Visualizza versione completa : Il Falco della strada
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Guisgard
14-11-2016, 18.11.23
“Ehi, piccola...” disse Elv interrompendo quel bacio e tenendo Gwen fra le braccia “... cos'hai? Mi sembri strana... nervosa... dimmi cosa ti prende...” guardandola negli occhi.
Guisgard
14-11-2016, 18.14.06
“Non ho affari amorosi...” disse Guisgard finendo il suo bicchiere “... ma temo finiresti con l'annoiarti da me... forse potrei accettare un certo incarico, uno strano lavoro e ciò mi porterebbe a stare fuori parecchio... comunque non ho problemi a darti le chiavi di casa mia... ovviamente non potrai rintanarti a lungo là... finchè sarai in città non potrai dirti al sicuro...” guardando Altea.
Guisgard
14-11-2016, 18.16.01
Dacey arrivò alla centrale di polizia, dove molti poliziotti erano in fermento a causa della tragica morte del commissario.
E nel via vai del corridoio la ragazza notò Palos.
Lady Gwen
14-11-2016, 18.16.16
Ovviamente Elv si accorse del mio malessere, ma non me la sentivo di rivelargli la vera natura del mio turbamento.
"Nulla, davvero, è stato un attimo. Va tutto bene, giuro" annuendo con un sorriso rassicurante, mentre gli accarezzavo il viso e lo baciavo di nuovo, stavolta per rassicurare me stessa.
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Altea
14-11-2016, 18.21.53
"Non preoccuparti...potrei stare per un pò..e poi vedere se trovo un lavoro come modella in altro luogo..sempre la cosa non ti dia fastidio. Annoiarmi..e che dovrei fare? Per di più avrei una proposta della Ateon per far loro da modella..ti immagini mi vedrebbero tutti? Un momento..io sto ospitando una certa Carlotta là..e se fingessi una fuga, magari la cosa si spargerebbe in giro. Ora lei è con la mia manager a fare un provino alla Ateon dove pure io dovevo essere presente..potrei prendere un pò di cose, lasciare un biglietto fasullo sul tavolo e nascondermi da te..sarebbe più credibile e quindi si saprebbe in giro..e la ragazza se ne andrebbe da casa mia. Dimmi tu...ma a una condizione...che tu mi accolga davvero a casa tua, altrimenti trovo posto in un albergo, non preoccuparti" tamburellando nervosamente la mano sul tavolo.."Beh, a dire il vero, non ho molto là..i miei documenti sono da mia mamma..solo vestiti e cose personali e potrei pure non andare a casa e mi cercherebbero..insomma vedi tu" sospirando e giocherellando col palmo della sua mano.."Guarda la linea dell' amore è lunga..secondo me ti sposerai e avrei tanti figli" ridendo.."Oppure potremmo trovarci un posto fuori in campagna.." alzando le spalle.
Dacey Starklan
14-11-2016, 18.22.02
Mi avvicinai all'agente scansando il resto della folla.
" Palos" mormorai cercando la sua attenzione.
" Ho bisogno del vostro aiuto " e gli spiegai rapidamente la faccenda della Fede
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Guisgard
14-11-2016, 18.23.01
Nyoko e Ren uscirono soddisfatti dal negozio.
Lei addirittura raggiante.
“Certo, c'è da dire che non ho mai impersonato un cavaliere...” disse lui “... da piccolo, a scuola per Carnevale, al massimo mi vestivo da robot o astronauta.” Ridendo. “Quindi non potrò essere molto cortese e poetico.” Divertito. “Ti accontenterai di un cavaliere quindi di seconda mano?” Sorridendole.
Nyoko
14-11-2016, 18.28.47
Risi alle sue parole e lo guardai con dolcezza.
"Cosa credi? Neanche io ho mai impersonato una principessa. Però, chissà , magari questa, può essere una scusa per far uscire quello spirito nobile nascosto dentro di noi" dissi scherzando. "Secondo me sarai un ottimo cavaliere. L'aspetto ce l'hai... Forse sei in carenza di materia grigia, ma mi accontenterò" dissi scherzando e facendogli la linguaccia.
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Guisgard
14-11-2016, 18.40.05
L'uomo mascherato guardò Gaynor con il suo sguardo azzurro ed inquieto per un lungo istante.
“Basta dunque” disse “un uomo bellissimo per far diventare debole una donna?” Senza che i suoi occhi tradirono emozioni. “Stanotte tornerò... anche solo per vedere se tutto è apposto... come detto, non farò mai nulla contro la tua volontà.” Ed uscì.
Lasciò così la ragazza da sola in quella stanza, tra lenzuola fresche e profumate e con indosso quell'abito sensuale.
Poco dopo, si addormentò.
Era stesa su quel letto, nel suo abito nero, quando la porta si aprì.
Entrarono alcune figure, una di cui seduta dall'aspetto grottesco e repellente.
Quest'ultima si avvicinò al letto e guardandola assunse un'espressione di dolore.
“Oh...” mormorò con la sua voce stridula “... che capelli lisci... morbidi... chiari... sono come raggi di Sole... e sono vita... si...” annuì “... si, ho bisogno di lei... lei placherà la maledizione... soddisferà la condanna dell'Abate... ed io sarà libero...”
Un attimo dopo Gaynor si svegliò.
Era ancora sola.
Ma l'immagine grottesca del sogno non sembrava volerla abbandonare.
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Guisgard
14-11-2016, 18.45.25
“Bene, direi di continuare i test...” disse Iasevol a Menya “... non possiamo fermarci...”
“Dobbiamo poi decidere il nome da dare all'auto.” La dottoressa.
“Si, esatto.” Annuì lo scienziato, per poi guardare Clio. “Un nome è importante.” Sorridendo.
Un attimo dopo arrivò Agos con una certa fretta.
“Dottore...”
“Dimmi.” Iasevol a lui.
“Abbiamo ricevuto alcune strane informazioni...” Agos.
“Ossia?”
“Pare che strani incidenti stiano avvenendo sulle strade...” spiegò Agos “... in un raggio di circa una settantina di miglia, comprese tra Capomazda City e la costa Flegeese...”
Annuii a Menya, cercando di nascondere la mia insofferenza.
Tanto ero solo una macchina, no?
Perché avrebbe dovuto preoccuparsi delle mie emozioni?
Lei non lo sa..
Sospirai, era vero, e in quel momento avrei voluto che anche lui non sapesse.
Cercai di concentrarmi sull'auto.
Vero, un nome rendeva le cose reali, diceva mio padre.
Poi Agos ci aggiornò sulla situazione in città.
"Che sia la stessa macchina che seguiva noi?" Pensierosa "Cosa si sa di questi incidenti?".
Lady Gaynor
14-11-2016, 18.56.09
"Quando trascorri due anni sola, facendo la mamma e dimenticando di essere una donna, allora si, è possibile diventare debole..." risposi evitando di aggiungere che l'atmosfera che si era creata ci aveva messo del suo.
Dopo che Mister X fu uscito, mi misi sdraiata sul letto a pensare a tutta quell'assurda situazione, fino a che mi addormentai con il pensiero rivolto a quei magnetici occhi azzurri.
Dopo non so quanto tempo, mi risvegliai lanciando un urlo. Avevo fatto un sogno orribile, quella figura grottesca china su di me che parlava di placare maledizioni e di condanne di un abate... Sembrava tutto così reale che mi guardavo intorno come se da un momento all'altro quell'essere disgustoso dovesse chinarsi di nuovo su di me.
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Guisgard
14-11-2016, 19.10.25
Elv rispose a quel bacio.
“Eppure avverto che non sei tranquilla...” disse assaporando le labbra di Gwen “... dimmi la verità... vuoi tornare a casa?” Guardandola negli occhi.
Guisgard
14-11-2016, 19.16.47
“Quella è la linea della Luna, non dell'Amore...” disse sarcastico Guisgard ad Altea “... e sia... ti porterò a casa mia, visto stare sola non sembra essere un problema per te... cerca però di trovare una buona scusa con la tua amica... nessuno deve sapere dove ti nascondi... poi, fra qualche giorno, troveremo il modo di farti uscire dalla città e trovarti una sistemazione sicura...” chiamando il cameriere per il conto “... naturalmente dovrai sbarazzarti della tua vistosa Ferrari... non so, venderla o nasconderla da qualche parte...”
Lady Gwen
14-11-2016, 19.20.51
Probabilmente il mio malcontento era fin troppo evidente, visto che lui insistette.
Abbassai un attimo lo sguardo.
Erano tanti i motivi per cui volevo tornare a casa, sia Richard, sia il fatto che volevo ritrovare la sua moto ovviamente, ma anche il fatto che non mi sentivo tranquilla su quella macchina.
Alzai lo sguardo ed annuii, con aria un po' dispiaciuta.
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Guisgard
14-11-2016, 19.21.04
Palos guardò Dacey con fare incerto, poi annuì e le fece cenno di seguirlo.
Entrarono in una stanza più tranquilla, senza il via vai dei corridoi.
“Si è messa in un bel pasticcio...” disse lui “... ascolti, io non voglio giudicarla, ma neanche ingannare Tardes, il mio migliore amico... però ammetterà che perdere la fede nuziale è un bel guaio... sicura non se la sia tolta al ristorante? Magari per nascondere di essere sposata al suo principale? Un anello che si perde è un bel casino... trovarlo è alquanto complicato...”
In quel momento suonò il cellulare di Dacey.
Altea
14-11-2016, 19.23.00
"Non preoccuparti..anche perchè se non posso farmi vedere in giro, mi annoierei ovunque rinchiusa e a casa mia non posso stare ovviamente" pensai un momento.."La linea della Luna" ridendo.."Bene se vuoi possiamo andare a casa mia ed approffittare, potrei dire sono fuggita con un amore mio padre ostacolava anche perchè questa ragazza l' ho conosciuta per caso e non so chi sia..l' ho solo ospitata. Poi per la Ferrari puoi venderla tu e prendermi una Subaru o Mitsubischi...e come soldi ho quelli ereditati da mia zia...magari un giorno tornerò a Villa delle Ginestre..ciò che mi spaventa sarà stare più avanti in un posto sconosciuto e poi senza nessuno che conosca, qui ho te almeno per ora..per quel poco ti possa vedere quindi" sorrisi.."Pago io? E poi andiamo a casa mia e prendo poche cose e lascio il biglietto e tu fai da vedetta e mi porti a casa tua, io ti lascerò la Ferrari che venderai..e poi si vedrà...non ti disturberò" prendendogli la mano.."Grazie" guardandolo negli occhi.
Guisgard
14-11-2016, 19.25.47
“Ah, brava...” disse Ren a Nyoko “... è così? Ottimo. Allora vorrà dire che sarò un degno cavaliere, di quelli che si vedono nei film in costume. E sarò così convincente che farò colpo su chissà quante ragazze, vedrai.” Divertito. “Vedremo poi se ne sarai gelosa!” Raggiungendo la stazione per prendere il treno e tornare a casa.
Dovevano infatti prepararsi per la festa della sera.
Nyoko
14-11-2016, 19.28.53
Risi con aria di sfida. Ingelosirmi? Era guerra.
"Va bene, Don Giovanni. Vediamo chi riesce a fare più colpo. Chissà quanti bei ragazzi verranno a chiedere di ballare con loro?" dissi stuzzicandomi una ciocca. Andammo alla stazione per prendere il treno per tornare a casa.
"Comunque sono convinta che ti starà bene il costume." dissi sorridendo sincera.
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Dacey Starklan
14-11-2016, 19.29.24
" Lo so" sbottai appena seduta, fortunatamente eravamo in una stanza tranquilla.
" Di solito la tolgo solo quando cucino... non l'ho tolta ristorante, lo ricorderei di certo. Sicuro non sia nella sua auto? Magari mi É scivolata accidentalmente così" dissi passandomi una mano nei capelli disperata.
" Senta io non ho mai tradito mio marito, non potrei mai... se non mi crede non lo so, mi faccia la macchina della verità. É stato tutto un malinteso e non trovare la mia fede ora non aiuta. Ha detto che Tardes è suo amico, allora mi aiuti con il mio anello perché... Mi scusi " sentendo il cellulare alzandomi per rispondere.
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Guisgard
14-11-2016, 19.30.25
“Poco o nulla...” disse Agos a Clio “... dalle poche e confuse testimonianze pare si tratti di un'auto nera, sicuramente truccata e senza targa... la polizia brancola nel buio...”
“Se non ha targa” mormorò Iasevol “allora dubito sia quella che ha inseguito Guisgard e Clio... non si può circolare in una grande città senza targa e pensare di non essere intercettati dalla polizia... credo sia opportuno indagare...”
Guisgard
14-11-2016, 19.42.47
Quell'urlo.
Gaynor vide la porta aprirsi.
“Eccomi...” disse entrando Mikyro “... è accaduto qualcosa? Ho udito un urlo... tutto bene?” Fissandola.
Ascoltai Agos, pensierosa.
"Era buio.." dissi "Non saprei dire se aveva o meno la targa..." cercando di ricordare quel dettaglio.
"Sì, di sicuro è il caso di indagare..." annuii "I nostri sistemi di sorveglianza non possono aiutarci?".
Lady Gaynor
14-11-2016, 19.51.25
"Si Mikyro, va tutto bene..." risposi alla ragazza " È stato solo un brutto sogno, vai pure..."
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Guisgard
14-11-2016, 19.53.58
“Ok...” disse Elv guardando Gwen “... ti riporterò a casa...” mise in moto l'auto e partirono.
Lui non disse nulla per tutto il tragitto.
Tornarono al grattacielo e lì trovarono Holb.
“Allora, com'è stato?” Chiese questi. “Valeva la pena?”
“Credo sia un'auto unica...” rispose Elv “... mai guidato nulla di simile... ma dubito potrò permettermela mai...”
Holb rise.
Guisgard
14-11-2016, 20.01.11
“Ok, andiamo...” disse Guisgard ad Altea.
Uscirono dal locale e con la Ferrari raggiunsero la casa di lei.
Lui parcheggiò in una traversa appartata ed isolata.
Quindi entrarono in casa, in modo che Altea potesse prendere le sue cose e lasciare un biglietto a Carlotta.
Lady Gwen
14-11-2016, 20.01.25
Ripartimmo, ma Elv non disse nulla.
Lo sapevo, lo avevo deluso, contrariato, o qualsiasi altra cosa.
Ma mi aveva chiesto lui se c'era qualcosa che non andava, doveva prendersi la responsabilità di ciò che gli avrei risposto.
Ora di sicuro sarebbe stato arrabbiato con me per tutto il tempo è ciò non migliorava affatto il mio stato d'animo.
Tornammo alla Ateon, ma non riuscii a farmi trasportare dall'umorismo di Holb, ero troppo giù di morale.
E per di più non avevamo trovato la moto, motivo per cui eravamo lì.
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Guisgard
14-11-2016, 20.03.39
“Ah, grazie...” disse visibilmente seccato Ren a Nyoko “... ma tanto a te che importa? Dopotutto sarai impegnata a fare colpo su chissà quanti ragazzi, no?”
Presero il treno e tornarono verso casa.
Dalla stazione all'abitazione di Nakakata c'era si e no mezzo chilometro da fare a piedi.
Altea
14-11-2016, 20.06.30
Pagammo ed uscimmo e Guisgard fu super veloce.."E meno male dicono non puoi più guidare, sei un bolide..".
Entrammo nella casa e presi alcune carte e vestiti, erano tre valige e scrissi un biglietto a Carlotta dicendo ero fuggita per amore, perchè mio padre mi aveva vietato di amare un ragazzo che odiava e di lasciare la casa perchè era pignorata (era una bugia ma sarebbe almeno andata via da casa mia).
"Fatto possiamo andare...ah ma di notte ci sei? Sai ti avverto io ho la abitudine di dormire nuda" dissi mentre caricavamo i bagagli sulla Ferrari e salimmo a bordo e lo guardai con fare malizioso per poi baciarlo sulla guancia..che strano effetto mi dava..ma dovevo dimenticarlo forse quell' effetto, presto sarei andata via e non avrei visto nemmeno lui più.
Nyoko
14-11-2016, 20.07.06
"Dai, stavo scherzando" vedendolo seccato. Lo abbracciai appena saliti sul treno. Appena arrivammo, scesi dal treno salutandolo "ci vediamo alla festa" dissi dolcemente e mi avviai verso casa.
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Guisgard
14-11-2016, 20.08.13
“Ok, nel frattempo vado a controllare nella mia auto...” disse Palos a Dacey “... magari è davvero finita lì...” ed uscì, lasciando la ragazza a rispondere al cellulare.
“Pronto?” Una voce di donna al telefono. “Dacey, sono Blonde... come stai?” Era una delle sue amiche conosciute qui in città. “Volevo solo ricordarti il mio invito... quello della parata... stiamo infatti preparando il tutto... avevi detto potevi essere dei nostri, no? E' molto importante per noi. E poi la tua promessa di voler cucinare per la parata ha lasciato tutti entusiasti. Stasera faremo una prova, ci sarai vero?”
Dacey Starklan
14-11-2016, 20.13.50
" Si grazie " annuendo appena al agente.
" Oh si, ehm bene..." alzai gli occhi, mi ero totalmente dimenticata," sta sera?" deglutii impreparata.
" Credo di si, devo solo risolvere una questione. Mandami un messaggio per ricordarmi dove e quando, prometto che ci sarò "
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Guisgard
14-11-2016, 20.16.52
“Vedremo...” disse Iasevol a Clio “... dopotutto nulla è definito... potrebbe trattarsi di un pirata della strada... aspettiamo nuovi sviluppi...” guardando poi Agos che annuì “... nel frattempo, visto Guisgard non è qui, ci penserai tu a sostenere i nuovi test per l'auto.” Rivolto a Clio.
