Visualizza versione completa : Le Florealiche
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Lady Gwen
31-05-2016, 04.07.49
Mi prese per mano e ci avvicinammo alla buca.
A cosa poteva servire una buca in grado, per le sue dimensioni, di contenere un uomo? Pensai, sarcasticamente.
Non feci però in tempo a formulare il pensiero, che quasi caddi, non avendo visto una sporgenza.
Avevo trattenuto a fatica un urlo, non immaginavo cosa sarebbe successo se ci avessero scoperti, ma feci comunque in tempo ad aggrapparmi a Zoren evitando di finire in quella buca inquietante e rifugiandomi fra le braccia del mago.
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Guisgard
31-05-2016, 04.13.14
“Neanche io...” disse Guisgard sorridendo a Clio “... ma tanto siamo da soli, nessuno potrà prenderci in giro...” la prese fra le braccia e cominciarono a ballare “... se ti pesto un piede però, ti prego, non mollarmi un calcio, eh...” ridendo.
Le note del carillon vagavano per la stanza e i due seguivano la musica, quasi come se quella melodia non dovesse finire mai.
Erano vicinissimi, con i capelli di lei che nel muoversi sfioravano continuamente il viso di lui.
Quell'abito blu e leggerissimo svolazzava quasi leggiadro, scoprendo e mostrando, per brevi istanti che si susseguivano, le bianca pelle della ragazza.
E docile Clio, fra le braccia di Guisgard, si lasciava condurre in quel lento ballo fatto di contatto, respiri che si sfioravano e sguardi azzurri e trasparenti.
“Come sei bella, Clio...” sussurrò lui.
Guisgard
31-05-2016, 04.19.28
“Ehi, piccola...” disse Zoren prendendo Gwen fra le braccia dopo che lei era quasi inciampata.
I due allora si accorsero di qualcosa che affiorava dal terreno.
“C'è qualcosa che spunta dal terreno...” indicò il mago “... sembra un pezzo di legno...”
Lady Gwen
31-05-2016, 04.22.38
Impiegai alcuni istanti a riprendermi e a regolarizzare il battito ed il respiro, ma mi voltai, quando vidi che lui guardava qualcosa che affiorava dal terreno.
Era un pezzo di legno.
"Chissà cos'è..." guardandolo.
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Non avevo mai amato ballare, ma effettivamente lì, soli, la cosa non mi importava.
E quella musica così leggiadra mi trasportò, mentre mi lasciai condurre da Guisgard in quei movimenti che ci avvicinavano sempre di più.
Vicini erano i nostri corpi, i nostri sguardi, i nostri respiri.
Quello sguardo, così intenso, così azzurro.
Quelle parole.
Sorrisi, senza distogliere gli occhi dai suoi.
Quegli occhi che mi ricordavano Icarius, e pensare a lui era una pugnalata.
E se avesse avuto ragione? Pensai, mentre volteggiavo stretta a lui.
Se un bacio avesse davvero potuto svelare la verità?
Chi ero io però per erigermi a giudice di quella contesa?
E se la mia teoria fosse stata sensata, come lo avrei compreso?
Forse valeva la pena tentare.
Anche se in un modo o nell'altro mi sarei fatta male.
Dopotutto quell'atmosfera era tangibile, come l'intesa tra i nostri sguardi, i nostri corpi, i nostri respiri, le nostre labbra che si cercavano e si allontanano come in un gioco senza fine.
"Soltanto un bacio..." sussurrai piano, senza rogliere gli occhi dai suoi, per poi avvicinarmi ancora di più a lui, e porre fine a quel rincorrersi, lasciando che le mie labbra trovassero le sue e il mio respiro fosse unito al suo.
Chissà dunque, se un bacio aveva un potere così grande da svelare quell'antico mistero.
Guisgard
31-05-2016, 04.27.39
Altea, furtiva e silenziosa, entrò nella stanza e richiuse la porta dietro di sé.
La musica era ovunque, proveniente dal pianoforte che lui suonava con maestria.
“Ti aspettavo, Altea...” disse senza smettere di suonare.
Guisgard
31-05-2016, 04.29.32
Zoren si chinò per guardare meglio quel pezzo di legno nel terreno.
“E' bloccato nel terreno...” disse cercando di rimuoverlo “... sembra... l'asse che chiude una cassa, o qualcosa di simile...” fissando poi Gwen.
Lady Gwen
31-05-2016, 04.31.28
Zoren si chinò e ciò che disse non mi sorprese.
"Chissà perché, ma non ho tutta questa voglia di scoprire cosa c'è dentro..." con un leggero sarcasmo.
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Guisgard
31-05-2016, 04.43.28
L'aveva desiderato a lungo quel bacio Guisgard.
L'aveva sognato sin dal primo istante.
Sin da quando Clio aveva messo piede in quella casa.
E quando lei portò le sue labbra su quelle di lui, il Taddeo rispose subito con ardore.
Si baciarono e si lasciarono andare in quel gioco di calde ed umida labbra, di sospiri e sussurri.
Quel rincorrersi sulle loro bocche e lungo il corpo della ragazza, che le mani di lui stringevano al suo petto e lo percorrevano con sensuali carezze, alle quali la leggera e delicata stoffa di quell'abito non riusciva a nascondere le forme morbide e bianche della giovane soldatessa.
E restarono così, incatenati l'uno all'altro, uniti in quel bacio sempre più intimo, più complice, più penetrante ed avvolgente.
Quel bacio che forse riuscì a fermare il Tempo, proprio come erano riusciti gli oscuri eventi di quest'avventura.
Dacey Starklan
31-05-2016, 09.26.23
Senza lasciare la sua mano ricambiai quello sguardo.
" Una schiava... Lo sarei se facessi qualcosa contro la mia volontà. Ma se le vostre richieste fossero qualcosa che voglio fare...allora non sarei ne una schiava e neanche una cameriera, non vi pare?"
Osservai la sua fisica, prestante e di un fascino che mi aveva colpita dal primo istante.
" E allora che cosa sarei Ser? Un'amica magari...anche se dipende dalle vostre richieste"
Se quel bacio doveva essere la risposta, allora dovevo permettergli di arrivare là dove non avevo mai portato nessuno.
Mi abbandonai, totalmente a quel bacio.
Mi lasciai condurre come avevo fatto per la danza, dalle sue mani fin troppo audaci, che giocavano a scoprire il mio corpo.
Le nostre labbra si rincorrevano come avevano fatto i nostri respiri fino a poco prima, ora c'era un unico respiro, ed il confine tra le sue labbra e le mie era labile e incerto.
Ogni emozione era nuova per me, incontaminata, pericolosa.
Poteva davvero un bacio avere la risposta?
La verità era che in quel momento di passione, avevo persino dimenticato la domanda.
Era un istante, un lungo ed intenso istante cristallizzato fuori dal tempo.
Il resto del mondo, stava a guardare, ritraendosi in punta di piedi per non disturbarci.
Per non disturbare quei giochi arditi delle nostre labbra, dei nostri corpi che si cercavano, si trovavano, delle nostre mani che si inseguivano, dei nostri respiri che si univano.
Un istante così, avrebbe potuto benissimo durare in eterno.
http://images.kino.de/flbilder/max04/auto04/auto22/04220099/b640x600.jpg
Altea
31-05-2016, 15.51.08
La musica del pianoforte riempiva l' intera stanza, lo cercavo e udii la sua voce.
Vidi la sua figura da dietro e mi avvicinai silenziosamente...in quel momento davanti a me apparve l'immagine del quadro..lui il Dio Apollo e io la ninfa.Era l' ora del desiderato incontro.."Avrei dovuto tenere la veste sensuale della ninfa, ma magari si rovinava" con un sorriso irriverente. Mi posi di fronte al pianoforte.."Mi aspettavi Andros? E dove eri fino ora perché...mi meraviglio tu sia qui. Sei bandito dal castello in quanto diseredato da tuo padre, tanto è vero non puoi rivelare il tuo nome..nessuno può..è stato bandito" con voce sicura e presi la sua mano tra la delicatezza e la forza portandola via da quei tasti..."La verità, André...hai detto non puoi fuggire di qua mentre tu non puoi venire qua".
Guisgard
01-06-2016, 01.10.15
“Dobbiamo saperne di più...” disse Zoren a Gwen “... dobbiamo scoprire cosa c'è nascosto in questa cantina...” e prese una delle pale poggiate alla parete, per poi cominciare a scavare attorno alla sporgenza di legno.
Lady Gwen
01-06-2016, 01.14.30
Sospirai silenziosamente, scuotendo la testa.
Presi poi anche io una pala e lo aiutai a scavare.
Speravo di arrivate presto in fondo a questa storia, così da lasciarcela definitivamente alle spalle.
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Guisgard
01-06-2016, 01.23.36
Lo sguardo di Dacey, la sua voce, le sue parole.
Tutto ciò colpì Ehiss, che restò a fissare la zingara.
E mai come in questo momento la ragazza agli occhi del cavaliere apparve come una donna.
“Devo dire” disse lui con un vago sorriso “che sin dall'inizio di questo viaggio mi siete apparsa diversa da come vi vedevo prima o come immaginavo foste... stupito dunque... meravigliato... in modo piacevole, naturalmente...” con i suoi occhi in quelli di lei.
Dacey Starklan
01-06-2016, 01.28.17
" Si dice che la prima impressione è quella che conta... Ma non è sempre così. Solo con il tempo si può conoscere una persona, comprenderne le diverse sfaccettature. Non si può racchiudere un animo in una parola, in una singola definizione."
Gli sorrisi senza staccare lo sguardo, aveva due occhi magnetici nel quale amavo specchiarmi.
" E posso dire lo stesso di voi sapete? Giorno dopo giorno non fate altro che migliorare ai miei occhi... Nessun altro c'è mai riuscito" ammisi con tono soave avvicinandomi di qualche centimetro.
Guisgard
01-06-2016, 01.36.49
Le labbra di Clio, leggere, calde, umide, si schiudevano per accogliere quelle di Guisgard, avvolgendole, mentre lui cercava ed assaporava la sua bocca, così ardente ed accogliente.
Labbra che sfuggivano, che si bramavano, rincorrendosi, trovandosi ed unendosi ogni volta, per poi ricominciare da capo.
Ricominciare quel gioco così bello, passionale, sensuale.
E lo snello corpo della ragazza, così abituato alla fiera battaglia ed all'orgogliosa lotta, ora invece docile si abbandonava fra le braccia del Taddeo che, intrecciando le mani con quelle di lei, lo teneva stretto a sé, contro il suo petto robusto.
Un abbraccio virile, sicuro, appassionato, il solo forse al mondo in grado di domare lo spirito libero e battagliero di Clio.
Il solo forse in grado di farla sentire finalmente donna.
Una donna unica e speciale.
E restarono stretti l'una all'altro, in un intreccio di baci, di mani, di abbracci, di giochi, guidati ed ammaliati dall'ardente desiderio di essere entrambi lì in quel momento e in nessun altro posto al mondo.
Guisgard
01-06-2016, 01.43.51
Altea prese la mano di quell'uomo così impazientemente atteso, facendo sì che smettesse di suonare.
“Forse sono come un prigioniero...” disse lui sorridendole enigmatico “... un prigioniero condannato al buio ed alla notte di questo castello... o forse” alzandosi dal pianoforte “uno spettro che solo tu hai il privilegio di sognare...” e appoggiò la mano sul seno di lei, in una carezza appena accennata, eppur molto sensuale.
E la dama comprese in quel gesto che mai nessuno l'aveva mai toccata in quel modo.
“Avrei voluto vederti con quel costume da ninfa...” sussurrò con voce bassa “... però hai ragione... si sarebbe rovinato nel toglierlo...” stringendo sensualmente la mano sul seno di lei.
Guisgard
01-06-2016, 01.49.57
Zoren cominciò a scavare ed infine anche Gwen si unì a lui per cercare di scoprire la verità.
I due presero così a scavare in quella cantina.
Dopo un po' liberarono dal terreno una lunga cassa chiusa, che da sola occupava uno spazio pari alla buca che era stata scavata poco prima dalle due misteriose figure incappucciate.
“E' chiusa con dei chiodi lungo tutti i bordi...” disse il mago osservando la cassa “... proviamo ad aprirla?” Guardando poi la ragazza.
Il tempo passava veloce, o forse lento, o forse non passava affatto.
Forse il mondo intero si era fermato, per darci più tempo, perché quel bacio durasse un'eternità intera.
Era un gioco senza fine, un'intesa fatta di gemiti, sospiri, labbra e carne.
Tutto era strano e nuovo per me.
La lotta era l'unico contatto fisico a cui ero abituata, e mai mi ero abbandonata in quel modo.
Era come se il mio corpo scoprisse nuovi brividi man mano che il tempo passava, ogni istante era più bello del precedente, più intenso, più audace, più pericoloso.
Mi sembrava di giocare col fuoco, di liberare una parte di me rimasta in catene per lunghi anni, e che se avesse preso il controllo non se ne sarebbe più andata.
Quella parte nascosta, rinchiusa, messa in grado di non nuocere.
Ora era lei a dominarmi invece, lei ad avere il controllo di me in quegli attimi appassionati dove le mani si intrecciavano, si rincorrevano sui nostri corpi, dove le distanze erano infinitamente piccole eppure infinitamente grandi.
Non mi ero mai sentita così donna, così desiderata.
Era una sensazione nuova, potente, inebriante, pericolosa.
Uno di quei pericoli in cui ti ci fiondi senza pensare, in cui sai che dovresti andartene ma non lo fai perché il brivido che ti procurano è troppo grande e potente da potervi rinunciare.
E io non volevo perdermi nemmeno il più piccolo spazio di tempo di quell'istante eterno.
Altea
01-06-2016, 01.51.55
La sua mano...smise di suonare quella melodia ma iniziò a far vibrare la mia anima col suo tocco deciso e leggero nel mio seno.
Sentii un brivido percorrermi, non erano sensazioni di piacere nuove ma dell' animo.
Lo presi per il braccio e lo attirai contro me...ci trovammo stretti, faccia a faccia e guardavo i suoi occhi profondi ed enigmatici bisbigliando piano.."Ma tu chi sei..uno spirito..l' ho sempre pensato..vorresti farmi del male? Farmi innamorare per poi svanire" scossi la testa.."Se tieni a me dimmi la verità..io ti aiuterò" prendendo il suo volto tra le mie mani.
Il contatto era troppo vicino..stavo rischiando troppo..e allontanai leggermente la presa e rimasi davanti a lui guardandolo.."E tu..eri bellissimo come il dio Apollo, sai Andros? Vorrei...vorrei essere libera con te...non avere paura di lasciarmi andare" sospirai.
Lady Gwen
01-06-2016, 01.52.09
Scavammo a lungo, fino a riportare alla luce una cassa delle stesse dimensioni della buca.
Sospirai un po' contrariata e annuii controvoglia a Zoren.
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Guisgard
01-06-2016, 01.59.58
Quello sguardo ambrato e sensuale, l'espressione sicura, i modi audaci della ragazza.
Tutto ciò si specchiava negli occhi azzurri di Ehiss, che fissi erano su Dacey.
“Dubito che altri gentiluomini” disse lui piano, quando la zingara si era avvicinata a lui di qualche centimetro “possano vantare una cameriera come voi... che gioca così pericolosamente col proprio padrone...” aggiunse con voce bassa e calda.
E anche lui si avvicinò al volto di lei ed alla sua bocca.
Così vicino ora che poteva guardare nei suoi occhi come mai prima d'ora.
Percorrere con lo sguardo ogni suo tratto, la bella pelle ambrata, i boccoli castani che scendevano leggeri sulla sua fronte e sulle sue gote ben fatte.
E poi vedere da vicino la sensuale bocca della ragazza.
Dacey Starklan
01-06-2016, 02.07.31
" Dubito che molte cameriere possano vantare un padrone come voi, gentile e premuroso, rispettoso e per giunta pieno di fascino..." e dissi le ultime parole quasi in un soffio.
La sicurezza che mostravo era solo una facciata, era ciò che la gente si aspettava da una zingara.
Una donna sfacciata, dai modi spicci e senza remore, che usa la bellezza a suo vantaggio.
Io avevo tentato di apprendere quelle caratteristiche ma il mio carattere più tranquillo faticava a concepirle.
Così i tuoi aspetti in me si alternavano, a seconda delle situazioni.
Ora mi ritrovavo così vicina al cavaliere da distinguere ogni piccolo angolo del suo viso, una vicinanza di certo pericolosa ed io lottavo tra due istinti, quello di arretrare, fuggire e quello di continuare, tirare la corda per vedere come poteva finire.
" Sembra che vi stiate perdendo nei miei occhi Ser... Gli occhi delle zingare sono pericolosi, fanno innamorare chi lì fissa a lungo. Proprio come state facendo voi..."
Guisgard
01-06-2016, 02.13.42
Quel bacio continuò a lungo.
Con Guisgard che, audace, appassionato ed instancabile, assaporava le labbra di Clio, godeva della loro umida morbidezza, come a volerne succhiare la loro linfa vitale, farla sua.
Per sempre.
E poi le mani, che instancabili percorrevano il corpo di lei, disegnandone ogni forma attraverso la leggera e sottile stoffa del suo vestito.
“Clio...” disse lui in un sussurro, staccandosi quasi a fatica dalla bocca di lei “... sei libera di andare se vuoi... se lo vuoi va via ora... per sempre... ma se resterai... se non andrai via... allora ti terrò qui con me... per sempre...”
Guisgard
01-06-2016, 02.20.08
Zoren annuì a Gwen.
“E sia...” disse.
Con la pala cominciò allora a schiodare l'asse che copriva la cassa.
La scoperchiò e ne scoprì il contenuto.
E con stupore i due giovani trovarono un corpo in quella cassa.
“Per tutti i diavoli!” Esclamò il mago. “E'... è morto...” guardando il cadavere.
Lady Gwen
01-06-2016, 02.23.30
Zoren cominciò a schiodare quella cassa, fin quando non aprì il coperchio e quello che vedemmo mi fece impallidire.
Per un attimo infatti voltai il viso dall'altra parte, tornando poi a guardare Zoren.
