Visualizza versione completa : Nei cieli di Evangelia
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Dacey Starklan
23-11-2015, 03.36.58
Presi al volo un bicchiere d'acqua prima di sedermi al tavolo.
<<Beh>> dissi dopo aver bevuto qualche sorso, <<sono solo felice che la mia discussione con il capitano non abbia avuto conseguenze e che il nostro piano sia ancora in piedi>>
Quindi mi voltai verso l'uomo ascoltandolo, era davvero convinto di sapere come funzionava il mondo dei nobili. Alcune cose che diceva erano giuste ma altre per nulla. Tuttavia, come sempre dovevo stare al gioco e accettare di rientrare in una delle due categorie che aveva descritto.
A grandi linee la prima descrizione poteva calzare bene a mia sorella Marian, lei era così assuefatta dai romanzi d'amore, e sperava che il suo promesso sposo fosse un prode neo Lancillotto.
Io invece, beh... Non aveva mai avuto quelle preoccupazioni però decisi di cogliere la sfida, immedesimare la seconda tipologia di principessa.
<<Credo che la povera Dacey fosse una da"mille e una notte", forse i suoi tratti sono indicativi di quella sua attitudine>> dissi piuttosto divertita, << dunque come funziona? Dovrò assumere una perenne espressione sognante ora?>>
Guisgard
23-11-2015, 03.38.10
Clio non voleva arrendersi.
E nonostante stesse perdendo quota, rischiando di morire tra le lamiere incandescenti di Damasgrada, tentò un ultimo disperato attacco al Valchiria Nero.
L'ultimo colpo favoleggiato da Skull, il più letale e mortale.
Una raffica di mitraglia verso il Gufo, mentre Damasgrada cadeva ormai in picchiata con un sibilo funereo.
Ma neanche stavolta l'attaccò riuscì.
Chiunque si celasse dietro il soprannome di Gufo Nero era senza dubbio un asso.
L'asso degli assi, come lo chiamavano a Canabias.
Il suo più abile pilota, colui che davvero dava speranza alla sua gente di poter sconfiggere il millenario impero di Afralignone.
Velocissimo, il Valchiria Nero evitò anche quell'ultimo disperato attacco di Clio, con una facilità quasi irrisoria.
Poi Damsgrada puntò contro le rocce.
Ora occorreva davvero un disperato atterraggio di fortuna a Clio per uscirne viva.
Guisgard
23-11-2015, 03.41.43
E mentre Gwen riprendeva il suo lavoro, nell'infermeria entrò un legionario.
“Ehi...” disse “... c'è nessuno? Un povero soldato dunque deve morire tra patimenti e stenti?” E si sedette su una delle sedie.
Lady Gwen
23-11-2015, 03.47.36
Mentre lavoravo, sentii la voce di un soldato.
"Ci sono io, non preoccupatevi, arrivo subito!" dissi dall'altra stanza, per poi raggiungere il legionario.
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Nemmeno il mio ultimo colpo riuscì.
Avevo fallito.
Nove anni a combattere e avevo fallito.
No, non sarebbe finita così, non avrei portato con me quell'onta nell'ultimo volo.
Ero disposta ad accettare una morte epica, non una in cui mi sentissi un'incapace.
Cosa avrei raccontato ai miei fratelli?
Ero furiosa e determinata.
Non sarebbe finita così.
"Avanti bellezza..." Mormorai, al mio aereo.
E a quel punto, come detto, mi concentrai sulla manovra di atterraggio, che sarebbe stata difficile e complessa.
Ma sperai che almeno quella mi sarebbe riuscita.
O forse mi ero illusa di saper volare per tutto quel tempo, di saper combattere.
Portai Damasgrada lontano dalla battaglia, al riparo dai colpi e dagli occhi dei valchiria.
Lì, tra le impervie rocce silenziose del deserto tentai di farlo atterrare.
Guisgard
23-11-2015, 03.53.01
“Già...” disse annuendo Guisgard a Dacey “... proprio così. Avete presente la principessa che sogna e sospira dal balcone del suo palazzo, mentre Aladino fa compiere al genio della lampada magie senza fine per apparire ricco e principesco? Ecco, qualcosa di simile. Dovete sospirare ogni trenta e trentuno. Dare l'idea di quella che sogna ad occhi aperti.” Sorrise. “Soprattutto in presenza della Gran Baronessa o di qualcuno di quegli sciocchi fantocci che il popolo chiama principi.” Si avvicinò a lei. “E dovrete fremere quando il vostro principesco spasimante mi fisserà negli occhi e vi stringerà a sé.” Cingendole i fianchi. “Dovrete sentirvi la protagonista di una favola e di qualcuno di quei grandi Amori da romanzo.” Col suo viso vicinissimo a quello di lei. “Pronta a farvi baciare... proprio come ne le mille e una notte, dove spesso i baci sono il rimedio per liberare da crudeli incanti...” e fu quasi sul punto di baciarla.
Restò così alcuni lunghi istanti.
Poi, ad un tratto, si allontanò dalla bocca di lei.
“Ecco...” mormorò, riprendendo il suo bicchiere “... così, più o meno.”
“Complimenti.” Fece divertito Leones. “Sembrava una vera scena d'Amore. Siete anche un attore, capitano?”
“Perchè no...” bevendo Guisgard “... e forse scriverò un libro anche su questo...” guardando poi Dacey per un momento.
Guisgard
23-11-2015, 03.56.18
Gwen arrivò nella camera e trovò un legionario seduto comodamente su una sedia, con i piedi sulla scrivania di Fermer.
“Caspita...” disse guardando l'infermiera “... e voi da dove saltate fuori? Siete forse un miraggio? Avrò marciato troppo sotto il Sole stamani? Beh, chiunque siate, se vera o frutto della sbornia di ieri, sappiate che sono follemente ed irrimediabilmente innamorato di voi. Volete fuggire con me? Per voi rischierei la Corte Marziale come disertore.” Sorridendo.
Dacey Starklan
23-11-2015, 04.00.45
Mi divertiva sentirlo parlare, trovavo tutto così assurdo , irreale e romanzato. Io non ero mai stata così eppure agli occhi di Gusigard ogni nobile fanciulla aveva simil caratteristiche. Era chiaro che, a differenza di ciò che diceva, la sua conoscenza del mio mondo era piuttosto superficiale. C'era anche da dire che io non corrispondevo esattamente ai canoni, anche quelli classici della mia famiglia. O forse era così che io credevo eppure... Eppure quando lui si avvicinò, parlando e cingendomi con le braccia, così vicino, i suoi occhi che si specchiavano nei miei, per un attimo riuscii a entrare nella parte, a sentirmi esattamente come lui stava descrivendo. E credetti davvero che mi avrebbe baciata. Le sue labbra erano talmente vicine che il suo respiro si infrangeva sul mio viso, mentre il mio respiro si era spento, talmente ero sorpresa e imbarazzata per quella situazione.
Quando si allontanò ripresi a respirare, mi sistemai una ciocca di capelli tenendo gli occhi bassi.
<<Già, ho capito che intendete, credo di riuscirci a comportarmi in questo modo...>> dissi fingendo di essere completamente a mio agio, nonostante dentro avevo una tempesta.
Lady Gwen
23-11-2015, 04.04.03
Raggiunsi la stanza in cui c'era il soldato e lo trovai comodamente seduto.
Appena iniziò a parlare, mi appoggiai allo stipite della porta, con le braccia incrociate, in silenzio.
"Avete finito?" con un'espressione seria e infastidita.
"A breve potrebbero giungere dei legionari feriti gravemente e se siete venuto per questo potete anche andarvene, io e il dottor Fermer non abbiamo certo tempo sa perdere" dissi secca, con tono irritato.
Guisgard
23-11-2015, 04.05.59
A Clio non restò che tentare un atterraggio di fortuna.
E di fortuna, oltre che di abilità, ne serviva davvero tanta.
La ragazza portò Dasmagrada lontano dalla battaglia, oltre le impervie rocce della Gola del Diavolo.
Raggiunse così una piana rocciosa, dove tra spuntoni di pietra e dossi di sabbia spuntavano solo poche piante grasse.
L'aereo sibilava, fumava e tenerlo dritto era ormai quasi impossibile.
Il terreno si avvicinava sempre di più e Clio cominciò a vedere scorrere davanti a lei tutte le immagini della sua vita.
Velocissime come un film senza sonoro.
L'impatto era ormai imminente.
Il fumo riempiva l'abitacolo e lei sentiva i sensi abbandonarla.
Ed il suolo era ormai vicinissimo.
Un ultimo sforzo le permise di tenere le mani strette sulla cloche ed evitare che l'aereo si cappottasse appena toccato terra.
Poi l'impatto.
Tutto prese a sussultare.
Damasgrada iniziò a scivolare sul terreno, facendo volare ovunque sassi, piante e pezzi della carrozzeria.
Poi Clio perse i sensi e tutto divenne buio.
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Guisgard
23-11-2015, 04.20.37
“Bene...” disse Guisgard che per un lungo istante era stato a fissare il viso di Dacey.
Poi terminò il suo bicchiere e pensieroso si avvicinò ad una delle finestre, restando così immobile a guardare fuori.
“Avete un buon profumo...” mormorò “... di ragazza pulita... servirà a convincere la Gran Baronessa che in questi anni avete vagato molto... smarrendo l'aura che vi contraddistingueva a corte...”
“Beh...” avvicinandosi alla porta Fines “... io credo che uscirò a fare un giro... a dopo, amici...” li guardò e poi uscì dalla taverna.
Dacey Starklan
23-11-2015, 04.23.14
Quella frase mi incuriosì, non capivo il vero significato, se ce ne fosse uno.
<<Ragazza pulita?>> mi avvicinai alla finestra accanto a lui, con un sopracciglio alzato essendo perplessa.
<<La mia aurea di corte? A volte vi esprimete in modo contorto capitano>>
Guisgard
23-11-2015, 04.28.06
“E spezzate dunque” disse il legionario a Gwen “così il cuore di un legionario? Di un futuro eroe e forse martire della patria?” Avvicinandosi a lei. “Beh, almeno lasciate che mi presenti... mi chiamo Pacos... e voi? Come vi chiamate? No, non ditemelo, mia dolce infermiera dallo sguardo crudele... lo indovinerò io e vi dimostrerò che è stato il Destino a farci incontrare...” la guardò “... dunque... capelli d'ebano... tratti mediterranei... siete senza dubbio una bellezza classica... ecco, ho trovato!” Esclamò. “Aspasia! Vi chiamate Aspasia!” Scosse il capo. “Forse no... troppo poetico... ora ci sono!” Ridendo. “Irene! Anzi, Crizia! O al massimo Penelope! Ma ora che ci penso siete anche tipo da Miriam... o da Dalila... si, come nome è carino... sennò tagliamo la testa al toro ed ecco un bel nome di quelli storici... Maria!” Annuì divertito. “Maria è un nome importante, altroché. Si, Maria mi piace.” Facendole l'occhiolino.
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Lady Gwen
23-11-2015, 04.32.17
Quando si avvicinò, io mi allontanai.
"A me non interessa il vostro nome e a voi non interessa il mio, qualunque esso sia. Adesso, ripeto, se non c'è alcun problema urgente, potete anche andarvene" guardandolo fisso negli occhi, seccata.
Guisgard
23-11-2015, 04.39.16
Fines lasciò la locanda e Dacey si avvicinò alla finestra, dove si trovava Guisgard.
“Beh, avete l'aspetto di una ragazza pulita...” disse alla ragazza “... persino ingenuo...” la fissò “... non dovreste lasciare che un uomo si avvicini troppo... potrebbe approfittarne...” i suoi occhi azzurri erano in quelli ambrati di lei “... siete carina per essere una cameriera... persino bella direi... oh, ma lasciate perdere ciò che dico...” si allontanò da lei, quasi a forza, per poi raggiungere il bancone “... dammi ancora da bere...” al taverniere, che subito gli riempì di nuovo il bicchiere.
Guisgard
23-11-2015, 04.43.14
“Problema urgente...” disse Pacos a Gwen “... forse una ferita al cuore non è un problema urgente?” Sospirò. “E sia... me ne andrò... ma se domani dovessero attaccarci... se dovessi uscire in volo e combattere... e se il mio aereo fosse abbattuto... beh, spero abbiate almeno il rimorso di avermi fatto morire senza rivelarmi il vostro nome... addio, mia bella e fredda infermiera...”
In quel momento tornò Fermer.
“Salve.” Salutando Pacos con un sorriso. “Cosa vi occorre?”
Dacey Starklan
23-11-2015, 04.45.46
Mi spiazzava, come sempre. Prima iniziava a farmi dei complimenti, come se in qualche modo fosse interessato e poi ecco che si allontanava, come se le parole appena pronunciate non avessero alcun senso.
E odiavo il fatto che dessi peso a tutto quello. Così mi sforzai e non mi voltai neanche quando andò a bere al bancone. Rimasi alla finestra, prendendo il suo posto, e iniziai ad allenarmi a fare gli occhi sognanti.
Solo dopo un paio di minuti passati così mi voltai andando al bancone.
<<Mi chiedevo...Ho lo sguardo giusto? Ditemi di si, almeno i miei sforzi non mi parranno vani>>
Lady Gwen
23-11-2015, 04.51.27
"Vorrà dire che sono una donna crudele" con un'alzata di spalle "Buona giornata" con un sorriso forzato e un tono che non ammetteva repliche, per poi voltarmi.
Udii poi finalmente la voce di Fermer.
"Il signore aveva solo bisogno di sfogare la sua vena poetica, ma stava andando via" guardando poi il dottore con un'esplessione di supplica.
Non sopportavo nè quel tipo, nè i suoi paroloni.
Guisgard
23-11-2015, 05.21.15
Guisgard continuava a bere, quando gli si avvicinò Dacey.
“Quando non siete acida ed indifferente” disse lui fissandola “e quando non diventate manesca, beh, si, avete lo sguardo giusto per far innamorare qualcuno. Proprio come nelle favole.” Finendo poi il suo bicchiere. “Mi chiedo spesso, guardandovi, di dove siate originaria. Dai tratti, non so, ma mi sembrate di origine straniera. Ma, come detto, avete lo sguardo giusto.” Tornando a guardarla. “Gli occhi sono di un bellissimo ambrato, che spesso muta asseconda della luce. Al mattino i vostri occhi sono quasi trasparenti, alla sera invece diventano opachi, come a voler riflettere la luce della Luna e delle stelle. E questi vostri capelli così scuri...” accomodandole una ciocca ribelle sulla fronte “... mi ricordano un disegno che da ragazzo guardavo spesso... era un'illustrazione per il mio libro preferito, Il Conte di Montecristo... raffigurava la bellissima principessa Haydee...” quel gesto delicato portò le sue dita dai capelli a sfiorarle l'orecchio “... passavo ore ed ore a guardare quell'immagine...” sorrise “... mi sono sempre chiesto cosa avesse visto Dantes, il protagonista, negli occhi della principessa greca... forse quella giovinezza e quei mari che l'ingiusta prigionia gli avevano sottratto... forse la felicità e l'Amore di cui brama ogni uomo... e chissà, forse davvero la vera Haydee aveva il vostro aspetto.”
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Guisgard
23-11-2015, 05.25.06
Fermer restò stupito da quelle parole di Gwen, ma Pacos salutò e andò via.
“Ma” disse il giovane medico all'infermiera “che voleva quel legionario? Di che vena poetica parlavi?” Alla ragazza.
Guisgard
23-11-2015, 05.25.22
La stazione si era riempita subito, a causa di molti che dal Meridian Express erano scesi per sgranchirsi le gambe.
“Potete allora accompagnarmi alla base.” Disse Padre Tommaso ad Altea. “Però dobbiamo trovare un mezzo che ci porti lassù.” Indicando la cima dell'altura sulle cui pendici sorgeva Evangelia.
Intanto Rodian era svanito tra la gente.
Guisgard
23-11-2015, 05.25.48
La suora sorrise a Marwel.
“Accompagnerò io questi bambini fino a Città di Capomazda, non temete.” Disse, facendo segno ai piccoli di sedersi accanto a lei. “Ditemi, a quale destinazione devono giungere?” Chiese poi alla ragazza.
Dacey Starklan
23-11-2015, 11.13.27
Risposi al suo sguardo, senza battere ciglio, senza accennare a muovermi mentre le sue dita scivolavano sui miei capelli. Sapeva davvero come parlare ad una donna, su quello non avevo alcun dubbio.
<< Dite la verità, siete un poeta, non un soldato. Non ho mai conosciuto un militare che parlava a questo modo...>> i suoi gesti erano delicati, e mentre sistemava una ciocca dei miei capelli dietro l'orecchio sentii la pelle del suo dito a contatto con la mia. Sorrisi appena, con leggero imbarazzo per poi rispondergli usando la mia fantasia, per parlare delle mie origini.
<< Non ho conosciuto mia madre... É morta che ero troppo piccola per ricordare ma mio padre diceva sempre che le assomigliavo, ogni giorno di più... Non so altro, per mio padre parlare del suo amore perduto era troppo doloroso... Chissà forse ho le stesse origini della principessa che avete tanto ammirato, se ben ricordo la descrizione che ne dava Dumas, Haydee era una rara bellezza, una perla nera in mezzo all'oceano... Ho sempre sperato, leggendo il romanzo, che Dantes dimenticasse il passato, sposasse la principessa, avendo così una vita felice, un futuro sereno all'orizzonte.... Ma ahimè, la vendetta era il suo desiderio più grande... E voi? Qual è il vostro desiderio più grande? Qual è il sentimento più forte che vi muove su questa terra?>>
Lady Gwen
23-11-2015, 11.16.03
L'uomo andò via ed io raccontai a Fermer cos'era successo.
"Voleva solo provarci, nient'altro" con un'alzata di spalle, avvicinandomi "Solo perchè non sa che io ho te" dissi piano sorridendo, intrecciando le mie mani alle sue e dandogli un veloce bacio.
"Devo finire di sistemare le siringhe..." dissi con un sorriso dispiaciuto per dovermi staccare da lui e tornai nell'altra stanza.
Marwel
23-11-2015, 17.35.13
La Suora era stata gentile con Marwel e aveva accettato di accompagnare i bambini fino a Capomazda.
Prese un piccolo foglietto di carta e una matita dalla sua borsetta, scrisse l'indirizzo e glielo consegnò alla donna.
"Questo è il luogo in cui dovete portare i bambini. Ora devo scendere, prima che il treno parta con me sopra" disse guardando Betty. Sentiva la voce di un uomo che attirava l'attenzione dei passeggeri dicendo che il Meridian Express stava per partire.
La fanciulla diede un bacio a tutti i suoi bambini e promise loro che li avrebbe raggiunti e sarebbero stati di nuovo tutti insieme. Abbracciò a lungo la sua amata Betty, le diede un borsellino con delle monete e poi abbandonò il treno.
Quando scese, una tremenda tristezza e altrettanta paura le piombarono addosso, facendola scoppiare in lacrime. Si portò le mani al viso mentre i singhiozzi le agitavano il corpo e maledisse la guerra e chi l'aveva creata, poichè per colpa di quel massacro doveva salutare i suoi bambini e mandarli in un luogo sconosciuto, ma l'unico sicuro.
Uscì dalla stazione senza nemmeno attendere che il treno partisse. Non ce la faceva a guardare quel mezzo mentre allontanava da lei i suoi piccoli orfani.
Cercò di mantenere il controllo delle sue lacrime e a passo svelto si diresse all'ospedale da suo Ologna.
Lady Gaynor
23-11-2015, 18.37.16
Io lo so cos'è un negativo, ma tu evidentemente no... Fu questa la prima cosa che pensai entrando nella camera oscura. La seconda, fu che non c'era il classico odore acido dei reagenti da sviluppo. Nei recipienti c'erano dei negativi, quando avrebbero dovuto esserci già le foto. Un errore troppo grossolano, per uno che il fotografo lo faceva di mestiere. Fu così che cominciai a pensare che Zac non fosse chi diceva di essere.
"Oh, che peccato che le foto non siano pronte... avrei proprio voluto vederle!" Feci finta di niente, guardandomi intorno scattai qualche foto ai negativi e a Zac stesso con la microcamera di precisione nascosta nel ciondolo della mia collana. Il problema era come inviare le foto al quartier generale, ma ci avrei pensato dopo. Per il momento era importante che Zac non si accorgesse di nulla, ma dopotutto fingere era il mio mestiere. "Allora io vado, così vi lascio lavorare in pace... magari ci vediamo a pranzo..." e uscii dalla sua camera. Andai nella mia, sostituii la microcamera con una nuova e scrissi un rapporto per il generale Taddeus. Poi mi diressi al telefono, dove per fortuna non c'era anima viva. Composi di nuovo quel numero e mi rispose la solita voce maschile.
"Rosa Nera necessita di un contatto qui alla base. Ho bisogno di inviare del materiale. Attendo istruzioni..."
http://i1078.photobucket.com/albums/w487/Valeria_Vittorioso/Mobile%20Uploads/Screenshot_2015-11-23-17-42-22_1_zpsqpjplp0y.jpg (http://s1078.photobucket.com/user/Valeria_Vittorioso/media/Mobile%20Uploads/Screenshot_2015-11-23-17-42-22_1_zpsqpjplp0y.jpg.html)
Altea
23-11-2015, 18.39.34
Annuii alle parole di Padre Tommaso, ma non andai oltre..certo aveva le vesti di un diacono ma avevo imparato in queste traversie ad andare cauta.
