Visualizza versione completa : Le Florealiche
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"Ti sembro un maschiaccio?" Sostenendo il suo sguardo mentre si avvicinava, con un sorrisetto divertito e impertinente.
"Già, bravo.. Così poi muori!" Sorridendo appena, divertita "Non mi sembra una grande idea.." Fissandolo in quegli occhi azzurri, quasi volessi leggergli dentro.
"Ad ogni modo non mi hai risposto..." Cambiando tono, un tono più serio, eppure più caldo "A che ti serve Icarius se non è per la Gioia?".
Guisgard
26-05-2016, 18.28.29
“Beh, dividere la stessa camera” disse divertito Ehiss a Dacey “non vuol certo dire usarla per farci l'Amore, non credete?” Fissandola con un sorriso.
Poi si voltò come chiesto dalla ragazza, tornando a guardarla quando lei ebbe finito di prepararsi per la notte.
E nel vederla solo con quella sottoveste, il cavaliere indugiò più di un istante con lo sguardo sulla giovane e bella zingara.
“Vi ringrazio per la fiducia” mormorò “ma potete mettere via quel pugnale.” Stendendo a terra il suo mantello ed arrotolando dei panni da usare come cuscino. “Meglio che riposi qui sul pavimento. Non temete, non è scomodo come sembra.” Per poi stendersi. “Però avete ragione... giusta osservazione la vostra... sia l'uomo in strada che il locandiere sembravano essere impegnati con la medesima azione... trascinare qualcosa... chissà, forse era un caso... come fortuita forse era la stessa fretta che mostravano... come se avessero una scadenza inesorabile da dover soddisfare...”
Guisgard
26-05-2016, 18.32.31
Quei giochi e poi, quando il desiderio fu troppo forte, Zoren prese Gwen e la fece sua.
Totalmente, a lungo.
Per tutto ciò che restava di quella notte.
E quando spuntò, l'alba trovò i due giovani appagati ed addormentati, stretti l'uno all'altra.
Guisgard
26-05-2016, 18.35.00
“Magari uccidendolo” disse Guisgard avvicinandosi pericolosamente al volto ed alla bocca di Clio “eliminerei un potenziale rivale... per il seggio ducale...” esitò “... e per il tuo cuore...” con quei suoi occhi azzurri, intensi e profondi, in quelli altrettanto chiari di lei.
Lady Gwen
26-05-2016, 18.37.51
Quella che sembrava una piacevole tortura senza fine, ad un certo punto si interruppe, dando però inizio a quella danza appassionata, appagante e assoluta.
Ci amammo per ciò che rimaneva di quella notte, fin quando l'alba, sorgendo fresca e rosata, ci trovò addormentati e felici, con me che dormivo totalmente abbandonata con la schiena contro il suo petto forte e ben fatto, mentre lui cingeva da dietro i miei fianchi col braccio.
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Dacey Starklan
26-05-2016, 18.38.38
" No non vuol dire usarla in quel modo, per questo per me potreste dormire nel letto ma...se quel pavimento é così appetibile, più di dividere il letto con me" alzai le mani come in resa," chi sono io per insistere?"
Avevo notato la sua occhiata, piuttosto lunga, per cui mi infilai sotto le coperte e presi a giocherellare con i capelli.
" É vero... Tutti di fretta. Anche in chiesa, quasi non era finita la messa che uscivamo e non solo riuscita neanche bene a capire dove andavano, era così buio... Sembra che più andiamo avanti più incontriamo stranezze" sospirai stanca di tutto quel viaggiare senza meta e senza senso.
Guardai Ehiss steso per terra e mi sentii un po' in colpa, io la cameriera che dormivo comoda e lui il signore sul pavimento. Ad ogni modo la scelta era stata tutta sua .
Si avvicinò, sempre di più, e io non staccai mai gli occhi dai suoi.
Erano identici a quelli di Icarius, eppure l'espressione era così diversa.
Sembravano due facce della stessa persona, eppure erano due persone distinte.
Come poteva mai essere possibile?
La cosa non mi piaceva, non mi piaceva affatto.
Dovevo ammettere che somigliava davvero a Guisgard, anche se lui non si era mai comportato così con me.
"Attento, Taddeo..." Sussurrai quasi, con lo stesso tono caldo, senza indietreggiare nè distogliere lo sguardo nonostante si fosse fatto pericolosamente vicino al mio viso.
"Tu non te la puoi permettere una come me..." Fissandolo intensamente.
Avrei voluto rispondergli che non gli avrei mai permesso di far del male a Icarius, ma doveva fidarsi di me o sarei finita in gattabuia pure io.
Guisgard
26-05-2016, 19.03.24
Dopo un sonno più o meno tranquillo, ma comunque senza sogni, Gaynor si svegliò poco dopo l'alba, quando il dorato Sole del mattino invadeva la bianca spiaggia tropicale che si poteva ammirare dalla finestra della camera, col fruscio, quasi ritmico e musicale, delle onde che spumose bagnavano la sabbia.
Capitan Cuore era ancora addormentato accanto a lei, col volto sereno ed il petto nudo scoperto dalle lenzuola.
Guisgard
26-05-2016, 19.06.34
Zoren fu svegliato da un vivace raggio di Sole che dalla finestra giungeva a danzare sul suo viso, ritrovando Gwen ancora addormenta fra le sue braccia.
Lui allora le sfiorò il volto con un bacio, per poi sussurrarle dolci parole ad un orecchio.
E nel farlo le accarezzò il collo con le labbra.
“Buongiorno, piccola...” disse piano.
Lady Gaynor
26-05-2016, 19.08.00
Mi ridestai da un sonno senza più incubi, con il Capitano ancora addormentato vicino a me. Mi alzai e mi affacciai alla finestra... il panorama era mozzafiato, il riverbero del sole sull'azzurro dell'acqua limpida e spumosa. C'era un bel sole caldo, l'ideale per una bella passeggiata tra i giardini.
Ritornai a letto e posai la mano sul petto nudo del pirata. "Capitano, è mattina ormai..."
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Lady Gwen
26-05-2016, 19.10.32
In uno stato a metà fra il sonno e la veglia, sentii le labbra di Zoren posarsi dolcemente sul mio viso e poi sul mio collo, mentre mi dava il buongiorno.
Sorrisi, con gli occhi ancora chiusi, stiracchiandomi appena.
"Buongiorno..." sussurrai, stringendo ancora di più il suo braccio attorno ai miei fianchi.
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Guisgard
26-05-2016, 19.10.41
“Magari domattina, con la luce del giorno, tutto avrà più senso...” disse Ehiss, sistemandosi al meglio su quel suo improbabile giaciglio “... sarà meglio dormire ora... buonanotte.” A Dacey.
La notte trascorse così, lenta ed inquieta, con lui che non riuscì a chiudere occhio, in balia com'era di pensieri e dubbi.
Poi spuntò l'alba ed arrivò il nuovo giorno.
Guisgard
26-05-2016, 19.19.26
“Ah...” disse piano Guisgard, con voce suadente “... davvero?” Fissando Clio nei suoi occhi chiari ed azzurri. “E perchè mai?” Sempre vicinissimo alla sua bocca rosata. “Cos'hai di speciale? Oltre ad essere così bella...” con tono caldo, per poi scendere con lo sguardo su tutto il suo corpo, quasi ad immaginarla nuda, quasi a volerla spogliare con gli occhi.
Occhi azzurri ed enigmatici, magnetici e penetranti.
Come se avessero il potere di possederla.
Era un uomo misterioso.
Un uomo con un che di romantico e passionale, virile e deciso, ma anche a suo modo misterioso e tormentato.
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Dacey Starklan
26-05-2016, 19.19.31
" Buona notte Ser" mormorai piano e soffiai sulla candela, così che la camera sprofondò nel buio più completo.
Mi rintanai sotto le coperte ma non dormii molto, sentivo il cavaliere muoversi nel suo scomodo giaciglio, forse turbato da qualche sogno.
L'alba arrivò dopo una lunga attesa e io fui ben felice di intravedere qualche timido raggio di sole che tentava di farsi strada attraverso le ante in legno consumato.
Mi alzai con parecchia stanchezza ancora addosso, lavai il viso nel catino dell'acqua che stava accanto alla sedia e presi a vestirmi.
Quando avrei voluto un bel bagno caldo e degli abiti puliti.
" Buongiorno Ser..." dissi piano prima di aprire del tutto la finestra
Guisgard
26-05-2016, 19.22.42
Quella mano di lei sul petto di lui, poi la sua voce ed il pirata che aprì piano gli occhi azzurri, resi luminosi dal dorato Sole mattutino.
“Ehi... buongiorno...” disse assonnato, per poi sgranchirsi dal torpore del sonno “... sembra sia una bella giornata...” guardando verso la finestra “... riposato bene?” Tornando a guardare il bel viso di Gaynor.
Lady Gaynor
26-05-2016, 19.26.28
Sorrisi al Capitano, guardandolo con tenerezza. "Si, per fortuna niente più incubi insanguinati... La giornata è bella davvero, che ne dici di vestirci e scendere giù? Magari il nostro ospite ci onorerà della sua presenza a colazione..." finii posando un bacio sulle sue labbra.
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Guisgard
26-05-2016, 19.26.36
Allo spuntare del Sole, Dacey si alzò, dopo aver dormito pochissimo, si lavò il viso e poi si vestì.
Ehiss non aveva chiuso occhio e restò in silenzio a fissare la sagoma incerta della zingara che si muoveva nella penombra della stanza mentre si vestiva.
La guardò e ne immagino le forme ed i tratti del suo corpo gitano.
Poi lei gli diede il buongiorno ed aprì la finestra, scacciando la penombra dalla camera.
“Buongiorno a voi...” disse lui “... vedo siete mattiniera...” sorridendo.
Dacey Starklan
26-05-2016, 19.30.14
" Non ho dormito granché a dire il vero e neanche voi da ciò che ho sentito..." lasciai la finestra per sedermi accanto al cavaliere, " c'è qualcosa che vi angoscia Ser? Potete confidarvi con me se lo desiderate, un peso é più leggero se condiviso con qualcuno" dissi con tono dolce allungando una mano a stringere la sua.
Guisgard
26-05-2016, 19.41.44
Altea entrò e trovò Tintus.
“No, sfrutteremo la luce della stanza...” disse il pittore aprendo una tenda e lasciando che il Sole illuminasse l'ambiente “... e poi se vi ritraessi fuori qualche contadino potrebbe poi vedervi... il barone è molto attento alle sue modelle... non vuole che qualcuno ne approfitti per guardarle posare...” scoprì la tela e la dama vide ciò che del dipinto era già stato disegnato.
Era un paesaggio pastorale ed incontaminato, con un cielo terso.
E nel dipinto vi era già un personaggio.
Si trattava di un bellissimo dio greco, cinto solo da una corta tunica.
E quel dio pagano aveva lo stesso viso dell'uomo incontrato da Altea la notte prima.
Altea
26-05-2016, 19.46.49
Annuii.."È anche vero..devo dirvi mi sentirei in imbarazzo a certi commenti".
Fu così che Tintus tolse la tela al quadro e mi avvicinai a guardarlo...rimasi senza parole..il Dio greco era..Andros.
Osservai Tintus..."Da dove avete presa la immagine del dio greco? Avevate un modello?" chiesi ingenuamente.."Avrei voluto posare assieme a lui, rendeva meglio il quadro."
Guisgard
26-05-2016, 19.46.59
“Resterei così per sempre...” disse Zoren sussurrando nell'orecchio di Gwen “... ma temo che giù ci aspettino... sarà meglio andare... anche se mi costa davvero fatica... dai, alzati prima tu... ammesso io ti lasci andare...” ridendo e stringendola forte a sé.
Guisgard
26-05-2016, 19.50.41
“Si...” disse il pirata a Gaynor “... andiamo... ma comincia a prepararti... voi donne siete notoriamente più lente nel vestirvi... e poi, se cominci prima tu, io posso restarmene qui a guardarti... ti ho vista spesso spogliarti... dunque ora ti vedrò anche intenta a vestirti...” ridendo sarcastico.
Lady Gwen
26-05-2016, 19.54.22
Sorrisi alle sue parole nel mio orecchio.
Anche io sarei rimasta lì fra le sue braccia per sempre.
Poi risi anche io insieme a lui, lasciandomi stringere forte, poi mi voltai, restando sempre fra le sue braccia.
"Suona come una stupenda minaccia..." dissi piano con un sorriso, per poi baciare il suo viso, gli angoli della bocca, il naso, le palpebre, tutto delicatamente, come una carezza.
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Guisgard
26-05-2016, 19.54.23
“Siete molto gentile...” disse Ehiss a Dacey, che si era seduta a terra accanto a lui “... ma vi sembro forse inquieto? E' tutto tranquillo, non temete. Pensate potrei desiderare altro? Sono in compagnia della mia bellissima cameriera. Naturale dunque che stia bene.” Facendole l'occhiolino. “Inoltre tutti mi credono vostro marito e ciò mi renderà di certo molto invidiato." Ridendo piano. "Ora scendiamo per fare una bella e degna colazione.” Sorridendo.
Guisgard
26-05-2016, 19.58.49
“Si...” disse annuendo Tintus ad Altea, mentre preparava colori e pennelli “... ho usato un modello... ma non avrebbe potuto posare con voi... si tratta del figlio del barone, quello partito per la guerra... ho usato un suo dipinto per ritrarlo... quello che avevo nella mia bottega in città... devo ammettere che si trattava di un bellissimo giovane, dunque comprendo il vostro desiderio di essere ritratta fra le sue braccia... è intrigante essere la ninfa prediletta di un dio così bello...”
Lady Gaynor
26-05-2016, 20.00.07
"Non vorrei deluderti..." risposi al pirata "ma io non sono come le altre donne. Mi bastano dieci minuti per essere pronta, anche alzandoci insieme c'è il serio rischio che io finisca di prepararmi prima di te..." Mi alzai e mi lavai il viso con l'acqua di un catino, dopodiché cominciai a vestirmi.
"Spero che i miei movimenti soddisfino la tua lussuria, Capitano..."
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Dacey Starklan
26-05-2016, 20.02.50
Ero sicura che mi stesse nascondendo qualcosa, ormai avevo iniziato a saper leggere attraverso i suoi occhi.
Occhi nei quale a volte finivo per perdermi.
" La mia offerta resta sempre valida, quando avrete bisogno di parlare sarò sempre pronta ad ascoltarvi"
Mi alzai stirando la gonna con le mani e nel farlo ripensai al bel abito che avevo comperato a Capomadza e che non avevo avuto occasione di usare. E poi naturalmente pensai a mio zio, del quale sentivo sempre la mancanza.
" Giusto. Quasi dimenticavo che sono vostra moglie" dissi sorridendo per entrare nella parte e sottobraccio al cavaliere scendemmo di sotto.
Altea
26-05-2016, 20.04.26
Quanto avrei voluto dargli uno schiaffone in quel momento..mi mentiva..spudoratamente..oppure..il figlio del barone era una illusione..Altea, attenta, o rimarrai intrappolata in quel quadro.
"Oh si, adesso lo vedo meglio è proprio il figlio del barone..già è in guerra dimenticavo". Pensai al fatto che molte modelle furono cacciate da questo quadro perchè non adatte..non belle a dir del barone. Se detestava tanto il figlio era strano poneva la sua immagine e pure si permetteva di cacciare una modella per il ritratto perchè splendesse vicino a lui.
Sospirai ma la cosa non mi piaceva affatto "Bene...iniziamo..che devo fare?" poi pensai a una sua frase..."Si trattava? Avete detto si trattava di un bel giovane..si tratta..non è morto, è solo in guerra" fissandolo.."Avanti voglio la verità o mi rifiuterò di posare" determinata.
Guisgard
26-05-2016, 20.19.15
Ci furono altri momenti di tenerezza ed intimità tra Zoren e Gwen.
Poi i due si alzarono e si prepararono per scendere giù.
Raggiunsero poco dopo gli altri al pianterreno, dove le tre anziane sorelle avevano preparato una deliziosa colazione per i loro ospiti.
“Buongiorno.” Disse sorridendo Melina ai due giovani innamorati. “Aspettavamo voi per cominciare.”
Go e Nyccio infatti avevano già preso posto a tavola.
Guisgard
26-05-2016, 20.22.36
Il pirata rise di gusto a quelle parole di Gaynor.
“Tu soddisfi sempre ogni mio slancio, amore mio.” Disse, per poi alzarsi dal letto.
Si lavò e vestì.
Poco dopo i due erano pronti.
Scesero così di sotto, dove trovarono Ester ed un'abbondante colazione già servita in tavola.
“Buongiorno, signori.” Salutò la donna.
Un attimo dopo arrivò anche Sbroz.
“Il dottore sta arrivando.” Annunciò questi.
Lady Gwen
26-05-2016, 20.24.52
Quelle tenerezze fra noi durarono ancora a lungo.
Poi ci alzammo, ci preparammo e scendemmo di sotto, dove tutti già ci aspettavano a tavola, primi fra tutti ovviamente i nostri compagni di viaggio.
Allora io sorrisi a Melina e presi posto accanto a Zoren.
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Guisgard
26-05-2016, 20.29.08
Ehiss e Dacey scesero sottobraccio al pianterreno della locanda.
Con loro sorpresa la sala era completamente vuota e la cucina, da cui non provenivano né rumori e neanche odori, aveva addirittura la porta comunicante chiusa.
“Sembra siamo gli unici clienti...” disse il cavaliere.
Chiamò allora il locandiere, ma nessuno rispose.
Ehiss girò un po' per la locanda, capendo che non vi era nessuno.
Allora uscì in strada e la cittadina appariva completamente deserta, con tutte le case e le botteghe chiuse.
Un tetro silenzio riempiva quello strano luogo che a tratti appariva come sottoposto ad un oscuro incantesimo.
http://mw2.google.com/mw-panoramio/photos/medium/11931755.jpg
Guisgard
26-05-2016, 20.32.02
Tintus fissò Altea.
“La verità...” disse “.. ossia? Che verità? Si, ho detto era, poiché il barone lo ha ripudiato e cacciato. Forse sarà morto in qualche battaglia a quest'ora. E comunque, foss'anche ancora vivo, di certo non tornerà più qui.”
