Visualizza versione completa : Nei cieli di Evangelia
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Lady Gwen
12-11-2015, 01.37.52
"La seconda che avete detto" ridendo piano "In particolare da mio padre."
Dacey Starklan
12-11-2015, 01.39.01
<< Qui? E che cosa fate qui?>> i miei occhi scintillavano sorpresi e incuriositi. Com'era strano quel mondo, diverso dal palazzo, dalla ricchezza eppure contenente un suo fascino.
Scoccai una occhiata a Guisgard, il suo tono era troppo sarcastico e la cosa non mi piaceva. Imitai il militare sedendomi su una cassa, cercando di ignorare la sporcizia polverosa che la ricopriva.
<< Aspettate... Ma... >> potevo quasi sentire le rotelle nella mia testa mentre pensavo, << c'era un aereo, che ha abbattuto gli altri due, durante il bombardamento... E proprio mentre voi non eravate nella locanda... Voi>> spalancai gli occhi, se la mia supposizione era esatta Guisgard era un eroe per la città, << voi eravate alla guida di quell'aereo non è così?>>
Marwel
12-11-2015, 01.44.16
Gli occhi di Marwel s'illuminarono e un ampio sorriso le si aprì un volto. Non poteva credere che dopo aver adesso così tanto, avrebbe potuto salvare la vita ad un'anima innocente.
"Si capitano, se è possibile vorrei portarlo subito con me" disse per poi posare lo sguardo su Icarius, come se volesse dirgli "hey, hai visto che ci sono riuscita?".
Guisgard
12-11-2015, 01.46.10
“Se posso permettermi un consiglio...” disse Sullor a Clio “... se si tratta davvero dei nostri uomini allora direi di essere prudenti... una squadra di sorveglianza darebbe troppo nell'occhio. Io invece opterei per un solo militare che inviato in quella zona possa monitorarli senza suscitare sospetti.”
Guisgard
12-11-2015, 01.49.56
“Ah, ecco svelato il segreto...” disse sorridendo Fermer “... e sia... credo possa bastare... non che mi dispiaccia il vostro massaggio, ma se continuate finirei con lo sciogliermi... ed il medico di una base militare deve essere lucido durante il suo lavoro.” Fissando Gwen. “Vi immaginate i pettegolezzi? Visto? Diranno. Ha una bella infermiera che sa fare ottimi massaggi e ne approfitta!” Ridendo.
Guisgard
12-11-2015, 01.54.16
“Il mio amico” disse Guisgard a Dacey, riferendosi ad Orko “ama parlare troppo. Non dategli retta. Vi sembro un eroe?”
“E su, magari riuscirai ad affascinarla.” Divertito Orko. “Non vedi com'è interessata?”
“Certo, al tuo aereo...” fissandolo il militare.
“Ovvio, mica a te.” Ridendo Orko. “Le brave ragazze non si lasciano affascinare dai tipi come te.” Facendogli l'occhiolino. “A meno che non scoprono in loro un animo eroico e romantico.”
“Non sono un eroe” mormorò Guisgard “e neppure un romantico.”
Lady Gwen
12-11-2015, 01.55.16
Sorrisi alla sua frase.
Poi ritirai subito le mani, non sapendo se essere piú sollevata o triste che quella dolce tortura fosse finita.
Risi piano poi a quelle parole.
"Vedete che potrei farci l'abitudine, con tutti questi complimenti"
Dacey Starklan
12-11-2015, 01.57.37
<< Voi... Avete salvato questa città, rischiando la vostra vita... Mi hanno insegnato che questo è eroismo...>> saltai giù dalla cassa sistemandomi la gonna.
<< Ora vorrei vedere l'aereo se non vi dispiace. Anche se premetto, non capirò molto di meccanica e di quelle cose che suppongo piacciano a voi
Guisgard
12-11-2015, 01.58.24
Marwel a quelle parole di Goz apparve raggiante e soddisfatta si voltò verso Icarius.
E il cadetto sorrise nel vederla così felice.
“Credo che il bambino si trovi nell'infermeria della base ora.” Disse Goz a Marwel. “Vi farò accompagnare subito da qualcuno per prelevare il marmocchio. Cioè, volevo dire il bambino.”
Annuii alle sue parole.
"Si hai ragione, mandiamo qualcuno in incognito... Anzi, qualcuna.." Sorridendo "Nessuno fa caso a una ragazza.. Parlerò con Anty, ha la pazienza necessaria.. E non è minacciosa per niente.." Mi alzai "Grazie Sullor!".
Poi sospirai.
"Se questa sera la guerra ci darà pace penseremo a salutare degnamente Geris.." Con un sorriso triste.
"Devo tornare dal capitano.." Sbuffai piano.
Mi allontanai da Sullor andando in cerca di Anty.
La trovai che stava sistemando dei pezzi del suo areo.
"Ehi!" dissi piano, avvicinandomi "Ho un compito per te..".
Così riferii alla soldatessa la storia dell'aereo senza emblemi, quello che aveva scoperto Sullor su quei due e la necessità di una sorveglianza discreta.
"Te la senti?" Le chiesi "Volevo parlare con te prima di riferire al capitano".
Guisgard
12-11-2015, 02.17.33
Fermer sorrise e si alzò dalla sedia, restando a petto nudo vicinissimo a Gwen.
“Ho solo detto la verità...” disse, fissandola “... se i legionari sapessero che la bella e giovane infermiera del dottor Fermer è così brava con i massaggi, beh, in breve qui ci sarebbe la fila... e poi come biasimarli... non tutte le infermiere hanno un modo così sensuale di fare massaggi...” restò un attimo senza aggiungere altro, per poi rimettersi camicia e camice.
Guisgard
12-11-2015, 02.21.30
“L'ho fatto per convenienza.” Disse Guisgard a Dacey. “Per il mio tornaconto. Se avessero distrutto il borgo, noi tutti saremmo morti, perdendo il nostro affare. Vedete? Non vi è nulla di eroico in me. Risparmiate i vostri sogni per chi ne sia degno.”
“Che cinico...” mormorò Orko “... peccato che sei anche un pessimo attore... chissà perchè ci tieni tanto ad apparire come non sei.”
“Dacci un taglio.” Fissandolo Guisgard. “E mostra l'aereo a Diana. Ci tiene molto.”
“Prego, seguitemi.” Orko a Dacey.
Dacey Starklan
12-11-2015, 02.24.51
Restio a prendersi la gloria. Era davvero una persona curiosa quel Guisgard ma che potevo farci. Non voleva essere visto con un eroe e io non avrei insistito. Piuttosto seguii Orko fino all'aereo.
Da bambina ne avevo visti, da lontano, come grandi uccelli di ferro che affascinavano la mia immaginazione infantile.
Guisgard
12-11-2015, 02.26.01
“Beh, è un compito come un altro.” Disse Anty a Clio. “Montare i pezzi nella scocca di un aereo, pulirne i propulsori o sorvegliare un vecchio capannone non è che cambi molto, no?” Sorrise amaramente. “Sempre meglio che finire come il povero Geris.” Scuotendo il capo. “Si, accetto naturalmente l'incarico...”
Sorrisi appena a quelle parole di Anty, pratica e concreta come sempre.
"Bene, sapevo di poter contare su di te.." Annuii "Vado a riferire al capitano gli sviluppi.. Ci vedremo stasera, per Geris".
Con quelle parole mi accomiatai dalla mia amica e mi diressi nuovamente dal capitano, con il nuovo rapporto.
Lady Gwen
12-11-2015, 02.35.05
Si alzó e si avvicinó a me.
Era cosí vicino e quella vicinanza mi mozzó il respiro, incatenando i miei occhi nei suoi.
Nessuno si era rivolto mai a me in quei termini e la cosa mi faceva uno strano effetto.
Restó un attimo senza dire nulla, un attimo in cui fui tentata dal sottrarmi al suo sguardo, ma non lo feci.
Andó poi a rimettersi la camicia e il camice e restai ad osservarlo, cercando tenere a mente ogni dettaglio del suo torace, della sua schiena, delle sue spalle larghe che avevo sentito sotto le mani per quegli attimi interminabili.
Presi a stringermi le mani l'una con l'altra a quel pensiero, cercando di allontanarlo, ma quel suo modo di fare, persino di vestirsi, cosí carico di una particolare sensualitá, mi distraeva da ogni cosa.
Guisgard
12-11-2015, 02.42.05
Orko accompagnò Dacey attraverso il lungo capannone, fino a raggiungerne la parte posteriore, dove qualcosa di grande stava sotto alcuni teloni.
Orko si avvicinò e cominciò a tirare giù la copertura, fino a svelarne ciò che celava.
E Dacey vide così un grande aereo, dalle linee slanciate e compatte.
Era diverso da quelli che normalmente aveva visto volare nei cieli o raffigurati sui suoi libri.
L'unica cosa che stonava con le sue forme avveniristiche era la totale mancanza di vernice sulla carrozzeria.
“Vi presento l'aereo più veloce e potente del mondo...” disse orgoglioso Orko a Dacey “... ecco a voi la Freccia d'Argento.” Il suo sguardo mutò. “La nostra unica speranza per sconfiggere Canabias...”
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Guisgard
12-11-2015, 02.44.49
Clio lasciò Anty e tornò nell'ufficio di Goz.
E la scena lì non era cambiata.
C'erano infatti ancora, oltre al capitano, Marwel, Gaynor ed i due cadetti Icarius e Palos.
Dacey Starklan
12-11-2015, 02.47.53
Forse scherzava, come poteva essere che quell'aereo così malconcio fosse l'ultimo baluardo di speranza. O forse era serio e allora c'era da preoccuparsi.
<< É...beh ecco é...diverso da come immaginavo.... Insomma sembra un po'... Ehm scrostato... Discosta molto da ciò che il suo nome evoca.. Ma ... Ma se é veloce e efficace che importa il suo aspetto.. Giusto?>>
Dovevo aver fatto relativamente in fretta, dato che il capitano stava ancora parlando con la ragazza bionda.
E se in tanti anni di servizio avevo imparato qualcosa, era proprio non disturbare Goz mentre parlava con una bella donna.
Così attesi, insieme agli altri, composta e in silenzio che terminasse in modo da potergli riferire gli ultimi sviluppi e le decisioni che avevo preso.
Non vedevo l'ora che quella giornata maledetta finisse, volevo togliere quella giacca e tornare ad essere semplicemente Clio, anche se solo per una sera, insieme ai miei fratelli, per onorare il nostro fratellino.
Guisgard
12-11-2015, 02.55.37
Fermer si rivestì lentamente, quasi a voler trattenere la sensazione di benessere sulla sua pelle datagli da quel massaggio.
Poi si voltò e vide Gwen immobile che appariva inquieta.
“Gwen...” disse guardandola “... tutto bene? Ho forse detto qualcosa che non va?”
Guisgard
12-11-2015, 03.01.34
Orko sorrise a quelle parole di Dacey.
“Sono stato costretto a raschiare la vernice ed il suo emblema dalla carrozzeria.” Disse. “Per questo ho deciso di chiamarlo Freccia d'Argento, visto solo la sua cromatura ora è visibile. Ma vi assicuro che questo aereo non ha eguali.”
“Così le riempirai la testa di sciocchezze...” arrivando Guisgard “... è solo un aereo...”
“Col quale tu hai abbattuto due Valchiria.” Replicò Orko.
Guisgard si avvicinò all'aereo e restò a fissarlo.
“Volete vederlo all'interno?” Voltandosi poi verso Dacey.
Lady Gwen
12-11-2015, 03.04.39
Si rivestí lentamente, con una lentezza quasi studiata e che mi stava facendo ulteriormente perdere la testa.
Mi riscossi sentendo la sua voce.
"Ph no no, scusatemi, non volevo fissarvi, stavo solo pensando" cercando di sorridere e liquidando i suoi dubbi con un gesto della mano e cercando di darmi da fare, sistemando dei medicinali che trovai in giro.
Lui c'entrava eccome.
Sbagliato... non c'era nulla di sbagliato in quel momento, era quello il problema... era tutto maledettamente giusto.
Dacey Starklan
12-11-2015, 03.06.13
<< É comunque un bel aereo, credo... Originale, con una sua storia...>> sorrisi appena di fronte a Orko, che era visibilmente affezionato a quel mezzo volante.
Ascoltai la domanda del militare, sembrava che avesse letto il mio pensiero e arrossii per un attimo.
<< É possibile? Io non vorrei essere troppo di disturbo... Ma si, mi piacerebbe molto >> ammisi infine.
Guisgard
12-11-2015, 03.07.09
Clio raggiunse gli altri e restò ad aspettare che Goz terminasse di parlare con Marwel.
“Guarda chi c'è...” disse Palos a bassa voce ad Icarius “... la dama di ferro...”
“Smettila...” ad un suo orecchio il cadetto dagli occhi azzurri “... vuoi che si accorga che parliamo di lei e che ci sbatta al fresco?”
“Dieci Taddei che la seduco...” Palos.
“Quindici invece che ti fucilano per oltraggio ad ufficiale...” trattenendo una risata Icarius.
“Dammi retta...” mormorò piano Palos “... le tipe che fanno le dure vogliono solo trovare qualcuno che sappia domarle...”
E i due, pur parlando tra loro a bassa voce, si voltarono per un momento a fissare il biondo tenente.
Guisgard
12-11-2015, 03.12.59
“E posso sapere” disse Fermer fissando Gwen che fingeva di sistemare i medicinali “a cosa pensate?” Sorrise. “Probabilmente non ai medicinali, visto che avete messo le mie mentine nella cassetta dei disinfettanti.” Ridendo piano. “O forse avete trovato un modo per sterilizzare con le proprietà della menta?” Divertito.
Trattenere una risata fu davvero difficile, restare impassibile e far finta di niente al posto che scoppiare a ridere o lanciar loro un'occhiataccia.
Parlavano di me.
Bene o male non l'avrei mai saputo, ma ci avrei scommesso.
Quei bisbigli, quello sguardo fuggente.
Per un momento invidiai quelle reclute, ancora lontane dalla guerra.
Ma non invidiavo il ragazzo che diceva di non volere questa vita.
C'è un motivo se l'arruolamento nella Legione è volontario: perché questa vita non è per tutti.
Sposare la morte non è da tutti.
Se non avessi conosciuto Geris e lo credessi un ragazzo obbligato ad arruolarsi il dolore sarebbe ancora più insopportabile.
Ma noi non siamo semplici soldati, siamo legionari.
E so che Garis non avrebbe desiderato morte migliore.
Ora spettava a noi rendergli onore, e far sì che continuasse a vivere in noi, come tutti quelli che l'avevano preceduto, perché ci tenesse un posto al suo fianco.
Prima o dopo, tutti l'avremmo raggiunto.
Lady Gwen
12-11-2015, 03.22.06
Se avessi deciso di fare un mestiere diverso, di sicuro non avrei potuto fare l'atrice.
Mi imposi di calmarmi e respirai, prima di voltarmi, mettendo su la mia faccia migliore.
"Voi sottovalutate le proprietá di questa pianta" dissi mentre mi avvicinavo "A prescindere dalle vostre mentine" guardandolo dritto negli occhi, con un enigmatico sorriso e mettendo la scatolina nella sua mano.
"Sono certa comunque che se i miei pensieri avessero potuto interessarvi, non avrei esitato a rendervi partecipe" dissi, con tono calmo, m diretto.
Guisgard
12-11-2015, 03.25.34
“Perchè no.” Disse Guisgard a Dacey. “Nulla in contrario, vero?”
“Purchè tu non voglia utilizzare l'aereo per far colpo su di lei.” Ridendo Orko.
“Tranquillo...” salendo il militare fino all'abitacolo “... non sono il suo tipo...” aprì la calotta tirando la maniglia laterale “... ti ho già detto che lei sogna il principe azzurro...” entrando nell'abitacolo e porgendo poi la mano a Dacey per far salire anche lei “... eccoci...” sedendosi entrambi al posto di comando “... e un po' stretto, ma non è certo un posto riservato all'opera...” infatti i due erano a stretto contatto “... dunque... questa è la cloche... controlla l'aereo... tirandola verso di voi il veicolo sale di quota, spingendola invece in avanti scendete in picchiata... questi sono i comandi... l'indicatore del carburante... della pressione... della quota... della velocità... questo invece indica la perpendicolare che dall'asse dell'aereo tocca poi il terreno... serve a dare stabilità al veicolo... questo è il pulsante di fuoco, mentre queste levette sganciano le bombe...” Dacey era praticamente stretta contro il petto di lui, dato il poco spazio nell'abitacolo “... questa manopola invece serve per l'espulsione, quando l'aereo è in fiamme e sta precipitando...” sorrise “... provate a chiudere gli occhi e vi descriverò la sensazione di volo...”
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Dacey Starklan
12-11-2015, 03.32.27
Accettai il suo aiuto per entrare nell'aereo. Tutto ciò che vidi era un insieme di tasti e spie luminose concentrate nell'aria dei comandi. Il veicolo era piccolo, ideato in origine per una sola persona dunque a me e Guisgard fu necessario adeguarsi allo spazio angustie cabina .
Chiusi gli occhi, mi avrebbe fatto vivere qualcosa che non avevo mai osato sperare.
Guisgard
12-11-2015, 03.33.33
Icarius e Palos continuarono a parlottare fra loro, gettando di tanto in tanto sguardi veloci verso Clio.
“Dovremmo smettere di guardare nella sua direzione” disse sottovoce Icarius “o capirà e finiremo nei guai.”
“Io non riesco a non fissare i suoi occhi chiari...” mormorò a bassa voce Palos.
“Tenente Clio...” ad un tratto Goz, destando la ragazza dai suoi pensieri “... già di ritorno? Spero abbiate novità degne delle mie aspettative.” Guardò poi i due cadetti. “E voi due che diavolo fate qui?”
“Ecco, signore...” farfugliò Palos “... abbiamo scortato miss Gaynor e miss Marwel da voi...”
“Ora toglietevi dai piedi o vi farò marciare sotto il Sole del deserto.” Sbottò Goz.
Guisgard
12-11-2015, 03.37.25
“Ovvio che i vostri pensieri mi interessano.” Disse Fermer a Gwen. “Siete la mia infermiera ed assistente, dunque il modo che avete di pensare riguarda in un certo senso anche me.” Sorrise, prendendo la scatolina di mentine. “Naturalmente se i vostri pensieri invece riguardano aspetti personali, legati a voi o alla vostra famiglia, allora mi scuso e di certo non pretendo di conoscerli.”
Potevo vedere le loro occhiate veloci, magari erano anche convinti che non me ne accorgessi.
In realtà la cosa mi divertiva, magari se col tempo avessero visto Clio, invece del tenente Loyd, avrebbero capito che ero molto diversa da come apparivo in quel momento.
Anche i miei uomini infondo erano stati delle reclute.
Anche Geris.
Il pensiero continuava a tornare da lui, velando il mio sguardo impassibile di tristezza.
Quante risate ci eravamo fatti, quanti racconti epici e infiocchettati.
Mi sarebbe mancata la sua risata pulita, sarebbe mancata a tutti noi.
Poi Goz si rivolse a me.
"Sì, capitano.." Annuii "Ho novità riguardo all'aereo senza emblemi, non volevo disturbarvi..".
Poi Goz si accorse dei cadetti e li mandò via.
In quel momento mi ricordai che avrei anche dovuto iniziare l'addestramento.
La giornata era ancora lunga dunque.
Lady Gwen
12-11-2015, 03.43.56
"Bene, dunque. Direi che siamo d'accordo" dssi con tono sicuro, sorridendo e continuando a guardarlo.
Guisgard
12-11-2015, 04.02.52
“Beh, il dovere è dovere...” disse Goz a Clio “... madama...” a Gaynor “... miss...” a Marwel “... perdonate, ma ho una base da governare ed una guerra da vincere... col vostro permesso...” e fece cenno a Clio di entrare con lui nel suo ufficio.
Non prima però di aver incaricato un militare di accompagnare Marwel all'infermeria per prendere il bambino.
E Goz, rimasto solo con Clio, chiese alla ragazza di informarlo di tutte le novità.
Guisgard
12-11-2015, 04.03.45
“Beh, allora” disse Fermer a Gwen “dalle vostre parole comprendo che quei pensieri riguardassero la vostra vita privata e dunque mi scuso per aver chiesto.” Sorrise. “Ora direi di metterci al lavoro.”
Incredibilmente Goz mi disse di entrare e lasciò così la compagnia di quelle due bellissime donne.
Così, una volta sola col capitano lo aggiornai su tutto quello che avevo scoperto, sull'aereo, sui due uomini e le misure che avevo attuato per il momento.
Guisgard
12-11-2015, 04.07.56
Dacey chiuse gli occhi e Guisgard le mise in testa il suo cappello.
“Tenete le mani sulla cloche...” disse prendendo le mani di lei e stringendole con le sue intorno alla leva dei comandi “... immaginate ora il decollo... dal nulla ed in pochi secondi tutto intorno a voi comincia a muoversi... in principio si vede sfocato, poi gli occhi mettono a fuoco ed allora il mondo comincia a scorrere rapido, come le immagini mute di un film senza sonoro... attorno a voi solo il sibilo dell'aereo che corre lungo la pista... poi dolcemente iniziate a salire... planando, quasi fluttuando nell'aria... allora il mondo inizia a rimpicciolirsi... il cielo diventa più blu ed in breve un oceano di nuvole vi avvolge... e poche sensazioni al mondo sono simili a quella di volare fra sterminati e bianchissimi banchi di nuvole... a tratti sembrano prendere forma, assumendo le fattezze di torri, palazzi ed intere città sopra il mondo... come se scoprissero terre immaginarie, oltre i confini della Terra... e volare così, fino a vedere il Sole tramontare, quando il cielo assume i colori più belli... e poi volare di notte e vedere pian piano le stelle accendersi... viste da quassù le stelle sembrano più grandi e vicine... quasi da potersi toccare... ed allora anche i desideri, i sogni ci appaiono più reali...” erano stretti l'una contro l'altro “... immaginate di guardare alla vostra destra... quelle sono le Perseidi... le stelle della costellazione di Perseo... e da lì che nella notte di San Lorenzo arrivano le stelle cadenti... e per i piloti quella è la strada dei desideri... che unisce il cielo alla Terra... mi chiedevate prima cosa farei con i soldi della Gran Baronessa? Forse comprerei un vecchio maniero che domina arroccato un borgo addormentato... lo vidi anni fa, proprio mentre volavo... un luogo ameno, dimenticato fra alte montagne... un posto che forse neanche le mappe riportano... come un'isola sperduta nel mare dei nostri sogni... in quel borgo assopito le notti di Luna sono più magiche ed incantate che altrove... immaginate di sorvolarlo... fatelo con la forza dell'immaginazione e forse il vostro cuore vedrà quel borgo ed il suo antico maniero...” strinse le sue mani intorno a quelle di Dacey sulla cloche “... ora rientriamo... atterrate... piano, dolcemente... la cloche non va tenuta troppo stretta, o l'areo soffocherà... e neanche troppo debolmente, o il veicolo volerà via... così... piano...” seguirono lunghi istanti di silenzio, dove lui restò a sentire il profumo dei capelli di lei “... ecco, siamo atterrati... potete riaprire gli occhi...”
