Visualizza versione completa : Nei cieli di Evangelia
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Lady Gwen
16-11-2015, 19.30.16
Sorrisi incuriosita mentre lo ascoltavo.
"Benché nessuno mi abbia mai vista sotto quest'ottica" iniziai ridendo "Cosa vi fa pensare che non dovreste dirlo?" sorridendo e guardandolo.
Altea
16-11-2015, 19.32.20
Sorrisi annuendo e tornai a mangiare guardando il posto vuoto di fronte a me, non glielo avrei mai detto..io non avevo nessuno ad aspettarmi a Capomazda. Oltre la governante Sibille, che era rimasta lì dopo la morte di mia madre, qualche ormai anziana parente di mia madre e mi avrebbe tartassata perchè non mi ero ancora sposata.
Forse i taddeidi mi avrebbero accolto con gioia...e soprattutto mi sarei lacerata nel ricordo di due bellissimi occhi azzurri.
Mi alzai e mi incamminai per trovare posto.
Guisgard
16-11-2015, 19.33.02
Park annuì a Gaynor.
“Certo, saltiamo subito in macchina.” Disse. “E datti una mossa anche tu, con quelle tue foto.” A Zac.
I tre salirono in auto e si diressero verso il borgo.
Da dietro un pilastro, intanto, Orko li vide allontanarsi.
La macchina arrivò al centro del borgo e subito l'ex pilota indicò una taverna alla diva ed al fotografo.
“E' un localino alla buona” spiegò “ma si mangia ottimamente. Cucina genuina, vino buono ed ambiente tranquillo.”
Marwel
16-11-2015, 19.36.34
Marwel sorrise. Davvero pensavano di spostare una base militare con delle firme?
"I legionari sono gli unici che possono proteggerci. Vorreste davvero allontanarli da Evangelia? Io no" disse prima di allontanarsi.
Lady Gaynor
16-11-2015, 19.49.30
Il tragitto fino al locale fu breve. Mi stavo godendo la serata, sentendomi però un po' in colpa per non essere alla base a cantare per i soldati. Dopotutto, ero lì per quello. Pazienza, mi farò perdonare domani...
"In realtà sono contenta di essere arrivata..." rivolgendomi a Park "Da stamattina ho mangiato solo quella famosa brioche..."
Guisgard
16-11-2015, 20.08.54
La reazione di Dacey fece scoppiare di rabbia quell'uomo.
“Sta zitta, stupida...” disse spingendola e facendola tornare a sedere “... chi credi di essere? Solo perchè siete belle voi donne pensate di poter trattare gli altri in malo modo?”
“Andatevene e smettete di molestarla!” Fece Leones.
“Chiudi il becco tu, tacchino!” Ringhiò l'uomo.
“Ehi, voi...” avvicinandosi il taverniere “... dove credete di essere? Pagate ed uscite.”
“Prima questa stupida deve chiedermi scusa!” Urlò l'uomo, indicando Dacey.
Proprio in quel momento Gaynor, Park e Zac entrarono nella taverna e subito si ritrovarono davanti a quella scena poco piacevole.
Guisgard
16-11-2015, 20.09.12
“Beh, perchè ci lega un rapporto di lavoro” disse Fermer a Gwen “e forse non è opportuno che il medico rivolga tali complimenti alla sua infermiera.” Fissandola. “Non credete?”
Guisgard
16-11-2015, 20.09.35
Altea si alzò e tornò nel vagone passeggeri, dove trovò posto accanto a due uomini dal rispettoso aspetto.
Rodian la seguì, ma trovò posto un po' più indietro.
I due uomini vicino a lei erano presi dalla lettura di alcuni giornali.
“Bah, questa guerra chissà quando finirà...” disse il primo.
“Finchè è al fronte” fece il secondo “per me può durare anche un secolo.”
“Ma non sarà sempre così.” Il primo uomo. “Canabias ha invaso un altro piccolo ducato... quello di Cherval. E non credo si fermerà qui. Con la scusa di voler imporre il suo governo di libertà sta invadendo gli staterelli più piccoli.”
“Questo perchè i popoli di tali staterelli” osservò il secondo uomo “sono inclini ad accettare tale regime. Molti stolti infatti non capiscono che la bandiera con la scure ed il martello è nemica assoluta della verità e della libertà.”
“Già, colpa dei partigiani...” annuì il primo “... non sono guerrieri, ma solo contadini ed operai che abbracciano le armi per ribellarsi ai loro governi ed aprire le porte dei loro paesi ai carri di Canabias. Sono traditori.”
Guisgard
16-11-2015, 20.10.00
“Aspettate...” disse Agian, per poi seguire Marwel “... proteggerci da cosa? Chi sono secondo voi i giusti? Chi i buoni e chi invece i cattivi? Credete a ciò che dicono i legionari? O i burocrati imperiali? E' solo propaganda. La gente qui è resa schiava dei privilegi di chierici e di nobili. Per loro combattono i legionari. Qui si muore, mentre nelle ricche città del paese continua la normale e frivola vita di tutti i giorni. Aprite gli occhi e ragionate con la vostra testa, non con quella degli altri.” La fissò. “Ora rammento chi siete... voi vi occupate dell'orfanotrofio... si, ora ricordo... e così voi pensate al futuro dei bambini? Facendoli crescere qui? Riuscite a dormire serena, sapendo che in qualsiasi momento può avvenire un bombardamento? Che razza di donna siete? Così li proteggete? Qui i bambini muoiono, mentre a Canabias vivono e crescono sani e forti. Con valori veri.”
Guisgard
16-11-2015, 20.10.17
Clio lasciò il locale e uscì fuori nel cortile, diretta al suo alloggio.
E mentre camminava udì qualcosa.
Una strana melodia, bassa e malinconica.
Era il suono di un'armonica.
Proveniva da un angolo buio del cortile.
Dacey Starklan
16-11-2015, 20.16.08
Tremante di rabbia lo guardai carica di disgusto, come osava quello zotico rivolgersi così a me?
<< Non mi scuserò mai. Siete un uomo rozzo, prepotente e non avete alcun diritto voi di parlarmi così. Li avete sentiti, pagate e andatevene...>>
Stavo per perdere il controllo e lasciare da parte ogni educazione ricevuta fin da bambina, tutto a causa di quell'uomo ma non mi lasciai abbattere.
Rimasi dritta in piedi sostenendo le mie parole supportata dagli altri.
Mi accorsi che la taverna aveva nuovi avventori e mi dispiacque molto che dovettero assistere a tutto quello.
Quel giorno era stato a dir poco infinito, e camminare da sola non era poi così male.
Chissà cosa ci avrebbe riservato il giorno seguente.
D'un tratto udii una strana musica, malinconica ma dolce.
Un'armonica probabilmente.
Doveva provenire dal cortile, e senza quasi accorgermene mi ritrovai a seguire quella musica.
Lady Gwen
16-11-2015, 20.22.08
Lo guardai per qualche istante.
"Sí, probabilmente avete ragione" dissi, sorridendo appena, per poi distogliere lo sguardo e guardare il cielo e le poche stelle che si intravedevano, non potendo non pensare al suo dito sulle mie labbra e al suo sussurro nel mio orecchio.
Evidentemente mi sbagliavo.
Mi sbagliavo pensando che potesse vagamente essere interessato a me, nonostante il modo in cui si comportava.
Probabilmente bastavano davvero un bel vestito, le luci basse e un po' di musica, ma finiti quelli tutto tornava normale, un po' come Cenerentola e sentivo un dolore al centro del petto, un dolore pressante, che ti impedisce anche di respirare.
Mi era sempre stato detto di non far coincidere lavoro e vita privata e ci ero sempre riuscita, ma non stavolta. Stavolta avevo fallito e mi ero fatta del male.
Ma ció che era anche peggio era il ritrattare tutto ció che succedeva, ogni comportamento, pensare di poter sfornare complimenti in ogni momento e poi fare come se nulla fosse, era questo che faceva male, psicologicamente e fisicamente.
Avrei voluto piangere in quel momento, sfogarmi, ma mi imposi di non farlo, con tutto l'orgoglio che mi contraddistingueva.
"Suppongo" iniziai, con voce ferma e sempre senza guardarlo "Che riteniate oltremodo controproducente, oltre che dire alla propria infermiera che é terribilmente provocante, avvicinarsi a lei, al suo viso, sentire il profumo della sua pelle, dei suoi capelli, o sfiorarle delicatamente le labbra, a lungo, durante una cena, sempre per quel rapporto di lavoro di cui parlavate prima, dico bene?"
Parlavo con un tono né irato né ferito, come lo ero invece io, bensí calmo, fermo e tranquillo e con la stessa calma e tranquillitá negli occhi mi voltai a guardarlo.
Marwel
16-11-2015, 20.27.41
Marwel si fermò di colpo e si voltò a guardare l'uomo che le vomitava addosso quelle parole, con la presunzione di sapere tutto di lei e di quello che faceva per i suoi bambini.
"Statemi a sentire! Credete davvero che io dorma sonni tranquilli o che non pensi a quelle povere creature che altri hanno abbandonato e che io ho avuto il coraggio di prendere con me? Pensate davvero il loro futuro o il mio non sia nei miei interessi? Bene! Se lo pensate, non potete far altro che continuare per la vostra strada e seguire i vostri ideali, poichè io i miei li ho scelti tempo fa. Non abbandonerò Evangelia" disse con rabbia.
Altea
16-11-2015, 22.07.58
Trovai posto e Rodian più avanti, ripresi il libro e stavo iniziando a leggere quando udii le voci di due uomini..li guardai, dall' aspetto dovevano essere della alta società e trasalii quando udii Cherval. Quindi la notizia si era diffusa, ma noi non avevamo accettato di soggiogarci..o forse vi era qualcosa io non sapessi? Ma alla ultima frase rimasi più sgomenta..i partigiani, ovvero operai e contadini a parer loro facevano entrare le truppe di Canabias?
Quindi prima avevo vissuto a una messa in scena o cosa? Effettivamente tutto fu assurdo, troppo veloce e non vidi nemmeno se vi fosse quel posto di blocco...e poi Rodian salvo e tranquillo. Ad un tratto ebbi un dubbio...e se mi avesse usato come modo per passare innosservato e quindi raggiungere Evangelia senza intoppi?Ma per quale motivo? Avrei dovuto seguirlo, sapere la verità ma Capomazda mi aspettava..ma se i miei dubbi erano fondati lo avrei ucciso io stessa.
Sorrisi agli uomini e mi insinuai nella conversazione.."Scusate, purtroppo non ho potuto non ascoltare i vostri discorsi e vi sono state delle cose che mi hanno messo perplessità in testa. Io sono proprio di Cherval e credetemi, so per certa i Duca non hanno voluto soggiogarsi a Canabias, hanno subito una invasione e nessuno è venuto in loro soccorso e del popolo..dimenticati da tutti. Voi avete altre notizie? Sapete se i regnanti del Ducato sono tutti morti o si sa se qualcuno è vivo?" dissi rabbuiandomi e sospirando "Ma voi siete certi i partigiani sono dalla parte di Canabias, avete presente la ultima tappa dove si era fermato il Meridian, io sono salita laggiù e ho udito dei partigiani che anzi erano impauriti da Canabias, che a loro dire avevano messo un posto di blocco presso la stazione..è un pò strano visto ci avrebbero attaccati non pensate?" li guardai perplessa.
Era molto importante tutto questo, dovevo sapere se i miei sospetti su Rodian fossero veri..o potevo pure sbagliarmi.."Scusate magari sono invadente, ma il treno per quanto si fermerà ad Evangelia?".
Lady Gaynor
16-11-2015, 23.01.50
Appena entrati nella taverna, assistemmo ad una scena davvero pietosa. Un uomo che inveiva senza ritegno contro una giovane e bella ragazza, e che aveva tutta l'aria di non volerla smettere. Avevo assistito a tante scene simili durante la mia gavetta di cantante, e sapevo che poteva finire in modo molto spiacevole. Senza pensarci su due volte, intervenni rivolgendomi a quel brutto ceffo.
"Hey, voi, nessuno vi ha mai insegnato le buone maniere? Sapete che a trattare così una donna si finisce sempre male? Guardatevi in giro... siamo tutti pronti a difendere questa ragazza, credo vi convenga pagare e andare via come dice l'oste, la lotta sarebbe oltremodo impari per voi... Anzi, andate via subito, senza aggiungere altro, il conto ve lo pago io..."
Guisgard
17-11-2015, 17.02.54
La reazione di Dacey, poi l'arrivo nella taverna di Gaynor, Park e Zac.
“Io non accetto ordini da una donna.” Disse l'uomo alla diva.
“Forse dovreste imparare l'educazione.” Intervenne Park. “Soprattutto quando vi rivolgete ad una donna.”
“Zitto tu, barbagianni!” Esclamò l'uomo sempre più adirato.
“Allora sarà il caso che sia io ad insegnarti l'educazione.” Avvicinandosi l'ex pilota collaudatore a quello.
“Non aspetto altro...” l'uomo.
“Non voglio beghe nella mia taverna.” Disse il taverniere. “Andatevene.” All'uomo.
In quell'istante entrò qualcun altro nella taverna.
Dacey Starklan
17-11-2015, 17.07.55
Con uno sguardo ringraziai tutti quelli che erano intervenuti a mio favore, anche i tre nuovi avventori sconosciuti. Davvero quell'uomo sembrava avere la testa bacata e non volerla capire, anzi continuava a urlare e a provocare.
"Mio padre lo avrebbe subito messo al suo posto" pensai cin malinconia, mentre l'immagine di entrambi i miei genitori passava nella mia mente. E la mancanza di loro si fece sentire.
Ad un certo punto la discussione si fece tale che temetti che si arrivasse alle mani ma fummo tutti interrotti dalla porta, che nuovamente si aprì per fare entrare qualcuno.
Guisgard
17-11-2015, 17.09.06
Era un'umida e silenziosa sera di Novembre.
La foschia avvolgeva ogni cosa, lasciando intorno al forte un senso di malinconico candore.
Tutto il deserto, sterminato e selvaggio, pareva assopirsi e solo quella lenta melodia sembrava percorrerne i misteri.
Clio udì quella musica e cominciò a seguirla.
E raggiunse così una misteriosa e solitaria figura tra le ombre e la foschia.
Qualcuno che a pochi passi da lei suonava l'armonica.
Ad intervalli regolari le luci delle torri di sorveglianza, girando per il forte, passavano, per un attimo, ad illuminare quell'angolo della base.
Ed allora lei lo vide.
Colui che suonava.
Era Icarius.
Quella sera malinconica e spettrale mi appariva magica e misteriosa.
Camminavo, immersa nei miei pensieri, seguendo senza motivo quella musica mai udita prima.
Essa mi condusse in un angolo nel forte, dove compresi che quella melodia era opera di una figura nascosta nella penombra.
E quando le luci di sorveglianza la illuminano per un istante lo riconobbi.
Era Icarius.
Sospirai, chissà cosa si portava dentro quel ragazzo, cosa guidava i suoi atteggiamenti aggressivi, lamentosi che proprio non capivo.
Ma non potevo capire, io avevo sempre sognato quella vita, avevo persino falsificato il permesso dei miei genitori, per non dover aspettare i diciotto anni per arruolarmi. Ne avevo sedici allora, pensai con un sorriso leggero.
Potevo andarmene in qualunque momento, ma non l'avrei mai fatto.
Avrei lasciato la legione insieme a questa terra, quando sarebbe giunta l'ora del mio ultimo volo.
Era una vita che andava scelta, ma a quanto avevo capito per lui non era stato così.
Povero ragazzo..
Dapprima pensai di andare da lui, ma era evidente che non mi poteva soffrire, quindi avrei solo turbato quel momento di calma che si era ritagliato.
Ed era un peccato.
Così, restai nell'ombra, trattenendomi ancora un momento ad ascoltare quella musica che custodiva così bene quelle emozioni.
Guisgard
17-11-2015, 17.27.55
I due uomini annuirono ad Altea.
“Cherval non ha avuto neanche la possibilità di difendersi.” Disse uno dei due. “Troppo impari lo scontro. La forza bellica di Canabias ha schiacciato il piccolo ducato. Ed ora il partito rosso, che governa Canabias, non fa trapelare alcuna notizia. Ma con ogni probabilità la popolazione sarà stata uccisa o deportata nei campi di lavoro della steppa.”
“Quanto ai partigiani” fece l'altro uomo “si definiscono eroi e combattenti, ma in realtà sono solo degli assassini. E sono dalla parte dei rossi. Sapete qual'è il loro infimo grido di battaglia? Se vedete un puntino nero, dicono a gran voce, sparate a vista e non sbaglierete. Infatti si tratta di un prete o di un nobile.” Scuotendo il capo.
“Giungeremo ad Evangelia tra alcune ore.” Mormorò il primo che aveva parlato.
http://www.viaggietentazioni.it/foto/grandi/ht_orient_express_070430_ssh.jpg
Guisgard
17-11-2015, 17.30.49
Fermer guardò Gwen e arrestò il passo.
Con una mano prese il braccio di lei, facendo fermare anche la ragazza ed obbligandola quasi a fissare i suoi occhi.
La penombra dominava ovunque nel forte, squarciata solo dal movimento regolare delle luci che giravano tra le torri e le mura.
Quasi a rappresentare i fugaci istanti di quella sera.
“Avete ragione...” disse “... sono stato sciocco ed indelicato... non dovevo dirvi quelle cose, né prendermi il diritto di sfiorarvi... perdonatemi se ciò vi ha infastidito, Gwen...”
Altea
17-11-2015, 17.41.19
A quelle parole sbiancai...di Cherval non si sapeva nulla, come avrei fatto per riaverla indietro.
Udii le parole degli uomini perplessa.."Appunto..sono la duchessa Altea de Bastian" abbassai il tono di voce "E mio nonno, il Duca Mandus ha fatto in modo io e mie sorelle partissimo, durante un attacco l' aereo fu colpito e mie sorelle sono perite ma io non ho mai visto l' aereo, ho perso i sensi. E prima fui fatta prigioniera dei partigiani...dissi al capo ero la duchessa di Cherval, lui mi guardava in modo strano e mi lasciò andare...non lo trovate strano?" non capivo più dove fosse il vero, e nemmeno dove andare a questo punto.
Lady Gwen
17-11-2015, 17.41.40
Sentii la sua mano sul mio braccio, che mi fece voltare, quasi obbligandomi a fissarlo.
Vagai con lo sguardo, passando la mano sui gradi in bella mostra sulla divisa e sorrisi leggermente, scuotendo la testa.
"Non fate che fraintendermi..." sempre con un leggero sorriso, alzando poi lo sguardo su di lui "Non mi avete infastidita, anzi tutt'altro, é proprio questo il problema... É il vostri ritrattare continuo, che mi ferisce. Sentirmi dire quelle cose, magari in un momento particolare, con una bella musica, e poi il vostro far finta di niente, come se voi non aveste mai detto o fatto quelle cose, questo ferisce. Vi chiedo solo che prendiate una posizione, che decidiate cosa fare e da che parte stare, solo questo..." dissi a bassa voce e parlando con una tale sinceritá, una sinceritá anche nello sguardo di cui anche io mi sorpresi.
Lady Gaynor
17-11-2015, 17.53.49
Le mie parole non avevano sortito alcun effetto su quel lercio individuo. Quando Park intervenne, fu chiaro che sarebbe seguita una scazzottata, e io non volevo che il mio amico si trovasse in una simile situazione. Intervenni nuovamente, questa volta cambiando atteggiamento. Appoggiai una mano sul braccio dell'uomo e gli dissi: "Mi dispiace di aver alzato la voce... chiedo scusa io, ma vi prego, finiamola qui... non è un ordine, ve lo sto chiedendo..."
Guisgard
17-11-2015, 17.57.58
La porta della taverna e qualcuno entrò.
“Ehi, voi...” disse Guisgard all'uomo che sbraitava “... andatevene. Su, tornate da vostra moglie.”
“Invece io qui resterò!” Esclamò l'uomo.
“Andatevene, datemi retta.” Fissandolo il militare.
“Ah, si?”
“Già, è tardi.” Annuì Guisgard.
“Ah, si?” Ancora l'uomo.
“Ah, si, ah, si!” Esclamò il militare. “Andate al diavolo!”
“Forse dovrei rompervi il naso, sapete?” Minacciò l'uomo. “Non mi va proprio a genio il vostro naso.”
“Il mio naso?” Ripetè Guisgard. “Cosa volete dal mio naso? Ci sono affezionato, sapete? Così com'è. Ora prendete il vostro cappello e andatevene, altrimenti vi butterò io fuori a calci.”
Il taverniere aprì la porta e lo invitò a seguire l'invito di Guisgard.
L'uomo prese il suo cappello, sputò in terra ed uscì brontolando.
Tutto ciò davanti a Dacey, a Gaynor e a tutti gli altri.
Guisgard
17-11-2015, 18.03.01
La musica.
Leggera, lenta, malinconica, inquieta si librava nell'umidità e nel silenzio della sera, sotto un cielo ormai privo di stelle e forse di sogni.
Icarius suonava la sua armonica con gli occhi chiusi ed infinite immagini attraversavano la sua mente ed il suo cuore.
“Ehi...” disse qualcuno all'improvviso, interrompendo la musica e destando Clio che nascosta ascoltava “... sei qui... ti ho cercato a lungo...” Palos ad Icarius.
“Avevo bisogno di stare da solo.” Voltandosi questi.
“Stare da soli non è mai un bene.” Sorridendo Palos.
Dacey Starklan
17-11-2015, 18.06.40
Appena capii chi era alla porta sorrisi e la mia principale preoccupazione svanì. Era salvo, questo ero ciò che mi importava. Seguii la discussione di Guisgard contro l'uomo e pian piano mi accorsi che questi stava cedendo, tanto che alla fine lasciò finalmente la taverna.
Ne fui sollevata, non mi era mai capitata una situazione simile prima d'ora.
Mi avvicinai a Guisgard e bisbigliai, <<state bene? L'aereo...l'aereo é nascosto?>>
Poi a tutti gli altri, << grazie a tutti per aver preso le mie difese, grazie davvero>>
Guisgard
17-11-2015, 18.06.42
A quelle rivelazioni di Altea, i due uomini si scambiarono lunghi sguardi.
“Forse non dovreste dire queste cose, milady...” disse uno dei due “... potrebbero sentirvi... la polizia di Canabias ha occhi ed orecchi ovunque... tenete per voi il vostro passato, è meglio...”
Ed impauriti si alzarono, lasciando i loro posti.
Rodian allora lasciò il suo e raggiunse Altea.
“Cosa diavolo avete detto a qui due borghesi per farli andare via così?” Chiese alla nobile duchessa di Cherval.
