un maniaco, o simili... dunque cercherei dei legami fra le vittime...”
“Legami?” Pensieroso Icarius.
“Si...” annuì il borgomastro “... se si tratta di un maniaco allora agisce come un animale, senza scopi particolari se non quello di soddisfare la sua voglia di uccidere... ma se invece si tratta di un assassino lucido allora deve esserci un motivo, una ragione... ciò naturalmente ammesso che si tratti davvero di un uomo... le nostre sono solo ipotesi...”

[Clio]

Sorrisi a quelle parole di Icarius e del borgomastro.
Anche io pensavo ci fosse sotto qualcosa, che l'assassino avesse un motivo preciso per uccidere quelle donne.
"Già sono solo ipotesi, ma perlomeno sono sensate.." con un sorriso "Bisognerebbe conoscere le vittime, sapere chi erano.. voi sapete quante donne ha ucciso finora?" al borgomastro.

[Lady Gwen]

Sorrisi al borgomastro e a Icarius, per poi rivolgere uno sguardo complice a Clio.
"Potrebbe dunque trattarsi di un assassino seriale? E` questo che intendete parlando di legami fra le vittime?"

[Guisgard]

Dension annuì a Dacey.
Uscirono dal cortile e rientrarono in casa.
E subito si trovarono davanti Guren con alcuni dei suoi.
“Che sorpresa piacevole ed inaspettata.” Disse l'uomo. “Noto che alcuni dei miei ospiti sono ancora a casa mia.” Guardò Dacey con uno sguardo che ben poco celava la sua lussuria. “Sempre più bella, milady... la notte sembra farvi bene, come una cura di bellezza...

[Guisgard]

“Forse una sessantina...” disse il borgomastro a Clio “... più o meno. Ma la voci in simili faccende diventano arbitrarie ed incontrollabili.” Guardò poi Gwen. “Si, esatto. Una sorta di assassino seriale, uno che magari uccide per un motivo, non so, un qualche trauma, un'ossessione e cose simili.”
“Il Gastaldo non è preoccupato?” Chiese Icarius. “Non dovrà rispondere di questi omicidi al duca?”
“Il Gastaldo si fida di Guren.” Fece il borgomastro. “Lui rappresenta l'autorità e la legge a Bocca della Selva.”
“Lo abbiamo conosciuto...” mormorò il Taddeide “... dubito riuscirà mai a risolvere questa faccenda... non fa altro che massacrare lupi.”
“Non sottovalutate quell'uomo.” Il borgomastro. “Mai sottovalutare un uomo malvagio...”

[Clio]

Dapprima annuii al borgomastro, era della nostra stessa idea.
Poi quando parlò di Guren sospirai appena, infastidita.
"Non è che ci abbia fatto una buona impressione quell'uomo, anzi..".

[Lady Gwen]

Annuii all'uomo.
Poi si parlo` di Guren.
"No, infatti..." acconsentendo alle parole di Clio.

[Guisgard]

“Guren” disse il borgomastro, gettando della legna sul fuoco “non è certo un uomo che si lascia amare. Spesso uomini simili diventano pericolosi quando viene concesso loro un grande potere.”
“Si, concordo...” annuì Icarius.
Ad un tratto si sentì gridare.
Urla disperate che venivano da fuori.
Un uomo gridava allarmato.
“Cosa accade?” Stupito Icarius.
Poi qualcuno bussò con foga alla porta.
Il borgomastro aprì e sulla soglia apparve un contadino che nel vederlo si gettò ai suoi piedi in lacrime.

[Dacey Starklan]

- Scusate il disturbo, ce ne stavamo andando... Vi ringrazio per l'ospitalità signore-

Feci un rapido inchino sperando di lasciare quella casa al più presto. Avevo notato quello sguardo, che mi aveva disgustata.

[Lady Gwen]

Annuii al borgomastro. Era tutto vero cio` che diceva su Guren e mi terrorizzava il pensiero che saremmo dovuti tornare li.
All'improvviso, si udirono delle urla e poi bussare violentemente.
Il borgomastro apri` la porta e vedemmo un contadino in lacrime.
Sicuramente c'era stato un altro omicidio.

[Guisgard]

“Volete andar via così presto, milady...” disse Guren a Dacey, fissandola sempre in modo insistente “... perchè mai?”
“Perchè vogliamo raggiungere i nostri compagni, signore.” Dension, cercando di nascondere il disturbo causato dagli sguardi di Guren su Dacey.
“Allora attenderò il vostro ritorno...” sorridendo Guren “... dopotutto siete tutti miei ospiti... a stasera, milady...” rivolto alla ragazza “... attenderò con ansia il vostro ritorno.”

[Clio]

Annuii al bogomastro, Guren era malvagio e pericoloso, questo era evidente.
Poi accadde qualcosa di inaspettato, delle urla mi fecero quasi sobbalzare.
Il borgomastro andò ad aprire ed era un contadino in lacrime che si gettò subito ai piedi dell'uomo.
Cosa poteva essere successo?
Un altro cadavere?

[Dacey Starklan]

Annuii appena trattenendo il disgusto per quell'uomo, presi sottobraccio Dension e finalmente uscimmo.

- Dove si va ora?- mi resi conto che non conoscevano la terra intorno a noi se non il villaggio che non era poco distante.

[Guisgard]

“Alzatevi, Faven...” disse il borgomastro al contadino in lacrime.
“Oh, Cielo...” disperato questi “... oh, Signore, aiutami...” in lacrime.
“Alzatevi e cercate di calmarvi, Faven!” Cercando di farlo alzare il borgomastro. “Altrimenti non capisco nulla di ciò che dite!”
“Oh, Cielo...” senza forze Faven “... Oddio... Signore, aiutami...”
“Datemi una mano.” Il borgomastro ad Icarius.
I due alzarono da terra il contadino e lo portarono accanto al fuoco.
Il borgomastro gli diede poi un po' di liquore per farlo calmare.
“Bevete, vi farà bene.”
Il contadino prese il liquore e pian piano cominciò a calmarsi.
“Allora, cosa vi è successo?” Fissandolo il borgomastro.
“La mia Monsine...” farfugliò il contadino “... la mia Monsine...”
“Vostra figlia?” Turbato il borgomastro. “Cosa è capitato a vostra figlia Monsine? Faven, in Nome del Cielo, rispondetemi?”
“E' buio ormai...” riprendendo a piangere Faven “... è buio... e Monsine... era uscita a prendere l'acqua al pozzo... e non è ancora tornata...”
“A che ora è andata al pozzo?” Scuotendolo Icarius. “A che ora?”
“Era il primo pomeriggio...” in lacrime Faven “... e non è ancora tornata...”
Icarius allora guardò prima il borgomastro, poi Clio e Gwen.
Fuori la sera era ormai giunta.

[Clio]

Ci vollero addirittura sia Icarius che il borgomastro per alzarlo da terra, poveruomo.
Una volta calmatosi, compresi quale fosse il suo dramma e perché fosse in quello stato.
Ma forse c'era ancora una speranza, poteva essere ancora viva la ragazza.
Annuii ad Icarius, anche se non aveva detto nulla.
"Andiamo a cercarla!" sentenziai.

[Guisgard]

“Hai detto che volevi riunirti agli altri...” disse Dension a Dacey, appena usciti dalla dimora di Guren “... cerchiamoli, saranno in giro per questa lercia cittadina... hai qualche idea? Dove pensi si sia diretto quel dannato Icarius? Altrimenti bisognerà chiederlo alla vecchia che leggeva i tarocchi.” Ridendo sarcastico.

[Dacey Starklan]

- No niente vecchia e niente tarocchi... Non credo in quelle cose...- mormorai riflettendo sul da farsi. - Conoscendo Icarius vorrà saperne di più sulle morti misteriose che attanagliano questo posto... Saranno in giro ad indagare, non so da qualche personalità della città che può avere informazioni. Tipo un prete o un uomo in vista... Non c'è un borgomastro qui? Sia mai che sono andati addirittura da lui...-

Tamburellavo con un dito sul mento,- non so potremmo tentare lì ..-

[Lady Gwen]

Icarius e il borgomastro aiutarono l'uomo a entrare.
Quando quello parlo`, sperai di avere torto, sperai che non ci fosse stato un altro omicidio e che quella ragazza, Monsine, fosse ancora viva e che potessimo ancora trovarla, mentre io, Clio ed Icarius ci guardavamo seri.

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[Guisgard]

“Non siate sciocchi...” disse il borgomastro a quelle parole di Clio “... non potete uscire ora che è notte.”
“Attendere domattina potrebbe essere troppo tardi.” Fece Icarius.
“Bontà Divina!” Esclamò Cq, sempre accanto a Gwen. “Uscire ora per la campagna è una pazzia, signore.”
“Possiamo solo pregare e sperare.” Mormorò il borgomastro.
“Aiutati che Dio ti aiuta, dice il detto.” Deciso Icarius. “Io vado a cercare la ragazza.”
“I nobili Taddei soffrono un tantino di onnipotenza...” cigolò il droide.
“Aiutatemi, vi prego...” in lacrime Faven “... salvate la mia Monsine...”
“Non potete andare!” Urlò il borgomastro.
“Invece si.” Icarius accarezzando Mia Amata. “Clio, Gwen, Cq... andiamo.”

[Lady Gwen]

Cq e il borgomastro tentavano di dissuaderci, ma non avevamo altra scelta.
Guardai Icarius e annuii convinta. Se avevamo la possibilita` di aiutare l'uomo e sua figlia, dovevamo farlo.

[Clio]

Come era comprensibile, il borgomastro si preoccupò e non voleva lasciarci andare.
Ma io annuii ad Icarius, alzandomi.
"Faremo tutto ciò che potremo per trovarla.." sorrisi al contadino.
"Andiamo!" a Icarius, Gwen e Cq.

[Guisgard]

Icarius, Clio, Gwen e Cq lasciarono la casa del borgomastro e si addentrarono nel cuore della campagna.
Il Taddeide era riuscito a farsi spiegare da Faven come raggiungere il pozzo.
Era una notte fredda, sinistra ed angosciante.
Tutto era avvolto dall'oscurità e da uno spettrale silenzio.
Il sibilo del vento riusciva a rompere di tanto in tanto quella cupa atmosfera, ma il suo eco lamentevole rendeva il tutto più inquietante.
“Che notte inquietante...” disse Cq.
“E' il buio che impressiona.” Fece Icarius.
“A me, signore, spaventa più ciò che può nascondersi nel buio.” Cigolò il droide, mentre il loro carro si addentrava sempre più in quel luogo primordiale e misterioso.
La Luna cominciò ad uscire dalle alte nubi della notte ed il suo alone illuminò il pozzo.
“Eccoci al pozzo.” Mormorò Icarius.
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[Clio]

Uscimmo nella campagna, che era inquietante e buia come la ricordavo, le indicazioni del contadino ci avevano guidato verso il pozzo.
Una volta lì, ci guardammo intorno.
Poi la luna fece capolino dalle nuvole e le parole di avvertimento che più di una persona ci aveva rivolto mi tornarono in mente.
"Guardatevi dalla luna.." mormorai, con lo sguardo rivolto verso il cielo "Occhi aperti.." dissi poi ai miei compagni, guardandomi intorno "Diamo un'occhiata in giro?".

[Guisgard]

“Potrebbe essere un'idea...” disse Dension a Dacey “... vedo però che conosci bene le abitudini di Icarius...” con un cenno di fastidio “... e sia... cerchiamo il borgomastro...”
Chiese allora ad un passante e questi spiegò ai due falsi coniugi che il borgomastro non c'era più a Bocca della Selva e che ora il suo posto era stato preso da Guren.
“E che fine ha fatto il borgomastro ora?” Chiese Dension.
“Vive da solo in un'isolata casa nella campagna.” Svelò il passante.

[Lady Gwen]

La notte, il buio, la campagna, era tutto tremendamente inquietante.
Grazie alle indicazioni di Faven, riuscimmo a trovare il pozzo.
Annuii alle parole di Clio, gia`, la luna...
Continuavo pero` a ripetermi che dovevamo trovare quella povera ragazza, in un modo o nell'altro.

[Dacey Starklan]

- Noto una punta di gelosia,- dissi con un leggero sorrisetto,- ipotizzo solo, cerco di ragionare come farebbe lui...Nulla di più-
Gli diedi un veloce bacio e continuammo a camminare fino ad incontrare un uomo, probabilmente un contadino. Che strano fatto. Ero convinta che il borgomastro era al di sopra di Guren, quando a quanto avevo capito invece questi aveva preso la carica.
-In campagna... Credi sia prudente inoltrarci a quest'ora?- chiesi a Dension mentre controllavo che il mio pugnale fosse sempre tra le stecche del mio corsetto.

