Visualizza versione completa : La Freccia Gigliata
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Lady Gwen
16-02-2016, 03.15.13
Le sue mani affondarono completamente nei miei capelli, fino a stringerli.
Spalancai gli occhi e sobbalzai appena a quel gesto.
"...Si asciugheranno..." mormorai.
Passare da quella carezza delicata a quel gesto, non ne capivo il motivo.
Guisgard
16-02-2016, 03.19.20
A quelle parole di Altea, uno di quegli uomini si fece avanti.
“Mettete queste sugli occhi...” disse, per poi dare una benda a lei ed una a Didas “... copritevi bene in modo da non vedere nulla.”
Altea
16-02-2016, 03.23.54
A quel comando guardai Didas e le annui per darle coraggio.
"Interessante..bendate..vorrei sapere cosa non dobbiamo vedere o volete farci..se siete i briganti mi aspetto siate dei gentiluomini".
Sentii la fascia passare sul diafano volto e coprii i verdi occhi e poi quel nodo alla nuca. Sospirai...ormai ero in gioco, speravo un gioco non pericoloso, almeno per Didas che mi aveva seguito.
Lady Gaynor
16-02-2016, 03.25.09
"Hai ragione, forse non dovrei, ma chi sono io per oppormi all'Amore?" Gli risposi accarezzandogli la guancia "Ma tu, dimmi.. tu mi ami?"
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Guisgard
16-02-2016, 03.26.30
Estea annuì a Clio.
Le due mercenarie avevano visto lo scudiero ed il contadino imboccare un sentiero laterale.
Raggiunsero così la sponda del fiume, dove c'era un'antica fucina.
E appena davanti all'entrata, Lignas fischiò in modo vigoroso.
Un attimo dopo un fabbro uscì dalla fucina.
Seguimmo i due uomini ne bosco, sempre attente a non farci vedere.
Raggiungemmo così le sponde del fiume Helsa.
Un fabbro..
La cosa si faceva interessante!
Guisgard
16-02-2016, 03.29.11
La mano del padrone indugiò ancora qualche istante fra i rossi capelli di Gwen, per ritirarsi lentamente.
L'uomo si allontanò e raggiunse lo specchio, dove si tolse il telo e si spalmò addosso un'essenza profumata.
Poi indossò pantaloni, camicia e stivali.
Guisgard
16-02-2016, 03.34.46
Il brigante non rispose nulla ad Altea.
Bendò lei e Didas, per poi condurre il loro cavallo con le redini.
Le due donne non vedevano nulla e sentivano la folta vegetazione che le avvolgeva.
Il canto degli uccelli, il gorgoglio delle acque, il fruscio del vento fra le foglie.
E poi il calpestio degli zoccoli di Cruz ed i passi dei briganti che le conducevano chissà dove.
“Dove...” disse piano Didas ad Altea “... dove ci stanno portando? Vogliono farci del male?”
Altea
16-02-2016, 03.39.42
Sentii i passi degli zoccoli di Cruz, i briganti che mi accompagnavano, il vento che accarezzava il mio volto e i capelli e il rumore dell' Helsa.
"Stai tranquilla Didas...Non porterebbero il mio cavallo con noi...sono nascosti e forse non vogliono mostrarci come si entra nel covo..si spera." A bassa voce.
Lady Gwen
16-02-2016, 03.40.32
La sua mano indugiò ancora fra i miei capelli, per poi allontanarsi lentamente.
Restai qualche attimo immobile, chiusi un istante gli occhi, come per fare ordine dentro di me e dentro la mia testa e poi li riaprii.
Intanto il padrone era davanti allo specchio, intento a spalmare sul corpo un'essenza profumata, poi si vestì..
Nel frattempo io attendevo che mi dicesse cosa fare.
Era stato un momento strano, in cui si erano susseguite una miriade di sensazioni, una più indecifrabile dell'altra.
Guisgard
16-02-2016, 03.44.18
“Gaynor, io...” disse Adespos fissandola.
Ma prima che potesse aggiungere altro, si udirono altri passi all'esterno della capanna.
“Capo, c'è Arcon...” uno dei suoi compagni “... ha avuto un'altra visione...”
“Vieni, Gaynor...” Adespos alla dama “... usciamo...”
Lady Gaynor
16-02-2016, 03.47.19
Adespos non ebbe il tempo di rispondere, uno dei suoi uomini venne a chiamarlo. "Una visione? C'è un veggente fra i tuoi?"gli chiesi incuriosita.
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Guisgard
16-02-2016, 04.04.23
Seguendo i due uomini, Clio ed Estea li videro chiamare un fabbro.
I tre si salutarono.
“Dunque...” disse Pepino “... è pronta la corazza per il nostro padrone?”
“Si, manca poco.” Annuì il fabbro. “Ma venite dentro, sarà più sicuro parlare.”
Ed entrarono.
Guisgard
16-02-2016, 04.06.08
“Possiamo andare.” Disse il padrone a Gwen dopo essersi vestito.
Aprì la porta e fece cenno alla ragazza di seguirlo.
Scesero così nella corte e poi in cortile.
“Andiamo nel giardino.” Il padrone.
Aprì il cancello del verziere ed entrarono.
Fu in quel momento che Gwen si accorse per la prima volta di alcune rose nere, fatte sbocciare lontane da tutti gli altri fiori.
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Guisgard
16-02-2016, 04.06.29
“Diciamo che Arcon è un uomo alquanto sensibile...” disse Adespos a Gaynor “... e spesso vede più lontano di tutti noi... vestiti, così lo incontreremo.”
Sorrisi. Una corazza, ma certo, la prudenza non era mai troppa, ed entrarono. Scesi da cavalo e mi avvicinai
Guisgard
16-02-2016, 04.06.55
Ad un tratto Altea e Didas, sempre condotte da quei briganti, cominciarono a sentire voci e risate intorno a loro, come se fossero giunte in un luogo abitato.
Dopo un po' Cruz fu fatto fermare e le due donne furono fatte scendere dal cavallo e condotte all'interno di una capanna.
E qui furono loro tolte le bende.
Lady Gaynor
16-02-2016, 04.10.14
Mi vestii, come mi chiese Adespos, per poi uscire con lui dalla capanna, curiosa di conoscere l'uomo di cui lui parlava.
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Lady Gwen
16-02-2016, 04.12.29
Una volta che il padrone fu pronto, uscimmo dalla camera.
Scendemmo poi nella corte e nel cortile, per raggiungere poi il giardino.
Fu lì che mi accorsi di un cespuglio di rose nere.
Erano bellissime e particolari e crescevano lontano dagli altri fiori.
"Come mai crescono lontane dagli altri fiori?" Mi azzardai a chiedere.
Dacey Starklan
16-02-2016, 10.03.24
Senza il finto valletto l'atmosfera a tavola era decisamente più piacevole e cordiale, forse per la prima volta dopo il mio rapimento ero seduta a tavola e sorridevo spontaneamente e non a forza.
Ascoltai attenta la domanda del pellegrino, era diretto proprio dove dovevamo andare noi.
Guardai i suoi soldati e Betta, incerta sul da farsi poi rifletterei che anche loro dovevano ubbidirmi, altrimenti qualcuno avrebbe potuto insospettirsi.
<< Noi andiamo a Fertaldos signore>>
Altea
16-02-2016, 13.43.53
Ad un tratto i rumori cambiarono..risa e vociare di gente mentre il brigante faceva avanzare Cruz lentamente per le briglie. Le mie mani erano poggiate salde sulla sella..."Didas, sembra un centro abitato" perplessa.
Cruz fu fatto fermare e ci aiutarono a scendere, certo mi sentivo sicura ma dove mai ci stavano portando.
Subito vi fu risposta, mi tolsero la benda e lentamente riuscii a focalizzare ciò che mi circondava e capii eravamo in una capanna..."Dove ci avete portato" ai briganti "Sento delle voci e risa." Ora la faccenda si faceva più curiosa.
Guisgard
16-02-2016, 17.45.28
Gwen ed il padrone scesero nel cortile e raggiunsero il giardino.
Qui l'uomo appariva insolitamente di buonumore, tanto che si chinò prima a bere da una guizzante fontana, per poi invitare la ragazza a fare altrettanto.
“Quest'acqua” disse “è particolarmente fresca... bevine un sorso e ti sentirai come rinata. E' l'unica acqua con cui annaffio i miei fiori.”
Ma poi la domanda di Gwen sulle rose nere e l'uomo mutò subito umore.
“Sei qui per lavorare, non per fare domande.” Bruscamente lui. “E allontanati da quelle rose nere... non sono per te.”
Guisgard
16-02-2016, 17.52.05
Clio scese da cavallo e si avvicinò all'estero della fucina, seguita subito da Estea.
Vi era una finestra aperta e le due mercenarie riuscirono così ad udire ciò che i tre dicevano all'interno.
“Non temete...” disse il fabbro “... il vostro padrone avrà la corazza per il giorno stabilito, ossia la vigilia del torneo.”
“Dunque domani.” Fece Pepino.
“Eh, la vigilia!” Esclamò vagamente infastidito il fabbro.
“Allora” disse lo scudiero “il resto della somma pattuita la riceverete domani.”
“Si, siamo d'accordo.” Annuì il fabbro.
“E rammentate...” mormorò Pepino “... che come simbolo sullo scudo deve essere dipinta una Croce in un ovale, le cui due metà devono essere divise tra il colore verde di Capomazda e quelli rosso e bianco di Sygma.”
“Si, certo.” Il fabbro.
Guisgard
16-02-2016, 17.54.09
Il brigante non rispose nulla ad Altea ed uscì, lasciando lei e Didas sole nella capanna.
“Ed ora” disse intimorita lei “cosa ci faranno? Forse è stato un errore giungere qui...” fissando Altea.
Ci avvicinammo alla casetta e ascoltammo quello che avevano da dirsi.
Ottimo, pensai, immagazzinando le informazioni.
Non poteva essere che lui.
Sì, altroché.
È ora avrei saputo come riconoscerlo durante il torneo.
Scambiai un rapido sguardo d'intesa con Estea e tornai ad ascoltare.
Altea
16-02-2016, 17.57.31
Il brigante non disse nulla ed uscì dalla capanna.
"Non lo so Didas, forse vuole accertarsi veramente io abbia salvato quell' uomo o altro...d' altronde non a tutti è consentito entrare qui. Non usciamo, è meglio aspettare, siamo ospiti qui" e le sorrisi.
Guisgard
16-02-2016, 17.58.26
A quelle parole di Dacey, subito il pellegrino si voltò sorridendo.
“Allora questo è un colpo di fortuna...” disse fissando la principessa con i suoi occhi azzurri “... posso ardire, milady, di chiedervi un passaggio? Non temete, mi sistemerò alla meglio sul tetto della vostra carrozza in modo da non imporre ad una nobile principessa la mia umile presenza.”
“Siete certa” Betta in un orecchio di Dacey “che sia una buona idea portare con noi questo pellegrino?”
Lady Gwen
16-02-2016, 17.59.12
Sembrava stesse iniziando tutto bene, poi ovviamente la mia solita domanda rovinò tutto.
Lo guardai per un attimo, poi, bypassando la fontana, iniziai ad occuparmi delle rose che avevo accudito il giorno prima, mentre una lacrima, ferma in attesa nell'angolo dell'occhio, minacciava di sgorgare.
Mi sentivo oppressa, in catene, mi sentivo soffocare, come se io cercassi di prendere respiro e ci fosse sempre qualcuno a bloccarmi.
Dacey Starklan
16-02-2016, 18.03.51
<< Sarà un piacere certo. Non preoccupatevi non sarete di alcun problema anzi un po' di compagnia non guasta>>
Tranquillizzai Betta con uno sguardo.
<< É un uomo che chiede un piccolo aiuto, non vi vedo alcun male>>
Guisgard
16-02-2016, 18.06.22
“Uno scudo altamente simbolico...” disse piano Estea a Clio “... tipo quello di Agamennone o di Ercole...”
“Però” all'interno il fabbro ai due uomini “badate di non parlare troppo ad alta voce di queste cose. Nominare Capomazda da queste parti è contro la legge ed io non voglio ritrovarmi nei guai.”
“Non temete...” sorridendo Pepino “... nessuno potrebbe mai mettere in discussione il vostro patriottismo.” Accarezzando il sacchetto di monete che aveva con sé, alludendo così al compenso pattuito.
Il fabbro annuì e riprese a lavorare, mentre Pepino e Lignas lasciavano la fucina.
Poco dopo si addentrarono di nuovo nel bosco.
Annuii ad Estea.
"Mi hai tolto le parole di bocca.." Sorrisi.
Poi uscirono.
"Vediamo dove vanno adesso.." Mormorai piano.
Avremmo continuato a seguirli.
Guisgard
16-02-2016, 18.12.54
Didas rispose con un timido cenno del capo a quel sorriso di Altea.
Pochi istanti dopo qualcuno entrò nella capanna.
E Altea subito lo riconobbe: era Solo.
http://1.bp.blogspot.com/-MX5a9IadBoU/TqoIr85LO2I/AAAAAAAAB6k/F1hnW14nfxs/s1600/michael+york.jpg
Altea
16-02-2016, 18.17.47
Un uomo entrò nella capanna e lo riconobbi e guardai Didas sorridendo ed annuendo.."Messer Solo...è un piacere rivedervi e vedervi in forma e sano. Vi presento Didas, l' ho conosciuta stanotte per caso nella sua casa nel bosco. Ser Alvaro è nella mia rocca, presumo, si è iscritto al torneo..sono venuta qui per esporvi alcune perplessità..e pure un piccolo aiuto per mio fratello...forse ricordate quando vi parlai mi trovavo nella Pieve e un uomo si nascose dietro una colonna appena entrati i soldati...ho un dubbio..e poi mi affascinava il vostro mondo" ammisi sorridendo.
Guisgard
16-02-2016, 18.18.33
Seguirono lunghi momenti di silenzio, nel quali Gwen procedeva con il lavoro che le era stato assegnato.
“Appena hai finito con le rose” disse ad un tratto il padrone “ti porterò con me in un posto. Ammesso che tu voglia venirci. L'unica cosa a cui sei vincolata è il tuo lavoro. Svolto ciò sei libera o meno di venire con me.”
Guisgard
16-02-2016, 18.21.57
“Che il Cielo vi Benedica, milady.” Disse il pellegrino a Dacey. “Ditemi come posso sdebitarmi, vi prego.” Sorridendole.
Intanto i due falsi cocchieri uscirono e raggiunsero il finto valletto.
“Prepariamo la carrozza che si riparte.” Uno dei due cocchieri. “Quella dannata infedele ha offerto un passaggio a quel miserabile pellegrino.” Sputando a terra.
Dacey Starklan
16-02-2016, 18.25.34
<< Mi basterà una delle vostre storie >> dissi con un sorriso prima di alzarmi per pagare il locandiere con qualche moneta. Era il momento di rimettersi in marcia.
Lady Gwen
16-02-2016, 18.25.39
Seguì un lungo silenzio, che benedissi, poichè mi aveva aiutata a sbollire in parte la rabbia.
Voltai di poco la testa per ascoltarlo, poi ripresi a lavorare.
Sarei andata con lui, ma non mi andava ancora di parlargli e continuai in silenzio a sistemare le rose.
Guisgard
16-02-2016, 18.26.38
Clio ed Estea decisero di continuare a seguire i due uomini.
Allora videro lo scudiero ed il contadino addentrarsi sempre più nel folto bosco, percorrendo la strada lungo il margine del fiume Helsa, fino a raggiungere ciò che restava di una vecchia casa colonica.
Entrarono, accesero un rudimentale braciere e cominciarono a giocare ai dadi.
“Godiamoci un po' di tranquillità...” disse Pepino a Lignas.
Li seguimmo fino ad una casetta nel bosco.
"Bene.." Annuii "Che dici, abbiamo scoperto abbastanza?" Piano ad Estea.
"Magari però il loro padrone tornerà e potremmo aspettarlo.." Pensierosa.
Guisgard
16-02-2016, 18.32.05
“Sono lieto di rivedervi, madama.” Disse Solo sorridendo ad Altea, per poi sedersi accanto alle due donne. “La ferita ormai è guarita e sto decisamente meglio. E tutto ciò grazie a voi.” Ascoltò le sue parole. “Vi affascina il nostro mondo? Bene, ne sono lieto, visto che per il Maresciallo siamo poco meno che feccia.” Ridendo. “Un uomo nascosto nella Pieve? Forse era uno dei tanti perseguitati dal barone... lo avete veduto? Potete descriverlo?”
Altea
16-02-2016, 18.40.47
"Pure mio fratello Tomas è nelle prigioni del barone perchè ha rubato selvaggina..ricordate? E non so se lo hanno..già ucciso" amaramente sospirando "E pure io sono contro il barone, hanno ucciso brutalmente i miei genitori perchè erano i servi delle terre dei Capomazdesi e io sono dalla parte di questi ultimi".
