Visualizza versione completa : Le avventure di Tafferouille
Guisgard
13-01-2017, 06.13.48
“Come vuoi...” disse Elv a Gwen, tornando con la testa sul cuscino “... ti avrei fatto cucire una camicia nuova da qualche serva... o magari te ne avrei donata una io... e sia... ora puoi andare se vuoi...”
Guisgard
13-01-2017, 06.21.04
“Malinconico di certo, poetico un po' meno credetemi...” disse l'omone a Clio “... il mio nome? Mi chiamo Petrone e sono il servitore del signore di questo derelitto castello.”
Poi la ragazza gli mostrò il resto della compagnia.
“Salute a tutti voi.” Ridendo Petrone. “Su, cosa aspettiamo? Scendiamo nel vecchio salone e celebriamo il nostro incontro con un degno pasto.” E li portò nel salone.
Lady Gwen
13-01-2017, 06.22.44
Sorrisi alle parole di Elv.
''Il fatto che io ne abbia altre di riserva non vi impedisce di farlo... Se volete, intendo..."
Annuii alla sua ultima frase, alzandomi.
"A più tardi."
Quando raggiunsi la porta mi fermai un attimo, voltandomi verso di lui.
"Se doveste avere bisogno di qualcosa, non esitate a chiamarmi... Come avete fatto stanotte, mentre dormivate..." lo guardai un ultimo istante nei suoi occhi neri e poi, senza aspettare una sua risposta, uscii.
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Sorrisi a Petrone e gli presentai tutta la compagnia.
Era bello quel momento, così semplice eppure caldo, una condivisione tra chi aveva poco.
Sorrisi agli altri e seguii il simpatico ormone verso il salone.
"Il vostro padrone si unirà a noi?" chiesi, per cortesia.
Più camminavo più mi guardavo attorno.
"Chissà quante storie possono raccontare queste mura.." sussurrai, distrattamente "Immagino storie tristi visto la lapide e il nome..." sospirando.
Guisgard
13-01-2017, 06.31.00
Elv restò a guardare Gwen, a ripensare alle sue ultime parole.
In verità ripensava anche alla notte appena trascorsa e soprattutto a ciò che non riusciva a ricordare, maledicendo la sua sbornia.
Quella ragazza aveva qualcosa.
Sapeva tenergli testa.
Non era una serva in tutto e per tutto, né una concubina o una semplice ospite.
Cos'era allora Gwen?
Questo pensava restando nel suo letto.
Intanto la ragazza era uscita e vide come ormai il palazzo era sveglio ed attivo.
Era ancora uno dei suoi giorni di libertà e poteva vedere come tutti pulivano il palazzo dopo i bagordi della sera prima.
Guisgard
13-01-2017, 06.44.24
“Un tempo si...” disse Petrone a Clio, mentre gli altri imbandivano la grossa e rozza tavola del salone, una stanza spoglia e fatiscente “... ora però tutto è in rovina qui...” mestamente l'omone “... la lapide? E' la degna descrizione di questo posto.” Scuotendo il capo. “Il padrone? Eh, sarà in giro... questo luogo non da molte possibilità... viviamo alla giornata...”
“Siete messi così male?” Zordone.
“Già...” rispose Petrone “... basta guardarvi intorno...”
“Come fa il vostro padrone ha mantenervi?” Domandò Ozillonne.
“Dividiamo la sventure e l'apatia.” Mangiando Petrone.
“Beh, tu ora sei molto più fortunato di me, vecchio mio.” Ad un tratto una voce. “Visto la compagnia che ti circonda.” Era un giovane uomo dai capelli neri e gli occhi azzurri, vestito con abiti alquanto miseri.
http://images.fanpop.com/images/image_uploads/will-pirates-of-the-caribbean-690959_384_500.jpg
Guisgard
13-01-2017, 06.48.02
“Se volete un aiuto” disse l'eremita ad Altea “allora eccovi un degno consiglio... lasciate questa terra. E' maledetta e non avrà pace. Restare è inutile, si rischia solo la testa. In tutti i sensi.” Ammansendo il suo cane con lo sguardo.
Altea
13-01-2017, 08.20.37
Chinai il capo di lato.."Suor Matilde e gli orfani devono lasciare questa terra..io rimarrò perché voglio contribuire a liberarla. Aiutatemi vi prego..a chi posso rivolgermi per farli fuggire e trovare un degno posto e lavoro ma non alla mercé di questa dittatura" riprendendo la spada dopo che il cane si era ammansito.
http://stra-ordinariafollia.luisalanari.it/wp-content/uploads/2012/02/Viola.jpg
Nyoko
13-01-2017, 12.12.26
Mi lasciai condurre sotto da mio padre e prima di lasciarmi vedere feci un grande sospiro. "Buongiorno a voi padre" dissi forzando appena il sorriso stanco. "Bene" dissi solo alla sua domanda su come avevo dormito. Praticamente non avevo chiuso occhio. Poi mi illuminai: cosa mi aveva regalato? Sentì un tintinnio e il contatto con il metallo freddo e lo tenni fra le mani per capirne la forma. "Una campanella" dissi sorridendo al suo tintinnio e a mio padre.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Dacey Starklan
13-01-2017, 16.43.32
La notte passò senza alcuna notizia degna di nota, riposai come non facevo da tempo e il mattino seguente il mio viso recava un bel sorriso disteso.
Svegliai Amit, era sempre stato un gran dormiglione, e dopo una colazione modesta preparammo gli strumenti.
Insieme ci accordammo brevemente su quali canzoni eseguire e poi ci dirigemmo all'indirizzo che l'ometto con gli occhiali ci aveva fornito.
Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
Tutto ormai era pronto per la cena.
Era bello vedere quell'omone grande e grosso così entusiasta di avere un pasto caldo.
Scaldava il cuore.
Sospirai piano a quelle parole sulla lapide.
Amor perduto... sembrava familiare, quella malinconia intensa e nascosta.
Ne sapevo qualcosa, pensai con un sospiro.
Però era ammirevole quell'uomo, che restava accanto al suo padrone nella sventura.
Chi altri l'avrebbe fatto?
Pensai, prendendo un tagliere su cui erano stati preparati dei pezzettini di focaccia, e iniziando a distribuirli.
Poi una voce alle nostre spalle mi fece voltare.
Da come parlava quello doveva essere il padrone del castello.
Il suo aspetto rispecchiava in tutto e per tutto quello del castello.
Gli sorrisi, rivolgendogli una leggera riverenza, come Jean mi aveva detto si conveniva davanti a un nobile.
Anche se forse non andava fatto con il vassoio in mano, ma non ero brava in quelle cose.
"Perdonate l'intrusione.." gli dissi, con un sorriso "Siamo attori girovaghi e cercavamo un posto dove passare la notte.." avvicinandomi di un passo a lui.
"Petrone ci ha accolto e per ringraziarlo abbiamo pensato di imbandire una piccola cena tutti insieme..." con un sorriso dolce, avvicinandomi ancora.
"Vi prego, unitevi a noi..." porgendogli il tagliere con i pezzetti di focaccia perché si servisse, mentre alzavo timidamente gli occhi a incrociare i suoi, arrossendo appena.
Lady Gwen
13-01-2017, 17.43.30
Uscita dalla stanza di Elv, vidi i servitori intenti a ripulire tutto dopo la serata del giorno prima.
Si erano dati veramente da fare... pensai sarcasticamente.
Dopotutto, ne avevo avuto una chiara conferma in camera mia, come potevo stupirmi?
Quel pensiero arrivò improvviso, facendomi sorridere.
Era rimasto senza parole quando gli avevo provato che non mentivo.
Ma io ero rimasta di sasso quando lui aveva parlato del mio profumo sulla camicia.
Non ricordava cos'era successo, ma il mio profumo sì e ciò mi fece avvertire una strana sensazione allo stomaco.
In preda a quello e altri pensieri, arrivai in camera mia e mi vestii.
Poi, non avendo molta fame per fare colazione, oltrepassai le cucine e mi diressi in salone.
Lì c'era una spinetta, un po' logora e consunta, ma funzionante, mi sedetti ed iniziai a suonare, con le note leggere e delicate che riecheggiavano nella magione.
https://uploads.tapatalk-cdn.com/20170113/6ff57e04d3eb0c4b707e67c506ffc661.jpg
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Lady Gaynor
14-01-2017, 01.01.28
"La donna più ambita in città?" Sorrisi a Bastiano "Strano, oggi è la seconda volta che me lo sento dire... stamani è venuto monsieur De Gagliarden, ti cercava per una scommessa che aveva perso, e mi ha detto esattamente la stessa cosa. E come ho smentito lui, mi tocca fare lo stesso con te... nessuno si sognerebbe mai di avere delle mire su di me, sanno perfettamente che ti sono fedele. Io aspiro soltanto alla tua, di compagnia... ed è per questo che mi sento sola..."
Pochi istanti dopo queste parole, Mimmone ebbe la delicatezza di andare via. Lo salutammo, restando finalmente soli.
"Oh, il ritratto è eccellente, non c'è che dire... dopotutto, Mimmone è il miglior pittore del paese..." sospirai, posando la mia mano sulla sua, premendola così contro il mio décolleté "Tu parli della mia bellezza, eppure sono mesi che non mi tocchi più, che sembri aver perso ogni interesse per me... qualche secondo fa un lampo ha illuminato il tuo sguardo, ma si è trattato di un istante... cosa ti ho mai fatto, Bastiano?" Chiesi in modo accorato, gli occhi mio malgrado pieni di lacrime. "Dov'è finito il mio innamoratissimo marito, colui che viveva solo di me? Perché sei diventato così formale e distante? Io ti amo così disperatamente tanto..."
Inviato dal mio P00C utilizzando Tapatalk
Guisgard
14-01-2017, 01.14.59
Il frate guardò Altea, per poi sedersi su un grosso masso che fungeva da rozzo sgabello.
"Non c'è modo" disse "di vivere senza essere alla merce' di questo governo. E nessuno da fuori giungerà a salvarci. Poiché quando uno stato impazzisce a casa sua nessuno può farci nulla. Dunque prendete quel poco che vi è rimasto ed andate via."
Altea
14-01-2017, 01.19.18
Scossi il capo alzandomi.."E voi..perchè non siete andato via? Io..non posso andarmene...devo rimanere qui per scoprire i miei natali e vendicare i miei genitori...quindi non volete aiutarmi...non avete nessuno che può far andar via suor Matilde e i bambini...va bene, moriremo qui..rispondete..perchè voi siete rimasto...io credo tutto potrà cambiare..se non avete nulla da dirmi io me ne andrò ma mi darete in pasto ai criminali e pure le vittime innocenti" e mi voltai per andarmene.."Non saprei nemmeno dove andare..via come una codarda non è da me" prendendo la via dell' uscio ma lentamente, sperando quel frate si aprisse.
Guisgard
14-01-2017, 01.26.51
Nyoko fece tintinnare la campanellina e dopo qualche istante la porta della sala si aprì.
Entrarono una domestica ed un ragazzo.
Era Pavel, abbigliato da valletto.
"Ecco..." disse il padre alla ragazza "... ecco il tuo valletto. Ti terrà compagnia nelle tue giornate." Sorridendo.
Nyoko
14-01-2017, 01.30.35
Poco dopo averlo fatto tintinnare, udì arrivare qualcuno da una stanza, probabilmente erano i miei badanti. Poi mio padre mi fece capire che fra loro c'era pure lui ed un sorriso mi colorò il viso. "Grazie padre" dissi sinceramente sorridendogli. Poi mi rivolsi a Pavel con gentilezza "spero abbiate passato una prima notte serena" voltando la testa verso la sua direzione.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Guisgard
14-01-2017, 01.34.25
Dacey ed Amit prepararono i loro strumenti e lasciarono la locanda, diretti all'indirizzo indicato da Juventen.
Raggiunsero così il centro cittadino, dove sorgeva un principesco palazzo in stile Roccoco'.
Si trattava di un edificio sfarzoso, imponente, che dava alla città ancora un alone aristocratico dopo che la rivoluzione aveva influenzato un nuovo tipo di architettura, molto più sobria e spartana.
Il complesso prevedeva, oltre all'edificio centrale, un vasto cortile quadrangolare ed ampi giardini con esotiche ed ardite interpretazioni floreali.
Guardie dai costumi orientali sorvegliano i cancelli.
"Accidenti..." disse stupito Amit "... che sfarzo! Che vi abiti davvero un principe straniero?"
Dacey Starklan
14-01-2017, 01.44.48
Mi unii allo stupore di mio fratello minore. In effetti quel palazzo risaltava parecchio rispetto alle altre costruzioni che avevamo incontrato lungo la strada dalla locanda a lì. Era vistoso, poco ma sicuro, e di certo lasciava immaginare la ricchezza del suo proprietario.
" Già, forse è proprio così. Sembra uno di quelli propensi a spendere per il proprio diletto, questo eccentrico riccone, speriamo non risparmi con noi due" ridacchiando appena .
Mi appostai davanti ad una delle guardie spiegandogli il motivo della nostra presenza e sbirciando oltre il cancello in attesa del permesso di entrare.
Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
Guisgard
14-01-2017, 01.44.48
Il nuovo arrivato sorrise a Clio, per poi mostrare a lei ed agli altri un lieve inchino del capo in segno di saluto.
"Attori girovaghi..." disse prendendo un pezzetto di focaccia "... eh, nobile arte quella del teatro..." mangiando "... e qual buon vento vi spinge in questo angolo dimenticato di Agnonone?"
"Una improvvisa fatalità, monsieur." Fece Ozillonne. "Ci siamo persi nei meandri di queste campagne, smarrendo la diritta via verso la città." Con fare pomposo. "Ma la Fortuna ci ha sorriso conducendoci in questo nobile alloggio."
"Fortuna?" Ripeté con un sorriso sarcastico il padrone del maniero. "Amici miei, mi spiace deludervi ma qui c'è solo fame e miseria. Se davvero è stata la Sorte a portarvi qui, allora essa si è rivelata alquanto beffarda con voi."
Guisgard
14-01-2017, 01.48.56
Gwen cominciò a suonare, estraniandosi ben presto da tutto ciò che la circondava.
Le note scorrevano leggere ed avvolgenti, riempiendo la stanza ed impreziosendo l'aria con il loro suono.
E senza che la ragazza se ne accorgesse o smettesse di suonare, sulla porta alle sue spalle apparve una figura che resto' ad ascoltarla.
Era Elv.
Sorrisi al nuovo arrivato, prendendo a mia volta un pezzo di focaccia dal vassoio, per poi continuare a distribuirlo.
Ascoltai attentamente la conversazione tra Ozillonne e il misterioso padrone del maniero.
"È un posto più sicuro del bosco in cui riposare..." con un sorriso "E poi nulla accade per caso.." dissi piano, quasi distrattamente, mentre mi versavo del vino.
Lady Gwen
14-01-2017, 01.55.48
Ero musica, ero leggerezza, ero un tutt'uno con quelle note aspre e dolci al contempo che invadevano il grande salone, il quale diveniva saturo di quella soffice e muta poesia.
Non esisteva nient'altro in quel momento, solo io e la musica.
Non sapevo da quanto stessi suonando, il tempo si dilatava, per poi arrestarsi, come se anch'esso cadesse preda di quel prezioso incanto.
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Guisgard
14-01-2017, 01.57.59
A quelle parole di Gaynor, così tristi, Bastiano la guardò con uno sguardo enigmatico e profondo.
La sua mano restò sulla scollatura di sua moglie per un lungo istante, premendo sulla pelle di lei.
"Che sciocchina..." disse con un vago sorriso, per poi ritirare la mano "... non sai che il matrimonio è la tomba di ogni slancio sentimento? Almeno secondo un pensatore greco dell'antichità." Ridendo piano. "Per una donna essere corteggiata da suo marito è quanto di più scontato e banale ci sia. Essere invece lusingata da tutti gli altri è ciò che rende una dama davvero felice." Avvicinandosi al ritratto e restando a fissarlo. "Però credo tu sia sincera, sai? In questo quadro sei triste, sola, forse annoiata..." senza voltarsi verso di lei "... ma ho per te una a sorpresa che ti renderà felice."
Guisgard
14-01-2017, 02.04.49
Il burbero frate scosse il capo a quelle parole di Altea.
"Giungere qui nel mio eremo e poi cercate di dare a me la colpa dei vostri guai." Disse. "Un bel tipo pedante. Scommetto non siete neanche sposata col carattere che vi ritrovate." Seccato. "Beh, io non posso aiutarvi in nulla, se non nell'indicarvi un posto sicuro in cui trovare rifugio. Si tratta di una piccola locanda nel bosco, sulla cui insegna vi è dipinto un cinghiale. Là sarete al sicuro perché c'è un carcere e per questo sia i criminali, che i soldati non hanno motivo di attraversare quella zona. Che la Vergine Maria vi benedica." Benedicendola. "Dite che vi ho mandata io. Addio."
Guisgard
14-01-2017, 02.08.53
"Si..." disse Pavel annuendo a Nyoko.
