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Visualizza versione completa : Le Florealiche


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Lady Gwen
19-05-2016, 04.19.47
Zoren comprese la mia inquietudine legata al ricordi quel luogo e mi strinse.
Adoravo il modo in cui mi capiva, anche senza dire una parola.
Dopo un bel po' che camminavano, vedemmo qualcuno.
"Che ci fa un ciabattino nel bel mezzo di un bosco?" sussurrai a Zoren, perplessa.

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Clio
19-05-2016, 04.25.26
Non guardai Affon, limitandomi ad occuparmi della ferita di Icarius.
Sarà stato anche un graffio ma sanguinava eccome.
"Ti fa male?" sussurrai piano, osservando la sua mano.
Poi, piano piano, sbiancai.
Il suo sangue.
Il sangue non mente mai.
Il sangue luccicava, colpito dalla luce del sole.
Il sangue aveva aperto la teca.
Il sangue dei Taddei.
Credo sia difficile trovare le parole per descrivere le emozioni di quel momento.
Forse persino impossibile.
Forse bisognerebbe inventarne di nuove per descrivere quel miscuglio di emozioni che non sapevo nemmeno esistessero.
Il mio sguardo, forse l'unico in grado di comunicare in quel momento così intenso, cerco quello azzurro e limpido di Icarius.

Guisgard
19-05-2016, 04.26.56
“Raggiungiamolo e lo capiremo...” disse Zoren a Gwen.
I quattro allora si avvicinarono al ciabattino.
Era un un ometto grassoccio e dall'aspetto bonario.
“Salute a voi...” salutò il mago “... potete indicarci che luogo è questo?”
“E' un bosco, amico mio.” Sorridendo il ciabattino.
“E non si arriva in nessun luogo da qui?” Chiese Zoren.
“Si, ma bisogna camminare a lungo...” spiegò il ciabattino “... vedete?” Indicando le scarpe a cui lavorava. “Le scarpe si consumano presto... troppo presto...”

Lady Gwen
19-05-2016, 04.29.19
Alzai gli occhi al cielo alla prima risposta dell'uomo.
Come se non si vedesse...
"Dove si arriva una volta superato il bosco?"

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Guisgard
19-05-2016, 04.33.35
Gli occhi azzurri di Icarius per un attimo si illuminarono, luccicando sotto il riflesso del Sole sulla teca.
“Come...” disse Affon “... come ci sei riuscito? Come hai fatto ad aprirla? Rispondi? Come hai fatto ad aprire la teca?”
“Io...” confuso Icarius “... io neanche ho capito cosa sia successo...” stringendo la mano ferita, per poi guardare Clio accanto a sé.
Affon si avvicinò alla teca.
“Eppure è aperta...” mormorò fissandola “... sei stato tu, vero?” Ad Icarius.
“Basta con questi misteri!” Nervoso questi. “Basta! Che sta succedendo? Voglio saperlo!”

Guisgard
19-05-2016, 04.42.30
“In città.” Disse il ciabattino a Gwen.
“Che città?” Chiese Zoren.
“Suession...” svelò il ciabattino “... ma per raggiungerla dovrete attraversare l'intero bosco...”

Guisgard
19-05-2016, 04.46.30
Altea fece qualche passo e ad un tratto la musica cessò.
“Come” disse senza voltarsi il giovane uomo al pianoforte “siete entrata? Chi siete?”

Lady Gwen
19-05-2016, 04.47.23
Suession.
Anche questa città mi era sconosciuta.
"È davvero così lungo questo bosco?" perplessa "Quanto ci vuole per attraversarlo?"

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Guisgard
19-05-2016, 04.54.26
“Non intorno alla villa.” Disse Sbroz a Gaynor. “Di animali feroci non ve ne sono qui intorno.” Mangiando. “Dunque non abbiate paura. Quest'isola è molto sicura. Totalmente sicura direi.”
La cena proseguì così, col pirata che, dopo la gomitata di Gaynor, aveva ben deciso di smettere con quei discorsi volti a svelare le cose poco chiare di quel posto.
Bene, cena squisita...” mormorò sazio Sbroz “... direi che ora ci vorrebbe un buon liquore prima di andare a letto... che ne dite?”
“Io preferirei invece andare a riposare.” Disse il pirata. “Ormai la notte è quasi trascorsa del tutto ed almeno un'oretta di sonno vorrei farla.” Sorridendo.
“Giustissimo.” Annuì Sbroz.

Guisgard
19-05-2016, 04.58.24
“Un'ora o forse un giorno.” Disse il ciabattino. “Alcuni nel farlo consumano uno o due paia di scarpe, altri invece più e più stivali. Questo bosco è un labirinto e ha molte vie, diversi passaggi e tanti sentieri più o meno segreti...” fissando Gwen.

Lady Gwen
19-05-2016, 05.01.25
Bene, iniziavamo bene.
Anzi, ricominciavamo.
Guardai Zoren perplessa, molto perplessa.
Tutta quella situazione era strana, e poi il fatto delle scarpe e del tempo di attraversamento.
Un'ora o un giorno.
Ma dove eravamo finiti?

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Altea
19-05-2016, 08.49.29
Il ragazzo smise di suonare..indietreggiai lentamente, egli non si voltava e iniziai ad aver paura.."Perdonate l' invadenza ma la vostra musica mi ha portato fino qui e disponevo della chiave della porta..me l' ha data un negoziante. Sono la duchessa Altea e sono ..diciamo..ospite di questo castello..dovrei fare la modella per un dipinto." Poi rimasi in silenzio pensando alle modelle non più tornate.

Dacey Starklan
19-05-2016, 11.33.10
Spalancai appena gli occhi sorpresa da quella sua battuta e preferii non rispondere, troppo imbarazzata.
" Si è meglio che resti un segreto..." farfugliai infine prima di uscire da quella casetta.
Il Sole mi colpì in pieno volto e dovetti abbassare lo sguardo all'inizio.
" Bene..." mormorai alla ricerca del percorso giusto, " voi ricordate qual è la via del ritorno? Ieri abbiamo avuto un po' di difficoltà ma era a causa del buio, solo per quello ne sono sicura."

Clio
19-05-2016, 14.01.32
La luce illuminò anche i suoi occhi, quegli occhi che nascondevano molto più di un colore inconfondibile.
Li avevo visti mille volte, ogni giorno, sugli austeri ritratti del palazzo ducale, e sul volto del mio signore.
Io sorrisi, senza distogliere lo sguardo dal suo.
Ascoltai Affon senza guardarlo, e sorrisi dolcemente a quelle parole confuse di Icarius.
Lo sapevo io cos'era successo.
Era un segno, finalmente.
Una speranza.
Una luce.
Qualunque cosa contenesse quella teca, in essa vi era il suo destino, il nostro destino.
"Non lui..." Dissi, con voce lontana, prendendo il braccio di Icarius come a tranquillizzarlo senza mai abbandonare i suoi occhi "Il suo sangue...".
Mi voltai infine verso Affon e indicai la serratura aperta, dove si vedeva ancora la goccia di sangue vermiglio.
"Il suo sangue ha aperto la teca.." Guardando Affon "Ora volete dirci che succede?".

Guisgard
19-05-2016, 18.22.49
Il ciabattino riprese il lavoro fischiettando e Zoren fece segno a Gwen e agli altri suoi due compagni di proseguire.
Attraversarono così quel lungo sentiero alberato, mentre il tempo da soleggiato diveniva sempre più grigio e nuvoloso.
“Tra breve temo pioverà, capo...” disse Go guardando il cielo.
“Oh, Cielo...” mormorò Nyccio.
Ma ad un tratto i quattro videro qualcosa in lontananza.
Era una locanda.
“Raggiungiamola.” Zoren.
Si trattava di una costruzione molto semplice ed alquanto rustica, con uno spiazzo irregolare davanti, metà del quale usato come orticello per coltivare le verdure, un grosso olmo accanto all'ingresso ed un tetto di tegole in terracotta.
E sull'insegna era impresso un Giglio.
http://s3.amazonaws.com/socialdesign2_production/ck/35/content/gf_2-15_5.jpg

Lady Gwen
19-05-2016, 18.27.04
Il ciabattino riprese il suo lavoro e noi il nostro cammino.
Il cielo però, come Go ci fece notare, non prometteva nulla di buono e per fortuna vedemmo da lontano una locanda, dove ci saremmo potuti riparare se avesse iniziato a piovere.
Sull'insegna della locanda c'era disegnato un Giglio.
"Prima un ciabattino, ora una locanda... È come se tutto qui si sviluppasse all'interno del bosco..."

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Guisgard
19-05-2016, 18.28.26
“La modella...” disse il giovane uomo senza voltarsi a guardare Altea “... allora immagino siate bella... come tutte quelle giunte al castello...” prese a suonare qualche nota isolata sul pianoforte “... chissà perchè una bella donna non ha nessuno al suo fianco...” accarezzando i tasti del pianoforte “... perchè se voi aveste un uomo, lui non permetterebbe mai di vedere la propria amata fare da modella nuda ad un pittore...”

Altea
19-05-2016, 18.34.42
Quando egli continuò a parlare, toccare i tasti leggermente del pianoforte emettendo leggeri suoni e parlare delle modelle iniziai a preoccuparmi seriamente...e se fosse stato un uomo pericoloso, malvagio..se egli fosse stato il fautore della scomparsa delle modelle..no, mi stavo lasciando suggestionare.
Alle sue domande però la mia voce si fece tremante e strinsi i pugni.."In egual modo potrei dire come mai un giovane uomo se ne sta chiuso in una torre a suonare il pianoforte..e non ad apprezzare la libertà..forse vi è negata?" cercai di tranquilizzarmi, quel ragazzo aveva uno strano effetto come la sua musica.."Si, non ho nessuno vicino..la bellezza..è relativa lo sapete...comunque..io..ho deciso di...essere sola ecco" ma la mia voce denotava una certa emozione che non comprendevo.

Guisgard
19-05-2016, 18.34.59
“Dobbiamo andare in quella direzione...” disse Ehiss a Dacey “... quel sentiero è la direzione da cui siamo arrivati...” sciogliendo le redini del suo cavallo legate alla capanna.
Saltò allora in sella al suo destriero e poi tese la mano alla ragazza per aiutarla a fare lo stesso.
Ed imboccarono il sentiero, mentre un cielo cupo ricopriva il bosco.
Dopo un po' iniziò a piovere.
Allora il cavaliere spronò il cavallo per aumentare l'andatura.
Percorsero un paio di miglia, per ritrovarsi infine, ancora una volta, davanti alla capanna in cui avevano trascorso la notte.
Erano di nuovo al punto di partenza.
“Ma che diavolo sta succedendo...” mormorò Ehiss “... sembra stiamo girando in cerchio...”

Dacey Starklan
19-05-2016, 18.38.21
Vidi che Ehiss era piuttosto sicuro e mi fidai delle sue indicazioni.

Salii sul cavallo cercando di tener d'occhio il sentiero sia davanti a me che quello appena percorso.

" Oh maledizione ancora questa pioggia" mormorai scontenta e cercai di coprirmi il capo con lo scialle.

" Ser ma come..." non terminai la frase ritrovandoci di nuovo davanti alla capanna.

" Avremo preso un direzione sbagliata" alzai appena un sopracciglio cercando di restare obiettiva.

" Dovremmo segnare gli alberi che oltrepassiamo. "

Guisgard
19-05-2016, 18.43.40
Qualche goccia di pioggia cominciava a scendere sul bosco e quella locanda con l'insegna del giglio sembrava il giusto riparo.
Zoren fece segno ai suoi compagni di entrare.
Sulla porta vi era un'altra insegna, col nome della locanda:

“Locanda del Giglio”

All'interno il locale era vuoto, con tutti i tavoli liberi.
Dalla cucina arrivò un uomo alto e grassoccio.
“Benvenuti, signori.” Disse il locandiere. “Prego, accomodatevi pure.” Indicando i tavoli.
Si sedettero, con il mago e Gwen al centro e Go e Nyccio sui lati.
“Giungete da molto lontano?” Chiese loro il locandiere.
“Credo di si...” annuì Zoren “... in verità non sappiamo dove siamo esattamente e quanto disti da qui la città più vicina...”
“Siete nel bosco di Suession, signore.” Svelò il locandiere.

Guisgard
19-05-2016, 18.52.18
“Bugiarda, nessuno decide di essere solo...” disse lui senza voltarsi e senza smettere di accarezzare i tasti del pianoforte in maniera leggera, quasi dolce, diffondendo isolate note nell'aria “... perchè me ne sto qui chiuso a suonare?” Accomodandosi con un gesto della mano i lunghi capelli neri che scendevano sul volto. “Forse perchè la vita mi annoia... o perchè magari gli uomini sono una continua delusione per me... mi credete? O pensate ci sia altro? Prego, parlate pure tranquillamente, sono così rare le persone sincere a questo mondo...” ad Altea.

Lady Gwen
19-05-2016, 18.54.14
La Locanda del Giglio, così si chiamava, era vuota, con tutti i tavoli liberi.
Prendemmo posto e il locandiere ci disse che ci trovavamo nel bosco di Suession.
"Quanto dista la città? Ci è stato detto che ci vuole parecchio per attraversare il bosco..."

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Guisgard
19-05-2016, 18.59.31
Ehiss si guardò intorno, con uno sguardo cupo.
Qualcosa non quadrava in quel posto, per quanto assurdo potesse apparire.
“Forse è come dite voi...” disse a Dacey “... faremo come avete indicato...” estrasse la spada e cominciò a scheggiare gli alberi ogni dieci passi, per avere punti di riferimento.
Stavolta non giunsero più alla capanna, ma davanti all'inquietante albero di noce visto in precedenza.
“Finalmente abbiamo smesso di girare in cerchio...” il cavaliere “... ecco il noce... Sant'Agata di Gothia non è lontana dunque...”
Ma nel guardare l'albero i due si accorsero che ancora una volta era mutata la scritta sulla sua corteccia, che ora così recitava:

“Sessantatré bambini, un cavaliere ed una zingara”

Altea
19-05-2016, 19.01.20
Era irriverente pure..mi aveva dato spudoratamente della bugiarda..anche se aveva ragione.."Si, vi perdono anche se mi avete dato della bugiarda..sono sola ma non per volontà mia..a volte l' Amore può far soffrire" guardavo le sue mani che delicatamente si posavano sui tasti del pianoforte come una carezza e provai un brivido, distolsi lo sguardo..non si voltava eppure era come sapesse molto di me..."Pensate sia la giusta soluzione rinchiudersi solo perchè qualcuno non è stato sincero? Sarebbe una delusione...non credere che al mondo non ci possa essere qualcuno di cui fidarsi" mi avvicinai a lui, ero dietro le sue spalle.."Io provengo da un mondo superficiale...ma non penso la falsità esista solo nei salotti privilegiati, le facciate di falsa sincerità si mostrano ovunque" sospirai "Pure tra le persone che più amiamo a volte...voi vi fidate di me? E io posso fidarmi di voi..perchè non mi guardate..cosa temete?".

Dacey Starklan
19-05-2016, 19.04.29
" Si è strano ma ne usciremo" cercai di essere fiduciosa seguendo Ehiss che segnava gli alberi. A mano a mano ci inoltrammo nel bosco e questa volta finalmente non tornammo alla capanna ma davanti all'albero.

" Oh bene... Da qui dovremmo farcela a tornare in città" con un sospiro di sollievo che si fermò nel leggere la scritta.

" Ser... Avete letto? Com'è possibile? Non può essere..chi poteva sapere?"

Guisgard
19-05-2016, 19.07.53
“Dipende...” disse il locandiere a Gwen “... dipende da che strada si prende...”
“Ve ne sono molte?” Chiese Zoren.
“Oh, nessuno le ha mai contate.” Rispose l'uomo.
“Voi potete indicarcene una che conoscete bene?” Domandò il mago.
“C'è quella che passa dal Mulino Vecchio...” mormorò il locandiere “... è la più vicina, ma molti preferiscono evitarla...”
“Perchè mai?” Incuriosito Zoren.
“Oh, pare sia poco sicura...” il locandiere “... non è raro infatti udire strane storie su viaggiatori mai più ritrovati...”

Lady Gwen
19-05-2016, 19.11.27
L'idea che ci fossero talmente tante strade che nessuno le aveva mai contate mi metteva in confusione ancor prima di iniziare a vagare per il bosco.
Poi ci indicò una delle tante strade, ma le parole che seguirono mi fecero gelare il sangue e istintivamente strinsi la mano di Zoren.
"C'è un'altra strada che conoscete e che più sicura?" chiesi, speranzosa.

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Guisgard
19-05-2016, 19.15.11
“Magari il bugiardo sono io...” disse lui continuando a muovere le sue affusolate dita su quei tasti del pianoforte, come se fossero sensuali carezze “... magari vi nascondo la verità...” Altea si era avvicinata ed era dietro di lui che continuava però a non voltarsi “... potrei essere vittima di una maledizione, sapete? Oggi pare vadano di moda maledizioni ed incantamenti vari... essere maledetti è il modo migliore per molti uomini per giustificare i loro insuccessi...” le note si facevano più acute, ma restavano sempre belle e delicate “... vi siete avvicinata... avete una bella voce... molto sensuale... un accento del Nord direi... sono quasi tentato di immaginarvi, di fantasticare su come siete fatta... e se fossi impossibilitato a voltarmi? A guardarvi? Chissà, potreste essere bella a tal punto da rubarmi il cuore ed il senno... l'avete detto anche voi prima, no? L'Amore è pericoloso e bisogna pur difendersi da Esso...”

Guisgard
19-05-2016, 19.18.52
Ehiss smontò da cavallo e si avvicinò all'albero di noce.
“Nessun segno di correzione...” disse osservando la scritta incisa sulla corteccia “... come se fosse stata incisa ora... come hanno fatto a modificarla senza lasciare segni? E soprattutto come fanno a sapere chi siamo?” Voltandosi verso Dacey. “Ci siamo presentati come viaggiatori, non certo come cavaliere e come zingara in città...” con sguardo cupo e preoccupato. “Venite... vi riporto in città...” salendo di nuovo in sella.

Dacey Starklan
19-05-2016, 19.22.00
" É tutto troppo strano. Decisamente" dissi avvicinandomi a mia volta alla scritta.

" Non so come facciano a saperlo ma non mi piace... Per favore dovremmo lasciare la città. Andiamo a prendere il Vescovo e Ammone e andiamoce"

Altea
19-05-2016, 19.24.32
Era la prima volta parlavo con un uomo simile, aveva una intelligenza acuta e trapelava il suo stato d' animo oltre che con le parole pure con la musica, e il suo tocco era sensuale, la sua musica enigmatica come lui.
Mi feci più vicino a lui, e guardavo i tasti che toccava delicatamente e sensualmente come un uomo sfiora la sua amata..."Si, sono del Nord..vengo da un Paese lontano ma ho viaggiato molto...le maledizioni...sapete si diceva i geni avessero una maledizione dell' anima ma che li portava a creare opere fantastiche. Avete paura di impazzire d' Amore guardandomi..come Chirano per Rossana..o Orlando per Angelica...l' Amore può essere pericoloso ma per i pochi eletti può essere la vera essenza della vita e io...sogno di trovarla questa essenza." sospirai e mi presi di coraggio e mi posi di fronte a lui, le mie mani sul pianoforte..."Descrivetemi se volete, se non osate posare lo sguardo su di me" i suoi lunghi capelli neri celavano il suo viso rivolto alla tastiera.

Guisgard
19-05-2016, 19.50.57
Affon guardò Clio, poi la teca ed infine Icarius.
“Voi...” disse ai due giovani “... voi chi siete davvero? Voglio sapere la verità... tutta e dall'inizio...”

Guisgard
19-05-2016, 20.06.55
“No, soltanto quella conosco.” Disse il locandiere a Gwen.
“Bene, vi ringraziamo per le informazioni.” Fece Zoren, per poi ordinare da mangiare e da bere.
Dopo pranzato lasciarono la locanda e seguendo le indicazioni del locandiere si avviarono verso la località conosciuta come Mulino Vecchio.
“Questa pare essere la strada più conosciuta...” disse il mago a Gwen “... non lasciamoci dunque impressionare e cerchiamo di arrivare prima possibile a Suession... sono stanco di vagare in questo bosco senza fine...”

Guisgard
19-05-2016, 20.10.19
“Si...” disse annuendo Ehiss a Dacey.
Ma prima che potessero partire alcune voci iniziarono ad udirsi.
Erano risate di bambini, come se giocassero.
Poi ad un tratto mutarono in pianti e grida.
“Bambini...” il cavaliere preoccupato “... provengono da quella parte!” E spronò il cavallo in quella direzione.
Arrivarono così in una piccola radura irregolare, seguendo le grida ed i pianti di quei bambini.
Ma giunti, non trovarono nessuno ed anche le voci erano cessate di colpo.
Ma una cosa inquietante apparve i loro occhi.
Ad un albero erano appese bambole rotte.
https://i0.wp.com/www.thelistlove.com/wp-content/uploads/2014/10/262.jpg

Lady Gwen
19-05-2016, 20.13.16
Perfetto, dunque o quella o quella...
Ordinammo da mangiare e da bere e poi lasciammo la locanda, seguendo le indicazioni del locandiere.
"Perché la strada più pericolosa dovrebbe essere la più conosciuta?" Mormorai a Zoren, con una mano intrecciata alla sua e l'altra a stringere il suo braccio.

