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Visualizza versione completa : La Freccia Gigliata


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Altea
03-03-2016, 18.31.32
Arrivò Frate Roberto e trasalii alle sue parole.."Come fate ad essere certo che tutto questo finirà presto?"

Dacey Starklan
03-03-2016, 18.34.06
<<Temo che il barone Ferico non sia mai stato dotato di un'anima... Non ho mai visto un uomo così...non saprei neanche come definirlo, davvero. E' strano che la gente sopporti di averlo come padrone. Mio padre mi ha insegnato che chi sta al potere deve esserlo per volere del popolo, deve usare il suo potere e le sue conoscenze per aiutare le persone, per migliorare la loro vita e non per fare dei soprusi.>>
Seguii il frate tenendo la gonna leggermente alzata sopra le caviglie per evitare di inciamparci, il tessuto del vestito da suora era grossolano ma cercavo di non pensare al prutito che sentivo.
Mi ritrovai dinanzi a due persone, una donna che pregava e un altro uomo che si mise a parlare con il religioso.
Un villaggio distrutto, incendiato mi parve di udire e in risposta il frate, piuttosto sicuro di sè, rassicurò l'uomo che fatti del genere non sarebbero più accaduti. Una frase simile a quella che aveva detto a me poco prima. Il che mi portò a pensare come potesse essere così certo che la fine del barone e del suo dominio fosse vicina.

Clio
03-03-2016, 18.38.33
Il mondo intero si era fermato, esistevamo solo noi e quei giochi infiniti.
Quei giochi audaci e appassionanti che mi sconvolgevano nel profondo.
Abituata alla mia vita rigida e rigorosa non avevo mai conosciuto un abbandono così profondo, un piacere così intenso, una passione così assoluta e indomita.
Ero donna, ero sua, inequivocabilmente, mentre i nostri corpi si univano ancora e ancora, mentre la passione e il piacere ci consumavano.
Ore intere trascorsero nello spazio di un minuto eterno.
Ero morta tra le sue braccia eppure non mi ero mai sentita così viva.
Giunse infine il buio su di noi, e cademmo esausti, stremati e soddisfatti su quell'erba soffice.
Chiusi gli occhi per un lungo istante, abbracciata a lui.
In pace, una pace che non avevo mai conosciuto.

Lady Gwen
03-03-2016, 18.39.07
"...Gurran.." mormorai, con un leggero sorriso, quasi assaporando quel nome.
Poi le sue parole mi spiazzarono. Risposi piano al suo bacio, per poi cercare i suoi occhi.
"Josephine mi ha detto tutto. Non voglio che ti accada qualcosa" sussurrai, mentre una lacrima mi rigava il viso.
Non lo avrei perso, non avrei mai permesso che uno stupido incanto me lo portasse via.

Guisgard
03-03-2016, 18.41.13
Altea palesò a Frate Roberto gli stessi dubbi che in quel momento avevano Dacey e Solo.
Ma prima che il religioso potesse rispondere, dall'esterno della Pieve giunsero alcuni rumori di cavalli.
Il brigante allora corse verso l'ingresso e vide diversi uomini a cavallo.
Due su tutti destarono la sua attenzione.
Uno indossava sfarzose vesti e palesava il suo appartenere al mondo clericale.
L'altro invece che gli stava accanto era una vecchia conoscenza dei nostri lettori: il Cavaliere Burbero.

Altea
03-03-2016, 18.45.47
Ad un tratto udii rumori di zoccoli di cavallo.."Non possono essere i soldati".
Nel frattempo vidi vi era una suora, aveva i tratti orientali, mi sembrava pure lei perplessa e spaesata e le accennai un sorriso.
Solo andò verso l' ingresso e lo seguii.."Solo..attento..vuoi metterti nei guai".
Uscendo vidi delle figure, uno di loro sembrava una alta carica della Chiesa e vi era un cavaliere...lo guardai con aria sospetta..chi potevano essere mai.

Guisgard
03-03-2016, 18.49.29
La stanza era colma di umidità a causa del vapore che avvolgeva l'intero ambiente, mentre l'acqua nella tinozza profumava dei sali e dei corpi di Gaynor e del suo fuorilegge.
Lui era in piedi, in preda all'estasi più assoluta, mentre la dama inginocchiata lo sottoponeva ad appassionati giochi di audace sensualità.
Fino a quando l'uomo perse ogni controllo e fece alzare la donna, baciandola e stringendola sé.
E così, stando in piedi, i due si amarono.
Si amarono a lungo, con trasporto ed ardore, fino a quando lei, sotto il virile impeto di Adespos fu costretta a chinarsi sul bordo della tinozza, aggrappandosi ad esso, mentre l'uomo la possedeva con lo slancio della sua passione.
E a lungo la stanza echeggiò dei gemiti di Gaynor, fino a quando bruciata tutta la loro passionalità, si lasciarono cullare dal torpore dell'acqua insaponata, stando l'una nelle braccia dell'altro.

Dacey Starklan
03-03-2016, 18.51.22
Risposi al sorriso della donna ma senza dire nulla, il accento era piuttosto inequivocabile e non volevo che nessuno sapesse la mia identità, per non mettere in pericolo quei due che sembrava già pieni dei loro problemi.
Dei rumori alla porta ci destaro tutti ma fui felice nel riconoscere una delle due figure che ci si palesò davanti.
<< Lieta di rivedervi cavaliere>> dissi a questi sperando che l'uomo che aveva aperto la porta capisse che non c'era nulla da temere, che erano amici.

Guisgard
03-03-2016, 18.54.39
Gurran sorrise malinconico a Gwen, ma non disse nulla.
La baciò di nuovo e si alzò dal letto, sistemando la coperta poi sul corpo della ragazza.
Aprì un armadio e si rivestì.
Infine prese la sua spada e prima di uscire si voltò ancora una volta verso la giovane.
“Ti amo, non dimenticarlo mai...” disse in un sussurro.
Ed andò via.

Guisgard
03-03-2016, 18.58.36
Il giorno volgeva al termine e sul bosco cominciavano a sorgere le ombre dell'imbrunire.
Guisgard prese il suo mantello e coprì i loro corpi, per poi stringere Clio fra le sue braccia.
La ragazza era stretta a lui, con la schiena contro il suo petto.
“Non immaginavo fossi...” disse piano fra i suoi biondi capelli “... beh, che non avessi mai conosciuto un uomo...” baciandole delicatamente un orecchio.

Lady Gwen
03-03-2016, 19.00.24
Mi baciò, poi si vestì e prese la sua spada.
Le sue parole prima che andasse via mi uccisero.
Non sarei stata lì con le mani in mano.
Così mi vestii in fretta e furia e uscii,cercando di capire dove fosse diretto.
Non avrei mai permesso che quello fosse il nostro ultimo bacio, il nostro ultimo "ti amo".

Guisgard
03-03-2016, 19.02.51
“Salute a voi, milady.” Disse con un cenno del capo il Cavaliere Burbero a Dacey.
Subito Frate Roberto si avvicinò a quegli uomini, per poi baciare l'anello che gli porgeva il chierico a cavallo.
“Chi siete voi?” Chiese Solo, che era accanto ad Altea.
“Bada al tuo tono...” lesto il cavaliere ignoto “... e abbassa il capo.”
Solo restò sorpreso, ma il tono del cavaliere sembrava non ammettere repliche.
“Dov'è il cavaliere ferito al torneo?” Chiese poi il Cavaliere Burbero a Dacey.

Guisgard
03-03-2016, 19.06.31
Gwen in fretta si alzò, si rivestì e scese poi di sotto, dove però il padrone non sembrava più esserci.
La ragazza infatti trovò solo Josephine ed alcuni servitori.

Altea
03-03-2016, 19.08.51
La suora sembrava conoscere quel Cavaliere...e lui nominò un cavaliere del torneo.
Guardai Solo e dissi sottovoce "Ha parlato di un cavaliere ferito..penso sia Guisgard..era malconcio..che modi...quasi quasi penserei sia il Cavaliere Burbero, e io pure gli lasciai il mio velo coi miei colori".
Mi avvicinai al chierico a cavallo, feci un leggero inchino e baciai pure io l' anello.."I miei omaggi..siete il Vescovo?"

Dacey Starklan
03-03-2016, 19.11.17
<< Signori siamo in un luogo di Fede e siamo tutti amici qui. Calmatevi>> mi avvicinai quindi al Cavaliere Burbero scuotendo leggermente la testa.
<< Lo avevo detto che dovevate restare... Sono arrivate delle mercenarie, la bionda, la stessa che ha cercato di ucciderlo nella tenda. Ci hanno trovati e lui ha deciso di andare con loro per evitare che facessero del male anche a me, probabilmente lo hanno ucciso ora...>>

Lady Gwen
03-03-2016, 19.12.04
Sotto non lo trovai, c'erano solo Josephine e alcuni servitori.
Corsi fuori, intenzionata a trovarlo.
Non lo avrei lasciato andare in contro a quel crudele destino da solo.
Non avevo niente da perdere se morivo, ma se riuscivo a salvarlo, avrei guadagnato una vita intera con l'uomo che amavo.

Lady Gaynor
03-03-2016, 19.13.17
Il gioco audace che avevo cominciato aveva dato i frutti sperati. Adespos perse ogni controllo e mi prese con foga, facendomi sentire donna come mai in vita mia. La passione che animava quell'uomo era devastante, ogni suo affondo nella mia femminilità faceva vibrare il mio corpo come un'intera orchestra di musici. Ci amammo a lungo, con ardore e sentimento, fino a che esausti ci facemmo cullare un poco all'acqua tiepida, profumata di rose e di sesso.
"Caro, che ne sarà di noi?" Gli chiesi mentre giacevamo abbracciati.

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Altea
03-03-2016, 19.16.25
A quelle parole guardai la suora.."Scusate..parlate di ser Guisgard..l' abbiamo visto qui fuori, con una donna bionda..allora voleva ucciderlo. Io e Solo, questo buon uomo, abbiamo cercato di salvarlo per portarlo via ma lui ci ha detto doveva andare nel bosco e seguì quella donna...infatti rimasi stupita poichè avevo notato era in pericolo e ora questa suora me lo sta confermando..potevamo salvarlo..scusate l' intromissione ma mi sentivo in dovere di informarvi" ero stupita da quella scoperta ma preferii non pormi ulteriori domande.

Dacey Starklan
03-03-2016, 19.33.25
<< Lo avete visto? Già... Purtroppo nonostante l'aspetto quella donna è un'assassina al soldo del barone... Mi dispiace signorina, sembra che conoscevate Sir Guisgard...è un peccato che non siate riusciti a distrasse la donna. Si, lui l'ha seguita per evitare di mettere anche la mia vita in pericolo. Spero che in qualche modo sia riuscito a sfuggirle...anche se ci sono poche speranze temo>>

Clio
03-03-2016, 19.36.49
Respiravo piano, assaporando quella quiete nell'animo che non conoscevo.
Gli occhi chiusi mentre le sue braccia mi stringevano.
Mi sentivo la donna più felice sulla faccia della terra, avrei voluto che quel momento non finisse mai.
Per questo restai in silenzio, per lunghi istanti.
Poi le sue parole.
Arrossii, per quanto ora servisse a poco.
È ora, Clio...
Presi un profondo respiro e mi voltai verso di lui.
"Non sono stata sincera con te..." Alzando lo sguardo su di lui, titubante.
"Io.." Esitai "Ti amo, ti ho sempre amato, fin da quando ero una ragazzina a Sygma.. Non puoi ricordarti di me.." Sorrisi piano "Amarti mi ha distrutto, giorno dopo giorno, anno dopo anno... E non potevo nemmeno odiarti perché non avevi colpe, eravate bellissimi insieme e io.. Io.. Ero solo un'ombra... Ricordo una delle poche volte che ci siamo parlati mi dicesti di non avermi mai visto sorridere..." Un sorriso triste mi si dipinse sul viso a quel ricordo "Mi sono consumata, sempre di più.." Mormorai pianissimo.
"Anni dopo sono dovuta scappare, lasciandomi dietro il mio nome, il mio casato, la mia terra... Ho incontrato i Montanari e sono diventata una di loro.. Ho creduto di aver seppellito il mio amore per te insieme al mio passato, a quella che ero un tempo, ma arrivati a Monsperson ho compreso che non era così... Dopo la tua entrata trionfale dal barone tutto girava intorno a te, dovevamo darti la caccia ma io continuavo a rivivere le sensazioni del passato... Anche al torneo, come quando portavi i suoi colori e io me ne andavo per non vedere.." Strinsi le palpebre a quel ricordo.
"L'attesa di incontrarti mi stava debilitando sempre di più, così ho pensato che forse uccidendoti avrei trovato pace, e non ho vissuto che per questo.." abbassai lo sguardo solo un momento.
"Ma poi ho capito che se ti avessi ucciso sarei morta con te, il mio cuore avrebbe smesso di battere col tuo, per quello piangevo, per quello ho allentato la presa... So che non avrei dovuto lasciarmi andare così, ma ho capito che non sarei mai riuscita a smettere, che ti avrei amato sempre, indipendentemente da tutto.. Non ho mai.. Desiderato altro che essere tua e io..." Esitai di nuovo, abbassando la voce "Anche se dovesse essere tutto qui, io.. Ecco.. Me lo farò bastare per il resto della vita.." Sussurrai piano, con gli occhi tristi e una lacrima silenziosa che mi attraversava il viso.
Il mio cuore aveva ripreso a battere, sempre più forte.
Era vero.
Uno e uno solo era la mia regola, e io avevo fatto la mia scelta.
Ora, oltre al mio corpo avevo messo a nudo anche il mio cuore.
E la cosa mi spaventava molto di più.

Altea
03-03-2016, 19.38.01
"E' andato di sua volontà..mi è sembrato una recita a dire il vero, qualcosa non mi quadrava...si lo conoscevo...i miei genitori ed io eravamo al suo servizio, i miei genitori sono morti per essergli fedele e io sono stata salvata...ma sembra egli se lo sia dimenticato..purtroppo è sempre la povera gente a morire per i potenti...giusti o sbagliati che siano" scuotendo il capo.

Guisgard
03-03-2016, 19.40.31
“Si, lo hanno portato via i mercenari del barone.” Disse Frate Roberto al Cavaliere Burbero, dopo le informazioni di Altea.
“Conoscevate quel cavaliere, milord?” Il chierico a cavallo.
“No, ma era un valoroso.” Rispose il Cavaliere Burbero. “Era ferito, ma non sarà facile ucciderlo. E' un Capomazdese e questo basta.” Guardò Dacey. “Milady, noi siamo diretti a Monsperon. Sistemeremo il tutto e poi sarete accompagnata al porto più vicino per salpare verso la vostra isola. Avete qualche richiesta da farmi ora?”
“Sembrate avere le idee chiare voi...” osservò Solo.
“E' l'ultima volta” seccato il Cavaliere Burbero “che perdonerò la vostra insolenza nel continuare a commentare senza essere interpellato.”