"Usciamo da questa calca Padre" dissi guardandomi in giro mentre uscivamo dalla stazione, Rodian era scomparso...e se mi stesse seguendo a mia insaputa?
Vidi la ragazza che era coi bambini scappare, era affranta..mi spiacque non aver potuto parlargli. Visto sarei andata a Capomadza tra qualche giorno mi sarei sincerata della salute di quei bambini e dato loro un posto dignitoso.
Fuori vi era un via vai di gente.."Vi accompagnerò fino al forte, poi andrò a cercare una locanda dove soggiornare, domani o dopodomani vedrò di venire da Voi, magari nel frattempo potete intercedere per me..per farmi entrare..penso sia difficile entrare in una base militare senza un permesso".
Infatti era troppo presto entrare in quella base...Rodian era li che voleva arruolarsi e magari avrei potuto trovarlo proprio ora e mi avrebbe scoperta subito.
Vedemmo un taxi e lo fermai "Gentilmente, portateci alla base sopra il Borgo e poi portatemi in una locanda..non troppo costosa ma nemmeno troppo misera". Non dovevo sfoggiare la mia nobiltà, potevano esserci degli infiltrati...e dare la meno confidenza possibile.
Guisgard
23-11-2015, 19.15.33
Guisgard sorrise.
“Io un poeta...” disse, col suo solito modo di fare scanzonato e apparentemente indifferente “... per carità... qualcuno ha scritto che per essere poeti bisogna essere innamorati... no, sono soltanto un militare.” Fissando Dacey. “Beh, comunque siete fortunata, visto che alla fine del romanzo Dantes va via con Haydee per rifarsi una vita ed essere finalmente felici. Si...” annuì “... anche io credo che la principessa greca doveva assomigliarvi. Ora non vi resta che trovare un ricco principe da sposare. Dopo aver convinto la Gran Baronessa a credervi la sua amata Dacey, naturalmente.” Rise piano. “Il mio desiderio più grande? Uhm... forse trovare un tesoro come quello scovato dal buon Dantes.” Divertito. “A quel punto potrei comprarmi anche un titolo da principe e perchè no, sperare di conquistare anche io qualche bella principessa.” Facendole l'occhiolino.
Guisgard
23-11-2015, 19.18.48
Fermer si lasciò cullare dal dolce sapore di quel veloce bacio di Gwen, per restare poi a guardarla andar via senza dire nulla.
Riprese il suo lavoro, ma ad un tratto arrivarono altri legionari.
“Salute, dottore.” Disse uno di loro.
“Oggi pare siate tutti malati.” Fissandoli Fermer.
“Oh, affatto, dottore.” Ridendo un altro di quelli. “In verità siamo venuti perchè abbiamo sentito che avete una nuova infermiera. Ed anche molto carina a quanto pare.” E risero.
Guisgard
23-11-2015, 19.22.22
Marwel scese dal treno e lasciò poi la stazione, senza voltarsi mai indietro.
Una profonda tristezza ed un insopportabile vuoto accompagnavano ogni suo respiro.
Cercò di trattenere quanto possibile le lacrime, altrimenti forse non sarebbe più riuscita a smettere di piangere.
Camminò allora a passo svelto, fino a raggiungere l'ospedale del borgo.
Ora a gestirlo vi era solo Suor Ologna.
La bionda ragazza trovò la religiosa proprio davanti allo spiazzo dell'ospedale, intenta a lavare alcuni panni sporchi.
Dacey Starklan
23-11-2015, 19.22.29
<< Non penso vi serva un titolo per conquistare una donna, principessa o meno... E poi ho sempre pensato che il titolo non faccia una persona. Ci sono uomini nobili totalmente inetti, altri invece sono davvero come vengono descritti nei libri... >>
Gli sorrisi leggermente prima di continuare, mi interessava parlare con lui in quel modo.
<< Magari lo siete... Siete innamorato, un militare innamorato che suona per la sua donna lontana, sarebbe una bella storia, da romanzo... Potreste scrivere anche di questo >> cercavo di rispondergli a tono anche se i suoi modi erano più pronti e spontanei dei miei.
Guisgard
23-11-2015, 19.27.31
Quello che Altea scambiò per un taxi era in realtà una camionetta dalla carrozzeria sbiadita, carica di ortaggi, verdura e frutta.
Infatti Evangelia era un piccolo borgo e di certo nessuno si spostava in taxi.
Tuttavia il conducente della camionetta, vedendo che con lei vi era anche un prete, accettò di accompagnarli al forte.
“Oh, non avete certo bisogno del mio permesso per parlare al capitano, madama.” Disse Don Tommaso ad Altea. “Immagino se siete giunta fin qui abbiate cose importanti da riferirgli.”
La strada era dissestata e la camionetta sussultava non poco durante il tragitto.
Poteva essere la fine, sentivo Danasgrada sempre più debole, e riuscire a controllarlo era sempre più difficile.
Ma non era il solo ad essere debole, anche io lo ero sempre di più.
Poteva essere la fine e dunque, come da copione vidi la mia vita passarmi davanti, la mia infanzia travagliata, Miral, la voglia di lottare, l'arruolamento, le missioni.
Rividi le persone che non avrei più rivisto, e quelli che avrei riabbracciato dopo molto tempo.
Sorrisi, rendendomi conto che non avrei cambiato nulla, nessuna decisione, nessun'esperienza.
Era una consapevolezza davvero gratificante.
Qualcuno diceva che non importa vivere venti o cent'anni, l'importante è non doversi vergognare della propria vita alla fine.
L'unico rimpianto che portavo con me era quello di non essere stata amata.
Ma avevo sempre saputo che c'era questo rischio.
Nessun uomo vorrebbe una donna come me, e io non ero disposta a cambiare.
Ad ogni modo mi ritenevo già abbastanza fortunata ad aver amato.
La terra era sempre più vicina, poi l'impatto, uno scossone, l'ultimo sforzo per non distruggere l'aereo.
Poi, più niente, buio.
Lady Gwen
23-11-2015, 19.31.04
Ripresi a lavorare.
Ad un certo punto sentii parlare dall'altra stanza.
La conversazione che ascoltai non mi piacque affatto. Presi un respiro profondo, cercai di mantenere la calma e andai poi nell'altra stanza.
"Sparite" dissi con tono freddo, squadrandoli.
Altea
23-11-2015, 19.33.37
Ah iniziavamo bene..probabilmente la fame e il non aver dormito mi aveva fatto scambiare un taxi con un furgone di verdura.
Non importava...salimmo verso il forte..effettivamente la strada era dissestata..e oscillavo ad ogni curva.
"Effettivamente si..devo parlare di una cosa importante, ma con debita cautela" e sussultai sbuffando e mi rivolsi all' uomo che, gentilmente, ci aveva dato un passaggio.."Dite, mi sapreste dare il nome di una locanda? Una normale...nè misera nè ricca ovviamente, anche perchè qui si combatte la guerra, non si viene certo in vacanza" esclamai.
Guardai Padre Tommaso..."Vi lascerò fare il vostro lavoro, non preoccupatevi..immagino avrete il vostro bel daffare ora" e gli accennai un sorriso.
Guisgard
23-11-2015, 19.35.24
Gaynor lasciò l'alloggio di Zac, portandosi dietro tanti dubbi sul fotografo, visto aveva mostrato carenze evidenti nel parlare del suo mestiere.
Ma la bella spia era riuscita a scattare alcune foto, dopodiché si diresse di nuovo al telefono nel corridoio.
“Rosa Nera...” disse una voce austera dall'altra parte della cornetta “... attenta a non attirare l'attenzione di qualcuno con queste telefonate...” il generale Taddeus “... cerca di ottenere un telefono personale nella tua camera. Il capitano Goz ha un debole per le donne, sfruttalo dunque per ottenere ciò di cui necessiti. Quando potrai parlare da un luogo sicuro ti indicherò come farci avere il materiale fotografico.”
Lady Gaynor
23-11-2015, 19.40.23
Il generale mi aveva chiesto di procurarmi un telefono personale. In una base militare sperduta nel deserto roccioso. E sia...
Fu così che mi diressi verso l'ufficio di Goz. Bussai e attesi risposta.
Guisgard
23-11-2015, 20.01.06
“Sembra” disse Guisgard a Dacey “che conosciate bene i nobili. Immagino abbiate letto molti romanzi.” Sorridendo. “Bene, vi serviranno per la parte da recitare.” La fissò. “Io innamorato?” Rise. “Siete proprio ingenua. Pensate che si possa amare a distanza? Io quaggiù, nel deserto, in mezzo alla guerra e la mia ipotetica bella chissà dove? Avete letto troppi libri.” Divertito.
In quel momento tornò Fines.
“Dove sei stato?” Chiese Leones.
“Ecco...” esitò l'altro “... in giro...” rispose, per poi guardare tutti loro.
Guisgard
23-11-2015, 20.02.21
Il cielo sterminato...
Le nuvole oltre le quali si era liberi...
Il sibilo del motore, il soffio del vento...
Damasgrada ed il suo stemma...
Il sorriso scanzonato di Geril...
Poi l'aereo col teschio e la rosa...
E quello col Gufo Nero...
Clio aprì gli occhi.
Era intrappolata nell'abitacolo del suo aereo che ancora fumava.
A tenerla ferma erano le cinture di sicurezza che avevano resistito, mentre la calotta si era spaccata, ma non frantumata.
Damasgrada era per metà affondato nella sabbia e nel pietrisco che ne avevano attutito l'impatto.
Istintivamente Clio si mosse e comprese che avrebbe potuto slacciare le cinture ed aprire la calotta.
Ma in quel momento avvertì una fitta al fianco destro.
Un pezzettino di lamiera si era piegato ed era penetrato nella sua carne.
Era un taglio superficiale, ma sanguinava e bruciava.
Guisgard
23-11-2015, 20.03.11
Gwen arrivò e mandò via in malo modo i legionari.
“Ehi, che modi...” disse uno di loro.
“Sarete anche carina, ma non potete parlarci così...” un altro “... vero dottore?” Fissando poi Germer.
“Io sono un ufficiale...” con tono fermo il medico “... dovete dunque comportarvi con rispetto in mia presenza o vi farò sbattere dentro. Ed ora andatevene che qui dobbiamo lavorare. Fuori.”
Ed i legionari andarono via brontolando.
Guisgard
23-11-2015, 20.03.51
“Il mio lavoro” disse Don Tommaso ad Altea “è quello di accudire alle anime di militari e dar loro conforto.” Sorridendo.
“Una locanda, madama?” Il conducente della camionetta. “Beh, qui non ve ne sono perchè tra il borgo ed il forte nessuno ci vive. Ne troverete una ottima ad Evangelia. E se volete vi ci porterò dopo. Si mangia bene ed è un posto tranquillo.”
Guisgard
23-11-2015, 20.04.14
Gaynor raggiunse l'ufficio di Goz e bussò.
Un attimo dopo apparve il capitano sulla soglia.
“Oh, siete voi...” disse “... prego, entrate...” facendola accomodare, per poi chiudere la porta “... perdonatemi, ma è un pessimo momento... tre dei nostri sono usciti all'alba e sono poi stati attaccati da uno stormo di Valchiria...” scuotendo la testa “... e pare che fra essi ci fosse anche il caccia nero con lo stemma del gufo... ora ho inviato alcuni caccia per aiutarli... ma contro quel maledetto ci sono poche possibilità che tornino tutti sani e salvi...”
Dacey Starklan
23-11-2015, 20.04.21
<< Ve l'ho detto, la mia padrona amava credersi una nobile anche se non lo era... Qualcosina l'ho imparato di quel mondo...>>
Cambiai espressione, il suo cinismo non mi piaceva.
<< Perché no? La distanza aumenta la passione una volta che ci si rivede no? Ma cosa ne parlo... Io non sono mai passata in una situazione.... Oh Fines, bentornato>>
Altea
23-11-2015, 20.12.14
"Immagino sia un arduo lavoro per voi Padre Tommaso..sarebbe auspicabile non vi fosse guerra..ma questa è la realtà e deve essere affrontata, come notate sono una persona realista..la vita per molti motivi mi ha insegnato a diventarlo" e maneggiai nervosamente la mia collana..potevo chiedere a lui di Rodian, ma forse era meglio non sbilanciarsi per ora.."E molti di questi soldati avranno molto da dire..e qualcuno a cui rivolgersi".
Poi l' uomo che guidava spericolatamente mi parlò della locanda.."Vi ringrazio, sareste davvero gentile poichè io non sono di Evangelia e non conosco il posto..mi sento proprio un pesce fuor d' acqua".
Lady Gwen
23-11-2015, 20.12.55
Stavo per controbattere a tanta insolenza, ma Fermer intervenne e quelli se ne andarono brontolando.
Presi le mani di Fermer, lo portai nella stanza accanto e mi strinsi a lui, poggiando la testa sua spalla.
"Grazie per essere intervenuto. Mi dispiace aver portato tutto questo scompiglio..." mormorai con lo sguardo basso.
Guisgard
23-11-2015, 20.16.50
“Non siete mai stata innamorata...” disse Guisgard a Dacey “... impossibile, siete troppo carina e poi tutti si innamorano, anche solo per una cotta almeno...”
Poi arrivò Fines.
“Cos'avete?” Fissandolo il militare, attirato dal suo strano comportamento “... è successo qualcosa? Avete incontrato qualcuno?”
“Io?” Fines. “Affatto, capitano... chi avrei dovuto incontrare? Non conosco nessuno qui...”
Guisgard lo guardò per un lungo istante.
“Ho solo camminato molto...” continuò Fines “... mi sono dunque un po' affaticato, tutto qui...”
“Prendete, un bicchiere di liquore vi farà bene.” Disse il taverniere.
Guisgard
23-11-2015, 20.17.05
“Bene, madama, sarà un piacere.” Disse il conducente ad Altea. “Quando vorrete andarci vi accompagnerò. Conosco il proprietario e vi farò avere un trattamento degno. Si vede siete una persona perbene.”
Poco dopo la camionetta arrivò davanti al forte dei legionari.
“Eccoci giunti...” fece Don Tommaso.
Guisgard
23-11-2015, 20.17.25
“Non è colpa tua...” disse Fermer stringendo Gwen “... ma forse, tesoro, sarà il caso che per ora resti tra noi questa relazione... si, credo sia meglio... dopotutto un forte militare è un luogo poco adatto per innamorarsi...”
Lady Gaynor
23-11-2015, 20.22.52
Mi accomodai su una sedia mentre Goz mi spiegava cos'era accaduto. Il Gufo si era fatto avanti in prima persona, allora... mi spiaceva pensarlo, ma c'erano davvero poche possibilità che qualcuno rientrasse vivo alla base...
"Mi spiace tanto, capitano... beh, a questo punto la mia è una richiesta futile, avete ben altro a cui pensare. Avevo bisogno di un telefono personale nella mia camera... il fatto di essere qui non deve impedire i contatti con il mio mondo. Colleghi, il mio impresario... capirete che senza telefono sono tagliata fuori dai giochi. Capisco comunque il brutto momento, ma del resto rischiare la mia carriera per essere qui non è una bella prospettiva. Mi dispiacerebbe lasciare già questo posto, ma il mondo dello spettacolo è una giungla... appena volti le spalle più di un attimo, c'è qualche belva pronta a sbranarti..." questo dissi a Goz, facendogli uno dei miei famosi sguardi...
Lady Gwen
23-11-2015, 20.25.54
Alzai lo sguardo su Fermer, annuendo e sorridendo appena alla sua dolcezza.
Poi mi allungai verso di lui per un bacio più lungo del precedente. Avevo bisogno di lui in quel momento, troppo.
"Il fatto è che anche se non lo sa nessuno è come se lo sapesse il mondo intero..." mormorai, quasi a bassa voce.
Poi, mi venne in mente la lettera.
No, un forte militare non era certo il posto adatto. E se lui fosse tornato da suo padre e io fossi andata con lui? Sarebbe stato tutto molto più semplice, per lui e per noi e mi ritrovai per un po' a pensare a questa cosa.
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Altea
23-11-2015, 20.26.17
Le parole del conducente mi misero di buon umore...finalmente qualche buona parola e non solo attacchi alla mia persona.
"Penso potete portarmi dopo che Padre Tommaso sia sceso, come vi ho detto non sono di Evangelia e sono stanca, vorrei riposare".
Guardai il diacono e gli sorrisi.."Ci vediamo presto...e gentilmente pregate per me oggi, e tutti i morti in questa assurda guerra..e sono pure curiosa di vedere questo forte militare".
Marwel
23-11-2015, 20.35.59
Vide Suor Ologna intenta a lavare dei panni nel cortile dell'ospedale. Stimava quella donna che era rimasta sola a dover accudire tutti quei malati, eppure non aveva esitato un attimo ed era rimasta a Evangelia. Proprio come lei.
Aveva bisogno di una persona che le insegnasse l'arte della medicina e del soccorso immediato, poichè il suo intento era quello di diventare infermiera e di salvare più legionari possibile. Non aveva mandato i bambini a Capomazda invano.
"Suor Ologna, vi ricordate di me?" fece avvicinandosi alla donna.
Dacey Starklan
23-11-2015, 22.05.24
Prontamente risposi, << non io... Non ancora almeno... Forse perché non ho ancora trovato nessuno che abbia attirato davvero la mia attenzione...>> gli lanciai un sorriso per poi rivolgere a mia volta l'attenzione a Fines. Qualcosa in lui era sospetto.
<< Siete sicuro signore? Non pensavo che una passeggiatina vi sconvolgesse tanto....>>
Io mi fidavo dei tre borghesi ma qualcosa ora mi diceva di stare all'erta. Guisgard e il telegramma e ora Fines. Ero circondata da persone che avevano comportamenti dubbi. E forse dovevo decidermi ad agire.... Rinunciai a quel pensiero per quel momento, avevo bisogno di più elementi per decidere qualcosa di concreto.
Tuttavia guardia Guisgard, anche lui aveva capito che Fines nascondeva qualcosa. Forse io e lui insieme avremmo potuto capire cosa.
Frammenti, insensati, incongruenti, l'uno dopo l'altro...
Il cielo all'alba visto dal mio aereo, le risate dei fratelli, la battaglia, le missioni, il Gufo Nero..
Era come se fluttuassi tra ricordi spezzettati e senza senso.
C'era un volto, uno sguardo intenso, un volto a cui non sapevo dare un nome, un contesto, un'emozione.
Mi chiesi se l'avessi mai incontrato.
Poi d'improvviso una luce illuminò tutto attorno, fino a farlo sparire, a far sparire ogni cosa.
D'improvviso aprii gli occhi.
Tossi per la polvere.
Mi guardai intorno: ero viva, e Damagrada aveva resistito all'impatto.
"E bravo il mio gioiellino.." sorrisi, rendendomi conto che in qualche modo ero riuscito a salvarlo, anche se avrebbe avuto bisogno di molte cure.
E probabilmente anche io, pensai, rendendomi conto del taglio sulla gamba.
Bruciava da morire, ma fortunatamente era superficiale.
Provai a muovermi, slacciai la cintura e aprii la calotta.
Mi guardai attorno.
Che avrei fatto da lì?
Dovevo avvisare i miei che mi venissero a prendere con un rimorchiatore, ma probabilmente la strumentazione di bordo era andata.
La controllai, nel dubbio, e poi guardai in alto, cercando di capire a che punto fosse la battaglia, sempre che si vedesse da laggiù.
Ero viva e Damasgrada se la sarebbe cavata, erano queste le cose importanti, i mei ragazzi sarebbero venuti a prendermi, prima o poi, di questo ero sicura.
Ora dovevano pensare alla battaglia.
Guisgard
24-11-2015, 01.15.22
“Oh, ma certo, certo...” disse Goz a Gaynor “... si, certo...” con la mente visibilmente altrove “... ehi, Lyon!” Chiamò voltandosi verso la porta. “Lyon!”
“Capitano.” Entrando il legionario.
“Occorre un telefono da montare nell'alloggio di miss Gaynor.”
“Un telefono, signore?”
“Certo, un telefono.” Seccato Goz. “Hai presente? L'apparecchio munito di cornetta e rotella per formulare i numeri?”
“Certo, signore.” Annuì Lyon. “Dove si trova?”
“Diamine!” Esclamò il capitano. “Un cavolo di telefono, Lyon! Prendine uno dal centralino o dall'ufficio trasmissioni! Un dannatissimo telefono da montare nell'alloggio di miss Gaynor!”
“Subito, signore.” Disse Lyon, per poi uscire.
“Tutto risolto, miss.” Sorridendo Goz alla diva. “Tra qualche minuto potrete telefonare in qualsiasi punto del globo terrestre.”
Guisgard
24-11-2015, 01.15.50
Un altro bacio.
E stavolta più lungo ed intenso.
Fermer baciò e strinse a sé Gwen.
E proprio mentre era fra le sue braccia, l'infermiere notò un'altra lettera che fuoriusciva dal taschino del camice di lui.
Guisgard
24-11-2015, 01.16.09
La camionetta si fermò proprio davanti al forte legionario e subito il conducente scese ed aprì la portiera per far uscire il chierico ed Altea.