"Bene." Fece il padre della ragazza, terminando la sua colazione. "Io devo andare in città per una certa questione Nyoko. Tornerò nel pomeriggio." Guardò Pavel. "Mi raccomando, bada a lei." Fece un cenno alla badante. "E voi non perdeteli di vista." Saluto' sua figlia ed uscì.
Nyoko
14-01-2017, 02.11.50
Mio padre mi salutò dolcemente e poi raccomandò ai badanti di prendersi cura di me. La giornata era lunga e mi chiedevo cosa mai avrei potuto fare per poter passare il tempo. "Volevo approfittare di questo momento per augurarvi una buona permanenza qui" dissi rivolgendomi a Pavel sorridendogli. "Spero possiate trovarvi a vostro agio" sorridendogli.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Lady Gaynor
14-01-2017, 02.12.08
"Quel pensatore era uno sciocco..." risposi a Bastiano "Io voglio solo le tue attenzioni, le lusinghe degli altri le lascio alle donne che le sanno apprezzare." Mi voltai verso il quadro "Si, nel quadro sono triste e sola, ma perché è la tua compagnia quella che voglio e che tu mi neghi lasciandomi spesso sola. Ma non hai mai pensato che se fossi annoiata e a caccia di mondanità potrei tranquillamente uscire di casa e frequentare gente? Non vedi che invece trascorro le mie giornate quasi sempre chiusa in casa, aspettando che tu torni e mi getti qualche briciola del tuo tempo e dei tuoi pensieri? Per questo motivo, l'unica sorpresa veramente gradita che tu possa farmi sarebbe quella di lasciar perdere ogni altra cosa e dedicarti a me per qualche giorno..."
Inviato dal mio P00C utilizzando Tapatalk
Guisgard
14-01-2017, 02.13.25
La guardia dai tratti e dai vestiti orientali ascoltò Dacey e chiamò uno dei suoi compagni.
Arrivò allora un altro di quegli esotici guerrieri che aprì il cancello e fece entrare la ragazza e suo fratello.
Furono condotti in un androne, dove arrivò ad accoglierli Juventen.
"Benvenuti." Sorridendo l'ometto ai due artisti di strada.
Altea
14-01-2017, 02.14.26
Guardai il frate.."Pure voi siete burbero..infatti non sono sposata..un giorno a Dio volendo...e per la vostra gratitudine alle informazioni date se questa Terra sarà libera sarà un onore per me essere sposata da voi. Non pensiate sia una persona cattiva, la vita mi ha insegnato a cavarmela da sola...beh, è meglio vada sola ora e domani mattino tornerò a parlare con suor Matilde...vegliate su di loro" sorrisi ed uscii.
Il bosco era buio, presi un legno e con dei legnetti feci fuoco...avevo dei soldi potevo pagare la locanda e poi avrei portato l' indomani il cibo alla suora.
Così iniziai a camminare per un sentiero nel bosco alla ricerca di questa famigerata locanda, sapevo dove stavano le carceri e iniziai a correre tra sterpaglia e vecchie mura.
http://files.robert-hossein.webnode.cz/system_preview_detail_200010163-1312b140cb-public/angelique%20angelica%20angelika%202013%20remake%20 ariel%20zeitoun%20nora%20arnezeder%20gerard%20lanv in%2031.jpg
Guisgard
14-01-2017, 02.24.50
Il padrone del castello sorrise a Clio.
"Già..." disse "... nulla accade per caso... beh, allora il caso è stato sicuramente beffardo verso di voi." Bevendo.
"Continuate a dire" Zordone "che questo luogo sia quanto di peggio ci sia, eppure voi come ti usate a viverci. Siete giovane e forte, cosa dunque vi impedisce di andare via e cercare are un'altra a vita migliore?"
"Vedete" divertito il padrone del castello "la vita è una gara. Essa cerca di svilire me ed io, di conseguenza, tento di beffarla con la mia indifferenza e col mio sarcasmo. Essa mi priva degli slanci e delle passioni, mentre io rispondo col mio sorriso irriverente."
"Allora" fece Ozillonne "voi non siete diverso da noi, monsieur... siete, come noi tutti, una maschera della commedia in questa grande tragedia che anima il mondo."
"Allora brindiamo all'assurdita' di questa grande farsa che è la vita." Alzando il bicchiere il padrone del castello.
Dacey Starklan
14-01-2017, 02.26.54
Lanciai un'occhiata di intesa ad Amit e insieme seguimmo una delle guardie all'interno, fino ad incontrare l'ometto che ci aveva assoldati.
" Grazie..." mormorai impaziente di vedere per chi avremmo dovuto esibirci. Sperai che Juventen la tagliasse corta coi convenevoli e andasse dritto al punto, per una volta.
Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
Guisgard
14-01-2017, 02.28.23
Gwen continuo' a suonare senza che Elv la interrompesse o tradisse la sua presenza.
E solo quando la ragazza terminò di suonare si accorse finalmente della presenza del suo padrone.
Lady Gwen
14-01-2017, 02.31.46
Ad un certo punto finii, avvertendo una stanchezza, non fisica, bensì come se le emozioni provocate dalla musica mi avessero presa completamente e spossata psicologicamente.
Sospirai appena, mi voltai e lì lo vidi.
Da quanto era lì?
"Oh, non mi ero accorta che eravate qui..." Con un mezzo sorriso "Siete qui da molto?"
https://uploads.tapatalk-cdn.com/20170114/2a76eef426ebfa357ca434d7e1b41343.jpg
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Ascoltai in silenzio la conversazione.
Quel tipo era davvero strano, e se dovevo essere sincera non mi convinceva appieno.
Quell'ostentata indifferenza, certo sara stata colpa di quello che aveva passato, quel distacco continuo e quasi sprezzante.
Mi morsi la lingua per non dire che la sorte non era stata poi così meschina, dato che grazie a noi stava mangiando qualcosa, ma mi trattenni per non essere scortese.
Poi sorrisi alle parole di Ozillonne, dopotutto poteva aver ragione.
Tutti noi eravamo una maschera dentro e fuori dalla scena, e non solo noi attori.
A quel brindisi sorrisi, sinceramente, alzando il boccale insieme agli altri per poi portarlo alle labbra, assaporando quel breve momento spensierato della compagnia.
Guisgard
14-01-2017, 02.37.47
"Sei proprio una bambina, mia cara." Disse sorridendo Bastiano a Gaynor. "I miei impegni mi tengono lontano da casa e ciò credo sia normale. Ogni marito è condannato a questo, come ogni moglie è destinata a cercare altrove il modo di liberarsi della sua solitudine." Ridendo. "Comunque, come ti dicevo, ho per te una gradita sorpresa... Orkoross è qui. Tuo cognato saprà farti compagnia nelle tue tristi giornate e con lui potrai confidarsi come ai vecchi tempi." Con un tiepido sorriso.
Chiamò Stewart e ordinò di fare entrare Orkoross.
Guisgard
15-01-2017, 01.31.01
Il padre di Nyoko andò via, lasciando sua figlia sola con Pavel e con l'ordine alle altre badanti di passare a controllare i due giovani di tanto in tanto.
“Grazie...” disse Pavel a Nyoko “... grazie del benvenuto.” Sorridendo.
Guardò poi fuori dalla finestra.
“Oggi c'è il Sole...” mormorò fissando il giardino del palazzo “... non è neanche tanto freddo... non vuoi uscire fuori? All'aria aperta?”
Guisgard
15-01-2017, 01.34.21
Altea seguì le indicazioni del vecchio frate, percorrendo la campagna fin verso le prime luci dell'alba.
Quando il Sole era ormai sorto, da lontano notò un'antica torre contro cui si stagliava l'intero e freddo paesaggio.
Erano le prigioni di cui parlava il religioso.
Poco distante la donna notò una locanda.
Nyoko
15-01-2017, 01.35.20
Ascoltai le parole di Pavel e mi illuminai. "Si..." dissi sorridendo dolcemente. "Mi piacerebbe tanto" alla sua proposta di uscire. Mi ci voleva proprio una passeggiata.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Altea
15-01-2017, 01.37.48
Ormai stremata soprattutto dal freddo vidi il sole che, lentamente, appariva e si faceva largo ad Oriente nel buio della notte.
Mi fermai ansimando e vidi una torre in lontananza...erano le prigioni.
Mi guardai attorno e vidi la locanda e mi diressi all' entrata...poi pensai che il frate disse di dire..mi mandava lui..la cosa mi sembrava strana.
Mi diressi verso il bancone e suonai il campanellino.
Guisgard
15-01-2017, 01.45.42
“Allora andiamo.” Disse Pavel avvicinandosi alla sedia di Nyoko, per poi porgerle la mano. “Ti accompagno io...” sorridendo.
Guisgard
15-01-2017, 01.49.03
Altea giunse infine alla locanda, dove entrò e suonò un campanellino consumato e arrugginito.
Allora dalla cucina arrivò un uomo alto ed allampanato, dal grembiule unto e l'espressione seccata.
“Eccomi...” disse “... cosa vi occorre?”
Nyoko
15-01-2017, 01.50.49
Portai la testa verso di lui e alla sua proposta sorrisi. "Vedi ecco... Non posso camminare..." dissi spostando lievemente la gonna mostrandogli le rotelle della sedia.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Altea
15-01-2017, 01.52.14
Dopo un pò arrivò un uomo dai modi rudi..ovviamente non era una locanda signorile.
"I miei omaggi..mi chiamo Altea e mi manda qui un frate..si un frate eremita con un molosso che vive in una grotta. Sono fuggita con suor Matilde e gli orfani dall' orfanotrofio..il frate mi ha detto di andarmene da queste terre ma non condivido..potete darmi ospitalità, ho i soldi...poi se volete posso lavorare qui..o potreste trovarmi voi una degna sistemazione, anche perchè devo ricostruire la mia vita" e sorrisi.
Guisgard
15-01-2017, 01.54.02
Elv restò a guardare Gwen.
“Abbastanza da scoprire quanto sei brava con la musica.” Disse. “Perchè hai smesso? Colpa mia? Per questo non riprendi a suonare?”
Lady Gwen
15-01-2017, 01.57.34
Sorrisi, un po' in imbarazzo, ma gaiamente per quel complimento.
"Vi ringrazio" mormorai.
Poi mi chiese perché avessi smesso.
Se voleva che riprendessi, lo avrei fatto immediatamente.
Così ricominciai, intonando una melodia un po' più leggera e frizzante della precedente.
"Vi sentite meglio?"
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Guisgard
15-01-2017, 01.59.50
Pavel guardò le rotelle della sedia su cui era seduta Nyoko.
Senza dire nulla e senza mostrare stupore o altro, il ragazzo con un gesto improvviso ma delicato prese in braccio la giovane.
I due ragazzi lasciarono la stanza e scesero nel giardino, senza che lui mostrasse fatica nel portarla in braccio.
Nyoko
15-01-2017, 02.04.39
Non vedevo ne sentivo nulla, pensavo di averlo sconvolto. "Siete ancora lì..." dissi aspettando una risposta. Invece due braccia forti mi afferrarono prendendomi in braccio. Istintivamente strinsi le braccia intorno al suo collo per potermi reggere ma lui sembrava non provare fatica. https://uploads.tapatalk-cdn.com/20170115/eb16a66027fd9fab9b594258f281ddf7.jpg presto l'aria fresca investì il mio viso e sul mio voltò sorse un sorriso sincero.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Guisgard
15-01-2017, 02.28.28
Brindarono tutti insieme, in quella sala decadente.
Poi terminarono il loro pasto.
“Nel castello” disse il padrone del maniero ai commedianti “ciò che non manca è lo spazio. Petrone vi accompagnerà al piano di sopra, dove abbiamo molte stanze ormai da anni in disuso. Vi sistemerete come meglio vi garberà.”
“Prego, seguitemi.” Petrone a Clio ed agli altri attori.
Guisgard
15-01-2017, 02.31.42
“Ah, vi manda Frate Nicola.” Disse il locandiere sorridendo ad Altea. “Beh, allora potrete alloggiare qui senza problemi. Quanto al lavoro, ahimè, non posso offrirvi nulla, visto che le spese sono tante ed il guadagno appena sufficiente. Se però vi occorre denaro allora si potrebbe domandare in giro. Magari alle prigioni, dove le sguattere sono sempre molto richieste. Anche se lavorare lì non è il massimo, lo so.”
Guisgard
15-01-2017, 02.34.48
Gwen riprese a suonare.
“Si, decisamente.” Disse Elv. “La sbornia passa presto per uno come me.” Ascoltando quelle note. “E' dall'adolescenza che bevo vino, dunque so reggerlo bene.” Avvicinandosi alla ragazza che suonava. “Dopotutto hai visto anche tu, no? Non ho perso il controllo, neanche davanti alle tue nudità.” Vicinissimo ai capelli di lei.
Altea
15-01-2017, 02.35.39
"Ah...era il famoso Frate Nicola..ne avevo sentito parlare, infatti sapevo era in quel monastero ora abbandonato, ma non lo avevo mai conosciuto" rimasi pensierosa alle sue parole.."Guardate, le prigioni non sono il massimo e forse nemmeno sicure...se volete posso lavorare solo in cambio di vitto ed alloggio..tempi addietro si poteva ambire a fare la domestica a qualche signora o signorotto ma ora significherebbe darsi a chi sta perpetrando le nostre terre..guardate...qualcosa troveremo..o dovrò andare proprio alle prigioni" sorridendo e speranzosa di poter trovare un modo per campare anche misero.
Una stanza!
Da quanto tempo era che non dormivo in una stanza?
Ero davvero contenta, e sorrisi al padrone del castello.
"Grazie.." entusiasta "Davvero.." annuendo con un sorriso.
Allora mi alzai mente Petrone ci faceva strada.
Mi voltai un'ultima volta verso il padrone del casello.
"Buonanotte monsieur.." dissi poi, con un leggero cenno del capo.
Prima di seguire Petrone al piano di foto.
Guisgard
15-01-2017, 02.38.43
Pavel portò in giardino Nyoko tenendola in braccio.
Raggiunsero un albero di arance e lui posò la ragazza sulle forti radici, per poi sedersi accanto a lei.
L'aria frizzante del mattino ed il tiepido Sole di Gennaio lambivano i loro volti, mentre una leggera e profumata brezza invernale soffiava limpida tra i loro capelli.
“Si sta molto meglio qui fuori...” disse lui “... non è vero?”
Guisgard
15-01-2017, 02.42.20
Il locandiere annuì ad Altea.
“E sia, per ora lavorerete qui alla locanda in cambio di vitto ed alloggio.” Disse. “Anche se non so per quanto potrà essere. Intanto cercheremo comunque un altro lavoro per voi, in modo da potervi dare un impiego redditizio. Venite, vi mostro la vostra camera.”
Nyoko
15-01-2017, 02.42.24
Arrivammo in giardino, poi con delicatezza mi posò sulla radice di un albero. Dal profumo che emanava, riconobbi si trattasse di un arancio. "Si..." dissi alle sue prole, "molto meglio" rilassandomi sentendolo vicino a me. Il cuore mi batteva forte dall'emozione. Chissà con quali colori i miei occhi si sarebbero mischiati, se avessi potuto vedere i suoi occhi, gli occhi di Pavel.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Lady Gwen
15-01-2017, 02.44.27
Sorrisi ascoltando la risposta.
Non si direbbe...
Sentii poi che si avvicinava.
Sentii che era vicinissimo ai miei capelli.
Mi imposi di mantenere il controllo, ma non era facile.
"Forse, monsieur, perché il vino che vi siete portato appresso in quella bottiglia non era d'accordo coi vostri intenti e vi ha fermato prima..." dissi ironicamente, con un sorriso.
Dopotutto, non mi ero certo sognata che mi aveva presa per mano e portata verso il letto.
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Altea
15-01-2017, 02.44.32
"Oh vi ringrazio" sospirando...mi rilassai, se fosse stato un uomo affascinante lo avrei abbracciato per la generosità "Vedrete..risolveremo la situazione" e lo seguii nella mia stanza prendendo la mia sacca e stringendo la spada.
Guisgard
15-01-2017, 02.50.48
Il padrone del maniero sorrise e mostrò un inchino a Clio.
“Un momento...” disse Ozillonne “... non conosciamo ancora il nome del nostro Anfitrione... a chi dobbiamo questo cortese invito e questa cavalleresca ospitalità?”
“Beh, diciamo che è un dare ed avere...” ridendo Isolde “... dopotutto noi abbiamo offerto il pasto.”
“Avete ragione, amici miei...” alzandosi il padrone “... diciamo che un tempo sono stato ricco di averi e di Amore, poi, smarrito il tutto e diventato povero, mi sono reinventato Arlecchino.” Con un sorriso. “Dopotutto al mondo, oltre al castello, mi è rimasto il sorriso e per questo prendo ogni cosa con sarcasmo ed ironia, insomma niente troppo sul serio. Comunque, se vi interessa, il mio nome è Cristiano.”
"Arlecchino ha molti nomi..." Zordone "... e soprannomi..."