"Te lo avevo detto, io... Non hai voluto ascoltarmi..." scuotendo la testa "E ci conviene andarcene, prima che qualcuno ci veda qui..."
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Guisgard
01-06-2016, 02.27.11
Quella vicinanza tra i due sembrava aumentare sempre più.
Annullando i pochi centimetri che ormai li separavano.
“Ho detto a tuo zio” disse Ehiss accarezzando con un dito le labbra di Dacey e rivolgendosi a lei in modo più che confidenziale “che mi sarei preso cura di te... che ti avrei protetta... e mai ti avrei costretta a fare qualcosa forzatamente...” continuando a sfiorarle le labbra con sensuale delicatezza, per poi spingere appena quel dito nella sua bocca, lambendole la lingua.
Guisgard
01-06-2016, 02.32.51
“In questa casa ci sono degli assassini...” disse Zoren visibilmente agitato “... ed anche noi siamo in pericolo...” fissando quel cadavere “... presto, aiutami a richiudere la cassa...” a Gwen “... poi la sotterreremo di nuovo... presto, non abbiamo molto tempo...”
Quel bacio, come in una dimensione diversa, eterea e infuocata.
Ma come tutti in sogni incantati, la realtà fece capolino piano piano, come svegliandomi da quel torpore appassionato.
Poi quelle parole.
Spalancai lo sguardo, incredula a quelle parole.
Icarius era ancora in cella, non potevo certo andarmene e abbandonarlo al suo destino.
Lo avrebbero ucciso e io non lo avrei mai permesso.
Ah, adesso ci pensi ad Icarius...
Abbassai lo sguardo, conscia della mia colpa.
Ed era assurdo, considerando che non c'era stato niente tra noi.
Eppure mi sentivo sporca, incredibilmente sporca, e la cosa non mi piaceva, non mi piaceva per niente.
Con che coraggio l'avrei guardato in faccia ora?
Quel bacio doveva darmi la risposta che cercavo, invece mi aveva lasciato con più domande di prima.
Di una sola cosa ero sicura, non avrei mai permesso che accadesse qualcosa a Icarius.
Ma addirittura quella scelta.
Andarmene o restare.
Per sempre.
"Io non.." sussurrai, chiudendo le palpebre per un momento "Non puoi chiedermi questo.." con gli occhi che si velavano di lacrime "Non così, non adesso.. a stento ricordo il mio nome.." sorrisi appena.
"Che senso avrebbe tenermi qui ad ogni modo?" alzando lo sguardo su di lui "Il posto di Guisgard de Taddei non è in questa casetta, è a Capomazda, sul seggio ducale... e il mio posto è al suo fianco alla testa delle truppe... altrimenti tanto vale lasciarsi tutto alle spalle e rifarsi una vita lontano da qui... ma non sarebbe degno di un Taddeo.." dissi, sostenendo il suo sguardo.
Tutto quello era assurdo, avrebbe dovuto rifuggire l'amore come fosse la peste.
C'era qualcosa di strano in tutta quella situazione.
Ero sempre stata dell'idea che nulla accada per caso, ma ora proprio non capivo che cosa fosse saltato in mente al destino.
Perché in tutto quello sapevo che in un modo o nell'altro, mi sarei fatta male.
In un modo o nell'altro avrei dovuto rinunciare a qualcosa, a qualcuno.
E questo mi faceva male.
Pregai ci fosse una spiegazione a tutto quello, che forse era invisibile ai miei occhi.
Lady Gwen
01-06-2016, 02.35.34
Finalmente si era deciso ad ascoltarmi, visto che fino a quel momento aveva minimizzato.
Annuii e in breve richiudemmo la cassa, per poi iniziare a ricoprire di nuovo tutto con la terra.
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Dacey Starklan
01-06-2016, 02.36.14
" E avete sempre mantenuto la parola. Mio zio ve ne sarebbe grato, e lo sono anche io, naturalmente" in un sussurro, le mie labbra preda della sua carezza.
Dolce e sensuale, un tocco che suscitò in me un turbamento mai provato prima.
Rimasi immobile, senza incoraggiarlo ma neanche respingendolo, decisa solo ad assaporare quel momento.
Le sue dita esplorarono le mie labbra che tremavano in modo quasi impercettibile.
Una voce dentro di me urlava che dovevo fermarmi ora, prima che fosse troppo tardi ma i suoi occhi, il suo sorriso, la sua voce e il suo tocco riuscivano subito dopo a zittire ogni opposizione che avevo dentro di me.
L'incontro con la mia lingua fu inaspettato per me ma piacevole e nuovo. Con la punta sfiorai il suo dito, un po' incerta se fosse la cosa giusta.
" Che cosa volete da me Ser? " gli chiesi quindi ma mi resi conto che non era ciò che volevo sapere davvero, " chi sono per te Ehiss?" Chiesi invece quando ormai la vicinanza tra le nostre bocche era nulla.
Guisgard
01-06-2016, 02.47.09
“Io...” disse Guisgard ancora col respiro rotto per l'ardore di quel bacio e tenendo stretta Clio fra le braccia, come se non volesse lasciarla andare, come se avesse paura di quel distacco “... io non sono Guisgard de'Taddei... non ancora almeno... o forse non lo sarò mai... in vita mia altro non sono stato che Guisgard... e stanotte più che mai... soltanto Guisgard... non so cosa accadrà domani... non so cosa sarà del ducato e della mia vita... quali pericoli dovrò affrontare, siano essi lotte dinastiche o maledizioni... non lo so e forse stanotte neanche mi interessa... l'unica cosa che voglio ora sei tu... tu, Clio... ma ciò vale, ciò ha importanza solo se anche tu lo vuoi...”
Guisgard
01-06-2016, 02.58.48
Gwen e Zoren richiusero la cassa e poi la risotterrarono.
Poi, silenziosamente, ritornarono nella loro camera.
Lady Gwen
01-06-2016, 03.05.17
Per fortuna andò tutto liscio e, dopo esserci occupati della cassa, tornammo in camera.
Mi cambiai per la notte e rimasi a guardare Zoren.
Lo avevo visto molto agitato e preoccupato quando eravamo in cantina e mi aveva fatto molta tenerezza.
Così mi avvicinai silenziosamente a lui, presi le sue mani e lo feci sedere sul letto.
Poi mi posizionai alle sue spalle, gli tolsi la camicia e iniziai a massaggiare i suoi muscoli, la sua schiena poggiata contro il mio corpo.
"Va meglio?" Sussurrai dolcemente, con tenerezza, dopo un po'.
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Quelle parole, quell'ardore, quello sguardo.
Forse parlarono più del suo bacio.
Sorrisi, un sorriso in cui nascosi molte cose.
Forse cominciavo a capire, e la cosa era terribilmente crudele.
Conoscevo i Taddei, di persona, e avevo letto molto su di loro.
E se una cosa era certa era che non si innamoravano così facilmente.
Ricordavo il profondo travaglio raccontato nel diario dell'amante di uno dei Taddei, che avevo trovato per caso, in un angolo sperduto del castello.
Quel diario era il libro che mi piaceva di più, anche se era incompleto.
Quell'Amore incondizionato di lei che lo aspettava, in silenzio nascosta, sognando invano ogni giorno che lui dichiarasse il suo amore per lei, dannandosi all'idea che qualche dama troppo audace gli stesse troppo vicino, anche se sapeva che non l'avrebbe mai tradita.
Lei non capiva, si dannava, ma lo amava troppo per andare via.
Io che avevo imparato a conoscere la Gioia, capivo fin troppo bene invece.
E quella storia diventava ancora più drammatica.
Lui di certo l'amava, ma quell'amore era così intenso da essere pericoloso, da richiamare la Gioia.
Eppure nemmeno gli stratagemmi per salvarlo erano riusciti a tenerli lontani, la mia parte preferita era vedere come si fossero innamorati di nuovo, ricominciando daccapo.
Perché si possono cancellare i ricordi di un uomo ma non lavare l'Amore dal suo cuore.
Eppure Guisgard non sembrava affatto curarsi di tutto quello.
La cosa era sospetta, sempre più sospetta.
E io non sapevo che fare.
Potevo essere così cinica da usarlo per ingannare la maledizione?
No, non dopo quel bacio.
Potevo illuderlo?
No, non dopo quel bacio.
Dovevo essere sincera con lui, anche se non era facile.
"Io non sono una che si concede con tanta facilità..." dissi, sostenendo il suo sguardo.
Pura e semplice verità.
"Se davvero mi vuoi, non mettermi davanti a inutili scelte e lasciami libera..." con gli occhi nei suoi "Altrimenti che senso avrebbe?".
Guisgard
01-06-2016, 03.11.46
Quella domanda di Dacey.
E per tutta risposta Ehiss la baciò.
Un bacio prima dolce e leggero, quanto inaspettato, poi più passionale.
La baciò con vigore, per poi abbracciarla e stringerla a sé.
E quel bacio continuò.
A lungo, con trasporto.
Un bacio forse atteso e desiderato da tempo.
Da troppo tempo.
Guisgard
01-06-2016, 03.16.30
“Si, grazie, piccola...” disse Zoren, sorridendo appena a Gwen che gli massaggiava i muscoli “... si, va meglio...” accarezzandole la mano, per poi stringerla “... mi spiace averti fatto vedere quel cadavere... mi spiace, non volevo spaventarti... riposa adesso... io preferisco restare sveglio... non si sa mai...”
Lady Gwen
01-06-2016, 03.20.33
Sorrisi a Zoren, e sempre stringendo la sua mano, circondai il suo collo con le braccia.
"Sei sicuro?" Dissi piano, baciando la spalla di lui "Zoren, non farti sopraffare da questa storia..."
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Guisgard
01-06-2016, 03.21.03
Guisgard annuì appena, senza però lasciarla andare.
Senza allentare quell'abbraccio che la teneva incatenata a lui.
“Si, forse hai ragione...” disse fissando Clio “... e poi che potere ho su di te? Per farti decidere di andare o restare?” Sorrise malinconico, accarezzandole una ciocca bionda. “E' tardi...” sussurrò “... se vuoi, torna pure nella tua stanza per riposare...”
Dacey Starklan
01-06-2016, 03.25.11
Attendevo tanto una risposta che sulle prime non reagii al bacio.
Impreparata, immobile e sorpresa.
Forse, o forse era in realtà un sollievo ricevere quel bacio che in cuor mio sognavo da tempo.
Quel bacio che mi fece sentire viva e desiderata come mai nulla prima.
Un bacio che si faceva più ardito e passionale mentre lui mi stringeva a se con fare sicuro.
Mi lasciai andare per quei lunghi e dolci istanti, ricambiando il bacio o meglio i baci che uno dopo l'altro presero a susseguirsi.
Con le mani accarezzai la sua schiena risalendo poi lungo il collo, la nuca fino a intrecciare le dita nei suoi capelli.
Mi sentivo viva, libera e donna.
Era tutto così bello e coinvolgente. Troppo coinvolgente.
Con quei baci però si accompagnò in me una sottile amarezza, creata da una consapevolezza, o meglio un dubbio che nasceva da una consapevolezza.
Io sapevo della maledizione dei Taddei, non potevano amore come tutti gli altri.
Da questa consapevolezza venne il mio dubbio.
A cosa avrebbe portato quell'impeto di passione tra noi? Sarei divenuta nulla più che la sua amante, come quelle donne che in passato aveva usato per soddisfare la carne e il suo desiderio? Era questo ciò che volevo? Il meglio che la Vita e l'Amore potessero offrirmi?
Perché io si, lo amavo. Da tempo e per lungo tempo avevo soppresso quei sentimenti proprio perché a conoscenza della maledizione, perché convinta che per Ehiss non fossi altro che una cameriera.
E ora quel bacio mi stava domando più dubbi che certezze.
Mi sottrassi al suo calore dopo l'ennesimo bacio coinvolgente.
" Ho bisogno di saperlo..." quasi disperata, temendo una certa risposta e sperando in un'altra, " cosa sono ora per voi? Che cosa volete che io sia in futuro?"
Sorrisi a Guisgard, senza divincolarmi da quell'abbraccio.
Lasciai che mi stringesse ancora, perché anche per me quell'atmosfera era ancora intensa sulla mia pelle, anche se quelle sue parole mi avevano riportato bruscamente alla realtà.
Quello che mi colpì fu il suo sguardo malinconico.
Non volevo ferirlo, non dopo quel bacio, ma avevo detto la verità.
La Virtù e l'Onore prima di qualunque altra cosa.
Certo non sia aspettava che sarebbe stato così semplice?
Sfiorai a mia volta il suo viso, in una dolce carezza.
"Non me ne andrò stanotte..." sussurrai, con gli occhi nei suoi "E nemmeno domani...".
Non ho ancora un piano...
"Ogni giorno sarà una mia scelta se andare o restare, e penso che solo questo conti no?" sorridendo "Che soddisfazione avresti di sapermi costretta?".
Poi quelle ultime parole, chinai il capo.
"Immagino che sia meglio, sì..." sussurrai, per poi alzare lo sguardo su di lui.
Nonostante tutto non volevo fargli del male, dunque forse era meglio che lo lasciassi stare, dato che già quel bacio immaginai l'avesse acceso non poco.
"Buonanotte, dunque.." sussurrai, accarezzandogli dolcemente la guancia, con un sorriso malinconico a mia volta.
Guisgard
01-06-2016, 03.34.03
“Non ti preoccupare, piccola...” disse Zoren sorridendo “... preferisco restare sveglio e sorvegliare la camera... tu riposa... domattina decideremo il da farsi...” si voltò e la baciò dolcemente “... buonanotte, piccola...” fissando teneramente Gwen.
Guisgard
01-06-2016, 03.39.14
Quel bacio.
Così coinvolgente, ardente e fatto di infiniti altri baci, come tante carezze, dolci e sensuali.
Poi Dacey si fermò e si sottrasse a quel bacio.
Ed Ehiss restò a fissarla, nonostante la voglia di baciarla ancora fosse forte, quasi insopportabile.
“Avete ragione...” disse, tornando ad adottare di nuovo il voi per rivolgersi a lei “... perdonatemi, sono stato uno sciocco...” alzandosi dal letto “... perdonatemi... vi prometto che non accadrà mai più...”
Lady Gwen
01-06-2016, 03.40.36
Lo guardai comprensiva, anche se ciò di cui avevo bisogno era che lui mi stringesse per rassicurarmi e confortarmi, ma non insistetti.
"Buonanotte..." baciandolo di nuovo, per poi accarezzargli una guancia e mettermi sotto le coperte.
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Guisgard
01-06-2016, 03.45.06
Quella carezza e poi Clio fece per andar via, ma Guisgard le prese la mano, quasi a volerle impedire di andare.
E restò così, per un lungo ed indefinito istante, con i suoi occhi in quelli di lei.
Poi lasciò la sua mano.
“Buonanotte, Clio...” disse piano.
Dacey Starklan
01-06-2016, 03.48.05
Vederlo alzarsi ed allontanarsi da me fu un dolore profondo quasi lacerante.
Quel momento così magico e per me carico di promesse era scomparso.
Non volevo rinunciarci, non volevo rinunciare ad Ehiss ma c'era sempre la mia coscienza, che mi diceva di stare attenta, di avere una sorta di sicurezza prima di andare avanti.
" No" mormorai piano, ancora in forte contrasto interiore e afferrai la sua mano impedendogli di andare lontano.
" Io..." lo guardai sperando che capisse un po' perché ero sfuggente sebbene lo desiderassi tanto.
" So che non potete amare" dissi senza riuscire a guardandolo, perché quella consapevolezza mi faceva male, " non è ciò che vi chiedo... Voglio solo sapere se non sono altro che un capriccio , l'ennesima donna di cui poi scorderete il nome o se posso osare sperare di aver conquistato un posto nel vostro cuore... Se ci sono io...e nessun altra. Non vi chiedo di amarmi, perché so che non potete. Forse il mio amore potrà essere sufficiente per entrambi"
Quella presa, decisa e dolce insieme.
Quello sguardo, intenso e profondo nel mio.
Un altro lungo istante ci tenne vicini, troppo vicini.
Finchè non mi lasciò andare, e io sorrisi piano, quasi timidamente.
"Buonanotte.." dissi soltanto.
Raggiunsi la porta e mi diressi verso la mia stanza.
Volevo restare sola e cercare di capirci qualcosa, ma volevo anche vedere Icarius e cercare di capirci qualcosa, anche se poteva essere pericoloso.
Così camminai piano nel tragitto, guardandomi intorno per vedere se fosse ancora tutto deserto, e per capire se Guisgard mi avesse seguito.
Forse sarà stata troppa prudenza, ma le buoni abitudini erano dure a morire.
Guisgard
01-06-2016, 03.51.28
Gwen si coricò e Zoren la coprì ben bene con le lenzuola.
Poi si avvicinò alla finestra e restò a fissare il buio che circondava la casa.
Era inquieto e preoccupato.
Mille pensieri gli attraversavano la mente ed erano tutti agitati.
“Vorrei solo che questa notte passasse in fretta...” disse quasi rivolto a se stesso.
Lady Gwen
01-06-2016, 03.56.11
Zoren mi rimboccò le coperte, per poi avvicinarsi alla finestra.
Era preoccupato, agitato, io lo sentivo e ci stavo troppo male.
Mi distruggeva vederlo così, soprattutto perché ero totalmente impotente riguardo quella situazione e avrei solo voluto svegliarmi da quell'incubo nel nostro scoppiettante carrozzone, mentre ci dirigevano verso una città sconosciuta per allestire il nostro spettacolo.
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Guisgard
01-06-2016, 03.56.56
Ehiss sorrise, sebbene in modo amaro, per poi accarezzare il viso di Dacey.
Una carezza dolce che scese lungo la guancia della ragazza.
“Non c'è nessun'altra donna...” disse il cavaliere “... né nel mio cuore, né nella mia mente... ma essere la mia amante non vi gioverebbe... per avere in cambio cosa? Non potrei mai amarvi... sarebbe troppo rischioso... e non vi chiederei mai di rassegnarvi ad un Amore unilaterale...”
Guisgard
01-06-2016, 04.02.35
Clio proseguì, accorgendosi che non vi era nessuno in giro.
