Visualizza versione completa : Il Falco della strada
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Lady Gwen
03-11-2016, 18.45.27
Continuava imperterrito a far scivolare le sue mani su di me.
Poi mi rispose.
Una risposta che fece nascere qualcosa in me; sapere di essere l'oggetto delle sue fantasie, che stava pensando a me, mi piaceva e non avrei accettato che ci fosse nessun'altra, nella sua mente, nelle sue fantasie, nei suoi pensieri.
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Guisgard
03-11-2016, 18.46.59
Il pilota fissò Iasevol con i suoi occhi azzurri ed inquieti.
“Quindi” disse lui “siete voi che avete pagato la mia cauzione... perchè?”
“Infatti, un motivo c'è.” Fece lo scienziato seduto accanto a Clio.
“Naturale...” il pilota.
“Perchè lei negli ambienti dei motori è definito un asso...” spiegò Iasevol “... il migliore... l'uomo più veloce del mondo.”
“Ah, ecco...” con un sorriso beffardo lui “... beh, temo di dover deludere le vostre aspettative... i giornali esagerano sempre e comunque, quando non inventano di sana pianta... e comunque è un anno ormai che non metto le mani su un volante...”
Guisgard
03-11-2016, 18.54.03
Gaynor fu pronta e con Ardes lasciarono la sua casa.
Presero l'auto di lei e partirono.
Il ricercato indicò l'indirizzo alla ragazza e vi giunsero poco dopo.
Era un luogo appartato, fin troppo tranquillo e lontano dalle strade principali.
Insomma lì non ci si poteva arrivare per caso.
I due riconobbero la casa che fungeva da studio al chirurgo e bussarono.
Un attimo dopo furono fatti entrare.
Il chirurgo era un uomo anziano, magro quasi asciutto e sorridente.
“Il signor Ardes...” disse “... giusto?”
Ardes annuì.
“Prego...” e li portò nel suo studio, pregando loro di attendere qualche istante.
Ed uscì.
“Che ne pensi di questo posto?” Ardes a Gaynor.
C'era qualcosa di strano in quello sguardo, qualcosa di enigmatico e nascosto.
Come se una cortina di ghiaccio volesse proteggerlo.
Non sapevo come definirlo, eppure mi aveva incuriosito.
La cauzione?
Perché, era stato in galera?
Ero sempre più curiosa, e d'un tratto trasalii a quelle parole del pilota.
Ecco perché aveva un'aria familiare, era lo stesso pilota che avevamo visto in tv io e mio padre, la sera prima che scomparisse.
Sospirai pianissimo, cercando di lasciare andare la malinconia.
"Certe qualità sono innate, non crede?" intervenni, con un sorriso "E io credo che se lei è bravo un terzo di quello che dicono, non potrà certo restare indifferente davanti alla sfida che vorremmo proporle.." con un bel sorriso.
Gli esseri umani erano strani, e unici.
La curiosità a volte poteva scuoterli dal loro torpore.
E in quel momento io ero davvero curiosa di scoprire come avrebbe reagito quel pilota nel vedere la nostra macchina.
"Dottore.." voltandomi verso Iasevol "Glielo spieghiamo a parole o lo portiamo direttamente di là?" con un sorrisetto divertito, restando volutamente sul vago.
Allora mi voltai verso il pilota, incontrando il suo sguardo per un breve momento.
Uno strano sorriso ornava il mo volto: mi chiedevo se fossi riuscita a smuovere un po' di quella curiosità latente che sicuramente nascondeva dietro l'azzurro intenso del suo sguardo.
Anche se forse non me lo avrebbe mai mostrato.
Strane e affascinanti creature gli esseri umani.
Lady Gaynor
03-11-2016, 19.15.29
"Non so perché, ma mi mette ansia..." risposi ad Ardes "È tutto così... così tranquillo... non so spiegarti... Forse sarebbe stato meglio se non fossi salita anch'io. Nessuno sa che siamo qui... Ma forse sarà la monotonia della mia vita che porta a farmi paranoie, ogni cosa insolita mi sembra sbagliata... il dottore però aveva un viso sorridente e gentile, speriamo bene..."
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Nyoko
03-11-2016, 19.16.00
Ascoltammo le due ragazze dietro di noi e capimmo che parlavano del capo imprenditore di quel azienda.
"Orden... Mi sembra di averlo già sentito... Ma si, l'aveva nominato mio nonno... Ma... Cosa c'entra? Che ha a che fare mio nonno con lui?" mi chiesi a quel flash strano.
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Guisgard
03-11-2016, 20.07.35
L'atmosfera si fece subito calda ed intrisa di passionalità.
Dacey sfilò la maglia di Tarses, lasciandolo a petto nudo.
“Mi piace il tuo essere speziata e piccante...” disse lui con voce bassa, vicinissimo a lei e giocherellando con i suoi capelli scuri “... forse dovremmo abbassare un po' le luci... così che siano le mie mani a descrivermi il tuo corpo...” con le mani che dai capelli di lei scesero lungo il suo vestito “... o magari farci un bel bagno insieme... ultimamente sono stati fuori spesso e ho molto da farmi perdonare, no?” Fissandola con malizia.
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Guisgard
03-11-2016, 20.10.36
“Mi faccia capire...” disse Menya ad Altea “... lei ha sospetti sulla società Cibernetica Ateon? Riguardo attività interne e poco chiare o addirittura sospetta che possa avere a che fare con la morte di suo fratello?” Fissandola.
Dacey Starklan
03-11-2016, 20.11.38
" Mi mancava esserlo..." con un sospiro scendendo a baciarlo sul petto.
" Abbiamo entrambi tanto da farci perdonare... Ma tu potresti iniziare con l'idea del bagno... Sono certa che riuscirò a perdonarti qualcosa così..." con un sorrisetto.
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Guisgard
03-11-2016, 20.12.41
Elv fissò Gwen che non aveva risposto nulla.
“Non dici niente...” disse lui, senza smettere di toccarla “... chissà a cosa pensi...” e le sue dita cominciarono a sfiorare il suo reggiseno con audacia.
Molta audacia.
Altea
03-11-2016, 20.14.51
Guardai la dottoressa.."Sto parlando delle loro attività interne...vi è qualcosa non mi è chiaro...il fatto di mio fratello è una cosa a parte, a meno che non scopriamo sia tutto collegato...sono qui per questo..perchè il dottore Iasevol mi aiuti no?" sorrisi alla donna mentre osservavo ogni dettaglio attorno...mi chiesi perchè erano stati così interessati a scagionare il Falco o Figlio del Vento..non sono affari tuoi..non ti ha risposto agli sms, si potrebbe aver cambiato numero..mah insomma..più lontano ci stai meglio è, lo sai...si ma se stesse male? E' cosi portentoso, vuoi che abbia bisogno di te Altea?.
Ero persa in quei pensieri e la dottoressa mi fissava pensierosa e sorrisi.."Oh scusi..ero persa in pensieri..io sono venuta a riportare i fatti, poi sarà il dottore a valutare penso..." tranquillamente.
Guisgard
03-11-2016, 20.18.14
Iasevol sorrise a Clio.
“No, biondina, no...” disse il pilota alla ragazza, tirando l'ultima boccata da quella sigaretta, per poi spegnerla nel posacenere sul tavolo “... a me non interessa niente delle vostre sfide...” soffiando fumo “... io voglio solo scontare i miei sei mesi di carcere e poi andarmene via, magari lontano da questa città...” sorridendo beffardo a Clio “... se poi vuoi davvero conoscere le mie qualità, quelle vere, beh, puoi sempre chiedermi un appuntamento, no? Anche stanotte se ti va.” Facendole l'occhiolino e ridendo. “Beh, a questo punto credo che non ci sia altro da dire, signori...” alzandosi.
Guisgard
03-11-2016, 20.19.45
“Prima faremo, prima lasceremo questo luogo...” disse Ardes a Gaynor.
Ad un tratto i due sentirono diversi e strani rumori provenire dalla stanza accanto.
Lady Gwen
03-11-2016, 20.20.05
Sorrisi impercettibilmente alla sua frase.
Già, a cosa pensavo.
Intanto le sue mani avevano raggiunto il mio reggiseno, sfiorandolo con estrema audacia.
"Penso che non vorrei che ci fosse mai nessun'altra nelle tue fantasie, nei tuoi pensieri..." Risposi piano.
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Guisgard
03-11-2016, 20.22.23
“Non saprei...” disse Ren a Nyoko “... non ricordi in che modo tuo nonno ne parlava? Bene o male?” Fissandola. “Magari lo conosce, o forse lo ha solo sentito nominare... forse dovresti chiamarlo a casa col tuo cellulare e chiedere...”
Guisgard
03-11-2016, 20.36.56
Il cameriere annuì a Nora e le chiese gentilmente di entrare e seguirlo.
Era una villa molto grande e sfarzosa, di quelle di gusto Neoclassico con richiami di un Barocco antico e pomposo, usate dalla nobiltà come dimore di caccia sulla strada di Saggesia che anticamente univa l'odierna Capomazda City con la capitale Afragolignone.
Il distinto maggiordomo fece allora accomodare Nora in un ampio salone, pieno zeppo di oggetti di esteticamente arditi.
“Vogliate attendere qui, prego.” Disse, per poi uscire.
Poco dopo la porta del salone si aprì ed entrò qualcuno.
Lady Gaynor
03-11-2016, 20.41.42
"Hai sentito?" Mormorai "Affacciamoci e se non ci convince ciò che vediamo ce la diamo a gambe levate..."
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Nora seguì il cameriere.
Appena quello la fece entrare, la ragazza storse il naso.
Troppo pomposo, troppo sfarzoso, troppo barocco, troppo lussuoso, troppo... Tutto.
Era veramente troppo.
Quando uscì, dicendo a Nora di aspettare, la ragazza dagli occhi blu si sedette su un divano, pomposo anche lui, ma piuttosto comodo, dovette ammettere.
Dopo poco la porta si aprì e la giovane, sempre seduta su quel divano, in modo non esattamente aggraziato, si voltò
Nyoko
03-11-2016, 21.08.05
"Credo... In male..." dissi pensandoci bene. Presi il cellulare e composi il numero.
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La reazione del pilota mi stupì non poco.
Decisamente il mio aspetto creava delle reazioni particolari negli uomini, ci aveva visto giusto mio padre.
Sempre che non ci sia dell'altro...
Mi rabbuiai per un momento a quel pensiero: non era né il momento né il luogo per pensarci.
Ma il suo tono non mi sembrava offensivo, così risposi con un sorriso divertito.
"No, caro.." scuotendo la testa con un sorriso enigmatico "Non è mica così che funziona... una donna non dovrebbe mai rincorrere un uomo..." con un sorriso beffardo di risposta al suo "Tantomeno chiedere un appuntamento... semmai è il contrario".
Non scoppiare a ridere fu davvero difficile, mentre mi fingevo esperta di comportamenti umani.
Eppure sapevo che nel codice di comportamento umano, per come mi era stato presentato, era chiaro il concetto secondo il quale una donna che rincorre un uomo è piuttosto patetica, e rischia poi di ottenere l'effetto contrario.
Dopotutto, se un uomo è interessato a una donna troverà il modo di raggiungerla, di sorprenderla, ma se non è interessato, rincorrerlo a tutti i costi non risolverà niente.
Se il comportamento umano era affascinante, il sottile gioco di ruoli tra uomo e donna era forse la cosa più affascinante di tutte, la più complessa, certo, ma anche la più affascinante e unica.
Forse era la cosa che più invidiavo agli esseri umani.
Mi avevano sempre affascinato quei giochi di sguardi e di parole, e poterlo provare sulla mia pelle era davvero entusiasmante.
Anche se la cosa più grave in realtà era il suo non voler collaborare.
Non capivo perché Iasevol non parlasse.
Che potevo dire o fare per convincerlo?
Se era davvero così bravo, sarebbe stato un peccato lasciarlo andare via.
Così alzai le spalle a quelle sue ultime parole.
"Peccato.." scuotendo piano la testa "Ti avremmo offerto l'opportunità di guidare una macchina unica al mondo, fare la storia, riscattare il tuo nome..." con noncuranza "Cose così insomma...".
Guardai per un momento Iasevol che se ne stava zitto, e non ne capivo il motivo.
"Ma troveremo qualcun altro, che dite, dottore?" chiesi a Iasevol "Dopotutto dice che sono tutte fandonie, che non è affatto bravo come dicono... solo il pilota migliore al mondo potrebbe riuscire a governare quella macchina..." con un sorriso beffardo "Hanno fallito tutti, probabilmente fallirebbe anche lui se lo lasciassimo provare... meglio quindi che non voglia nemmeno mettercisi.. probabilmente ha paura.." voltando lo sguardo verso di lui, fino ad incrociare nuovamente i suoi occhi azzurri, con un'espressione indecifrabile a guidare i miei.
Guisgard
04-11-2016, 01.31.22
Tardes si lasciò baciare sul petto da Dacey.
Allora la prese in braccio e la baciò.
La porta nel bagno, adagiandola sul bordo della vasca.
Aprì così l'acqua calda per riempirla.
Versò poi del sapone, fino a quando la schiuma ricoprì il pelo dell'acqua.
Guardò allora la sua bella e giovane moglie e cominciò a spogliarsi.
Guisgard
04-11-2016, 01.34.30
Elv restò per un lungo istante a guardare Gwen negli occhi, per poi raggiungere il ferretto del suo reggiseno e sganciarlo piano.
Lo tirò allora via, scoprendo il suo seno e restando a guardarlo.
“Non potrebbe esserci nessun'altra...” disse pianissimo “... non più...”
Guisgard
04-11-2016, 01.44.49
A quelle parole di Clio, il pilota rise.
Una risata beffarda, sarcastica, persino irriverente.
“Non sei brava come credi, biondina.” Disse fissandola. “Le tue provocazioni non hanno lo stesso effetto dei tuoi occhi, credimi. Ma su una cosa hai detto giusto... detesto le donne che prendono l'iniziativa. Mi piace corteggiarle, ammaliarle, stupirle, conquistarle.” Facendole l'occhiolino. “Le cose troppo semplici, troppo facile e scontate mi annoiano.” Sistemandosi il bavero del suo giubbotto di pelle.
“Aspetti...” intervenne Iasevol “... io invece credo che lei sia proprio ciò che cerchiamo... ho visto i suoi record, le telemetrie dei suoi giri... lei ha un talento unico in fatto di auto... e noi abbiamo bisogno di lei...”
“Mi spiace, tengo troppo alla mia libertà...” fece lui “... meglio sei mesi al fresco e poi fregarsene di tutto e tutti, che restare invece qui a fare chissà cosa... quindi vi saluto...” guardò Clio “... ciao, biondina.” Facendole l'occhiolino.
Ed uscì dalla stanza, raggiungendo il cortile interno del centro.
http://www.radiomontecarlo.net/resizer/675/-1/false/1446557629092.jpg--.jpg?1446557629000
Lady Gwen
04-11-2016, 01.46.49
Non mi rispose, restò a guardarmi e poi, senza una parola, sganciò il ferretto che chiudeva il mio reggiseno, per poi togliere quest'ultimo.
Le sue parole mi fecero sentire felice, di una strana felicità che non pensavo di poter provare.
Allora mi avvicinai a lui.
"Forse volevo solo sentirmelo dire..." sussurrai, con l'ombra di un sorriso, per poi baciarlo lentamente e assaporando la sensazione del mio corpo contro il suo petto nudo e accogliente.
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Guisgard
04-11-2016, 01.49.59
“Si, hai ragione...” disse Ardes a Gaynor, tenendo però stretta la pistola nella tasca.
Un attimo dopo la porta si aprì di colpo ed alcune figure apparvero sulla soglia.
Erano uomini armati.
“Eccoli, sono loro.” Il chirurgo a quelli, indicando il fuggiasco e la ragazza.
“Canaglia e vile...” Ardes al chirurgo.
Gli uomini allora presero di peso Ardes e lo portarono fuori dalla stanza.
Un attimo dopo Gaynor sentì due colpi di pistola.
Poi quegli uomini tornarono.
Ardes non era più con loro.
Sorrisi, divertita a quelle parole.
Oh, non sai quanto non sono brava...
Era stato divertente provare a giocare con la psiche umana, ma avevo ancora molto da imparare, era evidente.
Però la cosa mi affascinava, mi stuzzicava.
Restai in silenzio, con un sorrisetto divertito dipinto sul volto mentre mi parlava.
Per lo meno su una cosa ci avevo visto giusto, e le mie informazioni di base non erano poi così sconclusionate.
E per un breve, brevissimo momento mi chiesi come sarebbe stato.
Essere corteggiata, ammaliata, stupita, conquistata.
Cosa proverebbe una donna al centro di tutto questo?
Probabilmente non l'avrei mai scoperto, pensai, nascondendo un velo di malinconia persino a me stessa.
Usa dalla stanza, e io mi voltai verso Iasevol, sconvolta.
"Non possiamo mica lasciarlo andare via così!" esclamai "Che facciamo?".
Guisgard
04-11-2016, 02.01.13
Elv sentì il corpo di Gwen, i seni di lei, contro il suo petto.
E poi le labbra della ragazza contro la sua bocca.
Allora si baciarono.
Un bacio lento, dolce all'inizio e poi sempre più profondo, caldo, passionale.
Un bacio che incatenò le loro labbra e poi i loro corpi in un abbraccio forte, ipetuoso.
Ma proprio in quel momento il cellulare del giovane, chiuso nel giubbotto, cominciò a squillare.
Elv lo fece suonare, ma ci furono altre telefonate, sempre più incalzanti.
“Pare che qualcuno abbia molta fredda...” disse il teppista fissando il suo giubbotto.