“Grazie, figliolo.” Disse Don Tommaso. “Voi che avete deciso di fare?” Ad Altea. “Venite con me nel forte per incontrare il comandante?”
Guisgard
24-11-2015, 01.16.26
Suor Ologna guardò Marwel e sorrise.
“Certo che mi ricordo di voi.” Disse la religiosa. “Come sta il bambino? Immagino si sia rimesso, vero?” Asciugandosi le mani. “Siete un Angelo a prendervi cura di quei bambini. Un vero Angelo.” Annuì. “In cosa posso aiutarvi, ditemi?”
Guisgard
24-11-2015, 01.17.50
“Il fatto è che non sono abituato a camminare troppo...” disse Fines a Dacey, per poi bere il liquore datogli dal taverniere.
“Allora dovresti riposarti un po'.” Leones impegnato a fare un solitario con le carte da gioco.
“Si, credo che andrò a stendermi un po'...” annuì Fines prima di salire al primo piano per riposare.
“Vedo scosso il vostro compare...” Guisgard agli altri due borghesi.
“Troppi eventi ultimamente.” Fece Poeh. “Non siamo uomini d'azione, ma di lettere.”
“Già...” annuì il militare “... ma vedrete che i soldi daranno a ciascuno di voi un cuor di leone.” Guardando poi Dacey e facendole l'occhiolino. “Sarà comunque meglio tenere d'occhio il vostro amico.”
“Perchè mai?” Fissandolo Leones.
“Perchè la paura” mormorò Guisgard “e l'occasione rendono l'uomo ladro.”
“Questa non l'avevo ancora sentita.” Ridendo Leones. “Non così almeno. L'avete coniata ora, capitano?”
“Già e forse ci scriverò un libro.” Sarcastico Guisgard.
“Vado a vedere come sta...” Poeh, per poi raggiungere Fines al primo piano.
Guisgard
24-11-2015, 01.18.35
Clio riuscì ad uscire dal suo aereo, nonostante il fianco lacerato da quella lamiera.
Si rese così conto di essere finita abbastanza lontana dal luogo in cui imperversava la battaglia.
Infatti non si udivano né il sibilo degli aerei, né i boati degli scontri.
Era adesso in una sorta di basso canyon, quasi una profonda cavità scavata nella dura roccia del deserto.
La luce del giorno penetrava a fatica attraverso lo stretto spiraglio formato dalle alte e ripide pareti di pietra che si alzavano verso il cielo.
E come lei stessa aveva intuito, tutte le apparecchiature del suo Damasgrada erano ora fuori uso.
Lady Gwen
24-11-2015, 01.19.34
Mentre mi baciava, mi stringeva a sè ed io mi sentivo di nuovo me stessa, come se solo in quel modo riuscissi ad essere libera.
Poi notai un'altra lettera nel taschino del suo camice.
"Cos'è?" chiesi guardandola, per poi guardare lui.
Dacey Starklan
24-11-2015, 01.21.02
Anche Guisgard aveva avuto pensieri simili ai miei. Quando Fines si allontanò, seguito poco dopo da Poeh mi accigliai ma forse ero io a essere troppo sospettosa.
<< Verreste a fare una passeggiata con me capitano? A differenza del nostro amico io adoro camminare...>>
Marwel
24-11-2015, 01.25.52
Per quanto Marwel avesse provato a trattenere le lacrime, una o due riuscirono a rigarle il volto, soprattutto quando Suor Ologna parlò di Benjamin e il volto angelico del suo piccolo guerriero le comparve nella mente.
"Sta bene. Stanno tutti bene. Ma non li ho più con me, li ho appena messi sul primo treno per Capomazda" disse asciugandosi velocemente il viso e avvicinandosi alla donna.
"Ora i bambini sono al sicuro e lontani da questa guerra. Io però sono qui e vi chiedo di farmi diventare una brava infermiera" aggiunse prendendo le mani della Suora e stringendole nelle sue.
Guisgard
24-11-2015, 01.32.03
“Oh, nulla...” disse Fermer minimizzando “... solo una lettera di mio padre... su, ora rimettiamoci al lavoro.” Sorridendo a Gwen. “Dobbiamo tenerci pronti, nel caso arrivino feriti per la battaglia.”
Riuscii ad alzarmi, a camminare in qualche modo.
Strappai un lembo della camicia e bendai la gamba in qualche modo, per cercare di fermare il sangue, o almeno rallentarlo.
Ero molto lontana dalla battaglia, dovevo trovare un modo per comunicare, qualsiasi cosa.
Così, pian pianino mi incamminai senza sapere bene dove.
Guisgard
24-11-2015, 01.37.25
Guisgard guardava Poeh che saliva le scale, quando Dacey gli parlò.
“Si, certo, perchè no.” Disse lui annuendo. “Il borgo a quest'ora è tranquillo.” Ed uscirono dalla taverna.
Era un primo pomeriggio alquanto grigio e silenzioso, con le varie botteghe e i diversi negozi chiusi per l'ora di pranzo.
“Forse i tre borghesi” lui a lei mentre passeggiavano “davvero non hanno spirito di avventura.” Sorridendo. “Poveretti, un po' li capisco. Voi invece mi sembrate tranquilla. Una cameriera alquanto coraggiosa. Ed ambiziosa aggiungerei.”
Lady Gwen
24-11-2015, 01.41.36
Sorrisi leggermente a Fermer.
Non me ne aveva parlato.
Il problema era che io sapevo, ma lui non aveva detto niente.
Mi chiedevo se e quando me l'avrebbe detto.
Forse più avanti, o magari non aveva intenzione di raggiungere suo padre e quindi non voleva parlarne e intanto tutte queste domande si affollavano nella mia testa.
Guisgard
24-11-2015, 01.41.45
“Oh, mi spiace...” disse Suor Ologna a Marwel “... deve essere stato molto doloroso per voi lasciarli andare così... separarvi da loro... ed è nobile che vogliate restare qui e non fuggire dalla guerra...” sorrise e strinse le mani della giovane “... si, certo...” annuì “... se volete vi insegnerò come si diventa una buona infermiera... qui all'ospedale c'è tanto da fare... e la guerra causa sempre feriti... siete una ragazza in gamba e sono certa sarete un'ottima infermiera.”
Dacey Starklan
24-11-2015, 01.44.21
Camminare nel borgo a quell'ora tranquilla era ciò che ci voleva per permettermi di ragionare appieno.
<< O forse non sono fatti per tutto questo... Forse quei tre sono solo un peso ormai... Non lo so...>> parlavo a ruota libera lasciando che Guisgard ascoltasse.
<< Coraggiosa... Ambiziosa... É così che mi vedete? Solo perché cerco una vita migliore? Alla fine si questa avventura immagino che ne scriverete un libro, come dite sempre che scriverete un libro su ogni cosa che vi riguarda ee sapete che dovete fare? Voglio una descrizione degna quando parlerete di me, ma magari senza essere totalmente sincero sui lati negativi>> divagavo prendendo tempo prima di decidere se affidarmi davvero a lui.
Marwel
24-11-2015, 01.46.03
"Vi ringrazio" disse Marwel. Lasciò le mani della Suora e guardò verso il forte: quel luogo rappresentava l'unica protezione di Evangelia, ma era anche il simbolo della guerra, il simbolo del suo dolore che per primo le aveva tolto il suo amore e poi i suoi bambini.
Non era facile e non lo sarebbe stato ancora per molto.
"Se non vi dispiace, vorrei cominciare subito" disse ammiccando un sorriso.
Guisgard
24-11-2015, 01.51.53
Clio si bendò il fianco, in modo da tamponare il sangue e rallentare per quanto possibile l'emorragia.
Poi prese a camminare, sebbene senza una meta.
Era infatti circondata da rocce e sabbia.
L'eco dei suoi passi contro le alte pareti rocciose era l'unico suono che udiva intorno a lei.
Era circondata da miglia e miglia di nulla.
Ma forse muoversi era davvero l'unica possibilità che aveva.
Camminò ancora, forse per un'ora, fino a quando cominciò ad avvertire dei vaghi e leggeri capogiri.
Stava infatti perdendo troppo sangue, inoltre iniziava a sentire sete.
Le gambe dopo un po' divennero sempre più pesanti e muoversi cominciò a diventare difficile.
Poi, ad un tratto, intravide qualcosa davanti a lei.
Proprio dove il canyon si apriva.
Tra dune e avvallamenti la ragazza vide un laghetto circondato da vegetazione.
http://viaggi.corriere.it/wp-content/uploads/2013/12/marocco-deserti-01.jpg
Guisgard
24-11-2015, 01.54.42
Fermer sorrise a Gwen, prese la lettera e la chiuse in un cassetto.
E i due ripresero il loro lavoro.
Ad un tratto si sentì l'allarme.
“L'allarme...” disse Fermer “... cosa sarà successo? E' l'allarme interno... dunque non si tratta di un attacco...”
Lady Gwen
24-11-2015, 01.57.26
Vidi Fermer chiudere la lettera in un cassetto; riprendemmo poi il nostro lvoro.
Ad un tratto si sentì l'allarme.
"Cosa potrebbe essere successo, allora?"
Nulla.
Camminavo da ore nel nulla più assoluto.
Ero sempre più stanca, sempre più stremata, con sempre meno forze.
Per più di un momento credetti di essere sul punto di svenire.
Poi lo vidi: un laghetto in mezzo al nulla.
"Avanti, Clio, un ultimo sforzo.." Mormorai pianissimo tra me e me.
Così, presi un profondo respiro e mi diressi verso il laghetto.
Guisgard
24-11-2015, 02.00.00
Guisgard rise a quelle parole di Dacey.
“Scrivere un libro su di voi...” disse guardandola “... ma quando questa storia sarà finita, voi sarete di certo una principessa famosa, magari già promessa sposa di qualche nobile principe orientale e saranno stati versati fiumi d'inchiostro su di voi.” Divertito. “E comunque non c'è bisogno che vi raccomandiate circa i vostri ipotetici lati negativi. Fisicamente non ne avete... semmai caratteriali.” Facendole l'occhiolino.
Guisgard
24-11-2015, 02.05.29
“Bene.” Disse Suor Ologna a Marwel. “Allora cominceremo subito. Per prima cosa vi mostrerò dove teniamo i camici. Ne indosserete uno della vostra misura e poi vi farò vedere dove sono raccolte le medicine e tutti gli oggetti di uso medico.”
E così fece.
“Purtroppo non abbiamo molte scorte” la religiosa “e dobbiamo farci bastare quelle che ci sono. Ogni medicina va usata con parsimonia, in quanto molto preziosa. Qualora mancassero, allora, come sempre accade, le chiederemo all'infermeria del forte legionario.”
Dacey Starklan
24-11-2015, 02.06.13
<< Non sono così sicura di volere un principe... Da come li descrivete questi nobili sembrano così noiosi, pieni di boria, solo apparenza... O magari vi sbagliate, forse ce n'è qualcuno degno delle leggende>> nel parlare avevo preso a camminare al contrario, sorridente.
<< Credo che il carattere sarà il vero punto su cui dovremo lavorare allora... >> finsi di non sentire la parte sulla mia bellezza fisica però quella frase velata mi aveva colpita.
Lady Gaynor
24-11-2015, 02.09.32
Fu più facile del previsto. Il generale aveva ragione, bastava sbattere un po' le ciglia con Goz e si otteneva tutto ciò che si voleva. Questo, pensai, sarebbe stato un vantaggio in qualsiasi momento.
"Oh, ma grazie capitano! Assecondarmi in un momento così tragico per voi... siete davvero impagabile..." gli dissi, stampandogli un bacio sulla guancia. "Ora vi lascio in pace, ma stasera vi dedicherò una bellissima canzone." Uscii dal suo ufficio e andai in camera mia, quando sentii l'allarme suonare.
Guisgard
24-11-2015, 02.16.07
Clio raccolse le poche forze rimaste, strinse i pugni ed i denti.
Cominciò allora ad avanzare verso il laghetto.
Si avvicinava, facendo appello ad ogni briciolo di forza per muovere un passo.
E passo dopo passo avanzava.
Ma stranamente più camminava, più si rendeva conto di non avvicinarsi mai a quel luogo.
Non udiva il gorgoglio dell'acqua, nè il fruscio delle palme al vento.
Ma continuò a camminare.
Passo dopo passo.
Gli stivali strisciavano tra la sabbia ed il pietrisco, con movenze sempre più difficili.
Infine fu sul punto di raggiungere il laghetto.
Era salita su una specie di duna e l'acqua scorreva proprio sotto di lei.
Ci era riuscita.
La sabbia allora cominciò a cedere sotto i suoi piedi e lei si ritrovò a scivolare, fino all'acqua.
E cadde proprio nel laghetto.
Ma la frescura divenne arsura ed invece dell'acqua tra le mani, sul viso e nei capelli sentì scendere solo la sabbia.
Tutto allora mutò intorno a lei e i suoi occhi si aprirono.
Era ancora nel canyon, tra sabbia e terra.
Era stato tutto un miraggio.
Guisgard
24-11-2015, 02.19.51
Gaynor tornò nel suo alloggio e qualche istante dopo sentì l'allarme suonare.
Tutta la caserma prima ed il forte poi scattò.
Ovunque si vedevano legionari intenti a correre nei corridoi, per il cortile e verso gli hangar.
Tutto il forte era in agitazione.
“Allarme...” gridò qualcuno “... diserzione!”
Era difficile, era lo sforzo più difficile di tutta la mia vita.
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
Sentivo ogni muscolo cedere, il respiro farsi corto.
Il laghetto era sempre più vicino, o forse sempre più lontano.
Non lo raggiungevo mai.
Ma poi ci riuscii, o forse no.
Nulla era chiaro in quel deserto.
L'acqua altro non era che sabbia, e il sonno veglia.
Ero ancora nel canyon.
Dove diavolo volevo andare?
Perdermi nel deserto non era una buona idea.
Riprovai a guardarmi attorno ma vedevo solo sabbia, e terra.
Una direzione valeva l'altra a quel punto.
Mancava poco perché svenissi nella sabbia.
Lady Gaynor
24-11-2015, 11.59.46
Diserzione? E chi mai poteva aver disertato? C'era la fucilazione per quello... Decisi di saperne di più, in quelle circostanze qualunque avvenimento poteva celare qualcosa di più importante. In quel momento vidi un ufficiale di cui non ricordavo il nome, mi avvicinai e gli chiesi: "Buongiorno signore... ho sentito l'allarme suonare per diserzione... chi mai ha avuto il coraggio di fare un'azione del genere? Si conosce il nome?"
Marwel
24-11-2015, 13.24.00
Marwel entrò nell'ospedale insieme a Suor Ologna ed indossò un camice bianco. Quel luogo sembrava ancora più cupo in assenza del medico, ma di vedeva che la donna non aveva trascurato nulla, proprio come se niente fosse cambiato.
Marwel aveva già qualche conoscenza medica e sapeva disinfettare e suturare una ferita, però in guerra c'era poco tempo e l'agitazione era amplificata dalla paura di veder morire i soldati tra le proprie mani.
Se avesse scelto d'intraprendere quella strada quando la guerra era appena scoppiata, forse sarebbe diventata una grande infermiera.
"Ditemi dunque quel che devo fare, Suor Ologna" disse mentre legava i capelli sulla nuca.
Altea
24-11-2015, 15.39.32
Alla domanda del diacono rimasi stupita...forse avevo l' accento straniero marcato e non aveva capito le mie ultime parole e dovetti ripetermi sorridendo.."Come ho detto prima Padre..e visto la disponibilità di questo uomo, preferisco trovare un posto dove soggiornare prima...sono molto stanca..sono giorni non mangio. Ci vedremo dopo o domani ma vi chiederei un favore...avete presente quel ragazzo vi ho mostrato alla stazione? Se doveste vederlo al forte fatemelo sapere..ma non ditegli mi trovo qui..un giorno forse vi spiegherò, nulla di grave". Mi congedi da Padre Tommaso e dissi al conducente poteva portarmi alla locanda.
Guisgard
24-11-2015, 17.46.49
“Già, il vostro carattere.” Disse Guisgard a Dacey. “Ci lavoreremo.” La fissò. “Com'è che siete diventata così docile ed affabile? Fino a qualche ora fa vi facevo così innervosire da meritarmi una sberla. Ora invece sembrate divenuta Biancaneve. Vi state già esercitando per la parte?” Divertito.
Guisgard
24-11-2015, 17.50.00
“Salute, madama.” Disse Tesua a Gaynor. “Pare si tratti di due cadetti fuggiti con uno degli aerei. Hanno approfittato della confusione dettata dall'attacco subito dai nostri del deserto per disertare. Ma non sono molto svegli. Fuggire con un aereo è quanto di più stupido.”
Intanto erano appena tornati gli aerei usciti in precedenza per ritrovare il Damasgrada di Clio.
Ma il biondo ufficiale sembrava essere svanita nel nulla.
Dacey Starklan
24-11-2015, 17.52.41
Alzai leggermente le spalle con un sorrisetto. << Prima imparo, prima lasceremo la città. Ho capito. E si esatto, mi sto esercitando. A quanto pare mi sta riuscendo anche bene... Tuttavia c'è un motivo per cui vi ho chiesto di accompagnarmi fuori. Voglio sapere cosa ne pensate del comportamento di Fines>>
Guisgard
24-11-2015, 18.04.11
“Di certo” disse Guisgard sorridendo “non mi aspettavo che fosse una passeggiata romantica questa.” Fissando irriverente Dacey. “Fines? Come gli altri due non è un cuor di leone e per questo va monitorato. Un uomo, quando ha paura, può avere comportamenti imprevedibili. Il più delle volte stupidi. E nella nostra situazione non possiamo permetterci di ritrovarci nei guai.”
E mentre passeggiavano i due videro una bancherella montata nella piazzetta con un nugolo di ragazzini intorno.
“Avanti!” L'uomo della bancherella. “Chi vuol misurare la propria abilità! Tiro al bersaglio per tutti! E ricchi premi in palio!” Si accorse di Guisgard e Dacey. “Ehi, voi!” Al militare. “Perchè non vi cimentate? Ci sono bei premi da vincere e regalare alla vostra ragazza!”
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Dacey Starklan
24-11-2015, 18.09.59
<< Concordo. Anche se... Non lo so, qualcosa mi ha resa sospettosa... Come se tramasse qualcosa...>> e lo guardai fissa. Sapevo che anche il militare aveva qualcosa di sospetto con la storia del telegramma.
<< Una passeggiata romantica eh?>> mi venne da ridere a quell'idea ma quando l'uomo alla bancarella ci chiamò presi Guisgard per il braccio.
<< Oh si ti prego tesoro, vinci qualcosa per me!>> a stento trattenevo la risata mentre lo guardavo, di sicuro non si aspettava che prendessi la palla al balzo scherzando.
Lady Gaynor
24-11-2015, 18.18.42
Due cadetti fuggiti con un aereo... no, c'era qualcosa che non quadrava. Nemmeno il più stupido fra gli uomini avrebbe scelto un modo così balordo per disertare. Ero convinta ci fosse qualcosa sotto... che anche loro non fossero ciò che dicevano di essere? Avrei fatto bene a tenere gli occhi aperti...
"Grazie, signore", risposi all'ufficiale "spero tutto si risolva presto... ci si vede in giro..."
Tornai in camera mia, dove trovai il telefono già installato. "Che idiota!" Dissi ad alta voce pensando a Goz. Un ufficiale del tutto inadeguato a ricoprire la carica di comandante di un forte in guerra. Fosse stato per me, lo avrei rispedito a casa in congedo illimitato.
Chiamai il solito numero.
"Il generale Taddeus, per favore... qui è Rosa Nera..."
Dopo un paio di minuti, la voce del generale. "Signore, ho la linea diretta che avevate chiesto..." lo ascoltai parlare, poi risposi: "D'accordo, signore... si... a presto"
Guisgard
24-11-2015, 18.25.49
Guisgard guardò Dacey per un attimo con espressione stupita.
Poi rise ed annuì, accettando di stare anch'egli al gioco.
“E sia, mia cara...” disse avvicinandosi con lei alla bancherella “... scegli pure quale pupazzetto ti piace ed io lo vincerò per te.” Prendendo uno dei fucili ad aria compressa. “Avrai il più grande e pacioccoso pupazzo di tutta Evangelia.”
“Eh, vedo siete sicuro di voi.” Sorridendo l'uomo della bancherella.
Ma in quel momento Dacey, guardando gli oggetti in palio, si accorse che non vi erano solo giocattoli.
Su un ripiano c'erano pure degli oggetti usati e tra essi un vecchio monile che raffigurava un simbolo speciale per lei.
Era infatti l'aquila bicipite, emblema della casa reale di Animos.
E nel vedere il monile un mare di sensazioni ed emozioni attraversarono il suo cuore.
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Dacey Starklan
24-11-2015, 18.32.23
La situazione era piuttosto divertente. Non mi ricordavo di essermi divertita così da molto tempo.
Mi presi del tempo per scegliere, come a voler vivere ogni singolo istante ma mentre i miei occhi passavano gli scaffali in rassegna il mio sorriso si spense. La mia mano strinse il braccio di Guisgard poiché per un attimo mi sentii vacillare. Non potevo mostrare il mio dolore ma sentivo che le lacrime stavano arrivando. Un grande respiro profondo e cercai di mantenere la calma apparente.