Guisgard
14-11-2016, 20.18.54
Mikyro guardò Gaynor e poi annuì.
Uscì, lasciandola sola.
Trascorsero vari momenti, poi un'ora, lenta e lunga.
Ad un tratto la porta della stanza si aprì ed entrò l'uomo mascherato.
Ma non era solo.
Un pirata della strada.
Poteva anche essere, dopotutto.
Annuii a Iasevol.
"Volentieri.." dissi soltanto, anche se speravo che lui tornasse presto.
Lady Gaynor
14-11-2016, 20.26.59
Dopo che Mikyro fu uscita, restai a letto con l'intenzione di rimettermi a dormire, ma quel maledetto sogno continuava a tormentarmi e non riuscivo a richiudere gli occhi. Trascorse una lunga ora, fino a che sentii la porta aprirsi di nuovo. Si trattava di Mister X, che però non era solo...
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Guisgard
15-11-2016, 01.22.54
"Chissà..." disse Holb "... la vita è piena di sorprese e magari un giorno questa macchina sarà vostra, ragazzi." Rivolto a Gwen e ad Elv.
"Nel dubito" fece Elv "ma non si può mai dire."
"Già." Annuì Holb.
I due ragazzi allora lasciarono il grattacielo, ritrovandosi poi a camminare nel quartiere, raggiungendo la moto di Gwen.
Guisgard
15-11-2016, 01.26.03
"Oh, non c'è bisogno di un messaggio, Dacey..." disse Blonde "... le prove della parata ci saranno fra un'oretta, nella quinta traversa di Via Saggesia, prima del Cimitero."
Guisgard
15-11-2016, 01.28.59
"Bene." Disse Iasevol a Clio. "Va a prepararti allora. Tra mezz'ora cominceremo. Menya ti guiderà con le dovute indicazioni. Testeremo così gli ultimi interventi effettuati sull'auto."
Dacey Starklan
15-11-2016, 01.30.38
" D'accordo... beh cercherò di non fare tardi. A tra poco "
Mi appuntai l'indirizzo sperando che una buona compagnia mi avrebbe distratta un po' dai miei problemi. Intanto mi resi conto che Palos non era ancora tornata e della mia Fede nessuna traccia.
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Annuii a Iasevol.
Mezz'ora di pausa ci voleva, dopotutto.
Non mi ero mai fermata in quei giorni, e non mi dispiaceva.
Così, raggiunsi la mia stanzetta, per rilassarmi quel poco di tempo che avevo.
Lady Gwen
15-11-2016, 01.32.25
Sì... Io volevo stare lontana chilometri da quella macchina, figurarsi se me la compravo, anche potendo...
Poi io ed Elv uscimmo finalmente da lì, ma senza moto.
"Non abbiamo ritrovato la tua moto, magari possiamo tentare qualcos'altro..." dissi, mentre camminavamo mano nella mano.
Lo guardai, sospirai appena e presi le sue mani, appoggiandomi alla moto.
"Non hai detto una parola, al ritorno..." dissi piano, per poi alzare lo sguardo su di lui "È per qualcosa che ho detto o fatto? Se è così mi scuso..." aggiunsi, per poi scuotere la testa.
"È solo che... Avevo una strana sensazione... Un magone, proprio al centro del petto... Era una brutta sensazione... Ma non posso farci nulla... Scusami..." sussurrai, avvicinandolo a me.
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Guisgard
15-11-2016, 01.40.10
Ren naturalmente rispose all'abbraccio di Nyoko e i due ragazzi in breve cancellarono ogni traccia di scaramuccia.
Si salutarono, dandosi appuntamento più tardi per andare alla festa e lei tornò a casa di suo nonno.
Lo trovò che curava i suoi bonsai.
“Bentornata.” Disse sorridendo Nakakata a sua nipote. “Andato tutto bene oggi?” Chiese.
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Guisgard
15-11-2016, 01.49.17
Pochi minuti dopo Palos tornò nella stanza.
“Mi spiace...” disse a Dacey “... non sono riuscito a trovare la fede... ho frugato ovunque, anche sotto i sediolini... no, nella mia auto non c'è...” scuotendo il capo “... comunque immagino lei sia qui anche per Tardes, giusto? Purtroppo però lui ora non è qui... è uscito un'oretta fa per un giro d'ispezione...”
Guisgard
15-11-2016, 01.54.40
Clio tornò nella sua stanza per rilassarti.
Quella camera era molto confortevole e sembrava essere il posto giusto per riposarsi e recuperare un po' di energie.
Ovviamente non per lei che era un androide, ma poteva comunque rasserenare il suo stato d'animo alquanto agitato.
Nella stanza c'era un televisore con antenna satellitare, uno stereo per la musica, alcuni libri su una mensola per una buona lettura ed un bagno con vasca per rinfrescarsi.
Dacey Starklan
15-11-2016, 01.57.29
"Maledizione, maledizione " mormorai sconfortata.
" Grazie comunque per il vostro aiuto. Si" confessai," speravo di trovarlo qui. Quando torna ditegli che sono passata. Ora io devo andare, aiuto con i preparativi per la parata."
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Guisgard
15-11-2016, 01.57.58
Elv guardò Gwen e sorrise.
“Ma no, non ho nulla...” disse, apparendo più sereno agli occhi di lei “... perchè dici di aver fatto qualcosa di male? A me non sembrava... oh, si, hai ragione!” Esclamò poi. “La moto! Avevo completamente dimenticato la mia moto!” Scuotendo il capo. “Accidenti, com'è possibile? Mi è passato di mente! Che idiota sono!” Stizzito.
Guisgard
15-11-2016, 02.00.50
“Ok, avvertirò Tardes del suo arrivo qui...” disse Palos, che poi accompagnò Dacey all'uscita “... su, cercate di non essere tesa... infondo l'Amore vince sempre... e se non avete fatto nulla di male sono certo che tutto si aggiusterà.” Sorridendola. “Dovete andare alle prove della parata?” Chiese poi. “Avete un'auto? Altrimenti vi farò accompagnare da un agente.”
Lady Gwen
15-11-2016, 02.00.57
Sorrisi vedendo che era tranquillo e non era arrabbiato con me.
Scossi la testa e alzai gli occhi al cielo.
"Te l'ho detto mille volte quando eravamo lì dentro, ma tu eri ipnotizzato da quella maledetta macchina" dissi, un po'risentita "E adesso che si fa?" sospirando.
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Una volta chiusa la porta dietro di me, già iniziai a rilassarmi leggermente.
Guardai l'orologio, così da tenere a mente l'orario in cui sarei dovuta tornare dagli altri.
Quante cose erano successe, e quante strane emozioni si erano susseguite nel mio animo.
Un po' di tempo solo per me non poteva che farmi bene.
Così accesi lo stereo, e sprofondai nella poltrona accanto alla finestra.
Presi il mio libro preferito, e lo rigirai tra le mani, prima di chiudere gli occhi e aprirlo a caso, come amavo fare, lasciando che quelle parole così speciali mi trasportassero lontano, in un mondo così vero da sembrare reale.
Ero arrabbiata, e triste, mi odiavo per tutto quello.
Però lo amavo, terribilmente.
Anche se lui non aveva mai detto di amarmi, anche se mi aveva sempre e solo trattata come un'amante da tenere rinchiusa in quella casetta, lontana dal suo mondo, dalle dame di corte che gli giravano in torno.
Eppure ero lì, ad aspettarlo, ogni giorno.
Io, io che avevo solcato gli oceani con la mia Hydra, che mi ero guadagnata il rispetto dei peggiori bucanieri delle Flegee, io che avevo beffato la marina ducale più di una volta, io che ero un guerriero, un pirata, un fuorilegge.
Ora non ero più niente, solo una donna che stava lì ad aspettare che il suo amante si degnasse di farle visita, e non un uomo qualunque, l'Arciduca in persona.
Che amaro destino mi era capitato.
Perché non scappavo?
Perché non me ne tornavo a Miral, alle mie montagne?
Ma sapevo che non me ne sarei mai andata, che sarei rimasta lì ad aspettarlo ogni giorno, fino a quando lui non sarebbe più venuto.
Allora lo avrei aspettato ancora, invano, fino alla fine dei miei giorni.
Amaro e triste destino, barattare l'onore e la dignità per quella briciola di amore che si degnava di concedermi.
Ora se ne stava lì, con uno strano fiore in mano.
E sapeva che io non badavo particolarmente ai fiori, certo una volta il mio fiore preferito era il giglio bianco, simbolo di quella purezza di cui non restava nemmeno una piccola traccia in me.
Infatti si era ben guardato dal regalarmi un giglio.
No, aveva un nuovo fiore, un fiore che non conoscevo.
Un fiore il cui significato doveva risolvere tutti i miei dubbi.
Già, peccato che non mi aveva detto quale fosse questo significato.
Quanto odiavo quando faceva così, quando non mi diceva quello che pensava, che provava, quando si nascondeva dietro un bacio.
Lo allontanai e presi quel fiore dalla sua mano.
Un tiglio, aveva detto che era un tiglio.
Lo guardai perplessa, puntellata sui gomiti, con la camicia che ormai era scesa fin sul bacino e lui che continuava a baciarmi rendendomi difficoltoso concentrarmi su quello che aveva detto.
Era sempre così, e io odiavo quando si comportava così.
"Beh, che ci devo fare con questo?" rigirando il tiglio tra le mani "Non fa un po' troppo caldo per una tisana?" guardandolo perplessa.
Sospirai, mentre il cuore iniziava ad accelerare, quel momento mi emozionava ogni volta.
Dacey Starklan
15-11-2016, 02.12.49
" Siete gentile . Si lo spero davvero " prendendo la borsa.
" Niente auto, ecco io non so guidare. Sarebbe molto comodo si, almeno sarei sicura di arrivare in tempo ''
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Guisgard
15-11-2016, 02.13.43
“In effetti quella macchina ha catturato la mia attenzione...” disse Elv a Gwen “... anche troppo direi...” sbuffando “... beh, immagino sia tardi per tornare di nuovo lì dentro... magari domani, con la scusa di voler rivedere quell'auto... e una volta dentro il grattacielo potremo poi dare un'occhiata in giro.”
Lady Gwen
15-11-2016, 02.17.12
Lo ascoltai e annuii, anche se un po' afflitta per non aver concluso nulla in quella mattinata.
"Beh io intanto chiamo Richard, voglio sapere che sta facendo..." dissi e presi il cellulare.
Mi sentivo un po' in colpa, lo avevo lasciato solo per aiutare Elv, il quale però non ci aveva fatto concludere nulla, catturato com'era da quella macchina.
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Guisgard
15-11-2016, 02.18.46
Clio aprì quel libro a caso e lesse.
Lesse parole antiche di una storia lontana, fatta di viaggi e sogni, tra stelle e fiori.
Una storia fantastica eppure in un certo senso reale.
Una storia che rapiva.
Una storia di verità, o forse solo di passati giochi da sussurrare ora alle notti.
Ma mentre la ragazza era assorta nella sua lettura ed in balia si strani stati d'animo per lei indecifrabili, ad un tratto cominciò a sentire dagli altoparlanti una voce che annunciava l'inizio dei test.
Guisgard
15-11-2016, 02.21.05
Palos annuì a Dacey e poi incaricò un agente di accompagnarla al luogo stabilito per le prove della parata.
Poco dopo la ragazza fu condotta lì, dove Blonde e le altre organizzatrici la accolsero con gioia.
“Oh, cara.” Disse Blonde. “Che bello averti qui fra noi. Tutte siamo impegnate, ognuna col suo compito. Sono certa che le tue prelibatezze culinarie saranno una delle attrattive.” Sorridendo.
Sospirai, era sempre bello immergermi in quelle pagine.
Stavo per andara avante, ma qualcosa mi destò da quel mondo così lontano eppure così vicino.
Era ora di andare.
Tuttavia indugiai ancora un momento, voltando pagina, perchè quella pagina era forse la più bella di tutto il libro.
Poi sarei andata ai test.
Guisgard
15-11-2016, 02.23.05
Gwen chiamò suo fratello.
“Ehilà, sorellina...” disse Richard rispondendo al cellulare “... io ho appena finito con la polizia. Ho lasciato loro la mia testimonianza. Adesso sto andando a casa tua. U dove sei? Ti trovo in casa?”
Lady Gwen
15-11-2016, 02.27.10
"Ciao, tesoro. Hai finito? Bene. Ancora no, ma ho finito anche io, quindi arrivo tra poco, sto ripartendo, dammi solo il tempo di tornare in centro" risposi.
Non vedevo l'ora di abbracciarlo, non lo avevo ancora visto fuori dall'ospedale, libero da quelle flebo, quell'odore pungente e penetrante dei disinfettanti ed ora non stavo più nella pelle.
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Guisgard
15-11-2016, 02.27.21
Altea preparò le valigie e con Guisgard lasciarono la casa, diretti all'abitazione del pilota.
Vi arrivarono poco dopo.
Parcheggiarono la Ferrari in un vicoletto secondario, lontano da occhi indiscreti ed entrarono in casa.
“Eccoci...” disse lui “... questa è casa mia... vieni, ti mostro la tua stanza... qui potrai dormire... io mi sistemerò di là, ho un letto di emergenza.” Sorridendo. “Ah, quindi hai l'abitudine di dormire nuda? Beh, allora dovrai coprirti ben bene, visto che io qui non ho l'abitudine di usare i riscaldamenti. Mi piace il mio focolare.” Ridendo sarcastico. “Comunque il bagno è di là, se vuoi darti una rinfrescata.”
Guisgard
15-11-2016, 02.32.10
La porta si aprì ed entrò l'uomo mascherato.
Ma non era solo.
Con lui, su una sedia a rotelle, arrivò un uomo vecchio e decrepito, somigliante in modo inquietante alla figura vista da Gaynor in sogno.
“Oh, che bella fanciulla...” disse il vecchio fissandola “... è davvero bella...”
“Si.” Annuì l'uomo mascherato.
Il vecchio allora rise in modo grottesco.
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Dacey Starklan
15-11-2016, 02.40.04
" É un piacere anche per me " dissi sincera rispondendo alle parole di Blonde.
" Ottimo! Signore avete indicazioni sul menù o posso sbizzarrirmi?" chiesi a tutte le presenti.
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Nyoko
15-11-2016, 06.33.13
Rientrai a casa e salutai il nonno.
"Tutto bene." dissi posando la tracolla e la giacca. "Sono stata invitata ad una festa in maschera" dissi sorridendo. Da quando ero arrivata a Capomazda, non ero riuscita a fare amicizia. Un po' dovuta al fatto della lingua, un po' al fatto che non fossi molto brava a socializzare e questa poteva essere la mia occasione. Mostrai il costume al nonno raccontandogli la storia della principessa che avrei impersonato. Ero davvero entusiasta e non vedevo l'ora di andare a prepararmi.
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Altea
15-11-2016, 08.25.42
Entrammo a casa del Falco..mi faceva uno strano effetto. ."Letto di emergenza? Non ti preoccupare se hai bisogno della tua stanza è a tua disposizione. .mi spiace saperti là solo soletto. Il focolare..lo adoro..ma non usi i termosifoni? Ah vero..sarai caldo di tuo" ridendo.
Andai in bagno e mi feci una doccia rigenerante..aveva detto di mettermi comoda..e indossai una sottoveste bianca di pizzo e sopra una preziosa vestaglia ed uscii.."Non scandalizzarti. .d' altronde abitiamo assieme per un po' e presumo non sortisce nessun effetto su te..magari potresti accendere il caminetto e io preparo un buon the" guardandolo negli occhi azzurri e mutevoli e staccai subito lo sguardo visto sortiva uno strano effetto.."Un giorno preparerò qualcosa ti piace molto..una crostata..alla marmellata di mirtilli..sto diventando stile brava mogliettina" sorrisi e pensai tutto questo mi piaceva ed era ciò che mi mancava.
Guisgard
15-11-2016, 17.57.35
Clio continuò a leggere quelle pagine...
Lui la guardò con un buffo sorriso, per poi voltarsi a fissare la selvaggia brughiera dalla finestra.
Aveva sempre gli occhi inquieti quando lo faceva, come se la sua anima finisse per specchiarsi e poi confondere con quella sterminata distesa di alberi e piante.
“Forse perchè il tiglio è il primo fiore che ho visto e colto...” disse lui senza voltarsi verso di lei “... o forse è il solo che sono riuscito a rubare dal carretto di una vecchia fioraia...” voltandosi finalmente verso la piratessa “... o magari solo perchè ha un significato particolare...” avvicinandosi a lei e prendendo dalla sua mano il tiglio “... la verità è che ero stanco dei gigli... del loro valore... valore per te... forse sono il frammento di un ricordo, come qualcuno che ha potuto fartene regalo tempo fa, magari dichiarando il suo amore per te...” i suoi occhi azzurri erano in quelli di chiari di lei “... detesto il tuo passato e tutto ciò che ignoro e che c'è stato prima di me...” adagiò il tiglio fra i biondi capelli di lei “... nel linguaggio dei fiori il tiglio simboleggia l'Amore coniugale...” e da una tasca tirò fuori un anello che mise poi al dito di lei.
L'altoparlante della base annunciò per la seconda volta l'inizio imminente dei test, destando Clio da quella storia.
Guisgard
15-11-2016, 17.59.58
La moto partì e poco dopo Gwen ed Elv arrivarono davanti alla casa di lei.
“Eccoti, sana e salva...” disse lui “... ora potrai riabbracciare tuo fratello... io sarà meglio che vada, vorrete stare da soli, è comprensibile... ti telefono domattina, ok?” Sorridendo.
Guisgard
15-11-2016, 18.02.50
“Hai carta bianca, mia cara.” Disse sorridendo Blonde a Dacey. “Magari potresti regalarsi anche qualcuno dei piatti tipici della cucina indiana.”