[Guisgard]

Il carro raggiunse il pozzo, illuminato a stendo dal pallore lunare.
Icarius saltò giù ed aiutò le due ragazze a fare lo stesso.
“Occhi aperti, ragazze...” disse a Clio e a Gwen.
Si avvicinò al pozzo e trovò un secchio vuoto a terra.
“Deve essere quello usato da Monsine...” mostrandolo alle due ragazze “... Cq, usa la tua torcia fotosintetica... magari vi sono tracce in giro...”
Il droide obbedì.
E poco dopo trovò qualcosa.
“Signore, guardate!” Indicando orme umane.
“Sembrano di una fanciulla...” osservandole Icarius “... ma non vi sono altre tracce in giro... era dunque da sola Monsine quando è sparita?”

[Clio]

Cq attivò i suoi sensori, illuminando la radura con il pozzo.
Mi guardai intorno in cerca di prove, doveva essere per forza passata di lì, mi dicevo.
Poi trovammo qualcosa, delle impronte.
Solo le impronte che potevano essere della ragazza.
"Guardiamo meglio... vediamo se le tracce ci portano da qualche parte.. non può essere sparita nel nulla.." guardandomi intorno.

[Guisgard]

“Certo che sono geloso...” Dension a Dacey “... quel dannato Icarius è un Don Giovanni... ci proverà con tutte quelle che incontra...” scuotendo il capo.
Poi parlarono col passante del borgomastro.
“Addentrarci nella campagna a quest'ora è un suicidio...” il contrabbandiere alla ragazza “... non sappiamo cosa ci sia davvero... magari il mastino esiste davvero...”

[Lady Gwen]

"E` probabile che abbia sentito qualcosa" mentre osservavamo le tracce.
"Quindi quando si e` allontanata era da sola e ha raggiunto poi quel qualcosa che l'aveva attirata."

[Guisgard]

“Si, avete ragione...” disse Icarius a Gwen “... è plausibile ciò che dite... Monsine giunge al pozzo, sente o vede qualcosa e corre via, da sola...”
“Ma se l'avessero inseguita” cigolò Cq “ci dovrebbero essere delle altre tracce in giro... ma io non ne vedo, signore...”
“Concordo con Clio...” mormorò il Taddeide “... non ci resta che seguire le orme di Monsine e vedere dove portano... andiamo.”
E le seguirono.
E le orme li condussero presso l'argine del Triterno.
“Qui sembrano svanire le orme, signore...” Cq.
“Già...” pensieroso Icarius.
“Che sia finita nel fiume?” Fissandolo il droide.
“Per sfuggire al pericolo intendi?” Icarius guardando il fiume. “Potrebbe essere... ma continuiamo a cercare in giro... magari troveremo qualcosa... aumenta la luminosità della torcia, Cq.”
La Luna era ormai sgombra da nuvole.

[Dacey Starklan]

-Potrà essere un Don Giovanni ma con me non attacca, sono una donna sposata no?- gli strinsi la mano lasciando dondolare il braccio. Aveva dannatamente ragione, non potevamo rischiare come due folli.
-Quindi ora? Torniamo da Guren? Forse anche loro sono già li-

[Clio]

In effetti l'ipotesi di Gwen aveva senso, poteva essersi spaventata ed essere corsa via.
Era plausibile, per lo meno.
Ma nessuno sembrava averla inseguita, non da vicino almeno.
Così seguimmo le orme, che ci portarono alle sponde del fiume.
"Se qualcuno è spaventato e scappa, magari anche buttarsi nel fiume sembra una buona idea.." guardandomi attorno "Ma tutto può essere..".
Annuii ad Icarius "Sì, continuiamo a cercare, magari scopriremo altri indizi che possano condurci dalla ragazza..".

[Guisgard]

“Si, credo che tornare da Guren sia l'unica cosa da fare.” Disse Dension a Dacey.
Ma proprio in quell'istante videro alcuni uomini apparire in fondo alla strada.
E subito li riconobbero.
Erano infatti Hansiner, Sammone ed il pellegrino.
“Ehi, cosa fate qui?” Chiese Hansiner ai falsi coniugi.
“Cercavamo voi altri.” Dension.
“Noi stiamo tornando da Guren, come indicatoci da Icarius.”
“Dov'è lui ora?” Domandò il contrabbandiere.
“Non ne ho idea.” Rispose Hansiner. “A noi ha detto di cercare informazioni sulle vittime del mastino.”
“E ne avete trovate di interessanti?” Fissandoli Dension.
“Direi di si.” Annuì Hansiner.

[Lady Gwen]

Seguimmo le orme e arrivammo al fiume.
"Potrebbe essere, ma secondo me, non c'entra il fiume" pensierosa.
Intanto continuammo a cercare nei dintorni.

[Dacey Starklan]

- Anche noi avevamo giusto la stessa idea... Potremmo fare ritorno insieme a questo punto.-

Più eravamo meglio era secondo me. Soprattutto con il buio.

- Cosa avete scoperto sulla morte di quelle povere ragazze?-

[Guisgard]

Icarius, Clio, Gwen e Cq cominciarono a cercare.
Qualche orma, traccia o un qualsiasi segno del passaggio di Monsine.
E ad un tratto toccò proprio a Gwen fare una macabra scoperta.
Tra l'erba infatti la ragazza vide una mano umana recisa.
Apparteneva ad una ragazza ed era stata strappata con una ferocia inaudita e lasciata a marcire sul terreno.
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[Guisgard]

Hansiner annuì a Dacey e tutti loro si incamminarono verso la casa di Guren.
“Le vittime” disse Hansiner durante il percorso “non avevano legami fra loro. Alcune erano pastorelle, altre contadine, altre ancora vivevano nella cittadina ed uscite nella campagna per svariati motivi.”
“Dunque tutte vittime scelte a caso.” Fece Dension.
“Non proprio.” intervenne il pellegrino. “Avevano una cosa in comune.”
“Cosa?” Incuriosito il contrabbandiere.
“Erano tutte prossime alle nozze.” Svelò Hansiner.

[Lady Gwen]

Camminavamo e cercavamo qualcosa, qualsiasi cosa che potesse portarci alla ragazza.
Ad un tratto, urlai.
Non volevo credere a cio` che stavo vedendo e temetti che fossimo arrivati tardi.
Ma quale essere poteva fare una cosa simile?

[Dacey Starklan]

Ascoltai Hansiner. Era incredibile quella storia eppure le vittime c'erano. E quel collegamento. Donne, giovani, quasi spose. Che cosa poteva legarle in quel modo a quel terribile destino.

- Che interesse potrebbe avere qualcuno ad uccidere donne prossime a sposarsi?-

Ormai nella mia mente l'idea che potesse essere un semplice lupo era stata spazzata via.

[Clio]

La ricerca, le tracce, il buio.
Poi d'un tratto le urla di Gwen, mi voltai istintivamente verso la ragazza.
Inorridii a quella vista.
"Accidenti.." Mormorai fra i denti "Potrebbe essere troppo tardi.." Con fin troppo ottimismo.

[Guisgard]

Le urla di Gwen attirarono subito Icarius e Clio.
Non era servita la torcia di Cq, ma solo il pallore lunare per fare quella macabra scoperta.
E poco distante dalla mano mozzata vi era anche il corpo.
Apparteneva ad una giovane e era riverso sul margine del fiume.
Icarius si tolse il mantello e coprì il cadavere.
Si segnò e recitò una preghiera.
“Sarà meglio tornare in città ed avvertire Guren...” disse il Taddeide “... almeno questa disgraziata avrà un funerale, prima che i ratti ed i corvi facciano scempio del suo cadavere.”
Salirono sul carro e tornarono verso la cittadina.

[Guisgard]

“Non so cosa pensare di questa faccenda, milady...” disse Hansiner a Dacey “...è così misteriosa ed inquietante...”
Poco dopo il gruppo tornò a casa di Guren.
Era notte fonda e vi erano solo servi a riceverli.
Ma il loro arrivo svegliò il padrone di casa, che subito scese al pianterreno.
“Noto siete nottambuli.” A loro Guren. “Come ospiti non siete molto cortesi.” Guardò Dacey. “Ma perdonerò la vostra scortesia... per omaggio alla bellezza di milady...” baciando la mano della ragazza.

[Clio]

Come temevo, la mia non era un'ipotesi ma la tragica realtà.
Il corpo della ragazza era riverso sulla riva del fiume.
Sospirai, annuendo ad Icarius in silenzio.
L'avremmo portata da Guren per il funerale.
Povera ragazza.

[Dacey Starklan]

Quelle viscide labbra che toccarono la mia mano. Di nuovo celai un moto di disgusto e mi limitai ad un piccolo inchino.

- Vi chiediamo immensamente perdono signore, non era certo nostra intenzione svegliarvi a questo modo così sgarbato.-

Usai un discorso confezionato senza neanche guardarlo.

- Speravamo che anche il resto della nostra comitiva fosse qui però - dissi quando notai la mancanza di Icarius, Clio, Gwen e Cq

[Lady Gwen]

Poco distante dalla mano c'era anche il corpo di quella povera ragazza.
Sentivo il cuore a pezzi non solo per la sua giovane vita stroncata, ma anche per la sua famiglia.
Poi Icarius copri` il corpo e salimmo sul carro, diretti verso la cittadina.

[Guisgard]

“Ah, già...” disse Guren a quelle parole di Dacey “... manca il vostro capo... chissà dove sarà andato... se non erro era in compagnia di quelle due ragazze, la bionda e la mora...” ridendo “... credo tarderà non poco...” divertito.
Ma proprio in quel momento si udì il rumore di un carro.
“E' Icarius.” Fece Hansiner.
Il Taddeide, Clio e Gwen scesero dal carro, col piccolo droide e subito furono raggiunti dagli altri nel cortile.
“Vi attendevo non prima di domani.” Sarcastico Guren.
“Invece siamo corsi a darvi la notizia...” Icarius a lui.
“Che notizia?” Sorpreso Guren.
“Quella di una ennesima ragazza morta nella campagna.” Svelò il Taddeide. “Non siamo riusciti a caricare il cadavere sul carro. E' straziato.”
“Com'è possibile!” Con rabbia Guren. “Ho ucciso un'infinità di lupi!”
“Probabilmente non avete accoppato quello giusto.” Replicò Icarius. “O forse non si tratta di un lupo.”
“Portatemi dove si trova il cadavere.” Fece Guren.
Così Icarius ed i suoi compagni a bordo del carro portarono Guren ed i suoi uomini dove si trovava il cadavere della povera ragazza.
“E' morta come le altre...” mormorò Guren, osservando il corpo “... colpita alla giugulare e poi sventrata... la violenza dell'aggressione stavolta ha fatto si che una mano fosse recisa...”
“La cosa strana” guardando il cadavere Icarius “è che in giro non vi sono altre tracce oltre le sue...”
“Allora davvero è stata aggredita da un fantasma!” Gridò uno dei soldati di Guren.
“Zitto, cane!” Lo riprese questi.
“Non guardare, Dacey...” Dension alla sua falsa moglie "... è una scena terribile..."
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[Dacey Starklan]

Oh no! Pensai all'arrivo di Icarius, che ci comunicò subito la funesta notizia. Un'altra, sembrava che la morte non si volesse placare.

Tutti andammo verso il carretto, che conteneva il cadavere della giovane. Non mi sporsi, avevo già notato le macchie di sangue e quello mi bastava. Visti i sogni che spesso facevo la vista di quel corpo martoriato temevo me ne avrebbe procurato un altro.

[Clio]

Trovammo tutti gli altri ad aspettarci, e comunicammo loro la triste notizia.
Così li conducemmo dove si trovava il corpo, e Guren ci confermò che era morta esattamente come le altre.
Scossi piano la testa.
Quella storia delle orme era davvero strana.

[Lady Gwen]

Tornammo da Guren, dandogli poi la notizia e quello volle essere portato nel luogo in cui avevamo lasciato il corpo.
Non riuscivo ancora a capacitarmi di tutto quello. Un conto era sentirne parlare, un altro era vedere coi propri occhi.