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Dacey Starklan
19-05-2016, 20.16.06
Le voci sembravano le stesse che avevo udito nella notte ma prima che potessi dirlo a Ser Ehiss lui già aveva spinto il cavallo da quella parte.

Una volta arrivati però il silenzio emerse in quella radura. Come se fosse stato tutto un sogno, o un inganno.

" Oh!" esclamai inorridita prima di capire che erano solo bambole appese ad un albero in un modo alquanto macabro.

" Chi può fare una roba del genere?? É inquietante, oh cielo... E quelle voci... Come quelle che ho sentito io alla capanna... Secondo me è qualcuno che si prende gioco di noi... Non può essere altrimenti"

Guisgard
19-05-2016, 20.21.20
Altea si fece coraggio, mettendosi di fonte al misterioso uomo che suonava.
Allora lui smise di suonare ed alzò i suoi occhi neri e penetranti su di lei.
Si trattava di un uomo particolarmente bello, con lunghi capelli neri, un viso pulito e gradevole, con tratti modellati in maniera singolarmente regolare e labbra rosse finemente disegnate.
Ma al di là della bellezza, ciò che più colpiva di quel volto era la sicurezza che ispirava.
Sembrava infatti emanare il candore, l'ardore e la purezza della giovinezza.
Restò così a fissarla con quegli occhi neri e profondi, luminosi ed ipnotici.
“Ho fatto bene a non immaginarvi...” disse soltanto.
http://entdata-pic.stor.vipsinaapp.com/2015011616/54b8c9e58552cp2161365970.jpg

Clio
19-05-2016, 20.24.55
A quelle parole di Affon guardai Icarius, e poi sospirai.
"Se vi raccontassi la verità, temo non mi credereste..." Guardando Affon.
Ma eravamo in una chiesa, dopotutto, forse valeva la pena rischiare.
Guardai la teca aperta per un lungo istante.
"Ma un evento del genere.." Indicandola con la mano, non può essere sottovalutato" senza smettere di guardare la teca.
"Il mio nome è Clio de Lorendal, ero il Capitano della Guardia Ducale.." Mentre parlavo tolsi da sotto il corpetto, dove era ben nascosto, il medaglione che certificava la mia carica "..al servizio di Lord Anione de Taddei, alla sua morte sono partita per cercare il suo vero erede, Guisgard de Taddei, è l'ho trovato..." Sospirai.
"L'ho trovato nella brughiera, completamente ignaro delle sue origini, della sua identità, e mi crede una pazza visionaria..." Guardando Icarius con un sorrisetto divertito.
"Ma voi stesso mi crederete pazza se vi raccontassi la restante parte della storia..." Sospirai, scuotendo la testa.
"Ma non voglio mentire in questo sacro luogo.. Per noi sono passati dieci anni in una notte, al nostro risveglio il mondo era mutato, Cimas governa Capomazda, questa Uaar che rovescia le leggi del mondo e del cielo..." Scossi la testa, per poi sospirare.
"Ma quella..." Indicando la serratura della teca "Quella è la prova che non mentivo, che non sono una pazza visionaria..." Lanciando un occhiata divertita ad Icarius "Dubito si sarebbe aperta con il sangue di un semplice ragazzo della brughiera, no?" Guardando Affon.
"Questa è la verità, comprenderete che non è una verità che si può rivelare alla leggera..." Con sguardo grave negli occhi di Affon.
"Ora sta a voi, rivelarci la verità su questo luogo, su questa teca..".

Altea
19-05-2016, 20.28.01
Fu un attimo...il ragazzo alzò il suo viso e rimasi profondamente colpita..era di una bellezza straordinaria, in lui si concentravano un insieme di qualità..candore, bellezza, mistero, ardore, sicurezza e purezza..eppure vi era qualcosa di enigmatico in quegli occhi..lo osservai attentamente..lo avevo già visto questo ragazzo..nel dipinto. Era il figlio del barone, non vi erano dubbi.
"Perchè...perchè avete fatto bene a non immaginarmi? Io sono reale" lo guardai in quegli occhi penetranti "E voi? Siete reale o solo una visione immaginaria di questo castello? Vi ho visto..in un quadro, siete il figlio del barone".

Guisgard
20-05-2016, 01.20.32
“Perchè è l'unica strada che qualcuno ha saputo descriverci...” disse Zoren a Gwen “... ma non lasciarti suggestionare da ciò che ha detto il locandiere... vedrai che giungeremo presto a Suession.”
Si incamminarono lungo quel sentiero, mentre il cielo andava di nuovo ad annuvolarsi.
Poco dopo prese a piovere.
“Accidenti...” mormorò il mago coprendo se stesso e Gwen col suo mantello “... piove su una strada sconosciuta... peggio non può andarci...”
E mentre camminavano sotto la pioggia, i quattro ad un tratto intravidero una cosa nel bosco, appena fuori il sentiero.
https://pseudointellectualreviews.files.wordpress.com/2012/11/sleepy-hollow-architecture.jpg

Guisgard
20-05-2016, 01.25.34
“Già...” disse Ehiss a Dacey “... qualcuno sembra stia giocando con noi come il gatto col topo...” si avvicinò alle bambole appese all'albero.
Erano sporche e graffiate, come se fossero state strappate dalle mani di bambini mentre ancora ci giocavano.
“Qualcosa di macabro e di oscuro avviene in queste lande...” mormorò il cavaliere “... e noi ci siamo dentro...”
Pochi istanti dopo riprese a piovere.

Lady Gwen
20-05-2016, 01.26.27
Sospirai annuendo a Zoren, sperando che avesse ragione.
Più avanzavamo, più il cielo si annuvolava.
Infatti poi venne a piovere e Zoren coprì me e lui col suo mantello.
"Guarda, c'è una casa laggiù..." parlando a voce alta per sovrastare il rumore della pioggia e indicando l'abitazione.

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Dacey Starklan
20-05-2016, 01.33.56
" Ser per l'ultima volta. Vi prego, vi prego andiamo via di qui. Non so ancora che deve accadere per convincervi. Mi dispiace per i bambini scomparsi, davvero molto ma devono vedersela quelli della città... Noi...noi abbiamo un altro obiettivo ricordate? E abbiamo da risolvere i nostri misteri, come i dieci anni passati in una notte. E mi avete promesso aiuto per ritrovare mio zio. Non possiamo stare qui tra vecchi alberi, bambolotti e voci strane. Torniamo a prendere Ammone e il vescovo e lasciamo questo posto. Ora"

Terminai e le prime gocce di pioggia presero a bagnare il mio viso dandogli un tono più cupo

Guisgard
20-05-2016, 01.37.46
“Raggiungiamola...” disse Zoren a Gwen e agli altri.
Corsero così verso quell'abitazione, che appariva come una grande villa nobiliare che solitamente funge da ritrovo itinerante per marchesi e baroni lungo sentieri che tagliano boschi e foreste.
I quattro la raggiunsero e Zoren bussò con decisione alla porta, visto che continuava a piovere incessantemente.
Poco dopo qualcuno aprì.
Era una donna anziana, dall'aria gioviale, due grandi occhi chiari ed un espressione sorpresa.
“Bontà Divina...” disse fissandoli “... cosa fate nel bosco con questo tempaccio?”

Lady Gwen
20-05-2016, 01.40.35
Per la mia non modesta esperienza,doveva trattarsi di una villa nobiliare.
Zoren bussò veementemente alla porta e poco dopo apparve una donna anziana che sembrava abbastanza affabile.
"Volevamo raggiungere Suession, ma ha iniziato a piovere. Di grazia, potreste offrirci un riparo?"

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Guisgard
20-05-2016, 01.42.17
Ehiss si guardò intorno ancora per qualche istante, per poi voltarsi e fissare Dacey, sul cui viso scendevano le gocce di pioggia.
E su quel volto il cavaliere lesse ansia e paura.
“Si...” annuì infine “... vi riporterò in città...” asciugandole con le dita il viso bagnato dalla pioggia “... andiamo o vi buscherete un malanno...”
Spronò il cavallo e galopparono verso Sant'Agata di Gothia.

Dacey Starklan
20-05-2016, 01.45.54
La mia espressione fu naturalmente di sollievo ma vi era anche una lieve irritazione per il fatto che ci era voluto quel discorso a convincere il cavaliere.

Doveva essere la sua indole quella di voler salvare tutto e tutti ma doveva ammettere che la sparizione dei bambini andava oltre il normale e non potevano bastare le nostre sole forze.

" Vi ringrazio Ser" accennando appena un sorriso dal suo gesto di premura e ricambiai sistemando meglio il mantello sulle sue spalle.

Finalmente il cavallo prese la direzione verso la città dalla quale non vedevo l'ora di andarmene

Guisgard
20-05-2016, 01.54.39
“Ma certo...” disse la donna a Gwen e agli altri “... entrate o vi prenderete un malanno sotto l'acqua...” invitandoli ad entrare “... prego, sedetevi pure... Melina! Sissi!” Chiamò. “Venite, presto!”
Dal piano di sopra scesero altre due donne anziane, anch'elle dall'aspetto bonario e gli occhi chiari.
“Abbiamo ospiti...” la donna che aveva aperto la porta alle altre due appena scese.
“Benvenuti...” disse una di queste “... io mi chiamo Melina e queste sono le mie due sorelle... Sissi e Tunetta.” Indicando le altre due.
“Questi signori” Tunetta alle due sorelle “erano diretti a Suession e la pioggia li ha sorpresi lungo il cammino.”

Lady Gwen
20-05-2016, 01.57.06
La donna molto gentilmente ci fece entrare e chiamò poi le sue due sorelle.
Sembravano tutte molto ospitali.
"Vi ringraziamo molto per l'ospitalità. Riprenderemo il cammino appena possibile" a Tunetta.

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Guisgard
20-05-2016, 02.07.56
Ehiss e Dacey, in sella al loro cavallo, galopparono veloci sotto la pioggia e lungo il sentiero avvolto da una vegetazione folta e selvaggia.
Galopparono a lungo, per quasi un'ora, senza riuscire però ad intravedere Sant'Agata di Gothia.
Anzi, più avanzavano, più sembravano penetrare in lande sconosciute e misteriose.
La pioggia non accennava a fermarsi e tutto intorno a loro si faceva cupo ed inquietante.
Ad un tratto il cavaliere fece fermare il cavallo.
“Galoppiamo da un'ora e non si vede la città...” disse guardandosi intorno “... questi luoghi sembrano un gigantesco labirinto...” spronò di nuovo il suo destriero e ripresero a galoppare per un'altra ora, senza però riuscire a vedere le mura di Sant'Agata di Gothia.
Sembravano come bloccati in quel luogo, quasi fossero vittima di un oscuro incantesimo.
Alla fine però riuscirono a scorgere qualcosa.
Erano i resti di un muretto di cinta, il cui ingresso era rappresentato da un alto arco ormai in rovina.
Ehiss allora diresse il cavallo verso quell'arco.
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Dacey Starklan
20-05-2016, 02.13.57
La pioggia pareva non voler cessare e come il nostro forzato girare a vuoto. Perché così era. Benché avessi avuto lo strano albero come punto fisso e di conferma per la via da prendere ora la città pareva quasi scomparsa. Non ve ne era traccia nonostante le ore passate in sella nel tentativo di raggiungerla.

Poggiai le mani sulle spalle di Ser Ehiss come a incoraggiarlo a non perdere la speranza.

" Ne usciremo" dissi piano speranzosa.

Infine trovammo un vecchio arco, l'unico segno della presenza umana in tutto il nostro cercare e andammo da quella parte. Da vicino però mi accorsi che tutto era in rovina

Guisgard
20-05-2016, 02.16.39
“Oh, forse non smetterà così presto di piovere.” Disse Tunetta a Gwen. “Il cielo è tutto coperto e non promette niente di buono.”
“Cosa possiamo offrirvi?” Chiese Melina. “Qualcosa di caldo? Magari un tè, o una tisana alle erbe?”
“Perchè non un po' del nostro rosolio?” Fece Sissi.
“Ma Sissi cara...” fissandola Tunetta “... sono giovani, perchè mai dovremmo offrir loro del rosolio? Suvvia, qualcosa di caldo, magari accompagnato da pasticcini al vino, andrà benissimo.”
“Si, una tazza di tè la prendo con piacere.” Annuì Zoren.

Lady Gwen
20-05-2016, 02.24.50
Sorrisi alla discussione delle sorelle.
"Per me una tisana" risposi, con un sorriso cortese.
Poi mi voltai verso Zoren.
"Sembri un pulcino" dissi, con una leggera risata, intenerita da uno Zoren tutto bagnato, mentre passavo una mano fra i suoi capelli per nulla asciutti e sul suo viso leggermente imperlato di pioggia "Un pulcino tenerissimo" baciandolo dolcemente.

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Guisgard
20-05-2016, 02.24.54
Il cavallo raggiunse il muretto di cinta ed attraversò l'arco in rovina.
Ehiss e Dacey si ritrovarono così in una sorta di radura, delimitata proprio dal muretto.
“Che strano luogo...” disse il cavaliere guardandosi intorno “... chissà cos'era prima di cadere in rovina...”
Vi erano sterpi e rovi ovunque, segno che da tempo nessuno attraversava quel luogo.
La pioggia non cessava e Ehiss si accorse dei resti di una vecchia costruzione.
Forse appartenevano ad magazzino ed ora restavano solo tre pilastri in piedi ed un tetto da cui scorreva l'acqua piovana in più punti.
Ma era meglio che stare sotto la pioggia.
Raggiunsero quella costruzione per ripararsi dalla pioggia.
Il cavaliere scese da cavallo ed aiuto Dacey a fare lo stesso.
“Aspetteremo che spiova.” Mormorò.

Guisgard
20-05-2016, 02.34.32
“Se volete” disse Tunetta nel vedere Gwen che teneramente giocava con i capelli bagnati di Zoren “potete andare di sopra ed asciugarvi. Così quando sarete pronti potrete bere una bella tazza di tisana o di tè e mangiare qualche pasticcino.”

Lady Gwen
20-05-2016, 02.38.02
"Sarebbe meglio, grazie" annuendo.
Avevamo decisamente bisogno di asciugarci e riprenderci prima di rifocillarci, o rischiavano di prenderci un malanno ed accettammo tutti di buon grado.

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Guisgard
20-05-2016, 02.43.02
“Siete molto gentili.” Disse Zoren.
Allora Melina li accompagnò tutti al primo piano.
“Ecco, questo è il bagno e potete asciugarvi qui...” spiegò la donna “... magari facendo a turno.” Sorridendo.
“Possiamo sempre dire la verità...” Zoren ad un orecchio a Gwen “... e cioè che sei la mia ragazza e che non abbiamo segreti io e te...” sfiorandole l'orecchio con un bacio.

Guisgard
20-05-2016, 02.51.43
“Perchè siete più bella di qualsiasi immaginazione...” disse il giovane uomo ad Altea “... la più bella fra tutte le modelle che siano giunte qui al castello...”
Poi a quelle parole della dama, lui riprese a suonare piano, stavolta una melodia più lenta, quasi rispecchiasse il suo stato d'animo.
“Si...” annuì con gli occhi sui tasti del pianoforte “... sono il figlio del barone... l'odiato figlio del barone di Monte del Dragone...” con un malinconico sorriso.

Lady Gwen
20-05-2016, 02.51.52
Melina ci accompagnò di sopra,mostrandoci il bagno.
Sorrisi e chiusi gli occhi, mentre un brivido mi correva lungo la schiena a quelle parole e a quel bacio.
"Non dobbiamo dirlo per forza... Dopotutto, non credo ci sia qualcuno a controllarci, no?" sussurrai con un leggero sorriso e il mio viso vicino al suo.

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Guisgard
20-05-2016, 02.55.07
Affon fissò Icarius e poi Clio.
“Potrei anche credere alla storia della guardia reale...” disse “... ma non certo a tutto il resto... esiste già la persona di cui dite... esiste già il vero erede del duca Anione... quel Guisgard de'Taddei... io stesso gli ho parlato non più di una settimana fa... dunque mentite... non so quale trucco abbiate usato per la teca, ma mentite...”
“Mentire?” Fece Icarius.
“Si, mentite.” Annuì Affon. “E come menzogneri potrei farvi mettere a morte.”

Guisgard
20-05-2016, 02.58.14
“No, affatto...” disse sorridendo Zoren vicinissimo al viso di Gwen “... nessuno ci controllerà...” sfiorando le labbra di lei con le sue, per poi baciarla piano.
Intanto Go prima e Nyccio poi presero alcuni teli e si asciugarono i capelli bagnati.

Lady Gwen
20-05-2016, 03.05.29
Sorrisi eccitata all'idea, prima che sfiorasse le mie labbra con le sue e mi baciasse.
Nel frattempo Go e Nyccio avevano già preso dei teli per asciugarsi i capelli, ma in quel momento perfetto pensavo ad altro per curarmi di loro.

Guisgard
20-05-2016, 03.15.58
Appena ebbero finito di asciugarsi, Go e Nyccio compresero, da un cenno inequivocabile di Zoren, di andare via e lasciare il mago solo con la sua Gwen.
Così lui prese un telo pulito e profumato con cui poi iniziò ad asciugare i capelli ancora umidi della ragazza.

Lady Gwen
20-05-2016, 03.21.43
Quando i due ebbero finito, Zoren fece loro segno, in maniera abbastanza decisa, di lasciarci soli, e così fecero.
Una volta rimasti soli, Zoren prese un telo, iniziando ad asciugare i miei ricci fulvi e bagnati.
"Dovremmo camminare sotto la pioggia più spesso..." dissi io piano con un sorriso, scherzando e riferendomi a quel suo gesto così tenero.

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Guisgard
20-05-2016, 03.32.22
Zoren sorrise a Gwen, continuando ad asciugarle quei capelli rossi che l'umidità aveva reso meravigliosamente crespi.
“Ecco...” disse fissandola “... ora va meglio e non rischierai di prenderti un malanno...” si sbottonò la camicia, restando poi a torso nudo, iniziando ad asciugarsi i muscoli del petto “... avevo la camicia completamente bagnata...” passando piano quel telo sui suoi pettorali, poi sulle braccia e sul collo.
E mentre si asciugava fissava Gwen negli occhi.

Lady Gwen
20-05-2016, 03.41.46
"Grazie" cinguettai con un sorriso quando ebbe finito.
Dopo iniziò a sbottonarsi la camicia, per poi toglierla ed io iniziai a sentire qualcosa abbandonarmi, forse il mio autocontrollo, o la mia lucidità.
Forse tutti e due.
Lo faceva apposta, pensai con un sorriso, mentre osservavo il telo posarsi su quella muscolatura perfettamente scolpita.
Allora mi avvicinai, pendendo il telo.
"Sì, certo... La camicia..." dissi piano, con un sorriso enigmatico, mentre asciugavo il suo petto, il collo e le braccia, lasciando caldi baci ovunque.

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Guisgard
20-05-2016, 04.12.08
Zoren sorrise e docilmente si lasciò asciugare il petto da Gwen.
Ed ai baci di lei, lui la fissava con uno sguardo carico di desiderio, abbandonandosi a quei giochi di calde e dolci labbra.
Labbra, quelle di Gwen, che accarezzavano quei muscoli tesi e forti, fino a quando lui non riuscì più a resistere, prendendola allora fra le braccia, stringendola al suo peto nudo e baciandola con ardore.

Lady Gwen
20-05-2016, 04.21.08
Lanciavo ogni tanto uno sguardo a Zoren, beandomi della sua espressione e del desiderio nei suoi occhi e allora continuavo imperterrita a far scorrere non più il telo, poggiato ormai malamente su una sedia, ma solo le mie labbra sulla sua pelle, finché non mi prese fra le braccia, stringendomi forte e baciandomi in preda all'impeto e l'ardore.
Accennai una risata quando mi baciò, perché sapevo che i miei baci avevano fatto centro, e ora non mi restava altro che abbandonarmi a lui.

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Guisgard
20-05-2016, 04.37.05
Gwen era riuscita nel suo intento.
Far perdere ogni resistenza a Zoren, che all'ennesimo bacio, all'ennesima carezza che lei con le labbra lasciava sul suo petto, la prese fra le braccia, stringendola al suo petto villoso e robusto, baciandola con desiderio ed ardore.
E quella risata di Gwen, meravigliosamente eccitante, accese ancor più l'impeto del mago, che iniziò a spogliarla.
Le sue mani esperte presero ad allentare lacci, aprire bottoni, liberando piano il corpo di lei da quel vestito che ormai era di troppo.
Qualche istante dopo Gwen sentì il suo abito scivolare come una carezza, fino alle sue caviglie, restando completamente nuda fra le braccia del suo uomo, che la teneva stretta a sé, baciandola ancora.