"Chissà." Ridendo Cristiano. "Buon riposo, amici miei."
http://images2.fanpop.com/images/photos/7700000/Will-Turner-will-turner-7784737-436-500.jpg
Guisgard
15-01-2017, 02.55.33
I due giovani restarono per un po' all'ombra di quell'albero, fin quando Pavel si alzò e colse l'arancio più grosso e maturo che pendeva da quei rami.
Allora lo sbucciò e preso uno spicco lo portò vicino alle labbra di Nyoko.
“Assaggia...” disse “... le arance di giardino sono dolci e succose...”
Lo ascoltai sorridendo.
Non pensavo che ci avrebbe rivelato il suo nome, ed era per quello che non avevo chiesto.
"Grazie dell'ospitalità, Cristiano.." dissi, sorridendo.
"Se non avete perso il sorriso, non avete perso tutto, infondo.." voltandomi verso di lui "Forse Ozillonne ha ragione, non siete molto diverso da noi.." senza staccare gli occhi dai suoi.
Nyoko
15-01-2017, 02.58.32
Rimanemmo per un po' distesi sotto a quell'albero, quando ad un tratto Pavel si alzò e poco dopo tornò da me poggiando sulle mie labbra qualcosa di morbido. Uno spicchio di arancia? Sorrisi dolcemente e assaggiai il frutto, deliziandomi del suo sapore. "È vero, è dolcissimo" dissi sorridendo e arrossendo dolcemente.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Guisgard
15-01-2017, 02.59.30
“Si, ma non ho approfittato di te...” disse Elv vicinissimo ai capelli di Gwen, per poi cominciare a toccarli con le dita “... un altro al mio posto avrebbe approfittato, no? Eri lì, nuda, davanti al tuo padrone... chi mi impediva di toccarti? E di andare oltre?” Giocando fra i suoi capelli. “Dopotutto sei la mia ancella, no? Tecnicamente potrei chiamarti ogni notte nella mia stanza, con o senza vino...”
Guisgard
15-01-2017, 03.02.14
Altea seguì il locandiere fino alla sua stanza.
Era piccola, arredata in modo essenziale e di certo con poco gusto, persino un po' fredda ed umida.
Ma evidentemente di meglio non c'era là.
“Ecco, riposatevi pure.” Disse il locandiere, per poi andare via.
Altea
15-01-2017, 03.05.44
Entrai nella camera...era austera, fredda ed umida ma non era un problema visto le stanze dell' orfanotrofio erano peggiori.
Mi svestii e riposi il bel vestito sulla seggiola ed entrai nel letto..avevo bisogno di dormire..già dormire...se ci sarei riuscita visto vedevo ombre e figure e voci.
Guardai il soffitto...era pieno di muffa...lisciai le coperte..come avrei voluto un caldo abbraccio..quello che mi mancava.
Chiusi gli occhi sperando di riposare e non avere visioni o altri sogni che poi erano realtà.
http://d1i6tehnj672py.cloudfront.net/wp-content/uploads/2012/11/AmandaSeyfried-VanityFair-front.jpg
Lady Gwen
15-01-2017, 03.08.38
Il suo tocco, unito alle sue parole, mi fece uno strano effetto.
L'effetto che lui mi faceva da un po' di tempo a questa parte.
'Chi mi impediva di toccarti?'
Era serio?
"Credo... Credo di avere le risposte alle vostre domande..." mormorai rallentando appena la melodia "Nessuno vi impediva di toccarmi, infatti non vi siete risparmiato, e di andare oltre, beh, quello è stato il vino, proprio al momento... Opportuno, visto che vi stavate avvicinando al letto e poi ci siete crollato sopra" azzardai, candidamente, sperando di non aver parlato troppo.
https://uploads.tapatalk-cdn.com/20170115/a8fe8f7abfbaf40afccecf8e6245728d.jpg
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Guisgard
15-01-2017, 03.09.21
Cristiano sorrise a Zordone e poi a Clio, guardandola negli occhi, come lei faceva con lui.
“Stasera poi” disse alla ragazza “ho un motivo in più per sorridere, visto la vostra compagnia, amici miei. Citazioni dotte, pose teatrali e motti irriverenti. L'ideale per sorridere. E poi il vostro fascino biondo. Vi immagino sul palcoscenico, sapete? Nei panni di una bella servetta di Terenzio, magari con un segreto custodito nel cuore, o in quelli di un'ingenua è bellissima contadina narrata da qualche giornata del Decameron.” Facendole l'occhiolino.
Guisgard
15-01-2017, 03.11.59
“Lo so, l'ho colto apposta per te...” disse piano Pavel, accarezzando le labbra di Nyoko con quel succoso spicchio di arancia.
Nyoko
15-01-2017, 03.14.11
Iniziai a sentire i brividi salirmi lungo la schiena. Sentivo di potermi alzare e correre dalla gioia. Che strane sensazioni mi stava facendo provare. Non sapevo neanche come chiamarle. "Vi ringrazio..." dissi dolcemente arrossendo ad ogni suo tocco.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Sorrisi a quelle parole di Cristiano, un sorriso irriverente e uno sguardo che per quanto timido e non lasciava il suo.
"Allora dovreste vederci recitare, monsieur.." con un sorrisetto.
Guisgard
15-01-2017, 03.21.34
Altea, nonostante il poco confortevole giaciglio, si addormentò poco dopo...
Era in una stanza semibuia, fredda ed austera.
C'erano delle grate e le sue mani erano legate con catene alle pareti di pietra.
Allora arrivò un secondino a portarle da mangiare e bere.
Gettò il tutto ai suoi piedi ed andò via.
Ma specchiandosi nella ciotola piena d'acqua, Altea vide il suo volto coperto da una maschera di ferro.
Si svegliò di colpo per quell'inquietante sogno.
Guisgard
15-01-2017, 03.24.05
Elv per un lungo istante non disse nulla, restando a giocare fra i capelli rossi di Gwen.
“Ah, ecco...” disse poi “... ti ho toccata... e dimmi... cosa hai provato? Disturbo? Vergogna? Fastidio? Paura? Piacere?”
Guisgard
15-01-2017, 03.25.41
“Non assaggi più...” disse Pavel a Nyoko, guardandola arrossire “... perchè? Hai detto che è dolce?” Tenendo lo spicchio di arancia vicinissimo alle labbra di lei.
Altea
15-01-2017, 03.25.53
Mi contorcevo durante il sonno...
Ero in prigione, mi avevano preso
Non era possibile, mi avevano detto era un posto sicuro
Il secondino gettò il cibo con disprezzo ma l' acqua mostrò
il mio non volto...una maschera di ferro..non potevo essere io quella.
Mi svegliai di colpo ansimando..che sogno terribile...speravo non accadesse o succedesse qualcosa, stranamente la prigione era vicino.
Mi vestii e scesi e vidi il locandiere ed espressi il mio turbamento..."Scusate ma questo è un posto sicuro, me lo ha detto Frate Nicola...voi sapete di persone che vengono imprigionate e a cui viene messa una maschera di ferro?" spaventata.
Nyoko
15-01-2017, 03.27.55
Arrossì alle sue parole. "Scusami... Mi ero persa a pensare..." dissi timidamente, un po' in imbarazzo.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Guisgard
15-01-2017, 03.28.26
“Già...” dise Lelandro avvicinandosi a Clio e cingendole i fianchi “... io e lei siamo davvero una bella coppia sulla scena, sapete?”
“Immagino...” fissandoli Cristiano “... comunque avevo già deciso di dare un'occhiata ai vostri copioni, così per pura curiosità, mentre voi riposavate...”
“Buona idea, monsieur.” Ridendo Ozillonne.
“Prego, seguitemi.” Petrone a tutti loro.
Lady Gwen
15-01-2017, 03.31.28
Restò a lungo in silenzio, ma le sue mani continuarono a muoversi fra i miei capelli.
Evidentemente non si aspettava la mia franchezza, o forse che fosse andata in quel modo.
La sua domanda mi spiazzò.
Cosa gli avrei risposto?
Se non avevo provato imbarazzo in quel momento lo stavo provando ora, questo era certo.
"Io... Non so..." dissi piano "Era una strana sensazione..."
Avevo provato piacere, intenso e prolungato, ma non sarei mai riuscita a dirglielo.
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Guisgard
15-01-2017, 03.36.09
Il locandiere rise.
“Una maschera di ferro...” disse sarcastico ad Altea “... che cosa insolita e ridicola. Quelle prigioni sono fatte per custodire nemici politici, come nobili e chierici. Prigionieri in attesa di conoscere madama ghigliottina, dunque con la testa libera e pronta a saltar via. Maschere di ferro non hanno senso.” Divertito.
"Oh ma è un'ottima idea..." dissi sorridendo a Cristiano "Dopotutto il teatro è magico, sapete?" senza distogliere gli occhi dai suoi, nonostante la presenza di Lelandro.
Poi Petrone ci invitò di nuovo ad andare.
"Buonanotte monsieur.." con un sorrisetto leggero a lui.
Guisgard
15-01-2017, 03.37.43
“Pensare...” disse Pavel fissando Nyoko “... pensare a cosa?” Chiese candidamente.
Ad un tratto arrivò una delle badanti.
“Non è freddo qui fuori?” Domandò preoccupata a Nyoko.
Nyoko
15-01-2017, 03.40.29
Stavo per rispondere a Pavel quando qualcuno ci interruppe. Era una delle mie badanti. Mi sentì infastidita dalla sua presenza lì. "Sto bene. Non preoccuparti" dissi alla badante sperando di poter rimanere di nuovo soli.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Guisgard
15-01-2017, 03.41.15
“Già...” disse Elv con le dita fra i capelli rossi di Gwen “... una strana sensazione... almeno non era di vergogna... infatti una serva non deve vergognarsi di essere nuda davanti al padrone, no?” Sorridendo. “Quando hai finito di suonare va a prepararmi il bagno... voglio una vasca di acqua calda e profumata...” uscendo dalla stanza.
Guisgard
15-01-2017, 03.46.27
Petrone accompagnò gli attori al piano di sopra, dove c'erano alcune stanze vuote, da tempo inutilizzate.
Erano come tutto il resto del diroccato castello, dunque fatiscenti.
Ozillonne divise gli alloggi, in modo che Clio ed Isolde dormissero in una stanza solo loro.
Gli altri maschi si sarebbero divise le altre.
Al pian terreno, intanto, Cristiano era rimasto da solo con i copioni della compagnia teatrale.
Cominciò così a sfogliarli, leggendo ed immaginando ognuno di quegli attori nel proprio ruolo.
L'unico ad essere rimasto fuori dal castello era stato Tafferouille, addormentato nel carrozzone.
Lady Gwen
15-01-2017, 03.48.09
Accennai una risata silenziosa alzando appena le sopracciglia.
Allora ero sicuramente una serva atipica...
Mi disse poi di preparargli il bagno e andò via.
Io mi presi qualche minuto, non per suonare, ma per ricompormi.
Passati quei minuti feci come aveva chiesto, preparai una vasca di acqua calda profumata con varie essenze e ordinai ad una servitrice di avvertirlo che il bagno era pronto.
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Seguimmo Petrone al piano di sopra, e ci dividemmo le stanze.
Restai con Isolde, e la cosa non mi piaceva più di tanto.
Dovevo nascondere la spada, nessuno doveva sapere.
Così mi buttai sul letto, senza spogliarmi.
"Fa talmente freddo che dormirò così come sono.." dissi, guardando il soffitto.
"Buonanotte Isolde..." sorridendole.
Guisgard
15-01-2017, 03.50.56
La badante guardò i due ragazzi, un po' perplessa.
“Va bene...” disse poco convinta a Nyoko “... però se torna il signore cosa dirà?” Riferendosi al padre della giovane.
“Se aumenterà il freddo” fece Pavel “la riporterò io in casa, non temete.” Alla badante.
Nyoko
15-01-2017, 03.52.54
Sorrisi alla premura di Pavel e aspettai che la badante se ne andasse per poter svelare i miei pensieri. "Non temete" dissi a lei permettendole di andare via.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Guisgard
15-01-2017, 03.54.48
La serva annuì a Gwen, mostrando però una risatina.
E nell'uscire dal bagno rise insieme ad un'altra servitrice.
Risa che furono sentire da Gwen.
Ma non ci furono solo quelle risate.
Infatti, nel corridoio, le due serve parlottarono fra loro, citando una certa scommessa fatta da Elv.
Guisgard
15-01-2017, 03.58.40
“Va bene...” disse Isolde “... buonanotte, Clio...” per poi addormentarsi poco dopo.
Intanto, al piano di sotto, Cristiano continuava a leggere i copioni degli spettacoli della compagnia.
Leggeva i ruoli, le battute e le trame, trovando qualcosa di interessante, qualcos'altro meno.
Sorridendo a certe battute e restando indifferente ad altre.
Lady Gwen
15-01-2017, 03.59.07
Guardai seria la servitrice.
Che diamine aveva da ridere?
La seguii, ascoltando lei e l'altra parlottare.
Una scommessa fatta da Elv?
E su cosa?
Rimasi lì, al di là della porta, ad ascoltare.
Ci mancava solo questa...
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Guisgard
15-01-2017, 04.00.23
Alla fine, sebbene poco convinta, la badante ritornò in casa, lasciando Nyoko e Pavel di nuovo soli sotto quell'albero.
Guisgard
15-01-2017, 04.05.18
Gwen cercò di ascoltare cosa dicessero le due serve pettegole.
Le due parlottavano e ridacchiavano, dicendo che il padrone aveva fatto una certa scommessa con i suoi compagni circa l'arrivo al palazzo di Gwen.
Ma poi andarono via, senza che lei potesse ascoltare il resto.
Poco dopo arrivò Elv nel corridoio.
Nyoko
15-01-2017, 04.09.45
Finalmente la badante ci lasciò soli ed io potei svelare i miei pensieri. "Ecco vedi... Pensavo a tante cose. Pensavo a me che ballavo a piedi nudi su questo prato. Che mi arrampicavo sugli alberi... Pensavo a quello che non posso più vedere... I colori di gennaio... I cambiamenti avvenuti in questo inverno... I tuoi occhi... Si... Di che colore sono i tuoi occhi?" chiesi un po' timidamente ma terribilmente curiosa.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Isolde si era addormentata, ma
Io no, continuavo a guardare il soffitto.
Sospiravo, guardavo fuori dalla finestra e poi sospiravo ancora.
Dopo un po' decisi che non sarei riuscita a prendere sonno e mi alzai, cercando di non svegliare la matrona.
Dopotutto il giorno dopo avremmo lasciato quel posto che mi affascinava così tanto, dunque potevo approfittarne per una passeggiata mentre tutto dormivano.
Così uscii silenziosamente nel corridoio.
Lady Gwen
15-01-2017, 04.11.43
Ah, bene.
Non voleva che mi vedessero, ma si era divertito ugualmente a parlarne.
Beh, mi sarei comportata di conseguenza.
Una scommessa... Era questo ciò che ero?
Una scommessa?
Fin'ora non avevo saputo come definirmi, se una serva, un'ospite, o semplicemente quello che ero veramente, una prigioniera.
Ma questo non riuscivo a sopportarlo.
Sentii qualcuno arrivare nel corridoio, probabilmente era lui.
Ero curiosa di vedere cosa avrebbe detto o fatto, a questo punto.
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Guisgard
15-01-2017, 04.14.00
Pavel sorrise.
“I miei occhi sono chiari.” Disse. “Quanto al cielo di oggi... è di un azzurro chiaro, velato da nuvole... è meno umido di ieri, con l'aria più limpida ed asciutta... forse domani cambierà il vento, se Dio vorrà... il prato invece è di un verde intenso... battuto dal vento lieve...” la guardò “... se vuoi balleremo...”
Nyoko
15-01-2017, 04.16.00
Immaginai i suoi occhi pensando che dovevano essere bellissimi. Mi descrisse poi l'ambiente, lasciandomi immaginare ogni cosa. Poi la sua proposta. "E come possiamo farlo? Non riesco a reggermi in piedi..." dissi con un leggero cenno di tristezza.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Guisgard
15-01-2017, 04.23.00
Clio lasciò silenziosamente la stanza, con Isolde addormentata.
Attraversò allora i corridoio di quel castello, avvolta nella semioscurità e nella malinconica decadenza di quel posto.
L'aria era fredda e le murature consumate non facevano nulla per rendere l'ambiente più tiepido.
Dal corridoio arrivò ad una loggia, dalla quale ci si affacciava su un'ampia corte.
Qui vide Cristiano seduto a sfogliare i loro copioni.
Sul tavolo il giovane uomo aveva una coppa di vino e nel prenderla vide riflessa l'immagine di quell'Aspasia sulla loggia.
“Salute a voi...” disse sorridendo lui “... cosa fate? Una Cassandra resa insonne da un brutto sogno? O magari una Giulietta affacciata al balcone in attesa del suo Romeo? Magari quel giovane che vi cingeva i fianchi?” Per poi bere.
Guisgard
15-01-2017, 04.24.49
Elv arrivò nel corridoio e poi nella stanza da bagno, trovando la vasca piena di acqua calda e Gwen immobile ad aspettarlo.
“Bene...” disse lui sorridendo “... mi lavi la schiena?” Chiese togliendosi la camicia e poi gli stivali.
