Visualizza versione completa : La leggenda dello Scorpione di Giada
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Lady Gwen
02-03-2017, 05.33.18
Subito non colsi il significato delle sue parole, ma mentre abbassavo lo sguardo, mi bloccai e lentamente lo alzai di nuovo.
Eccola.
Eccola la verità che aspettavo da quando ero arrivata.
Mi aveva colpita come un fulmine a ciel sereno, tanto che mi accorsi solo dopo qualche secondo che mi stringeva a sè, frastornata com'ero.
Le mie labbra non articolavano alcun suono, non avevano il coraggio di parlare, di dar voce a quella che era la realtà nuda e cruda dei fatti, oggettiva e inoppugnabile.
"Ma... Perché? Perché tu? Io... Io non capisco..." farfugliai "Elv..." sussurrai pianissimo, finalmente, alleggerendo il mio cuore come da un peso, mentre sfioravo appena con le mani il suo viso dove esso era libero dalla maschera, poi il suo collo dolcemente e poi lo abbracciai, stringendolo e nascondendo il viso.
Perché lui aveva il suo nome, i suoi occhi, il suo modo di fare?
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Guisgard
02-03-2017, 05.34.18
Guisgard sorrise e sorseggiò un po' di champagne.
“Una del mucchio...” disse ripensando alle parole di lei “... beh, magari un farfallone, un Don Giovanni, un divo bello e carismatico con la passione della conquista non è poi così diverso dal rospo delle favole... e magari il bacio di una principessa può rompere l'incanto e trasformarlo in un uomo migliore...” guardandola negli occhi “... lei crede alle favole, miss? Molte di esse cominciano con un fiore, soprattutto quelle orientali... rimetta questi petali dov'erano... magari riuscirò a fare un altro trucco di magia... dopotutto anche l'Amore, secondo Ovidio, è frutto di magia...” fissandola in modo enigmatico.
Altea
02-03-2017, 08.25.33
Mi perquisirono con dovizia. .sentivo le mani toccare ogni parte di me ma io armi non ne avevo..e nemmeno un piano per ora.
"Certo" risposi freddamente "Questo non è un posto allegro ma proprio per questo ho pensato si poteva trovare lavoro...io sono qui solo per guadagnarmi il pane giornaliero" falsamente ma almeno ora ero qui dentro.
Le parole dei militari però mi ponevano perplessità. ."So questo è un carcere dove si trovano i peggiori elementi ma perché è poi così orribile, vorrei conoscere il posto dove lavorero' " risoluta.
Lady Gaynor
02-03-2017, 16.25.11
Guardai Guisgard fisso negli occhi, per poi aprirmi in un sorriso.
"Mi perdoni se userò un aggettivo che in genere si rivolge alle donne, ma mi creda che non ne trovo un altro più adatto... lei è incantevole, nel senso più letterale del termine, ma con me non attacca. Non sono tipo da farsi abbindolare con parole poetiche e disarmanti, anche se a pronunciarle è il divo più famoso ed affascinante del cinema... ed in ogni caso, non credo molto nei cambiamenti degli uomini... il rospo che si trasforma in principe è solo una favola..."
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Arrivammo alla centrale, e i poliziotti portarono Icarius in cella.
Restai accanto a lui fino all'ultimo istante, sulla porta.
Avrei voluto seguirlo e dirgli la verità, anche se avevo il terrore di spaventarlo.
Così pensai di intercettare informazioni, stando fuori dalla cella.
L'unica cosa che mi concessi, fu una carezza leggera sulla sua mano, prima che chiudessero la porta.
Intanto cercai di capire che cosa stesse succedendo.
Perché ormai era chiaro che c'era qualcosa di molto losco sotto la manipolazione della mente di Icarius.
Nascondevano qualcosa, ma cosa?
Dovevo scoprilo.
Guisgard
02-03-2017, 17.54.22
“Voglio sperarlo.” Disse sorridendo Pavel. “Infatti sei molto più carina quando sorridi.” Accarezzando il viso di Nyoko e con un dito toglierle via una lacrima. “Ehi, guarda!” Esclamò. “Oh, scusa, dimenticavo che tu non...” guardandola “... comunque... siamo nel cuore della brughiera, presso una vecchia masseria in disuso... qui c'è un pozzo, semicoperto da sterpaglia... qualcuno però dice che quel pozzo è magico... basta lanciarci dentro una moneta ed esprimere poi un desiderio... che dici, proviamo?” Fermando l'auto davanti alla masseria abbandonata.
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Guisgard
02-03-2017, 17.57.50
Lui respinse Gwen e si allontanò.
“Elv...” disse voltandosi verso i libri “... immagino si chiamasse così... beh, qui di fantasmi ce ne sono già troppi, non ci voglio anche i tuoi...” la fissò negli occhi “... liberatene o sarà io a farlo... troverò il modo di uccidere il suo ricordo...”
Nyoko
02-03-2017, 18.00.09
Alle sue parole arrossì e un sorriso mi si stampò sul volto "grazie" dissi al complimento. Poi risi appena quando mi disse di guardare e poi mi spiegò cosa ci fosse lì dov'eravamo. "Chissà se funziona?" dissi alle sue parole. Poi la sua domanda ed io sorrisi "ci sto" dissi sorridendo entusiasta.
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Guisgard
02-03-2017, 18.05.58
“Portatela dal direttore...” disse una delle guardia ad altre due “... sarà lui a decidere.”
Così Altea fu condotta dal direttore del carcere.
La fecero entrare in un ufficio arredato con una scrivania abbastanza in ordine, con un certo gusto e diversi quadri d'arte moderna alle pareti.
La donna vide così il direttore.
Si trattava di un uomo di bell'aspetto, prestante e vestito con sobria eleganza.
“Prego...” l'uomo alla nuova venuta “... sono Raputin, il direttore di questo istituto di pena.” Dandole la mano.
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Lady Gwen
02-03-2017, 18.07.20
Mi respinse ed io non capii.
Rimasi sconvolta e a bocca aperta al suo discorso.
Ma che voleva dire?
Ero sempre più confusa, non capivo, sentivo quella tristezza latente sempre pronta a balzare fuori e ingoiarmi, impedendomi di pensare lucidamente, di trovare una ragione ed un motivo a tutto quello.
Mi appoggiai alla finestra alle mie spalle, fissando il pavimento con gli occhi umidi, senza parlare, perché semplicemente non sapevo proprio cosa dire, era come una specie di labirinto, da cui non si riesce ad uscire.
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Altea
02-03-2017, 18.12.15
Mi portano dal direttore..il suo studio era elegante come il direttore..strano per un ambiente del genere.."Piacere..io sono Altea..mi trovo qui in quanto cerco un lavoro..pure impiegatizio se volete" sorridendo.
Guisgard
02-03-2017, 18.21.38
Guisgard sorrise ed assaggiò un po' del suo antipasto.
“Beh, pare però che, secondo molti intellettuali e filosofi, la favola sia il genere letterario più realistico e verosimile, sa? Molto più del poema e del romanzo.” Guardando Gaynor. “Quindi, forse una possibilità al rospo va data, non crede?”
“Miss Gaynor” intervenne Laiwa “deve essere una di quelle dame molto virtuose, timorate e sagge. Almeno così vuol mostrarsi lei... poi si sa, come Skorpio insegna, ognuno ha una sua maschera.” Ridendo piano.
Poi l'orchestra in sala cominciò a suonare.
“Non fai ballare le nostre signore, Guisgard?” Curtis.
“Naturalmente...” alzandosi il divo “... miss, mi concede il primo ballo? Dopotutto è ospite stasera... non potrò convincerla di essere Cenerentola” sarcastico “ma almeno una giovane imperstrice Sissi forse si...” porgendo la mano a Gaynor.
Guisgard
02-03-2017, 18.27.02
Mentre Clio cercava di capire qualcosa in quel confuso ed ambiguo puzzle, due carabinieri andarono nella cella di Icarius e cominciarono ad interrogarlo.
Domande dirette, a raffiche, sui precedenti omicidi, sulle frecce ed anche sul film di Skorpio, che sembrava una sorta di copione già scritto.
Ma il pittore sembrava del tutto estraneo a quelle cose e più loro incalzavano, lui si sentiva confuso, fino a quando esplose.
Una nuova crisi come quella avuta in precedenza con Clio, ma anche più forte.
“Io non sono pazzo, uomo...” disse aggredendo uno dei poliziotti “... non sono pazzo!” Colpendolo con un pugno.
L'atro cercò di fermarlo ma il ragazzo, come fosse davvero impazzito, colpì anche lui.
Arrivarono allora altri carabinieri e riuscirono a bloccarlo.
Fu sedato e portato in infermeria.
Cercai di carpire informazioni mentre aspettavo che lo portassero nella sala interrogatori, come avevano detto.
Invece inaspettatamente andarono nella sua cella, e io non feci in tempo ad entrare.
Però sentii ogni cosa.
Quelle domande, gli omicidi, il film.
Di che parlavano?
Poi la crisi di Icarius, ancora più forte.
Dovevo entrare, maledizione!
Lui stese i due poliziotti e io entrai seguendo i rinforzi, in tempo per vedere che lo sedavano e poi lo portavano in infermeria.
Lo seguii, e restai con lui, tenendogli la mano mentre era incosciente.
Guisgard
02-03-2017, 18.39.44
“Bene.” Disse Pavel spegnendo il motore dell'auto.
Scese dalla macchina ed aiutò Nyoko a fare altrettanto.
I due raggiunsero il pozzo, che stava tra la sterpaglia ed una grossa grata arrugginita lo copriva.
Lui la spostò e mise nella mano di Nyoko una moneta.
“Hai la mano sul bordo del pozzo...” lui a lei “... lascia cadere la moneta ed esprimi un desiderio...”
Nyoko
02-03-2017, 18.43.10
Pavel spense il motore e mi condusse ai pressi del pozzo. Sentì rumori misti e poi il freddo della moneta sul palmo della mano. "Va bene" dissi poi alle sue parole. Cosa desiderare? Oltre a perdere la cecità, non credevo di avere altri desideri. Chiusi gli occhi spenti e, col cuore che batteva forte, ripetendo nella mente il mio desiderio, lasciai cadere la moneta.
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Guisgard
02-03-2017, 18.43.20
Ci fu silenzio tra loro.
Un lungo istante di silenzio.
Poi lui, all'improvviso, annullò la distanza fra di loro, si avvicinò a Gwen e cercò la sua bocca.
Un attimo dopo le labbra vogliose di lui erano su quelle calde e morbide di lei.
La baciò con vigoroso impeto, quasi dolore, passione ed una voglia senza fine.
La lingua di quell'uomo invase la bocca della giovane e cercò la sua.
Ed il bacio divenne puro fuoco.
Lady Gaynor
02-03-2017, 18.43.49
Stavo per rispondere a Guisgard, quando la protagonista del film intervenne con l'acidità che la contraddistingueva.
"Miss Laiwa..." risposi con un sorriso velenoso "mi rendo conto che per coltivare il suo superbo stile recitativo magari abbia tealasciato gli studi, ma interpretare delle parole resta pur sempre la cosa più elementare del mondo... E infatti non si capisce dove lei abbia tratto la conclusione che io sia virtuosa e timorata, solo perché ho affermato che c'è poco da fidarsi degli uomini. Forse si salva solo sul 'saggia' ed infatti pensare ai propri interessi ed evitare relazioni dolorose è indiscutibilmente saggio. E mi raccomando, in futuro acquisti anche lei un po' di saggezza, evitando di insinuare che la gente non sia come appare. Capisco che per la sua bellezza le si perdona tutto, ma mi dispiace sempre essere presente quando qualcuno si copre di ridicolo..."
Guisgard mi chiese poi di ballare ed io accettai con un sorriso.
"Come posso rifiutarle il primo ballo?" Risposi prendendo la mano che mi tendeva e seguendolo sulla pista da ballo. "Mi pare però di ricordare che il principe Franz fosse biondo, scialbo e anche un po' freddino..." dissi punzecchiandolo, sempre col sorriso stampato sulle labbra.
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Guisgard
02-03-2017, 18.46.57
Raputin guardò per un istante Altea, in tutta la sua persona.
“Prego, si accomodi...” disse, per poi sedersi “... devo ammettere che trovare gente disposta a lavorare qui è sempre più complicato... e lei capirà di certo il perchè... infatti è lo stato a fornirci i vari impiegati ed inservienti... Altea... nome altisonante... ha un che di... non so... nobiliare... dico bene?” Prese le sigarette. “Fuma?” Offrendone una a lei.
Guisgard
02-03-2017, 18.50.55
Icarius fu condotto in infermeria e poi restò sedato in un lettino.
Clio rimase accanto a lui, sempre invisibile.
“No...” disse lui nel sonno “... non... non sono pazzo... no...” agitato “... non sono pazzo... i... demoni... i... demoni...”
Lady Gwen
02-03-2017, 18.54.05
Pensavo a qualsiasi cosa, un possibile motivo per cui agisse in quel modo.
E poi, quel nome.
Ancora non capivo.
Ad un certo punto lo vidi avvicinarsi a me, al mio viso, poi cercò la mia bocca e la fece sua, totalmente.
Mi sentivo inerme e completamente in balia di lui.
Sentivo tanti sentimenti talmente forti in quel bacio che mi spiazzò.
Non pensavo che fosse possibile provare tutto quello, un impeto così voglioso e pregno di passione, ma anche tormento e dolore e furono quelli a lasciarmi sorpresa.
Era qualcosa di tremendamente intenso e travolgente, infuocato quasi, con la mia lingua che assaporava la sua e la mia mano che si intrecciava nei suoi capelli.
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Guisgard
02-03-2017, 18.54.06
Nyoko lasciò cadere la moneta nel pozzo, che tintinnò per un po' contro la pietra secca, fino a perdersi nell'erbaccia e nel fango del fondo.
“Chissà...” disse Pavel “... magari è davvero magico... e forse il tuo desiderio si realizzerà...” accarezzando la mano di lei.
Restarono così, davanti a quel pozzo, mentre il pomeriggio di quell'angolo di vecchia Afragolignone assumeva i colori ed i misteri del sognante crepuscolo.
Altea
02-03-2017, 18.55.53
Mi sedetti mentre ascoltai l' uomo..."Ovvio, vi saranno documenti segreti visto qui, ho sentito dire, vi sono dei detenuti pericolosi". Notavo il bel direttore Rasputin mi guardava...troppo perfetto ed impomatato per i miei gusti.."Posso fare anche un altro lavoro, la inserviente..non ho problemi..anche perchè non sono nobile, provengo da una famiglia di cinque sorelle e molto povera e mi so adattare".
"Non fumo, grazie" guardandolo "Scusate, di che crimini si sono macchiati questi detenuti? E io non capisco nulla di politica...pure" cercando di carpire più informazioni.
Nyoko
02-03-2017, 19.00.25
Sentì la moneta tintinnare lungo le pareti per poi perdersi nelle sue profondità. "Già, chissà..." dissi sorridendo alle sue parole. Poi sentì la sua mano sulla mia e il cuore mi tremó. Sentivo le guance andarmi a fuoco e un sorriso un po' ebete sputarmi in viso. Restammo così per un po', sentendo l'aria raffreddarsi di poco, segno che stava arrivando il crepuscolo "come passa veloce il tempo quando si sta bene" dissi poi sorridendo ancora.
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Mi si stringeva il cuore a vederlo in quel modo.
Vederlo agitarsi, tormentarsi in quel modo.
Dovevo assolutamente andare in fondo a quella storia, dovevo sapere che cosa stava succedendo.
Ma ora mi importava solo di lui, e delle sue crisi.
Pazzo, no non era pazzo, certo.
Demoni... chissà cosa aveva patito per essere così spaventato.
Cosa avevano cercato di rimuovere dalla sua mente.
Allora mi chinai su di lui piano, dolcemente, posando dei leggeri ed invisibili baci sul suo viso terrorizzato.
Era incosciente e non sarebbe impazzito ancora.
Sperai solo che la mia vicinanza, inconsciamente l'avrebbe calmato un po'.
Avrei voluto dirgli che ero lì, che non lo avrei mai abbandonato, ma temevo di svegliarlo, e che da sveglio si sarebbe dato ancora del pazzo.
Ma ora dormiva.
Speravo che il mio calore, i miei baci e il mio Amore raggiungessero il suo cuore in quel sonno artificiale pieno di incubi, portandogli un po' di serenità.
Guisgard
02-03-2017, 19.07.44
Laiwa fulminò con lo sguardo Gaynor e masticò amaro, senza però replicare alle sue parole.
L'ospite però accetto l'invito di Guisgard e lo seguì al centro della sala per il ballo.
“Scialbo e freddino...” disse Guisgard prendendo Gaynor fra le braccia per ballare “... povero Franz... io invece come le sembro? Oltre che farfallone intendo...” con l'occhiolino e stringendola a sé, facendole sentire il petto contro il suo corpo avvolto in quel meraviglioso abito che velava le morbide forme della giovane donna.
Guisgard
02-03-2017, 19.15.03
Si baciarono a lungo, con intensità e passione.
Gwen stringeva le mani fra i capelli di lui, mentre quel misterioso uomo la stringeva a sé, al suo petto e le sue mani scendevano fino alla gonna di lei, alzandola e scoprendone la biancheria.
E mentre le loro bocche non cessavano di assaporarsi, le dita di lui scivolarono silenziose e sicure nella biancheria della giovane, cominciando poi a deliziarla ed a farla impazzire di piacere.
Guisgard
02-03-2017, 19.18.14
“Reati di vario tipo...” disse Raputin accendendosi una sigaretta “... gente pericolosa... traditori della patria, spie straniere, terroristi e roba simile...” restando sul vago “... quanto a lei...” fissando Altea “... non credo sia adatta a fare l'inserviente... mi parli delle sue referenze, esperienze lavorative... perchè a me servirebbe proprio una segretaria personale.” Sorridendo.