Altea
26-05-2016, 20.36.29
Le sue parole mi mettevano sempre più ansia.."Perchè non dovrebbe più tornare? Perchè è stato cacciato e ripudiato.." con fare indagatore. Ovviamente qualcuno mentiva e ovviamente sotto vi era qualcosa di misterioso...maledizione, avrei dovuto andarmene..ma lui..lui mi aveva sedotto..e io ci ero cascata.
"Scusate...non mi sento di posare ora" inventai una bugia, volevo riparlare con lui...non volevo rischiare la mia vita ovviamente.."Ditemi..come si chiama il figlio del barone? E qui chi impersonifica?".
Il fatto strano era che non potevo averlo sentito solo io suonare...vi era il barone qui, almeno, il nano..nessuno si era reso conto della musica...e di lui che invece non poteva fuggire da qui.. non ritornare mai più..egli non voleva andarsene..già era un fantasma che appariva al tramonto e sparire all' alba e tremai.
Non volevo rischiare...avrei parlato con Andros e mi avrebbe aiutata a fuggire da qui.
Dacey Starklan
26-05-2016, 20.41.42
" Beh come biasimare gli assenti... Chi verrebbe volontariamente in visita in questo posto?" Dissi ironica mentre scrutavo la locanda deserta, dalla sala alla cucina.
" Non è possibile che il locandiere non ci sia..." scocciata.
Uscimmo e la stessa scena si ripeté per strada.
Nessuno.
Un deserto di case e negozi sbarrati.
" É tutto così inquietante... Proviamo in chiesa? Magari troviamo l'uomo di ieri sera"
Sorrisi appena a quelle parole di Guisgard.
C'era qualcosa che non riuscivo a spiegare in quello sguardo, qualcosa di enigmatico, di magnetico.
Ed era strano perché io di solito non giocavo in quel modo, a maggior ragione con uno sconosciuto.
Perchè quello era Guisgard, sempre che fosse lui, indipendentemente dalla nostra infanzia.
"Oh, niente..." Scuotendo appena la testa, per poi sorridere, senza distogliere lo sguardo.
"Semplicemente tu non puoi amare, e io di un uomo che non mi ama non me ne faccio niente..." con un sorrisetto indisponente "Quindi vedi, non ti conviene guardarmi così.." Seguendo il suo sguardo che mi attraversava.
Era qualcosa che non avevo mai provato, e la cosa non mi piaceva.
A maggior ragione con lui.
Possibile fosse davvero Guisgard?
Che mi fossi sbagliata?
Che la mia fiducia fosse mal riposta?
Non riuscivo a spiegarmelo, come non capivo quella strana atmosfera che ci avvolgeva.
"Poi magari ti innamori davvero.." Con un sorriso beffardo e la voce calda "Non voglio mica un Arciduca sulla coscienza, nè!" Facendogli l'occhiolino.
Guisgard
27-05-2016, 01.14.19
Tutti presero posto a tavola e subito Melina servì loro la colazione.
C'era latte fresco, poi miele e confetture varie, biscotti, focacce e frutta di stagione.
“Ah, la colazione è il pasto più importante del giorno.” Disse con l'acquolina in bocca Go.
“Si, peccato però che tu lo dica anche davanti al pranzo ed alla cena.” Ridendo Zoren.
“Il ragazzo ha ragione.” Divertita Sissi. “La colazione è importante.”
“E poi come si dice?” Sorridendo Melina. “L'appetito è segno di salute.”
“Allora” sarcastico Zoren “Go e Nyccio sono le persone più sane del mondo.”
In quel momento arrivò qualcuno.
Era lo stesso uomo che Gwen e Zoren avevano incontrato nella cantina.
Guisgard
27-05-2016, 01.18.47
Guisgard sorrise appena, con gli occhi in quelli di Clio e la sua bocca vicinissima al viso di lei.
“Già, la maledizione...” disse in un sussurro, con le dita che ora, leggere, sfioravano i biondi capelli della ragazza “... beh, per una notte con te sfiderei qualunque incantesimo...” continuando a guardarla come se davvero volesse spogliarla con gli occhi, mentre le dita giocavano ad intrecciare i boccoli chiari di lei.
Lady Gwen
27-05-2016, 01.28.32
Risi divertita a quella discussione, mentre facevo fatica a scegliere fra tutte le cose buonissime che le sorelle ci avevano servito.
Non avrei voluto esagerare, ma mi sembrava veramente una colazione al livello di quelle che mi venivano servite a palazzo.
Ad un certo punto, però, entrò nella stanza l'uomo che avevamo incontrato in cantina.
Sfiorai con discrezione la mano di Zoren, con un'occhiata eloquente.
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Guisgard
27-05-2016, 01.28.55
“Come già vi dissi” disse Tintus ad Altea “il nome del figlio del barone è Velvon... e in questo dipinto raffigura il dio Apollo... e voi donerete volto e corpo alla sua ninfa prediletta...”
Era vicino, così vicino da sentire il suo respiro sulla mia pelle.
Era una sensazione strana, quel gioco pericoloso, quegli sguardi arditi.
Poi quelle parole, e il mio sguardo mutò.
Lo squadrai distaccata, con un velo di disprezzo.
"Una notte con me?" Ridendo appena "Una notte con me è lunga una vita intera..." Sussurrai, con voce calda, in contrasto con la freddezza delle parole.
"Se mi hai preso per una donnetta da una notte, hai sbagliato a capire.." Afferrando il suo polso, con una presa salda e stretta, allontanandolo dai miei capelli.
"Ma per tua fortuna di donne da una notte è pieno il mondo.." Con un sorrisetto impertinente.
Guisgard
27-05-2016, 01.35.28
Gwen e Zoren si scambiarono un'occhiata eloquente appena arrivò quell'uomo.
“Ave, popolo.” Disse questi entrando con espressione teatrale.
“Oh, ecco lo zio Memmo.” Fece Melina. “Sapete, è un po'... come dire... confuso, ecco.” Sottovoce, indicando che gli mancava qualche rotella.
“Si.” annuì Zoren sorridendo.
Guisgard
27-05-2016, 01.42.11
Guisgard sorrise, come se la presa di Clio sul suo polso lo accendesse ancor più di desiderio.
“Una notte o una vita...” disse lui fissandola intensamente “... cambierebbe qualcosa per un condannato a morte? Si... sfiderei la maledizione per te... così come baratterei la mia intera esistenza per una sola notte con te...” con un gesto deciso si liberò da quella stretta e prese la mano della ragazza nella sua, come a volerle dimostrare la sua forza di uomo “... hai ragione, il mondo è pieno di donnette... ma uomini capaci di sfidare la morte pur di conquistare il tuo cuore ne conosci molti?” Tornando vicinissimo alla bocca di lei. “Una sola notte... per arrivare fino al tuo cuore... e non lasciarlo più andare...”
Lady Gwen
27-05-2016, 01.42.14
Non potei fare a meno di ridere appena a quell'entrata in scena e alle parole di Melina.
Sentii anche che le donne si rivolsero a lui con l'appellativo di zio.
Non avevamo però ancora scoperto a cosa fossero dovuti quei rumori in cantina ed io ero davvero curiosa.
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Guisgard
27-05-2016, 01.46.09
“Si, buona idea...” disse annuendo Ehiss a Dacey.
I due così lasciarono la locanda e si diressero verso la chiesa.
La cittadina era deserta e desolata, avvolta da un cupo silenzio, mentre erba e sterpaglia crescevano ovunque, tra i muri, le murature, le tegole, persino tra i lastroni delle strade.
Come se quel luogo fosse abbandonato da secoli.
Il cavaliere e la zingara raggiunsero la chiesa, trovandola però chiusa.
“Chiusa a quest'ora del mattino...” mormorò Ehiss “... strano...”
Guisgard
27-05-2016, 01.53.51
“Siediti con noi, zio Memmo.” Disse Melina al nuovo arrivato.
“Focacce calde...” osservando la ricca tavola imbandita lo zio “... dunque i granai egizi hanno avuto buone scorte quest'anno. Ottimo. Il porto di Ostia sembra sia efficace. Ora il solo problema rimasto è come rifornire le province orientali di grano.” Annuì, per poi prendere una focaccia ed azzannarla con voracità. “Ah, dimenticavo...” masticando “... stanotte alcuni pretoriani hanno riferito di aver udito dei rumori sul Laterano...”
A quelle parole Tunetta scosse la testa.
“Li avrai sognati quei rumori, zio...” mormorò “... di notte qui dormiamo tutti e nessuno può mettersi a fare rumori in casa.”
Zoren guardò Gwen.
Lady Gwen
27-05-2016, 01.56.23
Risi piano alle solite farneticazioni dell'uomo, ma a quelle ultime frasi, io e Zoren ci guardammo.
"In realtà anche noi abbiamo udito dei rumori, stanotte. Per ben due volte, e ci siamo chiesti a cosa fossero dovuti."
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Il mio sguardo si allargò a quelle parole.
Sorpresa, affascinata, colpita.
Ci sapeva fare, eccome se ci sapeva fare.
Sentii la sua stretta sulla mia mano, una presa solida, salda, sicura.
L'istinto di liberarmi da quella presa come avevo fatto mille volte, ma non lo feci.
Lasciai che stringesse la mia mano, senza distogliere lo sguardo dal suo.
Era una sensazione strana, nuova, senza nome.
Quell'atmosfera, quello sguardo, quelle parole.
Parole capaci di scuotere l'animo di una donna nel profondo.
E io ero una donna.
"Sfideresti la morte per una donna che hai visto da dieci minuti?" Senza spostarmi nè distogliere lo sguardo "Perché? Nemmeno sai chi sono..".
Il mio sguardo nel suo.
Tutto quello non aveva alcun senso, lui non sapeva niente di me, io non mi fidavo di lui.
Chi era? Non lo sapevo.
Era davvero Guisgard? Era lui il sosia?
Non era niente di tutto ciò in quel momento.
Poteva essere chiunque.
Era una sensazione strana, pericolosa, decisamente pericolosa.
Quella vicinanza, quell'intesa, quello sguardo.
"Parole, ci sai fare con le parole..." Con gli occhi nei suoi "Per quanto ne so potresti dire lo stesso ad ogni donna che ti capita a tiro..." Sorridendo, indisponente "Perché io?" Con gli occhi che scrutavano i suoi "Perché dovrei crederti?".
I nostri sguardi incatenati.
"Anche perché prima dovresti conquistare il mio cuore..." Sussurrai "E dopo potresti ambire a quella notte, non il contrario...".
Altea
27-05-2016, 11.50.20
“A volte” disse Tintus ad Altea “l'età di un uomo è data non solo dagli anni vissuti, ma anche dalle delusioni e dai tormenti. Forse per questo il barone appare più vecchio di come sia davvero. Volete sapere il nome del barone? Egli si chiama Velvon...” rivelò “... quanto a suo figlio... lo stesso barone ha emanato un veto nel pronunciare il suo nome... dunque perdonatemi se non posso soddisfare oltre la vostra curiosità, madama...”
A quelle parole mi adirai.."Siete bugiardo. Alla bottega avete detto il barone si chiama Velvon e il barone ha emanato un veto nel pronunciare il nome del figlio." Lo guardai con sfida.."Pensate di aver preso la bella di turno da prendere il giro? Qui qualcosa non quadra e io non rischio..portatemi via..troverete una altra modella" decisa.
Dacey Starklan
27-05-2016, 16.35.09
Una desolazione sconfinata regnava in ogni strada compresa quella per raggiungere la chiesa, anch'essa compresa in quel letargico silenzio.
Come se il giorno celasse qualcosa di così terribile e spaventoso da costringere tutti, bambini e adulti, a rintanarsi in casa, con porte e finestre rigorosamente chiuse, in completo silenzio fino a che il buio portasse la quiete.
" Magari sono tutti allergici al sole" sbuffai poggiando le mani sui fianchi e continuando a fissare la porta chiusa della chiesa.
" Non posso credere che la gente di giorno sia come svanita. Qualcuno deve pur esserci qui dentro" e a passo deciso raggiunsi la porta e con un pugno iniziai a batterci sopra, con forza.
" Aprite!" urlai dopo vari colpi sul legno.
" Devono per forza averci sentito, non possono ignorarci"
Guisgard
27-05-2016, 17.13.27
“Ehm, allora forse ero io...” disse Melina “... si, stanotte mi sono alzata per farmi una tisana, visto non riuscivo a dormire e ho fatto cadere a terra alcune tazze.”
“Ecco spiegato il perchè di quei rumori dunque.” Annuì Tunetta. “Sii più accorta la prossima volta o spaventerai tutti.” Sorridendo. “Ora va a riposare zio. Devi prendere le tue medicine, ricordi?” Rivolta all'uomo.
“Si, vero.” Annuì questi. “Devo curare la ferita che mi sono procurato nell'ultima battaglia contro quel traditore di Licinio.”
“E' proprio pazzo...” sottovoce Zoren a Gwen.
Lady Gwen
27-05-2016, 17.17.14
Sarebbe stata una causa logica, se non fosse che io e Zoren, anzi lui soprattutto, avevamo avuto l'impressione che qualcuno stesse scavando e non ra certo rumore di cocci rotti.
Comunque non insistetti; se Melina non aveva detto nulla fin da subito, di sicuro non lo avrebbe detto sotto mia richiesta e non andai oltre.
Risi piano in risposta a Zoren, mentre continuavo a mangiare.
"Beh, anche tu credi di essere un eroe invincibile, ma saresti morto per avvelenamento se non ci fosse stata la sottoscritta..." sottovoce a lui "Magari vi mancano le stesse rotelle..." ridacchiando divertita "Scherzo, amore..." baciandolo sulla guancia.
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Guisgard
27-05-2016, 17.21.59
“Non lo so perchè tu...” disse Guisgard tenendo stretto il polso di Clio.
Una stretta però in qualche modo dolce, benchè virile e sicura.
“Non lo so...” continuò “... non ho una risposta... potresti fare l'Amore con me tutta la notte e poi uccidermi del sonno dopo avermi fatto morire di piacere... uccidermi e salvare il tuo amico... non lo so... eppure, nonostante tutto, sfiderei la morte per averti... e non solo per una notte... potrei farti arrestare, incatenare e frustarti fino a sentirti gridare che mi vuoi... ma così avrei solo il tuo corpo e non il tuo cuore... ed il tuo disprezzo, la tua indifferenza o il saperti innamorata di un altro, magari di un sosia, un fantoccio, sarebbe peggiore di qualunque maledizione e peggiore della morte stessa...” la guardò per un ennesimo istante, che parve infinito.
E poi allentò la presa sul suo polso.
Guisgard
27-05-2016, 17.34.33
“Ma sentitela...” disse piano Zoren fissando Gwen, che poi gli posò un dolce baco sulla guancia.
La colazione continuò e Melina accompagnò sopra il loro zio per le medicine.
“Eh, portate pazienza...” fece Tunetta “... lo zio è un brav'uomo, ma non ci stato tanto con la testa. E noi, essendo le sue uniche parenti, non possiamo certo lasciarlo da solo.”
“E' molto nobile ciò.” Annuì Zoren. “Posso chiedervi il vostro nome?”
“Certo.” Annuì Tunetta. “Il nostro casato è quello dei Falcus, ma sin dalla giovinezza fummo prese sotto la protezione dell'Arciduca Anione de'Taddei ed egli volle legarci al blasone della sua nobile stirpe.”
“Eh, Anione de'Taddei...” mormorò con un po' di tristezza Sissi “... uomo d'altri tempi...”
Guisgard
27-05-2016, 17.37.38
“E sia...” disse Tintus ad Altea “... vi facevo sciocca come le altre modelle, ma evidentemente non siete solo bella...” posò i pennelli “... si, vi ho mentito, ma solo perchè è la volontà del barone... Velvon è il suo nome e quello del figlio è colpito dal banno, dunque non può essere pronunciato... solo per obbedienza verso il mio signore vi ho detto quella bugia...”
Lady Gwen
27-05-2016, 17.39.07
Risi divertita a Zoren, mentre Melina accompagnava al piano di sopra lo zio.
Ascoltammo la spiegazione di Tunetta e in effetti avevamo ragione sia io che Zoren.
Io per aver capito che certamente le tre sorelle dovevano appartenere alla nobiltà e lui per la vicinanza ai Taddei.
"Già, lo era... Sapete, ho vissuto a Capomazda per un periodo" sorridendo.
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Restai in silenzio, con gli occhi spalancati nei suoi mente parlava.
Quelle parole appassionate e intense, tuttavia, mi fecero male.
Icarius..
Io giocavo col fuoco mente lui era imprigionato.
E io dovevo salvarlo, non certo a quel prezzo.
Tutto quello era assurdo.
Chi diavolo credeva di essersi Guisgard da spuntare fuori dal nulla e parlarmi in quel modo?
Dopo tutto quello che io e Icarius avevamo passato insieme?
Che voleva dire tutto quello?
Mi odiavo perché mi rendevo conto che quell'intesa era tangibile, quanto quella con Icarius anche se completamente diversa.
Era un gioco pericoloso, che mi avrebbe distrutto.
Mi chiedevo il perché di tutto quello.
Il senso di avere due uomini così identici e così diversi.
Due uomini che avrebbero dovuto essere una cosa sola.
O forse era così, e tutto quello non era che un gioco di specchi per confondermi, per mettermi alla prova.
"Non è esattamente così semplice come la fai sembrare..." Mormorai, mantenendo lo stesso tono caldo e intenso "Per avermi dovresti farmi innamorare.." Con gli occhi nei suoi "Ed essere mio, solo ed esclusivamente mio.." Fissandolo ancor più intensamente "Per sempre!".
Restai in silenzio per un lunghissimo istante.
"Non esistono mezze misure con me, o tutto... O niente!" Sussurrai infine, vicinissima a lui, fissandolo intensamente in quegli occhi chiari quasi volessi scorgervi la sua anima.
Altea
27-05-2016, 17.42.08
"No, non sono sciocca ma arguta come notate..quindi diversa dalle sciocche ragazze forse siete solito ritrarre..e ricordate per il rango che porto di avere rispetto..d' altronde duchessa è più di barone, soprattutto se imparentata col Re." sorridendo in modo irriverente.."E via..facciamo questo dipinto, dove devo mettermi in posa?"
