Visualizza versione completa : Le avventure di Tafferouille
Guisgard
23-01-2017, 19.32.52
Gwen prese un cavallo ed uscì nella campagna.
Il cielo era grigio e cupo, l'aria umida ed odorosa di pioggia, mentre un leggero vento abitava sulle cime degli alberi verdi e spettrali di quel posto.
Ad un tratto cominciò a piovere e la ragazza iniziò a bagnarsi.
Dacey Starklan
23-01-2017, 19.38.16
" Qualcuno potrebbe dire che siete pazzo. Fare affidamento su due artisti di strada e addirittura comprare loro preziosi..." giocherellando con le dita.
" E esattamente come dovrei comportarmi? Decisamente non ho una educazione principesca... Potrei cadere in errore... " pensierosa.
" Mi chiedo perché abbiate preso una simile decisione comunque... siete forse in qualche guaio? Sembrerebbe se vi affidate a una sconosciuta come me."
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Lady Gwen
23-01-2017, 19.38.22
Il tempo non era un granché, nell'aria c'era odore di pioggia e c'era vento.
Di lui nemmeno l'ombra.
Ma lui dove diavolo era finito?
Intanto il tempo peggiorava, ad un certo punto iniziò anche a piovere ed io dovetti coprirmi col mantello, sebbene i vestiti e i capelli fossero già inzuppati per la pioggia scrosciante.
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Guisgard
23-01-2017, 19.39.25
Cristiano e Clio raggiunsero Ozillonne e gli altri, mettendoli al corrente degli ultimi sviluppi.
"Beh, la compagnia potrebbe guadagnare un valente e dotato membro tra le sue fila." Disse il capocomico."Purché accettiate le naturali gerarchie che governano la nostra arte." A Cristiano.
"Naturalmente." Sorridendo Cristiano. "Anzi, in verità spero vivamente di saper e poter cogliere un pò dei vostri segreti per riuscire, se non ad emularvi, almeno a far mie alcune delle vostre qualità sceniche."
"Eh, buon ragazzo." Pieno di sé Ozillonne.
"Aspettate un attimo..." intervenne Isolde "... portarci dietro un fuggitivo può causarci grossi guai... soprattutto perché siamo diretti nella capitale, se qualcuno l'avesse scordato..."
Arrivammo da Ozillonne e fui felice di sentire che era contento del fatto che Cristiano venisse con noi.
Il nobile, del resto, sapeva sicuramente come prenderlo.
Poi le parole della solita guastafeste, Isolde.
"Beh, le maschere non ci mancano.." dissi, alzando le spalle "Tafferouille usa spesso la sua, non vedo perchè non potrebbe usarne una anche Cristiano in modo da celare il suo viso alla gente.." candidamente.
"Che ne pensi, capo?" rivolta verso Ozillonne.
Guisgard
23-01-2017, 19.50.47
Lui sorrise a Gaynor ed accarezzò con la mano alcuni fiori di quel cespuglio.
"Un poeta una volta disse..." disse "... un complimento fine a se stesso è l'unico per cui valga la pena di innamorarsi..." con un lieve inchino "... il mio amico Orkoross mi ha parlato di sua cognata... egli invero non è un poeta, nè il suo animo è così volto al romanticismo, eppure dalle sue vaghe descrizioni ella deve senza dubbio essere una donna bellissima... e dato che" guardandola tutta, senza temere di apparire inopportuno "guardandovi mi sembra ovvio poche altre donne al mondo possano starvi alla pari... beh, direi, con mio profondo sconforto, che siate voi colei, dunque felicemente sposata ad uno dei migliori e più bei gentiluomini di Agnonone... per tutto ciò capirete quanto inutile sia il mio complimento ai fini di una qualunque velleità di corteggiamento e di contro quanto invece sia autentico e sincero..." con un cenno del capo.
Lady Gaynor
23-01-2017, 19.59.14
Non so bene come, ma mi accorsi della sincerità delle sue parole e ne rimasi turbata. Come aveva detto lui, ero una donna sposata, seppur molto poco felicemente, e certi discorsi non avrei dovuto neanche ascoltarli.
"Monsieur, le vostre parole mi confondono..." gli dissi apertamente "Dovete perdonarmi, ma ritengo opportuno rientrare in casa e non indugiare troppo in simili discorsi... Suvvia, porgetemi il braccio e ditemi il vostro nome, cosicché entrando possa degnamente presentarvi a mio marito..."
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Guisgard
24-01-2017, 01.41.04
Quel fischio udito da Nyoko.
Leggero, intenso, insistente.
Arrivava da fuori, da una delle finestre della stanza.
“Un fischio...” disse una badante entrando “... ma chi è?” Avvicinandosi alla finestra. “Ah, è quel ragazzo...” mormorò.