<< Quello>> dissi puntando il dito, << quel vecchio monile con l' aquila, é affascinante... Vinci quello per me, sono troppo grande per un pupazzo ormai>>
Guisgard
24-11-2015, 18.36.11
“Il Progetto Novalis non può interrompersi.” Disse il generale Taddeus a Gaynor. “E' la sola nostra possibilità di far terminare questa guerra in tempi brevi. E siamo certi che chi lo ha rubato non è ancora uscito dai confini di Afralignone. Nove su dieci sono convinto si trovi dalle tue parti, Rosa Nera. Comunque sappi che ad Evangelia è giunto il tuo contatto. E' arrivato al borgo e si è aperto un piccolo locale. Il nome è Al lago. La parola d'ordine è Panda. Lui ti sarà utile. A presto.” Chiudendo la telefonata.
Guisgard
24-11-2015, 18.40.20
Fermer uscì fuori dall'infermeria e chiese ad uno dei legionari il motivo dell'allarme.
“Due cadetti hanno disertato, dottore.” Disse il militare. “Hanno rubato un aereo e sono fuggiti. Hanno approfittato del fatto che la base era impegnata ad inviare soccorsi alla Gola del Diavolo, dove tre dei nostri sono stati attaccati dal nemico. E purtroppo il tenente Clio risulta dispersa. Sono partiti alcuni caccia a cercarla, ma sono tornati senza esserci riusciti.”
Il dottore tornò nell'infermeria e raccontò tutto a Gwen.
Guisgard
24-11-2015, 18.43.40
Padre Tommaso annuì e salutò poi Altea.
La donna infatti fece ritorno al borgo sulla camionetta.
Poi la vettura raggiunse la taverna.
“Venite, madama...” disse il conducente “... ecco la taverna.”
I due entrarono e trovarono un locale tranquillo e poco affollato.
Vi era infatti il taverniere indaffarato tra il bancone e la cucina, sua moglie a sistemare la legna nel cammino ed un uomo, dall'aspetto borghese, che faceva un solitario ad uno dei tavoli.
Lady Gwen
24-11-2015, 18.46.42
Fermer uscì e chiese cosa fosse successo. Poi tornò e mi raccontò tutto.
"Beh non è il massimo scappare con un aereo durante un attacco".
Poi mi ricordai del tenente donna Clio.
"Spero che la trovino..." mormorai scuotendo la testa.
Lady Gaynor
24-11-2015, 18.48.10
Un'auto. Mi serviva un'auto. Da Goz era escluso potessi andare, dopo la storia del telefono. Come fare, dunque? In un lampo uscì nel cortile e mi diressi verso gli hangar. Per fortuna Park era lì. Gli andai incontro un po' trafelata e gli chiesi se poteva darmi un'automobile. "Devo essere libera di potermi muovere, mi sento in trappola così... adesso devo scendere al borgo, poi però devo risalire qui per cantare... se avessi un mezzo sarebbe tutt'altra cosa. Potrei chiedervi anche un aereo, ma dubito me lo dareste..." conclusi sorridendo.
Altea
24-11-2015, 18.51.23
Entrammo nella taverna e salutai con un sorriso i presenti.."I miei saluti".
Il posto, effettivamente, sembrava tranquillo..anche se a mio parere nulla era da dare per scontato.
Presi i miei pochi bagagli ovvero una sacca grande e una piccola valigia che si era salvata e seguii l' uomo perchè parlasse col taverniere.
In un tavolo vi stava un uomo..sembrava un borghese, che tranquillamente giocava a solitario con le carte..ovviamente non mi sarei presentata come la duchessa di Cherval..la mia falsa carta di identità parlava da sè.
Guisgard
24-11-2015, 18.53.51
Guisgard vide il monile indicato da Dacey.
Comprese allora che doveva piacerle molto, visto il modo in cui la sua espressione era mutata e come aveva stretto il braccio di lui nel vedere quel ciondolo.
“Bene, lo avrai.” Disse il militare.
“Quello è particolare...” fece l'uomo della bancherella “... l'ho trovai ad un vecchio mercatino... lo teneva una vecchia e diceva di averlo ritrovato nella steppa di Animos, l'attuale Repubblica Popolare di Canabias... dunque è un oggetto particolare.”
“Amico mio...” Guisgard “... se è lì, allora vuol dire che è in palio come tutti gli altri oggetti. E se alla mia ragazza piace così tanto, beh, allora lo avrà.”
“Certo...” sorridendo l'uomo “... ma per portarvelo via c'è una regola diversa.”
“Sentiamo...” fissandolo il militare.
“Non avrete più tre colpi a disposizione, ma uno soltanto.” Ridendo l'uomo.
“Già...” con una smorfia Guisgard “... ci avete provato, ma vi è andata male.” Puntando il fucile verso il bersaglio.
Prese la mira e sparò, centrandolo al primo colpo.
Guisgard
24-11-2015, 18.57.41
“Già, speriamo davvero...” disse Fermer a Gwen “... essere dispersi nel deserto è quanto di peggio ci sia... e tra breve sarà totalmente buio... inoltre potrebbero esserci ancora aerei nemici...” preoccupato.
Udirono altri aerei che decollavano dalla base.
“Partono altri caccia per le ricerche...” aggiunse il giovane medico “... ma cercare nelle tenebre è un'impresa disperata...”
Dacey Starklan
24-11-2015, 19.00.29
Le parole dell'uomo scivolavano su di me come se niente fossero. Ero completamente concentrata sul monile, con gli occhi fissi. Dovevo averlo. Mi apparteneva di diritto, un diritto che mi era stato portato via da crudeli assassini. Eppure l'uomo pareva riluttante a darlo via, anche se lo aveva messo tra tutti gli altri premi. Un solo colpo. Una sola occasione. Fortunatamente Guisgard sapeva il fatto suo. Sparò e colpì il bersaglio alla perfezione. Un esclamazione soddisfatta lasciò le mie labbra. Ero davvero contenta.
<< Grazie >> fu tutto ciò che riuscii a dire al militare ma quella parola conteneva la mia gratitudine e la mia felicità.
Guisgard
24-11-2015, 19.01.01
“Beh, prendete pure la mia auto, madama.” Disse Park a Gaynor. “Anzi, trovo anche stupido che me lo chiediate.” Facendole l'occhiolino. “Ecco...” dandole le chiavi “... fate come se fosse la vostra. E se volete compagnia posso venire con voi, ma fra un'oretta, visto ho da fare qui negli hangar. La storia di quei due idioti che hanno disertato ha ulteriormente aggravato la situazione.”
Guisgard
24-11-2015, 19.04.23
Il conducente della camionetta presentò Altea al taverniere.
“Certo...” disse questi, prendendo poi un registro “... ho libere altre due stanze... la sedici è la più confortevole, dunque eccovi le chiavi.” Dandole alla nobile dama di Cherval. “Prego, vi aiuto a portar su il bagaglio, madama.” Aggiunse poi, mentre al tavolo il borghese continuava il suo solitario.
Lady Gwen
24-11-2015, 19.05.36
"Possiamo solo essere fiduciosi e pregare che riescano a trovarla" dissi preoccupata, guardando fuori.
Altea
24-11-2015, 19.10.35
"Sedici...speriamo sia un numero che mi porti fortuna" dissi sorridendo.
Sembrava gente cordiale, presi i bagagli e guardai l' uomo al tavolo. Non si era mosso di un millimetro da quel tavolo..speravo si sentisse bene.
Salii nella stanza ed aprii la porta , ringraziai il conducente.."Mille grazie...spero di rivedervi..magari mi darete qualche strappo come oggi" e rivolgendomi di nuovo al taverniere.."Potreste prepararmi il pranzo, quello che avete sono giorni che non mangio, ho fatto un lungo viaggio" ed entrai nella stanza per sistemare quei pochi bagagli.
Guisgard
24-11-2015, 19.24.34
Capitolo VI: Fantasmi della steppa
“Io sono la Granduchessa Anastasija Nikolaevna Romanova, fantasma del passato e folle del presente.”
(Anna Anderson)
L'uomo della bancherella a malincuore prese il monile e lo consegnò a Guigard.
Questi allora si avvicinò ad una raggiante Dacey, spostandole i capelli bruni dalle spalle e legandole il ciondolo al collo.
La cantina era semibuia ed umida ed ogni rumore dall'esterno sembrava amplificato, forse per i muri fatiscenti, o forse era solo la paura che aveva reso le loro orecchie sensibili ad ogni cosa.
Sembrava però come se da un momento all'altro si attendessero qualcosa.
Quella sera la loro madre sembrava più tesa del solito.
Chiamò a sé le figlie, guadandole negli occhi.
“Nascondete questi nei vestiti...” disse alle ragazze, mostrando i suoi gioielli “... teneteli sotto. Abbottonatevi dunque stretti stretti gli abiti, figlie mie.”
E fu in quel momento che Dacey cercò anche lo sguardo di suo padre.
E vide che l'uomo, il re di Animos, piangeva.
Questo ricordo, questo frammento sorto come dal nulla, dai meandri della memoria, attraversò la mente di Dacey mentre Guisgard le legava al collo il monile con impressa l'aquila bicipite.
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Dacey Starklan
24-11-2015, 19.27.59
Sorrisi a Guisgard mentre legava il monile al mio collo, era un gesto molto delicato e lo apprezzai poi... I ricordi.
Portai una mano allo stomaco per il dolore, una grande sofferenza mi aveva invasa.
<< Scusatemi... Possiamo tornare alla taverna ora... Non mi sento bene >>
Lady Gaynor
24-11-2015, 19.59.48
"Oh, grazie Park! È il Cielo che vi ha mandato in questo forte! Purtroppo ho affare urgente da sbrigare al più presto possibile, ma stasera esigo che mi accompagniate al saloon" dissi prendendo le chiavi che mi porgeva. "E non preoccupatevi per questo gioiellino, saper guidare è forse la mia caratteristica principale, più della recitazione" e gli feci l'occhiolino. "A stasera!"
Partii in direzione del borgo. Con me avevo il materiale da passare al contatto e una grossa torcia, visto che intendevo tornare al rottamaio, oltre alla mia fedele Colt calibro 45.
Scesi di volata, l'auto di Park era velocissima, motivo per cui ero convinta vi avesse apportato qualche modifica. Che diavolo d'uomo...
Arrivai al borgo, dove molta gente era riversata per le strade. Sembrava un paesino come tanti, e non una zona sotto assedio. Avevo fatto un tratto di strada, quando davanti a me incontrai Guisgard e Diana. "Buonasera, signori..." li salutai.
Guisgard
24-11-2015, 20.06.14
Fermer si avvicinò a Gwen e le cinse da dietro i fianchi.
“Odio questa guerra...” disse piano fra i capelli di lei “... e odio anche questo posto... vorrei fuggire via stanotte stessa...” stringendola al suo petto.
In quel momento entrò un militare e subito Fermer lasciò Gwen, allontanandosi da lei.
“Si?” Fissandolo il medico.
“Ho portato i rapporti dei militari convalescenti, dottore.”
“Grazie.” Annuì Fermer.
Ed il legionario andò via.
Guisgard
24-11-2015, 20.06.30
“Certo, madama.” Disse il taverniere ad Altea. “La cena sarà pronta fra poco. Mia moglie è un'ottima cuoca. Se però attendere vi da noia, posso portarvi in camera qualcosa che vi permetta di aspettare la cena senza problemi. Posso prepararvi un panino o magari portarvi una fetta di torta.”
La camera non era molto grande, ma pulita ed accogliente.
Vi era una finestra che dava sulla strada.
Guisgard
24-11-2015, 20.06.50
Guisgard si accorse che qualcosa non andava in Dacey.
“Vi vedo strana...” disse “... cos'avete?” Poi annuì. “Certo, torniamo alla taverna.
E mentre si incamminavano, i due ad un tratto videro un'auto raggiungerli.
Era guidata da Gaynor.
“Salute...” a lei il militare “... dite, ci dareste un passaggio? Dobbiamo tornare alla taverna e Diana non si sente tanto bene.”
Guisgard
24-11-2015, 20.07.08
“Bene.” Disse Suor Ologna a Marwel. “Per prima cosa ci sono da sistemare le medicine sulle mensole. Così da averle bene in vista.”
In quel momento nell'ospedale entrarono due uomini.
Uno era malconcio, pieno di lividi e tagli, mentre l'altro, che non riportava alcun segno di colluttazione, era una vecchia conoscenza di Marwel.
Infatti la ragazza lo aveva incontrato quando lui le propose di firmare una petizione per mandare via i legionari da Evangelia.
Guisgard
24-11-2015, 20.07.26
Il deserto.
Silenzioso, avvolgente, sterminato.
Sabbia, rocce e terra ovunque.
E più il tempo passava, più l'imbrunire tingeva di ombre quel luogo senza fine.
Ombre che in breve presero a sorgere ovunque.
Tra le dune, i dossi, i dislivelli, gli sterpi inarditi e i monti che circondavano ogni cosa.
Strani versi di creature sconosciute iniziarono ad udirsi, come se l'avanzare del crepuscolo stesse risvegliando le misteriose e selvagge bestie che abitavano in quelle lande sterili ed inospitali.
Clio ormai non aveva più forze e la sete era diventata insopportabile.
Cominciò allora ad udire strani rumori, che poi divennero voci.
Le voci dei suoi fratelli che ridevano e scherzavano tra una bevuta e l'altra.
Eppure intorno a lei vi era solo silenzio.
Un silenzio che sembrava l'eco della morte.
Lady Gwen
24-11-2015, 20.17.11
Sentii Fermer cingermi da dietro i fianchi e sussurrare tra i miei capelli, mentre mi stringeva contro il suo petto ed io chiudevo gli occhi assaporando quella sensazione.
Anche io sarei voluta scappare.
Mi lasciò subito quando entrò un militare, che portò i resoconti sui legionari convalescenti e andò via.
"Anch'io vorrei scappare... Per evitare ad entrambi di amarci di nascosto, come clandestini... come se fosse sbagliato..." dissi piano, con poca voce, mentre continuavo a guardare l'oscurità del deserto oltre la finestra e portavo di nuovo le sue braccia attorno ai miei fianchi.
Era una cosa che non potevo sopportare. Ero venuta ad Evangelia preparata a tutto, alla guerra, ai numerosi morti durante gli attacchi, ma non a questo.
"Ci dev'essere un modo per non dover più sopportare tutto questo..." mormorai, voltando poi la testa indietro per trovare i suoi occhi.
Ovviamente, era solo una frecciatina per spingerlo a parlarmi della lettera che avevo trovato, ma non potevo ovviamente chiederglielo apertamente.
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Lady Gaynor
24-11-2015, 20.18.34
"Ma certo, salite pure... in effetti siete molto pallida, Diana..." mentre loro salivano in auto, io feci molta attenzione a ficcare la mia borsa sotto il sedile, in modo che non ne scorgessero il contenuto. Una volta saliti, ripresi a guidare in direzione della taverna.
Altea
24-11-2015, 20.19.53
"Bene, non vedo l' ora di assaggiare ciò che vostra moglie preparerà..non preoccupatevi, posso aspettare giù..anzi dovrei scrivere alcune cose nel mio quaderno..quindi scenderò, ho visto un uomo pure assorto a giocare a carte, e non ho problemi".
Detto questo scesi le scale e mi sedetti in un tavolo poco distante a quella dell' uomo per non essere invadente, presi la mia penna e i miei quaderni dove scrivevo e iniziai a scrivere tutto ciò che accadde dalla mia partenza da Cherval, stando ben attenta però nessuno mi notasse e misi un romanzo sotto il guaderno.
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Dacey Starklan
24-11-2015, 20.32.44
Come potevo spiegargli cosa stavo passando, senza rischiare di rivelare chi ero davvero e che significato aveva quel ciondolo.
<< É solo un po' di...>> venni interrotta da una voce femminile e notai una bionda su un'auto. Tra tutte le persone in quel momento la diva era proprio ciò che non aspettavo di vedere.
<< No Guisgard non è necessario...posso camminare davvero>> inutili furono le mie deboli proteste e mi ritrovai sull'auto che ci portò alla taverna. Durante il tragitto il mio ricordo si era un po' sbiadito e anche il dolore che ne provocato da esso. Mi ero imposta di tornare alla normalità, era necessario per restare solo Diana la cameriera.
<< Siete stata molto gentile ti ringrazio>> dissi infine desiderosa di scendere quando l'auto si fermò davanti alla locanda.
<< Credo che mangiare qualcosa mi aiuterà a rimettermi... >> abbozzai un sorriso attendendo Guisgard per entrare.
Sabbia, sabbia e altra sabbia.
La vista si perdeva e nemmeno sapevo che cosa accadeva intorno a me, dove stessi andando.
Mi stavo avvicinando o allontanando?
Guardavo il cielo in continuazione.
"Verranno.." Mi dicevo "Verranno a prendermi..".
Poi li sentii, i miei fratelli che ridevano tra loro.
Sorrisi.
Ero salva, erano arrivati.
Ma non era che l'eco di un sogno, lontano e irreale.
Forse era davvero la fine, e quell'imbrunire sembrava rendere il tutto più cupo e freddo.
Anche se per ora il freddo era una benedizione, visto l'arsura del sole.
Poi lo vidi.
Il mio aereo.
Stavo girando in tondo? Avevo camminato per ore per poi tornare al punto di partenza?
O era un miraggio?
Accarezzai piano la carena, lasciai che le mie dita percorressero la fiamma vermiglia dipinta sulla coda.
Lì accanto al mio aereo, le forze vennero meno.
Mi fermai, caddi dapprima sulle ginocchia, lanciai al cielo un'ultima occhiata, senza sapere se erano i miei fratelli vivi che speravo di vedere, o quelli che non c'erano più.
Mi stavano aspettando, pensai mentre una lacrima silenziosa mi rigava la guancia.
Quell'umidità mi sembrò un miraggio.
Ma non lo era.
Forse lo era Damasgrada, ma quella lacrima no.
Crollai, accanto all'aereo.
Riuscii solo a sentire la terra brulla sotto di me, e una mano che sfiorava quel metallo tanto amato.
Infondo, avevo sempre saputo che saremmo caduti insieme.
Le note di una canzone dei legionari risuonarono nella mia mente.
Poi, più nulla.
Guisgard
25-11-2015, 01.13.48
Fermer sospirò pensieroso.
“Si, sarebbe bello andar via da qui...” disse stringendo sempre Gwen a sé “... senza più nasconderci, senza più la guerra e tutto il resto.. ma dove? Fuggire dove? Esiste un luogo così? In cui essere liberi? Tutto per noi?”
Lady Gwen
25-11-2015, 01.17.02
Lo guardai a lungo.
"Chissà, magari sì..." dissi a bassa voce.
Non sapevo ancora se tirare in ballo la lettera, ma mi presi ancora qualche minuto.
"Potrebbe essere una possibilità, e non una vera e propria fuga..." dissi con aria pensierosa, poggiando la testa reclinata sulla sua spalla, vagando con lo sguardo per la stanza.
Guisgard
25-11-2015, 01.18.03
L'auto di Gaynor viaggiava nelle strette stradine di Evangelia, già illuminate dai lampioni per l'avanzare del tardo meriggio.
Infine giunse davanti alla taverna.
“Siete stata molto gentile...” disse Guisgard alla diva “... anche se forse correte un po' troppo.” Sorridendo sornione. “Sono stradine strette queste e non certo larghe come quelle in cui siete abituata a guidare voi.” Divertito. “Venite, vi offrirò un bicchiere per ringraziarvi del passaggio.” Scendendo poi dall'auto e raggiungendo Dacey davanti all'ingresso della taverna. “Come state? Meglio?” Fissando poi la principessa di Animos.
Marwel
25-11-2015, 01.20.15
Conosceva quei farmaci, le aveva insegnato i nomi e l'utilità sua zia, ma mai aveva avuto modo di utilizzarli. Stava riponendo l'ultima boccetta nell'armadietto, quando due uomini entrarono nella stanza e Marwel si voltò: uno di loro era quel tale che l'aveva fermata per strada e insultata senza alcuna ragione, vicino a lui invece vi era uno sconosciuto pieno di lividi e tagli sul viso.
"Cos'è accaduto?" fece Marwel avvicinandosi al ferito e invitandolo a sedersi sul lettino.
Prese il disinfettante e il cotone, poi cominciò a tamponargli le ferite sul viso.
Dacey Starklan
25-11-2015, 01.22.03
Volevo solo entrare e cercare di comportarmi come niente fosse e poi. Poi sarei andata nella mia stanza, avevo una cosa da controllare.
<< Si meglio, grazie per la premura >>
Una volta dentro chiesi qualcosa da mangiare al locandiere e mi sedetti accanto al borghese.
<< Novità?>> chiesi all'uomo sedendomi mentre con la coda dell'occhio seguivo Guisgard che aveva deciso di pagare da bere alla cantante. Ma avevo altro a cui pensare ora, come ad esempio provare se il mio ricordo poteva aiutarmi. L'abito di quella notte, nella cantina, era nascosto tra i miei bagagli e speravo di trovarci i gioielli, come aveva detto mia madre.
Guisgard
25-11-2015, 01.24.59
Clio sfiorava la lamiera del Damasgrada, che l'umidità cominciava a rendere scivolosa e fredda.