Guisgard
15-01-2017, 04.30.26
Pavel sorrise, si alzò e aprì le braccia verso Nyoko.
“Vediamo...” disse “... posso?” Per poi prenderla in braccio di nuovo.
La sosteneva per i fianchi e cominciò a volteggiare sull'erba, fischiettando una melodia adatta per il ballo.
E volteggiavano, volteggiavano tra la brezza ed il profumo d'erba, tra la debole luce del Sole e l'arancio vivo dei frutti di quell'albero.
E volteggiavano, volteggiavano al fischiettare di Pavel, mentre lui sosteneva Nyoko in quel sognante ed immaginario ballo.
E volteggiavano, volteggiavano, fin quando la badante tornò ed interruppe il loro danzare.
Lady Gwen
15-01-2017, 04.30.48
Entrò nella stanza.
Risposi con un sorrisino vagamente beffardo.
Non va bene per niente...
Mi chiese di lavargli la schiena, mentre si spogliava, nel frattempo io pensavo a come trattare il discorso della scommessa.
Decisi comunque di aspettare e presi una spugna ed un telo per dopo aspettando che entrasse nella vasca.
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Il castello era avvolto da quella decadenza silenziosa e dignitosa che avevo sempre visto in lui.
Mi piaceva, nonostante tutto, e percorrere i suoi corridoi nel silenzio della notte, era ancora più bello.
Poi mi ritrovai su una loggia, che dava su un'ampia corte, dove Cristiano stava leggendo i nostri copioni.
Si accorse di me, e io sorrisi, enigmatica alle sue parole.
"Ditemelo voi, chi sono.." sorridendo "Sono tutte queste cose, dopotutto.. Leandro? Oh, è solo il suo ruolo, nulla di più.. spesso la compagnia indossa una maschera anche fuori dal teatro.." distrattamente, guardando il suo copione.
Allora alzai lo sguardo verso il cielo, e restai in silenzio per un lungo istante.
"Oh luna, silenziosa e chiara.." iniziai a recitare "Regina di questa notte, dimmi.. dimmi che il mio amor, seppur lontano ancor mi pensa..." sospirai, portando le mani intrecciate al petto.
"Perché il sonno ormai mi è nemico, e ogni pensiero una prigione, nell'attesa del suo ritorno.. e nella speranza che guardandoti, anch'egli, nella solitudine della battaglia, pensi a me, e da me ritorni.." sospirante.
Guisgard
15-01-2017, 04.35.05
Elv dopo gli stivali si tolse, quasi come se fosse la cosa più naturale del mondo, anche i pantaloni, restando così completamente nudo davanti a Gwen.
Elv era giovane e vigoroso, ben fatto e con i muscoli segnati da una vita attiva ed irrequieta, fatta di lunghe cavalcate, di caccia e di nuotate nel vicino laghetto.
Allora entrò nella vasca, immergendosi in quell'acqua fumante, fissando la ragazza.
Nyoko
15-01-2017, 04.35.36
Pavel mi prese tra le braccia ed io persi un respiro al contatto con il suo corpo e le sue mani di nuovo sul mio. Iniziammo allora a volteggiare mentre lui fischiettava una melodia, facendomi sorridere e ridere. La testa girava, proprio come quando danzavo. No, non era lo stesso. Era più bello, più intenso. Allora mi strinsi a lui, godendomi quelle meravigliose sensazioni che mi scaldavano il cuore. Mi sentivo libera, mi sentivo felice, mi sentivo viva... Volteggiammo ancora finché una badante non ci interruppe nuovamente.https://uploads.tapatalk-cdn.com/20170116/38420e1ca37e01a280bad1ced33a784c.jpg
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Guisgard
15-01-2017, 04.41.45
Cristiano ascoltò Clio e sorrise.
Posò allora i copioni e si alzò in piedi, arrivando sotto la loggia.
“Eh, l'Amor...” disse sospirando, dopo quel recitare della ragazza “... dimmi, oh Luna, amica degli innamorati e dei folli, a chi penserà mai questa bella dama?” Raccogliendo un'erica fiorita tra le murature antiche. “Dimmelo tu, dolce amica della mia malinconia e del mio tormento... mia unica ricchezza, muta questo fiore nel cuore di lei affinchè io possa sfogliarlo e leggere nei suoi dolci e segreti battiti... tutto ciò prima che l'alba arrivi a portarsi via lei e tutti i miei sogni...” annusando il fiore e guardando la bella attrice.
Guisgard
15-01-2017, 04.44.08
I due giovani furono interrotti ancora dalla badante, che sgridò Pavel di aver fatto stancare troppo Nyoko, minacciando di dire tutto al padrone.
Lady Gwen
15-01-2017, 04.44.45
Si spogliò del tutto, rimanendo nudo davanti a me.
Cercai di mostrare indifferenza, ma non potevo ignorare che il fisico di Elv fosse ben fatto.
Tornai in me e mi avvicinai alla vasca, sedendomi alle sue spalle e iniziando a far scivolare la spugna umida sulle spalle e sulla schiena, con movimenti lenti e circolari, in silenzio.
https://uploads.tapatalk-cdn.com/20170115/2d6a543fc9e8157a7e735b3b9ed529df.jpg
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Nyoko
15-01-2017, 04.46.32
La badante sgridò Pavel ed io mi sentì così male dentro. "No non dovete rimproverlo. Io sto bene. Non mi sono mai sentita così bene in vita mia" dissi sinceramente stringendomi a lui. "Sto bene. Non sono malata. Non lo sono mai stata." dissi con la rabbia che mi bruciava nelle vene. Era quello che odiavo di più, essere vista come una disabile malata pronta a morire con poco.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Stavo per voltarmi verso di lui e ridere, quando vidi che invece iniziò lui stesso a recitare, avvicinandosi a me.
Prese addirittura un erica, ed arrivò fin quasi sotto la loggia.
Allora io finsi di spaventarmi, e di ritrarmi appena.
"Chi siete voi, che così spavaldo passeggiate sotto il mio balcone?" guardandolo, titubante.
"Non sapete che questa terra è vietata durante la notte?" osservandolo "I miei pensieri non sono che vuoti sospiri in notti interminabili..." sospirando, quasi a dare enfasi a quelle parole.
"Non valgono dunque quel fiore.." sospirando ancora "Ma voi, quali pensieri vi tengono sveglio come me in questa notte strana, così buia eppure chiara?".
Guisgard
15-01-2017, 04.51.29
Elv con orgoglio aveva mostrato il suo corpo nudo a Gwen, per poi immergersi nella vasca.
La ragazza allora cominciò a lavargli le spalle e la schiena.
Lui si rilassava e si beava di quel contatto, mentre il vapore della vasca saliva e si diffondeva per tutta la stanza, rendendo umido il vestito di lei.
“E' caldo qui...” disse lui con gli occhi chiusi “... se vuoi, per stare meglio, hai il permesso di spogliarti... tanto non entrerà nessuno, tranquilla...” con un lieve sorriso irriverente “... o d'un tratto di imbarazza farti vedere dal tuo padrone?”
Guisgard
15-01-2017, 04.54.50
“Va bene, va bene...” disse la badante a Nyoko “... ma ora sarà meglio rientrare. Comincia a far freddo.”
“Ma qui c'è il Sole...” fece Pavel.
“Zitto tu.” La badante. “O lo dirò davvero al padrone. Su, riportala in casa.”
“Solo se sarà lei a chiedermelo.” Deciso Pavel.
Lady Gwen
15-01-2017, 04.56.16
Rimanemmo in silenzio, lui con gli occhi chiusi a rilassarsi ed io a lavargli la schiena.
Le sue parole furono la miccia necessaria per innescare l'esplosione.
Mi fermai e lo guardai.
"Anche questo era compreso nella scommessa coi vostri compari?" gli chiesi sorridendo, candidamente "O magari i vestiti posso lasciarli?" aggiunsi, con un sorriso beffardo, ma con la rabbia negli occhi, fissi nei suoi.
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Nyoko
15-01-2017, 04.59.14
Stavo troppo bene per poter rinunciare così a quelle sensazioni. Tuttavia non volevo mettere nei guai Pavel. Era stato così carino e gentile con me. Non si era neanche lamentato. Mi sentivo davvero male. Mi faceva più male l'idea di vederlo rimproverato, punito. L'idea di non poter più avere la sua compagnia. "Io vorrei tanto restare qui fuori... A godermi il tepore del sole... Ma non voglio neanche che vi puniscano" dissi quasi sussurrando in modo tale che mi sentisse solo lui. "Non metterò nei guai questo giovane ragazzo per quello che potrebbe essere un mio capriccio..." dissi senza trovare una degna conclusione al mio volere.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Guisgard
15-01-2017, 05.02.45
“Ma io vivo solo di notte...” disse Cristiano, atteggiandosi ad attore “... confuso tra l'usignolo e l'allodola... tra il crepuscolo e l'alba, tra i sogni e l'illusione...” annusando l'erica, per poi arrampicarsi fino alla loggia tra le murature consumate e spaccate.
Scavalcò il parapetto di pietra e raggiunse Clio.
“Quante vicissitudini...” sussurrò alla ragazza “... tra la falsa ricchezza e la miseria vera... tra l'illssione e l'Amore...” accomodandole il fiore tra i biondi capelli e restando a fissarla “... un bacio e questa notte terminerà, svanendo tra la falce della Luna e la Prima Stella del Mattino...” sospirò.
Guisgard
15-01-2017, 05.06.14
“Scommessa...” disse con indifferenza Elv a Gwen “... che scommessa? Di vederti nuda? Di farti entrare nella mia vasca? Ti pare mi serva una scommessa? Sei mia. Se un mio ostaggio, una serva, persino una concubina. Sei mia, chiaro? Posso ordinarti di tutto. Persino farti frustare fino a sentirti gridare che mi vuoi, che mi ami. Continua a lavarmi, schiava...”
Guisgard
15-01-2017, 05.12.35
“Bene.” Disse la badante a Nyoko. “Portala in casa.” Ordinò a Pavel.
Il giovane allora, a malincuore, Prese ancora la ragazza in braccio e la portò in casa, facendola sedere sulla sua sedia.
Era bravo, pensai, mentre lo ascoltavo improvvisare.
Quelle parole così teatrali sembravano però nascondere molto di più, potevo vederle prendere vita attorno a noi, in quella magica notte solo per noi.
Era strano quell'uomo, nascondeva molto dopo di sé, come un'ombra di quella stessa notte.
Lo osservai poi avvicinarsi, scalare la loggia fino a raggiungermi.
Lo guardai sorpresa, non me l'aspettavo, lo ascoltai senza mai lasciare i suoi occhi e sfiorai piano il fiore nei miei capelli.
"Un bacio, voi dite?" sussurrai con gli occhi sempre incatenato ai suoi "Un bacio dato ad una sconosciuta ha tutto questo potere? Il potere di placare la notte, i suoi demoni e le sue paure?" senza smettere di osservare quell'azzurro così vicino al mio, chiedendomi quali misteri nascondesse.
"Siete piuttosto audace, cavaliere..." con un sorriso "Un bacio del genere sarebbe senz'altro capace di rendere una notte come questa unica, tanto unica che la notte stessa vorrebbe riviverla all'infinito.." sospirando appena.
Nyoko
15-01-2017, 05.17.30
"Dovete perdonarmi" dissi sentendomi rientrare in casa e posta nuovamente su quell'odiosa sedia a rotelle. "Mio padre sta molto attento a me... Anche troppo..." dissi tristemente.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Lady Gwen
15-01-2017, 05.18.03
Certo, quale scommessa...
Fu troppo.
Fu veramente troppo.
"Non so, vogliamo chiederlo alle sgualdrinelle pettegole che ridacchiavano qui fuori? Di cosa parlavano... Ah, sì! Una certa scommessa sul mio arrivo qui" sbottai, lanciando con veemenza la spugna in acqua "Ma io non sono d'accordo e sapete perché? Perché io qui non ci sono arrivata, mi ci avete portata voi con la forza, avendo pure il coraggio di scherzarci sopra con la vostra sfacciataggine!" urlai, per poi colpirlo forte al viso con uno schiaffo.
Mi alzai e uscii, raggiungendo la mia camera e chiudendo la porta a chiave.
Mi sdraiai sul letto, affondando il viso nel cuscino.
Quel cuscino che adesso era intriso anche del suo profumo, creando un misto fra il suo profumo e il mio, un profumo nuovo e inebriante.
E che mi fece stare sempre più male...
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Guisgard
15-01-2017, 05.22.08
“Eh, la notte...” disse Cristiano a Clio “... un bacio... che potere ha dunque un bacio? Un bacio può ingannare, tradire, ma anche legare, incatenare... o dannare...” sospirando “... cos'è rimasto in questo castello di prezioso, se non le vostre labbra, madame? Quale tesoro può nascondere oltre al loro corallino splendore? Che titolo nobiliare può ancora annidarsi tra queste murature, se non quello di poter essere, anche solo per una notte, vostro amante?”
Guisgard
15-01-2017, 05.24.00
“Non temere.” Disse Pavel. “Posso solo chiederti una cosa?” Fissando Nyoko ormai seduta. “Non rivolgerti a me dandomi del voi...”
Nyoko
15-01-2017, 05.28.18
Sentivo il suo volto vicino al mio e ancora quei brividi mi salirono lungo la schiena. "Va bene..." dissi sorridendo alla sua richiesta. "Se la cosa ti fa piacere..." dissi sorridendo dolcemente con le guance infuocate.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Guisgard
15-01-2017, 05.29.01
Gwen scappò in camera sua, dopo aver schiaffeggiato Elv.
E restò col viso sul cuscino.
Passarono due ore, forse tre.
Ad un tratto qualcuno bussò.
“Sono io, Anya...” disse da fuori la donna.
Lo ascoltavo rapita.
"Non siete forse un po' troppo audace, monsieur?" con un sorriso vagamente irriverente.
"Dite che le mie labbra sono quanto di più prezioso sia rimasto in questo castello, ma poi mi offendete credendo che sia possibile essere il mio amante per una notte.." ripetendo le sue parole "Le cose preziose non sono certo alla mercé di chiunque, non credete?".
Guisgard
15-01-2017, 05.30.57
Pavel sorrise ed annuì, per poi restare a guardare Nyoko in silenzio.
Un lungo istante di silenzio.
All'improvviso la ragazza sentì una mano sfiorarle le rosse e calde gote.
“Arrossisci...” disse piano Pavel “... perchè?”
Lady Gwen
15-01-2017, 05.31.40
Passò tanto tempo, durante il quale rimasi lì a stringere il cuscino e ad annusarne il profumo, affondandoci il viso.
Ad un certo punto arrivò Anya.
Non volevo parlare con nessuno, nè con lei, nè con Elv, nè con nessun altro.
"Vattene"
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Nyoko
15-01-2017, 05.35.39
Rimanemmo in un lungo silenzio finché non sentì una carezza sulle mie gote. A quelle domande, sentì ancora quei brividi. "Non so..." dissi lasciandomi avvolgere da quelle sensazioni e la sua mano sulla mia guancia. "Provo delle strane sensazioni... Che non ho mai provato..." dissi arrossendo ancora di più.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Guisgard
15-01-2017, 05.36.27
“E se questa notte” disse Cristiano avvicinandosi a Clio “durasse per sempre?” Vicinissimo al volto di lei. “Come un incanto... una magia... una notte eterna, infinita...” prossimo alla sua bocca “... magari un bacio la renderebbe tale... tutto potrebbe cambiare... chissà...” fissandola.
Guisgard
15-01-2017, 05.37.32
“Gwen, ti prego...” disse da fuori Anya “... il padrone chiede di te... su, vieni...”
Guisgard
15-01-2017, 05.39.40
Pavel non disse nulla, ma la sua mano, dalle gote di Nyoko, prese a scendere lungo il suo mento, poi sul collo.
Le sue dita allora tornarono su, sfiorando le labbra della ragazza ed indugiando su di esse.
Lady Gwen
15-01-2017, 05.42.14
"Non voglio vederlo! Mi ha relegata in questa camera? Bene! Vorrà dire che resterò chiusa qui dentro!" urlai alla porta.
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Nyoko
15-01-2017, 05.42.44
Alle mie parole, non udì altro, se non la mia pelle fremere sotto il suo tatto. Sentivo le sue dita carezzare le parti della mia pelle nuda finendo col fermarsi sulle mie labbra, smozzandomi il fiato.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
"Allora non sarebbe una notte.." risposi, mentre i suoi occhi erano sempre più vicini, tanto che potevo scorgere alla luce della luna ogni dettaglio di quell'azzurro così intenso "Sarebbe l'eternità intera.." sospirai.
Sentivo il cuore accelerare sempre di più.
"Sarebbe una magia.." con un filo di voce, sovrastato dai battiti del mio cuore "Un bacio stesso, può essere magia.." in un sussurro, mentre i miei occhi restavano incatenati ai suoi.
Era così vicino che potevo sentire il suo respiro sul mio viso.
"Non un bacio qualunque però.." sussurrai infine, con voce calda e appassionata.