Nyoko
24-01-2017, 01.43.37
Quel fischio insistente, chissà chi lo emanava. Poi una badante mi aiutò a capire e un leggero sorriso mi comparve nel volto. "È Pavel? Cosa sta facendo?" chiusi curiosa.
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Guisgard
24-01-2017, 01.45.46
La pioggia cominciò a scendere copiosa e subito Gwen si ritrovò in un attimo completamente zuppa e a nulla valse coprirsi col mantello.
A quel punto la ragazza intravide un vecchio capanno probabilmente abbandonato.
Lady Gwen
24-01-2017, 01.47.53
Il maltempo incalzava sempre più e anche il mantello era perfettamente inutile.
Ad un certo punto, però, vidi in lontananza un capanno abbandonato, lo raggiunsi ed entrai, pensando di potermi asciugare e di uscire una volta che avesse smesso.
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Guisgard
24-01-2017, 01.55.18
“Si, vero...” disse annuendo Ozillonne a Clio “... potrà usare una maschera come quella di Tafferouille o addirittura, in certi casi, fargli da controfigura.”
“In pratica” fece Isolde “portare sul palco un ricercato mascherato? E se, mettiamo il caso, per un qualunque motivo quella maschera dovesse scivolare via davanti al pubblico?”
“Certo che sei ottimista forte...” sarcastico Lione.
“Si, un po' troppo pessimista.” Borbottò Ozillonne. “Se lui se la sente non vedo dunque perchè essere negativi.”
“Naturale...” sorridendo Isolde “... lui ha tutto da guadagnare... soprattutto la testa...” allontanandosi.
"Sì, mi sembra una buona idea.." annuii "Non credo ci saranno rischi per nessuno.." sorridendo.
Isolde era la solita guastafeste, doveva sempre vedere tutto male.
Alzai gli occhi al cielo quando se ne andò, e mi voltai verso Cristiano.
"Non preoccuparti.." gli sorrisi "Fa sempre così.." lo tranquillizzai.
"Benvenuto nella compagnia..." gaiamente.
Guisgard
24-01-2017, 02.05.58
Lui sorrise e offrì il braccio a Gaynor, seguendola all'interno del palazzo.
“E' vero, sono stato così scortese da dimenticare di presentarmi...” disse “... ma colpa vostra, mi avete distratto...” facendole l'occhiolino “... il mio nome, madame... è Luis...”
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Guisgard
24-01-2017, 02.16.42
“Non so... è sotto un sicomoro qui davanti all'entrata...” disse la badante a Nyoko “... che strano ragazzo...”
Intanto quel fischio continuava a vibrare nell'aria, quasi fosse un richiamo.
Lady Gaynor
24-01-2017, 02.17.26
Entrammo in casa ed io sorrisi quando mi disse il suo nome. "Scortese è una parola che proprio non vi si addice, monsieur..."
Insieme al mio ospite raggiungemmo così il salone, dove mio marito stava intrattenendo madame Wolfen e Orkoross.
"Bastiano, ho il piacere di presentarti monsieur Luis... monsieur, costui è mio marito e la bellissima dama che gli siede accanto è madame Wolfen, importante membro dell'Assemblea dei Molti..."
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Nyoko
24-01-2017, 02.19.40
Sentivo quel suono come un richiamo e mi sembrava proprio stesse chiamando me. "Potete uscirmi, per favore. Vorrei passare un po' di tempo all'aria aperta prima di iniziare le lezioni di canto" dissi rivolgendo lo sguardo verso la badante.
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Guisgard
24-01-2017, 02.20.13
Gwen, sotto la pioggia, raggiunse il capanno, trovando però, legato ad un albero vicino, un cavallo.
E dei rumori nel capanno tradirono la presenza di qualcuno.
Infatti entrando la ragazza vide qualcuno seduto di spalle intento ad accendere il fuoco nel camino.
Lady Gwen
24-01-2017, 02.23.46
C'era già un cavallo legato accanto al capanno, ma avevo troppo freddo ed ero troppo zuppa per pensare che potesse esserci qualcun'altro, così entrai, stretta nel mantello.
Vidi infatti che c'era qualcuno davanti al camino.
Rimasi un attimo in silenzio, poi bussai appena sullo stipite della porta per attirare l'attenzione di chiunque fosse che stava accendendo il fuoco nel camino.
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Guisgard
24-01-2017, 02.27.54
Cristiano sorrise a Clio e ringraziò con un cenno del capo.
Poi anche gli altri gli diedero il benvenuto.
“Voglio solo chiarire, amici miei...” disse il nobile “... io non sono un ricercato... ovvio che se incontrassi dei soldati correrei il rischio che comprendano il mio blasone. Tutto qui.”
“Suvvia, prepariamoci a partire!” Esclamò Ozillonne.
Annuii a Cristiano, lieta di apprendere che non era un ricercato, ma che bisognava stare solo attenti.