Guisgard
27-05-2016, 17.43.33
“Voi...” disse stupita Tunetta a Gwen “... davvero? Siete stata a Capomazda? Oh, ma allora dovete raccontarci tutto.” Sorridendo. “E perchè mai siete partita da là? Non esiste città più bella in tutto il reame.”
Guisgard
27-05-2016, 17.50.44
“Io sono un Taddeo...” disse Guisgard con ormai la sua bocca prossima a sfiorare le labbra di Clio “... e non conosco mezze misure... non scelgo mai nessun compresso... da sempre è così... per noi il mondo è Bianco e nero...” i loro respiri sembravano giocare nello sfiorarsi “... ti conquisterò... avrò il tuo cuore... e sappi che la tua vita non sarà più la stessa...”
Lady Gwen
27-05-2016, 17.56.11
Sorrisi a Tunetta e annuii.
"Faccio, o meglio facevo, parte del casato degli Ygraal, nell'estremo Nord.
Mi trasferii anni fa a Capomazda entrando subito in contatto con la corte del Palazzo Ducale. Era un posto meraviglioso prima che Anione morisse, lasciando un seggio vacante ed una città in preda allo sconforto..." con un sospiro "E ancor prima che la città si rivoltasse come un guanto..." e spiegai loro di Cimas e tutto il resto.
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Guisgard
27-05-2016, 18.00.54
Tintus sorrise ed annuì ad Altea.
La fece poi sedere su una bassa colonna di gesso, adornando la sua figura con fogli di alloro e di platano.
Aprì appena la finestra, giocando così con il chiaroscuro che delicato si posava sul volto e sul corpo della nobile dama.
Scoprì poi la sua gamba dalla leggera tunica, adagiando sul suo piede un delicato loto.
“Meravigliosa...” disse, per poi cominciare a dipingere.
L'atmosfera si faceva sempre più intensa, sempre più infuocata, sempre più pericolosa.
Come una caccia primordiale ed unica, come se non avessimo fatto altro da tutta la vita.
Le nostre labbra erano così vicini che i nostri respiri si rincorrevano, si intrecciavano come in un bacio mai dato.
Senza che potessi controllarlo il mio battito accelerò.
"Bene..." Sussurrai, ancora più vicina a lui, arrivando quasi a sfiorare le sue labbra, senza però toccarle con le mie "Comincia a tirar fuori di cella quel povero ragazzo.." Con gli occhi nei suoi.
Altea
27-05-2016, 18.08.03
Vidi il volto di Tintus illuminarsi...e ora..sprezzante del pericolo come sempre che accadrà.
Tintus mi mise in posa e rimasi immobile, con naturalezza...certo avevo curiosità di vedere il risultato finale, ma non feci cenno su..Andros..per me lui si chiamava così.."Andrè" in francese.
http://i63.tinypic.com/jahqj9.jpg
Guisgard
27-05-2016, 18.11.06
“Si, conosciamo cosa è accaduto...” disse Tunetta a Gwen “... la misteriosa morte del duca a causa della terribile maledizione...”
“Credete davvero alla maledizione?” Chiese Zoren.
“Certo.” Annuì Sissi. “E' una realtà.”
“E poi la salita al seggio ducale di quel detestabile Cimas...” fece Tunetta.
“Detestabile?” Fissandola Sissi. “Maledetto vorrai dire!” Esclamò.
“Già...” annuì Tunetta “... ed infine l'assurda storia del Tempo trascorso in modo innaturale...”
Lady Gwen
27-05-2016, 18.14.37
"Anche io ci credo, ma questa idea non è appoggiata da tutti..." a Tunetta "Per il tempo, non riesco ancora a capacitarmi di come siano trascorsi dieci anni in una notte..." scuotendo la testa.
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Guisgard
27-05-2016, 18.15.03
Guisgard sorrise appena a quelle parole di Clio.
Poi, con un gesto inatteso, portò un dito sulle labbra di lei, accarezzando piano tutta la sua bocca.
“Vedo che non perdi tempo...” disse sussurrando “... vuoi subito fuori il tuo amico... per ora posso solo concederti di vederlo... se si sarà calmato lo farò poi uscire...”
Guisgard
27-05-2016, 18.17.59
Tintus dipingeva ed il tempo passava lento, mentre Altea, come una meravigliosa ninfa pagana, posava paziente in attesa di poter vedere il risultato finale.
“Dovete restare immobile...” disse il pittore dipingendo “... non certo muta... se volte potete parlare...” sorridendo.
Sorrisi a quelle parole dì Guisgard, poi mi bloccai, mentre il suo dito accarezzava le mie labbra.
Un lungo brivido, che cercai di ignorare mi attraversò.
Intanto i miei occhi non avevamo mai lasciato i suoi.
"E sia.." Sussurrai poi "Mi accontenterò, per questa volta..." Fissandolo intensamente "Ma sappi che non è mia abitudine, accontentarmi..." Con un sorriso irriverente e vagamente malizioso.
Altea
27-05-2016, 18.24.27
Sorrisi leggermente a quelle parole.."Pensavo rovinasse l' espressione del volto...ditemi..se ben rammento il dio Apollo, quindi, si innamora della ninfa e si tramuta in schiuma per starle sempre vicino..narratemi questa storia..e come si chiama la ninfa..Dafne?" pensierosa "Comunque, si, il figlio del barone è davvero bello..chissà perchè è stato ripudiato, le lotte familiari sono la peggior cosa..la vita è una sola, è stupido rovinarla in rancori che non finiranno mai..ma l' altro barone...quello morto?" mi venne in mente vi erano due baroni.."E non mentite".
Guisgard
27-05-2016, 18.39.00
Dacey bussò.
Bussò e chiamò, senza però ricevere risposta.
Il Sole era alto ed illuminava le stradine di quel luogo, così piene di erbacce e rovi.
Ehiss allora notò una finestra rotta.
“Aspettate...” disse alla zingara, per poi arrampicarsi attraverso ciò che restava del vecchio tubo di scarico dell'acqua piovana.
Con agilità raggiunse la finestra e guardò nella casa.
“E' completamente vuota...” mormorò “... vuota e in rovina... nessuno potrebbe viverci...” scese poi di nuovo a terra.
Cercò una porta aperta e ne trovò un'altra rotta.
Entrò ed anche quella casa apparve come la precedente.
Vuota e decadente.
“Sembra...” fissando Dacey “... sembra che nessuno viva in questa cittadina... nessuno...”
Dacey Starklan
27-05-2016, 18.44.57
" Come nessuno?" Chiesi dopo che Ehiss guardò dalla finestra di un paio di casa, anch'esse disabitate.
" Ma allora le persone in chiesa? Possibile che siano scomparse? O che abitino altrove? Non c'è nulla qui..."
Guisgard
27-05-2016, 18.48.32
“Un momento...” disse stupito Zoren “... anche voi avete notato il Tempo trascorso così in fretta? Voglio dire... anche a voi sembrano essere passati anni in una sola notte?”
“Certo.” Annuì Sissi. “Non siamo certo così sprovvedute da non accorgercene. Per questo siamo andate via da Capomazda, perchè sapevamo.”
“Sapevate cosa?” Fissando le due donne il mago.
“Che facendo così tutto sarebbe degenerato.” Tunetta.
“Tutto cosa, stramaledizione?” Inquieto Zoren.
“Il Tempo...” rispose Sissi “... la setta che spalleggia Cimas... ha imposto la negazione di Dio... del Miracolo della Creazione... Cimas ha accettato leggi simili, pretendendo di tutelarsi però contro la maledizione della Gioia...”
“Tutelarsi come?” Zoren.
“Bandendo l'Amore.” Rivelò Sissi. “Vietandolo. E senza il bene dell'Amore nulla più è capace di dominare il Tempo... perchè solo l'Amore conosce il vero valore del Tempo... allora tutto diviene Caos...”
“E' assurdo...” il mago guardando poi Gwen.
“Ma è la verità.” Candidamente in coro le due donne.
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Guisgard
27-05-2016, 18.51.58
Quel dito.
Guisgard lo faceva scorrere con delicatezza e sensualità sulle labbra di Clio, fin quasi a sfiorarle la lingua umida.
E nel farlo la guardava fissa negli occhi.
“Lo spero bene...” disse poi con un vago sorriso “... e sia... vedrai il tuo amico...” si allontanò di un passo e chiamò uno dei suoi uomini.
“Portala dal Fakera.” Ordinò.
“Si, milord.” Annuì l'uomo.
Lady Gwen
27-05-2016, 18.52.35
Quella rivelazione fu sconvolgente e quando Zoren sbottò presi la sua mano, stringendola, ricambiando poi il suo sguardo.
"Sì, lo è... Non riesco ad accettare una cosa simile... È impossibile..." dissi piano, scuotendo la testa.
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Lady Gaynor
27-05-2016, 18.53.43
Amore mio... quelle parole mi colpirono nel profondo, volevo disperatamente credere che non fossero state dette a caso...
Dopo che anche il Capitano si fu lavato e vestito, scendemmo giù per la colazione, che era già pronta in tavola. Trovammo Ester e Sbroz, che ci annunciò l'imminente arrivo del dottore.
"Bene, sono proprio contenta di conoscere il padrone..."
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Guisgard
27-05-2016, 18.56.06
“Questa ninfa ha il vostro aspetto ed il vostro nome...” disse Tintus dipingendo “... il mito che racconta questo dipinto?” Ad Altea. “La ninfa si innamora del bel dio, ma può vederlo solo di notte, poiché Apollo di giorno è impegnato a condurre il carro del Sole... l'altro barone? Morì anni fa...”
Altea
27-05-2016, 19.00.07
Il mio cuore iniziò a battere forte..era in pratica ciò che era avvenuto..io potevo vederlo solo di notte..deglutii per tenermi calma.."E' un onore abbia il mio nome..ma è sfortunata..poichè potrà vedere il suo Amore solo di notte, l' Amore non dovrebbe negarsi mai...ma se Apollo deve far splendere il Sole per l' umanità..dovrà sacrificarsi" questa storia aveva qualcosa di celato ovviamente.."Come mai è morto..parlatemi di lui..era fratello del barone Velvon?Aveva prole o era sposato.."incuriosita.
Alla fine si allontanò, ponendo fine a quella tortura infuocata a cui non mi ero sottratta e di cui mi sembrava di portare segni invisibili addosso.
Appena si allontanò, cercai di tornare lucida e concentrarmi sulla realtà.
Non mi ero mai trovata in una situazione simile, ma cercai di allontanare quelle sensazioni nuove e impertinenti.
"Grazie.." Dissi a Guisgard, chinando il capo in segno di rispettoso saluto.
Seguii l'uomo che mi avrebbe portato da Icarius.
Guisgard
27-05-2016, 19.24.08
“Non lo so...” disse inquieto Ehiss a Dacey “... venite, cerchiamo ancora...”
I due percorsero buona parte della cittadina, trovando altre case con porte rotte e tutte erano nella medesima condizione.
“Nessuno vive in questo luogo...” il cavaliere “... e da molto tempo... anni, se non addirittura secoli...” guardandosi intorno “... seguiamo quella stradina...” porgendo la mano alla zingara.
La percorsero, ritrovandosi infine in un grande spiazzo, circondato dai resti di un basso muro di cinta.
E nel mezzo, tra una vegetazione incolta, videro ciò che restava di un vecchio cimitero abbandonato.
http://3.bp.blogspot.com/-EaIyjf1RJWg/UqXL5Igw89I/AAAAAAAAFVE/80Oq471kz3s/s1600/nuovo-cimitero-ebraico-cracovia.jpeg
Dacey Starklan
27-05-2016, 19.28.15
" Ma..." Restai con la voce mozzata dalla vista di altre ed altre case vuote, da anni e anni.
Come se non vi altro che fantasmi in giro.
" Ser allora noi chi abbiamo visto?" Mormorai inquieta quando ci ritrovammo dinanzi un cimitero molto vecchio.
Guisgard
27-05-2016, 19.36.04
Tutti si sedettero in tavola per la colazione.
Poco dopo si udirono dei rumori giungere dal corridoio.
“Ecco il padrone...” disse Ester fissando Sbroz.
“Finalmente.” Annuì il pirata, per poi guardare Gaynor.
La porta della stanza si aprì ed due esseri grotteschi ed abominevoli, simili agli altri che popolavano la villa e l'isola, entrarono chini, quasi fossero spaventati.
Allora una figura apparve sull'uscio, dove la luce era ancora penombra.
Una figura dal portamento distinto, gli abiti vittoriani e dunque sconosciuti alla regina ed al pirata, l'espressione enigmatica.
Lo sguardo era vago, sfuggente, mutevole.
E li fissava.
Guardava lei e guardava lui.
https://nitratediva.files.wordpress.com/2012/10/voyeur23.jpg?w=512&h=383
Lady Gaynor
27-05-2016, 19.46.09
Poco dopo esserci tutti seduti a tavola, dei rumori nel corridoio preannunciarono l'arrivo del padrone. Annuii al Capitano, scambiando con lui uno sguardo d'intesa. Quando la porta si aprì, nella stanza entrarono due di quelle deformi creature che avevo imparato a conoscere, a capo chino. Dietro di loro, una figura emerse nella penombra. Aveva l'aspetto curato e distinto, anche se i suoi abiti erano di una strana foggia, mai visti prima. Pensai che su quell'isola la gente vestiva in modo strano. Il suo sguardo, seppur sfuggente, in quel momento era posato su me e sul Capitano. In segno di rispetto verso il mio ospite, scostai subito la sedia e mi alzai in piedi.
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Guisgard
27-05-2016, 19.50.31
“Eh, ma è la verità.” Disse sorridendo Sissi a Gwen.
In quel momento ritornò Melina.
“Lo zio adesso riposa.” Annuì.
La colazione terminò e le tre donne andarono in cucina.
“E' assurdo...” mormorò Zoren “... non può essere come dicono loro...”
“Eppure il tempo è effettivamente passato, capo.” Fece Go.
“Si, questo è vero...” perplesso il mago “... a meno che...”
“Cosa?” Fissandolo Go.
“A meno che...” Zoren “... queste donne non siano pazze... dopotutto la follia può essere ereditaria... hanno già un parente completamente pazzo, ossia quel loro zio... e se lo fossero anche tutt'e tre?”
Guisgard
27-05-2016, 19.53.57
“Però poi la notte sarà tutta per loro...” disse dipingendo Tintus “... il dio la ripagherà con tutto il suo ardore... fino all'alba... il secondo barone chiedete? Non ne so molto... morì tempo fa... era cugino del mio signore e non aveva moglie... non ne rammento neanche il nome... pace all'anima sua...”
Guisgard
27-05-2016, 19.57.04
L'uomo condusse Clio nei sotterranei della casa, dove una grossa cantina era stata divisa in due ambienti indipendenti.
Uno usato come riserva di vini, l'altro adibito a prigione.
E qui stava rinchiuso Icarius, ancora privo di conoscenza.
“Solo qualche minuto di tempo per parlarci...” disse l'uomo “... non un istante di più.” A Clio.
E la fece entrare nella cella.
Altea
27-05-2016, 19.59.07
Non ne rammentava il nome...oppure..per un momento stavo avendo un altro dubbio..o non poteva nominarlo..ed era proprio Andros e io...io mi incontravo con uno spirito. Avrei chiesto a lui..lui non mi aveva mentito fino ora.
"Già..d' altronde, la vita è pure questo, ognuno è indaffarato nelle proprie faccende ma si trova un momento del giorno per l'Amore".
Non sapevo cosa provassi per Andros, non potevo saperlo poichè era tutto poco chiaro...forse avrei potuto sapere dei miei sentimenti solo a verità fatta, ma continuando cosi non sarebbe accaduto. L' Amore era proprio Luce, il Sole che illumina e ti mostra senza misteri...non vi dovrebbe essere bugia o cosa celata in Amore...e solo allora avrei deciso se amarlo o meno, per ora non era così per questi motivi.
Mi guardavo attorno, studiando quell'ambiente, le pareti, le possibili uscire, passaggi.
Mi serviva un piano, un ottimo piano.
Annuii all'uomo, ed entrai nella cella.
Icarius era ancora steso a terra e quella vista mi strinse il cuore.
Oh, Icarius...
Mi chinai su di lui, sfiorandogli dolcemente il viso, in una carezza delicata.
"Icarius..." Sussurrai "Icarius, svegliati.." Dolcemente "Sono io, Clio.." Posandogli un lieve bacio sulla guancia.
Guisgard
27-05-2016, 20.02.26
Ehiss fissò turbato quel cimitero abbandonato.
Così vecchio che molte delle lapidi erano consumate, tanto da risultare illeggibili.
“Forse...” disse a Dacey “... forse vivono qui vicino... magari in un paese non troppo distante... forse stanotte era importante sentire la messa qui per una qualche ricorrenza... insomma, devono pur essere da qualche parte...” con un moto di rabbia “... su, torniamo alla locanda... riposeremo e dopo lasceremo questo luogo... non mi convince e non mi sento sicuro qui...” offrendole la mano per condurla via dal cimitero.
Ma fu in quell'istante che la zingara notò qualcosa.
Una cassa ai piedi di un albero.
La stessa cassa che l'uomo la notte scorsa stava trascinandosi dietro.
Dacey Starklan
27-05-2016, 20.08.05
Lo vidi lasciarsi prendere dalla rabbia, ed era comprensibile visto che tutta quella situazione iniziava ad essere frustrante e inquietante.
" Si sarà così... Vivranno qui vicino" dissi per assecondarlo anche se non ritenevo possibile .
Ci stavamo allontanando dall'antico cimitero, per tornare alla locanda quando mi bloccai.
" Guardate... É la stessa cassa...!" E indicai l'oggetto a terra accanto all'albero.
Guisgard
27-05-2016, 20.12.15
Gaynor si alzò in piedi e lo stesso fece il pirata.
Anche Ester e Sbroz accolsero in quel modo il nuovo venuto.
Questi allora schioccò le dita e le due creature bestiali, impaurite, uscirono dalla stanza.
L'uomo così entrò e mostrò finalmente il suo aspetto.
Era grasso, dalla barba rossiccia ed i capelli del medesimo colore.
Aveva due stretti occhi chiari, simili a fessure, attraverso i quali sembrava studiare tutti coloro che avesse intorno.