Guisgard
15-01-2017, 05.46.30
Anya cercò di convincere Gwen, ma la ragazza sembrava irremovibile, tanto che la donna alla fine si arrese ed andò via.
Trascorsero alcuni minuti, fino a quando qualcuno tornò a bussare alla porta della camera, stavolta con vigore.
“Apri, sono io.” Disse Elv da fuori. “Apri, Gwen... apri o butto giù la porta.” Deciso.
Lady Gwen
15-01-2017, 05.49.15
Finalmente Anya desistette e andò via.
Un attimo dopo però arrivò lui.
"Se volete parlare potete anche farlo attraverso la porta, non vedo il bisogno di entrare" risposi, secca.
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Guisgard
15-01-2017, 05.49.28
Pavel continuava a non dire nulla, mentre le sue dita erano ancora sulle labbra di Nyoko.
Ad un tratto si udì una carrozza arrivare ed uno dei servi gridare per salutare il ritorno del padrone.
Il ragazzo allora tirò via la mano e si alzò in piedi.
Pochi minuti dopo il padre di Nyoko entrò nella stanza, salutando sua figlia.
Nyoko
15-01-2017, 05.52.39
Ero ricca di emozioni piacevoli. Ne sentivo il forte bisogno. Poi ad un tratto udì una carrozza arrivare ed il saluto a mio padre. Presto Pavel levò la mano dalle mie labbra e lo sentì alzarsi. Poco dopo arrivò mio padre che mi salutò. "Ben tornato padre" dissi sorridendogli un po' di malavoglia.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Guisgard
15-01-2017, 06.00.21
“Non sono qui per un bacio qualunque...” disse Cristiano sempre più vicino a Clio “... non stanotte...” con le sue labbra ormai su quelle di lei.
E la baciò.
Un bacio caldo, profondo, morbido, avvolgente e penetrante.
Un bacio che incatenò le loro bocche e le loro lingue al chiarore sognante della Luna ed alla sua etera magia.
Un bacio che sembrò quasi destare l'austera solitudine di quel luogo decadente ed il freddo silenzio della notte ormai morente.
Un bacio simile ad un incanto, mentre lui stringeva lei a sé.
Guisgard
15-01-2017, 06.01.53
“Apri, Gwen.” Disse spazientito Elv. “Apri questa porta o la butto giù, chiaro? Non sarà certo questa porta a fermarmi. Apri.” Ordinò.
Guisgard
15-01-2017, 06.06.07
Il padre sorrise a Nyoko, notando però il suo rossore.
“Piccola...” disse preoccupato “... ti senti bene? Sei tutta accalorata? Non avrai la febbre , spero?”
Lady Gwen
15-01-2017, 06.07.44
Sospirai contro il cuscino.
Era inutile.
Mi alzai controvoglia, girai la chiave e aprii la porta, coi capelli appena spettinati e il volto arrossato.
"Sarebbe stato divertente vedervi buttarla giù..." mormorai, con un sorriso stanco, di cui non aveva la forza nemmeno di parlare, figuriamoci scherzare.
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Nyoko
15-01-2017, 06.08.04
Mi scappò un sorriso alle sue parole. Se solo sapesse quanto il mio cuore stesse facendo giravolte nel mio petto. "Sto bene... Non mi sento la febbre" dissi cercando di rassicurarlo.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Guisgard
15-01-2017, 06.14.02
“Ti piace mettere alla prova il tuo padrone...” disse accigliato Elv a Gwen “... beh, un altro istante e l'avrei davvero sfondata quella porta.” Richiudendola alle sue spalle dopo essere entrato. “Ancora voglia di schiaffeggiarmi?” Vicinissimo a lei. “Su, dimmi... corro ancora questo rischio? O magari lo corri tu?”
Guisgard
15-01-2017, 06.16.11
“Bene.” Disse rasserenato il padre di Nyoko. “Tutto bene, ragazzo?” Guardando poi Pavel.
“Si, signore.” Annuì il ragazzo.
“Puoi andare ora.” Il padre di lei mettendolo in libertà.
Ed il giovane uscì dalla stanza.
“Su, cosa hai fatto di bello?” Chiese poi a sua figlia.
Nyoko
15-01-2017, 06.18.49
Avrei voluto seguire con lo sguardo l'uscita di Pavel dalla stanza. Poi le parole di mio padre mi fecero leggermente sospirare. "Niente, Pavel mi ha fatto fare una passeggiata" dissi voltando lo sguardo altrove. "È stato rilassante. Sono stata davvero bene" dissi poi sorridendogli.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Guisgard
15-01-2017, 06.21.49
“Una passeggiata...” disse stupito il padre di Nyoko “... dove? Ti ha portata fuori? Con questo freddo?” Preoccupato.
Lady Gwen
15-01-2017, 06.22.27
Entrò, richiudendosi la porta alle spalle.
Lo guardai, era vicinissimo a me e mi piaceva quella vicinanza che si stabiliva fra noi, ultimamente.
Non riuscivo ad odiarlo; avrei potuto prenderlo a schiaffi, lui avrebbe potuto insultarmi, ma non lo avrei mai odiato.
Lo guardai qualche istante e scossi piano la testa, per poi allungare una mano e poggiarla timidamente sul punto in cui lo avevo colpito.
Non mi pentivo di ciò che avevo fatto, ma ero stata male al pensiero di perderlo e di perdere la speranza che qualcosa potesse nascere fra noi, nonostante tutto.
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Nyoko
15-01-2017, 06.23.24
"Sono stata bene, padre" dissi sentendo ancora quelle emozioni così vive in me. "Era tanto che desideravo poter sentirmi libera..." dissi sincera a mio padre. "Pavel si è preso cura di me, a finché non prendessi freddo." dissi sincera.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Guisgard
15-01-2017, 06.27.58
Quel tocco di Gwen sul viso di Elv provocò in lui una bella sensazione.
Una sensazione che fece illuminare i suoi occhi scuri, nonostante fosse ancora inquieto per l'accaduto.
“Perchè” disse lui “sei andata via così? Schiaffeggiandomi e lasciandomi a mollo come uno stoccafisso?” Sarcastico.
Guisgard
15-01-2017, 06.31.10
Il padre di Nyoko apparve perplesso, ma poi le parole di sua figlia lo distesero non poco.
“E va bene...” disse “... sembra che sia una compagnia a te molto gradita. L'importante è che si prenda cura di te. Vedremo in questo mese se sarà all'altezza di tutto ciò.” Abbozzando un leggero sorriso.
Lady Gwen
15-01-2017, 06.32.32
Al mio tocco non fece nè disse nulla, ma i suoi stupendi occhi neri brillarono ed erano uno spettacolo meraviglioso.
Risi appena alla sua frase.
Poteva andarmi peggio.
O forse no.
Mi fidavo di lui.
"Voi... Voi non capireste..." sussurrai, ritraendo la mano e abbassando lo sguardo.
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Nyoko
15-01-2017, 06.33.06
"Credo che sia perfetto" dissi sorridendogli dolcemente. "Mi fa davvero sentire bene. È gentile e premuroso... Non sembra affatto come lo aveva descritto monsieur De Bonnet. Penso sia all'altezza" dissi stringendo una mano di mio padre.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Guisgard
15-01-2017, 06.35.07
“Gwen...” disse Elv, sfiorando il suo viso, in modo che lei alzasse lo sguardo su di lui “... dimmelo... dimmi tutto... sei qui, sotto la mia protezione... devi fidarti di me...”
Guisgard
15-01-2017, 06.37.49
“Bene.” Disse soddisfatto il padre di Nyoko. “Comunque” aggiunse “sono tornato prima e ne possiamo approfittare per un giro in città. Vuoi? Ti porterò a fare qualche compera. Dopotutto stare troppo in casa non fa mai bene.” Annuendo.
Nyoko
15-01-2017, 06.39.43
Le sue parole mi illuminarono. "Mi farebbe molto piacere" dissi sorridendo alle sue parole. Non scendevo giù in città da tanto tempo ormai. Quello era un altro dei piaceri che mi era stato negato dal destino. Sorrisi emozionata all'idea e non vedevo l'ora di andarci.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Guisgard
15-01-2017, 06.43.19
Il padre di Nyoko fu felice di vedere entusiasta sua figlia.
Allora ordinò alle badanti di preparala ed al suo stalliere di occuparsi della carrozza.
“Se vuoi” disse alla figlia “possiamo portare con noi anche quel ragazzo.”
Lady Gwen
15-01-2017, 06.44.46
Delle lacrime cominciarono a scorrere mentre lui sfiorava il mio viso, per alzarlo sul suo.
Mi fidavo, mi fidavo di lui.
"Dopo che sono scappata via ho temuto di perdervi... Ho temuto di perdere l'unica persona che significhi davvero qualcosa per me ormai... Ho paura di tutto ciò che potrebbe esserci lì fuori, in quel mondo che non ricordo, nè riconosco più come mio... E se ho accettato di rimanere è stato solo per voi..." sussurrai, fra le lacrime.
Poi, in un istante, mi avvicinai a lui e lo baciai.
Fu un attimo, un impeto.
Il tempo di gustare il suo sapore, di imprimerlo nella memoria e poi staccare appena le mie labbra dalle sue.
https://uploads.tapatalk-cdn.com/20170115/c997186e626e4b81545212b61a4f9f59.jpg
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Guisgard
15-01-2017, 06.50.59
Quelle lacrime, poi le parole ed infine quel bacio improvviso sorpresero Elv.
Ma quando Gwen staccò le sue labbra da quelle di lui, egli afferrò la ragazza per le braccia, con impeto e virilità, come acceso e soggiogato dal sapore delle labbra di lei e la baciò ancora.
Stavolta un bacio più caldo e profondo, che lo portò ad assaporare quel gusto tanto ambito e desiderato delle labbra di lei.
Un bacio inquieto, appassionato, forte che fece incatenare le forti braccia di lui attorno al morbido corpo della giovane.
E si baciarono a lungo, con Elv che faceva scorrere le sue mani forti e sicure lungo l'abito e le forme di lei, disegnando così nella sua mente ogni forma e grazie di quel corpo così desiderato ed eccitante.
Lady Gwen
15-01-2017, 07.01.58
Il tempo di staccare le mie labbra dalle sue, che lui mi aveva già stretta a sè, forte, baciandomi come se quello fosse stato il suo unico desiderio fino a quel momento ed io risposi, perché era stato anche il mio desiderio.
Avevo bramato le sue attenzioni, un suo sguardo, un suo bacio per tanto, troppo tempo ed ora ecco, ecco che stavo avendo ciò che avevo bramato più di ogni altra cosa al mondo.
I nostri sapori si mischiavano, come il nostro profumo sul mio cuscino e il bacio diventava sempre più profondo, caldo, coinvolgente.
Il mio corpo sembrava così morbido e malleabile fra le sue mani e le sue braccia.
Braccia che ricordavo molto bene.
Quella sera, come un tragicomico scherzo del destino, la taverna era gremita di gente, eventualità totalmente eccezionale.
Infatti gli occhi di molti dei clienti erano puntati su di noi su quello strano e sconosciuto giovane uomo che discuteva con mio padre.
Tutto si era arrestato nel momento in cui lo scontro dialettico fra i due era iniziato; il taverniere era rimasto immobile nell'atto di asciugare un bicchiere, clienti che avevano smesso di giocare e analizzare scrupolosamente la vincita della serata.
Tutto ruotava attorno a noi.
"Ti-Ti prego... Non lei... No..." implorava in lacrime, ma quello era irremovibile, insistendo a puntare i suoi occhi su di me.
"Ormai ho deciso, vecchio. La prossima volta vedi di scegliere meglio i tuoi compagni di gioco" sbottò quello, alzandosi di scatto.
In un istante poi mi sentii afferrare con forza.
Un attimo dopo eravamo già sul suo cavallo, galoppando nella notte.
A nulla erano servite le mie resistenze e il mio dimenarmi, non potevo liberarmi da quella morsa e da quelle braccia che mi tenevano stretta, salda, nè il mio nome che echeggiava nell'aria, urlato con grida soffocate da mio padre, finché tutto sparì, la taverna, le luci, la voce di mio padre e la mia libertà.
Tante domande mi affollavano la mente, perché stesse succedendo a me, cosa mi aspettasse, se ne sarei mai uscita, ma avevo anche il triste presentimento che non avrei trovato mai risposta a quegli interrogativi
https://uploads.tapatalk-cdn.com/20170115/1a281a5fb52a7b4fabaaad426e4ade28.jpg
Quel ricordo mi tornò in mente in maniera inspiegabile, senza un apparente motivo.
Mi sembravano pensieri di un'altra.
Non potevo essere io.
Ma poi... Chi ero io?
Forse, ero semplicemente la donna innamorata che ora lui stringeva fra le braccia e questo bastava a mettere a tacere tutto il resto, perché non c'era più bisogno di parole, ma di baci e di carezze.
https://uploads.tapatalk-cdn.com/20170115/4e1f2592bf0e78d9cafec152ad848b05.gif
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Guisgard
15-01-2017, 07.10.18
Quelle sensazioni, quelle emozioni.
Il sapore delle labbra di lui, della sua lingua, il senso di possesso delle sue mano lungo l'abito di lei, stringendo ogni sua forma.
E poi quel ricordo, la paura, il rapimento, la lunga cavalcata, le mura di quel palazzo, i giorni di semilibertà e quelli di prigionia.
Ma su tutto dominava quel bacio e la forte stretta di lui che la faceva sentire sua.
La faceva sentire donna.
Gwen era una donna fra le braccia di Elv, che continuava a baciarla, ad assaporarla.
Di tanto in tanto schiudeva gli occhi e la guardava.
Uno sguardo malizioso, bramoso, ammiccante, per poi richiudere gli occhi e baciarla con ancora più passione.
“Torniamo nella vasca...” disse sulle labbra di lei “... in quell'acqua calda e schiumosa... io e te...” sospirò, anzi, ansimò.
Guisgard
15-01-2017, 07.12.15
Juventen condusse Dacey ed Amit attraverso un vasto cortile.
Per tutta la larghezza di quel magnifico palazzo correva un alto muro di cinta, intervallato da colonne con vasi fioriti, statue di gusto classicheggiante e inferriate di lance dorate.
Dal cortile si giungeva ai giardini e da essi in una piccola saletta privata, preceduta da un padiglione ricco di piante in cui fogliame appariva esotico e profumato.
La saletta era arredata con gusto e stile.
Le pareti erano vellutate ed i mobili intarsiati.
Ambra, giada e madreperla ornavano monili e porte, mentre ricchi tappeti persiani coprivano i pavimenti.
Dalle pareti pendevano scimitarre Partiche, pistole turche e scudi Indiani.
Tutto in quell'ambiente appariva sfarzoso e bellissimo.
“Attendete pure qui...” disse Juventen “... il padrone arriverà tra pochissimo.” Ed uscì.
Dacey Starklan
15-01-2017, 10.53.54
I miei occhi studiavano attentamente ogni elemento decorativo e architettonico Che incontravano man mano che procedevano dal cortile ai giardini e poi all'interno, in una sala piccola ma estremamente ricca e sfarzosa.
Non ero certo abituata a nulla di simile.
Ogni cosa pareva valere molto di più di ciò che io e Amit potevamo guadagnare in un anno intero.
" Va bene..." mormorai distrattamente come risposta e quasi non mi accorsi dell'uscita di Juventen.
" Hai visto che roba?" una volta sola con Amit, " deve davvero essere un uomo ricco sfondato!" esclamai ancora intenta a guardarmi intorno.
" Ad ogni modo," riprendendo il controllo, " meglio prepararci."
Dalla mia sacca tirai fuori alcune stoffe e gioielli ( naturalmente banale bigiotteria) con il quale adornarmi per avere ancora di più quell'aria esotica che tanto piaceva alla gente, se si trattava di vedere lo spettacolo, ma che poi nella vita di tutti i giorni comportava spesso un ostacolo.
La stessa famiglia di nostro padre, che ricordavo appena, non aveva mai accettato che il suo matrimonio con la mamma, una straniera. E alla fine lui ci aveva abbandonato a noi stessi.
" Amit con che canzone vuoi iniziare?" distogliendo la mente dal passato per concentrarmi sul lavoro.
Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
Nyoko
15-01-2017, 13.08.27
Fui preparata per uscire e poi mio padre mi fece quella domanda che mi lasciò contenta. "Si, mi piacerebbe molto" dissi sorridendo. "Sempre se per lui non è un disturbo."
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Altea
15-01-2017, 15.20.58
Ascoltai turbata il locandiere..io non ero né una donna di Chiesa né una nobile..Ero una orfana e sebbene ci avessero cacciati non costituivo un pericolo..i miei sogni avevano sempre un significato.."Messer..Oh non conosco nemmeno il vostro nome " rischiarando la voce.."Quindi in carcere vi stanno chierici e nobili" perplessa "Non assassini o altro...di cosa si macchia un prete celebrando Messa..ovviamente i nobili saranno quelli che sono questi sovvertitori..magari gente onesta e perbene." Eppure Frate Nicola mi aveva detto era pericoloso lì..pure il locandiere e poi esclamai.."I miei sogni non mentono..ebbene scommettiamo se ho ragione io..trovatemi un lavoro per alcuni giorni lì in prigione..Devo approfondire questo fatto. E vi darò pure metà del guadagno" guardandolo in modo impassibile.