Ormai tutto era pronto per la partenza, e io aiutai gli altri a preparare il carrozzone.
La capitale era vicina, dopotutto.
Guisgard
24-01-2017, 02.34.38
Luis entrò con Gaynor nella sala, trovando Bastiano, Orkoross e Wolfen.
Li salutò col suo solito modo garbato di fare.
“Che onore...” disse alla donna “... un membro dell'Assemblea dei Molti.” Sorridendo. “Fa un certo effetto starle davanti, madame...”
“Spero un effetto piacevole, monsieur.” Wolfen.
“Rassicurante direi.” Con un breve sorriso lui.
“Di cosa vi occupate, monsieur?” Chiese Bastiano.
“Sono mercante, monsieur.” Rispose Luis. “Mercante di fiori.”
“Interessante...” annuì Bastiano “... comune, ma interessante.”
“I fiori” spiegò Luis “non sono poi così diversi dagli uomini... oltre i petali, sebbene racchiusi, ci sono i medesimi segreti.”
Guisgard
24-01-2017, 02.41.34
La badante annuì a Nyoko, facendole però indossare uno scialle visto che fuori pioveva.
La portò sotto il porticato, in modo che fosse al coperto.
Il fischio era però cessato.
“Ehilà...” disse ad un tratto qualcuno “... il mio infallibile fischio non tradisce mai...” ridendo Pavel.
Lady Gaynor
24-01-2017, 02.43.31
"Interessante concetto, monsieur..." risposi a Luis "Ma vi dirò che io odio i segreti... Sapete, anche Bastiano è un mercante, lui si occupa di stoffe... Su, raccontateci da dove venite e com'è che avete conosciuto mio cognato..."
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Guisgard
24-01-2017, 02.43.58
A quei rumori di Gwen, l'uomo di spalle si voltò.
Era Elv.
Restò davanti al camino fissandola.
“Sei tutta bagnata...” disse guardandola “... vieni accanto al fuoco...” mormorò.
Nyoko
24-01-2017, 02.45.38
La badante acconsentì e mi fece uscire. Sentì il suono della pioggia che mi stendeva e rilassava la mente. Poi la sua voce mi fece battere il cuore, sembrava anche lui di buon umore. "Non dovresti stare sotto la pioggia, ti potresti ammalare" dissi sorridendogli dolcemente.
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Lady Gwen
24-01-2017, 02.46.17
Era lui.
Non lo avevo visto bene, essendo il capanno in penombra.
Quando mi disse di raggiungerlo non me lo feci ripetere due volte e mi sedetti in silenzio accanto al camino per asciugarmi e scaldarmi, fissando le fiamme.
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Guisgard
24-01-2017, 02.49.30
La compagnia si preparò a partire.
Arrivò anche Petrone, portando quel po' che lui ed il suo padrone possedevano.
Quando tutto fu pronto il carrozzone finalmente partì, lasciandosi il solitario, decadente e malinconico castello alle spalle.
Pioveva e la campagna era grigia, silenziosa, quasi incantato.
Lione cominciò ad intonare una breve canzone che sembrava accompagnare il lento cigolio del carrozzone.
Cristiano se ne stava seduto accanto ad Ozillonne, fissando da uno dei finestrini lo scenario circostante.
Clio e gli altri erano seduti in cerchio, mentre Tafferouille ronfava rumorosamente su una cassa.
Guisgard
24-01-2017, 02.55.38
Luis guardò sorridendo Gaynor.
“Segreti...” disse fissandola “... per voi non ne ho, madame... vi sono debitore per l'accoglienza.”
“Allora esaudite ciò che mia moglie vi ha domandato...” con un falso sorriso Bastiano.
“Sono Afragolignonese.” Rivelò Luis. “Ho conosciuto Orkoross ad una fiera... lui, come ben sapete, è un esperto di armi, mentre io cercavo dei semi specifici provenienti dalle Fiandre. Abbiamo mangiato nella stessa locanda e chiacchierando abbiamo poi girato per la fiera. Da qui ci siamo rivisti altre volte e siamo diventati buoni amici.” Annuendo. “Vi ho soddisfatta, madame?” A Gaynor.
Finalmente partimmo.
Io andai a sedermi nel mio solito angolino, guardando fuori dal finestrino.
Sospirai, quasi senza accorgermene, mentre mille pensieri affollavano la mia mente.
Chissà cosa sarebbe successo ora.
Lanciai una fugace occhiata a Cristiano, e tornai a guardare fuori dal finestrino.
Guisgard
24-01-2017, 03.05.56
Pavel a quelle parole di Nyoko rise.
“Beh...” disse “... se anche fosse? Non mi cureresti tu? O forse mi lasceresti ammalato e bisognoso di cure?” Divertito, restando sotto il suo albero.
Guisgard
24-01-2017, 03.08.17
Gwen raggiunse il cammino e restò a scaldarsi, guardando le fiamme.