[Guisgard]

“Qui non avete altro da fare.” Disse Guren ad Icarius ed ai suoi. “Tornate pure in città ora.”
Il Taddeide annuì e insieme ai suoi compagni ritornarono a casa di Guren.
Ormai il nuovo giorno era giunto e la notte si era ritirata con le sue ombre ed i suoi misteri.
“Scoperto qualcosa voi?” Chiese Hansiner ad Icarius, a Clio e a Gwen appena tornati nell'abitazione.
“Abbiamo incontrato l'ex borgomastro.” Svelò Icarius. “Ma ne sa quanto noi, dunque niente. Voi invece?”
“Qualcosa noi si.” Annuì Hansiner.
“Ebbene?” Fissandolo Icarius.
“Le ragazze non avevano legami, né di parentela, né di amicizia.” Fece Hansiner. “Ma un particolare in comune si... erano tutte prossime alle nozze.”
“Mi stai dicendo che tutte le vittime stavano per sposarsi?” Incuriosito il Taddeide.
“Esatto.”
“Che stranezza...” mormorò Icarius.
“Potrebbe essere un caso.” Disse Sammone.
“Il caso non esiste, amico mio.” Fissandolo Icarius. “E sono certo che questo particolare nasconde qualcosa... magari la chiave di questo mistero...”
“Comunque” intervenne Dension, che aveva accanto a sé Dacey “da come era ridotto il cadavere mi sembra ovvio sia stato un animale. Molto forte e probabilmente di grossa stazza, ma di sicuro un animale.”
“Questo fa cadere ogni ipotesi avanzata dal vecchio borgomastro...” perplesso Icarius, per poi voltarsi verso Clio e Gwen “... e resta il mistero delle orme... c'erano solo quelle della ragazza che fuggiva... cos'avrà mai visto per scappare via così? E soprattutto... cosa può inseguire, assalire ed uccidere una preda senza poi lasciare tracce?”
“Un fantasma.” Mormorò Sammone.
“I fantasmi non esistono, messer Sammone.” Cigolò Cq.
“Quelle morti però sono dannatamente reali...” Icarius dando un pugno sul tavolo per la rabbia.

[Lady Gwen]

Tornammo acasa di Guren e confrontammo le scoperte.
"Secondo voi un animale e` capace di mietere sessanta vittime tutte donne e tutte che stanno per sposarsi?" guardando Dension "Non sapevo che gli animali possedessero il raziocinio..." sarcasticamente.

[Dacey Starklan]

Quella ferocia scaturita da un umano era difficile da credere tuttavia...

- Gli animali no... Ma gli uomini che gli addestrano si...-

Ribattei a Gwen e a tutti gli altri.

- Forse la leggenda del mastino non è poi così sbagliata... Ma c'è qualcosa di più sotto...-

Fantasmi. Si ne avevo visti e ci credevo oramai ma come diceva Icarius quei corpi dilaniati erano reali.

- Secondo me la leggenda serve solo a diffondere mistero e paura, allontanare eventuali sospetti dal vero colpevole. Pensateci potrebbe essere un lupo si oppure un grosso cane, magari da caccia, addestrato però a dilaniare corpi di fanciulle innocenti ma vicine allo sposarsi... Dietro a questo contorto disegno si cela certa una mente umana -

[Clio]

Non c'era nulla da fare con quel corpo martoriato, se non assicurarle una degna sepoltura.
Così, lasciammo la campagna per tornare in città, mentre un nuovo giorno sorgeva su quelle misteriose terre.
Ascoltai incuriosita e stupita le parole di Hansiner.
"Tutte donne che stanno per sposarsi?" ripetei "No, è ovvio che non può essere un caso.. magari è qualcuno che ce l'ha su col matrimonio.. magari Maruania è arrivata fin qui.." con un leggero sorriso che svanì subito "Ma immagino di no...".
Poi le parole di Dension, le domande di Icarius e la constatazione di Gwen.
Sorrisi alla ragazza, la pensavo come lei: che ne sapeva un animale?
Però la storia delle orme era strana.
"Un rapace, o comunque qualcosa con le ali.." dissi poi "Se vola non lascia tracce.. ma continua a sembrarmi assurdo che si tratti di un animale.. come può sapere che tutte stavano per sposarsi, andiamo! Non è così semplice purtroppo..".
Annuii a Dacey.
"Sì, esatto.. anche se fosse un animale, c'è sicuramente un umano dietro, a cui risponde.. chiunque sia ha in mente un disegno ben preciso.. e magari usa un animale feroce per farlo, per non far ricadere i sospetti su di lui, magari.. o su di lei.. se è un animale addestrato ad uccidere, niente vieta che ci sia una donna dietro tutto questo.. magari qualcuna a cui sono state negate le nozze o qualcosa del genere..".
Le possibilità potevano essere davvero molte.

[Guisgard]

Icaius ascoltò le considerazioni e le ipotesi di ciascuno di loro.
Soprattutto di Clio, di Gwen e di Dacey.
Ed erano tutte ipotesi possibili.
Il problema però era che vi erano infatti troppe direzioni da seguire.
“Si, concordo con voi...” disse Icarius alle ragazze “... potrebbero esserci entrambe le possibilità dietro questi delitti... la presenza di un animale, evidentemente molto feroce, con la supervisione di un uomo o di una donna.” Pensieroso. “Ma perchè? Siamo in presenza di un pazzo? Di un folle? O dietro c'è un diabolico disegno?”
“Magari invece di un lupo può trattarsi di un orso.” Mormorò il pellegrino.
“Chissà...” sbuffando il Taddeide.
“Cosa facciamo ora?” Chiese Hansiner.
“Non lo so...” scuotendo il capo Icarius “... ma ora voglio tornare dalla vecchia dei tarocchi...”
“A fare cosa?” Sammone.
“A farmi leggere il futuro...” rispose Icarius “... non il mio, ma quello di queste lande...”

[Lady Gwen]

Ad un certo punto Icarius manifesto` il desiderio di tornare dalla donna dei tarocchi che ci aveva ospitato per saperne di piu` sul futuro di questo posto.
"Non sara` di certo roseo, se si continua di questo passo..." con tono mesto.

[Clio]

Le ipotesi erano davvero molte e diverse.
Già, la domanda era proprio: "Perché?".
Un pazzo? Un disegno? Poteva essere entrambe le cose.
"Io sinceramente credo che abbia un disegno in mente, magari malato e assurdo però non credo che sia a caso, forse quando capiremo quello ci avvicineremo un po' di più al responsabile.." alzando le spalle.
Poi quelle parole di Icarius, e io sorrisi appena.
"Sì, in effetti quei due erano abbastanza inquietanti.. cosa sarà andato a fare nella foresta quella notte.. bah.." pensierosa "Torniamo lì allora?".

[Dacey Starklan]

I tarocchi. Icarius pareva crederci. Non dissi nulla. Non condividevo ma magari l'anziana donna avrebbe ricordato qualche dettaglio utile

[Guisgard]

Icarius annuì a Clio ed il gruppo si apprestò a seguirlo verso la casa della vecchia donna.
“Insomma...” disse Dension “... perchè tornare lì? Cosa può mai rivelare quella vecchia strega?”
“Nessuno vi obbliga a seguirci.” Con indifferenza il Taddeide.
“Solo perchè non mi piace restare nella casa di Guren.” Mormorò il contrabbandiere.
Alla fine, saliti sul carretto noleggiato, tornarono tutti alla dimora della vecchia, attraversando la cittadina e raggiungendo di nuovo la campagna.
Era una mattinata ventosa e fredda, con il cielo nuvoloso e cupo.
Nell'aria sembrava esserci qualcosa di sinistro, sensazione accentuata dai preparativi per l'ennesimo funerale.
Infine il carro arrivò alla casa.
Vi era silenzio attorno all'abitazione, con i Crocifissi disseminati lungo la strada che sembravano scandire un'antica ed oscura paura.
“Anche il tempo pare di ghiaccio qui...” mormorò Hansiner.
“Rimpiango la Divina Misericordia...” cigolò Cq, per poi fissare Gwen.
“Tutta questa storia è sempre più assurda...” scuotendo il capo Dension, sempre con accanto Dacey “... come tutto questo viaggio...”
Icarius saltò giù dal carro, raggiunse la porta della casa e bussò.
Un attimo dopo qualcuno aprì.
“Sapevo che vi avrei rivisti...” la vecchia sulla soglia “... entrate...”
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[Dacey Starklan]

Andammo dunque nuovamente dall'anziana donna dei tarocchi. Il malumore di Dension era crescente e mentre eravamo tutti sul carretto cercai di calmarlo carezzando il suo volto.

- Finirà presto giusto?- gli sussurrai pianissimo.

La strega non parve sorpresa di rivederci e pensai con ironia che doveva averlo letto nelle sue carte. Chissà che altro sapeva... Per un attimo mi chiesi se non fosse stato il caso di consultarla circa i miei strani sogni ma mi trattenni. La vicenda delle ragazze uccise era più importante.

[Lady Gwen]

Uscimmo da casa di Guren e salimmo sul carretto, affrontando la mattina gelida, immobile e cupa.
"Anch'io vorrei essere sulla nave, magari al calduccio, a leggere un bel libro..." sorridendo a Cq "Ma un po' d'azione ogni tanto non fa male, non credi?" strizzando l'occhio al droide.
Arrivammo poi a casa dell'anziana donna, che ci accolse quando senti` Icarius bussare.

[Clio]

Seguii Icarius sul carretto, in quello scenario cupo e inquietante.
Giunti alla dimora della donna scendemmo e ci apprestammo a raggiungerla.
Lei non parve affatto stupita di vederci.

[Guisgard]

Il gruppo entrò nella vecchia casa.
“Si, finirà presto...” disse Dension a Dacey.
“Anche io vorrei essere a bordo della Divina Misericordia, milady...” Cq rivolto a Gwen.
Le tende era abbassate e nell'abitazione dominava una soffusa penombra, squarciata solo da pochissime candele.
“Sapevate dunque del nostro ritorno...” Icarius, mentre la vecchia si sedette.
“Si...” annuì quella.
“Perchè?” Fissandola Icarius.
“Perchè è nel vostro Destino.”
“E cos'altro vi dice il Destino?” Chiese il Taddeide.
“Che ci saranno altre morti...” mormorò la vecchia.
“Non è difficile prevederlo...” Icarius.
“E cosa dunque è invece difficile da prevedere?” Guardandolo la vecchia. “Forse la vostra morte?”
“La mia morte?” Stupito il Taddeide.
“Si, la vostra morte.” Annuì la vecchia.
“Quando? Dove?” Avvicinandosi lui.
“Qui a Bocca della Selva...” la vecchia donna.

[Dacey Starklan]

La morte di Icarius. Le parole della vecchia riecheggiarono nell'aria come una sentenza di condanna senza appello. Come poteva quella donna sapere tutto questo, non riuscivo a capirlo. Il mio sguardo si posò sul volto di ognuno dei presenti, indugiando qualche secondo in più su quello di Dension, di Clio e infine, naturalmente, di Icarius.

[Lady Gwen]

Entrammo in casa, dentro la quale regnava una particolare penombra, creata dalle tende chiuse e le poche candele accese.
La donna ci parlo` ovviamente di altre morti e, come disse Icarius, non era difficile da prevedere.
Quello che disse dopo, invece, mi lascio` completamente sconvolta e senza parole.

[Clio]

Trasalii a quelle parole della donna.
Forse se avessi avuto la pelle meno Chiara si sarebbe notato il mio pallore.
Gli tenevo il braccio, e strinsi la stretta.
Non avrei mai permesso che gli accadesse qualcosa, mai!
Forse parlava a vanvera, certo.
Ma avevano provato ad ucciderlo a Scafris, avrebbero provato ancora.
"Cosa vi fa essere tanto sicura?" Chiesi, quasi senza accorgermene alla donna.

[Guisgard]

Icarius sentì Clio stringergli il braccio dopo le oscure parole della vecchia.
E un angosciante silenzio scese nella stanza.
“Come...” disse Cq, rompendo quel silenzio “... come sarebbe a dire?”
“Mi state dicendo” Icarius alla vecchia “che morirò qui a Bocca della Selva?”
La vecchia lo fissò senza rispondere nulla.
“Dunque ucciso dal misterioso mastino?” Aggiunse il Taddeide.
“Ma non uccide solo le donne?” Hansiner.
“Prima di essere aggredite ed uccise” mormorò la vecchia “due di quelle poverette vennero da me... per chiedere il responso dei tarocchi circa il loro futuro amoroso...”
“E voi invece cosa avete visto per loro?” Fissandola Icarius.
“La morte...” senza mostrare espressioni la vecchia “... andatevene da queste terre... o anche per voi ci sarà la medesima morte...”
Icarius fissò istintivamente il bastone col pomo a forma di mastino.
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[Dacey Starklan]

Il mistero si infittiva. Due ragazze avevano consultato la donna che aveva predetto la loro morte. Ed ora Icarius. Ciò che mi rendeva perplessa però era che la vecchia signora si teneva molto sul vago e infatti lasciò trasparire la speranza per Icarius qualora egli abbandoni subito Bocca della Selva. Era tutto così strano. Che la visione ella donna servisse solo per spaventare l'uomo che stava proprio indagando sulle misteriose morti, magari compiute dal misterioso compagno della strega. Oppure lei diceva la verità e bisogna andarsene il prima possibile.

In ogni caso ero curiosa di capire come le cose si sarebbero evolute.

[Clio]

Non lasciai il braccio di Icarius, e per quello che mi parve in quel momento smisi di respirare.
Aveva visto la morte di quelle ragazze, e ora quella di Icarius.
Ma forse non era il Mastino il vero problema.
Desiderai essere lontano mille miglia, dove Icarius fosse al sicuro.
Ma se decidevo di credere alla Gioia nessun posto era sicuro ormai.
Presi un profondo respiro e sperai che la vecchia avesse detto così solo per spaventarci.
Anche se non ci credevo davvero.