Lady Gwen
15-01-2017, 18.42.58
La sua passionalità, il suo sapore, le sue mani, era tutto così travolgente.
Tutto ciò che desideravo era essere sua, totalmente e ora che il desiderio si stava avverando mi sentivo in grado di camminare ad un metro da terra, di volare, soprattutto perché sapevo che lui ci sarebbe stato a riprendermi.
Ora lo sapevo.
Mi ero chiesta se anche lui, così come Ade aveva stretto a sè Persefone quando ella era caduta negli Inferi, mi avrebbe presa e stretta fra le sue braccia e ora mi dicevo che sì, lo avrebbe fatto.
Mi faceva sorridere il fatto che ogni tanto schiudesse gli occhi per guardarmi.
Il suo sguardo era malizioso, bramoso, ammiccante, ma trovavo quel gesto estremamente tenero.
Poi però riprendeva a baciarmi con più foga e passionalità di prima.
Lo sentii infatti sussurrare col fiato corto, mentre anch'io ansimavo.
Sorrisi e annuii, baciandolo di nuovo, quasi rubando dalle sue labbra quelle piccole stille di fiato e al contempo dandogliene qualcuna del mio, in quel bellissimo scambio ridotto a un intreccio di labbra.
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
La sera, la luna, le parole, gli sguardi e i sospiri.
Tutto indicava una perfetta scena d'Amore, una di quelle immortali che avevo portato sulla scena.
Mancava solo un bacio, che consacrasse i due amanti l'uno all'altra per l'eternità.
E quel bacio, come da copione, arrivò.
Ero abituata ormai ai baci di scena, pallido riflesso della realtà, vago simulacro senz'anima.
Chiusi gli occhi e accolsi le sue labbra sulle mie.
Le sue labbra che schiusero e sfogliarono le mie come un fiore di primavera.
Ci misi un istante a rendermi conto che quello non era un bacio di scena.
Un istante di troppo.
Un istante era bastato perchè mi perdessi nelle screziature di quel bacio, perchè mi rapisse e mi portasse con sé, senza che potessi o volessi protestare.
Quel bacio che era come quella notte, unica, enigmatica, silenziosa.
Quel bacio inaspettato, senza senso, istintivo eppure colmo di passione incontrollata.
Una passione nutrita dalle ombre della notte, sbocciata come un fiore nella neve, quando nessuno lo avrebbe mai ritenuto possibile.
Un bacio in cui lui mi stringeva, mi assaporava, mi faceva fremere.
Un bacio che ricominciò mille volte, quasi volesse fermare il tempo.
Un bacio, quel bacio, capace di rendere una notte lunga un eternità intera.
Un bacio che mi fece battere il cuore in maniera incontrollata, imprevedibile, che accese in me un fuoco ormai morto, nascosto, rinnegato.
Un bacio che avrebbe potuto, da solo, far risplendere di nuovo quel castello abbandonato.
Un bacio, insomma, di quelli speciali.
Un bacio capace di compiere l'impossibile.
Un bacio capace di compiere magie.
O forse il bacio stesso era la più forte delle magie.
http://i67.tinypic.com/2643wbn.jpg
Lady Gaynor
16-01-2017, 01.53.11
"Quando mi hai chiesta in sposa, mi avevi promesso ben altro..." gli dissi con amarezza "E riguardo alla tua sorpresa, pensare di poter delegare ad un altro il compito che sarebbe tuo ti rende superficiale ed anche un po' ridicolo, soprattutto nella scelta della persona in questione. Certo che ho piacere a vedere Orkoross, ma di certo non in veste di dama di compagnia..." Delusa come mai in vita mia, mi preparai ad accogliere mio cognato.
Inviato dal mio P00C utilizzando Tapatalk
Guisgard
16-01-2017, 17.31.24
"Che sciocchezze..." disse il padre di Nyoko "... è un valletto ed è al nostro servizio." Chiamando poi una domestica. "Dite a Pavel di prepararsi ed ordinate allo stalliere di governare i cavalli. Usciremo in città."
Arrivarono così due badanti per preparare Nyoko.
Guisgard
16-01-2017, 17.34.49
Elv sorrise a Gwen, per poi prenderle la mano e dirigendosi di nuovo verso la camera di lui.
Ma sulle scale ai due andò in contro una servitrice.
"Signore, due vostri compagni sono appena giunti..." disse "... ho detto loro di attendere nell'androne..."
Nyoko
16-01-2017, 17.38.11
Mio padre chiamò una badante per avvisare Pavel di sistemarmi. L'idea di passeggiare in città mista a quella di stare in sua compagnia, mi rendeva felice in un modo smisurato. Poi delle badanti mi sistemarono, facendomi indossare uno degli abiti più eleganti e comodi che c'erano. Ero pronta e non vedevo l'ora di uscire.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Guisgard
16-01-2017, 17.45.18
Quel bacio durò a lungo.
Quell'uomo misterioso, enigmatico, persino ambiguo, senza più ricchezze nè blasone, sembrava nascondere dentro di sé una forza, un vigore, un impeto, una virilità sconosciuta, unica, potente, assoluta.
Sensazioni ed emozioni che Clio credeva di aver smarrito, dimenticato, addirittura scacciato dal suo mondo e dalla sua vita.
Quel bacio fu un trionfo di labbra, di sapori, di calore.
Un gioco di lingue proibito e smaliziato, un rincorrersi ed un trovarsi, un legarsi ed un piacersi.
Lui accarezzava e succhiava le labbra e la lingua di lei, come se non ne avesse mai abbastanza, come se non si saziasse mai del suo sapore.
Quel bacio, insomma, mise tutto in discussione, stravolgendo ogni certezza.
Lady Gwen
16-01-2017, 17.48.00
Ricambiò il mio sorriso e mi prese per mano, per tornare nella sua camera, mentre il mio cuore palpitava e sembrava quasi voler esplodere.
Sulle scale però incontrammo una servitrice, la quale disse che c'erano due degli amici di Elv nell'androne.
Allora mi voltai verso di lui, lasciando la sua mano con un mezzo sorriso comprensivo, facendogli capire che poteva andare tranquillamente da loro.
Mi pesava ciò, ma dopotutto non potevo certo costringerlo e quella era casa sua, era libero di fare ciò che voleva.
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Guisgard
16-01-2017, 17.51.14
Bastiano sorrise tiepidamente a quelle parole di Gaynor.
"Eh, moglie mia..." disse annusando un pò di tabacco dall'elegante tabaccheria in oro "... i sogni ed il romanticismo sono al servizio dell'adolescenza. Noi dobbiamo essere maturi e razionali, siamo sposati." La baciò ed uscì.
Poco dopo un domestico fece entrare Orkoross.
"Gaynor." Salutandola e sorridendo. "Come stai? Ti porto i saluti di tua sorella." Baciandole la mano.
Poteva un bacio fermare il tempo?
Poteva uno sconosciuto raggiungere corde sopite, nascoste, rinnegate, eppure profonde, intense, capaci di farmi fremere come mai mi era accaduto.
Mai.
Quel pensiero era talmente terribile e inquietante che non lo volevo nemmeno ascoltare.
Eppure non potevo non ascoltare il battito impazzito del mio cuore, o quel fuoco intenso che mi divorava mente mi stringeva con una forza e un vigore che non avevo mai conosciuto, che mi faceva sentire persa, in sua balia.
Ed era meraviglioso.
Tutto di quel bacio era meraviglioso, così meraviglioso da sconvolgermi nel profondo, da mettere in dubbio tutte le mie certezze.
Lady Gaynor
16-01-2017, 17.59.44
"Ciao Orkoross..." risposi al suo saluto col sorriso sulle labbra, ma con gli occhi tristi "purtroppo le cose non vanno come vorrei, il matrimonio è stato il peggior sbaglio che potessi fare nella mia vita... ma dimmi di voi... come stanno mia sorella e la mia nipotina?"
Inviato dal mio P00C utilizzando Tapatalk
Guisgard
16-01-2017, 18.23.43
"In prigione" disse il locandiere ad Altea "vi è la peggior feccia possibile, ossia nemici politici dello stato. Per lo stato niente è peggio di loro. I preti hanno il pericoloso dono dell'eloquenza ed i nobili un sangue antico ed eroico. Entrambe queste cose fanno paura ai nostri gerarchi repubblicani. Vi do un consiglio... dimenticate i vostri sogni o finirete in guai molti seri... ho visto gente mandata alla ghigliottina per molto meno..."
Altea
16-01-2017, 18.26.42
Ascoltai l' uomo ma rimasi seria e ferma.."Io non devo allearmi con nessuno di loro...voglio appurare di questo mio sogno..quindi andrò là per lavorare, a fare la serva o di cosa necessitano...non sto commettendo nessun reato..suvvia messere..siate gentile..vi prometto starò attenta e non darò confidenza a nessuno".
Guisgard
16-01-2017, 18.29.24
Nyoko appena pronta fu portata nel cortile, dove trovò suo padre che l'attendeva nella carrozza.
Il cocchiere si avvicinò alla ragazza per farla entrare nella vettura ma subito Pavel si mise tra i due, prendendo la giovane in braccio.
"Ci penso io." Disse, per poi adagiarla nella carrozza.
Fatto ciò, saltò su, sedendosi accanto al cocchiere.
La carrozza parti', diretta verso il centro cittadino.
Nyoko
16-01-2017, 18.32.59
Fui condotta in giardino dove mi accolsero mio padre ed il cocchiere. Stavano per mettermi su quando arrivò Pavel e con la sua forza mi prese nuovamente in braccio. Quella forza mista a delicatezza mi lasciava sempre senza fiato. Fui così seduta sulla carrozza e partimmo. Sul mio volto era sorto un sorriso, ma dovevo contenermi, anche se mi sentivo il cuore battere talmente forte da temere che venisse udito.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Guisgard
16-01-2017, 18.35.42
Elv restò sorpreso, per poi guardare Gwen.
Ad un tratto due giovinastri fecero irruzione sulle scale, ridendo forte.
"Ehi, Elv..." disse uno dei due "... sei impegnato con la tua ancella?" Divertito.
"Di'..." l'altro con gesti volgari "... l'hai vinta ad una giostra? È rossa naturale?" Con una grassa risata. "Beh, non c'è che dire... è un bel bocconcino!"
"Andate al diavolo..." scherzando Elv "... le ho solo ordinato di prepararmi il bagno." Guardando poi Gwen. "Preparami il bagno e poi potrai ritirarti in camera tua." Andò allora via con i suoi due amici.
Guisgard
16-01-2017, 18.38.40
I due continuarono a baciarsi, gustando ciascuno la bocca dell'altra.
Un bacio che avvicinò e strinse reciprocamente i loro corpi.
Era una situazione intima, sensuale, quasi proibita, ma bellissima.
Ad un tratto però Cristiano e Clio udirono dei passi.
Guisgard
16-01-2017, 18.44.18
"Noi stiamo tutti bene..." disse Orkoross a Gaynor "... ma tu, perché dici una cosa così triste? Hai sposato un gentiluomo di Agnonone... cosa dunque ti rende così infelice?" Sorpreso Orkoross.
Ma in quel momento arrivò Stewart ad interromperli.
"Chiedono perdono, madame..." mormorò "... monsieur Orkoross resterà ospite? Faccio preparare una delle camere degli ospiti?"
"Oh no..." fece Orkoross "... non credo mi fermerò qui per stanotte... con me è giunto un caro amico e non mi va di farlo alloggiare da solo in una locanda..."
Guisgard
16-01-2017, 18.46.31
"È sia..." disse poco convinto il locandiere ad Altea "... come volete voi... a pranzo, come ogni giorno, arriveranno alcuni soldati dalla prigione... chiederò loro se occorre una sguattera in quelle galere."
Quel bacio, come un fuoco scoppiettante in quella notte strana.
Strana, intima, nascosta come quel bacio.
Mi stupii di riuscire a percepire i rumori intorno a me.
Dei passi.
Qualcuno stava arrivando.
Aprii gli occhi di scatto, trovando i suoi mentre mi allontanavo di un poco.
Il mio sguardo nel suo, aveva mille significati che nemmeno io conoscevo.
Era intenso, forse persino spaventato da tutto quello, ma anche appassionato e caldo.
Qualcuno si stava avvicinando, ricordavo a me stessa mentre sentivo l'irrefrenabile desiderio di gettarmi nuovamente tra le sue braccia.
Che mi stava succedendo?
Non mi ero mai sentita così.
Mille interrogativi affollavano la mia mente.
E se ci avessero visto?
C'era un'unica possibilità, finire la scena.
Allora presi l'erica tra le mani che mi tremavano.
"L'erica simboleggia la solitudine..." recitai, mentre i miei occhi erano veri, incatenati ai suoi, quasi a fargli capire il conflitto che mi divorava.
Buttai via il Fiore.
"Non mi serve più ormai.." sorridendo, solo per dare la giusta intonazione alla voce.
Il mio sguardo diceva ben altro, però.
Il mio sguardo parlava di emozioni incontrollate, di battiti proibiti, di passione nascosta e irrefrenabile, di quel turbinio di emozioni che mi avevano travolto mentre mi stringeva, baciava, come nessuno mai.
Ma se qualcuno ci avesse visto, avremmo avuto una buona scusa per la nostra vicinanza.
Altea
16-01-2017, 18.50.22
Sorrisi ma sapevo la cosa poteva essere rischiosa oppure poteva essere stato solo un sogno..ma io sapevo i miei sogni celavano sempre qualcosa.."Grazie messere...ve ne sono grata..allora inizierò a fare il pranzo per questi soldati..non dirò nulla..non vi metto nei guai e nemmeno io voglio rischiare" un pò titubante visto ero alquanto impetuosa..."Non mi avete detto il vostro nome" mentre andavo dietro al balcone iniziando a lavare ed asciugara stoviglie..non volevo dormire, e poi dovevo aspettare i soldati.
Lady Gwen
16-01-2017, 18.50.25
Dal modo in cui mi aveva guardata non pensavo avrebbe reagito in quel modo.
Rimasi senza parole, non ascoltai nemmeno ciò che quei balordi dissero.
Ero rimasta pietrificata, come aveva potuto?
Mi aveva detto di fidarmi di lui e lo avevo fatto, ma lui cosa mi aveva dato in cambio?
Mi decisi a muovermi, dopo essere rimasta lì bloccata per alcuni lunghi istanti, bloccai una servitrice che passava per il corridoio in quel momento è delegai a lei il mio ordine, chiudendomi in camera mia, di nuovo, a piangere sulla poltrona accanto alla finestra, in silenzio, come se il suono del mio pianto potesse avere la capacità di farmi vergognare per essere stata così ingenua.
Ero stata una sciocca, stupida a pensare che quel breve momento potesse avere qualche significato.
Sentivo sparire a poco a poco quella speranza, che era sempre stata lieve, debole, ma ora lo era più che mai.
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Lady Gaynor
16-01-2017, 18.53.49
Stavo per rispondere a mio cognato, quando Stewart ci interruppe.
"E dov'è adesso questo tuo amico?" Chiesi ad Orkoross "Non l'avrai lasciato fuori al freddo, spero... Non sia mai detto che io faccia alloggiare mio cognato in una locanda. Potete dormire entrambi qui..."
Inviato dal mio P00C utilizzando Tapatalk
Guisgard
16-01-2017, 19.07.43
La carrozza era ormai giunta nel centro cittadino ed il padre di Nyoko descriveva a sua figlia tutto ciò che si vedeva in strada, con le botteghe, i negozietti e le ricche dimore un tempo dei nobili ed oggi confiscate e date ai rappresentanti della borghesia.
Pavel invece era accanto al cocchiere e si guardava intorno con viva curiosità, non avendo mai visto la bella capitale di Agnonone.
Raggiunsero il parco cittadino e qui Nyoko e suo padre si sedettero sotto alcuni verdi salici, mentre diversi bambini giocavano tra le aiuole e le fontane.
Era stato sempre Pavel a far scendere la ragazza dalla carrozza, facendola poi sedere sulla panchina.
Ad un tratto la palla con cui giocavano i bambini rotolo' ai piedi di Nyoko.
"Ehi..." disse uno dei fanciulli alla ragazza "... ci tiri la palla, per favore?"
Guisgard
16-01-2017, 19.17.36
Clio gettò via il fiore e Cristiano si chinò a raccoglierlo.
"Simboleggia la solitudine..." mormorò fissandola negli occhi "... allora lo terrò con me quando la realtà farà chinare di nuovo il suo grigio palcoscenico e voi non ci sarete più..." con fare teatrale, ma con un'intonazione che di finto non aveva nulla.
Quei passi e sotto la loggia apparve la sagoma grossa e goffa di Ozillonne.
Il suo fisico sembrava simboleggiare il mondo del proletariato, più che quello della Commedia dell'Arte.
Era un Pirgopolinice redivivo, un Don Chisciotte senza mulini, un Minosse senza giudizio.