“Finalmente” disse sedendosi ed invitando tutti loro ad imitarlo “conosco i nuovi ospiti di quest'isola.” Mentre Ester gli serviva del tè. “Spero che il vostro soggiorno qui sia stato piacevole.” Con un sorriso verso la regina ed il corsaro. “Sono il dottor Gozzone, padrone dell'isola.”
Guisgard
28-05-2016, 00.43.42
Clio entrò nella cella e cercò di svegliare Icarius, ancora senza conoscenza dopo essere stato percosso.
E pian piano, dopo quella carezza e quel bacio sulla guancia, lui cominciò a svegliarsi.
Prima mormorando parole senza senso, poi lamentandosi.
“Ehi... sei tu...” disse dopo aver aperto gli occhi “... dove siamo?” Fissandola.
Lady Gwen
28-05-2016, 00.46.13
"Zoren, Go ha ragione..." voltando il suo viso verso di me con le mani "Il tempo trascorso e la follia di Cimas sono due fatti oggettivi e per quanto possa essere assurdo, potrebbe anche essere la verità..." fissandolo.
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Guisgard
28-05-2016, 00.50.10
Tintus continuava il suo dipinto, dando forma alla bella ninfa con le fattezze di Altea, mentre il giorno faceva il proprio corso.
E verso Mezzogiorno il pittore si fermò.
“Direi di fare una pausa...” disse guardando il lavoro fatto “... direi che procede bene... beh, riposatevi ora, madama... avete fame? Vi faccio portare da mangiare?”
Dapprima restai ad osservarlo mentre delirava e si lamentava, sussurrandogli piano.
Mi illuminai nel vederlo svegliarsi, continuando a sfiorare dolcemente il suo viso.
"Non ricordi? Ci hanno presi come due polli..." Sorridendogli "Ti tirerò fuori di qui..." Con gli occhi che si inumidivano "Mi serve un buon piano, ma ti tirerò fuori di qui.." Con gli occhi nei suoi "Non permetterò di farti del male, nemmeno a loro..." Con la voce che tremava "Tu cerca di restare calmo, d'accordo?" Sfiorando dolcemente il suo viso.
"Niente colpi di testa.." Sorrisi.
Altea
28-05-2016, 00.53.42
Tintus pose i pennelli, effettivamente avevamo passato molte ore nella stanza e il sole era alto.."Già Mezzogiorno...si direi ho proprio fame. Grazie, sarebbe una gentilezza da parte vostra" sfilando delicatamente il fior di loto dal mio piede e alzandomi posandolo.
"Mangeremo qui o in..qualche stanza" ovvio..nello studio, visto le altre stanze erano tutte decadenti, e mi misi davanti al dipinto per guardare il lavoro fatto fin' ora.
Guisgard
28-05-2016, 00.57.12
“Non lo so...” disse Zoren a Gwen “... vi potrebbe essere del buono e dunque una qualche verità... ma mi sembra tutto così assurdo...” pensieroso “... ma come si può alterare così il Tempo? Basta davvero negare la possibilità di amare per far impazzire la clessidra del Tempo?”
Lady Gwen
28-05-2016, 01.00.54
Risi appena, abbassando per un attimo lo sguardo e alzandolo di nuovo su di lui.
"Mi hai vista far nascere una fiamma dal palmo della mia mano e tu ti chiedi se si possa alterare il tempo? Non credevo di risultare così ordinaria ai tuoi occhi" sarcastica, ma sempre con una leggera risata.
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Guisgard
28-05-2016, 01.03.41
“Mmmh... accidenti...” disse Icariuis, svegliandosi definitivamente, per poi appoggiarsi contro le pareti della cella “... davvero siamo caduti in trappola come due allocchi...” scuotendo il capo “... e comunque smettila di fare l'eroina...” alzando lo sguardo sulla bella Clio “... detesto essere salvato da una donna... ma dimmi... cosa ti hanno fatto? Questi dannati hanno maltrattato anche te?”
Scossi la testa, alzando gli occhi al cielo.
"Va bene, allora ti lascio qui?" Divertita.
Sorrisi, sospirando.
"No, non mi hanno fatto niente, tranquillo... Fortunatamente mi hanno creduto, vogliono che combatta con loro..." Sospirai "La mia idea era dargliela a bere per elaborare un piano per tirarti fuori di qui, ma se a te non va..." Alzai le spalle "Lascio perdere?" Facendogli l'occhiolino divertita.
Guisgard
28-05-2016, 01.10.56
“Vi chiedo solo la cortesia di non cambiarvi il costume...” disse Tintus ad Altea, mentre si puliva le mani sporche di tempere “... così non perderemo tempo nel farvi cambiare... vado a prendervi da mangiare...” ed uscì, lasciando la modella davanti al dipinto ad ammirarne il lavoro fatto fino a quel momento.
Sulla tela era raffigurato un bellissimo Apollo, col volto ed il corpo dell'uomo incontrato la notte prima da lei, che scendeva dall'Olimpo per incontrare la seducente ninfa dall'aspetto di Altea.
Era una scena di una forte componente erotica, dove si poteva toccare con mano l'inebriate attesa della ninfa, ansiosa di unirsi al suo amato dio.
Guisgard
28-05-2016, 01.15.16
Zoren sorrise a Gwen.
“Piccola, tu sei straordinaria, ma far apparire una fiamma per scaldarsi o illuminare non è come alterare il Tempo.” Disse. “Io credo che neanche il più potente degli stregoni possa compiere una cosa simile. Da sempre il Tempo è eterno ed assoluto... voglio dire... avere il potere di rallentare o accelerare il Tempo e come poter dominare la vita intera...”
Altea
28-05-2016, 01.16.11
Ovvio...non voleva lo seguissi, non ci avrei messo molto per cambiarmi ma rimasi lì.
Mi voltai verso il dipinto...era davvero bello..quasi vero..allungai la mano..la immagine di lui, era proprio lui coi suoi capelli lunghi e neri, lo sguardo accattivante ed enigmatico, deciso.
Lei...era uguale a me..possibile io avessi quello sguardo..leggeva forse nei miei sentimenti il pittore.
La mano quasi tremava vicino al dipinto, la ritrassi subito per non rovinarlo e perchè mi turbava.
Ritornai a sedermi ma guardandomi attorno.
Lady Gwen
28-05-2016, 01.17.48
Risi piano, poi annuii.
"Lasciando perdere la battuta, non credo che fin'ora qualcuno di noi sia riuscito a trovare una spiegazione plausibile a ciò che è successo e l'unica cosa sensata è prenderla per buona, finché non ne troveremo un'altra più logica."
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Guisgard
28-05-2016, 01.18.00
“Quanto sei spiritosa...” disse con una smorfia Icarius “... davvero tanto...” fissando Clio “... dunque cosa dovrei fare io, mentre tu inganni questa gente? E se poi quelli non la bevono e fanno del male anche a te?” Prendendo la sua mano. “Non voglio certo che tu corra rischi...”
Guisgard
28-05-2016, 01.22.51
Quell'immagine.
La ninfa raffigurata era in tutto e per tutto simile ad Altea.
Almeno esteriormente.
Però c'era qualcosa nel suo sguardo, nella sua espressione, nella gestualità accennata, ossia un vago senso di felicità, appagamento.
Come se quella ninfa avesse tutto ciò che mancava invece ad Altea.
Quella ninfa era felice, mentre alla nobile dama mancava qualcosa.
Forse proprio la felicità.
Risi a quelle parole.
"Il bravo, presente? Non aggredire le persone, fai finta di esserti rassegnato e intanto guarda, studia... Studia i turni delle guardie, cosa mangiano, dove mangiano, quando si cambiano.. Dove sono le uscite.." Alzai le spalle "cose così.. Intesi?" Fissandolo seriamente.
"Non mi faranno del male, tranquillo, e se ci provano.. Beh, ti svelo un segreto..." Avvicinandomi al suo orecchio "Non mi hanno perquisito.." Sussurrai.
Altea
28-05-2016, 01.28.05
Rimasi seduta pensierosa...Tintus non arrivava, il chè mi innervosiva perchè quel quadro aveva aperto una voragine nella mia anima...ma qualcosa di me che volevo evitare ovvero la consapevolezza della mia insofferenza alla vita, di qualcosa che non mi soddisfava ovvero la mancanza di sentimenti e amore...avrei voluto avere il sorriso radioso di quella ninfa, nell' attesa dell' Amato. Una lacrima scivolò lenta ma mi asciugai subito il volto, non potevo accettare di mostrarmi così davanti a Tintus.
Guisgard
28-05-2016, 01.42.37
“Si, hai ragione...” disse annuendo Zoren a Gwen “... vedremo cos'altro salterà fuori...”
In quel momento qualcuno bussò alla porta.
“Vado io, tranquilli.” Arrivando Melina dalla cucina.
La donna aprì la porta e sulla soglia vide due uomini.
Uno alto, dal volto segnato da cicatrici e lividi, l'altro piccolo e dall'aspetto innocuo.
“Salute a voi...” fece Melina “... posso esservi utile?”
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Guisgard
28-05-2016, 01.45.22
“Lo spero bene...” disse Icarius a Clio, non senza un accenno di ironia “... cerca di fare attenzione...”
“Andiamo, il tempo è finito.” L'uomo di guardia avvicinandosi alle sbarre della cella.
Lady Gwen
28-05-2016, 01.46.06
Sorrisi a Zoren e annuii.
Poi qualcuno bussò, Melina andò ad aprire ed io osservai gli uomini che c'erano oltre la porta d'ingresso.
"Che strani tipi..."sussurrai.
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Guisgard
28-05-2016, 01.47.57
Poco dopo Tintus tornò da Altea.
“Ecco qualcosa di buono da mangiare...” disse il pittore, mostrando alla dama un vassoio.
E su di esso c'era del formaggio stagionato, pane di giornata e una bottiglia di vino.
Sorrisi a Icarius.
Avevo più armi nascoste sotto il vestito che la guardia nella cella.
Sentii quelle parole e annuii.
"Arrivo subito!" Risposi prontamente.
Poi, di slancio abbracciai Icarius per un lungo istante.
"Fidati di me.." Sussurrai tra i suoi capelli.
Poi mi alzai e mi diressi verso l'uscita della cella, con un pugno nello stomaco e una stretta al cuore.
Altea
28-05-2016, 01.51.29
Tintus arrivò subito per fortuna.
"Ottimo" dissi guardando il piatto, presi il vino e lo versai nel bicchiere, spezzai il pane e iniziai a mangiare il formaggio sorseggiando il vino.
"Il barone non è nel castello oggi? Ah, dimenticavo...egli non mangia" dissi perplessa.."Quella ninfa è stupenda, state facendo un ottimo lavoro sapete? Mi assomiglia..fisicamente" poggiando il bicchiere e sfiorando il vetro leggermente prendendo coraggio "Non nella espressione comunque" guardandolo.
Guisgard
28-05-2016, 01.55.07
L'uomo alto, oltre ad un aspetto inquietante, aveva qualcosa di sinistro nello sguardo.
Quello basso invece appariva sorridente ed accomodante, ma anche lui mostrava un che di enigmatico nell'espressione.
“Dunque...” disse quello alto a Melina “... così accogli il Figliol Prodigo?”
“Prego?” Incuriosita Melina.
“Non mi riconosci?” L'uomo.
“E' la prima volta che vi vedo...” fissandolo Melina.
“Pessima memoria, zia Melina...” con tono cupo l'uomo.
“Come conoscete il mio nome?”
“Si, alquanto strani...” Zoren a Gwen, osservandoli.
Guisgard
28-05-2016, 01.59.59
Icarius strinse a sé Clio per un lungo istante.
Poi l'uomo la fece uscire dalla cella e risalirono al piano terra.
Qui la ragazza trovò Affon ad attenderla.
“Vieni, ti mostro la camera in cui dormirai...” disse.
Lady Gwen
28-05-2016, 02.02.45
Entrambi gli uomini avevano qualcosa di strano nello sguardo, soprattutto quello più alto.
Seguii la discussione, ma mi sembrò molto strana, sebbene fossi riuscita a capire che Melina fosse la zia dell'uomo più alto, ma era comunque una situazione ambigua.
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Guisgard
28-05-2016, 02.03.44
“Il barone è in biblioteca.” Disse Tintus ad Altea. “Vi ringrazio e sono lieto che la ninfa sia di vostro gradimento. Ha il vostro aspetto, dunque è facile renderla bella.” Sorridendo. “Perchè dite che non possiede la vostra espressione?”
Altea
28-05-2016, 02.09.47
Annuii portando il bicchiere sulle labbra assaggiando altro vino.."Il barone è un lettore...pure io amo la lettura.Non vorrei, comunque, scomodarlo..so che un lettore detesta essere interrotto" sorridendo a quel pensiero.
"Si, è straordinaria..eleva il mio ego, lo sapete sono una vanitosa per natura, purtroppo...infatti..un Narciso forse. Non ha la mia espressione perchè..io non conosco il Vero Amore..quella ninfa è perdutamente innamorata di Apollo...immagino come potrebbe passare le sue giornate aspettandolo...appunto...struggendosi oppure gioendo del Sole che egli dona e sapendo egli presto sarà solo suo..vorrei provare tutto questo, ma.." mi fermai "Forse è meglio continuiamo col lavoro, scusate..ma non sono solita aprirmi con uno qualsiasi" posando il bicchiere e tornando nella posizione di prima.
Guisgard
28-05-2016, 02.12.46
“Voi...” disse Melina perplessa “... chi siete?”
“Sono tuo nipote, cara zia...” rispose l'uomo alto “... sono Nepote.”
“Nepote?” Ripetè Melina. “Oh, no, sbagliate... si, siete in errore... riconoscerei di certo mio nipote Nepote e voi non gli somigliate affatto, signore...”
“Ecco...” l'uomo alto a quello basso “... visto, dottore? Neanche le mie zie riconoscono più il mio volto... hai fatto un pessimo lavoro... pessimo... ed io odio i lavori fatti male...” fissandolo minaccioso.
“Oh, no...” con voce calma quello basso “... Nepote, calmati... non è certo il modo questo di parlare... soprattutto nel giorno del tuo ritorno a casa... su, sta sereno... presto completerò il lavoro e vedrai che sarai soddisfatto...”
“Prega che sia così, dottore.” Con tono cupo Nepote.
“Ma che sta succedendo?” Confuso Zoren a Gwen.
Lady Gwen
28-05-2016, 02.14.53
Mi inquietava quella situazione, il tono di quell'uomo, era tutto così strano.
Mi strinsi a Zoren, quasi come un'implicita risposta alle sue parole.
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Guisgard
28-05-2016, 02.22.37
E mentre Altea conversava col pittore, la porta si aprì ed entrò il barone, che subito si avvicinò al quadro, restandone ammaliato.
“Uno spettacolo meraviglioso, madama...” disse rivolto alla dama “... neanche un dio pagano potrebbe resistervi...”
Altea
28-05-2016, 02.27.05
Ad un tratto la porta si aprì, trasalii..era il barone.
Mi alzai dalla seggiola.."I miei saluti barone, mi avevano detto eravate in biblioteca. Sono felice il quadro sia di vostro gradimento" avvicinandomi ad osservare il quadro "Davvero nemmeno un dio pagano potrebbe resistermi? Sapete ho visto questo dio...somiglia al quadro di un ragazzo nella bottega del pittore...voi conoscete quel ragazzo?E' una strana coincidenza forse?" guardandolo con sfida.
Guisgard
28-05-2016, 02.31.19
Tutta quella scena era strana, anzi inquietante.
Alla fine Melina, non troppo convinta, fece entrare i due uomini.
“Vedo avete ospiti...” disse Nepote fissando Zoren e Gwen.
“Si, sono bravi ragazzi.” Annuì Melina.
“Tu però, cara zia, sai che io detesto avere estranei in casa.” Nepote.
Zoren allora lo fissò.
Lady Gwen
28-05-2016, 02.34.56
Nonostante Melina non sembrasse molto convinta, li fece entrare e quello poi si rivolse a noi.
Peccato però che non sembrasse contento di vederci.
A quell'occhiata di Zoren, strinsi forte la sua mano, mentre io ero stretta a lui, come per assicurarsi che non facesse gesti avventati.
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Guisgard
28-05-2016, 02.36.50
Il barone si voltò a fissare Altea.
“Dei pagani non esistono, madama...” disse “... Dante li chiamava falsi e bugiardi... sono illusioni e voi cercate di non cadere ammaliata da una di esse...” guardò il pittore “... vi lascio lavorare...” ed uscì dalla stanza.
Altea
28-05-2016, 02.40.41
La reazione del barone fu strana..aveva capito non mi riferivo a un quadro di un dio pagano, ma di suo figlio.
Mi sedetti sulla seggiola.."Il barone...penso abbia capito mi riferivo a suo figlio..una illusione. Ditemi Tintus, vi prego, cosa ha fatto quel ragazzo...non dirò ciò che mi rivelerete".
Rimettendomi in posa e ponendo il loto sul piede con grazia.
Guisgard
28-05-2016, 02.46.29
“Sono bravi ragazzi.” Disse Melina a Nepote. “Su, avrete fatto un lungo viaggio... venite, vi servo una tisana calda...”
“No, vogliamo qualcosa di forte.” Nepote. “Portaci da bere liquore o vino.”
“Si, certo.” Annuì Melina per poi andare in cucina.
“Voi chi siete?” Chiese Nepote a Gwen e Zoren.
Lady Gwen
28-05-2016, 02.51.01
Quell'uomo mi trasmetteva sempre di più qualcosa di strano, di dubbio.
Poi Melina andò via e lui si rivolse a noi.
"Il mio fidanzato è a capo di una compagnia di artisti itineranti. Siamo qui solo di passaggio..."
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Guisgard
28-05-2016, 02.51.33
“Voi siete troppo curiosa, madama...” disse Tintus ad Altea “... così facendo finirete per far adirare il barone... su, riprendiamo a dipingere...”
Altea
28-05-2016, 02.55.36
"Non sono troppo curiosa...vi sono certe cose non mi quadrano..e lo scoprirò".
E rimasi in silenzio..lui era bugiardo..già..e chi era colui avevo visto durante la notte se egli non poteva tornare nel castello? Una illusione?