Raggiunse così di nuovo la cantina della casa, sempre con prudenza, dove però un uomo armato sorvegliava la cella di Icarius.
Dacey Starklan
01-06-2016, 04.07.22
Fui rasserenata dalla sua risposta ma ciò che aggiunse andò ad aggiungersi à quella parte di me piena di domande e dubbi.
" Non si può scegliere di chi innamorarsi. É successo, é stato qualcosa al di là del mio controllo... E ora cosa posso fare non lo so. Quello che so é che al solo pensiero di lasciarvi sto male. Fossimo in un mondo ideale allora.. Ma non lo siamo, la vita non è una favola e dobbiamo adattarci a ciò che abbiamo. Ed io ho voi. É ciò che di più conta. Non allontanatemi"
Eravamo nuovamente vicini, la sua mano accarezzava il mio viso e ne ero felice.
Presi quella mano e ne baciai il dorso.
" E forse quando torneremo dal Vescovo ed Ammone la nostra ricerca sarà fruttuosa. Troveremo un mondo per spezzare la maledizione. E allora potrete amare, e spero che per allora mi vogliate ancora".
Avevo parlato e parlando avevo deciso il mio destino.
Lo avrei amato, in ogni caso, e gli sarei stata accanto, in ogni caso. A dispetto delle apparenze. Volevo seguire solo il mio cuore.
" Voglio dormire con te al mio fianco" aggiunsi infine alzando il capo e incrociando gli sguardi.
Raggiungere la cantina non fu difficile, non c'era nessuno in giro.
Ma una guardia c'era comunque, e quello me l'aspettavo.
Di norma l'avrei tramortito, ma non avendo un piano di fuga non mi sembrava una buona idea.
A meno che certo la cosa non diventasse necessaria.
Così mi palesai, e certo con quel vestito non sembravo pericolosa.
"Vorrei vedere il prigioniero..." Dissi con tono deciso ma cortese, mentre controllavo dove tenesse le chiavi.
Guisgard
01-06-2016, 04.11.21
Mentre Zoren era in balia di preoccupazioni e paure, Gwen, sentendolo in quello stato, ci stava male.
Ma un tratto i due sentirono dei rumori.
“Altri rumori...” disse il mago guardando la porta “... provengono dal corridoio stavolta...”
Lady Gwen
01-06-2016, 04.14.19
Ero mezza addormentata, quando sentii dei rumori provenire dal corridoio ed anche lui li sentii.
Gli feci segno di non parlare, sia per capire dove si dirigessero quei rumori, sia perché non volevo che capissero che li stavamo tenendo d'occhio.
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Guisgard
01-06-2016, 04.16.33
“Dacey...” disse in un sussurro Ehiss “... anche io lo vorrei... più di qualunque altra cosa... dormire con te stanotte...” tornando a parlarle in modo confidenziale ed intimo “... ma... sei troppo bella in questo momento... e se ti avrò accanto non penso di poter resisterti...” guardandola tutta,con desiderio.
Guisgard
01-06-2016, 04.20.43
La guardia guardò Clio con quell'abito generoso e sensuale.
“Ora capisco perchè Sua Signoria non ha voluto nessuno in giro stanotte...” disse ridendo piano “... solo qualche minuto però...” aprendo la cella e facendo segno alla ragazza di entrare.
Guisgard
01-06-2016, 04.23.27
Andros guardò Altea negli occhi e la prese fra le braccia, nonostante lei si fosse allontanata.
“Chi sono...” disse avvicinandosi alle labbra di lei “... sono un uomo che ti desidera, Altea...” e la baciò.
Un bacio appassionato, profondo, ardente.
Un bacio travolgente, appagante, che mostrava il vigore di quell'uomo.
“Resta con me stanotte e saprai chi sono davvero...” mormorò.
Non risposi alle parole della guardia, perché avevo bisogno di lui.
Mi limitai ad ignorarlo, e ad annuire.
Entrai nella cella quasi titubante.
Che cosa avrei provato?
Avrebbe potuto leggermi dentro?
Lo avrei scoperto presto.
"Icarius.." Chiamai nell'oscurità "Icarius sono io, Clio..." Sussurrai quasi.
Dacey Starklan
01-06-2016, 04.33.21
" Riuscite a farmi sorridere. Nonostante tutto"'dissi baciando ancora la sua mano.
" Però potete ...puoi restare ancora qui un po', prima che mi addormenti. O tento troppo la tua forza di volontà?"" mormorai sdraiandomi senza lasciare la sua mano.
Stesa su un fianco restai a guardarlo sorridendo. Perché finalmente non dovevo più nascondere i miei sentimenti.
Sapevo che amarlo significava percorrere un cammino difficoltoso ma ne valeva la pena.
" Sono felice dopo tanto tempo. E spero possa esserlo anche tu"
Altea
01-06-2016, 09.42.14
Fermo, sicuro come sempre mi trasporto' nuovamente tra le sue braccia, era un abbraccio che mitigava il mio animo scosso da quel turbinio di sentimenti contrapposti.
Rimasi abbracciata ad Andros chiudendo gli occhi finché le nostre labbra si unirono nella passione travolgente. .e mi avvolse di calore rassicurante.
La sua voce era pacata, suadente. .e speravo non fosse ingannatoria.
"Una notte" risposi a voce bassa e suadente "per conoscerci..e poi..poi mi dirai tutto su di te?Te lo chiedo..nel bene o nel male..voglio sapere chi tu sia, la tua storia ..perché non posso dividermi tra Luce e Buio e vorrei tu fossi sincero con me".
Presi quella mano calda ed inebriante giocando con il suo palmo, alzai appena lo sguardo sul suo viso e gli accomodai i capelli sorridendo lievemente "E poi, lascia il Destino a decidere per noi, ma devi essere sincero" ferma nella mia decisione per non farmi del male ma trasportata dalla passione.
Guisgard
01-06-2016, 20.41.43
Quei rumori.
Giungevano dal corridoio.
Come se qualcuno stesse camminando nervosamente su e giù.
“Provengono dal corridoio...” disse sottovoce Zoren a Gwen.
“Andiamo, dottore...” una voce dal corridoio.
“E se ci scoprono?” Un'altra voce.
“Peggio per loro...” la prima voce.
“Sono le voci di Nepote e del suo medico...” piano Zoren a Gwen.
Guisgard
01-06-2016, 20.42.10
Clio entrò nella cella e chiamò a bassa voce Icarius.
Lui era steso su una brandina, ma nell'udirla si voltò di scatto, per poi alzarsi.
“Ehi, ciao...” disse lui, accorgendosi subito dopo dell'abito che indossava “... dov'eri?” Chiese alla ragazza.
Guisgard
01-06-2016, 20.42.39
Ehiss sorrise, tenendo la mano di Dacey.
“Si, resterò qui, accanto a te...” disse dolcemente “... riposati, io starò qui...” e si sedette più comodamente sul letto, accarezzando con le dita la mano della ragazza ferma nella sua.
Guisgard
01-06-2016, 20.43.07
Lui accarezzò il viso di Altea, indugiando con le dita sulle sua labbra, sfiorandole con sensualità.
“Io sarò sincero...” disse pianissimo “... ma sappi che la verità potrebbe non piacerti...” fissandola con i suoi occhi scuri ed enigmatici.
Lady Gwen
01-06-2016, 20.45.07
Sembrava che qualcuno camminasse su e giù per il corridoio e non tardammo a capire di chi si trattasse.
Erano infatti Nepote ed il medico.
"Cosa credi stiano facendo?" Dissi pianissimo a Zoren.
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Altea
01-06-2016, 20.50.05
Sospirai mentre quelle dita contornavano le mie labbra sensualmente, delineandole proprio come un pittore.
"E' la verità che voglio..l' ho detto..sia nel bene o nel male...non mi piacciono le mezze misure. Non te lo avrei chiesto".
E le mie braccia lo afferrarono alla vita portandolo accanto a me e guardandolo negli occhi che mi scrutavano "E forse è meglio saperla subito non pensi?" con tono basso e confidenziale.
Avrei voluto prendermi più tempo, osservarlo non vista mentre era steso sulla panchina.
Ma avevo solo pochi minuti.
Pochi minuti che potevano sconvolgere la mia intera esistenza.
E la sorte del ducato.
Quanta responsabilità nelle mie mani indegne.
Poi si voltò, si alzò e mi illuminai.
Subito mi sentii meglio, mi sentii serena, ma fu solo un momento.
Quella domanda, quello sguardo, mi ricordarono le emozioni delle ultime ore.
Ore, erano passate soltanto ore, eppure erano riuscite a turbarmi a tal punto?
Sì, perché mi sembrava fossero passati secoli, più che in quella notte lunga dieci anni.
Mi sentivo fragile, colpevole, indegna.
Sostenere quello sguardo cristallino era davvero difficile.
Mi avvicinai a lui, per poter parlare piano, mi dicevo.
La verità era che volevo stargli vicino, che avevo bisogno di stargli vicino.
"Io.." sussurrai, titubante, senza riuscire a sostenere il suo sguardo.
La voce non era né ferma né sicura, ma incerta e tremante.
Non volevo mentirgli, ma nemmeno potevo raccontargli ogni cosa.
"A cena.." mormorai piano, alzando timidamente gli occhi su di lui.
Occhi lucidi, velati di tristezza.
Avevo paura, paura che gli succedesse qualcosa a causa mia, paura di perderlo, ma soprattutto paura che mi cacciasse via.
Perché mi sentivo così? Non era successo niente, non dovevo rendere conto a nessuno.
Eppure mi sentivo in colpa, terribilmente in colpa.
Perché quel bacio era stato capace di ammaliarmi, emozionarmi scuotermi nel profondo come mai era avvenuto.
Eppure ora sei qui, no?
Vero, ero lì, e non avevo pensato nemmeno per un istante di abbandonare Icarius.
Nel buio della cella, i miei occhi incontrarono i suoi, e fu davvero troppo.
Quando sentii le lacrime affiorare, quando mi resi conto di stare per crollare, lo abbracciai.
Lo strinsi forte a me, rifugiandomi tra le sue braccia, mentre nascondevo il viso contro la sua spalla.
Avevo un dannato bisogno di quell'abbraccio, di sapere che lui era lì, che stava bene.
Che era lì con me.
Le mie forze venivano meno ora, avevo bisogno di lui, del suo sostegno, quella era una battaglia che non ero preparata a combattere.
Mi sentivo debole, e fragile, mentre le lacrime cominciavano a rigarmi silenziosamente le guance, nascoste dalla sua spalla.
Lui era tutto ciò che poteva salvarmi... o dannarmi definitivamente.
Lady Gaynor
01-06-2016, 22.39.53
Gozzone rise.
“Ma io non voglio certo modificarvi...” disse divertito a Gaynor “... sarebbe un peccato mortale, visto quanto siete bella... voglio solo prendervi come ispirazione... lavorare ad uno dei miei modelli prendendo spunto da voi... un po' come un artista che dipinge o scolpisce la propria modella... non ho mai fatto esperimenti sulle persone, ci mancherebbe.” Scuotendo il capo. “Non sono un pazzo e neanche un assassino. Ho detto potrei riuscirci, ma ciò non significa che lo farei. Potere e volere sono infinitamente distanti. Le distanzia la coscienza, l'etica, la morale e persino la Religione. Oltre che il rigore scientifico, a cui io sono vincolato.”
Le parole di Gozzone avrebbero dovuto rincuorarmi perché sembravano sincere, ma io continuavo a sentire quelle urla nelle orecchie, che suonavano come disperate grida umane. Ad ogni modo, per il momento bisognava fare buon viso a cattivo gioco ed accettare quella spiegazione. Se diceva il vero, non avremmo avuto nulla da temere... se invece si trattava di un pazzo furioso, contrariarlo sarebbe stato un suicidio.
"In questo caso, vi ringrazio del complimento, dottore... essere considerata bella al punto da ispirarvi mi lusinga..." Sfoggiai un bel sorriso e ripresi a mangiare. "Ma ditemi, dottore... perché siete stato così vago nello spiegarmi il perché degli strani stili che vedo su quest'isola?"
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Dacey Starklan
02-06-2016, 00.28.10
Risposi al suo sorriso stiracchiandomi appena, le nostre mani ancora unite.
" Buonanotte Ehiss" dissi molto dolcemente prima di chiudere gli occhi.
La camminata alla ricerca di un qualche villaggio, attraverso il cimitero mi aveva già stancata parecchio e poi tutto ciò che era accaduto tra me e il cavaliere, quello aveva messo in subbuglio anche il mio animo.
Saperlo vicino a me mi rese più tranquilla e fu facile prendere sonno.
Guisgard
02-06-2016, 01.21.52
“Non ne ho idea” disse Zoren sottovoce a Gwen “ma voglio scoprirlo.” Avvicinandosi poi alla porta per ascoltare meglio.
Nepote ed il dottore farfugliarono fra loro, imboccando poco dopo le scale per scendere al primo piano.
“Voglio seguirli...” mormorò il mago.
Lady Gwen
02-06-2016, 01.24.11
Zoren si avvicinò alla porta per ascoltare.
Trasalii alle sue parole.
"Zoren ti prego, fa' attenzione..." sospirando, con un po' di paura nella voce.
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Guisgard
02-06-2016, 01.29.52
Quella vicinanza.
Confidenziale, intima, sensuale.
I loro corpi stretti l'uno all'altro.
Altea e quel misterioso uomo così vicini, quasi come una sola entità.
Andros accoglieva fra le sue braccia la nobile dama con sicurezza e mascolinità, facendola sentire protetta, ma anche desiderata.
Erano come il giorno e la notte.
Lei dai capelli biondi e gli occhi chiari, la pelle bianca e l'espressione incerta, quasi impaurita.
Lui col viso enigmatico incorniciato dai lunghi capelli scuri, gli occhi neri come la notte e l'espressione disillusa.
“E' una verità scomoda, forse persino assurda...” disse piano “... una verità folle... una verità indicibile... e se anche tu, come me, ne farai parte, poi non potrai più ignorare che esista...”
Guisgard
02-06-2016, 01.35.00
Quell'abbraccio nella penombra di quella cella umida e silenziosa.
Una penombra incerta, vaga, inquieta.
Una penombra in cui si annidavano fantasmi, demoni.
Una penombra in cui albergavano pensieri e sospetti.
Una penombra che vide Icarius quasi freddo, forse indifferente.
“A cena...” disse lui mentre Clio si rifugiava tra le sue braccia “... una cena... allora perchè i tuoi occhi sono umidi...”
Altea
02-06-2016, 01.35.41
La nostra stretta era più forte e scossi il capo "Non ti rendi conto...che ormai ne faccio già parte? Non te lo avrei chiesto se non volessi entrarne dentro..o magari restarne fuori. Dammi la possibilità di valutare, non ho più nulla da rischiare..ormai".
Accarezzando il suo volto con mano tremante...stavo rischiando molto..mi auguravo non troppo..ma se ne valeva la pena ero pronta a tutto.
Sorrisi leggermente guardando i suoi occhi neri come la notte inquieta..lo stesso colore e lo stesso mistero.
Guisgard
02-06-2016, 01.41.07
Dacey si addormentò quasi subito.
Ed Ehiss restò a guardarla.
Restò a guardarla a lungo.
Il suo sguardo azzurro percorreva tutta l'aggraziata figura della ragazza, così bella, vivace, sensuale nel suo candore e allo stesso tempo in quella sua velata audacia.
Il cavaliere restò a guardarla, per poi, all'improvviso, cominciò ad accarezzarle il viso, a spostarle dal volto le castane ciocche di capelli ribelli.
Freddo, freddo in quella cella, fredda la sua voce.
E il freddo penetrò dalle mie ossa fin dentro il mio animo.
In quel momento mi ricordai perché era la prima volta in vita mia che mi rintanavo tra le braccia di qualcuno.
Perché dovevo fare affidamento unicamente sulle mie forze.
Non mi aveva stretto a sé, era rimasto freddo, indifferente, così mi allontanai, mi ritrassi da quell'abbraccio.
Me lo meritavo, dopotutto.
Il mio primo istinto fu andarmene via e non vedere quanto profondamente fossi turbata.
Ma non volevo lasciarlo, né volevo mentirgli.
"Perché ho paura.." sussurrai piano "Paura di perderti.." alzando poi gli occhi su di lui "E questo mi spaventa.." ammisi, in un sussurro.
Guisgard
02-06-2016, 01.45.56
“Stanno scendendo al pianoterra...” disse Zoren a Gwen “... o forse sono diretti in cantina... non temere, piccola... vedrai che sarò prudente...” aprì la porta e sgattaiolò nel corridoio avvolta dalla penombra.
Dacey Starklan
02-06-2016, 01.47.41
Iniziai a sognare in modo indefiniti.
....Paesaggi di campi in fiore, un grande sole che illuminava il cielo perfettamente azzurro. Era un luogo di pace senza tempo.
Nel sogno me ne stavo sdraiata tra l'erba alta, senza far nulla mentre gli steli verdi accarezzavano il mio viso...
D'istinto scostai lo stelo d'erba e mi ritrovai catapultata nella realtà, dentro la stanza di una locanda deserta. Al mio fianco Ehiss, la sua mano che mi accarezzava.
Gli sorrisi, la sua premura e quei gesti mi scaldavano il cuore.
" Non riesci a dormire?" sussurrai sollevandomi seduta accanto a lui, " o sono io che turbo i tuoi pensieri... O c'è qualcos'altro? Lo sai che puoi parlare con me" parlando sempre molto dolcemente.
Strinsi la sua mano e appoggiai la testa sulla sua spalla.
" Sicuro di voler dormire per terra anche questa notte?"
Guisgard
02-06-2016, 01.51.36
Andros sorrise appena ad Altea.
“E sia ti racconterò tutto...” disse lui, senza però allentare quella stretta che li univa “... ma sappi che poi tutto potrebbe cambiare... e tu magari non vorrai più saperne di me...” il suo volto era vicinissimo a quello di lei “... Altea, sono vittima di una terribile maledizione...”
Lady Gwen
02-06-2016, 01.52.28
Corsi alla porta nel vano tentativo di fermarlo, ma la penombra lo aveva già inghiottito.
