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Guisgard
20-08-2016, 02.13.10
“Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi,
non resta nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli arroganti,
ma nella legge del Signore trova la sua gioia,
la sua legge medita giorno e notte.”
(Salmo I)
PROLOGO
La città dai vetri pullulava di macchine, luci, persone, quasi fosse un vecchio film senza sonoro.
La tv era accesa e trasmetteva le ultime notizie della sera.
“Veniamo alla cronaca...” disse la bella presentatrice “... dopo un anno dalla sua misteriosa scomparsa, nessuna notizia è più giunta riguardo al noto scienziato Hordafren. Il brillante matematico aveva catalizzato su di sé attenzioni e polemiche dopo le sue rivelazioni al mondo accademico circa alcune sue presunte scoperte che avrebbero rivoluzionato l'intero pensiero occidentale, riscrivendo di fatto le più basilari conoscenze della nostra cultura. Tutto ciò attirò su di sé le perplessità di molti suoi colleghi e la condanna delle più alte sfere Ecclesiastiche. Inoltre alcuni gruppi Islamici di studenti Coranici arrivarono persino a minacciare di morte il noto scienziato. E proprio il timore che il professor Hordafren possa essere stato colpito da queste minacce ogni comincia a serpeggiare fra i suoi non pochi estimatori. Ricordiamo che il professor Hordafren è scomparso senza lasciare più tracce insieme all'intero equipaggio dell'Ateon, la nave che lo stava conducendo nell'Oceano Pacifico per i suoi studi ai Tropici. Ed ora passiamo alle notizie sportive...”
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IL TROPICO LUNARE
“Si tratta di acqua primordiale, di almeno mezzo miliardo di anni fa.”
(Isaac Asimov, Sogni di robot)
EPISODIO I: Orizzonte perduto
RETANIA
A Retania era un'Estate spettrale e la Luna brillava muta ed indifferente sulla vasta capitale, con misteriosi profumi che aleggiavano su onde inquiete.
Silenziose e scintillanti, malefiche ed inargentate le acque maledette dalla Luna accarezzavano le rive in ombra, mentre infiniti e bianchi petali di loto svolazzavano nel vento oppiaceo della sera.
Le alte e frastagliate scogliere mormoravano tristezza, quasi invitando a seguire il loro profilo di canne ondeggianti, fiori assopiti ed alghe spumose.
E mentre la Luna cominciava a calare ad Ovest e la marea si ritirava dalla riva incantata, in lontananza si stagliavno visioni svelate di guglie perfette, torri festonate di marmo ed alti palazzi inabissati nel cielo crepuscolare.
E quel profilo della città appariva simile ad un miraggio perduto, nella morsa della costa di perle e coralli e del bosco profondo ed ancestrale.
E proprio nel bosco magico ed ignoto molti erano scappati, in cerca di miti e tradizioni per sfuggire all'orrore che continuava a colpire quelle lande.
Solo il bosco sembrava in grado di proteggere quel mondo.
La capitale, nonostante la sua inarrivabile bellezza ed il suo seducente mistero, era invece la preda preferita di quel caos primordiale.
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CITTA' DI CAPOMAZDA
La città correva tra le sue caotiche strade, tutte articolate fra popolosi quartieri, traffico, grattacieli di vetro ed acciaio, chiese e larghe piazze tutte circondate ed animate da svariati locali, mentre le insegne al neon lampeggiavano con i loro colori assurdi e giochi psichedelici che si riflettevano sul cielo della sera.
L'umidità fluttuava tra i monti e la campagna, salendo lenta e dolce ad appannare le prime stelle ed a velare la Luna, senza però intaccare la confusione cittadina, fra le antiche mura della cittadella fortificata e la ricca e moderna metropoli con le sue strutture avveniristiche.
L'antenna della radio troneggiava sul brulicante centro urbano, con la gente che indifferente si spostava senza senso sui marciapiedi e fra i vari negozi.
Erano giorni di vivacità, nonostante fosse Agosto inoltrato, a causa del III° Simposio Mondiale sulle origini della civiltà, evento di portata internazionale e che aveva attirato in città l'intero mondo accademico storico-scientifico.
E qui naturalmente si era discusso anche sulla misteriosa scomparsa del noto professor Hordafren e sulla sua contraddittoria figura.
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Lady Gwen
20-08-2016, 02.20.04
Il bosco era particolarmente tranquillo quel giorno.
La luce del crepuscolo filtrava fra le fronde degli alberi, creando un'aura incantata, cosa non strana da queste parti, ma era un effetto che riusciva sempre a sorprendermi.
Godendo ancora qualche minuto del prato soffice e fresco, mentre gli ultimi raggi del giorno morente giocavano con preziosi giochi di cangianti luminescenze fra le mie ali, arrivai davanti alla Grande Quercia.
Sorrisi.
Era l'albero più antico del bosco, un albero che solo guardandolo e osservandolo ti infondeva quell'imponenza, quella saggezza tipica delle creature che da tempo immemore sono ospiti della Terra.
Poggiai la mano sulla ruvida e confortante corteccia, mentre il sangue fatato che mi scorreva nelle vene veniva riconosciuto, come un antico richiamo, e il passaggio si apriva, mostrandomi la vista mozzafiato del villaggio, Idrial.
La cittadina era organizzata in tante piccole casette, intervallate da negozietti e botteghe, ricche degli oggetti più disparati.
Ricambiavo con un sorriso i cenni di rispettoso saluto che gli abitanti mi rivolgevano.
Mi ero sempre detta che, una volta diventata regina, avrei regnato con la dolcezza e la bontà di mia madre, Miriel, e la determinazione e la fermezza di mio padre, Egnor.
Il popolo era felice, sereno, lo si leggeva nei loro occhi, occhi particolari, fatati, impreziositi da quelle screziature che li rendevano, e ci rendevano, diversi dagli altri.
Camminai ancora, finchè sull'altura lo vidi.
Il Palazzo della Luce.
Splendido e luminoso nella sua fattura, che comprendeva esclusivamente oro e cristallo di rocca, con quest'ultimo che con la sua capacità di raccogliere i raggi luminosi e trasformarli in stupendi arcobaleni aveva dato al palazzo il suo nome.
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Entrai nel grande androne e cercai di capire dove fosse mio padre.
Mia madre era scomparsa da alcuni anni ormai, mi mancava, ma i bei ricordi di lei mi aiutavano a sopperire al vuoto che avevo di lei,così rimasi a fissare incantata, come spesso facevo, il suo ritratto.
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Altea
20-08-2016, 02.37.57
Ascoltai attentamente la notizia alla televisione...già.. era da tanto non si avevano notizie di Hordafren ma prima di lui era scomparso mio padre.
Sospirai spegnendo il grande televisore al plasma e assaporando un cocktail fresco guardando il panorama di Capomazda dal mio grande attico a due livelli nel più alto grattacielo.. si doveva preparare il III Simposio Mondiale e avrei avuto un bel pò di lavoro.
Mi presento..sono Altea de Ruen, figlia di un famoso studioso storico archeologo di cui si sono perse le tracce durante una spedizione. Ogni giorno vivo nella speranza di rivederlo, mi ha lasciato soldi e le sue passioni ed infatti lavoro alla Università di Capomazda come aspirante archeologa, dove mio padre aveva una Cattedra.
Grazie a lui ho imparato la passione per questo lavoro, le armi che so usare perfettamente e l' avventura.
Non sono sola, sebbene figlia unica..mi incontro con i miei amici universitari e abbiamo fondato un gruppo privato "La sirena bianca" e ci dilettiamo ad esporre i nostri pensieri e studi. Perchè questo nome? E' il nome del relitto marino trovato da mio padre in una spedizione e dal quale mi portò una strana collana di cui mi disse di non separarmi mai, la porto al collo gelosamente..un giorno saprò il suo significato. Per ora mi diletto nelle mie passioni e divertimenti e nel mio lavoro aspettando quello scossone che renda la mia vita particolare.
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Nella foresta oscura e tetra si nasconde una torre solitaria e inaccessibile: la Torre di Giada, dove la leggenda narra sia nascosto il Cuore di Giada, un manufatto che racchiude al suo interno poteri inimmaginabili.
Si racconta che possa rendere invincibili in battaglia, catturare cuori, accumulare ricchezze, mentre secondo altri si ha un demone al proprio servizio, o ancora le cose più strane: chi dice che possa dare la felicità, rendere immortali, curare i malati, uccidere in un battito di ciglia.
Così, molti guerrieri, avventurieri, persino reali hanno cercato in lungo e in largo la Torre di Giada, nel ventre stesso della foresta.
La maggior parte di essi è morto o impazzito ancor prima di arrivare alla Torre, ma per quelli che vi sono giunti, la sorte non è stata certo migliore.
Si narra che il Cuore di Giada abbia un guardiano.
E anche sul guardiano ci sono le leggende più assurde: secondo qualcuno è un potente drago verde, altri parlano di un mostro, o ancora un demone, un gigantesco molosso a tre teste.
Comunque sia, nessuno è mai tornato indietro per raccontarlo, generando così le fantasie più assurde.
Si narra che il custode del Cuore di Giada sia legato al suo destino, e chi riuscirà a sconfiggerlo potrà poi averlo come schiavo, insieme al Cuore.
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Un’altra mattina è giunta, il sole fa capolino tra le finestre della torre.
Un giorno come un altro, in una lunga e ripetitiva trafila che si ripete ormai da anni.
A meno che non si tratti di uno di quei giorni.
D'un tratto, udii il familiare richiamo del rapace, e mi affacciai alla finestra.
Un cavaliere solitario in sella al suo destriero arrivava.
Sorrisi.
Bramavo e temevo “quei giorni”, gli unici a non essere uguali agli altri, gli unici in grado di rompere la monotonia della mia vita.
Mi preparai in fretta, e raggiunsi la sala grande, illuminata da una strana luce verde, data da cristalli che riflettevano la luce del sole.
Poco dopo l’uomo arrivò.
Quello che si trovò davanti poteva sembrargli surreale.
Un lupo bianco con due occhi azzurri, avvolto da una forte luce stellare.
Questo era l’incanto del Cuore, in realtà era la custode che lo fissava, con una lancia in mano, intarsiata con simboli antichi, e con alle estremità dei cristalli di Giada.
“Chi osa irrompere in questo sacro luogo” la voce del Lupo rimbombò in tutta la sala.
“Io sono Sir Gartir e reclamo il Cuore di Giada, per salvare il mio signore che sta morendo…” disse il cavaliere, con un inchino.
Era sempre commuovente vedere come gli uomini pensassero che le motivazioni che li avevano portati lì fossero importanti, come se decidessimo di lasciar perdere tutto e consegnargli il Cuore.
La verità era che briganti o santi, tutti sarebbero andati incontro al medesimo destino.
Il Lupo ringhiò, e lo scontro cominciò.
Una danza atavica e primordiale in quello scenario così unico, una danza di morte, di vita e di libertà.
Una pioggia di colpi, fendenti, affondi, finte, sangue ferro e giada.
Finchè il cavaliere non cadde a terra, agonizzante.
Allora il Lupo gli inflisse il colpo di grazia, con i suoi gelidi occhi azzurri.
“Pulite tutto..” ordinò ai domestici che stavano nascosti.
Il Cuore di Giada era salvo un’altra volta.
Quello che le storie non raccontano, del misterioso guardiano del Cuore di Giada, è che non si tratta né di un drago, né di un demone, né di un mostro.
Ma di un semplice essere umano, di una donna per di più, condannata a quella vita fin da bambina.
Senza mai sapere cosa sia la libertà.
Perché il suo destino è legato al Cuore, e se lasciasse la Torre senza essere stato liberata morirebbe, ma essere liberata significava diventare schiava del padrone del Cuore.
E a quel pensiero la cattività non sembrava poi così male.
Eppure c’era una speranza, un’antica leggenda che le custodi si scambiavano di generazione in generazione, l’unica cosa che le tenesse in vita.
La profezia che un giorno il legame si sarebbe potuto spezzare.
E allora il Lupo Bianco sarebbe davvero stato libero, padrone del suo destino.
Ma non è altro che una leggenda, per centinaia di anni le custodi hanno terminato il loro servizio con la morte.
Quando una nuova custode viene istruita, sfiderà il Lupo Bianco e ne prenderà il posto se riuscirà a sconfiggerlo.
Deve sempre esserci il guerriero migliore a difesa del Cuore.
E non è poi così difficile far sparire bambine per addestrarle ad essere dei guerrieri implacabili.
Una custode non smette mai di combattere, al suo trentesimo compleanno, cederà il posto ad una custode più giovane, ma non sarà libera.
Diventerà sacerdotessa del Cuore, e resterà nella torre fino alla fine dei suoi giorni.
Nessuna di loro è mai stata sconfitta, nessuna di loro è mai stata liberata.
Molte infatti consideravano la profezia come un’invenzione di una custode per non impazzire, altre invece ci credono fermamente.
Io non so più cosa credere, non conosco nient’altro che il sangue e la cattività.
Un lupo non è fatto per essere rinchiuso, dopotutto.
Ed io è questo che sono.
Un lupo, il Lupo Bianco.
Il Lupo Solitario della Torre.
L’ultima custode del Cuore di Giada.
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Quando tornai nella sala, le ancelle avevano gia pulito tutto, lasciandomi come di consueto, la spada del malcapitato.
La raccolsi e restai ad osservarla per un lungo istante.
Era di pregevole fattura, come molte altre del resto.
Così, la raccolsi e raggiunsi la sala più bassa in cui mi fosse concesso entrare.
L'ultima sala che vedevano gli intrusi prima di trovarsi al mio cospetto.
Qui, a monito, erano appese centinaia di spade, dei cavalieri, dei ladri, dei banditi e persino dei re, che avevano sconfitto le custodi nei secoli per proteggere il Cuore di Giada.
Guardai l'angolo dove c'erano tutti i miei trofei con un sorriso, mentre mi apprestavo a sistemare la mia ultima conquista.
Nyoko
20-08-2016, 02.55.42
Mi svegliai di soprassalto. Era già mattino. I primo preziosi raggi del sole mi accarezzarono il volto, dandomi un leggero fastidio agli occhi. Non volevo alzarmi. Mi ero allenata così tanto la scorsa sera da non riuscire più a stare in piedi.
Mi alzai con forza, con ancora gli occhi chiusi. Mi affacciai alla finestra e guardai il cielo. Era di un bellissimo azzurro, ma per me era sempre lo stesso cielo triste che vedevo da quel giorno. Andai a vestirmi. Indossai la mia tuta da lavoro verde e marrone, e mi aggiustai i capelli rossi e ribelli. Poi afferrai la spada e la fissai. La spada di mio padre. Forgiata direttamente da mia madre.
Distolsi lo sguardo e nascosi la spada dalla pietra particolare nel fodero, e mi avviai.
Durante il cammino, mi inoltrai nel villaggio, conosciuto come "la terra della luce" poiché eravamo i prediletti del sole. Non so quanto potesse essere bello questo fattore, ma al mio popolo piaceva credere così.
Mentre camminavo, mi sentì pizzicare le lunghe orecchie a punta. Mi voltai, credendo di essere chiamata, ma mi resi conto che era solo la mia fantasia. Lui non c'era più, ma non riuscivo ancora ad accettarlo. Il mio sorriso era scomparso dal mio volto ed il dolore non sbiadiva il suo volto. Il volto dell'uomo più importante della mia vita: mio padre, Marlax. Il solo eroe in grado di proteggere il nostro mondo di luce da quello oscuro. Perso durante una tremenda battaglia. Mentre rimuginavo sulla sua morte e le sue geste eroiche, giunsi alla base di controllo, dove anche oggi avrei fatto da vedetta per proteggere il nostro villaggio, la terra di Lumus.
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Guisgard
20-08-2016, 03.02.34
Il palazzo era avvolto da un'aura incantata, formata da infiniti granelli di sabbia magica.
Ogni giorno veniva fatta fluttuare sull'intero palazzo, rendendolo non solo invisibile a coloro che non appartenevano al Piccolo Popolo, ma anche invalicabile.
E mentre Gwen fissava il ritratto di sua madre, un elfo, dalla figura assopita e slanciata, la raggiunse.
“Bentornata, principessa.” Disse con un lieve inchino. “Sua maestà ti stava aspettando... prego, ti condurrò da lui.”
Così, attraverso un lungo corridoio, Gwen fu condotta in una grande sala di quarzo ed alabastro.
Re Egnor era sul suo trono d'aria, circondato dagli gnomi che lo affiancavano come consiglieri ed al suo cospetto vi erano alcuni nani della selva.
Ma nel vedere sua figlia, Egnor le sorrise e con un cenno la fece avvicinare.
“Dimmi...” fissandola “... com'è andato il tuo viaggio per il bosco? Ti sei divertita? Attendevo con ansia il tuo ricordo... solo quando sei qui con noi io ti sento al sicuro. Strane storie si raccontano oltre i confini del nostro villaggio...”
Ed i nani annuirono preoccupati.
Guisgard
20-08-2016, 03.09.29
La collana che il padre aveva lasciato ad Altea era particolarmente curiosa.
Da essa pendeva un silicio nero e lucidissimo, grande si e no come un dattero, sul quale erano impressi oscuri segni di uno sconosciuto sistema di geroglifici.
Nessuno degli studiosi che avevano potuto studiare quel misterioso monile erano riusciti ad inquadrare quei geroglifici in una qualche lingua conosciuta o almeno riconducibile ad un gruppo noto.
Una particolarità che quella collana presentava era la sua capacità di cambiare colore una volta entrata a contatto con l'acqua.
Da nera infatti diventava di uno strano colore ambrato.
Ad un tratto qualcuno suonò al citofono.
Lady Gwen
20-08-2016, 03.10.05
Ero ancora intenta a fissare il quadro, quando un elfo mi raggiunse, avvisandomi che mio padre mi cercava.
Mi feci condurre così da lui, mentre la sabbia magica, utile a celare il palazzo, fluttuava leggera come pulviscolo.
Lo vidi seduto al trono, accerchiato dai suoi consiglieri e da alcuni nani della selva.
Sorrisi appena e presi le sue mani nelle mie.
"Sì, il bosco era molto tranquillo oggi" annuii "Dai, non preoccuparti, non mi succederà nulla" sorridendo incoraggiante.
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Altea
20-08-2016, 03.16.09
Mi rinfrescai il viso e una goccia cadde lentamente dal viso sul collo, vidi la pietra farsi ambrata...divenni seria..possibile nessun luminare al Simposio mi avrebbe aiutata a decifrarla.
