Visualizza versione completa : La Freccia Gigliata
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Caccia.
Mi era sempre piaciuta la caccia, mio padre era solito partire per battute di caccia, e ogni tanto mi portava con lui.
Anche se non potevo fare granché.
La caccia è un affare da uomini, così come la guerra.
Mio fratello invece non la amava granché, andava alle battute di caccia per poter stare vicino a nostro padre, che vedevamo raramente.
Da Montanara invece avevo potuto cacciare come si doveva nelle varie tenute in cui venivamo ospitati.
Non apprezzai le parole rivolte alla ragazza, evidentemente non perdeva occasione per sancire la sua superiorità.
E un uomo che deve rammentarla tanto spesso, evidentemente non la possiede davvero.
Restai invece piacevolmente colpita dalle parole del cavaliere.
Capomazda...
Terra nobile, fiera e virile come i suoi abitanti.
La ricordavo sempre con piacere, anche se le nostre strade si erano incrociate per poco tempo.
La terra, Clio?
Sì, la terra...
Clio non conosceva altro, dopotutto. Ed era meglio così.
A giudicare dalle parole del barone, era infastidito dalle parole sui Capomazdesi, segno che la contesa non era affatto finita.
Quell'argomento andava approfondito assolutamente, se volevamo liberarci dei briganti.
Ma mi limitai ad ascoltare quella conversazione, assorbendo più informazioni possibili che potessero essere utili alla nostra missione.
Altea
26-01-2016, 21.10.20
Guardai la donna e sorrisi, mentre avevo messo a posto la casa e andata in camera avevo preso i pochi soldi guadagnati, dovevo usarli per prendere le sedie..tirai fuori il sacchetto.."Ecco a voi milady, la mucca potete tenerla, ci sono abbastanza soldi per prendere medicine a vostro figlio...io lavoro, e ne guadagnerò altri..so cosa significa vivere alla giornata e sperare...".
Guardai sir Alvaro, egli non poteva capire tutto questo, mi sentii fiera di me stessa..finalmente.
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Lady Gwen
26-01-2016, 23.21.27
Feci un leggero sorriso di circostanza e feci per chiudere la porta, quando quella frase mi bloccò e mi gelò il sangue.
"Buonanotte" dissi con tono secco.
Chiusi con uno scatto la porta, chiudendola a chiave con due mandate.
Tornai allora dal bambino nella mia camera da letto.
"Ehi, non credo sia prudente uscire adesso. Anzi, probabilmente non credo sia prudente uscire del tutto..." mormorai pianissimo.
"Mi spieghi perchè ti cercano? È per tuo nonno?"
Guisgard
27-01-2016, 01.19.40
Altea diede generosamente quel sacchetto alla donna e quella scoppiò in lacrime.
“Madama, che il Cielo vi ricompensi...” disse la donna “... siete un Angelo di misericordia... io non so che dire...”
“Ciò vi fa onore, milady.” Alvaro ad Altea.
Ma ad un tratto si udirono dei cavalli.
Un attimo dopo dalla vegetazione apparvero alcuni uomini a cavallo.
Erano i soldati del Maresciallo.
Guisgard
27-01-2016, 01.25.09
Gwen per tutta risposta chiuse la porta in faccia ai soldati.
“Razza di sgualdrina...” disse uno di quelli “... ora ti insegnerò io l'educazione...” e fu sul punto di sfondare la porta.
“Fermo.” Un altro di quelli. “Non abbiamo tempo per queste cose. Dobbiamo trovare quel moccioso. Ci sarà occasione per dare una lezione a quella smorfiosa.”
E andarono via.
Nella casa, intanto Gwen era col bambino.
“Hanno malmenato mio nonno ed io ho cercato di aiutarlo.” Spiegò il piccolo. “Per questo mi cercano. Ho tirato con la mia fionda dei sassolini sui loro elmi.”
Guisgard
27-01-2016, 01.30.26
“Per Diana” disse il barone “e tutte le vergini di Grecia!Ammesso esistano ancora delle vergini a questo mondo!”
E tutti i presenti risero.
“Avete udito la nostra berbera bellezza?” Ferico ai suoi commensali. “Potremmo noi negare una tal cortese e leggiadra richiesta? Posta da una dama che possiede così tanta sensuale e peccaminosa beltà?” Guardò sorridente Dacey. “E sia, milady!” Annuì il signore di Monsperon. “Domani uscirete con noi per una battuta di caccia sul demanio baronale!” Fissandola compiaciuta. “Eh, ogni vostra richiesta è praticamente un ordine.”
“A proposito di caccia” intervenne Fagas, finalmente destatosi dai suoi insistenti sguardi verso Clio “pare che sia accaduto qualcosa stamani sulle vostre terre.”
“Cosa?” Turbato Ferico.
“Un cervo...” disse il Maresciallo “... un cervo è stato ucciso. Manca infatti secondo le stime dei guardiacaccia.”
“Ancora qualche miserabile che caccia sulle mie terre!” Adirato Ferico. “Non bastano dunque le leggi e le punizioni esemplari? E neanche tutti quegli uomini che sono stati impiccati lungo la strada tra Monsperon ed il bosco di Clantes? Il colpevole deve essere assolutamente catturato e punito in modo esemplare!”
“Così sarà.” Annuì Fagas.
“Non si sa nulla del trasgressore?” Chiese il barone.
“No, milord.” Rispose il Maresciallo. “Nessuno lo ha veduto. Forse ha ucciso il cervo con un'unica e precisa freccia.”
“Nonostante i tanti guardiacaccia che paghiamo?” Gridò Ferico.
“Deve trattarsi di un arciere formidabile...” mormorò Kostor.
“Foss'anche il diavolo in persona” tuonò Ferico “deve penzolare con un cappio al collo!”
In quel momento, all'improvviso, le porte della sala si spalancarono e qualcuno entrò.
"Chi osa entrare così?" Urlò Ferico.
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Sorrisi appena a quella conversazione suscitata dalla richiesta della ragazza orientale sulla caccia.
Quella faccenda mi incuriosiva, anche se non erano affari miei, ma era sempre divertente vedere come certi uomini fossero ciechi e non comprendessero le sfumature nelle parole o nello sguardo di una donna.
E qualunque cosa avesse in mente quella ragazza, le augurai potesse andare in porto.
Poi il maresciallo avvisò il barone che mancava un cervo.
Doveva aver ridotto il popolo alla fame se si arrischiavano a cacciare un cervo nel demanio baronale, poi pensai ai briganti e la cosa non mi sembrò così strana.
Poteva essere anche un gesto di sfida, di goliardia.
Sì, aveva senso dopotutto.
Ma poi qualcosa attirò l'attenzione di tutti.
Qualcuno entrò non annunciato, suscitando l'ira del barone e lo stupore dell'intera sala.
Come gli altri, mi voltai a vedere chi fosse, con viva curiosità.
Lady Gwen
27-01-2016, 01.37.19
Rimasi intenerita da quelle parole e gli accarezzai dolcemente una guancia.
"È stato molto coraggioso da parte tua. Coraggioso, ma folle. Non devi imbarcarti in queste cose, è pericoloso. Sono venuti anche da me, alcuni sodati, per lo stesso motivo e solo perchè avevo detto delle cose poco carine su di loro" ridendo piano cercando di sdrammatizzare, anche se al pensiero mi terrorizzavo "Puoi dormire qui, stanotte. Tanto non credo che riuscirò a riprendere sonno e non mi va di saperti li fuorì di notte, solo e con quei soldati senza scrupoli che ti cercano" guardandolo, poi sorrisi "Puoi chiamarmi Gwen, tu come ti chiami?"
Dacey Starklan
27-01-2016, 01.37.54
Ogni mia richiesta un ordine.
Ma che ironia aveva il barone quella sera.
Gli rivolsi appena un mezzo sorriso e voltai lo sguardo infastidita.
E per la prima volta dall'inizio della cena mi rivolsi a Jean. L'unica persona della sala ad essere mia amica, o forse solo a fingere di esserlo. Non avevo alcuna certezza purtroppo. Non potevo fare altro che fidarmi.
Il barone ebbe uno scatto d'ira alla notizia dell'ennesimo bracconiere nelle sue terre. Fosse successo a mio padre sarei stata dalla parte sua ma essendo Ferico, beh, una parte della mia simpatia andava al ladro. Come già era successo. Sperai che questo non venisse catturato e che continuasse con le sue malefatte per far venire il mal di testa al barone a furia di arrabbiarsi.
Il rumore delle porte fece voltare anche me verso quella direzione, come tutti gli altri incuriosita dal misterioso avventore
Altea
27-01-2016, 15.36.56
"Non piangete milady...tra noi è doveroso aiutarci..pensate a curare vostro figlio ora".
Ma mentre parlavo sentimmo dei rumori dalla vegetazione, erano gli uomini del Maresciallo e un certo senso di odio mi pervase...mai farsi gli affari propri, davvero.
Alzai il cappuccio del mantello, non potevo riprendere i soldi altrimenti io non avevo giustificazioni e sussurrai alla donna "State calma e serena" per poi riprendere in modo sentissero e facendo l' occhiolino alla donna "Vi è umido stasera...comunque ringraziate vostro marito..io col mio lavoro non ho tempo di andare a prendere quelle sedie, quindi se può andare lui a ordinarle e pagare il falegname da parte mia sarebbe un sollievo" rimanendo impassibile..era la migliore tattica, ma ser Alvaro non sapeva chi fossero e sfoderai le mie altre doti di attrice voltandomi verso i soldati e mettendo una mano al petto quasi preoccupata.."Oh, i soldati del Maresciallo e del barone, non mi ero accorta di voi...ma ci dobbiamo preoccupare" guardando la donna e il nobile "Se siete da queste parti, forse vi sono quei delinquenti in giro, a causa delle loro scorribande non si può mai girare tranquilli...per fortuna vi sono uomini come voi che ci proteggono" sperando ci lasciassero tranquilli e, soprattutto, non prendessero i soldi alla donna, ma la mia mano era pronta sull' elsa della spada anche se non volevo usarla.
Lady Gaynor
27-01-2016, 17.20.14
Camminare mano nella mano con il Capo in quello scenario idilliaco scatenò in me una miriade di sensazioni diverse, tutte forti e tutte piacevoli, tanto che avrei voluto fermare il tempo e cristallizzarlo in quelle due mani unite. Arrivammo alla sponda dello stagno dove giaceva il resto dell'abbigliamento del mio cavaliere, che si rivestì in fretta e mi condusse poi sotto una grande e secolare quercia. Lì accese un fuoco che avrebbe contrastato il freddo della sera. Lo osservavo attentamente in ogni suo movimento, i gesti sicuri, le braccia forti, le mani veloci... mi piaceva, si... mi piaceva moltissimo.
"In tutta sincerità, la vostra compagnia è la migliore di cui abbia goduto nell'ultimo decennio..." gli risposi. Gli raccontai poi di come i soldati del Maresciallo avessero confiscato l'offerta fatta alla Pieve e del giardino di casa devastato. "Il denaro in sé non è un problema, infatti il mattino dopo ne ho portato dell'altro in offerta a Frate Roberto, ma ciò che veramente mi preoccupa è che adesso non mi sento più sicura... i soldati mi hanno apostrofata in malo modo, ho paura che mi abbiano segnata sul loro libro nero. Forse sono stati proprio loro gli artefici di quello scempio a palazzo... Sta di fatto che da quando c'è il nuovo barone, l'aria di Sygma si è fatta irrespirabile..."
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Guisgard
27-01-2016, 18.01.14
Tutti si voltarono a vedere.
Ferico, il Maresciallo Fagas, Jean, Dacey, Clio ed i suoi mercenari e tutti i presenti.
Le porte della sala si spalancarono e sulla soglia apparve una figura.
Il volto era nobile e bello, gli occhi di un azzurro luminoso e i capelli bruni e mossi.
Indossava una giubba verde e sulle spalle portava un cervo senza più vita.
Due guardie gli si avvicinarono per bloccarlo, ma il giovane uomo li scaraventò via ruotando le corna e le zampe dell'animale che portava di peso.
Con la mano libera teneva un lungo arco ed avanzava verso la ricca e nobile tavola con passo irriverente e scanzonato.
I due soldati che sorvegliavano il banchetto subito incrociarono le alabarde davanti al nuovo arrivato, per bloccargli il passo.
“Chi è...” disse Ferico “... chi è questo intruso che osa presentarsi al nostro cospetto come l'ultimo dei briganti?”
“Milord...” uno dei valletti al barone “... è... è sir Guisgard di Capomazda, signore di Altafonte...”
“Ah...” stupito Ferico, per poi voltarsi verso il Maresciallo e Jean “... ebbene, che venga pure avanti...” tornando a fissare il guascone.
E subito le guardie lasciarono che si avvicinasse alla tavola.
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Guisgard
27-01-2016, 18.04.40
Il bambino sorrise a Gwen.
“Mi chiamo Gamarc...” disse “... e vi ringrazio, madama... ma non posso restare qui a lungo, perchè mio nonno ha bisogno di queste erbe... aspetterò un po', magari che i soldati si allontanino dalla zona e poi uscirò... sperando di scamparla...”
Lady Gwen
27-01-2016, 18.08.08
Sorrisi a Gamarc e annuii.
"Vieni allora, aiutami a sistemare delle erbe in cucina" dissi, prendendolo per mano e andando in cucina, dove, sul tavolo, c'erano ancora le erbe e gli utensili che avevo utilizzato per fare il sacchetto.
Guisgard
27-01-2016, 18.11.32
Era un manipolo di soldati e tutti armati.
Si avvicinarono con i loro cavalli alla casa, calpestando con gli zoccoli le verdure coltivate nel piccolo orticello dietro lo spiazzo.
“Dite bene, madama...” disse sorridendo uno di quelli ad Altea “... con noi in giro i mascalzoni se la fanno addosso... siete fortunata che siamo di pattuglia, così potremmo difendere le vostre grazie.”
E tutti loro risero.
“Comunque” continuò il militare “siamo qui per le tasse.”
“Altre tasse?” Fece la donna, che aveva nascosto il sacchetto donatole da Altea. “Abbiamo già pagato una settimana fa, signore...”
“Lurida cagna!” Con rabbia il soldato. “Non sai che ci sono degli aumenti? State sempre a lamentarmi, voi poveri miserabili! Credi sia divertente per noi arrivare fin qui, in questo lercio letamaio, solo per pochi luridi spiccioli?”
Dacey Starklan
27-01-2016, 18.14.10
La mia sorpresa fu grande ma non quanto i nobili della tavola quando capirono chi era l'intruso.
Ed ecco che tutti i punti si stavano ricongiungendo fino a formare un volto, un volto che svelava finalmente il misterioso avventore.
Dovetti sforzarmi di non sorridere, tanto che infine nascosi la bocca con le mani. Vedere il trambusto provocato dall'uomo era davvero divertente, una piacevole variazione alla monotonia della cena.
I suoi movimenti erano decisi, senza esitazione, sapeva esattamente ciò che stava facendo.
Altea
27-01-2016, 18.18.38
Rimasi interdetta, come potevano comportarsi così..."Per favore...io lavoro in locanda, se passate domani vi pago io le tasse per questa famiglia...d' altronde vi faccio sempre bere gratuitamente in locanda.." guardai Alvaro..cosa altro potevamo fare?
Guisgard
27-01-2016, 18.22.26
Il misterioso brigante ascoltò ogni parola di Gaynor, mentre le fiamme zampillavano sui rami secchi e disegnavano vivaci giochi di luci ed ombre intorno a loro, rendendo quello scenario, quell'angolo di bosco, quasi incantato.
“Nove su dieci” disse poi l'uomo, gettando altri sterpi sul fuoco “sono stati i soldati. Vogliono impaurirvi, milady... è una loro tattica che attuano con il popolo...” con disprezzo “... sono bestie, non uomini... degni cani del loro vile e tirannico padrone...” la fissò negli occhi “... siete stata generosa a portare altro denaro a Frate Roberto... ma voi? Ne avete per voi? Non vorrei che il vostro impegno a donare denaro ai poveri vi abbia poi dato noie...”
Guisgard
27-01-2016, 18.28.20
Gwen e Gamarc sistemarono alcune erbe nella cucina della giovane e questo li occupò per un bel po'.
Poco dopo Mezzanotte il piccolo però cominciò a guardare fuori da una finestra.
“Sembra che i soldati se ne siano andati...” disse “... meglio che vada, mio nonno mi aspetta...”
Trasalii.
Quegli occhi erano impossibili da dimenticare.
Erano passati anni, eppure in un istante fui catapultata indietro nel tempo.
Quando ancora le mie gote erano capaci di arrossire.
Ma non ero più quella ragazzina sognante a cui aveva spezzato il cuore senza nemmeno saperlo.
Vidi Lila alzare gli occhi timidamente e Clio sorriderle con uno sguardo che diceva "Tranquilla piccola, ci penso io adesso....".
Clio non era così facile da ferire.
Tutto sommato ero felice di vederlo, felice di sapere che il mio cuore era al sicuro ora, dietro la pesante armatura che lo avvolgeva.
E paradossalmente era stato molto più facile convincere Lila a proteggere il suo cuore infranto.
Avrei dovuto ringraziarlo, dopotutto.
Ma l'indifferenza era la migliore soluzione, certo non poteva sapere chi ero.
Per un momento temetti mi potesse riconoscere, poi mi ricordai che probabilmente non aveva mai saputo il mio nome, e sicuramente non si sarebbe mai ricordato di me.
Tanto meglio, tanto quel nome ormai era sepolto lontano.
Stavolta però il mio sguardo non tremò, restò saldo, indecifrabile, vagamente divertito da quella situazione.
Lady Gwen
27-01-2016, 18.33.29
Sistemare la cucina ci occupò per un bel po'.
Doveva essere passata da poco la mezzanotte, quando vidi Gamarc guardare fuori dalla finestra.
Allora mi avvicinai, prendendogli le mani.
"Promettimi di stare molto molto attento lì fuori e ricorda: domani torna da me e se non mi trovi parla con madama Bettina. Se tuo nonno avrà ancora bisogno, preparerò altri sacchetti."
Lady Gaynor
27-01-2016, 19.17.53
"Il denaro è l'unica cosa che non mi manca, milord..." risposi al Capo. "Insieme al titolo nobiliare sono stata provvista di una ricca dote. Piuttosto, possibile che non ci sia un modo efficace per contrastare questa tirannia? Dobbiamo subire senza poter muovere un dito?"
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Guisgard
27-01-2016, 19.27.13
Tra lo stupore generale, il misterioso e nobile avventuriero avanzò fino alla tavola del barone, sorridendo con fare irriverente ai soldati che ora lo lasciavano passare.
“Salute, milord.” Disse Guisgard con un vistoso e sarcastico inchino a Ferico. “Dovreste insegnare l'educazione agli uomini del vostro Maresciallo...” lanciando un'occhiata a Fagas “... non avevo ancora messo piede nel castello con questo cervo che subito hanno tentato di strapparmelo. Dovreste nutrirli meglio, come si fa con i cani alla propria mensa.” Rise, per poi gettare pesantemente il cervo sul tavolo, davanti al barone. “In omaggio al duca Taddeo de' Taddei, signore vostro e di tutta Sygma. Che Dio lo benedica.”
“Voi siete un insolente molto coraggioso, ser Guisgard...” sorridendo il barone “... e di certo suscitate in noi un certo compiacimento.”
“Oh, vi ringrazio, milord.” Con un saluto ironico Guisgard. “Peccato che non sembra sia la stessa cosa per il vostro Maresciallo.” Divertito. “Cosa c'è, messere? Stanco di impiccare?”
“Sono pronto ad impiccarne un altro!” Gridò Fagas. “Adesso stesso!”
“Su, non adiratevi, messere.” Con un cenno della mano Ferico. “A tavola non è cortese discutere.” Si alzò. “Signori, vi presento ser Guisgard di Altafonte.” A Dacey, a Clio, ai suoi mercenari e a tutti i presenti.
E l'avventuriero dagli occhi azzurri mostrò un inchino alla tavola.
“Dite, cavaliere...” Ferico “... vi è stato servito del cibo?”
“Fin'ora ne ho portato.” Guisgard indicando il cervo.
“Allora sedetevi e mangiate con noi.” Con tono cortese il barone. “Alzatevi e fate posto al nostro ospite, ser Barba.”
“Ma, milord!” Indignato Barba.
“Su, obbedite!” Insistendo Ferico.
“Avanti, scansatevi.” Saltando Guisgard con agilità la tavola ed intimando al cavaliere di alzarsi.
E Barba cedette il posto al nuovo arrivato.
“Tanta impertinenza” fece Ferico “sarà di certo sostenuta da un potente appetito, immagino.”
“Dite bene.” Annuendo Guisgard, per poi prendere con un coltello un pezzo di pollo che gli veniva servito. “Devo dire che l'aria del bosco mi ha messo appetito.” Mangiando. “Nonostante la compagnia.” Ridendo piano.
“Forse il nostro nuovo arrivato ignora” bevendo Ferico “che tutta la terra di Monsperon è nostra. Sia i feudi nobiliari, che quelli vescovili. Compresi dunque i vostri, cavaliere.” Fissando Guisgard.
Intanto Fagas parlava sottovoce ad alcuni dei suoi soldati.
E a quelle parole del barone, Guisgard sputò a terra il cibo.
“Non vi piace un onesto cibo?” Chiese Ferico.
“Non quello di un traditore.” Rispose Guisgard. “E sono traditori tutti coloro che vi appoggiano.” Guardando il barone e i presenti.
Poi notò con la coda dell'occhio che i soldati stavano chiudendo le porte per impedire a chiunque di uscire.
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Guisgard
27-01-2016, 19.32.32
“Voi dovete pagare anche le vostre tasse, madama.” Il soldato ad Altea. “Avete forse denaro a sufficienza per voi e per questi miserabili?” Rise. “O preferite pagare in altro modo?” Con tono lascivo.
“Che modo intendete?” Chiese Alvaro.
“Restatene fuori, voi.” Il soldato. “O finirete male.”
“Parlate non da soldato, ma da bischero!” Esclamò Alvaro.
Guisgard
27-01-2016, 19.34.42
Il bambino annuì a Gwen, le diede un bacino sulle mani e uscì, per poi svanire nella notte.
Nel frattempo la notte trascorreva rapida e non mancavano molte ore all'alba.
L'indomani Gwen avrebbe dovuto incontrare Emon.
Dacey Starklan
27-01-2016, 19.35.43
Lo spirito di questo Guisgard era davvero ammirevole. Non temeva ne il barone, ne il Maresciallo, ne i soldati armati.
Quando avrei voluto avere anche io il suo ardore.
