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Guisgard
29-10-2015, 05.04.45
La notte trascorse lenta e palpitante per le cinque sorelle.
Altea e costanza sapevano la verità, mentre Ellison e Jade ignoravano ogni cosa.
Ad un tratto udirono dei rumori.
“Un calpestio...” disse impaurita Costanza, per poi guardare Altea e cercando nei suoi occhi conforto.
Ellison corse alla finestra e vide qualcosa.
“Ho visto una sagoma...” mormorò “... nel buio della boscaglia... si avvicina alla baita...”

Clio
29-10-2015, 05.07.20
Sorrisi piano a Zac.
"Devi essere un folle per fare questa vita, e per amarla ancor di più... non siamo semplici soldati, siamo molto di più, la legione straniera è una scelta di vita, estrema, epica, unica.. difficile da capire... a volte il limite tra follia ed eroismo non è poi così netto.. e dato che ci sono uomini come voi, che non sono in grado di combattere né vorrebbero farlo, ecco spiegato perché ci sono donne come me, che combattono al posto vostro.." con un sorrisetto irriverente.
Poi arrivò Tesua.
"Amico mio hai proprio ragione.." guardando il mio boccale vuoto "Dici che Armand si ricorderà di noi?" divertita.
"Credo che il comando non sappia un accidente di quello che accade qui.." alzando gli occhi al cielo "Abbiamo gli istruttori di volo no? Ci pensino loro.." sbuffai "Però è un bene che sempre più giovani desiderino arruolarsi.." con un sorriso nostalgico.
Io l'avevo desiderato da sempre.

Quel giorno camminavo velocemente diretta dalla mia cara nonna, mentre commentavo con lo sguardo qualche manifesto di Canabias che era arrivato fin lì, sognando il giorno in cui sarei stata in grado di combatterli.
Pensieri, quelli, che mi assorbivano totalmente.
"Clio!" mi sentii chiamare e poi prendere il braccio.
Nel voltarmi mi ritrovai a pochi centimetri dal suo viso.
Sussultai e spalancai gli occhi increduli.
Il mondo si fermò per un istante, mentre il mio cuore accelerò all'impazzata.
Odiavo quando mi faceva quell'effetto.
"Scusa, non volevo spaventarti.." sorridendo lui.
Sarebbe stato difficile spiegare che "spaventato" non era la parola adatta.
"Ehi, Neko, che c'è?" cercando di apparire distaccata.
Lui mi guardava con un sorrisone.
"Indovina.." divertito.
"Che diavolo ne so.." vagamente infastidita, al che lui rise e mi porse un foglio.
"Su, un po' di suspance.." divertito.
Sbiancai.
"Dici.. dici sul serio?" alzando gli occhi su di lui, per poi sorridere.
Lui annuì.
"Beh, è scritto lì, no?" indicando il foglio con lo sguardo.
Lo lessi almeno tre volte prima di rendermi conto che non me lo stavo immaginando.
La legione straniera cercava volontari.
Uomini e donne.
"Possiamo andarci insieme.." sorrise lui.
Insieme.
Una parola meravigliosa che avrei voluto sentirgli dire ogni singolo giorno.
Ed in effetti eravamo sempre insieme, ma non come avrei voluto.
"Sarebbe il massimo.." risposi, sinceramente, con un sorriso "I miei non mi lascerebbero mai, ma sono anni che preparo la fuga con Azelle, ci potrebbe stare.." divertita.
Non amavo starmene con le mani in mano, ed erano anni che sognavamo di combattere Canabias in prima linea.
Eravamo inseparabili, io e Neko, stessi ideali, stessi sogni e visione del mondo e della vita.
Coltivavamo insieme il sogno di arruolarci nella legione straniera.
Anzi, in realtà il sogno era mio ma col passare del tempo lo aveva conquistato.
Ahimè, soltanto il sogno di eroismo e la volontà di combattere Canabias.
Niente di più.

Il pensiero di quel giorno mi strappò un lieve sorriso.
Quel manifesto aveva cambiato la mia vita per sempre.
Come non mi mancavano quei giorni, quel dolore pulsante costante che non mi abbandonava mai, che diventava più forte ogni singolo giorno, che mi consumava, mi distruggeva, eppure di cui non potevo fare a meno.
Ogni tanto mi mancava lui, pensai con un sorriso triste.
L'avevamo realizzato il nostro sogno, dopotutto.
Lasciai che la mente indugiasse ancora un secondo al pensiero della mia vita da recluta.
Giorni che non mi mancavano per niente.
"Eh.." sospirai "Se ci pensi Tesua, siamo state reclute anche noi.." ridendo "Per carità come non li invidio.." divertita "Mi sembra siano passati cento anni!".

Dacey Starklan
29-10-2015, 05.10.39
Per quanto amasse parlare di se notai che restava comunque molto evasivo, senza in fin dei conti rivelare nulla.

E ancora, attraverso il semplicemente mio nome iniziò ad intessere uno stuolo di poesia cercata dall'orecchio.

<< Beh se ci provaste ricevereste uno schiaffo, vi avevo avvertito nella locanda!>> ma il destino non sembrava essere concorde. Infatti poco ci volle perché la luna perdesse il suo ruolo da protagonista cedendo il passo alla pioggia. Guiscard, prontamente si tolse la giacca che usò per offrire riparo ad entrambi prima che trovassimo una tettoia. La pioggia ci aveva colti comunque impreparati infradiciandoci, rabbrividii per il freddo dell'acqua che abbondava sui miei vestiti mentre sentivo il calore del corpo del soldato dovuto alla nostra vicinanza.

Altea
29-10-2015, 16.00.11
Quella fu la notte più lunga della mia vita.
Mentre io e Costanza facevamo la guardia fuori ben vigili dentro la baita vi stavano Ellis, Lavinie e Jade perplesse.
Costanza udì un calpestio ed Ellis si avvicinò alla finestra mostrando una sagoma.
" Costanza, entra nella baita con nostre sorelle..potrebbe essere l' uomo fidato di nostro nonno ma pure nemici...se dovesse succedere qualcosa uscite dalla porta laterale e scappate. Io ho un pugnale nella mia preziosa scollatura" ridendo facendole l' occhiolino "sperando non sia un plotone di esecuzione..." e rimasi all' erta guardando da dove proveniva il rumore.

Guisgard
29-10-2015, 19.04.28
Fermer sorrise ed annuì a Gwen.
“Tranquilla.” Disse “Prometto solennemente che vi avvertirò in caso di necessità. Potrei mai rinunciare all'indispensabile apporto della mia infermiera?” Ridendo piano. “Su, andate a riposare. Ma prima mangiate qualcosa, mi raccomando.”

Lady Gwen
29-10-2015, 19.11.36
Risi alle parole del dottore e poi annuii.
''Allora buonanotte'' sorridendo e poi uscii.
Andai nella mia camera, sistemai le mie cose e prima di coricarmi mangiai unpo', ridendo fra me e me pensando alla raccomandazione del dottore.
Quando mi misi a letto sentii tutta la stanchezza accumulata sprigionarsi tutta in una volta all'improvviso e sperai che quell'adrenalina e quella frenesia non mi impedissero di dormire.

Guisgard
29-10-2015, 19.13.27
La pioggia cadeva copiosa ed in lontananza si vedevano i bagliori dei lampi e si udivano i boati dei tuoni.
Il porticato non era abbastanza largo ed alcune gocce di pioggia schizzavano sui visi di Guisgard e di Dacey, mentre lui cercava di riparare entrambi sotto il suo giubbotto da aviatore.
“Tranquilla, non farò come Apollo con Dafne...” disse tra l'ironico e l'irriverente, per poi alzare gli occhi verso il cielo “... speriamo smetta presto di piovere...” stando così vicini si accorse dei brividi di freddo della ragazza dovuti ai suoi vestiti zuppi “... stringetevi a me, vi scalderete... e non temete, non ne approfitterò per fare altrettanto...” ridendo piano “... parola di gentiluomo che non ci proverò con voi...” facendole l'occhiolino.

Dacey Starklan
29-10-2015, 19.17.06
Quella vicinanza mi imbarazzava e non sapevo come comportarmi e cosa dire. Mi limitavo ad osservare la pioggia e a stringermi nelle spalle, spostando di tanto in tanto qualche ciocca ribelle che ricadeva sul mio viso.
Ovviamente rifiutai la sua proposta, anche se mi fossi fidata delle sue parole da gentiluomo, la mia educazione mi impediva di compiere gesti simili, così avventati e poco adatti ad una fanciulla di sangue nobile.
<<No, vi ringrazio>> dissi semplicemente circondandomi la vita con le braccia, << non ce n'è bisogno, non ho poi così freddo>> e nel dirlo cercai di fermare il mio tremore.

Guisgard
29-10-2015, 19.18.09
Altea e le sue sorelle restarono in silenzio e pronte a scappare in caso di pericolo.
Poi quella sagoma giunse davanti alla baita e fu possibile vederla.
Era un uomo di mezz'età che si muoveva con fare guardingo.
Ed Altea notò subito il ciondolo con queste parole impresse:

“Libertà o Morte”

Altea
29-10-2015, 19.21.19
Attimi di suspence...poi un uomo di mezza età si avvicinò e mi mostrò il ciondolo...vi era la effige di mio nonno e scritto "Libertà o Morte".
"Sono la duchessa Altea...dentro alla baita vi stanno mie sorelle" e feci loro segno di uscire e guardai l' uomo.."Quindi...dobbiamo fare in fretta immagino..volete presentarvi o i convenevoli a dopo visto la situazione" il mio senso pratico e spicciolo uscì fuori immediatamente.

Guisgard
29-10-2015, 19.26.26
Gwen appena toccò il letto la stanchezza ebbe la meglio e la ragazza cadde addormentata quasi subito.
Ma fu un sonno inquieto.
Sognò.
Sognò cose confuse.
Come il viaggio sul Meridian Exspress ed il suo arrivo ad Evangelia.
Poi la camionetta che risaliva l'altura fino al fortino, l'arrivo nella base militare e l'incontro col giovane medico.
Sognò anche quel bambino e la misteriosa ed unica parola che ripeteva.
Poi vide fuoco e fiamme, distruzione e morte.
Si svegliò allora di colpo, col respiro rotto dall'ansia.
Quel sogno era stato molto reale.
Era ancora notte fonda.
E risvegliandosi sentì qualcosa muoversi su di lei.
Era un gatto che se ne stava sulle coperte.
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Guisgard
29-10-2015, 19.31.02
A quelle parole di Dacey, Guisgard soffocò un lieve sorriso e scosse il capo.
“Certo, come no...” disse sarcastico, per poi togliere il giubbotto dalle sue spalle ed avvolgendolo completamente attorno al corpo della ragazza “... tenetelo ben stretto, vi farà evitare di tremare.” Guardò il cielo. “Sembra non voglia smettere...” tirò allora fuori l'ocarina e cominciò a suonarla.
Così le note presero a volteggiare tra il tintinnio della pioggia sul porticato.

Lady Gwen
29-10-2015, 19.32.16
Mi addormentai subito.
Sognai cose confuse, rielaborazioni di ciò che era successo quel giorno, dall'inizio del viaggio fino all'arrivo del bambino. Poi, scene di distruzione, morte, visioni orribili e mi svegliai di colpo.
Avevo ancora il respiro affannato per l'ansia provocata dal sogno, quando avvertii una strana sensazione su di me e mi immobilizzai.
Voltai piano la testa e vidi che era un gatto.
''E tu chi sei?'' prendendolo in braccio e accarezzandolo ''Non ti ho visto ieri sera, come sei entrato?'' mentre mi guardavo attorno per cercare di capire da dove fosse spuntato e intanto mi accorsi che era notte fonda.

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Dacey Starklan
29-10-2015, 19.35.34
<< Vi ringrazio>> balbettai titubante sentendo il giubbotto sulle mie spalle, lo sistemai per bene e in effetti il freddo si attenuò un pochino.
<< Spero di no, senza offesa ma non ho alcuna voglia di passare l'intera notte qui>> dissi trovando quella possibilità terribile, ormai ero totalmente fradicia e infreddolita e se fossi rimasta fuori ancora a lungo avrei rischiato di prendere un malanno.
Intanto Guisgard aveva ripreso il suo strumento che rilasciava calde note nella notte, quella musica mi fece sorridere almeno un poco.
<<Siete molto bravo a suonare>>

Guisgard
29-10-2015, 19.36.48
“Sono Dorat...” disse l'uomo ad Altea ed alle sue sorelle “... ho il compito di farvi uscire dal paese. Non possiamo tardare oltre. Pare infatti ci siano strani movimenti lungo i confini Meridionali... credo che l'invasione da parte di Canabias stia per cominciare.”
“Cosa resterà di Cherval?” Chiese Ellison allarmata.
“Ciò che è rimasto di tanti altri piccoli staterelli...” rispose Dorat “... deportazioni e parate di operai e militari... andiamo adesso...”

Altea
29-10-2015, 19.42.45
Quelle parole furono una coltellata..mi sentivo in colpa...avrei dovuto rimanere li..morire con tutti loro..ma chi avrebbe vendicato tutto questo?
Non osavo pensare cosa avrebbero fatto a mio nonno, a Padre Abramo e alle suore..il popolo forse sarebbe stato in salvo ma soggiogato dalle loro leggi.
"I miei omaggi messer Dorat...mia sorella Ellis non sa..solo io e Costanza..ma avete ragione, è meglio sbrigarsi".
Guardai le adorate sorelle e dissi loro.."E' cosi..nostro nonno ha disposto così ma non abbiamo perso, lui ci vuole in salvo...seguitemi".
Cosi senza perdere altro tempo seguimmo l' uomo, forse aveva qualche mezzo di trasporto visto mio nonno disse dovevamo uscire da Chevral e io non avevo voluto sapere la destinazione.

Guisgard
29-10-2015, 19.45.49
Tesua fece una smorfia a quelle ultime parole di Clio, ignorando ciò che le aveva suscitate in lei.
“Ora però è diverso...” disse il tenente, mentre Armand portò altri alcolici in tavola “... ora c'è la guerra ed il Tempo per addestrare nuovi cadetti è tiranno...”
“Altra birra per voi...” Armand a Clio “... ed il solito vino invecchiato per voi...” a Tesua “... a voi cosa porto?” Chiese poi al fotografo.
“Per carità...” scuotendo il capo Zac “.. ho ancora la nausea per quella grappa... magari un bicchiere di latte.”
“Figuriamoci.” Ridendo Armand. “Prima dovete trovarmi una mucca da mungere.” Ed andò via ridendo.
“Ti ripeto...” Tesua rivolto a Clio “... darei un occhio della testa per avere un po' di talento da quelle reclute... alla salute...” alzando il bicchiere “... a madama Morte... affinchè si ricordi di noi il più tardi possibile...” per poi bere il suo vino.

Clio
29-10-2015, 19.50.31
Sorrisi a Tesua, annuendo.
"Si, vedremo se saranno all'altezza.." Ridendo.
Finalmente arrivò la mia birra.
"Oh, credevo ti fossi dimenticato di noi.." Prendendo un sorso dal boccale, per poi ridere alle parole del fotografo.
"Oh non credo troverete latte qui.." Divertita, per poi alzare il boccale a quelle parole di Tesua "A lei, dunque..." Sorrisi, per poi portare il boccale alle labbra.

Guisgard
29-10-2015, 19.52.16
Gwen prese il gatto fra le braccia, cercando di capire come fosse arrivato lì.
Poi sentì dei rumori provenienti dall'altra parte del corridoio dove il dottor Fermer era col bambino.

Lady Gwen
29-10-2015, 19.54.51
Avendo sentito dei rumori provenienti dalla stanza in cui c'erano Fermer e il bambino, misi giù il gatto, mi preparai e tornai dal dottore, in attesa di novità sulla situazione del piccolo.

Guisgard
29-10-2015, 20.06.37
“Grazie.” Disse Guisgard smettendo di suonare.
Poi lui e Dacey udirono dei passi provenienti dalla strada.
Videro così un uomo che camminava col suo ombrello.
“Forse ho trovato il modo per riaccompagnarvi a casa.” Il militare alla principessa di Animos. “Ehi, voi!” All'uomo in strada.
“Dite a me?” Voltandosi quello.
“Si, mi occorre il vostro ombrello.” Annuì Guisgard. “La mia ragazza è infreddolita ed io non voglio farle prendere un malanno.”
“Mi spiace per la vostra ragazza” fece l'uomo “ma l'ombrello mi occorre.”
“Aspettate, intendo pagarvelo.” Guisgard.
“Non voglio bagnarmi.” Disse l'uomo.
“Facciamo così...” fece Guisgard “... lo compro adesso per mezzo Taddeo e domani ve lo rendo gratuitamente.”
“Dite davvero?”
“Avanti, prendete i soldi e datemi l'ombrello.” Con modi spicci il militare.
L'uomo annuì, gli diede l'ombrello, prese i soldi e andò via.
“Ecco...” Guisgard a Dacey “... perdonate la mia audacia nel fingermi il vostro amato ma ora posso riaccompagnarvi a casa...” facendo segno alla ragazza di venire sotto l'ombrello con lui.
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Lady Gaynor
29-10-2015, 20.15.19
Il capitano Goz mi condusse al saloon di Armand, lo stesso in cui la sera avrei dovuto esibirmi. Il whisky era la bevanda più adatta per alleggerire tensione e stanchezza, mi avrebbe avvolta in un piacevole torpore che forse mi avrebbe sciolto anche un po' la lingua. Dopotutto, ero lì per cantare...
Mi fu presentato anche il fotografo della base, che si prodigò in complimenti e mi chiese se avrebbe potuto immortalarmi.
"Signor Heon, il piacere è tutto mio... i fotografi sono il mio mezzo per il successo, senza di voi che ne sarebbe di questa ragazza?" Sorrisi amabilmente, sorseggiando il mio Justerini & Brooks.
La lingua mi si sciolse davvero, aiutata dal whisky e dall'atmosfera che si era creata intorno a me, con tutti quei soldati attenti ad ogni mio movimento. Quello era il mio mondo, un gruppo di persone che pendevano dalle mie labbra. Poco importava trovarsi a Parigi, Roma, Capomazda o in un luogo sperduto in piena guerra... C'era chi mi ammirava, chi voleva ascoltarmi, e questo era ciò che contava. Così intonai la prima canzone che mi venne in mente, senza microfono né musica, sapendo che avrebbero apprezzato ugualmente. "They asked me how I knew my true love was true... I of course replied something here inside cannot be denied..."

Dacey Starklan
29-10-2015, 20.24.23
Rimasi molto sorpresa, tutto quell'impegno solo per trovare un ombrello che mi riparasse dalla pioggia.
<< Sei stato un po' insolente forse, ma l'importante è che abbia funzionato e ora avrò un ombrello a ripararmi... Quindi devo ringraziarvi per questo.>>
Riaccompagnarmi a casa. Ora dovevo davvero trovare un posto dove passare la notte, fino a quel momento non ci avevo pensato davvero.

Guisgard
29-10-2015, 20.30.31
Dorat portò Altea e le sue sorelle attraverso la boscaglia avvolta dall'oscurità e dal mistero, mentre su Cherval cominciavano a soffiare venti di guerra.
Camminavano per almeno due miglia, con le ragazze poco abituate a camminare così tanto.
Giunsero infine presso la sponda di un fiume, dove c'era una capanna ed un aereo sulle acque.
“Eccoci giunti...” disse Dorat.

Guisgard
29-10-2015, 20.31.24
Gwen si preparò e poi andò dal dottore, seguita dal gatto.
E la ragazza vide Fermer che rimboccava le coperte al bambino.
“Si è addormentato finalmente.” Disse il giovane medico a bassa voce.
Si avvicinò a Gwen e vide il gatto.
“Ah, eccoti, Rufus...” accarezzandolo “... Gwen, vi presento Rufus, il mio gatto.”

Guisgard
29-10-2015, 20.32.15
Gaynor prese a cantare e tutti restarono affascinati dalla sua voce.
In un attimo nel saloon di Armand l'aria gretta e genuina dei legionari lasciò il posto ad un'atmosfera sensuale e raffinata.
Alla fine tutti applaudirono.
“Fantastico...” disse Goz, senza smettere di applaudire come tutti “... fantastica.”
Il comandante della base notò poi Clio seduta ad un tavolo con Tesua e Zac.
“Prego, madama...” prendendo sottobraccio Gaynor “... lasciate che vi presenti i miei ufficiali.”
E la condusse al tavolo di Clio.
“Signori, ho l'onore di presentarvi miss Gaynor, l'affascinante e celebre cantante.” Goz ai due tenenti. “Da oggi impreziosirà le serate qui al forte.”
“E' un onore ed un piacere, madama.” Alzandosi Tesua.

Guisgard
29-10-2015, 20.33.27
Così Guisgard e Dacey, sotto quell'unico ombrello e sotto la pioggia battente presero a camminare tra le stradine del borgo.
Le poche luci del lampioni, calde e soffuse, i ciottoli consumati tra cui scorreva l'acqua piovana e le casette addossate lungo i fianchi dell'altura rendevano quell'atmosfera quasi incantata e d'altri tempi.
“Non dovete affatto ringraziarmi...” disse lui a lei “... posso sapere dove abitate per potervi accompagnare?” Sorridendole.

Dacey Starklan
29-10-2015, 20.37.43
Ovviamente mi chiese dove vivevo mentre passeggiavamo sotto la pioggia.
<<Ecco...>> mi aveva presa di contropiede, non aveva ancora avuto tempo di trovare una vera risposta convincente, << in realtà dormirò in un hotel o qualcosa di simile, possibilmente non troppo costoso questa notte...>>
Capii mentre pronunciavo quelle parole che dovevo anche motivarle così proseguii.
<< Ho lasciato il mio lavoro come cameriera e quindi non ho un posto dove stare al momento>> forse era la scusa migliore e sottointendeva anche il mio bisogno di un nuovo impiego e denaro.

Lady Gwen
29-10-2015, 20.37.45
Arrivai nella stanza e vidi Fermer mentre rimboccava le coperte al bambino e sorrisi. Finalmente si era addormentato.
Poi lui notò il gatto.
''Ah è vostro, dunque'' sorridendo e accarezzando il gatto ''Io e Rufus abbiamo già avuto modo di conoscerci'' ridendo piano.

Altea
29-10-2015, 20.41.01
Mie sorelle non erano abituate a camminare come me, fu molto difficile e soprattutto la traversata fu lenta e le ammonii.."Vi volete sbrigare? Dove pensate di andare se continuate cosi..datevi una mossa...e da oggi in poi..dovrete abituarvi".
Le guardai in modo severo..ma quella era la realtà.
E davanti a noi apparve un aereo...non ero mai salita su un aereo anche se ne ero affascinata.."Salite presto..non abbiamo tempo".
Guardai Dorat perplessa "Possiamo salire? Mi aspettavo un aereo su una pista e non sull'acqua" e guardai attorno prima di salire per imprimere le ultime immagini di Chevral libera in mente e nel cuore.