[Lady Gwen]

Non sapevo che dire. Speravo solo che la donna si sbagliasse.
Certo, andare via. L'avremmo gia` fatto, se avessimo potuto, ma l'avaria della nave ci costringeva li, in quella trappola mortale.

[Guisgard]

Icarius senti Clio sempre stretta al suo braccio e quasi percepì il respiro di lei che si fermava.
“Secondo me volete spaventarmi...” disse Icarius alla vecchia “... si, magari per indurmi ad andare via...”
“Siete molto sciocco...” fissandolo quella “... si, molto...”
“Qualcuno qui mi vuole dunque morto?” Icarius.
“Le carte non hanno Tempo, né spazio...” svelò la vecchia “... io ho solo detto ciò che ho visto...”
“Se avete visto la morte di quelle ragazze” avvicinandosi lui “perchè allora non le avete fermate?”
“Per non essere presa per una povera pazza.”
“Posso pensare lo stesso io allora.”
“Fate come credete.” Scuotendo il capo lei. “Io non voglio altro sangue sulla coscienza...”
“Magari la vecchia ci prende davvero...” Dension sottovoce a Dacey.
“Bontà Divina!” Cigolò Cq, vicino a Gwen.
In quel momento entrò Amlin.
“Cosa ci fate voi ancora qui?” A tutti loro. “Andatevene, vi caccerò io stesso da qui.”

[Dacey Starklan]

Annuii piano, essendo a conoscenza dei piani contro Icarius la profezia avrebbe potuto rivelarsi esatta.

Non ebbi il tempo di riflettere meglio che Amlin fece il suo ingresso. E non ebbe un atteggiamento cordiale nei nostri confronti e questo mi rese ancora più restia e sospettosa verso di lui.

[Lady Gwen]

In effetti Icarius aveva ragione: avrebbe potuto insistere e tentare di impedirne la morte, ma forse per lei non era cosi` importante.
Poi, arrivo` Amlin.
"Perche` la nostra presenza vi crea tutti questi problemi?" con tono freddo, guardandolo.
"Non mi sembra vi abbiamo mai fatto qualcosa, mentre voi avete sempre avuto un atteggiamento poco cordiale nei nostri confronti."

[Clio]

Pian piano il mio respiro tornò regolare.
Vero, le carte non hanno tempo, dunque poteva averle interpretate male.
Nulla era immutabile, e certo non sarebbe morto in quel posto sperduto.
Almeno non ora.
Poi arrivò Amlin.
Quell'uomo mi piaceva sempre meno, era incredibilmente sospetto.
Forse avremmo dovuto sorvegliarlo.
Ne avrei parlato con Icarius.
"Forse ci conviene andare davvero.." Sussurrai appena.
Sicuramente non eravamo ben visti.

[Guisgard]

Icarius fissò la vecchia e davanti al silenzio di quella finì per annuire a Clio.
“Si, andiamo...” disse.
Amlin si voltò verso Gwen.
“Detesto i ficcanaso e gli scocciatori.” Mormorò. “Ora andatevene.”
“Io credo” fece Hansiner “che tu abbia dei gravi problemi di educazione. E le persone maleducate a me non piacciono.”
E per tutta risposta Amlin tirò fuori un lungo coltello.
Di quelli usati dai bracconieri per spellare la cacciagione.
“Si, ce ne andiamo...” Icarius, per evitare guai.
E mentre stavano andando via, Amlin si lasciò cadere pesantemente su una sedia, per poi portarsi la mano nei capelli.
“Quando finirà questa storia...” sbuffò.
E alzandosi i capelli dalla fronte mostrò un tatuaggio.
Un tatuaggio che Dacey riconobbe subito.
Era il simbolo della setta di Amisch.
https://shenanitims.files.wordpress.com/2012/10/the-wolf-man-the-mark.png

[Lady Gwen]

Stavo per rispondergli malamente, quando intervenne Hansiner e Amlin usci` al largo un lungo coltello e noi decidemmo definitivamente di andarcene.
Che gente...
In effetti, neanche lui era molto lontano dalla mia lista dei sospettati per quella tragedia, anche se magari era una follia, ma era cio` che quel tizio mi trasmetteva.

[Dacey Starklan]

E quello mi lasciò senza fiato, irrigidendomi. Il tatuaggio. Sgranai gli l'occhi, cerca di non sbagliare.

- La setta... Il tatuaggio...- mormorai a Dension

[Clio]

A quel gesto di Amlin portai la mano libera alla spada istintivamente, ma Icarius confermò che ce ne saremmo andati e cosi facemmo.
Restai stretta al braccio di Icarius, ma non riuscii a dire una parola che stesse al passo con i miei pensieri in subbuglio.

[Guisgard]

Il gruppo lasciò l'abitazione della vecchia e di Amlin.
“Avrei potuto accopparlo in un attimo.” Disse Sammone ad Icarius.
“Evitiamo inutili scontri.” Fece questi. “Già ci sono troppi guai in giro.” Si voltò verso Clio. “Ehi, guarda che non scappo mica.” Facendole l'occhiolino. “Se vuoi puoi restare stretta a me quanto ti pare, lo sai mi piace averti vicina, ma senza quell'espressione spaventata.” Sorridendole.
“Sono felice di aver lasciato quella casa.” Cigolò Cq. “Per un attimo ho temuto che quell'uomo vi aggredisse, milady.” A Gwen.
Dension invece si era accorto dell'agitazione di Dacey, ma evitò di risponderle, temendo che anche gli altri sentissero.

[Clio]

Infine lasciammo quella casa inquietante e i suoi strani abitanti.
Sorrisi ad Icarius, allentando la stretta.
Tuttavia, non riuscii a dar voce alle mie paure, un po' con me se trovarle significasse rendere quelle paure reali.
Così mi limitai a sorridergli, un sorriso chiaro e luminoso, per poi annuire.
"Dove andremo ora?" Gli chiesi.

[Lady Gwen]

Risi piano a Cq.
"Tranuillo, robottino. Ci vuole ben altro, per farmi fuori" facendogli l'occhiolino.
Poi mi voltai verso Icarius, in attesa di sapere quale sarebbe stata la prossima mossa.

[Guisgard]

Icarius sorrise a Clio.
“Torneremo dal borgomastro...” disse lui “... e sta tranquilla, non mi accadrà nulla.” Facendole l'occhiolino. “Ho te come guardia del corpo, no?”
“Dal borgomastro?” Ripetè Hansiner.
“Si, ci siamo stati quando voi cercavate indizi nella cittadina...” annuendo Icarius “... forse può chiarirci alcune cose.”
“Dove si trova?” Chiese il pellegrino.
“Nel bel mezzo della campagna.” Rispose il Taddeide.
“Non reggerò a tutte queste emozioni temo...” Cq a Gwen.
Salirono così sul carro e partirono alla volta del cuore della campagna.

[Clio]

Risi piano a quelle parole di Icarius.
"Puoi ben dirlo.." Gli sorrisi.
Poi annuii alla sua proposta.
"Il borgomastro è sicuramente più ospitale di Guren o di questi due.. Speriamo di non aver avuto un'impressione sbagliata, ma sembra una brava persona.. Anche se fidarsi è sempre un lusso..".
Così salimmo sul carretto diretti dal borgomastro.

[Lady Gwen]

Icarius decise infine di tornare dal borgomastro e dovetti ammettere, sperando di non sbagliarmi, che quello era il posto dove mi senti meglio e al sicuro dal nostro arrivo.
"E mi lascerai quindi senza cavaliere, senza guardia del corpo?" rivolta a Cq con scherzoso stupore.
Salimmo poi sul carretto diretti nella campagna.

[Guisgard]

Icarius rise con Clio.
“Andiamo allora, mia bellissima guardia del corpo.” Disse alla ragazza. “E ricorda sei responsabile della mia incolumità.” Facendole l'occhiolino, per poi guardarla negli occhi azzurri. “Anche se vorrei essere io a fare da guardia del corpo a te...” sussurrò sottovoce, accarezzandole l'orecchio con le labbra.
Il carro partì e ripercorse il sentiero verso il ventre della campagna.
Tutto era sinistro, cupo, inquietante.
Un vento freddo sferzava le cime degli alberi, liberando un funesto sibilo intorno a loro.
“Naturalmente farò di tutto per proteggervi” Cq a Gwen “ma spero che non ce ne sia mai l'occasione, milady.” Visibilmente turbato dallo scenario circostante.
Infine arrivarono alla casa del borgomastro.

[Lady Gwen]

"Lo so, Cq. Lo spero anch'io..."
Arrivammo poi alla casa del borgomastro, avvolta nello scenario sinistro ed inquietante della campagna.

[Clio]

Risi con lui a quelle parole, seguendolo sul carro.
Poi il suo sguardo nel mio, quelle parole sussurrate e le sue labbra che sfioravano il mio orecchio.
Socchiusi gli occhi mente un dolce brivido mi attraversava.
Avrei raso al suolo Bocca della Selva pur di poterlo avere solo per me.
"Allora facciamo così.." Sussurrai pianissimo con voce calda "Io proteggerò te e tu proteggerai me..." Con un sorriso divertito.
Infine raggiungemmo la casa del borgomastro.
"Speriamo che almeno lui sia contento di vederci.." Sospirai.

[Guisgard]

A quelle parole di Clio, Icarius lo guardò con uno sguardo intenso e profondo.
Uno sguardo capace di farla sentire donna come mai prima ad ora.
E lei, cresciuta fra i ribelli, le armi e le battaglie, percepiva in pieno quelle forti sensazioni ed emozioni, così in grado di farla sentire viva e desiderata, oltre che amata.
Scesero dal carro e subito il Taddeide bussò alla porta.
Ma nessuno rispose.
La casa sembrava vuota e quel luogo ancor più desolato del solito.
“Forse non è in casa...” disse Hansiner.
“Vive come un eremita” fece Icarius “e non credo si allontani spesso da qui. Cq...”
“Si, signore.”
“Capti attività vitale oltre noi qui?” Chiese Icarius.
“Solo di fauna del posto, signore.” Cigolò il droide, sempre vicino a Gwen.
“Allora forse non è così eremita come credi...” Hansiner.
“Mi chiedo dove sia...” pensieroso Icarius.
Vi era una strana atmosfera in quel luogo.
Il vento soffiò con più intensità e nel suo sibilo a Gwen parve di ascoltare uno strano suono.
Simile ad una voce.

[Clio]

Bastò quello sguardo a riportami alla vita, a sentire il sangue pulsare caldo e forte nelle vene.
Ricambiai lo sguardo con la medesima intensità, come se per un momento il mondo si fosse fatto silenziosamente da parte, per concederci quell'istante che era solo nostro.
Un istante infinito, nello spazio e nel tempo.
Infine gli sorrisi, un sorriso che a stento racchiuse le emozioni che mi attraversavano.
Scendemmo dal carretto per bussare alla porta del borgomastro.
Eppure, non pareva esserci nessuno.
E Cq ce lo confermò.
"Magari è dalla famiglia di quel contadino che ha perso la figlia, era sconvolto, ricordate?" a Gwen e Icarius "Magari l'ha riaccompagnato a casa ed è ancora là.." alzai le spalle "O magari è chissà dove...".

[Lady Gwen]

Icarius busso`, ma nessuno rispose.
Era strano, dove poteva essere andato? Quell'atmosfera sinistra e cupa poi non giovava affatto.
Arrivo` una folata di vento, che mi costrinse a stringermi nel mantello e si insinuo` fra i miei indomabili capelli castani.
Sentii qualcos'altro, in quel forte soffio di vento: una voce.
E il mio cuore come in una morsa, pensando a quella sera, sul ponte, quando avevo udito la sua voce.
"Oh si,, potrebbe essere" a Clio, riscuotendomi.

[Guisgard]

“Si, potrebbe essere...” disse Icarius a Clio “... comunque non ci resta che attenderlo qui... prima o poi dovrà tornare...”
Gwen intanto era stata rapita da quella sensazione.
Quella di aver udito il sibilo del vento che mutava in un qualcosa di diverso.
“Gwen...” ancora il vento.
Sembrava la voce di Elv.
“Sento dei passi.” Sammone indicando la boscaglia.
Un attimo dopo dalla vegetazione apparve il borgomastro.
“Oh, guarda chi si rivede.” Ridendo questi.
“Ci ha sorpreso non trovarvi in casa.” Sorridendo Icarius.
“Ero in cerca di castagne.” Divertito il borgomastro. “Io adoro le castagne.”
“Vi capisco, piacciono molto anche a me.” Icarius.
“E poi, a dire il vero, sono passato da Faven...” scuotendo il capo “... una famiglia distrutta...”
“Questo orrore deve finire.” Sentenziò il Taddeide. “Ci occorrono informazioni su una donna... la vecchia che vive appena fuori dalla cittadina.”
“Ah, la vecchia dei tarocchi e quel suo figliolo...” fece il borgomastro “... Amlin...”
“Già.” Fissandolo Icarius. “Cosa potete dirci di loro?”
“Entriamo in casa, prego...” facendo loro strada il borgomastro.