Lo ascoltai suonare per lunghi istanti, quasi rapita da quella musica melodiosa e malinconica.
Probabilmente sarei dovuta andare via, non era carino origliare, ma c'era qualcosa che mi tratteneva, qualcosa che non sapevo definire.
C'era una sorta di pace in quella musica, qualcosa capace di rendere tutto lontano a chi si fosse lasciato trasportare da quelle note.
Ma infine qualcosa la interruppe, riportandomi alla realtà.
Una voce, quella dell'altro cadetto: Palos.
Ora davvero sarebbe stato il caso di andarsene, pensai.
Eppure rimasi.
Sorrisi a quelle parole di Icarius.
Avevo fatto bene a non raggiungerlo, se non era contentissimo di vedere il suo amico, lo sarebbe stato ancor meno di vedere me, pensai con un sorriso amaro.
D'altronde, non si può piacere a tutti, e il mio ruolo mi imponeva di avere determinati atteggiamenti con i cadetti che potevano sembrare bruschi ma erano necessari.
Mi dissi che avrei atteso ancora pochi minuti, e poi me ne sarei andata, com'era da programma, verso i miei alloggi.
Altea
17-11-2015, 18.15.56
Fissai i nobili andarsene...come mai quella reazione? Fu in quel momento realizzai che forse ero ricercata...avrei pure mentito ma loro mi avevano creduto.
Rodian si sedette vicino a me, non mi fidavo neppure di lui..era meglio scendere ad Evangelia per ora onde evitare strane situazioni, forse dovevo parlare con qualcuno dell' esercito e magari poi avrei potuto riprendere il treno.
"Nulla di strano..mi avevano addescata e ho risposto picche...come si dice nel gergo del popolo."
Vidi il capotreno e mi scusai con Rodian e mi avvicinai a lui per informazioni "Scusate quanto ci vuole per Evangelia? Volevo chiedervi...poi passeranno per Evangelia altri treni per Capomazda..vorrei vedere quel posto curioso" dissi mentendo spudoratamente, d' ora in poi non avrei dato confidenza a nessuno.
Guisgard
17-11-2015, 18.20.06
Le parole di Gwen e poi quel suo gesto di sfiorare delicatamente i gradi della divisa di Fermer.
Tutto ciò scosse e sorprese l'ufficiale medico, che restò a fissarla per lunghi istanti.
E lasciò il braccio di lei.
Un attimo dopo però le si avvicinò e la baciò.
La baciò stringendola a se.
L'abito leggero di lei non celava nulla a contatto col corpo di lui.
Si potevano sentire le forme ed i tratti del corpo di lei.
Fu un bacio prima lento, dolce, poi divenne sempre più intenso, sempre più caldo, con le loro labbra in un gioco di intrecci e di giochi.
Labbra che si schiusero e donarono il sensuale ed appassionato rincorrersi delle loro lingue in un bacio sempre più carico di trasporto.
Un bacio reso dall'umidità circostante ancor più sensuale ed appagante.
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Guisgard
17-11-2015, 18.25.57
“Tranquilla, tutto è apposto.” Disse piano Guisgard a Dacey. “Guardò poi i tre borghesi.” Vi lascio soli un momento e voi cosa fate? Lasciate che il primo cialtrone di turno molesti la nostra cameriera?” Divertito. “Beh, mi sa che necessitiate di studiare anche voi.”
“Noi non siamo certo inclini a simili comportamenti.” Sollevato Leones.
Poi le parole di Dacey fecero capire a Guisgard che anche gli altri tre clienti avevano preso le difese della giovane.
“Vi ringrazio anche io” Guisgard “a nome dei miei amici.” A Gaynor, a Park e a Zac.
Dacey Starklan
17-11-2015, 18.29.26
<< Forse dovrei imparare anche a difendermi oltre tutto il resto...>> mormorai sempre a Guisgard. I modi di quell'uomo mi avevano fatta pensare e sapevo bene che se fossi caduta nelle mani sbagliate non avrei avuto possibilità di difesa. Ero una principessa non una donna d'armi.
Tornai quindi a sedermi, ora che l'agitazione era passata. << Unitevi al nostro tavolo>> invitai i tre nuovi avventori. Pensavo potesse essere un modo concreto per ringraziarli
Guisgard
17-11-2015, 18.31.07
Icarius saltò giù dal muretto sul quale era salito per suonare e raggiunse Palos.
“Dimmi...” disse questi “... come va la faccia?”
“Meglio, non fa più male...” massaggiandosi lo zigomo Icarius.
“Il livido però si vede...” fissandolo Palos “... beh, ti fa più uomo, amico mio.” Ridendo. “Dai, che facciamo? Io non ho sonno... non ancora almeno... ti va di fare un giro per il borgo? E' piccolo e non ci metteremo molto. Tanto non siamo di ronda.”
Clio ascoltava le loro parole nascosta nella penombra con i suoi inquieti pensieri.
Guisgard
17-11-2015, 18.34.47
“Madama...” disse il controllore ad Altea “... giungeremo ad Evangelia fra qualche ora... forse poco dopo l'alba. Altri treni? L'unico è il Meridian Express ed il prossimo passerà tra una quindicina di giorni. Tenete poi conto che siamo in territorio di guerra e nulla è certo.”
Li ascoltai sorridendo appena, ricordando la mia vita da recluta.
Niente responsabilità, niente perdite, niente atrocità che ti assalgono appena chiudi gli occhi.
Mi sentii incredibilmente vecchia, nonostante avessi più o meno l'età dei due ragazzi.
Divertitevi, che domani sarà dura...
Così sospirai, e ripresi il mio cammino verso i miei alloggi.
Lady Gaynor
17-11-2015, 18.37.48
Per fortuna il nuovo arrivato riuscì a mandar via l'uomo dalla taverna. Poi, si rivolse a noi per ringraziarci. Rimasi colpita dalla sua personalità e soprattutto dal suo bellissimo viso dagli occhi azzurri, che niente aveva da invidiare a tanti miei colleghi. Occhi azzurri ovunque...
"Non c'è di che ringraziarci, la vostra ragazza era in difficoltà ed era nostro dovere difenderla." Gli tesi la mano "Io sono Lady Gaynor, piacere di conoscervi".
Alla ragazza risposi: "Vi ringrazio, signorina, ma non sentitevi in obbligo... sono stata felice di aiutarvi"
Altea
17-11-2015, 18.44.45
"Vi ringrazio..siete stato molto gentile".
Quindici giorni..potevano starci...non avevo urgenza di arrivare a Capomazda e nulla da fare.
Ma dovevo valutare il tutto..prima di tutto le mosse di Rodian, ma non gli avrei detto sarei scesa li...e poi dovevo parlare con qualcuno per sapere cosa era successo veramente a Canabias e se forse mi stessero cercando e per quale motivo...e lì vi era proprio una base militare.
Mi risedetti con Rodian "Ma perchè sei tornato qui? Non si erano divise le nostre strade...so cavarmela sola grazie..anzi preparati..tra poco i tuoi sogni di gloria si avvereranno ad Evangelia".
Ripresi il mio libro preferito "Orgoglio e Pregiudizio" e mi misi a leggere, non avrei dormito, dovevo scendere all' Alba e stare vigile.
Guisgard
17-11-2015, 18.58.16
“Nessuna donna può difendersi dall'aggressione di un uomo, purtroppo.” Disse Guisgard piano a Dacey.
Il militare guardò allora Gaynor che gli tendeva la mano.
“La mia ragazza?” Stringendole la mano. “Cosa vi fa credere questo?” Sorridendo al suo solito modo.
Poi la ragazza tornò a sedersi ed invitò anche Gaynor, Park e Zac a fare lo stesso al loro tavolo.
“Ma certo.” Fece Leones. “Sedetevi con noi. Il cibo è più saporito se gustato in compagnia.”
“Taverniere...” Fines “... una bella cena. Di quelle degne di un'occasione da festeggiare.”
“Subito, signori.” Annuì sorridendo il taverniere.
Dacey Starklan
17-11-2015, 19.00.49
Quella risposta mi deluse alquanto. Non credevo che Guisgard fosse così arrendevole, che non mi desse neanche una possibilità. Lasciai perdere, per il momento.
<< Io sono Diana>> mi presentai a Lady Gaynor e agli altri quando tutti fummo seduti a tavola.
<< Ma io voglio essere in grado di farlo>> ripresi la mia richiesta con Guisgard. << Vi prego, almeno lasciatemi tentare
Guisgard
17-11-2015, 19.03.33
Clio allora si allontanò nella penombra, quasi fosse un fantasma, lasciando i due cadetti ed i loro progetti per la sera.
L'ufficiale raggiunse i suoi alloggi, mentre il forte pian piano si addentrava sempre più in quella malinconica notte.
Fu allora che il ricordo di Geris divenne più forte.
Lacerate, insopportabile.
Poi qualcuno bussò alla sua porta.
Guisgard
17-11-2015, 19.13.55
Rodian sorrise ad Altea.
“Eh, che modi...” disse lui “... ma dovevo aspettarmelo, voi nobili siete tutti così. Infatti mentre quei partigiani minacciavano di uccidermi, voi pensavate a mettermi in salvo. E sia, la vita è così. Si, tra poche ore sarò finalmente ad Evangelia. Un posto di certo poco adatto a voi, visto che proprio alla frontiera si combatte la guerra contro chi ancora ricerca quelli come voi per uccidervi. Ma a Città di Capomazda sarete al sicuro, con tanti altri esuli come voi.”
Lady Gaynor
17-11-2015, 19.16.00
"Cosa me lo fa credere? Beh, forse la confidenza con cui vi ha accolto al vostro arrivo..." risposi.
Alla ragazza, che si presentò come Diana, risposi che il piacere era tutto mio. Mi rivolsi di nuovo al ragazzo dagli occhi azzurri. "Io mi sono presentata, ma voi non avete fatto altrettanto..."
Di fronte alle insistenze anche dell'altro accompagnatore di Diana, accettammo l'invito e ci sedemmo al loro tavolo.
Lasciai l'ombra per tornare nei miei alloggi.
Una volta chiusa la porta dietro di me, cominciai a sentire la stanchezza di quella giornata interminabile.
E Geris, gli occhi azzurri di Geris continuavano a tormentarmi, e cominciai a realizzare che davvero non l'avremmo più rivisto, che davvero quel valchiria sconosciuto se l'era portato via.
Come sempre cercai di lasciare tutto il mondo chiuso fuori dalla porta, per potermi rintanare nel mio piccolo rifugio.
Ma lasciare quel dolore era difficile, se non addirittura impossibile.
Così, cercai in qualche modo di distrarmi.
Riposi delicatamente la giacca della divisa sulla sedia, buttai in qualche modo le pesanti scarpe militari che portavo, senza curami di dove finissero.
Mi diressi dove tenevo tutti i soldi guadagnati in quegli anni, quelli sopravvissuti ad Armand, s'intende.
Aprii l'armadio e restai per un momento ad osservare il mio piccolo vizio fatto della più nobile seta, del raso più prezioso, dai colori e dai modelli più diversi e unici.
Di giorno l'uniforme era l'unico indumento che mettevo, a parte in palestra, ma di notte avevo una camicia diversa per ogni giorno, e le vestaglie coordinate.
E le tenevo gelosamente.
Quella sera ne scelsi una color bordeaux, in seta, con la scollatura incorniciata da alcuni motivi geometrici.
Prima che potessi stendermi, però, qualcuno bussò alla porta.
Alzai gli occhi al cielo.
Non sia mai che riesca a riposare...
"Chi è?" chiesi, senza aprire la porta.
Dacey Starklan
17-11-2015, 19.21.11
Confidenza. Avevo davvero avuto tanta confidenza con Guisgard? Questa cosa mi fece pensare parecchio. Certo la mia vita dipendeva da quell'uomo ma c'era forse qualcos'altro? Non lo capivo. Forse stavo entrando troppo nella parte di Diana la cameriera. Per questo decisi di essere più distaccata con Guisgard da quel momento. Era meglio non affezionarsi troppo.
Guisgard
17-11-2015, 19.28.53
“Capisco...” disse sorridendo Guisgard a Gaynor “... in verità siamo buoni amici io e lei.” Indicando Dacey.
Alla fine i tre accettarono l'invito e si sedettero tutti al tavolo dei tre borghesi.
“Mi chiamo Guisgard.” Presentandosi il militare alla diva ed ai suoi compagni.
“Guisgard...” mormorò Park “... questo nome non mi è nuovo...”
“E' un nome come un altro.” Fece Guisgard.
“Mah, eppure mi sembrava di averlo udito da qualche parte...” Park.
“Vi sarete confuso.” Con indifferenza il militare.
Il taverniere portò dei vassoi in tavola.
“Bruschette con salumi e verdure...” disse “... mentre qui ci sono dei formaggi, freschi e stagionati. L'arrosto è sulla brace e tra poco ve lo servirò con contorno di patate e piselli.”
“Che Dio vi benedica, amico mio!” Entusiasta Park.
“E sia...” Guisgard sottovoce a Dacey “... se proprio insistete vi accontenterò... domani, se Dio vorrà, vi insegnerò a sparare.” Guardandola.
Guisgard
17-11-2015, 19.31.25
“Sono Lyon, tenente...” disse il militare dall'altra parte della porta a Clio “... perdonate se vi disturbo... il capitano Goz chiede i voi. E' da Armand.”
Alzai nuovamente gli occhi al cielo.
"Arrivo subito.." risposi.
Cosa diavolo voleva il capitano a quell'ora?
Probabilmente Tesua era andato a piagnucolare da lui e voleva darmi una strigliata.
Beh, poteva aspettare domani.
O magai c'entrava quel nuovo arrivato.
Avevo persino dimenticato la sua presenza.
Comunque fossero andate le cose, ero certa che prima o poi l'avrei preso a pugni.
Magari era davvero un asso come pilota, ma poteva volare anche col naso spaccato.
Così, dovetti abbandonare la carezza delicata della mia camicia da notte, per poi riporla nuovamente nell'armadio, e indossare la divisa.
Pochi minuti più tardi ero fuori.
"Grazie, Lyon.." sorrisi al ragazzo "Vado subito..".
Così mi incamminai verso Armand, dove avrei saputo cosa voleva il capitano.
Dacey Starklan
17-11-2015, 19.38.35
Il taverniere arrivò con un grande vassoio colmo di cibo e mi accorsi di essere affamata. Ringraziai il taverniere per il suo servizio.
<< Si esatto, amici...>> anche se non sapevo il vero significato dell'amicizia. Specialmente con un uomo. A palazzo ero circondata solo da gente che era pagata per essermi amica.
<< Sarò pronta per imparare... Ne ho bisogno per sentirmi più tranquilla>> spiegai quindi a Guisgard prima di riempire il mio piatto e iniziare a mangiare con il portamento adatto ad una principessa.
Guisgard
17-11-2015, 19.57.56
Clio raggiunse il locale di Armand e subito, nell'entrare, udì la fragorosa risata di Goz.
Il capitano se ne stava seduto ad un tavolo con Tesua ed il nuovo arrivato Reddas.
Goz era un uomo dalle indubbie qualità di leader.
Sapeva comandare e gestire uomini e situazioni al limite.
Era un veterano e un asso della legione Straniera.
Un uomo in grado di guardare in faccia la morte con l'arroganza di chi sa che comunque ne sarebbe uscito indenne.
Ma aveva molti difetti e limiti.
Uno di questi era quello di non aver riconoscenza, né di saper comprendere a fondo gli uomini che aveva sotto di sé.
Reddas era senza dubbio un asso, un uomo non comune.
Ma in guerra vi sono delle regole e Goz non aveva idea di quanto fossero vitali.
“Tenente Clio...” disse alla ragazza “... ho l'onore di presentarvi il nuovo ufficiale... tenente Reddas. Che colpo, eh?” Ridendo.
Guisgard
17-11-2015, 19.58.15
“Bene..” disse Guisgard a Dacey, per poi aprire una bottiglia di vino “... domani cominceremo. Così sarete più tranquilla.” E cavallerescamente riempì i bicchieri della ragazza e di Gaynor.
“Buon appetito a tutti!” Fece Leones.
E la piacevole cena cominciò.
Guisgard
17-11-2015, 19.58.46
“Neanche io voglio abbandonare Evangelia.” Disse Agian a Marwel. “Voglio solo sia ripulita dai militari e al sicuro. E' chiaro che di noi al governo imperiale non importa nulla. Lascia che a difenderci ci siano dei mercenari. Se fossimo sotto il dominio di Canabias vivremmo sicuramente meglio.”
Dacey Starklan
17-11-2015, 20.04.51
<< Buon appetito a tutti>> risposi prima di sorseggiare il vino. Ovviamente la mia curiosità si era accesa verso i nostri ospiti.
<< Da dove venite Miss?>> mi rivolsi all'altra ragazza, che a occhio e croce doveva avere pochi anni più di me. << Il vostro volto non mi é nuovo sapete?>>
Entrai nel locale, la risata di Goz mi irritò particolarmente.
Feci segno ad Armand di portarmi qualcosa da bere, qualcosa di forte perchè quella si prospettava una lunga serata.
Raggiunsi Goz, e con lui vi erano Reddas e Tesua.
Avrei voluto dire di essere sorpresa, ma ormai mi ero rassegnata a quell'eventualità.
"Regalate i gradi adesso, capitano?" guardandolo, con finta sorpresa "A chi non ha la minima esperienza nella guerra?" guardando Reddas con disprezzo.
"Ringrazio di non essere un soldato, perché non rispetterei mai un ufficiale che non si è guadagnato i gradi sul campo... sarà davvero dura per voi, dato che i legionari che comanderete sarebbero più idonei di voi ad avere i gradi..." con voce impassibile e ferma.
"Chiedo scusa.." con un leggero sorriso "Vi aspettavate i miei complimenti immagino... ma la trovo una decisione folle, dato che porterà solo insubordinazioni e disordini, e sapete bene che ho la pessima abitudine di dire sempre quello che penso..".
Guardai i tre uomini e poi il capitano.
Lady Gwen
17-11-2015, 20.12.02
Lo vidi osservarmi per alcuni istanti, non sapendo decifrare la sua espressione.
Poi lasció il mio braccio, si avvicinó a me e mi bació.
Fu come se mi fossi risvegliata da uno strano torpore.
Lo sentivo stringermi attraverso il mio sottile vestito, che celava le mie forme solo ai suoi occhi, ma non alle sue mani, che cingevano i miei fianchi con piú passione e trasporto, rispetto a quando stavamo ballando.
Mi bació dolcemente, all'inizio, ma il bacio divenne intenso e passionale, sempre di piú, sempre di piú.
Era una sensazione impagabile, come mai se ne provano di simili; era come una droga, che ti appaga e ti fa stare bene e proprio perché ti fa stare bene ne vuoi sempre di piú, fino a sentirti appagata di nuovo e cosí via, come in un circolo vizioso e intanto cingevo il suo collo con le braccia, per sentirlo ancora piú vicino e quasi per impedirgli di andare via e, a quello che mi sembrava un sogno, di finire.
Marwel
17-11-2015, 20.22.02
"Dei legionari sono morti per difendervi, forse meriterebbero un po' di rispetto da voi" disse Marwel pensando a Danny.
Non c'era niente di giusto in quella guerra, ma in molti avevano perso la vita per difendere Evangelia e nessuno poteva dimenticarsene così, senza una valida motivazione. Tuttavia quell'uomo le smosse la coscienza e il cuore cominciò a batterle più forte, mentre la sua mente le diceva di mandare i bambini a Capomazda e di arruolarsi come infermiera nell'esercito legionario.
" Io e voi abbiamo idee differenti e non ho tempo di chiacchierare. Vi auguro una buona serata, signore" disse prima di voltarsi e andare via.
Altea
17-11-2015, 21.29.21
Abbassai il libro e lo guardai in faccia con disprezzo.."Ci odiate tanto noi nobili vero? Sembrate uno di Canabias...io non vi ho salvato dai partigiani? Siete un bugiardo, io ho speso tutte le parole possibili per farvi liberare..questa offesa non ve la permetto. E mi chiedo come sia possibile che nemmeno dopo pochi secondi io sono stata liberata, voi eravate pure libero quando quei partigiani dovevano uccidervi..avevate dato la vostra vita in cambio della mia..e vi dissi era sbagliato, ora me lo rinfacciate..bene..io andrò a Capomazda..il posto per i reietti o esuli di guerra come me..lo dite con tanto disprezzo. Ricordatevi su questo treno vi sono persone del popolo in cerca di salvezza, ho visto una madre col figlio in braccio ed erano in viaggio verso Capomazda..forse disprezzate pure loro? Strano, io la nobile sono unita a loro. Bene, non abbiamo più nulla da dirci e non tornate vicino a me".
Mi alzai e mi sedetti in un luogo appartato, riaprii il libro e continuai a leggere...era troppo..mi aveva offeso troppo stavolta...il suo odio verso i nobili destava sospetto.
A mio avviso voleva pure sviarmi...quindici giorni a Evangelia non avrebbe creato problemi, ormai io ero questo..una donna sola, una identità persa.
Ma volevo andare a fondo su chi fosse..senza farmi notare, anzi lo avrei pure segnalato alle autorità. Poteva essere in buona fede..ma meglio non avere problemi. Inoltre, non capivo il comportamente di quei due nobili..era meglio scendere da questo treno.
Guisgard
18-11-2015, 01.25.33
La cena cominciò e tutti gustarono l'ottimo cibo della taverna.
“Si, è vero...” disse mangiando Leones “... ora che lo ha detto Diana, anche io trovo che il vostro volto abbia qualcosa di familiare, madama...” rivolto a Gaynor.
“Si, anche io sto notando questo...” bevendo Poeh “... il vostro volto effettivamente ha qualcosa...” guardando la bella diva.
Park ridacchiava sotto i baffi.
“Secondo me...” fece Guisgard, intento a tagliare il pane per tutti “... la vostra è solo una scusa per poter guardare indisturbati una bella donna...” ironico verso i due borghesi.
“Oh, capitano...” indignato Leones “... mi meraviglio di voi. Sono cose spiacevoli anche solo da pensare queste.”
“Già...” ridendo il militare “... ma dimenticate che io non sono un gentiluomo di città come voi tre. Io, si sa, sono un tipaccio maleducato.” Sarcastico.
“Il capitano ha un senso dell'umorismo assai sviluppato.” Fines a Gaynor. “Forse anche troppo.”
“Noto il giubbotto da aviatore...” Zac rivolto a Guisgard “... siete dunque un militare. Di quale divisione, se posso chiedere?”
“Sono un soldato di ventura, amico mio.” Rispose Guisgard con aria beffarda come suo solito.
Guisgard
18-11-2015, 01.26.08
Quel bacio.