Non avrei mai potuto avere l' espressione gioiosa di quella ninfa poichè tutto era strano.
Chiusi gli occhi...di Andros non vi era l' ombra, non si udiva la sua melodia...forse era davvero una illusione.
Guisgard
28-05-2016, 03.09.05
“Artisti...” disse Nepote fissando Gwen e gli altri “... ho sempre pensato che gli artisti siano dei nullafacenti...”
“Davvero?” Fissandolo Zoren. “E voi invece che mestiere fate?”
“Gli artisti sono tutti curiosi come voi?” Nepote.
“Io sono un medico.” Intervenne l'uomo basso. “Si, un medico molto in gamba.” Con un sorriso Ebete.
Dalla cucina arrivarono le tre sorelle.
“Nepote, sei proprio tu?” Disse Tunetta.
“Si, zia.”
“Siamo felici che tu sia passato a salutarci.” Sorridendo Sissi.
“Non sono di passaggio.” Rivelò Nepote. “Voglio fermarmi qui a lungo. Dopotutto è casa mia, no?”
Guisgard
28-05-2016, 03.12.44
“Avete troppa fantasia.” Disse sorridendo Tintus, per poi riprendere a dipingere Altea.
La dama posò ancora a lungo, fino al tardo pomeriggio, quando poi il pittore decise che per oggi poteva bastare così.
“Riprenderemo domani.” Posando pennelli e colori.
Lady Gwen
28-05-2016, 03.14.50
Fissai a lungo quell'uomo, trovandolo sfacciato e arrogante.
Mentre era impegnato con le donne, ne approfittai per abbandonarmi ad un sospiro quasi silenzioso, ma infastidito, così presi Zoren per mano e mi avvicinai alla finestra, per poi guardarlo a lungo.
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Guisgard
28-05-2016, 03.20.41
Ehiss a quelle parole di Dacey si bloccò, guardando poi la cassa.
La osservò con attenzione ed annuì.
“Si, è la stessa cassa...” disse “... la riconosco per questi segni sul lato lungo... forse quell'uomo l'avrà lasciata qui uscendo dalla cittadina... magari attraverso questo cimitero si esce fuori da questo posto...” guardandosi intorno.
Si accorse poi che era già pomeriggio.
“Abbiamo passato ore a girare a vuoto in questo paese fantasma...” mormorò “... però forse proseguendo oltre, al di là del Cimitero, troveremo la strada per un luogo abitato... venite, magari saremo fortunati...” e attraversarono il Cimitero.
Guisgard
28-05-2016, 03.30.52
E mentre Nepote ed il dottore parlavano con le tre anziane, Gwen portò Zoren accanto ad una finestra.
“Capisco il tuo stato d'animo, piccola...” disse lui piano “... ce ne andremo da qui... è inutile restare... con quei due tra i piedi difficilmente scopriremo il mistero del Tempo mutato...”
Lady Gwen
28-05-2016, 03.35.09
Annuii a Zoren, poggiando le mani sui suoi fianchi e la fronte contro il suo petto.
In effetti l'arrivo di quei due non era stato affatto provvidenziale, anzi tutt'altro e non aveva più senso rimanere ancora lì.
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Quell'abbraccio, dolce eppure intenso.
Quell'abbraccio in cui lo strinsi forte a me, quasi volessi allentare le parole di Guisgard su di lui.
Non era un illusione, non era un riflesso.
Era reale e non l'avrei abbandonato.
Avrei voluto dirgli di perdonarmi per avergli sconvolto la vita.
Avrei voluto dirgli che aveva ragione e dovevamo scappare nella brughiera, lasciandoci tutto alle spalle.
Avrei voluto dirgli di non credere a una parola di quanto avevano detto, perché nemmeno io gli credevo.
Invece restai in silenzio, stretta a lui.
Mi sentivo in colpa per la strana conversazione con Guisgard, anche se era assurdo dato che non era successo niente, come non era successo niente con Icarius, dopotutto.
Eppure mi sentivo sporca, e la cosa non mi piaceva.
Non mi piaceva per niente.
Mi chiedevo che razza di senso avesse tutto quello.
Uno era più che sufficiente, che ragione c'era di avere vicino due uomini identici eppure così diversi?
Chiusi gli occhi, per scacciare quelle strane e nuove sensazioni.
Lasciarlo andare fu davvero difficile, i nostri occhi si incrociarono, e io pregai che non potesse leggermi nel pensiero.
Gli sorrisi, sfiorando dolcemente il suo viso un'ultima volta.
Poi seguii la guardia fuori dalla cella, che mi portò da Affon.
Annuii a quelle parole dell'uomo.
"Grazie.." dissi, seguendolo.
Altea
28-05-2016, 11.03.24
Il lavoro per oggi era terminato, guardai fuori la finestra..era tardi pomeriggio e stava ttramontando il sole.
Mi avvicinai a Tintus e riguardai il dipinto.."Domani sempre all' Alba? Posso andare ora?" .Osservando la tela un' ultima volta.
Lady Gaynor
28-05-2016, 18.40.37
Il padrone entrò nella stanza e la luce del mattino ne mostrò le fattezze. Era un uomo grasso, con gli occhi piccoli e chiari, dai capelli rossi e con la barba.
"È un onore conoscervi, dottor Gozzone. Io sono lady Gaynor delle Flegee.. grazie alla vostra generosità, il nostro soggiorno è stato dei migliori..."
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Dacey Starklan
29-05-2016, 22.31.28
Non ero così speranzosa quanto lui, sul fatto di trovare un villaggio abitato dopo il cimitero. E non avevo nessuna voglia di camminare in mezzo alle lapidi. Ma dovetti farmi coraggio perché di certo non avrei potuto restare lì da sola.
Stretta la sua mano nella mia ci incamminammo tra la stretta stradina che separava una tomba dall'altra, tra la più completa desolazione.
Non seppi dire per quanto a lungo camminammo ma iniziai a sentirmi stanca dopo un po'.
Guisgard
30-05-2016, 01.49.11
Zoren strinse Gwen e restarono così per lunghi istanti.
“Capo...” disse Go “... dunque andremo via?”
“Si...” annuì il mago “... restare è inutile... visto non siamo più ben visti...”
Intanto le tre sorelle erano alle prese con i due nuovi arrivati.
Tuttavia le anziane donne non erano affatto convinte che quell'uomo dal viso segnato fosse loro nipote.
“Però...” mormorò Zoren “... ad essere sincero non me la sento di lasciare quelle tre donne sole con quei due tipi...”
Guisgard
30-05-2016, 01.53.45
L'uomo condusse Clio in fondo ad un breve corridoio, dove c'era una piccola ma accogliente stanza.
“Ecco la tua camera...” disse l'uomo.
E andò via, lasciandola sola in quella stanza.
Da una piccola finestra si poteva vedere la campagna circostante e come fosse ormai giunto il crepuscolo.
Lady Gwen
30-05-2016, 01.53.55
Zoren mi strinse e rstammo in quel modo a lungo.
Ad un certo punto, però, lui non sembrò convinto di lasciare le tre donne sole con quell'uomo dubbio.
Restai in silenzio a lungo, poi alzai gli occhi su di lui.
"Cosa pensi di fare?"
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Guisgard
30-05-2016, 01.56.45
“La giornata non è finita...” disse Tintus ad Altea “... dobbiamo cenare, no? Il barone ha piacere che le modelle impegnate a posare siano sue ospiti. Dunque ceneremo insieme a lui. Anzi, adesso ci starà aspettando per mangiare.”
Guisgard
30-05-2016, 01.59.58
“In verità” disse Zoren a Gwen “non ne ho idea... forse la prima cosa da fare è cercare di scoprire se davvero quell'uomo è il nipote delle tre sorelle...”
“Spero solo che non finiremo nei guai, capo...” mormorò Go.
In quel momento arrivò Tunetta.
“Tra breve ci metteremo a tavola per cenare.” Sorridendo.
Lady Gwen
30-05-2016, 02.03.16
"Spero non sia una cattiva idea... Non mi sembra un soggetto affidabile..." dissi con inquietudine.
Poi Tunetta ci avvisò della cena.
Guardai di sottecchi Zoren, poi guardai Tunetta con un sorriso di circostanza.
"Contate anche noi."
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Guisgard
30-05-2016, 02.11.24
“Flegee...” disse Gozzone a Gaynor “... manco da quei lidi da diverso tempo... non immaginavo che la nobiltà fosse sopravvissuta in tutti questi secoli...” mentre veniva servito da mangiare e da bere a tavola.
“Dottor Gozzone...” mormorò il pirata “... esattamente dottore in cosa, signore?”
“In verità” mangiando il dottore “io mi definisco un collezionista che utilizza le sue conoscenze e la sua passione per soddisfare il suo desiderio di bellezza.”
“Sembra interessante...” sorridendo il pirata con sguardo indagatore “... dunque voi svolgete di certo il più appassionante mestiere del mondo, o forse siete soltanto un impareggiabile oratore.”
Con un filo di sarcasmo.
“Dite?” Bevendo Gozzone. “Io invece direi, più praticamente, che sono un appassionato amatore. Nulla di più, nulla di meno.” Guardò Gaynor. “Quest'isola è l'ideale scenario in cui coltivare la mia passione, tuttavia devo ammettere che le donne dai capelli chiari ovviamente scarseggiano.” Sorridendo. “Per questo mi piacerebbe avervi come modella.”
Guisgard
30-05-2016, 02.19.54
“Benissimo.” Disse annuendo Tunetta, per poi tornare in cucina.
“Andiamo a metterci a tavola.” Zoren a gwen ed ai suoi due compagni di viaggio.
Raggiunsero così la tavola e vi trovarono già seduti Nepote ed il dottore.
“Pensavo foste di passaggio...” disse Nepote.
“In verità” sorridendo Zoren “la cucina qui è davvero ottima. Così come la compagnia.”
“Col nostro arrivo questa casa non è abbastanza grande per tutti.” Con tono enigmatico Nepote. “Finiremo per pestarci i piedi.” Con uno sguardo vagamente minaccioso. “E comunque tra breve ci sarà un'operazione molto delicata. Vero dottore?”
“Oh, si, Nepote...” annuì il dottore “... ma non temere, in passato più volte ho dovuto lavorare su facce da rifare o da accomodare.”
“Stavolta però non potrai sbagliare.” Replicò Nepote con voce cupa.
Lady Gwen
30-05-2016, 02.24.14
Ci sedemmo a tavola e quell'uomo ricominciò con quelle velate minacce.
Mi si gelò il sangue nelle vene e strinsi forte la mano di Zoren sotto il tavolo, cercando di mantenere la calma e il controllo.
Mi sarebbe piaciuto sapere a quale operazione i due si riferivano.
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Guisgard
30-05-2016, 02.46.09
Ehiss e Dacey comminarono attraverso quelle lapidi ormai rese mute e consumate dal Tempo, fino a quando il Cimitero terminò e i due si ritrovarono in un folto bosco dai tratti oscuri ed impenetrabili.
Proseguirono ancora, senza però riuscire a trovare un sentiero in grado di portarli fuori.
Il cavaliere ad un certo punto si rese conto che la zingara era stanca.
Così si fermarono per riposare.
“Credo” disse lui alla ragazza “che sia meglio tornare indietro... tra non molto il Sole tramonterà e non voglio trascorrere la notte in questo luogo...”
Guisgard
30-05-2016, 02.56.02
“Oh, non preoccuparti, Nepote...” disse il dottore “... quella volta fui costretto a lavorare in una stanza semibuia, con strumenti sporchi ed imprecisi... dovetti fare l'impossibile... adesso invece” avvicinandosi a Nepote “in una stanza adatta, con strumenti puliti potrò accomodarti la faccia... ” toccando il viso segnato di Nepote “... tirerò la pelle delle guance in modo da coprire queste cicatrici... poi solleverò la pelle sulla fronte e ti rifarò con attenzione i lineamenti... vedrai, Nepote, dopo nessuno potrà più riconoscerti e saremo liberi...”
“Buon per te se riuscirai a mantenere ciò che dici, dottore...” mormorò Nepote “... sai cosa faccio a chi mi delude, vero?”
Tutto ciò davanti a Gwen, a Zoren, a Go e a Nyccio.
Lady Gwen
30-05-2016, 03.04.52
Ascoltavo quei discorsi pietrificata.
Ma con chi diamine avevamo a che fare?
Quei due non mi convincevano nella maniera più assoluta e quella discussione era parecchio inquietante.
Lanciai infatti uno sguardo a Zoren, per fargli capire cosa stessi pensando, e mi pentii subito di aver acconsentito a rimanere lì.
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Altea
30-05-2016, 15.46.09
Rimasi leggermente perplessa...la cena..ma il barone non mangiava, non sapevo se essere in torto a pensare male o a pensare bene.."Direi..anche se non fossi una delle sue..modelle..che è sempre una forma di cortesia intrattenere l' ospite a casa propria, anche se il barone non mangia ha detto" sorridendo.
Poi mi guardai la veste.."Posso cambiarmi o milord vuole cenare con una ninfa stasera?" facendo segno al pittore di uscire dalla stanza. Avevo la sensazione non volessero io rimanessi sola nel castello, anche se di notte lo era consentito.
Dacey Starklan
30-05-2016, 16.18.54
Il cimitero finì ma dopo di esso non trovammo altro che un folto bosco. Nessun sentiero verso un villaggio, nessun segno di passaggio umano.
Solo bosco e alti alberi che non lasciavamo passare la luce del sole.
Decidemmo di fermarci.
Io trovavo quel camminare senza meta piuttosto frustrante.
" Si avete ragione. Almeno alla locanda abbiamo un tetto sulla testa e un letto. Anche se il locandiera sembra essere svanito pure lui nel nulla."
Guisgard
30-05-2016, 17.27.56
Le tre anziane portarono la cena in tavola e tutti cominciarono a mangiare.
“E dì, Nepote caro...” disse Tunetta “... quanto tempo ti fermerai qui? Immaginiamo tu sia molto impegnato e dunque non potrai fermarti a lungo...”
“Mi spiace di smentirti, zia...” fissandola Nepote col suo sguardo cupo e l'espressione resa inquietante dalle cicatrici sul volto “... ma il dottore ed io ci fermeremo a lungo qui. Devo operarmi e mi occorre poi tempo per una lunga convalescenza.”
Le tre sorelle si guardarono intimorite.
“Oh, si...” mangiando il dottore “... occorreranno mesi... mesi di lungo riposo...”
“Si, lungo riposo...” annuì Nepote, per poi guardare Gwen e Zoren.
"Vi ringrazio.." dissi ad Affon, entrando nella stanza.
Una volta sola, mi guardai intorno, e mi lasciai cadere pesantemente sul letto.
Tutta quella assurda storia mi aveva messo a dura prova, e non avevo idea di come uscirne.
Restai immobile, a guardare il soffitto per un lungo istante, dopodiché mi alzai e iniziai a curiosare per la stanza, e soprattutto nell'armadio, giusto per capire se potevo cambiarmi d'abito e magari farmi un bel bagno.
Guisgard
30-05-2016, 17.30.14
“Certo che potete.” Disse sorridendo Tintus ad Altea. “Vi aspetterò fuori.” Ed uscì, per consentire alla modella di cambiarsi d'abito.
Lady Gwen
30-05-2016, 17.31.21
Le donne portarono la cena in tavola e Tunetta si informò riguardo la durata del soggiorno del presunto nipote.
Si vedeva che era spaventata per la presenza di quell'uomo, come biasimarla?
A quell'ultima frase, fissò me e Zoren.
Ricambiai seria quello sguardo, senza farmi intimorire; mi chiedevo chi fosse, cosa volesse e perché gli desse così fastidio la nostra presenza, anche perché non saremmo rimasti certo dei mesi lì, ma sospettavo che avremmo avuto le risposte che cercavamo.
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Lady Gaynor
30-05-2016, 17.35.05
Ascoltai in silenzio lo scambio di battute tra il Capitano e il dottore. Ero sempre più perplessa, in quella villa tutti possedevano il dono di parlare senza di fatto dire nulla. Una frase di Gozzone mi aveva però turbata... la nobiltà nel mio regno era in piedi da sempre, cosa aveva voluto dire il dottore? Glielo chiesi dubbiosa.
"Permettete dottore... sarei onorata dopo di sapere cosa intendete per modella, ma adesso mi preme di più ritornare su una frase che avete detto poc'anzi. Perché parlate come se la nobiltà fosse sparita dal mio regno? Fino a pochi giorni fa, io regnavo tranquilla e se non fosse stato per quei cani di Capomazda che hanno raso tutto al suolo, avrei continuato ad essere la regina Gaynor fino alla fine dei miei giorni... È stato in seguito ai bombardamenti che mi sono trovata priva di conoscenza sulla nave del Capitano, con la quale siamo naufragati qui in seguito ad una tempesta..."
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Guisgard
30-05-2016, 17.35.30
Ehiss annuì a Dacey e dopo qualche istante in cui il cavaliere lasciò la zingara riposare, ritornarono sui loro passi.
Così percorsero a ritroso quello scorcio di bosco, poi il Cimitero, ritrovandosi infine di nuovo nella cittadina.
Era ormai il crepuscolo ed un cupo silenzio avvolgeva le stradine in balia di sterpi e rovi, le case vuote sibilanti di vento e le piazze in cui vegetavano piante incolte.
Ehiss e Dacey arrivarono alla locanda, trovandola senza nessuno al suo interno.
Né locandiere, né clienti.
Lui allora condusse la ragazza in camera loro per farla riposare.
Altea
30-05-2016, 17.36.55
Sorrisi al pittore e andai nella mia stanza, levai i sandali e la corona che posi in uno sgabello, i bracciali e poi feci scivolare la tunica bianca.
Misi tutto in ordine per il giorno dopo, rimasi nuda ed indossai subito il corpetto e il vestito di Cramelide poggiato all' Alba sopra il letto.
Indossai nuovamente il ciondolo con la effige dei pirati e lo Scorpione e uscii di fretta andando verso la sala da pranzo, chiamando il pittore...sorrisi scommettendo ci sarebbe stato formaggio per cena.
Guisgard
30-05-2016, 17.38.57
Clio controllò quella stanza, non trovando però né abiti nell'armadio, né acqua calda nella tinozza per lavarsi.
Su un basso tavolino tuttavia notò qualcosa.