[Lady Gwen]

Cercai di non scompormi piu` di tanto, almeno all'esterno e di non far trasparire il mio sgomento, mentre sentivo ancora la sua voce chiamarmi.
Sospirai appena abbassando lo sguardo; se proprio dovevo impazzire, preferivo che fosse sentendo la sua voce.
Poco dopo torno` il borgomastro e Icarius gli chiese informazioni sulla vecchia e Amlin, il borgomastro allora ci invito` a entrare.

[Clio]

Annuii ad Icarius, effettivamente prima o poi sarebbe tornato.
E in effetti non tardò.
Ci disse che era andato in cerca di castagne e io sorrisi, perché anche io le adoravo, e mi ricordavano i pochi momenti spensierati della mia infanzia in compagnia della mia amata nonna che me le preparava.
Ma quel ricordo fu solo un attimo, e mi rabbuiai quando nominò il padre della ragazza.
Una famiglia distrutta, a dir poco.
Icarius gli chiese della strana donna e del suo inquietante figlio, ma il borgomastro ci propose di entrare in casa.
Non era affatto una buona idea, così lo seguimmo.

[Guisgard]

Il gruppo seguì il borgomastro in casa.
Qui l'anziano riavviò il fuoco ed offrì loro qualcosa di caldo per scaldarli.
“La vecchia” disse poi “non è una cattiva donna, tutt'altro.”
“A noi non è sembrata tanto ospitale...” fece Icarius.
“C'è da capirla.” Accendendosi la pipa il borgomastro.
“Perchè mai?” Incuriosito Icarius.
“Perchè è disperata...” fumando l'anziano “... è stata costretta a lasciare il paese... qualche anno fa...”
“Per quale motivo?” Chiese Icarius.
“Suo figlio...” fissandoli il borgomastro “... è molto malato...”
“Malato?” Ripetè Hansiner.
“Si...” annuì il borgomastro “... una rara patologia psicologica... è affetto da ciò che comunemente viene definita Licantropia...”
“Si trasforma in lupo?” Il pellegrino.
“Naturalmente no...” sedendosi il borgomastro “... la licantropia fa credere a chi ne è affetto di potersi trasformare in un animale, il più delle volte in un lupo, comportandosi poi di conseguenza... in principio ne era affetto in forma lieve, ma col tempo è peggiorato, diventando pericoloso... per questo lui e sua madre vivono segregati tra la loro vecchia casa e la campagna vicina...”

[Lady Gwen]

Allora non mi sbagliavo. Poteva davvero essere fra i sospettati.
"Potrebbe dunque entrarci qualcosa nelle morti di quelle donne?" azzardai "Possiede il raziocinio dell'uomo e, occasionalmente, chissa`, magari anche la ferocia degli animali."

[Clio]

La situazione era tutt'altro che tranquilla a quanto pareva.
C'era qualcosa di inquietante in quell'uomo.
E avrebbe avuto anche senso, un uomo che pensa di essere un animale, era perfettamente coerente con gli omicidi che si consumavano nel paese.
Gwen evidentemente arrivò alle mie stesse conclusioni, e le espresse ad alta voce.
Ma possibile che nessuno avesse mai sospettato di lui?

[Guisgard]

“Tenderei ad escluderlo...” disse il borgomastro a Gwen “... quel disgraziato vive da recluso e sua madre non permette mai che lasci la sua proprietà.”
“E' una donna anziana, magari per lei è difficoltoso tenere a bada un uomo robusto e malato.” Fece Icarius.
“Quel genere di malati” il borgomastro “se seguiti si mostrano alquanto docili. Sua madre lo nutre quasi solo di carne, facendogli credere sia carne umana e gli da da bere succo di pomodoro, spacciandolo per sangue umano. Amlin non è un cattivo individuo e crede a tutto ciò che dice sua madre.”
Icarius apparve perplesso, per poi guardare Clio.
“Vi prego però, non rivelate a nessuno quanto qui detto...” preoccupato il borgomastro “... in paese nessuno sa, se non io ed il prete... se altri lo sapessero credo che per il povero Amlin sarebbe la fine. Se venisse a saperlo Guren tremo al solo pensiero di ciò che potrà fargli... posso fidarmi di voi?”

[Clio]

Incrociai e ricambiai lo sguardo preoccupato di Icarius.
No, non poteva essere una coincidenza.
"Ah, ecco.. mi stavo giusto chiedendo perché non fosse già stato linciato dalla folla.. come minimo sarebbe stato un perfetto capro espiatorio.." dissi piano "Non temete, terremo questa informazione per noi, ritenendoci fortunati della vostra fiducia.. non è vero?" alzando lo sguardo su Icarius.

[Lady Gwen]

Io non lo avrei escluso, almeno per il momento.
Combaciava tutto per essere solo una coincidenza, notai infatti gli sguardi perplessi di Clio e Icarius.
Diedi comunque all'uomo anche la mia parola, ovviamente; ma quel pensiero non mi abbandonava.

[Guisgard]

“Si, naturalmente.” Disse Icarius a Clio.
Ed anche Gwen e gli altri, sebbene riluttanti, acconsentirono.
“Vi ringrazio.” Fece il borgomastro. “Sapevo di potermi fidare di voi.”
“Tuttavia resto scettico.” Icarius. “Non so come facciate ad escludere un suo coinvolgimento in questa storia. Anzi, gli indizi sembrano andare proprio contro Amlin.”
“Ossia?” Chiese il borgomastro.
“In primis il modo in cui vengono uccise le ragazze...” spiegò il Taddeide “... il misterioso aggressore attacca alla giugulare, le sventra ma non le sbrana. Un comportamento strano, se non addirittura assurdo per un animale, ma alquanto possibile per un folle invece.”
“E voi per un semplice sospetto consegnereste quel poveretto alla folla inferocita?” Mormorò il borgomastro. “O peggio ancora lo consegnereste a Guren?”

[Lady Gwen]

"Signore, vi prego. Cercate di capire" iniziai, con un tono piu` conciliante "La nostra non e` smania di prendere il primo malcapitato e gettarlo alla folla. Tre indizi fanno una prova: le dinamiche corrispondono, la malattia anche e anche il fatto che quell'uomo girasse spesso di notte, e noi l'abbiamo visto coi nostri occhi, risulta sospetto. Mettetevi nei nostri panni."

[Clio]

Icarius espresse tutti i miei dubbi e le mie congetture.
Certo era comprensibile che il borgomastro fosse riluttante, ma le ragazze continuavano a morire.
"No, certo.." cercando di essere rassicurante "Però non è da escludere.. forse si potrebbe sorvegliarlo, con discrezione... in modo da raccogliere prove per escluderlo oppure per incriminarlo... se mentre noi lo sorvegliamo muore nello stesso modo un'altra ragazza allora sarà sicuramente da escludere, se invece è davvero lui forse riusciremo a salvare la prossima.." sospirai "Se saremo discreti non se ne accorgerà nemmeno, e se non sarà lui nessuno saprà mai che abbiamo avuto questi sospetti..".

[Guisgard]

“Clio e Gwen hanno ragione.” Disse Icarius al borgomastro. “Gli indizi ci sono e la posta in palio è troppo alta. Non possiamo rischiare che altre muoiano. Faremo come detto da Clio... sorveglieremo Amlin... così da capire se si tratta di lui oppure no.”
“Non sarà facile.” Fece il borgomastro. “Se vi scopre, se capisce di essere spiato potrebbe diventare molto pericoloso.”
“Saremo prudenti, non temete.” Deciso il Taddeide. “Cominceremo stanotte stessa.”
“E se non si trattasse di lui?” Fissandoli il borgomastro. “Vi ritrovereste comunque nella campagna nel cuore della notte con il rischio di essere assaliti dal vero autore delle stragi.”
“Come detto” sorridendo Icarius “saremo prudenti, non temete.”

[Lady Gwen]

Clio aveva ragione, dovevamo sorvegliarlo.
Certo, saremmo stati prudenti, ma era un rischio che dovevamo correre.

[Clio]

Sorrisi al borgomastro, evitando di sottolineare quanto fossi esperta, almeno io, in quel genere di cose.
Avevo spiato e seguito non vista i gerarchi di Maruania infinite volte, e non se n'erano mai accorti, altrimenti mi avrebbero ucciso da tempo.
"Saremo prudenti.." ripetei a mia volta "Magari incontreremo l'autore delle stragi, non sarebbe poi così male, non siamo una ragazza sola nel bosco.." e un'idea mi balenò in mente ma non la dissi "Siamo in molti, non temete.." sorrisi.

[Dacey Starklan]

Lasciata la dimora della donna dei tarocchi Icarius decise di tornare dal borgomastro. Semplicemente seguii gli altri, come un automa, senza dire o fare nulla. La vista del simbolo sul braccio di Amlin mi aveva ammutolita. Tenevo saldamente la mano di Dension per cercare di calmarmi ma non bastava.

Una volta trovato il borgomastro altre notizie giunsero alla nostra conoscenza. Quella città continuava a svelare nuovi e inquietanti misteri. Amlin un licantropo, e nessuno lo teneva sotto chiave! Mi pareva assurdo e non avevo dubbi che potesse essere lui. Il modo in cui le vittime morivano bastava a giustificare il mio pensiero anche senza sapere del tatuaggio. Se faceva davvero parte della setta di Amisc la violenza contro vittime innocenti era il loro pane quotidiano.

Come potevo intervenire in quel contesto, fu ciò che mi chiesi ma Icarius prese prontamente una nuova decisione che non mi convinse molto, e rimasi sorpresa che nessuna della due ragazze si opponesse. Restare nell'aperta campagna di notte, con tutto quello che vi ci accadeva? Erano tutti ammattiti.

Prudenti, pensavano che la prudenza fosse sufficiente contro forze più grandi di noi, che andavano oltre la semplice umana comprensione?

[Guisgard]

“Restare stanotte in mezzo alla campagna...” disse Dension ad Icarius, mentre Dacey si stringeva inquieta al suo finto marito “... sei pazzo! Si, lo sei! E pazzi sono tutti costoro che ti seguono! Io non rischierò la vita di mia moglie per te, bastardo!”
“Prendi tua moglie e torna da Guren.” Fissandolo il Taddeide. “Nessuno ti ha chiesto di restare.”
“Sappi” intervenne Sammone “che lei sarà più al sicuro con noi che con te. E se apri di nuovo la bocca io ti farò sputare tutti i denti, uno ad uno. Ti ho avvertito.”
Il tono di Sammone fu così perentorio che Dension, sebbene uomo d'azione e dal grande coraggio, evitò di replicare.
“Se vi sentite più al sicuro tornando in città” avvicinandosi Icarius a Dacey “allora fatelo, milady. Ditemi di si e vi farò riaccompagnare da Guren insieme a vostro marito.”
“Io e lei sappiamo badare a noi stessi.” Fece il contrabbandiere.
“Sto parlando con lei, non con te.” Con sguardo freddo il Taddeide. “A me interessa di lei, non di te.”

[Lady Gwen]

Ovviamente, la situazione si altero`, come sempre.
Sospirai appena e seppellii il viso nella mano.
Ma l'avrebbero mai smessa?

[Clio]

Stavano per imbarcarci nella nostra spedizione, ma naturalmente Dension doveva dire la sua.
In realtà preferivo averlo fuori dai piedi, almeno avremmo avuto un po' di tranquillità.
Sicuramente i due coniugi avrebbero preferito restare da soli.

[Guisgard]

Icarius e Dension si scambiarono una lunga occhiata, carica d'odio.
Alla fine il contrabbandiere si accarezzò il bracciale nero che aveva al polso ed annuì lievemente.
Un gesto che più di un assenso, sembrava essere la consapevolezza per un'imminente soddisfazione.
“Decidete dunque cosa fare, milady.” Disse il Taddeide tornando a guardare Dacey.
Si voltò poi verso i suoi ed annuì.
“Prepariamoci, tra poco farà buio.” A tutti loro.
“Sul carro abbiamo le nostre armi, basteranno?” Chiese Hansiner. “Dopotutto non sappiamo cosa ci aspetta...”
“Se è un folle” fece Icarius “basterà un'arma, se usata bene. Se invece si tratta di un essere soprannaturale allora neanche un arsenale potrà servirci. Come vedi, in ogni caso, non abbiamo bisogno di altre armi.” Dandogli una pacca sulla spalla.
“Io ho la mia mazza ferrata.” Sammone. “Basterà per sfondare la testa di un toro.”
Il Taddeide rise.
“Damigella...” lui avvicinandosi a Gwen “... vi voglio sempre accanto a Cq... per nessun motivo dovete allontanarvi dal droide, intesi.” Sorrise. “Quando ritroveremo Elv ho intenzione di consegnarvi a lui sana e salva.” Facendole l'occhiolino. “Clio...” alla ribelle “... so quanto vali... però occhio, chiaro?”
Intanto gli altri preparavano il carro.
La sera si avvicinava in fretta.