Era tranquillo, noncurante del pericolo e Ferico sembrava fare il suo gioco, tant'è che lo invitò a tavola.
Io ne fui felice, avrei avuto una visione migliore per quel teatrino che andava avanti.
Il tutto mi faceva sorridere, e molto.
<< É un piacere fare la vostra conoscenza signore. Sono la principessa Dacey dell'isola di Mirza, molto, molto lontano da qui>> dissi marcando i "molto". Chissà se quel Guisgard sarebbe mai potuto divenire un mio alleato, magari aiutarmi nella fuga.
Altea
27-01-2016, 19.35.44
Guardai il soldato con disprezzo.."Intendete con le mie grazie? Nossignore...non intendo pagare con quelle, non offendetevi ma una bevuta gratis ve la concederò".
Forse potevo andare da frate Roberto e lui avrebbe sistemato il tutto col barone, o mi avrebbe dato i soldi per pagare..."Guardate...vi prometto avrete tutto domani in taverna, vi darò il ricavato della mia lavorata...sono là, vi sta bene?".
Guisgard
27-01-2016, 19.43.06
A quelle parole di Gaynor, il Capo gettò con rabbia un ramo secco sul fuoco, per poi alzarsi e fare qualche passo verso lo stagno.
La notte era silenziosa e la Luna si specchiava muta sulle docili acque.
“Non faccio che pensarci...” disse “... notte e giorno... è un'ossessione... come liberare Monsoperon da quel tiranno...” scosse il capo “... siamo tra due fuochi... la debole e divisa nobiltà a cui appartiene Ferico... oppure l'ambizione accentratrice di Taddeo il Cuor di Dragone?” Si voltò a guardare la dama. “Che sciocco, vero? Sono con una bellissima donna e parlo di politica...” rise appena “... credete ancora sia un gentiluomo? Non vi ho neanche offerto da mangiare.” Le si avvicinò, per poi quasi sfiorarle il collo con le dita. “E' tardi e l'aria è umida...” alzandole delicatamente la spallina del vestito che era scesa appena “... potreste ammalarvi...” poggiando il suo mantello sulle spalle di lei.
Osservai la scena con aria vagamente divertita.
In realtà lo ero parecchio.
Mi chiesi a che gioco stesse giocando.
Oh, lo so chi è, meglio di quanto vorrei..
Ricordavo ancora la prima volta che la mia amica Fria mi aveva sussurrato il suo nome, accortasi del mio sguardo.
Mi limitai a chinare appena il capo alzando leggermente il bicchiere.
"Milord.." Dissi soltanto, portando poi il calice alle labbra.
Scoprii così l'identità della ragazza orientale, nonché il suo nome.
Una principessa, dunque, la cosa non mi sorprese visto il suo portamento regale.
Non dissi altro, le faccende politiche non ci riguardavano.
Ma era divertente.
Chissà se era legato ai Bringanti o no.
Continuai a mangiare come se niente fosse.
Lady Gwen
27-01-2016, 19.50.49
Quasi mi commossi alla tenerezza infinita di quel piccolo bacio sulle mie mani, un gesto così sublime da parte di un bambino, contrapposto alla pervertita depravazione che animava quella spietata tirannia che controllava la nostra cittadina.
Avrei pregato per quella piccola anima, affinché non cadesse preda di quelle bestie in uniforme.
Decisi però di scacciare quei pensieri negativi; non mancavano molte ore all'alba e all'incontro con Emon.
Mi preparai dunque una tisana di rosa canina, liquirizia e menta piperita, dolce e rilassante, la bevvi con calma e andai poi a cambiarmi.
Indossai un abito di raso turchese con dei fiori ricamati e una rosa poco al di sotto della scollatura a cuore, stretto sotto il seno e che scendeva largo su una gonna di seta morbida di un rosa chiarissimo, quasi simile al bianco, a più strati.
Era uno dei miei abiti preferiti, lo indossavo quando ero un po' giù di morale, poichè il turchese del raso e i colori pastello dei ricami mi facevano stare meglio, evidenziando soprattutto la mia carnagione chiara del Nord e i miei capelli fulvi.
In attesa che il tempo passasse, sistemai il libro mastro dove annotavo tutti i conti relativi all'erboristeria.
Lady Gaynor
27-01-2016, 20.00.56
Il Capo era visibilmente turbato mentre parlava di liberare Monsperon dalla tirannia. "Anche una bella donna può avere un cervello per discutere..." gli risposi sorridendo. "Io da parte mia non ho dubbi... Taddeo sarà anche ambizioso, ma non è malvagio, né vigliacco e soprattutto non è un debole, tutte spiacevoli caratteristiche che possiamo attribuire a quel maledetto barone..."
Mi fermai qualche istante a fissarlo, il bel viso maschio illuminato dalla luce del fuoco. "Certo che sono ancora convinta che siate un gentiluomo..." L'umidità si faceva sentire e il Capo mi mise il suo mantello sulle spalle. "Questa è la seconda volta che mi date il vostro mantello... l'altro è a casa, ve lo ridarò... adesso però venite vicino a me, se ci sediamo l'uno accanto all'altra il mantello ci coprirà entrambi..."
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Guisgard
28-01-2016, 00.13.11
Il bambino era andato via e Gwen decise di ingannare il tempo che la separava dal nuovo giorno e dall'incontro nel bosco con Emon, con il suo libro registro in cui annotava i conti della sua erboristeria.
Aveva indossato un bell'abito color turchese che ravvivava i suoi tratti nordici.
Dopo un po' udì il primo canto del gallo.
Guisgard
28-01-2016, 00.22.47
Guisgard sorrise con sufficienza al saluto dei cavalieri e dei cortigiani presenti.
Fu però cortese verso le due dame sedute a quella nobile dama.
"I miei omaggi, principessa..." disse con un cavalleresco cenno del capo a Dacey "... conosco la fitta malinconia che si prova quando si è lontani dalla propria terra... ma senza dubbio la vostra isola apparirà di certo meno bella senza di voi..." con un lieve sorriso "... i miei saluti, milady..." rivolto poi a Clio con un delicato inchino "... vostro servo."
"Bene..." Ferico "... ora che il nostro galletto ha omaggiato le nostre dame, possiamo richiedergli ciò che spetta a tutti i cavalieri di questa regione... il giuramento di fedeltà verso di noi."
"Ho già giurato, milord..." Guisgard senza smettere di gettare sguardi ai soldati che avevano chiuso le porte "... e un cavaliere ha una sola parola... la mia fedeltà va al duca Taddeo, signore di Capomazda e Sygma per Grazia di Dio." Fissando poi il barone.
Dacey Starklan
28-01-2016, 00.26.57
Risposi con un leggero sorriso al saluto di Guisgard quindi rimasi in silenzio, per ascoltare il susseguirsi di battute tra lui e il barone.
No, non gliel'avrebbe data vinta tanto facilmente e non potevo che ammirare ancora una volta l'uomo e il suo coraggio
Guisgard
28-01-2016, 00.27.24
Il soldato guardò Altea.
"È sia..." disse annuendo "... aspetteremo fino a domani per il denaro. Altrimenti pagherete come sapete."
È andarono via.
"Che Dio ci aiuti..." mormorò la donna.
"Quei soldati non mi garbano per niente." Fece Alvaro. "Parola mia che li rivedrò..."
Altea
28-01-2016, 00.31.50
"Non preoccupatevi...domani alla taverna".
Lasciai se ne andassero e guardai ser Alvaro.."Ora avete capito la tirannia del barone, meglio andare da Frate Roberto e voi, milady, andate a curare vostro figlio..ci penserò io".
Attraversammo il bosco e giunti alla Pieve suonai il campanellino.
"Frate Roberto saprà come aiutarci" dissi al nobile.
Guisgard
28-01-2016, 00.38.29
Il misterioso brigante sorrise a Gaynor e si sedette accanto a lei, in modo che il lungo mantello avvolgente entrambi.
Ed infatti la reciproca vicinanza sollevò i due dal freddo che ora si faceva a sentire sul bosco.
"Potete tenere il mio mantello..." disse il Capo stringendo entrambi sotto quella stoffa "... se volete, ovvio... ma in verità devo dirvi che un po' mi secca dover essere un gentiluomo ora... altrimenti avrei potuto chiedervi indietro il mantello come scusa per rivedervi in questo bosco." Facendole l'occhiolino.
Dalla borsa che aveva con sé tirò fuori una bottiglia.
"Non potrò offrirvi da mangiare, ma in compenso posso farvi assaggiare questo vino... vi rivelero' che si tratta di tutto ciò che resta della mia cantina, andata distrutta nell'incendio che mi privo' della mia dimora..." aprì la bottiglia e la porse alla dama "... assaggiatelo e scoprirete il vero volto di Sygma... come guardare un dipinto o ascoltare una poesia..."
Lady Gwen
28-01-2016, 00.42.33
Quell'attività mi tenne impegnata per tutto il tempo, fin quando non sentii il primo canto del gallo.
Allora sentii una sorta di ansia, il respiro si mozzò e il cuore iniziò a battere forte.
Mi ritrovai a sorridere, pensando quanto fosse strano l'effetto che quel ragazzo, quasi sconosciuto, mi faceva.
Era un'inebriazione così dolce, che quasi non potevi farne a meno.
Guisgard
28-01-2016, 00.48.09
A quelle parole di Guisgard, il barone trasali'.
Fagas allora si alzò di scatto ed estrasse la spada.
"Quando mi avevano detto del vostro ritorno" disse con disprezzo il Maresciallo "volevo quasi far mozzare la lingua a quel testimone, credendo mi stesse ingannando. Infatti non vi facevo così pazzo da tornare qui. Ora morirete."
"Uccidete il traditore ora che il veleno è ancora caldo sulle sue labbra!" Gridò qualcuno dei presenti.
Allora un soldato lanciò la sua alabarda verso il Capomazdese.
Questi però, lesto, schivo' il colpo mortale, con la punta dell'alabarda che si conficco' sulla sedia.
Guisgard così si alzò di scatto e mise mano alla spada, respingendo l'attacco degli uomini del Maresciallo.
Corse allora verso le scale di pietra e da lì con l'arco scagliò una freccia che fece cadere il pesante lampadario di candele sulla tavola.
Allora Fagas si lanciò verso di lui brandendo la spada.
Tutto ciò sotto lo sguardo di Dacey e Clio.
Guisgard
28-01-2016, 00.54.08
Altea e Alvaro lasciarono la casa di quella povera gente e si diressero verso la Pieve.
Ma giùnti al Sacro Edificio, i due trovarono dei soldati che girovagavano per quella radura.
"Sembra ci siano soldati ovunque da codeste parti..." disse piano Alvaro alla dama "... Maremma Militare!"
Restando ben nascosti nella vegetazione per non farsi vedere.
Guisgard
28-01-2016, 00.57.29
Il gallo cantò di nuovo ed il nuovo giorno era sempre più vicino.
E ciò faceva crescere sempre più l'ansia di Gwen.
La giovane avvertiva un gran desiderio di rivedere Emon ed ormai mancava poco al loro appuntamento.
Poco dopo spuntò l'alba.
Dacey Starklan
28-01-2016, 00.57.48
Fu tutto molto rapido ma i miei occhi riuscirono a seguire la scena con attenzione, mentre il mio cuore batteva forte.
La lotta sembrava impari, un uomo solo contro molti ma questi non era un uomo qualunque.
La sua fuga sulla scale e infine quella freccia. Appena la scoccò indovinai la traiettoria, balzando in piedi e allontanandomi subito dal tavolo, un secondo prima che il lampadario si infrangesse su di esso
Sorrisi appena alle parole di Guisgard.
Quelle parole mi riportarono indietro, senza volerlo, a un giorno lontano.
Un giorno che non ricordavo mai volentieri.
Non avevo mai amato i tornei.
O meglio, li avrei adorati... se solo avessi potuto combattere.
Ancora ricordavo il viso prima meravigliato, poi severo di mio padre mentre mi spiegava che no, non avrei mai potuto partecipare a un torneo.
Che una donna non poteva diventare un cavaliere.
Sebbene io non desiderassi altro.
Poi era arrivata mia madre, e mia nonna ovviamente, a dirmi che non stava bene, che nessun uomo mi avrebbe mai voluto.
Cose che mi erano entrate in un orecchio e uscito dall'altro.
Ora, grazie a mia zia potevo realizzare il mio sogno. Forse non sarei mai stata un vero cavaliere, ma al momento giusto avrei dimostrato a mio padre e a tutta la corte che non era una follia. Sognavo di andare all'assalto in testa alle truppe ducali.
Mio fratello non era un guerriero, e io avrei potuto guidare l'esercito al posto suo, insieme avremmo governato Miral e le città libere del ducato, unite sotto lo stemma del Lupo e della Vipera.
Ma quelli erano solo sogni, sogni che mi davano la forza però di adempiere la mia parte del patto stipolato con mia zia, essere un'ottima dama di corte, essere inattaccabile.
Lei era stata la prima a dirmi che non dovevo privarmi della passione per le armi, dovevo solo nasconderla.
Quel giorno però non ero del mio umore migliore.
Mi ero preparata minuziosamente, sperando di incrociare il suo sguardo, avevo scelto quell'abito di velluto rosso perché esaltava la mia carnagione, e la sua linea sinuosa seguiva il mio corpo come una carezza leggera.
Camminavo tra i padiglioni, cercando qualcosa che mi distraesse da quei maledetti pensieri, per un po' osservai un cavaliere allenarsi, poi alzai gli occhi al cielo e ripresi a camminare, guardandomi attorno.
D'un tratto, un'ombra veloce mi si avvicinò.
"Lila, maledizione, che ti è saltato in testa?" la mia amica Fria mi prese sottobraccio.
Io la guardai stralunata. "Che stai dicendo?" le chiesi.
"Tirdalo.." mi guardò come se quel nome dovesse avere un significato per me.
"Perché diavolo lo stavi guardando?"
"Mi annoiavo.. perché?" non capivo.
"Beh, sta venendo qui... qualcuno ti ha visto.."
Alzai le spalle "Lassa che vegna..." con l'accento di Lortena, che ben si adattava.
"Ma.." protestò Fria, ma si zittì immediatamente, rendendosi conto che dei cavalieri si erano avvicinando a noi.
Li squadrai con aria si sufficienza, sforzandomi di sorridere appena.
Il tizio che avevo osservato si avvicinò e si inchinò.
"Ser Tirdalo, al vostro servizio.." allungando la mano per prendere la mia.
Gliela porsi quasi meccanicamente.
Il mio sguardo, tuttavia era stato catturato da una figura alle sue spalle, ma lo distolsi rapidamente.
Purtroppo però, nel farlo lo vidi: quel nastro.
Serrai la mascella in maniera impercettibile.
"Vorrete farmi l'onore di essere la mia madrina?" incalzò Tirdalo.
Io lo squadrai severa, per poi ridere appena, nervosamente.
"Cielo no, mi fareste fare una pessima figura.." quasi senza accorgermene.
Fria al mio fianco impallidì e mi strinse il braccio.
"Mettete in dubbio il mio valore, madama?" visibilmente contrariato il cavaliere.
"Non credo sia un segreto.." alzai le spalle io.
"Cosa ve lo fa pensare?"
Io alzai lo sguardo su di lui, solo su di lui.
Quella rabbia che mi ribolliva dentro andava sfogata in qualche modo, e quel poveraccio capitava a fagiolo.
"La vostra guardia, naturalmente..." come fosse la cosa più ovvia.
"La.. mia.. guardia?" incredulo lui.
"Sì, è troppo sbilanciata.. anche un bambino potrebbe farvi perdere l'equilibrio, non sarete mai stabile... inoltre non caricate bene i colpi.. credete che basti avere braccia di quelle dimensioni se l'altro ci mette tutto il peso del corpo?".
Restai con lo sguardo in quello del cavaliere per un lungo istante.
"Date retta a me, cercatevi un'altra madrina, ce ne sono un sacco di donne che non fanno caso a queste cose.." con un sorriso forzato.
Lui non replicò, e abbassò lo sguardo.
"Ora se non vi dispiace.." sempre sorridendo forzatamente "Signori.." chinando appena il capo.
Una volta lontane, Fria scoppiò a ridere.
"Tu sei pazza.." scuotendo la testa.
Io sorrisi appena.
"Nove su dieci il suo maestro d'armi gli ha detto le stesse cose, per quello non ha ribattuto..." divertita, per poi sospirare "Non avrei dovuto espormi in quel modo.." pensierosa "Se mio padre lo venisse a sapere...".
"Non credo che lo racconterà mai a qualcuno.." sorridendo la mia amica.
"Fria, eccoti finalmente..." un giovane dai capelli biondi e gli occhi azzurri si avvicinò.
La mia amica si illuminò.
"Posso rubarvela, Lilian?" cortesemente il cavaliere.
Io sorrisi, e annuii.
"Naturalmente.." lasciando il braccio di Fria "Fatevi onore sir Milus.." con un leggero cenno del capo.
Li osservai andare via con un sorriso, per poi sospirare.
Non ero ancora in condizioni di raggiungere il palco, avrei rischiato di dire qualcosa di inappropriato.
Così continuai a camminare, per schiarirmi le idee..
Arrivai ai margini del campo, dove la gente ormai si diradava.
Sembrava esserci uno strano silenzio, le voci della festa erano lontane, tranne alcune.
Ragazzi che ridevano.
Osservai la scena da dietro un albero.
Una gara di abilità, nientemeno.
Quei cavalieri si sfidavano allegramente cercando di colpire un bersaglio con dei coltelli.
"Facile.." pensai.
Ma a quanto pare per loro no, dato che continuavano a sbagliare.
Scossi la testa. Perché quegli incapaci potevano combattere e io invece dovevo stare buona buona in un corsetto.
Trasalii.
Il mio corsetto!
Guardai circospetta a destra e sinistra che non ci fosse nessuno, poi presi velocemente un pugnale che tenevo proprio tra le stecche del corpetto.
Lo guardai per un istante con uno sguardo soddisfatto.
Un profondo respiro, caricai il braccio come avevo fatto decine di volte in allenamento, mirai e tirai, colpendo il bersaglio.
Risi piano, nascondendomi dietro un albero.
Quella anonima vittoria mi aveva fatto tornare il buonumore.
Poi mi bloccai: qualcuno stava applaudendo alle mie spalle.
Ero fritta..
"Complimenti..." una voce alle mie spalle.
Quella voce..
L'avevo sentita poche volte, e non si era mai rivolta a me.
E io che ero andata fin lì per non pensarci.
Ma l'adrenalina di quel lancio mi rese audace e mi voltai, con un sorriso divertito.
"Grazie.." dissi soltanto, tentando di tenere a bada i battiti del mio cuore, anche se probabilmente ero arrossita.
"Ecco perché il povero Tirdalo non ha avuto scampo.." divertito a sua volta.
Io sorrisi appena, concedendomi di alzare gli occhi su di lui.
Ero in trappola, catturata da quell'azzurro inconfondibile in cui mi sembrava di annegare.
Così da vicino, poi, era ancora peggio.
Sentivo l'adrenalina combattere con il rossore sulle gote, sul fiato che mancava.
Poi fu qualcosa di diverso a prendere il controllo, qualcosa che non conoscevo, che non controllavo.
Mi avvicinai a lui di un passo, poi di un altro, senza distogliere mai lo sguardo.
"Già.." dissi, con voce bassa e calda "Ma non ditelo in giro, mi raccomando.." con un sorrisetto vagamente divertita per poi andarmene senza aggiungere altro, senza voltarmi indietro, mentre mille sensazioni diverse attraversavano il mio essere.
Il mio sguardo si indurì a quel ricordo.
Sciocca e patetica ragazzina...
Avevo giurato a me stessa che non avrei mai permesso a nessuno di ferirmi di nuovo.
Il mio cuore era ben protetto ora, pensai con un sorriso.
Lui probabilmente non avrebbe mai saputo che regalo mi aveva fatto.
Aveva reso il mio cuore insensibile, ghiacciato.
Non era stato difficile rinunciare all'Amore, quando scopri quanto questo possa distruggerti.
Finii in fretta il mio bicchiere di vino, per scacciare quei pensieri.
Fortunatamente la situazione era precipitata e poteva distrarmi.
I soldati del maresciallo non erano in granchè.
Aveva fatto una gran baruffa.
Era una questione personale per Fagas e quindi era meglio non immischiarmi, ma non potevo stare con le mani in mano.
Era un nemico del barone, e quindi anche mio.
Mi alzai a mia volta, e feci cenno ai Montanari di fare altrettanto, sfoderando Damasgrada.
Non ci immischiammo nel duello tra Guisgard e il maresciallo, ma li circondammo, in modo che il cavaliere non potesse scappare.
Altea
28-01-2016, 01.00.32
Alvaro mi fece notare il viavai di soldati..."Deve essere successo qualcosa..o cercano qualcuno" dissi pensierosa.."Aspettiamo se ne vadano nascosti qui o prendiamo una stradina laterale e andiamo alla rocca?" chiesi al nobile tra la vegetazione salendo su Cruz per sicurezza.
Lady Gwen
28-01-2016, 01.05.00
Il gallo cantò di nuovo.
Altra impazienza.
l'oscurità della notte si fece poi da parte, per accogliere l'incedere del mattino.
Mancava poco.
Posai quindi il libro e cercai il cesto che di solito utulizzavo per raccogliere le erbe, che avrebbe potuto servirmi, dopo quell'attesa così palpitante ed emozionante.
Guisgard
28-01-2016, 01.22.29
Il lampadario cadde pesantemente sulla tavola, schiantandosi tra i piatti, le brocche ed il cibo.
Dacey lesta fece un passo indietro, evitando così di essere ferita.
Alle sue spalle avvertì però una presenza.
"Venite, potrebbero ferirvi." Disse Jean invitandola a mettersi in un angolo della sala.
Nel salone infatti lo scontro tra il nobile ribelle ed i soldati aveva scatenato il caos.
Alla fine anche Clio ed i suoi uomini decisero di buttarsi nella mischia.
Non per combattere, ma per tenere il tutto sottocontrollo.
Infatti i mercenari circondarono il capannello di uomini che cercava di uccidere Guisgard.
Così facendo i Montanari avevano chiuso ogni via di fuga al Capomazdese.
Il Maresciallo si lanciò verso di lui con la spada in pugno, seguito subito dai suoi soldati.
Guisgard comprese allora di non avere molte possibilità.
Ma ogni via di fuga ora sembrava inesistente.
Il nobile ribelle si voltò così verso la grande bifora che si apriva nel muro alla destra delle scale.
Si lanciò allora sulla finestra e gettò poi uno sguardo in basso.
Si lasciò cadere di sotto, afferrando lo stendardo che fuori pendeva sul cortile.