Lungo, caldo, intenso, appassionato, appagante.
L'aria era umida ed avvolgeva i corpi di Gwen e di Fermer in quel sensuale abbraccio.
Corpi che vibravano come tese corde del più ispirato e sublime degli strumenti.
Le loro labbra erano ormai una sola cosa.
Poi si staccarono per un istante e gli occhi di lui si schiusero in cerca di quelli di lei.
“Ti voglio, Gwen...” disse in un sussurro.
Guisgard
18-11-2015, 01.26.32
“Io invece credo che il tenente Reddas” disse Goz a Clio “abbia tutti numeri per portare questi gradi. Gli archivi di guerra sono pieni di citazioni riguardo alle sue imprese aeree. Io penso che con lui vinceremo questa dannata guerra e...”
“Capitano...” lo interruppe Reddas all'improvviso “... solitamente non amo soffermarmi su ciò che dicono le donne. Potrei obiettare che la Legione Straniera è ottima per fare un piatto misto, visto che arruola di tutto, tipo briganti, rinnegati, neri e persino donne. Ma non siamo in cucina e minestre e sformati a poco servono qui.” Guardò Clio negli occhi. “Potrei dunque rispondervi a dovere, ma non lo farò. Tagliamo la testa al toro. Domattina all'alba usciremo io e voi da soli. Io su un aereo e voi su un altro. Chi saprà farsi valere, dimostrando di pilotare meglio, allora avrà ragione. Ci state o avete paura di spettinare la vostra chioma bionda?” Con disprezzo.
Guisgard
18-11-2015, 01.26.56
Marwel fece per andare via, ma Agian la bloccò, afferrandola per un polso.
“Non potete darmi le spalle” disse con rabbia “mentre vi sto parlando. Cosa trovate di sbagliato in ciò che dico? Siete forse legata a qualche prete? O magari” con disprezzo “amate trascorrere le notti con i legionari come la più volgare delle sgualdrine?” I suoi occhi erano carichi d'odio.
“Ehi...” ad un tratto una voce dalla strada “... lasciatela stare!”
Era un legionario e con lui ce ne era un altro.
Marwel istintivamente si voltò e li riconobbe.
Erano i due cadetti che aveva difeso al forte: Icarius e Palos.
E proprio quello dagli occhi azzurri aveva intimato ad Agian di lasciare la ragazza.
Dacey Starklan
18-11-2015, 01.29.44
La conversazione si spostò però rapida dalla ragazza a Guisgard. In effetti era comprensibile, come dicevo sempre, era un uomo interessante. Interessante ma alquanto riservato e evasivo. Che difficilmente soddisfava la curiosità altrui. Io ormai mi ero arresa, non chiedevo più ma aspettavo che fosse lui a svelarsi. Un po' come aveva fatto portandomi a vedere l'aereo.
Guisgard
18-11-2015, 01.31.22
“Se sono ancora vivo” disse Rodian mentre Altea si allontanava “è perchè quei partigiani erano veri combattenti per la libertà ed avevano capito che non ero né una spia, né un traditore.”
Ma la duchessa di Cherval aveva già cambiato posto.
I suoi pensieri verso Rodian erano inquieti.
E voleva andare a fondo a quella storia.
Intanto il Meridian Express continuava la sua corsa nella notte.
Il paesaggio mutava velocemente ed ormai il deserto già si annunciava.
Ormai Evangelia non era lontana.
Lady Gwen
18-11-2015, 01.33.11
I nostri corpi, le nostre bocche erano una cosa sola. L'aria fresca e umida della notte ci avvolgeva, mentre ci nutrivamo dei sospiri e dell'appagamento l'una dell'altro.
Si separó pochisimo da me e cercó i miei occhi.
Quelle poche parole provocarono una miriade di sensazioni, una piú tranvolgente e intensa dell'altra, dentro di me.
Lo desideravo con tutta me stessa, con ogni fibra del mio essere.
Presi il suo viso fra le mani e lo baciai di nuovo, un bacio dolce, breve.
"Anch'io..." sussurrai sulle sue labbra.
http://t3.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTAaIiAmXsnUjQ3svxS4oA2Po45wHIeU iq08MGcI3dzLvcubdM8GQ
Guisgard
18-11-2015, 01.35.07
Intanto altrove, in un luogo lontano diverse centinaia di chilometri da Evangelia, uomini e macchine erano impegnati per volgere a loro favore le sorti della guerra.
Nella sala tutto procedeva tranquillamente e sui monitor le immagini del paese scorrevano lente, permettendo di monitorare le vite di milioni di persone in pochissimi istanti.
Il militare dalla maschera sul viso era invece assorto in qualche pensiero che sembrava tenerlo lontano con la mente da lì.
“Maggiore Gouf...” disse un soldato avvicinandosi a lui.
“Cosa c'è?” Chiese l'uomo conosciuto come Gufo Nero.
“Sua eccellenza il ministro della Cultura chiede di voi.” Il soldato.
“Accendi lo schermo centrale.” Ordinò Gouf.
E sullo schermo apparve subito l'immagine di un uomo dall'aspetto grottesco e ripugnante, come doveva essere la sua anima.
“Eccomi, eccellenza.” Disse Gouf.
“Come procede il tentativo di forzare la frontiera Afralignonese, maggiore?” Chiese con la sua voce gracchiante e bassa il ministro.
“E' tutto vero, eccellenza...” fece Gouf “... gli Afralignonesi stanno lavorando ad una nuova arma.”
“Cosa sappiamo di quest'arma?” Fissandolo il ministro dallo schermo.
“Che è molto potente, eccellenza.” Rispose il maggiore.
“Può cambiare le sorti della guerra?” Domandò il ministro.
“Se così sarà, allora quell'arma finirà presto nei nostri armamenti.” Gouf.
“Bene, maggiore.” Annuì il ministro. “Dobbiamo vincere e mettere fine all'ultima tirannide imperiale della Terra. Abbiamo una missione. Dobbiamo riuscire. Noi siamo i figli dell'intelletto, della madre ragione contro ogni pregiudizio e tradizione. Dobbiamo cancellare ogni forma nobiliare da questo mondo. Il sonno della ragione genera mostri.” Sentenziò il ministro, con occhi carichi d'odio.
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Risi a quelle parole di Goz.
"Sembrate più un ammiratore che il capitano della legione straniera.. Saper pilotare non rende leader, saper pilotare non rende un legionario... sono parole vostre, capitano.." Con gli occhi in quello di Roddas.
"Perché aspettare domani? Perché nascondersi dietro un aereo? Il capitano Goz ha sempre detto che ci vogliono tre qualità per fare un legionario: saper combattere a mani nude, saper sparare e, certo, saper volare.. a meno che non si rimangi anche queste parole stasera.." lanciando una rapida occhiata a Goz, per poi guardare con aria di sfida a Reddes "Cominciamo adesso, qui fuori, da uomo a uomo, a mani nude... domattina usciremo con gli aerei, come da voi suggerito, e poi ci misureremo al poligono... con tre sfide la parità sarà impossibile.." Con un sorriso beffardo "Certo, se avete paura di prendere un pugno in faccia da una donna capirò..." Alzando le spalle "Nascondetevi pure dietro il vostro aereo... Sono qui da nove anni, voi da dieci minuti... Se credete di farmi paura vi sbagliate di grosso.." Tagliente.
Poteva essere un buon pilota, ma di certo non era un legionario, e qualunque cosa dicesse Goz sapevo che nessuno di noi l'avrebbe mai ascoltato.
Nessun soldato avrebbe mai eseguito un suo ordine.
Li conoscevo fin troppo bene.
I legionari rischiavano la vita per guadagnarsi i gradi, chi li aveva avuti in regalo certo non sarebbe stato ben visto.
"Ad ogni modo, io accetto la vostra sfida di domattina... Voi accettate la mia di stasera? O non avete abbastanza coraggio? Forse vi serve una macchina per sentirvi uomo.." con un sorriso beffardo "Già i legionari non seguiranno mai chi non si è meritato i gradi, ma ancor meno seguirebbero un codardo.. quindi, che mi rispondete? Infondo, dato il disprezzo che mostrate, deduco che non le avete mai prese da una donna... quindi, beh.. dovrebbe essere una passeggiata per voi, no?".
Marwel
18-11-2015, 02.48.26
Marwel non credeva a quel che stava accadendo. Quell'uomo aveva una stretta decisa e quasi dolorosa e in più non aveva toni gentili con la ragazza, arrivando pure a definirla una sgualdrina. Chissà come sarebbe finita se Icarius e Palos non fossero intervenuti in sua difesa.
Marwel approfittò della distrazione dell'uomo per potersi sciogliere dalla sua morsa, poi si allontanò di qualche passo e si accorse che Icarius era ferito in volto. Non le piacque vederlo così.
"Vi prego di finirla qui, signore" disse all'uomo per paura che i due cadetti potessero farsi male "credo che abbiate esagerato con le parole e i gesti, ma non porto collera o rancore, per cui vi perdono e lascerò correre".
Guardò Icarius mentre ancora si massaggiava il polso e gli si rivolse dolcemente "dovreste medicarle quelle ferite. Venite con me".
Altea
18-11-2015, 15.56.22
La notte con le sue inquietudini sembrava finire, un pallido Sole stava spuntando ad est. Avevo passato la notte insonne, troppi pensieri e dubbi.
Ad un tratto notai il paesaggio stava mutando, uno strano scenario alquanto affascinante si stagliava lontano...sembrava quella zona desertica di cui mio nonno tanto parlò.
Guisgard
19-11-2015, 01.41.11
Quelle parole di Gwen.
Allora Fermer le prese la mano e i due si avviarono verso l'infermeria, mentre l'umidità della notte calava leggera ed eterea sul forte militare.
Entrarono nell'infermeria, poi raggiunsero la stanza di lui ed il giovane medico accese una piccola lampada che col suo soffuso alone soffiò lieve nella vaga penombra della stanza.
Allora Fermer, fissando Gwen, cominciò a spogliarsi lentamente.
Lady Gaynor
19-11-2015, 01.44.25
La cena era ottima, come pure la compagnia. Ringraziai Guisgard che mi versò il vino, mentre Diana mi chiese da dove venissi. Aggiunse che il mio viso le era familiare, e così dissero anche i suoi amici. Io sorrisi, non volevo dire di essere un'attrice e rischiare così di essere etichettata come presuntosa.
"Signorina, io vengo dalle isole Flegee e faccio la cantante" risposi, sorridendo poi al battibecco verbale tra Guisgard e gli altri nostri ospiti.
Ad un certo punto, in un angolo del locale vidi una chitarra, che giaceva solitaria appoggiata al muro. Mi venne l'idea di cantare un po' per tutti, così mi alzai e chiesi all'oste il permesso di poterla suonare. Presi così a cantare accompagnandomi con la chitarra...
http://i1078.photobucket.com/albums/w487/Valeria_Vittorioso/Mobile%20Uploads/Screenshot_2015-11-02-17-16-47_zpsas313qbk.jpg
Guisgard
19-11-2015, 01.49.29
Quelle parole di Clio furono taglienti.
Come lame.
Ed infatti Goz apparve risentito.
Ma prima che il capitano potesse parlare, si udì la risata di Reddas.
“Le vostre provocazioni non mi toccano...” disse bevendo “... io sono un nobile prima ed un pilota poi.” Fissando la ragazza. “Non servono dunque le vostre sfide da strada per farmi tentennare. L'unica sfida che si farà fra noi due sarà quella di domattina all'alba. In volo. Quanto ai legionari, del loro onore poco mi interessa. Non mi curo della loro obbedienza. Un capo, su questo avete ragione, si misura con l'abilità, il carisma e la forza, non con i gradi. Quando i Valchiria torneranno, non saranno i miei gradi a parlare per me, ma gli aerei nemici che abbatterò.” Si alzò. “Buonanotte, capitano.” A Goz. “E a voi tutti.” Agli altri presenti. “Vado a letto, ho una sfida domattina. Forse.” Guardando Clio con indifferenza.
E lasciò il locale.
Lo osservai per tutto il tempo con un sorrisetto compiaciuto.
Sapevo che non avrebbe avuto coraggio di affrontarmi, e avevo parlato a voce abbastanza alta perché i legionari nella stanza udissero.
Poi lo guardai uscire.
"Codardo!" Lo apostrofai, duramente.
"Tutti sapranno che non ha avuto il coraggio di affrontarmi..." Guardandomi attorno "E tutti rideranno di lui che ha paura di una donna...".
Per un momento, lasciai correre lo sguardo sui legionari presenti, e mi mossi per raggiungere i miei uomini.
Lady Gwen
19-11-2015, 02.00.57
Fermer mi prese per mano e ci avviammo verso l'infermeria.
Appena arrivati, raggiungemmo la sua camera e lui accese una piccola lampada, che creava nella stanza un alone vago e soffuso.
Poi, inizió lentamente a spogliarsi ed era proprio quella lentezza studiata che mi faceva andare fuori di testa, come quando lo avevo osservato mentre si rimetteva la camicia, poche ore prima.
Levai allora le alte scarpe, sbottonai lentamente il vestito, finché non ebbi addosso solo la leggera ed eterea sottoveste e liberai i miei voluminosi capelli castani.
Mi avvicinai poi silenziosamente a lui e sbottonai gli ultimi bottoni della sua camicia.
Come una lenta carezza gliela tolsi, mentre osservavo la pelle calda e ambrata scorrere sotto le mie mani.
Con le punte delle dita percorsi lentamente il suo petto, sentendo i muscoli tesi, il suo respiro profondo, il battito forte e deciso del suo cuore e le sue spalle larghe.
Avvicinai poi il mio viso al suo e cercai le sue labbra, trovandole e assaporandole con passione e trasporto.
Guisgard
19-11-2015, 02.02.59
“Tenente...” disse Goz a Clio, prima che lei raggiungesse i suoi uomini “... prima di chiamarlo codardo vi consiglio di andare nel mio ufficio e passare in rassegna sullo schedario tutte le imprese militari di Reddas. Vi interesserà sapere che è campione di katana, tra le altre cose. E noi sappiamo quanto apprezzate ed amate le discipline orientali. Fossi in voi andrei a dormire. Domattina dovrete essere in forma per tenergli testa. E cercate di essere meno impulsiva.”
Guisgard
19-11-2015, 02.05.44
“La cantante...” disse Leones a quelle parole di Gaynor “... allora forse per questo il vostro volto è così familiare. Di certo vi avremmo vista in qualche locale o teatro ad esibirvi.”
“Si, giusto.” Annuì Fines.
Poi la diva vide quella chitarra.
Lasciò il tavolo di Guisgard, Dacey e gli altri per prendere lo strumento e cominciare ad intonare una canzone.
Una canzone dalle note basse e struggenti.
Una canzone che attirò in breve l'attenzione di tutti i presenti.
E Zac approfittò di quell'esibizione per scattare alla diva altre foto.
"L'ho sfidato e non ha avuto coraggio di affrontarmi..." Mi voltai Alzando le spalle "Questo lo rende un codardo, capitano, vi piaccia o no.. Io ho accettato la sua sfida, e voi lo avete definito il miglior pilota in circolazione... Le discipline orientali? Capitano, con tutto il rispetto, viviamo nella culla della civiltà, sapete bene che le arti marziali che pratico da sempre affondano le radici nella classicità... E comunque non vedo che differenza faccia... Meno impulsiva?" Guardando Goz negli occhi "Parla l'uomo che ha appena regalato i gradi al primo venuto..".
Scossi la testa.
"Mi avete profondamente deluso, captano..." Con un leggero inchino "Con permesso..".
E senza aggiungere altro raggiunsi i miei uomini.
Avevo bisogno di un dannatissimo momento di pace.
E di qualcosa da bere.
Lady Gaynor
19-11-2015, 02.13.35
Fu bella, quell'improvvisata. Adoravo cantare, e soprattutto adoravo avere un pubblico. Finita la canzone, ringraziai e tornai al tavolo.
Guisgard
19-11-2015, 02.16.37
Quel gesto di Gwen, che sbottonando la camicia di Fermer, prese poi a sfiorargli e ad accarezzargli il petto.
Fu un lungo momento di piacere che accese ancor di più la passione dei due.
Lui allora la prese in braccio e la portò sul letto, cominciando poi a baciarla e a toccarla ovunque.
Le sue labbra e le sue mani raggiungevano ed accendevano ogni parte del corpo di lei.
Le mani del giovane medico passavano sulla pelle della sua infermiera facendola ardere.
E così i loro corpi divennero una sola cosa, tra il respiro rotto di lui e i gemiti di piacere di lei.
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Guisgard
19-11-2015, 02.20.54
Clio si allontanò dal tavolo di Goz, senza neanche dargli il tempo di replicare.
E raggiunse quello dove stavano seduti alcuni dei suoi.
“La guerra” disse bevendo Dillon “è già sgradevole da sé... se poi ci si mettono anche individui come quel Reddas...”
“La colpa non è di quel Reddas...” fece Sullor “... ma di chi gli ha regalato i gradi.”
“Peggio per lui...” mormorò Kostor “... se davvero non li merita, allora prima o poi troverà il Valchiria che lo spedirà all'Inferno.”
Guisgard
19-11-2015, 02.23.25
Gaynor terminò la sua canzone e tornò a sedersi, tra il compiacimento dei presenti.
“Bravissima davvero.” Disse Leones applaudendo. “Davvero.”
“Voce incantevole.” Battendo le mani Fines.
“Una sirena.” Ridendo Park.
“Complimenti davvero...” sorridendo Guisgard “... e non solo per la voce...” fissando la bella cantante.
Lady Gwen
19-11-2015, 02.26.56
Mi prese in braccio, portandomi poi sul letto.
Sentivo le sue mani e le sue labbra ovunque sulla mia pelle e sul mio corpo.
I miei sensi si accendevano e ardevano ogni istante di piú.
Il mio corpo lo bramava sempre di piú, IO lo bramavo sempre di piú.
Era qualcosa di tremendamente intenso, qualcosa capace di portarti all'oblio e di farti dimenticare di tutto il resto.
Quel "qualcosa" che ci rendeva una cosa sola e univa il respiro rotto di lui ai miei gemiti soffusi.
Restai in silenzio per lunghi istanti, assaporando quell'intimità e quelle voci familiari, oltre che il liquore che Kostor stava bevendo.
"È proprio questo il problema..." Dissi a Kostor "Stando al capitano è il miglior pilota in circolazione.. Non verrà abbattuto, anzi, si gonfierà ancor di più d'orgoglio spocchioso..." Scuotendo la testa "Ma non sarà mai un legionario... Credetemi! Non invidio gli uomini che saranno al suo comando!".
Guardai i miei e sorrisi, alzando il bicchiere.
"Dovrà passare sul mio cadavere prima di avvicinarsi a voi.." Sorridendo.
"Non temete, gli darò del filo da torcere domani... Anche se avrei preferito prenderlo a pugni e levargli quell'espressione odiosa dalla faccia!" Ridendo piano.
Cosi, finii il bicchiere e sospirai.
"Sarà il caso che vada.. Anche se sono troppo nera per dormire..".
Guisgard
19-11-2015, 02.37.18
Pelle contro pelle.
Il corpo di Fermer, teso e muscoloso, su quello ardente e vibrante di Gwen.
E così, continuarono ad amarsi per tutta la notte.
A stringersi, a toccarsi, ad accavallarsi in infiniti giochi di caldo ed inebriante piacere.
E fra le braccia del giovane medico, la bella infermiera si sentiva donna.
La sua donna.
Donna ad ogni suo tocco, ad ogni sua carezza e ad ogni suo bacio.
Lady Gaynor
19-11-2015, 02.38.44
"Grazie a tutti per i complimenti..." risposi agli altri. A Guisgard aggiunsi "E per cos'altro, signore?"
Lady Gwen
19-11-2015, 02.47.45
Sentivo il mio corpo ardente accendersi contro il corpo teso e muscoloso di lui.
Ci amammo tutta la notte, una notte che sembró piú lunga di tutte le altre notti della mia vita.
Fra le sue braccia mi sentii finalmente donna, ma soprattutto, mi sentii finalmente sua.
Ad ogni tocco, esperto, sicuro e audace, ad ogni carezza, dolce e passionale, ad ogni bacio, sensuale ed appagante.
Guisgard
19-11-2015, 02.48.14
Clio uscì dal locale e raggiunse gli alloggi ufficiali, quando le si parò davanti qualcuno.
“Tenente, devo parlarvi...” disse Pintos “... ho udito ciò che quel nuovo arrivato, quel Reddas va dicendo in giro sugli uomini di colore...” la sua voce era carica di rabbia, lui infatti era un uomo di colore “... di come insulta quelli come me, definendoci dei subumani, degli inferiori... io gli spacco la faccia e poi non mi frega nulla se mi mettono ai ferri o mi fucilano per insubordinazione!”
https://carovecchiocinema.files.wordpress.com/2011/11/stato-dallarme2.jpg
Guisgard
19-11-2015, 02.51.10
“Beh...” disse Guisgard bevendo “... oltre ad avere una stupenda voce siete anche una bellissima donna...” fissando Gaynor “... ma immagino molti altri vi abbiano detto cose simili... dopotutto siete la prima a sapere di essere bella...” finendo il suo bicchiere.
Ero quasi arrivata ai miei alloggi quando mi si parò davanti Pintos.
Strabuzzai gli occhi.
"Che diavolo ci fai qui?" Tuonai "Ti ho mandato ore fa a dare il cambio ad Anty per sorvegliare il capannone!".
Poi parlò e risi piano alle sue parole, scuotendo la testa.
"Oh, Pintos.." Presi un profondo respiro "Vuoi sapere cosa dice delle donne? Ti farà piacere sapere che il capitano l'ha appena nominato tenente... Io l'ho avvertito che nessun legionario lo rispetterà mai.. Guarda, mi ha sfidato ad uscire con gli aerei domani, io l'ho sfidato a fare a pugni e indovina un po'? Si è dileguato... Davanti a tutti, credimi, non avrà vita facile, è solo un codardo... Domani tutti rideranno di lui.. E io lo affronterò con il mio caccia..." Con un sorriso che voleva essere rassicurante "C'è sempre stata una regola in Legione, non conta più chi siamo, una volta entrati qui siamo solo legionari.. Lui questo non lo asa perché non sarà mai uno di noi.. Ora cerca di dormire, e non fare stupidaggini che abbiamo bisogno di uomini come te... Se c'è da spaccargli la faccia beh, mettiti in fila che ci sono prima io.." Facendogli l'occhiolino.
Come volevasi dimostrare, il suo arrivo aveva già portato del malcontento.