Guardai Didas, in questo momento avevo bisogno del suo conforto.."No, non l' ho visto ma vi sono dei fatti mi fanno presupporre chi possa essere, gli offrii riparo ricordate? Non accettò ma a dire il vero è da giorni non torno nella rocca. Poi parlai con Frate Roberto...di un capomazdese...per vari motivi e il buon frate mi disse di stare lontano da lui...ero fortemente convinta fosse lui e volevo aiutarlo...ma il frate mi allontanava da lui...diceva mi sarei messa nei guai e lo so. Non mi disse mai se i miei sospetti fossero esatti, ma pure ser Alvaro mi deviò dall' aiutarlo...dico...il frate lo ha visto, se non fosse stato lui mi avrebbe detto chiaramente non lo era e un frate non mente..mi disse doveva partire e subito o veniva ucciso...gli dissi il nome chiaramente...ser Guisgard...e da quella volta mi allontanarono..per non mettermi nei guai..voi che ne pensate?".
Guisgard
16-02-2016, 18.54.45
“La mia ocarina sarà al servizio del vostro diletto, milady.” Disse il pellegrino a Dacey.
La principessa pagò il locandiere e tutti loro ripresero il cammino.
Subito la carrozza, lasciata la locanda, imboccò un sentiero che saliva tra i docili pendii che circondavano quel luogo.
Il valletto, sollecitato dall'andatura della carrozza, finì per addormentarsi, mentre Betta guardava il panorama dal finestrino della carrozza.
Il pellegrino allora prese la sua ocarina e cominciò a suonarla, accompagnando la melodia con questi versi:
“Dacey ho veduto... presso la siepe la fanciulla stava, simile alla bella Berenice, con la sua chioma bruna e lucida, il prezioso velo estivo di seta persiana e le sospiranti labbra di corallo dischiuse... poggiava senza badarci l'affusolato braccio su un picchetto fiorito per l'umidità e la brina... mi fissava e le sue fresche gote, di sottile e preziosa ambrura cosparse, per la calura ardevano d'Agosto e nell'attesa sognava...”
Guardò la principessa e sorrise appena.
“Perdonate se ho avuto l'insolenza di suonare per voi, ma vedendovi così lontana da casa vostra ho voluto, per un attimo, riportarvi sulle vostre esotiche spiagge con questo frammento di versi perduti.” Mostrando un lieve inchino col capo. “Conosco cosa vuol dire essere lontano dal luogo amato.”
Intanto Fertaldos cominciava ad intravedersi nel lento e dolce imbrunire.
http://static.panoramio.com/photos/large/64288694.jpg
Guisgard
16-02-2016, 19.00.32
“Si...” disse annuendo Estea a Clio “... o qui, oppure alla fucina... di certo qualcuno dovrà prendere la corazza quando sarà pronta... dopotutto il torneo comincerà domani... cosa proponi?”
Dacey Starklan
16-02-2016, 19.01.59
Ascoltai estasiata con un sorriso, poggiata distrattamente al finestrino della carrozza.
<< Magnifico. Davvero. Siete un vero artista e vi ringrazio di avermi dedicato questi versi>>
Mi aveva fatto grande piacere e aveva reso il viaggio più piacevole e sereno.
"Giusto.." Pensierosa "Dobbiamo dividerci e tenere d'occhio entrambi gli edifici.." Annuendo.
"Alla fucina non torneranno prima di domani, quindi nel caso una di noi può restare qui, l'altra torna al castello e porta qualcuno alla fucina.." Pensierosa "Che dici?".
Guisgard
16-02-2016, 19.03.56
Il padrone guardò Gwen che sembrava voler sostenere ancora il lungo silenzio che era nato fra loro.
L'uomo sorrise appena, si sedette su una delle panche tra i cespugli fioriti e prese una pietra lucida e liscia con cui divideva le siepi.
E con un gessetto cominciò a disegnare qualcosa, lanciando di tanto in tanto uno sguardo verso la giovane.
Guisgard
16-02-2016, 19.09.46
Solo ascoltò con attenzione il racconto di Altea.
“Non conosco il nome di cui mi dite...” disse alla fine il brigante “... ma so che Frate Roberto è un degno uomo di Chiesa e vi sarà di certo un motivo se vi ha rivolto quelle parole... di sicuro vuole evitarvi pericoli, come già accaduto per vostro fratello... e riguardo a lui posso divi che difficilmente potrebbe essere già morto, visto che Ferico ama giustiziare i prigionieri davanti al popolo, come monito per eventuali ribellioni... probabilmente è rinchiuso nelle prigioni del castello...”
Lady Gwen
16-02-2016, 19.14.12
Sostenni ancora a lungo quel silenzio.
Nelle occhiate che gli lanciavo ogni tanto, ad un certo punto, lo vidi sorridere appena, poi sedersi su una panca e prendere una pietra lucida e scura.
Prese poi un gessetto e lo vidi guardarmi di tanto in tanto.
Continuai facendo come se niente fosse, ma dovevo ammettere che mi aveva incuriosita.
Altea
16-02-2016, 19.18.49
"Non conoscete ser Guisgard? Effettivamente quando lo conoscevo io era un ragazzo quindi non un signore importante, se non erro doveva avere delle Terre ad Altofonte...comunque è capomazdese. Infatti, volevo voi potreste indagare su questo..per aiutarlo, se fosse lui sarebbe braccato e ucciso ma vedo sono una visionaria" guardai Didas "Scusatemi Didas, se vi ho portato fin qui per nulla...io sono certa di ciò che dico ma come vedete è un fantasma questo uomo".
Poi guardai Solo..."Si, mio fratello Tomas...dite allora non è ancora stato ucciso, ma non vorrei mettervi in pericolo per salvarlo ovvio..si trova nel castello baronale nelle segrete. Bene....sembra questa visita ci abbia portato solo a vedere questo posto..e sapere voi state bene...ser Alvaro si cimenterà nel torneo, so che in palio vi è una terra e un castello..e mi chiese di fare la madrina ma forse è meglio lasci perdere".
Guardai Didas dispiaciuta "E' meglio ce ne andiamo vero Didas? Avete visto voi stessa".
Guisgard
16-02-2016, 19.19.32
La carrozza correva lungo quella stradina che portava presso la parte più alta della collina su cui sorgeva Fertaldos.
Il valletto russava, mentre Betta indicava con entusiasmo il profilo della città in cui stavano per giungere.
“E' un luogo incantevole.” Disse il pellegrino, rimettendo la sua ocarina nella sacca che aveva con sé.
Poco dopo la carrozza raggiunse le mura di Fertaldos ed attraversò la sua porta.
L'imbrunire stava per cedere il posto al crepuscolo.
Infatti il Sole era ormai prossimo a tramontare dietro le assopite colline di Clantes.
Fetaldos appariva immersa in una lieve e sognante luce color terra, con le sue stradine ancora attraversate dalla gente ed il rintocco di una campana che echeggiava nell'aria.
“Come si chiama l'uomo da cui dobbiamo recarci, milady?” Chiese Betta a Dacey.
Guisgard
16-02-2016, 19.21.18
“Si, potrebbe essere un'idea...” disse Estea a Clio “... torna tu dagli altri... resterò io qui a sorvegliare quei due.”
Annuii ad Estea.
"Ottimo allora, fa attenzione, mi raccomando..." Facendole l'occhiolino per poi avviarmi versò Monsperson e il castello.
Guisgard
16-02-2016, 19.25.44
Il padrone continuava a disegnare qualcosa su quella pietra piatta e liscia, mentre Gwen seguitava a restare chiusa nel suo silenzio.
“Ti conviene sorridere...” disse lui sempre intento a disegnare “... altrimenti dovrò immaginarti senza questo broncio... e sappi che non sono poi così abile a ritrarre senza avere un modello preciso...” accennando un lieve sorriso “... a meno che tu non voglia apparire imbronciata nel mio disegno...”
Dacey Starklan
16-02-2016, 19.25.51
<< Carlon de Clantes... Il mercante credo abbia questo nome>> cercai di ricordare sforzandomi ti ripensare alla conversazione con Svevos.
Guisgard
16-02-2016, 19.31.05
“Io ho trovato interessante giungere fin qui.” Disse Didas ad Altea.
“Non so cosa vi attendevate, madama...” Solo ad Altea “... come detto non conosco questo Guisgard... i Capomazdesi ormai non vivono più qui... c'erano diverso tempo fa e se volete saperlo lo sono anche io da parte di padre... ma sono Sygmese da sempre. Comunque, chiunque sia questo Guisgard noi non possiamo fare nulla per lui... siamo braccati... ed il nostro solo scopo è aiutare il più possibile il popolo dalle angherie del barone... questo è il vero compito della Freccia Gigliata.”
“La Freccia Gigliata...” ripetè Didas.
Lady Gwen
16-02-2016, 19.34.00
Non potei fare a meno di sorridere.
Se quello era un tentativo per "fare pace" e farmi tornare di buon umore... Beh... Un po' ci stava riuscendo.
"Potrei continuare ad essere imbronciata apposta solo per mettervi alla prova e vedere quanto siete bravo, sia a disegnare che ad immaginare il mio sorriso..." dissi ironicamente, sorridendo e voltandomi per un attimo verso di lui per guardarlo negli occhi, per poi riportare l'attenzione sulle rose.
Nel frattempo, per fortuna, i miei capelli si erano asciugati e i ricci ricadevano ora morbidi, in onde sinuose e perfette, sulle spalle e sulla schiena.
https://encrypted-tbn2.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQ99bJDDJB2GpNXHX7hjljeGjWl67SsE RTm_FD0zS7EyIE5ELVkxg
Altea
16-02-2016, 19.35.41
"Ah...così si chiama il vostro clan...La Freccia Gigliata..nome interessante...la mia amica lo ha definito romanzesco".
Poi pensai..."Nulla, figuratevi...pensavo eravate al corrente del torneo e foste contro il barone...poichè questa persona potrebbe essere colui che poteva dare una svolta a queste terre...ma sono una pazza...lo so.".
Guardai Didas..."Volete rimanere con loro...io vado via, ma voi potete scegliere Didas...io torno alla mia vita di sempre..la taverna e lavoro..potete dire che posso andarmene" presi la benda e la legai per uscire."A meno che non ci assoldiate con voi...ma saremmo inutili già so."
Guisgard
16-02-2016, 19.38.52
Gaynor si vestì ed insieme ad Adespos uscirono dalla capanna.
Trovarono alcuni dei briganti e fra loro anche Arcon.
L'uomo stava seduto a terra, sistemando alcune piccole pietre incise e colorate.
“Dimmi tutto, Arcon...” disse Adespos.
“Un pericolo...” mormorò Arcon “... un grosso pericolo incombente... ora, su tutti noi...”
“Pericolo?” Ripetè Adespos.
“Si...” annuì Arcon “... il barone ci sta osservando... ora, in questo momento...”
“Ma come sarebbe?” Uno dei briganti. “Cos'é? Anche un mago, oltre che un tiranno?”
“Non lui...” Arcon “... non lui... ma ci sta osservando con altri occhi...”
“Non lui cosa?” Turbato Adespos.
“Non lui usa la magia...” rispose Arcon “... ma qualcuno vicino a lui...”
Guisgard
17-02-2016, 18.23.49
Clio lasciò Estea a sorvegliare il luogo in cui erano giunti Pepino e Lignas, per poi dirigersi verso Monsperon.
Raggiunse la città quando il Sole era ormai quasi del tutto tramontato, trovandola ancora animata da un via via per le le sue stradine.
Il giorno dopo sarebbe cominciato finalmente il torneo.
La mercenaria tornò al castello e nei loro alloggi trovò tutti i suoi compagni.
“Alla buonora.” Disse Kostor vedendola.
Guisgard
17-02-2016, 18.28.29
“Tranquilla, vi lasceremo andare.” Disse Solo ad Altea. “Solitamente li accechiamo soltanto quelli che vedono il nostro covo.” Ridendo per la battuta. “Però vi benderemo, riportandovi al luogo in cui vi abbiamo trovate.” Alzandosi. “E comunque” aggiunse il brigante “dubito che un solo uomo possa salvare Monsperon... soprattutto se è Capomazdese. Che interesse avrebbe?”
“Allora andiamo...” alzandosi anche Didas.
“Però non mi avete detto come posso sdebitarmi con voi?” Il brigante ad Altea.
Tornai al castello, mentre continuavo a pensare alle informazioni di quel giorno.
Tutto sommato poteva considerarsi fruttuoso, e avendo fatto la conoscenza dello scudiero non sarebbe stato difficile avvicinare Guisgard al torneo come fossi una semplice ed ingenua fanciulla affascinata da un cavaliere misterioso.
Sorrisi appena, un sorriso tra il perfido e il divertito a quel pensiero.
Il giorno in cui avrei dovuto avere di nuovo a che fare con lui era straordinariamente vicino, e non sapevo se aspettarlo o temerlo.
La resa dei conti.
Presi un profondo respiro e cercai di scacciare quei pensieri.
Tornata nei miei alloggi trovai gli altri.
Sorrisi a Kostor, versandomi immediatamente da bere.
"Buone notizie!" dissi sorridendo, per poi relazionare interamente della nostra giornata.
"Quindi basta battere la fiacca, signori, dobbiamo andare a dare il cambio ad Estea, sorvegliare sia la casa che la fucina.." con un sorriso calcolatore.
"Vi pregherei però di tenere per voi queste informazioni, non voglio che i soldati del maresciallo ci freghino la preda, considerando la taglia in palio.." sentenziai "Voi avete scoperto qualcosa riguardo ai briganti?".
Guisgard
17-02-2016, 18.33.35
Il padrone sorrise a quelle parole di Gwen, continuando a disegnare su quella pietra liscia.
“Immaginare il tuo sorriso...” disse “... ardua prova, visto che da quando sei qui non credo tu abbia mai sorriso davvero... potrei dunque scegliere qualcosa di più facile... non so, provare a disegnare le tue nudità, visto che in bagno prima il tuo abito bagnato era alquanto generoso...” fissandola.
Altea
17-02-2016, 18.36.31
"Li accecate...ma io non ho visto nemmeno come è fatto questo villaggio.".
Alla sua domanda mi bloccai "Sdebitarmi...vi sono tante cose..la salvezza di Tomas ma è una impresa ardua...a volte avrei voluto stare qui con voi poichè è tanto il mio volere di battere il barone ma non potrei esservi di aiuto...so solo domani dovrò andare a fare la madrina a ser Alvaro..ma temo per lui..non vorrei questo torneo sia una trappola. Ma io e Didas come potremmo esservi utili?" sospirai a malincuore..."Per il Capomazdese..è ovvio..vorrebbe riprendersi a mio avviso le sue terre prese dal barone, oppure vendicarsi per essere stata cacciato come un esule...mi auguro un domani non veniate a sapere che questa specie di Icaro, che sogna di riprendersi le sue Terre, non sia un punto di forza...poi sarebbe difficile trovarmi" sorrisi.
Lady Gwen
17-02-2016, 18.36.58
Sorrisi a quelle parole, anche se lui a dirla tutta non mi aveva dato motivo per sorridere da quando ero qui, e alzai le spalle.
"A voi la scelta, allora... anche se, in mia modesta opimione, le strade più facili non sempre si rivelano le più soddisfacenti, a differenza di quelle più ardue..." ricambiando il suo sguardo, sempre sorridendo.
Guisgard
17-02-2016, 18.38.49
“Nulla...” disse Elas a Clio “... se ne stanno rintanati chissà dove nel bosco... ma ho la sensazione che durante il torneo ne vedremo qualcuno... ammesso si riuscirà a riconoscerli...”
“Però non capisco...” intervenne Tussor “... come fate ad essere certe che il cavaliere misterioso sia Guisgard? Da cosa lo si deduce? Gli uomini del Maresciallo affermano che non possiede più nulla, dunque come può acquistare una corazza ed avere al suo servizio uno scudiero?”
Guisgard
17-02-2016, 18.41.59
“Allora vi prometto che cercheremo di aiutare vostro fratello...” disse Solo ad Altea “... per quanto sia possibile tenteremo, avete la mia parola... ammesso che quella di un brigante valga qualcosa.” Stringendo la mano alla dama per sancire quel patto. “Quanto a voi... se proprio volete allora potreste essere assoldata come nostra informatrice. Ma sappiate che è un compito difficile e forse rischioso...”
Didas ascoltava in religioso silenzio.
Lady Gaynor
17-02-2016, 18.42.42
Ascoltai stranita le parole di Arcon. Magia al castello? E da parte di chi?
"Adespos, dimmi cosa pensi di questa storia..." gli dissi quando Arcon ebbe finito di parlare.
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Altea
17-02-2016, 18.45.51
Guardai Didas...a dire il vero non volevo parlare davanti a lei e dissi a voce bassa a Solo "Si affare fatto" stringendogli la mano "Non parlate di Tomas, questa ragazza...ha chiesto prima troppe cose solo su quel Milord di cui vi ho parlato prima, non pensate sia meglio parlare soli tra noi due senza lei...ha detto tutti le stanno lontano perchè pensano sia una strega e sapete..io sono scettica di natura" e gli sorrisi benevolmente "Ovvio posso farvi da informatrice".