Ad un tratto uno squillo di citofono, toccai un display per vedere chi fosse..la tecnologia a volte era una gran comodità.
Guisgard
20-08-2016, 03.22.17
Un battito d'ali catturò l'attenzione di Clio.
Allora il gufo si posò sul davanzale della finestra, restando a fissare la ragazza con i suoi grandi occhi indagatori.
“Quanto chiacchierano i mercanti del Nord...” disse Abelardo il gufo “... sono capaci di camminare per giorni con le loro carovane senza smettere mai di parlare. Di cosa poi? Miti e leggende. Bah, ecco perchè il mondo va a rotoli. Ormai la ragione è poco più che un peso per molti. Di questo passo finiremo col vivere in un mondo fatto di favole e superstizioni. Pensa un po', raccontavano di un intero villaggio, meta del loro viaggio per scambiare merci, trovato completamente distrutto dal fuoco. A sentir loro è bruciato in una manciata di minuti, come se dalla terra fossero emerse le fiamme del'Inferno per consumarlo all'istante. Bah..." insofferente.
Sistemai la spada, guardandola soddisfatta, quando un battito d'ali catturò la mia attenzione.
"Buongiorno, Abi.." gli sorrisi.
Abelardo il Gufo era l'unico amico che avessi, l'unica persona con cui parallassi da più di dieci anni ormai.
Escluse le mie vittime, s'intende.
Ma lì non si facevano grandi conversazioni, più che altro erano presentazioni reciproche.
Neanche reciproche perché quelli se ne andavano nella fossa senza sapere il mio nome.
Senza che avesse alcuna importanza per loro.
Senza nemmeno vedere il mio viso.
E le ancelle? Vogliamo parlare delle ancelle?
Sono di una compagnia unica, con quella lingua mozzata che si ritrovano.
Non so di chi fosse questa idea, ma pare che la custode del Cuore non debba parlare con anima viva.
Chi sa mai perché.
Fortuna che c'è Abelardo, pensai guardando il gufo.
I miei occhi e le mie orecchie sul mondo intero.
"Già, non dirlo a me, i mercanti non fanno che chiacchierare, guarda non li sopporto..." sarcastica.
"Un intero villaggio distrutto dal fuoco?" stupita "Questo sì che è strano...".
Sospirai.
Da una parte volevo sapere cosa accadeva nel mondo, dall'altra era sempre malinconico sapere che fuori di lì c'era un mondo che non avrei mai visto.
"Vieni, oggi niente allenamenti, ne ho accoppato un altro.." indicando la spada.
"Andiamo di sopra.." sorridendo.
Così mi avviai verso la parte più alta della torre, dove passavo la maggior parte del mio tempo.
A contemplare diversi significati della parola solitudine.
E noia, anche quella andava studiata ben bene.
Lasciando così quella strana sala, così inquietante con tutti i suoi macabri trofei.
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Guisgard
20-08-2016, 03.34.36
Nyoko raggiunse la base di controllo, da dove si poteva osservare una buona fetta di bosco e dunque sorvegliare l'ingresso al villaggio.
Ad un tratto sentì un cigolio.
Un attimo dopo un carretto emerse dalla boscaglia.
A guidarlo erano due contadini e trasportavano frutta ed ortaggi.
“Salute...” disse uno dei due a Nyoko “... ci siamo persi in questo bosco... sapreste indicarci la via per la capitale Retania?”
Guisgard
20-08-2016, 03.43.03
Egnor strinse le mani di Gwen, fissandola.
“Non è consigliabile tanta sicurezza...” disse intervenendo uno dei nani “... certo, nel vostro reame fatato siete tutti al sicuro, ma fuori... a Retania la sicurezza è ormai un miraggio... oscure creature sorte dal nulla hanno raggiunto le sie lande, seminando distruzione e morte... la capitale più volte è stata attaccata e solo con difficoltà i suoi cannoni ed i suoi aerei sono riusciti a respingere gli attacchi... ma temo non potranno respingerli per sempre...”
“Queste oscure creature” Egnor “da dove giungono? Nessuno lo sa?”
“Sire, molti credono sia la profezia...” mormorò il nano.
Nyoko
20-08-2016, 03.44.52
Ero giunta alla base quando un cigolio colse la mia attenzione. Due contadini su un carretto pieno di frutti di ogni genere mi chiesero informazioni sulla capitale. Ricordo di essere passata di lì durante uno dei miei pochi viaggi, e mio padre era sempre lì a offrire servizio al re. Gli indicai la strada, oltre il fitto bosco. Il cammino era lungo un giorno dal nostro villaggio e a volte non molto sicuro.
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Lady Gwen
20-08-2016, 03.46.20
Ascoltai le parole dei nani.
Ultimamente in effetti le voci circolavano a Idrial e non erano certo positive.
Dovevamo stare attenti.
Poi, mi bloccai per un attimo, e voltandomi dopo verso mio padre.
"Di quale profezia parlano?" chiesi, interdetta.
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Guisgard
20-08-2016, 03.46.49
Altea sul display del citofono riconobbe un ex assistente di suo padre oggi divenuto docente: Raspion.
Era giù ed attendeva di poter salire.
Altea
20-08-2016, 03.52.37
Premetti un pulsante e dissi.."Potete salire, Raspion".
Feci aprire la porta dalla mia cameriera Petronilla, mi chiedevo il motivo di quella visita..forse era dovuta al lavoro.
Feci accomodare il docente nell' ampio salone.."A cosa devo questa visita? Avete bisogno di me all' Università" porgendogli il bicchiere.
Guisgard
20-08-2016, 03.57.42
Clio ed Abelardo raggiunsero la parte alta della torre, dove si poteva vedere la foresta ed il cielo.
Era un caldo mattino d'Agosto e la vegetazione intorno al dongione era verde, pulsante e rigogliosa.
Ad un tratto arrivò una delle ancelle.
Restò immobile, impossibilitata a parlare com'era, fissando Clio.
Con lo sguardo allora le chiese di seguirla di sotto.
Salimmo nelle mie stanze, e stavo già pensando a come passare il tempo.
Mi piaceva uscire nel mio giardino segreto, da cui potevo osservare la foresta intorno a noi, potevo sognare i posti di cui mi aveva parlato il gufo oltre quegli alberi fitti, sognare di poter uscire, di poter scoprire il mondo.
Scossi la testa.
Era inutile che mi perdessi in certe fantasticherie.
La mia vita era lì, nella torre, la mia vita apparteneva al Cuore.
Arrivò una delle ancelle a distogliermi dai miei pensieri.
Con la sua classica parlantina, poveretta, mi fece capire che dovevo seguirla.
Così annuii, con fare solenne, e la seguii, per le impervie scale.
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Guisgard
20-08-2016, 04.03.38
Nyoko indicò la strada per la capitale ai due contadini e queli subito ringraziarono la ragazza.
Ad un tratto si udì un forte ed insolito sibilo fendere l'aria.
Un attimo dopo un veicolo velocissimo attraversò il cielo poco più avanti del villaggio.
“E' uno dei caccia di Retania...” disse uno dei due contadini “... insolito che passino da qui... questo è il punto più remoto della foresta e dell'intera regione... mi chiedo cosa lo abbia spinto a volare fin qui...” pensieroso.
“Forse la capitale sarà stata di nuovo attaccata...” mormorò l'altro contadino, fissando il veicolo volare via verso la costa, dove sorgeva la capitale.
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Nyoko
20-08-2016, 04.11.33
Calai la testa cercando di sorridere, ma senza riuscirci. Poco dopo un veicolo volante, solcó il cielo attirando la nostra attenzione. Non avevo mai visto quegli aggeggi e mio padre mi aveva sempre avvertito di starvi lontano.
Un nuovo attacco? Chissà cosa stava succedendo nella capitale.
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Guisgard
20-08-2016, 04.26.10
Clio seguì l'ancella fino alla fine di una lunga scalinata, ritrovandosi nei sotterranei della torre.
Qui trovò una delle sacerdotesse.
Era stata una guardiana tempo fa, costretta ad indossare la tunica sacerdotale per aver raggiunto l'età di trent'anni.
Viveva nella cripta sotterranea e solo raramente, in modo eccezionale, poteva proferire con la guardiana.
“Forse l'hai dimenticato” disse a Clio “ma hai raggiunto il tuo sedicesimo duello... è raro giungere a tale soglia... per questo ti spetta ciò che le antiche tavole hanno imposto... un nuovo corredo...”
Sollevò il velo sul tavolo in pietra, scoprendo una spada ed uno scudo.
“Questa” indicando la spada “è Damasgrada la diletta, la spada del Lupo Bianco... è questo scudo è Tamasco, l'impenetrabile... da secoli non conoscono sconfitta... portali con devozione e valore...”
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Guisgard
20-08-2016, 04.29.36
Egnor fissò sua figlia Gwen.
“Un'antica profezia riguardo Retania...” disse “... millenni fa queste terre erano sotto la ferocia di creature mostruose... cataclismi ed eventi simili li spinsero pian piano ad un lungo letargo nelle viscere di questo mondo... una profezia però favoleggia del loro ritorno ad opera di un demonio che giunto dal mare li desterà dal loro primordiale sogno...”
“I segni, maestà, parlano chiaro...” fece uno dei nani “... la profezia si è avverata già...”
Lady Gwen
20-08-2016, 04.31.38
Ascoltai mio padre perplessa.
Davvero era successo tutto questo?
E il resto stava per accadere. Anzi, a sentire il nano, era già successo.
"Come potete esserne certo?"
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Seguii l'ancella fin nei sotterranei.
Da quanto tempo non scendevo laggiù?
Anni, sicuramente.
Mi chiedevo se non fosse successo qualcosa.
Poi trovai una sacerdotessa.
Che strano sentire una voce diversa.
Poi spalancai lo sguardo a quelle parole, e a quella vista.
Una splendida spada, e uno scudo.
Più belli di quanto non avessi mai visto.
Sorrisi, ma restai composta e annuii.
"Lo farò.." dissi soltanto, solennemente.
Il mio sguardo era serio, ma in realtà mi sentivo come una bambina che aveva appena ricevuto il suo regalo di compleanno.
Non vedevo l'ora di andarli a provare.
Così, con un movimento leggero, quasi con timore reverenziale, presi la spada nella destra, e lo scudo nella sinistra.
Guisgard
20-08-2016, 04.47.15
“Ci sono venti di guerra...” disse uno dei contadini all'altro “... dici che conviene raggiungere la capitale? Io non ne sono più così certo...”
“Dobbiamo vendere questa roba o finiremo senza quattrini...” l'altro.
“Si, ma non siamo guerrieri e da quanto ho capito nella capitale tira una brutta aria...” il primo contadino.
“Magari potremmo assoldare qualche mercenario che ci accompagni...” il secondo.
Tutto ciò sotto lo sguardo di Nyoko.
Guisgard
20-08-2016, 04.50.29
“La capitale” disse il nano a Gwen “è stata attaccata più volte. E' il segno che le creature si sono ormai risvegliate...”
“C'è un modo per fermare tutto ciò?” Chiese il re.
“La profezia accenna ad un guerriero, un predestinato a combattere...” il nano “... e noi abbiamo abbandonato il nostro villaggio per cercarlo... e purtroppo crediamo di averlo trovato...”
“Purtroppo?” Ripetè il re.
“Si, sire...” annuì il nano “... perchè non è colui che immaginavamo di trovare...”
Guisgard
20-08-2016, 04.52.28
“Aspetta...” disse la sacerdotessa a Clio “... devi sapere una cosa... per quanto potente sia Damasgrada, io ho visto in sogno un'altra spada... una spada indistruttibile per chiunque a questo mondo... prega che mai Damasgrada debba incrociare con quella la sua lama...”
Guisgard
20-08-2016, 04.55.57
Raspion annuì ad Altea, prese il bicchiere e cominciò a sorseggiare.
“Sono venuto qui perchè l'università ha organizzato una spedizione nel Pacifico per cercare il professor Hordafren...” disse “... io sono stato nominato responsabile della spedizione, quindi la guiderò io... e vorrei chiedervi di unirvi a noi... tra alcuni documenti del professore scomparso vi sono disegni che raffigurano una collana come quella che indossate voi... probabilmente il professore ne conosceva le origini ed il significato...”
Dacey Starklan
20-08-2016, 08.01.22
Il bosco pareva avvolto in un sonno incantato, uomini e animali al unisono nel buio che precede l'alba.
Quello era il momento più magico della giornata, nel quale mi concedevo il lusso di pensare, senza aver nessuno che mi disturbasse.
Amavo restare sotto la protezione della Luna, seduta su un ramo alto della quercia che stava accanto alla mia casa.
Mi ci arrampicavo sempre a quell'ora, quando ormai il sonno per me era svanito e iniziavano a formarsi gli incubi.
Così stavo sveglia, a osservare il cielo e la terra sotto di me.
La calma notturna serviva a rigenerarmi e a prepararmi per affrontare la giornata, che di certo sarebbe stata impegnativa.
Un tempo, a tratti neanche molto lontano, con la mia famiglia vivevamo tutti nella capitale. Sembrava una bella vita, agiata e serena ma poi venne l'attacco, di notte, rapido e veloce, inatteso e brutale. Era quasi l'alba quando la nostra vecchia casa fu distrutta e con essa la vita di mia madre e dei miei due fratelli.
A restare, ai piedi di cumuli di macerie, c'eravamo solo io e mio padre, che da allora non fu più lo stesso.
E ora eccoci in questo villaggio, a riabitarsi ad una vita nuova, più semplice di quella nella capitale, a reinventare noi stessi.
Non era stato semplice sulle prime ma con il tempo gli abitanti del villaggio ci avevano accettati tanto che a volte pensavo di vivere lì da sempre.
Indaffarata nel lavoro poi avevo poco tempo per ripensare al passato, per soffrire, perché bisognava andare avanti, sempre e comunque.
Già nella capitale il lavoro di mio padre era ritenuto quello di un folle e qua al villaggio era visto con stranezza, bollato come magia.
Ma per mio padre quella era scienza, anche se spesso lui stesso utilizzava quella parole in modo spropositato.
Avevo persino dei dubbi che sua stessa professione esistesse prima di lui.
Criptozoologo. Uno studioso alla ricerca di animali che vivevano forse solo nei miti e nelle leggende.
Non acevo mai osato contraddire mio padre ma io ero la prima ad essere scettica. Tuttavia vedere il suo entusiasmo e il suo impegno mi contagiava e inevitabilmente ero finita per assisterlo nei suoi studi.
Mettendo da parte la pura razionalità e aggiungendo un po' di fantasi, quello era davvero un lavoro fantastico, non ci si annoiava mai e tutto poteva essere una sorpresa.
La nostra piccola casa bel bosco pullulava di antichi testi, ossa di dubbia provenienza, mappe e manoscritti.
Tutti reperti che narravano di animali estitnti o addirittura mai esistiti secondo la coscienza comune. Ma non secondo della di mio padre, Oberon, che si ostinava a cercare.
Dopo l'attacco nella capitale poi, la sua ricerca era divenuta quasi ossessiva, leggeva e rileggeva più volte al giorno un passo, riguardante la profezia di Renania.
Sosteneva infatti che l'eroe solo non sarebbe bastato, che aveva bisogno di un compare, come Pegaso Perseo.
E mio padre si sentiva in dovere di trovare questo mitologico compagno per l'eroe sconosciuto che ci avrebbe salvati tutti.
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Saltai giù dall'ultimo ramo, orami era l'alba, presto il villaggio si sarebbe messo in moto.
Entrai in casa per preparare la colazione e iniziare con gli studi di alcuni testi talmente vecchi che rischiavano di rompersi al solo tocco delle dita.
La mia stirpe era sempre stata caratterizzata dall'amore per lo studio e il mistico, non era solo una mera passione ma un marchio che ci passavamo sulla pelle. Intricati disegni arabesci, intrecci e linee scure correvano sulla nostra pelle, in tutto il corpo, perché noi eravamo i portatori del sapere e della tradizione. Un clan un tempo rispettato e onorato quasi al pari dei re, ora visto con sospetto da una parte e invidia dall'altra. Tra i nostri antenati figuravano sacerdoti, filosofi, letterati, inventori, guaritori, consiglieri, saggi e cantastorie. Ognuno di loro, a suo modo, aveva dato un contributo al patrimonio culturale di Renania. Ed io volevo assolutamente fare la mia parte anche se mi sentivo come bloccata seguendo la vocazione paterna.
Per fortuna buona parte del lavoro era incentrato proprio sullo studio dell'antico ma anche di un ipotetico futuro, e questo mi piaceva parecchio.
Spesso mi dilettavo ad immaginare nuovi scenari per il nostro mondo, popolato da uomini privi di superstizioni, nel dominio della ragione, dello sviluppo. Sognavo un mondo dove le persone non dovevano spezzarsi la schiena per un pezzo di pane secco, dove tutte le voci venivano ascoltate a pari merito. Ma non mi limitavo ad immaginare, mettevo su carta le mie idee.
Avevo pubblicato un libro di avventure fantastiche nel futuro lontano, quando ancora vivevo nella capitale, sotto lo pseudonimo di Karishma Jones, un nome che secondo il mio editore evocava bene l'esoticità del mio aspetto e dei miei racconti. Mio padre infatti non approvava questo mio "divagare in avanti", lui pensava solo ai suoi animali misteriosi.
Per me invece il mondo poteva offrire molto di più e lo studio del passato era solo un modo per capire il presente ma soprattutto intravedere il futuro.
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Nyoko
20-08-2016, 09.22.58
Ascoltai i due mercanti discutere sulla eventuale possibilità di guerra nella capitale. Sembrava che mi stessero parlando indirettamente. Ma non potevo lasciare le mie terre, e di certo non l'avrei fatto da sola.
"Perdonatemi..." dissi poi riprendendo la loro attenzione.
"...Il mio lavoro mi aspetta. Scusate se non posso esservi più di aiuto di così. Spero possiate arrivare alla capitale senza impicci ne affanni." salutai e mi avviai verso le grandi mura, cercando di non voltarmi.
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Altea
20-08-2016, 10.10.54
Poggiai il bicchiere sul tavolo guardando il professore stranita toccando la collana.."Hordafren stava studiando sulla mia collana..una cosa alquanto strana. Sapete ho sempre avuto timore sia portatrice di qualcosa di negativo." Ci fu un attimo di silenzio.."Comunque partirò con voi..ma non vi era accennato nulla sulla collana?"