"Ehilà..." vedendo Clio sulla loggia con Cristiano "... che fai? Insegni i trucchi del mestiere al nostro Anfitrione? Si, è di bell'aspetto, ma dubito abbia talento per le scene." Ridendo.
Nyoko
16-01-2017, 19.22.48
Giungemmo in centro e mio padre mi descrisse ogni cosa lasciandomi immaginare tutto. Mi chiesi se Pavel avesse mai visto quel posto? Io da piccola ci venivo spesso. Presto giungemmo al parco. Ero piena di pensieri finché Pavel non mi fece tornare nella realtà prendendomi in braccio e facendomi sedere sulla panchina vicino a mio padre. Non potevo vedere con gli occhi, ma riuscivo a vedere con gli occhi della mente, rivedendo ricordi di me bambina giocare con tutti gli altri bambini lì, tranquilla e spensierata. Qualcosa mi sfioró poi il piede facendomi tornare nella realtà. Dei bambini mi urlarono di tirargli la palla ed io mi sentì così pessima... Tutta via non volevo sembrare per l'ennesima volta una povera disabile. Tentai allora con tutte le mie forze di muovere almeno un po' il piede. Sembrava una sciocchezza, ma desideravo tanto poter tirare almeno un calcetto a quella palla.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Restai sorpresa da quel gesto, quel raccogliere il fiore, tanto che allungai istintivamente la mano sulla sua.
"Se dite così.." sussurrai, con voce tremante "Allora servirà anche a me.." mentre una lacrima impertinente mi rigò il viso.
Ancora un momento, un momento di quell'intima e segreta intesa nata da un Fiore solitario in una notte fredda e dimenticata.
Sospirai, a quelle parole di Ozzillone, e senza lasciare lo sguardo di Cristiano il mio volto cambiò espressione.
Divenne gaio e spensierato.
Tranne gli occhi, quelli erano immutati, mentre restavano nei suoi.
"Oh ma ti sbagli.." risi, divertita "Sai che il nostro Anfitrione ha più talento di quanto mi aspettassi?" Divertita, mentre comunque i miei occhi restavano immutati nei suoi.
Guisgard
16-01-2017, 20.14.23
"Mi chiamo Francois." Disse il locandiere ad Altea.
Verso Mezzogiorno arrivarono alcuni militari nella locanda, con il loro modo rumoroso di fare.
Si sedettero ed ordinarono da mangiare e da bere.
Guisgard
16-01-2017, 20.17.35
Gwen si chiuse nella sua camera, piangendo e maledicendo la sua ingenuità.
Tutto ciò mentre dal pianoterra giungevano le voci e le risate di Elv e dei suoi compagni di baldoria.
Altea
16-01-2017, 20.18.38
"Bel nome...almeno saprò come chiamarvi..Messer Francois, voi potete chiamarmi solo Altea" sorridendo.
Arrivarono i soldati, sapevo avrebbero fatto le solite battute e tenni un aria ferma e fredda ma con finto sorriso.
Guardai Francois con un cenno di intesa e mi diressi verso il loro tavolo per servirli.."I miei saluti...cosa vi porto..il piatto della casa di oggi? Un ottimo stufato e poi da bere?" e osservai il locandiere sorridendo...avrebbe lui dovuto chiedere e se non lo avesse fatto avrei chiesto io.
Guisgard
16-01-2017, 20.20.07
"In verità" disse Orkoross a Gaynor "l'ho lasciato a passeggiare per le strade cittadine, d'accordo a rivederci qui fuori tra un'ora. Però non vorrei disturbare... dopotutto è un estraneo lui per voi..."
Lady Gwen
16-01-2017, 20.21.26
Piansi, piansi fino a non avere più forze, fino a sentirmi stremata, mentre nel mio silenzio giungevano le loro risate, che mi arrivavano come continue pugnalate, inferte senza pietà.
Sentivo gli occhi arrossati bruciare per le lacrime.
Forse, perché erano lacrime amare, di tristezza, di dolore.
Fossero state magari lacrime di gioia non avrebbero bruciato, anzi, sarebbero state come la brezza in una giornata troppo assolata.
Circondai le ginocchia con le braccia e nascosi il viso, quasi non riuscissi ad ammettere nemmeno a me stessa il grande errore che avevo commesso.
https://uploads.tapatalk-cdn.com/20170116/f22332ca1edc9924a36c56f3018b326a.gif
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Guisgard
16-01-2017, 20.23.44
"Direi...Notti d'Oriente..." disse Amit a Dacey.
Ma proprio in quel momento la porta della stanza si aprì lentamente, facendo comparire una figura vestita di nero, dai profondi ed enigmatici occhi azzurri ed un nobile pallore in volto.
Lady Gaynor
16-01-2017, 20.27.08
"Sciocchezze, caro cognato..." risposi ad Orkoross "Se è tuo amico, sarà di certo persona degna. Digli pure che sarà benvenuto tal quale sei tu..."
Inviato dal mio P00C utilizzando Tapatalk
Dacey Starklan
16-01-2017, 20.27.24
Sorrisi ad Amit, era una scelta azzeccata visto il contesto in cui trovavamo.
Avevo appena infilato i braccialetti quando nella stanza apparve qualcuno.
Probabilmente il misterioso proprietario della casa e così feci un piccolo inchino presentando me e mio fratello.
Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
Guisgard
17-01-2017, 02.01.16
Quella pallina ferma davanti ai piedi di Nyoko, senza che lei riuscisse a muovere un solo muscolo delle gambe e calciarla via.
I fanciulli chiamarono ancora, ma lei rimase ferma su quella panchina.
Allora uno di loro cominciò a prenderla in giro ed a prenderla in giro.
Ad un tratto però la palla fu calciata con violenza verso uno di loro, colpendolo in pieno volto.
Era stato Pavel.
Un attimo dopo un uomo arrivò dalle aiuole e scoppiò prima un diverbio, poi una rissa tra quell'uomo, padre di uno dei fanciulli e lo stesso Pavel.
Guisgard
17-01-2017, 02.01.52
“Troppo buona, madame...” disse Cristiano, sostenendo lo sguardo di Clio “... servo vostro in scena, visto tanto talento e bellezza.” Sorridendo.
“Addirittura?” Ridendo Ozillonne. “Beh, allora dovremmo lasciarlo assistere alle nostre prove, no? Cosa ne pensi, bella Gisella?” Rifacendosi ad una novella medioevale.
Guisgard
17-01-2017, 02.02.26
I soldati si scambiarono veloci sguardi fra loro a quelle parole di Altea.
“Beh, se sei tu il piatto del giorno” disse uno dei militari “allora a me doppia razione.”
E tutti loro risero.
“Per me nulla, bella bionda?” Un altro di quelli sempre ridendo.
Guisgard
17-01-2017, 02.02.43
Gwen pianse fino allo stremo, biasimando se stessa e la sua debolezza.
Poi, verso il primo pomeriggio qualcuno bussò alla sua porta.
“Ehi, sono io...” disse da fuori Anya “... posso entrare?”
Guisgard
17-01-2017, 02.03.32
Orkoross sorrise a Gaynor ed annuì.
La porta si aprì ed entrò Bastiano.
“Ecco mia moglie di nuovo serena...” disse sorridendo “... eh, potenza della famiglia... chi era il filosofo Greco che soleva dire come i parenti siano la panacea di tutti i mali? Io invece ne conosco un altro che recita come i parenti siano simili agli stivali... più sono stretti, più fanno male.” Ridendo sarcasticamente.
“Oggi siete di buon umore, monsieur.” Orkoross.
“Non c'è male.” Annuendo Bastiano. “Di cosa discutevate?” Chiese poi.
Guisgard
17-01-2017, 02.04.28
La porta si aprì lentamente ed apparve quella figura.
Un giovane ed affascinante uomo apparve sulla soglia, vestito in modo semplice, con colori scuri, ma in maniera squisita ed elegante.
Era moro, dagli occhi azzurri e la pelle bianca, come se odiasse il Sole o da esso ne fosse stato a lungo lontano.
Camminava con grazia e lignaggio, come fosse abituato a frequentare ambienti nobiliari e corti principesche.
“Benvenuti...” disse fissando Dacey ed Amit “... perdonate, credo abbia interrotto i vostri propositi di cantare giusto?”
http://www.tyrone-power.com/zorro_screen_00020.jpg
Lady Gwen
17-01-2017, 02.07.25
Passò molto tempo, fino ad arrivare al primo pomeriggio, così mi sembrava.
Ad un certo punto di nuovo Anya alla mia porta.
Era come un deja-vu della mattinata appena trascorsa.
"Anya, non ricominciare, vattene, ti prego..." mormorai stancamente, piangendo ancora.
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Nyoko
17-01-2017, 02.10.16
Sentì tutto senza che io potessi fare nulla. Come immaginavo, quei bambini presero ad insultarmi. Non avevano torto in fondo... Mi sentì così giù in quel momento, finché non sentì un urlo del bambino ed un uomo venire verso di noi. In quel momento non capì, finché poi non mi saltò il cuore in gola. Pavel, aveva lanciato la palla e probabilmente aveva colpito uno di quei bambini. Poi udì una rissa e non riuscì più a resistere. "No! Vi prego. Smettetela di litigare. È colpa mia, è solo colpa mia. Non ho potuto lanciare la palla, non posso muovere un solo muscolo delle mie gambe. Non prendetevela con lui vi prego. Vi risarciró i danni. Vi prego smettetela" sentendo lacrimare i miei occhi dalla paura e dalla rabbia che provavo dentro. Avrei tanto voluto alzarmi e dividerli, o anche solo aver lanciato quella dannata palla.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Altea
17-01-2017, 09.26.09
Guardai i soldati..dovevo fingere e mi misi a ridere alle loro battute mentre avrei voluto schiaffeggiarli.."Ah..veramente simpatici" per poi andare a preparare i piatti con le pietanze. Dissi a Francois sottovoce.."Forse è meglio portate voi e proponete di darmi il lavoro laggiù per un paio di giorni".
Gli sorrisi, un sorriso intimo e complice che Ozillonne non poteva vedere nella penombra della notte.
Ancora non avevo lasciato la sua mano sull'erica, quasi volessi trattenerla, dividerla, temendo che la solitudine sarebbe stato tutto ciò che mi restava di quella notte speciale.
Poi quelle parole di Ozillonne, mi illuminai.
"Ma che bella idea..." sorridendo a Cristiano "Vi andrebbe, monsieur?" con lo sguardo che sottintendeva una dolce speranza.
Dacey Starklan
17-01-2017, 12.30.57
Rimasi a fissare il nuovo arrivato nella stanza. I suoi modi e i suoi vestiti non mentivano, doveva essere proprio lui il padrone di tutto.
Sorrisi appena guardando verso Amit quindi annuii alla domanda.
" Si, cioè... no, non fa nulla. Noi siamo pronti a dire il vero quindi quando lei desidera... noi possiamo incominciare."
Non ci eravamo mai esibiti in una casa simile, tanto meno per una singola persona.
Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
Guisgard
17-01-2017, 17.52.06
"Non mi risulta" disse Anya da fuori a Gwen "che la solitudine migliori la tristezza..."
Guisgard
17-01-2017, 17.55.31
Tutto accadde velocemente.
Nyoko urlava e si disperata, mentre Pavel si azzuffava col padre del fanciullo.
A nulla valsero neanche le grida del padre di lei e poi l'intervento di alcuni passanti pronti a dividere i due.
Pavel sembrava una furia cieca ed indomito colpiva con schiaffi, pugni e calci il tipo che gli si era lanciato contro.
Quel ragazzo era forte, vigoroso e con una rabbia dentro da poter distruggere il mondo intero.
Nyoko
17-01-2017, 18.00.49
Sia io che mio padre cercammo di fermarlo ma nona servì a nulla. Altra gente venne in soccorso di quell'uomo, sentivo le loro grida e quelle di mio padre. "Basta!" urlai sperando di fermarli "Pavel, ti prego fermati!" urlai disperata con le lacrime che ormai rigavano il mio volto come non mai. Tesi le braccia al buio, sperando di afferrare qualcuno, sperando di raggiungerli e senza rendermene conto caddi dalla panchina.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Guisgard
17-01-2017, 18.01.47
Il locandiere annuì ad Altea e preparò i piatti per i militari.
Li portò poi in tavola e chiese loro circa un'occupazione per Altea alle prigioni, facendola passare per una sua cameriera.
"Vedete..." disse ai soldati "... ella è una brava ragazza, molto lavoratrice e del tutto onesta... tuttavia non posso più tenerla qui alla locanda..."
"È come mai?" Chiese uno dei militari.
"Eh, siamo tra uomini e ci capiremo..." il locandiere "... ella è troppo bella ed appariscente e sebbene attragga molti clienti maschi qui alla locanda, mia moglie ne è gelosa e mi accusa di fare spesso cattivi pensieri su di lei..."
"E di certo non si sbaglia, vero, vecchio porco?" Il soldato, per poi scoppiare a ridere con i suoi compari.
Lady Gwen
17-01-2017, 18.02.33
"Sentiamo, cosa mi diresti? Che sono stata un'idiota a pensare che potesse funzionare e che non cambierà mai il modo in cui lui mi vede? Se sei venuta a dirmi questo lo so già e non c'è bisogno che venga tu..."
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Altea
17-01-2017, 18.05.57
Rimasi in disparte lavando i piatti e bicchieri mentre il locandiere serviva il pranzo ai militari.
La mia aria era fintemente indifferente ma ascoltavo attentamente.
Dovetti trattenere una risata alla scusa di messer Francois ma come scusa era ottima..quell' uomo era sicuro e sapeva il fatto suo.
Non aggiunsi altro...non volevo dare la miccia a quel discorso tra uomini già bollente...l' unica cosa mi interessava mi facessero lavorare laggiù.
Guisgard
17-01-2017, 18.06.18
Cristiano rise di gusto.
"Massi', certo." Disse a Clio. "Non è che qui al castello ci sia poi molto altro da fare." Annuendo sorridendo. "Sono certo sarà divertente assistere alle vostre prove."
"Benissimo!" Esclamò Ozillonne. "Appena tutti gli altri saremo pronti si comincerà!"
Guisgard
17-01-2017, 18.11.51
"Benissimo." Disse il padrone di casa a Dacey. "Sarà di certo interessante assistere ad un vostro spettacolo. Soprattutto se improvvisato." Con un leggero sorriso, mentre i suoi occhi azzurri ed enigmatici fissavano la ragazza. "Ho sempre amato l'arte orientale. Confucio soleva dire che l'improvvisazione è guidata dall'istinto e va sempre seguita, senza aggiungere o togliere nulla." Sedendosi su una bella poltrona foderata di un porpora scuro.
"Molto bene..." fece Amit "... allora cominceremo subito." Guardò poi sua sorella. "Che strano tipo..." sottovoce a lei "... e quel pallore in viso, hai visto? Che sia un vampiro?" Ridacchiando.
Guisgard
17-01-2017, 18.20.51
Il tutto era sempre più caotico.
Alla fine Nyoko cadde a terra.
E solo nel vederla così, nell'erba e nel fango, Pavel finalmente lasciò quell'uomo e corse per soccorrerla.
Ma il padre di lei lo fermò, afferrandolo per il bavero della giacca.
"Non toccare mia figlia, razza di selvaggio." Disse con disprezzo al ragazzo.
Sorrisi a Cristiano
"Ottimo allora" annuendo "Non vedo l'ora di cominciare.." sorridendo.
Poi mi voltai verso Ozillonne.
"Io andrei a svegliare quei pignoni fossi in te.." divertita.
Guisgard
17-01-2017, 18.24.04
"Non voglio che tu possa illuderti..." disse da fuori Anya a Gwen "... devi ricordare chi sei e cosa sei ora qui... soprattutto perché sei in questo palazzo... non illuderti sognando favole e romanzi... qui non ci sono principi azzurri, Gwen... altrimenti ti feriresti inutilmente, ragazza mia..."
Nyoko
17-01-2017, 18.24.57
Non vedevo altro che un ombra impellente che non voleva abbandonarmi e udivo solo il caos. Ad un tratto ci fu un momento di silenzio spezzato poi dalle urla di mio padre. Ero riuscita a fermare Pavel ma mio padre era furioso. In quel momento pregai... Pregai a finché le mie gambe potessero muoversi almeno un po' per avvicinarmi a Pavel e fermare mio padre. "No, padre... Sto bene, è tutto a posto..." dissi ancora piangendo. "È colpa mia, è soltanto colpa mia..." cercando di muovermi allungando un braccio verso di loro, sperando fossero davanti a me. "Per favore, vi prego..." supplicai piangendo.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Dacey Starklan
17-01-2017, 18.25.14
Risposi con un semplice cenno, come a volergli dare ragione anche se non ne ero sicura.
Qualcosa in quel uomo era strana e Amit non perse l'occasione di sottolinearlo.
Risposi al suo bisbiglio con un altro bisbiglio.
" Vampiro? Suvvia non dire sciocchezze... certo che strano è strano... ma un vampiro no. Pensa a suonare piuttosto" con un tono comunque complice e divertito.