Guisgard
02-03-2017, 19.22.33
“Stai arrossendo...” disse all'improvviso Pavel a Nyoko “... come mai? E' per il desiderio? O forse per il freddo?”
Altea
02-03-2017, 19.23.09
Pensai a quella risposta..a mio parere qui vi stavano coloro che si ribellavano ai politici o qualche potere in atto...e li vedevano come persone pericolose...non erano dei serial killer.
"Oh si..le mie referenze..ho avuto modo di approffondire lo studio delle lingue e ho lavorato presso un notaio anni fa...questo è tutto". Effettivamente era vero, quindi potevo stare tranquilla.
Lady Gaynor
02-03-2017, 19.23.53
"Lei?" Risposi alla domanda di Guisgard "Oh, è presto detto... lei è terribilmente affascinante e ho la sensazione che sia anche pericoloso... pericoloso come uno scorpione..." terminai mentre lui mi stringeva forte a sé, facendo aderire il suo corpo al mio in una stretta virile.
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Nyoko
02-03-2017, 19.24.16
Sorrisi alla sua domanda e mi coprì una guancia con una mano "forse entrambi, chi può dirlo!?" portando il volto verso quello di Pavel e cercando di immaginare i suoi occhi nei miei e il suo volto sorridermi.
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Lady Gwen
02-03-2017, 19.33.23
Era un momento di passione pura, totale.
Poi, mentre mi stringeva ancora a sè, le sue mani accarezzarono le mie gambe per sollevare il vestito.
Come un calore soffuso e ovattato, le sue dita scivolarono ancora, oltrepassando l'ostacolo dell'intimo e ristabilendo quel contatto malizioso e lussurioso che prima si era interrotto.
Dalle mie labbra sfuggì un piccolo e caldo gemito, che rimase poi imprigionato nelle sue, diventando quasi una catena di passione che unì le nostre bocche ancora di più e i cui anelli erano fatti di quelle dolci stille di piacere che ci animavano.
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Guisgard
02-03-2017, 19.33.56
Quelle carezze e quei baci invisibili di Clio, i suoi pensieri leggeri e la calda vicinanza alla fine riuscirono a rasserenare il sonno di Icarius.
La sua agitazione terminò e finalmente poté riposare.
“Clio...” disse nel sonno “... Clio... ti amo...”
Guisgard
02-03-2017, 19.37.46
“Beh...” disse Raputin ad Altea “... mi sembra sufficiente... quindi lei è assunta e sarà la mia segretaria personale... quando intende cominciare? Subito? O le occorre qualche giorno per trasferirsi qui? Naturalmente le saranno offerti vitto ed alloggio.”
Altea
02-03-2017, 19.41.08
Sorrisi a quella risposta ma perchè potevo rimanere in quel posto finalmente..
"Posso iniziare subito..ma non ho vestiario...potete darmi vitto e alloggio ma non ho bagagli con me..disponete di vestiario pure?" altrimenti avrei dovuto attraversare la brughiera e tornare in città e procurarmi del vestiario..altro non avevo.
Il cuore batteva sempre più, mentre cercavo di rassicurarlo, sfiorandolo e baciandolo dolcemente.
Fu un sollievo sentire che si calmava a poco a poco.
A quelle parole calde lacrime iniziarono a bagnare le mie guance.
"Anch'io ti amo.." pensai, baciandolo ancora, mentre tutto intorno a noi scompariva.
Fu un sollievo vedere che finalmente si tranquillizzò.
Guisgard
02-03-2017, 20.15.13
“Qui temo non abbiamo abiti adatti...” disse Raputin guardando Altea “... però c'è un paesino non molto distante... naturalmente lo si raggiunge in auto e lì potrà acquistare tutto ciò che le occorre... benvenuta a bordo, Altea.” Dandole la mano.
Guisgard
02-03-2017, 20.17.03
Clio si godette quel momento così bello ed intenso.
Ad un tratto nella stanza entrarono alcuni uomini, vestiti tutti allo stesso modo ed indossavano occhi scuri.
“E' lui...” disse uno di quelli indicando Icarius steso nel lettino.
“Forse.” Rispose un altro di quelli.
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Guisgard
02-03-2017, 20.17.38
Quel bacio.
Caldo, intenso, appassionato, quasi a soffocare i gemiti che Gwen non poteva trattenere per ciò che le dita di lui stavano facendo.
Quel gioco ardito, libertino, instancabile, capace di avvampare tutto il corpo di lei, di farla venire meno per il troppo piacere.
E quasi percependo tutto ciò, lui la sollevò di peso e la prese in braccio, conducendola fuori dalla biblioteca.
Altea
02-03-2017, 20.19.59
Vidi la sua mano allungarsi verso la mia e dovetti stringerla...non mi piaceva prendere in giro la gente..ma dovevo farlo, e se poi quelli fossero stati davvero delle persone pericolose? Non sapevo nulla di loro..tranne quello narrato da loro...ma avevo una missione.."Grazie, sir Rasputin..bene allora andrò a prendere del vestiario adatto per essere la sua segretaria, ma io sono appiedata, prenderò un taxi..dove devo recarmi esattamente?" sorridendo.
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Guisgard
02-03-2017, 20.20.02
Pavel sorrise e non disse nulla.
Poi guardò il cielo.
“E' ora di andare...” disse a Nyoko “... è quasi buio... su, così saremo al villaggio fra una decina di minuti...” prendendola per mano e portandola in auto.
Poi partirono verso il villaggio.
Guisgard
02-03-2017, 20.22.19
La musica scorreva melodica, sognante, avvolgente sulle coppie che danzavano fra quelle note.
Guisgard sorrise appena, per poi guardare Gaynor negli occhi, attraverso l'intenso azzurro del suo sguardo che aveva in sé qualcosa di enigmatico e tenebroso.
“Beh, uno scorpione è pericoloso...” disse mentre ballavano e lui la teneva stretta a sé, contro il suo corpo, con i movimenti del ballo che rendevano più intimo e sensuale il loro contatto “... mi ci vede con un pungiglione velenoso? In tal caso dovrebbe aver paura di me...” ridendo piano.
Nyoko
02-03-2017, 20.22.55
Sorrisi ancora alle sue parole e poi mi condusse fino al furgoncino. "Spero di non averti causato ritardi" dissi dolcemente senza staccarmi dalla sua mano finché non mise in moto il furgoncino.
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Lady Gwen
02-03-2017, 20.28.57
Quel bacio raccoglieva i miei gemiti come a settembre si coglie l'uva matura, accogliendoli e soffocandoli, poiché mi era impossibile trattenerli.
Era un piacere incontenibile, come vino scarlatto e profumato che trabocca da un'otre, esso traboccava dal mio corpo, dai miei gemiti, dal suo tocco, finché non mi fu impossibile continuare a resistere e quasi avvertendo ciò, lui mi sollevò, facendomi trattenere per un istante il respiro, già mozzato per quel bacio e uscì dal salone, mentre io mi aggrappavo ancora di più a lui.
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Degli uomini entrarono nella stanza, e io istintivamente mi voltai a guardarli.
Erano uomini vestiti uguali, con degli occhiali scuri.
Chi erano?
Che cosa volevano da Icarius?
Li guardai attentamente, mentre mi paravo tra loro ed Icarius.
Non gli avrei permesso di toccarlo, non lo avrei mai permesso.
È lui... quella frase mi continuava a ronzare nelle orecchie, ancora e ancora.
Lui... chi?
Chi diavolo stavano cercando quei tizi?
Ero preoccupata è sempre più sospettosa.
Aspettai la loro mossa, pronta a reagire nel caso in cui avessero provato a toccarlo.
Lui era lì che riposava sereno, indifeso, e io non avrei mai permesso a nessuno che gli venisse fatto del male.
Lady Gaynor
03-03-2017, 00.36.23
"Infatti, mister Guisgard..." gli risposi, mentre i suoi bellissimi occhi azzurri fissavano i miei e i nostri corpi si muovevano sensuali all'unisono "Non ho nascosto di ritenerla pericoloso... Lei ha trascorso tre anni d'inferno, solo in mezzo alla natura selvaggia e a chissà quali ostilità. Non oso neanche cercare di immaginare cosa deve aver passato, ma di una cosa sono certa... per uscirne così come la vedo, deve avere un carattere d'acciaio e una forza non comune... e questa cosa si, mi spaventa..."
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Guisgard
03-03-2017, 01.45.40
Raputin sorrise ad Altea, dopo aver gettato un nuovo sguardo su di lei.
"Sir..." disse ripetendo le parole di lei "... non siamo più nel Medioevo e di certo io non sono un cavaliere... può chiamarmi direttore... non perché ami i formalismi, ma perché qui abbiamo un protocollo molto rigido..." annuì "... un taxi? Qui senza permesso nessuno può avvicinarsi. La farò accompagnare da qualcuno al paesino, dove potrà comprarsi gli abiti di cui ha bisogno."
Guisgard
03-03-2017, 01.52.40
"Il bello di non lavorare per un padrone" disse Pavel a Nyoko "è che si è liberi da ogni tipo di vincolo, orario compreso." Sorridendo. "Tranquilla, siamo quasi arrivati ormai."
Poco dopo infatti il furgoncino arrivò al paesino.
Era ormai sera ed il piccolo abitato stava pian piano spegnendo le luci dei suoi negozi, con la gente che lentamente si ritirava nelle proprie case.
Pavel fermò il furgoncino davanti ad una cantina e qui cominciò a scaricare le botti da riempire.
Guisgard
03-03-2017, 01.55.44
Lui prese Gwen in braccio e lei si strinse forte a quel misterioso uomo mascherato.
Uscirono dal salone e fecero le scale, fino a raggiungere una porta chiusa.
Con un calcio lui aprì ed entrarono.
Era la sua camera da letto.
Nyoko
03-03-2017, 01.57.08
Sorrisi ancora alle sue parole e mi lasciai cullare dallo scuotere del furgoncino. Poco dopo arrivammo al paesino ed io sentì Pavel fermare. Rimasì così in attesa che terminasse.
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Lady Gwen
03-03-2017, 02.03.35
Mi sentivo sicura, protetta, in quella presa virile e salda, era come se nel mio inconscio sapessi che lì, fra le sue braccia, non poteva succedermi nulla di male e mi piaceva stringermi a lui, sentire che ero come aggrappata ad una solida roccia.
Dopo le scale, raggiungemmo una porta, che lui aprì con un calcio e immaginai, guardandomi attorno nella costante penombra, che fosse la sua stanza.
Allora voltai dolcemente il suo viso con una mano e lo baciai di nuovo.
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Guisgard
03-03-2017, 02.08.06
"Non è uno dei nostri..." disse uno di quegli uomini guardando Icarius che riposava nel suo lettino.
Quegli uomini lo fissavano con i loro occhiali scuri, senza tradire emozioni o mostrare espressioni particolari.
"Il fatto che non era alla presentazione del loro film" un altro di quegli strani individui "è sospetto..."
"Forse perché non ha avuto il tempo di tornarci..." il primo che aveva parlato.
Tutto ciò davanti a Clio, che era invisibile.
Guisgard
03-03-2017, 02.33.25
Ballavano fra quelle note scintillanti e tra coppie eleganti ed affascinanti.
Tra sguardi e sognanti e volti innamorati.
Ballavano l'uno stretto all'altra, con movenze che accendevano una sensuale intimità fra di loro.
"Carattere d'acciaio" disse Guisgard fissando Gaynor "e forza non comune... e questo mi rende pericoloso?" Sorridendo in modo enigmatico. "Pensavo che la brutta impressione che ho suscitato in lei derivasse dal mio essere un presunto farfallone." Divertito. "E comunque, se anche fossi un Don Giovanni, sarei giustificato, no? Ho passato tre anni da solo su di un'isola deserta e sperduta... laggiù la vita ti appare un tantino diversa e magari il cinismo, la disillusione e cose simili trovano terreno fertile nel cuore di un uomo." Continuando a volteggiare con lei in balia di quella musica. "Sa che alcune culture orientali ritengono il veleno dello scorpione quasi magico? Se non uccide allora può fare cose stupefacenti... persino fare da base per un composto utilizzato come elisir d'Amore... quindi se il mio pungiglione non uccide, magari può riuscire in ben altro..." vicinissimo al volto ed alla bocca di lei.
Altea
03-03-2017, 08.25.22
L'uomo mi lanciò un altro sguardo a cui non diedi importanza..mi era antipatico, con quel modo di fare sicuro ed altezzoso e probabilmente dovuta alla carica che aveva.
Mi alzai "D'accordo direttore...quando vuole io sono pronta per andare in questo paesino per i vestiti..pure ora, non ho proprio nulla da indossare e vorrei iniziare presto in modo consono" o iniziare a cercare l'uomo misterioso.
Li ascoltavo, anche se le loro parole non avevano senso per me.
Uno di nostri... dicevano.
I nostri... di chi parlavano?
Ero sempre più preoccupata per lui.
Che cosa volevano da lui?
Parlavano di un film.. che cosa c'entrava?
Non riuscivo a comprendere.
Istintivamente mi parai tra loro e Icarius, pronta ad attaccare nel caso lo sfiorassero.
Non capivo, ma volevo vederci chiaro in quella storia.
Lady Gaynor
04-03-2017, 23.18.51
Nonostante le mie parole rispecchiassero tutt'altro, i nostri corpi stretti in quel sensuale ballo acquistavano sempre più intimità.
"Forse non mi sono spiegata bene, lo ammetto..." risposi a Guisgard, con i miei occhi verdi nei suoi azzurrissimi "Il considerarla un novello Casanova è un problema a prescindere, già solo quello basta a renderla pericoloso... ci aggiunga anche ciò che le ho detto sulla sua personalità e capirà da sé che siamo dinanzi ad un cocktail esplosivo..."
Mi rattristai alle sue parole circa la lunga e forzata prigionia sull'isola deserta e gli misi un dito sulle labbra.
"Shhh, non parliamo più di brutti ricordi in una serata come questa, nella 'sua' serata... e se quella disavventura l'ha reso cinico, spero tanto che avvenga qualcosa che le liberi il cuore... il cinismo avvelena gli animi..."
Continuammo a volteggiare tra gli altri, ma d'un tratto fu come se fossimo da soli.
"Non so se la sua storia sia vera o meno, ma la paura di pungermi resta lo stesso..." dissi a pochissimi centimetri dalla sua bocca.
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Guisgard
05-03-2017, 01.31.39
Quel gesto di Gaynor, quel suo dito sulle labbra di Guisgard, che schiuse appena la bocca quasi per assaporare la pelle di lei.
“Un Casanova...” disse lui, mentre continuavano a ballare “... è difficile esserlo o restarlo, ammesso uno lo sia davvero... tre anni da solo sono lunghi... sia molto tempo per pensare... è difficile immaginare l'Amore Vero quando il proprio mondo diventa così piccolo... quando anche le stelle della notte sono sconosciute...”
Guisgard
05-03-2017, 01.32.58
Con un calcio lui aprì la porta, quasi a voler mostrare la sua forza, il suo ardore.
Gwen comprese che quella era la stanza da letto di quell'uomo e come a voler mostrare il suo assenso lei lo baciò.
Allora lui si avvicinò al letto ed adagiò dolcemente la ragazza sulle lenzuola.
Guisgard
05-03-2017, 01.37.24
“Ottimo.” Disse Raputin ad Altea. “Chi ha tempo non perda tempo.” E chiamò uno dei suoi.
Arrivò allora una delle guardie carcerarie.
“Accompagna in paese miss Altea...” il direttore a questi “... è stata assunta come mia segretaria e le occorrono abiti.”
“Si, signore.” La guardia, per poi pregare Altea di andare.
Guisgard
05-03-2017, 01.37.59
Quegli strani individui, vestiti tutti uguali, senza segni distintivi, né altro che potesse in qualche modo differenziarli, continuavano a fare strani discorsi che Clio non poteva comprendere.
“Per decenni si sono limitati a sospettare, a scrivere libelli e saggi...” disse uno di quelli “... ora però, dal nulla, salta fuori questo... vendicatore...” con disprezzo “... potrebbe essere un cane sciolto, ma potrebbe trattarsi anche di un loro inviato e noi non possiamo correre rischi...”
Lady Gaynor
05-03-2017, 01.38.06
"Ha ragione..." risposi abbassando lo sguardo "Ed io non sono nessuno per poter giudicare cosa può essere diventato dopo un'esperienza così terribile... È facile parlare quando il proprio mondo è racchiuso tra le mura di casa..."
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Altea
05-03-2017, 01.39.39
Mi congedai dal direttore e seguii la guardia carceraria..mentre uscivo diedi un occhio al posto per capire dove stavano le celle e poi guardai la guardia per non destare sospetti..."Dove mi portate"...quanti misteri su questo luogo.
Lady Gwen
05-03-2017, 01.40.06
Prese il mio bacio come muto assenso e mi adagiò sul letto, dolcemente.
Non sapevo bene come comportarmi, pensavo che qualsiasi cosa, anche un solo respiro, avrebbe potuto causare un problema, un turbamento in lui, così mi limitai a stringere il colletto della sua camicia e attirarlo a me, su quelle lenzuola, senza riuscire a scorgere i suoi occhi dietro la maschera, in quell'oscurità.
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Li ascoltavo senza capire che cosa stessero dicendo.
Immagazzinavo e analizzavo ogni loro parola.
Vendicatore... di che parlavano?
Forse era quello che stavano cercando di nascondere?
Eppure Icarius era con me quando è morto quell'uomo, non poteva averlo ucciso lui.
Volevano incastrarlo.