Lady Gwen
20-08-2016, 20.33.03
Beh ma che problema c'era se lo avevano trovato?
"Chi vi aspettavate di trovare? E cosa vi ha deluso di lui?" chiesi curiosa, affascinata da questa figura, chiunque fosse, destinata a grandi cose.
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Ascoltai attentamente le parole della sacerdotessa.
Corrucciai la fronte con aria seria.
Una spada indistruttibile? Ecco, ci mancava quella...
Non avevo mai davvero preso in considerazione l'idea di poter essere sconfitta, che potesse esserci qualcosa persino peggio di quell'esistenza fatta si sangue e solitudine.
Già, perché cosa c'è di peggio della schiavitù?
Quello era il destino che mi aspettava se mi avessero battuta, quello era ciò che temevo più di qualunque altra cosa.
A meno che...
Scacciai rapidamente quel pensiero, non sapevo se credere o meno alla profezia.
E non era certo il momento di pensarci, mi rimproverai mentalmente.
"Se quel giorno verrà.." dissi solennemente alla sacerdotessa "Sarà ciò che il cuore vorrà... nulla accade se non piace al cuore..." risposi, quasi a cerare sicurezza in quelle parole rituali.
No, non sarei stata io a disonorare centinaia di anni in cui le custodi hanno difeso il cuore, senza mai fallire.
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Lady Gaynor
22-08-2016, 02.00.33
Era impossibile restare fuori, quel mattino. Il ponte della Seagull somigliava ad un inferno, con il sole che picchiava forte e l'aria afosa. Rientrai subito all'interno, accolta dalla frescura dell'aria condizionata e dalla musica di Simon & Garfunkel nel mitico Concert in Central Park.
Zora, la giornalista incaricata di seguire il servizio, era intenta a leggere una rivista di moda.
"Il ponte sembra una chiatta incandescente, è impensabile uscire..." dissi rivolgendole la parola. "Ma la cosa che più mi urta è che quel deficiente abbia scelto l'unico posto sulla faccia della terra in cui non è possibile arrivare in aereo... ho capito che serve uno scenario incontaminato, ma diamine, possibile che per trovare il luogo adatto ci sia stato bisogno di arrivare ai confini del mondo? Attraversare tutto il Pacifico per uno stupido reality... ed io che mi sono prestata anche a promuoverlo! Dovevo essere ubriaca quando ho accettato..."
Già. Mi chiedevo adesso il motivo per cui avevo acconsentito a prestare il mio volto al trailer di un genere televisivo che nemmeno mi appassionava, il reality. Probabilmente lo avevo fatto soltanto perché chi me lo aveva proposto, il regista, era un amico di lunga data. Avevo accettato, salvo poi pentirmene non appena avevo saputo che avremmo girato in una sperduta località nel Pacifico, raggiungibile soltanto via mare. Per uno stupido reality, dall'originalissimo titolo 'Sopravvissuti', stavamo affrontando un viaggio lungo giorni. Per fortuna la nave era lussuosa e dotata di ogni possibile comfort, ma la noia cominciava a farsi sentire.
"Speriamo di arrivare presto..."
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Guisgard
22-08-2016, 02.12.31
“In verità” disse uno dei due nani a Gwen “abbiamo consultato un oracolo per trovare il predestinato di cui narra la profezia... il grande Oracolo della Luna... esso ci ha indicato la strada da percorrere e siamo così giunti in un isolato castello... e lì abbiamo trovato colui indicatoci dall'oracolo... ebbene, la nostra delusione è stata forte...”
“Molto forte...” mormorò l'altro nano “... pensavamo di trovare un eroe coraggioso e senza macchia... ed invece il Fato beffardo ci ha messo davanti un giovane frivolo e viziato...”
Guisgard
22-08-2016, 02.17.06
“Era solo un sogno...” disse la sacerdotessa a Clio “... dunque non abbiamo motivo per pensarci ora... in te corre forte la forza del Cuore... esso ti proteggerà... confida in esso e nulla avrai da temere... ora va... prendi le tue armi e conservale... presto potresti doverle usare... va e lasciami a rendere omaggio al Cuore...”
Lady Gwen
22-08-2016, 02.21.23
Ascoltai i nani e alle loro ultime parole guardai interdetta mio padre, alzando le sopracciglia.
"Spero allora che questa prova serva a questo giovane per capire quali siano i veri valori, potrebbe essere più sorprendente di quanto pensiate se dovesse diventare l'eroe che cercate" dissi, con un leggero sorriso, poi mi voltai verso mio padre.
"Tranquillo, starò attenta, promesso" lasciando un bacio sulla sua guancia.
Uscii dalla sala del trono e mi diressi in giardino, dove ero sicura avrei trovato la mia amica Selia.
Eravamo l'opposto l'una dell'altra, ma forse proprio per questo andavamo d'accordo.
Arrivai nel meraviglioso verziere ed infatti la trovai, bionda e con la solita malizia a velarle il volto e lo sguardo.
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Annui a quelle parole della sacerdotessa, senza aggiungere altro.
Vivevo sola da talmente tanto tempo che la gente mi irritava per niente.
Evitai così di farle notare che io me ne stavo già andando, che era stata lei a fermarmi.
La salutai con un leggero cenno del capo, presi spada e scudo e mi diressi verso le mie stanze.
Salii le grandi scale un gradino alla volta, pensando a quelle parole della sacerdotessa.
Perché doveo dare credito a un sogno?
Io stessa ne facevo molti, dopotutto, e non avevano né capo né coda.
Quasi senza accorgermene, ero giunta nei miei alloggi.
L'immensa prigione dorata in cui era rinchiuso il Cuore, e io con lui.
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Guisgard
22-08-2016, 02.27.01
Zora sorrise, mettendo giù la rivista di moda.
“Beh, potrei risponderti mettendoti davanti almeno due ottimi motivi...” disse ridendo a Gaynor “... pubblicità... tanta pubblicità... ed il tuo volto su ogni genere di rivista... mi sembra un buon compromesso, no? Dopotutto, mare e Sole sono il sogno di molti.” Divertita.
Ad un tratto qualcuno bussò e Zora aprì.
“Oh, signor Nasan...” guardando l'uomo sulla soglia ed invitandolo ad entrare nella cabina.
Costui era il rappresentante dell'Afra Golden Mayer, la potente casa di produzione cinematografica che aveva promosso quel viaggio.
Buongiorno, ragazze...” l'uomo “... ho portato delle cedrate ghiacciate... sul ponte l'arsura del Sole è insopportabile... e ho idea che forse a breve si potrà toccare terra.” Annuendo. “Il capitano poco fa mi spiegava che secondo una mappa nautica ci dovrebbe essere un'isola non lontano da dove siamo ora.”
Guisgard
22-08-2016, 02.30.24
Nyoko lasciò quegli uomini e tornò al suo posto sulle mura.
Qui trovò Oltram, un tipo con la passione per il cielo ed i suoi misteri.
“Nyoko...” disse accorgendosi di lei, mentre guardava il cielo col suo cannocchiale “... sai che uno sciamano mi ha detto che a breve avremo una congiunzione astrale molto rara? Di certo sarà un segno...”
Lady Gaynor
22-08-2016, 02.37.31
"Non vorrei sembrare presuntuosa..." risposi a Zora "ma il mio volto è già ovunque e nessuno meglio di te dovrebbe saperlo. E poi sai che tra qualche mese cominceranno le riprese del nuovo film, hai voglia quanta pubblicità me ne verrà. Ma poi, chi ha detto che io ami apparire così tanto e dovunque? Adoro il mio mestiere e adoro il guadagno che me ne viene, ma credimi, se anche non avessi i riflettori sempre puntati addosso sarei felice lo stesso, se non di più..."
Bussarono alla porta e Zora aprì, trovandosi di fronte il signor Nasan, rappresentante dell'Afra Golden Mayer, con una brocca di cedrata ed alcuni bicchieri.
"Oh, che gentile! Ma davvero siamo quasi arrivati? Posso allora sperare di mettere presto i piedi su qualcosa che sia attaccato alla terra..."
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Nyoko
22-08-2016, 02.37.42
Mi avviai alle mura e all'udire il mio nome storsi il naso. Odiavo il mio nome di origine, preferivo farmi chiamare Aranel, come mi chiamava mio padre.
"Ciao, Oltram..." dissi senza troppe formalità, cercando di fargli sentire il mio disappunto sul mio nome.
"Parli con troppi sciamani tu..." dissi scherzosa ma sempre senza sorridere.
"Una costellazione rara? Dici? E che mai sarà una costellazione rara? Comunque che sia un segno o meno si vedrà col tempo, anche se io non credo in cose del genere." appoggiai una mano sulla mia spada e ne accarezzai il manico.
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Guisgard
22-08-2016, 02.40.11
“No, nulla di particolare circa la vostra collana...” disse Raspion ad Altea “... l'unica cosa che so riguarda alcune pietre che il professore recuperò da uno scavo in un antico sito archeologico presso Creta... e quelle pietre ricordano molto la vostra collana...” bevendo “... quanto alla nostra spedizione, abbiamo ingaggiato una nave disposta a portarci nel cuore del Pacifico... sarà un viaggio lungo e di certo poco comodo...”
Guisgard
22-08-2016, 02.43.05
Gwen lasciò la sala del trono e raggiunse il verziere, dove trovò Selia.
“Oh, cara...” disse lei “... che gioia vederti... non immagini quanto siano noiose le mattinate come queste... però ho saputo che tuo padre ha dato udienza a dei nani... su, raccontami... novità eccitanti? Dai, sono curiosa...” sorridendo.
Altea
22-08-2016, 02.44.57
Sorrisi a quelle parole.."Pensate mi spaventi per un viaggio scomodo...lasciatemi venire..dobbiamo scoprire cosa è successo ad Hordafren. Dove saremo diretti?
E chi saremo? Parlatemi dei dettagli e soprattutto quando si partirà." Pensando pure al sito a Creta.
Guisgard
22-08-2016, 02.46.04
Clio tornò nei suoi alloggi, dove trovò alcune ancelle che avevano appena portato un vassoio con della frutta fresca.
Le ragazze però apparivano insolitamente allegre e ridevano fra loro in modo frivolo e malizioso.
Lady Gwen
22-08-2016, 02.46.04
Le sorrisi e mi sedetti sull'erba accanto a lei.
Le raccontai poi ciò che i nani avevano detto.
"Insomma, se avessero preso un granchio con questo giovane? Voglio dire, se hanno visto che non incarna quell'ideale..." pensierosa,giocherellando con dei fiori.
Tornai nelle mie stanze, dove delle ancelle mi avevano portato della frutta fresca.
Sorrisi e presi un grappolo d'uva, sedendomi su una comoda poltrona dopo aver posato su un tavolo intarsiato spada e scudo.
Finalmente mi potei cambiare, indossando una veste molto più leggera e informale.
Ma poi mi accorsi di qualcosa di strano.
Le ancelle ridevano, nemmeno pensavo potessero ridere.
Possibile?
Le guardai con uno strano sorriso.
"È bello vedervi così allegre, ragazze..." sorrisi, osservandole meglio "Beh, che succede? Non vorrete tenermi all'oscuro di qualunque cosa vi renda così allegre?".
Guisgard
22-08-2016, 02.54.51
Nasan sorrise a Gaynor.
“In effetti sono due settimane che navighiamo nel nulla di questo oceano sconfinato.” Disse. “Ma a breve, pare, toccheremo terra.”
“Cosa dice il signor Ken?” Chiese Zora.
“Lui è un artista, un uomo abituato a trarre ispirazione da ogni cosa vede...” Nasan “... per lui essere regista vuol dire quasi essere un artista classico...” sorridendo.
Ad un tratto arrivò un marinaio.
“Signore, il signor Ken vi chiede di raggiungerlo sul ponte.” Disse.
“Veniamo subito.” Rispose Nasan.
Guisgard
22-08-2016, 02.56.53
“Dovresti invece...” disse Oltram a Nyoko “... infatti a breve una cometa attraverserà i nostri cieli... ed il passaggio di un simile corpo celeste non è mai casuale, sappilo...” tornando a guardare il cielo col suo cannocchiale.
Guisgard
22-08-2016, 02.59.08
“Seguiremo gli appunti lasciati dal professore...” disse Raspion ad Altea “... sono molto dettagliati ed a mio parere possono davvero tracciare una mappa... una sorta di codice con il quale ha voluto lasciare una traccia per raggiungerlo... io ho sempre creduto nelle sue teorie... e credo fermamente all'esistenza del Tropico Lunare...”
Nyoko
22-08-2016, 03.04.12
Aveva ragione. Ricordo la sera di molti anni fa, quando una pioggia di stelle aveva preavvisato un imminente guerra. Calai le lunghe orecchie in atteggiamento serio e alzai gli occhi al cielo.
"Sarà possibile ammirarla?"chiesi senza guardarlo.
Poi mi voltai a guardare gli altri posti di lavoro. Erano la maggior parte vuoti.
"Che succede? Sono tutti spaventati per la profezia?" chiesi scherzosa.
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Altea
22-08-2016, 03.04.24
"Volete dirmi Raspion che lui ha lasciato delle tracce sapendo di un non ritorno? Tropico Lunare...che nome strano..dal nome sembra evocare una congiunzione di pianeti..parlatemene" incuriosita da questa situazione misteriosa.
Guisgard
22-08-2016, 03.13.05
“Beh...” disse Selia a Gwen “... chissà, magari sarà almeno bello...” sorridendo maliziosa “... io non credo a queste storie, fondamentalmente perchè non ho fiducia negli umani... preferisco apprezzarne l'aspetto e l'ardore in amore.” Facendole l'occhiolino.
Lady Gwen
22-08-2016, 03.15.17
Alzai gli occhi al cielo, con un sorriso sarcastico.
"Sei sempre la solita, tu..." con una leggera risata.
Guisgard
22-08-2016, 03.16.13
A quelle parole di Clio, le ancelle tornarono serie, o almeno si sforzarono per farlo, mostrarono un lieve inchino alla giovane ed andarono via.
Un attimo dopo Abelardo svolazzò sulla finestra, appollaiandosi sul davanzale.
“Ah, le donne...” disse gracchiando, fissando le ancelle che andavano via.
Guisgard
22-08-2016, 03.18.31
“Ovvio, tutti hanno preso molto sul serio l'arrivo della cometa...” disse Oltram a Nyoko “... anche se non c'è bisogno di essere superstiziosi... un corpo celeste non è mai messaggero di guai, anzi... di speranze... comunque si potrà guardare... di notte... attraverserà il nostro cielo...” sempre con gli occhi all'insù.
Le guardai andar via interdetta.
Non erano al mio servizio?
Avevo fatto una domanda.
Sbuffai, finendo il mio grappolo d'uva.
Almeno poteva essere un diversivo, per arrivare a far ridacchiare delle ragazze a cui era stata mozzata la lingua, doveva essere parecchio divertente.
Così raggiunsi Abelardo sbuffando.
"Ma le hai viste?" dissi al Gufo, sedendomi sul davanzale della finestra accanto a lui "Chissà mai perché ridacchiavano in quel modo.." pensierosa "Tu le hai mai viste così Abi?" scuotendo la testa "Io no..".
Sospirai, lasciando che il mio sguardo si perdesse nel panorama intorno alla torre, verso quel mondo che mi era negato.
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Nyoko
22-08-2016, 03.24.51
Mi sentì scuotere l'animo. Come poteva un corpo celeste infierire così tanto sulla gente. Per l'ennesima volta, Oltram aveva ragione.
"Erien..." dissi prendendo fiato.
"è stato lui a dirti ciò? È di nuovo riuscito a leggere fra i suoi poteri? Comunque io sono ottimista. Magari è giunto il momento di una svolta. Ma addirittura averne paura..." strinsi la mano sull'impugnatura e mi accigliai, senza smettere di guardare il bosco. http://uploads.tapatalk-cdn.com/20160822/89e2557c72e6a3fec1ef1566c920954e.jpg
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Guisgard
22-08-2016, 03.27.10
“Tutti sanno che esistono il Tropico del Cancro e quello del Capicorno, ossia i paralleli di latitudine massima a Nord e a Sud dell'equatore...” disse Raspion ad Altea “... ebbene il professor Hordafren era convinto che vi fosse un altro parallelo, dalle coordinate sconosciute attraverso il quale si poteva raggiungere un punto della Terra non soggetto alle normali leggi del Tempo e dello spazio... ebbene, lì noi saremo diretti... al Tropico Lunare...”
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Altea
22-08-2016, 03.31.53
Lo osservai attentamente...era pieno di enfasi. "La cosa mi affascina ma dobbiamo andare cauti..il professore è scomparso e pure mio padre. Bene..a quando la partenza? Ditemi che devo fare o portare".
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Guisgard
22-08-2016, 03.35.53
Anche Selia rise nel vedere Gwen divertita.
Un attimo dopo un elfo le raggiunse.
“Principessa...” disse alla figlia del re “... tuo padre chiede di raggiungerlo...”
Guisgard
22-08-2016, 03.37.39
“Avranno visto quei forestieri...” disse Aberlardo a Clio “... stamani li ho visti indugiare poco lontano da qui, presso un laghetto...”
Lady Gwen
22-08-2016, 03.38.39
Ridemmo entrambe.
Non si poteva dire di lei che fosse una persona frivola, nonostante la malizia, poichè conosceva i veri valori, e mi piaceva la nostra amicizia.
Sbuffai appena quando un elfo mi raggiunse, così salutai Selia e lo seguii.
Guisgard
22-08-2016, 03.40.24
“Si, è stato lui...” disse annuendo Oltram a Nyoko “... lui ha previsto l'arrivo della cometa già tre anni fa... e dice che dopo il suo passaggio nulla sarà più come prima...” fissandola “... oggi andrò a trovare proprio Erien... vuoi venire con me?”
Guisgard
22-08-2016, 03.43.02
“Partiremo il prima possibile...” disse Raspion ad Altea “... magari domani notte... prenderemo il largo col favore del buio, senza attirare l'attenzione di nessuno, giornali e televisioni in primis... tutto deve essere segreto... quanto al vostro equipaggiamento, porterete solo il necessario...”
Adoravo guardare lontano, immaginare cosa ci fosse oltre il bosco, oltre quelle poche cose che potevo vedere ogni giorno dalle mie finestre.
A quelle parole di Abelardo sobbalzai talmente tanto che rovesciai il vino che tenevo in mano, sporcandomi l'abito.