Guisgard
03-03-2016, 19.43.20
“Aspetta, Gwen...” disse Josephine inseguendo la ragazza “... dove vuoi andare? E' ormai buio ed il bosco è pericoloso ora!”

Lady Gwen
03-03-2016, 19.45.26
"Non provare a fermarmi, Josephine, non ci riuscirai!" le urlai, continuando per la mia strada.
Non poteva intralciarmi proprio in quel momento.
"Gurran... Il padrone... È uscito con una spada, diceva che staserra ci sarebbe stata la sua dipartita dalle forze del male, non posso lasciarlo andare così!"

Altea
03-03-2016, 19.46.26
Ascoltai frate Roberto e lo guardai, quindi era tutto confermato.
Poi Solo venne di nuovo trattato a quel modo.."Scusate Milord, l' ardire..messer Solo è pure un valoroso, ha messo a repentaglio la sua vita come molti altri qui a Monsperon e nella foresta di Clantes, inclusa la sottoscritta, per combattere il barone. Perchè lo trattate in questo modo...presentatevi milord..io sono Altea...non sono nobile e nemmeno capomazdese, sono solo figlia di due poveri servi che servirono i capomazdesi e faccio pure io la sguattera a volte...ma questo non vi permette di trattarci in questo modo...e il villaggio di questo uomo è stato bruciato dal barone mietendo pure vittime..siate più cortese" e lo guardai indispettita per quella arroganza.

Guisgard
03-03-2016, 19.47.49
“C'è una chiesetta poco distante...” disse Adespos stringendo a sé Gaynor, mentre l'acqua cullava i loro corpi “... si trova dove il bosco ricopre alcuni dolci pendii di un basso e verde colle... ci andavo spesso da piccolo a guardare gli affreschi... li guardavo e sognavo mondi lontani, pieni di avventure e di amori... e mi sono sempre promesso che in quella chiesetta avrei portato la donna della mia vita...” guardò la dama sorridente “... ammesso poi che lei fosse consenziente...” facendole l'occhiolino.

Dacey Starklan
03-03-2016, 19.48.24
In effetti una cosa continuava a tormentarmi ma non sapevo neanche da come iniziare, come riassumere i mie pensieri in una frase.
<< Io... Il consigliere del barone, Jean... Non so cosa gli abbiamo detto di me, dopo che sono andata via. Ditegli che mi dispiace, che non volevo ferirlo ma... Che non potevo accettare di vivere sotto il dominio del barone. Ditegli che è per questo che sono andata via... Ditegli che lo porterò sempre nel cuore anche se lui mi odierà probabilmente...>>
Sfilai l'anello che mi aveva dato Jean.
<< Dategli questo, per provare la veridicità del messaggio>>
La mia voce era tremolante ma mi obbligai a restare con il volto impassabile.

Guisgard
03-03-2016, 19.54.24
Guisgard con una leggera carezza sfiorò il viso di Clio, reso ancor più bello dall'ardore appena provato insieme su quel prato, asciugandole quella lacrima.
“Si, l'ho amata molto...” disse poi lui guardando gli alberi che li circondavano e velandosi di malinconia “... e forse un pezzo del mio cuore è andato via con lei...” si voltò a fissarla “... ma rammento adesso chi sei... quella bionda ragazza... si, ora la riconosco... eri tu che ogni tanto comparivi nelle mie terre, che mi regalava uno sguardo e a volte pure un sorriso... ora sei una bellissima donna...” accarezzandole con le dita le labbra “... tu... che ti sei donata a me oggi...” e la baciò con dolcezza, per poi abbracciarla di nuovo.

Guisgard
03-03-2016, 19.56.04
“Ma ragiona...” disse Josephine cercando di convincere Gwen “... cosa vorresti fare? Andare nel bosco e poi? E' buio ormai e ci sono tagliole ovunque!”

Lady Gwen
03-03-2016, 20.00.33
"E cosa dovrei fare? Restare immobile a far nulla sapendo che lui è lì fuori a morire?" sbottai fissandola, per poi riprendere a camminare guardandomi intorno, alla ricerca di un particolare nell'oscurità del bosco, un segno qualsiasi che mi facesse capire dove fosse Gurran.

Guisgard
03-03-2016, 20.04.10
Il Cavaliere Burbero squadrò con sufficienza Altea.
“Difendete il presunto onore del vostro amico” disse indicando Solo “e ne rivendicate il rispetto, ma non esitate invece a sparlare di quel valoroso cavaliere di cui foste serva con i vostri genitori. Perchè mai? Perchè nel salvare questa principessa” riferendosi a Dacey “non si è accorto di voi riconoscendovi? Badate di essere più rispettosa. Quel cavaliere era solo in questa terra divenuta ostile per difendere i suoi abitanti da un folle tiranno nemico degli uomini e soprattutto della Chiesa. Ha umiliato il più superbo e potente cavaliere di queste terre al torneo e ha salvato questa ragazza da un matrimonio indegno e da una vita infelice.” Sempre parlando di Dacey.
Poi quella richiesta della principessa.
“Milady...” a lei il cavaliere misterioso “... quell'uomo non merita il vostro rimpianto. E' un uomo del barone.” Prese l'anello. “Ma se è vostro desiderio, allora questo anello gli sarà consegnato insieme al conto che come il suo padrone dovrà pagare.”

Lady Gaynor
03-03-2016, 20.04.20
A quella sua risposta, il cuore mancò qualche battito. Se la felicità avesse un viso, sarebbe il mio in quel momento.
"Oh, amore mio... ti amo così tanto! Tanto quanto non avrei mai creduto possibile amare... ti mi hai ridato la vita, hai incontrato una donna spenta e ne hai fatto un faro... No, anzi, sei tu il mio faro, una luce che sovrasta la tempesta e non vacilla mai... Verrò con te ovunque vorrai, qualunque sia la vita che hai deciso di condurre... Dopotutto, lo hai appena detto... sono la donna della tua vita..."

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Clio
03-03-2016, 20.08.58
Quella carezza leggera mi sembrò incredibilmente preziosa.
Poi le parole, il suo tono, il suo sguardo.
Una fitta dolorosa mi attraversò.
Anche se non fosse finito tutto quel giorno, anche se mi avesse voluto con sè, non sarei mai stata alla sua altezza.
Sarei sempre stata un ripiego.
Abbassai lo sguardo per nascondere la profonda tristezza che mi attraversava, e più di una lacrima mi rigò le guance.
Poi lui si ricordò di me e mi illuminai, sorridendo tra le lacrime.
Poi sfiorò le mie labbra, e mi baciò, con una dolcezza infinita.
E io mi abbandonai a quel bacio come se fosse la cosa più cara che avessi.
Ed in effetti lo era.
Poi mi rintanai tra le sue braccia, beandomi del calore del suo corpo, assaporando il battito del suo cuore.
Lo accarezzavo piano, dolcemente, ogni istante era prezioso.
Temevo il momento in cui se ne sarebbe andato, lasciandomi ancora meno di quanto non mi fosse rimasto prima.
Lasciandomi solo il ricordo della felicità.
Attesi, lunghi istanti, mentre sentivo le lacrime scorrere non viste.
"Che ne farai di me ora?" Sussurrai infine, con voce tremante.
Gli avevo rubato un giorno d'Amore, certo non potevo pretendere di più.
Anche se avrei voluto anche quel poco di cuore che gli rimaneva.
Lo amavo talmente tanto che mi sarebbe bastato. E io più di tutti sapevo quanto potesse fare male.
Quanto un cuore sanguinante avesse bisogno di cure.
Lo avrei curato col mio Amore se me l'avesse concesso, senza chiedere nulla in cambio.
Alla fine presi coraggio, e diedi voce ai miei pensieri.
"Io non sarò mai lei..." Mormorai, con un filo di voce, guardando lontano "Mai.. Neanche lontanamente..".
Il mio cuore batteva sempre più forte.
Mi voltai verso di lui, appoggiandomi a un gomito per poter vedere meglio il suo bel viso.
"Ma questo non significa che ti ami di meno, anzi.." Sussurrai, dolcemente, con lo sguardo incerto ma appassionato.
In quel momento gli bastava una parola per distruggermi, e lo sapevo bene.
Il fatto che avesse fatto l'Amore con me non mi dava il diritto di sognare.
Ma dovevo tentare, poteva essere la mia unica occasione.
Così mi feci coraggio e continuai a sostenere il suo sguardo.
"Ma se vorrai, se mi vorrai .. io.." esitai, con il cuore che batteva sempre più forte.
Accarezzai dolcemente il suo viso, guardandolo con lo sguardo pieno d'amore.
"Non ti chiederò mai nulla di più, ti donerò tutto il mio Amore senza chiederti mai nulla in cambio..." Tremavo, ma dovevo trovare la
Forza.
Com'ero diversa dalla mercenaria insensibile ora, mentre gli porgevo il mio cuore perché ne facesse ciò che voleva.
"Mi accontenterò di starti accanto.." Continuai "..di renderti felice..." Sorrisi, e il mio sorriso divenne audace e malizioso.
"Perché detto tra noi.." Avvicinandomi al suo viso "Non mi sembrava te la stessi passando tanto male, poco fa.." Con voce calda e sensuale, per poi chinarmi a baciarlo dolcemente sulle labbra.
"Beh, pensandoci bene.." Dissi poi, mentre la mia mano accarezzava il suo petto "Con tutta la gente che vuole accopparti ti farebbe comodo una guardia del corpo, non trovi?" Sorridendo.
"Guarda che non è mica così facile trovarne una carina come me.." con sguardo malizioso per poi baciarlo piano.
Ogni istante passato con lui mi sembrava così prezioso da non doverlo sprecare, e ora che ero lì, tra le sue braccia, l'idea di separarmi da lui era terribile.
Anche se avrebbe avuto tutto il diritto di farlo, in fin dei conti.
Di andarsene e lasciarmi lì, a vivere di ricordi.

Altea
03-03-2016, 20.14.10
"Scusate...ma io non ero presente nè al salvataggio della principessa e nemmeno al torneo...io ero andata a salvare il villaggio..anzi proprio per salvare ser Guisgard ho carpito delle informazioni sul barone e certe pratiche da loro usate..ora so ella è una principessa...io ero al torneo, stavo facendo da madrina a un amico e ho donato il mio fazzoletto arancio e lilla a un cavaliere misterioso...e poi andai via perchè pensavo le vite di quelle persone fossero più importanti. Io ho sempre stimato milord...e ho combattuto fino ora per lui e Solo per Monsperon.." guardai Solo e Frate Roberto "Non tollererò queste infamanti accuse...dopo tutto quello che ho fatto e ho combattuto...se ser Guisgard fosse stato al Torneo sarei rimasta non vi pare?".
Mi allontanai veramente offesa...erano accuse non meritavo..io e Solo avevamo combattuto molto e io avevo rischiato per Guisgard..pure prima.

Dacey Starklan
03-03-2016, 20.15.58
Preferii non immischiarmi nella discussione partita dalla donna. In fondo non erano affari miei, per niente.
<< Cosa...Cosa intendete? Cosa volete fargli? Lui è stato l'unico in tutto il castello a trattarmi con gentilezza, merita che questo gli venga riconosciuto... Non è come il barone, ne sono sicura...>>
Ecco cosa stava accadendo. La rivolta doveva essere alle porte, ecco perché la sicurezza del frate prima e ora le parole del cavaliere.
<< Signorina Altea sono certa che i vostri intenti sono nobili così come le vostre azioni e siamo tutti molto colpiti dal vostro coraggio ma ... in questi momenti siamo tutti molto tesi e la situazione non è delle più semplici quindi sono certa vorrete scusare i modi del cavaliere qui, non era sua intenzione offendere voi e il vosto amico>>

Altea
03-03-2016, 20.20.42
Guardai la principessa..."Vi ringrazio maestà...avete capito le mie intenzioni, capisco la tensione ma io non sto offendendo nessuno...anzi ho dato informazioni su come trovarlo e pure ho altre informazioni...pure io ero contro il barone, ho sentito eravate sua prigioniera..ora dovete trovare la libertà..per quanto riguarda me...io posso pure continuare la mia vita normale qui..anzi si spera visto siamo anni sotto i soprusi del barone e vivo in eremitaggio come messer Solo...non ho bisogno dei consensi di questo cavaliere poichè io so le lotte fatte...e ho pure un fratello nelle prigioni del barone" e mi voltai nuovamente guardando l' infinito ma per ultima cosa dissi al Cavaliere..."Una ultima cosa...ser Guisgard non è mai stato mio amico..io non ho mai parlato con lui e nemmeno quando ero serva delle sue terre" e avevo precisato pure questo.

Guisgard
04-03-2016, 17.47.59
“Ah, che ragazza testarda...” disse Josephine “... aspettami, vengo con te...” a Gwen, per poi prendere la sua mantellina.
Così le due uscirono dal castello, ritrovandosi nel bosco ormai avvolto da una cupa oscurità.
Versi di belve selvatiche si udivano in lontananza, confuse con voci che parevano perdersi nel bosco.
“E' come cercare un ago in un pagliaio...” mormorò la nana.

Lady Gwen
04-03-2016, 17.52.49
Josephine si decise a seguirmi.
"Non mi avevi detto tutto, riguardo quel l'incanto. Non mi avevi detto che sarebbe accaduto stanotte, ma solo che avrebbe rischiato di morire se avessero ucciso quell'animale".
Il mio tono era freddo, inespressivo, ma in fondo ferito, perchè ancora una volta non mi aveva detto tutto ed io meritato di sapere la verità.

Guisgard
04-03-2016, 17.53.45
Adespos guardò Gaynor negli occhi.
“Amore mio adorato...” disse in un sussurro, per poi baciarla.
Le loro labbra si unirono così, incatenandosi e fondendosi in un unico sospiro, in un solo frammento del medesimo respiro.
E restarono stretti l'uno all'altra a lungo, mentre le stelle attraversavano il cielo di Sygma e la sua notte così generosa di speranze, promesse e sogni.

Guisgard
04-03-2016, 18.00.19
Guisgard sorrise a quelle ultime prole di Clio.
“In verità” disse rispondendo al suo bacio e stringendola a sé “non credo che in giro ci sia un altro mercenario con metà della tua abilità ed un quarto della tua avvenenza.” Facendole poi l'occhiolino. “Ma il mio compito non è ancora finito...” facendosi serio, con lo sguardo deciso e freddo “... ho ancora una cosa da fare... e devo farla ora... lui mi sta aspettando...”

Lady Gaynor
04-03-2016, 18.07.46
In una sola frase Adespos mi aveva regalato il mondo intero. Restammo abbracciati a lungo, fino a che l'acqua si fece fredda, procurandoci ripetuti brividi.
"Amore mio, è meglio se ci asciughiamo adesso, altrimenti rischiamo di ammalarci..." Così mi alzai e cominciai a frizionarmi il corpo con il telo da bagno. "Cosa intendi fare adesso?" Gli chiesi mentre mi rivestivo "Ti piacerebbe riavere la tua vita di un tempo o stai bene nel bosco?"