Appeso alla stoffa araldica, questa si strappò, facendo così scendere dolcemente Guisgard fin nel cortile.
Raggiunse allora uno dei cavalli e vi montò, per poi galoppare verso il portone.
"Chiudete il portone!" Gridò uno dei soldati.
Ma il nobile ribelle riuscì a sfrecciare via, con i soldati che tentavano di colpirlo con le frecce delle loro balestre.
Ma il buio della notte coprì la fuga di Guisgard, che svanì nelle tenebre.
Poco dopo cominciò ad aleggiare.
Guisgard
28-01-2016, 01.24.32
"Credo debbano terminare il loro giro di ronda..." disse Alvaro ad Altea "... si, concordo con voi... sarà meglio tornare alla vostra dimora... magari domani sarà più sicuro venire alla Pieve..."
Guisgard
28-01-2016, 01.27.55
Il Sole spuntò e pian piano rischiaro' prima il cielo, poi le dolci pendici dei colli che avvolgevano Monsperon.
Giunse così il mattino e lentamente la città si destò dal torpore della notte, con le botteghe che una dopo l'altra si aprirono al nuovo giorno.
Ormai era giunto il momento per Gwen di andare all'appuntamento con Emon.
Altea
28-01-2016, 01.30.28
Annuii..prendemmo una stradina secondaria del bosco e arrivammo alla Rocca, legai Cruz e salimmo velocemente e chiusi col pesante catenaccio.
"Meglio riposare, domani decideremo il da farsi..potete dormire laggiù sul letto di Tomas".
Salii le scale di pietra fino la Torre, mi spogliai indossando una delle preziose camicie da notte di seta dono di Madame Sibille e mi misi sotto le coperte e presi sonno.
Era una lotta impari, eppure a Guisgard non sembrava importare.
Però, ci sa fare il ragazzo...
Pensai, mentre davo ordine ai miei di contenere la baruffa.
Era in trappola, non poteva sfuggirci.
Quando si avvicinò alla finestra credetti stesse bluffando.
Invece sembrava davvero intenzionato a buttarsi di sotto.
E lo fece, sotto gli sguardi attoniti degli astanti.
Ma la stoffa araldica del barone lo fece scivolare a terra dolcemente e sparì, come un'ombra nella notte.
A quel punto noi servivamo a poco.
Ci era stato affidato un compito diverso, fino a prova contraria.
Così, tornammo nei nostri alloggi, e io aggiornai i miei uomini su quanto scoperto nella locanda dai soldati del barone.
"Sullor, voglio che mi scopri tutto quello che c'è da sapere su questa storia, se c'è anche un minimo collegamento dobbiamo trovarlo!"
Sospirai, sedendomi al tavolo.
"Dobbiamo pensare una strategia per quei briganti!" Ai miei.
Dacey Starklan
28-01-2016, 01.32.01
Mi avvicinai a Jean, nell'angolo della sala, dal quale potevo osservare lo sviluppo dei combattimenti.
Il caos era arrivato nella sala, quasi tutti i commensali si erano buttati nella mischia.
Eppure, ancora una volta, Guisgard riuscì a fuggire, in un modo rocambolesco, degno di un libro d'avventure.
<< Riportatemi nella mia stanza>> dissi a Jean prendendo la sua mano.
Ora che Guisgard era fuggito non volevo restare nel raggio d'azione del barone e subirmi la sua frustrazione
Lady Gwen
28-01-2016, 01.34.13
La cittadina si animò a poco a poco e capii che ormai era tempo di uscire.
Presi quindi il cesto, il mantello sottobraccio e uscii di casa.
Mi piaceva uscire a quell'ora, sentire i raggi del Sole ancora tiepidi e vedere le stradine animarsi sempre di più.
In breve raggiunsi il cimitero e attesi con trepidazione l'arrivo di Emon.
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Lady Gaynor
28-01-2016, 18.06.28
La vicinanza del Capo era inebriante. Sotto il mantello le sue braccia cingevano le mie spalle, eravamo stretti l'uno all'altra infondendoci calore a vicenda, e non solo.
"Non avete bisogno di alcuna scusa per rivedermi..." gli risposi con un tono di voce così basso che temetti non mi avesse sentito.
Tirò poi fuori dalla sua sacca una bottiglia di vino e me la porse spiegandomi che si trattava di tutto ciò che si era salvato dell'incendio che gli aveva distrutto la casa e la cantina. Presi la bottiglia e bevvi qualche sorso, trovando quel vino assolutamente perfetto. "Questo non è vino, milord... è nettare degli dei..." gli dissi "Mentre beviamo raccontatemi di voi, della vostra casa... cosa vi è successo? E ditemi, qual'è il vostro nome... desidererei tanto pronunciarlo..." terminai, stringendomi di più a lui.
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Guisgard
28-01-2016, 18.10.24
Altea in breve si addormentò, ma poco dopo fu svegliata da qualcosa.
Era una lieve melodia, frutto di una lenta ballata che qualcuno stava intonando in quella tarda ora notturna.
Si trattava di Alvaro, che dal suo letto, o meglio da quello di Tomas, stava strimpellando con la sua grotta.
E la canzone così recitava:
"Ogni giorno provo sulla mia pelle
cose ingiuste e ahimè solo quelle.
Del nobile Gobbo mio gran casato,
son si nemico di chi ha imbrogliato.
Ladri e furfanti caduti in prescrizione,
presto conoscerete degna punizione!"
Guisgard
28-01-2016, 18.15.00
Il Sole era ormai alto nel cielo ed illuminava la campagna.
Gwen giunse al vecchio cimitero che si trovava appena fuori Monsperon, dove la campagna si accingeva a cedere il posto alla boscaglia.
E la giovane si accorse di una figura che se ne stava sotto ad un cipresso, col cappello a coprirgli il volto e la braccia incrociate dietro la testa, come se si ripossasse.
Altea
28-01-2016, 18.17.25
Finalmente stavo dormendo..un sonno ristoratore quando...nel buio della notte..fui svegliata di soprassaldo da qualcuno che cantava e strimpellava la sua rotta...udii le parole e capii immediamente chi fosse.
Sospirai...certo in quelle frasi vi era la sua inquietudine su ciò che era successo.
Presi il mio scialle e scesi le scale fredde di pietra..."Ser Alvaro" dissi mantenendo una certa distanza.."Io capisco il vostro disagio ma siamo in piena notte...e poi state cantando troppo forte, qualcuno potrebbe sentire e capire questa rocca è abitata. Eh..mi spiace non troviate qualcuno di importante da salvare...voi siete qui per questo...e domani dovrò vedermela con quegli uomini...e purtroppo dovrò dare loro dei soldi..non ho mai pagato il dazio io..dare soldi a quell' inutile uomo del barone".
Lady Gwen
28-01-2016, 18.22.05
Il Sole era ormai alto e illuminava la campagna.
Mentre mi guardavo intorno, scorsi una figura sotto un cipresso, che sembrava stesse riposando.
Non riuscivo a vedere il volto, a causa del cappello, così mi avvicinai piano per capire chi fosse.
Guisgard
28-01-2016, 18.37.43
Il misterioso bandito sorrise a Gaynor, per poi sorseggiare anch'egli un po' di quel pregiato vino.
"Volete" disse stringendo con più cura il mantello attorno a lui ed alla dama "che vi parli di me? Ma in verità io sono un tutt'uno con questi luoghi e non saprei dividere la loro storia ed il loro Fato da me..." guardandosi intorno "... assaporate dunque questo vino ed esso vi narrerra' di codesti luoghi... e dunque anche di me..." guardò la giovane donna "... chiudete gli occhi dunque è concentratevi sul sapore e sul profumo di ciò che avete bevuto... sgombrate la mente ed il cuore da ogni altro pensiero e lasciate che questo vino vi conduca per mano tra questo bosco e queste colline... e vedrete che Sygma si aprirà a voi come un libro dalle mille poesie... ecco... udite e vedete le meraviglie racchiuse nell'una, nelle spezie del mosto e nel profumo del timo... vieni, fanciulla... vieni nel paese dei cipressi e dei poggi, col fuoco e la voluttà sulle labbra... segui quel sentiero dove lieta trascorre la danza di foglie ingiallite e cadute e di petali di girasole... chi sono? Sono un misero e solitario sognatore nel limitare, tra la boscaglia e i dolci pendii... si, ma potrei cantare di tutti i giorni dinnanzi allo splendore dei tuoi occhi sognanti di Amore acerbo, in quest'oscuro tratto di vita, di giochi e di misteri...lo senti?" Stringendo la mano di lei nella sua. "Lieve e gentile spira il vento dell'Ovest... e col suo soffiare infonde frammenti di sogni di Primavera in ogni cespuglio... e la bella signora del fiume Helsa si adorna le chiome di fiori d'avellano... si dice che ella lasci il suo palazzo in cerca di tracce fresche di antichi e lontani cavalieri sull'ultima neve scesa sul sentiero... sono un umile e solitario sognatore tra i ridenti pendii di Luna e di stelle... tra il soffio di mille venti e l'errare di fanciulle di cui mai chiederò di sapere il nome... poiché il tuo solo può aprire la porta dei miei sogni di poggi, cipressi, pendii e segreti..." e guardò Gaynor negli occhi "... è la magia di questa terra, racchiusa nel suo rosso sangue... nel suo vino..."
Lady Gaynor
28-01-2016, 18.51.35
E osavano chiamarlo fuorilegge. Quei miserabili esseri, la cui ignoranza era pari soltanto alla grettezza, non sarebbero stati degni neppure di alzare gli occhi al suo passare. Quelle parole potevano provenire soltanto da un animo nobile e sensibile, quel poetare romantico e così evocativo... Seppi in quel momento di essere irrimediabilmente persa. Quell'uomo si era impossessato di me, quasi come un'entità astratta che penetra attraverso la pelle e si irradia nelle vene... Il trovarsi così vicino, avere il viso a pochi centimetri dal suo, il calore del fuoco, quel vino e soprattutto quelle parole inebrianti, tutto contribuì a quel gesto che mai avrei creduto di poter fare... gli presi infatti il viso tra le mani e lo baciai, a lungo e con passione.
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Guisgard
28-01-2016, 18.57.37
Jean prese per mano Dacey ed annuì.
"Venite..." disse poi alla principessa, mentre nella sala, nonostante la fuga di Guisgard, il caos regnava ancora sovrano.
Il cortigiano condusse così la dama d'Oriente nei suoi alloggi.
"Ecco..." Jean una volta giunti nella stanza di Dacey "... qui sarete tranquilla, milady... ma non temete, ora tutto tornerà normale nel castello... vedrete che quel traditore non osera' più avvicinarsi a questo maniero e presto sarà catturato e giustiziato."
Nel frattempo, Clio ed i suoi mercenari erano andati nei loro alloggi per discutere sulla faccenda che li aveva portati a Monsperon.
"E se ci fosse" disse Elas "qualche collegamento fra il tipo che ha messo in agitazione il castello poco fa e quei briganti?"
"Che vuoi dire?" Fissandolo Sullor.
"Che hanno entrambi motivi per odiare il barone..." rispose Elas.
Dacey Starklan
28-01-2016, 19.01.54
Entrata nella stanza sedetti sul mio letto restando qualche secondo in silenzio per poi guardare Jean e scoppiare a ridere.
Una risata liberatoria e anche un po' isterica, come se stessi liberando tutta la tensione accumulata nella giornata.
<< Scusate..scusate...>> dissi riprendendomi poco dopo, << ma la cena di questa sera è stata beh a dir poco comica, vedere il barone in quello stato d'agitazione...impagabile! Ma dite quell'uomo..è lo stesso di cui vi avevo già chiesto non è vero? E le sue terre sono state confiscate dal barone... su che base? Con quale diritti?>> pian piano tornavo seria e più curiosa
Annuii a Elas.
"Sì, esatto.. potrebbe benissimo esserci un collegamento, dopotutto è un capomazdese, dunque potrebbe essere alleato di quei briganti... non dimentichiamo che il nemico del mio nemico è mio amico, quindi potrebbero anche non essere inizialmente in combutta, ma allearsi successivamente...".
Restai pensierosa per un lungo istante, riflettendo su quella situazione.
"Idee sulla strategia da adottare?" ai miei uomini.
Guisgard
28-01-2016, 19.16.41
"Beh, tanto inutile non è..." disse Alvaro ad Altea "... dopotutto è il signore di queste terre e dispone, come recita ed impone il diritto feudale, di decidere riguardo la vita è la morte di tutti voi che abitate questi luoghi... e pagare le tasse temo sia un qualcosa che spetta a tutti, madama... non credete?"
Guisgard
28-01-2016, 19.21.08
Gwen si avvicinò a colui che riposava sotto il cipresso e si accorse si trattava proprio di Emon.
Ed il giovane, sentendo qualcuno avvicinarsi, subito si svegliò.
"Ehi..." disse sorridendo alla giovane "... vi aspettavo... ma temo di essere arrivato un po' troppo presto ed allora avevo schiacciato un sonnellino..." balzò in piedi "... eccoci dunque pronti per il nostro giro nel bosco." Mostrò un galante inchino. "Vi farò allora da cavaliere e Cicerone in questo nostro vagare, madama." Facendole l'occhiolino e porgendole il braccio.
Altea
28-01-2016, 19.24.05
A quelle parole trasalii.."Cosa state blaterando..lui non è il signore di queste Terre, lui queste terre le ha rubate e confiscate...uccidendo povera gente come i miei genitori, mandando mio fratello alla forca per due fagiani, ha cacciato i veri signori di queste terre, i capomazdesi, i quali non hanno più diritti in quelle che, giustamente, furono le loro terre. Per voi è comprensibile" il volto era rosso di rabbia "Che delle persone non hanno da vivere e chiedono di vendere una mucca per le medicine e nonostante abbiano già pagato il dazio lo devono ripagare solo per il gusto di ridurli alla fame...prendete e andatevene da qui..subito, le vostre parole sono offesa".
Mi voltai e salii gli scalini senza un tentennamento, le sue parole erano pari ad una bestemmia per me...e si proclamava un nobile cavaliere, magari nelle sue terre trattava cosi i suoi servi o inferiori.
Chiusi la porta della camera bene a chiave perchè non entrasse, e pensandoci bene lui non era stato in grado di aiutare quella povera famiglia e proteggere me..non lo volevo più vedere.
Mi stesi cercando di calmarmi ma non lo avrei perdonato.
Guisgard
28-01-2016, 19.27.47
Quel bacio.
In un attimo fece perdere i due nel vortice della passione.
Era pura passione quel bacio.
Il misterioso brigante senza nome strinse a sé la bella Gaynor e rispose con impeto e trasporto a quel bacio.
Le loro labbra ardenti si unirono più volte, inumidite dai caldi giochi delle loro lingue che si cercavano e si accavallavano l'una sull'altra.
E poi la bocca di lui assetata del sapore di quella di lei, cominciò a cercare il suo mento, le guance ed il suo collo, assaporando con slancio e sensualità ogni tratto della bianca pelle della dama Flegeese.
Tutto ciò mentre le forti, esperte e virili mani del bandito scendevano e salivano lungo l'abito di Gaynor, quasi a voler scoprire ogni forma del suo morbido corpo.
Lady Gwen
28-01-2016, 19.32.11
Sorrisi felice nel vedere che si trattava di Emon.
Risi piano alle sue parole.
"Non vedo l'ora" dissi affascinata, prendendo il suo braccio.
Avevo atteso quel momento tutto il tempo e adesso non aspettavo altro.
Guisgard
28-01-2016, 19.33.33
Jean resto' a fissare Dacey ridere isterica senza dire nulla.
Poi a quelle parole della bella principessa, si voltò verso la finestra a guardare il Sole ormai sorto.
"Non vi consiglio di sorridere delle sventure del barone" disse freddamente "poiché esse saranno anche le nostre. Un uomo come lui tende a sfogare sugli altri i suoi stati d'animo, partendo dai servi. E voi, perdonate la sincerità, questo siete per il barone." Voltandosi verso di lei. "Quanto al traditore di cui chiedete, si, è lui... l'uomo i cui beni sono stati giustamente confiscati, poichè è nemico di queste terre. Anzi, vi rivelero' che ho temuto per voi... temuto che potesse prendervi come ostaggio e usarvi per fuggire... i vigliacchi amano spesso farsi scudo con le donne."
Guisgard
28-01-2016, 19.41.41
"Forse" disse Tussor a Clio "si potrebbe partire proprio da questo. Capire cioè che relazioni possono esserci tra i briganti e gli uomini che il barone identifica come traditori, dunque come quel Guisgard... "
"Io invece dico" intervenne Estea "che dobbiamo concentrarci solo sul nostro obiettivo, ossia i fuorilegge. Per ora ci è stato chiesto di occuparci di loro e trovo sciocco doverci preoccupare anche di ciò che non dovrebbe riguardarci."
"Anche perché" fece Anty "quel Guisgard non credo vivrà a lungo. Troppo folle e spericolato per sopravvivere alla caccia che ora aprirà contro di lui il Maresciallo. Uomini come Guisgard sono più adatti a vivere tra le pagine di un romanzo, che nella dura ed indegna realtà."
Dacey Starklan
28-01-2016, 19.42.03
<< Allora è un vero peccato... che non mi abbia presa come ostaggio... Almeno sarei fuggita da questo orribile posto, dal vostro orribile barone>> risposi altrettanto freddamente dandogli le spalle.
<< Scusate... non devo prendermela con voi... Voi ubbidite solo ai suoi ordini e ho capito che spesso non vi piacciono, ma siete costretto a farlo comunque>> mi alzai quindi raggiungendo Jean e posando dolcemente una mano sulla sua spalla.
<< Grazie per avermi riaccompagnata qui>>
Risi appena a quelle parole di Tussor.
"Beh, mio Uomo nell'Ombra, direi che è un compito che posso affidarti a occhi chiusi.." divertita. Tussor non amava le armi, preferendo il combattimento a mani nude, ma in quel genere di cose era fenomenale. Recuperare informazioni, spiare, infiltrarsi, un vero asso.
Poi ascoltai le parole delle due donne.
Sorrisi appena, scuotendo la testa.
"Guisgard ha un piano.. non so quale sia, ma non è così folle da arrivare qui, fare tutta la sceneggiata per niente... magari vuole proprio attirare l'attenzione su di sé per distrarre le truppe del barone dalla ricerca dei briganti.. dopotutto non credo sapesse di noi, prima di vederci a tavola.. dobbiamo scoprirlo, questo è sicuro.. e non mi preoccuperei tanto per la sua vita, è molto difficile da uccidere o sarebbe morto da tempo.." annuii.
"Io cercherò di parlare col Maresciallo per capire quale ruolo vuole affidarci in questa storia, Estea ha ragione, non possiamo fare tutto, il nostro compito è caricare i briganti e credo che questo possa rendere i soldati del maresciallo più liberi di dare la caccia a Guisgard.. è una faccenda personale la sua, e non ci vorrà tra i piedi, questo è sicuro..".
Guisgard
28-01-2016, 19.56.04
Altea reagì con rabbia a quelle parole di Alvaro, andando a chiudersi nella sua camera.
"Milady..." disse Alvaro bussando alla porta della stanza "... perdonate il mio ardire ma non volevo recarvi offesa... se accetterete le mie scuse vi accompagnero' subito dal buon frate per farmi perdonare."
Era ormai giorno.
Altea
28-01-2016, 20.01.43
Udii il nobile bussare alla porta, mi alzai dal letto, non avevo dormito nulla.
Aprii la porta asciugandomi le lacrime di rabbia.."Avete recato offesa alla mia famiglia e a coloro che hanno servito e a coloro che servirò in nome dei miei genitori..giustizia deve essere fatta per come li hanno uccisi, vi darò altra possibilità e la prossima volta ve ne andrete veramente...si Frate Roberto..e rammentate se non porto i soldi vorranno..il mio corpo..se per voi è giusto..e sono convinta a loro i soldi non basteranno mai perchè vogliono abusare di me, aspettatemi giù".
Chiusi la porta, mi spogliai e misi il vestito, spazzolai i miei lunghi capelli, indossai il mantello, presi della essenza di lavanda e rosa e la poggiai con le dita nel diafano collo...i conti si dovevano regolare..o ci avrebbe pensato il buon Frate o avrei dovuto lavorare sodo.
Scesi e senza dire nulla gli feci cenno di seguirmi, presi Cruz e salii in groppa, sistemai la spada e prendemmo la strada del bosco per andare da frate Roberto.
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Guisgard
28-01-2016, 20.07.25
Emon era giunto al vecchio cimitero con un carretto trainato da una mula.
Fece così salire Gwen su quel rustico mezzo di trasporto e si avviarono verso il bosco.
Il Sole mattutino adagiava i suoi lievi raggi sulle cime dei poggi, screziando di un acerbo splendore le sagome austere e nobili dei cipressi che impreziosivano i dolci pendii che scendevano a valle.
Sciami di girasoli seguivano il nuovo e breve tragitto che aveva portato il Sole ad alzarsi oltre le basse alture collinari, mentre querce ed aceri incoronavano il profilo silvestre del limitare che annunciava ormai i cancelli verdeggianti di Clantes.
Il carretto attraversava i zigzaganti ed erbosi sentieri che come arterie naturali animavano e tagliavano i tratti di quel bucolico mondo.
"Vedete" disse Emon a Gwen indicando un tumulo naturale che si ergeva dal fianco di una collina "quel punto in cui si erge quel grosso dosso? Ebbene secondo la leggenda celerebbe un'antica tomba, eretta per ospitare le spoglie di una principessa etrusca... ma fino ad oggi nessuno ha pensato mai di scavarci dentro e svelare il mistero... magari un giorno lo farò io e chissà che non riesca a trovarci un tesoro." Ridendo.
Lady Gaynor
28-01-2016, 20.07.41
Fu un bacio infuocato, a cui ne seguirono mille altri... le nostre lingue si cercavano senza sosta, i nostri corpi premuti l'uno contro l'altro. Un vortice di passione a cui non si poteva sfuggire, una danza antica che cristallizzava gocce del tempo infinito in quell'unico momento. Le sue mani forti accarezzavano il mio corpo, ma la passione devastante mi spinse a chiedere di più... gli presi una mano e la guidai sotto l'ampia gonna del mio abito, accecata dal desiderio.
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Guisgard
28-01-2016, 20.11.08
"Il vostro spirito è del tutto fuoriluogo, milady." Disse Jean a Dacey.
Poi le scuse di lei e quel gesto nell'appoggiare la sua mano su di lui.
"Si, sono costretto ad obbedire." Annuì. "E di certo non avrei voluto abbattere la vostra giùmenta, ma non avevo altra scelta. Comunque datemi retta... evitate di prendere in simpatia le vicende di traditori come quel Guisgard... non lo meritano e di certo non vivranno a lungo."