Non appena sentii le prime note diffondersi nell'aria della sala socchiusi gli occhi, per concentrarmi e lasciare che la mia voce scorresse libera.
Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
Guisgard
17-01-2017, 18.25.50
"Beh, si potrebbe fare..." disse uno dei militari al locandiere"... avanti, chiamala e falla venire qui..." Aggiunse, indicando Altea in cucina.
Altea
17-01-2017, 18.31.52
Ascoltai la risposta del militare...speravo solo di non essermi infossata con le mie stesse mani..stavolta dovevo io recitare e uscii dalla cucina guardando gli uomini e Francois.."Sono venuta da sola..quindi era vero il fatto non potevo più rimanere qui messer...beh, non voglio recarvi problemi fra voi e vostra moglie..l' importante è guadagnarsi da vivere".
Sospirai recitando quella farsa e guardai il militare.."Se volete posso iniziare subito..però prima dovete darmi dei ragguagli e dirmi che specie di individui vi sono in quella prigione..non voglio correre rischi...vi sono tipi davvero pericolosi? Non preoccupatevi, saprò tenerli a bada, il mio compito è solo lavorare" guardando di soppiatto Francois.."E dove potrò dormire..soprattutto e vivere visto la situazione". Realizzai se fossi tornata a dormire in quei pochi giorni nella locanda i militari mi avrebbero vista e si sarebbero insospettiti.
Guisgard
17-01-2017, 18.34.06
"Si alzeranno a breve..." disse Ozillonne a Clio "... piuttosto, mostriamo altri copioni al nostro amico."
"Oh, non temete..." disse Cristiano "... ho letto abbastanza e credo di essermene fatto un'idea... ed in tutta sincerità credo abbiate bisogno di ampliare un pò i vostri scenari e rendere più corpose le vostre trame."
"È sentiamo..." colpito nell'orgoglio Ozillonne "... cosa cambiereste voi nelle nostre trame?"
"Beh, qualcosa che sappia sfruttare e dare degno spazio al vostro talento, amici miei." Sorridendo Cristiano. "Un uomo come voi si vede lontano un miglio che è nato per la scena. Anzi, oserei dire che Aristofane affermava il vero ora che vi ho conosciuto. E di certo voi sapete come egli ritenesse che la prima qualità per un attore sia la faccia e la sua espressività."
"Certo certo..." ridendo Ozillonne, lusingato ed esaltato da quelle parole "... siete un giovane attento ed arguto." Annuendo.
Lady Gwen
17-01-2017, 18.39.04
Sospirai scuotendo la testa.
"A me non interessano i principi azzurri, non ne cerco uno... Ma tu... Tu non hai visto i suoi occhi brillare quando gli ho accarezzato il viso, o come mi ha baciata quando eravamo qui... Era totalmente diverso... Poi si è trasformato quando quei balordi sono arrivati, tornando a trattarmi come una serva..." Mormorai, afflitta "E comunque, ti ricordo che non sono qui per fare la cameriera, in caso tu lo avessi dimenticato" dissi secca.
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Restai stupita dalle parole di Cristiano.
Lo ascoltai rapita e affascinata.
"Accidenti, monsieur.." sorridendo "ve ne intendete, noto!" Entusiasta.
"Allora diteci, quale trama scegliereste di ampliare e rendere più corposa?".
Guisgard
17-01-2017, 18.45.50
Dacey ed Amit cominciarono ad esibirsi davanti al padrone di casa, mentre egli li guardava ed ascoltava con attenzione.
Ma soprattutto la sua attenzione era tutta per la ragazza.
La fissava come se la studiasse, quasi come l'orefice fa con un anello o una pietra preziosa.
Come un filologo con un vecchio codice miniato ed un chierico con un penitente.
E fu così per tutta la durata dell'esibizione.
"Molto bene." Disse lui infine, battendo piano le mani. "I miei complimenti." Con un leggero sorriso, quasi di circostanza. "Non vi nego che preferirei di gran lunga restare qui stasera ed ascoltarvi ancora, piuttosto che dover obbedire ad un impegno preso con troppa leggerezza quando acquistai due biglietti per l'opera."
"Preferite noi ad uno spettacolo all'opera, monsieur?" Sorridendo Amit. "Eh, vi burlate di noi."
"Affatto, amico mio." Rispose il cavaliere. "Temo di non avere il vostro senso dell'umorismo. E per quanto sia strano e comico, è più facile che io sia davvero un vampiro, che non invece tragga piacere stasera da quello spettacolo lirico." Ridendo appena e mostrando di aver udito poco prima Amit dargli sottovoce del vampiro.
Dacey Starklan
17-01-2017, 18.54.12
Come sempre mi lasciavo trasportare dalla musica e dalle parole, facendomi interprete delle pene e delle gioie che avevano spinto i compositori a mettere in note e versi ciò che provavano.
http://68.media.tumblr.com/4d49faebc1f0de014cffa5810230b1fe/tumblr_inline_mp6brrjugk1qz4rgp.gif
Solo l'applauso mi riportò alla realtà della stanza.
" Siamo lieti che abbiate apprezzato " mormorai sistemandomi i capelli, anche se come Amit ritenevo il suo complimento un po' troppo forzato. L'opera, per come la immaginavo io, doveva essere un mondo sfarzoso e pieno dei migliori talenti.
Lanciai un'occhiata a mio fratello però quando l'uomo mostrò di aver bene udito quel commento sul vampiro.
Se avessi potuto avrei fulminato con lo sguardo mio fratello quello stesso istante.
" Perdonate mio fratello, a volte dice cose sciocche" tentando di riparare al danno, temendo infatti che questo andasse ad incidere sulla nostra paga.
Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
Lady Gaynor
17-01-2017, 19.27.03
Ormai avevo perso le speranze su Bastiano. Ero dunque destinata ad una vita coniugale infelice e mortificante.
"Forse è la conoscenza della tua famiglia che ti spinge a dire così..." risposi amareggiata "Comunque parlavamo di ospitalità... Orkoross è in città con un suo caro amico, così li ho invitati entrambi qui. Spero non ti dispiaccia..."
Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk
Guisgard
17-01-2017, 19.47.20
Alla fine tutto si calmo'.
Senza neanche accorgersene Nyoko si ritrovò nella carrozza insieme a suo padre, visibilmente arrabbiato, mentre Pavel se ne stava seduto con gli abiti sporchi accanto al cocchiere.
Per tutto il tragitto fino a casa il padre di lei non disse nulla.
Tornati al palazzo, Nyoko fu affidata alle sue badanti per essere cambiata, mentre suo padre volle parlare da solo con Pavel.
Nyoko
17-01-2017, 19.52.35
Avevo il cuore in tumulto. Sentivo ancora le lacrime rigarmi il volto. Non so come ma mi ritrovai sulla mia sedia a rotelle e presto su in carrozza. Mio padre era arrabbiato, c'era troppo silenzio. Era inutile provare a parlargli non aveva torto. Mi limitai a mille sospiri e ad asciugarmi le lacrime. Ero arrabbiata anche io, ma con me stessa; con le mie dannate gambe; con i miei dannati occhi, e più mi dannavo più non riuscivo a smettere di piangere. Arrivammo poi a casa. Mio padre chiamò delle badanti a finché mi dessero una sistemata e lui andò via, probabilmente a parlare con Pavel. Non era giusto. Era colpa mia, non sua. Avrà reagito di impulso ma è stata solo mia la colpa. Pensavo questo mentre le badanti mi toglievano gli abiti sporchi per lavarmi.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Guisgard
17-01-2017, 19.52.37
"I prigionieri che abbiamo sono della peggior specie." Disse uno dei soldati ad Altea. "Ma sono tutti chiusi in gattabuia, dunque inoffensivi." Ridendo. "Volete cominciare subito? Benissimo. Vi porteremo allora a parlare col direttore del carcere. Quanto al dormire, non so che dire... deciderà lo stesso direttore."
Guisgard
17-01-2017, 19.54.56
"Si, ti capisco..." disse da fuori Anya a Gwen "... purtroppo i suoi compagni sono balordi della peggior specie... giovinastri dall'animo bestiale e vizi profondi... ti capisco..." rammaricata.
Altea
17-01-2017, 19.56.58
"Va bene..permettete..vado a prendere la mia umile sacca".
Salii e presi la sacca e nascosi la spada sotto il letto..quella sarei tornata a riprenderla.
Scesi e feci un inchino a Francois sorridendo.."Vi ringrazio messere, so non è colpa vostra...tornerò a trovarvi di sicuro...non sarà quella strega di vostra moglie che me lo impedirà" facendo l' occhiolino per accentuare la farsa e il mio probabile ritorno a prendere il resto e tornare dopo aver appurato cosa vi fosse nelle carceri e se il sogno avesse una attinenza.
Uscii con gli uomini e li seguii.."Come si chiama il direttore delle carceri?" e misi il fazzoletto sulla generosa scollatura per non dare nell' occhio..dovevo sembrare una ingenua ragazza.
https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/236x/66/88/5d/66885d89070b8a519ba0aa4b715bb3a5.jpg
Lady Gwen
17-01-2017, 20.02.53
Affondai le mani nei capelli.
Come si poteva avere a che fare con certa gente...
"Comunque ora vai, voglio stare sola..." mormorai infine.
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Guisgard
17-01-2017, 20.07.04
"Beh, qualcosa che sappia sfruttare il talento di tutti voi" disse Cristiano "e mettere in scena ogni vostra caratteristica." Sorridendo. "Così, ad occhio e Croce, direi di scavare un pò tra il teatro classico greco-romano e quello medioevale o rinascimentale. Magari scegliendo qualche ruolo adatto all'individualita' di tutti voi."
"Ottimo, monsieur!" Esclamò entusiasta Ozillonne. "Bisogna subito svegliare gli altri!"
Sorrisi entusiasta a mia volta alle parole di Cristiano.
"Interessante..." annuendo "Allora più che osservare le nostre prove, ci narrerete una storia da narrare, mi pare di capire".
Mi chiedevo cosa si celasse dietro quello sguardo.
Per ora, potevo solo perdermi, perdermi e forse non trovarmi più.
"Mi piace, sapete.." sorridendo "Sempre le stesse cose annoiano il pubblico, dopo un po'.." alzando le spalle.
Poi le parole di Ozillonne e risi.
"Sì, buona idea!" divertita.
Guisgard
17-01-2017, 20.17.58
"Non importa." Disse il cavaliere a Dacey. "Non amo molto il Sole, ma questo non fa di me un vampiro." Sorridendo. "Ma perdonatemi per la mia scortesia... non vi ho ancora indicato le vostre stanze." Suonando un campanello. "Naturalmente nel compenso sono compresi vitto ed alloggio." Ai due artisti da strada.
Arrivò Juventen.
"Conduci i nostri artisti alla loro camera." Il cavaliere al servitore.
"Il signore ha deciso con cui andare all'opera stasera?" Chiese questi.
"Non conosco ancora nessuno in città" il cavaliere "e temo dovrò andarci da solo. Il che, se possibile, renderà ancora più noiosa la mia serata." Mormorò.
Guisgard
17-01-2017, 20.21.49
"Affatto, mia cara." Disse Bastiano a Gaynor, annusando il suo tabacco. "Dopotutto le nostre stanze degli ospiti sono sempre inutilizzate. Insomma uno spreco senza precedenti." Ridendo.
"Beh, se per voi non è un problema allora farò venire qui il mio amico." Sorridendo Orkoross. "Anzi, vado subito a cercarlo, prima che trovi un alloggio in città."
Lady Gaynor
17-01-2017, 20.27.25
"Già, qui lo spreco regna sovrano..." risposi sarcastica a mio marito.
"Vai Orkoross... al tuo ritorno troverai le camere pronte..."
Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk
Dacey Starklan
17-01-2017, 20.36.43
Amit mi parve sorpreso e in effetti lo ero pure io, non credevo ci dessero pure una stanza in quel magnifico palazzo.
E non era uno scherzo perché il giovane signore incaricò Juventen di scortarci proprio alla nostra camera.
" Perdonatemi ma non sappiamo il vostro nome..." dissi senza muovermi, volevo sapere il nome del padrone di casa, non mi bastava un mero titolo.
" L'opera vi piacerà di certo, se sapete apprezzare me e mio fratello allora troverete lo spettacolo di stasera davvero meraviglioso" mi azzardai infine.
Ero rimasta colpita passando davanti al teatro proprio mentre alcuni costumi venivano portati dentro per quella sera.
Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
Guisgard
18-01-2017, 01.53.22
Nyoko fu lasciata alle cure delle sue badanti.
La ragazza, mentre le badanti si occupavano di lei, non faceva che ripensare all'accaduto ed a maledire la sua infermità.
Dopo circa una buona mezz'ora la porta si aprì ed entrò finalmente suo padre.
“Ditemi...” disse alle badanti “... come sta Nyoko?”
“Molto meglio, signore.” Una di quelle. “Ora è tranquilla.” Spazzolando i capelli alla giovane.
“Ne sono lieto, Nyoko.” Lui a sua figlia.
Nyoko
18-01-2017, 01.57.28
Dopo una buona mezzore sentì qualcuno entrare in camera mia, in un primo momento il mio cuore esultó pensando a lui, ma la voce di mio padre mi fece rattristare nuovamente. Venne a chiedere come stavo e anzi, lo chiese alle mie badanti. Si certo, e loro che ne sapevano come stavo io? "Padre..." dissi prima che lui potesse andarsene senza che però riuscissi a terminare la mia domanda... Ero in pensiero per lui... Mi chiedevo se era rimasto ferito dalla rissa o se mio padre l'avesse punito... "Siate magnanimo..." dissi con dolcezza tentando di trattenere le lacrime il più possibile.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Guisgard
18-01-2017, 02.00.03
“D'accordo...” disse mestamente Anya, per poi andare via e lasciare solo Gwen nella sua stanza.
Trascorsero così alcune ore di solitudine e tristezza per la ragazza, mentre il pomeriggio mutava, attraverso un malinconico e freddo imbrunire, nel crepuscolo.
Ad un tratto lei sentì di nuovo bussare alla porta della sua camera.
Lady Gwen
18-01-2017, 02.04.29
Anya mi lasciò sola come le avevo detto.
A poco a poco il meriggio sfociava nell'imbrunire, infatti accesi la candela sul tavolino, che diffondeva un lieve alone tremolante nella stanza.
Ad un certo punto bussarono di nuovo.
Sospirai.
Ma era possibile che non si potesse stare da soli a rimuginare in pace?
Mi alzai, osservando per un attimo il mio viso ancora velato dal pianto e gli occhi arrossati allo specchio, poi andai ad aprire.
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Guisgard
18-01-2017, 02.13.20
“Si, vado a chiamare quella ciurma di ghiottoni e poltroni.” Disse Ozillonne, per poi andare via.
“In effetti un po' di novità e varietà occorrano ai vostri copioni.” Cristiano rimasto solo con Clio, con lei che gli teneva ancora la mano. “Qui, nella vecchia biblioteca del castello, nonostante molti registri ed annali marciscano nella polvere ed ahimè nell'ignavia, sono conservati molti testi antichi, anche riguardanti la nobile arte teatrale. I libri qui sono i miei unici amici ed il mio quasi totale passatempo. Per questo mi basterà sfogliare un po' di Eschilo, Sofocle, Euripide, Menandro ed Aristofane, passando poi per Ennio, Nevio, Plauto, Pacuvio e Terenzio. Senza dimenticare i drammi medioevali, soprattutto Liturgici. Infine poi Machiavelli, Ariosto, Tasso. Insomma, c'è una bella lettura da fare.” Sorridendo e senza lasciare la mano di lei. “Dovrei andare...” indicando le mani unite “... ma non vedo necessità di separarci, no?” Ridendo.
Guisgard
18-01-2017, 02.20.15
“Un nome può non dire molto e si può facilmente dimenticare.” Disse il cavaliere a Dacey. “Inoltre ho viaggiato molto e in ogni luogo visitato, sia per diletto che per piacere, ho adottato spesso nomi differenti per i più svariati motivi. Per questo preferisco sempre presentarmi col solo titolo che mi si addice,ossia quello di Cavaliere di Altafonte.” Sorridendo. “Davvero vi affascina a tal punto il teatro? Allora magari potrei evitare di sprecare uno dei miei biglietti e magari rendere la serata più piacevole con la vostra compagnia. Se volete potete dunque accompagnarmi all'opera stasera.” Fissandola.
“Dubito tu possa accettare, sorellina...” ridendo Amit “... non hai un degno vestito per un simile posto.”
Un po' temevo il momento in cui saremmo rimasti soli, e un po' lo bramavo.
Che cosa sarebbe rimasto ora, alla luce del giorno di quella notte?
Di quegli attimi rubati?
Desisi di non pensare a niente e alzare lo sguardo su di lui.
Ancora una volta lo ascoltai affascinata, non avevo lasciato la sua mano ancora, né volevo farlo.
Ecco perché mi illuminai a quelle parole.
Non voleva separarsi da me.
Sorrisi, un sorriso luminoso che non nasceva da tempo sul mio viso.
"Mi porterete con voi, Cristiano?" chiesi, speranzosa.