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Guisgard
04-03-2016, 18.09.31
“Allora” disse il Cavaliere Burbero ad Altea, col tono di chi aveva perso fin troppo tempo in una questione di basso conto “se, come dite, egli non è vostro amico e neanche mai avete avuto la possibilità di parlargli, il vostro tono di biasimo nei suoi confronti è totalmente fuori luogo. Quel cavaliere dunque non ha potuto dimenticare nulla di ciò che lamentavate senza motivo.” Rifacendosi alle parole pronunciate dalla donna al loro arrivo e riferite al Cavaliere Esiliato. “Ma ora abbiamo questioni più urgenti di cui occuparci.” Guardando il chierico a cavallo. “Milady...” fissando poi Dacey “... non conosco tutti i cani che mangiano alla mensa del barone Ferico e non ho intenzione di contraddire ciò che voi dite del vostro promesso sposo. Ma non posso non chiedermi come mai egli non abbia mosso un dito per farvi fuggire e tornare sulla vostra isola, visto che è palesemente il vostro desiderio più grande. Comunque consegnerò questo anello secondo quanto mi avete chiesto.”
“Andiamo dunque.” Disse il chierico a cavallo.
E galopparono via verso Monsperon, mentre Frate Roberto li benediceva.

Dacey Starklan
04-03-2016, 18.14.31
Le domande del Cavaliere Burbero ero quelle che spesso mi ero fatta anche io mentre ero prigioniera.

<< Buona fortuna >> dissi ai due uomini che si apprestavano ad andar via.

Nell'aria si poteva respirare l'odore della rivoluzione perché questo sicuramente si stava profilando all'orizzonte.

Clio
04-03-2016, 18.16.55
Abbassai lo sguardo per nascondere le lacrime, avvolta da una profonda tristezza.
Anche se ero lì, tra le sue braccia, anche se gli avevo donato tutto ciò che avevo, continuavo ad essere invisibile.
Che ti aspettavi?
Me lo meritavo, dopotutto, gli uomini non danno valore a ciò che ottengono facilmente.
E io lo sapevo, lo sapevo meglio di chiunque altro.
Eppure avevo tradito me stessa e tutto quello in cui credevo pur di poter essere sua, anche una volta soltanto.
Ora dovevo accettare le conseguenze delle mie scelte, e quel che è peggio avrei dovuto conviverci. Fortunatamente la vita di un guerriero è breve, la maggior parte delle volte.
Ma la cosa migliore sarebbe stata morire in quel momento, tra le sue braccia.
Non aveva dato alcun peso alle mie parole, parole che mi era costato pronunciare, parole che mi mettevano a nudo più di quanto non lo fosse il mio corpo, che mi facevano sentire indifesa, fragile.
Parole che però erano state come il vento.
Dunque non aveva alcuna intenzione di portarmi con lui.
Non era stato che un sogno, meraviglioso, uno di quelli però che svanisce all'alba.
Eppure continuava a stringermi, e io restai in silenzio abbracciata a lui, con lo sguardo basso perché non vedesse le mie lacrime silenziose, mentre lo accarezzavo piano, dolcemente.
Se quello doveva essere il mio unico giorno d'Amore, non mi sarei persa nemmeno un istante.

Altea
04-03-2016, 18.21.27
Guardai il Cavaliere un ultimo momento ribattendo..."Io penso egli...non abbia dimenticato la fedeltà che i miei genitori gli hanno prestato per anni...poi di me non importa...ma la nostra casa è stata bruciata come traditori e loro sono morti con onore...a me preme solo questo..ma forse per voi la parola onore e rispetto non esiste..cosa pensavate...mi rivolgessi a qualche ipotesi amorosa? Vi siete sbagliato".
Poi andarono via e guardai Solo..."Solo, il nostro buon frate aveva detto che tutto sarebbe finito e il villaggio sarebbe stato ricostruito ma sono basita..sono queste le future ipotesi? Non si sono nemmeno interessati dei morti del villaggio, vi hanno insultato e non so per quale motivo...ho aspettato molto questo momento..arrivassero loro a salvarci e ora che sono arrivati ho visto la stessa arroganza del barone" con una lacrima di delusione..."Ormai penso sia inutile ricostruire il villaggio...e io andrò in altra Terra, non intendo rimanere dove chi si comporta in questo modo nei confronti della povera gente, di voi della Freccia Gigliata...tanto temuta dal barone e vi siete fatti valere con onore".
Saltai su Cruz..."Mi accompagnate alla rocca Solo? Poi potete far ritorno nel vostro villaggio e aiutare i vostri compagni..avranno fame e paura i soldati ritornino...e spero non siano già tornati per ucciderli".

Guisgard
04-03-2016, 18.22.28
Gwen e Josephine avanzavano nel buio che avvolgeva il bosco, mentre versi e voci echeggiavano incerte e vaghe intorno a loro.
La giovane però era contrariata per i silenzi della nana e di come era stata messa allo scuro dell'intera vicenda.
Ma mentre camminavano tra le siepi, il piede di Gwen finì in una tagliola, che si chiuse all'istante, lacerandole la caviglia e bloccandola in una dolorosa stretta.

Guisgard
04-03-2016, 18.29.36
Adespos uscì dalla tinozza e come Gaynor prese a rivestirsi dopo essersi asciugato.
“La vita del bosco è libertà” disse “ma mi mancano le mie terre, il mio castello ed i miei fedeli uomini con cui ho condiviso lavoro e battaglie. Ma non voglio illudermi... il barone mi ha confiscato tutto...” con tono malinconico “... vieni, voglio tornare a Monsperon e vedere come procede il torneo.”

Lady Gwen
04-03-2016, 18.32.07
Scossi la testa seccata, Josephine non mi aveva nemmeno risposto.
Mentre camminavano sentivo dei versi e delle voci disperdersi nel bosco.
All'improvviso il mio piede finì in una tagliola e l'urlo che lanciai fece rabbrividire me stessa.
Era come se la mia caviglia fosse dilaniata dalle fauci di un animale e il dolore era indicibile.
"Josephine...Josephine... Aiutami... Ti prego..." soffiai ansimando, mentre cercavo di aprire la tagliola; non riuscivo a parlare, a pensare, il dolore era lacerante.

Guisgard
04-03-2016, 18.38.27
Alla Pieve erano rimasti Frate Roberto, Dacey, Altea e Solo.
“Perdonate, ma non posso condurvi alla rocca.” Disse il brigante ad Altea. “Io invece ho letto nobiltà nelle parole di quel cavaliere dal tono burbero. Di sicuro non voleva certo offendervi, ma è il suo modo di porsi. Egli è straniero, eppure sta lottando per Sygma. Il villaggio è andato distrutto è vero, molti sono morti, ma nulla è perduto. Anzi, credo che a Monsperon stia per accadere qualcosa. E forse non ci servirà ricostruire il villaggio, poiché, se Dio vorrà, ritorneremo tutti alle nostre vere case. Su, venite anche voi con me.”
“Ben detto, figliolo.” Annuì sorridendo Frate Roberto. “Forse, a Dio piacendo, questo che sta per sorgere sarà un giorno nuovo. Il primo di una lunga libertà.”

Guisgard
04-03-2016, 18.40.03
Guisgard e Clio restarono stretti l'una all'altra ancora a lungo, avvolti dal mantello e dal silenzio circostante.
“Ora devo andare...” disse lui alzandosi e stringendo il mantello attorno al corpo di lei “... devo tornare a Monsperon...” accarezzandole il viso.
Si accorse allora delle sue lacrime.
“Perchè piangi?” Stupito.

Altea
04-03-2016, 18.43.18
Guardai Frate Roberto e Solo.."Io credo in voi due...ho fiducia in voi...forse non gli sono simpatica...magari non ha mai trovato una donna che lo contesta e pensate al torneo gli ho pure donato i miei colori e il velo" ridendo "Ma il suo scudiero ha detto...lui non interessava del velo e delle madrine, ma quel giorno al torneo voleva piantare tante Croci...il Cavaliere Burbero..nome azzeccato.
"Padre Roberto abbiamo saputo il barone usa esoterismo..." e guardai Solo "non sappiamo in che modo comunque...bene ora che si fa" sorridendo alla principessa, capii doveva forse amare un uomo ma non era sicura dei sentimenti di lui.

Lady Gaynor
04-03-2016, 18.43.59
La malinconia di Adesopos mentre parlava della sua terra mi colpì come un pugno allo stomaco. "Il barone... quel vigliacco... ma non smettere di sperare, amore mio... sono sicura che un giorno riavrai indietro tutto ciò che ti spetta." Finii di prepararmi ed aggiunsi: "Si, torniamo a Monsperon..."

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Dacey Starklan
04-03-2016, 18.45.59
<< Credete che il barone sia facile da sconfiggere? Ha soldati, mercenari e se dite che usa anche la magia... Non vedo come un paio di cavalieri possa fermarlo... Dovrebbe la gente stessa opporsi, tutti voi alzare la testa e protestare contro i soprusi. Apertamente.>

Quanto a me che cosa dovevo fare ora. Tornare a Monsperon? Cercare un passaggio fino a Mirza?

E come potevo passare inosservata?

Guisgard
04-03-2016, 18.47.45
Gwen si svegliò di colpo.
Il respiro rotto, la fronte sudata ed il cuore che batteva all'impazzata.
Fuori ormai l'alba era prossima e dalle strade proveniva una singolare agitazione.
Il primo istinto della ragazza fu però quello di toccarsi il piede.
Era stato tutto un sogno.
Questo realizzò a fatica la giovane.
Un sogno reale però.
Molto reale.
Il castello, il padrone e l'incanto, tutto un sogno dunque?
Possibile?
Dopo qualche istante di inquietudine Gwen rammentò che era il giorno in cui avrebbe incontrato Emon nel bosco.
A mezzogiorno.
Sarebbe dunque dovuta passare per la bottega e poi diretta verso il bosco, per l'appuntamento col suo giovane amico.
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Clio
04-03-2016, 18.57.53
Ed infine lo disse, le parole che tanto temevo.
Si alzò, lasciandomi avvolta nel suo mantello.
Quel distacco fu terribile, ma cercai di restare impassibile, anche se ormai era tardi.
Ormai le lacrime scorrevano senza che potessi farci niente.
Infine lui se ne accorse, e mi guardò con stupore.
Possibile che non capisse?
"Io..." mormorai piano "Non hai risposto.." dissi piano, con voce tremante "Ti ho chiesto che ne farai di me e non hai risposto..." respirando piano "Deduco che la cosa non ti interessi.." abbassando ancora lo sguardo "Non ti vedrò più?" con uno sguardo triste e spaventato insieme, per poi abbassarlo nuovamente.
Annuii, tra le lacrime.
"No tu.. tu.." respirai "Hai ragione io.. è giusto così.. me lo merito.. non mi devi niente..." esitai, sorridendo appena, tra le lacrime "Infondo ho avuto più di quanto avrei mai potuto desiderare dalla vita.." sfiorandogli dolcemente il viso.
La fitta al cuore era tornata, ed era più forte di prima.
Cercai di non badarci.
"Sei disarmato.." dissi poi "Aspetta..".
Mi alzai, presi il vestito rosso, nel corsetto era nascosto un pugnale intarsiato, con il lupo e la vipera, simboli del casato dei Lorendal, simboli di Miral.
Glielo porsi, con la mano che tremava appena.
"Prendilo, ti prego.." mormorai "L'ho sempre conservato per te, ho sempre sognato che un giorno avresti chiesto i miei colori, e io ti avrei dato un pegno che nessun'altra potrebbe mai darti.." stringendo il pugnale per l'ultima volta, per poi posarlo delicatamente nella sua mano.
"So che hai già una madrina ma... tienilo, ti prego.. e abbine cura.." alzando lo sguardo su di lui, tra le lacrime "Così magari, ogni tanto, ti ricorderai di me.." sussurrai, con voce tremante.

Guisgard
04-03-2016, 18.58.49
“Il barone è forte” disse Frate Roberto ad Altea e a Dacey “ma anche noi adesso lo siamo.”
Quelle parole del frate suonare enigmatiche ai tre.
Ma un attimo dopo si udirono dei cavalli.
Allora davanti alla Pieve passarono due figure.
Erano Gaynor ed Adespos che avevano lasciato il palazzo di lei per tornare a Monsperon.
“Capo!” Gridò Solo.
Subito il brigante arrestò il suo cavallo.
“Solo!” Salutò.
Così Solo raccontò ogni cosa ad Adespos e a Gaynor.
“Quell'uomo col Cavaliere Burbero è Sua Grazia il vescovo.” Svelò poi Frate Roberto.
“Va nel bosco” ordinò Adespos “e raduna tutti gli altri. Poi tornerete qui e scorterete milady” indicando Dacey “al porto più vicino, per essere imbarcata e poter così tornare a casa sua.”
“Si, capo.” Annuì Solo.

Lady Gwen
04-03-2016, 19.00.46
Mi svegliai di colpo.
Stavo per inveire contro Josephine, dovevo cercare Gurran e non potevo stare a letto.
Poi, mi accorsi di qualcosa.
La mia stanza.
Com'era possibile? E la caviglia era sana, nessun segno della tagliola.
Non poteva essere stato tutto un sogno... Non poteva... Tutto ciò che c'era stato con Gurren... Non poteva non essere reale...
Dopo almeno un quarto d'ora in cui ero stata immobile a fissare il muro di fronte al mio letto, pensai che l'ultima volta che ero stata a casa era stato prima dell'appuntamento con Emon... Che fosse davvero quel giorno?
Non restava che scoprirlo.
Così mi vestii e andai in erboristeria, ancora pesantemente sconvolta e sotto shock, in attesa che si facesse l'ora dell'appuntamento.
Mentre ero lì, seduta al bancone, pensavo a tutto quello che credevo fosse reale, la nostra storia, il nostro Amore, tutti quei momenti passato insieme, il ritratto chemi aveva fatto, tutto svanito...
Come potevo accettare che tutto questo non esistesse?

Guisgard
04-03-2016, 19.04.06
Guisgard prese il pugnale, ma poi, senza dire nulla, come risposta baciò Clio.
Un bacio dolce, eppure appassionato.
“Sto andando ad affrontare il cavaliere più forte e malvagio che oggi c'è a Monsperon...” disse sussurrando sulle labbra di lei, ancora bagnate da quelle calde lacrime “... un duello mortale... cosa potrei prometterti? Nulla... poiché non so se conserverò la vita... dopo forse... se Dio vorrà... se tu mi aspetterai... tornerò qui, sperando di trovarti... ma ora non so cosa accadrà...” la baciò di nuovo “... mi occorre un cavallo...”

Dacey Starklan
04-03-2016, 19.05.43
Guardai il frate sempre più incuriosita volendo capire cosa nascondeva con quelle parole.

Altri avventori giunsero alla Pieve. Lei sembrava una donna di origini nobili e fui sorpresa nel vederla in compagnia di quello che si rivelò essere un bandito.

Ma ormai non mi stupivo più di nulla e non era mai stato da me giudicare le persone dalle apparenze.