Il calore causato dal danno era ormai stato assorbito e restava solo quel gelido tocco metallico.
No, non era un miraggio.
Come non lo era quella lacrima.
Era la guerra.
Fredda come quell'umidità e silenziosa come il deserto.
Più passavano i minuti, più aumentava il freddo.
E Clio sapeva che non doveva addormentarsi.
Lo sapeva bene.
Sarebbe stato letale.
Forse più che l'aver ingaggiato battaglia contro il Gufo Nero.
Eppure il sonno ed il freddo iniziavano ad essere insopportabili.
Sarebbe stato così facile chiudere gli occhi.
Facile ed indolore.
Lady Gaynor
25-11-2015, 01.25.05
"Io non corro mai troppo... è sempre tutto calcolato... e poi, permettetemi, voi non avete idea di dove io sia abituata a guidare" risposi a Guisgard scendendo dall'auto. "Un bicchiere lo accetto volentieri..."
Guisgard
25-11-2015, 01.27.48
Marwel cominciò a medicare l'uomo ferito, che si lamentava.
“Vi dirò io cosa è accaduto...” disse Agian, l'altro uomo giunto con quello ferito “... quest'uomo che state medicando è stato pestato a sangue da due legionari. Gli stessi che giunsero l'altra sera quando io e voi discutevamo per strada. Siete ancora del parere che devono restare ad Evangelia?”
Marwel
25-11-2015, 01.33.34
Non era amante della violenza, ma sapeva anche che ad Evangelia un uomo su due faceva a botte e si riduceva in quello stato.
"Perchè, voi non avete mai picchiato nessuno? Io ne dubito fortemente" disse Marwel continuando a medicare il ferito.
"Mi dispiace che vi abbiano fatto del male" gli sussurrò sorridendo. Sapeva che di scene del genere ne avrebbe viste a bizzeffe, se non di peggiori. Non giustificava un atto di tale violenza, ma non poteva nemmeno far finta di vivere nel paese dei balocchi.
Era lì, era davvero lì.
Damasgrada, il mio aereo, la mia spada, la mia amica più fidata.
Quel freddo contatto mi riportò alla realtà.
Presi un profondo respiro.
Dovevo restare sveglia, sarebbero arrivati, lo sapevo.
Non avevo ritrovato l'aereo a caso.
Sarebbero arrivati, mi diceva.
Dovevo solo restare sveglia.
Guisgard
25-11-2015, 01.50.34
“E' inutile fantasticarci su ora...” disse Fermer, quasi a tagliare corto “... anzi, sarà meglio rimetterci al lavoro... chissà se si hanno notizie del tenente Clio e dei due disertori...” mormorò fissando Gwen.
Guisgard
25-11-2015, 01.52.56
“Nessuna novità.” Disse Leones a Dacey, mentre dalla cucina della locanda arrivava il profumo della cena quasi pronta. “Mi servirebbe un Tre di Denari... altrimenti il mio solitario non riuscirà...” notò il monile al collo della ragazza “... carino...” commentò il borghese “... molto... un regalo? Direi è un regalo da innamorato.” Sorridendo.
Intanto Gusgard aveva ordinato da bere per lui e Gaynor al bancone.
“Siete originaria delle Flegee...” mormorò il militare “... ora rammento... beh, anche lì le stradine sono strette... i bambini attraversano spesso e voi donne correte sempre.” Sorridendo.
Guisgard
25-11-2015, 01.57.31
“Picchiare qualcuno è un conto” disse Agian a Marwel “ma accanirsi due contro uno è da vigliacchi. Soprattutto se si indossa una divisa. I due cadetti vanno denunciati ed è ciò che farò. E voi testimonierete circa le lesioni riportate da quest'uomo.” Indicando l'uomo che la ragazza medicava.
Lady Gwen
25-11-2015, 01.58.23
Mi voltai verso di lui, guardandolo.
Aveva tagliato corto. Di nuovo.
Decisi allora di affrontare la cosa.
"È una giornata che minimizzi, che cerchi di tagliare corto. Ho capito che c'è qualcosa che non mi dici, ma non capisco perchè. Stamattina mi hai detto che potevo dirti tutto e io ti ho rivelato il mio segreto più grande perchè mi fido di te" prendendo il suo viso fra le mani, accarezzandolo poi "Se non ti fidi di me, di chi altro? Due persone che stanno insieme devono affrontare qualsiasi argomento, altrimenti non si arriva da nessuna parte" dissi, guardandolo negli occhi quasi a pregarlo.
Guisgard
25-11-2015, 02.00.51
Restare sveglia.
Questo si ripeteva Clio.
Ma i suoi muscoli, i suoi occhi e tutto il suo corpo pian piano sembravano volersi abbandonare a quel dolce torpore che il sonno prometteva di donare.
Allora tutto intorno a lei diventò più vago.
Più incerto, mutevole, etero.
Sentì di nuovo i suoi amici, i suoi fratelli.
Persino Gerin.
E poi il sibilo di un aereo.
Era di certo Damasgrada.
E forse era in volo.
Chissà per dove.
Poi un rumore di passi.
E lo vide.
Era Neko che si avvicinava.
“Clio...” disse.
Dacey Starklan
25-11-2015, 02.01.01
<< Non vi annoiate mai? Voi e le carte?>> osservai per un attimo il suo gioco ma non mi interessava.
<< Oh questo>> e portai una mano a sfiorare il monile, << si è un regalo e...>> udii il vociare di Guisgard e Gaynor al bancone e mi voltai per poi tornare con lo sguardo su Leones, <<non è niente di speciale... e nessun innamorato. Chi ha tempo per l'amore con tutto quello che abbiamo fa fare, che ho da fare e studiare...>> sbottai quindi lasciando il monile.
Marwel
25-11-2015, 02.02.58
Marwel si girò di scatto verso quell'uomo che non faceva altro che alimentare rabbia in lei.
"Se volete denunciarli fatelo pure, ma non aspettatevi il mio appoggio. Io non testimonierò un bel niente!" disse avvicinandosi a lui.
"Non provate mai più a darmi degli ordini. Sono stata abbastanza chiara?" fece con gli occhi che bruciavano d'ira.
Tutto divenne appannato e lontano.
Dovevo restare sveglia.
Già, ma come sapevo di esserlo?
Magari ero già in volo.
Per dove?
Eppure sentivo il rombo del mio aereo.
Dove stavo andando?
Dov'ero?
Ero intontita e debole.
Poi lo vidi.
Allora compresi.
"Tu?" mormorai, con un debole sorriso "Non credevo saresti venuto proprio tu a prendermi.." tendendogli la mano.
Lo osservai per un lungo istante, e il mio sorriso si allargò sempre di più.
Il cuore.
Il cuore non faceva male nel guardarlo, la pelle non tremava, il respiro non veniva meno.
Ero libera.
Alla fine.
Mi ero chiesta tante volte cosa avrei provato nel rivederlo, sapendo naturalmente che non c'era questa possibilità.
Una parte di me si chiedeva se fossi guarita per i fatti miei o se la sua morte avesse aiutato.
Ora sapevo che non era così.
Lui era davanti a me e io non sentivo niente.
Era la sensazione più bella che avessi mai provato.
Ero libera davvero, non stavo mentendo a me stessa.
Ironico che ne avessi preso consapevolezza in quel momento, pensai con un vago sorriso.
Lady Gaynor
25-11-2015, 02.14.28
"Non credevo conosceste le mie origini... ieri a stento sembravate sapere chi fossi" risposi a Guisgard con un sorrisetto. "E poi dovete sapere che sono un asso al volante... potrei stupirvi..." bevvi un sorso del mio drink e lo guardai fisso negli occhi.
Guisgard
25-11-2015, 02.23.37
Fermer guardò Gwen negli occhi.
“Non capisco...” disse “... cosa vuoi dirmi? Certo che mi fido di te... è naturale... dimmi... cosa pensi?” Prendendo le mani di lei nelle sue.
Guisgard
25-11-2015, 02.24.13
“Un solitario distende i nervi.” Disse sorridente Leones a Dacey. “Eppure è un oggetto particolare.” Fissando il monile. “Direi anche antico, col bordo consumato. Insomma, il genere di regalo che sovente si trova nei grandi romanzi d'Amore, dove gli eroi di Dumas, di Byron e di Sabatini lo usano come pegno per conquistare il cuore delle belle amate.” Ridendo piano. “Beh, se non è un regalo di un innamorato, allora come siete riuscita a procurarvelo?”
Intanto Guisgard e Gaynor erano al bancone.
“Siete stata voi a dire delle vostre origini.” Fece il militare. “Per carità. Una donna al volante.” Sorridendo. “La conoscete la storiella delle donne al volante? Un tipo fa... sai che la statistica dice che le donne fanno meno incidenti degli uomini al volante? E l'altro... naturale, quando le incrociamo siamo noi a spostarci per farle passare.”
Ed il taverniere ed altri due clienti scoppiarono a ridere.
“Forte questa!” Divertito il taverniere.
Guisgard
25-11-2015, 02.25.00
“Io vi citerò come testimone.” Disse Agian a Marwel. “E non potrete rifiutare di comparire davanti ad un giudice. Quei militari devono pagare.” Con astio.
“Che succede?” Arrivando Suor Ologna.
Guisgard
25-11-2015, 02.28.59
Neko si avvicinò.
La fissava.
Guardava Clio.
E la chiamava per nome.
“Clio...” disse avanzando verso di lei.
Poi, ad un tratto, lei avvertì più freddo.
Come se i suoi nervi ed i suoi muscoli avessero reagito.
Come se si fossero ribellati a quel torpore di morte.
Allora gli occhi di Neko mutarono.
Mutò il suo volto.
“Clio...” Icarius a lei “... signore... state bene? Mi sentite? Siete cosciente?”
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Marwel
25-11-2015, 02.29.08
Marwel piantò gli occhi nei suoi e si avvicinò tanto al suo viso, proprio come aveva fatto con l'ufficiale nel cortile del forte, poi aspramente gli rispose:
"Negherò tutto. Dalla prima all'ultima parola".
Suor Ologna entrò e chiese preoccupata cosa stesse accadendo in quella stanza.
"Nulla, i signori stavano andando via" fece mentre applicava dei cerotti sulle ferite dell'uomo.
"Non dovreste accusare troppo dolore" disse infine.
Lady Gaynor
25-11-2015, 02.32.19
"Non ricordavo di averlo detto...". Poi Guisgard raccontò quella storiella sulle donne al volante e tutti scoppiarono a ridere. Io sorrisi e risposi "Inutile che io stia qui a replicare su una questione così simpaticamente futile... le qualità di una donna vanno viste con gli occhi e vissute con il cuore..."
Guisgard
25-11-2015, 02.32.44
“Siete una religiosa” disse Agian a Suor Ologna “e ho sentito dire che la vostra Fede richiede giustizia. Ebbene, sappiate che la vostra infermiera” indicando con disprezzo Marwel “se la intende con qualche militare, visto si rifiuta di testimoniare cosa hanno fatto a quest'uomo.”
Lady Gwen
25-11-2015, 02.37.17
Ricambiai il suo sguardo, mentre prendeva le mie mani nelle sue e sospirai.
"È per la lettera di tuo padre, quella per il trasferimento?" chiesi diretta "Sì l'ho trovata, era a vista, mezza aperta e l'ho letta. Ma prima di arrabbiarti, e hai tutte le ragioni per farlo, fammi parlare. Ero qui da solo un giorno e tu mi dicesti che eri diventato ufficiale solo per accontentare tuo padre, poichè la tua vera vocazione è la medicina. Perchè non andare via, Fermer? Via da questa guerra, da questo posto, in un luogo in cui tu potrai essere ciò che davvero hai desiderato nella tua vita e dove potremo essere liberi?" guardandolo negli occhi "Sei comunque libero di non considerare le mie parole e se vuoi adesso puoi anche arrabbiarti, avresti ragione, non dovevo leggerla, sperando che le mie scuse siano sufficienti..." abbassando lo sguardo.
Non andavo fiera di ciò che avevo fatto, ma non ne avevo potuto fare a meno.
Marwel
25-11-2015, 02.40.26
"Mi rifiuto perchè so per certo che quest'uomo sta mentendo" ribatté Marwel con furia.
Quell'uomo era riuscita a scuoterle l'anima talmente tanto da indurla a mandare via i suoi bambini, ma non sarebbe riuscito a mettere in cattiva luce i legionari, che con coraggio affrontavano gli aerei nemici e difendevano Evangelia. Proprio come aveva fatto Danny.
Se ci fosse stato lui in quella stanza, non avrebbe permesso a quell'uomo di rivolgersi così alla ragazza.
Dacey Starklan
25-11-2015, 02.56.39
<< Capisco>> liquidai così la domanda e la sua curiosità sul Guisgard e la sia persona.
<<. E gli altri due... Fines e Poeh dove sono?>>
Freddo.
Avevo sempre amato il freddo.
Ora lo sentivo fin dentro le ossa.
Neko si avvicinava sempre di più, eppure era diverso.
No, non era lui.
Cercai di metterlo a fuoco.
La prima cosa che vidi furono i suoi occhi.
Per un momento mi parve il volto che avevo visto nel delirio.
Ma no, non era lo stesso.
Era quella recluta, Icarius.
Ero viva.
"Icarius.." dissi, sbattendo le palpebre e cercando di mettere a fuoco il tutto "Sto bene, grazie.." provando ad alzarmi
"Ti prego dimmi che hai dell'acqua.." rendendomi conto che la sete mi stava uccidendo.
Guisgard
25-11-2015, 03.06.58
“Ah, una sognatrice...” disse Guisgard bevendo “... beh, come darvi torto.” Sorridendo a Gaynor. “Ma era solo una storiella, non adiratevi. Certo, raccontata con gusto e bravura” facendole l'occhiolino “ma pur sempre una storiella. Vi dirò invece che ho conosciuto nell'esercito donne molto in gamba. Alcune addirittura arruolate su un sommergibile. E comunque dite il vero...” finendo il suo bicchiere “... tutto ciò che fanno le donne è fatto col cuore... per questo sono migliori di noi uomini... sebbene alcune abbiano un cuore troppo piccolo per sognare davvero.” Posando il bicchiere sul bancone.
Intanto Leones continuava il suo solitario e Dacey stava seduta con lui.
“Oh, Fines e Poeh sono di sopra...” disse il borghese alla ragazza “... credo si stiano riposando. Ma tra poco li vedremo scendere per la cena.”
Guisgard
25-11-2015, 03.08.23
Fermer ascoltò Gwen senza interromperla.
“Non importa...” disse infine “... era aperta... e comunque non era un segreto di stato, ma solo una lettera...” si voltò a prendere alcune medicine da sistemare “... il trasferimento a Città di Capomazda lo vuole mio padre... ha fatto tutto lui... colloqui con i pezzi grossi, raccomandazioni presso i migliori primari... tutto ciò ad una condizione... sposare la figlia di un ricco medico Afralignonese... un suo vecchio amico che può garantirmi una carriera di successo... beh, ora direi di rimetterci al lavoro.”
Guisgard
25-11-2015, 03.10.03
“Questa ragazza” disse Suor Ologna ad Again “è un'infermiera, non una suora. A me interessa come svolge il suo lavoro qui. Il resto sono affari suoi.” Fissando l'uomo. “Ed ora che il vostro amico è stato medicato, vi pregherei di andarvene. Questo è un ospedale e non un circolo. Andate altrove a scaricare il disprezzo che nutrite verso la mia Fede.”
“Preti e monache...” con odio Agian “... cosa potevo aspettarmi da gente come voi? E sia, difendetevi pure questa sgualdrinella...” indicando Marwel “... ma il giorno in cui Canabias giungerà a liberare il popolo, quelli come voi marciranno nei campi di lavoro della steppa.”
“Fuori.” Suor Ologna.
E i due uscirono.
“Che Dio mi perdoni...” mormorò la suora “... perdoni il mio scatto d'ira...” guardando poi Marwel.
Guisgard
25-11-2015, 03.11.01
“Non muovetevi...” disse Icarius a Clio, per poi inginocchiarsi accanto a lei “... si, ho dell'acqua con me...” portando la borraccia sulla bocca della ragazza “... bevete ad agio...” facendola bere.
Si accorse allora della tuta di lei sporca di sangue.
“Siete ferita...” mormorò “... riuscite a muovervi? Altrimenti vi porterò io in braccio al mio aereo...”
Guisgard
25-11-2015, 03.11.26
Altea lasciò la sua camera e scese di sotto, al pianterreno.
C'era sempre il borghese alle prese col suo solitario, con accanto una ragazza dai capelli bruni.
Al bancone poi stavano seduti un uomo con giubbotto militare ed una giovane donna dai capelli rossi.
Altri due clienti erano invece appoggiati al camino.
E proprio mentre Altea scriveva nel suo quaderno, essendo la più vicina alle scale, udì degli strani rumori provenire dal primo piano.
Lady Gwen
25-11-2015, 03.15.12
Non sapevo se sentirmi più sollevata per il fatto che non si fosse arrabbiato o più a pezzi per ciò che aveva detto.
Com'era possibile che dovunque si andasse c'era sempre un problema, un ostacolo...
Mi avvicinai a lui, che stava prendendo dei farmaci e poggiai le mani sui suoi fianchi e la fronte contro la sua schiena.
"Scusa, io... sai che non te l'avrei mai detto se avessi saputo cosa c'era dietro, non volevo comportarmi in maniera così sciocca..." sussurrai.
Lady Gaynor
25-11-2015, 03.17.33
Quell'uomo mi turbava. In genere riuscivo ad inquadrare le persone nei primi dieci minuti di conversazione, ma con lui mi risultava difficile. Sarcastico, beffardo e arrogante, ma capace di gesti gentili e parole come quelle appena pronunciate. E poi era un pilota, se non avesse attirato la mia curiosità con la sua personalità, sarebbe bastato comunque questo a farmi decidere di tenerlo d'occhio. "Oh oh, vedo che dopotutto non siete il mascalzone che volete far credere..." dissi finendo il mio drink.
Quell'acqua mi parve la cosa più soave avessi mai bevuto.
Ed era risaputo che io non amassi poi così tanto bere acqua.
"Grazie.." cercai di sorridere al cadetto.
Poi mi chiesi che ci facesse lì.
Perché non erano venuti i miei fratelli a prendermi?
Che era successo?
Risi piano a quelle parole.
L'unico che mi prendeva in braccio di solito era Dimos, al massimo Kostor per prendermi in giro bonariamente.
"Ce la faccio, è solo un graffio.." minimizzai "Aiutami ad alzarmi.." mormorai.
"Poi mi spiegherai come fa una recluta ad avere un aereo..." lanciandogli un'occhiata incuriosita.
Forse erano tutti impegnati nella battaglia, e avevano mandato le reclute a cercarmi.
"Sai se i miei stanno tutti bene?" chiesi speranzosa.
Dacey Starklan
25-11-2015, 03.52.40
>
Presi a giocherellare con il monile, facendolo passare tra un dito e l'altro. E di tanto in tanto i miei occhi tornavano su Guisgard al bancone. Scossi appena il capo infastidita quindi mi alzai all'improvviso.
> annunciai e senza attendere altro salii per le scale.Nello spostarmi intravidi una ragazza, che doveva essere una nuova ospite della taverna ma non mi soffermai su di lei. Avevo fretta. Una volta nella mia stanza mi gettai sui bagagli, rovistando fino a trovare il mio vecchio vestito. Con cura ma con impazienza cercai in ogni tasca, ogni piega e cucitura.
Altea
25-11-2015, 15.14.12
Stavo scrivendo del comportamento del partigiano che mi lasciò libera e mi accorsi vi era più di una persona. Notai vicino all' uomo del solitario una ragazza bruna dal viso pulito ma scosso..la osservai un attimo, era come se qualcosa oltre ad infastidirla la turbasse.
Ad un tratto udii la voce di un uomo raccontare una barzelletta su noi donne e altro ed altri ridere...iniziai a giocherellare con la penna..ero appena arrivata e non potevo permettermi di rispondergli a tono come facevo anni fa con uno simile.
Stavo per continuare a scrivere quando udii dei forti rumori al primo piano.
La ragazza mi si avvicinò salendo le scale di fretta..che succedeva a quella ragazza?
Mi alzai dal tavolo e chiusi il quaderno nascosto dal libro e tenendolo serrato mi avvicinai al bancone dove stava il militare con la donna e mi rivolsi al taverniere.."Scusate, sto udendo dei forti rumori provenienti dal primo piano, potreste controllare?...di questi tempi è sempre meglio stare attenti" e mi volsi verso l' uomo e la donna guardandoli brevemente al volto e qualcosa in quel momento mi turbo'... scossi il pensiero...gli stessi occhi, oh no era una coincidenza. E subito, fingendo indifferenza, mi voltai verso il taverniere.
Guisgard
25-11-2015, 17.29.44
Dacey andò nella sua camera e cominciò a rovistare tra i suoi bagagli.
Trovò allora il suo vecchio vestito ed iniziò ad ispezionarlo.
Si accorse così, con sua sorpresa, che tra la stoffa vi erano dei fori.
In più punti e non erano opera di tarme.
I fori infatti erano stati causati da proiettili.
Ma proprio in quell'istante la ragazza udì dei rumori strani giungere dalla camera dei due borghesi.