Guisgard
04-11-2016, 02.05.14
“Eh, purtroppo ben poco...” disse Iasevol a Clio “... non possiamo certo obbligarlo... al massimo intimorirlo, dicendo di voler ritirare la cauzione nel caso non collaborasse...” pensieroso “... ma mi sembra un uomo disilluso... dopotutto nel suo fascicolo era descritto molto chiaramente il suo carattere... forse la nostra unica possibilità e tampinarlo... nel vero senso della parola... stargli dietro e cercare di coinvolgerlo... o minacciare di rimandarlo in prigione...”
Lady Gwen
04-11-2016, 02.08.39
Rispose al mio bacio, prima dolcemente, piano, poi il bacio si scaldò, diventando più profondo, passionale.
Un bacio che sfociò in un abbraccio impetuoso, forte, un abbraccio che esprimeva il bisogno reciproco l'uno dell'altra.
Ad un certo punto il suo telefono squillò.
Credevo che avrebbe risposto, invece lo lasciò squillare, ancora e ancora.
Chiunque fosse dall'altra parte, però, non sembrava intenzionato a desistere.
Sospirai appena.
"Se insistono tanto magari è importante" dissi con un leggero sorriso, dandogli un altro piccolo bacio.
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Guardai Iasevol, perplessa.
"Tampinarlo?" scuotendo la testa "Che cosa orribile!" con aria di disapprovazione.
"Se vuoi posso provare a parlarci io.." proposi "Sembrava rispondere anche lui al mio aspetto, no?" con un leggero sorriso.
"Secondo me basterebbe fargli vedere la macchina..." sospirai "Se è davvero un pilota così bravo non se la lascerà sfuggire, non credete?" pensierosa.
"Solo che non possiamo prenderlo di peso e portarlo di là.." risi piano "Cioè io potrei, volendo, ma credo che sarebbe poco.. appropriato, immagino" con un leggero sorriso.
"Anche se magari servirebbe a incuriosirlo, chi lo sa.." sarcastica.
Lady Gaynor
04-11-2016, 02.11.03
Ardes non ebbe il tempo di andare a controllare. La porta si spalancò e degli uomini armati entrarono nella stanza, prendendolo di peso e trascinandolo nello studio. Quel maledetto dottore lo aveva tradito... Qualche secondo dopo udii due colpi di pistola. Immaginando cosa fosse successo, gli occhi mi si riempirono di lacrime... Ardes era una brava persona e avrebbe meritato la libertà. Quegli uomini armati tornarono da me e lui non c'era...
"È morto?"
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Guisgard
04-11-2016, 02.19.15
“Si.” Disse annuendo uno di quegli uomini a Gaynor. “Di lei cosa ne facciamo? La faccio fuori?” Caricando la pistola e voltandosi verso la porta.
Allora un'altra figura apparve.
Indossava abiti neri, un lungo mantello del medesimo colore e sul viso aveva una maschera.
Guardò la ragazza per un lungo istante attraverso le fessure di quella maschera.
Il colore degli occhi, un azzurro profondo ed indefinito, era l'unica cosa che si poteva vedere.
“No, lei no.” Mormorò. “La porteremo con noi. Ha i capelli chiari.”
Alcuni di quegli uomini afferrarono Gaynor e la portarono fuori.
http://www.hdmagazine.it/wp-content/uploads/v-per-vendetta-cosa-guardo-stasera.jpg
Dacey Starklan
04-11-2016, 02.20.13
Mi lasciai trasferire fino al bagno, quasi faticavo a credere che lui lo stesse davvero facendo.
Lo guardai mentre si spogliava davanti ai miei occhi e non potei fare a meno che avvicinarmi e stringerlo a me.
Guisgard
04-11-2016, 02.22.17
Nora si voltò e vide entrare un uomo anziano, ma dall'aspetto forte e robusto.
Si avvicinò ad uno dei mobili intarsiati al gusto di Francia, prese da una scatola d'avorio un grosso sigaro e lo accese.
Poi si sedette e guardò la ragazza.
“Ebbene...” disse “... desiderate?” Fumando. “Non credo di conoscervi.”
Guisgard
04-11-2016, 02.28.16
Elv annuì a malincuore.
Prese allora il cellulare nel giubbotto, senza far allontanare Gwen da sé, stretta com'era contro il suo petto ed entrambi erano nudi.
“Si...” disse lui rispondendo “... si, dimmi... ne sei sicuro? Certo che i credo, ma mi sembra strano... possibile siano tanto idioti? Si, già... forse è come dici... ma si sa cosa vogliono? Insomma deve pur esserci un motivo se sono usciti fuori dal buco in cui si erano rintanati... ok... ok, arrivo...” e staccò la chiamata.
Entrò nella stanza un uomo robusto, anziano, che prese un sigaro da un mobile e poi si sedette di fronte a Nora.
"Ho portato le pistole che aveva richiesto" rispose secca lei, mettendo il pacco sul tavolino che li divideva "Lavoro al negozio di antiquariato, l'ho detto al suo maggiordomo. Ha fatto lei l'ordine, no?" chiese, schietta.
In realtà stava cominciando a perdere la pazienza.
Quel maggiordomo dei suoi stivali doveva averla annunciata all'uomo, no? Cosa gli aveva detto, che era lì per vendere caramelle?
Guisgard
04-11-2016, 02.30.33
“Ovvio che reagisce al tuo aspetto, Clio.” Disse Iasevol sedendosi alla sua scrivania. “E' un uomo e tu sei una ragazza molto bella. Anche se non credo di aver capito cosa tu davvero abbia in mente per convincerlo...” fissandola.
Guisgard
04-11-2016, 02.33.04
Tardes si spogliò completamente davanti a Dacey, che si avvicinò e lo abbracciò.
“Forse” disse dovresti farlo anche tu, no? O nella vasca finirai per bagnarti tutti i vestiti...” fissandola, mentre il vapore dell'acqua calda inumidiva lo specchio del bagno ed i vetri di porta e finestra.
"Non lo so.." pensierosa "Portarlo a vedere la macchina?".
Trasalii.
"Potrei..." mormorai, piano "Potrei offrirmi di accompagnarlo, e guidare la macchina, senza raggiungere velocità necessarie per i test, guidando alla normale velocità urbana non dovrebbero esserci problemi..." guardando il professore.
"Che dici, potrebbe funzionare?" pensierosa.
Lady Gaynor
04-11-2016, 02.34.27
Nei secondi che seguirono, capii che quelli non erano poliziotti, bensì criminali intenzionati ad uccidermi. Non feci nemmeno in tempo a lasciarmi prendere dal terrore, che una figura mascherata vestita di nero entrò nella stanza e diede ordine di portarmi con loro perché avevo i capelli chiari. Di quell'uomo potevo scorgere soltanto l'azzurro degli occhi, il resto era tutto coperto. Ero così terrorizzata che non riuscivo neanche a parlare, potevo solo immaginarmi come vittima bionda di chissà quale rito sacrificale. Il pensiero andò poi alle mie bimbe e il cuore mi si riempì di pena. Solo il giorno prima mi avevano accarezzato con le loro manine e adesso invece non le avrei più riviste... Mentre mi trascinavano fuori, cominciai a piangere a dirotto.
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Lady Gwen
04-11-2016, 02.34.46
Restai stretta a lui, con la testa sulla sua spalla, mentre rispondeva al telefono.
A quanto pareva, la sua presenza era richiesta altrove.
"Immagino tu debba andare..." mormorai a malincuore, abbassando lo sguardo.
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Guisgard
04-11-2016, 02.37.29
“Ah, si, ricordo...” disse l'uomo, per poi posare il sigaro su un pesante posacenere di marmo sul tavolo “... le aspettavo da giorni...” aprendo il pacco “... si... sembrano loro...” osservandole “... First e Mckintosh... 1873... con un solo colpo si poteva far saltare la testa di un uomo dal collo come fosse un tappo di bottiglia... sembra perfettamente funzionante... calcio in madreperla... sei colpi e caricatore a scatto... canna intarsiata... si, tutto perfetto...” guardando Nora “... ora non resta che provarle, no?”
La ragazza dagli occhi blu restò ad ascoltare l'uomo mentre studiava e analizzava le armi.
Si vedeva che sapeva il fatto suo.
"Mi spiace, il bersaglio non è incluso nel prezzo" rispose lei sarcasticamente, con tono beffardo e senza peli sulla lingua.
Guisgard
04-11-2016, 02.44.24
Gaynor fu portata fuori, in lacrime e spaventata, sotto l'azzurro impassibile dello sguardo di quella maschera.
Fu fatta salire su un'auto di grossa cilindrata e partirono.
Percorsero una strada solitaria, fino ad imboccarne un'altra che sembrava condurre indietro, verso la città.
Ma in quello stesso istante Gaynor senti un fazzoletto intriso di una qualche sostanza che le fu messo sulla bocca.
Un attimo dopo tutto si fece buio.
Quando poi la ragazza riprese conoscenza si ritrovò in una stranissima stanza.
Sembrava arredata con gusto orientale e nell'aria si sentiva un profumo di essenze esotiche.
Il letto su cui si trovava era formato da ampi e colorati cuscini con ricami turchi e fili d'oro.
Indosso non aveva più i suoi abiti, ma solo un lungo, leggero e bianco velo di seta purissima.
Guisgard
04-11-2016, 02.46.58
“Beh, ammesso tu riesca a convincerlo a salire in auto...” disse Iasevol “... se vuoi puoi provare, ma stai attenta, Clio... non sei abituata ad interagire con gli esseri umani, oltre il professor Anellos... e quel tipo non sembra un campione di disponibilità...” fissandola.
Guisgard
04-11-2016, 02.50.42
“Si, pare una banda rivale sia tornata a farsi viva in città...” disse Elv a Gwen, prendendo un asciugamano e posandola delicatamente sul petto della ragazza “... devo andare con gli altri e capire cosa vogliono... è gente poco raccomandabile... teste calde e pericolose... è la banda dei Cannati...”
Sospirai a quelle parole.
"Sì, lo so.." mormorai "Ma so anche quanto sia importante convincerlo... dopotutto da qualche parte dovrò iniziare, no?".
Poi quelle parole sul fatto di riuscire a convincerlo.
"Beh, siamo nel bel mezzo del nulla, e sono più che sicura che nessuno gli farà chiamare un taxi.." con un sorriso beffardo "Un passaggio è sempre gradito, no?".
Presi un profondo respiro.
"Non possiamo lasciarcelo scappare, vale la pena tentare.." sorrisi "Allora io vado..." avviandomi verso la porta, per poi voltarmi verso il professore "Fammi gli auguri!" sorridendo.
Non avevo mai usato quella frase, era una delle tante locuzioni presenti nel mio vocabolario, e mi ero sempre chiesta in che occasione avrei potuto usarla.
Chissà se sarei riuscita a convincere il tizio a salire in macchina e poi a pilotarla, ma sicuramente era una bella sfida, e il fatto che lui fosse un tipo difficile rendeva il tutto ancora più interessante.
Dopotutto per me era tutta un'occasione per crescere e imparare a pensare e ragionare come un'umana per potermi meglio mischiare tra loro.
Guisgard
04-11-2016, 02.53.01
Il vecchio guardò Nora e scoppiò a ridere.
“Nel caso mi aveste imbrogliato allora un pensierino l'avrei fatto...” disse mettendo sul tavolo l'arma e riprendendo il suo sigaro “... proverò a colpire qualche bersagli in giardino... venite con me, così verificheremo se tutte funzionano bene...” alzandosi e chiedendole di seguirlo.
Lady Gwen
04-11-2016, 02.54.59
Rimasi ad ascoltare la sua spiegazione.
Poi, invece di coprimi con l'asciugamano preso da lui, mi rivestii.
Quelle parole mi misero un po' in agitazione.
Non bastava la polizia alle calcagna, pure questo.
"Promettimi che starai attento..." mormorai, con tono apprensivo.
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Oh ma insomma, doveva lavorare, tornare al negozio, non poteva certo perdere tempo così tanto per.
Sbuffando appena, si alzò dal divano e seguì l'uomo in giardino, sperando che facesse presto.
Guisgard
04-11-2016, 02.59.57
Iasevol sorrise a Clio ed annuì.
La ragazza uscì e raggiunse il cortile, dove l'irriverente pilota si trovava, diretto verso l'uscita del centro.
Oltrepassò il cancello e si guardò intorno.
“Bene, sono nel bel mezzo di un luogo isolato...” disse sbuffando “... mi chiedo come potrò tornarmene in città...” scuotendo il capo “... che giornata del cavolo...”
Guisgard
04-11-2016, 03.01.39
“Certo...” disse Elv sorridendo a Gwen, per poi baciarla.
Si rivestì ed uscì.
Dopo circa cinque minuti qualcuno bussò al campanello.
Avvisai i tecnici di preparare l'auto, in modo che potessi portarla in città.
Uscii nel cortile e trovai lì il pilota che sbuffava.
Sorrisi nell'osservarlo alle sue spalle, senza che lui potesse vedermi.
Poi quelle parole, che mi strapparono un lungo sorriso.
"Bene bene..." dissi, avvicinandomi "Il nostro pilota appiedato, eh?" guardandolo con un sorrisetto divertito.
Poi il mio sorriso cambiò, divenne più rilassato e disteso.
"Dai, io per oggi ho finito.." mentii "Sto per tornare in città... vuoi un passaggio?" con un sorriso rassicurante che ora non era né ironico né irriverente, come se mi fossi lasciata il lavoro e tutto quello che lo riguardava alle spalle.
Lady Gwen
04-11-2016, 03.07.23
Elv mi baciò e uscì.
"Ehi aspetta, ti accompagno giù..." dissi ad alta voce, ma era già andato via.
Un attimo dopo sentii qualcuno alla porta.
Speravo che Elv non fosse stato beccato dalla portiera o da qualcun altro appena uscito dall'ascensore.
Così, in ansia, andai ad aprire.
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Guisgard
04-11-2016, 03.12.39
Nora seguì l'anziano uomo in giardino.
E posizionò alcune carte da gioco fra i rami di un albero e ad una distanza di circa cento passi cominciò a sparare, centrandole tutte.
“Ottimo centro, signore.” Disse ad un tratto una voce.
Era un giovane uomo dai capelli scuri, i modi cortesi e gli abiti alla moda.
“Chi non muore si rivede...” il vecchio a lui.
http://www.paulzeye.com/wp-content/uploads/2003/01/OUATIM-review-pic-620x300.png
Guisgard
04-11-2016, 03.16.16
Il pilota si voltò.
“Io non sono un pilota...” disse a Clio “... non più... un passaggio? Perchè no...” sorridendo “... che sia una scusa per girarmi intorno o comunque una buona azione quotidiana, beh, mi farebbe proprio comodo un passaggio... andiamo...” fissandola.
Dopo qualche istante uno degli hangar si aprì ed alcuni meccanici fecero uscire l'auto bianca.
"Beh non conosco il tuo nome.." risposi, semplicemente "Capisci che chiamarti diventa problematico.." facendogli l'occhiolino.
"Girarti intorno?" risi "Non ne abbiamo già parlato?" con un sorrisetto enigmatico.
"Ad ogni modo non montarti la testa, sono di strada.." annuendo, e facendogli segno di seguirmi.
In breve tempo raggiungemmo gli hangar e la macchina bianca uscì in tutto il suo splendore.
"Eccoci.." sorridendo, per poi salire dalla parte del guidatore.
Guisgard
04-11-2016, 03.20.28
Gwen andò ad aprire e sulla soglia trovò la portiera.
“Buonasera.” Disse fissandola. “Ero uscita per dar da mangiare ad alcuni gatti che gironzolano nel cortile, io preferisco gli animali alle persone il più delle volte, quando ho intravisto un bellimbusto uscire da qui... cos'è, frequentiamo quel tipo di persona? Si vedeva lontano un miglio che era un poco di buono. Non ho avvertito la polizia perchè sono una persona discreta, ma simili tipi in questo palazzo non devono entrarci, chiaro?”
Nora osservò l'uomo posizionare delle carte da gioco fra i rami di un albero e le ricordò i lunghi pomeriggi in palestra ad allenarsi con Dukos, il suo mentore.
A pensarci bene, erano quasi due settimane che non si faceva viva e l'allenamento le mancava.
Ad una prima impressione, l'eta dell'uomo sembrava essere tale solo all'anagrafe; era riuscito a colpire tutte le carte a quella distanza e non era andato affatto male.
Fu qualcun altro però ad esprimere i suoi pensieri.
Un giovane, dai capelli scuri e vestito bene.
Nora tuttavia lo ignorò.
"Già, complimenti. Ora però devo tornare al negozio, ho da lavorare. Buona giornata" all'uomo anziano, guardando per uattimo i due e andando verso il cancello.
Guisgard
04-11-2016, 03.24.38
“Wow...” disse il pilota guardando l'auto bianca “... vuoi dirmi che questo bolide è tuo?” Salendo a bordo e fissando Clio. “Sicura di saperla guidare? Sai, in tanti anni di gare non sono mai morto e non vorrei che accada ora.” Sarcastico.
Guisgard
04-11-2016, 03.28.49
“Un attimo...” disse l'uomo anziano a Nora che si allontanava “... qui c'è qualcosa che non va...” osservando una delle armi “... qui la verniciatura della canna è strana...” mostrandola poi al giovane dai capelli scuri.
“Si, in effetti...” quello guardando l'arma “... è stata aggiunta... non è parte dell'originale... il suo valore si dimezza...” fissando poi Nora.
“Se lo dice lui, possiamo fidarci.” Il vecchio. “E' un esperto in fatto d'armi.” Annuendo.
Nascosi un sorrisetto compiaciuto nel vedere che l'auto lo aveva colpito.