Perché?
Ma una cosa la capii.
Volevano fargli del male.
Allora impugnai le mie armi intergalattiche, Damasgrada e Tamasco, e attesi, sempre a protezione del corpo di Icarius.
Guisgard
05-03-2017, 01.55.15
Quella musica continuò e con essa tutte le coppie a danzare.
Poi l'orchestra cominciò un nuovo brano e quindi un altro giro di ballo.
“Stasera non voglio pensare a niente...” disse Guisgard stringendo fra le braccia Gaynor “... a ciò che è stato, a ciò che sarà domattina quando tutto questo sarà finito... un ballo a volte può durare tanto... persino più di un amore... uno di quegli amori estivi, che durano quanto un temporale scoppiato ad Agosto... voglio solo ballare e guardare i suoi occhi... sto cercando di scorgere di colore siano... e forse prima che finirà questo ballo lo scoprirò... e saprò cosa nascondono...” sorridendole.
https://www.youtube.com/watch?v=vG16V1OAwMI
Guisgard
05-03-2017, 01.59.31
“Al paese qui vicino per acquistare abiti per lei.” Disse la guardia ad Altea. “Non era ciò che voleva?”
Raggiunsero l'auto e con essa uscirono dal castello adibito a prigione.
Guisgard
05-03-2017, 02.02.06
Gwen attirò a sé quell'uomo e lo baciò ancora.
Un nuovo bacio fatto di dolcezza, ma anche ardore.
Allora lui cominciò a spogliarsi davanti a lei, alla debole luce di una piccola lampada.
Altea
05-03-2017, 02.03.23
Guardai la guardia e i miei occhi verdi lanciarono quasi scintille a quella risposta..pure lui così sicuro di se..poi mi trattenni dal ridere..elementare Watson..era quello che doveva fare.
Salii sui sedili posteriori e non dissi nulla per tutto il viaggio ma poi azzardai.."Certo avrò una bella responsabilità...il peggior recluso di cosa si è macchiato ad esempio?".
Guisgard
05-03-2017, 02.04.40
Quegli uomini però, nonostante i sospetti e le paure di Clio, non fecero nulla.
Dopo qualche istante infatti uscirono dalla stanza, lasciando la musa galattica solo con Icarius ancora addormentato.
Lady Gwen
05-03-2017, 02.08.23
Fu un bacio più dolce dei precedenti, ma non per questo meno ricco di ardore.
Ad un certo punto iniziò a spogliarsi davanti a me, illuminato dalla debole luce di una lampada che rischiarava semplicemente il suo corpo ben fatto, mentre io lo osservavo, seguendo ogni suo movimento, sebbene non si sarebbe mai messo completamente a nudo davanti a me finché non avesse deciso di mostrarmi il suo volto e, anche se forse mi avrebbe fatto male, il suo nome.
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Lady Gaynor
05-03-2017, 02.09.48
Un altro giro di ballo era cominciato e Guisgard non accennava a lasciarmi.
"E allora non pensi a nulla..." gli risposi "Si goda la musica e questo ballo, poi suppongo debba lasciarmi andare per danzare con le altre ospiti... I miei occhi... glielo dico io di che colore sono... un banalissimo verde scuro, che purtroppo non è capace di nascondere nulla..."
La musica continuava, mentre i nostri corpi restavano incollati, muovendosi lenti, ignari di tutto ciò che gravitava intorno. Appoggiai la testa sul suo petto, sperando che quel momento durasse all'infinito.
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Guisgard
05-03-2017, 02.13.25
La guardia guardò Altea dallo specchietto che se ne stava seduta dietro.
“Sono tutti pericolosi i nostri detenuti...” disse seccamente.
Arrivarono al paesino.
Qui la guardia accompagnò Altea in una sartoria del posto.
“Salve.” Sorridendo la donna dietro il bancone. “Prego, ditemi pure...”
Uscirono dalla stanza, senza fare nulla.
La cosa mi insospettì, e fui tentata di seguirli, ma non volevo lasciare Icarius da solo, lì, indifeso in quel letto.
Così restai accanto a lui, prendendogli la mano.
"Icarius..." sussurrai poi, piano, al suo orecchio "Svegliati..".
Posando poi un lieve bacio sulle sue labbra.
Non mi piaceva l'idea di saperlo incosciente.
Dovevo trovare il modo di portarlo fuori di lì, di sottrarlo a quegli uomini.
Non gli avrei mai permesso di fargli del male.
Altea
05-03-2017, 02.16.35
"Ovvio..immagino, meno male siete voi a tenerli a bada" risposi seccamente.
Arrivammo nel negozio, purtroppo avevo un debole per i vestiti.."Salve ho bisogno di alcuni vestiti, devo fare da segretaria personale a una persona importante, il direttore del penitenziario..per favore non mi dia tailleur castigati visto il luogo, amo le scollature...e pure qualche abito elegante..magari mi danno libera uscita come ai carcerati" sorridendo.
Guisgard
05-03-2017, 02.17.36
Lui cominciò a spogliarsi davanti a lei, piano, sempre guardandola negli occhi.
Così si tolse la camicia, poi gli stivali ed infine i pantaloni.
Alla fine restò completamente nudo, fatta eccezione per quella maschera che aveva sul viso.
Ed i suoi occhi neri erano sempre su Gwen.
Guisgard
05-03-2017, 02.29.03
“Eppure io non vedo nulla di cosa chiaro...” disse Guisgard ballando con Gaynor “... o forse è solo perchè dopo tre anni da solo su quell'isola ho dimenticato come si guardano gli occhi di una bella donna...” fissandola, mentre quelle note si disperdevano tra le luci scintillanti di quella sala.
E un velo di malinconia attraversò i suoi occhi azzurri.
Guisgard
05-03-2017, 02.32.07
Quel bacio, dolce, delicato, leggero e quasi sussurrato.
Un attimo dopo, quasi come per magia, Icarius aprì i suoi occhi azzurri e puliti e guardò Clio.
Lady Gaynor
05-03-2017, 02.33.38
"Tutte le cose che ha dimenticato si possono recuperare..." gli risposi, accorgendomi di un velo di tristezza che calò sui suoi occhi "Su, adesso non mi diventi malinconico, o sarò costretta a pensare di farle un brutto effetto..."
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Guisgard
05-03-2017, 02.36.54
La donna sorrise ad Altea e le mostrò vari abiti, alcuni molto eleganti, altri casual, altri anche più sportivi.
Erano vestiti che soddisfavano la richiesta della nuova segretaria, ossia erano molto sensuali ed audaci.
Il suo respiro che diventava sempre più regolare.
Quella sua espressione angelica e rilassata.
Era bellissimo, era davvero la creatura più bella che avessi mai visto.
Sospirai.
Guardarlo riusciva ad allontanare tutti i pensieri negativi, tutti i dubbi e le paure.
Sorrisi, accarezzandolo piano.
Poi capii che stava per svegliarsi, destato, come in una favola, dal mio bacio.
Mi si strinse il cuore, e tornai visibile.
"Ciao.." sussurrai, chinandomi di nuovo a baciarlo "Come ti senti?" parlando piano.
Altea
05-03-2017, 02.41.40
"Si potrebbero andare bene, ma non esageri però..non ho intenzione di affascinare il direttore" era poco ma sicuro.
Dissi alla donna di preparare il tutto e andai a indossarne uno. Era nero, di pizzo e a tubino fino al ginocchio e la camicia sopra aveva una scollatura a V ben evidente che lasciava trasparire leggermente il pizzo nero dell' intimo.
Pagai e uscii e diedi alla guardia tutti i pacchi.."Ecco...beh, gli uomini sono fatti per portare le spese delle donne no?" ridendo e sedendomi nuovamente dietro alla auto.
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Lady Gwen
05-03-2017, 02.45.44
I suoi occhi non abbandonarono i miei mentre si spogliava lentamente ed io sempre lì, distesa in parte e poggiata sui gomiti a guardarlo.
Cercai di trattenere un sospiro stizzito nel vedere che la maschera era sempre lì, sul suo volto.
Sollevai il busto e tolsi lentamente il vestito, che cadde facendo tintinnare le frange di strass sul pavimento.
Trascorsi un istante ad osservarlo, poi mi alzai, spensi la luce, lasciando la stanza nella totale oscurità, poi tornai da lui, un po' a tentoni.
Non sapevo che conseguenze avrebbe avuto ciò, ma volevo tentare.
Così, non vedendo, portai le mani sulle sue gambe, seguendone piano la forma, poi salii, lungo le linee degli addominali, poi il petto, tutto alla cieca, scoprendo solo con l'ausilio delle punte delle dita, che scorrevano e avanzavano curiose e leggere, finché non arrivai al viso, al confine con la maschera.
Speravo che il buio totale che ci avvolgeva lo aiutasse a lasciarsi andare e a lasciar andare quell'ultimo ostacolo che ci divideva.
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Guisgard
05-03-2017, 02.57.25
Guisgard sorrise.
“Eh, lei...” disse sorridendo a Gaynor “... lei non credo possa fare un brutto effetto...” stringendola fra le braccia, contro il suo petto, facendola ballare e guardandola in quegli occhi come fossero l'orizzonte di un mare sconosciuto “... dopo questo ballo se vorrà, le mostrerò una cosa...”
Lady Gaynor
05-03-2017, 03.01.51
Quei suoi occhi azzurri, magnetici, luminosi, profondi e bellissimi, erano fissi nei miei mentre continuava a stringermi e ballare.
"Oh, allora spero che l'orchestra smetta subito... sa, così dicendo ha toccato il tasto della mia curiosità..." gli risposi con un sorriso.
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Guisgard
05-03-2017, 03.04.51
“Ehi...” disse Icarius svegliandosi “... dove... dove siamo?” Guardando Clio. “Sei... sei ancora vestita per la festa...” notando il suo abito da musa “... cosa è successo?”
Guisgard
05-03-2017, 03.11.31
La guardia prese quelle scatole piene di vestiti, ma nel vedere Altea così elegante e sensuale naturalmente restò a guardarla.
Tornarono così al castello ed anche le altre guardie notarono l'avvenenza della nuova segretaria del direttore.
Poi lei fu condotta a quella che era la sua camera, per sistemare le sue cose.
Fatto ciò il direttore attendeva di assegnarle l'incarico.
Mi illuminai, nel vedere che si era svegliato.
"Ehi.." sorrisi, accarezzando piano il suo viso "Siamo alla centrale di polizia, ti hanno arrestato... qualcuno è stato ucciso con una freccia, e tu eri vestito da arcere..." alzai le spalle "Ti hanno portato qui, ma io sono riuscita ad intrufolarmi..." sorrisi "Parlavano di un film, di vendicatori.." scossi la testa.
"L'importante è che tu stia bene..." annuendo "Ora studiamo il modo per portarti fuori di qui.." prendendogli la mano "Ci sono io, Amore.." dolcemente.
Altea
05-03-2017, 03.15.00
Tornammo al castello ormai diventato prigione e notai gli sguardi delle guardie e sorrisi..dovevo tenermeli belli stretti ovviamente...magari a qualcuno scappava qualche informazione.
Entrai nella mia camera, era ben arredata notai e misi i vestiti a posto e alcuni oggetti avevo comprato.
Mi recai verso l' ufficio del direttore per sapere del mio incarico.."Direttore, ho preso tutto..ora posso sapere di cosa dovrei occuparmi? Voglio essere efficente al massimo".
Guisgard
05-03-2017, 03.17.16
Restarono nudi ed al buio.
Gwen lo raggiunse e cominciò a toccarlo con sensualità, sentendo nel buio i suoi sospiri di piacere.
Poi arrivò al suo viso e con gesto improvviso gli tolse la maschera.
Lui ebbe un attimo di stupore, poi, protetto e rassicurato dal buio, cominciò ad accarezzare la pelle nuda di lei.
Lady Gwen
05-03-2017, 03.28.18
Mi piacevano i sospiri di piacere che le mie carezze gli provocavano.
E mi piacque ancor di più il suo stupore quando gli tolsi la maschera; era rimasto interdetto, ma mi ero giocata bene la carta del buio, infatti mi lasciò fare e a quel punto anche lui iniziò ad accarezzare la mia pelle nuda.
Le mie mani indugiarono sul suo volto, scoprendone i tratti, la fronte, gli zigomi, le guance, il naso, poi infine le labbra, che non mi stancavo mai di scoprire.
Ad un certo punto, le carezze delle mie mani furono sostituite dalle labbra, che si posarono dolci e sensuali al contempo su tutto il volto, soprattutto dove fino ad un istante prima c'era stata la maschera.
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Guisgard
05-03-2017, 03.35.55
Guisgard sorrise a Gaynor e continuarono a ballare.
Un ballo intimo, sensuale, seducente.
Poi la musica terminò e tutti applaudirono.
“Venga...” disse lui prendendo la mano di lei.
La condusse così fuori da quella sala affollata, attraverso un breve corridoio, fino a raggiungere una camera privata.
Qui accese una piccola lampada che illuminò vagamente la stanza.
http://www.premiere.fr/sites/default/files/styles/premiere_article/public/thumbnails/image/kim_basinger_-_la_confidential_-_1_3.jpg
Guisgard
05-03-2017, 03.39.21
Icarius pian piano si svegliò completamente.
“Arrestato...” disse, ricordando finalmente l'accaduto “... si, ricordo... accidenti, sembra un incubo...” guardò Clio “... tu forse dovresti andare... potresti finire anche tu nei guai...” accarezzandole il viso “... magari tornare al casolare ed avvertire lo zio...”
Lady Gaynor
05-03-2017, 03.42.43
Quando la musica finalmente terminò, Guisgard mi prese per mano e mi condusse fuori dal salone. Percorremmo un corridoio fino ad entrare in una camera privata, dove lui accese una fioca luce.
Mi appoggiai alla parete e lo guardai, fino ad aprirmi poi in un sorriso.
"Ebbene, cosa voleva mostrarmi? Non mi dica la sua collezione di francobolli..."
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"Non preoccuparti per me.." gli sorrisi "Nessuno si accorgerà che sono qui, fidati di me.." sorridendo.
Poi quella proposta, scossi la testa.
"Non ti lascio da solo, tuo zio non può fare molto, io sì..." guardandolo negli occhi "Ora pensiamo ad andarcene da qui, e trovare un posto dove andare.." pensierosa "Non so chi fossero quelle persone e cosa volessero da te, ma torneranno.." seria "Ce la fai ad alzarti? Ci serve un piano..".
Guisgard
05-03-2017, 03.44.55
Altea tornò da Raputin ed il direttore naturalmente notò come quell'abito metteva in evidenza la sensualità della sua nuova segretaria.
“Ottimo, amo l'efficienza.” Disse lui sorridendo. “Beh, per cominciare timbri con la mia firma questi documenti... mi raccomando, sono segreti e vanno trattati con cura... io devo scendere un attimo nell'ala Est del castello.” Ed uscì.
Guisgard
05-03-2017, 03.47.43
Nyoko attese che Pavel riempisse le botti.
Poi le caricò di nuovo sul furgoncino e salì, mettendo in moto.
“Si è fatto tardi e magari avrai fame...” disse a lei “... preferisci mangiare a casa, oppure vuoi che mi fermi qui e mangiare qualcosa al volo?”
Altea
05-03-2017, 03.48.03
Sorrisi allo sguardo del direttore .. si illudeva se voleva fare colpo.
L'uomo uscì e io presi i timbri per vistare i documenti privati ma nel farlo, ovviamente, mi misi a leggerli per vedere se fossero di aiuto per scoprire qualcosa.
Guisgard
05-03-2017, 03.50.57
Quelle carezze, quei sospiri, quei gemiti.
Poi il buio, la pelle nuda ed i baci di Gwen, mentre lui la toccava ovunque.
Ma nel baciare il suo volto, la ragazza sentì che su quel viso c'erano delle cicatrici.
Lady Gwen
05-03-2017, 04.00.56
Era un momento di incredibile intimità, assaporavamo ognuno i gemiti, i sospiri e il piacere dell'altro.
Sentivo le sue mani su di me, in maniera però più dolce ed intensa di quando eravamo in sala.
Mentre lo baciavo, sentivo delle cicatrici sul suo viso e subito mi si strinse il cuore.
Allora era quello il motivo della maschera.
Non credevo che la domestica intendesse questo quando mi aveva detto che soffriva di una rara malattia, o forse io avevo travisato il significato di quella parola.
Tuttavia, iniziai a profilargli dolcemente le linee delle cicatrici coi miei baci, come per portare sollievo dove qualcuno aveva portato dolore, mentre le mie dita erano sempre sul suo petto e continuavano a sfiorarlo ininterrottamente.
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Guisgard
05-03-2017, 04.02.41
“Troppo banale...” disse sorridendo Guisgard a Gaynor “... per stupire, affascinare e magari conquistare una donna come lei...” con un cenno della mano “... venga...”
La portò davanti ad un quadro che spostò.
Dietro c'era una specie di cassaforte.
Aprì quella porta di metallo e tirò fuori una faretra molto curata, dall'aspetto esotico, forse giapponese.
“E' un oggetto scenico, ma è l'originale...” mostrando la faretra alla giovane donna “... vale milioni di Taddei... compare nel film di Skorpio... la particolarità è che le frecce le ho costruite io... quando ero sull'isola...” prendendone due “... vede queste? Una è d'oro... l'altra di piombo... le dice nulla?”
Guisgard
05-03-2017, 04.07.51
“Si, certo...” disse Icarius a Clio, per poi alzarsi dal letto “... ma ci vuole un piano per uscire da qui... anzi, una pazzia... se ci scoprono ci spareranno addosso...”
Guisgard
05-03-2017, 04.11.17
Altea lesse quei documenti, scoprendo che si trattava perlopiù di punizioni imposte ai vari detenuti.