"Ad ogni modo.." Tornando seria "Ti direi che ne parlerò al capitano, ma servirebbe a poco, non voglio mentirti, quando tutti gli uomini si rifiuteranno di eseguire i suoi ordini forse anche lui aprirà gli occhi e capirà che è stato un errore madornale e doveva rimandarlo a calci da dove è venuto!".
Guisgard
19-11-2015, 02.59.51
Alla fine, verso l'alba, caddero stremati e addormentati.
Lei sul petto di lui, avvolti da quelle calde lenzuola, intrise ora del profumo dei loro corpi.
I loro respiri erano tutt'uno e la mano di Gwen era stretta in quella di lui.
E restarono così, cullati dai sogni di quella dolce notte, fino a quando l'aurora iniziò ad intingere il cielo del deserto.
Guisgard
19-11-2015, 03.04.27
Pintos era pieno di rabbia e le parole di Clio non fecero altro che farlo innervosire ancor di più.
Alla fine tornò al suo posto ed il biondo tenente poté andare nel suo alloggio.
Ormai la notte era quasi giunta al termine e di lì a poco sarebbe spuntata l'alba.
Ossia l'ora della sfida con Reddas.
Osservai Pintos andare via, rendendomi conto che non mi aveva detto perché non si trovava dove gli avevo ordinato di andare ore prima.
Ma avevo altro a cui pensare in quel momento.
Riuscii a riposare poco, ma poco basta per un soldato.
Poco prima dell'alba uscii e raggiunsi il mio hangar, dove il mio gioiellino riposava indisturbato.
Restai ad osservarlo sfiorandolo piano, mente lo sguardo vagava sulla fiamma rossa dipinta sulla coda.
Damasgrada non mi aveva mai delusa finora, anche quando tutto sembrava perduto, mi aveva portato in salvo, e aveva fatto strage di nemici.
Dopotutto portava il nome di una spada leggendaria, perché se noi eravamo cavalieri, cos'altro erano i nostri aerei se non le nostre inseparabili spade?
Osservai il sole sorgere, il tempo era giunto.
E io ero pronta.
Lady Gwen
19-11-2015, 03.14.08
Dopo quella notte lunga e appassionata, ci addormentammo, felici, stremati e soddisfatti.
Quando mi svegliai, l'alba stava giá sorgendo nel deserto.
I nostri corpi eravo avvolti nelle coperte, intrise del nostro profumo e la mia mano, come notai con un sorriso, era intrecciata alla sua.
Mi sentivo cosí bene, come se quella fosse la situazione ideale di perfetto equilibrio ricercatada tempo.
Avevo creduto fin dall'inizio che ci fosse un motivo se i miei occhi erano caduti sull'annuncio su quel giornale, ma questo andava oltre ogni mia aspettativa.
Poiché Fermer dormiva ancora, con un'espressione rilassata e appagata dipinta sul suo bellissimo viso, poggiai di nuovo il capo sul suo petto e aspettai che si svegliasse.
Guisgard
19-11-2015, 03.26.36
Clio, dopo aver riposato un po', raggiunse l'hangar,dove si trovava il suo aereo.
E mentre raccoglieva pensieri e sensazioni, qualcuno la raggiunse.
“Signore...” disse Lyon “... c'è un problema... stamani al contrappello mancavano due reclute... sono uscite dalla base ieri notte e non sono più rientrate... si teme un episodio di diserzione...”
Guisgard
19-11-2015, 03.28.07
Gwen restò sul petto di Fermer, che ancora dormiva.
La ragazza così, sul respiro di lui, vide il cielo illuminarsi sempre più.
Spuntò l'alba ed il nuovo giorno fece il suo ingresso, dopo quella lunga e calda dotte di passione.
E pian piano Fermer iniziò a svegliarsi, ritrovando Gwen accanto a lui.
La mia quiete fu interrotta da Lyon, mi voltai verso il ragazzo per poi alzare gli occhi al cielo.
"Ci mancava solo questa adesso!" Esclamai "Chi manca?" Chiesi.
"Chiunque sia, andate a cercarli, subito... Risponderanno del loro comportamento, e se si tratterà di diserzione ci regoleremo di conseguenza.." Annuii "Magari è solo una bravata, speriamo.." Sospirai.
Lady Gwen
19-11-2015, 03.33.29
L'alba avanzava sempre di piú, mentre io, cullata dal suo respiro, guardavo il nuovo giorno nascere.
Poi, finalmente si sveglió.
"Ehi, ciao dottore..." sussurrai sorridendo.
Guisgard
19-11-2015, 03.53.38
“Mancano il cadetto Icarius ed il cadetto Palos, signore.” Disse Lyon a Clio. “Si, li farò cercare subito. Volete che informi anche il capitano Goz? Sapete che da regolamento in tal caso il comandante può fare rapporto al Comando Generale della Legione Straniera e chiedere un processo davanti alla corte Marziale.”
Guisgard
19-11-2015, 03.54.04
“Ciao, infermiera...” disse Fermer a Gwen, tenendo ancora gli occhi socchiusi per luce del Sole che diventava sempre più insistente “... cosa ho fatto per meritare di svegliarmi con te accanto? Mi hai forse curato tutta la notte, infermiera?” Sorridendo e stringendo la ragazza a sé, per poi baciarla dolcemente.
Guisgard
19-11-2015, 03.54.37
Il Meridian Express correva nella notte, fumando e fischiando.
Attraversava quella regione divenuta impervia, desolata e desertica.
Per miglia e miglia non si intravide nessun villaggio, o altro centro abitato.
Neanche qualche isolata casa o capanna.
Solo rocce e piante grasse e selvatiche.
Alture brulle, gole di pietra e distese starminate di rocce, scorpioni e serpenti.
Di tanto in tanto si poteva vedere qualche fabbrica abbandonata o qualche vecchia stazione di rifornimento in disuso.
Quasi nulla infatti resisteva a lungo in un territorio così impervio e selvaggio.
Il treno percorreva rapido quelle lande dimenticate dove la civiltà neanche si intravedeva.
E continuò la sua corsa fino a quando l'alba cominciò a schiarire l'Oriente.
Allora quel mondo desertico prese a svelare ogni sua fattezza e forma.
Intanto Rodian, pochi posti distanti da Altea, tirò fuori alcune cartine spiegazzate e iniziò ad osservarle con molta attenzione.
Guisgard
19-11-2015, 03.55.15
Agian restò a fissare i due cadetti, mentre Marwel, approfittando del loro arrivo, riuscì a divincolarsi dalla morsa dell'uomo.
“E ora” disse Agian ai due militari “cosa farete? Mi arresterete? O forse mi pesterete a sangue? Siete in due ed io uno solo, dunque non sarà complicato.” Con disprezzo.
“Basto io soltanto...” fissandolo Icarius.
“Avanti, lascialo perdere...” fece Palos “... non vorrai finire nei guai per uno così...”
“Meriterebbe una lezione...” mormorò il cadetto dagli occhi azzurri.
“Avanti, pestatemi pure...” alzando le mani Agian “... cosa aspettate? Magari i caccia di Canabias sono troppo forti per voi... invece malmenare un civile, quando siete in due, è molto più semplice, vero?”
“Ci sta solo provocando...” Palos ad Icarius “... andiamo.. è solo un idiota...”
“Se mi togliessi la divisa?” Icarius. “Saresti più tranquillo? Io contro te?”
Agian sorrise.
Ma poi intervenne Marwel, chiedendo ad Icarius di andare con lei per curare il livido che aveva sulla faccia.
“Ecco...” ridendo Agian “... nascondersi dietro la sottana di una donna è sempre la scelta migliore.”
“Meglio evitare guai...” disse Palos al suo compagno.
“Ci rivedremo presto io e te...” Icarius ad Agian.
E questi se ne andò soddisfatto.
“Vi ringrazio...” voltandosi Icarius verso Marwel “... ma non dovete incomodarvi, è solo un livido...” toccandosi la guancia.
http://4.bp.blogspot.com/-Adec2bXyPHI/VCvK4km9CUI/AAAAAAAAPzw/RKUFtXQDmWA/s1600/lange-tenebres-edge-of-darkness-lewis-milesto-L-hu6Apn.png
Lady Gwen
19-11-2015, 04.01.38
Sorrisi al suo saluto, mentre teneva gli occhi socchiusi per il sole.
Risi poi alla sua domanda e risposi al suo dolce bacio.
"Tu che dici?" gli chiesi, sorridendo con malizia e baciandolo ancora.
Dacey Starklan
19-11-2015, 10.53.21
Stava succedendo qualcosa proprio sotto i miei occhi e io non riuscivo a capacitarmene.
Prima di tutto non ero convinta che Miss Gaynor dicesse la verità. A palazzo era certa non fosse mai giunta e non mi era permesso ascoltare musica al di là delle serata organizzate appositamente. Quindi no, non era una cantante o almeno non solo quello. Certo aveva una bella voce e del talento musicale. Era evidente a tutti. A qualcuno in particolare. E senza capire il perché sentii una sorta di fitta quando Guisgard si complimentò con la ragazza.
<< Scusatemi , miss complimenti per l'esibizione. Perdonate ma ho bisogno di un po' di aria fresca, fa molto caldo qua dentro>> e così dicendo mi congedai uscendo e andando nel cortile.
Era notte e le stelle brillavano come grandi occhi lucidi. Perché mi venne da fare quel paragone, non lo sapevo ma mi colpì e iniziai ad avvertire la malinconia.
Marwel
19-11-2015, 11.49.11
Su richiesta di Marwel, i due cadetti ignorarono quell'uomo e per fortuna ella non dovette asciugare il sangue dai loro volti, l'aveva già fatto una volta e sperava di non dover ripetere il gesto.
Il livido di Icarius era violaceo e ben evidente e Marwel sapeva come trattarlo, dovevano solo raggiungere l'orfanotrofio, così anche i bambini sarebbero stati felici di avere due piloti come ospiti.
"Oh no, nessun disturbo" sorrise "avanti, venite con me è il mimino che possa fare per tutti e due per avermi difesa per ben due volte. Siete invitati a cena".
Fece strada ai due cadetti e non ci mise molto ad arrivare davanti alla porta dell'orfanotrofio. L'entrata era spoglia di mobili, vi era solo un lungo attaccapanni da muro con una fila di cappottini appesi e delle scarpe vicino al battiscopa.
"Bambini, sono tornata! E ho una sorpresa per voi!" urlò. Si rivolse poi ai due cadetti "i maschietti vanno matti per i piloti. Temo di doverli vedere un giorno sopra quegli aerei".
Andò in cucina per posare la busta con la spesa e disse ai due cadetti "fate come se foste a casa vostra", poi cercò l'unguento per il livido di Icarius e tornò dai cadetti.
"Palos, accomodatevi pure in salotto, sarete stanco" poi guardò Icarius e continuò "voi venite con me, ho trovato il modo di medicarvi quel brutto livido".
Trasalii a quelle parole di Lyon.
Ancora loro!
"Icarius e Palos? Li avevo sentiti parlare di sfuggita di voler fare una passeggiata nel borgo perché non riuscivano a dormire.." pensierosa.
Poi Lyon mi ricordò il regolamento.
"Lo so, naturalmente..." annuii "Ma prima cercali, assicurati che non siano semplicemente ubriachi in qualche taverna, o non si siano addormentati accanto ad una bella donna.. non sarebbero i primi.. mica tutte sanno che i legionari vanno svegliati prima dell'alba.." alzando le spalle.
Poi sospirai.
"Se però in un'ora non li avrete trovati, sì.. bisognerà fare rapporto al capitano, emanare un mandato di cattura per diserzione e procedere con la corte marziale.." annuendo "Ma se come credo è solo una bravata e li troverete in fretta portateli da me, che comunque vanno redarguiti e puniti per il loro comportamento, anche se non con la fucilazione.. cose del genere non devono capitare... ora va, portami notizie..".
Lady Gaynor
19-11-2015, 13.23.45
Sorrisi a Guisgard, un sorriso a metà fra il compiaciuto e l'ironico. "Si, è vero, molti uomini mi fanno di questi complimenti, e io so di meritarli... la falsa modestia la lascio alle ragazzine timide che ancora non sanno come gira il mondo. Ma vi dirò una cosa... la bellezza di una donna è un'arma a doppio taglio. Tante volte è d'aiuto, in più di un'occasione mi ha cavata d'impaccio, ma in qualsiasi momento ti si può ritorcere contro... Ma voi questo non potete capirlo, per un uomo essere bello come voi è sempre un vantaggio..." conclusi guardandolo fisso negli occhi.
In quel momento anche Diana mi fece i complimenti, prima di uscire dalla taverna per prendere una boccata d'aria.
Altea
19-11-2015, 15.40.49
Ne ero affascinata...più di quanto mi descrissero il mio maestro privato e mio nonno. Mi poggiai sul finestrino ad ammirare quel posto arido e deserto ma dal fascino complesso. Mi avevano narrato in queste zone vi erano avvenuti scontri tra gli aerei legionari e quelli di Canabias, comunque era un segnale stavamo quasi arrivando, quindi mi alzai per andare a darmi una sistemata nella toilette e fare colazione.
Ad un tratto vidi Rodian maneggiare delle carte, ovviamente non era perchè la curiosità è donna..ma perchè dovevo sapere che diamine stava facendo. Non sapeva dove ci trovavamo? Impossibile...sospirai e una idea maliziosa entrò nella mia mente.
Dovevo giocare bene le mie carte ma la cosa mi dava abbastanza disgusto al pensiero...avanti Altea, non è un brutto ragazzo..e poi non è mica il primo ragazzo che baci senza provare nulla. Già l' unico per cui provai qualcosa di ..eternamente...forte fu il primo bacio e i successivi dati dalla stessa persona, e poi cercarne altri per dimenticarli senza successo.
Mi avviai nel piccolo corridoio tra i vari posti e mi fermai davanti a lui, era solo ed armeggiava con le carte.."Posso?" mi sedetti senza avere il consenso e mi avvicinai a lui. Incrociai le gambe facendo alzare leggermente il vestito distrattamente e iniziai a recitare spudoratamente "Stiamo per arrivare ad Evangelia vero? Quindi dovrei salutarvi" mi avvicinai a lui poggiando la mano destra sul suo braccio e il volto al suo "E' un peccato non siamo compatibili di carattere, siete un ragazzo bello...questo biondo vi rende molto attraente e non fate il modesto..non volete baciarmi prima di lasciarci?" sorrisi falsamente e potevo sentire il suo respiro, lo guardavo negli occhi e presi la mano poggiata sulle carte, e con uno scatto degli occhi repentino gettai l' occhio su ciò che vi era scritto o indicato per capire le sue intenzioni.
Guisgard
19-11-2015, 18.20.43
Fermer sorrise a Gwen, sempre con gli occhi socchiusi per l'insistenza del Sole nuovo.
“Allora” disse lui con un malizioso sorriso “dovete prescrivermi la cura, infermiera... una cura che prometto di seguire con molta dedizione...” giocando con i capelli di lei.
Guisgard
19-11-2015, 18.26.11
“Io sono un tipo curioso” disse Guisgard a Gaynor “e con un carattere che spesso infastidisce. Diciamo sono un po' un solitario e la gente del vostro ambiente non la capirò mai. Non capisco, ad esempio, come ci si possa innamorare con una cantante o un'attrice. Col mestiere che fanno i baci sul set o gli incontri con i fans sono all'ordine del giorno. Per questo ci sono così tanti divorzi nel mondo dello spettacolo.” Finendo di mangiare.
“Il capitano” fece Leones “è un uomo assai particolare.” Sorridendo.
Intanto Dacy aveva lasciato la taverna.
Il cielo cominciava a spegnere le lontane ed indifferenti stelle pian piano che l'Oriente si schiariva.
Alla fine sull'orizzonte restò visibile solo Venere, la stella del mattino, che lenta si accingeva a tramontare.
Come se la notte e i sogni cedessero lentamente il posto al nuovo giorno e alle sue inquietudini.
E la ragazza avvertì un senso di malinconia.
http://www.bergamosera.com/cms/wp-content/uploads/2010/06/060331-venere-alba.jpg
Dacey Starklan
19-11-2015, 18.31.35
Mi sedetti su un muretto poco distante la taverna. Dalla tasca del mio cappotto tirai fuori un foglietto. Era la pagina del libro con la foto della mia famiglia. Sapevo benissimo che i libri erano preziosi e non andavano rovinati ma volevo disperatamente un ricordo di ciò che ero.
Aprii accuratamente il foglio, lisciandolo con le mani e restai così, a osservare la mia famiglia. C'erano solo loro, i miei cari, e il cielo notturno. Tutto il resto sembravano non contare in quel momento.
Niente Diana, niente Guisgard, niente borghesi, niente cantanti o chissà chi. Solo io, Dacey, con i miei ricordi e le mie sofferenze e un enorme buco nero nella memoria. Come ero sopravvissuta ancora non lo ricordavo infatti.
Ero finta di fingere, sapevo che ero più al sicuro in questo modo ma, essere Diana, nascondere Dacey, iniziava a essere difficile.
Guisgard
19-11-2015, 18.35.31
I due piloti cadetti raggiunsero l'orfanotrofio con Marwel e subito i bambini restarono sorpresi dal vederli.
Trascorsero immobili alcuni lunghi istanti a fissare quei due uomini ed i loro giubbotti.
Era ormai quasi l'alba e l'arrivo dei cadetti aveva tirato giù dal letto l'intera compagnia di bambini.
Icarius allora sorrise alla ragazza e la seguì per essere medicato.
“Tu” disse avvicinandosi Benjamin a Palos “sei davvero un pilota?”
“Beh...” fece il cadetto “... diciamo che sono apprendista del volo.”
“Che vuol dire apprendista?” Chiese Betty.
“Apprendista è colui che apprende.” Rispose il pilota.
“Che vuol dire che apprende?” Benjamin.
“Che impara.” Spiegò Palos. “Infatti io ed il mio amico stiamo imparando a pilotare gli aerei della legione.”
“Morirete allora?” Fissandolo un bambino.
“Morire?” Ripetè Palos. “E perchè mai?”
“Perchè i piloti moriranno tutti ha detto un signore di Evangelia.” Rispose il piccolo. “Si chiama Agian..”
“Oh, non dar retta a queste cose.” Sorridendo Palos. “Noi siamo i buoni e i buoni non perdono mai.” Facendo l'occhiolino e tutti i bambini risero.
Lady Gwen
19-11-2015, 18.36.12
Ricambiai il suo sorriso, ricco di consapevole malizia, mentre giocava coi miei capelli.
''Allora mi accerteró che seguiate scrupolosamente la terapia" sorridendo e baciandolo "Senti, volevo parlarti di una cosa, ma mi devi promettere che non cambierá niente né nel mio lavoro, né fra noi due, perché é molto importante per me. Me lo prometti?" Dissi con un sorriso, accarezzandogli il viso.
Guisgard
19-11-2015, 18.38.42
Lyon annuì a Clio.
“Si, signore.” Disse. “Ora li manderò a cercare.” La fissò. “Ma se trovandoli voi sarete ancora in volo per la contesa? A quel punto non potranno passarla liscia e li dovrò portare dal comandante...”
Lady Gaynor
19-11-2015, 18.41.35
"Io non sono solita incontrare i miei ammiratori di persona... proprio per questo si chiamano ammiratori e non 'amici'. Voi credete di avere un carattere particolare, ma in realtà siete molto più convenzionale e conformista di quanto pensiate. Il pregiudizio è infatti caratteristica della massa... ci si potrebbe fare un film su questo argomento... 'il pregiudizio universale'... A meno che non abbiate frequentato qualcuno del mio ambiente, come lo chiamate voi, non credo possiate concedervi il lusso di questi giudizi troppo affrettati." Risposi così al Capitano, il cui discorso mi aveva dato un po' sui nervi.
Guisgard
19-11-2015, 18.43.24
Altea gettò l'occhio sulla cartine di Rodian e notò che su di esse erano raffigurati schizzi di Evangelia, del borgo e della base legionaria.
“Come siete volubile...” disse lui “... un attimo fa vi infastidivo a tal punto da preferire un posto il più lontano possibile dal mio... e ora invece scoprite le gambe e fate la gatta morta...” divertito “... sarà l'effetto della scaloppina e delle patate.” Ridendo sarcastico.
"Non la passeranno liscia in nessun caso.." dissi severa a Lyon "Se io sarò ancora in volo li sbatterete in cella, così li ritroverò una volta finita la contesa..".
La contesa..
Dunque tutti sapevano di quello che era successo tra me e Reddas, persino Lyon che non era presente.
Ottimo..
Pensai, con un sorrisetto compiaciuto.
"Ho io la responsabilità dei cadetti, Lyon, e spetta a me punire la loro condotta.. dubito che al capitano importi qualcosa di due reclute... ma se dovesse chiederti spiegazione, naturalmente digli come stanno le cose.. sarà il caso che quei due capiscano cosa significa vivere qui.. fucilarli per una bravata mi sembra esagerato, chi di noi non ne ha fatta almeno una da recluta?" con un leggero sorriso "Questo non significa che la passeranno liscia, sia chiaro... ora va e riportali qui..".
Altea
19-11-2015, 18.48.09
"Sono una donna di mille sorprese" e guardai la mappa di Evangelia..se aveva segnato un punto preciso o vi fosse un simbolo o qualcosa. Ovviamente mi avrebbe detto stava studiando il posto dove stava recandosi.."Potrà essere...mentre voi..con quel panino e la birra siete irremovibile".
Era freddo..troppo freddo e aveva la risposta al momento giusto. Finii di scrutare le cartine per potermi poi allontanare con una scusa.
Guisgard
19-11-2015, 18.52.53
Guisgard sorrise sarcastico a Gaynor.
“In effetti” disse con indifferenza “essere della massa non è poi così malvagio, sapete? Si passa inosservati e si sta tranquilli. E al giorno d'oggi è un gran lusso non avere seccature. Ho conosciuto dall'esterno il mondo dei nobili e dunque posso dirvi che più mi tengo lontano dalla mondanità, dal clamore e dall'ambiguità, meglio è. Dite che sono convenzionale e pieno di pregiudizi? Concordo con voi. E aggiungerei che sono anche all'antica. La mia donna deve essere solo mia, al di là del suo mestiere. Quindi che non se ne vada in giro a baciare o abbracciare nessuno. Né per vero, né per finta.” Ridendo piano.
“Capitano, Diana è uscita fuori...” fissandolo Fines.
“Si, lo so.”
“E' da sola e le strade sono ancora deserte...” Fines.
“Credete forse sia la sua balia?” Sbottò il militare.
“Per noi è preziosa...” mormorò Leones.
“Allora andatela a chiamare.” Fece Guisgard.
Leones annuì, chiese permesso ai presenti ed uscì.
E trovò Dacey seduta su un muretto che fissava l'alba.
“Diana...” avvicinandosi a lei Leones.