"Era di mio padre.." sorrisi "Adesso è mia.." lasciando volutamente intravedere un velo di malinconia a quelle parole.
"Cos'è non ti fidi di me?" alzando un sopracciglio "Non vorrai mica che ti ceda il posto di guida?" con un sorrisetto divertito, mentre giocherellavo con le chiavi.
"Non la faccio mai guidare a nessuno.." scuotendo la testa, per poi incatenare il suo sguardo al mio "Dovresti essere molto convincente.." con un tono completamente diverso, senza che il mio sguardo lasciasse mai il suo.
Lady Gwen
04-11-2016, 03.31.29
Ovviamente, era la portiera.
Sapevo già quello che voleva dirmi, ma chiaramente mi diede fastidio lo stesso.
Tuttavia, ero preparata.
"Lei osa dare del poco di buono al mio ragazzo? Come si permette?" esclamai, contrariata "Non ha assolutamente nulla che non vada e sappia che sono io la persona discreta qui, che per il quieto vivere non la denuncio per calunnie, mi ha capita bene? Il mio ragazzo ha sempre vissuto ad Afragolignone, fino a ieri ed oggi è venuto a Capomazda per lavoro, non ci vedo nulla di male, e sa che le dico?" dissi, tutto d'un fiato, per poi avvicinarmi a lei e fissarla "Se fosse un poco di buono, un delinquente, preferirei avere a che fare con uno del genere, piuttosto che con una portiera impicciona che ha una vita talmente noiosa che la trascorre a spiare quella degli altri!" conclusi, seriamente arrabbiata.
Molte cose non erano vere, ma di sicuro il mio odio verso di lei era reale e finalmente mi aveva dato modo di esprimerlo.
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Guisgard
04-11-2016, 03.33.16
“Non la lasci mai guidare a nessuno...” disse il pilota fissando Clio “... cos'è? Parli dell'auto... o di te?” Sarcastico, per poi farle l'occhiolino. “Facciamo così... guido io e ti porto in un bel posto... ci stai?”
Dapprima lo fissai stranita.
"L'auto, naturalmente... una persona mica si guida!" mi lasciai sfuggire.
O sì?
Mi maledissi immediatamente per averlo detto, magari era uno di quei "modi di dire" che nascondono significati reconditi, e che io non avevo nel mio database.
Ma ciò che disse subito dopo mi strappò un sorrisetto divertito.
Lo fissai pensierosa per un lungo istante, come se stessi soppesando la sua proposta.
"E sia..." sospirai infine, come se mi costasse uno sforzo "Ma solo se è davvero un bel posto!" facendogli l'occhiolino, per poi aprire la portiera per cambiare posto.
In realtà ero molto emozionata, e terrorizzata allo stesso tempo.
Un posto dove?
Mi avrebbe portato a cena?
In un ristorante?
Non ero mai stata ad un ristorante, se non con mio padre, una volta in una trattoria vicino a casa.
Ne sarei stata all'altezza?
Dovevo assolutamente sembrare normale o avrebbe scoperto il mio segreto.
Ma sotto sotto ero anche emozionata di fare qualcosa di così completamente nuovo.
Forse, se mi fossi lasciata andare per un istante avrei potuto sentirmi... umana.
Ma in realtà dovevo restare concentrata e pensare a non farmi scoprire.
L'importante era che lui avrebbe guidato l'auto.
Guisgard
04-11-2016, 03.41.20
La preghiera restò a fissare Gwen incredula.
“Ah, è così...” disse “... bene... bene! Allora vedremo se davvero è un bravo ragazzo quel tipo! Sarà la polizia a capirlo! Quanto a me, non mi interesserò più di chi frequenta questo appartamento!” Ed andò via.
Guisgard
04-11-2016, 03.49.00
Il pilota sorrise e passò al posto del guidatore.
Attese che anche Clio salisse in auto e poi partirono.
“Accidenti...” disse guidando “... tenerla a freno è un'impresa... mai guidato un'auto del genere...” mentre il vento soffiava tra i loro capelli “... ma cosa ne fate? Gare clandestine? O avete intenzione di iscriverla a qualche corsa regolare?” Correndo sull'Asse Mediano. “No, questa non è una semplice auto da corsa...” inserendo le sesta e poi la settima marcia “... e poi questo volante... sembra quello di una Formula 1...” sfrecciando verso il tramonto.
Lady Gwen
04-11-2016, 03.50.44
La guardai arrabbiata un ultimo istante prima che andasse via, poi sbattei la porta e mi appoggiai al muro, passando le mani fra i capelli.
Avevo paura.
Avevo paura per ciò che sarebbe potuto succedergli, con la polizia e il resto, e mi sentivo impotente.
Sospirai e cercai di allontanare quei pensieri.
Mi sedetti sul divano e presi il cellulare, scrivendo un sms per Elv:
Ti conviene uscire vivo e tutto intero da quell'incontro, stasera potrebbero aspettarti una cena ed una serata niente male...
Sorrisi ed inviai il messaggio.
Non sapevo se lo avrebbe letto, ma il pensiero di averlo a cena lì mi faceva diventare più ottimista nei confronti di quell'appuntamento con quella banda.
Poi mi preparai ed uscii, andando da Richard in ospedale.
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Guisgard
04-11-2016, 03.54.37
Gwen lasciò il suo appartamento e raggiunse l'ospedale per l'ultima ora di visita consentita.
“Ehilà, sorellina...” disse Richard vedendola arrivare “... dai, domani è il gran giorno! Sarò dimesso!” Ridendo. “Tu che mi racconti di bello? Ti vede bene, sai?”
Andai volentieri a quello che sarebbe stato il mio vero posto, lasciandogli quello di guida.
Partimmo, e io finsi dapprima indifferenza, osservando il panorama intorno a noi, mentre con la coda dell'occhio controllavo i parametri a cui andava la macchina, memorizzandoli di volta in volta.
Lo guardavo di sottecchi, mentre i suoi occhi restavano saldi sulla strada.
Il suo sguardo, la sua espressione, poteva negarlo quanto voleva, ma quei piccoli gesti mi dicevano che guidare faceva scattare qualcosa in lui, qualcosa di recondito e unico.
Quel qualcosa che Iasevol cercava e che io non avrei mai potuto dargli, nemmeno con tutti gli aggiornamenti del mondo.
Qualcosa di incredibilmente umano, innato quasi... passionale.
Poi quelle parole, quella domanda su che cosa avevamo intenzione di farci.
"Delle gare?" risi piano "Tu pensi troppo in piccolo, signor non-sono-più-un-pilota..." sorridendo.
Poi si corresse, e io annuii.
"Esatto, non è una semplice auto da corsa, è molto di più..." sfiorando dolcemente il bracciolo accanto a me con un sorriso vagamente malinconico "Mio padre aveva grandi progetti su di lei..".
Lady Gwen
04-11-2016, 03.59.25
"Ciao, scricciolo" lo salutai, sedendomi sul letto.
"Oh davvero? Beh allora dovremo festeggiare, domani" dissi felice.
Poi, alle sue ultime parole, sorrisi.
Sapesse quello che era successo in poche ore...
La mia vita era semplicemente cambiata.
Grazie ad un ragazzo dagli occhi scuri.
"Nulla di che, solita vita..." alzando le spalle.
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Guisgard
04-11-2016, 04.03.03
“Come sei misteriosa...” disse il pilota fissando Clio accanto a lui “... insomma, che scopo ha quest'auto? Battere qualche record particolare di velocità? O forse sfondare il muro del suono?” Ridendo ed inserendo l'ottava marcia. “E' incredibile... si, quest'auto è incredibile...” mentre il crepuscolo tingeva di vago e sognante il panorama intorno a loro.
L'auto uscì dall'Asse Mediano ed imboccò una stradina secondaria che poco dopo li portò ad attraversare una rigogliosa campagna.
I monti ora erano più vicini, screziati appena con un indefinito azzurrognolo che confondendosi nella foschia rendeva il tutto incerto, vagante.
Allora la stradina cominciò ad essere racchiusa da alti alberi con le foglie ingiallite che pendevano come incantate.
Guisgard
04-11-2016, 04.06.22
“Dai, allora te la ravvivo io la vita, sorellina.” Disse ridendo Richard a Gwen. “Da domani staremo sempre insieme!” Annuì. “Però quando domattina uscirò da qui dovrò passare prima al commissariato... vogliono interrogarmi circa l'incidente... che seccatura...”
Risi piano a quelle parole del pilota.
"Niente di tutto ciò..." sorrisi "O meglio, non solo... la velocità è importante certo, e nessuna macchina può stare al pari con questa ma... il suo scopo è rendere il mondo un posto migliore.." ammisi, con un sorriso "Con quest'auto nelle mani del Centro Meterologico, servirà a combattere il crimine come non è mai stato fatto prima... è uno strumento incredibile che non nasconde solo velocità ma anche diversi segreti..." indicando i sette pulsanti misteriosi "Se vorrai ti mostrerò di cosa è capace... non qui però...." guardandomi attorno "Potremmo dare troppo nell'occhio" sorridendo.
Intanto il paesaggio intorno a noi mutava, e andavamo verso luoghi così nuovi e magici per me, che mi affascinavano terribilmente, anche se cercavo di non darlo a vedere.
Però era difficile non rimanere estasiati davanti a tutta quella bellezza.
Ero rapita e incantata nel guardare fuori.
"Dove.." sussurrai, titubante "Dove mi stai portando?" con un sorriso diverso, timido e incerto ma speranzoso ed emozionato allo stesso tempo.
Lady Gwen
04-11-2016, 04.11.20
Risi alla sua risposta.
Dopotutto ero felicissima che venisse a vivere con me, erano due anni che lo sognavo.
"Sì, ovviamente. Ah vedi che sono passata a scuola per iscriverti al liceo di Capomazda" dissi annuendo "Comunque l'altra sera è venuto il tenente Tardes, ha fatto anche a me qualche domanda."
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Guisgard
04-11-2016, 04.17.32
L'auto continuava a sfrecciare in quel crepuscolo morente e sognante, mentre la campagna, tra alberi e monti tinti dall'imbrunire selvaggio di quei luoghi, pareva chiudersi a riccio intorno a loro.
Arrivarono in uno spiazzo dove c'erano diverse auto parcheggiate.
“Non ti scandalizzare...” disse il pilota a Clio “... siamoo solo di passaggio, qui non è posto per le brave ragazze come te...” parcheggiando l'auto davanti ad un piccolo chioschetto, non molto distante dalle altre auto, dove diverse coppiette stavano chiuse all'interno.
Il pilota saltò fuori dall'auto e comprò qualcosa al chioschetto.
Poi tornò, montò su di nuovo e ripartirono.
Guisgard
04-11-2016, 04.20.20
“Ma mi chiedo...” disse Richard a Gwen “... cosa vorranno mai da me? Insomma, io sono la vittima, no? Che andassero a beccare il pazzo che ha cercato di uccidermi. Probabilmente era fatto di droghe... mah...” sorrise “... il liceo? Beh, speriamo sia pieno i belle ragazze.” Divertito.
Guisgard
04-11-2016, 04.23.45
Menya guardò Altea pensierosa.
“Le loro attività interne...” disse “... cosa intende dire? Ha notato, o sentito qualcosa? Forse qualcuno le ha riferito cose particolari sul loro conto? Per avere dei sospetti immagino qualcosa li abbia provocati, giusto?”
Guisgard
04-11-2016, 04.26.03
Nyoko digitò il numero di casa che prese a squillare.
“Pronto...” disse suo nonno dall'altra parte del telefono.
Lady Gwen
04-11-2016, 04.29.10
"Il fatto è che ci sono stati incidenti strano qui ultimamente e quindi vogliono solo vedere se il tuo ha a che fare con gli altri" annuendo "Rassegnati fratellino, sono io l'unica donna della tua vita" dissi, con fare teatrale, per poi ridere.
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Guisgard
04-11-2016, 04.33.01
“Ah, brava...” disse Richard fissando Gwen che rideva “... allora io sono l'unico uomo della tua vita, sorellina!” Annuendo divertito. “Affare fatto?” Ridendo.
Lady Gwen
04-11-2016, 04.36.05
Sorrisi alla sua frase.
Non faceva una piega, dopotutto.
"Di questo ne riparleremo più avanti..." dissi, ridendo e ripensando alla bellissima mattinata trascorsa con Elv.
Speravo stesse andando tutto bene, non mi fidavo di quella gente.
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Guisgard
04-11-2016, 04.40.48
Dopo arrivò un'infermiera ad avvertire Gwen.
Infatti l'ora delle visite era terminata.
“A domattina, sorellina...” disse Richard “... non vedo l'ora di uscire da qui... ci vediamo verso le undici, ok?”
Poco dopo la ragazza uscì dalla camera.
Lady Gwen
04-11-2016, 04.43.10
Poco dopo fui avvisata che dovevo andare via.
"Alle undici, perfetto" annuii, salutai mio fratello ed uscii dalla camera, scendendo poi giù nel cortile dell'ospedale e raggiungendo la moto.
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Dacey Starklan
04-11-2016, 09.17.54
Gli accarezzai le spalle e il petto quindi sorrisi.
" Forse potresti darmi una mano..." e lasciai scivolai lentamente una spallina del vestito e poi l'altra, sempre lentamente, sicura di aver catturato la sua attenzione e la sua fantasia.
Mi voltai spostando i capelli su una spalla, affinché lui potesse abbassare la cerniera liberandomi finalmente dal mio abito che ormai, grazie al vapore, mi era completamente aderente, rivelando gran parte del mio corpo.
Nyoko
04-11-2016, 11.09.08
Mio nonno rispose.
"Ciao nonno... Senti, tu tempo fa avevi nominato il capo della Ateon... Non è che ci puoi dare qualche informazione di più su di lui? Come lo conosci?" chiesi guardando Ren negli occhi.
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Lady Gaynor
04-11-2016, 16.02.01
Quei delinquenti mi fecero salire su una grossa auto e mi pareva stessimo tornando in città. Purtroppo non riuscii a capire altro perché mi narcotizzarono.
Quando riaprii gli occhi, intontita e con la testa dolorante, mi ritrovai in una stanza tipicamente orientale, con indosso soltanto un leggerissimo velo di seta bianca. Nell'aria, un odore dolciastro di sandalo mi inondava le narici, dandomi il voltastomaco. Cercai di alzarmi, ma le gambe non volevano saperne di reggermi e così mi misi seduta, circondata da cuscini ornamentali. Che mi avessero rapita per andare ad ingrossare le fila di qualche harem? In due giorni la mia vita era stata stravolta... col cuore colmo d'angoscia ripensai alle mie bimbe, che in quel momento di sicuro mi stavano reclamando, chiedendosi perché la loro mamma non fosse a casa. Sparita nel nulla, sarei forse diventata uno dei tanti misteri di cronaca nera di cui ogni giorno ci parlavano i notiziari. Un forte senso di disperazione mista a impotenza mi invase come un fiume in piena, togliendomi la lucidità di pensiero.
"Maledetto chiunque tu sia!" Urlai a piena voce, ripensando a quegli occhi azzurri dietro la maschera.
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Altea
04-11-2016, 16.09.00
"Dottoressa Menya...io non so nulla delle loro attività interne...ripeto i fatti" sospirando "Stavo cercando lavoro visto attualmente l' agenzia di modelle per cui lavoro non aveva dei casting da farmi fare, ho sentito di questa auto..la Mariwana..e mi sono presentata di persona alla Ateon. Lì incontrai una ragazza e pure lei era diretta alla Ateon per cercare lavoro, ad un tratto fummo bloccati e la ragazza sapeva quei cinesi protestavano contro la Ateon per motivi religiosi, anzi in quella zona disse i riti religiosi erano stati vietati. Lì iniziai a sospettare e spaventarmi ma andai avanti e la polizia della Ateon mandò via in malo modo i protestanti...per quale motivo delle persone dovevano protestare contro la Ateon? Era un clan della zona..." rimasi pensierosa.."si, me lo disse quella ragazza e che tengo ospite a casa mia..Carlotta..e lei come faceva a sapere tutto questo? Vedete...sono una ragazza sola e posso incorrere in guai..mio padre può essere uno dei più grandi industriali di Capomazda City e avere una delle più potenti scuderie di Formula Uno ma mi ha lasciata sola al mondo..ha pure detto prima pensava fossi diventata una prostituta e non scherzava..ora capite le mie preoccupazioni" Feci una pausa.."La sera poi andammo a una festa e due ragazze parlavano della Ateon, pure loro avevano fatto dei provini e stranamente andati male e l' indomani mattina io e questa Carlotta ci presentammo a Baias Beach...pure a lei dissero di posare..sembrava per loro fossi perfetta e poi mi liquidarono dicendo ci saremmo sentiti. Io non so nulla di quella Società, sono stata accolta da un tipo di nome Aolo, non so il nome del proprietario..non è come qui..tutto è limpido..capite? Non so..ma mi sembra sia un siparietto..potrei sbagliare. Ah, dimenticavo..le ragazze che avevano fatto il provino dissero si poteva vedere la nuova auto direttamente sul web, strano per posare non abbiamo messo l'auto...ovvio vi debba essere un unione tra oggetto e modella, non pensate?" fissai la dottoressa.."Di più non so, ma non vorrei finire in mani sbagliate, non mi sono fidata da non lasciare nemmeno il mio indirizzo. Comunque io sono qui pure per una cosa ben più importante...la morte di mio fratello Joshua...vorrei riaprire il caso che tutti hanno chiuso misteriosamente..ecco perchè vorrei parlare col dottore Iasevol..come ho saputo di voi? Niente..parlando con un poliziotto" sorrisi "E ho pensato potevate essere le persone giuste per aiutarmi". Guardai fuori la pista...le auto sfrecciavano nei test drive e ricordo come mi adiravo perchè trovavo la Formula Uno uno sport maschilista...a nessuna donna era dato giocare e correre..io amavo la velocità e mi dovevo accontentare di piste clandestine..non ero certo una ragazza quieta.