Guisgard
17-02-2016, 18.54.24
“Dunque” disse il padrone a Gwen “non ti turba essere disegnata nuda? O credi che per galanteria io non lo faccia? Non sono certo un cavaliere, un gentiluomo...” fissandola in modo enigmatico “... anzi, sono certo che mi giudichi un tipaccio scortese ed intrattabile...” come se volesse spogliarla con gli occhi.
Guisgard
17-02-2016, 18.58.39
“Non lo so...” disse pensieroso Adespos a Gaynor “... non so cosa pensare... sono un uomo pratico io, abituato a combattere nemici che vedo, che conosco, che posso toccare... questo genere di cose mi ha sempre lasciato perplesso...”
“Eppure sono una realtà.” Fece Arcon. “La magia nera, le forze del male... è tutto reale...”
“Il nostro nemico è quel tiranno!” Disse un altro dei briganti. “Non certo spiriti, streghe e folletti!”
Guisgard
17-02-2016, 19.02.25
“Se avevate dubbi” disse sottovoce Solo ad Altea “allora non dovevate portarla qui... comunque ora andate... conosco la vostra casa e mi farò vivo io...” sorrise “... venite, vi riporteremo dove vi abbiamo trovate.” Tornando a parlare a voce alta.
Le bendarono e le riaccompagnarono nel luogo in cui le avevano trovate.
Altea e Didas, così, ripresero il cammino verso la casa della bruna ragazza.
Lady Gwen
17-02-2016, 19.04.14
"Scortese ed intrattabile..." ripetei pensierosa, per poi ridere piano "Beh è probabile. Quanto al vostro disegno, credo che voi non lo facciate se non volete, ma sono sicura che lo fareste, se voleste, quindi..." con tono vago.
"Quello che voglio dire è che non credo che la mia opinione sia così rilevante, quindi sono sicura che lo fareste comunque, anche col mio dissenso. Giusto?" con un sorriso enigmatico.
Annuii ad Elas.
"Al torneo ci saranno, anche solo per tenere sotto controllo la situazione, e in un modo o nell'altro dobbiamo riconoscerli, dobbiamo essere più furbi di loro.." annuii.
Alzai gli occhi al cielo a quelle parole di Tussor.
"Tutti gli indizi indicano che sia lui, persino quello scudo..." annuii "Se non è lui è sempre un capomazdese che deve nascondere il suo nome e vendicarsi... magari per carità ce n'è più di uno, ma anche fosse la cosa va controllata... non ha più niente qui a Sygma, chi vi dice che non abbia appoggi a Capomazda? Che non abbia qualcuno che può finanziarlo? Ad ogni modo, lo scopriremo domani.." sospirai "Conosco Guisgard, se me lo trovassi davanti, anche sotto mentite spoglie, lo riconoscerei.." alzandomi "E ora al lavoro, non voglio lasciarmelo scappare..".
Altea
17-02-2016, 19.10.56
Già Solo aveva ragione....Didas era enigmatica ma mi resi conto del suo tacere alle mie parole, era solo interessata al luogo.
Portai Didas a casa .."Ecco la avventura è terminata...ora scusate devo andare al lavoro..o mi licenzieranno...quindi dimenticate quel Guisgard..è stata una sciocchezza, verrò io a trovarvi visto mi hanno pure cacciato malamente dicendomi di non farmi più vedere o mi uccideranno...quei briganti" le sorrisi, ovviamente avevo finto, mi guardai attorno per focalizzare il luogo..Didas era da scoprire ancora "Verrò io a trovarvi appena posso..quel liquore era ottimo".
Mi congedai e tornai alla rocca...effettivamente dovevo pensare al torneo e cucire quella bella veste mi regalò Madame Sibille e poi avrei aspettato Solo.
Legai Cruz al solito posto ed entrai nella rocca...era molto non vi facevo ritorno.
Guisgard
17-02-2016, 19.14.11
Il padrone sorrise piano, tornando con lo sguardo sul disegno.
“Invece ti sbagli...” disse a Gwen “... è vero, sono il padrone e tu la serva... ma gli unici servigi che posso richiederti riguardano il lavoro in questo giardino... dunque se tu non vuoi io eviterò di ritrarti nuda... terrò per me ciò che ho visto in bagno... e dopotutto non è un'idea malvagia... così solo io potrò sapere quanto è sensuale la mia servitrice... in fin dei conti nessuno può obbligarmi a non essere geloso della mia schiava...” proseguendo a disegnare.
Guisgard
17-02-2016, 19.17.29
I mercenari annuirono a Clio.
Si prepararono e poco dopo furono pronti per andare.
Ma prima che lasciassero gli alloggi si ritrovarono davanti un soldato.
“Il Maresciallo Fagan chiede di parlarvi, madama.” Disse a Clio. “Subito.” Precisò con un tono perentorio che non ammetteva repliche.
Lady Gaynor
17-02-2016, 19.18.38
"Io la penso come te" risposi ad Adespos "anche io sono un po' scettica riguardo queste cose... ma non è detto che non esistano, forse è solo che noi non ne siamo mai entrati in contatto... cosa conti di fare adesso?"
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Guisgard
17-02-2016, 19.22.23
“Anche voi mi credete una miserabile...” disse Didas ad Altea prima che lei andasse via “... una che porta male, sfortuna... non siete diversa dagli altri... sono stata una sciocca a fidarmi di voi, a credervi... si, a credervi mia amica... magari non subito, col Tempo... ma ci speravo...” i suoi occhi erano umidi “... mi sono accorta che nel covo dei banditi stavate attenta affinchè io non sentissi... tranquilla, sono stata in disparte e comunque non vi tradirei mai... andate ora... non provo rancore, sono abituata alla solitudine... andate... vi auguro ogni bene... e non sentitevi in dovere di venire qui a trovarmi...” e chiuse la porta.
Altea allora tornò alla rocca.
Lady Gwen
17-02-2016, 19.23.24
Tutto quello che disse, dalla prima all'ultima parola, mi lasciò di stucco.
Non pensavo di essere certoò così importante nel ruolo di serva, per non parlare di ciò che disse dopo, che fece scattare qualcosa in me, qualcosa di indefinito e portò le mie gote a colorarsi leggermente.
"Lascio comunque a voi la scelta, così da riservarmi l'effetto sorpresa alla fine" dissi ironicamente, ma con sincerità.
Guisgard
17-02-2016, 19.27.08
“Non lo so...” disse Adespos a Gaynor “... per ora non lo so... adesso voglio solo occuparmi del torneo e di tutto ciò che ruota attorno ad esso... scoprire cosa ha in mente Ferico...” guardò i suoi compagni “... andrò a Monsperon con Gaynor... voglio capire cosa accade là... e magari scoprire di quella misteriosa carrozza...”
In quel momento arrivò Solo.
“Ho rivisto la donna che mi ha curato quand'ero ferito...” rivolto a tutti loro “... possiamo fidarci di lei... le chiederò di aiutarci... magari di scoprire qualcosa di interessante.”
“Buona idea.” Annuì Adespos.
Altea
17-02-2016, 19.27.24
Aprendo la porta provavo rimorso per Didas...a dire il vero non avrei esposto mio fratello Tomas nemmeno alla più semplice ragazza trovata alla Pieve, vi era troppo sotto..la salvezza di mio fratello, e poi il fatto di essere loro informatrice...mi aveva turbato...mi fidavo di lei, ma non si poteva conoscere una persona in una sola notte. Mi ferì..avremmo potuto essere normali amiche, la avrei portata al torneo pure...ma lei voleva solo entrare in questi affari, non aveva pensato a me come semplice amica e aveva notato le mie mosse...sarei tornata era certo.
"Ser Alvaro...siete qui" chiamai il cavaliere di Florenza.
Guisgard
17-02-2016, 19.40.52
Il padrone sorrise lievemente ed annuì appena, forse notando il rossore sulle gote di Gwen.
Seguirono lunghi momenti di silenzio, dove lui continuò a disegnare e lei ad occuparsi dei fiori.
Il Sole era ormai quasi del tutto tramontato ed il crepuscolo avanzava le sue pretese.
“Ecco...” disse il padrone “... spero sia piacevole, dopotutto non sono un artista...” girò la pietra e mostrò alla ragazza l'immagine disegnata.
Era raffigurata proprio lei, completamente nuda e stesa su un telo simile a quello con cui aveva asciugato il padrone.
La nudità era accennata con delicatezza, le forme aggraziate e morbide appena descritte.
Il corpo nudo di Gwen era vagamente celato da alcune rose dischiuse, posate proprio sulle parti intime, dove però lasciavano tuttavia intravederne le meravigliose fattezze.
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/en/f/f0/Kate-winslet_titanic_movie_pencil-drawing.jpg
Ci preparammo per uscire.
Ma poi incontrammo un soldato del maresciallo.
Alzai gli occhi al cielo e annuii.
"Tussor, Dimos.. Con me..." Ordinai, per poi raggiungere lo studio di Fagas.
Chissà che diavolo voleva ora.
Guisgard
17-02-2016, 19.47.12
Altea entrò nella rocca e chiamò Alvaro.
Il giovane cavaliere aveva acceso il camino raccogliendo legna nel bosco ed era pure riuscito ad imbandire la tavola per una semplice cena.
“Eccovi di ritorno.” Disse. “Dove eravate? Sono passato alla locanda ma non c'eravate. Ho comprato qualcosa da poter mangiare stasera... nulla di che, naturalmente, ma roba comunque buona... pane bianco di giornata, formaggio e frutta. Ed un po' di vino.” Sorridendo. “Domani sarà il gran giorno, finalmente. Dobbiamo festeggiare l'inizio del torneo.”
Lady Gwen
17-02-2016, 19.49.59
Il Sole stava già tramontando, quando finii di lavorare.
In quel momento anche il padrone finì il disegno.
Allora, curiosa, lo raggiunsi sulla panca.
Quando lo vidi rimasi senza parole. Era bellissimo. Dentro di me risi, sapevo che mi avrebbe ritratta nuda, ma in fondo la cosa non mi dispiaceva, vista la delicatezza e la grazia con cui lo aveva fatto.
"È bellissimo..." mormorai, non sapendo che altro dire, con un sorriso luminoso "...Nessuno mi aveva mai ritratta, prima..." guardandolo per un attimo, per poi tornare a studiare il disegno.
Guisgard
17-02-2016, 19.51.56
Clio, Dimos e Tussor si presentarono dal Maresciallo.
L'uomo era insieme a Jean, entrambi intenti a mettere da parte sacchetti pieni di monete raccolte come tasse imposte sul popolo.
“Venite pure avanti...” disse Fagan con un cenno della mano “... sempre scortata dai vostri mastini...” a Clio, fissando poi i suoi due compagni “... ma i nemici sono là fuori, non qui dentro...” con un ghigno “... ma immagino che una donna abbia le sue grazie da difendere...” prese una brocca di vino “... volete?” Offrendone una coppa alla ragazza.
Altea
17-02-2016, 19.52.10
Ser Alvaro era allegro, di buon umore per la presumibile vincita e mi sedetti al tavolo.
"Mi avete cercata alla locanda?" ridendo "Penso avranno trovato un' altra cameriera, dovrò far pressione sulla mia amica Milla...ma è una cena deliziosa ma ho molto da narrarvi" e tra una pietanza e l' altra a bassa voce gli narrai il tutto..dell' incontro con quella strana ragazza nel buio della notte, ma evitai di dirgli ero andata al Covo...forse Solo non voleva o lo avrebbe detto lui..forse non voleva nemmeno Alvaro sapesse qualcosa...dovevo andare cauta.
"Quindi è tutto pronto per domani? Ma cosa pensate di ricavarne...e se vi dessero davvero quel castello e il terreno? Dopo dovrò preparare per bene il mio vestito da madrina...ma non fatevi illusioni...siamo amici" gustando dell' uva fresca.
Lady Gaynor
17-02-2016, 19.59.22
"A Monsperon?" Chiesi ad Adespos "Non avevamo detto che era troppo pericoloso per noi? Eravamo rimasti che saremmo andati a Fertaldos..."
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Trovammo Fagas con Jean.
Mi morsi la lingua per non rispondere a tono alle sue parole.
In realtà erano lì a proteggere lui dalla mia scarsissima pazienza.
"Di che cosa volevate parlarmi?" Dissi soltanto, spiccia.
Estea da sola nel bosco doveva rimanerci il meno possibile.
Guisgard
17-02-2016, 20.13.51
“Questo perchè” disse il padrone a Gwen “nessuno di coloro che frequentavi sapeva riconoscere la bellezza.” Dandole la pietra col disegno. “Tienila, è tua.” Offrendogliela.
Guardò allora il cielo.
Mancava pochissimo al crepuscolo.
“Andiamo, la giornata di lavoro è terminata...” alzandosi.
Uscirono dal verziere e lui congedò la ragazza.
“Va pure...” mormorò “... Josephine avrà preparato una buona cena. Dille di portarmi il cibo nella mia camera. Buonanotte, Gwen...” e andò via.
Guisgard
17-02-2016, 20.14.37
Alvaro rise.
“Non temete, non approfitterò del mio ruolo di vostro campione.” Disse ad Altea. “Anzi, vi farò fare un figurone.” Divertito. “Sarete di certo la madrina più invidiata... perchè sarete la madrina del campione.” Mangiando.
Guisgard
17-02-2016, 20.14.55
“Meglio passare prima per Monsperon...” disse Adespos a Gaynor “... se non troveremo nulla di interessante allora procederemo per Fertaldos... comunque non temere, ci andremo travestiti... nessuno ci scoprirà... ora dunque dobbiamo sceglierci i costumi. Qualche preferenza? A parte la monaca hai qualche altro ruolo che non senti tuo?” Facendolo l'occhiolino, per poi ridere.
Guisgard
17-02-2016, 20.15.38
Fagas rise e prese a sorseggiare dalla coppa che Clio non aveva accettato.
“Buon vinello...” disse “... vi ho fatta chiamare per due motivi... il primo è sapere dei vostri risultati... siete pagati più che bene e dunque mi attendo le teste di quei briganti quanto prima... novità?” Fissandola. “Non sono molto paziente e pretendo risultati.”
Guisgard
17-02-2016, 20.16.00
Il valletto annuì a quelle parole di Dacey, per poi affacciarsi dal finestrino della carrozza e gridare ai due cocchieri il nome del mercante d'armi.
Chiesero informazioni e poco dopo la vettura si fermò davanti alla casa dell'uomo che stavano cercando.
Il valletto aprì la porta e fece scendere tutti loro dalla carrozza.
“Ora tu puoi andartene.” Disse con disprezzo al pellegrino. “Hai avuto il tuo passaggio.”
“Un pellegrino” fece l'uomo incappucciato “vive della generosità e della carità del prossimo. Soprattutto se come me ha fatto Voto di povertà. Permettetemi dunque di chiedere un pasto caldo a questa casa.”
“Accattone pedante...” sputando a terra il finto valletto.
Bussarono ed una donna venne ad aprire.
Lady Gwen
17-02-2016, 20.24.26
La capacità di quell'uomo di lasciarmi senza parole era sorprendente e disarmante.
Presi poi la pietra che mi offriva, felice e andammo via, tornando al castello.
"Buonanotte" risposi, con un leggero sorriso, mentre andava via.
Poi andai dalla nana, a riferire l'ordine.
"Ciao, Josephine" la salutai, sorridendo "Il padrone ha chiesto di consumare la cena in camera sua."
http://t2.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTjTZ69BaXgvyjnJvTQKaPsyB29iyNoo JIAnoOGPpKpn7gT9mdETA
Altea
17-02-2016, 20.25.32
Osservai Alvaro...sospirai, era troppo sicuro di sè...nemmeno un dubbio sul suo successo o eventuali pericoli.
"Ve ne sarò grata dunque, non ho mai fatto la madrina..." finendo la cena e sorseggiando il vino.."Quindi è meglio mi metta subito all' opera, dovrò essere degna di voi, vado a preparare il tutto per domani, sempre non vi sia qualcosa di inaspettato come sempre...ma la vita è bella perchè varia" e tu lo sai Altea.
Salii i gradini e raggiunsi la torre, ovviamente stavo aspettando Solo, non so in che modo sarebbe arrivato ma sicuramente con l' aiuto delle tenebre..aveva stretto amicizia con Alvaro, ma avrei lasciato decidere al brigante il tutto.
Presi da un baule un bellissimo abito di velluto nero con ampia scollatura con gemme, la gonna era color verde smeraldo..e poi quel diadema da mettere sulla fronte e un velo da madrina...verde e puntato di gigli in oro..chissà di chi erano e perchè mai quella donna enigmatica mi fece dono di tutto questo prima di dover lasciare le terre sygmesi.
Accesi la candela e iniziai a cucire la sottogonna...mi avrebbe aiutato a distrarmi, mi sentivo nervosa..pure per quel torneo...l' ultimo a cui partecipai finì con la punizione in camera.
Rifiutare il vino non era da me, ma quel tipo non mi piaceva.