Marwel
19-11-2015, 18.54.05
Non era un'infermiera esperta, ma conosceva bene le erbe mediche e sapeva fermare emorragie, ricucire ferite e alleviare fastidi o dolori. La guerra non si decideva a finire e Marwel era sempre più convinta che prima o poi avrebbe dovuto arruolarsi per poter aiutare i soldati a rimanere in vita, ma sperava che quel giorno fosse lontano. Eppure quell'uomo per strada le aveva acceso delle paure che la ragazza cercava di tener lontane. Il barattolo con i soldi dei biglietti per Capomazda sembrava urlarle: "aprimi ed usa i soldi per mandare via i bambini!".
L'arrivo di Icarius la destò da quei pensieri e la ragazza gli sorrise e gli fece cenno di sedersi; si avvicinò al cadetto, prese del cotone e lo bagnò con un medicinale, per poi passarlo sul livido, cercando di non fargli troppo male.
"È possibile che debba sempre vedervi ferito?" gli chiese mentre continuava a medicarlo.
Le faceva effetto averlo così vicino, tanto che avrebbe potuto stringerlo a se e respirare il suo profumo, ma ovviamente non lo fece, limitandosi a spalmare delle erbe sul suo viso.
"Icarius, siate sincero con me" cominciò a dire "se foste in me, mandereste i bambini lontani da Evangelia?".
Guisgard
19-11-2015, 18.54.43
Fermer aprì gli occhi e fissò Gwen.
“Si, te lo prometto...” disse lui “... sai che puoi dirmi tutto...” guardandola negli occhi.
Dacey Starklan
19-11-2015, 18.58.37
Udii la porta della taverna aprirsi e dei passi farsi sempre più vicini. Rapida nascosi il foglio e mi voltai, sicura che fosse Guisgard.
<< Oh... Siete voi...>> mormorai vedendo invece Leones, << mi sono persa a guardare il cielo, non volevo sembrare maleducata lasciare la tavola così...>>
Guisgard
19-11-2015, 19.00.56
“Si, signore...” disse Lyon a Clio “... ma conoscete il capitano Goz... tratterà la faccenda con superficialità e seguirà il protocollo... allora i due saranno processati per diserzione.” Fissandola.
In pratica Clio doveva scegliere.
Occuparsi personalmente dei due cadetti, o sfidare Reddas.
Lady Gwen
19-11-2015, 19.05.57
Sorrisi e presi un bel respiro.
"É una cosa che non ho mai rivelato a nessuno all'in fuori del mio paese, poiché i miei genitori mi avevano insegnato a diffidare da tutti.
Io sono una pagana" guardandolo negli occhi "E ció implica a volte l'uso della magia. L'arte della medicina attraverso le erbe e la magia mi era stata insegnata da mia madre e ho deciso, quattro anni fa, di rendere produttiva questa mia conoscenza a vantaggio della gente e per quanto riguarda la magia, l'ho sempre usata in casi estremi, su persone che magari non avrebbero avuto modo di salvarsi o che presentavano malattie o ferite molto gravi" conclusi, con una certa ansia in attesa della sua risposta.
Guisgard
19-11-2015, 19.08.15
Altea guardò le cartine e non vide nulla di sospetto o particolare.
Erano semplici carte topografiche, in cui erano riportate le coordinate dei vari luoghi e niente di più.
“Il panino era ottimo devo dire.” Disse sarcastico Rodian. “E la birra discretamente fresca.” Ridendo piano.
Lady Gaynor
19-11-2015, 19.11.32
"Ecco che sbagliate ancora. Io sono un tipo piuttosto tranquillo e rifuggo la mondanità più che posso. Le mie apparizioni in pubblico si contano sulle dita di una mano, se non sono obbligata preferisco rimanere a casa, in vestaglia e pantofole. Anche oggi, mi vedete senza trucco e senza inganno... Per quanto riguarda essere all'antica, beh, con tutto il rispetto, capitano, non vi permetto di pensare il contrario di me. Mi conoscete da un paio d'ore scarse e c'è il serio rischio che, trascorrendone qualcun'altra a parlare ancora, possiate arrivare a darmi della sgualdrina solo perché sono un'attrice..." Mi fermai bruscamente, non volevo conoscessero il mio vero mestiere, ma ormai era fatta. "A questo punto inutile nasconderlo... sono davvero una cantante, ma il mio ruolo principale è quello di recitare... recitare e baciare chiunque..."
Altea
19-11-2015, 19.12.58
Nulla...non gli sortivo nessun effetto..era freddo come una macchina da guerra.
Le mappe non dicevano nulla...ma strano le avesse in mano..erano le cartine militari di un fronte, una base militare, quindi si presume top secret.
"Bene" dissi rialzandomi "buona fortuna" e guardai le mappe perplessa.
Andai nella toilette, mi sistemai e andai nella sala ristorante a far colazione, ma avevo con me la mia sacca pronta ad arrivare ad Evangelia senza farmi notare da Rodian in ogni modo.
Scossi la testa, scocciata da quella situazione.
"Oh per la miseria, Lyon, non è diserzione se sono finiti ubriachi in qualche vicolo..." alzando gli occhi al cielo "Ti ho detto di andare a cercarli e sbatterli in cella... il capitano è talmente preso che manco se ne accorgerà..." sospirai "Facciamo così, ci penserò io, non voglio metterti in difficoltà..." comprendendo che il soldato non si sentiva a suo agio nell'evitare di riferire al capitano.
"Se c'è una cosa che non sopporto è chi discute i miei ordini.." borbottai, scuotendo piano la testa.
"Torna pure al tuo posto, Lyon.." annuendo, con un lieve sorriso rassicurante.
Ecco perché non aveva mai avuto una promozione quel ragazzo, non aveva abbastanza spina dorsale.
Lasciai Lyon e percorsi l'hangar dove si trovavano tutti gli aerei, fino a trovare quello con il simbolo dei Dioscuri sulla coda.
"Ehi.." esclamai, scorgendo Kostor.
Di solito era lui che arrivava giusto giusto per l'appello dopo aver passato la notte chissà dove, o chissà con chi.
"Mi devi fare un favore.... hai presente i due cadetti di ieri sera? Stamattina non si sono presentati all'appello, avranno fatto bagordi in giro... me li dovresti riportare qui prima che il capitano se ne accorga.. l'ho ordinato a Lyon ma quello vuole correre dal capitano, che li fucilerebbe per diserzione... una storia che ho già sentito.." con un sorrisetto divertito.
Era capitato anche a Kostor una delle prime sere che era da noi.
Una ragazza spagnola, minuta ma dai grandi occhioni che poi l'aveva tormentato per mesi.
Ero stata io a riportalo al forte, e se l'era cavata con una lavata di capo, ma avevo evitato di avvisare il capitano perché non lo fucilasse.
Mi sembrava uno spreco, ed avevo avuto ragione, perché uomini come lui erano rari.
Dopo la strigliata di quel giorno era sempre arrivato in tempo.
Al pelo, ma in tempo.
"Io devo affrontare quel Reddas... ci pensi tu? Va che mi fido, fratello, nè.." facendogli l'occhiolino.
Guisgard
19-11-2015, 19.13.26
“Già, sembra che tutti ce l'abbiano con la mia faccia...” disse Icarius mentre Marwel si occupava del suo livido.
Poi la domanda della ragazza.
“Se fossi in voi” fissandola, mentre lei era vicinissima al suo viso “non solo manderei i bambini via da qui, ma salirei anch'io sul treno, lasciandomi alle spalle la polvere di questo posto. Posso chiedervi del perchè vivete qui? Siete giovane e bella... possibile non vi sia un uomo che vi aspetti da qualche parte per rendervi felice? Qui siete come una ginestra in terra sterile... sarebbe un peccato vedervi sfiorire...”
Guisgard
19-11-2015, 19.21.41
Guisgard fissò Gaynor.
“Immagino...” disse “... beh, dopotutto è da stupidi non sfruttare la propria bellezza. Comunque non darei mai della sgualdrina ad una donna che non conosco. Ho solo detto che non amo il mestiere che fate. E magari voi non amate il mio.”
“Che mestiere fate?” Chiese Park.
“Eroe a noleggio.” Sarcastico il militare.
“Mi prendete in giro?” Fissandolo l'anziano ex pilota.
“Affatto...” sorridendo Guisgard “... non scherzerei mai su una cosa seria come il mio essere nullafacente.” Divertito.
“E' ormai l'alba...” mormorò Zac “... forse sarà il caso di tornare al forte...” a Gaynor e a Park.
Intanto, fuori la taverna, Leones aveva raggiunto Dacey.
“Magnifica alba...” il borghese fissando il cielo “... il deserto, nonostante tutto, ha il suo fascino...” guardò la ragazza “... perchè avete lasciato il tavolo? Forse avete paura? Paura che il nostro piano fallisca?”
Guisgard
19-11-2015, 19.25.13
Fermer ascoltò con attenzione Gwen.
“Magia...” disse “... mah, io sono una persona razionale e purtroppo non credo a queste cose... sono invece convinto che la medicina convenzionale, per quanto possibile, possa aiutare i malati... comunque usare qui i tuoi metodi, beh, forse è un po' rischioso... i militari sorvegliano ogni cosa, specie la cura dei legionari...”
Dacey Starklan
19-11-2015, 19.25.46
Scossi la testa ma mi preso qualche minuto prima di parlare.
<< Al contrario, penso che la nostra permanenza qui sia superflua, penso che dovremmo andare dalla donna che mi cerca e prendere i soldi.>> Ero infastidita dal fatto che non fosse venuto Guisgard a sincerarsi delle mie condizioni ma ancora di più dal fatto che mi importasse, che ci tenessi fosse lui. E non potevo permettermelo. Era meglio porre a termine tutta questa storia e tornare una volta per tutte Dacey, la principessa di Animos.
Marwel
19-11-2015, 19.27.58
Marwel sorrise quasi impercettibilmente, poi le venne in mente Danny e tutto ciò che aveva comportato perderlo così prematuramente.
"No Icarius, non ho nessuno che mi aspetti in una città che non sia questa" disse finendo di spalmare l'unguento sul suo bel volto.
"Non me ne andrò da qui, manderò i bambini a Capomazda e mi arruolerò come infermiera e se Dio lo vorrà li raggiungerò appena la guerra sarà finita. Non voglio abbandonare Evangelia, poichè l'unica casa che ho è qui e anche tutti i miei ricordi, però non voglio mettere in pericolo la vita dei piccoli e sto seriamente pensando di farli salire sul Meridian Express il più presto possibile" parlò senza guardarlo in volto, come se stesse parlando con se stessa e avesse altre due persone dentro, una a dirle che stava sbagliando e l'altra che stava facendo la cosa giusta.
"Forse vi toccherà essere medicato ancora da questa sciocca ragazza" disse ironica.
Guisgard
19-11-2015, 19.31.49
Altea era una bella donna.
Dal corpo snello, i lunghi capelli biondi e gli occhi di un verde cangiante.
Aveva una forte carica di sensualità ed era abituata a riscontrare il favore degli uomini.
Insomma non passava inosservata.
Eppure Rodian sembrava indifferente al suo fascino.
Gli atteggiamenti della nobildonna erano stati chiari, ma lui sembrava non esserne affascinato.
Ma Altea non era solo bella.
Qualcosa aveva infatti insospettito la dama.
Ma davvero Rodian poteva nascondere qualcosa?
Cosa poi?
Perchè raggiungere tra mille difficoltà e rischi Evangelia?
E tutto ciò lasciava inquieta la nobile dama di Cherval.
Raggiunse poi il vagone ristorante per la colazione.
“Milady...” disse il cameriere ad Altea “... cosa gradite per colazione?”
Altea
19-11-2015, 19.36.16
Giocherellavo pensierosa col cucchiaino...pazienza ci voleva, avrei saputo di più.
Poi arrivò il cameriere e sussultai e lo guardai sorridendo.."Si grazie, un the e una fetta di dolce alle mele e se vi è sopra un pizzico di cannella lo gradirei..o mi accontenterò. Dite, manca molto per Evangelia?".
Lady Gwen
19-11-2015, 19.36.42
Mi voltai, appoggiandomi sui gomiti, mentre i capelli e le coperte coprivano parzialmente la mia schiena.
"Ma io non ho parlato di 'metodi' rintracciabili" con un sorriso enigmatico "E non mi sembra comunque che tu ti sia lamentato dei miei massaggi, l'altro giorno..." distogliendo lo sguardo con una finta indifferenza e un leggero sorriso.
"Ti prego, fidati di me" tornando a guardarlo, stavolta seria "E se proprio non vuoi vorrá dire che il mio compito qui é finito..." abbassando lo sguardo.
Lady Gaynor
19-11-2015, 19.38.19
"Avete ragione, Zac... è ora di andare, altrimenti domani sera sarò troppo stanca per dispensare baci..." lanciai un'occhiata sarcastica a Guisgard. "Vi saluto, Capitano... vorrei poter dire che è stato un piacere, ma non ne sono del tutto sicura..."
Salutai gli altri ed uscii dalla taverna, incontrando Diana e Leones. "Signori, vi ringrazio per la serata e spero di rivedervi ancora..."
Guisgard
19-11-2015, 19.42.12
Kostor rise a quelle parole di Clio.
“Ma certo, ci penserò io...” disse “... riporterò al forte i due sbarbatelli. Tu piuttosto, cerca di dare una lezione a quel tipo. Altrimenti lo gonfierò io alla prima occasione.” Facendole l'occhiolino.
La ragazza così raggiunse il cortile, dove già c'era Reddas.
E accanto a lui anche Goz e Tesua.
“Bene, signori...” fece il capitano “... ascoltatemi... non voglio corriate rischi. Nessuna bravata o mossa idiota. Avete massimo un paio d'ore di tempo, poi vi rivoglio qui alla base. E ricordate che ogni danno riportato al proprio aereo non richiederà solo denaro, ma anche giorni di reclusione. Chiaro? Me ne frego altamente se siete graduati. Qui comando io. Sbrizz verrà con voi in veste di arbitro.” Li fissò e scoppiò a ridere. “Avanti, andate a divertirvi.”
Dagli hangar i meccanici fecero uscire i due aerei.
Damasgrada di Clio e quello con il simbolo del Re di Denari appartenente a Reddas.
“Voleremo verso la Gola del Diavolo...” Reddas a Clio “... un ottimo luogo per farsi valere.” E si mise il casco.
Poco dopo i due aerei decollarono.
Guisgard
19-11-2015, 19.48.28
“Vi invidio...” disse Icarius fissando Marwel “... avete uno scopo, degli ideali, dei valori...” sospirò “... io invece mi sento inutile... fuggirei adesso stesso da qui...” portò la mano sulla medicazione e sfiorò inavvertitamente la mano della ragazza “... va molto meglio, ora...” sorridendole “... fa già molto meno male, grazie... e comunque non siete sciocca. Siete invece molto coraggiosa. Non tutti resterebbero qui a rischiare. E credo di poter dire che gli uomini sono davvero molto stupidi se non hanno fatto carte false per conquistare il vostro cuore.”
“Ehi...” entrando Palos “... come va?”
“Molto meglio.” Rispose il cadetto dagli occhi azzurri.
“Allora forse sarà meglio andare.” Mormorò Palos. “E' giorno ormai... manchiamo da ieri sera... al forte magari ci staranno cercando.”
“Che vadano in malora.” Con astio Icarius.
Guisgard
19-11-2015, 19.56.44
Guisgard sorrise sarcastico a quelle parole di Gaynor.
“Non temete, dipende da chi vi bacia farvi sentire stanca o meno.” Disse divertito.
Intanto fuori continuava il dialogo tra Dacey e Leones.
“Volete” disse il borghese “davvero accorciare così i tempi? Nonostante il capitano non sia d'accordo? Poco fa eravate di tutt'altro parere. Come mai questo cambiamento?”
In quel momento uscirono dalla locanda Gaynor, Park e Zac.
E i tre salutarono la ragazza ed il borghese.
Marwel
19-11-2015, 19.57.29
Quegli occhi. Le trafiggevano il cuore ogni volta che se li ritrovava nei suoi, eppure c'era qualcosa che le urlava di non farlo, di non legarsi a lui, poichè prima o poi avrebbe dovuto dirgli addio, proprio come aveva fatto con Danny.
Posò lo sguardo sulle sue labbra e non riuscì a ricordare quanto bello fosse baciare un uomo e sentire le sue braccia stringerle i fianchi e bramare il suo corpo come se fosse l'unica donna al mondo.
"Icarius..." sussurrò posando una mano sulla sua guancia indenne. Non ebbe tempo di avvicinarsi oltre, poichè Palos entrò in cucina dicendo che avrebbero dovuto lasciare la casa di Marwel e tornare al forte.
"Si, Palos ha ragione. Rischiereste una severa punizione se non vi faceste tornare alla base" disse voltandosi e mettendo via i medicamenti.
Guisgard
19-11-2015, 19.59.47
Il cameriere annotò l'ordinazione di Altea.
“Non molto, milady.” Disse. “Un'ora e saremo arrivati ad Evangelia. Stiamo attendendo ci segnalino il via libera. Sapete, essendo la frontiera zona di guerra occorre la massima sicurezza per attraversarla.”
Guisgard
19-11-2015, 20.01.47
“Davvero” disse Fermer a Gwen “le tue pratiche magiche sono più importanti di noi? Al punto da poterti impedire di restare qui come mia infermiera?”
Guisgard
19-11-2015, 20.05.43
Icarius si alzò e raggiunse Palos.
In quel momento si accorse sulla mensola della fotografia di un giovane pilota.
Era Danny.
La prese e restò a fissarla.
“Sono sicuro che vi starà aspettando...” disse poi a Marwel “... e scusate se prima chiedendo sono stato indiscreto... comprendo ora che non dovevo.” Rimise a posto la fotografia. “Grazie ancora per le vostre cure.” E i due cadetti andarono via.
Altea
19-11-2015, 20.06.52
"Certo immagino..dovranno stare attenti a chi entra, visto vi potrebbero essere degli infiltrati".
Iniziai a consumare la mia colazione lentamente, ma non piacevolmente.
Speravo di poter essere tranquilla ma il mio sospetto più grande era Rodian potessere essere uno di Canabias..ricordai il primo momento che lo vidi..asserì che presto invece di cadere pioggia sarebbero cadute le bombe di Canabias, e oltre a lui lo sapeva mio nonno e il suo uomo fidato...già a suo tempo mio padre fu ucciso, impiccato da delle spie di Canabias per non aver ceduto...mio nonno non aveva potuto fare altrimenti.
Avrei voluto vivere una vita spensierata in quel momento...ma essere quello che ero implicava doveri, tristezza e preoccupazione ma non vendetta.
Dacey Starklan
19-11-2015, 20.09.37
<< Voglio solo smettere di fingere... Penso che vivrò bene a fare la principessa e non capisca perché non possiate portarmi lì, dire che ho perso la memoria e lasciarmi dalla Gran Baronessa... Voi avrete i vostri soldi. Il capitano i suoi. E ognuno potrà fare la sua vita.>>
Mi interruppi alla vista dei tre.
<< Oh grazie a voi per averci fatto compagnia >>
Sorrisi a Kostor.
"Sei il migliore!" Strizzando l'occhio "Oh ma vedo che c'è la fila per riempire di botte quel tipo..." Ridendo "Anche Pintos ieri sera ne aveva tutte le intenzioni..." Divertita.
Annuii al capitano.
"Sissignore..." Dissi, automaticamente.
In effetti non lo dispiaceva affatto una sfida aerea, certo avrei preferito il corpo a corpo, ma ormai volare era parte di me, come lo era combattere.
Annuii a Reddas senza dire altro.
Infilai il casco e salii su Damasgrada.
"Avanti bellezza..." Mentre decollavamo "Facciamogli vedere che sai fare...".
Lady Gwen
19-11-2015, 20.18.47
Lo guardai senza parole.
"Non c'é nulla di piú importante per me dell'aiutare la gente, ma cosa ti cambia se utilizzo un modo che rende le cure convenzionali piú efficaci col semplice uso delle mie mani o di erbe officinali che anche in medicina vengono utilizzate? É forse per te piú importante, invece, sapere come salvo la vita alle persone rispetto al fatto che io miglioro la vita di gente che é stata data giá per spacciata?"
Poi mi avvicinai a lui e lo baciai.
"É forse diverso per te questo bacio, ora che sai tutto di me?" sussurrai sulle sue labbra "Io chiedo solo di essere accettata per ció che sono, per TUTTO ció che sono. Perché ti viene cosí difficile capirlo?" dissi con voce rotta mentre una lacrima silenziosa scorreva sul mio volto.
"Credimi, andarmene é l'ultima cosa che voglio soprattutto adesso" dissi, prima affondare il viso, ormai bagnato dalle lacrime, nel suo petto, stringendomi forte a lui.
"Non voglio perderti..."
Marwel
19-11-2015, 20.23.56
Marwel non ebbe il tempo di rispondere ad Icarius, che i due cadetti lasciarono l'abitazione ed ella rimase da sola in cucina, insieme ai suoi pensieri.
Prese la fotografia di Danny e con l'indice sfiorò il suo volto, cercando di ricordare il calore della sua pelle e il tono della sua voce. Fu difficile, ma rimembrò bene il momento in cui gli aveva scattato quella foto.
"L'ennesimo attacco aereo da parte dell'esercito di Canabias aveva fatto saltare in aria un'altra casa di Evangelia, mettendo in agitazione l'intera popolazione e una giovane coppia che si trovava in una stalla.
Erano riusciti a nascondersi dentro un vecchio scantinato e si erano stretti l'uno all'altra finchè non sentirono gli aerei andare via e i boati delle bombe fermarsi. Un bacio fugace e ognuno a casa sua per dire ai propri parenti che stavano bene e non era successo nulla di grave, ma tanto sapevano che si sarebbero rivisti il giorno seguente e quello dopo ancora.
Era da molto che Danny le parlava della gran voglia che aveva di arruolarsi nell'esercito dei legionari e di diventare un pilota, ma ella non voleva vederlo andar via senza fare più ritorno.
Eppure non poteva impedirgli di seguire il suo sogno, seppur fosse la cosa più difficile che potesse fare.
Indossava la sua uniforme e sulle spalle portava il borsone con dentro i suoi indumenti; negli occhi il coraggio di chi non vuole arrendersi, di chi spera di poter vedere un futuro migliore.
Gli era andata incontro e gli era saltata letteralmente addosso come a voler imprimere la forma del suo corpo sulla sua pelle. A lungo aveva imprigionato le sue labbra e le sue iridi celesti, tanto che pensò, col senno di poi, che lasciarlo andare fu ancora più difficile.
"Ritornerò e ti sposerò" le disse.