Guisgard
28-01-2016, 20.13.11
"Parli di quel Guisgard" disse Estea a Clio "come se ne conoscessi le abilità e le intenzioni." Fissandola.
"Le sue intenzioni sono facili da dedurre.." Alzai le spalle "Gli hanno confiscato le terra, ora è tornato per riprendersele o per vendicarsi del barone, o qualcosa del genere... Dubito sia in villeggiatura... Quanto alle sue abilità.." A Estea e gli altri "L'ho visto combattere in passato, e sa il fatto suo, non è un nemico da sottovalutare, a maggior ragione se appoggiato dai briganti!".
Lady Gwen
28-01-2016, 20.16.42
Emon mi fece salire su un carretto e i ci avviammo verso il bosco.
Il panorama era stupefacente, quelle enormi distese verdi impreziosite da quei girasoli dorati immersi in quell'atmosfera così viva e bucolica.
Giungemmo poi quasi davanti all'entrata del bosco, che mi faceva pensare all'ingresso di Avalon di cui mia madre mi parlava tanto.
Mi Indicò poi un tumulo.
Risi piano alle sue parole.
"Sono sempre stata del parere" sorridendo "che le leggende siano solo storie vere, solo molto enfatizzate e romanzate da coloro che le hanno tramandate nei secoli, quindi potrebbe anche essere vero" divertita.
"Ma quale tesoro, seppur inestimabile, potrebbe essere anche solo lontanamente paragonabile alla ricchezza di vivere qui?" guardandomi intorno, un po' più seria, ma sempre con un leggero sorriso "Dove la Natura è così vibrante, così viva, con quel sottofondo di fruscii di animali che corrono qua e là, con questa tavolozza di colori così brillanti e stimolanti il giorno e così vaghi, indefiniti e misteriosi la notte e un bouquet di odori così pungenti, decisi, penetranti, che sanno proprio di Natura, di Casa... come il profumo di una Madre..." mormorai a voce bassissima, temevo quasi non riuscisde a sentirmi, mentre continuavo a contemplare quello spettacolo, assorta e rapita.
"Oh scusate..." sorridendo imbarazzata e abbassando lo sguardo "Mi sono lasciata andare... Di solito non blatero così tanto..." con una leggera risata.
Con lui era tutto così semplice, così immediato, spontaneo ed io potevo finalmente sentirmi me stessa.
Dacey Starklan
28-01-2016, 20.18.06
<< Lo so e ...e confesso che ero arrabbiata con voi, all'inizio ma poi ho realizzato che era colpa vostra e che se aveste rifiutato... Non voglio neanche pensarci>> ritrassi la mano muovendo qualche passo mentre continuavo a parlare, << non ho simpatia per quel Guisgard e la mia battuta di prima é stata sciocca ma... Ogni giorno che passo qui per me è...mi sento come soffocare in questo posto e sinceramente non ce la faccio più. Non dovrei dirlo e spero non lo riferiate...ma io odio il barone e tutto ciò che fa, come parla, come mi guarda...mette i brividi talvolta>>
Guardai anche io fuori dalla finestra, << mi manca la mia casa e agire razionalmente diviene man mano sempre più difficile>>
Guisgard
28-01-2016, 20.28.42
Quel gesto, audace, peccaminoso, improvviso, complice.
Gaynor prese la mano del brigante e la portò sotto la sua lunga gonna, fin dove lei era più sensibile e vulnerabile.
L'uomo allora cominciò a sfiorarla con maestria, sapienza, causandole un piacere intenso, travolgente, folle, impagabile, tanto da strapparle prima lunghi sospiri, poi caldi gemiti.
E continuò, continuò a lungo, più è più volte, rendendo la bella dama Flegeese inerme a quell'incredibile piacere.
E nel farlo, il brigante guardava fisso il volto di lei, compiaciuto nel vederla persa d'eccitazione e pazza di desiderio.
Tutto ciò mentre la lussureggiante vegetazione intorno a loro si apriva alla luce ed ai suoni del nuovo giorno.
Lady Gaynor
28-01-2016, 23.16.04
La mano del Capo si muoveva esperta su di me, dentro di me... Mai avevo provato un piacere così intenso, sensazioni così forti da lasciarmi completamente in balìa della passione, che mi aveva travolta come un fiume in piena. Ero stata sposata, ma i piaceri della carne non li avevo mai conosciuti, solo brevi e insopportabili incontri nel talamo nuziale, che ben presto divenne il simbolo della mia infelicità. Erano passati dieci anni da quando avevo lasciato marito, famiglia e terra, e da allora avevo condotto una vita ritirata, solitaria, senza uomini e senza amore. Fino ad allora, fino a quando il Capo mi aveva conquistata col suo fascino e mi stava ora rendendo sua schiava. Gemevo di piacere, la sua mano sempre più audace e decisa mi stava facendo impazzire. Travolta dal desiderio, mi scoprii i seni e portai la mia mano sui suoi pantaloni, liberando la sua prorompente virilità, toccandolo per cercare di dare a lui lo stesso piacere che stava divorando me.
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Guisgard
29-01-2016, 01.16.51
“Le ragazze che conosco” disse Emon a Gwen “non parlano come fate voi. Credo che voi siate una poetessa... lo siete, vero?” Mentre il carretto si addentrava sempre più nel bosco.
Guisgard
29-01-2016, 01.24.09
Jean ascoltò Dacey e restò a fissarla a lungo.
“Naturalmente non riferirò nulla di tutto ciò al barone...” disse poi “... niente di ciò che mi dite io lo condivido con alcuno... e comunque, perchè lo sappiate, molti detestano il barone... ma egli è troppo potente e dunque induce gli altri, che siano nobili o plebei, ad avere un profondo terrore verso la sua persona... però vi confesso del mio piacere nel sapere che non nutrite simpatia alcuna per gente come quel Guisgard... sono uomini senza onore e dignità...” si avvicinò alla principessa “... non voglio che vi illudiate... nessuno della vostra famiglia pagherà mai quel riscatto... è troppo alto... il barone lo sa bene...”
Lady Gwen
29-01-2016, 01.24.19
Arrossii a quelle parole.
E a me nessuno dei ragazzi che conoscevo faceva quell'effetto...
"Poetessa? Io? Oh no.." sorridendo e scuotendo la testa.
Dacey Starklan
29-01-2016, 01.31.30
<< É alto lo so... L'ho capito dal primo giorno ma...se mi togliete l'illusione, la speranza... Che altro mi resta? Perché cosa dovrei alzarmi ogni mattina? Per la sola certezza di passare la mia intera vita in questa prigione? No, non provo simpatia per Guisgard, perché mi é stato insegnato a non ammirare i fuorilegge ma... >> scossi la testa, << ma forse loro sono meglio, forse chiederebbero un riscatto più basso... In questo momento sarei disposta anche a consegnarmi nelle loro mani se questo mi garantisse la possibilità di tornare a casa... Senza speranza e illusione, vedete cosa vado a pensare?>>
Quei giorni passati alla corte del barone mi stavano logorando, io abituata a passeggiare libera, essere rinchiusa e controllata. Non era per me.
<< Voi dovete aiutarmi, vi prego, non ho nessuno, solo voi>> iniziavo davvero a essere disperata, prendendo coscienza della cruda realtà e nel supplicare Jean presi le sue mani tra le mani, cosa che non avrei mai osato fare a mente lucida.
Guisgard
29-01-2016, 01.43.52
Gaynor ed il misterioso brigante furono travolti da un'irrefrenabile passione.
Un trasporto che li portò quasi a perdere il senno, oltre al controllo dei loro sensi.
Lei, sempre più audace, scoprì i suoi meravigliosi e bianchi seni, per poi arrivare ad osare ciò che solo una donna inebriata dalla passione più folle poteva concepire.
Spogliò l'uomo fino a denudare la sua virilità.
Il suo essere maschio.
Ed allora il meraviglioso gioco a cui lui l'aveva sottoposta divenne delizia anche dell'affascinante fuorilegge.
E quell'audace diletto durò a lungo, fino a quando lui si chinò sul nudo petto di lei per cominciare a baciarle i morbidi seni.
Allora Gaynor fu impossibilitata a continuare, perdendosi in un'estasi di pazzo e assoluto godimento.
Guisgard
29-01-2016, 01.45.47
“Tu” disse stupita Estea a Clio “l'hai visto combattere in passato? Allora ho indovinato riguardo al fatto che sembravi conoscerlo? Dai, ora vogliamo sapere tutto...” sorridendo.
Guisgard
29-01-2016, 01.49.40
“Su, a me potete dirlo...” disse Emon sorridendo a Gwen “... siete una poetessa, vero? Di quelle che riempiono pagine e pagine del loro diario ogni giorno.” Annuì. “Io dico di si. Le altre ragazze sono tutte civette, interessate solo a vestirsi bene, a truccarsi e mettersi in mostra. Amano farsi donare fiori, ma ne ignorano il significato. Ma voi siete diversa.”
Alzai le spalle a quella parole di Estea.
"Non c'è molto da dire, abbiamo solo frequentato gli stessi ambienti per un po' e mi è capitato di vederlo combattere, tutto qui.. Ma lui sicuramente non si ricorderà di me.." Sospirai "Ma quello era prima, prima dei Montanari..".
Quello avrebbe troncato il discorso.
Ognuno di noi aveva una storia prima dei montanari, e ce la lasciavamo alle spalle.
Dunque non avrebbero insistito.
Poi magari avrei raccontato la verità alle ragazze, ma in separata sede.
Lady Gwen
29-01-2016, 01.56.26
"Vi ho detto di no, sul serio" dissi ridendo "Non ho mai scritto poesie, non ci ho mai pensato in realtà..." con un'alzata di spalle.
Poi, quelle parole.
Quelle parole che, da sole, bastarono a stravolgermi.
"Lo pensate sul serio?" gli chiesi, quasi sussurrando, cercando il suo sguardo, mentre un brivido mi attraversava la schiena.
"Se io dovessi scegliere quali fiori farmi regalare..." iniziai, con espressione pensierosa "Sceglierei sicuramente la 'bella di notte', un fiore che ama aprirsi e mostrarsi solo la notte, alla Luna. Potrebbe sembrare un atteggiamento snob, altezzoso, ma secondo me è solo l'atteggiamento di chi non ama mostrarsi a tutti per come è davvero... Per timidezza, forse... O forse perchè non tutti meritano la Bellezza, quella vera..." sorridendo e tornando a guardarlo.
Guisgard
29-01-2016, 01.58.06
A quelle parole di Dacey, relative alla possibilità di essere rapita dai fuorilegge, Jean trasalì.
La fissò con un impeto di rabbia, però ben celato dalla sua abitudine, tipica dei cortigiani, di controllare ed ammansire ogni sincero stato d'animo ed ogni emozione troppo vistosa.
Poi quel gesto.
Lei che prese le mani dell'uomo nelle sue.
“Milady...” disse fissandola Jean “... non voglio vi illudiate... il barone sa che nessuno può pagare quel riscatto, se non un re o un Sultano... egli dunque già assapora l'idea di avervi per sempre... ma io ho un piano... forse conosco un modo per liberarvi... vi fidate di me? Ciecamente?”
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Lady Gaynor
29-01-2016, 01.58.15
La sua lingua si muoveva sensuale sui miei seni, la sua bocca avida baciava, mordeva, succhiava... Ero completamente folle, godevo pazzamente di quell'uomo, della sua bocca e della sua mano che ancora incendiava la mia femminilità. Ma ancora volevo di più. Volevo lui unito a me in un solo corpo, volevo essere la sua donna, volevo essere appagata dalla sua virilità.
"Prendimi..." gli sussurrai fra i gemiti "fammi tua..."
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Guisgard
29-01-2016, 02.02.44
“Fatto sta” disse Elas, quasi ad interrompere Clio “che non è affar nostro. E sinceramente preferisco così. In verità credevo che fosse una missione più semplice, ma mi sbagliavo. Dunque concentriamoci su quei briganti del bosco.”
“Io ho un'idea...” mormorò Tussor “... il popolo. Chiedere alla gente, mischiarsi fra i cittadini più poveri e scoprire cosa sanno di questi fuorilegge. E se fossero segretamente al servizio del vescovo? Dopotutto il barone fa di tutto per farsi detestare anche dai chierici. Voi che dite?”
Dacey Starklan
29-01-2016, 02.03.32
<< Non sarò mai del barone, non potrei sopportare una vita così... >> tacqui ascoltandolo e con gli occhi fissi sui suoi.
<< Si mi fido>> e infine quelle parole uscirono spontanee dalla mia bocca, attirate da una fievole possibilità di fuga.
<< Voi...voi davvero intendete rischiare tanto, tutto, solo per aiutarmi? Aiutare una donna che conoscete appena? Perché lo fate. Ho bisogno di saperlo. Ho bisogno che siate onesto con me. Per fidarmi ciecamente come voi chiedete >>
Guisgard
29-01-2016, 02.05.54
“Allora” disse Emon a Gwen, guardandola negli occhi “se io aspetterò stanotte per cercare e cogliere quel fiore, poi voi promettete come pegno di svelarvi a me? Di vincere la vostra timidezza e confidarvi?” Sorridendo. “Lo farete davvero?”
Annuii a Tussor.
"Sì, mi sembra un'ottima idea... Ci mischieremo alla folla, ascoltando ciò che dice la gente..." Annuii, per poi guardare Estea.
"No, hai ragione, non è affatto facile con un nemico che non esce allo scoperto.." Pensierosa.
"Allora che dite, andiamo a prepararci?"
Lady Gwen
29-01-2016, 02.16.32
I miei occhi si legarono indissolubilmente ai suoi e il respiro si arrestò.
"Per un pegno così poco esoso non posso non accettare..." risposi piano, sorridendo.
Guisgard
29-01-2016, 02.18.00
Quelle parole di Gaynor sussurrate tra i gemiti ed i sospiri della passione più viva.
Allora il brigante prese a giocare ancor più intensamente con la bocca sui seni di lei, fino a farla chinare all'indietro per il troppo piacere.
La dama si trovò così adagiata su una bassa pietra resa liscia dall'umidità e dalle piogge, ammantata di muschio selvatico che la mostrava come un tenero ed ospitale giaciglio.
Allora anche lui si stese, su di lei, per farla sua.
Si unirono in un solo corpo, con il medesimo respiro.
E iniziò quella danza d'amore, condotta dall'impeto di lui ed animata dalle grida di piacere di lei.
http://www.clattoverata.com/wp-content/gallery/x/viva-bianca-x.jpg
Guisgard
29-01-2016, 02.23.28
Jean fissò Dacey.
“Lo faccio per aiutarvi, per liberarvi.” Disse. “Ma non nego di nutrire una forte simpatia verso di voi. Una simpatia che potrei definire pura, senza interessi... siete troppo bella e giovane per finire i vostri giorni come la sgualdrina del barone. No, non posso permetterlo. Non voi. Farò di tutto per sottrarvi a lui.”
Guisgard
29-01-2016, 02.28.11
“Si, andiamo.” Disse Elas annuendo a Clio. “Ci vestiremo per sembrare contadini, bottegai, massaie o contadinelle. Insomma, tutto per passare inosservati.”
“Speriamo di ricavarci qualcosa...” sbuffò Kostor.
“Rammenta, la pazienza è la virtù dei forti.” A lui Tussor.
“Magari una di noi potrebbe cercare informazioni anche presso conventi o chiesette.” Propose Anty.
“Hai forse deciso di confessarti?” Ridendo Kostor. “Per i troppi peccati?”
“Che il diavolo ti porti.” Seccata Anty.
Dacey Starklan
29-01-2016, 02.29.27
<< Io.... Io non so come ringraziarvi... Siete un uomo buono, dall'animo nobile...una rarità, una vera rarità e vi sarò sempre grata, anche solo per aver tentato. Sono onorata di avere la vostra amicizia>> gli sorrisi con uno sguardo pulito e sincero, pieno di gratitudine e speranza.
Ancora non avevo lasciato le sue mani, sapevo di doverlo fare, non era appropriato quel contatto così prolungato eppure.
Alla fine, dopo lunghi secondi, allentai la presa lasciando scivolare via le mie mani, fingendo di dovermi sistemare qualche ciocca di capelli.
Annuii ad Elas.
"Ottimo, speriamo davvero che ci porti qualcosa...".
Poi Risi a quel battibecco tra Anty e Kostor.
"Si beh, vanno controllate anche quelle, assolutamente... " Annuii.
Mi alzai.
"Bene, organizziamoci.." Per poi andare nel mio alloggio.
Guisgard
29-01-2016, 02.32.48
“Bene.” Disse soddisfatto Emon a Gwen.
Spronò la mula ed il carretto aumentò il suo cigolante andamento, fino a raggiungere un'ampia quercia.
Qui i due ragazzi sostarono e lui scese dal carretto per raccogliere delle bacche selvatiche, che poi offrì alla giovane come pasto.
“Ora attenderò impaziente la notte” Emon “per veder spuntare il vostro amato fiore... ed avrò così l'occasione di restare in vostra compagnia più a lungo.” Facendole l'occhiolino.
Ma ad un tratto si udì un nitrito.
Qualcuno a cavallo si avvicinava.
Guisgard
29-01-2016, 02.37.10
Jean lasciò che le mani di Dacey scivolassero dalle sue.
Mostrò poi un lieve inchino alla ragazza.
"Ora devo andare..." disse "... ma quando il barone ordinerà di servire un nuovo pasto io tenterò... tenterò di liberarvi, di portarvi via da lui... a dopo dunque... ora riposate." Ed uscì.
Poco dopo arrivò Bettina.
Bussò ed entrò.
"Vi occorre qualcosa, milady?" Chiese.
Lady Gaynor
29-01-2016, 02.39.32
Era un piacere quasi insopportabile. Gridavo aggrappandomi a lui, anelavo a quell'unione con ogni fibra del mio corpo. Lui sembrò capire che era arrivato il momento, staccandosi da me soltanto per adagiarmi meglio sulla liscia pietra che avrebbe ospitato il nostro amplesso, per poi stendersi su di me. E in un attimo fummo tutt'uno, i nostri corpi uniti e aggrovigliati nella magia dell'amore. Gli cinsi i fianchi con le gambe per accoglierlo meglio, travolta dall'impeto con cui lo sentivo muoversi dentro di me. Volevo gridare il suo nome, ma non lo conoscevo...
"Dimmi il tuo nome..." mormorai sulla sua bocca "lascia che io possa chiamarti, che possa morire in questo momento col tuo nome sulle labbra..."
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Lady Gwen
29-01-2016, 02.40.10
Sorrisi alla sua espressione soddisfatta, poi lui spronò la mula e continuammo a camminare.
Ci fermammo vicino ad una quercia, Emon scese dal carretto per raccogliere delle bacche ed io lo seguii.
Sorrisi felice al pensiero di passare altro tempo con lui, avrei congelato quegli attimi per poterli rivivere all'infinito se avessi potuto.
Mentre mangiavo le bacche dolci e succose, sentimmo un nitrito.
Qualcuno si avvicinava
Guisgard
29-01-2016, 02.43.16
Clio ed i suoi mercenari si divisero per preparare ed attuare il loro nuovo piano.
Nel castello c'era un deciso ed ossessivo via vai di servi, valletti e soldati.
Si udiva la voce del barone che gridava in preda alla collera contro tutto e tutti, maledicendo se stesso per non aver cancellato ogni forma di ribellione dalle sue terre.
Il Maresciallo aveva invece raggiunto i suoi soldati più fedeli, per organizzare la caccia a Guisgard.
Insomma, tutto il castello era sul piede di guerra.
Dacey Starklan
29-01-2016, 02.48.24
Quelle promesse mi regalarono un sorriso e all'arrivo di Betta ero serena.
<< No grazie, prendetevi un po' di pausa. Io sto bene, cercherò di riposare un po' >>
E così feci, mi obbligai a dormire. Se dovevo fuggire era meglio essere in forze
Guisgard
29-01-2016, 03.03.11
Quella travolgente danza d'amore, quei due corpi che giacevano l'uno sull'altro, animati da un impetuoso ed irrefrenabile desiderio, circondati da quella natura lussureggiante ed ospitale, avevano riempito l'aria con i loro gemiti, i sospiri e le urla di piacere.
E nel momento più caldo ed appassionato, dove lui stringeva fra le braccia il corpo di lei, avvinghiato al suo, Gaynor sussurrò quella richiesta.
La sua voce ansimante e rotta per il troppo godimento aveva chiesto un nome.
Quello del misterioso brigante.
Lui allora la baciò, assaporando per l'ennesima volta la sua bocca e cercando la sua lingua.
I loro corpi erano ardenti e bagnati di sudore, scivolando così infinitamente l'uno sull'altro, cercandosi, trovandosi, contorcendosi e vibrando come le corde di uno strumento teso al massimo.
“Adespos...” disse lui ansimando, mentre la possedeva con forza e virilità “... Adespos... è il mio nome...”
Il via vai nel castello si sentiva fin dentro la mia stanza.
Ma non avevo tempo di pensare a quello ora, dovevo concentrarmi sulla missione.
Dopotutto non mi importava più niente di Guisgard, e qualunque cosa gli fosse successo, non era affar mio.
Piuttosto dovevo pensare ai briganti, a come stanarli.
Anty aveva ragione, non dovevamo trascurare le chiese, magari avrei fatto un giro io stessa, anche se forse prima dovevo passare dal mercato.
Ma in quel genere di missioni bisognava seguire l'istinto e fidarsi dell'intuito, preventivare serviva a poco, era la gente stessa, paradossalmente, a indicarti inconsciamente dove andare.
Mi dedicai così al mio travestimento.
Non eravamo nuovi a questo genere di cose, quindi avevo tutto il necessario anche se, pensai, dato che forse la cosa sarebbe andata per le lunghe mi sarebbe stato utile fare compere, anzi, era un ottimo modo per mischiarmi alla gente.
Presi così l'abito che faceva di me una perfetta ragazza di campagna.
Era di un color tenue, che si confondeva bene con i miei capelli, senza farmi risaltare troppo agli occhi della folla.
I delicati ricami in pizzo bianco sottolineavano l'ampia scollatura che lasciava entrambe le spalle scoperte.
La gonna scendeva scivolata, appena appena ampia e leggermente rigida da potermi permettere di portare calzoni attillati e spada ben nascoste.
Sciolsi i capelli e li lasciai ricadere senza acconciarli in nessun modo.
Completai il quadro con una chicca che avevo comprato un paio di missioni prima: un cestino, da ricoprire di fiori (usai quelli che ornavano un tavolino nella stanza).