Un campanellino.
http://www1.unipa.it/oadi/oadiriv/wp-content/uploads/2010/12/sci18.jpg
Curiosare in quella stanza non fu poi tanto entusiasmante.
Non trovai nulla di interessante.
Ma poi notai qualcosa, una campanellina sul basso tavolino.
Incuriosita mi avvicinai, e la scossi, facendola tintinnare.
Guisgard
30-05-2016, 17.47.14
A quelle parole di Gaynor, Gozzone smise di mangiare, prendendo il calice per bere.
Guardò allora Sbroz incuriosito, ricevendo da questi la medesima occhiata.
“Dunque” disse fissando Gaynor “mi state dicendo che fino alla vostra partenza l'aristocrazia dominava le terre di cui siete natia?”
“Esattamente.” Annuì il pirata. “La cosa vi stupisce, dottore?”
Gozzone si appoggiò contro lo schienale della sedia, guardandoli perplesso.
“E ditemi...” mormorò “... come vi appare quest'isola? E il palazzo in cui ora dimoriamo? E gli abiti che vedete indosso a noi?”
Dacey Starklan
30-05-2016, 17.47.46
Come mi aspettavo al nostro arrivo alla locanda non trovammo anima viva.
Saliti in camera mi sedetti sul letto e solo in quel momento mi resi conto che nessuno dei due aveva mangiato nulla per tutto il giorno.
" Ser volete che vado a cercare se c'è qualcosa nella dispensa? Magari posso prepararvi qualcosa da mangiare. Immagino sarete affamato"
Guisgard
30-05-2016, 17.55.46
Il pasto proseguì in un cupo silenzio, rotto solo da qualche parola del dottore che si complimentava con le tre donne per l'ottimo cibo ed il buon vino.
La voce di quell'uomo però, bassa e melensa, al limite dell'indisponenza, risuonava nella stanza insopportabile e fuori luogo.
Alla fine Nepote ed il suo compare si alzarono e pretesero una camera in cui riposare.
Melina allora li accompagnò sopra, dando loro una stanza.
“Ditemi...” disse Zoren a Tunetta e a Sissi “... ma davvero quell'uomo è vostro nipote?”
“In verità” rispose Tunetta “io e le mie sorelle non abbiamo mai veduto il suo volto. Egli afferma di essere Nepote, ma noi lo sapevamo morto anni fa.”
“Morto come?” Il mago.
“In un manicomio prigione...” svelò Sissi “... rinchiuso anni fa per aver seviziato ed ucciso un'intera famiglia di coloni...”
Zoren allora si voltò verso Gwen.
Lady Gaynor
30-05-2016, 17.56.18
Gozzone e Sbroz si scambiarono un'occhiata incuriosita, come se io stessi dicendo una sciocchezza.
"Io sono la regina Gaynor delle Flegee, sebbene spodestata, figlia del defunto re Scignone. Non avete mai sentito parlare di noi?" Guardai il dottore, sentendomi a disagio. "In effetti la villa ha uno stile particolare che non mi è noto ed i vostri vestiti sono di una foggia strana. Ma del resto, su quest'isola niente è normale... i fiori, ad esempio, sono bellissimi e sconosciuti... o quelle creature che vedo, anch'esse non si sono mai viste..."
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Lady Gwen
30-05-2016, 18.01.30
La cena andò avanti avvolta da un cupo ed inquietante silenzio, intervallato da alcuni melensi ed insopportabili complimenti del medico.
Quando i due andarono via, Zoren ne approfittò per parlare con le sorelle.
Impallidii a quello che risposero e ricambiai, sconvolta ed impaurita, lo sguardo del mago.
Il pensiero di restare lì con quel soggetto in giro mi terrorizzava, ma sapevo che Zoren non si sarebbe mosso di lì, e fuori per giunta era già sera, dunque avremmo dovuto aspettare la mattina seguente se fossimo andati via, ma non ci speravo più di tanto.
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Guisgard
30-05-2016, 18.01.41
Tintus attese Altea nel corridoio, per poi condurla in una vasta sala dove trovarono una tavola imbandita.
C'era pane bianco, alto e soffice, insieme a verdure e pesce grigliato.
In un ampio vassoio faceva bella mostra frutta di stagione, colorata e matura, il tutto accompagnato da un buon vino bianco.
Poi le porte si aprirono ed entrò il barone, col suo volto rugose, il pallore cadaverico e le movenze impacciate, come chi è troppo dolorante per muoversi liberamente.
“Buonasera, madama...” disse ad Altea “... siete ancora più bella di come rammentavo... prego, accomodatevi e servitevi pure... mi auguro che il tutto sia degno del vostro aristocratico gusto...”
Guisgard
30-05-2016, 18.03.02
Clio suonò e pochi istanti dopo giunse un uomo.
“Ditemi...” disse “... vi occorre qualcosa?”
Altea
30-05-2016, 18.04.53
Entrammo nella sala da pranzo e la tavola era imbandita di ogni prelibatezza, scacciai il pensiero del formaggio sorridendo tra me e me.
Ad un tratto entrò il barone...il suo aspetto era davvero impressionante, davvero sembrava provenisse dall' Ade.
Sorrisi forzatamente al suo complimento.."Sempre gentile, barone" sedendomi dopo che egli ci portò in tavola "Stasera la cena è ottima...spero abbiate più appetito".
Come immaginavo, un servitore giunse alla mia porta non appena suonata la campanella.
"Non so se mi sia concesso chiedere.." Esordii "Ma se possibile vorrei dell'acqua per il bagno e un abito per cambiarmi, vorrei rendermi presentabile, insomma..." Sorrisi.
Restai sull'abito così avrei potuto continuare a nascondere le mie armi, che non si sapeva quando mi sarebbero potute essere utili.
"È il crepuscolo, immagino sia quasi ora di cena, giusto?" Chiesi poi all'uomo.
Cos'ero io?
Prigioniera, ospite, alleata?
Non vedevo l'ora di saperne di più.
Guisgard
30-05-2016, 18.06.23
“Si, stanca come siete vi vedo proprio bene ad andare in cerca di cibo...” disse sorridendo Ehiss a Dacey “... su, stendetevi...” avvicinandosi al letto, per poi toglierle le scarpe “... cercate piuttosto di riposare... nel frattempo andrò io in cerca di cibo... magari ne troverò nella cucina o nella dispensa...” massaggiandole i piedi piano “... passeremo la notte qui e domattina ripartiremo...”
Guisgard
30-05-2016, 18.09.15
“Quest'isola” disse Gozzone a Gaynor “è fuori dal Tempo, milady. E forse lo siamo anche noi tutti, voi ed il vostro amico compresi.” Annuì. “Ma questo ora non è importante... prima mi chiedevate del perchè io abbia detto modella, giusto? Ebbene, voglio che posiate per me... in modo da poter trarre da voi un nuovo pezzo per la mia collezione.”
Dacey Starklan
30-05-2016, 18.12.04
"Sono stanca ma non inutile Ser" tentai di protestare inutilmente ma il cavaliere non mi diede ascolto, aiutandomi a stendermi.
In effetti la stanchezza iniziò a farsi sentire non appena posai la testa sul cuscino.
" Non è necessario che vi prendiate tutto questo disturbo per me" mormorai un po' in imbarazzo, come sempre quando eravano più vicini del solito.
Lo osservai senza aggiungere altro, gli ero grata di quei gesti gentili e premurosi.
Lady Gaynor
30-05-2016, 18.14.10
Come al solito, le risposte di quella gente urtavano i nervi, oltre a cominciare ad annoiare.
"Vorrei potervi dire che mi piacerebbe molto posare per voi, ma purtroppo non ho capito per cosa dovrei fare da modella... voi parlate di collezione e di passione, ma siete così vago che non riesco proprio a figurarmi di cosa si tratti..."
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Guisgard
30-05-2016, 18.33.37
Zoren restò pensieroso.
“Spero di non avervi spaventati o turbati...” disse Sissi.
“Su, andiamo...” fece Tunetta “... certo che si tratta del nostro Nepote. Chi altri può essere sennò? Sono passati anni e le persone cambiano. Per questo non lo abbiamo riconosciuto.” Sforzandosi di sorridere. “E poi chissà cosa avrà passato in quel brutto posto.”
“Beh, se è stato rinchiuso in un manicomio per criminali” mormorò Zoren “un motivo ci sarà pur stato, no?”
Le tre impallidirono.
“Ave, popolo!” Ad un tratto una voce.
“Oh, sei tu, zio...” Tunetta.
“Si, il vostro Augusto e sommo imperatore.” Annuì il buffo uomo conosciuto in cantina da Gwen e da Zoren “... giungo ora dal colle Vaticano. E ho avuto una splendida idea. Voglio costruire una nuova chiesa. La più grande mai eretta a Roma. Una chiesa attorno alla tomba dell'Aspostolo Pietro. Sarà la mia più grande impresa.” Con tono solenne. “Ho convocato i miei architetti per cominciare il progetto. Li avete visti? Uno dei miei pretoriani ha giurato che fossero già sulla strada per Ostia.”
Guisgard
30-05-2016, 18.36.15
“Oh, no...” disse il barone sorridendo ad Altea “... io mangio pochissimo, il necessario per sostenermi... gustate dunque questa cena, sperando sia di vostro gradimento, madama.”
Tintus cominciò a mangiare con appetito.
“Ditemi...” ancora il barone alla dama “... com'è stato il vostro primo giorno da modella?”
Lady Gwen
30-05-2016, 18.37.05
Spaventati o turbati, certo che no.
Dividevamo solo la casa con un pazzo omicida, cosa poteva esserci di pauroso? pensai con sarcasmo.
Ad un certo punto, come se non bastasse, arrivò lo zio, che mi fece sussultare non poco.
Sospirai guardando Zoren.
"La pazzia è davvero un gene ereditario..." sussurrai, avvilita.
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Guisgard
30-05-2016, 18.41.18
Il servitore annuì a Clio ed uscì, senza dire nulla.
Tornò poco dopo con una brocca di acqua calda che versò poi nella tinozza, a cui aggiunse infine dei sali profumati.
Posò allora con attenzione un abito blu sul letto.
Era molto elegante il vestito, con le spalle appena scoperte, ampia scollatura ed uno spacco laterale alquanto audace.
Difficilmente Clio avrebbe potuto indossare tutte le sue armi con quell'abito.
“La cena sarà servita fra poco.” Disse il servitore. “E Sua Signoria gradirebbe vedervi con indosso quest'abito scelto appositamente per voi.” Ed uscì.
Guisgard
30-05-2016, 18.45.37
Ehiss non disse nulla, continuando a massaggiare i piedi di Dacey.
Le sue mani si muovevano dolci ma sicure, quasi accarezzando l'ambrata pelle della zingara.
Era un massaggio rigenerante, che diede subito sollievo alla ragazza, ma che aveva anche un che di sensuale, di ardito.
Il cavaliere continuò fino a quando posò delicatamente i piedi di lei sul letto, restando poi a fissarla.
Sorrisi all'uomo, limitandomi ad annuire.
Un bagno ci voleva proprio, dopo quei giorni in fuga.
Il profumo delle essenze, poi, rendeva l'aria soffusa e inebriante.
Guardai il vestito con un sorrisetto divertito.
"Scelto appositamente per me..." sussurrai, una volta sola "Ma non mi dire..." scuotendo piano la testa.
Era sicuramente molto bello, anche se avrei dovuto rinunciare alla spada e ai pugnali sulla coscia che traspariva dallo spacco.
Anche se... davvero si aspettavano che un soldato viaggiasse disarmato?
Ad ogni modo, meglio non sfidare la sorte, tenevo particolarmente alla mia Damasgrada, e farmela confiscare mi avrebbe dato parecchio fastidio.
Anche perché non sarei riuscita a lasciarla indietro.
Così, mi spogliai, lasciando cadere pezzo per pezzo vicino alla tinozza, prima il vestito, soffice, e poi le varie armi, una dopo l'altra.
Mi immersi nel bagno concedendomi di chiudere gli occhi per lunghi minuti.
Non sapevo quando avrei avuto un altro attimo di pace, anche se quello era effimero come uno sprazzo di cielo durante una tempesta.
Mi lavai, ed uscii dalla vasca, per poi indossare l'abito con le armi nascoste che riuscii a celare, nel corpetto e negli stivali.
Dopo aver sistemato i capelli, ero pronta per la cena.
Così uscii dalla mia camera, cercando la sala da pranzo.
Altea
30-05-2016, 18.50.40
Infatti...gli spiriti non mangiano..pensai guardando il barone..Altea che vai a pensare.
Mi misi del pesce nel piatto, versai del vino bianco e mentre gustavo il vino e il pesce egli mi pose quella domanda, e tranquillamente risposi.."Ho già posato altre volte..non ho avuto problemi, messer Tintus sta facendo un ottimo lavoro. Ma ditemi barone, secondo voi, se quel dio fosse reale, un uomo come noi mi amerebbe come nel quadro..me lo chiedevo, sapete?" dissi sfidandolo e concludendo "Comunque quando parlai della somiglianza del dio Apollo a quella di un ragazzo di un quadro nella bottega di messer Tintus era vero tanto è vero lo stesso pittore mi ha detto si è ispirato a lui...un ragazzo normale ovvero non un dio pagano".
http://i66.tinypic.com/303l8iq.png
Dacey Starklan
30-05-2016, 18.53.09
Il suo tocco era delicato e piacevole, le sue mani emanavano un dolce calore ristoratore.
" Vi ringrazio"dissi a voce bassa alla fine, " sarebbe giusto che io ricambiassi il favore ora" con un leggero sorriso cercando così di scacciare quel lieve senso di imbarazzo che provavo.
Più volte lui aveva affermato che io non ero altro che la sua cameriera e non volevo darmi troppe illusioni, anche se gli ultimi giorni passati insieme mi avevano dato da pensare, a volte.
Guisgard
30-05-2016, 18.59.36
Gozzone rise a quelle parole di Gaynor, per poi riprendere a mangiare.
“Lieto che troviate i nostri dubbi divertenti, dottore...” disse il pirata “... tuttavia continuiamo a non comprendere cosa vi sia di speciale in questa vostra passione. Tutti sembrate vaghi e persino misteriosi, tanto che arrivo a pensare come ciò forse non possa essere altro che un metodo per attirare l'attenzione e la curiosità verso ciò che tutti qui continuate a chiamare arte, ma che poi invece nessuno svela mai.” Con tono vagamente irriverente.
“Amico mio...” il dottore “... il fatto che tutto qui parli della mia arte e che invece voi continuate a non comprendere è forse un problema vostro, non certo mio o dei miei collaboratori. Lungi però da me la volontà di non tentare ancora di spiegarvi la mia passione.”
“Non aspettiamo di sapere altro, dottore.” Sorridendo Capitan Cuore.
“I fiori e poi gli animali di quest'isola...” spiegò Gozzone “... di tutto ciò io posso non soltanto cambiare la forma esteriore, ma anche la fisiologia ed il ritmo chimico, per mezzo di metodi di trasformazione durevoli, non troppo dissimili da vaccinazioni o inoculazioni. Ormai possiedo le conoscenze per mutare la forma animale o vegetale senza eccessiva difficoltà. Ma non solo. Per la legge transitiva, posso persino arrivare a trasformare la natura umana, giungendo ad ottenere immagini snelle e aggraziate, ma anche solide e forti.” Fissandoli con vaga soddisfazione.
https://willmckinley.files.wordpress.com/2013/04/charles-laughton-the-island-of-lost-souls.jpg?w=640&h=327
Lady Gaynor
30-05-2016, 19.22.02
Le parole di Gozzone mi gelarono il sangue. Ci aveva appena svelato di effettuare esperimenti in laboratorio, probabilmente anche sugli essere umani, con la massima noncuranza. Avevamo dunque capito, io e il pirata, di trovarci di fronte un megalomane pazzo furioso, in pieno delirio di onnipotenza. Qualcosa mi diceva però che contrariarlo apertamente sarebbe stato un suicidio. Per questo, quando parlai fu con la medesima flemma con cui aveva parlato il dottore.
"Interessante, dottor Gozzone... la scienza ha fatto dei progressi enormi. Le Flegee sono evidentemente rimaste indietro in questo... Io però, per conto mio, mi vado bene come sono e non mi piacerebbe essere modificata in alcun modo. Quindi mi trovo costretta a declinare la sua offerta..."
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Guisgard
30-05-2016, 19.26.19
“Su, ora torna a riposare, zio.” Disse Tunetta.
“Prima devo incontrare gli architetti.” Ribattè lo zio.
In quel momento scese il dottore.
“Domando scusa...” alle tre anziane “... ma per riposare io prendo sempre un bicchiere di vino. Sapete, mi stende i nervi.”
“Eccovi!” Esclamò lo zio.
“Dite a me?” Il dottore stupito.
“Certo.” Annuì lo zio. “Sono giorni che vi attendo.”
“Davvero?” Fissandolo il dottore.
“Si.” Rispose lo zio. “dov'è il vostro collega? Ho fatto venire due architetti da Smirne, non certo uno. Cosa pensate, che per costruire una chiesa basti un solo architetto? E non una chiesa normale, per tutti i parti, i galati ed i goti messi insieme!”
“Oh, beh, io non credo di...” fece il dottore.
“Ehm...” avvicinandosi a lui Tunetta “... assecondatelo... lo zio è un po'... confuso...” sottovoce.
“Ah, ora capisco...” annuì il dottore.
“Tutto ciò è surreale...” Zoren ad un orecchio di Gwen.
Lady Gwen
30-05-2016, 19.28.30
Lo zio continuò a delirare, coinvolgendo ad un certo punto anche il dottore, sceso per avere un bicchiere di vino.
"Solo surreale? Sei gentile..." risposi sarcastica.
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Guisgard
30-05-2016, 19.47.04
Clio uscì dalla camera con quell'abito indosso e non trovò nessuno.
Né nel corridoio, né sulle scale.
Raggiunse così il pianoterra, accorgendosi poi di una porta aperta.
All'interno della stanza vi era una tavola imbandita con salumi, formaggi, pane e vino.
Anche qui non c'era nessuno.
Come se tutti fossero andati via.
Ma non era così.
La ragazza infatti udì dei passi che si avvicinavano.
Le cose si facevano sempre più strane.