Salutai i due nuovi arrivati e l'uomo prese a parlare con Solo.

Fui piacevolmente sorpresa nel capire che volevano aiutarmi e non potevo che fidarmi di loro, benché ritenuti fuorilegge.

Fuorilegge secondo il barone ovviamente.

<< Vi ringrazio signori. Il vostro aiuto mi é prezioso e cercherò di ricompensare la vostra gentilezza >>

Lady Gaynor
04-03-2016, 19.07.11
Mentre passavamo davanti alla Pieve, diretti a Monsperon, sentimmo una voce chiamare Adespos. Era Solo, che ci raccontò il massacro del villaggio. Mentre parlava, sentivo la collera montarmi dentro come un fiume in piena. Il barone avrebbe pagato anche per quello, sentivo che ormai aveva le ore contate, avevo visto il Cavaliere Burbero in azione e sapevo di cosa era capace. Ci sarebbero stati poi anche Adespos e i suoi a dargli man forte, e non era cosa da poco.
"Andiamo caro, andiamo ad affrontare quel bastardo..."

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Altea
04-03-2016, 19.20.49
Le parole del frate erano enigmatiche...poi arrivò un uomo e una dama e Solo lo chiamò "Capo"...quindi era lui il capo della Freccia Gigliata.
Guardai Solo "Solo...sei in gamba...ce la farai..ce la farete voi tutti della Freccia Gigliata..." e gli diedi una pacca sulla spalla.

Guisgard
04-03-2016, 19.22.26
Sempre preda di quell'inquietudine e di quello stupore, Gwen uscì di casa, diretta all'erboristeria e decisa a scoprire la verità.
Ormai albeggiava, ma per le strade di Monsperon la gente appariva già sveglia da un po'.
C'era il secondo giorno del torneo e tutti erano animati da una forte eccitazione per l'attesa.
La ragazza raggiunse il suo negozio.
Qui aveva incontrato per la prima volta Josephine, dunque almeno lei era reale e non frutto di un sogno.

Clio
04-03-2016, 19.24.27
Quel bacio, così dolce e appassionato.
Quel bacio che mi fece battere il cuore ancora più forte, lo strinsi a me in un ultimo abbraccio.
Poi quelle parole, parole a cui volevo credere disperatamente, ma che potevano anche essere una scusa.
Dopotutto non si era nemmeno premurato di sapere il mio nome.
"Qui?" sforzandomi di sorridere "Ti sembro una dama che se ne sta nel bosco ad aspettare?" asciugandomi le lacrime.
"Devo tornare a Monsperson, devo vedere i miei uomini, dovrò dar loro delle spiegazioni, dovremo decidere cosa fare..." mi alzai e iniziai a rivestirmi.
"Sono un soldato, se c'è una guerra da combattere il mio posto è al fronte, non nascosta nel bosco ad aspettare un uomo che potrebbe non arrivare mai..." allacciandomi i lacci del corsetto.
"Se vorrai combatterò al tuo fianco, da sola o con i Montanari, non c'è nulla che ci leghi al barone, sono solo affari.." alzando le spalle.
Mi avvicinai a lui, con un po' più di fierezza nello sguardo, che era stato così fragile e indifeso finora.
"Ma dovunque sarò, ti aspetterò.." sfiorandogli il viso "Ti aspetterò sempre, e se Fagan dovesse ucciderti.. ti vendicherò...".
E lo baciai, un bacio intenso, appassionato, stringendolo a me.
"C'è il mio cavallo.." indicando la direzione in cui avevo lasciato Ercole "Posso accompagnarti fin quasi a Monsperson, poi proseguirò a piedi.." annuendo.

Guisgard
04-03-2016, 19.25.53
“Siamo in gamba.” Disse Solo ad Altea. “Tu non vieni con me a chiamare gli altri? Su, facciamo in fretta. Non voglio perdermi lo spettacolo che andrà in scena a Monsperon tra breve.” Ridendo.
“Io e Gaynor andiamo a Monsperon...” Adespos a Frate Roberto e a Dacey “... voi preferite restare qui?”

Lady Gwen
04-03-2016, 19.27.09
L'unica costante era Josephine. Ero certa che lei fosse reale, quindi magari non era stato davvero tutto un sogno...
Non mi bastava... Volevo lui come prova, volevo sapere se davvero era successo tutto ciò o era completamente frutto della mia fantasia.
Di sicuro un padrone c'era, Josephine veniva apposta per lui in erboristeria.
Pensai che comunque, nel sogno o nella realtà, qualcosa sempre mi legava a quel castello,a Gurran.

Dacey Starklan
04-03-2016, 19.29.01
Era un'occasione per guardare un'ultima volta Monsperon e non volevo restare nella Pieve.

<< Se fosse possibile vorrei venire con voi...>> azzardai

Altea
04-03-2016, 19.30.38
Sorrisi a Solo e lo abbracciai "Grazie...grazie...per la fiducia ancora riservi in me....quindi dobbiamo agire in fretta, non ti pare? Andiamo a prendere i nostri fidati cavalli..e Cruz sta sopportando già tanto, ma ha ancora forza per tante avventure".

Guisgard
04-03-2016, 19.33.05
Di nuovo un bacio unì Guisgard e Clio.
Ormai l'alba era prossima ed il cielo si tingeva di un rosato chiarore.
“Vendicarmi...” disse lui “... e toglierti questo bel vestito? Un motivo in più per sopravvivere dunque...” sorrise e la baciò di nuovo.
Raggiunsero Ercole e galopparono insieme verso Monsperon.
Presso le porte della città, il cavaliere scese.
“Troverò il modo di raggiungere i padiglioni...” un ultimo bacio “... ora però dovresti dirmi il tuo nome, no?” Chiese prima di andare via.

Guisgard
04-03-2016, 19.38.46
Altea e Solo presero i cavalli e galopparono fin nel cuore del bosco, illuminato ormai dal chiarore dell'alba, in cerca dei loro compagni.
Li trovarono non lontano dal villaggio ormai devastato.
Raccontarono loro tutto, poi insieme ad alcuni di quelli si diressero verso Monsperon.

Altea
04-03-2016, 19.42.48
Galoppammo forte, ormai l' Alba di un nuovo giorno stava spuntando...si sperava un giorno migliore.
E subito trovammo i superstiti...si preparano e subito partimmo per Monsperon. Per fortuna avevo nella sella la mia spada e la cinsi alla vita.

Guisgard
04-03-2016, 19.44.01
“Certo, milady.” Disse Adespos a Dacey. “E voi, padre?” Chiese poi a Frate Roberto.
“Beh, a questo punto mi unirò a voi.” Rispose il frate. “Dopotutto sono stato incaricato di accompagnare milady.” Indicando Dacey.
Così i quattro, c'era infatti anche Gaynor, lasciarono la Pieve e raggiunsero Monsperon.
Qui tutto proseguiva con la solita scandita tranquillità, col torneo che stava per ricominciare.
Adespos, Gaynor, Dacey, sempre abbigliata da suora e Frate Roberto si mischiarono alla folla, decisi a vedere cosa stesse per accadere.

Dacey Starklan
04-03-2016, 19.46.29
Era strano tornare a Monsperon sotto mentite spoglie ma soprattutto libera.

Smontai da cavallo insieme agli altri e li seguii nelle vie stando sempre all'erta.

Guisgard
04-03-2016, 19.46.30
Gwen era giunta nella sua erboristeria.
Il Sole sorto da poco illuminava quel fresco mattino e Mezzogiorno era ancora lontano, così come l'appuntamento con Emon.
Ad un tratto un cavallo arrivò davanti al negozio e qualcuno smontò, per poi entrare nell'erboristeria.

Clio
04-03-2016, 19.47.32
Galoppammo insieme verso Monsperson, mentre il mio cuore era più sereno.
Volevo credere disperatamente alle sue parole, dovevo crederci o non avrei sopportato tutto quello.
Quando Monsperson si mostra a noi, mi baciò di nuovo strappandomi un sorriso.
Poi quelle parole.
Scossi la testa.
"Alla buon'ora.. cominciavo a pensare che non ti interessasse.." con un sorrisetto divertito.
E ora? Che nome gli dirai?
"Clio..." sorrisi "Mi chiamo Clio, ora.. ma.." esitai "Il mio nome, il mio vero nome era Lilian, Lilian de Lorendal.. anche se tutti mi chiamavano Lila.." sorrisi "Ora lo sai, mi raccomando abbine cura.." facendogli l'occhiolino per poi dirigere Ercole verso il castello.
Elas e Anty non sarebbero stati zitti, questo era sicuro, e mi aspettava nel migliore dei casi un terzo grado goliardico dai miei.
Ma ero certa che avrebbero capito.
Ad ogni modo non avevo tempo da perdere, dovevo tornare al torneo il prima possibile, non potevo perdermi neanche un istante.
Non sapevo cosa avrei detto al barone, ma ero certa che non avrei combattuto contro Guisgard, dunque dopo il torneo me ne sarei andata, dovevo solo capire se i Montanari mi avrebbero seguito o meno.
La regola nel nostro mestiere era non avere niente da perdere, e io ora avevo tutto.
Giunta in camera mia, mi lavai in fretta, anche se mi dispiaceva levarmi di dosso il profumo del bosco, ma dovevo essere presentabile.
Misi l'altro abito che avevo fatto fare, bianco con bordature d'oro.
L'ampia scollatura incorniciata da ricami dorati, le maniche e la gonna leggerissimi veli in chiffon, la sottogonna in seta, il corpetto ricamato abilmente.
Mi dava un'aria eterea, preziosa.
Mi armai come meglio potevo, e sorrisi nel rendermi conto di non avere più il pugnale.
Sorrisi, acconciai i capelli e uscii diretta al torneo.

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Lady Gwen
04-03-2016, 19.52.12
Pensavo, pensavo e ripensavo, mentre scribacchiavo distrattamente sul libro contabile.
Il Sole era sorto del tutto, ma Mezzogiorno e l'appuntamento erano ancora lontani.
Alzai la testa quando sentii qualcuno smontare da cavallo ed entrare in erboristeria.

Guisgard
04-03-2016, 19.52.21
“Lilian de Lorendal...” disse Guisgard, come se quel nome non fosse nuovo “... ora lo so.” Sorrise e andò via.
Clio raggiunse allora il castello, si cambiò e andò verso il campo della giostra.
E qui incontrò tutti i suoi compagni, non lontano dalla zona dei padiglioni.
“Chi non muore si rivede!” Esclamò Estea. “Dunque? Cos'hai da dirci?” Con tono malizioso.

Clio
04-03-2016, 20.07.20
Camminai in fretta verso l'area del torneo.
Mi sembrava tutto così strano, come se fosse un sogno lontano, eppure ero certa che fosse reale.
Il mondo stesso mi appariva diverso, ma forse ero solo io ad esserlo.
Vicino ai padiglioni incontrai gli altri, e risi piano a quelle parole di Estea.
"Io?" indicandomi "Niente, assolutamente niente.." alzando entrambi i palmi delle mani in segno di resa per poi ridere e scuotere la testa.
Ero felice, nonostante tutto.
Forse un po' spaventata, ma sicuramente felice.
"Mi dispiace ragazzi..." dissi poi, con un sorriso di scuse "Non si dovrebbe mai mischiare il lavoro con i sentimenti, io l'ho fatto e.." sospirai "Non posso dargli la caccia.. non posso.." parlavo piano, in modo che solo loro sentissero.
"Voi non siete obbligati a seguirmi, potete restare col barone, potete cercare un'altra missione... Io per ora devo restare.." esitai "Per lui.. comunque vada.." mormorai.
Presi un profondo respiro.
"Voi siete liberi di seguirmi o di andare per la vostra strada e io.. vi raggiungerò, in un modo o nell'altro.." sorrisi.

Guisgard
04-03-2016, 20.20.16
“Oh, sentitela...” disse divertita Estea “... e dimmi...” fissando maliziosa Clio “... ci raggiungerai vestita così?”
“Dai, non essere spietata...” ridendo Anty “... quell'abito le sta molto bene.”
Ad un tratto si udì il suono di una tromba giungere dalla lizza.
Intanto a Monsperon erano giunti anche Frate Roberto, Dacey, Gaynor ed Adespos.
Si mischiarono alla folla e raggiunsero un punto in cui era possibile vedere i cavalieri pronti a scendere nella lizza.
Davanti a loro vi era il palco d'onore, dove il barone ed i suoi avevano appena preso posto.
Ma anche loro udirono il suono improvviso di quella tromba.
E quel suono venne sentito anche da Altea, da Solo e dai loro compagni, appena giunti a Monsperon.
“Sta per accadere qualcosa...” mormorò Solo.

Guisgard
04-03-2016, 20.21.45
La porta dell'erboristeria si aprì ed entrò qualcuno.
Gwen subito la riconobbe.
Era infatti Josephine.
“Buongiorno a voi.” Disse la nana. “Mi occorrono altri semi per il giardino del mio padrone.”

Altea
04-03-2016, 20.24.45
Arrivammo al castello baronale...ad un tratto udimmo una tromba ed annuii a Solo e guardai gli altri.."Si sta succedendo qualcosa e noi non vorremmo mica perdercelo vero? Siamo arrivati qui per questo..ma non facciamoci riconoscere...Solo che facciamo..ci mischiamo alla folla o abbiamo un punto dove poter vedere se è pericoloso?".

Lady Gwen
04-03-2016, 20.27.32
Era Josephine.
Ma non sembrava mi avesse riconosciuta come "Gwen", ma solo come la ragazza dell'erboristeria.
Bene, era tutto un sogno... E una profonda, dolorosa fitta attraversava il mio cuore.
" Scommetto semi di geranio..." sussurrai pianissimo, sarcasticamente, poi sospirai silenziosamente e scossi appena la testa, alzando lo sguardo su di lei.
"Buongiorno, che semi vi occorrono?" cercando di sorridere.

Clio
04-03-2016, 20.28.23
Risi a quelle parole di Estea e Anty.
"Beh, ufficialmente lavoro per il barone dunque devo attenermi al piano di mischiarmi tra la folla.." sorridendo.
"Con voi non ho mai occasione di sfoggiare gli abiti nuovi.." divertita.
Poi quel rumore.
"Andiamo a vedere di cosa si tratta!" dissi agli altri, col cuore che iniziava ad accelerare.
Il duello, il duello oramai era prossimo.
Un lungo brivido mi attraversò la schiena.
Così, mi feci largo tra la folla e presi posto sulle tribune con gli altri, in modo da poter osservare bene tutta la scena.
I ragazzi mi avrebbero detto in seguito che volevano fare, sapevo che, qualunque cosa fosse successa mi avrebbero difeso e avrebbero combattuto al mio fianco.
Speravo solo di non metterli in pericolo più del necessario.
Al pericolo erano abituati, dopotutto.
Intanto i miei occhi vagavano sulla lizza, alla ricerca della sua Pantera.
Che sciocca, avevo dato per scontato che avesse tutto l'occorrente per combattere, sperai che in qualche modo avesse ritrovato la sua corazza.
Chissà se avrebbe combattuto con Ercole, pensai con un sorriso.
Beh, di certo il mio fiero cavallo nero non l'avrebbe deluso.