Dacey Starklan
25-11-2015, 17.34.23
Cercavo e rovistavo quando mi fermai notando un buco. Lo ispezionai meglio, osservando la trama rotta. In dei punti pareva bruciata come se...
<< Come se fosse stato colpito da un proiettili >> dissi ad alta voce rendendomi conto di quella scoperta. E non vi era un buco ma molti. In più parti del vestito. Non era possibile, qui fori di proiettile però non avevano raggiunto il mio corpo... Ero confusa. I ricordi di quella notte erano confusi e ora questo.
Il caos della mia testa fu eguagliato da quell fuori, proveniva dalla stanza dove soggiornavano i borghesi. Nascosi il mio abito ed uscii, andando alla porta della camera dei tre e bussai.
<< Signori... Tutto bene? Che sta succedendo?>>
Guisgard
25-11-2015, 17.40.59
Dacey lasciò la sua stanza e si diresse verso quella dei borghesi.
Dall'interno provenivano ancora quegli strani rumori.
Poi la ragazza bussò e di colpo cessarono.
Ma nessuno dall'interno le rispose.
Dacey Starklan
25-11-2015, 17.43.28
<< Signor Fines... Signor Poeh...>> bussai ancora mentre ormai i rumori era finiti. Portai una mano alla maniglia.
<< Sto entrando...>> avvertii quindi girai la maniglia aprendo la porta.
Guisgard
25-11-2015, 17.44.43
“Non parliamone più...” disse Fermer a Gwen “... è inutile, porta solo incomprensioni. Fa come se non ti avessi detto nulla.” Sistemando le medicine. “Accidenti...” non abbiamo più cortisone... bisognerà chiederlo a Baffin... nel suo spaccio c'è di tutto...” cambiando così discorso.
Guisgard
25-11-2015, 17.48.38
“Si, stanno tutti bene alla base...” disse Icarius a Clio, aiutandola ad alzarsi “... a parte ovviamente la preoccupazione riguardo alla vostra Sorte...”
Nell'alzarsi però la ragazza avvertì un dolore lacerante al fianco ferito e fu sul punto di accasciarsi.
Ma Icarius la sostenne.
“Mettete un braccio intorno al mio collo, signore...” fece lui “... poi penserò io a sostenervi... dobbiamo raggiungere quelle rocce laggiù... su, un ultimo sforzo...”
Sospirai di sollievo.
I miei ragazzi stavano bene.
Alzarmi fu difficile, e quasi cedetti, dovendomi appoggiare ad Icarius.
"Grazie soldato.." Sorrisi.
Lanciai un'occhiata al mio aereo.
"Le coordinate... Segnati le coordinate, dobbiamo tornare a pendere il mio aereo.." Mormorai.
Guisgard
25-11-2015, 17.58.41
“Io...” disse Guisgard a Gaynor, facendo poi cenno al taverniere di riempirgli ancora il bicchiere “... un mascalzone?” Ridendo. “Oh, ma io sono il re dei gentiluomini.” Bevendo. “Voi mi vedete così, come l'ultimo degli avventurieri, ma vi assicuro che sono, se non di sangue, nobile d'animo.” Divertito. “Ma come mai ve ne andate in giro tutta sola in auto? Alla base legionaria non sono più richiesti i vostri spettacoli? O forse la vita militare vi annoia?” Sarcastico. “Oppure siete di quelle indipendenti? Quelle donne che hanno il bisogno di sentirsi libere sennò vanno in depressione? Anche se non ho mai capito poi da cosa vogliano sentirsi libere.”
Poi Altea si avvicinò al bancone ed informò il taverniere dei rumori uditi in precedenza.
E nel farlo lanciò un'occhiata a Guisgard, per poi tornare indifferente.
“Rumori strani?” Ripetè il taverniere.
“Eh?” Voltandosi Guisgard.
“Sopra vi sono Fines e Poeh.” Disse Leones, interrompendo il suo interminabile solitario.
Guisgard ed il taverniere allora subito corsero al primo piano, seguiti da Leones.
Intanto sopra, davanti alla camera dei due borghesi, Dacey si era insospettita e decise di aprire la porta.
E ciò che vide la lasciò basita.
La stanza era sottosopra e i due borghesi erano stesi a terra senza conoscenza.
Guisgard
25-11-2015, 18.02.18
“Si, state tranquilla...” disse Icarius a Clio, mentre la sosteneva “... verranno poi a recuperare il vostro aereo... su, un ultimo sforzo...”
Raggiunsero alcuni spuntoni rocciosi, dove vi era un aereo.
“Sei riuscito a trovarla?” Chiese Palos.
“Si, eccola...” annuì Icarius.
“Sia lodato il Cielo!” Esclamò l'altro cadetto. “Almeno, forse, non ci fucileranno!”
“Gli eroi non si fucilano, ma si premiano.” Sorridendo Icarius.
Dacey Starklan
25-11-2015, 18.02.33
Aprii la porta con cautela, cercando di non fare rumori ma ciò che vidi mi strappò un'esclamazione.
<< Oh mio Dio!>> accorsi subito dai due borghesi anche se non sapevo che fare.
Fortunatamente fui raggiunta da Leones, Guisgard e il taverniere.
<< Venite ad aiutami presto, non so che gli è accaduto!>>
Altea
25-11-2015, 18.05.41
Da quello che dissi sembrò fosse successo qualcosa, seguii il taverniere e il militare ma mi tenni a debita distanza, poi vidi la porta di una stanza aperta.
Guardai dentro senza essere invadente, e mi parse di vedere degli uomini a terra...rimasi perplessa.."Dovremmo sincerarci delle loro condizioni..e forse chiamare la polizia..cosa sarà mai successo?" dissi avanzando e rimanendo di fronte alla porta.
Lady Gwen
25-11-2015, 18.08.28
Incomprensioni? Quali incomprensioni?
Assecondai comunque la sua decisione di cambiare discorso e mi rimisi a lavoro, rimuginando sulla parola che aveva usato.
Marwel
25-11-2015, 18.36.19
Marwel si avvicinò a Suor Ologna e l'abbracciò in segno di riconoscenza. Quell'uomo era malvagio e lei sapeva che prima o poi l'avrebbe incontrato di nuovo e forse avrebbe dovuto tirare fuori altre armi oltre alla lingua tagliente.
"Dio vi perdonerà di sicuro, vi siete arrabbiata a causa mia" disse accarezzandole il viso.
"Su, avete un compito da svolgere: insegnare a questa ragazzina ad essere una buona infermiera" sorridendo.
Lady Gaynor
25-11-2015, 18.47.42
"Chissà mai perché, ma vi credo..." risposi a Guisgard "Per quanto riguarda me, siete fuori strada... libertà e indipendenza non sono mai state la mia aspirazione. Se sono sola, di sicuro non è per scelta... la vita è beffarda, amico mio, a volte da e a volte toglie... stasera ho una commissione da fare qui al borgo, ma più tardi tornerò al forte a cantare... dopotutto è il mio mestiere, no?"
Poi la richiesta del taverniere di verificare non so cosa stesse succedendo di sopra, così Guisgard lo seguì. Sentii dei rumori, ma non riuscii a capire cosa stesse succedendo. Ero rimasta da sola, così salii anch'io di sopra e vidi una scena sconcertante. I due borghesi con cui avevo cenato la sera prima erano riversi in terra, privi di conoscenza, e la stanza era stata rovistata da cima a fondo. D'istinto corsi nella stanza e mi inginocchiai sui due per controllare se fossero ancora vivi.
Guisgard
25-11-2015, 18.56.01
Dacey fece la sconvolgente scoperta.
Un attimo dopo nella stanza arrivarono anche Guisgard, il taverniere e Leones.
Altea invece si fermò sulla porta.
Un attimo dopo arrivò pure Gaynor, che subito si accertò delle condizioni dei due borghesi.
Erano fortunatamente solo svenuti, sebbene fossero stati tramortiti da qualcuno.
“Bontà Divina...” disse incredulo Leones.
“Sono svenuti...” il taverniere “... aiutatemi a metterli sul letto...” rivolto agli altri.
“La finestra è aperta...” avvicinandosi ai vetri Guisgard “... qualcuno è entrato e poi è uscito... e nel frattempo ha rovistato ovunque e stordito Poeh e Fines...”
“Ladri?” Chiese Leones.
“Forse...” mormorò il militare.
Dacey Starklan
25-11-2015, 18.59.04
Aiutai a far stendere i due borghesi nel letto quindi mi alzai guardandomi intorno. Non credevo alla teoria dei ladri. Fors ero paranoica ma era meglio stare allerta. Cercai con lo sguardo Guisgard, avevo bisogno di parlargli ma c'era troppa gente. Troppa. Non potevo dire certe cose davanti a loro.
<< Posso parlarvi?>> presi il militare per un braccio conducendolo fuori dalla stanza, lontano da orecchie indiscrete.
Guisgard
25-11-2015, 19.02.08
Fermer e Gwen si rimisero al lavoro.
Ad un tratto entrò un uomo.
Era anziano, ma di corporatura robusta, lo sguardo vispo e l'espressione attenta.
“Salute.” Disse.
“Salute a voi...” sorridendo Fermer “... posso chiedervi chi siete? Non vi ho mai visto al forte...”
“Naturale, vi sono appena giunto.” Annuì l'uomo. “Ma in un certo senso ci occupiamo delle medesime cose io e voi. Con la differenza che voi curate il corpo, mentre io mi occupo dell'anima.”
“Non comprendo...” stupito Fermer.
“Permettete che mi presenti...” con un cenno del capo “... sono Padre Tommaso, il nuovo Cappellano del forte.”
Altea
25-11-2015, 19.06.05
Sinceramente non sapevo cosa pensare, io ero arrivata da poco ad Evangelia e nemmeno conoscevo la vita di quelle persone.
Aiutai il taverniere e gli altri a stendere gli uomini nel letto ed estrassi una boccettina di lavanda, solitamente me la davano per evitare i giramenti di pressione bassa. E la misi sotto il naso degli sconosciuti svenuti..se fosse stato un semplice svenimento sarebbe funzionato, speravo non fosse di peggio.
Lady Gwen
25-11-2015, 19.18.33
Ci rimettemmo a lavoro e dopo un po' giunse un uomo anziano abbastanza affabile.
Capii subito a cosa si riferiva.
"Benvenuto allora" dissi sorridendo "Cosa vi ha portato proprio qui ad Evangelia?"
Guisgard
25-11-2015, 19.18.55
Suor Ologna sorrise a Marwel e le accarezzò anch'ella il viso.
“Si, giusto.” Disse. “E basta con ogni formalismo, visto potresti essere mia figlia. Dunque, per prima cosa faremo l'inventario delle medicine rimaste in ospedale. Non sono moltissime ma è bene conoscerle.”
E così, pian piano, la religiosa insegnò le nozioni fondamentali alla sua giovane infermiera.
L'ospedale non era molto grande, quasi più un ambulatorio e le strutture presenti non reggevano ovviamente il paragone con quelle dell'infermeria della base legionaria.
Tuttavia riusciva a svolgere diligentemente il suo compito e permettere alle persone del borgo di curarsi lì.
“Abbiamo solo un inconveniente...” la religiosa a Marwel “... non c'è acqua potabile, dunque va raccolta e poi fatta bollire. C'è una fontana nello spiazzo antistante, ti spiace andare a riempire un secchio?”
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Guisgard
25-11-2015, 19.26.17
Alla fine i due poveri borghesi furono messi sul letto.
Altea si avvicinò ed usò una boccettina di lavanda per far riprendere loro conoscenza.
Alla fine ci riuscì.
“Oh... che male al capo...” disse dolorante Poeh.
“Perchè...” indolenzito Fines “... gira tutto?”
“Come state?” Chiese il taverniere.
“Non benissimo...” rispose Poeh.
“Già...” mormorò Fines.
“Ma cosa è accaduto?” Domandò Leones.
“Io ho un vuoto in testa...” Poeh.
“Un vuoto” annuì Fines “ed un gran mal di testa...”
“Vi prego, preparereste del caffè?” Leones al taverniere. “Scuro e carico?
“Certo, subito.” Annuì il taverniere, per poi andare di sotto.
Nel frattempo Dacey aveva preso in disparte Guisgard e i due erano usciti dalla stanza.
“Cosa volete dirmi?” Il militare fissando la ragazza.
Marwel
25-11-2015, 19.28.52
In Suor Ologna rivedeva la sua cara zia che l'aveva cresciuta con tanto amore. Era grata a quella donna per non averla lasciata da sola quand'era una bambina e adesso doveva ringraziare Ologna per averle dato la possibilità di rifarsi nella vita.
"Certo, vado subito" disse sorridendo. Prese il secchio ed uscì dall'ospedale per poi raggiungere la fontana.
Cominciò a riempire il secchio, mentre quell'acqua cristallina le fece venire in mente una mattina d'estate, quando aveva fatto un bagno nel lago insieme a Danny. Ricordò quanto si erano divertiti e quanto era bello rimanere abbracciati a sorridere e scambiarsi teneri baci.
Non riusciva a dimenticarlo e da quando la cartomante le aveva detto che ci sarebbe stato un ritorno dal passato, non riusciva a non pensare a lui e a quanto sarebbe stato bello vederlo tornare e sentirsi di nuovo amata e protetta.
Altea
25-11-2015, 19.31.56
L'effetto della lavanda ebbe successo fortunatamente, ma i due non ricordavano nulla..anzi chiesero un caffè forte.
"Vi abbiamo trovato a terra svenuti, guardate che tafferuglio vi è qui..per forza qualcuno è entrato dalla finestra..non rammentate nulla di tutto ciò?" guardai i tre borghesi e sorridendo loro dissi.."Scusate la maleducazione, mi hanno insegnato ad essere discreta, spero di non essere stata invadente, il mio nome è Altea comunque, e da poche ore sono qui ad Evangelia ed ospite della taverna..preferite io esca?" non volevo essere di troppo ovviamente.
Lady Gaynor
25-11-2015, 19.33.02
Tastai la gola dell'uno e dell'altro... fortunatamente si sentiva il battito del cuore. "Sono solo svenuti" dissi agli altri. Insieme poi li mettemmo distesi sul letto. La faccenda era poco chiara. L'istinto mi diceva che avrei dovuto controllare, ma dovevo passare dal mio contatto e poi al rottamaio. Oh, al diavolo! Ci andrò dopo, di notte se occorre...
Approfittando che Guisgard era uscito dalla stanza con Diana, e che quindi c'erano meno occhi puntati su di me, cominciai a guardarmi in giro nella speranza di trovare una traccia utile a sbrogliare la matassa.
Nel frattempo, i due si erano risvegliati, dicendo di non ricordare nulla. Da loro avrei cavato ben poco, ma feci giusto un tentativo. "Signori, non ricordate proprio nulla? Avanti, chiudete di nuovo gli occhi e cercate di pensare... pensate all'attimo prima on cui avete perso conoscenza. Se non avete visto nulla, magari ricorderete un rumore... un odore... qualsiasi cosa, anche la più piccola, può essere utile..."
Questo dissi, tornando a cercare in giro un minimo indizio.
Guisgard
25-11-2015, 20.01.53
Don Tommaso sorrise a Gwen.
“Il vescovo, naturalmente.” Disse. “Lui mi ha incaricato di giungere qui, in sostituzione del vecchio cappellano andato in pensione per motivi di età. Certo, vi rivelerò, accettare non è stato semplice. Queste lande desertiche, la guerra, il contatto col mondo militare, insomma tutte cose lontanissime dalle mie abitudini, visto sono sempre stato un sacerdote di città. Ma come dicono i Santi Vangeli, Nostro Signore non Ha mai rifiutato nessuno che lo chiamasse a casa sua. E si vede che il mio arrivo qui è parte della Volontà di Dio.”
“Padre, cosa pensate di Canabias?” Chiese Fermer. “Uno stato apertamente anticlericale...”
“Beh, parlare di comprensione, rispetto, perdono ed Amore nel bel mezzo di una guerra è un po' un paradosso” rispose il chierico “ma io credo che i comunisti siano un po' come dei nostri fratelli confusi, addirittura malati. Crederli lontani da Dio è un errore, oltre che un grave peccato. Loro in realtà hanno molto più bisogno di essergli accanto. Il padre o la madre hanno sempre un occhio di riguardo per il figlio malato.”
Guisgard
25-11-2015, 20.02.36
Era ormai sera e l'aria era pungente, fredda, oltre che limpida.
Marwel vedeva l'acqua del secchio incresparsi, mentre infinite goccioline schizzavano ovunque.
E ripensava alla sua solitudine, al passato e a quel grande vuoto che sentiva dentro.
Le tornarono in mente così le parole della cartomante.
E soprattutto la carta che indicava un ritorno.
Fu in quell'istante che qualcosa la spinse a guardare in alto.
Una sensazione che la portò, istintivamente, a fissare il cielo.
Ed allora notò qualcosa.
Una luce lontana.
Che divenne sempre più grande e vicina.
Comprese che si trattava di un aereo.
Guisgard
25-11-2015, 20.02.55
Gaynor ed Altea cercarono di far ricordare qualcosa ai due borghesi, ma quelli non serbavano alcun ricordo di ciò che era accaduto nella stanza.
“Piacere, madama Altea...” disse Leones “... e non siate sciocca, non siete di troppo. Anzi siamo in debito con voi per aver fatto riprendere loro conoscenza.” Sorridente, per poi presentare se stesso e gli altri due alla dama di Cherval.
Gaynor intanto cercava qualche possibile indizio nella stanza.
Era abituata a cercare tracce e a concentrarsi sui particolari infinitesimali, che normalmente sfuggivano alle persone comuni.
E ad un tratto notò qualcosa.
Un cerotto sporco di sangue secco sul pavimento.
Lady Gwen
25-11-2015, 20.05.02
"Capisco" sorridendo a prete.
Poi lo ascoltai.
"Sono sicura che avete ragione, sebbene si stenti un po' a crederlo" sorridendo.
Altea
25-11-2015, 20.13.17
"Altea.." dissi a Leones e gli altri "Potete chiamarmi Altea, nessuna formalità. Sapete, purtroppo ho ricevuto una educazione particolare e mi hanno insegnato sempre a non essere invadente, ad attenermi ad una certa etichetta" e mi bloccai..stavo andando troppo avanti e avrebbero capito ero nobile "Vedrete col caffè vi sentirete meglio, ne ho bisogno pure io..uno forte..anche se rimane il mistero di quello che è successo...vi manca nulla?" dissi pensierosa e vidi la donna e lo sguardo che vagava nella stanza, sembrava curiosare ma non dissi nulla, fuori vi era la ragazza e il militare...lei era davvero turbata, ma io mi soffermai di nuovo sugli occhi del militare, guardai ogni parte del suo viso..i suoi capelli scuri, quel modo sicuro di sè...ma scossi il capo..ovviamente non temevo lui capisse lo stavo osservando ma sembravo invadente, forse quella era pure la sua fidanzata.
Marwel
25-11-2015, 20.17.08
Vide un aereo sorvolare i cieli di Evangelia e con il naso all'insù lo guardo mentre le luci divenivano sempre più grandi.
Quante volte aveva alzato gli occhi al cielo e aveva guardato gli aerei legionari pensando che in uno di quelli ci fosse il suo Danny? Aveva perso il conto ormai.
L'acqua cominciava a traboccare dal secchio e la ragazza si bagnò una mano. Volse dunque lo sguardo all'ospedale, si asciugò le dita bagnate e si avviò.
Dacey Starklan
25-11-2015, 20.19.13
Continuavo a guardarmi intorno prima di decidermi a parlare, tenendo un tono molto basso però.
<< Stanno cercando me... Chi ha aggredito i due... Cerca me... Non siamo più al sicuro in questa taverna, in questa città. Per favore dammi retta, é meglio andare via>>
Lady Gaynor
25-11-2015, 20.22.40
Guardando in giro, notai sul pavimento un cerotto sporco di sangue. Aspettai un momento in cui nessuno mi stava guardando, lo raccolsi e lo nascosi in una tasca. Lì non avevo più nulla da fare. Salutai la donna che si era presentata come Altea e i due malcapitati, dicendo loro che l'indomani sarei tornata a trovarli. Quando uscii dalla stanza, vidi Guisgard e Diana che bisbigliavano qualcosa fra loro. Ero capitata nel bel mezzo di un'intricata faccenda, intricata e pericolosa, suggeriva il mio istinto. Avrei cercato di venirne a capo, ma non in quel momento. Era tardi e dovevo darmi una mossa. Guardai Guisgard e un brivido mi corse lungo la schiena, ma non sapevo a cosa attribuirlo. Avanzai e salutai i due. "Capitano, miss Diana... io devo andare... magari torno domani per chiedere dei vostri due amici... vi auguro una buona serata..." Un ultimo sguardo a Guisgard e scesi le scale. Salutai anche il taverniere e andai via. Saltai in auto e mi diressi verso il locale del mio contatto. Lo trovai poco dopo, parcheggiai e scesi dall'auto. Entrai nel bar, dove dietro il bancone c'era un ragazzo alto e bruno, di corporatura massiccia. Lo guardai e dissi: "Con questo freddo non mi stupirei di vedere un panda qui fuori..."
Seguii Icarius a fatica, la gamba mi faceva sempre più male, ma ormai il peggio era andato.
Poi raggiungemmo l'aereo e scoprii che con lui c'era anche l'inseparabile Palos.