Nessuno in giro.
Nessuno nei corridoi, nessuno per le scale.
Che fosse stato solo un brutto sogno? Troppo bello per essere vero.
Così, scesi le scale, raggiungendo il piano terra, ma anche qui nessuno.
Che cosa strana, pensai.
E la faccenda si fece ancor più strana quando trovai la tavola imbandita.
Ma ebbi solo il tempo di meravigliarmi per l'ennesima volta, quando udii dei passi dietro di me.
E così, immediatamente, mi voltai.
Guisgard
30-05-2016, 20.05.02
Tintus mangiava tranquillamente mentre Altea conversava con il barone.
“A mio parere solo uno sciocco potrebbe non amarvi.” Disse lui alla dama.
Poi le parole di lei su colui che aveva ispirato Apollo nel dipinto.
“Un artista” il barone con tono calmo “ha mille, se non infiniti modi per cogliere l'ispirazione. Messer Tintus è un valente pittore e solo lui conosce ciò che lo ispira intimamente.”
Accennando un sorriso. “Ora perdonatemi...” alzandosi “... ma devo allontanarmi... vi auguro una piacevole continuazione...” ed uscì.
Guisgard
30-05-2016, 20.08.49
Ehiss sorrise a Dacey, coprendola con le lenzuola del letto.
E nel farlo sfiorò delicatamente la sua caviglia.
“Voglio solo che riposiate...” disse con voce calda, per poi alzarsi “... vado a cercare da mangiare... a dopo...” ed uscì.
Altea
30-05-2016, 20.10.33
Scossi il capo.."Non sempre una donna bella è sempre amata...e state certo fino ad oggi non ho conosciuto nessuno mosso da forte sentimento per me, ma per fortuna sono una persona fiduciosa".
Il barone rispose con calma...ciò che lo ispira intimamente.
Non ebbi il tempo di rispondere che il barone si alzò per congedarsi, mi alzai e lo salutai.."Vi auguro una tranquilla notte..a domani...dunque".
Ovvio, voleva sviare la conversazione e io guardai Tintus.."Posso sapere cosa vi ispira in modo così intimo nel figlio del barone..oh non me lo direte immagino".
Dacey Starklan
30-05-2016, 20.13.32
" Lo farò, non temete" sussurrai dolcemente e gli sfiorai la mano con un sorriso.
" Fate presto o mi troverete addormentata" aggiunsi mentre lo vidi uscire dalla porta.
Guisgard
30-05-2016, 20.14.02
Gozzone rise.
“Ma io non voglio certo modificarvi...” disse divertito a Gaynor “... sarebbe un peccato mortale, visto quanto siete bella... voglio solo prendervi come ispirazione... lavorare ad uno dei miei modelli prendendo spunto da voi... un po' come un artista che dipinge o scolpisce la propria modella... non ho mai fatto esperimenti sulle persone, ci mancherebbe.” Scuotendo il capo. “Non sono un pazzo e neanche un assassino. Ho detto potrei riuscirci, ma ciò non significa che lo farei. Potere e volere sono infinitamente distanti. Le distanzia la coscienza, l'etica, la morale e persino la Religione. Oltre che il rigore scientifico, a cui io sono vincolato.”
Guisgard
30-05-2016, 20.23.18
Clio si voltò e vide entrare qualcuno alle sue spalle nella stanza.
“Sei davvero bellissima...” disse Guisgard chiudendo la porta dietro di sé “... ti confesso che ho provato ad immaginarti con quest'abito... ma ogni mia fantasia ora svanisce di fronte al tuo splendore...” guardandola tutta “... ho mandato via ogni mio uomo... non volevo nessuno... nessuno che potesse vederti con quest'abito...” sorridendo ed avvicinandosi alla tavola “... come tutti i Taddei sono possessivo e geloso... impazzirei se qualcuno posasse ora il suo sguardo su di te...” riempiendo due bicchieri di vino, offrendone poi uno alla ragazza.
http://filmybesplatno.ru/uploads/posts/2011-02/1298139531_1a81766fa84c2ac5fb2dfffa6c9b08c1.jpg
Dovevo immaginarmelo, pensai nel vedere Guisgard fare capolino.
Lo ascoltai stranita, quasi chiedendomi se mi stesse prendendo in giro o meno.
Poteva davvero essere Guisgard a parlare così?
Chi diavolo era quell'uomo?
Mentirei se dicessi che quelle parole non mi avevano colpito e lusingato, anche se non era mia abitudine esternare certe emozioni.
In realtà gli ero grata di quella premura, perché io stessa non amavo avere troppi occhi addosso, salvo situazioni complicate.
Poi sorrisi a quelle parole sui Taddei, prendendo il bicchiere che mi porgeva.
"Devo ammettere che hai avuto buon gusto sì..." sorrisi, annuendo "Quest'abito è davvero splendido.. grazie.." alzando dapprima il bicchiere, per poi portarlo alle labbra.
"Ceneremo soli, dunque?" chiesi, poi.
Guisgard
31-05-2016, 01.27.48
“Attendo.” Disse lo zio.
“Cosa?” Chiese il dottore.
“Dunque?” Lo zio.
“Si?” Perplesso il dottore.
“Insomma...” scuotendo il capo lo zio “... quando avrò un abbozzo di progetto?”
“Progetto?” Ripetè il dottore, per poi guardare le tre anziane.
“La chiesa sul Vaticano.” Sbottò lo zio. “Per questo ho fatto venire fin qui voi ed il vostro collega da Smirne. Voglio il progetto.”
Tunetta allora guardò con sguardo eloquente il dottore, spingendolo ad assecondare lo zio.
“Ah, certo...” sorridendo incerto il dottore allo zio “... il progetto... ci stiamo lavorando... io ed il mio... ehm, si, collega... certo...”
“Bene.” Soddisfatto lo zio. “Che sia presto però.” E andò via.
“Eh, pittoresco...” commentò il dottore.
“Si, ma è innocuo, non temete.” Sorridendo Sissi.
“Posso avere del vino ora?” Chiese con gentilezza il dottore.
“Si, certo.” Annuì Sissi, per poi dargli una bottiglia di vino.
“Bene, buonanotte a tutti.” Il dottore, per poi salire in camera.
“Credo che sia ora anche per noi di andare a letto...” disse Zoren “... andiamo, Gwen?”
Lady Gwen
31-05-2016, 01.31.03
Guardavo i due e scuotevo la testa.
Ma dove diavolo eravamo finiti...
Finalmente entrambi andarono a dormire, con lo zio finalmente soddisfatto per il suo ambito progetto.
Annuii ancora un po' intontita e pensierosa a Zoren.
"Buonanotte" alle donne.
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Guisgard
31-05-2016, 01.32.29
“Il fatto che sia un bel ragazzo.” Disse candidamente Tintus ad Altea. “Semplicemente questo. E credo funzioni, non trovate? Anche voi, pur non conoscendolo, ne siete certo rimasta affascinata, no? Non fate altro che chiedere di lui.” Sorridendo. “Non che sia sbagliato. Dopotutto la bellezza attrae.”
Guisgard
31-05-2016, 01.34.32
“Detto così sembra un invito.” Disse sorridendo Ehiss a Dacey, per poi farle l'occhiolino ed uscire dalla camera.
La ragazza restò così da sola, mentre il crepuscolo cedeva lentamente il passo alla sera.
Guisgard
31-05-2016, 01.38.11
“E' un abito come tanti.” Disse Guisgard a Clio. “Non basta certo per rendere bella una donna, se ella non è munita di fascino. Sei dunque tu che rendi questo vestito così sensuale.” Alzando il bicchiere in segno di brindisi. “Naturale che ceneremo da soli. Come detto non voglio nessuno intorno stasera. Nessuno che non sia tu.” Sorridendole. “Hai fame?”
Dacey Starklan
31-05-2016, 01.39.11
Arrossii leggermente nascondendo una risatina alla sua battuta.
I minuti passavano in attesa di Ehiss ed io me ne stavo stesa a letto dondolando un braccio verso il basso.
Mi sentii irrequieta mentre il tempo scivolava via inesorabile e il giorno cedeva il passo alla notte .
Altea
31-05-2016, 01.39.41
Mi avvicinai a Tintus.."Si, la bellezza attrae ma può essere pure effimera. Perchè chiedo di lui? Forse ho dei sospetti voi non mi stiate raccontando del tutto la verità...o semplicemente ho un segreto inconfessabile per ora".
Lo guardai sorridendo in modo impertitente...non potevo dire che lo avevo incontrato e forse non lo avrei più rivisto..anche perchè avrei voluto chiarire alcune cose con lui..con Andros...scoprire chi mentiva.
"Ora vado a riposare...non vorrete una modella con le occhiaie domattina..comunque se volete sapere un' ultima cosa..non si può certo rimanere ammaliati da un quadro..ci vuole altro per rimanere affascinati da una persona".
Lo salutai e andai nella mia stanza, guardai nella sacca...vi era tutto, mi spogliai della veste per dormire, non avevo una veste da notte...mi infilai sotto quel letto gelido col corpetto e cercai di dormire tra gli spifferi del freddo che entravano dalle mura decadenti.
Guisgard
31-05-2016, 01.42.52
Zoren, Gwen, Go e Nyccio, salutate le tre donne, salirono al primo piano, raggiungendo le loro camere.
“Che giornata...” disse il mago chiudendo la porta “... finalmente siamo lontani a quei pazzi. Perchè di certo ce ne sono tre di matti qui e non uno soltanto.” Guardando Gwen. “Il povero zio fa quasi tenerezza, ma il dottore ed il nipote delle tre donne invece mi inquietano non poco. Ammesso che quel tipo sia davvero il nipote di quelle poverette.”
Sorrisi a Guisgard, per poi fischiare ammirata.
"Accidenti, parli così a tutte le donne che ti capitano a tiro?" divertita "Ci sai fare, questo poco ma sicuro.." sorrisi, facendogli l'occhiolino.
Nessuno mi aveva mai parlato in quel modo, se non per scoppiare poi a ridere.
Ed era quello che mi aspettavo facesse da un momento all'altro, con l'espressione del "Non ci avrai creduto sul serio?".
Dunque tutto quello mi confondeva, mi confondevano le sue parole e soprattutto il suo sguardo.
Poi sorrisi, e mi sedetti a tavola.
"Puoi dirlo forte..." guardando tutte quelle leccornie "Non faccio un pasto decente da giorni.." sorridendo, per poi iniziare a servirmi da sola, dato che non c'erano servitori, e riempire nuovamente il mio bicchiere di vino.
Guisgard
31-05-2016, 01.48.10
Quei momenti trascorsero lenti, quasi scanditi da quella strana atmosfera che sembrava divenuta incantata, come sospesa tra il crepuscolo e la sera, il giorno e la notte, la luce e le ombre.
Ad un tratto Dacey iniziò a sentire freddo.
Un freddo giunto quasi all'improvviso.
Si accorse allora che una delle finestre era socchiusa, lasciando passare l'aria più fresca dell'imminente sera.
Lady Gwen
31-05-2016, 01.49.01
Salimmo in camera e mentre indossavo la mia camicia da notte pensavo a tutto ciò che era successo quel giorno e a ciò che avrebbe potuto significare.
"Io ho pensato una cosa" mentre mi mettevo a letto "Potrebbe esserci un motivo se le donne non lo riconoscono. Il dottore ha dato ad intendere che aveva già eseguito un intervento su Nepote, giusto? E se questo secondo intervento che devono fare fosse andato bene, sarebbero stati liberi. Non potrebbe essere che il dottore abbia operato Nepote per permettergli di fuggire dal manicomio? Del resto, se avesse mantenuto il suo viso originario, le donne magari avrebbero capito che era lui, ma gli altri lo avrebbero riconosciuto e lo avrebbero riportato al manicomio" dissi tutto d'un fiato, per poi guardare Zoren "Troppo strano?" con una smorfia incerta.
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Guisgard
31-05-2016, 01.53.33
Altea tornò nella sua camera, dopo aver suscitato la perplessità di Tintus, che le aveva ribadito di non nascondere alcun segreto.
Rimasta sola, la dama si coricò con indosso solo il suo corpetto.
Ma prima che riuscisse a chiudere occhio, con ormai il buio circostante che avvolgeva il castello, Altea cominciò a sentire qualcosa.
Le note di una melodia.
Lenta e malinconica.
La stessa che aveva udito la notte precedente.
Guisgard
31-05-2016, 01.58.49
Guisgard guardò compiaciuto Clio che, seduta a tavola, cominciava a mangiare.
“Altre donne...” disse lui sedendosi con lei “... sinceramente non saprei... non ho modo di incontrare o conoscere altre donne...” guardandosi intorno “... forse non lo avrai capito, ma questa casa è la mia prigione... sono segregato qui da tempo, poiché se uscissi con ogni probabilità troverei qualcuno deciso a farmi la pelle...” finendo il suo bicchiere “... comunque non mi va di parlare di questo... non stasera...” mangiando anche lui.
Altea
31-05-2016, 01.59.59
Era tutto così strano..surreale..dovevo stare calma e non fare passi azzardati.
Ad un tratto iniziai ad udire una malinconica e dolce melodia..Trasalii. Era lui..non capivo, non poteva essere fosse frutto di una mia allucinazione.
Mi alzai dal letto, rimisi subito il vestito e presi una candela. Seguii lentamente quella melodia che mi portava da Andros...arrivai in cima la Torre..avevo la chiave con me, la feci scattare piano nella serratura ed aprii la porta richiudendola subito e il mio cuore batteva..forte..non capivo se per paura od altro.
Dacey Starklan
31-05-2016, 02.00.17
Iniziai a sentire freddo e fu istintivo per me cercare maggior riparo tra le coperte ma non bastava.
Fu solo dopo che mi accorsi di una finestra rimasta aperta così mi affrettai a chiuderla.
Fuori doveva esserci un gran vento pensai prima di gettai un occhiata sulla stradina per poi chiudere le ante
Guisgard
31-05-2016, 02.08.03
“Sicuramente è una storia alquanto strana...” disse Zoren a Gwen “... ma in tutta sincerità non mi sento di escludere... dunque, per quanto apparentemente assurdo, credo vi sia del buono nel tuo ragionamento... e la cosa non mi piace affatto...”
Lady Gwen
31-05-2016, 02.10.14
"Lo so... Nemmeno a me piace... Se penso che siamo nella stessa casa di un pazzo assassino..." dissi, quasi rabbrividendo "E poi non capisco come una persona possa accettare di prestarsi e assecondare una tale follia..." scuotendo la testa.
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Guisgard
31-05-2016, 02.11.57
Dacey si alzò per chiudere la finestra e nel farlo, per un istante, sentì uno strano rumore.
Simile ad un lento e lungo lamento.
Un lento, lungo ed angosciante lamento.
Fu un attimo, poi il silenzio.
Chiuse la finestra e quel freddo cessò.
Il cibo era davvero ottimo, pensai, apprezzando tutto quello.
In me convivevano due anime, la duchessa che era stata educata a mangiare come si deve, e il soldato abituato alle taverne della peggior specie.
Dunque vi erano un po' di entrambi in me mentre mangiavo.
Risi a quelle parole.
"Vuoi farmi credere che non hai mai avuto una donna?" squadrandolo divertita "Beh, questo spiegherebbe il tuo interesse nei miei confronti..." sussurrai quasi, sorridendo.
Per com'era da bambino, da adulto me lo immaginavo circondato di spasimanti.
Ma se invece era cresciuto come un vero uomo, allora ero lieta di essermi sbagliata.
Non avevo mai capito che ci trovassero le donne in quegli uomini che si erano passati mezzo mondo.
Ma io ero una donna particolare, abituata a discorsi dei soldati, i quali una volta che ti considerano uno di loro, non si fanno certo problemi a raccontare.
Difficilmente invidiavo le loro donne, se così si potevano definire.
Poi abbassai lo sguardo a quelle ultime parole, per nascondere un sorriso triste.
Una prigione.
"Sì, ho sempre pensato fosse una crudeltà mandarti via.." sussurrai "Da grande, subito ho fatto festa e sono andata sempre nel posto segreto che ci contendevamo in giardino.." facendogli una smorfia divertita.
Avrei voluto chiedergli qual era quindi il suo piano, che aveva intenzione di fare, di quali mezzi disponeva.
Quelli erano discorsi a cui ero abituata, dopotutto.
Ma non lo feci.
"Di cosa vuoi parlare allora?" chiesi, sorridendo.
Dacey Starklan
31-05-2016, 02.17.42
Stavo per richiudere la finestra ma mi bloccai udendo qualcosa, prima parve un sibilo ma si fece più forte e deciso, uno stridio lungo e prolungato quasi un lamento dalle tenebre.
Un rumore così inquietante da farmi venire i brividi lungo la schiena.
Il suono come era arrivato terminò.
Rapida chiusi tutto per bene e anche il freddo ebbe fine.
" Ser" mormorai a me stessa sempre più a disagio, " dove siete finito?" Mi chiesi desiderando di non essere sola in quella stanza
Guisgard
31-05-2016, 02.18.21
“Forse quei due sono complici...” disse Zoren a Gwen “... o magari Nepote costringe il dottore ad assecondarlo... anche se quel dottore a me non ispira affatto fiducia...” sbuffò, per poi lasciarsi cadere sul letto “... il primo istinto è di andarcene, di portarti via da questo posto... ma l'idea di lasciare quelle tre vecchiette in balia di quei due pazzi...” scosse il capo “... non so che fare...”
Lady Gwen
31-05-2016, 02.23.30
"Nemmeno a me piace, è ambiguo..." mormorai, mentre lui si lasciava cadere sul letto.
Lo guardai a lungo, poi appoggiai le mani sul suo petto.
"Non so cosa dirti... Anche se ti capisco..." prendendo il mio mago fra le braccia e facendolo appoggiare su di me, mentre gli accarezzavo i capelli.
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Guisgard
31-05-2016, 02.26.09
“Di te...” disse Guisgard fissando Clio negli occhi “... stasera vorrei parlare solo di te... non lo so, restare qui ed ascoltarti... ascoltarti mentre mangi e bevi... mentre parli liberamente...” sorrise appena “... il nostro posto... quello condividevamo... ho ricordi confusi, ma l'immagine di me nel giardino di palazzo è comunque viva... beh, se andavi in quel posto dopo la mia partenza ed ora me ne parli, significa che per te, forse, potrei essere il vero Guisgard... meglio di ciò che speravo sinceramente...” bevendo.