Allora mi chiusi dentro e cominciai a camminare nervosamente su e giù per la stanza, in preda ai peggiori pensieri su ciò che gli sarebbe potuto capitare se lo avessero scoperto mentre li seguiva.
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Guisgard
02-06-2016, 01.54.11
“Clio...” disse Icarius con uno sguardo freddo “... perchè dovresti perdermi?” Fissandola con i suoi occhi azzurri diventati di colpo enigmatici.
Altea
02-06-2016, 01.57.49
I nostri volti erano così vicini, potevo sentire il suo respiro affannato...sia dal desiderio ma anche da ciò che stava rivelando.
A quelle parole rimasi per un attimo immobile a guardarlo negli occhi..poi ricordai la notte prima parlò di una maledizione a cui non credeva.
Deglutii cercando di rimanere calma e gli sorrisi.."L' altra notte hai parlato di una maledizione, non avevo dato peso. Sai...io sono una scettica di natura ma stanno succedendo troppi casi strani e ciò che mi ha portato qui ha dell' inverosimile...ti credo Andros. Parlamene e..vi è un rimedio, d' altronde mi era strano che tu di giorno non potessi uscire...poi valuterò ma è giusto tu me ne parli" baciandolo sulle labbra leggermente e stringendomi a lui, poggiando la testa sulla sua spalla..quasi per rassicurarmi mentre me ne parlava.
Quella sua freddezza mi destabilizzava.
Infondo aveva ragione, perché avrei dovuto perderlo?
Non si può perdere qualcosa che non si è mai avuto, dopotutto.
E lui non poteva certo conoscere i drammi e i demoni del mio animo.
"Hai ragione.." sorrisi, asciugando una lacrima ribelle "Non ha alcun senso... è tutta questa storia che mi fa diventare pazza" alzando finalmente lo sguardo su di lui "Non permetterò che ti facciano del male...".
Sospirai.
"Domani cercherò di capire dove sono le uscite più vicine, e terminare il piano.." cercando di pensare a cose che riuscivo a controllare meglio di quelle strane e nuove emozioni.
"Ce ne andremo presto..." sussurrai, sfiorandogli leggermente la guancia, con mano tremante, che si ritrasse quasi subito, quasi avessi paura che la scacciasse lui.
Ero ufficialmente perduta.
Guisgard
02-06-2016, 02.07.39
Ehiss prese Dacey fra le braccia.
Fu un gesto improvviso, quasi sofferto, eppure voluto.
Voluto forse da tanto, troppo tempo.
Che quel cavaliere fosse un uomo impetuoso, passionale e risoluto lo si era compreso sin da subito.
Dacey ben lo sapeva.
Ma quel gesto, così virile, irruento, energico sorprese la ragazza.
La tenne fra le braccia a lungo, per istanti indefiniti, fissandola negli occhi, con le labbra vicinissime a quella di lei.
E la baciò.
La baciò con lo slancio, l'istintività, la mascolinità di un amante focoso.
La baciò assaporando le labbra della ragazza, cercando il suo sapore, la sua lingua.
Un bacio profondo, assoluto, ardente.
La baciò come solo un uomo innamorato può e sa fare.
Un bacio che accese le sue guance ed inumidì la sua bocca corallina.
Un bacio che divampò in tutto il suo essere, facendola sentire donna come mai prima d'ora.
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Dacey Starklan
02-06-2016, 02.16.55
Il suo abbraccio, così forte e carico di significato, dolce e amaro allo stesso tempo, mi prese alla sprovvista.
Non ero ancora abituata a tutto quel contatto tra noi visto che a lungo mi ero sforzata per mantenere le giuste distanze.
Per quanto fosse bello restare stretta tra le sue braccia qualcosa mi faceva credere che Ehiss fosse turbato.
E potevo anche intuire cosa.
Si trovava forse di fronte ad un dilemma, il problema della maledizione e delle sue conseguenze da una parte e poi c'ero io dall'altra e i sentimenti che nascevano il lui nel guardarmi.
Perché per quanto gli fosse impedito d'amare da quella maledizione il suo cuore era preda di turbamenti.
Il suo bacio, inebriante, mi diede conferma di ciò che pensavo infatti.
Non era un semplice bacio ma celava in sé qualcosa di più profondo e intenso, un messaggio di Amore nascosto nel più semplice e carnale desiderio.
Mi lasciai guidare in quei momenti di passione, senza sottrarmi al suo ardore.
Fino a rimanere senza parole e senza fiato, con il tempo che pareva sospeso.
Lo baciai esternando tutto il mio desiderio per lui che a lungo avevo represso, sfiorando le sue spalle, le braccia e il busto con le dita.
Guisgard
02-06-2016, 02.19.09
“Madama...” disse Gozzone a Gaynor “... i tempi mutano rapidamente... soprattutto su un'isola come questa, sperduta in mezzo al mare e fuori da ogni rotta conosciuta... dunque è facile, in questo crogiolo di vie, porti e uomini adattarsi ora a questo, ora a quello stile... anzi, vi dirò...” mangiando “... abituatevi in fretta a questi mutamenti... il mondo come lo ricordavate potrebbe non mostrarsi più...”
Guisgard
02-06-2016, 02.27.19
E mentre Gwen camminava nervosamente nella stanza, ad un tratto qualcuno bussò alla porta della camera.
Lady Gwen
02-06-2016, 02.32.25
Ero inquieta, nervosa e preda di un diluvio di pensieri, quando dei colpi alla pota mi fecero sobbalzare.
E ora?
Speravo fosse Zoren che tornava tranquillo, sano e salvo.
Mi avvicinai alla porta, girai la chiave nella toppa con mano tremante e aprii la porta.
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Guisgard
02-06-2016, 02.33.37
“Sono vittima di una maledizione, di un oscuro incanto...” disse Andros ad Altea “... un sortilegio impenetrabile...” esitò “... sono condannato a vivere solo di notte... in questo castello che è diventato la mia prigione...”
Altea
02-06-2016, 02.36.33
Il mio cuore iniziò a battere troppo forte e mi staccai lentamente per non far sentire quel forte battito.."Ma chi ha voluto tutto questo? E di giorno..che ti succede di giorno...vuoi dirmi io sarò costretta a vederti solo di notte..spiegami..non potrei mai condurre una vita del genere. Vi deve essere un rimedio" intrecciando stavolta le mani nervosamente.
Guisgard
02-06-2016, 02.36.56
“Bene, ho fiducia in te, che mi farai uscire presto da qui.” Disse Icarius a Clio sorridendo freddamente. “Forse però ora dovresti andare... questo luogo è umido e freddo... non certo adatto ad un vestito come questo che indossi ora.” Annuendo indifferente.
Guisgard
02-06-2016, 02.44.57
Quel bacio travolgente, ardete, passionale.
Un bacio che trascinò con sé tutto il desiderio delle mani e delle dita di Ehiss che presero a percorrere tutto il giovane corpo di Dacey.
Mani che toccavano, stringevano, cercavano, trovavano.
Mani che stringevano la zingara al corpo del cavaliere, quasi facendola prigioniera del suo desiderio.
Mani che spostavano ed alzavano la sua gonna, scoprendone una gamba, per poi accarezzarla a lungo, intensamente, senza smettere.
"Io amo il freddo, tranquillo..." risposi, d'istinto.
Ma il freddo dell'inverno, delle montagne, della neve, non quello che leggevo nei suoi occhi.
E solo dopo compresi che il freddo era solo una scusa.
Così abbassai lo sguardo, nascondendo l'infinita tristezza che quel comportamento mi generava.
"Ad ogni modo sì.." mormorai piano, come imbarazzata "Se è ciò che vuoi me ne vado, certo.." farfugliai.
"Buonanotte..." dissi infine, alzando lo sguardo su di lui, cercando di sostenere il suo sguardo "A domani.." sforzandomi di sorridere.
Così, a malincuore, mi voltai verso l'uscita della cella, mentre un profondo peso era sceso sul mio cuore.
Guisgard
02-06-2016, 02.52.14
Gwen aprì la porta e sulla soglia vide Go e Nyccio.
“Abbiamo sentito dei passi nel corridoio” disse Go “e volevamo sapere se voi e il capo stavate bene...”
Dacey Starklan
02-06-2016, 02.53.03
Ero sciolta e perduta nella sua susseguirsi dei baci e lo fui ancor di più quando Ehiss lasciò scorrere liberamente le sue mani a scoprire il mio corpo.
Mani che con tocchi audaci finirono per incontrare la stoffa della mia gonna e scostarla, mostrando le mie gambe ambrate.
Quell'azione mi svegliò dal passionato torpore.
" Ehiss" sussurrai appena, timorosa di rovinare quel momento, " non qui"
Non in quel villaggio disabitato, non in quella locanda misera, non in quel letto anonimo.
" Sono tua, oggi...domani e per i giorni a venire... Pazienta ancora un po' ..." lambendo il suo orecchio con le labbra.
Speravo che capisse ciò intendevo, volevo concedermi a lui e rendere quello un ricordo indelebile, e farlo in quel luogo senza nome avrebbe rovinato il mio ricordo.
Guisgard
02-06-2016, 02.55.39
“Nessuno potrebbe condurre una vita del genere...” disse Andros allentando la presa, in modo che Altea posso indietreggiare se lo avesse voluto “... nessuno... e naturalmente non ti chiederò farlo... è il mio Destino, non certo il tuo...”
Lady Gwen
02-06-2016, 02.57.37
Sospirai di sollievo, anche se solo in parte, e appoggiai la testa allo stipite della porta.
"Entrate, presto..." facendoli entrare e richiudendo la porta a chiave.
Poi spiegai ai due tutto ciò che era successo.
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Guisgard
02-06-2016, 02.58.17
Clio uscì dalla cella ed Icarius non la fermò.
L'uomo che sorvegliava la cantina richiuse le sbarre ed invitò Icarius a dormire.
“Andate anche voi.” Disse poi alla ragazza. “non è posto per voi questo.” Fissando il suo vestito.
Altea
02-06-2016, 03.02.41
Rimasi immobile a guardarlo...tutto crollò in un attimo e lui...lui non mi dava speranza, un motivo, un mezzo per porre rimedio a questo..o forse rimedio non vi era..inspirai profondamente.."Andros...io...sarò sincera come lo sei stato tu. Tu non mi rispondi e dalle tue risposte mi fai credere non vi sia mezzo per togliere questo sortilegio...nulla. Solitamente ad un incanto vi è un rimedio, ma per te no sembra. Non dici nemmeno chi lo ha voluto...tuo padre e Tintus...ovvio..quel dipinto..Apollo di giorno porta il Sole e la ninfa può vederlo solo di notte o il mondo sarà buio" una lacrima scese e la asciugai "Ci stiamo affezionando troppo...e se tu non mi dai un rimedio...io non posso vivere per tutta la vita qui...e vedendoti solo di notte. E prima che non possa più tornare indietro...ti do due possibilità...se non mi dici il rimedio...come hai detto ieri notte...ora aiutami a scappare di qui, ma sappi ti sono grata Andros..perchè mi hai fatto capire si può amare...di nuovo" chiusi gli occhi...il Destino dipendeva da lui ora.
Guisgard
02-06-2016, 03.05.24
A quelle parole di Dacey, Ehiss si fermò, allontanandosi appena da lei, per poi annuire.
Ad un tratto da fuori giunse il rintocco della campana della chiesa.
Come la notte precedente.
“Si, hai ragione...” disse lui.
Un attimo dopo però dei rumori si udirono dal pianterreno della locanda.
Non mi fermò.
Le ferite a cui ero abituata erano niente in confronto a quello.
Perché diavolo mi faceva così male la sua indifferenza?
Perché avevo pensato di contare qualcosa per lui?
Forse mi ero sbagliata, e anche se gli avessi confessato ogni cosa non avrei avuto altro che indifferenza.
Che gli importava dopotutto?
Avevo sbagliato ad andare da lui, mi ero fatta solo del male.
Era quel posto, quell'assurda storia che mi distruggeva, una volta lontani da lì sarebbe andato meglio tutto.
Non risposi alla guardia e raggiunsi in fretta la mia camera.
Chiusi la porta dietro di me e mi buttai sul letto, così com'ero.
Sentii tutte le emozioni di quel giorno affiorare, e furono così forti da sopraffarmi.
Allora piansi, fino a non avere più lacrime.
Mi sentivo incredibilmente sola, e non era poi tanto strano.
Così mi aggrappai all'unica cosa cara che avevo con me, Damasgrada.
La strinsi tra le mani, come se lei avesse la riposta ai tormenti della mia anima.
Lei che mi era stata accanto sempre.
Mi addormentai così, ancora vestita, con la mia spada stretta come una bambina stringe una bambola perché la protegga dai brutti sogni.
Guisgard
02-06-2016, 03.10.59
“Dobbiamo scendere subito di sotto...” disse Go a Gwen “... questa casa nasconde qualcosa di oscuro... e il capo corre seri pericoli nel suo voler chiarire queste faccende...”
Lady Gwen
02-06-2016, 03.13.54
Sospirai preoccupata, ma Go aveva ragione.
Poteva essere in pericolo ed io non potevo starmene lì con le mani in mano.
Indossai il mantello ed uscimmo dalla camera in silenzio.
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Dacey Starklan
02-06-2016, 03.14.09
Apprezzai la sua comprensione e per dimostrarlo gli donai un nuovo bacio pieno di amore e gratitudine.
" La campana" mormorai, " ormai è tardi... " e feci per invitarlo a sdraiarsi accanto a me ma dal pian terreno udii dei rumori.
" Sembrerebbe che ci sia qualcuno!" sopresa
Guisgard
02-06-2016, 03.19.38
“Hai ragione...” disse lui ad Altea “... questa è la mia condanna, non la tua... certo che si può amare... amare senza condizioni, senza ultimatum, né possibilità... si ama e basta...” sorridendo amaramente “... evidentemente amarci non ci è consentito...” la lasciò libera da quell'abbraccio, per poi tornare a sedersi al suo pianoforte “... ora che uscirai da questa stanza imbocca l'ala destra del pianerottolo... ai piedi della parete su cui si apre una finestra strombata troverai una botola... aprila e calati al suo interno... raggiungerai la cisterna del castello... da lì percorrerai il tunnel di scolo, dove l'acqua è sempre bassa, fino a ritrovarti presso un canale che dal castello raggiunge l'esterno... va e buona fortuna, Altea... devi uscire prima che faccia giorno però... addio...” cominciando a suonare il suo pianoforte.
Altea
02-06-2016, 03.31.57
Mi avvicinai a lui e lo baciai intensamente..Andros .. perché eri così arrendevole ma forse era vero non vi era rimedio e non si poteva fare nulla..."Andros sappi se vi fosse stato un modo per spezzare l'incanto avrei rischiato tutto ma sembra non ci sia..sarai sempre nel mio cuore". Presi la sacca ed uscii senza guardarlo e iniziai a correre, udendo la sua melodia di addio.
Seguii le sue direttive, vidi la botola e la aprii, in mano avevo una candela e mi calai nella cisterna e iniziai a correre nel tunnel di scolo mentre calde lacrime scivolano sul volto. E vidi il canale che mi permetteva di uscire all' esterno..lui conosceva bene come fuggire. E vidi le stelle e mi incamminai verso una uscita, distrutta dalla corsa e dal dolore.
Guisgard
02-06-2016, 03.38.41
Stretta a Damasgrada, Clio infine si addormentò...
Il Palazzo Ducale era avvolto da tenebre che parevano impenetrabili.
Le stelle scintillavano mute e lontane, la Luna appariva indifferente ed eterea nel suo sinistro pallore.
Un cupo silenzio attraversava la brughiera circostante, tra confusi latrati e soffocati ululati.
Il canto della civetta, nascosta chissà dove, sembrava un lamento che portava cattivi auspici.
Di tanto in tanto il passo ritmico delle sentinelle lungo il camminamento di ronda pareva rompere quel tetro oblio, ma poi il senso di vuoto mutismo tornava a dominare su ogni cosa presente in quella notte.
Clio udì alcuni soldati parlare.
Il duca è sceso nel cortile, dicevano.
Lei allora corse a raggiungerlo.
Strane voci si rincorrevano circa la maledizione e quella notte era abbastanza tetra da fornire un degno scenario a ciò che di vero c'era in quell'antica ed inquietante leggenda.
Clio raggiunse il cortile, ma lord Anione sembrava scomparso.
Poi, ad un tratto, Damasgrada al suo fianco cominciò a vibrare forte.
Un attimo dopo apparve qualcuno.
Un giovane uomo che la fissava sorridendo.
Era Guisgard.
O forse Icarius.
Si svegliò di colpo.
Era stato un sogno.
Damasgrada era fra le sue braccia, ma non vibrava.
Era però il cuore di Clio a farlo, tanto batteva forte per quello strano sogno.
Guisgard
02-06-2016, 03.44.52
“Già, sembrerebbe di si...” disse stupito Ehiss a Dacey “... vado a controllare... tu chiuditi dentro...” ed uscì.
Intanto il rintocco della campana continuava ad udirsi nella strada.
Dacey Starklan
02-06-2016, 03.46.37
" Fa attenzione" sussurrai accompagnando il cavaliere alla porta.
E richiusi poco dopo serrando con il chiavistello
Mi svegliai di colpo, spalancando gli occhi come quando in battaglia udivi il minimo rumore.
Restai immobile, con lo sguardo perso nel vuoto per un lungo, interminabile istante.
Damasgrada non vibrava, la sfiorai piano, dolcemente.
Il mio cuore batteva forte, e quel sogno non aveva fatto altro che ampliare il mio sconforto.
La sera della morte di Anione.
Icarius, Guisgard.
Guisgard, Icarius.
Quanto era crudele tutto quello?
Che scherzo ignobile del destino era dividere due uomini identici, che dovrebbero essere due parti di un unico uomo?
Se l'intento era farmi del male, il destino ci stava riuscendo in pieno.
Perché era una di quelle situazioni in cui si perde in ogni caso.
A meno che la mia teoria non fosse giusta.
Ad ogni modo non mi importava.
Avrei tirato Icarius fuori di prigione e poi ci saremmo lasciati tutta quella storia alle spalle.
Anche quello che provavo per lui.
Nonostante tutto.
Nonostante le emozioni provate con Guisgard, nonostante il dolore per l'indifferenza di Icarius.