Dacey Starklan
04-03-2016, 20.54.52
Vedere il palco mi fece effetto visto che vi ero stata, che quello sarebbe stato il mio posto se fossi rimasta.

Rimasi a fissare Jean cercando di leggere il suo volto per capirne i turbamenti d'animo.

<< Che é stato?>> chiesi udendo la tromba che non era stata suonata per dar via a un combattimento.

Guisgard
05-03-2016, 00.56.19
“Oh, fortuna che ho trovato questa erboristeria così ben fornita.” Disse Josephine guardandosi intorno. “Dunque...” fissando poi Gwen “... mi occorrono semi di geranio... il padrone stamani vuol seminarli nel suo giardino e guai a me se mi ritiro senza portargliene.” Ridendo la nana.

Lady Gwen
05-03-2016, 01.09.18
Ecco, appunto...
"Ve li prendo subito..." mormorai con un mezzo sorriso.
Andai a prendere i semi e li misi in un sacchetto.
"Dieci Taddei. Sono semplici semi, comunque" con una leggera alzata di spalle "Ci sono prodotti ben più particolari... Magari al vostro padrone potrebbero interessare... Avrà un giardino ben curato, immagino..." mormorai quasi con voce rotta, nascondendo una lacrima dietro un sorriso, mentre dentro morivo a quel ricordo.

Guisgard
05-03-2016, 01.09.30
Quel suono di tromba che pareva echeggiare come una sfida rimbombò su tutta la lizza e sulle tribune, dove il pubblico subito si voltò per capire da dove provenisse.
Ed un boato accolse un attimo dopo il campione che apparve nella lizza, in sella ad un cavallo nero, bardato di tutto punto e con sullo scudo impresso il simbolo della Pantera.
La gente lo aveva dunque riconosciuto.
Era il Cavaliere Esiliato che sembrava in grado di continuare il torneo.
Dal palco d'onore, dove fissava la scena, Ferico saltò in piedi.
“Cane ribelle...” disse a denti stretti “... non doveva morire? Perchè è ancora là?”
“Non ne ho idea, milord...” mormorò Jean.
“Siamo circondati da eunuchi!” Gridò con rabbia il barone.
“Tra un momento” fece Fagan “lo vedrete nella polvere e nel sangue.” E scese nei padiglioni per la vestizione.
Poco dopo anche il temibile Maresciallo uscì nella lizza, armato da capo a piedi.
“Ti stavo aspettando.” Puntando la lancia verso il Cavaliere Esiliato. “E stavolta sarà all'ultimo sangue.” Abbassando la visiera dell'elmo.
A questa scena assistevano, tra la folla, Frate Roberto, Dacey, Gaynor e Adespos, mentre da un'altra parte del campo, ma sempre ben nascosti tra la gente, anche Altea e Solo guardavano ciò che accadeva.
I mercenari di Clio invece si trovavano nella zona dei padiglioni, dunque più vicino alla lizza e così avvantaggiati da una visuale migliore.

Clio
05-03-2016, 01.13.56
Era passato solo un giorno, eppure il mio mondo sembrava diverso.
Solo la presenza dei ragazzi mi dava stabilità.
Anche la mia reazione nel vederlo arrivare era diversa, il cuore batteva sempre forte, il mio viso era sempre illuminato da un sorriso raggiante.
Ma ora era diverso.
Ora sapevo che una sola cosa avrebbe spento quel sorriso.
Un'eventualità che non volevo neanche prendere in considerazione.
Perderlo poco dopo averlo trovato sarebbe stato troppo.
Così osservai la scena, col fiato sospeso.

Guisgard
05-03-2016, 01.16.12
“Vedo che siete molto pratica...” disse Josephine, mentre pagava Gwen per quei semi “... mmm... forse potrei approfittare delle vostre conoscenze e magari anche della vostra disponibilità... non è che potreste venire con me? Al castello? Il padrone quando semina nuovi fiori è sempre di umore incerto e ballerino e se qualcosa va storto poi diventa intrattabile... chissà, forse voi potreste rendere il tutto più semplice con la vostra mano esperta... anzi, col vostro pollice verde. Si dice così, vero?” Ridendo la nana.

Lady Gwen
05-03-2016, 01.25.44
"Vi ringrazio" Sorrisi a Josephine mentre prendevo i soldi.
Poi, quelle parole.
Quelle parole che ebbero più effetto di qualsiasi benedizione.
"Dite sul serio?" mormorai, quasi in apnea, ma mi imporsi di ricompormi "Cioè, voglio dire, certo, verrò senz'altro, anche subito" sorridendo, con un cenno del capo.
La profonda tristezza e apatia in cui ero sprofondata si trasformarono immediatamente in speranza.
La speranza di poter fare di nuovo parte della sua vita, di poterlo amare ancora.
Lo sapevo che non si doveva cantare vittoria troppo presto, ma ero troppo felice per questa seconda possibilità e non mi sarei persa nemmeno un attimo, tanto più che Josephine non aveva esitato ad invitarmi a seguirla, quindi forse anche il maleficio faceva parte dei miei sogni e speravo davvero fosse così.

Guisgard
05-03-2016, 01.28.15
Uno squillo di tromba ed il duello iniziò.
I due campioni percorsero ciascuno in direzione opposta la lizza, raggiungendo così ognuno le palizzate.
Si voltarono l'uno verso l'altro, tenendo a stento i destrieri che già scalpitavano.
Un altro squillo di tromba e i due cavalieri si lanciarono nello scontro.
Rapidi galoppavano facendo tremare la terra e alzando grosse nuvole di polvere, mentre i loro speroni affondavano nei fianchi dei cavalli.
La folla seguiva col fiato sospeso l'accorciarsi della distanza fra i due, mentre il momento dell'impatto era sempre più imminente.
E un urto devastante avvenne tra il Cavaliere Esiliato ed il Maresciallo.
Le lance si spezzarono e gli scudi andarono in frantumi.
Ma soprattutto entrambi i contendenti furono disarcionati, cadendo tutti e due nella polvere.
Fagan lesto si alzò, mentre con più fatica ci riuscì il Cavaliere Esiliato, a causa della ferita che si era riaperta.
Infatti il Maresciallo ben conosceva il punto in cui il suo avversario era stato colpito nel precedente scontro ed ora proprio a quello aveva puntato con la sua lancia.
Tutto ciò sotto gli occhi di Clio.
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Clio
05-03-2016, 01.34.45
Avevo sempre amato i tornei, le armi, lo scontro, il combattimento.
Il cuore accelerava ad ogni passo di quei cavalli bardati, lo sguardo seguiva le lance, ma mai come quella volta mi sembrava della massima importanza.
Fremevo, tremavo, trattenevo il fiato.
E sapevo di non poter far altro che osservare, sperare.
Caddero entrambi nella polvere.
Ora dunque cominciava la mia parte preferita, il vero combattimento.
Sorrisi, mentre il cuore batteva sempre più forte.

Guisgard
05-03-2016, 01.36.15
Josephine sorrise nel vedere Gwen così ben disposta davanti a quella proposta.
Poco dopo le due lasciarono Monsperon e si diressero verso il bosco.
Il clamore per il torneo e l'appuntamento con Emon sembravano gli ultimi pensieri nella mente della ragazza.
Da lontano poi videro svettare le torri del castello e quando vi giunsero la giovane fu subito colta da una piacevole sensazione.
Quel senso di oppressione, quell'aria sinistra e quell'atmosfera cupa che ricordava di aver vissuto in sogno quando era al castello adesso sembravano essere svanite.

Lady Gwen
05-03-2016, 01.41.29
Josephine sembrò notare il mio entusiasmo, Manon mi importava, ero troppo felice per celarlo.
Poco dopo lasciammo Monsperon.
Ripensavo all'appuntamento con Emon.
Perdonami, Emon...
Mi dispiaceva, ma sentivo che era quello il mio posto e dovevo scegliere.
Anzi, avevo già scelto.
Già da quando le torri del maniero furono visibili, capii che quel senso di oppressione e malinconia non c'erano, avvertii anzi una sensazione quasi piacevole.
"Era davvero tutto un sogno..." pensai, con un sorriso.

Guisgard
05-03-2016, 01.45.22
I due cavalieri si alzarono, ritrovandosi uno di fronte all'altro.
Ora secondo le regole del torneo, essendo uno scontro all'ultimo sangue, i due contendenti, una volta disarcionati, avrebbero dovuto scegliere un'altra arma per continuare.
“Per tutti” disse Ferico che notando le difficoltà del Cavaliere Esiliato aveva acquistato una certa sicurezza “i duelli dei dieci contro Tebe! Il nostro Maresciallo è un vero uragano nella lizza! Secondo voi con quale arma finirà il suo indegno avversario?”
“Non saprei, milord...” rispose Jean “... è lui l'uomo d'armi... ma sono certo che ci regalerà un degno spettacolo.”
“Con quale arma scegliete di continuare, cavalieri?” Chiese uno dei marescialli di campo. “La prima scelta è vostra, messere.” A Fagan.
“La stella del mattino.” Disse il Maresciallo.
“L'ascia.” Mormorò il Cavaliere Esiliato.
I due impugnarono le armi scelte e lo scontro continuò, tra gli incitamenti della folla.
“Quel cavaliere” disse Elas “è visibilmente ferito. Guardate... combatte con la guardia bassa per proteggere la spalla dolorante... al Maresciallo basteranno poche mosse per aprirsi un varco ed ucciderlo.”
“Non essere il solito menagramo!” Lo zittì Estea, per poi guardare Clio.

Clio
05-03-2016, 01.51.52
Scossi la testa nel vedere le loro scelte, erano armi che non amavo particolarmente, ma non dovevo combattere io, in fin dei conti.
Sorrisi ad Estea.
Quanto adoravo quella donna, che avrebbe attraversato il fuoco per me, e io avrei fatto altrettanto.
Ma Elas aveva ragione, era affaticato, la ferita si era riaperta.
Respirai profondamente.
"Ce la farà.." Dissi piano, annuendo ma senza staccare lo sguardo dai due contendenti.

Guisgard
05-03-2016, 01.58.05
Gwen e Josephine entrarono nel castello e uno dei servitori si avvicinò per prendere il cavallo.
“Cerco il padrone...” disse la nana “... è già in giardino?”
“Si.” Annuì il servitore.
“Bene...” fece Josephine “... volete andare voi stessa a portargli i semi di geranio?” Chiese poi a Gwen.

Guisgard
05-03-2016, 01.58.53
Lo scontro riprese e fu aspro, combattuto, incerto.
I due contendenti lottarono come leoni, spinti non solo dalla loro abilità cavalleresca, ma anche dal profondo odio che nutrivano l'uno verso l'altro.
Un odio che rendeva i colpi di Fagan violenti ed il dolore alla ferita del Cavaliere Esiliato sopportabile.
La stella del mattino era un'arma terribile, che se usata con bravura poteva essere devastante.
E di certo il crudele Maresciallo sapeva come usarla.
Più volte cercò di fracassare la testa del suo avversario, ma quello riusciva ogni volta a parare il colpo o ad evitarlo.
Ma più passava il tempo, più il dolore aumentava, i movimenti si facevano più pesanti e prevedibili, la vista più annebbiata.
Fagan se ne accorgeva e sentiva forte l'odore del sangue del suo nemico.
“Sei finito, cane.” Disse con soddisfazione.
Poi menò un colpo alto e violento che colpì al braccio il Cavaliere Esiliato, salvato solo dallo spessore della sua corazza.
Fagan voleva il colpo di grazia ed attaccò ancora, ma stavolta il suo avversario fu abile e lesto nel bloccarlo, facendo sì che la catena della stella del mattino si arrotolasse attorno all'ascia.
E con la lama lacerò il ventre del Maresciallo.
Tutto ciò sotto lo sguardo di Clio e di tutti i presenti.

Lady Gwen
05-03-2016, 02.03.44
Arrivammo e un servitore si avvicinò per prendere il cavallo.
Ci disse poi che Gurran era già in giardino.
"Oh... Certo, va bene" sorridendo e annuendo.
Sentivo il cuore battere all'impazzata, come se dovessi vederlo per la prima volta, e in un certo senso era così.

Clio
05-03-2016, 02.08.12
Trattenevo il fiato, sempre di più.
Lo vedevo affaticarsi sempre di più, lo vedevo patire ogni colpo, accusarlo, e ad ogni colpo il mio cuore perdeva un battito.
Ce la puoi fare..
I miei occhi seguivano i suoi movimenti, ardenti, preoccupati, attenti.
Per poco non gridai quando sembrò avere il peggio.
I battiti del mio cuore acceleravano ed era terribile sapere di non poter fare niente, di essere impotente.
Ma poi la volontà vinse ogni cosa, e il mio sguardo si illuminò come non mai, sorrisi come mi sembrava di non avere mai sorriso in vita mia.
"Lo sapevo io.." Sorrisi "Sapevo che ce l'avrebbe fatta...".
Non avevo idea di cosa sarebbe successo ora, certo Ferico non si sarebbe fatto fregare così facilmente, ma le regole erano regole, e l'aveva decisamente battuto.
Il cuore era pieno d'orgoglio, il sorriso colmo di speranza e lo sguardo brillava d'Amore.