E Dacey riaprendoli si ritrovò di nuovo nel capannone, col cappello di Guisgard sulla testa.
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Lady Gwen
12-11-2015, 04.09.09
"Scuse accettate" sorridendo ''Sí, andiamo."
Dacey Starklan
12-11-2015, 10.38.05
Sentii qualcosa toccare la mia testa e capii. Per la perfetta esperienza immaginativa avevo bisogno anche del giusto cappello. Sorrisi tra me e me per quella piccola premura quindi mi concentrai.
Questa volta non ritrassi le mani, troppo presa a seguire le indicazioni che la sua voce mi stavano dando, troppo presa dalle immagini frutto delle mia mente, troppo presa dalle sensazioni. Riuscii quasi a sentire il mio corpo che si innalzava insieme all'aereo e andava a librarsi nell'aria. Un mondo meravigliosa si mostrava, un mondo visto dall'alto. Un mondo che non aveva guerre, solo piccoli edifici, uomini grandi come formichine e poi neanche più quello. Solo il cielo, nella sua immensità e vastezza. Il Sole, le nubi e le stelle. Conoscevo ogni costellazione e mi fu facile visualizzarle. Pareva tutto così reale. La sua voce accompagnava il mio viaggio e la sua presenza era l'unica cosa che mi permetteva do non divagare. Affascinata ascoltai la sua storia e vi riuscii ad immaginare il maniero, le montagne, il bordo. Ero rapita, incantata e quando tutto questo finì per qualche istante ci fu solo il silenzio. Io tenevo gli occhi chiusi come a trattenere ancora l'illusione di quel viaggio.
Ma sapevo che, per quanto bello, era solo un'illusione. Riaprii gli occhi, molto piano, riportando me stessa al mondo reale . Sbattei le palpebre leggermente infastidita dalla luce e ritrovai Guisgard vicino a me, molto vicino a me e intorno a me il capannone.
Mi concessi di restare immobile, gli occhi che si specchiavano nei suoi, ero senza parole ancora, la mia immaginazione ancora molto vivida.
<<Io...>> farfugliai sfiorando qualche ciocca dei miei capelli distrattamente, << vi ringrazio... Non avevo mai provato nulla di simile, in realtà io non ho mai volato per davvero. Anche se è stato solo attraverso l'immaginazione, é stato un bellissimo viaggio e... Vi auguro di trovare quel maniero e di essere felice lì, l'ho visto nella mia mente>> gli sorrisi senza interrompere lo scambio di sguardi.
Marwel
12-11-2015, 12.45.59
Il Tenente Clio la metteva a disagio, poichè mai aveva conosciuto una donna con una tale sicurezza e un tal coraggio, però Marwel si chiedeva se dietro quella dura corazza di piombo non ci fosse un'anima gentile e capace di amare, di aver paura e soffrire.
Il Capitano incaricò un militare di accompagnare la ragazza in infermeria e così si diressero verso la stanza in cui tenevano quel piccolo ometto a cui Marwel avrebbe dovuto dare tanto amore. Era sicura che si sarebbe trovato bene con i suoi nuovi compagni e la ragazza si dispiacque di non aver potuto portare con se Jack e Benjamin.
Altea
12-11-2015, 15.32.53
Ad un tratto dal nulla apparve l' uomo tarchiato con altri uomini minacciandoci, ma la cosa che veramente mi diede fastidio fu Rodian.
Lo guardai..aveva alzato le mani in segno di resa..ovvero ammettere di essere nel torto.
In quell' istante pensai a che idiota, oltre antipatico sbruffone, mi aveva dato mio nonno, altro che uomo di fiducia...aveva fatto sterminare tutte le mie sorelle e lui si era salvato la pelle e ora si arrendeva..e doveva portarmi in salvo fino ad Afralignone..averlo vicino o meno era indifferente visto la sua totale incapacità.
No...mio nonno disse di ricordarmi sempre chi fossi, non mi sarei data e arresa agli uomini di Canabias e potevano uccidermi li all' istante, non avrei eseguito nessun loro ordine.
"Scusate..dove sta il problema? Di cosa siamo incriminati?" guardai l' uomo tarchiato negli occhi ma in modo indifferente "E' forse un reato passeggiare, sedersi sull' erba? Non mi sembra...volete soldi? Posso darveli. Perchè non so chi siete e cosa volete da noi...e per favore, facciamo finta di non esserci visti. D' altronde siamo poveri contadini, mio fratello è un ragazzo timoroso e non ne ricaverete nulla da lui...se volete arruolarlo nella vostra gloriosa e giusta missione" dissi fingendo...anche se potevano essere dei contestatori di Canabias.
Lady Gaynor
12-11-2015, 16.33.01
Uno dei miei stupidi film... decisi di non replicare alla boria di Icarius, chiunque parlasse così non meritava nemmeno il mio disprezzo.
Mentre Marwel ancora parlava col Capitano riguardo al bambino da trasferire nel suo orfanotrofio, arrivò la bionda tenente con cui avevo avuto il diverbio la sera prima. Al suo arrivo notai che i cadetti presero a bisbigliare fra di loro, presumibilmente proprio sulla donna. Distratta da questo, non notai che la giovane ragazza aveva finito di parlare con Goz fino a che questi ci congedò. Salutai tutti e mi avviai verso l'uscita. Nel cortile, Park e Zac mi stavano aspettando.
Guisgard
12-11-2015, 18.04.16
Goz ascoltò con attenzione Clio.
“Mi sembra chiaro” disse il capitano “che quell'aereo è il veicolo rubato alla base militare di Città di Capomazda, ossia l'arma che Afralignone sta perfezionando per vincere la guerra. E se due più due fa ancora quattro allora i due tipi sono i responsabili del furto. Dobbiamo smascherarli, arrestarli e prenderci l'aereo.”
Guisgard
12-11-2015, 18.05.28
Fermer sorrise a Gwen e i due si misero al lavoro.
Ma alcuni istanti dopo arrivò un militare, insieme ad una giovane e bionda fanciulla.
“Lei è miss Marwel...” disse il militare a Fermer, indicando la ragazza giunta con lui in infermeria “... è stata autorizzata dal capitano Goz a portarsi via il bambino. Crescerà nel suo orfanotrofio ad Evangelia.”
Annuii alle parole del capitano.
"Sì, sono d'accordo.. per questo ho predisposto la sorveglianza, al primo passo falso li arresteremo e prenderemo l'aereo.. se non si sentono in pericolo magari usciranno allo scoperto... in un modo o nell'altro non la passeranno liscia.." sentenziai.
"C'è altro, capitano?" chiesi infine.
Guisgard
12-11-2015, 18.09.21
Guisgard resto a guardare Dacey per alcuni istanti.
A fissare i suoi occhi color ambra, luminosi e lucidi, le brune ciocche che fuoriuscivano dal cappello militare, i suoi tratti puliti e quel sorriso a metà tra una fanciullesca meraviglia ed femminile candore.
E sorrise anche lui.
“Vi ringrazio...” disse annuendo in maniera quasi impercettibile “... ed io auguro a voi di trovare il vostro principe ed essere felice...”
Si udì poi il lieve sfiatamento della maniglia di apertura, con la quale, tirandola, il militare aveva aperto la calotta dell'aereo.
“Allora?” Dal basso Orko. “Com'è all'interno questo gioiellino?”
Guisgard saltò dall'abitacolo e porse una mano a Dacey per far scendere anche lei.
Lady Gwen
12-11-2015, 18.10.35
Ci mettemmo a lavorare, quando arrivó un militsre con una donna bionda, venuta lí per il bambino.
Sospirai, per poi annuire.
Mi diressi dal bambino per svegliarlo.
"Ehi piccolo, sveglia. Voglio farti conoscere una persona" dissi piano, prendendolo in braccio.
Guisgard
12-11-2015, 18.11.13
“Sta zitta.” Disse l'uomo tarchiata ad Altea.
“Non parlatele così!” Ringhiò Rodian.
E per tutta risposta si beccò il calcio di un fucile nello stomaco.
“Avanti, in casa.” Intimò loro l'uomo tarchiato. “Siete delle spie di Canabias e come tali vi tratteremo. Noi siamo partigiani, dunque guerriglieri della libertà.” Spingendo in casa Rodian ed Altea.
http://ulule.me/presales/5199/bb-forever-26.jpeg
Marwel
12-11-2015, 18.12.24
Marwel fece il suo ingresso in infermeria e vide un'infermiera e un medico intenti a chiacchierare. Il militare la presentò, ma non rese giustizia al compito che doveva svolgere, facendolo sembrare più un rapimento che un atto di amore nei confronti di un bambino abbandonato.
Sorrise e disse "ho chiesto al Capitano di poter portare il bambino nel mio orfanotrofio, per potergli dare la possibilità di crescere insieme ad altri bambini e non in un forte militare in continuo pericolo".
Guisgard
12-11-2015, 18.12.46
Gaynor lasciò la caserma centrale e uscita nel cortile, dove trovò ad attenderla Park e Zac.
“Eccovi di ritorno, milady.” Disse sorridendo il vecchio ex collaudatore. “Vi attendevamo come le stelle aspettano l'aurora, per poi sparire nella sua luce.”
“Accidenti che poeta!” Esclamò il fotografo.
“Eh, hai molto da imparare, ragazzo.” Ridendo Park.
Ma ad un tratto i tre furono distratti da un rumore.
Un aereo si stava avvicinando al forte.
Dacey Starklan
12-11-2015, 18.15.06
Sbattei le palpebre e quella fu davvero la fine del viaggio. Mi scostai educatamente da Guisgard, leggermente in imbarazzo dalla nostra vicinanza.
<< Chi lo sa... Se ho imparato qualcosa dalla vita é che le cose non vanno mai come si immagina
.. Nel bene o nel male... >> sospirai prima di accettare la mano del militare e scendere dall'aereo.
<< Mi é piaciuto molto... Avete davvero un nell'aereo signor Orko, davvero>>
Altea
12-11-2015, 18.17.01
Gli uomini si rivelarono per ciò che alla fine dubitavo..ovvero uomini contro Canabias e li seguii.."Siete contro Canabias? Partigiani...fate parte della Resistenza...allora siamo uniti. Poichè noi siamo appena usciti da Cherval, anzi scappati per sfuggire a loro" e li seguimmo in casa. E guardai Rodian, scuotendo il capo.
Lady Gaynor
12-11-2015, 18.21.27
Gratificai Park del mio migliore sorriso e mi rivolsi al fotografo. "È proprio vero, signor Heon, avete molto da imparare da questa vecchia volpe. Vi consiglio di stargli appiccicato come un francobollo..."
Mi interruppi al suono del rombo di un motore. Alzammo gli occhi contemporaneamente e avvistammo un aereo che stava volando verso di noi.
Guisgard
12-11-2015, 18.25.59
“Bene, mi fido di voi.” Disse Goz a Clio. “Si, un'ultima cosa... sono arrivate le reclute. Bah, sarà pure una dannata seccatura ma abbiamo l'obbligo di addestrare quei cadetti. Anche perchè siamo a corto di piloti. Organizzate voi il corso di addestramento, tenete. Mi raccomando, li voglio in grado di posare il sedere sul sedile di un caccia il prima possibile.” La fissò. “Ora datevi una rinfrescata però. Vi vedo stanca ed avvilita. Ed io detesto vedere così una bella figliola come voi. E' un ordine, non un consiglio. Andate ora.”
Guisgard
12-11-2015, 18.28.46
“Si, comprendo” disse Fermer a Marwel “e sono d'accordo con voi. Il bambino si troverà bene con altri come lui. Abbiatene cura, ha subito un forte trauma. Non parla e lo sa il Cielo se lo farà mai.”
In quel momento arrivò Gwen con in braccio il piccolo.
Ed il bambino restò a fissare Marwel in silenzio.
Marwel
12-11-2015, 18.36.45
Il medico disse a Marwel che il bambino non parlava e la sua mente tornò di nuovo al giorno in cui trovò i gemelli. Neanche loro parlarono per molti mesi e tutti i tentativi di Marwel di far dir loro anche solo una parola, fallivano, finchè un giorno, da un momento all'altro, avevano cominciato a parlare e non avevano più smesso.
L'infermiera arrivò con in braccio il bambino e il cuore di Marwel si sciolse, mentre sul suo viso si dipingeva un caldo sorriso. Si avvicinò all'infermiera e parlò con il piccolo: "hey giovanotto..." sussurrò accarezzandogli la guancia morbida "il mio nome è Marwel e vorrei tanto portarti con me. Lo sai che ho un bellissimo cavallo che ci aspetta proprio qui fuori? e tanti bambini che attendono il loro nuovo fratello in una casa grande dove si gioca tutto il giorno!"
Guisgard
12-11-2015, 18.38.08
Guisgard e Dacey scesero dall'aereo ed Orko apparve lieto ed orgoglioso.
“Forse dovresti farla volare davvero.” Disse poi a Guisgard.
“Non essere idiota.” Fissandolo il militare.
“Perchè? Non sei forse un pilota.” Orko.
“Sono in licenza perenne” mormorò Guisgard “e comunque questo aereo non è tuo.”
“Ah, no?” Guardandolo Orko.
“No, signore.” Scuotendo il capo il militare. “Ricorda che lo hai fregato all'esercito e nove su dieci ti staranno già dando la caccia.”
“Ci staranno già dando la caccia, vorrai dire.” Ridendo Orko.
“Cosa c'entro io?” A lui Guisgard.
“Beh, tu lo hai pilotato” candidamente Orko “e sempre tu hai fatto fuori due caccia Valchiria.”
“Vuoi mettermi in mezzo alle tue buffonate, forse?” Avvicinandosi Guisgard al meccanico.
“Andiamo, non ti scaldare...” fece Orko “... piuttosto, aiutami a nasconderlo.”
“Nasconderlo?” Ripetè il militare. “E dove? In una tasca come fosse un fazzoletto? Oppure coprendolo con un telone e incollandoci sopra un cartello con la scritta non toccare?” Sarcastico.
“Conosco un luogo sicuro...” mormorò Oko “... ma io non posso pilotarlo fin là... lo farai tu...”
Ascoltai il capitano, annuendo alle sue parole.
Già, le reclute, la storia di Geris me le aveva fatte dimenticare completamente.
Era una scocciatura, ma necessaria.
Senza contare che a volte le reclute potevano nascondere valide sorprese, ed essere ragazzi in gamba.
Lo sperai.
"Certo signore.." annuii "Le ho già incontrate ieri, oggi comincerò l'addestramento..".
Poi quelle parole sul mio aspetto, scuotere la testa fu difficile.
Come se la cosa mi importasse.
"È stata una lunga giornata, signore.." dissi soltanto.
Salutai così il capitano e lasciai il suo studio, diretta alla mia stanza, ci mancava solo avere un reclamo perché non ero in ordine.
Prima però feci una deviazione, avvisando il caporale incaricato di preparare le reclute che li volevo vedere schierati in brevissimo tempo nel cortile centrale perché avremmo cominciato l'addestramento.
"Falli vestire comodi e iniziare a scaldarsi.." ordinai "Io arrivo il prima possibile..".
Così, raggiunsi la mia stanza, mi concessi un rapido bagno, evitando accuratamente di fermarmici troppo, o avrei fatto più fatica a uscire di nuovo.
Considerando che dovevo procedere all'addestramento, lasciai più che volentieri la giacca della divisa nell'armadio, scegliendo un abbigliamento più informale.
Pantalone grigioverde e una canottiera nera.
Nell'addestramento avevo l'abitudine di mostrare in prima persona gli esercizi, e non avevo mai sopportato il caldo.
Dovevo vagliare la loro prestanza fisica prima di mettergli in mano un aereo.
Così, uscii dalla mia stanza diretta al cortile centrale, dove sapevo che avrei trovato le reclute.
Lady Gwen
12-11-2015, 18.39.14
Tornai nell'altra stanza e il piccolo osservó la donna.
"Questa donna é qui per te. Andrai con lei e ti porterá in un posto dove ci sono altri bimbi come te, sei contento?" Dissi dolcemente al piccolo, accarezzandogli la testolin
Dacey Starklan
12-11-2015, 18.41.38
Farmi volare. Quella si che era una bella idea e avrei davvero voluto poterlo fare ma Giusgard troncò la questione sul nascere. In effetti c'erano non pochi problemi e mi allarmai quando Orko disse che lo cercavano.
<< No... Non fatelo... Dobbiamo andarcene da qui o che ne sarà del nostro piano? Io imparerò velocemente promesso...ma lasciamo questa città ora, é diventata pericolosa>>
Temevo per la mia vita oltre che la sua, dovevo salvaguardare me stessa prima di tutto.
Guisgard
12-11-2015, 18.42.51
Altea e Rodian furono portati in casa dai partigiani e poi condotti in una cantina.
“Mettetevi in quell'angolo e non fate i furbi.” Disse l'uomo tarchiato.
“Cosa ci farete?” Chiese Rodian.
“Oh, bella!” Ridendo l'uomo. “Ma vi prepareremo un sontuoso pasto e poi vi alloggeremo in una camera degna di un vescovo.” Divertito.
“La ragazza ha detto il vero...” Rodian indicando Altea “... non siamo spie, ma fuggitivi... Cherval, la nostra patria, è stata invasa da Canabias...”
“Datemi un motivo per cui dovrei credervi” accendendosi una sigaretta l'uomo tarchiato “invece che giustiziarvi come spie.”
Guisgard
12-11-2015, 18.45.44
Gaynor, Park e Zac alzarono la testa e videro quell'aereo che scendeva sulla base.
“Un aereo...” disse Zac “... vola da solo?”
“Non è uno dei nostri...” mormorò Park.
Ed infatti un attimo dopo suonò l'allarme.
“Aereo non identificato in avvicinamento!” L'altoparlante dalla torre di controllo.
Altea
12-11-2015, 18.50.16
Finimmo in una angusta cantina, sotto minaccia e come in un plotone di esecuzione...eh si Rodian aveva ragione...Io avevo detto il giusto, e forse se non avesse alzato le mani in segno di resa era tutto a posto.
"Un motivo? Mio nonno Mandus, il fu Duca di Cherval presumo...mi disse i partigiani erano uomini giusti, ovvero combattenti per la verità e la libertà, che rischiavano la loro vita per la gente e la giustizia e..devono stare attenti a non farsi scoprire...come noi..come me...la duchessa di Cherval e sto fuggendo da Canabias che ha distrutto la mia Terra, la mia gente e io ho giurato avrò giustizia contro di loro" mostrai loro il mio anello con lo stemma del mio Ducato.."E mie sorelle sono morte mentre eravamo in fuga su un aereo sotto le pallottole di Canabias e quell' aereo è precipitato...vi sembra abbastanza?" e guardai l' uomo tarchiato senza titubanze.
Lady Gaynor
12-11-2015, 18.51.19
L'allarme mi spaventò. Un aereo, forse nemico, stava volando sulle nostre teste. "Park!" Esclamai tirandolo per una manica "Per l'amor di Dio, torniamo dentro!"
Guisgard
12-11-2015, 18.51.30
Marwel parlò al bambino e questi annuì, per poi guardare prima Gwen e poi Fermer.
Allora il piccolo portò le braccia verso Marwel, per poi ritrovarsi in braccio a lei.
“Beh, avete conquistato la sua fiducia.” Disse il medico alla ragazza. “E forse un giorno riuscirete a farlo parlare di nuovo.”
Lady Gwen
12-11-2015, 18.54.12
Il piccolo si convinse e la donna lo prese in braccio.
Lo guardai sorridendo con gli occhi lucidi, per poi avvicinarmi a lui e baciargli dolcemente il visino.
"Ciao piccolino" sorridendo e accarezzandogli i capelli.
Guisgard
12-11-2015, 18.56.14
Clio arrivò nel cortile e molti di quei cadetti, già radunati ad attenderla, restarono sorpresi nel vederla vestita così.
“Che sventola la bionda...” disse Palos a bassa voce ad Icarius “... che faccio? Me ne innamoro o le sparo?” Ridendo piano.
“Attento che è un tipo duro questa...” mormorò piano il cadetto dagli occhi azzurri.
Ma in quel momento si udì il motore di un aereo che scendeva in picchiata.
Un attimo dopo suonò l'allarme.
“Aereo non identificato in avvicinamento!” Dalla torre di controllo.
Marwel
12-11-2015, 18.59.58
Il bambino protese le braccia verso di lei e Marwel non potè far altro che stringerlo a se e sorridergli, proprio come avrebbe fatto una madre con il proprio bambino. Fermer disse che aveva conquistato la sua fiducia e Marwel non se ne stupì affatto. Forse non ci sapeva fare con gli uomini, con i soldati, con le donne militari, ma con i bambini le veniva tutto più naturale e istintivo.
Guardò l'infermiera e lesse nei suoi occhi un po' di tristezza, forse perchè si era un po' affezionata al bambino.