Lady Gwen
20-05-2016, 04.48.10
Mi baciava con desiderio sempre più crescente.
E se i miei baci avevano fatto perdere al mago ogni resistenza, la mia risata sbloccò e fece scattare una molla in lui, che prese a sbottonare e slacciare il mio vestito.
Sentivo le sue mani impazienti sul mio vestito, che adesso era decisamente ingombrante e superfluo.
Poco dopo, il vestito mi scivolò addosso, fino a raggiungere le mie caviglie, mentre io mi beavo del mio corpo nudo a contatto col suo petto, stretto fra le sue braccia così forti e virili che mi facevano impazzire.

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Guisgard
20-05-2016, 05.07.27
Furono lunghi istanti, in cui il corpo nudo di Gwen restò stretto a quello robusto di Zoren, che la toccava ovunque, baciandola sulla bocca più e più volte.
E quelle carezze del mago, così esperte, audaci, calde, virili ed ammalianti suscitavano nella ragazza una quantità indefinita di sensazioni ed emozioni.
E più la toccava, più lei si sentiva sua.
La sua donna.
Accanto a loro c'era uno specchio e su di esso Gwen poté ammirare la loro immagine riflessa, come se fosse un bellissimo dipinto.
Ammirare quei baci, quelle carezze e quei giochi adulti.

Lady Gwen
20-05-2016, 05.25.43
Mi baciò a lungo, toccandomi e facendomi sentire sua, mentre io con una mano circondavo le sue spalle e l'altra affondava nei suoi capelli.
Erano carezze calde, virili, ammalianti, fatte con quelle mani che tanto amavo e che mi provocavano sensazioni uniche; eravamo stati interrotti talmente tante volte e avevo desiderato questo momento per giorni.
Osservavo poi la nostra immagine riflessa nel grande specchio ovale della stanza e pensavo che nemmeno il miglior quadro del mondo avrebbe eguagliato quell'immagine stupenda di noi due stretti che ci amavamo con desiderio e ardore.

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Dacey Starklan
20-05-2016, 15.12.59
Pioggia e ancora pioggia, non me voleva sapere di smettere.

Continuammo a girare perlustrando quel posto che evidentemente era stato abbandonato da tempo.

" Che fosse una vecchia casa o un magazzino, quello sembra un magazzino in effetti" verso il posto che ancora aveva almeno un tetto.

" Dove credete che siamo? Intendo rispetto alla città. Non ci sto capendo più nulla Ser... Io non sono brava nell'orientamento ma questo... Questo è diverso dal perdere un po' la via"

Accarezzai un po' il muso bagnato del cavallo, anche lui non amava tutta quella pioggia poverino.

" Si aspettiamo che finisca. Non è prudente viaggiare ora" concordai con il cavaliere.

" Avete voglia di raccontarmi qualcosa sui vostri viaggi? Almeno il tempo passerà più in fretta"

Altea
20-05-2016, 15.23.40
Rimasi appoggiata al pianoforte, aggrottando leggermente la fronte "Quindi..voi, queste modelle, le avete viste. E perchè molte giungono qui?" più preoccupata che incuriosita.."un apprendista mi ha detto molte non le ha più viste. A parte questo perchè avete così poca stima di voi? Vi definite come l' odiato figlio del barone" guardando le sue mani sui tasti del pianoforte che erano ferme e salde mentre a parlare erano i suoi occhi e la sua musica "Chi vi odia? Vostro padre? Avete detto dobbiamo essere sinceri, ebbene messer Tintus mi disse voi eravate in guerra e mi ha mentito dunque e che vostra madre morì dandovi alla luce e il barone, vostro padre, si prese cura di voi. Se vi sentite oppresso qui perchè non ve ne andate?E' così lugubre, decadente questo castello".
Lo guardai nei suoi profondi occhi neri, ero turbata poichè non capivo se tutto questo fosse realtà o stessi vivendo un sogno o una visione, se dietro vi fosse uno strano mistero.

Clio
20-05-2016, 15.24.46
Sostenni con fierezza lo sguardo di Affon.
"Non ho affatto mentito!" Sentenziai.
"Se dite che Guisgard esiste allora magari mi sono semplicemente sbagliata..." Alzando le spalle "E ha ragione Icarius a dire di non essere lui.." Guardando per un momento Icarius e poi Affon.
"Ma è molto semplice da sistemare la questione, io e Guisgard ci conosciamo fin da bambini, prima che lui lasciasse la corte, fatemi parlare con lui e sarà lui stesso a dirvi chi sono.. Non c'erano tante bambine Miralesi bionde con la passione delle armi al Palazzo Ducale.." Sorrisi appena.
"Oppure sarò io a rendermi conto che mentite..." Con gli occhi di fuoco.
"Ma se invece avete ragione voi, e Guisgard non è il ragazzo che ho trovato nella brughiera, e questa teca si è aperta col sangue di un semplice ragazzo... Cosa piuttosto ridicola, detto tra noi, non credete?" Con un vago e indecifrabile sorriso.
"Ad ogni modo, se avrete ragione voi, la mia missione è conclusa..." Con un leggero cenno del capo "Dunque saremo liberi.." Prendendo istintivamente la mano di Icarius, come a dire che non l'avrei abbandonato "E potremo lasciarci tutto questa folle storia alle spalle, e ricominciare.." Sorridendo per un momento al ragazzo per poi tornare a fissare Affon.
"Perché data l'età che avete, se davvero aveste conosciuto Anione, allora sapreste perfettamente chi sono io... Sapreste della mia missione, e vedreste che ho la stessa età di quando il mio signore è morto.. Allora per quanto folle, sapreste che sto dicendo la verità.." Con lo sguardo acceso nel suo.
"Parlate di condanne a morte nella casa del signore?" Guardandolo con sfida "Violereste questo sacro suolo?".
Scossi la testa.
"Forse siete voi a mentire, i Taddei sono paladini della cristianità, una simile bestemmia non l'avrebbero mai perpetrata!".
Restai con gli occhi di fuoco nei suoi per un lungo istante.
"Quindi ditemi, chi diavolo siete voi, piuttosto?".

Lady Gaynor
20-05-2016, 18.30.07
"Bene, mi fa piacere sapere di non incorrere in pericoli uscendo da qui... domattina mi piacerebbe molto fare un escursione nei dintorni..." Avevo parlato sperando di distogliere la loro attenzione dai discorsi del Capitano, ma dentro di me ero molto inquieta.
"Si, in effetti anche io vorrei dormire un po', anche più di un'ora se possibile. È un bel po' che non riposo su di un vero letto morbido..."

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Guisgard
20-05-2016, 18.41.40
Quei baci, quelle carezze, quei giochi, quei sospiri che divennero gemiti.
Zoren stringeva a sé il corpo nudo e caldo di Gwen, facendo sue ogni forma, ogni tratto, ogni grazia.
E tutto ciò, come una bellissima e sensualissima immagine d'Amore, veniva riflesso su quello specchio.
Poi lui la prese in braccio e senza smettere di baciarla la adagiò su una vasca di porcellana e lì, con ardore e trasporto, con impeto e passione la fece sua.
E lui provò piacere.
Intenso, travolgente, più volte.
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Lady Gwen
20-05-2016, 18.55.35
Tutto quello che avevamo tenuto a freno per quei giorni, tutte quelle sensazioni che avevamo lasciato sopite, ora stavano esplodendo più travolgenti che mai, come un fiume in piena, in quelle carezze, in quei baci e nei sospiri diventati poi gemiti.
Faceva suo ogni centimetro del mio corpo, che stretto al suo, veniva ancora riflesso in quello specchio in quella stupenda immagine di noi.
Poi, con le nostre bocche ancora unite, mi sollevò, adagiandomi sulla vasca di porcellana e lì divenimmo una cosa sola.
Più e più volte sussurrai il suo nome sulle sue labbra in quegli attimi, come fosse la parola più bella del mondo; o almeno, per me lo era.

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Guisgard
20-05-2016, 18.57.23
Ehiss e Dacey trovarono riparo sotto il tetto di quel vecchio magazzino, mentre la pioggia cadeva ancora forte sul bosco.
Il cavaliere allora si sedette a terra e fece segno alla ragazza di fare altrettanto.
“Parlate dei miei viaggi quasi come fossero favole...” disse sorridendo, giocherellando con alcune foglie raccolte a terra “... si, ho veduto molti posti, lo ammetto... alcuni bellissimi, quasi magici, proprio come una favola... altri invece cupi, ostili... dopotutto sono un cavaliere, viaggio per combattere e solo raramente posso lasciarmi distrarre e rapire dalle bellezze che vedo... la cosa che più ricordo del mio viaggiare? Forse la solitudine... sono un uomo schivo e solitario che spesso ha potuto fare affidamento solo sulla spada... ho combattuto in molti duelli e tornei, uscendo vincitore da ogni contesa terrena... ma forse nelle faccende amorose fallirei... si dice che i Taddei siano maledetti, che siano destinati a restare soli... un vecchio bardo soleva cantare una canzone mentre eravamo sotto le mura di una cittadella saracena... e sotto quelle stelle sconosciute egli narrava proprio dei grandi eroi Taddeidi, condannati ad un Destino di solitudine o di morte...” con sguardo divenuto cupo.
Intanto aveva smesso di piovere.
“Guardate, la pioggia è cessata...” indicando il cielo lui “... sarà meglio andare e riprendere il cammino, così eviterò di annoiarvi oltre con le mie storie...” ridendo, per poi alzarsi da terra e porgendo una mano alla zingara per aiutarla a fare lo stesso “... mi chiedete dove siamo? Non ne ho idea... cerchiamo di scoprirlo...”
http://4.bp.blogspot.com/-nj7RhI7jJyo/VR-49JxCNjI/AAAAAAAATGQ/L0ketSZp4l8/s1600/LANCILLOTTO%2BE%2BGINEVRA%2B5.jpg.jpg

Dacey Starklan
20-05-2016, 19.03.27
" Si lo so... É che amavo molto viaggiate e quando ho smesso, dopo la morte dei miei genitori, ne ho sofferto. Per questo mi piace ascoltare i racconti dei viaggiatori, certo di vedere i luoghi da loro visti e di provare a immaginarmi lì..." alzai un po' le spalle, " so bene che la vita non è una favola e che viaggiare comporta anche dei pericoli".

Lo ascoltai ancora con attenzione sulla faccenda dei Taddei, che ben conoscevo avendo letto il libro che ne narrava la maledizione. Mi dispiaceva udire la sua voce rabbuiarsi in quelle parole.

Gli presi la mano sorridendo.

" Ora non siete più solo. Cercate di non dimenticarlo. Non mi lascerò spaventare da una leggenda, non vi lascerò certo a questo destino di solitudine.."

Mi alzai con il suo aiuto felice che la pioggia avesse finito.

" Non mi annoiate mai... Bene, cerchiamo di scoprirlo allora" piena di dubbi su come fare

Guisgard
20-05-2016, 19.05.33
L'uomo rise piano, accarezzando i tasti del pianoforte, quasi fosse il corpo di una donna.
“Perchè sono odiato...” disse ad Altea “... odiato da tutti, partendo da mio padre... per questo si racconta in giro che sono lontano in guerra... sono quasi un'onta per mio padre e per la mia città... no, non sono segregato qui... potrei fuggire anche ora se solo lo volessi... questo maniero è decadente, le sue mura sono piene di crepe... ma il mondo mi annoia, mi delude, mi avvilisce... le modelle? Vengono qui per essere ritratte, ma spesso non sono abbastanza belle come mio padre vorrebbe... e allora vengono mandate via... e voi?” Alzando i suoi occhi neri su di lei. “Voi invece resterete? Chissà...” sorridendo in modo enigmatico “... facciamo una scommessa?”

Guisgard
20-05-2016, 19.14.02
Affon guardò Clio per un lungo momento.
“Non siete in diritto di fare domande.” Disse infine alla ragazza. “Volete poter dimostrare ciò che dite? E sta bene, vi sarà data questa possibilità.” Annuì. “Ma badate che se avete mentito nessuno salverà voi e costui” indicando Icarius “da morte certa. E proprio perchè siamo nella Casa del Signore posso giurarvelo questo.”
“Un momento!” Intervenne Icarius. “Si parla della mia vita, dunque vorrei avere voce in capitolo!”
“Vi tirate indietro?” Affon.
“Al diavolo!” Esclamò Icarius. “Non mi va di morire per una storia che mi è parsa assurda sin dall'inizio!”

Altea
20-05-2016, 19.14.14
Ascoltai cupa le sue parole.."Ma come potete essere odiato da tutti..cosa avete fatto mai per avere questa colpa?" ma ad un tratto mi propose una scommessa.."Se rimarrò, perchè dovrei rimanere..io devo fare un ritratto e per di più mi sono trovata qui a Monte del Dragone per caso..devo tornare da mia zia e mia sorella..dei mercanti mi hanno colpita presumo, o qualcuno e mi sono trovata in una locanda in questa città senza un motivo..ho accettato di fare la modella per curiosità ma pure per conoscere vostro padre visto devo avere i miei soldi dalla banca e il bancario non voleva darmeli se lui non mi conosceva..e poi gli eventi si sono succeduti ed eccomi qui..che motivo avrei di stare in questo posto tetro. Ditemi della scommessa." guardando le sue mani.

Guisgard
20-05-2016, 19.17.23
“Avete una comoda stanza tutta per voi.” Disse Ester a Gaynor. “Andate dunque a riposare. Domani potrete uscire a visitare l'isola. Magari messer Sboz vi accompagnerà se temete di incontrare qualche animale selvatico.”
“Certamente.” Annuì Sborz.

Clio
20-05-2016, 19.23.49
Cominciavano decisamente a prudermi le mani.
"Uccidereste il miglior soldato al servizio dei Taddei?" Guardando Affon quasi divertita.
"Non mi sorprende che Cimas governi Capomazda e non il vostro Guisgard!" Alzando gli occhi al cielo, sarcastica.
Continuavo a tenere la mano di Icarius.
"Ha ragione!" Dissi poi "Lui non c'entra... L'ho coinvolto io in questa storia e si è trovato a seguirmi perché siamo rimasti soli in questo mondo alla rovescia, dove si fanno minacce di morte in chiesa, e una setta malefica governa Capomazda, ma altrimenti se ne sarebbe già andato... Lui non c'entra... Lasciatelo andare e io farò ciò che volete!".

Lady Gaynor
20-05-2016, 19.24.39
"Bene, vi ringrazio di cuore... domattina vedremo cosa fare, siete stato gentilissimo ad offrirvi di accompagnarci..."
Mi rivolsi poi al pirata. "Andiamo, Capitano?"

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Guisgard
20-05-2016, 19.26.20
Passò un'ora e poi un'altra.
Su quella vasca, di fredda e liscia porcellana, più e più volte, con vigore e passione, Zoren fece suo il caldo e morbido corpo di Gwen.
Le mani intrecciate fra loro, le bocche che si assaporavano reciprocamente ed i loro corpi che scivolavano umidi di sudore l'uno sull'altro.
Alla fine lei si ritrovò esausta sul petto di lui.
“E' stato meraviglioso...” disse lui col respiro ancora rotto “... meraviglioso...” la guardò negli occhi “... come te...” e la baciò dolcemente.

Guisgard
20-05-2016, 19.36.15
Ehiss rise piano a quelle parole di Dacey.
“Attenta...” disse avvicinandosi al volto della ragazza “... una cameriera che dice cose simili al suo padrone può dare scandalo...” facendole l'occhiolino “... volete forse scandalizzare la sobria ed austera Capomazda?” Divertito.

Lady Gwen
20-05-2016, 19.37.42
Non avevo idea di quanto tempo fosse passato, ma in fondo non mi importava.
Ciò che importava era la passione ed il trasporto con cui ci amavamo, il vigore del suo corpo che faceva vibrare il mio.
E poi le nostre mani intrecciate, i nostri baci, era tutto perfetto.
Alla fine io mi ritrovai esausta, ma felice sul suo petto.
Sorrisi, di un sorriso appagato, e risposi al suo bacio.
"Anche tu lo sei, amore mio..." dissi piano, baciandolo, coi gomiti poggiati sul suo petto.

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Dacey Starklan
20-05-2016, 19.38.37
" Se ben ricordo mi avete chiesto voi di non comportarmi da cameriera" dissi con un sorrisetto un po' provocatorio, " la gente se ne farà una ragione...oppure no. Non è che mi importi più di quel tanto"

Guisgard
20-05-2016, 19.47.10
L'uomo sorrise ad Altea.
“Beh, mia bella modella...” disse fissandola “... la scommessa è semplice... visto tutte sono state mandate via perchè non abbastanza belle, cosa accadrà ora con voi? Avanti, scommettiamo... sono un gentiluomo e lascio a voi la scelta... cosa dite? Sarete mandata via o resterete e completerete il dipinto?”

Guisgard
20-05-2016, 19.51.28
“Piantala.” Disse Icarius a Clio. “Detesto essere salvato da una donna e tu già troppe volte l'hai fatto.” Stringendole la mano. “Nessuno di noi correrà pericoli. Andiamocene.”
“Non andrete da nessuna parte.” Fissandoli Affon.
Allora nella sacrestia entrarono alcuni uomini incappucciati.
“Avanti, ora verrete con noi” continuò Affon “e risolveremo la questione. Per sempre.” Con un tono che non ammetteva repliche.
“Siamo caduti in trappola come topi...” scuotendo la testa Icarius.

Altea
20-05-2016, 19.53.08
Lo guardai allibita..."E che scommessa sarebbe scusate? Messer Tintus ha detto domani mattina sarebbe venuto a portare il materiale per iniziare il ritratto...se non riterranno sarò all' altezza e mi manderanno via..pazienza..se vorrano io termini il ritratto ne sarò ben felice ma posso essere sincera? Vorrei andarmene da qui..ho una stanza orribile, questo posto mi inquieta...e ditemi sarete voi a decidere se sono all' altezza o meno? Tanto anche se andrò via sono certa me ne accadrà un' altra di avventura...sembra il mondo stia girando al contrario ultimamente per me" perplessa e alzai le mani.."Non so che dirvi...la decisione se mi vorranno o meno non è mia vero? Ma vi ho detto..si, vorrei andarmene da qui, o forse se fosse diverso rimarrei volentieri" lo guardai perplessa a quella domanda strana.

Guisgard
20-05-2016, 19.57.18
Il pirata si alzò subito da tavola e sorrise annuendo a Gaynor.
I due lasciarono la sala e si incamminarono verso le stanza che si trovavano dall'altra parte della villa.
Ad accompagnarli vi era quella grottesca creatura che aveva servito in tavola poco prima.
E camminando il corsaro la fissava con attenzione.
Giunsero davanti alla porta della stanza di Gaynor e la bestia andò via.
“Questo luogo, non so...” mormorò il pirata “... mi inquieta... c'è qualcosa che non mi convince...” guardando poi la giovane regina.

Clio
20-05-2016, 19.58.09
Sorrisi dolcemente a Icarius, ma immaginavo non sarebbe stato facile.
La sicurezza dell'uomo mi lasciava intendere che non fosse solo.
E infatti.
Strinsi la sua mano nella mia.
"Ce la caveremo.." Sussurrai, sforzandomi di sorridere.
In realtà sapevo che non era così.
Sapevo che Guisgard era lì che mi stringeva la mano, e che quindi chiunque avessi incontrato non mi avrebbe riconosciuto affatto.
Ma dovevo tentare.
Speravo che se quella era davvero una specie di setta al servizio dei Taddei ci fosse almeno qualcuno in grado di riconoscermi.
Una donna soldato a capo della milizia ducale, non ero certo un personaggio che passava inosservato.
Ma in un modo o nell'altro ce la saremmo cavata.
Almeno, lo speravo.
Perché fallire in quel modo sarebbe stata la cosa peggiore di tutte.
Essere uccisa dagli stessi per cui combattevo, vederli impazzire a tal punto da uccidere l'ultimo Taddeo, scoprire che avevo votato la mia vita a una causa che mi aveva tradito, perdere Icarius... Perdere Icarius per colpa mia.. Sarebbe stato troppo.

Lady Gaynor
20-05-2016, 20.10.13
La bestia che ci aveva servito la cena ci accompagnò anche in camera, dopodiché ci lasciò. Entrammo nella stanza ed io richiusi la porta. "È ovvio che ci sia qualcosa che non va, di inquietante" risposi al pirata "Ma il tuo sottolinearlo insistentemente davanti a loro è stato oltremodo stupido. Se qui dentro succede qualcosa di strano, e quelle orrende creature ne sono la prova vivente, potrebbero anche ucciderci pur di non farci scoprire cosa..."
Cominciai a spogliarmi per andare a letto, ero davvero esausta. "Vieni, per favore... aiutami con i bottoni del vestito..."

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Guisgard
20-05-2016, 20.18.24
“Forse sarà il caso di scendere...” disse Zoren a Gwen, accarezzandole il viso “... magari si staranno preoccupando le nostre gentili padrone di casa...” rise piano “... tu però con queste guance arrossate non sei presentabile... cosa diranno se ti vedono scendere giù così? Magari penseranno che l'acqua del bagno era troppo calda.” Ridendo di gusto.