[Lady Gwen]

Per fortuna, la situazione fra i due si placo` e ci preparammo per uscire.
Poi Icarius mi si avvicino` e risi alla sua frase.
"Non vi preoccupate, Cq e` un ottimo cavaliere" ricambiando l'occhiolino.

[Dacey Starklan]

- Io credo... Credo dovremmo restare... Non voglio tornare da quell'uomo, Guren... Non mi piace e poi.... E poi é meglio che sappiate tutti una cosa, così capirete forse con chi avremo a che fare...-

E rivelai il significato del tatuaggio.

[Clio]

Alzai gli occhi al cielo sorridendo a quelle parole.
"Si sì, non preoccuparti..." Divertita.
Poi Dacey decise di restare con noi e le sorrisi.
Nonostante il comportamento di suo marito, mi piaceva quella ragazza e sicuramente era in gamba.
Poi quella rivelazione.
Trasalii.
"Allora forse può esserci dell'altro nascosto in queste lande..." Annuii "Dovremo stare ancora più attenti..".

[Guisgard]

Icarius e gli altri ascoltarono le parole di Dacey circa la storia del tatuaggio di Amlin.
All'inizio Dension cercò di sminuire la cosa, ma lo stato d' inquietudine in cui era Dacey fece capire al Taddeide che quella storia andava presa con molta attenzione.
“Un tatuaggio...” disse pensieroso Icarius “... sulla fronte...”
“Mia moglie è scossa per la storia del rapimento...” fece Dension “... credo abbia bisogno di riposo...”
“Invece io credo che bisogni andare in fondo a questa faccenda...” il Taddeide.
“Che vuoi fare?” Chiese Hansiner.
“Intanto raggiungiamo la casa della vecchia...” spiegò Icarius “... da qui poi ci divideremo in due gruppi... uno sorveglierà chi entra e chi esce, così da capire se davvero Amlin è segregato... l'altro invece indagherà intorno alla casa.”
Prepararono il carro e si avviarono verso la casa della vecchia.
Era giunto il crepuscolo.

[Clio]

Non capivo perché Dension volesse minimizzare una cosa così importante, che poteva essere pericoloso per sua moglie.
Annuii ad Icarius, dividersi in due gruppi mi sembrava una buona idea.
Avremmo anche rischiato meno di essere scoperti.

[Lady Gwen]

Ascoltammo un po' scossi le parole di Dacey. Ci eravamo illusi che quella setta si trovasse ormai ben lontana da noi, ma ci eravamo sbagliati.
Icarius decise poi che ci saremmo divisi in due gruppi, uno a sorvegliare chi usciva e chi entrava e l'altro a sorvegliare la casa tutt'intorno.
Salimmo poi sul carro quando il crepuscolo stava gia` nascendo.

[Dacey Starklan]

Avevo deciso di restare e Dension per una volta avrebbe dovuto fare ciò che avevo deciso. Ero stanca e stufa di nascondermi e di non affrontare le cose di petto.

[Guisgard]

Sulla sponda Occidentale del corso del Triterno vi è un boschetto di querce attorno ad uno spuntone roccioso utilizzato forse in tempi remoti come rifugio o primordiale santuario di qualche oscura e dimenticata divinità pagana.
Oltre lo spuntone vi è un dislivello, ammantato di sterpi e rovi, dove sorge un noce di grandezza insolita e dalla forma stranamente repellente, come se il tempo ed i peccati degli uomini lo avessero seccato e pietrificato.
Le robuste radici spuntano dal terreno come tralci aggrovigliati, contornando le pietre e dando a quello scenario un aspetto sinistro ed angosciante.
Visto da qualche passo più indietro, all'altezza dell'argine del fiume, quell'albero pare assumere l'aspetto di un uomo grottesco, o meglio di un corpo umano contratto nell'atto di essere raggiunto dalla morte.
E quest'immagine è così inquietante che i contadini ed i pastori temono di attraversare quel passo di notte, soprattutto quando la Luna brilla muta fra i rami contorti del noce.
Anticamente questo luogo era visitato dalle Janare, le terribili signore della notte e schiave del Demonio, che gli uomini hanno poi imparato a chiamare streghe.
Solo chi vive in queste lande, secondo un antico detto, comprende davvero quanto sia potente e malvagia una strega.
Per questo solo a Bocca della Selva si conosce davvero il volto del male.
E non distante da qui vi era la casa della vecchia.
Il carro arrivò ed Icarius pensò bene di nasconderlo proprio dietro l'inquietante noce.
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[Dacey Starklan]

Dunque lasciammo tutti la casa del borgomastro per dare il via a quella nostra specie di missione. Non sapevo cosa aspettarmi, nessuno lo sapeva, lì in quelle terre brulle e oscure. Nascosto il carro pensai che presto il buio avrebbe avvolto la campagna ed era meglio sbrigarsi

[Guisgard]

Il carro cigolò lento dietro il repellente noce, mentre il crepuscolo scendeva lento ed inesorabile.
Il gruppo attese che le ultime luci del giorno si spegnessero e la sera facesse il suo ingresso in quelle lande dimenticate, per poi scendere dal carro.
“Come detto” disse Icarius “ci divideremo in due gruppi.”
Dension era scuro in volto per come Dacey aveva scelto di andare contro la sua decisione.
“Avanti...” continuò il Taddeide “... lascio ad ognuno libertà di scelta... si mettano a destra coloro che vogliono sorvegliare la casa in attesa di Amlin... a sinistra invece quelli che con me verranno ad indagare attorno all'abitazione...”

[Dacey Starklan]

Non dovetti pensarci molto, ci mancava pure che mi mettesi nel gruppo con Icarius e poi Dension sarebbe esploso in collera.

- Io e mio marito sorveglieremo la casa- decisi quindi sicura sperando che questo bastasse a togliere quell'espressione nel volto del mio uomo. A volte, per quanto lo amassi, il suo carattere era davvero difficile.

[Lady Gwen]

Giungemmo nei pressi della casa della donna. L'atmosfera era buia e scura e il tutto era accentuato da un noce che aveva assunto, probabilmente negli anni, una forma cosi` inquietante che sentii davvero la pelle d'oca.
E proprio dietro quel noce Icarius fermo` il carretto; quando anche le ultime luci del giorno si spensero, l'ufficiale lascio` scegliere a noi in che gruppo stare.
Io decisi di seguirlo, perche volevo che Cq stesse vicino anche a lui oltre che a me e perche`, in tutta onesta`, Dension mi irritava non poco e non mi andava di passare tutta la notte in attesa che qualcuno si decidesse ad uscire da quella benedetta casa mentre lui non faceva altro che lamentarsi e insultare chi gli capitasse prima a tiro e decisi quindi di far parte del gruppo di Icarius.

[Clio]

Quel posto era inquietante e sinistro, con quel l'albero che non assomigliava a nulla avessi mai visto in vita mia.
Lasciammo il carro alle spalle del noce e scegliemmo i gruppi.
"Verrò con te.." Dissi ad Icarius, sorridendo.

[Guisgard]

“Bene.” Disse Icarius per poi annuire alle scelte fatte dai suoi compagni. “Allora Hansiner, Sammone, il pellegrino, Dension e Dacey resteranno qui, ben nascosti, a sorvegliare la casa in attesa di Amlin. Invece io, Clio, Gwen e Cq cercheremo di scoprire qualcosa in giro. Al minimo pericolo o sospetto spareremo un colpo in aria per avvertire gli altri. Buona fortuna.”
E i due gruppi si divisero.
“Mettiamoci tra quegli olmi...” mormorò Hansiner “... da lì possiamo tenere sott'occhio la casa senza essere visti.”
“Ottima scelta.” Annuì il pellegrino.
“Mettiamo in chiaro una cosa...” fece Dension “... io non prenderò ordini da nessuno di voi, chiaro?”
“Per me potete anche farvi sbranare dai lupi.” Fissandolo Hansiner. “L'importante è che vostra moglie resti qui con noi, al sicuro.”
“Volete dirmi che potete proteggerla meglio di quanto possa fare io?”
“Si, è così.” Candidamente Hansiner.
“Ora dacci un taglio o ti prendo a calci fino a domattina.” Sammone al contrabbandiere.
Nel frattempo l'altro gruppo si era spostato dall'altra parte dello spiazzo che circondava la casa.
“Da quel che sembra” Icarius rivolto a Clio e a Gwen “la casa ha un unico ingresso e dunque solo da lì Amlin potrebbe uscire.”
“A meno che” cigolò Cq “non ci sia un altro passaggio, signore. Forse una botola o qualcosa di simile che dall'abitazione sbuchi qui intorno.”
“Giusta osservazione.” Pensieroso Icarius. “Allora diamoci da fare e cerchiamo di scoprire se davvero esiste questa possibilità.”

[Lady Gwen]

I gruppi si divisero e noi iniziammo a studiare la casa. In effetti, l'osservazione di Cq era molto pertinente, ma voleva dire che dovevamo tenere Amlin doppiamente d'occhio.
Incominciammo dunque a guardarci intorno mentre gli altri, nascosti, sorvegliavano l'ingresso.

[Clio]

Annuii ad Icarius.
"Ricordi come ci sembrò strano che uscisse di notte qualche giorno fa?" Guardandomi attorno.
"Non credo che abbia usato la porta principale, credo proprio ci sia un passaggio.. Se c'è lo troveremo".
Così io, Icarius, Gwen e Cq iniziammo a guardarci attorno per scovare il passaggio o qualunque altra cosa gli permettesse di uscire in quel modo di notte.

[Guisgard]

“Si, hai ragione...” disse Icarius a Clio “... forse davvero c'è un passaggio in giro... cerchiamolo.”
Così si misero in cerca di un qualche passaggio.
“Cercare con questo buio” Cq a Gwen, usando la sua torcia a frammentazione “è come pescare in una scatola chiusa... non sai mai cosa puoi trovare...”
La notte era silenziosa ed inquieta.
Poi ad un tratto un fruscio nell'erba.
“Avete sentito?” Icarius alle due ragazze. “Proviene da là... forse è un animale, o forse no...”
“Magari Amlin è uscito prima del nostro arrivo, signore.” Cigolò Cq.
“Venite, andiamo a vedere...” mormorò Icarius “... ma senza farci vedere o sentire...”
E seguendo quel rumore scoprirono uno sterrato seminascosto dall'erba.
Il Taddeide allora fece segno alle due ragazze di seguirlo.
E presero quel viottolo.

[Lady Gwen]

Grazie alla torcia di Cq ci facemmo strada intorno alla casa, quando sentimmo un rumore.
Dopo aver cercato di capire quale fosse la provenienza di quel fruscio, notammo un viottolo e lo percorremmo.
Amlin poteva effettivamente essere uscito prima del nostro arrivo e poteva anche aver causato lui quel rumore.

[Guisgard]

Icarius, Gwen, Clio e Cq percorsero un bel tratto di quel viottolo seminascosto dalla vegetazione, attraverso dossi, dislivelli e rocce che affioravano dal terreno.
E mentre procedevano, ad un tratto, una parte scoscesa del terreno cedette e Gwen scivolò giù, fino a ritrovarsi un basso fossato, con fogliame che ne accudì la caduta.
“Gwen...” disse Icarius sporgendosi da una roccia verso il baso fossato “... tutto bene? Vi siete fatta male? Potete muovervi?” E fece cenno a Cq di preparare il laccio uncinato.

[Lady Gwen]

Percorremmo per un po' quella stradina, quando sentii il terreno mancarmi sotto i piedi e mi ritrovai in un basso fossato, per fortuna riempito da fogliame che attuti` la caduta.
"Si` sto bene, sono tutta intera, non preoccupatevi."

[Guisgard]

“Ora vengo a prendervi...” disse Icarius a Gwen, per poi calarsi col il laccio uncinato tenuto da Cq.
Il Taddeide raggiunse la ragazza, aiutandola poi ad un uscire dal folto fogliame del basso fossato.
“Ora ritorneremo su...” Icarius “... tenetevi stretta a me...”guardò in alto verso il droide “... al mio via tiraci su, Cq.”
“Si, signore.” Cigolò il droide.
Ma prima che potesse aggrapparsi al Taddeide, Gwen si accorse di qualcosa poco distante dal fossato.
Qualcosa la cui presenza la turbò.
Vi era infatti una lapide funeraria.
E su di essa era inciso un nome:

“Guisgard de'Taddei”

E la giovane restò a fissarla per un lungo istante.
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[Lady Gwen]

Icarius mi raggiunse nel fossato e mi disse di tenermi a lui per farmi uscire da li.
Ad un certo punto, prima che potessi aggrapparmi a lui, notai una cosa che mi lascio` senza parole. Capii al volo. Ricordai non solo la predizione della donna, ma anche le parole di Hold riguardo il nome di Icarius.
"...Milord..." dissi con voce incerta, mentre con mano tremante indicavo la lapide e alzavo lo sguardo su di lui.