Un foglio però appariva diverso da tutti gli altri.
Si trattava infatti di una singolare punizione.
Ad un misterioso detenuto chiamato semplicemente Mister X veniva revocato il permesso di avere libri in cella.
Lady Gaynor
05-03-2017, 04.11.26
Guisgard mi mostrò una superba faretra dall'aspetto orientale, che mi disse appartenere a Skorpio, e due frecce da lui stesso costruite.
"Le ha costruite lei su quell'isola? E chi le ha insegnato? E soprattutto, dove ha trovato l'oro ed il piombo necessari? In quanto alla sua domanda, cosa dovrebbe dirmi?"
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Lo guardai negli occhi, intensamente.
"Fidati di me.." gli dissi, con aria seria, e lo sguardo intenso.
Poi mi armai e gli porsi una pistola al plasma, un'arma che sulla terra non era mai esista.
"Da dove vengo io le armi sono molto più avanzate..." sorridendo "Se ci spareranno, faranno una brutta fine..." seria.
"Ma ho bisogno che ti fidi di me, completamente, ciecamente..." avevo troppa paura che avesse una nuova crisi.
"Se hai un piano, è il momento di dirmelo..." gli dissi "Perché altrimenti si fa a modo mio..." addolcendo la durezza della frase con un sorriso.
Potendo fare a modo mio, avrei usato l'invisibilità per mettere ko gli agenti, e portarlo fuori di lì.
Poi bisognava capire dove nascondersi, ma ce l'avremmo fatta, lo sapevo.
Guisgard
05-03-2017, 04.20.12
Erano nudi e si baciavano, si toccavano, con Gwen che voleva portare un dolce sollievo con le sue labbra su quelle cicatrici impresse sul volto di lui.
L'uomo misterioso allora la strinse fra le braccia, la baciò ancora e poi la fece stendere.
Si sdraiò su di lei e cominciarono ad amarsi.
Prima con passione, impeto e slancio, dando sfogo al loro desiderio, danzando e vibrando fra quelle lenzuola.
Poi, dopo quel lungo momento durato forse ore, quella danza si assopì e divenne più dolce, leggera, tenera.
Guisgard
05-03-2017, 04.25.26
Guisgard sorrise a Gaynor.
“L'oro è molto più diffuso di quanto si creda...” disse “... si, le ho costruite io per difendermi dagli animali feroci...” tenendo le due frecce in due mani separate “... secondo la mitologia, Eros aveva due frecce... scoccando quella d'oro donava Amore Eterno... lanciando invece quella di piombo eterna repulsione... per questo Dafne fuggiva da Apollo, erano stati colpiti da due frecce differenti...” guardandola negli occhi “... peschi una di queste due frecce...” capovolgendole, in modo da non vedersi la punta.
Guisgard
05-03-2017, 04.30.45
Icarius prese la futuristica pistola.
“Mi sembra una pazzia...” disse a Clio “... ma non abbiamo alta scelta... va bene, facciamo come dici tu... e che il Cielo ci aiuti...” mettendo la pistola nei pantaloni.
Lady Gwen
05-03-2017, 04.30.49
Continuai ancora per un po' ad addolcire quella sofferenza impressa crudelmente sulla sua pelle.
Poi sentii che mi prendeva fra le braccia, mi baciava e mi faceva stendere.
Era stupendo poterlo baciare stringendo fra le mani il suo viso, seppur con delicatezza, per via delle cicatrici.
Iniziammo allora ad amarci senza sosta, con impeto, slancio e desiderio, rendendo le lenzuola calde e frementi del nostro amore.
Quella danza durò un tempo infinito, poi, forse per quel piacere appagato e ormai satollo, come la sazietà dopo un luculliano pranzo, quella divenne più dolce, tenera e l'intimità tornò fra noi.
Era bellissimo stare lì ad amarsi così delicatamente e dolcemente, mentre io lo stringevo a me e baciavo ogni singolo millimetro delle sue labbra con le mie, senza però abbandonare l'ammiccante e complice malizia di quel meraviglioso momento.
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Guisgard
05-03-2017, 04.36.20
Soddisfatto il loro ardore, lui scivolò sulla schiena e Gwen finì sul suo petto.
“Dimmi che pensi...” disse lui col respiro ancora rotto, tenendola stretta a sé “... hai sentito le mie cicatrici, no?”
Lady Gaynor
05-03-2017, 04.36.21
Ascoltai affascinata il racconto mitologico di Eros e delle sue frecce, sempre guardandolo negli occhi. Erano davvero magnetici, non si poteva evitare di fissarli, proprio come se fossero state due calamite.
"E sia, pescherò una sua freccia... vediamo cos'ha in serbo Cupido per me..." dissi scegliendo quella di destra.
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Gli sorrisi, baciandolo dolcemente sulle labbra.
"Aspetta il mio segnale, e uccidi chiunque entri!" Gli dissi, aprendo la porta leggermente.
Dovevo trovare il modo di non traumatizzarlo.
Così, approfittando dei suoi occhi socchiusi per il bacio, tornai invisibile, e uscii dalla stanza.
A quel punto, armata di scudo in Metallo Lunare e Spada Verusiana, ovvero i miei insperabili Tamasco e Damasgrada, velata dalla mia invisibilità, mi mossi.
Come un fantasma assassino tornato dall'oltretomba, iniziai a combattere quella lotta impari, con una ferocia nuova.
Amavo combattere, lo avevo sempre amato.
L'idea di affrontare un umano era interessante, ma la mia invisibilità rendeva tutto più misterioso è letale.
Mentre cadevano uno a uno, sotto gli occhi terrorizzati degli altri, mi guardavo intorno per capire come fosse la situazione, e quando fare entrare in gioco Icarius.
Guisgard
05-03-2017, 04.45.53
Guisgard guardò Gaynor negli occhi e poi mostrò la mano destra che conteneva la freccia dalla punta d'oro.
“Eros ha scelto quella d'oro...” disse lui con tono basso “... attenta, potrebbe pungerla...” ed accarezzò la scollatura del suo abito con la punta della freccia d'oro.
Una lunga carezza con quel dardo aureo che scivolava sui seni della giovane donna.
Lady Gwen
05-03-2017, 04.47.44
Dopo che quel fuoco fu finalmente estinto, lui si stese sulla schiena ed io mi accoccolai sul suo petto, mentre mi teneva stretta.
Aveva ancora il respiro rotto, come me del resto e i nostri cuori correvano ancora veloci, all'impazzata.
Alzai lo sguardo su di lui, sebbene non potessi scorgere i suoi occhi.
"Sì" risposi piano "E odio tremendamente chiunque le abbia provocate..." aggiunsi con rabbia, accarezzando però dolcemente il suo viso "Era per questo che non mostravi a me il tuo volto?"
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Guisgard
05-03-2017, 04.50.40
“Si, è per questo...” disse lui a Gwen “... nessuna potrebbe mai volere un uomo dal volto sfigurato...” accarezzandole la schiena nuda.
Lady Gwen
05-03-2017, 04.54.21
Scossi la testa e mi acquattai ancora di più sul suo petto, con lui che mi accarezzava la schiena.
"No... Non io..." sussurrai "Ciò che ho provato con te è stato talmente forte, intenso, travolgente, qualcosa che non credevo esistesse, che non potrei mai cancellarlo a causa di qualche cicatrice... Non si ama solo con gli occhi..." mentre continuavo ad accarezzargli il viso.
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Guisgard
05-03-2017, 04.57.59
“Già...” disse lui mentre Gwen gli accarezzava il viso “... e l'altro? Quello che amavi? L'hai già dimenticato? Ti è bastato venire a letto con me per scordarti di lui? Devo crederti?”
Lady Gaynor
05-03-2017, 04.58.52
La freccia d'oro, quella stessa freccia che ora stava pericolosamente scivolando sul mio seno. Sentivo che altri due minuti di quel sensuale approccio avrebbero fatto crollare le mie difese, per poi magari pentirmene amaramente.
Presi la punta d'oro fra le dita e la bloccai, stavolta tenendo lo sguardo basso.
"Io... ecco io... io credo sarebbe meglio tornare in sala... la staranno cercando tutti..."
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Guisgard
05-03-2017, 05.04.16
“Ha dunque” disse Guisgard a Gaynor “paura che la punga? Che questa freccia d'oro possa pungerla? Come...” sorridendo “... il pungiglione di uno scorpione?” Posò le due frecce nella faretra.
Si voltò di scatto, fissò i suoi occhi e la baciò.
La baciò con intensità, con foga, premendo le labbra contro quelle di lei, scivolando sulla sua bocca e contro la sua lingua.
Un bacio asfissiante, profondo, assoluto, che le tolse il fiato.
Un bacio che penetrò nella sua bocca e prese a succhiare la sua lingua, quasi in un caldo ed umido amplesso.
“Torniamo in sala ora...” sussurrò lui, dopo aver lasciato le labbra di lei.
Lady Gwen
05-03-2017, 05.04.58
La mia mano si arrestò ed io rimasi in quella posizione sul suo petto.
Già, mi sentivo in colpa al pensiero, non ero fiera di ciò che era successo, ma non avevo potuto farne a meno.
"Era ciò che volevi, no? Non hai fatto altro che ripeterlo, dal mio arrivo qui fino a stasera in sala, prima... Prima di questo" risposi un po' duramente.
Poi mi voltai sul fianco opposto, dandogli le spalle, mentre sentivo gli occhi umidi.
No, non lo avevo scordato, non ci sarei mai riuscita finché avessi avuto vita, ma era stato impossibile per me contrastare tutto quello.
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Guisgard
05-03-2017, 05.11.44
Lui si voltò e strinse Gwen da dietro, tenendola contro il suo petto nudo.
“Ora sei mia...” disse baciandole il collo, mentre i rossi capelli di lei gli accarezzavano il viso “... no? Non lo sei?” Stringendola a sé e tenendola per i seni, che accarezzava con desiderio.
Lady Gwen
05-03-2017, 05.18.13
Sentii che mi strinse da dietro, baciandomi il collo e accarezzando i miei seni.
"Già... Dici che ormai sono tua, ma non credi che io possa aver accantonato i miei sentimenti per lui. Quindi ti interessa il mio corpo. È qui, prenditelo. Facci ciò che vuoi" dissi atona, con voce distante e fredda, giacendo passivamente nella sua stretta, mentre una lacrima mi aveva rigato il viso.
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Lady Gaynor
05-03-2017, 05.20.04
Si, avevo paura. Avevo paura, ma non lo dissi... mi limitai a tacere osservando i suoi movimenti e mai mi sarei aspettata che lui in un attimo fosse sulla mia bocca, in un bacio profondo come mai ne avevo avuti in vita mia. La sua lingua esplorò ogni centimetro della mia bocca, con una foga ed un'urgenza che sembravano dimostrare come quel bacio significasse vita per lui. C'era in quel bacio l'intensità di un'intera notte di passione ed io ne rimasi sconvolta, sopraffatta, tanto che quando mi lasciò andare le gambe parevano non reggermi più.
Alla sua richiesta di tornare in sala, annuii incapace di parlare, forse per timore di ciò che avrei potuto dirgli.
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Guisgard
05-03-2017, 05.21.36
Lui i accorse di come Gwen fosse fredda e distaccata.
Allora la lasciò e scese dal letto, raggiungendo il bagno adiacente.
Qui riempì la vasca e si immerse per fare un bagno.
Guisgard
05-03-2017, 05.30.06
Dopo quel bacio mozzafiato, Guisgard guardò Gaynor e lei annuì.
Tornarono così nella sala, dove tutti gli altri continuavano a mangiare, chiacchierare e ballare.
Raggiunsero il loro tavolo e si sedettero.
“E' durato molto questo giro di ballo...” disse ridendo Laiwa “... il nostro Guisgard fa sempre così quando c'è una nuova signorina che gli starnazza intorno...” divertita.
Ad un tratto un cameriere portò su un piattino un bigliettino per Gaynor.
“Per lei, signora...” a lei.
Lady Gwen
05-03-2017, 05.32.14
Evidentemente doveva aver notato il mio tono, perché mi lasciò e andò a fare un bagno, nella stanza accanto.
Rimasi un po' lì a letto, poi mi alzai e lo raggiunsi.
Il bagno era saturo di vapore, l'aria calda e quasi irrespirabile e lui era già immerso in acqua.
Allora presi una spugna, mi avvicinai silenziosamente dietro di lui ed iniziai a lavargli la schiena, con movimenti lenti, circolari e sensuali, mentre baciavo le spalle e poi il collo, tutto restando in silenzio.
Poi mi decisi a parlare.
"Non volevo essere brusca..." sussurrai pianissimo, sfiorando l'orecchio con le labbra "Ma dalle tue parole era come se non ti importasse dei sentimenti, ma solo del fatto che io ti appartenesse e che tu potessi disporre di me come meglio credevi... Capisco che magari il disagio che hai vissuto per quelle cicatrici ti ha spinto a diffidare della gente, ma chiedevo solo un po' di fiducia in me... Solo un po'..." aggiunsi piano, continuando con la spugna sulle sue spalle.
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Guisgard
05-03-2017, 05.39.52
“Perchè” disse lui mentre Gwen gli lavava la schiena e gli baciava il collo “sei qui se ami ancora lui? Non voglio fantasma tra noi... decidi tu cosa vuoi darmi... se solo il tuo corpo o anche il tuo cuore...”
Lady Gaynor
05-03-2017, 05.43.02
Tornammo così in sala, dove tutto pareva immutato, eppure ovattato alle mie orecchie. Ci sedemmo al nostro tavolo e subito Laiwa ebbe a dire la sua, ovviamente con un commento fuori luogo.
"Signorina..." le risposi freddamente "Sono le oche a starnazzare e le posso assicurare che, a questo tavolo, l'oca non sono di certo io..."
D'un tratto, un cameriere portò un biglietto indirizzato a me. Subito lo aprii e lo lessi, curiosa di sapere cosa ci fosse scritto.
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Guisgard
05-03-2017, 05.46.24
Laiwa mostrò una smorfia a quelle parole di Gaynor, ma questa non disse nulla, visto era impegnata a leggere quel bigliettino che così recitava:
“L'uomo che hai appena baciato non è chi dice di essere.
Se quel bacio era vero allora chiedigli come prova di sincerità che ti dica la verità...
Un amico”
Lady Gwen
05-03-2017, 05.47.26
"Ricordare non vuol dire necessariamente amare..." risposi "E anche se fosse, chi dovrei amare? Un uomo ormai morto e che non posso più avere? E comunque, è come se fosse finita ancor prima di iniziare, fra noi... Me e lui..." mormorai, con un velo di malinconia "È vero, mi sono sentita in colpa per ciò che si è appena concluso, ma poi penso che non posso trascorrere la mia vita ad aggrapparmi ad un ricordo... Triste a dirsi, ma è così..." conclusi, con un sospiro.
Poi posso la spugna ed entrai nella vasca, immergendomi in acqua e affondando fra le sue braccia.
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Lady Gaynor
05-03-2017, 05.51.20
Lessi quel biglietto e rimasi a bocca aperta. Sembrava che il leitmotiv delle mie ultime giornate fosse la frase "Guisgard non è chi dice di essere". Mi stavano perseguitando e la cosa cominciava ad inquietarmi.
"Guisgard..." gli chiesi sorridendo "se non le spiace vorrei fare un altro ballo..." mettendo in mostra il biglietto, affinché capisse che volevo parlarne con lui.
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Guisgard
05-03-2017, 05.57.21
Quel gesto di Gwen vinse ogni resistenza, dubbio, inquietudine di quell'uomo.
La stanza era buia ma lui sentì la ragazza entrare in acqua con lui, sentì il corpo di lei immergersi e poi poggiarsi contro il suo.
La strinse fra le braccia e la baciò, per cercare nel buio e nella schiuma della vasca i suoi seni.
E trovatili, lì baciò con passione, facendo accendere e godere Gwen.
Guisgard
05-03-2017, 06.02.27
“Veramente fra pochi minuti sarà proiettato il film...” disse il regista a Gaynor.
“Un ballo, l'ultimo...” fece Guisgard, avendo notato il biglietto e quindi capendo che la ragazza voleva parlargliene “... prima che terminerà la musica il film non potrà cominciare...”
La prese per mano e raggiunsero il centro della sala per ballare.
"Dunque..." lui sorridendo a lei "... vuole forse mostrarmi il bigliettino di un suo corteggiatore per farmi ingelosire?" Divertito.
Lady Gwen
05-03-2017, 06.03.18
Sentire il calore del suo corpo e dell'acqua era una sensazione stupenda, impagabile, come le sue braccia che mi stringevano e la sua bocca che mi assaporava, riaccendendo quel fuoco.
Sentivo che finalmente si stava lasciando andare e che ora anche lui poteva essere mio.
Nella stanza echeggiavano solo i miei sospiri, a cui si aggiunse anche il mio sussurro.
"Te lo darò, il mio cuore, se lo vorrai..."
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Guisgard
05-03-2017, 06.13.57
“Si, me lo prenderò...” disse lui baciando Gwen e toccandola ovunque.
La fece allora sedere a cavalcioni su di lui e di nuovo lei fu sua, tra gemiti, grida, sospiri, con i loro corpi che scivolavano l'uno sull'altro, tra la schiuma e l'acqua di quel caldo bagno d'Amore e passione.
Nyoko
05-03-2017, 09.33.08
Attesi il ritorno di Pavel e quando tornò fu come prendere una boccata d'aria fresca. "Non so" dissi a quella sua domanda riguardo la cena. "Pensi faremo troppo tardi a tornare a casa?" dissi cercando di guardarlo.
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Altea
05-03-2017, 13.41.51
Punizioni su punizioni e il timbro stampigliava su quei fogli.