"Potrete venire a trovarlo quando vorrete" disse Marwel sorridendo "vale anche per voi" aggiunse rivolgendosi al medico. Ma qualcosa spense il suo sorriso: la sirena che dava l'allarme al forte aveva urlato le sue note e il rumore degli stivali dei soldati cominciarono a farsi sentire, battendo sul pavimento di quel forte.
"Dobbiamo andare" disse guardando l'infermiera; non passò molto prima che Marwel uscisse dall'infermeria e si dirigesse all'uscita. L'allarme del borgo non aveva suonato, così pensò che il pericolo fosse lontano e avesse il tempo di arrivare al cavallo e portare via di li il bambino.
Guisgard
12-11-2015, 19.01.16
“Calmatevi, non ci accadrà nulla.” Disse Guisgard a Dacey. “Il nostro piano non fallirà, se è questo che vi preoccupa.” Fissandola.
“Non temete, Guisgard è il miglior pilota che io abbia mai visto.” Orko. “E ne ho veduti molti, credetemi.”
“Non si preoccupa per me” fissandolo il militare “ma per il nostro lavoro. Comunque ha ragione lei... io ho altro a cui pensare... ho già rischiato per te, ora dovrai cavartela da solo.” Guardò poi Dacey. “Andiamo, vi riporto alla taverna.”
“E mi lasci nei guai?” Fece Orko.
“Nessuno ti ha detto di fregare l'aereo ai militari.” Sbottò Guisgard.
Trovai i cadetti nel cortile, come avevo ordinato al caporale.
Ma non ebbi tempo di dire o fare alcunché, che l'allarme si mise a suonare, e vidi un aereo scendere in picchiata verso di noi.
Da dove era spuntato?
Chi era così pazzo da provare a schiantarsi sul Forte della Legione Straniera?
"Maledizione.." imprecai, guardando il cielo.
"Caporale riporti dentro le reclute.." ordinai "Dobbiamo abbattere quell'aereo finché siamo in tempo..".
Così dicendo corsi all'hangar dove avrei trovato i miei uomini pronti all'azione.
Guisgard
12-11-2015, 19.04.56
L'uomo tarchiato ascoltò Altea e poi lanciò una rapida occhiata verso Rodian.
“Già...” disse “... e se invece mi state ingannando?”
“Stiamo dicendo la verità...” fece Rodian “... vi propongo un patto... fate in modo che la ragazza raggiunga subito la stazione... che prenda il treno... ed io, se vorrete, resterò qui con voi... così potrete anche giustiziarmi... allora? Accettate?”
Dacey Starklan
12-11-2015, 19.05.29
<< Si per favore, gli altri potrebbero preoccuparsi per la nostra assenza... Vi ringrazio per l'ospitalità signor Orko, e per avermi mostrato l'aereo. Le auguro di ehmm insomma buona fortuna per tutto.>>
Detto questo mi voltai per uscire
Guisgard
12-11-2015, 19.07.50
“Tranquilla, miss Gaynor...” disse Park alla diva “... non è un Valchiria... non sono così pazzi da svolazzare sulle nostre teste così... no, quell'aereo non appartiene a Canabias... ma vorrei sapere chi mai lo sta pilotando...”
Altea
12-11-2015, 19.10.31
Scossi il capo, non credevano..."Vi abbiamo chiesto dove si trovava la stazione per prendere il Meridian Express...perchè un anziano che vive a poche miglia da qui e ci ha ospitati, un uomo cieco con un cane, ha detto era l' unico modo per sfuggire a Canabias..lui ci ha creduto, noi dobbiamo raggiungere Capomazda..ma voi avete detto va ad Evangelia..per noi l' importante è fuggire, se mi prenderanno gli uomini di Canabias e mi riconosceranno, mi uccideranno".
Guardai Rodian..finalmente aveva tirato fuori il suo vero carattere.
"Rodian, questo ragazzo..vuole arruolarsi ad Evangelia, vuole combattere Canabias, anzi...potete aiutarmi a salire sul treno e magari aiutare lui ad esaudire il suo sogno..diventare un eroe..sconfiggendo Canabias..come diceva mio nonno il Duca...Libertà o Morte".
Lady Gwen
12-11-2015, 19.56.52
"Verremo sicuramente" sorridendo alla donna.
Sentimmo poi l'ennesimo allarme e pregai gli Dèi che non fosse un'altra strage.
Lady Gaynor
12-11-2015, 20.05.57
"Ma se non è un aereo nemico, perché danno l'allarme?"
Rimasi allora a fissare il velivolo, in attesa di sapere chi fosse a pilotarlo.
Guisgard
12-11-2015, 20.39.21
Marwel lasciò l'infermeria e poi il forte.
Infine col suo cavallo, stringendo a sé il bambino, galoppò via, fino al borgo, dove l'allarme non era suonato.
Infatti là la situazione era tranquilla.
E raggiunse così il suo orfanotrofio, per presentare agli altri bambini il nuovo arrivato.
Guisgard
12-11-2015, 20.40.04
Clio corse verso gli hangar, dove tutti i legionari avevano raggiunto i propri posti di combattimento.
Le batterie antiaeree erano già pronte.
Furono puntate contro lo sconosciuto aereo che continuava a scendere sul forte e pochi istanti dopo cominciarono ad fare fuoco verso di esso.
Una pioggia di colpi fu riversata verso quel misterioso veicolo, senza però riuscire mai a colpirlo.
L'abilità del suo pilota era tale da permettergli di volare fra i proiettili senza essere colpito.
Furono allora utilizzate nuove torrette con mitraglieri, pronte ad aprire anch'esse la loro micidiale potenza di fuoco.
Ma prima che fossero utilizzate, dal misterioso apparecchio arrivò alla torre di controllo della base il permesso di poter atterrare.
E visto il misterioso aereo non aveva aperto il fuoco sul forte, tale permesso fu accordato.
Così il veicolo atterrò sulla pista del forte.
Tutti allora si avvicinarono per scoprire chi lo guidasse.
Anche Gaynor, Park e Zac, oltre naturalmente a Clio ed ai suoi uomini.
L'aereo arrestò la sua corsa ed la sua calotta si aprì.
All'interno vi era un misterioso pilota.
“L'ho sempre detto” disse fissando tutti loro che ora circondavano l'aereo “che i legionari di questo forte sono tutti degli idioti.” Con tono superbo.
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Guisgard
12-11-2015, 20.40.30
Anche nell'infermeria fu udito l'allarme.
“Sembra un altro attacco...” disse Fermer a Gwen.
Poi si sentirono i colpi delle torrette antiaeree.
Lunghe scariche di colpi.
Poi più nulla.
“Andiamo a vedere cosa succede...” il giovane medico alla sua infermiera.
Guisgard
12-11-2015, 20.41.00
L'uomo tarchiato restò un attimo a riflettere.
“E sia...” disse annuendo “... vi faremo arrivare alla stazione, per prendere quel dannato treno...” fissando Altea “... lui però resterà con noi e lo giustizieremo.” Indicando poi Rodian.
Guisgard
12-11-2015, 20.45.26
Dacey uscì dal capannone e Guisgard la seguì.
I due tornarono nel borgo, diretti verso la taverna.
La raggiunsero infine quando ormai era sera.
“Ecco...” disse il militare fermandosi prima dell'ingresso “... entrate e raggiungete i tre borghesi.” Prese un libro dal suo giubbotto da aviatore. “Questo l'ho fregato alla biblioteca...” dandolo poi alla ragazza “... e non fate quella faccia... ci occorreva per farvi studiare... e poi lo sapete che io non sono uno dei principi che tanto sognate... sono una canaglia, un tipaccio arrogante e poco raccomandabile...” ridendo “... ora entrate nella taverna e mettetevi a studiare... io tornerò da quel pazzo di Orko... non voglio si metta nei guai...” fissando la ragazza “... e fatemi un bel sorriso, chissà che non mi porti fortuna.” Facendole l'occhiolino.
Lady Gwen
12-11-2015, 20.51.02
Si sentirono dei colpi. Colpi continui.
"Sí, andiamo" presi la giacca e uscimmo.
Marwel
12-11-2015, 20.51.21
I bambini si erano svegliati da poco e quasi tutti corsero alla porta quando sentirono gli zoccoli di Mantya battere sul terreno.
Marwel scese da cavallo ed aiutò il bambino a fare lo stesso, poi lanciò un'occhiata fugace alla botola che conduceva al rifugio e spero con tutto il cuore di non doverlo utilizzare quel giorno.
Aveva in programma di far conoscere il nuovo orfanello ai bambini e di fare in modo che si integrasse al meglio, così, una volta varcata la soglia, presentò il piccolo agli altri.
Doveva avere circa nove o dieci anni e come lui solo Charlie aveva quell'età: era un simpatico ragazzino con i capelli rossi e gli occhi verdi e l'aveva trovato perso e in stato confusionale l'anno prima. La guerra mieteva le sue vittime e non risparmiava il dolore nemmeno ai bambini.
"Ragazzi, lui è il vostro nuovo compagno. Arriva dal forte e non riesce più a parlare, però noi cercheremo di fargli dire qualcosa, va bene? Nel frattempo dovremo dargli un nome che possa piacergli, finchè non ci dirà il suo!"
Altea
12-11-2015, 22.06.47
Era tutto illogico..anzi il comportamento di quell' uomo era illogico. Avevo notato come mi aveva guardato appena mi aprì la porta, al fatto che ascoltava me e non considerava Rodian...perchè salvare me solo e non il ragazzo? Se pensava fossi una spia pure io non mi avrebbe fatto scappare e neppure portata sul Meridian e non avrebbe nemmeno ucciso Rodian.
"Non comprendo...voi credete a me e volete portarmi alla stazione ma non al ragazzo...entrambi siamo però nel vero. Questo ragazzo ha combattuto contro Canabias e l'ho visto io..i partigiani non tradiscono un compagno della Resistenza e mai lo ucciderebbero, è una onta per loro..ma io non sono una partigiana ovviamente, ma non lo dico con disprezzo".
Guardai Rodian.."Stavolta ti do del tu...hai sbagliato tutto...prima ti sei arreso come se tu fossi un criminale, e poi? Ora pensi di diventare un eroe dando la tua vita per la mia..dovevi combattere e far valere le tue ragioni come ho fatto io non per salvarti ma per dimostrare sei una persona innocente".
Sospirai..guardai quelle travi di legno sopra la mia testa..perchè Rodian, effettivamente, ebbe paura quando vide era un combattente questo uomo..sapeva non era di Canabias? Scossi il capo.."Questa guerra è assurda, ci uccidiamo tra alleati, amici, persone dagli stessi ideali per paura tutti siano i nemici.." guardai l' uomo tarchiato "Sono giorni vedo solo morte..mio nonno, il Duca, ha preferito rimanere a Cherval e morire assieme alla gente del popolo e mi ha mandato via con mie sorelle, eravamo in volo e le granate di Canabias hanno distrutto l' aereo di questo ragazzo uccidendo le quattro mie sorelle e un uomo di fiducia di mio padre...e ora volete uccidere questo ragazzo. Quando mio nonno disse di andarmene risposi in un modo e rispondo così a Rodian...sia fatta la tua volontà! Ma non approvo..".
Feci un cenno di consenso col capo.."Va bene, portatemi alla stazione...e spero le mie parole vi facciano pensare su questo ragazzo..io sono troppo stanca di vedere sangue, morti, feriti, dolore e guerra...sarà egoistico ma io devo riavere la mia Chevral e devo lottare fino la fine e a favore di chi ci libererà da Canabias...non ho altro da dire..possiamo andare".
Colpire quel velivolo sembrava impossibile.
Chi diavolo era e che ci faceva lì?
Poi chiese il permesso di atterrare e gli fu accordato.
Ci avvicinammo al velivolo per vedere chi fosse il pilota.
Poche parole bastarono a rendermelo antipatico.
"Chi siete voi?" Chiesi, perentoria "Che vi aspettavate, un tappeto rosso di benvenuto?".
Dacey Starklan
13-11-2015, 00.40.28
Ero sollevata di essere alla taverna, e prima di entrare mi fermai notando che Guisgard si era fermato. Osservai le sue mosse e una piccola espressione di disappunto, aveva rubato un libro dalla biblioteca. Tuttavia non dissi nulla, era quello con la foto della mia famiglia.
<< Studierò, non temete. Imparo in fretta, ormai lo sapete.. Voi però state attento>> e senza neanche rendermene conto sfiorai lievemente la sua mano.
<< Tornate presto, conversare con voi mi diverte di più che con i tre borghesi>> cercai così di mascherare la mia preoccupazione per lui, sorrisi timidamente e entrai nella taverna custodendo gelosamente il libro.
Guisgard
13-11-2015, 01.01.33
Gwen e Fermer lasciarono l'infermeria e corsero attraverso il cortile, fino a raggiungere la pista di decollo e di atterraggio del forte.
E videro un capannello di persone attorno ad un aereo appena atterrato.
Era un bimotore non appartenente a quelli presenti alla base.
Il giovane medico prese l'infermiera per mano e cercarono di avvicinarsi per capire cosa stesse succedendo.
Guisgard
13-11-2015, 01.02.03
Marwel arrivò col nuovo bambino all'orfanotrofio.
La situazione nel borgo era tranquilla.
Qui infatti non era suonato alcun allarme, segno che non vi fosse nessun attacco in vista.
Subito gli orfanelli guardarono con viva curiosità il nuovo arrivato.
E a sua volta questi fissava tutti loro, come sempre chiuso nel suo immutabile silenzio.
“Perchè” disse all'improvviso Benjamin “non lo chiamiamo Bobby? Come il cagnolino del lattaio?”
“Bobby è un nome da cane.” Fece Charlie.
“Chissà qual'è il suo vero nome...” mormorò Betty.
Guisgard
13-11-2015, 01.02.33
A quelle parole di Clio, il misterioso pilota saltò fuori dall'abitacolo, lanciando il suo casco ad uno dei legionari.
“Dal vostro tono” disse fissando il biondo tenente “immagino siate un ufficiale.” Sorrise, per poi scuotere la testa. “Non mi meraviglio che questa guerra duri così tanto, visto che ora la legione arruola pure le donne. Beh, non ho tempo da perdere. Voglio vedere il comandante di questa base. Riferitegli che ho un'offerta che non potrà rifiutare. E portatemi qualcosa da bere... ho la gola secca.”
Guisgard
13-11-2015, 01.02.59
Guisgard restò a guardare Dacey mentre rientrava nella taverna.
Era un malinconico tramonto di Novembre, col cielo di un purpureo splendore che baciava le casupole addormentate del borgo.
Alla fine il militare voltò le spalle e svanì nella strada.
Entrando nella taverna, Dacey vide i tre borghesi intenti a giocare a carte.
“Ehilà, Diana.” Disse Leones. “Ci avete messo un bel po'. Ma dov'è il capitano?”
Guisgard
13-11-2015, 01.03.24
Rodian non rispose nulla ad Altea, chiudendosi in un silenzio dettato forse dalla consapevolezza che quelle erano con ogni probabilità le sue ultime ore di vita.
I partigiani presero le armi, legarono ben bene i due prigionieri e li caricarono su un camioncino.
Il mezzo accese il motore e partirono.
Attraversarono una dissestata viuzza di campagna che faceva sussultare quel vecchio camioncino, rendendo il viaggio di Altea e di Rodian tutt'altro che comodo.
Anche in questi momenti Rodian restò chiuso nel suo silenzio.
Ad un tratto il camioncino si fermò di colpo.
“Chissà cosa è successo...” disse Rodian.
Le porte si aprirono ed apparvero i partigiani.
“C'è un posto di blocco davanti alla stazione...” spiegò uno di quelli.
“E ora?” Fissandoli Rodian.
“Dobbiamo trovare il modo per evitarlo o attraversarlo indenni...” mormorò il partigiano.
Lady Gwen
13-11-2015, 01.03.42
Corremmo fino al cortile, vedendo un capannello di persone attorno ad un aereo.
Poi Fermer mi prese per mano e cercammo di avvicinarci.
"Pensavo fosse peggiore, la situazione. Evidentemente, non é qualcuno che cercava di attaccare, che dite?"
Dacey Starklan
13-11-2015, 01.05.38
Presi posto al tavolo dei tre posando il libro con cura.
<< Beh ho molto da imparare e il tempo ci é sfuggito di mano tra un libro e l'altro.>> spiegai tranquilla sorseggiando un po' d'acqua.
<< Il capitano beh lui... Aveva un piccolo impegno ma sono sicura che tornerà presto.>>
A quelle parole stavo per scoppiare a ridere.
"Questa poi.." Vagamente divertita, per poi farmi immediatamente seria.
"Voi non andrete da nessuna parte finché prima non ci avrete detto chi diavolo siete!" Sentenziai "Non siete nella condizione di porre condizioni, quindi vi converrà cambiare atteggiamento..".
Dopotutto, era circondato da militari.
Feci un cenno a cui i legionari avrebbero puntato le pistole contro di lui.
Vediamo se così cambia tono.
Ma tipo di quel genere non cambiavano tanto facilmente.
Altea
13-11-2015, 16.07.25
Fu così che partimmo su un camioncino e sobbalzavamo in quella impervia via.
Ad un tratto ci fermammo visto vi era davvero un posto di blocco di Canabias, scendemmo dal camion e guardai Rodian..."Hai un piano? Se riesci a farci uscire vivi tutti, loro ti lasceranno la vita" per poi guardare l' uomo partigiano..."Non è così?".
Guisgard
13-11-2015, 17.30.07
Fermer annuì a Gwen.
“Infatti...” disse alla ragazza “... e comunque quel tipo sceso dall'aereo non sembra affatto un militare di Canabias...”
E i due videro così la scena.
Il misterioso pilota appena atterrato scoppiò a ridere alle parole di Clio, per poi fissarla con vago disprezzo.
“Andate a dire al vostro comandante” alla ragazza “che ho portato qualcosa che in guerra non si ottiene facilmente. Il Tempo. Quanto durerà la guerra? Cinque anni? Dieci? Venti? Ebbene io ho portato con me la possibilità di dimezzarla.” Mettendosi il suo cappello da ufficiale. “Con me terminerete questa guerra in metà tempo. La terminerete naturalmente a vostro favore. Ecco, miss ufficiale dai biondi capelli. Andate a riportare questo al vostro superiore.” Si guardò intorno. “E qualcuno mi porti da bere che ho la gola più secca del deserto Nolhiano.”
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Lady Gwen
13-11-2015, 17.32.46
"No, infatti."
Seguii la scena e ascoltai il tono irriverente dell'uomo, che disse addirittura di poter dimezzare la guerra.
Guisgard
13-11-2015, 17.36.03
“E sia...” disse Leones a quelle parole di Dacey “... vuol dire che lo aspetteremo qui.” Rimescolando le carte. “Altra partita?” Agli altri due borghesi.
I due annuirono.
“Vi siete mai chiesta in che modo vi comporterete quando sarete al cospetto della Gran Baronessa, Diana?” Fines a Dacey.
“Si, lei naturalmente vi studierà a dovere.” Intervenne Poeh.
“Il giudizio della Gran Baronessa” distribuendo le carte Leones “sarà insindacabile. Era la zia del defunto re di Animos ed è vissuta a corte per diversi anni. Dunque è l'unica a poter confermare o smentire il nostro inganno. Convincere lei equivale a convincere il mondo intero che voi e la principessa Dacey siete la stessa persona.”
Dacey Starklan
13-11-2015, 17.40.05
<< La zia del defunto re Talcos quindi la mia prozia. Lo so, sto studiando la genealogia reale e tutto ciò che mi occorre. Sono sicura che la convincerò, sono sempre piaciuta alle zie.>> dissi in tranquillità osservando gli uomini.
Io ero sempre stata la preferita della zia, diceva che avevo i suoi stessi occhi. Non vedevo l'ora di riabbracciarla.
Chiunque fosse quel tipo non avevo nessuna intenzione di lasciargli fare il bello e cattivo tempo a casa mia.
"Vedete forse camerieri?" guardandomi intorno divertita.
"Non amo ripetermi, o cambiate tono, o scoprirete che avete fatto un grave errore a venire qui.." sostenendo il suo sguardo.
"Avete dieci secondi per dirci il vostro nome e ripetere la vostra richiesta di incontrare il capitano in un tono meno supponente... scaduti quei dieci secondi darò l'ordine di sparare.. chiunque voi siate... sono stata sufficientemente chiara?" tuonai.
Chi diavolo credeva di essere?
Se pensava che stessi bluffando si sbagliava di grosso.
Sostenni il suo sguardo ancora per un istante, dopodiché cominciai a contare.
"Dieci, nove, otto.." e così via.
Guisgard
13-11-2015, 17.42.51
“No, non è così.” Disse l'uomo tarchiato ad Altea. “Se riusciremo a superare il blocco, voi sola salirete sul treno.”
“Allora sbrighiamoci.” Fece Rodian. “Trovate il modo di passare indenni il blocco.”
“Calmati...” fissandolo l'uomo tarchiato, per poi guardare i suoi uomini “... avvicinatevi ai militari... contateli e accertatevi di quanti mezzi hanno a disposizione.”
Poco dopo i partigiani tornarono.
“Sono tre militari ed hanno con loro una camionetta.” Uno dei partigiani all'uomo tarchiato.
“Faremo così...” mormorò questi “... preparate dell'esplosivo... diciamo a tre, quattrocento metri da qui... basterà un candelotto solo di dinamite... fatelo esplodere, così da attirare la loro attenzione il tempo necessario per far scappare la donna attraverso la vegetazione e raggiungere la stazione.”
Lady Gaynor
13-11-2015, 17.45.32
"Che tipo arrogante!" esclamai rivolta a Park. "Qui siamo tutti stupidi e lui si crede l'unico intelligentone... ma tu guarda che razza di individui ci sono al mondo..." Non ero interessata al seguito di quella scena, per cui continuai: "Che ne direste, amico mio, di cambiare un po' aria? Due giorni chiusa in questa base già mi stanno stretti, visto che ho incontrato perlopiù superbia e arroganza... Mi portereste giù al borgo o pensate sia pericoloso?"