"Abbiamo raccolto un bel po' di informazioni, quelle che voi avete evitato di darci.." Con tranquillità "Per ora abbiamo un paio di piste da seguire, e degli individui da tenere d'occhio.. Il torneo sarà un ottimo terreno di caccia, ho ascoltato una conversazione tra due briganti e si chiedevano il motivo del torneo, dicevano che avrebbero indagato... Anche a loro sospettano sia una trappola, ma non sanno per chi.. Quindi credo che per ora non siano in combutta col vostro Guisgard, ma non è detto che non lo siano in futuro..".
Evitai di dire che ero sulle tracce proprio di Guisgard.
Per la taglia, mi dicevo, ma in realtà volevo arrivare a lui per prima e non potevo bruciarmi il vantaggio di conoscere così bene il suo aspetto.
"Quanto al secondo motivo?" Spiccia, con aria interrogativa, per poi sorridere appena "Anche io non amo perdere tempo in chiacchiere..".
Dacey Starklan
17-02-2016, 23.07.19
<< É stato un piacere conoscervi e vi auguro buon viaggio>> dissi all'uomo lasciando la carrozza.
Ora arriva la parte difficile del piano
Guisgard
18-02-2016, 00.04.57
Josephine annuì a Gwen, per poi invitandola a sedersi a tavola per cenare.
Era infatti una degna mensa, imbandita di cibi vari e vino di ottima qualità.
Poi la nana prese un vassoio e si diresse verso le scale, per portare da mangiare al padrone.
Lady Gwen
18-02-2016, 00.09.32
Prima di iniziare a mangiare, salii in camera a posare il disegno.
Lo misi su un mobile vicino al letto, restai a guardarlo un istante e poi raggiunsi la mensa.
I cibi erano ottimi e vari e i vini di ottima qualità, nel frattempo Josephine era salita a portare la cena al padrone.
Mentre mangiavo, ripensavo a quella giornata, in cui erano successe delle cose così strane e surreali, ma che mi facevano sorridere, ripensare agli sguardi e i sorrisi che lui mi rivolgeva, quel ritratto così audace, eppure così delicato.
Ero sempre più del parere che stesse cambiando e non potevo negare che mi piaceva quel lato di lui.
Guisgard
18-02-2016, 00.11.28
"Allora cercate di portarmi quanto prima dei fatti..." disse Fagan a Clio "... se volete il compenso pattuito." Sorseggio' ancora dal suo bicchiere. "Già, il secondo motivo... vi informo che come partecipante al torneo di domani ho deciso di scegliervi come madrina." Con tranquillità.
Guisgard
18-02-2016, 00.17.24
Altea si dedicò al suo vestito, per essere pronta con l'inizio del torneo.
La sera era ormai giunta ed un silenzio ovattato era sceso sul bosco.
L'unica cosa che si udiva era il canto di Alvaro proveniente dal pianoterra.
Il cavaliere appariva tranquillo ed eccitato per l'inizio ormai imminente del torneo.
Ma ad un tratto Altea udì dei rumori.
Guisgard
18-02-2016, 00.20.21
La sera era ormai giunta sul castello.
Le candele illuminavano la sala in cui Gwen consumava la sua cena.
Ma ad un tratto si udì qualcosa.
Un ululato che in un attimo echeggio' in tutto il maniero.
Altea
18-02-2016, 00.20.36
Il vestito era pronto e lo posi sulla seggiola delicatamente e il diadema in oro sopra il tavolo.
Sorrisi udendo Alvaro cantando...in fondo noi sygmesi eravamo così.
Il buio era sceso e un silenzio ovattato tanto da farmi udire dei rumori.
Mi guardai attorno..da dove provenivano...presi la spada in mano e rimasi all' erta.
Guisgard
18-02-2016, 00.23.59
I rumori provenivano dal bosco.
Erano vaghi ed indecifrabili.
Altea prese la spada e si mise subito all'erta.
Alvaro dal pianterreno continuava a cantare, in quanto non si era accorto di nulla.
Poi, ad un tratto, Altea notò qualcosa.
Un'ombra leggera e silenziosa che apparve tra i rami degli alberi.
Guardai Fagas ed evitai di non ridere.
"Vi ho già detto che non ho nessuna intenzione di farvi da madrina, quindi se non volete essere rifiutato davanti a tutti vi sconsiglio di farlo.." con gli occhi nei suoi.
"E poi mettereste i bastoni tra le ruote alle nostre operazioni, dato che devo tenere d'occhio i cavalieri per cercare dei briganti, dovrò avvicinarli, conoscerli e mi brucereste la copertura, quindi, come detto.. trovatevene un'altra.. io non ho tempo per queste cose, ho una missione da portare a termine..".
Lady Gwen
18-02-2016, 00.25.15
Era ormai sera e la sala in cui mangiavo era illuminata dalle candele, il che aveva qualcosa di mistico e particolare.
Ad un certo punto si udì l'ululato, quel solito ululato che echeggiava nel bosco e nel castello tutte le notti.
Altea
18-02-2016, 00.27.55
Aprii la finestra della torre e mi misi sul terrazzo con la spada in mano, sentivo dei rumori dalla foresta sotto la rocca.
Potevo udire vagamente la voce di Alvaro cantare.
Poi un fruscio, proveniva dagli alberi..e vidi un' ombra...forse era Solo..."Chi siete?" affacciandomi, poteva essere solo lui, ma non mollai la presa dalla spada.
Guisgard
18-02-2016, 00.33.07
"Messere..." disse Fagan rivolto a Jean che gli stava seduto accanto "... avete udito?" Aprendo uno dei sacchetti e tirando fuori una collana di pasta vitrea colorata ed argento. "Sono pronto a scommettere con voi che riuscirete a trovare un degno motivo per il quale alla nostra bella mercenaria convenga accettare la mia proposta." Fissando Clio.
"Di sicuro" fece Jean "farvi da madrina, signore, equivale ad avere una giusta copertura, ad impersonare un ruolo al di sopra di ogni sospetto e poter così controllare meglio tutto ciò che accade al torneo."
"Precisamente." Annuendo il Maresciallo.
Guisgard
18-02-2016, 00.38.43
Fu un ululato lungo, selvaggio, inquieto ed inquietante.
Un ululato che echeggio' per le pietre consumate e vecchie del castello.
Pochi istanti dopo tornò Josephine.
"Eccomi..." disse a Gwen "... com'è la cena? Ho cucinato tutto io. Sono stata brava, vero?" Sorridendo come se nulla fosse.
Lady Gwen
18-02-2016, 00.41.35
Era angosciato ed angosciato, inquieto ed inquietante.
Ma anche lungo e selvaggio.
Ed echeggiava fra le mura del castello.
Tornò poi Josephine, facendo come se nulla fosse.
"Ottima" con un leggero sorriso.
Fagas non voleva mollare, ma io avevo altri piani.
"No, in realtà, la madrina del maresciallo sarebbe vista con sospetto dai briganti, non credete? Mi staranno tutti lontano, senza contare che non potrò usare un'arma molto efficace, come può essere la seduzione.." con un sorriso sornione.
"Perciò mettete da parte il vostro orgoglio maschile e cercate di guardare la praticità.." guadai Jean "Mettete che io trovi un cavaliere sospetto, e faccia in modo che mi scelga come madrina, magari sembrando un'ingenua fanciulla mi confiderà i suoi segreti, e sarà in quel momento che potremo arrestarlo.. Se fossi la vostra madrina tutto questo mi sarebbe precluso... per cui vi prego di non insistere, so fare il mio lavoro..".
Guisgard
18-02-2016, 00.42.54
Un attimo dopo quell'ombra fece un passo avanti, mostrando finalmente le sue fattezze.
"Da ciò che vedo" disse Solo sorridendo ad Altea "vi state preparando per disarcionare tutti i cavalieri del torneo." Guardando l'abito che stava preparando la donna. "Infatti con questo abito scollato sarà impossibile restare in sella per chi vi guarda." Divertito.
Guisgard
18-02-2016, 00.47.22
Josephine annuì con un sorriso a Gwen.
"Andate a dormire ora..." disse poi la nana "... avete lavorato parecchio oggi e meritate una notte di tranquillo riposo. Penserò io a sistemare qui." Quasi come se volesse spingere la ragazza ad andare a letto, in modo che la notte trascorresse il più velocemente possibile.
Altea
18-02-2016, 00.48.40
Poi l' ombra prese il volto che immaginavo..era proprio Solo.
Lo aiutai a salire ma era agile e lo feci entrare in camera.
Risi alle sue parole.."Dite? Eh ma penso quei cavalieri saranno presi a fare bella mostra di sè..però potrebbe essere un' ottima arma sicuramente".
Poi chiusi la finestra e dissi a sottovoce "Ser Alvaro non sa nulla..ho preferito non dire nulla, ma se volete coinvolgerlo non ho problemi..non sapevo le vostre intenzioni...sta cantando sicuro di vincere".
Lady Gwen
18-02-2016, 00.50.58
Guardai per qualche isyante Josephine, poi annuii con un sorriso.
"Buonanotte."
Salii in camera, indossai una camicia da notte e mi misi a letto, sperando che la nottata non fosse come la precedente.
Guisgard
18-02-2016, 00.52.37
Fagan guardò Clio con un'espressione mista, tra delusione, insofferenza e contrarietà.
"Spero per voi sia così..." disse poi con un tono indefinito, in bilico tra la promessa e la minaccia "... andate dunque... attenderò di vedervi seducente al torneo..."
Guisgard
18-02-2016, 00.55.36
"I miei omaggi, milady." Disse il pellegrino a Dacey con un cortese invito e con un tono che aveva un che di cavalleresco.
Il valletto allora si avvicinò alla donna che aveva aperto.
"Siamo giunti da Monsperon." Disse alla donna. "La mia padrona vi racconterà il motivo." Indicando poi Dacey.
Dacey Starklan
18-02-2016, 00.57.55
Rimasi un attimo a osservare ancora il pellegrino, pensando a come fosse tanto cortese e usasse toni decisamente non da popolano.
La porta si aprì e tornai concentrata, guardai quindi la donna dall'alto in basso.
<< Cerco un mercante, Carlos de Clantes. E' qui? Ho bisogno di parlargli al più presto>> dissi con fermezza e con parole concise, per far comprendere l'urgenza della mia richiesta.
Lasciai scivolare una moneta tra le dita e la depositai nelle mani della donna.
<< Andatelo a chiamare>>
Guisgard
18-02-2016, 00.59.36
"Avete fatto bene..." disse Solo ad Altea "... meglio essere prudenti. E comunque meno siamo, più possibilità abbiamo di passare inosservati. Dunque sarete al torneo domani... nei panni della madrina del vostro amico. Ottimo." Annuì. "Sarete i nostri occhi a quella giostra."
"Non saremmo i migliori, altrimenti.." con un leggero cenno del capo in senso di saluto.
"Signori.." ad entrambi "Con permesso...".
Ed uscii insieme ai miei uomini.
Mi era davvero piaciuto respingerlo, anche se in realtà era vero quello che avevo detto.
Anche se non avevo detto tutta la verità.
Avevo evitato di dire che c'era un cavaliere in particolare che volevo catturare.
Sedurre...
Scossi la testa, impercettibilmente.
Figurati! Ero sempre stata invisibile ai suoi occhi, perché ora sarebbe dovuto essere diverso?
Perchè tu sei diversa..
Già, pensai con un sorriso, io non ero Lila, la vita da mercenaria mi aveva cambiata e non ero più quella ragazzina sognante.
Però l'idea di sedurlo per finta mi divertiva, mi stuzzicava.
Sarebbe stata una vendetta anche quella.
Pensa alla missione, su..
Sapevo che non mi avrebbe mai guardato, la mia idea era che mi riconoscesse e pensasse di essere lui a tenere d'occhio me convinto di non essere stato riconosciuto.
Sospirai.
Dovevo pensare alle cose più pratiche adesso.
Avevo passeggiato in silenzio per un po'.
"Andiamo a prendere Estea..." dissi agli altri "Ha bisogno del cambio, povera stella..".
Poi alzai lo sguardo sui miei due uomini.
"Che ne pensate del maresciallo?".
Altea
18-02-2016, 01.01.56
Sospirai..per fortuna non avevo detto nulla ad Alvaro.
Ascoltai Solo piegando leggermente la testa di lato pensando.."Ovvero?" dissi a bassa voce "Cosa dovrei controllare e il motivo? Vi sarà qualcuno di voi oppure sarò sola?".
Guisgard
18-02-2016, 01.02.03
Gwen si mise a letto, ma poco dopo udì di nuovo l'ululato.
Poi, quasi confusa con quel verso, sentì anche una voce.
Una voce che lei ben conosceva.
"Gwen..." disse quella voce "... Gwen... Gwen, sono io..." era Emon.
Guisgard
18-02-2016, 01.08.16
"È mio marito." Disse la donna con un accento forestiero a Dacey. "Tornerà fra un'ora o due credo. Se volete potete attenderlo in casa, milady." Guardò poi il pellegrino che se ne stava da solo sul ciglio della strada. "Cosa vi occorre?"
"Un luogo in cui riposare prima di rimettermi in cammino, signora." Rispose il credente.
"Potete allora andare nell'androne e restare lì. Vi porterò qualcosa da mangiare."
"Il Cielo vi ricompensi, madama." Il pellegrino.
Lady Gwen
18-02-2016, 01.08.22
Speravo di prendere sonno, ma come ero stata così stupida da pensarlo?
Infatti a causa del'ululato non riuscivo ad addormentarmi.
Ad un certo punto, mischiata all'ululato, la udii di nuovo.
La voce di Emon.
Mi coprii la testa con le coperte, quasi come a voler impedire a quella voce di raggiungermi.
Era irreale e lo sapevo, mi aveva già ingannata una volta, non ce ne sarebbe stata una seconda.
Guisgard
18-02-2016, 01.14.49
"Semplice..." disse Tussor a Clio "... vuole portarti a letto... e non si darà per vinto."
Poco dopo la ragazza e i suoi due compagni, insieme a Kostor, lasciarono il castello, diretti verso il bosco.
Era sera e subito fuori la città, lungo uno dei sentieri, videro ad un tratto due figure a cavallo.
"Chi diamine vaga a quest'ora nel bosco?" Stupito Kostor.
Dacey Starklan
18-02-2016, 01.16.24
Al pellegrino fu acconsentito di restare a bivaccare accanto alla casa e questo significava che con tutta probabilità lo avrei rivisto più tardi.
Fui subito attratta dall'accento straniero e fu inevitabile per me chiederle di dove era originaria.
<< Vi ringrazio>> al suo invito ad entrare, << sono la principessa Dacey di Mirza e sono qui per prendere alcune armature, serviranno per un torneo. Un certo Svevos, un cavaliere, mi ha parlato del lavoro di vostro marito>> spiegai entrando
Guisgard
18-02-2016, 01.17.27
"Ci saremo io e due miei compagni travestiti." Disse Solo ad Altea. "Dunque non sarete sola. Dovete tener d'occhio i soldati ed il Maresciallo e capire se hanno comportamenti sospetti. Dobbiamo scoprire come mai è stato organizzato questo torneo. Ferico vuole qualcosa..."
"Sì, credo anche io.." alzando le spalle "Peggio per lui..".
Così lasciammo il castello e ci addentrammo nel bosco, diretti alla fucina.
Avrei lasciato lì Kostor e Dimos per poi rimanere io con Tussor dove c'era Estea.
Ma vedemmo delle figure avvicinarsi.
Chi potevano essere?
Già che eravamo lì, dovevamo indagare.
"Nascondiamoci.." ordinai ai miei "Vediamo di scoprirlo..".
A pensar male spesso non si sbagliava.
Altea
18-02-2016, 01.22.45
Annuii a quelle parole "Si, il fatto che i soldati abbiano detto vogliano dare un castello e dei terreni mi sembra strano...Ferico non da le sue terre cosi facilmente, pure io l'ho sempre pensato. Quindi, oltre a tifare per ser Alvaro, dovrò stare vicino al palco dove si troveranno Fagan e i suoi uomini...bene, spero di esserne all' altezza, ma sono sicura sapendo vi sarete pure voi...è tutto? Poi come faremo per trovarci per parlare?".
Guisgard
18-02-2016, 01.22.54
Gwen mise la testa sotto le coperte per non udire quelle manifestazioni che credeva essere illusioni.
E nei suoni di quella notte inquieta ad un tratto sentì una grottesca e stridula risata.
Al principio credette di aver udito il verso di qualche altro animale selvatico.
Ma poi comprese che quella era la voce di una donna.
Lady Gwen
18-02-2016, 01.26.44
Ero ancora con la testa sotto le coperte, quando sentii un verso stridulo e grottesco.
In principio mi sembrò un verso di animale, poi però capii che sembrava una risata dibdonna.
Così uscii la testa da sotto le coperte per ascoltare.
Guisgard
18-02-2016, 01.29.07
La donna fece entrare in casa Dacey e coloro che erano con lei.
"Prego, milady." Disse la donna, portandoli in una sala, dove servi' loro un elisir non alcolico.
Infatti ben mostrava di conoscere le abitudini degli orientali che non potevano toccare alcolici.
"Mio marito tornerà tra non molto..." mormorò "... e sono certa che saprà soddisfare le vostre richieste. I migliori cavalieri della regione vengono qui per acquistare le loro armature e le loro armi. Se posso domandare, la corazza è per vostro marito, milady?"