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Clio
30-10-2015, 00.23.32
La bellissima diva che aveva allietato quella serata cantò, e la sua voce risuonò nel saloon creando un'atmosfera che non si era mai vista.
La ascoltai in silenzio e sorrisi.
Ero sicura che avrebbe fatto bene la sua presenza ai legionari.
Poi Goz applaudì e si diresse al nostro tavolo.
Mi alzai repentinamente per poi salutare Gaynor con un cortese cenno del capo.
"Benvenuta ad Evangelia, Milady..." Sorridendo "Avete una voce splendida..".

Guisgard
30-10-2015, 01.23.31
“Ne sono davvero lieto.” Disse Fermer a Gwen. “Rufus è forse il mio unico amico in questo posto.” Accarezzando il gatto. “Era un gatto randagio e lo trovai un giorno che gironzolava davanti all'infermeria. Gli lasciai allora una ciotola di latte e lui apprezzò. Lo feci anche il giorno seguente e poi quello successivo, fino a quando divenne un'abitudine. Ed alla fine credo mi abbia scelto come padrone.” Sorridendo all'infermiera. “Il bambino si è finalmente addormentato.” Voltandosi poi verso il lettino del piccolo. “Ha chiuso gli occhi stringendomi la mano. Poverino, deve aver visto l'Inferno in terra...” scuotendo il capo “... un bambino non dovrebbe conoscere la guerra...” tornò a fissare Gwen “... venite, lasciamolo riposare... io credo mi farò un panino ed un bicchiere di latte... vi va di farmi compagnia? Detesto mangiare da solo...”

Guisgard
30-10-2015, 01.29.23
“Capisco...” disse Guisgard, mentre con Dacey attraversavano quelle stradine sotto la pioggia “... siete a corto di denaro e vi occorre un posto in cui stare... beh, allora per stanotte, se volete, sarò io ad invitarvi... credo infatti che i miei amici, i tipi che erano con me alla taverna, avranno di certo trovato un alloggio per la notte... e magari, visto avete bisogno di un nuovo lavoro, potreste aiutarci con il nostro...” restando vago lui “... venite, torniamo alla taverna...”

Guisgard
30-10-2015, 01.32.25
Goz presentò Gaynor a Clio e a Tesua, sedendosi poi insieme alla diva al loro tavolo.
“Sicuramente con l'arrivo di madama” disse il capitano riferendosi alla diva “questo fortino ne guadagnerà. Sia per l'umore dei soldati, il che non guasta di certo, sia per quel tocco di bellezza ed eleganza che rende ogni ambiente più godibile..” Ridendo ed ordinando altro liquore. “Ah, tenente Clio...” fissando il bell'ufficiale “... com'è andata la missione di recupero? Avete trovato il convoglio? Immagino non ci siano stati problemi di nessun genere, giusto?”

Dacey Starklan
30-10-2015, 01.34.47
<< Io non so se... >> mi finsi titubante, << Signore se pensate che io sia una ragazza facile e se vi siete fatto questa idea su di me allora credo sia il caso che le nostre strade debbano dividersi. Se invece >> e qui lo guardai, << le vostre intenzioni sono nobili e volete davvero darmi un lavoro allora va ben>>

Guisgard
30-10-2015, 01.35.57
Camminarono a lungo tra il fogliame e l'oscurità.
Era una notte umida e silenziosa.
Più di una volta Altea spronò e rimproverò le sorelle.
Voleva che comprendessero come il loro mondo ovattato e sfarzoso fosse al tramonto.
Almeno lì a Cherval.
Per continuare ad essere loro stesse, nobili e libere, dovevano per forza raggiungere l'unica terra dove ancora erano riconosciuti i valori e gli idealicon cui erano cresciute.
“Non disponiamo di una pista di decollo” disse Dorat ad Altea “e per questo l'unico mezzo in grado di portarci via da qui è quell'aereo.”
E proprio in quel momento qualcuno uscì dalla capanna.
Era un uomo che Altea subito riconobbe.
Si trattava infatti di Rodian.

Guisgard
30-10-2015, 01.41.35
I loro passi nelle pozzanghere sguazzavano, tra la pioggia che batteva sui tetti e sui marciapiedi.
I due camminavano sotto quell'unico ombrello in una strada ormai deserta.
“Ho detto che voglio offrirvi un tetto sulla testa” disse Guisgard a Dacey “e forse un lavoro. Non una notte di passione.” Fissandola. “E state tranquilla, avrete anche una chiave con cui poter chiudere ben bene e dall'interno la vostra camera. Dunque non temete, nessuno attenterà alle vostre grazie.” Con un sorriso ironico.
Poco dopo raggiunsero la taverna, che vista l'ora ed il cattivo tempo era ormai quasi vuota.

Lady Gwen
30-10-2015, 01.43.53
Sorrisi mentre sentivo la storia di Rufus e poi il mio sorriso svaní quando si parló delle condizioni del piccolo.
"Avete ragione, ma il problema é che chi fa la guerra questo non lo capisce..." dissi mestamente, scuotendo la testa.
"Certo, volentieri" sorridendo al medico.

Dacey Starklan
30-10-2015, 01.44.43
Ricevuta quella rassicurazione camminai con passo più spedito raggiungendo finalmente un luogo caldo e asciutto. Una volta dentro mi tolsi il giubbotto e lo restituii a Guisgard.

<< Se ci fosse una tazza di thè sarebbe l'ideale...>> mormorai sistemando i miei capelli infradiciati.

Guisgard
30-10-2015, 03.07.38
Gwen e Fermer raggiunsero la cucina dell'infermeria, dove il giovane medico cominciò a preparare da mangiare.
“Gwen...” disse alla ragazza “... vi secca prendere una bottiglia di latte dal frigo?” Sorridendole. “Preparo un panino anche per voi?”
Ad un tratto però qualcosa attirò la sua attenzione.
Sulla porta c'era il bambino.
“Ehi, piccolo...” Fermer a lui “... cosa c'è? Già sveglio? Hai forse fatto un brutto sogno?”
“Il Gufo...” mormorò il piccolo.

Lady Gwen
30-10-2015, 03.12.09
Andammo in cucina.
"Sí, io intanto prendo il latte" ricambiando il sorriso e prendendo una bottiglia e due bicchieri.
Poi, il bimbo apparve sulla porta, ripetendo di nuovo quella parola.
Mi avvicinai a lui, inginocchiandomi.
"Vuoi parlarcene, piccolo? Vuoi parlarci di questo Gufo?" tentai, sperando di ricevere una risposta.

Guisgard
30-10-2015, 03.20.31
Guisgard e Dacey tornarono alla locanda, dove ormai era c'era solo il taverniere che sistemava tavoli e sedie.
“Che tempaccio...” disse Guisgard prendendo il giubbotto restituito da Dacey “... un tè caldo anche per me...”
“Subito.” Annuì il taverniere.
“I miei compagni?” Chiese il militare. “Hanno alloggiato qui?”
“Si, abbiamo delle stanze al primo piano.” Rispose il taverniere, per poi servire loro del tè.
“Occorre una stanza anche per lei.” Guisgard indicando Dacey.
“Certo, signore.” Fece il taverniere.

Guisgard
30-10-2015, 03.26.24
Il bambino restò a fissare Gwen per lunghi istanti, senza però dire nulla.
Il suo sguardo era perso nel vuoto, quasi assente.
“Il Gufo...” disse di nuovo dopo un po'.
“Chi è questo Gufo?” Avvicinandosi Fermer al piccolo. “Era tuo? L'hai perduto? Qualcuno lo ha portato via forse?”
Ma il piccolo restò in silenzio.
“E' inutile, non parla...” mormorò il giovane medico.

Lady Gwen
30-10-2015, 03.31.17
Non c'era niente da fare, eravamo ad un punto morto e non sapevamo come aiutarlo.
"Cosa possiamo fare?" chiesi sconsolata al dottore.

Guisgard
30-10-2015, 03.56.56
“Non lo so...” disse Fermer a Gwen “... mi secca dirlo, ma non ho idea di come poter aiutare questo bambino...”
Rufus intanto si avvicinò al piccolo, ma questi non mostrò il minimo interesse verso il gatto.
Poi, ad un tratto, il bambino si portò le mani sulle orecchie e chiuse di scatto gli occhi.
“Il Gufo...” mormorò “... il Gufo...”
Un attimo dopo nel cielo cominciò ad udirsi un sibilo.

Lady Gwen
30-10-2015, 04.02.31
Osservai Rufus avvicinarsi l bambino e speravo che lo aiutasse a reagire, ma nulla.
Vidi poi la reazione del bambino e sentii un sibilo.
"Lo udite anche voi?" chiesi al medico "E se questo Gufo Nero fosse, non so, un simbolo, magari legato a coloro che hanno attaccato il convoglio di questo bambino?"
In effetti poteva essere, ma ora cos'era quel sibilo?

Lady Gaynor
30-10-2015, 04.04.39
Mentre cantavo, come sempre mi succedeva, mi lasciai andare completamente, assaporando ogni singola parola come fosse miele. Ero diventata un'attrice, anche piuttosto famosa, ma la mia vera passione, il mio diletto più grande era cantare. Sull'ultima nota, ci fu uno scroscio di applausi che mi riempì di gioia e orgoglio, perché molto diverso da quello del mio solito pubblico, nell'ambiente patinato e un po' finto dell'alta società. Qui era tutto genuino, e potevi leggerlo sul viso di quegli uomini semplici, forse anche rozzi, ma valorosi e induriti dalla guerra. Mi accorsi in quel momento di essere felice di trovarmi lì, in mezzo a gente vera...
Il capitano Goz si profuse in complimenti e poi mi portò ad un tavolo, presentandomi due suoi ufficiali che erano seduti a parlare con il fotografo. Mi meravigliai molto nel vedere che uno dei soldati era in realtà una ragazza bionda, bellissima nella sua divisa da ufficiale.
"Il piacere è mio, tenente Tesua" risposi al soldato.
"Troppo buona, tenente Clio, vi ringrazio... è un onore per me essere qui" risposi alla ragazza, pensando a quanto fosse strano che una giovane e bella donna decidesse di arruolarsi in guerra. C'era da ammirarla, non si discuteva.

https://www.youtube.com/watch?v=0C3OxlpoIRI&feature=youtu.be

Guisgard
30-10-2015, 04.54.52
Gwen non fece neanche in tempo a parlare, che quel sibilo divenne vicinissimo ed assordante.
Il bambino istintivamente cominciò a gridare, come se fosse sconvolto e terrorizzato.
Un attimo dopo in tutto il borgo cominciò a suonare una sirena.

Guisgard
30-10-2015, 04.56.13
L'atmosfera nel saloon era gaia e spensierata, come se la guerra neanche esistesse.
Goz poi era il più divertito di tutti, con il suo perenne sigaro acceso in mano e sempre pronto a fare battute.
Gaynor aveva fatto la conoscenza di Tesua e Clio, restando ovviamente sorpresa di vedere una donna in mezzo ai legionari.
Ma ad un tratto l'aria di allegria e festa fu spazzata via dall'allarme che echeggiò in tutta la base.
“Allarme...” disse uno dei soldati “... allarme, ci attaccano!”

Lady Gwen
30-10-2015, 05.00.20
Quel sibillo divenne assordante, insostenibile, finché il bambino si portó le mani alle orecchie urlando e si sentí una sirena risuonare nella base.

Dacey Starklan
30-10-2015, 10.37.39
Ringraziai il locandiere e mi sedetti ad un tavolo in attesa del thè. Era una di quelle abitudini, forse l'unica, che non avevo cambiato nonostante gli sconvolgimenti della mia vita. Sempre una tazza di thè la sera.

<< Signore... Guisgard... Posso sapere perché avete bisogno del mio aiuto? Sono solo una cameriera.... Ce ne saranno a centinaia qui, perché proprio io?>>

Clio
30-10-2015, 11.18.48
La bella diva e il capitano si sedettero al nostro tavolo.
Sorrisi a Gaynor, effettivamente la sua presenza avrebbe allietato gli animi, e questo era un bene, inoltre mi sembrava che si trovasse a suo agio tra noi rozzi soldati, che dovevano essere diversi dalla gente che era solita frequentare.
Almeno, lo sperai.
Poi, tutto a un tratto, la sirena.
Maledizione..
Finii la mia birra in un sorso, piegando la testa all'indietro, per poi posare pesantemente il boccale vuoto sul tavolo e alzarmi.
"Andiamo, non c'è tempo da perdere..." Dissi, perentoria.
Non che ce ne fosse bisogno, tutti sapevano di dover tornare ai propri posti per contrattaccare e difendere.

Altea
30-10-2015, 15.54.36
Annuii..effettivamente a Chevral non vi erano aviatori e nemmeno aeroporti.
Una figura uscì dalla capanna...era proprio lui..Rodian. Ero perplessa per vari motivi..mio nonno lo conosceva? Eppure Rodian affermò che Canabias ci avrebbe presto attaccato ma negò di conoscermi...anzi asseri' pure potevo essere non figlia del Duca.
"Non rispondete alle sue provocazioni, questo tipo lo ho conosciuto ieri pomeriggio ed è stato insolente" avvertii mie sorelle mentre lo guardavo torvo "Messer Rodian...che onore...saremmo scontate o salvate da un futuro eroe" dissi ironicamente "Ma non dovevate andare ad Evangelia?".

Lady Gaynor
30-10-2015, 16.12.47
La mia prima serata alla base stava procedendo nel migliore dei modi. Si chiacchierava in modo informale, tra un drink e una risata, e l'atmosfera era rilassata al punto in cui mi sembrava di essere fra vecchi amici. Stavo facendo queste riflessioni, quando suonò la sirena e fu dato l'allarme di attacco. Il sangue mi si gelò nelle vene e ricordai d'un tratto che non ero ad un cocktail tra amici, bensì in un forte con una guerra in corso. Guardai spaventata il capitano Goz, non sapendo cosa fare o dove andare. Gli posai una mano sul braccio e dissi con un filo di voce: "E adesso, capitano? Che succede?"

Guisgard
30-10-2015, 16.57.45
La sirena.
Prese a suonare forte, echeggiando nella notte, tra il silenzio irreale che di colpo era piombato sul borgo addormentato.
“E' l'allarme antiaereo...” disse Fermer, mentre il piccolo, terrorizzato non smetteva di gridare “... “Gwen, prendete il bambino e cercate di farlo calmare... una siringa di Bactrain, 10 cc...”

Guisgard
30-10-2015, 17.02.21
“E' vero...” disse Guisgard sedendosi accanto a Dacey “... ma non tutte sono belle come voi...” il taverniere portò loro il tè “... vi va di diventare una principessa? E nel frattempo essere pagata? Molto pagata?”
Ma lui non terminò neanche di parlare che si udì la sirena.
“L'allarme antiaereo!” Gridò il taverniere. “Stanno attaccando il borgo!”
La sirena svegliò i tre borghesi al piano di sopra che subito si precipitarono giù.
“Cosa accade?” Impaurito Leones.
“Occupatevi di lei...” Guisgard ai tre, indicando Dacey “... non uscite in strada per nessun motivo...”
“Voi dove andate?” Fissandolo Poeh.
“A vedere cosa sta succedendo!” Precipitandosi all'uscita il militare. “Badate a Dacey!” Ed uscì.

Lady Gwen
30-10-2015, 17.03.23
L'allarme antiaereo. Qualcuno ci stava attaccando.
Annuii un po' sconsolata al medico, non volevo che si arrivasse a questo, ma non avevamo scelta.
Presi cosí il bambino, lo portai nella stanza e preparai tutto per l'iniezione, mentre il bambino continuava ad avere un'espressione sconvolta e terrorizzata.
Fatta l'iniezione mi sedetti accanto a lui, lo presi fra le braccia e iniziai ad accarezzargli i capelli, cercando di calmarlo, anche se sapevo che il Bactrain avrebbe fatto comunque effetto.

Dacey Starklan
30-10-2015, 17.06.38
Ecco finalmente l'offerta e ovviamente ero pronta ad accettare quando udimmo una sirena.

<< Che cos'è?>> chiesi preoccupata guardandomi intorno. Subito tutti si allarmarono e Guisgard scattò subito pronto ad agire.

Feci come disse, non mi mossi di lì.

Guisgard
30-10-2015, 17.13.13
Gwen somministrò il calmante al bambino e questi, dopo qualche istante, cadde finalmente addormentato.
L'allarme continuava a suonare per tutta la base.
“Voi restate qui...” disse Fermer all'infermiera “... la base è inattaccabile... io vado in caserma a capire cosa sta succedendo. A dopo, Gwen.” Ed uscì.

Guisgard
30-10-2015, 17.14.21
“Quell'uomo è pazzo...” disse Leones dopo aver visto Guisgard correre fuori.
“Noi resteremo qui...” mormorò Poeh.
“Non abbiate paura, qui saremo al sicuro...” Fines a Dacey.
Ma un attimo dopo un sibilo fortissimo si avvertì sul borgo.
Come se qualcosa di velocissimo stesse sfrecciando a pochissima distanza dalle loro teste.
Pochi secondi e una pioggia di fuoco cominciò a cadere sul centro abitato.
“Buttatevi a terra!” Gridò il taverniere ai quattro.
E dal soffitto cominciarono a cadere detriti e polvere.
“Bontà Divina!” Esclamò terrorizzato Poeh.

Lady Gwen
30-10-2015, 17.18.01
Dopo pochissimo, il calmante fece effetto e il piccolo si calmó.
Ció no si poteva dire per la sirena, che ci ricordava ogni istante, implacabile, che eravamo in una base militare sotto attacco.
"Va bene, a dopo" annuendo al medico.
Mi stavo rendendo conto che era davvero difficile stare qui, ma guardare quel piccolo miracolo che mi dormiva fra le braccia mi ricordava quale fosse il mio ruolo e mi ripetevo che mai al mondo avrei cambiato idea, abbandonando chi aveva bisogno.

Dacey Starklan
30-10-2015, 17.18.49
Era terribile. Quei suoni sopra la nostra testa mi terrorizzavano, temevo che sarebbe successo qualcosa di brutto. Sapevo cosa significava la guerra e ciò che comportava.

Ubbidii al locandiere e mi accucciai a terra accanto agli altri uomini, pregando che finisse presto.

Guisgard
30-10-2015, 17.26.45
Gwen se ne stava immobile, col bambino in braccio, mentre la sirena continua a suonare in modo assordante.
Si udiva il fermento nell'intero forte, dove tutti si preparavano ad affrontare la situazione.
E a lei non restava altro che attendere e pregare che tutto ciò finisse presto e senza conseguenze.
“Mamma...” disse all'improvviso il piccolo nel sonno.

Lady Gwen
30-10-2015, 17.31.26
Udivo il fermento animare il forte e la sirena suonare senza sosta, con un ritmo sempre piú concitato.
Intanto pregavo gli Dèi che tutto ció finisse presto.
Poi, il piccolo parló nel sonno, facendomi sentire un nodo in gola e lo strinsi ancora di piú a me.
C'era la guerra fuori, é vero, ma nessuna guerra era piú tragica della battaglia di questo piccolo, rimasto solo per la cattiveria e la crudeltá dell'uomo.

Guisgard
30-10-2015, 17.34.11
Nella taverna tutto sussultava.
Si udivano le grida della gente in strada che correva all'impazzata, mentre sulle teste di Dacey e degli altri quattro uomini continuavano a cadere detriti e polvere.
“Forse dovremmo fuggire anche noi fuori...” disse Fines.
“Il capitano ha detto di non muoverci...” fece Leones “... meglio seguire il suo consiglio.”
E da fuori si udivano forti boati.
“Ma qui moriremo come topi in trappola!” Urlò Poeh, mentre il tetto sulle loro teste scricchiolava sempre più.
E fuori, infatti, vi era l'Inferno.
I colpi presero a cadere come saette incandescenti sul borgo, gettando la gente nel terrore più assoluto.
Tutti allora corsero fuori nelle stradine strette, generando resse, dove molti finirono schiacciati da qualche crollo o sotto l'impeto della folla impazzita.
Ovunque c'erano schegge che volavano, velocissime e letali.
Guisgard correva tra le persone che come pecore disperse cercavano salvezza sotto quell'attacco.
“Mamma...” all'improvviso una bambina tra la folla “... mamma... mamma...”
Guisgard se la ritrovò davanti e la prese in braccio, salvandola dalla calca.
Fermò poi una donna che con altri correva fra le macerie.
“Prendi questa bambina!” Dandole la piccola. Ha perduto sua madre! Portala al riparo!”
La donna annuì e portò con sé la bambina.
Si udì ancora quel sibilo, seguito un nanosecondo dopo da un'altra scarica di colpi sul borgo.
Esplosioni e morte regnavano dappertutto.
Il militare allora corse verso la periferia, cercando di evitare gli infiniti dardi di fuoco che cavedano dal cielo notturno.
Si ritrovò così in un vecchio rottamaio abbandonato.
“Ehi, soldato!” Chiamò qualcuno. “Da questa parte!” Era un uomo che se ne stava in un capannone. “Qui, presto!”
E Guisgard lo raggiunse.
“Cosa sta succedendo?” Chiese Guisgard.
“Due Valchiria hanno forzato il blocco dell'area di Evangelia” spiegò l'uomo “e ci hanno attaccato.”
“Valchiria?” Ripetè Guisgard.
“Si...” annuì l'altro “... non li puoi vedere perchè è notte... ma stanno assalendo il borgo...”
http://katushka.net/torrents/00084262/screenshot_3.jpg

Dacey Starklan
30-10-2015, 17.50.20
Sembrava come se l'Inferno si fosse abbattuto sulla città. Tenendo gli occhi chiusi sentivo le macerie che si scontravano con il pavimento e perfino alcuni pezzi che cadevano sul mio corpo. Le urla all'esterno erano forti, piene di paura, la gente pareva come impazzita.

Anche all'interno della taverna i tre uomini presero a urlare, in disaccordo sul da farsi ma infine convennero che la cosa migliore era restare lì al riparo. Mi ritrovai a pensare che stesse succedendo a Guisgard la fuori in quel caos.

Guisgard
30-10-2015, 18.14.07
E mentre Gwen era in balia di pensieri e paure, stringendo il bambino fra le braccia, ad un tratto tornò Fermer.
“Bene, si è calmato...” disse avvicinandosi al piccolo “... siete stata brava, Gwen...” sorridendo alla ragazza “... sono stato alla caserma centrale della base... pare che il borgo sia attaccato... sarà una strage...” scuotendo il capo.

Lady Gwen
30-10-2015, 18.19.58
Mentre ero in balia di quei pensieri, tornó Fermer.
"Vi ringrazio" sorridendo.
Poi scossi la testa sospirando, una strage...
"Ha cercato la madre, nel sonno..." guardando il bambino e accarezzandogli il piccolo visino, per poi alzare lo sguardo sugli occhi del dottore.