Così, uscii dalla mia stanza e passai inosservata anche nel palazzo, dove tutti erano presi dal via vai frenetico.
Pareva di stare a casa mia, pensandoci bene. Lì non ci si fermava un secondo.
Scesi nel cortile e poi raggiunsi il paese, lì ci dividemmo e io iniziai a guardarmi attorno in cerca di una bottega dove acquistare abiti nuovi.
Da qualche parte si doveva pur cominciare, pensai, e unire l'utile al dilettevole non era poi tanto male.
Chissà che non avrei scoperto qualcosa oppure visto o sentito un indizio che mi indicasse la via da seguire.
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Guisgard
29-01-2016, 03.10.27
Dalla vegetazione apparve un uomo a cavallo, che piano raggiunse i due giovani.
Aveva un volto inquieto, i capelli lunghi e bruni sciolti al vento, gli occhi scuri e profondi, i lineamenti contratti in una maschera di turbamento.
“Le bacche...” disse fissando le bacche che Emon aveva raccolto per Gwen “... sono mie.”
“Signore?” Guardandolo Emon.
“Non hai sentito, pezzente?” Mormorò il misterioso cavaliere. “Le bacche sono mie. Tutti i fiori e le piante di questa zona appartengono a me. E voi state rubando.”
https://alethakuschan.files.wordpress.com/2016/01/fiennes-as-heathcliff.jpg
Guisgard
29-01-2016, 03.14.11
Betta sorrise a Dacey.
“Ne ho piacere, milady...” disse “... vi lascerò dunque riposare, perchè stamani vi vedo più serena. Sarà di certo merito di messer Jean che sa come comportarsi.”
Lady Gwen
29-01-2016, 03.16.02
Apparve un uomo dai lineamenti marcati e duri, i capelli lunghi e scuri e lo sguardo irrequieto, turbato e profondo.
Rimasi senza parole, interdetta.
Strinsi forte il braccio e la mano di Emon. Ma doveva proprio venire qualcuno a rovinare quel momento?
"Se è vostro desiderio che andiamo via, ce ne andremo senza problemi."
Guisgard
29-01-2016, 03.22.47
Altea e Alvaro lasciarono la rocca e galopparono attraverso il bosco, verso la Pieve.
Ma durante il cammino la dama notò qualcosa di strano.
Poi si rese conto che si trattava di un corpo steso nel fogliame.
Era un uomo forse ferito, o addirittura morto.
Dacey Starklan
29-01-2016, 10.13.04
Lasciai correre sulla solita Betta e le sue affermazioni e per una volta riuscii a dormire, senza sogni o incubi, per le ore sufficienti a togliermi di dosso ogni stanchezza.
Altea
29-01-2016, 14.37.45
Cavalcavo sicura...per me il bosco non aveva pericoli tranne gli uomini del Maresciallo, girai il volto poichè sentii Cruz nervoso e subito fermai il mio nero cavallo dalla macchia bianca sul muso...tra la vegetazione vi era qualcosa e lasciai Cruz al nobile cavaliere fiorentino. Mi avvicinai lentamente, era un uomo sembrava...non capivo se era ferito o morto..chi poteva essere..uno del popolo ucciso mentre era braccato dai soldati, un fuggitivo..non pensavo a uno dei signori del Bosco, loro agivano in gruppo..un nobile che era contro il barone..
"Mi misi dietro l' albero, e nervosamente toccavo
la collana donatami dal maestro d' armi di Capomazda.
La mia cara amica Giselle, mi strattonava.."Sei pazza, andiamo via".
"E smettila, lo voglio vedere..sto rischiando per questo".
"Se lo sa tua mamma Emma, sai come va a finire, e pure la mia.
Ci vietano di stare a loro contatto e hanno ragione...siamo loro serve".
Ma io volevo solo vederlo, mi bastava questo...quando i signorotti passavano
per le terre e il podere per cacciare, addestrare i loro figli, o solo per una cavalcata il mio cuore batteva forte alla ricerca del suo bel viso..fiero e nobile, non desideravo altro..vedere quei neri capelli e gli occhi che si confondevano con l' azzurro grigio del cielo e l' acqua cristallina del fiume Helsa.
"Altea...e Gregor...come la metti con lui..vi siete giurati amore, partirà per combattere e Dio sa se tornerà...anzi dovresti sposarlo" Giselle mettendosi le mani nei capelli.
"Giselle...so..lo so..ma non puoi vietarmi di vederlo, mi basta questo..non
mi sono mai avvicinata a lui..lo so ho giurato amore a Gregor ma mia mamma insiste nel dire io non ho prospettive..e allora..si..dammi solo questo momento d'incanto affinchè possa saziarmi di lui e portare i miei sogni alle stelle...Lord Carlon me lo diceva da piccola di sognare sempre...e forse i desideri diverrano veri..mia madre invece vede la realtà e la capisco..la mia è una lotta tra Cuore e Mente..Ragione e Sentimento.".
Ad un tratto udii un urlo, mi voltai e lo vidi a terra "Milord" urlai terrorizzata pensando fosse stato colpito veramente, tutti si voltarono dalla nostra parte, Giselle mi prese per portarmi via.."Pazza Altea...ora se ci seguono sono guai, andiamo subito a casa", mi voltai e lo vidi sano e in piedi e rideva con gli altri..e quel sorriso, per me, fu un raggio di sole che brillava tra lo sgorgare del fiume e il bosco..era questa Terra stessa in tutta la sua bellezza."
Rimasi davanti al corpo...non so perchè..ma mi portò a quel ricordo e la paura lui fosse morto.
Mi abbassai per vederlo meglio..."State bene...cosa è successo?" sperando di ricevere un cenno da quel corpo e guardando attenta in giro non ci fossero soldati.
Lady Gaynor
30-01-2016, 00.18.37
"Adespos..." sussurrai quel nome come se lo stessi baciando, a fior di labbra. La sua virilità era prorompente, mi stava possedendo con l'impeto di chi non sa se ci sarà un domani. Ogni affondo era più forte e deciso del precedente, tanto che la vista mi si annebbiò e capii che mi stava trascinando al largo del mio stesso piacere. Gemevo, ansimavo e sussultavo sotto i suoi colpi, fino a gridare il suo nome quando il mio godimento raggiunse il suo culmine, esplodendo in una miriade di gocce di piacere. Lo baciai con ardore, le lingue intrecciate, la sua mano sul mio seno... "Adespos... è un bellissimo nome... il nome dell'amore..."
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Guisgard
30-01-2016, 00.58.11
"Si, andatevene." Disse con disprezzo il misterioso uomo a Gwen e a Emon. "Non c'è posto per voi qui."
"Questo luoghi non appartengono a nessuno" fece Emon "e dunque sono di tutti."
"Fa silenzio, sciocco." Con durezza l'uomo. "Quelli come te che non comprendono il valore di un fiore o di qualunque altra pianta non possono attraversare queste lande. Ed ora andatevene o vi infilzero' come i ladri che siete."
Guisgard
30-01-2016, 01.01.49
Clio col suo travestimento lasciò il castello e si diresse verso la cittadina che di era ben svegliata al nuovo giorno.
La ragazza vide subito una graziosa sartoria, dove una donna stava sistemando la vetrina con varie stoffe.
Lady Gwen
30-01-2016, 01.03.48
Quelle parole...
Mi fecero pensare... No, sicuramente non era lui.
"Dai, andiamo" sussurrai ad Emon, voltando il suo viso verso il mio con la mano.
Mi voltai poi verso l'uomo.
"Va bene, andremo via. Ma non certo per la durezza delle vostre parole. Esse vi fanno apparire come un cardo mariano. Un fiore spinoso, dall'aspetto poco invitante, nonostante il colore acceso, ma che possiede un significato positivo, di luce e ciò mi fa sperare che dietro la vostra corazza batta un cuore tenero e meno ruvido di come vuole apparire. Addio, milord."
Guisgard
30-01-2016, 01.07.21
Altea ed Alvaro smontarono dalle loro cavalcature per soccorrere il misterioso uomo trovato nella vegetazione.
Si trattava di un uomo dai capelli di un castano chiaro, mossi e lunghi appena più della media del tempo.
Indossava una giubba verde, con una cintura di peli di cinghiale, attillati calzoni color mogano e bassi stivali di pelle consumata.
Sul viso aveva dei piccoli tagli ed una ferita ancora fresca sul braccio destro.
"Sembra abbia perso conoscenza..." disse Alvaro.
Osservai la sartoria con un sorrisetto divertito.
Effettivamente faceva al caso mio.
Così entrai, e mi guardai intorno.
"Buongiorno signora.." Con un cortese sorriso.
"Mi servirebbero un paio di abiti nuovi, potreste aiutarmi?" Gentilmente, guardandomi attorno.
Altea
30-01-2016, 01.13.33
Ser Alvaro si avvicinò a me...guardai quell' uomo "Si, si spera abbia perso conoscenza" misi un dito sul collo "Il cuore batte..non è morto, ma chi lo ha ridotto così...non deve essere un uomo del barone, penso..cosa facciamo?" guardando il nobile "Potremmo portarlo da frate Roberto, ma ieri vi erano le guardie, se fosse un ricercato..più avanti vi è un rivolo del fiume Helsa" e indicai un punto nella vegetazione "Magari possiamo rinfrescarlo e pure pulire le ferite..sperando nessuno ci scopra, che ne pensate?O lo portiamo alla rocca?" riguardando l' uomo.
Guisgard
30-01-2016, 01.20.09
Adespos, steso col suo corpo virile su quello ormai nudo e caldo di Gaynor, non accennava a smettere, a rallentare il vigore con cui possedeva la bella dama.
I suoi muscoli erano tesi, vibranti di venature, sudati, pulsanti e resi ardenti dalla passione.
Quello bianco e morbido di Gaynor, invece, si muoveva sotto la vigoria del misterioso brigante, mentre la bocca e le mani di lui assaporavano e stringevano ogni forma, ogni tratto del corpo di lei.
E più volte lei sussurrò e gridò il nome di lui, al culmine di un piacere senza fine.
Alla fine, verso Mezzogiorno, dopo ore di amore, godimento ed estasi, i due restarono l'una nelle braccia dell'altro.
Gaynor, stremata ed appagata, cadde infine addormentata sul petto del suo brigante, mentre la natura lussureggiante intorno a loro li proteggeva con i suoi suoni ed i suoi profumi.
Guisgard
30-01-2016, 01.23.10
"Aspettate." Disse il misterioso uomo a Gwen. "Conoscete bene i fiori... come mai questo? Come mai mostrate questa conoscenza dei fiori?"
Lady Gwen
30-01-2016, 01.26.22
Sorrisi sotto i baffi.
Avevo fatto centro.
Mi voltai verso di lui, guardandolo fisso.
"Educazione familiare. Ma comunque, se proprio volete saperlo, gestisco un'erboristeria ben fornita in città."
Volevo vedere come avrebbe reagito ora a questo.
A quel punto, avrei avuto la conferma se era lui o meno.
Guisgard
30-01-2016, 01.29.45
"Salute a voi." Disse la donna della sartoria a Clio. "Qui abbiamo le più belle e raffinate stoffe dell'intera regione. Tanto che non tutti sono in grado di apprezzarli." Sorridendo. "Ditemi, per quale occasione vi occorrono i vestiti? Lavorate presso qualche nobile signore? O forse siete una maestrina e vi servono abiti per dare lezioni? O magari dovete apparire bella per il vostro innamorato?"
Lady Gaynor
30-01-2016, 01.31.23
Dopo quelle intense ore d'amore e di passione, mi addormentai con la testa poggiata sul petto di Adespos, con le sue mani che mi accarezzavano la schiena. Quando mi svegliai, ancora nuda sotto il mantello appoggiato su di me come una coperta, mi strinsi di più a lui, stiracchiandomi come una voluttuosa gatta. "Ciao..." gli dissi sorridendo "Devo essermi addormentata..." Lo guardai con amore, accarezzandogli il bel viso.
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Guisgard
30-01-2016, 01.33.44
"L'idea mi garba parecchio." Disse Alvaro ad Altea. "Portiamolo al fiume per lavare la ferita. Da lì poi torneremo alla vostra rocca per curarlo."
Il cavaliere prese così il ferito in spalla e lo portò sul margine del fiume.
Guisgard
30-01-2016, 01.39.54
Gaynor si svegliò e trovò il misterioso brigante già sveglio, che la fissava sorridendo.
"Mi piace vederti dormire..." disse in un sussurro, accarezzandole i chiari capelli "... mi piace il colore della tua pelle..." sfiorandole le nude braccia "... mi piacciono i tuoi capelli lisci e chiari..." giocando con una ciocca "... la tua bocca..." delicatamente con le dita sulle sue labbra "... ma più di tutto mi piacciono i tuoi occhi... hanno un qualcosa che strega gli uomini..." e la baciò.
Altea
30-01-2016, 01.40.48
Presi Cruz e il cavallo del nobile cavaliere e lo seguii mentre lui portava il misterioso uomo vicino al fiume, legai i nostri cavalli e poi strappai un lembo della gonna e lo immersi nelle chiare e fresche acque dell' Helsa.
Mi avvicinai all' uomo e bagnai la sua fronte lasciando la pezza fresca per farlo rinvenire, strappai un altro lembo della gonna sospirando..dovevo andare dalla sarta un giorno o l' altro...e vidi la ferita nel braccio.."Questa ferita, posso bagnarla, ma ci vorrebbe acqua calda per disinfettarla" strinsi forte la stoffa nel braccio...magari si svegliava col dolore.
"Speriamo bene, non voglio vedere morti da parte del barone"...toccai la fronte per sentire se fosse calda.."Speriamo non abbia la febbre, portiamo nella rocca e speriamo sia una persona a modo..".
"Sì, lo vedo..." Guardandomi attorno.
Sorrisi guardandomi intorno.
Erano davvero bellissime.
Effettivamente però mi serviva una storia.
Anche se non ero tenuta a raccontare i fatti miei.
Così cercai la situazione migliore.
"Beh.." Arrossendo appena "Diciamo che vorrei sapessero farmi risaltare.." Sorridendo.
Realizzai in quel momento del fatto che avevo il mio bellissimo e sensuale corpetto nero a cena.
E senza volerlo sorrisi appena.
Oh, per favore! Non osare nemmeno pensarci..
Scacciai quel pensiero con un cenno della mano.
"Pensavo a qualcosa sul blu, o anche rosso..." Sfiorando una stoffa "Anche se, devo dire.. Che con quei briganti in giro non vorrei fosse un azzardo.." Pensierosa.
Avevo una missione dopotutto, non potevo distrarmi.
Lady Gaynor
30-01-2016, 01.48.12
"Mi basta aver stregato te..." gli risposi ricambiando il suo bacio. Ero felice... si, per la prima volta in vita mia potevo dire di essere felice e glielo dissi. "Forse sei tu che hai ammaliato me, dopotutto..."
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Guisgard
30-01-2016, 02.00.07
Il misterioso uomo guardò Gwen.
“Un'erboristeria...” disse pensieroso “... allora mi ripagherete delle bacche rubate con dei fiori presi direttamente dalla vostra erboristeria... mi porterete infatti dei semi di geranio. Prima del tramonto. Altrimenti ucciderò il vostro sciocco amico.” Indicando Emon.
Guisgard
30-01-2016, 02.02.21
Dacey riposò a lungo, fino al primo pomeriggio, quando fu svegliata da Betta che bussava alla sua porta.
“Milady, sua signoria chiede di voi.” Disse. “Vuole uscire a cavallo e richiede la vostra presenza.”
Dacey Starklan
30-01-2016, 02.08.31
Sentii un suono in lontananza, ripetuto più volte...
Aprii lentamente gli occhi e con rammarico mi ritrovai nella mia prigione dorata. Il sogno mi aveva illusa di essere di nuovo a casa.
<< Datemi un attimo>> farfugliai ancora assonnata alla voce al di la della porta mentre lasciavo il letto.
Un'altra giornata in compagnia del barone. Sospirai mentre pettinavo i miei lunghi capelli in una treccia, fermandoli con un fiocco verde. Come verde era il mio completo da equitazione.
Chissà che avrei fatto, se avrei cavalcato anche io benché la mia cavalla fosse stata uccisa.
E chissà se Jean si fosse unito a noi.
Una volta pronta, sembravo fresca come una rosa e perfettamente riposata, seguii Betta fino alle scuderie.
Lady Gwen
30-01-2016, 02.09.37
Rimasi senza parole.
Ma che prezzo era?
Mi strinsi istintivamente ad Emon; non avrei permesso a nessuno di fargli qualcosa
"Non c'è alcun problema nel portarvi quei semi, ma considero deplorevole il prezzo che avete proposto" gli dissi con durezza, poi mi voltai verso Emon "Ti prego, andiamo via..." sussurrai,quasi implorandolo.
Guisgard
30-01-2016, 02.10.41
Lavata la ferita del misterioso uomo, Altea ed Alvaro lo portarono alla rocca.
Il ferito non aveva ripreso conoscenza, sebbene mormorasse qualcosa nel dormiveglia a causa della febbre.
“Penso sia stato ferito forse in un'imboscata...” disse Alvaro durante il tragitto “... a vedere i suoi abiti credo sia un brigante...”
E giunsero alla rocca.
Guisgard
30-01-2016, 02.14.19
“Oh, fossero i briganti il problema...” disse la donna a Clio, per poi prendere un rotolo di stoffa “... magari esistessero uomini simili in maggior numero...” scosse la testa “... abbiamo questo blu di Fiandra... un incanto...” mostrandole la stoffa.
Altea
30-01-2016, 02.16.47
Raggiungeremo la rocca, il nobile cavaliere portava l' uomo e io aprii la serratura richiudendola. Accesi il camino e dissi a ser Alvaro di poggiarlo sul letto di Tomas..presi l' acqua calda e aprii la giubba..dovevo pulire bene la ferita, vi misi un unguento datomi da Odina e lo fasciai aspettando.."Un brigante dite..è strano".
Guisgard
30-01-2016, 02.17.43
Il brigante sorrise a Gaynor e fu sul punto di baciarla ancora, ma qualcosa attirò la sua attenzione.
Una voce gridava nel bosco.
"Resta qui, nascosta..." disse lui a lei, per poi alzarsi di scatto.
"Capo!" Gridò qualcuno.
"Sono qui..." dalla vegetazione il Capo.
"Solo..." ansimando colui che correva gridando "... Solo... è stato assalito dagli uomini del Maresiallo... ed ora è scomparso..."
Osservai incantata quella stoffa.
"È davvero splendida..." Sorridendo.
Dapprima mi chiesi cosa stesse dicendo, ma in un attimo compresi.
"Giá, immagino vi riferiate ai soldati..." Sospirai "Mi hanno importunato anche mentre venivo qui.." Scuotendo la testa "I briganti non li ho mai incontrati, per fortuna, ma li ho sempre immaginati peggiori.. Ecco perché non passo mai per il bosco.." Quasi rabbrividendo "Dite che sono migliori invece?" Alzando appena gli occhi sulla donna, per poi avvicinarmi ad un bellissimo merletto "Questo ci starebbe bene, non credete?".
Dovevo chiacchierare ma non volevo indispettirla.
Lady Gaynor
30-01-2016, 02.22.19
Eravamo ancora abbracciati stretti, quando qualcuno venne a chiamare a gran voce Adespos. Era uno dei suoi uomini, a quanto pareva un loro compagno era caduto vittima dei soldati del Maresciallo. Rimasi nascosta, aspettando che il nuovo arrivato andasse via.
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Guisgard
30-01-2016, 02.23.46
Dacey si preparò, per poi raggiungere le scuderie insieme a Betta.
Qui trovarono Ferico in sella ad un bellissimo sauro basco, dal pelo fulvo e la bocca schiumosa.
Il barone indossava uno sfarzoso completo rosso foderato d'ermellino, con lunghi stivali marroni.
“Per Bucefalo e tutti i Macedoni...” disse il barone stando a fatica sulla nervosa cavalcatura “... questo cavallo sembra avere i tizzoni ardenti sotto gli zoccoli!”
“Nessuno mai lo ha montato, milord.” Arrivando Jean. “E' un onore lasciato a voi soltanto.” Salutando poi Dacey con un lieve inchino.
“Vi piace vedere il vostro signore in tal posa, milady?” Ferico a Dacey. “Vi ricordiamo la sagoma di un eroe classico, oppure di un qualche cavaliere di Re Artù?” Sorridendo.
Guisgard
30-01-2016, 02.26.48
“Il prezzo lo decido io.” Disse l'uomo a Gwen. “E questo sciocco ragazzo non lascerà questo bosco, per ora.” Indicando Emon. “Portatemi quei semi di geranio ed io lo lascerò andare. Altrimenti resterà con me e si occuperà dei miei cani.”
“Io non sono il servo di nessuno!” Ringhiò Emon.
Allora il misterioso uomo con un gesto improvviso alzò il suo frustino e colpì al volto il giovane.
Ed il viso di Emon sanguinò.
Dacey Starklan
30-01-2016, 02.29.28
Ah se avessi potuto esprimere i miei pensieri. A prima vista Ferico sembrava in grosso gallo tutto impettito che tentava di non cadere a terra da una cavalcatura troppo scattante .
<< Naturalmente signore>> risposi invece, lui era abituato a complimenti sempre esagerati quindi mi adeguai, << come Alessandro Magno e il suo Bucefalo, questo è ciò che ho pensato vedendovi>>
Allungai lo sguardo verso Jean sorridendo appena per qualche secondo. Sicuramente lui si stava rendendo conto di quanto erano falsi i miei complimenti
Guisgard
30-01-2016, 02.31.30
Giunti alla rocca, Altea curò la ferita del misterioso uomo.
Poi lasciò che il caldo del focolare scaldasse il ferito.
“Perchè” Disse Alvaro “dite che è strano? I banditi si vestono così...”
Guisgard
30-01-2016, 02.36.13
“Credo che vi doni molto...” disse la donna indicando il merletto “... avete la carnagione chiara e su uno scialle scuro il merletto farebbe la sua figura...” annuendo a Clio “... purtroppo i soldati importunano tante ragazze... sono lascivi e rozzi... mi sento sollevata quando li vedo andar via... lanciano certe occhiate da rabbrividire...” scosse il capo “... quanto ai fuorilegge... beh, il fatto che in realtà non lo sono davvero li porta comunque ad essere migliori dei soldati del Maresciallo...”
Altea
30-01-2016, 02.36.52
A quella battuta sorrisi.."Siete esperto di vestiario di banditi? È..che..nel bosco vi è un gruppo temuto, non si fanno mai vedere e stanno in gruppo..per questo è strano". Provai a chiamarlo mentre gli ponevo della lavanda vicino per farlo rinvenire.."Messere..svegliatevi".