Dacey Starklan
18-02-2016, 01.43.43
Accettai di buon grado la bevanda mentre dubitavo che fosse gradita appieno dai soldati al mio seguito.
<<Ne sono sicura, mi hanno parlato molto bene dei suoi lavori >> dissi alla donna quindi decisi di tentare e le domandai in arabo.
<< Di dove siete originari voi e vostro marito?>>
Volevo vedere se capisse.
Quindi tornai a parlare in modo che tutti comprendessero.
<< No, non sono sposata. Non ancora almeno e comunque il mio futuro marito non è un cavaliere. No sono qui per conto di una persona impossibilità a viaggiare, é infatti Svevos a mandarmi, le armature sono per alcune sue conoscenze . Ho approfittato dell'occasione per fare un viaggio e poi mi é stato detto che vostro marito é ben disposto a far affari con la sua gente, come me>>
Guisgard
18-02-2016, 01.43.52
Clio ed i suoi compagni si nascosero.
Non erano stati infatti visti, grazie soprattutto al buio della sera.
Videro così avvicinarsi le due figure a cavallo, scoprendo con sorpresa che si trattava di due religiosi.
Vestivano infatti come monaci.
“Domani finalmente comincerà il torneo...” disse uno dei due all'altro “... possa San Michele Arcangelo, Principe delle Milizie Celesti, proteggere Sua Signoria...”
“Amen.” Rispose annuendo l'altro chierico.
Guisgard
18-02-2016, 01.46.09
“Siete in gamba e sono certo riuscirete nell'impresa.” Disse Solo ad Altea. “Non temete, farò in modo io di avvicinarmi a voi. Non avrò problemi a notarvi con indosso quel bel vestito così generoso.” Facendole l'occhiolino.
Guisgard
18-02-2016, 01.49.05
Di nuovo quella risata, stridula e grottesca che echeggiava straziante nella notte.
Aveva un suono sordo, deforme ed angosciante.
Per questo appariva più reale della voce udita poco prima e che pareva essere quella di Emon.
Gwen udì ciò e sentì un senso di angoscia scenderle sul cuore.
Come se quella grottesca risata fosse un segno, un presagio di cattivo augurio.
Due religiosi, che strano.
Li osservai attentamente, ascoltando le loro parole.
Sua Signoria..
Chi poteva essere?
Un duca..
Trasalii.
Un Arciduca!
E se fossi completamente fuori strada?
Se non fosse Guisgard il misterioso cavaliere burbero?
Se fosse l'Arciduca di Capomazda in persona?
I Taddei hanno gli occhi azzurri, dopotutto, dovrebbero nascondere il loro nome, e avrebbe avuto senso lo scudo.
Quello avrebbe complicato le cose.
Eppure ero sicura che Guisgard avrebbe combattuto, ma ora dovevo cominciare a pensare che potevano esserci due cavalieri capomazdesi.
Dai, che assurdità!
L'Arciduca che viene fin qui per uno sciocco torneo..
E se fosse l'inizio di una riconquista?
Poteva essere, tutto poteva essere. Dovevo attendere il giorno dopo.
Attendere, ancora attendere, e io detesto attendere.
Li seguii per un po', cercando di scoprire qualche altra informazione.
Lady Gwen
18-02-2016, 01.53.18
Quella risata agghiacciante continuava.
Era angosciante e terribilmente realistica.
In breve quel senso di angoscia velò anche il mio cuore oltre al mio animo.
Era come un cattivo presagio, ma non mi sarei lasciata abbattere da una voce.
Ero determinata a saperne di più e ci sarei riuscita, in ogni modo.
Altea
18-02-2016, 01.55.29
Sorrisi a quelle parole, ero onorata mi considerassero una persona di fiducia e in gamba.
Guardai il vestito.."Devo dedurre non vedrete l' ora di vedermelo addosso...ma attenzione a non distrarvi voi invece...sto scherzando ovviamente, ma non si sa mai" sorridendogli e sopportando le stonature di ser Alvaro "Bene, allora ci vedremo domani...state attento quando tornate indietro..io ora riposerò, devo essere bella vigile...magari questo vestito mi farà conoscere qualche cavaliere affascinante, enigmatico e misterioso..mica mi farete andare con le occhiaie" ricambiando stavolta l' occhiolino "A domani...io lascerò il mio cavallo nero fuori, non si sa mai, ma non verrò armata, forse un coltello in questa pericolosa scollatura" sorridendo.
Guisgard
18-02-2016, 01.55.41
“Io sono del Nord, mentre mio marito è di Sygma.” Disse la donna in perfetta lingua araba a Dacey. “Ma ben conosciamo la lingua e le usanze di voi Musulmani, come degli Ebrei, in quanto mio marito contratta spesso con gente di quelle terre.”
Il valletto però apparve infastidito del fatto che Dacey parlasse in arabo con la donna.
“Tra breve verrà mio marito e saprà darvi quanto domandate.” La donna parlando stavolta nel linguaggio comune di quelle terre. “Ora perdonatemi, ma devo dare disposizioni alla cuoca per la cena. Spero sarete nostri ospiti.” Ed uscì.
“Evitate di parlare in arabo...” il falso valletto alla principessa “... devo saper comprendere ciò che dite. Dovrò poi riferirlo al Maresciallo.” Con tono seccato.
Dacey Starklan
18-02-2016, 17.06.25
<< Oh capisco, beh per me è sempre bello trovare qualcuno che conosca le mie tradizioni e a tal proposito vi ringrazio per la bevanda, l'ho apprezzata molto>>
Lasciai che la donna uscisse dopo averla calorosamente ringraziata per la sua ospitalità.
Ora ero solo con la mia compagnia.
<< Si, si lo so ma non ricordavo alcune parole e mi è venuto spontaneo>> dissi alzando leggermente le spalle verso il soldato, << ad ogni modo vorrei ricordarvi che io sono qui proprio per la mia conoscenza dell'arabo per cui sappiate fin da ora che sarà inevitabile che con il mercato almeno qualche parola sarà nella mia lingua madre>>
Guisgard
18-02-2016, 18.08.35
I due religiosi in sella alle loro cavalcature continuarono lungo il sentiero, mentre Clio ed i suoi compagni, ben nascosti nel buio e nella vegetazione, li seguivano a debita distanza.
Poco dopo spuntò una locanda e lì fecero sosta i due chierici.
Guisgard
18-02-2016, 18.10.43
Quella voce grottesca, vagamente femminile, continua a gracchiare nel buio della notte, stridendo tra le torri del castello.
E ad un tratto Gwen udì dei rumori giungere da fuori, come se qualcuno fosse fuori dalla finestra.
Li seguimmo per un po', poi trovammo una locanda.
Maledizione, non potevo essere in due posti contemporaneamente.
"Kostor, vai lì dentro e seguili, io ti raggiungo.." Sospirai.
"Andiamo, agli altri.. Vi porterò da Estea alla casa poi uno di voi rimarrà lì, ed Estea guiderà l'altro alla fucina.. Io torno qui a vedere che succede... Muoviamoci...".
Lady Gwen
18-02-2016, 18.15.21
Quella voce femminile continuò grottescamente ancora a lungo.
Ad un certo punto udii dei rumori come se ci fosse qualcuno fuori dalla finestra.
Allora mi avvicinai ad essa e guardai fuori, stando attenta a non essere vista se ci fosse stato qualcuno.
Guisgard
18-02-2016, 18.16.37
“Di sicuro io sarò tra i più distratti domani al torneo.” Disse Solo ad Altea, per poi avvicinarsi alla finestra. “E non temete, nessun coltello può essere più pericoloso della vostra scollatura.” Sorridendole e facendole l'occhiolino. “A domani...” e saltò fuori, svanendo come un'ombra nella notte.
Nel frattempo il buon Alvaro al pianoterra continuava ad intonare la sua canzone:
“Simili a degli eroi...
con tunica e scudo a strisce!
Invincibili siamo noi...
verso queste grandi conquiste!”
Altea
18-02-2016, 18.21.47
Scossi il capo a quelle parole di Solo, ci salutammo e svanì nel buio della notte e della foresta.
Nel frattempo ser Alvaro cantava e scesi indifferentemente le scale per raggiungerlo.."Ser Alvaro, avete intenzione di passare la notte intonando le vostre canzoni? Forse è meglio andare a riposare non pensate...io sarò solo spettatrice ma voi dovrete combattere...ma ditemi temete qualcuno in particolare? Chi è stato il più bravo cavaliere con cui avete combattuto in un torneo?" prendendo del vino, ovviamente avrebbe detto...nessuno era stato in grado di batterlo.
Guisgard
18-02-2016, 18.25.20
Il finto valletto fissò Dacey ed annuì con vaga insofferenza.
La ragazza aveva ragione e lui non poteva certo opporsi e rischiare di far saltare la loro copertura.
“Che curiosa abitazione...” disse Betta guardandosi intorno “... sembra un grande bazar, più che la dimora di un mercante.”
Infatti oggetti dal gusto esotico riempivano gli scaffali e le mensole di quella sala.
Così in bella mostra vi erano animali intagliati in prezioso legno di sandalo, magnifica giada lavorata in forme di sublime raffinatezza, scrigni di avorio e cedro, portagioie di madreperla, monili di corallo e paste vitree di colori vivissimi, arazzi di Siria, tappeti turchi e rotoli di pregiate sete persiane.
I due falsi cocchieri invece erano fuori, nel cortile della casa, a custodire la carrozza e poco lontano da loro c'era il pellegrino seduto nell'androne, intento ad intonare note e melodie con la sua ocarina.
E ad un tratto i due falsi cocchieri gli si avvicinarono.
Guisgard
18-02-2016, 18.29.04
Clio, Tussor e Dimos, lasciato Kostor alla locanda per tenere d'occhio i due monaci, partirono verso il luogo in cui Estea li attendeva.
Vi giunsero poco dopo, trovando la donna avvolta nel suo mantello ai piedi di un cipresso.
“Alla buonora...” disse ai tre mercenari “... potevate darvi una mossa prima, no? Qui fa freddo la notte.” Seccata.
Dacey Starklan
18-02-2016, 18.29.07
Sorrisi a Betta, aveva proprio ragione quella casa era un vero e proprio negozio.
<< C'è qualcosa che vi colpisce, qualche oggetto che vorreste?>>
"Scusa cara, il maresciallo ci ha trattenuto..." Alzando gli occhi al cielo.
"Tussor testa qui.." All'uomo.
"Porta Dimos alla fucina e lascialo li, poi vatti a fare un pasto caldo, io devo verificare un'altra pista".
Per poi dirigermi alla locanda.
Quella faccenda era sempre più intricata, e l'idea di aver preso un abbaglio mi infastidiva parecchio.
Ultimamente tutti gli scenari che immaginavo andavano in fumo, pensai con un sospiro frustrato.
Guisgard
18-02-2016, 18.32.57
Altea scese di sotto e raggiunse Alvaro, che continuava ad intonare la sua canzone.
“In verità” disse alla donna “ho conosciuto molti valenti cavalieri. Con qualcuno ho vinto e con qualcun altro invece ho perduto. Ma spesso è stato qualche inganno a decretarmi sconfitto, come quando partecipai alla giostra dei Parmigiani, dove i miei nemici prescritti ed infami usarono volgari trucchi per vincere la contesa.”
Altea
18-02-2016, 18.35.53
Sorrisi.."Quindi quando avete perso è stato perchè gli altri furono sleali" poteva pure essere..non dovevo sottovalutarlo "Non ho mai sentito di questa giostra dei Parmigiani...ma ditemi..perchè vi hanno sottratto le terre? Di cosa vi hanno colpevolizzato?" non glielo avevo mai chiesto, finii il bicchiere di vino stiracchiandomi.
Guisgard
18-02-2016, 18.36.15
Appena Gwen aprì la finestra quella grottesca voce svanì nel nulla, come dissolta nel silenzio notturno.
Ma ad un tratto, guardando in basso, la giovane si accorse di qualcosa.
Una scena quasi surreale.
Una donna avvolta da un lungo mantello nero passeggiava nel bosco.
Un attimo dopo dalla vegetazione emerse un lupo.
L'animale si avvicinò e lei lo accarezzò.
Guisgard
18-02-2016, 18.41.33
“Sono oggetti curiosi, insoliti, eppure molto belli...” disse Betta a Dacey, senza smettere di guardarsi intorno “... ma costeranno un occhio della testa immagino...”
Intanto nel cortile i due finti cocchieri si erano avvicinati al pellegrino.
“Ne hai ancora per molto?” Uno dei due al credente.
Lui smise di suonare ed alzò piano lo sguardo verso di loro.
“Ti ho fatto una domanda, pezzente!” Il soldato travestito da cocchiere.
“Lor signori” sorridendo il pellegrino “chiedono forse qualche melodia che conoscono? Se volete posso suonare per voi.”
Ma per tutta risposta il finto cocchiere con un calcio colpì l'ocarina che il pellegrino teneva in mano, facendola cadere a terra.
E i due scoppiarono a ridere, mentre il pellegrino si chinò per raccogliere il suo strumento.
“Che il Cielo vi ricompensi...” fissandoli, ma tenendo a freno la rabbia.
Lady Gwen
18-02-2016, 18.42.14
Appena arrivai alla finestra, la voce svanì, all'improvviso.
Notai però una donna, con un lungo mantello nero.
Se questo mi sembrava strano, quello che successe dopo lo era ancora di più.
Infatti un lupo le si avvicinò e lei lo accarezzò.
Restai in silenzio e in disparte ad osservare la scena; se era una buona occasione per saperne di più, non volevo sprecarla.
Dacey Starklan
18-02-2016, 18.45.02
<< Si costeranno ma chissà potremmo trovare un modo>> le sorrisi, speravo che si lasciasse andare e rivelasse cosa aveva in combutta con il Maresciallo.
<< Potrei farlo passare per un regalo e darlo a voi... Pensateci. Scegliete qualcosa>>
Fui distratta da qualche rumore sommesso dal di fuori. Aggrottai la fronte e mi alzai per andare a vedere.
E fu con orrore che notai i due soldati corrieri colpire il pellegrino.
<< Fermi, che state facendo?>>
Guisgard
18-02-2016, 18.45.45
Dati gli ordini ai suoi, Clio tornò rapida verso la locanda, dove Kostor era rimasto a sorvegliare i due chierici.
La ragazza entrò e subito Kostor le fece cenno di raggiungerlo al tavolo dove era seduto.
Poco distante c'era il tavolo dei due monaci.
Raggiunsi Kostor, che aveva tenuto d'occhio i due chierici.
"Novità?" Dissi piano.
Guisgard
18-02-2016, 18.51.32
“Tutto nacque quando un gruppo di mercanti arricchiti decise di allearsi col podestà della città in cui vivevo, tale Guidone dei Rossi.” Disse Alvaro ad Altea. “Codesti bischeri individui si procurarono falsi documenti con i quali gettavano infamia su di me e sulla mia famiglia. Venimmo così esiliati, mentre quei porci facevano scempio delle nostre ricchezze, organizzando giostre fatte su misura per farli uscire vincitori. Chiedemmo l'intervento allora del vescovo, ma prima che giungessero i messi vescovili, Guidone riuscì a corrompere il consiglio cittadino, facendo finire in prescrizione i crimini dei suoi protetti. Da ciò quei dannati restarono impuniti.”
Guisgard
18-02-2016, 18.54.05
La donna accarezzava il lupo con movenze inquiete, ambigue, quasi lascive.
Poi baciò l'animale.
Questo allora tornò tra la vegetazione e sparì.
Un attimo dopo anche la misteriosa donna svanì nel buio della notte.
Tutto ciò sotto gli occhi di Gwen.
Altea
18-02-2016, 18.58.02
Ascoltai aggrottando la fronte.."Ma perchè tanto odio verso voi e la vostra famiglia? Avete parlato di giostre? Quindi davano i vostri terreni tramite delle giostre" pensierosa.."Non..non trovate una certa somiglianza con questa? Daranno un castello e un terreno ma non si sa a chi appartenga" la cosa era sospetta "Ma cosa pensate di averne in cambio vincendo verso quegli imbroglioni?".
Guisgard
18-02-2016, 18.58.09
“Oh, sarebbe bello...” disse Betta, colpita dalla generosità di Dacey “... ma perchè fate questo per me? Io sono solo una semplice serva...”
Ma un attimo dopo la principessa fu attirata dai rumori che giungevano dal cotile.
Vide così i falsi cocchieri che maltrattavano il pellegrino.
“Stavamo solo facendo conversazione con questo cane.” Rispose ridendo uno dei due a Dacey. “Voi piuttosto badate a concludere l'affare col mercante.” Aggiunse con tono irriverente.
Guisgard
18-02-2016, 19.00.56
“Nulla di che...” disse Kostor a Clio che si era appena seduta al suo tavolo “... i due monaci hanno ordinato una cena frugale... e per ora sono impegnati a consumarla, più che a chiacchierare... ho notato però che sono alquanto timorosi... come se qualcosa li preoccupasse... ma forse non vuol dir nulla... dopotutto sono uomini di Chiesa, non certo soldati o cavalieri... dunque è loro natura essere timidi e qualche volta intimoriti...”