"Maledizione..." Imprecai, maledicendo la mia sbadataggine.
"Forestieri hai detto?" Dissi preoccupata al gufo "Sono giunti dei forestieri vicino alla torre?" Corrucciando la fronte "Potrebbero essere diretti qui?" Guardandomi intorno "Due duelli in un giorno.. Nuovo record.." Sorridendo.
Poi tornai seria.
"Se li hanno visti potrebbero essere vicini.." Guardando "Io però non vedo niente..." Sospirai "Dovremmo andare a controllare..." Indicando con un cenno del capo le merlature poco distanti.
"Anche se dovrò cambiarmi.." Sbuffando.
Altea
22-08-2016, 03.48.07
Annuii.."Bene..porterò degli appunti di mio padre, vestiario e qualche arma..per il resto avrete tutto il necessario per la spedizione". Trovai strano tutto doveva rimanere segreto.."Non farò cenno a nessuno della spedizione...a parte voi, chi verrà oltre me..qualche docente?" dissi alzandomi per congedarlo visto dovevo preparare il necessario.
Nyoko
22-08-2016, 03.50.16
"L'aveva già previsto? Ma non l'ha detto a nessuno. Come ha fatto a portarsi dentro questo fardello per tre anni?"
Mi brillarono gli occhi a sentire quella proposta e, con fare severo, mi nascosi il volto.
"Va bene. Verrò con te. Ma ti prego non farmi imbarazzare. Sono giorni che non ci vediamo e..." mi bloccai sentendomi stupida per come mi stavo comportando.
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Guisgard
22-08-2016, 03.50.46
L'elfo condusse Gwen di nuovo da suo padre.
Stavolta il re era solo.
“Vieni pure, Gwen...” disse con un cenno della mano “... ho congedato i nani ed il resto della corte poiché volevo parlare da solo con te... riguarda la profezia, l'oracolo e tutto il resto... ed io come re del Mondo Fatato ho il dovere di scoprire la verità... voglio che tu raggiunga il mondo degli uomini per raggiungere il castello descritto dai nani... una volta là conoscerai il giovane indicato dall'oracolo e ne trarrai le tue conclusioni circa la possibilità che possa essere lui il predestinato...
Guisgard
22-08-2016, 03.53.44
“Si, controllare è un atto di prudenza...” disse Abelardo a Clio “... ma so per certo che non sono diretti qui... non conoscono neanche l'esistenza della torre probabilmente... forse avranno seguito una strada alternativa o si sono persi, chi può dirlo... ma di certo non sono tuoi sfidanti...”
Lady Gwen
22-08-2016, 03.54.18
L'elfo mi condusse da mio padre e vidi che eravamo soli.
La cosa doveva essere di una certa importanza.
Lo ascoltai e rimasi senza parole.
"Io?" soffiai, quasi in apnea "Padre, sei sicuro?" chiesi perplessa.
Guisgard
22-08-2016, 03.55.47
“Vi basterà sapere che sarete dei nostri...” disse Raspion ad Altea “... il resto non avrà importanza per voi... meno domande si fanno, meno rischi si corrono.” Fissandola. “Ora vado... vi farò avere io un messaggio riguardo la partenza... a presto.” Ed andò via.
Guisgard
22-08-2016, 03.57.50
“Imbarazzarti...” disse Oltram a Nyoko “... io? E perchè mai?” Stupito, mentre riponeva il suo cannocchiale.
Altea
22-08-2016, 03.59.59
Mi fissò in modo strano..era lecito sapere con chi si sarebbe fatto un viaggio del genere.
Salii in camera...ormai era notte..avrei preparato il necessario l' indomani, indossai una leggera sottoveste e mi misi a letto poggiando il cellulare sul comodino e cercai di dormire un po'.
Il mio volto si era rabbuiato in un istante.
"Chiunque varchi quella soglia è un mio sfidante.." Con voce cupa e lontana.
"Nessuno giunge qui per caso.." scendendo dal davanzale.
"Nulla accade se non piace al Cuore..." Sussurrai piano, mentre buttavo a terra quell'abito che si era sporcato per indossarne un altro chiaro.
Se quei forestieri si fossero presentati lì, avrei dovuto indossare di nuovo le vesti della guardiana.
"Andiamo Abelardo.." Dissi "Vai in perlustrazione..." Annuendo.
Scesi così di un piano, sul cammino di ronda, da cui si vedeva perfettamente la valle sottostante.
Era di fondamentale importanza accorgermi che stava arrivando qualcuno.
Così controllai che non ci fosse nessuno.
Nyoko
22-08-2016, 04.02.58
Non risposi alla sua domanda e mi misi in postazione. In effetti lui era un individuo poco imbarazzante. Non sapevo neanche se considerarlo amico o semplice compagno di lavoro. Ad ogni modo, mi limitai a dargli una pacca sulla spalla e a mettermi al mio posto di vedetta, tenendo la mia amata spada fra le mani.
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Guisgard
22-08-2016, 04.05.31
“Si, noi abitanti del mondo fatato abbiamo una sensibilità particolare e nessun altro potrebbe riconoscere il senso della profezia meglio di noi.” Disse il padre a Gwen. “Tu in più sei mia figlia, la principessa del mio regno e nessuno più di te è degno della mia fiducia. Non credi?”
Guisgard
22-08-2016, 04.11.27
Altea si coricò, cercando di dormire un po', visto l'indomani sarebbe stato molto intenso e faticoso.
Non fu però una notte tranquilla.
Oscuri sogni la inquietarono a tal punto che la bella archeologa si svegliò nel cuore della notte alquanto agitata.
Guisgard
22-08-2016, 04.15.57
Abelardo obbedì a Clio e volò via.
La ragazza raggiunse la merlatura un piano più in basso e cominciò a fissare la foresta, che però appariva tranquilla.
Sembrava non esserci nessuno.
Poi, ad un tratto, si accorse di qualcosa.
In lontananza, tanto da apparire quasi invisibile la torre, avvolta com'era dalle alte cime di alberi secolari, vide qualcosa muoversi nella vegetazione.
Forse dei cavalli.
Lady Gwen
22-08-2016, 04.16.42
Ero sempre più perplessa.
Non sapevo esattamente cosa mi spaventasse, ma non mi sentivo pronta, sicura.
La verità era comunque che se mio padre diceva qualcosa, doveva essere fatta.
"Selia può venire con me?"
Altea
22-08-2016, 04.19.09
Mi agitavo nel sonno, i miei sogni erano un susseguirsi di immagini e simboli inquietanti e strani a cui non sapevo dare un significato.
Mi svegliai di soprassalto..la pietra bruciava e mi alzai da letto.
A piedi nudi raggiunsi la cucina, mi preparai una tisana rilassante e mi sedetti sul tavolo mentre il mio gatto nero si strusciava...un brivido mi percorse la schiena..certo non sarebbe stata una crociera. Guardai il cellulare e l' ora sul display..detestavo aspettare l'Alba in questo modo e sfogliai un antico tomo di mio padre su isole remote.
Guisgard
22-08-2016, 04.21.38
Passarono diverse ore, in cui Nyoko non smetteva di monitorare ogni passaggio della foresta intorno a loro, mentre Oltram continuava ad osservare il cielo.
Giunse così il tramonto e poi il crepuscolo.
Allora altri dal villaggio vennero a dare il cambio della guardia a Nyoko.
“Direi che possiamo andare da Erien...” disse Oltram alla ragazza.
Guardai Abelardo volare via, una volta ancora.
I miei occhi e le mie orecchie sul mondo intero.
Sospirai, e scesi di sotto, sulla merlatura.
Non avevo una grande voglia di combattere ancora, erano belle le giornate dopo un duello, quando potevo rilassarmi pensando di aver fatto qualcosa.
Ma dovevo essere comunque pronta, se fosse arrivato un nuovo sfidante, mi avrebbe trovato nel pieno delle forze.
Mi sporsi dalla merlatura, per vedere se qualcosa si muoveva.
Dapprima nulla, poi udii dei rumori ed intravidi delle sagome.
Allora cercai di osservare ancora meglio quel punto.
Che fossero loro?
Potevano essere dei forestieri ignari che avrebbero tirato dritto, o avrebbero fatto l'errore di entrare nella torre?
Io osservavo tutto dall'alto, con il mio sguardo indagatore.
E in un momento, mentre già pensavo a come prepararmi nel caso di uno scontro, la mia mente si perse nell'immaginare degli zoccoli che calpestavano il terreno.
Avevo visto dei cavalli, spesso gli sfidanti giungevano a cavallo.
Per un breve momento mi chiesi cosa si provasse a cavalcare liberi, senza meta, con il vento tra i capelli e il sole ad illuminare la via.
Sospirai.
"Tirate dritto forestieri.." sussurrai pianissimo "Qui non troverete altro che morte.." con lo sguardo vagamente malinconico.
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Nyoko
22-08-2016, 04.27.43
Il tempo era passato lento come sempre, facendo qualche chiacchierata con le poche sentinelle poste lì con me. Quando il sommo re sole aveva deciso di abbandonare il cielo, finalmente, mi sentì la mente rilassarsi e i muscoli sciogliersi. Poi Oltram mi ricordò la visita al mio amico Erien e subito mi ritornò la tensione. L'idea di rivedere i suoi profondi occhi viola e i capelli corvini mi faceva sempre uno strano effetto.
"Si, andiamo" dissi senza mostrare la voglia matta che avevo di vederlo. Il cammino era corto dalla muraglia a casa sua, arrivarci però sarebbe stato per me un eternità. Non vedevo l'ora di poter parlare di nuovo con lui.
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Guisgard
22-08-2016, 04.34.38
“Selia...” disse il re a Gwen “... in verità l'ho sempre vista come una fata frivola ed irresponsabile... ma se tu ne richiedi la compagnia e vuoi essere accompagnata da lei nel mondo degli uomini, allora così sia fatto... e così sia scritto.”
Lady Gwen
22-08-2016, 04.36.49
Almeno potevo avere compagnia... E poi di certo lei sarebbe stata felice.
"Posso andare?" chiesi, quasi con insofferenza.
Guisgard
22-08-2016, 04.40.02
Clio malinconica fissava il mondo, in balia di pensieri inquieti suscitati da quei misteriosi forestieri che sembravano attraversare quell'angolo ignoto di foresta quasi per caso.
Poco dopo la ragazza vide tornare Abelardo.
“Possibile” disse scendendo sulla merlatura “che mi sia sbagliato? Pare infatti che quei forestieri si stiano avvicinando alla torre... mi chiedo perchè mai? Un caso?”
Il mio sguardo malinconico si indurì in un istante a quelle parole di Abelardo.
Lo sapevo..
"Quanti sono?" chiesi al gufo, facendogli segno di seguirmi.
"Ora che supereranno le prove della torre e giungeranno nella sala del Cuore, abbiamo tempo.." mormorai "Dimmi tutto quello che hai visto, sono armati?".
Intanto avevo raggiunto le mie stanze, preparandomi per un eventuale attacco.
"Se non altro potrò provare la mia nuova spada.." con un sorriso scanzonato.
Guisgard
22-08-2016, 04.44.22
Poco dopo Nyoko ed Oltram si diressero verso la casa di Erien.
Essa era posta oltre le mura.
Si trattava di una dimora piena di oggetti strani, curiosi, eccentrici, che tradivano le passioni per la magia del padrone di casa.
Poco dopo i due arrivarono e trovarono la porta aperta.
“Entriamo...” disse Oltram.
Ed entrò, facendo cenno a Nyoko di seguirlo.
Nyoko
22-08-2016, 04.50.27
Arrivammo alla sua dimora ed il cuore iniziò a battermi imponente nel petto.
La porta era aperta ed io e Oltram entrammo al suo interno.
"Speriamo di non disturbarlo" pensai. Era un giovane elfo ma era il più saggio del villaggio. Il suo nome, Erien, significava 're delle stelle' questo perché era nato con dei poteri legati al firmamento, ma non piaceva a tutti al villaggio. Solo io, Oltram e i miei migliori amici Ereck ed Helenye gli eravamo amici.
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Guisgard
22-08-2016, 04.50.48
“Si, vai.” Disse il re annuendo a Gwen. “Ricorda di essere un giudice severo. Se vedrai in quel giovane un indole poco meritevole, abbandona presto quel castello e torna qui a riferirmi. Va ora... e sta attenta...”
Guisgard
22-08-2016, 04.57.11
“Sono in tre...” disse Abelardo a Clio “... ma nessuno di loro sembra armato... ti ripeto, secondo me sono di passaggio e neanche sanno di questa torre... non hai motivo di doverli sfidare... magari neanche vedranno la torre...”
"Sei tu che hai detto che sembrano diretti qui.." Guardai il gufo interdetta "..è il tuo compito avvisarmi se qualcuno si avvicina o entra nella torre..".
Presi un profondo respiro.
"Se non sono interessati al Cuore allora passeranno oltre.." ribadii "Nessuno affronta le prove dell Torre per caso.. sono fatte apposta per testare la volontà e la determinazione dello sfidante.." ricordai al Gufo.
"Perciò se passeranno oltre, non ci sarà da preoccuparsi.." sospirai "Se invece arriveranno fino alla sala del Cuore... moriranno, come tutti gli altri.." secca.
Guisgard
22-08-2016, 05.02.34
Nyoko ed Oltram entrarono,trovando una casa piena di libri, carte ed oggetti dei più strani.
“Chissà se è in casa...” disse Oltram.
Ad un tratto, come risposta, sentirono qualcuno scendere dalle scale.
Un attimo dopo videro Erien con tutte le sue carte del cielo in mano.
“Ehilà, che sorpresa...” sorridendo e fissando Nyoko.
Guisgard
22-08-2016, 05.10.06
“Ho detto che potrebbe essere.” Disse il gufo a Clio. “Ma da come procedono mi sembra improbabile siano diretti qui... inoltre pare siano disarmati... ti pare che qualcuno arrivi ad affrontare una prova secolare come quella del Cuore di Giada senza portarsi dietro un'arma?” Sarcastico.
"Allora deciditi!" Sbuffai.
"No, a meno che non siano folli votati al suicidio..." Sospirai, buttandomi su una poltrona comoda "Tanto lo sapremo presto, se entreranno nella torre le simpatiche ancelle mi avviseranno...".
Se non sono diretti qui bisognerà pensare a come passare il tempo, pensai.
Guisgard
22-08-2016, 05.19.30
“Vedremo...” disse Abelardo, fissando Clio su quella poltrona.
Dopo circa una mezz'ora, dall'esterno, giunsero alcuni rumori di cavalli.
Il gufo trasalì, per poi svolazzare fino alla finestra.
“Sembra...” disse guardando fuori “... sembra si siano accampati poco distante da qui... stanno accendendo un fuoco...”
Erano tre uomini e si erano accorti della maestosa torre.
Dai loro sguardi era però palese la meraviglia nel fissare l'alto dongione.
Aspettai.
A volte mi sembrava di non fare altro.
Poi quei rumori, quelle parole di Abelardo.
Trasalii.
D'istinto uscii di nuovo sulle merlature.
Forse davvero erano lì per caso.
"Finché non entrano, non è un nostro problema.." Sussurrai osservandoli.
Guisgard
22-08-2016, 05.25.49
Altea si alzò e cominciò a leggere, scacciando l'inquietudine di quella notte.
Non riuscì più ad addormentarsi e restò a leggere fino all'albeggiare.
Il giorno era giunto e la notte seguente sarebbe partita in quella spedizione.
Ora doveva prepararsi.
Guisgard
22-08-2016, 06.15.33
Il villaggio era avvolto da un'atmosfera quasi incantata, come se la natura stessa avesse trattenuto il respiro.
La notte era trascorsa lenta, cupa, vaga e misteriosa ed ora l'albeggiare si annunciava con scie rosate che squartavano il cielo, annientando gli ultimi bagliori delle stelle morenti.
Dacey aveva dormito pochissimo, quasi nulla.
Vide così svanire le ombre della notte e nascere il chiarore del nuovo giorno.
Poco a poco il villaggio si destò e tornò a pulsare.
Quando poi il Sole lasciò i monti d'Oriente, tra la gente prese a serpeggiare una strana curiosità.
Due stranieri infatti erano giunti.
E non sembravano viaggiatori o pellegrini.
Erano soldati giunti dalla capitale.
Chiesero qualche informazione in giro e qualcuno del villaggio indicò loro Dacey.
“Sei tu” disse uno dei due militari alla ragazza “la figlia di un certo Oberon? L'uomo che studia gli animali fantastici?”
Guisgard
22-08-2016, 06.17.31
Clio uscì ed osservò quei forestieri.
Avevano cavalli ed un carro.
Era difficile poterli guardare bene, poiché la vegetazione li proteggeva.
Erano tre, come detto da Abelardo, intenti ad accendere un fuoco per passare la notte.
E restarono lì fino all'albeggiare.
Dacey Starklan
22-08-2016, 06.56.32
Ero uscita di casa per andare a prendere l'acqua nel pozzo quando mi accorsi che qualcosa nel villaggio era diverso dal solito.
La gente si guardava sottecchi bisbigliando e poi voltava lo sguardo verso due figure che mai avevo visto.
Sulle prime pensai fossero viandanti ma quando me li ritrovai vicini compresi che erano dei soldati, direttamente dalla capitale.
E cercavano me.
Sulle prime avrei voluto negare la mia identità, impaurita ma poi la curiosità di sapere cosa volessero vinse sul resto.
" Si signore. Sono io..." con sguardo interrogativo.
Nyoko
22-08-2016, 11.43.30
Era forse la casa più disordinata che avessi mai visto.
Conoscevo Erien da quando ero nata, ma non ero mai venuta a casa sua. Era per me un grande mistero. E nonostante fosse piccola e disordinata, mi piaceva molto. Lí dentro vi era tutta l'intelligenza di quel magnifico elfo. Poi, dopo la chiara domanda di Oltram, una risposta si materializzò sulle scale. Era lui, avvolto nei suoi consueti abiti neri e le braccia che reggevano un sacco di carte e mappe. Il suo volto si illuminò di un dolcissimo sorriso ed io mi vergognai di non essere ingrado di restituirglielo. Sentì le guance avamparmi, ma rimasi seria con lo sguardo, cercando di non trasparire il minimo interesse.
"Ciao Erien." mi affrettai a dire. La nostra amicizia durava da anni, ma a me non smetteva mai di girare la testa quando lo incontravo.