Guisgard
13-11-2015, 17.50.39
Il misterioso pilota accennò un sorriso, più simile ad un ghigno beffardo.
“Non credo affatto che voi stiate bluffando...” disse a Clio “... per bluffare in simili situazioni occorre sangue freddo, nervi d'acciaio ed innate capacità di saper pensare in breve tempo... tutte cose che difettano ad una donna... il mio nome è Reddas... conosciuto anche come Re di Buxiano... riferite questo al vostro superiore...” fissandola.
Intanto anche Gwen e Fermer assistevano a quella scena.
Ed anche Gaynor, Park e Zac.
Altea
13-11-2015, 17.51.16
Avevo tentato di salvare la vita a Rodian, ma era chiaro..volevano ucciderlo ad ogni costo e non capivo il motivo. Speravo solo mentissero e lo volessero arruolare nelle loro milizie partigiane.
Dissi a un soldato di slegarmi in modo da poter fuggire e raggiungere la stazione appena il candelotto fosse stato lanciato, per poter essere più rapida possibile.
Il mio sguardo si pose su Rodian e sorrisi.."Grazie" ... una parola che ne valeva mille.
Guisgard
13-11-2015, 17.55.51
“Vedo che fate progressi.” Disse Leones a Dacey.
“Dubito che questa storia finirà bene...” mormorò Fines.
“Il solito corvo del malaugurio.” Fissandolo Leones.
“Avrei preferito che si scrivesse alla Gran Baronessa...” Fines “... che la si aggiornasse dei nostri risultati... lei stessa ci aveva detto di voler essere messa al corrente di tutto...”
“Anche io sono d'accordo.” Intervenne Poeh. “Ma quel Guisgard non ha voluto. Perchè mai? Sembra tema di essere scoperto... ripeto, quell'uomo nasconde qualche oscuro segreto... e noi finiremo male a causa sua.”
Guisgard
13-11-2015, 18.00.12
I partigiani liberarono Altea.
Rodian allora la fissò.
“Andate ora...” disse piano “... ed abbiate cura di voi... rammentatevi di tutti coloro che hanno dato la vita per la vostra salvezza... non parlo di me, ma di vostro nonno e delle vostre sorelle... buona fortuna...”
Un attimo dopo si udì un'esplosione.
“Andate, presto!” L'uomo tarchiato ad Altea. “Scappate nella vegetazione e non voltatevi mai indietro!”
In lontananza si udì il fischio di un treno.
Era il Meridian Express.
Lady Gwen
13-11-2015, 18.00.42
"Borioso, mitomane e misogino, cosa c'é di peggio?" dissi piano, mentre osservavo la scena.
Era proprio uno strano tipo...
Alla fine, con le cattive si ottiene sempre tutto.
E quell'uomo evidentemente sapeva leggere nel pensiero dato che io non avevo detto ad alta voce la frase sul bluff, ma l'avevo solo pensata!
Ad ogni modo, il conto alla rovescia si fermò.
"Eh, la prospettiva di una morte inutile fa calare la cresta anche al gallo..." Con un sorrisetto compiaciuto.
Mi voltai verso Elas.
"Va a chiamare il capitano e riferiscigli che Reddas, re di Buxiano lo sta aspettando.." Ordinai.
Tornai poi a guardare il pilota.
"E voi aprite di nuovo bocca e scoprirete che una donna forse non saprà pensare in fretta come credete voi, ma di sicuro sa sparare senza alcun rimorso..." Con disprezzo.
Altea
13-11-2015, 18.07.18
Guardai Rodian e dissi.."Prometto...vi renderò giustizia".
Poi udii l' uomo, mi preparai, per fortuna ero molto brava nelle discipline sportive.
Udii il botto del candelotto..fu come un segnale di partenza di una staffetta.
Presi la via del boschetto, infiltrandomi nella vegetazione, sentii dei leggeri graffi date dalle spine ma non importava.
Ad un tratto arrivai a un punto dove vidi quasi dei binari e udii un fischio..era il Meridian, e vidi un piccolo abitacolo di legno e portava una insegna che cigolava leggermente...era deserta..era la piccola stazione.
Mi fermai e feci dei cenni verso qualcosa che si avvicinava..ma quel treno mi avrebbe mai visto?
E nel contempo pensai che oltre a Rodian..forse pure i partigiani erano in pericolo se scoperti..se gli uomini di Canabias li avessero scoperti sarebbero morti tutti.
Dacey Starklan
13-11-2015, 18.08.35
<< Dovete fidarvi. Di me e di Guisgard. Vogliamo tutti la stessa cosa no? Quindi ora rilassatevi signori, giocate a carte mentre io continuerò a studiare, per essere al meglio quando incontrerò la Baronessa... Spero che ciò avvenga presto, se penso a quella povera donna che soffre nell'attesa di una notizia....>>
Guisgard
13-11-2015, 18.20.44
“In effetti” disse Park a Gaynor “quel tipo è davvero antipatico. Ma il suo nome... Reddas... non mi è nuovo...” guardò poi la diva “... sapete che è un'ottima idea?” Sorridendo. “Una bella passeggiata nel borgo è quanto di più piacevole ed opportuno ci possa essere ora.”
“Posso unirmi a voi?” Chiese Zac.
Lady Gaynor
13-11-2015, 18.31.38
Per fortuna Park accolse la mia richiesta, avevo proprio bisogno di fuggire un po' da quel clima teso e ostile. Zac chiese di unirsi a noi e, non trovando un motivo valido per un rifiuto, gli risposi che era il benvenuto, ma l'occhiata che lanciai a Park diceva il contrario. Da quando ero arrivata, il fotografo mi era stato costantemente fra i piedi, e la cosa cominciava a darmi un po' fastidio.
Guisgard
13-11-2015, 18.37.30
Reddas sorrise.
“Non dubito che sappiate sparare senza pensare alle conseguenze.” Disse a Clio. “Tipico delle donne.”
“Reddas di Buxiano?” Ad un tratto la voce del capitano Goz che arrivava. “Quel Reddas?”
“Esatto.” Annuì il Buxianese.
“Il celebre pilota, capitano della squadra Re di Denari?” Fissandolo Goz. “Insieme ai famosi Lorenz, Marques e Pedrossa?”
“Si, quello.” Rispose Reddas.
“Ho sentito parlare di voi e delle vostre gesta.” Fece Goz. “Io sono il capitano Goz, comandante di questa base.”
Fermer guardò Gwen che assisteva con lui alla scena.
“Sembra un tipo famoso...” disse alla ragazza.
Guisgard
13-11-2015, 18.40.41
Altea raggiunse la piccola stazione.
Il cartello cigolava e in lontananza si vedeva arrivare il treno.
Fischiò ancora e cominciò a rallentare.
E finalmente si fermò, aprendo le sue porte, da cui scese il controllore.
Guisgard
13-11-2015, 18.42.47
“Bene.” Disse Leones, annuendo a Dacey.
“Vedo che vi fidate molto del capitano...” Fines alla ragazza “... sembrate andare molto d'accordo voi due.”
Altea
13-11-2015, 18.45.44
Il cuore batteva forte, come il rumore del treno sulle rotaie, il suo fischio.
Vidi il treno rallentare e sospirai quando si fermò, il controllore scese e andai verso di lui.."Posso salire? Devo pagare, ho dei soldi" a dire il vero li avevo nascosti nel punto più logico per una donna ovvero nel corpetto, proprio sulla scollatura "Ditemi va verso Evangelia? O Capomazda?" speravo mi facesse salire senza problemi.
Dacey Starklan
13-11-2015, 18.47.02
Notai un leggero tono sarcastico in Fines e questo non mi piacque per niente.
<< É un uomo interessante, che conosce molte cose, cose che io devo imparare per il bene di tutti noi. Quindi credo sia un bene che non lo consideri sgradevole, oltre a questo non c'è proprio nient'altro >> sbottai aprendo poi di scatto il mio libro.
Quest'uomo ha bisogno di una sana scarica di botte, pensai.
Di ritrovarsi per terra, nella polvere, e abbassare la cresta.
Uno di quelli che amano giocare a chi aveva più attributi, e trovandosi davanti una donna credeva di aver vinto in partenza.
Povero scemo!
Poi arrivò il capitano, e scoprimmo che il tipo doveva essere qualcuno famoso.
Ecco spiegato il suo atteggiamento, pensai con un sorrisetto divertito.
Uno abituato a guardare gli altri dall'alto in basso.
Oh, caschi male qui caro mio!
Chiunque fosse, si fosse rivolto a me in quel modo un'altra volta gli avrei spaccato la faccia.
Uniforme o no.
Guisgard
13-11-2015, 19.02.15
Park sorrise, comprendendo perfettamente lo sguardo di Gaynor.
I due insieme a Zac lasciarono così il forte.
Lo fecero a bordo di una vecchia auto di proprietà di Park.
Era una di quelle vetture da passaggio, molto in voga negli anni venti.
Quelle, tanto per intenderci, fatte apposta per uscire la Domenica pomeriggio con la propria bella.
Seguirono la viuzza che scendeva, fino a raggiungere il borgo.
E naturalmente durante il tragitto Zac scattò più foto al paesaggio.
Il borgo di Evangelia si inerpicava sulle basse e larghe pendici dell'altura sulla cui sommità si ergeva il forte della Legione Straniera.
Era formato da casupole piccole, dai tetti spioventi e di un colore simile a quello che si ottiene mescolando la tonalità del rame a quella dell'avorio.
Tutte le abitazioni guardavano a Ponente, per ripararsi dalla calura del deserto e per sorgere sotto il fresco soffio del vento di terra, che dalle vicine gole rocciose raggiungeva e percorreva l'intera zona.
In certe sere tuttavia il borgo aveva un suo particolare fascino.
Non in quelle umide e dense di foschia, quando le stelle si nascondono nella nebbia, ma in quelle limpide e ventilate, intrise del pallore lunare, quando le vicine vette rocciose si stagliano lungo l'orizzonte notturno che sembra infinito.
Quando sciami di stelle, simili a manti luminosi di lucciole, sembrano rincorrersi nella volta celeste, dando l'idea di spazi e mondi sterminati.
Sono le notti mistiche ed incantate del deserto.
Quando i sogni assumono l'aspetto ed i tratti dei volti degli uomini.
Guisgard
13-11-2015, 19.15.22
“Prossima fermata Evangelia” disse il controllore ad Altea “fino poi al capolinea, ossia Città di Capomazda.” La guardò.
I suoi abiti erano infatti sporchi e lacerati in diversi punti.
“Il biglietto costa molto, madama...” continuò il controllore “... sono tre Taddei.”
Guisgard
13-11-2015, 19.22.33
“Certo.” Disse Leones, annuendo a Dacey. “Mettetevi dunque a studiare, Diana. Dipendiamo dalla vostra capacità di apprendere e da quella di saperla poi applicare alla vita pratica.”
“Forse sarà meglio descriverle anche il carattere della Gran Baronessa.” Fines a Loenes.
“Si, giusto, può risultare utile.” Mormorò Leones. “Sappiate che la Gran Baronessa” rivolto poi a Dacey “è una donna d'altri tempi. Colta, austera e con le sue piccole manie. Tenete poi conto che vive da un paio d'anni ad Afralignone e dunque, a contatto con la sua secolare aristocrazia, ha fatto propria quella caratteristica intolleranza che hanno tali nobili verso tutto ciò che è repubblicano e popolano.”
“In pratica” intervenne Poeh “dovete scrollarvi da dosso quell'aria da cameriera che ancora vi addobba nelle movenze e nel comportamento.”
Altea
13-11-2015, 19.22.59
Quindi il treno arrivava prima ad Evangelia, e poi a Capomazda...ovvero prima dovevo fare tappa nella rocca militare per poi proseguire.
L'uomo mi guardava, infatti i miei vestiti erano rovinati ma finsi indifferenza, mi avevano lasciato la sacca e avevo un cambio.
Mi voltai rovistando nella scollatura e presi un borsellino e mi rigirai.."Ecco tre Taddei..." e glieli misi sul palmo della mano.
"Ho fatto una corsa per prendere il treno tra la vegetazione..magari mi potrete portare in una cabina per cambiarmi di abito".
In quella sacca vi erano gioielli di famiglia, alcuni trattati e leggi di Cherval mio nonno mi aveva dato confidando di non perderli per il mio presunto futuro di Duchessa e piccole cose. Mentre i soldi preferivo tenerli addosso..rubare una sacca era più facile ovviamente.
Dacey Starklan
13-11-2015, 19.25.45
" Quell'aria da cameriera che ancora vi addobba nelle movenze e nel comportamento "
Non potei fare a meno di sorridere, allora ero davvero brava a recitare il mio ruolo da popolana.
<< Non temete, mi ispirerò ai modi della mia vecchia padrona, sono sicura che funzionerà... Non tarderò molto a essere pronta, ve lo assicuro. Mi sto esercitando e spero che questo dia i suoi frutti >>
In realtà non vedevo l'ora di poter di nuovo comportarmi come facevo da una vita.
Lady Gwen
13-11-2015, 19.46.04
Il capitano sembrava conoscere quel tipo.
"Mi sembra comunque borioso ed arrogante, anzi lo é anche di piú" con un'alzata di spalle.
Guisgard
13-11-2015, 19.47.51
“Signori...” disse Goz a tutti loro “... vi presento Reddas, re di Buxiano, nonché uno dei migliori piloti in circolazione.” Guardò il nuovo arrivato. “Però ora che ci penso io neanche so perchè diavolo siete arrivato qui...”
“Lo stavo dicendo alla vostra soldatessa...” fece Reddas.
“Già, visto che donna?” Ridendo Goz ed indicando Clio.
“Voglio arruolarmi.” Svelò Reddas. “Non come legionario semplice, naturalmente, essendo io di gran lunga il migliore qui. Voglio una divisa da ufficiale. Fate ciò e la guerra terminerà in brevissimo tempo.”
“Tipo modesto...” Fermer a Gwen, che assistevano alla scena “... comunque credo che sarà meglio tornare in infermeria. Qui non c'è niente di interessante per noi.”
Lady Gwen
13-11-2015, 19.53.51
Il capitano cominció a tessere le lodi del tipo, che sopportavo sempre meno.
"Speravo che lo diceste" tirando un sospiro di sollievo.
Abbozzai un mezzo sorriso alle parole di Goz.
No, direi che la pensa diversamente...
Poi restai scioccata da quella rivelazione.
Ma tu guarda, voleva una divisa da ufficiale così, dal nulla?
Chi credeva di essere?
C'erano voluti anni, sudore e sangue per avere i miei gradi e questo pretendeva di arrivare così e avere tutto subito?
Che razza di arrogante.
Se Goz l'avesse accontentato sarebbe andato contro tutto ciò che ci aveva sempre insegnato, contro tutto ciò in cui credevamo, tutto ciò per cui eravamo disposti a morire.
Ma da come lo guardava immaginai che l'avrebbe accontentato.
É così che ci si comporta con le star dopotutto, no?
Ci si fa piccoli piccoli, e li si accontenta in tutto.
Rinnegando ciò in cui si crede, perdendo la dignità.
Se l'avesse fatto davvero, Goz avrebbe perso la mia stima e il mio rispetto.
L'obbedienza no, quella non era in mio potere, ma stima sì, per sempre.
Non dissi nulla dato che non ero stata interpellata, restai impassibile come mio solito, in modo che non mi si leggesse in faccia ciò che pensavo.
Marwel
13-11-2015, 19.58.26
"Che ne dite di Danny?" disse Marwel inginocchiandosi all'altezza dei più piccoli.
Danny era stato un caro amico di Marwel da quando era arrivata a Evangelia e per un certo periodo i due si erano pure piaciuti, tanto che passavano molto tempo insieme ed era a lui che la ragazza aveva dato il suo primo bacio.
Aveva ancora le sue lettere nel cassetto e ogni tanto le riprendeva per leggerle e ricordare colui che era stato il suo primo amore.
Si era arruolato con i legionari all'inizio della guerra e non passava giorno in cui Marwel non lo aspettasse guardando fuori dalla finestra e sperando di vederlo correre verso casa. Non le era permesso andare nel forte e i due avevano cominciato a scriversi lettere, poi, dopo alcuni mesi, nessun messaggio venne più consegnato a Marwel.
Le avevano detto che Danny era disperso da qualche parte, probabilmente morto in un conflitto a fuoco e Marwel non potè far altro che disperarsi per mesi.
Aveva inciso il suo nome sul tronco di un albero e ogni tanto metteva dei fiori sulle sue radici per poterlo ricordare e salutare.
Icarius le ricordava Danny e si ritrovò a chiedersi il perchè dovesse sempre infatuarsi di uomini con la vita perennemente in pericolo.
"Credo che Danny possa andare bene per ora..." sussurrò posandogli delicatamente una mano sul viso.
Lady Gaynor
13-11-2015, 20.05.42
Park ci condusse al borgo con la propria auto. Mi godetti ogni istante del tragitto, l'aria era limpida e profumava di... vento. Si, per me il vento ha sempre avuto un suo particolare profumo, un misto di terra, salsedine e rugiada... Le stelle non si contavano, rendevano tutto luminoso e magico, una sorta di paesaggio incantato in mezzo ad un deserto roccioso. Niente a che vedere con l'aria cupa che regnava alla base... guardai Park al mio fianco e gli poggiai la mano sul braccio. "Grazie..." gli dissi soltanto.
http://i1078.photobucket.com/albums/w487/Valeria_Vittorioso/Mobile%20Uploads/Screenshot_2015-11-13-18-06-17_1_zpsyxd0lbac.jpg (http://s1078.photobucket.com/user/Valeria_Vittorioso/media/Mobile%20Uploads/Screenshot_2015-11-13-18-06-17_1_zpsyxd0lbac.jpg.html)
Guisgard
13-11-2015, 20.19.12
Il controllore prese i soldi e consegnò ad Altea il prezioso biglietto.
La fece salire poi a bordo, indicandole un cabina in cui cambiarsi.
Il treno allora fischiò di nuovo e cominciò a fumare.
E pian piano prese a muoversi.
“Ehi...” disse qualcuno correndo sui binari “... aspettate... ci sono anche io!”
Guisgard
13-11-2015, 20.19.34
Leones sorrise ed annuì a Dacey.
“Non ne dubito.” Disse. “Ora però rimettetevi a studiare.”
“Dite...” Fines al taverniere “... dov'è possibile inviare un telegramma?”
“Al vecchio istituto postale.” Spiegò il taverniere. “Recatevi là e potrete spedirlo.”
“Vi ringrazio.” Annuì Fines.
“A chi devi scrivere?” Incuriosito Poeh.
“Alla Gran Baronessa.” Rispose Fines.
“Ma il capitano aveva detto di no.” Fissandolo Poeh.
“Forse lui avrà qualcosa da nascondere” seccato Fines “ma non certo io.”
Guisgard
13-11-2015, 20.19.52
Fermer sorrise a Gwen, la prese per mano e insieme lasciarono il capannello di militari, per tornare poi all'infermeria.
“Oggi c'è stato poco lavoro...” disse il giovane medico “... e non credo qualcuno si darà malato ora... avete fame? Fatevi bella... non che impiegherete molto...” fissandola “... vi porto a mangiare da Armand... il Venerdì fa degli ottimi gamberetti.” Facendole l'occhiolino.
Guisgard
13-11-2015, 20.20.23
Goz rise a Reddas.
“Venite, ne discuteremo davanti ad una bella bottiglia di quello buono.” Disse. “Quello che Armand serve solo col mio permesso.” Guardò Clio. “Continuate con le reclute, tenente.” E andarono via.
“Che ne pensi di quel tipo?” Chiese sottovoce Icarius a Palos.
“Non penso nulla.” Rispose piano questi. “Tipi così meglio mi stiano lontani. Preferisco concentrarmi sulla bella ufficialessa...” sorrise “... visto come sta bene in canottiera? Ingaggerei volentieri un bel corpo a corpo con lei...” facendo l'occhiolino ad Icarius.
Guisgard
13-11-2015, 20.21.54
Quel nome, Danny.
Un nome che tanto significava per Marwel.
E forse per questo, come se lo avesse compreso, il bambino sorrise alla ragazza.
“Ehi, sorride...” disse Betty, indicando il piccolo “... significa che il nome gli piace.”
“Benvenuto, Danny.” Tutti in coro gli orfanelli.
Guisgard
13-11-2015, 20.22.18
Park sorrise a Gaynor, mentre l'aria gonfiava i lunghi e chiari capelli di lei.
Zac, seduto dietro scattava foto a raffica.
“Eh, il mondo è bello...” disse il vecchio ex pilota collaudatore “... peccato l'uomo faccia di tutto per rovinarlo.”
“Guardate là!” Indicò il fotografo. “Sembra un rottamaio.
“Si, ora è in disuso...” annuì Park “... c'è poco da vedere là... meglio raggiungere il centro del borgo. Conosco un localino niente male. Cucina casalinga, sana e nutriente. Naturalmente offro io.”
Altea
13-11-2015, 20.28.27
Salii rapidamente sul treno e, gentilmente, il controllore mi indicò una cabina.
Mi cambiai di fretta, indossai un nuovo corpetto dove infilai il piccolo taccuino di madreperla color cipria. Poi sistemai le calze a rete e la giarrettiera dove erano riposte le armi, ovvero il pugnale e la piccola pistola.
Misi il vestito...era semplice, non dovevo mostrare di essere nobile, ma alla moda e scollato. Legai un foulard al collo e vidi uno specchio, mi pettinai la bionda chioma e mi truccai leggermente, rimisi i tacchi a spillo. Mi sentivo un' altra anche se avrei preferito un bel bagno ristoratore...ma soprattutto che portasse via tutti i miei dolori.
Uscii e presi posto tirando fuori un libro dalla sacca, dovevo sembrare una comune persona quando udii qualcuno urlare..un uomo..doveva salire.
Speravo non fosse qualche soldato di Canabias e con un tocco repentino gettai col tacco a spillo la sacca sotto il sedile.
Dacey Starklan
13-11-2015, 20.30.36
Dovevo studiare certo, o per lo meno fingere di farlo visto che conoscevo a menadito ogni cosa che era contenuta in quel libro. Quindi abbassai il capo sfogliando le pagine, curandomi di saltare quella con la foto della mia famiglia. Non volevo piangere di nuovo.