Danny non fece più ritorno e così anche il suo cuore e l'unico sentimento vero e profondo che riuscì mai a provare"
Le faceva male quel ricordo, così come tutti quelli che riguardavano il suo Danny. Cosa doveva fare? Come doveva comportarsi? Era così difficile per lei abbandonarsi completamente all'amore e cercare di provarne per un altro uomo che non fosse Danny.
Icarius le aveva acceso una fiamma ormai assopita da tempo, ma lei si ritrovava a volgere lo sguardo sulla strada decine di volte al giorno, come se da un momento all'altro potesse spuntare Danny.
Una cosa sapeva di doverla fare: doveva far partire i bambini.
Guisgard
20-11-2015, 00.51.56
Dacey spiegava le sue ragioni a Leones, quando dalla taverna uscirono Gaynor, Park e Zac.
Si salutarono e poi i tre risalirono in auto e fecero ritorno al forte dei legionari.
E mentre Dacey e Leones ancora discutevano, nello spiazzo antistante la taverna arrivò anche Guisgard.
“Beh...” disse avvicinandosi alla ragazza ed al borghese “... cosa succede? Voglia di discutere al Sole nascente? L'aria del mattino è bella fredda e potete buscarvi un malanno.”
“Diana temo abbia cambiato idea, capitano...” Leones “... pare che ora sia d'accordo con Fines e Poeh, riguardo il dover avvertire la Gran Baronessa.”
“Che storia è questa?” Guisgard fissando Dacey. “Perchè questa idea balorda?”
Intanto l'auto di Gaynor si avviava verso la base, giungendovi poco dopo.
Fu riconosciuta dalle sentinelle e fatta entrare nel forte.
“Rieccoci alla base.” Scendendo dall'auto Zac. “Ora scusatemi” alla diva e a Park “ma devo sviluppare i rullini nella camera oscura che ho montato nel mio alloggio.” E si avviò.
Guisgard
20-11-2015, 00.54.03
“Per me non è cambiato nulla...” disse Fermer stringendo Gwen “... nulla... ma sono un medico e la responsabilità di curare questi legionari è mia. Come posso affidare la vita umana a pratiche di cui io per primo ignoro l'efficacia? Dimostrami che sono efficaci, che davvero possono aiutare chi sta male ed io ti permetterò di utilizzarle.”
Guisgard
20-11-2015, 00.55.52
I cadetti andarono via dall'orfanotrofio e Marwel restò da sola in balia di ricordi, inquietudini e dubbi.
Il desiderio di voltare pagine, di provare ad essere di nuovo felice e la paura di non riuscirci.
La solitudine e la voglia di tornare ad essere donna, di trovare chi riuscisse a farla sentire di nuovo tale.
“Mamma...” disse ad un tratto il piccolo Benjamin, destandola dai suoi pensieri “... sono andati via i piloti? Chi erano? Torneranno?”
Dacey Starklan
20-11-2015, 00.56.24
<< Penso che sia la cosa giusta, tutto qui>> non avevo alcuna intenzione di dargli ulteriori motivazioni, anche perché temevo di cadere in errore, dire qualcosa di troppo e rivelare la mia identità. Inoltre non avevo voglia di parlare con lui, di guardarlo in faccia. Qualcosa nel suo modo di fare con la cantante mi aveva infastidita parecchio.
<< Stiamo passando troppo tempo qui... Insomma vogliamo tutti avere i nostri soldi no? Quindi perché aspettare oltre?>>
Guisgard
20-11-2015, 00.57.05
Dmasgrada e l'aereo con l'emblema del Re di Denari, seguiti dal veicolo di Sbrizz, decollarono ed in breve svanirono nei cieli.
Raggiunsero il luogo scelto per la sfida, ossia la cosiddetta Gola del Diavolo.
Era una lunga e stretta cavità naturale, sorta in seguito alla millenaria erosione di fiumi sotterranei oggi svaniti.
Volare fra quelle ripide e strette pareti rocciose era al limite delle normali capacità umane.
Un riflesso ritardato, un attimo di indecisione, una manovra calcolata male anche solo di un decimo di secondo avrebbe causato un incidente mortale.
Reddas, che di cavalleresco aveva poco o nulla, cominciò subito la sfida.
Scese in picchiata nell'angusta gola di pietra e cominciò a compiere manovre al limite.
Tutto ciò sotto lo sguardo di Sbrizz, scelto da Goz come arbitro della contesa tra Clio e Reddas.
Lady Gwen
20-11-2015, 01.03.36
Mi sentii un po' rincuorata da quelle parole. Alzai lo sguardo su di lui e poggiai la testa sulla sua spalla.
"Beh, se mi é valsa la promozione a capo infermiera forse funzionerá" dissi ironicamente con un leggero sorriso per sdrammatizzare, ancora un po' scossa dai singhiozzi, poi tornai seria.
"Giuro che te lo dimosteró" dissi annuendo "Peró ti prego, non discutiamo piú in questo modo" accarezzandogli il viso.
Avevo sempre amato uscire con l'aereo all'alba, il cielo assumeva una sfumatura particolare visto da lassù.
Tutto sembrava più poetico e meraviglioso, perfino quella guerra.
Lassù, nella mia armatura alata mi sentivo davvero me stessa, davvero libera.
Raggiungemmo la Gola del Diavolo e sorrisi nel vederla.
Conoscevo benissimo quel luogo, io e i ragazzi ci andavamo spesso quando avevamo bisogno di raggiungere il limite, di dimenticare quella guerra, le sue atrocità e divertirci tra di noi.
Là, dove solo i nostri aerei contavano, solo i nostri riflessi, le nostre capacità.
È questa volta non sarebbe stato diverso.
Questa volta avrei dato tutto, come sempre del resto.
Così, scesi in picchiata a mia volta, sfrecciando rapida in quell'ambiente apparentemente ostile che profumava di rischio, adrenalina, vita.
Ad ogni acrobazia, ad ogni manovra folle e spericolata in quella contesa mi sentivo viva, più che mai, seppur a pochi centimetri da una morte certa.
Damasgrada era abituata a quelle corse, a quelle sfide anche se di solito non erano cariche di astio ma solo di divertimento.
Quella volta non sarebbe stata da meno.
Marwel
20-11-2015, 01.06.33
Il piccolo Benjamin riusciva a donarle sempre un nuovo sorriso, anche solo semplicemente palesandosi davanti a lei. Quel ragazzino aveva il potere di farla sentire felice, come il resto dei bambini d'altronde. Si chiese come avrebbe fatto senza di loro.
"Si tesoro, erano due piloti e spero proprio che torneranno a farci visita" disse accarezzandogli la testolina bionda.
Portò il piccolo in camera dove gli altri avevano ripreso a dormire, poiché era davvero troppo presto per loro.
Uscì di casa dirigendosi in stazione per chiedere a chi di dovere quando il Meridian Express sarebbe passato da Evangelia.
Quando arrivò, la stazione era deserta, ma l'uomo alla biglietteria aveva già alzato le tende, così decise di rivolgersi a lui.
"Buongiorno signore. Volevo chiedervi quando passa di qui il treno per Capomazda".
Guisgard
20-11-2015, 01.30.10
Guisgard guardò negli occhi Dacey per alcuni lunghi istanti, per poi togliersi infastidito il giubbotto e gettandoselo sulla spalla.
“Beh...” disse poi seccamente “... cos'è questa storia? Vi siete già montata la testa? Siete forse entrata così dentro la parte che credete davvero di essere la principessa? Rammentate che qui comando io e non voglio sentire i vostri colpi di testa. Dunque niente capricci. Intesi? Non siete pronta per ingannare la Gran Duchessa. Non capite che molti prima di noi ci hanno tentato? Sapete quante donne hanno affermato di essere la principessa Dacey? E la metà è finita in manicomio. E' lì che volete andare? Credete che la Gran Baronessa vi stia aspettando a braccia aperte? Perchè poi? Perchè assomigliate vagamente a sua nipote? La guerra, i lutti e gli impostori hanno indurito il cuore di quella donna. Se anche la vera Dacey domani risuscitasse per assurdo dalla sua tomba nella steppa e si presentasse alla Gran Baronessa dovrebbe sudare sette camicie per convincerla. Invece di star qui ad avere idee idiote pensate piuttosto a studiare e magari ad inventare una storia plausibile che giustifichi il perchè del vostro ritorno. O forse pensate che davanti ad un plotone d'esecuzione sia facile scampare alla morte?” Scosse il capo. “E guardatemi quando vi parlo, ragazzina viziata che non siete altro.”
http://www.cornel1801.com/video/Happened-One-Night/Happened-One-Night.jpg
Guisgard
20-11-2015, 01.30.41
“No, non voglio discutere più...” disse Fermer avvicinandosi alle labbra di Gwen “... voglio solo baciarti...” e la baciò di nuovo.
Con impeto, passione, slancio.
E nel farlo la strinse di nuovo a sé.
“Come fai ad essere così desiderabile?” Mormorò assaporando il sapore delle labbra di lei. “Forse mi hai fatto bere un filtro d'Amore?” Toccandola ovunque.
Guisgard
20-11-2015, 01.31.32
La sfida tra Damasgrada e l'aereo col Re di Denari cominciò e i due caccia presero a sfrecciare tra le alte e strette pareti di pietra, compiendo manovre azzardate, al limite delle capacità umane.
I due piloti si sfidavano a colpi di destrezza tra quella gabbia di rocce a strapiombo, sibilando velocissimi, a pochissimi centimetri dalla nuda pietra che racchiudeva quel luogo.
Ma ad un tratto all'orizzonte apparve qualcosa.
“Tenente, Clio...” disse via radio Sbrizz che assisteva alla contesa “... all'orizzonte è apparso uno stormo di caccia... sono dei Valchiria... almeno una dozzina e noi siamo solo in tre...”
http://www.inilossum.com/2gue_image/2guerr1153.gif
Guisgard
20-11-2015, 01.32.23
La stazione era deserta e desolata.
“Il Meridian Express” disse il capostazione a Marwel “dovrebbe arrivare circa tra un'ora. Ammesso che non vi siano situazioni pericolose in atto. Sosterà qui più o meno una mezz'ora.” Guardando il suo orologio da tasca. “E poi ripartirà per Città di Capomazda.”
Guisgard
20-11-2015, 01.32.44
“Non è questo, milady...” disse il cameriere ad Altea, dopo averle servito la colazione “... la frontiera è zona di guerra ed in un qualsiasi momento potrebbe cominciare una battaglia. La compagnia ferroviaria non può permettersi di mettere in pericolo le vite dei passeggeri e per questo giungeremo ad Evangelia solo se la situazione sarà del tutto tranquilla.”
Dacey Starklan
20-11-2015, 01.37.55
" Credete davvero di essere una principessa"..."
Mi venne quasi da ridere a quell'affermazione ma poi la risata si stroncò subito. Le parole di Guisgard si fecero più crude e sentii una rabbia incontrollabile dentro di me. Come osava parlarmi in quel modo, come se fossi una bambinetta capricciosa. Io ero la sua unica speranza di avere quei soldi e venivo trattata a male parole a quel modo. Non potevo crederci. Quell'uomo che avevo imparato ad apprezzare nonostante tutto ora mostrava un lato che non conoscevo e che disprezzavo totalmente. Neanche mio padre si era mai rivolto a me così. E lui era l'unico a cui lo avrei permesso.
Senza neanche accorgermene levai il braccio e la mia mano andò a colpire la guancia di Guisgard. Qui di lo guardai dritto negli occhi.
<< Vi sto guardando. Contento ora?>> sentivo che il mio corpo era tremante dalla rabbia, dalla delusione e un insieme di emozioni era il risultato di quello schiaffo. Una cosa che mai avrei fatto, ma ora mi rendevo conto di quanto ero cambiata dopo la morte della mia famiglia, e non solo perché mi fingevo un'altra.
Quel duello era epico ed emozionante.
Non mi risparmiavo nemmeno un secondo, rischiando il tutto e per tutto, portandomi oltre il limite, per spostarlo un po' più in là, come mi aveva insegnato a fare il mio maestro.
Poi quelle parole di Sbrizz.
"Bene, basta giocare adesso, abbiamo del lavoro da sbrigare..." commentai.
Che ci facevano dei valchiria lì? Era difficile che si avvicinassero tanto.
La cosa mi parve subito sospetta: e se Reddas fosse una spia?
Magari tutto quello era una messa in scena.
"Chiama rinforzi, Sbrizz, noi li terremo impegnati.. non è vero, Reddas?" via radio al pilota.
Ora avrebbe scoperto cos'era davvero la guerra, che non era una corsa sportiva.
Ma era ben altra cosa.
Lì, saper pilotare non bastava.
Lì, bisognava saper combattere.
Lady Gwen
20-11-2015, 01.39.02
Mi bació ancora, con impeto e slancio, stringendomi e facendomi dimenticare ogni cosa, anche la discussione che avevamo avuto poco prima, anche se ovviamente ero felice che tutto potesse sistemarsi e che lui avesse deciso di darmi un'altra possibilitá.
Poi risi piano alla sua domanda, mentre mi baciava e la risata si mischiava ai sospiri che il suo tocco provocava.
"Oh no, la magia non mi serve, per questo..." risposi maliziosamente sulle sue labbra "Quello non fa parte della cura... Questo sì, però..." approfondendo i suoi baci.
Altea
20-11-2015, 15.37.22
A quella risposta mi rabbuiai ma scacciai quel pensiero negativo.
Fino ora avevo visto e vissuto solo guerra e uccisioni..."Confidiamo nulla accada dunque" sforzandomi di sorridere al cameriere.
E terminai in fretta la colazione, e mi sedetti in un posto aspettando l' arrivo ad Evangelia e posizionato bene per osservare Rodian da lontano.
Guisgard
20-11-2015, 18.03.17
Quello schiaffo.
La mano di Dacey sulla guancia di Guisgard.
Lui allora la guardò con più intensità e fece per avvicinarsi ancora a lei, con espressione di rabbia.
“Ringraziate il Cielo di essere una donna...” disse fissandola negli occhi “... e ringraziate che per me valete un mucchio di soldi.”
Restò immobile, così, per qualche lungo istante.
Poi girò le spalle e andò via.
“Andiamo, capitano...” Leones “... non fate così... tornate indietro, vi prego...”
Ma il militare non tornò indietro e svanì nella strada.
Poco dopo dalla taverna uscirono anche Fines e Poeh.
“Cos'è accaduto?” Chiese Fines.
“C'è stato un battibecco tra Diana ed il capitano.” Spiegò Leones.
“Perchè?” Domandò Poeh.
“Anche Diana pare sia decisa ad avvertire subito la Gran Baronessa.” Fece Leones.
“Bene.” Annuì Fines. “Allora tre su cinque. La maggioranza ha dunque deciso. Avvertiremo subito la Gran Baronessa.”
Guisgard
20-11-2015, 18.06.05
Gwen e Fermer restarono stretti, baciandosi, ancora a lungo in quel letto.
Baci, carezze, giochi audaci e parole sussurrate di calda sensualità.
Poi iniziarono ad udire delle voci dall'esterno.
“Che seccatura...” disse baciandola lui “... sono i legionari che oggi marcano visita... mi sa che dobbiamo aprire l'infermeria...”
Dacey Starklan
20-11-2015, 18.10.24
Sostenni il suo sguardo, senza batter ciglio, senza retrocedere di un centimetro, senza cedimenti. Ero in collera e così anche lui, e nessuno dei due accennava ad abbassare la guardia.
Quando si allontanò però fui sollevata, non mi era piaciuto il modo in cui mi aveva parlato e guardata.
<< Si avvertitela... Non vedo l'ora di lasciare questa città e non avere più a che fare con quell'uomo insopportabile>> e puntai il dito nella direzione in cui era sparito Guisgard.
<< E tanto per dirla tutta, ancora non capisco il ruolo del militare in questa faccenda, posso benissimo imparare tutto da sola e voi avreste più soldi da dividervi...>>
Mi ero sfogata quindi davanti ai tre borghesi ma ora sentivo come un vuoto dentro, la mia rabbia era sparita e iniziai a chiedermi se forse non avevo esagerato.
Guisgard
20-11-2015, 18.13.52
Il Meridian Express correva nel deserto.
Fumava, fischiava e mangiava polvere e chilometri.
Alture di pietre, piante grasse, grossi canyon scavati nei millenni ed un cielo soffuso di una vaga nuvolosità avvolgevano la sua corsa.
Altea si divideva tra il guardare il paesaggio dal finestrino e gettare occhiate a Rodian.
Lui se ne stava seduto a studiare quelle sue cartine, segnando di tanto in tanto qualche appunto con una matita.
“Signori...” disse ad un tratto un uomo entrando nella carrozza dal corridoio “... siete pregati di restare ai vostri posti...” bloccando la porta dietro di sé, affinchè nessuno potesse prenderlo alle spalle “... sono un partigiano e combatto per la libertà... addosso ho una carica di dinamite che posso far esplodere in qualsiasi momento... seguite dunque ciò che vi dirò...”
Ed una donna scoppiò a piangere.
Altea
20-11-2015, 18.20.08
Mi perdevo tra mille pensieri, guardavo il panorama perdendomi in quella bellezza arida e misteriosa ma dai contorni avventurieri , Rodian annotava qualcosa sulle carte ... destava sospetto..nemmeno conosceva Evangelia. Ad un tratto l' annuncio dell' uomo..una donna urlava e vi era agitazione. Era meglio stare calmi..un partigiano kamikaze. .chissà se stavolta Rodian avrebbe dato la sua vita per tutti noi. .ma non vi erano stati controlli sui passeggeri?
Guisgard
20-11-2015, 18.25.57
“Concordo con Diana.” Disse Fines guardando Dacey. “Dopotutto ogni cosa che dovrà imparare la troveremo nei libri e nei manuali del buon cortigiano.”
“Forse con lui però io mi sentivo più tranquillo...” mormorò Poeh.
“Non lo so...” fece Leones “... e se qualcun altro scoprisse che con noi c'è una ragazza che afferma essere la principessa Dacey?”
“Chi altro?” Fissandolo Fines.
“La polizia di Canabias.” Rispose Leones. “Non dimenticate che ogni nobile esule è ricercato dai rossi.”
“Ci proteggerà la Gran Baronessa.” Fines.
“Una donna vecchia contro il famigerato KDC?” Mormorò Leones. “La terribile polizia segreta di Canabias?”
“Io non sono più tanto sicuro di voler avvertire la Gran Baronessa...” pensieroso Poeh.
“Abbassate la voce...” con un cenno Leones “... arriva qualcuno e potrebbe sentirci...”
Infatti dalla strada arrivò un uomo.
Un uomo il cui volto era familiare.
Era infatti Agian, colui che promuoveva una petizione per cacciare i legionari da Evangelia.
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Dacey Starklan
20-11-2015, 18.29.16
Ero infastidita dall'incredibile indecisione dei tre borghesi. Li lasciai parlare certo ma iniziavo a pensare che forse avevo fatto male a mettermi nelle loro mani. In ogni caso non ebbi il tempo per approfondire i miei pensieri perché tutti e quattro fummo interrotti dall'arrivo di qualcuno. Alle luci del mattino il suo volto mi pareva conosciuto e quando fu più vicino ecco che capii. Era l'uomo della petizione, quella che mi ero rifiutata di firmare. Ci mancava solo lui in quel momento
Guisgard
20-11-2015, 18.31.12
I controllori arrivarono, ma il partigiano aveva bloccato la porta.
“State calmi, signori...” disse ai passeggeri “... seguite esattamente ciò che vi dirò... alla minima resistenza il treno salterà in aria... io non ho paura di morire... so che dopo la vita non vi è nulla, né Paradiso o Inferno e nemmeno un Dio... ora ascoltatemi... voglio che alziate le mani e mi mostriate i documenti...”
“Perchè?” Chiese in lacrime una donna. “Cosa volete da noi?”
“Cerco chierici e nobili, signora.” Rispose il partigiano.
Rodian allora guardò Altea.
Lady Gwen
20-11-2015, 18.33.20
Restammo ancora a lungo a baciarci su quel letto.
Poi udimmo delle voci e io sospirai con un soriso scocciato.
"Comincia ad andare, io mi preparo e ti raggiungo" baciandolo un'ultima volta.
Altea
20-11-2015, 18.37.33
Che maledetto...pensava di spaventarci...e rinnegata Dio..certo se ne sarebbe andato all' Inferno.
Io di documenti non ne avevo..nel senso di miei. Rodian mi guardò..ma mio nonno non era uno sprovveduto. Procurarsi un documento falso non era stato difficile per noi nipoti, sapeva ciò che rischiavamo..eccolo..Altea Black..professione ...professoressa e scrittrice.
Guisgard
20-11-2015, 18.38.42
Agian si avvicinò ai quattro e restò a guardarli.
Come se li stesse squadrando.
Poi il suo sguardo indugiò su Dacey.
Alla fine sorrise alla ragazza.
Salutò i quattro con un cenno del capo e proseguì.
“Dite...” disse preoccupato Poeh “... che ci ha sentiti?”
“Il suo sguardo non mi piaceva...” fece Fines “... per me ha sentito tutto...”
“Era troppo lontano, non può averci sentito...” mormorò Poeh.
“Ti sei mai accorto di come parli ad alta voce?” Fissandolo Fines.
“Sono certo che quel tipo è comunista...” Leones “... e trasmette la stessa angoscia che si prova quando si vive nelle sfortunate terre sottomesse a quel regime...”
“Quanto vorrei che il capitano fosse qui...” intimorito Poeh.
https://silverscreenings.files.wordpress.com/2015/06/fewer-but-better-russians.png
Dacey Starklan
20-11-2015, 18.42.15
Mi irrigidii immediatamente, Agian rimase per qualche secondo di troppo a guardarmi ma finalmente se ne andò. Un sospiro di sollievo sorse spontaneo in me. Ma anche io non ero tranquilla e in parte condividevo ora le preoccupazioni dei tre borghesi.
<< Vado a cercarlo>> dissi quindi, << in fondo è colpa mia se ora non qui...>>
Guardai i tre con decisione, dovevo andare e porre le mie scuse al capitano.
Guisgard
20-11-2015, 18.43.34
Ancora un bacio e Fermer, a fatica, si staccò da Gwen.
Si preparò ed aprì l'infermeria.
Subito tre legionari entrarono per marcare visita.
“Stamani avete fatto tardi ad aprire, dottore.” Disse uno dei militari.
“Già...” annuì sorridendo il giovane medico “... il vino di Armand ieri era particolarmente buono e temo mi abbia fatto dormire più del solito...”
Lady Gwen
20-11-2015, 18.48.34
A fatica si separó da ma, come io da lui.