“Sei bagnata fradicia...” disse Elv “... rischi un malanno... togliti i vestiti, li metteremo ad asciugare...”
Guisgard
24-01-2017, 03.12.33
Clio guardò per un istante Cristiano e nello stesso momento lui si voltò e la guardò, incrociando così il suo sguardo.
E sorrise piano.
Il mio sguardo incrociò quello di Cristiano, ma subito fuggì, tornando a guardare il panorama.
Ero ancora delusa dal suo comportamento di prima, dal fatto che mi avrebbe lasciato andare senza nemmeno rispondere alla mia domanda.
Ero felice che fosse con noi, ma temevo di aver sopravvalutato quello che era successo tra noi, forse non era stato lo stesso per lui.
Forse mi ero solo illusa che ci fosse stato qualcosa.
Continuai a guardare fuori dal finestrino, con un velo di malinconia nello sguardo.
Guisgard
24-01-2017, 03.23.40
Clio voltò lo sguardo ed un attimo dopo arrivò a sedersi accanto a lei Lelandro.
“Alle prossime prove” disse questi “proveremo qualche scena, visto prima il tutto è stato un po' atipico, no?”
E Cristiano si voltò a guardarli.
Mi si avvicinò Lelandro, e cercai di nascondermi dietro la mia maschera, perché non avevo voglia che conoscesse i miei pensieri.
"Hai fatto la figura dell'idiota.." sorrisi, con fare canzonatorio "È stato divertente.." facendogli l'occhiolino.
Guisgard
24-01-2017, 03.31.35
“Ah, bene...” disse Lelandro a Clio, per poi cingerle i fianchi “... vedremo alle prossime scene... mi rifarò, bellezza.” Divertito.
Sotto gli occhi di Cristiano.
Lady Gaynor
24-01-2017, 03.34.09
"In pieno, monsieur..." risposi con un largo sorriso nell'appurare della sua terra natìa "Sono di Afragolignone anch'io e vi confesso che ho piacere ad incontrare un mio connazionale... a volte la mia patria mi sembra così lontana..."
Ero contenta davvero di avere un ospite come Luis in casa... con lui e mio cognato avrei passato delle ore liete che speravo mi avrebbero fatto dimenticare la mia tristezza. Bastiano era invece contrariato dalla sua presenza e aveva preso a trattarlo con la sua solita aria di sufficienza.
"Tra poco sarà servito il pranzo... madame ci farà l'onore della sua presenza alla nostra tavola?" Chiesi all'indirizzo della Wolfen "Io intanto vado a cambiarmi... Orkoross, ti mando subito Stewart... vi mostrerà le vostre stanze... con permesso..."
Lasciai così il salone per andare nella mia camera a cambiarmi d'abito. Mentre una domestica mi aiutava a slacciare i bottoncini del corpetto, dall'incavo della sua doppia balza qualcosa cadde sul pavimento. Abbassai lo sguardo e vidi un candido fiore ancora integro. Era il narciso che aveva colto per me Luis e che io avevo inconsciamente conservato. Lo raccolsi da terra e lo riposi con cura nel mio libro preferito, Le Chevalier à la Charrette.
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Lo guardai con aria di sufficienza, per poi alzare platealmente gli occhi al cielo.
"Senti te.." prendendo la sua mano, e togliendola dal mio fianco, con naturalezza, come se mi venisse spontaneo scardinare dito per dito "Vedi di tenere le mani a posto!" Con aria esasperata.
Guisgard
24-01-2017, 03.43.35
“Con molto piacere.” Disse Wolfen a Gaynor.
Questa poi lasciò la sala e Luis la seguì con lo sguardo fino a quando la dama non uscì.
Bastiano offrì allora ai suoi ospiti del liquore e fatto ciò li lasciò nelle mani di Stewart.
Il domestico mostrò loro la camera degli ospiti.
Poco dopo il pranzo fu servito e tutti si ritrovarono attorno alla tavola imbandita.
L'ultima ad arrivare fu la padrona di casa.
Luis era fermo in un angolo della sala, conversando con Orkoross, quando Gaynor entrò.
E lui tornò ancora a guardarla, quasi incurante della presenza del marito e degli altri.
Guisgard
24-01-2017, 03.47.50
“Ehi, sei intrattabile oggi...” disse Lelandro a Clio “... cos'hai? Si può sapere?”
Cristiano li guardava, restando al suo posto.
Intanto pioveva ed il carrozzone aveva rallentato di molto la sua andatura già cigolante di suo.
"Non sono affari tuoi!" Sbottai, esasperata "Lasciami in pace!".
Non riuscii a trattenermi.
Serrai gli occhi, e mi voltai.
"Senti non è colpa tua..." più dolcemente ma senza voltarmi verso di lui o aprire gli occhi.
"Però lasciami perdere..." sospirai, guardando fuori.