“Ma davvero voi in India non mangiate carne di mucca?” Chiese una delle donne.
“Io ho letto che i fachiri mangiano addirittura insetti, scimmie e persino serpenti.” Un'altra di quelle.
“Che sciocchezze!” Ridendo Blonde. “Io ho mangiato in un ristorante indiano e devo dire che tutto era ottimo.”
Lady Gaynor
15-11-2016, 18.04.27
Con mio sommo orrore, Mister X era accompagnato da un vecchio decrepito col volto incartapecorito, del tutto simile alla figura raccapricciante del mio sogno.
Ero incapace di parlare, forse per la prima volta provavo veramente paura.
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Guisgard
15-11-2016, 18.08.09
Nakakata annuì sorridendo nel vedere il costume di Nyoko ed apprezzò non poco la storia della principessa che doveva impersonare alla festa.
“Sarai di certo la più bella della festa.” Disse il vecchio saggio. “Di sicuro nessun'altra ragazza avrà un costume con una storia tanto speciale.” Con fare gioioso.
Lady Gwen
15-11-2016, 18.09.05
Arrivammo davanti casa mia e subito scesi dalla moto.
Non capii il tono con cui pronunciò le prime parole...
Bah, dovevo smetterla di farmi impressioni strane su tutto.
"No dai, resta. Mi fa piacere presentartelo, potresti restare a cena stasera e poi io e lui abbiamo tutto il tempo per stare soli, visto che vivrà qui d'ora in poi" abbracciandolo "Ti va?" sorridendo ammiccante, mentre lui era ancora sulla moto.
"Sul serio, sono contenta se ci sei..."
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Guisgard
15-11-2016, 18.12.07
Guisgard sorrise nel vedere Altea che usciva dal bagno dopo la doccia.
“Beh, tu non esagerare con biancheria succinta ed andremo d'accordo.” Disse facendole l'occhiolino. “Si, accendo il cammino ed una tazza di tè è l'ideale in un pomeriggio freddo...” prendendo la legna da mettere nel focolare “... una crostata? E da quando sei diventata una cuoca?” Ridendo. “Beh, una fetta di crostata non si può rifiutare.” Divertito.
Nyoko
15-11-2016, 18.13.37
Sorrisi alle parole di mio nonno. Mi ricordò quando ero più piccola in Giappone. Mia madre mi comprò un bellissimo kimono bianco e rosa e mi sistemò per la festa. Quando mio nonno mi vide mi sorrise gioioso e mi spalancò le braccia dicendo "ma che fantastica principessa" facendomi ridere e gioire. Mio padre era pure lì con lui, ma non mi degnó neanche di uno sguardo. Mi addoloró molto quel suo fare nei miei confronti. Non lo sopportavo. Sorrisi a mio nonno.
"Vado a prepararmi allora" dissi per andare in camera a cambiarmi e poi a truccarmi.
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Guisgard
15-11-2016, 18.16.47
Quella figura grottesca ridacchiava nel guardare Gaynor stesa su quel letto, quasi prendesse piacere dal vederla bela ed intimorita.
“Si, è proprio bella...” disse con la sua voce gracchiante “... i capelli sono chiari come vuole la tradizione...” con le dita tremanti nel tentativo i sfiorarle i capelli “... e ha la pelle bianca come l'alabastro, gli occhi come quelli di una colomba e le forme come una statua greca...” annuendo compiaciuto “... ottimo lavoro, ragazzo mio...” rivolto poi all'uomo mascherato “... cominceremo il rituale con la Luna nuova...” ridendo in modo grottesco e sinistro “... la maledizione dell'Abate svanirà ed io sarò di nuovo libero.” Ridendo.
“Si, maestro.” Annuì l'uomo mascherato, per poi guardare Gaynor.
Altea
15-11-2016, 18.17.20
Risi alla sua battuta.."D' altronde se siamo qui..dobbiamo convivere assieme" e misi del the a bollire.
Cercai delle tazze eleganti e lo versai.
"E' pronto, ci mettiamo davanti al caminetto? Domani te la preparo la crostata promesso..sono in debito con te no? E io sono per i regali semplici ma fatti col cuore".
Mi sedetti di fronte al focolare, tenevo le mani nella tazzina che si riscaldavano e lo guardai.."Non pensavo tenessi a me così tanto da ospitarmi a casa mia..mi sembra tutto strano, eppure questa atmosfera mi piace..mi rilassa..a te no?".
Dacey Starklan
15-11-2016, 18.18.00
Annuii iniziando a pensare cosa fare, valutando anche i tempi di preparazione. Sarebbe stata una bella mole di lavoro.
" Come scusa?" leggermente distratta sentendo poi la domanda sulle mucche.
" Si è vero, la maggior parte non mangia carne di mucca ma non bisogna neanche generalizzare. Ci sono stati dove si fa..." alzai appena le spalle, " dipende delle credenze con cui si è cresciuti suppongo. Io non la mangio ad esempio."
Mi voltai verso una delle donne e aggrottai la fronte per poi scuotere la testa.
" Le scimmie vengono considerate sacre come le mucche per cui mi risulta difficile pensare a un fachiro che le mangi ma... ognuno hai i suoi gusti!" con un leggero sorriso.
" Ti è piaciuto?Bene, allora dimmi il tuo piatto preferito e io lo farò per la parata"
Lady Gaynor
15-11-2016, 18.23.23
Più quel vecchio decrepito mi elogiava e mi toccava e più io mi ritraevo, guardando prima lui e poi Mister X con occhi pieni di disprezzo.
"Il rituale? Che rituale? Di quale maledizione state parlando? Oh Dio mio, è proprio come in quel maledetto incubo..."
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Lei rise piano a quelle parole.
"Ah, sei geloso di quel ragazzino che posò un giglio bianco sulla mia finestra? Lo stesso giglio che è custodito nell'elsa della mia spada?" iniziando ad accarezzarlo piano mentre lo sguardo di lui vagava inquieto verso la brughiera.
"Aspetta... com'è che mi sembra strano?" con un sorriso divertito "Ma certo, perchè eri sempre tu.." posandogli un dolce bacio sul collo.
Poi prese il suo viso tra le mani.
"Non c'è mai stato nessuno prima di te, l'hai dimenticato?" con gli occhi nei suoi, che si chiedevano perchè quella sera fosse così strano.
"Sono marcia, è vero, ma non a tal punto da essere andata con due uomini... non c'è più la minima traccia di purezza in me, ma ho avuto e avrò un solo uomo.." con gli occhi nei suoi "..te.." sfiorando le sue labbra con le mie.
Poi quelle parole, e il cuore della piratessa perse un battito, mentre il respiro si fermava.
Spalancò gli occhi quando prese l'anello dalla tasca e glielo mise al dito.
"Sto sognando.." pensò, mentre una lacrima silenziosa le attraversava il viso.
Non aveva vissuto che per quel momento.
Allora incatenò il suo sguardo pieno di sogni, speranze e Amore in quello di lui.
E attese.
Attese quelle parole che aveva sognato da tutta la vita.
Quelle parole che sperava ogni giorno di sentirgli dire.
Che aveva immaginato, sognato, sospirato mille e mille volte.
Quelle parole che avrebbero dato senso a tutto.
Che l'avrebbero liberata, che le avrebbero ridato l'onore e la dignità.
Quelle parole che da sole valevano una vita intera.
Quelle parole che ora stava per pronunciare.
Per davvero.
Sentiva il cuore accelerare sempre di più.
Ancora la sirena.
Sbuffai, non poteva distrarmi sul più bello.
"Arrivo, arrivo.." mormorai, alzandomi, senza però chiudere ancora il libro.
Era un momento troppo speciale per non dedicargli ancora uno sguardo.
Guisgard
15-11-2016, 18.32.17
Elv guardò Gwen per un lungo istante, mentre il crepuscolo morente lambiva il rosso dei suoi capelli dandogli un che di malinconico.
“Ok...” disse annuendo.
Saltò giù dalla moto e con lei entrarono in casa.
Ma prima che la porta si chiudesse dal pianerottolo arrivò una voce:
“Un momento, prego.” La portiera.
Lady Gwen
15-11-2016, 18.39.00
Attesi per un lungo istante la sua risposta, mentre le nostre sagome si stagliavano contro il tramonto.
Sorrisi felice quando accettò, così lui scese dalla moto e salimmo su.
Stavo per chiudere la porta, quando sentii una voce.
La portiera.
Alzai gli occhi al cielo, sbuffando.
"Prima o poi la strozzo, quella donna..." sussurrai contrariata, per poi affacciarmi dalla porta d'ingresso.
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Guisgard
15-11-2016, 18.43.54
Nyoko, raggiante, andò a prepararsi.
Indossò il bel costume da principessa e si truccò.
Una parrucca bionda completava il tutto.
Si trattava di un abito dallo stile medievaleggiante, bianco e rosa, con bottoni di pasta vitrea colorata e una lunga stola di seta azzurra.
Sul capo, infine, era adagiato un diadema con un velo bianco.
Il candore e la semplicità della ragazza sembravano il naturale legame e portamento per quell'abito.
E quando fu pronta anche suo nonno restò ammirato nel vederla.
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Guisgard
15-11-2016, 18.47.09
Guisgard ed Altea si sedettero davanti al cammino acceso, bevendo il loro tè.
“Tu e tuo fratello siete sempre stati amici speciali per me...” disse lui soffiando sulla tazza calda “... sai, mi sono sempre sentito in colpa... non ero là mentre lui... non so, ma spesso mi ripeto che avrei potuto fare qualcosa... forse vaneggio, chissà...” bevendo, mentre i bagliori del fuoco scintillavano nei suoi occhi azzurri ed inquieti.
Altea
15-11-2016, 18.54.03
"Non eri là?" in che senso..e chi era allora colui che andò a soccorrerlo..o forse si riferiva ad altro.
Scossi il capo e mi avvicinai a lui, istintivamente lo abbracciai e poggiai la testa sulla sua spalla.."Ti riferisci all' incidente?Eppure mi sembrava fossi tu quello che lo andò a soccorrere, beh...io sono fuggita..mi sento in colpa pure io..ma non pensiamo a cose tristi..lui non ci vorrebbe così" misi le mani sulla sua spalla..."Anche se mi sento in una gabbia e vorrei qualcuno mi facesse uscire".
Guisgard
15-11-2016, 19.02.09
La vecchia e sconfinata Afragolignone.
Spazi liberi, sterminati, dalla costa azzurra fin verso le montagne aspre, passando per il selvaggio deserto di pietra e correndo nel leggendario Passaggio a Nord-Est, dove tutto è immenso, remoto, misterioso.
Al centro di tutto ciò, disseminate ovunque ci sono grandi città, civili e caotiche megalopoli.
Capomazda City, al confine di tre stati, è il centro industriale ed economico di questo mondo, oltre che quello culturale.
Circondata dalla brughiera, è la città che più di tutte racchiude questo scenario così variegato.
E proprio sulla strada che dalla brughiera porta in città, ad un tratto si alzò una nuvola di polvere, proprio mentre tutto si preparava per la parata.
Dacey aveva trovato il suo spazio ed era già all'opera per contribuire alla parata.
Nyoko
15-11-2016, 19.02.24
Finito di prepararmi, mostrai a mio nonno il risultato l'asciandolo ammaliato.
Sorrisi.
"Credi che piacerò a Ren?" dissi afferrando un lembo dell'abito e guardandone i disegni.
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Dacey Starklan
15-11-2016, 19.06.51
E così senza ulteriori indugi mi misi all'opera. Il tempo a mio disposizione non era molto e non potevo quindi sprecarlo.
Ai fornelli ero a mio agio, riuscivo a concentrarmi senza farmi disturbare dal mondo esterno e per un po' non pensai a nulla se non ad affettare, cuocere e impiattare.
http://cdn2.filmycurry.com/wp-content/uploads/2016/07/FilmyCurry-3.jpg
Guisgard
15-11-2016, 19.13.11
A quelle parole di Gaynor, il vecchio rise in modo grottesco.
“Lo saprai presto, tesoro...” disse divertito, per pii guardare l'uomo mascherato “... ora però rilassati... sei al sicuro qui...” andando con la sedia a rotelle verso la porta “... più al sicuro di qualunque altro essere di questo mondo.” Ed uscì, lasciando la ragazza sola con l'uomo mascherato.
Guisgard
15-11-2016, 19.16.39
Clio ignorò l'altoparlante e cercò on lo sguardo ancora la pagina di quel libro.
Ma qualche istante dopo qualcuno bussò alla sua porta.
“Clio, sono Tyson...” disse una voce da fuori “... ci sei? Aspettiamo te per cominciare...”
Alzai gli occhi al cielo nel sentire la voce di Tyson.
Proprio la proposta di matrimonio mi faceva perdere?
Sospirai, mettendo il segnalibro in modo che avrei ritrovato presto quella pagina.
"Arrivo.." sbuffai.
Così mi alzai e andai ad aprire.
"Eccomi, possiamo andare.." annuii, senza tradire emozioni.
"Guisgard è tornato?" chiesi.
Era passato un bel po', ormai avrebbe dovuto essere di ritorno.
Guisgard
15-11-2016, 19.39.31
Gwen si affacciò seccata e vide la portiera sulla porta.
“Ehm, non mi va di toccare certi discorsi” disse la donna “ma vedere due ragazzi ed una ragazza nello stesso appartamento non è proprio il massimo della morale. In questo palazzo festini ambigui non sono ammessi.” Fissandola.
Lady Gwen
15-11-2016, 19.43.55
Questo era troppo.
Era veramente troppo.
"Non mi sembra affatto di dare adito a situazioni ambigue, in quanto uno è il mio ragazzo, quello che lei con la sua faccia tosta si è permessa di accusare, e l'altro è mio fratello, che da oggi starà qui con me. Ed ora si faccia gli affari suoi e torni alla sua noiosissima vita, e tanto perché lei lo sappia, anche farsi i fatti degli altri è contro la morale, lo sa? Si dice che non si viva cent'anni se ci si fa sempre gli affari altrui" sbottai, arrabbiata.
Stavolta davvero la facevo fuori.
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Guisgard
15-11-2016, 19.54.19
“Intendo che non ero in auto con lui...” disse Guisgard ad Altea “... già... ma ormai non possiamo cambiare le cose...” abbracciandola per consolarla “... sono giorni tesi, naturale ti senta così... fra non molto lascerai la città e potrai ricominciare... sei bella, hai talento, la vita ti sorriderà...” guardando poi il suo orologio “... chissà al centro cosa fanno...” mormorò “... forse dovrei farmi vivo con loro...” gettando altra legna sul fuoco “... hai fame? Ti ordino qualcosa? Io credo di dover uscire tra non molto...”
Guisgard
15-11-2016, 19.57.49
“Piacerai non solo a lui.” Disse sorridendo Nakakata a Nyoko. “Sei davvero una principessa, Nyoko. Aspetta, voglio farti una foto...” prese la macchinetta fotografica e scattò una foto alla ragazza “... ecco, momento immortalato.” Annuì.
Poco dopo arrivò Ren con l'auto di suo padre.
Altea
15-11-2016, 20.00.34
"Ah..capito..non ti devi sentire in colpa..promettimelo. E comunque non avrei mai voluto lasciare questi posti..mi rifarò una vita? Ripartire da zero?" lo guardai negli occhi...il verde si fuse con l' azzurro.."Non puoi immaginare come mi sento..non voglio ti preoccupi per me, puoi andare..non ho fame..andrò a letto".
Quel contatto con lui, il tepore del caminetto mi lasciarono andare in un dolce bacio sulle labbra che lui non avrebbe mai capito, per poi alzarmi e salutarlo per andare in camera e mi gettai nel letto...forse era meglio dormire per oggi, ne avevo combinate troppe..e quell' ultimo bacio era stato un errore ma almeno avrei detto di andarmene con un dolce errore.
http://s3.amazonaws.com/auteurs_production/images/film/joy-house/w856/joy-house.jpg
Guisgard
15-11-2016, 20.01.57
Dacey aveva preso il suo posto e con entusiasmo stava cominciando a darsi da fare in cucina.
Tutto procedeva tranquillamente e le prove andavano alla grande.
Ad un tratto, però, un forte ed improvviso vento cominciò a soffiare forte, alzando molta polvere.
Soffiava così intensamente che la banda musicale non fu più in grado di continuare.
“Voltatevi contro vento...” disse Blonde ai musicisti “... voltatevi, o il vento si porterà via gli spartiti ed anche gli strumenti!”
Il vento non cessava.
Era così forte che in breve fece cadere anche alcuni piatti che erano esposti nello stand culinario di Dacey.
Nyoko
15-11-2016, 20.02.08
Sorrisi emozionata alle parole di mio nonno e lo lasciai scattare la foto. Poco dopo arrivò Ren ed io mi avviai alla porta. Prima di aprire, mi detti un'ultima sistemata ai capelli ed al vestito e feci un lungo sospiro. Il cuore batteva forte. Contai fino a tre per poi uscire di casa e mostrarmi a lui.
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Guisgard
15-11-2016, 20.04.41
“No, non si è ancora fatto vivo...” disse Tyson a Clio “... in effetti mi chiedo dove sia... purtroppo non abbiamo nessun numero telefonico per chiamarlo e neanche un indirizzo in cui cercarlo...”
Dacey Starklan
15-11-2016, 20.05.10
Di tanto in tanto controllavo che il mio stand fosse in ordine e ne ero soddisfatta. Le prove procedevano bene e il lavoro era persino allietato dalla banda musicale.
Però si alzò un vento forte e prepotente che iniziò a dar fastidio, sempre più, tanto che fu impossibile continuare.
Guardai frustrata alcuni dei miei piatti che erano caduti a terra.