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Altea
22-08-2016, 13.18.14
Il sole fece capolino ed era arrivato il fatidico giorno...andai in camera e preparai vestiti comodi, tutte da sub per immersioni..Guardai i vestiti eleganti..ne avrei avuto bisogno?? Sicuramente sarebbe venuto qualche saccente so tutto io che pensava di comandare su una donna..li detestavo. Ne misi alcuni per qualche evenienza. In un' altra misi libri di studio di mio padre, strumenti da lavoro, pistole e altre armi.
Pensavo fosse tutto..certamente loro avrebbero portato il materiale più importante, indossai un tubino nero, andai dal parrucchiere preferito..mi lasciai coccolare per scaricare la tensione..uno shampoo colorato e dei ricci ribelli.
Stavo tornando a casa ma andai nel mio ufficio alla Università, non pensavo di dare spiegazioni ai superiori..mi chiedevo se sapessero della spedizione ma avrebbero detto loro..era tutto avvolto nel mistero.. Misi a posto la scrivania e presi i miei appunti, i disegni sulla collana, mappe stellari ed altro.
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Lady Gwen
22-08-2016, 14.26.25
Sospirai in silenzio e uscii, iniziando a camminare senza una meta precisa.
Ero in ansia.
Ero in ansia perchè sentivo questa missione come una grossa responsabilità, troppo grande per me.
Se avessi sbagliato? Se subito mi fosse sembrato quello giusto e dopo un po' si fosse rivelata la persona errata?
Erano tante le domande che mi affollavano la mente, ma ero sicura che non avrei trovato risposta se prima non fossi partita.
Lady Gaynor
22-08-2016, 15.34.41
"Bene..." risposi alle parole del signor Nasan "non vedo l'ora..."
Sorrisi poi alle parole spese per Ken, il regista. "Artista classico di questo cavolo... la fama gli ha dato alla testa, a quanto pare. Su, andiamo a vedere cosa vuole..." terminai avviandomi verso il ponte.
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Guisgard
22-08-2016, 17.00.10
“Bene, allora portaci da lui.” Disse uno dei due militari a Dacey con tono autoritario e per nulla cordiale.
“Abbiamo molta fretta.” Fece l'altro soldato.
Dacey Starklan
22-08-2016, 17.01.10
Mi bloccai per quel tono, diffidandone subito.
" Posso sapere per cosa lo cercate? Magari posso aiutarvi io.. Al momento mio padre sta ancora dormendo" serrando le braccia intorno alla vita
Guisgard
22-08-2016, 17.03.46
“A cosa devo” disse Erien “questa inaspettata visita?” Fissando Nyoko ed Oltram.
“Non lo immagini?” Fece questi. “Per la cometa. Tutti ne parlano al villaggio ed immagino anche nel resto della foresta.”
“In effetti è un evento molto atteso.” Annuì Erin.
“Pensa che l'ignoranza di taluni arriva a dire che porterà catastrofi.” Ridendo Oltram.
“Secondo altri invece” mormorò il colto elfo “porterà la speranza...”
Guisgard
22-08-2016, 17.05.48
Mentre Gwen percorreva i fatati corridoi del palazzo in balia di incertezze e paure, ad un tratto una figura le si parò davanti.
“Sempre con la testa fra le nuvole...” disse divertita Selia.
Guisgard
22-08-2016, 17.07.46
“Non abbiamo bisogno di te” disse seccato il soldato a Dacey “ma di tuo padre. Ora portaci da lui altrimenti passerai dei guai.”
“E comunque” fece l'altro militare “lo troveremo lo stesso anche senza il tuo aiuto. Dunque ti conviene portarci da lui, chiaro?” Quasi minacciando.
Nyoko
22-08-2016, 17.10.09
Ascoltai la dolce voce di Erien che non smise mai di sorridere e di fissarmi. Mi mordevo il labbro inferiore sperando di non sembrare evidente.
"Io mi chiedo cosa possa essere così preoccupante da suscitare sgomento nel villaggio e nella foresta." dissi guardando Oltram.
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La notte passo, delicata e silenziosa.
All'alba quei forestieri erano ancora lì, fermi nel loro accampamento.
Tornai a tenerli d'occhchio.
Magai erano solo di passaggio e se ne sarebbero andati.
Guisgard
22-08-2016, 17.15.20
Clio, all'alba, tornò a fissare i forestieri.
Stavolta notò qualcosa di diverso.
Uno di loro, l'unico non coperto dalla fitta vegetazione, si era accorto della torre e fissandola indicava ai suoi due compagni la posizione di quel dongione misterioso.
“Buongiorno.” Disse svolazzando Abelardo. “Già sveglia?” Si accorse che Clio fissava la foresta. “Ah, ecco... scruti i forestieri... beh? Novità?”
Guisgard
22-08-2016, 17.16.15
Altea sistemò la sua scrivania, quando qualcuno bussò alla porta semiaperta.
“Permesso...” entrando un ometto impomatato “... com'è impegnata la nostra bella prof...” ridendo il signor Holt, rettore dell'Università Cattolica “... vacanza? Non mi sembra l'università abbia organizzato meeting o escursioni. Sbaglio?”
Dacey Starklan
22-08-2016, 17.20.17
Alzai le mani in segno di rese e feci cenno ai due di seguirmi all'interno dell'abitazione.
" Attendete qui per favore" facendoli accomodare nel piccolo salotto per poi salire al piano di sopra dove c'erano le camere.
" Papà... Ci sono due soldati di sotto che ti cercano... É meglio che scendi subito"
Guisgard
22-08-2016, 17.20.21
“E' sempre stato così...” disse Erien a quella domanda di Nyoko rivolta ad Oltram “... sin dalla notte dei tempi... un'eclissi e naturalmente una cometa hanno sempre suscitato la paura dell'uomo... ma un corpo celeste non è segno di catastrofi imminenti...”
“Ha un nome questa cometa?” Chiese Oltram.
“Scientificamente” rispose sorridendo il colto elfo “il nome con cui è presente nei testi di astronomia è più che altro una sigla... per la precisione 348650 B... naturalmente per la maggior parte degli uomini ha un nome più simpatico, anche romantico diciamo...”
Sorrisi al Gufo.
"Buongiorno, Abi.." per poi tornare ad osservare i forestieri.
"Già.." mormorai, senza distogliere lo sguardo "Sembra che abbiano scoperto la torre.." pensierosa "Speriamo per loro non decidano di salire..." scuotendo piano la testa.
Lady Gwen
22-08-2016, 17.23.42
Ero completamente assorta nei miei pensieri, quando sobbalzai, vedendo una figura che mi si parlava davanti.
Risi appena.
"Partiamo."
Guisgard
22-08-2016, 17.24.22
Il padre di Dacey, sentendo quelle parole di sua figlia, trasalì.
“Cercano...” disse titubante “... me? E cosa vogliono?” Restò pensieroso, poi annuì.
E con la ragazza scese di sotto, incontrando i due soldati.
“Salve...” fissandoli.
“Il dottor Oberon?” Uno dei due militari.
“Si...” incerto l'uomo “... in cosa posso servirvi?”
“Dovete seguirci subito a Retania.” Sentenziò il militare, con un tono che non ammetteva repliche.
“Io?” Sbiancando Oberon. “Posso... posso domandarne il perchè?”
“No.” Rispose uno dei soldati. “Prendete le vostre cose e seguiteci subito.”
Guisgard
22-08-2016, 17.26.33
“Magari a loro non interessa nulla del Cuore di Giada...” disse il gufo a Clio “... con ogni probabilità non ne conoscono neanche l'esistenza a giudicare dallo stupore con cui guardano la torre...”
Guisgard
22-08-2016, 17.28.51
“Partiamo...” disse Selia, a metà tra il divertito e lo stupore “... e per dove? Una vacanza premio donataci da tuo padre nel paese degli uomini? Molto intrigante...” ridendo e guardando Gwen.
"Sì, appunto..." annuii al Gufo "In tal caso spero per loro se ne vadano presto.." osservando i forestieri "Morire per la mera curiosità è proprio da stupidi...".
Alzai le spalle "Staremo a vedere... al massimo, se avranno la malaugurata idea di entrare, ci penserà la torre a mandarli via, e se dovessero arrivare nella sala del Cuore, che ne conoscano o meno l'esistenza.. beh, conosci le regole" con noncuranza.
Lady Gwen
22-08-2016, 17.30.30
Scossi la testa.
"Non esattamente..." iniziai, per poi spiegarle tutto, sempre perplessa.
Nyoko
22-08-2016, 17.31.58
"Qual è il suo nome più... Romantico?" chiesi guardando Erien con gli occhi pieni di stima e di curiosità. Il cuore mi batteva forte, ma non sapevo il perché.
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Guisgard
22-08-2016, 17.34.20
“Si stanno avvicinando...” disse Abelardo fissando la foresta “... sembrano... sembrano abbigliati come saggi, dotti... di certo non sono guerrieri...” guardando i tre uomini “... sia lodato il Creatore per aver dotato noi gufi di una vista eccelsa. Si, sembrano proprio studiosi, al massimo esploratori... mi chiedo cosa stiano cerando in queste lande...” voltandosi per un momento verso Clio “... cosa farai ora?”
Dacey Starklan
22-08-2016, 17.35.43
Non sapevo dare risposta ai dubbi di mio padre, che erano anche i miei.
Insieme scendemmo per incontrare i soldati, che con il loro solito tono, ordinarono a mio padre di lasciare tutto e seguirli nella capitale.
Scossi la testa, avevamo lasciato la capitale per via degli attacchi, non volevamo tornarci.
E fu questo che tentai di spiegare, inutilmente ai due.
" Papà non puoi andare..." Pensando a tutto il lavoro della sua vita che avrebbe dovuto interrompere, " e comunque non da solo, io verrei con te"
Altea
22-08-2016, 17.36.45
Sentendo il prof. Holt rimasi interdetta..possibile non sapeva nulla? Pensavo fosse organizzato dalla Università e non sapevo cosa dire..."Parto..per un viaggio lungo..pensavo si fosse parlato della ricerca di Hordafren" incrociando le braccia, aspettando una sua risposta "Mi ha contattata Raspion, è venuto da me...".
Guisgard
22-08-2016, 17.36.56
Selia ascoltò ogni parola di Gwen.
“Fammi capire...” disse sorpresa e perplessa “... ci mandano a fare il lavoro che spetterebbe ai loro oracoli? Davvero credono che un umano possa salvare il mondo? Sono davvero disperati allora...” sarcastica.
Guisgard
22-08-2016, 17.39.47
Erin sorrise a Nyoko.
“La Cometa del Guardiano.” Disse, rivelando quel nome. “Ecco...” prendendo una delle sue mappe astrali “... ho tracciato la sua rotta attraverso le costellazioni...” mostrandola ai due.
http://www.tenews.it/archivio_foto/403/2371619.gif
Scossi la testa guardando quegli uomini.
"Poveri sciocchi.." sussurrai, quando vidi che si stavano avvicinando.
"Guerrieri, santi, briganti e re, tutti dovranno affrontare il Lupo Bianco, se giungeranno nella stanza del Cuore..." ribadii.
Abelardo sembrava dimenticare le regole che conosceva da molto prima di me.
"Speriamo che le prove della torre li tengano lontani..." scuotendo di nuovo la testa "Altrimenti la loro sete di sapere li porterà alla morte.." sussurrai.
"Io che farò?" alzai le spalle "Aspetterò, come sempre..." osservando i forestieri "Se entreranno nella torre andrò a prepararmi e li aspetterò nella stanza del Cuore, se supereranno le prove della torre li ucciderò, se rinunceranno... beh.." alzai le spalle "Sarà meglio per loro.." sorrisi al Gufo "Sono undici anni che facciamo sempre la stessa cosa..." vagamente divertita.
Guisgard
22-08-2016, 17.42.39
“Se vi rifiuterete di seguirci” disse uno dei due soldati ad Oberon “allora saremo costretti ad uccidervi.” Con tono freddo.
“Perchè?” Incredulo il padre di Dacey. “Non sono un criminale e non ho mai fatto male a nessuno...”
“Non obbedire all'ordine di seguirci” fece il militare “automaticamente comporta la morte.”
Oberon allora guardò sua figlia.
“Potrebbe essere pericoloso per te venire con me...” mormorò.
Guisgard
22-08-2016, 17.45.56
“Ordafren...” disse perplesso Holt ad Altea “... come sarebbe a dire? Non ho mai sentito nulla del genere e di certo non in questa università... e poi il professor Raspion... che c'entra lui? E' stato messo al bando da molti ambienti scientifici che io sappia...”
Nyoko
22-08-2016, 17.46.51
Il suo sorriso mi pietrificò. Era così brillante. Sembrava lui stesso una stella. Era come se il suo triste passato non ci fosse mai stato. Lo ascoltai e annui alle sue parole.
"Deve essere bellissima"guardando la cartina.
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Lady Gwen
22-08-2016, 17.47.40
Sbuffai appena.
"Loro non lo credono, è la profezia che lo ha detto. Anzi loro sono stati pure delusi per il tipo che hanno trovato. Il problema è che vogliono, anzi mio padre vuole, che io scopra se è davvero quello giusto oppure no" dissi, quasi esasperata "Se sbagliassi? Se subito pensassi che è lui è poi non lo fosse?" sospirai "Farei meglio a non tornare a casa..."
Dacey Starklan
22-08-2016, 17.49.29
Quei due uomini iniziavano davvero ad irritarmi ma non avevamo molta scelta. Sapevamo che le minacce dei soldati non andavano prese alla leggera.
" Lo so ma è pericoloso anche se ci vai da solo... Siamo rimasti solo io e te, non voglio perderti>> mormorai, non mi andava di affrontare comunque la questione di fronte a quei due brutti ceffi.
" Papà ti aiuto a preparare le tue cose, visto che devi partire per forza" con voce sdegnata comunque
Altea
22-08-2016, 17.51.03
Guardai Holt sbalordita..."Disse si era deciso questo dopo il Semposio..e avevano trovato delle immagini e studi sulla mia collana..si..mio padre detestava Ordafren ma Raspion era sua collega..ha detto volevano la mia presenza e si partirà stasera in segreto..Non saprà nulla la tv pure. Perché secondo voi..potrei fare da spia ma non potreste dire a qualcuno di partire con me per sicurezza?"nervosamente.
Guisgard
22-08-2016, 18.06.56
Clio parlò al saggio gufo, mentre i tre forestieri si avvicinavano alla torre.
Quando furono alla distanza di un centinaio di metri, si fermarono, restando ad osservarla con curiosità.
Uno di quelli cominciò allora ad osservare il corso del Sole, la posizione dei monti vicini e la morfologia del territorio, segnando il tutto si un foglio bianco.
Guisgard
22-08-2016, 18.08.08
“Si...” disse annuendo Erin a Nyoko “... è una cometa meravigliosa e presto potremo godercela nel firmamento...”
“Perchè questo nome?” Chiese Oltram. “Cometa del Guardiano... che significa?”
“E' un antico mito dimenticato...” fissandolo Erin “... dimenticato per molti... ma non per tutti...”
Erano vicini, sempre più vicini.
Feci un passo indietro sulle merlature, in modo da poter osservare senza essere vista, anche se a quella distanza forse sarebbero riusciti comunque a vedermi.
Sembravano davvero studiosi, sembravano attratti dal paesaggio più che dalla torre.
Meglio per loro.
Guisgard
22-08-2016, 18.09.42
Selia guardò Gwen e sorrise.
“Se tuo padre si fida del tuo giudizio” disse “allora di certo avrà i suoi motivi, no?” Facendole l'occhiolino. “E se vuoi saperlo anche io mi fido di te. Su, prepariamoci. E speriamo che sia almeno carino questo presunto prescelto.” Ridendo. “Così non avremo fatto il viaggio a vuoto.”
Guisgard
22-08-2016, 18.11.41
Oberon annuì a Dacey e chiese ai due militari di poter preparare le sue cose per partire.
“Dacey...” disse poi rimasto solo con sua figlia nella sua stanza “... sappiamo bene che nella capitale la situazione è tragica... Retania rischia di scomparire in ogni istante... venire con me per te può essere un suicidio...”
Nyoko
22-08-2016, 18.12.16
Adoravo i miti e ogni volta mi si accendeva una scintilla negli occhi.
"Parlarcene" dissi col volto rilassato ma privo di sorriso, guardando Erien nei profondi occhi viola.
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Guisgard
22-08-2016, 18.13.24
“Io invece le sconsiglio di partire.” Disse Holt ad Altea. “Anzi, adesso andrò nel mio ufficio e farò un paio di telefonate... vedremo i guai che passerà Raspion.” Deciso.
Ed uscì dall'ufficio di Altea.
Poco dopo dai corridoi giunsero voci confuse e toni allarmati.
Lady Gwen
22-08-2016, 18.13.44
Sorrisi a Selia e la abbracciai, lasciandomi confortare.
Poi andai in camera mia e andai a preparare il necessario, per quanto potessi, poichè non sapevo quanto sarei stata via, dove sarei andata di preciso.
Ero incerta su cosa avrei potuto trovare fuori dal mio mondo, dal mio palazzo... Ero sempre stata curiosa di uscire, ma avrei preferito farlo per un'altra occasione.
Quando finii, ordinai di portare giù i bagagli e aspettai all'ingresso del palazzo la mia amica.
Altea
22-08-2016, 18.17.46
Mi sedetti sulla poltrona sconfortata e gettai il volto sul tavolo..Raspion era stato il consulente di mio padre e ora era docente..sentivo urla concitate..avevo sbagliato a parlarne..doveva essere segreto ma realizzai sarebbe stato un pericolo per me..sarei stata cacciata .
Dacey Starklan
22-08-2016, 18.19.36
Mi aspettavo le sue parole, le temevo.
" Ma io non voglio lasciarti papà" sospirando triste mentre preparavo i suoi vestiti, " cosa farò qui da sola? Vivrei con il costante pensiero di saperti lontano e in pericolo... Se almeno sapessimo perché devi andare" piegando tutto per bene e con cura.
" Io ti voglio bene e.... Vorrei tanto che tu non andassi papà... Davvero tanto"
Guisgard
22-08-2016, 18.20.53
Gaynor, Zora e Nasan salirono sul ponte della nave, trovando Ken intento a fare riprese sull'oceano.
“Signor Ken...” disse Nasan “... ci ha fatto chiamare?”