Altea
05-03-2016, 16.19.28
Io e Solo rimanemmo tra la folla ad osservare il duello, quindi quel Cavaliere con lo stemma della Pantera e l' armatura scintillante era sir Guisguard forse, ma non ne ero certa...il Cavaliere Esule.
Furono momenti concitati, tremai quando il Cavaliere fu disarcionato ma imbattibile fu nella lotta con la sua ascia e il Maresciallo Fagan crollò a terra, privo di vita.
In quel momento esultai di gioia ma io avevo un conto in sospeso..quando ero nella casa di Didas pensai se fosse meglio morire per Onore o Amore, non vi era differenza..e dovevo tenere fede alla mia promessa ovvero vendicare i miei genitori, il sopruso verso Tomas e fare in modo che Lui riprendesse le sue Terre.
"Solo" guardando il brigante "se dovesse succedermi qualcosa sappi che ti ringrazio per la fiducia concessami, ma io ora devo approffittare di questa situazione e tenere fede alla mia promessa..non chiedemi il perchè" e lo abbracciai.
Mi feci largo tra la folla e mi misi in bella vista , di fronte a me vi era il maresciallo a terra e il misterioso cavaliere. I miei occhi si soffermarono su quest' ultimo e lo guardai intensamente e poi il mio sguardo sfuggì da lui..dentro me sentivo era proprio Guisgard...sfuggii come quando lo osservavo nelle sue Terre o al suo passaggio sorridevo imbarazzata, come quando lo vidi trionfante a quel torneo per poi essere reguardita da mia madre e mi rivolsi verso il barone Ferico e la gente.
"Se mi è concesso" con aria di sfida verso il barone "a mio parere dovreste arrendervi ser Ferico...il vero vincitore è questo Cavaliere, esiliato dal vostro dispotismo e da quello del vostro maresciallo qui morto..senza il vostro braccio destro non siete più nulla, semmai lo siete stato" con sorriso ironico. "Avete governato solo grazie alla prepotenza operata da Fagan e i suoi soldati. Il vero padrone di queste terre è ser Guisgard e io ho promesso di vendicare la morte dei miei genitori, perpetrata dal vostro odio verso i fedeli e servitori dei Capomazdesi e di ser Guisgard. Avete fatto prigioniero mio fratello Tomas solo perchè reo di aver preso della selvaggina dalle vostre Terre perchè state facendo patire la fame nera e state indebitando la povera gente di Monsperon e del bosco di Clantes. Potete mettermi alla forca, se volete, ma non mi piegherò mai a Voi" e guardai la povera gente e la folla.."Avanti..ribelliamoci..volete tutti combattere in silenzio o volere la libertà? E sappiate, a dir di qualcuno, che il barone e il maresciallo per governare hanno fatto uso di arti oscure e magiche, forze malvagie..chiedo, gentilmente, l' intervento del Vescovo e che Sua Grazia possa appurare questo sia vero o sia frutto di una mente contorta..d' altronde si sa il barone non abbia mai visto di buon occhio i chierici..questo è quanto".
Mi voltai un' ultima volta verso il Cavaliere, gli feci un inchino e rimasi ferma e risoluta senza più dire null' altro...ora avrebbero parlato gli eventi e chi doveva avere giustizia. I miei conti erano regolati, non mi importava di morire..Altea che, sempre, amava in silenzio e lottava in silenzio verso le ingiustizie ora si era rivelata prendendo quel coraggio che non credeva di avere e il mio pensiero andò a Lord Carlon..lui sarebbe stato fiero di me..solo che i miei desideri non si erano avverati e non si sarebbero mai avverati ma mi aveva reso una donna forte e coraggiosa, capace di privarsi della sua vita per Onore ed Amore.

Dacey Starklan
06-03-2016, 22.51.14
Come tutti osservai lo scontro in atto nell'arena.
Furono momenti concitanti dopo la gente si ritrovò spesso a trattenere il fiato con gli occhi incollati sui due contendenti che si muovevano con agilità sorprendente soprattutto il Cavaliere Esiliato.
Ero sorpresa di come combattesse ora quando fino a poco prima era ferito e semi cosciente nella Pieve, ricordavo bene le ferite sul suo corpo, la sua stanchezza... A vederlo ora sembrava quasi un altro uomo.
Restai tra la folla accanto al frate, al brigante e alla sua donna mentre il torneo entrava nel vivo.
I due cavalieri continuavano a lanciarsi fendenti feroci e colpi efferati eppure sembrava che nessuno avesse la meglio.
Fino a quel momento, a quel colpo...
Voltai la testa per non guardare mentre il Maresciallo Fargas cadeva a terra, il suo sangue che si mescolava con la polvere del terreno insieme alle interiora.
Uno spettacolo crudo e disumano che però aveva mandato in visibili la folla.
Per me fu inevitabile pensare come quella gente tra gli spalti si potesse ritenere civile se poi gioiva così per l'ingloriosa morte di un essere umano.
Il Cavaliere Esiliato era in trionfo mentre il Barone era visibilmente contrariato, lo riuscivo a leggere nel suo viso.
Di certo stava tentando di escogitare un modo per catturare Guisgard e annullare così la sua vittoria ma la gente era tutta per il vincitore.
Tra la folla si fece largo una donna, una che riconobbi poiché avevo avuto occasione di conoscerla alla Pieve. Si fece avanti da incosciente e prese parola senza alcun permesso, addirittura si indirizzò al Barone e si proclamò a favore di Guisgard. O era pazza oppure... Non avevo alcuna spiegazione per il suo comportamento, stava rischiando la vita seriamente per un uomo che neppure la ricordava.
Fui in pena per lei e per la sua sorte che sarebbe stata terribile conoscendo il barone.
Guardai gli altri della mia compagnia sicura che il capo dei briganti avesse un qualche piano

Guisgard
07-03-2016, 17.41.58
Gwen arrivò davanti al cancello del giardino, che era aperto.
Rispetto a come lo ricordava lei quel verziere ora appariva esternamente più curato, con il muretto di cinta non più invaso da rampicanti e da rovi.
La ragazza entrò e vide da lontano Gurran accovacciato davanti ad un cespuglio di boccioli di rose.

Lady Gwen
07-03-2016, 17.48.08
Arrivai davanti al cancello del giardino, che era aperto e anche lì notai un cambiamento.
L'esterno era molto più curato e quegli inquietanti rovi erano spariti, per fortuna.
Entrai e lo vidi vicino ad alcuni boccioli di rosa.
Sorrisi, mentre il cuore batteva forte.
"Scusate" iniziai, avvicinandomi di poco "La vostra servitrice stamani è venuta nella mia erboristeria per i semi di geranio e mi ha chiesto di accompagnarla qui, poichè dice che non ha molta esperienza e aveva paura di sbagliare..." dissi dolcemente, mostrandogli il sacchetto coi semi.

Guisgard
07-03-2016, 17.55.15
Tutto accadde rapidamente, come quando si sfogliano le pagine di un libro, con le illustrazioni e le parole che scorrono via veloci, accavallandosi e confondendosi.
Fagan cadde a terra senza vita, mentre il Cavaliere Esiliato si accasciò, appoggiandosi al manico della sua ascia.
La ferita si era aperta e sanguinava copiosamente.
Il suo respiro era rotto, lo sguardo appannato e le membra quasi senza più forze.
Il Maresciallo però, prima di cadere a terra sconfitto, era riuscito a menare un ultimo disperato e drammatico colpo, centrando in pieno l'elmo del suo rivale.
Il cimiero si apri in due ed il Cavaliere Esiliato mostrò il suo volto a tutti.
Ed anche Fagan lo vide, prima di esalare l'ultimo fatale respiro.
Guisgard ansimava, mentre Altea era scesa a parlare ad alta voce.
Ferico allora si alzò in piedi.
“E'...” disse affannando per la rabbia “... è lui... è il traditore! Arrestatelo! Scorticatelo vivo e poi appendetelo per il collo sulla torre più alta di Monsperon! E con lui mettete a morte anche quella sgualdrina che tanto lo difende!” Indicando Altea.
In un attimo i soldati uscirono e circondarono Guisgard.
Altri presero Altea e la portarono accanto al cavaliere ferito.
Dalle tribune era sceso un cupo silenzio.
Anche Solo, Adespos e Frate Roberto erano ammutoliti.
Accanto a loro vi erano Dacey e Gaynor, anch'elle impietrite davanti a quella scena.
“Fine del torneo...” fece Kostor, che guardava il tutto insieme a Clio e agli altri mercenari.

Clio
07-03-2016, 18.01.58
Tutto avvenne rapidamente.
I soldati circondarono Guisgard.
Ora toccava a me, a noi.
"Io vado a difenderlo, voi fate come volete.." Ai miei.
"Ma non voglio incrociare le armi con voi.." Mormorai piano.
Così, scesi in campo, sperando che gli altri mi seguissero.
Estrassi i due pugnali e mi avvicinai ai due.
I soldati non mi avrebbero percepito come una minaccia, e mi avrebbero lasciato passare.
L'effetto sorpresa sarebbe stato devastante.
Il mio sguardo saldo incrociò il suo, e per un momento si distese e sorrisi, per poi fargli l'occhiolino.
Solo quando fui terribilmente vicina ai soldati, a cui avevo anche fatto cenno di farmi passare, solo allora iniziai a combattere.
Non contro di lui però, ma per lui, per difenderlo dai soldati del barone.

Dacey Starklan
07-03-2016, 18.02.27
Sembrava tutto perduto.

Il Barone aveva vinto. Guisgard era prigioniero proprio come voleva Ferico.

Tutti quanti erano rimasti in silenzio di fronte agli avvenimenti, me compresa.

Nessuno sembrava muovere un dito per opporsi eppure era la loro battaglia, si trattava della loro terra, della loro vita. Perché stavano zitti invece che alzare la voce uniti contro un potente che non faceva il loro bene.

<< Fate qualcosa...>> mormorai piano , << fate qualcosa>> e guardai gli uomini intorno a me

Guisgard
07-03-2016, 18.03.04
A quelle prole di Gwen, Gurran si voltò di scatto, restando a fissare la ragazza per un lungo istante.
Uno sguardo intenso, profondo, avvolgente, carnale.
Uno sguardo luminoso che fece brillare i suoi occhi neri, come se fossero finalmente liberi da quella cupa inquietudine che da sempre la giovane ricordava di aver visto in quello sguardo.
“Vi ringrazio per essere venuta...” disse lui piano, per poi porgerle la mano “... venite, vi mostrerò dove voglio piantare quei semi...” sorridendo.
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Lady Gwen
07-03-2016, 18.09.47
Si voltò di scatto a guardarmi.
Mi guardò a lungo col suo solito sguardo profondo, intenso, avvolgente.
I suoi occhi brillavano, brillavano di una luce che mi fece emozionare e che non avevo mai visto nei suoi bellissimi occhi neri.
Quanto ero felice che fosse finalmente libero...
Mi sciolsi alle sue parole e non riuscii a spiccicare nulla.
Non potei fare altro che aprirmi in un luminoso sorriso e prendere la sua mano.

Guisgard
07-03-2016, 18.10.38
Clio riuscì ad arrivare in mezzo ai soldati, fermandosi fra loro e Guisgard accovacciato a terra senza più forze.
Lui ebbe solo il tempo di alzare lo sguardo azzurro verso la mercenaria.
Un dolce sorriso e poi la ragazza cominciò a combattere contro i militari del barone.
L'effetto sorpresa fu fatale e subito un paio di soldati caddero a terra trafitti.
Ma altri scesero nella lizza, sotto le grida isteriche di Ferico.
Allora intervennero anche Elas e gli altri Montanari, naturalmente al fianco di Clio.
“Padre, badate a lady Gaynor e alla principessa...” disse Adespos a Frate Roberto, indicando la dama Flegeese e Dacey “... andiamo, Solo!” Facendo un cenno al suo compagno.
Ed anche i due briganti si buttarono nella mischia.
Ma anche altri soldati arrivarono, inviati da Jean.
“Sono in troppi!” Gridò Solo combattendo. “Spuntano come funghi! Non resisteremo a lungo!”

Altea
07-03-2016, 18.12.43
Tutto accadde in fretta..la voce del barone col suo editto di Morte, vidi i soldati attorno a me..Non avrebbero mai visto il mio viso spaventato e non lo ero..la mia unica preoccupazione era vedere Guisgard ferito..."Milord resistente..ci salveranno" .Era la mia speranza..il Vescovo sarebbe intervenuto.

Dacey Starklan
07-03-2016, 18.17.11
Finalmente qualcuno si diede da fare. Qualcuno o meglio qualcuna.

Incredibile quanto il destino fosse bizzarro.

La donna bionda che voleva ucciderlo ora combatteva per la vita di Guisgard.

I suoi compagni la seguirono dando inizio alla battaglia.

Molti soldati però sopraggiunsero presto e l'esito dello scontro divenne subito incerto.

Dovevo fare qualcosa non potevo stare ferma a lasciare che troppa gente morisse. Anche se non era la mia gente o la mia terra però non ne potevo più di accettare tutto passivamente.

Così approfittando dell'attenzione generale della folla sfilai il pugnale che l'uomo accanto a me portava nella cintola e lo nascosi tra le ampie maniche dell'abito da monaca che portavo e mi avviai con discrezione verso il palco.

Se avessi preso alle spalle il barone puntando il coltello al suo collo sarei riuscita a fermare tutto.

Clio
07-03-2016, 18.19.34
Il suo sguardo, il mio sorriso.
E poi il clangore delle spade e la furia del combattimento.
Ora mi sentivo completa, quella battaglia valeva più di tutte le altre che avevo combattuto in vita mia.
Per lui.
Continuai a combattere, senza mai fermarmi, poi sorrisi nel vedere gli altri arrivare e colpire i soldati del barone.
Quanto adoravo quei ragazzi.
Allora urlai degli ordini, circondate Guisgard e la donna in modo da proteggerli dagli attacchi dei soldati, che avrebbero trovato noi tra loro e i due indifesi.
Ma erano troppi, anche se qualcuno giunse in nostra difesa.
Diedi l'ordine di chiudere il cerchio senza di me, ritrovandomi io stessa all'interno.
Porsi il mio braccio a Guisgard.
"Appoggiati a me.." Con voce concitata "Sono in troppi, devo portarti via di qui..".
Urlai la stessa cosa ai miei in modo che mettessero in piano la formazione fatta apposta per portare un ferito in salvo.

Altea
07-03-2016, 18.24.40
La donna che si trovava nel bosco con lui venne a salvarci..subito dopo vidi Solo e il Capo e altri uomini, si instaurò un duello..era troppo pericoloso..."Milady" guardando la bionda mercenaria.."Salvatelo, non pensate a me...solo se dovesse succedere qualcosa pensate a mio fratello, si chiama Tomas ed è nelle prigioni". Estrassi la spada che avevo portato nascosta e vidi Solo disperato e con un fendente secco colpii un soldato alle spalle.

Guisgard
07-03-2016, 18.28.47
I soldati erano troppi ed anche armati.
Circondarono i ribelli, bloccando ogni via di fuga.
“Gettate le armi o vi uccideremo senza pietà.” Disse il capitano dei soldati.
“Preferisco morire con le armi in pugno...” gridò Adespos “... anche un solo attimo di vita mi basta, per portarmi dietro all'Inferno tutti voi!”
“Ben detto!” Annuì Solo.
Guisgard si alzò, appoggiandosi a Clio.
“Sono in troppi...” ansimò il cavaliere.
Altea era naturalmente con loro.
“Gettate le armi o vi uccideremo tutti!” Minacciò il capitano dei soldati. “Non avete più scampo!”
“Facciamo come ci dice...” mormorò Guisgard “... arrendiamoci, è inutile morire così... sarebbe da sciocchi...”
Intanto Dacey era riuscita a raggiungere il palco d'onore, grazie alla confusione generale.
E si avvicinò a Ferico, stando dietro di lui.
Ma ad un tratto qualcuno le afferrò il collo.
“Sei qui, traditrice...” con rabbia Jean “... ma vendicherò il mio onore...” stringendo il collo della ragazza.
Stava per strangolarla e la sua morsa era troppo forte per potersi liberare.

Altea
07-03-2016, 18.34.40
Era una lotta impari...quei vigliacchi erano troppi...da dietro udii l' ordine impartito da Guisgard...per un attimo lo guardai...arrenderci...aveva detto questo.." Come volete Milord.." guardandolo per un attimo sfuggevole nei suoi occhi azzurri per poi fuggire nuovamente al suo sguardo e gettai a terra la spada insanguinata.