" E ora che si fa?" Verso Blinde
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Non c'era.
Dove diavolo era?
La cosa mi dava più fastidio di quanto pensassi, non sapere dove fosse, cosa lo tenesse lontano dal centro.
Da me...
"Io l'indirizzo suo ce l'ho, nel caso.." annuii a Tyson "Ma nessun numero di telefono.." risi piano "Dovrei comprarmi un cellulare prima o poi.." con un sorriso divertito.
"Speriamo si faccia vivo presto e non sia una scusa per scomparire..." pensierosa.
"Andarlo a cercare a casa mi sembra un po' troppo, non credi?" guardandolo "Vediamo se si fa vivo lui, nel caso posso andare..".
Lady Gaynor
15-11-2016, 23.13.50
"Rilassarmi? Sentirmi al sicuro?" Sbraitai non appena quel vecchio orribile fu uscito. "Ma qui sono davvero rinchiusa in una gabbia di matti!" Era una situazione troppo surreale per poterla accettare di buon grado, non mi capacitavo di ciò che mi stava succedendo.
"È lui il tuo padrone, colui a cui sono destinata? Perché non mi dici di cosa parlava? E com'è che lui e il suo discorso li ho sognati appena un'ora fa? Mi sembra di impazzire, voglio capire cosa sta accadendo..."
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Guisgard
16-11-2016, 01.20.49
La portiera, davanti a quelle parole di Gwen così dirette, sbiancò.
Assunse poi un'espressione contrariata ed offesa ed andò via.
“Ehilà...” disse divertito Elv “... l'hai sistemata alla grande! Che donna!” Ridendo.
Arrivò dal salotto anche Richard.
“Mi sono perso un bello spettacolo!” Esclamò.
Guisgard
16-11-2016, 01.25.59
“In effetti è uno strano tipo...” disse Tyson a Clio “... qui tutti lo stiamo aspettando, ma sembra davvero sparito nel nulla... abbiamo fatto male a non prenderci un recapito per rintracciarlo...”
Guardai Tyson.
"Posso provare a rintracciarlo a casa, se vuoi.." guardando Tyson "Magari ha cambiato idea, e noi lo aspettiamo per niente..." alzando le spalle.
Dove diavolo era?
Lady Gwen
16-11-2016, 01.29.54
Mai soddisfazione fu più grande di quella.
Vederla sbiancare e non controbattere, un piacere impagabile.
Sorrisi divertita alle parole di Elv.
"Beh, siamo ancora in gara io e te se non sbaglio... Giusto?" Avvicinandomi a lui e sorridendo con aria di sfida.
Poi, dal nulla Richard emerse dal salotto.
Subito mi tuffai ad abbracciarlo stretto.
Era fatta.
Finalmente era arrivato da me, al sicuro.
"Sono felice che tu sia qui, scricciolo" gli dissi piano, sorridendo, poi mi allontanai un po' da lui "Non so se avete già avuto modo di presentarvi durante il mio scambio di effusioni con la portiera, in ogni caso, Elv lui è il mio fratellino rompiscatole Richard. Fratellino, lui è Elv" voltandomi infine sorridente verso Elv.
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Guisgard
16-11-2016, 01.35.16
Il vento non cessava e non accennava a diminuire.
Continuare le prove era impossibile.
Poi quella nuvola di polvere in lontananza.
Sempre più vicina.
“Forse sarà il caso di sospendere le prove...” disse Blonde a Dacey.
Poi qualcuno gridò.
Dalla nuvola di fumo in lontananza apparve qualcosa.
Una sagoma nera e velocissima.
“Quell'auto stava venendo verso di noi!” Urlò una donna.
“Ma dev'essere impazzito!” Gridò un altro dei presenti. “Non vede che c'è gente qui!”
Guisgard
16-11-2016, 01.40.17
“Ora calmati...” disse l'uomo mascherato a Gaynor “... ti ho detto che non nulla di male accadrà... sei troppo preziosa... lo sa anche lui... per ora non posso dirti altro... ora calmati...” avvicinandosi a lei “... dovresti riposare...” sfiorandole i capelli.
Dacey Starklan
16-11-2016, 01.40.46
" Temo tu abbia ragione" assentii verso la donna e iniziai a ritirare i miei piatti, sperando di salvarne almeno alcuni mentre il vento era sempre più implacabile.
Non solo soffiava forte da spostare piccoli oggetti ma alzava anche una grande nuvola polverosa che disturbava la vista.
Ed infatti per quello che solo quando l'auto fu vicina che ci accorgemmo della sua velocità e di quella guida spericolata. Troppo spericolata.
" Spostatevi dalla strada" urlai a chi mi era vicino cercando di mettermi al riparo lontano dal battistrada.
Ciononostante cercai di individuare chi fosse alla guida, il modello dell'auto e magari la targa. Non l'avrei fatta passare liscia a quell'incosciente dalla guida spericolata.
Lady Gaynor
16-11-2016, 01.47.43
"Non sai dire altro che devo calmarmi e stare serena, come se potessi..." risposi a Mister X "Si, è vero, dovrei riposare... se dormo, almeno non penso..."
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Guisgard
16-11-2016, 01.51.04
“Beh, dipende da quanto tempo impiegherai a raggiungerlo...” disse Tyson “... i test non possono aspettare ancora... vieni, ti porto dal professore... vedremo cosa ci dirà.”
E la condusse nello studio di Iasevol.
"Non lo so..." alzando le spalle "Dipende che cosa preferisce il professore..".
Dopo poco tornammo da Iasevol e gli spiegammo la situazione.
Guisgard
16-11-2016, 01.55.39
Elv e Richard si diedero la mano, presentandosi e salutandosi.
“Beh, in effetti quella portiera mi era antipatica a pelle.” Disse ridendo Richard.
“Si, concordo.” Annuì Elv.
“Beh, adesso si mangia?” Richard. “Io ho una fame da lupi!” Sorridendo.
Guisgard
16-11-2016, 02.00.43
Quell'auto nera.
Veloce si avvicinava a tutti loro, suonando all'impazzata il clacson.
“Quel pazzo non si fermerà...” disse urlando uno dei presenti “... presto, tutti al riparo!”
Tutti cominciarono allora a correre in ogni direzione.
“No, correte verso il Cimitero!” Gridò Blonde, cercando di restare calma. “Presto, verso il Cimitero! Presto!” Prendendo Dacey per mano e correndo verso il Cimitero.
L'auto era sempre più vicina.
Aveva i vetri neri e non recava alcuna targa.
Guisgard
16-11-2016, 02.02.48
L'uomo mascherato allora si tolse la maschera, mostrando ancora una volta il suo bel volto a Gaynor.
La ragazza vide così i suoi occhi azzurri ed il suo sorriso.
“Si, rasserenati...” disse, per poi portare le sue mani, delicatamente, sul collo e le spalle di lei “... rasserenati, così potrai riposare...” massaggiandola piano.
Lady Gwen
16-11-2016, 02.05.07
Bene, sembrava andassero d'accordo.
Dopotutto, perché non avrebbero dovuto?
Alzai gli occhi al cielo.
"Calma, calma. Mi metto subito ai fornelli. Ai suoi ordini, signorino" con un inchino ironico.
Poi mi diressi in cucina ed iniziai a preparare.
Non avendo avuto molto tempo purtroppo non potevo certo preparare una cena di chissà quale portata, ma mi sarei arrangiata.
Così cominciai, decidendo di preparare del pollo piccante con contorno di patate speziate, mentre sentivo Elv e Richard chiacchierare in soggiorno.
Dopo un bel po' che trafficavo in cucina, il pollo fu finalmente pronto.
"La cena è servita, signori" portando il vassoio a tavola, la quale era apparecchiata.
"Ecco la cena anche per te, Louis" versando il contenuto di una scatoletta nella ciotola del mio amico peloso.
Poi raggiunsi i ragazzi a tavola ed iniziammo a cenare.
"Buon appetito" sorridendo.
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Dacey Starklan
16-11-2016, 02.09.51
Un'auto nera.
Come nelle indagini di Tardes. Una folle auto nera.
Poteva essere solo una coincidenza, faticavo a pensarlo.
Ascoltai le indicazioni di Blonde e insieme andammo verso il cimitero.
Speravo fosse la mossa giusta perché intanto l'auto proseguiva il suo inseguimento.
E in quegli attimi di corsa, mentre mi voltavo per controllare se eravamo seguiti, mi resi conto che non vi erano segni particolari che permettessero di contraddistinguere l'auto, ne tantomeno una targa.
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Guisgard
16-11-2016, 02.11.54
“Mmm... un bel problema...” disse pensieroso Iasevol “... che abbia deciso di mollarci?”
“Possibile?” Fissandolo Tyson.
“E' un tipo particolare...” Iasevol “... molto istintivo... dopo tutto è un pilota, ha dunque testa e sangue caldo...” fissò Clio “... tu ci sei stata più a contatto di noi... cosa pensi si debba fare?”
Guisgard
16-11-2016, 02.16.07
I tre ragazzi si misero a tavola.
“Che bontà...” disse Richard sorridendo “... sei una cuoca fantastica, sorellina!” Mangiando.
“Si, davvero ottimo.” Elv gustando il pollo. “Sembra davvero tu non abbia difetti... amazzone perfetta... cuoca provetta... hai altre qualità che ignoro?” Facendole l'occhiolino.
Lady Gwen
16-11-2016, 02.20.16
Sorrisi contenta vedendo che avevano gradito la cena.
"Sono contenta che vi piaccia" dissi entusiasta.
Poi guardai Elv con un sorriso divertito e un po' malizioso, ma mi trattenni dal rispondere come avrei voluto visto che c'era Richard e limitandomi a stringere la sua mano sul tavolo.
"Certo che ce ne sono, se si scopre tutto subito in una relazione poi che gusto c'è?" risposi, sorridendo divertita.
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"Non credo.." pensierosa "Voglio dire, mi sembrava interessato.." preoccupata "Ma non saprei dire..." alzando le spalle.
"Perché non chiama? Non è difficile trovare il nostro numero, no?" pensierosa "Posso provare ad andare a casa sua e chiedergli spiegazioni, sempre che sia lì.. dopotutto almeno una spiegazione ce la deve, se ha deciso di mollarci così, senza alcun motivo...".
La cosa mi faceva infuriare, più di quanto volessi ammettere.
Dov'era? Perché diavolo non si faceva vivo?
Ero davvero preoccupata.
O forse temevo solo che se ne fosse andato.
Forse quello sguardo non voleva dire niente.
Sei solo una macchina, no?
Era vero, non dovevo pensarci.
"Allora, professore?" guardando Iasevol "Che vuoi che faccia?" Chiesi "Vado a riprenderlo? Mi ha dato retta una volta, magari lo farà di nuovo..".
Guisgard
16-11-2016, 02.23.20
Tutti correvano verso il cancello del Cimitero.
Correvano contro quel vento che sembrava voler sferzare persino le loro anime e fra quella polvere che quasi bruciava gli occhi.
Uno degli uomini presenti, per permettere agli altri di raggiungere il cancello del Cimitero, cercò di distrarre il folle conducente di quell'auto nera.
Si piazzò nel mezzo della strada, agitando le braccia, sperando di fermare quella pazza e disperata corsa.
Ma l'auto nera, incurante, lo investì in pieno, uccidendolo sul colpo.
Intanto Dacey, Blonde e gli altri correvano verso il Cimitero, sentendo quell'assordante clacson che echeggiava intorno a loro.
Qualcuno cadde e non riuscì più a rialzarsi da terra, finendo sotto le ruote della misteriosa auto nera.
Tuttavia, a fatica, gli altri riuscirono a raggiungere il Cimitero.
Blonde ed un altro uomo cercarono di chiudere i cancelli, ma l'auto aveva anch'essa raggiunto l'ingresso del Camposanto.
Dacey Starklan
16-11-2016, 02.28.52
Più correvo più mi sembrava inutile. Il vento e la polvere non facevano altro che rallentarci, affaticando ogni movimento.
L'auto invece proseguiva sempre veloce e ci stava addosso.
Fu inevitabile che qualcuno, rimasto indietro, divenisse la vittima di quel folle pilota. Ogni tentativo di far allontanare il veicolo era stato vano.
L'auto nera stava lasciando una scia di morti dietro di lei.
Anche il cimitero non la fermò e il veicolo raggiunse il cancello con tutto l'intento di entrare con la forza .
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Guisgard
16-11-2016, 02.31.43
Elv sorrise a Gwen e strinse forte la mano di lei.
“Ah, relazione...” disse Richard guardandoli “... allora... insomma... state insieme voi due, eh?”
Lady Gwen
16-11-2016, 02.36.35
Ricambiai il bellissimo sorriso di Elv e la sua stretta forte e salda sulla mia mano.
Poi guardai Richard, poi Elv sorridendo e poi di nuovo mio fratello, annuendo.
Già, stavamo insieme.
Ed era una cosa bellissima, da pensare, da dire, da vivere.
Era semplicemente perfetta.
"Credi che io porti gente a caso tutti i giorni nel mio appartamento, fratellino?" ridendo appena.
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Guisgard
16-11-2016, 02.38.25
“E sia...” disse annuendo Iasevol a Clio “... va da lui e cerca di capire cosa vuol davvero fare... se ha deciso di mollarci, almeno sapendolo ci metteremo l'anima in pace e cercheremo altrove un altro pilota.”
Guisgard
16-11-2016, 02.44.53
Avevano raggiunto il Cimitero.
Ma l'auto aveva fatto altrettanto.
Accelerò ancora di più, alzando altra polvere, come a voler prendere la rincorsa per caricare al massimo e travolgerli tutti.
Erano infatti all'interno del recinto che delimitava il Cimitero, quindi un facile ed inerme bersaglio.
Molti gridarono, sentendo la morte vicina.
L'auto arrivò velocissima, ma giunta all'ingresso del Santo Luogo si arrestò improvvisamente.
Di nuovo prese la rincorsa e puntò velocissima, ma anche stavolta si fermò di colpo sulla soglia del Cimitero.
Come se non potesse varcare l'ingresso.
Come se qualcosa impedisse a quell'auto di entrare.
E Dacey, ferma poco dietro il cancello, restò a guardare la misteriosa auto nera di fronte a lei.
http://elmeme.me/static/uploads/images/2013/10/9837/9881_subitem_full.jpg
Annuii a Iasevol.
Finalmente una decisione, pensai, alzandomi.
"Ottimo, non credo ci sia bisogno di usare l'auto bianca stavolta..." annuii.
Ricordavo bene la strada per arrivare a casa sua.
Ricordavo tutto io, ogni dettaglio, ogni cosa, persino ogni emozione.
Ecco quelle magari potresti evitare..
Eppure erano tutte lì, nella mia mente, insieme ad ogni parola che mi aveva detto, ed ogni sfumatura del suo sguardo.
Prima di uscire e andare a prendere la macchina passai dall'ufficio tecnico, dove mi feci assegnare un cellulare con inseriti tutti i recapiti del centro.
Non sapevo bene perchè, ma avere un cellulare tutto mio mi faceva sentire più una persona vera.
Ed era buffo che una macchina potesse farmi sentire meno... macchina, appunto.
Ma era così.
Lo rigiravo tra le mani mentre mi avviavo al garage, e mi sentivo di colpo importante.
Strane creature, gli umani...
Pensai, sorridendo.
Strane ed affascinanti creature, gli umani...
Con un sorriso impercettibile.
Poi sali su una delle macchine che mi furono messe a disposizione ed arrivai a casa di Guisgard, sperando di trovarlo lì.
Una volta al suo appartamento, parcheggiai l'auto e suonai il campanello.
Guisgard
16-11-2016, 03.00.15
“Beh, voglio sperare di no.” Disse sarcastico Elv a Gwen.
Poi strinse di nuovo la mano della ragazza nella sua, giocando con le dita sul suo palmo.
“Non so perchè” fece Richard “ma comincio a sentirmi di troppo...”
“In effetti lo sei.” Ridendo Elv.
Lady Gwen
16-11-2016, 03.07.42
Risi ad Elv scuotendo la testa, mentre lui giocava con le dita sul palmo della mia mano e ciò mi riportò alla mente quel bellissimo momento, quando lui mi aveva chiesto di restare.
"Elv!" lo ripresi seria, poi guardai Richard "Tranquillo fratellino, dopotutto ti ho chiesto io di venire qui, no?" di dissi dolcemente, con un sorriso che solo la sofferenza di Richard poteva comprendere a pieno.
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Guisgard
16-11-2016, 03.10.30
Altea fece per andare a letto, ma prima, con un gesto inaspettato, lasciò un bacio sulla bocca di Guisgard.
Lui restò stupito e la vide andare verso la camera da letto.
“Altea...” disse, ma poi il campanello suonò.
Andò allora alla porta, aprì e vide Clio sulla soglia.
“Ehi...” fissandola “... che ci fai qui?” Stupito.
Sospirai di sollievo nel vederlo aprire la porta.
Era a casa, per fortuna.
Poi sbiancai alle sue parole.
"Come che ci faccio qui?" sbottai "Ore fa hai detto che ti saresti assennato per un momento, e non ti sei più fatto vivo!" con gli occhi nei suoi.
"Ero preoccupata!" ammisi.
Invece sei tranquillo a casa...
"Non avevamo nessun modo per contattarti quindi l'unica era venire di persona.." arrossendo "Se hai deciso di piantarci in asso, voglio che tu me lo dica in faccia!" con gli occhi nei suoi.
"Altrimenti, se hai fatto quello che dovevi fare, prendi le tue cose e andiamo.." con una vela di speranza.
Notai allora il camino acceso, ma non dissi nulla, limitandomi ad una sfumatura di malinconia nello sguardo.
Chissà se aveva anche dimenticato di avermi invitato a cena.