[Guisgard]

Icarius guardò incuriosito Gwen che appariva così turbata e poi si voltò verso ciò che indicava.
E restò ammutolito.
Si avvicinò di un passo alla sepoltura, senza smettere di fissare la lapide con quel nome.
Ad un tratto i due udirono la voce di una donna che cantava.

[Lady Gwen]

Icarius mi guardo` all'inizio, poi si volto` nella direzione da me indicata e rimase anche lui di sasso.
Non sapevo che dire: speravo solo che fosse tutto uno stupido scherzo del destino.
Poi, un canto.
"Lo udite anche voi questo canto?"

[Dacey Starklan]

- Dateci un taglio tutti quanti- ammonii gli uomini un volta che i gruppi furono formati.

- Se continuate a sbraitare di certo dalla casa si accorgeranno della nostra presenza. -

Mi nascosi dietro un cespuglio riuscendo però ad avere un'ottima visuale della casa.

- Siamo qui per sorvegliare quell'uomo, non per litigare-

E con questo sperai che finalmente tacessero e che lasciassero per un momento i rancori da parte.

[Guisgard]

Icarius non ebbe tempo di rispondere a Gwen che arrivò una donna.
Aveva un cestino e sembrava in cerca di erbe, o forse funghi.
Ma era notte fonda.
“Oh, salute a voi...” disse, sorridendo ai due.
Comprese allora che il Taddeide e la giovane pagana si erano accorti della lapide.
“Che storia triste, vero?” Fissando anche lei la lapide. “Appartiene ad un nobile impegnato in un lungo viaggio. Poverino, pensava di averla fatta all'incanto che lo perseguitava solo perchè aveva cambiato nome.” Scosse il capo. “Invece il suo viaggio si è fermato qui, a Bocca della Selva.”

[Guisgard]

Dacey, Dension, Hansiner, Sammone ed il pellegrino, calmati i dissapori, cominciarono a sorvegliare la casa.
Trascorse circa una mezz'ora quando all'improvviso il bracciale del contrabbandiere iniziò a suonare.
“Eccoli, finalmente...” disse lui.
A quel suono gli altri si voltarono subito e lo videro ridere.
“Il viaggio è finito qui, signori.” Sentenziò Dension.

[Lady Gwen]

Ad un tratto arrivo` una donna con un cesto pieno di erbe, che ci saluto` e vide poi vhe osservavamo la lapide.
Rivolsi ad Icarius uno sguardo carico di apprensione.
"E ditemi, non sapete dirci altro?"

[Guisgard]

La donna sorrise a Gwen.
“Voi sapete molto più di me.” Disse, per poi riprendere a cantare.
Un attimo dopo svanì nella boscaglia e nell'oscurità.
Fu in quell'istante che la Luna si affacciò dalle nuvole.
Un latrato feroce ed innaturale allora si alzò nella notte.
Un verso bestiale da far gelare il sangue.
“Questo non può essere un uomo...” Icarius impugnando Mia Amata “... neanche un folle potrebbe emettere un verso simile... non è Amlin di certo...” guardandosi intorno.
Gwen era contro il tronco di un albero e all'improvviso sentì qualcosa muoversi alle sue spalle.
Forse un animale.
Un grosso animale.
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[Lady Gwen]

Non ribattei nulla alla donna. Probabilmente era vero, sapevo piu` di lei.
Ando` poi via e un ululato echeggio` nell'aria alle mie spalle, mentre ero appoggiata ad un albero, che in quel momento era come uno scudo, per me.

[Dacey Starklan]

Ero tutta attenta a tener d'occhio l'abitazione quando un suono squarciò il silenzio della notte. Mi voltai verso Dension e capii che proveniva dal suo bracciale. Capii subito che intendeva con le sue parole, spalancai gli occhi senza sapere che cosa aspettarmi però.

[Guisgard]

Icarius e Gwen erano nel bel mezzo del nulla, avvolti dal buio e con l'angosciante sensazione di essere braccati da qualcosa di feroce e misterioso.
Clio e Cq erano rimasti invece sulle rocce soprastanti il basso fossato in cui era scivolata Gwen e dunque distanti dal Taddeide e dalla giovane pagana.
“Gwen, non muovetevi...” disse Icarius “... qualsiasi cosa accada restate dove siete...” guardandosi attorno nel buio.
Ad un tratto udirono un fruscio.
Un attimo dopo una figura apparve nel buio.
“Finalmente ti ho trovato.” Fissando il Taddeide. “Guisgard... quanto tempo...”
“Munain!” Turbato Icarius. “Come sei arrivato qui?”
“Devi ringraziare Dension...” ridendo Munain “... grazie a lui ti abbiamo trovato... Guisgard.”
“Non ripetere quel nome!” Con rabbia il Taddeide.
Ma Munain non ebbe il tempo di rispondere che qualcosa emerse dal buio e lo gettò a terra.
Aveva grande stazza, pelo folto e scuro e si accanì su Munain con una ferocia innaturale.
Icarius allora afferrò Gwen per un braccio e corsero via, rapidi nell'oscurità, pur non sapendo dove andare.
Correvano per sfuggire a quell'orrore.
Il Taddeide voleva portare in salvo la ragazza pagana.
Arrivarono infine dove sorgevano alcune querce.
“Restate qui e non muovetevi, chiaro?” Gridò Icarius a Gwen, per poi darle una pistola. “Sparate a tutto ciò che si avvicina! Restate qui ed aspettate il mio ritorno!”
E corse via, tornando verso il luogo in cui Munain era stato aggredito.
A guidarlo erano proprio le grida di dolore disumano che l'uomo emetteva in quella notte, mentre la misteriosa creatura faceva scempio della sua carne.
E Icarius correva verso quelle urla disperate, impugnando Mia Amata.
https://spectacularopticalcorp.files.wordpress.com/2011/10/jack.jpg

[Guisgard]

Dacey non ebbe tempo neanche di pensare ad altro, quando il gruppo fu circondato da alcuni uomini armati.
Dension allora prese Dacey per un braccio e si spostarono di qualche passo.
“Sono loro...” disse il contrabbandiere agli uomini armati “... sono gli uomini di Guisgard... Guisgard è Capitan Falco...” indicando Hansiner, Sammone ed il pellegrino “... sono i nemici di Maruania... e sono tutti vostri.”
“Cane e traditore!” Gridò Sammone.
Ma gli uomini armati si lanciarono contro i tre eroi e cominciò un duro scontro.
“Vieni, andiamocene da qui.” Dension a Dacey. "Il nostro compito è finito."

[Lady Gwen]

Eravamo distanti da Clio e Cq. Mentre Icarius stava per andare via, artivo` un uomo, un certo Munain e i due parvero conoscersi. Lo aveva anche chiamato Guisgard, provocando l'ira del Taddeide e confermo` i miei sospetti.
Improvvisamente, una creatura ricoperta da folto pelo e dall'impeto feroce si avvento` sull'uomo.
Icarius allora afferro` il mio braccio e iniziammo a correre.
Ci fermammo e lui mi diede una pistola, per poi tornare indietro e io avevo tremendamente paura, mentre le urla di Munain riempivano l'aria.

[Dacey Starklan]

Subito fummo circondati da degli uomini in armi. Dension mi trascinò lontana e non potei fare nulla. Nulla, ancora una volta ero inerme in balia degli eventi. Ancora una volta sentii il senso di colpa affiorare nei confronti di quegli uomini con cui così a lungo avevamo viaggiato.

Mi costrinsi a camminare ed allontanarmi da lì, sperando di cancellare quel senso di colpa, sforzandomi di credere che era la cosa giusta.

[Marwel]

Marwel non aveva paura della notte e spesso si recava nel cuore del bosco per raccogliere erbe mediche, o semplicemente per pensare nel silenzio dell'oscurità.
Bocca della Selva era diventata la sua casa e aveva venduto i suoi gioielli per poter costruire una piccola abitazione tra gli alberi; la Francia non le mancava, così come non le mancavano affatto i suoi famigliari e il suo precettore. Per non parlare dell'uomo che avrebbe dovuto sposare.
Aveva portato con se la sua bisaccia, qualche panno e delle erbe da poter confrontare con altre che aveva visto durante il giorno e che aveva deciso di prelevare al calar delle tenebre.
La sua nuova vita le piaceva più della precedente, poichè non doveva tener conto dell'etichetta e del coprifuoco e poteva decidere per se stessa. E di decisioni ne aveva prese molte, ma la più importante era che non avrebbe mai permesso ad un uomo di sottometterla e sposarla contro la sua volontà.
Camminava con passo leggero sul pavimento erboso, silenziosa come un predatore si aggirava tra gli alberi e cercava di orientarsi con la sola lanterna a farle luce.
Era avvolta da un rosso mantello e aveva tirato su il cappuccio, nascondendo così la lunga treccia dorata. Gli occhi verdi spiccavano in un viso diafano con le gote leggermente arrossate dal vento fresco.
Arrivò nel luogo in cui aveva scoperto quella nuova pianta, s'inginocchiò sul terreno, tirò fuori il suo coltello dalla bisaccia e cominciò a tagliare gli steli dei fiori.
Furono le grida di qualcuno a farle tendere le orecchie come un cervo braccato.

[Clio]

D'un tratto Gwen scomparve nel nulla, come inghiottita dalla terra stessa.
Cq fece luce e Icarius scese ad aiutarla.
Io restai sul bordo con Cq ad attenderli.
Ma i minuti passavano, e più passavano, più ero inquieta.
"Icarius, Gwen.." Cominciai a chiamare senza avere risposta.
Dopo un po' ero davvero preoccupata.
"Vado a cercarli Cq.." Dissi al simpatico robottino.
Così scesi anche io e cercai di seguire i loro passi, sentivo come
i lamenti straziati di un uomo.
Per un attimo sbiancai ma poi compresi che non era la voce di Icarius, sfoderai Damasgrada e seguii quel rumore straziante.

[Guisgard]

“Aspettate, vengo con voi, milady...” disse Cq a Clio.
I due così si calarono fino al basso fossato in cui era scivolata Gwen.
Udirono poi le urla disperate di qualcuno e Damasgrada cominciò a vibrare forte.
Come mai prima d'ora.

[Guisgard]

Gwen restò nel punto in cui l'aveva lasciata Icarius, con in pugno quella pistola e circondata da una fitta ed inquietante oscurità.
E ad un tratto, nel silenzio angosciante di quel luogo, avvertì qualcosa.
Un cigolio.
Un attimo dopo vide due sagome muoversi fra le ombre della notte.
E riconobbe Clio e Cq.

[Guisgard]

Dension e Dacey si allontanarono dalla casa, lasciando i compagni di Icarius a battersi contro i soldati giunti con la nave nera.
“Vieni, presto...” disse lui a lei, correndo nella campagna “... presto saremo salvi...”
Raggiunsero così un grosso olmo, sotto il quale stavano alcuni uomini armati.

[Clio]

Annuii a Cq senza voltarmi verso di lui.
Mi inoltrai così nel fossato in cui erano spartiti Icarius e Gwen.
Poi quelle urla disperate.
Danasgrada vibrò fortissimo, come mai aveva fatto.
Pericolo, un enorme pericolo.
D'un tratto, riconobbi Gwen.
"Stai bene?" chiesi alla ragazza "Che è successo? Dov'è Icarius?" Preoccupata.

[Dacey Starklan]

Lo seguii correndo, senza voltarmi, nel buio della notte fino a raggiungere un grande albero, sotto le cui fronte erano nascosti altri uomini armati.

Quando ci fermammo avevo il fiatone e la mente confusa. Sapevo chi erano e che facevano qui ma mi chiedevo se fosse la cosa giusta.

[Lady Gwen]

Ero preoccupata. Tremendamente.
Ad un tratto, un rumore, un cigolio.
Subito mi voltai, con la pistola ben puntata.
"Clio!" esclamai sollevata, abbassando l'arma "E` arrivato un tizio, un certo Munain e lui sembrava conoscerlo, ha anche detto che e` grazie a Dension se lo ha trovato. Poi qualcosa di mostruoso e feroce si e` avventato su Munain, io e Icarius siamo fuggiti, ma poi lui e` tornato indietro" dissi tutto d'un fiato, con la paura nella voce.

[Clio]

Ascoltai Gwen sempre più preoccupata.
Chi diavolo era questo Munain e come aveva fatto a trovarlo.
La prima domanda sarebbe rimasta senza risposta, alla seconda Gwen rispose prima che potessi farla.
"Dension, maledetto!" Imprecai tra i denti "Lo sapevo..".
Poi trasalii: la creatura orrenda.
Dunque erano di Munain quelle grida.
Sospirai, guardandomi indietro.
"Devo andare da lui Gwen.." Preoccupata "Resta qui, sarai al sicuro..".
Mi dispiaceva lasciarla sola, ma dovevo andare da lui.
"Cq resta con lei.." Al robottino.
"Da che parte è andato?" Chiesi alla ragazza.