Lady Gwen
18-02-2016, 19.01.43
Quando la donna svanì rimasi imbambolata qualche istante davanti alla finestra.
Mentre mi rimettevo a letto, ripensavo a quella scena, così strana, surreale e anche stranamente ambigua.
Mi chiedevo che significato potesse avere, e chi poteva essere quela donna?
Lady Gaynor
18-02-2016, 19.03.57
"Travestirci? Buon Dio, e da cosa poi?" Risposi ad Adespos, quando d'un tratto mi venne un'idea. "Credo ci sia un modo per passare inosservati... certo non sarà piacevole, ma penso sia la soluzione migliore. Se indossassimo abiti poveri e logori e ci sporcassimo un po' il viso, sono sicura che la faremmo franca. Nessuno degna un mendicante di più di uno sguardo fugace..."
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Dacey Starklan
18-02-2016, 19.06.40
<< Perché? Per scusarmi del mio comportamento irrazionale dell'altro giorno>>
Fuori invece la situazione era precipitata.
<< Non potete parlarmi così, osate ancora e lo farò sapere al barone e sappiamo entrambi quanto è incline al mio fascino. Accetterebbe di tagliarvi le dita a entrambi se glielo chiedessi. Ora allontanatevi, andate a fare un giro se non siete in grado di star fermo con le mani >>
"Sopratutto in queste zone.." Sospirai "Non so davvero che pensare.." Guardandoli.
"Speriamo di scoprire qualcosa, se no dovrò rivedere il mio piano per il torneo.." Sospirai, frustrata "Anche se forse quello dovrei farlo in ogni caso".
Ecco cosa si otteneva mischiando il lavoro con la vita privata.
Non ero stata lucida, e avevo sbagliato.
Chissà che sarebbe successo.
"Riordiniamo da bere piuttosto".
Ero davvero abbacchiata da tutta quella situazione inconcludente.
Guisgard
18-02-2016, 19.18.44
“Madama, il loro scopo era la fama” disse Alvaro ad Altea “ed il solo modo che avevano per vincere era imbrogliare. A causa loro il nome della mia famiglia è caduto in disgrazia, ma io conquisterò onori e titoli e pulirò il blasone della mia stirpe.”
Altea
18-02-2016, 19.24.37
"Allora vi auguro di farvi onore...anche per la vostra famiglia...ma state attento a questi uomini e al barone, è un buon consiglio..credetemi" sorrisi leggermente, eppure poteva essere una casualità ma era uguale...ma gli imbroglioni stavano ovunque.
"Bene, io vado a dormire, farete bene pure voi a riposare, domani anzi tra poco dovremmo svegliarci ed essere al meglio...mi metterò proprio vicino al padiglione del Maresciallo Fagan e i suoi soldati, in modo da potervi vedere trionfare al meglio".
Lasciai la stanza e raggiunsi la camera, mi svestii e mi misi la leggera veste da notte.
Mi misi dentro al letto cercando riparo nei sogni...si, domani forse era una giornata più impegnativa per me che per ser Alvaro.
Guisgard
18-02-2016, 19.39.50
Gwen tornò a letto, inquieta per aver visto quell'enigmatica scena.
La notte era ancora lunga e alla fine, vinta dalla stanchezza, si addormentò.
Il bosco era silenzioso, buio ed animato.
Voci, suoni, versi pulsavano intorno a lei che a piedi nudi e con indosso un abito leggero lo percorreva leggera, quasi etera.
Ad un tratto udì un ringhio.
Si spaventò e cominciò a correre.
Correva e nell'attraversare la folta vegetazione i rovi e la sterpaglia graffiavano le sue caviglie ed i suoi piedi nudi.
Correva e ad un tratto vide una figura.
Si voltò e mostrò il suo volto.
Era il padrone.
Gwen allora cercò di avvicinarsi ma finì col piede in una tagliola.
E si svegliò di colpo.
Lady Gwen
18-02-2016, 19.47.07
Alla fine mi addormentai, vinta dalla stanchezza.
Feci un sogno assurdo.
Correvo tranquilla nel bosco, quando ad un tratto udii un ringhio.
Iniziai a correre, sentendo i rovi e gli arbusti graffiare la mia pelle.
Da Lontano scorsi una figura, che si voltò e vidi che era il padrone.
Tentai di avvicinarmi, ma finii col piede in una tagliola e in quel momento mi svegliai.
Era stato un sogno strano.
Non era bello, certo, ma non si poteva dire che fosse un sogno "brutto", nel senso che non capivo se ciò che volesse dirmi fosse un cattivo presagio, ma di sicuro un significato ce l'aveva.
Guisgard
18-02-2016, 19.49.29
“Mmm... come idea non è affatto malvagia...” disse Adespos a Gaynor “.. no, per niente... potremmo essere due mendicanti... o due zingari... che si esibiscono in strada per guadagnarsi qualche moneta...” sorridendo “... ottima idea! Brava!” Facendole l'occhiolino. “Vieni con me...” e la condusse in un'altra capanna.
Aprì un baule e tirò fuori alcuni abiti.
“Cerca anche tu... qui c'è di tutto...” fece Adespos.
Guisgard
18-02-2016, 19.54.41
A quelle parole di Dacey i due finti cocchieri si allontanarono.
Ed il pellegrino fece un cenno del capo alla principessa per ringraziarla.
In quel momento arrivò qualcuno.
Indossava abiti ricchi.
“Voi...” disse l'uomo “... chi siete?”
“Sono un pellegrino a cui la padrona di casa ha concesso di riposare qui.” Rispose il credente.
“Ah, ecco.” Fece l'uomo. “Dunque mia moglie vi ha concesso di stare qui.”
Era infatti il mercante.
“E ditemi...” chiese “... dal vostro accento noto siete forestiero...”
“Ho viaggiato molto...” mormorò il pellegrino “... la parlata è dunque sporca, signore.”
Guisgard
18-02-2016, 20.00.19
Kostor ordinò da bere.
“Io invece non condivido il tuo scetticismo...” disse a Clio “... siamo sulla strada giusta per scoprire l'identità del misterioso partecipante al torneo... lo abbiamo praticamente assediato... cosa vuoi di più?”
Dacey Starklan
18-02-2016, 20.00.49
<< Mi dispiace molto, spero che non vi abbiano fatto troppo male>> guardai l'uomo rammaricata, sentendomi quasi in colpa per il comportamento dei due soldati.
All'arrivo del mercante attesi che si accorgesse di me ma sulle prime pareva più interessato al pellegrino, non volendo risultare scortese restai in silenzio guardando i due
Guisgard
18-02-2016, 20.14.20
Altea indossò la sua leggera veste da notte e si coricò, addormentandosi poco dopo nonostante le inquietudini per l'attesa del torneo.
Alvaro poco dopo andò a dormire anche lui.
Ed un tranquillo silenzio scese sulla rocca, così immersa nel buio della notte.
E addormentata, Altea sognò.
Sognò immagini e forme, voci e suoni.
E sognò del torneo.
Di Guisgard, del barone, di Tomas, di Solo e di quelle inquiete avventure
Lady Gaynor
18-02-2016, 20.14.39
Adespos apprezzò la mia idea e mi condusse in una capanna dove c'era un baule, che mi disse contenere gli abiti di cui avevamo bisogno. Scavando, presi un abito lungo di ruvida tela marrone, piuttosto informe, visibilmente consunto e rattoppato. Scelsi un mantello che aveva visto giorni migliori ed uno scialle che avrebbe coperto il capo, e finii l'abbigliamento con un ampio grembiule. Indossai il tutto e mi rivolsi ad Adespos. "Come mi trovi? Ti sembro credibile? Adesso devi procurami un paio di scarpe adatte da una delle donne del villaggio..." Mi interruppi, per poi riprendere. "Mio caro, ho da chiederti un favore che spero non mi negherai... voglio che mandi uno dei tuoi a casa mia, Ensa sarà disperata... ne approfitteremo per farci dare dei soldi, che sicuramente ci serviranno. Le scriverò un biglietto di mio pugno, cosicché non esiterà e si tranquillizzerà un po'..."
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Guisgard
18-02-2016, 20.18.27
Quel sogno colpì non poco Gwen.
La giovane si era svegliata e non poteva evitare di ripensare a ciò che aveva sognato.
Era ancora notte fonda quando udì dei passi provenire dal corridoio.
Lady Gwen
18-02-2016, 20.23.31
Ovviamente, turbata da quel sogno, non mi riaddormentai subito.
Ero già psicologicamente pronta ad una notte di veglia, quando udii dei passi nel corridoio.
allora mi sollevai dal letto e tesi l'orecchio, in ascolto.
Altea
18-02-2016, 20.25.51
Lentamente un silenzio surreale calò in quella rocca e attorno alla foresta di Clantes.
Il sonno si impadronì di me ma pure i sogni....vari sogni...
"Gente attorno a me, cavalieri,
madrine e risate sguaiate...il torneo e il clangore
delle spade, bardature e lo scintillio delle armature e spade.
Alvaro cantava preparando il suo palafreno...poi il silenzio..
una voce mi chiamava..."Altea..sono Tomas..salvami".
Ma attorno vi erano solo persone prese dal torneo, il barone
Ferico dominava sul suo trono, Solo mi lanciava occhiate di intesa.
Quando mi avvicinai al palco e vicino al Maresciallo...da lontano un cavaliere
mi fissava, alzò la feritoia della celata e due occhi azzurri spiccavano.
Un sussulto..."Prendetelo.." diceva il Maresciallo, il cavaliere si nascose e togliendo l' elmo mostrò il suo volto..Guisgard..salvalo Altea, salva tutti.
Mi svegliai di soprassalto turbata...presi dell' acqua e bevvi piccoli sorsi.
Ero troppo tesa...troppo...mi alzai e lentamente andai a prepararmi un infuso e tornai in camera.
Accesi il lumicino e mi stesi sul letto pensando a quel sogno...a lui...pensi ancora a lui, sciocca? E' frutto della tua testa.
Mi misi a sistemarmi per bene i capelli...ero troppo nervosa..ma le mani sui capelli che si ondulavano sembravano come le sue carezze che mi entravano nell' intimo, non avrei mai permesso ad altri di farlo...basta stupida illusa.
Guisgard
18-02-2016, 20.29.09
“Non è certo colpa vostra, milady.” Disse il pellegrino a Dacey. “Anzi, è grazie a voi se quei due uomini hanno smesso di tormentarmi.”
Poi arrivò il mercante e prese a conversare col pellegrino.
E fu proprio quest'ultimo che indicò all'uomo la presenza della principessa.
“Badate, signore...” il credente al mercante “... quella nobile dama vi attendeva per un affare urgente.”
“Oh, benissimo.” Fece l'uomo. “Milady...” a Dacey “... sistemo queste spade appena acquistate e vi raggiungo.”
“Acciaio longobardo...” osservando le spade il pellegrino.
“Vedo che vi intendete di armi...” fissandolo il mercante.
“Ho viaggiato molto” spiegò il pellegrino “e dunque ho imparato a distinguere una buona spada da una meno efficace.”
“Allora venite in casa.” Sorridendo il mercante.
Poco dopo i due raggiunsero la sala dove Dacey attendeva.
“I miei saluti, milady.” Il mercante salutando la principessa.
Cosa volevo di più?
Sospirai.
Come spiegare a Kostor la mia frustrazione?
Come giustificargli la mia mancanza di giudizio, la mia convinzione messa in dubbio dagli ultimi avvenimenti?
Credevo di essere sulle tracce di Guisgard, invece forse non era così.
Il mio piano si complicava, e tutti i progressi che credevo di aver fatto potevano essere vani.
Ero frustata, abbacchiata, delusa da me stessa.
Non ero stata lucida, avevo lasciato che il mio passato mi condizionasse, che offuscasse la mia capacità di giudizio.
O magari invece era davvero lui, e io mi stavo facendo del male per niente.
Cominciavo ad avere dei dubbi.
Forse ero sulla strada sbagliata, sospirai con uno sguardo spento.
"Forse hai ragione..." Dissi soltanto, sforzandomi di sorridere anche se non ne avevo affatto voglia.
Guisgard
18-02-2016, 20.47.46
Adespos guardò Gaynor ed apprezzò il suo travestimento, molto credibile.
“Si...” disse annuendo “... scrivi il biglietto e lo farò portare a casa tua da uno dei miei uomini.”
Dacey Starklan
18-02-2016, 20.48.51
<< I miei saluti a voi, sono lieta di fare la vostra conoscenza>> attesi con calma che il mercante finisse di sistemare alcune spade, che anche io, come il pellegrino osservai con interesse. L'uomo però era ben più esperto di me e seppe ammirarle meglio.
<< Sono stata mandata qui da un certo cavaliere Svevos, è lui che mi ha consigliato i vostri servigi>>
Guisgard
18-02-2016, 20.52.32
“Clio...” disse Kostor riempiendo i loro bicchieri “... sei strana, distratta, lontana, inquieta... non ti ho mai vista così in tanti anni di missioni e battaglie... ho idea che questa storia ti faccia uno strano effetto...”
I due monaci intanto mangiavano tranquillamente.
Lady Gaynor
18-02-2016, 20.58.25
Adespos acconsentì a mandare uno dei suoi a palazzo, per cui mi affrettai a scrivere un biglietto per Ensa, in cui affermavo di stare bene e le chiedevo una somma di denaro da consegnare all'uomo che gliel'avrebbe consegnato.
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Guisgard
19-02-2016, 01.05.09
Gwen si alzò dal letto per sentire meglio quei passi.
Provenivano dal corridoio.
Qualcuno stava camminando per il castello nel cuore della notte.
Guisgard
19-02-2016, 01.09.55
Adespos affidò il biglietto di Gaynor per Ensa ad uno dei suoi compagni.
L'uomo prese un cavallo e si diresse subito verso la dimora della dama.
Nel frattempo anche il capo dei briganti si era travestito per la loro copertura.
“Andiamo...” disse a Gaynor “... tra un'ora albeggerà... alcuni dei miei compagni ci condurranno ai confini del bosco, in modo che quando sarà giorno ci troveremo nei pressi di Monsperon.”
E partirono.
Lady Gwen
19-02-2016, 01.14.52
Mi chiedevo chi fosse a vafare nel castello nel cuore della notte.
Poteva essere Josephine, del resto era venuta da me la notte precedente, oppure il padrone, ma cosa ci faceva a quell'ora della notte?
Allora indossai la vestaglia e mi avvicinai alla porta, cercando di capire chi potesse essere.
Guisgard
19-02-2016, 01.20.40
Carlon ascoltò Dacey ed annuì.
“Ho un credito morale verso il mio amico ser Svevos.” Disse il mercante. “Se egli vi ha mandata da me allora mi ha fatto un gran favore. Infatti sdebitarmi con lui e con sua madre, come con tutta la sua famiglia, è per me una gioia.”
In quel momento entrò sua moglie, portando del thé caldo con alcuni dolci tipici diffusi nei luoghi mozarabici.
Assaggiarono i dolci e presero il thè.
Fatto ciò il mercante condusse il pellegrino e la principessa, sempre seguita da Betta, in una sala adiacente, da cui si raggiungeva l'interno di un magazzino.
E qui mostrò loro le corazze e le armi come descritte da Svevos.
“Scegliete ciò che più vi piace e che più soddisfa ciò che dovete compiere, milady.” Carlon a Dacey.
E subito il pellegrino si avvicinò alle corazze osservandole con molto interesse.
Lady Gaynor
19-02-2016, 01.22.09
"Sei il mendicante più bello che abbia mai visto" dissi ad Adespos dopo aver visto il suo travestimento "Meriti un bacio..." E feci seguire l'azione alle parole.
Montai in sella ad Elinor e partimmo alla volta di Monsperon. "Caro, qual'è il nome del tuo cavallo? Ammesso che ne abbia uno..."
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Guisgard
19-02-2016, 01.26.55
Sulla soglia della sua stanza Gwen si affacciò nel corridoio quasi del tutto avvolto in un profondo buio, fatta eccezione per un alone luminoso che si vedeva dove c'erano le scale.
A prima vista sembrò quasi un'apparizione, addirittura uno spettro.
Ma poi la giovane comprese che si trattava di qualcuno con una candela in mano.
Guisgard
19-02-2016, 01.30.16
Adespos sorrise e ricambiò naturalmente quel bacio di Gaynor.
I due poi, accompagnati da altri briganti, lasciarono il villaggio fortificato e galopparono verso i confini del bosco.
“Il mio cavallo” disse il capo dei fuorilegge alla dama “in verità è una lei e si chiama Viola.” Ridendo.
Lady Gwen
19-02-2016, 01.32.39
Mi affaccia dalla mia stanza nel corridoio e vidi un alone luminoso.
C'erano anche i fantasmi adesso?
Notai poi che sembrava l'alone di una candela.
Allora chiusi la porta della camera e mi avvicinai in assoluto silenzio.
Lady Gaynor
19-02-2016, 01.34.02
"È un bellissimo nome... il colore più bello..." risposi sorridendo. "Dimmi cos'hai in mente una volta arrivati a Monsperon... non ho ben capito se hai un piano o se stiamo andando alla cieca..."