Dato che non si possono avere due uomini, la situazione era limpida e chiara ai miei occhi.
Non ne avrei avuto nessuno.
Certo non avrei mai più mostrato il mio cuore ad Icarius, dopo l'indifferenza di quella notte.
Ero brava a nascondere i miei sentimenti dietro l'indifferenza, l'avrei fatto anche con lui.
Era una soluzione dolorosa, ma quella folle situazione non aveva altra via d'uscita.
Chiusi gli occhi, e ricacciai indietro le emozioni, quelle belle, quelle brutte, sempre più in fondo perché andassero a cementare la mia armatura.
Poi mi alzai, e uscii in punta di piedi.
Avevo un piano di fuga da preparare, dovevo studiare il territorio, così iniziai a gironzolare, silenziosa, osservando ogni indizio che potesse essermi utile.
Guisgard
02-06-2016, 03.55.25
Gwen, Go e Nyccio lasciarono la camera e scesero silenziosamente al pianterreno.
Qui videro Nepote ed il dottore in piedi nella penombra.
“Avanti, dottore, sono pronto...” disse Nepote “... cominciamo...”
“Oh, Nepote, non qui...” scuotendo il capo il medico “... ho bisogno di un luogo tranquillo... in cui poter operare con calma...”
“Devi accontentarti.” Fissandolo Nepote. “Non ci sono luoghi tranquilli qui.”
“Cosa ne pensi della cantina?” Chiese il medico. “A me sembra perfetta.”
Guisgard
02-06-2016, 03.59.02
Uscito Ehiss, Dacey chiuse la porta col chiavistello.
Però subito dopo sentì dei rumori in strada.
E dalla finestra si potevano vedere diversi individui camminare verso la chiesa.
Proprio come la notte precedente.
Lady Gwen
02-06-2016, 04.00.18
Scendemmo di sotto e restammo ben nascosti nella penombra, come Nepote ed il medico.
Li sentii parlare; Nepote avrebbe voluto essere operato in quel momento, ma il dottore non era molto d'accordo, finché non propose la cantina.
Zoren non era lì, quindi o era nascosto al pianterreno oppure...
Impallidii.
E se fosse stato nella cantina?
Non volevo pensarci, non volevo pensare che fosse lì e che potesse essere in pericolo, cercai così di allontanare quel pensiero.
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Guisgard
02-06-2016, 04.05.45
Clio si alzò, lasciò la sua camera e cominciò a gironzolare in giro.
Ad un tratto però, seduta su una panca nel cortile della casa, nonostante l'aria pungente della notte, la ragazza vide una figura.
Era avvolta dala penombra, però i suoi tratti si potevano scorgere.
Era un sacerdote.
Mi guardai in giro, cercando di memorizzare ogni angolo della casa, studiarne ogni anfratto, per poterlo usare nel mio piano.
Era ancora notte, e l'aria fresca solleticava la pelle e rendeva più agile il respiro.
D'un tratto vidi qualcosa su una panca nel cortile, un sacerdote.
Dopo le minacce di morte in chiesa, però, non mi fidavo poi tanto nemmeno della Chiesa, ma decisi comunque di avvicinarmi, cercando di scorgere il suo volto.
Guisgard
02-06-2016, 04.13.14
Nepote annuì e col dottore scesero in cantina.
Go e Nyccio cominciarono a cercare Zoren, ma senza trovarlo.
“Qui non c'è...” disse Go a Gwen “... dove può essere secondo voi?”
Lady Gwen
02-06-2016, 04.18.01
I due andarono via e noi ne approfittano per cercare Zoren.
Guardammo ovunque, ma non c'era ed io iniziavo ad avere seriamente paura.
Guardai Go.
"Ho paura che sia proprio in cantina..." dissi, con un filo di voce tremante "Dobbiamo andarci subito."
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Guisgard
02-06-2016, 04.24.48
Clio si avvicinò, senza farsi scorgere, per vedere meglio il sacerdote seduto sulla panca.
Era un uomo sulla sessantina, o comunque vicino a quell'età.
Leggeva alcune preghiere, interrompendosi solo per recitare il Padre Nostro e l'Ave o Maria.
L'uomo non sembrava pericoloso, piuttosto pacifico.
Io non avrei dovuto essere in giro a quell'ora, ma dopotutto non ero una prigioniera.
E nulla accade per caso, mi dissi.
Parlare con qualcuno non mi avrebbe fatto poi male, anche se era intento a pregare.
Così, come se niente fosse entrai nel cortile, quasi stupendomi di trovare lì il sacerdote.
"Oh, perdonate padre.." dissi rispettosamente, chinando il capo "Anche voi non riuscite a dormire?" chiesi, con un sorriso gentile.
Guisgard
02-06-2016, 04.34.31
“Si, andiamo a vedere...” disse Go a Gwen e a Nyccio “... ma senza farci scoprire...”
Scesero così, furtivamente, per le scale che portavano in cantina, dove già c'erano Nepote ed il dottore.
E i due erano rimasti sorpresi per quella grossa buca scavata nella cantina.
“Nepote...” stupito il medico “... chi mai ha scavato questa buca qui? E perchè mai?”
Guisgard
02-06-2016, 04.39.15
Il sacerdote si voltò e sorrise a Clio, rispondendo con un cenno del capo al suo saluto.
“Oh, no, ragazza mia...” disse ridendo appena “... in verità mi sono appena svegliato. Devo recitare le mie preghiere mattutine e poi prepararmi per celebrare la Santa Messa. E voi invece? Come mai non riuscite a dormire?”
Sorrisi al sacerdote.
Forse parlare mi avrebbe fatto davvero bene, ma sicuramente non avrei raccontato gli affari miei a uno sconosciuto.
"Brutti sogni.." Sospirai "E un sacco di pensieri..." Sorridendo piano, con un velo di tristezza "Solo un po' di malinconia, e il desiderio che sorga presto il sole..." Alzando lo sguardo verso il cielo.
Lady Gwen
02-06-2016, 04.42.40
Scendemmo in cantina e in fondo non mi stupii quando vidi che i due erano rimasti sorpresi vedendo la buca.
Loro non erano ancora arrivati quando i rumori erano iniziati.
Mi chiedevo però dove diavolo fosse Zoren.
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Guisgard
02-06-2016, 04.49.46
Il sacerdote sorrise a Clio.
“Forse vi eravate fatta bella per il vostro ragazzo.” Disse guardando il suo vestito. “Ma non rattristatevi. Un poeta antico scriveva che fino a quando l'alba non è spuntata allora non è mai tardi per sognare.”
Guisgard
02-06-2016, 04.53.27
“Già, è molto strano...” disse Nepote al dottore, fissando la misteriosa fossa “... qui vivono solo le tre zie... chi dunque può averla scavata? E perchè?”
“E se fossero quei quattro estranei?” Chiese il dottore.
“Non so...” mormorò Nepote “... meglio tenerli d'occhio...”
“Sospettano di noi...” sottovoce Go a Gwen, che nascosti ascoltavano tutto.
Lady Gwen
02-06-2016, 04.56.19
Certo, era ovvio, chi mai potrebbe sospettare di tre innocenti vecchiette?
"Non avrebbero torto, nessuno sospetterebbe di tre anziane... Comunque questa è la cosa che mi preoccupa meno ora, guardatevi attorno e cercate di vedere se Zoren è qui..." sottovoce a Go.
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Guisgard
02-06-2016, 05.00.36
Altea seguì le indicazioni di Andros e lasciò il castello, ritrovandosi infine all'esterno, sulla montagna da cui il maniero dominava quello scenario fino alla costa.
Nel correre verso l'uscita, la dama aveva sempre udito le note della melodia suonata da lui, fino a quando, uscita fuori, la musica cessò.
Come quell'avventura al castello.
Guisgard
02-06-2016, 05.03.36
“Comunque questa fossa può esserci utile...” disse Nepote “... guarda, dottore... potrebbe accogliere il corpo di un uomo... basterà scavarne altre due, per poi seppellirci dentro tutte e tre le care zie.”
“Si, hai ragione.” Annuì sorridendo il dottore.
“Bontà Divina...” sottovoce e spaventato Go a Gwen.
Lady Gwen
02-06-2016, 05.05.45
Tutti e tre impallidimmo a quelle parole.
Che fossero questi gli intenti ci era stato chiaro fin da subito, ma sentirglielo dire era ancora peggio.
Intanto di Zoren non c'era neanche l'ombra.
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Lady Gaynor
02-06-2016, 10.04.31
"Il mondo sarebbe dunque cambiato in pochi giorni?" Risposi a Gozzone "Beh, del resto adattarsi non è un grosso problema, ma per vedere questo mondo mutato bisogna andar via da qui. Questo è come un giardino delle favole, lontano da tutto e da tutti... nelle Flegee non posso tornare, almeno non ora, perché il nuovo arciduca di Capomazda, ammesso che l'abbiano eletto, mi farebbe prigioniera all'istante. Però non vi nascondo che mi piacerebbe tornare al mondo comune, fra la gente, anche se allo stato attuale delle cose dovrei lavorare come una popolana qualsiasi... io, la regina Gaynor..." finii con una smorfia malinconica.
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Sorrisi a quelle parole del sacerdote.
"Se, magari.." vagamente divertita "Sono solo ospite e ho chiesto un vestito pulito..." sospirai "Mi ha portato più guai che altro, credetemi..." scuotendo la testa, mentre il ricordo dello sguardo freddo di Icarius velava nuovamente i miei occhi di malinconia.
"Allora sarà meglio che vada.." sforzandomi di sorridere "Non manca molto all'alba.." lanciando un lungo sguardo al cielo.
Ma dove potevo andare?
Icarius mi aveva mandato via, Guisgard era meglio che lo evitassi.
Dovevo continuare la mia ricerca di una via di fuga, quello sì.
Dacey Starklan
02-06-2016, 12.52.44
Non mi piaceva restare li da sola. Avrei preferito seguirlo di sotto ma capivo anche le sue abitudini, la sua indole del cavaliere solitario che qui si mostrava.
La campana continuava con i suoi rintocchi e ben presto questi richiamarono le persone.
La gente che avevamo visto in chiesa ecco che riappariva dove aver passato chissà dove la giornata.
E tutti in fila andavano per la messa.
Dovevo dirlo ad Ehiss, o almeno usare questa informazione per uscire dalla stanza.
Così aprii la porta e cauta percorsi il corridoio e le scale.
Altea
02-06-2016, 14.00.01
Istintivamente guardai il castello...era decadente, desolato e quasi disabitato. Un brivido mi pervase..avessi forse vissuto un sogno, una illusione..cosa mi aveva venduto quell' uomo tramite quella chiave..una illusione perchè lui sapeva dove mi portava e sapeva forse che non riuscivo ad amare ed era riuscito a risvegliare il mio cuore tramite Andros. Guardai il ciondolo con il simbolo dei pirati e lo Scorpione...forse era una chimera pure quello.
Sapevo solo tutto quello aveva creato un vuoto enorme dentro me, avevo già sofferto in passato per Amore e ora provavo la stessa sensazione...nessuno più si prenderà il mio Cuore.
Dovevo agire in fretta, misi la sacca alle spalle e legai bene il prezioso corno alla cinta della veste di Cramelide.
Guardai attorno...ritornare dalla via in cui ero arrivata era pericoloso, sarei tornata nella città, quelli della bottega mi avrebbero visto e pure Tintus.
Sotto vi era il mare...era la via di uscita più sicura. Vidi un sentiero che scosceso scendeva verso la spiaggia sottostante e lo imboccai, mi tenni tra le rocce della scogliera e qualche albero e finalmente ero a terra.
Mi guardai attorno e decisi di andare avanti...e mi incamminai solitaria per la spiaggia...dovevo scacciare tutto quanto, guardai il Sole che stava facendo capolino..quel Sole che Andros non avrebbe mai potuto vedere e mi si strinse il cuore nuovamente. E se, invece, il barone aveva ragione definendolo un bugiardo come quel dio? Perchè mai non mi disse chi aveva gettato l' incanto, come si poteva porre rimedio..avrei dato tutta me stessa...forse non mi aveva mai amata, ero come tutte quelle modelle che poi non erano più tornate..ecco svelato il mistero..e ricordai alcune sue parole quando gli dissi conduceva una vita monotona lui rispose non era così..amava la compagnia e il buon vino..e pure amare..e dove e quando se non poteva uscire ma ad un tratto ricordai quella immagine appena arrivata al maniero all' Alba...persone che ballavano allegre una danza pagana..lo avrei seguito anche laggiù ma lui non mi aveva voluto rendere partecipe della sua vita...no, non era Amore il suo era solo infatuazione o lussuria.
"La vita continua Altea...sii speranzosa" e cercai di essere più positiva.
Vidi un pescatore preparare le sue reti e mi avvicinai..."Buongiorno messere, scusi dove mi trovo?Sto cercando di lasciare Monte del Dragone..dove è il posto abitato più vicino e come fare per raggiungerlo?".
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Guisgard
03-06-2016, 18.53.18
Nepote ed il dottore osservarono ancora la buca e la cantina, per poi risalire su.
A quel punto, rimasti soli, Go fece cenno a Gwen e a Nyccio di uscire allo scoperto e cercare Zoren.
Ma fu lo stesso mago a mostrarsi, uscendo dal suo nascondiglio.
“Sono qui...” disse ai suoi compagni.
Guisgard
03-06-2016, 18.56.19
“Allora immaginate di essere qui per una vacanza.” Disse Gozzone a Gaynor. “Dopotutto è un'isola tropicale. Acqua pulita, sabbia bianca, Sole e spazi incontaminati. C'è forse di meglio al mondo?” Sorridendo. “E nel frattempo mi farete da modella.”
Lady Gwen
03-06-2016, 18.56.46
I due rimasero ancora nella cantina, finché non se ne andarono.
Allora noi uscimmo allo scoperto per cercare Zoren, ma fu lui a trovare noi.
"Sei qui..." dissi in un sospiro "Mi ero spaventata non vedendoti al pianterreno..." abbracciandolo.
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Guisgard
03-06-2016, 18.58.34
“E' una brutta storia...” disse il sacerdote prima che Clio andasse via “... già, una brutta storia... è la Gioia dei Taddei e voi siete finita nel mezzo di tutto ciò...”
Guisgard
03-06-2016, 19.02.45
Dacey uscì dalla stanza e scese al pianterreno, dove trovò il locandiere intento a spostare alcuni tavoli.
“Buonasera, madama.” Disse l'uomo sorridendo alla zingara.
Lady Gaynor
03-06-2016, 19.04.32
"D'accordo..." risposi a Gozzone. "Dopotutto avete ragione, è un'isola bellissima per godersi una vacanza. Ma se accetterò di farvi da modella, mi promettete il vostro aiuto per ritornare sulla terraferma?"
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Dacey Starklan
03-06-2016, 19.07.27
Ero convinta di trovare Ehiss ma al suo posto di sotto c'era il locandiere.
" Buonasera... Ehm sto cercando mio marito" ricordandomi di come ci eravamo presentati alla locanda.
" É sceso poco fa... Scusate ma questa mattina non vi abbiamo trovato e neanche prima per cui mio marito ha preso qualcosa dalla dispensa, spero non vi dispiaccia"
Guisgard
03-06-2016, 19.07.45
“Salute a voi...” disse il pescatore ad Altea, mentre preparava le reti in attesa dell'alba “... il posto più vicino? E' la città di Volturnum... potete raggiungerla a piedi, in mezza giornata di cammino... oppure dalla costa... ma per fare ciò vi occorre una barca. Voi ne disponete?” Chiese.
Mi bloccai a quelle parole del sacerdote.
Forse sapeva molto più di quanto pensassi.
"Già.." mormorai, scuotendo la testa "Che dovrei fare?" malinconica.
Quelle parole mi uscirono spontanee, quasi uno sfogo incondizionato a quella situazione assurda.
Era ciò che mi chiedevo continuamente dopotutto.
Che lui potesse aiutarmi?
Sarei davvero stata così crudele da gettare il sosia in pasto alla maledizione?
Un conto era uccidere, quello era terribile persino per me.
Altea
03-06-2016, 19.10.43
A quella risposta sospirai ma sorrisi al gentile pescatore.."Volturnum..mai sentita nominare, non sono di queste parti e sinceramente sono proprio stanca...assolutamente non dispongo di una barca, dispongo appena di ciò che potete vedere..e se andassi in barca qualcuno potrebbe accompagnarmi gentilmente?".
Guisgard
03-06-2016, 19.14.18
“Tranquilla, sono sano e salvo.” Disse sorridendo Zoren a Gwen.
Un attimo dopo si udirono dei passi.
“Qualcuno sta scendendo...” il mago ai suoi “... presto, nascondiamoci di nuovo...”
Lady Gwen
03-06-2016, 19.17.11
Sorrisi sollevata a Zoren, ma poi sentimmo di nuovo dei passi e ci nascondemmo di nuovo, io stretta a Zoren in quell'angolo buio e nascosto alla vista di coloro che stavano scendendo in cantina.
"Saranno di nuovo loro... Forse eseguiranno ora l'intervento..." dissi pianissimo a Zoren.
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Guisgard
03-06-2016, 19.17.42
“Naturalmente, milady.” Disse annuendo Gozzone a Gaynor. “Tra non molto sarà l'alba ed io adoro cominciare il nuovo giorno con un lavoro inedito... recatevi pure nella vostra camera e troverete i costumi adatti all'occasione...” fissandola il dottore.
Guisgard
03-06-2016, 19.19.25
“Affatto, madama.” Disse il locandiere a Dacey. “La dispensa è fatta apposta per soddisfare voi clienti. Ditemi... vi occorre qualcosa?”
Dacey Starklan
03-06-2016, 19.20.23
" Beh si. Vorrei sapere come si chiama la vostra città e perché nessuno gira di giorno. E ovviamente vi ho chiesto se avete visto mio marito"
Lady Gaynor
03-06-2016, 19.23.20
"Come volete, dottore..." mi alzai da tavola e tesi la mano al pirata. "Andiamo, Capitano..."
Quella storia non mi ispirava nulla di buono, ma capivo che non ero nella posizione di potermi rifiutare. Consideravo Gozzone un pazzo fanatico e contrariarlo poteva rivelarsi una mossa pericolosa.