A quel punto mi alzai, mi vestii giusto il tempo di raggiungere la mia stanza e li mi cambiai, per poi raggiungere Fermer e vederlo insieme a tre legionari.
"Buongiorno" li salutai con un sorriso.
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Guisgard
20-11-2015, 18.55.38
Il partigiano prese il documento di Altea e restò a guardarlo con attenzione.
Furono lunghi attimi di ansia.
Gli occhi del ribelle scrutavano con ossessione ogni parte del documento.
Rodian guardava la scena dal suo posto.
“Ecco a voi...” disse il partigiano ridando il documento ad Altea.
Poi continuò a controllare quelli degli altri passeggeri.
Ed alla fine trovò una suora.
“Alzatevi...” il partigiano alla religiosa.
“Lasciatela stare!” Gridò uno dei passeggeri, ma il partigiano lo colpì con violenza.
“Alzatevi.” Ancora il ribelle alla suora.
“Aspettate...” alzandosi all'improvviso uno dei passeggeri “... siete un partigiano, giusto?”
“Cosa volete?” Con rabbia il ribelle.
“Immagino vi occorra denaro...” fece il passeggero “... vi propongo un'innocua partita... conoscete il gioco delle tre carte? Ecco...” mostrando tre Santini “... Sant'Antonio... San Giovanni e Santa Caterina... i due Santi perdono, la Santa vince...” e tirò fuori dalla tasca una banconota.
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Guisgard
20-11-2015, 19.00.31
“Si, forse è meglio...” disse Leones a Dacey “... ma siate prudente...”
“E' un piccolo borgo” fece Poeh “e i pericoli vengono solo dal cielo. Vi aspetteremo qui, Diana. E cercate di convincerlo...”
Infatti i tre borghesi non erano certo dei cuor di leoni.
Guisgard
20-11-2015, 19.02.52
Gwen arrivò nell'ambulatorio e subito i legionari si voltarono a guardarla, per poi scambiarsi rapide occhiate compiaciute.
“Dottore...” disse uno dei militari a Fermer “... sicuro che a farvi fare tardi sia stato il vino?” E scoppiarono a ridere.
Altea
20-11-2015, 19.03.21
Furono momenti di tensione. .il partigiano guardava il mio documento in ogni parte e notai la strana preoccupazione di Rodian...e per fortuna tutto andò bene. Ma prese di mira una suora..dovevo stare calma. Un uomo curioso si fece avanti e sfidò il partigiano.
Dacey Starklan
20-11-2015, 19.04.44
<< Si lo sarò, voi non fatevi problemi a non accompagnarmi eh...>> dissi con una nota di ironia prima di lasciare il cortile della taverna.
Mi coprii per bene e inizia a cercare Guisgard, seguendo la strada che gli avevo visto prendere.
Lady Gwen
20-11-2015, 19.08.21
Osservai le rapide occhiate dei militari e ascoltai le loro battute, ma non mi scomposi piú di tanto. Sapevo come rispondere.
"Signori, sicuro che siete stati arruolati per fare una guerra come soldati e non per spettegolare come donnicciole di fontana?" chiesi loro con uno sorriso. Un sorriso che peró non raggiunse i miei occhi, che li squadravano uno ad uno.
Lady Gaynor
20-11-2015, 19.22.18
Facemmo ritorno alla base e Zac si congedò da noi, dicendo di dover sviluppare i suoi rullini. Così, proposi a Park un caffè da Armand. Poi gli chiesi: "Cosa ne pensate di quel tipo del rottamaio? Mi ha incuriosita... sono convinta che nascondesse qualcosa..."
Guisgard
20-11-2015, 19.40.12
Dacey cominciò a cercare Guisgard per tutto il borgo.
Era ormai tarda mattina e tutte le botteghe ed i negozi erano regolarmente aperti.
Inoltre un vivace movimento c'era nelle stradine.
E passando davanti all'ufficio postale, la ragazza intravide proprio il militare, intento a spedire un telegramma.
“Avanti, scrivete...” disse Guisgard all'impiegata allo sportello “... mi trovo fuori Città di Capomazda stop... ho per le mani un certo affare stop... un affare da milioni di Taddei stop...”
“Un affare di milioni di Taddei?” Stupita l'impiegata.
“Su, su...” con un cenno Guisgard “... non fate l'oca e scrivete...”
“Oh, scusate...” fece lei.
“Continuate...” Guisgard “... dunque... presto potrei essere un eroe stop... voglio essere riammesso nell'esercito stop... mi farò vivo io stop...” e diede l'indirizzo all'impiegata, per poi pagare il telegramma.
Guisgard
20-11-2015, 19.40.30
Gaynor e Park andarono da Armand per un caffè.
“In effetti è un tipo curioso...” disse l'ex pilota collaudatore “... ha la divisa, ma sembra in congedo, o comunque in licenza... ma in lui vi è qualcosa di strano... ho idea sia un graduato... un ufficiale... eppure il suo modo di fare è diverso dagli altri militari... mi sorge il dubbio che sia un disertore...” bevendo il caffè.
Guisgard
20-11-2015, 19.40.48
A quelle parole di Gwen, i legionari tornarono seri.
Le visite terminarono ed andarono via.
“Che spiritosi...” disse Fermer dopo essere rimasto solo con l'infermiera “... vabbè... facciamo colazione?” Fissando Gwen.
Guisgard
20-11-2015, 19.41.07
Il passeggero ed il partigiano iniziarono a giocare.
“Muovetele piano queste immagini...” disse il ribelle.
Il passeggerò annuì.
“Dove si trova Santa Caterina?”
“Qui.” Indicò il partigiano.
“San Giovanni!” Esclamò l'uomo. “Peccato!”
“Sono queste immagini che mi portano sfortuna!” Infastidito il partigiano.
“Mi spiace, non porto mai carte da gioco con me.” Sorridendo il passeggero.
Ma quegli attimi di distrazione permisero ad un altro passeggero di sbloccare la porta.
I controllori entrarono piano nella carrozza e con loro vi era un agente della polizia ferroviaria.
“Fermo!” Gridò questi al partigiano.
Ma il ribelle si lanciò dal finestrino.
L'agente si affacciò, sparò e lo uccise.
“Che Dio lo perdoni...” segnandosi il passeggero con i Santini “... dopotutto un uomo per scegliere una cosa innaturale come il Comunismo deve avere qualche problema in testa...” e si aprì il bavero, mostrando il colletto bianco.
Era infatti un prete.
Guisgard
20-11-2015, 19.41.23
“Affermativo.” Disse via radio Reddas a Clio.
I due caccia così cominciarono ad ingaggiare battaglia con lo stormo di Valchiria.
“Attenta a non aprire un attacco diretto, sono in troppi.” Ancora lui alla ragazza. “Portiamoli verso la gola... lì il loro numero varrà meno di zero...” e scese di nuovo verso la stretta Gola del Diavolo.
Dacey Starklan
20-11-2015, 19.45.30
Ero allenata ad ascoltare, o come avrebbe detto mia nonna, a origliare. Anche le spesse porte del palazzo non mi fermavano, non fermavano la mia curiosità e ora questa capacità tornava utile. Così riuscii a sentire ciò che Guisgard diceva all'impiegata delle poste. E ancora una volta mi chiesi se potevo fidarmi di quell'uomo. Certo forse parlava dell'aereo ma... No, ero sicura, ero io "l'affare da milioni di Taddei"
Attesi che finisse e solo allora mi avvicinai.
<<Capitano...>> lo chiamai indecisa su cosa fare dopo. Non era da me chiedere scusa ma sapevo quando era il momento di farlo.
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Altea
20-11-2015, 19.49.04
Osservai con attenzione quello strano gioco, come del resto chi vi era vicino..e fu cosi che il partigiano scelse..San Giovanni...e pregai per lui che ci aveva salvato.
Quel che seguì fu quasi un atto di guerra, i controllori fecero entrare un agente della polizia ferroviaria e il partigiano si gettò dal finestrino e l' agente lo uccise.
E come finale il colpo di scena...il misterioso uomo era un prete.
Lo guardai e mi avvicinai.."Dio sia Lodato, avete salvato tutti noi...quel partigiano ha preferito la morte. E' strano, invece di gettarsi fuori, avrebbe potuto farsi saltare non pensate?" scossi il capo "L' importante siamo salvi e possiamo, forse, andare avanti".
http://i68.tinypic.com/2ep0j6p.jpg
Lady Gwen
20-11-2015, 19.52.53
Alle mie parole i tre tornarono seri ed io assunsi un'espressione soddisfatta, poi andarono via alla fine delle visite.
"So come rispondere a certe stupide provocazioni" alzando le spalle "Dovresti farlo anche tu, é molto soddisfacente" dissi ridendo con un'espressione esaltata "Scherzi a parte, sí, mangiamo qualcosa" annuii prendendolo per mano e andando nella cucina dell'infermeria.
"Cosa preferisci? Caffè o thè? O magari vuoi un bicchiere di latte?" mentre mi dirigevo verso il piano della cucina per prendere il necessario da uno stipetto.
Marwel
20-11-2015, 19.59.55
La parola "pericolo" rimbombava nella sua testa. Avrebbe davvero messo tredici bambini su un treno pieno di sconosciuti? Avrebbe davvero lasciato quelle dolci anime in balia di una sorte che si faceva beffe di ogni uomo su quella terra dimenticata da Dio? Aveva poco tempo per pensare, eppure sapeva già la risposta a quei quesiti. L'unico modo per salvare la vita a quei bambini era mandarli a Capomazda.
Tornò velocemente all'orfanotrofio e svegliò Betty per prima in modo che potesse darle una mano con i più piccoli, poi, una volta vestiti, disse loro di preparare le valigie per una gita e spiegò solo alla ragazzina cosa stesse realmente accadendo.
"Betty" disse mettendole le mani sulle spalle e stringendole dolcemente "tu e i bambini andrete a Capomazda da dei cari amici dei miei defunti zii. Li sarete al sicuro dalla guerra e quando tutto questo sarà finito, io verrò a riprendervi e non vi lascerò mai più. Promesso" l'abbracciò infine.
Non le diede il tempo di replicare, poichè era già fin troppo tardi; scrisse velocemente una lettera e la diede a Betty dicendole che avrebbe dovuto consegnarla alla signora Felicia e le scrisse l'indirizzo della loro casa su un foglietto di carta.
Uscirono di casa in fretta e furia e una volta alla stazione, Marwel, prese a fare tutti i biglietti per i suoi orfani con i soldi che aveva messo da parte durante quegli anni.
Diede ad ognuno il proprio biglietto, poi li guardò e un velo di tristezza le bagnò gli occhi.
"Dovete promettermi che farete i bravi" disse accarezzando la testolina di Danny.
Lady Gaynor
20-11-2015, 23.12.55
"Già, una figura piuttosto ambigua..." risposi finendo il mio caffè. "È stata una lunga giornata, e adesso ne è cominciata un'altra... sarà meglio che vada a dormire qualche ora, o non sarò nemmeno in grado di stare in piedi..." salutai Park con un bacio sulla guancia. "Grazie di tutto... a più tardi..."
Nel corridoio, chiesi ad un soldato dove fosse un telefono. Me lo indicò e io mi ci diressi. Trovatolo, ni guardai intorno per accertarmi che non ci fosse nessuno. Feci un numero a memoria. Era una linea diretta, impossibile da avere, eppure...
Rispose una voce maschile.
"Il generale Taddeus. Subito." Dissi io "Ditegli che la Rosa Nera ha delle novità importanti."
Poco dopo, la voce del generale.
"Signore, credo di aver trovato l'aereo. O meglio, ho trovato il posto in cui è stato finora. Devo averlo mancato di un soffio... Si tratta di un rottamaio giù nel borgo. C'era un tale che non me la contava giusta, sono convinta sia implicato... ha una gamba malmessa, zoppica vistosamente. Comunque ho la possibilità di mostrarvi le foto del posto, fatemici lavorare su..."
Ascoltai la sua risposta, e infine aggiunsi "Dovere, generale." Clic.
E ora a noi due, Zac. Andai in camera mia e presi una collana con un grosso ciondolo. Mi rinfrescai il viso, avevo bisogno di un bagno, ma non ne avevo il tempo. Bisognava muoversi in fretta. Il non conoscere l'esatta ubicazione degli alloggi era un limite, ma non avevo alcuna scusa per chiedere una planimetria a Goz. Mi toccava domandare in giro, come sempre. Chiesi allora ad un soldato se sapesse dov'era la stanza del fotografo, e fortunatamente ebbi una risposta affermativa. Raggiunsi così l'alloggio di Zac, dove trovai la porta socchiusa. L'aprii e lo chiamai. "Zac, posso entrare?"
http://vignette4.wikia.nocookie.net/creepypastaitalia/images/a/ac/Come-petali-rosa-nera.png/revision/latest?cb=20130704172658&path-prefix=it
Guisgard
21-11-2015, 00.45.16
Fermer sorrise a Gwen.
“Una tazza di latte appena macchiato andrà benissimo.” Disse. “Sai, per me non è facile rispondere come fai tu ai pettegolezzi. Io sono l'ufficiale medico della base e devo tenere un certo decoro, anche se in verità mi piacerebbe mandare al diavolo che ficca un po' troppo il naso.” Guardandola. “Ma poi, ad essere sinceri, come biasimarli? Non è certo facile lavorare con una bella infermiera accanto e restare indifferenti.”
Anche Reddas avrebbe partecipato alla battaglia.
Ottimo.
Poi Risi piano a quelle sue parole.
"Tesoro, vuoi insegnarmi il mio mestiere?" Ridendo, per poi volare a mia volta verso la Gola del Diavolo per riuscire a sconfiggere lo stormo di valchiria.
Lady Gwen
21-11-2015, 00.53.53
Sorrisi mentre preparavo due tazze di latte macchiato per entrambi.
"Eh hai ragione..." dissi annuendo "Ma tranquillo, lo faccio io per tutti e due" facendogli l'occhiolino.
Poi sorrisi e mi avvicinai a lui cingendogli la vita con le braccia, mentre il caffè si scaldava.
"Beh non è nemmeno facile restare indifferenti con un medico così affascinante che ti fa tutti questi complimenti... vuoi un po' anche per il fascino della divisa..." sorridendo divertita e sfiorando il suo naso col mio.
Guisgard
21-11-2015, 00.55.30
Il prete sorrise ad Altea, mentre si sistemava il colletto bianco.
“Viviamo in tempi difficili” disse “e per un chierico è meglio celare il suo vestiario. E' triste ammetterlo, ma gli abiti sacerdotali attirano i lacci del diavolo.” Guardò fuori, dove il cadavere del partigiano veniva portato via dalla polizia ferroviaria. “Quell'uomo bluffava. Si definiva un partigiano e loro non hanno mai una buona organizzazione. Munizioni ed esplosivi costano e per quella gente è materiale troppo prezioso per usarlo su un treno pieno di civili. Ma lasciate che mi presenti... sono Padre Tommaso, diretto ad Evangelia.”
Guisgard
21-11-2015, 00.59.58
Marwel preparò i bambini e con loro raggiunse la stazione.
Qui acquistò i biglietti per ciascuno.
Fu un saluto triste e commovente.
Betty, la più grande, comprese, gli altri no.
Benjamin scoppiò in lacrime e così anche gli altri.
Non potevano capire.
La guerra era indecifrabile per gli adulti, figurarsi per i bambini.
Il piccolo Danny invece restò in silenzio, limitandosi a fissare teneramente Marwel.
E tutti insieme attesero l'arrivo del treno.
Altea
21-11-2015, 01.00.22
Ascoltai il diacono...quindi quel partigiano non era un pericolo reale per lui...eppure Rodian sembrava preoccupato.
"Piacere Padre Tommaso, il mio nome è Altea..che porta un chierico ad Evangelia?" .Mi sarei aspettato fosse diretto a Capomazda.
Marwel
21-11-2015, 01.07.29
Betty e Marwel cercavano di consolare i bambini, ma neppure la donna era in grado di cacciar via la tristezza dal suo cuore, poichè con quei bambini se ne andava un pezzo di se stessa e le sarebbero mancati molto.
Abbracciò ognuno di loro e parlò in ginocchio, in modo da poterli guardare negli occhi "siete i bambini più forti del mondo e sono fiera di voi! verrò a prendervi presto, ma dovete promettermi che sarete educati, che mangerete abbastanza e che andrete a dormire presto la sera, va bene?".
Sorrise loro e cercò di imprigionare i loro volti nella sua mente, mentre le sue palpebre si aprivano e si chiudevano lasciando scivolare qualche lacrima sul suo viso.
Guisgard
21-11-2015, 01.09.21
Clio e Reddas scesero rapidi nella stretta Gola del Diavolo, seguiti subito dopo da Sbrizz.
Era infatti quello l'unico modo per avere una possibilità, perchè lo scontro appariva troppo impari.
I Valchiria, allora, a loro volta si lanciarono fra quelle anguste pareti rocciose.
Gli aerei sfrecciavano veloci tra le rocce a strapiombo.
Poi i caccia di Canabias aprirono il fuoco verso i tre aerei legionari.
“Cominciano le danze...” disse Reddas, cercando con manovre azzardate di evitare i colpi.
“Un bel concerto davvero...” Sbrizz, mentre i proiettili nemici sibilavano vicinissimi alle ali del suo veicolo.
“Non possiamo evitarli per sempre...” via radio Reddas agli altri due “... dobbiamo rispondere al fuoco...”
La battaglia si fece impervia è difficile, come sempre.
E come sempre alla lucida precisione del soldato si univa l'eccitazione dell'avventura, dello scontro, l'adrenalina che ti attraversava e rendeva viva.
Ero nata per quello.
Reddas aveva ragione, era ora di aprire il fuoco.
"Assolutamente..." Concordai, per poi iniziare a mirare e sparare.
Guisgard
21-11-2015, 01.13.53
“Ah, dunque” disse Fermer a Gwen che gli cingeva i fianchi “il mio fascino è dovuto alla divisa che indosso?” Fingendosi seccato. “Come dire, ad esempio, che trovo bella la mia infermiera per il corto vestitino bianco che indossa, o per come il cappello le tiene indietro i bruni capelli, oppure perchè le sue calze bianche mi mandano in visibilio... giusto?” Per poi ridere, mentre la macchinetta del caffè fischiava.
Guisgard
21-11-2015, 01.17.30
“Prego, miss Altea...” disse Padre Tommaso “... sedetevi pure con me... il posto accanto al mio è vuoto...” con un gesto cortese “... perchè sono diretto ad Ecangelia? Perchè alla base legionaria occorre un nuovo cappellano... ed eccomi qui.” Sorridente.
Rodian li osservava dal suo posto.
In quel momento il treno fischiò.
“Mamma!” Un bambino a sua madre. “E' quella Evangelia?” Indicando un borgo su una bassa altura.
“Si, piccolo mio.” Annuì la madre.
Lady Gwen
21-11-2015, 01.18.31
"Scemo" dissi ridendo colpendogli scherzosamente il braccio "Intendevo dire che spesso per le donne la divisa è un valore aggjunto e non vedo perchè dovrei fare eccezione" con un sorriso ammiccante, mentre mi scioglievo dal suo abbraccio e prendevo poi il caffè.
Macchiai il latte già versato nelle tazze e sistemai la tavola.
"Dottore, la colazione è servita" sorridendo e sedendomi.
Guisgard
21-11-2015, 01.20.37
Fu una scena molto triste.
Marwel ed i suoi bambini erano stretti in quegli sguardi e la ragazza non riusciva a trattenere le lacrime.
Ma ad un tratto si udì il fischio del treno che attirò l'attenzione di tutti loro.
In lontananza allora apparve il fumo della locomotiva.
“Ecco, il Meridian Express tra breve entrerà nella stazione.” Disse il capostazione.
Altea
21-11-2015, 01.24.47
Mi sedetti vicino a padre Tommaso, ma sentivo gli occhi di Rodian su di me..che diamine voleva!!
"Avrete il vostro bel daffare" ma non andai oltre poiché era diventato difficile credere in chiunque.
Un bimbo indicò un borgo, guardai fuori dal finestrino...eravamo arrivati.." Sembra siamo arrivati a destinazione salvi" dissi a bassa voce per non farmi sentire da Rodian..Non capii il motivo ma il mio cuore batteva forte a quella vista del borgo.
Marwel
21-11-2015, 01.26.46
Ciò che l'avrebbe separata dai suoi piccoli si stava avvicinando di gran carriera a loro e lei pensò a quando poteva solo immaginare quella scena ed era convinta che avrebbe provato gioia nel vedere il Meridian Express che portava in salvo i bambini, invece non fu così. Fu come vedere sparire tutto ciò ce aveva costruito con un solo soffio di vento.
Cercò di farsi forza e si asciugò le lacrime.
"Forza bambini, è ora di andare"
Guisgard
21-11-2015, 01.41.14
Il meridian Express entrò finalmente nella stazione di Evangelia.
Le porte si aprirono, per permettere di scendere e di salire.
Padre Tommaso, Altea e dietro di loro Rodian scesero dalla vettura, mentre Marwel si avvicinò per far salire i bambini.
E nel vedere i piccoli piangere, il chierico raggiunse la ragazza.
“Perdonate...” disse Padre Tommaso a Marwel “... questi bambini devono partire? Immagino solo loro, visti i pochi bagagli... volevo informarvi che sul treno vi è una suora... se volete potete affidarli a lei, così saranno accompagnati e accuditi da quella pia religiosa.” Sorridendo.
Guisgard
21-11-2015, 01.41.53
“Beh, anche la divisa di infermiera ha un suo fascino.” Disse Fermer facendo l'occhiolino a Gwen.
Poi i due si sedettero e fecero colazione.
“Davvero ottimo questo latte macchiato, infermiera Gwen.” Divertito il dottore.
Ma in quel momento un legionario entrò nell'infermeria.
“Permesso?” Il militare.
Guisgard
21-11-2015, 01.43.01
Clio, Reddas e Sbrizz risposero al fuoco nemico.
Volare tra quelle strette ed irregolari pareti a strapiombo richiedeva riflessi al limite ed un'abilità non comune.
Lo stormo di Valchiria dovette disunirsi ed ogni caccia prese a volare e a sparare in maniera individuale.
E per i tre legionari ciò fu un decisivo vantaggio.
Alcuni aerei nemici, infatti, finirono contro le rocce, altri precipitarono dopo essere stati colpiti dai tre veicoli mercenari.
Dopo un po' i numeri della battaglia erano mutati.
Almeno la metà dei Valchiria erano andati distrutti.
“Credevo” disse Reddas “che i Valchiria fossero aerei veri e non giocattoli. Ma forse sono soltanto scadenti i piloti di Canabias.” Con tono superbo.
Ma all'improvviso un nuovo aereo apparve all'orizzonte.