Guisgard
20-05-2016, 20.23.03
“Ehilà, sentitela la ragazzina.” Disse divertito Ehiss. “E così volete dare scandalo, eh? Beh, attenta... così finirete per turbare il vostro padrone...” fissando Dacey.
Uscirono dal magazzino ed il cavaliere prese a guardarsi intorno, in cerca di una direzione che potesse ricondurli a Sant'Agata di Gothia.
“A giudicare dai mondi circostanti” mormorò “direi che siamo ben oltre la zona di Sant'Agata di Gothia...

Dacey Starklan
20-05-2016, 20.27.12
" Ragazzina? Davvero? " sbottai scuotendo la testa e me ne uscii con uno sbuffo , quindi girai i tacchi per lasciare il magazzino.

" Continuate a chiamarmi ragazzina eppure sapete quanto mi da fastidio. Non è affatto divertente" dissi a denti stretti mentre lui si guardava intorno.

" E come potrebbe una ragazzina" e a quella parola roteai gli occhi, " turbarvi? Voi tanto più grande, adulto e maturo..." il tutto in tono vagamente sarcastico.

Mi dava fastidio che non appena la discussione iniziava a farsi più seria, forse anche più intima, lui se ne usciva con qualche battuta rovinando tutto.

Guisgard
20-05-2016, 20.29.18
“Era un gioco.” Disse lui ad Altea. “Si scommetteva per gioco, ma non era importante, tranquilla.” Sgranchiendosi le mani come chi si appresta a suonare. “Beh, se sarete giudicata eccezionalmente bella allora di certo resterete.” Spiegò. “A scegliere sarà ovviamente il barone.” La fissò con i suoi occhi penetranti. “Volete davvero andar via da qui? Nulla è meno eccitante di una donna che non desidera fare qualcosa o stare in un luogo.” Riprese a suonare piano. “Al mondo ognuno dovrebbe fare solo ciò che più desidera...” tornò a guardarla “... se volete vi aiuterò ad andare via... a lasciare questo castello per sempre... stanotte... così sarete libera di andare...”

Lady Gwen
20-05-2016, 20.32.15
Assunsi un'espressione dispiaciuta.
Non mi sarei mossa da lì se avessi potuto.
Alzai poi gli occhi al cielo con un vago sorriso a quelle parole.
"O magari penseranno che il mio uomo è troppo bello per potergli resistere quando mi sta accanto..." mentre una leggera risata, argentina e maliziosa, riecheggiava nella stanza e le mie labbra incontravano le sue a lungo.
Poi mi staccai da lui.
Per fortuna avevo portato con me la mia borsa, invece di lasciarla nel carrozzone, in caso di necessità,così mi cambiai d'abito, rinfrescai le guance per farle tornare al loro colore naturale rosato e screziato di lentiggini e legai i capelli in una voluminosa treccia sulla spalla.

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Guisgard
20-05-2016, 20.34.18
Alla fine Icarius e Clio compresero di non avere altra scelta.
Affon e gli uomini incappucciati che erano con lui portarono fuori dalla chiesa i due fuggiaschi.
All'aperto ad attenderli vi era un carro con altri uomini, stavolta armati.
I due furono fatti salire e partirono.
Il carro procedeva lento e cigolante nella brughiera, con alcuni di quegli uomini all'interno con Icarius e Clio a controllarli, mentre altri seguivano la vettura con i loro cavalli.
“Ci siamo messi in un bel guaio...” disse sottovoce lui a lei.

Altea
20-05-2016, 20.37.04
Rimasi ad ascoltarlo, la mia perplessità aumentava sempre di più...non capivo dove voleva arrivare, poi pensai forse voleva aiutarmi, forse sapeva qualcosa di quelle modelle e voleva salvarmi e guardandomi, infatti mi disse mi avrebbe aiutata a fuggire..la notte stessa.
Sorrisi..d' altronde mi ero messa in un bel guaio sinceramente e quel barone e questo posto erano inquieti, e per di più ricordai il sogno su Tintus...a meno che non fosse lui a mentire. Presi il ciondolo e sfregai l' effige dello scorpione con nervosismo e tensione..."Si...aiutatemi a fuggire vi prego...ma voi..rimarrete qui? Qui a tediarvi..non vedete laggiù il mondo vi aspetta...voi mi aiuterete a fuggire e io vi mostrerò fuori vi è vita se volete...ma ditemi il vostro nome, il mio è Altea" e sorrisi, istintivamente sfiorando i tasti del pianoforte assieme a lui.."Pure io so suonare il pianoforte ma non ho la vostra bravura nel trasmettere le vostre emozioni sapete?".

Guisgard
20-05-2016, 20.38.51
“Si, padrona...” disse sarcastico il pirata aiutando Gaynor a sbottonare l'abito “... io troppo stupido per essere altro da servo...” scoppiando a ridere “... scusami, non ho resistito...” divertito “... è che non mi va di fare la figura del tonto che si beve tutte le sciocchezze che dicono in questo posto... anzi, voglio capire cosa accade davvero...”

Clio
21-05-2016, 00.57.40
Non avevamo scampo, tanto per cambiare.
Salimmo in quel carro, tenendoci per mano, come se bastasse quel contatto a tranquillizzarci.
Sospirai a quelle parole di Icarius, per poi alzare lo sguardo su di lui e sorridere piano, dolcemente.
"Già.." Sospirai, sfiorando piano il suo viso in una leggera carezza.
"Non facciamo altro ultimamente..." Sussurrai, avvicinandomi a lui per poter abbassare ancora la voce "Ma ne usciremo anche questa volta, vedrai.." Pianissimo "Insieme.." Alzando lo sguardo a cercare il suo.

Guisgard
21-05-2016, 01.34.01
Ehiss si avvicinò a Dacey, poggiandole una mano sulla spalla.
“Suvvia, scherzavo...” disse piano, tra i capelli castani di lei “... era solo una sciocca battuta... ma vi prometto che non ne farò altre...” sorrise, mentre una ciocca gli accarezzava il viso “... e se volete saperlo, io credo che voi siate in grado di turbare qualsiasi uomo...”
Restò in silenzio per un lungo istante e poi fece un passo verso il suo cavallo.
“Venite...” mormorò, dopo aver preso le redini del suo destriero “... cerchiamo di capire dove siamo finiti...” porgendole la mano.

Dacey Starklan
21-05-2016, 01.39.05
" Fate molte sciocche battute ma a volte invece... A volte sembrate colpire nel segno" risposi completando il suo silenzio.

Era piuttosto vicino, piacevolmente vicino e il suo respiro riusciva ad accarezzare i miei capelli.

Gli porsi la mano per montare in sella senza impaccio nonostante la gonna.

" Mi fido di voi per questo" dato il mio disastroso senso d'orientamento. Poggiai le mani sui fianchi di Ehiss per restare in un migliore equilibrio e il mento sulla sua spalla, per una pigrizia poteva sembrare.

" E se non trovassi più la via di ritorno? Quel rudere potrebbe diventare la nostra nuova Maechesa delle Rose da mettere a nuovo... Mi manca quella casa" confessai vicinissima al suo orecchio con le labbra

Guisgard
21-05-2016, 01.39.18
Un altro bacio e dopo Gwen e Zoren si rivestirono, per poi scendere di sotto, dove Go e Nyccio stavano già gustando le delizie offerte loro dalle tre anziane sorelle.
“Oh, eccovi...” disse Melina nel vedere il mago e la giovane “... venite, ci sono per voi due belle fette di torta appena sfornata.
“A giudicare dal profumo” fece Zoren “sembra davvero deliziosa.”
Melina rise e servì loro due fette di torta.
Un attimo dopo qualcuno bussò alla porta.

Lady Gwen
21-05-2016, 01.44.52
Scendemmo di sotto e trovammo Go e Nyccio che stavano già mangiando.
Non che la cosa mi sorprendesse, pensai con un sorriso.
A quell'esclamazione della donna, dentro di me sorrisi con vaga malizia.
Melina ci servì poi una fetta di torta ciascuno e, mentre mangiavamo, qualcuno bussò, così voltai la testa per vedere chi fosse.

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Guisgard
21-05-2016, 01.46.45
“Fuggire...” disse lui a quelle parole di Altea “... non ci ho mai pensato... come vi ho detto, il mondo mi annoia e gli uomini il più delle volte mi deludono...” suonando una lenta melodia “... vi aiuterò dunque a lasciare questo castello, ma io resterò qui...” sorrise “... davvero sapete suonare? Sedetevi qui accanto a me... suoneremo insieme qualcosa...” spostandosi sulla sedia, in modo da lasciare un po' di spazio per far sedere anche la dama.

Guisgard
21-05-2016, 01.50.10
Icarius e Clio restarono così, l'uno con lo sguardo in quello dell'altra, mentre il carro cigolava attraversando la brughiera.
“Si, ne usciremo...” disse, con le sue labbra divenute ad un tratto troppo vicine a quelle della ragazza.
Il carro percorse un lungo scorcio di brughiera, mentre il Sole pomeridiano attraversava e screziava la fitta e selvaggia vegetazione che circondava il sentiero.
Infine imboccarono una stradina che sembrava allontanarsi dalla brughiera.
Poco dopo avevano lasciato quella primordiale vegetazione, ritrovandosi diretti dove sorgevano i monti all'orizzonte.
E solo verso il crepuscolo, quando ormai lo scenario circostante era totalmente mutato, uno degli uomini che erano con Icarius e Clio nel carro indicò qualcosa fuori dal finestrino.
Icarius si affacciò a guardare e vide una città la cui sagoma prendeva forma su un'altura.
http://www.entertainmentfuse.com/images/articlethumbs/1616SolitudeMarsh.jpg

Altea
21-05-2016, 01.52.33
Rimasi delusa dalla sua risposta ma mi sedetti vicino a lui.."Suoniamo un Preludio..." iniziai a suonare lentamente "Devo ammettere mi spiace voi non verrete con me, forse siete dei pochi con cui riesco a parlare..quindi..Non sono bella e interessante come avevate detto o sareste venuto con me, ma ci sono abituata..e non penso mi obblighereste a rimanere qui" sospirando "Non volete dirmi il vostro nome noto..." .

Clio
21-05-2016, 01.57.38
Mi resi conto che per un lungo istante il mondo si era fermato, è l'unica cosa viva era il nostro sguardo.
Mi accorsi di sentire il suo respiro sul mio viso, il calore della sua pelle.
Eravamo vicini, molto vicini, troppo vicini.
Eppure quella vicinanza era... Inappropriata?
No... Inebriante.
Ma certo, anche inappropriata, pensai, distogliendo lo sguardo mentre le mie gote si tingevano di rosso.
Eppure non mi allontanai, nè lasciai la sua mano, mi limitai a fuggire il suo sguardo, posando la mia testa sulla sua spalla.
Il viaggio fu lungo, e la preoccupazione aumentava di ora in ora.
Finché non vedemmo una città in lontananza.
Una città arroccata sulle mura.
"Dove siamo?" Chiesi, agli uomini che ci tenevano d'occhio.

Lady Gaynor
23-05-2016, 01.50.19
"È meglio fare la figura del tonto ed uscire vivo da qui, o fare l'eroe e rischiare qualche assurdo esperimento che ti renda come quelle orribili creature?" Risposi al Capitano, mentre mi toglievo l'abito per poi riporlo nell'armadio. Indossai una camicia da notte che Ester mi aveva fatto trovare sul letto e mi infilai sotto le coperte.
"Adesso vieni a dormire, abbiamo avuto una lunga ed estenuante giornata, se non riposiamo domani saremo due stracci. Ci sarà bisogno di pensare solo a come uscire indenni da questa maledetta villa..."

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Guisgard
23-05-2016, 17.32.06
“In effetti” disse Ehiss spronando il cavallo “questo vecchio rudere non è male, anche se preferisco di gran lunga Marchesa delle Rose.” Voltandosi verso Dacey, che stava in sella dietro di lui, vicinissima al suo orecchio con le labbra.
E nel voltarsi il volto del cavaliere sfiorò quello della bella zingara.
“Ma non temete...” continuò “... torneremo a Marchesa delle Rose... ve lo prometto...”
Cominciarono a galoppare lungo lo sterrato irregolare e selvaggio, tra sterpi e rovi, cercando la via per tornare a Sant'Agata di Gothia.
Cavalcarono per ore, vedendo solo boschi attorno a loro, fino a quando una maestosa montagna apparve davanti a loro a dominare quel primordiale e remoto scenario.
Percorsero la direzione verso l'imponente massiccio montuoso, sotto un cielo inquieto e cupo.
E dopo un po', giunti non distanti dalle pendici dell'alta montagna, Ehiss e Dacey videro uno strano paese che sorgeva, quasi come dimenticato ed addormentato, su irti ed inospitali spuntoni rocciosi.
Ed un'atmosfera sinistra avvolgeva quel luogo.
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Dacey Starklan
23-05-2016, 17.37.33
Quella vicinanza fu interrotta come per magia dal cavallo che iniziò il suo cammino.

Fu un cammino lungo ore, quasi monotono visto il paesaggio pressoché sempre uguale. Un bosco dopo l'altro le pendici di una montagna ci si posero davanti e più avanti fummo accolti da un agglomerato di case.

" Anche qui sembra tutto abbandonato... Non è un buon inizio..." mormorai mentre il cielo si faceva sempre più scuro.

Guisgard
23-05-2016, 17.46.34
Le tre sorelle servirono a Gwen e a Zoren un po' del dolce fatto da loro e un attimo dopo qualcuno bussò alla porta.
Melina allora andò subito ad aprire.
“Oh, signor Ortagg.” Disse la donna. “Prego, accomodatevi.”
“Salute.” Sorridendo l'uomo. “Grazie.” Entrò. “Ho portato le uova fresche che mi avevate chiesto.”
“Siete sempre così gentile, signor Ortagg. Ma vi prego, fateci compagnia. Abbiamo degli ospiti.” Indicando Gwen e gli altri. “Volete una fetta di torta ed una tazza di tisana?”
“Vi ringrazio.” Annuì l'uomo. “Una fetta di torta non si rifiuta mai. Ma se vi è comodo invece della tisana gradirei qualcosa di forte. Sapete, il lavoro ultimamente è molto duro e certe volte sono proprio stanco...”
“Diteci...” fece Tunetta “... siete molto infelice?”
“Di sicuro non me la passo bene...” mormorò Ortagg.
“Allora” intervenne Sissi “credo che al nostro amico occorra un bel bicchiere di rosolio...”
Le tre donne si scambiarono una lunga occhiata e poi Melina prese dalla credenza una bottiglia di cristallo dal tappo sferico.
“Vedrete...” Melina “... un bicchiere di questo ed i vostri stenti finiranno per sempre...” riempiendo un bicchiere con quel rosolio.

Lady Gwen
23-05-2016, 17.50.31
Un certo signor Ortagg fu fatto entrare a casa e sembrava abbastanza provato, cosa che anche lui confermò poco dopo.
A quell'occhiata che le sorelle si scambiarono, però, mi insospettii.
Le parole di Melina sul rosolio poi non fecero che aumentare i dubbi.
"Non so tu, ma non è rosolio per me, quello..." sussurrai ad un orecchio di Zoren.

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Guisgard
23-05-2016, 17.51.46
Altea ed il misterioso uomo cominciarono a suonare insieme.
E più di una volta le loro dita si sfiorarono, si incontrarono e si rincorsero sui bianchi tasti del pianoforte, mentre note leggere e delicate danzavano nella stanza.
“Obbligarvi...” disse lui senza smettere di suonare “... non lo farei mai... come detto nulla è meno eccitante e sensuale di una donna costretta a fare ciò che non vuole... che senso dunque avrebbe costringervi a restare? La vostra bellezza se perdesse spontaneità diventerebbe secca ed arida come un fiore morto nel deserto...” mentre i lunghi capelli coprivano il suo bel volto.

Altea
23-05-2016, 17.57.51
Le nostre dite si sfioravano sulla tastiera suonando come un gioco, come a rincorrersi.
"E se vi dicessi che mi spiacerebbe lasciarvi? Sapete, io sono una donnna libera, non potrei vivere come voi...e già in passato mi hanno obbligata a non amare il ragazzo che mi era predestinato..sembra strano..eppure..nonostante fosse un matrimonio combinato, quello di comodo..io lo amavo e pure lui...se ne andò..avete ragione..forse lui non voleva rimanere e pensava di farmi del male" mi fermai a suonare "E io non posso obbligarvi a fuggire se non volete vero?" accomodandogli i capelli "Ditemi..quelle modelle sono vive? Mi state salvando forse la vita? Perchè questo castello è deserto? Ho fatto un sogno..dissero voi eravate tornato dalla guerra e il vostro dipinto era mutato..e Tintus diventò un essere d' Oltretomba..fu orribile. Cosa manca al vostro dipinto, so deve essere completato?".

Guisgard
23-05-2016, 18.19.55
AVVENTURA III: L'ombra del Fakera



“Ogni guerriero della luce ha pensato di non essere un guerriero della luce.”

(Paulo Coelho, Manuale del guerriero della luce)



La carrozza arrivò ai piedi di una bassa altura, sotto un cielo che solo adesso sembrava muoversi a pietà, aprendosi ad un firmamento appena più chiaro.
Grossi e vaghi banchi di nuvole inquiete correvano vero Oriente, liberando finalmente le cime più alte dei monti, svelando i tratti di quello scenario.
Apparve così quella cittadina arroccata e silenziosa.
“Quella è Valle di Magdala...” disse uno degli uomini a Clio.
“E noi siamo diretti là?” Indicando la cittadina Icarius.
“Si.” Annuì l'uomo, mentre il carro imboccò la stradina che correva verso la città.
E nel salire la carrozza sull'altura, Icarius e Clio videro, su un monte che dominava la vallata, una chiesa posta sulla cima.
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Guisgard
23-05-2016, 18.21.55
“Fammi capire...” disse il pirata a Gaynor, mentre lei si preparava a mettersi a letto “... credi... credi che qui facciano esperimenti particolari? Che quelle strane bestie deformi siano frutto di un qualche lavoro medico?” Fissandola. “Chi ti ha messo in testa queste sciocchezze?”

Clio
23-05-2016, 18.23.27
Osservai il paesaggio intorno a noi, mentre ci avvicinavamo alla città.
Non sapevo che pensare, nemmeno quando vidi la chiesa.
Credevo fosse una sicurezza, invece li ci avevano catturato.
Che mondo alla rovescia era mai quello?
Mi limitai a sospirare, mentre guardavo fuori la città che si avvicinava.

Lady Gaynor
23-05-2016, 18.33.31
"Io non credo nulla, posso fare solo supposizioni..." risposi al Capitano. "Pensaci... Ester chiama il padrone 'dottore'... quando siamo venuti qui, Sbroz ci ha mostrato quei fiori dicendo che erano frutto dell'estro del padrone, creati in laboratorio. Aggiungi poi le urla disumane, il gruppo di persone che sembra sparito, quelle bestie che hanno un portamento ed ancor più uno sguardo decisamente umani... beh, io direi che i miei sospetti possono essere fondati. E, aggiungo, non ho alcuna voglia di fare anch'io da cavia ad un pazzo esaltato..."

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Guisgard
23-05-2016, 18.54.53
“Cerchiamo di capire dove siamo...” disse Ehiss a Dacey, spronando poi il suo cavallo ad avanzare in direzione della cittadina.
Passarono così tra spuntoni rocciosi ammantati di muschio che il cielo ora tingeva di un verde scuro, mentre un deciso vento soffiava dalla montagna verso il centro cittadino.
E più si avvicinavano a quel luogo, più il cupo silenzio che lo avvolgeva rendeva angosciante l'atmosfera circostante.
Attraversarono le antiche mura del posto, oggi ridotte a grosse pietre consumate dal tempo e dalle intemperie, ritrovandosi all'interno della cittadina.
E da qui quel luogo appariva loro ancor più inquietante.
Le case erano fatiscenti, desolate e sinistramente silenziose.
Un silenzio che regnava su tutto.
Solo il vento sembrava essere in grado di attraversare quel luogo, generando col suo alito un lento ed avvilente sibilo, simile ad un cupo lamento.

Guisgard
23-05-2016, 19.00.08
“Infatti” disse Zoren sottovoce a Gwen “non hanno voluto offrircene. Si vede che questa tisana è più buona.” Sorridendo.
Ortagg intanto aveva bevuto il suo rosolio, sotto gli sguardi soddisfatti delle tre sorelle.
“Davvero buono.” L'uomo.
“Si, lo facciamo con le nostre mani.” Annuì Sissi.
“E' una vecchia ricetta di famiglia.” Fece Tunetta. “Da nessun'altra parte potrete assaggiarne di così buono.”
“Si, lo credo bene.” Sorridendo Ortagg.
“Si è fatto tardi...” mormorò Zoren “... potreste indicarci dove poter alloggiare? Non so, una locanda qui vicino...”
“Oh, ma non ditelo neppure.” Scuotendo la testa Melina. “Abbiamo due grandi stanze per gli ospiti.”
“Siete davvero gentili.” Annuì Zoren.