Poi lessi in un foglio qualcosa di particolare che mi stupì. .si parlava di un mister X e la punizione era singolare ovvero niente libri in cella.
Mi soffermai a riflettere..poteva essere lui il misterioso uomo? Neppure i due scienziati provenienti dal futuro sapevano il suo nome effettivamente. Però questi erano atti ufficiali e segreti ed era strano non era menzionato nome e cognome come negli altri..il suo nome era estraneo pure a loro e chissa' per quale motivo. E poi i libri...perche' mai togliergli i libri..era uno studioso? Uno scienziato appunto..o era altro.
Bene... ora dovevo incentrarmi su questo Mr X. Finii il lavoro veloce e misi le carte a posto aspettando il ritorno del direttore e mi alzai guardando dalla finestra sul lato est dove si era diretto per una importante faccenda.
Lady Gwen
05-03-2017, 22.03.35
Sorrisi alla sua risposta e mi lasciai baciare, stringere, accarezzare.
Ero sua, ancora, di nuovo.
Lì in quella vasca, su di lui, mentre i nostri gemiti e i sospiri riempivano la stanza, talvolta imprigionandosi nelle bolle di sapone che svolazzavano da quella schiuma soffice che ci avvolgeva e noi che ricominciavamo da capo quella danza.
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Lady Gaynor
06-03-2017, 17.31.05
Per fortuna Guisgard capì il vero motivo della mia richiesta e così tornammo sulla pista da ballo.
"In realtà è una cosa molto più seria..." cominciai per poi raccontargli del vecchio a teatro, della telefonata a casa mia, dei manifestanti quella sera stessa ed infine di quel bigliettino.
"Come vede, sono due giorni che stanno dicendomi in tutti i modi che lei non è il vero Guisgard ed io non ne capisco il motivo... innanzitutto, com'è possibile rendere un essere umano uguale ad un altro? E poi, se per assurdo fosse possibile, perché dirlo proprio a me? Sto cominciando a sentirmi inquieta..."
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Guisgard
06-03-2017, 17.44.50
Il vapore nella stanza, caldo ed avvolgente, velata ed inumidiva ogni cosa, mentre l'acqua calda, traboccante dalla vasca sotto le movenze dei loro corpi ardenti, si increspava tra i loro gemiti di piacere.
Quell'uomo doveva essere molto giovane, di poco più grande di Gwen e questo non lo si comprendeva solo dalla sua voce e dal corpo robusto e vigoroso.
Ma anche in quei momenti di passione la giovane sentiva l'impeto, lo slancio e la virile forza con cui lui la possedeva.
E fra le forti braccia del suo padrone, Gwen si sentiva protetta, desiderata, appagata e soprattutto amata.
Si sentiva donna come mai prima d'ora.
Guisgard
06-03-2017, 17.48.32
Poco dopo Raputin tornò nel suo ufficio e vide Altea guardare dalla finestra.
"Immagino abbia completato il lavoro che io le avevo affidato." Disse sorridendo. "Faccio portare del caffè? O preferisce altro? Merita una pausa premio." Fissandola il direttore.
Altea
06-03-2017, 17.50.49
"Si è tutto fatto direttore...a dire il vero vorrei visitare la prigione...è possibile?"
Lady Gwen
06-03-2017, 17.52.56
Il vapore caldo e soffuso si posava su di noi, sui nostri corpi, uniformandosi in piccole goccioline a quelle dell'acqua, che traboccava dalla vasca.
Non smisi mai nemmeno un istante di aggrapparmi alle sue spalle e ai suoi capelli, come se quel piacere assoluto fosse capace di trascinarmi via.
Non doveva essere di molto più grande di me, lo sentivo da molte cose, dal suo corpo, prestante e vigoroso, la sua bellissima voce, ma anche dal suo impeto, pregno dell'ardore giovanile, il medesimo che sentivo anche in me
Sentivo la sua forza, non solo nel possedermi, ma anche nel suo stringermi a sè, che mi faceva sentire amata, desiderata, mi faceva sentire donna come non mi era mai capitato prima.
Nonostante lui mi avesse quasi rapita, sottratta a ciò e chi amavo, paradossalnente fra le sue braccia mi sentivo finalmente protetta.
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Guisgard
06-03-2017, 17.54.43
Guisgard guardò Gaynor per un lungo istante, mentre continuavano a ballare fra le altre coppie.
Poi accennò un sorriso e guardò per un momento il vuoto della stanza.
Allora, per quel breve frammento di attimo, l'azzurro dei suoi occhi si tinse di un che di inquieto, enigmatico, sfuggente e vago.
Come se cercasse qualcosa dove però nessuno poteva dargli conforto.
"La notorietà ha lati positivi" disse tornando a fissare il bel viso della solare Gaynor "ed altri un pò meno... essere ricchi e famosi da molti nemici... un pò come succede nel mondo del calcio, no? Spesso la squadra più forte e vincente è anche la più odiata." Facendole l'occhiolino. "Quanto al mio aspetto..."
Ma in quel momento la musica terminò e tutti smisero di ballare.
Guisgard
06-03-2017, 18.01.22
"Curiosa richiesta la sua..." disse sorridendo Raputin "... la incuriosisce questo castello fatto di solitudine, sofferenza e disperazione? Come mai? Guardando Altea. "Forse vuole tentare i nostri poveri galeotti? Tanti di loro non vedono una donna da diverso tempo ed una ragazza avvenente come lei può suscitare molto desiderio in quei miserabili..."
Altea
06-03-2017, 18.07.53
Sorrisi e lo guardai.."Sono imprigionati no? E poi vi sono le guardie..sarebbe grave se la bellezza avesse il potere di far evadere dei galeotti" guardandolo seriamente "Mi hanno detto questo è un castello antico..e quindi mi incuriosisce". Poi azzardai. ."Direttore ma perché vi è un prigioniero non può avere libri?".
Guisgard
06-03-2017, 18.19.39
Lui possedette Gwen più volte e in più modi, facendola gemere e gridare per il grande piacere.
Ed alla fine insieme gemettero insieme nel raggiungere il momento più intenso, abbandonandosi infine l'una sull'altro tra la schiuma soffice e bianca di quella vasca.
Guisgard
06-03-2017, 18.25.59
"Beh, se ciò vi incuriosisce così tanto, allora vi farò accompagnare per vedere questo castello." Disse il direttore ad Altea. "Anzi, sarò io stesso a mostrarvelo." Sorridendo.
Poi quella domanda della sua segretaria.
"Beh, la disciplina è importante in un luogo come questo..." mormorò Raputin "... le regole sono tutto ciò che ancora lega i prigionieri alla società civile. E quando una regola viene violata allora è giusto imporre la degna punizione, come Dante scriveva nella sua Commedia... quindi, avendo un prigioniero come unico passatempo qui la lettura ed avendo egli violato una delle nostre regole, ecco che gli sarà tolto il privilegio che solo la buona condotta può dare."
Guisgard
06-03-2017, 18.28.25
"Se c'è una cosa che detesto" disse Pavel a Nyoko "è avere il tempo contato. Mi opprime." Sorridendo. "Qui di seguito a te va di fermarci e mangiare da qualche parte qui vicino, beh, nessuno c'è lo impedirà." Divertito. "Quindi che decidi?"
Lady Gaynor
06-03-2017, 18.28.46
Nonostante avesse accennato un sorriso, dopo il mio discorso gli occhi di Guisgard mostrarono inquietudine, sebbene per un breve istante.
La sua risposta, peraltro incompleta perché la musica terminò e lui si zittì, era vaga e generica e ciò contribuì al nervosismo derivante dal biglietto.
"Si vede che lei è abituato a donne come Laiwa, se pensa che insultare la loro intelligenza sia un must irrinunciabile..." gli risposi sarcastica "Credo sia meglio tornare al tavolo e vedere il film, dopodiché tornerò a casa e mi lascerò alle spalle assassini, misteri e anche lei..." terminai girandomi verso il tavolo.
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Lady Gwen
06-03-2017, 18.29.12
Non sapevo da quanto tempo fossimo in quella vasca, ma di sicuro non avremmo potuto trascorrerlo in maniera più perfetta di quella, amandoci.
La stanza poi si riempì dei nostri gemiti, che si mischiarono alle nuvole di vapore, quando coronammo insieme l'idillio di quell'amplesso, alla fine del quale, ancora col respiro intermittente e il cuore che batteva all'impazzata, mi stesi su di lui, ad occhi chiusi e con la testa sulla sua spalla, sentendo il suo corpo robusto sotto il mio morbido, mentre mi godevo appieno quel meraviglioso momento.
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Altea
06-03-2017, 18.33.29
Questo fatto mi incuriosiva.."Certo sarò lieta se mi farete da Cicerone" mostrando di uscire con la mano.."Oh si avete ragione" mentendo "Ma cosa avrebbe fatto di tanto terribile questo detenuto? Sa...io amo leggere e credete non vi è peggior pena per un lettore che rimanere senza libri...è uno studioso? Ho visto non si sa nemmeno il suo nome.." avvicinandomi a lui mostrando un sorriso sensuale.
Guisgard
06-03-2017, 19.13.50
Gaynor, seccata, si voltò per tornare al loro tavolo, ma la mano di Guisgard strinse la sua, impedendole di andare.
"La verità potrebbe non essere piacevole" disse lui guardandola negli occhi "e magari risultare anche deludente... o addirittura del tutto inaccettabile da parte sua..." senza lasciare la mano di lei.
Guisgard
06-03-2017, 19.17.49
Dopo aver fatto l'Amore con impeto, foga ed aver raggiunto insieme il più intenso piacere, Gwen e quell'uomo senza volto restarono stesi l'una sull'altro, lasciandosi cullare dal tepore dell'acqua e dal profumo dei sali.
"Dimmi la verità..." disse ad un tratto lui, accarezzandole la spalla semicoperta dall'acqua "... era bello, vero? Intendo l'uomo che amavi prima di essere portata qui..."
Lady Gaynor
06-03-2017, 19.23.30
"La verità, che sia spiacevole o inaccettabile, è sempre meglio di una qualsiasi blanda bugia..." risposi a Guisgard, sostenendo il suo sguardo con il mio che mandava lampi. Guardai la sua mano che teneva la mia, dopodiché ripresi a parlare. "Io non sono abituata alle menzogne, né ai misteri... se vuole essere mio amico, ho bisogno della sua sincerità..."
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Guisgard
06-03-2017, 19.24.46
Altea cominciò a chiedere del misterioso prigioniero, sfoderando un sorriso sensuale che ben legava con il suo abito seducente.
"Un prigioniero" disse con sguardo scuro Raputin, come se quell'argomento lo innervosisse "non ha più un nome, nè passioni, nè tantomeno diritti e privilegi. Qui i detenuti sono tutti uguali... non più uomini, ma numeri..." con tono freddo.
Infatti, come detto, parlare di questa faccenda sembrava indisporlo, tuttavia la vicinanza di lei e quel suo sorriso sensuale, parevano intaccare questa sua chiusura.
Lady Gwen
06-03-2017, 19.28.35
C'era il silenzio più totale in quel bagno, come se ormai tutto quanto fosse stato detto attraverso i sospiri e quell'amplesso.
Aprii gli occhi alla sua domanda, mentre mi accarezzava la spalla ed io mi stringevo di più a lui.
"Sì, lo era" risposi semplicemente, non potendo fare a meno di sentire una fitta al cuore.
Mi distruggeva il fatto che tra noi non fosse semplicemente finita, ma che il nostro amore fosse strato brutalmente stroncato, come la sua vita.
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Altea
06-03-2017, 19.32.29
Notai un certo nervosismo in Raputin, voleva sviare il discorso, era agitato ma le cose non stavano come lui diceva.
La bellezza...valeva più di mille armi a volte...e mi passai la mano tra i capelli per farla scendere sulla scollatura lasciando trasparire il pizzo ancora di più ma non tanto...non volevo apparire volgare.
"Mi sembrate nervoso direttore...eppure io ho visto in altri documenti non vi stavano numeri ma nomi e non preoccupatevi, non me li ricordo nemmeno...non sono certo qui a fare la spia o altro.."sfiorandolo accidendalmente ma tenendomi lontana da un suo attacco..."La cosa mi sembra strana...ma voi certo sapete di chi si tratta...e pure della punizione...sono curiosa per natura ma poi dimentico le cose facilmente...il direttore deve fidarsi della sua segretaria personale..diritti e privilegi? Allora è nobile" dissi iniziando a infiltrarmi nel corridoio.
Guisgard
06-03-2017, 19.39.52
"Proprio perché la ritengo mia... amica... che non vorrei mai metterla in pericolo..." disse Guisgard con sguardo enigmatico a Gaynor.
Un attimo dopo i presenti furono pregati di raggiungere i propri tavoli, poichè il film stava finalmente iniziando.
Guisgard
06-03-2017, 19.42.15
"Perciò lo amavi..." disse lui a Gwen "... perché era bello, vero? Voi donne guardate solo la bellezza... conta soltanto un bel viso... ma dimmi... lui a letto era bravo come me?" Quasi con rabbia. "Sapeva farti gemere e gridare come faccio io? Rispondi!" Vicinissimo alle labbra di lei.
Lady Gaynor
06-03-2017, 19.44.49
"Da quello che le ho raccontato, capirà che sono già coinvolta... se vuole, più tardi potrà riaccompagnarmi a casa e le racconterò dell'altro..." gli risposi, pensando al giornalista Biond.
Qualche istante dopo, fummo invitati a riprendere posto per la visione del film.
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Guisgard
06-03-2017, 19.51.34
Lo sguardo di Raputin seguì la mano di Altea che dai lunghi capelli ramati scivolò sensuale fin sulla scollatura, mostrando il pizzo del suo reggiseno.
"Certo..." disse il direttore sorridendole "... lei ha ragione, dopotutto è la mia segretaria personale, quindi figuriamoci se non vi è fiducia tra noi..." la seguì nel corridoio e prese cavallerescamente il suo braccio per condurla in quel giro per il castello.
"Il nome di questo maniero molto antico, ossia Castello della Lingua, deriva, secondo una legge da molto diffusa, dagli antichi baroni che, provenienti appunto dalla Linguadoca in Francia, lo fecero costruire nel bel mezzo della brughiera." Avviandosi a visitare il maniero.
Lady Gwen
06-03-2017, 19.51.45
Rimasi pietrificata dalla veemenza delle sue parole e del suo tono.
Ancora il pensiero di come cambiasse da un momento all'altro mi assillava.
"No... No, non solo per quello... C'era anche altro in lui oltre la bellezza..." mormorai, poi abbassai appena il viso e lo sguardo "Noi... Stavamo insieme da poco, solo da un giorno... Forse poche ore..." risposi piano, a mezza voce, intendendo implicitamente che non eravamo ancora stati insieme in quel senso.
Non capivo perché, nonostante lui stesso mi dicesse di dimenticarlo, quando ero pronta a donargli tutta me stessa, ci tenesse a ricordarmelo, a portare a galla dolorosi ricordi che cercavo di seppellire, non capivo il suo comportamento.
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Altea
06-03-2017, 19.59.52
Sentii il suo braccio avvinghiare il mio.."Scusi per fiducia intendevo non vi devono essere segreti lavorativi..non è professionale farsi vedere da tutti in questo modo, col suo braccio nel mio" e mi staccai sorridendogli falsamente benevolmente.."Ah quindi è così che deriva il nome...un uomo mi disse per le torture afflitte molto tempo fa, parlo di secoli fa ai detenuti ovvero veniva loro mozzata la lingua...ora esce una famiglia della Linguadoca" sospirando "Allora stavamo parlando di questo detenuto...è un nobile, avete detto non ha più diritti e privilegi ovvero?" sorridendo...poi pensai all' uomo mascherato alla Orchidea Blu, non poteva dire il suo nome...doveva rimanere celato..ed era nobile disse...era possibile Alvis e il professore lo avessero coperto ma invano?
Nyoko
06-03-2017, 20.36.47
Sorrisi a Pavel "beh, allora non ci trovo nulla di male se ci fermassimo da qualche parte" dissi sperando di avere il volto e gli occhi su di lui.
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Guisgard
07-03-2017, 01.23.06
Icarius chiuse gli occhi per baciare Clio, ma quando li riaprì lei non c'era più.
Era uscita, a combattere.
Infatti in breve la musa stellare, ora invisibile, cominciò ad uccidere uno ad uno tutti i carabinieri presenti non solo nell'infermeria, ma anche nel resto della stazione.
Una morte letale, rapida e misteriosa che non lasciò scampo ai militari.
Tuttavia, quando li ebbe uccisi tutti, la regina giunta dallo spazio si accorse che non c'era traccia di quei misteriosi uomini vestiti uguali fra loro.
Guisgard
07-03-2017, 01.27.53
Erano ancora in quella vasca, nel tepore dell'acqua calda e nel candore della schiuma profumata.
“Allora dimmi” disse lui a Gwen “per quale motivo dovresti dimenticarti di lui e ritrovarti ad amare me, uno sconosciuto che ti ha portata qui con la forza...”
Uno ad uno, i carabinieri caddero silenziosi e inermi, senza poter controbattere al nemico invisibile che li sopraffaceva.
Quando tutti i militari furono sterminati, mi accorsi che quegli uomini non c'erano più.
Probabilmente erano usciti, pensai.
Allora tornai da Icarius, rendendomi visibile mentre entravo da lui.
"Via libera.." gli dissi.
Guisgard
07-03-2017, 01.31.09
Pavel sorrise a Nyoko.
Percorsero una stradina e raggiunsero la periferia di quel paesino, quando all'improvviso dal cielo cupo e coperto della sera cominciò a scendere una fitta pioggia, rafforzata da un vento impetuoso che spingeva scrosciate d'acqua in ogni direzione.