Guisgard
30-10-2015, 18.24.01
Il caos dall'esterno non accennava a diminuire.
Si udivano grida ed esplosioni, mentre la taverna intorno a loro sussultava.
“Tre...” disse Poeh “... quattro...”
“Cosa diamine fai?” Fissandolo Fines.
“Il sibilo arriva ad intervalli di dodici secondi...” rispose Poeh.
“E dopo cosa accade?” Mormorò Leones spaventato.
In quel momento si udì ancora il sibilo e poi la pioggia di nuovi colpi sul borgo.
“Ecco cosa!” Gridò Poeh, mentre il tetto sembrava prossimo a crollare.
Dacey, come gli altri, era sempre stesa a terra, cercando di ripararsi dai detriti e dalla polvere tenendo le mani strette sulla testa.
E mentre il borgo subiva l'ennesimo attacco, al vecchio capannone Guisgard aveva fatto uno strano incontro.
“Cosa succederà?” Chiese lui all'uomo.
“Moriremo tutti.” Rispose questi. “A meno che la Freccia d'Argento non prenda il volo per affrontarli.”
“Freccia d'Argento?” Ripetè Guisgard.
L'altro annuì e mostrò al militare un aereo all'interno del capannone.
“Cos'è questo rottame?” Mormorò Guisgard.
“Non è un rottame, ma il più moderno e letale aereo del mondo.” Orgoglioso l'uomo.
“Ma se ha la carrozzeria completamente consumata...” sarcastico il militare.
“No, ho solo raschiato la vernice...” spiegò l'uomo “... per farlo decollare doveva soddisfare i requisiti imposti dall'Aeronautica Imperiale di Capomazda... e così per alleggerirne il peso ho raschiato la vernice... ora la cromatura è fuori e per questo lo chiamo Freccia d'Argento... è la risposta dell'esercito Afralignonese ai caccia Valchiria.”
“E perchè allora è nelle tue mani invece di stare in una base militare?” Fissandolo Guisgard.
“Perchè l'ho fregato ai militari.” Candidamente l'uomo. “Ma ora non c'è tempo per le spiegazioni... bisogna agire... io non posso guidarlo, a causa di vecchie ferite, ma tu si.”
“Io?” Stupito Guisgard.
“Si, sei un pilota, no?” L'uomo osservando la sua divisa. “Allora salta nell'abitacolo, decolla ed affronta i due caccia nemici.”
“Ma non dire idiozie!” Esclamò Guisgard. “Non ci penso neanche! Questa guerra non è mia ed io combatto solo per me stesso! E' la sola causa che riconosco!”
“Lo senti il sibilo?” Indicando il cielo l'uomo. “Altri due passaggi e quei due Valchiria avranno cancellato Evangelia da ogni carta geografica. E noi due con essa. Perciò, se vuoi vivere, salta sull'aereo e decolla.”
“Ad affrontare quei due diavoli volanti da solo?” Alterato Guisgard.
“La Freccia d'Argento ha buone possibilità di abbatterli.” Sicuro l'uomo.
“Io non voglio affidare la mia vita alle possibilità di un aereo senza vernice!” Guisgard.
“Le possibilità dipendono da te.” Replicò l'uomo. “Il caccia che ti do è il migliore.”
“Ma tu chi diavolo sei?”
“Mi chiamo Orko Rosso, ma non è importante ora.” Disse l'uomo. “Avanti, decolla ed affronta quei due figli di cagna.”
“Tu sei pazzo e visionario...” scuotendo il capo Guisgard.
“Si...” sorridendo l'altro “... e ti ho già convinto.”
Pochi minuti dopo dal capannone la Freccia d'Argento decollò, diretta ad affrontare i due temibili Valchiria.
http://www.gamemag.it/articoli/stampa/videogames/3229/bf3_havoc_02_s.jpg

Dacey Starklan
30-10-2015, 18.27.21
Gli aerei continuavano a lasciare le loro scariche, senza sosta, se non per dare quella minima tregua. Non abbastanza per permettere a tutti di riorganizzarsi e reagire. Sembrava che non ci fosse più alcuna speranza.

Guisgard
30-10-2015, 18.32.29
L'allarme echeggiava senza sosta per tutto il forte.
“Tutti gli uomini ai propri posti di combattimento.” Disse Goz a Clio e a Tesua. “Madama, non temete, la base è inespugnabile. Qui non correrete alcun rischio.” Rivolto a Gaynor.
“Sergente Lyon a rapporto, signore!” Arrivando un giovane ufficiale.
“Dunque?” Fissandolo Goz.
“Pare che due caccia Valchiria abbiano forzato il blocco difensivo dell'aerea urbana ed ora stiano bombardando il borgo!”
“Solo due caccia?” Stupito Goz. “Che senso ha?”
“Forse è un attacco a sorpresa sfruttando l'oscurità, signore.” Mormorò Tesua.
“Forse...” pensieroso Goz “... tenente, Clio, uscite con uno stormo per difendere il borgo. Subito.” Fissando la ragazza.
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Clio
30-10-2015, 18.36.23
Non c'era un minuto da perdere, mi alzai e annuii al capitano.
"Sissignore.." Dissi mentre già me ne stavo andando.
È come me, tutti gli uomini tornavano ai propri posti.
Raggiunsi in fretta l'hangar della mia squadriglia.
"Avanti ragazzi, andiamo a stendere quei cani.." Decisa, salendo nel mio aereo.
"Avanti bellezza, fammi vedere che sai fare..." Accendendo l'apparecchiatura per decollare.
Un attimo dopo eravamo in volo, nel cielo notturno, alla ricerca di quei maledetti caccia.
A difesa delle nostre case, della popolazione, della base, forse dell'intera civiltà.
Perché era quello il nostro posto.

Guisgard
30-10-2015, 18.38.51
Dorat condusse Altea e le sue sorelle a quel capanno, dove poco distante un aereo era pronto a decollare dalle acque del fiume.
“Che onore, duchessa.” Disse sarcastico Rodian, con un vistoso e teatrale inchino. “Si, sono diretto ad Evangelia. E per vostra fortuna vi porterò con me, in salvo.”
“Vedo che già conoscete Rodian...” Dorat ad Altea “... lui è il pilota pagato da vostro nonno per portarci fuori da Cherval.”
“E direi di sbrigarci.” Fece Rodian. “I carri di Canabias avranno già oltrepassato i confini ormai.”

Altea
30-10-2015, 18.42.41
"Oh...ecco uno dei miei dubbi è stato risolto..siete pure voi un amico di fiducia di mio nonno...e ora immagino conoscete il Duca e le figlie visto vi avrà pure pagato profumatamente".
Feci cenno a mie sorelle.."Avanti ragazze, non vi è tempo da perdere..." guardai Rodian e feci finta di nulla.."Si avete ragione, non è il momento di questionare ora, partiamo subito" e lo seguimmo sull' aereo.

Lady Gaynor
30-10-2015, 19.04.58
L'allarme continuava a suonare, ma il Capitano mi rassicuró dicendomi di stare tranquilla. Ma in mezzo a quelle manovre di difesa mi sentivo decisamente d'intralcio, per cui mi rivolsi a Goz. "Capitano, vi prego, fatemi accompagnare nel mio alloggio. Mi sento più un peso che altro in questo frangente..."

Guisgard
30-10-2015, 19.25.12
Fermer si chinò e prese il bambino in braccio, per poi adagiarlo nel suo lettino.
Tornò da Gwen e le prese le mani nelle sue.
“Questo è un lavoro terribile...” disse, cercando di scaldarle le mani divenute fredde per l'ansia “... viviamo a stretto contatto con la sofferenza e la morte... non dovete farvi coinvolgere o non riuscirete a superare le difficoltà...” sorrise appena “... avete le mani fredde...”

Lady Gwen
30-10-2015, 19.34.02
Fermer prese il bambino addormentato e lo adagió sul lettino, poi tornó da me e mi prese le mani nelle sue.
Erano calde, piacevolmente calde, a contatto con le mie, feedde per l'ansia.
"Lo so, ma credo sia questione di abitudine" sorridendo appena.
"Temo sia l'ansia, passerá, non vi preoccupate" ridedo piano per non svegliare il bambino "Ve l'ho detto che non sono facile da buttare giú" facendogli l'occhiolino "Non sono d'accordo, peró. Noi abbiamo a che fare con la vita e la morte ne é solo una parte, imprescindibile per poter apprezzare la vita ancora di piú" sorridendo.

Guisgard
30-10-2015, 19.35.34
I colpi, le esplosioni, le grida della gente.
E poi il sussultare della taverna che sembrava prossima a crollare sulle teste di Dacey e degli altri quattro.
I due Valchiria fendevano il cielo notturno, vomitando poi i loro colpi sulle case indifese e sulla gente inerme.
“Vedrai che elogi quando lo saprà il Maggiore Gouf.” Disse via radio uno dei due piloti.
“In effetti” fece l'altro pilota “nessuno si aspettava un attacco simile.”
“Avanti, è quasi l'alba.” Il primo via radio. “Facciamo un altro giro e mandiamo all'Inferno più gente possibile.”
“Roger!” Esclamò il secondo.
“Base chiama Enne1 ed Enne2.” Ad un tratto dalla radio. “Rispondete Enne1 ed Enne2.”
“Qui Enne1 a base...” rispose il primo pilota “... sono in ascolto.”
“Cosa state facendo?” Dalla base. “Chi vi ha autorizzato a forzare l'area urbana di Evangelia?”
“Abbiamo portato bei danni a questi cani...” il primo pilota “... ora ci ritiriamo.”
In quel momento i due piloti avvistarono la Freccia d'Argento.
“Ehi, c'è un aereo in vista!” Il secondo pilota al primo via radio.
“Allora vuol dire che lo abbatteremo prima di ritirarci.” Ridendo il primo.
“Roger!” Divertito il secondo.
I due Valchiria ingaggiarono così battaglia con la Freccia d'Argento.
Cominciò uno scontro a colpi di mitraglia, con i tre veicoli che sfrecciavano velocissimi nel cielo prossimo all'albeggiare.
“Quel maledetto ci sa fare...” mormorò il primo pilota.
“Sta calmo, lo abbatteremo in un attimo.” Replicò il secondo.
“Attento!” Gridò via radio il primo. “Quel bastardo con una rapida manovra è finito dietro di te!”
La Freccia d'Argento aprì il fuoco e trivellò di colpi il Valchiria che in un attimo prese fuoco e precipitò, schiantandosi al suolo.
“L'ho abbattuto!” Esclamò Guisgard dal suo abitacolo. “L'ho abbattuto!”
“Carogna...” amaro il primo pilota del Valchiria “... hai fatto fuori il mio compagno, ma con me non la spunterai!”
I due aerei ripresero lo scontro.
Ma ad un tratto Guisgard rimase senza munizioni.
“No...” Guisgard, cliccando a vuoto il pulsante del fuoco “... non ora, maledizione...”
“Eccoti!” Trionfante il pilota del Valchiria. “Ora senza munizioni sei mio!” E prese a sparare.
Solo l'abilità di Guisgard e la manovrabilità della Freccia d'Argento evitarono il peggio.
“Non posso evitare a lungo i suoi colpi...” Guisgard zigzagando “... devo trovare il modo di liberarmene...”
“Dove scappi, maiale!” Sparando a raffica il pilota del Valchiria.
“Devo portarlo via da qui...” agitato Guisgard “... dove posso difendermi...” e volò verso i monti, fino a trovare una gola rocciosa.
Ma il Valchiria gli era alle calcagna.
In quel momento sul borgo arrivarono gli aerei di Clio e degli altri piloti legionari.
E videro un Valchiria in fiamme sul suolo ed un altro che inseguiva un terzo e misterioso aereo senza stemmi e colori.
“Tenente...” Dimos via radio a Clio “... ma cosa sta succedendo? Un Valchiria abbattuto ed un altro che insegue quell'aereo senza stemmi...”
La battaglia tra la Freccia d'Argento ed il Valchiria infatti non era conclusa.
“Ho una sola possibilità...” ansimano Guisgard “... devo volare vicinissimo ed in picchiata... verso quelle pareti rocciose... e tentare una manovra azzardata...”
E cominciò a scendere in picchiata verso le rocce, seguito subito dal Valchiria che continuava a sparare.
“Sei mio, cane!” Esaltato il pilota di Canabias.
I due aerei erano velocissimi ormai sopra quelle rocce.
Ma all'ultimo istante Guisgard virò, urtando appena la parete rocciosa, senza però danneggiare troppo il suo aereo.
Altrettanto abile non fu il pilota del Valchiria, finendo con un'alta sulle rocce.
Il caccia prese fuoco e in un attimo l'abitacolo bruciò.
“Sono bloccato...” disperato il pilota “... il fuoco... non riesco ad effettuare l'espulsione... Maggiore Gouf... aiuto... aiuto!”
Il Valchiria precipitò ed esplose.
“Ho...” guardando le fiamme Guisgard “... ho vinto...” e si segnò tre volte.
Un attimo dopo sul luogo della battaglia arrivarono anche Clio ed i suoi uomini, che avevano assistito a quel combattimento.
Nel frattempo, su Evangelia il fuoco era cessato.
“Sembra...” timoroso Leones “... sembra sia finita la battaglia...”
“State tutti bene?” Chiese Poeh a Dacey e agli altri.
Pochi istanti dopo la Freccia d'Argento atterrò nel mercato abbandonato, subito fuori il borgo.
Seguito dagli sguardi di Clio e dei suoi uomini.
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Guisgard
30-10-2015, 19.41.13
“Mi spiace deludervi, ma non conosco vostro nonno.” Disse Rodian ad Altea. “Non personalmente almeno. A noi del popolo non è permesso conoscere voi nobili.” Con tono sfrontato. “Sono stato solo pagato per farvi uscire dal paese. Niente di romantico, né eroico dunque.” Divertito.
Salirono tutti sull'aereo e poco dopo il veicolo si alzò in volo.
Le sorelle di Altea restarono meravigliate dallo spettacolo che si poteva vedere volando sulla campagna di Cherval.
Ma la bellezza del paesaggio fu subito rovinata da del fumo che si vedeva in lontananza.
“L'invasione di Cherval è iniziata...” mestamente Dorat.

Dacey Starklan
30-10-2015, 19.44.19
I colpi continuavano ancora e ancora , come intenzionati a non lasciare un solo edificio intatto.

Poi quando ormai non avevo più speranza, tutto cessò.

<< Se ne sono andati? State tutti bene?>>

Altea
30-10-2015, 19.47.53
Allacciai le cinture di sicurezza senza rispondere e l' aereo decollò. Guardavo silenziosa fuori dal finestrino la bellezza di Chevral, semmai un giorno fossi tornata mi chiesi come l' avessi trovata.
Poco dopo vedemmo fiamme e fumo e udii le parole di Dorat.."Mi sento in colpa...molto...forse mio nonno è già morto, come padre Abramo, i poveri della mensa, le suore e la povera gente che non ha voluto cedere. Mio nonno non mi ha fatto andare per via per egoismo..ma perchè qualcuno di noi rimanesse vivo..ha detto di non dimenticare mai chi siamo" e guardai le mie quattro sorelle.."E spero Canabias sia rasa al suolo..un domani torneremo e vittoriose" e strinsi forte i pugni battendo un pugno sul sedile, senza farmi notare.
Il velivolo sfrecciava veloce, il paesaggio mutava improvvisamente come la mia vita stava cambiando in pochi attimi.

Guisgard
30-10-2015, 20.38.11
“Certo, madama.” Disse Goz a Gaynor.
Il comandante chiamò allora uno dei soldati.
“Accompagna miss Gaynor negli alloggi ufficiali e assegnale la camera accanto alla mia, che ho fatto preparare per l'occasione.” Ordinò. “Vedrete, madama, starete comoda. Non sarà una stanza di qualche lussuoso albergo, ma la troverete accogliente.” Alla diva. “E tu torna subito qui dopo, chiaro?” Al legionario.
“Si, signore.” Deluso quello.
Il militare accompagnò allora Gaynor nella sua camera.
Come detto da Goz, non era lussuosa, ma comoda ed accogliente.
Poco dopo, rimasta sola la diva, qualcuno bussò alla sua porta.
“Disturbo, madama?” Era Zac il fotografo.

Guisgard
30-10-2015, 20.38.51
“Si, forse avete ragione...” disse Fermer a Gwen “... forse è davvero così... chissà, magari sono diventato troppo cinico io...” continuando a scaldare le mani della giovane “... forse la guerra, il fronte e tutto il resto mi hanno reso disilluso...” si accorse che aveva indugiato troppo a stringere le mani di lei “... oh, scusatemi...” sorridendo e lasciando le mani della ragazza.

Guisgard
30-10-2015, 20.39.16
Il bombardamento era finito ed uno strano silenzio era caduto sul borgo, come se la gente avesse paura di gridare la propria paura ed il proprio dolore.
“Si, stiamo tutti bene, Grazie al Cielo...” disse Leones, accertandosi soprattutto delle condizioni di Dacey.
“Ma sono frequenti questi attacchi?” Chiese Poeh.
“Affatto.” Scuotendo il capo il taverniere. “Non erano mai arrivati nel borgo. I legionari avevano sempre affrontato gli attacchi nemici nel deserto. Chissà cosa li ha spinti ad attaccare direttamente Evangelia.
“Chissà cosa sarà capitato al capitano Guisgard...” preoccupato Leones.

Guisgard
30-10-2015, 20.39.57
L'aereo attraversava in volo la campagna di Cherval, mentre il fumo delle prime battaglia si vedeva all'orizzonte.
Ellison scoppiò a piangere e subito con lei le altre sorelle.
“Dovete essere forti...” disse Dorat, per poi guardare Altea “... vostro nonno vorrebbe vedervi non solo salve, ma anche felici... e non sentitevi in colpa... non state fuggendo... state vivendo per tornare un giorno nel vostro paese come vincitrici.”
“Per ora il problema è uscirne...” fece Rodian.
“Che volete dire?” Fissandolo Dorat.
“Dobbiamo attraversare quel punto e vedo ci sono dei carri...” rivelò Rodian “... se si accorgono di noi è la fine...”
“Non possiamo alzarci di quota?” Chiese Dorat.
“No...” scuotendo il capo Rodian “... questo biplano non può andare troppo in alto... incrociate le dite...” e aumentò la potenza dei motori.

Altea
30-10-2015, 20.48.26
Ascoltai attentamente le parole di Dorat.."Avete ragione...avanti ragazze..dobbiamo essere positive"".
Nemmeno detto Rodian si accorse di carri e noi eravamo troppo bassi di quota, avrebbero colpito il velivolo...e saremmo state spacciate.
Incrociai davvero le dita..."Avanti futuro eroe...fateci vedere cosa sapete fare..ce la farete..avete temperamento".
Sorrisi a mie sorelle per infondere loro sicurezza.
"Ma non avete un ricetrasmettitore per comunicare con Evangelia? O qualche velivolo amico?"...Evangelia..volevo essere neutrale e non dipendere da loro, ma per ora era la unica salvezza.

Lady Gwen
30-10-2015, 21.01.16
"Non dite cosí, anche voi avete ragione, se ci lasciamo coinvolgere é finita, l'ho imparato bene in questi quattro anni" con un sorriso amaro.
Poi lasció le mie mani ed io sentii di nuovo quel calore abbandonarmi, come se quelle fossero tornate di nuovo fredde e sorrisi appena, anche se sentii quasi dispiacere quando allontanó le sue mani.
"Non preoccupatevi, anzi devo ringraziarvi, erano molto fredde..." ridendo piano e guardandolo.

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Clio
31-10-2015, 00.07.45
Trovammo i caccia, ma non eravamo arrivati per primi.
Possibile?
Un caccia era in fiamme e l'altro inseguiva un aereo senza bandiera.
"Chi diavolo è che ci toglie il divertimento?" Guardando quello spettacolo dall'abitacolo "La cosa non mi piace.." Preoccupata.
Anche il secondo caccia cadde.
Era finita.
E ci aveva lasciato insoddisfatti.
"Seguiamo quell'aereo... Ci manca solo un esibizionista che ci rubi il lavoro..." Infastidita "Voglio sapere chi diavolo è e dove ha preso quell'aereo..".
Presi un profondo respiro.
"Qurt, Geris, voi perlustrate la zona per essere sicuri che fossero solo quei due..".

Dacey Starklan
31-10-2015, 02.13.29
Improvviso come era arrivato così improvvisamente l'attacco terminò lasciando dietro di sé i frutti della distruzione e della morte.

<< Forse dovremmo uscire, ci sarà di certo gente che ha bisogno di aiuto.... E chissà mai che Guisgard sia uno di loro>>

Lady Gaynor
31-10-2015, 16.52.22
"Vi ringrazio, Capitano, sono sicura che mi ci troverò benissimo."
Il militare chiamato da Goz mi accompagnò nella mia stanza. Non era certo lussuosa, ma per essere un alloggio di un forte militare era fin troppo curata. Alle pareti c'era una carta da parati con disegnati tanti fiori di lavanda, sembrava quasi di sentirne il profumo... Il letto era di ferro bianco, così come uno dei comodini. Dall'altro lato del letto, c'era una sedia di legno bianco, così come di legno bianco erano il piccolo armadio e una cassapanca dove erano adagiati degli asciugamani ed un fiore lilla. Mi stavano trattando con tutti i riguardi, pensai...
Mentre ero intenta a disfare il mio bagaglio, sentii bussare alla porta. Aprii e mi trovai di fronte Zac Heon, il fotografo.
"Prego, signor Heon, accomodatevi pure..."

Guisgard
31-10-2015, 18.21.13
“Evangelia” disse Rodian ad Altea “dista diverse miglia da qui. Per ora il nostro unico obiettivo è quello di arrivare ai confini di Cherval e possibilmente di oltrepassarli.” Strinse le mani intorno alla cloche.
L'aereo prese a sorvolare la zona, cercando di volare fra le basse nuvole che si addensavano sulla campagna.
Era da poco spuntata l'alba e le ombre della notte avevano ormai lasciato il posto alle fattezze del nuovo giorno.
“Dovete farcela...” mormorò Dorat.
“Siamo sui carri...” fece Ellison “... speriamo non ci vedano...”
Ma il biplano non era un modello dei più recenti ed i suoi motori erano rumorosi.
E questo attirò l'attenzione di uno di quei carri militari.
Erano cigolati corazzati che rappresentavano l'artiglieria pesante dell'esercito repubblicano di Canabias.
Il cannone del carro si alzò, puntò verso il biplano e cominciò a sparare.
“Ci hanno visti!” Gridò Dorat.
“Me ne sono accorto!” Rodian, mentre con abilità cercava di evitare le cannonate. “Tenetevi forte, perchè temo si ballerà parecchio ora!”
Anche gli altri carri naturalmente si accorsero del biplano e aprirono pure essi il fuoco.
Ora granate incandescenti sibilavano vicinissime all'aereo di quei fuggiaschi, con le cannonate che partendo illuminavano in modo sinistro l'inquietante stemma di Canabias sui carri.
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Guisgard
31-10-2015, 18.22.08
Fermer sorrise a Gwen, per poi voltarsi a guardare la finestra.
“E' l'alba...” disse “... quante albe ho visto... certo, per i più è un momento romantico, da passare e condividere con la persona speciale... io invece ho potuto ammirare spesso l'aurora mentre terminavo il mio turno di notte in qualche ospedale, o quando mi accingevo a cominciarne uno di mattina presto... a voi piace l'alba, Gwen?” Senza staccare gli occhi dal cielo rosato. “Che sciocco, l'alba piace a tutti... è l'inizio di un nuovo giorno, di nuove speranze, di nuovi sogni...” il suo sguardo divenne malinconico “... chissà se l'attacco al borgo è terminato... e chissà quanti feriti...”