"Sì, avete ragione.." Sorrisi osservando il merletto e la stoffa.
"Il blu di solito è un'ottima scelta, infatti.." Lasciando per un momento che il mio sguardo si perdesse in quelle bellissime stoffe.
Ma una frase della donna mi colpì.
Non erano fuorilegge?
Allora aveva senso il mio ragionamento sui Capomazdesi, o sul vescovo!
E se la gente li ammirava avremmo avuto ancora più difficoltà a catturarli.
"Non sono fuorilegge voi dite? Come mai, se posso chiedere?".
Guisgard
30-01-2016, 02.42.36
“Dobbiamo ritrovarlo...” disse Adespos all'altro “... organizza un gruppo di volontari e tornate qui... vi aspetterò, per poi andarlo a cercare insieme. Va, presto.”
E l'altro obbedì.
“Devi tornare al tuo palazzo...” Adespos rivolto a Gaynor appena rimasti di nuovo soli “... non puoi restare qui... nessuno deve sapere che sei stata nel bosco con un brigante o si vendicheranno... mi farò vivo io... rivestiti, ti accompagnerò fino al sentiero...”
Lady Gwen
30-01-2016, 02.42.50
"Emon!" urlai, a quel colpo di frustino.
Strappai un pezzo di stroffe dal mantello e lo misi nrlla sua mano, portandola al suo viso.
"Ecco, premi forte..." sussurrai fra le lacrime, pressando anche con la mia mano sulla sua.
Poggiai poi le labbra sulla guancia non ferita, indugiando qualche istante in più sul suo viso in un dolce bacio.
"Mi dispiace... Tornerò presto, te lo prometto."
Presi allora il carretto, spronai la mula e partii alla volta della città, stravolta e distrutta.
Lo ero stata già, una volta, e non volevo più ripetere l'esperienza.
Non avrei visto nessun altro a cui ero legata morire.
Guisgard
30-01-2016, 02.51.07
Ferico rise compiaciuto a quelle parole di Dacey.
“Come abbiamo sempre pensato” disse divertito “voi vi intendete non poco di cavalli e cavalieri, milady. In effetti troviamo che questa degna cavalcatura si addica al signore di Monsperon.”
Ma per tutta risposta il cavallo accennò a voler scalciare e Ferico fu sul punto di cadere.
“Stupido cavallo...” il barone tenendosi goffamente alle redini “... altro che Bucefalo... sei poco più di un ronzino...”
“Lo domerete, milord.” Fece Jean, per poi guardare Dacey.
“Ah, se si potessero domare gli uomini come si fa con i cavalli...” seccato Ferico.
“A cosa vi riferite, milord?” Fissandolo Jean.
“A quei traditori, a chi altri!” Esclamò indispettito il barone. “Soprattutto a quel cane di Guisgard! Potessimo abbatterlo come si fa con i cavalli zoppi!”
“Io forse potrei avere una soluzione...” mormorò Jean “... forse un modo per liberare Monsperon e Sygma da simile feccia, milord...”
“Ebbene, parlate!” Impaziente Ferico. “Fatelo e sarete ricoperto d'oro!”
Lady Gaynor
30-01-2016, 02.53.05
L'incanto si era dissolto, sciolto sotto i raggi del sole. Il modo sbrigativo con il quale Adespos mi invitò a tornare a palazzo fu come un secchio di acqua gelata sul fuoco divampato tra noi. Mi dispiaceva per il suo compagno, ma dopo quello che si era appena consumato tra noi mi sarei aspettata un atteggiamento diverso. Senza dire una parola mi rivestii, dopodiché montai in sella ad Elinor, muta spettatrice della mia prima notte di passione.
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Dacey Starklan
30-01-2016, 02.55.25
Fu uno sforzo non ridere a quella scena. Il barone sbagliava tutto con quel povero animale che doveva sopportare quel peso goffo sulla schiena.
Ma se avessi parlato o dato suggerimenti il povero cavallo avrebbe probabilmente fatto la fine della povera Chandra.
Anche io come Ferico ero curiosa di sapere che aveva in mente Jean e approfittai per avvicinarmi a lui, come per voler ascoltare meglio
Guisgard
30-01-2016, 03.02.35
“Un gruppo” disse Alvaro ad Altea “di banditi dite? Chi sono? Hanno un nome?”
Poi la dama cercò di far riprendere conoscenza al ferito usando della lavanda.
E lui cominciò a tossire, aprendo finalmente gli occhi.
“Vi siete svegliato...” avvicinandosi a lui Alvaro ed offrendogli il bicchiere di vino che stava bevendo “... fate un sol sorso, vi farà bene...”
“Dove...” mormorò dopo un attimo di smarrimento il ferito “... dove sono? Chi siete voi?” Fissando Altea. “Forse... un Angelo? Ed io sono morto?”
http://peliculas.cc/wp-content/uploads/2015/09/Los-tres-mosqueteros:-Los-diamantes-de-la-reina_2.jpg
Guisgard
30-01-2016, 03.05.00
“Tutti lo sanno...” disse la donna a Clio, per poi prendere altre stoffe da un baule “... sono nobili o borghesi costretti alla macchia dalle angherie del barone...” posando le stoffe sul banco “... qui ho altri colori... alcuni persino giunti dalle isole greche...”
Guisgard
30-01-2016, 03.07.07
Gwen prese il carretto e si diresse verso Monsperon, giungendovi poco dopo nel pomeriggio inoltrato.
La città era viva e pulsante, con le botteghe ancora tutte aperte e le strade affollate.
Altea
30-01-2016, 03.08.26
"Come si chiamano? Non ne ho idea...io li chiamo Signori del Bosco".
L' uomo rinvenne..era smarrito..poi mi guardò e quelle parole..."Mmhhh..Angelo..no sono viva e vegeta come voi..Vi abbiamo trovato nel bosco e curato..possiamo sapere chi siete?".
Guisgard
30-01-2016, 03.10.27
Il bandito restò ad osservare Gaynor mentre si rivestiva.
Poi accompagnò la dama fino al suo cavallo, ben legato accanto ad una quercia.
Aiutò allora la giovane donna a montare in sella alla sua cavalcatura.
“Non essere imbronciata...” disse prendendo la mano di lei “... la vita di un fuorilegge è questa... il pericolo e la morte vanno di pari passo con i sogni ed i desideri... ma ci vedremo presto... non posso farti restare qui... ma verrò io da te...”
"Oh ma è terribile..." Esclamai "Sono giunta da poco e non conosco la storia di queste zone, a dire il vero..".
Vidi poi le stoffe che mi proponeva.
Quel bianco era un sogno, anche se difficilmente me lo sarei potuto permettere, per l'uso che ne facevo io.
Anche se.. Un vezzo non poteva farmi male.
"Questo è bellissimo.." Sfiorando una stoffa di un bianco talmente candido da far risaltare la mia pelle, cosa che solitamente i colori chiari non facevano.
"Ma niente merletti stavolta, specificai, credo che questo tessuto si valorizzi da solo, al massimo si possono fare degli inserti azzurri.." Pensierosa.
Spiegai poi alla donna come li avrei voluti.
Per entrambi una linea scivolata, ma quello blu avrebbe avuto una scollatura a barca, incorniciata dal merletto, con lo scialle coordinato. L'altro, invece, era perfetto per una scollatura a v.
Scelsi una terza stoffa, e spiegai un terzo modello.
Presi poi la borsa per pagare la signora, dicendo che sarei tornata a ritirare gli abiti una volta pronti.
"Non ho potuto portare granchè da Miral.." Sorrisi, nascondere il mio accento era inutile "Ma non mi dispiace avere abiti nuovi..".
Lady Gwen
30-01-2016, 03.15.38
Correvo senza sosta a bordo del carretto.
Era letteralmente una corsa contro il tempo, una corsa che io avrei vinto ad ogni costo, srbbene la paura crescesse ogni secondo di più.
Arrivai a Monsperon nel pomeriggio inoltrato.
Subito raggiunsi l'erboristeria. Cercavo nervosamente i semi nello scaffale, finchè non li trovai e con mani fredde, sudate e tremanti li misi in un sacchetto.
Mi ricordai anche di prendere le gocce di dittamo per la ferita di Emon.
Lasciai l'erboristeria e raggiunsi subito il carretto vicino al cimitero, per poi partire immediatamente verso il bosco.
Lady Gaynor
30-01-2016, 03.23.48
"Non è la vita che conduci, il problema... ma lasciamo stare, non è ancora sorta l'alba del giorno che vedrà un uomo possedere la medesima sensibilità di una donna..." Ritirai la mia mano dalla sua e aggiunsi: "Adesso va dai tuoi uomini, io tornerò indietro da sola..."
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Guisgard
30-01-2016, 03.24.15
Jean guardò Dacey che si era avvicinata a lui ed accennò un lieve sorriso.
“Dunque...” disse impaziente Ferico “... parlate, presto.”
“Io forse conosco un modo per mettere fine all'attività di traditori intrapresa da Guisgard e dagli altri ribelli del bosco, milord...” cominciò Jean.
“Volete che vi si cavino le parole dalla bocca?” Insofferente il barone. “Avanti, continuate!”
“Conoscendo la tipologia, alquanto banale e tutto sommato rozza dei nostri nemici, io credo che una degna trappola non sia difficile da organizzare...” Jean “... e mi sono permesso di ragionarci su, ben conoscendo la riconoscenza che vi anima, milord...”
“Avrete qualunque cifra.” Annuì il barone.
“Ebbene domando, con licenza, la somma di seicentomila piastre, milord.” Rivelò Jean.
“Cosa?” Stupito il barone. “Ma siete ammattito? Non vi è una somma simile in tutta Sygma!”
“Eppure tanto avete stimato la liberazione di lady Dacey, milord.” Replicò Jean. “Datemi dunque milady in moglie ed io vi farò avere le teste di Guisgard e degli altri traditori, milord.” Per poi voltarsi verso Dacey.
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Guisgard
30-01-2016, 03.30.45
“Ottime scelte.” Disse la donna a Clio. “Ogni stoffa trovo esalti in modo differente la vostra bellezza. Ah, siete dunque forestiera? In effetti l'accento tradiva tutto ciò.” Sorridendo. “Gli abiti saranno pronti fra qualche giorno... in tutto sono sei Fiorini.” Mettendo le stoffe da parte. “Mi raccomando, la nostra chiacchierata circa i soldati ed i briganti non ha avuto luogo. La legge è molto severa su simili questioni.”
Dacey Starklan
30-01-2016, 03.32.30
Io pensavo a un piano tattico, d'azione, una qualche strategia militare e di guerra, ma ciò che disse Jean mi sorprese. Una tale cifra era impensabile.
E poi... Poi spiegò come ottenerla.
Io sposare lui, con tanto di consenso del barone.
Ero troppo sorpresa e per un attimo mi chiesi se stessi ancora sognando.
Temevo la reazione del barone e lo guardai di sottecchi in attesa della sua risposta
Sorrisi alla donna.
"Vi ringrazio.." Guardando soddisfatta le stoffe scelte.
Il prezzo era anche meno di quanto mi aspettassi.
Pagai la donna e poi annuii.
"Quale chiacchierata?" Con un sorriso complice.
"Vi ringrazio della cortesia, a presto.." Sempre sorridendo.
Così, lasciai la bottega e iniziai a camminare chiedendomi dove potessi reperire altre informazioni utili.
Guisgard
30-01-2016, 03.35.39
Gwen fece tutto molto velocemente.
Angoscia, ansia e paura albergavano nel suo cuore, rendendo lo scorrere del tempo simile ad una Spada di Damocle.
Raggiunse il vecchio cimitero e da qui il bosco più estremo, dove aveva lasciato Emon in compagnia del misterioso uomo.
Arrivò quando ormai l'imbrunire calava mesto tra i poggi e le vallate.
Ma non trovò nessuno.
Né Emon, né il misterioso uomo.
Guisgard
30-01-2016, 03.39.23
Il brigante non rispose nulla a quelle parole di Gaynor, restando a guardarla mentre andava via, fino a sparire nel bosco.
Un attimo dopo giunsero i suoi compagni ed insieme a loro il Capo andò a cercare l'amico disperso.
Lady Gwen
30-01-2016, 03.42.49
Più il sole calava, più la mia paura cresceva.
Raggiunsi il bosco al tramonto.
Nessuno.
Non c'era nessuno.
Nè Emon, nè quell'uomo.
"Dannazione!" urlai, con tutto il fiato che avevo in corpo e le lacrime iniziarono a scorrere copiose.
Lo avevo perso...
Poi, un'illuminazione.
Se avevo ragione, avevo la possibilità di ritrovarlo.
Pensai dunque di andare al castello dove avevo passato quella notte, quasi certa che fosse lui il misterioso e terribile padrone.
Guisgard
30-01-2016, 03.50.21
Il barone restò quasi interdetto a quella richiesta di Jean.
Guardò il suo cortigiano, poi Dacey e di nuovo Jean.
In pochi istanti gli occhi di Ferico corsero tra il fedele servitore e la bella principessa più volte.
“E'...” disse infine “... è una grossa richiesta... forse eccessiva...”
“Milord, perchè del medesimo valore è il servigio che vi offro.” Con un inchino Jean.
“Si, ma una simile donna...” Ferico indicando Dacey “... una bellezza esotica come non ve ne sono a Sygma...”
Jean lo fissava in devoto silenzio.
“La si potrebbe vendere per un feudo...” continuò Ferico “... insomma... è una principessa...” scosse il capo “... al diavolo...” sbuffò “... davvero ci assicurate la testa di Guisgard?”
“Si, milord.” Rispose Jean.
“Siete certo?”
“Assolutamente, mio signore.” Jean. “Volete perdere tale possibilità per una berbera? Voi che potete avere le più belle e nobili dame Cristiane di tutta Sygma?”
“Avete ragione...” cedendo al suo adulatore Ferico “... è solo una berbera... un'infedele... e sia!” Esclamò. “Vi concediamo in moglie questa donna, in cambio della testa di Guisgard!”
Dacey Starklan
30-01-2016, 03.56.20
Non riuscivo a capire. Ero scioccata. Ammutolita.
Ferico aveva accettato. Ero libera, libera dal suo dominio.
Dovetti cercare il sostegno di una colonna, appoggiandomi per non rischiare di avere un mancamento.
Avevo tante domande in testa, un turbinio di emozioni che mi aveva invasa.
Non sapevo che dire e se dovevo dire qualcosa. Ovviamente al barone non interessava la mia opinione.
Ora volevo solo restare da sola con Jean e parlare con lui, capire che avesse in mente e che voleva fare di me
Guisgard
30-01-2016, 03.56.21
Clio lasciò la sartoria e poco distante, sul ciglio della strada, vide alcuni soldati impegnati a fissare un manifesto su un basso muretto di cinta posto ai piedi di un cipresso, non distante dalla piazza centrale.
Guisgard
30-01-2016, 04.00.34
Gwen, disperata, tentò una mossa a sorpresa.
Così si diresse verso il grande maniero in cui aveva trascorso la notte.
Il carretto correva cigolante sullo stretto sentiero fiancheggiato da alti cipressi, fino a quando la ragazza intravide la sagoma del maestoso ed austero castello che si innalzava sulla vegetazione.
http://www.appartement-venise.com/italie_documents/images/BROLIO1.jpg
Chi cerca trova, dopotutto, pensai.
E quel manifesto con soldati annessi faceva al caso mio, così decisi di avvicinarmi, stando però attenta a non farmi vedere.
Mi era tornata in mente l'idea di Anty sulle chiese, probabilmente andavano controllare anche quelle ma dovevo inventarmi una scusa.
Guisgard
30-01-2016, 04.03.25
“Vi ringrazio, milord.” Disse con un lieve inchino del capo Jean.
“Bene.” Annuì sprezzante il barone. “Vi raccomandiamo di non deluderci ora, messere.” E spronò il suo cavallo, lanciandolo in un vigoroso galoppo per la campagna, lasciando così Dacey e Jean da soli.
Lady Gwen
30-01-2016, 04.05.32
Percorrevo il sentiero, disperata.
Arrivai finalmente e vidi il maestoso maniero stagliarsi sulla vegetazione.
Rimisi in marcia il carretto e mi avviai, sperando di aver fatto la mossa giusta.
Dacey Starklan
30-01-2016, 04.07.44
<< Voi>> dissi a fatica una volta che il barone fu lontano, << non so se dovrei ringraziarvi o... Il vostro piano ... Non mi aspettavo che chiedeste di sposarmi, tanto meno che il barone accettasse... Non so cosa dire>> ammisi frastornata guardando Jean
Guisgard
30-01-2016, 04.10.18
Clio si avvicinò ai soldati, proprio mentre quelli avevano terminato di inchiodare il manifesto sul muretto.
Ed il manifesto così diceva:
“Il Maresciallo di Monsperon promette una taglia di trenta Fiorini d'argento a chiunque saprà catturare il vile traditore conosciuto come Guisgard di Altafonte, reo di aver derubato ed ucciso diversi fedeli sudditi di lord Ferico di Monsperon.
Inoltre si avverte la popolazione che chiunque presterà aiuto e riparo al traditore, o nasconderà informazioni utili per la sua cattura, sarà arrestato ed impiccato nella pubblica piazza come monito per ogni ribelle e sovversivo.”
http://homepage.ntlworld.com/lordthorpe/Images/Robin_Hoods_Grave_-_Kirklees_3.jpg
Guisgard
30-01-2016, 04.14.18
Gwen riprese il cammino e raggiunse il grande castello col suo carretto.
Il portone era chiuso e tutt'intorno dominava un angosciante silenzio.
Gli alti cipressi che circondavano il maniero sembravano come incantati e l'imbrunire rendeva il tutto ancora più inquietante.
La ragazza percepì che qualcosa di oscuro, di sinistro, regnava in quel luogo.
Guisgard
30-01-2016, 04.18.00
“Certo che dovreste ringraziarmi, milady.” Disse candidamente Jean a Dacey. “Vi ho liberata nell'unico modo possibile dalle pretese del barone. A breve vi avrebbe imposto di entrare nel suo letto. Così facendo invece vi ho messa al sicuro dalle sue molestie.” La fissò negli occhi. “Vi sto offrendo la libertà, la possibilità di non essere una vile schiava, una sgualdrina al servizio della bramosia di un tiranno, ma la sposa di un uomo che presto sarà ricco e potente.”
Lessi attentamente quel manifesto, e portai una mano alle labbra per nascondere una risata.
Per quanto la situazione fosse delle più serie, non riuscivo a non trovarla divertente.
Il cavaliere senza macchia e senza paura che aveva animato i miei sogni di ragazzina ora era un fuorilegge, con tanto di taglia sulla sua testa.
Non solo: spettava a me dargli la caccia.
Più o meno in realtà, noi dovevamo occuparci dei briganti e non dovevo farmi distrarre da tutto questo.
Avevo seppellito quei ricordi per un motivo, dopotutto, facevano troppo male, mi indebolivano.
Ora non dovevo permettere a niente e nessuno di ferirmi in quel modo.
Lo avevo promesso a me stessa.
Guisgard era e doveva restare un fantasma per me.
Un monito a quanto il cuore potesse sopportare, di quanto l'amore potesse distruggere.
Vattene, Clio!
Quell'imperativo venne dalla parte più nascosta del mio essere.
Una parte che se ne stava seduta, in un angolo, ad osservare oltre una finestra.
Ti prego..
La voce spezzata di Lila che risuonava nella mia anima mi destò, e sospirai pesantemente.
Aveva ragione, dovevo andarmene e pensare alla missione.
Sorrisi all'immagine di Lila nella mia mente.
Ero diventata più forte, non avevo niente da temere, mi ripetevo.
Così, dopo aver lanciato un'ultima occhiata al manifesto ripresi i miei passi.
Osai incamminarmi per una strada che lasciava alle spalle il centro abitato.
Lady Gwen
30-01-2016, 04.21.10
Arrivai al castello che era ormai l'imbrunire.
Scesi dal carretto e mi avvicinai al portone.
C'era uno strano silenzio e le sensazioni che percepivo erano orribili, oscure.
Tuttavia, mi feci forza e bussai.
Dacey Starklan
30-01-2016, 04.25.06
Mi resi conto di essere arrossita ascoltandolo.
A ben guardare era un bell'uomo e gentile, sarebbe potuto andarmi molto molto peggio.
Io ero stata cresciuta con la prospettiva di sposare uno sconosciuto. Ora almeno avrei sposato qualcuno che conoscevo, anche se da poco, anche se non era della mia gente.
O Jean o il barone. E non c'era dubbio sulla mia scelta.
<< Va bene, sarò vostra moglie. Ho una sola condizione. Dovrete riportarmi alla mia isola, anche solo per un'ultima volta, così potrò spiegare tutto alla mia famiglia e dire loro addio. Non chiedo altro. Sarò una moglie fedele e devota, come mi é stato insegnato e non vi pentirete di aver chiesto me invece che il compenso pecuniario.
Guisgard
30-01-2016, 04.26.35
Clio si lasciò alle spalle il manifesto con la taglia e si incamminò in una viuzza laterale, oltre la quale, girato l'angolo, un mare di colline color pastello si aprì davanti a lei.
Monsperon era immerso in una distesa di poggi e valli, che ora un appena accennato crepuscolo rendeva come incantata.
E appena fuori la cittadina, Clio vide qualcosa.
Una vecchia Pieve isolata.
Guisgard
30-01-2016, 04.29.07
Gwen bussò e dopo qualche istante udì dei rumori provenire dall'altra parte del portone.
Una porticina allora si aprì ed apparve la nana che la giovane ben conosceva.
“Ma...” disse stupita quella “... voi? Cosa ci fate voi di nuovo qui?”
Il panorama era davvero incantevole, mi ritrovai a pensare.
Mi era mancata l'atmosfera di Sygma, le sue colline, i suoi boschi, i suoi tramonti.
Mentre osservavo la distesa intorno a me, colma di colori di ogni tipo, notai qualcosa.
Sorrisi.
Una Pieve! Perfetto!
Mi avvicinai a passi svelto, guardandomi attorno.
Non mi era venuta un'idea intelligente così pensai di spacciarmi semplicemente per una pellegrina.
Una forestiera che voleva dire una preghiera, non sarebbe stato tanto strano, alla fin fine.
Chi avrebbe sospettato di me?
Così, entrai, in punta di piedi cercando di rispettare col silenzio la sacralità di quel luogo.
Guisgard
30-01-2016, 04.32.20
Jean sorrise a Dacey.