Guisgard
16-11-2016, 03.20.41
“Dai, scherzavo.” Disse Divertito Elv a Gwen. “Sono un giocherellone, non lo sai?” Facendole l'occhiolino. “Beh, ora credo sia ora di andare...” fissando la ragazza “... se vuoi passerò a prenderti domattina, così andremo in cerca della mia moto... vuoi?”
Guisgard
16-11-2016, 03.26.52
“Ma no...” disse Guisgard a Clio “... non voglio certo venir meno a quanto detto...” sorridendo “... solo che mi ha sorpreso vederti qui... e comunque stavo appunto per tornare al centro... vuoi bere qualcosa o preferisci che andiamo via subito?”
Lady Gwen
16-11-2016, 03.27.27
Alzai gli occhi al cielo e scuotendo la testa.
Poi lo guardai e, a malincuore, annuii.
Non avrei voluto che se ne andasse.
"Ti accompagno."
Allora mi alzai e raggiungemmo l'ingresso, dove strinsi Elv, baciandolo e approfittando che era ancora a casa.
"Non è facile lasciarti andare, lo sai?" sussurrai sorridendo mestamente e baciandolo.
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Guisgard
16-11-2016, 03.41.23
Elv strinse Gwen e rispose a quel bacio con passione.
La baciò a lungo, sulle labbra, poi sul viso e scendendo infine sul collo.
Come se quel bacio fosse il suo modo per dare sfogo al forte desiderio che aveva di lei.
“Neanche per me è facile staccarmi da te, piccola...” disse lui baciandola.
Lady Gwen
16-11-2016, 03.46.45
Rispose con passione al mio bacio, spostandosi sul viso e poi giù, sul collo, peggiorando la situazione.
Non volevo lasciarlo andare già prima, ora diventava quasi impossibile.
"Allora vieni presto, domattina.." sussurrai pianissimo "Non ce la faccio senza di te..." aggiunsi, senza la forza di lasciare le sue labbra dolci, morbide e rosse.
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Mi illuminai a quelle parole.
"Lo sapevo!" sorridendo "Sapevo che non saresti riuscito a resistere a quella signorina bianca che ti attende!" con gli occhi nei suoi.
"Credo sia meglio andare.." annuii "Prepara le tue cose, prima torniamo a tranquillizzare Iasevol meglio è, io credo.." sorridendo "Immagino che ti troveranno una sistemazione al centro, come hanno fatto con me, capirai che il progetto è della massima segretezza.." guardandolo negli occhi.
"Rimanderei a stasera il bere qualcosa..." sorrisi "Non ho i vestiti adatti.." divertita.
Guisgard
16-11-2016, 03.50.03
“Domattina e soprattutto domani notte...” disse Elv assaporando la pelle di Gwen “... stanotte mi attendono ore insonni ed una doccia fredda...” sorridendo e baciandola “... su... rientra in casa o finirò per spogliarti qui, al freddo...”
Guisgard
16-11-2016, 03.53.52
Guisgard sorrise a Clio, per poi prendere il suo giubbotto ed uno zaino.
Poi si avvicinò alla porta della sua stanza.
“Ehi, io come detto esco...” disse rivolto ad Altea che dormiva nella camera “... ci sentiamo presto... se hai bisogno chiamami sul cell...”
Poi raggiunse Clio ed insieme uscirono, per poi arrivare all'auto della ragazza.
Lo aspettai sulla porta, un po' più rilassata.
Non ci aveva abbandonati.
Non mi aveva abbandonato...
Scossi la testa per allontanare quella fastidiosa voce.
Non capivo perché mai fosse così importante per me averlo intorno.
Per la macchina, no?
Se se... la macchina
Quando lo vidi comparire con giubbotto e zaino sorrisi, senza però dire nulla, salimmo in macchina.
"Sai.." gli dissi, una volta in viaggio verso il centro "Ti sembrerà sciocco ma io.. ecco, non avevo... non avevo un cellulare fino a poco fa.." sorridendo "Ora ne ho finalmente uno.. anche se non ho ancora guardato come si usa" risi "Anche se non so chi mai potrebbe chiamarmi.." pensierosa.
"Ma no, questo non c'entra.." farfugliai.
Perché diavolo era così difficile.
"Non avevamo nessun modo per contattarti, se dovessi sparire di nuovo... ecco.." porgendogli il cellulare ancora quasi intonso.
"Memorizzeresti il tuo numero, per emergenza?" chiesi "E prendi pure il mio... anche se non so come si fa.." risi.
La cosa era grottesca e divertente allo stesso tempo.
Ero un trionfo della tecnologia, eppure non conoscevo una cosa così banale come usare un cellulare, che era una tecnologia che qualunque umano sapeva usare.
"Allora.." dissi poi "Hai risolto il problema col tuo amico, tutto a posto?" gli chiesi, voltandomi solo un momento verso di lui, sorridendo.
Lady Gwen
16-11-2016, 04.03.17
Sorrisi divertita mordendomi il labbro, mentre sentivo la sua bocca calda e umida ancora sul mio collo e l'avrei lasciato fare per ore ed ore, instancabilmente.
Ridacchiai divertita alle sue parole.
"Sì, qui, sotto il naso impiccione della portiera..." dissi, con tono concitato e provocante, per poi scoppiare a ridere.
"Ciao amore, buonanotte" lo baciai un'ultima volta e poi chiusi la porta.
Rimasi un istante lì, con le spalle poggiate sul portoncino d'ingresso, con un sorriso felice stampato in faccia.
Poi tornai da Richard, che giocherellava con Louis sul divano.
"Allora" iniziai, poggiando levmie mani saldamente sulle sue spalle "Pare che tu sia rimasto solo soletto sotto le mie grinfie..." dissi divertita.
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Guisgard
16-11-2016, 04.10.26
Guisgard sorrise a Clio, prendendo poi il suo cellulare.
“Vivi in uno stato di grazia allora...” disse memorizzando il suo numero sul cellulare della ragazza “... oggi sembra che nessuno possa farne a meno di questi aggeggi... ovunque vai vedi degli idioti che puntano i loro telefonini contro qualunque cosa per fotografarla... e poi, il colmo, quando chiedi l'ora a qualcuno c'è pure il rischio che ti risponda... mi spiace, non ho con me il cellulare...” ridendo “... roba da matti... ecco... ho memorizzato i nostri numeri...” guardandola “... ma mi chiedo... come fa un androide di ultimissima generazione, ammesso ci siano state mai vecchie generazioni di androidi, a non saper usare un cellulare? Ci riesco anche io, che sono l'uomo meno tecnologico del mondo.” Divertito. “O meglio... telefono e mando gli sms... di più non saprei come fare.” Ironico.
Guisgard
16-11-2016, 04.13.21
“Già...” disse sorridendo Richard a Gwen “... e non vedevo l'ora... non ne potevo più di stare in ospedale... ah, finalmente posso rilassarmi con una cameriera tutta per me.” Ridendo. “O sbaglio?” Guardandola divertito. “Che mi dici di quel tipo? Elv... è una cosa seria?”
Risi a quelle parole.
"Sì, ho visto qualcosa alla televisione..." annuii "In effetti è buffo, se ci pensi... semplicemente non ne ho mai visto uno, mio padre non mi ha mai fatto usare il suo.. il computer il processore digitale, le strumentazioni del centro.. ma nessuno mi ha mai mostrato un cellulare... dopotutto che me ne sarei fatta?" alzando le spalle "Non sono mai uscita di casa prima di arrivare al centro.." sospirai.
"Ma vedrai che riuscirò a capire in fretta come funziona.." con un certo orgoglio.
"Davvero sei poco tecnologico?" stupita "E come fai con tutta quella strumentazione che si utilizza nelle macchine da corsa?" pensierosa.
"Allora siamo una squadra perfetta, tu pensi all'istinto, l'esperienza e l'innata capacità di sentire la macchina, e io ci metto la parte tecnologica.." sorridendo "Non sembra poi così male, anzi.." voltandomi verso di lui con un luminoso sorriso.
Lady Gwen
16-11-2016, 04.20.41
Lo guardai indignata e lo colpii con un cuscino.
"Chiamami ancora cameriera e ti faccio dormire sul terrazzo stanotte!" lo minacciai.
Alla sua domanda scivolai accanto a lui sul divano, con la testa sulle sue gambe.
Sorrisi.
"Io... Non so... Stiamo insieme da poco, ma... Io non riesco a fare a meno di lui... È come una droga, ne ho bisogno sempre, continuamente. Mi ha conquistata, stregata, come nessuno aveva mai fatto prima.." dissi, con una nuova luce negli occhi e le mie mani che stringevano i lembi della mia maglietta, fremendo al pensiero di non poterlo stringere "Credo di sì...". risposi, con un sorriso.
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Guisgard
16-11-2016, 04.25.33
“Si, idea non male...” disse Guisgard a Clio “... purchè la vostra auto bianca non sia più complicata di un cellulare, visto tu non sai usarlo.” Ridendo, mentre attraversavano una Capomazda City ormai avvolta nel tramonto. “Però ti avverto che sarò io il capo squadra, ok? Tu ti atterrai alle mie indicazioni. Dopotutto l'istinto e la passione sono forze che devono essere libere da ogni gerarchia e costrizione.” Facendole l'occhiolino.
Guisgard
16-11-2016, 04.29.30
“Allora sono felice per te, sorellina.” Disse Richard, accarezzando i capelli di Gwen. “Però ho sentito che parava di dover ritrovare la moto... gli è stata rubata?”
Risi a quelle parole.
"So usare tecnologie molto più complesse, che ti credi?" divertita.
Poi quelle parole sulla gerarchia, e mi voltai verso di lui un istante sorridendo.
In realtà non avevo mai neanche lontanamente pensato di essere io il capo.
Non era nella mia natura, e non ne avevo alcuna intenzione.
"Sì, capo.." dissi, imitando la voce metallica del semplice robot di casa "I robot obbediscono sempre!" per poi voltarmi verso di lui e scoppiare a ridere.
Non sapevo bene perchè ma ero sempre sorridente quando eravamo insieme.
Era normale?
Comunque fosse era una bella sensazione.
Lady Gwen
16-11-2016, 04.33.00
Sorrisi teneramente al mio fratellino.
"Sì... Ieri sera è venuto qui e questa mattina non c'era più... Per questo non sono potuta venire da te, oggi. Ero con lui. Abbiamo scoperto che dopo essergli stara rubata, uno scagnozzo della Società Cibernetica Ateon l'ha presa e non capiamo il motivo... Torneremo là, domani, per vedere se riusciamo a capirci di più e ritrovarla."
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Guisgard
16-11-2016, 04.42.26
“Beh, avere un robot così carino ai miei ordini non è affatto male.” Disse divertito Guisgard a Clio. “Però se poi ridi mi sento un po' scemo...” sorridendo “... Clio...” ripetè “... come questo nome? E' una sigla? Un codice? Oppure no, magari un nome scelto a caso?”
Guisgard
16-11-2016, 04.47.19
“Strana storia...” disse Richad a Gwen “... perchè uno di un'azienda così importante si mette a rubare moto? Che sia in cassa integrazione?” Ridendo. “Attenta comunque a non metterti nei guai... da come veste il tuo Elv non credo faccia il boy scout... anzi, tutt'altro...”
"Ridevo perchè volevo imitare un robot ed apparire divertente.." spiegai, anche se appena ebbi pronunciato quelle parole, mi resi conto di quanto sembrassero stupide.
Forse certe cose non andavano spiegate.
"Non metterei mai in discussione la tua autorità, capo.." sorridendo e basta.
Il mio nome.
"No, non è una sigla.." spiegai "Il mio vero nome è F205, che è un codice identificativo della procedura che ha portato alla mia creazione..." spiegai.
"Ma mio padre mi ha davvero trattata come una figlia, così mi ha detto che per mimetizzarmi tra gli umani mi serviva un nome vero.. allora visto che diceva che ero la sua Musa, e che avrei cambiato il corso della storia con la mia sola esistenza..." alzai le spalle "Ecco che Clio era il nome più adatto, essendo Clio la musa della storia.." sorridendo.
Eppure il flash avuto in ascensore mi tornò alla mente in quel momento.
Avevo cercato in tutti i modi di non pensarci.
Mio padre mi chiamava per nome e parlava di cose per me mai accadute, cose che non capivo, che non avevano il minimo senso per me.
Era vero quello che avevo detto?
O stavo ripetendo una bugia detta da mio padre, e c'era dell'altro?
Prima o poi avrei dovuto scoprilo.
Guisgard
16-11-2016, 05.08.59
“Capisco...” disse Guisgard a Clio “... si, tutto è logico... e poi” fissandola “tuo padre ti ha fatto così bella che davvero ricordi una di quelle statue greche... ragazze e donne come te è davvero difficile vederle... magari al cinema...” sorridendo “... insomma, potresti ingannare chiunque... io infatti ci ero cascato in pieno... e non sono così sprovveduto in fatto di donne...” facendole l'occhiolino.
Dapprima mi illuminai a quelle parole.
Mi trovava bella?
Perché per la prima volta non solo mi importava, ma mi sembrava anche di vitale importanza essere bella ai suoi occhi?
"Grazie.." arrossii, lasciando che lo sguardo vagasse per un momento nei suoi bellissimi occhi azzurri "Sono un androide da combattimento, il mio aspetto è stato pensato per far abbassare le difese dei nemici, che non mi considereranno una minaccia.." spiegai.
Ma mi morsi la lingua immediatamente dopo aver pronunciato quelle parole.
Perché dovevo dirgli quelle cose?
Ma a quelle ultime parole mi rabbuiai.
"È una maledizione in realtà.." dissi piano, guardando la strada "Passare da bellissima ragazza a macchina nel giro di un attimo.." con amarezza.
"Vedere il tuo sguardo cambiare radicalmente... e sapere che il modo in cui mi guardavi prima di sapere.." sospirai "Non era per me.." tristemente.
"E che ora che sai chi sono, non mi guarderai mai più in quel modo.." amaramente.
Poi sospirai e mi sforzai di sorridere.
Mi ero lasciata andare, e forse avrei fatto meglio a tacere, ma le parole avevano risalito da sole il corso dei miei pensieri fino ad affiorare sulle mie labbra.
Guisgard
16-11-2016, 05.28.43
“Che...” disse Guisgard “... che intendi dire? Ti importa essere bella? Essere guardata come... come si guarda una donna? Pensavo che un androide non provasse vanità...” fissando Clio “... voglio dire...” guardandola “... lasciamo stare, sarebbe troppo imbarazzante...” scuotendo il capo.
Il centro era apparso in fondo alla strada.
Guisgard
16-11-2016, 05.39.34
Ren arrivò e scese dall'auto, vedendo nello stesso momento Nyoko uscire da casa.
E restò a guardarla per un lungo momento senza dire nulla.
“Sei...” disse infine “... sei bellissima, Nyoko... sembri davvero una principessa...” sorridendole.
Anche lui indossava il suo abito da cavaliere, con giubba di velluto e pantaloni di pelle neri.
Poi alti stivali di cuoio ed un corto mantello scarlatto.
Quelle parole mi stupirono.
Forse non riuscivo nemmeno io a capire che cosa mi importasse o meno.
Però sì, per me era importante essere bella ai suoi occhi.
Questo era un dato che dovevo accettare, il difficile era capirne il motivo.
"Di solito no.." dissi, sulla difensiva, per poi bloccarmi, incapace di terminare la frase.
Ma con te sì..
Potevo dire quelle cose?
Aveva detto che sarebbe stato imbarazzante, quindi non avrei dovuto parlarne?
Perché i codici di comportamento umano erano così difficili da interiorizzare, con tutte le loro infinite varianti?
Intanto eravamo sempre più vicini, e io restai in silenzio, finchè la macchina non di avvicinò ancora di più.
Eppure continuavano a ronzarmi in testa le sue parole.
"Essere guardata come mi guardavi prima di sapere chi fossi?" dissi, tutto d'un tratto "Era bello.." ammisi, in un sussurro "Era la sensazione più bella che avessi mai provato.." continuando a guardare la strada, mentre i miei occhi si incupivano poco a poco.
"Ma sono solo una macchina, no?" con amarezza, stringendo di riflesso le mani sul volante "Non merito certo quello sguardo.." con infinita tristezza.
Sospirai, continuando a guardare la strada.
"A volte vorrei non aver detto niente..." ammisi infine, mentre eravamo quasi al centro.
Guisgard
16-11-2016, 05.49.20
Guisgard guardò stupito Clio.
“Aspetta...” disse “... aspetta un attimo... mi stai dicendo che... che vorresti ti guardassi come se... come se, insomma, come se tu fossi una ragazza comune?” Perplesso. “Sicura di stare bene? Forse sei un po' confusa... magari un guasto...”
Intanto arrivarono al centro.
Quelle parole mi ferirono, riuscendo ad arrivare nel profondo.
Un profondo che nemmeno credevo di possedere.
Strinsi ancora di più le mani sul volante dalla rabbia.
Perché non ero stata semplicemente zitta? Gli umani non cominciano in quel modo i propri pensieri, perchè io dovevo farlo?
Non risposi, ero troppo furibonda per rispondere.
Arrivammo al centro e mostrai le mie credenziali in modo da poter passare.
Solo una volta fermata l'auto mi voltai verso Guisgard accanto a me.
Mi voltai e cercai i suoi occhi, riversandovi dentro i miei con tutte le emozioni che si portavano dietro, quelle calde e appassionate del giorno precedente, quelle timide di poco prima, e poi la rabbia e la delusione di vedere come fosse cambiato.
"Un guasto?" sussurrai, con infinita tristezza.
"Certo-capo.." imitando di nuovo la voce metallica, ma stavolta senza ridere, né sorridere "Andrò-a-farmi-controllare.." con lo stesso tono.