Guisgard
31-10-2015, 18.23.15
Clio ed i suoi compagni sorvolarono la zona ora col favore della luce, visto era spuntata l'alba.
“Tenente, negativo.” Disse Geris via radio a Clio. “Non vi sono altri aerei nemici nella zona.”
“Confermo, signore.” Qurt. “Tutto tranquillo. Sembra che i caccia Valchiria che hanno attaccato il borgo fossero solo due.”
“Tutto ciò non è strano, tenente?” Pintos via radio. “Che razza di tattica può mai essere? Non ha senso attaccare con soli due aerei!”
Clio però non aveva perso di vista il misterioso aereo senza stemmi che da solo aveva affrontato e sconfitto i due caccia di Canabias.
E la ragazza lo vide atterrare in un vecchio rottamaio abbandonato, per poi entrare in un grosso capannone usato come hangar.

Guisgard
31-10-2015, 18.24.19
“Si, avete ragione...” disse Leones a Dacey “... usciamo a vedere cosa è accaduto al capitano.”
“Uscire?” Impaurito Poeh. “Ma potrebbe essere pericoloso!”
“La sirena ha cessato di suonare...” fece il taverniere “... vuol dire che l'attacco nemico è terminato.”
“E se dovessero tornare?” Poeh.
“Oh, andiamo!” Esclamò Fines. “Non vorrai passare ora tutta la vita rintanato qui dentro!”
“Si, andiamo a cercare Guisgard.” A tutti loro Leones.
I tre borghesi e la principessa lasciarono così la taverna.
Il borgo era in buona parte danneggiato.
Molte case erano in fiamme e diversi crolli avevano ostruito le stradine del centro.
Per le vie c'erano cadaveri e feriti che piangevano o si lamentavano.
Ovunque si udivano le grida ed i pianti dei sopravvissuti.
“E' un Inferno...” mormorò Leones davanti a quel terribile spettacolo.

Guisgard
31-10-2015, 18.25.13
Zac ringraziò con un cenno del capo Gaynor ed entrò nella stanza.
“Però, che bel posticino accogliente.” Disse il fotografo guardandosi intorno. “Vedo che il capitano Goz ha avuto il degno riguardo.” Sorridendole. “Perdonatemi se vengo a disturbarvi, quando magari invece desiderate solo riposare. Ma sarò breve, promesso.” Annuì. “Volevo solo chiedervi, quando vi sarà comodo, se potrò godere un po' del vostro tempo. Vedete, è inutile dire che voi siete ora l'attrazione del forte. Siete bella e famosa, avete classe e fascino, insomma tutto ciò che in queste latitudini manca.” Ridendo piano. “Per questo vorrei farvi una serie di scatti. Devo preparare materiale fotografico per un libro che verrà pubblicato presto, con il mondo della Legione Straniera come tema.” Spiegò. “Faremo così una serie di foto, con voi che poserete nei luoghi più suggestivi della base, tra gli aerei dei piloti e così via.”

Altea
31-10-2015, 18.35.14
Già...era un miracolo se ne fossimo usciti vivi.
Una virata improvvisa di Rodian ma il biplano non era moderno e subito i carri si accorsero di noi. Erano momenti di concitazione, l' aereo oscillava tra le virate ma loro erano in troppi...stavo già vedendo la nostra fine...chissà se ne saremmo usciti vivi ed intatti.
"Questo è il risultato della nostra neutralità" esclamai infervorita "Afralignone e Capomazda avevano promesso a mio nonno di venire in nostro aiuto..ecco il risultato". Chiusi gli occhi..lo aspettavo... il momento della cannonata e poi lo schianto al suolo...e la fine.

Lady Gwen
31-10-2015, 21.40.20
Lo ascoltai mentre parlava, rivolto alla finestra.
Mi si stringeva il cuore a quelle parole. Evidentemente, non era facile neppure per lui, dopo il tempo passato qui.
Cosí mi avvicinai a lui, poggiando una mano sul suo braccio.
"Anche a me piace molto l'alba e in quanto indice di un nuovo giorno, invita a fare ancora di piú, ancora meglio di quanto si é fatto il giorno prima, invitandoci ad essere fiduciosi e speranzosi che ci puó ancora essere qualcosa di bello, se ci impegnamo a cercarlo e trovarlo" dissi guardando la bellissima alba, per poi guardarlo e continuare "Sapete, quand'ero piccola mia madre mi disse una cosa, che non ho mai piú dimenticato. Mi parló di un fiore, il tarassaco: sembra uno di quei fiori piccoli, delicati, che puoi buttare giú semplicemente soffiando, ma in realtá é uno fra i fiori piú forti che cresce nei terreni piú aridi e avversi e ci ricorda che non dobbiamo lasciarci abbattere, anche nei momenti piú brutti, riuscendo a riconoscere ció che ancora c'é di bello, come un bambino e un'alba in territorio di guerra" sorridendo e guardando questi ultimi due, per poi guardare Fermer.

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Dacey Starklan
01-11-2015, 11.54.01
Come avevo immaginato, quella scena era degna della rappresentazione dell'inferno. Il fumo e l'odore di morte regnavano incontrastati tanto che dovetti porre un fazzoletto sulla bocca per non incorrere nella nausea. La gente era distrutta, feriti che si lamentavano da sotto le macerie, che chiedevano aiuto con voce sempre più fievole e poi i morti, i senza speranza. Cercai di non posare il mio sguardo su quei cadaveri, che subito mi avevano fatto tornare in mente la mia famiglia, ma invece lasciai che il mio sguardo vagasse in cerca dell'unico volto conosciuto, quello di Guisgard.

<< Dobbiamo aiutare questa gente>> qualcosa in me era scattato come se tutti gli anni di educazione al comando fossero riemersi in un singolo istante.

<< Voi>> guardai il taverniere, << andate a prendere brocche d'acqua per assetare i feriti mentre voi altri,>> e indicai i tre borghesi,<< aiutatemi a spostare queste macerie e liberare quelli che vi sono intrappolati sotto, le loro urla sono strazianti>>

Clio
01-11-2015, 13.40.09
Dunque erano solo quei due.
Era strano, molto strano.
"È molto strano Pintos.." Pensierosa "Ne riferiremo al capitano, ma bisognerà stare all'erta, una cosa del genere non deve ricapitare!".
Intanto, seguivo con lo sguardo l'aereo senza colori.
Era atterrato in un rottamato abbandonato.
"Voglio sapere chi è quel pilota e soprattutto dove diavolo ha preso quell'aereo..." Infastidita.
Che qualcuno mi avesse soffiato la preda proprio non mi andava giù.
"Kostor, Dimos.." Via radio "Seguitemi.." Ordinai.
"Gli altri tornino alla base, Pintos se tardiamo riferisci al capitano.." Dissi con voce calma "A dopo ragazzi..".
Così, scortata da due dei miei uomini migliori, i più spericolati e pazzi, seguii quell'aereo per poi atterrare nel rottamaio.
"Occhi aperti, non sappiamo con chi abbiamo a che fare.." Via radio, prima di scendere dal veicolo.

Lady Gaynor
01-11-2015, 18.13.50
"In effetti si, sono stata accolta nel migliore dei modi" risposi al fotografo. "E non preoccupatevi, non mi disturbate affatto."
Ascoltai ciò che era venuto a dirmi, lusingata dalle sue parole. Disse che voleva farmi degli scatti per un libro sulla Legione Straniera e l'idea mi piacque. Dopotutto, poteva essere un'ottima pubblicità per il mio futuro film. Se mai si farà, questo film, disse la solita vocina pessimista nella mia testa.
"Signor Heon, sarò lieta di posare per tutte le foto che vorrete. Fatemi sapere quando deciderete, sono sicura che verrà fuori un bellissimo servizio."
Posare vicino agli aerei e ai piloti... i piloti... Un ricordo si fece prepotentemente strada nei miei pensieri, riportandomi indietro di qualche anno, quando ero semplicemente Gaynor Victory, e nessuno al di fuori del mio paesino aveva mai sentito parlare di me.
Due brillanti occhi azzurri e un sorriso scanzonato, di quelli che ti rubano il cuore al primo sguardo. Un giovane ardito ed il suo aereo, con il quale voleva viaggiare per il mondo.

"Dove vorresti mai andare con quel trabiccolo? Lo vedo buono solo per la guerra... peccato però siamo in tempo di pace." E risi.
"La guerra non fa per me" mi rispose " Ho un animo troppo romantico per combattere. .. voglio solo volare, vedere quanto più posso, fondermi con le nuvole e l'azzurro del cielo ed essere libero... e tu, non ridere dei miei sogni, dopo te sono la cosa più preziosa che ho..."

Dopo me... Purtroppo non era stato così, i suoi sogni erano venuti prima di tutto il resto. Mi aveva lasciata un giorno giurandomi che sarebbe tornato da me, perché non si può volare sempre da soli, tutti gli uccelli fanno il nido.... E invece non lo avevo più rivisto. E la ferita bruciava ancora...

Guisgard
02-11-2015, 02.02.24
“Tarassaco...” disse piano Fermer a Gwen “... allora devono essercene diversi che sbocciano in queste zone...” guardando l'alba e poi gli occhi di lei “... perchè forse solo fiori simili possono resistere al duro clima del deserto...” sorrise appena, mentre l'alba illuminava sempre più la stanza “... e perchè un fiore come voi ha deciso di sbocciare qui? Solo per vocazione professionale?”

Guisgard
02-11-2015, 02.07.27
Buona parte del borgo era stato distrutto.
Le macerie bloccavano le strade e ovunque c'era gente disperata ed in lacrime.
Il taverniere annuì a Dacey e corse dentro a prendere acqua fresca per dissetare i feriti, mentre la ragazza e i tre borghesi cominciarono a spostare le macerie per tentare di recuperare qualcuno bloccato sotto i detriti.
Ma il più delle volte trovarono cadaveri.
Qualcuno tuttavia fu estratto ancora vivo, sebbene ferito.
Alcuni poi erano feriti in modo grave.
In breve Dacey si ritrovò con i vestiti sporchi di polvere e sangue.
Così come le mani.
Lei che era abituata agli abiti puliti e profumati di corte e le mani candide e fresche di Primavera.

Lady Gwen
02-11-2015, 02.09.40
"Probabile..." dissi piano, sorridendo e ricambiando il suo sguardo.
Intanto l'alba illuminava sempre piú il paesaggio e la stanza ed io ero arrossita lievemente alle sue parole e i suoi sguardi.

Dacey Starklan
02-11-2015, 02.12.22
Le mie mani si erano rapidamente sporcate, rovinate, alcune unghie si erano spezzate nel lottare contro le macerie. La polvere, la terra, la morte avevano invaso i miei capelli, i vestiti, tutto. Mi sentivo soffocare dall'odore e dalla disperazione. La più parte delle volte ai nostri sforzi susseguivano solo nuovi cadaveri riportati alla luce. Uno dopo l'altro fino a formare una fila macabramente ordinata.

Con un gesto automatico mi pulii la gonna tentando di farla apparire migliore di quello che era diventata ma la sporcizia era ovunque. Non facevo a tempo a pulirmi le mani che di nuovo prendevano un colore grigiastro e impolverato.

Guisgard
02-11-2015, 02.13.49
Clio, Kostor e Dimos atterrarono nello spazio di quel rottamaio abbandonato, per poi scendere dai loro aerei.
“Ecco l'hangar dentro il quale il misterioso aereo è entrato.” Disse Kostor.
“Mi raccomando prudenza.” Impugnando la pistola Dimos.
I tre ispezionarono lo spazio, senza trovare nessuno ed infine raggiunsero l'hangar.
“Sembra più un vecchio capannone in disuso...” mormorò Dimos guardandosi intorno.
“Ecco l'aereo!” Indicò Kostor.
Era proprio il veicolo che aveva affrontato e vinto i due caccia Valchiria.
“E' senza vernice e senza stemma...” guardandolo Kostor.
“Però si vede che non è un aereo normale...” fece Dimos “... tenente...” a Clio “... per struttura e componenti questo aereo è di ultima generazione... chi lo avrà mai costruito?”
“Io.” All'improvviso una voce alle loro spalle.

Clio
02-11-2015, 02.18.32
Entrammo nell'hangar, circospetti,
Quella storia non mi piaceva, non mi piaceva per niente.
Poi vidi l'aereo ed era davvero spettacolare, nonostante la vernice.
Già, chi l'aveva costruito?
E sopratutto perché lo teneva nascosto?
Poi quella voce, mi voltai di scatto.
"E voi chi siete?" Tuonai.

Guisgard
02-11-2015, 02.20.51
Fermer restò un attimo di più a fissare il volto di Gwen e col chiarore dell'alba si accorse del lieve imbarazzo della ragazza.
Il giovane medico allora sorrise e cercò di alleggerire quel momento così particolare.
“Beh, voi mi tentate ad essere un poeta, con i vostri fiori...” disse lui “... ma, ahimè, di poetico in una base militare vi è in realtà molto poco... purtroppo credo che il lavoro a breve non mancherà. Chissà se qualche soldato è rimasto ferito in seguito all'attacco di poco fa al borgo.”

Guisgard
02-11-2015, 02.25.53
Il duro lavoro di spostare le macerie continuava, con la speranza di riportare alla luce del giorno qualcuno ancora vivo.
Ma purtroppo dai detriti spuntavano perlopiù solo cadaveri.
“E' terribile...” disse Lines spostando macerie e detriti “...terribile...”
Ai quattro si erano uniti molti dei sopravvissuti.
Dacey si faceva in quattro per aiutare quella gente, ma i cadaveri ed il sangue la gettarono presto nello sconforto.
E davanti a quel tetro spettacolo, ad un tratto, Poeh perse i sensi e cadde a terra.
“Accidenti!” Esclamò Leones, per poi correre a soccorrerlo.

Lady Gwen
02-11-2015, 02.31.25
Come mi aspettavo, il mio arrossire rovino quel momento cosí particolare che si era creato, soprattutto quando aveva indugiato sul mio volto.
Non seppi rispondere, se non con un sorriso, a quelle parole.
"Sí,, temo avremo un po' di lavoro..." sospirando.
Non capivo cosa mi stesse succedendo, ma ogni volta che parlavamo era un momento particolare, in cui anche l'atmosfera cambiava, nonostante fossimo sempre in un forte militare.

Guisgard
02-11-2015, 02.32.02
Era un uomo di corporatura grossa ed inelegante.
I capelli corti e lo sguardo acuto.
Indossava un giubbotto da aviatore, larghi pantaloni da meccanico e se ne stava immobile a fissarli con uno strano sorriso compiaciuto.
“Sono un pilota.” Disse l'uomo a Clio. “E questa è proprietà privata. Il fatto di essere dei militari non vi autorizza ad entrare qui senza permesso.”
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Guisgard
02-11-2015, 02.36.37
E mentre Gwen cercava di riordinare le idee e tenere a bada i suoi stati d'animo, all'improvviso qualcuno entrò nell'infermeria.
“Dottore...” disse il tenente Tesua.
“Si, ditemi...” fissandolo Fermer.
“Il bambino che è stato trovato sul luogo dell'assalto... è ancora qui, vero?”
“Naturale.” Annuì Fermer. “Dove volevate fosse?”
“Il comandante vuol vederlo.” Rivelò Tesua.
“Si, appena si sveglierà lo porterò io da lui.” Fermer.
“Bene.” Fece Tesua, per poi andare via.

Lady Gwen
02-11-2015, 02.45.46
All'improvviso entró il tenente Tesua, che cercava il bambino e disse che il comandante voleva vederlo.
"Mi chiedo se avrá mai fine l'Odissea di questo piccolo... Speriamo che lo chiamino per aiutarlo e non per peggiorare la situazione"

Guisgard
02-11-2015, 02.53.01
“Qui possono fare ben poco per lui...” disse Fermer a Gwen “... credo il comandante voglia vederlo per capire cosa è accaduto... e ciò temo possa essere un nuovo trauma per questo bambino... per quanto possibile cercherò di stargli vicino... appena sveglio lo porterò in caserma.”

Lady Gwen
02-11-2015, 03.03.14
"Mi piacerebbe pensare che si possa fare qualcosa per lui, ma so bene che non é cosí..." dissi mestamente.
"Posso rigirarvi la domanda e chiedervi come siete arrivato a fare il medico qui?" chiesi ad un certo punto.

Guisgard
02-11-2015, 03.11.13
Fermer sorrise.
“Diciamo” disse a Gwen “che è stato un compromesso. Mio padre, colonnello dell'esercito imperiale, voleva vedermi con indosso una bella divisa, magari arricchita ed impreziosita da un nugolo di medaglie, a guidare una nave. Io invece ho sempre avuto la vocazione della medicina. In verità sarei voluto andare lontano, magari in qualche sperduto villaggio tropicale ad aiutare le persone dimenticate dal mondo. Ed ecco allora la soluzione per accomodare i miei sogni e le pretese di mio padre. Ora sono ufficiale medico della Legione Straniera nel deserto e nel bel mezzo di una guerra che il mondo fa finta spesso di dimenticare.” Rise piano.

Guisgard
02-11-2015, 03.17.05
I carri presero a sparare verso il biplano.
Le granate incandescenti sfrecciavano veloci a pochissimi centimetri dall'aereo.
Rodian zigzagava, per quanto quel pesante e vecchio veicolo lo permettesse, tra i colpi, facendo sussultare Altea, le sue sorelle e Dorat.
“Che musica, eh...” disse il pilota, cercando di nascondere la tensione “... Canabias ci ha offerto un bellissimo concerto, non vi pare?”
“Ne usciremo vivi?” Chiese Dorat preoccupato.
“Io cerco sempre di essere positivo...” sforzandosi di sorridere Rodian.
Ma all'improvviso una cannonata colpì la coda del biplano.

Lady Gwen
02-11-2015, 03.18.45
"Capisco" sorridendo quando ebbe finito "Se accettate il mio parere, mi permetto di dire che non vi ci vedo con una bella divisa indosso, arricchita ed impreziosita da un nugolo di medaglie e a capo di una nave" ridendo piano e guardandolo.

Guisgard
02-11-2015, 03.29.35
“Ah, sicuramente.” Disse Fermer a Gwen. “Di certo non ho la stoffa del comandante e se devo dirla tutta neanche dell'eroe.” Accendendosi una sigaretta, per poi offrirne una anche a lei. “Diciamo che sono un uomo che si limita spesso ad essere un distaccato osservatore, quasi in attesa che siano gli altri a dare forma al mondo.” Sorrise. “Forse per questo non ho mai trovato la donna giusta. Quella che sa capire e tollerare le mie mancanze. D'altronde col mestiere che faccio neanche avrei tempo per l'Amore.” Sorrise. “E voi? Non avete un fidanzato che attende il vostro ritorno? O magari vi ha seguito fin quaggiù?”

Guisgard
02-11-2015, 03.32.07
Quel ricordo.
Malinconico, lontano e mai dimenticato.
Vago e struggente, come lo scorrere del Tempo mai sopito.
“Beh...” disse Zac, destando Gaynor da quel ricordo “... se voi siete disposta, io potrei cominciare quanto prima... naturalmente vi lascerò riposare ora... però, magari, potreste indicarmi un attimo i vostri abiti, da quelli più semplici a quelli più eleganti, così che io possa un po' definire vari ritratti da realizzare. E se voi siete disponibile, mi piacerebbe arricchire gli scatti con una sorta di intervista informale, con una chiacchierata amichevole riguardo al vostro passato, non so gli inizi della carriera, i primi riconoscimenti e così via. Poi, se vi va, magari infarcire il tutto col racconto di qualche amore. Il pubblico impazzisce per simili retroscena.” Sorridendo alla diva.

Lady Gwen
02-11-2015, 03.46.16
Risi piano a quelle parole, poi presi la sigaretta che mi offriva, che non era la prima per me, poiché mi capitava spesso di fumare con le ragazze a Nuova Camelot nelle pause fra i vari turni.
C'era un non-so-che di attraente nel vederlo con la sigaretta fra le dita, qualcosa che in quel momento non mi aiutava affatto.
"Bene, mi sa allora che siamo in due" ridendo piano e avvicinandomi a lui per accendere la sigaretta "Neanch'io ho trovato la persona giusta, no... Quella persona che riesce ad accettarti perció che sei, senza remore e indecisioni... Penso comunque che l'Amore arrivi quando deve arrivare, a prescindere che non troviamo il tempo, quando meno ce lo aspettiamo..." dissi piano, guardandolo.

Guisgard
02-11-2015, 04.10.23
“L'Amore...” disse Fermer, dopo aver acceso la sigaretta a Gwen “... non vorrei certo disilludervi, ma forse siete troppo romantica... dubito che l'Amore possa apparire all'improvviso nel deserto, come il fiore che tanto amate...” prese la sua giacca dell'uniforme e la indossò “... i legionari sono uomini che hanno smesso di chiedere alla vita, vivono alla giornata e non cercano certo storie romantiche da libro ottocentesco... qui si coglie l'attimo e lo si assapora fino in fondo, senza chiedersi cosa accadrà domani...” fumando “... già...” fissò Gwen “... ma forse sono diventato io troppo cinico a furia di vedere la gente combattersi ed uccidersi...” sorrise “... chissà, forse avete ragione voi...” prese il suo cappello “... chissà, magari è così...”
Il bambino in quel momento si svegliò.
“Sarà bene che lo accompagni dal capitano Goz.” Fece Fermer.
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Lady Gwen
02-11-2015, 04.16.06
"Chissá, magari abbiamo ragione entrambi," sorridendo.
"Certo, andate" annuendo quando disse di portare il bambino dal capitano, per poi sorridere al piccolo.

Guisgard
02-11-2015, 04.23.54
Fermer annuì a Gwen e fece per prendere il bambino.
Ma quello, impaurito, si aggrappò alla gonna della ragazza.
“Su, non fare i capricci ora...” disse il giovane medico “... il capitano vuole vederti...”
Ma il bambino scosse il capo, stringendosi ancor più a Gwen.

Lady Gwen
02-11-2015, 04.29.41
Fermer fece per andare via, ma il bambino si aggrappó alla mia gonna e non c'era verso di farlo andare, a quel punto mi abbassai, prendendo il piccolo visino fra le mani.
"Ti va se andiamo insieme dal capitano? Ma tu devi promettermi che farai il bravo e ti comporterai come un ometto, grande e coraggioso, me lo prometti?" sorridendo incoraggiante al piccolo.