“Non potrei mai pentirmi.” Disse. “Siete bellissima e nobile, valete dunque più di qualunque cifra. Però...” mormorò “... per ora non potrò esaudire la vostra richiesta... tuttavia per adesso scriverete una missiva ai vostri cari, raccontando loro la verità... ossia che avete conosciuto un uomo, ve ne siete innamorata ed egli vi ha liberata dalla schiavitù del barone. Mi sembra un buon patto.”
Lady Gwen
30-01-2016, 04.36.05
Sentii dei rumori provenire dall'interno e poco dopo apparve la nana.
Alla sua domanda, le raccontai tutto.
"Dunque è lui il vostro padrone?" Le chiesi, sperando che dicesse sì e mi permettesse di trovare Emon.
Guisgard
30-01-2016, 04.37.24
Clio entrò nella Pieve, tra le sue navatelle semibuie e le alte colonne di pietra nuda.
Ad un tratto udì dei passi e vide un chierico intento a sistemare dei ceri davanti all'Immagine di Gesù.
Ma un attimo dopo una figura incappucciata apparve sulla soglia della Pieve.
Raggiunse l'immagine del Redentore, si segnò e si inginocchiò.
Guisgard
30-01-2016, 04.40.33
“Oh, ragazza mia...” disse la nana “... e voi siete venuta fin qui solo seguendo un sospetto? Il vostro amico non è qui. Io non l'ho visto arrivare. Forse avete ingigantito la cosa, magari sarà scappato o andato chissà dove. Tra poco sarà buio e vi consiglio di fare ritorno a casa vostra.”
Guisgard
30-01-2016, 04.44.37
L'uomo ferito scosse il capo, come a volersi destare dall'essere intontito, per poi tenersi forte il braccio.
“Sono ferito, ora rammento...” disse ad Altea.
“Bevete un sorso di quel vinello.” Fece Alvaro e l'uomo annuì, per poi bere.
“Sono stato assalito dai soldati...” mormorò il ferito “... erano una mezza dozzina... mi hanno inseguito e poi ferito di striscio con una freccia... sono vivo per miracolo...”
“Perchè ce l'avevano con voi?” Chiese Alvaro.
“Forse dovrei andare ora...” l'uomo ferito.
Lady Gwen
30-01-2016, 04.47.31
"Voi non capite!" esclamai "Io devo trovarlo!" Mentre alcune lacrime ricominciavano a scorrere e le ginocchia cedevano al suolo, stremate anch'esse da quel pianto accorato e disperato.
Non potevo desistere, dovevo trovarlo, ad ogni costo.
"Vi prego... Aiutatemi... Voi conoscete questi luoghi, chi poteva essere quell'uomo? Dove può averlo portato?"
Dacey Starklan
30-01-2016, 10.23.27
Avevo messo in conto che tornare a casa non sarebbe stato qualcosa di immediato ma l'idea della lettera mi pareva una buona cosa, per intanto.
La verità. La verità che proponeva Jean non sarebbe piaciuta alla mia famiglia, per loro era inconcepibile che io potessi innamorarmi di qualcuno visto che ero stata promessa sposa fin da bambina.
Nella lettera avrei cercato i termini giusti per spiegare ogni cosa, ciò che mi premeva era che a casa fossero rassicurati dal fatto che io stessi bene e che non vi era più alcun riscatto.
Guardai Jean, il mio futuro marito. Si, mi sarebbe potuta andare anche molto peggio e magari con il tempo avrei anche potuto finire per innamorarmi di un uomo così.
<< Vorrei scrivere subito la lettera>> allungai la mano poggiandola al braccio di Jean, << volete accompagnarmi alle mie stanze?>>
Gli sorrisi dolcemente, in realtà c'erano anche altre questioni.
<< Io...ho un'altra richiesta. Per tutti qui non sono che una infedele... Acconsentirò a sposarvi secondo il vostro credo ma, nel privato, potrò continuare a pregare come mi é stato tramandato? Non vi darò fastidio, sarò discreta e nelle occasioni ufficiali sarò al vostro fianco nelle vostre chiese.>>
Per me questo era molto importante e speravo tanto che Jean acconsentisse.
Ripresi a parlare mentre qualche servo ci passava accanto, << nella lettera chiederò il mio corredo nuziale e la dote, avrò il mio abito da sposa e vorrei usare quello anche se tanto diverso dai vostri. La dote sarà affidata a voi naturalmente.>>
Visto che il matrimonio mi me era stato sempre insegnato che fosse una sorta di contratto, accordo tra persone, un mero accordo, una compravendita, parlavo lucida di tutti quegli aspetti.
<< Certo la mia dote non vale quanto il mio riscatto ma...>> mi fermai, eravamo arrivati davanti alla mia stanza ed entrammo. Ora non c'erano più eventuali orecchie indiscrete.
<< Come pensate di fermare Guisgard e gli altri?>> in effetti la mia liberazione era dipesa da quello e volevo capire se il piano di cattura era efficace, << a me potete dirlo. Una moglie e un marito non dovrebbero avere segreti>> dissi in tono confidenziale mentre scioglievo i capelli.
Mio marito. Quell'uomo sarebbe diventato mio marito. Mi concessi qualche istante per guardarlo. Era bello. Tanto diverso dagli uomini che conoscevo. Loro tutti scuri, capelli e occhi e barbe e baffi incolte. Jean invece era biondo, con due magnetici occhi azzurri.
Si, decisamente mi sarebbe potuta andare peggio.
Forse la mia fortuna iniziava a girare.
Altea
30-01-2016, 12.38.58
Ascoltai sia l' uomo che Alvaro...l' uomo non si era presentato, però iniziai a pensare fosse davvero uno dei briganti. Il loro nome..non lo dissi a ser Alvaro, sapevo da mio fratello iniziava con "Freccia" poichè sapevano e usavano solitamente arco e freccia. Arma che sapevo usare grazie a Lord Carlon..mi ricordo gli allenamenti per centrare quella mela, lui ci teneva..e come si affannava perchè quel gomito stesse in giusta posizione..per me bimba cosi minuta. A dire il vero mi sorpresi come il nobile cavaliere sapesse del vestiario dei briganti e prima era stato dalla parte del barone per ravvedersi subito..era un discorso dovevo portare davanti a Frate Roberto..ma soli io e lui.
Guardai il ferito.."Si, è una fortuna siete vivo...tutti quei soldati contro di voi.." risi "Dovete averla fatta grossa, beh vedete la mia rocca..giorni fa è stata distrutta proprio dai soldati per arrestare mio fratello Tomas solo per aver cacciato due fagiani di quel nobiluccio da strapazzo chiamato Ferico, infatti io qui vivo in una sorta di eremitaggio..ma dite..siete forse..uno dei Signori del Bosco..manterrò il segreto..non avrei rischiato di portarvi qua...ovvio vi lasciamo andare, ma siete debole..se volete vi portiamo vicino al vostro covo nel bosco..non oserei essere invadente contro chi deve, assolutamente, sconfiggere il Barone" guardai la ferita..non si era infettata..e la fasciai nuovamente e mi rivolsi ad Alvaro.."Accidenti..noi dovremmo pure andare da frate Roberto..come faccio ad avere i soldi per pagare quei dannati soldati" e mi voltai verso il misterioso uomo "Ieri notte abbiamo fatto un servizio per frate Roberto della Pieve di Monsperon e abbiamo aiutato una povera famiglia..il figlio malato e non avevano soldi per le medicine, ho dato loro tutti i pochi soldi mi rimanevano purchè non vendessero la mucca..però uscirono dalla vegetazione gli uomini del Maresciallo e pretesero da loro un dazio che avevano già pagato e pure da parte mia..io non l'ho mai pagato, non darei mai i soldi al barone...però per salvare quella povera gente ho dato loro appuntamento stasera nella locanda dove lavoro, se non pago hanno detto abuseranno di me. Io ci lavoro in locanda, non posso perdere il lavoro..e appunto stavamo andando dal chierico e vi abbiamo visto...quindi devo risolvere questa situazione, ho paura si rivalgano su quella famiglia e sarebbe un guaio pure per me..quindi collaborate per favore..se siete uno dei briganti vi riporteremo noi e poi risolverò questa situazione..se non lo siete presentatevi e io non vi negherò accoglienza, ormai sto dando riparo a molti a quanto pare" e risi per quella situazione in cui non immaginavo mai di trovarmi.Riflettei un attimo.."Ser Alvaro, occupatevi di questo uomo..io non so che fare...nel frattempo io vado alla Pieve..il messere ha chiesto di andarsene, magari poi mi raggiungerete". Feci un cenno all' uomo.."Sapete dove trovarmi".
Uscii e montai a cavallo di Cruz..avere due storie sospese era difficile ma non volevo mettermi in pericolo coi soldati e spronai Cruz verso la Pieve. Scesi e suonai il campanellino..avrei chiesto solo i soldi per la famiglia, i miei li avrei guadagnati lavorando..Non volevo togliere il pane alle famiglie, e così avrei pure parlato col frate su quei dubbi su Alvaro.
http://i63.tinypic.com/2u6kawx.jpg
Lady Gaynor
30-01-2016, 22.55.59
Attraversai tutto il bosco con il cuore in tumulto. Avevo provato sensazioni a me sconosciute, donando il mio corpo e il mio cuore ad un estraneo quasi... mi ero lasciata andare completamente e avevo creduto che Adespos avesse provato le mie stesse emozioni, ma il suo comportamento dopo la notte di passione appena trascorsa mi aveva destabilizzata. Capivo il suo ruolo fra i compagni e sapevo il tipo di vita che conduceva, ma un po' di dolcezza sarebbe stata d'obbligo nel commiato. Fu così che arrivai a palazzo, con la confusione nella mente e, nel medesimo tempo, la speranza nel cuore. Entrai in casa, trovando Ensa ad aspettarmi.
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La pieve immersa nel silenzio mi trasmettè immediatamente un senso di pace e tranquillità.
Quella penombra e il profumo delle candele dava al semplice edificio un senso mistico, decisamente appropriato.
Vidi un chierico intento ad accendere delle candele, e ciò mi sembrò quanto mai normale in un luogo come quello.
Fu tuttavia la seconda figura ad attirare maggiormente la mia attenzione.
Un uomo incappucciato che si inginocchiò a pregare.
Perché giungere incappucciati in chiesa?
Magari era un brigante, avrebbe avuto senso dopotutto, considerando l'avversione di Ferico per la chiesa.
Così, mi avvicinai a lui, silenziosamente, con passi leggeri, non troppo però o avrei rischiato di sembrare invadente.
Mi inginocchiai a mia volta in una panca poco distante, con le mani intrecciate e lo sguardo basso, come mi aveva insegnato mia madre.
Ma continuavo comunque a tenere sotto controllo quella misteriosa figura.
Guisgard
01-02-2016, 00.31.46
La nana guardò Gwen e fu presa da compassione nel vedere la giovane in lacrime.
"Eh, benedetta ragazza..." disse scuotendo il capo "... finirete nei pasticci... e farete finire anche me nei guai... su, entrate... e cercate di non fare rumore..." invitandola ad entrare nel castello.
Lady Gwen
01-02-2016, 00.36.05
Mi alzai con le gambe tremanti, asciugando le lacrime ed entrando dentro.
Mi dispiaceva se fosse finita nei guai per colpa mia, non era certo questo il mio intento, ma dovevo ritrovare Emon e mi sarei sentita eternamente in colpa se avessi fallito per la seconda volta.
Guisgard
01-02-2016, 00.41.30
"Non voglio recare disturbo" disse l'uomo ferito ad Altea "e neanche mettervi in pericolo. Vi sono debitore perché mi avete raccolto ferito e curato. E non lo dimenticherò. Perdonate dunque se non vi rivelo il mio nome ma è nel vostro interesse."
Poi Altea lasciò la rocca e tornò verso la Pieve.
Altea
01-02-2016, 00.45.50
Aspettai, forse il frate era in chiesa...ma nella mia mente rimase il mistero dell' uomo misterioso ferito...non voleva dirmi il suo nome..perchè mai...in pericolo..io sguazzavo nei pericoli.
Entrai nella chiesa e vidi il frate che stava mettendo a posto le candele, ma vi era gente, una donna e qualcuno incappucciato....misi il cappuccio sul capo, d' altronde una donna entrando in chiesa indossava il velo o qualcosa in testa per rispetto e non avrei destato sospetti, mi avvicinai alle candele e guardai il frate..se mi vedeva incappucciata immaginava fossi in incognito.
Guisgard
01-02-2016, 00.51.08
Clio si inginocchiò, come a voler pregare, per tenere meglio sottocontrollo la situazione nella Pieve.
Frate Roberto vide la misteriosa figura incappucciata avvicinarsi a lui.
I due parlarono per alcuni istanti a bassa voce, come se il chierico stesse confessando un penitente.
"Sono qui" disse la figura al religioso "perché non ho un posto dove andare, nè possiedo più beni..."
Il frate guardò il volto sotto quel cappuccio ed annuì.
Un attimo dopo si udirono dei cavalli all'esterno della Pieve.
E la figura si voltò di scatto verso la porta.
"Mi cercano..." mormorò.
La misteriosa figura si alzò e raggiunse il chierico.
Nel frattempo si era aperta la porta, ma avevo fatto a malapena in tempo a scorgere una figura femminile entrare.
Osservai invece i due che parlavano sottovoce, ma la cosa non mi stupì, potevano essere in confessione.
Cercai lo stesso però di ascoltare le loro parole, favorita dal silenzio di quel luogo.
Poi si voltarono verso la porta, e io con loro.
Cavalli.
Forse proprio i soldati, o magari i briganti.
Lo avrei scoperto presto.
Se quello era un brigante e la gente aveva ragione, allora potevo usare il mio travestimento e chiedergli aiuto.
Una fanciulla indifesa, dopotutto, che altro poteva fare?
Sì, poteva essere un'idea, fossero invece stati briganti.. beh, avrei trovato una soluzione.
In ogni caso, l'uomo non sembrava aspettarsi una visita di cortesia.
Guisgard
01-02-2016, 01.09.15
Jean condusse Dacey nella sua stanza.
“Non dovete temere per questo.” Disse il cortigiano alla principessa. “La Fede è un Qualcosa di individuale ed io non vi imporrò mai nulla. E' giusto che il vostro aspetto religioso riguardi voi soltanto. In pubblico naturalmente bisognerà vedervi al mio fianco nelle varie Funzioni, ma in privato non sarà affar mio il nome della Divinità che pregherete.” Annuì. “Potrete naturalmente scrivere la vostra lettera anche subito.” Si avvicinò alla finestra. “Ho un piano per far cadere Guisgard in trappola... conosco gli uomini come lui... sono dotati di sciocchi ed inutili valori, legati ad una visione cavalleresca e romantica della vita... simili individui sono estremamente prevedibili...” la guardò sciogliersi i lunghi capelli bruni “... siete bellissima...”
Guisgard
01-02-2016, 01.11.55
La nana condusse Gwen all'interno dell'austero ed inquietante maniero.
“Venite e cercate di non fare rumore...” disse sottovoce alla giovane, guidandola in uno stretto corridoio “... ecco...” giunte davanti ad una porta “...questa è la mia camera... entrate e non aprite a nessuno fino al mio ritorno... chiaro?”
Dacey Starklan
01-02-2016, 01.15.58
Ero rincuorata, non mi avrebbe imposto nulla e questo mi diede altra forza per accettare quell'unione pianificata.
Mi accorsi di come mi guardava e decisi di cogliere l'occasione. Dovevo sfruttare la poca influenza che avevo su di lui.
Scostai delicatamente i capelli che ricadderò su una spalla.
<<Jean>> forse era la prima volta che lo chiamavo per nome, << noi potremmo avere di più di questo... Di più che sottostare al barone>> lo guardai cercando la sua mano,<< mio padre vi accoglierà a corte, sapendo tutto ciò che avete fatto per me. Avrete una posizione, e un titolo con tanta terra annessa da rendere il dominio di Lord Ferico, irrisorio. E poi sarete libero di decidere, senza nessuno sopra di voi. Sarete padrone di voi stesso. Basta solo partire. Andarcene da qui. Insieme >>
Guisgard
01-02-2016, 01.17.16
Nella Pieve arrivò pure Altea, anch'ella con un cappuccio in testa.
Un attimo dopo nella navatella apparvero alcune figure armate.
Erano soldati.
La misteriosa figura incappucciata aveva però fatto in tempo a nascondersi dietro una colonna di pietra prima che i militari notassero la sua presenza.
Infatti i soldati videro solo Frate Roberto, Clio ed Altea.
“Salute, figlioli.” Disse il chierico ai militari.
“Prete...” uno dei soldati “... ci sono giunte spiacevoli voci... voci che nel vostro interesse sarà bene risultino infondate...”
“Che voci?” Fissandoli il religioso.
“Che siete in combutta con i traditori.” Rispose il soldato.
Lady Gwen
01-02-2016, 01.20.19
La nana mi condusse all'interno del maestoso e austero maniero.
Annuii alla donna, prima di aprire ed entrare nella sua stanza, richiudendo la porta dietro di me e facendo tutto in totale silenzio.
I miei sospetti dunque erano fondati.
Soldati alla porta, e il misterioso individuo che si nascondeva.
Quella si che era un'ottima pista da seguire.
Se i soldati mi avessero importunata avrebbero addirittura consolidato il mio travestimento.
Ed erano abbastanza tonti da farlo, cominciavo a pensare.
Restai immobile, come pietrificata mentre si rivolgevano al chierico.
Non dovevo smettere di recitare.
Guisgard
01-02-2016, 01.22.38
“Non siate sciocca.” Disse freddamente Jean a Dacey. “Il barone Ferico è molto potente. Potente e ricco. Non ci lascerà mai andare via. E andare poi dove? Io voglio sia riconosciuta la mia posizione qui. Tra la mia gente. E anche voi dovreste dimenticare la terra che vi ha dato i Natali.” Si avvicinò e le sfiorò il viso. “Posso darvi tutto... tutto... soddisfare ogni vostro capriccio... ma dovete essermi devota. Fidarvi di me e seguire docilmente tutto ciò che vi dirò. Insomma, come una degna moglie. Dimenticate dunque la vostra terra, per ora.” La fissò. “Quanto prima chiederò al barone di potermi unire con voi in matrimonio. Così che possiate venire a stare nei miei alloggi e non più qui da sola...”
Altea
01-02-2016, 01.25.01
Vidi la figura parlare con frate Roberto, finsi indifferenza...ma poi lo vidi scivolare via e nascondersi dietro a un pilastro, quel gesto mi turbò...e poi mi accorsi dei soldati che entrarono accusando il frate di tradimento.
Il cuore batteva forte...pure io ero una traditrice a mio modo..avevo appena aiutato un ipotetico brigante braccato da loro..ma frate Roberto non aveva mai mostrato di essere dalla loro parte..solo essere un chierico.
Poi pensai alla figura dietro al pilastro..si era nascosta all' arrivo dei soldati.
Mi tolsi il cappuccio sciogliendo i capelli per non destare sospetti alle guardie e mi voltai verso la figura..allontanandomi leggermente e mettendo a posto l' altare e fingendomi la perpetua e cercando di capire chi fosse o aiutarlo.
Era meglio non parlare..conoscevo frate Roberto..sapeva cavarsela e non voleva rischiassi...già ero nei guai con i soldati.
Dacey Starklan
01-02-2016, 01.32.46
Deglutii per respingere il dolore e la rabbia mentre i miei occhi non riuscivano a nascondere ciò che provavo dentro.
La mia prigionia non avrebbe mai avuto fine. Stavo solo passando da una condizione all'altra, che si prometteva migliore. Tutto qui.
Sciocca, ero stata una sciocca ad illudermi. A credere che lui voleva davvero aiutarmi.
Lui mi voleva per se. Come un oggetto da sfoggiare.
Ma almeno non sarei stata usata, sfruttata, resa schiava.
Sorrisi, come facevo sempre. Mostrando una maschera. Questo avevo imparato.
<< Vi chiedo scusa se ho osato sognare... Non è facile per me adeguarmi ai vostri usi, capire come funziona. É tutto così diverso dalla mia casa, una casa che non dimenticherò mai. Non posso farlo. Sarebbe come rinnegare me stessa. Mi dispiace ma non posso farlo.>> Ne ero fermamente convinta e lui doveva farsene una ragione.
<< Sarò una buona moglie. Ve l'ho già assicurato ma... Essere docile... Non sono un animaletto. Sono una persona, sono una donna, e sono stata cresciuta con un'educazione tale da permettermi di parlare e esprimere la mia opinione. >>
Feci una pausa, non sapevo come avrebbe reagito ma non volevo cedere su questi punti.
<< Io sarò una degna compagna per voi, fedele e devota ma voglio avere un ruolo e non essere solo la vostra ombra. >>
Avevo detto ciò che pensavo. Se dovevo sposarlo era bene essere sincera fin da subito.
<< Bene. Non ho mai amato la solitudine>>
Guisgard
01-02-2016, 01.40.55
Gwen si ritrovò così in quella stanza.
Era piccola ma ospitale e ben curata.
Vi era un mobile a muro su cui splendevano piatti di peltro, brocche e bicchieri d'argento.
E poi boccali di ottone e bottiglie di cristallo, insieme a posate di stagno che torreggiava su mensole poste l'una sopra l'altra, formando i ripiani di una grossa credenza di quercia.
Vi erano alcune candele e pochi libri abbastanza vecchi.
Ma ad un tratto Gwen udì dei passi giungere dal corridoio.
Guisgard
01-02-2016, 01.41.24
“Oh, figlioli...” disse Frate Roberto “... io non guardo il censo, l'aspetto e neanche l'indole di coloro che soccorro. Sono un frate, non giudico.”
“Si, come no...” seccato il soldato, poi chiamato da uno dei suoi compagni che gli indicava le due donne presenti.
E nel vedere Clio ed Altea i militari si scambiarono veloci sguardi d'intesa.
“Sapete” uno dei soldati alle due donne “che è pericoloso frequentare simili luoghi isolati di questo bosco? Ci sono briganti ovunque, belle signore...” ridendo.
Guisgard
01-02-2016, 01.41.42
Gaynor fece ritorno al suo palazzo.
Qui i sevi aveva sistemato i danni portati alla nobile dimora dai misteriosi saccheggiatori, ridando all'edificio il suo aspetto originario.
Nel ritornare a casa, Gaynor trovò ad attenderla la fedele Ensa.
“Milady...” disse questa andando incontro alla padrona “... ero in pensiero... siete stata via tutta la notte... cosa è accaduto?”