"Salute Palos.." Con un leggero cenno di saluto.
Scoppiai a ridere a quelle parole del cadetto.
Ora era tutto chiaro.
"Oh, e io che pensavo foste in pena per me... Mi sembrava strano..." Ridendo "Fatemi indovinare, avete rubato un aereo per giocare a fare gli eroi e guadagnarvi una promozione rapida..." Divertita "È folle, incosciente e..." Scossi la testa, voltando lo sguardo verso Icarius "Immagino che non ti farà piacere saperlo, ragazzo, ma è esattamente ciò che avrebbe fatto un legionario..." Facendo l'occhiolino al cadetto "Allora ho fatto bene a salvarvi la pelle stamattina non avvisando il capitano del vostro ritardo.. Sapevo che non avevate disertato..." Osservando prima uno e poi l'altro cadetto.
"Su, riportatemi a casa..." Sorrisi.
Guisgard
26-11-2015, 01.51.53
“Già...” disse Padre Tommaso a Gwen “... ma purtroppo, come si sa, è più facile convincere un buono a fare del male, che convertire un cattivo al bene.”
“Parole verissime, padre.” Annuì amaramente Fermer.
“Beh, ora credo sia il momento che vada.” Sorridendo il chierico. “Devo incontrare il comandante della base. Ma prima volevo conoscere voi, dottore. Ci rivedremo presto, se Dio vorrà.” Salutò i due e andò via.
Lady Gwen
26-11-2015, 01.55.15
Annuii amaramente a Don Tommaso, era proprio vero.
Poi, andò via, diretto dal comandante della base.
"Sembra una persona affabile" dissi a Fermer, continuando a lavorare.
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Guisgard
26-11-2015, 01.58.03
Marwel riempì il secchio e lo portò all'interno dell'ospedale.
Ma prima di entrare un sibilo assordante si udì sulla sua testa.
Vide così l'aereo apparso un attimo prima che volava bassissimo sul bordo.
Era un volo inusuale, troppo vicino alle case e senza una rotta precisa.
Guisgard
26-11-2015, 02.07.47
Guisgard restò sorpreso da quelle parole di Dacey.
“Forse vi siete immedesimata troppo nella parte...” disse “... chi vi starebbe cercando? E perchè poi? Siete una cameriera, non la vera principessa Dacey. Ora cercate di calmarvi, la storia dei due borghesi aggrediti vi ha scossa.”
Guisgard
26-11-2015, 02.20.06
Gaynor salutò Guisgard e Dacey, lanciando un ultimo sguardo al militare, per poi andare via.
Lasciò la taverna e con l'auto raggiunse il bar indicato dal generale Taddeus.
Un insegna cigolante, con impressa la scritta “Al lago”, faceva bella mostra sopra un porticato che fungeva da ingresso.
La diva entrò e vi trovò un giovane uomo dall'aspetto corpulento.
E nell'udire le parole di Gaynor, il giovane le servì un bicchiere di vino, pulendo poi il bancone davanti a lei con uno straccio.
E nel farlo disegnò una “A”, cancellandola subito dopo.
Era l'iniziale di Afralignone e segno che la parola d'ordine era stata recepita.
Vi erano altri clienti nel locale e lui non poteva tradirsi.
“Salute, madama...” disse “... in cosa posso servirvi?” Chiese poi.
Dacey Starklan
26-11-2015, 02.29.57
Non mi prendeva sul serio. Come biasimarlo.
>
Non potevo dire la verità, specie in questo pericolo in agguato.
"Diana, sei solo Diana, nessuno ti cerchi >> mi ripetei mentalmente.
<< Si ma... Se i due avessero mandato un telegramma per dire di Dacey? Io sarei comunemente la vittima
Guisgard
26-11-2015, 02.30.23
“Si...” annuì Icarius a Clio “... il piano era quello... uscire a cercarvi e magari meritarci un premio extra... ma se ora ci ridete in faccia allora capisco che il tutto non sarà così semplice...” tirando poi un calcio ad un sassolino per la rabbia.
“Ecco, lo sapevo io...” mormorò Palos “... ora si che siamo in un mare di melma... diserzione, appropriazione ingiustificata di un caccia legionario e mancata presenza al contrappello... era meglio finire sotto il fuoco nemico...”
“Ormai è fatta.” Fissandolo Icarius. “Comunque siamo riusciti a salvare il tenente Clio.”
“Già, moriremo da eroi...” scuotendo il capo Palos “... ma perchè diamine ti do retta? Sei tu che hai l'ossessione di voler andar via! Io mi sono arruolato volontariamente!”
“Smettila di sbraitare” Icarius “e dammi una mano a far salire a bordo il tenente...”
Prese Clio in braccio e insieme a Palos la fecero poi sedere nell'abitacolo.
Poco dopo l'aereo decollò e lasciò quel luogo, diretto alla base legionaria.
Guisgard
26-11-2015, 02.36.51
“Si, un caffè ci farà bene.” Disse annuendo Leones ad Altea. “A tutti.”
Intanto i due borghesi pian piano sembravano riprendersi.
La moglie del taverniere portò sù delle pezze con del ghiaccio e si occupò dei bernoccoli di Fines e di Poeh.
Arrivò allora suo marito con del caffè, che servì a tutti loro.
“Chi può avervi aggredito?” Leones ai due borghesi.
“Si era detto dei ladri, no?” Lamentandosi Poeh.
“Mai ho subito dei furti qui nella mia taverna.” Fece il taverniere.
“Allora bisogna controllare cosa hanno portato via.” Perplesso Leones.
Guisgard e Dacey, intanto, erano ancora fuori nel corridoio.
Lady Gaynor
26-11-2015, 02.38.08
"Un'acqua tonica, per favore" chiesi al giovane, accompagnando la mia richiesta con una banconota, sotto cui era nascosta la microcamera. Sulla banconota, a matita era vergato identificare Zac Heon, presente sua foto.
Restai allibita dalla reazione dei due ragazzi, lasciando che mi caricassero sull'aereo.
"Beh, veramente io vi ho appena detto che era un bel piano, degno di due legionari... eroici, incoscienti e folli al punto giusto.." alzai le spalle "Per chi mi avete preso? Per uno di quegli ufficiali burocrati che non sanno nulla della vita da soldato?" guardandoli divertita.
"Sono qui da nove anni, ne ho viste di tutti i colori... viste e fatte.." risi piano, scuotendo la testa "Voi due non avete idea delle pazzie che ho fatto da recluta... e non solo.. parlate con una che ha appena dato battaglia ad una dozzina di valchiria con solo tre aerei, e ha avuto la brillante idea di sfidare il Gufo Nero in persona.. e ci ho quasi rimesso l'aereo.." mormorai, voltandomi verso Damasgrada che ormai non si vedeva più.
"Ma Damasrgada è un osso duro da stendere, a volte credo che riuscirà persino a sopravvivermi.." con un sorriso malinconico e lontano.
"Vedrete che nessuno vi fucilerà, ragazzi..." annuendo piano "Magari vi daranno pure un aereo... Reddas rimarrà deluso nel vedermi tornare, immagino, ma la legione non può fare a meno della mia squadriglia... piaccia o no a quel pallone gonfiato.." mormorai piano.
Che, se proprio vogliamo vedere, era scampato al Gufo Nero grazie al mio intervento, ma ero più che sicura che invece sarebbe andato in giro a vantarsi di come lui fosse sopravvissuto al Gufo e io no.
Poi quelle parole di Palos sull'essere volontario.
"Siamo tutti volontari, Palos, io ho falsificato il permesso che avrebbero dovuto firmare i miei genitori per potermi arruolare molto prima del tempo.." con un sorriso leggero al pensiero di quella ragazzina determinata e cocciuta.
"Nessuno dovrebbe essere costretto a fare questa vita, so che non è per tutti.." guardando Icarius "Non so come possa essere possibile che tu sia qui contro la tua volontà... e sì, so che non sono affari miei..." precedendo la sua obiezione.
"Ma cerca di non farti ammazzare, d'accordo?" con un leggero sorriso, vagamente scherzoso.
Comportarsi con le reclute era sempre difficile, e con una recluta che non vedeva l'ora di andarsene lo era ancora di più.
Non mi era mai capitato.
Al massimo qualcuno non era stato all'altezza, ma tutti erano motivati.
Per questo l'arruolamento era volontario.
Un legionario svogliato era un problema.
Anche se forse, l'obbiettivo di riuscire ad andarsene poteva essere da stimolo.
Ma non sapevo mai come parlare a quel ragazzo, che fraintendeva spesso e volentieri le mie parole, e partiva prevenuto con tutti.
Quasi non volesse sforzarsi di trovare qualcosa di positivo in quella nuova vita, quasi avesse paura di trovare qualcosa di positivo.
Sembrava non dovesse andargli bene niente per principio.
Bah, per me era così assurdo.
Ma io non facevo testo, io amavo quella vita, e l'avevo sempre desiderata.
Non vedevo l'ora di essere a casa con i miei fratelli.
Bisognava festeggiare: la Bella Morte avrebbe aspettato ancora.
Dacey Starklan
26-11-2015, 03.07.18
Decisi che per il momento era meglio rientrate nella stanza. Mi.ricomposi ed andai a sincerarmi delle condizioni di due dei borghesi. Le ipotesi sulle cause della loro aggressione si succedevano eppure la mia sensazione iniziale non cessava di esistere.
Altea
26-11-2015, 16.01.21
Mi sedetti in un tavolino bevendo il mio caffè caldo e bollente..mi ci voleva proprio mentre ascoltavo le parole delle persone nella stanza pensierosa..era strano non si ricordassero ciò che era successo.
"Non preoccupatevi" dissi al taverniere "questa sembra una taverna tranquilla, possono succedere dei furti purtroppo...non metterò la voce in giro ovviamente".
Poi guardai Leones, Poeh e Fines "E' strano un fatto...che non vi ricordiate cosa sia successo prima o chi sia entrato..forse vi hanno addormentato o narcotizzato? Vi sono forse pezze di stoffa in giro con del narcotico? Oppure possono aver spruzzato un narcotizzante, la finestra era aperta quando siete entrati? Ovviamente hanno dovuto arieggiare la camera per non cadere addormentati pure loro..non vedo segni di lividi nei vostri volti, avete dei bernoccoli dovuti, presumo, alla caduta dello svenimento..comunque controllate se vi manca qualcosa e io guardo se vi sono dei narcotizzanti in giro".
Guardavo per la stanza se vi erano dei fazzoletti o pezze in giro, o se vi fosse qualcosa di altro e sospetto quando udii delle persone entrare, erano la ragazza e il militare.
Lei era sempre con quella espressione preoccupata, lui era tranquillo..e mi bloccai guardandolo.."I vostri amici si sono ripresi..ma stiamo cercando di capire cosa sia successo e il motivo" e guardandolo negli occhi gli esposi i miei dubbi detti prima ai tre borghesi.
Marwel
26-11-2015, 18.08.09
Il secchio le cadde dalle mani. Il pensiero che quell'aereo potesse abbattersi su una casa e uccidere delle persone innocenti le fece perdere la sensibilità degli arti.
"Suor Ologna!" urlò la ragazza in preda al panico. Non aveva mai visto un aereo volare così basso e si chiedeva che cosa stesse accadendo.
Guisgard
26-11-2015, 19.29.59
Altea cercò nella camera se vi fossero pezze o stracci con tracce di qualche sostanza narcotizzante, ma senza risultato.
Però ciò che aveva detto a Leones fruttò già qualcosa.
Infatti il borghese aveva controllato in giro e nulla sembrava mancare nella camera.
“Ciò è molto strano...” disse “... i ladri non hanno portato via nulla...”
“Forse non ne hanno avuto il tempo.” Mormorò il taverniere.
Intanto Dacey era tornata nella camera e un attimo dopo fece lo stesso anche Guisgard.
“Capitano, se davvero si è trattato di ladri non hanno però avuto il tempo di portare via nulla.” Lo informò Leones.
Il militare era però pensieroso da quanto detto in precedenza da Dacey.
Ma le ricerche di Altea non furono del tutto vane.
Infatti lei, quasi per caso, si accorse di una ricevuta postale ai piedi del letto.
Guisgard
26-11-2015, 19.30.46
Il ragazzo del bar portò l'acqua tonica a Gaynor e prese la banconota.
La guardò con attenzione e tornò nel retro.
Un attimo dopo apparve di nuovo.
“Madama, questa banconota è falsa...” disse alla diva “... immagino siate state ingannata da qualcuno. Se volete potete chiamare la polizia. Il telefono è sul retro...”
Guisgard
26-11-2015, 19.31.47
Don Tommaso andò via e Gwen e Fermer ripresero il loro lavoro.
Tuttavia nella stanza vi era una strana sensazione, una leggera inquietudine.
Infatti il discorso fatto in precedenza fra i due aveva lasciato qualche strascico.
Poi, ad un tratto, suonò per l'ennesima volta l'allarme nella base.
Guisgard
26-11-2015, 19.32.38
“Allora speriamo che abbiate ragione, tenente...” disse Palos a Clio, mentre l'aereo sorvolava il deserto nella notte.
Icarius però non rispose nulla alle ultime parole della ragazza, limitandosi a cambiare espressione e ad assumere uno sguardo inquieto.
“Tenente...” fece Palos “... perchè non ci prendete con voi? Nella vostra squadriglia? Siete l'unica in quella base che sa come comportarsi con noi reclute.”
“Per me un capo vale l'altro...” Icarius.
Guisgard
26-11-2015, 19.33.07
A quelle parole di Marwel, Suor Ologna corse fuori e guardò in alto.
Vide allora anche lei lo strano aereo che volava ad una quota insolitamente bassa sul borgo.
Poi ad un tratto prese a fumare e a scendere velocemente in picchiata.
“Santo Cielo...” disse la suora “... sembra stia precipitando... ed è diretto verso la base legionaria...” mentre il sibilo di quell'aereo era divenuto insopportabile tanto era vicino.
Altea
26-11-2015, 19.40.26
Il misterioso militare non mi rispose, davvero dovevo stargli antipatica, nemmeno si presentò, forse era meglio evitarlo come faceva lui.
Sospirai, Leones vagliava ogni cosa, era un tipo molto razionale.
Continuai la ricerca e sentii qualcosa sotto il mio piede..era una ricevuta postale.
Mi abbassai e la presi in mano, alzai leggermente gli occhi verso i presenti ma prima di parlare preferii controllare cosa fosse..non volevo questa cosa destasse problemi.
Comunque mi avvicinai alla finestra e lessi di cosa si trattasse.
Lady Gaynor
26-11-2015, 19.42.44
"Che diamine! Certo che intendo chiamare la polizia... perdonatemi, sono mortificata..." risposi andando nel retrobottega, dove trovai la cornetta del telefono appoggiata ad una mensola. La presi... "Si?"
Lady Gwen
26-11-2015, 19.43.13
Lo guardai a lungo, per poi abbassare di nuovo lo sguardo, scuotendo la testa.
Non mi aveva nemmeno risposto.
Ed era già la seconda volta in un giorno che discutevamo; solo che questa mattina tutto si era risolto.
Si sentì poi un altro allarme.
Sosporando silenziosamente, andai alla finestra.
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Marwel
26-11-2015, 19.43.30
Marwel restò immobile a fissare con occhi sgranati quell'aereo che si avvicinava sempre di più al suolo, ma la cosa che le fece sgomento fu vederlo avvicinarsi pericolosamente alla base militare.
"Sono certa che servirà il nostro aiuto laggiù" disse stringendo la mano della Suora.
"Io ho sempre ragione, soldato..." Con un sorriso vagamente divertito.
Poi quelle parole di Palos.
Prenderli nella mia squadriglia.
In effetti ci avevo già pensato, ma dovevano capire che non sarebbe stata una passeggiata.
"Bisogna essere i migliori per entrare nell'Ercole Invitto, e certo voi oggi avete guadagnato punti salvandomi la vita... Ma la verità è che non sono ammessi musi lunghi tra i miei..." Lanciando un'occhiata ad Icarius, per poi tornare a rivolgermi a Palos "Quando il vostro amico cambierà atteggiamento ne potremo parlare... Ma a quanto pare la cosa non gli interessa, quindi fine della storia.. Quanto a te, Palos, devi ancora farmi vedere che sai fare, e poi vedremo..." Con un leggero sorriso.
"La mia è la squadriglia più ambita, non solo per la paga, ma per le missioni che ci vengono affidate... Quelle più spericolate
e folli, per questo ho bisogno di uomini e donne fuori dal comune".
Dacey Starklan
26-11-2015, 19.46.47
Ascoltai gli altri che cercavano di capire cosa fosse successo nella stanza.
<< Forse gli ho interrotti bussando e sono scappati prima di prendere ciò che cercavano, perché è evidente che cercavano qualcosa se osserviamo tutto questo trambusto>> dissi la mia ma con fare distratto, ancora molto preoccupata. In più mi chiedevo quanto potevo fidarmi di Guisgard, l'unico dei quattro uomini che mi accompagnavano abbastanza forte da potermi davvero difendere in caso di pericolo. Le sue mosse all'ufficio postale erano ciò che mi fermava di più ma... Se avesse saputo la mia identità forse, forse si sarebbe preoccupato di più per me, mi avrebbe protetta maggiormente e portata subito dalla Gran Baronessa o forse..forse mi avrebbe venduta a Canabias.
I miei pensieri e i miei tormenti mi rendevano distratta e assente
Guisgard
26-11-2015, 20.08.43
Guisgard non avrebbe potuto rispondere ad Altea in quanto nel momento in cui le parlò, lui non era ancora entrato nella camera.
Cosa che invece fece poco dopo.
Altea allora si avvicinò alla finestra e cominciò a leggere la ricevuta postale trovata a terra.
Si trattava della ricevuta che indicava l'invio di un telegramma a nome di Fines.
Intanto Dacey era preda dei suoi tormenti.
Di chi poteva fidarsi?
E fino a che punto?
E davvero l'accaduto nella camera riguardava la sua vera identità?
“Vi vedo strana...” disse Guisgard “... cos'avete? Ancora sciocchi pensieri?” Fissandola.
Guisgard
26-11-2015, 20.09.06
L'allarme suonò e Gwen si avvicinò alla finestra.
“Oggi sembra che il mondo intero vada a fuoco...” disse Fermer riferendosi all'allarme.
E ad un tratto si udì un rumore assordante, come se un aereo stesse precipitando proprio sulla base.
Guisgard
26-11-2015, 20.09.24
“Speriamo che non precipiti davvero...” disse Suor Ologna, mentre lei e Marwel guardavano preoccupate quell'aereo che fumava.
Il rumore allora divenne davvero assordante e le due donne lo videro scendere pericolosamente verso la base.
Guisgard
26-11-2015, 20.09.51
Gaynor prese la cornetta, ma subito il ragazzo del bar la rimise giù.
“Venite con me, prego.” Disse, conducendola in un vestibolo laterale.
Qui la bella spia trovò un uomo alto, di mezz'età, con baffi e sguardo sicuro.
“Rosa Nera, immagino...” accendendosi una sigaretta “... non immaginavo che ci fossero spie così sensuali... una sigaretta?” Porgendole il pacchetto.
Guisgard
26-11-2015, 20.10.11
“La paga...” disse Icarius a quelle parole di Clio “... davvero pagano così bene voi ed i vostri uomini?” Un ghigno apparve sul suo viso. “E cosa bisogna dunque fare per essere ammessi? Andare a letto col bel tenente?” Sorridendo sarcastico.
Marwel
26-11-2015, 20.13.01
Vide l'aereo precipitare sulla base. Non aveva più alcun dubbio: qualcuno si sarebbe fatto davvero male e la dentro vi erano solo un'infermiera e un medico.
"Vado alla base" disse Marwel avviandosi verso il forte militare.
Dacey Starklan
26-11-2015, 20.14.00
" Sciocchi pensieri" ecco come lo definiva lui. Se solo avesse saputo.
<< Vi chiedo scusa, vedere i nostri amici riversi a terra mi ha colpita non poco... Non è niente, mi é già passato >> liquidai in fretta la cosa. Dovevo stare attenta o avrei reso tutti sospettosi.
La mia attenzione si spostò sulla seconda ragazza nella stanza, il cui viso, si c'era qualcosa di conosciuto nei suoi lineamenti ma non capivo esattamente cosa.
<< Sono Diana, grazie per aver aiutato i nostri amici qui>> mi presentai alla ragazza, un pretesto per avvicinarmi ed osservarla meglio. << E lui é il capitano Guisgard, ho notato che non si è ancora presentato... Ma che volete farci, gli uomini a volte peccano in questi comportamenti e nelle buone maniere >>
Era incredibile come riuscivo a cambiare comportamento, almeno nelle apparenze, passando da tormentata e pensierosa ad allegra e solare. La mia capacità di adattamento era una conseguenza dei terribili fatti che mi avevano segnata, quella notte nella buia cantina a Animos.
Altea
26-11-2015, 20.14.01
Sembrava nulla di strano...e guardando gli altri dissi.."Ho trovato questa ricevuta postale ora a terra, vicino al letto..mi sembra sia vostra Fines..reca il vostro nome" .
La tenni in mano e udii il militare parlare con la ragazza ma non mi intromisi nella battuta fattagli anche se lo trovai irriverente..aveva detto..sciocchi pensieri..assomigliava a lui pure nel modo di fare.