Ero troppo nervosa e malinconica per parlare con lui, per indossare la mia maschera come se niente fosse.
Riaprii gli occhi dopo un po', occhi appannati, malinconici.
L'idea di essermi immaginata tutto era davvero avvilente.
Lady Gaynor
24-01-2017, 04.02.13
Dopo essermi cambiata con un abito di shantung azzurro impreziosito da ricami e gemme preziose sulla scollatura, scesi nella sala da pranzo dove tutti mi stavano già aspettando. Nell'avanzare, mi accorsi che Luis mi guardava con insistenza, come se volesse spogliarmi con gli occhi. Ero in subbuglio, perché quello sguardo avrebbe dovuto indignarmi ed invece mi scaldava l'anima, dopo quasi un anno di indifferenza da parte di Bastiano, per il quale rappresentavo poco più che un grazioso soprammobile. Abbassai tuttavia lo sguardo, perché non potevo fare a meno di sentirmi colpevole per quel compiacimento.
"Scusatemi se vi ho fatto attendere più del dovuto..."
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Guisgard
24-01-2017, 04.03.07
Lelandro mormorò qualcosa, scosse il capo e si allontanò.
Ad un tratto il carrozzone sussultò, per poi fermarsi di colpo.
“Ehi...dico...” disse Ozillonne “... che diavolo succede? Cosa combina quell'idiota?” Riferendosi a Sbrizzone che guidava il carrozzone.
Lione allora corse a vedere.
“Capo...” chiamò poi da fuori “... il carrozzone è rimasto nella melma... siamo bloccati ed una ruota è andata... e piove pure...”
“Stramaledizione!” Inveì Ozzillone.
“Aspettiamo che spiova, per poi risistemare la ruota...” Lione.
Allora Cristiano, approfittando della situazione, lasciò il suo posto e si sedette accanto a Clio.
“Tutto ok?” Fissandola.
Ci mancava solo quello, la melma che imprigiona il carrozzone, la pioggia fuori, e il mio umore che non faceva altro se non peggiorare.
Sospirai, senza dire nulla, nella confusione generale.
Quasi sobbalzai nel sentire la voce di Cristiano.
Aveva davvero il coraggio di chiedermelo?
"Certo.." risposi, piccata, senza voltarmi verso di lui.
Guisgard
24-01-2017, 04.12.43
“Sei come il Sole, mia cara” disse sorridendo Bastiano “e noi come le stelle che impallidiscono. Naturalmente fatta eccezione per voi, madame.” A Wolfen.
“Io amo la Luna.” Ridendo questa. “E voi, monsieur?” Chiese a Luis.
“Io più Paride alla corte di Menelao ed Elena.” Ridendo piano lui.
“Ah, allora siete pericoloso...” divertita Wolfen.
“Suvvia, il vostro governo dice che in Cielo non vi è nessuna Trinità... figuriamoci gli dei pagani.” Sarcastico Luis, per poi tornare a guardare Gaynor.
Uno sguardo profondo, intenso, persino appassionato.
Uno sguardo azzurro e virile sulla bella e bionda dama.
Guisgard
24-01-2017, 04.15.42
“Non si direbbe...” disse Cristiano fra i capelli biondi di Clio, che restava voltata dall'altra parte “... anzi, piuttosto direi che hai un bel broncio... per esperienza so che ogni donna di ogni paese adopera il broncio a modo suo... direi infatti che è quasi un'arma che voi donne ben sapete usare...” ridendo piano.
Lady Gaynor
24-01-2017, 04.21.20
"Ti ringrazio, caro..."
Paride ed Elena... forse aveva ragione la Wolfen, forse Luis era pericoloso davvero. Quel suo modo di guardarmi, come se non esistesse nessun altro al mondo, come se volesse prendermi anima e carne... quello sguardo su di me era quanto di più peccaminoso avessi mai visto in vita mia. Ed era solo uno sguardo...
"Prego, miei cari ospiti... prendiamo posto a tavola..." dissi distogliendo lo sguardo da Luis, per timore che potesse leggervi dentro.
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Serrai la mascella, e continuai a non voltarmi.
"Non vedo perchè la cosa debba interessarti.." risposi, seccamente "Dopotutto se non avessi avuto quei soldati alle calcagna non sapresti più niente di me.." a denti stretti.
"Ah già, non sai comunque niente di me.." mormorai.
Guisgard
24-01-2017, 04.36.56
Gaynor era una tipica bellezza del tempo, con i suoi capelli chiari, gli occhi sognanti e le forme morbide ed aggraziate.
Il misterioso Luis non faceva altro che guardarla.
Erano sguardi azzurri, rubati, intensi, persino appassionati.
L'abito indossato da lei era di un colore leggero, che ben si sposava con la sua carnagione e la sua forma.
Un tempo, secondo molti, le donne erano più belle.