Perché era così difficile da credere?
Come potevo io mentire? Mentire era una cosa da uomini.
Restai lì, con gli occhi nei suoi per un lunghissimo istante, come se gli occhi avessero il potere di trasmettere tutte le emozioni.
"Magari lo fosse.." dissi infine, tristemente, prima di chinare lo sguardo.
"Iasevol ci starà aspettando..." pianissimo.
Guisgard
16-11-2016, 06.14.08
Guisgard sostenne lo sguardo di Clio, cercando di comprendere, di capire.
“Aspetta...” disse lui “... aspetta un attimo... cos'hai? Sei così... strana... è folle... assurdo... persino inquietante... eppure un robot non dovrebbe essere... essere così... come sei tu ora... chi sei davvero?”
Nyoko
16-11-2016, 06.42.41
Uscì di casa e lo vidi. La sua reazione appena mi vide mi lasciò felice e lanciai un sorriso. Scesi gli scalini di casa con il vestito fra le mani e mi avvicinai a lui. Lo guardai attentamente rimanendo anche io affascinata da lui. "Anche tu" dissi seria per poi sorridergli dolcemente. "Andiamo?" chiesi poi.
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Lady Gwen
16-11-2016, 09.06.19
"Infatti è strano" dissi, confermando i suoi dubbi.
A quelle parole mi alzai.
Allora gli raccontai tutto quello che era successo.
"Credimi, lo so bene, ma... Lui è migliore di ciò che sembra.
Sembra strano, ma lui ha dei valori, nonostante tutto e mi fido di lui al mille per cento, anche se magari stenti a crederci..." dissi, per poi stringermi a lui e mettere le gambe sulle sue "Non ho scelto io di innamorarmi di lui... Comunque, scusami se stamattina ho dato a lui la precedenza, ma purtroppo non avrebbe saputo a chi altro chiedere, avrei dovuto lasciarlo solo e la cosa non mi andava..." sospirando, mentre Louis intrecciava le piccole zampine ai miei capelli.
Poi sorrisi.
"In realtà gli devo molto..." dissi, per poi raccontargli ciò che era successo alla stazione di servizio.
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Dacey Starklan
16-11-2016, 10.05.38
Il mio cuore batteva all'impazzata, l'adrenalina e la paura eran a mille .
Tutti avevamo compreso che la macchina non si sarebbe arresa, eravamo il suo bersaglio.
Il panico si stava diffondendo quando l'auto caricò verso di noi. Non avevamo da nasconderci, eravamo troppo vulnerabile . Sembrava la fine.
E invece la macchina nera si arrestò sulla soglia, una volta e poi anche la seconda.
Come se ci fosse qualcosa che la bloccasse.
Eravamo salvi.
Dopo un respiro di sollievo presi il telefono.
Tardes avrebbe fatto meglio a rispondere, se fosse stato abbastanza veloce forse avrebbe persino raggiunto l'auto e chissà magari prenderla una volta per tutte.
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Altea
16-11-2016, 20.15.37
Nel letto udii suonare il campanello e una voce di donna..non potevo uscire in quelle condizioni ma ricordavo doveva uscire, infatti prima di andarsene sentii Guisgard bussare alla porta dicendomi usciva e di contattarlo se avessi avuto bisogno.."Buon lavoro..fatti valere".
Mi rigirai nel letto ancora col sapore delle sue labbra nelle mie e strinsi il suo cuscino e potevo sentire il suo profumo leggero e fresco. Mi appisolai e dormii per un pò quando mi svegliai che fuori era buio e sussultai..accidenti, dovevo fargli trovare la crostata..sapevo ci teneva ma avevo bisogno di qualcosa e io non potevo uscire.
Presi il cellulare e mandai un sms.."Non ti telefono o ti disturbo al lavoro, effettivamente ci sarebbe bisogno di qualcosa..prima di tutto dovresti prendermi una nuova sim o mi intercetteranno con questa...poi un pò di spesa..frutta..ovvero soprattutto fragole e uva e poi..una bottiglia di champagne..ti aspetta una dolce sorpresa a casa (faccino sorridente)..buon lavoro tesoro".
Mi stiracchiai ed accesi solo delle luce soffuse, andai in soggiorno e il caminetto era spento da un pò e faceva freddo e misi un suo maglione scuro, che trovai nella camera, sopra la sottoveste.
Accesi il camino che subito scoppiettò ed inizio ad emanare un leggero tepore e andai in cucina, guardai negli scaffali e trovai farina, uova, zucchero e nel frigo burro ma cercavo l' elemento fondamentale e lo trovai esultando...la marmellata di lamponi...e guardai sbalordita trovando i vari vasetti di marmellata..di sicuro gli piaceva molto.
Presi una tortiera e delle bacinelle ed iniziai a mischiare gli ingredienti, in quel momento tutti i pensieri negativi svanirono..non avrei mai detto di fare una torta per un uomo..è la prima volta..ma ha il potere di avermi cambiata? Oh no..questa è la vera Altea e forse lui ha il potere di averla fatta apparire per come è, di averla svegliata come quella principessa delle favole che sempre leggevo da bambina.
Misi la torta nel forno e nel frattempo lavai le ciotole e misi a posto la cucina...quando il timer suonò estrassi la torta che emanava un profumo delizioso e la cosparsi di marmellata e poi ci misi della pasta frolla sopra per fare un gioco di righe per ultimarla e infornai per poco aspettando pazientemente.
Il timer suonò di nuovo e la tolsi di nuovo dal forno, aspettai si raffreddasse per toglierla dallo stampo o si sarebbe frantumata e la posai sopra un elegante portatorte coprendolo col suo coperchio di vetro.
La misi nel centro del tavolo soddisfatta...adoravo questa casa, adoravo la atmosfera dolce e mi scaldava..sperando non finisse troppo presto.
A quel pensiero mi stesi sul divano e pensierosa accesi la tv facendo zapping al tepore del camino con vicino il mio cellulare.
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Folle..
Inquietante..
Robot!
Sentivo il mio sangue ribollire nelle vene, come poteva non capire?
Perché mi faceva impazzire l'idea che non capisse?
"Non sono un robot!" Urlai quasi, tirando un pugno al cruscotto dell'auto ferma, guidata dalla rabbia.
"Sono un androide.." spiegai, cercando di calmarmi.
Tornai a cercare il suo sguardo, che non aveva mai lasciato il mio.
Ero spaventata, mi rendevo conto di aver perso il controllo ma non c'era niente nei miei sistemi che me lo potesse restituire.
Il suo sguardo mi diede speranza, sembrava voler tentare di capire.
"Sì, c'è del titanio nelle mie ossa..." senza distogliere lo sguardo dal suo "Ho un processore di ultima generazione in grado di elaborare dati incomprensibili per la mente umana.. la mia vista è migliorata da sensori oculari mai progettati prima.." ammisi.
Esitai, perdendomi in quegli occhi così belli.
"Ma sono comunque una persona!" Con voce titubante, non tanto per l'affermazione quanto per quella che sarebbe potuta essere la sua reazione.
"Nessuno controlla le mie emozioni, i miei sentimenti.. sono veri.." stavolta con decisione.
Avevo lo sguardo incerto, ma nello stesso tempo appassionato e rabbioso.
Non sapevo perché mi comportassi in quel modo.
"Sarà folle.. inquietante..." ripetendo le sue parole che mi avevano ferita "Ma sono vera..." con gli occhi nei suoi, attraversati da mille emozioni diverse.
Allora, con un gesto improvviso e delicato, presi la sua mano e la portai sul mio cuore, che batteva alla velocità della luce, tanto che credevo si sentisse rimbombare.
"Questo è vero, Guisgard.." con gli occhi nei suoi "Lo senti? Credi che a una macchina batterebbe il cuore così?" mentre la mia mano sfiorava la sua.
"È vero.. io sono vera.." sussurrai, con gli occhi nei suoi.
"Dimmi che mi credi, ti prego.." con una lacrima silenziosa che mi attraversava la guancia.
Sostenni il suo sguardo per un lungo istante, poi sospirai.
"Forse non ha alcun senso per te, e neppure per me in realtà.. ma..." alzai timidamente gli occhi su di lui "Non sopporto l'idea che tu mi creda solo una macchina.." arrossendo violentemente.
Guisgard
17-11-2016, 17.58.02
“Capisco...” disse Richard a Gwen, per poi sorridere “... beh, da parte mia non ci sono dubbi, né preoccupazioni. Se davvero ti piace così tanto, allora è tutto tuo, sorellina.” Ridendo. “Ma dimmi... lui sa tutto? Delle tue passioni e dei tuoi poteri intendo...” fissandola.
Lady Gwen
17-11-2016, 18.01.43
Risi appena, intenerita, dalle sue parole.
"Beh se ha anche la tua approvazione siamo a cavallo, no?" divertita.
Poi alla sua domanda, mi feci un po' più seria.
"No, ancora no..." sospirando appena.
E non sapevo come dirglielo.
Chi avrebbe creduto ad una cosa simile, oggi?
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Guisgard
17-11-2016, 18.04.11
Altea inviò l'sms e poi si mise a preparare la crostata di lamponi.
Fatto ciò si mise sul divano ed accese la tv.
C'era il telegiornale e parlavano della morte del commissario, investito da un'auto pirata.
Guisgard
17-11-2016, 18.07.02
“Certo.” Disse Ren a Nyoko, per poi aprire la portiera dell'auto con fare cavalleresco. “Prego, principessa...” invitandola ad entrare con un vistoso inchino.
Partirono allora, tornando in città.
Arrivarono in facoltà quando ormai era sera e tutti gli studenti indossavano i loro costumi.
La festa stava per cominciare.
Nyoko
17-11-2016, 18.09.44
Con fare principesco, andai a sedermi e allacciai la cintura di sicurezza.
"Non vedo l'ora. Sono così emozionata" dissi senza poter trattenere un sorriso sincero. Ren guidò fino in facoltà per poi scendere ed andare alla festa. Ero così emozionata e mi sentivo davvero felice.
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Guisgard
17-11-2016, 18.10.50
L'auto nera era ferma davanti all'ingresso del Cimitero, con i giri del motore al massimo ed il clacson che suonava all'impazzata.
Alla fine, quasi all'improvviso, fece retromarcia e corse via, suonando come un ossesso e svanendo nella polvere della strada.
Le donne presenti allora cominciarono a piangere, sfogando così la grande paura avuta fino a quel momento.
Dacey invece cercava di chiamare Tardes, ma il suo cellulare sembrava irraggiungibile.
Ed andata via l'auto, anche il vento cesso, lasciando al suo posto un vuoto silenzio rotto solo dai pianti e dalle grida di molti dei presenti.
Pochi minuti dopo si sentirono le sirene di due auto della polizia che arrivavano.
Altea
17-11-2016, 18.14.24
Il telegiornale iniziò e si parlava di una auto nera che avevo investito niente meno che il commissario...poi ricordai quella sera quando alla radio parlavano di una auto che aveva ucciso due ragazzi..era una coincidenza?
Dacey Starklan
17-11-2016, 18.18.56
Chiusi la chiamata, non ero sorpresa che Tardes non avesse risposto anche se ovviamente la cosa mi infastidiva.
Mi guardai intorno, ormai la macchina nera era svanita e aveva lasciato il panico tra le persone, e i morti sulla strada.
Non avevo mai assistito a nulla di simile. Nonostante fossi sconvolta per ciò che avevo vissuto non volevo lasciarmi prendere dallo sconforto, ero grata di essere viva.
" Cercate di stare calmi, presto arriveranno i soccorsi " dissi a chi mi stava intorno e poco dopo infatti si udirono le sirene delle polizia.
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Guisgard
17-11-2016, 18.43.27
Guisgard guardò Clio quasi incredulo, persino scioccato.
Quell'impeto nel parlargli, quella lacrima, la rabbia e poi quel violento rossore.
Infine il folle battito del suo cuore.
“Si...” disse lui annuendo “... si, lo sento...” con la mano sul petto di lei “... ti... ti chiedo scusa...” fissandola “... scusami, non volevo mancarti di rispetto...”
Il suo cellulare ad un tratto suonò per un sms.
“Scusami...” a Clio, per poi leggere il messaggio.
Ero sconvolta da me stessa, non avevo mai perso il controllo in quel modo.
Era strano, forse davvero folle e inquietante come aveva detto lui.
Ma il suo sguardo e le sue parole mi tranquillizzarono, così mi illuminai.
"Non fa niente..." con un sorriso dolce "Volevo solo che capissi.." dissi piano, tenendo la mia mano sulla sua.
Poi il cellulare vibrò di nuovo, e io mi chiesi chi lo stesse tormentando.
Tuttavia non dissi nulla, limitandomi ad annuire con un leggero sorriso.
"Vogliamo andare?" dissi poi "Iasevol sarà in pensiero...".
Guisgard
17-11-2016, 18.53.46
“Eh, allora avrai un bel da fare immagino...” disse Richard a Gwen, per poi accendere la tv.
C'era il telegiornale e stavano parlando di un qualcosa avvenuto poco prima al Cimitero cittadino.
Lady Gwen
17-11-2016, 18.57.58
Distolsi lo sguardo da Richard, prendendo Louis in braccio, come sempre facevo quando ero pensierosa, incerta, dubbiosa.
Nel frattempo lui aveva acceso la tv e il telegiornale parlava di qualcosa accaduto al cimitero.
"Come posso fare..." dissi piano, quasi parlando con me stessa, sospirando.
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Guisgard
17-11-2016, 18.59.44
Nyoko e Ren arrivarono in facoltà, raggiungendo poi l'auditorium al primo piano dove si sarebbe tenuta la festa in costume.
C'erano già molti e tutti con i loro vestiti.
“Siamo in tempo per questo ballo...” disse Ren alla ragazza “... me lo concedi?” Sorridendo. “Nelle favole i balli sono sempre magici ed accade spesso qualcosa durante la musica...”
Nyoko
17-11-2016, 19.06.27
Arrivammo all'auditorium e entusiasta mi guardai in torno, scrutando i vari costumi dei ragazzi e delle ragazze. "È bellissimo" urlai sotto la musica ed il vociferare delle persone lì dentro. Poi Ren mi porse la mano e mi invitò a ballare. Lo guardai seria e per un attimo non respirai.
Qualcosa di magico? Aveva davvero detto così? Sorrisi dolcemente con le guance tutte rosse e anní alla sua richiesta posando con delicatezza la mano sulla sua. La musica romantica e dolce guidava i nostri passi, mentre io non riuscivo a scollare gli occhi dai suoi. Era tutto così bello, lui era così bello. Non mi sentì mai così vogliosa di stare fra le sue braccia. Desiderai con tutta me stessa cose di cui non credevo di averne bisogno, ma adesso sbucavano da dentro di me come fiori meravigliosi e il respiro si fece di nuovo mancare.
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Guisgard
17-11-2016, 19.06.38
“Si...” disse Guisgard annuendo a Clio “... dammi un attimo...” inviando un sms.
Poi con la ragazza andarono da Iasevol, nel suo ufficio.
“Bentornato, Guisgard.” Sorridendo il brillante scienziato. “Eravamo un po' in pensiero, sai?”
“E perchè mai?” Chiese il pilota.
Intanto a casa sua, Altea ricevette l'sm di risposta:
“Ok... ma non so di preciso quando tornerò... tu fa la brava e non uscire per nessun motivo... a presto (faccina sorridente)”
Intanto lei continuava a seguire il telegiornale in tv.
Guisgard
17-11-2016, 19.11.28
Arrivarono due auto della polizia e da esse scesero diversi agenti, tra cui anche Palos.
Cercarono di calmare tutti e si sincerarono che tutti stessero bene.
Purtroppo però c'era qualche vittima.
Fu allora chiamata anche un'autoambulanza.
Poi Palos tra i presenti riconobbe Dacey.
“Ehi...” disse avvicinandosi a lei “... tutto ok? Ma cosa è accaduto?”
Arrivammo nello studio di Iasevol, che fu sollevato nel vedere che Guisgard non era andato via.
"L'importante è che ora sia qui..." sorridendo, mente guardavo prima Iasevol poi Guisgard.
"Vuoi cominciare subito i test?" chiesi al professore "O lasciamo che il nostro pilota si sistemi un attimo? Hai intenzione di assegnargli una sistemazione?".
Dacey Starklan
17-11-2016, 19.15.47
Non appena vidi la polizia cercai un volto famigliare tra gli agenti e con mio sollievo vidi Palos.
" Io... si credo... " presi un attimo fiato e cercai di raccontare l'accaduto il più dettagliatamente possibile.
" E qualcosa di invisibile ha impedito all'auto di entrare nel cimitero. E alla fine se n'è andata via" conclusi così il mio racconto.
" Ho provato a chiamare mio marito per avvertirlo ma non mi ha risposto " dissi mestamente.
" Tu hai idea di dove sia? Ho davvero bisogno di lui. Non sono mai stata tanto terrorizzata in vita mia."
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Altea
17-11-2016, 19.17.30
Il telefono trillò e lessi il suo sms..sapevo benissimo non potevo uscire, ero come una carcerata ma il bello era aspettare il ritorno di Guisgard.
Continuai a seguire la tv e poi avrei letto un libro.
Guisgard
17-11-2016, 19.27.52
“Beh, immagino tu debba testare un po' il terreno...” disse Richard a Gwen “... capire che tipo sia, se crede a questo genere di cose... dovresti andarci cauta, o lo spaventerai...”
Intanto in tv dicevano che c'erano state anche vittime davanti al Cimitero.
Guisgard
17-11-2016, 19.30.48
Quel ballo.
Nyoko volteggiava, tenendo Ren per mano, facendo ondeggiare il suo lungo costume d'epoca.