Oh perfetto... pensò la ragazza.
Non poteva semplicemente filare tutto liscio come l'olio?
Restò a guardare i due uomini e l'arma a lungo, decidendo sul da farsi.
"Sentite, l'unica cosa che posso dirvi è che dovete parlare col mio capo, il proprietario, Arystos Hardy, lì al negozio. Lui saprà sicuramente cosa dirvi, al contrario di me" rispose lei, li guardò per qualche istante e poi riprese a camminare.
Ma cosa potevano pretendere di sapere da lei? Era il suo capo l'esperto in pistole.
Certo, sarebbe cambiato tutto se le avessero chiesto qualcosa riguardo gli archi, ma qui gli archi non c'entravano e lei non aveva nulla da dirgli.
Guisgard
04-11-2016, 18.40.15
Gwen prese la moto e lasciò l'ospedale.
Era ormai sera e l'Asse Mediano era solcato da ben poche auto ormai.
Prima però che potesse arrivare in città vide lungo la strada un posto di blocco.
E fu fermata da un agente di polizia che le chiese i documenti per un controllo.
Lady Gwen
04-11-2016, 18.42.12
Lasciai l'ospedale e percorsi l'Asse Meridiano.
Ad un certo punto però notai un posto di blocco.
Che ci fosse stato un altro incidente?
Un poliziotto mi chiese di mostrare i documenti e così feci.
"È successo qualcosa?"
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Guisgard
04-11-2016, 18.44.21
Tardes sorrise e poi si avvicinò a Dacey.
Con delicatezza fece scorrere la cerniera lampo, librandola da quell'abito ormai umido ed aderente.
E con le dita prese ad accarezzare le sue spalle nude.
Un attimo dopo squillò il suo cellulare.
Quello di servizio, per le emergenze.
“Dannato telefonino...” disse, per poi afferrarlo “... me ne libero subito...” rivolto a Dacey “... si, chi è?” Rispondendo. “Cosa?” Trasalì. “Come sarebbe a dire? Quando? Si... si, arrivo subito...” staccando la chiamata.
Dacey Starklan
04-11-2016, 18.48.15
Socchiusi gli occhi sentendo la cerniera lampo scorrere lungo la mia schiena e in un baleno l'abito abbandonò il mio corpo cadendo a terra.
Sorrisi al tocco delle mani di Tardes sulle mie spalle, un tocco che però durò troppo poco, interrotto dal suono del suo cellulare.
Non potevo crederci, proprio in quel momento poi.
" Si...si fai pure" dissi ancora incredula del tempismo di quella chiamata.
" Che succede?" chiesi preoccupata avendo sentito il cambio di tono di Tardes dopo qualche battuta.
Guisgard
04-11-2016, 18.49.15
Per un lungo istante Nyoko non sentì nulla.
Suo nonno era rimasto in silenzio.
“Perchè” disse infine Nakakata “non mi hai detto che cercavate lui? Dovevi dirmelo... dovete lasciar perdere... quell'uomo è pericoloso... molto pericoloso... forse non è neanche più un uomo...”
Mi guardavo attorno, sempre più rapita da quel paesaggio che era così affascinante e nuovo per me, con occhi sognanti.
Arrivammo ad uno spiazzo con delle macchine parcheggiate e disse parole che non compresi.
Perché avrei dovuto scandalizzarmi? Pensai, guardando fuori dal finestrino.
Tuttavia non volevo dare l'impressione della sprovveduta così mi limitai ad annuire sorridendo a quelle sue strane parole.
Che posto era mai quello se doveva scandalizzarmi?
Adesso ero curiosa, ma certo non avrei potuto chiederglielo.
Fortunatamente restò via poco, tornò e ripartimmo.
Osservai quello che aveva preso, poi tornai ad osservare lui.
"Siamo quasi arrivati?" chiesi, sorridendo.
Ero sempre più curiosa di dove mi stesse portando.
Nyoko
04-11-2016, 18.57.47
Ascoltai le parole del nonno dopo un lasso di tempo rimasto in silenzio. Si era preoccupato e voleva lasciassimo perdere.
"Il nonno dice che è meglio lasciar perdere" dissi accostando una mano sul microfono del telefono e rivolgendomi a Ren.
"Che facciamo?" chiesi. Non mi importava poi molto, sinceramente. La mia vita andava avanti pure senza una curiosità svelata... Anche se chiunque fosse l'artefice di quei omicidi, sicuramente avrebbe dovuto essere punito.
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Guisgard
04-11-2016, 19.01.08
Un attimo dopo che Gaynor ebbe lanciato quel grido, le porte di quella sala si aprirono ed entrò una ragazza dall'aspetto orientale.
Mostrò un lieve inchino e posò su uno dei comodini un vassoio con del tè caldo e qualche dolce dall'aspetto esotico.
Poi restò a guardare la bionda prigioniera.
http://imgc.allpostersimages.com/images/P-473-488-90/27/2769/EAJTD00Z/posters/barbara-bouchet.jpg
Guisgard
04-11-2016, 19.05.53
Beh, su ciò che mi ha detto riguardo la Società Cibernetica Ateon” disse Menya ad Altea “non credo sia di nostra competenza. Problemi religiosi, sociali e culturali non ricadono nelle nostre attività. Quanto a suo fratello la cosa potrebbe essere diversa... ma mi dica... lei ha sospetti che la sua morte possa non essere stata un incidente?”
Altea
04-11-2016, 19.10.55
Annuii alla donna ma perplessa. ."Si io non penso sia stato un incidente casuale..infatti i dossier sono stati chiusi.La macchina che lo uccise..io non ho mai visto quella auto..ma sono scappata dopo l'incidente".
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Guisgard
04-11-2016, 19.11.24
“Io non posso certo acquistare un'arma difettosa o comunque non autentica.” Disse il vecchio a Nora. “Faremo così allora... tornerete al vostro negozio in compagnia di Nero...” indicando l'uomo dai capelli mori accanto a lui “... è un esperto d'armi e saprà contrattare col vostro superiore.”
“Si, andremo con la mia auto.” Fece Nero.
Lady Gaynor
04-11-2016, 19.13.18
D'un tratto la porta si aprì ed una ragazza dai tratti orientali entrò portando un vassoio con del tè fumante e qualche strano dolce. Posò il vassoio su un comodino e restò a fissarmi.
"Che hai da guardare? Potresti renderti più utile dicendomi dove mi trovo e soprattutto perché sono qui..."
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"Non ho certo detto il contrario, ma comunque ripeto che non è con me che dovete parlare" disse Nora, iniziando ad essere spazientita.
Quando l'uomo disse di tornare con Nero, questo era il suo nome, in negozio, la ragazza dagli occhi blu lo guardò.
Sarebbe andata, ma con la sua bicicletta.
"Il negozio si trova nella piazza principale, ci vediamo lì" disse a Nero, primo di inforcare la bici e raggiungere il negozio.
Guisgard
04-11-2016, 19.26.24
Il pilota aveva preso due bottiglie di birra. Tuttavia non rispose nulla a Clio, limitandosi a sorridere.
L'auto ripartì ed andarono oltre, lasciandosi alle spalle quel luogo appartato ma non solitario del tutto.
Arrivarono infine in un posto più appartato, sotto a grossi alberi frondosi.
Qui fermò l'auto ed offrì una delle birre alla ragazza.
“Siamo arrivati...” disse prendendo la sua “... prima era un luogo poco adatto ad una brava ragazza come te...” bevendo “... ora qui possiamo parlare con calma... dunque, cosa volete da me? Vi avverto che non ho denaro, quindi ripagarvi la somma per la cauzione è fuori discussione. Devo tornarmene al fresco visto che non accetterò di aiutarvi?” Per poi accendere lo stereo dell'auto.
Non rispose, limitandosi a guidare.
La mia curiosità cresceva sempre più, e il panorama si faceva sempre più intimo e affascinante.
Alla fine si fermò, sotto alcuni alberi frondosi che contribuivano a rendere il tutto più poetico.
Mi porse una bottiglia, e io sorrisi, cercando di essere il più naturale possibile.
Di nuovo quelle parole sul luogo di prima e quel chiamarmi "brava ragazza".
Nemmeno mi conosceva dopotutto.
"Cosa ti fa pesare che lo sia?" con un sorriso divertito, per poi portare la bottiglia alle labbra
Mi rilassai sul sedile, beandomi della vista che si poteva godere da quel posto appartato.
"Soldi.." sorrisi, scuotendo la testa "Nessuno vuole i tuoi soldi, tranquillo.." prendendo un sorso di birra "Anzi, saresti pure ben pagato!".
Sospirai, guardando dapprima lontano, per poi voltarmi verso di lui.
"Volevamo solo che guidassi quest'auto..." dissi, dolcemente, con un sorriso leggero "Ha bisogno di un pilota, e non di un pilota qualsiasi... tutti quelli che sono arrivati per provarla hanno fallito, tutti... persino io..." sospirai "Questa macchina è unica... e ci vuole qualcuno di altrettanto unico per pilotarla....".
I miei occhi raggiunsero i suoi per un lungo istante.
"Non so cosa ti abbia fatto perdere stima in te stesso ma..." sorrisi piano "Sei l'unico che può farcela... Ho visto tutti i test, e hai fatto più progressi tu in questo tragitto che fior fior di piloti nei test..." sospirai, scuotendo la testa "È davvero un peccato che tu voglia mollare senza aver almeno tentato.." con un altro leggero sorriso, per bere un altro sorso di birra.
Stavolta non c'era sarcasmo o provocazione nella mia voce, solo dolcezza e rassegnazione.
"Perché questa macchina è davvero speciale, sai?" cambiando sguardo per un momento "Puoi averne guidate quante ne vuoi..." con tono più caldo senza che me ne accorgessi "Ma nessuna sarà mai come lei... nessuna.." con gli occhi intensi nei suoi.
Guisgard
04-11-2016, 19.55.57
“Ci sono diversi posti di blocco...” disse il poliziotto controllando i documenti di Gwen “... da qui fino alla costa Flegeese...” spiegò “... un pirata della strada ha ucciso un ragazzo... comunque è tutto in regola...” ridandole i documenti “... può andare... buona serata.” Sorridendole.
Guisgard
04-11-2016, 19.56.28
“Il commissario...” disse Tardes palesemente scosso “... pare sia stato investito davanti al commissariato... una morte assurda, in pieno centro cittadino...” rivestendosi “... mi spiace, Dacey... ma devo...” fissandola “... cercherò di tornare quanto prima...” con lo sguardo in quello di lei per un lungo istante.
La baciò dolcemente ed andò via.
Guisgard
04-11-2016, 19.57.26
“Lasciar perdere...” disse sorpreso Ren a Nyoko “... perchè mai? Che pericolo c'è? Vogliamo solo curiosare un po' in giro, no? Di cosa ha paura tuo nonno?”
Guisgard
04-11-2016, 19.58.02
“Io posso anche portarla dal dottor Iasevol, ma lui le dirà ciò che sto per dirle io ora...” disse Menya ad Altea “... se l'incidente di suo fratello è avvenuto durante una gara di Formula 1 noi non abbiamo alcuna competenza ad indagare... cosa diversa invece se l'incidente, presunto tale, è accaduto durante una corsa clandestina, su un percorso metropolitano...”
Guisgard
04-11-2016, 19.58.32
La ragazza orientale guardò ancora Gaynor per un lungo istante.
“Sei al sicuro...” disse “... qui nulla potrà capitarti... e se saprai comportarti allora forse potrai raccontarlo ai tuoi figli.”
Altea
04-11-2016, 19.59.04
Sospirai. ."Ehm..sono io quella che faceva e fa le corse clandestine. .è avvenuto durante una corsa di Formula Uno e so che il Falco Superbolide fu colui lo tenne con sé mentre stava morendo..almeno da quello ho potuto e voluto vedere..vi prego datemi una possibilità".
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Lady Gwen
04-11-2016, 19.59.11
Annuii, ma mi preoccupai quando parlò di un ragazzo ucciso.
"Sa chi era la vittima?" chiesi, cercando di non sembrare troppo preoccupata al pensiero che potesse trattarsi di Elv.
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Guisgard
04-11-2016, 20.01.08
A quelle parole di Nora, Nero sorrise sarcastico.
“Ma certo...” disse annuendo “... ti aspetterò là...” fissandola.
La ragazza prese la sua bici e tornò al negozio, trovando là l'uomo fermo nella sua auto sportiva.
Nel vederla scese e le si avvicinò.
“Andiamo dal tuo principale.” Nero a lei.
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Guisgard
04-11-2016, 20.01.53
Il pilota sorseggiò ancora la sua birra.
“Perchè se non lo fossi, ci avrei già provato con te...” senza voltarsi a guardare Clio “... l'auto migliore ed il pilota perfetto... o viceversa... prima parlavi del crimine... quindi guidandola cosa dovrei fare? Il poliziotto?” Sorrise ironico. “Secondo me avete sbagliato persona...”finendo la birra “... come detto è molto tempo che non metto le mani su un volante... intendo in modo serio... probabilmente mi sono anche rammollito...” ridendo “... chissà, pure con le donne, no? Dopotutto qui le coppiette vengono a fare l'Amore ed io sono qui con te a bere schiuma di birra ed a parlare di quest'auto...” scuotendo la testa.
Nora si immerse nella confusione della città, raggiungendo dopo il negozio.
Nero era già arrivato.
"Capo, hai visite" disse sarcasticamente, entrando e prendendo posto sul solito sgabello nell'angolo dietro il bancone.
Nyoko
04-11-2016, 20.08.57
Abbassai lo sguardo dubbiosa... Mio nonno non sbagliava mai e io gli credevo.
"Mio nonno dice che quel uomo è pericoloso... Che non si può considerare uomo..." dissi tenendo sempre il telefono fermo fra le mani... Non avevo paura, certo, ma non ero neanche pronta ad espormi a pericoli così facilmente...
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Dacey Starklan
04-11-2016, 20.15.00
" Cosa?" ricordando di aver conosciuto l'uomo tempo prima. " Oh cielo...Si vai, assolutamente . Non preoccuparti, è importante lo capisco. Io sono qui, ti aspetto" dispiaciuta per quella triste notizia. Ricambiai il bacio e mi rivestii tornando in camera.
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Arrossii appena a quelle parole di lui, ma fortunatamente non lo vide perché non si voltò verso di me.
Ma infondo sapevo che era solo il mio aspetto a fargli quell'effetto.
Dopotutto non mi conosceva nemmeno.
E se sapesse chi sei, scapperebbe...
Abbassai lo sguardo, diventato per un istante malinconico.
Quelle cose erano per le donne, non certo per un androide come me.
Chi vorrebbe una macchina?
"Solo ragazze facili, eh.." con un sorrisetto che voleva sembrare divertito e distante "Contento te.." sospirai appena "Dopotutto non sai niente di me... nemmeno il mio nome..." posando la testa sul sedile e voltandomi verso di lui.
Poi parlò della macchina e io cercai di concentrarmi su quello che era l'obbiettivo primario.
"Io non so bene come funzionerà una volta che la macchina sarà pronta.. io mi occupo dei test, di monitorare i dati e tutto il resto.." scossi la testa "Per ora non può nemmeno uscire dal laboratorio, voglio dire... oggi è la prima volta che succede... c'è ancora molta strada da fare.. perché nessuno riesce a tenerla... finchè non le troviamo un pilota siamo bloccati.." sospirai, bevendo un altro lungo sorso di birra "E la signorina non è certo facile da gestire..".
Risi piano a quelle mie parole, mentre la mia mente cominciava a fare strani collegamenti.
"Infondo un auto non è tanto diversa da una donna, no?" con un sorriso vagamente malizioso "Ci sono quelle che possono essere guidate da chiunque.... poi ci sono quelle per pochi, e poi c'è lei.. che è un po' come quelle donne che aspettano anche una vita intera quell'unico uomo che le meriti.." con un sorriso beffardo.
"Quindi effettivamente non mi stupisce che tu non voglia guidarla.... meglio guidare auto più facili e maneggevoli, no?" con gli occhi nei suoi "Piuttosto che imbarcarti in qualcosa che potrebbe richiederti molto più di quanto tu sia disposto a dare.." con voce calda e profonda.
Ero stupita da me stessa, non sapevo bene da dove avessi preso quelle informazioni, certo non nel mio database.
Ero confusa, e sicura contemporaneamente.
Una sensazione strana, inebriante e nuova.. ma bellissima.
Poi quelle parole sull'essersi rammollito mi scossero non poco.
"E non hai voglia di scoprirlo?" battendo la mano violentemente sul bracciolo.
Troppo violentemente, con la mia forza sovrumana stortai una guarnizione.
La guardai spalancando gli occhi per un istante, poi distolsi lo sguardo sperando che non se ne accorgesse.
"Scoprire se chi ti ha fatto credere di essere finito si sbaglia? Scoprire se puoi ancora essere grande?" con gli occhi improvvisamente infuocati nei suoi.
"Ho visto il tuo sguardo mentre guidavi.." ormai parlavo a ruota libera, ignorando i protocolli sulla conversazione "L'ho visto... ti sei lasciato andare, per un momento... hai dimenticato che porti una maschera di ghiaccio.. per un istante.." sentivo il battito del mio cuore accelerare e improvvisamente avevo caldo.