<< Ma siete sicuro? Avvisare la Baronessa di me é una mossa prudente?>>
Marwel
13-11-2015, 20.35.38
"Beh, è già un buon inizio" disse Marwel alzandosi in piedi, poi lasciò ai bambini la libertà di uscire in giardino e divertirsi e chiese loro di far giocare Danny e di non lasciarlo mai da solo. Quel bambino aveva bisogno di affetto e Marwel era pronta a dargliene più di quanto gliene servisse.
La ragazza andò in camera sua e si vestì abbandonando finalmente la camicia da notte, poi si acconciò i capelli in modo che non le dessero fastidio e tornò di sotto per mettere in ordine la casa. C'erano da fare una marea di cose e in più sarebbe dovuta uscire per poter acquistare qualche vestito per Danny e della verdura per la cena.
Lo sguardo le cadde casualmente sul barattolo in cui teneva il denaro per i biglietti del treno nel caso in cui Evangelia fosse stata bombardata e i bambini fossero stati costretti ad andarsene. Sapeva bene dove li avrebbe mandati: a Capomazda abitavano dei grandi amici dei suoi defunti zii. Li aveva conosciuti tanti anni prima e quando scoprirono che aveva messo su un orfanotrofio, non rimasero con le mani in mano e cominciarono a mandarle dei soldi per aiutarla.
Aveva già scritto loro chiedendo di accogliere i suoi bambini in caso di pericolo e avevano accettato di buon grado.
Fece il bucato e rimise in ordine le stanze dei bambini, poi uscì di casa e si diresse verso il centro.
Lady Gaynor
13-11-2015, 22.53.27
"Già" risposi a Park " la mano dell'uomo sta distruggendo pian piano ciò che è stato creato dalla mano di Dio. Ma un giorno si rimpiangerà questa stoltezza..."
D'un tratto, Zac ci indicò una costruzione che Park asserì essere un rottamaio in disuso. Non so perché, ma ne fui incuriosita. Decisi quindi di chiedere al mio amico di portarmici. "Park, non potremmo visitare quel rottamaio prima di cena? Ha un che di affascinante, visto da qui... è ancora presto, l'osteria sarà di sicuro aperta anche fra un'ora. E per ringraziarvi di questa bellissima passeggiata, dopo cena se me lo permetteranno canterò per voi..."
Lady Gwen
13-11-2015, 23.29.17
Tornammo finalmente in infermeria.
Sorrisi entusiasta a Fermer annuendo e corsi a prepararmi.
Aprii il piccolo armadio e passai in rassegna i miei vestiti.
Poi, lo vidi.
Il vestito che avevo comprato quattro anni prima col mio primo stipendio. Mi ero ripromessa di risparmiare piú soldi possibili, in caso di necessità , ma volevo avere la soddisfazione di spendere per me i primi soldi che avrei guadagnato.
"Ah però! Hai capito la nostra Gwen!" disse Jenny entusiasta, ridendo.
"Secondo me lo ha comprato per qualche occasione speciale" disse Lauren ammiccando, con la sua solita malizia.
Io risi, alzando gli occhi al cielo, mentre guardavo la mia immagine con quel bellissimo vestito addosso davanti allo specchio.
"Giá, magari deve uscire con quel nuovo infermiere, quello carino... Come si chiama?" incalzó Sofya.
"Ragazze ve l'ho detto, non c'è nessuna occasione particolare. Volevo comprarlo e l'ho comprato."
"Sí certo, come no..." riprese Lauren, con un sorriso malizioso e la sua immancabile sigaretta.
A quel punto tutte ci abbandonammo ad una fragorosa risata , mentre io continuavo a specchiarmi.
Indossai quel vestito, dopo essermi destata da quel ricordo e misi un velo di trucco.
Soddisfatta del risultato, presi lo scialle nero lavorato con perline e paillettes dello stesso colore e tornai da Fermer.
"Spero di non avervi fatto attendere troppo" dissi, richiamando la sua attenzione "Ma si sa, la bellezza purtroppo richiede tempo" scherzando.
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La rabbia era tanta, tanta da farmi serrare i pugni, e respirare piano per evitare gesti affettati .
Avevo la forte necessità di prendere a pugni qualcuno.
Quella giornata non sembrava finire mai, e ogni secondo la peggiorava.
Poi quelle parole di Goz: i cadetti!
"Sissignore.." risposi, automaticamente.
Già, li avevo completamente dimenticati.
Beh, pensai con un sorriso, meglio così, in effetti potrebbero essermi utili.
"Avanti signori abbiamo perso abbastanza tempo per tutta questa storia.." dissi voltandomi verso le reclute "Sarà il caso di cominciare l'addestramento.." dissi loro.
"Sappiate che l'addestramento nella legione si compone di tre fasi imprescindibili: il corpo a corpo, il poligono e il volo.. io non ho idea delle vostre capacità, magari qualcuno di voi è un pugile e per lui il corpo a corpo sarà una passeggiata, magari abbiamo dei cacciatori, degli ottimi tiratori che faranno faville al poligono, magari abbiamo dei piloti.." lanciando per un momento una rapida occhiata ad Icarius che aveva detto di esserlo "Ma prima di mettervi in mano un aereo voglio essere sicura che il vostro corpo sia in grado di reggerlo, e di reggere la guerra.. se non sapete nulla di queste tre discipline non disperate, dovrete solo faticare molto più degli altri, ma non avete perso in partenza.." annuendo.
"La prima parte dell'allenamento è uguale per tutti, poi vi divideremo in gruppi e ognuno andrà a colmare le proprie mancanze.." presi un profondo respiro, legando i capelli in una coda alta, rapidamente.
"Sarà il caso di cominciare.." dissi, perentoria.
Così, seguii l'addestramento in prima persona, seguendo le reclute passo passo, allenandomi con loro: la corsa, i piegamenti, gli addominali, gli esercizi per la forza, per l'agilità, per la resistenza.
Finchè, terminato quel riscaldamento pesantissimo ma necessario, non si poté passare alle cose interessanti.
Avevo sempre amato il combattimento corpo a corpo più di qualunque altra cosa.
Ci spostammo così in palestra, dove c'era la migliore attrezzatura a disposizione.
Spiegai loro i vari colpi base, qualche tecnica non troppo complicata perché era solo il primo giorno.
"Forse alcuni di voi sanno già di cosa sto parlando, qualcuno magari è un pugile, un lottatore, un esperto nelle arti marziali orientali, ma c'è qualcosa di diverso in quello che facciamo qui oggi, magari riconoscerete qualche tecnica, ma è lo spirito che deve radicalmente cambiare.." presi un respiro "Non occorre andare in oriente per conoscere le arti marziali, i nostri avi le avevano sviluppate molto bene, lotta, pugilato, pancrazio.." lasciai che lo sguardo si posasse sui soldati "Il pancrazio nasce proprio in battaglia, quando i soldati della falange perdono le armi, devono saper combattere a mani nude finché non ne raccattano un'altra.. questo non è uno sport, ma una tecnica di guerra.. massima efficacia col minimo sforzo.. sapete, nell'antichità non c'erano categorie di peso perché la tecnica, se ben eseguita, permette di abbattere qualcuno di molto più imponete.. tu.." indicando un ragazzo grande e grosso che sarà pesato il doppio di me "Vieni qui.." ordinai.
Così, mostrai la tecnica, e in un batter d'occhio lo portai a terra, nonostante il suo peso.
Finita la classica manfrina iniziale, iniziammo con gli esercizi, esercizi di base, che diventavano mano mano più complicati.
Li osservavo attentamente.
Per un momento poi, li lasciai fare, mi voltai verso il sacco poco distante.
Loro dovevano ripetere l'esercizio, il che significava che io avrei avuto qualche minuto per me.
Presi un profondo respiro e iniziai a colpire.
Rapida, veloce, senza fermarmi mai, un colpo, un altro, un altro ancora, con la velocità che mi contraddistingueva.
Il respiro ansante, il cuore che batteva sempre più forte.
Eccolo lì, il limite, quel limite oltre il quale mi sarebbe mancato il fiato, ma lo raggiunsi, e continuai a colpire ad una velocità impressionante, lo spostai poco più in là, finché non mi fermai, per poi buttare la testa all'indietro, conscia di aver scaricato almeno in parte la tensione di quel giorno che sembrava non voler finire mai.
Non potevo sfogarmi sulle reclute, almeno che tra loro non ci fosse qualcuno che già sapeva combattere per i fatti suoi.
Tornai da loro, ormai avrebbero dovuto assimilare i miei insegnamenti.
E se non l'avevano fatto: peggio per loro, avevamo bisogno di gente che imparava in fretta.
Così fu la volta di mettere in pratica tutto quello.
"Mettetevi a coppie.." ordinai "Prima fate a ruoli: uno attacca e uno difende, ma tra poco passiamo immediatamente al combattimento libero, non abbiamo tempo da perdere..".
Fortunatamente, pensai, i ragazzi erano dispari, così, a turno, uno doveva confrontarsi direttamente con me.
Il che mi dava l'opportunità di saggiare le capacità di ognuno e di cominciare ad istaurare quel legame necessario, che nasce combattendo insieme.
Senza trascurare il fatto che dava anche a me l'occasione di combattere a mani nude, anche se dovevo ovviamente controllarmi.
Ma almeno mi sarei resa conto ben bene delle capacità di ognuno di loro.
Guisgard
14-11-2015, 00.29.54
Marwel lasciò l'orfanotrofio e si diresse verso il centro del borgo.
Era ormai quasi sera, ma molte botteghe erano ancora aperte.
Camminando però per strada vide ancora molte macerie ammassate lungo i margini delle vie, molte case con i tetti sfondati e diversi muri con crepe e segni dei proiettili.
L'attacco dei giorni scorsi infatti aveva fatto molti danni.
“Io sono il pilota dell'aereo d'argento...” disse una voce all'improvviso.
“Vuoi farlo sempre tu!” Un'altra voce. “Non è giusto!”
Erano dei bambini che giocavano.
“Si, perchè è il miglior pilota del mondo.” Il primo che aveva parlato. “Migliore di tutti quelli che sono alla base legionaria.” Sorrise agli altri. “Io lo so. Perchè l'ho visto volare e attaccare gli aerei cattivi. E un giorno anche io diventerò un pilota come lui. In gamba come lui.”
“Ma se non sai neanche chi sia...” ridendo un altro di quei bambini.
“Tornerà...” mormorò il primo bimbo che aveva parlato “... quando ci attaccheranno di nuovo lui tornerà a difenderci... tornerà a bordo del suo aereo d'argento...”
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Marwel
14-11-2015, 00.40.42
Marwel camminava per le vie del borgo cercando di non inciampare tra le macerie. Erano stati attaccati così tante volte che quasi ci aveva fatto l'abitudine a sentire l'allarme suonare e riempire le vie di terrore, tuttavia i legionari erano sempre riusciti ad allontanare i nemici, anche se Evangelia perdeva sempre qualche cittadino e il borgo si trasformava in una tomba.
Aveva acquistato del cibo per quella sera e stava tornando all'orfanotrofio quando sentì dei bambini parlare tra loro di un pilota di cui non aveva mai sentito parlare, ma non ci fece molto caso. Tutti i bambini volevano diventare dei bravi piloti da grandi e forse lo sarebbero diventati davvero, ma poi avrebbero visto la morte in faccia e avrebbero dovuto salutare per sempre molti dei loro compagni e forse, nella maggior parte dei casi, si sarebbero pentiti della loro scelta.
Si allontanò dal gruppetto di ragazzini e continuò a camminare, finchè d'un tratto si sentì inquieta.
Guisgard
14-11-2015, 00.43.37
Clio parlò alle reclute e poi mostrò loro alcuni esercizi pratici, tanto per cominciare.
Poi sfogò la tensione e la rabbia del giorno colpendo ripetutamente e velocemente il sacco appeso.
“Quella ama essere menata a letto, dammi retta, fratello...” disse sottovoce Palos ad Icarius.
Questi però non rispose nulla all'amico, restando a fissare Clio che con rabbia sembrava voler tirare giù quel sacco.
Poi i cadetti furono divisi in coppie, per eseguire ciò che aveva detto il biondo tenente.
“Ma se siamo piloti” esercitandosi Palos con Icarius in un tentativo di presa “a che diavolo può servirci lo scontro corpo a corpo?”
“Metti che precipiti nel deserto...” bloccandolo Icarius “... vuoi farti uccidere senza combattere?”
“Giusto...” sforzandosi Palos “... ben detto...”
“Avanti, rammolliti!” Urlò il caporale agli ordini di Clio per l'addestramento delle reclute. “Datevi una mossa!”
Palos ed Icarius nel tentativo di eseguire attacco e difesa, finirono tutti e due a terra, per poi scoppiare a ridere.
“Cosa diavolo ci trovate di così divertente, razza di idioti?” A loro due il caporale.
“E' per una storiella, signore...” sarcastico Palos “... conoscete quella dei tre legionari catturati dai beduini?”
E i due cadetti risero ancora.
Guisgard
14-11-2015, 00.49.31
Attraversare il borgo che in diverse parti appariva seriamente colpito dall'attacco, alla fine gettò inquietudine nel cuore di Marwel.
Quanto avrebbero resistito?
Quanto sarebbero riusciti a respingere gli attacchi?
Ma soprattutto quanto ancora sarebbe durata quella guerra?
E mentre camminava, quasi per caso, passò davanti ad una porta di legno, su cui era affisso un cartello con dei caratteri bizzarri.
E così recitava:
“Madama Sisinia, vede e conosce tutto”
Ed accanto vi erano dipinti i simboli dei Tarocchi.
I cadetti non erano poi così male, alcuni di loro erano abili, altri no ma si vedeva che ambivano diventarlo.
E le ragazze non erano da meno.
La recluta che si trovava tra le mie grinfie in quel momento era un ragazzetto ordinario, dagli occhi scuri e i capelli arruffati.
Non era un granché, ma ce la metteva tutta.
D'un tratto le urla del caporale mi distolsero dal mio compito, attirando la mia attenzione.
I soliti due cadetti avevano attirato l'attenzione.
Congedai il ragazzo rendendomi conto che nessuno di loro aveva ancora lottato con me.
Mi avvicinai ai due e incrociai le braccia, guardandoli dall'alto in basso, dato che erano ancora a terra.
"No, ma sembra divertente.." sorrisi appena "Perché non la racconti?" vagamente divertita "Farà bene a tutti ridere un po'.." guardando negli occhi il cadetto.
Di solito poi solo i più sfacciati andavano avanti, chi si dimenticava Kostor quando era stato una recluta?
Mi sfuggì un sorriso divertito a quel pensiero.
"Avanti.." dissi, scuotendo piano la testa, come a dare per scontato che non avrebbe continuato "Uno di voi due.." a Icarius e Palos "Con me.." facendo cenno di avvicinarsi.
Poi avrei pensato all'altro.
Marwel
14-11-2015, 01.06.10
Un mezzo sorriso divertito si dipinse sul suo volto mentre leggeva il cartello affisso alla porta di legno. Perché no? Dopotutto è solo un gioco... pensò.
Ricordò quando sua zia le insegnò a leggere il fondo delle tazze di caffè e sorrise quando le tornarono in mente le sue parole, mentre con le dita sfiorava le linee della sua mano " verrai amata tanto nella tua vita ". E davvero riceveva tanto amore dai suoi bambini, ma nessun uomo, a parte Danny, le aveva ancora fatto dono dell'amore più profondo.
Così, bisognosa di sentirsi dire che presto avrebbe trovato il principe azzurro, bussò alla porta e attese.
Guisgard
14-11-2015, 01.10.56
Fermer indossò la sua divisa da ufficiale medico, elegante e con i gradi in bella mostra, prendendo poi il lungo cappotto chiaro.
Si voltò allora verso il corridoio per attendere che Gwen fosse pronta e la vide.
Era un abito lungo, elegante e di un colore della tonalità del ghiaccio, vivacizzato da leggeri e leggiadri motivi tra il rosso ed il rosato.
L'abito lasciava le spalle scoperte e sembrava donare al candore della ragazza una luce nuova, diversa.
Una soffusa sensualità, una velata eppur chiara screziatura al suo essere ragazza della porta accanto.
I capelli neri erano raccolti da un frontino sottile e sistemati alla moda delle fanciulle Afralignonesi.
“Siete stupenda...” disse Fermer fissando Gwen, per poi porgerle la mano come un degno cavaliere alla sua dama.
E lasciarono l'infermeria, diretti al saloon di Armand.
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Guisgard
14-11-2015, 01.16.38
“Spiacente, signore, ma temo che sia un po' troppo forte per essere raccontata ad un ufficiale quella storiella.” Disse divertito Palos a Clio.
“Ora ti farò vedere io che storielle conoscono i miei pugni, idiota!” Tuonò il caporale.
Ma poi Clio volle cimentarsi con uno dei due cadetti e subito Palos si fece avanti.
“E' la prima volta che devo battermi con una donna, signore...” fissando il biondo tenente “... ma non temete, non ci andrò pesante...” con un sorrisetto.
Lady Gwen
14-11-2015, 01.17.47
"Vi ringrazio " sorridendo e prendendo la sua mano.
Aveva un'eleganza vecchio stile, anche accentuata dalla divisa e dal cappotto chiaro, che non passava certo inosservata.
Andammo poi al saloon, iniziando quella serata.
"Già, immaginavo non avresti avuto coraggio.." dissi, vagamente divertita "Peggio per te..".
Il caporale li prendeva di petto, ma io avevo imparato ad usare un approccio decisamente diverso.
Poi il mio sguardo si fece serio a quelle parole.
"Mancami di rispetto non dando il massimo, e sarò io a non andarci piano con te.." con gli occhi nei suoi.
"Avanti, poche chiacchiere.." sentenziai.
In un attimo mi misi in guardia, e il breve incontro cominciò.
Guisgard
14-11-2015, 01.47.42
Marwel bussò alla porta e qualche istante dopo si aprì.
Sull'uscio apparve allora una donna di mezz'età, abbigliata in modo esotico.
“Una giovane Erminia...” disse la donna fissando Marwel “... ma no, Erminia soffre le pene d'Amore per il bel Tancredi, per svanire poi tra i pastori... per te, ragazza mia, sono certo le carte racconteranno altro...” e con un cenno la invitò ad entrare.
La casa era arredata in modo insolito, mischiando Sacro e profano.
Accanto infatti a mensole colme di libri esoterici, stemmi magici ed amuleti di ogni tipo, figurano poi Immagini dei Santi e della Vergine Maria col Bambino.
Corone del Rosario pendevano da pareti e mobili, mentre ovunque si sentiva l'odore di essenza orientali.
La donna si sedette ad un tavolo ed invitò Marwel a fare lo stesso.
“In cosa possiamo aiutarti io e le mie carte, ragazza?” Chiese alla giovane.
Guisgard
14-11-2015, 01.48.05
“Eh, miss...” disse Park a Gaynor “... potrei mai negarvi qualcosa?” Sorrise e svoltò per raggiungere il rottamaio. “In verità però non capisco in che modo possa attirarvi questo posto desolato...” ancora l'ex collaudatore quando furono arrivati.
“In effetti è un luogo caratteristico.” Fece Zac. “Ma dubito riuscirò a trovare qualcosa di interessante da fotografare.”
“Anche perchè” mormorò Park “sembra totalmente deserto.”
“Guardate quel vecchio capannone laggiù...” indicò ai due Zac “... si vede una luce... deve esserci qualcuno...”
Guisgard
14-11-2015, 01.48.27
Gwen e Fermer arrivarono al saloon ed Armand diede loro un tavolo in un angolo appartato del locale, dove vi erano meno luci, come esplicitamente chiesto dal giovane medico.
“Ho preferito questo angolo appartato” disse Fermer alla ragazza, sfogliando il menù “perchè così i soldati che bevono e giocano a carte non ci disturberanno.” La fissò. “E non credo affatto poi che un'accompagnatrice come voi possa passare inosservata.” Sorridendo. “Dunque mi difendo da eventuali seccatori.” Facendole l'occhiolino.
“Cosa vi porto, dottore?” Avvicinandosi Armand al tavolo.
“Gamberetti in salsa rosa, alghe fritte, crema di salmone e panna...” ordinò Fermer “... e del vino... mi raccomando.”
“Avrete una delle migliori bottiglie, dottore.” Armand, per poi andare.
Guisgard
14-11-2015, 01.48.57
All'inizio Palos giochicchiò, sempre col suo solito sorrisetto.
“Con una bella donna io do sempre il massimo, signore...” disse fissando Clio “... cosa vinco se vi atterro al primo colpo? Un trattamento di riguardo? Oppure posso sperare di offrirvi da bere?” Facendole l'occhiolino.
Un attimo dopo si lanciò su di lei per afferrarla e provare una proiezione.
Guisgard
14-11-2015, 01.49.19
“Diana ha ragione...” disse Leones “... se il capitano ci ha esplicitamente proibito di avvertire la Gran Baronessa ci sarà pure un motivo, no?”
Ma Fines e Poeh sembravano invece convinti del contrario.
“Riflettete...” Fines rivolto a Leones e a Dacey “... se dietro questa sua prudenza ci fosse altro? Se mirasse a non essere scoperto o trovato?”
“E da chi?” Chiese Leones.
“Chi lo sa.” Mormorò Poeh. “Potrebbe davvero essere un ricercato... chi può dirlo... il suo essere così riservato, quasi misterioso, mi insospettisce non poco...”
Guisgard
14-11-2015, 01.49.49
Qualcuno correva sui binari e gridava a gran voce.
Chiedeva al treno di fermarsi per salire anch'egli a bordo.
Il macchinista tirò il freno ed il Meridian Express si fermò.
Le porte si aprirono ed il controllore si affacciò.
“Vi ringrazio...” disse ansimando Rodian “... pensavo di non riuscire più ad arrivare qui...”
“Volete salire a bordo?” Chiese il controllore.
“Si...” annuì Rodian.