Sapevano accendere gli uomini e spingerli alla follia, che è da sempre, insieme al sogno, lo stato ideale di ogni innamorato ed amante.
Luis guardava tutto di lei.
I suoi occhi, la sua bocca, la bella scollatura e la grazia con cui la padrona di casa si muoveva.
Presero posto a tavola ed il pranzo fu servito.
“Parlateci” disse Bastiano a Wolfen “di quei criminali... come avete detto si fanno chiamare? Perdonate ma non ho facilità nel ricordare i nomi...”
“I Beati Fragoli, monsieur.” Rispose Wolfen.
“Cosa sapete di loro?” Bastiano.
“Per ora solo che sono Afragolignonesi...” mormorò la donna.
Guisgard
24-01-2017, 04.41.59
“Nulla...” disse Cristiano sorridendo e giocherellando con le dita fra i boccoli di Clio “... nulla di te... a parte il sapore delle tue labbra?”
Serrai anche i pugni.
Io avevo parlato anche troppo e lui non aveva colto le cose che avevo detto.
Splendido...
"Che ti importa?" sbottai, voltandomi finalmente verso di lui, con gli occhi nei suoi.
Uno sguardo così diverso da quello che aveva visto in biblioteca.
Eppure non gli era importato allora, perchè avrebbe dovuto importarmi adesso.
Guisgard
24-01-2017, 04.57.15
Cristiano si ritrovò gli occhi di Clio nei suoi.
E restò a guardarli.
Poi guardò la bocca di lei.
“Beh, mi importa...” disse con un vago sorriso, ma non sarcastico o ironico e neppure irriverente.
Era un sorriso particolare, indefinito.
“Mi importa” continuò “perchè le tue labbra hanno un buon sapore... ed anche la tua lingua...”
Sostenni il suo sguardo.
Era difficile, volevo piangere e scappare, ma lo sostenni.
Quel sorriso, quelle parole, per poco non lo colpii.
"Eppure mi avresti lasciato andar via.." con gli occhi nei tuoi "Eppure hai ignorato le mie domande.." con la voce sempre più colma di rabbia.
Scossi la testa.
"Sono una sciocca.." abbassando lo sguardo mentre una lacrima ribelle mi attraversava il viso.
Guisgard
24-01-2017, 05.05.28
“Domande...” disse Cristiano a Clio “... che domande?” Per poi asciugarle quella lacrima con un gesto delicato del dito.
I miei occhi divennero rosso fuoco a quelle parole.
La sua mano che sfiorò delicatamente la mia guancia, asciugando quella lacrima.
E odiai il mio corpo per il brivido che mi procurò.
Tuttavia, accecata dalla rabbia la presi, stringendogli il polso più forte di quanto avrei dovuto.
"Se non le ricordi, significa che non le ritenevi importanti.." con amarezza.
Guisgard
24-01-2017, 05.19.21
Quella presa sul suo polso.
“Perdonami...” disse “... ma quando mi sei vicina... così vicina, io non riesco a pensare ad altro... in questo momento non ricordo neppure che aspetto avesse il mio castello e neanche da quanto siamo partiti... io non sono un attore, Clio... non so calarmi nella parte di nessuno, né rappresentare i sentimenti di qualcuno che non sia io stesso... ti ho baciata nel solo modo che conosco... ed è stato bellissimo... al diavolo il teatro e le sue maschere... reciterei l'intera letteratura romantica e teatrale con te... e non certo per amore del palcoscenico...”
A quelle parole di Cristiano, le lacrime non riuscirono più a restare nascoste, e presero a scendere copiose sulle mie guance.
"Mi avresti lasciato andare via.." sussurrai pianissimo, tra le lacrime "Senza nemmeno dirmi cosa provavi..." ormai avevo il viso rigato e gli occhi gonfi.
"Come se non contassi niente.." abbassando di nuovo lo sguardo "Mi sono sentita così sciocca..".
Guisgard
24-01-2017, 05.33.25
Cristiano prese dalla tasca un fazzoletto e delicatamente asciugò il viso di Clio.
“C'è troppa gente qui...” disse ad un orecchio di lei, mentre gli altri erano presi dalla faccenda del carrozzone “... ti va di uscire? Ho voglia di aria...” prendendo la sua mano.
Si alzò e fece sì che la ragazza lo seguisse.
I due, mentre gli altri erano occupati, sgattaiolarono fuori dal carrozzone.
Fuori pioveva e subito Cristiano cercò un albero sotto cui ripararsi, trovandone uno dietro ad un folto cespuglio.
Chiusi gli occhi, cercando di frenare le lacrime, senza però riuscirci.
Mi ero lasciata andare fin troppo in quella strana notte, e ora mi sentivo fragile, come se potessi rompermi da un momento all'altro.
Annuii a Cristiano, aveva ragione, c'era troppa gente, e non volevo che mi vedessero in quello stato.