"Dimmi che non ti è piaciuto!" con voce accalorata, avvicinandomi a lui con aria di sfida "Dimmi che non vuoi prendere questa macchina.." parlando con un tono più calmo e caldo "Andare in pista..." senza distogliere gli occhi dai suoi "Accelerare, ancora e ancora... vedere fin dove riesci a spingerti.. portarla dove nessuno è mai arrivato, condurla dove e come solo tu sai di poter fare... sempre più veloce, sempre più lontano.. ancora e ancora.." avevo uno strano sorriso, un sorriso che non conoscevo.
"Dimmi che non è questo che vuoi.." proseguii, senza lasciare mai il suo sguardo "Dimmelo guardandomi negli occhi..." senza dargli possibilità di distogliere lo sguardo.
"Dimmelo e io me ne andrò..." sorrisi, un sorriso beffardo e indecifrabile "Non vedrai più me, la macchina, il centro.. potrai tornare alla tua vita.... Ma dovrai dirmelo qui, adesso, guardandomi negli occhi..".
Lady Gaynor
04-11-2016, 23.34.56
"Al sicuro? Ma se uomini armati mi hanno rapita e portata qui a forza..." risposi alla ragazza "Ti prego... me ne resterò buona in questo letto senza fiatare, ma dimmi cosa mi sta succedendo..."
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Guisgard
05-11-2016, 01.07.51
“Se suo fratello è morto durante una corsa ufficiale” disse Menya ad Altea “allora come detto le cause di quell'incidente non sono competenze del nostro centro, mi spiace.” La guardò. “Una possibilità? Mi perdoni, non credo di capire... che genere di possibilità vuole da noi?”
Guisgard
05-11-2016, 01.10.10
“Si trattava di un giovane musicista girovago...” disse il poliziotto a Gwen “... di quelli senza fissa dimora... è accaduto l'altro giorno... tutta la polizia della regione lo sta cercando ora.”
Altea
05-11-2016, 01.12.15
"Di parlare col dottore..." quella donna era rigida come il ferro "Scusate ma perchè non potete indagare sul fatto? Voglio saperlo dal dottore..o siete come la Ateon e non fate parlare il diretto interessato. Le autorità di polizia lo hanno decretato come un normale incidente...affatto...quella auto lo aveva sfiorato cercando di portarlo fuori strada e in una chicane lo ha sorpassato mandandolo diretto in Paradiso...mi auguro" stringendo i pugni dalla rabbia pensando all' incidente.
Guisgard
05-11-2016, 01.13.35
Nero entrò insieme a Nora nel negozio e si avvicinò subito al bancone, mostrando l'arma contraffatta al principale.
“Non sono affari miei...” disse questi “... i miei esperti hanno assicurato circa l'autenticità dell'arma, quindi il resto non mi interessa. Quella è la porta, amico... e vedi di andartene.” Con modi spicci.
“Non è molto gentile da parte sua fare così...” sorridendo Nero “... dopotutto il cliente ha sempre ragione, no?”
“Vuoi che ti sbatta fuori a calci?” A muso duro il principale.
Lady Gwen
05-11-2016, 01.15.12
"Oh capisco" annuendo al poliziotto "Grazie, buona serata" mi congedai e sfrecciai verso casa, molto più tranquilla sapendo che non si trattava di Elv, anche se ovviamente mi dispiaceva per quel povero ragazzo.
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Guisgard
05-11-2016, 01.16.16
Ren sospirò.
“Ok, se vuoi ti riporterò a casa...” disse a Nyoko “... non voglio certo far preoccupare tuo nonno, né turbare te... però una cosa non mi è chiara... cosa significa che forse non è più un uomo?”
Nora restò nel suo angolino a godersi la scena divertita.
Arystos sapeva essere veramente un orso quando ci si metteva.
Tuttavia sembrava che non esistesse via d'uscita da quella situazione.
"Calma, calma, signori" intervenne lei, sarcasticamente flemmatica, circondando le spalle del Capo vol braccio con fare compagnone "Ritengo che abbiate entrambi sia torto che ragione. Dunque? Che fare? Pagare meno quest'arma, poiché perde di valore" guardando Nero "Oppure scegliere un altro oggetto di eguale valore, così da avere noi la stessa somma di denaro?" guardando Arystos.
"Ovviamente, tutto dipende da quanto sia disposto il nostro collezionista a rinunciare o meno alla pistola" con un sorriso enigmatico.
Guisgard
05-11-2016, 01.40.39
Scena III: Macchine e uomini
"Su Marte gli era sembrato tutto perfettamente logico, ma quello era Marte."
(Isaac Asimov, Sogni di robot)
Il pilota ascoltò ogni parola di Clio guardandola per lunghi istanti, per poi cercare l'immensità della notte attraverso i vetri dell'auto.
“Sembri una filosofa...” disse infine “... magari anche un po' romantica, persino quasi infantile...” posando la bottiglia vuota “... e comunque parli troppo... di me non sai nulla... nulla di quelli come me...”
“Diglielo...” la ragazza guardandolo negli occhi “... diglielo quando tornerai da lei...” con lo sguardo nel suo “... diglielo... diglielo che per lei ha rinunciato a tutto... che stai costruendo il tuo mondo intorno a lei...”
“Smettila...” mormorò lui “... non sai quel che dici...”
“Allora guardami e dimmi che non è vero...” la ragazza “... che per te lei non è nulla... che non sei qui ad aspettarla... aspettare che torni, che ti chiami o che ti scriva... dimmi che non è vero nulla ed io ti crederò...”
“Tornatene a casa...” il pilota alzando lo sguardo verso l'immensità della sera “... è meglio dammi retta...”
La ragazza scosse il capo.
“Non la sto aspettando...” fissandola lui “... non più... non tornerà stanotte... e non tornerà mai più... ha scelto lui...” scagliando un sasso nel lagno “... buffo, vero? L'idolo della folla, il campione, la superstar... rifiutato per un rappresentante di non so neanche cosa...” sorridendo beffardo “... ed ora vattene...” e si incamminò nella sera e nei suoi misteri.
Quel ricordo vago gli attraversò il cuore.
“Ti riporto al centro...” mormorò, per poi mettere in moto e ripartire.
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Nyoko
05-11-2016, 01.40.55
Assicurai al nonno che sarei rientrata subito e riattaccai.
"Forse... Intende a livello di umanità... Non lo so... Avrà... Combinanto qualcosa di stupido... Come fare omicidi con un auto prossima al commercio..." ripensandoci... Era una mossa azzardata... Se qualcuno aveva visto l'auto, com'era capitato a me, non si sarebbe creato un sospetto generale? Quei pensieri mi fecero turbare. Non era più sicuro rimanere in giro e temevo il peggio.
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Guisgard
05-11-2016, 01.48.06
Tardes uscì e lasciò Dacey da sola in casa.
Prima di andare accese la tv per tenere compagnia a sua moglie.
Ed il telegiornale stava appunto parlando della tragica morte del commissario, investito da un pirata della strada forse ubriaco o sotto l'effetto di qualche droga.
Intanto Tardes raggiunse il commissariato.
“Allora...” disse entrando “... novità?”
“Probabilmente ha avuto solo il tempo di guardare i fanali dell'auto che gli piombava addosso.” Spiegò Palos. “Credi possa essere la stessa macchina che ha ucciso quel giovane?”
“Potrebbe...” annuì Tardes “... si, potrebbe essere... in entrambi i casi l'incidente sembra un'ipotesi da scartare... e comincio ad avere un altro sospetto...”
“Quale?” Palos.
“I due ciclisti...” mormorò Tardes “... forse anche loro hanno avuto la sfortuna di capitare a tiro di quel pazzo...”
Abbassai lo sguardo, senza sapere che cosa stessi provando.
Perché avevo parlato in quel modo?
Perchè mi ero lasciata andare senza filtri con un tizio di cui nemmeno sapevo il nome e che non era intenzionato a sapere il mio?
Perché gli esseri umani erano così complicati?
Perché ci stavo rimanendo così male?
"Io... ecco.." balbettai "Mi sono lasciata andare, mi dispiace..." arrossii, abbassando lo sguardo.
"No, io.." protestai "Come tornerai a casa?" Volgendo timidamente gli occhi su di lui "Sei tu quello a piedi.." sorrisi, spiando il suo sguardo.
Poi mi lasciai cadere sul sedile e sospirai, lasciando che il profondo senso di insoddisfazione e di frustrazione mi attraversasse.
"Non mi hai nemmeno detto il tuo nome..." mormorai pianissimo.
"Nemmeno ti importa sapere il mio.." constatai con amarezza.
Eppure non mi era sfuggito il fatto che non mi aveva risposto.
Che non mi aveva detto quello che gli avevo chiesto.
Quindi chissà, magari c'era una speranza.
Dacey Starklan
05-11-2016, 01.55.34
Dopo essermi rivestita mi sedetti a letto e avendo trovato la tv accesa rimasi a guardarla, specie perché si parlava proprio del caso per cui Tardes era dovuto uscire di casa.
Trovavo assurdo che un uomo come il commissario, dopo una carriera in cui rischiava la vita tutti i giorni, era morto per un incidente d'auto del tutto casuale.
E trovavo ancora più strano che fosse successo in un tempi ravvicinato rispetto ad altri casi che riguardavano un pirata della strada e le sue vittime.
Non doveva essere una coincidenza, questo pensai con un sospiro. Forse mi stavo facendo troppi giri di testa o forse avevo intuito qualcosa. Decisi che avrei chiesto a Tardes, quando sarebbe tornato, come precedevano le indagini, tanto per vedere se ci avevo visto giusto.
Guisgard
05-11-2016, 01.58.25
“Per il semplice motivo che questo centro ha competenze solo ed esclusivamente riguardo a ciò che accade sui normali percorsi stradali, siano essi cittadini, provinciali o nazionali.” Disse Menya ad Altea. “I circuiti relativi ad attività sportive non ricadono nella nostra giurisdizione. Comunque se desidera parlare anche col dottor Iasevol io non ho problemi a condurla da lui. Ma temo risponderà esattamente come ho fatto io circa l'incidente accaduto a suo fratello. Venga, prego... la porterò dal dottore.” Alzandosi.
Guisgard
05-11-2016, 02.01.02
Gwen tornò in città e poi a casa sua.
Nel rientrare nel suo appartamento fu vista dalla portiera che se ne stava a spiare da una tendina tirata.
Il cellulare della ragazza però non aveva avuto risposta.
Elv infatti non aveva risposto al suo sms.
Altea
05-11-2016, 02.03.27
Annuii.."Scusate...io queste regole non le so...beh allora se mi colpiranno a morte in una gara clandestina mi auguro qualcuno verrà a chiedere di me a voi..non mio padre certo".
Mi feci seria e seguii la donna.."Sono venuta fin qui..quindi è giusto conosca il dottore, magari potrebbe avere un suo pensiero".
E la seguii mentre mi guardavo attorno distrattamente, ero tesa.."Si può fumare qui?" chiesi mentre attraversavo i corridoi.
Guisgard
05-11-2016, 02.04.22
“Non lo sai...” disse la ragazza orientale a Gaynor “... vero? Beh, guarda...” mostrandole uno specchio in cui era riflessa la sua immagine “... hai i capelli chiari... ci sono molte leggende sulle ragazze dai capelli chiari... in Oriente non ce ne sono... niente ragazze, né donne dai capelli chiari... per questo gli uomini, così come i demoni, ne vanno in cerca...”
Lady Gwen
05-11-2016, 02.04.53
Tornai a casa, ma Elv non aveva risposto al mio messaggio.
Ero in pensiero, non mi fidavo di quella gente.
Magari era solo ancora impegnato, ma io non stavo tranquilla.
Per cercare di non pensarci, presi il libro e mi misi a studiare, in attesa.
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Lady Gaynor
05-11-2016, 02.07.42
"I capelli chiari..." mormorai "che vuol dire? Cosa sono destinata a fare?"
Non capivo nulla di quella situazione e la frustrazione cominciava a diventare pesante.
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Guisgard
05-11-2016, 02.09.50
Nero guardò Nora e sorrise.
Arystos allora allungò una mano sotto il bancone per afferrare una pistola che teneva per sicurezza in caso di clienti poco raccomandabili.
“Fermo.” Disse Nero, estraendo rapidissimo a sua volta una pistola dalla giacca. “Mossa molto stupida... allontanati dal bancone... piano e con le mani bene in vista...”
Arystos annuì e con le mani in alto si allontanò di qualche passo.
Nero così infilò un braccio sotto il bancone e prese la pistola.
“Sai che questi gingilli possono essere pericolosi?” Fissando Arystos. “Pessimo modo per risolvere una questione d'affari.”
Guisgard
05-11-2016, 02.12.39
Ren annuì a Nyoko ed i due ragazzi lasciarono il locale.
Ripresero l'auto e tornarono verso la casa di Nakakata.
Rincasati lo trovarono ancora sveglio.
E non era solo.
Guisgard
05-11-2016, 02.16.13
La favolosa auto bianca sfrecciava su quella stradina isolata, fino a rientrare sull'Asse Mediano.
“Hai ragione, quello a piedi sono io.” Disse ridendo il pilota a Clio. “Beh, allora faremo un giro più largo, arrivando in città dove mi farai scendere, ok?” Fissandola. “Quanto alle presentazioni, potresti comunque cominciare a dirmi il tuo di nome...” sorridendo.
Nyoko
05-11-2016, 02.18.01
Ren mi accompagnò a casa. Ero molto stanca, la giornata era stata pesante e non me la sentivo neanche di disegnare, quella sera.
"Oyasumi, Ren" dissi dolcemente dandogli un bacio sulla guancia e lasciai la vettura avviandomi dentro casa. Il nonno era ancora sveglio ma non era solo.
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"Che ti importa?" risposi di getto, senza voltarmi.
Restai in silenzio per un lungo istante guardando fuori.
Perché diavolo ero così delusa?
Che mi aspettavo?
Ero solo una macchina, non dovevo nemmeno pensarle certe cose.
Allora perché mi sentivo così...
"Clio!" Dissi infine, più per interrompere il filo dei miei pensieri che non erano una buona compagnia.
"Il mio nome è Clio.." dissi, sempre senza voltarmi.
Guisgard
05-11-2016, 02.20.45
E mentre Dacey era presa dai suoi pensieri, il cellulare suonò per l'arrivo di un sms.
Intanto, al commissariato, Tardes era alle prese con la tragica morte del commissario.
“C'è una novità...” disse Palos.
“Cioè?” Tardes.
“Abbiamo una testimone...” rivelò Palos “... sembra fosse l'unica ad essere in strada quando il commissario è stato investito...”
“Cosa aspetti a portarla qui?” Fissandolo Tardes.
“E' una testimone un po' particolare...” mormorò Palos “... non so quanto un giudice possa ritenerla attendibile...”
“Perchè?”
“E' una zingara...” svelò Palos.
Guisgard
05-11-2016, 02.23.55
Prima che la ragazza orientale rispondesse a Gaynor, la porta si aprì ed entrò qualcuno.
Si trattava dell'uomo con la maschera.
Fece un cenno del capo e la donna uscì.
“Vedo ti sei svegliata.” Disse, fissando Gaynor con solo quel leggero velo addosso.
Lei sentiva quegli occhi azzurri ed enigmatici percorrere tutto il suo corpo.
Nora osservò attentamente il sorriso di Nero alle sue parole.
Chissà che diamine ci trovava di divertente...
Poi tutto accadde in fretta.
Arystos che provava a prendere una pistola... Ma da quando ne aveva una?!
Il capo però era stato bloccato da Nero, che era stato più veloce di lui.
"Uomini, sempre a ricorrere alle maniere forti... E benché ciò spesso abbia la mia approvazione" disse, con un sorriso divertito "Ritengo che stavolta ci dovremo rinunciare. Avanti capo, fai finta di essere una persona ragionevole per dieci secondi della tua vita" disse sarcasticamente lei.
Dacey Starklan
05-11-2016, 02.26.55
Sentii lo squillo leggero provenire dal mio telefono, indicava un messaggio . Pensai che fosse di Tardes, per avvisarmi che sarebbe tornato molto tardi . Afferrai il cellulare sul comodino per leggere rimanendo però comodamente sdraiata sul letto.
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Guisgard
05-11-2016, 02.32.29
“No, qui non è possibile.” Disse Menya ad Altea. “Non nei corridoi.”
Arrivarono davanti ad una porta chiusa e la dottoressa bussò.
Entrarono e trovarono un uomo alto, di aspetto gradevole ed i modi gentili seduto alla scrivania.
“Iasevol, lei è Altea deBastian e chiede di poter parlare con te.” Menya.
“Certo...” annuì Iasevol “... prego, si accomodi.” Ad Altea.
E Menya uscì lasciandoli soli.
Lady Gaynor
05-11-2016, 02.33.34
Prima che la ragazza potesse rispondermi, l'uomo mascherato entrò nella stanza e la congedò. Il suo sguardo azzurro percorse tutto il mio corpo, facendomi provare un forte senso di disagio.
"Si, sono sveglia, purtroppo..." risposi a quell'uomo "Avrei preferito dormire e credere che tutto fosse un incubo... dopotutto cadere nelle mani di un pazzo assassino non è certo cosa di tutti i giorni..."
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Guisgard
05-11-2016, 02.35.02
Gwen prese il libro e cominciò a studiare per ingannare il tempo e scacciare l'ansia.
Passò un'ora e poi un'altra.
Ad un tratto la ragazza sentì un rumore sordo alla finestra.
Altea
05-11-2016, 02.37.58
A quella risposta guardai la donna di sottecchi...quanto era acida..dovevo resistere.
Ad un tratto entrammo in una porta e parlò con un uomo dall' aspetto benevolo e capii era il dottor Iasevol.