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Guisgard
03-06-2016, 19.23.23
“Siete nel cuore della maledizione...” disse il sacerdote a Clio “... nel ventre dell'oscuro incanto... rammentate questo... il demone mira a confondere, ad ingannare, a raggirare... il suo scopo è tentare, facendo cadere gli uomini nel dubbio e nella paura... e la paura conduce alla disperazione... la disperazione alla debolezza... e la debolezza fa vacillare la Fede... e senza di Essa siamo in balia delle forze del Male...”
Guisgard
03-06-2016, 19.26.59
“Magari qualcuno può traghettarvi fin laggiù, dietro compenso...” disse il pescatore ad Altea “... ma Volturnum oggi non offre granchè... se volete lasciare Monte del Dragone vi consiglio allora di raggiungere il litorale Flegeese... i porti là possono condurre ovunque...”
Sospirai a quelle parole del sacerdote.
"Sì, me ne sono accorta..." scuotendo la testa.
E tu ci sei cascata come una pera cotta, ottimo...
Presi un profondo respiro.
Dovevo portare Icarius lontano da lì, il prima possibile.
"L'importante è non arrendersi..." sospirai "Ci sarà pure un modo per sconfiggerlo".
Altea
03-06-2016, 19.32.23
"Provengo proprio da laggiù e mi sono ritrovata qui dopo varie peripezie..quindi a Volturnum è meglio non andare. Effettivamente io sto cercando di tornare alla mia residenza...qualcuno mi può accompagnare o dista poco a piedi da qui il litorale...sono sola e senza una guida". Sospirai e poi mi feci coraggio.."Scusate ma voi sapete di che maledizione sono colpiti i baroni di Monte del Dragone, l' ho letto in un libro" forse lui avrebbe parlato e avrei posto fine a questo dubbio, anche se la voglia di tornare a Palazzo delle Ginestre era molto e farmi consolare da zia Sibille.
Guisgard
03-06-2016, 19.42.13
Gwen non terminò neanche di parlare che due figure incappucciate scesero nella cantina, avvicinandosi alla fossa.
“Eccola, è pronta...” disse Melina “... qui riposerà il signor Ortagg...”
“Si, poverino...” fece Tunetta “... così smetterà di soffrire... come gli altri che riposano in questa cantina...”
Guisgard
03-06-2016, 19.43.21
“Questo è Tocco Vetus...” disse il locandiere a Dacey “... la gente? Oh, posso assicurarvi che è qui anche di giorno... forse siete voi che non la vedete...” sorridendo “... riguardo vostro marito, posso dirvi che è andato verso la chiesa...”
Dacey Starklan
03-06-2016, 19.46.19
" Non è divertente... Sembra un deserto per tutto il giorno" sbottai a causa della sua risata e partii verso la chiesa
Guisgard
03-06-2016, 19.47.45
Il pirata e Gaynor raggiunsero la loro camera, dove trovarono alcuni costumi sul letto.
Erano leggeri e molto sensuali, fatti apposta per mettere in risalto le forme di chi li indossava.
“Il nostro dottore deve essere un gran maiale...” disse Capitan Cuore guardando i vestiti “... fa prima a metterle a nudo le modelle...” sarcastico.
Lady Gwen
03-06-2016, 19.47.51
Le stesse figure incappucciate che avevamo già visto comparvero e rimasi sconvolta riconoscendo le voci di Melina e Tunetta.
Avevo ragione.
"Hai visto che avevo ragione?" Sussurrai pianissimo.
Non riuscivo a crederci, ma intanto le prove erano lì, proprio sotto i nostri occhi e noi dovevamo andarcene al più presto.
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Guisgard
03-06-2016, 19.48.38
“C'è sempre un modo per sconfiggere le forze del male...” disse il sacerdote a Clio “... ma forse potrà esservi utile una vecchia storia... la lessi tempo fa nella biblioteca di questa casa... la storia di Issef il lupo...”
Intanto albeggiava.
Guisgard
03-06-2016, 19.49.02
“Dimenticate le leggende di questo posto...” disse il pescatore ad Altea “... ditemi, piuttosto... dove si trova la vostra dimora? Immagino non nelle Flegee visto che non volete tornarci...”
Lady Gaynor
03-06-2016, 19.54.00
Arrivati in camera, trovammo sul letto dei vestiti che avrebbero lasciato poco all'immaginazione.
"Non possiamo contrariare quel tipo..." dissi sottovoce al pirata, per paura che qualcuno origliasse. "Da l'impressione di essere un pazzo fanatico, potrebbe decidere di usarci come cavie per i suoi esperimenti, che ne sai... se vuole che indossi questi vestiti lo farò, ci tengo ad uscire viva da questa maledetta villa... e poi, parli come se fossi geloso..." finii guardandolo.
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In quel momento ogni cosa mi sarebbe stata utile.
Quella storia era riuscita a scuotermi nel profondo, e le conclusioni erano tutt'altro che rosee.
Nonostante quel bacio non avevo dubitato mai di Icarius, ma non avevo fatto due più due.
Se era lui, allora io... allora era meglio che mi fosse indifferente, pensai con un sorriso triste.
"Mi piacerebbe ascoltarla" dissi, sorridendo.
Altea
03-06-2016, 19.55.24
Osservai il viso bonario del pescatore e sorrisi.."Si, le dimenticherò perchè..mi hanno confusionato l' animo".
Scossi il capo "Non so dove si trova il posto dove è la mia residenza, ero appena arrivata da due giorni e tutto cambiò, ho avuto varie peripezie..non potreste immaginare. Ci voglio tornare, perchè laggiù vi sta mia zia e mia sorella e sono abituata ad una vita agiata anche se...quella vita agiata e insulsa mi annoia" mi sedetti sulla riva vicino a lui.."Ma cosa dovrei fare? Ho solo vissuto esperienze negative...comunque se tornassi vi sarebbe il Capitano Johnata a urtarmi...il Capitano di Marina dei Taddei...contro i pirati" guardando la distesa di mare "Come vorrei poter viaggiare su questo mare in cerca di qualcosa di prezioso e soprattutto essere felice" e lo guardai nei suoi occhi di uomo di mare..semplici ma che sapevano leggerti dentro.
Guisgard
03-06-2016, 20.01.07
Dacey uscì dalla locanda e si diresse verso la chiesa.
In strada vide molte persone, tutte dirette come lei al Sacro Edificio.
La campana echeggiava con i suoi rintocchi in quel posto silenzioso e buio, fungendo quasi come richiamo per tutte quelle persone.
Infine la zingara arrivò davanti alla chiesa, proprio mentre stava cominciando la Santa Messa.
Guisgard
03-06-2016, 20.05.45
“Si...” disse annuendo sottovoce Zoren a Gwen “... è una famiglia di pazzi... lo sono tutti... zie, zio e nipote... pazzi furiosi e pericolosi...”
Dacey Starklan
03-06-2016, 20.06.58
Non riuscivo a crederci mentre la gente si riversava in strada verso la chiesa.
Come potevano starsene rintanati tutto il giorno come topi e uscire un'ora soltanto per pregare.
Che razza di vita poteva mai essere?
Cercai di farmi largo e scrutai tra i vari banchi alla ricerca di Ehiss
Lady Gwen
03-06-2016, 20.07.19
"Domattina ce ne andremo e non ammetto repliche" cercando il suo sguardo nella penombra del nascondiglio.
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Guisgard
03-06-2016, 20.11.17
“Beh, se per te non fa differenza essere coperta o andare in giro mezza nuda” disse il pirata visibilmente seccato a Gaynor “allora sono affari tuoi...” avvicinandosi alla finestra “... tra poco albeggerà... dovresti prepararti e non farlo attendere...”
Guisgard
03-06-2016, 20.17.23
Il sacerdote sorrise a Clio.
“Issef fu morso da un lupo nella brughiera” disse “e ciò lo portò ad essere colpito da un oscuro incantamento... di notte, con la Luna piena, mutava se stesso in un orribile mostro metà uomo e metà lupo... sotto tale malefico effetto uccise molte persone... e quando lo scoprì desiderò solo di morire... comprese però che solo una persona amata avrebbe potuto ucciderlo, mettendo fine alla maledizione... Issef chiese a sua moglie di ucciderlo, ma lei rifiutò... alla fine, per puro caso, fu invece suo padre ad abbatterlo mentre aggrediva di notte alcune persone, uccidendolo con un Crocifisso d'argento... la morale? Solo chi ci ama può salvarci... solo l'Amore può far guardare oltre la maledizione e i suoi inganni...”
Lady Gaynor
03-06-2016, 20.17.28
"Non ho detto che non fa differenza, ho detto che non voglio contrariarlo perché ho paura della sua reazione..." sbottai seccata "Tu non mi conosci, non sai niente di me, non puoi permetterti di giudicarmi... e non dimenticare che lo faccio anche per te, siamo in due in quest'avventura..."
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Guisgard
03-06-2016, 20.21.50
“Posso solo dirvi che le Flegee oggi sono un luogo sicuro.” Disse il pescatore ad Altea. “Cimas e i suoi discendenti hanno perduto il potere e l'esercito del re sta marciando su Capomazda. Il ducato dopo dieci anni è di nuovo libero.”
Altea
03-06-2016, 20.25.49
A quelle parole trasalii..."Come..come dite? Dieci anni..Cimas?" e pensai però alle parole dei pescatori quando ero con Guren e noi pensavamo fossero ubriachi.."Scusate ma io sono partita da non molto e non sono passati dieci anni...e vi era una Regina nelle Flegee e si doveva ancora decidere chi fosse l' erede al Ducato...e si temeva di Cimas".
La mia testa era sempre più confusa.."Allora troverò la mia residenza laggiù...presumo...ma non capisco ciò che mi state dicendo".
Guisgard
03-06-2016, 20.30.20
Dacey entrò in chiesa mentre tutti prendevano posto nei banchi.
La campana continuava con i suoi rintocchi e alla fine la ragazza intravide il cavaliere fermo in piedi nella navata laterale.
Entrò un monaco incappucciato e cominciò la Celebrazione.
Sorrisi al sacerdote, un sorriso triste e malinconico.
"Già.." sospirai quasi "Solo chi ci ama.." sussurrai, per poi sorridere.
Dopotutto aveva ragione, la maledizione impediva ad Icarius di amare, non di essere amato.
Dapprima non volli nemmeno pensare a quell'eventualità.
Ma poi mi apparve più chiara e limpida, la cosa più logica, la spiegazione più semplice.
Allora sorrisi.
"Anche chi ama sbaglia però.." sussurrai.
Guisgard
03-06-2016, 20.31.58
“Si, hai ragione...” disse sottovoce Zoren a Gwen, mentre le due anziane controllavano la buca.
Dopo un po' la coprirono e finalmente risalirono al pianterreno.
Lady Gwen
03-06-2016, 20.33.53
Finalmente si era convinto.
Dopo un po'le due risalirono sopra, lasciandoci uscire dal nascondiglio.
"Non riesco ancora a crederci che tre anziane siano delle pazze assassine..." scuotendo la testa.
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Guisgard
03-06-2016, 20.34.08
“Fammi capire...” disse nervosamente il pirata “... tu ti spogli e lo fai anche per me? Dunque se finisci nel letto di quel grasso dottore alla fine dovrei pure ringraziarti, vero?” Avvicinandosi a Gaynor.
Guisgard
03-06-2016, 20.36.24
“Vi sto solo raccontando dei fatti, madama.” Disse il pescatore ad Altea. “Cimas ed i suoi hanno dominato queste terre per dieci anni ed ora finalmente l'esercito reale sta marciando per scacciare i tiranni.”
Guisgard
03-06-2016, 20.39.30
“Chi ama e segue il suo cuore senza tradire” disse il sacerdote a Clio “allora non sbaglia mai, ragazza mia.” Sorridendo. “Guardate, albeggia...”
http://wallpapers4screen.com/Uploads/27-1-2016/20055/thumb2-sunrise-morning-the-sun-rises.jpg
Dacey Starklan
03-06-2016, 20.41.21
Raggiunsi rapidamente Ehiss e lo salutai con un sorriso.
Sperai che non fosse arrabbiato con me per aver lasciato la camera.
Sfiorai appena la sua mano e poi la messa iniziò.
A parlare era sempre quel monaco incappucciato di cui non riuscivo a distinguere il volto.
Tutta la gente era piuttosto assorta e partecipe alla celebrazione ma ancora io non capivo perché uscissero sola la notte.
Altea
03-06-2016, 20.43.07
Era meglio non porsi ulteriori domande...ero già confusa di mio.
"Bene...dunque...ditemi...come posso tornare nelle Isole Flegeesi...poi qualcuno mi aiuterà a trovare casa..sicuramente non è Las Baias..aspettate..ricordo un particolare ma inutile..vi era un porto piccolo da dove si partiva per andare nella Isola di San Martino ma non sarà stato l' unico presumo...poi ho perso la bussola...bene...da che parte devo dirigermi..o qualcuno di grazia potrebbe accompagnarmi se è lontano" ma leggermente stranita.
Lady Gaynor
03-06-2016, 20.45.04
A quelle parole, la rabbia si impadronì di me ed uno schiaffo calò sulla guancia del pirata.
"Chi ha parlato di letto? Forse per essermi concessa a te pensi di trovarti davanti ad una delle donnacce che eri abituato a frequentare? Ti ricordo che prima di te nessuno mi ha mai visto nemmeno le gambe! Non osare mai più farmi sentire sporca... se non vuoi che faccia da modella a quel pazzoide, trovalo tu un modo per andarcene via di qui incolumi, se ne sei capace..."
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Guisgard
03-06-2016, 20.56.14
“Probabilmente sono del tutto matte, non cattive...” disse Zoren “... matte convinte addirittura di fare del bene...” a Gwen.
“Già e credo che la pazzia sia davvero un male di famiglia qui...” fece Go.
“Si, di famiglia.” Ripetè Nyccio.
“Purtroppo si...” annuì il mago “... e su questo non possiamo fare nulla, se non uscire da qui e denunciare il tutto alla prima autorità militare che incontreremo fuori...”
Guisgard
03-06-2016, 20.59.17
Ehiss rispose al sorrise di Dacey ed insieme ascoltarono la Messa.
Ad un tratto uno dei presenti si alzò e col cestino delle offerte cominciò a girare fra i banchi, arrivando infine davanti al cavaliere ed alla zingara.
Il Taddeide allora posò una moneta nel cestino e l'uomo gli diede qualcosa.
Sorrisi a quelle parole.
Allora compresi, compresi quanto fosse stato importante quel bacio.
Aveva ragione, un bacio può svelare molte cose, vale più di mille parole.
Anche se dentro di me non c'era stata la rivelazione che lui sperava.
Ma l'esatto opposto.
Non avevo tradito nessuno perché non avevo un uomo.
Eppure mi sentivo in colpa.
Perché?
Ora forse capivo perché.
Non riuscii a formulare quella risposta nemmeno nei miei pensieri.
Ma compresi.
E se da una parte era una liberazione, dall'altra sapevo che sarebbe stata la mia rovina.
Dovevo vederlo, subito.
"Una bellissima alba.." dissi all'uomo, sorridendo "Ora devo andare... grazie della chiacchierata..".
Così, prima che si svegliasse il castello, mi diressi nuovamente verso la cantina.
L'alba avrebbe decretato il cambio della guardia, così non avrei incontrato lo stesso soldato di quella notte.
Quella notte ce ne saremmo andati, a qualunque costo.
Guisgard
03-06-2016, 21.01.18
“Fate così...” disse il pescatore ad Altea “... scendete da qui fino a quella scogliera... oltre si arriva al porto di Monte del Dragone... là sicuramente troverete qualcuno in grado di portarvi nelle Flegee...”
Dacey Starklan
03-06-2016, 21.02.06
Mi ritrovai a pregare, a chiedere una cosa e una cosa soltanto.
Che la maledizione scomparisse, la maledizione che perseguitava ogni Taddeo doveva sparire e lasciare libero Ehiss di amare.
Per questo pregai per tutta la messa fino a quando non si avvicinò a noi un uomo con il cestino delle offerte.
Mi vergognai di non avere con me qualche moneta da dargli ma per fortuna ci pensò Ehiss. Una volta che la moneta fu nella cesta però il cavaliere ricevette qual ossa in cambio della sua donazione.
" Che cosa ti ha dato?" Bisbigliai curiosa
Lady Gwen
03-06-2016, 21.02.47
"Sì, probabilmente hai ragione... Anche sul fatto di denunciare la cosa..." annuendo "Ora però sarà meglio tornare in camera, non mi sento sicura qua sotto..."
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Guisgard
03-06-2016, 21.05.33
Quello schiaffo accese ancor più l'impeto del pirata, come già la gelosia aveva fatto.
Allora il corsaro la prese con vigore, per poi spingerla sul letto.
“Dunque” disse fuori di sé “pur di lasciare questo posto ti spoglieresti davanti a chiunque? Allora ti aiuterò io...” e le strappò le vesti, lasciando scoperti i suoi seni.
Restò a guardala e poi, in balia di quella bellissima donna, il pirata prese a baciare con desiderio il suo petto nudo.
Altea
03-06-2016, 21.06.06
"Grazie davvero..devo dire voi pescatori siete delle persone gentilissime, ne ho conosciuti molti in questi giorni" salutai l' uomo e proseguii.
Finalmente si tornava a casa ma non ero molto convinta, anzi...le parole dell' uomo mi avevano turbato..dieci anni..eppure io ero identica. Ma non poteva essere un caso, pure quei pescatori avevano detto a capo della marina ducale vi stava un parente di Cimas.
Scesi la scogliera ripida sempre aiutandomi con le rupi e gli alberi e vidi un porto...mi guardai attorno e cercai qualcuno per portarmi nelle Flegee.
Chiesi di nuovo aiuto a un pescatore.."Scusate, sapete se qualcuno va verso il litorale flegeese?".
Guisgard
03-06-2016, 21.07.38
Clio rientrò in casa, per poi scendere giù nella cantina, dove trovò, come ben sapeva, una nuova sentinella che sorvegliava la cella di Icarius.