Guisgard
02-11-2015, 04.47.52
Il bambino, a quelle parole di Gwen, annuì, per poi cercare la mano della ragazza e stringerla.
“Eh, sarà meglio dunque che lo accompagniate voi dal capitano, Gwen.” Disse Fermer.

Lady Gwen
02-11-2015, 04.52.06
Il bimbo annuí, stringendo la mia mano ed io ricambiai la stretta con un enorme sorriso, piú felice che mai.
Poi mi voltai verso Fermer e annuii.
"Allora andiamo" dissi al bambino, per poi lasciare l'infermeria.

Guisgard
02-11-2015, 05.03.22
Gwen ed il bambino lasciarono l'infermeria per dirigersi verso la caserma centrale, il cuore pulsante dell'intero fortino.
Entrati all'interno dell'edificio, subito un soldato si avvicinò.
“Prego...” disse a Gwen “... in cosa posso esservi utile?”

Lady Gwen
02-11-2015, 05.07.57
Arrivai al cuore del fortino, quando un militare si avvicinó.
"Sono un'infermiera del dottor Fermer. Questo bambino é attualmente nostro paziente e il capitano Goz ha chiesto di vederlo."

Guisgard
02-11-2015, 05.17.14
Il militare guardò prima Gwen, poi il bambino.
“Seguitemi.” Disse infine.
E condusse la ragazza ed il piccolo nell'ufficio del comandante.
Goz era un uomo grosso e gagliardo, con il suo perenne sigaro acceso in bocca, i modi spicci e la consapevolezza innata che rende alcuni uomini destinati a comandarne altri.
“Ecco finalmente il bambino...” guardando il piccolo, per poi fare cenno a lui e Gwen di sedersi.
“Come ti chiami, figliolo?” Chiese al bambino.
Ma questi non rispose.
“Cos'è, per caso è sordo o muto?” Goz a Gwen..

Guisgard
02-11-2015, 05.18.15
Capitolo III: I cieli del tradimento



“Jim aveva sempre una buona paga e quanto a considerazione ne godeva tanta che sarebbe bastata a comprare la fedeltà di un demonio.”

(Joseph Conrad, Lord Jim)


Il cielo sopra la Cadetteria Imperiale dell'Aeronautica era composto di infinite screziature, come lo erano i sogni di tutti gli studenti sottufficiali che quel giorno avevano raggiunto l'ambito traguardo.
Solo i migliori piloti potevano superare il corso e guadagnarsi, col diploma, la possibilità di accedere all'Accademia per Ufficiali di Afralignone.
“Città di Capomazda, ti amo...” disse il giovane con gli occhi rivolti a quel cielo che sovrastava le guglie, i campanili e gli alti palazzi della capitale “... ti amo!” Gridò per poi ridere.
“Futuro Guardiavolante” divertito l'altro alle sue spalle “cosa farai ora?”
“Ah, volare!” Esclamò lui. Volare, volare e poi volare ancora, amico mio!”
“Volare senza meta è pericoloso...” l'altro “... si può rischiare di arrivare troppo in alto e poi precipitare... proprio come il mitico Icaro.”
“Oh, non temere, Berar!” Voltandosi a fissarlo il giovane. “Quando sono in volo io non temo nulla, lo sai!” Ridendo. “Io guardo sempre e solo davanti quando volo! E davanti a me c'è solo il vento!”
“Eh... vedo che il diploma ti ha messo le ali, amico mio...” avvicinandosi Berar a lui “... che ne dici di festeggiare? La notte è lunga e i nostri diplomi di piloti meritano un degno premio... vieni, stasera offro io... andiamo a bere per tutta la notte.”
Passarono così due ore in un bar della periferia, a bere e a fantasticare sul futuro.
Il giovane era gaio, scanzonato e con la testa piena di cieli sterminati e voli epici e romantici, mentre Berar lo fissava con uno sguardo enigmatico.
“Ripetimi cosa farai ora, amico mio...” Berar al giovane sognatore.
“Oh, io tornerò a Sygma...” ridendo questi “... si, ritornerò a Sygma e diventerò il miglior pilota dell'Accademica Aeronautica Medicea!” Con fare trionfante, per poi quasi crollare ubriaco.
Berar allora prese alcuni fogli.
“Aspetta, amico mio...” cercando di svegliare il giovane “... devi firmare i permessi...”
“Oh, lasciami dormire, Berar...”
“Servono per la libera uscita...” mormorò Berar “... vuoi forse che ci mettano in punizione subito dopo il diploma? Avanti, firmali e poi continueremo a bere, amico mio.”
E alla fine il giovane firmò quei documenti.
Allora Berar li guardò con attenzione ed un ghigno apparve sul suo volto.
“La tua fortuna sta per finire, amico mio...” guardando il giovane addormentato per quella sbornia “... Sygma non la rivedrai mai più...” ed uscì, lasciando il suo compagno addormentato sul banco del bar.
Le ore trascorsero lente ed il bar a Mezzanotte era ormai vuoto.
Il barista era appoggiato al muro, sfogliando distrattamente il giornale del giorno, mentre il giovane era ancora addormentato sul banco.
Ad un tratto due figure entrarono nel locale.
E nel vederle il barista si inquietò.
Erano due uomini dai volti indefiniti, con abiti da civili ma dai modi spicci.
“Ehi, tu... sveglia...” uno dei due strattonando il giovane addormentato sotto gli occhi impauriti del barista “... svegliati...”
“Mmm...” mormorò il giovane “... lasciami dormire, Berar...”
Allora l'altro uomo gli rovesciò in testa una brocca d'acqua.
“Ehi, che maniere!” Svegliandosi il giovane ed accorgendosi dei due uomini.
“Icarius Hero?” Chiese uno dei due.
“Si...” annuì il giovane “... ma voi... voi chi siete? Come fate a conoscere il mio nome?”
“Hai firmato l'arruolamento volontario alla Legione Straniera di Evangelia” mostrandogli i documenti firmati l'uomo “e dalla Mezzanotte di oggi sei entrato effettivo nella leva.”
“Legione Straniera?” Ripetè Icarius. “Ma... io non ho firmato nessun arruolamento... deve esserci un errore...”
“Questa è la tua firma, vero?”
“Si...” fissando i documenti Icarius “... ma io non ho mai firmato nulla di simile...”
Ma in quel momento rammentò tutto.
I fogli che Berar gli aveva fatto firmare.
“Mi hanno ingannato!” Gridò. “Mi hanno ingannato!”
“Hai firmato” estraendo la pistola l'uomo “e dunque sei arruolato. Se ti rifiuti allora sarai giustiziato qui, ora, come disertore.” Puntandogli contro l'arma.

Al sussultare della camionetta su quella strada angusta, Icarius aprì gli occhi azzurri, destandosi da quel ricordo che ancora metteva i brividi.
“Eh, questo è il deserto...” mormorò qualcuno accanto a lui “... niente strade asfaltate, distrazioni e naturalmente donne.”
Icarius si voltò a fissarlo.
“Palos Addies.” Dandogli la mano l'altro. “Legionario volontario e deluso cronico dal mondo e dalla vita.” Sorridendo. “Tu, amico?”
“Icarius Hero...” stringendogli la mano Icarius “... sai quando arriveremo al forte di Evangelia?”
“Vedi quell'altura?” Indicando il finestrino Palos. “Ecco, quella è Evangelia. Tutt'intorno è solo il nulla. Peggio dell'Isola del Diavolo. Infondo noi legionari siamo come galeotti.”
“Già...” fissando l'altura Icarius.
E nel farlo la rabbia e la disperazione divennero ancor più forti ed insopportabili.
E restò con i suoi occhi azzurri ed inquieti a guardare quel luogo nel bel mezzo del deserto, così lontano da tutti i suoi sogni.
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Lady Gwen
02-11-2015, 05.27.59
Il militare ci portó da Goz, un uomo dai modi spicci e l'aria gagliarda che ci fece accomodare appena arrivati.
Tentó di far parlare il piccolo, ma senza risultati.
"Neanche con noi ha parlato. Credo sia sconvolto per ció che ha visto durante l'attacco, é solo un bambino in fondo, non un legionario" rispondendo a Goz.
Poi mi rivolsi a bambino, prendendolo e facendolo sedere sulle mie gambe.
"Ehi ometto, ricordi cosa mi hai promesso? Il capitano ti ha solo chiesto come ti chiami, andrá tutto bene" gli dissi dolcemente stringendo le piccole e paffute manine.

Dacey Starklan
02-11-2015, 10.59.18
Piano piano riuscivamo a ritrovare qualche sopravvissuto, ma erano comunque una minoranza. Una minoranza che mi metteva tristezza, pareva che i nostri sforzi non bastassero mai. E mentre lavoravamo senza sosta uno dei tre uomini borghesi ebbe un mancamento.

Mi precipitai a soccorrerlo. << Signore state bene?>> cercai di fargli un po' d'aria con la mano davanti al viso sollevandogli poi il capo.

Mi guardai intorno senza sapere più come fare. Io non ero abituata a tutto quello, la mia vita era sempre passata nel lusso e nell'ordine.

Intanto i miei occhi vagavano nella speranza di ritrovare il militare. Era dall'inizio dell'attacco che non ne vedevamo traccia.

Altea
02-11-2015, 15.43.09
Quegli oscillamenti del biplano, la tensione..stavo male, una improvvisa nausea si impadroni' di me. Rivolsi lo sguardo al Cielo pregando...un Angelo, da quelle nuvole che si confondevano col fuoco delle granate, venisse a salvarmi..Dio perché permettervi che il Maligno infierisse su tuo Figlio?
Mie sorelle urlavano mentre il povero Dorat e Rodian cercavano di darci coraggio
Ad un tratto venne inferto al biplano un colpo potente, proprio alla coda del velivolo.
Forte fu il colpo che oscillai bruscamente, cercando di tenermi forte ma battei violentemente la testa al finestrino..gli ultimi ricordi..fumo, urla e poi nebbia ed il buio perdendo i sensi.

Clio
02-11-2015, 17.39.53
Osservai l'uomo con uno sguardo impassibile e freddo.
"Già, così come nessuno ha autorizzato voi a giocare a fare l'eroe intralciando le nostre operazioni, toccava a noi abbattere quegli aerei, non a un civile.." tagliente.
Quell'intromissione proprio non mi andava giù, era il mio compito, il mio ruolo, e che qualcuno me l'avesse soffiato da sotto il naso riuscendo magicamente a partire prima di noi mi dava parecchio fastidio.
Eravamo i migliori piloti della Legione Straniera, non dei pivellini.
"Tuttavia avete ragione, non è compito nostro controllare.." squadrandolo nuovamente con occhi gelidi "Ma sarà mia premura informare chi di dovere...".
Lanciai un'ultima occhiata in giro.
"Andiamo ragazzi, torniamo alla base.." facendo un cenno ai miei due fidati legionari.

Guisgard
02-11-2015, 17.43.03
Ma il bambino come risposta si lasciò affondare fra le braccia di Gwen, continuando a rintanarsi in quel suo silenzio.
“Forse neanche sa parlare.” Disse Goz. “Forse davvero questo bambino è muto.”

Guisgard
02-11-2015, 17.46.05
Dacey soccorse Poeh che aveva perso i sensi a causa dello straziante spettacolo circostante e alla fine riuscì a fargli riprendere conoscenza.
Ad un tratto si udì una sirena ed arrivò una camionetta dalla vicina base legionaria.
Portava alcuni medicinali per il primo soccorso da prestare ai feriti.
Ma era chiaro che ciò non bastava.
Infatti anche l'ospedale del borgo era stato danneggiato dall'attacco.
Intanto Dacey continuava a cercare tra la folla il volto del militare che sembrava svanito nel nulla.
“Mi chiedo” disse Leones “dove diavolo sarà finito il capitano...”
“Magari è morto sotto qualche crollo” fece Fines “oppure ucciso durante il bombardamento.”

Lady Gwen
02-11-2015, 17.49.08
Il bambino non rispose, ma si lasció affondare fra le mie braccia ed io lo strinsi forte.
"Io e il dottor Fermer vi possiamo assicurare che non lo é. É solo molto spaventato" rispondendo a Goz.
Pensavo continuamente a quella parola, l'unica che il bambino avesse pronunciato.
"Ha parlato di un Gufo Nero. Vi dice qualcosa?" continuando a cullare il piccolo.

Dacey Starklan
02-11-2015, 17.49.46
Anche se cercavo di non pensarci probabilmente era proprio vero, i due uomini lo avevano ammesso prima di me. Probabilmente l'affascinante militare che aveva suonato per me era morto. Mi sentivo presa dallo sconforto, sembrava che la mia presenza portasse la morte, sapevo che non era così, che non poteva essere così eppure... Prima la mia famiglia, il mio regno, ora Guisgard e questa città

Guisgard
02-11-2015, 17.50.05
La verde campagna di Cherval, i suoi alti monti ed il vento che perenne soffiava sui suoi palazzi e sulle sue chiese.
Poi il volto di suo nonno, il terrificante avanzare dei carri, il boato dei cannoni e quel sinistro simbolo di morte impresso sulle sventolanti bandiere rosse di Canabias.
Altea, dopo questi sogni confusi, finalmente aprì gli occhi.
Il cielo era sereno, di un pallido candore, mentre intorno a lei l'aria era fredda.
Un silenzio avvolgeva ogni cosa, rotto solo dal curioso schioppettio che lei udiva poco distante.

Guisgard
02-11-2015, 17.51.50
Kostor si avvicinò a Clio, mentre l'uomo del capannone li fissava in silenzio.
“Tenente...” disse a lei piano “... siete certa volete andar via così? Quest'uomo non mi convince, inoltre ho notato è zoppo... come può aver pilotato un aereo ed ingaggiato battaglia con due Valchiria? Per me ci nasconde qualcosa...”

Clio
02-11-2015, 17.57.48
"Certo che ci nasconde qualcosa.." mormorai tra i denti "Ha nascosto addirittura un aereo in garage... nemmeno a me piace, ma in teoria spetta alla polizia indagare, non a noi.. che vuoi fare, minacciarlo? Sono abbastanza furiosa da spaccargli volentieri la faccia ma non sarebbe una buona idea.." con un leggero sorriso.
"Zoppo?" voltandomi un istante ad osservare quell'uomo "Hai ragione.. starà proteggendo qualcuno.. ma qualcuno che è qui ad Evangelia e non vola con noi?".
Trasalii "Un disertore, magari!".
"E ditemi.." stavolta ad alta voce voltandomi verso l'uomo misterioso "Avete guidato voi questo aereo oltre ad averlo costruito?".

Altea
02-11-2015, 17.58.37
In quello strano oblio mille visioni apparvero davanti a me..la bellezza della mia Cherval, il viso sorridente di mio nonno Mandus che vegliava premurosamente su di me e poi l' orrore della guerra.
Lentamente..i miei verdi occhi si aprirono per unirsi all' azzurro cielo limpido che sovrastava.
Lontano...solo i rumori sordi degli scoppiettii dei proiettili e della brutalità che alcuni uomini vogliono imporre su altri uomini.
Sentivo freddo..molto freddo, la testa era dolente.
Mossi lentamente le gambe, le braccia e ogni parte del mio corpo e per fortuna erano intatti anche se avvertivo dolori. Ricordai, improvvisamente, ciò che era successo sul velivolo e lentamente mi alzai, e guardai attorno a me..dove ero, cosa era successo...

Guisgard
02-11-2015, 18.11.03
A quelle parole di Gwen, Goz trasalì.
“Gufo Nero...” disse fissando la ragazza e poi il bambino “... avete detto Gufo Nero?” Con una smorfia di rabbia. “Perchè diavolo non mi avete riferito questo subito? Perchè vi siete decisi solo ora a portarmi questo bambino?” Scosse il capo e si alzò dalla sua scrivania. “Dannazione...” guardando dai vetri della finestra “... voi ed il vostro dottorino” voltandosi a guardare di nuovo l'infermiera “immagino ignoriate cosa significhino le parole che questo bambino ripete... beh, sappiate che rappresentano l'emblema che si trova sulla coda di un aereo... e non di un aereo qualunque... si tratta di un caccia Valchiria completamente nero, modificato ed in gradi di essere il ventinove percento più veloce di un normale Valchiria... e a guidarlo è l'asso dell'intera aviazione di Canabias, un misterioso e formidabile pilota conosciuto come Gufo Nero... un uomo che incontrarlo in battaglia equivale ad una condanna a morte, mia cara infermiera. Un uomo che da solo ha abbattuto ben settantuno dei miei legionari.” Aprì la porta. “Tenente Tesua! Lyon! Brizz! Aburn! Pacos!” Chiamò con tono perentorio. “Dove diavolo siete finiti?”
Un attimo dopo tutti loro arrivarono nell'ufficio del comandante.
“Novità, signore?” Chiese Tesua.
“Non novità, ma guai.” Mormorò Goz.
Tutto ciò davanti a Gwen ed al piccolo spaventato.
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Lady Gwen
02-11-2015, 18.18.39
Rimasi immobile davanti alla sfuriata di Goz.
"Perdonatemi, non avremmo esitato, se avessimo saputo di cosa si trattava" sbottai, con tono ovvio e vagamente irritato, evitando peró di spaventare il bambino.
Poi Goz chiamó a raccolta i suoi legionari.

Guisgard
02-11-2015, 18.22.37
Dacey fu colta dallo sconforto.
I fantasmi del suo passato, gli spettri del presente ed i demoni del futuro sembravano squarciarle il cuore, come a volerle togliere ogni speranza di una vita senza più dolore e morte.
Il cielo cominciava ad imbrunirsi, mentre molti dei feriti furono portati all'ospedale poco distante, sebbene anch'esso danneggiato.
“Ecco cosa ha portato il nobile governo aristocratico di Afralignone...” disse ad un tratto una voce “... dolore, pianto, distruzione e morte!” Era un uomo che gridava tra la folla. “Dove sono i grandi di Afralignone? Perchè non sono qui a difenderci? Perchè sono rinchiusi nei loro palazzi, protetti dai loro priveligi! Mentre qui al fronte moriamo! Ed i chierici? Dove sono? Dov'è la Chiesa? I preti gridano le loro omelie, parlano di carità, eppure adesso sono ad ingrassare, mentre qui contiamo i morti!”
E molti si fermarono ad ascoltarlo.
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Dacey Starklan
02-11-2015, 18.26.06
D'improvviso in mezzo alla folla, mentre tutti cercavano di dare una mano come potevano una voce si distinse dal vociare sommesso. Era un uomo grosso e rozzo, dal volto segnato dal lavoro e dalla fatica ma quello che mi colpì non era il suo aspetto quanto le sue parole. Parole che suonavano nella mia testa come un campanello d'allarme, parole che mi ricordavano il passato, parole che non mi rendevano sicura in quel luogo, specie ora che si faceva sera.

Guisgard
02-11-2015, 18.28.07
“Certo.” Disse candidamente l'uomo a Clio. “Chi altri sennò? O forse voi donne legionarie credete che un aereo sia in grado di alzarsi in volo da solo?” Sarcastico.
“Fate poco lo spiritoso” fece Kostor “e cominciate piuttosto a dirci chi siete e cosa ci fate qui.”
“Mi chiamo Ork Rosso...” svelò l'uomo “... e vivo qui, in questo vecchio capannone. Sono un meccanico ed un pilota. E' forse illegale? Pensavo che il vostro compito fosse quello di combattere quelli che ci bombardano e non di interrogare la gente che lavora a casa propria.” Con tono ironico.

Guisgard
02-11-2015, 18.32.18
Altea cercò di alzarsi e nonostante un forte dolore alla testa e lividi su tutto il corpo sentì che era ancora intera.
Vide così, poco distante da lei, un fuoco scoppiettante e qualcuno seduto che lo alimentava con rami secchi.
Si voltò e trovò la donna sveglia.
“Finalmente riprendete conoscenza...” disse Rodian “... ce la fate a raggiungere il fuoco e scaldarvi? Tra poco sarà buio e dovremo spegnerlo, altrimenti ci troveranno... come vi sentite?”

Clio
02-11-2015, 18.36.34
A quelle parole dell'uomo il mio sguardo divenne di ghiaccio rovente.
"Badate alle vostre parole!" tuonai "Mancare di rispetto ad un ufficiale può costarvi caro.." con voce impassibile.
Avevo sempre zittito a suon di pugni chi aveva osato parlarmi in quel modo anche solo per scherzo.
Scherzare con me era un privilegio che avevano in pochi.
"No, ma è illegale intralciare un'operazione militare.. avete detto bene, è il nostro compito, e non amiamo che chicchessia ci metta i bastoni tra le ruote.." stavolta con tono più duro, quasi minaccioso.

Altea
02-11-2015, 18.38.29
Le mie gambe mi sostenevano per fortuna, ci volle un pò prima di capire cosa era successo, quando capii cos' era quello scoppiettio..era il crepitare della legna sul fuoco e vidi Rodian..tutto ad un tratto le mie ossa non furono più dolenti e mi avvicinai a passo deciso sedendomi vicino a lui.."E voi? Io ero lì inerme, al freddo...e voi eravate tranquillo qui a riscaldarvi..questo è il colmo di quanto egoista ed arrogante voi siate".
Respirai profondamente.."Dove sono mie sorelle..che è successo?".

Guisgard
02-11-2015, 18.59.38
Goz ed i suoi presero a discutere dell'accaduto.
“Pare che l'attacco al convoglio” disse il capitano agli altri “sia stata opera di Gufo Nero. Quel grandissimo figlio di cagna deve aver guidato lui stesso l'assalto.”
“Come fato a dirlo, capitano?” Chiese Sbrizz.
“Perchè questo bambino è l'unico testimone dell'attacco” spiegò Goz “e la sola parola che riesce a dire dopo il trauma è il nome di quel diavolo volante.”
Tutto ciò davanti a Gwen e al bambino.

Guisgard
02-11-2015, 19.02.45
Più quell'uomo parlava, più la gente che lo ascoltava aumentava.
“Fin quando quei legionari saranno qui” disse alla folla “rischieremo di essere bombardati ancora.”
E molti annuirono.
“Per questo” ancora l'uomo “prepareremo una petizione per scacciare quei mercenari da Evangelia.” tra l'assenso di molti.
“Sarà meglio rientrare nella taverna...” Leones a Dacey e altri suoi due compagni “... sperando che il capitano stia bene e si faccia vivo presto...”

Guisgard
02-11-2015, 19.05.06
“E sta bene.” Disse Ork a Clio. “La prossima volta lo terrò a mente, sperando naturalmente che voi ed i vostri uomini riusciate ad arrivare in tempo, prima che Evangelia sia rasa al suolo.” Sorridendo.
“Come siete diventato zoppo?” Chiese Kostor.
“Cancrena mal curata.” Rispose Ork.