Mi sedetti e la dottoressa uscì e guardai l' uomo.."Mi scusi del disturbo dottore, ho già parlato con la dottoressa ma so non ho possibilità..sono la sorella di Joshua de Bastian...si, il pilota morto nell' incidente di Formula Uno molto tempo fa..ha fatto dei test drive pure per voi..la dottoressa mi spiegava voi non potete indagare sulla sua morte perchè avvenuta nel circuito dell' autodromo ma io penso la sua morte non fu casuale...quella auto..l' ha voluto ucciderlo" e lo guardai negli occhi.
https://1.bp.blogspot.com/_CeMLe2Ke33A/SBRle98EMcI/AAAAAAAAAOo/rt360BpFlZI/s400/bssc0545-claudia_schiffer-scavullo.jpg
Lady Gwen
05-11-2016, 02.38.34
Passarono ore, durante le quali mi divisi fra lo studio e il tormento del non sapere dove fosse Elv.
Avevo perso ormai il conto della ore che erano trascorsero da quando era uscito e mi stava distruggendo.
Poi, un rumore.
Strano, sordo, alla finestra.
Posso il libro e mi avvicinai per vedere cosa fosse.
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Guisgard
05-11-2016, 02.46.19
Nyoko entrò in casa, dopo aver salutato Ren con la promessa di risentirsi l'indomani, trovando suo nonno in compagnia di una persona.
“Vieni...” disse Nakakata alla nipote “... questi è il signor Wong...”
Sul tavolo stavano strani simboli disegnati su un foglio bianco.
“Mmmh... va male...” mormorò Wong “... un cane azzanna un cespuglio e le zanne gli restano impigliate... e qui ci sono oscurità ed animali notturni...” fissando il foglio.
“Simboleggiano le difficoltà che incontreremo...” mormorò Nakakata “... un caos, in cui mettere ordine...”
http://freemasonry.bcy.ca/fiction/images/big_trouble02.jpg
Guisgard
05-11-2016, 02.50.07
Il pilota rise piano.
“Sei un tipo che cambia idea presto vedo...” disse guidando “... Clio... è un bel nome... di quelli che si pronunciano di getto, che restano ben fissi nella mente e che suonano bene...” guardandola “... ti vedo un po' arrossata... anzi, avvampata...” sorridendo “... sicura di sentirti bene? Non è che non reggi l'alcool? O è solo la mia insopportabile presenza a darti il nervoso?” Divertito.
Nyoko
05-11-2016, 02.51.02
Comparve davanti a me un uomo. Mio nonno me lo presentò e perplessa gli tesi la mano per salutarlo.
"Piacere di conoscerla..." dissi titubante. Mi misi a sedere e li ascoltai. Da ciò che si dicevano e dagli strani disegni posti sul tavolo, dedussi che si trattava di un gioco e rimasi lì tranquilla anche se un po' confusa.
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Guisgard
05-11-2016, 02.54.56
“D'accordo, d'accordo...” disse stizzito il principale a Nora “... apri quella dannata cassa e restituisci il prezzo della pistola a questo gran... signore!”
Nero rise, tirando poi la pistola dell'uomo a Nora.
“Questa tienila tu” a lei “e bada che il tuo principale non ci giochi troppo o finirà col farsi male un giorno di questi.” Guardò allora l'uomo. “Il mio capo è un uomo ragionevole. Ma vuole merce degna. Procuragli un'altra pistola, stavolta autentica e funzionante. Poi la farai portare dalla tua bella commessa.” Indicando Nora.
Salutò ed uscì dal negozio fischiettando.
Guisgard
05-11-2016, 03.01.09
Dacey aprì il cellulare, trovando l'sms che così diceva:
“Ciao... ho appena terminato un primo blocco di fogli da annotare, correggere e possibilmente aggiornare... ma credo di non averne più voglia... capita anche a te che certe notti appaiano così lente a trascorrere? Chissà che fai... io guardo la tv... o meglio, faccio scorrere le dita sul telecomando in modo pigro ed annoiato... comunque ti ho scritto solo per avvertirti che il principale domani ha organizzato un pranzo di lavoro e ha invitato anche noi... nulla di che, alquanto formale. Forse è sciocco, ma mi piace sapere che ci andremo insieme... vorrei scrivere buonanotte ma mi piacerebbe avere un tuo sms non di saluto... sciocco, vero? Forse si...”
Era di Simon.
Guisgard
05-11-2016, 03.08.50
L'uomo mascherato continuò a fissarla.
Stavolta negli occhi, col suo sguardo azzurro ed enigmatico.
“Se io fossi un assassino” disse a Gaynor “tu saresti già morta, non credi?” Sfiorandole i capelli chiari e lisci che l'umidità notturna aveva appena reso crespi. “No, non sei qui per morire... la tua fortuna, se saprai coglierla, sono i tuoi capelli... come la favola di Raperonzolo, ricordi?” Lasciò i suoi capelli. “Ma qui non verrà alcun principe a salvarti. La tua salvezza dipende solo da te... da quanto saprai essere disponibile e ragionevole...” era vicinissimo a lei.
A quel suo corpo nudo, appena velato da quella leggera seta che non riusciva e forse neanche doveva coprire più di tanto le sue forme.
Guisgard
05-11-2016, 03.15.19
“In effetti il nostro campo di competenza sono solo i percorsi urbani...” disse Iasevol ad Altea “... mi spiace per vostro fratello, ma se la sua tragica morte riguarda solo il mondo della Formula 1 noi possiamo fare ben poco... a meno che lei non arrivi a ricordare di un qualche collegamento esterno... esterno al modo delle gare sportive intendo...”
Guisgard
05-11-2016, 03.18.03
Gwen, attirata da quel rumore, si avvicinò alla finestra.
Dal vetro notò allora una sagoma all'esterno.
Un attimo dopo, quasi spaventandola, quella figura si mostrò, bussando sul vetro.
Era Elv.
Ed il suo giubbotto di pelle appariva sporco di sangue.
Altea
05-11-2016, 03.18.03
Alle parole del dottore sospirai..era come aveva detto la dottoressa..alla sua ultima domanda però aggrottai leggermente la fronte.."Cosa intende dottore? Se ha avuto delle minacce? Quale grande asso non ne ha..di nemici ve ne sono..mi aiuti a capire" perplessa.
Lady Gaynor
05-11-2016, 03.18.50
"Hai ucciso o fatto uccidere un uomo a sangue freddo, davanti a me..." risposi all'uomo mascherato "Io questo lo chiamo assassinio..."
Era vicino a me, tanto vicino che quasi mi toccava... ero praticamente nuda e il disagio si faceva sempre più forte.
"Cosa vuoi dire? Perché non puoi spiegarti meglio? Cosa dovrei fare per compiacerti? E soprattutto, perché questa maschera? Un uomo che non mostra il suo viso è solo un vigliacco..."
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Guisgard
05-11-2016, 03.21.43
“Brutta storia...”disse pensieroso Nakakata “... una cosa è certa... lui è tornato a farsi vivo...”
“Si...” annuì Wong “... ed era facile prevederlo...”
“Ed io credo che quell'auto abbia a che fare con lui...” Nakakata.
“Cosa te lo fa pensare?” Fissandolo Wong.
“Lo sento.” Rispose Nakakata, per poi guardare Nyoko.
Guisgard
05-11-2016, 03.25.44
“Attenta...” disse lui, avvicinandosi ancor più a Gaynor “... non scherzare troppo col fuoco... la corda troppo tesa può spezzarsi...” fissandola negli occhi “... cosa ti da tanto coraggio? L'errata convinzione che nulla può accaderti? Tu qui sei una schiava, ricordalo... mi devi obbedienza... totale obbedienza...”
Lady Gaynor
05-11-2016, 03.31.52
"Il coraggio me lo da la paura..." risposi "piuttosto che sottostare a chissà quali orrori preferisco morire subito..."
Ero spaventata a morte, capitare nelle mani di un maniaco era la peggior sorte che potesse toccare ad una donna e non mi capacitavo del perché fosse successo proprio a me. Quante volte avevo sognato qualcosa di nuovo nella mia vita monotona? In quel momento pensai che era azzeccato il motto che diceva di stare attenti a quel che si desidera...
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Lady Gwen
05-11-2016, 03.32.53
Mi avvicinai e non credetti ai miei occhi.
Era Elv.
Sobbalzai quando lo vidi fuori dal vetro.
"Ehi, tutto a posto?" chiesi subito, ma poi vidi il sangue "Elv, sei ferito?" esclamai, preoccupata.
Capii che avevo fatto bene ad essere in ansia tutto quel tempo.
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Guisgard
05-11-2016, 03.33.23
“E' lei che deve spiegare a me...” disse Iasevol “... se vuole il nostro aiuto allora deve portarci tracce, indizi che possano in qualche modo far capire che l'incidente sia sorto in ambienti non legati al mondo della Formula 1... non so, se magari suo fratello era legato al mondo delle scommesse illecite, relative alle corse clandestine... in tal caso allora potrebbero esserci gli estremi per un nostro intervento.” Fissando Altea.
"Perché?" voltandomi infine verso di lui.
"Ho detto solo la verità, se ti fosse importato del mio nome lo avresti chiesto, tuttavia so che è scortese negarlo, così te l'ho detto!" spiegai con naturalezza.
Poi arrossii a quelle parole.
Davvero?
Ero avvampata?
Eppure a me non capitava mai.
"No, sto bene.." con un leggero sorriso "La tua insopportabile presenza? Credevo fosse il contrario..." guardandolo con aria enigmatica "Sei tu che hai tanta fretta di tornare a casa.." alzando le spalle con noncuranza.
"E ancora non mi hai detto il tuo nome.." dissi infine, guardandolo negli occhi.
Altea
05-11-2016, 03.38.54
Mi rischiarai la voce..."Vede professore...mio fratello non voleva allarmarmi più di tanto..io..ho visto l' auto che l' ha speronato..non era di nessuna scuderia..mai vista...aveva un ottimo amico e fu colui che accorse appena avvenuto l' incidente..il Falco...solo è impossibile parlarci e oggi ho saputo pure a lui è successo un incidente" evitai di commentare sapevo lo avessero scagionato loro e non sapevo il motivo.."L'ho contattato oggi, volevo parlarne con lui...nulla..è sparito. Comunque...si, facevamo delle corse clandestine e pure io...a volte qualcuno scommetteva su me, visto non potevo correre in pista e lo facevo lì e vincevo spesso.." sospirando "Pure ora lo faccio...sono una scapestrata vero?" sorridendo malinconicamente.
Guisgard
05-11-2016, 03.44.19
L'uomo mascherato fissò Gaynor per un lungo istante.
Poi con un gesto improvviso e deciso afferrò con le mani il velo che la copriva e lo strappò in due.
Lei sentì solo la soffice e leggera seta scivolare via dal suo corpo, lasciandolo completamente nudo davanti a quel misterioso uomo.
Per un altro istante, prima che Gaynor potesse urlare, coprirsi o fare altro, lo sguardo azzurro di quell'uomo senza volto e forse senza pietà percorse tutta la sua nudità.
In ogni parte, indugiando nei punti più belli ed intimi.
http://www.sexvicedaily.com/images/playboy%20playmate%20anna%20sophia%20berglund%20nu de%20pic%20%2099.jpg
Guisgard
05-11-2016, 03.48.29
Elv entrò dalla finestra.
“Si...” disse annuendo a Gwen “... al braccio... ma non credo sia grave... è poco più di un graffio...” tenendosi il braccio insanguinato “... quei dannati... ci hanno assaliti... alla fine però siamo riusciti a ricacciarli dalla città... mi serve qualcosa per disinfettare la ferita e medicarla... non posso andare certo all'ospedale...”
Lady Gaynor
05-11-2016, 03.50.53
Per tutta risposta, l'uomo mascherato mi strappò letteralmente il velo di dosso, lasciandomi nuda e vulnerabile al suo sguardo. Non tentai nemmeno di coprirmi, era una lotta persa in partenza contro chi aveva il coltello dalla parte del manico.
"È questo che sono destinata a diventare, una schiava sessuale?"
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Lady Gwen
05-11-2016, 03.54.34
"Sarà anche un graffio, ma sanguina abbastanza. Siediti, arrivo subito" dissi.
Lo feci sedere sul divano, andai a prendere il necessario per la medicazione.
Tornai in salone e gli feci scoprire il braccio.
Rimasi poi ad ascoltarlo mentre gli medicavo il braccio.
"L'importante è che l'epilogo non sia stato troppo tragico... Sono stata in ansia tutto il giorno..." dissi in un sospiro.
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Guisgard
05-11-2016, 03.55.58
Il pilota rise.
Erano ormai giunti in città.
“Ho solo fretta di restituirti questo gioiellino...” disse indicando l'auto che guidava a Clio “... però è vero, hai il viso avvampato...” rise “... dubito sia l'effetto del mio fascino su di te, visto non ti vado a genio... se vuoi, una volta arrivato a casa mia, puoi entrare per bere qualcosa di fresco e non alcolico... comunque, visto lo chiedi... il mio nome è Guisgard.” Accelerando.
https://alfredogarcia70.files.wordpress.com/2014/11/delon-ann-margret.jpg
Guisgard
05-11-2016, 04.04.48
“Beh, così cambia la questione...” disse Iasevol ad Altea “... forse davvero il tutto è stato organizzato al di fuori del mondo professionistico... e credo lei debba smettere con questo genere di attività visto l'accaduto e le minacce ricevute... non pensa?”
"Sì, come no.." mormorai, guardando fuori "Di scappare da quello che ho detto, semmai.." piano, mentre osservavo la città diventare sempre più vicina, fino a inondarci col suo via vai notturno.
"Comunque credevo fosse il contrario..." voltandomi verso di lui "Io ti ho fatto un sacco di complimenti e tu mi hai risposto in malo modo, dicendo che parlo troppo.." dissi, osservandolo "E non vedi l'ora di liberarti di me.." constatai.
"Salire, addirittura?" guardandolo perplessa.
Iasevol aveva ragione era difficile interagire con lui, molto difficile.
Come potevo sapere se parlava seriamente o se era solo cortesia?
O se mi prendeva in giro?
"Non vorrei disturbare.." arrossendo appena, mentre ricordavo una frase di cortesia da usare in situazioni come quelle.
Non volevo essere insistente, ma volevo andare a fondo di quella storia.
E poi, non è che avessi tutta questa fretta di dirgli addio.
Mi incuriosiva molto quell'uomo, era diverso da qualunque altro avessi conosciuto, e diverso era l'effetto che mi faceva parlare con lui, anche se non sapevo bene com definirlo.
Guisgard
05-11-2016, 04.08.53
Gaynor restò completamente nuda davanti a quell'uomo senza volto.
Nuda e senza neanche coprirsi.
Lui la guardò.
E la guardò tutta.
Lei sentiva quello sguardo azzurro su di lei, su ogni sua forma, quasi toccandola con i sensi.
“Saresti sprecata come schiava sessuale...” disse lui “... chinati e raccogli il velo...” ordinò.
Altea
05-11-2016, 04.12.59
"Non siamo certi sia questo il motivo...quindi non possiamo dire sia per colpa di questo..comunque non voglio togliere troppo tempo..è difficile cambiare una persona come me" mi alzai "Professore...è stato un piacere, ho lasciato il mio numero alla receptionist...se ha bisogno di me...comunque io pure studio e faccio la modella".
Dopo averlo salutato, uscii dalla stanza e mi diressi per i corridoi fino all' uscita e vidi un sms. Aprii e sorrisi vedendo la foto..era della mia manager e fotografa personale, Jakie, avevamo fatto quella foto in una banale strada di periferia di Capomazda City e mi riferiva era stata presa da una nota marca di profumi e cosmetici e l' avevamo pubblicata in tutti i giornali e pure su Vogue..meno male..un lavoro decente...ed uscii avviandomi alla Ferrari guardando la foto.
http://ips.plug.it/cips/supereva/cms/2016/02/Claudia-Shiffer.jpg?w=792&h=395&a=c
Guisgard
05-11-2016, 04.13.20
Elv restò a fissare Gwen mentre lei gli medicava il braccio ferito.
Era un bel taglio e sanguinava parecchio, ma nulla di veramente grave.
Alla fine la ragazza riuscì a sistemare quella ferita.
“Grazie...” disse lui “... davvero eri in pena per uno sconosciuto che hai incontrato solo da poche ore?” Guardandola negli occhi.
Lady Gwen
05-11-2016, 04.18.08
Finii finalmente di medicare quel taglio e feci una fasciatura.
Guardai Elv ed annuii.
Poi gli accarezzai il viso, scostando una ciocca di capelli.
Era ancora più bello ora che lo sapevo sano e salvo.
Infine mi avvicinai a lui e lo baciai, sempre mantenendo il contatto sul suo viso.
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Guisgard
05-11-2016, 04.19.34
Guisgard sorrise a quelle parole di Clio.
“Non disturbi affatto...” disse “... e comunque credo tu debba darti una rinfrescatina... hai il viso che va a fuoco... sicura di reggere l'alcool?” Guidando.
Erano in città ed imboccarono la direzione del quartiere industriale.
Ad un tratto videro alcune persone ferme in mezzo alla strada.
Lady Gaynor
05-11-2016, 04.22.10
Quell'uomo continuava a fissarmi, come se volesse imprimersi nella mente ogni centimetro del mio corpo.
Poi, quella frase che mi spiazzò.
Mi chinai, raccolsi il velo e glielo porsi.
"Ecco... Se non sono destinata a quello, posso sapere qual'è il motivo per cui sono stata rapita? Qual'è la sorte che mi spetta? O è un mistero anche questo?"
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Arrossii ancora di più a quelle parole.
Effettivamente poteva avere ragione, avevo bevuto senza pensarci ma non mi ero chiesta se i miei circuiti non andassero in confusione con l'alcol.
Non ci avevo pensato.
"Non lo so..." mormorai, imbarazzata "Non avevo mai bevuto prima..." voltando lo sguardo verso la strada.