Lady Gwen
23-05-2016, 19.05.37
Risi piano a Zoren, sebbene adesso sarei stata attenta a cosa mi veniva offerto da bere.
Poi lui chiese di una locanda e Melina insistette per essere loro ospiti per la notte.
"Credo comunque che starò attenta a qualsiasi cosa mi venga offerta da bere..." a Zoren, guardando sospettosa la brocca di tisana che avevo davanti.

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Guisgard
23-05-2016, 19.07.16
A quelle parole di Altea, l'uomo scoppiò ridere.
“Avete troppa fantasia.” Disse fissandola. “E la fantasia è spesso la virtù di chi non sa vivere. Le modelle godono tutte di ottima salute immagino. E se non sono più qui è solo perchè mio padre le ha scartate, ritenendole poco adatte al dipinto. Ed io non voglio certo trattenervi qui contro la vostra volontà. Arriveranno altre al vostro posto e finalmente quel dipinto sarà ultimato.” Smettendo di suonare. “Ormai è sera...” mormorò “... se vorrete vi aiuterò ad andare via... quanto a me, preferisco restare qui... come detto il mondo esterno non mi attrae...” riprendendo a suonare “... peccato, potevate essere la modella giusta per quel dipinto...”

Altea
23-05-2016, 19.13.04
"A volte siete arrogante lo sapete?" risposi alla sua risata, non mi convinceva poichè quando l' apprendista me lo stava spiegando Tintus lo mandò subito via..mi poneva davanti due condizioni, ma a me non piacevano le mezze misure, le cose dovevano essere chiare..e qui qualcosa non andava, oltremodo questo ragazzo non si presentava ed era evasivo.
"Bene...alziamoci da questo pianoforte..ma state tutto il giorno a suonare, dovete condurre una vita monotona" risposi sarcastica visto lui mi aveva offesa "Non vi invidio, ma se a voi sta bene così...beh..verranno altre modelle no? E io non penso di essere così importante per un dipinto...un dipinto è un dipinto..nulla di più".
Mi alzai.."Andiamo" guardandolo con sfida nei suoi occhi intensi...mi spiaceva, però...a ragion veduta se lui fosse stato interessato a me, sarebbe venuto via con me.

Dacey Starklan
23-05-2016, 19.16.29
" Sembra tutto addormentato. Esattamente come gli altri posti che abbiamo visto. Tutto addormentato e lasciato decadere" sospirai mentre avanzavamo nella città

Guisgard
23-05-2016, 19.49.11
La carrozza arrivò finalmente nella città ed Icarius strinse la mano di Clio nella sua.
Era un luogo con le viuzze strette e la case ammassate l'una sull'altra, come se fosse un grande e caratteristico Presepio.
Attraversarono la città, che non appariva molto grande e proseguirono oltre, incamminandosi lungo la strada che portava in cima alla montagna.
La stessa montagna dove sorgeva la chiesa vista poco prima.
Percorsero un bel tratto, ma prima di giungere in cima si fermarono davanti ad una grande casa, come quelle usate tipicamente dai pastori.
“Siamo arrivati.” Disse uno degli uomini ad Icarius e a Clio.

Guisgard
23-05-2016, 19.54.16
Il pirata rise a quelle parole di Gynor.
“Si, le tue parole sono fondate per un romanzo fantastico...” disse divertito “... un conto è fare esperimenti sui fiori, tutt'altra cosa è generare creature mostruose in laboratorio...” sorridendo “... su, cerchiamo di riposare... tra non molto farà giorno...” e si coricò accanto a lei.

Lady Gaynor
23-05-2016, 19.59.26
"Si vede che la mia fantasia è più fervida della tua..." risposi un po' piccata al Capitano. "Si, riposiamo, sono esausta..." mi accoccolai vicino a lui, nonostante il battibecco volevo sentire il suo calore. E fu così che mi addormentai, abbracciata al mio pirata.

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Guisgard
23-05-2016, 20.08.46
Melina accompagnò al primo piano i quattro ospiti, dando loro due camere per la notte.
Go e Nyccio si presero la prima, mentre Gwen e Zoren la seconda.
“Tu sei troppo sospettosa...” disse il mago una volta rimasto solo con la ragazza “... sono tre simpatiche ed innocue vecchiette.” Sorridendo. “Se avessero voluto avvelenarci lo avrebbero già fatto, non credi?”

Lady Gwen
23-05-2016, 20.15.49
Andammo al piano di sopra ed io e Zoren prendemmo la seconda camera.
Lì mi cambiai, indossando una camicia da notte e la vestaglia, per poi avvicinarmi alla finestra e guardare distrattamente fuori.
"Sarà... Secondo me sei tu che ti fidi troppo... E lo hai detto anche tu prima che quel "rosolio" era strano..." mentre mi pettinavo i capelli.

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Guisgard
23-05-2016, 20.19.45
Il pirata e Gaynor si coricarono e poco dopo si addormentarono stando abbracciati...

Il palazzo era avvolto da una strana penombra.
Ovunque c'era odore di medicinali, di polveri allucinogene e di sangue.
L'unica luce era quella spettrale della Luna che penetrava dalle finestre e gettava quel luogo in un'inquietante atmosfera.
Gaynor camminava a piedi nudi, indossando solo una lunga camicia da notte e seguendo le grida disumane che echeggiavano senza sosta, squarciando il silenzio funereo di quel posto.
Ad un tratto la giovane donna prese a sentire freddo ai piedi.
Come se stesse camminando su qualcosa di liquido.
Allora si accorse che era sangue.
Ne scorreva a fiumi e sempre di più.
Fino ad arrivare alle sue caviglie.

Gaynor si svegliò di colpo.
Era stato un sogno.
Ed era ancora notte fonda, col pirata che dormiva accanto a lei.
Un attimo, dalla finestra semiaperta, cominciò ad udire qualcosa.
Era una canzone.
Ed a cantarla sembrava essere una donna.

Guisgard
23-05-2016, 20.22.29
“Strano non vuol dire velenoso o comunque nocivo...” disse Zoren arrivando alle spalle di Gwen, per poi baciarle il collo “... se vuoi domani mattina chiederò un po' di quel rosolio, così capirai che non sono delle assassine psicolabili...” sorridendo e guardandola attraverso lo specchio.

Lady Gwen
23-05-2016, 20.28.28
Sorrisi con un leggero sospiro, chiudendo gli occhi, quando sentii la mia schiena contro il suo petto e le sue labbra sul mio collo.
Così posai la spazzola e strinsi le sue braccia attorno ai miei fianchi.
"Assassine psicolabili..." ripetei, per poi scoppiare a ridere e scuotere la testa, mentre intrecciavo la mia mano con la sua e l'altra, portata indietro, affondava nei suoi capelli.

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Guisgard
23-05-2016, 20.31.23
Quel giovane uomo sorrise a quelle parole di Altea.
“Monotona la mia vita...” disse “... chissà, forse... ma voi? Da come parlate di certo avete girato molto... ebbene? Potete dirvi più felice o appagata di me? Quali posti avete visto? Chi avete incontrato? Ma soprattutto, cosa avete trovato?” Accarezzò i tasti del pianoforte. “Volete andare? Non vi fermerò... ma sappiate che qui potrebbe essere molto più eccitante ed appagante... non sono un cattivo padrone di casa, sapete? Amo l'arte, la bellezza e la buona compagnia. Gradisco cibo raffinato, vino pregiato e non disdegno la discreta conversazione. Naturalmente mi piace fare l'amore, ma solo con donne che sanno colpirmi. Non vi nego che molte delle modelle che vi hanno preceduto hanno anche attirato la mia curiosità, ma subito il disincanto mi ha colpito. Qualcuna era troppo fredda, qualcun'altra alquanto frivola e qualcun'altra ancora del tutto noiosa.” Suonò un'ultima nota, per poi smettere e voltandosi a guardarla. “Mi giudicherete male, ma vi confesso che vi sto immaginando nuda... non è facile, perchè come detto detesto chi usa troppa fantasia... sono irriverente? Detestabile? O magari scortese?” Accomodandosi i capelli con una mano. “Mi piace come toccate i miei capelli, Altea...” sussurrò.

Guisgard
23-05-2016, 20.50.58
Ehiss e Dacey avanzavano tra quelle case che sembravano decadenti ed abbandonate.
Ormai era sera e solo la sinistra luce della Luna velava quel luogo.
Tutto era dominato da un innaturale silenzio, da un vuoto oblio, da una profonda dimenticanza.
Come se tutto dormisse, quasi fosse vittima di un incantesimo.
“Sembra una cittadina fantasma...” disse il cavaliere “... un luogo abbandonato da molto tempo... forse secoli...”
Ad un tratto i due sentirono il rintocco di una campana.
Proveniva da una vecchia chiesa.
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Altea
23-05-2016, 22.47.36
Mi fermai a fissarlo.."Non sapete nulla di me, eppure vi permettete il lusso di giudicare, forse per questo tutti vi odiano?" pensando di aver scoccato bene la freccia "Si, ho viaggiato molto ma non per mia volontà. Mio padre, il duca de Chermount è cugino del Re di Francia..già avrei dovuto seguirlo a Corte..comunque è un diplomatico, un famoso armatore e ha sempre lavorato nella politica..la Languedoc dovrebbe essere la mia casa, ma abbiamo dovuto seguirlo in ogni parte di Europa, pure in Oriente...sono cittadina del mondo..non so cosa significhi avere una casa e non ho mai potuto affezionarmici a una, a delle persone, a una cittadina perchè sapevo dovevo lasciarle" con i pugni serrati "Arrivata qui..decisi di seguire mia zia ma poi..fui trasportata in strane storie" e gli narrai ciò che avvenne in quelle avventure con Lyon e Guren..."Stavo cercando di tornare da mia zia e mia sorella Sophie...non ho nessun altro" mi fermai lì.
Il mio cuore si era aperto troppo..non accadeva da molto..forse questo amuleto dei pirati aveva uno strano effetto, questo Scorpione.
Lui parlò dei suoi interessi e rimasi perplessa..in questo rudere come poteva fare tutto questo, poi ricordai la visione di quei balli pagani..si voltò verso di me e la sua ultima parola mi colpì di più...la visione avuta prima di arrivare qui aveva un significato forse.
"Davvero...le altre modelle non erano perfette per questo? Pensavo solo il barone poteva dare dei giudizi, non voi..vi do del voi..visto non posso sapere il vostro nome" avvicinandomi guardandolo negli occhi scuri.."Parlate della carezza di prima sui vostri capelli? Non preoccupatevi, più di qualcuno mi ha immaginato nuda, ed è andato oltre, anche se odio la volgarità" accarezzando i lunghi capelli neri.."Vi piace cosi? E ora se vi innamorate che vi succede?Mica vi innamorerete per una semplice carezza" con sfida ma afferrandogli forte i capelli.

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Dacey Starklan
23-05-2016, 23.32.12
Concordavo con le parole di Ehiss, ritenevo impossibile che qualcuno ci vivesse ancora.

Troppo tempo sembrava essere passato da quando un uomo aveva camminato in quelle viette ora inanimate.

" Deve essere accaduto qualcosa... In tutta questa zona che abbiamo visto, altrimenti perché la gente dovrebbe abbandonare le proprie case? Se fosse stata solo una carestia o qualche epidemia alla fine la città sarebbe tornata in vita con nuove persone. Qui invece... Come se nessuno voglia averci a che fare"

Il rintocco della campana mi fece sobbalzare, fu qualcosa di totalmente inatteso.

Mi strinsi meglio ad Ehiss dopo quel sobbalzo per non ritrovarmi impreparata e rischiare di cadere al prossimo evento inaspettato.

" La chiesa" indicai, " il suono viene da lì... Allora qualcuno c'è!" esclamai piuttosto sorpresa

Guisgard
24-05-2016, 01.09.24
Zoren baciò di nuovo il collo di Gwen, poi salì con le labbra fino al suo volto, sfiorandole la bocca.
“Già...” disse assaporando la pelle di lei “... ti immagini? Tre rispettabili vecchiette in perfetto stile Taddeiano, che poi di notte si rivelano essere spietate assassine, tipo Lucrezia Borgia.” Ridendo.
Ad un tratto cominciarono ad udire strani rumori provenienti dal piano sottostante.

Clio
24-05-2016, 01.10.37
Scendemmo dalla carrozza e mi guardai attorno.
Era una città con case ammassate, non ci ero mai stata prima, ma in effetti non era molto grande.
Stringevo la mano di Icarius nella mia, anche se in realtà quel contatto mi dava una sensazione strana, nuova, diversa.
Paura.
Non avevo mai temuto la morte, anche se avevo sempre fatto di tutto per evitala.
Ora mi accorgevo di temere quanto ci avrebbe aspettato.
Forse perché non era la morte gloriosa che avevo sognato da ragazza, sotto le mura di Miral o al posto del mio signore, con i vessilli che svettano al cielo.
No, era una morte stupida quella che poteva attendermi dietro quella porta.
Attenderci.
Questo faceva tremare.
Forse era il mio fallimento, il mio compito era proteggerlo.
O forse, più semplicemente, avevo qualcosa da perdere.
Mi limitai a sorridere piano, alzando gli occhi su di lui quando ci dissero che eravamo arrivati.
Qualunque cosa ci aspettasse l'avremmo affrontata.
Insieme.

Lady Gwen
24-05-2016, 01.20.04
Sentii di nuovo le sue labbra sul mio collo, poi queste salirono fino al mio viso, sfiorando la mia bocca e assaporando la mia pelle, mentre il mio respiro diventava più profondo e gli occhi si chiudevano, quasi a voler amplificare quelle sensazioni.
"Come puoi chiedermi cosa immagino dopo dei baci così?" chiesi piano, con un leggero sorriso, baciandolo poi.
Poi, degli strani rumori provenienti dal piano di sotto.
"Hai sentito?"

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Guisgard
24-05-2016, 01.22.59
Quel gesto.
La mano di Altea forte tra gli scuri capelli di lui.
“Si, mi piace così...” disse lui alzandosi e fissandola negli occhi “... molti ti hanno immaginata nuda?” Col viso vicinissimo a quello di lei. “E quanti hanno visto il tuo bellissimo corpo?” Baciandola.
Un bacio forte, impetuoso, impudente, carico di passione e di ardore.
Quell'uomo aveva una carica virile ed erotica come nessun altro di quelli conosciuti dalla nobile dama.
Le loro bocche umide e calde si unirono, si schiusero, si cercarono e si penetrarono a vicenda, mentre le affusolate mani di quell'uomo, agili, abili e delicate come quando toccavano i tasti del pianoforte, cominciarono a stringere lo snello corpo di Altea al suo.

Guisgard
24-05-2016, 01.28.40
“Si, giusto...” disse annuendo Ehiss, per poi prendere Dacey per mano e dirigersi verso la chiesa.
Ci furono diversi rintocchi di campana che echeggiarono lenti e solenni nel silenzio di quella notte così cupa ed inquietante.
I due raggiunsero l'ingresso del Sacro Edificio, accorgendosi però che anche la Chiesa sembrava del tutto abbandonata.
La porta era aperta e la navata, avvolta quasi del tutto dall'oscurità, risonava dell'ultimo eco della campana.
“Anche la chiesa sembra essere deserta...” mormorò il cavaliere “... proprio come l'intera città...”
Ma proprio in quell'istante i due udirono uno strano rumore.
Come se qualcuno si stesse avvicinando trascinandosi dietro qualcosa di pesante.

Altea
24-05-2016, 01.33.17
Sorrisi alla sua domanda.."Un gentiluomo non chiede degli altri uomini..alcuni diciamo". I nostri occhi si unirono in un solo sguardo e con forte carisma erotico mi strinse a sé baciandomi. Un brivido percorse il mio corpo come una scossa improvvisa, mi strinsi a lui mentre le nostre bocche si univano in un gioco di labbra, sentivo le sue mani delicate e forti giocare sul mio corpo..quasi suonare una melodia..."È un gioco pericoloso..così mi farete rimanere vicino a voi".

Guisgard
24-05-2016, 01.36.55
La carrozza si fermò davanti a quella grande casa, con gli uomini al suo interno che subito scesero, per poi fare cenno ad Icarius e a Clio di seguirli.
“Andiamo...” disse lui a lei.
Così i due scesero e presero a seguire quegli uomini.
Era buio e l'aria più che fresca della notte avvolgeva ogni cosa.
La vetta della montagna non era molto distante e dalla chiesa che sorgeva in cima si poteva vedere una luce.
“Che chiesa è quella?” Chiese Icarius.
“Di San Michele Arcangelo.” Rispose l'uomo.
“San Michele?” Ripetè lui “... ma... siamo sul Monte Sacro all'Arcangelo?”
“Come fai a saperlo?” Fissandolo Affon, che si era messo in testa al gruppo.
“Non lo so...” mormorò Icarius “... forse avrò udito qualche bardo da piccolo...”
“Si...” annuì Affon “... ed avrai sentito narrare di Ardea de'Taddei... ecco perchè lo sai... su, presto, entriamo.”
Ed entrarono in quella grande casa.

Clio
24-05-2016, 01.43.41
Trasalii.
Il sacro monte dell'Arcangelo!
Ma certo!
Una speranza, una speranza si accese nel mio animo al ricordo della visione avuta mentre Icarius parlava con Don Nicola.
Quella visione che non avevo mai potuto controllare perché erano passati dieci anni in una notte.
Se i seguaci dei Taddei si erano rintanati lì, doveva pur esserci qualcuno che mi conoscesse, avevo passato vent'anni a corte, dopotutto.
E quelle parole di Icarius mi strapparono un sorrisetto che nascosi quasi subito.
Sapeva molte cose, altroché.
Ora finalmente avremmo scoperto che cosa ci attendeva.

Dacey Starklan
24-05-2016, 16.03.01
" Certo che é inusuale le campane durante la notte... Questo paese è sempre più strano" dissi avanzando verso la chiesa.

Appena dentro mi fece il segno della croce e osservai la navata, totalmente buia.

Un altro rintocco di campana si fece avanti nel silenzio.

" Si sembrerebbe ma allora chi suona?" chiesi mentre la mia voce rimbombava ma non era l'unico rumore, ce n'è un altro più cupo e sordo e decisamente non rassicurante.

" E cos'è questo?"

Lady Gaynor
24-05-2016, 16.09.30
Mi risvegliai di botto in un bagno di sudore. Il mio sguardo andò meccanicamente al pavimento... era stato solo un sogno, un maledetto incubo che però mi sapeva di vero. Ebbi un brivido nel ricordare il lago di sangue e quelle urla, che ormai mi perseguitavano ovunque, persino nel sonno.
Mentre ancora ripensavo al sogno, udì una voce di donna che intonava una canzone. Guardai la finestra, era rimasta un po' aperta... la voce proveniva da lì fuori. Mi alzai dal letto, uno sguardo al Capitano che ancora dormiva, e andai alla finestra per vedere chi fosse a cantare. Mi sentivo inquieta, per cui aprì del tutto le ante senza però sporgermi troppo, per evitare di essere vista.


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Guisgard
24-05-2016, 17.38.23
“Si...” disse Zoren voltandosi di scatto verso la porta “... rumori che provengono dal pianoterra... o forse più giù...” avvicinandosi all'uscio “... sembra come se qualcuno stesse scavando nel terreno... che stranezza... siamo nel cuore della notte...” fissando poi Gwen.

Lady Gwen
24-05-2016, 17.46.11
Zoren si avvicinò per sentire meglio ed io attesi.
"Scavare? Che intendi?" chiesi, perplessa "Lo sapevo io che c'era qualcosa di strano... e tu che mi prendevi per paranoica..." scuotendo la testa.
Tolsi la camicia da notte e mi vestii.
"Dobbiamo andare a vedere."

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Guisgard
24-05-2016, 17.47.23
Icarius e Clio furono condotti in una sorta di grossa cantina, più simile in verità ad una segreta inaccessibile.
Affon fece segno ad un uomo che sorvegliava una grossa porta di legno e quello annuì, per poi aprirla.
Entrarono così in un ambiente sotterraneo arredato in modo sobrio, ma con un certo gusto.
Qualcuno stava seduto su un grosso seggio, dando le spalle alla porta.
“Milord...” disse Affon.
Colui allora che stava seduto si alzò e si voltò, mostrando il suo volto.
Un volto che era l'esatta copia di quello di Icarius.
http://data.whicdn.com/images/223653113/large.jpg

Clio
24-05-2016, 17.56.02
Entrammo in quella casa, condotti poi in una grossa cantina quasi fosse una segreta inaccessibile.
Mi guardavo intorno, incuriosita e incerta.
Ma poi vidi che c'era una sola persona, e le mie speranze vacillarono.
Quando poi si girò, sbiancai.
Era lui, era identico a lui.
Strinsi forte la mano di Icarius nella mia.
Allora lo sapeva, fin dal primo momento, Affon.
Sapeva chi era, se era identico a quello che immaginai essere quello che loro credevano Guisgard.
Ecco perché ci avevano portato in quella chiesa, ecco perché tutto quel mistero.
Possibile che esistessero due persone così simili?
La cosa non mi quadrava, non mi piaceva per niente.
Restai in silenzio, attendendo che fosse lui stesso a rivolgermi la parola, come si conveniva.