La ragazza, però, gli tenne testa e sorrisi, mi si avvicinò e si presentò..rimasi dubbiosa quando pronunciò il nome di lui..la mano che teneva la ricevuta tremava ma trovai quella indifferenza che riuscivo a gestire a volte.."Diana..piacere..sono Altea, ho avuto già modo di conoscere i vostri amici...tranne.." e lo guardai dritta negli occhi "Guisgard..vi chiamate cosi vero? Milord, messere..cosa devo usare prima del nome" dissi con sfida poichè non potevo credere fosse una coincidenza.
Nel frattempo tenevo in mano ancora la ricevuta in bella vista, la ragazza però mi fissava come voler trarre qualcosa dal mio viso, allungai il braccio per consegnare la ricevuta a Fines..d' altronde non mi sembrava un indizio per ciò che era successo.
Lady Gwen
26-11-2015, 20.15.02
Non ebbi il tempo di rispondere a Fermer, che si udì un ruomore incredibile, che mi fece sobbalzare e paralizzare.
Sembrava il rumore di un aereo che stava precipitando.
"Cos'è stato secondo te?" voltandomi spaventata verso Fermer "Sembra un aereo. Se fosse diretto qui, alla base?"
Oh, adesso la cosa ti interessa?
Quel ragazzo era davvero insopportabile.
Poi quelle parole sulla mia squadriglia, su di me.
Strabuzzai gli occhi.
Non potevo colpirlo perché aveva un aereo in mano.
Fregandomene del dolore allungai la mano verso lo stivale dove tenevo il coltello, e lo puntai alla gola del ragazzo.
"Dammi della sgualdrina un'altra volta, e sarà l'ultima cosa che farai.." Gelida.
Incisi il coltello leggermente nella carne, solo un graffio, affinché capisse che non scherzavo.
"Ecco, sicuramente insultarmi non ti aiuterà ad essere ammesso nella mia squadriglia..." Togliendo il coltello "Bisogna essere i migliori, bisogna essere motivati, e folli al punto giusto.. Altrimenti col cavolo che accetteremmo quelle missioni.. E obbedire agli ordini, naturalmente..".
Lady Gaynor
26-11-2015, 20.34.38
"Si, sono io" risposi a quell'uomo accettando la sigaretta. "E voi chi siete? Immagino avrete qualcos'altro da dirmi, oltre ad un banale complimento..."
Guisgard
27-11-2015, 02.56.17
La vista di quell'aereo che tradiva in modo evidente qualche problema a bordo scosse profondamente Marwel.
Al punto da spingerla a lasciare l'ospedale del borgo ed avviarsi verso la base legionaria, con l'intento di essere d'aiuto.
Intanto vide quel veicolo sempre più in difficoltà.
Dalla coda usciva del fumo nero e chiunque fosse ai comandi ormai sembrava non averne più il controllo.
Ad un tratto la ragazza vide l'aereo scendere sempre in picchiata proprio verso il forte militare, col serio rischio di esplodere.
Poco dopo la giovane giunse davanti al forte dei legionari.
Guisgard
27-11-2015, 02.56.38
Dacey presentò Guisgard ad Altea.
“No, milord è un titolo che non mi si addice.” Disse il militare alla dama di Cherval. “Non sono nobile, né legato a qualche aristocratica famiglia.”
“Si, è mia la ricevuta...” fece Fines, tentando di prenderla dalla mano di Altea.
Ma Guisgard fu più lesto e prese lui la ricevuta che teneva in mano la dama di Cherval.
“Avete spedito un telegramma...” Guisgard a Fines “... a Città di Capomazda... alla Gran Baronessa.” Lo fissò con gli occhi che da azzurri ora erano divenuti ardenti per la rabbia. “Perchè?” Afferrando il borghese per il bavero. “Perchè avete fatto una cosa così stupida? Perchè?” Strattonandolo.
“Calmatevi ora!” Avvicinandosi Leones. “Calmatevi, capitano!”
Guisgard
27-11-2015, 02.57.04
Fermer guardò Gwen, ma non riusciva a capire cosa stesse succedendo.
Dalla finestra si vedevano meccanici e legionari che correvano agitati, mentre quel rumore era sempre più forte ed assordante.
“Sta...” disse Fermer “... sta precipitando...”
Un attimo dopo si udì un boato, mentre l'allarme non smetteva di suonare.
Guisgard
27-11-2015, 02.57.24
Il coltello e poi quel graffio.
Icarius restò immobile, con gli occhi su Clio e la tensione che ne marcava i lineamenti.
“Lo so...” disse, cercando di restare con le mani ferme sulla cloche “... lo so che siete pazza, fanatica e visionaria... e so che lo fareste... che potreste tagliarmi la gola adesso stesso e farci precipitare tutti... e se le mie parole vi hanno davvero offesa così, beh... vi basterà denunciarmi al comandante... dopotutto ho fatto tante stupidaggini oggi... ho rubato un aereo, sono uscito senza permesso e a quanto pare ho salvato la vita ad una che sembra godere nel sapere di poter morire prima o poi...”
Palos osservava tutto ciò in silenzio.
Guisgard
27-11-2015, 02.57.48
L'uomo sorrise a Gaynor, accendendole poi la sigaretta che aveva in bocca.
“Banale complimento...” disse sorridendo “... immagino ne abbiate avuti di migliori. Non mi stupisco, siete una gran bella donna... io sono il vostro contatto... mi chiamo Lucros... e lui è Hodog.” Indicando con lo sguardo il ragazzo robusto. “Il generale Taddeus mi aveva parlato di voi...” fissandola “... beh, direi di cominciare a lavorare, no? Siamo qui per questo.” Rise. “L'uomo di cui avete chiesto informazioni, quel Zac Heon, è un apprendista fotografo, senza grandi qualità. Suo padre possiede un noto studio fotografico e per assicurare una degna carriera a suo figlio è riuscito a fargli assegnare il compito di scattare foto qui alla frontiera per un ambizioso libro di prossima pubblicazione. In pratica è un raccomandato. Ma noi ora abbiamo pesci più grandi a cui pensare... uno in modo particolare... è composto di una lega a base di Titanio Lunare, supera in pochissimi secondi il muro del suono e può sparare ad un bersaglio in movimento ad una velocità che impedisce persino di respirare ai malcapitati. Bel giocattolo, vero? Ah, ha pure un nome romantico ed evocativo che piace alle donne. Novalis... carino, no? Bel nome per l'aereo migliore che esista al mondo in questo momento, non trovate?”
Lady Gwen
27-11-2015, 03.02.48
Nè io nè Fermer riuscivamo a capire cosa stesse succedendo. Si vedevano militari e meccanici correre ovunque.
Ciò che Fermer disse mi gelò il sangue.
Subito dopo udimmo un boato impressionante invadere la base e mi avvicinai a lui, stringendo istintivamente il suo braccio.
"Non sono così idiota per la miseria!" Scuotendo la testa "Se non avessi in mano un aereo non mi sarei limitata ad un graffio.." Gelida.
"Denunciarti? Perché? È così facile insultare una donna, è la prima cosa che viene in mente a molti... Credi di essere il primo? Di solito se non è questa dei sottoposti, la classica è chiedermi con chi sono stata a letto per avere i gradi... Come se mi fossero stati regalati..." Scossi la testa "Potreste inventarvi insulti un po' diversi ogni tanto.. Siete così scontati.." Alzando gli occhi al cielo.
"Mi hai salvato la vita, e per questo passerò sull'insulto e sulla ancor più grave mancanza di scuse.. Ma metti in dubbio il mio onore un'altra volta, e non ti denuncerò ai superiori, mi limiterò ad ucciderti con le mie mani.." Con gli occhi nei suoi.
Nessuno, nessuno poteva osare dirmi cose del genere.
E sicuramente quel ragazzo si era giocato la possibilità di entrare nella mia squadriglia.
Peggio per lui.
Dacey Starklan
27-11-2015, 08.12.32
Altea, Altea... Ripetei quel nome nella testa ma sul momento non mi disse nulla. La ragazza invece sembrava particolarmente interessata a Guisgard. " Come tutte in fondo" pensai osservando i due parlare quando poi l'attenzione di tutti andò sulla ricevuta di Fines. Guisgard la prese e la lesse e impallidii. Per me fu la conferma dei miei timori. Qualcuno sapeva di me e ora mi davano la caccia.
Io reagii alla notizia con il silenzio mentre il capitano con la rabbia. Lesto si gettò su Fines inveendo contro di lui e vano fu il tentativo di Leones di fermarlo.
<< Capitano... Guisgard... >> cercai anche io di farlo ragionare, posando una mano sul suo braccio con fermezza, << usciamo forza... Venite fuori a prendere un po' d'aria>> le mie parole erano decise, un ordine e non una proposta, dette esattamente come avrebbe fatto Dacey a palazzo ad un sottoposto. Aggiunsi un sorriso tirato alle mie parole e una pressione sul suo braccio, doveva lasciare la stanza e calmarsi. Per più di un motivo: Non potevamo permetterci di attirare troppa attenzione, c'era una ragazza che conosceva i nostri piani ma che, sentendo parlare di Gran Baronessa poteva avere sospetti e poi avevo capito che era tempo di riorganizzare il nostro agire,bisognava cambiare qualcosa visto che ora avevamo qualcuno alle calcagne.
Altea
27-11-2015, 15.44.04
"Milord non vi va a genio..disprezzate i nobili?"sorrisi"D'accordo, vi chiamerò come i vostri amici..Guisgard o..Capitano. Io sono Altea, invece".
Ma non appena finito di parlare successe ciò che non immaginavo..quel semplice foglio di carta scatenò una diatriba accesa tra Guisgard e Fines.
Guisgard mi tolse la carta dalla mano, non opposi resistenza alla sua presa e gliela lasciai in mano.
Diana e Leones cercavano di calmarlo, i suoi occhi rispecchiavano ora la sua indole ma, ovviamente, io non potevo sapere la causa scatenante della lite...udii attentamente le parole che si scambiavano e rimasi perplessa.
Indietreggiai lentamente e poggiai le mani sul parapetto della finestra, le urla..Diana mi osservava in modo strano come a voler carpire qualcosa di me, ma capii non erano uomini di Canabias.."Vi prego..scusate, non volevo scatenare tutto questo..ma se continuerete ad urlare il taverniere potrebbe mandarvi via, era già adirato per il presunto furto" mi sentivo leggermente in colpa per l' accaduto.."La Granbaronessa?Avete parlato di Città di Capomazda, tra pochi giorni pure io mi recherò laggiù..mia mamma era capomazdese" e lasciai scorrere le parole senza però fare riferimenti precisi.."State parlando della Granbaronessa di Animos, ora in mano a Canabias? La conobbi anni fa, prima della guerra...venne nel Ducato da dove provengo, sembra una donna austera e rigida ma in realtà è una donna intelligente e di spirito, arguta..insomma mi piacque molto. Mio nonno mi ha raccontato, dopo la invasione, si era rifugiata proprio a Città di Capomazda..in un certo senso, sento di condividere quello che quella donna stia vivendo. Il Ducato da dove provengo è stato occupato un paio di giorni fa da Canabias, sono riuscita a fuggire e le mie quattro sorelle sono morte durante il viaggio" i miei occhi si arrossarono leggermente ma dovevo contenere i sentimenti come insegnatomi "E di guerra ne ho vista, ho visto morti, violenza, uomini e artiglierie di Canabias. Sono scappata e sono arrivata fin qui, e proseguirò fino alla capitale capomazdese..quindi di violenza ve ne è in giro, cercate di parlare senza venire alle mani".
Osservai Guisgard e Diana che cercava di portarlo fuori.."Vi lascio soli, non preoccupatevi...forse dovete parlare tra voi, io vado a bere un aperitivo e poi a cenare".
Mi congedai e scesi le scale con in mano ancora il libro che conteneva il mio quaderno dove scrivevo, mi sedetti al bancone e ordinai un aperitivo analcolico mentre aspettavo servissero la cena...ma pensavo a quel quintetto..cosa c'entravano con Città di Capomazda e la Granbaronessa..non avevo nemmeno voluto avere la conferma fosse proprio lei, ma mi ero sentita troppo in colpa, la cosa non doveva turbarmi visto non erano fatti miei ma mi avevano sempre insegnato a pensare sulle conseguenze delle mie azioni.
Guisgard
27-11-2015, 17.11.15
“Siete così ansiosa, anzi no...” disse Icarius a Clio, senza però distogliere gli occhi dalla rotta “... così ossessionata nel voler apparire un vero militare, un abile pilota, che temete qualcuno possa intaccare ciò con qualche bassa insinuazione...” un ghigno apparve per un istante sul suo volto “... beh, se può farvi sentire meglio sappiate che per me siete talmente fanatica da poter davvero eguagliare o anche superare un uomo in battaglia e senza alcun tipo di aiuto... riguardo poi al vostro onore, non temete, non intendevo certo offendervi... perdonatemi, ma non riesco a vedervi come una vera donna... ed in fondo è ciò che volete, no? Essere un pilota e basta...”
In lontananza apparvero le luci del forte legionario.
“Ecco la base.” Indicò Palos, come a voler alleggerire la tensione a bordo.
"Ti sbagli soldato, non ho bisogno di dimostrare niente a nessuno, di solito a parlare sono i fatti.. Difendere il mio onore è ciò che mi rende donna, quelle che si comportano in maniera diversa insultano quel termine.. Contenti voi.. Mah..".
Guisgard
27-11-2015, 17.22.05
Alla fine Dacey riuscì a calmare Guisgard, così i due lasciarono la stanza e scesero al pianterreno, per poi uscire nello spiazzo antistante la taverna.
Il militare però era tutt'altro che calmo.
Passeggiava avanti e indietro nervosamente, scalciando i sassolini che si ritrovava d'avanti.
“A questo punto” disse voltandosi verso la ragazza “tutti i nostri piani potrebbero cambiare. Se all'ufficio postale hanno fatto trapelare il testo del telegramma allora potremmo avere delle seccature.” Scosse il capo. “E magari la visitina alla camera dei due borghesi potrebbe c'entrare qualcosa...” sbuffando.
Nel frattempo Altea era scesa al pianterreno per bere qualcosa.
E subito fu raggiunta da Leones, anche lui desideroso di qualcosa di forte.
“Un cognac.” Guardando il taverniere. “Permettete?” Avvicinandosi ad Altea. “Posso sedermi con voi? Volevo parlarvi della Gran Duchessa, visto sopra l'avete nominata.”
Altea
27-11-2015, 17.28.11
Vidi Guisgard e Diana uscire e poco dopo mi raggiunse Leones ordinando qualcosa di forte da bere.
Bevevo il mio aperitivo e lui prese la parola, feci tintinnare il ghiaccio nel bicchiere in mano guardando dentro pensierosa..speravo di non essermi tradita..non dovevano sapere ero la Duchessa..la unica sopravvissuta e in caso di libertà di Cherval la sua futura regnante.."Si la Granbaronessa..non ricordo il nome...sapete..ho visti tanti nobili..perchè me lo chiedete?" e lo guardai curiosamente.
Dacey Starklan
27-11-2015, 17.29.36
Mentre tentavo di convincere Guisgard a lasciar perdere, a togliere le mani di dosso da Fines, ad abbassare la voce, calmarsi e uscire da quella stanza, la giovane che diceva di chiamarsi Altea prese a parlare come una macchinetta.
Per un attimo, quando aveva parlato con Guisgard facendo un riferimento alla nobiltà quasi avevo creduto lo fosse anche lei ma ora, come poteva una ragazza nobile intervenire in una questione che non la riguardava, parlando a sproposito invece che mettersi da parte educatamente.
Scossi la testa ascoltandola, parlava decisamente troppo e di cose che non capivo come poteva conoscere. Per poco non sbottai quando osò paragonarsi alla mia prozia ma mantenni una calma apparente, in quel momento ero solo Diana e nulla più. Comunque le sue parole aumentavano il mio sospetto, quel suo sapere troppo non mi piaceva, quel suo intromettersi non mi piaceva.
Ecco perché insistetti maggiormente con Guisgard, per farlo uscire dalla stanza, decisa a portarlo nella mia, l'unico posto dove potevo essere tranquilla che non ci fossero occhi e orecchie indiscrete. Forse stavo diventando paranoica, vedevo nemici e pericoli ovunque ma forse nelle mie preoccupazioni c'era un fondo di verità, conferma che avevo ottenuto durante gli avvenimenti di quella sera per giunta. Il problema era che risultavo esagerata, per tutti non ero che Diana, una cameriera, e questo non giustificava i miei timori appieno.
Ma non potevo stare a lungo in questa situazione, mi corrodeva e ogni giorno di più mi tornavano alla mente memorie rimosse della notte in cui tutta la mia vita era cambiata per sempre.
La mia unica speranza, anche se anche questa era dubbia, era affidarmi a Guisgard, sperando che comprendesse.
Lui però scese fino al pianterreno, e poi fuori, era nervoso, lo si vedeva dai suoi modi. Intrecciai le mani tra oro, avvertendo quel suo nervosismo.
<< Capitano ora però cercate di calmarvi, dobbiamo essere lucidi e pensare razionalmente. Avete ragione, qualcosa di certo é cambiato ora...>> stavo per tornare sull'idea di lasciare la città ma temevo si adirasse.
<< Io sono nelle vostre mani, questo lo sapete.... Troviamo un modo per andare avanti ma diventando più prudenti >>
Guisgard
27-11-2015, 17.30.57
“Sembra che un aereo sia precipitato proprio qui al forte...” disse allarmato Fermer a Gwen, stringendole la mano “... forse potrebbe essere uno dei nostri... vieni, andiamo a vedere...” correndo verso l'uscita insieme a lei.
Raggiunsero così gli hangar, dove un aereo era avvolto da fiamme, con i meccanici intenti a domare il fuoco.
Lady Gwen
27-11-2015, 17.36.26
I miei occhi erano fissi sulla scena oltre la finestra e le mie orecchie ascoltavano le parole allarmate di Fermer, che con la sua stretta un po' mi rassicurava.
Annuii un po' intontita quando disse di andare a vedere e quando raggiungemmo gli hangar, vedemmo un sacco di perspne raccolte e un aereo in fiamme.
Fermer aveva ragione, non ci si abituava a tutto questo.
Guisgard
27-11-2015, 17.50.54
Guisgard ascoltò Dacey e poi annuì.
“Si, bisogna restare calmi.” Disse poi. “Innervosirsi non serve a nulla. State tranquilla, non correte alcun rischio. Non fin quando saremo qui.” Ma forse mentiva.
La storia dell'aggressione ai due borghesi lo turbava ed insospettiva.
“Vediamo cosa risponderà la Gran Duchessa.” Continuò. “Nel frattempo forse sarà utile fare una capatina all'ufficio postale...” fissandola.
Guisgard
27-11-2015, 17.51.22
Gwen e Fermer raggunsero gli hangar e videro da vicino quell'aereo bruciare.
I meccanici e gli addetti alla sicurezza del forte intervennero subito e riuscirono a spegnere le fiamme in breve tempo.
Ed estrassero dall'abitacolo il corpo del pilota.
Si trattava di un aereo non appartenente alla legione Straniera ed aveva sulla coda un simbolo inequivocabile.
Era infatti il simbolo di Canabias.
http://1.bp.blogspot.com/-0KQaufi4yxU/VjzBXuM6geI/AAAAAAAAKR4/93XgXHnR5Ds/s800/h4kirvfdi4c.jpg
Dacey Starklan
27-11-2015, 17.55.58
<< vi ho visto... E sentito... All'ufficio postale l'altro giorno...>> sbottai. Volevo sapere la verità almeno su quello dato che stavo affidando la mia vita a lui
Guisgard
27-11-2015, 17.59.40
Guisgard si avvicinò e guardò negli occhi Dacey.
“Ebbene, ditemi...” disse “... cos'avete sentito?”
Lady Gwen
27-11-2015, 18.00.32
I meccanici e i spldati cercavano di far tornare la situazione alla normalità.
Ad un certo punto fu estratto il corpo del pilota, ma ciò che catturò la mia attenzione fu il simbolo riportato sull'aereo.
Ricordavo di averlo visto sulle divise di alcuni ufficiali.
"È il simbolo di Canabias?" chiesi a Fermer, indicandolo.
[IMG]http://t0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQUFStsdaYBhf3Gzpep495T2sJil_IeJ 6GXMa_RHIwG01dJL8oO1g[/IMG
Dacey Starklan
27-11-2015, 18.03.18
<< Che avete un grosso affare tra le mani... Molti soldi... E chissà perché sospetto che parlavate di me, di Dacey e i soldi che ne conseguono>>
Guisgard
27-11-2015, 18.04.29
“Si...” disse annuendo Fermer a Gwen “... è un aereo in dotazione all'esercito di Canabias...”
Intanto i meccanici avevano estratto dall'abitacolo il pilota e subito Fermer si avvicinò.
“Ha ustioni molto gravi...” il giovane medico “... è in condizioni disperate... portatelo in infermeria, farò il possibile...”
Lady Gwen
27-11-2015, 18.06.35
Annuii ascoltando Fermer, poi ci avvicinammo al pilota.
"È ridotto malissimo..." mormorai, mentre il ferito veniva portato in infermeria sotto ordine di Fermer.