"Vorrà dire che accetterò il tuo invito.." ridendo piano "Se non altro per guardarmi allo specchio..." tra il divertito e l'imbarazzato.
Poi vedemmo della gente in mezzo alla strada.
"Che succede?" chiesi, istintivamente, guardando fuori.
Guisgard
05-11-2016, 04.29.09
Elv rispose a quel bacio di Gwen.
Un contatto che lo inebriò, ridandogli le forze che la ferita gli aveva tolto.
“Questo è il premio più bello...” disse lui sussurrando sulle labbra di lei, per poi abbracciarla e stringerla a sé col braccio sano.
Lady Gwen
05-11-2016, 04.36.06
Mi sentii di nuovo viva quando rispose al mio bacio, come pervasa da una scossa.
Sorrisi felice al suo sussurro sulle mie labbra, sentendomi desiderata e protetta nel suo abbraccio, mentre la mia bocca schiusa cercava di nuovo la sua.
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Guisgard
05-11-2016, 04.36.56
“Copriti...” disse l'uomo mascherato a Gaynor “... usa il velo per coprirti... o forse ti piace essere guardata?” Fissandola. “Perchè sei qui? Perchè sei bella... guardati...” indicandole un grosso specchio ovale “... i tuoi capelli...” sfiorandoli, per poi tirarli indietro, raccogliendoli in una coda e scoprendo così il suo petto ed i suoi seni “... ti ripeto... sii ragionevole ed obbediente e potrai uscirne viva... ora copriti... fuori da questa porta ci sono uomini armati di guardia e potrebbero cadere nella fatale tentazione di gettare uno sguardo in questa stanza...” quegli occhi azzurri e carismatici, penetranti ed indagatori erano fissi in quelli di lei “... non conosco però il tuo nome... come ti chiami?”
Guisgard
05-11-2016, 04.46.48
“Non lo so...” disse Guisgard guardando la strada “... ma comunque non mi piace... tieniti forte...” a Clio, per poi inserire la marcia ed aumentare la velocità.
Cominciò così a correre verso quelle figure ferme nel mezzo della strada, suonando il clacson per farle spostare.
Sembravano teppisti.
Al suono del clacson si voltarono sorridendo beffardi.
Poi si lanciarono ai lati della strada, liberando il passaggio all'auto bianca.
“Ma che idioti!” Gridò loro Guisgard.
Un attimo dopo però un'altra figura apparve in mezzo alla strada.
Stavolta del tutto diversa.
Era abbigliata in modo strano, insolito ed inquietante, quasi fosse giunta da un'altra epoca.
Si trattava di un uomo che sorrideva in modo sinistro verso Guisgard e Clio.
Il pilota lo vide solo all'ultimo istante e frenò di colpo, investendolo però in pieno.
“Dannazione!” Urlò Guisgard. “Credo di averlo ammazzato!” Saltando poi fuori dall'auto per sincerarsi delle sue condizioni.
E con sua sorpresa lo vide in piedi, vivo e vegeto.
Sempre con quel suo ghigno sinistro.
http://images5.fanpop.com/image/photos/30900000/Big-trouble-in-little-china-big-trouble-in-little-china-30907486-853-480.jpg
Lady Gaynor
05-11-2016, 04.48.09
"Questo velo è una farsa... lo era già prima, figuriamoci ora che lo hai strappato. Se vuoi essere coerente con ciò che dici, dammi degli abiti che siano degni di questo nome..." risposi seccata alla sua insinuazione che potesse piacermi l'essere guardata da lui o dai suoi uomini.
"Ho capito che non vuoi dirmi a cosa sono destinata... sei bella, hai i capelli chiari... a me sembrate solo una manica di pazzi, ma sta bene, sarò obbediente come hai chiesto, almeno fino al momento in cui i nervi cederanno... perché è matematico che cedano... Ad ogni modo, il mio nome è Gaynor. Il tuo è un mistero come il volto?"
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"Nemmeno a me..." mormorai piano, continuando a guardare la strada.
Poi sorrisi alle sue parole e afferrai il bracciolo.
Iniziammo a correre, e non potei fare a meno di sorridere di nascosto nel vedere come teneva bene la macchina in velocità.
Quei teppisti dapprima ci guardarono, ma poi si scansarono ai lati, lasciandoci passare.
Che diavolo stava succedendo?
Poi quella figura.
La cosa più strana cha avessi mai visto.
Quel suo sguardo, così inquietante che ci osservava.
Guisgard però lo investì in pieno e io trasalii.
Scese per vedere in che condizioni fosse, ma era ancora lì.
Ero sconcertata, non sapevo che pensare.
"Guisgard andiamo via.." dissi soltanto.
Guisgard
05-11-2016, 04.54.01
Passato il momento difficile, Gwen ed Elv si lasciarono andare a quel bacio e poi ad un altro ancora.
Un bacio più caldo, più vivo, più avvolgente e penetrante.
Un bacio fatto di giochi.
Giochi di labbra, di sensi, di sapori.
“Dimmi cos'hai fatto...” disse lui baciandola con passione “... cos'hai fatto mentre ero via? Dimmi che hai pensato a me... dimmelo... dimmi che mi desideravi come io desidero te...”
Guisgard
05-11-2016, 04.58.26
Quell'uomo mascherato restò a guardare Gaynor dopo quel suo sfogo.
Gaynor che continuava ad essere nuda davanti a lui.
Nuda ed indifesa.
“Hai ragione...” disse poi lui.
Allora con un gesto lento ed improvviso portò una mano sulla maschera e la sollevò, togliendosela e mostrando finalmente il suo volto alla ragazza.
Lady Gwen
05-11-2016, 05.07.44
Fummo liberi di lasciarci andare a quel momento solo nostro, a quel bacio vivo e avvolgente che scaldò entrambi.
Un bacio durante il quale le nostre bocche si cercavano e i nostri sapori si mischiavano.
"Ti ho pensato ogni istante, non ho mai smesso... Mai..." sussurrai, con sincerità, lasciando che trovasse le mie labbra "Impazzivo al pensiero di non averti accanto... Impazzivo per il bisogno e il desiderio che avevo di te..."dissi pianissimo con gli occhi nei suoi, per poi approfondire quel bacio.
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Lady Gaynor
05-11-2016, 05.07.46
L'uomo mascherato continuò a fissarmi, per poi fare l'unico gesto che non mi sarei mai aspettata.
Con un gesto improvviso, portò la mano sul suo volto e si tolse la maschera...
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Guisgard
05-11-2016, 05.07.56
Iasevol salutò Altea e la ragazza uscì dal suo ufficio, per poi lasciare il Centro Meteorologico.
Salì a bordo della sua Ferrari e sfrecciò via.
Un attimo dopo il suo cellulare squillò.
Guisgard
05-11-2016, 05.13.49
Elv sorrise a quelle parole di Gwen e la baciò ancora.
“Ed io non ho fatto altro che immaginarti nuda...” disse, mentre le sue mani cominciarono a toccarla ovunque.
Lady Gwen
05-11-2016, 05.21.01
Eravamo completamente in balìa della passione, che esalta i sensi e ottenebra la mente.
Ai suoi tocchi, accompagnati dalle sue parole, mi lasciai andare ad un languido sospiro.
Mi piacevano le sue mani su di me, che cercavano, che scoprivano, le sentivo ovunque, attraverso la camicia o i jeans e non volevo che si fermasse, per nessun motivo.
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Guisgard
05-11-2016, 05.21.15
Quella figura, inquietante e sinistra, stava là, fissandoli con quel suo ghigno malefico.
“Sali in macchina, Clio...” disse Guisgard “... avanti, salta su... subito!” Ed anche lui si avvicinò all'auto per salire.
Ma quella misteriosa e spettrale figura mutò l'espressione del suo volto.
Il ghigno sparì e la sua bocca si spalancò, così come anche gli occhi divennero minacciosi.
Allora proprio dalla bocca e dagli occhi fuoriuscirono getti luminosi che come saette raggiunsero Guisgard e Clio colpendoli in pieno.
https://cinema1544.files.wordpress.com/2013/06/lo-pan-light.jpg
Guisgard
05-11-2016, 05.26.32
“Adesso voglio vederti...” disse Elv baciando Gwen, mentre le sue mani cominciarono ad aprire la sua camicia ed a sbottonare i suoi pantaloni “... voglio vederti come ti ho immaginata e fantasticata fino a poco fa...” assaporando la bocca di lei con i suoi baci.
Lady Gwen
05-11-2016, 05.32.54
Sentivo l'impazienza delle sue mani, che sbottonavano i miei vestiti, e la bramosia della sua bocca, che assaporava la mia, incessantemente.
Le mie mani allora raggiunsero la sua maglietta ed iniziarono piano a sollevarla, accarezzando contemporaneamente il suo petto, fino a toglierla del tutto.
Tutto mi faceva impazzire, i suoi baci, le sue mani, il suo corpo, il suo profumo, il suo modo di fare, ogni piccola cosa di lui.
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Guisgard
05-11-2016, 05.38.19
Quasi in un gioco in cui le carte erano le medesime per entrambi, l'uomo senza voltò accettò di scoprirsi il viso, proprio come Gaynor, poco prima, si era spogliata davanti a lui.
L'uomo tolse allora la maschera, mostrando finalmente il suo volto.
https://cinebeats.files.wordpress.com/2015/01/afd05.jpg?w=620&h=335
Guisgard
05-11-2016, 05.44.01
Continuarono a baciarsi, con passione, trasporto, desiderio.
E le loro mani erano un intreccio con la stoffa dei loro vestiti.
Pian piano presero a spogliarsi entrambi, guidati dall'impeto.
Gwen cominciò a sollevare la sua maglietta, scoprendo così il petto nudo di lui.
Elv invece aveva ormai aperto la camicia di lei, trovandosi con le sue mani a giocare sul reggiseno della ragazza, cercando di sganciarlo e sfilarlo via.
Ed alla fine ci riuscì, liberando il bellissimo seno di Gwen.
Lady Gwen
05-11-2016, 05.52.01
Le nostre bocche erano un tutt'uno fra loro e le mostre mani lo erano coi nostri vestiti.
Eravamo mossi e guidati dal desiderio e dall'impeto, il quale in poco tempo fece sparire la mia camicia e la sua maglietta.
Sorrisi piano sentendo le sue mani sul mio reggiseno, ripensando all'episodio in camera da letto, prima che andasse via.
Poi anche il reggiseno sparì ed io lasciai che mi osservasse, mi guardasse.
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Altea
05-11-2016, 11.33.11
Misi in moto la Ferrari e sfrecciai nella strada, ero felice e mi stavo avviando in pizzeria a prendere delle pizze take away.
Ad un tratto il cellulare suonò. .chi poteva essere..schiacciai il tasto e misi il vivavoce.."Si pronto?".
Nyoko
05-11-2016, 12.28.32
Ascoltai i loro dialoghi per poi sentirmi confusa. Che razza di gioco era? Poi nomino l'auto ed iniziai a capire qualcosa. Wong mi guardò ed io rimasi impietrita. Non riuscivo a parlare, potevo solo respirare lentamente e con fatica.
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Non avevo visto niente di più inquietante in vita mia.
Lo guardavo con due occhi spalancati mentre cercavo nel database della mia mente qualcosa che potesse assomigliargli.
Niente.
Niente di niente.
Che diavolo era?
Ci avvicinammo alla macchina, pronti a risalire e sfrecciare via in velocità.
Ma quella creatura, qualunque cosa fosse, fu più veloce di noi.
E tutto ciò che vidi fu della luce che fuoriuscendo dai suoi occhi e dalla sua bocca, ci colpì in pieno.
Il capo era inguaribile. E dopotutto, pensò Nora, quell'uomo non aveva torto.
Era giusto che il collezionista avesse ciò che chiedeva, a nessuno piace spendere i propri soldi e rimanere insoddisfatto.
Solo che questo Arystos non lo avrebbe mai capito.
Grazie ai suoi riflessi attenti e sempre pronti, come quelli di un serpente, Nora afferrò la pistola che Nero gli lanciava.
La sua proposta le sembrò più che ragionevole.
Inarcò un sopracciglio al suo complimento su di lei.
Nessun uomo gliene aveva mai fatto uno.
Anche perché gli unici "uomini" con cui aveva avuto a che fare erano stati i ragazzini dell'orfanotrofio, ma con quelli il più delle volte ci aveva litigato o fatto a botte, quindi di sicuro non le facevano i complimenti, nonostante lei riuscisse a guadagnarsi il loro rispetto.
Fatto sta che non aveva mai nemmeno avuto un ragazzo. Non l'aveva mai considerata una cosa indispensabile; era riuscita a sopravvivere da sola, quindi perché non continuare?
Nero andò via e lei restò qualche minuto a rigirarsi la pistola fra le mani, studiandone il peso, il metallo freddo che la componeva, la superficie ruvida del calcio.
Poi la posò sotto il bancone e tornò a leggere il libro di poco prima, dopo aver scoccato un'occhiata ad Arystos.
Lady Gaynor
07-11-2016, 16.53.46
L'uomo che mi stava davanti si tolse lentamente la maschera, mostrando così il suo volto. Rimasi a fissarlo stupita... mi sarei aspettata di vedere un mostro dai lineamenti corrotti dalla malvagità e invece i miei occhi stavano adesso guardando l'uomo più bello che avessi mai visto.
"Mio Dio..." non potei fare a meno di esclamare "Come può un viso così angelico adornare un animo corrotto?"
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Guisgard
07-11-2016, 17.15.25
Un raggio luminosissimo ed accecante che colpì in pieno Guisgard e Clio.
Lui cadde a terra, quasi spinto via, restando come intontito.
Lei invece, grazie ai suoi pannelli oculari in grado di filtrare la luce, non ebbe conseguenze.
Un attimo dopo la misteriosa e spettrale figura sembrava come sparita nel nulla.
Guisgard
07-11-2016, 17.17.30
Quell'uomo sorrise a Gaynor.
Forse perchè hai una percezione del Bene e del giusto corrotta...” disse lui, fissandola con i suoi occhi azzurri “... è tipico di voi persone comuni... credere che la sola verità sia la vostra...”
Quella luce, quella luce accecante e intensa.
Non sapevo cosa sarebbe successo, nè che cosa stava succedendo.
Vidi Guisgard cadere a terra, ma i miei pannelli oculari mi salvarono.
Allora mi preparai a combattere, ma quella figura svanì nel nulla.
Allora corsi da Guisgard, chinandomi su di lui per vedere se stesse bene.
Non volevo restare lì un minuto di più, così lo alzai agilmente e lo posso con delicatezza sul sedile del passeggero, salendo poi io dall'altra parte.
Solo quando sigillai ermeticamente le portiere, tirai un sospiro di sollievo, e mi voltai verso di lui.
"Ehi.." dolcemente "Come stai?" sfiorandogli piano il viso.
Guisgard
07-11-2016, 17.22.48
Le mani di Elv spogliarono lentamente Gwen dei suoi vestiti.
Infine scivolò via anche il reggiseno.
Il teppista allora guardò la ragazza negli occhi e poi il suo sguardo scese sui seni ormai scoperti.
Li guardò per un lungo istante e poi, piano, cominciò a toccarli con le dita, delicatamente.
Tocchi leggeri ma sensuale, accarezzando quei seni con gentilezza, disegnando su di essi dei cerchi sempre più stretti.
Poi si chinò ed iniziò a giocarci con la bocca.
Lady Gaynor
07-11-2016, 17.23.34
"Tu dici?" Chiesi inarcando un sopracciglio "Rapire una donna e tenerla rinchiusa per chissà quale scopo è una buona azione? Strappare una madre ai propri figli è magari una somma dimostrazione del Bene?"
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Guisgard
07-11-2016, 17.24.38
“Dannato...” disse Arystos guardando la porta da dove era uscito Nero “... che il diavolo se lo porti...” sputando a terra.
Guardò Nora che leggeva e poi andò nel retro, tornando poco dopo con un grosso registro.
Lo sfogliò e poi annuì.
Compose allora un numero telefonico e chiese ad uno dei suoi fornitori una pistola.
Quella promessa al collezionista, stavolta però autentica.
“Vado a prenderla...” rivolto a Nora “... ci impiegherò un'ora... dovrò tirare sul prezzo per guadagnarci... quando tornerò tu la porterai a quei figli di cane, chiaro?”
Ed uscì.
Lady Gwen
07-11-2016, 17.29.50
Il suo sguardo fu nel mio per qualche secondo, poi scese sui miei seni scoperti, iniziando a sfiorarli con le dita.
Delicatamente, con gentilezza, mentre io rimanevo ad osservarlo con espressione quasi incantata per quella sua dolcezza.
Poi la sua bocca li raggiunse, al posto delle sue dita, mentre le mie affondarono nei suoi capelli ed i miei occhi si serrarono, per rendere quel piacere ancora più intenso, ancora più profondo.
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Guisgard
07-11-2016, 17.30.05
“La... testa...” disse confusamente Guisgard a Clio “... mi gira... e vedo... vedo appannato... ma chi diavolo era? Come a fatto a rialzarsi così dopo essere stato investito?” Massaggiandosi la testa.
Guisgard
07-11-2016, 17.34.43
L'uomo sorrise e guardò ancora il corpo nudo di Gaynor.
“Una madre di due bambine non dovrebbe restare nuda davanti ad uno sconosciuto...” disse, per poi premere un bottoncino su un comodino.
Poco dopo entrò la ragazza orientale con un nuovo velo di seta bianca.
Lo porse all'uomo, mostrò un inchino ed uscì.
Lui allora si avvicinò alle spalle di Gaynor e adagiò, con delicatezza, quel velo sulle sue nudità.
La seta, fresca e profumata, scivolò sulla pelle liscia di lei, coprendola.