Clio
07-03-2016, 18.37.49
Lo aiutai ad alzarsi.
I soldati erano sempre di più, e noi eravamo pochi.
Ma sicuramente avremmo venduto cara la pelle.
Il mio batteva forte, il fiato corto, il furore guerriero che mi scorreva nelle vene, rendendole incandescenti.
Sorrisi e annuii alle parole di uno di quelli che dovevano essere briganti.
Dove diavolo era tutta la maestria dimostrata contro di noi nel bosco.
Mi voltai verso Guisgard a quelle parole.
I miei occhi ardenti nei suoi.
"Non conosco morte migliore invece, Amor mio.." Per poi baciarlo intensamente.
Un bacio che mi diede ancora più energia, un bacio che mi scosse l'anima ed infiammò il corpo, un bacio dopo il quale potevo benissimo morire.
"Ci uccideranno comunque.." Mormorai "Meglio morire con le armi in pugno che penzolare da una forca.." Sorrisi.
"Venderemo cara la pelle, altroché.." Facendogli l'occhiolino.

Dacey Starklan
07-03-2016, 18.40.57
Ero vicina, così vicina, mancavano pochi centimetri per raggiungere il barone, riuscivo persino a vedere le vene del suo collo che si gonfiavano nell'agitazione.

Ma non fui abbastanza lesta e sentii tirare all'indietro, per il collo e una voce inconfondibile.

<< Non sono... Non sono una traditrice... Non ho tradito nessuno perché non avevo alcun obbligo verso nessuno... Ho agito secondo coscienza, una cosa che voi avete dimenticato tempo fa>> faticavo a parlare ma era l'unica arma a mia disposizione dato che mi aveva immobilizzata e non accennava a mollare la presa.

<< Jean... Io vi avrei anche sposato ma... Ma non accettavo di vivere in questo posto a causa del barone>> tossii affaticata dallo sforzo provocato ad ogni parola detta, << possiamo ancora essere felici... Senza il barone... Lui è un ostacolo per noi..per voi, per le vostre aspirazioni... Lasciatemi andare... >>

Guisgard
07-03-2016, 19.09.25
Gurran prese Gwen per mano e la condusse al centro del suo giardino, così intriso di mille profumi e screziato da infiniti colori.
Era un trionfo di eriche, viole, margherite, orchidee e rose.
E poi di ciclamini, papaveri e crisantemi.
Lui prese i semi portati dalla ragazza e li seminò ai piedi di un folto e verde cespuglio, dove una zolla di terra era racchiusa da alcuni mattoncini bianchi.
“Ora il momento che preferisco...” disse lui “... restare qui ad aspettare che sboccino e che fioriscono...” riprendendo la mano di Gwen nella sua.

Guisgard
07-03-2016, 19.10.28
Guisgard guardò Altea e poi Clio.
“Moriremo comunque, ma almeno arrendendoci avremo una possibilità...” disse il cavaliere alle due dame “... gettiamo le armi, guadagneremo tempo...” ansimò.
I soldati aspettavano solo un cenno dal loro capitano per trafiggerli tutti.
Poi quel bacio di Clio a Guisgard, nel bel mezzo della lotta.
Un bacio d'amore, dal profumo di vita in una situazione così intrisa di morte.
Intanto sul palco d'onore Jean stava strozzando Dacey.
La principessa cercò di convincere il cortigiano a lasciarla andare, ma l'uomo sembrava in preda ad istinto rabbioso fuori da ogni controllo.
“Mi hai reso lo zimbello della corte...” disse Jean stringendo il collo di Dacey “... hai prestato soccorso a quel cane traditore... ti ucciderò e riscatterò il mio nome...”
E più stringeva, più gli occhi della ragazza diventavano grandi e vuoti.

Dacey Starklan
07-03-2016, 19.15.55
Fino all'ultimo avevo sperato che ci fosse del buono in Jean. Fino all'ultimo ci avevo creduto, fino all'ultimo avevo pensato che se non fosse stato per il barone le sue azioni sarebbero state diverse.
Invece ora si stava rivelando un essere attaccato al materiale, al suo onore, diceva ma per me era un uomo che non aveva onore.
<< Lasciami>> dissi con voce roca tentando di divincolarmi mentre sentivo le forze venire meno.
Dovevo resistere e lottare per me stessa, per essere davvero libera.
Raccolsi le poche energie rimaste e diedi uno strattone pestandogli anche un piede e approfittando di quel momento in cui lo sorpresi mi scostai da lui riprendendo il pugnale.
<< Sta lontano da me o il Barone muore>>

Altea
07-03-2016, 19.18.51
Non avevo idea del piano di Guisgard...guadagnare tempo..per cosa..per morire..ma forse lui era al corrente di qualcosa..già quel qualcosa che Frate Roberto aveva detto e pensai al Vescovo e al Cavaliere Burbero.
"Solo...arrendiamoci, cosi ha detto ser Guisgard, ditelo pure al Capo..se egli lo desidera".
Guardai sempre di sfuggita Guisgard e risposi solamente.."Ho impartito i vostri ordini agli altri...spero funzioni milord..non sarete tornato per vedere la vostra morte nevvero?" e sbottonai un leggero sorriso...il fendente maggiore era vederlo li..come sempre..avrei potuto fare mille cose..avrei voluto fuggire con lui..avrei potuto usare la fiala di Didas...Didas chi mai era..forse lei aveva visto tutto e forse quella fiala aveva del veleno per Guigard..e perchè darmela se aveva visto nel mio futuro, per farmi morire assieme a lui...non aveva senso.
Ma non aveva più importanza..capii l' Amore tra lui e la bionda donna, di cui avrei saputo il nome prima o poi, e non avrei mai potuto allontanare due persone che si amavano..non mi ero permesso di farlo nemmeno con lei...lui era l' unico capace di spiazzarmi e quindi mi imposi di non guardarlo più.

Guisgard
07-03-2016, 19.19.44
Dacey riuscì a liberarsi dalla presa di Jean, per poi puntargli contro il suo pugnale.
“Brava...” disse cortigiano con le mani ben in vista, come chi cerca di guadagnare tempo “... dopotutto questo sei... un'assassina, no? Come tutti gli infedeli... avanti... uccidimi... cosa aspetti... tanto tra breve i tuoi amici moriranno... e tu con loro...”

Clio
07-03-2016, 19.21.41
Lo guardai negli occhi, uno sguardo intenso per poi chiudere gli occhi e stringere i denti per la rabbia.
"Arrendersi è da vigliacchi..." Mormorai tra i denti.
Presi un profondo respiro.
"Come vuoi.." Dissi solo, buttando il pugnale.
"Prega che funzioni.." Visibilmente contrariata, per poi sorridere piano.
Non capivo il senso di tutto quello, dato che il barone ci avrebbe ucciso comunque.
Ma mi fidavo di lui, e speravo vivamente avesse ragione.

Dacey Starklan
07-03-2016, 19.23.32
Ripresi fiato lentamente cercando di ignorare il dolore provocato dalla sua stretta mentre lo fissavo con rabbia senza spostare di un centimetro il pugnale.
<< Non sono un'assassina... Sono solo una donna che vuole tornare a casa sua, a qualsiasi prezzo... Credevo tu fossi diverso, credevo che tu fossi migliore... Sono stata una sciocca a fidarmi... Lasciami andare, dimenticati di me, dimentica di tutto e non ti farò nessun male>>

Guisgard
07-03-2016, 19.30.56
Altea, Clio e poi tutti gli altri alla fine ascoltarono Guisgard.
Così deposero le armi, consegnandosi ai soldati del tiranno.
Il capitano allora si voltò verso il palco d'onore, dove stava il barone, attendendo disposizioni.
“Portateli via, nelle prigioni.” Disse Ferico, con tono trionfante. “Saranno torturati fino all'alba, uomini e donne. Al sorgere del Sole poi verranno giustiziati davanti al popolo, come degna chiusura di questo torneo.” Ridendo.
Almeno la mossa di Guisgard aveva fatto guadagnare loro un'altra notte di vita.
Ma ad un tratto uno squillo di tromba echeggiò tra le tribune ed il prato.

Guisgard
07-03-2016, 19.33.25
Jean era davanti a quel pugnale che Dacey gli puntava contro.
Il cortigiano aveva compreso come la principessa si fosse accorta della sua vera indole.
Ma ad un tratto una tromba echeggiò.
“Cosa...” disse stupito Jean “... cosa accade?”

Altea
07-03-2016, 19.36.02
Tutti gli altri seguirono le direttive di Guisgard, quei miserabili dei soldati presero le nostre armi...il barone diede ordine di portarci nelle prigioni...sorrisi amaramente..non eravamo noi gli sconfitti, noi morivamo con onore e loro vincevano con disonore e slealtà. Ma ero sempre più convinta non era finita..tutto al più prima di morire, magari, avrei potuto vedere mio fratello.
Ad un tratto uno squillo di tromba...il mio cuore iniziò a battere forte..forse quel qualcosa che doveva accadere secondo il buon frate stava iniziando.

Clio
07-03-2016, 19.39.04
Le parole del barone, strinsi i denti e chiusi gli occhi per la rabbia.
Non era la morte che mi spaventava, ma le torture su una donna sì.
"Appena saremo nelle prigioni..." Dissi piano a Guisgard "Uccidimi" sentenziai.
Continuavo a non capire quella mossa, una notte in più di vita non serviva a granchè.
Anzi, morire con le armi in pugno era mille volte meglio.
Poi uno squillo di tromba echeggiò intorno a noi.
"Ci vorrebbe un miracolo..." Mormorai piano, stringendomi a lui.

Dacey Starklan
07-03-2016, 19.40.48
Il tempo sembrava scorrere infinito. Fissavo Jean tenendo il pugnale contro di lui e per questo avevo perso di vista tutto ciò che ci stava intorno e ciò che stava accadendo.
La mia testa era frastornata ma sapevo che scoprire la verità sul cortigiano era per il mio bene, non osavo immaginare come sarebbe stata la mia vita al suo fianco.
La tromba suonò interrompendo quel tempo che scorreva pianissimo.
Non osavo voltarmi temendo di dare un vantaggio a Jean ma con la coda dell'occhio cercai di capire che cosa stava accadendo di nuovo.

Guisgard
07-03-2016, 20.02.58
Quella tromba suonò in modo solenne tra il prato, le tribune e la lizza.
La folla si aprì ed alcuni uomini a cavallo apparvero.
In testa a quel corteo vi stavano il chierico che Frate Roberto aveva svelato essere il vescovo e al suo fianco il Cavaliere Burbero.
“Barone Ferico di Monsperon...” disse uno degli uomini a cavallo facendo un passo avanti ed affiancandosi al vescovo “... in nome della Signoria di Florenza, del Podestà di Seina e di tutti i liberi comuni di Sygma vi dichiaro spodestato dal vostro seggio e privato dei vostri titoli.”
“Che scherzo è questo?” Gridò Ferico.
“Questo atto solenne” continuò l'uomo a cavallo “reca sigilli e firme di tutte le autorità politiche di Sygma, nonché l'avallo della Chiesa di Roma.”
“La chiesa e gli altri signori non hanno nessun potere qui! Sygma non è un territorio unificato!” Urlò Ferico. “Guardie, uccidete questi cani!”
“Ferico!” Ad un tratto il Cavaliere Burbero. “Puoi non credere a noi, ma non puoi mettere in discussione questa!” Alzando la mano che stringeva un rotolo.
“E cosa sarebbe?” Ridendo isterico Ferico. “Volete farvi grossi con un foglio di carta?”
“Non è un semplice foglio di carta!” Gridò il cavaliere. “E' un documento solenne, firmato da tutti i nobili di Sygma e da tutti i governi dei liberi comuni, nonché da Sua Grazia il vescovo! Ma non solo! Vi è anche un'altra firma! La firma del duca di Capomazda! Guarda, Ferico! E' la Magna Carta! E sancisce la fine delle ostilità tra Capomazda e Sygma! Il duca ha giurato di non invadere più questa terra con le armi, ma di cercare un'alleanza di sangue! Oggi è un nuovo giorno!”
Un boato fece esplodere le tribune.
“Menzogne!” Ferico. “Il duca di Capomazda non firmerebbe mai un simile atto! Mai!”
“Invece si.” Disse il vescovo.
“Mentite!” Infervorato il barone. “Taddeo Cuor di Dragone non accetterebbe mai!”
“Si invece!” Il Cavaliere Burbero.
“Dimostratelo!” Con tono di sfida il barone.
Allora il Cavaliere Burbero si tolse finalmente l'elmo, mostrando il suo volto.
E tutti quei cavalieri a cavallo e alcuni che stavano nel prato e sulle tribune si inchinarono.
Anche Guisgard chinò il capo in segno di saluto nel vedere quel volto.
“Taddeo...” mormorò incredulo Ferico “... Cuor... di... Dragone...” per poi inginocchiarsi e piangere per la rabbia e la paura.
Tutto ciò davanti a Clio, a Dacey, ad Altea, a Gaynor ed al popolo tutto.
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Lady Gaynor
07-03-2016, 20.05.27
Il caos. Non avevo avuto idea di cosa significasse realmente quella parola fino a quel momento. Si combatteva ovunque, quasi non si riusciva a scorgere chi combatteva contro chi. Naturalmente io tenevo gli occhi puntati su Adespos, pregando non gli succedesse nulla. Quando vidi che le cose si stavano mettendo male e gli uomini del barone, in numero nettamente maggiore, stavano avendo la meglio, lasciai il mio posto al fianco di Padre Roberto e mi avvicinai al punto in cui si svolgeva il combattimento. Mi tenni comunque ad una certa distanza, poiché non avevo alcuna idea di come si tenesse un'arma in mano, ma volevo essere abbastanza vicina nel caso Adespos avesse avuto bisogno della mia presenza. Ad un tratto, il Cavaliere Esiliato diede l'ordine di arrendersi, forse rendendosi conto che erano troppo pochi contro tanti soldati armati fino ai denti. Vidi che lentamente ad uno ad uno tutti cessarono le armi, mentre quel cane di Ferico ordinava di arrestarli tutti e giustiziarli all'alba. Mi sentii morire, quando all'improvviso ci fu un assordante squillo di tromba che echeggiò in tutta Monsperon. Tutto accadde velocemente. Il Cavaliere Burbero arrivò seguito da alcuni uomini, impugnando un foglio che dichiarò essere la Magna Carta, un documento che sanciva la fine delle ostilità tra Capomazda e Sygma. Il respiro mi si spezzò... Sygma era finalmente libera! Ferico avrebbe perso tutto e Adespos e tutti quelli come lui avrebbero riavuto indietro ciò che gli apparteneva. E, sorpresa delle sorprese, il Cavaliere Burbero si tolse l'elmo e si rivelò essere nientemeno che Taddeo Cuor di Dragone, il Duca di Capomazda. Restai in attesa di ciò che sarebbe successo, cercando Adespos con lo sguardo.