Lady Gwen
02-11-2015, 19.05.45
Goz e gli altri discutevano su ció che era successo, sul convoglio e su Gufo Nero., mentre io continuavo a tener calmo il bambino.
"Cosa pensate ne sará ora di lui? Del bambino?" chiesi a Goz.
Speravo davvero che si potesse fare qualcosa, sebbene io mi stessi giá affezionando a lui e lui a me.

Dacey Starklan
02-11-2015, 19.05.51
<<Questi sono discorsi pericolosi, fomentano le paure e i vecchi rancori...>> mormorai piano notando che l'oratore improvvisato aveva raccolto intorno a se una folla sempre crescente.
<<Si, è meglio rientrare...Ormai non possiamo più fare molto per questa gente>> dissi sconsolata seguendo i borghesi di nuovo all'interno.

Guisgard
02-11-2015, 19.09.01
“Sono un pilota” disse seccato Rodian ad Altea “e non un infermiere. State bene, no? Ecco, allora scaldatevi e smettete di protestare.” Con tono irriverente.
Poi la sua espressione mutò.
“Siamo stati colpiti in volo” mormorò “e l'aereo ha perso quota... ho dovuto fare un atterraggio di fortuna su un fiume qui vicino... purtroppo l'impatto è stato forte ed il biplano si è spezzato sulle acque... sono riuscito a recuperare solo voi... non so che fine abbiano fatto gli altri...” guardò Altea mentre il fuoco illuminava i loro occhi “... mi spiace...”

Altea
02-11-2015, 19.17.33
Stavo per replicare alle sue parole ma mi bloccai al racconto dell' accaduto.
Un urlo soffocato...lacrime che trattenni..io dovevo portarle al sicuro.
Mi guardai attorno, come a cercare gli spiriti di mie sorelle..mio nonno mi aveva detto di prenderle a cura.
Iniziai a balbettare.."Non è ..colpa vostra" deglutii ma quel nodo alla gola mi impediva di parlare "Voi avete fatto il possibile..ho perso tutto e tutti..non ho più nessuno, sono sola..ma dove siamo ora Rodian?Che ne sarà di noi?"

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Clio
02-11-2015, 19.20.48
Trattenermi fu davvero difficile, tuttavia la mia divisa mi impediva di reagire d'istinto.
Tuttavia anche io trovavo sospetto che fosse arrivato prima di noi.
Sospetto e illogico.
Forse sapeva dell'attacco.
Noi non eravamo stati con le mani in mano, eravamo partiti subito.
Dunque come poteva essere possibile?
Ci nascondeva qualcosa.
Poi parlò del suo essere zoppo.
"E nonostante quella.." Indicando la sua gamba con lo sguardo "Siete riuscito a compiere quelle manovre?" Perplessa.
"Andiamo.. È ovvio che non ci state dicendo tutto!" Fissandolo negli occhi "Che altro nascondere qua? Armi? O magari peggio?".
Dopo un lungo istante feci un cenno ai miei uomini.
"Ragazzi che ne dite dite di dare un'occhiata in giro?" Lanciando loro una rapida occhiata "dato che non avete niente da nascondere immagino non vi dispiacerà.".
Ma in ogni caso non avrei chiesto la sua opinione.

Marwel
02-11-2015, 19.35.47
Trascorse così il tempo, con Marwel impegnata ad intrattenere i bambini con diverse lezioni e giochi, pur di non farli uscire troppo di casa con il rischio di vederli ammalati nuovamente.
Si era ripresa bene e anche Benjamin, ma delle voci erano cominciate a girare riguardo ad un bambino che era stato ritrovato dai piloti e, a quanto dicevano, non riusciva nemmeno a parlare e di sicuro i suoi genitori non si trovavano nei paraggi. Aveva pensato molto a lui ed era decisa a dargli una mano in qualche modo.
Faceva sempre più freddo a Evangelia ed ella non potè fare altro che imbacuccarsi ben bene e raggiungere l'ospedale militare.
Portò con se Oliver che scalpitava per poter mettere il naso fuori dalla porta, poi, dopo una lunga camminata, arrivarono finalmente nel luogo in cui le avevano detto che tenevano quel bambino e bussò.

Guisgard
02-11-2015, 19.47.57
“Ovviamente non può restare qui.” Disse Goz a Gwen. “Questa è una base militare, non un asilo nido. Ad Evangelia c'è un orfanotrofio, lo porterete là. Si prenderanno cura di lui.”
A quelle parole, il bambino si strinse ancor più a Gwen.

Guisgard
02-11-2015, 19.48.43
Dacey e i tre borghesi rientrarono così nella taverna.
Qui il taverniere preparò loro del tè caldo con dei biscotti, per farli riprendere dopo lo spavento ed il duro lavoro.
Ma ad un tratto qualcuno entrò nella taverna.
Era l'uomo che aveva parlato alla folla.
“Salute...” disse “... stiamo preparando una petizione per chiedere l'allontanamento dei legionari da Evangelia... siete disposti a firmare anche a voi?”

Guisgard
02-11-2015, 19.49.03
“Non so dove siamo...” disse Rodian guardandosi intorno “... forse poco dopo i confini di Cherval...” si alzò e cominciò a spegnere il fuoco nonostante l'aria fredda della sera “... non possiamo più tenerlo acceso, o finiranno per avvistarci... probabilmente staranno cercando i resti dell'aereo per assicurarsi della nostra morte...” guardò Altea e si accorse che i suoi abiti erano strappati in più punti “... tenete...” dandole il suo giubbotto “... copritevi con questo... almeno un po' vi scalderà.”

Guisgard
02-11-2015, 19.49.50
“Non avete il diritto...” disse Ork a Clio “... ma tanto dubito di riuscire a dissuadervi... e sta bene... frugate pure... ma poi, visto amate perdere tempo qui, non vi lamentate se i caccia di Canabias arrivano prima di voi...”
Tradiva però nervosismo, come se avesse smarrito la sua sicurezza.
“Problemi, Ork?” Ad un tratto una voce.
Ork fissò il nuovo arrivato perplesso.
“Ero sul retro a sistemare alcune casse” fece il nuovo arrivato “e ho sentito delle voci.”
“Siete un suo amico?” Chiese Kostor.
“Si.” Annuì lui. “Buon amico.”
“Possiamo sapere il vostro nome?” Chiese Dimos.
“Certo.” Fissandoli lui. “Mi chiamo Guisgard.”
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Guisgard
02-11-2015, 19.50.37
Marwel saputo della presenza di un bambino, scampato ad un attacco nemico, al forte dei legionari, decise di raggiungerlo per comprendere di quali cure necessitasse.
Fortunatamente il suo orfanotrofio non aveva subito danni a causa del recente attacco dei due aerei nemici, trovandosi in una zona periferica del centro abitato.
Raggiunse le porte del fortino e vi trovò due sentinelle.
Infatti l'ospedale militare era all'interno del forte.
"Voi..." disse uno dei soldati di guardia "... chi siete e cosa cercate qui?"

Lady Gwen
02-11-2015, 19.54.38
Annuii debolmente al capitano e sentii un nodo in gola quando il piccolo si strinse ancora di piú a me.
Sapevo che era la cosa giusta da fare, ma non sapevo come lo avrei accettato, di separarmi da quella piccola creatura.
Tuttavia, mi imposi di ricompormi e mi alzai avvicinandomi alla porta, col bimbo in braccio.
"Se non c'é altro, io andrei. Il dottor Fermer potrebbe avere bisogno di me" dissi a Goz, ma in realtá volevo solo andarmene da lí.

Marwel
02-11-2015, 19.56.34
Due guardie le chiesero chi fosse e che cose ci facesse in quel luogo e Marwel non esitò molto prima di rispondere loro "il mio nome è Marwel e sono la proprietaria dell'orfanotrofio di Evangelia. Sono qui perchè mi è stato detto che avete trovato un bambino."

Dacey Starklan
02-11-2015, 19.57.03
Accettai volentieri il thè offertomi dal locandiere, dopo quella giornata era ciò di cui più avevo bisogno, certo non sarebbe stato male anche un bel bagno caldo ma sapevo di non poter pretendere troppo in quel contesto.
In un clima di ritrovata seppure fugace tranquillità della taverna fece il suo ingresso l'uomo che aveva tenuto quella sottospecie di discorso nel mezzo del villaggio. Ora non si limitava più a parlare ma era passato ai fatti. Chiedeva infatti di firmare la sua petizione. Alzai il mio sguardo su di lui e poi sugli altri presenti per vedere le loro reazioni. Io non volevo firmare, per me quel luogo era solo di passaggio e volevo raggiungere sana e salva la mia meta, e per questo sapere che c'erano soldati che combattevano allo scopo era più rassicurante di una folla di popolani scontenti.

Altea
02-11-2015, 20.08.46
Eravamo fuori Cherval...era troppo buio per incamminarci.
Rodian spense il fuoco, onde evitare di farci scoprire e mi diede la sua giacca.
"Grazie..domani mattina all' Alba forse è meglio ci incamminiamo, rimanere qui è troppo pericoloso".
Sospirai e mi misi sotto le fronde di un albero avvolgendomi nel suo giubbotto da aviatore...ero buffa vestita cosi e lo guardai.."Chissà cosa penserebbero se mi vedessero vestita così. Se non mi avete visto piangere, non significa io non stia male...mi hanno cresciuta cosi..il pianto non mi ridarebbe la adorate sorelle." Rimasi un attimo in silenzio.."Non voglio vi preoccupiate per me..voi avete un sogno vero? Diventare un eroe ad Evangelia, e non dovete ora preoccuparvi di me..ma realizzarlo. Pure io avevo un sogno...scrivere, quel giorno al laghetto stavo scrivendo un articolo sulla pace e libertà, ..ho pure scritto libri. Sono sempre stata dalla parte del popolo ma non come Canabias ovviamente..e non sono mai stata dalla parte di Afralignone e Capomazda, tutti lo sanno anche se in questo caso sarebbe stato meglio averli come alleati..ma non avrei mai ceduto le mie Terre a loro in cambio" gli sorrisi leggermente "Non sono una duchessa troppo snob come vedete".
Mi stesi e mi misi il giubbotto attorno le spalle ma non potevo dormire, non potevo abbassare la guardia.

Lady Gaynor
02-11-2015, 22.38.21
La voce del fotografo mi riportò al presente.
"I miei vestiti, dite? Beh, date uno sguardo voi stesso... gli abiti lunghi sono già nell'armadio. C'è questo di raso nero che va indossato con guanti lunghi... oppure quest'altro, interamente in velo, che è stato un abito di scena...Mi piaceva talmente che me lo feci dare." Mi interruppi per accendere una sigaretta. "Spero non vi dia fastidio il fumo... dicevamo... questo verde è uno dei più belli, a sirena e tutto in lamé. E poi c'è il mio preferito, ecco, guardate che meraviglia..." e gli mostrai un abito bianco lungo, con la frusciante gonna in seta e il corpino di pizzo a fiori. "È il mio preferito non solo perché è bellissimo... si tratta del primo vestito elegante che ho comprato, con i primi soldi guadagnati recitando. Ma vi chiedo scusa, voi mi avete semplicemente chiesto di indicarvi i miei abiti, mentre io ve li sto mostrando come se foste una vecchia amica" gli dissi ridendo. "Per quanto riguarda le mises informali, mi trovate spesso in pantaloni e camicia, come un maschiaccio..."
Diedi un'ultima boccata alla sigaretta, la spensi e continuai. "Per l'intervista non ci sono problemi, ma temo resterete deluso dalla mia vita sentimentale. Mi hanno attribuito molti amori, ma la verità è che ne ho avuto uno solo, prima di diventare famosa... il resto, sono tutte invenzioni della stampa..."

Clio
03-11-2015, 01.06.07
Mi lasciai sfuggire un leggerissimo sorriso nel vedere che l'uomo aveva perso la sua sicurezza.
Sapevo benissimo che la nostra posizione era comunque avvantaggiata dal nostro status, è certo non ci avrebbe intimidito.
"Oh non siamo certo gli unici piloti della Legione, stia tranquillo.." Facendo cenno ai due legionari di dare un'occhiata in giro.
Il suo nervosismo era palpabile.
Poi una voce, e un altro tizio sbucò.
Tempismo perfetto!
Da come lo guardava avrei giurato che non si aspettava di trovarlo lì.
"Bene signor Giusgard.." Squadrandolo da capo a piedi con uno sguardo distante e indagatore.
"Quest'uomo si è intromesso in un'azione militare senza alcuna autorità... La cosa non è accettabile... Ed ora i miei uomini daranno un'occhiata in giro..." Ribadii.

Guisgard
03-11-2015, 01.24.38
Goz annuì a Gwen ed ordinò ad uno dei suoi legionari di accompagnare la ragazza.
Così l'infermiera ed il bambino, di cui ancora tutti ignoravano il nome, uscirono dalla caserma.
Poco dopo ritornarono nell'infermeria, dove il dottor Fermer stava visitando alcuni legionari che avevano marcato visita.

Guisgard
03-11-2015, 01.25.15
A quelle parole di Marwel i due sodati si scambiarono una lunga occhiata.
“Si, un attimo.” Disse poi uno di loro alla ragazza.
Passarono alcuni istanti e le porte del fortino si aprirono per far entrare la giovane.
“Per qualsiasi tipo di informazione” fece il soldato “dovete rivolgervi al capitano Goz, comandante della base. Venite, vi porto da lui.”
E si incamminarono attraverso il vasto cortile interno del fortino, fino a raggiungere la caserma centrale, ossia il comando della base militare.
“Questa ragazza” il soldato al piantone “deve incontrare il capitano Goz.”
“Il capitano è impegnato.” Disse l'altro. “Attendete pure qui. Al più presto vi riceverà.”
“Ehi, chi è questa?” Entrando un legionario e guardando Marwel. “Cos'è, il premio per chi abbatte più aerei nemici?”
“E' la responsabile dell'orfanotrofio” spiegò il soldato che aveva accompagnato lì la ragazza “ed attende di essere ricevuta dal capitano.”
“Anche io sono un organo, bellezza...” divertito il legionario “... non vuoi occuparti anche di me?” Avvicinandosi a Marwel. “Scommetto che hai il fuoco dentro, vero?”

Guisgard
03-11-2015, 01.25.39
L'uomo si avvicinò al banco e mostrò ai presenti la petizione da firmare.
“Abbiamo raccolto già molte firme.” Disse fissando Dacey e i tre borghesi. “Più ne avremo e più possibilità ci saranno di cacciare i legionari da Evangelia.”
“Perdonateci, non siamo stranieri e dunque di passaggio.” Fece Leones. “Però mi sorge un dubbio... se manderete davvero via i legionari, chi vi difenderà poi dagli attacchi di Canabias?”
“I legionari” rispose l'uomo “non hanno nessuna possibilità di battere Canabias. Neanche l'esercito regolare di Afralignone ne ha. Canabias è il futuro. E' la consapevolezza della sovranità del popolo, dell'acquisita libertà contro i secolari privilegi degli aristocratici e dei chierici. Canabias è il futuro.”

Guisgard
03-11-2015, 01.26.10
“In realtà” disse Rodian ad Altea, accendendosi una sigaretta “sono anche un uomo di principio e di onore. Ho intascato il denaro per portarvi al sicuro ed è esattamente ciò che farò.” Fumando. “Ora cercate di riposare. Verso l'alba ci metteremo in cammino, cercando di raggiungere un posto sicuro, lontano dai cigolati di Canabias.” Guardò la Luna sulla boscaglia. “Speriamo ci porti fortuna questa Luna... ne avremo bisogno...” si voltò verso Altea “... mi spiace per le vostre sorelle... davvero...”

Guisgard
03-11-2015, 01.26.29
“Oh, non temete...” disse Zac a Gaynor “... gli abiti dicono molto di una donna, soprattutto di una diva. La gente vi imita, vi emula ed allora ogni vostra passione, abitudine e persino vizio diventa importante.” Sorrise. “Parlate dunque liberamente, a ruota ed io annoterò tutto. L'intervista più spontanea è, meglio è.” Annuì. “Quanto agli amori, beh, perdonatemi ma faccio fatica a credere che una donna come voi, ricca di fascino e classe, non abbia vissuto storie da romanzo. Però mi intriga ciò che avete detto... un solo amore? Dunque immagino sia stato importante...”

Guisgard
03-11-2015, 01.26.53
“Fate pure...” disse con un sorriso irriverente Guisgard “... non troverete altro che rottami, casse vuote e qualcuna di quelle riviste con le donnine nude in copertina...” ridendo appena “... noi maschi ci andiamo matti.”
Tutto ciò mentre Kostor e Dimos ispezionavano il capannone.
Ork si avvicinò a Guisgard e gli lanciò un'occhiata preoccupata, che subito l'altro spense con un cenno impercettibile.
Poi Guisgard guardò Clio.
“Di certo la legione deve essere alquanto disperata” mormorò “se ora ha deciso di arruolare anche le donne.” Con tono scanzonato. “Sapete...” fingendo di osservare i gradi della ragazza sulla sua tuta da pilota “... signor tenente, che somigliate in maniera incredibile alla ragazza che questo mese ho visto nuda in copertina?”
Ed Ork scoppiò a ridere.
“Te sei pazzo...” rivoltò a Guisgard.

Lady Gwen
03-11-2015, 01.40.53
Uscii da lí finalmente ei diressi in infermeria.
Vidi che il dottore stava effettuando delle visite, cosí misi giú il bambino.
"Adesso tu resta qui, io vado ad aiutare il dottore, va bene?" sorridendo al bambino per poi baciargli i capelli.
"Eccomi, avete bisogno d'aiuto?" raggiungendo Fermer.

Dacey Starklan
03-11-2015, 01.46.42
Rimasi in silenzio mentre quell'uomo esponeva la sua visione. Ovviamente non la condividevo ma la stazza dell'uomo mi metteva soggezione.
<< Mi spiace signore non mi sento di firmare e prendere decisioni per una città in cui sono solo di passaggio ma sono certa che la buona gente di Evangelia saprà di certo scegliere la cosa migliore>>

Clio
03-11-2015, 01.55.24
"Ma non mi dire.." Lasciandomi scappare un sorrisetto divertito "Ma temo che Kostor le abbia già tutte.. Dunque state tranquilli che non ve le ruberà..".
L'essere incredibilmente libertino di Kostor non era un mistero alla base, anche perché di solito ci intratteneva raccontandoci per filo e per segno le sue avventure.
"Già, da quando gli uomini hanno deciso che combattere era troppo faticoso, immagino.." Con un sorrisetto vagamente divertito.
"Davvero? Beh avete buon gusto allora.." Senza distogliere nè abbassare lo sguardo dal suo.
Erano anni che vivevo nella legione straniera, e certo ero abituata a simili comportamenti.
Avevo imparato ad agire in maniera meno impulsiva, dopo svariati richiamo disciplinari.
Nascosi un sorriso al pensiero della mia vita da recluta.
Ora ero un tenete e non potevo permettermi colpi di testa.
Dunque meglio rispondere a tono.
"Spero solo che non siano le uniche donne che avete conosciuto... Sarebbe un gran peccato!".

Guisgard
03-11-2015, 02.13.38
“Si, grazie.” Disse Fermer a Gwen. “prendetemi per favore il ricettario. Vi va di elencare tutti i medicinali in scadenza o terminati? Nel frattempo io concludo le visite di questi tre legionari.”

Guisgard
03-11-2015, 02.18.27
E dopo Dacey anche i tre borghesi si rifiutarono di scrivere.
“Come ben detto da lei” disse Leones all'uomo della petizione, indicando Dacey “siamo solo di passaggio e sinceramente non ci sentiamo di prendere decisioni riguardo ad una situazione in cui siamo sostanzialmente degli estranei.”
“Voi però non vi siete presentato.” Fines all'uomo.
“Avete ragione...” fece questi “... il mio nome è Agian... e mi occupo della corporazione operaia. Curo insomma i diritti degli operai di Evangelia e questa petizione è in difesa dei loro interessi.”

Lady Gaynor
03-11-2015, 02.19.47
"Beh, signor Heon, spero mi perdonerete se vi dico che tutto in una volta è un po' troppo... non ho finito di disfare i bagagli, non mi sono data nemmeno una rinfrescata dopo il viaggio... l'intervista credo sia meglio rimandarla... fra poco dovrei anche cantare al saloon, devo prepararmi. Magari domani, che ne dite?"

Guisgard
03-11-2015, 02.25.51
Guisgard sorrise a quelle ultime parole di Clio.
“Che volete farci, tenente...” disse lui con tono beffardo “... non siamo certo tutti esperti farfalloni come il vostro soldato... io poi sono particolarmente goffo ed impacciato quando si tratta di belle donne... e la vostra bellezza, molto più della vostra divisa, mi mette in soggezione.” Facendole l'occhiolino.
“Ora non tirare troppo la corda...” Ork sottovoce a lui “... o finiremo nei guai...”
“Tenente...” Dimos tornando da Clio “... abbiamo guardato un po' in giro e oltre all'aereo senza emblemi e pittura non c'è nulla di sospetto. Questo capannone sembra più che altro una grossa officina di riparazione.”
“Infatti è qui che lavoro.” Mormorò Ork.

Guisgard
03-11-2015, 02.29.14
“Oh, ma certo, madama...” disse Zac a Gaynor “... intanto farò tesoro di queste prime informazioni. E naturalmente stasera verrò a vedervi cantare.” Annuì sorridendo. “Vi lascio dunque tranquilla. Grazie di tutto e a presto.” Ed uscì dalla stanza, lasciando la diva finalmente da sola.

Lady Gwen
03-11-2015, 02.39.54
"Certo, vado sibito" dissi sorridendo, anche se non avevo alcuna voglia di sorridere e sperai cbe la mia poca convinzione non trapelasse.

Lady Gaynor
03-11-2015, 02.49.04
La porta si richiuse dietro le spalle del fotografo. Mi accesi un'altra sigaretta e, guardando l'orologio, mi resi conto che si era fatto tardi. Avrei finito dopo di disfare i bagagli, era il momento di prepararsi. Mi concessi il lusso di un bagno veloce e mi truccai con cura. Per la mia prima sera, avrei indossato l'abito nero lungo. Appariscente, d'impatto, proprio quello che ci si aspettava da una diva. Finii di vestirmi, infilai i lunghi guanti neri ed aprii la porta, sperando di trovare qualcuno che mi dicesse dove andare.

Guisgard
03-11-2015, 03.03.38
Gwen svolse il compito assegnatole da Fermer, mentre lui terminò le visite ai legionari presenti in infermeria.
Alla fine, andati via i militari, il giovane medico raggiunse la sua infermiera.
“Dunque...” disse “... siete stata dal comandante? Cosa vi ha detto riguardo al bambino?”