“Esatto, amico mio.” Annuì l'entusiasta regista. “Guardate pure davanti a voi...” indicando l'orizzonte nuvoloso “... oltre quelle nuvole, secondo le mappe di bordo del capitano, c'è la nostra isola... un luogo incontaminato che farà da scenario alle mie riprese...” guardò Gaynor “... tesoro, guarda fissa verso quei banchi nuvolosi... tra poco ore il tuo bellissimo corpo sarà in posa sulla sabbia bianca e calda di un'isola vergine...”
http://www.fernbyfilms.com/wp-content/uploads/2014/11/KingKong_Rolex-720x328.jpg
Lady Gaynor
22-08-2016, 18.30.32
Una volta saliti sul ponte, trovammo un Ken tutto entusiasta che ci faceva segno di guardare verso l'orizzonte. La nostra isola era dunque davvero vicina, anche se io ancora vedevo soltanto un ammasso di nuvole umide e soffocanti.
"Bene, speriamo che il capitano ci arrivi quanto prima..." dissi quasi fra me e me, avvertendo all'improvviso un senso di profondo disagio, di cui non seppi spiegarmi il motivo.
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Guisgard
22-08-2016, 18.38.14
I tre forestieri restarono a quella distanza dalla torre, senza avvicinarsi oltre e parlottando fra loro.
“Mi sembra chiaro” disse Abelardo a Clio “che stanno tracciando punti di riferimento per annotare l'esatta posizione della torre... in effetti deve suscitare il loro interesse, essendo perlopiù ignota al mondo...”
Il mio sguardo nell'osservare quella scena si fece sempre più cupo.
"Dici che dobbiamo preoccuparci?" pensierosa "Che siano solo stati mandati in avanscoperta per qualcuno che invece vuole il Cuore? Oppure che sono semplicemente passati di qui, hanno visto una torre che non è segnata sulle mappe e hanno pensato bene di prendere nota?" scossi la testa.
"Chissà che vogliono..." sussurrai.
Se non altro era un diversivo rispetto alla solita routine.
Guisgard
22-08-2016, 18.59.24
Erin sorrise a Nyoko e fece cenno a lei ed a Oltram di sedersi.
“Secondo un antico mito” disse “durante l'immane scontro tra gli Angeli buoni e quelli ribelli, dal clangore di quella Celeste e terribile battaglia sulla Terra caddero lamine di Angeliche Armature, appartenute a Lucifero ed ai suoi rinnegati... le lamine furono raccolte dagli uomini e ne forgiarono magiche armature... corazze in grado di vivere, di animarsi in simbiosi col proprio cavaliere... le corazze però se non usate alla fine sembrano perdere la propria energia vitale e cadono in una sorta di letargo... ogni mille anni però, col passaggio della Cometa del Guardiano, esse si ridestano ed è possibile utilizzarle...”
“E' una cometa magica?” Stupito Oltram.
“E' solo un mito.” Divertito Erin, fissando poi Nyoko.
http://i.caras.cl/wp-content/uploads/2014/01/Wp-Hobbit-450.jpg
Guisgard
22-08-2016, 19.02.57
Gwen si preparò e poi attese Selia, che giunse poco dopo.
Il re salutò sua figlia e la sua amica, raccomandandosi di essere prudenti e di ricordarsi dell'importanza vitale della loro missione.
Di affidarsi al loro giudizio ed alla loro sensibilità.
Un elfo allora le condusse all'ancestrale passaggio, che segnava il valico tra il mondo fatato del piccolo popolo e quello degli uomini.
Guisgard
22-08-2016, 19.05.46
Quelle voci.
Un attimo dopo un inserviente venne a chiamare Altea.
Era molto agitato.
“Dottoressa...” disse “... presto, venga... il professor Holt... è terribile... presto... venga...”
Guisgard
22-08-2016, 19.07.27
Oberon abbracciò sua figlia Dacey.
“Vedrai, andrà tutto bene...” disse “... su, va a prepararti... verrai con me... non ci separeremo... su, non facciamo attendere oltre quei soldati...”
Altea
22-08-2016, 19.08.35
"Cosa è successo?" allarmata corsi assieme all' inserviente. Cosa mai poteva essere accaduto.
Dacey Starklan
22-08-2016, 19.12.29
" Grazie" dissi sciogliendo poi l'abbraccio e correndo nella mia stanza a impacchettare l'essenziale.
Non ci misi molto proprio per non far attendere i soldati che già parevano dare segni di impazienza.
Una volta raggiunto il salotto e scortati dai due portammo i nostri bagagli al carro e mentre io attaccavo il cavallo mio padre chiuse la porta.
" Possiamo andare" dissi solo sedendomi sulla cassetta tenendo le redini
Nyoko
22-08-2016, 19.15.19
Ascoltai Erien ed il suo racconto. Strinsi la mia arma fra le mani, quella spada dal colore lucente della pietra di stella, un po' come a voler sentire il calore dell'amore della mia famiglia. Gli occhi luccicarono e mi sentì sbalordita. Quella storia mi aveva lasciata senza parole. "E se non lo fosse?" dissi guardando Erien negli occhi.
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Lady Gwen
22-08-2016, 19.19.48
Mio padre venne a salutarci, raccomandandosi di fare attenzione e ricordarci l'importanza della nostra missione.
Quando arrivammo davanti al passaggio, guardai Selia, le presi la mano e feci un profondo respiro, preparandomi.
Guisgard
22-08-2016, 19.26.27
La nave si dirigeva rapida su un oceano reso appena inquieto da alte onde sferzate da un vento deciso, che soffiava proprio da quei banchi nuvolosi davanti a loro.
L'orizzonte era attraversato da enormi ammassi di nuvole bianche che naufragavano verso distanze sconfinate e sconosciute, mentre la spuma delle onde si infrangeva contro lo scafo della Seagull.
“Sai, tesoro...” disse sottovoce Ken a Gaynor “... si dice che su certe isole la sabbia resti calda anche di notte, quasi ad aver rapito il calore del Sole... e molte donne indigene scelgono proprio le ore notturne per congiungersi con i loro amanti e restare gravide... sono luoghi lussureggianti e sensuali e noi dovremmo essere bravi a cogliere questo aspetto nelle nostre riprese... voglio che tu ti cali in questo genere di scenario... voglio vedere affiorare tutta la tua carica passionale ed erotica... nei reality gli spettatori si aspettano che i vari vip in scena si innamorino o che abbiano storie fra loro e per questo noi dobbiamo descrivere uno scenario adatto ad accogliere l'amore ed a stimolare i sensi... vedrai, faremo un ottimo lavoro, tesoro.” Facendole l'occhiolino.
Ad un tratto il capitano indicò a tutti loro un'isola all'orizzonte.
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Lady Gaynor
22-08-2016, 19.41.08
Ascoltai le parole di Ken senza parlare. Quando ebbe finito, presi io parola.
"Io capisco che gli spettatori siano più interessati al sesso che potrebbero vedere più che al reality in sé, ma se permetti questo è compito dei concorrenti, non mio. Da come hai descritto il tutto, avresti dovuto ingaggiare Eva Henger, non me. Una posa sensuale è un conto, esprimere erotismo passionale è ben altro. Non metto in gioco la mia faccia per uno stupidissimo reality... già mi sono pentita di aver accettato, se poi nel servizio devo sembrare una pornostar allora scordatelo proprio... Io mi meraviglio di come tu abbia preso sul serio questa faccenda. Per un semplice trailer di cinque minuti al massimo, stiamo viaggiando da tempo immemore per raggiungere una sperduta isola del Pacifico, manco dovessimo promuovere chissà quale capolavoro di colossal... Comunque, che io mi metta alla stregua di un'attricetta di terz'ordine te lo puoi scordare... e discorso chiuso."
In quel momento, il capitano ci indicò un'isola all'orizzonte.
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Guisgard
22-08-2016, 20.27.55
“In effetti” disse Abelardo a Clio “entrambe le due possibilità potrebbero essere quella giusta... anche se mi insospettisce che qualcuno abbia mandato in avanscoperta tre dotti, se davvero avesse intenzione di prendere la torre ed il Cuore di Giada... dunque sono più propenso a credere che sia stato il caso a spingerli qui... poi, vista la torre, ne sono rimasti incuriositi...”
Poco dopo, i tre forestieri, ripresero le loro cose e partirono.
Guisgard
22-08-2016, 20.28.58
“Venga, dottoressa...” disse agitato l'inserviente ad Altea “... è terribile...” correndo verso lo studio del rettore “... il professor Holt è caduto da una delle finestre del suo studio... è precipitato di sotto, finendo nel cortile sottostante... è terribile...”
Un capannello di persone era davanti allo studio del rettore.
Guisgard
22-08-2016, 20.29.40
“Venite, usciamo dal villaggio, dove troveremo il mezzo che ci porterà a Retania.” Disse uno dei due soldati, imponendo così a Dacey di lasciare lì il cavallo.
Uscirono dal villaggio e poco dopo, in una radura irregolare, trovarono ad attenderli un grosso dirigibile ancora al suolo.
“Presto, salite.” Il militare ai due.
Poco dopo il dirigibile si alzò in volo, sorvolando l'intera foresta.
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Guisgard
22-08-2016, 20.30.48
“Sei sempre stata una sognatrice tu...” disse Erin sorridendo a Nyoko “... ma voglio discuterne...” facendole l'occhiolino “... per assurdo ammettiamo sia una storia vera... dove sono quelle armature? Chi le ha nascoste? E soprattutto dove?”
Guisgard
22-08-2016, 20.31.20
Gwen e Selia furono condotte al passaggio ancestrale.
Alcune fate cominciarono a volare intorno a loro e dalle ali iniziò a fluttuare una luminosa polvere fluorescente.
Gwen e Selia allora oltrepassarono la porta.
Un attimo dopo uscirono da un tronco cavo, circondate da una pioggia di lucciole.
Erano in una foresta sconosciuta.
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Guisgard
22-08-2016, 20.32.09
Ken scoppiò a ridere.
“Ah, sei favolosa, tesoro.” Disse divertito a Gaynor. “Non ho mica detto di spogliarti o fare un film per adulti. Anche se poi ci farebbe guadagnare milioni con la pala.” Facendole l'occhiolino. “Ho solo detto di mostrare un po' di sensualità. Dopotutto sai meglio di me che ogni tuo fans muore per te. Quanto al reality, beh... anche io so che è una cavolata, ma io faccio arte indipendentemente da ciò a cui verrà applicata. Il reality è pietoso? Meglio, allora la gente si ricorderà del mio trailer e della bellissima musa che posa in esso.” Sorridendole. “E non mettermi su il broncio, che sai non ti resisto, piccola.” Dandole un pizzicotto affettuoso.
Poi videro l'isola all'orizzonte.
Poco dopo la raggiunsero.
Dacey Starklan
22-08-2016, 20.32.58
Quanto mi sarebbe piaciuto dare un bel pugno sul naso a quei due insopportabili.
Mi trovai costretta a scendere e caricare sulle spalle i bagagli per poi seguire i soldati con mio padre a fianco.
" Sul quel coso?" inorridita all'idea di salirci e dovetti fare appello a tutta la mia calma per riuscire a percorrere la distanza tra me e il veicolo. Una volta dentro mi sentivo come in trappola, quell'affare era soffocante. Non osavo poi guardare di sotto o avrei sofferto per l'altezza.
" Quanto durerà il viaggio?" impaziente già dopo pochi minuti di volo.
Lady Gwen
22-08-2016, 20.36.29
Appena uscimmo il cuore cominciò a battermi forte e la testa girava.
Alcune fate iniziarono a volare attorno a noi, mentre dalle ali cadeva la polvere che si disperdeva in numerosi e luccicanti granellini.
Dopo, anche una pioggia di lucciole ci circondò e tutta questa magica atmosfera mi tranquillizzò, facendomi sentire quasi a casa, nonostante fossimo entrate in una foresta sconosciuta.
"È bellissimo..." mormorai quasi sussurrando, in sella al mio fantastico frisone.
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Annuii al gufo.
"Sì, hai ragione..." sospirai "Potrebbe essere entrambe le cose, ma ora che hanno segnato la torre, non è detto che non tornino armati.." alzai le spalle "Dopotutto, saremo pronti.." sorridendo.
Poco dopo partirono, e io avevo un'intera giornata per me, a quanto pareva.
Così rientrai nella torre.
Dopotutto avevo imparato che il mondo andava avanti, imperi crescevano e crollavano e nulla di tutto questo intaccava la vita della Torre di Giada.
"Vieni, andiamo in biblioteca.." sorrisi al gufo.
Così, mi avviai verso la mia stanza preferita, immensa e piena di libri.
I libri mi permettevano di sognare il mondo fuori di lì, di conoscerlo, di scoprirlo.
Avevo talmente tanto tempo a disposizione, da poter leggere una grande quantità di libri, così amavo sceglierne uno a caso.
E così feci anche quel giorno, roteando un paio di volte su me stessa, per perdere l'orientamento, azionai la passerella meccanica che mi portava su tutti gli scaffali, poi la bloccai di colpo, mi avvicinai poi alla parete, e sfiorai un libro.
Aveva la copertina rosso scuro, un po' consumata.
Chissà che titolo aveva.
Chissà di cosa parlava.
Chissà quante custodi prima di me l'avevano letto.
Sorrisi, togliendolo dal suo polveroso scaffale.
Lo avrei portato nelle mie stanze, e lì lo avrei aperto, e con esso avrei aperto un nuovo mondo che mi portasse lontano da quella torre e dai suoi misteri.
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Nyoko
22-08-2016, 20.39.11
Mi sorrise e mi fece un occhiolino. Sentì le guance diventare più rosse dei miei capelli e gli occhi brillarmi. Quanto avrei voluto accarezzare quelle labbra morbide e rosee. Distolsi lo sguardo e continuai il discorso.
"Io credo..." dissi schiarendomi la voce "che possano essere nelle mani di qualche guardiano. O forse sono state trasformate in altre cose come delle armi..." stringendo la mia spada.
"Non nego che mi piacerebbe possederne una per poterne verificare l'esistenza. Chissà cosa si prova?" dissi con gli occhi sognanti.
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Altea
22-08-2016, 20.42.49
Rimasi sbigottita davanti a tutto questo.."Cosa...ma era con me prima...avete visto che faceva? Stava facendo una chiamata...doveva chiarire un fatto grave..." deglutii sbiancando.."Doveva parlare col professor Raspion". A questo punto dissi il tutto..non poteva esserci già una vittima..era un cattivo presagio...e ora..se Raspion lo sapeva magari mi avrebbe minacciata o chissà cosa, il fatto grave era che non era mosso da studi per la Università questa spedizione ma da cosa poi..preoccupata perchè volevano la mia presenza.
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Lady Gaynor
22-08-2016, 22.32.09
"Ogni volta che parli ti ci vorrebbe un registratore vocale, così che tu non possa poi rimangiarti ciò che dici..." risposi a Ken "Ti assicuro che prima non hai parlato di sensualità... E poi questo discorso di arte a tutti i costi... bocca mia taci...E poi tieni le mani a posto, ci manca solo che pensino che io e te abbiamo una tresca..." sbottai innervosita.
Poco dopo, giungemmo finalmente sull'isola. Una volta sbarcati dalla Seagull, lo spettacolo che si presentò ai miei occhi era a dir poco mozzafiato. Una folta e lussureggiante vegetazione sovrastava una spiaggia dalla sabbia bianca e finissima, che a sua volta si perdeva in un mare che sembrava appena uscito da un dipinto ad acquerello. L'acqua era di un verde trasparente ed io, abituata all'azzurro delle Flegee, rimasi incantata ad osservarlo. Non c'era nulla da dire, quell'isola era decisamente incantevole.
"Devo proprio ammetterlo... uno spettacolo così vale anche due settimane trascorse in mare..."
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Guisgard
23-08-2016, 00.36.35
“Il necessario.” Disse a mò di sentenza uno dei militari a Dacey.
Il dirigibile si alzò da terra e prese poi a volare al di sopra della foresta.
In un attimo tutto si rimpicciolì, divenendo lontano e sfocato.
La sterminata foresta ora appariva come un'informe macchia verde e solo i monti ormai gareggiavano con la vastità del panorama che poteva essere ammirato da lassù.
In balia di venti e correnti d'aria, raggiungendo le nuvole più alte e bianche, il dirigibile attraversava con buona velocità quel mondo vaporoso e vasta, screziato qui e là d'azzurro e vicinissimo al chiarore del Sole.
“Sta tranquilla, Dacey...” la tranquillizzò suo padre “... vedrai, andrà tutto bene.” Sorridendole e stringendo la mano della ragazza nella sua. “Guarda...” indicando il finestrino “... si intravede il mare... è bellissimo...”
Ammirando la Luna che sorgeva tra le nuvole e sul mare.
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Guisgard
23-08-2016, 00.38.55
“Io invece lo trovo umido e per niente poetico...” disse Selia guardandosi intorno “... sfido che gli uomini si annoiano... beh...” guardando Gwen “... ed ora? Che strada prendiamo per raggiungere la meta del nostro viaggio?”
Dacey Starklan
23-08-2016, 00.40.05
Ancora una volta i due soldati non facevano che confermarsi antipatici.
Sbuffai e poggiai la testa sulla spalla di mio padre, chiusi gli occhi cercando di riposare e non pensare a dove ero.
Solo al cenno di mio padre aprii gli occhi, in effetti il panorama era davvero mozzafiato.
Quasi un dipinto tanto i colori erano immobili nella loro bellezza
Sarei comunque stata più felice di essere a terra, magari passeggiando sulla sabbia baciata dal mare.
Guisgard
23-08-2016, 00.44.30
Clio volteggiò su stessa più volte, come era solito fare, per poi scegliere a caso uno dei tanti libri di quella biblioteca infinita.
Pescò un libro dalla copertina di velluto, color pesca, con le parole impresse in inchiostro dorato.
Portè il libro nella sua stanza e qui ne scoprì il titolo:
“La ballata di messer Teos e Monna Milesa”
Guisgard
23-08-2016, 00.47.53
Erin sorrise a Nyoko.
“Beh, ipotesi affascinante, fantasiosa e non del tutto assurda.” Disse fissandola.
“A me invece pare alquanto possibile.” Annuì Oltram. “Magari sono custoditi davvero da qualcuno. Chi può dirlo...”
“Peccato che non lo sapremo mai...” fece Erin.
“Perchè?” Oltram.
“Perchè sono secoli che nessuno ha più visto quelle armature...” spiegò Erin “... ammesso siano mai davvero esistite...”