Guisgard
31-05-2016, 02.33.22
Chiusa la finestra anche il freddo cessò.
Però angoscia e paura calarono su Dacey, rimasta sola in quella stanza.
Un attimo dopo, dal corridoio, cominciarono ad unirsi dei passi.
Sempre più vicini.
Poi la porta si aprì ed apparve qualcuno sulla soglia.
“Eccomi...” disse entrando Ehiss “... sono riuscito a procurarmi da mangiare.” Sorridendo.
Dacey Starklan
31-05-2016, 02.36.41
Cercai di non dare peso a quelle sensazioni e a ritrovare la lucidità razionale.
Decisi di fare qualche passo nella stanza ma quando mi fermai per sedermi il rumore di passi non cessò.
Erano vicini, sempre di più e facevano compagnia allo scricciolo del legno del corridoio che veniva schiacciato dalla suola.
Trattenni il fiato ma per mio sollievo ad entrare fu Ehiss.
" Oh Ser...bentornato" visibilmente sollevata, " venite" lo invitai a sedere vicino a me e a posare il cibo sul piccolo tavolino.
" Per caso prima avete udito anche voi uno strano rumore da fuori?>>
Guisgard
31-05-2016, 02.39.28
“Se non avessi te...” disse teneramente Zoren a Gwen.
Ma ad un tratto i due udirono qualcosa.
Dei rumori.
Gli stessi uditi in cantina in precedenza.
“Di nuovo quei rumori, Gwen...” mormorò il mago.
Lady Gwen
31-05-2016, 02.43.23
Sorrisi a Zoren a quelle sue parole così tenere e lasciai un bacio sulla sua fronte.
Poi, di nuovo quei rumori.
"Di certo non sono i nuovi ospiti, dal momento che ieri notte non c'erano... E abbiamo già escluso lo zio... " pensierosa, per poi sospirare, scuotendo la testa "O qui ci sono i fantasmi, o qualcuna delle donne nasconde qualcosa..."
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Guisgard
31-05-2016, 02.44.05
Ehiss si sedette accanto a Dacey sul letto.
“Rumori...” disse fissandola “... sarà stato forse il vento... la cittadina infatti l'avete vista e sembra totalmente disabitata... non lasciatevi suggestionare ora... ecco...” mostrandole il cibo che aveva portato “... in dispensa ho trovato delle salsicce e questo pezzo di pane che non sarà freschissimo, ma comunque si può mangiare...” sorridendole “... su, mangiate... scaccerete la fame ed anche qualche paura.” Facendole l'occhiolino.
No, tesoro, devo tirare fuori Icarius dalla cella, è diverso...
Sorrisi piano a quelle parole.
"Non barare.." scuotendo l'indice "Hai detto di non riconoscermi, di non ricordare la tua infanzia, quindi non barare con me.." guardandolo torva per un momento.
Aveva ragione, gli avevo parlato come fosse Guisgard.
La verità era che non sapevo chi fosse, ma avrei voluto scoprirlo.
E ogni indizio era fondamentale.
"Comunque no, non lo condividevamo quel posto, ce lo contendevamo... se io arrivavo dopo ed era occupavo me ne andavo, e lui faceva altrettanto.." sorrisi "La prima cosa che ho pensato è stata ora nessuno verrà più a interrompermi.." scuotendo piano la testa.
Era davvero assurdo che la mia vita ora ruotasse attorno a quel ragazzino insopportabile.
"Di me.." sospirai, prendendo ancora da mangiare e bere.
"Che vuoi sapere? Vengo da Miral, una città molto a Nord, la mia famiglia regnava da secoli, ma un'alleanza di potenze straniere con idee liberali e altre fesserie del genere ci ha spodestato ed esiliato.. io ero solo una bambina, mio padre mi portò a Capomazda dal suo amico Anione..." feci una pausa, fissando il vino.
Certo che potevi scegliere una storia migliore, nè...
"Ad ogni modo.." accelerando "Mio padre morì nel tentativo di riconquistare Miral, ma fallì, così Anione mi tenne a corte, permettendomi di mantenere terre e titoli.." sorrisi, al ricordo del mio signore, un sorriso dolce e malinconico.
"Mi promise un buon marito, ma io gli chiesi solo di poter servire nella Guardia Ducale.." sorrisi nuovamente, con il bicchiere in mano e lo sguardo che cercava un punto indefinito nella parete.
Sospirai, e sbattei le palpebre.
"Beh, prima rise ma poi acconsentì, e in pochi anni feci carriera.." sorridendo "Quando lui morì il mondo piombò nel caos, e io partii alla ricerca del suo nipote prediletto.." alzando gli occhi al cielo.
Evitai di terminare la frase, perché rimarcare che tutto quello era colpa sua che se n'era stato rintanato, non era molto cortese.
Ma era possibile che mi fossi sbagliata?
Mi sembrava così impossibile.
In realtà mi accorgevo che la cosa mi importava ben poco.
Se era davvero Guisgard non era degno del trono, se nel momento del bisogno aveva lasciato cadere il ducato nel caos per paura.
Se Guisgard era Icarius era peggio ancora dal punto di vista politico, il sangue certo non bastava a farne un buon governante.
Dunque non vedevo soluzioni per Capomazda.
Una cosa alla volta.
Prima la vita di Icarius, poi penseremo al resto.
E già quella non sarebbe stata una passeggiata.
"Questa è la mia storia, in sostanza..." alzando le spalle con noncuranza.
Guisgard
31-05-2016, 02.49.11
“Si, hai ragione...” disse annuendo Zoren a Gwen “... io voglio andare a controllare... vuoi venire o preferisci restare qui e chiuderti dentro?”
Lady Gwen
31-05-2016, 02.51.24
" Vengo con te, non mi sento sicura nemmeno chiusa dentro se non ci sei... E poi non mi va di lasciarti solo..." dissi, per poi alzarmi e rivestirmi.
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Dacey Starklan
31-05-2016, 02.51.39
" Forse quel rumore non era altro che il brontolio del mio stomaco" dissi per rassicurare me stessa e lui.
Afferrai un pezzetto del pane e vi affondai i denti, ero troppo affamata per notare che il pane non era stato sfornato quel giorno stesso.
" Domani andremo via da qui vero? Tanto é chiaro che non vi è nulla. Se non il nulla stesso" mormorai dopo qualche boccone.
" Nonostante tutto ciò che abbiamo vissuto da quando abbiamo lasciato Capomadza non mi pento di essere partita. Almeno fino a quando potrò contare su di voi. Mi avete pure procurato la cena, e sarebbe un compito spettante a me"
Guisgard
31-05-2016, 02.54.37
Guisgard ascoltò con attenzione ogni parola di Cio, fissandola negli occhi.
“Capisco...” disse giocherellando con la forchetta nel piatto “... dimmi cosa pensi... ti prego... tutto ciò che stai pensando in questo momento...”
Guisgard
31-05-2016, 02.59.55
Poco dopo Gwen e Zoren uscirono dalla loro camera, mentre una fitta penombra dominava su tutta la casa.
Con attenzione i due cominciarono a scendere, arrivando silenziosamente sulla scala che portava in cantina.
E qui i rumori erano ancora in atto.
“C'è qualcuno...” disse sottovoce il mago alla ragazza “... affacciamoci...”
E intravidero due sagome che scavavano in cantina.
Lady Gwen
31-05-2016, 03.04.17
Lasciammo la camera e ci avviammo in cantina.
Arrivati lì, non solo i rumori c'erano ancora, ma vedemmo anche due sagome.
Guardai Zoren, per poi riportare gli occhi sulle figure, cercando di capire di chi si trattasse.
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Guardai Guisgard divertita.
"Tutto quello che penso?" ridendo "E se poi non ti piace?" fissandolo negli occhi.
Posai la forchetta, finii il vino e lo guardai negli occhi.
"Vuoi sapere che penso?" sostenendo il suo sguardo.
"Chi diavolo sei? Cosa vuoi da me? Chi ti da l'arroganza di definirti Guisgard de Taddei?" dissi, senza fermarmi, con gli occhi nei suoi.
"E se sei chi dici di essere, come diavolo ti è saltato in mente di lasciare andare il ducato nel caos alla morte di Anione? Sai quante volte mi sono girata verso la porta al suo funerale sperando di vederti arrivare?" sentii i miei occhi inumidirsi al ricordo di quel giorno.
Serrai immediatamente gli occhi, e li riaprii dopo un lungo istante, ma verso il vino, versandomene un bicchiere che per poco non finii.
"Ad ogni modo.." dopo un profondo respiro "Probabilmente non è colpa tua, se ti hanno inculcato queste idee fin da piccolo e tenuto qui dentro in prigione...".
Un respiro, un altro, e cercai di rallentare il battito del mio cuore.
"Mi chiedo che razza di situazione sia questa, mi chiedo se l'obbiettivo non sia farmi perdere il senno.." scuotendo la testa, per poi finire definitivamente il bicchiere di vino.
"E mi chiedo anche quale sia il tuo piano, cosa hai intenzione di fare per spodestare Cimas? Piani, tattiche, alleati, strategia..." schioccando le dita con entrambe le mani.
Presi un ultimo lungo respiro e versai ancora vino.
"Ma tu non volevi parlare di queste cose, se non sbaglio.." tornando a guardarlo.
Guisgard
31-05-2016, 03.07.22
Ehiss rise appena a quelle parole di Dacey.
“Vorrà dire” disse divertito “che una volta tornati a casa vi sdebiterete.” Sorridendo. “Vediamo un po'... avrò la colazione a letto tutte le mattine... magari canterete per me la sera prima di andare a letto... preparerete il mio bagno caldo con qualcuna di quelle essenze dai profumi esotici che ben conoscete... e vediamo cos'altro...” ridendo di nuovo “... ci penserò...” facendole l'occhiolino.
Guisgard
31-05-2016, 03.10.51
Gwen e Zoren si sporsero in avanti, per cercare di vedere bene le due sagome impegnate a scavare nella cantina.
Indossavano però lunghi mantelli con cappucci ed avevano scavato ormai una grossa buca.
Tanto grande da poter ospitare il corpo di un uomo.
Dacey Starklan
31-05-2016, 03.12.23
" Così si che sarei senza più alcun debito. Anzi lo sareste nuovamente voi con me" prendendo un altro pezzo di pane.
E nel farlo le mie dita si incrociarono con quelle del cavaliere per qualche istante.
" Vediamo cos'altro..." Ripetei con fare enigmatico infine
Lady Gwen
31-05-2016, 03.13.38
Osservai a lungo le sagome.
Indossavano dei mantelli e non erano facilmente distinguibili.
Ciò che vidi bene, però, fu la buca che stavano scavando.
"Non sembra anche a te..." sussurrai, quasi tremante, ma non riuscii a finire la frase.
Non riuscivo a dirlo, era un pensiero che mi terrorizzava troppo.
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Guisgard
31-05-2016, 03.15.33
Silenzio.
Questo calò tra loro due.
Un lungo silenzio, mentre lui fissava gli occhi di lei.
Occhi azzurri che le candele rendevano particolarmente luminosi.
Azzurri e profondi quelli di Guisgard, arrossati ed inumiditi quelli di Clio.
E ad un tratto lui si alzò appena dalla sedia, sporgendosi in avanti fino a raggiungere il volto prima e la bocca di lei poi.
E posò le sue labbra su quelle di lei.
Guisgard
31-05-2016, 03.19.22
Quel contatto.
Le dita di Dacey che sfiorarono quelle di Ehiss.
E lui restò a fissarla dopo quelle ultime parole di lei.
“Beh, se chiedessi altro” disse il cavaliere pianissimo “sareste la mia schiava, non più la mia cameriera...”
Mi chiedevo se avessi fatto bene a dire la verità.
Ma la pazienza non era mai stata una mia virtù, anzi.
E cominciavo a perdere quel poco di autocontrollo che avevo.
Non capivo quella situazione, non ne capivo il senso.
Poi lo vidi alzarsi, e immediatamente la mia mano destra impugnò il coltello, pronta a reagire.
Ma la sua reazione mi spiazzò.
Il suo volto così vicino al mio, le sue labbra sulle mie, in quello che forse voleva essere un bacio.
Ma non lo era.
Dunque non fu difficile ritrarmi e squadrarlo torva.
"Preferivo una risposta.. almeno una.." sospirai, scuotendo la testa.
Guisgard
31-05-2016, 03.26.32
E mentre Gwen cercava il modo ed il coraggio di spiegare a Zoren cosa stesse pensando, le due sagome smisero di scavare.
Posarono poi le pale e salirono sopra.
Il mago fece in tempo a tirarsi dietro Gwen, nascondendo entrambi nella rientranza del muro.
Lady Gwen
31-05-2016, 03.31.43
Mentre parlavo con Zoren, o almeno ci provavo, le due sagome posarono le pale e uscirono dalla cantina.
Zoren infatti deve appena in tempo a nascondere sia me che lui nella rientranza del muro.
Rimasi lì ferma, immobile e senza nemmeno respirare, stretta a lui in quella piccola rientranza che però avrebbe potuto fare molto in quel momento.
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Guisgard
31-05-2016, 03.35.34
“Magari se mi baci” disse Guisgard a Clio “forse capiresti la verità... un bacio forse vale più di mille paure...” tornando a sedersi “... perchè se anche io ti dessi la risposta che cerchi, tu poi mi crederesti? E poi... che senso ha tutto questo? Questo tuo stare sempre allerta... sempre in guardia... siamo soli, non vedi? Dici di essere un soldato, dunque potresti tagliarmi la gola in un attimo... prendermi in ostaggio ed obbligare i miei uomini a liberare il tuo amico... si, potresti e forse ora la farai... eppure siamo qui... ho scelto io tutto questo... di stare solo con te... soli... senza nessun altro e per quanto mi riguarda anche senza alcuna bugia...” riempiendosi il bicchiere “... forse è vero ciò che scriveva Aristofane... l'Amore rende gli uomini felici, ma anche stupidi...” bevendo.
Alla fine si allontanò, e io mi rilassai.
"Credi che ti abbia mentito?" guardandolo negli occhi "Che ti abbia mai mentito? Ho mentito ad Affon, certo, ci siamo inventati una storia perché dire che scappavamo dalle guardie di Cimas non era esattamente il massimo, ma a te non ho mai mentito.. e non ho nessuna intenzione di ucciderti, perché diavolo hai questa fissa? Potrei farlo, certo... a che pro? Se sei davvero chi dici di essere ucciderei il mio signore? Se non sei chi dici di essere ucciderò un innocente...." alzai le spalle "Un bacio farebbe la differenza, dici.. perché? Io non metto in dubbio che tu sia convinto di quello che dici, ma è mio dovere stare all'erta... credi sia bello? Credi sia facile? No, non lo è..." sospirai "É la vita che ho scelto, e tu hai imprigionato il mio amico appena arrivati e dopo neanche dieci minuti volevi portarmi a letto, quindi scusami se non mi fido!".
Chiusi gli occhi per la rabbia, avevo parlato di getto, impulsiva.
"Ascolta non credo che tu voglia farmi del male adesso, qui, da soli.. primo non ci riusciresti, secondo non avrebbe senso.." sospirai, tornando a guardarlo "Sono fatta così, sono abituata a vedere il pericolo in ogni angolo, perché potremmo essere seduti comodamente a tavola e uno dei servitori essere stato pagato per uccidere il mio signore... non posso abbassare la guardia..." fissandolo negli occhi "Non posso.." sussurrai, abbassando lo sguardo "É più forte di me.." sussurrai infine.
Guisgard
31-05-2016, 03.50.39
Gwen e Zoren, immobili e silenziosi restarono lunghissimi istanti col fiato sospeso, mentre le due sagome passavano loro accanto e andavano via.
“Sono andati via...” disse con un sospiro di sollievo il mago “... ce la siamo cavata... come stati, piccola? Spaventata?” A Gwen.
Lady Gwen
31-05-2016, 03.54.01
Le sagome ci passarono accanto e andarono via, permettendo a noi di rilassarci e uscire da quell'angolo.
Annuii debolmente, un po' incerta, alla sua domanda, anche se mi ero presa un bello spavento.
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Guisgard
31-05-2016, 03.54.17
Guisgard sospirò.
Un sospiro simile ad un gemito.
Allora si alzò e prese da un mobile un piccolo carillon.
Lo caricò e poi lo aprì, lasciando così che la musica si diffondesse nella stanza.
“Almeno” disse porgendo la mano a Clio “posso farti ballare?”
Quel sospiro, e le sue ultime parole che avevo volutamente ignorato.
C'era qualcosa di profondamente strano e contraddittorio in tutto quello.
L'Amore.
L'Amore era qualcosa di estremamente complicato per un Taddeo, qualcosa di pericoloso, di tragico.
Lui ne parlava come se niente fosse, invece.
Possibile che parlasse di me? Non che io sapessi riconoscere l'amore, ovviamente, ma mi sembrava innaturale.
Diamine mi aveva visto da mezza giornata.
I casi erano due.
O non crede alla maledizione.
"Tutti i Taddei credono alla maledizione, ragazza mia...".
Le parole di Anione mi tornarono in mente.
Oppure... sì, quell'ipotesi che non osai esprimere aveva molto più senso.
Poi quelle parole che mi spiazzarono di nuovo.
Non potevo dire che non sapesse sorprendermi, questo poco ma sicuro.
Gli sorrisi.
In realtà mi dispiaceva essere così dura con lui, ma ora ero io ad avere paura.
Una paura senza nome, e dovevo difendermi come meglio potevo.
"Sì, certo..." sorrisi, prendendo la mano che mi porgeva.
"Non sono un granché come ballerina, ti avverto.." mormorai, arrossendo appena.
Guisgard
31-05-2016, 04.02.34
“Vieni...” disse Zoren a Gwen, prendendola per mano “... andiamo a controllare la cantina...”
Scesero e videro la grossa buca da vicino.
“A cosa diavolo può servire scavare una buca simile in una cantina?” Perplesso il mago.
E nel guardarsi attorno, Gwen non fece caso ad una sporgenza nel terreno che la fece quasi cadere.