Fortunatamente nessuno badava a noi, presi com'erano dalla storia del carrozzone.
Così lo seguii fuori, incurante della pioggia, e mi riparai con lui sotto quell'albero, lontano dagli sguardi di tutti.
Finalmente soli.
Guisgard
24-01-2017, 05.41.04
Cristiano e Clio raggiunsero l'albero, riparati dalla pioggia sotto ai suoi rami e dagli sguardi degli altri dietro quel cespuglio.
“Hai tutti i capelli bagnati...” disse lui fissandola “... senti freddo?” Fissandola e togliendo i capelli bagnati dal volto di lei.
Sorrisi a Cristiano, lieta che la pioggia si fosse mescolata alle mie lacrime, rendendole meno evidenti.
"No io.." sorrisi "Io amo il freddo, sto bene..." annuii.
Guisgard
24-01-2017, 05.50.25
Le gocce cadevano ovunque.
Fra i suoi biondi capelli, sul viso, sulle labbra, bagnando tutti i suoi abiti e rendendo la sua pelle umida e fredda.
“Sei tutta bagnata...” disse Cristiano, strofinando con le mani le spalle ed i fianchi di Clio “... ho cominciato a scrivere un nuovo copione... per ora sono all'antefatto...” sorridendole “... e tu sei la protagonista... e in questa mia storia il buon Lelandro cascherà male... sarà Tafferuille a godere dei frutti dell'Amore...”
Gli sorrisi.
"Non importa, davvero.." portando il viso verso l'alto per un momento.
Magari quella pioggia potesse lavare via ogni inquietudine.
Quelle parole sul copione, sospirai.
Non mi avrebbe risposto nemmeno ora, compresi, anche se avevo sperato che servisse a quello allontanarci da tutti.
Sospirai, allontanando la punta di delusione, probabilmente era colpa mia, non avrei dovuto parlargli in quel modo.
Infondo ognuno era fatto a suo modo.
Cercai di concentrarmi su quello che mi stava dicendo.
"Vuoi raccontarmela?" gli sorrisi.
Guisgard
24-01-2017, 05.59.51
“Prima rifammi la domanda a cui non ho risposto...” disse Cristiano a Clio, mentre il cielo intorno a loro pioveva sulla campagna e con in lontananza le voci dei loro compagni impegnati a sistemare il carrozzone.
Guisgard
24-01-2017, 06.05.11
Altea si avvicinò alla porta di ferro, cominciando poi a cantare.
Cantò per alcuni istanti, fin quando udii dei passi provenire dalla cella.
Abbassai lo sguardo a quelle parole, mentre le lacrime ricominciarono a scendere copiose.
"Quella che hai dimenticato?" con gli occhi rossi "Quella a cui non hai dato importanza?" sospirando, malinconica.
Quella che per me invece valeva più della stessa esistenza.
Mi avvicinai a lui, sostenendo il suo sguardo con il mio arrossato.
"Ti avevo chiesto cosa provi.." avvicinandomi a lui "Cosa provi mentre mi baci..." con il cuore che batteva sempre più forte.
"Perché mi sembra di impazzire..." sussurrai poi.
Guisgard
24-01-2017, 06.14.08
Cristiano guardò Clio, per poi posare la mano sulla sua bocca, quasi ad impedirle di parlare ancora.
La guardò negli occhi e poi, togliendo la mano, in risposta a tutto ciò che lei aveva detto, si avvicinò alla sua bocca e la baciò.
Le labbra di lei erano bagnate per la pioggia e salate per le lacrime, ma poi divennero ben preso calde, accoglienti, appaganti, avvolgenti.
E quel baciò durò a lungo, con enfasi, trasporto, passione.
Un bacio che portò le mani di lui a cingere il corpo di lei ed a percorrerlo ancora in ogni sua forma e grazia, quasi disegnando il bel corpo dell'attrice.
Si baciarono come due amanti, sotto quell'albero, dietro quel cespuglio, bagnati dalle goccioline di pioggia che schizzavano sulle foglie.
Un bacio che non era stato rubato da nessun copione.
Guisgard
24-01-2017, 06.15.24
“Forse...” disse Altafonte a Dacey “... dopotutto chi può dirsi davvero immune alla pazzia?” La guardò. “Quanto al vostro ruolo, siate voi stessa. Qui nessuno ha mai visto una principessa orientale e quelle sono diverse dalle nobili delle nostre terre. La vostra bellezza e lo sfarzo in cui vi farò vivere getteranno abbastanza fumo negli occhi di chi vi avvicinerà. Purtroppo viviamo in tempi tristi, dove i nostri simili sono più vicini alle bestie.”
La sua mano sulla mia bocca, e i miei occhi si spalancarono improvvisamente.
Avevo parlato troppo, lo sapevo.