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Guisgard
19-02-2016, 01.36.01
Silenziosamente Gwen, camminando nel quasi totale buio del corridoio, seguendo quell'alone pallido e tremolante, si avvicinò alla misteriosa figura che camminava.
E quando fu a pochissimi passi da quella, si accorse che si trattava di Josephine che camminava come un'ombra nel corridoio.
https://preghierecorte.files.wordpress.com/2014/02/candela.jpg?w=525&h=393
Guisgard
19-02-2016, 01.38.30
“Oggi sarà il giorno del torneo...” disse Adespos a Gaynor mentre cavalcavano sotto le stelle di Clantes “... giunti a Monsperon ci mischieremo alla folla e cercheremo di capire cosa si cela dietro questo evento voluto da Ferico... sono certo che quel tiranno nasconde qualcosa...”
Lady Gwen
19-02-2016, 01.42.11
Quando fui a pochi passi dalla figura, illuminata dalla luce fioca e tremolante della candela, mi accorsi che era Josephine.
Scossi la testa sospirando.
Benedetta donna...
"Josephine" chiamandola sottovoce "Si può sapere che diamine ci fai nel cuore della notte a vagare in giro per il castello?"
Lady Gaynor
19-02-2016, 01.44.58
"In pratica non abbiamo nessun piano... Bene, quel che sarà sarà... voglio solo tu sappia che qualsiasi cosa accada, sono felice di essere stata insieme a te..."
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Guisgard
19-02-2016, 01.54.16
A quelle parole di Gwen, Josephine lanciò un urlo, per poi girarsi di spalle.
E per poco non tirava in testa alla ragazza la candela che quasi si scioglieva nella sua mano.
“Ben...” disse balbettando per lo spavento “... benedetta ragazza... così mi fate prendere un colpo! Sto... sto ancora tremando dalla paura!”
Lady Gwen
19-02-2016, 01.58.42
Non potei fare a meno di ridere a quella reazione, sebbene fossi arrivata vicina al farmi lanciare in testa la candela.
"Sta' calma, Josephine. Allora che ci fai tutta sola in questo tetro castello di notte?" con un tono ironicamente enfatico.
Guisgard
19-02-2016, 02.00.53
Adespos fissò Gaynor e un velato sorriso illuminò il suo volto.
“Anche io sono felice di essere stato con te...” disse in un sussurro.
Galopparono fin verso i confini del bosco, ritrovandosi poi nelle campagne attorno a Monsperon.
Ormai il cielo cominciava a schiarirsi ed in lontananza si poteva vedere il poggio su cui sorgeva la città.
http://static.myluxury.it/myluxury/fotogallery/625X0/87303/panorama-del-castello-sonnino-di-montespertoli.jpg
Guisgard
19-02-2016, 02.14.30
Josephine riprese fiato e a fatica cercò di ricomporsi dopo lo spavento subito.
“Ahh... benedetta ragazza...” disse ancora mezza impressionata a Gwen “... io... io non riuscivo a dormire e così volevo scendere nelle cucine per bere un po' di latte... e voi perchè siete ancora sveglia?”
Lady Gwen
19-02-2016, 02.18.35
"Solo un brutto sogno..." mormorai, passando una mano fra i capelli "Dai andiamo, vengo con te, prenderò un bicchiere d'acqua... E ti prego Josephine, chiamamami Gwen" alzando gli occhi al cielo mentre scendevamo le scale.
Guisgard
19-02-2016, 02.23.46
Josephine sorrise a Gwen e le due scesero giù nelle cucine.
Qui la nana prese del latte e dell'acqua e con la giovane si sedettero a bere.
“Allora, Gwen...” disse “... perchè non riuscite a dormire? Qualche brutto sogno?”
Lady Gwen
19-02-2016, 02.28.10
Arrivammo nelle cucine, dove Josephine prese il latte e l'acqua e ci sedemmo a bere.
Alla sua domanda abbassai lo sguardo e rimasi qualche istante in silenzio, facendo scorrere il dito lungo il bordo del bicchiere.
Poi le raccontai tutto, da ciò che avevo visto dalla finestra fino al sogno che avevo fatto.
Guisgard
19-02-2016, 02.33.34
Josephine ascoltò ogni parola di Gwen, sorseggiando il suo latte fino a quando sospirò.
“Al vostro arrivo qui al castello” disse la nana “vi rivelai una cosa... ma voi non ci badaste, Gwen... ve lo dirò di nuovo... questo maniero è maledetto... un terribile incanto è stato imposto su di esso... esattamente due mesi fa... e temo durerà fino a quando il castello non diventerà un rudere...”
Lady Gwen
19-02-2016, 02.35.37
"Due mesi fa? Cosa accadde due mesi fa? Credevo risalisse ad un periodo precedente, non crevo fosse così recente"dissi, sorpresa.
Guisgard
19-02-2016, 02.41.51
“Accadde qualcosa di terribile...” disse Josephine a Gwen “... qualcosa che nessuno dovrebbe conoscere mai, soprattutto una ragazza giovane e spensierata come voi...” finendo il suo latte “... un incanto così spaventoso che potrebbe togliere la ragione a chiunque ne venga a conoscenza...”
E di nuovo si udì lo straziante ululato, quasi a sancire le parole della nana.
Lady Gwen
19-02-2016, 02.54.00
Sospirai poggiando il mento sul palmo della mano, sia per le parole di Josephine che per l'ululato.
"Ti ricordi quando questa mattina mi chiedesti che cosa ci facessi di nuovo qui ed io ti dissi che avevo vagato tutta la notte nel bosco, per poi trovarmi di nuovo qui? Lui mi ha detto che probabilmente il castello mi ha solo salvata, facendomi tornare qui... Ciò che voglio dirti è che probabilmente passerò tutta la mia vita in questo posto e non voglio essere all'oscuro di tutto, vedere il suo sorriso e il suo buon umore velati da quell'inquietudine e quella malinconia..." mormorai con un sorriso triste, ripensando a ciò che era successo nel giardino, per poi guardare Josephine con espressione mesta.
Quelle parole di Kostor mi colpirono nel profondo.
Lui era genuino, chiaro, forse anche troppo, ma l'avevo sempre visto come un pregio.
Come potevo rispondergli?
Cosa potevo rispondergli?
Incrociai le braccia davanti a me, e posai la testa sul tavolo, tra di esse, per un lungo istante.
Sconsolata.
Esausta.
Provata.
Rialzai la testa piano piano, per poi prendere il bicchiere e finirlo tutto d'un fiato.
Una cosa che non facevo mai, considerando quanto amavo il sapore del vino.
Una cosa che non facevo da tempo, per dirla tutta.
Ed era strano che fosse proprio Kostor a farmi quelle domande.
Lui che prima di tutti gli altri mi aveva visto.
Lui che aveva visto il mio sguardo.
Spento, ecco com'era.
"Ricordi il giorno in cui le nostre strade sono incrociate?" con voce lontana, e lo sguardo fisso nel vuoto.
Il giorno in cui la mia vita cambiò per sempre.
Quella fredda sera autunnale non era diversa da tante altre.
Sygma si era appena assopita, e ormai la maggior parte della gente aveva preso posto davanti al camino caldo, o alla tavola familiare.
Le immagini che immaginavo nascoste dietro le finestre illuminate avevano un che di serenità.
Io invece no. La serenità l'avevo dimenticata.
Io ero sola, in quella sera uggiosa, con il cappuccio calato sul viso.
Ed era così che mi sentivo: sola.
Sola e triste, la cosa più preziosa che avevo, l'unica luce che illuminava le mie giornate era in realtà un veleno che mi distruggeva dall'interno.
Un veleno entrato talmente tanto in profondità da lasciarmi l'amara consapevolezza che mi avrebbe accompagnato ogni singolo giorno.
Cominciavo a vedere il risultato di quel veleno, dapprima era stato il sorriso a spegnersi, ora era toccato allo sguardo.
Sarebbe mai finita? Non facevo che chiedermi.
Tornerò mai ad assaporare la pace? La spensieratezza, l'allegria?
E poi montava la rabbia, una parte di me non si rassegnava a vedermi in quello stato.
Perché a me? Perché non ho lasciato lì quei maledetti libri?
Perché non ho fatto un'altra strada quel giorno?
Perché... tutte domande senza risposta, e spesso senza senso compiuto.
Mi resi conto di non sapere bene dove stessi andando, ma la cosa non mi dispiaceva.
Non sapevo dove andare, dopotutto.
La zia era stata chiara, dovevo andarmene, presto sarebbero arrivate le guardie di mio padre a cercarmi, e casa sua era il primo nascondiglio plausibile.
Ma dove potevo andare? Avevo molto denaro, certo, datomi da mia zia, ma che potevo fare?
Mi guardavo attorno, attonita, cercando come una risposta nelle fredde e umide pietre della piazza.
Fu allora che la sentii.
Quelle parole saltarono agilmente tutte le difese e giunsero limpide al mio cervello.
Parole volgari, forti, pronunciate ridendo.
Pronunciate in una lingua dura e inconfondibile... quella parlata a Berig.
Berig era una delle tante città libere del ducato.
Casa.. fu la prima reazione.
Come osa questo? La seconda.
Così mi voltai, livida di rabbia e mossi alcuni passi verso un gruppetto di uomini.
Non avevo mai capito come feci a scoprire immediatamente chi era quello che aveva parlato.
Risposi, con un linguaggio non così tanto colorito, ma sicuramente non da dama di corte.
Risposi nella lingua di Miral.
Mi aveva forse preso per una ragazza sygmese che non avrebbe capito una parola?
Non era così.
E la rabbia che avevo in corpo allora esplose, e colpii al volto l'uomo, che mi guardava esterrefatto.
Il colpo arrivò, considerando che l'altro non se lo sarebbe mai aspettato.
Ma non mi bastò, continuai a colpirlo.
Senza più riuscirci, naturalmente.
Ma quella sensazione mitigò il dolore che mi portò dentro, accese i miei occhi di una luce oscura che era sempre meglio del buio.
Lui sembrava divertito (e poi mi confessò di esserlo davvero) e continuava a combattere, in silenzio, senza usare tutta la sua forza, ma senza risparmiarsi.
Sentivo arrivare i suoi colpi, erano forti, molto più di quelli del maestro, eppure non mi importava, eppure continuavo in quella danza meravigliosa.
Perché quello era, in perfetta sincronia. Gli stessi colpi, le stesse guardie, le stesse tecniche.
Senza quasi che me ne accorgessi.
Io, ma qualcun altro se ne accorse eccome.
"Dove hai imparato a combattere così?" la voce imperiosa di Axel irruppe nella mia mentre, sovrastando ogni emozione conosciuta.
Kostor si fermò e mi squadrò divertito.
Io, incredula di quanto avevo fatto, mi voltai, un po' sanguinante verso il nuovo arrivato.
"Il mio maestro è Vortex..." dissi, con una punta d'orgoglio e lo sguardo fiero.
Il sorriso del mercenario si illuminò al pensiero dell'amico che aveva cambiato vita, ma che nel cuore sarebbe sempre rimasto un Montanaro.
Mi tese la mano.
"Ci sai fare, ragazza..." con gli occhi penentranti fissi nei miei "Perché non vieni a bere con noi?" sorridendo.
Io lo osservai titubante, ma poi la pacca sulla spalla e il sorriso colmo di rispetto di Kostor vinsero ogni timore.
Erano stati proprio i Montanari a curare il mio sguardo, e il mio cuore, ridando luce al primo e aiutandomi a proteggere il secondo.
Con loro avevo seppellito quel sentimento che mi divorava l'anima in una cella oscura e nascosta, da dove non potesse più fare male.
Non potevo ucciderlo, per quanto avrei voluto, imprigionarlo era l'unica soluzione.
Eppure ora da quelle buie segrete provenivano urla capaci di spaventare le sentinelle, da far suonare l'allarme in tutto il castello.
E mi sembrava di essere la principessa rinchiusa nella torre. O la duchessa, nel mio caso.
Ma non lo ero più da molto tempo, ormai. Ero solo un mercenario.
Nè cavaliere, né madrina, solo una macchina per uccidere.
E ora non funzionavo nemmeno più tanto bene.
"Qual'è la prima regola di un mercenario?" alzando gli occhi sul mio fratello "Non combattere mai battaglie personali..." sospirai "Ma questa per me lo è...".
Mi versai ancora da bere per evitare di ascoltare quella lacrima che mi solleticava l'occhio e se avesse osato rigarmi la guancia l'avrei infilzata a costo di tagliarmi.
Esitai, per evitare di parlare con voce tremante.
"Conosco Guisgard, ho un conto in sospeso con lui..." dissi, cercando di essere più calma possibile.
"Voglio trovarlo, voglio essere io a trovarlo..." sottolineai "Voglio la mia vendetta, in un modo o nell'altro.." a bassa voce.
"E questo ha offuscato il mio giudizio, credevo fosse lui il misterioso cavaliere, desideravo fosse lui..." a bassa voce "Ho letto gli indizi in funzione di lui, senza essere imparziale... credevo di essermi avvicinata.." scossi la testa e bevvi un sorso di vino "Ma pensando in maniera più razionale potrebbe non essere lui, magari è l'Arciduca in persona.. e la cosa mi fa imbestialire, abbiamo seguito le tracce per niente..." sospirai "Dovrei lasciare il comando ad Elas.." dissi piano "Non sono lucida e non voglio che le mie debolezze mettano a rischio l'intera missione.." distogliendo lo sguardo da Kostor perché non vedesse gli occhi lucidi.
Guisgard
19-02-2016, 02.58.37
Altea dopo quei sogni inquieti si alzò e cominciò a spazzolare i suoi lunghi capelli, forse per cercare di ritrovare un pò di serenità.
Si accorse però di non essere l'unica già sveglia.
Infatti dal pianoterra giungevano dei rumori.
Si trattava di Alvaro che già alzato si preparava per il torneo.
Infatti iniziava ad albeggiare.
Guisgard
19-02-2016, 03.00.35
Josephine guardò Gwen negli occhi.
"Ditemi la verità..." disse "... voi volete andare via da questo castello?"
Lady Gwen
19-02-2016, 03.02.58
Ricambiai lo sguardo della donna.
Mi presi qualche secondo prima di rispondere.
"Perchè mi fai questa domanda, Josephine?"
Guisgard
19-02-2016, 03.17.08
Kostor guardò Clio dopo averla ascoltata.
"Che genere di conto aperto" disse versandosi del vino "hai con quel Guisgard? Un conto d'onore? Qualche passato screzio? O di tipo personale?"
Guisgard
19-02-2016, 03.20.06
"Perché " disse Josephine a Gwen "se davvero volete andarvene, se volete fuggire da questo castello allora io posso aiutarvi ad andare via." Fissandola negli occhi. "O forse avete cambiato idea?"
Lady Gwen
19-02-2016, 03.28.38
Lasciai che il mio sguardo si perdesse nel vuoto davanti a me.
"Buonanotte, Josephine" dissi, dandole un bacio sulla guancia e poi andando via.
Tornata in camera, levai la vestaglia e tornai a letto.
Volevo andare via?
Sì?
No?
E se no, perchè?
Di certo non perchè avessi paura della punizione del padrone.
Volevo fare luce su questa faccenda, su di lui, che sembrava così cambiato, come se quasi si fidasse di me e andandomene, sarebbe stato per me come tradirlo.
Inspiegabilmente, mentre seguivo quei pensieri confusi, mi ritrovai a fissare il mio ritratto sul mobile.
Quel ritratto, che non aveva messo a nudo solo il mio corpo, ma soprattutto la mia anima.
Se Kostor non parla molto, dev'essere una conversazione insolitamente seria.
Che conto aperto avevo con Guisgard?
Non mi aveva fatto niente di male, dopotutto.
Oh, quanto sarebbe stato più facile se fosse stato così. Ma non era vero.
Mi aveva distrutto, sì, ma senza nemmeno saperlo.
Forse nemmeno sapeva il mio nome.
E io faticavo a respirare per colpa sua, ogni battito del mio cuore era doloroso per colpa sua.
L'assurdità di quella situazione mi si mostrava, lampante, e forse se non fosse toccato a me, se non fosse stato il mio cuore fatto brutalmente a brandelli la troverei inconcepibile.
Come si poteva arrivare a tanto per Amore? Un Amore silenzioso, puro, un Amore che non potrà mai venire espresso, che non avrà mai compimento, che non avrà mai pace.
Ma un Amore non meno prezioso di quello a doppio senso.
Un Amore unico, solo, ma non per questo meno vero, non per questo meno prezioso.
Un Amore che, in ogni caso, avevo rinchiuso dietro spesse grate di ferro.
Non gli avrei mai permesso di farmi male da laggiù.
"Personale, direi..." sospirai.
Non mi piaceva mentire ai miei uomini, e Kostor era l'ultima persona che mi avrebbe giudicato.
"Lui non ha fatto niente in realtà...." iniziai "Sono io che... la sua presenza mi distrae, mi destabilizza... è un fantasma del mio passato.. voglio stanarlo e sperare che con lui muoiano anche i ricordi che porta con sé..." sospirai.