Era un Valchiaria, ma di colore nero e si muoveva ad una velocità quasi doppia rispetto ai normali aerei.
Sulle ali poi aveva raffigurato un gufo nero stilizzato.
http://modelingmadness.com/contests/p40cntst/caz72p40b.jpg
Guisgard
21-11-2015, 01.44.15
Guisgard si allontanò dallo sportello dell'ufficio postale e vide Dacey avvicinarsi.
“Mmmh, devo dire che siete l'ultima persona che mi aspettavo di trovare qui ad aspettarmi.” Disse alla ragazza, col suo solito sorriso beffardo. “Ammesso che siate venuta qui per me.” Mettendosi in tasca la ricevuta del telegramma.
Marwel
21-11-2015, 01.46.04
Marwel si affrettò a far salire i bambini sul treno, poi un chierico si fece avanti e le consigliò di affidare i bambini ad una suora che era a bordo del Meridian.
"Vi ringrazio padre" fece con la voce rotta dal pianto. Vederli salire in fila indiana su quel treno e sapere di non poterli seguire le fece male come se la stessero accoltellando in mille.
Salì sul treno e cercò la suora. Quando la vide le si avvicinò e le parlò:
"Scusatemi sorella, mi hanno consigliato di affidare a voi i miei bambini in modo che possano raggiungere Capomazda in sicurezza. Non voglio recarvi disturbo, ma sono molto preoccupata per loro e accetterei qualsiasi aiuto"
Lady Gwen
21-11-2015, 01.46.05
Risi scuotendo la testa.
"Vi ringrazio, dottore" rispose divertita.
Poi, entrò un militare.
"Prego, venite. Gradite un po' di caffè?" dissi cortesemente al soldato.
Quel duello era sempre più serrato, ma noi eravamo pronti.
Continuai a sparare, dirottare e affrontare i valchiria che cadevano uno a uno.
Risi soltanto a quelle parole di Reddas.
Ma poi arrivò un aereo diverso.
Trasalii.
"Il Gufo Nero.." Esclamai "Ora sì che le cose si fanno interessanti..." Con un sorriso gelido.
Dacey Starklan
21-11-2015, 02.00.46
Mi strinsi nelle spalle prima di rispondere.
<< A quanto pare la vita é piena di sorprese... A dire il vero sono qui per chiedervi scusa. Ho avuto un comportamento inaccettabile>>
http://i2.listal.com/image/2860860/600full-ava-gardner.jpg
Altea
21-11-2015, 19.54.04
Tra traversie, emozioni, avventure, paure e ricordi arrivai ad Evangelia.
Scendemmo dal Meridian e vi era molta confusione, Rodian stava dietro me e io mostrai indifferenza, non doveva sapere sarei rimasta li fino al prossimo passaggio del Meridian anche se Evangelia non sembrava molto grande.
Poi vidi quella scena...prima dei bambini che piangevano e Padre Tommaso che rassicurava quella giovane bionda ragazza, capii doveva farli viaggiare soli fino a Capomazda..nemmeno Evangelia era sicura per un bimbo..e mi si strinse il cuore pensando ai bambini di Cherval.
La ragazza salì sul treno coi bambini, come da istruzione del chierico, e io mi avvicinai a lui..."È triste..vedere quei bambini..ma sono certa il Signore veglierà su loro e arriveranno salvi" sospirai "Padre, sono forestiera qui è mi fermero' alcuni giorni" sempre a bassa voce "Io cercherò una locanda, ma verrò a trovarvi alla base perché vorrei parlare con qualcuno di importante..capitano o altro..volete vi accompagni oppure ci vedremo laggiù..tra altro non voglio far sapere a quel tipo mi trovi ad Evangelia" indicai con la testa Rodian stringendomi nel mio cappotto di angora rosso.."Niente di particolare non preoccupatevi, i soliti ammiratori trovati sul treno anzi scocciatori" mentendo spudoratamente ma per ora non volevo andare oltre con degli estranei e aspettai Rodian se ne andasse senza guardarlo., ma attenta a ciò che facesse.
Guisgard
23-11-2015, 01.54.07
“Vi ringrazio, ma devo tornare agli hangar.” Disse il legionario a Gwen. “Dottore...” rivolgendosi poi a Fermer “... alcuni dei nostri sono stati attaccati dopo il decollo da caccia nemici. Altri aerei stanno partendo per correre in loro aiuto. Il capitano Goz vuole che vi teniate pronto per eventuali feriti.”
“Si, certo.” Annuì l'ufficiale medico.
Guisgard
23-11-2015, 01.57.29
Il caccia nero del Gufo si lanciò nella battaglia.
In un attimo entrò nella stretta Gola del Diavolo e subito tutti gli altri Valchiria lo affiancarono.
“E' l'asso di Canabias...” disse Sbrizz via radio “... il pilota conosciuto come Gufo Nero... forse è il caso di ritirarci, signore...” a Clio.
Guisgard
23-11-2015, 01.59.56
Guisgard sorrise nell'udire Dacey.
Era un sorriso impertinente, quasi beffardo.
“Chiedermi scusa...” disse lui, rimettendosi poi il giubbotto “... per mia natura non porto mai rancore ad una donna, dunque non avete nulla di cui scusarvi. Torno alla locanda. Venite anche voi?” Incamminandosi.
Lady Gwen
23-11-2015, 02.01.25
Il legionario ci spiegò la situazione, chiedendoci di tenerci pronti per eventuali feriti.
"Saremo pronti ad ogni eventualità" dissi annuendo e dando anch'io la mia disponibilità.
Risi piano a quelle parole di Sbrizz.
"Ma neanche per sogno... Ora che le cose si fanno interessanti..." Lanciandomi a mia volta nella gola.
Non mi sarei mai ritirata, mai arresa, piuttosto avrei intrapreso l'ultimo volo.
Guisgard
23-11-2015, 02.03.33
Gaynor raggiunse la porta degli alloggi di Zac, che era semichiusa.
Un attimo dopo il fotografo uscì da una porticina laterale alla camera.
“Oh, miss...” disse alla diva “... ero nella camera oscura per sviluppare le foto... in cosa posso servirvi?”
Guisgard
23-11-2015, 02.06.11
Il militare lasciò l'infermeria e Fermer scosse il capo.
“A volte dimentico che siamo in guerra...” disse “... che ogni momento è quello giusto per subire un attacco e vedere legionari feriti o addirittura morti... forse non mi abituerò mai a tutto questo... che senso ha studiare medicina per poi vedere solo morti?” Fissando Gwen.
Lady Gaynor
23-11-2015, 02.08.02
"Quando avete detto di aver montato una camera oscura, mi è venuta la curiosità di dare una sbirciata ... è possibile? Magari avete anche già sviluppato le foto, mi piacerebbe vederle..."Così mi rivolsi a Zac, sperando mi accontentasse.
Guisgard
23-11-2015, 02.11.37
In un attimo lo scontro riprese.
Due Valchiria si accodarono all'aereo di Sbrizz, cominciando poi a mitragliarlo.
“Accidenti...” disse via radio Sbrizz, che con rapide manovra cercava di evitare le scariche di colpi “... non riesco a togliermeli da dietro, signore...” a Clio.
Allora il caccia di Reddas si accodò ai due Valchiria, per poi aprire il fuoco.
E subito uno dei due precipitò fumando, fino ad esplodere contro le pietre.
“Vi devo una bevuta, Reddas...” sollevato Sbrizz.
“Io non bevo con i gregari come te.” Via radio il re di Buxiano.
“Che simpatico...” mormorò Sbrizz.
Ma la battaglia non era conclusa.
Il Valchiria nero si accodò all'aereo di Reddas e cominciò a sparare.
Guisgard
23-11-2015, 02.13.32
“Qualche foto è già pronta...” disse Zac a Gaynor “... anche se si tratta solo di negativi... venite con me.” E la condusse nella camera oscura, dove in alcuni recipienti c'erano le riprese fotografiche. “Ecco...” indicò “... sapete cos'è un negativo, vero?”
Dacey Starklan
23-11-2015, 02.16.41
C'era un non so che di insolente nella sua risposta ma ci passai sopra. Non era un bene iniziare una nuova discussione.
<< Si... Certo... Onestamente non mi va di girare da sola in questa città più del necessario... Forse...>> mi avvicinai a Guisgard prendendo poi la via per la locanda, << forse è anche per questo che volevo informare la Baronessa, per lasciare questo posto.. É pericoloso per tutti noi... Ma so che voi sapete ciò che fate, mi sono affidata a voi, spero di aver fatto la scelta migliore >>
Lady Gwen
23-11-2015, 02.18.50
Il militare andò via, lasciandoci soli.
Lo ascoltavo e mi si stringeva il cuore.
"Lo so che è difficile" dissi, prendendogli le mani "Anche io devo farci l'abitudine... Ma dobbiamo pensare a salvare più vite possibili, non a quante potremmo perderne..."
Guisgard
23-11-2015, 02.23.14
“Avvertire la Gran Baronessa” disse Guisgard a Dacey “è una grossa stupidaggine.” Sentenziò. “Divulgare simili notizie è come rivelare al lupo dove si trova l'ovile.” La fissò. “Ho piacere che vi fidiate di me. Infatti abbiamo gli stessi interessi in questa storia. Vogliamo guadagnarci entrambi. Dunque non devo risultarvi simpatico, ma solo fare in modo che siate abbastanza brava per questo ruolo.” Estrasse dal giubbotto un giornale e lo diede alla ragazza, indicandogli un articolo in terza pagina. “Vedete? Parla proprio della Gran Baronessa. Lei stessa afferma di non sentirsi al sicuro. Infatti la polizia di Canabias ha occhi ed orecchi ovunque.”
"Arrivo, arrivo..." Dissi via radio a Sbrizz per poi voltarmi ed attaccare uno dei valchiria.
Poi Reddas ne colpì uno, e io risi a quelle parole.
"Non sarà mai uno di noi, Sbriz..." Scuotendo la testa.
Poi il Gufo Nero prese di mira Reddas e per un momento sperai lo abbattesse così da levarcelo di torno.
Poi attaccai a mia volta il Gufo, destreggiandomi dagli altri atta chi, anche se sapevo che me ne sarei pentita.
Ma io non ero come lui, e lui non sarebbe mai stato uno di noi.
Guisgard
23-11-2015, 02.27.16
Fermer guardò Gwen ed annuì con un timido sorriso.
“Si, hai ragione.” Disse. “Su, mettiamoci al lavoro. Per favore, prepara del disinfettante e alcune siringhe. Inoltre credo occorreranno bende sterilizzate ed acqua distillata. Speriamo di non doverne usare molta di questa roba...” sbuffando.
Dacey Starklan
23-11-2015, 02.31.18
<<Vi chiedo ancora scusa, sono stata impulsiva e non ho davvero riflettuto sulle conseguenze...>> presi il giornale e quasi impallidii. Mia zia era invecchiata di molto rispetto a come la ricordava, il dolore e la paura l'avevano come trasformata.
<<Povera donna... Spero davvero di darle un po' di serenità alla fine di tutto... Sembra molto provata da ciò che le accade intorno, perdere la propria famiglia a quel modo...Non riesco davvero ad immaginarlo>>
E invece lo immaginavo, lo sapevo e ogni volta che ci ripensavo dovevo sforzarmi per cacciare indietro le lacrime.
<<Io devo per forza fidarmi di voi..Quanto alla simpatia, quella si vedrà...>> e sorridendo gli diedi un buffetto sulla spalla. <<Siete un uomo molto misterioso capitano, mi viene difficile capire chi siete>> e lo guardai con un sorriso, decisamente incuriosita e sperando di ottenere qualche risposta.
http://www.themoviescene.co.uk/reviews/_img/2500-2.jpg
Lady Gwen
23-11-2015, 02.33.29
Ricambiai il suo sorriso e annuii, alzandomi.
"Vado subito" accarezzandogli il viso nel passaggio, per poi tornare in ambulatorio.
Mentre preparavo le bende e tutto il resto, pensavo a quanto fosse veramente difficile stare sempre col fiato sospeso, sperando che non ci fosse un nuovo attacco con altri feriti, ma dovevo essere forte, anche per Fermer.
Guisgard
23-11-2015, 02.34.21
Gufo Nero attaccò Reddas.
Il pilota evitò quei primi attacchi e cercò di togliersi dal mirino dell'asso di Canabias, ma solo l'intervento di Clio gli evitò il peggio.
Poi la ragazza cominciò a sparare contro il Valchiria Nero.
Ma nessuno dei suoi colpi andò a segno.
Il Gufo pilotava con incredibile abilità un Valchiria modificato.
Già questi caccia erano il meglio che si poteva vedere in fatto di tecnologia bellica ed in più quell'aereo nero si muoveva ad una velocità quasi doppia rispetto ai modelli standard.
Ed il risultato fu che il biondo tenente non riuscì neanche una volta ad agganciarlo col suo mirino.
Poi, con mossa rapida ed inattesa, il Gufo virò, roteando su tesso a velocità incredibile, fino a ritrovarsi alle spalle del Damasgrada.
“Attento, signore...” disse via radio Sbrizz a Clio “... gli siete a tiro!”
Ed il Valchiria Nero aprì il fuoco contro l'aereo del biondo tenente.
Alla fine salvai Reddas dal peggio, pur sapendo che non ne avrei mai ricevuto un grazie da quel viziato e superbo tipo.
Ma i colpi che lanciavo al Gufo sembravano inefficaci e inutili, come fossi una recluta alle prime armi.
Poi riuscì ad avermi sotto tiro.
"Tu dici, Sbrizz?" Sarcastica "Non me n'ero accorta, tu guarda..." Scuotendo piano la testa.
Ma a quel punto bisognava giocarsi il tutto e per tutto, l'aereo era migliore del mio, ma non ero disposta a credere che lo fosse anche il pilota.
Così, provai una manovra al limite per riuscire a evitare i suoi colpi ed essere fuori dalla sua linea di tiro.
Era un azzardo, ma non avevo scelta, avrei tentato il tutto e per tutto.
E con un bestione del genere l'astuzia poteva essere l'unica arma.
Guisgard
23-11-2015, 02.43.29
Guisgard fissò Dacey.
“Per un attimo” disse ironico “ho temuto di beccarmi un altro schiaffo.” Sorridendo e riferendosi a quel buffetto che lei aveva dato sulla sua spalla. “Sono un uomo misterioso? Beh, dopotutto non dobbiamo mica conoscerci. Il nostro è un rapporto di convenienza. Io istruisco voi per ingannare quella donna e voi farete guadagnare a tutti noi un bel mucchio di soldi. E quando tutto ciò sarà finito le nostre strade si separeranno e così non sarete più obbligata a sopportare la mia presenza.” Ridendo di gusto. “Comunque devo dirvi che sorridendo siete molto più carina. Forse è la seconda volta che vi vedo sorridere. La prima fu quando suonai l'ocarina in quel locale.” Facendole l'occhiolino.
Guisgard
23-11-2015, 02.47.08
Gwen preparò quanto chiesto da Fermer.
Ma tra i flaconi trovò accidentalmente una lettera.
Era indirizzata a Fermer da parte di suo padre.
La busta era aperta e solo una parola si intravedeva:
“Trasferimento”
Dacey Starklan
23-11-2015, 02.48.38
Abbassai lo sguardo riflettendo su ciò che aveva detto. Il suo ragionamento non faceva una piega eppure mi turbava. Decisi però di non darci peso anzi sorrisi di nuovo, a seguito del suo complimento.
<<Vi sto così antipatica da desiderare di non vedermi più dove che avrete preso i soldi?>> sorridevo ma in un certo senso la mia domanda era piuttosto seria.
Lady Gwen
23-11-2015, 02.54.09
Stavo preparando il necessario, quando tra i flaconi vidi una cosa.
Era una lettera.
Era da parte del padre di Fermer e quell'unica parola che si leggeva mi fece restare un po' interdetta: trasferimento?
Accertandomi che Fermer non ci fosse, spinta dalla mia solita curiosità, la presi.
Guisgard
23-11-2015, 02.56.21
Clio provò l'audace manovra.
Rapido il Damasgrada virò tra i colpi del Valchiria Nero.
Una manovra rischiosa ma perfetta nella suo esecuzione.
Ma non era solo quell'aereo nero ad essere straordinario.
Lo era anche colui che lo pilotava e per questo la manovra di Clio risultò vana.
“E' ancora dietro di voi, signore...” disse allarmato via radio Sbrizz.
“Quel dannato mangia fulmini e sputa saette...” mormorò Reddas.
Infatti il Valchiria nero era velocissimo.
Tanto che seguiva Clio come un'ombra.
E stavolta l'aereo del biondo tenente fu agganciato dal mirino del nemico.
Una scarica di colpi e Gufo Nero perforò la coda del Damasgrada.
L'aereo di Clio iniziò così a fumare e a perdere quota rapidamente.
“Ricorrete all'espulsione, signore!” Gridò Sbrizz. “Fatelo o precipiterete insieme all'aereo!”
Clio aveva pochissimi secondi per decidere cosa fare.
Catapultarsi fuori e paracadutarsi, lasciando così Damasgrada precipitare tra le rocce, oppure tentare un atterraggio di fortuna con pochissime possibilità di uscirne indenne.
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Guisgard
23-11-2015, 03.01.11
“Voi” disse Guisgard a Dacey “starmi antipatica?” Rise. “E perchè mai? Come detto non ho l'abitudine di provare rancore verso una donna. E neanche antipatia. Tuttavia dubito ci si riveda ancora io e voi dopo quest'affare. Io ho il mio castello da acquistare, rammentate? Mentre voi dovrete sposare il vostro principe azzurro.” Divertito.
Arrivarono alla taverna.
Dacey Starklan
23-11-2015, 03.06.02
<<Oh giusto... Il castello...>> poi mi fermai un istante e dissi divertita, << ma un castello vi renderebbe in qualche modo un principe no?>> e lasciando il senso della frase sospesa ripresi a camminare entrando poi nella taverna, ritrovando i tre borghesi.
<<Buongiorno signori>> dissi una volta entrata, << il capitano è con me, abbiamo chiarito il nostro piccolo disappunto di prima... Direi che ora debba mettermi a imparare qualcosa di nuovo non credete?>> e questa volta ero più riferita verso Guisgard, << cosa mi manca ancora per essere una vera principessa?>>
Guisgard
23-11-2015, 03.07.12
Gwen aprì la busta e tirò fuori la lettera, per poi leggerla:
“Ho parlato con alcuni miei influenti amici molto vicini al lord Fosser.
Egli può richiedere all'istante il tuo trasferimento a Città di Capomazda, per farti lavorare nella sua clinica.
Così non dovrai più esercitare la professione al fronte.
Ho già avviato vari procedimenti.
Conto di qui ad un mese di riaverti a casa, figlio mio.
Tuo padre”
"Maledizione..." Imprecai, quando il valchiria riuscì a riprendermi.
E dire che la manovra era riuscita benissimo.
"Lo so, dannazione..." Infastidita a Sbrizz che mi faceva la telecronaca del confronto.
Venirmi a dare una mano no, eh.. Non sia mai!
Poi lo sentii, uno scossone, un boato, un fischio.
Mi aveva colpito.
Imprecai di nuovo.
Risi piano a quelle parole di Sbrizz.
"No, vecchio mio, non abbandonerò il mio gioiellino..." Con un sorriso tra il malinconico e il sognante "Dì ai miei fratelli di non arrendersi mai, e abbracciali per me, non dovessi tornare...".
Poteva essere la fine, quell'istante atteso e temuto da sempre.
Quello che avrebbe dato il senso alla mia intera esistenza.
Era come lo avevo sempre immaginato.
Ma non era finita.
Conoscevo bene quelle rocce impervie.
Potevo cadere, precipitare fino a far credere al
gufo di avermi abbattuto davvero, e poi tentare un atterraggio di fortuna poco distante, lontano dalla battaglia.
Era un azzardo, Damasgrada poteva diventare la mia tomba se non avesse avuto la forza necessaria all'atterraggio.
Ma non riuscivo ad immaginarne una più degna.
Skull, appassionato di discipline giapponesi mi raccontava che il colpo migliore che devi tiare era l'ultimo, quello in cui sai già di essere stato sconfitto, deve essere il migliore perché non avrai un'altra possibilità.
Allora, mente perdevo quota, riuscii per un istante a fare una manovra al limite, mirando al
Valchiria nero dal basso, da dove non si aspettava un colpo, per poi concentrarmi e rischiare il tutto e per tutto nell'ultima manovra.
"Andiamo bellezza.." Mormorai al mio aereo ferito "L'ultimo sforzo amica mia, insieme...".
Lady Gwen
23-11-2015, 03.13.52
Uscii la lettera dalla busta e la lessi.
In effetti, era ciò che Fermer voleva. Mi aveva già detto che l'ambito militare non gli interessava, al contrario della medicina, dunque sarebbe stato sollevato di non dover restare qui ad Evangelia, a stretto contatto con la guerra.
O forse no?
Qualunque fosse la risposta, non era il momento adatto. Rimisi così la lettera nella busta, curandomi di riporla esattamente come e dove l'avevo trovata e mi rimisi a lavoro.
Guisgard
23-11-2015, 03.28.32
Guisgard sorrise a quelle parole di Dacey sul suo essere un principe e restò a fissarla mentre lei entrava nella locanda.
Entrò poi anche lui e trovarono i tre borghesi.
“Noto che siete di ottimo umore, Diana.” Disse Leones alla ragazza. “Ne sono lieto.”
“Cosa vi manca per essere una principessa?” Guisgard a Dacey, mentre si toglieva il giubbotto ed indicava al taverniere di dargli da bere. “Beh, per cominciare un'identità. La povera Dacey ora è sepolta con ogni probabilità in qualche foiba della steppa e nessuno dunque può sapere che tipo fosse. E questo è un vantaggio, perchè vi offre la possibilità di reinterpretare il personaggio.” Bevendo. “Ebbene... le principesse sono solitamente di due tipi... quelle dei romanzi cortesi e quelle delle fiabe orientali, tipo Le mille e una notte.”
“Siete un pozzo di scienza.” Sarcastico Fines.
“Si e credo scriverò un libro anche su questo.” Annuì il militare. “Dicevo... le prime, tipo Ginevra, Isotta o Armida, sono spesso capricciose, lunatiche e volubili, sempre in cerca di un Lancillotto, un Tristano o un Rinaldo pronto a rovesciare il mondo per accontentarle. Le seconde invece, come nella favola di Aladino o in quella di Sinbad, appaiono sognanti, docili ed indifese, pronte per essere conquistate e rese felici. Ecco...” avvicinandosi divertito alla ragazza “... voi scegliete a quale tipo di principessa volete somigliare ed il gioco è fatto.” Facendole l'occhiolino.
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