Guisgard
24-05-2016, 17.58.08
Ehiss si voltò verso la strada, da dove giungeva quel curioso rumore.
La via era avvolta dal buio cupo della notte, squarciato solo dove giungeva lo spettrale alone lunare.
E ad un tratto qualcosa fu illuminato dalla Luna.
Una figura che camminava tirandosi dietro qualcosa di pesante.
Pochi passi dopo ed il cavaliere e Dacey videro che si trattava di un uomo di mezz'età che si trascinava dietro una grossa cassa di legno.
Ehiss guardò la zingara e le fece cenno di seguirlo.
Si avvicinarono così all'uomo che avanzava verso di loro.
“Voi...” disse il cavaliere “... vi occorre aiuto con quella cassa?”
L'uomo si fermò ed osservò il nobile Taddeo e la ragazza.
“Forestieri?” Chiese.
“Si, giunti poco fa.” Annuì Ehiss.
“Beh, se mi offrite aiuto di certo non lo rifiuto.” Sorridendo l'uomo.
Il cavaliere andò verso di lui.
“Devo portare questa cassa al sicuro” fece l'uomo visibilmente affaticato “prima che i topi la rovinino.”
“Topi?” Ripetè Ehiss.
“Oh, non temete...” l'uomo “... è integra. Ma proprio per preservarla voglio metterla al sicuro.”
“Vi do una mano.” Aiutandolo il cavaliere.
I due portarono così la pesante cassa fino all'ingresso della chiesa.

Guisgard
24-05-2016, 18.02.54
Gaynor guardò dalla finestra, senza sporgersi troppo, per cercare di vedere chi stesse cantando.
Vide così una donna che appoggiata contro una palma intonava una canzone al chiaro di luna.
La sua voce era particolare.
Come se avesse un che di esotico, pur non possedendo un accento particolare di quei luoghi.
Era una voce alta e squillante, la cui cadenza le conferiva una musicalità del tutto fuori dal comune.

Guisgard
24-05-2016, 18.11.09
“Si, ma cerchiamo di essere prudenti...” disse Zoren a Gwen.
Così, silenziosamente, lasciarono la stanza e scesero al pianoterra.
Qui non vi era nessuno, ma i rumori continuavano.
“Provengono da sotto...” mormorò piano il mago “... ci deve essere una cantina... cerchiamo le scale per scendere...”
Videro così una porta socchiusa che dava su delle scale che portavano di sotto.
Zoren fece segno a Gwen di scendere.
E mentre scendevano i rumori cessarono di colpo.
“Presto, nascondiamoci...” Zoren indicando una rientranza nel muro in cui nascondersi entrambi.

Guisgard
24-05-2016, 18.19.53
Il giovane uomo identico ad Icarius restò a fissare il suo sosia per lunghi istanti.
E lo stesso fece Icarius.
“Impressionante...” disse ad Affon l'uomo uguale ad Icarius “... è davvero simile a me...”
“Si, milord.” Annuì Affon.
“Che...” mormorò Icarius “... che scherzo è?”
“La scienza è davvero stupefacente.” Fece l'uomo tornando a sedersi sul seggio, però girandolo verso di loro. “Ingannerebbe chiunque costui.”
“Si, milord.” Rispose Affon.
“Insomma...” nervoso Icarius “... che diavolo sta succedendo?”
“Siete al cospetto” Affon a lui e a Clio “di Sua Signoria Guisgard de'Taddei, legittimo nipote di lord Anione e signore di Capomazda.”

Lady Gwen
24-05-2016, 18.21.34
Scendemmo di sotto, cercando di essere più silenziosi possibile.
Non c'era nessuno,ma i rumori continuavano.
Di colpo cessarono ed io mi nascosi in una rientranza nel muro insieme a Zoren, in silenzio e in attesa.

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Guisgard
24-05-2016, 18.35.34
Trascorsero lunghi istanti, a tratti insopportabili, in cui Gwen e Zoren restarono nascosti in quella rientranza nel muro, senza comprendere cosa stesse accadendo attorno a loro.
Dopo un po', quando tutto sembrava essere finito, il mago si sporse per guardare in basso.
“Sembra sia tutto finito...” disse alla ragazza “... vieni, andiamo a vedere...”

Guisgard
24-05-2016, 18.37.19
“Magari è ciò che voglio...” disse lui senza smettere di assaporare le labbra morbide di Altea, mentre le sue mani si muovevano sicure, ma delicate, lungo il vestito della nobile dama, quasi a disegnarne con sensuale tatto le affusolate forme del suo corpo snello.
E lei era stretta a lui, incatenata da quei baci caldi ed ammaliata da quelle carezze sensuali ed infinite.
Stretta contro quel robusto corpo, i cui muscoli asciutti ben si sentivano attraverso la sottile e profumata camicia bianca.

Dacey Starklan
24-05-2016, 18.40.35
I rumori continuarono fino anche non presero forma, illuminati dalla Luna.

Era un uomo che faticosamente trasportava una cassa.

Ehiss si offrì di aiutarlo nel trasposto e questi accettò di buon grado.

" Scusate ma siete solo qui? " mi sentii costretta a chiedere

Clio
24-05-2016, 18.40.52
Guardai l'uomo negli occhi, fregandomene dell'etichetta.
Era davvero lui?
Possibile che fosse Icarius il sosia?
No, sapevo che non era così, avevo visto lo sguardo di Icarius nel palazzo.
Avevo visto il potere del suo sangue, avevo avuto quella visione.
Quello che fissavo era il sosia, ne ero sicura.
Ad ogni modo, avrei scoperto presto qual era la verità.
"Salute a voi.." con un cortese cenno del capo, per poi togliere il medaglione dal corsetto, perché fosse ben visibile sul petto.
"Sono Clio de Lorendal, capitano della Guardia Ducale..." con sguardo di sfida negli occhi del presunto Taddeide "Dovreste ricordarvi di me, Guisgard.. signore di Capomazda.." con un tono velato di sarcasmo.
"E ditemi, allora... come mai non vi siete fatto avanti alla morte del mio signore Anione?" senza mai lasciare il suo sguardo "Vi abbiamo aspettato a lungo.. dov'eravate quando il destino del ducato dipendeva da voi? Lo avete lasciato nelle mani inadeguate di Rovlin e in quelle supponenti e arroganti di Reddas... ora è Cimas a sedere al vostro posto, o sbaglio? Io sono stata incaricata da Ser Gervan di trovarvi... quando la situazione stava degenerando ed eravate l'ultima speranza per Capomazda.." il mio sguardo era sempre fisso "Era già abbastanza seccante trovarvi e scoprire che avevate dimenticato il passato... ora invece eccovi qui, conscio di tutto eppure rintanato sul monte dell'Arcangelo.. preferivo la versione in cui avevate dimenticato ogni cosa..".
Sentivo la rabbia salire sempre di più.
"Ma se sono io ad essermi sbagliata ditemi... vi ricordate di me?" sempre con aria di sfida.
"Dovrete convincermi, signore.. immagino abbiano evitato di dirvi che il sangue di questo ragazzo ha aperto una misteriosa teca nella loro chiesa..." sorrisi appena.
"A voi potrà non interessare la mia opinione, ma sapete com'è.. questi uomini hanno minacciato di ucciderci in una chiesa, roba che Anione si rivolterebbe nella tomba, quindi comprenderete che vorrei per lo meno sapere la verità... e sapere se sono davvero gli stessi per cui ho combattuto tutta la vita a volermi morta, e se voi siete così idioti da mandare a morte sangue taddeide!".

Altea
24-05-2016, 18.44.55
Il suo profumo..fresco e dolce..mi aggrappai alla sua camicia con vigore come lui stringeva in modo suadente ed impertinente il mio corpo, disegnava le sue forme, sfiorava la scollatura, i bianchi seni e il collo.."Perché? Perché proprio io..io che non credo nell' Amore..vi fidate di me? Ne ho lasciati molti ma non siete tipo da spezzarsi il cuore..comunque ..viviamo questo attimo" guardandolo intensamente negli occhi e poi le mie labbra si riunirono alle sue sbottonando leggermente la sua camicia, assaporando la sua pelle.."Il vostro nome..Milord..volete vi chiami Milord" tenendo le braccia sul suo collo.

Guisgard
24-05-2016, 18.55.50
“Oh, no di certo.” Disse l'uomo a Dacey.
“Allora dormono tutti.” Fece Ehiss. “Al nostro arrivo tutto era silenzio e desolazione. E fino a quando non siete arrivato voi credevamo che questo posto fosse disabitato.”
“In verità tra un po' arriveranno tutti.” Annuì l'uomo. “Ci sarà la messa.”
“Una messa notturna...” fissandolo il cavaliere.
“Si.” Rispose l'uomo. “La campana ha già suonato. Tra poco li vedrete arrivare.”

Guisgard
24-05-2016, 19.04.55
“Ragazza, bada...” disse Affon a Clio, ma colui che chiamavano Guisgard lo fermò con un cenno della mano.
“Tanto bella, quanto coraggiosa...” disse alla ragazza “... ahimè, lo ammetto... non so come, ma non mi ricordo affatto di voi... eppure è uno scempio, lo so, dimenticare una ragazza bella come voi...” sorrise “... ma visto vi proclamate così fedele e devota al mio casato, mi sento in dovere di rivelarvi tutto... fui allontanato da Capomazda quando ero ancora piccolissimo, per volontà di mio zio, lord Anione... dunque rammento poco o nulla della mia infanzia... questi uomini che ora vedete mi sono stati vicino, educandomi e proteggendomi, affinchè io possa un giorno riprendermi ciò che è mio.”

Lady Gwen
24-05-2016, 19.07.57
Era insopportabile stare lì,in attesa.
Poi Zoren mi disse di scendere ed io lo seguii, cercando di capirci di più in tutto quello che stava accadendo.

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Guisgard
24-05-2016, 19.13.44
Quando Altea sbottonò la camicia di lui, per poi accarezzargli il petto, il giovane uomo la guardò con desidero.
Un desiderio folle, impetuoso, fatto di istinto e pura passione.
Allora la strinse ancor più al suo corpo, facendola sentire protetta e soprattutto donna.
“Chissà...” disse pianissimo lui, con le labbra che sfioravano quelle di lei, con i loro respiri che si accarezzavano “... magari dopo stanotte sarò follemente innamorato di te... e tu forse mi getterai via come hai fatto con gli altri... spingendomi a maledire la tua bellezza...” la sua bocca assaporò ancora e per un istante quella di lei, con le loro lingue sul punto di toccarsi ancora “... il mio nome?” Sussurrò. “Un poeta scrisse che il nome di uomo è quello che viene scelto dalla donna amata... dammi tu un nome stanotte... e forse chissà... domattina l'alba lo renderà eterno...”

Guisgard
24-05-2016, 19.16.39
Gwen e Zoren scesero le scale e raggiunsero finalmente la cantina.
C'era odore di chiuso e di polvere, con una penombra fitta che rendeva tutto confuso e misterioso.
Alcune pale erano appoggiate al muro, come se qualcuno le avesse usate.
“E' tutto dannatamente strano qui...” disse confuso.

Lady Gwen
24-05-2016, 19.19.42
Scendemmo di sotto; c'era odore di chiuso e delle pale erano appoggiate al muro, come se fossero state usate di recente.
Strinsi la mano di Zoren.
"Mi chiedo cosa scavassero a fare..." sussurrai.

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Clio
24-05-2016, 19.21.40
Un sorrisetti divertito si dipinse sul mio viso.
Lo dicevo io che avevo ragione..
"So perfettamente che Guisgard è stato allontanato da piccolo, per la paura che Anione aveva della maledizione..." sostenendo il suo sguardo "Ricordo il giorno in cui sparì da corte, e vi confesso che lo ricordo con un certo sollievo perché quel bambino non mi stava affatto simpatico.. non faceva che prendermi in giro..." sorrisi "Però suvvia, non avevate tre anni, ma una decina... possibile che non ricordiate il vostro passato? Dunque come sapete che questi uomini non vi hanno mentito? Come sapete di essere davvero chi dite di essere? Come mai non vedo nessuna delle persone fedeli al casato? Nessuna persona che conoscesse Anione? Ero praticamente la sua guardia del corpo, l'ho seguito in moltissimi incontri.." scrutando quegli occhi.
"Eppure non avete risposto alla mia domanda.. perché non vi siete fatto avanti alla morte di Anione? Abbiamo aspettato a lungo Guisgard, tutti tranne Rovolin ovviamente..." dubbiosa "Sono stata mandata dall'unica persona che sapesse dove Anione avesse nascosto Guisgard, e quella persona non mi ha affatto mandato da voi.. quindi scusate, se tutta questa faccenda mi puzza non poco.. così come mi puzza il fatto che sembrate ignorare il fatto che il sangue di un semplice ragazzo della brughiera abbia aperto quella teca... le parole mentono, le persone mentono, il sangue.. il sangue non mente mai!".

Altea
24-05-2016, 19.26.35
Le nostre bocche si unirono in un bacio profondo e le nostre lingue parlavano di desiderio, ardore e passione.
Lo guardai negli occhi, le gote arrossate, i capelli sciolti.."Mi maledirai...non sai quanti lo hanno fatto...ma sarebbe un onore essere odiata da te come amata" sorrisi accarezzandogli i capelli sul viso.."Dovrei scegliere il tuo nome..renderlo eterno..Uomo..hai detto così...e tu lo sei...romantico, passionale, folle...e in greco uomo si dice.."Andros" ridendo ma non capivo questo mistero.
Spensi la candela e lentamente abbassai la spallina.."Penso non disponiate di una stanza comoda" guardandolo con desiderio e provocazione.

http://i67.tinypic.com/16jint5.jpg

Guisgard
24-05-2016, 19.29.33
“Vorrei saperlo anche io...” disse Zoren a Gwen, mentre ispezionava per quanto possibile quella cantina “... il pavimento è fatto di terreno battuto... credo sia stato spostato... qualcuno penso abbia scavato e sotterrato o dissotterrato qualcosa... ma cosa?” Perplesso.
Ad un tratto la porta sulle scale si aprì e qualcuno cominciò a scendere verso la cantina.

Lady Gwen
24-05-2016, 19.33.09
Era tutto sempre più strano e sembrava che qualcuno avesse sepolto o dissotterrato qualcosa.
All'improvviso, la porta si aprì e sembrava che qualcuno stesse scendendo.
A quel punto guardai Zoren impaurita, senza sapere cosa fare.

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Guisgard
24-05-2016, 19.49.41
Guisgard sorrise a quelle parole di Clio.
“Dieci anni...” disse “... si, ne avevo dieci circa... e costui?” Indicando Icarius accanto a lei. “Costui che ha la mia stessa età, ricorda forse qualcosa della sua infanzia? No, perchè un bambino di dieci anni strappato ai suoi giochi, alla sua quotidianità tende poi a chiudersi in se stesso. A dimenticare, a rimuovere. Guardateci, siamo identici? Può dunque essere un caso? La natura può davvero beffarsi degli uomini generandone due uguali in tutto e per tutto?” Si alzò. “Io posso indovinare i tuoi pensieri, sai?” Ad Icarius. “Posso descriverti i tuoi sogni e le tue paure. Persino raccontarti i confusi ricordi che talvolta ti animano. E sai perchè? Perchè tu sei nato da me.”
“Che significa?” Guardandolo Icarius.
“Sei molto più di un sosia.” Rivelò Guisgard. “Icarius non è un nome messo a caso... è l'alter ego di Guisgard, del mio nome. Sei una copia, amico mio... una copia.”
“Tu sei pazzo...” incredulo Icarius.
“Una copia generata dall'alchimia per salvarmi, per difendere il tuo signore.” Annuì Guisgard. “Per ingannare il demone che perseguita i Taddei da secoli. Tu non sei un uomo... sei un Fakera.”
“Tu...” ridendo quasi beffardo Icarius “... tu sei pazzo... pazzo... e vuoi farmi impazzire come te...”
http://i.imgur.com/zjWW42U.jpg

Guisgard
24-05-2016, 19.59.58
“Andros...” disse l'uomo guardando negli occhi Altea “... si, se lo vorrai...”
Poi lei spense la candela e tutto divenne penombra, vaga e sognante.
Allora cominciò a spogliarsi e subito lui accarezzò prima il suo collo, poi il petto nudo, fino a sfiorarle il bianco seno.
Ed a quel contatto lei sentì un brivido intenso, un vivo rossore screziarle le gote.
La mano delicata ed affusolata di lui spostò i lunghi capelli di lei, scoprendone il seno, che poi prese ad accarezzare con grazia.
Accarezzarlo per tutta la sua forma soda e perfetta.
E ad ogni tocco Altea quasi veniva meno.
Quasi fu sul punto di abbandonarsi e perdere il senno.
Carezze lunghe, lente, volte a disegnare, con grazia, con meravigliosa delicatezza quel seno.
Ma un attimo dopo accadde qualcosa.
Una campanella iniziò a suonare per tutto il castello.

Clio
24-05-2016, 20.01.19
Ascoltai quell'uomo in silenzio.
"Lui ha riconosciuto il palazzo.." dissi "E il giardino... come so che non siete voi il sosia?".
Tutta quella storia era pazzesca, assurda.
E io non credevo a una sola parola.
Ma di una cosa il sosia aveva ragione, non poteva essere un caso.
"E con la faccenda del sangue, come la mettiamo?" con aria di sfida "Volete continuare a ignorare questa domanda per molto? Continuerò a farvela finché non vi degnerete di rispondere!".

Altea
24-05-2016, 20.10.02
"Andros" ripetei.."Sei in mio potere ora...ti ho ammaliato" sorrisi soddisfatta.
Le sue labbra scendevano e salivano sul mio nudo corpo, le sue mani giocavano sui miei seni, sul mio corpo e il mio respiro si fece irregolare, ansimavo per il piacere provocato, per quel tocco delicato che suonava una sinfonia di piacere sul petto caldo e turgido dal desiderio.
Lo presi per i capelli scuri e lunghi, volevo andasse oltre..ancora..sentivo la testa girare, in un vortice quasi da farmi perdere i sensi...avrei voluto morire per un attimo tra quelle braccia e tornare viva col calore del suo corpo..iniziai a sbottonare tutta la sua camicia, la tolsi in modo i nostri corpi mezzi nudi fossero a contatto...ma ad un tratto sentii una campanella e sussultai, misi la mano sul seno e lo guardai spaventata.."Ma che diamine sta succedendo?".

Dacey Starklan
24-05-2016, 20.21.35
Fui rincuorata dal sapere che la città non era l'ennesimo luogo dimenticato dall'uomo.

" Oh bene, bene" mormorai " ma è una messa per qualche occorrenza particolare?" chiesi interessata ripensando ai pellegrinaggi di maggio per venerare la Santa di tutti noi gitani, Sara. Ritenni che anche in quel luogo doveva esserci qualcosa di similare e la messa di notte faceva parte della tradizione.

Guisgard
25-05-2016, 00.55.10
“La risposta è molto semplice.” Disse Guisgard a Clio. “Lui” indicando Icarius “è nato da me. Come una proiezione, un riflesso, anzi un'ombra. Naturale dunque che condivida i miei ricordi e provi le mie sensazioni. Ed abbiamo lo stesso sangue.”
“Ma smettila...” mormorò Icarius che fissava il tremolio di una candela, come se cercasse di dare un senso a tutta quell'assurda sensazione.
“Io comprendo come tu possa sentirti...” fissandolo Guisgard “... lo so e so anche che ciò è ingiusto... ma è la verità... devi accettarla.”
“Cosa dovrei accettare?” Voltandosi Icarius. “Che siete tutti dei folli?”
“Forse” intervenne Affon “tutto potrebbe avere un senso se vi spiegassimo cos'è davvero un Fakera...”

Guisgard
25-05-2016, 01.01.08
Il panico.
Questo sopraggiunse nella cantina, tra Gwen e Zoren.
Non c'era un posto dove potersi nascondere, mentre quei passi si udivano sulle scale.
Il mago allora prese la mano della ragazza stringendola, come a voler darsi forza reciproca prima di essere scoperti.
Apparve allora un uomo sulle scale.
Anziano, vestito in modo buffo e dall'espressione ebete.
“Corbezzoli.” Disse vedendo i due giovani. “Cosa ci fate qui nel cantiere? Non sapete che i lavori sono sospesi? Di notte è impossibile convincere le maestranze a lavorare.” Scosse il capo. “Di questo passo la chiesa non sarà mai ultimata.”