Ancora una sola sentinella, ottimo, pensai.
Non sarebbe stato difficile a quel punto, l'obbiettivo della giornata era trovare una via di fuga.
C'erano sicuramente dei cavalli, potevamo prendere quelli e scappare.
Ma non era quello che mi preoccupava.
No, quello che mi preoccupava era vedere Icarius dopo quella consapevolezza che nemmeno riuscivo ad ammettere.
Era davvero possibile che mi fossi innamorata senza nemmeno accorgermene?
Eppure non trovavo altra spiegazione.
Dopotutto il finto Guisgard era l'incarnazione di tutto quello che avevo sempre sognato da un uomo, quasi il destino crudele si divertisse a darmi ciò che avevo sempre desiderato ma unicamente come illusione.
Eppure non avevo mai pensato di abbandonare Icarius.
E lui non aveva mai mostrato interesse per me, dopotutto, e anche quella notte si era visto quanto era stato freddo con me.
Rabbrividii al ricordo di quanto mi avesse fatto male quello sguardo.
Hai un'altra spiegazione?
No, non l'avevo.
L'Amore era l'unica risposta sensata a quelle emozioni.
Per quanto folle fosse quella consapevolezza.
Amarlo sarebbe stata la mia condanna.
Amare lui significava dovergli stare a distanza, fare di tutto perché non si innamori di te.
Amare lui significava non poter mai essere amata.
Perché chi ama mette la vita dell'altro davanti alla propria, e purché lui viva non deve amare.
Quante volte Anione mi aveva parlato del terribile incanto?
Il prete aveva ragione, mi ci ero trovata in mezzo, ed ora ero dannata.
Ad ogni modo, avrei avuto la risposta che cercavo non appena l'avrei visto, di questo ero certa.
Nel bene o nel male.
Anche se mi avesse mandato via di nuovo.
"Devo vedere il prigioniero.." dissi, con voce sicura alla guardia.
Di saldo e sicuro, però, avevo solo la voce e lo sguardo, dentro di me invece un mare in tempesta s'infrangeva sugli scogli della mia anima.
Lady Gaynor
03-06-2016, 22.17.30
La reazione del pirata a quello schiaffo fu repentina. Accecato dalla gelosia, mi spinse sul letto con forza e mi strappò il vestito di dosso, lasciandomi a seno nudo. Avrei dovuto divincolarmi, ma ero come soggiogata dalla sua forza. Riuscivo solo a pensare che la sua reazione sembrava quella di un innamorato geloso...
Il Capitano era sopra di me, la sua stretta era salda e gli occhi carichi di desiderio, quello stesso desiderio che lo spinse a baciarmi i seni nudi con passione.
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Guisgard
04-06-2016, 01.35.23
Ehiss guardò l'oggetto datogli dall'uomo delle offerte e poi lo mostrò a Dacey.
Si trattava di un pezzo informe di pietra molto antico.
C'erano alcune lettere ormai illeggibili, però si poteva riconoscere la Croce.
http://www.archeologia.beniculturali.it/getImage.php?id=383&w=335&h=350
Guisgard
04-06-2016, 01.35.42
Zoren annuì a Gwen e i quattro risalirono al primo piano, per poi andare nelle proprie camere.
Qui, rimasti soli il mago e la giovane, lui la invitò a prepararsi per partire.
Poco dopo il Sole spuntò e subito per la casa cominciò a sentirsi un profumo di pane caldo.
Guisgard
04-06-2016, 01.36.07
“Dovete chiedere a quell'uomo laggiù...” disse il pescatore ad Altea, indicandole un uomo che se ne stava su un pontile a sistemare la sua barca.
Guisgard
04-06-2016, 01.36.23
“Vederlo...” disse la sentinella “... a quest'ora? Albeggia appena.” Fissando Clio. “E sia... ma bada di fare in fretta...” le aprì la cella, facendola entrare.
Icarius dormiva sulla brandina.
Guisgard
04-06-2016, 01.36.38
Gaynor, simile alla Venere di Milo, era stesa sul letto, con i seni scoperti e l'abito lacerato fino ai fianchi, col pirata che le stava sopra, tenendola ferma e con il viso sul petto.
La sua bocca e la sua lingua erano suoi seni, baciandoli, assaporandoli e succhiandoli con desiderio.
La donna era immobilizzata, in suo potere.
Avrebbe potuto farle qualunque cosa.
Altea
04-06-2016, 01.37.43
Annuii sorridendo e corsi verso l' uomo sul pontile.."Salute a voi, quel pescatore laggiù ha detto potete portarmi verso il litorale flegeese, sareste così gentile?" guardando l' uomo.
Dacey Starklan
04-06-2016, 01.38.02
Presi quella pietra dalla forma strana e tentai di decifrare, sfiorandone la superficie e osservandola bene, ma le parole erano troppo consumate.
C'era però una forma famigliare, una croce.
Pensai che facesse parte dell'usanza del luogo. Magari una sorta di porta fortuna come io avevo la medaglietta dalla mia santa protettrice.
Anche se era strano portarsi appreso un pezzo di pietra.
Con sguardo interrogativo mi rivolsi a Ehiss per capire se lui aveva qualche ipotesi
Lady Gwen
04-06-2016, 01.41.03
Tornammo in camera e preparammo le nostre cose per la partenza.
Il Sole che iniziava a spuntare mi fece uno po' risentire della notte totalmente insonne, ma la voglia di scappare da lì era più forte del sonno.
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Lady Gaynor
06-06-2016, 16.34.34
Il Capitano mi teneva inchiodata al letto con la forza del suo desiderio. Nonostante la rabbia, ero incapace di muovermi, riuscivo solo a godere del tocco delle sue labbra sul mio seno, della lingua che leccava, della bocca che succhiava... Istintivamente gli cinsi i fianchi con le gambe, stringendolo forte, mentre il fuoco della passione divampava prepotente in me.
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Non risposi alla guardia ed entrai nella cella, cercando Icarius in quella penombra.
Per fortuna stavolta non avevo detto nulla, pensai, accorgendomi che stava ancora dormendo.
A quella vista mi si allargò il cuore, e con lui il sorriso.
Ero davvero perduta!
Così mi sedetti accanto a lui, osservandolo con un sorriso dolce.
Restai così, immobile, per lunghi istanti, ad osservarlo dormire.
Sembrava così sereno quel sonno, così innocente.
"Ti porterò via di qui.." Sussurrai pianissimo per poi sfiorarlo piano, con mano tremante.
Quasi temevo di svegliarlo, temevo quegli occhi freddi e indifferenti.
Sarei potuta restare lì una vita intera.
Strano modo di accorgersi di amare, quello.
Avevo davvero bisogno di abbattere le barriere che mi imprigionavano, di ricordarmi che ero una donna.
Quel bacio era stato liberatorio, quesi fosse riuscito a raggiungere la parte più profonda del mio essere per ricordarmi che, per quanto cercassi di ignorarlo c'era altro oltre al dovere.
Forse quell'assurda storia mi aveva fatto bene, dopotutto.
Anche se sapevo che il difficile arrivava ora.
Un Taddeo... Ti sei innamorata di un Taddeo!
Sospirai.
E non di un Taddeo qualunque, ma di Guisgard, per la miseria!
Risi appena al ricordo dei nostri battibecchi da bambini, e di quanto non lo sopportassi.
Poi sorrisi, dolcemente.
La verità era che l'avrei amato comunque, anche se fosse stato solo un semplice ragazzo della brughiera, come lui credeva.
Aveva ragione, io e lui contro il mondo.
E per un momento pregai fosse così, avrei rinunciato volentieri al mio titolo e al mio status piuttosto che essere condannata a non poter essere amata.
Ma purtroppo sapevo che non era così, che era lui e che avrei dovuto liberarlo e proteggerlo, per quanto me l'avrebbe permesso.
E poi cosa mi faceva pensare che lui mi volesse?
Dopotutto non aveva certo dato segnali di apprezzamento, anzi.
Abbassai lo sguardo al ricordo di quanto fosse stato freddo poche ore prima.
Eppure arrivata a quel punto non mi importava.
L'avrei amato in silenzio, se necessario, l'avrei amato nell'ombra.
Continuavo ad osservarlo mentre quei pensieri mi scombussolavano la mente, cercando di imprimere nella mia memoria ogni tratto del suo viso, ogni lineamento, ogni dettaglio, il ritmo del suo respiro.
Non mi ero mai soffermata ad osservarlo dormire, e non mi era mai parso così bello, con quell'espressione serena dipinta sul viso.
Iniziai ad accarezzarlo piano, dolcemente, passando le dita tra i suoi capelli, sfiorando i lineamenti del suo viso.
La mia mano leggera, a volte titubante, e il mio sguardo dolce che la seguiva.
Finchè poi non mi chinai su di lui, posandogli un lieve bacio sulla guancia, che mi provocò un lungo brivido.
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Guisgard
06-06-2016, 17.14.10
“Posso portarvi ovunque, madama...” disse l'uomo sul pontile ad Altea “... anche in capo al mondo se volete... basta che mi paghiate, naturalmente.” Sorridendo.
Altea
06-06-2016, 17.19.14
Scossi il capo "Ma qui volete solo soldi? Devo raggiungere le Flegee perchè mi hanno detto Capomazda è libera...ovvero..sta arrivando il Re, di cui ignoro il nome, per salvarla..dopo..dieci anni" perplessa.
Guardai il corno, il mio anello col sigillo della mia casata e il ciondolo dello Scorpione e pirati ma quello aveva poco valore, poi avevo il vestito speciale..."Guardate...non ho altro..o il mio anello col sigillo del mio casato o questo vestito speciale mi ha dato un venditore in un negozio esotico..magari avete moglie o figlie".
Guisgard
06-06-2016, 17.19.43
Non solo Dacey, ma anche Ehiss era rimasto stupito da quella pietra.
La fissava senza però comprenderne la natura.
Poi, poco prima dell'albeggiare, la campana riprese a suonare e tutte le persone in chiesa cominciarono ad uscire, silenziosamente, in strada.
Ma il cavaliere riuscì a fermarne una.
“Perdonatemi...” disse “... mi è stata data questa pietra dal cestino delle offerte... perchè?”
“Terza tomba al centro, dietro l'ossario...” rispose l'uomo fermato da Ehiss.
“Cosa significa?” Stupito questi.
“Terza tomba al centro, dietro l'ossario...” ripetè l'uomo “... ora scusatemi, devo andare o resterò chiuso fuori...” e con gli altri lasciò la chiesa.
Guisgard
06-06-2016, 17.24.28
Gwen, Zoren, Go e Nyccio si prepararono per lasciare quella casa.
Il mago fece cenno poi ai tre di seguirlo in silenzio.
Era ormai l'alba e a breve le tre anziane si sarebbero svegliate.
C'era poi il pericolo che Nepote ed il dottore fossero ancora in giro per casa, ma non potevano indugiare oltre.
Riuscirono a scendere al pianterreno e poi ad uscire da quella vecchia magione.
Oltrepassarono il cancello, ritrovandosi finalmente liberi nel bosco.
“Presto, allontaniamoci...” disse Zoren.
Guisgard
06-06-2016, 17.27.36
Quello che sembrava essere un gesto di rabbia da parte del pirata divenne poi un impeto di pura passione, mentre anche le tentate resistenze di Gaynor si mutarono presto in voluta sottomissione.
Così, tra le luci dell'albeggiare, i due si amarono con la foga ed il trasporto che anima i veri amanti, liberandosi dei vestiti e di ogni inibizione.
Lady Gwen
06-06-2016, 17.29.15
Scendemmo di sotto.
Per fortuna, essendo appena l'alba, le donne e i due uomini non si erano ancora alzati.
Riuscimmo così a lasciare quello strano posto e quando fummo oltre il cancello, lanciai un'ultima occhiata, anche se ero contenta di andarmene, non eravamo per niente al sicuro lì.
Guardai Zoren e presi la sua mano, per prepararmi all'ennesimo viaggio.
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Guisgard
06-06-2016, 17.33.55
Quel bacio, dolce ed innocente, eppur in qualche modo luminoso come l'alba nascente.
Ed Icarius, quasi fosse liberato da un incanto, si svegliò.
Si voltò e guardò Clio.
Ma prima che potesse dire qualcosa si udirono dei passi.
Davanti alla cella arrivarono Affon ed altri due uomini.
“Venite, Sua Signoria vuol parlarvi.” Disse l'uomo, mentre gli altri due li facevano uscire dalla cella.
Un lieve istante, il suo sguardo nel mio, il mio sorriso.
Ma non ebbi il tempo di dire nulla, che si udirono dei passi.
Allora il mio sguardo mutò, divenne uno sguardo d'intesa, uno sguardo complice.
Mi alzai e seguii gli uomini fuori dalla cella.
Chissà che voleva da noi adesso.
Lady Gaynor
06-06-2016, 17.43.30
Quel litigio si trasformò in un atto di amorosa passione. Facemmo l'amore con trasporto, in un susseguirsi di forti emozioni e godimento, dove ogni barriera cadde per dare spazio alla foga del desiderio.
Alla fine, esausti ed appagati, ci abbracciammo stretti, come a voler cancellare i brutti ricordi.
"Mi dispiace di aver litigato con te... quel grassone pazzoide mi ripugna come nessun altro e non è assolutamente nelle mie intenzioni compiacere la sua lussuria. È solo che vorrei tanto lasciare quest'isola viva e ricominciare una nuova vita con te... sei tutto ciò che mi è rimasto, anzi... sei tutto ciò che voglio... ti amo, mio Capitano..."
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Guisgard
06-06-2016, 17.49.54
“Senza soldi non si cantano Messe.” Disse l'uomo sorridendo ad Altea. “Ma vi faccio una proposta... datemi quel corno ed io vi condurrò nelle Flegee... accettate? Mi sembra uno scambio equo.”
Guisgard
06-06-2016, 17.53.25
I quattro presero a camminare nel bosco, tra le ultime ombre della notte che si ritiravano e le prime, incerte, luci del giorno che nascevano.
Zoren procedeva spedito, tenendo la mano di Gwen, mentre Go e Nyccio li seguivano poco più indietro.
Ad un tratto i quattro videro due figure a cavallo che venivano verso di loro.
Altea
06-06-2016, 17.54.00
Sospirai...ci avevo messo molta fatica per prenderlo ma valeva molto..ma forse valeva la mia salvezza e il mio futuro e quindi accettai il baratto.."Va bene".
Lo tolsi dalla cinta e glielo misi sul palmo della mano.."Guardate ci ho messo molto per averlo, ma voglio andare via da qui..ho ricordi che mi lacerano ancora il cuore. E vorrei farvi notare...che un buon diacono dovrebbe cantare messa pure senza soldi, solo per la fede..e ve lo dice una cattolica"..speravo non mi portasse in una isola deserta come il barcaiolo a Las Baias.
Lady Gwen
06-06-2016, 17.56.46
L'alba ra quasi riuscita a dissipare le ombre della notte e noi ormai avevamo ripreso il cammino, con Zoren che camminava spedito, infatti probabilmente non avrei tenuto il suo passo se no mi avesse tenuta per mano.
Ad un certo punto scorgemmo delle figure a cavallo venire verso di noi.
"Chissà chi sono..." mentre avanzavo per capire chi fossero.
Che fossimo stati così fortunati da trovare subito delle autorità a cui denunciare i crimini delle donne anziane?
Dubitavo, ma tutto poteva essere.
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Guisgard
06-06-2016, 17.57.52
Icarius e Clio furono portati sopra, in una stanza dove ad attenderli c'era Guisgard.
“La ragazza era nella cella con lui.” Disse Affon.
Guisgard allora guardò Clio per un breve istante.
“Naturalmente...” mormorò, per poi sedersi.
“Dunque è tutto deciso.” Fece Affon. “Il Destino di questi due è segnato.”
“Non proprio...” pensieroso Guisgard.
“Ma, milord...” stupito Affon.
“Perchè non mi uccidete subito e la facciamo finita?” Con rabbia Icarius.
“Sta zitto...” fissandolo Guisgard “... e non tentarmi... rammenta che non sei un uomo e dunque ucciderti non sarebbe neanche peccato, tecnicamente parlando...”
Guisgard
06-06-2016, 18.00.22
A quelle parole di Gaynor, il pirata la baciò con passione.
A lungo.
E forse quel bacio sarebbe durato in eterno, se qualcuno non avesse bussato alla porta.
“Rivestitevi, il dottore vi attende.” Disse Ester da fuori.
“Ti avranno sentita gridare...” divertito il pirata ad un orecchio della regina.
Seguii Affon al piano di sopra.
Forse avevo sbagliato, forse dovevo fingere e stare lontana da lui.
Quel bisogno di risposte mi aveva fatto abbassare la guardia e non pensare.
Quando lo sguardo di Guisgard incrociò il mio lo trovò freddo e distante.
Presi la mano di Icarius a quelle parole, quasi a voler scongiurare la sua rabbia.
Stavo per rispondergli a muso duro, ma probabilmente non sarebbe servito.
"Che volete da noi?" dissi soltanto.
Dacey Starklan
06-06-2016, 18.07.21
Terza tomba al centro...
Mi impressi quelle parole in mente anche se non le comprendevo.
Osservai l'uomo che aveva una grande fretta di andarsene o sarebbe rimasto fuori.
Fuori da cosa? Mi chiesi ma non riuscii a girare la domanda all'uomo che rapido svicolò e si infilò tra il resto della gente che lasciava la chiesa.
" Andiamo dove ha detto, magari finalmente capiremo qualcosa di questa strana città"
Guisgard
06-06-2016, 18.11.25
L'uomo rise, per poi prendere il corno di Altea.
“Preparo la barca, tra mezz'ora partiremo...” disse, sistemando poi alcune cime “... se avete fame laggiù c'è una locanda... ma fate in fretta...”
Lady Gaynor
06-06-2016, 18.12.13
Per tutta risposta, il Capitano mi diede un lungo bacio, interrotto però dall'arrivo di Ester.
"Eppure ho cercato di contenermi..." risposi con un sorriso. "Su, rivestiamoci..."