Sempre restando alle sue spalle, l'uomo cinse con le braccia i fianchi di lei, legandole quel velo all'altezza della vita.
E nel farlo sfiorò i suoi seni.
Per poco Nora non scoppiò a ridere alla reazione di Arystos, ma vedendo che l'uomo la guardava ogni tanto si trattenne.
Poi il capo ordinò la pistola.
"Sì, sì, capo..." rispose la ragazza, ma lui era già andato via.
Tuttavia non le dispiaceva una giornata diversa, nonostante avesse visto quell'ometto occhialuto e scorbutico tentare di usare una pistola.
Anzi, forse proprio per quello... pensò ironicamente Nora.
Guisgard
07-11-2016, 17.42.45
A lungo Elv giocò, chino, sui seni di Gwen, mentre lei stringeva fra le dita i capelli di lui.
E quel gioco portò ad una piacevole estasi la ragazza, con la bocca di lui, avida dei suoi seni, che infaticabile non cessava di farla impazzire.
Allora, vinto dal desiderio, il bel teppista dagli occhi neri, si sedette sul letto e denudò definitivamente la giovane, per farla poi salire a cavalcioni sulle sue gambe.
E così si unirono in un'appassionata danza d'Amore e di piacere.
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"Sei al sicuro ora..." sussurrai dolcemente "Non ne ho idea.." sospirai.
"Guido io.." annuendo "Andiamocene via di qui.." guardando la strada "È lontana casa tua?".
Guisgard
07-11-2016, 17.45.27
Poco dopo Arystos tornò nel negozio e mise davanti a Nora una scatola, per poi aprila.
Conteneva la pistola.
“Torna da quei bastardi e lasciagli la pistola...” disse “... col mio augurio che possano finire presto all'Inferno. Su, sbrigati.” Ordinò.
Lady Gwen
07-11-2016, 17.50.12
Quell'estasi aumentava, mentre la sua bocca continuava in quel gioco che mi faceva gemere e impazzire senza sosta.
Alla fine mi spogliò del tutto e, una volta sulle sue gambe, quella danza d'Amore appassionata ebbe finalmente inizio, coi nostri corpi uniti, le nostre bocche incatenate e le mani intrecciate.
Non poteva esistere nulla di più bello in quel momento, di più perfetto.
Non poteva esistere nulla, oltre noi due.
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Lady Gaynor
07-11-2016, 17.54.17
"Il velo me lo hai strappato tu di dosso... fosse per me a quest'ora sarei a casa in pigiama..."
Lo vidi premere un pulsante su un comodino e, poco dopo, entrò la ragazza orientale con un altro velo bianco. Lui lo prese e, invece di ordinarmi d'indossarlo, scivolò alle mie spalle e lo fece lui stesso. In una specie di abbraccio, mi legò il velo a mo' di pareo intorno ai fianchi. Nel fare questo gesto, le sue mani sfiorarono i miei seni. Sussultai a quel contatto come se mi fossi scottata e vidi con orrore i capezzoli che si inturgidivano. Era di certo una reazione al fresco contatto della seta sulla pelle, non poteva essere altro. Quando lui ebbe finito, mi girai di scatto e lo guardai negli occhi.
"Chi sei? Cosa cerchi da me?"
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Nora era intenta a leggere, quando sobbalzò vedendosi spuntate davanti una scatola dal nulla.
Una scatola che conteneva la pistola.
Sospiro appena, posò il libro e prese la confezione.
"Su, su, capo. Sta' calmo, o finirà per venirti un embolo se continui ad arrabbiarti..." mormorò lei, schioccando un so oro bacio sulla guancia dell'uomo.
Poi uscì, dirigendosi in bici verso la villa.
Arrivò, scese dal suo disastrato mezzo di locomozione e suonò il campanello, aspettandosi il solito maggiordomo impomatato.
Guisgard
07-11-2016, 17.58.45
“Salve...” disse una voce al cell “... Altea de Bastian? Chiamo da parte della Società Cibernetica Ateon, settore marketing, per avvertirla che il suo provino è andato a buon fine. Attendiamo la sua persona domattina nei nostri uffici. A presto.”
Altea
07-11-2016, 18.04.34
Udii la voce dietro al telefono, stavo per ribattere ma la voce spari e la telefonata era terminata..."Ovvio...e senza ribattere" aggiunsi ridendo..
Pensai un attimo..non mi fidavo di loro..e Carlotta..inoltre ora avevo avuto quella ottima possibilità dalla ditta cosmetica..ebbi un barlume e composi un numero mettendomi sulla corsia di emergenza.."Ciao Jakie sono Altea, ho visto abbiamo avuto successo con quella foto..però ho avuto un' altra proposta..no..sono preoccupata, non mi entusiasma e vorrei qualcuno di fiducia accanto, d' altronde sei la mia manager..la Società Cibernetica Ateon...ho avuto l' ingaggio, stamattina ho fatto dei shooting fotografici per loro..vieni con me domani mattina? Ti presenti come manager e mi affianchi?Non so più di chi fidarmi..".
Dacey Starklan
07-11-2016, 18.19.06
Rimasi in silenzio ad osservare il testo del messaggio che mi era appena arrivato.
Non riuscivo a capire se quel modo di scrivere fosse semplicemente amichevole e cortese o avesse un qualche secondo fine. Nonostante ciò che avevo detto a Simon mi pareva chiaro quanto lui non accettasse un mero rapporto di amicizia.
Tuttavia per il lavoro sarei dovuta andare a quel pranzo, o avrei fatto una brutta figura già dal primo giorno.
" Grazie per avermi avvertita, ci sarò sicuramente magari sarà anche l'occasione di conoscere qualche altro collega.
Però è meglio che venga per conto mio.
Buonasera davanti alla TV, a domani "
Siamo in due a guardare la TV ora
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Guisgard
07-11-2016, 18.50.40
“E'...” disse ancora intontito Guisgard “... è verso la strada principale... Wind Street 71...” indicò a Clio “... diamine mi gira tutto intorno...” scuotendo il capo “... e continuo a vedere appannato...”
In quel momento Clio si accorse nello specchietto di essere seguiti.
Guisgard
07-11-2016, 18.57.14
Fecero l'amore per tutta la notte.
Gwen si lasciò andare, catturare e guidare dall'impeto di Elv che sapeva farla sua come nessun altro.
I loro corpi danzarono a lungo, più volte, per ricominciare ancora ed ancora.
La giovane sentì la passione e la forza del bel teppista che la fece sentire donna.
E dopo quella lunga estasi, i due giovani caddero sfiniti l'una sull'altro quando era ormai l'alba.
Guisgard
07-11-2016, 18.58.25
Lui sorrise a Gaynor.
“Tutte le donne, sin da piccole, sognano di diventare principesse e regine...” disse “... e questo sto per darti... potrai esserlo, se collaborerai... una potente regina...”
Guisgard
07-11-2016, 18.59.53
“Ma questo è un colpaccio... disse Jakie ad Altea per telefono “... e tu stai a pensarci? La Società Cibernetica Ateon è tra le aziende più importanti del mondo. Hai fatto centro. Certo che ti accompagno domattina.”
Guisgard
07-11-2016, 19.01.44
Dacey rispose all'sms di Simon e poi tornò a guardare, un po' malinconica la tv.
Il telegiornale dava ancora la notizia della morte del commissario, mandando in onda le prime descrizioni possibili, sebbene ancora vaghe, dell'auto pirata.
Intanto al commissariato, la polizia cercava di far luce sull'accaduto.
Palos portò davanti a Tardes l'unica testimone.
Si trattava di una vecchia zingara.
La donna parlava solo rumeno e per capirla fu chiamato un ragazzo della sua stessa nazionalità che facesse da interprete.
“Ebbene...” disse Tardes al ragazzo “... cosa ha detto? Cosa ha visto?”
“Dice si trattava di un'auto nera e bassa...” spiegò il ragazzo “ molto veloce e che suonava il clacson all'impazzata... è sbucata dal nulla e ha puntato diritto sul povero commissario...”
“Capisco...” annuì Tardes.
Ma la vecchia aggiunse qualche altra cosa.
“Cos'ha detto ancora?” Palos al giovane rumeno.
“Storie di una vecchia...” questi “... nulla di che... vecchie superstizioni...”
“Avanti, traduci.” Fissandolo Tardes.
“Beh...” mormorò il ragazzo “... lei... lei dice che gli spiriti sono usciti dalle loro oscure dimore... e ci... ci uccideranno tutti...”
Tutto ciò mentre la vecchia sembrava recitare antiche preghiere.
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Lady Gwen
07-11-2016, 19.05.47
Trascorremmo tutta la notte a fare l'amore.
Mi aveva conquistata come nessuno mai aveva fatto prima e come nessuno avrebbe potuto fare mai.
Il suo impeto, la sua passione, erano travolgenti e mi guidavano, quasi obbligandomi a lasciarmi andare e così feci.
Mi lasciai andare a lui completamente.
Per tutta la notte.
Più volte, infinite, avevo sussurrato il suo nome, come se non avessi aspettato altro che pronunciarlo.
Poi, all'alba, ci addormentammo sfiniti.
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Altea
07-11-2016, 19.08.59
"Grazie Jakie...ma andiamo coi piedi di piombo..vi è qualcosa non mi convince in quella Società...ma io sono fatta solo per posare...del resto non importa..comunque" partendo e mettendo il vivavoce "Per me il colpaccio sarebbe trovare l' uomo giusto..ma ne esistono solo di sbagliati? Avevo pensato di aver trovato quello giusto perchè non era famoso e una persona normale e mi ha tradito pure quello...ah..rimarrò zitella a vita" risi.."Bene a domattina, ci vediamo al Caffè Centrale, facciamo colazione e poi ci avviamo..ciao" chiusi la telefonata, mi fermai in pizzeria a prendere delle pizze e mi diressi verso casa...eppure quelle ultime parole sull' amore avevano riaperto una ferita dolorosa...ora avevo solo la carriera, avevo perso mio fratello e volevo rimanere solitaria.
Lady Gaynor
07-11-2016, 19.10.35
"Ho capito..." risposi al mio carceriere "non mi dirai nulla di concreto... le tue sono solo parole vaghe, che alle mie orecchie suonano senza significato. Tu parli come se io ti avessi chiesto qualcosa, ma sappi che le uniche principesse di cui mi interessa qualcosa sono le mie figlie, alle quali tu mi hai strappato..." Una lacrima scese allora sul mio viso. "Dimmi la verità... le rivedrò mai? E perché non mi dici nemmeno il tuo nome?"
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Guisgard
07-11-2016, 19.19.32
L'alba giunse, mentre il cielo grigio portava pioggia sulla città.
I vetri, rischiarati dal Sole nuovo, erano bagnati e tutto sembrava scorrere, là fuori, come un vecchio film.
Elv si svegliò per primo e cominciò a giocare con i capelli rosso di Gwen, restando a guardarla dormire.
Guisgard
07-11-2016, 19.20.40
Nora bussò e vide la porta aprirsi poco dopo.
Il solito maggiordomo la condusse in un ampio salone, dove c'era, seduto a lucidare due grosse pistole a canna lunga, Nero.
“Ehilà, bentornata...” disse sorridendo alla ragazza.
Annuii a Guisgard e ingranai la marcia.
"Sta tranquillo.." gli sorrisi "Tra poco sarai a casa..".
Ma nello specchietto vidi qualcosa.
Qualcosa che continuava a seguirci.
"Abbiamo compagnia.." dissi a Guisgard, accelerando un poco, per cercare di seminarli.
Guisgard
07-11-2016, 19.25.38
Altea prese le pizze e tornò a casa.
Ma prima che potesse mettere piede dentro il suo cell, improvvisamente squillò.
Era un numero sconosciuto.
Guisgard
07-11-2016, 19.26.46
Lui guardò Gaynor piangere.
Allora le si avvicinò, asciugandole le lacrime con un gesto insolitamente leggero, delicato, quasi dolce.
“Parli solo delle tue figlie...” disse “... e tuo marito? Ossia il tuo uomo?”
Altea
07-11-2016, 19.28.52
Mi avviavo in casa con la cena..sicuramente Carlotta era annoiata ed affamata e suonò il cellulare.."Oh mannaggia...e ora dove appoggio i box di carta con le pizze" sbuffando e poggiandoli sui gradini della scalinata sospirando, presi di fretta il cellulare..era un numero anonimo...risposi subito prima riattaccasero "Si pronto, chi parla?".
Lady Gwen
07-11-2016, 19.29.24
Dormii benissimo, saporitamente, per tutto il tempo.
Era tanto che non dormivo così.
Ero in dormiveglia e sentii le mani di Elv fra i capelli.
Restai ancora qualche minuto in quello stato a metà fra il sonno e la veglia, poi aprì gli occhi, sbattendo le palpebre più volte.
C'era poca luce nella stanza, segno che, forse, il tempo non era dei migliori.
Intanto Elv mi guardava.
"Buongiorno..." sussurrai sorridendo, accucciandomi ancora di più fra le sue braccia sotto le coperte.
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Guisgard
07-11-2016, 19.29.34
“Eh... cosa...” disse Guisgard a Clio “... cos'hai detto?” Strofinandosi gli occhi. “Ci seguono? Chi?” Cercando di pulirsi gli occhi con un fazzoletto. “Finalmente comincio a vederci bene...” guardando lo specchietto laterale “... un auto di grossa cilindrata... sei in grado di seminarla?” Fissando Clio che guidava. “Intanto in bocca la strada provinciale...” indicò.
Per l'appunto, il maggiordomo la fece entrare e la accompagnò nel grande salone.
Lì c'era Nero, intento a lucidare due pistole.
L'uomo la salutò e lei mise la scatola sul tavolo, per poi infilare le mani nelle tasche del giubbotto e aspettare.
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"Sì, ci stano seguendo.." annuii a Guisgard "Non ho idea di chi possa essere".
Poi lui iniziò a guardare dallo specchietto e capì il tipo di auto.
"Beh non sarò brava come te..." con un sorrisetto divertito "Ma posso farcela.." prendendo un profondo respiro.
Poi annuii alle sue parole, e imboccai la provinciale.
"Agli ordini, capo.." annuendo solennemente.
Guisgard
07-11-2016, 19.35.16
Nakakata e Wong continuavano a fissare quegli strani segni.
“Non devi più tornare là...” disse il nonno a Nyoko.
In quel momento squillò il cell della ragazza.
Lady Gaynor
07-11-2016, 19.35.23
"Io non ho un uomo..." dissi alzando su di lui lo sguardo ancora umido "Il mio ex marito mi ha lasciata per un'altra... le bambine sono tutto quello che ho... E adesso sono qui, angosciata perché non so cosa vuoi da me, rinchiusa in questa stanza con te che mi hai rapita... ma perché io? Cos'ho di tanto diverso dalle altre?"
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Guisgard
07-11-2016, 19.42.24
L'uomo guardò Gaynor negli occhi.
“Solo un idiota potrebbe tradire e perdere una donna come te...” disse, per poi chinarsi e raccogliere la maschera “... per ora non posso dirti nulla... ma se farai ciò che ti dirò e non mi darai problemi, ti prometto che ne uscirai viva e potrai rivedere le tue figlie... perchè tu? Perchè sei speciale... si, io credo che tu lo sia... sono mesi che ti cerco... pur senza averti mai vista... ti ho cercata in sogno, nella fantasia e poi nella vita... ho temuto di essere condannato ad una tua ricerca perenne, fino all'Eternità... ma fortunatamente ti ho trovata...” indossando di nuovo la maschera.
Guisgard
07-11-2016, 19.44.38
“Sono un amico...” disse la voce indefinita al telefono “... ascolta, Altea... tra due giorni c'è un conto da saldare... doveva pensarci tuo fratello, ma è andato all'Inferno... vuol dire lo pagherai tu per lui... un conto speciale... un conto da pagare a duecentocinquanta chilometri all'ora...”
Dacey Starklan
07-11-2016, 19.47.51
La mia attenzione tornò subito alle notizie sulla morte del povero commissario. Alcuni dettagli iniziavano a trapelare e speravo che fosse un buon segno a favore delle indagini.
Ancora non credevo alla casualità del pirata della strada, magari un po' ubriaco.
Sebbene fossi sotto le coperte il mio corpo rabbrividì dal freddo così mi rivestii del tutto. Sapevo bene che Tardes non sarebbe tornato presto.
Spenta la TV poggiai il telecomando sul comodino, accanto al telefono e cercai di prendere sonno, giusto per far passare le ore non perché fossi davvero stanca.
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Altea
07-11-2016, 19.49.15
A quella fredda voce mi poggiai alla ringhiera altrettanto fredda ed umida, barcollai e spalancai gli occhi.."Amico? Se tu fossi un amico non mi minacceresti no? Cosa vorresti io faccia...una corsa clandestina da quel che ho capito..mio fratello non vi è più..quindi cosa potrebbe succedere se io mi rifiuto?" ero comunque fredda nella voce ma celavo la paura.
Guisgard
07-11-2016, 19.49.16
Elv sorrise e strinse Gwen fra le braccia.
“Al mattino, dopo aver fatto l'Amore e senza trucco” disse lui sussurrando “sei ancora più bella, sai? Hai gli stessi colori dell'aurora... ma a differenza di quella, che si porta via i sogni, tu i miei li stai realizzando...” e la baciò.
Guisgard
07-11-2016, 19.52.28
“Sei” disse Nero a Nora senza smettere di pulire le sue pistole “sempre così silenziosa? Quasi indifferente a ciò che accade intorno a te? Fammi indovinare...” sorridendo “... sei di quelle che non danno confidenza a nessuno per paura di chissà cosa? Oppure il tuo fidanzato è troppo geloso e ti vuole così riservata?”