Pavel vide l'insegna di una locanda appena fuori il paesino e subito entrò nel cortile davanti ad essa, usato come parcheggio.
“Metti questo in testa...” disse lui alla ragazza dandole il suo giubbotto.
Ed insieme corsero nella locanda.
Guisgard
07-03-2017, 01.34.17
Icarius vide entrare Clio, allora si alzò dal letto.
“Come fai” disse alla ragazza “ad essere certa che non ci siano sentinelle o altri carabinieri in giro?” Fissandola. “Siamo in una stazione dei carabinieri dopotutto...”
Nyoko
07-03-2017, 01.35.33
Sentì sorridermi e partimmo in cerca di una locanda per rifocillarci quando ad un tratto, dal cielo sentì venire giù una fitta pioggia. Sentì poi il furgoncino fermassi e poi la frase di Pavel. "Va bene" dissi tenendo il suo cappotto sopra la testa. Sentivo il suo calore, era così piacevole. Poi uscimmo dal furgoncino e correndo, ci infilammo insieme nella locanda.
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Lady Gwen
07-03-2017, 01.39.06
Inaspettatamente, le mie guance iniziarono a rigarsi di lacrime, e sperai che lui non se ne accorgesse.
Piansi perché mi sentivo sempre al punto di partenza, sempre quella domanda, sempre, sempre la stessa.
"Cosa speri di ottenere facendomi sempre la stessa domanda?" mormorai con voce rotta fra le lacrime "Cosa vuoi o speri che ti risponda? Dimmelo..." con tono esasperato e accorato, piangendo.
Non c'era una via d'uscita, eravamo come in un labirinto.
Sembrava che riuscissimo a cambiare strada e trovare l'uscita, ma poi tornavamo sempre allo stesso punto ed era come se si divertisse a girare il coltello nella piaga.
"Ti ho anche detto che sono disposta a darti tutta me stessa, anche il mio cuore, non ti basta?" tentando di asciugare le lacrime, ma ottenendo l'effetto contrario, per via delle mani bagnate.
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Gli sorrisi.
"Perché uccidere la gente è quello che so fare meglio..." con un sorriso leggero "Figurati gente che ha imprigionato il mio amore..." avvicinandomi a lui, e sfiorandogli il viso dolcemente.
"Andiamocene di qui, prima che ne arrivino altri.." annuendo.
Guisgard
07-03-2017, 01.47.31
Corsero sotto una pioggia battente, col vento che faceva volare le gocce ovunque.
Quando Nyoko e Pavel entrarono nella locanda i loro abiti erano zuppi.
“Vieni, c'è il camino accesso...” disse lui a lei, accompagnandola poi davanti al camino acceso.
“Buonasera, ragazzi.” Andando loro vicino il locandiere. “Vi porta qualcosa di caldo? Magari da mangiare davanti al camino?”
“Si, grazie...” annuì Pavel “... cosa vuoi mangiare, Nyoko?”
Guisgard
07-03-2017, 01.50.42
Sentendo Gwen piangere, l'uomo senza volto non disse nulla, limitandosi a stringerla forte fra le braccia.
Restarono così, a lungo, in silenzio, stretti l'una all'altro, mentre il vapore continuava ad appannare le pareti del bagno.
“Ho fame...” disse lui ad un tratto “... tu no?”
Nyoko
07-03-2017, 01.54.31
La pioggia veniva spinta dal vento ovunque, ne sentivo la freschezza sul volto e lungo tutto il corpo. Amavo stare sotto la pioggia, soprattutto se era pioggia estiva. Entrammo nella locanda e Pavel mi condusse vicino al camino. Poi arrivò il locandiere che ci chiese cosa portarci. "Per me... Una buona pizza margherita... Se è possibile" sorridendo cercando di non mostrare troppo il fatto che fossi cieca.
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Lady Gwen
07-03-2017, 02.00.18
Aspettavo una risposta, un urlo arrabbiato, qualsiasi cosa.
Invece mi strinse, forte ed io lo lasciai fare, tentando di respirare a fondo e calmare i singhiozzi, mentre circondavo il suo collo con le braccia.
Alzai lo sguardo su di lui e annuii piano, ancora un po' singhiozzante.
Poi lo baciai, lentamente, mentre gli accarezzavo il viso e riportavo di nuovo la testa sulla sua spalla.
Sentivo un gran bisogno di conforto in quel momento e quel suo ultimo accenno di sfuriata, l'ennesima, non mi aveva aiutata per niente.
Mi sentivo così fragile e distrutta, come mai mi era successo in vita mia.
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Guisgard
07-03-2017, 02.00.20
“Sei una sorta di regina guerriera...” disse Icarius a Clio, per poi seguirla “... come le antiche Amazzoni...” uscendo dalla stanza e poi dalla stazione dei carabinieri.
Era buio e la strada era isolata.
“Dobbiamo tornare all'auto...” Icarius “... sperando che i carabinieri non l'abbiano sequestrata...”
Tornarono al punto del paesino in cui l'avevano lasciata.
L'auto era lì ma nel raggiungerla i due si bagnarono completamente a causa della pioggia battente che senza sosta scendeva forte, con un vento impetuoso che alzava potenti folate d'acqua.
Sorrisi ad Icarius.
"Sono un guerriero, si.." annuii "ho condotto più volte il mio popolo alla guerra..." sospirando.
Lasciammo così la stazione di carabinieri, tra i cadaveri a terra, e uscimmo nel buio complice.
La pioggia scendeva copiosa e il mio vestito si inzuppó, appiccicandosi al mio corpo, dove scivolavano copiose le gocce d'acqua.
Non ci badai, pensando alla fuga.
Arrivammo così alla macchina, e io salii accanto a lui.
"Dobbiamo trovare un posto sicuro dove nasconderci, finché non avremo capito come muoverci.. chi erano quelli, e cosa volevano da te.." pensierosa.
Guisgard
07-03-2017, 02.08.30
Guisgard, a quelle parole di Gaynor, la guardò negli occhi e sorrise appena.
“Sarà un piacere accompagnarla a casa...” disse annuendo.
Tornarono al loro tavolo e si sedettero con gli altri.
Le luci in sala allora si spensero ed un grosso proiettore cominciò a mandare le immagini sulla parete grande.
Passarono i titoli di coda e poi finalmente il film vero e proprio cominciò...
Ma ad un tratto si udirono voci confuse in sala e poi delle grida.
Guisgard
07-03-2017, 02.15.11
“Allora due pizze Margherita, grazie.” Disse Pavel al locandiere.
L'uomo sorrise ed annuì, per poi tornare in cucina.
“Come va?” Pavel a Nyoko, toccandole il vestito bagnato. “Si sta asciugando o vuoi cambiarti? Magari chiediamo al locandiere e vediamo se ha qualche vestito asciutto...”
Lady Gaynor
07-03-2017, 02.15.31
Guisgard acconsentì e così tornammo al nostro tavolo. Poco dopo, assistemmo all'inizio del film ma, trascorsi pochissimi minuti, udimmo delle voci in sala seguite da grida. Il cuore mancò qualche battito e, intimorita, cercai di capire cosa stesse succedendo.
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Guisgard
07-03-2017, 02.22.50
Gwen lo baciò dolcemente, ma lui subito trasformò quel bacio in qualcosa di ardente, di appassionato, di forte.
Come se lei accendesse sempre il suo impeto ed il suo desiderio.
Come se lui non sapesse risolvere alle sue forme, a quel corpo morbido, al suo sapere.
Guisgard
07-03-2017, 02.26.55
Erano zuppi, fradici d'acqua quando raggiunsero l'auto.
Icarius accese l'auto e partirono, mentre la pioggia continuava a scendere forte ed il vento ad ululare sulla brughiera.
“Appena al casolare ci asciugheremo o prenderemo un malanno...” disse a Clio "... sperando di non avere tutti i carabinieri alle costole..." guidando.
Partimmo, lasciandoci alle spalle la stazione dei carabinieri.
Ascoltai Icarius, guardandolo poco convinta.
"Sicuro che sia una buona idea?" pensierosa "Non è il primo posto dove ci cercherebbero?" chiesi.
"Ci serve un posto riservato, sicuro, lontano da tutto e da tutti, dove nessuno potrebbe trovarci.. non lo so, una casa abbandonata, qualcosa del genere.... se già ti cercavano prima, figurati ora..." pensierosa.
Lady Gwen
07-03-2017, 02.30.51
Non mi diede il tempo di staccarmi dalle sue labbra, che subito trasformò quel bacio in qualcosa di forte e appassionato.
Era come se non potesse farne a meno ad ogni piccolo contatto fra noi, come se ogni fiammella, anche piccola, fosse la miccia adatta ad innescare l'esplosione.
Risposi con foga a quel bacio, poi mi staccai appena, con una leggera risata silenziosa.
"Ci conviene uscire da qui, prima di passarci altre tre ore..." dissi piano, divertita.
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Nyoko
07-03-2017, 02.31.18
Sorrisi al locandiere e poi a Pavel. "Sì, tutto a posto. Sembra si stia asciugando" dissi toccando la parte che carezzava Pavel.
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Guisgard
07-03-2017, 02.35.41
In breve ci fu il caos nella sala.
Le luci tornarono ad accendersi ad alcuni poliziotti raggiunsero il tavolo di Guisgard e di Gaynor.
“Prego...” disse un poliziotto al divo “... deve venire con noi, signore...”
“Perchè mai?” Chiese il divo dagli occhi azzurri.
“Lo saprà una volta al commissariato.”
“Lui è il noto attore Guisgard...” il regista turbato.
“Oh, Cielo...” scossa Laiwa.
“Appunto signore...” il poliziotto al regista “... lui non è affatto chi dice di essere...” ed ammanettarono Guisgard davanti a tutti.
Guisgard
07-03-2017, 02.43.02
La pioggia era battente, il vento impetuoso e la brughiera sembrava ululare e mostrare la sua selvaggia e primordiale foga.
L'auto correva per quanto possibile in quella stradina stretta e dissestata, cercando di evitare fossati e dossi.
“Si, forse hai ragione...” disse Icarius a Clio “... in effetti è probabile mi abbiano già identificato... magari cercare qui in giro un posto in cui rifugiarci...”
Videro allora una casupola abbandonata, semicoperta da alcune querce.
“Forse là...” indicò lui.
"Sì, lo credo anch'io.." annuendo "Dopotutto questo è un piccolo paese, non credo ci voglia molto per identificarti.." sospirando.
Mi guardavo in giro, mentre la pioggia, fuori dal finestrino, batteva implacabile.
D'un tratto vedemmo una casupola abbandonata, che sembrava fatta apposta per noi.
"Sembra perfetta.." dissi, sorridendo ad Icarius.
Guisgard
07-03-2017, 02.48.23
Lui fece sedere Gwen a cavalcioni su di lui, con metà del suo busto fuori dall'acqua ed in modo da poterle toccare i seni che ancora erano imperlati di infinite goccioline d'acqua.
“Colpa tua...” disse lui guardandola negli occhi “... sei bellissimi...” sorridendo “... su, andiamo, altrimenti davvero potrei passare il resto della vita in questa vasca...”
Guisgard
07-03-2017, 02.52.36
Pavel sorrise ed annuì a Nyoko.
Allora si sedettero al tavolo più vicino al focolare e poco dopo il locandiere portò due pizze.
Pavel tagliò quella di Nyoko, visto lei non poteva vedere.
“Beh, buon appetito allora.” Disse poi lui, cominciando a mangiare.
Lady Gwen
07-03-2017, 02.54.20
Alzai gli occhi al cielo quando mi fece sedere di nuovo su di lui, mentre sentivo le sue dita accarezzare i miei seni.
Sorrisi alle sue parole, accarezzandogli il viso, con le mie mani che si erano ormai abituate a sentire e memorizzare le cicatrici sotto le dita, e poi risi scuotendo la testa.
Uscii allora dalla vasca, indossai un accappatoio, che recuperai un po' a tentoni nel buio e tornai in camera per riprendere il vestito.
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Guisgard
07-03-2017, 02.58.52
Icarius annuì a Clio, per poi dirigere l'auto verso la casupola.
La nascosero dietro le grosse querce e poi raggiunsero la vecchia abitazione, mentre la pioggia continuava a scendere senza sosta.
Entrarono, trovando un ambiente un po' decadente, umido e col tetto che perdeva acqua in più punti.
Erano bagnati ed infreddoliti, ma per il momento erano salvi.
La casupola era fatiscente, ma sicura.
Ero affascinata dalla concezione umana di tenere luoghi del genere, che su Solaria non esistevano nemmeno.
L'importante era che fossimo salvi, che fossimo al sicuro.
Sentivo un po' di freddo, e il vestito ormai fradicio mi si appiccicava sul corpo, aderendovi perfettamente.
"Accendiamo un fuoco?" chiesi ad Icarius "Così potremo scaldarci..".
Guisgard
07-03-2017, 03.14.06
Gwen uscì dalla vasca, mentre lui cercò di impedirglielo.
Poi rise e la lasciò andare.
Gwen tornò in camera e si rivestì, mentre lui si asciugava in bagno.
Fatto ciò, anche lui si vestì ed insieme alla giovane scesero al pianterreno per cenare.
La domestica servì loro da mangiare.
Naturalmente lui aveva di nuovo la maschera sul volto.
"Stasera, se vorrai" disse lui "potrai rivolgermi una domanda... una soltanto..."
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Lady Gwen
07-03-2017, 03.21.53
Adoravo la sua risata, sempre, non solo in quel momento in cui cercava di trattenermi ed era una risata stupenda e spontanea.
Quando scendemmo sotto per mangiare, alla luce delle candele, notai che aveva di nuovo la maschera.
No, nessun trionfo come pensavo.
Ma era stato troppo, troppo facile in una stanza al buio.
Lo guardai, per alcuni istanti, poi scossi la testa.
"No, non risponderesti. E poi non voglio essere trattata come una scolaretta che ha il permesso di parlare al personaggio di turno."
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Guisgard
07-03-2017, 03.28.04
Icarius annuì a Clio.
Si guardò intorno e notò un focolare.
“Speriamo il tiraggio sia ancora funzionante...” disse, per poi gettare pezzi di legno nel camino, insieme a dei fazzoletti di carta.
Accese il tutto e pian piano la fiamma si sviluppò.
Un chiarore diffuso allora illuminò la stanza ed Icarius vide Clio accanto a lui completamente bagnata, col suo abito bianco fradicio ed appiccicato al suo corpo divenuto ormai trasparente, che disegnava con perfezione ogni forma della regina, mostrandola quasi come fosse nuda.
Guisgard
07-03-2017, 03.34.38
“Se ti ho detto che risponderò” disse lui a Gwen “allora puoi star certa che lo farò. Ma se non vuoi non importa. Pensavo avessi dubbi e domande su di me... meglio così...” continuando a mangiare.
Restai ad osservarlo mentre accendeva il fuoco, con legno e carta.
Era affascinante, non avevo mai visto nascere un fuoco terrestre.
Piano piano, un chiarore si diffuse intorno a noi, mentre la fioca e calda luce delle fiamme ci illuminava.
Allora mi avvicinai a quel tepore, allungando le mani verso il camino, beandomi di quel fuoco caldo e rassicurante.
"Vieni accanto a me.." gli sorrisi, tendendogli la mano "Sei fradicio anche tu.." con un sorriso, per poi avvicinarmi a lui.
"Forse dovresti togliere questi vestiti inzuppati.." sussurrai, iniziando ad alzare piano la sua maglia del costume da arciere, con gli occhi appassionati nei suoi.
Lady Gwen
07-03-2017, 03.35.45
Ne dubitavo, fortemente.
"Comunque sarebbero troppe, non una sola..." aggiunsi, mangiando.
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Guisgard
07-03-2017, 03.42.14
Icarius prese la mano di Clio e si avvicinò a lei.
“Si, sono fradici i miei vestiti...” disse lui, per poi guardare la regina negli occhi mentre lei cominciò a togliergli la giubba da arciere.
Quei gesti leggeri, lenti, dolci, lasciarono piccoli brividi sulla pelle di lui.
Restò così a petto nudo.
“Anche tu sei tutta bagnata...” fissando i suoi occhi chiari che scintillavano davanti ai bagliori del fuoco.
Guisgard
07-03-2017, 03.43.59
“Magari una ogni sera...” disse lui mangiando “... una domanda alla fine di ogni giorno, se sarai brava...” accennando un leggero sorriso “... se vuoi, naturalmente...” guardando Gwen.
Lady Gwen
07-03-2017, 03.48.27
Lo guardai.
Era davvero assurdo.
"Spero tu non tratti così tutte le tue donne... O magari è il trattamento esclusivo per le schiave..." dissi, senza intonazione, guardandolo.
"Allora dimmi perché non vuoi rivelarmi il tuo nome."
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La giubba scivolò via, cadendo a terra, e scoprendo così il petto di Icarius, ancora umido per la pioggia di poco prima.
Restai lì, estasiata, a guardarlo, mentre le mie mani lo accarezzavano dolcemente, quesi con devozione.
Quanto era bello, pensavo, mentre le mie dita appassionate disegnavano ogni linea del suo corpo perfetto.
Poi alzai gli occhi su di lui quando mi parlò, e mi avvicinai di un passo, tanto che forse poteva sentire l'umidità del mio vestito sulla sua pelle.
"Già, è vero..." sorrisi, senza allontanarmi "Forse dovrei toglierlo.." sussurrai, con voce calda, mentre abbassavo piano una spallina del vestito, e poi l'altra, senza mai distogliere lo sguardo dal suo.