Guisgard
23-08-2016, 00.50.50
“E' stato un incidente...” disse uno dei professori ad Altea “... purtroppo il professor Holt era al telefono, si è sporto distrattamente da una finestra aperta e purtroppo è accaduta la tragedia...”
Poco dopo arrivò l'ambulanza e la polizia.
Il fatto fu bollato da tutti come incidente.
Tornai nella mia stanza, con il libro stretto tra le mani.
Quello era il mio momento preferito, sedermi sul davanzale, a metà tra il mondo esterno e la torre, e scopre.
Scoprire il titolo di quel libro, i suoi segreti custoditi gelosamente tra pagine e inchiostro.
Stavo sempre attenta a non sbirciare nel tragitto, per potermi godere appieno quel momento.
Era come una specie di rituale, mi sedevo, chiudevo gli occhi un istante, li riaprivo e solo allora leggevo il titolo.
“La ballata di messer Teos e Monna Milesa” sussurrai, sorridendo "Dal titolo si direbbe una storia d'Amore.." con aria sognante.
E lì, mentre la brezza mattutina faceva capolino fin lassù, aprii il libro con delicatezza, passai dolcemente la mano sul frontespizio, portandolo al viso per sentirne il profumo.
E infine, iniziai a leggere.
Con la speranza che il miracolo accadesse ancora, come ogni volta, e che leggendo quelle pagine sarei riuscita ad uscire di lì, almeno con le ali magiche della fantasia.
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Nyoko
23-08-2016, 00.54.02
Ascoltai le sue parole e mi maledissi di non essere in grado di sorridere.
"Bisognerebbe cercarle... Anche se non si sa che aspetto abbiano..." tacqui un attimo poi un lampo.
"Forse assomigliano a delle stelle... Infondo è dal cielo che sono piovute..." dissi guardando Erien con lo sguardo pieno di scintille.
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Lady Gwen
23-08-2016, 00.54.30
Sospirai.
"Per me invece è stupendo" conclusi.
Alle sue parole mi guardai intorno, perplessa.
"Non so... Temo dobbiamo andare ad istinto... Andiamo per di qua..." imboccando la strada che avevo davanti e sperando che fosse quella giusta.
Altea
23-08-2016, 00.57.21
Incidente...no, il fatto non mi convinceva. Il professor Holt non era uno qualsiasi e aveva una fama...era uomo e studioso attento pure nelle spedizioni più pericolose. Qualcuno mentiva...un dispiacere nel profondo del cuore..sapere che nella Università che lui reggeva e dava tutto se stesso avesse avuto dei nemici e lui non se ne era accorto..si era pure fidato.
Mi aveva avvisato di non andare..era tremendo..due fuochi..ma non ero superstiziosa..vi era qualcosa sotto e di grosso e dovevo scoprirlo..avrei dato vendetta ad Holt.
Tornai a casa e mangiai malvolentieri...la mano andava verso il cellulare..un ultimo saluto..magari non lo avrei più rivisto e feci il numero a memoria..ormai ci eravamo lasciati da molto e lui amava farfallegiare con qualsiasi ragazza, bello e temerario...preferivo perdere un uomo cosi carismatico che saperlo di tutte...sentivo il suono del cellulare squillare e posi il vivavoce giocherellando nervosa con l' insalata.
Guisgard
23-08-2016, 00.57.26
Il dirigibile continuava il suo viaggio, attraversando un cielo screziato da infiniti colori e sorvolando un mondo in continuo mutamento.
Ad un tratto dalla cabina di pilotaggio arrivò una donna.
“Salve, professore.” Disse raggiungendo i posti a sedere di Dacey e di suo padre. “Mi chiamo Eisa ed è un onore parlare con voi.”
“Com'è diverso il vostro tono da quello dei soldati...” mormorò Oberon.
“Naturale, loro sono militari.” Sorridendo Eisa. “Tra non molto saremo a Retania, una città che voi conoscete già, immagino.”
“Si...” annuì Oberon “... questa è mia figlia Dacey...”
“E' molto graziosa.” Con un cenno di saluto Eisa.
Dacey Starklan
23-08-2016, 00.59.28
Nonostante i modi cortesi restavo diffidente verso la donna.
La osservai in silenzio e risposi poi al saluto con un cenno del capo.
" Possiamo sapere perché mio padre deve tornare a Retania? É diventata una città pericolosa ormai"
Guisgard
23-08-2016, 01.10.44
Clio aprì il libro ed iniziò a leggere...
“Questo libro non narra di avventure e nemmeno di battaglie.
Parla di due amanti ma senza descriverne la vita.
E' una storia di meraviglia.
Infatti essa, la meraviglia, domina dalla prima all'ultima pagina.
La meraviglia dell'Amore, il suo nascere e morire.
E poi rinascere e morire ancora.
Sempre, giorno e notte.
Notte e giorno.
La Gioia ed il dolore, la felicità e la solitudine.
Questo è non altro è descritto in queste pagine e nulla ha più reso omaggio ad Amore come la ballata di messer Teos e monna Milesa.”
Guisgard
23-08-2016, 01.13.10
“Come sei romantica...” disse Erin a Nyoko “... beh, se davvero credi che quelle armature possano assomigliare a delle stelle, beh, puoi sempre venire con me stasera sul tetto a guardarle.” Sorridendo.
“Fantastico!” Esclamò Oltram. “Verrò anche io!”
Guisgard
23-08-2016, 01.16.24
Le due belle fate imboccarono il sentiero indicato da Gwen, ritrovandosi a camminare con i loro cavalli in un angolo di bosco molto rigoglioso.
Infine giunsero presso un bivio.
“Fantastico...” disse Selia “... ed ora? Destra o sinistra?”
“Bel dilemma, care fate!” Ad un tratto una voce.
Nyoko
23-08-2016, 01.17.16
Arrossì alle parole di Erien. Era un'intera giornata che mi faceva arrossare le guance. Avrei voluto evitare ma la mia testa annui da sola. E il suo sorriso mi scosse l'animo. Ma Oltram ruppe la magia. E come potevamo cacciarlo?
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Lessi quelle parole tutte d'un fiato, scorrendo avida la pagina.
I miei occhi si illuminavano sempre di più.
Meraviglia, Amore...
Sospirai malinconica per un istante, giunta alla fine della pagina.
Già, l'Amore.. quella cosa meravigliosa ed eterna che non avrei mai conosciuto.
Quella cosa che mi era stata preclusa nel momento stesso in cui, da bambina, mi avevano portato nella torre.
Quella cosa che potevo solo sognare attraverso i libri, e le storie degli amanti racchiusi in quelle pagine.
Quella cosa che mi sarebbe stata preclusa per sempre.
A meno che...
"Oh, smettila.." sbuffai, a quella voce interiore così impertinente.
Sorrisi appena, permettendomi di accarezzare quel pensiero.
Sarebbe stato bello, credere alla profezia, crederci ciecamente come hanno fatto alcune guardane.
Per che cosa poi?
Loso sono nei sotterranei, ancora rinchiuse, anche se non devono più combattere.
La profezia era una bella favola, pensarci ogni tanto non guastava, immaginare di poter essere libera, nel mondo reale, di conoscere sentimenti, emozioni.. l'Amore.
Sospirai.
"Ti fai solo del male.." sentenziai.
Così, ricacciai indietro quei pensieri e cercai di concentrarmi sul libro.
Fu così che voltai pagina.
Lady Gwen
23-08-2016, 01.18.23
Camminammo finchè non giungemmo in un bosco rigogliosoedavant a noi si presentò un bivio.
Stavo per rispondere, quando sobbalzai a quella voce.
"Chi è là? Chi siete?" dissi, sulle difensive.
Guisgard
23-08-2016, 01.19.09
Altea fece squillare il cellulare.
“Chi” disse una voce maschile dall'altra parte “chi parla?”
Altea
23-08-2016, 01.23.18
Ad un tratto udii una voce maschile e sorrisi a quelle parole.."Sono Angelina Jolie...non mi hai riconosciuta? Sono Altea...noto hai tolto il mio numero dalla rubrica..io il tuo numero lo sapevo a memoria..lasciamo perdere..volevo salutarti...sto partendo per una missione pericolosa e mi sembrava una cosa bella salutarti..magari non tornerò più..ma tu ormai hai già dimenticato il mio volto"...uomini...e che glielo dici a fare Altea, mica capirà..sospirando.
Guisgard
23-08-2016, 01.30.42
“Assolutamente.” Disse Eisa a Dacey. “Retania non è affatto una città pericolosa. Tutt'altro dire. E' sicuramente il luogo più sicuro dell'intera regione.”
“Posso sapere del perchè sono stato costretto a venire a Retania?” Chiese Oberon.
“Lo saprete molto presto, professore.” Rispose la donna. “E comunque posso assicurarvi sin da ora che voi e vostra figlia passerete un periodo di assoluto riposo a Retania. Un uomo del vostro calibro è una celebrità.” Sorridendo.
Il dirigibile proseguiva fra le nuvole.
Dacey Starklan
23-08-2016, 01.32.37
Aggrottai la fronte con fare interrogativo verso mio padre. Faticavo davvero a comprendere.
Per quanto amassi mio padre ero conscia che il suo lavoro era puramente teorico e persino un po' azzardato...che addirittura ora fosse diventato una celebrità mi pareva strano. Temevo ci fosse qualcosa sotto che non volevano dirci.
Guisgard
23-08-2016, 01.33.02
“Certo, certo...” disse Erin ad Oltram “... stasera se vuoi ci sarai anche tu con noi.”
“Ottimo!” Esclamò Oltram. “Faremo a fara fra noi a chi vedrà più stelle.” Rivolto poi a Nyoko.
“Tranquillo, nel firmamento ci sono stelle per tutti.” Ridendo Erin. “Piuttosto... visto resterete qui fino a sera, credo sia opportuno invitarvi a restare a cena qui, no?”
Guisgard
23-08-2016, 01.41.13
“Ma come...” disse una voce dalla vegetazione “... non mi riconosci, principessa?” E dai cespugli saltò fuori un tipo buffo vestito di verde.
“Daniel Irwin!” Esclamò Selia. “Il troll più irriverente che io conosca!”
“Esagerata!” Ridendo Daniel. “Il più simpatico e divertente direi!”
“Si può sapere che ci fai qui?” Selia.
“Si da il caso che è per ordine del re...” svelò Daniel “... egli vuole che vi accompagni, anche perchè senza i miei consigli non riuscirete a muovere un passo.” Annuì.
“Sentitelo...” scuotendo la testa Selia “... beh, allora datti da fare e facci arrivare a destinazione.”
“Per prima cosa via quelli ali.” Fece Daniel. “Nessuno nel mondo degli umani deve sapere che siete fate. Ed anche i vostri abiti alquanto succinti eviterei di indossare fossi in voi. Usate la magia e cercate di far apparire abiti degni, così che tutti possano prendervi sul serio.”
“Cos'ha il mio abito che non va?” Fissandolo Selia. “Mette in risalto le mie bellissime gambe.”
“Infatti, ma tu sei qui non per finire nel gineceo di qualche nobile barone.” Sbottò Daniel. “Avanti, non perdiamo altro tempo.”
Nyoko
23-08-2016, 01.44.12
I miei occhi sorrisero al posto delle mie labbra. Sarei rimasta sempre con lui. Ma... E vabbeh.
"Ci sto. Oltram ma tu sai contare?" dissi scherzosa. Anche se dalle mie labbra non usciva una risata, la voglia di scherzare non mi mancava.
"Resterò a cena, Erien. A patto che ti faccia aiutare a cucinare da me. Speriamo solo di non fare danni." scherzosa.o
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Lady Gwen
23-08-2016, 01.47.38
Chiusi gli occhi scuotendo la testa scoprendo chi fosse.
Oh, sentitelo... Non avremmo mosso un passo, certo...
"Ehy!" sbottai indignata, quando parlò dei nostri abiti "Mi basterebbe una sola parola con mio padre per farti rimangiare ciò che hai detto... Succinti..." sbottai, seccata.
Sbuffai e roteai la mano in aria, così le ali "sparirono" e il vestito cambiò.
"Contento adesso?"
Guisgard
23-08-2016, 01.50.06
Clio scacciò quei pensieri e voltò pagina:
“Monna Milesa era una giovane dal bellissimo volto ed i modi cortesi.
Tutti l'amavano e molti erano gli spasimanti che desideravano prenderla in moglie.
Ma suo padre, rimasto delusa dal tradimento di sua moglie, avendo perduto ogni fiducia nel genere femminile, chiese aiuto ad una maga per salvaguardare la virtù di sua figlia.
Allora un incantamento fu imposto su Milesa, rendendola arida d'animo e del tutto indifferente all'Amore.
Così, nessuno dei suoi innumerevoli spasimanti riuscì mai a conquistarla.
Fin quando in paese arrivò una vivace compagnia di attori girovaghi.
Uno di quelli vide Milesa e se ne innamorò perdutamente.
E siccome i nomi degli attori erano legati al ruolo che ciascuno portava in scena, tutti chiamavano l'attore innamorato col titolo di messer Teos.
Saputo da uno dei servi di Milesa che la ragazza era vittima di quell'incanto, Teos decise di trovare un espediente per avvicinarla, approfittando della grande passione per il teatro che la giovane nutriva forte.”
Guisgard
23-08-2016, 01.52.26
La voce, a quelle parole di Altea, rise.
“Avevo deciso di bloccarti, ma poi sai, sono un gentiluomo ed alla fine non l'ho fatto...” disse “... e non ho cancellato neanche il tuo numero... ero sotto la doccia e nella fretta non ho guardato il display... ma dimmi, come mai l'onore di essere telefonato da te?”
Altea
23-08-2016, 01.59.21
Ascoltai le sue parole silenziosa..con calma Altea.."Oh, ma fai pure l' offeso tu che passavi da una donna all' altra..anzi passi..il lupo perde il pelo ma non il vizio...l'onore di essere...telefonato da me. Appunto, sto partendo per una missione..molto pericolosa..e quindi potrei non tornare più..sai te lo avevo detto prima..ma forse è il rumore dell' acqua della doccia...partirò stanotte...hai sentito della morte del professor Holt, stava parlando con me..mi sento in colpa..non è stato un incidente..tieni il segreto, sappi se non tornerò più sono ..con Raspion..si mi ha chiesto di partire e non so perchè mi vuole..tutto qui" sospirando.
http://www.cinemarconi.it/files/news/marvel-personaggi-6.jpg
Guisgard
23-08-2016, 02.03.11
Le parole di Eisa insospettirono ancor più Dacey, mentre su suo padre ebbero invece un effetto opposto.
Infatti lo tranquillizzarono un po'.
La donna fece poi portare ai due passeggeri del tè e qualche pasticcino.
“Come vedete” disse poi “il nostro scopo è che questo viaggio sia per voi il più piacevole possibile.” Sorridendo.
Dopo un po' da uno dei finestrini si intravide una città in lontananza.
Dacey Starklan
23-08-2016, 02.05.15
Non presi nulla di ciò che veniva offerto visti i miei problemi con l'altezza.
Il viaggio per fortuna sarebbe terminato velocemente dando risposta alle molte domande.
Guisgard
23-08-2016, 02.06.39
“Beh, se conosci qualche ricetta interessante per me va più che bene.” Disse Erien a Nyoko. “Però temo dovrai accontentarti di ciò che è rimasto in casa...” aprì la credenza “... un uovo... pane raffermo... della pancetta affumicata... zenzero, cannella e un po' di formaggio... riesci a preparare un piatto decente con questi ingredienti?”
“Io la vedo dura...” divertito Oltram.
Nyoko
23-08-2016, 02.16.48
Avrei tanto voluto ridere a quel casino. Quel dolcissimo casino dai capelli neri arruffati. Presi il pane, il formaggio e la pancetta affumocata.
"Beh... Ci si può fare merenda con questi bocconi..." dissi palpando il pane decifrandone la morbidezza.
"Ma ce lo faremo bastare. Dai prepariamoci questa bizzarra cena e mangiamo." dissi prendendo in mano tutto ciò che potevo.
"A questo punto, sarebbe bello se ci fossero anche Herek ed Helenye. È da molto che non li vedo."
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Ghirò
23-08-2016, 02.18.36
Accarezzata dal vento e dalle foglie del mio cipresso, riposavo su uno dei suoi rami lasciando completare alla natura ciò che non posso fare io. Svegliata scesi dall'albero per togliere qualche erbaccia. Si mise a piovere ma non avevo finito il mio lavoro così continuai. La sera per l'ora di mangiare finii di piovere, il tempo di farmi asciugare e la notte ricominciò. Picchiettando sulle foglie e sul terreno mi cantava la sua ninna nanna. Quel suo suono affettuoso mi coccolava addolcendo il mio sonno difficile per il riposino pomeridiano. Essere la guardiana degli alberi è un gran lavoraccio che mi porta a volte ad addormentarmi per la stanchezza. Grazie al mio lavoro però sono riuscita a fabbricare la mia piccola casetta nel mezzo del bosco su un cipresso che a quei tempi era un po' mal andato e ciò mi portò a tagliare qualche ramo per fare spazio.
Guisgard
23-08-2016, 02.19.29
“Contento no, perchè vi preferivo vestite come prima” disse Daniel divertito a Gwen “ma essendo la missione di vitale importanza allora mi accontenterò.” Ridendo.
“Che idiota sei...” Selia.
“Suvvia, lo dico per voi...” mormorò Daniel “... avanti, riprendiamo il cammino.”
“Destra o sinistra, mister saccente?” Chiese Selia.
“Il mondo degli uomini è schematico, ciclico e prevedibile.” Spiegò Daniel. “A Destra ci sono sempre le cose buone, mentre a sinistre quelle sbagliate. Dunque, la scelta è facile, amiche mie...” con una capriola.
Lady Gwen
23-08-2016, 02.22.19
Bel compagno di viaggio che avevamo... pensai, sbuffando.
Soppesai le sue parole.
"Se hai detto che è ciclico e prevedibile, e la scelta è facile, dobbiamo sicuramente andare a destra" incamminandomi.
Guisgard
23-08-2016, 02.26.23
“No, non sapevo di Holt...” disse lui al telefono “... com'è successo? E poi non mi piace come parli oggi... che sta succedendo? Devo preoccuparmi?” Ad Altea.
Lessi avidamente ogni parola, mentre potevo sentire le emozioni, o il pallido riflesso di esse attraversarmi.
Un incanto oscuro, un cuore divenuto arido.