Lady Gwen
25-05-2016, 01.04.55
Il panico ci colse quando ci accorgemmo che non c'era un benedetto angolo in cui nascondersi.
Guardai Zoren quando strinse forte la mia mano ed io ricambiai quella stretta, mentre ci preparavamo ad essere scoperti.
Tutta questa paura, però, svanì quando vedemmo un uomo alquanto strano dire delle cose alquanto strane ed io aggrottai la fronte.
"Ma di che diamine sta parlando?" sussurrai pianissimo a Zoren, guardandolo ancora stranita.

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Clio
25-05-2016, 01.06.36
Scossi la testa.
"Oh per favore!" scuotendo la testa "Tutta questa storia è assurda, ma io so come sono arrivata a lui... e ripeto, se voi foste davvero Guisgard, allora perché non farsi avanti alla morte di vostro zio?" alzando le spalle "Perché lasciare cadere il ducato in rovina? Capivo lui.." indicando Icarius "Non ricorda un accidente, crede di essere un semplice ragazzo... quindi ci sta che non sia tornato a casa, ma voi? Perché non siete tornato a corte? Perché sapevate che sareste stato smascherato? Che potevate ingannare i sudditi, i funzionari ma magari non so.. non la vostra balia? Non i vostri istitutori, non i bambini che giocavano con voi?" scrutandolo.
"Se siete davvero chi dite di essere, dov'eravate quando Capomazda aveva bisogno di voi?".
Scossi la testa e sospirai piano.
"Che hai intenzione di fare? Farlo innamorare al posto tuo così la bestia viene per lui e non per te?" alzando gli occhi al cielo.
Presi un profondo respiro.
"Sentiamo, dunque, che cos'è veramente un Fakera?" esasperata.

Guisgard
25-05-2016, 01.08.48
“E' la messa di Mezzanotte.” Disse l'uomo a Dacey. “Messa solenne, dedicata ai defunti. Vi parteciperete anche voi?”
“La chiesa” fece Ehiss “sembra l'unico luogo in cui poter incontrare qualcuno in questa cittadina. Comunque ci saremo anche noi. Ma ditemi... come si chiama questa cittadina?”
“Tocco Vetus.” Rivelò l'uomo.
Ad un tratto si udirono vari ed indefiniti rumori.
Allora lungo la via cominciarono a vedersi diversi individui, tutti diretti in chiesa.
“La messa sta per cominciare...” l'uomo rivolto al cavaliere ed alla zingara.

Guisgard
25-05-2016, 01.17.21
“Ne so quanto te...” disse sottovoce Zoren a Gwen.
“Per mille Ostrogoti barbuti!” Esclamò lo strano individuo, per poi scendere nella cantina. “Forse voi non siete qui per caso! Ma certo, siete emissari del Senato! Avrei dovuto capirlo subito!” Scuotendo la testa. “So benissimo che i patrizi non vedono di buon occhio questo cantiere! Ah, certo che lo so!” Agitando il dito. “Ma dite pure a quei barbagianni in tunica che io, l'Augusto imperatore Costantino il Grande, sto edificando la chiesa su terra privata. Non ho sottratto affatto proprietà al popolo di Roma. Per questo ho scelto il Laterano per costruire la prima chiesa Cristiana della città.” Con tono fermo.

Lady Gwen
25-05-2016, 01.21.22
Ascoltai ammutolita le parole dell'uomo.
Ma chi diamine avevamo davanti?
Beh, di certo, pensai ridendo fra me e me, era stato meglio di come ci aspettassimo.
Quando finì di parlare, guardai Zoren con aria interrogativa, ma in fondo divertita.

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Guisgard
25-05-2016, 01.28.19
“Ricorda al cospetto di chi sei.” Disse Affon a Clio con tono secco.
“La verità?” Guisgard alla ragazza. “Ho avuto paura. Si, paura. Non di morire...” scuotendo la testa “... no, quello no... ma di non essere riconosciuto ed accettato... scoprire di non essere niente... questa è la verità... per questo non mi sono fatto avanti... ora Cimas è troppo potente ed io...”
“Non dovete giustificarvi, milord.” Mormorò Affon. “Dunque...” fissando poi Icarius e Clio “... il Fakera è una figura mitologica... letteralmente un corpo... usato da esseri del mondo soprannaturale per entrare nel nostro... questa è stata dunque l'idea su cui hanno lavorato gli alchimisti di corte... generare un sosia dell'Arciduca per proteggerlo...”
“Come diamine è possibile far nascere un essere umano in laboratorio?” Sbottò Icarius. “A questo punto è più semplice scoprire la Pietra Filosofale!”
“Esistono nozioni che noi tutti ignoriamo, ma che le scienze occulte conoscono e praticano...” Affon “... spiegarle ora sarebbe impossibile, oltre che inutile...”
“Inutile?” Ripetè Icarius. “Avete preso la mia esistenza e l'avete gettata nella melma! Ero un ragazzo spensierato e questa storia mi sta distruggendo la vita!”
“Tu non hai nessuna vita.” Disse Guisgard. “Tu neanche sei vivo. Per la Chiesa non sei un uomo e non possiedi dunque un'anima.”
“Una sorta di... cavia...” Icarius.
“Si, nato per proteggere me.” Annuì Guisgard.

Guisgard
25-05-2016, 01.36.57
“Ehm... maestà...” disse perplesso Zoren.
“Maestà?” Ripetè l'uomo. “Ragazzo mio, sei davanti al tuo Augusto imperatore. Il tuo Cesare. Il paganesimo ha fatto il suo tempo e nessuno mi divinizzerà come avveniva un tempo con i miei predecessori, ma ricorda che sei davanti al padrone del mondo. Sono Costantino il Grande, imperatore di Roma e Pontefice Massimo. E non certo uno dei tanti reucci ellenistici disseminati fra l'Epiro, la Macedonia e l'Oriente.”
“Si, certo...” mormorò il mago “... domando perdono...” guardando poi Gwen.
“Ma perdonerò i tuoi modi plebei.” Annuì l'uomo. “Dopotutto la vittoria su Massenzio mi ha messo di buon umore.” Sorridendo. “Di fatto ho unificato la parte occidentale dell'impero con quella orientale.” Con aria soddisfatta.

Lady Gwen
25-05-2016, 01.44.43
Trattenni a stento una risata divertita alla risposta di Zoren guardandolo divertita quando si voltò verso di me.
"Beh non c'è che dire, siete destinato a grandi cose" con un cenno del capo, reggendogli il gioco con un'espressione divertita "Ci scuserete se andiamo via, ma sapete, dobbiamo discutere riguardo le sorti del cantiere, sono sicura che comprendete...'' all'uomo, per poi guardare Zoren, stringendo la sua mano.

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Clio
25-05-2016, 01.47.07
Lanciai un'occhiata carica di disprezzo ad Affon.
"Voi pure!" secca.
"C'ero io al fianco di Anione fino alla fine, io vi ho aspettato ogni giorno, finché non sono partita per cercarvi... avete condannato Capmazda e avete anche il coraggio di dire che vi appartiene!" scuotendo la testa.
Ma per favore!
Poi ascoltai Guisgard, e la cosa diventava sempre più assurda.
"Tralasciando il fatto che di una cosa del genere sarei stata informata, mi state dicendo che Anione de Taddei sarebbe andato contro le leggi del cielo creando una creatura in laboratorio?" alzando gli occhi al cielo "Probabilmente abbiamo conosciuto due diverse persone!" scuotendo la testa.
Ah, già, dimenticavo, io l'ho conosciuto.. tu no!
Cominciavo veramente a perdere la pazienza.
La disciplina mi imponeva di restare ferma, ma la parte più viscerale del mio animo invece fremeva perché sguainassi la spada e tappassi quelle bocce una volta per tutte.
Chiunque fossero.
Presi un profondo respiro, continuando a tenere la mano di Icarius nella mia.
Quella storia infondo poteva anche avere senso.
Ma non come l'aveva raccontata.
Lui era il fakera, non Icarius.
Lui doveva andare sul trono, farsi vedere dalla Gioia, farsi ammazzare, così Icarius sarebbe vissuto felice e sereno nella brughiera.
Se solo non avesse mai saputo la verità.
Se solo io non fossi mai andata da lui.
E in quel momento desiderai non averlo fatto.
Perdonami, ti prego..
"Chi mi garantisce che non siete voi il sosia?" guardando Guisgard.
"Dopotutto avrebbe senso, no? Così avrebbe senso, voi siete stato istruito per prendere il posto a Capomazda, così la Gioia vi vede, voi vi sposate, e la bestia sorge dalla brughiera per ammazzarvi, come con tutti gli altri.. e il nipote prediletto di Anione vive spensierato nella brughiera.. ignaro delle sue origini, e sconosciuto alla Gioia.." guardando Guisgard.
"Ditemi che non è questo il piano, anche se voi ovviamente lo pensate a parti invertite, naturalmente..." sostenendo lo sguardo di Guisgard.
"Sentiamo, che dovrebbe fare per proteggervi?" tenendo sempre stretta la mano di Icarius.

Guisgard
25-05-2016, 01.56.21
“Si, andate.” Disse annuendo l'uomo a Gwen. “E riferite al Senato che Roma ed il mondo intero sono miei. So dunque come comportarmi.” Tirò fuori una trombetta e cominciò a suonare in modo assordante, per poi tornare al pianoterra.
“Sarà meglio tornare in camera, Gwen...” ridendo Zoren alla ragazza.

Guisgard
25-05-2016, 01.58.26
“Ora basta.” Disse Affon a Clio. “Potrei farvi giustiziare adesso stesso.”
“Aspettate...” Guisgard all'uomo “... io sono il vero nipote del duca...” a Clio “... altro non conta. Potrei farvi torturare entrambi e poi mettervi a morte. Dopotutto siete una traditrice ed un fantoccio. Ma vi voglio al mio fianco. Se eravate fedele a mio zio come dite, allora onorate la sua memoria e battetevi per me. Per Guisgard de'Taddei.”
“Io non sono un fantoccio...” con rabbia Icarius “... non chiamarmi così... mai più!” E tentò di aggredire il presunto duca.
Ma subito due degli uomini presenti lo bloccarono, per poi colpirlo più volte.
Altri due subito puntarono le pistole contro Clio, per scongiurare una sua possibile reazione.
“Va bene così...” Guisgard fermando i suoi uomini che colpivano Icarius “... portatelo in cella, così che potrà sbollire la rabbia.”
E lo portarono via.

Guisgard
25-05-2016, 01.59.46
Quella campanella.
Allora lui strinse a sé Altea, al suo petto nudo e robusto, per proteggerla e coprirla.
“Cercano te...” disse lui pianissimo, con la voce ancora intrisa dal desiderio di poco prima “... è quasi l'alba, bisogna dipingere il quadro... va, Altea... e torna da me stanotte... ti aspetterò qui... forse senza più il bene dell'intelletto, visto che lo porterai via con te...” fissandola nei suoi occhi verdi.

Lady Gwen
25-05-2016, 02.00.23
Quell'uscita di scena così comicamente trionfale provocò le nostre risate, che continuarono fin quando raggiungemmo la nostra camera.
"Che tipo..." con un sospiro, mentre scuotevo la testa ancora divertita, indossando di nuovo la camicia da notte.

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Clio
25-05-2016, 02.09.36
Una traditrice, adesso ero una traditrice.
Ci mancava solo quello!
Alzai gli occhi al cielo.
Poi quelle parole, e Icarius si ribellò, e come potevo biasimarlo.
Ma subito lo fermarono e lo picchiarono.
Di nuovo.
"Basta!" urlai, ma non potei fare altro, perché puntarono delle pistole contro di me.
Guardai Guisgard intensamente.
Stavo per rispondergli a muso duro, ma poi pensai che Icarius era in quella cella, e io dovevo tirarlo fuori di lì.
Forse dovevo cambiare strategia, dovevo salvarci e poi ci saremmo lasciati tutta quella assurda storia alle spalle.
"Che volete fargli?" chiesi soltanto.

Dacey Starklan
25-05-2016, 14.42.04
Sebbene insolito per me accettai di buon grado di assistere alla messa, così finalmente avrei visto la gente.

Arrivano a seguito di uno strano rumore ma forse era solo una mia immaginazione.

" É meglio prendere posto" bisbigliai ad Ehiss dopo aver ringraziato l'uomo per le sue spiegazioni.

Altea
25-05-2016, 16.14.32
Dovetti staccarmi dalla sua forte e rassicurante presa, mentre mi accarezzava e ricopriva con delicatezza.
"Il quadro.."bisbigliai "che modo strano di chiamarmi, con la campanella.." lo guardai nei suoi neri occhi e pensai perchè lui stesse li, forse gli era vietato uscire..un ultimo bacio e mi staccai da lui per uscire, prima qualcuno si accorgesse di ciò che era accaduto.
Mi incamminai per la scala, tra quei corridoi desolati, e mi ritrovai sconsolata, persa..la stessa sensazione di solitudine e tristezza mi pervase come quando scesi dalla carrozza. Fui sul punto di pensare che lui..Andros...fosse stata una visione, un sogno di questo enigmatico castello. Tremai...forse era davvero un inganno, mi sentivo offuscata e confusa, respirai per tranquillizzarmi e presi la strada della mia camera ma chiamai il pittore sperando di avere risposta.."Tintus, dove siete?".

Lady Gaynor
26-05-2016, 00.24.40
Dalla finestra, vidi che a cantare era effettivamente una donna. La sua voce squillante aveva uno strano e piacevole accento, molto musicale, una voce così particolare come non ne avevo mai sentite prima.

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Guisgard
26-05-2016, 00.51.37
Gwen e Zoren tornarono nella loro camera, mentre fuori era ancora notte fonda.
“Eh, che tipo buffo...” disse divertito il mago “... non credo avesse tutte le rotelle a posto. Anzi, forse non ne aveva nessuna.” Sorridendo. “Però mi chiedo se sia stato lui a fare quei rumori in cantina...”

Lady Gwen
26-05-2016, 00.56.10
"Ci ho pensato anche io..." con aria pensierosa "Ma sarebbe strano, in quanto lui è arrivato dopo; magari è stato qualcun'altro e anche lui come noi ha voluto controllare. Potrebbe essere" con un'alzata di spalle.
Poi mi coricai, stendendomi su un fianco e poggiandomi sul gomito, mentre guardavo Zoren con un sorriso.
"Dai, vieni..." tendendo un braccio verso di lui, impaziente di rifugiarmi fra le sue braccia e accoccolarmi sul suo petto.

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Guisgard
26-05-2016, 01.00.36
“Si, entriamo in chiesa.” Disse Ehiss a Dacey.
Ed entrarono.
Poco dopo alcune candele furono accese e pian piano cominciò ad arrivare gente.
Provenivano tutti dalla strada, uomini, donne, bambini e vecchi.
La navata si riempì e finalmente apparve un monaco incappucciato per celebrare la messa.
Fu una cerimonia solenne e durò poco meno di un'ora.
Terminò ed un nuovo rintocco della campana echeggiò dalla chiesa.
Allora, finita la messa, tutti i presenti andarono via, scomparendo nella strada, proprio da dove erano giunti.
Infine nella navata restarono solo il cavaliere e la zingara.
Ma prima di restare soli, Ehiss chiese ad una donna dove poter alloggiare per la notte e quella gli indicò una locanda poco lontana.

Dacey Starklan
26-05-2016, 01.04.59
L'atmosfera in quella chiesa era unica, il buio spezzato dalla moltitudine di candele e la gente, soprattutto quella, che rendeva finalmente animato quel luogo meno cupo e desolato.

Fummo tutti presi dalla cerimonia celebrata dal monaco ma non appena la messa terminò la gente si affrettò lungo la navata verso la porta e poi via, rapidi e invisibili come erano arrivati, tornarono a sparire nell'ombra.

Doveva essere qualcosa che li spaventava, ecco cosa pensai nel vederli andare via subito.

Una donna fece appena a tempo a indicarci un luogo per passare la notte prima di unirsi anche lei al fuggi fuggi generale.

"Sarà meglio prendere una camera, a veder come queste persone vanno veloci via sarebbe da pensare che qualcosa nella notte é da temere"

Guisgard
26-05-2016, 01.05.12
“Lo terremo sotto chiave fino a quando non si sarà calmato.” Disse Guisgard a Clio. “Non siamo assassini. Ed io sono comunque grato al mio Fakera per ciò che ha fatto per me.” Fissò Affon ed annuì.
E quello andò via, portandosi dietro gli uomini armati.
Restarono così solo Guisgard e Clio.
E lui prese una bottiglia di vino con due bicchieri.
“Dimmi...” riempiendo i bicchieri ed offrendone uno alla ragazza “... siete amanti tu e lui?”

Guisgard
26-05-2016, 01.08.56
Passarono alcuni istanti e Tintus, quasi come un'apparizione, arrivò dalla penombra che avvolgeva il corridoio.
“Madama...” disse ad Altea “... mi avete chiamato?” Fissandola. “Non eravate in camera a dormire? Avete forse fatto un brutto sogno? Le vostre gote sono arrossate, come avvampate...”

Altea
26-05-2016, 01.13.24
Appena chiamato il pittore apparve come uno spirito tanto dovetti fermare un urlo..alle sue domande cercai di mantenere un atteggiamento pacato anche se..qualcosa mi faceva pensare lui sapesse. "Ho vagato un po' per il castello..ero impaurita..sentivo rumori e musica, ecco perché sono arrossata..forse per la tensione" e il sasso era lanciato.."Bene..ci mettiamo al lavoro?" sorridendo.

Clio
26-05-2016, 01.14.34
Ero rincuorata da quelle parole, almeno non volevano ucciderlo,
E io avrei avuto più tempo per elaborare un piano di fuga.
Perché certo non l'avrei lasciato nelle loro mani.
Alla fine restammo soli io e Guisgard, e mi offrì del vino.
Che io, naturalmente, non rifiutai.
Poi alzai gli occhi al cielo a quelle parole.
"Iniziate sempre la conversazione con una donna mettendo in dubbio il suo onore?" Scuotendo la testa infastidita.
"Il fatto che io non possa spaccarvi il naso non vi da il diritto di farlo!".
Sospirai, seccata.
"No, naturalmente..." Scossi la testa "Nè lui nè nessun altro, sono una donna oltre che un soldato... Una donna vera, intendo..." Portando il bicchiere alle labbra.

Guisgard
26-05-2016, 01.22.43
Gaynor restò a fissare quella donna che cantava nella notte, con la sua voce esotica e melodiosa.
Poi, quasi avesse percepito di essere osservata, smise di cantare e si voltò verso la finestra della regina, accorgendosi di lei.
E Gaynor vide il suo volto.
Si trattava di una donna dall'aspetto particolarissimo, con lineamenti e tratti quasi fittizi, lunghi capelli neri ed occhi scuri come la notte.
Era illuminata dal pallore lunare che la rendeva simile ad una visione.
Allora dal buio circostante apparve un felino selvatico, che invece di aggredirla saltò fra le sue braccia.
http://www.virtual-history.com/movie/photo/01/large/00251.jpg

Guisgard
26-05-2016, 01.26.38
Zoren sorrise a Gwen.
Si tolse la camicia e poi si coricò accanto a lei, abbracciandola stretta sotto le coperte.
“Si, in effetti hai ragione...” disse “... quel tipo è arrivato dopo di noi ed i suoi abiti non erano per niente sporchi. Se fosse stato lui a scavare nella cantina allora di certo si sarebbe sporcato di terreno...”

Lady Gwen
26-05-2016, 01.31.32
Si tolse la camicia, mi raggiunse a letto e mi abbracciò stretta sotto le coperte, facendomi sciogliere letteralmente ed io non me lo feci ripetere due volte, stringendomi a lui e sentendomi così piccola, ma protetta, fra le sue braccia.
"Già..." mormorai, quasi a bassa voce, mentre lasciavo dei piccoli baci in corrispondenza del cuore, per poggiarvi il capo, mentre con le dita percorrevo su e giù il suo petto.

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Lady Gaynor
26-05-2016, 01.34.27
La donna dovette accorgersi di essere spiata, perché interruppe il suo canto e si girò nella mia direzione. Aveva un viso molto particolare, di una bellezza strana, marcata, messa in risalto dalla luce della luna.
D'un tratto, davanti a lei apparve un felino selvatico che, invece di attaccarla, le si accoccolò in grembo.
Mi chiesi chi mai potesse essere e, soprattutto, perché quell'animale non l'avesse aggredita.

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Guisgard
26-05-2016, 01.35.24
“Si, raggiungiamo la locanda...” disse Ehiss a Dacey.
I due, seguendo le indicazioni avute dalla donna in chiesa, arrivarono alla locanda, che si trovava non distante dal centro cittadino.
Si trattava di un semplice ed umile albergo, apparentemente senza alcun cliente.
Ma ciò era dovuto alla tarda ora probabilmente.
“Salve...” il cavaliere al locandiere che era impegnato a trascinare grossi sacchi nella cucina “... ci occorre una stanza per la notte...”
“Forestieri, vero?” Chiese l'uomo. “Vi ho veduti in chiesa. Avete fatto appena in tempo, visto stavo andando a dormire...” guardando poi le scale che davano al primo piano “... mi sono rimaste libere un paio di camere...”
“Ci basta una...” fece Ehiss “... siamo sposati...”
“Bene, venite...” annuì il locandiere.
Li accompagnò sopra e mostrò loro la camera.
Andò via ed il cavaliere chiuse la porta a chiave, restando solo con Dacey.
“Perdonate se ho preso una sola stanza e ho detto di essere marito e moglie...” lui a lei “... ma non mi piaceva l'idea di lasciarvi sola a dormire... comunque prenderete voi il letto, mentre io dormirò sul pavimento...”