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Guisgard
07-03-2017, 03.52.44
“Per il semplice motivo” disse lui a Gwen “che non ne ho più uno. Dopo il giorno del mio incidente ho voluto cancellare tutto ciò che ero. Tutto il mio passato. Indosso questa maschera proprio per non avere nulla di distintivo, che possa descrivermi. Sono solo un uomo. Soddisfatta?” Fissandola. “Quanto al tuo essere schiava, non mi sembra che a molte schiave sia permesso mangiare col proprio padrone, no?”
Lady Gwen
07-03-2017, 04.02.53
Soddisfatta?
Ero soddisfatta?
No, non lo ero.
Non lo ero perché lui non aveva ancora un volto e un nome e veramente pensava di andare avanti così.
Lo guardai e allora, in silenzio, allontanai il piatto da me, poi incrociai le braccia.
"Se posso, col permesso del padrone" iniziai, con forzato sarcasmo "Vorrei ritirarmi. Buonanotte" conclusi, con durezza, fissandolo.
Mi alzai, lasciai la sala e mi chiusi a chiave in camera, sedendomi sul letto a riflettere, mentre accendevo finalmente una lampada che illuminasse la stanza.
Quanto doveva essere egocentrico per costringermi quasi ad amarlo mentre lui mi considerava ancora e comunque al pari della servitù?
Ah certo, col privilegio di entrare nel suo letto.
Non sapevo se ero davvero disposta a farmi del male in questo modo, amando un uomo che mi usava come passatempo e mi teneva relegata per il suo egoismo.
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Guisgard
07-03-2017, 04.07.38
Icarius annuì a Clio, per poi sentire, quando si avvicinò a lui, l'umidità del suo abito bagnato ed il calore del suo corpo ardente.
Allora lei smise di accarezzargli il petto, cosa questa che aveva naturalmente acceso il suo desiderio, per cominciare a togliersi il suo abito bagnato.
Lui la guardò negli occhi, ma poi quando la spallina fradicia scivolò via scoprendo il suo petto nudo e bagnato, lo sguardo del giovane arciere scese istintivamente sul bel seno di lei, ora libero da quell'abito.
“Povera la mia regina...” disse lui piano, con la voce che tradiva la forte eccitazione “... devi essere molto infreddolita...” raggiungendo con un dito il suo capezzolo appena inturgidito, per poi accarezzarlo lentamente e pianissimo.
Un gioco di quel dito che toccava sensualmente il capezzolo che a quel tocco, a quel lieve e continuo sfiorare, si faceva sempre più gonfio e sodo.
Guisgard
07-03-2017, 04.17.04
Gwen tornò nella sua camera, per poi chiudersi dentro.
Ad un tratto, mentre era in balia dei suoi pensieri e dei suoi dubbi, sentì dei rumori giungere dal cortile.
Un rumore di moto lanciata a grande velocità, benchè fosse molto tardi, notte inoltrata ormai.
Quegli sguardi incatenati l'uno all'altro, rilucevano di infiniti bagliori dati dalle fiamme che imperterrite e silenziose riscaldavano e illuminavano l'ambiente intorno a noi.
Ma ancora più caldi di quelle fiamme erano i nostri corpi, ardenti di desiderio ed eccitazione.
Seguii il suo sguardo su di me, beandomene come fosse un elisir a cui era impossibile resistere.
Poi la sua mano, che iniziò a farmi impazzire, stuzzicandomi dove non potevo resistere, dove il piacere si diffondeva, implacabile, in tutto il mio corpo.
Quelle parole, così appassionate, seppur così innocenti all'apparenza, ebbero solo il potere di accendermi ancora di più.
"Molto.." risposi io, stando al gioco "Quest'abito è così fradicio.." sussurrai, mentre lo lasciavo cadere a terra e mi avvicinavo a lui "Ci vorrebbe qualcuno disposto a scaldarmi.." con un sorrisetto malizioso.
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Lady Gwen
07-03-2017, 04.21.35
Mentre ero assillata dai dubbi, sentii un rumore in cortile.
Mi avvicinai alla finestra e sentii il forte rumore come di una moto, così mi affacciai e cercai di capire cosa stesse succedendo, anche perché era notte inoltrata.
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Guisgard
07-03-2017, 04.36.11
Quell'abito scivolò a terra, staccandosi dalle forme perfette del corpo della regina, lasciandola finalmente completamente nuda davanti ad Icarius, che naturalmente la guardò tutta grazie ai bagliori del focolare.
Allora, in balia ormai di una forte ed insopportabile eccitazione, anche lui finì di spogliarsi.
Prese allora Clio per mano e si inginocchiarono entrambi davanti al camino, con i corpi ormai nudi ed ancora inumiditi dall'acquazzone, l'uno di fronte all'altra.
“Forse è il caso” disse lui sorridendo “che io faccia il mio dovere di ospite... sei in visita nel mio paese e sta a me occuparmi di te...” col viso arrossato “... asciugarti e scaldarti...” accarezzandole i seni.
Guisgard
07-03-2017, 04.41.10
Gwen corse alla finestra ed intravide una scena inaspettata.
Vide il misterioso padrone di casa in sella ad una fiammante moto che correva all'impazzata per tutto il cortile, sgommando, accelerando e facendo il cavallo.
Mostrava una certa abilità, ma il fatto che correva così nell'oscurità della sera era comunque pericoloso.
L'aria intorno a noi era calda, quanto i nostri corpi erano umidi e fradici, eppure caldi e ardenti.
Lasciai scivolare le mani su di lui, aiutandolo a spogliarsi, bramando di avere tutto il suo corpo accanto al mio.
Lo seguii, docile, mentre si inginocchiava davanti al fuoco, ma il tepore delle fiamme non era niente paragonato a quanto il mio corpo stesse bruciando sotto il contatto delle sue mani.
Sorrisi a quelle parole, un sorriso complice, un sorriso nostro, reso ancora più caldo dalla luce rossa del camino.
Quelle carezze sui miei seni erano incessanti e appassionate, e il mio corpo fremeva a quel contatto, sempre di più.
"Sì.." sussurrai, con la voce resa inferma dal piacere che quelle carezze mi provocavano "Che premuroso.." sorridendo, con gli occhi nei suoi.
"Forse dovrei contraccambiare..." con un sorrisetto divertito.
Allora mi sporsi verso di lui, e lasciai che le mie mani accarezzassero il suo corpo, prima di risalire e posarsi sul collo.
Lasciai gli occhi nei suoi, per un lungo e appassionato istante, cercando di mostrare in quello sguardo tutto l'amore e la passione che mi spingevano verso di lui, che mi facevano credere che lui fosse l'unica cosa importante al mondo.
Infine lo baciai, come a suggellare quella promessa silenziosa, fatta si sguardi, sospiri e battiti infiniti del mio cuore.
Guisgard
07-03-2017, 04.55.13
Prima quelle carezze, con le mani di Clio che si muovevano dolci e desiderose sul corpo di Icarius che a quel contatto fremeva, poi quel bacio.
Un bacio caldo, appagante, messaggero di dolci sospiri, ambasciatore di sapori ardenti e preludio ad una notte d'amore fatta degli infiniti battiti dei loro cuori.
Si baciarono e si strinsero l'uno all'altra, beandosi di quel contatto, della pelle su pelle, mentre il focolare le scaldava e ne asciugava i corpi umidi di pioggia.
Ma dentro di loro vi era una fiamma ben più forte di quella del camino.
Una fiamma che chiedeva di scoppiare, di scatenarsi, di avvolgere tutto ciò che li circondava.
Quel bacio.
Un bacio intenso e unico.
Un bacio capace di custodire segreti ed emozioni, di renderle gemiti e sospiri.
Un bacio fatto d'Amore, di desiderio, di passione incontrollata.
Un bacio capace di unire due corpi, due anime e due cuori nel suo abbraccio complice.
Un bacio che ci infuocò, ancora di più, che fece divampare in noi la passione che ci consumava, che voleva esplodere, e travolgerci, senza lasciarci tregua, senza lasciarci scampo.
Mentre lo baciavo, lo stringevo a me, incurante del fatto che fossimo ancora umidi.
Lo volevo vicino, stretto.
Desideravo quel contatto, quella vicinanza, quella presenza più di qualunque altra cosa.
No, non era vero.
In quel momento in cui lo accarezzavo, lo stringevo, lo baciavo, lo amavo, sopra ogni cosa, desideravo altro.
Sopra ogni cosa, desideravo essere sua.
Guisgard
07-03-2017, 05.14.57
Quel bacio li unì per lunghi istanti.
Un bacio che racchiudeva giochi di labbra, di lingue, di sapore, di umido calore ed avvolgente passione.
E se le loro bocche si schiudevano l'una all'altra, le loro mani scendevano e salivano lungo i loro corpi nudi, che il calore del camino stava ormai asciugando.
Ad un tratto Icarius lasciò la bocca di lei, guardandola negli occhi e facendola poi stendere a terra, con la schiena sul legno antico di quel posto.
Allora dolcemente le divaricò appena le gambe, per poi chinarsi fra esse.
Un attimo dopo Clio sentì la bocca e la lingua di lui dove lei era più sensibile, più calda, più inerme al piacere.
E scoprì sensazioni nuove che l'intero universo mai le aveva offerto.
Ero ormai persa nella passione che quel bacio faceva divampare in noi.
Potevo sentire il battito del suo e del mio cuore che, all'unisono, sostenevano un ritmo forsennato, folle, forse persino pericoloso.
Ma non ci importava, nulla al mondo ci importava all'infuori del nostro amore, in quel momento.
Allora quei baci divennero sempre più audaci, sempre più caldi, sempre più eccitanti, mentre le nostre labbra si sfogliavano come petali di un fiore sempre nuovo, e le nostre lingue si rincorrevano, stuzzicavano, incendiavano a vicenda.
Sentivo l'eccitazione crescere sempre di più in me, sentivo il desiderio e la passione consumarmi, mente le sue mani percorrevano, stringevano, e modellavano il mio corpo come fosse cera sotto le abili mani dell'artista.
Quando Icarius mi fece stendere, non dissi nulla, né lo ostacolai in alcun modo.
Seguii i suoi movimenti, così consapevoli e determinati, docilmente.
Mai però abbandonai il suo sguardo, mentre scivolavo piano all'indietro, sentendo infine il freddo del legno sotto la mia pelle.
Restai a guardarlo, rapita ed estasiata da quella visione così appassionata e sensuale.
Poi si chinò su di me, e io piegai la testa di lato, incuriosita.
Sarebbe riuscito a sorprendermi ancora?
Poi sentii la sua bocca su di me, e il mio cuore perse un battito, mentre il fiato restava come sospeso, come se tutto intorno a me si fosse fermato.
Poi la sua lingua iniziò a farmi impazzire, facendomi spalancare gli occhi per un momento, sorpresa, sedotta, estasiata.
Ma poi, più continuava in quel gioco ardito e appassionato, più io vincevo ogni resistenza, se mai ce ne fosse stata una, e mi abbandonavo completamente a quel piacere nuovo, così intenso, intimo, caldo.
Un piacere in grado di diffondersi in tutta me stesa, come un fuoco dirompente, come il mare che s'infrange sugli scogli, o il vento che spazza via ogni cosa.
Un piacere intenso, che mi strappava caldi gemiti, senza che avessi il potere di fermarli.
O la volontà.
Guisgard
07-03-2017, 05.51.45
La bocca di Icarius sembrava tradire quel giovane pittore e la sua lingua smentire l'ingenuo arciere.
Il pudore e l'incertezza mostrate da quel ragazzo di campagna ora sembravano svanite, disciolte, come l'umidità della pioggia sui loro corpi.
Il candore, le esitazioni, persino la paura che sempre mostrava nel vedere l'audacia di Clio, la naturalezza con cui i spogliava davanti a lui e la generosità con la quale gli offriva il suo meraviglioso corpo ora sembravano scomparse.
Vinto dall'eccitazione, dal desiderio di lei e dall'impeto della passione, Icariuis pareva deciso a guidare quei giochi ed a Clio, in balia di quel folle piacere, non restava che abbandonarsi al suo amante.
La regina spaziale, abituata a cavalcare le galassie, a solcare le distanze siderali del cosmo infinito e misterioso, ora era stesa davanti ad un terrestre, un uomo, un mortale a gemere ed a godere.
Quel giovane terrestre con la bocca e con la lingua gustava il suo sapore, ne assaporava l'essenza, mentre lei sentiva il fuoco divampare fra le sue gambe, il suo fiore galattico sciogliersi sulle labbra di lui, come la rugiada che accarezza e bagna i petali al mattino.
E non smetteva.
Icarius non sembrava stancarsi di quel gioco, rinvigorito ed incoraggiato dai gemiti di lei.
Era indescrivibile ciò che Clio stava provando.
Poteva solo viverlo, godere di questo attimo infinito, eccitarsi fino alla follia e fuggire dove il sollievo accoglie.
Era in balia di quel pittore, di come assaporava, succhiava e lambiva con labbra e lingua il meraviglioso fiore della regina, il suo punto debole, la porta che attraverso la passione avrebbe condotto il giovane amante fin dentro di lei, fino al suo cuore.
Cuore che ora batteva all'impazzata, mentre il camino illuminava una stanza che adesso poteva benissimo fare a meno del suo calore.
Guisgard
07-03-2017, 06.08.56
Raputin rise a quella reazione di Altea.
“Era solo un modo per proteggerla.” Disse. “Qui è come scendere all'Inferno... nei suoi gironi e tra i suoi dannati... ma ammiro le persone coraggiose come lei.” Guardandola. “Davvero le hanno detto che qui si mozzavano lingue? Probabile... ma il nome deriva da ciò che le ho detto poco fa.” Annuendo. “Nobile? Chi, il prigioniero dei libri? Suvvia, i nobili non esistono più ormai. Almeno non quelli che siamo abituati ad immaginare. Oggi vi sono solo uomini ambigui che si spacciano superiori agli altri, vaneggiando di titoli e sangue blu.”
Altea
07-03-2017, 08.25.31
Guardai Raputin perplessa..mentiva lui o l'uomo all'edicola.
Comunque mi soffermai alle sue parole..odiava i nobili..Non capivo il motivo...l'uomo dell'Orchidea Blu appunto disse di essere aristocratico..dovevo fingere..."Avete ragione..pure io sono nata povera e vi è gente vanta ancora i suoi diritti nobiliari...altri che non sopporto sono i clericali" pensando alle parole di Alvis e mi avvicinai a lui con un sospiro.."Ma ditemi come e dove e' stato arrestato questo individuo. ..meno male ci siete voi" .
Nyoko
07-03-2017, 08.28.56
Ci spostammo più vicino al fuoco, il suo tepore cominciò a scaldarmi e presto arrivarono le nostre pizze. Pavel gentilmente me la taglió, ed iniziammo a mangiare. "Non hai idea di quanto ne avevo voglia" dissi gustandomela e godendomi quel momento.
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Lady Gwen
07-03-2017, 09.38.51
Non credevo ai miei occhi.
Un altro tassello si aggiungeva al puzzle.
La motocicletta, i suoi occhi neri, il nome di un morto, che sebbene mi avesse spiegato cosa intendeva non mi convinceva.
Lo guardavo senza riuscire a farmene una ragione, soprattutto per la sua destrezza nel guidare.
Tuttavia, ero preoccupata, correva come un pazzo, per di più in quel buio pesto e rischiava di ammazzarsi.
Così presi una giacca e corsi giù, all'entrata della villa, guardandolo.
"Fermati! Ti schianterai!" urlai preoccupata, stringendomi nella giacca.
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Eccolo, pensai.
Era tornata, quella parte di lui così passionale, intensa e ardita, era tornata.
Mi riusciva difficile conciliare quell'ardore, quella foga, quella passione incontrollata con il suo sguardo tenero, impaurito, imbarazzato, che mi faceva impazzire, mi attraeva, mi seduceva.
Eppure non sapevo spiegarne il motivo, ma appena l'innocente pittore lasciava il posto al misterioso amante passionale come nessuno mai, perdevo totalmente il controllo.
Più mi assaporava, giocando con la sua lingua che mi portava oltre ogni limite, più mi sentivo sua, inequivocabilmente.
Quel gioco, così ardito e intenso, mi consumava piano, sempre di più.
Sentivo il fuoco in me espandersi sempre di più, alimentato da quelle labbra così abili, da quella lingua così insaziabile e vogliosa.
Potevo sentire il mio corpo abbandonarsi, piano piano, e perdere il controllo.
Ormai non ero più la regina, ero unicamente una donna, in balìa del desiderio e della passione di quel mortale, che con così tanta devozione mi uccideva lentamente, usando come arma un piacere talmente intenso da risultare quasi insopportabile.
Quel piacere che si faceva strada dentro di me, che mi sconvolgeva, mi faceva perdere il controllo, mi divorava.
Non riuscivo a trattenere i gemiti, né a restare ferma.
Cercavo qualcosa a cui aggrapparmi, come se tutto quello stesse per sopraffarmi, ma non avevo nulla.
Avevo la testa buttata all'indietro, e gli occhi ora spalancati, ora chiusi, ora percorsi da una luce intensa e viva.
"Icarius..." sussurrai, poi, con la voce impastata di passione, resa poco ferma dal piacere, resa intensa e appassionata del desiderio che ormai mi consumava "Non capisco più niente.." ammisi, in un sussurro.
Lady Gaynor
08-03-2017, 01.15.54
Guisgard arrestato! E per giunta, per lo stesso motivo che mi stava assillando da due giorni... In quel momento, la storia mi parve più assurda che mai.
"Potete provare quanto dite? E in genere, esortare qualcuno a seguirvi al commissariato non implica le manette, o sbaglio?"
Guardai Guisgard negli occhi e sentii di non poterlo lasciare solo. "Ad ogni modo, posso venire anche io con voi?"