“Avete un biglietto?”
“No...”
“Allora dovete acquistarne uno adesso.” Fissandolo il controllore.
“Si, certo...”
Pagò ed il controllore gli diede il biglietto, per poi farlo salire sul treno.
“Prego, signore.” Il controllore, mentre le porte si richiudevano ed il treno ripartiva.
“Grazie.” Sorridendo Rodian.
Ed Altea, seduta al suo posto, vide Rodian entrare nella carrozza passeggeri.
Lo guardai con uno sguardo vagamente divertito.
Sempre la stessa storia, ma almeno provassero ad essere originali.
"Puoi sperare di passare il corso, niente di più.." misi in chiaro.
Bisognava anche stare attenti a come si parlava con certa gente, che era un attimo dare un'impressione sbagliata.
Alla fine provò una proiezione.
Finalmente!
Ma la contrastai rapidamente, voltando la situazione a mio vantaggio.
Una lezione che avrebbero imparato col tempo, ma visto l'atteggiamento di quel cadetto era meglio che capisse subito con chi aveva a che fare.
Lady Gwen
14-11-2015, 01.56.22
Armand ci accompagnò in un angolo appartato al nostro tavolo.
Sorrisi leggermente alle parole di Fermer e ringraziai le luci soffuse che nascondevano il mio lieve rossore.
Poi lui ordinò.
"Credo che il menu prometta bene" dissi sorridendo, per poi guardarmi attorno, in quell'ambente così intimo e ovattato "Sembra quasi di essere in un altro locale" per poi guardarlo.
"Vi ringrazio per la serata, anche se é appena iniziata" ridendo piano e guardandolo negli occhi.
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Dacey Starklan
14-11-2015, 04.23.18
<< Signori lo avete assoldato voi. Se non pensate che sia un uomo affidabile mi chiedo perché lo abbiate fatto. Attendere il suo ritorno e discutete nuovamente della cosa, magari lo convincerete>>
Sperai di aver chiuso la questione per il momento.
Altea
14-11-2015, 23.04.05
Il Meridian si fermò e fece salire il passeggero, la voce era familiare e poi lo vidi salire...era proprio Rodian.
Mi voltai dalla parte del vetro a guardare fuori piena di perplessità..in teoria ci si sarebbe aspettati una scena tipica..io che felice gli vado incontro.
A dire il vero quel ragazzo non mi piaceva affatto...aveva pure i soldi per pagare il treno, dove li aveva presi..e come si era liberato? O meglio chi lo aveva liberato? I partigiani o i soldati di Canabias?
Rimasi li...a dire il vero non potevo nemmeno farmi notare, sapevo in quel treno vi erano spie di Canabias e andare verso lui sarebbe stato pericoloso, ma volevo vedere le sue mosse...a meno che non mi avesse visto e si fosse seduto, ma i posti erano tutti occupati.
D' altronde lui doveva scendere ad Evangelia per arruolarsi..eppure sembrava addolorato per mie sorelle, prima era preoccupato di essere ucciso ma aveva paura dei guerriglieri. Ricordai, inoltre, la prima volta ci incontrammo..perchè offese pure i miei genitori? Era un mercenario e lo aveva fatto solo per soldi..quel dire che forse non ero figlia naturale di mio padre mi ferì profondamente...
"Stavo sotto la quercia e strappavo l'erba mentre l'afa
mi soffocava in quella estate dei miei quindici anni, ma trattenevo le
lacrime.
"Hai intenzione di estirpare tutta Capomazda?" ad un tratto una voce da dietro la quercia e si sedette di fronte a me guardandomi con gli occhi azzurri e sistemandosi i ribelli capelli scuri.."Ti vedo turbata, mi hanno detto state partendo, è vero?"
Annuii col capo guardandolo negli occhi.."Non tornerò più qui a Capomazda, mio padre ha intimato dobbiamo tornare e non venire più qui..non ci vedremo più" chiusi quel nodo, quella voce tremante per non mostrargli volevo lui mi difendesse, mi dicesse avrebbe sfidato il mondo per me e saremmo fuggiti assieme e continuai.."Mia mamma..l'hanno trovato morta nel letto..no..non un malore, vi era il suo migliore amico con lei..quel barone" e guardai il Cielo "Ha scritto una lettera...cosi rimaranno per sempre insieme nella eternità..ti rendi conto? La odio...ha lasciato sue figlie per quell' uomo..voleva imitare Rodolfo d' Asburgo e la sua amante?".
Lui rimase immobile.."Non parlare cosi di tua madre" stizzito "Lei..Giada..tua mamma..era la unica mi capiva, mi ascoltava sempre, sembra stia più male io ora di averla persa che tu che sei sua figlia...avrei voluto avere una madre comprensiva come la tua". Lo guardai stordita da tutto questo.."E a tua madre ho detto di noi due..era lei ti lasciava uscire di notte e vederci ogni tanto..quel giorno..nel fienile" e sorrise "beh..si sono andata a spiegare tutto io".
"E' finito tutto...non ci vedremo più" dissi io.
"Rimani qui, devi farti valere" in risposta lui. La risposta non volevo sentire.."Io dovrei combattere..tu dovresti difendermi, portarmi via, salvarmi...se vuoi rimanere con me" fui zittita dalla sua mano sulla mia bocca "Altea, io non sono il principe azzurro..e non mi sembra tu sia una di quelle sciocche ragazze che leggono i romanzi d' Amore..vuoi che non ci vediamo più? Vuoi perdermi...ricorda il treno passa solo una volta".
Mi alzai e tornai nella dimora piangendo, e partimmo...e non tornai più.
Quel ricordo mi perforò di nuovo...la morte di mia madre e il fatto che lo avevo perso..ma appunto ora lui era lontano e forse di una altra.
Ripresi il libro e me lo posi davanti agli occhi ma stando attenta se Rodian passasse o a cosa avrebbe fatto sul quel treno.
Marwel
15-11-2015, 18.04.31
Un luogo insolito quello in cui si ritrovò Marwel, uno di quelli che ti affascina e ti fa venire i brividi contemporaneamente. Non era mai stata li e non conosceva la donna che vi abitava.
La invitò a sedersi ed ella accettò di buon grado, poichè aveva camminato per ore e non si era ancora fermata. La donna le chiese come potesse aiutarla e Marwel la guardò mentre mescolava le sue carte e passava le dita su ognuna di esse; non sapeva bene cosa chiedere, ma molti erano i dubbi e le domande che assillavano la sua mente. Una in particolare riguardava l'amore.
"Beh, ecco io...credo di volervi chiedere se prima o poi potrò condividere la mia vita con un uomo. Ce n'è uno in particolare che attira la mia attenzione, ma non sono sicura di aver attirato la sua..."
Lady Gaynor
16-11-2015, 01.43.35
Era una giornata caldissima. Eravamo scesi in spiaggia per cercare un po' di refrigerio in acqua, ma il sole picchiava forte e nemmeno lì si riusciva a respirare. Ad un tratto lui mi prese per mano e mi fece alzare. "Vieni con me, penso di conoscere io un posto adatto ad una giornata infuocata come questa". Risalimmo in strada e ci avviammo lungo il sentiero della vicina pineta. Dopo aver camminato un po', tra i fitti alberi vidi un grande capannone con delle strane facciate. "Cos'è quello?" domandai curiosa. "Cosa sia stato di preciso non lo so" mi rispose lui "ma so per certo cos'è adesso: un capannone termicamente isolato... Vedi quei pannelli alle facciate? Non so chi sia stato ad avere questa idea geniale, ma servono a mantenere costante la temperatura all'interno del capannone... forse sarà stato un hangar per aerei..." e a queste parole gli occhi gli si illuminarono. Gli aerei erano il suo mondo... Fu così che trascorremmo un pomeriggio bellissimo in quel capannone abbandonato, lontano dagli occhi del mondo e del sole...
"Mio buon amico" dissi rivolta a Park "sarebbe troppo complicato spiegarvi perché questo luogo mi attrae... diciamo solo che sono guidata da una mano malinconica..."
Mentre parlavo con Park, Zac ci fece notare una luce proveniente dal capannone che avevo scorto in lontananza, luce che da quella distanza non avevo visto. Incuriositi, ci dirigemmo verso quella luce.
Guisgard
16-11-2015, 01.48.00
Tutto accadde molto in fretta.
Palos si lanciò verso con Clio con discreta sicurezza, dettata dal fatto di essere un uomo contro una donna, ma la ragazza in un attimo trasformò il tutto a suo vantaggio.
Neanche un istante dopo, infatti, il cadetto si ritrovò a terra, tra le risate generali degli altri cadetti.
Guisgard
16-11-2015, 01.58.16
“In effetti” disse Fermer a Gwen “questa parte del locale è particolare e per questo l'ho scelta. Qui nessuno ci disturberà e non sentiremo le risate e le urla dei legionari.” Riempì due bicchieri di vino rosso. “Non temete, non vi farò bere più di uno o due bicchieri, così da non attentare alle vostre difese.” Facendole l'occhiolino. “Ma un brindisi è doveroso... brindo allora a voi, alla vostra fresca bellezza ed alle bellissime sensazioni che da essere vostro cavaliere stasera... cin cin.”
Il suo tentativo di presa non era neanche male, ma aveva abbassato la guardia, contando probabilmente di avere una vittoria facile.
Come se nove anni nella Legione mi rendessero uguale a una ragazzina indifesa.
Ma molte reclute commettevano il suo stesso errore, in un attimo, agganciai la sua testa, chiudendola in una morsa comprensiva della spalla, allontanai le gambe e lo schiacciai a terra, facendolo finire con le ginocchia a terra, per poi ruotare abilmente su di lui, fino a salire sulla sua schiena, arrivando a bloccare la sua gamba con la mia, e il braccio in leva con una mano, mentre l'altra gli teneva il collo, impedendogli di alzare la testa.
Lo tenni in leva per un lungo istante, quello che bastava per fargli capire che si trova esattamente dove probabilmente avrebbe voluto far finire me.
Poi mollai la presa, prima quella alla testa, poi quella al braccio, ed infine quella al la gamba, alzandomi da lui.
"Buon tentativo, ma se sottovaluti l'avversario rischi grosso.. mai caricare a testa bassa.." tendendogli la mano per farlo rialzare "Sono sicura che migliorerai.." sorrisi "Siamo qui apposta..".
Poi il mio sguardo si posò su Icarius e sorrisi appena, tendendogli la mano, per poi fargli segno di avvicinarsi.
"Avanti, pilota.." con gli occhi azzurri nei suoi "Fammi vedere che sai fare.." con un leggero sorriso.
Guisgard
16-11-2015, 02.01.40
“Dina ha ragione.” Disse Leones agli altri due borghesi. “Abbiamo scelto noi di avere il capitano in questa faccenda. Ed io credo si stia comportando molto bene. Mi fido di lui e non intendo fare nulla di avventato senza avergliene parlato prima. Ed ora lasciamo che Diana studi.” Fissando poi Dacey.
“E sia, faremo come dici.” Annuì Poeh.
Lady Gwen
16-11-2015, 02.03.29
Risi alle sue parole sul vino, mentre lui riempiva i nostri bicchieri.
Poi sorrisi abbassando lo sguardo al suo brindisi e presi il mio bicchiere.
"Ed io propongo un brindisi alle irresistibili lusinghe del mio cavaliere e della bellissima sensazione che dà accompagnare un ufficiale cosí cavalleresco... cin cin" facendo tintinnare i bicchieri e sorridendo.
Guisgard
16-11-2015, 02.05.31
Gaynor, Park e Zac si avvicinarono all'ingresso del capannone.
E oltre a vedere la luce, i tre ora sentivano anche alcuni rumori al suo interno.
“Sembra si lavori sodo qui...” disse Park.
E nel capannone videro qualcuno che spostava delle lamiere.
“Prego...” accorgendosi di loro l'uomo delle lamiere “... vi occorre qualcosa?”
Era Orko Rosso.
Dacey Starklan
16-11-2015, 02.05.51
Un sorrisetto soddisfatto si dipinse sul mio volto, ma lo nascosi prontamente con il libro. Mio padre sarebbe stato fiero di me, avevo appena dimostrato di essere una brava diplomatica.
Come stabilito finsi di studiare, mostrandomi tutta intenta nella mia lettura, come se il mio cervello elaborasse attentamente ogni informazione .
Guisgard
16-11-2015, 02.12.27
“Accidenti...” disse dolorante Palos “... è la prima volta in vita mia che sono felice di vedere una donna alzarsi da sopra di me...” aiutato da Clio ad alzarsi “... senza offesa, ma la prossima volta preferirei imparare la lezione mentre malmenate un altro cadetto, signore...” ridendo piano.
Poi il biondo tenente si rivolse ad Icarius.
“Io...” titubante il cadetto dagli occhi azzurri “... io non ci tengo, signore... non mi interessa imparare alcuna mossa... sono un pilota e preferisco guadagnarmi la paga volando e combattendo in aria... prima racimolerò il denaro per pagare la penale, prima abbandonerò questo posto... sceglietevi dunque qualcun altro per la vostra lezione.” Fissandola.
Lady Gaynor
16-11-2015, 02.13.29
Un uomo claudicante che trafficava con delle lamiere. Tutto qua. Niente colpi di scena, niente brividi. Eppure, il viso dell'uomo aveva una forza tutta particolare, e ricordo mi venne da pensare che sarebbe stato un tipo adatto alle telecamere.
Mi feci avanti io, con la mano tesa. "Vogliate scusare l'intrusione, ma da che mondo è mondo la curiosità è donna. Io sono Lady Gaynor, ed è colpa mia se vi siamo finiti tra i piedi..."
Guisgard
16-11-2015, 02.18.25
Gwen e Fermer brindarono.
Poi Armand servì loro la cena.
“Mangiare i gamberetti” disse il dottore sistemando il tovagliolo “richiede destrezza, sapete? Nei ristoranti raffinati di Città di Capomazda li mangiano con forchetta e coltello... ma sapete cosa vi dico? Mangiarli con le mani, intingendoli nelle creme o mettendoli sui crostini da tutt'altra soddisfazione.” Facendole l'occhiolino. “Vi scandalizza dunque se il vostro superiore mangia i gamberetti in modo così poco ortodosso?” Ridendo piano. “Anzi, vi farò provare la bontà delle mie parole.” Prese un gamberetto e lo cosparse di crema, per poi portarlo alla bocca di Gwen. “Su, un bel morso e mi direte.” Sorridendole.
Guisgard
16-11-2015, 02.24.24
E mentre Dacey fingeva di studiare ed i borghesi continuavano la loro partita, nella taverna entrò qualcuno.
“Dammi da bere...” disse al taverniere.
“Ecco a voi.” Questi, servendogli del vino.
“Hai visto l'aereo?”
“Che aereo?” Chiese il taverniere.
“Quello cromato, senza vernice...”spiegò l'uomo “... è sfrecciato in cielo poco fa... per poi sparire verso il deserto...”
“Io sono sempre stato qui e non ho visto nulla.” Fece il taverniere. “Ma di che aereo si tratta? Legionario o di Canabias?”
“Era senza stemmi...” bevendo l'uomo “... chissà dov'era diretto...”
Tutto ciò fu udito da Dacey e dai tre borghesi.
Lady Gwen
16-11-2015, 02.28.18
Dopo il brindisi, Armand portò la cena.
"Assolutamente no, non mi scandalizzo, non preoccupatevi" risposi ridendo.
Poi quel gesto, la sua mano vicina alla mia bocca.
Lo guardai per un attimo, sorridendo, poi mi avvicinai alle sue dita e nel mordere il gamberetto le sfiorai, anche se inavvertitamente e per un brevissimo istante, con le labbra.
Per un fugace attimo.
"Sí, decisamente meglio" sorridendo e guardandolo, mentre tamponavo la bocca col tovagliolo.
Guisgard
16-11-2015, 02.28.23
“Il vostro nome non mi dice nulla” disse Orko stringendo la mano a Gaynor “ma il vostro viso non mi è nuovo...”
“Vivete davvero fuori dal mondo” fece Park “se non conoscete chi sia questa donna. E' una famosa diva dello spettacolo.”
“Eh, io vivo recluso qui...” mormorò Orko “... questo capannone è ormai il mio mondo... vogliate scusarmi, madama, ma mi intendo poco di spettacoli.” Sorridendo. “E come mai una diva come voi viene in un posto simile?”
Dacey Starklan
16-11-2015, 02.30.16
Studiando ignorai l'avventore non essendo una mia conoscenza ma le sue parole pian piano attirarono non poco la mia attenzione.
Tenendo gli occhi incollati al libro non mi persi nulla del dialogo tra l'uomo e il taverniere.
L'aereo. Allora Guisgard lo aveva fatto davvero. Si era gettato in quella follia e ora mi chiedevo che sarebbe successo. E se lo scoprissero, catturassero o peggio uccidessero? Una strana ansia si impossessò del mio stomaco. E in più mi sentivo così impotente.
Risi a quelle parole di Palos.
"Beh, non ero certo messa in una posizione da donna.." scuotendo piano la testa "Fossi stato un uomo sarebbe stato anche peggio, direi.." vagamente divertita.
Poi mi rivolsi a Icarius, e scoppiai a ridere alle sue parole.
"Oh bella.. dove credi di essere soldato?" guardandolo negli occhi "Non ti ho mica chiesto una cortesia.. ti ho dato un ordine.. se non sarò in grado di valutarti nel corpo a corpo non passerai mai il corso, se non passi il corpo a corpo non potrai avere in mano un'arma, e non vedrai mai un aereo.." sostenendo il tuo sguardo.
"Credevo che il tuo piano fosse entrare presto in una squadriglia, magari una delle migliori, quelle che fanno le missioni più rischiose, quelle più pagate.. magari la più spericolata di tutti.. indovina un po' chi sceglie dove mandare i soldati?" senza staccare mai gli occhi dai suoi "Indovina poi chi guida proprio quella squadriglia?".
Scossi la testa, quel ragazzo stava sbagliando completamente strategia.
"Ma se non vuoi darmi l'opportunità di valutarti, nessun problema..." alzai le spalle "I tuoi compagni domani passeranno alle armi, poi inizieranno a volare e tu sarai ancora qui... i codardi non fanno una bella vita nella legione, e nemmeno le ragazzine piagnucolone..".
Gli tesi di nuovo la mano.
"A te la scelta soldato..." severa "Puoi obbedirmi e andare avanti, o disubbidirmi e restare indietro... o hai paura di prenderle da una donna?" con un sorriso beffardo.
Guisgard
16-11-2015, 02.31.45
“Aspettate...” disse Fermer a Gwen, prendendo il tovagliolo che lei teneva vicino alla bocca “... vi è rimasta un po' di crema sulla bocca...” e con un dito tolse quel po' di crema, sfiorandole le labbra delicatamente.
Lady Gaynor
16-11-2015, 02.37.47
"Sono ospite alla base militare dei legionari, la sera canto un po' per loro, per tenere alto il morale..." risposi all'uomo."Il motivo della mia presenza qui, davanti a voi, è che stavamo andando a cena nel borgo, quando questo rottamaio ha attirato la mia attenzione... sapete, è difficile dire di no ai nostri ricordi..."
Guisgard
16-11-2015, 02.40.58
Dacey ascoltò ogni parola di quell'uomo.
I tre borghesi, invece, non sapendo nulla della Freccia d'Argento, continuarono a giocare la loro partita a carte.
Ma il discorso tra l'uomo ed il taverniere continuava.
“Qualcuno dice” disse l'uomo “di aver visto proprio quell'aereo scontrarsi con i Valchiria l'altro giorno.”
“Un solo aereo contro due di quei caccia?” Fissandolo il taverniere. “Impossibile.”
“Eppure molti giurano sia così.” Annuì l'uomo.
“E chi lo pilotava?” Il taverniere. “Nessun pilota è tanto pazzo da fidare un Valchiria. Figuriamoci due.”
“Eppure i resti dei due Valchiria sono nel deserto, ad un paio di miglia da qui.” Spiegò l'uomo. “Di sicuro era un asso a pilotarlo e non certo un pilota normale.”
“Mah, non mi intendo di queste cose.” Mormorò il taverniere. “Ma i legionari cosa dicono? Era uno di loro?”
“Non credo...” l'uomo “... e ho sentito vogliono vederci chiaro... per me vogliono mettere le mani sull'aereo ed arrestare il pilota.” E finì il suo vino.
Lady Gwen
16-11-2015, 02.43.00
Alzai lo sguardo su di lui quando parló della crema e lo osservai mentre sentivo il suo dito che sfioravadelicatamente le mie labbra.
Non so spiegare cosa sentii in quel momento.
Sentii il cuore accelerare e uno strano, ma piacevole e intenso calore pervadermi.
Risposi con un sorriso, più di qualsiasi cosa potessi riuscire a dire in quel momento.
Dacey Starklan
16-11-2015, 02.49.05
Arrestarlo. Una parola lapidaria che mi fece sussultare. E temere il peggio.
Mi alzai iniziando a passeggiare per la stanza, apparentemente per saggiare il mio passo e la mia grazia, in realtà perché stare ferma mi era impossibile. L'ansia mi aveva invasa.
" Pensa Dacey che puoi fare? Devo aiutarlo. Devi farlo ..Ma come??"
Guisgard
16-11-2015, 02.51.14
“Io non ho paura...” disse con rabbia Icarius a Clio, mentre gli altri cadetti ridacchiavano.
“Ehi, dateci un taglio, chiaro?” Palos a tutti loro. “Riderò io quando finirete col sedere all'aria.”
“Io non ho paura...” ancora Icarius al bel tenente biondo “... voi non sapete nulla di me...” stringendo il pugno per la rabbia “... e sia... devo battermi con voi per avere un dannato aereo? E sia...” annuì, per poi avvicinarsi a lei “... e tranquilla, non vi vedo come una donna... non siete il mio tipo... signore.” Fissandola con i suoi occhi azzurri. “Avanti, sono pronto...”
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Guisgard
16-11-2015, 03.00.51
“Sono stupito” disse Orko a Gaynor “che un simile posto vi piaccia. Io lo preferisco a qualsiasi altro luogo al mondo, ma non faccio testo.” Ridendo.