Mentre indossavo uno degli abiti che aveva scelto il dottore, pensai che il Capitano non aveva risposto alle mie parole. Probabilmente, non voleva disilludere le mie aspettative... dopotutto, era un pirata, abituato alla vita di mare, senza mai legarsi davvero ad una donna. Se mi avesse amata, oramai me l'avrebbe detto...
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Guisgard
06-06-2016, 18.17.22
I quattro si fermarono e i due uomini a cavallo li raggiunsero.
Erano due soldati.
“Salute a voi...” disse Zoren.
“Chi siete?” Chiese uno dei soldati.
“Viaggiatori...” rispose il mago “... abbiamo soggiornato in una grande magione poco distante... ma siamo stati costretti a fuggire...”
“Perchè mai?” Il militare.
“Vi abita una famiglia di pazzi...” svelò Zoren “... andate a controllare e troverete cadaveri seppelliti in cantina...”
I due soldati si guardarono perplessi.
“Indicateci la direzione.” Disse il militare.
“Per di là, sempre diritto...” indicò il mago “... però diteci... vi è qualche città qui vicino?”
“Ad un miglio, proseguendo di qua, troverete Suession, una delle città più grandi e fiorenti del reame... noi siamo i soldati del barone di Suession.”
Zoren ringraziò e fece cenno a Gwen e agli altri di due di andare.
Altea
06-06-2016, 18.17.26
Annuii e mi recai verso la locanda...ma con cosa avrei pagato.
Entrai nella locanda e mi avvicinai al bancone incuriosita e chiesi all' oste informazioni "Scusate, sono straniera..ma cosa è avvenuto in questi dieci anni..perchè so il Re sta avanzando..quale re..narratemi le vicendi politiche che stanno avvenendo..dunque poi chi metteranno al seggio ducale di Capomazda?" mentre sentivo la pancia borbottare.
Lady Gwen
06-06-2016, 18.21.13
Non mi aspettavo tutta questa fortuna appena usciti dalla porta di casa, ma fui immensamente sollevata quando i due soldati seguirono le nostre indicazioni per raggiungere la magione.
"È agghiacciante realizzare il motivo per cui, come diceva quel taverniere, nessuno dei viaggiatori tornava indietro da Suession.... Probabilmente nemmeno ci arrivava..." mormorai terrorizzata, quasi rabbrividendo.
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Guisgard
06-06-2016, 18.33.05
“Partirete per un lungo viaggio.” Disse Affon ad Icarius e a Clio.
“No...” intervenne Guisgard.
“Ma, milord...” perplesso Affon.
“Voglio sapere la verità...” fece Icarius “... che c'è stato tra voi?” A Guisgard, indicando poi anche Clio.
“Nulla, idiota...” sorridendo enigmatico Guisgard “... è te che vuole...” raggiungendo una finestra “... inizialmente si era deciso di farvi partire...”
“Per dove?” Fissandolo Icarius.
“Per un viaggio verso l'ignoto...” mormorò Guisgard “... in cerca del Fiore Azzurro...”
“Fiore Azzurro...” ripetè Icarius.
“Si, l'unica cosa che può sciogliere la maledizione...” annuì Guisgard voltandosi “... l'unica cosa in grado di liberare i Taddei dalla Gioia...”
Guisgard
06-06-2016, 18.35.45
“Si.” Disse Ehiss a Dacey.
Il cavaliere allora si inginocchiò verso l'Altare, prese l'Acqua Santa e si segnò, per poi uscire con la ragazza dalla chiesa.
Ormai albeggiava e per le strade non c'era più nessuno.
“Andiamo al Cimitero...” lui a lei.
Dacey Starklan
06-06-2016, 18.39.57
" Siete proprio un galantuomo... Il nostro primo appuntamento sarà in un cimitero" cercai di ironizzare mentre avanzavamo verso quel vecchio campo santo dall'aspetto tetro.
" Okay dietro l'ossario" cercando di orientarmi secondo le informazioni ricevute," credo sia questa" e indicai una lapide.
Guisgard
06-06-2016, 18.40.48
Il pirata e Gaynor uscirono dalla stanza ed Ester li condusse attraverso lunghe scalinate, fino a raggiungere i sotterranei della villa.
Qui tutto appariva diverso.
C'era un'insopportabile puzza di medicinali, ma anche di animali.
Man mano che camminavano vedevano ai loro lati gabbie con ogni specie di animali e di uccelli presenti su quell'isola.
Poi quelle grida disumane.
Agghiaccianti, strazianti.
Ed Ester li portò proprio dove sembravano provenire quegli strazi.
Arrivarono così in un grosso e maleodorante laboratorio, dove alcuni animali sezionati mentre erano ancora in vita stavano legati a dei lettini.
“Benvenuti...” disse Gozzone in camice medico sporco di sangue.
Scossi appena la testa a quelle parole di Icarius, anticipando la riposta di Guisgard.
Ma lui aveva ragione, avevo fatto la mia scelta, anche se lo avrei detto a Icarius perché ero dell'opinione che i segreti non servono a niente.
Un viaggio, un viaggio per trovare il Fiore Azzurro.
Finalmente il Fiore Azzurro di cui mi aveva sempre parlato il mio signore.
L'unica salvezza per la maledizione.
Certo che sarei partita, sarei partita immediatamente.
Ma poi mi turbarono quelle parole.
Aveva detto "inizialmente".
Quindi non avevano più intenzione di farci partire?
Perché?
Avevo rovinato tutto in qualche modo?
Era colpa mia?
Cos'era cambiato in quella notte da fargli cambiare idea?
Ero preoccupata, molto preoccupata.
"Inizialmente..." ripetei "Quindi hai cambiato idea? Perché? Che vuoi ora da noi?" ripetei, sostenendo il suo sguardo.
Lady Gaynor
06-06-2016, 19.55.16
Ester ci condusse ai sotterranei della villa, dove regnava un terribile odore di medicinali misto a puzzo animale. C'erano infatti numerose gabbie con ogni sorta di bestie, rinchiuse in attesa di chissà quale atroce destino. Mentre camminavamo, sentii si nuovo quelle urla agghiaccianti, che mi fecero accapponare la pelle. Arrivammo poi in un grande e fetido laboratorio medico, dove il dottore, in camice insanguinato, stava sezionando degli animali vivi, legati a dei lettini.
L'orrore di quella scena mi provocò dei conati di vomito, tanto che temetti di svenire.
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Guisgard
06-06-2016, 19.56.03
Il locandiere annuì ad Altea.
“Dieci anni fa lord Cimas prese il potere” disse “appoggiandosi ad un gruppo di intellettuali che però disponevano anche di una forza militare non indifferente. Ma col tempo quella setta di filosofi ha cominciato a prendere le distanze da Cimas, lasciandolo infine solo. A quel punto il Battaglione Sacro del re ha marciato dalla capitale fino a Capomazda. Cimas per non farsi catturare vivo si è suicidato. Ora spetta al re decidere chi mettere sul seggio ducale. E qualcuno favoleggia che un discendente di lord Anione sia ancora vivo...”
Guisgard
06-06-2016, 19.57.40
“Si, hai ragione...” disse annuendo Zoren a Gwen “... ma ora è tutto finito... Suession è una grande città, non lontano dalla capitale. Sono sicuro che troveremo anche il modo di mettere in scena il nostro spettacolo.” Sorridendo. “Su, andiamo.”
Lady Gwen
06-06-2016, 19.59.40
Annuii a Zoren e continuai a camminare.
"Ma come faremo, visto che il carrozzone è rimasto oltre quella strana porta?" Chiesi, perplessa "O magari, lo farai apparire dal nulla..." ridendo.
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Guisgard
06-06-2016, 20.01.24
“Beh, guarda il lato romantico di questa faccenda...” disse divertito Ehiss a Dacey “... ti ho portata in una città totalmente deserta di giorno, in cui stare da soli. Non è poetico? Una città tutta per noi.” Facendole l'occhiolino.
E dopo quel momento di ironica spensieratezza, i due attraversarono la cittadina, raggiungendo di nuovo il Cimitero.
Seguirono l'indicazione di quell'uomo in chiesa e trovarono la lapide.
Era vecchia, rotta e consumata.
Allora il cavaliere si avvicinò e capì che la pietra ricevuta durante la Messa apparteneva a quella lapide.
“Guarda...” a Dacey “... la pietra si incastra perfettamente nella lapide... ma che significherà mai tutto ciò?”
Ad un tratto i due sentirono il rumore di un carretto.
Altea
06-06-2016, 20.03.02
Ascoltai con interesse il locandiere..allora era vero..ma come erano fatti a passare ben dieci anni. Se lo avessi chiesto mi avrebbero dato della pazza, visto ero l' unica che pensava di essere ancora rimasta a quando vi era Lord Rovolin in lotta per il seggio..e poi vi era la minaccia di Cimas.
Scossi il capo preoccupata per quella situazione insolita e pure per mia zia e Sophie poi guardai l' uomo.."Un discendente di Lord Anione? Il defunto duca? So che non vi erano discendenti, infatti si contendevano il trono alcuni lontani parenti, l' ho sentito nelle feste dove andavo e poi vi erano i pettegolezzi dei servi della mia residenza..Palazzo delle Ginestre..dicevano addirittura era morto per una strana maledizione o qualcosa del genere, ma io li ho reguarditi...non amo si inventino storie o leggende sulla morte della gente" sorrisi "Scusate se non consumo nulla ma sono priva di denaro e sto aspettando un uomo che mi porti nel litorale flegeese" leggermente arrossendo.
Guisgard
06-06-2016, 20.05.40
“Inizialmente l'idea era quella...” disse Guisgard a Clio “... far partire il Fakera alla ricerca del Fiore Azzurro... un viaggio verso l'ignoto, in terre forse lontane, magari sconosciute e di certo pericolose... mandare lui come fosse una cavia... dopotutto cos'è un Fakera, se non una cavia... e nel frattempo io mi sarei seduto sul seggio ducale a governare Capomazda... a conti fatti era la soluzione, più logica...”
“Infatti, milord.” Annuì Affon.
“Ma non la più giusta.” Mormorò Guisgard.
“Ma, milord...” turbato Affon.
“Ti prego, amico mio...” Guisgard all'uomo anziano “... fa portare la colazione, ho fame... voglio focacce, biscotti, marmellata, latte e frutta.”
“Si, milord.” Annuì Affon.
“Ed ora invece cos'hai deciso?” Icarius. “Di uccidermi direttamente?”
“Vorrei tanto farlo...” Guisgard fissando prima lui e poi Clio “... ne ho una gran voglia... ma sarebbe sciocco... no, tu andrai a Capomazda e ti siederai sul seggio dei Taddei... tutti crederanno che sei me e finalmente i baroni smetteranno di cercare un nuovo duca... così saprò che il ducato è al sicuro... mentre io partirò per cercare il Fiore Azzurro...”
“No, milord!” Esclamò Affon.
“Lo so, non è logico, ma è giusto.” Guisgard. “Non posso affidare la mia vita, quella della mia stirpe e del mio ducato ad un Fakera... io sono Guisgard ed io devo trovare il Fiore Azzurro. Io devo vincere la Gioia dei Taddei. Io soltanto.”
Servirono la colazione e subito Guisgard si sedette a tavola, invitando anche Icarius e Clio a fare lo stesso.
“Buon appetito.” Ridendo Guisgard.
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Guisgard
06-06-2016, 20.07.20
Il pirata si accorse del malessere di Gaynor e la sostenne, tenendola per un braccio.
“Diteci...” disse il corsaro a Gozzone “... che significa tutto questo?”
“Semplice...” sorridendo il medico “... ho terminato le cavie... ossia i visitatori che il buon Sbriz mi ha portato... ora non avrei modo di continuare i miei lavori, unendo bestie e uomini... ma fortunatamente siete arrivati voi due... dunque avrete l'onore di essere le mie prossime creature... il meglio della mia collezione.”
“Pazzo criminale...” incredulo il pirata “... hai fatto di quest'isola sperduta il tuo regno di visionario delirio... sei più bestia di qualunque animale di questo posto!”
Ma Sbroz lo colpì alla nuca, facendogli perdere conoscenza.
“Chissà mai” Gozzone a Gaynor “perchè voi donne mostrate sempre di avere un debole per uomini così impetuosi ed inquieti. Posso capire che hanno un che di passionale e romantico, ma quasi sempre finiscono per mettersi nei guai. Avevo un amico tempo fa... romantico ed impetuoso fino all'ossessione... tipi simili stanno bene in un romanzo d'avventura, non nella realtà.” Ridendo piano.
Ascoltai attentamente le parole di Guisgard.
Poi scossi la testa.
"È totalmente illogico, lui non sa governare, tu sei stato educato come un aristocratico.." dissi "Come potremo sconfiggere Cimas?".
Ero preoccupata, molto preoccupata.
Tornare a Capomazda significava essere sempre sotto il tiro della bestia, mentre lontano sarebbe stato al sicuro.
"La cosa più sensata è che partiamo noi a cercare il Fiore.." prendendo da mangiare.
"Se andassimo a Capomazda, i baroni capirebbero che non è stato educato come un duca, anche se nessuno si stupirebbe visto che si sa che è stato allontanato..." pensierosa.
"Io posso organizzare le truppe, insegnargli ciò che Anione ha insegnato a me, ma non è la stessa cosa.." scuotendo piano la testa.
"E soprattutto prima bisogna riconquistare Capomazda, cosa che non mi sembra facile, o no?" chiesi, perplessa.
"Ad ogni modo, ho letto le storie dei Taddei partiti alla ricerca del Fiore... come pensi di poterlo trovare da solo?" scuotendo la testa.
"Anche perché il tuo ragionamento fila, non può essere un fakera a trovare il Fiore.." sostenendo lo sguardo di Guisgard "Quale miglior prova di questa dunque, per affermare chi sia il vero Guisgard? La tua parola non è una prova sufficiente..." alzando le spalle.
"Dovreste partire entrambi.." sospirai " E chi dei due troverà il Fiore, regnerà su Capomazda...." passando lo sguardo su entrambi.
"Anche perché signori miei, parliamoci chiaro... senza quel Fiore, siete morti.. che razza di senso ha rischiare?" con il mio sguardo che per un istante incrociò quello di Guisgard.
"O il tuo piano è mandarlo a Capomazda dove la maledizione possa trovarlo? Dovrebbe essere innamorato perché funzioni, no?" alzando gli occhi al cielo.
Non capivo quella situazione.
Volevo partire per cercare il Fiore, come avevo letto nei racconti che adoravo, ma nello stesso tempo non volevo nemmeno che il sosia si appropriasse del diritto di Icarius su quel seggio.
Volevo restare sola con lui, certo, ma avendolo con noi avrei potuto tenerlo d'occhio.
Che razza di situazione assurda.
Possibile non ne bastasse uno?
Dacey Starklan
06-06-2016, 20.32.58
" Avete un concetto di romanticismo che oserei definire discutibile" scherzai ancora prima di arrivare al cimitero.
Trovata la tomba giusta Ehiss notò un particolare. La pietra che aveva ricevuto durante la messa combaciava con la lapide.
" Non capisco" ammisi perplessa" perché dovrebbe averci dato quella pietra?"
Cercai di leggere l'iscrizione o per lo meno una parte ma fui distolta da un rumore di ruote che cigolavamo sul selciato.
Guisgard
07-06-2016, 02.04.48
“Magari potrebbe essere un'idea.” Disse ridendo Zoren a Gwen. “No, scherzi a parte... raggiungeremo Suession, troveremo un alloggio e organizzeremo lo spettacolo. Poi, appena procuratoci un mezzo di locomozione, torneremo indietro a recuperare il carrozzone.”
Guisgard
07-06-2016, 02.05.32
“Non temete, vi offrirò io un bicchiere di latte ed una ciambella, madama.” Disse il locandiere ad Altea. Per festeggiare la fine di Cimas.” E le servì quanto detto.
Guisgard
07-06-2016, 02.06.05
“Capomazda è già libera.” Disse Guisgard a Clio. “Cimas è morto per sua stessa mano, dopo che l'esercito del re ha raggiunto il ducato. Mandare il Fakera è la mossa più giusta a mio parere. Nessuno si aspetta che sappia governare, essendo stato allontanato da piccolo e fatto crescere nella brughiera. Se invece lo mandassi a cercare il Fiore Azzurro, non avrebbe alcuna possibilità di riuscita.” Fissandola. “Perchè? Ovvio, perchè io sono il vero Guisgard. E se anche tu non vuoi accettarlo, la verità è questa.” Mangiando.
Guisgard
07-06-2016, 02.08.00
Quel rumore di carro e subito Ehiss e Dacey si voltarono a guardare.
Videro allora un carretto e da esso saltare giù un uomo con una pala.
“Vieni...” il cavaliere alla zingara, per poi avvicinarsi all'uomo “... salve...” salutò.
“E voi che fate in un luogo come questo?” Chiese l'uomo. “Non ci vive più nessuno ormai.”
“Veniamo da Tocco Vetus...” mormorò Ehiss.
“Ah, il paese fantasma...” fece l'uomo.
“Fantasma?” Ripetè il cavaliere.
“Già...” annuì l'uomo “... non ci vive più nessuno laggiù... quasi tutta la popolazione morì e da allora vi abitano solo silenzio e desolazione...”
Lady Gwen
07-06-2016, 02.08.31
Risi a Zoren divertita e annuii.
"Come hai deciso di intraprendere questa carriera?" chiesi poi, incuriosita.
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Altea
07-06-2016, 02.11.46
Sorrisi all' uomo e addentai la ciambella.."Allora alla libertà di Capomazda e al futuro Duca" alzando il bicchiere di latte, aspettando impaziente di partire...e poi che sarebbe stato di me? Se non avessi trovato mia zia..
Guisgard
07-06-2016, 02.12.03
“Perchè mi ha sempre affascinato la magia.” Disse Zoren a Gwen. “Sin da piccolo, quando mi divertivo ad inventare giochi di prestigio con le carte. Poi un giorno mi fu regalato un libro per aspiranti illusionisti.” Sorridendo.
“Ehi, capo...” fece Go “... una città...” indicando in lontananza una vasta città racchiusa da mura.
Guisgard
07-06-2016, 02.13.07
E mentre Altea mangiava, l'uomo della barca entrò nella locanda.
“Sono pronto a partire, madama.” Disse alla dama.