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Guisgard
08-03-2017, 17.18.18
“Com'è curiosa lei...” disse Raputin sorridendo ad Altea “... sta dando troppa importanza a quello che fondamentalmente è un mitomane.” Proseguendo in quel loro giro nel castello. “I detenuti di questo castello, che in gergo viene chiamato la Rocca, non sono più uomini... nel senso che non usciranno mai vivi da qui... sono numeri, anzi reati... valgono ormai solo in quanto reati puniti dalla legge. Sono feccia e come tale va annientata.”
Guisgard
08-03-2017, 17.22.42
“Beh, una pizza è sempre una pizza...” disse mangiando Pavel “... mette di buon umore, fa bene ed è l'ideale per mangiare in compagnia.” Sorridendo a Nyoko.
Ad un tratto entrarono due uomini palesemente agitati.
Avevano abiti da cacciatori ed erano armati di fucili.
Raggiunsero il bancone e chiesero da bere.
“Serata faticosa, eh...” mormorò il locandiere nel servire loro del liquore.
“Molto...” uno dei due “... abbiamo intravisto la bestia... l'innominabile...”
Altea
08-03-2017, 17.24.23
Rimasi allibita dalle sue parole..che uomo cinico.."Non sono curiosa anzi..sono concorde con voi" sorridendo "Portatemi dove vi sono le celle" lisciandomi i capelli.."A che ora servono il rancio qui? Vorrei occuparmene, così controllero' che i suoi ordini siano impartiti".
Nyoko
08-03-2017, 17.28.23
Ascoltai Pavel sorridente. "Non sai quanto hai ragione" dissi gustando ancora quella pizza. Ad un tratto udì entrare nella locanda qualcuno. Non potevo vedere ma dai rumori che sentivo, sembravano armati. Mi irrigidì al suono, ma quando il locandiere li servì, cominciai a pensare che non fossero pericolosi. Poi li sentì parlare... "Bestia?" dissi sotto voce cercando di ascoltarli con più attenzione.
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Guisgard
08-03-2017, 17.28.48
Gwen urlò, ma lui non si fermò, né rallentò.
Anzi cominciò ad impennare la moto, a sgommare, a saltare sui bassi cespugli, sempre guidando al limite.
Poi finalmente si fermò, alzando la testa verso la finestra, mentre una nuvola di polvere lo circondava.
“Scendi giù invece di starnazzare...” disse ridendo lui “... non sarò un cavaliere sul suo bianco destriero, ma un giro in moto posso fartelo fare...” divertito.
Guisgard
08-03-2017, 17.40.39
Il vago e scintillante alone del camino illuminava appena quell'angolo di stanza ed ancor meno ne scaldava le vecchie e consumate pareti.
Ma i due amanti non ne avvertivano il bisogno, né sentivano freddo.
Allo scoppiettio della legna secca che si consumava nelle fiamme del camino, facevano eco gli intensi e prolungati gemiti di Clio, che divorata da un fuoco non meno intenso riusciva a malapena a restare lucida.
Stesa sul freddo legno della stanza, con le mani che stringevano una sedia rotta ed il piede di un grosso tavolo, godeva al limite della follia mentre Icarius ne assaporava la sensualità fra le sue gambe aperte.
E più lei si dimenava tra eccitazione e piacere, più lui continuava a giocare fra le sue cosce, con le labbra vogliose e la lingua ardente come un tizzone tratto da un fuoco inestinguibile.
Poi quelle parole della regina e lui alzò lo sguardo su di lei, con ancora la bocca intrisa del suo sapore.
“Lo so...” disse piano il pittore, per poi raggiungere la bocca di lei, stendendosi nudo sul corpo bagnato e generoso della musa.
Lady Gwen
08-03-2017, 17.44.07
Quando parlò di fare un giro in moto, mi illuminai.
Ma non gli diedi la soddisfazione.
"Fin'ora mi hai detto che sono viziata e che starnazzo, sicuro di non esserti confuso con mia sorella?" risposi sarcasticamente, ma pensando comunque con affetto a Betty, che mi mancava terribilmente.
Chiusi la finestra, poi mi guardai allo specchio.
Mmm, quel vestito non era molto adatto, in effetti...
Aprii l'armadio e vagai con lo sguardo, individuando dei pantaloni a sigaretta beige e una camicia azzurra, lì indossai insieme a degli stivali e un chiodo marrone chiaro in pelle e scesi giù.
Mi avvicinai a lui e alla moto e iniziai a sfiorarne le forcelle, le cromature che brillavano nella notte, il serbatoio lucido.
"Sul serio lo faresti?" gli chiesi, con occhi luccicanti "È una vita che voglio farlo" sorridendo incantata da quella prospettiva.
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Guisgard
08-03-2017, 17.49.56
“Lo portiamo in commissariato proprio per appurare queste accuse, miss.” Disse uno dei poliziotti a Gaynor. “E forse non è opportuno che lei ci segua.”
“Portiamolo via.” Un altro degli agenti.
“Pensa tu a miss Gaynor...” Guisgard al regista “... falla accompagnare a casa...”
“Si, tranquillo.” Annuì Curtis.
Ad un tratto le luci si spensero del tutto, lasciando solo le immagini del proiettore che correvano sulla parte e nel buio della sala.
Allora cominciarono ad udirsi rumori confusi e grida ovunque.
Ad un tratto Gaynor nel chiaroscuro generato dal proiettore vide una misteriosa figura che la fissava con i suoi profondi ed enigmatici occhi azzurri.
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Guisgard
08-03-2017, 17.53.26
“Vengono serviti tre pasti al giorno qui...” disse Raputin ad Altea “... alle sette del mattino, poi a Mezzogiorno ed infine alle diciannove.” Guardandola. “Prego, le celle cominciano oltre il braccio Est...” indicandole la direzione.
Videro così diverse celle ai lati di un lungo e tetro corridoio.
Alla fine di questo Altea vide delle scale.
Guisgard
08-03-2017, 17.55.56
Nyoko e Pavel ascoltarono quei cacciatori che nel parlare tradivano la loro agitazione e forse persino la loro paura.
“Bevete e non pensateci...” disse il locandiere, servendo loro ancora da bere “... un lungo sonno nel vostro letto vi farà dimenticare queste storie...”
“Ma noi l'abbiamo intravisto!” Esclamò uno dei due cacciatori. “E non si può far finta di nulla! Esiste!”
Altea
08-03-2017, 17.57.25
"Bene, allora al prossimo pasto andrò nelle cucine e controllerò bene" freddamente.."Non sia mai vi siano degli infiltrati".
Passammo un corridoio buio e desolato come quel posto e forse gli animi dei detenuti e poi vidi delle scale e guardai Raputin.."Vediamo un pò dove portano queste scale" e mi avviai facendo finta di essere distratta..magari portavano ad un posto segreto.
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Stavo impazzendo piano piano, sentivo la ragione abbandonarmi, lasciarmi naufragare in quel mare di piacere intenso, caldo è incontrollabile.
Avevo trovato qualcosa a cui aggrapparmi, che stringevo forte, quasi avessi paura di annegare davvero in quel mare incontrollato.
Più perdevo il controllo, più il mio corpo impazziva, il mio cuore accelerava, il mio respiro si faceva corto e affannato.
Poi il suo sguardo nel mio, e quelle parole, quella consapevolezza che riuscì ad eccitarmi ancora di più, sebbene credevo fosse impossibile, credevo di aver raggiunto il limite.
Ma quando si stese su di me, capii che quel fuoco non era che una fiammella in confronto a quello che mi procurava il suo corpo che sfiorava il mio.
Poi la sua bocca sulla mia, i suoi occhi nei miei, il suo cuore che batteva all'unisono col mio, il suo corpo bollente che aderiva al mio.
Mi beai di quella visione, di quello sguardo appassionato e intenso, di quella carica passionale che trasmetteva il solo guardarlo, di quell'Amore che potevo vedere legato indissolubilmente alla passione che ci divorava.
Allora lo strinsi a me, lasciando che le mie mani percorressero la sua schiena, ancora e ancora, con movimenti dolci ma appassionati, mentre le mie gambe allargandosi scivolavano piano da sotto di lui, risalendo piano le sue, in una lenta e sensuale carezza che lo legava ancora di più a me.
Ogni cosa di me voleva tenerlo stretto, vicino.
Allora lo baciai, mentre tutto il mio corpo aderiva al suo, mentre lo stringevo a me, con tutto il mio corpo.
Lo baciai, intensamente, appassionatamente.
Un bacio in cui avrei voluto racchiudere tutti i gemiti che gli appartenevano, tutti i sospiri, il piacere, l'eccitazione, la passione e naturalmente.. l'Amore.
Guisgard
08-03-2017, 17.59.02
“Certo...” disse lui sorridendo a Gwen “... avanti, salta su!” Esclamò. “O la velocità fa troppa paura ad una viziata ragazza di città?” Divertito, mentre dava gas per mostrare la potenza della sua moto.
Lady Gaynor
08-03-2017, 18.01.55
I poliziotti rifiutarono la mia richiesta e Guisgard chiese allora al regista di pensare a me. Ma io avevo già in mente di chiamare Stewart per uscire immediatamente da quella sala.
Mentre pensavo a quella telefonata, le luci si spensero e il proiettore si azionò. Mentre sentivo rumori e grida intorno a me, nella penombra vidi una figura mascherata che mi fissava con i suoi misteriosi occhi azzurri. Mi spaventai moltissimo, soffocando un grido e lasciandomi cadere sulla sedia.
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Lady Gwen
08-03-2017, 18.02.58
Sorrisi divertita e con espressione di sfida, mentre dava gas e io ero sempre più esaltata.
Così salii e mi strinsi a lui, non vedendo l'ora di sentire il rombo del motore e la velocità ingoiarci completamente.
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Nyoko
08-03-2017, 18.03.29
Ascoltavo i due parlare di ciò che avevano visto. Di che cosa si trattava? Subito mi si accese la scintilla della curiosità, volevo sapere di cosa stavano parlando. "Di cosa parlando?" chiesi a Pavel sperando che capisse che mi riferivo ai due tipi agitati.
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Guisgard
08-03-2017, 18.10.59
Altea si avviò verso quelle scale, ma Raputin la fermò prendendola per mano.
“Portano al detenuto più infimo...” disse “... recluso in un isolamento continuo... per mio ordine è vietato ogni tipo di contatto con lui...” fissandola “... ora che ha deciso di volersi occupare della distribuzione dei pasti, vada pure nelle cucine e controlli che tutto sia in regola. Il nostro giro è terminato ed io torno nel mio ufficio. Se le occorre qualcosa sa dove trovarmi...” fissandola con sguardo ambiguo.
Altea
08-03-2017, 18.20.17
Ad un tratto sentii una mano sulla mia stringermi forte e sgranai gli occhi a quelle parole...cosa intendeva dire...chi poteva mai essere questa persona...ed era Mister X? Forse si visto l' astio con cui ne parlava.
"D' accordo mi avvio alle cucine, poi se vuole possiamo bere un bel bicchiere di vino rosso" sorridendo.
Fu così che lo lasciai e andai nelle cucine e gironzolavo tra i piatti e chiesi informazioni ai camerieri e cameriere.."Sono la segretaria personale del direttore e mi ha dato il compito di osservare i ranci..."guardando attentamente.."Soprattutto di un certo tipo a cui non si devono portare libri...devo osservare solo io, qualcuno non abbia messo qualcosa di nascosto" osservandoli in modo torvo perchè mi indicassero il piatto mentre la mia mano passava veloce in una tasca.
Guisgard
08-03-2017, 18.42.28
Icarius si stese sul corpo nudo e vibrante di Clio e lei subito lo accolse generosa, per poi racchiuderlo fra le sue braccia e le sue gambe.
Lunghe carezze cominciò a regalargli, con le sue mani lungo la schiena di lui e le sue gambe contro quelle del giovane pittore.
I loro corpi aderivano perfettamente, in ogni parte, come se appartenessero ad un'unica cosa divisa tempo fa in due perfette metà.
“Come sei bella... come sei bella...” disse lui, per poi posare e strofinare il suo viso sui caldi seni di lei, con un movimento carezzevole.
E poi prese in bocca quei bei seni, fra le labbra umide e sospiranti i capezzoli di lei, assaggiandoli con lievi carezze.
Allora la fece sua, premendo il suo corpo contro quello di Clio.
Entrò dentro di lei, con dolcezza prima, con ardore poi, aprendola al suo impeto, alla sua passione, al suo Amore.
La regina così si sentì come in mezzo ad un oceano infinito, indomito, insaziabile.
Cominciò a percorrere alte onde che si elevavano e si gonfiavano, sbattendola qui e là, come nel cuore di una selvaggia tempesta.
Un oceano sterminato, una bufera che sembrava racchiudere il potere primordiale della natura.
Il potere primordiale dell'istinto, del vigore e della passione.
La regina era fra quelle onde che la facevano sobbalzare, sussultare, salire e scendere.
Più e più volte.
Il suo corpo sbatteva forte contro quello di lui, che insaziabile la dominava.
Lui la penetrava e con il suo impeto entravano in lei le onde indomabili e selvagge di quell'oceano.
Penetravano fra le sue gambe, dividendosi nel suo ventre facendola gemere, fremere, gridare.
Onda su onda, rotolandola tra la spuma bianca e la salsedine resa incandescente dal Sole ardente della passione.
Clio era come inerme, indifesa sotto quei colpi, quella forza, quel dominio sessuale a lei sconosciuto fino a poco tempo prima.
Mai avrebbe creduto che un uomo, un semplice mortale, potesse avere tanta forza.
Potesse avere quella vigoria in grado di dominarla e domarla, quasi persino spaventarla.
E continuò.
Continuò a guidarla in quella tempesta col suo timone in grado di dominare il vento impetuoso della passione e le onde selvagge dell'Amore.
E quando giunse l'onda più alta, più forte la travolse in pieno, invadendola con tutta l'energia di cui quella tempesta era capace.
E la travolse, riempiendola e ricoprendola, fino a spingerla sulla bianca e calda sabbia di un'isola deserta e sconosciuta, dove poi l'impeto mutò in sollievo e dolcezza.
http://opujem.com/wp-content/uploads/2016/02/Holliday_Grainger_The_Borgias_Sex_Scene_Opujem.com _.jpg
Guisgard
08-03-2017, 18.51.47
Quel caos, poi quella figura misteriosa e quei suoi occhi azzurri.
Un attimo dopo, mentre ancora la confusione animava il buio della sala, Gaynor sentì qualcuno afferrare il suo braccio e condurla via, lontano da quel trambusto.
“Sta scappando...” disse gridando uno dei poliziotti nel buio “... fermatelo! Chiudete tutte le porte!”
Ma Gaynor veniva tirata via da qualcuno di misterioso, che la faceva correre dietro di sé.
Correvano via, in quel buio e fra quelle grida.
Poi anche degli pari, incuranti dei presenti nella sala.
Allora una finestra si frantumò e Gaynor sentì il vuoto sotto di lei.
Poi più nulla.
Guisgard
08-03-2017, 18.59.07
Gwen salì in sella dietro di lui e la moto partì veloce.
Il vento sembrava l'unica cosa in grado di star loro alla pari.
I due correvano nel buio della notte, tra le mura del castello, in quel vasto cortile.
E più lui correva, più lei, istintivamente, si stringeva al suo petto.
Il rombo del motore, il sibilo del vento e le risa di lui era tutto ciò che Gwen sentiva.
Poi, all'improvviso, la moto si fermò di colpo.
Allora nella polvere che si alzava, la ragazza vide alcune figure ferme nel cortile.
Guisgard
08-03-2017, 19.01.23
“Non ne ho idea...” disse perplesso Pavel a Nyoko.
Poco dopo i due cacciatori, finito di bere, lasciarono la locanda.
Il locandiere arrivò allora al tavolo dei due ragazzi per portare via piatti e posate.
“Cosa dicevano quei tipi?” Chiese Pavel.
“Nulla...” rispose l'uomo “... anzi, meglio che ora ve ne torniate a casa, ragazzi... datemi retta...”
Guisgard
08-03-2017, 19.03.46
I cuochi annuirono ad Altea.
“E' questo, signorina...” disse uno di quelli alla segretaria, indicando un vassoio tenuto in disparte con due piatti ed un bicchiere di vino “... il pasto del detenuto a cui il direttore ha impedito di leggere...”
Lady Gwen
08-03-2017, 19.08.36
In un istante diventammo un tutt'uno col vento, il cielo, il buio, avvolgevamo e venivamo avvolti da tutto.
Era la cosa più sensazionale ed esaltante che avessi mai provato in vita mia, non esistevano esperienze simili che potessero competere con quello.
Più correvamo, più mi stringevo a lui; lo sentivo ridere, libero e spensierato e alle sue risate si unirono le mie, che si fondevano col sibilo del vento e il rombo vibrante del motore.
Improvvisamente però ci fermammo.
Non capivo perché, ma quando la nuvola di polvere svanì, vidi delle figure.
"Chi c'è laggiù?" chiesi pianissimo ad un orecchio di lui.
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Altea
08-03-2017, 19.08.54
"Non legge ma ha ben due piatti e pure un bicchiere di vino...troppo trattato bene" alzai il piatto e poi aprii il tovagliolo di stoffa e repentinamente misi dentro un Vangelo in miniatura, era un caro libro datomi da mia nonna da piccola. Richiusi il tovagliolo formando un nodo, era un gioco di prestigio mi aveva insegnato un mago all' Orchidea Blu...solo i più scaltri potevano aprirlo.
Poi vidi pure gli altri piatti per non destare sospetti..."Bene, tutto è a posto...e quello del carcerato sotto le scale..è a parte il suo?" chiesi guardandoli severamente.