Clio
03-11-2015, 03.06.47
"Si come no..." Guardandolo divertita, scuotendo appena la testa.
Non riuscivo ad inquadrarlo, non che servisse in realtà.
Non distolsi lo sguardo dal suo nemmeno per un istante, finché Dimos non tornò.
Annuii al mio soldato.
"Benissimo.." Gravemente "Abbiamo finito...".
Guardai poi Ork e Guisgrad.
"Per ora ce ne andremo, ma badate di non intromettervi più nelle vostre operazioni..." Severa "Andiamo ragazzi..".

Guisgard
03-11-2015, 03.07.21
Gaynor si preparò ed uscì dalla sua stanza.
La caserma sembrava quasi vuota, eccezion fatta per alcune voci che giungevano dall'ufficio del capitano Goz.
Ad un tratto apparve un militare nel corridoio e vide la diva pronta per esibirsi.
“Accidenti...” disse fissandola tutta “... questo si che è un degno miraggio...”

Lady Gwen
03-11-2015, 03.09.10
Il compito assegnatomi da Fermer mi aiutó a distrarmi e non pensare, finché non finii.
In quel momento anche lui terminó le visite e mi raggiunse.
Sospirai lievemente alla sua domanda, per poi annuire e raccontargli tutto per filo e per segno.
"Credo di essermi affezionata troppo al piccolo... e so che non va bene... ma é stato piú forte di me..." mormorai con gli occhi lucidi, per poi alzare lo sguardo sul medico.

Lady Gaynor
03-11-2015, 03.11.52
Il corridoio era deserto. Per fortuna, vidi sbucare un militare e mi avvicinai a lui.
"Non sono un miraggio... sono vera, ed ho bisogno di sapere da che parte si trova il saloon di Armand..."

Guisgard
03-11-2015, 03.12.39
Guisgard ed Ork non dissero nulla a quelle parole di Clio.
Guisgard poi si limitò a fissare il biondo tenente mentre con i suoi legionari si allontanava.
“Credevo di non vederli più andar via...” disse Ork, finalmente sollevato.
“Così impari ad intrometterti.” Fece Guisgard. “Lasciali combattere la loro guerra. Che il diavolo se li porti tutti.”
“Ora dove andrai?” Chiese Ork.
“Ho un lavoro e intendo farlo fruttare.” Rispose Guisgard.
“E la Freccia d'Argento?” Mormorò Ork.
“Un consiglio?” Sorridendo Guisgard. “Dalle una bella mano di vernice.” Sarcastico. “Stammi bene.” E andò via.
Intanto, Clio ed i suoi due uomini decollarono e fecero ritorno verso la base.

Guisgard
03-11-2015, 03.19.44
Fermer ascoltò Gwen, sorrise appena e poi prese il suo fazzoletto bianco col quale asciugò le prime lacrime sul viso della ragazza.
“Nessuno ha detto che avete sbagliato ad affezionarvi al piccolo.” Disse il giovane medico. “Ma forse il comandante ha ragione... quel bambino non può restare qui... ha bisogno di cure e di attenzioni. Di un posto sicuro. E voi sapete che è così.”

Guisgard
03-11-2015, 03.22.57
Gaynor aveva parlato, ma quel militare sembrava non aver sentito neanche una parola, preso com'era a sbavare sulla bella diva.
Ma proprio in quel momento la porta dell'ufficio del capitano si aprì e vi uscirono diversi militari.
E per ultimo anche Goz, che subito si accorse di Gaynor.
“Madama...” disse fissandola “... sapete che vi occorre un regolare porto d'armi? La vostra bellezza è pericolosa.” E scoppiò a ridere. “Prego, venite con me. Sarà un onore accompagnarvi al saloon.” Porgendole il braccio.

Clio
03-11-2015, 03.25.16
Lasciammo lo strano hangar, che continuava a non convincermi e tornammo alla base.
Il volo di ritorno servì per alleggerire un po' la tensione degli ultimi momenti.
Chi credeva di essere quell'Ork per intromettersi nelle mie operazioni?
E quel Guisgard per parlarmi in quel modo?
Scossi la testa, come a voler allontanare quei volti.
Probabilmente non li avrei rivisti.
Ma per sicurezza avrei fatto tenere d'occhio il capannone.
Ora avevo altro a cui pensare.
Una volta atterrati raggiunsi Elas "Novità?".

Lady Gwen
03-11-2015, 03.27.45
Annuii ascoltando il medico e lasciai che asiugasse le lacrime sul mio viso.
Sapevo che era giusto e anch'io volevo che avesse cure ed attenzioni, ma non sarebbe stato facile separarmi da lui.

Guisgard
03-11-2015, 03.30.46
I tre aerei sorvolarono il borgo, ancora avvolto dal fumo del bombardamento subito, risalendo l'altura e ritornando alla base.
Atterrarono ed i loro veicoli furono poi portati negli hangar.
“Tutto normale qui alla base, tenente.” Disse Elas a Clio. “Siamo ancora in attesa dell'arrivo delle reclute.”
In quel momento arrivò Tesua.
“Tenente Clio...” alla ragazza “... allora? Avete scoperto qualcosa sull'attacco? Pintos ha parlato di due Valchiria abbattuti? Cosa è accaduto?”

Lady Gaynor
03-11-2015, 03.32.44
Accettai il braccio offerto da Goz. "Vi ringrazio, capitano, i vostri complimenti sono sempre molto... come dire... pittoreschi..." dissi, e insieme ci incamminammo verso il saloon.

Clio
03-11-2015, 03.34.13
Annuii ad Elas, per poi alzare gli occhi al cielo.
"Ah già, le reclute! Speriamo in bene.." Sospirai.
Poi arrivò Tesua.
"Non molto in realtà..." Dissi al tenete per poi aggiornarlo su ogni cosa.
Dai due valchiria, all'aereo senza stemmi, il fatto che fosse uno strano attacco senza senso con due soli caccia, alla vista nell'hangar e tutto il resto.
"Questo è quanto, stavo giusto per andare a relazionare al capitano!".

Guisgard
03-11-2015, 03.34.31
Il bambino sembrava più a suo agio, restando in un angolo a giocare con alcuni fogli di giornale.
“Sembra sia più sereno...” disse Fermer a Gwen “... col tempo supererà il trauma per l'accaduto... e forse dimenticherà... dopotutto è un bambino e la memoria a quell'età tende a rimuovere le cose brutte...” fissò l'infermiera “... ed anche voi dovete far sparire la tristezza...” sorridendole “... altrimenti dovrò ricorrere al rimedio inventato da mia nonna per far tornare il sorriso.” Facendole l'occhiolino.

Guisgard
03-11-2015, 03.40.13
Tesua ascoltò con attenzione ogni parola di Clio.
“Sarà bene tenere sotto controllo quell'hangar.” Disse. “La cosa è molto sospetta. In quest'area la giurisdizione militare appartiene alla Legione Straniera. Troviamo un modo per sequestrare l'aereo senza stemmi per studiarlo a dovere. Occupatevene voi, tenente.”
I quel momento i due udirono la risata di Goz che con Gaynor si avviava verso il saloon.
“Ehi, stasera è festa!” Esclamò fissando Clio e Tesua. “Unitevi a noi per una bevuta e per sentire la nostra diva cantare!” Invitandoli a seguirli.

Lady Gwen
03-11-2015, 03.45.44
Sorrisi guardando il bambino.
Risi piano poi alle sue parole e asciugai le ultime tracce di lacrime.
"Adesso mi incuriosite" sorridendo.

Clio
03-11-2015, 03.45.54
Annuii a Tesua, lanciandogli per un istante un'occhiataccia.
"È quello che intendo fare.." Secca.
Tesua era un buon amico, ma non doveva permettersi di darmi degli ordini come solo il capitano poteva fare.
E parlando del capitano lo vedemmo proprio che arrivava con la bellissima diva.
Restai impassibile a quelle parole.
Eravamo stati bombardati e lui aveva voglia di festeggiare?
"Ma si è rincitrullito?" Mormorai pianissimo, vagamente preoccupata.
Sospirai.
"Vabbè, una birra dopo tutto quel nervoso mi ci vuole.." Voltandomi verso i miei ragazzi "Venite anche voi?".

Guisgard
03-11-2015, 03.53.56
“Ecco, mia nonna, quando qualcuno era triste, preparava una grossa brocca di uno strato concentrato.” Disse Fermer a Gwen. “Era una poltiglia densa e schiumosa, che al solo vederla lo stomaco si chiudeva da sé, ma poi assaggiandola mostrava invece il suo straordinario sapore. E difatti bastavano pochi sorrisi per riavere il buonumore.” Facendole l'occhiolino. “Se volete posso prepararla per voi.”

Lady Gaynor
03-11-2015, 03.56.55
Strada facendo, incontrammo i due ufficiali che mi erano stati presentati al mio arrivo. Goz li invitò allegramente ad unirsi a noi, ma i loro volti esprimevano preoccupazione. Specie la bella bionda, sembrava inquieta e contrariata. Ripensai all'attacco subìto nel pomeriggio e mi dissi che forse il motivo era quello. Dopotutto, erano soldati. Nel frattempo, arrivammo al saloon, che a giudicare dalle voci che arrivavano doveva essere pieno. Entrammo, ed effettivamente era gremito di soldati. Era per me? Lo chiesi a Goz. "Capitano, è così tutte le sere o sono qui per sentire me?"

Lady Gwen
03-11-2015, 03.58.13
Lo ascoltai attentamente.
"Beh, il sorriso l'ho giá recuperato e so giá che quella strana bevanda avrá un buon sapore, dunque parte del divertimento é andata, ma ormai mi avete incuriosita" dissi ridendo.

Guisgard
03-11-2015, 04.03.34
I legionari annuirono a Clio e con lei seguirono Goz e Gaynor nel saloon.
Naturalmente al capitano fu dato un tavolo vicinissimo al piano, dove la diva si sarebbe esibita.
Anche Tesua si unì a loro.
Il locale era gremito di soldati.
“Certo che sono qui per voi, madama.” Disse Goz a Gaynor. “E tutti noi attendiamo solo di sentirvi cantare.” Sorridendo.
“Signore...” Tesua al capitano “... avete informato il tenente Clio del Gufo Nero?”
“No...” fece Goz “... dopotutto abbiamo altro a cui pensare ora. Scoperto qualcosa del bombardamento?”
“Si...” annuì Tesua, per poi raccontargli tutto ciò scoperto da Clio.
“Un aereo senza stemmi...” mormorò Goz “... può mai essere?”
“Cosa, signore?” Tesua.
“Mesi fa al Comando Centrale della Legione Straniera si vociferava di una nuova fantomatica arma messa a punto dall'esercito regolare Afralignonese...”

Guisgard
03-11-2015, 04.15.22
“Ottimo.” Disse divertito Fermer a Gwen. “Vedete che il solo nominarla già fa effetto? E' proprio una bevanda speciale.” Ridendo. “Dunque, vediamo di rammentare gli ingredienti... latte... e ne abbiamo... un po' di menta, poi l'alloro... e ci siamo... una spruzzata di cannella... vaniglia... uova ed infine petali di garofano... beh, a parte il latte, la menta e l'alloro, gli altri ingredienti scarseggiano... chissà se allo spaccio del buon Baffin si possono trovare..."

Lady Gwen
03-11-2015, 04.21.55
''Pazienza, vorrá dire che mi accontenteró del panino e il bicchiere di latte che abbiamo ancora in sospeso" dissi divertita "Gli ingredienti comunque non sembrano poi cosí male" ridendo al medico.

Dacey Starklan
03-11-2015, 07.39.18
La mia spiegazione sembrò bastare tanto che anche i tre uomini non firmarono per quel motivo.

Intanto l'uomo si era presentato, un operaio, e non solo, addirittura ne rappresentava altri. Annuii alla sua presentazione, non molto interessata dalla cosa. Forse generalizzavo ma per me gli operai erano quelli che avevano iniziato la rivoluzione ad Animose a causa loro la mia famiglia era morta e il mio mondo era perduto

Marwel
03-11-2015, 10.03.15
L'ospedale militare era anche peggio di come se l'era immaginato. Non faceva caldo come in quello in cui avevano ricoverato Benji e non c'era la dolce Suor Ologna ad attenderla con uno dei suoi calorosi sorrisi.
I soldati l'accompagnarono fino ad un certo punto, poi ella capì che chi doveva riceverla, un certo Capitano Goz, era impegnato in quel momento e lei avrebbe dovuto attendere. Si sentiva a disagio in mezzo a così tanti uomini che, a detta sua, non vedevano molte donne chiusi lassù.
Uno di loro le si avvicinò e cominciò a farle delle avance che Marwel trovò disgustose e fuori luogo. Ma l'apice del disgusto venne sfiorata quando le chiese se avesse "il fuoco dentro".
Lo sguardo della ragazza avrebbe divertito non poco Betty, ed erano tutt'altro che gioiosi o ironici. Fece un passo indietro per allontanarsi dal soldato e disse:
"Mi dispiace soldato, credo che voi e io non saremmo mai compatibili."

Altea
03-11-2015, 15.58.37
Alle parole di Rodian guardai la Luna..quel viso tondo ed etereo che sembrava osservarci..."Non dovete angustiarvi, avete fatto il possibile e potevate morire pure voi." Ma in quel momento mi sorse un dubbio..mi ero svegliata ma il fiume dove era..i rottami del velivolo? Altea, smettila con questa diffidenza.
"Quindi mi porterete al sicuro...posso sapere quale meta ha predestinato mio nonno? Prima non la volevo sapere..ma vista la situazione...immagino nella nostra dimora a Capomazda".
Lo guardai perplessa..erano anni non ci tornavo ovvero da quando la mia vera madre morì quando avevo solo 15 anni. Ella era una nobile capomazdese, un po' fuori le righe, amica fidata dei duca ma non imparentata..per mia fortuna. Dopo la sua morte non volli più tornare laggiù..passavamo le nostre estati vivacemente e troppi ricordi mi portavano a lei in quella enorme dimora...e altri che solo col tempo avevo capito..sorrisi con una smorfia "Ricordo vi era un ragazzino insopportabile, impertinente, sfacciato..lo detestavo..aveva a che fare coi duca..Non so che cosa ne è di lui, ma Dio mi scampi nel rivederlo. Sosteneva io ero inferiore a loro e tutta Cherval".
Era il caso di lasciare il mio orgoglio e aspettai di sapere la nostra destinazione..in fondo nemmeno conoscevo Rodian.

Clio
03-11-2015, 16.26.04
Seguii Goz nel saloon, ma mi guardai bene dall'andare al suo tavolo.
In quelle occasioni preferivo sempre lasciare i gradi da parte e stare in mezzo ai miei uomini, e alle mie donne.
Li cercai con lo sguardo al solito posto, e sorrisi vedendo che Estea e Anty erano già lì, in effetti non avevo avuto modo di parlare con loro per tutto il giorno.
Non erano state coinvolte nelle ultime operazioni perché avevano da fare altrove.
Così, ordinai una birra ambrata e mi sedetti con loro.
C'eravamo proprio tutti quella sera.
Elas, ragazzo dalla faccia pulita e i riccioli scuri, che era sicuramente il più versatile della compagnia, imbattibile sia con l'aereo che nel combattimento corpo a corpo, agile e veloce, eppure forte tanto da tener testa da sempre a un bestione come Dimos, dal carattere leale e sincero.
Kostor, rozzo e gretto ma incredibilmente genuino e vero, il più libertino della compagnia, non c'era donna che si lasciasse scappare, per poi raccontare a tutti com'erano andate le cose, combattente instancabile e tuttofare.
Dimos, grande e grosso capace di farmi sentire un fuscello quando si trattava di portate a terra lottatorie, dal sorriso sincero la battuta facile e la voglia di vivere la vita con leggerezza, un cecchino formidabile.
Qurt era quello a cui nessuno avrebbe dato due lire, prima di arruolarsi era architetto e molti pensavano che la legione non fosse posto per lui, col passare degli anni però, ha superato molti in coraggio, abilità e costanza.
Geris era la mascotte del gruppo: due occhioni azzurri, capelli biondi modi gentili, poco più che vent'anni e un discreto suolo di ammiratrici. A differenza di Kostor non va a sbandierare in giro gli affari suoi, ma non si fa certo mancare le distrazioni, letale ed efficace quando c'è da combattere, ottimo pugile tra l'altro.
Sillor è l'intellettuale del gruppo, si è unito alla legione più per studiare la tecnica militare che per desiderio di avventura, ma ciò non significa che gli sia mai mancato il coraggio né che si sia mai tirato indietro davanti ad una missione, anzi, e negli ultimi tempi è anche migliorato moltissimo come legionario tanto da meritarsi degli encomi.
E poi c'erano loro: le mie splendide sorelle, Estea e Anty.
Estea era la più alta tra noi, la più possente, capelli corti scuri con sfumature ramate e due grandi occhi scuri, non ricorda nemmeno perché si è arruolata nella legione, ma ormai la cosa più importante per lei siamo noi, la sua famiglia, non le importa granché di questa guerra, ma è un soldato esperto e abile, instancabile e precisa oltre che una donna speciale. Abbiamo condiviso il primo volo e quel momento ci legherà per sempre.
Anty è stata la prima donna che ho conosciuto, è arrivata dopo di me ma la vita qui ci ha legato moltissimo, l'aspetto minuto la fa sembrare più piccola, sebbene sia io la più giovane delle tre, e questo aspetto ha portato molti a sottovalutarla. Mai errore fu più grande, un pilota eccezionale e una combattente nata, capelli castani a caschetto, un maschiaccio da sempre.
Negli ultimi anni, quelli erano la mia famiglia e i miei gradi erano solo un proforma per i momenti ufficiali, lì, nel saloon eravamo dei pari, degli amici, dei fratelli.
"Salute bellezze.." sorrisi, sedendomi accanto alle due donne "Che giornatina..." sospirai, prendendo un abbondante sorso di birra, per poi raccontare loro gli eventi salienti della giornata, compresa la chiacchierata irriverente avuta dello strano hangar. Il genere di notizie insomma che si prestano bene ad una serata leggera tra amici, con una birra in mano.
"Davvero.." conclusi ridendo divertita "Non sapevo se arrabbiarmi o scoppiare a ridere.." scuotendo appena la testa.
"A voi è andata meglio?".
Era stata una giornata pesante, una giornata di morte, e per qualcuno poteva essere traumatico, ma noi ci eravamo talmente abituati che avevamo imparato a farci scivolare addosso le cose, anche quelle terribili.

Lady Gaynor
03-11-2015, 17.29.09
"Sono qui per me..." mormorai "Ebbene, non deludiamoli..."
Mi avvicinai al pianoforte nero a coda che era vicino al nostro tavolo. Non furono che pochi passi, ma sufficienti a far si che gli occhi del pubblico si catalizzassero su di me. Mi sedetti sullo sgabello e cominciai a suonare le prime note di Falling in love again... Innamorarsi di nuovo... quale titolo più indicato...

Il mio debutto, la sera della prima. La sala era gremita di gente, da mesi i giornali non facevano altro che parlare di me. La popolarità era arrivata improvvisa e del tutto inaspettata. Dopotutto, non ero che una ragazza di provincia, la cui notorietà si era limitata ad una fascia di miss conquistata a scuola. Ora, avevo tutti ai miei piedi, in quella sala non c'era nemmeno più un posto libero e il camerino era invaso da fiori. Eppure, l'unica persona che avrei veramente voluto non era lì. Era impossibile che non avesse sentito parlare di me... semplicemente, mi aveva cancellata con un colpo di spugna, come se non fossi mi esistita, come se non mi avesse mai giurato eterno amore. Ogni tanto mi chiamava Margherita, come la dama delle camelie... "La camelia è il nostro fiore, poiché simboleggia l'amore infinito che dura per sempre..." così mi diceva, ed io pendevo dalle sue labbra.

Con rabbia relegai quel ricordo in un angolino della mia mente e cominciai a cantare, mettendo nella mia voce tutta la grinta e la passione che riuscii a trovare in me.
"Falling in love again, never wanted to, what am I to do, I can't help it..."*


*Innamorarmi ancora, mai voluto, cosa devo fare, non lo posso aiutare...

Guisgard
03-11-2015, 18.29.54
“No, ma vi assicuro che quando vengono mescolati poi quegli ingredienti fanno una poltiglia non bella da vedere.” Disse divertito Fermer a Gwen. “Beh, allora opteremo per quel panino e per quel bicchiere di latte.” Si voltò verso il bambino e si accorse che dormiva. “Poverino, ha avuto una giornata lunga.” Prendendolo in braccio, per poi metterlo nel lettino. “Dormirà fino a domattina.” Accarezzandogli la testolina. “A questo punto, visto che dobbiamo mangiare, perchè non qualcosa di decente? L'infermeria è vuota, il piccolo dorme beato... vi va di andare a mangiare al saloon del buon Armand? Di sicuro troveremo di meglio di quel panino.” Facendo l'occhiolino all'infermiera.

Guisgard
03-11-2015, 18.37.41
“Comunque” disse Agian a Dacey e ai tre borghesi “credo che stiate commettendo un errore. Quella petizione salverà la vita a molte persone e riporterà la pace in questo borgo.”
“Si, la Pace Eterna.” Ad un tratto qualcuno entrando nella taverna.
“Capitano!” Esclamò Leones. “Eravamo in pensiero per voi! State bene Grazie al Cielo!”
“Non credo di conoscervi...” Agian a Guisgard.
“Infatti, neanche io conosco voi” fece il militare “ma conosco invece le sciocchezze che stavate dicendo. La vostra petizione è il modo migliore per consegnare questo borgo ed i confini Settentrionali del paese in mano agli invasori rossi.”
“Parlate di quel colore come se fosse il male in terra.” Mormorò Agian.
“Infatti.” Annuì con indifferenza Guisgard. “E ora lasciateci in pace.” Guardò il taverniere. “Datemi da bere, ho la gola secca.”
“Ci rivedremo presto.” Agian fissando Guisgard.
“Non ci tengo.” Seccato il militare.
Agian allora uscì, guardando tutti loro con uno sguardo enigmatico.

Lady Gwen
03-11-2015, 18.37.59
Risi a quelle parole, poi fui intenerita dalla scena di Fermer col piccolino.
"Giá, sará distrutto..." avvicinandomi al lettino.
Poi propose di andare al saloon.
"Oh certo, accetto volentieri" sorridendo "Datemi solo qualche minuto per cambiarmi."
Andai a cambiarmi, indossando un vestito al ginocchio, non troppo elegante, ma adatto ad una serata e tornai da Fermer.
"Andiamo?" gli chiesi, sorridendo.

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Dacey Starklan
03-11-2015, 18.40.07
Stavo per controbattere a Again anche se sapevo che non era una buona idea quando la porta della taverna. Mi voltai e quando vidi chi era senza rendermene conto sorrisi e mi alzai in piedi.

<< Guisgard... State bene? Non siete ferito vero?>> subito tentai di sincerarmi delle sue condizioni e fui felice di vedere l'operaio allontanarsi.