Guisgard
26-05-2016, 01.38.06
“Sto preparando la tela ed i colori...” disse Tintus ad Altea “... tra breve sarà l'alba e cominceremo... dipingere con le prime luci del mattino è un momento da sfruttare per un pittore. In camera vostra troverete il costume da indossare per essere ritratta, madama.”

Altea
26-05-2016, 01.42.22
Annuii.."Siete ispirato dall' Alba e non dal Tramonto" guardandolo negli occhi..ovvio al tramonto lui si faceva sentire con la sua musica..mi chiesi dove fosse ora, che stesse facendo.
Mi congedai ed entrai nella fredda ed angusta stanza, ma tenevo bene la sacca vicino. Mi guardai attorno per cercare il vestito della ninfa.

Guisgard
26-05-2016, 01.44.06
Guisgard sorrise e sorseggiò del vino.
“Chiederti” disse a Clio “di essere innamorata è forse come oltraggiare il tup onore di donna? Non ti ho certo definito una sgualdrina...” rise “... sei sempre così sulla difensiva? Immagino dunque lo eri anche da piccola... ti guardo, ti studio... quasi a voler fissare il tuo volto nella mia mente e ricordarmi... ricordarmi di te e della mia infanzia... io, come tutti i Taddei, sono fatalista e credo che il tuo arrivo qui non sia un caso...” finì il suo bicchiere di vino “... comunque non ho dubitato neanche per un istante che tu sia una donna vera...” indugiando più del dovuto su di lei con lo sguardo.

Guisgard
26-05-2016, 01.52.02
La misteriosa donna cominciò ad accarezzare il felino, senza però distogliere lo sguardo da Gaynor che la guardava dalla finestra.
Ad un tratto il felino, come accorgendosi di qualcosa, scivolò dalle braccia della donna e fuggì via.
Un attimo dopo, dalla penombra generata dalla notte illuminata dalla Luna, emersero delle sagome.
Erano grossolane, grottesche, sgraziate.
Circondarono la donna e l'alone lunare le illuminò.
Gaynor allora vide che si trattava di quelle deformi creature che abitavano l'isola.
Esseri dai tratti abnormi, innaturali, bestiali.
Circondarono la donna e lei sembrava essere completamente a suo agio.
http://40.media.tumblr.com/b78fa9b7f53d69c17dac4f5ba2ba88f5/tumblr_nqsppd2tb91tc30tvo1_1280.jpg

Guisgard
26-05-2016, 01.55.36
“Chissà chi è quel tipo...” disse Zoren, mentre Gwen era sul suo petto, segnandone delicatamente i muscoli con le dita “... domani lo chiederò alle tre sorelle... penso sia completamente tocco... poverino...”

Guisgard
26-05-2016, 01.59.44
Nella camera, steso sul letto, Altea vide il costume da indossare per il dipinto.
Si trattava di una leggera tunica bianca, con lunghi spacchi laterali per mettere in risalto le sue gambe e stretta in vita in modo da disegnare i suoi fianchi.
C'erano poi un diadema ad intreccio e bracciali di ottone formati da serpenti avvolti su stessi.
Il tutto era completato da due sandali alti con lacci dorati.

Lady Gwen
26-05-2016, 02.00.08
Risi appena, annuendo.
"Sì anche io sono curiosa..." sempre mantenendo un tono divertito, mentre rimanevo ancora sul suo petto, sentendo il suo calore attraverso la seta leggera della camicia da notte, e continuavo a percorrere il suo petto con le dita.

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Clio
26-05-2016, 02.00.50
Risi a quelle parole, finendo il vino.
"Conosci molto poco l'ambiente aristocratico, eh?" Scuotendo la testa "Una donna aristocratica ha dei doveri verso il proprio sangue, non può certo concedersi al primo che capita come una popolana qualsiasi, per essere gentile..." alzando gli occhi al cielo "Senza sangue e onore cosa ci rende nobili?" Versandomi dell'altro vino.
"Sì, sono sempre sulla difensiva.." Sorrisi appena "Sono una donna libera, che vive in mezzo agli uomini, vi conosco.. È sempre meglio mettere in chiaro le cose... Si evitano spiacevoli inconvenienti... E non mi hai chiesto se ero innamorata ma se eravamo amanti, ergo se avevo rinnegato il mio nome, il mio casato, infangato il mio sangue donandolo a chicchessia.." Scuotendo la testa "Non ho parole lusinghiere per definire una donna che si comporta così..".
Sospirai.
"Ad ogni modo non ha importanza, è stata una lunga giornata e hai messo a repentaglio il mio autocontrollo... Tanto per cambiare.." Alzando gli occhi al cielo "Se sei davvero chi dici di essere, non è una novità..." Alzando le spalle "Non andavamo affatto d'accordo da ragazzini, avevi il potere di farmi perdere le staffe.." Sorridendo appena.
Aveva finito il vino, così gliene versai ancora, rabboccando già che c'ero il mio bicchiere.
"Bene!" Sorrisi, ignorando il suo sguardo.
"Sì, anche io credo che tutto accada per una ragione... Anche se magari questa è oscura.." Sospirai.

Lady Gaynor
26-05-2016, 02.01.44
Quella donna continuava a guardarmi, accarezzando il felino, che dopo qualche istante saltò dalle sue braccia per poi sparire nella notte.
Fu così che apparvero allora delle sagome deformi, che circondarono la donna. Quando la luce della luna le illuminò, vidi che si trattava di quelle creature grottesche e bestiali come già ne avevo viste quel giorno. Mi ritrassi inorridita, osservando come la donna sembrasse addirittura compiaciuta di trovarsi tra quegli abominevoli esseri.
Andai così a svegliare il pirata. "Capitano... Capitano svegliati..."

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Altea
26-05-2016, 02.08.21
Sopra il letto trovai il vestito, era davvero bello. Tolsi il vestito di Cramelide poggiandolo con cura sul letto.
Il mio corpo nudo rabbrividi' ai freddi spifferi, indossai la tunica bianca con le gambe scoperte e la sistemai ai fianchi. Vidi il diadema e lo posi sul capo dopo aver spazzolato con vigore i lunghi e biondi capelli.
Terminai la vestizione con i bracciali a serpente sulle braccia e allacciando i lacci dorati dei sandali sulle gambe.
Mi guardai soddisfatta.."Per fortuna non mi chiamo Elena..sicuramente nessuno farebbe una guerra dopo avermi rapita" sospirando.
Uscii e andai a cercare Tintus chiamandolo.

Guisgard
26-05-2016, 02.12.06
Zoren sembrava preso dai suoi pensieri, dai misteri che quella casa ora sembrava celare.
Ma poi il calore dato dalla vicinanza di Gwen, il suo corpo giovane e morbido diviso dal petto nudo di lui solo da quella leggera e soffice camicia da notte, quei lievi baci e poi le sue dita che delicate sfioravano i muscoli del mago come suadenti carezze.
Allora Zoren sorrise alla ragazza, accarezzandole i ricci capelli che meravigliosamente incorniciavano il suo volto.

Lady Gwen
26-05-2016, 02.17.12
Mi piaceva la sua espressione assorta e pensierosa, aveva un qualcosa di diverso e particolare che non riuscivo a definire.
Si voltò poi verso di me, sorridendomi e accarezzando i miei capelli.
Io gli sorrisi di rimando e restai così, con gli occhi nei suoi, accarezzando stavolta la sua mano.
Dopo un po', avvicinai il mio viso al suo e lo baciai lentamente, senza fretta, assaporando al massimo quel momento.

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Guisgard
26-05-2016, 02.19.25
Guisgard ascoltò Clio e rise appena.
Sorseggiò poi un po' del vino che lei gli aveva versato.
“E' la prima volta” disse “che rimpiango di non avere memoria della mia infanzia...” fissandola “... forse io e te litigavamo sempre per... beh... magari mi piacevi ed era il solo modo per attirare la tua attenzione... dopotutto immagino tu sia stata fredda e scostante sin da piccola, no?” Bevendo. “Eppure tu e lui mi sembravate... non so... insolitamente legati... quasi intimi... sbaglio?”

Guisgard
26-05-2016, 02.21.20
Il pirata si svegliò a quelle parole di Gaynor.
“Che...” disse “... che succede?” Sbadigliando. “Cosa c'è? Hai fatto un brutto sogno?”

Lady Gaynor
26-05-2016, 02.24.48
"No, nessun sogno... o meglio, un incubo c'è stato, ma prima..." risposi, raccontandogli il sogno e poi ciò che avevo visto. "Credimi, roba da far accapponare la pelle... una donna beata tra quelle specie di bestie..."

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Clio
26-05-2016, 02.29.39
Lo guardai come se avesse detto la cosa più assurda di questo mondo.
"Io piacere a Guisgard?" Scoppiai a ridere con talmente tanta grazia che quasi non sputai il vino.
"Ma per favore, faceva il cretino con quelle ragazzine che ora saranno delle perfette dame di corte..." Diverta "Litigavamo perché mi prendeva in giro per come parlavo, e perché mi allenavo per combattere.." Sorrisi, un sorrisetto soddisfatto.
"Oh come avrei voluto vedere la tua faccia sapendo che ero io a comandare tutta la Guardia Ducale..." Risi piano.
Poi quelle parole su Icarius, è un velo di malinconia attraversò il mio sguardo.
Lui era in cella mentre io bevevo vino e chiacchieravo.
"No, non sbagli..." Mormorai "Tengo Molto a lui..." Sorrisi piano "'Ne abbiamo passate tante insieme, siamo persino scappati dalle carceri di Cimas..." Sorrisi, ricordando quel momento "Gli ho distrutto la vita, povero ragazzo.." Scuotendo la testa.
"Che vuoi farne di lui?" Chiesi, con uno sguardo triste.

Guisgard
26-05-2016, 02.32.56
Zoren cominciò a rispondere a quei lievi e delicati baci di Gwen.
Baci dolci, leggeri, appena accennati che scaldavano quel letto, come già faceva lo stretto abbraccio fra loro.
E sul petto di Zoren, fra le sue forti braccia, la ragazza si sentiva sicura, protetta e soprattutto amata.
E mentre l'atmosfera fra i due si faceva più calda, intima e complice, improvvisamente ripresero quei misteriosi rumori provenienti dalla cantina.

Guisgard
26-05-2016, 02.38.10
Udito ciò che raccontava Gaynor, il pirata scese giù dal letto e si avvicinò alla finestra per guardare di sotto.
“Non vedo nessuna donna...” disse Capitan Cuore “... e neanche nessuna di quelle grottesche figure... non c'è nessuno, Gaynor...”

Lady Gwen
26-05-2016, 02.38.47
Rispose ai miei baci e quel "qualcosa" iniziò ad accendersi fra noi a quei dolci baci.
Mi sentivo sicura, protetta ed amata fra le sue braccia forti e sul suo petto.
A poco a poco allora invertii le posizioni, ritrovandomi sotto di lui mentre tenevo il suo viso fra le mani, continuando con quei baci leggeri.
Ad un certo punto, i rumori ricominciarono.
''Amore, i rumori... Sono ricominciati..." sussurrai sulle sue labbra, un po' contrariata per quella interruzione.

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Lady Gaynor
26-05-2016, 02.42.18
"Saranno andate via mentre ti raccontavo..." risposi "Credimi, so bene ciò che ho visto, ero del tutto sveglia così come lo sono ora... dopotutto, mi hai dato della visionaria anche quando ti dissi delle urla la prima volta..."

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Guisgard
26-05-2016, 02.43.35
Guisgard rise.
“Già, chissà dove saranno ora quelle perfette dame di corte...” disse divertito, per poi fissare Clio “... non temere, il tuo amico resterà in gattabuia solo il tempo di sbollire la rabbia... ma non affezionarti troppo a quel tipo... non vivrà a lungo...”

Clio
26-05-2016, 02.45.43
Cercai di nascondere il pugno allon stomaco che furono quelle parole.
Lo avevo salvato due volte, lo avrei fatto una terza.
"Beh, che ti aspettavi? Ti somiglia.." Alzando gli occhi al cielo.
"Che hai intenzione di fargli? O meglio, come pensi di poter ingannare la Gioia?".

Guisgard
26-05-2016, 02.52.45
“Già...” disse Zoren voltandosi verso la porta “... ma che vadano al diavolo stanotte...” tornando a guardare Gwen che stava sotto di lui “... ho di meglio da fare ora...” e la baciò di nuovo.
E baciandola cominciò a far scendere le spalline della sua camicia da notte, fino a scoprirle il petto.

Guisgard
26-05-2016, 02.57.08
“Io non credo che tu sia pazza e neanche che tu sia una visionaria...” disse il pirata a Gaynor “... ma capirai che nessuna donna si sentirebbe a suo agio in mezzo a simili creature... magari quella che hai visto non era una donna, ma probabilmente un'altra di quelle creature grottesche... su, torna a letto... riposeremo e domani forse conosceremo finalmente il misterioso padrone di quest'isola...” accarezzandole il viso.

Lady Gwen
26-05-2016, 02.58.22
Risi di gusto alle sue parole e rimasi sorpresa, ma ovviamente felice, alla sua reazione.
Riprese a baciarmi ed io gemetti quando le sue labbra raggiunsero di nuovo le mie.
Le sue mani poi abbassarono le spalline della mia camicia da notte fino a scoprire il petto ed io mi sentii avvampare, immaginando già le mie gote rosse, ma in quel momento non mi importava di nulla che non riguardasse noi due, così cinsi il suo collo con le braccia e lo avvicinai ancora di più a me.

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Guisgard
26-05-2016, 03.03.49
“E' solo un sosia... un fantoccio...” disse Guisgard a Clio, per poi finire il suo vino “... la Gioia?” Ripetè. “Non corro alcun pericolo ora... non sono certo innamorato...” fissandola “... o forse per salvare il tuo amico vuoi gettare me in pasto alla maledizione? Magari facendomi innamorare di te...” per poi ridere di gusto.

Guisgard
26-05-2016, 03.11.12
Altea indossò quel costume e poi lasciò la sua camera in cerca di Tintus.
Percorrendo il lungo corridoio, intravide una luce in fondo a delle scale.
Era lo studio in cui il pittore aveva preparato il tutto per cominciare il dipinto.

Guisgard
26-05-2016, 03.34.17
La mani sicure di Zoren fecero scendere lentamente le spalline della camicia di Gwen, scoprendo il suo petto.
Lui allora fissò le sue nudità, per poi guardare negli occhi la ragazza.
Era uno sguardo carico di desiderio.
Allora, stando sempre sopra di lei, chinò il viso sul petto nudo della giovane.
E lei cominciò a gemere intensamente e a vibrare tutta fra le braccia di lui.
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Lady Gwen
26-05-2016, 03.41.07
Mentre abbassavano le spalline, le sue mani erano sicure, come quando fecero scendere ancora la mia camicia.
Vidi il suo sguardo posarsi sulle mie nudità, per poi cercare i mi ei occhi e fu come se volesse che io vedessi quel desiderio, venendo inebriata.
Allora io ricambiai quello sguardo con lo stesso desiderio, finché il suo viso non si chinò sul mio petto nudo.
A quel contatto, i miei occhi si chiusero, le mie mani si intrecciarono con decisione nei suoi capelli e intensi gemiti affiorarono dalle mie labbra, mentre il mio corpo vibrava come le corde di uno strumento fra le sua braccia.

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Clio
26-05-2016, 09.27.40
Scoppiai a ridere a quelle parole di Guisgard, per poi portarmi la mano al petto e assumere un'espressione seria.
"Mi hai beccata!" ammusi, per poi ridere di nuovo "Fare innamorare gli uomini così.." schioccando le dita "È la mia specialità.. dopotutto con questi modi così sensuali e aggraziati uno come fa resistermi?" alzando gli occhi al cielo.
Scossi la testa, divertita.
"Beh, ma se non ti serve per ingannare la Gioia, che te ne fai di un sosia?" pensierosa "Voglio dire, qual'è il tuo piano?".

Dacey Starklan
26-05-2016, 10.31.53
La locanda, come del resto l'intera città, sulle prime pareva disabitata.

Fummo accolti dal locandiere, dal volto un po' assonnato.

Ehiss fu lesto a ordinare una sola stanza e non mi dispiacque la sua iniziativa, come gli dissi una volta da soli.

"Avete fatto bene. In realtà avrei voluto proporlo io ma temevo di risultarvi troppo sfacciata" dissi guardando la camera, anch'essa piuttosto modesta in tono con la locanda stessa.

Ovviamente il letto era uno solo, al centro della camera, una piccola finestrella dava sul cortile e su alcune case vicine.

" Sul pavimento? Come potrei mai lasciare che mio marito dorma sul pavimento? Non sono una moglie così terribile" scherzai in merito a come Ehiss ci aveva presentati al locandiere.

Quella battuta serviva anche ad alleggerire un po' l'atmosfera, tra la città cupa e la gente ancora più cupa.

" Sarà una coincidenza ma... Avete notato che sia l'uomo alla chiesa che il locandiere erano intenti entrambi a trascinare qualcosa? Come se fosse l'unica attività di queste persone, trascinare robe pesanti e pregare a notte fonda!"

Alzai le spalle mettendomi di schiena mentre mi scioglievo i capelli che ricaddero dolcemente sulle spalle.

" Dico sul serio Ser" sedendomi sul letto, " non vi lascerò dormire per terra. Abbiamo passato abbastanza tempo insieme e se aveste voluto approfittare di me lo avreste già fatto. Mi fido di voi... E poi ricordate che dormo armata" con un leggero sorriso prima di sfilare il pugnale dallo stivale e metterlo sotto il cuscino.

" E ora se foste così gentile da voltarvi o chiudere gli occhi" chiesi per poi sfilarmi il corsetto che stringeva la camicia, che sbottonai con calma. Appoggiai tutto su una sedia e poi lasciai scivolare la gonna lungo le gambe.

Ripiegata anch'essa sulla sedia cercai si lisciare al meglio la sottoveste a maniche corte che portavo.

" Potete girarvi ora" mormorai con un filo di titubanza della voce e infine mi sedetti sul bordo del letto.

" Domani mattina sarà bene chiedere come si chiama questa desolata città e ottenere delle indicazioni per tornare a Sant'Agata. Il vescovo e Ammone saranno preoccupati"

Lady Gaynor
26-05-2016, 13.05.44
"Ti dico che era una donna! Ed anche molto bella... strana, ma bella..." risposi al pirata, seccata del fatto che ancora una volta non credesse a ciò che avevo visto. "L'ho sentita anche cantare, una voce alta e squillante, indubbiamente di donna..."
Mi rimisi a letto, continuando a pensare alla stranezza a cui avevo assistito. "Si, speriamo di conoscerlo, questo dottore..."
Passai ancora un po' di tempo sveglia a causa di un senso di inquietudine che non voleva lasciarmi, ma poi finalmente mi riaddormentai.

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Altea
26-05-2016, 14.57.21
Vidi una stanza in lontananza e lentamente mi avvicinai, aprii la porta e vidi era proprio la stanza del pittore e tutto era pronto.
"Siete qui Tintus...è tutto pronto? Pensavo andassimo fuori a dipingere, l' estro vi fa immaginare in una stanza chiusa" domandai mentre mi guardavo attorno e se vi fossero altri modelli...il dio innamorato...era già sulla tela o se lo sarebbe immaginato.

Guisgard
26-05-2016, 18.16.11
Furono lunghi attimi di piacere.
Il viso di Zoren e la sua bocca, i suoi baci, sul petto nudo di Gwen.
Lunghi attimi che fecero gemere la ragazza a lungo.
E quel piacere divenne intenso, quasi insopportabile, quando lui destinò quei giochi fatti di baci a tutto il suo giovane corpo.
Ed allora Gwen fu travolta da un godimento profondo e prolungato.

Guisgard
26-05-2016, 18.19.33
Guisgard sorrise.
“Qualunque bella donna può far innamorare un uomo...” disse a Clio “... sbaglio? Anche un maschiaccio impertinente come te. Io mi innamorerei...” fissandola negli occhi, per poi avvicinarsi a lei.

Lady Gwen
26-05-2016, 18.20.32
Quei giochi caldi e intensi durarono a lungo, molto a lungo, spostandosi poi su tutto il mio corpo e ciò mi riportò a quella bellissima mattinata al palazzo.
Era un piacere quasi insopportabile di quanto era intenso e profondo.
Non sapevo cosa gli fosse preso quel giorno, prima il pomeriggio nel bagno e ora qui, ma non ra il momento di farsi certe domande, mentre i miei sospiri sfociavano in intensi gemiti.

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