"Lo amavo.." ammisi infine, pianissimo "Tanto tempo fa.." puntualizzai.
Kostor e gli altri mi avevano visto nel periodo peggiore, quando ormai tutto mi appariva distante e inutile, quando il mio sorriso era spento, così come il mio sguardo. Sapevano pochissimo, ma alcuni sospettavano la verità o qualcosa del genere.
Guisgard
19-02-2016, 03.43.05
La domanda di Josephine restò sospesa tra il silenzio di Gwen, i suoi dubbi e le sue inquietudini.
La giovane tornò nella sua camera e tra mille pensieri si ritrovò a fissare quel disegno che la ritraeva quasi nuda.
E proprio guardando quel disegno, la ragazza non poteva evitare di pensare come il padrone l'avesse osservata con molta attenzione, mentre il vapore e l'umidità rendevono il suo vestito bagnato e trasparente.
Ma oltre ciò Gwen notò anche un'altra cosa.
Di come apparisse sereno il suo volto.
Lo era stata davvero?
Così tranquilla, rilassata e forse lieta mentre lui la ritraeva nuda dopo averla di nuovo immaginata così nella sua mente e forse nelle sue fantasie?
Guisgard
19-02-2016, 03.51.56
È difficile dire cosa pensò davvero Kostor a quella rivelazione di Clio.
Restò per un lungo istante a fissarla, poi con un'espressione forse indescrivibile si versò altro vino.
E riempì anche il bicchiere della sua compagna.
"Il denaro non ci manca..." disse con tono basso, mentre assaporava quel vino "... lasciamo questa terra, questo incarico e andiamo via... torniamo a Miral e passiamo un'intera settimana a bere fino ad ubriacarci. Dammi retta, buttiamoci tutto alle spalle e andiamocene."
Lady Gwen
19-02-2016, 03.57.51
Guardando quel disegno non potevo non ripensare a quel momento nel bagno.
Quel momento in cui il mio vestito aveva mostrato le mie forme e lui mi aveva osservata molto attentamente.
E il mio volto appariva così sereno, non come se la cosa non mi sfiorasse, ma come se quasi mi rendesse lieta, tranquilla, come quando mi aveva chiesto se non mi turbasse che lui mi ritraesse nuda.
Non sapevo dare una risposta a tutto ciò, ma mi ero fidata ciecamente di lui in quel momento e avevo fatto bene.
Ma cos'era che mi aveva resa quasi felice che l'avesse fatto?
Forse che per ritrarmi avesse ripensato a me, nella sua immaginazione momentanea e, forse, chissà, anche nelle sue fantasie?
Non riuscivo a levarmi di dosso le sensazioni che quegli sguardi mi avevo provocato e che, seppur con un po' di imbarazzo, mi erano piaciuti,su di me.
Come le sue mani che avevano accarezzato la mia schiena, il mio collo, i miei capelli.
Le parole di Kostor mi scaldarono il cuore.
Ed essendo avvolto da una spessa coltre di ghiaccio oltre che dal ferro, quel calore produsse due calde lacrime che andarono ad insinuarsi agli angoli degli occhi.
Caro, splendido fratello...
Gli posai una mano sul braccio, in un'amichevole e rassicurante stretta e sorrisi.
Sentivo un groppo alla gola che mi avrebbe impedito di parlare senza piangere.
Così attesi, restando in silenzio per un lungo istante.
Poi sorrisi, un sorriso triste e malinconico.
"Non sai quanto vorrei poter tornare a casa.." mormorai, immaginando la città che tanto amavo "Ma sai che non posso, se mi prendessero sarebbe la fine..".
Nessuno sapeva perché, ma nessuno faceva domande.
Era già capitato che qualcuno avesse avuto guai con la legge, certo non potevano immaginare la verità, e io non volevo metterli in pericolo.
Bevvi con gusto il vino che mi aveva versato Kostor.
"Sarebbe bello, già..." guardando il fondo del bicchiere "Ma scappare non risolve niente, spero di chiudere questa storia una volta per tutte.." sospirai "E chi sa mai che non sia la volta buona.." abbozzando un sorriso.
Guisgard
19-02-2016, 04.10.21
Quei pensieri divennero subito immagini e Gwen rivide ogni attimo trascorso col padrone nel bagno e poi in giardino.
Il suo sguardo, le sue mani, le sue carezze.
Poi il disegno.
Cosa pensava davvero quell'uomo?
Mentre la guardava, la toccava e la ritraeva immaginandola nuda?
E nel vagare tra quei pensieri, Gwen si accorse che il cielo si stava schiarendo.
Era ormai l'alba.
Guisgard
19-02-2016, 04.16.20
"E poi non è detto che quel Guisgard sia ancora in giro..." disse Kostor a Clio "... magari è andato via, o forse è già stato ucciso... la vita da queste parti in questo periodo non vale poi molto... si, magari neanche lo incontreremo più." Guardando la ragazza.
Lady Gwen
19-02-2016, 04.17.35
Ripensavo ad ogni momento trascorso con lui, nel bagno e poi nel giardino.
Pensavo ai suoi sguardi, le sue carezze e non potei fare a meno di chiedermi cosa avesse pensato mentre mi guardava, mi toccava e mi ritraeva, immaginandomi come se fossi di nuovo nuda, davanti a lui.
mi ritrovai a pensare anche a quanto io fossi cambiata, da quando ero qui e la cosa mi sorprese non poco.
Presa da tutte queste riflessioni, non mi accorsi che era già l'alba.
Rimasi allora un'altra mezz'ora a letto, per poi alzarmi e prepararmi,
Sorrisi a Kostor, per poi scuotere la testa.
"No, verrà al torneo.. su questo non ci piove..." sospirai "E io ho davvero l'opportunità di riconoscerlo anche sotto mentite spoglie.." un brivido mi attraversò "Almeno servirà a qualcosa..." sussurrai pianissimo, senza specificare il soggetto di quella frase, ma mi sembrava piuttosto ovvio.
"Non so però se si tratta dell'uomo di cui abbiamo seguito le tracce fino ad oggi..." pensierosa, e tornando seria e concentrata "Gli indizi portavano a lui, ma perché pensavo fosse l'unico capomazdese, potrebbe benissimo non essere così a questo punto... l'avrei saputo se fosse diventato Arciduca.." esclamai "Forse.." ridimensionando quel pensiero.
No, quel cavaliere non era lui, e io avevo preso un abbaglio.
Fortuna che me n'ero accorta in tempo.
La verità era che volevo vederlo, volevo incrociare quello sguardo da vicino e poter rassicurare me stessa che non sarebbe stato in grado di farmi del male.
"Ad ogni modo, se lo incontrerò lo ucciderò, oppure lui ucciderà me, in ogni caso, fine della storia!" sentenziai, bevendo fino all'ultima goccia del bicchiere di vino.
Non riuscivo ad immaginare morte migliore, in realtà, dopotutto mi aveva ucciso già molte volte, una di più, che differenza poteva fare a quel punto?
Guisgard
19-02-2016, 04.31.56
Gwen si alzò, per poi prepararsi e scendere nella corte.
Qui i servitori erano naturalmente già svegli, con Josephine intenta a dare disposizioni per la colazione.
"Presto, su..." disse ad alcune servitrici "... le uova devono essere di giornata e badate che il pane non sia troppo abbrustolito... il prosciutto poi deve essere appena tagliato quando arriva in tavola..."
Lady Gwen
19-02-2016, 04.36.36
Una volta pronta scesi di sotto, dove trovai Josephine indaffarata a dare disposizioni per la colazione e sorrisi.
"Oh Josephine, non stressarle di prima mattina. Buongiorno" salutando tutti, sorridendo.
Guisgard
19-02-2016, 04.39.39
Kostor ascoltò Clio senza interromperla e senza neanche replicare nulla a quella sua ultima esternazione.
Si limitò a bere un altro bicchiere di vino.
"Se lo affronterai con quest'entusiasmo" disse infine "di sicuro non avrà difficoltà ad ucciderti. Anzi, credo che chiunque riuscirebbe a farlo. Hai dunque deciso di morire da idiota, dopo aver combattuto sempre da prode? Liberissimo di farlo, ma prima gradirei di avere la mia parte di paga." Con tono secco, volto perlopiù a spronarla.
Guisgard
19-02-2016, 04.45.23
"Oh, il padrone è molto esigente, soprattutto di primo mattino." Disse Josephine a Gwen. "Buongiorno anche voi. Su, ditemi cosa gradite per colazione. Se posso accontentare il padrone, non vedo perché non possa fare lo stesso con voi, Gwen." Sorridendo.
Sorrisi a Kostor, scuotendo la testa.
"Sono solo esausta.." sospirai "l'entusiasmo ce l'avevo eccome, credimi, all'inizio di questa storia, ma questa attesa inconcludente mi ha prosciugato le energie... odio aspettare e tu lo sai, e ancor più odio aspettare per niente.. e questi indizi contrastanti mi hanno mandato in bestia..." sbuffai.
"Forse dovrei dormire un po'.." pensierosa "Il mio piano potrebbe essere andato a farsi benedire, me ne serve un altro..." sospirando "O meglio potrei anche tenerlo ma sarà molto più difficile...".
Lady Gwen
19-02-2016, 04.50.03
Sorrisi a Josephine, annuendo.
Del latte e una focaccia andranno benissimo" risposi, osservando incuriosita il via vai di servitori intorno a me.
Guisgard
19-02-2016, 05.16.32
Clio parlava con Kostor delle sue sensazioni e dei suoi pensieri su quella faccenda, quando i due mercenari si accorsero che i due frati avevano terminato il loro pasto.
Infatti pagarono e lasciarono la locanda.
Guisgard
19-02-2016, 05.20.11
E mentre Gwen parlava con Josephine, nella corte arrivò il padrone.
"Buongiorno, signore." Con un inchino del capo la nana. "Avete riposato bene?"
"Buongiorno." Rispose l'uomo. "Ho riposato come solitamente mi capita in notti come questa appena trascorsa."
Dacey Starklan
19-02-2016, 10.24.52
Dovevo ammettere la mia ignoranza in quel campo, le armi usate nella mia terra erano diverse e mi veniva difficile comprendere quale spada o corazza fosse la migliore.
Iniziai a guardare e sfiorare quei ferri pensando su come fare poi mi voltai verso il pellegrino, lui sembrava apprezzare quelle armi, valeva la pena tentare.
<< Scusatemi... Io avrei bisogno di un consiglio su cosa scegliere>>
Lady Gwen
19-02-2016, 14.12.59
Mentre parlavo con Josephine, arrivò il padrone.
Mi faceva uno strano effetto vederlo dopo aver trascorso la notte a ripensare al giorno prima e a tutte le sensazioni che aveva portato con sè.
"Buongiorno" lo salutai sorridendo, con un lieve cenno del capo.
Non dissi altro.
Ormai avevo capito che non andava preso di petto, ma dovevo semplicemente cogliere e assecondare quegli attimi in cui appariva più tranquillo e sereno e non avrei più rischiato di compromettere quella sorta di equilibrio che pareva si fosse creato, se non contiamo la parentesi delle rose nere.
Lo avevo capito un po' tardi, quando avevo già battuto la faccia più e più volte, ma meglio tardi che mai.
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Altea
19-02-2016, 15.41.18
Mentre spazzolavo i capelli presa da un vortice di sensazioni, udii Alvaro al piano di sotto .. canticchiava e si stava preparando.
La luce del sole entrava da est nella camera, ormai era l' Alba ma ne fui lieta, almeno non mi sarei tormentata.
Preparai della acqua calda e mi immersi in una tinozza con delle rose e rimasi li, il calore dell' acqua sciolse la tensione di quella nottata.
Sistemai i capelli e li ondulai e poi afferrai il vestito..forse Madama Sibille avrà avuto una figlia pensai..quelle sono tutte vesti di una ragazza.
Lo indossai impacciatamente, non avevo mai messo un vestito cosi bello ed elegante. Ma fui agile a stringere i lacci neri del corpetto, presi la coroncina dal tavolo e la misi sui capelli.
Legai alla cinta il velo verde puntato di gigli in oro che si intonava col colore smeraldo della ampia gonna.
Già la scollatura...risi tra me e me...ma presi un piccolo stiletto e lo misi dentro al corpetto, proprio tra il seno..non mi fidavo degli uomini del Maresciallo anche se sapevo vi era Solo e i suoi amici.
Fu rovistando nella mia vecchia scatola di latta che trovai quel velo impalpabile tra l' arancio e il lilla..lo tenevo il giorno di quel torneo..immaginando di poterglielo solo donare. Lo piegai e lo misi in una tasca laterale della gonna..mi avrebbe portato fortuna, tutto al più avrei potuto strozzare un soldato, e pensai a questo con freddo sadismo.
Scesi le scale baldanzosa, era pure una giornata di festa.."Sono pronta futuro Campione".
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I due monaci lasciarono l'edificio.
Ormai eravamo lì, e conveniva andare fino in fondo.
"Seguiamoli" dissi a Kostor.
Lady Gaynor
20-02-2016, 01.28.30
Galoppammo fianco a fianco in silenzio, senza mai fermarci, desiderosi di arrivare a Monsperon il più presto possibile. Stava ormai albeggiando quando scorgemmo il poggio sul quale si adagiava la città, bellissimo e indolente paesaggio che mozzava il fiato.
"Quanto manca ancora?" Chiesi ad Adespos "E cosa conti di fare non appena metteremo piede in città?"
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Guisgard
20-02-2016, 01.55.51
Il padrone si sedette e cominciò a fare colazione.
Mangiava di gusto e mostrava un ottimo appetito.
“Buono questo pane bianco...” disse l'uomo mangiando “... è il solito forno?”
“Si, signore.” Annuì Josephine. “Il forno del vecchio Bin.”
“E tu non fai colazione?” Il padrone a Gwen.
Lady Gwen
20-02-2016, 02.00.54
La domanda del padrone mi riscosse dai miei pensieri.
"Oh sì Signore, stavo per iniziare, sono appena scesa" con un leggero sorriso, iniziando a fare colazione con latte caldo e una focaccia dolce.
Guisgard
20-02-2016, 02.04.36
Il pellegrino si voltò verso Dacey e sorrise.
“Io ho avuto la fortuna di aver veduto parecchi cavalieri” disse alla principessa “e un po' di esperienza posso dire di averne in questo genere di faccende. Rammento che molti cavalieri prediligono corazze saldate internamente, che rendono le fattezze della bardatura più resistente agli impatti... direi dunque che questa mi sembra la migliore...” indicando una di quelle armature “... le armi invece vanno scelte per la loro leggerezza. Un'arma pesante è meno efficace. Consigliere perciò questa spada ad una lama...” accarezzandola “... leggera eppure compatta... e quest'ascia, anch'essa non molto pesante e maneggevole... come asta mi attira questa... solida e con l'impugnatura alla giusta altezza... infine lo scudo... è la scelta più delicata per un torneo... alla fine ogni scudo è destinato a spezzarsi, ma la differenza sta asseconda il modo in cui si spacca... questo con il celebre stemma della Pantera di Seina è di sicuro il migliore fra questi presenti.”
Guisgard
20-02-2016, 02.09.34
Altea raggiunse Alvaro al pianterreno, trovandolo già pronto per il gran giorno.
“Ehi, che eleganza.” Disse il cavaliere. “Farete morire di gelosia tutte le altre aspiranti madrine, madama.” Sorridendo. “E di sicuro farete di me il cavaliere più invidiato del torneo.” Ridendo. “Andiamo? La fama ci attende.”
Altea
20-02-2016, 02.14.36
"Vi ringrazio..a dire il vero non do molta attenzione alla mia bellezza, forse perché ancora non ho trovato un uomo mi abbia fatto sentire bella" sorridendo forzatamente.
Uscimmo e presi Cruz, salii in groppa e l'abito non era tuttavia ingombrante.."Possiamo andare" e ci inoltrammo nel bosco.
Guisgard
20-02-2016, 02.23.34
Il padrone annuì a Gwen e continuò a mangiare.
“Stanotte” disse poi alla ragazza “hai riposato bene?”
Guisgard
20-02-2016, 02.26.06
Altea ed Alvaro lasciarono la rocca e percorsero quello scorcio di bosco, fino ad arrivare alle porte di Monsperon.
Sebbene fosse mattina presto, la città già pullulava di gente che attendeva l'inizio del torneo.
Un gran ressa affollava le strade e ovunque c'era grande agitazione.
Lady Gwen
20-02-2016, 02.28.31
"Abbastanza da non tentare la fuga" dissi con un sorriso ironico, sorseggiando il latte.
In realtà non avevo dormito molto, ma non volevo dirglielo e l'avevo buttata sul ridere.
Altea
20-02-2016, 02.30.17
Percorremmo facilmente il bosco e arrivammo a Monsperon..erano anni non la vedevo così viva e vivace. Ma io non dovevo distrarmi...ogni parola poteva essere un elemento.."Direi di legare i cavalli alla locanda, magari possiamo fare colazione, dovete essere in forza." Mi guardavo attorno mentre legavo bene Cruz.