Guisgard
03-11-2015, 18.44.54
“Io gli avrei rotto il muso all'istante a quel tipo dell'hangar.” Disse Anty. “Ancora con questa storie delle battutine sulle donne in divisa? Quando sa essere banale un uomo... bah...”
“Magari aveva un bel visino e la nostra Clio ha pensato fosse un peccato romperglielo.” Bevendo Estea.
“Più che su quei due tipi” fece Sullor “io mi concentrerei invece sul loro aereo. Ammesso fossero davvero i proprietari.”
“Che vuoi dire?” Chiese Geris.
“Semplicemente” rispose Sullor “che mi risulta difficile credere come si possa costruire un simile aereo nel bel mezzo del deserto, senza testarlo, perfezionarlo e soprattutto senza che nessuno scopra nulla. Visto che la base militare della legione è a pochi chilometri del borgo. In che cieli hanno volato per testarlo? Possibile che nessuno qui se ne sia accorto?”
“In effetti...” mormorò Kostor “... la cosa è un po' strana...”

Guisgard
03-11-2015, 18.54.09
Fermer si voltò e vide Gwen in quel suo abito per la sera.
“Ehilà, che fascino.” Disse il giovane medico. “Ora capisco perchè le infermiere accendono le fantasie dei pazienti.” Ridendo. “Beh, allora sarò un degno cavaliere stasera” togliendosi il camice bianco ed indossando la divisa da ufficiale “e starò attento che nessuno dei legionari ci provi con voi.” Facendole l'occhiolino.
La prese sottobraccio ed insieme lasciarono l'infermeria per raggiungere il saloon.

Guisgard
03-11-2015, 18.59.30
Guisgard sorrise a Dacey.
“Non temete, ho la pelle dura.” Disse. “E poi possiedo un deciso spirito di sopravvivenza.” Guardò la ragazza. “Voi, piuttosto... avete gli abiti sporchi di polvere... e di sangue... andate a cambiarvi... avete preso le stanze?” Chiese poi ai tre borghesi.
“Certo.” Annuì Leones. “In questa taverna, al piano di sopra. Tre camere. Due per noi ed una per Dacey.”
“Sarà bene che vi andiate a mettere un abito pulito.” Guisgard a Dacey. “Il vostro visino sporco mi mette tristezza.” Facendole l'occhiolino.

Clio
03-11-2015, 19.04.18
Scoppiai a ridere a quelle parole di Anty. In altri tempi, l'avrei fatto anche io.
"Sì, hai ragione, sono monotematici.." divertita "Un po' di fantasia non guasterebbe, dico bene?".
Lanciai poi un'occhiata divertita e complice a Estea, ripensando al volto dell'uomo, rendendomi conto che avevo sostenuto il suo sguardo, ma non avevo prestato attenzione al suo aspetto.
Non che fosse mia abitudine prestare attenzione all'aspetto degli uomini.
Avevo conosciuto l'amore, mi aveva lacerato, distrutto, consumato.
Ora erano anni che il dolore si era sopito, o meglio era stato sostituito da un altro, diverso, più profondo ma paradossalmente più sopportabile.
Da allora non mi ero mai interessata agli uomini.
Ciò non toglieva che sapevo riconoscere un bel ragazzo quando ne vedevo uno.
"Si beh.." cercando di visualizzare il volto dell'uomo "Non era male in effetti... ma gli avrei spaccato la faccia lo stesso.." ridendo, per poi prendere un altro sorso di birra.
Sullor poi, precisamente nel suo stile, analizzò la situazione, riportandomi a cose più reali di pettegolezzi da donne.
"Sì, naturalmente.." annuii "Infatti la storia non finisce qui.. oggi ce ne siamo andati perché non potevamo fare altrimenti, ma torneremo.. metterò l'hangar sotto sorveglianza per controllare ogni loro mossa.. quei due non me la raccontano giusta, infatti.." voltandomi verso Sullor "Caro il mio saputello, ti avrei chiesto domani di trovarmi una clausola, una legge, un appiglio, qualunque cosa ci permetta di requisire quell'aereo! Non mi piace l'idea che ci siano dei civili con in mano un'arma del genere. Oggi l'hanno usata contro Canabias, ma domani chi ci dice che non la useranno contro di noi?".

Dacey Starklan
03-11-2015, 19.08.35
<< Noi abbiamo cercato di dare una mano... C'era...c'era così tanta gente ferita e... >> mormorai rivivendo negli occhi quelle scene.

<< Si, avete ragione...>> annuii desiderosa di togliermi quegli abiti, di bruciarli proprio come a voler allontanare l'orrore.

Mi feci indicare la stanza che era stata riservata per me e subito chiesi dell'acqua calda con cui lavarmi.

Impiegai molto a togliere ogni crosta di sangue e sporcizia ma alla fine mi sentii come rinata. Presi l'unico altro abito che avevo, ciò che avevo osato spendere in vestiario era un budget limitato e infatti ciò che indossai era un fin troppo semplice abito grigio, insipido e neutro. Ideale per una cameriera a dirla tutta e questo aveva motivato la mia scelta all'acquisto. Finalmente pulita e pronta fui di ritorno nel salone da basso, mentre avvertivo nel frattempo una gran fame, derivante dagli sforzi fisici della giornata.

Guisgard
03-11-2015, 19.09.27
“Non ti occorre nessun cavillo.” Disse Sullor a Clio. “In tutta quest'aerea la giurisdizione militare spetta unicamente alla Legione Straniera. Il capitano Goz può ordinare la perquisizione di quell'aereo ed in caso di resistenza anche l'arresto di quei due individui. Ma piuttosto... non rammenti i loro nomi? Se sono militari saranno di certo stati schedati ed io posso controllare negli archivi.”

Lady Gwen
03-11-2015, 19.10.34
Quando tornai da Fermer, sorrisi abbassando di poco lo sguardo e arrossendo lievemente, per poi tornare a guardarlo, nella sua uniforme militare, ben diversa da un semplice camice bianco da medico e che faceva sicuramente piú effetto, almeno su di me.
"Ed io spero che voi non trattiate cosí tutte le vostre infermiere, potrei esserne gelosa" dissi piano facendogli l'occhiolino e prendendo il suo braccio.
Mi piacevano le sue attenzioni, i suoi complimenti, i suoi sguardi, le sue parole...

Guisgard
03-11-2015, 19.15.56
Dacey si lavò e poi indossò il suo unico abito.
Scese di sotto e raggiunse gli altri, che nel frattempo avevano ordinato da mangiare.
Ed infatti appena la ragazza si sedette al loro tavolo, il taverniere portò la cena.
“Prima andremo via da questo luogo” disse Leones agli altri “e meglio sarà. Non voglio restare qui quando ci sarà un nuovo attacco.”
“Concordo, amico mio.” Annuì Poeh.
“E andare dove?” Fissandoli Guisgard.
“Beh, a Città di Capomazda, dove non c'è la guerra.” Rispose Leones.
“Escluso.” Sentenziò Guisgard, mentre tagliava il pane.
“Cosa volete dire?” Stupito Fines.
“Dacey non è pronta e portarla a Città di Capomazda in queste condizioni equivale a dire addio alla nostra fortuna.” Spiegò il militare.

Dacey Starklan
03-11-2015, 19.17.36
Presi posto e subito affondai la forchetta nel piatto. Se dovevo sembrare una popolana tanto vale farlo per bene.

<< Pronta? Pronta per cosa scusate? Che devo fare?>> guardai i quattro uomini con aria interrogativa.

Guisgard
03-11-2015, 19.23.42
“Ho l'incarico” disse Rodian ad Altea “di condurvi nell'unico posto al mondo in cui voi e quelli come voi possono rifugiarsi... Afralignone.” Fumando la sua sigaretta. “Il mondo sta cambiando, ma laggiù i vostri privilegi sono ancora intatti. E chissà, magari ritroverete il vostro amico impertinente, oggi forse divenuto come i tanti nobili arroganti che ci sono laggiù. Ora cercate di dormire, domattina ci sarà molto da camminare e immagino i vostri aristocratici piedi siano poco abituati a muoversi.”

Clio
03-11-2015, 19.25.53
Annuii a Sullor, aveva sempre la risposta a tutto quel ragazzo.
"Benissimo, domani parlerò col capitano se non sarò troppo occupata con le reclute.." sospirai, non era una cosa che amavo, e speravo sempre di scamparla in qualche modo.
"Stasera il capitano mi sembra piuttosto distratto.." osservando con lo sguardo il tavolo del capitano accanto al pianoforte dove la bellissima diva cantava, riempiendo quella rozza taverna con la sua voce soave, incantando tutti.
"I loro nomi?" tornando a guardare Sullor "Sì certo, uno si chiamava Ork Rosso e l'altro Guisgard.." alzando gli occhi su di lui "Ti dicono niente?".

Altea
03-11-2015, 19.29.20
Lo guardai con astio.."Il dolore di prima si è tramutato di nuovo in odio verso noi nobili...mi chiedo perchè non vi arruolate assieme a Canabias allora. Voi non avete capito nulla di me...e sinceramente quel nobile antipatico spero di non vederlo mai più nella mia vita." Mi accorsi in quel momento quanto poca importanza avevo dato all' amore nella mia vita, o forse...avevo finto di non provarlo.
Mi stesi infervorita e dissi solo.."Buonanotte...domani allora riprenderemo il viaggio verso Afralignone...e non preoccupatevi per i miei nobili piedi, e comunque potremmo prendere due cavalli, ammesso voi sappiate andare a cavallo" e chiusi gli occhi addormentandomi lentamente.

Guisgard
03-11-2015, 19.32.55
“Oh, bellezza...” disse il legionario a Marwel “... e perchè mai? Io invece dico che fra noi due c'è già una certa alchimia. Sai... secondo me quel fuoco che hai dentro si combina benissimo col tuo visino angelico, gli occhi verdi ed i boccoli biondi... perchè non vieni un po' con me? Guarda che saprei farti divertire non poco...” ridendo con fare lussurioso “... dai, non fare le difficile, tanto so che piace anche a te...” accarezzandole i capelli con le sue mani sudicie.

Guisgard
03-11-2015, 19.45.22
Le luci del locale si abbassarono e le voci confuse, rozze e assordanti dei legionari in un attimo svanirono.
Le mani di Gaynor sui tasti del pianoforte e poi le note.
Ed infine la sua voce.
La sua chioma di un biondo pallido, quasi tendente al rosso malinconico di quei pomeriggi di Settembre, dopo un'acquazzone.
La musica.
Le sue emozioni, le sue storie, le speranze, i desideri ed i sogni.
Gli sguardi dei legionari.
Le luci basse come aloni di Luna screziata.
Il bianco e nero di quella scena incantata e disillusa.
Il ricordo lontano, almeno per il trascorrere di quelle note, della guerra.
La canzone che scorreva lenta.
Poi l'applauso.
Le grida, gli apprezzamenti.
La spensieratezza, quasi felicità.
“Bellissima...” disse applaudendo Goz.
“Bravissima!” Gridò qualcuno.
“Gaynor, sposami!” Un'altra voce ancora.
“Ancora! Ancora!” Chiedeva qualcun altro.
E Armand portò un bicchiere di champagne alla diva, tra il tripudio generale.
http://cdni.condenast.co.uk/452x610/a_c/5_rhayworth_gilda_v_7jan11_rex-b.jpg

Marwel
03-11-2015, 19.47.19
Si era sempre fidata dei soldati di Evangelia e non credeva che un uomo che difendeva la gente rischiando ogni giorno la propria vita potesse comportarsi cosi con una fanciulla indifesa.
Il disgusto continuava a crescere mentre il soldato vomitava parole senza accorgersi dello sguardo della donna. Aveva lasciato il pugnale a casa. Aveva lasciato il maledetto pugnale a casa. Se n'era accorta quando, cercandolo, non l'aveva trovato e il terrore che nessuno venisse a salvarla dalle mani di quell'uomo s'insinuò nelle sue vene.
"State lontano da me" fece Marwel allontanandosi.

Lady Gaynor
03-11-2015, 20.22.59
Applausi scroscianti. Nel saloon si udiva una sola cosa, il mio nome. Armand mi portò dello champagne ghiacciato, lo ringraziai e bevvi tutto d'un fiato. Sorrisi e mi rivolsi ai militari, che avevano chiesto un'altra canzone. "Mi avete accolta con tutti gli onori, e stasera mi state facendo sentire apprezzata come non mai... il minimo che io possa fare è accontentarvi e cantare ancora per voi..."

https://www.youtube.com/watch?v=P8MjJXvnzj4

Guisgard
04-11-2015, 17.42.49
Fermer sorrise.
“Oh, non temete, non ho mai avuto infermiere carine come voi.” Disse a Gwen. “Spesso nei campi medici in zone di guerre si vedono perlopiù suore o contadine volontarie.” Prendendo sottobraccio la ragazza. “Stasera però non vi vedrò come la mia valida e valente infermiera, ma come la dama con cui trascorrere una piacevole serata.”
E raggiunsero il saloon di Armand, che mai come quella sera pullulava di legionari.
Infatti l'esibizione di Gaynor aveva attirato, com'era naturale, tutti i militari liberi dai turni di guardia.
Il giovane medico e la sua bella infermiera presero posto ad uno dei tavoli liberi ed ordinarono da mangiare.
Gaynor, invece, terminata la sua seconda esibizione, che risultò ancor più apprezzata della precedente, tornò al tavolo di Goz, che era su di giri per l'atmosfera e soprattutto per la bellezza della diva.
“Brindiamo alla nostra diva...” disse il capitano “... che possa presto raccontare in un bel film le gesta di noi legionari... salute, ragazzi!”
E tutti brindarono.

Guisgard
04-11-2015, 17.48.52
A quella domanda di Dacey, i quattro si scambiarono rapide occhiate.
“Beh, credo sia il momento che sappiate la verità...” disse Guisgard alla ragazza “... rammentate del lavoro che volevo proporvi? Ebbene, se fatto bene potrebbe arricchirci tutti. Pare che un'anziana nobile in esilio ad Afralignone sia convinta dell'esistenza di sua nipote, la defunta principessa di Animos. Ha proposto una forte ricompensa per il suo ritrovamento. E qui entriamo in scena noi. Siccome la ragazza riposerà in qualche parte della steppa, noi aiuteremo l'anziana nobile a vivere meglio i suoi giorni di esilio portandole una sosia... voi.”

Dacey Starklan
04-11-2015, 17.52.28
Ascoltai pur conoscendo già quel piano.

<< Dunque volete che io mi finga qualcun'altra? Volete che io mi prenda gioco di un'anziana signora? Diavolo questa é bella!>> esclamai usando un'espressione colorita che avevo sentito in strada.

<< Si tratta di molti soldi suppongo, quanto mi spetterebbe? In fondo sarei io a fare il grosso del lavoro >>

Guisgard
04-11-2015, 17.54.26
Altea sognò.
Sognò l'aria spensierata della corte di Cherval, i suoi giardini fioriti, le sale di marmo, le feste e i giochi.
Ma poi fu svegliata bruscamente, vedendo svanire quei sogni ormai divenuti solo antiche illusioni.
“Svegliatevi...” disse Rodian “... mi spiace svegliarvi prima del previsto” infatti era ancora notte “ma non possiamo più restare qui... ho sentito dei umori... forse carri... dobbiamo andarcene... e senza fare rumore...”

Guisgard
04-11-2015, 18.00.20
“Vedo che avete le idee chiare...” disse Guisgard a Dacey “... buon per voi e per noi. Avremo più possibilità di riuscita. Si, sono in ballo molti soldi. A voi spetterà una bella fetta, ma inferiore a quella che ci divideremo noi quattro.” Indicando se stesso ed i tre borghesi. “E' vero che farete il lavoro più importante ma spetterà a noi prepararvi, togliervi da dosso l'aspetto di popolana e trasformarvi in una principessa.”
“Perchè dobbiamo restare in questo posto?” Chiese Leones. “E' pericoloso.”
“Perchè non possiamo presentarci a Città di Capomazda prima che Dacey assomigli ad una principessa, altrimenti il nostro piano fallirà ancor prima di cominciare. Dunque resteremo ad Evangelia fino a quando lei sarà pronta.”

Lady Gwen
04-11-2015, 18.02.25
Sorrisi alle sue parole.
"Bene, posso stare tranquilla, dunque" sorridendogli.
Arrivammo poi al saloon e pullulava di gente. Ci sedemmo ad un tavolo e ordinammo da mangiare.
"É sempre cosí o c'é particolare fermento, stasera?" chiesi al medico, guardando attorno a me i soldati che godevano del tempo libero.

Altea
04-11-2015, 18.05.45
"Tutta la sala ruotava attorno a me,
un passo, due passi, un giro di valzer,
prima il braccio di un nobile, poi quella di
un tenente...il grandioso lampadario di cristallo
rifletteva mille colori sopra di noi dando al marmo
bianco i riflessi dell' arcobaleno che illuminava
il Cielo di Chevral dopo una giornata di pioggia.
Poi vidi un ragazzino in fondo alla sala...lui..era lui.
"Altea, vieni a giocare col tuo aquilone come facevamo
a Capomazda, oppure a chi trovava un albero dove stavano
nascendo le farfalle....vincerò io come sempre, noi taddeidi
non abbiamo rivali". E io gli porsi quel ciondolo fatto da mia madre
con albero argento, l' Albero della Vita lo chiamavano..lui lo gettò a terra
come quel giorno e io rimasi immobile e di ghiaccio come la neve che
candida cadeva in inverno sul mio Ducato...".

Improvvisamente tutto svanì..davanti a me vi era Rodian preoccupato e quelle parole..mi alzai di scatto.."Ci stanno raggiungendo? Dobbiamo scappare, mi fido di voi...avanti andiamo, io non ho paura".

Guisgard
04-11-2015, 18.07.18
“Ehi, che caratterino...” disse il legionario a Marwel “... sai, piccola, mi piaci sempre più?” Ridendo e facendo smorfie lascive.
Ad un tratto suonò la sirena d'ingresso.
“Ehi, tu!” Un caporale al legionario che importunava Marwel. “Datti una mossa e vieni ad aiutarci! Sono arrivate le reclute!”
“Si, signore.” Annuì il legionario.
E Marwel vide un camion militare fare il suo ingresso nel fortino.
E da esso furono fatti scendere alcuni militari.

Dacey Starklan
04-11-2015, 18.09.29
Non avevo alcuna volta di restare in quella città dopo il bombardamento. Anche se si sarebbero stupiti e forse insospettiti avrei dimostrato di imparare in fretta.

<< Scusate ma non penso ci voglia molto a fare la nobile... Basta stare diritti e con lo sguardo in su! Non ci metterò tanto ad imparare, sono una svelta a capire come vanno le cose!>>

Guisgard
04-11-2015, 18.11.10
“In verità” disse Fermer a Gwen “credo sia per l'esibizione di quella cantante.” Indicando Gaynor al tavolo con Goz. “Deve essere giunta per rallegrare i soldati.”
Passò Armand accanto al loro tavolo ed il medico lo fermò.
“Chi è la donna?” Chiese.
“Non la conoscete, dottore?” Ridendo Armand. “E' la celebre cantante Gaynor, in visita qui alla base.”

Guisgard
04-11-2015, 18.15.56
“Invece dovreste...” disse Rodian ad Altea “... avanti, mettiamoci in cammino... in quella direzione, dove la boscaglia è più fitta... e cerchiamo di avere un buon passo...” sistemando la pistola nel fodero.
I due cominciarono a muoversi, guidati solo dal pallore lunare, tra l'erba alta e resa viscida dall'umidità della notte.
Ad un tratto un aereo sorvolò a bassa quota la zona, passando sulle loro teste.
Rodian subito spinse a terra Altea e si accasciò accanto a lei.
“Maledetti...” mormorò “... hanno già preso il controllo di queste zone... state giù...” alla nobile “... se ci trovano è la fine...”
Ad un tratto udirono il motore di una camionetta.

Marwel
04-11-2015, 18.16.02
Il suono di una sirena l'aveva salvata dalle parole e dalle mani di quel militare.
"Gesù mio... cos'è diventata Evangelia?" sussurrò portandosi le mani al viso e respirando profondamente, grata dell'intervento del Caporale.
Quanto ci avrebbe messo il Capitano Goz a riceverla? Quanto avrebbe dovuto ancora attendere all'interno di un luogo che le metteva addosso tanto disagio?
Venne distratta da un veicolo da cui uscirono dei militari ed osservò le loro movenze rudi mentre mettevano i piedi a terra e si affrettavano a ricomporsi davanti agli ufficiali.
Pensò a quanto fosse dura e difficile la vita di un soldato, a quante cose doveva rinunciare un uomo che aveva deciso, o anche no, di servire il proprio paese.
Pensando a ciò, non ci mise molto a perdonare il comportamento del militare con cui aveva avuto a che fare pochi minuti prima.

Guisgard
04-11-2015, 18.26.23
Guisgard ed i tre borghesi risero a quelle parole di Dacey.
“Certo, come no...” disse ironico il militare “... allora cominciate con questo...” prendendo il libro che Poeh aveva sempre con se e dandolo alla ragazza “... alzatevi, raggiungete quella parete e mettete il libro sulla testa... poi tornate qui al tavolo, senza lasciarlo cadere dalla vostra testa. E naturalmente senza toccarlo.” Divertito.

Altea
04-11-2015, 18.28.33
"E va bene..avrò paura...ma dimenticate sono una de Bastian".
Ci incamminammo nella boscaglia, la Luna faceva da faro per portarci a destinazione al primo porto sicuro, sentivo la gonna frusciare nell' erba umida e bagnata.
Ad un tratto si udì un aereo, Rodian mi spinse gettandomi a terra, estrasse una pistola. Da parte mia presi il coltello dalla scollatura e alzando la sottoveste presi pure io una pistola dalla giarrettiera e bisbigliai "Non sono poi cosi sciocca, prima di andarmene ho preso delle armi ovvio, ma a mio avviso dovremmo camminare a rasoterra".
Nemmeno il tempo di dirlo e udimmo il rumore della camionetta..
"L' albero..saliamo sopra la quercia e aspettiamo passi quella camionetta, non ci vedranno là sopra o gli spareremo addosso".

Lady Gaynor
04-11-2015, 18.30.41
Al termine di Perfidia, tornai al tavolo e brindai con Goz e i suoi ragazzi. Il capitano accennò al film che avrei dovuto girare, così decisi che l'indomani avrei visitato il forte per raccogliere informazioni. Mi rivolsi così a Goz. "Capitano, domani se possibile vorrei fare un giro all'interno della base, per capirne i meccanismi e per ambientarmi un po'..."

Dacey Starklan
04-11-2015, 18.32.51
Lanciai a tutti un'occhiataccia sdegnata e afferrai il libro con forza. A grandi passi raggiunsi la parete e portai il libro sulla testa.

E lì venne tutto naturale, non avevo dimenticato gli anni di allenamento a palazzo. Camminai aggraziata senza far vacillare il libro e tornata al tavolo lo porsi nuovamente a Poeh.

<< L'avevo detto che era una passeggiata... Letteralmente!>>