Le note avvolgevano la sala e strane sensazioni sussultavano leggere nel cuore della ragazza.
Ad un tratto, però, Nyoko notò qualcuno.
Era un ragazzo, anch'egli in costume, che la fissava in uno strano modo.
http://www.monologos.com/wp-content/uploads/2015/08/misterios-en-peliculas-10.jpg
Lady Gwen
17-11-2016, 19.31.24
Ascoltai le parole di Richard.
Sì, in effetti aveva ragione, dovevo studiare attentamente la situazione e poi parlare.
"Che è successo al cimitero?" guardando la tv e accarezzando Louis, che faceva le fusa.
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Nyoko
17-11-2016, 19.39.14
Danzai come una vera dama, stringendo le mani di coi che interpretava essere il mio amato...
Già, il mio amato...
Continue sensazioni salivano lungo il mio corpo, forse erano il suo sorriso e la musica a farmi sentire in quel modo. Ad un tratto, quella magia ebbe un breve attimo di pausa e fu in quel momento che vidi un ragazzo mascherato fissarmi in un certo modo. Mi strinsi allora a Ren. Non ero abituata agli sguardi dei ragazzi su di me. Con Ren era diverso, ci conoscevamo da tantissimo tempo. Nessun ragazzo si era mai avvicinato a me per provarci. Il modo insistente in cui mi guardava mi fece intimorire ed io trovai sicurezza solo fra le braccia di Ren.
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Guisgard
17-11-2016, 19.43.36
“Si, possiamo dargliene subito una.” Disse Iasevol.
“In verità” fece Guisgard “prima dovrei sistemare una faccenda. Un'amica ha un problema e mi ha chiesto di aiutarla.” Spigò. “Credo occorrano un paio di giorni, al massimo tre. Poi potrò stare qui al centro se ciò faciliterà il tutto.” Guardando lo scienziato e poi Clio.
Altea, intanto aveva ricevuto l'sms.
Ma le notizie in tv erano tutt'altro che piacevoli.
Era accaduto qualcosa al Cimitero e c'erano state delle vittime.
Dalle prime notizie si parlava di un'auto che aveva ucciso alcune persone e diffuso il panico tra i presenti.
Altea
17-11-2016, 19.49.16
Ad un tratto sembrò vi fosse una notizia dell' ultima ora e rimasi senza parole..ancora delle vittime e sempre un' auto...ma che diamine stava succedendo. Più che altro ero stupita tutto era avvenuto pure davanti a un luogo sacro.
Iniziai a preoccuparmi per Guisgard...e spontaneamente gli mandai un sms.."Fai attenzione, sto guardando la tv. Vi è un pazzo in un auto sta uccidendo persone, pure il commissario, e ora ci sono state vittime davanti a un cimitero...ahh..sembro la mogliettina si preoccupa per il maritino (faccino sorridente) ma fai attenzione..devi tornare bello in forma, magari vi sarà oltre al dolce altro di dolce (faccino ammiccante)".
Continuai a seguire il tg mentre presi un libro nello scaffale e mi sedetti sul divano di fronte al caminetto mangiando dei mandarini.
Sorrisi a quelle parole di Iasevol.
Mi piaceva sapere che sarebbe stato lì con noi.
Con te...
Poi sbiancai a quelle parole di Guisgard.
Non era un vecchio amico?
Distolsi lo sguardo da lui cercando di nascondere lo sgomento.
"Due giorni non sono poi tanti.." cercando di convincere me stessa, più che altro.
Dopotutto se ci fosse stato di più, non sarebbero stati solo due giorni.
Sì, probabilmente non significava niente.
Cercai di calmarmi e non dare a vedere il mio turbamento.
"Ad ogni modo credo tu possa prendere possesso già ora della tua stanza, in modo da poterla usare nei momenti di pausa.." sforzandomi di sorridere.
"Lo accompagno e poi procediamo con i test?" chiesi al professore.
Guisgard
17-11-2016, 19.57.43
“Tardes è in giro su una pattuglia...” disse Palos a Dacey “... sta cercando di beccare quel bastardo... nove su dieci è la stessa macchina che stiamo braccando... l'importante è che tutti voi stiate bene... ma nessuno è riuscito a vedere chi guidava quell'auto? Perchè mai si è fermato all'ingresso del Cimitero?” Pensieroso.
Guisgard
17-11-2016, 20.00.50
“Non so...” disse Richard a Gwen, alzando il volume della tv “... dicono che un'auto guidata da un folle ha ucciso alcune persone durante le prove per una parata... è accaduto al Cimitero... sembra che i testimoni l'abbiano descritta nera, senza targa e molto veloce...”
Guisgard
17-11-2016, 20.03.15
Nyoko si strinse a Ren, mentre la musica continuava a diffondersi intorno a loro.
Quel misterioso ragazzo, però, non smetteva di fissarla.
E ad un tratto le sorrise.
C'era qualcosa di enigmatico nel suo sguardo.
Dacey Starklan
17-11-2016, 20.03.20
" Certo giusto... prima il dovere..." con un leggero sospiro.
" Spero lo troviate presto anche se è chiaramente un pazzo pericoloso..." preoccupata per Tardes.
" No, i vetri erano oscurati e non aveva la targa... Me lo sono chiesta anche io ma era come se una barriera invisibile bloccasse la macchina, É stato parecchio strano devo ammettere. Non so che altro dire purtroppo non ho visto altro di utile e vorrei tanto tornare a casa ora."
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Lady Gwen
17-11-2016, 20.04.47
Ancora quella macchina.
Non potei non pensare alla mattinata alla Ateon.
Facevo bene ad ascoltare quelle sensazioni.
"È assurdo, sono giorni e giorni che questa macchina miete vittime" dissi sbuffando, poi mi voltai verso Richard "Comunque, sarà meglio andare a dormire, a meno che tu non voglia perdere il bus, domattina" con un sorrisetto, alzandomi.
"Vieni, ti faccio vedere la tua stanza" attraversando il corridoio e conducendolo in una camera che conteneva un letto ad una piazza e mezza, un armadio ed un altro mobile.
"Se ti serve qualcosa, dimmelo."
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Nyoko
17-11-2016, 20.07.08
Mi sentivo a disagio.
Ero fra le braccia di Ren ma con gli occhi cercavo di capire se quel ragazzo avesse spostato lo sguardo. Appena lo rinquadrai, notai che mi stava ancora fissando e sta volta mi sorrise. Strinsi il volto nel petto di Ren e poi gli urlai all'orecchio per farmi sentire.
"C'è un ragazzo che mi guarda con insistenza... Mi sta mettendo leggermente a disagio" dissi sperando che potesse fare qualcosa. Era una situazione un po' inquietante.
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Guisgard
17-11-2016, 20.09.55
“Si, Clio.” Disse Iasevol. “Accompagnalo nella sua camera qui al centro.”
Guisgard annuì ed andò con la ragazza.
Nel frattempo gli arrivò un altro sms.
Intanto, a casa sua, Altea seguiva la tv.
Ormai era chiaro.
Un'auto nera e misteriosa aveva terrorizzato molte persone davanti al Cimitero, uccidendone anche qualcuna.
Ad un tratto il suo cell squillò.
Altea
17-11-2016, 20.12.30
Certo questo fatto era inquietante..qualcuno ammazzava la gente per divertimento.
Poi udii suonare il cellulare e sobbalzai...guardai sul display chi fosse...potevo rispondere solo a Guisgard, il cuore batteva forte..erano loro? Mi avevano detto mi avrebbero dato indicazioni e poteva essere plausibile.
Guisgard
17-11-2016, 20.13.40
“Si, è comprensibile.” Disse Palos a Dacey.
In quel momento la sua radio suonò.
“Si, sono Palos...” rispose lui.
“Sono Tardes, ma che succede lì?”
“Credo sia stato ancora quel bastardo con la sua auto nera...” spiegò Palos via radio “... purtroppo ha ucciso ancora... durante le prove per la parata... qui c'è anche tua moglie...”
“Dacey?” Preoccupato Tardes. “Come sta?”
“Sta bene...” Palos “... è qui con me...”
“Arrivo subito.” Fece Tardes, per poi chiudere.
Annuii a Iasevol, e mi alzai seguita da Guisgard.
Lo portai così in giro per il centro, passando dalla segreteria perchè gli assegnassero una stanza.
All'inizio non parlai, per evitare che il mio tono tradisse le mie emozioni.
Mentre la raggiungevamo mi resi conto che non era lontana dalla mia, ma era sullo stesso corridoio.
Restai in silenzio, anche se la cosa non mi piaceva.
Perché non potevo semplicemente non pensarci, e lasciar perdere?
Era lì, dopotutto.
E poi chi ero io per poter questionare su cosa facesse della sua vita.
Nessuno, non ero nessuno.
Non ero nemmeno una donna, rammentai con rabbia, stringendo le mani a pugno mentre lui non vedeva.
Eppure i miei pensieri continuavano a torturarmi con le sue parole.
"Non mi avevi detto di questa tua amica.." con la voce che risultò più scocciata di quanto avessi voluto.
Mi pentii immediatamente di averlo detto.
Sono un androide, per la miseria, possibile che non riesca a controllare la mia voce?
Ma ormai avevo parlato, e quindi cercai di sfoderare un sorriso che alleggerisse il mio tono.
Poi arrivammo alla stanza.
"Oh, guarda..." cambiai discorso "È questa.." sorrisi, cercando di nascondere l'imbarazzo dovuto al mio tono di prima.
Dacey Starklan
17-11-2016, 20.17.46
Annuii a Palos, era stato gentile e comprensivo e speravo che mi trovasse un passaggio verso casa.
Stavo per appunto chiederglielo quando sentii una voce famigliare alla radio.
Era Tardes e sembrava davvero preoccupata quando seppe dell'accaduto. Fui felice nel sapere che sarebbe presto arrivato.
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Guisgard
18-11-2016, 01.52.05
Gwen mostrò a Richard la sua camera.
Ma il ragazzo appariva pensieroso.
“Sai...” disse “... alla tv descrivevano un'auto nera dai vetri scuri... la stessa coinvolta nel mio incidente... capisci? Forse era davvero la stessa... ed io ho rischiato di morire a causa di quel pazzo...”
Guisgard
18-11-2016, 01.55.40
“Beh, molte cose non ti ho detto...” disse Guisgard a Clio “... comunque è la sorella di un mio amico... morto in un incidente mai del tutto chiarito... mi sento in debito con lui e quindi glielo devo...”fissandola “... è una bella stanza.” Cambiano discorso. “Mi piace molto. Anzi, è forse sin troppo bella.” Sorridendo. "Scusami ancora per prima... non insinuerò mai più che tu non sia una donna vera."
Lady Gwen
18-11-2016, 01.56.01
Mi voltai verso Richard, accarezzandogli il viso.
"Lo so..." dissi piano "Ne sono fermamente convinta... L'importante è che tu sia ancora qui..." dissi dolcemente, sorridendo e stringendolo forte "Perché tu non ce la farai mai in nessun modo a svicolare dalle mie grinfie" sussurrai al suo orecchio, per poi scoppiare a ridere e scompigliargli i capelli, cercando di sdrammatizzare.
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Guisgard
18-11-2016, 01.59.13
Poco dopo arrivò un'altra pattuglia.
Da essa stavolta scese Tardes, visibilmente preoccupato.
Vide Dacey accanto a Palos e si avvicinò a passo svelto.
“Dacey...” disse fissandola “... stai bene davvero?”
Quelle parole di Guisgard mi tranquillizzarono.
Era davvero solo un favore che si sentiva di fare ad un vecchio amico.
Il suo sguardo era sincero.
Chissà perchè mai la cosa mi aveva dato fastidio, dopotutto che sapevo io della sua vita?
La stanza era davvero molto carina, e fui lieta che cambiasse discorso.
"Sì, lo è.." guardandomi attorno "È persino più grande della mia..." ridendo piano.
Poi si scusò di nuovo, e io ne rimasi sorpresa.
"No.." farfugliai, alzando gli occhi su di lui "È colpa mia... non avrei dovuto perdere il controllo in quel modo... non so che mi stia succedendo.." ammisi "Forse la verità è che ho invidiato la donna che credevi che fossi.." con due occhi spalancati, sognanti e timorosi insieme "Forse volevo quello sguardo per me... per la vera, me.." sussurrai, senza staccare gli occhi dai suoi "E quando ti ho detto la verità e hai iniziato a trattarmi come se fossi solo una macchina io.." scossi la testa "Sono impazzita.." arrossendo.
"Lo so che non ha il minimo senso..." scuotendo la testa "A volte vorrei essere la bella ragazza che credevi che fossi..." sospirai "Ma sono quello che sono..." con gli occhi tristi.
Dacey Starklan
18-11-2016, 02.10.45
Fui felice di vederlo dopo la nostra brutta discussione a casa.
" Io... si sto bene, credo... solo che é stato... é stato così terribile e..." avvicinandomi a lui, " non ho mai avuto tanto paura, c'è stato un momento in cui ho davvero creduto che non ce l'avrei fatta a uscirne viva."
Lo abbracciai in cerca di conforto.
" Ti prego portami a casa, non voglio stare più qui. E ho bisogno di te, ho sempre bisogno di te " sfiorandogli la guancia.
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Guisgard
18-11-2016, 02.15.06
Ren a quelle parole di Nyoko si voltò di scatto.
“Indicami chi è...” disse lui.
Però, stranamente, la ragazza non lo vide più.
Il ragazzo che fino a poco prima la fissava con insistenza ora sembrava essere sparito.
Guisgard
18-11-2016, 02.17.37
Richard rise e a sua volta cominciò a spettinare Gwen.
“Ora ti conviene dartela a gambe” disse lui divertito “visto che mi hai spettinato tutto. Sai che voglio essere sempre in tiro... magari becco qualche bel bocconcino ora che sono in città.” Ridendo.
Guisgard
18-11-2016, 02.21.20
“Beh, io continuo a credere che tu lo sia...” disse Guisgard a Clio “... bella intendo... tu ne dubiti?” Allora le prese la mano e la condusse nel bagno, dove c'era un grosso specchio.
“Guardati...” lui stando dietro di lei che si specchiava “... ti sembra forse di essere brutta? Di ragazze come te in giro non ce ne sono tante, sai? Potresti fare l'attrice o la modella col fisico che hai.” Sorridendo.
Lady Gwen
18-11-2016, 02.21.42
"Ehi!" esclamai, quando mi spettinò "Lo sai che sono già ricci e complicati di loro, ci mancavi pure tu..." dissi col broncio, mentre cercavo di sistemarli davanti al piccolo specchio sul mobile della sua camera.
Mi voltai verso di lui con un sorriso di sfida, fissandolo dritto negli occhi.
"Ah sì? Sennò che fai?" provocandolo, divertita e con le braccia incrociate al petto.
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Guisgard
18-11-2016, 02.26.29
Tardes strinse Dacey per tranquillizzarla.
“Si, ora ti riporterò a casa...” disse lui abbracciandola “... sali in auto, partiamo subito...” guardò poi Palos “... chiama le varie stazioni... voglio posti di blocco ovunque, verso la costa e verso i monti... non deve sfuggirci... sono le sole direzioni che può prendere.”
“Si.” Annuì Palos.
Allora Tardes a Dacey tornarono verso casa.
Guisgard
18-11-2016, 02.33.47
"Beh, potrei chiuderti in casa e separarti dal tuo amato Elv..." disse ridendo Richard "... non so, come Rapunzel!" Divertito. "La scalerebbe la torre per te lui?"
Ad un tratto squillò il cellulare di Gwen.
Dacey Starklan
18-11-2016, 02.34.44
" Grazie " stringendolo ancora per qualche istante prima di raggiungere l'auto.
Lo sentii dare istruzioni a Palos quindi si mise alla guida.
Avevo tanti pensieri per la testa, ero ancora shockata dall'accaduto e durante il tragitto rimasi in silenzio.
Una volta a causa misi a bollire l'acqua per il thé e solo allora parlai.
" Grazie per essere qui con me ora " guardando Tardes a lungo. Mi chiedevo se in fondo in fondo fosse ancora arrabbiato. Se pensasse davvero ciò che mi aveva detto prima di uscire sbattendo la porta.
" Di cuore. Tu riesci sempre a farmi stare meglio , anche in una situazione come questa" sospirai.
" Ho paura che certe immagini mi tormenteranno per sempre. Quella macchina... quella macchina ci si é scagliata contro e..." mi coprii il volto con le mani," quelle persone a terra... avrei potuto esserci io al posto di uno di loro " dissi con un brivido.
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Lady Gwen
18-11-2016, 02.35.56
"Ma quanto sei spiritoso... Spera che non sia io a rinchiudere te, dopo lo scherzetto della 'sorpresa'..." dissi sarcasticamente, per poi prendere il cellulare.
Un po' mi preoccupai, vista l'ora, speravo che Elv stesse bene.
"Pronto?"
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A quelle parole mi illuminai.
"Davvero?" Sorridendo.
Poi restai stupita quando mi condusse nel grosso bagno, e mi fece specchiare.
Dovevo guardare me, ma mi ritrovai a guardare lui invece.
"No io.." scossi la testa "Mi hai frainteso..." sorrisi "Io so benissimo di esserlo, il mio aspetto non è stato studiato a caso, ma risponde a precisi requisiti...".
Era vero, perché quindi ora era importante? Perché mi faceva infuriare pensare di non essere bella per lui.
"Di solito non mi importa..." alzai le spalle "Ma... non lo so..." abbassando lo sguardo.
Sentivo il cuore accelerare sempre di più.
Allora mi voltai verso di lui, appoggiandomi al lavandino.
Ero così vicina che potevo sentire il calore del suo corpo accanto al mio.
Allora mi fermai ad osservarlo.
Ad osservarlo tutto.