“Puzza di cherosene...” Park “... e a guadare quel grosso telone sarei quasi tentato di pensare che questo sia un hamgar...”
“Che sciocchezze.” Sorridendo Orko. “Vedete forse aerei qui?”
"L'unica cosa che so di te è che farai bene a cambiare atteggiamento se vuoi sopravvivere qui, dato che a quanto pare ci fai l'onore della tua presenza..." fissandolo "Smettila di lamentarti e lavora sodo, soldato..".
Poi quelle parole sull'essere donna, risi appena, scuotendo la testa.
"Lo credo bene!" sorrisi "Devi eseguire i miei ordini mica farmi una serenata.." vagamente divertita.
Ma quelle parole, anche se non lo diedi a vedere trovarono una breccia nella mia corazza e mi attraversarono.
Non che fosse una novità.
Tranquillo soldato, pensai, so di non essere il tuo tipo, o quello di chiunque altro...
Sapevo che nessun uomo avrebbe mai voluto una donna come me.
L'avevo sempre saputo.
Ma non per questo ero disposta a cambiare.
Il Vero Amore, mi dicevo, avrebbe saputo amarmi così com'ero.
Sempre che io fossi destinata ad incontrarlo, cosa che non era affatto scontata, anzi.
La possibilità di morire senza averlo mai incontrato era più alta ogni giorno.
Non avevo tempo di perdermi nei miei pensieri ora, dovevo vedere che cosa sapeva fare quel ragazzo.
Chissà, magari facendolo arrabbiare sarei riuscita a far uscire il meglio nella lotta.
Annuii soltanto quando si avvicinò, mettendomi in guardia.
"Cominciamo allora.." con un sorriso.
Guisgard
16-11-2015, 03.10.06
Quella carezza.
Lunga, lenta, delicata.
Quel dito che sfiorava le labbra divenute improvvisamente caldissime di Gwen.
E nel fare ciò, per un istante, gli occhi di Fermer restarono in quelli dell'infermiera.
Il dito accarezzò le labbra, quasi sconfinando tra di esse, sul punto di lambire la lingua di lei.
“Ecco...” disse infine lui “... fatto. Ora la vostra bocca è di nuovo pulita.” Sorridendole e riprendendo a mangiare.
Lady Gaynor
16-11-2015, 03.10.37
"Non ho mai detto che mi piaccia " risposi ridendo anche io.
"Strano, però..." aggiunsi "un ex pilota addetto agli hangar che prende questa cantonata?"
Guisgard
16-11-2015, 03.18.24
Dacey cominciò a passeggiare nervosamente.
E ciò fu notato dai tre borghesi.
“Vi vedo nervosa, Diana...” disse Leones “... temete di non essere all'altezza? Che il ruolo sia troppo complicato?”
“Non temete...” fece Fines “... rischiamo tutti... se fallite voi, falliremo tutti...”
“Ma non facciamo questi discorsi.” Poeh. “Portano male.”
Dacey Starklan
16-11-2015, 03.20.38
<< Oh .... No.... No...scusate, io ero...ero sovrappensiero. Credo che prenderò da bere>>
E mi avvicinai al banco dove c'era l'uomo. Con discrezione lo guardai incapace di decidere il da farsi
Lady Gwen
16-11-2015, 03.20.57
Sfioró a lungo le mie labbra e quella lenta e leggera carezza sembrava non dovere aver fine.
I nostri sguardi si incontrarono, mentre lui continuava ad accarezzare le mie labbra, insinuandosi quasi fra esse per lambire la mia lingua e in quel momento trattenni il fiato, certa che avesse sentito quel calore, arrivato anche alla mia bocca.
Poi lui allontanó la sua mano.
Io risposi al sorriso e riprendemmo a mangiare, mentre io cercavo di far cessare il calore provocato da quelle carezze cosí delicate, ma audaci.
Guisgard
16-11-2015, 03.24.37
Icarius e Clio furono faccia a faccia.
Gli occhi azzurri di lui in quelli del medesimo colore di lei.
E anche il cadetto si mise in guardia.
I due si fissarono ancora a lungo.
Poi lui si fece sotto.
Si lanciò verso di lei e con un braccio le cinse i fianchi e con l'altro tentò di bloccarle il collo, per poi tentare di proiettarla a terra.
La presa di Icarius era forte e decisa.
Tutti i cadetti osservavano la scena incuriositi dell'esito.
Guisgard
16-11-2015, 03.27.31
Dacey si avvicinò al bancone e restò in silenzio.
“Ehi, siete carina...” disse l'uomo “... non vi avevo mai vista nel borgo... siete da poco giunta? Magari con il Meridian Express? Posso offrirvi da bere?” Sorridendo.
Guisgard
16-11-2015, 03.30.33
“Madama, non posso sbagliarmi.” Disse Park a Gaynor. “Qui c'è puzza di cherosene. E se vogliamo dirla tutta, quelle strisce lì in fondo... giurerei che è appena uscito un aereo da qui. E bello grosso direi... ad occhio e Croce un caccia a doppio motore con propulsore.”
“Ho solo usato il mio carrello a nafta.” Ridendo Orko. “Spiacente di deludervi, ma qui non ci sono aerei.”
Guisgard
16-11-2015, 03.34.19
La cena continuò.
Poi ad un tratto nel locale cominciò ad udirsi una melodia.
“E' una vecchia canzone...” disse Fermer, asciugandosi le mani col tovagliolo “... magica e sognante... credo sia stata la colonna sonora di un film con la Garbo...” porgendo la mano a Gwen “... posso avere l'onore di un ballo, infermiera scelta Gwen?” Facendole l'occhiolino.
Lady Gaynor
16-11-2015, 03.39.40
"Park, evidentemente stavolta vi siete sbagliato... oppure voi, signore, contrabbandate forse aerei?" E sorrisi ad entrambi.
Lady Gwen
16-11-2015, 03.41.10
Ad un certo punto inizió a udirsi una bellissima melodia nel locale.
"Adoro i suoi film" dissi sorridendo.
Ppi lui si alzó e mi invitó a ballare.
"Con piacere" prendendo la sua mano con un sorriso incantato.
Non avevo mai ricevuto questo tipo di attenzioni, da nessuno con cui fossi stata in precedenza e adesso non riuscivo a farne a meno.
Quegli occhi.
Così azzurri, così intensi, così vicini.
Una regola nelle antiche arti marziali dice di guardare sempre l'antagonista negli occhi.
Quegli occhi ti diranno le sue mosse in anticipo, ti sveleranno le sue finte, diventeranno parte di te.
Alla fine il ragazzo provò a prendermi il collo.
Ottima mossa..
Abbassai immediatamente il mento in modo da non lasciargli spazio, e portai anche una mano per ostacolare le sue dita in modo che la presa non fosse salda.
E infatti non lo fu.
Ma intanto mi aveva anche cinto i fianchi e mi stava portando a terra.
La mano al collo mi impedì di girarmi di schiena come avrei dovuto fare per mantenere una posizione offensiva e continuare la lotta a terra.
Mi ritrovai invece con la schiena a terra, in una posizione dove rischiavo troppo, e di cui dovevo liberarmi in fretta.
Così gli cinsi i fianchi con le gambe, incrociandole dietro di lui.
La mano cercava ancora il mio collo, e cercavo di ostacolarlo, prendendo a mia volta la sua testa.
In quel momento però, impegnati al collo, mi stava dando un'opportunità.
È questo il bello della lotta, ogni situazione ne nasconde mille altre, un fronte non nasconde un altro.
Così, con un colpo di reni lo feci cadere su di me, in quella posizione non aveva più forza, perché pesava interamente su di me.
Nemmeno la presa al collo poteva essere salda.
Allora andai in volano, portatomelo dietro e capovolgendo la situazione.
Ora c'era lui con la schiena a terra e io in ginocchio davanti a lui.
Alzai un ginocchio.
"Sempre un ginocchio alzato.." dissi, riprendendo fiato.
Gli diedi un buffetto sulla coscia, indicandogli di imitare ciò che avevo fatto io prima, incrociando le gambe attorno ai miei fianchi.
"Ottimo lavoro.." annuii "Quando arrivi qui è già un lusso, quindi.. ottima la presa al collo..." mi chinai su di lui, prendendogli il collo delicatamente ma saldamente, perché capisse come doveva essere la presa.
"Pesa con tutto il tuo corpo.." dissi, facendolo "Senti che è peggio di così.." scaricando il peso.
"Ma la cosa che devi assolutamente fare quando arrivi qui è farmi fare fatica..".
Gli presi le braccia.
"Non qui.. altrimenti puoi facilmente farmi cadere.. dai un colpo di reni.." cadendo su di lui, per poi rialzarmi.
"Qui.." premendo sugli addominali "Prova ad alzarti ora.. prova a farmi cadere...".
Era molto più difficile così.
Lo fissai per un lungo istante, per poi sorridere.
"Ottimo lavoro, soldato..." per poi alzarmi, e porgergli la mano per fare lo stesso.
Guisgard
16-11-2015, 03.48.21
Gwen e Fermer raggiunsero il centro della sala e cominciarono a ballare, avvolti e trascinati da quelle note in bianco e nero.
Fra le braccia di lui, la ragazza prese a volteggiare, mentre le luci del locale diventavano basse e calde.
Fermer stringeva la mano della ragazza nella sua, cingendole i fianchi con l'altra.
E così la conduceva attraverso quella lenta e melodica musica.
“Come siete diversa alle basse luci di questo locale...” disse lui mentre ballavano “... forse sarà il vostro abito... forse quel vinello traditore” sorridendo “oppure questa strana e misteriosa luce che stasera ha acceso i vostri occhi... ma mi apparite diversa... sempre bella, ma...” esitò “... ma terribilmente donna... una bellissima donna...”
Guisgard
16-11-2015, 03.57.06
Icarius restò un attimo in silenzio, a fissare Clio.
Aveva ascoltato ogni sua parola e seguito ogni mossa da lei simulata.
Ma aveva anche avvertito il peso del suo corpo su di lui.
Quel corpo reso libero dalla canottiera di lei, che ne sagomava ogni forma.
Ed aveva sentito il profumo dei suoi capelli sul suo volto, avvertendo poi il tocco delle sue mani.
Alla fine con un gesto scostò la mano del bellissimo ufficiale biondo e si alzò da solo.
E tornò in fila con gli altri.
“Ti ha fatto i complimenti...” disse sottovoce Palos.
“Può tenerseli...” mormorò piano il cadetto dagli occhi azzurri.
Lady Gwen
16-11-2015, 03.59.33
Diventammo un tutt'uno con quelle dolcissime note.
Fermer stringeva la mia mano, mentre con l'altra cingeva i miei fianchi e non potevo desiderare di meglio.
"Il vino, dite? Chissá, magari avete approfittato delle luci basse per farmi bere qualche bicchiere in piú, o magari sono io che ho seri problemi col vino" scherzai ridendo piano.
"Voi invece mi apparite come l'uomo ideale che fa sentire speciale una bellissima donna" sussurrai con gli occhi nei suoi.
Ritrassi la mano, osservando il soldato con un sorriso compiaciuto.
Se si fosse tolto di dosso quell'aria lamentosa avrebbe potuto essere un ottimo elemento.
Aveva grinta e determinazione, anche se gli mancavano la dedizione e l'obbedienza.
Cose che avrebbe imparato.
Doveva, se voleva guadagnarsi un posto nelle squadriglie e guadagnare la sua paga.
Lanciai un'occhiata alla finestra, e mi accorsi che era ormai buio.
"Bene ragazzi, per oggi può bastare così, prendetevi la serata libera.." sorrisi, ma un sorriso triste.
Avevo un appuntamento con gli altri quella sera.
Per Geris.
Respirai, cercando di scacciare il pensiero del mio fratellino schiantatosi.
"Domani ci vedremo al poligono all'alba, la guerra incombe e dovrete essere pronti prima possibile..." i miei occhi incrociarono per un momento quelli di Icarius "Pronti a volare.." con un leggero sorriso.
"A domani soldati, rompete le righe..".
Guisgard
16-11-2015, 04.08.11
Femer sorrise a quelle parole di Gwen.
“Su...” disse “... mi credete davvero capace di adescare una bella e giovane ragazza usando del vino che costa ben trenta Taddei a bottiglia? Non sono mica un milionario.” Facendole l'occhiolino.
Ad un tratto si fece serio.
“Lo state facendo di nuovo, Gwen...” fissandola.
Lady Gwen
16-11-2015, 04.11.33
"Beh, parlavate del vino..." ridendo.
Poi lo guardai, non capendo a cosa si riferisse.
"Di cosa parlate?" con un sorriso leggero e incerto.
Guisgard
16-11-2015, 04.11.40
Icarius fissò per un istante Clio, mentre i cadetti rompevano le fila.
“Su, campione...” disse Palos avvicinandosi a lui “... ti offro da bere...”
“Che onore...” sorridendo Icarius.
“Certo.” Ridendo Palos. “E tu invece mi pagherai la cena.”
E i due si avviarono verso il locale di Armand.
Era infatti là che la sera si riunivano quasi tutti i legionari e gli ufficiali.
Osservai i cadetti lasciare la palestra, per poi raggiungere l'hangar.
Mi avvicinai a Pintos.
"Vai a dare il cambio ad Anty e dille di raggiungerci da Armand.." dissi al pilota.
Così, gli spiegai quale fosse il compito della soldatessa, e che doveva coprire il turno per quella notte.
Così, tornai nella mia stanza, un bagno veloce per togliere il sudore dell'allenamento, rimisi la divisa e uscii, diretta da Armand.
Sapevo che gli altri mi stavano già aspettando, anche Anty probabilmente aveva fatto in tempo a tornare.
Entrai nel saloon stracolmo di legionari, e raggiunsi i miei.
C'era poco da dire in sere come quelle.
Ce ne sarebbe stata una per ognuno di noi, lo sapevamo bene questo.
Così come sapevamo che Geris era sicuramente in buona compagnia.
Ordinai da mangiare, della carne, e dell'ottimo vino rosso.
Ci voleva quella sera.
"Salute, fratelli.." sorrisi, tristemente "A Geris.." sollevando il calice.
Avremmo passato la sera a raccontarci storie su di lui, quelle più epiche, quelle più buffe, eppure anche quelle chi avrebbero stretto il cuore.
L'alba lo avrebbe relegato nel passato come tutti gli altri.
Ma quella sera era per lui.
Guisgard
16-11-2015, 04.23.19
“Al vostro modo di guardarmi...” disse Fermer con gli occhi in quelli di Gwen “... quel modo che non riesco a decifrare e che sa darmi strane e piacevoli sensazioni...” la musica intorno a loro continuava a scorrere “... ah, ma voi mi avete già detto che è il vostro modo di guardare gli altri... indistintamente...”
Lady Gwen
16-11-2015, 04.28.10
Sorrisi leggermente.
Ancora il mio modo di guardarlo.
"Se vi dà strane e piacevoli sensazioni potrebbe non essere il mio solito modo di guardare gli altri indistintamente, non vi pare?" mentre continuavamo a ballare.
Guisgard
16-11-2015, 04.33.39
Clio tornò da Armand e trovò tutti i suoi compagni.
Anche Anty, che il giorno seguente avrebbe intrapreso la sua missione ad Evangelia.
Tutti brindarono.
“A Geris...” disse piano Kostor.
Non lontano dal loro tavolo, c'era quello di Icarius e Palos.
E la presenza di Clio aveva attirato la loro attenzione.
“Brindano a quel legionario morto...” fece Palos “... ho sentito che ne parlavano alcune reclute... siamo in guerra, amico mio... nessuno è al sicuro...” bevendo.
“Io non farò questa fine...” disse Icarius “... io non morirò in questo lercio posto... non in questa guerra dimenticata... fra questi rinnegati...”
E queste parole furono udite da Kostor.
“Cos'hai detto, cane?” Voltandosi verso di loro.
“Cosa vuoi, bestione?” Fissandolo Palos.
“Chi ha osato denigrare la nostra vita?” Alzandosi Kostor. “Chi osa mancare di rispetto a Geris?”
“Calmati...” a lui Icarius “... ci spiace per il tuo amico, ma...”
“Zitto, idiota!” Esclamò Kostor, per poi colpire violentemente Icarius e facendolo cadere.
“Ehi!” Alzandosi Palos.
“Al diavolo...” massaggiandosi la mascella Icarius “... sono stanco di buscarle oggi...” e si alzò per affrontare Kostor.
Guisgard
16-11-2015, 04.43.06
“Ora vi burlate di me...” disse Fermer a Gwen “... e vi ricordo che sono sempre il vostro superiore...” facendole l'occhiolino, mentre la musica continuava a scivolare nel locale “... forse avrei dovuto farvi davvero bere qualche bicchiere di vino in più e neutralizzare il vostro modo di guardarmi...” fissandola.
Quante serate come quella avevo vissuto?
Quanti amici avevo perso in tanti anni, quanti fratelli?
Ora anche Geris, il suo sorriso spensierato, la sua gioventù donata a quella guerra, alla legione, come quella di tutti noi, del resto.
C'erano i due cadetti qualche tavolo affianco, e alcune parole arrivarono anche a noi.
Le parole sbagliate.
Kostor si voltò verso di loro.
A quelle domande di Kostor su Icarius risposi io.
"Oh, una recluta che evidentemente è stato costretto ad essere qui.." scossi la testa, prendendo un sorso di vino "Ecco perché la Legione prende solo volontari.." incrociando lo sguardo di Icarius.
E Kostor partì, buttandolo a terra.
Oh, hai sbagliato serata, ragazzo mio..
Poi a quelle parole di Icarius sorrisi, un sorriso beffardo.
"Allora dalle tu.." osservando divertita la scena.
Kostor era davvero bravo, faceva pugilato da molto prima di arruolarsi, e era diventato uno dei migliori nella lotta e nel pancrazio.
Conoscendolo, dopo aver fatto a botte col ragazzo gli avrebbe offerto da bere e sarebbero diventati amiconi.
Lady Gwen
16-11-2015, 04.50.59
Risi piano scuotendo la testa.
Distolsi lo sguardo e avvicinai il mio viso al suo. Potevo quasi sentire la mia guancia sfiorare la mia
"Ora non vi sto guardando, va meglio?" sussurrai al suo orecchio, per poi sorridere, sempre senza guardarlo.
"E tanto perché lo sappiate, non ho alcuna intenzione di burlarmi di voi..."
Guisgard
16-11-2015, 04.56.34
Icarius si alzò e si lanciò contro Kostor.
Ma per tutta risposta ricevette un alto cazzotto, che di nuovo lo atterrò.
Ma il cadetto si rialzò ed attaccò ancora.
Ma anche stavolta fu atterrato malamente.
Tuttavia si rialzò ancora.
“Non ho mai visto nessuno prenderle così sonoramente” disse Sullor “e continuare a venire avanti a testa bassa.”
Ma Icarius fu scaraventato a terra altre volte dai poderosi colpi di Kostor.
“Ora basta, bestione!” Intervenendo Palos.
“Ne ho anche per te.” A lui Kostor.
Icarius cercò di alzarsi, ma riuscì a farlo solo aggrappandosi ad un tavolo.
“Ne vuoi ancora, ragazzo?” Fissandolo Kostor.
“Ora basta!” Arrivando Tesua. “Le risse non sono ammesse!” Guardò Clio. “Non interviene un ufficiale davanti a simili spettacoli? O anche questo fa parte del commiato a Geris?”
Sorrisi a Sullor, annuendo piano.
Il ragazzo ne aveva di strada da fare, ma aveva coraggio, c'era da riconoscerglielo.
Osservavo la scena divertita, aspettando che il ragazzo riuscisse a mettere a segno un colpo.
Avanti, Icarius...
Ma non ci riuscì, e arrivò Tesua a interrompere la festa.
Ci mancava solo lui adesso!
"Lo sai bene come la penso sulle risse, finché è uno contro uno.." alzai le spalle "è solo un po' di addestramento in più.. siamo soldati, per la miseria..".
Sorrisi piano al pensiero di quando ero la prima a buttarmi in ogni rissa.
Quanta adrenalina, quanto oblio.
A quel tempo ne avevo dannatamente bisogno.
Presi un profondo respiro.
"No, di solito combattiamo tra di noi per dare il saluto ad un fratello.." incrociando solo per un secondo lo sguardo di Tesua, per poi cercare quello di Kostor.
"Direi che il ragazzo ne ha prese abbastanza per oggi, fratello..." annuendo e versandomi dell'altro vino, osservando con un lieve sorriso Icarius che a stento si reggeva in piedi.
Guisgard
16-11-2015, 05.14.06
Rodian salì sul treno e questo ripartì.
Il pilota allora prese a camminare nel vagone, osservando le persone sedute e cercando di vedere Altea.
“Eccovi...” disse fermandosi accanto al suo posto “... vedo siete riuscita a prendere il treno.” Sorridendo. “Qui però non ci sono posti liberi. Vado allora nella carrozza ristorante a mangiare qualcosa. Se avete fame vi attendo di là.” E si avviò.
Guisgard
16-11-2015, 05.19.50
Quel contatto accennato.
Quasi pelle contro pelle.
Poi ad un tratto urla e rumori.
Nel locale scoppiò una rissa tra un legionario ed un cadetto.
Erano Kostor ed Icarius.
“Ogni tanto” disse Fermer “una rissa ci scappa sempre..” fissando poi Gwen e tornando col suo viso vicinissimo a quello di lei “... forse sarà meglio uscire... vuoi venire con me fuori, sotto le stelle?” Sussurrò piano ad un orecchio di lei.
Guisgard
16-11-2015, 05.25.10
Palos portò un bicchiere d'acqua ad Icarius, per poi versarglielo sulla faccia.
“Ti farà bene.” Disse.
Il cadetto dagli occhi azzurri si asciugò il viso e poi cercò ancora Kostor.
“Riprenderemo il discorso...” fissandolo.
“Quando vuoi, ragazzo.” Annuì l'altro.