[Guisgard]

Dension e Dacey raggiunsero quegli uomini armati.
Ad un tratto tra essi avanzò verso di loro un individuo.
“Vi ho consegnato gli uomini di Guisgard...” disse il contrabbandiere “... anche lui è nel bosco e lo troverete... ora mi aspetto rispettiate la parola, capitano...”
“Capitan Nero” fece l'uomo “mantiene sempre la promessa. Il Corvo per voi è pronto.”
“Bene.” Annuì Dension, per poi guardare Dacey e sorriderle.
“Ma potrete andarvene” mormorò Nero “solo quando metterò le mani su Guisgard.”

[Guisgard]

Gwen raccontò l'accaduto a Clio e a Cq.
Nel frattempo le urla disperate di Munain non si udivano più.
“Sembra siano cessate le urla...” disse Cq.

[Lady Gwen]

"Non preoccuparti per me, va da lui. E` andato poco distante da dove sono caduta."
Ascoltai Cq e sentii che le urla erano cessate.
"Si, sono cessate..." con tono cupo e preoccupato.

[Clio]

Le urla cessarono, ed ero sempre più preoccupata.
"Quel poveretto sarà morto.." Mormorai piano.
E la belva aveva finito il suo pasto forse ne avrebbe cercata un'altra.
Icarius..
Annuii a Gwen e tornai indietro, nella direzione che mi aveva indicato la ragazza, chiedendomi come avevamo fatto ad incontrare prima lei che era più lontano.
Dovevo assolutamente trovarlo.

[Dacey Starklan]

Rimasi al fianco di Dension mentre parlava con questo Capitan Nero. Possibile che mai nessuno usasse il suo vero nome, pensai quasi spazientita. Volevo solo andarmene da lì e fui abbattuta alla frase del capitano. La cattura di Guisgard non sarebbe stata affatto facile.

[Guisgard]

Clio lasciò Gwen, ma Cq decise di restare con la giovane pagana.
Infatti Icarius gli aveva detto di proteggerla.
Così solo la ribelle cercò di ritrovare il Taddeide.
Ma mentre si muoveva nella campagna, ad un tratto udì uno sparo.
Poi solo silenzio.

[Clio]

Avanzai nella campagna, vigile e attenta.
Non poteva essere lontano.
Dove diavolo s'era cacciato.
Poi quello sparo.
Le belve non hanno pistole.
Che Icarius fosse riuscito a uccidere la belva? Ma la pistola l'aveva data a Gwen.
Le congetture erano inutili, continuai a camminare, seguendo il rumore dello sparo.
"Dove diavolo sei.." Sussurrai pianissimo all'aria della notte.

[Guisgard]

“Come...” disse stupito Dension “... come sarebbe a dire, capitano?”
“Che voglio Guisgard.” Fissandolo Nero. “Quando lo avrò catturato, vivo o morto che sia, voi e la vostra donna sarete liberi di andarvene.”
“I patti erano diversi...” fece il contrabbandiere.
“Amico mio, ho appena fumato oppio non trattato...” sorridendo Nero “... vi pare che possa rammentare i nostri patti?”
Dension allora guardò Dacey con aria delusa.
“Posso offrirvi da fumare?” Sarcastico Nero.

[Guisgard]

Clio udì lo sparo e poi saggiamente decise di smettere di fare congetture.
Continuò a cercare Icarius, fino a quando, giunta in un punto della campagna si accorse di uno spettacolo raccapricciante.
Sul terreno vi era un corpo, sgozzato e poi sventrato, proprio come erano state uccise le tante ragazze di quel luogo.
Era presumibilmente il corpo di un uomo però.

[Guisgard]

Il bosco appariva silenzioso e primordiale, avvolto dalle ombre e dai suoi misteri.
Dopo il tramonto non era uno scenario tranquillizzante, anche per chi, come Marwel, ignorava il terrore dominante di quei luoghi.
Ella infatti viveva da sola nel bosco, lontana dalla cittadina e dalla gente del posto.
La paura di essere scoperta, di essere ritrovata e ricondotta a forza in Francia la spingeva a fuggire da tutto e da tutti e madonna Solitudine era divenuta la sua compagna.
Per questo amava uscire nel cuore della notte in cerca di erbe nel bosco.
E quella notte il bosco appariva cupo ed inquietante.
Non si udiva un solo animale selvatico, perchè quelle sono creature sensibili ed istintive e scappano quando avvertono il pericolo.
Perchè quella notte presentava una Luna sinistramente incantata.
Tutto in quelle lande appariva come segnato da una paura remota ed inesorabile.
Gli alberi sembravano innaturalmente grossi e contorti, mentre il resto della vegetazione era fitta ed aggrovigliata in modo anormale.
Pietre, sterpi e rovi che sorgevano dal terreno facevano pensare a teschi e serpenti spuntati dai resti di un qualche dimenticato cimitero pagano.
In verità la paura si annidava in ogni parte del bosco.
Ma ad un tratto la ragazza udì delle grida.
Urla strazianti, di orrore e dolore.
Poi più nulla.
E di nuovo quel cupo ed innaturale silenzio.
Ma poi uno sparo lontano.
Trascorsero altri lunghi istanti, fino a quando vide apparire qualcosa nell'oscurità squarciata a stento dalla Luna.
Apparve allora un uomo robusto che portava sulle spalle qualcuno.
Sembrava come morto.
E l'uomo robusto si accorse di Marwel.
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[Dacey Starklan]

Come aveva potuto fidarsi così, alla cieca. Avrei voluto biasimarlo, rimproverarlo ma quando vidi il suo sguardo deluso non ci riuscii.

Lui aveva agito anche per me, per renderci finalmente liberi. Gli strinsi la mano,dovevamo restare uniti nonostante tutto.

- Perché non lo cercate allora signore? Icarius ehm Guisgard non deve essere molto lontano

[Clio]

Camminai ancora e ancora seguendo quel rumore.
Poi lo trovai, un corpo martoriato come dovevano essere le ragazze.
Ma era un uomo.
Quel Munain immaginai.
Continuai a guardarmi intorno alla ricerca di Icarius.
Volevo chiamarlo ma temetti di attirare attenzione.
Sperai solo non si ripetesse un'altra Vacolis, dove la mia ricerca era stata vana, stavolta dovevo assolutamente trovarlo.
Non poteva essere lontano.

[Lady Gwen]

Clio parti` alla ricerca di Icarius e io sperai vivamente che stesse bene.
Intanto ero rimasta sola con Cq,, terrorizzata, quando udii uno sparo e mi pietrificai.

[Guisgard]

Nero sorrise a Dacey, per poi estrarre dal taschino un sacchetto.
Fece cadere un po' del contenuto sul palmo della mano e lo arrotolò in una cartina.
“Adoro l'oppio orientale...” disse, annusando e poi accendendosi la sigaretta “... stimola il mio intelletto...” fumò “... madama...” a Dacey “... io cercherò Guisgard e lo troverò, non temete... con o senza il vostro aiuto... e voi invece non partirete prima del suo ritrovamento... ora non avete che da scegliere... attendere o aiutarmi a trovarlo e guadagnare tempo...” fissandola divertito.
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[Guisgard]

Clio trovò il cadavere dilaniato di Munain.
Era uno spettacolo terribile.
Riprese allora a cercare Icarius, le cui tracce sembravano svanite nel nulla.
E mentre si aggirava dove la campagna si apprestava a cedere il passo alla boscaglia, ad un tratto, avvertì dei rumori.
Qualcuno si stava avvicinando.

[Guisgard]

Quello sparo nella notte.
A rompere l'irreale silenzio di quelle lande maledette.
Poi più nulla.
Di nuovo silenzio.
Perenne ed angosciante.
“Avete...” disse Cq a Gwen “... avete udito, milady? Uno sparo... chi può essere stato? Forse Guren ed i suoi uomini?”

[Clio]

Distolsi lo sguardo da quel corpo dilaniato.
Sentii dei passi e mi voltai verso quel rumore con Damasgrada in pugno.

[Dacey Starklan]

Guardai quel fantomatico capitano con astio. Mi pareva di essere caduti dalla padella alla brace con quell'uomo, che se ne stava tutto tranquillo a fumare quella diavoleria invece di inoltrarsi nel bosco a cercare Guisgard. Anzi lasciava suggerire che avrei dovuto addirittura aiutarlo in quella ricerca.
Per un istante fui tentata di mandarlo a diavolo in modo davvero poco femminile ma dovetti mordermi la lingua e tacere.
-E va bene, vi aiuteremo ma vi consiglio di tener carichi i vostri fucili se non volete essere uccisi anche voi come le povere ragazze di questa città. Per questo Guisgard è fuori questa notte, per trovare il responsabile di tutte queste uccisioni cruente...-
Messi tutti al corrente della situazione sperai che si dessero finalmente una mossa

[Guisgard]

Quel fruscio.
Poi il rumore di passi.
Clio impugnò Damasgrada che però non emetteva vibrazioni.
Un attimo dopo dalla vegetazione emersero delle sagome.

[Clio]

Stranamente Damasgrada non vibrava.
Dunque non c'era pericolo?
Possibile?
Mi fidavo della mia spada ma comunque non abbassi la guardia.
"Chi è là?" Perentoria nell'oscurità, se io vedevo loro, loro avrebbero visto me.
Inutile ormai nascondersi.

[Guisgard]

Dacey non terminò neanche di parlare che una figura emerse dall'oscurità.
Qualcuno che lei e Dension ben conoscevano.
“Siete molto saggia, madama...” disse X.
“Voi?” Incredulo Dension. “Cosa ci fate qui?”
“Cerco la mia nave” senza scomporsi il misterioso X “ed il Capitano Nero è stato da me assoldato per tale incarico. Come voi e madama.” Indicando il contrabbandiere e la sua finta moglie. “Mi avete consegnato Guisgard ed io vi sono grato. Ora bisogna prenderlo.”
“Non arriverà all'alba.” Fumando Nero. “Munain lo avrà già braccato.”
“Non riponete eccessive aspettative su quel Munain, capitano.” Fece X. “Egli non può più aiutarci. Non può aiutare neanche se stesso.” Fissò Dacey. “Mia bella signora... non temete più circa la misteriosa creatura che ha portato il terrore in queste lande... anche essa ora cerca Guisgard e lui soltanto.”
“Come sarebbe a dire?” Perplesso Dension.
“E' un qualcosa di troppo complesso per voi.” Sentenziò l'inquietante X.

[Guisgard]

A quelle parole di Clio, le misteriose sagome avanzarono verso di lei.
“Tieni giù la spada, siamo noi...” disse Sammone.
E c'erano anche Hansiner ed il pellegrino.
Avevano qualche livido e qualche taglio, segno che uno scontro li aveva visti protagonisti.
“Dove sono Icarius, Gwen e Cq?” Hansiner alla ribelle.

[Clio]

Abbassai la spada.
"Che diavolo vi è successo?" Guardandoli "Con chi avete fatto a botte?".
Mannaggia, e io me l'ero perso.
"Gwen e Cq sono da quella parte, io sto cercando Icarius che sembra svanito nel nulla, di nuovo.." Sbuffai "È arrivato un certo Munain pare per uccidere Icarius, portato da Dension.. Ma la belva l'ha ucciso, qualunque cosa sia.. Ora però bisogna trovare Icarius..".

[Dacey Starklan]

Con orrore mi ritrovai dinanzi niente meno che X in persona.

- Voi ci avete detto di consegnarvi la nave e noi lo abbiamo fatto, non avevate parlato di Guidgard all'inizio. So che siete un uomo d'onore che rispetta i patti quindi lasciate andare me e Dension e buona fortuna per la vostra ricerca, se come dite la bestia cerca il Falco non avrete problemi a trovarlo... Di certo non avrete bisogno di noi -

[Guisgard]

“Abbiamo incontrato gli uomini della nave nera.” Disse Hansiner a Clio. “Quel verme di Dension ci ha traditi e venduti a loro. Fortuna ne siamo usciti vivi.”
“Ora però bisogna trovare Icarius.” Fece Sammone.
“Queste lande sono sterminate...” il pellegrino “... come faremo a trovarlo?”
“L'unica possibilità è dividerci.” Mormorò Sammone.
“Poi separati saremo vulnerabili agli attacchi della misteriosa belva...” fissandoli Hansiner “... cosa ne pensate?”

[Clio]

"La Nave Nera di Maruania?" Esclamai con rabbia "Maledetto!".
Poi mi guardai intorno e sospirai.
"Dividendoci avremo più possibilità, magari restiamo in coppia così saremo comunque due contro uno contro la belva".