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Clio
07-03-2016, 20.09.13
Assistetti attonita e immobile a quanto accadeva.
Ecco il miracolo che avevo invocato.
Ascoltai il Cavaliere Burbero, quasi incredula, sorridendo sempre di più, trattenendo il fiato.
Era più di quanto osassi sperare.
Sgranai gli occhi a quella vista.
Allora i miei sospetti erano fondati, era davvero Sua Signoria, conoscevo molto bene il suo viso, come quello degli altri nobili dei regni vicini, dato la mia educazione aristocratica.
Chinai il capo in segno di rispetto, e nel farlo nascosi una risata rendendomi conto che il mio bellissimo vestito bianco era sporco di sangue.
Non riuscivo a crederci, ora tutto sarebbe stato più semplice.
Sospirai di sollievo e sorrisi, incrociando lo sguardo azzurro di Guisgard accanto a me.
Ora dovevamo pensare a guarire la sua ferita.

Dacey Starklan
07-03-2016, 20.11.24
Compresi subito l'importanza di quel momento e per questo lasciai perdere Jean voltandomi verso gli uomini arrivati, ne riconobbi subito due, il Vescovo e il Cavaliere Burbero.
Ecco cosa avevano in mente ed era giunti proprio al momento giusto.
La legge e l'ordine sarebbe ben presto stato ristabilito su quelle terre, la conferma era quella pergamena che il cavaliere teneva in mano.
A nulla valsero le proteste di Ferico, era perduto.
Lo stupore generale poi quando il Cavaliere Burbero rivelò la sua vera identità.
Era niente di meno che il Duca.
Un sorriso soddisfatto si dipinse sul mio volto nel vedere Ferico prostrato ad implorare pietà.
Mi voltai verso Jean impedendogli di andare via. Anche lui doveva pagare.

Altea
07-03-2016, 20.11.27
Cio che pensavo...e speravo..si avverrò.
Arrivarono degli uomini a cavallo e riconobbi il Vescovo e il Cavaliere Burbero.
Ascoltai in dignitoso silenzio l' editto con il quale Ferico veniva spodestato..il cuore batteva forte..di gioia, di soddisfazione e di paura non fosse vero.
Poi l' ultimo colpo di scena, il misterioso Cavaliere si tolse l' elmo..il Cavaliere, a cui, avevo donato i miei colori e trasalii...era il Duca Taddeo Cuor di Dragone in persona.
Come tutti mi inchinai in segno di rispetto...pensando pure a quel battibecco alla Pieve...Altea...tutto finirà e tu poi rimarrai buona e non ti metti più nei guai...autoreguardendomi.
La salvezza era vera speravo in cuor mio.

Guisgard
07-03-2016, 20.34.13
Il popolo esultò trionfante, rompendo le barriere ed invadendo il campo fino alla lizza.
Molti soldati furono travolti, altri fuggirono.
I mercenari di Clio esultarono, mentre Guisgard abbracciò la bionda Montanara.
Solo si voltò invece verso Altea e la baciò.
“Perdonate...” disse sorridendo alla dama “... ma sono felice di questo lieto fine!” Stringendola a sé.
Adespos invece cercò tra la folla Gaynor, trovandola e baciandola.
“E' tutto finito, amore mio!” Abbracciandola.
Intanto la gente aveva invaso pure il palco d'onore, arrivando dov'erano Dacey e Jean.
Il cortigiano cercò di mettersi in salvo, ma fu riconosciuto e alcuni del popolo lo spinsero giù, facendolo cadere al suolo.
L'impatto fu mortale e restò senza vita sul terreno.
Ferico invece era fuggito all'interno del castello.
Giunse in una sala semibuia, sedendosi sul suo seggio.
Si guardava intorno impaurito, mentre si udiva la voce della folla che lo cercava.
Ad un tratto apparve una figura.
“Chi è là?” Gridò il barone.
“Sono io, milord...” avanzando Betta.
“Cosa vuoi?” Fissandola Ferico.
“Vi stanno cercando...” fece la ragazza “... vi vogliono uccidere...”
“Perchè?” Piangendo Ferico. “Come possono volere la morte del loro amato signore? Chi mai potrà movimentare le loro indegne vite?” Farneticando il tiranno.
“Milord, non c'è tempo...” Betta.
“Cosa...” impaurito il barone “... cosa bisogna fare?”
“Milord, avete governato come un mostro...” prendendo un pugnale Betta “... ora morite da barone... per mano vostra...” dandogli il pugnale.
“Ma...” agitato Ferico “... come sarà Monsperon senza il suo signore? Che senso avrà la vita di tutti voi?”
“Presto, milord!” Gridò Betta. “Arrivano!”
“Betta...” puntandosi il pugnale all'altezza del cuore Ferico “... Betta...” implorando aiuto.
Betta allora appoggiò le mani sul pugnale e spinse, aiutando il barone a morire.
La lama spaccò in due il cuore del tiranno, che cadde senza vita ai piedi del suo seggio, mentre la corona baronale rotolò sul pavimento della sala.
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Altea
07-03-2016, 20.44.13
Era tutto vero...la gente si rivoltò e ad un tratto fui trattenuta da un bacio e vidi Solo che subito, arrossendo, si scusò.
Scoppiai in una risata..."Solo...è stato un momento di gioia..altrimenti subirei il mattarello di tua moglie e sarebbe peggio di una spada".
Lo abbracciai..."Comunque il Bene ha vinto...ormai è finita..abbiamo combattuto fino alla fine e ti ringrazio per avermelo permesso...molto lo devo a te".

Dacey Starklan
07-03-2016, 20.45.30
E alla fine arrivò la vittoria per quel popolo che a lungo aveva sofferto a causa delle angherie di quel tiranno che era Ferico.
Tutti esultavano soprattutto chi aveva reso possibile quel giorno grazie al coraggio e alla forza del proprio spirito.
Guardai dal palco riconoscendo i volti felici di tutte le persone che avevo avuto modo di conoscere durante la mia prigionia e poi la mia fuga.
Fui lieta di vederli tutti sani e salvi e insieme alla persona amata.
Vidi anche il Cavaliere Burbero, o meglio il Duca, e come di dover mi inchinai di fronte a lui.
In quel momento Jean fuggì ma non servì a nulla, la folla gli stava addosso e quando mi voltai lo vidi a terra, morto.
Provai tristezza per lui, nonostante tutto.
Decisi di lasciare il palco, non avevo più motivo di stare lì e andai verso il Duca.
In fondo era tutto merito suo, fin dall'inizio quando nella tenda aveva aiutato me e Guisgard a fuggire.
<< Mio signore>> gli dissi con un altro inchino lasciando trasparire un sorriso, << voi mi avete resa libera e per questo meritate i miei ringraziamenti e quelli della mia famiglia e di tutta Mirza>>

Clio
07-03-2016, 20.52.22
La folla esultava, e si riversò nella lizza, festante.
Sorrisi di gioia nel vedere i miei uomini esultare, felice di non averli condotti alla rovina, ma bensì alla vittoria.
La mia morte non mi faceva paura, ma la loro sì, a maggior ragione se fossero morti per causa mia.
Ma non era accaduto e anzi, il mio cambiamento di fronte ci aveva fatto guadagnare la salvezza.
Tutto intorno a noi era gioia e speranza, un nuovo giorno iniziava, una nuova era per Sygma e per Monsperson.
E anche per lui.
Quell'abbraccio mi scaldò il cuore, mi beai di quella stretta per un lungo istante, per poi alzare lo sguardo su di lui.
"Hai vinto, ora potrai tornare nelle tue terre.." mentre gli accarezzavo dolcemente il viso sorridendo.
Certo le avrebbe riavute in ogni caso visto il cambiamento politico, ma immaginai che fosse ancora più importante averle vinte sul campo, battendo nientemeno che Fagan in persona.
Ero felice, felice di averlo trovato, felice di aver combattuto con lui, per lui, felice di averlo accanto.
I miei occhi restarono nei suoi per un lungo istante, un istante che mi parve infinito.
Poi sorrisi, un sorriso luminoso, intenso, raggiante, un sorriso come nessuno mai prima di esso, un sorriso che brillava come il mio sguardo.
Allora lo baciai, dimenticandomi di tutti i presenti.
Un bacio dolce, eppure appassionato.
Un bacio in cui riversai ogni lacrima che avevo versato in quegli anni.
Un bacio che valeva per tutti i battiti del mio cuore, per tutti gli sguardi rubati, per tutti i sorrisi spenti, per tutte le fitte dolorose.
Un bacio a cui affidai tutto l'Amore che avevo solo potuto custodire in quei lunghi anni, che ora si era liberato dalle segrete e mi riempiva l'anima, illuminandola di una luce nuova e indefinita.
Un bacio in cui finalmente Lila uscì dalla sua torre, nel suo vestito più bello, per correre tra le braccia del suo Amore.
Un bacio a cui mi abbandonai, completamente, accorgendomi che la fitta dolorosa al cuore era svanita, e allora compresi che non sarebbe mai più tornata.

Lady Gwen
07-03-2016, 21.29.58
Mi abbandonai ad un silenzioso sospiro quando prese la mia mano, facendomi attraversare quella meraviglia di giardino.
Era una sensazione stupenda che avevo temuto per ben due volte di non poter più provare e invece ora lui era lì con me, ancora.
Mi condusse poi nel luogo in cui avrebbe piantato i gerani ed io rimasi lì, ad osservare estasiata ogni suo movimento.
Sorrisi alle sue parole e assentii, annuendo.
Poi prese di nuovo la mia mano ed i miei occhi verdi andarono subito nei suoi neri.
Dopo un lungo istante, mi guardai intorno, osservando il giardino.
"Questo posto foglie il fiato..." mormorai, quasi sussurrando, la mia mano sempre stretta nella sua.
Non era certo la prima volta che ci entravo, ma non faticavo a fingere di essere meravigliata, non mi sarei abituata a tanto splendore.

Lady Gaynor
08-03-2016, 00.48.41
L'esultanza della folla era una gioia per il cuore. Finalmente eravamo tutti liberi dalla tirannia di Ferico e Sygma sarebbe tornata l'isola felice che era un tempo. Vidi Adespos farsi largo a forza tra la gente per venire da me. Gli facilitai il compito correndogli incontro, per poi buttargli le braccia al collo.
"Si, amore mio, la guerra sarà solo un ricordo! Adesso potrai riavere indietro ciò che ti spetta... Sai, in fondo sono grata a quel cane di un barone... se non fosse stato per quel suo censimento, non ti avrei mai incontrato e così non sarei mai stata la donna più appagata del mondo... Ti amo... ti amo tanto..."

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Guisgard
08-03-2016, 00.56.48
Monsperon era in festa.
La gente si era riversata in strada, cantando e ballando.
Inneggiava alla libertà e alla giustizia, visto che per lungo tempo erano mancate in città.
Taddeo ed il vescovo organizzarono un gran banchetto, dove tutti, ma proprio tutti erano stati invitati.
Adespos, Gaynor, Altea, Dacey, Solo, i briganti e tutti i Montanari festeggiarono così con la popolazione.
"Milady..." disse il duca a Dacey "... anche voi, come tutti qui a Monsperon, siete libera ora. Domani vi imbarcherete su una nave diretta nel Mar Egeo, così che potrete tornare nella vostra isola, riabbracciando i vostri cari."
La festa continuò per tutto il giorno.
Ma ad un tratto Guisgard si alzò, tenendo Clio per mano.
"Milord..." al duca "... abbiamo bevuto, mangiato e festeggiato, ma ora io e lady Clio vi domandiamo licenza di poter..." rise "... andare su qualche poggio qui vicino a vedere l'uva maturare."
Taddeo ed i suoi risero forte.
"Allora non vi trattengo oltre!" Alzando il calice pieno il duca. "Auguri e figli maschi!"
Ma Guisgard e Clio erano già corsi via, lasciando gli altri a festeggiare.

Guisgard
08-03-2016, 01.01.25
Adespos sorrise a Gaynor e la baciò, stringendole la mano.
"Si, ora riavrò le mie terre ed il mio titolo..." disse fissandola "... ma ora so che l'unica cosa che davvero può farmi sentire appagato è averti vicino... come moglie..." e la baciò di nuovo.

Dacey Starklan
08-03-2016, 01.02.57
Al banchetto approfittai per ringraziare ancora il Duca e gioire insieme a tutti gli altri per la libertà ritrovata.

Quello era il mio ultimo giorno a Monsperon e difficilmente quella terra mi sarebbe mancata però ero sicura che mi sarei domandata come andavano le cose una volta ristabilito l'ordine.

Io sarei tornata a casa finalmente, in parte uguale e in parte maturata da questa esperienza.

Osservai ancora una volta Guisgard, l'uomo che avevo contribuito a salvare e nella mia testa gli augurai d'esser felice,, lui e tutti gli altri commensali.

Clio
08-03-2016, 01.04.25
La festa era dilagante, una gioia immensa la gente, e il mio cuore non mi era mai sembrato così pieno di gioia.
E non sapevo se era per quella dentro di me o quella intorno a me.
Da molto tempo non mi sentivo così rilassata e felice.
Forse addirittura non lo ero mai stata.
Ogni tanto mi voltavo verso di lui, sorridendo, era così strano averlo accanto, così strano eppure così bello.
Poi mi prese per mano, e si rivolse al Duca.
Io risi piano, scuotendo appena la testa, divertita, ma naturalmente non obiettai.
Strinsi la sua mano e lo seguii, lo avrei seguito ovunque.

Lady Gaynor
08-03-2016, 01.06.00
Le parole di Adespos mi riempirono di una gioia che le parole non possono esprimere.
"E mi avrai, amore mio, per tutto il resto della nostra vita... Se potessi, ti sposerei in questo preciso istante..." gli risposi stringendolo fortissimo a me.

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Guisgard
08-03-2016, 01.08.09
A quelle parole di Gwen, Gurren sorrise.
Fu un sorriso luminoso e profondo.
"Potresti" disse stringendole forte la mano "restare al castello stanotte... se vuoi... ormai il giorno è quasi passato..."

Lady Gwen
08-03-2016, 01.11.06
Mi sorrise ed io mi sciolsi ancora una volta.
Poi mi strinse forte la mano e mi chiese di restare.
"Mi piacerebbe molto" mi limitai a dire piano, sorridendo con gli occhi nei suo, mentre ricambiavo la strettai; avrei voluto dire tante cose, che lo amavo, che sarei rimasta lì anche per tutta la vita, ma c'era tempo.

Guisgard
08-03-2016, 01.30.38
Lo sguardo di Guisgard, i sogni di Clio, i sospiri di Gaynor, la felicità di Altea nel riabbracciare Tomas, il ritorno a casa di Daceye l'incanto vinto da Gwen, tutto oggi giace nella medesima leggenda, che poeti e romanzieri hanno incorniciato per raccontare questa storia senza età.
Una storia che rivive ogni volta nei versi di qualche bardo e nelle pagine che abbiamo scritto fino a stanotte noi tutti.
http://www.weekendromanticotoscana.info/wp-content/uploads/2013/07/Paesaggio-Chianti.jpg


+++
FINE