Sentivo il cuore battere sempre più forte, sempre più intensamente.
Poi nulla ebbe più importanza, perchè le sue labbra toccarono le mie, e il mondo intorno a noi scomparve.
Mi lasciai trasportare da quel bacio, intensamente , appassionatamente.
Mi abbandonai come se fosse l'unica cosa che contava.
Non erano le parole che avevo sognato, ma chissà, magari un giorno lo avrei saputo.
Ora non mi importava.
Ora tutto quello che volevo erano le sue labbra sulle mie, era stringerlo a me con tutta la forza che avevo, accarezzare il suo corpo fradicio come il mio.
Quel bacio totalizzò ogni mia energia, ogni fibra del mio essere.
Quel bacio così vero, così nostro, senza una scena, un motivo, un pretesto.
Solo l'impossibilità di stare lontano l'uno dall'altra.
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Nyoko
24-01-2017, 07.24.24
Risi di gusto alle sue parole. Mi sentivo sempre più felice di sentirmelo vicino. "Beh... Se potevo... Ovvio che ti avrei curato" dissi sorridendogli dolcemente. Mi immaginai la scena di me e lui in quella situazione, lui sul letto ammalato ed io al suo fianco a cambiargli la benda bagnata e dargli le mie attenzioni.
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Altea
24-01-2017, 08.54.39
Udii dei passi nella cella e presi un panno e mi misi a pulire quella porta di ferro..imponente e fredda .quasi un muro. Ero vicinissima alla porta e continuai a cantare con una strana sensazione dell' animo.."Mon ami...un nome, una parola..e il mondo intero che si apre e forse il mio cuore che sognando lo sussurra alla pallida Luna per immaginarvi in modi diversi.." rimasi lì con lo straccio e il cuore che, stranamente, sussultava. Un contatto freddo ma che mi portava ad immaginarlo...e se fosse stato legato al sogno.
Dacey Starklan
24-01-2017, 09.11.09
" Immune alla pazzia? Io no di certo, ho sicuramente un seme di follia dentro di me, basti guardare la mia vita... Sarò sicuramente una principessa eccentrica rispetto ai canoni di qui, ma forse proprio per questo il mio personaggio potrebbe funzionare bene."
Poi con un filo appena percettibile di malinconia ripresi," Questo paese sta cambiando, lo vedo, lo sento nei discorsi della gente... sembra che la rabbia dei bassifondi si sia riversata sulle strade e qualcuno di molto abile l'abbia strumentalizzata a suo piacere. "
Era la prima volta che esternavo il mio parere su tutta quella faccenda, con Amit non era possibile, a lui non interessava fintanto che la gente continuasse a pagare i nostri spettacoli.
" Insomma a me mai nessuno nobile e nessun religioso ha creato problemi, anzi sono stata cresciuta da delle suore per un po' e come sempre alcune erano buone, altre meno. Ma questa è la natura umana, nessuno è perfetto e può piacere a tutti. "
Dissi il tutto senza malignità, una semplice riflessione spontanea, lontana dagli intrighi politici.
" Posso farvi una domanda? Ora che dovremo passare molto tempo insieme?" voltandomi verso di lui.
" Avendo i mezzi per farlo, perché non andate via piuttosto che restare qui dove, come voi avete detto, i vostri titoli non valgono un granché. Cosa vi trattiene?"
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Lady Gwen
24-01-2017, 12.53.49
Rimasi in silenzio, guardando ostinatamente il fuoco che crepitava allegramente, ma quell'allegria non riusciva a raggiungermi.
Ero partita con buoni propositi nell'intento di parlare e chiarire la questione, ma ora non riuscivo a guardarlo, figuriamoci parlare.
Alzai lo sguardo su di lui, per poi abbassarlo nuovamente e scuotere la testa.
"No, sto bene... Sì asciugheranno..." mormorai, stretta a nel mantello e con le mani intente a districare i capelli crespi per farli asciugare.
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Lady Gaynor
25-01-2017, 01.05.33
Luis continuava a guardarmi... ogni volta che giravo lo sguardo, i suoi occhi azzurri erano su di me. Mi sentivo le guance di fuoco, sperando fosse solo una mia sensazione, in quanto divenire color porpora avrebbe creato un imbarazzo del quale difficilmente sarei riuscita a dare una spiegazione. Come avrei potuto dire che la muta corte del nostro ospite mi turbava? O che la perfezione del suo viso metteva in subbuglio il mio stomaco? Abbassai così lo sguardo, aspettando che il respiro mi tornasse regolare.
Per fortuna, nessuno degli altri commensali sembrava essersi accorto del mio stato d'animo, tanto che Bastiano chiese alla Wolfen di parlargli dei Beati Fragoli.
"Com'è che si è saputo che sono di Afragolignone?" Chiesi alla donna "E quali sono esattamente i crimini che hanno commesso finora?"
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