Erano strane e nuove le sensazioni che mi dava guardarlo e sentirlo così vicino.
Sensazioni che forse avevo letto solo nei libri.
"Anche tu sei molto bello..." mi ritrovai a dire, mentre il mio sguardo percorreva ogni lineamento del suo bellissimo viso.
Restai lì ad osservarlo per un lungo istante prima di accorgermi che la mia mano, guidata forse dai miei pensieri e dai miei desideri, aveva raggiunto il suo viso.
Sentii il contatto con la sua pelle, una sensazione strana, nuova, bellissima.
Quando però me ne accorsi, lo ritrassi immediatamente e arrossii, spalancando gli occhi.
"Io.." farfugliai "Non.. non potevo farlo, vero?" Arrossendo ancora di più "Ecco, io.. non ho..." cercai la parola adatta "Filtri, ecco..." con gli occhi vagamente spaventati che cercarono i suoi per capire quanto fosse stato grave il mio gesto.
Però avevo ancora dentro di me la sensazione unica che quel breve contatto mi aveva regalato.
Guisgard
18-11-2016, 02.38.15
“Non dirlo neppure...” disse Tardes a Dacey, per poi accendere la stufa e scaldare la stanza “... non dirlo neppure...” mormorò ancora “... ma dimmi... non hai visto chi la guidava? Nemmeno di sfuggita? Ormai è chiaro che si tratti di un pazzo... uno psicopatico...” fissandola “... ma lo prenderemo...”
Guisgard
18-11-2016, 02.39.49
“Ehi, sono io...” disse Elv al telefono “... dormivi? Spero di no...” a Gwen “... hai sentito alla tv? Un'auto nera ha terrorizzato le probe della parata... dalle prime descrizioni... sembra essere quella che abbiamo guidato noi oggi...”
Guisgard
18-11-2016, 02.43.00
“Filtri...” disse sorridendo Guisgard “... che filtri? Cosa intendi? Forse vuoi dire che non riesci a dire bugie? Questo intendi?” Guardandola.
Lady Gwen
18-11-2016, 02.43.37
"Ehi, no figurati" risposi, sorridendo, sentendo che era Elv e dalle sue parole, visto che aveva sentito la notizia, capii che era a casa, quindi andava tutto bene.
Mi sentivo terribilmente paranoica, ma con quella banda in giro non stavo tranquilla.
"Sì, lo abbiamo visto in tv. Io e Richard siamo convinti che sia quella che ha causato il suo incidente" dissi, un po' inquieta.
Alla sua ultima frase alzai gli occhi al cielo.
"Dimmi, tesoro, allora secondo te perché oggi ero ansiosa e cercavo di tirarti via da lì?" chiesi con tono ovvio e sarcastico, allargando le braccia e scuotendo la testa.
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Dacey Starklan
18-11-2016, 02.45.01
" No!" Esclamai scuotendo la testa, " come ho detto a Palos tutti i finestrini eran oscurato rendendo impossibile la vista all'interno e mancava la targa... mi spiace di non essere molto d'aiuto " con le braccia a stringermi il petto e lo sguardo un po' perso.
" Sono sicura che lo catturate, mi fido di te e so quanto sei capace nel tuo lavoro, lo sei sempre stato... "
Mi alzai per andare a prendere la tazza di thé caldo.
" Puoi restare o devi tornare al lavoro ?" chiesi temendo la risposta. " Vorrei davvero che tu restassi..."
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Guisgard
18-11-2016, 02.51.33
“Cioè...” disse Elv al telefono “... che vuoi dire? Avevi la sensazione che quell'auto portasse guai? Che vuoi dire? Per questo eri strana oggi?” Chiese a Gwen.
Lady Gwen
18-11-2016, 02.54.25
Abbassai un attimo lo sguardo.
No.
Non era solo quello.
Era anche per lui.
Per il modo in cui i suoi occhi mi erano apparsi, non appena era salito su quell'auto, per quella strana visione.
"Sì, è per quello" iniziando a camminare distrattamente, percorrendo il corridoio "Comunque ora l'importante è che non cadiamo nello stesso tranello."
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Guisgard
18-11-2016, 02.57.37
“Si, ho un paio d'ore di spacco...” disse Tardes fissando Dacey “... e se non accade nulla posso rientrare in centrale anche domattina... forse tu però dovresti riposare, sai? Stenditi un po'... resterò io sveglio a vegliare... così ti sentirai più tranquilla...” sedendosi sul divano.
Guisgard
18-11-2016, 03.00.23
“Tranquilla, io rivoglio solo la mia moto...” disse Elv al telefono “... le auto, che siano nere, rosse o ciclamino a me non interessano.” Divertito. “Tu che facevi? Come mai ancora sveglia?” A Gwen.
Lady Gwen
18-11-2016, 03.03.19
Risi divertita alla sua frase.
"Potrei farti la stessa domanda" sorridendo "Nulla di che, spasso tra fratelli... Tu? Ancora alle prese con la doccia fredda?" chiesi, con divertita malizia, abbassando appena il tono di voce, mentre con un dito giocavo con una ciocca riccia e ribelle.
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Dacey Starklan
18-11-2016, 03.03.44
" Oh bene ..." con un sorriso , la cosa mi rassicurava .
" Hai ragione , dovrei cercare di dormire un po' " finendo di bere il mio thé .
Vidi che si era sistemato sul divano , sorrisi appena e scossi la testa.
" Andiamo a letto " prendendogli la mano.
" Puoi anche accendere la TV se ti annoi nel guardarmi dormire .
Mi sfilai i vestiti restando in intimo quindi mi infilai sotto le lenzuola.
" Posso avere un abbraccio ?"
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Guisgard
18-11-2016, 03.07.44
“Si, ma non ha sortito alcun effetto quella doccia...” disse Elv al cellulare “... e se assumi questo tono malizioso non migliori di certo la mia situazione...” sorridendo a Gwen.
Lady Gwen
18-11-2016, 03.10.27
Trattenni una risata divertita.
"Non capisco perché tu possa divertirti a provocarmi ed io no, sei ingiusto..." con un broncio fatto ad arte.
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Guisgard
18-11-2016, 03.13.41
Tardes guardò Dacey, per poi annuire con l'espressione di chi teme di poter cadere in tentazione.
Infatti sa moglie era rimasta solo con l'intimo addosso, per poi infilarsi sotto le coperte.
Lui allora si avvicinò al letto e la strinse in un abbraccio.
Ed il contatto delle palle nuda di lei sul corpo di lui non lasciò indifferente il poliziotto.
Dacey Starklan
18-11-2016, 03.18.34
" Mi sei mancato..." dissi a voce bassa respirando il suo profumo.
" Ho avuto paura, paura di non rivederti più... mi chiedo che cosa abbia spinto quel pazzo a colpire così tanta gente innocente..."
Mentre parlavo presi a giocherellare con le ciocche dei suoi capelli, scendendo con le dita lungo la nuca.
" Ho bisogno di sapere una cosa. Sei ancora arrabbiato con me?"
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Guisgard
18-11-2016, 03.23.15
“Eh, per il semplice fatto che io detesto resistere alle tentazioni, piccola...” disse Elv al cellulare “... sono un cattivo ragazzo, ricordi? Quindi...” sorridendo a Gwen.
Lady Gwen
18-11-2016, 03.26.39
"Magari io ti provoco perché non voglio affatto che tu resista, non ti pare?" dissi divertita.
"Dai, la smetto di torturarti. Ci vediamo domani mattina, buonanotte. Non tardare..." aggiunsi piano, sorridendo.
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Guisgard
18-11-2016, 03.27.19
“Si...” disse Tardes fissando Dacey “... ma più ancora sono geloso da morire...” tenendola ancora fra le braccia “... geloso che qualcuno possa anche solo guardarti...”
Guisgard
18-11-2016, 03.31.21
Elv sorrise, per poi dare la buonanotte a Gwen.
Richard era già crollato sul suo letto.
Dopotutto era stata una giornata pesante anche per lui.
Dacey Starklan
18-11-2016, 03.32.58
" Tardes" accennando un sorriso per via delle sue parole.
" Non importante se qualcuno mi guarda, perché non mi potrà mai avere. Lascia che guardino perché tu sei e sarai sempre l'unico a potermi avere."
Appoggiai la testa alla sua spalla e mi allungai per baciargli la guancia.
" So quando mi ami ed é bellissimo ma non puoi vivere nella gelosia, non ti fa bene e poi non mi piaci imbronciato" allora gli sfiorai i baffi con le dita.
" Fai un sorriso per me? In cambio ti do un bacio "
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Guisgard
18-11-2016, 03.35.42
“Dimmi prima di quel tipo...” disse Tardes fissando Dacey “... quel tuo amico... lo senti ancora? Di sicuro ti avrà cercato, no? E non dirmi altre bugie, ti prego.”
Lady Gwen
18-11-2016, 03.35.47
Chiusi con Elv e tornai da Richard, il quale però era già crollato.
Mi avvicinai a lui e gli baciai pianissimo una guancia, lo osservai ancora qualche istante e poi andai via.
Era incredibile come mi ricordasse ancora il bimbo dagli enormi occhi castani che veniva in lacrime in camera mia per via di un brutto sogno o di un tuono.
Raggiunsi la mia stanza, indossai una camicia da notte e mi coricai.
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Dacey Starklan
18-11-2016, 03.39.26
" Lo ha fatto si. Si è scusato e voleva persino parlare con te, per assicurarti che non avevo fatto nulla di male. Ma io l'ho mandato al diavolo, non voglio che si intrometta nella mia vita. Ha già fatto abbastanza danni" dissi senza tanti giri di parole, Tardes meritava che io fossi sincera.
" Non ne voglio più sapere, non è mai stato un vero amico come invece credevo."
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Guisgard
18-11-2016, 03.43.56
Alla fine anche Gwen si coricò e si addormentò.
Era da sola...
A piedi su una lunga e solitaria strada...
Una strada deserta...
Il Sole batteva forte...
Poi ad un tratto Gwen vide in lontananza una grossa nuvola di polvere...
Si alzava dalla strada...
“Gli spiriti tormentano i vivi se sono inquieti...” disse un vecchio sul ciglio della strada, per poi mormorare strane ed incomprensibili parole.
Ad un tratto Gwen vide Richard che camminava dall'altra parte della carreggiata.
Lei provò a chiamarlo, poiché la polvere indicava che qualcuno stava arrivando.
Lo chiamò più volte, ma Richard sembrava non sentire, continuando a camminare ed a ridere.
Poi, all'improvviso, qualcosa attirò l'attenzione di Gwen.
Due cani randagi che lottavano fra loro, ferendosi a morte reciprocamente.
Un grido e si voltò di scatto.
L'auto nera era giunta, investendo Richard ed uccidendolo sul colpo.
Gwen si svegliò di colpo.
Era stato un incubo.
Guisgard
18-11-2016, 03.47.11
Tardes guardò Dacey ed annuì.
In quel momento vide la mano di lei senza fede.
“Dov'è...” disse “... dov'è la tua fede?”
Lady Gwen
18-11-2016, 03.48.02
Mi addormentai e sognai.
No, quello non poteva definirsi un sogno.
Era un incubo, in piena regola.
Quei cani, la macchina, Richard.
Richard!
Mi svegliai di soprassalto, sudata e urlando.
Era stato orribile.
Tuttavia mi ripeteva che era stato solo un sogno, una semplice rielaborazione di ciò che era successo in quei giorni, ma molto più inquietante.
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Dacey Starklan
18-11-2016, 03.50.50
Impallidii ma era inutile nascondere la faccenda.
Così gli spiegai di come l'avevo cercata dappertutto, persino con l'aiuto di Palos.
" Speravo davvero fosse nella sua auto ma lui non ha trovato nulla . Ne farò una nuova finché quella vecchia non spunta fuori anzi... potrebbe rinnovare i nostri voti nuziali, fare una piccola cerimonia magari in quella magnifica baita che hai affittato. Sarebbe davvero un nuovo inizio per noi"
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Guisgard
18-11-2016, 03.56.40
Arrivò Richard.
“Ehi, sorellina...” disse Gwen “... ti ho sentita urlare... hai fatto un brutto sogno? Ti preparo una camomilla?”
Lady Gwen
18-11-2016, 03.59.56
Ad un certo punto Richard arrivò in camera.
Scossi la testa e tesi le braccia verso di lui, come i neonati quando chiedono alla madre di essere presi in braccio per essere confortati ed io cercavo proprio questo, conforto.
Quando mi raggiunse a letto lo abbracciai d'istinto, stringendolo forte ed affondando il viso nel suo petto.
Non mi serviva altro in quel momento, nessuna camomilla, solo la conferma che lui stesse bene e che mi stringesse.
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Guisgard
18-11-2016, 04.01.03
“Mi chiedo” disse Tardes alzandosi dal letto “perchè mai tu l'abbia tolta... ah, si... dovei fingere di non essere sposata... dovevi fingere di essere la ragazza del tuo amico...” senza guardare Dacey.
Guisgard
18-11-2016, 04.03.04
Altea guardò il display del cellulare che segnava un numero sconosciuto.
Dacey Starklan
18-11-2016, 04.04.30
" Ma non l'ho tolta!" sbottai.
" Me ne sarei ricordata e l'avrei messa in qualche posto sicuro."
Roteai gli occhi nel vederlo alzarsi.
" Torna qui per favore, possiamo mettere una pietra sopra a tutto questo? Ti ho detto che non voglio più avere nulla a che fare con lui. Basta rivangare quel incidente. Pensiamo a noi, al nostro futuro insieme. Non mi importa altro "
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Altea
18-11-2016, 08.27.04
La chiamata era anonima come immaginavo. .quando il telefono finì di squillare guardai nel registro chiamate..era proprio il numero che mi contatto' per la gara..forse..se ricordavo bene.
Mandai un sms a Guisgard per sicurezza.."Ho appena ricevuto una chiamata anonima e presumo siano loro visto la gara si doveva tenere domani e dovevano darmi informazioni. Spengo tutte le luci per sicurezza e vado a letto..Spengo pure il cellulare. .potrebbero intercettarmi e sotto è parcheggiata la mia Ferrari. Non preoccuparti per me..ah..Buon compleanno. .nel forno troverai la torta che ti ho fatto..la crostata..ormai lo champagne non serve dovevamo festeggiare..Buon lavoro..
Mi alzai e misi la tortiera veloce nel forno e spensi il camino, spensi il cellulare e andai in camera, mi tolsi il maglione e la sottoveste e scivolati nuda nel letto..forse era meglio partire domani o avrei messo nei guai pure Guisgard e leggermente chiusi gli occhi sospirando.
Nyoko
18-11-2016, 09.23.35
Tenendomi stretta a lui, mi voltai per indicarglielo ma era sparito. A quel punto mi spaventai sul serio. Chi diavolo era quel ragazzo.
"Non lo vedo più..." dissi staccandomi appena da lui.
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"No, non è quello..." sospirai "Posso mentire se c'è un motivo... ti ho mentito quando ho detto di dover tornare in città, perché in realtà volevo solo che salissi sull'auto...".
Sospirai.
Come potevo spiegargli? Erano cose così normali per lui.
"Parlo delle convenzioni sociali..." dissi, guardandolo negli occhi "Quel complesso e articolato codice di comportamento che regola i rapporti tra le persone..." il mio tono si fece più basso "Tra uomo e donna, ad esempio..".
Non riuscivo a staccare gli occhi dai suoi, e quella vicinanza mi dava delle strane sensazioni.
"Quelle che impongono di non toccare un uomo che non sia il tuo..." sussurrai, arrossendo al pensiero della carezza "Anche se vorresti..".
A quel punto mi resi conto di una cosa sconvolgente.
Non avevo mai amato il contatto con gli esseri umani e mi davano fastidio quelle persone che ti toccavano mente parlavano.
E ora... possibile?
Come per allontanare quei pensieri e non rischiare di compiere un gesto spontaneo come poco prima, portai le mani dietro di me, stringendo il bordo del lavandino.
"È affascinante il gioco di ruoli tra uomo e donna..." senza mai lasciare il suo sguardo, con voce calda.
"C'è come una distanza da mantenere, una distanza che può essere colmata solo con un gesto appassionato che comporta un rischio, ma non solo ..." con un sorriso nuovo, vago ed enigmatico "L'uomo può baciare una donna, rischiando il suo rifiuto..." sussurrai "Ma una donna non può baciare un uomo per prima, o romperebbe la magia..." con lo stesso tono basso, caldo, appassionato.
Stavo parlando senza nemmeno accorgermene, mentre i miei pensieri vagavano liberi in territori inesplorati.
Quei territori inesplorati di cui mi parlava l'azzurro dei suoi occhi, quasi fosse l'orizzonte di un cielo e di un mare sconfinato.
"E la magia..." in un sussurro sospeso "È tutto.." con un tono ancora diverso, un tono che non avevo mai usato, un tono, quasi un sospiro, che sembrava essere come un eco dei miei pensieri più proibiti.
http://67.media.tumblr.com/ab54b1937898446af63ed9b8865af728/tumblr_o8hib7H18F1ro6ivso1_500.png
Lady Gaynor
19-11-2016, 00.27.21
Mister X si tolse la maschera e mi sorrise. Il suo viso bellissimo contrastava con l'atmosfera tesa che derivava dalla mia paura. Il suo sorriso e la premura che mi stava dimostrando massaggiandomi le spalle furono troppo, tanto che scoppiai a piangere.
"Ma come fai ad avere questa doppia faccia?" Gli urlai tra le lacrime "Prima mi rapisci per darmi in pasto a quella specie di mostro con le rotelle e poi fingi di preoccuparti per me? Dici di volermi per te e poi me lo porti qui dentro, lasciando che mi accarezzi e mi guardi con questo abito addosso? Che razza di uomo sei?"
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