Guisgard
01-02-2016, 01.42.10
“Sarete mia moglie, non la mia ombra.” Disse Jean a Dacey. “Siete bellissima e vi amo. Non ho intenzione di trattarvi come una schiava, ma come la mia consorte. Ma presto io sarò un grande di queste terre. Voglio guadagnarmi potere e ricchezza. Dunque mi occorre una degna moglie al mio fianco. Che mi sia devota e sappia obbedire. Parliamoci chiaro... venite da terre in cui le donne sono poco più che serve. Qui starete infinitamente meglio.”
Qualcuno bussò.
“Avanti.” Jean.
Ed entrò Betta.
“Sua signoria” disse la ragazza “chiede di voi e di lady Dacey. Sono giunti ospiti che milady gradirà di certo incontrare.”
Vidi la donna guardare nella direzione in cui era sparita la figura, e poi avvicinarvisi.
Probabilmente era curiosa, ma così facendo avrebbe attirato l'attenzione dei soldati proprio dove invece non dovevano guardare.
Non poteva saperlo, dopotutto, non erano situazioni a cui una persona normale era abituata.
Ma io non mi mossi, osservavo il tutto con la coda dell'occhio, finché i soldati non si rivolsero a me, e all'altra donna.
Mi voltai verso i soldati, perché sapevo che se non l'avesse ti fatto si sarebbero avvicinati loro.
Sorrisi appena.
"State tranquilli, una donna non corre pericoli nella casa del Signore.." Guardandoli, sempre con lo sguardo basso e la voce gentile "E poi ci siete voi a proteggerci, no?" Senza ombra di sarcasmo.
Dacey Starklan
01-02-2016, 01.47.51
<< Vi sto affidando la mia vita Jean. Spero davvero che sia la cosa giusta >> lo guardai ancora una volta cercando di sorridere, questa volta un verso sorriso, un sorriso spontaneo.
<< E io sarò al vostro fianco e vi aiuterò a divenire un grande di queste terre. Come dite voi >> sapevo che nel dirlo sarebbe stato felice. Aggiunsi una carezza sul suo viso, leggera, appena un accenno che terminò bruscamente al bussare alla porta.
Mi ricomposi scostandomi leggermente dall'uomo.
<< Va bene grazie. Arriviamo subito, potete riferire questo >> dissi facendole cenno di uscire.
<< Voi restare, >> dissi a Jean, << devo solo raccogliere i capelli>> e con maestria le mie dita si impegnarono a intrecciare le ciocche brune che chiusi con un fiocco.
Tornai da Jean, prendendo il suo braccio.
<< Vogliamo andare?>>
Lady Gwen
01-02-2016, 01.50.53
La stanza non era molto grande, ma era ben curata.
C'era un mobile a muro, una sorta di credenza, nei cui ripiani si trovavano stoviglie dei materiali più vari, bottiglie di cristallo, candele e dei vecchi libri.
Sentii poi dei passi in fondo al corridoio.
Non avrei aperto a nessuno, come da istruzioni, ma mi avvicinai comunque in silenzio e in punta di piedi alla porta.
Altea
01-02-2016, 01.52.15
"Si lo so..ma io sono la perpetua...e comunque, ieri notte alcuni soldati del Maresciallo mi hanno minacciato se non pagavo un dazio mi avrebbero violentata, ed ero solo a chiedere a una famiglia nel bosco di prendere delle sedie...come vedete anche certi vostri soldati usano questi modi..voi siete uomini perbene, mi auguro di essere al sicuro la prossima volta" sorridendo a loro...per loro bastava un sorriso seducente..."Devo lavorare scusatemi".
Dopo questa innocente affermazione pulii l' altare presi però una piuma e presi il panno per il calice, e scrissi solo.." Uscite porta laterale,fuori cavallo nero con stella bianca, avanti nel bosco e rocca con lucchetto croce..entrate..ser Alvaro. Altea"..e presi il calice, poggiai il fazzoletto e misi una chiave sopra la paterna e passai davanti alla colonna. Non guardai la figura, feci cadere il calice, mi chinai e poggiai la paterna davanti alla figura.
E proseguii mettendo a posto il calice con le ostie.
Andai vicino le candele e le sistemai.."Comunque..." dissi alle guardie "Devo pagare quei soldi?..la famiglia aveva pure pagato il dazio..temo quei soldati abusino di me..potete intercedere voi, so che voi siete uomini giusti" sorridendo sensualmente per attrarre la loro attenzione
Lady Gaynor
01-02-2016, 17.20.23
"Mia cara" risposi ad Ensa "Mi sono attardata a Monsperon e, dato che stava calando la sera, ho preferito alloggiare in una locanda, per evitare di attraversare il bosco con il buio..."
Mi dispiaceva mentirle, ma non ebbi il coraggio di raccontarle la verità.
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Guisgard
01-02-2016, 18.26.42
Capitolo III: La giostra di Monsperon
“Gli araldi smettono di cavalcare in su e in giù,
e ora squillano alte le trombe e le chiarine.
Altro non c'è da dire, ma a ovest ed est vanno le lance tristemente in resta, affonda nel fianco l'aguzzo sperone.”
(Geoffrey Gaucer, I racconti di Canterbury, Il racconto del cavaliere)
Jean prese sottobraccio Dacey e insieme raggiunsero la sala grande, dove Ferico solitamente prestava udienza ai suoi vassalli.
La principessa ed il suo futuro marito trovarono il barone in compagnia del Maresciallo Fagas.
“Venite pure avanti, dilette e future tortorelle.” Disse sarcastico Ferico a Dacey e a Jean. “Sapete, messere, che presto qui si celebrerà un matrimonio?” Sorridendo a Fagas. “Il nostro valente messer Jean e la bella berbera. Per Diana e tutte le Vergini di Sygma! Ammesso ve ne siano ancora! Chi poteva prevedere che un giovane battezzato si invaghisse di un'infedele?” Ridendo.
“Le donne” fece il Maresciallo “vanno unicamente giudicate per la loro bellezza. Cultura e Fede sono aspetti del tutto inutili per una femmina.”
“Avete udito?” Divertito Ferico a Dacey e a Jean. “Interessante politica quella seguita dal coraggioso Maresciallo! Ah, per tutte le Sabine rapite da Romolo e dai suoi compagni!” Esclamò. “Chissà che non abbiate ragione voi, messere! Di certo molto meglio fidarsi di un buon sauro lanciato al galoppo, che di una donna che giura fedeltà eterna!”
“Milord...” entrando un servo “... sono giunti coloro che chiedevano udienza presso di voi.”
“Fateli entrare.” Con un cenno Ferico. “Venite pure avanti, milady...” a Dacey “... sicuramente troverete parecchio interessante questo incontro con codesti ospiti.” Fissando la bella principessa egea.
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Guisgard
01-02-2016, 18.29.50
Gwen si avvicinò alla porta, mentre quei passi erano sempre più vicini.
Ad un tratto cessarono.
Eppure erano là, dall'altra parte della porta, come se qualcuno si fosse fermato proprio là davanti.
Trascorsero alcuni lunghi istanti di silenzio, poi quei passi ripresero e si allontanarono.
Lady Gwen
01-02-2016, 18.36.37
I passi cessarono.
Sentii il cuore in gola, pensando che qualcuno, magari il padrone, sarebbe potuto entrare.
Attimi di tensione e paura si susseguirono.
I passi poi ripresero e si allontanarono.
Sospirai di sollievo, silenziosamente e rimasi immobile appoggiata al muro, in attesa di qualcosa.
Guisgard
01-02-2016, 18.39.56
I soldati, a quelle parole di Clio e poi di Altea, si scambiarono rapide occhiate divertite.
“Già, la Casa del Signore...” disse uno di quelli a Clio “... eppure, nella Terra del Signore, nessuno dall'Alto dei Cieli si è degnato di scendere a salvare i Cristiani contro gli infedeli...” ridendo “... per cui, biondina, come vedi le sorti degli uomini risultano alquanto indifferenti agli Angeli del Paradiso.”
“Vi prego, figlioli, non bestemmiate nella Casa di Dio.” Frate Roberto.
“Taci, prete!” Con rabbia uno di quei soldati.
“Avete udito questa?” Un altro di quelli avvicinandosi ad Altea. “Dice che volevano violentarla! Voi che dite?”
“Che secondo me” rispose un altro di quei militari “è stata lei a provocarli. Simili sgualdrine lo fanno sovente. Prima si divertono a turbarti, poi si tirano indietro.”
E risero.
“Figlioli, vi supplico...” fece il chierico, ma per tutta risposta uno dei soldati sguainò la spada e la puntò contro la sua gola.
“Un'altra parola e la tua predica di Domenica la reciterai davanti a San Pietro, prete.” Minacciò il soldato.
Guisgard
01-02-2016, 18.42.37
Ensa annuì a Gaynor, ma poi si accorse di qualcosa.
“Una foglia di erica nei capelli...” disse la donna togliendo la foglia intrecciata nei chiari capelli della sua padrona “... non doveva essere una locanda di buon livello...” fissandola.
Guisgard
01-02-2016, 18.46.29
Quei passi si allontanarono e nella stanza piombò un silenzio quasi irreale, rotto solo dal cuore di Gwen che batteva all'impazzata per la tensione.
Trascorsero lunghi attimi in cui il battito della giovane, poco a poco, tornò normale.
Era ormai pomeriggio e dalla finestra della camera la luce del Sole filtrava tenera e riposante, sebbene qualcosa di sinistro dominava quel maniero.
Ad un tratto, facendo sobbalzare Gwen, qualcuno bussò alla porta.
Altea
01-02-2016, 18.46.35
I soliti prepotenti sospirai.."Potrebbe essere...d' altronde si sa, noi donne a volte siamo civettuole, mentre voi uomini siete solo galanti".
Quella spada sulla gola del frate, non potevo reagire...già stavo rischiando troppo.."Volete dei soldi?" dissi a loro guardando il frate.."Magari possiamo darvi le elemosine e in cambio lascerete questa Pieve..cosi regolerò pure i conti dovuti ai vostri uomini..d' altronde noi siamo fedeli al barone" cercai di sistemare la situazione alla meno peggio..ma questi maledetti in verità non avevano coraggio...si nascondevano dietro il Maresciallo per tiraneggiare.
Guisgard
01-02-2016, 18.49.08
“Soldi...” disse il soldato che puntava la spada alla gola di Frate Roberto “... quelli ce li prenderemo lo stesso... vogliamo ben altro per lasciare in vita questo prete...” fissando Altea.
Altea
01-02-2016, 18.54.00
A quelle parole rimasi per un attimo silenziosa...cosa mai volevano..calma..ci voleva calma.
"Bene..non vi sono problemi..potete prenderli..ma se non esponete ciò che desiderate o volete...cosa mai potremmo fare noi per voi?Se possiamo essere di aiuto ovvio.." e guardai gli uomini duramente e furtivamente il frate. Speravo la donna trovasse pure una soluzione.
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Lady Gwen
01-02-2016, 18.54.41
A poco a poco il battito frenetico del mio cuore tornò normale.
Fuori, il giorno moriva lasciando il posto al meriggio, che faceva entrare una luce fioca e soffusa, ma che comunque non riusciva a scacciare quell'aura sinistra che avvolgeva il maniero.
Poi, udii bussare.
Cosa fare? Aprire? E se non fosse stata la nana? Mi aveva detto di non aprire fino al suo ritorno, ma non potevo essere certa che fosse lei, così attesi per sicurezza.
Dacey Starklan
01-02-2016, 18.58.30
Come sempre adottai la mia tattica. Il silenzio. Lasciai che il barone parlasse restando accanto a Jean.
Evidentemente la faccenda del matrimonio lo indispettiva non poco.
Il Maresciallo fu abbastanza saggio nel parlare e lo apprezzai. Anche se il solo metro della bellezza, per giudicare una donna, lo consideravo piuttosto limitato.
Certo che l'arrivo del servo e l'invito del barone mi incuriosirono tanto da prendere parola.
<< Ne sono certa>> mormorai guardando prima il barone e poi Jean e infine udii dei passi, quindi e allungai lo sguardo verso la porta per capire chi stesse arrivando
Guisgard
01-02-2016, 19.03.02
“Beh...” disse uno dei militari ad Altea “... magari voi due” indicando lei e Clio “avete argomenti seri da mettere sul piatto della bilancia...” guardandole in modo lascivo.
Guisgard
01-02-2016, 19.06.03
Di nuovo qualcuno bussò alla porta di Gwen.
E poi di nuovo.
“Sono io...” disse la nana “... apritemi...”
Lady Gaynor
01-02-2016, 19.07.01
Non sarebbe stata una foglia a tradirmi. "Non essere sciocca, Ensa, non posso averla presa addosso alla locanda... sarà successo atraversando il bosco..." Era una risposta plausibile, dopo tutto.
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Lady Gwen
01-02-2016, 19.08.35
Bussarono più e più volte.
Sentii poi la voce della nana e scossi la testa, aprendo.
"Dovevate dirlo subito che eravate voi. Mi avevate detto di non aprire a nessuno..." dissi, sottovoce.
Altea
01-02-2016, 19.09.49
"Quindi..pure voi, come gli altri uomini del soldato...volete...insomma che noi fossimo più carine con voi" ... e meno male dovevamo stare attenti ai briganti.
Cosa mai potevo fare...l' altra donna non reagiva..ma non potevo permettere uccidessero frate Roberto o lo portassero in prigione...e poi vi era quella figura misteriosa..chissà se era riuscita a scappare.
Guardai il frate...non avrei mai voluto cedere.."E se mi rifiuto che farete...non trovate altre donne disponibili? Un bacio vi può bastare?" avvicinandomi al soldato e guardandolo negli occhi.
Alzai gli occhi al cielo, la situazione stava degenerando.
La perpetua ribatteva, giustamente ma non avrebbe ottenuto granchè.
Così mi avvicinai a quello che sembrava essere il capo e lo spinsi leggermente lontano dagli altri.
Presi un sacchettino con alcuni soldi e glielo diedi, ma nel farlo, con l'altra mano gli presi il polso e lo girai, avvicinandomi al suo orecchio.
"Sono Clio, il capitano dei Montanari, hai presente? I mercenari al servizio del barone?" A voce bassissima.
"Non rovinerete la mia missione, sto seguendo un brigante e sono in incognito.. sai che faremo? Mi dai un bello spintone, cado a terra, dici una delle vostre oscenità e tu e i tuoi scagnozzi ve ne andate.. In cambio, non riferirò a Fagas cosa avete detto chiedendo le vostre teste.. Tutto chiaro?" Sempre a voce bassissima.
"Vi prego.." Con voce spezzata, in modo che gli altri sentissero "È tutto quello che ho, non fatemi del male..".
Ma il mio sguardo, che solo il soldato poteva vedere, diceva ben altro.
Guisgard
01-02-2016, 19.35.00
Le porte della sala si aprirono ed entrarono alcuni individui, abbigliati alla maniera dei Normanni del Sud.
Davanti al gruppo vi era una donna anziana ed un giovane uomo.
Il loro ingresso fu preceduto da poche cerimonie ed avanzavano con rispetto ed una velata esitazione.
“Salute a voi, nobile signore.” Disse la donna al barone. “Ed a tutti voi, miei signori.” Rivolta poi a Dacey, a Jean e a Fagas. “Giungiamo da Fidelis, patria in cui vivono pacificamente Cristiani, Ebrei e Musulmani. Io sono Dauna e questi è mio figlio Svevos. Siamo pellegrini giunti per pregare nei luoghi della devozione di Santa Caterina e di San Bernardino, custodi e patroni di queste nobili terre.”
“Siete dunque pellegrini.” Fece Ferico.
“Si, milord.” Annuì Svevos.
“Però voi siete abbigliato come un cavaliere.” Ferico all'uomo.
“Perchè lo sono, milord.” Annuì l'altro. “Chi è più pellegrino di un cavaliere? Non è forse un cavaliere il Primo Angelo del Signore?”
“Sappiamo” la donna “che la legge ci impone di chiedere a voi il permesso per raggiungere i luoghi della nostra devozione, milord.”
“Si.” Annuì Ferico. “Solo dietro il pagamento di un tributo vi sarà permesso di raggiungere i luoghi di cui dite.” Sorrise e guardò per un attimo Dacey. “Sapete” rivolto di nuovo ai due pellegrini “che questa bella dama è in realtà una berbera infedele? E dunque voi conoscete tale razza, dato che nei luoghi in cui dimorate molti ne soggiornano.”
“Si, milord.” Rispose la donna. “Ma definirli infedeli non è corretto. Essi adorano il nostro stesso Dio, sebbene attraverso le parole di un profeta non riconosciuto dalla Chiesa.”
“Ah, questa poi!” Esclamò il barone. “La Chiesa riconosce solo il tintinnio dei denari che richiede per concedere poi le sue fasulle indulgenze!”
A quelle parole, Dauna e suo figlio Svevos si scambiarono una lunga occhiata.
“Comunque...” continuò Ferico “... è nostro desiderio che voi facciate compagnia alla nostra odalisca” indicando Dacey “in modo che vinca la sua assurda malinconia verso i barbari e peccaminosi paesi che le diedero i Natali. Per questo vi sarà offerto di alloggiare qui fino a domani. Poi, dopo aver regolarmente pagato il tributo richiesto, sarete libri di andare a pregare dove più vi garba.”
“Si, milord.” Sorridendo Dauna.
Guisgard
01-02-2016, 19.54.34
"Allora" disse Ensa sorridendo a Gaynor "vuol dire che avete bisogno di rinfrescarvi e di riposare. Vi preparerò un bel bagno caldo e dopo gusterete una delle cene per cui sono così famosa." Ridendo.
Dacey Starklan
01-02-2016, 19.55.33
Non capivo come questi nuovi arrivati potessero interessarmi. Sembrava simili a Ferico e alle gente di queste terre.
Ma fu quello che dissero a farmi capire. Venivano da un luogo in cui le genti convivevano pacificamente a dispetto della loro fede religiosa. Un posto del genere mi sarebbe piaciuto da vedere.
Erano dei pellegrini e chiedevano il permesso di passare sui possedimenti di Ferico.
Il Barone sembrava ben disposto, nonostante le sue solite battute e offrì loro persino ospitalità per la notte. Inoltre contava che questo, che questi ospiti, mi rendessero felice.
Tanto valeva provare.
Decisi quindi di presentarmi alla donna e a suo figlio.
<< É un piacere fare la vostra conoscenza, sono la principessa Dacey di Mirza>> mi presentai facendo un leggero cenno di capo quindi indicai Jean.
Nella mia casa ero io quella che doveva accogliere gli ospiti per presentarli poi a mio padre e mi venne spontaneo fare lo stesso.
<< Questi é Messer Jean, consigliere del Barone Ferico e suo uomo di fiducia, nonché il mio futuro marito>>
Guisgard
01-02-2016, 19.57.35
"Certo che sono io." Disse la nana a Gwen. "Nessuno altro qui sa che siete qui. O forse no..." perplessa "... il padrone mi ha fatto strane domande e credo sospetti qualcosa... dobbiamo inventarci qualcosa, altrimenti sarete costretta ad andare via..."
Guisgard
01-02-2016, 20.10.13
Altea cercò di giungere ad un compromesso con quelle guardie, ma il tutto sembrava complicato.
Poi intervenne Clio.
E l'idea della bionda mercenaria sembrò funzionare.
Il soldato infatti prese il sacchetto col denaro e spintono' la ragazza.
"Andiamo via, per adesso." Disse ai suoi compagni.
E andarono via.
"Sia ringraziato il Cielo..." disse Frate Roberto.
Guisgard
01-02-2016, 20.16.14
"È un onore, principessa." Disse Dauna a Dacey. "Nelle nostre terre molti mercanti e marinai salpano per i ricchi ed esotici porti d'Oriente, portandoci racconti di quei luoghi lontani. Molti poi ci narrano di Mirza, felice isola egea."
"È se volete" Svevos alla principessa "vi parleremo della vostra isola attraverso i racconti di quei mercanti e di quei marinai."
Altea
01-02-2016, 20.16.57
La donna sistemò il tutto...per fortuna..ma il tutto mi sembrò strano e mi avvicinai a Frate Roberto parlando sottovoce.."Se ne sono andati..ma non vi sembra strano? Quella donna li ha allontanati, perchè non rimanere qui a parlare..noi abbiamo offerto le elemosine ma non bastava..a lei è bastato un sacchetto di monete per ammansirli...non vorrei vi sia una trappola dietro..state attento frate Roberto".
Mi allontanai indifferentemente, finalmente se ne erano andati ma non dissi nulla alla donna e misi a posto le candele e stavolta gettai l' occhio verso il pilastro..se era li, era davvero in gamba quella persona.
Guisgard
01-02-2016, 20.23.19
"I soldati del Maresciallo" disse Frate Roberto ad Altea "si ammansiscono subito davanti a qualche moneta... l'importante è che siano andati via."
Altea poi si voltò verso la colonna di pietra, ma della figura incappucciata non vi erano più tracce.
Dacey Starklan
01-02-2016, 20.25.12
Annuii subito, con un grande sorriso.
<< Mi piacerebbe. Mi piacerebbe molto>> abbassai appena il mio sguardo, << Mi manca molto Mirza, per me è il posto più bello del mondo>>
Sospirai cercando però di riprendermi subito dopo.
<< Messer Jean, spero che vi uniate anche voi, così conoscerete meglio da dove vengo>>
Mollai la presa per un secondo, e mi ritrovai a terra.
Ottimo, pensai.
Quando i soldati se ne andarono restai a terra e iniziai a piangere in silenzio.
Serviva una scusa convincente.
Ma era molto semplice in realtà, dovevano essere molti soldi, molti soldi.
Restai immobile e continuai a piangere.
Fortunatamente il frate non si fece domande, e feci per alzarmi.
Altea
01-02-2016, 20.31.08
Frate Roberto era sempre così...effettivamente non gli davo torto..lui difendeva tutti ma chi difendeva lui..e quindi doveva cercare di stare cauto..ero affezionata a lui.
Quando lo sguardo andò verso il pilastro..la figura non vi era. Sorrisi...bene Altea, le tue ciance hanno contribuito a distrarre i soldati per far si non si accorgessero di quella persona e si presume se ne sia andato, a meno che..non sia nascosto da qualche parte della chiesa..potrebbe essere.
"Frate Roberto...è sera ed è meglio vada a casa...ma domani dobbiamo..finire quel lavoro...sarò qui presto..all' Alba mi auguro" e gli feci un cenno di intesa.
Anche perchè nell' ipotesi quella figura avesse preso Cruz come scritto, dovevo andare a piedi ma avrei preso la via della cittadina e poi sarei entrata nella foresta di Clantes.
Salutai la donna e dissi.."Per fortuna...è andato tutto bene" e mi diressi fuori la Pieve...eh si, sistemare le cose ma pure lavorare..mica potevo rubare pure io e non volevo prendere i soldi ai poveri.