“Così vi sbatto dentro per una settimana.” Fece Tesua. “Questa è la disciplina che insegni ai tuoi uomini?” Rivolto a Clio. “Credi servirà quando in volo incroceranno il Valchiria nero del Gufo o qualche altro asso di Canabias? E vi ritroverete qui a piangere qualche altro sventurato.” Amaramente. “Sarà meglio tu vada in infermeria.” Ad Icarius.
“Sto bene, signore...” scuotendo il capo questi, per poi guardare Clio.
Guisgard
16-11-2015, 05.26.51
Orko fissò Gaynor.
“Madama...” disse “... pensate che con una gamba così malridotta io possa nascondere un mercato clandestino di aerei? In tempo di guerra e a pochi chilometri da una base militare?” Candidamente. “Ora scusatemi, ma devo svolgere una commissione.” Si avviò verso un camioncino parcheggiato nel capannone e vi salì a bordo. “Devo chiedervi di uscire... sto per chiudere il capannone.”
Guisgard
16-11-2015, 05.35.46
La stanza era avvolta in una mistica penombra, tra oggetti ed immagini di ogni tipo.
Esotiche essenze bruciavano in ciotole con misteriosi disegni sul bordo.
“Vediamo cosa dicono le carte...” disse la cartomante sorridendo a Marwel.
Mischiò i Tarocchi e spezzò poi il mazzo in tre parti.
E da ciascuna parte pescò una carta.
“La prima carta” mostrandola alla ragazza “è la Stella... essa simboleggia l'attesa e una nuova alba... quindi accadrà qualcosa nella tua vita... vedo un pilota... si... un pilota che solca i cieli e combatte...” mostrò la seconda carta “... il Giudizio... indica notizie in arrivo... un ritorno... si, qualcuno che tornerà dal passato...” svelò la terza carta “... il Carro... significa che occorre prudenza, saggezza... per comprendere davvero gli eventi...”
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Tesua ultimamente era insopportabile.
"Tu nemmeno sai chi sia quel cadetto, io l'ho addestrato tutto il pomeriggio..." Indicando Icarius con lo sguardo "Vedrai che da domani la sua disciplina sarà alquanto migliorata..".
Poi quelle parole indirettamente su Geris, mi voltai di scatto verso Tesua alzandomi in piedi.
"Certo che siamo noi a piangere qualche sventurato e sai perché? Perché quando c'è una situazione pericolosa, incerta, che richiede coraggio e si, anche un po' di incoscienza, è noi che chiamano.. E abbiamo sempre portato a termine le missioni, compresa quest'ultima.. E non ti permettere di insultare chi ha dato la vita per questo...".
Nessuno poteva parlare male dei miei ragazzi.
Nessuno poteva permettersi di mettere in dubbio il loro valore, la loro disciplina, la loro dedizione.
Sapevo che mi avrebbero seguito in capo al mondo.
Sostenni lo sguardo di Tesua per un lungo istante, dopodiché smisi di calcolarlo.
Non era cattivo, solo gli mancava qualcosa.
Gli mancava l'eroismo.
Mi risedetti, e incrociai lo sguardo di Icarius, gli sorrisi, alzando il bicchiere.
Non ero delusa da lui, anzi.
Io stessa faticavo a star dietro a Kostor e mi aveva riempito di lividi più di una volta.
Avevo parlato ad alta voce prima, ed ero sicura che Icarius avesse compreso che parlavo sul serio quando dicevo di pilotare io la squadriglia a cui ambiva.
Quella più spericolata, e con la paga più alta.
Mi stupii che Kostor non avesse offerto da bere ai due cadetti, così, avvicinai Armand e ci pensai io.
Guisgard
16-11-2015, 05.46.33
Tesua si limitò a scuotere la testa a quelle parole di Clio, per poi lasciare il locale.
La ragazza allora ordinò da bere per i due cadetti e subito Armand portò loro una bottiglia di vino.
“Ne ero sicuro...” disse Palos ad Icarius “... non è poi tanto cattiva, visto?” Indicando con lo sguardo il biondo tenente. “Una donna così bella non può mai esserlo fino in fondo. Certo, ci sono delle eccezioni... tipo Messalina, Lucrezia Borgia...” prendendo la bottiglia.
“Io non ho sete.” Sbottò il cadetto dagli occhi azzurri.
“Come sarebbe a dire?” Stupito Palos. “Siamo qui per bere, no?”
Icarius però alzò le spalle ed uscì dal locale.
Lady Gwen
16-11-2015, 08.19.33
Sentimmo dei rumori ed io voltai subito la testa nella direzione di tanta confusione, ma Fermer disse che doveva essere una rissa e che lì scoppiavano spesso.
Tornó poi col viso vicinissimo al mio.
Quelle parole sussurrate e quel darmi del tu che mi sorprese non poco.
Sorrisi e annuii.
Dacey Starklan
16-11-2015, 10.25.14
Sovrappensiero fui notata dall'uomo. Istintivamente volevo allontanarmi ma poi pensai di sfruttare quella situazione.
<< Si vi ringrazio... Scusate ma non ho potuto fare a meno di ascoltare...>> e gli sorrisi,<< parlavate di un certo aereo, affascinante! É vostro?>> sperai di incitarlo a parlare ancora e rivelarmi qualche dettaglio in più.
Altea
16-11-2015, 15.57.07
Tenevo il libro ben alto davanti al mio viso e fu in quel momento che realizzai la mia vita non era fatta per fare la spia segreta...visto che Rodian mi aveva subito individuata, dopo essermi pure cambiata di abito..forse mi aveva ingannata la collana di lapislazzulo.
Abbassai il libro e mi finsi stupita, ma avrei voluto lanciarglielo sul suo muso antipatico..era possibile non sapesse su quel treno potevano esserci delle spie di Canabias per cercare i fuggitivi e lui mi diceva era felice ero riuscita a prendere il treno.
Forse ero in errore, ma mi chiedevo come in pochi secondi era riuscito a corrompere i partigiani e farsi liberare...o se era lui stesso una spia di Canabias...ma stavamo andando verso Evangelia e li ci saremmo separati, in fondo io non sapevo nulla di lui e non si era mai sbilanciato sulla sua vita..altro che lui era uno del popolo e non gli era dato parlare con noi nobili, io avevo molti amici del "cosidetto" popolo a Cherval.
Lo vidi andare avanti, presi la sacca e sorridendo dissi alla gente seduta vicino a me.."Scusate, mi è venuto un certo languorino" fingendo un sorriso sciocco. Speravo fosse solo una scusa per parlarmi di ciò che era accaduto..sarebbe stato pure il colmo che dopo aver visto la morte in faccia avesse pure fame.
Entrai nel vagone ristorante ancheggiando sui tacchi e sorridendo, vi era molta gente e mi sedetti di fronte a lui fingendo indifferenza "Io prenderei una scaloppina di tacchino con patate arrosto...ah, e del vino bianco grazie" dissi al cameriere lasciando i soldi sul piattino con la mancia.
Mi voltai verso Rodian aspettando la sua mossa.
http://i64.tinypic.com/2r6l746.jpg
Armand portò da bere ai due cadetti, ma Icarius se ne andò senza nemmeno assaggiare il vino.
Anche maleducato adesso, oltre che lagnoso?
Scossi piano la testa, quel ragazzo faceva di tutto per farsi detestare.
Non avrebbe avuto una vita facile in Legione con quell'atteggiamento.
Mi chiedevo perché si comportasse in quel modo, lamentarsi non l'avrebbe fatto guadagnare di più.
Lo seguii con lo sguardo, e poi smisi di badarci.
La serata trascorse così, tra i discorsi dei tempi andati, i ricordi delle bravate di Geris e vino a volontà.
Alla fine mi alzai, e presi commiato dagli altri.
"Domani sarò di nuovo impegnata coi cadetti..." alzando gli occhi al cielo "Spero possano volare prima possibile.." annuii.
"Vi saluto ragazzi, a domani.." sorrisi, per poi lasciare il locale diretta nei miei alloggi.
Lady Gaynor
16-11-2015, 17.38.01
"Signore, la mia non era altro che una burla..." risposi a quell'uomo. "Ad ogni modo vogliate scusarci per l'intrusione, ce ne andiamo subito..."
"Che strano tipo!" Sussurrai a Park "Non ci ha nemmeno detto il suo nome..."
Guisgard
16-11-2015, 17.54.03
Capitolo V: Il progetto Novalis
“Eccetto lo strumento per volare, che non vidi, né conobbi chi lo avesse visto, ma conosco un sapiente che lo ha pensato.”
(Umberto Eco, Il nome della rosa)
La sala lampeggiava di infiniti lucine intermittenti che animavano il costante lavoro di calcolatori, radar e strumentazioni varie che tenevano sotto controllo diverse aree continentali.
Uomini e donne stavano al lavoro, monitorando ogni minima funzione di quei complessi macchinari elettronici.
Ampi monitor trasmettevano immagini che arrivavano da ogni piazza del paese, fabbriche e strutture governative.
E su tutto ciò, su questo costante lavoro di uomini e macchine, dominava la grande immagine della scure e del martello, simbolo dei nuovi ideali di libertà ed uguaglianza che stavano scuotendo il mondo.
“La missione della vecchia fabbrica” disse la donna in uniforme “non è andata a buon fine, maggiore.”
“Non è andata a buon fine...” ripetè il militare di spalle, attento a seguire i monitor “... usate le opportune parole, sergente Viktoria... dite dunque che è fallita.”
“Si, signore.” Annuì la bella ragazza dai lunghi capelli scuri.
“Perdite?” Chiese il militare.
“Due caccia, signore.” Rispose Viktoria. “Era uno stormo di aerei legionari. Sono riuscita ad abbatterne uno soltanto.”
“Erano dunque i loro comuni caccia da battaglia?” Il militare sempre di spalle.
“Si, maggiore.” Annuì la ragazza.
“Non vi era allora la Freccia d'Argento...” mormorò lui.
“Signore?” Fissandolo lei.
“Il misterioso aereo senza emblemi che da solo ha abbattuto due Valchiria.” Fece il militare. “E' ovvio che si tratti della misteriosa e nuova arma che gli Afralignonesi stanno ultimando... ma un aereo, per sofisticato che sia, è sempre una macchina... mi piacerebbe conoscere chi fosse il pilota...”
“Volete indaghi personalmente, maggiore?” Domandò Victoria.
“Si, ma in collaborazione con le mie spie...” annuì il militare “... ho infatti incaricato due miei fedelissimi di svelare i segreti dei legionari... uno si trova nel borgo di Evangelia... un altro sta per giungervi.” Si voltò finalmente, mostrando il suo aspetto.
Indossava l'uniforme degli ufficiali di Canabias, con la sola differenza di essere nera invece che rossa.
Ed il suo volto era celato da una maschera su cui era impressa l'immagine stilizzata di un gufo.
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/en/4/4f/%22Cobra_commander_Retaliation%22.jpeg
Guisgard
16-11-2015, 18.07.56
Fermer e Gwen lasciarono il locale di Armand ed uscirono nel cortile.
Era una sera densa di foschia, ma diverse stelle erano visibili e scintillavano sul deserto.
“Dentro era diventato troppo rumoroso...” disse lui camminando accanto a lei “... invece qui fuori c'è una pace...” guardando il cielo “... le notti nel deserto sono uniche...” fissò la ragazza “... perdonatemi, prima nel locale vi ho dato del tu senza volerlo...”
Guisgard
16-11-2015, 18.12.34
L'uomo al bancone fece riempire un bicchiere anche per Dacey.
“Mio dite...” disse ridendo alla ragazza “... oh, no di certo. Io neanche saprei pilotare uno di quegli affari volanti. Per me le guerre si dovrebbero combattere come si faceva una volta, ossia con baionette e sciabole. Altroché. Non con queste diavolerie volanti che sparano, lanciano bombe e gas velenosi. Ma come mai vi appassionano simili faccende?” Sorrise malizioso. “Forse vi piacciono i piloti di aerei?”
Lady Gwen
16-11-2015, 18.14.14
Uscimmo fuori dal locale.
C'era un po' di foschia, ma le stelle erano comunque visibili.
"Non vi preoccupate, non vi uccido per questo" ridendo piano.
La veritá era che avrei voluto che mi desse ancora del tu, che si ricreasse quell'intima confidenza che si era creata mentre ballavamo, mentre lui mi aveva sussurrato di seguirlo fuori, sotto le stelle.
Guisgard
16-11-2015, 18.16.57
Altea raggiunse il vagone ristorante ed ordinò da mangiare, fingendo indifferenza.
Rodian era seduto dietro di lei e mangiava un panino.
“Scaloppina e patate...” disse lui mangiando “... che viziata... neanche in simili situazioni sapete rinunciare ai vostri capricci...” sorseggiando birra dalla bottiglia.
Guisgard
16-11-2015, 18.22.26
Park fece per andar via, insieme a Gaynor e Zac, ma un attimo prima di raggiungere l'uscita si voltò.
“Però” disse ad Orko “voi non vi siete presentato e non sta bene al cospetto di una signora.” Buttandola sullo scherzo.
“Orko...” fece l'uomo “... mi chiamo Orko Rosso... ed ora scusatemi, ma devo chiudere.”
I tre uscirono dal capannone e tornarono alla macchina, con Zac che non smetteva di fotografare quel luogo.
Altea
16-11-2015, 18.22.33
Tagliai la scaloppina e finalmente dopo giorni misi qualcosa sotto i denti, presi il bicchiere di vino e lo sorseggiai.."E voi...voi state mangiando avidamente noto, non avete quel certo..nodo allo stomaco dopo aver visto la morte in faccia. Ma forse state folleggiando per esservi salvato la pelle...ma non mi imbrogliate sapete, se avete una coscienza lo sapete".
Dacey Starklan
16-11-2015, 18.24.35
L'uomo non sembrava sapere molto, il suo era solo un farfugliare la sua opinione sulla guerra.
<<Mi piacciono gli aerei, la sensazione di volare, ecco tutto...Anche se si, avete ragione, in questi tempi di guerra gli aerei sono spesso portatori di distruzione...>>
Lasciai perdere il bicchiere, non ero abituata a bere alcolici, tranne qualche raro bicchiere di vino o champagne a qualche festa o ballo.
<<Voi non avete visto da che parte andava quell'aereo, quello che è riuscito ad abbattere gli altri due?>> mi sporsi appena e gli sorrisi.
Guisgard
16-11-2015, 18.29.14
Fermer rise e si accese una sigaretta.
“Magari perchè poi vi ritrovereste a lavorare da sola in infermeria...” disse ridendo a Gwen “... per questo non mi uccidete.” Facendole l'occhiolino. “Battute sciocche a parte...” fumando e guardando ora le stelle, ora gli occhi di lei “... è stato spontaneo... mi sono avvicinato al vostro orecchio, ho sentito il profumo dei vostri capelli, quello della vostra pelle... e non so, ma vi ho dato del tu... immaginate? Un medico che dal tu alla sua infermiera. Immagino già i pettegolezzi.” Divertito. “Magari si potrebbe se l'infermiera fosse vecchia o brutta... ma voi invece...” guardandola.
Marwel
16-11-2015, 18.31.00
Marwel rimase immobile, quasi senza espressione in volto, come se si fosse tramutata in pietra. Le carte vedevano un pilota e un fantasma? Qualcuno dal passato? Erano collegate le due cose? O forse no.
Si alzò dalla sedia e lasciò qualche moneta sul tavolo, facendo tintinnare quei cerchi d'argento.
"Vi ringrazio" disse solamente. Uscì piena di dubbi e pensieri e si diresse verso casa con in testa il giovane e bel volto di Danny e un grande vuoto dentro il suo cuore.
Guisgard
16-11-2015, 18.31.43
Rodian rise e azzannò ancora il suo panino.
“Bacon, uova e pomodoro...” disse mangiando “... così festeggio per essere ancora vivo. Invece quella scaloppina neanche riuscirebbe a saziarmi.” Divertito. “E voi? Non siete felice di rivedermi sano e salvo?” Fissando Altea.
Guisgard
16-11-2015, 18.35.20
L'uomo sorrise a Dacey, trovando invitante la curiosità della ragazza.
“L'ho visto” disse “scendere appena fuori dal borgo... ma lì non c'è nulla, oltre a rocce e sterpaglie... vi è il vecchio mercato, ma è in disuso... nessuno potrebbe nasconderci un aereo in quel posto...” fissò con lussuria la giovane dai capelli bruni “... se vi piacciono gli aerei io posso farvene vedere qualcuno, sapete? Basta solo che me lo chiediate... e magari siate un po' carina con me...” bevendo.
Lady Gwen
16-11-2015, 18.37.15
"Ah é cosí, quindi. Pensate che sia un'opportunista e non vi uccida per rimanere sola in infermeria" dissi, scherzosamente stizzita, per poi ridere.
Poi lo ascoltai, osservandolo mentre fumava.
Davvero aveva sentito tutto questo? Davvero aveva sentito il bisogno di darmi del tu, avvicinandosi al mio viso?
Sorrisi leggermente, per un attimo e restai ad ascoltarlo.
Dacey Starklan
16-11-2015, 18.40.00
Memorizzai rapida, ripetendomelo nella testa, le indicazioni dell'uomo, anche se non sapevo come le avrei usate in seguito.
<<Credevo che non vi piacessero gli aerei...>> risposi seccamente all'uomo allontanandomi, ormai non mi serviva più parlare con lui. Tornai al mio tavolo accanto ai tre borghesi ancora immersi nel gioco delle carte e ripresi il mio libro ma senza leggere. Speravo che presto Guisgard si facesse vivo, anche se avevo un brutto presentimento. Sapere che lo cercavano non mi aiutava a calmarmi.
Guisgard
16-11-2015, 18.40.40
Marwel lasciò la folcloristica casa della cartomante, per ritrovarsi a camminare in strada.
Era piena di dubbi e di pensieri, di ansie e speranze.
Ma anche di paure.
Poi ad un tratto, dei passi la destarono dai suoi pensieri.
Vide una sagoma camminare verso di lei dal fondo della viuzza.
La figura arrivò sotto le luci di un lampione e la ragazza riuscì a scorgerne l'aspetto.
Era un uomo dall'aspetto comune ed il viso pensieroso.
Camminava stringendosi in un consumato cappotto e avanzando, senza badarci, scalciava i sassolini che gli si trovavano d'avanti.
Era così assorto nei suoi pensieri che neanche si accorse di lei.
Se non quando fu a pochi passi da Marwel.
Salute a voi.” Disse Cordialmente.
Lady Gaynor
16-11-2015, 18.40.54
"Orko Rosso..." ripetei tra me quando ci fummo allontanati. "Anche il nome suona strano... non cattivo, ma strano..."
Mi rivolsi a Park. "Andiamo in quel localino di cui parlavate prima?"
Altea
16-11-2015, 18.40.59
Mi voltai verso di lui.."Sapete..abbiamo avuto due educazioni diverse, mi hanno insegnato a non gozzovigliare in tavola" ed aggiunsi secca e diretta "A dire il vero, visto vi permettete di criticarmi dal primo giorno ci siamo visti..vi è qualcosa in voi che mi infastidisce. Ma non è un problema, la prossima tappa è Evangelia e voi so ne siete diretto...non dovete arruolarvi nell' esercito dei legionari e diventare un eroe? Ecco, le nostre strade si divideranno poichè io vado a Capomazda, ormai il vostro compito è finito".
Marwel
16-11-2015, 18.46.00
Non poteva abbassare la guardia nemmeno per un attimo che la paura che le attanagliava il cuore ogni volta che passeggiava da sola, affiorava in lei.
Scorse la figura di un uomo sotto la luce di un lampione, ma non lo riconobbe.
L'uomo la salutò e lei fece altrettanto.
"Buonasera a voi"
Guisgard
16-11-2015, 19.20.29
Dacey tornò al tavolo dei tre borghesi per continuare a studiare, ma un attimo dopo si ritrovò l'uomo del bancone accanto.
“Su, bellezza...” disse lui visibilmente eccitato “... vieni con me e ti farò vedere un sacco di bei aerei... dai, non fare la difficile...” prendendo la sua mano.
Guisgard
16-11-2015, 19.22.48
“Mentre voi...” disse Fermer a Gwen “... non siete né vecchia, né tanto meno brutta...” fumando “... ma terribilmente provocante...” gettando a terra la sigaretta e fissandola “... o forse non dovrei dirlo?”
Guisgard
16-11-2015, 19.25.51
“Che carattere...” disse Rodian, finendo poi la sua birra “... e dire che mi aspettavo di vedervi felice per sapermi ancora in vita... eh, peccato...” fissando Altea “... si, per la vostra gioia ci separeremo presto... il mio Destino è ad Evangelia, per diventare un legionario ed un eroe. Voi invece proseguirete per Città di Capomazda, dove troverete i nobili come voi.”
Guisgard
16-11-2015, 19.29.22
L'uomo sorrise a Marwel.
“Permettete che vi rubi un secondo...” disse avvicinandosi a lei “... mi chiamo Agian, ma ciò non è importante... vedete, io do voce ai sentimenti di molti di coloro che vivono qui nel borgo, impauriti per la guerra... vogliamo che la base legionaria chiuda e sia trasferita altrove...” mostrandole un foglio pieno di firme “... qui sono raccolte le firme di molti cittadini... vorrei anche la vostra... più siamo, più la nostra voce non potrà essere ignorata... vi prego, firmate...”
Dacey Starklan
16-11-2015, 19.29.55
Girai una pagina e mi sentii afferrare la mano.
Mi voltai immediatamente con uno sguardo rabbioso e mi ritrovai davanti l'uomo con cui avevo parlato al bancone.
<<Lasciatemi>> tentai di liberarmi dalla presa, <<non ho alcuna intenzione di seguirvi>>
Per un attimo fui tentata di chiamare una guardia, le vecchie abitudini di palazzo era dure a morire ma mi ricordai di dove ero, di chi ero ora quindi mi limitai a divincolarmi ancora.
<<Ho detto lasciatemi>> infuriata per quell'affronto presi il mio libro e lo diedi in testa all'uomo.
<<Spero abbiate imparato la lezione, un NO vuol dire sempre no... E ora andatevene>>