Chissà se c'era un modo per spezzare quell'incantesimo.
Dici, tipo.. una profezia?
Alzai gli occhi al cielo.
"Ma la vuoi piantare.." sbuffai, tornando a pensare al libro.
Sarebbe riuscito il giovane a far innamorare Milesa?
Sospirai, sorridendo mentre voltavo pagina.
Altea
23-08-2016, 02.32.41
"Holt...gli ho parlato di questa missione, pensavo fosse sponsorizzata dalla Università assieme a Raspion..deve cercare il professor Hordafren. Ieri sera era qui, e disse mi voleva assolutamente..dice hanno scoperto negli appunti del professore studi sulla mia collana..forse era un amo per abboccare. Holt si è infuriato..ha detto non era ammissibile e mi ha detto di non partire..è andato nel suo ufficio subito per saperne di più e ho sentito urla..in pratica dicono mentre era al telefono con Raspion presumo è caduto dal balcone...incidente dicono...io non ci credo. Non ti piace come parlo oggi? Mi hanno imposto il segreto..non devo dire a nessuno di questa missione per questo volevo informare te...si..preoccupati direi, ma non posso tornare indietro..mi farebbero fuori immagino..ha parlato del Tropico Lunare".
Guisgard
23-08-2016, 02.37.41
Dacey non toccò nulla di ciò che veniva offerto loro.
Dal finestrino intanto era visibile in lontananza una grande città.
Ma lo sguardo di Dacey, quasi per caso, si spostò velocemente sotto di loro ed allora notò qualcosa di incredibile nel terreno sottostante.
Una gigantesca impronta impressa nella terra.
http://wedoallinone.com/wp-content/uploads/2014/05/Godzilla-Foot-print.jpg
Guisgard
23-08-2016, 02.47.09
Ghirò ad un tratto, mentre era fra i suoi alberi secolari, immersa in una foresta battuta dal vento freddo che aveva iniziato a soffiare da Nord, sentì un calpestio.
Si accorse che erano alcuni uomini a cavallo.
Cantavano e dalle loro note si intuiva erano mercanti.
Guisgard
23-08-2016, 02.55.48
“In effetti...” disse Ken avvicinandosi a Gaynor “... e chissà che non ti metta di buon umore...” facendole l'occhiolino “... però credo ci sia un problema, bellezza... non ho portato con me abiti monacali... magari posso chiedere al capitano...” sarcastico “... preferisci una Domenicana? O un'Agostiniana?”
“Ma di che parlate?” Arrivando Zora.
“Di suore.” Rispose Ken. “Visto che la nostra diva vuol realizzare un servizio fotografico alquanto casto.” Ridendo.
L'isola era vasta, con ampie porzioni di verde che ricoprivano le scogliere fino agli alti monti.
L'acqua si infrangeva spumosa sulla sabbia bianca e le palme danzavano sotto un fresco e melodico vento che soffiava dal mare.
“Direi che questo luogo è fantastico.” Fece Nasan.
“Infatti...” annuì Ken “... direi di cominciare subito... forza, ragazzi... piazzatemi dei pannelli per la luce su quegli scogli... voi altri, montate un paio di camere sotto quella palma... tesoro...” a Gaynor “... ti va di prepararti? Direi un abito da naufraga... così cominciamo subito.”
Ghirò
23-08-2016, 02.58.00
Mi accorsi che nella foresta era entrato qualcuno, degli estranei. Si sentiva galoppare da lontano, gli sconosciuti erano a cavallo. Nel mentre che si avvicinavano si udiva la loro voce che cantava e scherzava. Si fermarono vicino al centro della foresta. Io ero lì e mi nascosi. Gli uomini non videro la mia piccola casetta sul cipresso perché nascosti tra gli alberi. Rimasi nascosta finché non lasciarono il posto.https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/originals/fe/c6/b8/fec6b812ed33cb81672ca8d0637bc764.jpg
Guisgard
23-08-2016, 03.02.38
I tre imboccarono il sentiero di destra e si inoltrarono nel cuore del bosco.
Camminarono per un paio di miglia, senza però vedere niente che non fosse vegetazione.
“Che noia questo posto...” disse seccata Selia “... comincio a credere che abbiamo peso la direzione sbagliata... e solo per dare ascolto a questo stupido troll...”
“Ehi, bada a come parli!” La riprese Daniel.
Ma ad un tratto, oltre gli alberi, Gwen vide un castello in lontananza.
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Lady Gwen
23-08-2016, 03.06.29
Camminavamo, camminavamo, ma non c'era altro che vegetazione.
Non risposi a Selia, ma pure io pensavo che avessimo sbagliato.
Poi, però, lo vidi.
Il castello.
"Avete visto? Avevo ragione" dissi, orgogliosa.
Guisgard
23-08-2016, 03.10.36
Clio, cercando di scacciare quei pensieri, voltò pagina...
“Teos allora cercò di sfruttare la passione di Milesa per il teatro.
Organizzò uno spettacolo con tutta la sua compagnia e promise di scegliere fra la popolazione la protagonista.
Tutte le ragazze del paese si fecero avanti, tra cui anche Milesa, perlopiù interessata dallo spettacolo in sé.
Naturalmente Teos fece in modo di scegliere lei come protagonista femminile.
Così, con la scusa di provare copione e scene, lui passava ore con lei recitandole versi e frasi romantiche, provando e riprovando baci e scene d'Amore.”
Più leggevo e più la magia del libro scorreva nelle mie vene.
Potevo vedere quella piazza nella mia mente, immaginare lo sguardo di lui, che cerca lei tra la folla.
E lo sguardo ignaro di lei, che mai più pensava che l'Amore avrebbe bussato alla sua porta.
Sospirai.
Che bella storia...
Sorrisi, nell'immaginare quelle emozioni e quelle scene.
Mi ricordava una delle mie storie preferite, racchiuse in quella biblioteca vecchia di secoli.
Anche lì il teatro era stato il pretesto per unire due amanti.
Ancora ricordavo quanto fosse stato emozionante leggere di quel bacio, delle parole scritte distrattamente sul manoscritto, come se lui la cercasse da sempre e lei, senza saperlo, lo aspettasse da sempre.
Sorrisi al ricordo di quella storia.
Ma ora cercai di concentrarmi nuovamente su questa, chiedendomi come sarebbe andata a finire per i due innamorati.
Lady Gaynor
23-08-2016, 03.16.19
"Non dargli retta, Zora... vuole fare lo spiritoso, ma non gli riesce bene..."
Intanto, stavamo tutti ammirando la bellezza di quel paesaggio idilliaco.
"Si, d'accordo, mi preparo subito..." dissi dirigendomi verso la tenda che avevano appena montato, che era adibita a camerino.
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Guisgard
23-08-2016, 03.16.55
“Secondo me tu vedi troppi film d'azione...” disse lui sarcastico dall'altra parte “... si, decisamente... mi hai chiamato per dirmi questo?” Ad Altea. “Che parti e forse finirai come la protagonista di un film di spionaggio?” Ridendo. “O forse ti serviva solo la scusa per telefonarmi e sentire la mia voce?”
Guisgard
23-08-2016, 03.23.41
Ghirò restò ben nascosta ad osservare quegli uomini.
“Direi di fermarci qui...” disse uno di quelli agli altri “... tra non molto dovremmo vederli arrivare... devono per forza di cose passare da qui...”
Gli altri annuirono.
Altea
23-08-2016, 03.24.43
Mi ferì profondamente.."Ti ho detto la verità...volevo una persona lo sapesse...ma non ti interessa..d' accordo..quando non sentirai più di me o forse un giorno saprai ciò che è successo..allora capirai..ho fatto un errore a telefonarti..pensavo tu fossi cambiato. Addio" chiusi la telefonata, già..ero una visionaria..magari fosse stato così.
Finii il caffè sul tavolo, misi i piatti in lavastoviglie ed entrai nella camera di mio padre...non lo facevo mai..cercavo qualcosa di particolare da portare tra i suoi oggetti vari.
Vidi una spada appesa..era strana..la presi e sentii la pietra della collana vibrare e bruciare e la lama scintillò..possibile..no, era solo suggestione, però mi sarebbe servita..sembrava antica.
La tenni in mano mentre guardavo se potevo trovare altro, le lacrime rigavano il volto, una goccia salata scivolò sul seno e la pietra divenne ambrata...mi faceva male la mancanza di mio padre, come lui prima mi aveva preso per pazza..la morte di Holt..e molto altro. Forse ero una pazza davvero e dovevo lasciare questa missione...già era un fallimento.
Guisgard
23-08-2016, 03.26.24
Il castello.
Era grande e dominava quel passo da una bassa altura.
“Credi” disse Selia a Gwen “sia quello che cerchiamo? Come fai a dirlo?”
“Si, è il nostro castello.” Ridendo Daniel.
“Che idiota sei quando ridi.” Selia.
“Sono un ottimista.” Divertito Daniel.
“Mah...” sbuffando Selia.
Ghirò
23-08-2016, 03.27.41
Con le mie piccole orecchie cercavo di ascoltare tutto ciò che essi dicevano con molta attenzione. Capii che si accampavano lì per un po' aspettando qualcuno. Ma chi?
Lady Gwen
23-08-2016, 03.28.21
"Volete smetterla?" tuonai ai due, zittendoli.
Mi voltai poi verso il castello, continuando a camminare.
Se il mio intuito non aveva sbagliato prima, non avrebbe sbagliato nemmeno ora.
Guisgard
23-08-2016, 03.34.17
Clio riprese la lettura...
“Teos ideava sempre nuove scene, nuove storie, col solo pretesto di allungare il copione, stenderlo quasi all'infinito come fosse la Tela di Penelope.
Di notte restava sveglio a scrivere, mentre di giorno interpretava dialoghi e scene sempre più romantiche e passionali con la sua Milesa.
La recitazione si mischiava così al quotidiano, inseguendosi, raggiungendosi e congiungendosi, tanto che ben presto, realtà e recita divennero una cosa sola.”
Guisgard
23-08-2016, 03.41.30
Nyoko ed Erien cominciarono a cucinare con quei pochi ingredienti, in vista della cena.
“Neanche io li vedo da tempo...” disse il colto elfo “... ormai il lavoro ci prende tutti...”
Intanto Oltram se ne stava beato a giocherellava con i vari strumenti di Erien.
“Sono sicuro che con simili giocattoli nulla mi sfuggirebbe di ciò che attraversa i cieli...” ridendo.
“Su, stasera vi farò vedere un cielo mozzafiato...” Erien “... c'è vento e l'aria sarà fresca r limpida.” Facendo l'occhiolino a Nyoko.
Nyoko
23-08-2016, 03.46.31
Fissai i suoi bellissimi occhi viola e quel sorriso che ormai mi aveva acceso un forte fuoco dentro di me.
"Già... Sarebbe bello riincontrarci" dissi tagliando il pane.
"Era bello quando eravamo piccoli e senza pensieri. Quando non avevamo alcun lavoro." cercando di sorridere.
"Non vedo l'ora, Erien" dissi stavolta guardandolo negli occhi. Erano mozzafiato.
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Guisgard
23-08-2016, 03.48.41
“Parlami un po' di te...” disse Erien a Nyoko, mentre apriva l'uovo “... cosa fai di bello in questo periodo? Ne avrai di certo di corteggiatori, no?” Sorridendole.
Nyoko
23-08-2016, 03.56.11
Avrei voluto bruciarlo con lo sguardo o almeno ridere. Corteggiatori? Non ero mai stata corteggiata da nessuno.
"Scherzi vero? Una spadaccina non è di certo una scelta eccellente. E poi non sono cose che mi interessano particolarmente..." mentendo. Forse ero solo chiusa nella mia parte più insicura e nascosta, ma non volevo che si accorgesse quanto nessun uomo fosse importante per me se non lui stesso.
"Nessuno ci prova con una spadaccina, insomma. Anche se mia madre vorrebbe vedermi felicemente sposata..." continuando a tagliare il pane.
"E tu?" chiesi poi a lui guardandolo negli occhi.
"Hai qualche dama a cui daresti il nome ad una stella?" scherzando.
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Guisgard
23-08-2016, 03.59.18
Ghirò attese, sempre però all'erta e pronta a comprendere chi fossero quegli uomini e chi stessero aspettando.
Trascorse un'oretta e finalmente arrivò qualcuno.
Erano tre uomini che raggiunsero i mercanti.
“Alla buon'ora...” disse uno dei mercanti ai nuovi arrivati “... spero che questo vostro ritardo sia compensato da buone notizie...”
“Forse...” uno dei tre nuovi arrivati.
Guisgard
23-08-2016, 04.01.35
Gwen richiamò i due suoi compagni di viaggio e quelli smisero di battibeccare.
I tre allora ripresero il cammino, in direzione ora del castello.
“Hai idea” disse Selia a Gwen “cosa diremo una volta giunti al castello? Non penserai di presentarti come fate?” Sarcastica. “Occorre uno stratagemma per avere ospitalità...”
Lady Gwen
23-08-2016, 04.04.29
Guardai Selia.
In effetti anche io per tutto il viaggio avevo pensato a questo, non trovando però una soluzione.
Poi sorrisi, continuando a guardare dritto davanti a me, mentre avanzavamo.
"Chiedilo al nostro compagno di viaggio, visto che è convinto che non faremmo un passo senza di lui" dissi, con tono irriverente.
Guisgard
23-08-2016, 04.12.41
“Eh... una stella...” disse Erien a Nyoko “... le uniche dame della mia vita sono proprio le stelle che ogni notte osservo... qualcuna di tanto in tanto viene giù... e mi piace immaginare che davvero possa realizzare ogni desiderio...” sorridendole.
Ghirò
23-08-2016, 04.16.57
Io rimasi un bel po' ad ascoltare ma al punto delle notizie importanti mi venne sonno.No non devo addormentarmi.Pensai. Non potevo lasciare il dialogo a metà soprattutto in quel momento che stavo per sapere che erano venuti a fare lì tutti quegli intrusi.
Nyoko
23-08-2016, 04.22.37
Mi si scioglieva il cuore ogni volta che sorrideva con quello sguardo così profondo.
"Stelle cadenti come dame eh?" scherzai spintonandolo un po' con la spalla.
"Mi nascondi qualcosa?" guardandolo
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Guisgard
23-08-2016, 04.26.37
“Già il fatto di dover ricorrere al suo parere mi urta...” disse Selia a Gwen, per poi guardare il troll “... allora?”
“Beh...” fece Daniel “... direi di usare il trucco più vecchio del mondo... ci fingeremo viaggiatori... magari in cerca di lavoro... daremo un po' di pepe alla nostra storia fingendo di essere stati inseguiti dai briganti... potrebbe funzionare...”
Lady Gwen
23-08-2016, 04.29.46
Feci spallucce.
"Sì, potrebbe andare..."
Ero sempre più tesa per quella situazione, e intanto il castello era sempre più vicino.
Guisgard
23-08-2016, 04.33.16
E mentre Altea era in balia di quei pensieri, il cellulare squillò, facendola sussultare.
Guisgard
23-08-2016, 04.56.31
Erien rise.
“I miei unici segreti sono nelle stelle.” Disse a Nyoko. “Ma tu? Perchè tutte queste domande? Sei curiosa vedo...”
“Magari è gelosa.” Fece Oltram giocherellando con le lenti dei cannocchiali.
Guisgard
23-08-2016, 04.56.53
Benchè fosse stanca, Ghirò restò sveglia, cercando di ascoltare ogni parola di quegli uomini.
“Avanti, vi ascoltiamo...” disse uno dei mercanti ai tre nuovi arrivati.
“Abbiamo visto una strana torre...” uno di questi “... nessuna mappa ne riporta l'ubicazione, eppure era là... sembrava essere molto antica, di un architettura strana e meravigliosa...”
“Pensate possa essere un buon nascondiglio?” Il mercante.
“Forse...” l'altro.
Guisgard
23-08-2016, 04.57.06
Accettata l'idea di Daniel, i tre si avviarono verso il portone del grande castello.
Ma giunti a circa cento passi, udirono un nitrito e poi il rumore di un cavallo lanciato a gran velocità.
Un attimo dopo Gwen vide giungere qualcuno proprio su un destriero.
Guisgard
23-08-2016, 04.57.48
Ken rise a quelle parole di Gaynor a Zora.
Poi lui riprese a dare ordine ai suoi, mentre la diva raggiunse il suo camerino per cambiarsi.
Qui trovò vari abiti ed indossò, come indicato da Ken, quello adatto ad una naufraga.
Tornò così sulla spiaggia, con quei pochi e succinti abiti, di paglia e fiori, che mettevano in evidenza la sua bellezza.
E nel vederla così tutti gli uomini dell'equipaggio, ma anche Nasan e Ken restarono affascinati.
“Sei bellissima, tesoro...” disse sorridendo il regista “... bellissima...” e si avvicinò, sistemandole un fiore tra i chiari capelli.
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Dacey Starklan
23-08-2016, 07.54.15
Mi sporsi un momento a guardare dal finestrino, per tentare di capire quanto mancasse alla capitale.
E fu così, solo per caso, che i miei occhi individuarono una sagoma impressa nel terreno. Qualcosa che pareva uno scherzo di cattivo gusto ma che mi fece comprendere il perché questa gente avesse bisogno di mio padre.
Indicai subito la gigantesca impronta a mio padre appunto, che ne rimase strabiliato. Era come se avesse trovato l'animale, per quanto lo vedevo sorridere compiaciuto. Per lui quella era una prova evidente delle sue teorie.
" Che razza di bestia può aver fatto una simile impronta?" Chiesi mentre ripassavo mentalmente le catalogazioni degli animali fantastici di papà.
Ora volevo davvero vederci chiaro in tutta quella faccenda.
Per fortuna non molto dopo il trambusto creato dalla sagoma della zampona, mi accorsi che il dirigibile stava scendendo di quota.
Finalmente potemmo mettere piede a terra
Nyoko
23-08-2016, 09.15.05
"Quanto sei enigmatico, Erien." dissi scherzosa.
Poi mi voltai di scatto verso Oltram e gli lanciai la peggiore delle occhiate.
"Gelosa io? Di chi? Ti devo ricordare che possiedo una spada, amico mio?" lanciando uno sguardo ad Erien in segno di intesa scherzosa.
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Altea
23-08-2016, 11.08.12
Il cellulare suonò e sussultai..Non avevo il coraggio di guardare chi fosse tanto ero arrabbiata e demoralizzata e risposi di getto..."Si pronto..chi parla?".